Ritorno all'ultimo Istante.

di Dully
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Capitolo Uno ***
Capitolo 3: *** Capitolo Due. ***
Capitolo 4: *** Capitolo Tre. ***
Capitolo 5: *** Capitolo Quattro ***
Capitolo 6: *** Capitolo Cinque ***
Capitolo 7: *** Capitolo Sei. ***
Capitolo 8: *** Capitolo Sette ***
Capitolo 9: *** Capitolo Otto. ***
Capitolo 10: *** Capitolo Nove. ***
Capitolo 11: *** Capitolo Dieci. ***
Capitolo 12: *** Capitolo Undici ***
Capitolo 13: *** Capitolo Dodici ***
Capitolo 14: *** Capitolo Tredici ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


Ritorno all'ultimo istante.

 

Prologo.

Dedicato a 979 e malatadite, che mi hanno sempre sostenuto!E a Meredith91 che mi ha messo fra le sue autrici preferite!

 

 

 

Aprì la usurata tenda del finestrino per ammirare i prati fioriti scomparire a causa della eleveta velocità del treno che ondeggiava sulle rotaie, muovendo via la matita appoggiata sul tavolino.

Con le cuffie nelle orecchie, si rimise a lavoro, riprendendo a leggere l'antico volume e a prendere appunti. Lo aveva letto più volte, c'erano interi capitoli scritti in una lingua a lei sconosciuta. Gli unici capitoli comprensibili erano scritti in un arcaico italiano con citazioni di antico inglese. Sbuffò e sorrise quando capì il significato di una frase. Non l'avrebbe mai detto, ma studiare quel libro per capire come distruggerlo, le stava piacendo.

Certo, era obbligata. Non aveva avuto molta scelta. Ma le avevano insegnato che una promessa rimane un fatto d'onore e lei aveva promesso ad Albus Silente che avrebbe risolto il mistero di quel libro che aveva causato la morte di molte persone.

Ascolò assorta la voce gracchiante della hostess e cominciò a radunare le sue cose. La stazione King's Cross era a pochi chilometri di distanza. Infilò tutto nel grande borsone che portava e sollevò la pesante valigia dalla gruccia e l'appoggiò a terra accanto a sé.

Il tempo per capire il significato di quelle parole e sarebbe tranquillamente scomparsa nel nulla. Londra era una città piena di gente e musica, avrebbe potuto immergersi in un nuovo contesto musicale e arricchire il suo bagaglio di studi moderni.

Scese e con passo sicuro, trascinò il suo bagaglio fino all'uscita per i taxi. Ne fermò uno e una volta caricato il pesante bagaglio lo spedì in nel centro della città.

L'auto si fermò davanti a una dimora fatta in mattoni rossi e bianchi. Sorrise, una delle tante proprietà che si erano salvati dalla crisi economica che cominciava ad abbattersi distruggendo interi castelli finanziari.

Un uomo ben vestito ne uscì e le venne incontro con passo leggero. Fece un revenziale inclino. -Signorina Pitti. E' un piacere riaverla in Inghilterra.- disse l'uomo.

Idra gli sorrise affabile. - Anche per me.-

_________________

Sistemò la sua camera con un incantesimo che aveva imparato da sola, negli ultimi giorni.

Aveva acceso con un colpo di bacchetta la musica e si aggirava in quella che un tempo era stata una delle tante case dei Rosier. Ripercorse con gli occhi le decorazioni della stanza di sua madre che ora era la sua. Era rimasta uguale,così il custode dei beni dei Rosier, il vecchio maggiordomo Peter Senliz, le aveva detto.

Un grande letto a baldacchino con tende nere, un grande armadio incantanto e decine di volumi di magia posti in modo ordinato sulla grande libreria. Aprì la finestra e respirò l'aria fresca di quella mattina.

Non si voltò nemmeno quando sentì un sonoro crack alle sue spalle.

-E' un piacere rivederla signorina Pitti!- esclamò la voce squillante del preside di Hogwarts. Idra sbuffò e si voltò lentamente, salutandolo brevemente.

-Che cosa desidera?-

-Solo qualche informazione sul libro e sulle sue ricerche.-

-Tutto quello che ho scoperto lo trova in questi appunti.- Idra aprì la borsa e tirò fuori una pesante agenda sulla quale vi erano pagine e pagine di appunti.

-Può farne una copia, sinceramente non capisco interi capitoli, sono scritti in una lingua a me sconosciuta. Credo sia Rune o qualcosa di arcaico.-

-Rune ha detto?- ripeté l'uomo. - Purtroppo non credo che lei abbia una vera conoscenza delle Rune, o sbaglio?- aggiunse l'anzione mago.

L'unica risposta che ricevette fu un grugnito.

-Bene, Hogwarts é pieno di libri e la professoressa Babbling sarà lieta di aiutarla. Non sarà obbligata a frequentare le altre lezioni. potrà disporre della conoscenza di tutti i professori e degli studenti più brillanti, per noi questo é un compito vitale,abbiamo bisogno di sapere cosa contiene e come distruggerlo.-

Idra lo guardò seria. Oramai non c'era minuto che non pensasse a quella possibilità. Frequentare Hogwarts, vivere per pochi mesi in quel castello che per sette anni, in cui per sette anni sua madre era vissuta.

Annuì.

In fondo che male c'era?

Nessuno.

Doveva solo imparare quella lingua e tradurre il lbro il più in fretta possibile e poi allontanarsi da quel mondo, lasciarselo alle spalle.

Poteva farlo.

Doveva farlo.

Il preside sorrise e la salutò dicendole che a breve avrebbe ricevuto una lettera dall'Istituto con tutte le istruzioni per trasferirsi.

Idra chiuse la finestra e si sdraiò su quel letto morbido e dalle coperte verdi.

-Ciao mamma!- mormorò. Lentamente accanto a lei comparve una figura pallida, etera e scintillante. Era una donna sulla trentina con occhi scuri e capelli castani. Le labbre incurvate in un dolce sorriso.

La figura non parlò, si limitò ad annuire a sorriderle.

Idra la fissò, una sensazione di calore l'avvolse, forse andare ad Hogwarts era la scelta giusta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Sono tornata con questo (a parer mio, bruttissimo prologo) nuovo capitolo che sancisce l'inizio di una nuova ff, " Ritorno all'ultimo istante".

Questo é il seguito di " Bad Romance, Semplici Scelte", consiglio a tutti di fare una veloce lettura della storia precedente...Se potete!!

Cmq faccio un breve riassunto.

Idra Rosier Pitti é la figlia di Pierfrancesco Pitti, discendente diretto dell'antica e potente famiglia fiorentina e fondatori delle Shyden Bank, e di Elizabeth Rosier, deceduta quasi dieci anni prima, Mangiamorte e sorella del pericoloso Evan Rosier, in missione per conto del Signore Oscuro.

La famiglia Pitti ha ereditato un libro che contiene formule antiche e potenti che inducono chiunque o alla pazzia o al male. Un oggetto che contiene un pezzo dell'anima di Lord Voldemort. Il racconto parte dalla fine della Seconda Guerra ed ha come protagonisti,

Draco Lucius Malfoy, Blaise Zabini, Il trio protagonista, Silente, la famiglia Weasley,Malfoy, Pitti e tanti altri con ruoli minori.

Spero vi piaccia!!

Rispondo alle recensioni dell'ultimo capitolo:

979: Grazie mille per il tuo supporto!!!!!!!!!!!!!!!! Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo di qst nuova ff.

malatadite: Hola!!!!!!!! Eccomi di nuovo qui! Spero ti piaccia anche questo nuovo inizio!!!

Speroooooooooooooooooooooooo vi piaccia.

Fatemi sapere!!

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Capitolo Uno ***


 

 

Ritorno all'ultimo istante.

 

Capitolo Uno.

 

 

Respirò a fondo l'odore di libri e di chiuso che quella biblioteca aveva ogni inizio d'anno,prima che centinaia di studenti si riversassero fra le sue mura per studiare o disturbare.

Scostò un ricciolo castano dagli occhi e posò il suo sguardo al paesaggio incorniciato dalla vetrata. Poteva vedere chiaramente le piccole dune erbose, lo scuro specchio d'acqua del Lago, gli alti alberi della Foresta Proibita che per lei non lo fu mai.

Sorrise nel vedere alcuni ragazzini del primo anno correre per l'immenso parco. La guerra era finita, conclusa. I nuovi studenti potevano cominciare a vivere pienamente la loro adoloscenza in un mondo che non aveva più minacce per loro.

Sobbalzò quando sentì una mano caldo appoggiarsi sulla sua spalla, si voltò lentamente ed incontrò gli occhi smeraldo del "Prescelto". Lui gli sorrise.

-Sapevo di trovarti qui, come stai?- chiese gentilmente mentre si appoggiava sul piccolo cornicione.

-Bene, piuttosto dimmi cosa ti ha detto Silente?-

Le labbra di Harry Potter si incurvarono in un sorriso, notando come certe cose non cambino mai.

-Non ti devi preoccupare più di tanto. Il peggio é passato,Hermione.E' solo rimasto un libro di cui solo Silente ne era a conoscenza. Ci ha chiesto di controllare una nuova studentessa che arriverà fra pochi giorni, lei ci potrà dare una mano più concreta.-

Hermione Granger annuì e i due Grifondoro si misero a chiaccherare del più e del meno fino a quando una ragazza dagli occhi stranulati e dalla chioma bionda li incontrò, raccontando dell'esistenza di creature visibili solo a lei.

_______________

Nello studio del preside vi era un'insolita calca di gente che aspettava in religioso silenzio che il loro datore di lavoro parlasse.

L'anziano umano si toccò la punta della sua barba argentea e fece accomodare il corpo docente su comode poltrone dorate.

-Vi ho invitato tutti qui per avvertirvi dell'arrivo di una nuova studentessa.-

Un brusio si levò dagli insengnanti, per una notizia del genere bastava una semplice lettera.

-La ragazza ha diciasette anni, di origini italiane, ma parla un perfetto inglese. La cosa particolare, che la rende diversa, é il fatto che questo é il suo primo anno di istruzione magica.-

La professoressa McGranitt sgranò gli occhi e ricacciò indietro velocemente gli occhiali quadrati. - Albus, la trovo una cosa....impossibile. Avrà sicuramente frequentato l'istituto di magia italiano o quello francese...-

-Minerva, mi dispiace, ma la ragazza ha rifiutato persino la nostra iscrizione. Lei...non ama in modo particolare la magia. Direi quasi che la detesta. E' solo per circostanze più grandi di lei, che si ritroverà a studiare da noi. Come ben sapete anche nel mondo Babbano sta per cominciare un periodo di grande tensione, e la famiglia della nostra nuova studentessa é coinvolta in prima linea.-

-La signorina Pitti ha, inoltre, un compito molto importante da portare a termine. Vi pregheri di non dare troppo peso del suo possibile rifiuto. E' una ragazza confusa.-

Il corpo docente cominciò a storcere il naso, avrebbero preferito un nuovo anno scolastico tranquillo e sereno, invece, una nuova minaccia si stava per abbattere nelle loro aule.

Una minaccia Babbana.

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-Siamo nella merda.- disse Luca coprendosi il stanco volto con le sue grandi mani. - Se andiamo avanti così, saremo costretti a dichiarare la banca rotta per la Shyden americana.-

Idra buttò giù un lungo sorso di whisky, distese le gambe lungo il divanetto dello studio del cugino.

-Che dicono gli altri?-

-Tuo padre e Vittorio insistono per andare avanti con la stessa condotta. Io e mio padre vogliamo chiudere prima che sia troppo tardi. Ora possiamo garantire a molti una degna liquidazione. Non possiamo fare come quei coglioni della Leman Brothers.-

-Allora avete anche il mio voto, posso giocarmi qualche azione se ritenete necessario.- I due cugini si sorrisero.

-Sono contento che almeno tu possa andartene. Ti farà bene allontanarti dalla famiglia per un po'. Idra hai un futuro splendido davanti, musica, arte e ingegno. Ti invidio perché hai talento in qualcosa, sfruttalo e non dimenticarti che tua madre é sempre fiera di te.- si voltò verso la cugina e con un dito le cancellò una solitaria lacrima.

-Grazie, Luca. Ti voglio bene.- si strinsero in un veloce abbraccio ed Idra uscì seguita dallo studio, percorrendo lentamente la sede inglese dell'impero economico della sua famiglia.

Si mise gli occhiali scuri e un largo capello del medesimo colore.

All'uscita secondaria c'erano una piccola folla di giornalisti e fotografi che appena la videro la coprirono di urla,parole e flash. Come se nulla fosse, Idra proseguì aiutata dalla sicurezza e raggiunse la portiera dell'auto del maggiordomo.

-Corri che siamo in ritardo.- gli disse mentre lui partiva sgommando.

Si tolse la giacca scura e sbottonò la camicia accollata.

-Allora é vero quello che dicono i giornali?- domandò Peter.

-Il sistema economico é completamente fallito. Stiamo perdendo milioni di dollari ogni giorno. La gente fra qualche mese comincerà a perdere il lavoro, a non consumare più, ad arrabbiarsi. Quello che per ora sono giochi virtuali, fra poco coinvolgeranno tutti. Dallo studente alla maestra, dall'avvocato al manager.-

-Saranno tempi duri per i Babbani.- disse laconico l'uomo alla guida.

-No, saranno tempi di merda.- ribatté Idra tirando un pugno al sedile di fianco a lei.

Arrivarono in orario perfetto alla stazione di King's Cross, il maggiordomo l'aiuto a caricare i bagagli sul carrello e la portò fino al binario non accorgerdonsi del viso perplesso della ragazza.

-Scusa, ma dov'è? Qui c'è solo binario nove e binario dieci.-

Peter ridacchiò facendo inviperire la ragazza, indicò un muretto.

-Il binario giusto é lì. Devi passare oltre al muretto tra il binario nove e dieci.-

L'uomo prese il carello e oltrepassò senza essere visto da nessuno il muro.

Idra non mosse un muscolo e si guardò intorno.

-Che diavoleria é?- mormorò muovendo qualche passo e con una mano toccò il muro. Le sue dita sfiorarono il mattone senza toccarlo veramente, affondò incerta la mano e la vide scomparire del tutto, avvolta dal muro.

Poi si sentì strattonare la mano e tutto il corpo finì oltre il falso muro.

Aprì gli occhi che aveva chiuso istintivamente.

-Signorina é veramente in ritardo.Deve salire i suoi bagagli si trovano al terzo scompartimento. Purtroppo non ci sono studenti in ritardo. E' l'unica passeggiera.-

Fu ulterioramente spinta sulle scalette in ferro battuto del treno che fischiava.

-Cosa? Ma questo é un treno a vapore!- gracciò lei. - Ma dico io?E la sicurezza della gente?-

L'uomo sbuffò. - Senta, questo non é un treno normale, é un treno magico!- detto questo le diede un'ultima spinta e chiuse con la bacchetta la piccola porta di legno.

Idra batté una mano contro il vetro e cercò con una spallata di aprire.

-Apri immediatamente!.-gridò. -Apri questa cazzo di porta!!-

Il maggiordomo sorrise e indietreggiò di qualche passo salutandola con una mano mentre il treno partiva lento.

La ragazza smise di forzare la porta ed imprecare.

La sua vita era appena cambiata.

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Tornata... diciamo che qst é un cap. introduttivo...dal prossimo ci ritroveremo nel castello tanto amato da molti di noi!!

Meredith91: Grazie mille x il tuo entusiasmo!!! Spero che ti piaccia anke il seguito!!!

979: Mi manca ancora qualche cap e finirò di legg la tua ff...che mi piace sempre più!! In qst cap...idra lascia una situazione non proprio rosea...e diciamo che da qui in poi...avrà qualche difficoltà con il mondo magico... XD Un bacio e al prossimo aggiornamento!!

 

Dully

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** Capitolo Due. ***


 

 

Ritorno all'ultimo istante.

 

Capitolo Due.

La musica.

Aveva dovuto abbandonarla.

Lasciarla.

Diamine, era stato più difficile di quando lasciò definitivamente Roberto.

Più complesso di quando vide per l'ultima volta la schiena di Malfoy allontanarsi e scomparire.

Più duro.

Scacciò via quel pensiero e smise di suonare il violino, con una mano seguì il contorno della snella figura dello strumento,lo richiuse nella custodia,lasciando andare via un sospiro di tristezza. Forse se avesse trovato la soluzione di quel libro in fretta avrebbe potuto frequentare i corsi primaverili della Juilliard di New York.Ma qualcosa le diceva che non ci sarebbe riuscita,in tempo.

Sbuffò e si portò indientro una ciocca ribelle dietro l'orecchio.

Sorrise pensando al suo piano geniale per destabilizzare quella scuola di reietti.

Visto che era costretta a prendere lezioni di Antiche Rune, il poco tempo libero che aveva lo avrebbe utilizzato per disturbare,essere al centro dell'attenzione,destabilizzare.

"Sconfiggere il nemico senza combattere, é la massima abilità"

Recitò più volte quella frase che aveva scritto con un pennarello rosso sulla pagina di quaderno. Quei maghi, si disse, non avevano idea di chi stesse per arrivare.

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Chiuse gli occhi e incrociò le braccia sotto la sua nuca.

Il silenzio.

Era stata la compagna di molti notti, alzò lo sguardo e uno strano sorriso gli comparì sul volto, un bicchiere di whisky era lì che lo aspettava. Con un veloce gesto della bacchetta,apellò il bicchiere che bevve tutto d'un fiato. La sua gola rimaneva comunque secca.

Si passò una mano fra i capelli biondi ed appoggiò il bicchiere sulla tempia.

Inspirò profondamente, irritato da quel corpo nascosto fra le coperte aggrovigliate.

Non riusciva nemmeno a ricordarsi come mai fossero già finiti a letto. Lei e lui.

Draco rammentava di aver alzato il gomito insieme a Nott già dalla prima sera passata ad Hogwarts, di aver osservato tutta la sera Astoria. Era cambiata. Cresciuta di qualche centimetro, con i lunghi capelli biondi che scendevano delicati sul viso pallido quasi quanto il suo e gli occhi di un'intenso castano, le curve al punto giusto e l'aria maliziosa.

Eppure mentre la baciava in un angolo della Sala Comune, la sua mente lo infastidiva con le brevi immagini di una ragazza dai capelli scuri.

Lei.

Lei e i suoi occhi.

Lei e il suo sorriso.

Si mise rabbioso una camicia qualunque ed uscì,sapendo benissimo che l'unica persona sveglia la domenica mattina a Serpeverde era il suo compagno,Blaise Zabini.

Lo trovò seduto in una delle poltrone vicine al camino acceso. Le mani sulla gamba ancora dolorante, la massaggiava allevviandone il dolore.

-Ehi.-

-Ehi.-

Draco si sedette poco lontano da lui,volgendo lo sguardo da un'altra parte. Non avrebbe mai avuto le parole adatte per dire qualcosa. Entrambi erano stati puniti dal destino. Malfoy non poteva avere accanto a sé sua madre,l'unica persona che amasse. Zabini,invece, venne condannato a una vita di dolore fisico.

-Che é successo ieri sera con la piccola Greengrass?- domandò lui coprendo la gamba con una coperta.

-Me la sono fatta,avevo bisogno di una scopata degna di questo nome.- rispose ironico Malfoy, ignorando lo sguardo curioso dell'amico.

-Devo supporre che l'italiana é passata in secondo piano?Oppure era un mero modo per dimenticarla?- Zabini gli lanciò un'occhiata truce. Nonostante fosse una Babbana convinta e rinegasse le proprie origini magiche, Idra era l'unica ragazza che era riuscita a far crollare il suo migliore amico. La sua maschera era decisamente piena di crepe, che però, dopo qualche passata ad Hogwarts aveva contribuito a rinsaldare.

-Fatti i cazzi tuoi, Zabini.- sbottò il biondo,fece comparire altro whisky che divise con l'amico.

Una lunga domenica lo aspettava.

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Si guardò allo specchio.

I capelli scuri scendevano ordinariamente legati lungo la spalla destra.

Indossò un cerchietto nero ed anonimo per allontanare la frangia e far risaltare gli occhi azzurri sapientemente truccati in modo quasi invisibile. Ignorò l'esplicita richiesta del preside,sull'obbligo di indossare una divisa. Una cosa talmente british che la faceva rabbrividire.

Lei era una Pitti. Lei era italiana. Optò per un paio di jeans neri,una maglietta bianca e una giacchetta anch'essa scura,giusto per proteggiersi da quel vento serale che si abbatteva sulle campagne scozzesi.

Il treno fischiò,rallentando.

Era arrivata.

Chiuse gli occhi e s'inginocchio sulle fredde mattonelle di quel bagno inverosibilmente pulito e spazioso.

Non pregava da tempo e con un sospiro,recitò la preghiera.

-Angelo di Dio, che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen.-

Si alzò di scatto e s'incamminò per il corridoio deserto a prendere le sue valigie, ma trovò soltanto la sua borsa viola e la custodia del violino.

Doveva essere passato un facchino o qualche strana magia, aveva risolto tutto.

Scese incerta dal treno e si voltò alla ricerca di qualche cartello informativo o di una persona per bene a cui chiedere.

Girò la testa verso la coda del treno e quello che vide la fece mancare il respiro.

Un uomo? O qualcosa di umano,alto quanto una collinetta, grosso e gigante,camminava con passo sicuro verso di lei...

-Signorina Piti! Ciao,eh!- Idra appoggiò una mano al treno,tentando di non andare in asfissia.

-Sa...Salve.-

-Signorina ci devo dire una cosa, dobbiamo sbrigarci altrimenti qui si fa notte. Oggi c'è la cena d'apertura e domani le lezioni.Lo sai che sarai una mia studentess?.- Appena sentì l'ultima frase, Idra temette di morire per infarto.

La ragazza si sventolò una mano sotto il mento, per riprendersi o almeno distrarsi e con passo incerto lo seguì allontanarsi dalla banchina.

La sua mente era andata in tilt. Quello non era un uomo normale?, si chiese.

La fece salire su una specie di carozza trainata da cavalli dal muso nero e gli occhi spettrali, una sensazione di paura le schiacciò il petto.

-Felice di venire a studiare ad Hogwarts?- disse quell'uomo gigantesco.

-No.- rispose secca Idra, ignorando lo sguardo perplesso dell'accompagnatore.

Si sistemò al meglio,imprecando flebilmente quando scoprì l'inesistenza di una cintura di sicurezza.

Poco dopo l'uomo le urlò qualcosa nell'orecchio e con una manata la schiacciò contro il finestrino.

-Questo é il castello. Questa sarà la tua nouva casa!- squittì l'uomo, rompendole un timpano.

-Ma che casa e casa! Casa mia é Villa Elsa!- ribatté lei e con un sospiro di sollievo scese da quella zucca con le ruote.

Si fermò ad osservare l'imponente struttura.

Nella sua testa cominciò a levarsi una lieve melodia di archi e percussioni,come i motivetti jazz degli anni 30'.

L'architettura gotica rendeva il castello spettrale e poco rassicurante. Ma qualcosa l'affascinava, Qualcosa di poetico, finemente romantico. Sembrava una rosa decaduta,con le sue crepe e i suoi gradoni in pietra.

Niente di magico e colorato, come si era immaginata.

-Allora e proprio vero che c'è stata una guerra.- mormorò salendo con grazia i gradoni per arrivare a una grande porta socchiusa.

Non c'era nessuno per il corridoio illuminato dalla luce fioca di alcune lampade.

Da quella che doveva essere una grande mensa si sentivano risate e vociare tipico di una scuola. Un brivido le corse per la schiena.

-Idra Pitti, si va in scena.- disse a voce alta e con una mano spinse la pesante porta obbligandola ad aprirsi.

 

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Un bacio a tt quelli che stanno leggendo qst ff.

Grazie a:

-alala

-meredith91

-zamby88

-mileyxxx

-liala90

-kami133

ke stanno leggendo qst ff!!!!!!!!!!!!!!

P.S. come avrete visto qst ff fa parte di una serie:

Take my heart and please,don't break it.

Citazione tratta da Nat King Cole, in LOVE, bellissima canzone e bellissima voce.

Risp alle recensioni:

-liala90: sn contentissima di sapere che hai letto anche la prima storia!! Grazie x i complimenti e ti ringrazio per il futuro supporto!! Odio essere banale o scontata, é per questo che mi piace concentrarmi sulla trama,che per me deve essere sempre abbastanza movimentata o cmq non scontata. Un bacione!

-Meredith91: Ecco qui una piccola apparizione di Draco e Blaise. Diciamo che siamo alle solite? U.U, nel prossimo capitolo vedrai in che casa verrà smistata e la sua accoglienza!! Anzi più in basso propongo un sondaggio!! La famiglia della protagonista rimarrà sempre da sfondo, perké serve per definire un paio di situazioni ke si creeranno in futuro...Cmq hai visto Idra ha già avuto un infarto vedendo Hagrid...mi sa che ci rimane secca!! Un abbraccio.

Sondaggino:

Secondo voi in ke Casa verrà smistata Idra? e Perché?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** Capitolo Tre. ***


 

 

Ritorno all'ultimo istante.

"Vibra mi mente al pensar
en la posibilidad
de encontrar un rumbo diferente"

Gotan Project-Diferente

 

Capitolo Quattro.

 

 

 

 

Blaise Zabini scosse la testa nel vedere il suo amico avanzare con la testa alta,ignorando le occhiatacce della maggior parte della scuola. Si sedette accanto a lui,sbuffando.

-Guardali! Se ne stanno lì a fissarci come se fossimi dei Vermicoli giganti!- sbottò.

-Mah, non li puoi mica biasimare, ora sono loro ad avere il coltello dalla parte dell' amico.- disse Nott che si stava servendo di una montagna di carne,sotto gli occhi disgustati di Malfoy.

Zabini si guardò intorno, tutti i tavoli era occupati da studenti allegri, tutti tranne il tavolo di Serpeverde. Quell'anno si erano presentati poco più della metà,la maggior parte aveva dovuo fare i conti con la guerra,l'esilio e le condanne del Winzegamot.

I Grifondoro,già durante il viaggio in treno, non persero occasione di farsi gioco delle Serpi, seguiti dagli altri.

Serpeverde, la casata del disonore, dei traditori,degli omicidi, dei folli.

Draco Malfoy si versò del vino,scoccando una strana occhiata ad Astoria.

-Ehi, la smetti di fissarla così?- lo sgridò Blaise.

-Perchè?- domandò irritato il biondo posando il bicchiere sul tavolo.

-Semplice, sappiamo entrambi come finirà, la userai come valvola di sfogo per una decina di giorni, o forse per un mese intero. Poi in un modo o nell'altra ti stuferà e la lascerai.Ma non giocare con il fuoco, lei é destinata a diventare la signora Malfoy.- bisbigliò Zabini.

Draco strinse le mani, cercando di rimanere impassibile e distolse lo sguardo dalla ragazza,che gli sorrideva maliziosa.

-Stasera venite in camera mia, ho delle bottiglie di alcool talmente forti che vi faranno sballare!- disse Theo Nott ai due compagni davanti a loro che risposero che una sonora sbronzata ci voleva proprio.

Stavano discutendo sul nuovo anno scolastico quando sentirono la pesante porta della Sala Grande aprirsi.

Tutti gli studenti e professori allungarono il collo.

Una figura si presentò nell'immensa stanza.

Draco Malfoy sputò il vino, fin troppo sconvolto da quella che secondo il suo cervello,era una visione terrificante.

Blaise Zabini aprì in modo osceno la sua bocca, decisamente impreparato a quello che stava vedendo.

Idra Rosier-Pitti si fermò a pochi passi dalla porta.

Alzò lo sguardo e fissò l'intera scolaresca, inarcò un sopracciglio e le sue labbra rosee s'inarcarono in un criptico sorriso.

Avanzò nel mezzo, lenta, godendosi gli occhi fissi su di lei.

Il preside si alzò e scese le scale stringendole la mano con un caloroso sorriso.

-Ah, è un piacere averti di già qui, ti aspettavamo lunedì.- disse lui.

Idra fece un cenno con la testa e il preside l'accompagnò sul palco.

-E' con immenso piacere che vi presento una nuova compagna di studi, la signorina Pitti. Sono sicuro che l'accoglierete con il tipico calore di Hogwarts.- disse il preside ai suoi studenti piuttosto perplessi.

-Minerva, potresti portare qui il cappello?-

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Un cappello? A che poteva servire un cappello in una situazione del genere?- si domandò Idra fissando una donna sulla sessantina, magra e dal viso severo porre al centro del palco un cappello usurato dal tempo, appoggiato a un piccolo sgabello. La ragazza posò la borsa e la custodia del violino a terra,accanto al legiò del preside.

La donna le indicò la sedia, sulla quale lei si sedette un poco incerta.

Idra scoccò uno strano sguardo ai presenti e si calò il cappello in testa.

Sussultò quando lo sentì muoversi.

-Vediamo un po' chi abbiamo qui...Ah, una delle ultimi eredi della famiglia Rosier, c'è molto Serpeverde in te...Il sangue, l'ambizione, l'arte del mentire a sé stessi e per convenienza...Eppure sento che non é la tua strada. Non é il tuo destino. C'è coraggio in te, determinazione e celato nel tuo cuore, molta bontà. Ma il tuo genio,la tua sete di conoscenza, di sapere ti spinge oltre ogni limite umano...Che scelta difficile.-

-Che sarà mai, una Casa vale l'altra!- sbottò mentalmente la ragazza.

-Davvero,crede questo sSignorina Pitti? Mi rendo conto che alla sua età, essere sismistata é un po' noioso ed inutile, ma le consiglierei caldamente di riflettere sull'importanza di avere una casa,di un luogo familiare. Mi trovo in grosse difficoltà, nemmeno con la signora Jones e il signorino Potter ho pensato così a lungo...-

-Non mi sembra complicato...Un posto vale l'altro,no?-

-Assolutamente no! Le Case formano il carattere degli studenti, dei futuri maghi e delle future streghe della società magica...-

-Ma perchè etichettare tutti? Semplice, rinchiudere dei cretini che si credeno degli dei scesi in terra perché hanno una bacchetta, etichettarli e spedirli in casuccie goliardiche...-

-Alt!Alt! Ho capito dove sta andando il discorso...Bene, Ho deciso...- il cappello si schiarì la voce. - La signorina Pitti é stata assegnata... A NESSUNA CASA!-

La sua voce tuonò sulla grande sala, facendo sobbalzare ogni singola persona seduta.

- O meglio, ogni frequenterà a mesi alterni ogni casa di questa scuola a cominciare dai Grifondoro!- gracchiò il cappello prima di mettere il broncio e assopirisi.

Idra spalancò la bocca. Si alzò,incerta sul da farsi, e presa da un'incontenibile scoppio di risa, prese la sua borsa e la custodia del violino e scese le scale.

I Grifondoro avevano assistito basiti e qualcuno si azzardò a fare un flebile applauso.

Idra li passò accanto, vide un ragazzo dai capelli rossi tenere in mano la bottiglia di vino che stava versando al bicchiere.

La ragazza gli prese il calice,con maestria, e lo sorseggiò uscendo tranquilla dalla sala, lasciandosi alle spalle,occhiate allibite e curiosi.

 

 

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Un bacio a tt quelli che stanno leggendo qst ff.

Grazie a:

-alala

-meredith91

-zamby88

-mileyxxx

-liala90

-kami133

Come avrete letto, a Idra le etichette non piaccioni proprio!!!

Risp alle recensioni:

-liala90: Ecco il capitolo, spero ti sia piaciuto. In realtà agli inizi di Bad Romance pensavo di farla finire a Serpeverde, ma poi ho visto come sia particolare ed unica Idra,che mi sembrava un delitto!! Adoro Georgina in Gossip Girl XDXD!! Nel prossimo cap...le malelingue di Hogwarts cominceranno a parlare... U.U

-979: Sorpresa?? Spero in positivo...Ecco a che risultati si combina a provocare il cappello... U.U, Grazie mille x i complimenti...fra pochi cap. (2-3) entreremo nel vero cuore della ff,perchè Idra ha un compito molto importante da mandare avanti...

 

Visto che il sondaggio é piaciuto ed ho ricevuto calorose rec.

Vi ripeto un nuovo sondaggino...

Secondo voi chi avrà il coraggio di avvicinarsi a Idra, senza secondi fini?

E come reagirà questa pazzoide U.U?

 

N.B. il cappello parlante...quel giorno era veramente fuori di testa...troppo vino...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** Capitolo Quattro ***


 

 

Ritorno all'ultimo istante.

Capitolo Quattro

 

I want to be forgotten,
and I don't want to be reminded.
You say "please don't make this harder."
No, I won't yet.

(The Strokes-What ever happened)

 

 

Hermione Granger, caposcuola e migliore studentessa della scuola da decenni, si sistemò la cravatta rossa ed arancione in mezzo al colletto inamidato. Sorrise alla sua immagine, il primo giorno di scuola stava per cominciare. L'ultimo anno di scuola, l'unico senza minacce dall'esterno. Si mise la borsa in spalla e scese le scale allegra salutando con un cenno ogni studentessa che incontrava lungo i corridoio del dormitorio.

-Ehi, Hermione, c'è bisogno di te!- le grida Ginny Weasley che le prese un braccio e cominciò a trascinarla fino all'ultimo piano. Si fermarono davanti a una porta da cui si poteva sentire perfettamente una persona urlare a squarciagola.

-Io credo che sia meglio controllare.- dice il Caposcuola tirando fuori la sua bacchetta e puntandola contro la porta che si aprì velocemente. Ginny Weasley si precipitò dentro pronta a qualunque scenario di morte o di sangue, ma non a quello che vide.

Le urla provenivano da due scatole nere poste sotto la scrivania di cedro della proprietaria che se ne stava sdraiata sul letto a leggere un libro.

-Salve, in che cosa posso esservi d'aiuto?- domandò non distogliendo nemmeno gli occhi dal libro.

-Credevamo che qualcuno...- disse la Granger indicando le casse.

-Ah, quella é musica.- rispose Idra. -dubito che sappiate cosa sia, ma é innocua,non morde sapete?- disse scoppiando a ridere sommessamente. Hermione sbuffò contrariata e se ne andò,mentre l'amica dai capelli rossi rimase nella stanza.

-Quindi é vero quello che si dice in giro?- chiese chiudendo la porta ed appoggiandosi ad essa.

-Dipende da quello che si dice in giro.- Idra si alzò a sedere e chiuse il libro. Fissò incuriosita la ragazza. Aveva dei lunghi capelli rossi,lasciati sciolti sulle spalle, gli occhi azzurri e un centinaio di lentiggini.

-Ci sono diverse voci che girano da ieri, ero solo curiosa di sapere qualche informazione in più.-

Idra scoccò la lingua un poco irritata. - Il galateo mi obbliga a presentarmi. Idra Elizabeth Pitti, di Elsa, in Toscana.- tese una mano verso la ragazza che la guardava aggrottando la fronte.

-Io sono Ginevra Weasley, ma puoi chiamarmi Ginny.- la strinse calorosamente sorridendole. Dopo qualche frase buttata qui e là, si separarono e Idra rimase nella sua stanza privata. Era rimasta piacevolemente colpita dai modi diretti della ragazza, forse i maghi e le streghe non erano poi così male come pensava. Gettò un'occhiata veloce alla divisa appesa all'anta dell'armadio. La prese e la buttò sul pavimento con fare rabbioso. L'unica uniforme a cui era fedele apparteneva al Conservatorio Cherubini. Sorrise, forse aveva trovato qualcosa da mettersi per la mattinata.

____________________________________________

 

Ginevra Weasley raggiunse in fretta i suoi amici e il suo fidanzato, troppo concentrati a lamentarsi dell'orario per accorgersi della sua smorfia divertita.

-Vi rendete conto, ancora Pozioni con le Serpi! Perfino Trasfigurazione la dobbiamo fare con quei cretini!- sbottò suo fratello, Ronald Weasley.

-Sempre le solite storie Ron!- sbottò Hermione fissandolo inviperita.-Alla fine un orario vale l'altro, conta solo la lezione!-sentenziò,ricevendo un'occhiataccia da parte di Ron,Harry e Ginny. La ragazza dai capelli ricci continuò a spalmare la marmellata sulla sua fetta. Era molto attenta al suo lavoro finché qualcuno gridò e la distrasse.

Un ragazzino del primo anno correva a perdifiato mentre dietro di lui, una ragazza, quella ragazza, lo inseguiva a bordo di una tavoletta di legno. La camicia azzurra usciva fuori dai jeans neri, la frangia era trattenuta da una cravatta nera,annodata alla nuca. Se quella era una divisa, sicuramente non apparteneva ad Hogwarts. Fermò la sua folle corsa di fianco a Ginny che le sorrise.

-Alla fine sei scesa.-commentò la rossa.

-Morire di fame non é così divertente.- rispose l'altra sedendosi e cominciando a mangiare con appetito.

-Già, scusa ma tu chi sei?- domandò la Caposcuola, certa di aver già visto quella faccia.

-Non mi riconosci? A furia di ricordarvi formule magiche vi si é fuso il cervello?- domandò addentando una fetta di torta.

Il straordinario cervello di Hermione la riportò indietro fino a qualche mese prima quando si trovava a collaborare al Ministero. Eccola, l'odiosa snob.

-Vi conoscete?- domandò la rossa.

-Solo di vista.- Idra alzò gli occhi e notò l'arrivo del preside verso di lei. -Oh, sta arrivando il vecchio scemo.-

-Buongiorno signorina Pitti, dormito bene?-

-Il mio sonno é stato tranquillo e pieno di sogni.-

-Ne sono felice. Ecco qua la sua tabella con gli orari, mi raccomando li segua tutti e dimostri quello che sa fare. Inoltre non dimentichi il suo principale obiettivo.- con un colpo di bacchetta le scaricò una pila di libri e fogli,ignorando gli epiteti nel quale si lanciò la studentessa.

-Maledetto vecchio!Quand'è che crepa? Ma dico,sono otto,dico otto libri da migliaia di pagine...sto' str...- alzò lo sguardo e incontrò le facce perplesse della riccia, del rosso e di quello con la "x" in fronte.

-Che c'è? Siete i suoi cocchi?- nessuno ripose. Idra si spazientì e prese la pila di libri infilandoseli nella grande borsa. Fece un veloce cenno alla Weasley e se ne andò preferendo camminare allo skateboard, spaventò un paio di ragazzi del primo anno e scomparì lontano dalla folla.

___________________________________

Eccomi veloce aggiornamento. E' un capitolo un po' povero di informazioni e corto, ma almeno avete conosciuto chi si é avvicinato ad Idra. Tadan! Ginevra Weasley,personaggio che io nn amo molto ma che spero di risollevare un po'!

liala90: la disperazione sarà protagonista indiscussa del prossimo capitolo,con l'inizio delle lezioni..ihihihihih kiss kiss!

979: Anke qui credo di essere andata contro corrente xP spero in positivo! Hermione in qst capitolo nn ne esce bene,ma si rifarà...ti aspetto al prossimo agg, Bacioni.

QueenDamed: Felicissima di avere anke la tua opinione e il tuo commento!!Grazie mille x i complimenti! Mi fanno molto piacere e mi danno più grinta. Spero di risentirti e di leggere qualke tuo commento...

scusate x la fretta,muoio di sonno causa compiti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** Capitolo Cinque ***


 

 

Ritorno all'ultimo istante.

Capitolo Cinque.

Non ho il ciuffo da fighetto, non ho il papi importante.
Non mi vesto da coglione,perché siete già in tanti.

(The Styles-Newrante)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Draco Lucius Malfoy fissò il suo compagno di studi vomitare oltre un divanetto verde.

Theodore Nott era ubriaco già alle otto e mezza del mattino, con la bacchetta,Malfoy fece scomparire le bottiglie di liquore Babbano mentre Pansy Parkinson e Blaise Zabini cercavano di aiutarlo.

-Ti si é fuso il cervello o cosa?- urlò Malfoy.

Nott aprì la bocca per dire qualcosa ma fu scosso da un nuovo conato di vomito,disgustandolo ancora di più.

La superba casa dei Serpeverde era decisamente in declino.

Molti di loro non erano tornati a scuola,preferendo altri Istituti all'estero.

Altri ancora erano scomparsi nel nulla, altri,invece, erano rimasti.

Con qualche difficoltà uscirono dal dormitorio e s'incamminarono per due ore di Trasfigurazione in netto ritardo,come loro solito.

Inaspettatamente trovarono la porta aperta e si fiondarono trascinandosi un Nott delirante e senza cartella.

La professoressa McGranitt alzò un sopracciglio.- Dieci punti in meno a Serpeverde per questo ritardo di massa. E Signor Nott mi vuole spiegare perché é venuto a lezione senza libri?-

Nott alzò la testa cominciò a biascicare qualcosa e si mise a ridere da solo.

Blaise si passò una mano fra i capelli, a lui toccava sempre gestire situazioni simili per conto della sua casa.

-Professoressa, Nott ha...sbagliato un'incantesimo e si trova in questo stato da stamattina presto. Madama Chpis ha detto di portarlo comunque a lezione visto che il professore Lumacorno deve ancora preparare la pozione per..lui.-

La professoressa sospirò e si sedette. -Zabini controlli il suo compagno! Bene, cominciamo la lezione di oggi. La prima lezione del vostro ultimo anno.-

La grande stanza era divisa in due, in una parte sedevano i Grifondoro, intenti a studiare e a prendere appunti con aria seria.

Dall'altra i Serpeverde completamente indifferenti alle parole della donna.

Malfoy si guardò intorno.

La Caposcuola Granger era fissa al primo banco con Harry Potter,quell'odioso idiota.

-Ma non mi dire?- cominciò Pansy dietro di lui. - Potter e Granger,che piccioncini!- esclamò la ragazza, si chinò per scrivere qualcosa su una pergamena.

-Quanto ci scometti che fra meno di mezz'ora mezza scuola sarà a conoscenza di questo scoop?- sussurrò Blaise all'amico.

-Quanto ci scometti che stasera passerà la notte con me?- rispose l'altro ghignando. I due si sorrisero e finsero di ascoltare la lezione.

 

 

Ginevra Weasley si era seduta quasi accanto alle file nemiche,da sola.

Era un periodo strano.

Harry era completamente immerso nelle sue faccende.

Ron cercava in tutti i modi di parlare con Hermione.

Hermione cercava in tutti i modi di ignorarlo per un commento che aveva fatto l'estate scorsa.

E lei era l'unica che voleva...essere adolescente.

Divertirsi chiaccherare del più e del meno.

I suoi pensieri furono interrotti da una pallina di carta lanciata da quella sgualdrinella di Pansy Parkinson.

Mise la bacchetta sotto il banco e formulò una fattura gambe molli sotto il banco che fu respinta da qualcuno delle Serpi. Alzò lo sguardo e vide Malfoy ghignare.

-Brutto,schifoso,figlio di ...- le sue parole furono bloccate dalla professoressa che passò accanto a loro con aria truce.

Il silenzio e la calma furono ristabiliti ed Ginny tornò ai suoi pensieri.

 

 

Idra Pitti alzò il volume della musica. La prima mossa del suo ingegnoso piano era stata appena messa a segno.

Nessuno poteva immaginarsi che dietro al suo viso quasi sempre sorridente ci fosse qualcosa di malefico.

L'unico motivo che l'aveva spinta a venire in questa scuola, non era tanto il libro che si portava dietro,quanto il suo piano per rovesciare l'ordine di quella scuola.

Corvonero,Grofondoro,Serpeverde e Tassorosso. Queste erano le quattro squadre.

Sorrise al quadro della signora Grassa che l'osservava spaventata. Agitò lo spray che teneva in mano e cominciò a coprire di azzurro il gradino delle scale.

Bullismo.

Le piaceva la parola e nella sua scuola era stata la causa di scenate isteriche,risse e guerriglia urbana fra i banchi, il tutto per diverse opinioni sulla musica.

Si accorse di essere in ritardo per la sua prima lezione, si mise un paio di occhiali scuri e scese le scale correndo, lanciò la bomboletta dietro di sé e con la cartina in mano scappò via alla ricerca dell'aula.

La trovò poco dopo.

Notò che sulla porta c'era un foglio che conteneva le regole generali dell'aula.

-Non si mangia.Non si mastica.Non si dorme...-

Tirò fuori un pacco di cicche e ne infilò un paio in bocca.

Aprì con un gesto imperioso la porta.

La professoressa McGranitt la guardò stupita.

-Si..Signorina Rosier...-

-Mi chiamo Pitti!- ringhiò subito la ragazza.

-Ah, sì mi scusi. Prego, non l'aspettavo oggi.-

Idra scoppiò a ridere convulsamente.-Certo,certo!- mormorò.

Il viso della donna divenne un tutt'uno con una smorfia.

Riconobbe la chioma di Malfoy e una forte stretta al cuore la bloccò per un solo attimo. I suoi occhi,coperti dalle lenti scure, percorsero il regale profilo del ragazzo che l'estate prima l'aveva mollata.

S'impose di voltarsi e trovò quella ragazza rossa sorriderle e farle cenno di avvicinarsi.

Si sedette accanto a lei.

-Ehi,rossa!- la salutò Idra accomodandosi, appoggiò la borsa e sorrise alla ragazza che la fissava stranita.

Mise i piedi sul banco, le cuffie verdi che risaltavano sulla sua camicia azzurra, la testa che seguiva un ritmo tutto suo.

Ginny le scrollò una spalla intuendo dalla voce metallica della professoressa che incombeva su di lei.

-Ma che fai? Sei impazzita?-

Idra ridacchiò.-No, non sono impazzita.- dalla borsa tirò fuori il manoscritto e finse di leggere le poche pagine di italiano comprensibile.

La professoressa si avvicinò alla nuova ragazza fissandola adirata.

-Signorina Pitti, dove diamine pensa di stare?-

Idra alzò lo sguardo verso il soffitto. - Su una sedia?-

La battuta fu accolta dai Serpeverde come un chiaro invito a ridacchiare mentre i Grifondoro guardavano la loro nuova compagna allibiti.

-Forse, e dico forse, nessuno le ha spiegato le regole di questa scuola?- domandò con voce acuta la docente.

-Aspetti, avevo un foglio...- Idra si tuffò nella ricerca di qualcosa nella cartella. -Ah, eccola...Me l'ha mandata il vecchio.-

-Il vecchio?-trillò la donna.

-Ehm... sa quello che ha la barba più lunga del mondo, con un cappello come il suo tutto blu, che mangia sempre dolci? Insomma quel vecchio pazzo?-

Le Serpeverdi e Ginevra Weasley non riuscivano a trattenere le lacrime dal gran ridere mentre vedeva il viso sempre più rosso della Vicepreside.

-Signorina Pitti...lo sa che deve indossare la divisa della scuola?-

-Sì, sì...qualcuno mi ha accennato a questo...Infatti porto la divisa.- slegò il maglione che portava alla vita, bianco con scritte azzurre. -Indosso la mia divisa, quella della mia scuola.- sbottò lei. Il silenziò calò fra le mura dell'aula.

Idra Rosier-Pitti sorrise dentro di sé, il suo piano stava funzionando.

Richiuse il manoscritto che le stava bruciando le dita. L'enorme pietra sconosciuta di colore verde posta al centro della copertina s'illuminò di una luce nera.

Gli occhi di Idra fissarono curiosi il bagliore.

 

Quel libro...aveva un'anima?

 

_____________________________________________

liali90: devo dire che Idra é sempre più comica...I grifondoro cominciano ad odiarla,come lei voleva del resto! Diciamo che é diabolica....U-U

979: come avrai letto Idra ha un obiettivo in mente. Mentre Ginny sente di essere isolata rispetto agli altri...Spero di riuscire a descrivere bene il tipo di amicizia che avranno le due ragazze...Un bacione e grazie x i tuoi commenti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 7
*** Capitolo Sei. ***


 

 

Ritorno all'ultimo istante.

Capitolo Sei.

...the lights are flashing
Down in here tonight
And some might exchange a glance
But keep pretending to dance

(Artic Monkeys- Dancing Shoes)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ginny osservò la ragazza sedersi su un banco,allungare le flessuose gambe sul tavolo di legno chiaro e con gesti lenti tirare fuori un pacchetto di sigarette. Ne estrasse una e con lentezza l'accese con uno strano marchingegno Babbano.

Insipirò più volte,prima di chiudere gli occhi e lasciare che la mano danzasse sulle note di una musica immaginaria.

La rossa era rimasta stupita quando la nuova studentessa le chiese di seguirla,in fondo si conoscevano solo dal mattino e non si erano scambiate molte parole,né aveva l'aria di essere una persona allegra ed amichevole.

-Vuoi?- le domandò Idra porgendole il pacchetto. Ginny scosse la testa e si sedette poco lontano da lei.

-Ehm...No,grazie.Cosa volevi chiedermi?-

Idra rigirò la sigaretta fra le labbra,sorridendo.

-Senti,come avrai capito, stare qui...non era certo nei miei progetti. Ma ho bisogno di sapere come funziona questo castello.-

Ginny aggrottò la fronte.-In che senso?-

Idra spense la sigaretta sul banco e lasciò cadere il mozzicone.

-Per esempio, ci sono...stanze particolari?Diverse dalle aule delle lezioni?-

Ginny aggrottò la fronte. -Che cosa vuoi sapere esattamente?-

-Come uscire da questo posto senza essere scoperta.- rispose Idra.

Gli occhi di Ginny brillarono di una strana luce. -Certo, conosco giusto qualche trucchetto.-

 

 

 

 

La tenebre calavano prima nella sala Comune di Serpeverde,anche se erano solo le sei di una giornata di settembre, le luci verdi a forma di teschio vennero accese,illuminando i bui corridoi dei dormitori.

Draco Malfoy bevve il suo terzo bicchiere di Whisky Incendiario, fissò per un po' quel liquido giallino sul fondo del bicchiere. Strinse le sue dita intorno all'elaborato vetro e con una forza feroce lo scagliò contro il muro spezzandolo in mille pezzi.

LEI.

Era colpa sua se si trovava in quello stato. Guardò la ragazza che dormiva tranquilla sotto quel groviglio di coperte. Nemmeno un cannone avrebbe potuto svegliare Pansy Parkinson dopo un pomeriggio passato a fumare sostanze pesanti. Uscì dalla stanza e camminò rabbiosamente fino alla camera di Zabini,entrò e si buttò di peso fino a una poltroncina. Ignorò Tracey Davis che stava leccando la faccia dell'amico.

Sdraiato a terra, in una sorta di coma, c'era Nott.

Scosse la testa ed aspettò che l'amico mandasse via la sua compagna di corso.

-Allora,che c'è Malfoy? Parkinson hai detto che hai fatto schifo,oggi?- rise Zabini crogiolandosi.

-Parla quello che si fa Tracey Davis quando in realtà sbava dietro alla Caposcuola Habott?-

Il volto di Blaisi s'incupì, si abbottonò la camicia bianca e coprì immediatamente il Marchio che era ancora ben visibile.

-Parla quello che si fa mezza scuola,quando in realtà é ossessionata dalla creatura più misteriosa di una Veela?- balbettò con voce smorzata Theo Nott risvegliandosi dal suo sonno post-sbronza.

-Cazzo,parli tu!- esclamò furioso Draco.

Nott si alzò lentamente sgusciando fuori dalla stanza e al compagno di scuola rivolse solo un ghigno.

Rimasti soli,Zabini prese la bacchetta. -So che ora mi crucerai,ma Nott ha maledettamente ragione...- disse il ragazzo.

 

 

 

 

Idra si morse le labbra. Respirò a fondo prima di riguardare quello strano disegno.

Un serpente verde stilizzato su uno sfondo nero con pagliuzze d'argento.

L'aveva già visto, in giro per quella scuola. Tentò di ricordarsi dove e quando,ma la sua mente continuava a mandarle un'unica immagine sbiadite. Decise di uscire da quelle mura e se ne andò da quel chiassoso dormitorio.

Con il libro in mano,camminò su e giù per le scale che ricordava d'aver percorso, finché non si trovò al quarto piano.

Poco più a destra di una vecchia armatura vi era una piccola crepa sulle lastre a forma di mattone.

Con il dito seguì la strana linea finché non toccò uno strano rilievo.

Era molto simile alla miniatura che aveva nell'antico manoscritto, lo pulì con la manica e notò una piccola apertura in mezzo. Era possibile infilarci qualcosa di molto sottile.

Presa da una scossa di adrenalina, sul suo volto comparve un sorriso beffardo e cominciò a correre per il corridoio presa dall'euforia,ignorando quella macchia scura che la stava inseguendo.

La ragazza rientrò nella Sala Comune della sua casa temporanea e senza guardarsi intorno si precipitò nella sua stanza, ricevendo qualche strana occhiata da parte degli altri studenti. Si chiuse nella sua camera personale e aprì tutti i libri che Silente le aveva consegnato qualche ora prima.

Sospirò più volte prima di rituffarsi nello studio matto e disperato che in quelle settimane consumavano le sue ore di sonno.

Un primo passo era stato compiuto, un piccolo pezzo del puzzle era stato trovato.

______________________________________________

Grazie,grazie,grazie a tt coloro che stanno leggendo qst ff.(fatevi sentire!!)

Vi consiglio vivamente di ascoltare la canzone. Dancing Shoes

979: sn contenta che la parte serpentesca ti sia piaciuta!Spero che ti sia piaciuto un piccolo assaggio del rapporto tra ginny e idra, direi ke si riassume cn la parola "complicità".Un bacione e grazie tnt x il tuo supporto!

liala90: ecco la reazione di Dracuccio, diciamo violenta e assolutamente IC a parer mio...Cmq, Idra in qst ff rispekkia mi rispecchia molto(almeno il comportamento nn troppo bullesco a scuola)...Un bacione e grazie x il tuo sostegno!! =)

 

 

 

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Capitolo 8
*** Capitolo Sette ***


 

 

Ritorno all'ultimo istante.

Capitolo Sette.

 

 

You can be
Whatever you want
When you're high
Walk slowly
With a spirit by your side
(oh baby)
Don't fear if u lose your mind
Say how u doin' boy i'm feelin' fine
When somethin' carries me away...

(With a Spirit-009 Sound System)

 

 

 

 

Hermione Granger sbuffò per centesima volta e dai ciuffi che le coprivano la fronte lanciò una fugace occhiata a Ronald Weasley che scarabocchiava annoiato sulla pergamena. Nonostante avessero passato tutta l'estate sotto lo stesso tetto,l'argomento pre-battaglia finale, non era stato più aperto. L'impulsivo e veloce bacio che si erano scambiati poco prima di scendere a difendere il loro mondo era stato sotteratto da entrambi,nemmeno Harry involontario testimone osava parlare.

Sbuffò ancora una volta e riprese la lettura del lungo capitolo di Erbologia.

Nella silenziosa sala entrarono due studenti troppo chiassosi e poco rispettosi della sala studio della casa.

La Caposcuola si alzò di scatto e fissò i due studenti avvicinarsi.

Ginevra Weasley e Idra Pitti reprimevano a stento le lacrime, la nuova studentessa aveva appena imparato degli interessanti incantesimi chiamati fatture per far crescere strani baffi a chiunque.

Ridevano e parlavano ad alta voce.

-Scusate!Qui c'è gente che sta studiando!-sottolineò Hermione.

Ginny smise subito di ridere e bisbigliò le sue scuse e si sedette accanto a Harry.

Idra rimase immobile con uno strano sorriso sul volto.

-Ancora?Ma non avete altro da fare? Che ne so?Una festa?Un po' di sano sesso,droga e rock'n roll?- domandò Idra sedendosi di fronte alla Caposcuola.

-QUI E' PROIBITO!-precisò con voce acuta.

-Oh,calma gli ormoni,inglesuccia!Proponevo solo un'attività lussuriusa.-

Ron ed Harry fissarono l'amica pronta per esplodere in una lunga filippica. Ma fu subito fermata da Idra.

-Bene,chi vuole fare altro,venga alla Stanza delle Necessità all'una.Di notte ovviamente.- annunciò,fece un cenno e se ne andò,seguita da mormoriì e occhiatacce.

Hermione Granger fissò l'entrata della sala per interi minuti fino a quando Ginny,non le toccò un braccio.

-Ehi,Herm,non te la prendere!E' nuova e non é facile nemmeno per lei.- disse la rossa.L'unica risposta che ricevette fu uno sguardo inferocito.

 

 

 

La notizia di una festa passò di bocca in bocca raggiungendo tutti gli studenti degli ultimi tre anni di tutte le case.

La maggior parte era decisamente elettrizzata,nonostante fosse severemante vietato,nessuno voleva perdersi l'occasione di trasgredire le regole.

Nemmeno la casata delle Serpi sapeva resistere al richiamo della sgregolatezza.

Ma la cosa che rendeva più succosa la festa illegale era la presenza della temporanea Grifone dai lunghi capelli neri.

Idra Pitti si morse le labbra e strinse la matita che teneva in mano.

Si era rifugiata in un'angolo della biblioteca per cercare di comprendere l'ultima parte del primo capitolo.

-"Quando la lettiga dal turbine rovesciata,e saranno le loro facce dai loro mantelli,

la repubblica da nuove genti umiliata,allora bianchi e rossi giudicheranno al contrario..."-

Lesse più volte, sillabando le parole.Bianchi e rossi. Le venne in mente una piccola miniatura in fondo al libro.

Lo scorse velocemente e lo trovò. Il disegno rappresentava una donna paffuta con i capelli rossi e uno strano ciondolo oro,in abiti medievali.

Aggrottò la fronte,le sembrava di aver già visto quella donna.

Sbuffò,le cose si stavano complicando e lei non aveva ancora imparato niente di utile in quella prima settimana di scuola.

 

 

 

 

 

 

La Stanza delle Necessità era piena di ragazzi del settimo e del sesto anno di tutte le case. I Tassorosso era già in pista,sorridenti e per nulla imbarazzati,dalle occhiate maligne dei Serpeverde che se ne stavano in fondo seduti su dei pouf a parlare fra loro e a commentare ogni piccolo particolare.

I Corvonero erano proprio in mezzo,in piedi a chiaccherare socraticamente.

I Grifondoro erano ancora nella loro casa, indecisi se partecipare e rischiare una denuncia da parte della Caposcuola Granger oppure rimanere nella Sala Comune ed imporvvisare qualcosa lì.

Idra fissò sconcertata Ginevra Weasley seduta sul suo letto,mentre si allacciava le scarpe da ginnastica.

-Scusa, c'è una festa e non vieni perché lo sceriffo che hai come amica,vi denuncia?-

Ginny alzò le spalle. -Se vuoi proprio ridurla all'osso la questione,sì.E poi ci sono anche le Serpi.-

Idra scosse la testa. -Non capisco queste inutili rivalità,sono noiose.Comunque io vado e ti obbligo ad andare. Si vive una volta sola,si é adolescenti una sola volta. Io non voglio rimpianti.- disse la ragazza legando i capelli in una coda alta.

-Non ho un vestito adatto!-sospirò la rossa facendo sorridere l'amica per la vittoria.

-Prendi quello che vuoi dal mio armadio,abbiamo più o meno la stessa taglia.-

Qualche minuto dopo,Ginny si ammirò allo specchio,indossava un vestito rosso scuro che le fasciava la vita sottile,prese una paio di scarpe basse e insieme alla nuova studentessa scesero le scalle velocemente.

Nella Sala Comune,Idra vide Ronald Weasley seduto a fissarle in modo strano.

-Vuoi due dove state andando?-

-A quella che é la mia festa,almeno era.- rispose Idra. -Vieni?-

Lui spalancò la bocca indeciso su cosa rispondere ma fu trascinato dalla mano della mora fino al quadro.

Idra infilò una mano fra i capelli rossi e il giovane arrossi.Lei glieli scosse rendendoli ancora più. -Ecco ora stai meglio.- disse lei,vedendo con la coda dell'occhio il viso arrabbiato di Hermione Granger.

Ron arrossì violentemente raggiungendo lo stesso colore dei suoi capelli.

I tre raggiunsero correndo la Stanza delle Necessità.

 

 

Draco osservò la sala. Era molto spaziosa e divisa in quattro sezioni dipinte con i colori delle differenti case e decorati con divani e pouf di sfumature diverse. Riconobbe lo stile di quel locale toscano in cui era stato l'estate prima.

Blaise ghignò rivolgendosi all'amico e portando sulle sue ginocchia, Daphne Greengrass impegnata a fissare le ragazze nella sala.

-Allora,Dracuccio,ero sicuro che mai saresti venuto alla festa della Babbana per eccellenza.-

Malfoy lo guardò e fece una strana smorfia.-Se c'è da bere,mi va bene qualque cosa.-

Si voltò verso la porta e la vide entrare.

Trascinava per mano la Donnola,che sembrava imbarazzato e ridacchiava con la sorella del portiere. Dietro di lei la seguivano una manciata appena di Grifoni.

-Salve gente!- salutò lei.

Draco bevve il pesante Whisky Incendiario tutto in un sorso.

Una strana morsa allo stomaco lo sorprese quando la vide camminare in mezzo alla pista, vestita con quell'abbigliamento Babbano che tanto disprezzava ma che su di lei stava perfettamente. Ondeggiava sicura con la rossa,ridendo e coinvolgendo Seamus Finnigan in una danza fin troppo ravvicinata. Il ragazzo risponde e si lascia sedurre dal gioco dell'italiana.

Draco ringhiò sommessamente e rivolse lo sguardo a Pansy Parkinson che rideva in continuazione per le battute di un Nott sempre più ubriaco.

L'unico che non si stava affatto divertendo era proprio lui.

Si alzò e con una scusa se ne andò via.

Ignorò completamente la strana occhiataccia che la ragazza gli diede.

 

 

Stava albeggiando,ormai,quando Idra spense definitivamente la musica e si sdraio su Seamus che dormiva su un divanetto.

-Questo si chiama ballare, questa sì che é musica.-disse lei rivolgendosi a Ginny che era sdraiata sul tappetto a fissare lo strano soffitto.

-Peccato per le Serpi sempre noiose.-disse la rossa.-Ma tu e ...?- indicò il giovane Grifondoro che dormiva beato.

Idra scese a malincuore dal divanetto e si avvicinò alla ragazza.

-E'...carino.-

-Solo?-

Idra sorrise. -Per ora.-

Le due scoppiarono a ridere. -Comunque,Seamus é single.-

-Bene.-Idra gli fece l'occhialino.

Con qualche difficoltà s'incamminarono tutti nelle varie Sale Comuni.

-Ma dov'è Ron?-chiese la sorella.

-L'ho visto andarsene via.- rispose la mora.-Era leggermente a disagio.-

-Davvero?Che novità. Non é proprio in forma.-

Il volto di Idra s'illuminò. -Ma non é che fra quell'arpia della Granger e tuo fratello c'è qualcosa?-

Ginny sorrise divertita. -Anche tu l'hai capito.Si sono baciati poco prima della grande battaglia, ma poi lui ha detto qualcosa e tutto il castello é crollato. Sai quando stanno insieme regrediscono all'età infantile.-

-Sai,mi é venuta un'idea.-

-Di che tipo?-domandò la rossa.

-Tipo sentimentale. Voglio farli scoppiare di gelosia,solo così capiranno qualcosa di più sui loro sentimenti.-

-Ah,che animo romantico!-esclamò Ginny.

-No,sono solo a corto di stupidaggini da fare.- rispose Idra ghignando.

 

 

__________________________________________________

Scusate il ritardoooooooooo!!

Campionato appena riaperto ecc.

Rispondo velocemente alle rec.

liali90: Idra é capitata per caso. Piano,piano si svelerò di più sul segreto del libro e sulla sua maledizione.Spero che anche questa sua reazione sia azzeccata.

E' troppo freddo per fare una scenata,meglio dimenticare in compagnia di una piacente Pansy. ^^ Un bacione!

979: Ogni recensione che mi lasci,mi lusinga tantissimo!!Sono felice dei commenti e delle opinioni che mi fai,perché ogni giorno miglioro.Ho sempre avuto pareri negativi dagli insegnanti perché spesso fuori tema o troppo "alternativa", sapere di non far annoiare i miei lettori é bellissimo! Questa versione di Ginny é tratta dalla mia cugina preferita che purtroppo vive lontano e non posso sempre vedere.Per quanto riguarda le amicizie,purtroppo sono sempre rimasta delusa dalle amicizie femminili.Sempre troppo complesse e spesso mi sentivo a disagio. Credo che sia tipico di chi ama scrivere,leggere o la cultura in sé,spesso non si viene compresi.Almeno per me così é stato, però ho lasciato tt alle spalle.Chi c'è,c'è.Chi non c'è,non si presenti nemmeno per skerzo!! Cmq, Ginny sta incominciando a capire qualcosa della sua nuova amica,anke se questo vuole dire allontanarsi dal trio e dalla loro condotta. Le Serpi,le adoro.Sarà che sono estremi al punto giusto,ma spero,piano piano di dare un toccò di umanità a personaggi come Pansy,Nott,Daphne che spesso sn maltrattati nelle ff.

L'ultima parte é effettivamente collegata cn il compito della eroina. Per riuscire ad "entrare"nella crepa dovrà trovare un oggetto....(mi fermo qui!!)

Un bacionee!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 9
*** Capitolo Otto. ***


 

 

Ritorno all'ultimo istante.

Capitolo Otto.

 

 

 

 

 

 

 

 

-Ne é sicura?- domandò Albus Silente abbassandò lo sguardo alla figura china su un grosso libro.

-Oh,certo. Questi disegni li avevo già visti in questa scuola,appartengono alle quattro case.Sono un poco stilizzati ma comprensibili.-

-Davvero?.- chiese l'uomo. Idra Pitti gli mise sotto il naso,il grosso e polveroso tomo. Puntò il dito su una piccola decorazione che abbelliva lo spazio vuoto fra un capoverso e l'altro.

Sopra vi erano disegnati un tasso,un serpente,un leone e un corvo,legati fra loro da un filo nero.

-Non é lo stemma di Hogwarts,questo?- domandò la ragazza. -Ho cercato in alcuni vecchi libri di storia e lo visto raffigurato più volte in maniere differenti. Direi che siamo intorno al 1465.

Il preside la fissò sbigottito. -Come,ci é arrivata?-

Idra scosse un poco i capelli. -Semplice storia o meglio filologia. Nelle scuola Babbane di certo livello vengono insegnati i rudimenti necessari,basta un po' di latino o greco antico,per arrivare alla forma originale.Io ho studiato filologia musicale, ma non é difficile applicarla alla letteratura o all'arte figurativa.-

-Avrà sprecato molte notti.-

La ragazza annuì. -E' un lavoraccio.Ma ora che sappiamo il periodo storico che facciamo?-

L'uomo si alzò e passeggiò più volte intorno alla cattedra facendo innervosire la ragazza.

-Per ora si riposi e frequenti le lezioni, ne riparleremo la prossima settimana.-

 

 

 

 

Come poteva starsene lì seduto accanto a lei ed ignorarla?Si chiese Idra,stringendo la piuma nera.

Continuava a scrivere,lanciando occhiatine ai compargni dietro.

I capelli biondi cadevano ciocche confuse sulla fronte,le labbra sottili strette in una smorfia, le mani lunghe e affusolate le fecero tornare in mente l'estate appena passata.

-Sembra semplice ma non lo é!-gli disse portandolo davanti al pianoforte nel suo studio.

Draco si puntò un dito al petto. -I Malfoy sanno fare qualunque cosa!Anche queste attività Babbane.- affermò. Si sedette davanti al pianoforte ed posò le mani sulla tastiera,seguito dallo sguardo divertito di Idra. Cominciò a premere forte su ogni tasto che gli capitava, inseguendo una improbabile armonia di suoni terrificanti.

-Ti prego,basta!Questo é un insulto ai dieci anni di Conservatorio!- Idra allontanò le sue mani dalla preziosa tastiera.

-Lo sai che é un paradosso?-

-Cosa?-chiese lui inclinando la testa per vederla pensare. Gli piaceva osservarla quando era concentrata. I grandi occhi si assotigliavano,la fronte corrucciata e le labbra che si muovevano frenetiche,mordendosi e rilassandosi in continuazione.

Eppure,lei rimaneva sempre bella,affascinante. Gli dava un senso di calore e possessione,che mai nessuna era riuscita a donargli. Un suo sorriso,lo rempieva di energia.

-Hai delle mani fatte per suonare uno strumento.Lunghe ed agili, un vero spreco.-

Il ragazzo ghignò sentendo il commento e la trascinò su di sé,prendendola per i polsi.

-Sai,queste mani sanno fare anche altro.- disse lascivo,facendo scorrere una mano lungo il suo fianco.

-Non avevo dubbi Malfoy.- sussurrò lei,premendo le sue labbre sulle sue.

 

Distolse lo sguardo dalla sua mano che elegantemente scriveva sul foglio di pergamena gli appunti su una pozione. Sulla lavagna vi era scritto "Pozione Deamu".

Il professore Lumacorno parlava da tempo,ma Idra non lo stava ascoltando.

Il nome Deamu le balzò nella mente.

Alzò la mano con un scatto che fece sobbalzare Malfoy.

-Professore, perché la pozione si chiama Deamu?- domandò balzando in piedi. La sua impulsività spaventò mezza classe addormentata.

-Perché?Perché il grande mago Deamu la inventò. Se lei mi avesse ascoltato prima,saprebbe che fu il protagonista della guerra fra i bianchi e i rossi.-

Nella mente della ragazza le parole, bianco e rosso, rimbalzavano continuamente.

Forse aveva trovato una pista. La pista giusta.

Raccolse la sua roba in scatti furiosi e scese le gradinate,completamente sorda ai richiami del professore.

Sbatté la porta e si mise a correre verso la biblioteca.

Ignorò la bibliotecaria e cominciò a cercare nella sezione di storia antica,con un dito passava furiosamente fra un volume all'altro,finché si fermò di fronte a uno dalla copertina nera.

"Vita e Opere di Ignatio Deamu, mago nero del Quattrocento,durante la guerra dei rossi e dei bianchi."

_________________________

Piccolo aggiornamento che inffittisce il mistero,più un ricordo dell'estate passata.(x ki non avesse letto l'altra ff, fate un breve salto a "BadRomance.Semplici Scelte).

Nel prossimo ci sarà da divertirsi un po' con il pentagono: Ron-Hermione-Ginny-Seamus-Idra.

 

979: in qst capitolo in realtà volevo far trasparire la bravura di Idra e dare un po' più di importanza alla parte avventurosa della storia. Concordo con te,sulle amicizie femminili,spesso troppo contorte,ma mai perdere la fiducia.Sono molto contenta che ti sia piaciuto così tanto l'altro capitolo!!Un bacione e grazie x sostenermi sempre!!

liala90: ecco,come avrai letto, Draco Malfoy é ancora nel cuore di Idra...Ma lui ci pensa ancora a lei? L'argomento Ron/Hermione e Seamus riprenderà nel prossimo capitolo...Qst qui mi serviva per spiegare un po' di cose legate al libro. Un bacione!!

 

 

 

 

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Capitolo 10
*** Capitolo Nove. ***


 

 

Ritorno all'ultimo istante.

Capitolo Nove.

 

 

 

 

 

 

Era meglio di una commedia francesi osservarli, tutto di loro era divertente e buffo.

Lei,con quei capelli selvaggi e la voce acuta,l'aria di una classica so-tutto-io.

Lui, sempre imbarazzato,sempre impacciato,sempre esagerato.

Che coppia,pensò Idra mentre sistemava i libri del primo anno di antiche rune.

Lanciò un'occhiata a Ginevra Weasley che sedeva di fianco a lei.

-Ho trovato un modo.- disse.

-Abbastanza eclatante?O mi devo aspettare qualcosa di più spettacolare dell'ultima tua trovata?- domandò la rossa reprimendo una risata.

-Guarda che l'idea di fare uno spogliarello era assolutamente geniale, siete voi ad essere troppo timidi.- disse lei, scimiottando i movimenti di un reggiseno sfilato.

Con la coda dell'occhio notò che dall'altra parte della stanza due occhi grigi la stavano fissando.

-Senti,che ne dici di uno streap poker?Magico ovviamente?-

-Cioé,ti spogli?- scoppiò a ridere.

-No,lo spoglio.- ridacchiò Idra. -Semplicemente lo obbligo a giocare a scacchi. Unica penale quello dello spogliarsi ad ogni sconfitta.-

Weasley alzò il sopracciglio. -Se c'è una cosa in cui Ron eccelle é proprio giocare con gli scacchi. Nessuno riesce a batterlo.- disse con voce tetra.

Idra si alzò lentamente. -Sai,rossa. Non c'è niente che io non possa fare. Te lo dimostrerò.-

 

 

La matematica Babbana era sempre stato un problema grave per il curriculum scolastico di Idra. L'idea di studiare funzioni o equazioni,le davano il mal di testa,per questo quando si trovò seduta senza il maglione davanti a una scacchiera,capì di aver fatto un grosso sbaglio.

Ronald Weasley non era il classico cretino che ha come nemico preferito la secchione,mentre come migliore amico il più popolare dell'istituto. Non era l'eterno secondo in tutto.

No, era qualcosa di più sfuggente.

Era una mina, che stava decisamente per esplodere.

E lei stava per perdere. Davanti a tutti.

Quando l'ennesima mossa del rosso le privò la camicia blu, il suo volto si arrossò violentemente.

Cercò di concentrarsi. -Alfiere,D tre...-

L'alfiere bianco squittì quando vide l'avanzare incauto del cavallo che lo spaccò in mille pezzi.

Ron la fissò ridendo. -Se vuoi la finiamo qui.-

-Piuttosto mi getto nel Lago Nero,Weasley.-

Era strano perdere così. Chiuse gli occhi sperando di trovare un'idea geniale.

Legilimanzia,particolare branca della magia bianca che permette a un mago di penetrare nella mente altrui per raccogliere informazioni o il corso dei pensieri.

Sorrise, forse aveva trovato una brillante soluzione.

Non può essere impossibile,no? Io posso fare tutto. Ne sono sicura ; si ripeté mentre cercava di concentrarsi.

Strinse gli occhi e due piccole fessure e si ritrovò risucchiata da un vortice di parole ed immagini.

Cercò di captare una parole o una immagine che potesse aiutarla a capire la mossa successiva. Stava quasi per tremare per lo sforzo finché non trovò le energie neccessarie per alzare gli occhi e leggere il messaggio mentale che lui stava pensando.

-Allora ti muovi.-

La ragazza sbuffò e con tutta calma posiziò il suo cavallo che trucidò la sua torre.

Ronald rimase pietrificato. Aveva la vittoria in pugno fino a pochi secondi prima.

Respirò piano. Indossava ancora la camicia,saldamente abbottonata, i pantaloni.

Idra si alzò e fra lo stupore dei presenti, quasi tutti quelli del settimo anno delle varie case accorsi nella Sala Studio, trattennero il respiro.

-Weasley non mi dire che ti sei fatto la bua...- gli prese la cravatta e gliela sfilò lentamente, tentando di non ridere alla sua faccia rossa e sbigottita.

Cominciò lentamente a sbottonargli i bottoni finché una voce acuta non gridò.

-Cosa sta succedendo?- urlò Hermione Granger,avanzò e rimase immobile dopo poco,aprì la bocca e sibilò uno "stronzo" appena udibile.

-Granger, cosa vuoi?-

La Caposcuola si avvicinò con il dito puntato. -Smettila....-

-Di fare cosa?- domandò Idra trattenendo per il colletto Ron.

-Voi se non sparite entro quaranta secondi, giuro che vi tolgo ottanta punti a testa!-la minaccia spaventò la maggior parte che se ne andò fra schiamazzi e bisbigli,curiosi di sapere il seguito. Rimesero solo la Caposcuola, Ronald e Ginny Weasley,uno sbalordito Harry Potter, Idra Pitti e Seamus Finnigan complice della sceneggiata.

-Sai, Granger, la carne é debole. O si cede o ci si inacidisce. Basta scegliere la carne più adatta e credimi, ti basterà un boccone per diventarne dipendente.-

La riccia arrossì violentemente. -Come..Osi?-

-Nella vita ogni tanto bisogna osare, se non lo si fa, gli oggetti migliori finiscono nelle mani sbagliate.- le sussurrò. Sfilò la cravatta di un Ron completamente sconvolto e la gettò in mano.

-Attendere é noioso. Bisognerebbe agire di tanto in tanto,non credi?- le chiese indossando la camicia blu tolta per la partita.

Scomparì seguita da Ginny e Seamus, persino Harry schizzò via,lasciando soli i due.

-Io...veramente...era una sfida...mica...ma ...poi...c'è...sfuggito tutto...non capisco...- biascicò Ron, riassettandosi velocemente.

-No,sono io che non capisco questa volta.Come hai potuto farmi questo Ron?-

Il ragazzo non rispose per molto. -Come hai potuto...ignorarmi tutta l'estate,eh Mione?- Fra i due calò il silenzio.

-I miei genitori non li potevo lasciare così, da soli...e poi Tonks,Lupin e La Tana,non avrei retto troppi ricordi...Mi dispiace.-

-Spiace anche a me.- disse il ragazzo mordendosi l'interno della guancia. Sfilò delicatamente la cravatta rossa dalla sua mano e cominciò a sistemarla in mezzo al colletto stropicciato.

Hermione respinse le lacrime,domandandosi perché tutto nella realtà fosse così complesso.

Nella vita ogni tanto bisogna osare, se non lo si fa, gli oggetti migliori finiscono nelle mani sbagliate

Si alzò sulle punte e lo baciò,con tutta quella irruenza e stanchezza che provava.

Sì,per una volta aveva ascoltato una persona diversa da lei stessa.

E forse aveva anche ragione quella persona.

___________________________

 

Eccomi qui,spero vi sia piaciuto anke qst cap.

liala90: ecco qua Herm che sbrocca e si sblocca. Un applauso va a Idra, ne ha fatto un vero e proprio affare di stato. Un bacione

979: diciamo ke qst capitolo risponde pienamente al tuo commento sulle sue capacità intellettuale. Mi sto accorgendo ke forse la sto rendendo troppo "straordinaria", troppo "intelligente o brava" in certe situazione,ma tutta ha un suo perché. Spero che qst idea si bilanci con il suo carattere ironico ed estremo!! Infatti piano piano il Libro renderà tutto più dark e "gothic",il castello,i personaggi, il passato ecc...Spero ti piaccia anke il prossimo un bacione!!

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 11
*** Capitolo Dieci. ***


 

 

Ritorno all'ultimo istante.

Capitolo Dieci.

 

 

Sapete come mai una bara,

sai così grande e greve?

Dentro vi ho calato anche,

il mio amore e le mie pene.

Die Alten Bosen Lieder

(Dichterliebe-Schumann)

 

 

 

La musica.

Le mancava.

Sentiva un vuoto dentro di sé difficile da colmare.

Niente spartiti.

Niente concerti da vedere.

Musica da ballare,da sentire,da comporre.

Niente.

Così quando quel mattino il professore di Babbanologia la convocò nella sua grande aula,per una speciale lezione sulla cultura Babbana rimase stupita nel vedere tutte le classi del settimo anno,seduti sui vari banchi rialzati.

Con l'aiuto della magia,l'aula cresceva in altezza dandole una forma tipicamente universitaria,con lunghe banchate e alti gradoni.

Il professore era in piedi nella stanza,in mano dei piccoli tamburi.

-Oh, signorina Pitti,stavamo proprio parlando della sua professione!-

Idra alzò il sopracciglio e fece cadere sul pavimento la borsa piena di volumi di Antiche Rune.

-Stavo dicendo ai ragazzi l'importanza dei Tambusi.- agitò i due tamburi legati fra loro.

La ragazza scoppiò a ridere. -Cosa vuole che spieghi,professore?- domandò la ragazza,tirando fuori la bacchetta.

-Tutto quello che sa sulla musica Babbana.-

Per la prima volta da quando era ad Hogwarts gli occhi di Idra scintillarono di felicità.

Si schiarì la voce e prese in mano i tamburi.

-Prima di tutto questi si chiamano generalmente tamburi.Esistono,però,centinaia di modelli. Questo qua é un bongo, diffuso in America del Sud e usato per le melodie carioche e ....ma cosa sto a spiegarvelo...Dubito che sappiate dirmi la differenza fra musica latina e musica africana?- puntò lo sguardo sui vari studenti.

Vide solo due braccia scattare verso l'alto. Una era quella di Hermione Granger e l'altra di un ragazzo di Tassorosso.

-La musica africana é sicuramente fra le più antiche e...- cominciò Hermione agitando leggermente le mani.

-Ehi, quando si parla di musica,si parla di pratica. Sapresti mostrarmelo fisicamente,suonando,le differenze fra questi due stili musicali?-

Hermione arrossì. -N-no.-

-Perché tu li sai suonare?- tuonò Weasley in suo soccorso.

-Se questa é una sfida,Weasley,accetto.-

La sua abilità ad utilizzare la magia era molto migliorata. Migliorata in maniere quasi oscura. Non aveva bisogno di gridare una formula o di pensare intensamente all'incantesimo. Semplicemente immaginava il suo scopo finale e con un semplice colpo di bacchetta, trovò due strumenti particolari. Una chiatarra elettrica e un pianoforte a coda.

Si sedette sul piccolo sgabello ed appoggiò le mani sulla tastiera.

Sorrise.

Il vuoto si riempì velocemente mentre passava le dita sullo strumento.

 

 

 

 

Albus Silente fissò il giovane seduto davanti a lui. I capelli biondi ricadevano sul suo viso, l'aria stanca e un ghigno stampato sul volto.

-Conosci questo disegno,signor Malfoy?-gli mostrò un foglio con su il disegno di una serpe nera intrecciata intorno a un antico bracciale in argento.

Draco aggrottò la fronte, gli sembrava di aver già visto quel disegno,ma non sapeva dare migliori dettagli. Probabilmente era uno dei tanti effigi e stemmi della sua antica famiglia. Lo riconobbe come uno degli antichi stemma dei Black-Malfoy ai tempi dell'unione fra Iulis Black e Wihelmina Malfoy, durante il medioevo Babbano.

-Ho bisogno del suo aiuto signor Malfoy. Dovrebbe accompagnare la signorina Pitti nel suo maniero per cercare un oggetto con questo stemma.-

Il giovane aggrottò la fronte. Avrebbe voluto alzarsi in piedi e mandarlo al diavolo,ma come poteva farlo. Il suo volto rimase impassibile.

-Lo farò...signore.-

Silente sorrise appena. -Ne sono contento. In più signor Malfoy ho ricevuto una importante comunicazione dal Ministero, puoi andare a trovare sua madre. E' ricoverata al Clarence House, nel Galles.-

-Come sta?-domandò precipitosamente il ragazzo.

-So soltanto che sta meglio e si sta riprendendo.- disse il preside. -Vi consiglio di partire questa sera,così tornerete in tempo per le lezioni di lunedì.-

Draco tremò di rabbia e frustrazione. Per lui quello era un ricatto vero e proprio.

Il pensiero,però,corse verso sua madre. Se l'immaginò sdraiata su un letto bianco,stanca e sola. Quando si alzò sapeva che avrebbe accettato qualunque condizione pur di vederla.

 

 

 

__________________________________________________________

 

Vi consiglio di ascoltare questa lied,componimento musicale accompagnato da pianoforte solista, di Robert Scumann. Fa parte di un ciclo che ha come l'amore.

Prima quello giovanile, le fasi dell'innamoramente e poi...la delusione,la rabbia e la rassegnazione all'infelicità come condizione permanente dell'artista...

U-U é in tedesco,ma ho scritto la versione italiana dell'ultima strofa.

liala90: ecco ora Draco ed Idra avranno la possibilità di stare insieme...Sea ricomparirà appunto nel prossimo capitolo...Bacioni.

979: sn contenta di sapere che Idra non esce fuori dalla verosomiglianza.Anche io odio-amo Hermione...ma sn sicura che con Ron migliorerà dei lati del suo carattere.

Grazie mille x i complimenti!!Un bacione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 12
*** Capitolo Undici ***


 

 

Ritorno all'ultimo istante.

Capitolo Dieci.

 

 

 

 

 

 

Il grosso libro che aveva trovato in biblioteca qualche giorno prima,"Vita e Opere di Ignatio Deamu, mago nero del Quattrocento,durante la guerra dei rossi e dei bianchi.", sembrava chiuso da una potente magia. Per quanto avesse provato,non riusciva ad aprirlo. Vi era solo un'unica fessura,circondata da un disegno molto simile a quello che aveva trovato sul muro della scuola, lo stesso antico stemma della famiglia Malfoy. Le venne quasi da ridere. Tutti i pezzi nel puzzle portavano a lui.

Lui.

Alzò il viso e vide il preside scendere dalle scale,accompagnato da un uomo vestito di nero e il suo compagno di scuola,Potter,quello con lo sfregio in volto.

-Oh,signorina Pitti,é già pronta per partite. Il signor Malfoy arriverà fra poco.- Idra balbettò qualcosa e si alzò da terra.

-Pensavo di dover andare da sola!- esclamò la ragazza.

-In realtà ho pensato di farla accompagnare dal signor Potter.- disse il preside indicando Harry che sorrideva imbarazzato.

-Guardi che riesco benissimo a farcela da sola,non ho bisogno del loro aiuto.-

-Non voglio che si faccia male, il signor Potter può essere un valido aiuto,mentre il signor Malfoy le darà una mano per le ricerce. A lunedì signorina.-

La lasciò in balia dei suoi istinti omicidi e sull'atrio Potter e Pitti si fissavano in cagnesco.

-Che cosa stai cercando?- domandò lui con un tono falsamente gentile.

-Il modo più veloce per ucciderti.- rispose lei sorridendo genuinamente.

-In questo caso,avrai il mio aiuto.- disse una terza voce. Dalle scale che portavano al sottosuolo, era appena salito Draco Malfoy.

-Bene, bene ci prospetta un bel weekend.- disse sarcastica la ragazza raccogliendo la borsa ed uscendo verso l'immenso giardino. Seguita da quei due,che si tenevano a debita distanza.

 

Si ritrovarono nel piazzale dove attendeva il ferroviere del treno di Hogwarts.

-Eccovi qui,ragazzi. Silente mi ha informato di tutto.Partiremo subito e in due ore e mezzo saremo a Malfoy Manor. Vi lascerò lì, il signor Malfoy vi accompagnerà nel castello e io vi attenderò per riportarvi domenica notte a scuola.-

Idra salì per prima sul treno, composto solo da un vagone. Si sedette sul primo scompartimento e cominciò a rovistare nella borsa alla ricerca di oggetti e del libro sul mago Deamu.

 

Draco Malfoy si chiuse nel secondo scompartimento,decisamente irritato dalla presenza di Potter e dall'arroganza ed indifferenza di Idra. Non che volesse molto da lei,anzi. Ma la sola idea che qualcuno potesse ignorarlo lo faceva andare in bestia. Come se non bastasse doveva pure farli entrare nella sua antica dimora. Un'opera pensata per i Purosangue,profanata da due pessimi esempi di Mezzosangue. Uno che per la sua follia era divenuto il santo sceso in terra per guidare i maghi del mondo. L'altra era il raro esempio di ingratitudine verso la magia e il suo mondo.Una Babbana convinta e pure fiera della sua condizione sociale. Allungò le sue lunghe gambe verso l'altro sedile e chiuse gli occhi. Sperando di non venir interotto per nessun motivo.

 

Harry Potter si guardò intorno e decise di stare seduto insieme a Pitti, in fondo erano compagni di casa. L'unione e l'amicizia non erano le nobili caratteristiche dei Grifondoro?Si sedette con un tonfo che fece sussultare Idra,impegnata ad urlare contro un libro.

-Vuoi una mano?-chiese, Idra lo fulminò con lo sguardo.

-Ho sentito che sei molto bravo a finire nei guai.- disse cominciando a tirare la cinghia con la quale il libro era chiuso. Il volume proveniva dai polverosi scaffali della sezione proibita, l'autore era contemporaneo a Deamu e raccontava di questa guerra fra bianche e rossi,sconosciuta al mondo Babbano.

A furia di tentare di aprirlo sotto lo sguardo perplesso di Potter,Idra si tagliò il dito con la carta affilata del libro.

Le gocce di sangue caddero sulla copertina usurata,ma invece di rimanere lì, furono lentamente assorbite. Idra,incuriosita,posò il dito ferito sulla cinghia e lo passò su tutta la copertina.

-Se fossi in te,non lo farei...- disse Harry avvicinandosi.

La copertina del libro si aprì lentamente. Le pagine ingiallite giravano veloci e si fermarono sulla miniatura di un cavaliere medievale.

"Sconfitto il terribile cavaliere nero, sarà mostrato il significato vero" dice una nota scritta a mano da qualcuno accanto al disegno.

Idra vi passò sopra la ferita insanguinata.

Commettendo così, un grosso errore.

La pagina vibrò e un grosso boato allontanò i due ragazzi.

Dal libro usciva del fumo nero,denso e insopportabile. Idra notò subito l'ingigantirsi di un uomo barbuto vestito con una divisa di metallo.

-Cazzo...-mormorò prima di abbassarsi per sfuggire al colpo di sciabola inferto dal misterioso personaggio.

 

 

___________________________________________

 

So di avervi "scombussolato" un bel po',stavolta!

Circe: Diciamo che questo che poteva essere un weekend romantico o quasi, ha un terzo incomodo,odiato da entrambi i due eroi della storia,per motivi diversi. Qui abbiamo scomperto che questo oggetto ha comunque a che fare con il medioevo....Al prossimo cap.Un bacione

liala90: Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo!! Nel prossimo ci sarà una specie di chiarimento fra Draco ed Idra...

 

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Capitolo 13
*** Capitolo Dodici ***


 

 

Ritorno all'ultimo istante.

Capitolo Dodici.

 

 

 

 

 

La testa ciondolava appena a causa del continuo sbandare del treno che sfecciava veloce sui binari. Draco Lucius Malfoy stava tranquillamente e profondamente dormendo quando un boato lo scosse. Ancora prima di aprire gli occhi sentì le grida di un ragazzo. Scattò in piedi ed aprì la porta del suo scompartimento,ricordandosi improvvisamente della irritante presenza su quel vagano di Potter e Pitti.

Appena girò la maniglia e fece scorrere l'anta della porta,si pentì della sua curiosità. Una specie di uomo che assomigliava stranamente a suo nonno materno spuntò armato di spada. Chiuse immediatamente la porta,con gli occhi sbarrati per la sorpresa, il vetro decorativi si frantumò in mille pezzi.

Disperato,cominciò a cercare la bacchetta fra le pieghe del mantallo. Poi,vide spuntare la testa scura di Idra che saltò a cavalcioni sulla schiena di quell'uomo e gli piantò un vaso in testa che teneva in mano.

L'uomo barcollò più volte prima di finire rovinosamente a terra,trascinandosi con se la ragazza.

-Ma che succede?-ringhiò il biondo. Idra alzò lo sguardo su di lui,gli occhi annebbiati dal dolore,scosse la testa prima di perdere i sensi. Pochi secondi dopo, arrivò un malconcio Potter.

-Malfoy ma non vedi che ha bisogno di aiuto!-urlò lui contro il nemico di sempre. Si chinò verso la ragazza cercando di spostare l'uomo vestito con una pesante armatura medievale. Harry Potter non notò lo sguardo perso e vuoto del ragazzo,del volto pallido e del leggero tremolìo alla mano sinistra. Non poteva nemmeno sapere della stretta dolorosa che il suo cuore subiva,senza potersi opporre in alcun modo.

Draco Malfoy era una maschera di sofferenza.

Riaprì la porta distrutta e facendo bene attenzione salto i pezzi di vetro e porcellana sanguinanti. Spostò malamente Potter che sembrava avere un bernoccolo in testa, e con un scatto agile prese in braccio la ragazza.

Dalla fronte gocciolava del sangue che disegnava una orrida linea che fece sussultare la Serpe.Gli occhi chiusi e il corpo abbandonato contro il suo,lo portò indietro nel tempo,all'infanzia. Sentiva un odore vago di pesca,segno che Idra usava ancora quel profumo che tanto lui odorato quell'estate.

Si sentì stupido.

Stupido per averlo anche solamente lasciata senza nessuna spiegazione.

Stupido per non aver capito prima quale direzione stesse prendendo quel muscolo in mezzo al suo petto.

 

 

 

 

Per Idra Rosier Pitti non ricordare nulla o quasi,voleva dire solo una cosa: alcool.

Eppure era sicura di non aver bevuto,perché la sua gola e la sua testa non erano in fiamme. Percepiva le sue ossa come pesanti e deboli e gli occhi non riuscivano a mettere a fuoco.

-C...sa?T..u chi...s..?- mormorò con voce rauca vedendo una chioma bionda poco lontana da lei. Quasi per istinto tentò di scagliarsi contro,ma solo stendere il collo le costava enorme fatica.

-Stai giù,Pitti.- gracchiò Malfoy facendo un cenno a Potter che stava ringraziando l'elfo di Malfoy Manor che gli aveva incerottato un pezzo di fronte. Anche il Grifone si avvicinò alla ragazza che li fissava realmente confusa.

-Ch..é?- domandò lei,ostinandosi a cercare di scendere dal letto.

Draco le prese rabbiosamente la mano con la quale cercava di scostare le coperte e

la rimise al suo posto.

-Sei una cretina, la più grande idiota del mondo Magico. Atterrare il nemico con un vaso?Giuro,ancora non l'avevo sentita!-

-Vaso?- no,Idra Pitti non ricordava niente.

-Ma sì,dai,ti ricordi che ti sei tagliata il dito con la carta del libro di Deamu...Il cavaliere...la tua geniale idea di trasfigurare una sciarpa in un vaso?- Harry deglutì rendendosi conto della faccia perplessa della giovine. -Non ricordi nulla?-

Idra schiarì la voce più volte e quando le corde vocali tornarono più o meno a funzionare parlò.

-Scu...sate, dov'é...la...sicurezza?-

I due si fissarono meravigliati.

-Davvero non ricordi nulla,nemmeno chi siamo noi?-

-Non...siete i segretari di mio...padre?- chiese lei stupendosi del loro atteggiamento. Chissà perché non aveva idea di chi fossero.

Harry Potter si piantò le mani fra i capelli.

Draco Malfoy si passò una mano sul viso.

Bene,ora avevano un nuovo problema.

La cara Idra,l'unica che era a conoscenza delle ricerce del loro preside,aveva perso la memoria.

 

 

 

 

_______________________________

Rieccomi,devo dire abbastanza presto!!

Cmq, Idra ha perso la memoria e Draco ha amesso che forse ha sbagliato ha lasciarla in quel modo (nell'altra fic,Bad Romance.Semplici Scelte).

Mileyxxx: sn contentissima di leggere un tuo commento, ecco idra ha fatto un bel capitombolo ed é fuori gioco. Ma forse la memoria potrebbe aiutare il recupero del rapporto fra i due. Harry è fondamentale per riuscire ad andare avanti con la storia del libro...Un bacione e grazie millleee!

Circe: ma non ti preoccupare, bisogna godersi ogni vacanza!Appena avrai più tempo,sarò felice di leggere le tue recensioni(visto che sei stata la prima a seguire qst coppia e a darmi tanti consigli).Oltre al libro abbiamo anche un cavaliere che é stato evocato, un draco che riconosce di essere uno stupido e una Idra senza memoria...altro copo di scena! Ma servirà tantissimo per recuperare i rapporti fra Idra e Draco. Un bacione e grazie mille!!!!!

liala90: Eh,sì Silente ha occhio in qst cose,sarà l'esperienza? cmq ecco qui tre personaggi che si "odiano" e non solo costretti a stare insieme e nemmeno un minuto dopo...scoppia il finimondo!! Al prossimo cap.Bacioni!!!

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Capitolo 14
*** Capitolo Tredici ***


 

 

Ritorno all'ultimo istante.

Capitolo Tredici.

 

Libertango-Astor Piazzola

Tre anni prima.

Milano,Conservatorio Giuseppe Verdi.

 

Il pianista toccava con delicata attenzione i tasti,l'espressione assorta,le labbra strette in un leggero sorriso,la schiena curva sullo strumento e i ciuffi scuri che incorniciavano un volto femminile ancora adolescente.

Intorno alla musicista ragazzi con altri strumenti eseguivano in perfetto coordinamento la loro parte,mentre altri si dilettavano in un ballo di altri tempi: il tango.

Gambe e braccia si fondevano in una danza erotica,prendendo,lasciando e stravolgendo il corpo del partner.

Sentimento puro,la gelosia.

Sentimento indissolubile,la rabbia.

Sentimento vero,l'amore.

L'applauso del pubblico si fece sentire quasi subito,appena finita l'esecuzione.

Idra Rosier-Pitti si alzò e s'inchinò al pubblico e ai colleghi. Odiava ammettere di aspettare solo quel momento quando suonava in pubblico. Sorrise e raccolse i suoi spartiti,una ragazza dalla pelle scura si avvicinò a lei,abbracciandola stretta.

-Sei stata...superlativa!- le disse scompigliandole i lisci capelli scuri.

-Grazie mille Marta.-sbuffò l'altra.

-Pensa,fra meno di tre anni,saremo qui a studiare musica. Già mi sento milanese!- disse la ragazza allargando le braccia.

-Già,in fondo il tempo passa in fretta. Mi sembra un bel posto per studiare musica.-

S'incamminarono per i corridoi della antica struttura che ricordava un vecchio monastero medievale. Lo sguardo di Idra fu attirato da una strana figura disegnata sul muro.

Un serpente stilizzato,nero con delle strisce verdi,attorno a una strana pietra nera. Appena sopra alla lingua vi era una fessura orrizzontale. Incuriosita si fermò ad osservarla meglio. Allungo la mano e toccò la fessura. Vi riuscì ad infilare un dito che tirò fuori una strana moneta bronzea. La tenne fra le mani, Marta la osservava perplessa.

-Secondo te,cos'è?- domandò.

-Forse é lo scherzo di qualche ex studente. Un modo per farsi ricordare. Guarda ci sono delle strane scritte.- Pulì con un fazzoletto la moneta,che si dimostrò quasi nuova. Vi erano bizzarre scritte e numeri. Idra aggrottò la fronte e poi scrollò le spalle.

-Tienila tu,così hai un nuovo strano oggetto per la tua collezione.-

Marta si aprì in un dolce sorrise ed abbracciò con slancio l'amica,che era stata sempre scettica sull'esistenza di altre forme di vita intelligente nell'universo.

-Sarà un piccolo ricordo di questa memorabile giornata. La porterò sempre con me,come questo bracciale antico.- disse mentre si avviavano verso l'uscita a braccetto.

 

 

Draco Malfoy osservava da ore il volto stirato dalla stanchezza di Idra,che da ore dormiva un sonno agitato.

Solo poche ore si malediva di essere stato obbligato a passare un weekend con Potter e lei. Ma ora se ne pentiva un poco, non voleva vedere altri spargimenti di sangue,nella sua vita. Dopo aver quasi perso la madre,provava una certa avversione al sangue,lo scontro fisico e le guerre.

Mai più,si era ripetuto quando lo rinchiusero in quella cella,anche a costo di perdere l'antico prestigio della sua famiglia.

Lui non era come suo padre.

Lui era diverso e non avrebbe mai consacrato la sua vita al male o al bene,per il gusto di uccidere. Preferiva rintanarsi nella sua Tana,vivere la sua vita senza freni e fregarsene degli altri,il più possibile. Ma quando vide Idra insanguinata che cercava di picchiare quel mostro evocato,si accorse di quanto vile e spaventato si dimostrò.

Non solo non era riuscita a proteggerla, ma nemmeno a provare a lanciare un incantesimo.Completamente bloccato,si era ritrovato a vedere come una ragazza con poche conoscenze magiche aveva allegramente fatto fuori quel cavaliere medievale.

Era stato inutile.

Si avvicinò a lei,le posò senza sfiorarla una mano sulla fronte,tracciando leggero il profilo del suo volto. Stava per toccare le labbra quando si accorse che lei si era svegliata. Sbatté le ciglia più volte,mettendo a fuoco la macchiolina bionda che la fissava.

-Non ci sono gli uomini della sicurezza...-

-Lo so.- rispose la ragazza con voce roca. Si alzò a sedere e sotto lo sguardo perplesso di Malfoy scese dal divano si avviò incerta verso la porta.

-Dove vai?-

-Vado da Marta...Lei ha...- balbettò con voce impastata dal sonno e dalla stanchezza.

Il giovane gli corse dietro e la strattonò il braccio.

-Non puoi.-

-E tu chi sei per dirmelo!-rispose lei arrabbiata.

-Perché Marta...é morta.- le confessò il ragazzo.

Il volto di Idra divenne una maschera di dolore,misto a sorpresa.

-Lei...Quando?Come...-

-Due anni fa. Non ne parli mai,ma so che é morta per una grave malattia che voi Babbani chiamate cancro.-

La ragazza scivolò a terra,il corpo scosso da singhiozzi,gli occhi che piangevano lacrime piene di dolore,le labbra strette in una decorosa morsa,le mani che tremanti stringevano il lembo della camicia insanguinata.

Draco le si sedette accanto, le toccò una guancia e lei abbassò il capo toccando la sua spalla. La strinse in uno abbraccio e si stupì di quel gesto non premeditato.Appoggiò il mento sui suoi capelli che profumavano di pesca.

-Mi dispiace.-le sussurrò.

 

 

 

Harry Potter aveva girato tutti i sotterranei di Malfoy Manor alla ricerca del disegno stilizzato di un serpente che doveva trovare per il preside. Almeno,all'inizio doveva cercarlo con l'aiuto della sua compagna di studi,Idra Pitti,ma date le sue condizioni mentali preferì cominciare da solo.

Le ultime ore le aveva passate in quel luogo lugubre dove tutto sembrava oscuro e cattivo. Nessun oggetto sembrava normale. Si passò una mano fra i capelli corvini e risalì le scale che lo portarono nella sala che doveva essere una specie di soggiorno privato.

Quello che vide,lo lasciò sconvolto per qualche secondo.

Draco Malfoy era incollato ad Idra che piangeva, il suo cervello scattò subito. Tirò fuori la bacchetta e gridò-Stupeficum!-

Draco Malfoy fu scagliato dall'altra parte della stanza.

Idra sgranò gli occhi e con qualche difficoltà si rimise in piedi.

-Ma che diamine?- chiese ad Harry che si stava avvicinando.

Il prescelto le appoggiò le mani sulle spalle e con sguardo serio,le chiese se stava bene,poi l'abbracciò rudemente. Idra si sentì soffocare e gli tirò un forte schiaffo.

-Io sto bene, Malfoy un po' meno. Ma perché l'hai fatto?- sibilò allontanandosi

Il ragazzo spalancò la bocca.-Non ti stava importunando?-

-Si da il caso che fino a qualche mese fa, facevo ben più che abbracciarla Potter.- rispose Malfoy già in piedi. -Stupeficium!- gridò a sua volta, facendo volare l'eroe dei maghi.

Idra si voltò con sguardo perplesso. -Spiegati meglio!-strillò

-Semplice,questa estate dividevamo il letto e non sembravi così contra...-

Idra arrossì violentemente e senza pensare tirò uno schiaffo che colpì la regale figura di Malfoy che imprecò di conseguenza.

La ragazza percorse gli ultimi passi che la dividevano dalla porta e dopo aver gridato ai due di essere due idioti se ne andò.

 

 

_____________________________

Scusatemi per il ritardo,ma mi sono di nuovo infortunata.

Quindi ormai sono legata a letto da mia madre e company.

Cmq, ecco qui un pezzo che riguarda il passato di Idra,ovvero l'amica Marta.

In questo capitolo vi sono molti riferimenti all'altra ff.

Liala90: vedo che ti piace il lato cominco della nostra protagonista.La questione é molto complessa, oltre a Draco e Potter che si odiano,ci sono anche il libro che racchiude un pezzo di Voldemort,Idra e la sua famiglia,Silente ecc...Insomma un bel casotto!!

DarkSwan: bel nick!!Qui c'è il lato dolce di Draco,che riesce a pensare anche agli altri. Spero ti sia piaciuto.

Circe: La tua ultima affermazione ha centrato subito. Idra ha ricordato qualcosa di vitale,importante.Harry si impegna sempre quando si tratta di bene comune ma spesso é cieco nei confronti degli altri. Draco mostra il suo lato gentile...Sono felice di sapere che ti piacciono le mie trame,questa in particolare...Grazie per le tue recensioni!!

 

 

 

 

 

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