La Maledizione Del Guardiano di Sarachan89 (/viewuser.php?uid=17082)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Maledetti ***
Capitolo 2: *** Quale affronto! ***
Capitolo 3: *** Se non chiudi la bocca ci entreranno le mosche! ***
Capitolo 4: *** Come scavarsi la fossa con le proprie mani ***
Capitolo 5: *** Padron Sesshoumaru vi salverò io! ***
Capitolo 6: *** Antistress e progetti di omicidio ***
Capitolo 7: *** Non puoi rovinare l'immagine di padron Sesshoumaru!!! ***
Capitolo 8: *** Missione: uccidere Kagome! ***
Capitolo 9: *** Una piccola recita ***
Capitolo 10: *** Veleni e lupi! ***
Capitolo 11: *** Il problema delle 2 spade ***
Capitolo 12: *** Luna nuova ***
Capitolo 13: *** Sogni e incubi ***
Capitolo 14: *** Vendetta! ***
Capitolo 15: *** Tutti insieme appassionatamente ***
Capitolo 16: *** Un cocktail più che letale ***
Capitolo 17: *** La legge di Murphy ovvero... ***
Capitolo 18: *** Ci mancava solo lei! ***
Capitolo 19: *** Forse ci siamo! ***
Capitolo 20: *** Non un'altra volta!!! ***
Capitolo 1 *** Maledetti ***
cap 1
La Maledizione Del Guardiano
Capitolo 1
“Maledetti”
Era una giornata come tante nell’era Sengoku e un gruppo di
persone attendeva il ritorno di un mezzo demone. Ad aspettare
c’erano una ragazza con i capelli neri che indossava una divisa
scolastica bianca e verde, una ragazza con i capelli neri che indossava
un kimono, un ragazzo con i capelli neri che, a giudicare da come era
vestito, doveva essere un monaco e un cucciolo di demone volpe che
stava giocando con un gatto demoniaco.
Il mezzo demone se ne era andato dicendo che voleva esplorare un
po’ i dintorni aggiungendo che sarebbe tornato presto. Era quasi
ora di pranzo e di lui neanche l’ombra. I quattro erano
preoccupati.
“Secondo voi che fine ha fatto?”chiese Kagome.
“Avrà trovato qualcuno con cui litigare.”disse il piccolo demone volpe.
“Shippo ha ragione. Non preoccupatevi divina Kagome, vedrete che tornerà presto.”disse Miroku.
“Sono d’accordo. E’ quasi ora di pranzo. Gli verrà fame e tornerà.”disse Sango.
“Avete ragione voi. Non serve a nulla preoccuparsi. Inuyasha sa badare a se stesso.”disse Kagome.
Il piccolo Shippo aveva ragione quando diceva che il mezzo demone aveva
trovato qualcuno con cui attaccar briga e quel qualcuno era il glaciale
Sesshoumaru, fratello maggiore di Inuaysha.
“Cicatrice del vento!”urlò Inuyasha. Al colpo il
demone completo rispose con il souryua rendendo vano l’attacco
del fratello.
“Questo tu lo consideri un attacco? Non sei degno di quella
spada. Non sei nemmeno in grado di sfruttarne a pieno i
poteri.”disse Sesshoumaru mettendo via tokijin e attaccando il
fratello con i propri artigli.
“Ti lamenti tanto però ti ricordo che tu non puoi nemmeno
tenere in mano tessaiga.”disse Inuyasha schivando un attacco del
fratello che con un secondo colpo lo scaraventò a parecchi metri
di distanza. Al principe dei demoni non era affatto piaciuto quello che
aveva detto il mezzo demone così decise di porre fine al
combattimento una volta per tutte.
“Souryua.”disse il demone sfoderando la sua spada. Il colpo
non andò a segno. Come tutti sappiamo il caro Inuyasha ha una
fortuna sfacciata e non è così facile ucciderlo.
Lo scontro continuò e, ogni colpo che i due utilizzavano,
distruggeva gran parte del luogo in cui si trovavano. Tutto ciò
andò avanti fino a quando una persona non comparve davanti ai
due.
Era un giovane uomo con dei capelli verdi e degli occhi marroni. Indossava un abito scuro e al suo fianco pendeva una spada.
“Fermi! Non potete proseguire lo scontro!”disse.
“Levati dai piedi. Non vedi che siamo impegnati?”disse Inuyasha cercando invano di rialzarsi da terra.
“Ehi ma che diavolo sta succedendo? Che roba è
questa?”chiese il mezzo demone riferendosi alle radici che lo
tenevano a terra e che avevano bloccato anche il fratello.
“Chi sei?”chiese Sesshoumaru per nulla intimorito da colui che gli stava di fronte.
“Sono il guardiano di questo bosco. Questo luogo è stato
consacrato agli dei e io sono stato incaricato di difenderlo da quelli
come voi. Avete distrutto gran parte del bosco e per questo verrete
puniti.”disse il guardiano sollevando le braccia verso il cielo
dicendo “Potenti dei celesti, questi miseri mortali hanno osato
danneggiare questo luogo sacro per questo motivo io vi invoco,
concedetemi il potere necessario affinché possa vendicare
l’affronto che avete subito.”
Dopo aver detto questo abbassò le braccia. Stese un braccio
verso Inuyasha e l’altro verso Sesshoumaru poi parlò di
nuovo.
“Per quello che avete fatto io vi maledico. I vostri cattivi
rapporti sono un pericolo per tutto ciò che c’è in
questo mondo. D’ora in avanti sarete costretti a vivere
l’uno nel corpo dell’altro fino a quando non andrete
d’accordo. Quando riuscirete a stare insieme senza litigare la
maledizione verrà annullata automaticamente, fino a quel momento
fate quello che vi pare ma state lontani da questo posto.” Mentre
parlava la maledizione ebbe effetto e lo scambio di corpo fu
effettuato. Sesshoumaru e Inuyasha prima di poter dire qualcosa furono
rispediti dai compagni di viaggio di colui a cui apparteneva il corpo
che possedevano al momento.
Ciao a tutti! Che ve ne pare?
Baci Sarachan89
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Capitolo 2 *** Quale affronto! ***
cap 2
Capitolo 2
“Quale affronto!"
Quando Sesshoumaru arrivò dai compagni di viaggio di Inuyasha
non fece nemmeno in tempo ad aprir bocca che subito una ragazza con i
capelli neri che indossava una divisa scolastica cominciò a
parlare.
“Finalmente sei arrivato! Sei in ritardo. Avevi detto che saresti
tornato per pranzo! Non ti sarai messo a fare a botte con qualcuno,
vero?”disse Kagome.
“Sta zitta donna.”rispose.
“Come ti permetti di parlarmi così? Inuyasha A CUCCIA!”disse la ragazza.
Quale affronto! Nessuno sano di mente avrebbe mai osato mandare a
cuccia lui, il potente Sesshoumaru, il glaciale principe dei demoni ma
lei lo aveva fatto. Ok, lo so. Lei lo ha fatto senza sapere chi ha
effettivamente mandato a cuccia però nessuno vorrebbe essere nei
suoi panni in questo momento.
Sesshoumaru, non appena si fu rialzato, fulminò Kagome con lo
sguardo lasciandola di stucco. Mai Inuyasha l’aveva guardata
così.
“Inuyasha dovresti imparare a trattare meglio Kagome. Si vede che non hai molto cervello.”disse il piccolo Shippo.
Queste parole furono la goccia che fa traboccare il vaso. Sesshoumaru,
rendendosi conto di poter brandire tessaiga senza essere respinto dalla
barriera, afferrò la suddetta spada e si preparò ad
attaccare il demone volpe con il chiaro intento di farlo in una marea
di pezzettini.
Purtroppo per lui e per fortuna di Shippo Kagome intervenne e lo mandò nuovamente a cuccia.
Mentre era a terra il malcapitato cominciò a pensare a come doveva comportarsi.
Attaccare direttamente uno di loro era quasi impossibile fino a quando
la mocciosetta del futuro fosse stata presente. Era arrivato da poco e
lo aveva già atterrato per ben due volte. Era decisamente un
problema.
Il monaco poteva diventare pericoloso solo se avesse utilizzato il vortice che aveva sulla mano.
La sterminatrice per quanto fosse abile non poteva certo competere con
lui nonostante fosse intrappolato nel corpo di un insulso mezzo demone.
Per quanto riguarda il piccolo demone volpe non poteva certo essere considerato pericoloso.
L’unico problema era quella ragazza. Doveva trovare un modo per renderla innocua.
A questo pensava Sesshoumaru rialzandosi.
“Inuyasha ti ho ripetuto milioni di volte che non devi fare il
prepotente con il piccolo Shippo. Si può sapere cosa devo fare
per fartelo capire?”disse Kagome.
Sesshoumaru avrebbe voluto risponderle che poteva cominciare a levarsi
dalle scatole ma si trattenne e con la sua consueta calma disse
“Smettila di mandarmi a cuccia.”
“Smetterò di mandarti a cuccia quando tu imparerai a comportarti bene.”rispose la ragazza.
Per l’ennesima volta il glaciale principe dei demoni dovette
reprimere i suoi istinti omicidi nei confronti della ragazza e
ricominciò a pensare.
Doveva dire loro chi era in realtà? Sesshoumaru ci pensò
per un po’ poi l’occasione per rivelare il suo vero io gli
fu offerta su un piatto d’argento.
Mentre rifletteva, infatti, Kagome si era messa a parlare con lui che,
assorto nei suoi pensieri, non aveva sentito altro che un leggero
rumore di fondo. La ragazza quando se ne accorse aprì la bocca
per pronunciare le parole che tutti noi conosciamo bene.
Il caro Sesshoumaru se ne rese conto in tempo e, con una mossa
fulminea, afferrò Kagome per il collo e la sollevò da
terra.
“Ti consiglio di non pronunciare più quelle parole misera umana a meno che tu non voglia morire.
Io non sono quello stolto di Inuyasha e non tollero che un misero
essere umano osi mandarmi a cuccia. Sono stato chiaro?”disse il
demone con il suo tono glaciale.
“Che cosa vuol dire che non sei Inuyasha?”chiese Miroku che
si era alzato di scatto quando aveva visto quello che lui credeva
Inuyasha afferrare Kagome per la gola.
Il demone non rispose. Nei minuti di silenzio che seguirono Kagome fu
rimessa a terra e poté ricominciare a respirare normalmente.
Tutti stavano cercando di capire cosa stesse accadendo.
Fu Sango la prima a capire. Aveva osservato colui che le stava di
fronte per un po’ e, nonostante non fosse Inuyasha, i suoi modi
di fare non le erano del tutto sconosciuti.
“Tu sei Sesshoumaru!”disse la sterminatrice. Gli altri la guardarono sbalorditi.
“Esatto.”disse il demone.
“Ma se tu sei Sesshoumaru, dov’è Inuyasha?”chiese Kagome.
“Nel mio corpo e intendo andare a riprendermelo.”disse il demone cominciando a camminare.
“Aspetta! Veniamo con te.”dissero gli altri quasi in coro
e, dopo aver preso velocemente tutte le loro cose, seguirono il demone
chiedendosi cosa fosse successo ai due fratelli.
Come mai i loro corpi erano stati scambiati? Dove si trovava Inuyasha?
Come stava? Erano queste le domande che si stavano facendo Kagome,
Shippo, Sango e Miroku mentre seguivano in silenzio il potente
Sesshoumaru.
Ciao a tutti! Che ve ne pare?
Grazie mille a Meticcia per aver commentato.
Baci Sarachan89
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Capitolo 3 *** Se non chiudi la bocca ci entreranno le mosche! ***
cap 3
Capitolo 3
"Se non chiudi la bocca ci entreranno le mosche"
Mentre Sesshoumaru era stato mandato da Kagome e dagli altri, il
nostro caro Inuyasha era finito assieme al mostriciattolo verde alias
puffo verde alias schiavetto di Sesshoumaru nonché suo
lustrascarpe di fiducia alias Jaken e assieme alla strana ragazzina che
seguiva sempre suo fratello e che rispondeva al nome di Rin.
Se pensate al fatto che Inuyasha era nel corpo di Sesshoumaru potete
facilmente immaginare che a lui le cose andarono divinamente.
Non c’era Kagome che gli urlava contro e che lo mandava a cuccia,
non c’erano Shippo e Miroku che lo prendevano in giro, la
ragazzina sembrava avere una vera e propria adorazione per lui e se gli
fosse venuta voglia di picchiare qualcuno c’era sempre Jaken.
Nonostante ciò qualcosa turbava l’animo di Inuyasha.
Se lui era lì, Sesshoumaru doveva essere con i suoi amici e la
sola idea di come si sarebbe potuto comportare il fratello bastava a
farlo preoccupare.
Sesshoumaru era un assassino spietato, se fosse successo qualcosa non
avrebbe esitato a fare del male agli altri. Non osava nemmeno
immaginare cosa sarebbe successo se Kagome lo avesse mandato a cuccia.
La sua inquietudine era tale che chiunque lo guardasse poteva
tranquillamente capire che era molto agitato.
Jaken si accorse dello strano atteggiamento del suo padrone e si
cominciò a chiedersi se stesse arrivando la fine del mondo (Non
temere Jaken. Se arrivasse la fine del mondo Sesshoumaru sorriderebbe.
ndA).
Da quando il suo padrone si preoccupava per qualcosa? Lui era sempre
stato glaciale, non lasciava mai trasparire nessun sentimento, nessuna
emozione. Cosa gli stava succedendo?
Mentre Jaken rifletteva, la piccola Rin di era avvicinata a quello che lei credeva essere Sesshoumaru.
“Signor Sesshoumaru, vorreste qualcosa da mangiare? Ho cucinato
appositamente per voi ma se non avete fame non importa.”disse la
bambina.
Inuyasha si ritrovò a pensare al motivo per cui una bambina
così dolce e gentile, una bambina umana per di più,
potesse seguire suo fratello senza temerlo.
“Portami pure quello che hai cucinato. Lo mangerò
più che volentieri.”disse Inuyasha. Non era riuscito a
dirle di no. Le aveva letto in faccia che sarebbe bastato un suo
assenso per renderla la persona più felice sulla faccia della
terra e non era riuscito a resistere. Di certo Sesshoumaru non lo
avrebbe mai fatto ma lui non era il fratello.
La bambina sentendo la sua risposta affermativa si illuminò. Era il ritratto della felicità.
La risposta di Inuyasha gettò Jaken in preda al panico. Il suo
padrone non poteva essere gentile, lui non era gentile, lui era
l’esatto opposto! Il mostriciattolo non ci capiva più
nulla.
“Ehi Jaken vieni qui.”disse Inuyasha. Jaken si avvicinò.
“Posso fare qualcosa per voi padrone?”chiese.
“Prepara le cose per il viaggio. Partiamo immediatamente dopo
pranzo. Andiamo a cercare mio fratello.”disse Inuyasha.
“Volete cercare di impossessarvi di tessaiga?”chiese Jaken quasi speranzoso.
“No.”rispose il mezzo demone.
“Volete ucciderlo una volta per tutte?”chiese il mostriciattolo.
“No.”
“Volete uccidere tutti i suoi amici?”chiese ancora Jaken.
“Non ho intenzione di uccidere nessuno. Devo solo vedere mio
fratello.”disse Inuyasha mentre mangiava quello che Rin aveva
preparato.
Jaken lo fissò scioccato. Lo guardando malissimo. Aveva gli occhi sgranati e la bocca spalancata.
“Jaken se non chiudi la bocca ci entreranno le mosche.”disse la piccola Rin ridendo.
A questo punto successe una cosa che diede a Jaken la conferma che o il
suo padrone era impazzito completamente o quello che aveva davanti non
era il suo padrone. Inuyasha si mise a ridere e quando dico
ridere non intendo la classica risata di Sesshoumaru ovvero la risata
maligna, intendo la classica risata da persona normale ovvero una
risata felice.
“Chi diavolo sei? Cosa hai fatto al mio padrone?”urlò Jaken puntando il suo adorato bastone contro Inuyasha.
“Ehi stai calmo. Se proprio lo vuoi sapere sono Inuyasha. Il tuo
padrone è intrappolato nel mio corpo e io sono bloccato nel suo.
Se hai delle lamentele puoi rivolgerti a quel dannato guardiano che ci
ha maledetti.”disse Inuyasha.
“Non siete il signor Sesshoumaru?”chiese Rin confusa.
“No, sono suo fratello Inuyasha.”disse.
“Siete simpatico signor Inuyasha. Posso venire con voi a cercare il signor Sesshoumaru?”disse la bambina.
“Certo. Andiamo.”disse Inuyasha cominciando a camminare
seguito da una Rin sorridente e da un Jaken che piagnucolava e al tempo
stesso strillava come un ossesso “Padron Sesshoumaru! Padron
Sesshoumaru! Dove siete?” mentre Inuyasha si chiedeva come
stavano i suoi amici.
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Capitolo 4 *** Come scavarsi la fossa con le proprie mani ***
cap 4
Capitolo 4
“Come scavarsi la fossa con le proprie mani"
Sesshoumaru mentre camminava non poteva fare a meno di pensare
quanto odiasse essere imprigionato nel corpo di un misero mezzo demone.
Odiava tutto di quel corpo. La velocità, la potenza e
l’olfatto non erano certo paragonabili a quelli del suo vero
corpo e poi c’erano le orecchie. Non riusciva a sopportare quelle
stupide orecchie da cane che sembravano attirare l’attenzione di
tutti gli umani che lo vedevano.
L’unico lato positivo era che, dopo tanto tempo, aveva di nuovo due braccia.
Era già qualche ora che viaggiava mentre quei rompi scatole lo seguivano.
Inizialmente erano stati zitti e lo avevano seguito senza fiatare poi,
inspiegabilmente, avevano cominciato a parlare tra loro o meglio a
bisbigliare.
Il glaciale principe dei demoni non riusciva più a sopportarli. Gli davano estremamente fastidio.
“Sesshoumaru posso farti una domanda?”chiese timidamente Kagome. Come potete immaginare lui non rispose.
“Chi tace acconsente! Come mai tu sei nel corpo di Inuyasha e lui è nel tuo?”disse la ragazza.
“Non è cosa che ti riguarda.”rispose il demone.
“A dir la verità mi riguarda considerando che sto
viaggiando con un tizio che potrebbe uccidermi!”urlò
Kagome.
Sesshoumaru si fermò e sembrò prendere in considerazione
l’ipotesi di eliminare veramente la ragazza ma l’idea di
finire schiantato a terra lo dissuase. Come diavolo faceva Inuyasha a
sopportare una simile scocciatrice?
“Scocciatrice. Ti dirò cosa è successo ma poi non
voglio più sentire la tua stridula voce per il resto del
viaggio.”disse il demone.
“Ok. Va bene.”disse Kagome.
“Non ti ho chiesto se ti andava bene misera umana quindi sta
zitta. Il guardiano di un bosco consacrato agli dei ci ha maledetti
scambiando i nostri corpi.”disse Sesshoumaru ricominciando a
camminare.
“Tutto qui? Mi aspettavo una spiegazione un po’ più
dettagliata.”disse la ragazza guardando prima il demone e poi
Shippo, Sango e Miroku.
“Hai già dimenticato che non devi più aprire bocca?”disse il demone.
“Lo so perfettamente quello che hai detto prima ma avrei
preferito una spiegazione più dettagliata.”rispose la
ragazza.
“Kagome non ribattere. E’ meglio se fai quello che ti ha
detto.”disse Shippo terrorizzato che il demone potesse attaccarli
tutti.
“Shippo ha ragione divina Kagome. Non parlate più.”disse Miroku.
“Kagome ti prego, non discutere con lui.”disse Sango.
“Non mi interessa se è un dannato assassino! Se mi attacca
mi difenderò! Se voglio parlare nessuno può
impedirmelo.”disse la ragazza che, probabilmente, si era bevuta
completamente il cervello.
Sesshoumaru sentendo che la mocciosa non aveva nessuna intenzione di
stare zitta fece quello che tutti potete prevedere. La attaccò.
Il nostro buon Sesshoumaru così facendo si scavò la fossa con le sue stesse mani.
Tutti sanno che ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e
contraria ma, evidentemente, questo il demone non lo aveva calcolato.
Come tutti avrete capito la reazione di cui si parlava non fu altro che
un –A cuccia!- della divina Kagome. In effetti sarebbe più
corretto dire gli –A cuccia!- perché Kagome, avendo capito
di poter contrastare il grande e potente Sesshoumaru, si fece prendere
un po’ troppo la mano e ripetè quelle due semplici parole
varie volte.
“Io parlo quanto mi pare e piace.”disse andandosene seguita
dagli altri mentre Sesshoumaru si rialzava maledicendo la ragazza e
prendendo mentalmente l’appunto di non attirare più le sue
ire fino a quando non fosse tornato nel suo corpo.
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Capitolo 5 *** Padron Sesshoumaru vi salverò io! ***
cap 5
Capitolo 5
“Padron Sesshoumaru vi salverò io!”
Era già qualche ora che il mezzo demone intrappolato nel
corpo del fratello maggiore stava viaggiando in compagnia di
un’allegra bambina, di un drago a due teste e di un buffo demone
verde che girava con un bastone alto tre volte lui.
Per tutto il tempo Inuyasha non aveva fatto altro che pensare a Kagome
e agli altri e mentre lui pensava c’era qualcuno che manifestava
apertamente il suo dolore per la situazione in cui il suo padrone si
trovava.
Jaken, infatti, più tempo passava più era disperato,
passava il tempo strillando frasi del tipo “Padron Sesshoumaru
dove siete?” o “Padron Sesshoumaru quale affronto avete
subito! Finire imprigionato nel corpo di quell’insulso mezzo
demone! Vi salverò io! Aspettatemi! Sto arrivando!” e
così via.
Ovviamente il povero Inuyasha non ce la faceva più. Vorrei
vedere voi con un bamboccio con una vocetta estremamente stridula e
ridicola che urla frasi varie per ore! Non avete idea di quanto si
stesse trattenendo.
Se Sesshoumaru stava cercando di controllarsi per non uccidere Kagome,
il mezzo demone stava facendo esattamente la stessa cosa con Jaken.
Sarebbe bastato un solo istante per eliminarlo tuttavia non lo fece.
“Signor Inuyasha, secondo voi il signor Sesshoumaru sta bene?”chiese la piccola Rin.
“Per quanto mi dispiaccia ammetterlo quel dannato se la sa cavare
in qualsiasi situazione. Sta tranquilla.”rispose Inuyasha.
“Avete ragione voi! Secondo voi Jaken si sente male?”chiese la piccola.
“Non ne ho idea.”rispose.
“Ehi Jaken! Sei sicuro di stare bene? Non è che per caso
hai mangiato qualcosa che ti ha fatto male?”disse la bambina
voltandosi verso il mostriciattolo.
Il mostriciattolo in questione, mentre si voltava verso Rin, non si
accorse di una radice e finì per inciamparci ritrovandosi con la
faccia a terra.
Rin, ridendo, corse verso Jaken chiedendogli se si era fatto male mentre Inuyasha rideva allegramente alle sue spalle.
“Che cos’hai da ridere stupido mezzo demone?”urlò il puffo.
Jaken purtroppo non sapeva che per gli esseri di altezza inferiore a un
metro insultare Inuyasha equivale a ricevere un pugno in testa con una
forza direttamente proporzionale al tipo di insulto.
Tradotto in parole povere più l’insulto è pesante più forte è il colpo che si riceve.
Ora, prendendo in considerazione quanto detto, potete facilmente
capire che il nostro caro mostriciattolo ricevette un pugno in testa,
non troppo forte ma abbastanza per permettergli di lagnarsi come un
bambino di tre anni a cui si toglie di mano il giocattolo preferito.
Ovviamente le lamentele portarono Inuyasha a colpirlo di nuovo. Le lamentele aumentarono.
Il mezzo demone pensò di colpire nuovamente il demone ma, grazie
a un insolito lampo di genio, comprese che così facendo avrebbe
solo peggiorato la situazione e optò per un approccio diverso.
Dopo aver riflettuto per un po’ decise di provare a dare un
qualsiasi ordine al mostriciattolo usando il tono glaciale del fratello
maggiore.
“Sta zitto Jaken. La tua voce mi disturba.”disse con un tono freddo quasi quanto quello del fratello.
Il demone si zittì immediatamente. Per un attimo aveva persino
pensato che il suo padrone fosse tornato in possesso del suo corpo ma
dovette ricredersi quando alzò gli occhi verso colui che gli
stava di fianco.
Inuyasha non appena aveva visto che la sua idea aveva funzionato si era
messo a sorridere compiaciuto e aveva assunto un’aria da
mr-sono-un-fenomeno-e-le-mie-idee-sono-a-dir-poco-geniali.
Tutto questo bastò per far sprofondare nuovamente Jaken nel
baratro estremamente profondo dal quale per un attimo era riuscito ad
uscire.
Il viaggio riprese come era cominciato. Inuyasha si preoccupava, Rin
sorrideva allegramente e Jaken invocava a squarciagola il suo padrone.
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Capitolo 6 *** Antistress e progetti di omicidio ***
cap 6
Capitolo 6
“Antistress e progetti di omicidio”
Povero Sesshoumaru…
Più tempo trascorreva nel corpo di quell’insulso mezzo demone, più le cose per lui andavano male.
La bisbetica con il vestito verde e bianco l’aveva già
mandato a cuccia una marea di volte nonostante tutte le sue minacce
anzi sembrava quasi che le minacce la invogliassero a ripetere quelle
due dannatissime parole.
Dopo aver incontrato più volte il più caro amico del
nostro buon Inuyasha, ovvero dopo aver incontrato più volte il
terreno su, in genere, camminava, cominciò un altro dei suoi
interminabili ragionamenti.
L’oggetto delle sue attenzioni era, per l’ennesima volta, l’umana di nome Kagome.
Durante il viaggio aveva avuto modo di notare che l’isterica
stava riversando su di lui tutta la sua rabbia, probabilmente quella
repressa che provava per Inuyasha.
Quello che lo sorprese maggiormente, anche se mi rendo conto che la
parola –sorprese- non è la più appropriata visto
che il glaciale Sesshoumaru non si sorprende mai essendo la
personificazione di un ghiacciolo, fu il notare che la ragazza sembrava
avercela a morte con suo fratello. Ok, lo so. Starete pensando che per
quanto possa essere adirata con il botolo ringhioso, il fatto che nel
corpo di quest’ultimo ci sia quell’emerito infame è
un ottimo incentivo. Ovviamente avete ragione. Chiunque osservi il
comportamento di Kagome con il vero Inuyasha si rende conto che
il modo in cui tratta Sesshoumaru è leggermente esagerato
rispetto al solito.
Visto che, per quanto possa essere intelligente, Sesshoumaru non
è onnisciente e non può conoscere quello che pensa Kagome
vi illuminerò io riguardo a quello che passava per la testa
della nostra cara bisbetica da quando i due fratelli si erano ritrovati
con il corpo scambiato.
La scoperta che Sesshoumaru era nel corpo di Inuyasha aveva fatto
scattare qualcosa nel cervello di Kagome. La ragazza non appena aveva
realizzato di avere la possibilità di scatenare tutta la sua
collera su qualcuno con l’aspetto di Inuyasha aveva colto al volo
l’occasione.
Tra l’istante in cui aveva pensato di riversare la sua ira sul
malcapitato e quello in cui cominciò a fare ciò
passò meno di un secondo. Le era bastato vedere che Sesshoumaru
non poteva nuocerle per via del rosario e la sua idea si era realizzata
all’istante.
La ragazza usò il principe dei demoni come antistress. Era
arrabbiata con Inuyasha per l’ennesima indecisione tra lei e
Kikyo che lui aveva manifestato, era furiosa per l’ennesima
scenata di gelosia quando aveva visto Koga l’ultima volta, in
generale era semplicemente arrabbiata con il botolo pulcioso per il
semplice fatto che spesso e volentieri si comportava come
un’idiota patentato.
La possibilità di far spiaccicare il corpo di Inuyasha per terra
senza che il mezzo demone lo venisse a sapere era stata per la ragazza
come uno spiraglio di luce in mezzo alle tenebre.
Per quanto riguarda la segretezza era certa che Sesshoumaru non avrebbe
mai raccontato ad anima viva che una misera umana lo aveva mandato a
cuccia ma non poteva dire lo stesso dei suoi compagni di viaggio.
Se fosse riuscita a convincere Sango sarebbe stato tutto più
facile. Una volta convinta lei, Miroku avrebbe agito di conseguenza
giurando di non parlare e per quanto riguarda Shippo sarebbe bastato
parlare un po’ con lui e offrirgli maggiore aiuto durante le liti
con il mezzo demone.
Se fosse riuscita a fare tutto ciò sarebbe stato tutto perfetto.
Mentre Kagome portava avanti il suo piano, Sesshoumaru faceva le sue
riflessioni senza fine e progettava di vendicarsi non appena se ne
fosse presentata l’occasione.
Il demone aveva in programma qualcosa del tipo decapitare la
reincarnazione della sacerdotessa, farla in milioni di pezzettini,
ridurla in cenere ed infine spargere le sue ceneri al vento. Nel caso
non fosse riuscito a fare ciò aveva intenzione di urtarla
accidentalmente mentre camminavano sull’orlo di un precipizio
preferibilmente uno di quelli con un bel fiume pieno di rocce acuminate
sotto.
Una cosa che è necessario notare è che mentre pensava
tutto ciò Sesshoumaru non mutava minimamente espressione o
atteggiamento. Una persona normale avrebbe fatto almeno un
ghignò malefico nel progettare l’omicidio di una persona
ma lui ghiacciolo è e ghiacciolo resta.
Per essere più precisi sarebbe corretto dire che stava
progettando più di un omicidio. Quello di Kagome era solo il
primo della lista.
Una volta tolta di mezzo lei aveva intenzione di seppellire vivo il
monaco in una bara piena degli insetti velenosi di Naraku, di dare la
sterminatrice in pasto al primo gruppo di demoni abbastanza forti che
fosse riuscito a trovare ed infine voleva far diventare una stola di
pelliccia il piccolo demone volpe. Simpatico no?
Tra un progetto di omicidio e l’altro il viaggio continuava.
Riusciranno i nostri eroi ad arrivare tutti interi alla fine della
storia? Speriamo di sì per ora possiamo solo goderci questo
assurdo viaggio.
Ciao a tutti! Cm va?
Scusate l'immenso ritardo ma questa estate non sono riuscita ad aggiornare.
Grazie a fragola34 e a katia_h per aver commentato.
Baci Sarachan89
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Capitolo 7 *** Non puoi rovinare l'immagine di padron Sesshoumaru!!! ***
cap 7
Capitolo 7
“Non puoi rovinare l’immagine di padron Sesshoumaru!”
Avevamo lasciato Jaken mentre strillava come un ossesso e gli
altri due mentre camminavano tranquilli anche se il buon Inuyasha era
un po’ irritato.
Per essere corretta questo capitolo dovrebbe illuminare tutti sui
pensieri del nostro amato botolo e del caro puffo tontolone che invece
che essere tutto blu ha una colorazione verdastra. Questa differenza di
colorazione però potrebbe essere attribuita a uno di quegli
strani intrugli che il grande puffo si diverte un mondo a preparare nel
suo laboratorio ma questo è un argomento che è meglio non
approfondire. Torniamo ai pensieri dei due simpaticoni!
Come ho già detto nei capitoli precedenti Jaken era veramente
disperato o meglio lo era all’inizio. Dopo che Inuyasha lo aveva
colpito era andato avanti a lamentarsi per una decina di minuti poi
aveva deciso che era più utile stare zitto e cercare di trovare
un modo per mantenere l’immagine del suo padrone ad un livello
decente. Non poteva permettere che quello sciocco mezzo demone
rovinasse la reputazione del sommo Sesshoumaru, il suo padrone non
glielo avrebbe mai perdonato e tutti quanti sappiamo che il puffo cade
in depressione molto facilmente.
Ce lo vedete mentre, completamente ignorato da Sesshoumaru e
consapevole di averlo deluso, sprofonda in un profondo baratro che si
apre esattamente sotto di lui? In questo momento Jaken si immaginava
perfettamente la scena e tutto quello che riusciva a pensare era che
doveva assolutamente impedire che ciò accadesse.
Con questa idea nella mente Jaken era andato dritto da Inuyasha e lo
aveva colpito con il bastone. La reazione di Inuyasha? Il classico
pugno in testa accompagnato da qualche strillo.
“Tu stupidissimo mezzo demone! Smettila di comportarti come uno
straccione! Smettila di strillare e parla solo quando è
necessario! Devi avere un’espressione gelida!”urlò
Jaken al povero Inuyasha che lo guardava confuso mentre la piccola Rin,
perplessa, si metteva a ridere.
“Si può sapere che diavolo stai dicendo sgorbio?”strillò Inuyasha.
“Non ti permetterò di rovinare l’immagine di padron
Sesshoumaru!”disse Jaken cominciando a camminare per poi
aggiungere “E ora cammina e fai quello che ti ho detto!”
Inuyasha cominciò a camminare perplesso senza sapere cosa dire o cosa fare.
La scenata di Jaken aveva scioccato non poco Inuyasha che, strano a dirsi, aveva cominciato a riflettere.
E’ inutile che rileggiate quello che ho appena scritto, vi posso
assicurare che non avete le allucinazioni ho scritto proprio
riflettere.
Questo evento storico più unico che raro si spiega
perché, a quanto pare, l’essere nel corpo di Sesshoumaru
cominciava in qualche modo ad influenzarlo. Non temete non diventare
come il fratello, non arriverà mai a competere per il titolo di
Mr-sono-il-più-perfido-crudele-e-glaciale-essere-vivente-che-sia-mai-esistito-e-che-mai-esisterà
questa è una prerogativa del caro Sesshy.
Dopo questa breve parentesi torniamo a Inuyasha.
Nonostante molti possano credere che nel cranio del mezzo demone al
posto del cervello ci sia una mosca che gironzola allegra e spensierata
per tutto quell’enorme vuoto, nella testa del botolo
c’è un cervello. Resta inattivo per la maggior parte del
tempo ma comunque c’è.
Ora il suddetto cervello stava attraversando una delle rare fasi di attività.
Inuyasha stava pensando a Kagome e ai suoi amici lasciati in balia di Sesshoumaru.
Era estremamente preoccupato per Kagome o forse sarebbe meglio dire che
era in preda a una delle sue crisi di gelosia. Riusciva quasi a
immaginarsi la ragazza tra le braccia del fratello e questo lo faceva
impazzire.
Per questo assurdo motivo aveva accelerato improvvisamente il passo e a
nulla erano valse le grida di Rin che gli chiedeva di rallentare
perché non riusciva a stargli dietro. Voleva solo raggiungere il
fratello e riprendersi il suo corpo.
Doveva sbrigarsi o era certo che il fratello gli avrebbe rovinato la
vita questa volta in modo irreparabile, quello che non sapeva era che
il buon Sesshoumaru non se la passava per niente bene.
Questo pensavano il puffo e il botolo mentre il loro viaggio continuava.
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Capitolo 8 *** Missione: uccidere Kagome! ***
cap 8
Capitolo 8
“Missione: uccidere Kagome”
Era passato quasi un giorno da quando i due fratelli si erano ritrovati con il corpo scambiato e il viaggio proseguiva.
Il gruppo che viaggiava con Sesshoumaru, che nonostante le proteste di
quest’ultimo si era fermato la sera precedente per poter cenare e
che poi si era accampato in una radura, era ripartito da poco quando,
per somma gioia del caro Sesshy, si ritrovò a camminare su una
strada che costeggiava un pendio molto ripido.
Per spiegare la felicità del demone occorre che vi descriva la zona un po’ di più.
Avete presente quelle belle strade ai lati delle montagne? Quelle che
subito dopo un pezzo iniziale in cui la via vi sembra perfettamente
praticabile e che un istante dopo cominciano a restringersi
gradualmente fino a quando vi ritrovate a camminare lateralmente per
non precipitare nella zona sottostante? Quelle che giusto per
sottolineare la fortuna sfacciata che avete per finire in situazioni
del genere hanno sempre uno di quei bei fiumi con le rapide, i massi
appuntiti e occasionalmente anche la cascata?
Considerando quanto detto finora quelli di voi che si ricordano tutti
quei bei pensieri che mr simpatia alias mr ghiacciolo alias mr al posto
del cuore ho una pietra, per gli amici Sesshy, potranno facilmente
capire quale fosse il motivo della gioia del tizio appena nominato.
Tuttavia, per tutti quelli che non se lo ricordano, ci penso io a rinfrescarvi un po’ la memoria.
Il grande principe dei demoni in seguito a molteplici maltrattamenti da
parte della bisbetica con la divisa scolastica aveva cominciato a
progettar vendetta da eseguire spingendo la suddetta ragazza in uno di
quei bei fiumi con i massi appuntiti di cui si parlava prima.
Detto in parole povere Sesshoumaru voleva uccidere Kagome scaraventandola nel fiume quindi quale occasione migliore di questa?
Sesshoumaru riuscì a far avvicinare la ragazza all’orlo
del precipizio senza che lei se ne rendesse conto. Sarebbe bastata un
piccola spinta e addio bisbetica.
Come potrete facilmente immaginare il piano fallì miseramente
considerando che Sesshoumaru gira a braccetto con la sfortuna.
Scommetto che non ve ne eravate mai accorti. Così come Inuyasha
ha una fortuna sfacciata, il caro Sesshy è completamente iellato.
Pensateci un po’. Lui, demone completo perfettissimo e glaciale
che odia umani e mezzo demoni si ritrova un fratello tonto, impulsivo e
che si arrabbia per niente e che per di più appartiene
all’ultima categoria di esseri da lui odiati nominata in
precedenza.
Come se la sola esistenza del fratello non fosse abbastanza per
rovinargli la vita, il padre, demone completo che si innamorò di
un’umana, lascia in eredità ai figli due spade. A lui
lascia una spada che non salva la vita alla gente e a
quell’impiastro di mezzo demone lascia la spada che può
uccidere cento avversari con un colpo solo, spada che l’impiastro
non è nemmeno in grado di usare in modo decente.
Credete che sia finita qui? Vi sbagliate, manca ancora la parte
più bella. Manca il colmo della sfortuna: il fratello mezzo
demone, con la spada ereditata dal padre, grazie a uno dei suoi tanti
colpi di fortuna, riesce addirittura a tagliargli un braccio!
Nemmeno Paperino è così sfortunato! Mi chiedo come faccia
il buon Sesshy a tirare avanti, fossi stata in lui avrei già
tentato il suicidio ma ora torniamo alla storia vera e propria.
Il piano fallì. Il motivo? Shippo inciampò proprio mentre
Sesshoumaru si apprestava a spingere Kagome, la ragazza corse ad
aiutarlo e mr-sono-più-sfigato-di-Paperino, non essendosi ancora
abituato all’avere di nuovo due braccia, si sbilanciò un
po’ troppo e volò di sotto al posto della ragazza.
Tranquilli, non si fece nulla. E’ pur sempre nel corpo di un
mezzo demone perciò qualche vantaggio ci sarà.
Riuscì a non finire in acqua e, saltando su alcune rocce
sporgenti del dirupo, riuscì a tornare dagli altri senza che
nessuno si accorgesse di quello che era appena successo.
Considerando che il nostro caro Sesshoumaru non si perde d’animo
e considerando che sembra divertirsi un mondo a riflettere nel giro di
trenta secondi preparò un nuovo piano per eliminare la
mocciosetta.
Visto che, purtroppo per voi, sono un’emerita carogna non vi
dirò quale piano ha escogitato il buon Sesshy questa volta. Per
scoprirlo dovrete aspettare ancora un po’.
Intanto il viaggio dei nostri eroi prosegue. Riuscira Sesshoumaru ad
uccidere Kagome o il suo piano gli si ritorcerà contro di nuovo?
Mistero!
Ciao a tutti!
Come sempre vi ringrazio tanto per le vostre recensioni e mi scuso per non riuscire ad aggiornare con una frequenza decente.
Baci Sarachan89
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Capitolo 9 *** Una piccola recita ***
cap 9
Capitolo 9
“Una piccola recita"
Dopo aver assistito al misero fallimento di Sesshoumaru direi che possiamo tornare tranquillamente a Inuyasha.
Lo avevamo lasciato mentre Jaken cercava di farlo comportare come il
glaciale Sesshoumaru anche se, come potete facilmente immaginare,
l’impresa si rivelò più difficile del previsto
dopotutto trasformare l’irascibile e scontroso Inuyasha nel
glaciale principe dei demoni non è una cosa tanto semplice.
Il nostro buon puffo però ce la stava mettendo tutta. Non
sarà l’essere più affascinante di questo mondo ma
bisogna riconoscere che è tenace, considerando che va in giro
con uno che al posto del cuore ha un ghiacciolo e che lo serve come se
fosse un dio deve essere veramente molto tenace.
Tornando all’adorabile botolo cominciava a essere stanco delle
crisi isteriche di Jaken e, dopo averci pensato per un po’,
riuscì a trovare un modo di farsi servire e riverire dal
mostriciattolo. Tutto quello che doveva fare era recitare una piccola
parte in modo abbastanza credibile…
Mentre il gruppo camminava Inuyasha si fermò di colpo e chiuse
gli occhi. Aspettò giusto quanto bastava per far vedere agli
altri che non stava più camminando poi, non appena Jaken gli
urlò “Muoviti mezzo demone! Dobbiamo assolutamente trovare
padron Sesshoumaru il più presto possibile.” Inuyasha
riaprì gli occhi e al puffo venne un infarto.
Al posto dello sguardo tipico del mezzo demone c’era uno sguardo
glaciale, sembrava lo sguardo del diavolo in persona, avrebbe fatto
paura a chiunque.
“Padron Sesshoumaru.”disse il puffo in un sussurro “siete tornato.”
“Sì, sono tornato.”disse Inuyasha continuando la sua recita.
“Oh padrone… come sono felice!”disse Jaken
scoppiando in lacrime “Quel dannato Inuyasha stava disonorando il
vostro nome, ho cercato di fermarlo credetemi ma è troppo
stupido per capire quello che cercavo di dirgli.”
Inuyasha non si sa come riuscì a reprimere l’istinto di
colpire il mostriciattolo e portò avanti la recita ignorando
Jaken come avrebbe fatto il vero Sesshoumaru.
Cominciò a camminare e poi disse “Rin andiamo. Non restare indietro.”
La bambina perplessa lo seguì senza fiatare seguita a ruota dal
demone verdastro che aveva cominciato a tessere le lodi di quello che
credeva essere il suo padrone.
Come potrete facilmente indovinare Inuyasha si stava divertendo un
mondo. Non credeva che la recita avrebbe funzionato così bene,
era profondamente stupito.
Ora doveva solo attuare la seconda parte del suo piano, ovvero vedere se riusciva a far prendere un colpo al povero Jaken.
Aveva programmato una cosa del tipo buttare la vittima in un lago o in
mezzo a un gruppo di demoni assetati di sangue o al limite in qualche
burrone ma, in seguito all’ennesimo insulto che Jaken
pronunciò nei confronti di Inuyasha, la maschera si
frantumò in mille pezzi e il mezzo demone colpì Jaken
senza pietà.
Secondo voi come sta il caro piccolo puffo dopo tutto questo?
La risposta è alquanto ovvia. Immaginate che qualcuno vi passi
sopra con uno schiacciasassi tre o quattro volte, che vi venga un
infarto e che, per concludere in bellezza, finiate qualche metro sotto
terra a causa dei colpi ricevuti. Se riuscite a immaginarvi tutto
questo congratulazioni! Ora sapete come si sente Jaken. Se non riuscite
a immaginarvelo vi basti sapere che si sentiva un vero e proprio schifo
all’ennesima potenza.
Rin, bambina estremamente perspicace e intelligente al contrario del
mostriciattolo, aveva capito subito che il signor Sesshoumaru non era
affatto tornato ma aveva retto il gioco e ora stava cercando di far
rinvenire il povero Jaken che giaceva a terra privo di sensi mentre
Inuyasha rideva come un pazzo chiedendosi quando sarebbero riusciti a
riprendere il viaggio.
Così mentre il mezzo demone ride e Jaken è a terra svenuto lasciamo i nostri eroi in attesa del prossimo capitolo.
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Capitolo 10 *** Veleni e lupi! ***
cap 10
Capitolo 10
“Veleni e lupi”
SBAM! SBAM! SBAM! SBAM! SBAM! SBAM! SBAM! SBAM! SBAM! SBAM! SBAM!
Ci risiamo… E’ successo di nuovo… Quel corpo deve
aver avuto un brutto effetto sul suo attuale proprietario perché
prima secondo me era decisamente più intelligente…
Ops, scusate. Vi state chiedendo cosa è successo vero?
Perché non provate a indovinare? Su avanti, non è
così difficile. Sono sicura che potete riuscirci.
Non ci riuscite? Ok, vi aiuto.
Cominciamo a capire di chi stiamo parlando. Avete presente quel demone
freddo e spietato? Ok mi rendo conto che potrebbe essere qualsiasi
demone dell’era Sengoku perciò riformulo la domanda. Vi
ricordate quel demone freddo e spietato, più sfigato di Paperino
e che ora è intrappolato nel corpo del fratello e vuole uccidere
una ragazza a dir poco bisbetica?
Ora avete capito di chi parlo vero? Bravi! E’ proprio Sesshoumaru ma continuiamo con le spiegazioni.
Ricordate i progetti di omicidio? Ne ha appena attuato uno.
Come è andata? Ovviamente male.
Come sta Sesshy? Piuttosto bene considerando che ora si trova spiaccicato a terra.
Se concludessi qui il capitolo rischierei il linciaggio? Suppongo di
sì ma se avete ancora un attimo di pazienza vi spiegherò
tutto quello che è successo per filo e per segno.
Avevamo lasciato il gruppo subito dopo il tentativo di omicidio
penosamente fallito. Il viaggio era andato avanti come niente fosse e,
dopo aver camminato per un po’, i nostri eroi si erano fermati
per mangiare qualcosa.
Quale occasione migliore per mettere in atto il piano numero 2?
In cosa consiste? Avvelenamento. E’ un modo discreto,
relativamente doloroso, contrastabile solo se ti accorgi in tempo del
veleno e lascia poche tracce. Se poi il vostro nome è
Sesshoumaru e a voi i veleni non fanno nulla e girate con gli artigli
velenosi allora vi sarà facile trovare il veleno più
adatto e utilizzarlo per levarvi di torno una scocciatrice.
Detto fra noi voleva usare il veleno perché con i veleni ha una
certa familiarità sperava di accrescere le possibilità di
riuscita anche se non gli è andata molto bene.
Mentre gli umani preparavano qualcosa da mangiare, Sesshoumaru si mise
un po’ in disparte e, dopo una decina di minuti, il veleno era
pronto per essere usato.
Attese pazientemente il momento propizio poi, con una mossa fulminea, versò il veleno nella bevanda di Kagome.
La ragazza, ignara, prese il bicchiere e se lo portò alle labbra
per bere peccato che il bicchiere si fermò a metà strada
e tornò subito dove si trovava prima che la studentessa lo
prendesse in mano.
Per quale motivo vi chiederete voi? Semplice!
“Sento la presenza dei un frammenti della sfera. Si avvicinano velocemente.”disse la ragazza.
-Dannazione! Ancora un istante ed era fatta! Chiunque sia il colpevole la pagherà cara!- pensò Sesshoumaru.
Signori e signore per la somma gioia di tutti voi ecco arrivare
l’unico, l’inimitabile, il fenomenale demone più
veloce del mondo! Ecco a voi Koga!
Poteva mancare un personaggio come Koga in una storia come questa?
Sarebbe stato come mancargli di rispetto e francamente non mi sembrava
giusto.
“Sudicio lupo hai fatto fallire il mio piano, la pagherai per questo.”disse Sesshoumaru.
“Sta zitto botolo ringhioso.”ribatté l’altro
per voi girarsi verso Kagome, prenderle entrambe le mani e cominciare
con la solita storia “Kagome mia adorata mi sei mancata molto.
Sono felice di vedere che stai bene nonostante ci sia quello stupido di
Inuyasha.”
Sesshoumaru non reagì e Koga ne rimase estremamente sorpreso. A
questo punto in genere il mezzo demone era già tra lui e Kagome
e stavano già attaccando briga ma questa volta nulla.
“Ehi botolo pulcioso ti ricordo che Kagome è la mia donna. Sono stato chiaro?”
“La tua donna? Che gusti penosi. Se è la tua donna
perché non te la porti via e me la levi dai piedi?”disse
Sesshoumaru cercando di trarre qualche vantaggio dalla situazione.
Non è ben chiaro se sia stato il commento sui gusti di Koga o il
tentativo di farla andare via con il lupo ma Kagome si arrabbiò
non poco e, ovviamente, su qualcuno doveva pur sfogare la sua ira.
“Tu stupido demone si può sapere perché non ti
tappi la bocca una buona volta?”urlò Kagome rivolgendosi a
Sesshoumaru.
“Sta zitta donna.”fu la risposta del demone.
Cosa disse Kagome dopo? Se avete risposto ripeté numerose volte
la frase –A cuccia!- avete indovinato, se avete risposto chiese a
Koga di uccidere Sesshy e poi scappò con lui mi dispiace ma per
quanto la seconda risposta mi piaccia parecchio non avete indovinato.
Ora che sapete tutto avrete capito perché dicevo che secondo me
il corpo di Inuyasha sta influendo negativamente su di lui. Io rimango
della mia opinione, prima era decisamente più intelligente.
Povero Sesshy… Chissà cosa gli succederà la prossima volta?
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Capitolo 11 *** Il problema delle 2 spade ***
cap 11
Capitolo 11
“Il problema delle 2 spade”
Avevamo abbandonato il povero piccolo Jaken svenuto a terra, letteralmente sconvolto dalla recita del mezzo demone.
Non temete il puffo si riprese, ci mise circa venti minuti ma si
riprese grazie all’aiuto di Rin che non aveva smesso un attimo di
scuoterlo per farlo rinvenire.
Inuyasha nel frattempo aveva continuato a ridere come un povero idiota
senza un briciolo di cervello che si diverte nel vedere le disgrazie
altrui ignaro del fatto che il suo adorabile fratellino gli stava
danneggiando il corpo e che un gruppo di demoni si stava dirigendo
verso di lui a gran velocità.
Nel giro di qualche minuto il mezzo demone, il mostriciattolo e la
bambina si ritrovarono circondati da dei feroci demoni, grossi, brutti,
antipatici, monotoni e deboli, detto in parole povere i classici demoni
che chiunque può incontrare facendosi un giro nell’era
Sengoku.
Ora starete pensando qualcosa del tipo –Non vedo dove sta il
problema! Se sono dei demoni del genere anche Inuyasha può
eliminarli senza difficoltà!- ed è qui che sbagliate.
Lasciate che vi illustri la situazione.
Come tutti voi ben sapete Inuyasha è bloccato nel corpo del
fratello e già questo è un enorme problema perché
se Sesshoumaru è riuscito a combinare qualcosa nel corpo del
fratello e volendo potrebbe tranquillamente combatterci dovete rendervi
conto che per il mezzo demone non è così.
In effetti il problema principale è questo e si potrebbe anche
risolvere se il mezzo demone realizzasse che basta concentrarsi un
po’.
Altri problemi? Giusto per dirne alcuni, la mancanza di un braccio e il
fatto di avere due spade e non una, cosa che manda leggermente in
confusione il cervello del povero Inuyasha abituato a spegnersi quando
vede qualcuno con cui si può fare a botte.
Tornando ai nostri eroi, anche se definire eroi quei tre mi sembra un
po’ troppo, erano circondati da quegli stramaledettissimi demoni.
Rin si nascose dietro Inuyasha e Jaken che, per qualche istante,
decisero di mettere da parte le divergenze per raggiungere lo scopo
comune.
I due neo alleati attaccarono. Il mostriciattolo cercò di
incenerire qualcuno dei nemici ma tutto quello che ottenne fu di farli
solo innervosire di più. Tutte le speranza erano risposte in
Inuyasha…
che sbagliò a prendere la spada e che dopo aver sferrato un
colpo ci rimase malissimo quando vide che i demoni non si erano fatti
assolutamente nulla ma che anzi lo guardavano perplessi.
Jaken, dopo la classica caduta a terra per lo stupore, si
avvicinò al mezzo demone e, premurandosi di prendere bene la
mira, gli assestò una bella bastonata in testa.
“Stupido mezzo demone! Non ne combini mai una giusta! Non puoi
uccidere con tenseiga devi usare l’altra di
spada!”urlò il tappetto al botolo.
“Lo so anche io che devo usare l’altra di spada! Non sono
stupido! Sono abituato a girare con una spada sola, ho preso in mano la
prima che mi è capitata.”disse Inuyasha colpendo Jaken per
vendicarsi del colpo subito.
I due cominciarono a insultarsi a vicenda mettendo su una scena del
genere litigio Koga-Inuyasha dimenticandosi di tutto ciò che
avevano intorno. Passò qualche minuto poi la piccola Rin
parlò.
“Signor Inuyasha, Jaken ci sono ancora i demoni.”disse la bambina.
I due si fermarono, il mezzo demone estrasse la spada, stavolta quella giusta, e uccise i demoni in breve tempo.
Secondo voi cosa successe dopo? Semplice! Il puffo e il botolo
ripresero la loro bella litigata ignorando la povera Rin che per
passare il tempo si mise a raccogliere fiori nel campo lì vicino.
Riusciranno mai quei due ad andare d’accordo? Per scoprirlo dovrete saper aspettare…
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Capitolo 12 *** Luna nuova ***
cap 12
Capitolo 12
“Luna nuova”
Avevamo lasciato il nostro povero cucciolo perseguitato dalla
sfortuna mentre finiva spiaccicato al suolo per l’ennesima volta
e, a questo punto, una domanda sorge spontanea. Cosa gli
succederà questa volta? E’ vero che il nostro povero
cagnolino ne ha già viste di tutti i colori ma secondo voi le
cose possono andargli bene per una volta? A mio parere no come
ampiamente dimostrato da tutti i suoi insuccessi e da tutte le sue
disavventure.
La domanda che vi consiglio di porvi è: possono peggiorare le cose per il glaciale demone?
Se secondo voi le cose per Sesshoumaru andavano male quando veniva
mandato a cuccia e non poteva andargli peggio di così vi
sbagliate di grosso. Vi ricordo che si parla di uno attira la sfiga in
un modo impressionante.
Curiosi di sapere cosa è andato storto stavolta? Ve lo spiego più che volentieri.
Dopo che il nostro buon Sesshy era riuscito ad uscire dalla fossa in
cui era finito per via dei numerosi -a cuccia-, il caro Koga aveva
deciso di andarsene in parte intimorito dal comportamento della sua
adorata Kagome e in parte perplesso per lo strano atteggiamento di
quello che credeva essere Inuyasha. Dovete capirlo si era abituato a
litigare con il caro botolo per la mano della nostra bisbetica
preferita e senza competizione che gusto c’è a rimanere a
lungo?
Dopo l’abbandono del lupo il gruppo aveva proseguito per un lungo
tratto fino a quando non era arrivata l’ora di cena. A quel
punto, come al solito, avevano scelto un luogo per passare la notte e
lì si erano fermati.
Tutto normale fin qui ma le cose cominciarono a cambiare durante la cena.
Ben presto Sesshoumaru si accorse di avere tutti gli occhi puntati
addosso anche se quando alzava lo sguardo verso i suoi compagni di
viaggio loro si voltavano da un’altra parte molto velocemente.
Il demone non poté fare a meno di chiedersi cosa stesse succedendo.
Essendo Sesshoumaru cominciò l’ennesima riflessione per
trovare una risposta alle sue domande. Detto in parole povere
andò avanti mezzora chiedendosi perché tutti lo fissavano
visto che la cosa gli dava parecchio sui nervi. La riflessione, dopo
avergli fatto escludere ipotesi una più improbabile
dell’altra, lo portò ad affermare che quei quattro esseri
insulsi sembravano essere in attesa di qualcosa ma cosa?
La notte scese in fretta come se anche gli dei avessero deciso che non
potevano più aspettare per vedere lo spettacolo che da lì
a poco si sarebbe svolto sotto i loro occhi dopotutto anche gli dei
hanno voglia di farsi quattro risate qualche volta.
Sesshoumaru alzò lo sguardo verso il cielo come era solito fare.
Le stelle splendevano luminose più che mai e incantavano coloro
che alzavano gli occhi verso di loro. Non c’era nemmeno una
nuvola che potesse guastare quel magnifico spettacolo. Tutto era
perfetto... ma dov’era la luna? Il demone si diede mentalmente
dello stupido, quella era ovviamente una notte di luna nuova ma non ci
fece molto caso. Perché doveva importargli se quella era una
notte di luna nuova? Non c’era alcun motivo valido o così
credeva.
Nel girò di pochi istanti il demone sentì che qualcosa
stava cambiando in lui. Gli artigli e le orecchie da cane scomparvero e
i capelli diventarono neri. Che diavolo gli stava succedendo? Che cosa
significava tutto ciò?
Vedendo che il glaciale demone era leggermente sorpreso Kagome
pensò bene di dargli il colpo di grazia. La ragazza prese uno
specchio e glielo mise davanti dicendo “Ma sai che sei quasi
più carino quando sei umano?”.
Umano? Aveva sentito bene? Non poteva essere vero, doveva esserci
un’altra spiegazione per quella situazione poi comprese, quella
era la notte in cui lo stupido mezzo demone diventava completamente
umano. Ecco cosa stavano aspettando tutti. Per averne la conferma gli
bastò guardare verso i suoi compagni di viaggio che erano tutti
piegati in due dalle risate mentre il nostro povero cucciolo piccolo e
indifeso non sapeva cosa fare.
Era sconvolto. Era già abbastanza orribile essere costretti a
stare nel corpo di quel dannato mezzo demone ma essere costretti a
stare nel corpo di un misero umano era una vera e propria
calamità. Quale affronto! Lui era Sesshoumaru il glaciale
principe dei demoni non un insulso mezzo demone né un
insignificante essere umano. Se sua madre lo avesse visto in quello
stato probabilmente lo avrebbe diseredato e disconosciuto se non
addirittura eliminato per la vergogna di avere un figlio caduto
così in basso!
A questo punto occorre dire che stava pensando lui stesso al suicidio
tuttavia ciò avrebbe fatto restare per sempre Inuyasha nel suo
corpo e questo non poteva permetterlo, dopotutto aveva ancora una
dignità personale e lasciare il suo corpo al mezzo demone non
era contemplato in nessuno dei suoi piani attuali e sapeva per certo
che non lo sarebbe stato neanche in quelli futuri.
Dannato Inuyasha e dannati pure i suoi amici che non avevano detto
nulla per potersi divertire. Li avrebbe eliminati tutti prima o poi,
doveva solo riuscire a tornare in possesso del suo corpo e poi la sua
vendetta si sarebbe compiuta finalmente. La sua ira si sarebbe
abbattuta su coloro che avevano osato prendersi gioco di lui e tutto
sarebbe tornato come doveva essere per il grande demone.
“Ridete piccoli e insulsi umani finchè potete
perché non appena sarò tornato in possesso del mio corpo
andrete all’altro mondo prima di rendervene conto.”disse il
demone cercando di pensare ai modi in cui si sarebbe potuto vendicare
per l’affronto subito per ignorare le risate degli altri.
Povero Sesshy! Non gliene va mai bene una. Riuscirà mai a
compiere la sua vendetta? Per scoprirlo dovrete aspettare ancora un
po’.
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Capitolo 13 *** Sogni e incubi ***
cap 13
Capitolo 13
“Sogni e incubi”
Dopo aver abbandonato il nostro buon Sesshy alle prese con la luna
nuova torniamo dal mostriciattolo e dal tonto che non riesce nemmeno a
scegliere la spada giusta da utilizzare.
A proposito del botolo dovete sapere che si era accorto che la luna
quella sera non splendeva in cielo e non aveva potuto fare a meno di
ridere come un matto. La sola idea del suo caro fratellino intrappolato
nel corpo di un essere umano poteva essere considerata come la cosa
più divertente dell’intero universo. Avrebbe fatto
qualsiasi cosa per poter vedere la faccia di Sesshoumaru una volta
completata la trasformazione. Una cosa del genere è senza prezzo!
Il buon Jaken, vedendo il mezzo demone piegato in due dalle risate, aveva cominciato a chiedersi che cosa stesse succedendo.
-Perché quello stupido mezzo demone sta ridendo così tanto?- si chiese.
Alla perplessità subentrò il dubbio.
-E se fosse per qualcosa riguardante il mio padrone?-
“Si può sapere perché ridi?”chiese Jaken.
Tutto quello che il puffo riuscì a capire dai borbottii confusi
tra una risata e l’altra furono le parole Sesshoumaru, luna e
umano.
Ovviamente non riuscì a capire cosa realmente significassero
quelle parole perciò si ritrovò a pensare che un qualche
misero e meschino umano avesse giocato un brutto scherzo al suo padrone
e per questo era caduto in una delle sue fasi di paranoia pura.
Cominciò a pensare a tutte le cose che potevano essere accadute
a Sesshoumaru e ad ogni secondo che passava la sua preoccupazione
cresceva e mentre rifletteva sul suo padrone finì per
addormentarsi.
Certo non si può dire che il suo fu un sonno tranquillo anzi oserei dire che fu l’esatto contrario.
Il povero mostriciattolo passò la notte rigirandosi nel sonno in preda a incubi di vario genere.
In uno Sesshoumaru gli diceva che era un essere inutile inferiore
persino agli umani e che non voleva più avere niente a che fare
con una creatura così misera.
In un altro Inuyasha uccideva Sesshoumaru e rideva ballando sopra il cadavere del fratello.
In un altro ancora vide il suo padrone intrappolato nel corpo del mezzo
demone invocando l’aiuto di qualcuno che potesse salvarlo da
quella orribile situazione.
Seguirono altri incubi che avevano come soggetto sempre e solo Sesshoumaru ma preferisco lasciarli alla vostra immaginazione
Inuyasha, al contrario, sognò solo cose che lo rallegravano infinitamente.
Sognò di tornare in possesso del proprio corpo, di uccidere
Naraku e di impossessarsi finalmente della tanto agognata sfera dei
quattro spiriti. A questo punto il sogno divenne confuso anche se al
buon botolo sembrò di scorgere Kagome e Kikyo tuttavia il sogno
cambiò.
Il mezzo demone si vide mentre derideva Sesshoumaru intrappolato nel
corpo di uno di quegli esseri umani che tanto odiava e vide Kagome e
gli altri mentre gli davano man forte nell’operazione
–Prendiamo in giro il grande principe dei demoni che per uno
strano scherzo del destino si trova intrappolato nel corpo di un essere
umano-.
Nel frattempo la piccola Rin sognava di raccogliere tanti bei fiori in
un grande campo mentre il signor Sesshoumaru la guardava sorridendo.
A questo punto direi che possiamo anche lasciarli ai loro sogni. Ormai
l’ora dell’incontro dei due fratelli si avvicina e
chissà se i due riusciranno ad andare d’accordo e a
rompere finalmente la maledizione che li ha colpiti…
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Capitolo 14 *** Vendetta! ***
cap 14
Capitolo 14
“Vendetta”
Il mattino dopo la notte di luna nuova il nostro caro Sesshy,
riacquistato il corpo da mezzo demone, si apprestava ad attuare la
sua vendetta contro quegli stolti esseri che avevano osato
deriderlo.
Aveva passato tutta la notte programmando ogni singola cosa.
Aveva accantonato l’idea di ucciderli subito quello lo avrebbe
fatto una volta tornato in possesso del suo corpo, per ora poteva
attendere.
Perché la sua vendetta fosse perfetta era necessario, anzi
essenziale, che quei quattro restassero vivi. Altrimenti che gusto
c’è a far soffrire qualcuno?
La vendetta di Sesshoumaru ebbe inizio prima ancora che il gruppo si svegliasse.
Tre piccoli demonietti dispettosi gironzolavano per
l’accampamento e si dilettavano facendo scherzi ai tre umani e al
piccolo cucciolo di demone volpe. Avevano lavorato per almeno due ore
prima che i malcapitati aprissero gli occhi uscendo dal mondo dei sogni
e, credetemi, il loro lavoro era estremamente preciso e accurato.
La cosa più interessante è che i suddetti demonietti non
erano visibili agli occhi dei loro bersagli, solo chi li aveva
assoldati poteva vederli.
Tornando ai nostri eroi, Kagome fu la prima ad aprire gli occhi ma non
si rese conto di nulla. Presto anche gli altri si svegliarono e solo a
quel punto i malcapitati si resero conto che c’era decisamente
qualcosa che non andava. C’era qualcosa nel loro aspetto che non
andava bene.
Quando lo realizzarono rimasero tutti senza parole.
Volete sapere cosa hanno combinato i demonietti? Ok, oggi mi sento
particolarmente gentile perciò ve lo spiego e per fare
ciò vi descrivo l’aspetto dei nostri eroi.
Cominciamo da Kagome.
La ragazza non indossava più la sua divisa verde e bianca ma un
abito da sacerdotessa con la piccola differenza che questo non era
rosso e bianco ma era di tanti colori. Avete presente il costume di
Arlecchino? Ecco, i colori erano quelli.
Passiamo ad un altro particolare dell’aspetto della ragazza. I capelli.
I suoi capelli non erano più neri ma di uno sconvolgente rosa
brillante raccolti in due codini tipo quelli di Chibiusa in Sailor Moon.
Per concludere in bellezza passiamo al viso della mocciosetta. Mentre
dormiva i demonietti avevano deciso che sarebbe stato divertente
truccarla come un pagliaccio e le avevano messo anche il naso rosso.
Vi state chiedendo come erano conciati gli altri?
Miroku era vestito come un clown con tanto di parrucca rossa e scarpe enormi.
Sango si era ritrovata con addosso giallo fosforescente e i capelli
raccolti in tanti piccoli codini legati da dei graziosi fiocchettini
arancione fosforescente.
Shippo era stato quello più fortunato. A lui avevano
semplicemente cambiato il colore dei capelli facendoli diventare
metà verdi e metà blu.
Carini vero? Messi tutti e quattro assieme sono davvero un bel gruppetto non trovate?
Per tutti questi cambiamenti dobbiamo ringraziare i tre demonietti dispettosi.
Dovete sapere che questi tre simpaticoni erano tre demoni che avevano
come unico scopo quello di fare scherzi alla gente e, essendo visibili
solo per chi li assoldava, la facevano sempre franca.
Come probabilmente avete capito ad assumere questi tre fu il nostro
caro Sesshy e questo dovrebbe bastarvi per sapere che lui non poteva
certo uscirne indenne.
Vedete il nostro buon principe dei demoni aveva progettato con cura il
piano ma non si era reso conto che essere l’unico con un aspetto
normale praticamente era come avere attorno delle insegne luminose con
su scritto –Eccomi sono io il colpevole!-.
Volete sapere cosa gli successe?
Sicuri?
Sicuri sicuri sicuri?
Al 100%?
Ok, se ne siete così sicuri…
Per prima cosa Sango lo colpì ripetutamente con il suo hiraykotsu.
In seguito Miroku lo colpì con il bastone e Shippo con la sua trottola di volpe.
Infine il tocco finale, la ciliegina sulla torta : Kagome.
Cosa ci si può aspettare da lei? Almeno un –A cuccia!-
è d’obbligo ma considerando che la bisbetica si fa
prendere un po’ troppo la mano gli –A cuccia!- furono una
miriade. Probabilmente se ne avesse pronunciati ancora due o tre il
nostro amato principe dei demoni si sarebbe ritrovano al centro della
Terra.
Povero cucciolo sfortunato e indifeso…
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Capitolo 15 *** Tutti insieme appassionatamente ***
cap 15
Capitolo 15
“Tutti insieme appassionatamente”
Da quando il grande principe dei demoni aveva dato nuovamente prova della sua enorme sfortuna erano passati tre giorni.
Sia per il gruppo di Sesshoumaru che per quello di Inuyasha le cose erano andate piuttosto bene.
Da un lato Sesshy aveva finalmente capito che se proprio voleva
uccidere la bisbetica, il monaco, la sterminatrice e il demone volpe
sarebbe stato meglio tornare in possesso del suo corpo prima di mettere
in atto uno qualunque dei suoi diabolici piani di sterminio,
dall’altro Inuyasha aveva deciso di dare tregua al povero Jaken e
stava cercando di tormentarlo il meno possibile concentrandosi sulla
piccola Rin per potersi distrare e non pensare al puffo.
Tre giorni, tre lunghi giorni. Per la legge delle distanze che regna
nell’era Sengoku di Inu&Co quei tre giorni sarebbero bastati
ai nostri eroi per percorrere l’intero globo almeno una
settantina di volte per poi tornare sempre al punto di partenza,
tuttavia la strada percorsa non era stata così tanta ma era
bastata a far sì che i due gruppi finalmente si incontrassero.
Non appena si erano visti era successo il finimondo.
Sesshoumaru e Inuyasha avevano cominciato ad azzuffarsi come al solito
litigando perché ciascuno dei due rivoleva il proprio corpo e
non sopportava che l’altro lo possedesse. Questo aveva fatto
scattare un interruttore nella mente di Kagome e la ragazza, sollevata
di vedere che il suo adorato Inuyasha stava bene, aveva deciso di
interrompere lo scontro nell’unico modo che conosceva.
Bastarono due semplici parole a fermare lo scontro fra i fratelli,
infatti il botolo guardava il suo corpo spiaccicato a terra pensando
–Povero me. Adesso il dolore lo sente Sesshoumaru ma non appena
ritorno in possesso del mio corpo lo sentirò io.-
Il fratello d’altro canto stava pensando –Dannata
bisbetica! Ti ucciderò prima o poi! Quasi compatisco Inuyasha,
avere a che fare con una del genere tutti i giorni è una
tortura!-
Mentre i due fratelli compativano entrambi Inuyasha poteva Jaken
starsene buono e tranquillo senza mettersi a strillare con quella sua
vocetta fastidiosa e irritante?
Se alla domanda avete risposto sì vi consiglio vivamente di
cominciare a preoccuparvi seriamente perché il giorno in cui il
mostriciattolo se ne starà zitto senza un preciso ordine del suo
caro padron Sesshoumaru vedrete i quattro cavalieri
dell’apocalisse in un bar mentre bevono una cioccolata calda con
sopra una montagna di panna.
Dicevamo, poteva Jaken starsene zitto e buono? Ovviamente no!
Il mostriciattolo, dopo che la bisbetica aveva mandato a cuccia il
potente Sesshy, aveva sentito il bisogno di difendere il suo padrone e
aveva tirato una botta in testa a Kagome con il suo bel bastone. Il
gesto, tuttavia, lo aveva messo in una posizione orribile in quanto nel
giro di tre secondi si trovò accerchiato da un monaco, da una
sterminatrice, da un piccolo demone volpe e, ovviamente, dalla
bisbetica stessa. I quattro si divertirono un mondo a picchiare un
po’ anche il nostro Jaken.
Per quanto riguarda Inuyasha vedendo la faccia da assatanati che avevano quei quattro preferì restarne fuori.
A bloccare il round di –pestiamo tutti Jaken- fu Rin. La bambina
si rivolse dopo aver visto Sesshoumaru e Inuyasha insieme era
leggermente confusa così, per chiarire i suoi dubbi, si era
avvicinata ai due e aveva detto “Signor Inuyasha questo è
il signor Sesshoumaru vero?”
Mentre tutti si bloccavano perché mai e poi mai avrebbero
pensato di vedere il giorno in cui qualcuno si sarebbe rivolto a
Inuyasha chiamandolo signore, il mezzo demone annuiva e la bambina
sorrideva come se Natale fosse arrivato prima quell’anno.
Ora sono di nuovo tutti insieme ma quei due riusciranno mai a riprendere possesso dei loro corpi?
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Capitolo 16 *** Un cocktail più che letale ***
cap 16
Capitolo 16
“Un cocktail più che letale”
Ora che sono di nuovo tutti insieme le cose andranno meglio direte voi ma vi assicuro che vi state sbagliando.
Mettete insieme due cani, un puffo, una bisbetica, un monaco
pervertito, una sterminatrice estremamente gelosa, un volpacchiotto e
una bambina.
Agitate e otterrete il cocktail più letale che si possa desiderare.
Aggiungete il fatto che i due cani sono uno nel corpo dell’altro e otterrete il caos allo stato puro.
Detto in parole povere signore e signori date il benvenuto
all’inferno sulla terra perché se incontrate il disastrato
gruppo probabilmente andrete a chiedere a Lucifero stesso se vi
può ospitare fino a quando le cose sulla terra non saranno
tornate alla normalità.
Perché dico questo? Semplice.
Inuyasha stava litigando con Sesshoumaru che lo ignorava bellamente.
Kagome e Jaken si urlavano contro l’un l’altro spaccando i
timpani ai presenti e facendo scappare tutti gli esseri viventi che
avevano la possibilità di muoversi entro un raggio di venti
chilometri.
Sango rincorreva Miroku che si era messo a fare il cascamorto con una ragazza incontrata lungo la strada.
Gli unici che posso essere considerati come esclusi dal caos erano Rin
e Shippo che se ne stavano in disparte giocando tranquilli.
Vi bastano queste informazioni per capire cosa intendevo prima? No? Vorrà dire che passerò ad un esempio pratico.
Mentre il gruppo proseguiva il loro viaggio si era imbattuto in alcuni demoni.
Come si sono comportati? Inu & Co. da pazzi furiosi che per sfogare
un po’ della loro enorme ira repressa si accaniscono contro il
primo poveraccio che capita a tiro. I demoni, d’altro canto, si
sono messi in ginocchio implorando pietà, piagnucolando come dei
bambini di tre anni quando gli si leva dalle mani un giocattolo.
Prima che lo chiediate, no, non sto affatto esagerando. Essere presi a
calci da un mostriciattolo verde alto un metro e uno sputo meno il
metro non è una cosa che rallegra la giornata a quei poveri
demoni che lavorano dalla mattina alla sera sterminando gente e
razziando villaggi.
In effetti nemmeno essere usati come bersaglio per le frecce di una
pazza vestita come sailor jupiter può essere considerato come
qualcosa che fa bene all’autostima di un qualunque essere vivente
umano o demone che sia.
Aggiungete che a pestarli c’erano anche una sterminatrice che in
quel momento sembrava una vera e propria furia, un monaco che se avesse
potuto sarebbe stato da qualche parte a provarci con una bella ragazza,
un cucciolo di volpe che, non si sa come, era riuscito ad abbattere due
o tre demoni, e per concludere in bellezza due cani che sembravano
pronti a saltare l’uno alla gola dell’altro se fossero
riusciti a trovarne il tempo.
Se foste stati in quei demoni cosa avreste fatto? Combattere era fuori
discussione, anche se i demoni dell’era Sengoku sembrano tutti
avere delle manie suicide non sono tizi a cui piace essere umiliati. Se
devono morire lo fanno combattendo contro qualcuno decisamente
più forte di loro e non contro un gruppo di pazzi furiosi.
Scappare era troppo complicato. Per forze di causa maggiore per i
suddetti demoni sarebbe stato pressoché impossibile abbandonare
il campo di battaglia come dei miseri ed infimi codardi. Detto in
parole povere se fossero scappati quei pazzi li avrebbero inseguiti e
fatti fuori.
Tutto ciò portò i demoni verso l’ultima opzione rimasta: implorare pietà.
Per quanto la cosa sia squallida e non si addica all’onore che un
demone dovrebbe avere la cosa funzionò ed ebbero salva la vita.
Non ci credete nemmeno voi, vero? Ok, la verità è che
mentre loro imploravano pietà quella massa di gente che dovrebbe
farsi visitare da uno psichiatra veramente bravo ricominciò a
litigare dando il tempo al gruppo di demoni di allontanarsi senza
subire alcun danno.
Possono le cose andare peggio di così?
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Capitolo 17 *** La legge di Murphy ovvero... ***
cap 17
Capitolo 17
“La legge di Murphy
ovvero
se qualcosa può andar male lo farà”
Se vi dicessi che siamo di nuovo punto e a capo?
Perché? Semplice! Sesshy ha ricominciato i suoi progetti di omicidio.
Purtroppo per lui, come ben sapete, la sfiga governa la sua intera vita
perciò potete già intuire come sarà andata questa
volta.
Come dite? Cosa è successo?
Scusate! Avete ragione, non vi ho detto cosa ha fatto questa volta!
Il piano era far divorare la bisbetica da un cane gigante.
Come attuarlo?
Prendete Inuyasha, cominciate a insultarlo e attendete fino a quando non perde il controllo.
Ricordatevi che Inu è nel corpo del suo amato fratellone.
Fate un po’ i conti e capirete cosa è successo.
Mai far perdere il controllo a un mezzo demone nel corpo di un demone
completo, soprattutto se il mezzo demone in questione è
Inuyasha, meglio conosciuto come botolo pulcioso.
Il buon Inuchan perse il controllo e si trasformò in un gigantesco cane proprio come voleva il suo caro fratellone.
Questa volta era tutto perfetto! Poteva funzionare! Anzi stava già funzionando!
Forse però abbiamo parlato troppo presto…
Mai sentito parlare della legge di Murphy? In parole povere la legge di
Murphy afferma che se qualcosa può andar male lo farà.
Cosa è andato storto questa volta?
Parlatene con Inuyasha… Fossi in lui mi scaverei un buco nel terreno e mi ci seppellirei…
Ve lo spiego meglio.
Avete presente quel piccolo dettaglio riguardante il corpo del grande e perfetto Sesshoumaru?
Come no? Non lo avete capito? Parlavo del braccio mancante! Non ditemi che stavate pensando male!
Parlavo di quel braccio che quel botolo idiota ha tagliato, con un
colpo di fortuna oserei dire, al fratello subito dopo essere entrato in
possesso di tessaiga!
A morte Inuyasha che ha rovinato il perfetto Sesshoumaru! Credo che
Jaken abbia avviato una raccolta firme per condannare a morte il nostro
botolo…
Ma torniamo al discorso di prima. Dove ero rimasta?
Ah già, il braccio.
Vedete il povero Inuyasha non si era ancora abituato alla mancanza di
un arto… Già… Cominciate a capire vero?
Quando è avvenuta la trasformazione il buon botolo ringhioso si
è ritrovato “leggermente” sbilanciato ed è,
come dire… caduto…
Caduto proprio sul povero e sfortunato Sesshy…Povero
cucciolo…Quanta pena mi fa…Schiacciato sotto un cane
gigante…
La sfortuna regna sovrana per il caro ghiacciolo… Certo se
avesse un fratello con un po’ più di cervello…
Dicevamo?
Giusto, un altro piano fallito.
Ahimè se continuano così quei due non torneranno mai nei loro corpi…
Se solo riuscissero ad andare d’accordo almeno una volta…
Ma perché Kagome sta urlando?
Niente di grave, sta solo litigando con Jaken.
Per un attimo mi ero preoccupata…
Riusciranno il botolo e il ghiacciolo ad andare d’accordo?
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Capitolo 18 *** Ci mancava solo lei! ***
cap 18
Capitolo 18
“Ci mancava solo lei!”
Un’altra giornata come tante nell’era Sengoku…
Il sole alto nel cielo, gli uccellini che cantano felici, Rin che saltella felice.
Miroku che ci prova con tutte le donne che passano, Sango che picchia Miroku.
Shippo che fa il commento sbagliato, Inuyasha ancora intrappolato nel
corpo del fratello che lo picchia, Kagome che urla –A cuccia!-
dimenticandosi che avrà effetto su Sesshoumaru e non sul
fratello, il povero Sesshy spiaccicato al suolo, il suo irritante puffo
verdastro che comincia a strillare con quella vocetta tremenda
perché il suo onnipotente padrone è stato scaraventato al
suolo, un cadavere che cammina, la bisbetica che litiga con il
puffo…
Aspettate! Un cadavere che cammina?
Oh, è solo Kikyo.
Alt!
E’ Kikyo! Ci mancava solo lei!
Non bastava una bisbetica, ci voleva anche la rivale in amore della bisbetica!
Dovete ammettere però che suddetta rivale, nonostante sia
vagamente antipatica e asociale, è decisamente più brava
della bisbetica ad usare i poteri da sacerdotessa.
Ma non è questo il punto! Sto divagando!
Progetti di omicidio alla riscossa!!!
Vedete il nostro povero cucciolo vedendo…
Chi è il povero cucciolo? Sesshy mi sembra ovvio!
Non interrompete se volete una storia decente per una volta!
Dicevo…
Il nostro povero cucciolo vedendo Kikyo arrivare decise di provare a
sfruttare la situazione a suo vantaggio per fare il modo che la
sacerdotessa e la sua reincarnazione si uccidessero a vicenda.
Per poter fare ciò gli sarebbe bastato far smettere Kagome e
Jaken in modo da far vedere alla bisbetica che la sua eterna rivale era
lì.
Certo se Inuyasha avesse deciso di mettersi a fare gli occhi dolci alla
sacerdotessa mentre era ancora nel suo corpo la bisbetica avrebbe
ricominciato a urlare ma tanto valeva rischiare.
Sesshoumaru intimò a Jaken di stare zitto perché lo stava
disturbando poi raccogliendo tutto il coraggio che aveva disse
“Ehi bisbetica, c’è la dolce metà del tuo
caro Inuyasha.”
Kagome, già irritata con Jaken, vedendo la rivale in amore si trasformò drasticamente.
Da semplice bisbetica diventò bisbetica versione demone
infernale (con tanto di aura distruttiva) e senza pensarci troppo
lanciò una delle sue frecce sacre contro la sacerdotessa.
Inutile dire che Kikyo se ne fregò altamente e bloccò la freccia senza fare nemmeno il minimo sforzo.
Inutile dire che Kikyo vedendo il corpo di Inuyasha non ci pensò
due volte e cercò di eliminare una volta per tutte il dannato
mezzo demone.
Altrettanto inutile dire che il vero Inuyasha scelse quel momento per
parlare dicendo alla sacerdotessa di piantarla di usare il suo corpo
come puntafrecce per poi assumere la classica espressione che assume
tutte le volte che comprare il cadavere ambulante.
Quale espressione?
Quella da ebete affranto perché l’amore della tua vita non
vuole crederti quando le dici che la prima volta non l’hai uccisa
tu ma Naraku.
Esattamente quella fantastica espressione che manda Kagome in bestia tutte le volte che la vede.
E’ inutile dirvi come è finita vero?
Siete persone abbastanza intelligenti da capirlo da soli.
Non importa ve lo dico lo stesso altrimenti io che ci sto a fare qui?
Vedendo l’espressione di Inuyasha, che sul viso di Sesshoumaru
stona, la bisbetica cominciò con la sua fenomenale serie di
–A cuccia!- che, visto il livello di arrabbiatura,
proseguì per un bel pezzo.
Ma che fine ha fatto Sesshoumaru?
Oh, ma tu guarda! C’è un buco a forma di mezzo demone!
E quanto è profondo!
E’ il centro della Terra quello?
Alla prossima!
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Capitolo 19 *** Forse ci siamo! ***
cap 19
Capitolo 19
“Forse ci siamo!”
Passeggiamo! Passeggiamo!
Non sto impazzendo se ve lo stavate chiedendo anche se mi rendo conto
che la mia sanità mentale sia discutibile. In effetti è
più corretto dire che non so nemmeno cosa sia la sanità
mentale ma questo non è importante.
Cosa è importante?
I soliti rimbambiti che passeggiano.
Sì, stanno passeggiando.
Una noia mortale.
Non hanno ancora cercato di uccidersi a vicenda. Sto cominciando a
pensare che stiano raggiungendo un accordo per poter risolvere la
situazione.
Magari finalmente andranno d’accordo.
“DANNATA BISBETICA!”
Forse ho parlato troppo presto.
“Levate le tue sudice mani dal mio corpo!”
“A CUCCIA!”
Siamo sempre allo stesso punto.
Non è possibile non fare neanche un minimo progresso!
Di questo passo non risolveranno mai la questione!
Se ve lo state chiedendo la bisbetica si era attaccata al braccio del
botolo mente passeggiavano, Paperino 2 la vendetta l’ha vista e
non ha sopportato l’idea di una misera umana attaccata al suo
braccio e si è lamentato. Risultato essere mandato a
cuccia per l’ennesima volta.
Ehi aspettate! Che sta succedendo?
No, non mi interessa la bisbetica che litiga con il puffo che sta difendendo l’onore del suo padrone.
No, non mi interessa neanche la sterminatrice che prende a sberle il maniaco.
Ho le allucinazioni…
Non può essere…
E’ un sogno…
Qualcuno mi dia un pizzicotto…
Ahi! Non sto sognando!
Inuyasha e Sesshoumaru stanno parlando! Civilmente! Senza cercare di ammazzarsi!
…
…
…
…
…
…
Interruzione momentanea. La storia riprenderà non appena l’autrice si sarà ripresa dallo shock.
…
…
…
…
…
Ok ci sono.
Dove eravamo rimasti? Ah, già. Dicevamo che i due fratelli stanno parlando civilmente.
Evento storico.
Andiamo a impicciarci dei fatti loro!
“Prima troviamo un accordo prima risolviamo la situazione. Non so tu cosa ne pensi ma io rivoglio il mio corpo.”
Notate il pensiero di senso compiuto. Questo è palesemente Sesshy! Sta rinsavendo!
Forse c’è ancora una speranza per lui! Il suo cervello non si è ancora ridotto come quello di Inuyasha!
Beh in effetti considerando che tecnicamente sta usando il cervello di
Inuyasha oserei dire che c’è speranza anche per il botolo.
A quanto pare abbiamo perso il resto della conversazione per colpa del mio shock… Che peccato!
Se ve lo state chiedendo Inuyasha sta annuendo.
Sempre se ve lo state chiedendo adesso si stanno stringendo la mano.
Non credo che Sesshy abbia detto a Inuchan che vuole uccidere Kagome.
Non credo che il botolo sarebbe così socievole se lo sapesse.
E ora dove stanno andando?
Quel bosco in lontananza mi è stranamente familiare…
Forse ci siamo!
Speriamo che nessuno si accorga che i due fratelli si stanno allontanando.
Tenete le dita incrociate!
“E VOI DUE DOVE CREDETE DI ANDARE?”
Perché deve sempre urlare?
“INUYASHA A CUCCIA!”
Ouch! Questo deve aver fatto male.
“Ehi guarda che io sono qui! Sei pregata di non confondermi con lui!”
Botolo senza speranze. Cosa vuoi che scriva sulla tua lapide?
“STA ZITTO!”
Tonk!
Bella idea. A quanto pare la bisbetica a del cervello.
Ha rubato il bastone al monaco pervertito e lo sta usando per picchiare Inuyasha.
Almeno adesso Sesshy dovrebbe essere salvo per un po’…
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Capitolo 20 *** Non un'altra volta!!! ***
cap 20
Capitolo 20
“Non un’altra volta!!!”
Avevamo lasciato la bisbetica mentre picchiava il botolo con il bastone del monaco.
Ora, giusto perché lo sappiate, visto che ormai si è fatta sera i nostri eroi si stanno accampando per la notte.
Jaken e Kagome si fissano a vicenda con sguardo truce.
Miroku sta curando il fuoco. Strano che non stia facendo niente da maniaco, vero?
Sango sta preparando la cena. Almeno non sta ammazzando nessuno… A meno che non si sia data ai veleni…
Shippo e Rin stanno aiutando Sango o, per meglio dire, le stanno rompendo un po’ le scatole.
E i nostri cagnolini preferiti?
Non ci sono?
Sono spariti…
Sospetto, molto sospetto…
Andiamo a cercarli?
Se volete restare a guardare il puffo e la bisbetica che si fulminano con lo sguardo per me non c’è problema.
Era una scintilla quella?
No, devo avere le allucinazioni.
Andiamo a vedere dove sono finiti quei due. Mi sa tanto che sarà più interessante.
Che ne dite andiamo verso il bosco stranamente familiare e al tempo stesso alquanto sospetto?
Ok andiamo avanti.
Oh eccoli! Li abbiamo trovati!
Ci risiamo.
Sta diventando una cosa sempre più comune.
Parlano civilmente.
Io mi aspettavo un po’ di sangue.
Una piccola rissa.
Fiumi di sangue.
Insulti vari.
Sangue!
Niente di tutto questo.
Comincio a pensare che se fossimo rimasti con Kagome avremmo visto più azione.
“Ora dobbiamo solo riuscire a trovare quel tizio e convincerlo che adesso andiamo d’accordo.”
Alt! Cosa ha detto Inuyasha?
Mi sa che ho capito in che bosco siamo.
L’avete capito anche voi vero?
Non c’è bisogno che ve lo spieghi perché voi siete intelligenti. Dico bene?
Perfetto allora proseguiamo.
Mi ero quasi dimenticata della fantastica legge delle distanze di Inuyasha.
Mi sto ancora chiedendo perché ci abbiano messo così tanto per tornare al punto di partenza.
Facciamo finta di niente.
Non voglio farmi domande inutili.
Per la cronaca, spero vivamente che il guardiano si faccia vivo altrimenti temo per quel povero bosco.
Torniamo ai due cucciolotti.
Sono dieci minuti che parlano.
Che noia!
Mi sta venendo sonno.
Oh, ma tu guarda! Una luce!
Vuoi vedere che siamo giunti alla fine di questa storia!
“Vedo che avete capito che la violenza non è gradita in questo luogo.”disse il guardiano.
E’ tornato!!!
“Sì abbiamo imparato la lezione.”
Sesshy con una fantastica mossa dimostra di essere ancora il più
intelligente e anticipa Inuyasha impedendogli di dire qualcosa di
sbagliato!
Le cose ora si stanno facendo interessanti.
“La maledizione si annullerà non appena uscirete dal bosco. Addio e non fatevi più vedere.”
Che persona socievole!
Sesshoumaru in confronto è una persona gentilissima.
E ora che fine hanno fatto?
Non è possibile che ogni volta che mi giro spariscano!
Forse dovrei seguire il nuvolone di polvere che stanno alzando.
Oserei dire che hanno fretta di uscire dal bosco.
Sono fuori finalmente e sembrano delle lampadine dell’albero di Natale.
Chissà se riesco a metterli sull’albero? Le mie lucine non risplendono così tanto.
Mi servono gli occhiali da sole…
“Finalmente sono di nuovo nel mio corpo.”
Riconosco il tono! Non ci vedo ancora per colpa di quel lampo di luce
accecante ma questo è decisamente il nostro caro ghiacciolo!
E’ tornato!
Ok, adesso ci vedo.
Inuyasha è per terra.
Adesso ho capito cos’era il rumore di prima…
Signore e signori Inuyasha ha sbattuto la testa contro un ramo!
Un applauso per il botolo!
Seguiamo Sesshy intanto che il botolo fa lo svenuto.
“Rin, Jaken ce ne andiamo.”
Niente vendetta?
“Padron Sesshoumaru siete di nuovo voi stesso!”
Ci mancavano solo le lacrime del mostriciattolo!
Però che velocità! Non mi aspettavo che scappassero così in fretta.
“La mia vendetta vi colpirà quando meno ve lo aspettate.”
Ora riconosco il principe dei demoni!
Bene direi che la storia è finita.
Qualcuno può recuperare Inuyasha?
Non possiamo lasciarlo in mezzo a una strada!
Sono contro l’abbandono degli animali!
Perfetto! Lo ha trovato Shippo!
Splash!
Forse non è una buona cosa che lo abbia trovato Shippo…
Corri Shippo!
Non da quella parte!
Non nel bosco!
“Muori dannato!”
Luce.
Radici che tengono a terra.
Guardiano.
“Di nuovo tu.”
“E’ colpa sua!”
“Non è vero Inuyasha!”
“Sta zitto Shippo!”
“La storia la sai già. Per il potere conferitomi io vi maledico.”
E siamo di nuovo punto e a capo…
FINE
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