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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I Chapter ***
Capitolo 2: *** II Chapter ***
Capitolo 3: *** III Chapter ***
Capitolo 4: *** IV Chapter ***
Capitolo 5: *** V Chapter ***
Capitolo 6: *** VI chapter ***
Capitolo 7: *** VII chapter ***
Capitolo 1 *** I Chapter ***
«Sì mi basta, per
sempre».
Chiusi il libro e spensi la luce.
Era una tiepida sera di marzo... No aspetta!
Guardai
meglio l'orologio della sveglia.. Era l'alba di una tiepida mattina, di
marzo!
"Ecco, lo sapevo, ho passato un'altra notte senza
chiudere occhio..."
«Buongiorno!» Disse mamma
entrando e alzando la tapparella
«Dormito bene?»
«Ah benissimo» le risposi
sarcasticamente scendendo i
gradoni del letto a castello.
Si vedeva lontano un miglio che ero rimasta
sveglia per
tutta la notte.
Mi guardai allo specchio e vidi due gonfie
occhiaie
schifose..
«Aaaah!!» Urlò
entrando nel bagno quella simpaticona di
Janet, mia sorella «Ma che bell'aspetto che abbiamo
stamattina, eh Juliet?!»
Disse mentre faceva scorrere veloce il suo sguardo
su e
giù dalla mia testa ai piedi.
Quando faceva così non la sopportavo;
non le risposi. Dopotutto
lo sapeva anche lei il motivo delle mie notti insonni.
«Te l'ho detto, July,» Si fece
seria «Non devi più
pensare a ciò che é successo con Phil..
Piuttosto, hai letto il libro che ti ho
dato?»
«Sì, l'ho letto..»
Con Phil avevo passato dei bei momenti, ero stata
bene
con lui.. Solo poco più di un mese, ma ero stata bene.
Erano passati pochissimi giorni da quando entrando
in
discoteca lo vidi con quella ragazza...
Ed io che mi girai dietro, con le lacrime agli
occhi, e
che venni presa per la mano da qualcuno mentre avevo incominciato a
correre..
«Ferma! Guarda che non è come
credi! Vedi io..» «Sta'
zitto!» Lo interruppi.
E mi tolsi dalla sua forte presa, uscendo dalla
discoteca.
Ma tutto ciò era ormai nel reparto
"dimenticare" della mia testa.
Janet mi accarezzò i capelli
«Guarda che non devi essere
triste,» Sospirò «Ce ne sono di migliori
là fuori.. Ti stanno solo aspettan..»
«No Janet! No! Io amavo lui! E di me lui
se ne frega, se
ne è sempre fregato,» Abbassai lo sguardo
«mi ha sempre presa in giro..» Scoppiai
a piangere, e lei mi abbracciò.
In quel momento entrò mamma, ma Janet
le fece segno di
uscire.
«Forza adesso dobbiamo andare a
scuola,» sorrise «che si
fa tardi».
Spalancò la porta e uscì dal
bagno.
Janet era sempre stata più matura di
me, sebbene fossimo
sorelle gemelle.
Non che fossimo proprio uguali identiche, ma
alcune
persone, soprattutto chi ci conosceva da poco, non riusciva a
distinguerci
molto spesso.
Lei era appena un po' più magra di me
e, a mio contrario,
aveva degli ottimi voti a scuola. Non è che avevo grandi
lacune, solo che un 7 mi bastava, il 10
non era
roba per me.
Scendemmo le scale ed arrivammo alla fermata della
corriera.
«Janet» guardai davanti a me.
«Spara July» Si
scostò i capelli da un lato.
«Grazie.. Grazie per prima..»
La fissai e lei mi guardò
sorridendo, come suo solito.
La corriera arrivò in un lampo e giunte
a scuola ci
separammo; infatti mente lei faceva il liceo classico, io avevo deciso
di fare
quello scientifico, sempre nello stesso istituto.
Ero al secondo anno in una classe di venti alunni:
sette
ragazzi e tredici ragazze. In netto vantaggio direi!
La mia compagna di banco era Nicky, la mia
migliore
amica.
«Sempre con la testa fra le nuvole eh
Nicky?!» Le urlai
spalancando la porta della classe vuota.
«Oh no July.. Stavo solo guardando fuori
dalla
finestra..» Mi fece la linguaccia ridendo «Sarebbe
meglio che tu non urlassi
comunque,» Indicò dietro «disturberesti
gli altri..».
"Quali altri?!" Seguii con lo sguardo dove
aveva puntato il dito.
«Ah già, c'è anche
Kan..» Bisbigliai.
«Ehm..No July..lui si chiama Kevin, tu
non conosci
nessuno, se non mi sbaglio, che si chiami Kan..»
Aveva ragione... Kevin, si chiamava Kevin...
Era già il secondo anno che ero in
quella classe, ma con
molta gente non avevo mai avuto modo di parlare, o semplicemente non mi
interessava pararci.
«Ah sì Kevin»
Risposi a Nicky, o meglio, urlai a Nicky.
Il ragazzo alzò lo sguardo per un
attimo, per poi
ripuntarlo sul libro che stava leggendo.
Nel frattempo arrivò Jhon, un altro dei
ragazzi della
nostra classe, che però io avevo avuto occasione di
conoscere poiché lo scorso
anno condividevamo lo stesso pc ad informatica..
Nicky accennò un sorriso arrossendo
«Ciao Jhon..»
«Ah ciao Nicky!» Sorrise alla
mia amica.
"Ma mi sono forse persa qualcosa?!"
Seduti dai banchi si lanciavano sguardi complici,
intanto
notai che Kevin si sedette accanto a Jhon.. Forse erano compagni di
banco,
forse erano amici..
"Ma cosa mi importa!" Non ci avevo fatto caso
per tutto l'anno scorso, perché pensarci ora?!
Mi sedetti seccata dal mio stato d'animo
incomprensibile,
intanto altri alunni entrarono, e la campana annunciò
l'inizio delle lezioni.
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Capitolo 2 *** II Chapter ***
«Uuf»
Sospirò Nicky «Ma quando cavolo suon...»
"Driiiin" La campanella che segnava
l'intervallo la accontentò e uscirono tutti dalla classe che
sembravano
cavalli.
Nicky era andata alle macchinette con Jhon ed io
rimasi
in classe da sola.. o quasi.
«Ma perché tu non esci con
gli altri?» Dissi a Kevin
avvicinandomi di qualche passo al fondo della classe.
Lui sì levò una cuffietta
dell'ipod che teneva in mano,
per poi rimettersela, ignorandomi completamente.
Intanto arrivò Nicky, con Jhon per mano
che gli
sorrideva.
"Non me la racconta giusta..."
«July vieni, ti devo dire una
cosa..» Mi disse Nicky
avvicinandosi in modo sospettoso e lasciando la mano di Jhon che
sì stava
dirigendo verso Kevin.
Nicky mi trascinò letteralmente verso
la lavagna «Ascolta
Juliet»
«No! ascoltami tu, Nicky!
Cos’è ‘sta storia dei sorrisini
e le prese per mano con Jhon? C’è forse qualcosa
che dovresti dirmi?»
Alzò gli occhi al cielo «Ci
stavo proprio arrivando, se
ti calmassi…»
«Ahh» Le puntai il dito contro
sghignazzando «Vi siete
innamorati ehh! Vi siete messi insieme? Ti ha detto che gli piaci?
Siete usciti
insieme?»
Scossò la testa «No, July,
no…»
Inclinai la testa con aria interrogatoria, mentre
lei
iniziò a raccontare
«Vedi, la scorsa settimana ero andata a
prendere mio
fratello a scuola» Arrossì sospirando
«Ed è lì che vidi Jhon..Era anche lui a
prendere suo fratello…»
«Ah ha un fratello?»
«Sì July, Jhon ha un fratello
dell’età del mio» Sospirò
ancora, sembrava facesse fatica a raccontare. «Io mi sono
avvicinata per
salutarlo, mentre aspettavamo che uscissero da scuola, ma lui invece di
rispondere al saluto.. Mi sorride e mi abbraccia» La guardai
stabilita «Come
sarebbe che ti abbraccia?» Sorride «Sì,
mi abbraccia! Ma non è tutto, inizia a
ripetermi “scusa Nicky, scusami tanto” ed io gli
chiedo “Perché mi chiedi scusa
Jhon..?”.. E a quel punto..» «E a quel
punto?!» La sua bocca si aprì in un
mezzo sorriso «A quel punto mi bacia!»
«cooosa?!» Annuisce «Hai capito bene
Juliet: Jhon mi bacia.»
Rimango senza parole, eppure lo sapevo che doveva
essere
successo qualcosa tra quei due…
E poi era già troppo tempo che si
guardavano solo da
lontano sorridendosi a vicenda.
«Nicky, sono felice per te» la
abbracciai.
«Beh July, adesso tocca a te»
mi sorrise.
«Ma Nicky lo sai anche tu che non
vogl…» La campanella mi
azzittì, le lezioni rincominciarono e Nicky mi fece
l’occhiolino.
Era l’ora di informatica, quindi la mia
classe si
trasferì per quell’ora nell’aula
adeguata.
«Buongiorno ragazzi, state
zitti» la professoressa era di
pessimo umore oggi. «C’è stato un guasto
in alcuni pc, quindi fino a quando non
saranno riparati vi metterò a coppie e condividerete il
vostro computer».
“Ecco, solo questa ci mancava”
Speravo di avere lo stesso pc di Nicky, tutti gli
altri
mi stavano antipatici e Jhon l’avevo già avuto
l’anno scorso come compagno di
computer.
«Dunque Nicky Stevenson si mette
qui…» “E io lì accanto,
e io lì accanto, e io lì
accan…” «E accanto Richard Smith
».
“Ecco, ti pareva…”
Jhon squadrò per bene Richard, e disse
qualcosa
all’orecchio del ragazzo che si chiamava Kevin, che
annuì soltanto.
«Poi Gerard Wilson
insieme a…Holly White»
Mentre I ragazzi si sistemavano pensai a chi mai
si
sarebbe seduto accanto a me, speravo una ragazza non troppo
antipatica…
«Ho detto Juliet Allen!
Sveglia!» Alzai lo sguardo
imbarazzata «Sì mi scusi professoressa, non avevo
sentito…»
Mi guardò di traverso «Allen,
siederai vicino a…Evans».
Mi voltai verso la sagoma oscura contro la luce della finestra che si
dirigeva
verso di me e il pc che avremmo condiviso. Ci rimasi di sasso quando
vidi che
li ragazzo che prendeva posto accanto a me era Kevin, Kevin Evans.
«Tuuu!?» Non riuscii a
trattenermi.
Non riuscivo a sopportare quell’aria
seria che aveva ogni
volta, e il suo sguardo mi spaventava alquanto. Non sarei mai riuscita
ad
essera amica di uno così.
Egli alzò gli occhi al cielo e si
raggomitolò con le
braccia sul tavolo e la testa appoggiata sopra.
Mi girai dall’altra parte e vidi Nicky
che stava già
scherzando con Richard, ma forse lo conosceva già. Ero io
l’unica a cui non
interessava conoscere tutti i ragazzi della propria classe, infatti con
Kevin
non avevo mai parlato.
«Bene ora accendete i computer»
La mia mano si avvicinò al pulsante di
accensura, che
però venne anticipata
da quella di
Kevin, le nostre mani si sfiorarono.
Che strano, avrei giurato che fossero fredde come
il
ghiaccio, dato che avevo appena finito un libro che parlava di vampiri,
e dato
il suo carattere cupo e misterioso… Invece era bollente come
una pentola che
bolle.
«Si può sapere che hai da
guardare?!» diceva a me? «Certo
che sei proprio una ragazza strana tu…».
“Parla lui…”
«Ah sarei io la ragazza strana
qui?!»
Il suo sguardo mi spaventò ancora e
iniziai a farfugliare
«Tu…» Mi fissò.
«Parla che c’è? Che vuoi?»
Rispose seccato.
«Tu sei per caso… un
vampiro?» Mi guardò con disprezzo
«Ma tu sei tutta matta! Ecco cosa sei! Altro che vampiri e
vampiri!
Fortunatamente sono umano, tu invece sei pazza.»
Che domanda idiota… Almeno eravamo
riusciti a fare un
discorso completo… Peccato, un vampiro in classe mi sarebbe
piaciuto…
◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆
Ciao lettori e lettriciii :D
Sono contenta che vi sia piaciuto, vi aspetto per
il
seguito! -^^-
ps: Jade mi sono solo
ispirata e te, non
sei tuuuu!! xD
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Capitolo 3 *** III Chapter ***
Quel giorno quando uscimmo da scuola Jhon e Nicky
portarono me e Kevin al bar vicino la scuola.
«Prendiamo il gelato?» chiese
Nicky sorridendo a Jhon.
«Sì, il gelato è
perfetto amore mio».
E ci sedemmo ai tavolini fuori.
"AMORE MIO?!? Ma stanno anche insieme?! Certo che
Nicky potrebbe dirmele senza che sia io a chiederle le cose..."
«Che hai July?» Nicky si stava
avvicinando «C'è qualcosa
che non va?»
«Ma non lo vedi che è fatta
così?"» prese a dire
Kevin «É una ragazza strana» Concluse
con espressione decisa.
«Ma lo sai che tu sei proprio
antipatico!?»
Mi alzai seccata dai tavolini «Non ti
sopporto! Mai un
sorriso mai un attimo di allegria! E poi sarei io quella
strana!?».
Nicky mi prese da dietro «Calmati
July» Kevin ci guardò
con aria indifferente «Non è il caso di scaldarti
tanto...».
Stavo per risedermi quando vedi Janet arrivare
correndo
«Ti ho cercata dappertutto, Juliet!» Riprese fiato
«Si può sapere perché non mi
hai detto niente!? Perché non mi hai aspettata all'uscita da
scuola?!».
Mi alzai imbarazzata «Oddio
scusami».
Kevin alzò lo sguardo mentre Nicky e
Jhon risero sotto i
baffi «me ne sono dimenticata Janet..».
Fece una faccia indescrivibile.
Kevin guardò il cielo con aria da
sotuttoio «Ecco, lo
dicevo io che era una persona strana». Cambiò
espressione e i suoi occhi
brillano «È dall'anno scorso che lo dico, dalla
prima volta in cui ti ho
vista..» Appoggiò la mano violentemente sulla mia,
appoggiata sul tavolino.
«Ehi Kevin! Che fai?!» Lo
guardai sorpresa.
«Uhm ehm niente! Avevi solo una mosca
sulla mano...»
Nicky e Jhon si riguardano in segno di intesa
sghignazzando.
«Non fatevi strane idee,»
ribadì Kevin «è
la verità.»
La mia faccia sembrava intontita.
«Dai July, dobbiamo andare a
casa,» Mi guardò con aria
stufa «muoviti..»
Mi alzai senza espressione salutando.
Sentii un "a domani" generale, ma la voce di
Kevin non la sentii.
«Beh?» Mi rivolsi a Kevin
andandogli davanti «non dici
neanche ciao!?»
«Ciao» Il sarcasmo era alle
stelle.
Lo guardai ancora più spazientita.
Mi girai verso Janet e incominciai a camminare
verso
casa.
Sentii la voce di una risatina mai sentita prima
di quel
momento;
mi girai di scatto e mi sorpresi quando vidi il
sorriso
sulle labbra di Kevin.
Era lui a stare ridacchiando.. impossibile.
Sorrisi anche io al miracolo mentre un tiepido
vento
soffiava dalle mie spalle verso lui.
◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆
Grazie
mille a tutti :)
Sì,
questo capitolo è un po' più corto degli altri ma
il prossimo sarà molto più lungo...
Vi
accontento, successivamente si parlerà anche di
più su Janet, ma per ora dovrete accontentarvi delle sue
risatine xD
Vi aspetto per il seguito =D e
grazie ancora <3
|
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Capitolo 4 *** IV Chapter ***
Kevin riposò le
sue labbra sulle mie "Ti amo, ti amo, ti a.."
«Julieeet!
Ju-li-eeet!» Insisteva mamma «Juliet guarda che ore
sono! svegliati!» Mi scossava
«Tua sorella é già giù ad
aspettare la corriera..»
“Cooosa?!”
Mi preparai in un
baleno e corsi giù per le scale.
"Ma che razza
di sogno..."
Giunta alla
fermata la vidi lì in piedi che calciava i sassi.
«Perché non mi hai
svegliata? Potevi aspettarmi!» Presi a dirle.
Si girò di scatto.
«Perché? Tu ieri
mi hai aspettata all’uscita della scuola? Te ne sei andata
con i tuoi amichetti
di classe!» guardò a terra «Lasciandomi
lì, senza dirmi niente».
La guardai seria
«Ancora per la storia di ieri.. Guarda che non l’ho
fatto apposta, avevo la
testa per aria» sbuffai «E poi non erano
“i miei amichetti” c’era solo Nicky
lì
che era mia amica, e un po’ anche Jhon».
«E July, chi era
l’altro ragazzo?»
«Lui è Kevin.»
Risposi bruscamente.
«Kevin?» Si
avvicinò.
«Sì! Kevin!
Cos’è,
ti piace?! Perché ti interessi tanto, Janet?! Ti attrae?
Eh!?»
«Eih eih eih
calmati!» Mi fermò le braccia impazzite,
tenendomele ferme «Non ho mai detto
che mi piace! Perché ti arrabbi tanto..? Se piace a te,
July, dillo.. non te lo
porta via nessun…» «Eeeeeh? Kevin? A
me!?» Le risi in faccia «Vuoi scherzare
spero!» Mi staccai dalla sua presa indietreggiando
«Non l’hai visto com’è?!
Sembra
un depresso! È sempre di malumore, ma è
soprattutto antipatico!»
«A me non sembra
antipatico, e poi ha un visino tanto dolce e carino..»
Sorrise.
«Allora vedi che
ti piace?...» Mi rattristai senza averne una ragione precisa.
Janet si mise a
ridere «Ma guardati! Sei afflitta! L’ho fatto
apposta per vedere la tua
reazione, July! È a te che piace, fattene una
ragione.»
«Tu sei matta,» le
risposi con disinteresse «Non lo conosco neanche..»
«Come non lo conosci
July?!» mi guardò meravigliata «Non
siete in classe insieme?»
«Sì,
sì…» risposi
con angoscia «Ma lo sai che non mi interessa fare amicizia
con tutti i compagni,
la maggior parte sono antipatici…» sospirai
«E lui, Janet, è antipatico..
punto.»
Arrivò la corriera,
e salimmo.
«Beh Juliet, se la
pensi così…» fece spallucce.
«Sì, la penso
così,
non ne parlare più che mi vengono i nervi.» mi
girai dall’altra parte, verso il
finestrino.
Arrivate a scuola
ognuna sì diresse nella propria classe.
Mentre salivo le
scale ripensai al sogno di sta notte.. "ma blea, ma che schi.."
«Juliet, ti senti
bene?» Kevin mi sorprese, sorpassandomi «Fai delle
facce..»
«Stai zitto tu!» Lo
risorpassai a mia volta.
«Ok sto zitto, ma tu
faresti bene ad andare piano perché i bidelli stanno dando
lo strac..»
"TONF"
«..lo straccio,
scommetto» Risposi da in terra dolorante.
«Eh te lo stavo
dicendo... Ma se dovevo star zitto...» Si avvicinò
a me «Ti sei fatta male?»
«Un po'.. qui alla
gamba..» scoprii il ginocchio.
«Se mi
ascoltassi,July,» prese a dire «Forse non saresti
caduta così..!»
«Non preoccuparti
per me,» dissi ricoprendomi la gamba «è
solo uno sbucciotto che.. Aspetta»
«Cosa?..»
«C-cosa hai detto
prima?!»
«Ho solo detto che
se mi avessi ascoltato forse..»
«No, intendo come mi
hai chiamata..» Sorrisi «..Mi hai chiamata
"July"?»
«Ehm..Sì, io...»
La campanella suonò
squillante sopra la sua voce.
«Che cosa Kevin?!
Non sento niente!» Gli risposi urlando.
«Allen ed Evans!» La
prof di latino sembrava un po' arrabbiata.. «Cosa ci fate nel
corridoio sui
gradini a quest'ora?!.. DOVRESTE ESSERE GIÀ IN
CLASSE!!» Sbraitava come se avessimo
fatto chissà cosa.
«Ma vede, noi..»
provò ad accennare Kevin.
«OPPURE SBAGLIO,
ALLEN?!» Coprì la sua voce.
«È che è
scivol..»
Farfugliava lui.
«Forse volete andare
dal preside..»continuava a interromprerci. «O ERRO
FORSE, ALLEN?».
Non capivo perché
dovesse richiamare me in ogni frase.
«Prof,» Feci un
sorrisino «Io non credo proprio sia il caso di andare dal
preside..» «Per così
poco..» Finì Kevin.
«Oh..io credo di
sì»
Sorrise anch'ella sussurrando.
E senza un motivo
logico mi ritrovai sull'ascensore diretto al piano "preside" (che poi
un piano tutto solo per lui mi sembrava esagerato) ...con Kevin.
♫ ♬ ♩ ♭♫ ♬ ♩ ♭♫ ♬ ♩ ♭♫ ♬ ♩ ♭♫ ♬ ♩ ♬ ♩ ♭♫ ♬ ♩ ♭♫ ♬ ♩ ♭♫ ♬ ♩ ♭♫ ♬ ♩
ahahah lo so Jade ;)
PS: Continuate a recensire, Vi Aspetto Al Prossimoooo ^^
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Capitolo 5 *** V Chapter ***
Bussammo alla grande porta di legno scura sulla
destra un
tantino terrorizzati.
«Entri prima te, vero?» Disse
Kevin sottovoce.
«Oh andiamo Kevin, non dirmi che il lupo
ha paura!» Dissi
io ridendo.
«Non sono un lupo, e poi io non ho
paura...»
Non ci accorgemmo che durante la nostra
discussione la
porta si aprì, e da essa sbucò un uomo alto e
possente che incuteva terrore.
«È-è lei il
pre-pre-preside?» sì fece coraggio di dire
Kevin.
«No. Seguitemi.» Rispose lui
senza scomporsi e iniziando
a camminare verso una poltrona girata verso la parete.
Arrivati di fronte alla poltrona, essa si
rigirò verso di
noi, molto lentamente, e già immaginavo l'aspetto di questo
grande uomo...
«Ma non c'è
nessuno!» Disse sbalordito Kevin.
«E io chi sono, scusa!?»
Rispose una vicina che pareva
dei pupazzi «Ehi, qui sotto!»
Il nostro sguardo percorse diversi centimetri
verso il
basso fin quando non vedemmo un uomo calvo e piccolino, con grandi
occhiali
rotondi e lunghi baffi bianchi, che ci guardava con faccia divertita.
«Deve scusarmi..»
Iniziò a dire Kevin «Non l'avevo
proprio vista....» «Sì lo so lo
so..» Diceva il preside «sono così basso
che
non mi vede mai nessuno..! eheh..» Iniziò a
ridacchiare.
Ridacchiai anch'io, e Kevin mi diede una gomitata,
così
da farmi azzittire.
«Ma dunque, perché siete
qui?» strizzò quei suoi occhi
minuscoli aldilà degli occhialoni e sorrise.
«Siamo in punizione..»
Riferimmo in coro.
Ci guardò da sopra gli occhiali
«e che cosa avete
combinato?»
Kevin di schiarì la voce
«Eravamo ancora in corridoio
quando la campanella era già suonata..» Mi
guardò indicando la mia gamba «E lei
era scivolata, le stavo solo dando una mano..»
«Oh santo cielo» Il preside
diede un'occhiata al mio
ginocchio.
«Ma non è niente, non lo
sento neanche più..» lo
tranquillizzai.
Lui si rimise a ridacchiare «E quindi
è per questo che
siete qui?! Siete liberi ragazzi!» Scoppiò in una
fragorosa risata e ci accompagnò
alla porta.
Infilammo essa e ci rigirammo verso il preside
«arrivederci e gra..» SBEM ci chiuse la porta in
faccia.
"ma che modi!".
«Almeno ci siamo divertiti»
Ebbe il coraggio di dire lui.
La mia faccia sconvolta
gli rispose, e cominciammo a
camminare verso l'ascensore.
☀✖✖✖✖✖✖✖✖✖✖✖☀
Wwwwwwwwaaaaaaaaaaaaaaaaaa
ragazziii..non so voi, ma la scuola mi sta uccidendo T____T
Qui nevica
da giorni…metri e metri di neve!! Voglio il soleeeee
ç____ç e voglio uscire in sto
week-end =( …
Ad ogni modo
grazie per le recensioni ^^ non perdetevi il prossimooooooooo =D
|
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Capitolo 6 *** VI chapter ***
Ultimamente
Jhon e Nicky a scuola si vedevano sempre meno in giro,
perciò con chi parlare a
scuola se non con Kevin?
Mi ero messa
ad osservarlo una mattina: quei suoi capeli a riflessi dorati.. Quelle
sue
labbra carnose e quei suoi occhi verdi.. mi davano alla testa.
«Allen, se
non presta attenzione la rimando dal preside!» Urlava la prof.
«Oh Juliet
svegliati!» Mormorava Kevin «Guarda che ti chiama
la prof,» Mi scossò «Juliet!»
Puntai lo
sguardo alla lavagna con espressione assente.
La prof alzò
gli occhi al cielo e continuò il suo discorso
«Stavo dicendo che andremo in
gita in un'isola per una settimana...»
«EH? QUANTO?
DOVE?!» Scattai in piedi dal banco.
«In un'isola,
carissima, un'isola deserta»Sogghignò.
«Come...
Deserta...» Mi ricomposi con gli occhi spalancati.
«Dai, Juliet»
Kevin fece un mezzo sorriso «È per solo una
settimana, passerà in fretta» Disse
a bassa voce.
Annuii.
Fuori da
scuola mi misi in un angolo ad aspettare che uscisse Janet, Kevin mi
fece
compagnia.
Mi guardava
in modo strano, ma se me n'ero accorta voleva dire che anche io lo
stavo
guardando.
Rendendomene
conto avvampai; ecco, adesso lui si stava avvicinando.
"cosa
faccio, cosa faccio, cosa facciooo"
Squillò il
cellulare, lui si scansò più in là:
«Pronto?..»
«Juliet? Sono
Nicky, il mio cellulare è scarico, ti sto chiamando con
quello di Jhon..»
«Ah Nicky!
Cos'avevate oggi? Non venite più a scuola..?!»
«Torneremo»
Rise lei.
«Sai, andremo
in gita, in un'isola..»
«Lo so bene,
è da due settimane che i prof lo ripetono.. Si
può sapere dove hai la testa
ultimamente, July?!»
«Niente,
distrazioni...»
«Sarà..» E
sentii la sua solita risatina mischiata a quella di Jhon.
«..Dai smettila..mi
fai il solletico..» Diceva piano, sempre ghignando
«Dai Jhon..!» E riattaccò.
«Eh, Nicky?
Nicky!?»
"Mah.."
«Cos'è
successo?» Si riavvicinò Kevin.
«Nicky e
Jhon.. chissà che combinano..» Alzai gli occhi a
cielo.
«Che vuoi che
combinano..?» Disse lui con i capelli che gli coprivano gli
occhi; se li tirò
all'indietro e iniziò a parlare con lo sguardo al cielo
«Dato che Nicky e Jhon
non si fanno più vivi a scuola da un pezzo..» mi
guardò dritto in faccia «Mi
chiedevo se ti andrebbe che un giorno la saltassimo..anche noi
due?».
«Noi due,
Kevin..?» Sorrisi «Sì,
d'accordo».
«Bene!»
Sorrise anche lui.
Mi piaceva il
modo in cui aveva detto "noi"... E mi piaceva anche il modo in cui mi
aveva sorriso.
Quando arrivò
Janet salimmo in corriera.
«Indovina
July, dove andrà in gita quest'anno la mia
classe?!» ghignò.
«Anche voi in
un'isola sperduta per caso?» risposi con la faccia
appiccicata al finestrino .
«Come sarebbe
"anche"!?» Mi guardò con aria sbigottita
«July, chi altro?» La sua
espressione cambio, sembrava stesse iniziando a capire...
«Sì
sorellina, hai indovinato!» Le diedi una botta sulla spalla
«Janet, anche la
mia classe va in gita nell'isola sperd..»
«noooo» Mi interruppe come suo solito
«Ma Juliet! Scusa ma tua classe è insopportabile!
E rozza, e antipat..» «Sì sì
lo so bene, Janet..» Finsi un sorrisetto «Ma non
l'ho mica deciso io...».
Facemmo un
lungo sospiro insieme e scendemmo dalla corriera.
-------
Scusate
il ritardo... Problemi al pc :'(
E non solo al pc, ma lasciamo perdere....
Scusate ancora.
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Capitolo 7 *** VII chapter ***
Scorrevano i
giorni e presto arrivò la vigilia della partenza.
Quella
mattina mi faceva fatica persino scendere i gradoni delle scale del
letto a
castello, e non mi andava neanche di fare colazione.
«Juliet»
Dissero in coro mamma e papà. Quest'ultimo
continuò «Non mangi niente questa
mattina?!».
«Che strano»
Disse Janet sbadigliando e raggiungendo la macchinetta del
caffè. «Sai, gira
l'influenza in sto periodo..» «Non preoccuparti,
Janet; io sto benissimo.» Mi
avvicinai al tavolo, appoggiandoci sopra una mano «Piuttosto
è per Nicky che ho
paura: L'ho sentita ieri, diceva di avere qualche linea di febbre, che
sicuramente avrà già attaccato a Jhon... Non
vorrei che saltassero la gita...»
«Ah quindi alla fine stanno insieme quei due...» Mi
guardò con aria
interrogatoria. «A quanto pare» Sorrisi.
Il viaggio in
corriera fu molto lungo quella mattina.
«Che
traffico!!» Si lamentava l'autista.
«Ma che due
scatole!!» Non si trattenne neanche Janet.
Io soffiai e
tremai per causa della vibrazione del cellulare nella tasca destra dei
pantaloni.. «Pronto..?»
«Ma dove
diavolo ti sei cacciata?»
«Papà..!?»
«EH!? PAPÀ!?»
Sbuffò la voce maschile aldilà del cellulare
«Sono..Kevin.»
«KEVIN!?»
«Shhh, zitta,
dove sei?»
«C-come
sarebbe "zitta"!? Dove hai preso il mio numero!?»
«Poi ti
racconto, non farmi finire i soldi... Muoviti!»
Ordinò. «Perfavore...»
S'addolcì.
«C'è traffico
Kevin.»
«KEVIN!?»
Janet mi rubò il cellulare.
«Pronto?! Sì,
ciao sono Janet, la sorella, sì sorella-gemella! No no
volevo solo chiederti se
tu e lei state insieme, sai, lei non me lo vuole dir...»
«Ma Janet!!» Ripresi il
cellulare in mio possesso «Scusala Kevin, è
propr...»
«È proprio
forte la tua gemella!»
«F-forte?!»
«Sì, è
intelligente!»
«No..Eh?!
intelligente?! perché intelligente?»
«No niente,
finisco i soldi, ciao.»
E riattaccò.
«Ciao..»
Risposi al "tuu-tuu" del telefono.
«Si può
sapere che ti é preso, Janet!?»Guardai a terra
«Sei forse impazzita!?»
«No, ho solo
chiesto ciò che tu non mi dici»
«Ma lo sai
che è solo un amico!» La fissai in volto.
«Sei sicura
che per lui sia la stessa cosa, Juliet Allen?»
A quel punto
la corriera arrivò.
Prendemmo a
scendere dal mezzo.
«Eh sì, per
me è proprio innamorato» Cominciò anche
l'autista, che non centrava proprio
niente. Mi fece l'occhiolino e io scesi senza rispondere.
«Ti sembra
l'ora di arrivare?» Mi ritrovai Kevin davanti.
«Cosa ci fai
fuori? Dovresti essere in classe..» «È
l'intervallo.» Rispose secco lui.
«Ah..Ehm
bene.. Dov'e Nicky? E Jhon?»
«Febbre.»
«Ah già,
anche Jhon?»
«Sì»
«Sospettavo»
Annui.
Mi girai
dietro verso Janet e iniziai a dirle piano «Vedi com'e
secco!? È antipatico
e... JANET!? Ma dove sei?..»
«Parli anche
da sola adesso?» S'avvicinò lui «Se
cerchi la tua gemella se né andata da un
pezzo.»
Mi rigirai
verso di lui e lo baciai. SCHEEERZOOO non lo baciai, rimasi solo ferma
immobile
a fissarlo. Non nego però di avere immaginato, di baciarlo,
anche se non so
proprio perché... Kevin neanche mi piace...
«Ma cosa
fai!?» Mi guardò male, io sbattei le palpebre.
Continuò «Son già cinque minuti
che mi fissi.»
«No, non è
vero, dai andiamo in classe che sta suonando la campanella..».
Kevin entrò
nell'edificio del liceo e io lo Seguii.
"uff ma
non dovevamo saltare la scuola!?"
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Saaalve
^^''
Scusate
ancora per tutte le Volte che
metto I
capitoli in ritArdo, ma
sommanDo la scuOla con i
vari pRoblemi
del pc non ne pOsso
più -.-'
Scusate per tutto..
Grazie
per la pazienza xD ♥
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