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Autore: Delicious_R_    25/02/2010    4 recensioni
"Il ragazzo alzò lo sguardo per un attimo, per poi ripuntarlo sul libro che stava leggendo."
Genere: Romantico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Sì mi basta, per sempre».

Chiusi il libro e spensi la luce.

Era una tiepida sera di marzo... No aspetta! Guardai meglio l'orologio della sveglia.. Era l'alba di una tiepida mattina, di marzo!

"Ecco, lo sapevo, ho passato un'altra notte senza chiudere occhio..."

«Buongiorno!» Disse mamma entrando e alzando la tapparella «Dormito bene?»

«Ah benissimo» le risposi sarcasticamente scendendo i gradoni del letto a castello.

Si vedeva lontano un miglio che ero rimasta sveglia per tutta la notte.

Mi guardai allo specchio e vidi due gonfie occhiaie schifose..

«Aaaah!!» Urlò entrando nel bagno quella simpaticona di Janet, mia sorella «Ma che bell'aspetto che abbiamo stamattina, eh Juliet?!»

Disse mentre faceva scorrere veloce il suo sguardo su e giù dalla mia testa ai piedi.

Quando faceva così non la sopportavo; non le risposi. Dopotutto lo sapeva anche lei il motivo delle mie notti insonni.

«Te l'ho detto, July,» Si fece seria «Non devi più pensare a ciò che é successo con Phil.. Piuttosto, hai letto il libro che ti ho dato?»

«Sì, l'ho letto..»

Con Phil avevo passato dei bei momenti, ero stata bene con lui.. Solo poco più di un mese, ma ero stata bene.

Erano passati pochissimi giorni da quando entrando in discoteca lo vidi con quella ragazza...

Ed io che mi girai dietro, con le lacrime agli occhi, e che venni presa per la mano da qualcuno mentre avevo incominciato a correre..

«Ferma! Guarda che non è come credi! Vedi io..» «Sta' zitto!» Lo interruppi.

E mi tolsi dalla sua forte presa, uscendo dalla discoteca.

Ma tutto ciò era ormai nel reparto "dimenticare" della mia testa.

Janet mi accarezzò i capelli «Guarda che non devi essere triste,» Sospirò «Ce ne sono di migliori là fuori.. Ti stanno solo aspettan..»

«No Janet! No! Io amavo lui! E di me lui se ne frega, se ne è sempre fregato,» Abbassai lo sguardo «mi ha sempre presa in giro..» Scoppiai a piangere, e lei mi abbracciò.

In quel momento entrò mamma, ma Janet le fece segno di uscire.

«Forza adesso dobbiamo andare a scuola,» sorrise «che si fa tardi».

Spalancò la porta e uscì dal bagno.

Janet era sempre stata più matura di me, sebbene fossimo sorelle gemelle.

Non che fossimo proprio uguali identiche, ma alcune persone, soprattutto chi ci conosceva da poco, non riusciva a distinguerci molto spesso.

Lei era appena un po' più magra di me e, a mio contrario, aveva degli ottimi voti a scuola. Non è che avevo grandi lacune, solo che un 7 mi bastava, il 10 non era roba per me.

Scendemmo le scale ed arrivammo alla fermata della corriera.

«Janet» guardai davanti a me.

«Spara July» Si scostò i capelli da un lato.

«Grazie.. Grazie per prima..» La fissai e lei mi guardò sorridendo, come suo solito.

La corriera arrivò in un lampo e giunte a scuola ci separammo; infatti mente lei faceva il liceo classico, io avevo deciso di fare quello scientifico, sempre nello stesso istituto.

Ero al secondo anno in una classe di venti alunni: sette ragazzi e tredici ragazze. In netto vantaggio direi!

La mia compagna di banco era Nicky, la mia migliore amica.

«Sempre con la testa fra le nuvole eh Nicky?!» Le urlai spalancando la porta della classe vuota.

«Oh no July.. Stavo solo guardando fuori dalla finestra..» Mi fece la linguaccia ridendo «Sarebbe meglio che tu non urlassi comunque,» Indicò dietro «disturberesti gli altri..».

"Quali altri?!" Seguii con lo sguardo dove aveva puntato il dito.

«Ah già, c'è anche Kan..» Bisbigliai.

«Ehm..No July..lui si chiama Kevin, tu non conosci nessuno, se non mi sbaglio, che si chiami Kan..»

Aveva ragione... Kevin, si chiamava Kevin...

Era già il secondo anno che ero in quella classe, ma con molta gente non avevo mai avuto modo di parlare, o semplicemente non mi interessava pararci.

«Ah sì Kevin» Risposi a Nicky, o meglio, urlai a Nicky.

Il ragazzo alzò lo sguardo per un attimo, per poi ripuntarlo sul libro che stava leggendo.

Nel frattempo arrivò Jhon, un altro dei ragazzi della nostra classe, che però io avevo avuto occasione di conoscere poiché lo scorso anno condividevamo lo stesso pc ad informatica..

Nicky accennò un sorriso arrossendo «Ciao Jhon..»

«Ah ciao Nicky!» Sorrise alla mia amica.

"Ma mi sono forse persa qualcosa?!"

Seduti dai banchi si lanciavano sguardi complici, intanto notai che Kevin si sedette accanto a Jhon.. Forse erano compagni di banco, forse erano amici..

"Ma cosa mi importa!" Non ci avevo fatto caso per tutto l'anno scorso, perché pensarci ora?!

Mi sedetti seccata dal mio stato d'animo incomprensibile, intanto altri alunni entrarono, e la campana annunciò l'inizio delle lezioni.

  
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