♠Il Principe delle Serpi e la Rosa Rossa♠

di J a z z
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo Uno ***
Capitolo 2: *** Capitolo Due ***
Capitolo 3: *** Capitolo Tre ***
Capitolo 4: *** Capitolo Quattro ***
Capitolo 5: *** Capitolo Cinque ***
Capitolo 6: *** Capitolo Sei ***
Capitolo 7: *** Capitolo Sette ***
Capitolo 8: *** Capitolo Otto ***
Capitolo 9: *** AVVISO! ***
Capitolo 10: *** Capitolo Nove ***
Capitolo 11: *** Capitolo Dieci ***
Capitolo 12: *** AVVISO ***
Capitolo 13: *** Capitolo Undici ***
Capitolo 14: *** Capitolo Dodici ***



Capitolo 1
*** Capitolo Uno ***


Il Principe delle Serpi e la Rosa Rossa
salve gente! come andiamo? 
lo so che molti di voi mi ammazzeranno visto che ho altre due fanfic in corso e un'altra che dovrei postare...ma siccome mi ha sempre affascinato la coppia RosexScorp non ho saputo resistere!
i personaggi come l'ambientazione appartengono a quella santa donna di J.K. Rowling.
buona lettura! fatemi sapere cosa ne pensate!!

Il Principe delle Serpi e la Rosa Rossa

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Capitolo uno.

 
King’s Cross era un caos quel giorno. Sembrava essere stata presa sotto assedio. I vapori, provenienti dalla locomotiva che se ne stata sulle rotaie sbuffando paziente, aleggiavano densi lungo tutto il binario e creavano ancora più confusione come se non bastasse quella già presente.
Le urla del capostazione erano quasi inudibili, malgrado la voce non gli mancasse, ovunque qualcuno buttasse lo sguardo poteva vedere genitori disperati che abbracciavano in modo spasmodico i figli non volendoli lasciar andare, ragazzi di undici anni che osservano con timore la baraonda generale e adolescenti allegri di differenti età che si abbracciavano, ridevano gridavano.
Senza contare l’ammasso di gente che aspettava impaziente di mettere i propri bagagli in carrozza, gufi, gatti, rane che miagolavano, gufano, gracidavano ansiosi.
 
Rose Weasley avanzava lenta e sicura, per lei quel caos non esisteva o meglio da sei anni a quella parte si era abituata, ormai lo trovava quasi rassicurante. Cercava apparentemente distratta qualcuno tra la folla e per poco non venne travolta da un ragazzino del secondo anno, ma sei anni a districarsi tra gli studenti e i corridoi scolastici, le avevano conferito una non comune prontezza di riflessi e agilità, quindi slittò a sinistra un istante prima che il ragazzo passasse di corsa.
“Rose!” gridò una ragazza che dimostrava di più dei suoi quattordici anni.
“Lily!” urlò di rimando facendo un gran sorriso. In pochi attimi la ragazza si ritrovò letteralmente la cugina addosso mentre la stringeva in un abbraccio soffocante.
“ma dove sono Hugo e gli zii?” chiese cercando con lo sguardo oltre la spalla di Rose.
“Papà stava sistemando i bagagli, penso che li troveremo lì” rispose scuotendosi la chioma ondulata. Le due ragazze strette mano nella mano per paura di perdersi – e poi chi si ritrovava più?- avanzarono non senza qualche difficoltà, rischiando più di una volta di essere coinvolte in un incidente fra carrelli, alla meta tanto agognata e ritrovarono oltre i che genitori di Rose anche l’intera famiglia Potter.  
 
“Allora pronti per partire?” chiese Harry Potter guardandoli con profondi occhi verdi. Si poteva sentire una nota di nostalgia nella sua voce calda.
“Altroché...quest’anno inizieremo subito con gli allenamenti, non succederà come l’anno scorso!” disse il maggiore dei fratelli Potter. James Sirius frequentava il settimo anno, era alto ed atletico, petto ampio e spalle larghe, giocava come Cacciatore nella squadra di Quidditch oltre che esserne il capitano. Suo padre diceva sempre che assomigliava al nonno, zazzera ribelle corvina, occhi scuri che ti scrutavano con sguardo divertito ed occhiali storti. Nella top ten di ragazzi più belli di Hogwarts occupava sicuramente il terzo posto.
“James quest’anno hai i MAGO! Non essere come tuo padre non esiste solo il Quidditch nella vita...” lo rimproverò con voce a metà fra l’esasperato e il divertito Ginny Potter.
“io darei ascolto alla mamma James, dopo la figura che hai fatto l’anno scorso...” disse beffardo una voce alle spalle del gruppetto.
Rose si voltò e fece un ampio sorriso alla vista di suo cugino Al, alias il suo migliore amico. Se al terzo posto c’era James il secondo posto era occupato sicuramente da Albus Severus Potter.
Il mediano dei tre fratelli era capitato a Serpeverde – una scelta avventata, ma chi conosceva bene Albus Potter sapeva che nessuna casa era più adatta a lui – era alto anche se meno rispetto al fratello e più magro ma comunque ben piazzato, dal padre aveva ereditato gli occhi verdi intensi e imperscrutabili e gli stessi capelli corvini ribelli.
Rose stava quasi per saltargli al collo se la vista di lui non le avesse fatto venire i nervi a fior di pelle. Accanto ad Albus se ne stava con lo sguardo irriverente fisso su Rose e la bocca stirata in un ghigno, il migliore amico di Al, alias il nemico per eccellenza di Rose Weasley: Scorpius Hyperion Malfoy.
Un metro e novanta di pura bellezza Purosangue. Scorpius capitano della squadra di Serpeverde nonché Prefetto era il più bel ragazzo in circolazione e – anche se Rose non l’avrebbe mai ammesso – conquistava la prima posizione della top ten dei ragazzi più attraenti.
Aveva pettorali da urlo e addominali scolpiti che si potevano intravedere anche dalla camicia, braccia e gambe tornite che erano perfettamente proporzionate al resto del corpo, i capelli biondo platino, così chiari che sembravano emanare bagliori argentei erano accuratamente spettinati e lasciati andare ovunque volessero, ed alcune ciocche ricadevano in maniera estremamente sexy sul viso pallido d’angelo dai tratti aristocratici e dritti, dove erano incastonati due occhi il cui colore era uno scontro perfetto tra ghiaccio e luna, il cui sguardo arrogante e freddo riusciva sempre a celare i propri pensieri. Le labbra erano sottili ma ben disegnate per cui qualsiasi ragazza – eccetto Rose Weasley – avrebbe fatto follie pur di sfiorare.
“Scorpius” sibilò fra i denti fulminandolo con lo sguardo.
“Rose...” disse lui con un sorriso sornione per niente preoccupato per le continue occhiate torve che Rose gli stava lanciando.
“scusa fratellino non ho capito cosa hai detto...” chiese guardandolo torvo James.
“hai sentito bene...meglio che ti metti a studiare perché non hai speranze di batterci quest’anno!”
“ti ricordo cugino caro, che l’hanno scorso abbiamo perso solo di dieci punti, ed il boccino l’avevamo preso noi!” disse in tono altezzoso Rose, anche lei giocava nella stessa squadra di Quidditch di James e Lily nel ruolo di Cacciatore.
“ma sta di fatto che avete perso,so che tu sei abituata ad essere la migliore in tutto ma è meglio che cominci ad abituarti Weasley!” ghignò Scorpius, Rose lo incenerì con lo sguardo, digrignando i denti mentre osservava la regale figura di Scorpius Malfoy svanire tra i vapori della stazione.
“Io...io...che nervi!!!” disse sbattendo con forza un piede per terra, facendo sobbalzare l’intero gruppo.
“dai Rosie! Lascialo in pace...” disse Al mentre dava un buffetto affettuoso alla cugina rossa in volto per l’irritazione.
“io vado, ci vediamo dopo ragazzi!” disse James dopo aver salutato zii e genitori ed infilandosi in una carrozza, dove evidentemente aveva avvistato i suoi amici e seguito a ruota da Albus che cercava di ritrovare Malfoy.
“dai Rose meglio che andiamo, sicuramente Mary e Dominique ci staranno cercando! Ciao ma’ ciao Pa’!” disse allegra Lily baciando frettolosamente i genitori e trascinando la cugina per la manica.
Rose sospirò affranta ed abbracciò affettuosamente la madre e il padre, ma prima che potesse seguire la cugina Ron la fermò.
Rose aveva preso quasi tutto dal padre: lo stesso fisico sottile e slanciato che le permetteva di mangiare per venti senza ingrassare di un grammo – l’appetito era proprio di casa Weasley – gli stessi occhi blu mare, profondi ed espressivi, e i capelli. Rossi carichi di sfumature che variavano dal viola al rame che scendevano in onde perfette lungo tutta la schiena. L’unica cosa che aveva ereditato dalla madre, Hermione, era oltre all’intelligenza straordinaria, le fattezze del viso: a forma di cuore dai tratti delicati, dalla carnagione chiara e magro, il naso all’insù punteggiato da piccole efelidi e le labbra carnose color vermiglio. Anche se Rose non se ne rendeva conto rientrava sicuramente fra le ragazza più belle di Hogwarts insieme alle cugine Dominique e Lily.
“ascolta principessa, non dare ascolto a quell’idiota...” “Ronald!” lo rimproverò Hermione “scusa cara...”disse velocemente Ron “...tu sei la migliore, hai il cervello di tua madre! Ricordati noi tifiamo per te!”  disse facendole un gran sorriso incoraggiante, mentre Hermione lo fissava sconsolata. La rossa sorrise di rimando e si precipitò insieme a Lily nella carrozza.
 
Il capostazione fischiò e chiuse tutte le porte delle carrozze, era il momento di mettersi in viaggio.
“Rose!” gridò Ron, la rossa aprì il finestrino e sporse la testa confusa.
“vinci anche per noi! E stai attenta a Hugo...” le urlò e lei rise divertita “...e stai lontana da quel Malfoy!”.
 
La ragazza rise nuovamente, era proprio da suo padre, ogni anno la stessa frase “stai lontano da Malfoy”, come se fosse stato necessario ricordarglielo, non c’era alcuna possibilità che Rose e quell’essere potessero essere qualcosa di più che rivali, ormai era così da sei anni, perché stavolta doveva essere diverso?
“Certo che zio Ron non si smentisce mai! Vero Rosie?” disse ridacchiando una ragazza che indossava una minigonna a pieghe nere, la camicia bianca e la cravatta con i colori di Corvonero, era alta e magra almeno quanto la cugina, aveva lunghi capelli color oro lisci e morbidi che le si fermavano all’altezza del seno e due occhi da cerbiatto blu notte contornati da ciglia lunghe ed arcuate che si stagliavano sul suo viso piccolo ed angelico.
“hai proprio ragione Dom! ti dirò che è snervante sentirselo dire tutti gli anni!io e lui, non c’è bisogno di nessun tipo di raccomandazione!” disse Rose rivolta a Dominique.
“Vinci anche per noi? Si stava riferendo al campionato di Quidditch?”
“Già, l’anno scorso abbiamo perso per un soffio! Ma stavolta!” disse la rossa battendo il pugno contro la propria mano “Vinceremo con enorme distacco dai Serpeverde! Non è così Lily?” dichiarò riferita alla ragazza dai lunghi capelli lisci color rame seduta accanto alla cugina.
“Esatto cugina! Hai sentito James! Non ha fatto altro che pensare strategie e schemi di gioco per battere i Serpe!”
“Tutti con questo Quidditch! Secondo me è un gioco stupido che non fa altro che alimentare la rivalità fra case!” osservò contrariata la ragazza con i capelli neri a caschetto.
“Mio dio, mi sembra di sentir parlare mia madre, Mary!” rise Rose “tale e quale! È uno sport divertente ed inoltre aumenta lo spirito di squadra e di collaborazione!”
“...di competitività, forse!” insisté Mary.
“Mary sei la mia migliore amica ma in fatto di Quidditch meglio che lasci perdere.” Mary sbuffò, come al solito quando Rose Weasley si metteva in testa una cosa era quella punto e basta. Testarda peggio di un mulo.
“Eddai Mary! Fammi un sorriso!” supplicò la rossa avvicinandosi con sguardo furbetto verso l’amica, la quale cercò di indietreggiare spaventata dallo sguardo pericoloso dell’altra.
“Rose! Non ci provare...non...” non finì la frase che la rossa aveva cominciato a farle il solletico sui fianchi, il suo punto debole.
“Ok! Ok! Rose ti faccio un sorriso, te lo faccio!” disse in preda a risolini isterici Rose, Lily e Dominique risero assieme divertite finché la porta non fu aperta con violenza tutte e quattro le ragazze trasalirono colte di sorpresa.
 
Albus Potter era appoggiato elegantemente allo stipite della porta dello scompartimento con un sopracciglio alzato visibilmente sconcertato.
“Cosa ci fai da queste parti Al? Come mai non sei con il principino Scorpius?” chiese beffarda la sorella. Mary si era improvvisamente fatta silenziosa e teneva lo sguardo basso.
“E chi lo sa dove s’è andato a cacciare quello là?! Comunque sono venuto a fare un giro per vedere come stava la mia adorabile sorellina e la Prefettina di mia cugina!” disse ridacchiando.
“Non me la conti giusta! Al! Sicuro che sia solo per questo? Non è che i Serpe ti hanno mandato a scovare le nostre tattiche di gioco per il campionato?” chiese divertita Rose.
“Ah ah! Non dirlo due volte! quest’estate James non mi lasciava neppure avvicinare alla sua stanza, perché doveva elaborare le sue stupide strategie!” disse sbuffando Albus.
“Sai com’è James! Per lui il Quidditch è tutto! Ha solo la vittoria in testa, togligli quella e la sua schiera di fan e ti ritroverai un uomo distrutto.” Disse scuotendo il capo la minore dei fratelli Potter.
“Già, hai ragione sorellina, comunque sono venuto a dirti Rose, che fra poco dovrai fare il solito giro di ronda, noi abbiamo già iniziato.”
“quindi è possibile che mi ritrovi il principino ancora fra i piedi?” chiese indispettita la rossa.
“Eddai! È il mio migliore amico! Per una volta potresti evitare di attaccarlo Rosie?” chiese con sguardo supplichevole il cugino.
“Se me lo chiedi tu e con questo tono...vedremo!” rispose mostrando la lingua.
“Mi sa che più di così non puoi chiedere” ridacchiò Lily, Al alzò gli occhi al cielo.
“E se ti provoca potresti evitare di lanciargli una maledizione come l’ultima volta?” disse prima di richiudersi la porta alle spalle. Rose si sedette con le gambe accavallate e un adorabile broncio dipinto sul volto piccolo e tondo.
“Non capisco...” disse Mary, risvegliandosi dal suo insolito mutismo.
“Cosa?” chiese con sguardo interrogativo la rossa.
“voglio dire tu sei amica di Albus che è un Serpeverde, sei stata con Nott che è un Serpeverde, ma non appena si parla di Scorpius Malfoy diventi isterica e nervosa...”
“la domanda?” chiese Rose quasi indispettita.
“la domanda è...perché?”
Concluse semplicemente inchiodando i suoi occhi scuri su quelli blu mare dell’amica. Rose rimase interdetta, era questo che apprezzava in Mary lei diceva le cose in faccia anche se non erano piacevoli, era sincera, comunque era vero, era la migliore amica di suo cugino Albus, che era un Serpeverde con lui non aveva problemi, quel loro rapporto di amore-odio era divertente, ma forse era perché era suo cugino, Nott beh...era stata assieme a lui per quasi un anno, malgrado lui fosse un’idiota era un tipo carismatico ed attraente anche se adesso lei non gli rivolgeva nemmeno la parola, ma con Scorpius c’era qualcosa di più radicato ed antico.
“...è diverso” balbettò.
“dici? A me non sembra, capisco che a livello di test ed esami siate sempre in competizione essendo tra i più bravi del nostro anno e che il Quidditch non fa che aumentare questa rivalità...”
“ecco vedi, ti sei risposta da sola!” disse con voce un po’alterata, poi si voltò verso la finestra. Aveva iniziato a piovere. Con un’insolita tristezza si avviò verso l’uscita.
“Io vado a pattugliare un po’ i corridoi, ci vediamo più tardi”
“Rose io non avevo intenzione...” cominciò Mary.
“Lo so...” sospirò “tranquilla Mary, non sono arrabbiata, ok?” disse sorridendo prima di uscire.
Una volta chiusa la porta alle spalle fece un altro respiro per tranquillizzarsi e poi si diresse a fare il solito giro di pattuglia.
Non prestava molta attenzione a quello che succedeva nei corridoi o nelle carrozze era troppo immersa nei suoi pensieri, le parole della sua migliore amica le ronzavano ancora in testa. Si fermò di colpo davanti ad uno scompartimento che sembrava vuoto e lo aprì di scatto, aveva bisogno di solitudine per riflettere ma non appena volse il suo sguardo all’intero si accorse che non era vuoto, decisamente non era vuoto. Davanti a lei era seduto con lo sguardo rivolto verso il finestrino evidentemente assorto nei propri pensieri l’ultima persona che avrebbe voluto vedere: Scorpius Hyperion Malfoy.
Rose osservo il suo profilo, i suoi lineamenti perfetti, decisi...le scocciava ammetterlo ma Scorpius Malfoy era bello, maledettamente bello.
In quel momento il bel Serpeverde si voltò di scatto, il suo sguardo era quasi colpevole, come se fosse stato sorpreso a fare qualcosa che non doveva, e Rose si sentì quasi a disagio, non sapeva nemmeno lei il perché, era come se avesse visto qualcosa che non doveva vedere, invaso quasi l’intimità del biondo.
“ah. Sei tu.” Disse con voce neutra, i suoi occhi tornati freddi e imperscrutabili.





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Capitolo 2
*** Capitolo Due ***


2.Il Principe delle Serpi e la Rosa Rossa Salve gente!!! però la mia fic ha riscuosso successo! beh grazie mille, davvero non me la aspettavo, perciò voglio ringraziare le persone che hanno inserito la mia storia fra le Preferite: hermione211, lallina_89, Potterina1993 e sophia90. fra le Seguite: jadina94, LittleScar, littlesheep, Potterina1993, Valybrick, _deth_. un grande grazie e bacio a Potterina1993 che mi ha aggiunto fra gli Autori Preferiti. non so che dire oltre ad un mega grazie e mi raccomando continuate a seguirmi (se magari mi lasciate un commentino, ino - va bene - mi farebbe molto piacere, così so cosa vi ha colpito o vi è piaciuto, traquilli nessuna pressione ^__^)
risposta alle recensioni:
mAd wOrLd: grazie mille cara per il tuo commento!!! mi fa piacere che la fic ti piaccia! anch'io sono contenta di aver postato questa RosexScorp! soprettutto dopo averlo letto da te! rinnovo il mio grazie! e continua a commentare. beso**
Troue_xxx: thaks so much!!! grazie per i complimenti ^__^ ecco qui il nuovo capitolo spero che anche questo ti piaccia, mi raccomando fammi sapere cosa ne pensi! grazie un bacio **


Il Principe delle Serpi e la Rosa Rossa


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Capitolo Due

 

 

“ah. Sei tu.” Disse con voce neutra, i suoi occhi tornati freddi e imperscrutabili.
 
“Cosa stavi facendo?” chiese sospettosa.
“Non so, a te cosa sembrava che facessi Weasley?” rispose altezzoso, la rossa dovette contare fino a dieci per evitare di prenderlo a calci.
“dimmelo tu. Malfoy.” Chiese con lo stesso tono. Lui la fissò per un lungo istante squadrandola e poi disse.
“cercavo un po’ di pace.” incatenando il suo sguardo color ghiaccio a quello blu elettrico di Rose. La ragazza fu percorsa da un brivido, non l’aveva mai guardata con tanta intensità.
“Tu cerchi la solitudine?” domandò scettica senza staccare gli occhi dai suoi, sembrava impossibile che quel principino viziato e desidoroso di attenzioni sempre circondato da amici ed ammiratrici cercasse la solitudine, visto che la celebrità era l'unica cosa che gli interessava.
“Non ci credi? Eppure non penso di essere l’unico.” Disse sorridendo con l’aria di chi sa tutto, la rossa si irrigidì per un istante.
“Non sono cose che ti riguardino, Malfoy!” rispose a tono, Scorpius sorrideva ancora.
“Lo stesso vale per te, Weasley.” Fissandola in maniera strana, cosa che irritò ancora di più la ragazza, -perché non la smetteva?-
“Come mai sei ancora qua?” chiese strafottente.
“Me lo domando anch’io.” Sussurrò più a se stessa che a lui e fece per andarsene.
“No. Dai aspetta, ti cedo il posto...è meglio che me ne vada...” Disse in tono quasi gentile, la ragazza lo fissò allibita – da quando Scorpius Malfoy era gentile?-
“Da quando sei così gentile? E come mai il principino ha bisogno di stare solo? Le tue ammiratrici sono troppo invadenti?” lo schernì, il biondo la fissò con uno sguardo di ghiaccio prima di rispondere.
“non credere che la mia sia gentilezza, è solo che non voglio condividere il mio spazio con una Mezzosangue scorbutica, secondo...” disse avvicinandosi e appoggiandosi con la mano sul vetro della porta in modo da inchiodare la rossa “non ti permettere di sputare sentenze su di me quando neppure mi conosci!” concluse chiaramente alterato, Rose dovette distogliere lo sguardo, un po’ in colpa.
“scusa, hai ragione” mormorò così piano che persino lui a pochi centimetri da lei ebbe difficoltà a sentirlo.
“incredibile Rose Weasley che chiede scusa...non ci posso proprio credere, anche tu hai un lato gentile?” sorrise divertito, lei gli mollò un pestone sul piede che lo fece cadere a terra.
“Accidenti ma che ti prende?” chiese incredulo.
“non parlarmi con quel tono! Anche tu non sai nulla di me! E non ti permettere di chiamarmi Mezzosangue! Razza di troglodita!” urlò rossa in viso, lui la fissò allibito.
“Sei pazza!”
“può darsi!” ribatté senza riflettere, e lui inaspettatamente scoppiò a ridere, la sua era una risata liberatoria che gli faceva scivolare addosso la tensione, lei non poté fare a meno di notare – con suo sommo dispiacere – quanto fosse sensuale la sua risata e lo fissò con l’ombra di un sorriso sulle labbra carnose.
“si è fatto tardi è meglio che vada, si chiederanno dove sono finita...” esordì lei cercando di riprendere un po’ di contegno. Lui la guardò in maniera strana, lei arrossì e distolse lo sguardo chiaramente irritata.
“Che hai da guardare?” lui sorrise “nulla...sei proprio buffa...va beh meglio andare!” si rialzò e si sistemò la camicia la guardò un’ultima volta e le sussurrò “Ci si vede Rose...” e se ne andò.
Rose rimase a fissare la sua figura che se ne andava alla ricerca del suo scompartimento, era stato proprio un incontro strano, ma una cosa l’aveva capita, Scorpius non era così freddo ed arrogante come voleva far credere, non le era sfuggito il suo sguardo triste e assorto. Sospirò, meglio continuare la ronda.
 
Scorpius vagò un po’ per le carrozze cercando con lo sguardo il suo scompartimento ed evitando gli sguardi di ammirazione e i risolini agitati delle ragazze che lo vedevano attraversare il corridoio, qualche volta chiedendogli di fermarsi nella loro cabina, dopo un po’ riuscì finalmente a trovare il suo e si infilò dentro rapido.
“guarda chi è tornato fra noi! Il piccolo principe!” lo canzonò Al.
“ci chiedevamo dove fossi finito!” disse un ragazzo alto e affascinante, il figlio di Zabini.
“Stavamo per mandare un battaglione di Auror a cercarti” continuò divertito Al.
“Beh, sono tornato! Si vede che senza di me voi due siete proprio persi!” li schernì a loro volta il biondo mentre si andava a sedere vicino ad una ragazza con una lunga chioma di capelli dorati che lo fissava adorante, anche lei portava la divisa del Serpeverde.
“Scorpy! Eravamo tanto preoccupati!” disse con voce melensa cercando di abbracciarlo cosa che lui abilmente evitò.
“volete lasciarmi in pace!” disse con il solito cipiglio dei Malfoy.
“qui qualcuno è di cattivo umore, dai! Ed, Ash lasciamo il povero principe in...pace!” Zabini lo osservò attentamente priva di rivolgere la sua attenzione ad Al, mentre una rassegnata e scontenta Ashley si sedeva in braccio al mediano dei fratelli Potter.
 
Scorpius finalmente libero dalle attenzioni della ragazza, lasciò vagare i propri pensieri che chissà per quale motivo finirono per indirizzarsi tutti sulla ragazza Weasley, Rose.
-Rose - pensò il biondo, facendosi venire in mente l’immagine della ragazza, aveva avuto modo di vederla altre volte, soprattutto durante le partite di Quidditch infatti entrambi giocavano nel ruolo di Cacciatore e più di una volta si erano scontrati con il preciso obbiettivo di rubarsi la Pluffa e di buttarsi giù dalla scopa a vicenda. Era forte la Weasley, un’intelligenza acuta e un caratterino difficile da domare, era già successo durante gli anni scorsi di parlarsi o meglio di insultarsi a vicenda, ma non c’era mai stato un dialogo definiamolo “civile” fra i due fino a quel momento, anche se civile era una parola grossa ma comunque era la prima volta che si trovavano faccia a faccia, che non fosse in un campo da gioco, soli senza la solita marea si ammiratrici che lo assillavano e lei senza i suoi amici.
 
Scorpius si perse ancora nell’immagine della rossa, era bella, bella davvero...alta e magra, i lunghi capelli che le arrivavano quasi fino alla metà della schiena rosso fuoco come il suo caratterino, le labbra piene e rosse e gli occhi...il biondo non aveva mai visto un blu vivo come il suo erano due zaffiri luminosi, inoltre era anche un asso nel Quidditch, ovvio che piacesse ad un sacco di ragazzi, chissà perché alla fine si è messa con quello stronzo di Nott.
 
Ma a cosa stava pensando? Ad una ragazza? E per di più una Weasley? Se suo padre l’avesse saputo...già ma il caro paparino non c’era fortunatamente, però era meglio smettere di pensare a quella pazza là, perché ogni volta che rimuginava sull’incontro avvenuto poco fa si sentiva strano, per qualche motivo agitato.
Scorpius si convinse che la sua agitazione era dovuta al fatto che quella sciocca Mezzosangue aveva visto la sua debolezza attraverso i suoi occhi. e se c’era una cosa che aveva imparato era che un Malfoy non mostra mai le sue debolezze, mai. Sì doveva essere per quel motivo. Un’improvvisa rabbia l’assalì, Rose Weasley aveva visto qualcosa che non doveva vedere e per questo avrebbe pagato.
 
“Scorpius?” chiamò Al.
“Eh?cosa?”chiese colto alla sprovvista, - dannazione- pensò - perché mi faccio sempre sorprendere così? Perché non posso essere come mio padre, che riesce sempre a nascondere le proprie emozioni così dannatamente bene e non si fa mai cogliere di sorpresa?-
“Allora vuoi tornare a Londra o scendi dal treno, guarda che siamo arrivati!”
“sì arrivo!” disse prendendo il suo bagaglio a mano e seguendo i suoi amici per uscire.
 
“Fantastico! Piove!” dichiarò stizzita Rose.
“Quanto la fai lunga, tanto adesso andiamo alle carrozze! Ciao Hagrid!”  urlò Lily salutando allegramente il vecchio gigante con la barba e i capelli aggrovigliati così bene da sembrare un cespuglio di rovi.
“Lily, Rose, Dominique!” salutò l’omone gioviale “come sono andate le vacanze? Venite a prendere un tè un giorno di questi?” le tre gli assicurarono che non appena avrebbero avuto l’orario delle lezioni si sarebbero organizzate per andare a trovarlo. Intanto Mary aveva fermato una carrozza e stava parlando tranquillamente con un ragazzo alto e dai capelli color grano.
“Tristan!dove eri finito? Non ti ho visto sul treno!” disse la rossa saltando al collo dell’amico.
“hey Rosie! Scusa ma mi sono fermato a parlare con James e tuo fratello...”
“a parlare con Hugo e James? È di che?”
“Quidditch...” a quelle parole Mary sbuffò contrariata, anche Tristan faceva parte della squadra di Grifondoro nel ruolo di battitore.
“visto che non avete intenzione di salire deduco che possiamo prendere noi questa carrozza” disse una voce fredda ed altezzosa alle loro spalle. Dominique, Lily, Tristan, Mary e Rose si voltarono di scatto anche se avevano chiaramente capito a chi apparteneva quella voce.
“tu deduci? Mi spiace Malfoy ma c’eravamo prima noi!” ribatté la rossa.
“beh e allora perché ve ne state qui fuori a perder tempo, non vorrai rovinarti la tua bella divisa? E in più state creando un ingorgo!” la prese in giro il biondo, Rose aveva già sfoderato la bacchetta, ma Tristan rapido le bloccò il polso “Rosie, non fare idiozie, sei un Prefetto!”
“io darei ascolto al tuo amico” disse beffardo, la ragazza seppur contraria rimise la bacchetta sotto la veste, purtroppo il lato da Prefetto ereditato da sua madre era andato a dormire ed aveva lasciato il posto all’impulsività e all’ira degne di papà Ron.
Guardò il ragazzo con sguardo freddo e disse in una perfetta imitazione di Malfoy “saliamo! Altrimenti il principino prende un bel raffreddore e poi la sua mammina si preoccupa!” Scorpius non fece una piega e ribatté tranquillo “Saggia mossa Weasley”, lei per tutta risposta gli rivolse uno sguardo assassino prima di scomparire all’interno dell’abitacolo.
“tu davvero non ne puoi fare a meno, eh Scorpy?” lo canzonò Albus, il biondo fece un’alzata di spalle prima di entrare nella carrozza successiva.
 
“non è altro che un pallone gonfiato, viziato prepotente...” stava intanto dicendo la rossa all’interno della carrozza, mentre Mary e Dominique cercavano di calmarla inutilmente.
“lascia perdere, con gente come lui è impossibile ragionare” la rassicurò Lily
“non riesco a capire come fa a sopportarlo tuo fratello!” disse Rose sempre più alterata.
“non me lo chiedere, non ne ho proprio idea!a detta di Al è un ragazzo simpatico...” ma prima di riuscire a finire sua cugina la fece tacere con una occhiata furiosa.
“vabbè dai, parliamo di cose più interessanti! Tipo il ballo di Natale!” disse Lily portando la conversazione su qualcosa di completamente differente “voi avete già deciso con chi ci andrete?” chiese eccitata.
“Ma non siamo nemmeno arrivati a scuola! Mancano più di tre mesi!” si lamentò Mary.
“Già Mary non ha tutti i torti, tanto sappiamo già che avrai la fila come ogni anno!” disse Rose che finalmente si era calmata.
“non è vero! E poi senti chi parla! Chi è che l’anno scorso ha ricevuto dieci inviti per il ballo tre provenienti da Serpeverde?Nott era così arrabbiato...” disse beffarda Lily rivolta alla cugina, la quale arrossì  vistosamente come solo una Weasley sapeva fare.
il tragitto per Hogwarts trascorse così tra piacevoli chiacchierate e risate.

ecco il secondo capitolo, questa volta ho potuto aggiornare subito perchè l'avevo già scritto, il terzo è in fase di lavorazione mentre gli altri aspetto l'ispirazione divina ^__^ ora che inizierà anche la scuola è l'ultimo anno sapete com'è... non so davvero quando potrò postare anche perchè ho altre storie da portare avanti!
perciò mi scuso in anticipo per i ritardi o le lunghe attese per gli aggiornamenti
 ...continuate comunque a seguirmi ed a recensire!!!
a presto...
xoxoJazz
 

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Capitolo 3
*** Capitolo Tre ***


3.Il Principe delle Serpi e la Rosa Rossa Heilà! eccomi tornata...scusate il ritardo ma come vi avevo già anticipato con altre due fic in corso e prove d'esame a destra e manca il tempo per postare è limitato!
comunque raga grazie mille!!! davvero!vi amo vi adoro! verrei a casa vostra a ringraziarvi personalmente!!! 10 Preferiti e 11 Seguiti!! troppo buoni ^__^ sono commossa!
allora ringrazio:

1 - abbaeff [Contatta]
2 - chyo
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3 - Dubhe92
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4 - hermione12
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5 - lallina_89
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6 - lovekk
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7 - nan96
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8 - Potterina1993
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9 - Scorpiusthebest
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10 - sophia90
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grazie ancora!!! e...
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continuate a seguirmi! e moltiplicatevi ^__^
risposta alle recensioni:
kimartwins18: grazie per aver commentato!!! sono contenta che Rose ti piaccia, anch'io me la sono sempre immaginata così metà e metà ^__^ spero che questo capitolo ti piaccia! per quanto riguarda i capitoli...mmh...non so ancora quando andrà avanti (dipende anche dalla mia ispirazione...eheh...) comunque penso che saranno più di 10...alla prossima! recensisci mi raccomando, kiss Chiara**
Scorpiusthebest: spero che la meditazione sia servita ^__^ beh l'attesa è finita ecco il cappy! spero che ti piaccia! grazie per aver recensito e continua a commentare!!!bacio ** (ps. Scorpius the Best for ever! ^__^)
Troue_xxx: hey! grazie per il commento ^__^ hai visto?! Scorpy se ne è accorto! eh lo so era ora...ma la strada è lunga...poi diciamo che Rose ha ancora mezza idea di ucciderlo U__U (anche lei è un po' tarda sotto questo punto, poverina...dopotutto è figlia di Ron) il ballo? eheheh....ho già una mezza ideuccia su come avverra il misfatto! continua a seguirmi e lo scoprirai! ^__^ beso**




Il Principe delle Serpi e la Rosa Rossa
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Capitolo Tre

 

Arrivati a scuola i ragazzi si diressero immediatamente alla Sala Grande dove erano disposti le ormai familiari quattro lunghe tavolate con sopra i quattro stendardi delle case di Hogwarts: Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde.
Lily e Rose salutarono allegramente la cugina che andò veloce a sedersi al tavolo dei Corvonero accanto ai suoi amici di casata.
 
Dopo lo smistamento che quella volta era durato più del solito visto che gli iscritti del primo anno sembravano essersi triplicati rispetto a quelli dell’anno scorso, i quattro tavoli si riempirono di delizioso cibo che gli studenti provvederono a consumare fino all’ultima briciola.
 
Dopo il discorso di bentornato da parte del Preside gli studenti si ritirarono nelle proprie Sale comuni mentre i Prefetti mostravano la strada a quelli del primo anno che guardavano affascinati la scuola.
 
«Primo anno! Da questa parte! Grifondoro per di qua!» urlava Tristan l’altro Prefetto insieme a Rose.
«per le mutande di Merlino! Odio questo lavoro» bisbigliò il ragazzo all’amica che gli restituì uno sguardo divertito, mentre dirottava i nuovi alunni su per le scale.
«per favore fate attenzione, alle scale piace cambiare!» disse prima di arrivare di fronte al ritratto della Signore Grassa.
 
Rose entrò nel dormitorio femminile dopo aver dato la buonanotte a Tristan, vedendo che nessuno era sveglio si buttò sul letto senza nemmeno cambiarsi e il sonno l’avvinse immediatamente.
 
«Rose...» chiamò piano Mary scuotendo la compagna delicatamente per la spalla.
 
Niente.
 
La giovane Grifondoro dormiva beatamente avvolta nelle calde lenzuola del suo letto a baldacchino.
«ancora niente?» chiese la piccola Potter infilandosi il maglione nero con lo stemma del Grifondoro ricamato vicino al cuore.
«macché! È da dieci minuti che la chiamo e non fa altro che grugnarmi addosso!» disse sbuffando. Lily rise.
«lascia ci penso io!» affermò decisa, scostando gentilmente l’amica. Lily sfoderò la bacchetta e si schiarì la voce «Levicorpus!» 
 
«AAAHHHH!»
 
«ben svegliata!» rise Lily mentre Mary la guardava mortificata ma con l’ombra di un sorriso dipinto sul volto pallido a forma di cuore.
«mettimi subito giù!» ordinò Rose mentre si dimenava con foga. Pessima mossa.
«ok!» rispose semplicemente la cugina. Si udì uno schianto e la rossa riemerse da dietro il letto sputacchiando capelli, gli occhi spiritati.
«ma che brave! Si può sapere che cavolo vi è preso? Sono un Prefetto!» urlò indignata.
«scusa cugina Prefettina! Ma non ti svegliavi più, dai muoviti che è tardi» ribatté Lily tranquillamente scendendo le scale con Mary al seguito con aria fintamente dispiaciuta.
 
Rose sbuffò irritata, si alzò e si diresse verso lo specchio. Pessima mossa numero 2. per poco non urlò dallo shock. Era un disastro, i capelli una matassa informe rossa, la divisa era tutta spiegazzata. Un bel trauma per Rose Weasley la scrupolosità e l’ordine fatti a persona.
Diede un’occhiata all’orologio. Pessima mossa numero 3. questa volta stava per svenire. Era tardissimo, o almeno lo era per lei. Rose era una persona precisa, aveva i suoi orari e la sua tabella da maniaca da seguire – il lato Hermione Granger era più vivo che mai in quei momenti – e lei odiava essere in ritardo.
Prese la bacchetta e con un semplice incantesimo la divisa tornò pulita e senza pieghe, raccolse i capelli in una coda alta, il ciuffo tenuto fermo da qualche forcina. Raccolse al volo il cardigan e volò letteralmente fuori dal dormitorio.
 
«grazie tante è!» sbuffò Rose sedendosi al tavolo di Grifondoro davanti a Lily e Mary con il vassoio carico di cibo.
«scusaci Rosie...il fatto è che tu...» cominciò la mora un po’ divertita un po’ sinceramente dispiaciuta «ma nemmeno se fosse scoppiato una guerra a suon di incantesimi accanto al tuo letto tu ti saresti svegliata!» finì Lily allegra.
La rossa la guardò male e riportò la sua attenzione sulle sue frittelle alla fragola.
 
Come se avesse sentito un campanello Rose alzò di scatto la testa nell’istante in cui Scorpius Malfoy e la sua allegra combriccola composta da suo cugino Al, Edward Zabini e Ashley Smith facevano la loro trionfale comparsa sulla soglia della Sala Grande. I risolini convulsi e i sospiri del corpo femminile di Hogwarts invasero l’intera sala.
«patetico...» mormorò fra i denti Rose. La giovane Potter e Mary si scambiarono uno sguardo che non rassicurava per nulla la giovane Weasley.
«che c’è?» chiese sospettosa.
«Rose...» iniziò titubante la mora.
«...la tua ossessione per Malfoy è preoccupante, cugina...» continuò Lily incatenando i suoi occhi color cioccolato a quelli blu mare della rossa «insomma, sappiamo tutti com’è Malfoy, tu non fai altro che ricordarcelo» proseguì facendo una smorfia « voglio dire che non appena c’è lui nei paraggi non fai altro che fissarlo male e parlare di lui...» esitò. Rose la guardava sempre più scioccata, quasi non riuscisse a capire il significato delle sue parole. Era sbalordita stava per caso insinuando che a lei...lui...piace...Malfoy...lei...non riusciva nemmeno a pensarlo.
«Lily ti prego cosa stai cercando di dire?» domandò con voce strozzata.
«sto cercando di dire che nessuno si accorge della presenza di Scorpius Hyperion Malfoy come te, Rose Weasley!» disse esasperata.
 
Rose non disse nulla, ma alzò gli occhi color zaffiro che si incontrarono-scontrarono con quelli color tempesta di un certo biondino dall’aria annoiata. Fu solo un attimo ma sembrava che scariche di pura energia legassero i loro sguardi, dall’apparenza imperscrutabili.
 
«Rosie?»
«eh?» sobbalzò la rossa distogliendo lo sguardo da un attento Scorpius. Le sue due amiche la osservavano preoccupate aspettando una sua qualunque reazione, che infatti non tardò ad arrivare.
«voi due mi fate sbellicare dalle risate, dico sul serio...» disse facendo una risata forzata « io non ho nessuna ossessione per quell’idiota! Nessuna capito? Come potete pensare...io lo odio, lo detesto...io...insomma dov’è la McGrannit con l’orario?» disse spazientita, Mary scosse la testa, mentre Lily la fissava sconcertata.
«vaaa bene! Io vado a pozioni, ricordati una cosa cugina mia: il confine tra amore ed odio è molto più sottile di quello che si pensa...» Rose la guardò scettica.
«Lily cara, quando la smetterai di leggere quei romanzi babbani da due soldi?» Lily alzò le spalle e se ne andò.
 
Ovviamente Rose e Mary essendo del sesto anno dovevano aspettare che la McGrannit li consegnasse l’orario personalmente, in modo da assicurarsi che tutti avessero ricevuto i loro GUFO.
Quando arrivò il turno di Rose, la ragazza era evidentemente irrequieta e batteva a terra il piede nervosa. rimuginava ancora sulle “accuse” infondate della cugina.
 
«allora signorina Weasley...» esordì l’anziana professoressa «il tuo Eccezionale in Trasfigurazione mi ha fatto molto piacere, come gli altri tuoi voti, del resto non ci si poteva aspettare niente di meglio dalla figlia di Hermione Granger...»
«grazie professoressa.» disse con un sorriso tirato, anche se era compiaciuta dei complimenti, prese il suo orario e si avviò insieme a Mary verso l’aula di Difesa contro le Arti Oscure.
 
Quando entrarono l’odore di chiuso ed umido della stanza le colpì al naso, facendo irritare ancora di più la rossa. La situazione peggiorò quando passando accanto all’ultimo banco un certo Serpeverde la salutò divertito con sguardo irriverente «buongiorno Secchiona!»
Rose si bloccò e si voltò infuriata «vai al diavolo Serpe! È tutta colpa tua!» urlò con cattiveria e molte teste si voltarono verso i due, Rose proseguì impettita e si sedette accanto a Tristan in seconda fila, aprì il libro e si mise a studiare ignorando il resto del mondo, e lasciando un Malfoy alquanto basito.
Albus, accanto a Scorpius ancora sconcertato, guardò Tristan che a sua volta guardò prima Rose poi Mary, la quale gli fece un segno con la testa di lasciar perdere.
La porta sbatté alle spalle dell’intera classe persa in mormorii. Il professore di Difesa contro le Arti Oscure avanzò rapido, il mantello scuro fluttuò davanti al viso di Scorpius Malfoy facendolo ridestare dal coma ad occhi aperti in cui era caduto.
 
«ehi, tutto bene Scorp? Non hai una bella cera...» bisbigliò Al accanto a lui, mentre il professore McKinnon, un uomo alto ed affascinante sui quarant’anni, faceva l’appello.
«non sarà mica per quello che ti ha urlato mia cugina?»
«no! Certo che no, come puoi pensare che lei possa scalfirmi in questo modo, anzi serpe è il mio secondo nome!» disse facendo un gran sorriso, mentre nel suo profondo era rimasto in qualche modo scosso.
«ma non era Hyperion il tuo secondo nome, scusa?» chiese Al beffardo.
«ma piantala Al!»
 
«Malfoy Potter silenzio!» abbaiò il professore, i due Serpeverde lo guardarono, il rimorso fatti a persona.
«aprite il libro alla pagina degli Incantesimi non Verbali...»
Scorpius prese il suo testo e lo aprì al capitolo assegnato, ma non vedeva veramente le parole, la sua mente era occupata da altri pensieri. Per l’esattezza un pensiero, anzi una persona: Rose Weasley.
 
Il giovane Malfoy non riusciva a capire per quale strano motivo a lui oscuro la Weasley gli era saltata su a quel modo. Insomma non aveva fatto niente di diverso dal normale. L’aveva salutata con il suo solito appellativo, ormai per loro era quasi diventato un rito. Si aspettava il classico “buongiorno idiota!” detto in maniera sprezzante.
Invece no. Si era beccato una bella urlata che lo incolpava di tutto. Cosa aveva fatto? Nulla. Ma che cavolo le era preso? Si domandò passandosi una mano fra i capelli, gesto che faceva di solito quando era nervoso od irrequieto.
 
Ma che diavolo mi prende? Perché non riesco a smettere di pensarci? Perché sono così preoccupato di aver fatto qualcosa che l’abbia turbata? Insomma lei è una Weasley!
W-E-A-S-L-E-Y! Un’ arrogante so-tutto-io che detesto!
Possibile che mi abbia ferito? No. Impossibile non mi importa un accidente di quella saputella smorfiosa...non la passerà liscia per avermi insultato davanti a tutti! Parola di Malfoy.
 
In quel momento il bel Serpeverde, totalmente perso nelle sue elucubrazioni mentali, ricevette una gomitata da parte del suo vicino di banco. Scorpius si voltò di scatto, gli occhi ridotti a fessure, ma Al non sembrò badarci anzi faceva segni con la testa in direzione del professore.
 
«Signor Malfoy?» chiese McKinnon leggermente spazientito, Scorpius si girò e lo vide appoggiato alla cattedra gli occhi puntati su di lui, il ragazzo deglutì impercettibilmente.
«sì?» chiese quasi con arroganza, come se concedergli la sua attenzione fosse il più grande degli onori.
«signor Malfoy sarebbe così gentile da venire qui? Anche lei signorina Weasley...»
 
Rose alzò di scatto la testa e la voltò nella direzione di Scorpius, i suoi occhi mandavano scintille. Scorpius gli restituì o sguardo. I due si alzarono contemporaneamente e si diressero verso la cattedra, posizionandosi accanto al professore di fronte all’intera classe che li guardava ansiosi.
«bacchette alla mano!» ordinò.
Rose a Scorpius si posizionarono l’uno davanti all’altro squadrandosi con reciproco astio.
«bene ora proverete ad eseguire degli incantesimi sul vostro compagno non verbali...» disse soddisfatto McKinnon, contento di aver scelto i suoi due migliori allievi per la dimostrazione. L’intera classe invece, soprattutto Albus, Mary, Edward Zabini e Tristan, assistevano alla dimostrazione con puro terrore.
 
 I due giovani, Grifondoro e Serpeverde, sembravano tesi come corde di violino gli occhi ridotti a spilli, le mani rigide e le bacchette alzate. La tensione si poteva tagliare con una ghigliottina.
Sembrava che quello scontro di sguardi andasse avanti in eterno poi improvvisamente e con una coordinazione spaventosa entrambe le bacchette volarono via dalle mani dei loro proprietari che in un primo momento sorpresi le ripresero quasi al volo. E fu in quel momento che iniziarono i guai.
 
Sia Rose Weasley che Scorpius Malfoy avevano delle cose in comune. prima di tutto l’orgoglio. Seconda cosa la voglia assoluta di prevalere sull’altro, questo fu sicuramente il motivo per cui invece di fermarsi alla dimostrazione come richiesto dall’insegnante, levarono le bacchette ed iniziarono a duellare, lanciando incantesimi e mandando quasi nel caos la stanza.
 
«Scorpius! Rose! Ora basta!» urlò rosso in volto il professore. Rose calò immediatamente la bacchetta e fissò sconvolta la stanza e i suoi compagni di classe rifugiati sotto i banchi. Le orecchie della ragazza diventarono scarlatte quasi come i capelli e cominciò a farfugliare mortificata «no...professore mi dispiace...non s-so c-cosa mi s-sia pr-preso!»
Scorpius se ne stava fermo lo sguardo perso.
«mi dispiace signorina Weasley ma lei e il signor Malfoy non solo avete disubbidito, avete terrorizzato l’intera classe e ridotto al caos l’aula...perciò...» Rose cominciò a scuotere la testa orripilata «...dovrò darvi una punizione!» concluse risoluto.
Scorpius storse la bocca in una smorfia contrariata, mentre Rose era talmente allibita e scioccata che non rispose, a causa non solo del macello che aveva combinato ma anche per aver ricevuto la sua prima punizione in tutta la sua carriera scolastica.

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Capitolo 4
*** Capitolo Quattro ***


4 hey bella gente!eccomi tornata con un nuovo e spero apprezzato capitolo!
volevo (per la milionesima volta sì... =__=") ringraziare tutti coloro che commentano e seguono la mia fanfic! e che sono in continuo aumento! grazie davvero sono meravigliata, davvero non pensavo che potesse avere un  successo così (almeno per me...) 20 Seguiti e 14 Preferiti ma io vi amo! i love you, ich liebe ihr (almeno spero che si dica così, ecco 5 anni di tedesco buttati al vento...)comunque...
GRAZIE a:
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2 - cavallinobianco91
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3 - chyo
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4 - Dubhe92
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...e nuovamente GRAZIE a:
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mi raccomando continuate ma continuate veramente così!!! ^__^
Risposta alle Recensioni:
kimartwins18: heilà Chiara! thank you per aver recensito anche questo capitolo! spero che la tua curiosità venga soddisfatta ^__^ mi raccomando continua nella tua opera pia: ovvero recensisci!un mega bacio **
Troue_xxx : carissima! traquilla non problem se non commenti puntualmente (credo che si possa dire anche così...) l'importante è che tu continui ^__^ sono d'accordo con te, IO con Scorpius Malfoy farei la punizione moooolto volentieri, anche se non credo che io la vedrei come una punizione ma come una benedizione...mmh...già il loro "rapporto" sta progredendo, infatti non sarebbe stato credibile se si fossero innamorati dal giorno alla notte dopo 6 anni di duri insulti...ma in questo cappy si fa un saltino in avanti! spero di vedere un tuo commento anche nel prossimo capitolo...bacione**
Scorpiusthebest:hola!!!!assolutamente d'accordo! cupido ha lanciato il suo dardo...vediamo se quei due se ne renderanno conto! mi raccomando continua a recensire ^__^ kiss kiss**
kokylinda2: new entry! ^__^ grazie mille per i complimenti...davvero ti ringrazio, sono commossa! (e qui sono serissima!) sono rimasta piacevolmente sorpresa del tuo commento...spero che anche questo capitolo ti piaccia come gli altri! mi raccomando fammi sapere cosa ne pensi!! a proposito la ragazza che scelto per impersonare Rose si chiama Polina Kouklin (ci ho messo un'eternità a trovare una ragazza che mi convicesse pienamente nel ruolo di Rose Weasley) al prossimo capitolo...besos **
ElseW: altra new entry (per quanto riguarda le recensioni) già l'orgoglio proprio una brutta bestiaccia che anch'io ho l'contratto purtroppo U__U, hai visto che quei due nonostante vogliano fare gli altezzosi menefreghisti, sono rimasti scottati...eeeh vedrai come si evolveranno le cose...grazie per aver recensito! spero che commenterai anche questo, a presto! bacione**


Il Principe delle Serpi e la Rosa Rossa

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♥Capitolo Quattro
~Punizione Per Due~


...nonèpossibilenonèpossibilenonèpossibile...
Rose Weasley stentava ancora a crederci. Le parole del professor McKinnon le rimbombavano in testa. Punizione, punizione, punizione.
Lei? Rose Weasley, Prefetto ligia alle regole, in sei anni mai una nota negativa, un richiamo, degna figlia della Caposcuola Hermione Granger.
Come era potuto accadere? Un lampo...l’immagine di due occhi color tempesta le attraversarono la mente, e per poco non le sfuggì un ringhio dalle labbra carnose.
Malfoy. Era tutta colpa sua se aveva ricevuto la sua prima punizione, lui e la sua stupida voglia di mettersi in mostra.
Ah, ma l’avrebbe pagata, poco ma sicuro.
 
«allora...come sta?» domandò James alla sorella minore, guardando di sottecchi la cugina, che in quel momento se ne stava seduta su una delle poltrone della Sala comune di Grifondoro con le braccia strette intorno alle ginocchia e lo sguardo fisso sul fuoco del camino che danzava indisturbato.
«eh..insomma è da due giorni che sta così, stasera deve andare da McKinnon per ricevere la punizione» sussurrò rivolta al fratello.
Mary guardava l’amica in attesa di qualche reazione.
 
Nel frattempo un ragazzo di quattordici anni, alto e smilzo con una zazzera ribelle castano scuro e due occhi dello stesso colore, ed il naso ricoperto di lentiggini entrò con aria baldanzosa nella Sala.
«hey salve gente!» salutò vivace, poi individuata Rose, le corse incontro e colpì amichevolmente la spalla della ragazza che lo fissò stordita.
«Sorellona! Ho saputo la notizia! Posso dirti che sono fiero di te, finalmente dimostri di non essere solo un noioso Prefetto, ma una degna Weasley!»
La rossa si irrigidì e lo fissò come se guardasse una cosa rivoltante portata dentro dal gatto.
«c-che intendi dire, scusa?»
«sto parlando della punizione, naturalmente! Vedrai in breve raggiungerai la stessa fama di me e James!» rispose con disarmante allegria.
Rose cambiò espressione. Ora un luccichio assassino brillava nei suoi grandi occhi blu.
«HUGO!»
 
«Sì?» chiese senza rendersi conto di aver commesso il più grande errore della sua breve vita. Infatti il poverino non aveva ancora capito che stava per subire l’ira apocalittica della sorella, altrimenti si sarebbe barricato in un bunker sul fondo del Lago Nero in attesa che l’Apocalisse – ovvero, sua sorella – terminasse.
«TU!» disse la rossa puntando un dito accusatore contro il fratello che ora che aveva guardato la ragazza negli occhi aveva iniziato ad indietreggiare allarmato.
«come puoi solamente pensare che io, Rose Weasley, possa mai desiderare di diventare una criminale scellerata priva di cervello come te o James...» il maggiore dei fratelli Potter sentendosi chiamare in causa deglutì vistosamente, preoccupato che ora avrebbe ricevuto anche lui una sonora ramanzina da parte del Prefetto d’acciaio, alias la sua dolce cugina, «...o quel pallone gonfiato di Malfoy!»
«cosa centra adesso Malfoy?» domandò innocente Hugo. Pessima mossa. Per un terribile istante pensò che Rose l’avrebbe seriamente preso a pugni, ma poi l’ira sfumò e la rossa si limitò a sbattere frustrata un piede per terra, poi girò sui tacchi e salì le scale borbottando «vado a cambiarmi!»
Quindici minuti dopo Rose era pronta per affrontare la condanna. Indossava un paio di jeans chiari che le fasciavano aderenti le gambe lunghe e snelle, ed un dolcevita bianco, ai piedi delle logore all star bianche. I capelli erano legati in una treccia che portava di lato.
 
Scese le scale e vide che Mary, Lily, Hugo e James erano ancora tutti lì ad aspettarla.
«andrà tutto bene Rosie!» disse Lily sorridendo alla cugina che aveva il morale sotto i piedi.
Rose un po’ meno afflitta uscì attraverso il ritratto della Signora Grassa e si avviò verso l’aula di Difesa contro le arti Oscure.
 
Quando la rossa fu quasi arrivata si fermò bruscamente nel vedere davanti a se la regale figura di Scorpius Hyperion Malfoy.
 
Il bel Serpeverde stava appoggiato al muro accanto alla porta con aria annoiata e le braccia incrociate sul petto. Rose dovette ammettere con grande riluttanza che era dannatamente bello e raffinato. Indossava un paio di jeans neri aderenti ed una maglia grigio scuro con le maniche arrotolate sui gomiti che lasciavano intravedere il petto ampio, le gambe toniche e gli addominali scolpiti dagli allenamenti di Quidditch.
 
«allora hai finito di mangiarmi con gli occhi Weasley?» domandò con voce bassa e calda guardando divertito la ragazza. Rose storse la bocce in una smorfia scettica.
«sì nei tuoi sogni Malfoy!»
Scorpius sorrise sghembo e con fare galante le aprì la porta e le cedette il passo, Rose lo superò lanciandogli uno sguardo sprezzante e per nulla colpito.
«buonasera ragazzi!» salutò cordiale il professore di Difesa contro le Arti Oscure. I due ragazzi risposero con un cenno del capo avvicinandosi alla cattedra.
«bene, sappiamo tutti perché siete qui...non c’è bisogno che vi ricordi il casino causato dalla vostra totale mancanza di tolleranza reciproca...» Rose e Scorpius si guardarono per un attimo ma entrambi distolsero lo sguardo immediatamente.
«perciò la vostra punizione sarà quella di riordinare l’intero reparto della biblioteca...senza l’uso della magia ovviamente...» Scorpius sbuffò sonoramente e visibilmente contrariato, mentre Rose accettò la sentenza senza battere ciglio.
«le prometto che sarà soddisfatto, Signore!» annunciò Rose con passione, il Serpeverde alzò gli occhi al cielo.
«me lo auguro...chissà che questa punizione vi insegni un po’ di pazienza e collaborazione!» disse guardandoli serio «bene, potete cominciare da adesso, Madama Pince vi attende in biblioteca!» disse a mo’ di congedo e i due ragazzi uscirono silenziosi.
 
Il tragitto dall’aula di Difesa alla biblioteca passò nel silenzio più assoluto. Rose era concentrata sulla buona riuscita della sua punizione, mente Scorpius, beh...i suoi pensieri erano totalmente distanti dal castigo, ma convergevano, invece, tutti sulla persona che gli camminava davanti e che gli stava dando la schiena.
Da due giorni a quella parte il suo pensiero fisso era sempre stato lei. Scorpius non riusciva a capirne il motivo ma Rose Weasley era diventata la sua ossessione, ogni volta che la vedeva non faceva altro che pensare a nuovi modi per insultarla così solamente perché lei si accorgesse della sua presenza, sbucava addirittura nei suoi sogni: appariva ad un tratto e se ne stava là a fissarlo silenziosa con i suoi occhi da cerbiatto così espressivi.
Anche quella sera, non appena l’aveva vista Scorpius non poté fare a meno di notare la grazia e la sicurezza con cui si muoveva e la fierezza con lui lo guardava. Nessuna ragazza l’aveva mai guardato così, di solito tutte le ragazze che occupavano le sue notti più infuocate erano sempre remissive, e avevano lo sguardo completamente adorante, quasi lo venerassero.
 
«Malfoy?Malfoy!» urlò Rose sventolandogli la mano ad un palmo dal naso.
«cos-?che diavolo vuoi?» rispose scorbutico. Ecco era più forte di lui, non riusciva a fare a meno di risponderle male. Rose lo fissò per un momento, al ragazzo sembrò per un istante che i suoi occhi si fossero velati di tristezza ma fu solo per un attimo, poi lo sguardo della rossa diventò nuovamente distaccato.
«Madama Pince se ne è appena andata...perciò adesso ci mettiamo al lavoro!» Scorpius la guardò scettico «non ho intenzione di farmi comandare a bacchetta da un’insopportabile so-tutto-io come te!» sibilò irritato, Rose non fece una piega.
«senti Malfoy ho tanta voglia quanto ne hai tu di stare qua e respirare la stessa aria di un’idiota patentato come te!» sbottò irata «...e non ho per niente voglia di sentire le tue lamentele da principino viziato, quale  sei...perciò ora tu fai come ti dico senza discutere! Non ho voglia di perdere tempo...quindi ora tu ti occupi del settore di pozioni, mentre io di quello di incantesimi! In silenzio!» Scorpius alzò un sopracciglio ma non disse nulla, la rossa quell’atteggiamento non riusciva proprio a digerirlo.
«sono stata chiara? o hai bisogno che ti faccia un disegnino esplicativo?»
«cristallina.» disse glaciale il giovane Malfoy dirigendosi verso il reparto dove vecchi libri di pozioni che aspettavano di essere riordinati.
Rose si voltò e osservò la gigantesca pila di volumi e tomi che riguardavano gli incantesimi, sospirò sconsolata, ma si rimboccò le maniche e iniziò a riordinare.
Rose non sapeva dire da quanto tempo lei e Malfoy erano rinchiusi in quella biblioteca, che malgrado avesse ereditato stessa la passione per la lettura da sua madre, stava cominciando ad odiare.
La ragazza prese un grosso tomo molto pesante, che purtroppo per lei doveva essere sistemato nello scaffale più alto.
Decisa a non arrendersi e a finire quanto prima il suo settore, Rose salì su per la scala a ridosso delle scaffale fino a raggiungerne la cima.
La rossa si allungò verso lo spazio vuoto dove andava riposto il gigantesco volume, sfortunatamente per lei il librone pesava troppo e non appena lo ebbe sistemato si sbilanciò troppo e la mano sudata lasciò la presa sulla scala.
 
Rose si aspettava di sentire il tonfo sordo del suo corpo che toccava violentemente il suolo, ma questo non avvenne.
La giovane Grifondoro riaprì lentamente gli occhi e si ritrovò stretta nella presa salda e calda di Scorpius Hyperion Malfoy.
Rose non riusciva a crederci. Era fra le braccia di Scorpius che la teneva stretta al petto, i loro volti vicinissimi.
La ragazza riusciva a sentire il respiro caldo del biondo sfiorarle il ciuffo, non osava nemmeno guardarlo negli occhi, aveva troppa paura...paura di cosa poi?
«di un po’...stavi cercando di ammazzarti?» domandò ironico Scorpius, la voce quasi completamente roca, Rose rabbrividì nel sentirla così vicina al suo orecchio.
«mettiti  giù!» il suo doveva essere un ordine ma le uscì come un miagolio spaventato. La rossa alzò lo sguardo su di lui e scorse nei suoi occhi magnetici un luccichio malefico.
«sicura?» chiese con un sorriso. La reazione di Rose fu immediata.
«NO!» urlò un po’ troppo forte e si aggrappò d’istinto al collo del biondo affondando il volto sul suo petto marmoreo. Non appena si accorse di quello che aveva fatto la ragazza sentì le sue orecchie, come il resto della faccia diventare incandescenti, ma rimase con il viso nascosto per non mostrargli il suo imbarazzo.
«scherzavo...» sussurrò dolcemente all’orecchio della Grifondoro. E con delicatezza la posò a terra, solo quando Rose sentì i suoi piedi ben piantati sul pavimento si staccò dal giovane Serpeverde.
I due si fissarono negli occhi per un tempo indeterminato, nessuno dei due capiva perché si ritrovassero con il respiro corto e rossi in volto. Poi Rose si decise a parlare rompendo quel silenzio surreale.
«beh penso che per stasera possiamo andare...tu che dici?» il biondo annuì con capo.
 
Era da poco scoccata la mezzanotte e i corridoi erano completamente deserti. Gli altri Prefetti avevano già terminato la ronda.
I due ragazzi si ritrovarono davanti alle scale, da quel punto in poi le loro strade si dividevano.
«beh ciao...» disse stranamente imbarazzata Rose. Non riusciva a guardare in faccia il bel Serpeverde.
«ciao.» replico atono lui. La rossa cominciò a salire le scale poi a metà si fermò e si voltò.
«Malfoy!» chiamò. il ragazzo già avviato voltò la testa all’indietro aspettando che la ragazza parlasse.
«g-grazie...» balbettò lei diventando nuovamente rossa in viso, Scorpius sorrise, Rose rimase a fissare lui e il suo sorriso per un istante poi corse su per le scale senza voltarsi.
Una volta raggiunto il dormitorio di Grifondoro, Rose si accasciò sul letto stanca. Rimase a fissare il soffitto per qualche istante poi si cinse le spalle con le braccia e si mise a supino sul letto. Sentiva freddo.
Rose si rese conto di quanto stava bene fra le braccia del suo rivale, stretta contro il suo petto si sentiva protetta, al sicuro...mentre ora sentiva solo freddo.
Non si rese nemmeno conto di ciò che aveva pensato esausta com’era, ma qualcosa nel suo profondo aveva iniziato a cambiare...un calore inaspettato l’avvolse non appena pronunciò quasi senza volere il suo nome nell’oscurità «Scorpius».
Rose si addormentò mentre una lacrima invisibile le solcava il volto.
mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate!
ps. scusate il ritardo.... -__-'
 

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Capitolo 5
*** Capitolo Cinque ***


5 chiedo umilmente perdono per il mio ritardo...perciò non uccidetemi, please T__T  sono di nuovo qui con il quinto capitolo ^__^ (perdonata?) beh ormai i ringraziamenti sono d'obbligo visto che la lista dei Preferiti è aumentata...non ci credo! Danke, Thanks, Merci, Gracias...beh avete capito...
Grazie a...

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Risposta alle Recensioni:
Troue_xxx: caraaaaa! appena ho letto la tua recensione ho riso per dieci minuti buoni...non mi sarebbe mai venuta in mente una Rose così!^__^ troppo fuori! anche se secondo me la tua visione è del tutto possibile... spero che il tuo pc sia in buone condizioni ora ^__^ eh che ci vuoi fare Rose è proprio fortunata.
comunque tranquilla non ho intenzione di sospendere questa fic!non vorrei nemmeno se mi obbligassero! grazie per la recensione, spero che commenterai anche questo capitolo! un bacione **
kimartwins18: heilà! grazie mille per aver commentato anche questo cap.! *me molto felice* eh già Hugo è identico a Ron (almeno io ho sempre pensato a questo personaggio come la sua fotocopia!soprattutto caratterialmente...)eh già i sentimenti...amore, odio... Gelosia! ^__^ eh quei due faranno conoscenza anche di questo sentimento...mi raccomando recensisci anche il prossimo! besos **
kokylinda2: carissima koky! ma quanto ti devo ringraziare?! beh mille volte sarebbe ancora troppo poco! davvero mi fanno molto piacere i tuoi commenti! grazie anche per i commenti su come scrivo *me commossa!*
dunque sì la ragazza è una modella...però non saprei dirti altro, sorry! il motivo per cui Rose stava piangendo?mmh...diciamo che è una specie di preannuncio di quello che le succederà, ovvero si ritroverà a fare i conti con i suoi sentimenti, e la cosa non è sempre facile...spero di essermi spiegata, comunque si vedrà nel corso della fanfic, perciò non ti resta che seguirmi ^__^ quindi fammi sapere  cosa ne pensi di questo cappy! kiss kiss**
sbrodolina:Ciao!!!! una nuova new entry! beh grazie mille per i complimenti ^__^ mi hanno fatto troppo piacere! sono contenta che ti sia piaciuto il modo in cui mi sono immaginata i personaggi... anch'io mentre scrivo la storia ascolto sempre la musica, mi ispira, sono un po' curiosa di sapere quali canzoni hai scelto mentre leggere la fic ^__^. mi raccomando continua a recensicre! a presto un bacio**



Il Principe delle Serpi e la Rosa Rossa

http://i837.photobucket.com/albums/zz294/jazz211_photods/rosexscorp1.jpg


♥capitolo cinque
~ Incomprensibile Gelosia ~  

L’acqua della doccia scivolava lungo il corpo atletico del giovane rampollo di casa Malfoy.
Scorpius se ne stava perfettamente immobile sotto il potente getto caldo, gli occhi chiusi, il capo chino e le braccia tese poggiate sulla parete della doccia. Assomigliava ad una statua greca raffigurante il dio Apollo.

Il giovane Serpeverde si ripeteva nella mente la scena capitata la notte precedente. Ricordava ogni singolo dettaglio, particolare. La caduta di Rose, le sue mani aggrappate quasi disperatamente alla sua maglia, gli occhi chiusi, la fronte imperlata di sudore, le guancie rosse, le labbra carnose così vicine al suo viso...No! basta! Urlò mentalmente Scorpius riaprendo di scatto gli occhi.

Istintivamente si guardò le braccia.
Poteva percepire ancora la presenza di lei fra di esse, il suo corpo emanava calore e un leggero profumo di rose selvatiche - Scorpius si ritrovò inspiegabilmente a sorridere, un sorriso vero non un ghigno – sembrava che le sue braccia fossero state fatte apposta per sorreggerla e stringerla, inconsapevolmente Rose le aveva plasmate ed ora loro ne sentivano la mancanza, era come se abbandonando le braccia del biondo, queste fossero diventate fredde.
Anche Scorpius sentiva la mancanza di Rose fra le sue braccia e presto se ne sarebbe reso conto.
«ehi Scorp tutto bene lì?» chiese la voce di Edward mettendo bruscamente fine ai pensieri del biondo.
«sì!» rispose tradendo una nota d’insofferenza per essere stato interrotto.
«e allora muoviti! Sono più di quindici minuti che te ne stai lì! Io ho fame!» si lamentò la voce di Albus.
Alzando gli occhi al cielo Scorpius chiuse la doccia ed uscì dal bagno con l’asciugamano legato intorno alla vita.
«un attimo se permettete...» sbuffò.
«cavolo muoviti!» sbottò Al con la mente rivolta alla colazione, mentre Ed gli fece un gesto pigro con la mano che equivaleva ad “se proprio devi”.
Quando entrarono nella sala Grande Scorpius si stava allentando il nodo alla cravatta con una mano mentre con l’altra si chiudeva il bottone della camicia. Albus non resistendo più ai morsi della fame aveva letteralmente trascinato i suoi due compari fuori dalla Sala comune. alla faccia del miglior amico! Pensò il biondo infastidito.
«Rose! Come andiamo?» salutò allegramente Albus dirigendosi verso il tavolo dei Grifondoro con fare disinvolto.
«Al!» urlò una voce musicale. Scorpius si bloccò. Il suo sguardo scattò immediatamente verso la proprietaria di quella voce. Aveva perso l’appetito. Rose Weasley si stava alzando dal suo tavolo per abbracciare affettuosamente il cugino. Il giovane Malfoy non poté fare a meno di guardarla, aveva i capelli sciolti quella mattina. Le ricadevano morbidi ed ondulati lungo la schiena fino alla vita sottile. Il biondo deglutì a vuoto. Improvvisamente il suo corpo fu attraversato da una sensazione spiacevole, come fastidio verso Albus che parlava così tranquillamente e sciolto con la cugina. Il ragazzo scrollò le spalle e distolse lo sguardo come per togliersi quella sensazione improvvisa che lo aveva colto.
Scorpius riportò lo sguardo sulla rossa e notò che anche lei lo stava guardando. I suoi occhi non stavano dicendo nulla, non c’era traccia di astio o rabbia, semplicemente Rose lo stava fissando, il suo sguardo era così profondo che il biondo rischiava di perdersi dentro esso.
«Scorpy!» all’improvviso sentì un peso “morto” fiondarsi contro di lui, la sua voce gli rimbombò fastidiosa nell’orecchio e lui fu costretto ad interrompere l’incontro di sguardi.
«Scorpy! Finalmente sei arrivato...» gracchiò quell’oca di Ashley Smith. O almeno così la reputava Rose in quel momento, le mani le si chiusero istintivamente a pugno mentre osservava lei e Scorpius andare a sedersi vicini come una coppietta, la testa scattò automaticamente dall’altro lato come se stesse scacciando un insetto molesto.
«Rose?» chiamò Al aggrottando le sopracciglia scure.
«scusa Al stavi dicendo?»
«niente di importante...tutto bene?» le domandò stavolta preoccupato. Rose si costrinse a fare un largo sorriso «certo tutto ok!»
«sicura?»
«sì Albus tutto ok!» disse con divertita esasperazione. Il cugino le scompigliò i capelli e se andò con fare accattivante verso il tavolo dei Serpeverde dove una abbondante colazione lo stava sicuramente aspettando.
Rose si risedette al suo posto accanto a Tristan e Mary. Purtroppo per lei dalla sua posizione riusciva perfettamente a vedere Scorpius farsi imboccare da quella oca bionda di Ashley.
Un brivido spiacevole le percorse la schiena, sentì come se il cuore si stesse rimpicciolendo non permettendole di respirare.
«non ho fame...» disse in un sussurro udibile. Tristan rimase con la bocca aperta e la forchetta con il bacon a mezz’aria, Mary smise si sorseggiare il suo tè, Lily che era appena arrivata con un piatto stracolmo di cibo la guardava allarmata.
«cosa scusa?» chiese sedendosi davanti alla cugina.
«non ho più fame...» ripeté alzando la voce «stai bene?» domandò Tristan poggiandole una mano sulla fronte.
«sì certo...» disse togliendo gentilmente la mano di Tristan e facendo un timido sorriso.
«ehm...tesoro non hai toccato cibo» osservò a metà fra il gentile e l’incredulo Mary.
«e?» chiese Rose «non è da te! Se c’è una cosa che sia tu che Hugo avete ereditato da zio Ron è proprio l’appetito insaziabile!» replicò Lily.
«è successo qualcosa?!vero?...» disse Tristan agitato guardandola negli occhi «è colpa di Malfoy, ci scommetto!cosa è successo?» Rose abbassò lo sguardo, non aveva raccontato a nessuno quello che era avvenuto durante la punizione, per qualche motivo a lei sconosciuto il solo pensare alla notte appena trascorsa la metteva in agitazione, non poteva raccontarlo, avrebbero sicuramente reagito male.

Non puoi o non vuoi?

Disse una vocina infantile nella testa di Rose. Nel sentirla la ragazza si riscosse e decise di mentire spudoratamente.
«certo che no! Si è comportato come il solito nullafacente!ho dovuto fare tutto io!» disse con quello che sperava fosse un tono offeso.
Fortunatamente la cosa funzionò perché tutti si rilassarono subito e le rivolsero degli sguardi comprensivi.
«ci...ci vediamo a lezione!» disse alzandosi di scatto, raccogliendo i libri e dirigendosi velocemente fuori dalla Sala.
Non appena uscita Rose si appoggiò al muro in pietra del castello facendo grandi respiri. Era sconvolta dal suo stesso comportamento, per la prima volta in sei anni, la schietta e fidata Rose Weasley aveva mentito a quelli che erano i suoi migliori amici.
Prima punizione, prima bugia...cos’era quello l’anno delle prime volte? E su cosa aveva mentito, poi? Su Malfoy! Di nuovo lui...di nuovo colpa sua!
«Rose!» urlò una voce maschile non poco lontana da lei.
La rossa si voltò di scatto e rimase a fissare il ragazzo davanti a lei sorpresa.
«Eric?» domandò sorpresa. Eric Nott, suo ex ragazzo appartenente a Serpeverde, era davanti a lei con espressione ammiccante. Cosa insolita visto dopo che ad aprile si erano lasciati dopo un anno lui faceva finta di non vederla, e lei ovviamente faceva lo stesso.
«come stai?» chiese con fare gentile, la ragazza rimase doppiamente sorpresa.
«b-bene, tu?»
«alla grande...senti...» disse assumendo un espressione di puro rimorso. Era un grande attore, lo era sempre stato, pensò amaramente la Grifondoro. E ovviamente il suo aspetto contribuiva. Alto e muscoloso, sembrava un armadio e due ante, capelli mossi castano chiaro, occhi azzurri e bei lineamenti.
«...mi dispiace per come sono finite le cose l’anno scorso, ma mi piacerebbe se rimanessimo amici.» Rose lo osservò per un istante, poi un sorrisino si dipinse sulla labbra.
«cosa ti serve Eric?» domandò, lui sorrise colpevole.
«una mano in Trasfigurazione...ti prego!» la rossa sospirò rassegnata ma divertita.
«non cambi mai, eh? Va bene...» Nott rise apertamente ed abbracciò la ragazza, che rimase momentaneamente scioccata dal gesto «grazie Rosie, sapevo di poter contare su di te!» le sussurrò all’orecchio e poi se ne andò con passo disinvolto.
Un rumore sordo la fece voltare. Scorpius Malfoy guardava la propria mano chiusa a pugno con espressione sbalordita.
Per un folle momento Rose ebbe la tentazione di correre da lui per vedere se si era fatto male. Poi però vide Ashley avvicinarsi a lui con espressione teatralmente preoccupata e la ragione ebbe la meglio sull’istinto e inspiegabilmente infuriata si allontanò a grandi passi verso l’aula di pozioni.
«sto bene...lasciami in pace!» sbottò un irato Scorpius allontanando malamente la ragazza e dirigendosi verso il bagno.
Non gli sembrava vero, non appena aveva visto Eric Nott abbracciare Rose qualcosa era scattato in lui ed aveva sferrato un pugno contro il muro. Non se ne era nemmeno reso conto, si era ritrovato un secondo dopo con la mano pulsante e dolorante.
Non sapeva che cosa gli fosse preso, ma a quella scena aveva sentito il cuore fermarsi e diventare di ghiaccio.
 
Mise la mano rossa sotto l’acqua gelida ed inspirò profondamente, poggiando la fronte sullo specchio di fronte.
Non riusciva più a capire cosa gli stava succedendo, non era mai stato in balia dei suoi sentimenti come in quel momento. Era sempre stato abituato a non esserne mai succube riusciva sempre a dominarli a mostrarsi freddo e inavvicinabile.

Che cosa ti prende Malfoy?

Chiese la sua voce interiore. Scorpius non riuscì a rispondersi.






scusate se il capitolo è un po' corto... mi raccomando lasciatemi un commentino! ^__^




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Capitolo 6
*** Capitolo Sei ***


6 Hello everybody!
scusate, perdonate questa mia povera testolina bacata per il ritardo ma la scuola mi sta portando via parecchio tempo! beh grazie mille per il sostegno che state dimostrando a questa ff davvero! mi fate troppo felice ^__^
dalle vostre recensioni ho capito che Ashley Smith non vi sta molto simpatica *hihihi* infatti il cognome Smith dovrebbe dirvi qualcosa su di lei...mmh...ok dai ve lo dico, lei è la figlia di quel finto Tassorossso che secondo me era un vero codardo di Zachary Smith! da qui penso che possiate capire molte cose ^__^
ma passiamo a ringraziare le mie amatissime e preziosissime ragazze!
perciò rinnovo il mio grazie a:
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e anche a chi legge e basta ^__^
Risposta alle Recensioni:
kimartwins18: grazie mille per aver recensito il capitolo precedente!gelosi gelosi...hai ragione se ne renderanno conto mooolto presto, garantito! mi raccomando continua a seguirmi ed a recensire (tranquilla anche se sei di fretta ^__^) un mega bacio**
Troue_xxx: carissima! ogni volta che leggo i tuoi commenti mi sbellico dalle risate! sei una grande! aspetto di sapere la punizione che hai ponderato per Ashley (che intanto se la sta facendo sotto dalla paura, muahahahah...ehm ehm) comunque grazie mille per aver recensito!!! aspetto il tuo prossimo commento! bacione**
kokylinda2: cara!! grazie per aver commmentato e per i complimenti *me molto imbarazzata* Nott secondi fini?mmmh....mi sta facendo di no con la testa e sta facendo il segno dell'aureola...ma non ti fidare troppo ^__^ spero che recensirai anche questo capitolo!kiss kiss**
Jadina: ehilà new entry! mi fa mooooolto piacere che la storia ti piaccia, grazie anche per i complimenti sul mio modo di scrivere ^__^ ora scoprirai cosa si diranno quei due durante una nuova seduta della punizione! fammi sapere cosa ne pensi! besos**
sbrodolina:grazie davvero per i bellissimi complimenti, sul serio non pensavo di poter fare questo effetto ^__^ perciò ripeto grazie mille anche di averla aggiunta tra i preferiti! spero di poter vedere un tuo commento anche su questo capitolo! bisous**

Il Principe delle Serpi e la Rosa Rossa

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♥Capitolo Sei

~ Ti Odio! O Forse No? ~

La ragione e l'amore sono nemici giurati.
                          Pierre Corneille 
La mattinata era passata senza nessun scoppio di rabbia o di pazzia da parte dei due fronti nemici. Ovviamente per fronti nemici si intendeva chiaramente Rose Weasley e Scorpius Malfoy.
I due ragazzi erano stati troppo intenti a cercare di comprendere loro stessi che non avevano avuto il tempo materiale di scannarsi a vicenda, il tutto con sommo stupore dei corrispettivi amici, che invece di sospirare di felicità per il mancato duello o scontro verbale – che rischiava di segnare l’inizio dell’Apocalisse – erano più sospettosi che mai.
 
«Scorp, tutto a posto amico?» chiese Albus dando un pugno amichevole sulla spalla del biondo, il quale nemmeno alzò lo sguardo dal libro di incantesimi che doveva leggere per domani, anche se non vedeva davvero le parole, in quanto la sua attenzione era totalmente rivolta alla ragazza che nel tavolo dei Grifondoro era presa dai compiti di Trasfigurazione.
«certo, perché me lo chiedi?» domandò a sua volta con voce atona.
«beh...è da stamattina che te ne stai zitto e buono, hai perfino preso appunti durante Storia della Magia! Scorpius è storia della M-A-G-I-A!» rispose Al guardandolo di sottecchi.
«l’ho sempre trovata interessante come materia, secondo me è sottovalutata...il problema è che viene insegnata da un noioso fantasma...»
«O Merlino! Scorp! Chissenefrega della materia! Voglio dire oggi hai avuto mille occasioni per scontrarti con la mia adorabile cugina e non ne hai approfittato nemmeno una volta, e nemmeno lei! E questo mi spaventa...» concluse l’amico passandosi distratto una mano fra i capelli ribelli.
«ma se ti lamenti sempre che litighiamo troppo! Per una volta che nessuno dei due da fastidio all’altro...»
«è proprio questo che mi terrorizza...»
«non è che è successo qualcosa tra voi due, che ne so tu le hai lanciato una maledizione o che so io, e non me l’hai detto?»
«no...non è successo nulla di tutto questo...» disse freddo, cercando si non pensare a ciò che era realmente accaduto.
«mm...a proposito, che è successo in biblioteca?» Scorpius divenne rigido per un istante guardò l’amico negli occhi «proprio nulla, se vuoi saperlo quella piccola arpia di tua cugina si è messa a darmi ordini!»
«ma dai? E tu l’hai permesso?» chiese beffardo beccandosi un’occhiataccia dal biondo mentre chiudeva il libro e dava uno sguardo al tema del moro.
«Al?»
«mmh?»
«il tuo tema di Erbologia è completamente bianco, non c’è nemmeno il nome!» osservò Scorpius con il cipiglio tipico dei Malfoy. Albus lanciò un’occhiata distratta alla sua pergamena, poi guardò l’amico spaesato e poi nuovamente il foglio con tale concentrazione che sembrava che il tema dovesse saltar fuori da un momento all’altro.
«Al...guarda che il tema non si scrive da solo...» il moro continuò a fissare il foglio finché la sua testa non andò a schiantarsi contro il duro legno del tavolo.
«Scorp...» piagnucolò il giovane Potter, il biondo gli lanciò un’occhiata riluttante «...andiamo a farci una partitina a Quidditch?» Scorpius sospirò sollevato.
Scorpius salì sulla sua nuova Nimbus3000 mentre Albus andava a posizionarsi accanto agli anelli sulla sua Firebolt nuova di zecca.
«pronto?» urlò il biondo, in risposta vide la testa dell’amico muoversi in un segno di assenso.
Scorpius non se lo fece ripetere prese la Pluffa e scattò in avanti, ecco di cosa aveva bisogno. Di distrarsi, di non pensare più a nulla. Sentiva il disperato bisogno dell’aria gelida sul suo viso, e fra i suoi capelli e di avere un obiettivo concreto, immediato.
Con questa sensazione di libertà segnò il primo goal a cui ne seguirono molti altri. Per fortuna Albus non era il Portiere della loro squadra o sarebbero stati in grossi guai.
«grazie a dio che non sei il nostro Portiere!» gridò Scorpius divertito, il moro fece una smorfia «ahah. Ti ho solamente assecondato...»
«sì come no assecondato!» rise il biondo.
 
«Scorpius dietro!» urlò Albus all’improvviso. Scorpius riuscì solamente a sentire il sibilo prima di virare bruscamente a destra giusto in tempo per schivare il bolide che filò via dritto verso l’anello più basso.
«sei impazzito?!» urlò irato Scorpius voltandosi e vedendo un divertito Eric Nott sulla sua scopa con in mano la mazza.
«ma che cazzo ti è saltato in mente si può sapere?» disse atterrando e scendendo dalla scopa seguito contemporaneamente da Nott e Albus.
«eddai calmo principino!volevo solamente giocare un po’...» rispose con sorriso tronfio. Scorpius lo fulminò con lo sguardo, Al cercava di calmare l’amico.
«potevi fargli male, idiota!» disse freddo Albus, il sorriso di Nott non si scompose.
«ah a proposito Al, tua cugina ha accettato di darmi ripetizioni di Trasfigurazione...volevo che lo sapessi...» dichiarò il ragazzo con sguardo allusivo, Al si irrigidì e con uno scatto oserei dire felino prese l’altro Serpeverde per il colletto della camicia.
«che diavolo hai in mente eh?Eric?» gli urlò in faccia. Scorpius al suo fianco si era annullato, era rigido come un pezzo di marmo, il viso tirato e le mani strette a pugno.
«nulla Potter, ho semplicemente deciso di farmi aiutare in Trasfigurazione, converrai anche tu che i miei voti non sono sempre eccellenti...»
«se solo osi farle del male...» ringhiò Albus sotto lo sguardo duro e glaciale di Scorpius che era ancora immobile le nocche ormai bianche dal troppo stringere.
«ehi ehi, non ho intenzione di farle nulla che lei non voglia...» ribatté tranquillo Eric, poi diede un’occhiata al biondo poco più indietro al moro.
«che ha Malfoy?L’ho per caso così tanto traumatizzato?» scherzò Nott, Albus colpito da quella domanda lasciò la presa su Eric e si voltò a guardare l’amico con espressione preoccupata.
«ehi Scorp...» non terminò nemmeno la frase che il biondo scattò in avanti e il suo pugno si abbatté veloce e poderoso su Nott che sorpreso indietreggiò barcollando.
«sparisci Nott.» disse gelido, i pugni ancora tremanti. Il Serpeverde capì che Scorpius non stava scherzando e non riuscì a ribattere, seppur con grande calma si allontanò dal campo di Quidditch.
 
«Ehi ma che diavolo ti è preso amico?» gli urlò in faccia Al sconcertato, sapeva bene che Scorpius non scatenava una rissa alla “babbana” se non aveva dei validi motivi.
Il biondo gli lanciò uno sguardo veloce «niente...mi aveva stancato tutto qua.» rispose muovendo appena le labbra pallide. Albus lo guardò poco convinto, ma sapeva anche che bisognava aspettare che fosse Scorpius a confidarsi di sua spontanea volontà, costringerlo non sarebbe servito a nulla se non a chiudersi di più.
«beh non posso dire che non gli sia stato bene, dai torniamo prima che faccia buio, sbaglio o qui qualcuno ha una punizione da scontare?» disse con sorriso, lo stomaco di Scorpius fece una capriola ma si sforzò di sorridere e seguì l’amico, mentre un turbinio di emozioni mai provate lo stavano assalendo.
Ok calma. Niente panico. È una semplice punizione, non c’è nulla per cui essere nervosi, giusto? Avanti Rose non fare la codarda... si ripeteva nella testa come una litania la rossa di Grifondoro, mentre si guardava allo specchio.
I capelli luminosi ricadevano sulle spalle e lungo la schiena in morbide onde, indossava una semplice maglia a maniche lunghe bianca, una minigonna a pieghe blu con delle calze nere dal ginocchio ed una felpa nera e larga che le arrivava a metà coscia.
In un ora Rose si era vestita e svestita almeno una decina di volte ed ora era più tesa che mai, senza nemmeno sapere il perché.
 
La ragazza chiuse gli occhi e si concentrò cercando di regolarizzare il respiro come faceva sempre prima di una partita di Quidditch.
 
...un paio di occhi grigi la stavano fissando, il petto ampio e scolpito, il viso d’angelo a pochi centimetri dal suo, braccia forti e sicure che la stringono a se, il battito accelerato...
 
Rose aprì di scatto gli occhi blu, si piegò in avanti il cuore a mille. Perché? Ogni qualvolta chiudo gli occhi lo vedo? Insomma stiamo parlando di Malfoy, quello che il primo anno, il primo giorno ti ha fatto lo sgambetto facendoti cadere di fronte a tutti, quello che ha trasfigurato il tuo libro preferito in un orribile ragno!
Allora perché si sentiva così agitata nel rivederlo? Rose non riusciva proprio a spiegarsi il motivo.
Quasi contro la sua volontà le sue gambe si mossero da sole dirigendosi fuori dal dormitorio, attraversando la Sala Comune stranamente vuota – era ora di cena – ed uscendo nel corridoio.
Senza rendersene conto la rossa si ritrovò davanti alla porta della biblioteca. Chissà se lui era già arrivato?
Rose sospirò. Una Weasley non ha paura, una Weasley non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Appoggiò la mano sulla maniglia ed entrò.
La biblioteca era immersa nel silenzio e l’unica fonte di luce oltre alle poche lampade erano i raggi lunari che filtravano dalle ampie finestre.
Rose avanzò sicura fino al reparto che aveva completato ieri sera, svoltò a sinistra e rimase bloccata, le labbra socchiuse gli occhi spalancati.
Davanti a se c’era Scorpius Malfoy intento a leggere un tomo di magia. era appoggiato ad uno dei tavoli da lettura, l’espressione concentrata, le sopracciglia perfette lievemente corrucciate, la luce della luna cadeva esattamente sulla sua figura, dando ai capelli una sfumatura argentata, la testa sembrava circonfusa di luce e Rose rimase a fissarlo ammirata.
 
Scorpius non si era minimamente accorto della presenza della ragazza, così Rose si schiarì rumorosamente la tosse come per annunciarsi. Il biondo Serpeverde alzò di scatto la testa e alla vista della Grifondoro deglutì vistosamente chiudendo di scatto il libro.
«buonasera...» salutò lei abbassando lo sguardo inspiegabilmente.
«’sera...» sussurrò lui restando lì a fissarla.
«ci mettiamo al lavoro?» Scorpius annuì incominciando a riordinare seguito a ruota da Rose.
 
Dopo un’ora di intenso lavoro e silenzio Scorpius si decise a parlare.
«ho saputo che darai ripetizioni a Nott...» esordì lui ostentando tranquillità.
«esatto...e come fai a saperlo?» domandò lei con altrettanta pacatezza.
«è stato lui in persona a dirmelo, oggi pomeriggio...»
«ah...» Rose si sentiva stranamente in colpa, le mani tremarono leggermente.
«se posso darti un consiglio...»
«nessuno te lo ha chiesto mi pare...» eccola lì la vecchia Rose.
«non ti fidare di Nott.» disse il biondo alzando lo sguardo sulla ragazza. Rose sbuffò spazientita.
«se te lo posso far notare Malfoy, io sono stata la sua ragazza per tutto lo scorso anno...»
«finché lui non ti ha tradito» la interruppe acido il ragazzo.
«sì esatto finché non mi ha tradito» confermò lei con la voce un po’ alterata, gli occhi ridotti a spilli.
«mi sono sempre chiesto come facevi a stare con uno come lui!»
«non sono affari che ti riguardino!» sbottò Rose spazientita.
«e dopo tutto quello che ti ha fatto tu vuoi ancora aiutarlo?» continuò lui imperterrito.
«sai a differenza di te! Le persone maturano fino ad avere rapporti civili!»
«ah sarei io l’immaturo? Lo hai mai visto per caso?»
«sì! Ricordi sono la sua ex! E poi è solo un aiuto in Trasfigurazione...»
«sì certo! Se lo conoscessi bene sapresti che lui vuole altri tipi di aiuto!» sbottò anche lui piuttosto alterato.
«lo conosco! E poi perché mi dici questo? Da quando ti preoccupi per me?» gridò lei acida.
«già me lo chiedo anch’io, visto come ti comporti quando qualcuno cerca di avvisarti!» ribatté Scorpius.
«seriamente Malfoy! Me lo chiedo il perché, visto che tu mi odi!» gli urlò in faccia, rossa in volto. Scorpius si bloccò e si voltò completamente verso di lei, Rose abbassò lo sguardo e rimase zitta cercando di non farsi sfuggire un singhiozzo.
«io non ti odio...» disse pacato dopo un po’.
«sì certo...» sussurrò lei.
«davvero...sei tu che mi odi!»
«io non ti odio Malfoy...» e Rose scoprì che era la verità. solo nel momento in cui l’aveva detto si era resa conto che non lo odiava veramente, non lo sopportava forse, ma in questo momento non sapeva nemmeno lei che cosa provava verso Scorpius Malfoy, ma sicuramente non odio.
«e allora perché ti comporti come se mi odiassi?» sussurrò lui a poca distanza da lei.
«potrei farti la stessa domanda!» ribatté lei fissandolo negli occhi.
«io e te siamo stati indotti ad odiarci, non fare quella faccia Weasley, sai che è così...» Rose abbassò lo sguardo colpevole per poi rialzarlo mesta «...le nostre famiglie sono sempre state rivali e noi da bravi figli abbiamo ereditato questo pregiudizio, beh poi la scuola ha fatto il resto...» concluse lui facendo calare il silenzio.
Quello che aveva detto Scorpius era vero. Loro due avevano ereditato quel vecchio pregiudizio, poi la scuola, il Quidditch non aveva fatto altro che allontanarli sempre di più. Ma se non lo odiava quali erano i veri sentimenti di Rose nei confronti di Scorpius? La bella Grifondoro non poteva saperlo ma Scorpius si stava facendo la stessa domanda.
...il confine tra amore e odio è più sottile di quel che si pensa...
 
No. Non era possibile. Rose scacciò quella frase dalla testa, il suo cuore batteva più forte che mai, si premette una mano sul petto come se avesse paura che Scorpius lo potesse sentire.
Più turbata che mai si voltò verso lo scaffale e quello che vide la fece sbiancare ed iniziò a tremare.
 
Scorpius era ancora perso in quella domanda che non si rese conto della improvvisa reazione della ragazza, almeno finché lei non iniziò a balbettare il suo nome.
«Sco-sco-r-p...Scor-p-pius» il ragazzo si volse verso di lei e la guardò preoccupato.
«che succede?» esclamò lui impensierito, la rossa non riusciva a parlare aveva lo sguardo orripilato, Scorpius si avvicinò a lei e la prese per le spalle iniziando a scuoterla.
«Rose? Ehi, Rose! Che diavolo succede?» la ragazza fu solo in grado di indicare con dito tremante davanti a se, Scorpius voltò la testa nella direzione da lei indicata e per poco non scoppiò a ridere.
La cosa che aveva spaventato Rose Weasley era semplicemente un piccolo ragno che stava tranquillamente tessendo la sua ragnatela.
«Rose è solo un ragno...» disse il ragazzo andando a prendere l’innocuo animale e posizionandoselo sul dorso della mano.
«Ah! Buttaloviabuttaloviabuttalovia!» urlò come un’isterica Rose. Scorpius ghignò divertito e lo lasciò accanto alla finestra, poi si voltò a guardarla e le scoppiò a ridere in faccia. La sua risata era così bella e affascinante si ritrovò a pensare Rose rimanendo ad ascoltarla. Poi si riprese ed incrociò le braccia sul petto e mise il broncio.
«contenta di averti fatto ridere Malfoy!» Scorpius rise ancora più forte e si avvicinò a lei con fare disinvolto «perdonami Weasley ma dovevi vedere la tua faccia!Ahahah...»
«non è affatto divertente!» disse dando un piccolo schiaffo sulla spalla del biondo.
«oh sì che lo era!» ribatté tenendosi la pancia per via del troppo ridere, Rose sbuffò poi però guardandolo scoppiò a ridere anche lei e questa volta fu Scorpius ad ascoltare la sua risata limpida e musicale.
«cosa c’è?» chiese lei vedendo che Scorpius aveva smesso di ridere e la stava fissando.
«nulla.» rispose lui distogliendo lo sguardo, Rose respirò a fondo «se lo racconti a qualcuno sei morto!» minacciò lei, lui fece un inchino galante «tranquilla Weasley.»
Verso mezzanotte i due di separarono sulla soglia delle scale.
«beh notte Malfoy!» quando Rose alzò lo sguardo si ritrovò Scorpius ad un passo da lei e la cosa la fece agitare, talmente tanto che diventò subito scarlatta in volto.
Scorpius lentamente prese fra le sue dita affusolate un ciocca rossa e come se fosse la cosa più preziosa in quel momento se la portò alle labbra e le diede un lieve bacio «Buonanotte Rose.» disse voltandosi e scomparendo nel corridoio, lasciando una sorpresa quanto più confusa che mai Rose Weasley ferma come una statua sul primo gradino.
 
...mi ha chiamato per nome, mi ha chiamato per nome...

beh allora che ve ne pare? spero che vi sia piaciuto...non mi convince molto...mmh...sto già progettando il prossimo capitolo vedremo che cosa salterà fuori! mi raccomando recensite, recensite e recensite! ^__^

xoxo Jazz


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Capitolo 7
*** Capitolo Sette ***


7 ok! vi prego non uccidetemi!!!lo so lo so che sono no in ritardo, ma in mega ultra ritardo! ma cercate di capirmi T__T tra scuola guida, lo stage, e il blocco dello scrittore (o quel che è) ho avuto seri problemi!!! perdono! vi ho portato un uovo capitolo, questo basta? ^__^
beh ringrazio nuovamente tutti coloro che seguono questa storia, la recensiscono o la leggono semplicemente, davvero vi sono davvero grata!
perciò grazie a ...

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Risposta alle Recensioni:
kimartwins18: grazie stella per aver recensito!! sono pienamente d'accordo con te! la piccola Lily, e Scorp che dooolce, ehm ehm...eccoti accontentata con un nuovo capitolo fresco fresco...uuh...sono proprio curiosa si sapere cosa ne pensi, perciò recensisci! ^__^ un bacione**
Troue_xxx : carissima! leggere i tuoi commenti è sempre un piacere! già Rose è un po' inguenua... ma se ne renderà conto a sue spese! eh eh...non sarà proprio piacevole...ok basta non anticipo altro! sono contenta che la storia ti piaccia ^__^ spero ti poter leggere di nuovo una tua recensione in questo capitolo! besos**
kokylinda2: mia cara koky! sono felice che la foto ti sia piaciuta! grazie mille anche per i tuoi bellissimi complimenti! ^__^ eh già Rose ha preso anche questo sua..ehm...fobia dal caro Ron...deve aver pur qualche difettuccio ^__^  sorry se non sono riuscita aggiornare presto! in quanto ai capitoli lunghi, sorry non so se riuscirò sempre a scriverli molto estesi (ho un po' il dono della sintesi...) e certe volte interrompo i capitoli così per far un po' più "scena"...mi raccomando voglio assolutamente sapere cosa ne pensi di questo cappy! kisses**


Il Principe delle Serpi e la Rosa Rossa

http://i837.photobucket.com/albums/zz294/jazz211_photods/IlprinciperdelleSerpielaRosaRossa.jpg


♥Capitolo Sette

~ Vorrei...Ma Non Posso  ~

Stava bene. Il sole era alto e i suoi raggi filtravano fra le fronde riscaldandola mentre se ne stava sdraiata sull’erba morbida all’ombra di un enorme quercia.
Davanti a lei le acque profonde del Lago Nero.
«Rose...» sussurrò una voce bassa e sensuale all’orecchio. La giovane dalla chioma fiammeggiante rafforzò la presa sulla mano del proprietario della voce e si voltò.
Due occhi che erano un mix perfetto tra l’acciaio e il ghiaccio la guardarono con desiderio e un sorriso gli si dipinse sul volto...
«Scorpius...»
«AAAAH!» Rose si alzò dal letto di scatto spalancando gli occhi sconvolta. Si guardò intorno nessuno si era accorto che avesse appena cacciato un urlo così potente che perfino le sirene in fondo al Lago Nero l’avrebbero sentito.
Si passò una mano sul viso e si scoprì essere sudata. Chiuse gli occhi e cercò di calmarsi, da come il respiro le si era accorciato sembrava che stesse per annaspare.
Rose si portò la mani al viso.
Che cosa è successo? Perché? Perché c’era lui? Che mi succede? Devo calmarmi...era solo un sogno! Un maledettissimo sogno, ma che sogno, era un incubo, un incubo sì...
Anche se l’ho sognato questo non significa nulla! Niente! Va bene non lo odio...io...no! non posso permetterlo!
Non succederà! Io sono Rose Weasley e sono perfettamente padrona di me stessa. Non consentirò che lui mi sconvolga la vita in questo modo.
Il suo cuore accelerò in maniera pazzesca non appena la sua mente riprodusse l’immagine del bel Serpeverde. La ragazza si premette la mano sul petto e si piegò in avanti.
Qualunque cose le stesse succedendo non avrebbe mai permesso a Scorpius Malfoy di influenzarla in quel modo.
Anche se non lo odiava rimaneva sempre un arrogante, che non si faceva scrupoli a usare le persone soprattutto le ragazze.
Non poteva permettersi di farselo piacere, dopo Nott aveva chiuso con i Serpeverde (fatta eccezione per suo cugino Al ovviamente).

...nonno Arthur non ti perdonerebbe mai se sposassi un Purosangue...

Rose si prese la testa fra le mani e poggiò la fronte sulle ginocchia. La sua famiglia...non l’avrebbe mai accettato. Lei era sempre stata sicura di quello che voleva, se c’era una cosa che desiderava si rimboccava le maniche e la prendeva. Ora si trovava davanti a qualcosa che desiderava e temeva allo stesso tempo...la voleva ma ne aveva paura, non riusciva più a vedersi con chiarezza. Per la prima volta tutto il suo mondo che con tanta cura aveva costruito intorno a se vacillava.
Non sapeva più che cosa voleva e la cosa la terrorizzava.
 
***
 
James Potter non riusciva a dormire quella notte, qualcosa lo turbava. Evento raro per lui che era abituato a prendere tutto con la più assoluta calma e leggerezza. Nemmeno per il Quidditch si agitava così tanto, neppure se si trattava di una partita contro suo fratello minore Albus.
 
Il ragazzo si girò sul letto, diede qualche pugno al cuscino per dargli una forma più comoda, chiuse gli occhi e cercò di rilassarsi. Nulla.
Il solo pensiero gli dava i brividi e al contempo gli scaldava il cuore.
 
Quel pensiero che ormai gli ronzava in testa da qualche tempo e che senza nessuna pietà lo torturava fino a togliergli il sonno.
Nessuno sapeva e nessuno doveva sapere.
 
Nessuno avrebbe mai detto che James Potter fosse una persona ansiosa, come sua cugina Rose per esempio, o lunatica, come sua cugina Molly, ma da quando era iniziato il suo ultimo anno quelle due caratteristiche che poco avevano a che fare con il suo carattere scherzoso e sfrontato si erano aggiunte alla sua lista.
 
Ma James non poteva permettersi di cedere a quei sentimenti a lui così estranei o di mostrare lati del suo carattere che non gli appartenevano, anche se era costretto a comportarsi come un idiota arrogante davanti a lei...

Lei è proibita...

Si disse voltandosi dall’altro lato.
Lui non l’avrebbe mai avuta. E con questa triste consapevolezza, James Potter si abbandonò fra le braccia di Morfeo sperando con tutto se stesso di non sognare il suo dolce tormento, almeno per quella notte...
 
***
 
Scorpius Malfoy si svegliò stanco con delle orribili occhiaie violacee sotto gli occhi. La notte precedente non aveva chiuso occhio, tutta colpa di una certa Grifondoro dalla chioma scarlatta che si era introdotta nei suoi sogni tormentandolo.
Si alzò compiendo gesti lenti, studiati quasi volesse ritardare il più possibile il momento in cui si sarebbe ritrovato con la realtà di tutti i giorni.
«ehi Scorp hai un aspetto orribile!» trillò allegro Albus, dando una pacca amichevole al giovane Malfoy che sbuffò chiaramente irritato.
«grazie Al! Mi chiedo come farei senza di te e i tuoi commenti ogni sacrosanta mattina!» il moro fece un ampio sorriso come se fosse stato il più lusinghiero dei complimenti.
«Per fortuna ci sono amico mio!» ribatté tranquillo «dai ora basta scherzare, muoviti che ho fame!» Scorpius alzò gli occhi al cielo, possibile che quel ragazzo avesse perennemente fame?
«cosa stai guardando Scorpius?» domandò con voce pacata Edward Zabini seduto accanto al suo migliore amico intento a fissare un punto preciso dall’altra parte della Sala Grande.
«mmh?» grugnì il biondo distogliendo lo sguardo e rivolgendolo all’amico che lo fissava attentamente.
«immagino che fosse qualcosa di estremamente affascinante per distoglierti dalla tua colazione» osservò Edward con un sorrisino divertito.
«non so di cosa tu stia parlando Ed...» disse prendendo in mano una tazza di caffè nero fumante e portandosela alle labbra, come a voler dimostrare che nulla era più importante della sua colazione.
«allora devo essermi sbagliato, immagino che il “qualcosa” che stavi guardando con grande interesse fossero le crepe del muro e non la ragazza che sta parlando amabilmente con Nott» Scorpius per poco non si soffocò con la bevanda calda, sputacchiando dappertutto. Come è possibile? l’ho persa solo per cinque secondi! Pensò infuriato il biondino facendo scorrere lo sguardo immediatamente verso l’oggetto delle sue attenzioni che in quel momento stava parlando con...Tristan Thorne e nessun Eric Nott.
«ma che cazzo dici Zabini! Rose non sta parlando con Nott!» fissandolo poi con la bocca semiaperta e l’espressione ebete di chi è stato appena incastrato.
«Rose...eh? sì devo essermi sicuramente sbagliato, visto che Eric è appena entrato nella Sala...» disse facendo un sorriso sornione e riprendendo tranquillamente a bere il suo caffè mentre sfogliava pigramente la Gazzetta.

«questo non significa nulla!» borbottò rabbioso il ragazzo mentre si alza e si dirigeva verso l’esterno non accorgendosi che una ragazza dai grandi occhi blu lo guardava andarsene.

La sigaretta bruciava lenta e la cenere cadeva inesorabilmente seguendo il volere del vento che lambiva il giardino della scuola.
Scorpius si portò nuovamente la sigaretta alle labbra perfette e ben disegnate, assaporandone il gusto acre e intenso, l’unico vizio babbano che si era concesso.
Non significa nulla. Guardarla non significa niente, osservare la sua pelle alabastrina morbida e profumata non vuol dire che vorrei toccarla, assaggiarla, disegnando favolosi arabeschi con la lingua. Desiderare di accarezzarle i capelli come la sera precedente, per sentirli soffici come la seta e profumati come una rosa selvatica. Si...una rosa selvatica ecco cos’era...e lui desiderava domarla, distruggere quella sua finta compostezza, annegare nei suoi occhi fieri, soffocare tra le ciocche infuocate che le incorniciano il volto...
Scorpius a che cazzo stai pensando?
Una nuova boccata di fumo, seguita rapidamente da un’altra, la mano diafana che scorreva veloce tra i capelli simili a raggi lunari scompigliandoli, per poi spostarsi al nodo della cravatta allentandolo. Un sospiro. Per cancellare tutto. Un sospiro. Per dimenticarla. Un sospiro. Per ritrovarla. Un sospiro. Per desiderarla. Un sospiro rassegnato per la consapevolezza di non poterla avere.
«Ah Signor Malfoy, giusto lei cercavo!» disse una voce profonda alle spalle del ragazzo.
«Professor McKinnon...» salutò Scorpius.
«volevo avvisarla che la sua punizione come quella della signorina Weasley è terminata!» proseguì allegro.
«di già?» chiese il Serpeverde alzando un sopraciglio scettico.
«Sì, in soli due giorni avete fatto un ottimo lavoro, questo vuol dire che avete cooperato, perciò ho convenuto che fosse il caso di porre fine al castigo.» continuò assolutamente convinto delle sue parole.
«Se lo dite voi...» disse Scorpius con un alzata di spalle.
«Sì e poi avete anche lo ronde da fare, ma che non si ripeta più un atto tanto sconsiderato!» Scorpius annuì col capo, e non appena il professore scomparve dalla sua vista lanciò un calcio alla colonna a cui era appoggiato, digrignando i denti si apprestò a raggiungere la serra per Erbologia.
«Rose non sei contenta?» esclamò Dominique prendendo posto accanto a Rose durante la lezione di Pozioni.
«Altroché Dom!» rispose facendo un sorriso sforzato alla cugina.
«Immagino...povera piccola due sere completa in balia di Scorpius Malfoy!»
«Già...» mugugnò lei con il morale a terra. Non capiva perché fosse così triste, insomma non era quello che voleva? Libera dalla punizione che l’aveva costretta a passare due intere sere con l’insopportabile Scorpius Malfoy. Eppure perché non si sentiva soddisfatta? Non appena il professore le aveva dato quella che doveva essere la più lieta delle notizie a Rose le si era congelato il sorriso sulle labbra, un peso simile ad un macigno si era formato sullo stomaco e il gelo aveva invaso indisturbato le sue vene.
Non avrebbe più visto Scorpius se non a lezione. Questa notizia invece di darle un euforia incontrollabile come pensava la faceva sentire stanca e angosciata. Possibile che in due giorni fosse cambiato tutto?
Rose era convinta di no...
La sua reazione era stupida, doveva essere felice, era quello che voleva, perciò lei era felice, doveva esserlo. Con questo pensiero Rose sorrise e seguì la lezione più volentieri e con maggiore attenzione, cercando con ogni fibra del suo corpo – che quel giorno non ne voleva sapere di collaborare – di non pensare. Nessuno si accorse che però quel sorriso che sfoggiava non aveva coinvolto e riscaldato i suoi occhi che invece parevano vitrei.
Non appena finita l’ora Dominique trascinò fuori dall’aula la cugina, che invece aveva tutta l’aria di voler restare lì dentro per l’eternità a controllare come minimo di aver preso tutti gli appunti possibili.
«Ma guarda parli del diavolo...» bisbigliò la bionda all’orecchio della rossa, la quale confusa alzò lo sguardo e per un momento credette di avere un infarto.
Scorpius, Edward Zabini e suo cugino Albus stavano venendo verso di loro probabilmente per dirigersi alla loro prossima lezione.
«Ehilà Dom! Rosie!» salutò allegro Albus come al solito, mentre Edward faceva un cenno col capo molto educato Scorpius le superò senza degnarle di una parola, senza nemmeno guardarla, come se fosse trasparente, indifferente come l’aria.
Rose si pietrificò, non mosse nemmeno un passo mentre lui se ne andava senza nemmeno voltarsi.
La rossa non sapeva più se cominciare a correre o rimanere lì per l’eternità ma le sembrava che il macigno sullo stomaco fosse diventato più pesante di prima impedendole di muoversi.
Che cosa si aspettava dopotutto? Loro due non potevano definirsi nemmeno amici. Pensava davvero che le cose dopo la notte scorsa avessero potuto cambiare? Adesso lui non la vedeva nemmeno. Era quello che voleva? No...   di nuovo quella vocina infantile. Sta zitta! Urlò mentalmente Rose.
 
«Rose ti muovi?» gridò Dominique ormai già avviata. Senza proferire parola la rossa seguì la cugina, sapeva che se avesse aperto bocca avrebbe cominciato ad urlare disperata.
L’orologio della Sala Comune dei Grifondoro segnava la nove spaccate, in quel preciso momento Rose smise di scrivere il saggio per Aritmanzia, depose la piuma sul tavolo e chiuse gli occhi ascoltando il crepitio del fuoco mentre suonava la sua personale sinfonia.
Nonostante si fosse buttata nei compiti per la restante parte del giorno, Rose non riusciva a smettere di pensare al comportamento del Serpeverde.
Non le aveva rivolto nemmeno una battutina, nemmeno il più insignificante insulto e con grande sorpresa di Rose questo la faceva star male, in modo che lei non riusciva a concepire.
Aveva bisogno di distrarsi, un bel bagno nel Bagno dei Prefetti era quello che le ci voleva.
 
Il bagno riservato ai Prefetti era dolcemente illuminato da un magnifico candeliere acceso, tutto rigorosamente in marmo bianco dal pavimento all’enorme vasca che somigliava di più ad una piscina olimpionica.
Rose si spogliò lasciando incustoditi i vestiti e aprì i rubinetti d’oro sul bordo della vasca incassata, erano almeno un centinaio, un mix dei suoi bagnoschiuma preferiti sgorgò da essi.
La ragazza si immerse nell’acqua nuotando fra nuvole di vapore variopinte ed ammirando le lunghe tende di lino bianco che pendevano alle finestre.
Rose rise divertita di fronte a quell’enorme piscina fonda immersa fra bolle e colori, si concesse un paio di vasche.
Dopo circa un’ora, ormai aveva le mani lessate, uscì a malincuore dall’acqua, avvolse il suo corpo sottile in un morbido e profumato asciugamano legandolo sopra il seno e fece per prendere i suoi abiti.
«oh no! Dove sono?» sbottò allarmata, infatti i suoi vestiti si erano semplicemente volatilizzati. Non poteva certo uscire per i corridoi in asciugamano?! Cercando di reprimere una crisi isterica si mise a cercarli finché una voce beffarda le parlò dall’alto.
«cercavi questi?»
«Pix! Per Morgana! Restituiscimeli!Adesso!» urlò infuriata Rosa al Poltergeist che se la rideva sguaiatamente.
«Altrimenti?»
«Altrimenti ti affatturo!» lo minacciò, tastandosi per prendere la bacchetta, peccato che la bacchetta fosse nei suoi abiti ora nelle sudice mani di Pix. Poteva essere più sfortunata di così? Evidentemente sì.
Pix si mise a volare per tutto il bagno, rincorso da una sempre più disperata Rose la quale non si accorse di essersi scontrata con qualcosa di duro. Fu un attimo e la rossa si ritrovò con la schiena sul pavimento imprigionata tra esso e un corpo che all’inizio non riconobbe.
Rose aprì gli occhi cerulei e guardò la massa di capelli biondi affianco al suo viso, il ragazzo si tirò su facendo leva sulle braccia per evitare di schiacciarla e fu il quel momento che la Grifondoro desiderò con tutto il cuore di morire.
«Tu guardare mai dove vai?» domandò con voce roca e seria Scorpius Malfoy.
«Pix...vestiti...» ansimò lei incredula e troppo imbarazzata per parlare. Si era appena resa conto che il suo corpo e quello di Malfoy erano divisi da un semplice e sottile asciugamano avvolto sopra il seno di lei e sulla vita di lui. Rose però non poté non indugiare sul petto del giovane Serpeverde, così forte e ampio.
Gli occhi di Scorpius si erano scuriti come le nubi di una violente tempesta in arrivo, infatti vedere e sentire il corpo della ragazza così vicino, imprigionato dal suo lo aveva fatto improvvisamente ardere di desiderio.
Scorpius si inumidì le labbra, eppure il suo corpo come l’espressione del suo viso non tradiva alcuna emozione, al contrario di quello di Rose.
Un rossore innocente, imbarazzato le tinse le guancie alabastrine. Il respiro era corto e rapido, il cuore andava a mille, gli occhi cercavano e al contempo sfuggivano il contatto con quelli del giovane, che per poco non ruggì infastidito, voleva, anzi pretendeva che lei lo guardasse negli occhi. E come se avesse accolto la sua richiesta, il mare calmo e profondo si scontrò, incatenandosi con quello in tempesta. E Scorpius quasi se ne pentì. L’intensità dello sguardo di Rose, semplice, puro, ingenuo lo metteva a disagio, lo faceva sentire irrequieto e al tempo stesso lo irretiva e inteneriva. 
Nemmeno se ne accorse che con due dita sfiorava la guancia della ragazza, proseguendo sulla mascella e lungo la linea della spalla facendo sussultare la ragazza.
Rose sentiva bruciare ogni centimetro di pelle toccato da Scorpius, non era sgradevole, non era un calore che feriva, era piacevole, dannatamente piacevole. Era un tocco leggero ma pieno di significato: desiderio, passione...e il suo corpo rispondeva per lei rabbrividendo di piacere, facendola quasi gemere sotto le sue carezze così impalpabili che sembravano prodotte da un vento invisibile la rendevano smaniosa, voleva di più. Era come una lenta, inesorabile e deliziosa tortura a cui Rose non si sarebbe per nulla al mondo sottratta.
«Rose...» sussurrò Scorpius, ormai ipnotizzato dalla ragazza, totalmente sottomesso a lei. Il suo nome pronunciato in quella maniera con la voce completamente roca per la cupidigia e al tempo stesso dolce e remissiva fu il colpo di grazia per Rose. Lo voleva, come non aveva mai desiderato nient’altro.
Un frastuono pazzesco riecheggiò nel bagno, Pix era ritornato imbronciato perché nessuno aveva partecipato al suo gioco e più offeso che mai scagliò a terra i vestiti della Grifondoro andandosene imprecando dato che nessuno l’aveva minimamente badato.
 
Quel rumore assordante fece rinvenire Rose, spinse via malamente Scorpius, il quale si ritrovo disteso sulla schiena lo sguardo ancora vacuo. La rossa tremava da capo a piedi. I suoi occhi erano a metà fra lo spaventato e il furioso.
Scorpius si ridestò e si alzò in piedi guardandola confusa. Perché lo trattava così? Perché si era tirata indietro, era tutto così perfetto...
«Rose...» iniziò lui.
«Sta zitto!» urlò lei sconvolta, portandosi le mani alle orecchie per non sentirlo. Lo guardò quasi con disperazione. Cosa mi hai fatto? Sembrava dire il suo sguardo.
«Rose...» tentò lui nuovamente, la ragazza raccolse i suoi vestiti e fece per andarsene ma venne trattenuta da Scorpius che le aveva afferrato il polso in morsa ferrea.
«Perché?» domandò Scorpius angosciato. Lui doveva sapere...
«Lasciami!» gridò lei cercando di divincolarsi «ho detto LASCIAMI MALFOY!» lo sguardo si Scorpius si indurì «No.» lo sguardo di Rose si fece carico di rabbia.
«Perché ti comporti così?» chiese lui con voce altera «pensavo lo volessi...» Rose non sapeva cosa rispondere, lo voleva, dio solo sapeva quanto lo voleva, ma era tutto il suo mondo che glielo impediva.
«Io mi comporto così?!» purtroppo l’ira non era sfumata benché facesse a gara con la disperazione «IO! Sei tu che ti comporti come se non esistessi!» Scorpius la guardò. Colpito e affondato. Rose riuscì a liberarsi e corse fuori, non voleva che lui sentisse i suoi singhiozzi.
«pensavo fosse più semplice...» mormorò lui alla stanza ormai vuota.
 
Rose si chiuse la porta alle spalle, scivolò sul pavimento, si strinse le ginocchia al petto e cominciò a piangere tutte le sue lacrime.
Lo aveva desiderato, lo desiderava ancora. Quello era il vero tormento, sapere di non poterlo avere, perché quello che aveva costruito intorno a se era diventata una gabbia, che non le permetteva di amarlo...i suoi amici, la sua famiglia, il suo cognome, Hogwarts stessa, tutto le imponeva di non innamorarsi di Scorpius Malfoy.
Sorrise tristemente nell’oscurità, forse era meglio quando tra loro due c’era solo odio e rivalità, capire di desiderarlo era come vedere una luce in mezzo alle tenebre e sapere di non poterla raggiungere.









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Capitolo 8
*** Capitolo Otto ***


8
Salve Gente!!!!!!!!!!!! eccomi tornata! scusate davvero la sparizione improvvisa...in verità sono stata rapita da un mostro chiamato Scuola! (pavura! nda Me) comunque l'importante è essere tornati, no? voglio ringraziare tutti quelli che mi seguono, che recensicono! e anche a quelli che leggeno solamente...grazie davvero! purtroppo oggi non ho tempo per rispondere alle recensioni, scusate, ma sono proprio di fretta sono riuscita a trovare giusto il tempo per postare!
ma tranquilli risponderò al prossimo capitolo! ^__^  
fatemi sapere cosa ne pensate, mi raccomando! vi voglio bene, grazie per continuare a supportarmi, la continuazione di questa fic dipende soprattutto da voi! un bacione! ci vediamo alla prossima!!!
aggiornamento alla prossima settimana (spero!)


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Capitolo Otto

~ Apatia e Preparativi per il Ballo ~

Due mesi.

Due maledettissimi mesi erano passati e nulla era cambiato, anzi forse le cose erano addirittura peggiorate.

Settembre aveva lasciato il posto ad Ottobre, e mentre le foglie cadevano inesorabilmente affinché un nuovo ciclo della natura si compiesse Novembre era giunto alle porte portandosi i primi fiocchi di neve. Adesso anche Novembre stava per finire per far si che Dicembre e la neve perenne prendessero il posto.

 

La situazione tra due noti studenti appartenenti a Grifondoro e Serpeverde era la seguente: ignorarsi fino allo sfinimento.

Per lo meno per una era così, l’altro invece non era per nulla d’accordo con questa decisione obbligata e mal accettava la cosa passando così la maggior parte del tempo imprecando verso la ragazza.

 

Più di una volta Scorpius aveva cercato di avvicinarsi a Rose nel tentativo di chiarirsi, di parlarle ma inutile dire che lei l’aveva sempre evitato o cacciato via malamente. Al che il giovane rampollo di casa Malfoy si era stancato e l’aveva assecondata, troppo orgoglioso e testardo per umiliarsi ulteriormente.

 

Questa mal sana decisione di ignorarsi per il resto dei loro giorni, era stata accolta con stupore e preoccupazione da parte dei loro amici, che abituati fin dal primo anno a vedere i due ragazzi offendersi e schiantarsi per le più innocue sciocchezze ora osservavano quasi con terrore questo loro ‘non rivolgersi la ben che minima parola o insulto, senza nemmeno perdere tempo a guardare l’altro’. Purtroppo questo cambiamento non aveva giovato a nessuno, soprattutto a Rose e Scorpius che soffrivano in un dignitoso e nascosto silenzio.

 

Rose aveva perso tutta la sua vivacità e spirito di competizione, abbandonandosi ad un stato di apatia fatto di finti sorrisi e lacrime interiori. Tristan, Mary, Lily e Dominique non sapevano più come prenderla, cercavano di starle accanto ma il suo umore era troppo lunatico per avere un qualsiasi rapporto civile persino con il suo migliore amico Albus Potter dal quale si era allontanata sempre di più.

Le giornate di Rose erano fatte di lezioni mattiniere, un veloce pranzo scambiando solo qualche parola giusto per tenere in allenamento la voce con gli amici di sempre e poi tutto il pomeriggio in biblioteca fino a quando non usciva la sera tardi completamente intontita per coricarsi senza degnare di uno sguardo nessuno.

 

La ragazza sapeva che si stava comportando da schifo, odiava trattare così i suoi amici, odiava sentirsi così debole e fragile, ma soffriva come un cane e tutto per colpa di Scorpius Malfoy.

 

Non che il giovane Serpeverde se la passasse meglio.

Il ragazzo infatti si era rinchiuso nel suo bozzo di freddezza e impenetrabilità. Rispondendo a grugni e monosillabi agli amici, i quali esasperati dal suo comportamento non facevano altro che provocarlo sperando in una qualche reazione anche di tipo violento. Inutile dire che i loro sforzi fallivano in quanto Scorpius se ne andava via e non tornava fino a notte fonda.

Ashley più di una volta si era introdotta nel suo letto e Scorpius all’inizio accettava la cosa cercando in lei una sorta di “distrazione”, ma le scopate con la Smith erano violente e rapide, e non riuscivano nel loro intento così il biondo aveva messo fine alla cosa sbattendola malamente fuori dalla porta ogni qualvolta gli si avvicinava.

 

«Rosie...» chiamò Lily titubante, venerdì durante la cena. Inutile dire che la rossa non diede segno di averla sentita visto che non staccò lo sguardo dal libro che stava leggendo lasciando che il cibo sulla forchetta precipitasse inevitabilmente sul tavolo.

«Rose!» la richiamò più forte

«mmm?» spazientita Lily le prese da sotto gli occhi il libro scaraventandolo malamente lontano e colpendo un povero Tassorosso che passava per sua sfortuna da quella parte.

«Ehi!» si lamentò Rose ma lo sguardo che la cugina le lanciò le fece morire sul nascere qualsiasi altro tipo di protesta.

«ok, ora ascoltami! Non so che ti sta succedendo ma devi smetterla di fare la zombie! Non è da te! Non è da Grifondoro! Tu domani vieni a Hogsmeade con noi! Non sento obiezioni!»

Replicò infuriata Lily mente Mary e Tristan annuivano convinti.

«Oh no! Ho un sacco di cose da fare...e poi perché proprio domani?»

«Pronto tesoro! Tra due settimane c’è il Ballo d’Inverno!»

«il Ballo? Mancano solo due settimane?» Rose li fissò sconvolta. Possibile che erano passati già due mesi da quando lei non rivolgeva più la parola...non riusciva a pensarlo nemmeno quel nome.

«Tesoro siamo a dicembre...rammenti?» disse dolcemente Tristan, la rossa annuì poco convinta.

«Hai bisogno di un vestito! Non sento ragioni!» esclamò Lily con una tale determinazione che Rose non osò replicare. Forse le avrebbe fatto bene, uscire dal castello e soprattutto dal suo bozzo di apatia. Perché lei non si stava comportando per niente da Rose Weasley, lo sapeva, doveva riappropriarsi della sua identità e fare una cosa frivola come quella di cercare il vestito per il ballo era pur sempre un inizio.

 

 

«Fa freddo, torniamo dentro?» si lamentò Rose Weasley i cui buoni propositi di reagire al suo stato di totale inerzia erano andati a farsi benedire non appena aveva visto il mantello bianco steso su tutta Hogsmeade e dintorni.

«Piantala Rosie! Abbiamo una missione da compiere!» la zittirono in coro Dominique e Lily. Le due cugine quando si parlava di shopping diventavano peggio di generali d’acciaio.

La rossa sbuffò indispettita e si strinse ancora di più nel suo cappotto nero stringendosi al collo la sciarpa di lana regalatagli dalla nonna per lo scorso natale.

«Ragazze che ne dite di entrare un attimo al Paiolo Magico? Prendiamo qualcosa di caldo...dai» suggerì gentile Mary, a quella richiesta dolce e a quel faccino tenero le sue assatanate di shopping non seppero resistere a diedero il consenso.

 

I Tre Manici di Scopa era come sempre affollato e l’atmosfera era di quelle più vivaci e gioiose e si sentiva nell’aria il Natale che avanzava.

Rose si ficcò dentro il pub stringendosi a Mary e Lily mentre Dominique andava ad ordinare e a prendere dei posti.

«Fratello!» urlò allegra Lily staccandosi da Rose e andando verso il moro che si alzò per abbracciarla. La rossa fece percorrere lo sguardo fino al tavolo dove si trovava Lily e dovette mordersi la lingua per non farsi sfuggire un gemito.

Il tavolo era quello dei Serpeverdi e accanto a suo cugino Al se ne stava con l’espressione imbronciata le mani ficcate nelle tasche il suo migliore amico ovvero Scorpius Malfoy.

 

Come se avesse avuto un sentore Scorpius si voltò di scatto verso l’entrata e focalizzò la sua attenzione su Rose Weasley. Ancora una volta il mare calmo e quello in tempesta si scontrarono azzerando i battiti cardiaci di entrambi e catapultandoli in un mondo che iniziava e finiva con loro due.

Poi la rossa distolse lo sguardo e la magia finì.

 

«Mary ascolta qui è troppo caldo, io esco per cinque minuti, torno subito, ok?» disse facendo un sorriso sforzato e uscì senza dar tempo all’amica di ribattere.

 

«Ragazzi io torno subito, vado a fumarmi una cicca!» esclamò con fare sbrigativo il biondo lasciando i suoi amici sbalorditi, visto che era la frase più lunga che gli avessero sentito dire da due mesi a quella parte.

Scorpius si precipitò fuori. Lo sguardo argenteo vagò per le strade immacolate e vorticanti di neve, non c’era traccia di lei. Si era volatilizzata ancora una volta.

Sbuffando infastidito Scorpius si voltò e si infilò nel vicolo piccolo e stretto accanto al pub per fumarsi la sua sigaretta al riparo dal freddo.

Ma non riuscì nemmeno ad accenderla perché le cadde silenziosamente sul manto soffice e candido che copriva la strada quando vide Rose Weasley spalle al muro che si alzavano e abbassavano ad un ritmo pazzesco, gli occhi chiusi e le labbra vermiglie dischiuse. Era incredibilmente bella anche così pensò amareggiato Scorpius.

 

Rose aprì gli occhi e si ritrovò Scorpius che la fissava. Smise di respirare, il suo cuore aveva smesso di battere. Era in trappola, eppure lei era contenta così. Forse lo sperava in cuor suo che lui trovasse il modo di metterla con le spalle al muro in modo da costringerla a dirgli la verità che non aveva il coraggio di urlare.

Fallo Scorpius, Fallo. Pensò disperata Rose. Chiedimelo, costringimi! Urlava il suo cuore.

 

Il biondo dischiuse le labbra sottili e sensuali, che Rose aveva sognato di poter baciare, di poterne assaggiarne il gusto. Scorpius sembrò tentennare, gli occhi di Rose si incendiarono, ma poi il Serpeverde richiuse di scatto la bocca e se ne andò lasciandola sola.

Rose rimase lì paralizzata, troppo sconvolta per muoversi, i suoi piedi non rispondevano più ai suoi comandi, in compenso aveva iniziato a tremare, si strinse nelle braccia ingobbendosi. L’aveva forse perso per sempre? Si chiese e trattenendo a stento le lacrime rientrò nel bar sperando che nessuno la guardasse negli occhi riuscendo a capire l’oblio in cui era precipitata.

 

Dominique Weasley stava cominciando ad innervosirsi. Non era mai stata un persona paziente, acuta, dolce ma paziente non rientrava nel suo vocabolario. Era ormai da dieci minuti che se ne stava in piedi accanto al bancone del Tre Manici di Scopa ad aspettare quattro dannatissime Burrobirre che stavano tardando ad arrivare. Dannazione! ma dove cavolo sono andate a fabbricarle quelle Burrobirre!? Pensò altamente irritata.

 

«Ehi piccola! Che ci fai qui tutta sola?» domandò una voce melliflua alle sue spalle. La bionda non si degnò nemmeno di voltarsi. Sapeva a chi apparteneva quella voce.

«Flitt! Evapora!» George Flitt apparteneva a Serpeverde, era all’ultimo anno e giocava come Battitore per la squadra, si credeva un gran rubacuori e aveva avuto la brillante idea di provarci con Dominique fin dal suo primo anno, inutile dire che ogni volta aveva fallito miseramente in quanto la ragazza aveva un scarsissimo livello di pazienza, ma questo George non sembrava averlo compreso appieno, visto che si trovava accanto a lei ad alitarle sul collo con fare malizioso.

«Flitt, che cosa non capisci del concetto ‘evapora!’?» disse a denti stretti la biondo senza smettere di non guardarlo.

«dai Weasley lo sappiamo entrambi che vorresti addosso, non serve a nulla fare la difficile!» disse tranquillo afferrando la Corvonero per il polso e strattonandola malamente verso di se.

«Flitt mi fai male! Mollami!» urlò indispettita Dominique.

 

«Ti concedo un secondo per lasciarla Flitt, dopo di che ti ritroverai con il culo a terra!» fece una voce calda e rabbiosa alle spalle dei due. Dominique si voltò e sospirò di sollievo. James Sirius Potter era dietro di loro, l’espressione cupa e adirata.

«Ehi Potter fatti un po’ i cazzi tuoi!» rispose con un sorrisino irriverente George, James non ci pensò un momento e assestò un poderoso gancio in piena faccia del Serpeverde che barcollando per la sorpresa mollò Dominique e cadde a terra tenendosi il naso.

«questo è solo un assaggio! Comprendi Flitt?» fece James ora decisamente divertito puntando contro il Serpeverde la sua bacchetta. George annuì in fretta e cercò di alzarsi ma cadde rovinosamente al suolo accendendo le risa attorno a lui.

«Te la farò pagare Potter! Ci vediamo sul campo!» ringhiò Flitt appena riuscì a mettersi in piedi e allontanandosi in fretta.

«Non vedo l’ora Flitt!Prenota già la barella!» li gridò di rimando il maggiore dei Potter divertito, per poi voltarsi verso la cugina l’espressione di nuovo seria.

«Dom, tutto ok?» domandò gentile sistemandole una ciocca bionda dietro l’orecchio, la Corvonero abbassò lo sguardo a disagio, cosa assai rara per lei.

«s-sì, grazie James!» sussurrò, il ragazzo sospirò sollevato, e Dominique sentì il suo respiro dolce e caldo soffiarle delicatamente sul volto e provò la sensazione delle farfalle nello stomaco.

 

«Jamie?che fai, andiamo?» chiese allegra la sua ultima conquista, Jessica Baston, Cacciatrice della squadra di Grifondoro. James le sorrise e si alzò, era alto almeno una ventina di centimetri in più della cugina.

«Ci vediamo scricciolo!» la salutò allegramente James mettendo un braccio intorno al collo della Baston e allontanandosi, lasciando la cugina che lo guardava andarsene con espressione stranamente triste sul volto.

 

«Io non capisco!» esclamò esasperata Lily Potter osservando le sue due cugine preferite, non che migliori amiche, sedute sulle poltroncine del negozio di abbigliamento entrambe con un espressione che si addiceva meglio al funerale della prozia Muriel, che ad una giornata di shopping con le amiche.

Mary osservava le due ragazze anche lei con espressione sconcertata non sapendo bene cosa dire.

«cosa non capisci, Lily?» chiese con tono innocentemente confuso la rossa. La minore dei Potter fece un verso a metà fra l’incazzato e lo stizzito. «voi due!» sbottò puntandole il dito contro come se fosse una maledizione, indicando prima una e poi l’altra «mi state facendo innervosire! Che sono quelle arie smunte da funerale? Eh!» Mary guardò la quattordicenne con espressione spaventata, Lilian Luna Potter aveva iniziato con una delle sue lavate di capo che erano più efficaci delle sue famose fatture Orcovolanti che aveva ereditato dalla madre. «insomma è chiedere troppo una giornata di relax e divertimento senza che voi due andiate in giro con l’aria di due depresse croniche? Ma che cazzo succede?! Siamo qui, insieme per cercare un vestito per il Ballo e divertirci e voi due non riuscite a pensare a nient’altro che non siano i vostri drammi personali! Di cui tra l’altro non ci volete neppure mettere al corrente! Beh lo sapete che comportamento è questo? Ve lo dico io! È...è da EGOISTI!» disse assumendo un posa indignata «ecco cosa siete due egoiste!» concluse infilandosi nel camerino.

Mary guardò le due amiche con un espressione che voleva dire ‘sono-assolutamente-d’accordo-con-lei! E-sapete-benissimo-che-ha-ragione!’

 

Dominique e Rose rimasero a bocca aperta, completamente spiazzate. Avevano la tipica espressione di chi ha appena ricevuto un botta in testa e non sa da che parte è arrivata. La loro piccola e energica cuginetta aveva perfettamente ragione, loro erano lì per divertirsi e non certo per piangersi addosso.

Rose si sentiva uno schifo, già di quanto non lo fosse già, le sue amiche avevano fatto così tanto per lei organizzando questa giornata in modo che si risollevasse e uscisse da quello stato d’apatia, lo avevano fatto per lei, e come le ripagava? Piangendosi addosso e isolandosi nel suo mutismo? No. Lily aveva ragione, doveva reagire.

Dominique guardò per istante Rose, stavano pensando la stessa cosa, era stata lei insieme a Lily e Mary a pianificare questa giornata di shopping per cercare di aiutare Rose e invece cosa aveva fatto lei? Si era esclusa e non faceva che pensare ai suoi problemi. Una Weasley non si comporta così. Contemporaneamente si alzò insieme a Rose e si diressero nel camerino di Lily dove la ragazza stava provando un vestito color magenta.

 

«Lily...» iniziò Dominique, la Grifondoro guardò le cugine attraverso lo specchio che aveva di fronte silenziosa in attesa.

«...quel colore è orribile su di te!» finì Rose fintamente seria, la Corvonero annuì «...inoltre questo vestito ti fa sembrare una grossa caramella alla fragola, tesoro vieni ti aiuto io a trovarne uno adatto!»

«seriamente dove l’hai pescato quel vestito?» disse Rose con lo sguardo orripilato. Lily rise felice e abbracciò le due ragazze che la strinsero forte.

«Siete tornate!» disse fra le risa.

«Perdonaci Lily!» disse Dom da sopra la testa rossa di Lily «sì scusaci!» confermò Rose guardandola con un sorriso, vero, dopo tanto tempo.

«su avanti abbiamo un sacco di lavoro da fare!» le interruppe Mary, le tre cugine annuirono serie «Lily fa strada, vediamo che vestiti hanno!» dichiarò Dom, seguita dalle altre due.

 

Scorpius, insieme a Edward e Albus entrarono nel negozio di vestiti per farsi fare un abito su misura.

Edward e Albus si diressero verso il reparto uomo ben decisi a trovare un frac. Mentre il primogenito dei Malfoy si aggirava per il negozio ancora un po’ indeciso.

Qualcosa di bianco passò nel suo raggio d’azione, fu come se un lampo avesse attraversato la stanza per poi sparire, il biondo lo seguì con lo sguardo.

Una Rose Weasley allegra e spensierata stava camminando a passo di danza con indosso uno splendido e semplice vestito bianco i capelli volteggiavano nell’aria e lei rideva divertita insieme alle sue amiche e non aveva notato che un certo biondino la fissava rapito.

Si era sbagliato, in quel momento Rose Weasley era incredibilmente bella. 

[continua...]



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Capitolo 9
*** AVVISO! ***


avviso1 Salve gentile pubblico!
putroppo questo per voi e per me non è un bel messaggio, forse ve ne sare te già accorte ma è dal un bel po' che on aggiorno più le mie storie, questo per un semplice fatto chiamatosi: Esami di Maturità. perciò ora come ora non sono più in grado di aggiornare nulla, prometto che avrete mie notizie per agosto massimo settembre! scusate l'attesa...grazie per continuare a seguirmi!
un bacio
                                                                                                                                            Jazz

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Capitolo 10
*** Capitolo Nove ***


9

Ehilà! Sono tornataaaaaa! lo so avevo detto che sarei ritornata ad Agosto/Settembre, infatti temo sarà così, questo è stato uno sprazzo di pura voglia di scrivere che non so sinceramente quando ricapiterà, ma siccome ho finito la Maturità avevo voglia di festeggiare e così ecco qua questo breve capitoletto ^__^ spero che sia di vostro gradimento! grazie di cuore per la comprensione mie adorate! e ringrazio le 57 seguite, le 7 ricordate e le 27 fra le preferite! 
ed ora risposta alle recensioni!

ElynLC: heilà, grazie per aver recensito gli altri capitoli! comunque per rispondere all'ultima...sì Scorpius non si raccapezza più! (come la scrittrice del resto, overo la sottoscritta) il fatto è che lui ha tentato di avvicinarla ma puntualmente Rose si è tirata indietro e dopo un po' il caro Slytherin si è rotto i cosidetti gioielli di famiglia, ma non ti preoccupare in questo capitolo si decide una buona volta! grazie per la recensione ed aspetto di sapere la tua opinione per questo! un bacio! 

verox: grazie per il commento! sorry se non sono un fulmine ad aggiornare! kiss!

Lilla95: cara la tua recensione mi ha lasciato veramente senza parole! grazie per i bellissimi complimenti... spero solo di continuare su questa linea e di non deluderti! tranquilla per il limite ^___^ e anche se non puoi recensire sempre l'importante e che se trovi un po' di tempo non mi dispiacerebbe leggere la tua opinione al riguardo! un bacione!

kimartwins18: grazie per la recensione!!!!! tranquilla il momento per chiarirsi arriverà! ^___^ stanne certa. e tranquilla che in questa fic la coppia principale è ScorpiusxRose, la JamesxDominique è solo di sfondo, marginale...fammi sapere che ne pensi di questo capitolo! baci!

Misfatta88: New Entry! grazie mille! mi fa piacere che la storia ti piaccia ^___^  riguardo al ballo...leggere per sapere, ma tranquilla ho già un'ideuzza al riguardo! Continua a recensire mi raccomando! besos!

kokylinda2: carissima! che piacere vedere le tue recensioni! ^___^ grazie per la correzione è stato proprio uno svarione da perte mia, perdono!!! ho rimediato comunque ^___^ come promesso un nuovo aggiornamento, continua a seguirmi! un bacione!!!



Capitolo Nove

~ Invito ~


 

Le due settimane precedenti il Ballo d’Inverno l’intera popolazione studentesca, senza distinzioni tra ragazzi e ragazze, della prestigiosa scuola di Stregoneria di Hogwarts era completamente impazzita, come se fosse continuamente inseguita da uno sciame di api inferocite.
Le ragazze non avevano altro per la testa se non trovare IL Vestito, pensare ad acconciatura, scarpe e tutto ciò che ne consegue, i ragazzi cercavano in tutti i modi di tirare fuori un po’ di sano coraggio, non che Grifondoro ne fosse sprovvisto, ed invitare le ragazze dei loro sogni che in attesa non potevano fare altro che sperare, i Caposcuola aiutati dai Prefetti decidevano come sistemare la Sala Grande per l’evento più atteso dell’anno.
I Grifondoro cercavano i modi per rendere la festa indimenticabile, architettando nuovi effetti speciali, mentre i Serpeverde si ingegnavano per trovare il modo di portare più alcool possibile alla festa. Insomma il Ballo era l’argomento più affrontato e discusso in assoluto con sommo sconforto e insofferenza da parte dell’intero corpo insegnanti che tentavano inutilmente di inculcare nella testa dei loro alunni, ovviamente senza successo, qualcosa di culturalmente utile.
 
Rose Weasley camminava rapida per i corridoi tenendo lo sguardo incollato al libro che stava leggendo talmente velocemente che i suoi occhi risultavano sfocati. Con agilità sorprendente, dovuta tutta ai duri allenamenti che quel pazzo di James la costringeva a fare, evitò abilmente due studenti del settimo anno che stavano duellando in mezzo al corridoio e procedette spedita verso la sua meta: la biblioteca.
«Ehi Weasley!» urlò una voce maschile dal fondo del corridoio, ma essendo Rose troppo concentrata sul grosso volume fra le sue mani non si accorse nemmeno che qualcuno la stava chiamando.
«Rose! Aspetta!» la voce era sempre più vicina «Weasley!» finalmente la rossa alzò lo sguardo dal tomo e si voltò indietro.
«Weas...attenta!» urlò il ragazzo accorrendo in aiuto della ragazza, che non essendosi degnata di guardare di fronte a se, era finita contro il massiccio muro di pietra cadendo gambe all’aria. 
«Ehi, tutto bene?» domandò premuroso lui.
«S-sì! Ah...Riley!» disse Rose sorpresa mentre si alzava dolorante afferrando la mano offertali da Riley Steeval.
 
Riley Steeval frequentava il settimo anno ed era Caposcuola di Corvonero, presidente del Club di Scacchi Magici e riscuoteva un discreto successo fra le ragazze. Era alto e slanciato, aveva un bel viso con due grandi occhi grigio-azzurri ed una folta zazzera biondo cenere.
 
«Grazie!» borbottò Rose un po’ in imbarazzo, mentre batteva le mani sulla gonna per togliersi la polvere.
«Figurati, sicura di essere tutta intera?» chiese lui con mezzo sorriso e porgendoli il libro.
«Teoria degli Incantesimi, volume cinque?» si informò lui stupito.
«già...» rispose Rose incapace di aggiungere altro.
«Però! è magia avanzata la sto studiando io, quest’anno!» disse colpito. Rose si limitò ad una alzata di spalle arrossendo leggermente a causa dello sguardo ammirato che le aveva rivolto Riley.
«cosa volevi dirmi, comunque?» domandò cercando di cambiare argomento.
«Ah sì.» disse lui improvvisamente a disagio «beh, sai mancano due settimane al ballo...» iniziò vago, Rose spalancò gli occhi incredula. Voleva forse... «e mi chiedevo se avessi accettato già qualche invito dei mille che te l’hanno proposto...» Rose arrossì vistosamente. Non era un segreto che anche quell’anno Rose Weasley avesse ricevuto un esorbitante numero di inviti al ballo che faceva concorrenza a sua cugina Dominique. «Perché se invece sei ancora libera, vorrei che tu accettassi di andare al ballo col sottoscritto!» concluse con un sorriso smagliante.
«ah..Riley..io...» balbettò lei colta alla sprovvista. Beh, Rose era davvero lusingata del suo invito. L’aveva sempre reputato un bel ragazzo, pacato e molto intelligente, non per niente era un Ravenclaw. Anche se in quel momento c’era solo una persona con cui avrebbe voluto andare al ballo. Peccato che la suddetta persona non le rivolgeva la parola, nemmeno un insulto, figurarsi un invito.
«Tranquilla Rose, non serve che me lo dici subito, pensaci con calma!» disse con un sorriso triste, un po’ deluso.
«Grazie, Riley!» disse mentre il diciassettenne le faceva l’occhiolino e correva via.
 
***
 
«Ehi ragazzi!» salutò Rose i suoi amici, mentre sedeva al tavolo dei Grifondoro per la pausa pranzo.
«Rose! Allora gli hai detto di sì?» chiese subito Lily curiosa.
«Prego?» domandò la cugina confusa.
«oh dai non fare la finta tonta! Lo sa tutta la scuola ormai!» continuò lei ammiccando sorridente verso Rose, sempre più perplessa.
«Sanno cosa?»
«si sta riferendo a Riley Steeval!» disse esasperata Mary, beccandosi un’occhiataccia dalla piccola Potter.
«Ah...quello.» disse asciutta, anche se le guance si imporporarono di rosso, traditrici.
«Come quello? Sbaglio o Steeval non ti era mai stato indifferente...insomma l’anno scorso se non fosse stato Nott, sarebbe stato...lui» disse Lily sorniona.
«già...» rispose Rose vaga.
«allora che hai intenzione di fare?» si informò Mary guardandola di sottecchi.
«non ne ho idea veramente...» disse appoggiando il viso alla mano e guardando sconsolata il tavolo degli Slytherin guardandosi bene dal farsi beccare.
Eccolo lì. Scorpius Hyperion Malfoy se ne stava bellamente seduto accanto a suo cugino Albus chiacchierando fitto con lui. Sospirò. Si sarebbe dovuta picchiare violentemente per desiderare che fosse stato Scorpius ad invitarla al ballo.
«Rose?» chiamò Lily sventolandole la mano ad un palmo dal naso per richiamare l’attenzione.
«Eh? Scusa...stavi dicendo?»
«Mpf. Stavo dicendo che prima la Brown mi ha raccontato un pettegolezzo ghiotto!» disse Lily ghignando.
«Ah, e sarebbe?» domandò Rose poco interessata a che cosa era uscito quella volta dal buco dentato della Brown.
«Disdegna pure mia cara. Ma per una volta ha riportato la verità...sai chi ha invitato Scorpius Malfoy al ballo?».
STOP. Che aveva detto Lily?
Chi aveva invitato chi? Scorpius aveva invita un’altra? In quel momento il cuore di Rose si frantumò in mille pezzi. Sapeva che non aveva alcun diritto di reagire così, era colpa sua se Scorpius la ignorava, ma questo non impedì al sangue di gelarsi nelle vene.
«Chi?» ruggì Rose.
Lily che non si era stranamente accorta di nulla continuò a riferire indisturbata il pettegolezzo «indovina...è una Slytherin, chi se no? E tra le peggiori, poi! Tanya Bulstrode!»
«quella troia da combattimento?» chiese sconvolta Dominique appena giunta alle spalle di Mary. «Proprio lei!» asserì Lily.
Rose era rimasta zitta, apparentemente tranquilla e beata, lo sguardo fisso sul tavolo degli Slytherin. Se appariva calma all'esterno, all’interno ribolliva di una rabbia, indignazione, mista a disperazione indescrivibile. Poi improvvisamente scattò in piedi e con passo deciso si diresse verso il tavolo dei Ravenclaw.
«Ehi Rose, dove vai?» domandò perplessa Lily, ma dalla cugina non ricevette alcuna risposta.
 
Il tavolo dei Ravenclaw era ad un passo da quello degli Slytherin e fato volesse che l’obbiettivo di Rose sedeva esattamente in corrispondenza di Scorpius Malfoy, l’uno davanti all’altro.
«Riley!» esordì la rossa piazzandosi accanto a lui. Per poco il Caposcuola non trasalì colto di sorpresa.
«Rose!» salutò aprendosi in un sorriso felice. La primogenita di Ron Weasley gli sorrise di rimando. Sapeva che Scorpius la stava guardando, sentiva il suo sguardo argenteo su di se. Se per questo tutta la scuola la stava fissando in silenzio.
«Accetto molto volentieri di venire al ballo con te!» poi si chinò sul ragazzo e gli schioccò un bacio sulla guancia. Riley Steeval aveva dipinta sul volto un espressione a dir poco beata e felice. Rose gli sorrise e si voltò per ritornare dai suoi amici.
 
Se Riley Steeval era a dir poco felice, Scorpius Malfoy era a dir poco livido. Stringeva convulsamente il bicchiere di cristallo fra le mani.
«Scorp! Guarda che se continui a torturarlo così si rompe» lo ammonì tranquillo Zabini, mentre un sorrisino divertito si stendeva sulle labbra carnose.
«Chiudi la bocca Ed!» scattò irritato il biondo Slytherin mentre osservava Rose prendere i suoi libri e dirigersi fuori dalla Sala con Eric Nott al seguito, evidentemente doveva dargli quelle famose ripetizioni.
Che rabbia! Pensò Scorpius frustrato. Prima quel pervertito di Nott ed ora quell’idiota di Steeval! Tutti intorno a lei. Era una cosa che Scorpius Malfoy non riusciva a tollerare. Non era abituato a condividere con altri cose a lui care. Perché Scorpius aveva deciso. Rose Weasley sarebbe stata sua. E stavolta non era un gioco.





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Ecco qui! so che il capitolo non è un granchè! ma siate clementi...il mio cervello si è spappolato dopo gli esami T____T pietà! comunque ora che per me inizia l'estate non so veramente quando potrò aggiornare, spero di riuscire a farlo al più presto! con il prossimo capitolo "Il Ballo d'Inverno" dove ci sarà un confronto diretto fra i due cari innamorati! un bacione a tutti! Buone Vacanze!!!! Jazz

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Capitolo 11
*** Capitolo Dieci ***


cap 10
Salve a tutti bella gente! non so davvero come scusarmi! dopo un silezio durato...beh un bel po' di mesi per farla breve, sono tornata! (era anche ora!) comunque davvero mi dispiace essermi assentata per tutto questo tempo, ma la vita universitaria mi ha completamente assorbito, inoltre solo pochi giorni fa ho avuto un esame (come detesto la sessione estiva!) quindi il tempo per scrivere è stato davvero poco! perdonatemi!
Dunque questo è il decimo capitolo il tanto atteso capitolo del ballo e diciamo che le cose iniziano a farsi interessanti...quanto, questo lo lascio a voi...Buona Lettura!! ;)
Risposta (mooolto tardiva) alle vostre recensioni:
skricciola 95: con largo ritardo eccoti accontenta! spero che ti piaccia! :) mi farebbe piacere sapere la tua opinione. un bacio!
verox: grazie per il commento e nulla mi rende più felice di sapere che ti è piaciuto il capitolo, mi auguro che anche questo non ti deluda! spero di vedere un tuo commento! kiss!
kokylinda2: carissima koky! i tuoi commenti mi fanno sempre piacere! :) sì concordo Scorpius è strano (quale elemento del sesso maschile non lo è! -.-') comunque in questo capitolo capirai il perchè del comportamente assurdo dello Slytherin! vorrei sapere la tua opinione in proposito a questo capitolo! spero di riceverla presto! intanto...un bacione!

vorrei ringraziare inoltre tutti quelli che inseriscono la mia storia fra le preferite/ seguite/ ricordate! è sempre un onore! Grazie mille!!!! anche a chi ovviamente legge solamente ;)





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vorrei dedicare questo capitolo a ClairLizzie
se non ci fossi tu che mi "minacci" di scrivere come farei?


Capitolo Dieci♥

~ Il Ballo d’Inverno ~


Scorpius Malfoy sbuffò altamente infastidito. Da cosa, ai suoi più fidati amici non era dato sapere.
Lo Slytherin giocò un po’ con il bacon che aveva davanti al piatto senza prestargli la benché minima attenzione, poi sbuffò di nuovo.
Zabini continuava tranquillamente a sorseggiare il suo tè non prestando attenzione al compagno di casa, malgrado intuisse quale fosse il motivo del suo disappunto così malcelato. Albus invece non acuto quanto l’amico si arrischiò nella missione, che per molti sarebbe stata suicida, di scoprire cosa turbasse l’animo del suo migliore amico.
«Scorp?» chiamò Albus cauto. Zero. Il biondo non lo stava nemmeno calcolando.
«Scorpius!» tentò nuovamente il moro. Il giovane Malfoy lo degnò di un’occhiata vitrea prima di volgere lo sguardo altrove. Un buon Slytherin ora avrebbe saggiamente lasciato perdere decidendosi una buona volta di farsi gli stramaledetti affaracci suoi, in quanto quando l’amico sarebbe stato pronto sicuramente sarebbe venuto a cercarlo lui stesso. Ma purtroppo Albus Severus Potter non era uno Slytherin che rientrava nei comuni standard.
«SCORPIUS HYPERION MALFOY» urlò Albus richiamando non solo l’attenzione tanto agognata del biondo ma anche quella dell’intera Sala Grande.
Scorpius assottigliò pericolosamente gli occhi verso Al «che vuoi?» sibilò a denti stretti, chiaramente infastidito dal fatto che l’intera popolazione studentesca li guardava di traverso.
«Finalmente!» tubò Al leggero, Zabini rivolse ai suoi due amici un’occhiata vagamente divertita «allora che cos’ha il nostro regale Principe? Da non poter finire tranquillamente la sua regale colazione?» gli chiese con tono canzonatorio.
«nulla.» rispose laconico il biondo guardando torvo Tanya Bullstrode che si era appena seduta a pochi posti da lui rivolgendogli un sorriso accattivante. Albus seguì lo sguardo di Scorpius aggrottando le sopracciglia scure, Zabini posò il tè e decise di prendere parola «se ti da tanto fastidio, perché l’hai invitata?» chiese con tono soave.
Già bella domanda. Disse mentalmente Scorpius. Non riusciva a capirlo neppure lui. Sapeva solo che un istante prima aveva visto Steeval chiedere a Rose di andare al ballo e un secondo dopo era di fronte alla Bullstrode ad invitarla. Ripensandoci Scorpius si mandò al diavolo da solo.
«Non lo so.» berciò volgendo lo sguardo metallico al tavolo dei Gryffondor.
Era stato proprio uno stupido. Ma che diavolo gli era saltato in mente? A lui la Bullstrode non piaceva, certo ma che avrebbe potuto fare? Invitare Rose Weasley al ballo rischiando che lei scappasse un’altra volta? Certo che no. Ma non sarebbe rimasto inerme mentre cercavano di portargliela via! Quello che un Malfoy vuole, un Malfoy prende.
«Rose avanti muoviti! Il ballo è tra tre ore!» ululò Lily Potter lanciando il vestito della festa addosso alla cugina sdraiata sul letto impegnata nella lettura di un libro babbano.
Rose alzò lo sguardo al cielo ignorando volutamente la piccola Potter «Appunto TRE ore! Mi spieghi a cosa serve iniziare a prepararsi tre ore prima?».
«come a cosa serve?» tubò Lily allegra «trucco, capelli e Godric sa solo quanto ci vorrà per i tuoi, vestito! Ho chiesto a Dominique di venire a prepararsi qui, dovrebbe arrivare fra poco! Almeno c‘è qualcuno mi capisce!» continuò la quattordicenne dirigendosi in bagno.
Dopo qualche minuto un lieve bussare annunciò l’arrivo di Dominique che entrò nella stanza delle cugine con fare tetro.
«ciao.» mormorò sedendosi sul letto di Rose. La rossa lasciò cadere il libro e guardò la cugina preoccupata.
«ehi tutto ok?»
«eh? Sì certo tutto ok!» ribatté subito Dominique sorridendo. Ma si vedeva lontano un miglio che il sorriso era forzato e che non riusciva a coinvolgere gli occhi azzurri velati dalla tristezza.
«Dom…che suc-?» ma non riuscì a completare la domanda che Lily in quel momento uscì dal bagno prendendole entrambe in ostaggio per prepararsi.
Due ore dopo mentre Lily le stava acconciando i capelli e Rose si sentiva un vero schifo. Era un persona riprovevole, aveva volutamente usato Riley solo per ripicca verso Scorpius, quello era un atteggiamento da Slytherin non di certo da Gryffondor. Solo che non ci aveva più visto e prima che potesse ripensarci si era diretta da Riley ed aveva accettato. Ma cosa aveva nella testa?! Si sentiva in colpa, ciò che provava Riley era vero, insomma non era un mistero che lei gli piacesse almeno da due anni e lei ne aveva approfittato solo per vendicarsi di quel maledetto Slytherin. Vendicarsi di cosa poi? Non stavano insieme e non si erano nemmeno confessati i loro sentimenti a vicenda che cosa pretendeva? Era stata proprio una stupida. A lei non piaceva Riley o meglio non più. Era solo una la persona che voleva. Scorpius Hyperion Malfoy. Inutile mentire a se stessa, Rose non ne aveva più la forza.
«fatto!» trillò entusiasta Lily guardando orgogliosa il suo capolavoro, ovvero la cugina.
«Rose sei bellissima!» disse Dominique appena entrata nella stanza. Rose arrossì violentemente come solo un Weasley sapeva fare.
Il momento tanto aspettato era finalmente giunto. Il Ballo d'Inverno era ufficialmente iniziato. Istituito alla fine della Seconda Guerra Magica, il Ballo era il più importante – e l'unico – evento degno di nota ad Hogwarts se non si teneva conto del Banchetto di Halloween seguito da festini clandestini.
La sala grande era stata addobbata con scintillanti decorazioni, enormi festoni bianchi erano appesi alle pareti, piccole luci fatate fluttuavano nell'aria emanando bagliori argentei, ghirlande di agrifogli appese alle porte d'acceso, il soffitto era stato incantato affinchè nevicasse ed un grande abete bianco finemente addobbato era stato sistemato in fondo all'ampia sala. Tutto era candido, brillante e vivace.
Gli studenti affollavano già da un'ora la sala, scatenandosi in balli sfrenati o bevendo accanto ai tavoli imbanditi di ogni genere di leccornia e bevanda o chiacchierando allegramente.
Scorpius Hyperion Malfoy nel suo elegante e costosissimo completo total black se ne stava da un quarto d'ora buono accanto al tavolo delle bevande e teneva in mano un bicchiere di burrobirra che era stato opportunamente corretto. Aveva abbandonato la sua dama più o meno cinque minuti dopo che erano entrati nella Sala Grande senza tante cerimonie e per tutto il tempo non aveva fatto altro che osservare la folla di studenti tutti agghindati in cerca di un'indomabile chioma rossa che manco a dirlo non si era ancora fatta vedere.
“Non è ancora arrivata?” celiò con tono innocente Edward apparendo “magicamente” accanto all'amico che per poco non si strozzò con la Burrobirra.
“di che diavolo stai parlando, Ed?” tossì il biondo digrignando i denti. Il giovane Zabini si limitò ad osservarlo assai divertito. Poi tornò a guardare la sala per poi bloccarsi e sgranare gli occhi leggermente ammirato, si voltò nuovamente verso l'amico che cercava di darsi contegno e con un sorrisino malandrino si avvicinò “ah eccola, è davvero bella!” sussurrò a Scorpius che aveva immediatamente guardato l'ingresso principale dove in quel preciso momento aveva fatto la sua entrata trionfale accanto alla cugina e al suo accompagnatore – e lì Scorpius quasi ruggì infastidito – Rose Weasley. Ti sbagli, Ed. Pensò Scorpius senza smettere un secondo di guardarla. Non è bella: è meravigliosa.
Rose indossava un semplice vestito bianco senza spalline che le terminava un po' prima del ginocchio un'alta fascia nera di seta era legata in vita, la parte finale del vestito era decorata con magnifici arabeschi neri. Ai piedi dei vertiginosi decoltè neri in vernice. Un po' di ombretto bianco e una linea di kajal nero sulle palpebre, i capelli rossi erano raccolti in uno chignon morbido con qualche boccolo ribelle che le scendeva sulle spalle nude.
Scorpius era completamente estasiato sarebbe rimasto a guardarla per sempre, non gli serviva altro.
Proprio in quel momento Rose si volse verso di lui. Aveva percepito uno sguardo perforante su di se. Quando incrociò i suoi occhi Rose restò a guardarlo boccheggiante. Nel suo completo nero Scorpius sembrava un principe tentatore. La camicia nera in seta era aperta fino al terzo bottone e Rose riusciva ad intravedere la pelle alabastrina del torace liscia e perfetta, la giacca – nera anch'essa – gli cadeva perfettamente sulle spalle forti ed era stata lasciata aperta, i pantaloni gli fasciavano le gambe toniche. Ma non era il vestito o i capelli serici lasciati ribelli in maniera studiata a far si che che il suo cuore battesse freneticamente, no erano le emozioni che gli inondavano gli occhi solitamente imperscrutabili. Sorpresa, desiderio, felicità e gelosia...soprattutto gelosia.
Sì Scorpius Hyperion Malfoy era maledettamente geloso di Riley Steeval che in quel momento come un perfetto cavaliere prese Rose sottobraccio e la condusse al centro della pista a ballare.
Riley Steeval si riteneva il ragazzo più fortunato dell'intera Hogwarts e forse dell'intero Mondo Magico. Era andato al ballo con la ragazza dei sogni: acuta, intelligente, dolce e bella. Sorrise felice all'indirizzo della ragazza che in quel momento stava ballando insieme a lui, lei sorrise a sua volta imbarazzata, si sentiva morire. Era inutile fingere, per quanto Riley fosse stato un ragazzo semplicemente delizioso, cortese, affascinante e brillante (senza contare il fatto che la sua famiglia lo avrebbe approvato senza nemmeno pensarci) non era ciò che Rose voleva. Il ragazzo che voleva stava a poco meno di dieci metri da lei e continuava a fissarla con uno sguardo talmente intenso che Rose arrossì immediatamente.
Lei lo osservò di rimando. Lo vide parlottare fitto con Zabini per qualche secondo poi si volse nuovamente verso Rose e le lanciò un'occhiata che voleva dire solo una cosa “seguimi”.
Questa volta Rose non seppe sottrarsi e reagì immediatamente. Afferrò gentilmente Riley per il polso facendolo fermare lui la guardò preoccupato. Ok, Rose. Si disse. Ora vediamo come menti!
“Uh che caldo, Riley per favore potresti prendermi un bicchiere di succo di zucca?” domandò guardandolo con occhi da cerbiatta. Lui sorrise inebetito ed annuì sparendo fra la folla di gente che si stava scatenando.
Sentendosi uno schifo ma non indugiando Rose partì all'inseguimento di Scorpius.
Dopo qualche minuto mentre vagava alla sua disperata ricerca si sentì tirare dolcemente per il braccio, Rose si voltò e si trovò fra le braccia della persona che detestava di più, questo una volta. Perché in quel momento i sentimenti che Rose provava per Scorpius erano ben lontani dall'odio.
“Scorpius...” tentò lei, ma la sua voce era ridotta ad un flebile filo, non capiva se l'avesse solo pensato o l'avesse detto per davvero. Scorpius la strinse a se in modo così delicato che sembrava che fosse fatta di vetro.
“ssh! Non è il momento di parlare, balliamo e basta Rose...ti prego” disse lui con voce bassa e roca. Una supplica? Una richiesta...Rose non poté fare altro che aggrapparsi a lui mentre cominciava a muovere i primi passi di danza.
“ma non c'è la musica...” appena ebbe parlato sentì una dolce melodia lenta provenire dalla Sala Grande.
“dicevi?” chiese il biondo sorridendo, Rose gli sorrise di rimando.
Stretta fra le sue braccia Rose si sentì serena e al sicuro, non aveva dubbi era quello il suo posto mentre la faceva volteggiare la ragazza sentì una morsa al petto per la troppa felicità di quel momento perfetto. Scorpius la circondò con le braccia in modo che lei non potesse più sfuggirgli, avevano smesso di ballare.
“Rose” sussurrò lui avvicinandosi, stavolta lei non lo avrebbe respinto. La rossa gli posò un dito affusolato sull'angolo destro delle labbra facendoli una carezza quasi impalpabile, si avvicinarono sempre d più i loro nasi si toccavano e i loro respiri agitati si confondevano l'uno nell'altro...ma qualcosa improvvisamente li bloccò.
Un singhiozzo, seguito da passi rapidi che si avvicinavano a loro rapidamente, un altro singhiozzo più forte dell'altro. I due riconobbero in quei passi una ragazza, a causa dei tacchi che risuonavano nel corridoio deserto.
Rose si volse verso la figura evidentemente in lacrime che si avvicinava rapida a loro ed ebbe un tuffo al cuore. Dominique Weasley stava correndo verso di loro ma sembrava non essersi accorta di loro indaffarata com'era a piangere. Li passò accanto come se non ci fossero. Ma il momento magico ormai era rotto. Rose si liberò dalla presa di Scorpius e mormorando delle scuse gli diede una rapida occhiata prima di correre dietro alla cugina.
Rose la seguì per quasi tutta la scuola implorandola di fermarsi ma Dominique non le dava ascolto, poi finalmente quando era praticamente davanti all'entrata di Ravenclaw la rossa riuscì a bloccare la cugina prendendola per il polso.
“Dominique!” disse Rose con tono implorante. La bionda le si fiondò addosso abbracciandola e piangendo liberamente. La rossa le accarezzò i capelli fino a quando non si calmò abbastanza.
“che è successo?” Dominique la fissò negli occhi per secondi che parvero interminabili. Poteva fidarsi? Si stava chiedendo. Doveva o quella storia l'avrebbe divorata.
La Ravenclaw si accasciò contro il muro prendendosi la testa fra le mani.
“Rose ho combinato un casino, io sono un casino...” parlava con voce febbrile, la rossa si sedette accanto a lei non capendo “che vuol dire?”
“mi sono innamorata” disse tutto d'un fiato. Rose la guardò con espressione stupida. Per la prima volta non capendo assolutamente nulla di quel discorso. Cosa c'era di male? Doveva essere felice ed invece era disperata. A Rose ricordava tremendamente se stessa, poi le venne un dubbio.
“chi è?” chiese bruscamente. Dominique la fissò con sguardo vitreo poi le sue labbra articolarono il nome “James” scandì. Strana la mente umana, come una singola parola potesse mandare completamente in tilt un intero sistema nervoso. Rose pensò di essere diventata improvvisamente stupida, non riusciva a capire o meglio non riusciva a collegare le parole pronunciate da sua cugina.
“cosa centra James?” domandò stupidamente, Dominique la guardò anche lei confusa.
“Rose, JAMES! Sono innamorata di James!” quasi gridò. Rose la fissò ancora per qualche istante.
“James?...aspetta...non mi vorrai dire che...JAMES!” trillò l'ultima parola come un illuminazione “nostro cugino Jamie? James Sirius Potter? Quel James?!”
“Sì! Quel James...” rispose sconsolata. Rose si portò la mano alla bocca non sapendo cosa dire poi sospirò e strinse la mano alla cugina che la guardò affranta.
“almeno la persona che ami è della famiglia” tentò di scherzare Rose con voce tremula e triste.
“Rose è nostro cugino! Non credo che la nostra famiglia farà proprio i salti di gioia, non credi?” poi qualcosa nello sguardo della Gryffondor la fece preoccupare “ehi, Rosie?” troppo tardi erano lacrime quelle che stavano solcando le guance della rossa, era venuto il suo turno.
“ripeto almeno è della famiglia...Dom...” disse “sono innamorata di Scorpius Malfoy”.
Dominique sgranò gli occhi e strinse la cugina a se, per un momento si guardarono negli occhi che aveva un colore così simile “siamo proprio prese male io e te” scherzò Rose asciugandosi le lacrime col dorso della mano, Dominique annuì cercando di scacciare le sue. Si alzarono in sincrono ed entrarono a Ravenclaw. Senza nemmeno cambiarsi le due si lasciarono cadere nel letto di Dominique e si addormentarono abbracciate, ognuna pensando all'oggetto del proprio amore.
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Allora che ne pensate? sì sono stata un po' cattivella (mi riferisco al bacio) ma rimedierò, promesso!
in quanto al postare il prossimo capitolo...mmh...non ho una data precisa e nemmeno mi sento di individuarla, dovrete pazientare! cercherò di farlo pubblicare il prossimo capitolo al più presto!
un bacio Jazz

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Capitolo 12
*** AVVISO ***


AVVISO Salve Lettrici/Scrittrici di EFP! so che avreste tutti voluto un NUOVO CAPITOLO...ma purtroppo è ancora in fase di lavorazione e non riesco a definire quando lo completerò ma una cosa è sicura: sono decisa a concludere questa Fanfiction! é troppo importante per me! Vi chiedo di pazientare ancora...purtroppo è questione di tempo limitato da dedicare alla scrittura e l'ispirazione che scarseggia! MI SCUSO INFINITAMENTE! MA VI RINGRAZIO PER CONTINUARE A SUPPORTARE QUESTA FANFICTION!
Inoltre ho cambiato account, ora potete trovarmi cercando: Asia Greenrose, dove ho postato una nuova storia originale. su quest'account ho intenzione di postare SOLO capitoli de "Il Principe delle Serpi e la Rosa Rossa".
Grazie per l'attenzione! Scusate per il NON capitolo!
Un bacio a tutti!

J a z z

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Capitolo 13
*** Capitolo Undici ***


XI
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Capitolo Undici: Ritorno alla Tana...con ospite!

Rose si svegliò con un gran mal di testa il mattino successivo e senza riconoscere il luogo in cui si trovava.
Guardò le pesanti tende del baldacchino, blu. Si strofinò gli occhi assonnati, erano davvero blu, come le lenzuola e il piumino con il grande stemma di Ravenclaw cucito sopra. Ravenclaw?
Si domandò sempre più spaesata Rose...oddio non poteva essere che con Riley...la rossa si schiaffò le mani sul volto incredula. Ma non è possibile! Si disse lei, stava ballando con Scorpius e poi Dominique...
DOM!” urlò isterica. L'altra ragazza al suo fianco che Rose non si era nemmeno accorta che ci fosse si mosse nel letto agitata. La rossa si chinò su di lei e la scosse continuando a chiamarla.

che ce?!” gridò l'altra alzandosi di scatto e facendo cadere la cugina fuori dal letto.

La bionda si guardò attorno confusa per poi sporsi dal letto e fissare la cugina con cipiglio preoccupato “Rose che ci fai là per terra?” domandò ingenua. La rossa la fulminò “che vuoi che ci faccia!? Stavo controllando se le assi di legno erano tutte sistemate a dovere, idiota! Mi hai fatto cadere” gridò mentre si rialzava e cercava di scrollarsi la polvere di dosso.

ssh! Altrimenti sveglierai l'intero dormitorio”

Rose salì nuovamente sul letto mentre Dominique la fissava con espressione indecifrabile.

tu...” iniziò esitante “ti ricordi quello che abbiamo detto ieri sera?” domandò con voce tremula.

La Gryffondor la fissò per qualche istante con espressione vacua e poi annuì.

Dominique si prese la testa fra le mani ed iniziò a spettinarsi i capelli quasi in maniera convulsa. Non sapeva cosa dire, cosa fare non osava nemmeno guardare la cugina negli occhi per paura di trovare nei suoi occhi la condanna.

Rose osservò sconsolata la bionda. Chi era lei per giudicarla? Nessuno. La sua unica colpa era, come la sua, quella di essersi innamorata della persona sbagliata. Che era davvero poi la persona sbagliata? Rose non ne era più convinta, come faceva Scorpius ad essere quello sbagliato se lei ieri sera fra le sue braccia, stretta al suo petto l'aveva sentito così giusto per lei e si era trovata così dannatamente bene, si era sentita amata come mai lo era stata.

Dom...” sussurrò con dolcezza infinita mentre la Ravenclaw aveva iniziato a piangere sommessamente “va tutto bene, vedrai che in qualche modo risolveremo!” disse tentando di tranquillizzarla ed abbracciandola con affetto. Ma come?! Pensò Rose mentre cercava di calmare la cugina, perchè a casa sua, amare un Malfoy era come sputare sulla sua famiglia o perlomeno tradire tutto ciò che il dolce e distratto papà le aveva sempre insegnato. Rose ne era certa. Suo padre non l'avrebbe mai tollerato.

Oh Rosie! Mi dispiace...io io ho cercato di soffocare questo sentimento ma è qualcosa più forte di me...”

lo so Dom, lo so!” asserì Rose convinta. La bionda tirò su col naso e guardò per la prima volta la cugina in faccia “almeno lui corrisponde il tuo amore...lui ti ama!” Rose non poté darle torto ormai lo sapeva pure lei.

James invece è felice con quella Baston” disse fra le lacrime che copiose solcavano il suo viso pallido “per lui io non sono nulla più che la sua cuginetta...e poi ieri sera...” e ricominciò a singhiozzare più forte.

ieri sera cosa?” la incalzò la rossa.

stavo tentando di fuggire a quell'idiota di Flitt e così mi sono ritrovata a girovagare per i corridoi, volevo nascondermi in aula per un po', sai non ero molto in vena di festeggiare ma non appena ho aperto la porta...” fece una breve pausa cercando di riprendere il controllo “e c'era James in ...atteggiamenti intimi... con la Baston.” terminò sospirando. Rose non disse nulla si limitò a stringerla forte, voleva solo che lei percepisse tutto l'affetto che provava per lei.

scusami” disse mestamente Dominique asciugandosi le ultime lacrime. La rossa sorrise incoraggiante “tranquilla”. La bionda tirò su con il naso e poi fissò la cugina con cipiglio incuriosito “e tu Rosie? Come è cominciata tra te e Malfoy?”. Rose si attorcigliò un boccolo fulvo attorno al dito vagamente a disagio “preparati cugina, è una lunga storia” e così la Gryffondor si lanciò nel racconto della sua pseudo storia d'amore con lo Slytherin per eccellenza, di come l'odio non fosse odio ma si fosse lentamente tramutato in qualcosa di mille volte più infido e pericoloso.

Dominique la ascoltò basita, senza parole non potendo fare a meno di chiedersi come era riuscita a resistere per tutto quel tempo. La rossa era ancora persa nei suoi ricordi che lo schiaffo sulla nuca le arrivò forte e improvviso facendola sussultare più per la sorpresa che per il dolore.

Dom! Ma che cavolo ti prende!” berciò massaggiandosi la testa.

Che mi prende? Ma come diavolo hai fatto a startene buona per tutto questo tempo?! Merlino! Io gli sarei già saltata addosso da un bel pezzo!”

Cugina cara...ti ricordo che è di Malfoy che stiamo parlando, una persona che solo pochi mesi fa detestavo con tutta me stessa! E poi ti immagini che cosa avrebbero detto a casa? Già me lo immagino...Hey mamma, papà vi ricordate di lui Scorpius Malfoy, sì il figlio di Draco Malfoy il vostro nemico numero uno ai tempi della scuola, ex Mangiamorte, beh ora stiamo insieme! Non sei felice papi? Cos'è quell'espressione...oh ti sta per venire un infarto certo!” concluse Rose con tono sempre più melodrammatico.

lo sai vero che hai un futuro come attrice drammatica!” la prese in giro la cugina. La Gryffondor la fulminò “ricordamelo quando papà deciderà di disconoscermi ufficialmente, e sai che non sto scherzando!” Dominique annuì confermando quanto detto da Rose.

Beh ti immagini se a casa venissero a sapere che sono innamorata di...mio cugino!”

Beh allargheresti ancora di più il clan Potter-Weasley! Secondo me non la prenderebbero troppo male!” sorrise la rossa facendole l'occhiolino. Dominique sospirò quasi divertita.

Meglio che vada ora, devo cambiarmi e prendere la valigia, altrimenti rischio di passare il Natale con Mirtilla Malcontenta, per quanto la cosa non mi dispiacerebbe credo che si adatti di più al mio umore attuale!” Rose abbracciò la cugina e scese dal letto “ci vediamo all'ingresso, ok?”

Dopo quasi un'ora di lamenti e imprecazioni per far entrare tutto in valigia, Rose era pronta, dopo aver indossato il suo caldo cappottino scozzese e infilato in testa il suo basco nero uscì insieme a quasi tutta la torre di Gryffondor e si diresse all'ingresso trovando quasi immediatamente sua cugina Dominique.

Ehi ce l'hai fatta! Hai per caso visto James?” domandò irrequieta la bionda, Rose fece segno di diniego con la testa “Scorpius?” chiese a sua volta.

Eh no. Ma un altro ragazzo sta venendo verso di noi e non ha un'espressione proprio allegra, è Riley!” Rose chiuse gli occhi “Oh merda! L'ho piantato in asso al ballo, che cazzo mi invento ora?” era nel panico.

Ehi Riley!” salutò intanto la bionda stringendo la cugina per un braccio.

Dominique, Rose...” salutò senza molto entusiasmo il giovane non staccando gli occhi dalla Gryffondor.

Ciao Riley!” mormorò imbarazzata la rossa “ascolta per quanto riguarda ieri sera m-mi d-dispiace davvero è che...”

Che cosa?” gli fece eco il Ravenclaw impaziente.

è che ieri sera è stata colpa mia se Rose è sparita!” si intromise Dominique sicura, i due giovani si voltarono a guardarla “sì non mi sono sentita molto bene così le ho chiesto di accompagnarmi in dormitorio, sarà stata tutta quella gente il caldo non so, solo che non siamo riuscite ad avvisarti!” Dominique aveva usato lo stesso tono che utilizzava a casa quando i suoi genitori volevano metterla in punizione: mortificato e mieloso al punto giusto. Chi è che doveva fare l'attrice? Si chiese Rose mentre osservava la perfomance della cugina.

potevate chiedere a qualcuno di dirmelo” disse Riley ma il suo sguardo si stava rasserenando.

Volevamo! è che stavo davvero troppo male Rose ha dovuto portarmi via di corsa!” concluse Dominique sempre più affranta “non prendertela con mia cugina lei ha solo cercato di aiutarmi” questo dopotutto non era poi così lontano dalla verità. Le due ragazze si scambiarono uno sguardo d'intesa.

sono mortificata davvero Riley scusa, avrei comunque dovuto avvertirti in qualche modo!” rincarò la dose la rossa sfoderando uno sguardo da cucciolo indifeso. Riley sorrise e fece segno di lasciar perdere “tranquille capisco! Mi dispiace per come è andata la serata! Ora devo andare! Ma Rose...posso scriverti durante queste vacanze?” chiese lui con un sorriso disarmante e lo sguardo speranzoso. Rose si sentì morire, ma sorrise ugualmente “Certo!” poi si diede mentalmente dello Schiopodo. Riley felice, le salutò con un sorriso enorme.

ok...ora sono davvero una miserabile!” disse Rose sconfortata “grazie per l'aiuto, ma mi sento davvero uno schifo!”.

che potevi fare?! Ammetto che non è stato corretto da parte nostra, dovrai chiarire la situazione con lui, non puoi prenderlo in giro per sempre, non Riley Steeval!”

lo so lo so! Ed è quello che ho intenzione di fare! Non appena avrò chiarito la situazione con un altro soggetto, semmai vorrà parlarmi ancora!” disse la rossa cercando con lo sguardo un'inconfondibile zazzera bionda che non riuscì a trovare.

Ti parlerà anc...”

Ehi ragazze!” Dominique non finì la frase e si bloccò alla vista di suo cugino James apparso magicamente in quel momento.

Jamie.” salutò con certa freddezza Rose, saluto che passò inosservato in quanto il cugino aveva occhi solo per Dominique.

Posso parlarti?” pareva quasi una supplica.

Di cosa?”

di ieri sera Dom, sento che ti devo una spiegazione...”

non mi devi niente cugino! Dopotutto è la tua ragazza poi scopartela dove ti pare... ” la bionda fece per voltarsi, Rose si accorse che stava per scoppiare a piangere.

Ehi Dominique...aspetta” l'afferrò per il braccio per bloccarla “ti posso spiegare, noi non abbiamo...”

Dom! Guarda ecco Mary e Lily! Scusa James ma ci stavano aspettando parlerai con lei un'altra volta, ti spiace?” Rose non gli diede il tempo di ribattere e trascinò con se la bionda la quale si appoggiò alla cugina mormorando un flebile ringraziamento.

Durante tutto il viaggio in treno Rose e Dominique non parlarono e fecero finta di dormire cosicché Lily e Mary non avrebbero avuto l'occasione per fare domande.

Dominique era sconsolata, non sapeva davvero come comportarsi con James e il pensiero di doverlo vedere per tutte le vacanze la metteva a disagio. Rose dal canto suo aveva cercato Scorpius in lungo e in largo ma sembrava fosse scomparso, chiedere ad Albus era fuori discussione e questo fatto la irritava e la inquietava allo stesso tempo, non l'avrebbe rivisto prima di due settimane così la distanza fra loro due sarebbe aumentata dopo tutta la fatica che avevano fatto per avvicinarsi la sera prima.

Arrivati a King's Cross salutarono i parenti cercando di metterci più entusiasmo possibile e insieme si diressero verso la Tana.

Dominique e Rose chiesero di poter dividere la stanza e furono accontentate e presero la vecchia stanza di Ginny, mentre Lily, Molly e Roxanne che aveva tutte la stessa età presero quella di Ron, i ragazzi Fred Jr, James, Louis e Hugo quella dei gemelli e non si sa come Albus ebbe la vecchia stanza di Percy tutta per se.

In cucina che col tempo era stata ingrandita c'era sempre una gran confusione ed un vorticare di teste rosse, bionde e more, finalmente la maxi cena di nonna Weasley era stata servita in tavola ma a nessuno era stato ancora dato il permesso di mangiare.

Ma perchè non possiamo mangiare?” domandò Ronald Weasley che in quel momento pareva un bambino capriccioso tanto che sua moglie dovette rimproverarlo di comportarsi come un adulto una volta tanto.

Perché non siamo ancora tutti!” disse nonna Molly guardando male il figlio. In effetti il posto accanto ad Albus e di fronte a Rose era vuoto. Teddy e Victoire, e anche Lucy sarebbero arrivati la mattina successiva perciò non era di loro che si trattava. Improvvisamente si sentì il cancelletto in legno aprirsi e chiudersi con un tonfo, Albus scattò in piedi e corse fuori, Rose sentì il cuore sprofondare ed afferrò istintivamente la mano di Dominique sotto il tavolo, la bionda la strinse come volesse dirle di tranquillizzarsi, in quel momento Albus tornò dentro con affianco niente di meno che Scorpius Hyperion Malfoy.

Scusate il ritardo!”

L'erede di Malfoy non era estraneo alla Tana, anzi era di rito che appena passato Natale, il ragazzo si “trasferisse” lì per il resto delle vacanze. Ma era la prima volta che Scorpius saltava il Natale con la sua famiglia per passarlo interamente con il clan Weasley-Potter. Tutti in effetti ne erano un po' sorpresi fatta eccezione per Albus, i coniugi Potter e ovviamente nonna Molly, nulla sfuggiva a quella donna.

Rose era letteralmente sotto shock, aveva cercato Scorpius per l'intero giorno e invece eccolo lì prendere posto davanti a lei come se nulla fosse, perfettamente a suo agio, mentre intorno a lui ricominciava la baraonda del cibo e delle chiacchiere.

Il biondo Slytherin iniziò a mangiare mentre il suo sguardo non lasciava quello di Rose impietrita. Ad un certo punto sorrise fugace e le fece l'occhiolino e la ragazza fu scossa da un brivido lungo la schiena, le guance le si imporporarono e dovette distogliere lo sguardo, ad eccezione di Dominique che era a conoscenza dei fatti, nessun altro si era accorto dello sguardo lanciatogli dal biondo.

Dopo tre primi, quattro secondi, non si sa quanti contorni e doppio giro di torta per tutti i commensali l'enorme famiglia si disperse in varie attività nel vano tentativo di contrastare gli effetti di quella super cena.

Rose si isolò con Dominique impedendo quindi a James di parlare con la cugina.

Scorpius non provò ad avvicinarsi a Rose o di fare qualsiasi cosa per attirare la sua attenzione si limitava a discutere di Quidditch con Albus, Hugo, Fred e poco dopo si aggiunse anche il maggiore dei fratelli Potter infastidito dal fatto di non aver avuto l'occasione di spiegarsi con Dominique.

Verso mezzanotte tutti gli inquilini della Tana si erano ritirati nelle loro stanze. Rose non riusciva ad addormentarsi, continuava a rigirarsi nel letto ma il pensiero che Scorpius si trovasse a pochi passi da lei la faceva fremere e non riusciva a rilassarsi. Dopo una buona mezzora passata a dondolare senza posa da un lato all'altro del letto Rose non ne poté più e si alzò decisa ad andare a bere qualcosa in cucina. Cercando di non fare il minimo rumore la ragazza scese in cucina decisa a prepararsi una tisana calmante.

Mentre lasciava la tisana in posa Rose non si accorse di avere qualcuno alle spalle.

Non riesci a dormire, Rose?”

la ragazza fremette nel riconoscere quella voce e si voltò di colpo, restando senza fiato.

Dietro di lei, braccia incrociate al petto con espressione semiseria se ne stava Scorpius Malfoy a petto nudo con dei semplici boxer scuro addosso. Ma dorme così in tutte le stagioni dell'anno? Si chiese Rose perdendosi a guardarlo. Improvvisamente si rese conto che al contrario la sua mise da notte lasciava molto a desiderare: camicia di flanella scozzese di qualche taglia più grande una volta appartenuta a suo padre e un paio di pantaloni morbidi scuri che le erano talmente lunghi da coprirle completamente i piedi.

mpf. Ma tu un altro pigiama no?” Rose distolse in fretta lo sguardo, le era venuto inspiegabilmente caldo. Il biondo sorrise e si avvicinò alla ragazza che rimase intrappolata fra il mobile da cucina e il corpo del ragazzo a pochi centimetri da lei. La rossa sentiva il suo respiro improvvisamente affannato.

come mai passi il Natale con noi, S...Malfoy?” voleva chiamarlo Scorpius ma il loro rapporto era così strano che non sapeva più che fare. Lo Slytherin alzò le spalle come annoiato “Così, i miei quest'anno avevano deciso di passare il Natale al sole e al caldo, ma a me piace di più quello tradizionale nella cara vecchia Inghilterra, e poi avevo un motivo davvero urgente per farmi precipitare qui...” Scorpius era vicinissimo ed aveva appoggiato le mani accanto ai fianchi di Rose sul mobile, la rossa non poteva muoversi. Scacco al Leone.

Ah!” disse Rose ipnotizzata dallo sguardo profondo del ragazzo “e quale sarebbe il motivo tanto urgente?” inaspettatamente sorrise sorniona, Scorpius voleva giocare, bene poteva farlo anche lei.

Il biondo sorrise a sua volta “diciamo che riguarda una certa persona, dalla chioma leonina che trova sempre l'occasione per sfuggirmi...” Rose fece finta di pensarci su, “Sì...penso di sapere chi è, beh credo che sia molto dispiaciuta per quanto successo non aveva nessuna intenzione di scappare quella volta...anche se è stata costretta...”

Lo sguardo di Scorpius si fece improvvisamente serio “davvero?” chiese quasi in sussurro, quasi avesse paura che la ragazza stesse davvero giocando. Rose lo guardò negli occhi percependo la paura del ragazzo “sì” rispose decisa “non avrei mai voluto”. Scacco matto alla Serpe.

Scorpius la prese per i fianchi e l'attirò a se facendo mancare il fiato alla rossa. Rose si perse letteralmente nell'argento liquido dei suoi occhi, con una mano prese ad accarezzare lentamente la guancia del ragazzo, Scorpius sorrise dolcemente “mi hai fatto penare” poi finalmente la baciò. Dapprima fu un bacio lieve, Scorpius saggiò le labbra della ragazza e ne restò completamente assuefatto, voleva di più, Rose gli lanciò le braccia al collo stringendolo a se, il biondo dovette poggiare una mano al bancone mentre con l'altra la stringeva come non volesse lasciarsela scappare, il bacio si fece più approfondito, con la lingua Scorpius le leccò il labbro come per chiedere l'accesso che gli fu subito permesso, le loro bocche come le lingue si cercavano, inseguivano fameliche, bisognose. Rose capì che non ne avrebbe più potuto fare a meno, quel baciò cancellò il ricordo di mille altri baci, era come se quello fosse stato il suo primo ed unico bacio e per Scorpius fu lo stesso, si chiese se avesse mai baciato davvero qualcuno prima di lei.

Lo Slytherin fu il primo ad interrompere il bacio, aveva dovuto farlo o sapeva che non si sarebbe fermato là. Entrambi avevano il fiato corto e lo stesso sorriso dipinto sul volto, Scorpius le accarezzò dolcemente il viso mentre Rose lo guardava beata accarezzandogli a sua volta il braccio.

prego continuate pure come se io non ci fossi!”

improvvisamente i due ragazzi si voltarono spaventati da quella voce che avevano riconosciuto benissimo.

Albus Severus Potter se ne stava in piedi fissando i suoi due migliori amici con espressione ferita.

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Eccomi qua! con un nuovo capitolo questa volta! :) dopo vari mesi di latitanza finalmente sono riuscita a postare un nuovo CAPITOLO!! Non avete idea di come sono felice...spero anche voi! Per il prossimo spero davvero di non farvi aspettare ancora così tanto tempo! cercherò di mettermi subito all'opera! Mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate, spero di non avervi deluso! un bacione, alla prossima! ...GRAZIE INFINITE PER IL VOSTRO SOSTEGNO! 

J a z z

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Capitolo 14
*** Capitolo Dodici ***


XII Ehilà! Come state? dopo un luuuungo, lunghissimo ok ok eterno periodo sono tornata con un nuovo capitolo! Non so davvero come scusarmi...ma sono davvero molto impegnata e non riesco a scrivere spesso e tanto quanto vorrei, ho approfittato di questa breve pausa fra un esame e l'altro per completare e postare questo capitolo, che spero vi piaccia! (mi raccomando recensite, recensite, recensite!) per me è molto importante sapere cosa ne pensate! Inoltre piccola anticipazione...stiamo giungendo verso la conclusione di questa ff, non so ancora bene quanti altri capitoli mancheranno, ma ci stiamo avviando verso la fine!
VORREI RINGRAZIARE IMMENSAMENTE TUTTE LE PERSONE CHE SEGUONO QUESTA FANFICTION! GRAAAAZIE A CHI L'HA MESSA FRA LE SEGUITE, LE PREFERITE, LE RICORDATE, MI FATE DAVVERO FELICE...MA SOPRATTUTTO RINGRAZIO CHI RECENSISCE! MI FATE COMMUOVERE, GRAZIE DAVVERO E SCUSATE PER TUTTO IL TEMPO CHE FACCIO PASSARE FRA UN CAPITOLO E L'ALTRO T___T
Ringrazio:
Jame_love - grazie mille per i complimenti, spero che questo capitolo non ti deluda! Ecco qui il nuovo capitolo (spero che tu non abbia perso le speranze nella lunga attesa,  PERDONO!!) un bacione!
Hp_PJ_RG_E 4ever - perdono perdono, perdono per questa mia immensa crudeltà! Spero che questo capitolo ti piaccia!
fammi sapere cosa ne pensi! Baci :)

sweetcorvina - Eccoci qua: nuovo capitolo ora le tue domande avranno risposta! :) fammi sapere la tua opinione! baci baci!
Lies_of_My_Mind - Carissima! Grazie per i complimenti :))) io mooolto felice di averti reso felice! In questo capitolo capirai perché Albus ha reagito come ha reagito! Ti prego voglio assolutamente sapere cosa ne pensi! Bacio :)
Rossa_MadeIn_Weasley - Ciao :) grazie mille per la recensione, spero che questo capitolo ti piaccia! Bacione!




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Capitolo Dodici

Amori Clandestini


Albus Severus Potter era uno a cui le bugie non piacevano, tanto meno le persone che lo tenevano allo scuro della verità. Come avevano fatto i suoi due migliori amici, o almeno lui li considerava tali, Rose Artemis Weasley, oltretutto sua cugina, e Scorpius Hyperion Malfoy.

Scoprire che due delle persone più importanti per lui gli avevano tenuto nascosto la loro relazione lo feriva, si sentiva tradito. Pensavano che non avrei capito? Pensavano che li avrei giudicati? Dannazione! Io sono quello che è stata smistato a Slytherin andando contro l'intera tradizione di due famiglie da generazioni Gryffondor! Sanno che io sono il primo a non giudicare e a promuovere un'unione come quella! E ora eccoli lì a fissarmi come due stupidi...qui l'unico stupido sono io che mi fido...

Rose che stava ancora immobile fra le braccia del biondo cercò di riprendersi dallo shock «Al...» tentò debolmente. Ma non ci fu nulla da fare, il moro la bloccò levando una mano verso di loro, come a non voler sentire ragione «tornate pure a fare i vostri comodi, io me ne torno a letto..» berciò cupo. Senza che i due potessero replicare se ne andò lasciando la cucina nel silenzio più totale.

Rose non poté impedire alle lacrime di iniziare a rotolare sulle sue guance ancora deliziosamente arrossate. Scorpius notando immediatamente la reazione della ragazza la strinse a sé cercando di calmarla.

«ssh Rose, non ti preoccupare, lo sai come è fatto tuo cugino...basterà che gli spieghiamo la situazione, non volevamo escluderlo» la rossa, scosse il viso nascosto nel petto del ragazzo.

«non ci ascolterà, Al è uno che se la prende a morte per queste cose, odia che le persone gli tengano nascosta la verità!» il biondo sospirò «una verità che abbiamo scoperto solo stasera, asciugati le lacrime piccola, ora vado a parlarci, vedrai mi ascolterà» Rose lo guardò perplessa lui per tutta risposta le fece l'occhiolino «o...lo obbligherò!».

Il biondo diede un casto e dolce bacio sulla fronte della ragazza, asciugando al contempo con la mano le ultime lacrime sul suo volto.

Rose lo guardò mentre si dirigeva su per le scale e sperò che le sue parole potessero calmare il cugino anche se sinceramente ne aveva un po' timore, quel ragazzo era capace di tutto. Avendo completamente perso il sonno, alla ragazza non rimase che sedersi sulla vecchia sedia di noce e bersi la sua tisana.


Dominique non sapeva proprio che fare, non poteva scappare da quella situazione: James Sirius Potter era appena entrato nella stanza con espressione battagliera di chi non si sarebbe fermato davanti a nulla. Nemmeno si fosse trattato di una finale di Quidditch.

«Dominique» disse deciso scrutandola dall'alto.

«James» sussurrò debolmente la bionda portandosi una ciocca dietro l'orecchio a disagio.

«finalmente ora possiamo parlare! È tutto il giorno che mi eviti...» sospirò il ragazzo sedendosi accanto a lei e abbandonando l'atteggiamento da duro. Dominique si mosse a disagio «perchè? Non credo abbiamo qualcosa di cui discutere...» disse lei tormentandosi nervosamente la ciocca di capelli.

«sì invece! Quello che hai visto ieri sera con la Baston...» la ragazza si portò istintivamente le mani alle orecchie. Non voleva sentire. Non voleva sapere. Ogni dettaglio in più sarebbe stato una nuova piccola e bruciante ferita inferta nel suo cuore. James rapidamente le afferrò rudemente le mani, salvo poi pentirsi della sua foga, ed allentò la sua presa e con calma e gentilezza gliele fece abbassare ma non lasciò quelle sue mani magre ed eleganti. Anzi cominciò quasi inconsapevolmente ad accarezzargliele lievemente, disegnado con le sue dita da Cacciatore piccoli cerchi immaginari sulla pelle candida della bionda.

«Ti prego, Dom, lasciami spiegare...» Dominique si accorse di come, quella del cugino, fosse una richiesta sospirata, quasi una supplica dolce e disperata. Incapace di parlare, di dare sfogo ai suoi incasinati pensieri si limitò ad annuire col capo, pronta per accogliere l'ennesima crepa nel suo cuore.

«Forse dovrei cominciare dal fatto che io e Jessica ci siamo lasciati, stamattina...» la ragazza sgranò gli occhi, sentì distintamente il suo cuore gonfiarsi e perdere un battito emozionato e lieto di quella notizia, ma subito come se fosse arrivata una violenta franata il suo cuore venne schiacciato dalla consapevolezza che questo non significava che lui l'aveva lasciata perché innamorato di lei, anzi apriva la strada ad odiose ochette pronte a mettere le mani sul prezioso primogenito di Harry Potter.

Desiderosa di sapere però, rimase in silenzio lasciandolo proseguire.

«Il fatto è che io non la amo...non l'ho mai amata e probabilmente lei questo l'aveva capito perché ieri sera, per qualche sua assurda convinzione, voleva che noi...ehm...lo facessimo sicura che questo avrebbe cambiato le cose, i miei sentimenti» sentì la cugina trattenere silenziosamente il respiro ma lui quasi non se ne accorse ormai impegnato nel suo monologo «ieri sera quando ci hai visti...ah, ero così sollevato che ci avessi interrotto, ma mi sentivo anche terribilmente in colpa» Dominique lo fissò confusa, James sentì la sua salivazione arrivare a zero, cercò di inumidirsi le labbra senza successo, il suo cuore aveva preso a battere furiosamente come non aveva mai fatto, nemmeno in vista di una finale. Sentiva che ormai la diga dei suoi sentimenti stava cedendo sotto lo sguardo luminoso ed intenso della ragazza, aveva deciso di buttarsi, l'ignoto lo stava chiamando e lui disperato com'era non poteva più aspettare, non poteva più nascondersi.

«...ammetto che la Baston è stata una buona distrazione» disse con un sorriso tirato «ma non abbastanza buono per farmi dimenticare la persona che mi fa stringere il cuore tutte le volte che incrocio il suo sguardo...»

«Chi è?» chiese la bionda fremendo angosciata. Lui la fissò per un lungo interminabile, eterno attimo, poi con una lentezza esasperante si avvicinò al suo orecchio tirandole indietro i biondi capelli serici, lo sentiva tremare a pochi millimetri da lei, non sapevano che i cuori di entrambi ormai erano andati fuori controllo «sei TU.» mormorò agitato.

Dominique restò paralizzata. Gli occhioni blu allargati a guardare un punto indefinito della stanza mentre velocemente si riempivano di calde lacrime pronte a detergerle il viso.

«Dominique...» disse in un visibile stato d'ansia il cugino guardandola preoccupato «io...mi premeva da tanto tempo» continuò abbassando lo sguardo e stringendole le mani inerti fra le sue «non lo dirò più, te lo giuro. Ti prego dimentica, soffocherò ogni mio sentimento nei tuoi confronti, so che è orribile e strano ciò che ti ho detto...»

«anch'io.» soffiò lei riprendendosi, James la guardò stranito, incapace di comprendere, lei lo fissò dritto nei suoi occhi scuri ed angosciati «Anch'io James, io...sono innamorata di te...da almeno un anno».


«Al...posso entrare?» mormorò Scorpius in piedi sulla soglia della loro stanza. Per tutta risposta l'amico grugnì e il biondo lo prese come un assenso, anche se di questo non ne era sicuro.

«Per quanto hai intenzione di tenerci il muso? Tanto per sapere, eh!» continuò il ragazzo sedendosi sul letto e osservano il moretto disteso voltato dalla parte opposta alla sua.

«Per tutto il tempo necessario!» disse quest'ultimo fra i denti.

«Ah! Buono a sapersi, andiamo Al non fare l'idiota» Scorpius prese silenziosamente un cuscino e glielo diede in testa all'amico «e guardami quando ti parlo!». Albus si voltò inferocito ed agguantò anche lui un cuscino e glielo tirò con mira infallibile sul viso, in un momento fra i due scoppiò una guerra all'ultimo cuscino

«Ah! Io sarei l'idiota?!» berciò fra una cuscinata e l'altra «disse quello che si fa mia cugina alle mie spalle! Pensi che non l'avrei capito!? Diamine Scorpius io sono uno Slytherin in una famiglia di Gryffondor da generazioni! Perché non mi hai detto nulla!? Cazzo! Sono il tuo migliore amico! Sarei stato il primo ad essere felice per voi...»

«Albus, per Salazar! Vuoi calmarti?» rispose il biondo assestando un forte colpo sulla testa del moro, creando di conseguenza uno strappo sul cuscino e facendo volare via un sacco di piume che riempirono non solo il pavimento e il letto ma anche i due ragazzi, che ora si scrutavano seri e sospettosi respirando affannosamente.

«Non te l'abbiamo detto perché ce ne siamo resi conto da poco anche noi, Al!» sospirò Scorpius passandosi una mano sul volto stanco e pallido «è una cosa che è nata lentamente, noi non ne siamo stati sicuri fino a stanotte, se vogliamo essere sinceri, credimi amico, nessuno dei due voleva tenerti all'oscuro...Rose poi, che con i segreti è una frana» Al ridacchiò sommessamente, dando ragione all'amico «Se ti fossi venuto a dire che ho passato questi due ultimi mesi da schifo perché ero innamorato di tua cugina, mi avresti seriamente creduto? Niente bugie!».

Il moro ci rifletté per qualche istante poi sospirò «No, effettivamente no, ti avrei creduto sotto l'effetto di qualche pozione illegale...» lo Slytherin davanti a se ghignò «Vedi, nemmeno io ci volevo credere, e ho cercato di contrastarlo, e anche lei credimi ma ieri sera, quando l'ho vista entrare con quell'abito, stretta a Steeval io...io ho capito di essere capitolato, ho accettato la verità solo quando me la sono trovata davanti senza che potessi scappare...come facevo a parlarti di una cosa che ho accettato solo la notte scorsa? Perdonami Al, non era mia intenzione ferirti e nemmeno di Rose.» concluse con lo sguardo più luminoso e sincero che Albus avesse mai visto. Era sincero, gli aveva parlato con il cuore, cosa che Scorpius Hyperion Malfoy non faceva spesso e non con chiunque.

Alla fine il moro cedette ed alzò le mani in segno di resa, mentre un sorriso malandrino si distese sulle sue labbra.

«D'accordo! Anzi scusate voi ho avuto una reazione esagerata, probabilmente...solo che una scena del genere, cioè voi due, non è una cosa che succede spesso!» Scorpius rise concorde con l'amico «Lo so, Al, lo so...è abbastanza strano per noi, figurati per te che ci hai sempre visti maledirci ed insultarci per tutti questi anni!»

«Già! Ora che ci penso, col senno di poi...la vostra era tutta tensione sessuale repressa!» e per poco il biondo non si strozzò con la sua stessa saliva a quelle parole «Al! Ma che diavolo vai dicendo?!» il moro fece un ghigno made-in-Malfoy «Oh oh andiamo! Adesso non fare lo scandalizzato! Da quel che so mia cugina è un bocconcino prelibato» entrambi fecero una smorfia contrariata al pensiero di quanti schifosi esseri sbavassero senza ritegno dietro alla ragazza «ma sono davvero contento che sia tu» disse battendo amichevolmente una pacca sulla spalla di Scorpius il quale gli sorrise grato «forse, inconsciamente ho sempre sperato che questo accadesse! coppia più esplosiva non c'è! Avrai il tuo bel daffare con lei, ne sei consapevole vero?» lui annuì divertito. Poi Albus si bloccò di colpo facendo preoccupare immediatamente l'amico, poi il moro lo guardò di sottecchi e un bel sorriso ancora più malandrino del precedente illuminò il suo volto «così...hai detto di essere innamorato di Rose, eh?» celiò con finta innocenza gustandosi la reazione, mai vista prima, del migliore amico.

Vide, nella semi oscurità della stanza, le guance notoriamente candide di Scorpius imporporarsi improvvisamente, un forte rossore si dilagò su tutto il viso, il leggendario autocontrollo del bel biondino se ne andò a farsi un giro lasciandolo inebetito ed incapace di mettere insieme una frase di senso compiuto. Era uno spettacolo senza precedenti, Albus capì che il suo caro amico era davvero capitolato davanti all'adorata cugina, l'algido Scorpius non c'era più, lasciando il posto ad un sedicenne impacciato alle prese con dei sentimenti veri e potenti per la prima volta.

Scorpius ci mise qualche minuto per riprendere il controllo, si schiaffò una mano sul volto per calmarsi, quello che l'amico gli aveva detto, gli aveva fatto capire quando fossero in realtà profondi e radicati i sentimenti per Rose...non si trattava di una banale cotta, di un fuoco che ardeva improvvisamente e tanto rapidamente si spegneva, Rose era sempre stata una sfida per lui, fin da quando l'aveva conosciuta aveva sempre voluto che lei lo guardasse, lo ammirasse che si accorgesse che lui esisteva, per questo la tormentava, per questo cercava di superarla sempre negli esami, nel Quidditch, ogni pretesto era buono per lui e così si era convinto di odiarla perché lei non era una che potevi far capitolare facilmente, no, non piegava il capo docilmente, ubbidiente, era una combattente, che non aveva paura delle sfide anzi le amava ed ogni volta che Scorpius provava a superarla lei ci metteva il doppio dell'impegno per non perdere, troppo orgogliosi e troppo testardi.

Il biondo sorrise dolcemente...alla fine aveva sempre ammirato Rose. Non era come le altre ragazze che si sarebbero volentieri piegate ad ogni suo volere, no lei non accettava di essere seconda e sottomessa a nessuno, lei era Rose Weasley e non smetteva di ricordarlo alla gente, ogni giorno.

Gli venne improvvisamente da ridere «Mi sa che sono fregato per bene, amico!» Albus rise con lui «Mi sa proprio di sì».

«Beh vuol dire che è tutto sistemato, vero?» una voce dolce e femminile fece voltare i due giovani verso la porta. Rose Weasley se ne stava in piedi sull'uscio, l'espressione dubbiosa e leggermente angosciata. Al le sorrise mentre Scorpius la raggiungeva e l'abbracciava.

«E' tutto ok Rosie!» le assicurò il cugino. Il biondo le cinse la vita e la strinse ancora di più a se posandole un casto bacio fra i capelli «Hai visto? Ho sistemato tutto, come promesso» le sussurrò dolcemente all'orecchio in maniera che solo lei potesse sentire, la vicinanza a Scorpius fece arrossire la ragazza, che si ritrovò ad avere improvvisamente un gran caldo.

La ragazza sciolse l'abbraccio con il biondo e si precipitò dal cugino abbracciandolo e scusandosi, parlava così veloce che i due ragazzi capirono a stento qualche “scusa” e “mi dispiace” qua e là.

«Ehi su tranquilla! È tutto ok!» le assicurò il moro sciogliendo l'abbraccio spezza-ossa della rossa.

«Devo chiedervi un favore...» disse improvvisamente guardando entrambi «posso dormire qui stanotte?» il cuore di Scorpius fece una capriola, al pensiero di poter stringere la sua ragazza per il resto della notte. Sì, Scorpius aveva ormai deciso che Rose sarebbe diventata la sua ragazza.

«Come mai?» chiese Al sorpreso, la cugina abbassò lo sguardo non sapendo bene cosa dire per non tradire la cugina nell'altra stanza.

«Diciamo che non voglio disturbare Dominique...» rispose vaga, i due ragazzi la fissarono sospettosi «Altri segreti?» domandò il cugino evidentemente scontento. Rose annuì.

«Ma davvero Al non posso dire altro. Non riguarda me...quando Dominique se la sentirà sarà lei a spiegare, ma davvero non chiedetemi altro, non posso parlare, ho promesso!»

«Niente di illegale, vero?» domandò Scorpius a metà fra il preoccupato e curioso. Quando i segreti giravano fra il clan Potter-Weasley c'era sempre da temere qualche apocalisse.

«No no, tranquilli...solo non posso parlare! Quindi non aggiungete altro ok?» i due annuirono sconfitti «Bene, non so voi ma io ho un gran sonnoo» continuò sbadigliando «...allora dove dormo?» Albus ridacchio ed indicò il secondo letto in cui dormiva Scorpius, Rose si accoccolò fra le forti braccia del biondo cercando di tenere a bada il cuore che batteva impazzito, non avrebbe chiuso occhio ne era certa.

«Ehi piccioncini non fate niente che io farei, vi prego non vorrei subire altri traumi per stanotte!» scherzò ricevendo varie maledizioni ed una serie di improperi dai due “piccioncini”.

«Ah un'altra cosa, sarebbe meglio evitare apocalissi domattina quindi prima che l'intero clan si animi sarà il caso che nessuno ti trovi qui» Rose annuì d'accordo «Beh, notte ragazzi!» dichiarò Albus dando le spalle ai due.

«Buonanotte Rose» mormorò fra i suoi capelli il biondo, la ragazza si strinse più a lui e sorrise sul suo petto «Buonanotte Scorpius».

Morfeo accolse presto i due innamorati felici, stretti l'una fra le braccia dell'altro.

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