A che ora è la fine del mondo?

di bimbic
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Era finalmente sabato, il primo sabato della prima settimana nella nuova scuola e, Tiziana era riuscita nel suo intento di passare inosservata, monetizzarsi con la massa, per questo aveva cercato per quanto le era possibile uniformarsi al resto degli stu

 

Capitolo 1

 

Era finalmente sabato, il primo sabato della prima settimana nella nuova scuola e, Tiziana era riuscita nel suo intento di passare inosservata, mimetizzarsi con la massa, per questo aveva cercato per quanto le era possibile uniformarsi al resto degli studenti. Aveva provato a vestirsi come tutti, ma non aveva rinunciato alle sue sciarpe multicolori ed ai suoi strambi cappelli, per il resto si era adeguata alla divisa tipo del liceo Leonardo da Vinci, jeans, converse e maglietta possibilmente corta da lasciare intravedere l’ombelico, a dire il vero anche su questo aveva dato una sua personale interpretazione preferendo di gran lunga le camicie, strette e piccoline ma che le coprivano tutta la pancia.

Era contenta di non aver ancora stretto amicizia con nessuno, voleva solo cercare di passare quei nove mesi in pace, senza implicazioni sentimentali o amicizie impegnative, voleva studiare, come sempre del resto, era un’ottima allieva e dare finalmente la maturità, per poi cambiare vita e amicizie una volta cominciata l’università. Stava per finire la ricreazione e orgogliosa di non avere ancora parlato con nessuno si avviò lentamente alla macchinetta del caffè, mentre stava maledicendo le tasche piccolissime dei pantaloni le si avvicinò un ragazzo che sembrava intenzionato anche lui a servirsi della macchinetta senza badare a lei.

Doveva aver interpretato male i suoi segnali facciali perché il giovane in questione, non aveva la minima intenzione di bere, si era avvicinato solo per rivolgerle la parola

- ciao, sei nuova?- chiese sicuro di aver approcciato in maniera interessante non vedendo l’aria infastidita della ragazza

-ottimo osservatore!- rispose lei guardandolo con orrore e sperando di scoraggiare ogni suo altro tentativo, era piccoletto, con i capelli unti tirati di lato e l’espressione di uno convinto di essere oltre che simpatico pure bello

-mi chiamo Achille Catena, e sono della quinta F, sono molto popolare qui a scuola, quindi se dovessi avere bisogno di qualsiasi cosa, puoi contattarmi in ogni momento- aggiunse tronfio come un tacchino allungandole un biglietto da visita

Tiziana era riuscita ad ascoltare fino alla F poi il suo cervello si era disconnesso e le stava rimbombando nella testa urlando contro il mondo….

Le capitava spesso, soprattutto quando si annoiava o si trovava in situazioni imbarazzanti, in testa le cominciavano a partire le note di Ligabue, solo le sue, si era anche preoccupata ed una volta aveva persino pensato di andarsi a far vedere ma, aveva poi rinunciato temendo che la rinchiudessero buttando via la chiave.

Non avendo quindi capito nulla a parte il nome del tizio che aveva davanti, decise di annuire prendendo il biglietto, convinta che così facendo il suddetto elemento la lasciasse in pace.

-bene, se invece volessi divertirti…-ammiccò appoggiando la mano contro il muro così da bloccarla tra la parete e il distributore avvicinandosi pericolosamente lasciandola pietrificata continuando a urlare contro il mondo ad un volume sempre più alto non sapendo se tirargli una ginocchiata ben piazzata nelle parti intime o urlare come le stava suggerendo Ligabue in entrambi i casi però avrebbe attirato troppo l’attenzione su di sé, cosa che stava cercando di evitare come la peste.

Quando Achille si avvicinò maggiormente con le labbra protese in avanti e con gli occhi socchiusi, trattenendo il conato di vomito che le stava risalendo l’esofago, decise velocemente per la ginocchiata, stava caricando la gamba quando l’avanzare di labbra si bloccò di colpo.

Tiziana con l’arto a mezza via alzò lo sguardo e incrociò quello verde di un ragazzo che aveva appoggiato una mano sulla spalla del Catena

-cosa stai combinando Achille?- chiese con voce autorevole con i suoi venti centimetri in più di altezza del piccoletto unticcio

-ass..assolutamente niente…- farfugliò senza girarsi riconoscendo la voce del proprietario della mano che continuava ad essere ben salda sulla sua spalla spaventandosi

-lascia stare la mia amica!- disse perentorio mentre Tiziana lo guardava come si potrebbe guardare un alieno appena sbarcato da un’astronave

-tutto a posto piccola?- rivolgendosi alla ragazza con un sorriso sornione incurante dello sguardo attonito di lei

-piccola, tua nonna!- lo aggredì poco educatamente lei continuando a fissarlo negli occhi passando dall’attonito all’alterato

-vuoi che vi rimetta nelle posizioni in cui vi ho trovato?- domandò stupendosi dell’atteggiamento della ragazza, di solito erano tutte così svenevoli con lui che gli bastava dire qualsiasi cosa che gli davano ragione sempre

-devi chiederlo a lui, stavo per farlo diventare un eunuco!- ringhiò al ragazzo che si chiese se fosse così arrabbiata con lui perché non era riuscita a portare a termine la sua idea

-se questo è il modo di ringraziare?- le disse poi con tono altezzoso facendo il gesto di pulirsi le mani

-chi ti ha chiesto niente, so benissimo cavarmela da sola- ringhiò lei, durante questo simpatico siparietto Achille si era leggermente allontanato cercando di dare poco nell’occhio, rimanendo ancor più affascinato da quella ragazza che non cadeva ai piedi del bello della scuola, ma che anzi, gli teneva testa come nessuno osava fare da anni.

A quel punto la campanella suonò come a segnare la fine di un round di pugilato e i ragazzi si diressero ognuno verso la propria classe, Tiziana nello sedersi al suo posto stava maledicendo tutti quanti perché non era riuscita a bersi il suo caffè.

 

 

Durante l’ora seguente, mentre faceva finta di seguire filosofia ma, in realtà pensava ai fatti suoi con, in sottofondo l’amore conta…la sua vicina di banco la guardava sorridente ed interrogativa come solo la Gioconda poteva essere, leggermente infastidita dall’atteggiamento della ragazza, decise di non fare niente perché per quel giorno aveva già rischiato di picchiare una persona e pensò che potesse bastare.

Continuò a cercare di non lanciare un libro in testa alla vicina neanche nelle ore successive, quando finalmente fu nuovamente salvata dal suono della campanella, si alzò in fretta, prese lo zaino e uscì velocemente dall’aula, non doveva fermarsi a salutare nessuno, solo raggiungere il suo motorino e tornare a casa. Facendosi strada tra la folla di studenti, cercò di arrotolarsi la sciarpa al collo ma, si accorse immediatamente di avere colpito qualcuno, girandosi per porgere le sue scuse vide che aveva preso in pieno viso la sua compagna di banco, dopo aver pensato ad una punizione divina, le fece un cenno con la mano, ma la ragazza decisa a non demordere si avvicinò a Tiziana con un sorriso a trentasei denti

-potremmo anche presentarci, visto che passeremo i prossimi nove mesi vicine?- chiese allungando la mano

-detta così sembra una minaccia, comunque io sono Tiziana- le strinse la mano frettolosamente sempre camminando spedita verso il parcheggio

-dipende dai punti di vista!- rispose per nulla scalfita dalla battuta -io sono Eleonora, felice di conoscerti, finalmente- disse raggiante lasciando perplessa l’altra ragazza -sono vere le voci che circolano su di te?- domandò subito, preoccupata di poterla perdere vista la falcata da centometrista Giamaicana che stava tenendo Tiziana

-voci?- domandò a sua volta fermandosi di colpo, non poteva essere, non conosceva nessuno, non aveva un passato torbido da nascondere, aveva solo cambiato scuola perché aveva litigato con tutti i professori nell’altra, per il resto era una tranquilla ragazza di quinta liceo che aveva deciso di farsi i fatti suoi ma che evidentemente il resto del mondo non era d’accordo

-si dice che tu sia amica di Piergiorgio Barbieri…- spiegò senza girarci attorno prima che ripartisse a razzo

-chi sarebbe costui?- domandò, stava scavando nei cassetti della memoria ma proprio quel nome non le diceva niente, Piergiorgio, che nome idiota, un nome tipico di un fighetto, eppoi Barbieri, un cognome comunissimo in zona, niente, non le diceva assolutamente niente

-alto, moro, occhi verdi, semplicemente bellissimo…-spiegò Eleonora cercando di mantenere un contegno

-un sacchetto per la bava ce l’hai?- la prese in giro vedendola contorcere le mani

-allora lo conosci o no?- domandò nuovamente ignorando le allusioni all’evidente aumento di salivazione che aveva in quel momento, come del resto tutte le volte che parlava di Piergiorgio ma, soprattutto del suo caro amico Giovanni Giusti

-no!-rispose secca e ricominciò la corsa verso il motorino

-per favore, mi viene l’asma!- la trattene per un braccio -l’unico sport che pratico, è lo zapping col telecomando!- le sorrise e Tiziana si trovò controvoglia a sorriderle di rimando, le sembrava simpatica quella ragazza dai capelli biondi e ricci, ma non aveva voglia di intrecciare relazioni di nessun tipo

-non so cos’altro dirti, non so di chi tu stia parlando, le voci si saranno sbagliate!- spiegò convincendosi che fosse l’unica ipotesi possibile

-me l’ha detto Achille- a quel nome Tiziana s’irrigidì e la guardò con sospetto

-conosci l’omino unto?- chiese schifata, come se stesse parlando di cioccolata avariata

-purtroppo, è il mio vicino di casa…- si scusò

-mai pensato di traslocare?- le chiese Tiziana sorridendo, non avrebbe voluto, ma quella ragazza cominciava veramente a starle simpatica

-no, cioè sì, cioè, in fondo non è un cattivo ragazzo- non sembrava convintissima neanche lei

-stamattina non avevo con me la pala per scavare così a fondo! Comunque, ti ha dato un’informazione sbagliata non conosco nessun Pier…qualcosa- rispose convinta appoggiando lo zaino al sedile dello scooter notando come le altre ragazze nella zona la stessero guardando come un leone affamato guarda una gazzella zoppa ferma a farsi le unghie

-sarà, eppure mi ha detto che…oh, cavolo, stanno venendo da questa parte…- disse agitata come appena morsa da una tarantola

-di nuovo, quel capello oliato vuole proprio prendersi un calcio da questi piedi rubati ad un terzino!!- sbraitò infastidita all’idea di dover rivedere Achille, ma soprattutto dal fatto che non fosse ancora riuscita a dargli un bel calcio

-ciao!- una voce maschile che non assomigliava per niente a quella dell’unto la distolse dai suoi pensieri -non mi sono presentato stamattina, sono Piergiorgio Barbieri!- annunciò convinto

-vivevo ugualmente- disse prima di ricevere una gomitata da Eleonora che le ricordò le buone maniere, anche se il suo intento era un altro -Tiziana Terzi- aggiunse quando un colpo di tosse le ricordò la presenza dell’altra ragazza -e lei è Eleonora non mi ricordo cosa!- indicando la ragazza che farfugliò qualcosa che doveva essere il suo cognome

-bene e ora che abbiamo fatto l’appello…- stava cercando di tagliare corto quando la bionda provò a darle l’ennesima gomitata

-questo è il mio amico Giovanni Giusti- disse Piergiorgio ignorandola e costringendola a dare la mano anche a lui

-perfetto, ci siamo tutti!- disse sarcastica -spero tu non voglia presentarmi anche la corte dei miracoli che ti porti appresso- aggiunse indicando un gruppetto di ragazze che li guardavano adoranti da poco lontano e vedendolo sorridere dovette ammettere che, in effetti, Eleonora non aveva poi tutti i torti a definirlo bellissimo, anche se forse il suo tipo era più l’amico, biondino, capello corto, occhio nocciola...si riprese immediatamente da quei pensieri quando l’unico solista del suo cervello le ricordò in maniera brutale che lei aveva deciso di lasciar stare gli uomini dopo la tremenda delusione avuta dal suo ex fidanzato...cosa vuoi che sia, passa tutto quanto, solo un po’ di tempo e ci riderai su…

-no, mi spiace, non le conosco neppure io!- ammise semplicemente passandosi una mano tra i capelli scuri e sorridendo abbagliandole

-wow- sospirò Eleonora in adorazione mistica. Tiziana non aveva ancora ben capito se sbavasse sul moro, sul biondo o su entrambi

-scusate ma si è fatta una certa e ho un discreto languorino…- disse toccandosi la pancia attirando uno sguardo colmo d’odio da Eleonora e cominciando a trafficare con le chiavi del mezzo

- chiamiamo Ambrogio o vieni a pranzo con noi?- chiese Giovanni che fino a quel momento non aveva aperto bocca, lasciandole entrambe stupite, Tiziana era già pronta a rifiutare stava solo mentalmente cercando una scusa plausibile

-certo! Dove?- uscì dalla bocca di Eleonora facendola infuriare, non era riuscita a sillabare niente fino a quel momento, proprio ora doveva recuperare l’uso della lingua

-veramente non potrei…un impegno improrogabile...- tentò arrampicandosi su specchi, non le veniva nessuna alternativa

-McDonald’s- propose Piergiorgio

Tiziana a quel punto non seppe più resistere, aveva una voglia matta di un hamburger e in più, si mangiava velocemente così avrebbe potuto fuggire a casa abbastanza in fretta

-no, mi dispiace non mi nutro in locali stranieri?- rispose meravigliandosi pure lei dell’idiozia

-per puro patriottismo…o per altro?- chiese un Piergiorgio confuso

-la prima che hai detto, e ora se non me ne vado, mi tocca pure cantare l’Inno…e non vi conviene essere nei paraggi quando comincio…- terminò la frase ridendo

-perché no, ti ci vedo bene, in piedi con la mano sul cuore…Sali in piedi sul motorino?-rise Piergiorgio, nel frattempo la ragazza sotto lo sguardo truce dell’amica, si era già infilata il casco ed era pronta per la partenza. Salutandoli con la mano si diresse verso casa, capì immediatamente che se fosse andata via con loro, non avrebbe avuto quei nove mesi tranquilli che sognava, si rese però conto dallo starnazzare della corte dei miracoli che il danno era comunque già fatto.

 

 

 

La settimana dopo cominciò come il peggiore dei suoi incubi, attraversando il giardino che dal parcheggio dei motorini portava al portone, notò con orrore che tutte le ragazze, probabilmente qualche ragazzo e pure il corpo bidelli, la stavano guardando con odio. E ne era certa pure gli inquilini del palazzo di fronte erano tutti alla finestra a osservarla.

…torno tra un momento…ceco un argomento…erano solo le otto di mattina e già c’era un concerto nel suo cervello, per lo meno l’avrebbe distratta dagli sguardi omicidi …recitare la mia parte…

Si domandò se fosse per via dello strano copricapo che aveva deciso di indossare quella mattina, ma dai commenti che riusciva a sentire, nonostante la musica assordante, capì che il suo povero berretto, non aveva colpe. Con la forza del pensiero sperava di far aprire una voragine sotto i suoi piedi per finirne inghiottita e magari ritrovarsi tra i Maori in Nuova Zelanda, a fare la danza della Haka, o semplicemente ad aprire il chiosco di piadine che aveva sempre sognato.

Nel suo lento incedere verso il portone vide con la coda dell’occhio il colpevole di tutto ciò e sperò ardentemente che la ignorasse, in fondo era impegnato a corteggiare una bionda tutta gambe e poca gonna.

Varcata la soglia, si sentì salva, a farle cambiare idea all’istante fu l’arrivo di Eleonora

-ciao amica!- disse raggiante come se per lei le otto di mattina non fossero un incubo, saluto al quale Tiziana rispose con un cenno del capo -dormito male? O preoccupata per la forca che stanno costruendo in giardino?- aggiunse sorridendo

-non capisco un concetto fondamentale!- affermò seria -mi sembra che le figliole di codesto istituto mi odino- chiese all’altra indicando il gregge che si era fermato fuori probabilmente in attesa che il loro idolo entrasse

-togli pure il condizionale, mia cara, ti detestano punto!- disse convinta di avere la verità in pugno -solo ed unicamente perché sei amica di Piergiorgio Barbieri- concluse

-ed è grave, immagino, essere amici di Pier...eccetera eccetera...?-  domandò non capendo il problema

-ovviamente, da come puoi notare! Ma solo se sei di sesso femminile e possiedi neuroni in numero maggiore di uno!- spiegò -nel senso che le cerebrolese, comandate dalle ovaie che lo idolatrano non accettano che tu possa essere sua amica! Lui non ha amiche, ha amanti, molte a dire il vero, ma non amiche!-

-ora mi è tutto più chiaro! Quindi, è per questo che, nessuno picchierà mai la bionda ossigenata che si sta facendo mettere le mani ovunque da Pier...ci siamo capiti…- disse indicando i due aggrovigliati al muro vicino l’ingresso -procediamo con ordine, chi ha messo in giro la voce, peraltro falsa e tendenziosa, che dice che io e…insomma lui là siamo amici?- domandò cominciando a srotolare i metri di sciarpa che aveva legata al collo poiché erano giunte in aula.

-Piergiorgio Barbieri in persona, e in tutta la sua bellezza, ieri davanti ad Achille!- spiegò come se fosse una cosa ovvia e sgranando i suoi enormi occhi blu

-capisco! E di quell’altro non interessa niente a nessuno?- domandò ricordandosi che fosse piuttosto belloccio

-oh…beh, sì..certo!- balbettò diventando rossa probabilmente fino alla punta dei capelli

-presenti esclusi, ovviamente- aggiunse Tiziana ridendo nel vederla così imbarazzata

-no, ma cosa vai a pensare, a me Giovanni Giusti, non interessa in quel senso…- tentò senza convinzione

-no, infatti, non mi era neanche passato per l’anticamera del cervello!- rise prendendola in giro -e anche lui si dà da fare come Pier…pincopallo o è più sobrio?- chiese curiosa

-lo classificherei come moderatamente timido- rispose convinta della sua dichiarazione -nonostante questo, sono passate sotto le sue mani un discreto numero di ragazze…presenti escluse!- finì tristemente

-e da quanti anni lo studi così attentamente?- domandò Tiziana facendola arrossire nuovamente

-per essere precisi da tre- spiegò ripensando alla prima volta in cui lo aveva visto uscire dal bagno dei maschi una mattina di novembre

-lo osservi dalla distanza o prima o poi pensi di avvicinarti?- chiese nuovamente, anche se dalla presentazione del sabato precedente, qualcosa aveva intuito

-sono una mera osservatrice…una sorta di boywatching, non posso competere..- si giustificò abbassando lo sguardo la sciando Tiziana basita, poiché la trovava molto carina

-anche tu troppa materia grigia funzionante deduco- rise per tirarla su di morale

-soprattutto poco coraggio-  ammise

 

 

 

 

Passate sonnecchiando le prime ore di lezione, all’intervallo Tiziana provò ad uscire di classe per andare a prendersi un caffè, sempre seguita dalla sua nuova amica

-pensi di starmi accozzata per il resto dell’anno?- le chiese infatti

-era nelle mie intenzioni, sperando che a primavera non faccia troppo caldo- disse prendendo Tiziana sotto braccio -dove stiamo andando, Titti? Posso chiamarti così, vero?-

-ma anche no- le rispose schifata Tiziana ricordandosi che l’ultima che l’aveva chiamata a quel modo era stata una bimba in terza elementare che si prese uno schiaffone per averlo fatto

-è più confidenziale…- blaterò mentre l’altra cercava di farsi largo verso la macchinetta

-stavo per chiederti di darmi del lei…- le rispose seriamente -poi, perché mi vuoi chiamare Titti, quando a quei due laggiù- disse indicando i ragazzi dei suoi sogni che erano al centro di un cospicuo numero di oche, cercando di distrarla -li chiami con nome, cognome e a volte col codice fiscale?- chiese, ma ormai Eleonora aveva perso tutte le sue facoltà, rimanendo ipnotizzata e un po’ atrofizzata dalla vista dei giovani virgulti

Arrivata davanti al distributore, Tiziana inserì la moneta che le fu mangiata immediatamente senza erogarle nessun caffè, dopo il primo calcio venne fermata da una mano che le aveva bloccato un polso, si girò per vedere l’amica che continuava a non proferire parola e forse neanche a respirare

-te lo offro io- disse Piergiorgio allungando una moneta nell’apposita fessura

-ti prego, no! Già mi odiano solo perché credono che siamo amici, figurati se osi offrirmi un caffè?- rispose guardandolo disgustata, mentre Eleonora era sempre più pietrificata al suo fianco, visto l’arrivo di Giovanni

-che c’è di male ad essere amici?- chiese innocentemente guardandola per bene, e ritrovandosi ad ammettere che la ragazza in questione fosse molto carina, mora, con i capelli neri lunghi, con una frangetta che a mala pena le lasciava scoperti gli occhi, grandi e neri

-primo, se proprio vogliamo essere precisi, siamo conoscenti. Secondo, chiedilo a tutte quelle iscritte al tuo fan club che è da stamattina che mi guardano con odio- rispose brusca per cercare di toglierselo dai piedi così da non alimentare ulteriori voci

-non dare conto a quelle- disse con sufficienza passandosi una mano tra i capelli con fare teatrale -non ne vale la pena-

-più o meno come hai fatto tu stamattina?- domandò alludendo alla bionda e provocando un sussulto nell’amica che probabilmente solo in quel momento aveva ricominciato a respirare

-ho una certa reputazione da mantenere- rispose secco dando una gomitata allusiva all’amico

-comunque…-s’intromise Giovanni -eravamo venuti per chiedervi se sabato sera sarete dei nostri?- domandò spostando lo sguardo da Eleonora, che continuava a dare pochi segni vitali, a Tiziana che invece sembrava più reattiva

-dove?- chiese invece Eleonora stupendo tutti

-c’è la festa d’inizio anno scolastico…- iniziò convinto tirando fuori dalla tasca dei jeans un paio di volantini

-che Dio me ne scampi- disse sottovoce Tiziana, udita solo dall’amica che la guardò malissimo -temo che per quella data, mi sarò già trasferita in un’altra città, o stato, o, se sono fortunata, continente- rispose pensando al chiosco di piadine, mentre Eleonora timidamente allungava la mano per prendere un volantino

-dai, sarà divertente…- cercò di convincerla con uno dei suoi sorrisi migliori

-e perché non porti invece la biondina tutta gonna di oggi?- chiese Tiziana per toglierselo dai piedi

-lei ha già avuto il suo momento di gloria…potrebbe toccare a te ora...- disse convinto facendo l’occhiolino all’amico

-non amo le luci della ribalta…- rispose sinceramente quando fu salvata dalla campanella

-pensateci- pregò Giovanni prima di vederle andare via

 

 

 

-ti prego, ti prego, ti prego- Eleonora aveva passato le ultime due ore ripetendo ossessivamente quelle due parole, a voce, su fogli di carta, via sms ricevendo sempre risposte negative

-ti prego…- provò anche con la tecnica dell’occhio umido e triste

-non hai qualcun altro con cui andare?- le chiese sfinita

-nessuna amica di Piergiorgio Barbieri…mi spiace- le disse sorridendo mantenendo sempre gli occhioni umidi e tenendo saldo nella mano il volantino

-odio le feste- ammise sinceramente soprattutto quelle in cui avrebbe potuto incontrare il suo ex ragazzo

Vedendola pensierosa Eleonora decise di abbandonare solo per quella giornata le suppliche e mentre andavano al motorino le chiese se volesse studiare con lei il pomeriggio

-mi spiace ma ho promesso a mio fratello di portarlo al parco, sarà per la prossima volta- rispose gentilmente declinando l’invito

-ok, però ripensa a sabato- la supplicò

-sono certa che me lo ricorderai…-le disse prima di partire con lo scooter

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2

Capitolo 2

 

 

 

La mattina seguente arrivò a scuola in evidente stato comatoso, il pomeriggio precedente lo aveva passato al parco col fratellino e il cane, chiamare cane Oscar, è riduttivo trattandosi di terranova nero di dimensioni spropositate e con enorme e umida lingua rosa a macchie nere.

…forse capiterà che ti si chiuderanno gli occhi ancora…

Si era portata con sé i libri per studiare latino ma, complice la bella giornata, il cane da tenere a bada e Cime Tempestose che sbucava dalla borsa, aveva scelto di passere il pomeriggio con Catherine e Heathcliff piuttosto che con Cicerone, per questo aveva passato parte della notte a fare la versione.

Vista la sua incompatibilità con la macchinetta del caffè della scuola, quella mattina si era decisa a fermarsi al bar sotto casa, onde evitare spiacevoli siparietti al liceo.

Arrivata davanti al portone, fu immediatamente affiancata da quella che si era autoproclamata sua migliore amica almeno per quell’ultimo anno di scuola

 

-Titti, hai delle orribili occhiaie, cos’hai combinato tutta notte?- chiese trillante come solo lei poteva essere di mattina presto

-chiamami ancora così, e vedrai che occhiaie spunteranno a te!- rispose acidamente come da copione

-hai pensato a cosa metterti sabato?- le domandò buttando lì la cosa con nonchalance ma, l’amica doveva essere particolarmente poco ricettiva perché la guardò con curiosità -festa…Piergiorgio Barbieri…Giovanni Giusti…invito…- aggiunse dettagli per andarle incontro

-Eleonora, è solo martedì, dammi tregua!- la rimproverò abbassandosi il cappello fin sotto gli occhi

-non vorrei mai che l’evento ti sfuggisse…come dire…di mente…-ammise preoccupata dirigendosi assieme all’amica all’interno della classe -poi, bisogna organizzarsi, come ti vesti, come mi vesto…dobbiamo abbinare i colori…-disse velocemente in preda ad una crisi isterica

-non credo di poterlo dimenticare, non pensavo fosse così complicato andare ad una festa!- decretò realizzando solo in quel momento che non erano ancora venute in nessun modo in contatto col favoloso duo -fammi vedere il volantino?- chiese sapendo che la ragazza non lo avrebbe conservato gelosamente

-cosa?...non ce l’ho…devo averlo…gettato…-balbettò in maniera poco convincente

-quindi, mi vuoi dire che se io ora apro il tuo zaino, non trovo un altarino con tanto di candele accese?- disse avvicinandosi pericolosamente all’eastpack della ragazza -posso?- chiese educatamente aprendo la zip -lo sapevo…- commentò solamente

-non è come sembra…posso spiegare tutto…-urlò mettendo le mani avanti, diventando rossa dall’imbarazzo quando Tiziana estrasse l’invito religiosamente incorniciato -è per mantenere le impronte…-spiegò

-e…cara la mia Grissom…cosa te ne faresti mai delle impronte di Giovanni?- chiese maliziosamente avvicinandosi con la cornice al viso della ragazza -anzi no, non voglio saperlo…-

 

 

Le prime ore scivolarono via lentamente ma inesorabilmente, facendole approdare all’intervallo, Tiziana aveva deciso di passarlo in classe a meditare con il suo amico Ligabue

o soltanto sarà una parentesi di una mezz’ora…

A rovinare i suoi piani fu Eleonora che continuava a ripeterle ossessivamente “caffè, caffè, caffè” sapendo della sua insana passione

Prima di scaraventarla fuori dalla finestra come si meritava decise di dargliela vinta e di andare alla maledetta macchinetta

-ad una sola condizione- minacciò -che la moneta la infili tu, sennò va a finire che ci litigo pure oggi!!- disse afferrandola per un braccio e trascinandola verso il distributore contenta del fatto che mancassero pochi minuti all’inizio dell’ora successiva

-buongiorno ragazze- voce maschile trillante e di ottimo umore

-toh, ci sono pure Holly e Benji… pensavo ad una vostra fuga di coppia, non avendo avuto l’onore di vedervi in entrata!- rispose scocciata Tiziana soprattutto del fatto che l’amica come al solito si fosse pietrificata alla presenza dei due giovani, e che quindi non l’avrebbe aiutata a prendere il caffè

-lo so che hai sentito la mia mancanza, piccola, ma siamo solo arrivati un’ora dopo- le disse gentilmente il ragazzo

-piccola, tua nonna, mi ripeto!- lo zittì Tiziana

-avete pensato a sabato sera?- chiese poi Giovanni, sorridendo ad Eleonora che era rimasta incollata al pavimento preda di una paresi

-è un’ossessione questa festa?- domandò e, non ricevendo risposta si decise a fare da sola per il caffè -cosa vi cambia se ci siamo pure noi?- aggiunse mentre mescolava -il vostro gregge…stormo…branco, insomma le vostre ammiratrici ci saranno, non siete contenti? Cosa ve ne fate di noi, per muovere quella, dovrei portarmi dietro un muletto!- indicò l’amica che doveva essere in uno stato vegetativo ma vigile perché alzò un sopracciglio con disappunto -e io, beh non vi sbavo dietro…anzi…-

-ma tu sei la mia amichetta…-disse in tono mieloso Piergiorgio abbracciando la ragazza che strabuzzò gli occhi per protesta e si ustionò la lingua con il caffè

-se non togli quel braccio da lì entro sei secondi…te lo stacco e te lo infilo…-disse tra i denti serissima

-che bel caratterino che ha la tua nuova amica…- lo prese in giro Giovanni che aveva notato con quale odio lo stesse guardando

-è scontrosa per contratto, in realtà mi ama…-disse sorridendo all’amico senza lasciare l’abbraccio

-sto contando…-sbuffò Tiziana …figlio di un cane, figlio di un cane…figlio di un preservativo rottoooo…

-calma ragazzi, pace e amore- si riprese Eleonora, preoccupando l’amica per questi repentini cambi di personalità -a convincerla ci penso io- continuò sempre più sicura di sé, meritandosi anche lei uno sguardo truce

-allora confidiamo in te- le disse Giovanni poggiandole una mano sulla spalla ripietrificandola e facendola solo annuire

-è bastato un tocco!- disse sottovoce Tiziana rivolta all’amica -caro il mio Pier etc..etc…vuoi cortesemente togliere il tuo dolce braccino da attorno a me?- chiese gentilmente, preoccupata degli sguardi assassini che le poche ragazze rimaste fuori dall’aula le stavano lanciando -vorrei arrivare viva a sera, se non ti dispiace…- aggiunse indicando le sue ammiratrici con un cenno del capo

-non preoccuparti cara, sanno che sei un’amica- spiegò non cambiando posizione

-ed è proprio questo il problema…se facessimo sesso, sarebbero meno incattivite…-spiegò finendo il suo caffè sperando che la campanella suonasse il prima possibile, solitamente amava la ricreazione, ma in quel nuovo liceo era una tortura più che un divertimento

-è una proposta mia cara?- sussurro al suo orecchio creando una serie di “ohh” da parte delle ammiratrici che non avevano gradito quell’avvicinamento, non potevano di certo aver sentito

-no ti rispondo per decenza…- gli sussurrò anche lei all’orecchio, alzandosi un po’ sulle punte e facendolo irrigidire, stupita e contenta della reazione del ragazzo, colse l’occasione per divincolarsi dall’abbraccio

-per quanto riguarda la festa, caro il mio Giovanni, se l’imbalsamata riuscirà a convincermi, per sfinimento, ci vedremo là!- concluse prendendo Eleonora per un polso e trascinandola in aula

 

-mi spieghi perché ti pietrifichi tutte le volte?- le chiese una volta arrivate ai loro banchi in attesa della professoressa

-è più forte di me Giovanni Giusti, mi fa questo effetto…se poi è in coppia con Piergiorgio Barbieri, la cosa si accentua…-ammise candidamente con ritrovato colore e movimento degli arti sia superiori che inferiori

-bella mia, se hai intenzione di conquistare il bel Giovanni, devi trovare il modo di sbrinarti in sua presenza…- cercò di spiegarle sfogliando con poca attenzione il libro di storia -provato con dei super alcolici?-

-no ancora, ma se mi accompagni alla festa, bevo tutto quello che vuoi…- disse con un sorriso da orecchio a orecchio che non ammetteva repliche

-ci penserò…- le sorrise, l’aveva già convinta, ma non voleva dargliela vinta così in fretta

-sei la mia sola speranza di riuscire ad avvicinarmi a lui…-spiegò con fare teatrale

-anche meno!- infatti, le rispose Tiziana -nel caso dovessi mai assecondare i tuoi deliri…mi devi passare a prendere-

-certo, cosa preferisci, zucca, cocchio, bici, motorino o macchina?- chiese snocciolando velocemente un sacco di mezzi di trasporto

-hai detto macchina…giurami che sei automunita?- domandò incredula

-certo che sì! possiedo una fiammante smart rossa!- rispose convinta

-colorino sobrio che dà poco nell’occhio! Se, e solo se, deciderò di venire…mi farebbe piacere andare in macchina…-disse sorridendo lasciando ormai capire all’amica che sarebbero andate alla festa

 

 

All’uscita, le due ragazze si diressero senza intoppi al parcheggio, Tiziana aveva già abilmente tolto la catena e inserito le chiavi, così da essere pronta per un’eventuale fuga

-Titti, cosa fai oggi pomeriggio?- chiese allegramente Eleonora impegnata a infialarsi gli occhiali da sole

-porto mio fratello al parco, vuoi venire?- le uscì dalla bocca stupendosi per non averla insultata per il nomignolo ma, soprattutto per averla invitata fuori

Detto ciò si strinse bene la sciarpa al collo, si mise il casco e partì verso casa, lasciando Eleonora parecchio confusa ma, soprattutto contenta perché le sembrava che l’amica cominciasse a darle confidenza

 

 

Il pomeriggio, la raggiunse nella zona giochi del parco, la trovò su una panchina concentratissima su un libro con, ai piedi un ammasso di pelo scuro

 

-ciao Titti- disse rimanendo ad una certa distanza

-ti ho già detto che ti asporto i denti senza anestesia se continui a chiamarmi così- le rispose sorridendo -ti siedi o pensi di stare lì tutto il tempo?- le chiese non vedendola avvicinarsi

-l’orso bruno che hai ai piedi…- farfugliò indicando il cane -morde?- domandò poi timorosa

-solo se glielo ordino!- rise sadicamente facendole cenno di sedersi vicino a lei

-ma noi…siamo…amiche…vero?- balbettò sedendosi mentre Oscar incuriosito si alzò per andarla ad annusare lasciandola impalata

-ti stai allenando per entrare nel museo di Madame Tussauds, ti fa lo stesso effetto di Giovanni- aggiunse sempre ridendo

-c’è poco da ridere, ci vuole il porto d’armi ad andare in giro con quel coso!!- disse indicando il cane

-no, basta l’assicurazione, guarda che si offende, si chiama Oscar!- la prese in giro, in quel momento un bimbetto moro e sgambettante arrivò vicino alla panchina

-Tizzi, chi è lei?- chiese il bimbo indicando l’amica

-Eleonora, una mia compagna di scuola- spiegò la ragazza al fratellino -e lui è Ettore- li presentò e il piccolo diede la mano alla ragazza come un adulto -non è cattiva come Giulia?- chiese poi lasciando Eleonora stupita e gelando il sangue nelle vene alla sorella che non aveva piacere a sentir pronunciare quel nome

-no, Ettore, torna a giocare- lo incitò, pregando mentalmente che la ragazza non facesse domande

-bene, bene, questo è l’uomo con cui passi i tuoi pomeriggi…- disse Eleonora che aveva capito che per l’argomento Giulia fosse troppo presto

-ebbene sì, mi hai scoperto…-ammise sorridendo appoggiando il libro sulle ginocchia

-ed è sempre per lui che rifiuti la corte di Piergiorgio Barbieri…- disse lasciandola basita

-corte?- ripeté per vedere se aveva capito bene e per aver più tempo per pensare - mi sembra che sia stato proprio lui a dire che siamo amici…- disse infine

-sarà…ma non ne sono convinta…-disse Eleonora guardando verso i bambini

-...tu che lo conosci così bene…- la prese in giro sorridendo

-io..che l’ho studiato per tanto tempo…- disse ridendo, poi prendendo il libro dalle ginocchia della ragazza -Pride and Prejudice…un classico…come mai in lingua?- chiese cambiando argomento definitivamente

-in italiano lo so a memoria!- ammise candidamente rimettendo il libro nella borsa per evitargli una brutta fine

-ti assicuro che la storia non cambia- rise facendo sorridere anche Tiziana

 

Passarono un allegro pomeriggio insieme, a quel punto Eleonora si convinse di essere entrata di diritto nella top ten delle amiche di Tiziana, il resto della settimana scolastica passo abbastanza velocemente e senza intoppi, tranne che per una verifica a sorpresa di matematica il venerdì mattina, materia in cui Tiziana non era proprio ferratissima ma, che, con l’aiuto di Eleonora sbrigò in maniera decente.

Arrivati al fatidico sabato, all’uscita di scuola, mentre la mora era, come suo solito schizzata ai motorini canticchiando che …se per ogni sbaglio avessi mille lire…che vecchiaia che passerei…

Ripensando al probabile errore commesso nell’accettare l’invito alla festa, la bionda, che aveva imparato a starle dietro abbastanza velocemente, la raggiunse vicino al mezzo

-allora a che ora passo stasera?- chiese in evidente stato d’euforia

-non saprei, a che ora comincia il party?- chiese sottolineando il suo disappunto nell’ultima parola

-esattamente alle ventidue!- una voce fuoricampo s’intromise nel loro discorso facendole girare entrambe -volete un passaggio bellezze?- continuò Achille ignorando l’espressione schifata di Tiziana e quella compassionevole di Eleonora

-piuttosto in ginocchio sui ceci- rispose Tiziana pensando che non sarebbe una cattiva idea, per lo meno arriverebbe in ritardo

-no, grazie Achille, prendiamo la mia macchina- disse più gentilmente la bionda

-per qualsiasi cosa, sai dove trovarmi, vicina- ammiccò sorridendo, facendole rabbrividire e salutandole con un gesto della mano

-deduco che i tuoi abbiano bocciato l’idea del trasloco?- chiese Tiziana liberando la catena

-è convinto di piacerti in fondo…-le disse ignorando la domanda -a dire il vero, è convinto di piacere a tutti, pensa di essere molto meglio di Piergiorgio Barbieri…e…-

-e…Giovanni Giusti…ho capito, la prossima volta vorrei l’iban per favore!- la prese in giro interrompendola -comunque, mi dispiace per Achille, avere certe convinzioni così al di fuori della realtà…-

-lasciamolo nel suo mondo, in fondo è innocuo…- aggiunse Eleonora -tornando a noi, passo da te alle dieci e mezzo!- disse convinta attorciagliandosi una ciocca di capelli

-ma…se ha detto…- stava cercando di capire

-ci aspetteranno!- disse sempre più sicura di sé

-se lo dici tu, non mi resta altro che attenderti- rispose tranquilla salendo in sella al motorino

 

 

La sera in camera, con lo stereo acceso, stava rovistando nell’armadio alla ricerca di qualcosa di carino ma, di poco appariscente da mettersi. Era agitata, temeva che a quella festa avrebbe partecipato il suo ex fidanzato con Giulia, e non aveva molta voglia di vederli, nessuno dei due.

...strade troppo strette e diritte per chi vuol cambiar rotta oppure sdraiarsi un po’…

Alla fine aveva deciso per un paio di pantaloni neri, con una micro camicia sempre nera e una sciarpa dello stesso colore. Al secondo trillo del cellulare era già fuori dalla porta e a spasso spedito entrò nella macchina dell’amica

-lutto in famiglia? O festeggi sempre con colori sgargianti?- chiese l’amica vedendola monocromatica

-mi sentivo così!- spiegò cominciando a sintonizzare l’autoradio

-sarà piacevole starti vicino…- disse l’amica partendo a razzo per le vie della città, fortunatamente il locale non era molto lontano si ritrovò a pensare Tiziana che senza accorgersene si era pure aggrappata alla maniglia sopra al finestrino

-stacchi la mano da lì che sembri mia nonna!- la rimproverò Eleonora -guarda che so guidare!!!-

-rallenta allora!- sbottò spaventata dalla guida folle dell’amica

 

 

Dopo un parcheggio da manuale, arrivarono davanti al locale che era già pieno di ragazzi, Tiziana si guardava in giro con terrore, cercando di non dare troppo nell’occhio e questo sarebbe anche stato possibile evitando il mitico duo. La discoteca era abbastanza grande e aveva un bellissimo giardino sul retro, luogo in cui la ragazza aveva pensato di nascondersi per la maggior parte della serata. Eleonora era invece elettrizzata e saltellava come una matta per vedere volti noti sopra le teste, e per volti noti lei intendeva Giovanni e Piergiorgio.

Il primo lo avvistarono parlare con un altro ragazzo in mezzo a un numero imprecisato di fanciulle adoranti, il secondo lo avevano appena intravisto allontanarsi verso la zona bagni con una giovane bionda al seguito.

Passata la prima ora a salutare compagni di classe, Tiziana se ne sarebbe già andata volentieri a casa, purtroppo per lei però, l’amica era ancora carica come ad inizio serata e non se la sentiva di rovinarle la festa, così mentre Eleonora era in fila per il bagno si diresse nel giardino sul retro per provare a nascondersi dietro una pianta.

Fortunatamente non in molti avevano avuto la sua stessa idea, erano per lo più coppiette in cerca d’intimità, così si appoggiò ad una colonna cercando di farsi i fatti suoi. Era in una posizione strategica perché riusciva attraverso le finestre, a vedere l’interno e quindi anche a tenere eventualmente sott’occhio Eleonora

Mentre era assorta nei suoi pensieri assieme a Ligabue giocherellando col cellulare, un’ombra le oscurò la luce

-come mai qui tutta sola, piccola?- era Piergiorgio che evidentemente aveva abbandonato la bionda per andare a prendere un po’ d’aria

-preferisci essere evirato con delle cesoie o con un semplice coltello stile Lorena Bobbit?- domandò a sua volta senza spostare lo sguardo dal telefono

-non dirmi che ti stai annoiando?- disse cercando di attirare la sua attenzione prendendole il cellulare di mano

-fino a qualche minuto fa, mi divertivo un casino con tutte queste piante!!- ammise sorridendo per la prima volta -tu invece come mai sei qui, e soprattutto da solo?- chiese non riuscendo a trattenere la sua curiosità

-non ho incontrato nessuno d’interessante- rispose cominciando a pigiare tasti sul cellulare

-ma se eri anche prima avviluppato ad una bionda?- chiese lei guardandolo stupita riprendendosi il telefono

-normale amministrazione- rispose saccente sorridendo -ho fatto il mio dovere subito, così mi godo il resto della serata- spiegò gongolando

-che fatica essere Pier…vattelappesca…non un attimo di tregua…- rise lei contagiando anche lui

-lo so è un duro lavoro, ma qualcuno deve pur farlo- continuò ridendo, era da tanto che con una ragazza non si divertiva così, solitamente da lui pretendevano altro

-guai mai a lasciare che una bionda vaghi da sola per una festa…sai quanti danni…- aggiunse lei asciugandosi le lacrime, le capitava spesso di piangere dalle risate

-chi stai evitando?- chiese facendo in modo di farsi guardare negli occhi tornando serio

-nessuno- rispose poco convinta con ancora il fazzoletto tra le mani

-non ti credo! E lasciatelo dire, nonostante l’impegno che ci stai mettendo, non stai prendendo le somiglianze del ficus benjamin

-noo, ma se stavo già cominciando a fare la fotosintesi!- rispose scocciata dal tono del ragazzo

-quindi?- insistette Piergiorgio che quella sera era particolarmente carino anche per Tiziana con i suoi jeans leggermente lisi e una camicia verde

-diciamo che non avrei piacere ad incontrare il mio ex moroso!- ammise stupendosi di dare così confidenza ad un estraneo

-capisco- rispose solamente ridandole il telefono -adesso vieni con me a bere qualcosa, poi ti riporto qui così puoi continuare con quella boiata della fotosintesi…- disse prima di afferrarla per mano e ignorando le proteste della ragazza

 

Rientrarono nel locale che era se possibile ancora più affollato di prima, Tiziana recuperò Eleonora che a fatica era riuscita a raggiungere e soprattutto ad usare il bagno, arrivati davanti al bancone spuntò anche Giovanni

-buonasera ragazze, ben trovate!- salutò gentilmente provocando la solita paralisi ad Eleonora che riuscì solamente a fare un cenno col capo prima di irrigidirsi come il solito stoccafisso -vi state divertendo?- chiese entusiasta

-come no?!?- rispose sarcastica Tiziana -non vedi, lei è paralizzata dall’emozione, ed io, beh…io ho pianto di gioia…-disse facendo vedere il fazzoletto che teneva ancora tra le mani e lasciandolo stupito tanto che guardò l’amico interrogativo sperando di avere delle risposte

-la bionda è veramente contenta…lei…- disse indicando Tiziana -diciamo un po’ meno!-

-un po’, mi sembra riduttivo ma, mi accontenterò!- rispose guardando Piergiorgio che aveva appena ordinato dei drink per tutti

Eleonora si era parzialmente riattivata nel momento in cui le avevano dato il bicchiere in mano, presa probabilmente alla sprovvista, ingurgitò il liquido in un solo sorso e riappoggiò il contenitore sul banco prima di tornare catatonica

-secondo te le fa qualche effetto?- si preoccupò Giovanni facendo apparire un leggero sorriso sul volto della bionda

-spero solo riesca a guidare!- rispose secca Tiziana guardando l’amica in cagnesco

-male che vada ti riporto a casa io…- provò Piergiorgio facendole l’occhiolino

-piuttosto Achille!- rispose garbatamente sperando di allontanarsi dai due il prima possibile perché la loro presenza al bar si stava notando -è stato un piacere, tornerò dal mio amico Benjamin…- disse prima che Eleonora la fermasse tenendole un polso

-dai, un altro bicchiere poi vai dove vuoi…-la implorò con lo sguardo facendole strani ammiccamenti facciali

-poi chiamiamo l’alcolisti anonimi e il resto della serata lo passiamo con loro!- rispose cercando di ignorare la sua richiesta

-dai, questa volta offro io- Giovanni si diresse baldanzoso al bancone

-sia mai che Gianni e Pinotto qui, non facciano le cose uguali…- brontolò Tiziana più per il fatto di dover rimanere lì che per lamentarsi della loro presenza, a loro modo le stavano anche simpatici

Dopo aver bevuto d’un fiato anche il secondo bicchiere, la paralisi di Eleonora sembrava in via di guarigione, anzi aveva cominciato a sproloquiare e nessuno sapeva come fare per fermarla.

Mentre faceva finta di ascoltare l’amica, a Tiziana sembrò di vedere Filippo, il temuto ex fidanzato che senza dire niente, si allontanò dal gruppetto diretta al giardino.

 

 

-da quanto ti ha lasciato?- chiese Piergiorgio spostandole una ciocca di capelli dal viso appena la raggiunse vicino alla sua pianta

-cosa ti fa pensare che sia stato lui?- ringhiò sempre guardandosi attorno

-intuito…- scherzò cercando di farla sorridere

-femminile, immagino…- rise Tiziana rimanendo attenta

-quindi?- tornò sull’argomento deciso ad avere una risposta

-dunque…-cominciò guardando attentamente l’orologio sul display del telefono -esattamente nove mesi, tre giorni e sei ore…- rispose tristemente

-noto con piacere che non l’hai presa male!!- ironizzò lasciandole un sorriso sincero -in questi mesi ti sei data alla clausura?- domandò subito dopo

-quindi sono nove mesi, tre giorni e sei ore che non baci un ragazzo?- chiese stupendosi di come una ragazza così carina non avesse trovato dell’altro

-aggiungerei qualche minuto, ma più o meno ci siamo…-non riuscì a finire la frase che le labbra di lui si appoggiarono contro le sue e si stupì di se stessa quando, senza troppi problemi anche la sua lingua si fece spazio

…se ti vuoi fidare davvero di me…fallo fino in fondo…

 

 

-ma, che cazzo stai facendo?- urlò allontanandolo con un gesto della mano appena era riuscita a elaborare cosa stesse accadendo

-volevo azzerare il contatore…- rispose sorridendo e facendo infuriare la ragazza

-non ti ci provare…-stava per partire con una scarica d’insulti, prese solo tempo per respirare

-mi dispiace, non sei il mio tipo- Piergiorgio la interruppe facendole dimenticare di botto l’elenco che aveva in testa e lasciandola stranita

-effettivamente, troppo poco bionda e troppi neuroni funzionanti…- pensò di non fare vedere quanto il bacio l’avesse destabilizzata -oddio per il colore, si può sempre rimediare…per il resto…sarà difficile un futuro tra noi…-decise di prenderla in ridere

-a meno che tu non abbia intenzione di farti una lobotomia?- domandò con una certa speranza nella voce il ragazzo

-non al momento, ma se dovessi cambiare idea, sarai il primo cui lo comunicherò …- gli disse ridendo

Superato brillantemente il momento imbarazzante, per non incappare in altri, Tiziana decise che fosse meglio andare a cercare Eleonora per farsi accompagnare a casa

Una volta rientrata nel locale però, non trovò l’amica da nessuna parte e in preda allo sconforto andò a recuperare Piergiorgio per sapere se aveva notizie del suo amico che risultava pure lui assente

-senti Pier...chi più ne ha più ne metta…sai dov’è finita la tua dolce metà?- chiese interrompendo una sicuramente piacevole chiacchierata che stava intrattenendo con un’altra bionda e per questo ottenendo un’occhiataccia

-intendi Giovanni?- chiese scocciato per l’interruzione

-no, una bionda qualsiasi….ovvio che intendessi Giovanni!!!- urlò senza motivo, ma rimanere ancora in quel locale pensando di dover tornare a casa a piedi non la rendeva di ottimo umore

-mi mandato un messaggio dicendomi che stava accompagnando a casa Eleonora perché era ubriaca o qualcosa di simile…- rispose non togliendo lo sguardo dalla bionda per non farla andare via

-bene, così mi tocca farmi una passeggiata!- urlò a questo punto veramente arrabbiata dirigendosi verso la porta

 

Cominciò a camminare a passo spedito, non avrebbe avuto piacere a fare nessun tipo d’incontro

strade vuote non c’è neanche il classico cane…

Maledicendo ad ogni passo la sua amica e se stessa per aver accettato di andare a quella festa, l’unica nota positiva era che non aveva incontrato Filippo.

Presa nei suoi pensieri non sentì uno scooter avvicinarsi e fermarsi poco più avanti, quando se ne rese conto, fu colta dal panico, non sapeva se cominciare a correre in avanti, urlare o tornare al locale, tutti questi pensieri svanirono quando la persona sulla moto si tolse il casco

-Pier…ti venisse un colpo…vuoi fami morire d'infarto…stavo già immaginando i titoli dei quotidiani di domani…”Bellissima ragazza, trovata sgozzata a lato della strada…”- gli urlò avvicinandosi

-bellissima? Non starai esagerando, al massimo “Ragazza mora trovata in un campo”- rise allungandole un casco

-cosa me ne faccio?- chiese sempre acida

-di solito io ci condisco la pasta, ma se per adesso te lo infili in testa, ti porto a casa!- spiegò abbastanza seriamente

-e la tizia? Ti ho già spiegato che non bisogna lasciare una bionda vagare insoddisfatta domandò consapevole che avrebbe dovuto ringraziarlo e non prenderlo in giro, salendo sul mezzo

-se ne farà una ragione…- rispose mettendo in moto

...e così anche il sabato è andato così…

 

 

 

 

 

 

Oggi sono sottosopra quindi i saluti li faccio da qui in basso…

 

Farrahlennington: ringrazio sinceramente per esserti immediatamente accorta dell’errore di battitura, così ho potuto immediatamente correggerlo. Ringrazio anche per l’etimologia!!Apprezzo la lezione di grammatica, ma ho un problema personale con le maiuscole e con i punti a fine frase, quindi mi dispiace deluderti ma le cose non cambieranno!Per quanto riguarda la trama, ti anticipo, sarà banalissima…

 

Mary96twilight:ed eccoti il secondo capitolo! La Titti è davvero un po’ rude ma, alla fine e sotto sotto non è malaccio! Grazie mille

 

Le mie nane preferite: vi colgo sempre preparate e attente…la nostra Tizzi (non la chiamerò mai per nome in tua presenza) ha un vissuto leggermente travagliato…niente che una diciassettenne qualunque non abbia vissuto…è solo acida di suo!!! Ma ci sta simpatica…a parte il nome ovviamente…non vi anticipo nulla sui baldi giovani, ma come ho scritto la storia tende al banale, quindi, non ci vuole un genio…a meno che…bah staremo a vedere! Baci e vado a preparare guinzaglio rosa…

 

Nicoletta2: ed eccoci al sabato…lieta di risollevarti le giornate…riuscissi a farlo pure con le mie sarei a cavallo…divertiti e a presto, grazie!

 

CriCri88: niente panico, non c’è fretta…non è antipatico, suddai, se la tira un po’!!! bacioni a presto

 

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3

Capitolo 3

 

 

Era di nuovo lunedì mattina ma, rispetto agli altri inizi di settimana, Tiziana si sentiva molto più carica ed euforica, cosa che attribuiva alla domenica passata a poltrire sul divano.

Neanche gli sguardi d’odio da parte di quasi tutte le ragazze del liceo la spaventava, si domandava solo se erano aumentati per via del bacio della sera della festa, però non le sembrava che nessuno di conosciuto fosse nei paraggi del ficus, pensando a questo e a quanto effettivamente il ragazzo fosse bravo a baciare, si ritrovò a passeggiare con uno strano sorriso sulle labbra per il giardino della scuola.

A distoglierla dai suoi pensieri, l’arrivo modello tornado di Eleonora

-racconta!- le ordinò mettendosi davanti a lei con le braccia conserte

-di come ho intenzione di ucciderti?- chiese a sua volta lanciando il lembo di sciarpa all’indietro

-vedo che non sei in vena di confidenze, allora comincerò io, così magari ti contagio e ti sblocchi- la ignorò la bionda continuando a starle davanti

-toh sono in arrivo Fantozzi e Filini…-mentì per cercare di distrarla e sfuggirle, cosa che le riuscì abbastanza bene quando Eleonora cominciò a guardarsi a destra e a sinistra

-non vuoi proprio raccontarmi come hai finito la serata sabato?- riprovò una volta varcata la soglia

-oltre a mediare la tua morte, niente di che!- cercò di tagliare corto

-il mio senso di farfalla dice che mi stai mentendo- la guardò con sospetto

-guarda che era di ragno!- la interruppe avvicinandosi alla macchinetta del caffè

-lo so, ma mi fanno troppo schifo!- ammise guardandola infilare la moneta nell’apposita fessura con delicatezza

-…la farfalla mi ricorda gli assorbenti…- iniziò schifata con la mano già pronta a prendere il bicchierino

-secondo me devi disintossicarsi- sentì una voce che ben conosceva provenire da dietro le spalle

-non è nei miei progetti- rispose ridendo ripensando al sabato sera

-come per la lobotomia, immagino?- chiese intuendo il motivo del sorriso, tra lo sguardo curioso e interrogativo di Giovanni ed Eleonora

-acuto, come tuo solito!- rispose continuando a sorridere e insospettendo per questo l’amica e riuscendo a prendere il bicchierino -posso offrirvi qualcosa?- chiese poi facendo strabuzzare gli occhi ad Eleonora che non l’aveva mai vista così gentile con nessuno

-come mai ti muovi oggi?- le chiese sottovoce poiché non sembrava colta da paresi -merito della farfalla di prima?-

-bah, sarà il tempo…- aggiunse poco convinta ed in evidente imbarazzo sperando nell’imminente salvataggio da parte della campanella che suonò un istante dopo

 

 

Una volta raggiunta la classe e sedutesi al loro posto, le ragazze attesero senza parlarsi l’arrivo della professoressa, solo dopo che questa aveva cominciato a spiegare Eleonora, tornò all’attacco

-quindi?- chiese minatorie ma Tiziana la guardava come se stesse osservando un acquario vuoto -ti decidi a dirmi cosa hai fatto sabato sera, o devo dedurre che sei entrata pure tu nell’elenco di Piergiorgio Barbieri?- vista la domanda, la ragazza immaginò che non fosse circolata nessuna voce a riguardo del bacio e si tranquillizzò, ora doveva solo decidere se confidarsi con la compagna di banco o no -perché ho sentito delle voci…- continuò attirando l’attenzione di Tiziana che stava mentalmente imprecando

-ma questa scuola è tutto un vociare!!! E cosa direbbero questa volta?- chiese immediatamente continuando il suo elenco di parolacce rigorosamente in ordine alfabetico

-una persona di nostra conoscenza mi ha raccontato come sei andata a casa….- disse facendo finta di niente, ci mancava solo si mettesse a fischiettare

-a piedi!- urlò, rendendosi subito conto, dallo sguardo truce della professoressa che forse era il caso di abbassare i toni -perché una mezza amica di mia conoscenza, ha pensato bene di sparire ad un certo punto della serata…- le ringhiò con cattiveria

-sappi che l’ha fatto per una buona causa…- provò a dire aggiungendo lo sguardo da cane bastonato

-zoccola!- le rispose l’altra arrivata alla zeta nel suo elenco personale, offendendo Eleonora

-cosa vai a pensare, volevo lasciare te e Piergiorgio Barbieri da soli!!- ammise poco convinta

-ubriacandoti e andando a casa con quell’altro?- domandò, continuando a sperare che la professoressa spiegasse per tutte le due ore

-sono lieta di informarla che ero sobrissima, però avevo bisogno di una scusa…-spiegò sfogliando il libro che aveva sopra il banco a casaccio

-una scusa per farti portare a casa…- l’incalzò puntandole l’indice contro

-e va bene, hai vinto, volevo farmi accompagnare da Giovanni Giusti e quella al momento mi era sembrata l’unica plausibile…- ammise finalmente

-…e della tua amica sola e abbandonata in un locale nel quale non voleva neanche andare, con il terrore di incontrare Fi…- e s’interruppe, non aveva ancora voglia di dare spiegazioni a riguardo

-speravo nella gentilezza di Piergiorgio Barbieri…- disse ridendo

-ma se quello ha sempre una bionda attaccata da qualche parte…- si fermò ridendo per i numerosi doppi sensi che quella frase poteva creare, facendo sorridere anche Eleonora

-ed è per questo che, ho pensato ad un piano B, avevo chiesto ad Achille di portarti a casa…- spiegò continuando a ridere sperando che l’amica presa dall’euforia non avesse elaborato le ultime parole

-eri decisamente ubriaca, se hai solo pensato che potessi usare lo stesso mezzo di trasporto di quell’ominide!!- tuonò, ecco, le aveva sentite

-a quanto pare però, Piergiorgio Barbieri è riuscito a sganciare la bionda e portarti a casa…- cambiò argomento per salvarsi la pelle

-quindi ora a scuola girerà pure sta voce?- chiese demoralizzandosi

-Achille non è proprio una tomba…- chiarì Eleonora realizzando tutti i sospetti dell’amica

-ce lo ficco io in una tomba se non impara a farsi i fatti suoi…- ringhiò sbattendo il pugno contro il palmo dell’altra mano

-cara, non vorrei fare l’uccellaccio…ma, sono passate ormai più di ventiquattro ore dall’evento…e se la notizia non la trovi sul Resto del Carlino…poco ci manca…- spiegò sorridendo dell’espressione afflitta misto arrabbiata dell’amica che si chiuse in un innaturale mutismo per le restanti ore

…ho perso le parole…eppure ce le avevo qua un attimo fa…

 

 

A ricreazione Tiziana decise di uscire dalla classe per testare l’aria e soprattutto il livello dell’odio delle ragazze del liceo nei suoi confronti. Invece di andare, come suo solito, a litigare con la macchinetta del caffè, quella mattina, complice la bella giornata, decise di andare a fare un giretto nel cortile interno.

Le tre panchine in dotazione alla scuola erano già occupate da ragazzi impegnati a fumare così Tiziana decise di appoggiarsi ad un grosso salice piangente e osservare le mosse dei suoi compagni, dimenticandosi di quell’impicciona dell’amica

-non ti ho ancora raccontato di sabato sera!- la raggiunse trotterellando sotto l’albero

-immagino non sia successo niente, sennò avrei visto i cartelloni per strada…- la prese in giro

-noto con piacere che sei tornata in te, mi sono preoccupata stamattina nel vederti così gentile…- rise Eleonora -riguardo a me, in effetti, non è successo niente, almeno ho parlato, sai…complice l’alcool…- aggiunse

-se hai detto che…- cercò di controbattere ma si bloccò alla vista dei due giovani in arrivo -vediamo allora adesso come ti comporti, ci sono Mila e Shiro in avvicinamento a ore dodici…-

-…e chi sarebbe Mila?- chiese quando ormai i ragazzi erano arrivati

-è indifferente, scegli tu…- disse all’amica

-cosa dovrebbe scegliere?- s’intromise Piergiorgio guardandole curioso

-niente di che…- stava spiegando Eleonora

-solo decidere chi di voi due è Mila…- terminò Tiziana sorridendo all’amica, facendo cenno ai due ragazzi di lasciar perdere

-Eleonora, vedo che stai meglio!- le disse gentilmente Giovanni -ieri, com’è andato il mal di testa?- aggiunse preoccupato

-tutto sotto controllo, le ho dato un intruglio della nonna, ed è ripartita di slancio…- s’intromise Tiziana vedendo l’amica in difficoltà

-grazie ancora- riuscì a farfugliare Eleonora rivolta al ragazzo

-sapete, ho sentito, prima in bagno che si diceva, che voi due…- disse indicando Tiziana e Piergiorgio -non siate amici, bensì amanti segreti…-

-chiamatemi Lady Chatterley…- scherzò Tiziana guardando negli occhi Piergiorgio, leggermente alterata per via di quelle dicerie

-e…io sarei un guardiacaccia?- chiese schifato lui, invece per nulla scalfito da quei pettegolezzi

-…però…molto dotato…- disse tra le lacrime lei prendendolo in giro

-tu come lo sai?- chiese serissima Eleonora, con ritrovata mobilità

-siamo o non siamo amanti!!!- disse tra il serio e il faceto lasciando l’amica nella confusione più totale

-cara la mia donzella mi sa che dobbiamo rientrare- disse Piergiorgio abbracciando la ragazza e incamminandosi verso l’entrata per l’imminente suono della campanella -cosa guardi?- chiese poi vedendola col viso verso il cielo

-controllo dov’è appostato il cecchino che mi farà secca!- rispose seriamente varcando la soglia sempre abbracciata al ragazzo

 

 

Il pomeriggio Tiziana era al parco col fratellino e come tutti i giorni aveva con sé un libro, quel giorno si era portata dietro casualmente L’amane di Lady Chatterley e lo stava sfogliando senza leggerlo realmente. Era abbastanza annoiata, Ettore era con un amichetto e sua madre a prendere un gelato, lei lo aspettava giocherellando col libro in mano, ripensando al bacio di sabato sera

 

…sei sempre così il centro del mondo…il viaggio potente nel cuore del tempo andata e ritorno

 

 

Stava scuotendo la testa per scacciare quel pensiero dalla mente, sperando di poterlo sostituire al più presto con qualcos’altro

-anche se la shakeri, i neuroni non si moltiplicheranno, al massimo quei pochi si faranno male sbattendo tra di loro!- la prese in giro Eleonora che ormai sapeva dove andarla a cercare al pomeriggio

-qual buon vento?- ignorò la provocazione

-mi annoiavo tutta sola a casa, così ho pensato che ti fosse venuta voglia di raccontarmi…- le disse tornando sull’argomento sabato sera

-cosa ti fa pensare che sia successo qualcosa di eclatante?- domandò a sua volta, ormai decisa a vuotare il sacco pur di non sentirla più

-il tuo strano comportamento…ho formulato varie ipotesi…posso enunciartele?- chiese sperando di riuscire finalmente a capire

-sentiamo!- la incoraggiò

-scena numero uno: quando ti sei accorta della mia dipartita, in preda ad una crisi di nervi e pianto, per la mia mancanza, sei scappata a casa di corsa…scena numero due: sempre dopo che hai notato la mia assenza, ti sei data alla pazza gioia facendoti mezzo locale, incluso Achille…scena numero tre: l’inizio è il solito, poi, hai chiesto a Piergiorgio Barbieri un passaggio a casa maledicendomi…- terminò ridendo, consapevole delle scemenze dette

-potremmo fare un mix, ti ho effettivamente maledetto, non ho avuto crisi, me ne sono andata a piedi e ho incontrato Pier…il nostro eroe…che mi ha dato un passaggio a casa…dimenticavo, non mi sono fatta nessuno, soprattutto il piccoletto…così per la cronaca!!!- spiegò una volta per tutte sperando che l’amica le credesse

-manca qualcosa al racconto vero?- domandò stupendola

-sempre i sensi di farfalla? E va bene…- iniziò mettendo via il libro nella borsa -l’hai voluto tu, sappi che dopo che ti avrò detto cosa è successo veramente, dovrò ucciderti- le disse con tono minaccioso

-sopporterò!- rispose sorridendo

-allora…mentre stavo allegramente facendo la fotosintesi clorofilliana assieme al mio amico benjamin…- iniziò da molto lontano

-prima di notte…-la redarguì immediatamente Eleonora facendo segno con la mano di stringere

-uffa! Le storie o si raccontano bene, o niente….quindi, ero nel giardino della discoteca quando Pier...macho man, si è presentato al mio cospetto facendomi domande private e intime…- continuò creando suspense

-tipo? Che marca usi di assorbenti?- provò l’amica ma venne subito fermata con gesto della mano

-no, tipo da quanto Filippo, il mio ex, mi ha lasciato…- spiegò

-come faceva a sapere che era stato lui?- chiese rapita dalla storia

-sostiene sia stato il suo intuito…bah, dopo che gli avevo diligentemente fornito i mesi, giorni e minuti del mio status di single lady…e ti prego non cominciare a cantare Beyonce, ma soprattutto non ballare…-le tarpò le ali al primo accenno del ritornello

-solo perché non mi hai mai visto con solo il body…la tua è pura invidia…-si difese la bionda

-sicuramente…fatto sta che Pier…non devo chiedere mai…mi ha baciato…- terminò la frase aspettando reazioni

-cribbio! Amici un accidenti…vedi che le voci nei bagni della scuola sono sempre vere!!!- urlò in preda ad uno strano entusiasmo -continua…poi ti ha portato a casa e….- sottintendendo chissà cosa

-metti un freno alla fantasia…dopo il fattaccio, gli ho detto di mettere le mani giù dal mio Vernel…e lui mi ha risposto di stare tranquilla perché non sono il suo tipo, voleva solo azzerare il contatore…- spiegò il finale della storia

-quindi niente sconcezze in moto?- domandò demoralizzata Eleonora

-no, non sono bionda…- rise incrociando le gambe sulla panchina

-decisamente no, ma…togli mini una curiosità…come usa la lingua?- chiese curiosa

-bah, erano mesi che non baciavo un ragazzo, quindi il mio giudizio può essere un po’ confuso…ok, bacia divinamente, capisco lo stormo al suo cospetto!- ammise alla fine rossa in viso

-addirittura!!! Sicura di non cominciare a starnazzare pure tu?- chiese per controllare l’effetto del bacio sull’amica

-assolutamente, ho chiuso con i ragazzi!- rise -d’ora in poi solo uomini maturi!!!-

-vi ha visto qualcuno?- chiese ignorandola

-spero di no, comunque, le voci, ancora non hanno riferito nulla, quindi…- disse sperando veramente che nessuno li avesse visti -a tal proposito, non ti uccido, per bontà, ma vedi di startene zitta! Soprattutto con quel panzerotto del tuo vicino!-

-farò il possibile…ma è una notizia bomba!!!- disse convinta

-e se non vuoi che ti scoppi in mano, taci!- le ordinò

 

 

I giorni seguenti a scuola Eleonora si comportò abbastanza bene, solo qualche occhiataccia in alcune situazioni, ma tutto molto gestibile, anche perché l’effetto alcool era sparito e aveva ricominciato a pietrificarsi al cospetto del duo perfetto.

I Belle e Sebastien del liceo continuavano a girare attorno alle due ragazze sia durante la ricreazione sia alla fine della giornata, alimentando le voci riguardanti la relazione segreta e aumentando anche il livello d’insofferenza nei confronti di Tiziana che era dipinta come la nuova arrivata ruba maschi. La popolarità di Eleonora a causa della sua frequentazione con i bellimbusti era aumentata notevolmente, finendo però anche lei nella lista nera delle brutte e cattive

Arrivati al mercoledì all’uscita di scuola, Tiziana era già pronta a salire e a fuggire col suo motorino, stava salutando l’amica prima dell’arrivo del mitico duo

-beh, sarà il caso che io fugga prima che Cip e  Ciop arrivino- disse rivota ad Eleonora mentre accendeva il motorino per partire

-oggi ci sei al parco?- urlò la bionda per farsi sentire ma, ricevette un cenno con la mano che probabilmente stava a significare “non lo so”, mentre pensava alle varie interpretazioni, fu raggiunta dai ragazzi che la guardavano curiosi

-che parco?- chiese Piergiorgio

-quello dove di solito accompagna suo fratello il pomeriggio…-rispose sovrappensiero maledicendosi subito dopo per aver comunicato quell’informazione

-vuoi un passaggio a casa?- le chiese poi Giovanni gentilmente, a quel punto la bionda pensò seriamente di abbandonare il motorino fingendo che non fosse suo, anche se aveva in mano le chiavi e ci era seduta sopra

-sarà per un’altra volta- rispose invece per evitare figure oscene

 

 

Al pomeriggio Tiziana era sulla sua solita panchina mentre, Ettore era in gelateria con i suoi amichetti.

Quel pomeriggio si era portata i libri di filosofia per studiare ma, non ne aveva una gran voglia, a fare capolino dalla borsa c’era Il giovane Holden che cercava di distrarla in tutti i modi, a dare il colpo di grazia fu l’arrivo di un certo ragazzo moro

-come mai qui tutta sola?- chiese sedendosi vicino a lei

-ricordami che non bisogna mai graziare le persone…avrei dovuto ucciderla veramente ieri…- disse più a sé che al ragazzo

-deduco che la mia presenza non ti sia di gradimento!- aggiunse mettendosi comodo

-non amo alimentare le già fantasiose voci che circolano su di noi!- spiegò il suo fastidio

-ma se non c’è un cane qui attorno!- costatò guardandosi a destra e a sinistra - parte l’esemplare ai tuoi piedi- sentitosi preso in causa Oscar si alzò per andare a farsi coccolare da Piergiorgio

-vedi? Hai fatto colpo pure su di lui…non ti sfugge nessuno…-rise Tiziana pensando a tutte le ragazze adoranti

-qualcuna mi scappa!- ammise sorridendo -e tuo fratello?- chiese poi

-è a prendere un gelato- spiegò controvoglia

-allora andiamo, che ti offro un caffè! Forza!- disse convinto prendendole una mano per alzarla senza però lasciarla una volta incamminati

-come sei messa col tuo contatore?- chiese camminando

-ho dovuto ricalcolare tutto, adesso sono a ottantotto ore o tre giorni e sedici ore…- rispose guardando l’orario prima che lui la spingesse con la schiena contro un albero per baciarla nuovamente con la stessa passione di qualche sera prima

 

…è più forte di me questo gioco d’amore…si può solo guardare come va a finire..

 

-tizzi, tizzi…- una voce di bambino in lontananza la chiamava ma, non era sicura di volersi staccare da quelle labbra

-ora devo andare…ciao!- Piergiorgio si allontanò lasciandola ancora appoggiata al muro, rossa in viso, con il cane che la guardava interrogativa dal basso

-chi era quello?- Ettore al quale difficilmente sfuggiva qualcosa

-un amico- rispose solamente, quando un messaggio attirò la sua attenzione

“azzera il contatore”

 

 

Buongiorno e finalmente il sole, almeno da queste bande…

 

Nicoletta2: sai com’è gli uomini…brutta razza!!! Staremo a vedere cosa combinano quei due! Probabilmente ci sarà un incontroscontro con Filippo….attendere prego…un bacio

 

Le mitiche geppette: come avete ben intuito la Tizzy ha proprio un carattere aperto e socievole e soprattutto cordiale…per il matrimonio, vedrò di farvi avere l’invito, con un certo anticipo, il problema vestiti mi è molto vicino, prima o poi spiegheremo cosa è successo con Filippo e Giulia…

bacionissimi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4

Capitolo 4

 

 

Il giorno seguente Tiziana arrivò a scuola che sembrava indemoniata, litigò con la catena del motorino e a grandi falcate cercò di raggiungere chi l’aveva irritata.

…salviamoci la pelle che, bella o brutta, è quella lì…

 Il pomeriggio precedente aveva pensato di mandarlo a quel paese via messaggio, ma preferiva farlo dal vivo per vedere la sua espressione, doveva essere difficile per lui trovarsi davanti a una che non gli svenisse ai piedi. Lo vide da lontano appoggiato di schiena al muro dell’edificio, un piede anch’esso appoggiato al muro e l’altro saldo a terra, tra le gambe s’insinuava una ragazza che lo guardava adorante pronta a baciarlo ad un suo cenno

-non ti azzardare mai più a ba…- gli si fiondò davanti alla velocità di un tir in autostrada, si fermò, però in tempo, non voleva che tutta la scuola sapesse quello che era accaduto tra di loro

-a fare cosa? Baciare questa bellissima ragazza?- chiese ridendo indicando la giovane con cui stava scambiando effusioni in quel momento che gongolò di rimando a quel complimento -sarai micca gelosa, amica?- disse sottolineando l’ultima parola

-con lei puoi fare ciò che più ti aggrada, che non me ne può fregare di meno!- ringhiò in preda ad una crisi di nervi -hai capito cosa intendo!- sibilò infine socchiudendo gli occhi con aria truce -piuttosto, ti sei accorto che non è esattamente bionda?- aggiunse indicando la ragazza in questione

-castano chiaro!- puntualizzò lei indispettita senza che i due la degnassero di uno sguardo

-oggi ho trovato lei sulla mia strada…- spiegò mentre la ragazza si divincolò dalle sue braccia per fermarsi a guardare i due che continuavano a parlare di lei come se non ci fosse

-caleranno le vendite delle tinte biondo norvegese, la casa produttrice ti citerà per danni!- lo prese in giro avvicinandosi a lui

-beh io me ne vado!- urlò la ragazza per attirare l’attenzione -e a voi due consiglio una sana scopata!- e girò i tacchi indispettita

-l’avevi scelta per la finezza del linguaggio, immagino?- domandò lei per nulla scalfita dalla provocazione

-a dire il vero speravo fosse poco fine in altri momenti…comunque…- disse lui con finto dispiacere -…di cosa ti stavi lamentando?-

-lo sai benissimo!- urlò girandosi poi per controllare in quanti stavano assistendo alla scena

-se il tuo scopo è quello di far aumentare le voci su di noi, sei sulla buona strada- disse ridendo passandosi una mano tra i capelli corvini -oggi non si parlerà d’altro che della tua scenata di gelosia!!-

 

Più inferocita di prima, Tiziana lasciò il moro appoggiato al muro ed entrò marciando nell’edificio, dirigendosi nella propria aula per evitare il corpo studentesco al completo.

Aspettava l’arrivo dell’amica che, stranamente, quel giorno era in ritardo, per potersi confidare ma, soprattutto, sfogare con lei. Eleonora si presentò a campanella suonata, trafelata e affaticata

-alla buon ora, dove diavolo sei stata fino adesso?- la sgridò appena raggiunse il banco

-buongiorno anche a te, noto che oggi sei di umore ottimo, quasi meglio del solito!!!- la zittì con la sua solita calma -cosa è accaduto di nuovo da renderti così acida di mattino presto? Il bel Piergiorgio Barbieri Azzurro ti ha nuovamente infilato la lingua in bocca?- chiese mantenendo lo stesso tono di voce

-eri partita anche bene, mi ti sei involgarita sul finale!!- commentò il lessico usato dall’amica

-stai divagando volontariamente o proprio non vuoi rispondermi?- tornò immediatamente sull’argomento -deduco quindi che l’abbia rifatto!!! Racconta mia giovane pastorella!!!- incalzò per avere spiegazioni

-pastorella lo vai poi a dire a tua sorella!!!- ringhiò cercando di mantenere basso il tono di voce per non infastidire la professoressa che stava interrogando tre sfortunati

-lo stai facendo di nuovo!- la rimproverò -ormai ho capito che ti ha baciato ancora, tanto vale che me lo racconti, o ci sono voci in giro?- chiese maledicendosi per essere arrivata in ritardo

-ma se è tutta colpa tua!!!- si ricordò all’improvviso che doveva eliminarla fisicamente

-eh…io…cosa ho…fatto…stavolta- balbettò seriamente preoccupata per la sua incolumità fisica

-tu, razza di una finta amica, doppiogiochista, e….bionda! hai detto a Pier…ma quanto sono fico…dove passo i miei pomeriggi…- disse non staccandole gli occhi iniettati di sangue da addosso

-vostro onore, lei non sa come sono andati esattamente i fatti…- tergiversò -c’era l’ingombrante quanto splendida presenta di quel gran pezzo di manzo di Giovanni Giusti che, come ben sai, mi destabilizza, e che mi ha chiesto se poteva accompagnarmi a casa….mi ha completamente ottenebrato la mente, e mi è sfuggito il dettaglio del parco!!- ammise cercando di scusarsi -poi, se mi ci fai pensare per benino, io ho detto solo parco! Non ho dato le coordinate della panchina! Si sarà sbattuto a cercarti il ragazzo!!!- sogghignò contenta

-capisco perché oggi sei venuta a scuola a piedi…- commentò sorridendo

-nooooo!!!- provò a mentire -stai nuovamente tergiversando…racconta!!!-

-ero buona buona a leggere il mio libro, quando mi si siede accanto Pier…stragnocco Giorgio…- cominciò facendo sorridere Eleonora -che m’invita a prendere un gelato o caffè, non ricordo ma è ininfluente…mi alzo riluttante per seguirlo assieme al mio fido cagnolino…quando, dopo pochi passi…- si ferma creando suspense vedendo l’amica pendere dalle sue labbra farle cenno di continuare -mi sbatte contro un albero e….-

-e…- supplicò Eleonora presissima dal racconto

-mi bacia!- concluse con fare schifato

-trovo alcune stranezze in questo racconto- spiegò Eleonora mentre l’altra la guardava interrogativa -innanzitutto, ti sei resa conto che lo hai chiamato “stragnocco”, poi, non puoi assolutamente definire l’orso peloso…cagnolino…in ultimo,…la faccia schifata...non ci crede nessuno- sentenziò la bionda lasciando Tiziana a bocca aperta per un momento

-dunque, che il giovanotto in questione sia bello, in senso oggettivo, non mi sembra che ci siano dubbi…da qui a sostenere un interesse mio nei suoi confronti…un oceano…poi, Oscarino è sempre il mio cucciolone…e per la faccia schifata, non sopporto essere aggredita in questo modo!!!- spiegò quasi alterandosi

-vabbè, sei un caso disperato! Tornando alla storia, dopo il bacio?- chiese curiosa Eleonora

-durante, vorrai dire, mio fratello ha cominciato a chiamarmi, così mi sono staccata- spiegò con fare annoiato

-hai dimenticato di aggiungere un purtroppo alla fine della frase…- la presse in giro -e lui?-

- mi saluta e se ne va!!!- conclude lasciandola allibita

-poi?- doveva esserci un seguito -cioè, non può averti lasciato lì come una triglia!!!-

-infatti, mi manda un messaggio con scritto di azzerare il contatore!!!- termina facendo capire la provenienza della sua rabbia

-che storia romantica...vorrei anche io…- piagnucolò la bionda

-romantica sto par de…- cercò di far capire il suo fastidio

-ti è venuto a cercare in lungo e in largo per il parco…che dolce!!- continuò con aria sognante

-Eleonora, non parliamo di Hyde Park, lo sai vero?- per spiegare che lo sforzo del ragazzo era stato minimo -e, se proprio ci tieni, prendilo, è tutto tuo-

-come sei pignola oggi!!! Comunque, il bel Piergiorgio Barbieri, ti ha selvaggiamente sbattuta contro un albero per farti un controllo delle papille…che romantico…- seguì un sospiro che le costò quasi un’interrogazione fuori programma

 

 

Tiziana, vista la sfuriata della professoressa, non ebbe il coraggio di risponderle per le rime, e decise di attendere la ricreazione per finire il discorso, canticchiando allegramente il suo odiato Ligabue.

Al suono della campanella, infatti, prese per un braccio l’amica e la portò fuori

- perché in bagno?- chiese Eleonora dopo essersi liberata dalla presa

-l’unico posto in cui forse, Chandler e Joey, non verranno a rompere!- spiegò dimenticando che era anche il luogo massimo del pettegolezzo scolastico, infatti, dopo due minuti dall’ingresso, Eleonora aveva saputo della scenata di gelosia mattutina e aveva ovviamente chiesto spiegazioni

-non sono andati così i fatti, io gli volevo urlare contro di smetterla di baciarmi, ma al ba…mi sono fermata per non alimentare queste fastidiosissime voci…- cercò di far capire all’amica -Pier…me la tiro…invece ha fatto credere fosse una scenata di gelosia…dovrò procurargli del male fisico!-

-immagino che tipo di male…- ammiccò Eleonora maliziosa

-devo ridere!- la fulminò con lo sguardo -piuttosto, non mi hai ancora detto cos’è successo quando Giovanni ti ha portato a casa?- chiese uscendo dal bagno dirigendosi verso le aule

-niente!- rispose sconsolata -lui credeva che fossi ubriaca, quindi non ha voluto approfittare di me…-

-proprio un uomo d’altri tempi!!!- la prese in giro Tiziana -perché, ovviamente, lui è perdutamente innamorato di te…- rise bloccandosi poco alla vista dei due giovanotti in questione

-sir Giovanni- lo salutò con un  inchino ed un forte accento inglese, sorridendo all’amica che nuovamente si paralizzò -buongiorno- si rivolse disgustata a Piergiorgio

-ciao ragazze, tutto bene?- chiese il biondo con uno slancio che solitamente non gli apparteneva mentre Tiziana cercava di smuovere l’amica

-andava tutto a meraviglia prima che cominciasse la scuola, poi ho avuto la sfortuna di finire in questo liceo…- brontolò guardando gli occhi verdi del ragazzo che aveva davanti -in più, mi è capitata un’amica che a tempo perso fa lo stoccafisso!!!- aggiunse rivolta ad Eleonora per cercare di smuoverla

-andiamo al cinema stasera?- non riuscì a terminare la frase, la bionda che tre paia d’occhi la fissavano stupiti -non vi va?- aggiunse

-io avrei un appuntamento…con una signorina…- spiegò Piergiorgio imbarazzato

-io avrò la peste!- disse Tiziana poi rivolta al moro -cribbio, sei proprio uno stakanovista, lavori anche infra settimanalmente!!! Ma quando finirai il giro delle bionde, cosa fai ricominci?-

-preferisci che passi alle more?- la guardò malizioso facendola arrossire e allo stesso tempo arrabbiare per l’allusione che non voleva creare, poi, lei e il ragazzo si girarono contemporaneamente verso Giovanni per sentire la sua risposta

-veramente sarei impegnato anch’io stasera…- ammise timidamente

-beh allora Titti, verrai tu con me, e attaccami pure la peste!- dichiarò senza ammettere repliche

-non vedevo l’ora!!!- annuì poco convinta -sappi che odio i film de paura!!-

-noo! Mi cade un mito!!- rise Piergiorgio -pensavo fossi una fanatica del genere truculento!-

-talmente fanatica che dall’emozione vomito!!!- spiegò capendo di aver perso un po’ del suo fascino

-sarai micca una da commedie romantiche?- chiese subito dopo il moro

-perché no?- domandò appuntandosi di nascondere la sua collezione privata di films con Julia Roberts

-oggi il mondo deve andare a rovescio, prima mi fai una scenata di gelosia con i fiocchi, poi scopro che ami le commedie…- la prese in giro Piergiorgio

-senti, caro il mio Pier…ce l’ho solo io…non ti ho fatto nessuna scenata!!!!- ringhiò avvicinandosi al viso del ragazzo

-in bagno non si parla d’altro!!!- s’intromise Giovanni

-la vuoi smettere di frequentare quei posti- urlò contro pure a lui che guardò interrogativo Eleonora per poi chiederle

-secondo te finiranno per picchiarsi o…-

-fatti i cazzi tuoi!!- lo interruppe Tiziana

-volevo solo vendere i biglietti per assistere alla rissa!!!- ammise lui sorridendo alla bionda

-credo che sia meglio allontanarsi!- suggerì sottovoce la ragazza

-sei in grado di muoverti?- le chiese la mora che era dotata di un ottimo udito gelando l’amica

-cara, mi sembri più agitata del solito, vieni che ti offro una camomilla- Piergiorgio l’abbracciò e s’incamminarono verso i distributori

-mi fa schifo la camomilla!- ringhiò lei cercando di divincolarsi dall’abbraccio

-non m’interessa, cercavo di lasciare quei due da soli!- spiegò lui mantenendo salda la presa

-per fare in modo che non si rivolgano la parola l’uno guardando in alto e l’altra in basso!!!- ringhiò nuovamente rinunciando a liberarsi del moro che continuava a stringerla a sé -sai qualcosa che devo sapere?- chiese una volta giunti al distributore

-no! Però noto della chimica tra i due- spiegò sorridendo

-sei in vena di fare il cupido, tu???- chiese ironica guardandolo negli occhi che cominciavano a piacerle più del consentito -piuttosto, ti sei accorto che Eleonora è bionda???- domandò a bruciapelo

-certo, non sono micca cieco?- rispose sorseggiando la sua bevanda

-mi chiedevo come mai non ci avessi mai provato con lei? O l’hai fatto?- chiese curiosa

-la tua gelosia comincia ad imbarazzarmi!!!- le carezzo gentilmente una guancia

-giù le mani, porco! Ero solo curiosa!- ammise arrossendo leggermente -ma, oggi la ricreazione dura un secolo?- chiese pensando che fosse già un pezzo che erano in giro per la scuola -la campanella è suonata almeno da dieci minuti!- disse facendole sgranare gli occhi con aria terrorizzata

-sei cretino- urlò correndo verso la sua classe

 

 

All’uscita le ragazze si fermarono per accordarsi sulla serata vicino al motorino di Tiziana, la bionda sperava nel ripetersi dell’invito da parte del ragazzo, che però tardava ad uscire. La mora invece, non aveva la minima intenzione di aspettare i due e voleva darsi alla fuga velocemente, le dispiaceva però lasciare l’amica a piedi.

-lo vuoi un passaggio o rimani in attesa del messia?- le chiese ormai stufa di aspettare

-ancora cinque minuti…-la implorò

-se poi arriva e non ti fila?- domandò sadica

-va bene, portami a casa…- si arrese sconsolata -però il film stasera lo scelgo io!!!-

-Sali e taci!- la chiamò e partirono senza incontrare i due giovani

 

La sera Eleonora passò a prendere Tiziana verso le otto, avevano deciso di andare al primo spettacolo in una multisala poco distante, per poi fermarsi a mangiare qualcosa in uno dei locali lì vicino.

Entrarono con la mora che raccontava il suo odio nei confronti di quei cinema, non ne sopportava l’odore e altre piccolezze.

Eleonora anche lei patita delle commedie ne aveva scelta una romantica dotata di lieto fine. Mentre uscivano ancora impegnate a commentare ogni battuta del film e la bellezza del protagonista, Tiziana alzò lo sguardo per incrociare un paio di occhi verdi di sua conoscenza

-oh no! Simon and Garfunkel ci hanno trovato anche qui!!! Ci dev’essere una talpa tra di noi…e non sono io!!!!- commentò infastidita guardando con sospetto l’amica

-non guardare me, non possiedo i loro numeri…io!!!- sottolineò l’ultima parola per discolparsi definitivamente

-possiamo sempre passare oltre ignorandoli!- tentò Tiziana immaginando il commento dell’amica che non tardò ad arrivare

-manco morta!!! E sappi d’ora in poi usciremo con il tuo motorino, a vedere se riesco a farmi accompagnare a casa…-

-toh, che coincidenza, anche voi qui?- domandò cattiva la mora guardando Piergiorgio in cagnesco -non potete proprio stare un attimo senza di noi…-

-dove andiamo a mangiare qualcosa?- chiese lui ignorandola

-noi, al giapponese, voi, il più lontano possibile, spero!!!- ringhiò prendendosi una gomitata da parte dell’amica

-aggiudicato!- disse solamente Piergiorgio abbracciandola e dirigendosi verso il ristorante

Dopo essersi seduti ed aver ordinato cominciarono inizialmente a chiacchierare di sciocchezze, poi Eleonora e Giovanni si erano infervorati a discutere di politica

-non mi hai poi detto perché non ci ha mai provato con lei?- chiese Tiziana curiosa indicando l’amica -mi sembra molto carina-

-stai cercando di svenderla?- domandò a sua volta ma fu ignorato -a dire il vero, solitamente sono le ragazze a cercarmi, io non ho mai fatto niente…lei non mi ha mai voluto!- ammise sinceramente

-vuoi dirmi che tu, Pier…omioddio…non hai mai corteggiato nessuna ragazza in vita tua?- domandò alzando il tono della voce per quanto le sembrasse folle la cosa

-esatto, io sono il miele e loro le api!!!- spiegò

-che bell’immagine!!!- disse schifata -così però ti perdi metà del divertimento!!!- sentenziò

-perché? Le ho già tutte lì che mi aspettano…non devo fare nessuna fatica- non capiva cosa la ragazza intendesse

-appunto! Il bello della conquista, la fatica per raggiungere uno scopo…- era sempre più sconvolta che volle attirare l’attenzione degli altri due -lo sapevate che il qui presente Pier…non mi sbatto mai…non ha mai corteggiato una ragazza????-

-non fa in tempo!!!- rispose Eleonora che non ci trovava nulla di strano

-sono loro che gli si buttano ai piedi- disse con una punta d’invidia Giovanni

-e…a te non è mai interessata nessuna???- chiese sempre più sconvolta

-a dire il vero nessuna in particolare!!!- ammise lui sorridendo

-t’innamorerai prima o poi!!!- concluse seria -ed è lì che voglio vederti…-

-è molto più semplice non farlo!!! Non si soffre mai!!!- spiegò convinto mentre la ragazza lo fissava allibita -tu invece sei la prova di quanto si possa stare male…cosa ti ha fatto il tuo ex?- chiese

-non sono cose che vi debbano interessare!!!- si mise immediatamente sulla difensiva

-eddai racconta!!!- la spronò l’amica -siamo in famiglia!!!- aggiunse presa dal momento confidenziale

-so già che me ne pentirò in futuro!!- esordì facendo capire che avrebbe raccontato, infatti gli altri tre si misero comodi -stavamo insieme già da più di un anno, quando un pomeriggio, dopo qualche giorno che non riuscivamo a vederci…decisi di andarlo a trovare…-

-senza avvisarlo?- chiese Eleonora

-pessima idea- le fece eco Piergiorgio

-mai fare delle sorprese…- Giovanni

-silenzio!!- li zittì -arrivai davanti a casa sua e quando stavo per suonare vidi arrivare suo fratello che mi aprì la porta ed entrai con lui-

-nooo, non voglio sapere…- piagnucolò Eleonora mettendosi le mani davanti al viso

-che brutta faccenda!!!- aggiunse Giovanni

-mi diressi subito verso camera sua e con il migliore dei miei sorrisi entrai…- e s’interruppe, si vedeva che soffriva ancora ma, i ragazzi volevano il finale -e lo trovai a letto con la mia migliore amica!- terminò abbassando lo sguardo

-Giulia?- chiese la bionda ricordandosi del nome fatto dal fratellino

-esatto- disse solo con la voce leggermente rotta -scusatemi- e si alzò diretta alla toilette

-ora capisco parte della sua acidità!- disse Eleonora ancora turbata

-è così di natura!- la interruppe Piergiorgio alzandosi per andare verso i bagni pure lui

-non lo auguro a nessuno!- continuò Eleonora ora rivolta solo al biondo

-strano che non li abbia sterminati!!!- disse lui

…ho messo via un bel po’ di cose ma non mi spiego mai il perché io non riesca a metter via te…

Quando si sentì pronta per il resto delle domande uscì dal bagno per tornare al tavolo ma, fuori appoggiato alla parete, trovò Piergiorgio che l’abbracciò

-non voglio azzerare nessun contatore!!!- sbuffò contro il suo petto

-non ne avevo intenzione- disse baciandole la testa

 

 

 

Buon lunedì a tutti!!!!! È ovviamente ironico!!!

Tornando a noi, ringrazio come al solito, chi legge, preferisce, segue, commenta…e chi più ne ha più ne metta

 

Nicoletta2: verrai premiata come il commento più veloce! E di questo ti ringrazio, Piercoso è proprio uno strano tipo, ma anche gli altri non sono da meno…baci

 

Rodney: benvenuta! Lieta di conoscerti…la giovane protagonista è un tipetto tutto particolare…ma è tanto cara…continua a passare di qui

 

Le topolone: la nana napoletana è scusata per evidenti obblighi universitari che sono stati brillantemente superati…ale ooo…ho provato a stare con lo zingarelli sotto al culo, e mi piace perché mi fa sentire più alta ma, è troppo scomodo…perdonatemi!!!!

Siiii Giovanni è decisamente Filini…La coppia Ele & Gio è un po’ lenta…problemi di comunicazione…

Ebbene sì c’è un po’ di me in Tizzi…acidissima!!!

Attendo con ansia vostre notizie….bacionissimi

 

 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Capitolo 5

Capitolo 5

 

 

-cos’è tuta questa confidenza? Mollami subito!!- sbraitò divincolandosi dall’abbraccio arrabbiata per essersi fatta vedere in un momento di debolezza. Piergiorgio allargò le braccia in segno di resa per consentirle la fuga, lei sapeva di doverlo ringraziare ma proprio non ne aveva la forza

-tu stasera, non avevi un appuntamento galante?- chiese al ragazzo per uscire dal momento d’imbarazzo e curiosa di sapere come mai fosse finito davanti al loro cinema

-sì, ma era talmente noiosa che ho pensato di fuggire prima!!- ammise sorridendo

-e il biondino invece?- domandò ricordandosi che anche lui aveva da fare

-quando lo sono passato a prendere mi ha detto che era libero…non mi sono informato, devo?- chiese domandandosi perché le interessasse tanto

-no! Un’ultima cosa, come avete fatto a sapere che eravamo qui?- sembrava un interrogatorio in piena regola mancava il finto vetro e la scrivania per essere dentro ad un telefilm americano

-posso avere un avvocato?- la prese in giro prendendosi un pugno sulla spalla in reazione -è la multisala più comoda a voi!- rispose convinto

-dovrei preoccuparmi…- pensò

…ho perso le parole…

 

 

Tornò al tavolo dopo aver rimontato la sua maschera strafottente sul viso e poco dopo li raggiunse pure il moro

-cara, ho capito perché siamo così unite…c’è un filo comune nelle nostre storie…- disse lasciando un alone di mistero Eleonora -abbiamo sempre sbagliato a scegliere le persone da frequentare-

-questo me lo ripeto spesso, tutt’ora…- ammise serissima guardandoli ad uno ad uno -di cosa sta blaterando?- chiese rivolta a Giovanni pensando che lui sapesse ma, lo trovò interrogativo pure lui

-devi sapere che fino all’anno scorso avevo un’amica…- iniziò il suo racconto -alla quale, da brava, confidavo i miei sentimenti…non come fai tu!!!- rimproverò con cattiveria la mora che la stava ascoltando attentamente e sbuffò dopo il commento

-Sara? Quella della F?- chiese curioso Piergiorgio che stava cercando di fare mente locale, e che sorrise dopo il cenno di assenso di Eleonora, lasciando stupita la mora che capì che lui aveva tenuto d’occhio l’amica e che forse non gli era indifferente

-non avrete litigato micca per questo bipede qui a lato?- chiese Tiziana indicando il ragazzo dagli occhi verdi che le era seduto accanto

-bipede?- chiese lui senza aspettare la risposta

-buoni che è una storia triste- s’intromise Eleonora con fare drammatico

-dopo un inverno passato a raccontarle della cotta che avevo per un certo tizio…- continuò evasiva -a primavera lei ha pensato bene di fidanzarcisi!!!-

-lo sai che gli ormoni impazziscono con i primi caldi…non è stata colpa sua…- la giustificò senza un vero motivo Tiziana

-…Gio…se non ricordo male, non si è messa con te Sara lo scorso anno?- chiese preoccupando visibilmente la bionda

-mah, non sono sicurissimo del periodo!- rispose non capendo l’interesse dell’amico che stava continuando a pensare

-a volte però fa cinque!- disse convinta Eleonora a Piergiorgio sperando che il moro capisse senza fare domande e, quando stava per controbattere, fu interrotto

-che storia commovente…- cercò di andare in soccorso all’amica -Pier…tutte mi vogliono…dimmi invece come mai ti sei fatto sfuggire una cotanta biondina- disse indicando l’amica che a quel punto le pareva di essere caduta dalla padella nella brace

-ti ho già spiegato il perché…evidentemente lei non ci ha mai provato, forse non le interesso!!!- ammise placidamente lasciando senza parole Eleonora che si vedeva stava pensando e maledicendo la sua insicurezza

-cioè…tu vorresti dirmi…che se io avessi fatto un cenno tipo…- e scocchiò le dita delle mani -tu…con me…- non riuscì a terminare la frase, si mise le mani davanti alla bocca come davanti alla sorpresa dell’ovino Kinder

-certo!- disse solamente lasciandola più basita di quanto non fosse

-ho bisogno d’aria- la ragazza s’incamminò verso la porta rossa in viso facendosi aria con un menù che aveva raccattato da un tavolo

-ma ti sembra, dire certe cose…che a una le può pure venire un infarto!!!- lo sgridò Tiziana con cattiveria -hai sempre con te dietro un defibrillatore, almeno?-

-certo che sì, lo tengo nel bauletto!! Non mi sembrava di avere detto niente di male, anzi se vogliamo, possiamo anche interpretarlo come un complimento!!- cercò di difendersi

-capisci però che sentirsi dire da Pier…il più figo del liceo…che lui è sempre pronto ad attenderla…è quantomeno destabilizzante…-  chiarì ma non lo vedeva ricettivo

-pensi che io sia il più figo del liceo?- chiese invece con un sorriso orgoglioso

-non io! Ma, caro, come se tu non lo sapessi, hai questa nomea…e il tuo compare lì a lato, non è da meno- spiegò facendo ampi gesti con le mani -ora la vado a recuperare!- e si alzò pure lei per raggiungere Eleonora che vedeva dalla vetrata intenta a camminare avanti e indietro pensierosa

…dai diamoci una scossa, prendiamoci una scossa…

 

 

-cioè, ma ti rendi conto, io…lui…noi, cioè…avrei potuto averlo…cioè…quando volevo…cioè!!!- emetteva suoni sconnessi e sconclusionati

-togli qualche cioè e forse riuscirò a capirti!!!- la rimproverò l’amica

-cioè…oh scusa! Dicevo, ti rendi conto, l’ho sognato per notti intere e forse anche per giorni…e bastava semplicemente che mi facessi viva?!? Ahhhh- urlò esasperata alla fine

-ti sei toccata nel buio della tua cameretta pensando a lui?- chiese serissima Tiziana -pensavo fossi interessata a Giovanni!-

-beh sì certo, anche lui…ma qui stiamo parlando di Mister Piergiorgio Barbieri in persona…lui, l’unico e splendido Piergiorgio Barbieri, c’è chi pagherebbe per un suo cenno e chi ucciderebbe per un suo bacio…ed io avrei potuto…omioddio!!!- continuò nel suo sproloquio confuso -ancora non ci posso credere, ma ti rendi conto…è di una bellezza disarmante…e…bastava poco…ahhh-

-il beh sì certo era riferito alla cameretta???- chiese questa volta ridendo poi vedendola poco pronta a cogliere cercò di scuoterla  -Eleonora…guarda che sei ancora in tempo!!! Torna dentro, e fa qualcosa!!!- le spiegò Tiziana

-io???? E cosa posso fare??? Io….- era nervosa in maniera imbarazzante

-chiedigli di portarti a casa!!!- suggerì la mora

-maledetta smart!!! Come faccio??- piagnucolò innervosita

-se è quello che vuoi, ci penso io!!!- pensò che potesse in fin dei conti farsi accompagnare a casa da Giovanni

-aspetta! Posso?- chiese in preda ad un’illuminazione divina come se un’occhio di bue celeste l’illuminasse ma, l’amica la guardava interrogativa -cioè, dai hai capito…- davanti aveva sempre una faccia vuota -cioè, ecco…-

-smettila con tutti quei cioè, te l’ho già detto!- la rimproverò

-non è che poi ti arrabbi se io poi ho una relazione con Piergiorgio Barbieri?- domandò finalmente facendo ridere di gusto l’amica

-le parole: relazione, e Piergiorgio, vicine, non vanno d’accordo…- continuò ridendo non rispondendo alla domanda -vorrei che ti fosse chiaro che si tratterà di una botta e via…- le spiegò

-dici che il mio fascino…non lo irretisca per una storia seria?- chiese convinta

-Eleonora, ti ricordi di chi stiamo parlando, Pier…non m’innamoro mai…Barbieri…non credo voglia cominciare adesso a fare delle eccezioni!! Nonostante la tua evidente bellezza e innegabile carica erotica…- cercò di riportarla al mondo reale

-ma…-

-non fantasticare, torna sulla terra! Se cerchi altro, cambia strada!- l’interruppe preoccupata. Perché le ragazze avevano questa strana e assurda convinzione di poter cambiare i ragazzi…

 

 

-non so se Eleonora si riprenderà dallo shock!- disse il biondo guardando l’amico

-non pensavo che fosse interessata, in tutti questi anni non si è mai avvicinata!- spiegò bevendo l’ultimo sorso della sua birra giapponese

-vuoi dirmi che non ti sei mai accorto che ci guardava?- chiese Giovanni sinceramente stupito

-tutte ci guardano!!- esordì spocchioso

-sì, ma c’è modo e modo!- cercò di differenziarla dalla massa -lei non era una da “ti tromberei sulla cattedra”, è più il tipo da “usciamo e fidanziamoci”-

-forse è per questo che l’ho evitata!- ammise il moro refrattario ai legami

-non per contraddirti ma, non l’hai evitata, è lei che non si è mai proposta…- particolarmente puntiglioso sulla questione

-la vuoi tu?- chiese a bruciapelo il moro convinto che l’amico gli nascondesse qualcosa

-no…beh…non vorrei che ti comportassi con lei come con le altre- ammise timidamente

-non vuoi che la faccia felice per qualche tempo…- rise malizioso

-idiota!- lo guardò con sufficienza, odiava quando si comportava così

-scherzavo! Come sei suscettibile sull’argomento Eleonora…- si scusò

-mi sembrano due ragazze simpatiche, con le quali uscire senza implicazioni…solo per passare del tempo insieme, non vorrei che rovinassi tutto!- spiegò conoscendo la sua fama

-quindi, secondo te, dovrei anche smettere di baciare Tiziana?- chiese attendendo un’imprecazione come risposta poiché non glielo aveva ancora confessato

-tu cosa????- infatti, arrivò

-ogni tanto la bacio!!!- ammise candidamente

-perché?- era diventato di poche parole il biondo

-era nato per gioco, poi credo di averci preso gusto! È divertente vedere le espressioni che monta dopo…- spiegò sorridendo non notando l’espressione sconvolta ma, allo stesso tempo contenta dell’amico -bacia molto bene la piccola!-

-com’è che non ne ho ancora sentito parlare della cosa?- si domandò Giovanni

-tendo a farlo quando non c’è nessuno in giro- rise furbetto il moro

-prevedo catastrofi- concluse il ragazzo alzandosi per uscire dal ristorante per raggiungere le ragazze che non accennavano a rientrare

 

 

-vi hanno buttato fuori?- domandò Tiziana a Giovani -ha infastidito la cameriera?- chiese indicando il moro

-ho pensato fosse il caso di uscire prima che cominciasse…- stette al gioco

-…ma era mora!!!- balbettò Eleonora che, ancora turbata, non aveva capito che lo stavano prendendo in giro

-è una parrucca!- continuò Piergiorgio

-confessami una cosa…per mantenere questo ritmo…prendi qualcosa?- chiese Tiziana

-preoccupata per il tuo turno? O per lei?- domandò a sua volta facendo diventare direttamente viola Eleonora, senza passare dal rosso

-tesoro, una come me te la sogni….- lo zittì -un ovino sbattuto tutte le mattine?- insistette

-sono di sana e robusta costituzione!- ammise fiero

-abile, deduco!- sentenziò la ragazza

-avevi dei dubbi?- si preoccupò Piergiorgio

-assolutamente no! Quasi quasi, andrei a casa…- stava cominciando ad attuare il suo diabolico, neanche tanto, piano per aiutare l’amica mentre i due ragazzi la guardavano sorridendo, capendo che avessero immaginato la sua idea

-siete in macchina?- domandò come da copione Piergiorgio, ora era abbastanza convinta che anche lui stesse recitando

…recitare la mia parte…

-no, a piedi…- rispose facendo finta di niente mentre Giovanni ed Eleonora assistevano divertiti a quello strano siparietto -Pier…non mi perdo un’occasione…potresti micca accompagnare la qui presente Eleonora…- s’interruppe un attimo -fa troppo cerimonia?- chiese ai tre che la guardavano trattenendo le risa -forse ho esagerato, comunque, potresti portarla a casa che ha male ad un piede- era la prima cosa che l’era venuta in mente e i tre in contemporanea abbassarono lo sguardo verso le scarpe di Eleonora

-effettivamente, queste scarpe…- sorrise indicando le sue comodissime all star

-fanno brutti scherzi a volte…- concluse Tiziana al suo posto

-ti accompagno ben volentieri!- rispose afferrandola per una mano facendola nuovamente arrossire più del lecito

Mentre i due erano diretti al parcheggio Giovanni, si voltò verso la ragazza con aria interrogativa

-e noi?- chiese -dimenticavo…complimenti per lo sketch, l’avete provato a lungo?-

-no, puro teatro d’improvvisazione…- rispose acida

-hai le scarpe comode?- chiese poi sottintendendo che sarebbero dovuti andare a casa a piedi

-uomo di poca fede!- lo sgridò tirando fuori dalle tasche le chiavi della smart

-guidi tu?- chiese preoccupato

-difficile, deficio di patente!- rispose seria allungandogli le chiavi -però ho un ottimo piano!-

-ho paura, racconta!- la incitò mentre si dirigevano alla macchina

-dunque, adesso portiamo la macchina sotto casa di Eleonora, poi andiamo a piedi da me, lì prendo il motorino e ti riaccompagno a casa!- spiegò il suo piano a prova di bomba

-in effetti, Machiavelli a te fa un baffo!- la prese in giro -intanto riportiamo sta scatola, per il dopo, ci penseremo -posso chiamarti Niccolò?-

 

 

 

Arrivarono vicino casa dell’amica, non volevano farsi vedere dai due, controllarono che la moto di Piergiorgio non fosse nei paraggi e andarono a parcheggiare la smart. Si scambiarono poche parole durante il tragitto, Tiziana non capiva se ce l’avesse con lei per qualche assurdo motivo o se fosse turbato per i due assenti

-finalmente arrivati!!!- cercò di rompere il ghiaccio ripristinando una sorta di comunicazione ottenendo poco in cambio

Alla fine lui non propose soluzioni alternative quindi s’incamminarono verso casa di Tiziana a recuperare il suo motorino

-come mai ti sei rabbuiato?- chiese non sopportando più quel mutismo -è colpa mia o c’è dell’altro?-

-non ho niente!- rispose brusco

-certo, ed io sono la regina Elisabetta d’Inghilterra…-

-beh, li porti bene i tuoi anni, è l’accento che mi lascia perplesso!!- scherzò finalmente

-modestamente….- rispose sorridendo

-non vorrei che rovinasse tutto!- disse cambiando argomento lasciandola spiazzata per un attimo

-soggetto?- chiese, anche se poteva intuire a chi si riferisse

-il principe Carlo, ovviamente…- rispose ridendo -si era creato un simpatico gruppetto e mi piaceva uscire con voi- ammise con una sincerità disarmante

-l’avrei definito quartetto…comunque, non è detto che…- s’interruppe, sapeva benissimo anche lei che le cose sarebbero cambiate da quella sera in avanti

-è vero che lo baci?- chiese poi a tradimento tanto che lei arrossì leggermente e abbassò lo sguardo per un attimo

-io non bacio nessuno! Vorrei che fosse chiaro il concetto, è lui, quel bruto, che quando meno me lo aspetto…- si fermò pensando a come spiegare

-t’infila la lingua in bocca!- terminò al suo posto

-bravo! Non avrei scelto parole migliori!- ammise sorridendo

-la cosa non ti da fastidio?- chiese curioso

-abbastanza, anche perché, ora che mi ci fai pensare, prima di me, potrebbe aver baciato chissà chi, quindi, per la proprietà transitiva…mi sono baciata con quasi tutte le ragazze del liceo…che schifo!- rise -potrei avere chissà quali microbi- continuò schifata -non vorrei che ci avesse preso gusto!!!-

-secondo me è solo turbato per il fatto che nonostante tutto, tu non gli caschi ai piedi!- spiegò

-sarà un problema di pigmentazione dei capelli…- sorrise Tiziana ormai arrivata a casa -magari anche Eleonora, ci ha sempre mentito…in realtà è una finta bionda…e anche su di lei non fanno effetto!!!-

 

 

 

Piergiorgio parcheggiò la moto sotto casa di lei, dopo averla portata a fare un giro panoramico della città, tecnica che aveva studiato con anni di allenamento.

Una volta scesi dal mezzo e riposto il casco sotto la sella, si risedette su questa, allungando le gambe e guardandola con il suo collaudato sguardo da seduttore, intrecciando le sue mani con quelle di lei.

Eleonora, dal canto suo, aveva notato tutti i dettagli, ma era terribilmente nervosa, era una cosa che voleva fare da anni, ma adesso che lo aveva davanti, pronto ad un suo gesto, si trovò bloccata.

Dopo aver fissato per un indefinito periodo, le sue bellissime scarpe, maledicendosi perché non gli era ancora saltata addosso, si decise, avrebbe alzato gli occhi, lo avrebbe guardato dritto nelle sue pozze verdi, gli avrebbe allacciato le braccia al collo, e via…un bel bacio con tanto di lingua.

 

 

 Dopo aver ripassato il piano varie volte, si decise, alzò lo sguardo e incontrò quello sorridente di lui, e…perse tutte le sue sicurezze, non si ricordava già più cosa avrebbe dovuto fare, rimase impalata a fissarlo, come davanti ad una domanda di cui non sai la risposta, chiedendosi come facessero quegli occhi ad essere così belli.

Piergiorgio aveva capito che la ragazza di fronte a lui, non era come le solite con cui era abituato ad avere a che fare, gli tornarono anche in mente le parole dell’amico, però era stata lei alla fine ad organizzare il tutto, quindi si disse che probabilmente era convinta delle sue azioni. Quando la vide finalmente alzare il viso dall’asfalto, capì che forse non era così convinta, la fissò, poi decise di prendere l’iniziativa per sbloccare quell’imbarazzante momento.

Sempre tenendole le mani, l’attirò a sé, fino a che lei, probabilmente colta alla sprovvista affondò il viso nel suo petto assaporandone il profumo, vedendo però che non si muoveva da quella posizione, con una mano le tirò su il mento fino ad averla a portata, sorrise nell’avvicinarsi alle sue labbra vedendo l’aria terrorizzata della ragazza. Finalmente unì le sue labbra con quelle di lei che in risposta legò le sue braccia dietro al suo collo e lo strinse.

Ad Eleonora, non sembrava vero, stava veramente baciando Piergiorgio Barbieri, sogno di ogni ragazzina del liceo ed oltre, si ritrovò a pensare che avesse un ottimo sapore, quando le loro lingue s’intrecciarono.

Quando si staccarono, lei lo guardò adorante, cosa che preoccupò terribilmente lui ma, che non lo diede a vedere. Era felicissima aveva appena avverato uno dei suoi sogni, non le interessava altro in quel momento, baciare Piergiorgio Barbieri, solo quello, anzi in quel momento avrebbe voluto una macchina fotografica per immortalare il momento.

 

 Tiziana prese il motorino e guardò il biondo che aveva in piedi davanti a sé con la faccia che diceva chiaramente di salire subito sul mezzo

-facciamo che guido io!- rispose lui all’espressione della ragazza

-perché mai?- chiese scocciata

-non so se riesci a tenermi su- ammise preoccupato

-non ti devo portare in braccio, forza sali!- gli ordinò e il ragazzo ancora titubante si sedette dietro di lei

-devi dirmi, dove devo andare- si ricordò che non sapeva dove abitasse

-vedi che dovevo guidare io!!!- le urlò da dietro

-basta che mi fai da tom tom umano!- gridò con risposta

-tra cento metri girare a destra- le disse con voce metallica arrendendosi

…macchina o no c’è un bel pezzo d’asfalto da correre…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Arieccoci qui, nonostante sia festa, la sottoscritta, è al lavoro invece di essere ad abbronzarsi in una spiaggia qualunque della riviera romagnola…c’è pure il sole!!!!

Vabbè non pensiamoci che è meglio

Un bacio a scelta da Pier…tutte mi vogliono o da Giovanni a tutte quelle che leggono, seguono etc

 

Le mie adorate: vada per il sondaggio…posso votare pure io????sarà mia premura procurarvi dei pannoloni per la lettura…non vorrei mai che inondaste il letto…per quanto riguarda la conversazione, so che avrete recuperato!!! Le sorelle impiccione….pensiamoci!!! bacioni e divertitevi

 

Nicoletta2:il primo premio consiste nel numero di telefono del maniaco nudo di ieri sera!!!! Fai i tuoi conti!! Che domande complesse: proverò a risponderti…alle prime due l’ho fatto nel capitolo, lei non lo ha ucciso per momentaneo shock da visione imbarazzante! Giovanni non può assolutamente vivere senza i bagni e soprattutto senza “le voci” che circolano là dentroè una comare!! Pier..trallallà ha un suo perché!!! bacioni

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Capitolo 6

 

 

Il mattino seguente nel tragitto da casa a scuola Tiziana si stava chiedendo come sarebbero cambiate le cose da quel giorno in avanti. Non aveva ancora avuto notizie da Eleonora, ma immaginava bene come potessero essere andati i fatti, supponeva fosse impossibile un fidanzamento, riteneva probabile una serata passata a sollazzarsi a letto, era fermamente convinta che almeno si fossero baciati.

Arrivata nel giardino del liceo, tutto le sembrava normale, non le pareva ci fossero novità di nessun tipo, mentre si guardava intorno con fare circospetto, le arrivò come un uragano abbracciandola da dietro la sua amichetta Eleonora.

Sprizzava gioia da tutti i pori, era imbarazzante tanta felicità sprigionasse quella mattina.

-vuoi che ti racconti i dettagli più intimi e scabrosi?- le chiese con un enorme sorriso

-vivo anche senza ma, so che me li descriverai lo stesso- rispose immaginando quindi che ci fosse finita a letto insieme

-quando mi hai detto che ti baciava…- iniziò ad alta voce

-shhh!!!- le fece cenno di abbassare il tono -ci terrei che rimanesse un segreto!-

-come vuoi, comunque, dicevo, hai omesso qualche aggettivo nella tua esposizione…- continuò abbassando il volume mantenendo il sorriso stampato in volto

-tipo?- non capiva, dove volesse arrivare l’amica

-…divino, superbo…magnifico! Ha un uso della lingua…che definirei…supermegafantasmagorico!!!-

-ho capito il concetto!- rise assieme all’amica

-mi sembri un tantino eccessiva, diciamo che essendosi applicato molto…ha raggiunto un buon utilizzo dell’organo!- spiegò con professionalità

-seeeee…- esclamò la bionda

-e, se posso chiedere…come siete rimasti?- non era veramente quella la domanda successiva da fare

-siamo ovviamente fidanzati!!!- sorrise se possibile ancora di più

-non noto anelli!- guardò le mani dell’amica con sospetto

-dagli tempo, si è follemente innamorato di me solo ieri sera!- cercò di giustificarne l’assenza

-lo sa anche lui, o è tutto frutto della tua mente malata?- domandò acida

-non è divertente farti degli scherzi!!!- ammise furiosa incamminandosi verso l’entrata seguita da Tiziana

Raggiunsero la classe e si sistemarono ai loro rispettivi banchi, Eleonora, sempre contenta guardava alla lavagna con finto interesse, ma si capiva benissimo che stava pensando ad altro, l’amica invece faceva strani disegni sul foglio degli appunti, ma anche lei non seguiva la lezione.

 

…se un bel giorno passi di qua lasciati amare poi scordati svelta di me…

 

 

Arrivata la ricreazione, le ragazze uscirono, Tiziana era curiosa di vedere il comportamento dei due, mentre stavano andando alla macchinetta del caffè, la mora era anche curiosa di sapere se fossero finiti a letto insieme o no

-quindi dopo i baci appassionati?- domandò lasciando sottinteso il seguito

-l’ho salutato e sono andata a letto!- chiarì la bionda lasciando l’altra leggermente perplessa -il mio sogno da adolescente frustrata era quello di baciarlo, e devo ammettere che è stata un’esperienza memorabile, una cosa da raccontare ai tuoi nipoti sulla seggiola a dondolo sotto il portico di casa…-

-frena con l’immaginazione che mi confondi!- l’interruppe Tiziana

-era per ribadire il concetto…comunque, Piergiorgio Barbieri non m’interessa nel senso fidanzatesco del termine… stava cercando di spiegarsi

-fidanzacosa?- domandò non capendo

-come sei torda oggi!- si lamentò sempre in preda ad una strana sovra eccitazione -il mio scopo era baciarlo, punto! Non avevo altre intenzioni nei suoi confronti!- si chiarì con parole semplici -capito l’arcano?-

-abbastanza! Chissà lui, poveretto, andare in bianco…si sarà ripreso?- scherzò prendendo finalmente la sua dose di caffeina

-non mi sembrava sofferente…- ammise la bionda -anzi, piuttosto contento…-

-di non venire a letto con te o dei tuoi baci incredibili?- chiese la mora sorridendo -possiamo sempre chiederglielo…ci sono Batman e Robin a ore nove in avvicinamento!- aggiunse curiosa di vedere come si sarebbero comportati

Giovanni era anche lui interessato a sapere lo svolgimento della serata precedente, probabilmente per motivi che non era ancora pronto ad ammettere, non era riuscito a chiederlo all’amico, quindi sperava che trovando le ragazze, controllando come i due si approcciassero o semplicemente ascoltando i commenti avrebbe capito qualcosa.

S’incamminarono verso le due sempre attorniati da un discreto numero di oche sbavanti

-buongiorno bellezze!- salutò raggiante Piergiorgio andando poi a posare un delicato bacio sulla guancia di Eleonora che ne rimase piacevolmente sorpresa mentre, sul volto di Giovanni appariva un enorme punto interrogativo e su quello di Tiziana una tipica espressione da “non capisco ma, mi adeguo”

-ne vuoi uno anche tu?- chiese poi rivolto alla mora sempre sorridendo

-perché? Fai una svendita?- chiese acida guardando Giovanni

-come sei sempre…- cominciò avvicinandosi al viso della ragazza

-frena i labbroni caro! Non mi accontento del secondo posto!- disse serissima

-più o meno come non si può mettere Baby in un angolo?- citò Dirty Dancing e ricevette un’occhiata sconvolta dagli altri presenti

 

…che quel giorno è già buono per amare qualchedun altro…

 

Piergiorgio stava mettendo in atto il suo sadico piano, era profondamente convinto che al suo amico interessasse in senso amoroso la biondina ma, che non avesse il coraggio di ammetterlo o che non l’avesse ancora capito.

Quindi non gli aveva raccontato nulla di della sera precedente, perché si aspettava delle domande ed era curioso di vedere cosa il suo cervello potesse immaginare.

 

Eleonora invece, che aveva già realizzato uno dei suoi sogni più grandi, non reagiva più come prima alla presenza di Piergiorgio, ormai era diventato definitivamente solo un amico, o forse qualcosa di più, un cugino.

 

-non vorrei mai alzarmi da letto con te affianco la mattina!!!- la prese in giro Piergiorgio

-dormi pur sereno…non capiterà!!!- gli rispose sorridendo Tiziana  -stamattina, niente ovetto!!!- rise guardando Giovanni che sorrise capendo la battuta -dev’essere stato un brutto colpo per il tuo ego!- continuò a punzecchiarlo

-mi sto tenendo solo per te, tesoro!- rispose facendole sbarrare gli occhi, il discorso stava prendendo una bruttissima piega in più, era fermamente convinta che i muri di quella scuola avessero le orecchie quindi, doveva cambiare velocemente argomento

-vedo che si è fatto tardi…- tergiversò guardando un immaginario orologio al polso -è stato bello…sarà per la prossima…-

-nervosa piccola?- chiese il moro avvicinandosi alla ragazza

-picc…- venne purtroppo interrotto il suo sicuro sproloquio dal suono della campanella -salvato dal gong!-

 

Le ore seguenti passarono abbastanza velocemente e nella quinta B, quella delle ragazze, che riuscirono a non seguire più del dovuto la lezione ma, si scrissero mille bigliettini stupidissimi.

Anche nella quinta C, quella dei ragazzi le ore trascorsero tranquille con Giovanni pensieroso e Piergiorgio che lo studiava tipo cavia da laboratorio.

 

All’uscita, Tiziana che, come suo solito stava fuggendo verso il motorino, fu raggiunta da Achille Catena

-bellissima!- stava urlando per attirare la sua attenzione

-che vuoi?- ringhiò poco contenta

-volevo chiederti un favore…- iniziò Achille lasciandola basita -tra un mese, è il mio compleanno…-

-auguri!- disse secca ricominciando la fuga quando qualcosa le arpionò un braccio

-levami le mani di dosso!!- sbraitò

-…mancava…hey tu porco…ma facciamo lo stesso- rise facendola sorridere -dicevo, che mi piacerebbe organizzare una mega festa per i miei diciotto…-

-e io?- non capiva dove l’unto volesse arrivare -vuoi che faccia la cubista?non è il caso, al massimo faccio il cubo!!!-

-sarebbe carino…ma, non è quello, mi chiedevo se tu verresti?- riuscì finalmente a domandare

-odio le feste…- iniziò -poi, perché mai t’interessa la mia presenza se non necessiti di un cubo? Hai bisogno di una barista, cameriera…ci sono… guardarobiera!?-

 -la verità…- provò imbarazzatissimo -è che se vieni tu…oltre a farmi un immenso piacere, poiché ragazza di bellissimo aspetto, simpatica…-

-se è un tentativo d’approccio….fa schifo! Vieni al succo!- lo intimò

-se ci sei tu, verrà pure Piergiorgio…allora sì che sarà un successo!!!- disse contento

-secondo me…lo sopravalutate un po’ molto quel ragazzo…- disse, poi stava per suggerirgli di chiederlo alla sua vicina che in quel momento aveva sicuramente più aderenze di lei, ma, non aveva capito se il loro scambio di saliva fosse di dominio pubblico o no quindi, tralasciò il commento -posso sempre cercare di convincerlo….ma, la mia presenza non è obbligatoria!!!-

-certoooo che ci devi essere anche tu!!!- esclamò alzando di qualche decibel di troppo la voce

-ci penserò…- la mora a quel punto desiderava solo toglierselo dai piedi e andare a casa prima dell’arrivo della massa

-promettimelo!!!- sbraitò

-farò il possibile…- raggiunse il mezzo quando anche gli altri arrivarono al parcheggio

 

 

Giovanni scappò via immediatamente con la scusa di un appuntamento con la madre, Tiziana salì sul motorino, pronta ad accenderlo e scappare quando Eleonora la fermò

-oggi pomeriggio, come sei messa?- chiese pensando al test del giorno seguente

-sicuramente a novanta- spiegò con una sobria figura retorica

-vai al parco a studiare?- domandò sapendo che l’amica amava andare a rilassarsi

-non ho ancora deciso- ammise preoccupata di distrarsi troppo invece che studiare

 

 

Dopo pranzo però Tiziana prese il suo zaino ed il suo cane e, libera dagli impegni di babysitteraggio, si recò al parco, aveva portato con sé un telo per sdraiarsi invece che stare sulla solita panchina.

Dopo aver studiato un’oretta, si era messa il libro sul viso e aveva appoggiato la testa sull’adorabile cagnolone, si stava assopendo, era immersa in un piacevolissimo dormiveglia quando le sembrò venire improvvisamente nuvolo, troppo stanca per aprire un occhio non diede peso alla cosa e continuò il suo quasi sogno.

-anche se lo tieni appoggiato alla fronte…le nozioni non entrano da sole…- una voce che ben conosceva la stava infastidendo

-capisco che ti abbiano sempre detto che sei bello come il sole…ma, sappi che non fai lo stesso caldo!- non gli rispose

-lasci che ti venga accanto e sentirai…- finite di pronunciare quelle parole lei alzò gli occhi al cielo sbuffando e spostando il libro dal viso, lui le si sdraiò vicino

-non mi sembra di averti concesso il permesso …- ringhiò Tiziana girandosi di lato per guardarlo negli occhi

-ma non hai neanche rifiutato…- sorrise lui -cos’è Wordsworth ti risulta soporifero?- chiese poi, incurante della scontrosità di lei

-no, poveretto, è colpa mia, non sua!- si trovò ad ammettere

-vuoi una mano?- le domandò, ormai Oscar aveva smesso di farle da cuscino e si era appisolato a lato della ragazza che si trovava praticamente con la testa appoggiata a quella di Piergiorgio e quando si voltavano per parlarsi erano terribilmente vicini

-no, grazie, puoi tornare a mietere vittime…- sorrise continuando a perdersi nei suoi occhi verdi

-nessuna fanciulla oggi, sciopero!- rise della scemenza -però sono molto bravo in inglese…-

-vorresti farmi intendere che oltre ad essere belloccio, sei pure secchione?- chiese senza alzare il tono di voce probabilmente per non interrompere il momento

-bello, buono, bravo e…-

-…modesto?- chiese la ragazza

-avrei detto super dotato!!!- ammise lui convinto

-non abbiamo riscontri al momento…- lo prese in giro -potresti essere un megalomane per quel che ne so!-

-e tutte le entusiastiche voci sul mio conto???- chiese

-è risaputo che le voci tendono ad esagerare!!!- rise non staccando gli occhi dai suoi -posso farti una domanda intima?-

-non ho malattie veneree…- s’intromise lui

-buon per te, ma non era quello che m’interessava!- era leggermente imbarazzata, non tanto per l’argomento quanto per la loro vicinanza -tu, solitamente, le tue…prede…le porti anche a letto, giusto?-

-le definirei ragazze, comunque, sì, capita spesso- sorrise notando che lei aveva abbassato lo sguardo -ma, non è una regola, alcune possono non piacermi così tanto…- spiegò

-deduco che Eleonora non sia abbastanza…- ecco dove voleva andare a parare la mora che per quella risposta volle ricominciare a guardarlo negli occhi

-no, cara la mia Watson, a volte ci sono delle eccezioni…eppoi è lei che mi ha rifiutato, se vogliamo essere onesti!- ammise

-sennò…tu…- sottointese il seguito

-io…niente, non avrei mai fatto niente con Eleonora, sono convinto che Giovanni sia cotto di lei!- spiegò

-…e quindi tu, da amico…te la sei spupazzata…- non capiva

-ovvio, per dare a lui un’onesta valutazione della merce- disse serio incupendo la ragazza

-fai schifo!- riuscì a dire mentre cercava di alzarsi

-non si può neanche scherzare…- disse mentre la tirava a sé per un braccio e Tiziana, gli ricadde sopra il petto con il viso a pochi centripeti dal suo

Piergiorgio si trovò a considerare che la ragazza fosse molto bella e che avrebbe veramente voluto baciarla in quel momento, si trattenne a malincuore per non peggiorare la situazione.

-non sarei mai andato oltre, te lo ripeto…- disse nuovamente -è una tua amica, poi c’è l’incognita Giovanni-

 

…è andata come doveva, come poteva…

 

-non capisco! Se sostieni che il tuo amichetto sia cotto, perché te la sei baciata?- chiese non spostandosi di una virgola da quella posizione che trovava incredibilmente comoda, aveva appoggiato le mani incrociate al suo petto e ci aveva poggiato il mento -della serie…ogni lasciata, è persa…-

-punto primo, è una mia convinzione, Giovanni non mi ha detto mai niente a riguardo, secondo, perché no? È una bellissima ragazza…potrebbe anche piacermi…- scherzò nuovamente

-tu, Pier…non m’innamoro mai…piacerti lei…anche no!- rise Tiziana continuando a fissarlo da quell’angolatura che lo rendeva se possibile ancora più bello -poi, bell’amico! Baciarla, non lo sai che il bacio è qualcosa di molto intimo…- si pentì immediatamente delle parole dette quando le sovvenne che anche loro due ogni tanto per hobby ma, soprattutto quando lui alzò un sopracciglio

-quindi anche noi...siamo intimi…devi sapere che dal modo di baciare si capiscono tante cose sulla persona…- ammiccò facendo sbuffare la ragazza che continuava ad insultarsi per le scemenze che le erano uscite dalla bocca pensando di avvicinarsi alle sue labbra

-rimarrei al grado di conoscenti, anche se ti ostini a dire in giro che siamo amici! E cosa avresti imparato?- domandò riferendosi ad Eleonora scostandosi leggermente per tornare a sdraiarsi di schiena sul telo onde evitare altri momenti imbarazzanti

-che tu a letto devi essere un portento!- disse convinto senza il minimo imbarazzo facendola arrossire terribilmente

-se è un complimento, grazie! Ma, mi riferivo alla bionda!- spiegò deglutendo vistosamente

-lei…non è ai tuoi livelli ma, non ci si può lamentare- sorrise ancora

-che rimanga tra noi, ma anch’io ero convinta che ad Eleonora piacesse Giovanni…- spiegò la mora tornando su un discorso neutro

-ma io ero il suo sogno proibito…- disse semi-serio

-l’avrei definito incubo!!- lo prese in giro

-tu invece, niente sogni?- le chiese girandosi e trovandosi a contatto col suo naso

-no, vorrei darmi alla clausura…- spiegò

-però ogni tanto posso baciarti?- domandò come se fosse una cosa normalissima -perché mi piace molto!- ammise senza lasciarle il tempo di risponderle lasciandola sbalordita

-giusto per fare qualche strappo alla regola…- rise la mora convincendosi che non ci sarebbe poi stato nulla di male riprendendo però in mano il libro di letteratura inglese per evitare di addentrarsi in un argomento spinoso.

 

 

…a quelli che da soli ci stan stretti…

 

Giovanni quel pomeriggio era particolarmente inquieto così, decise, per sfogare un po’ i nervi, distrarsi e magari stancarsi di andare a fare una bella corsa nel parco. Dotandosi di i-pod cominciò a correre lungo il percorso vita, ascoltando musica e cercando di non pensare a niente, soprattutto era intenzionato a non capire perché quel giorno fosse così nervoso. Al terzo giro, sudato come un obeso in una sauna si fermò poggiando le mani sulle ginocchia per riprendere fiato, quando con la coda dell’occhio vide due ragazzi stesi sull’erba, rimase a fissarli per un po’, non riuscendo a distogliere lo sguardo, forse per un’insana invidia, si accorse poi, che si trattava del suo caro amico Piergiorgio e di Tiziana. Indeciso se andarli ad interrompere o no continuò a studiarli, notando come stessero parlando quasi amabilmente, e, colto da una leggera dose d’invidia decise di ricominciare a correre.

 

 

 

Buon pomeriggio a tutti, la qui presente, rincoglionita dopo due serate a far la giovane assieme alle amiche ha pensato di scrivere…non sono responsabile di tutto ciò…

Sono però molto contenta perché ho notato che quella psicolabile della tizzy piace…strani lettori…

 

Maka27: grazie! Devi sapere che Pier…santo cielo è proprio un suo sogno proibito…non si può resistere…

 

Stellababi: grazie! Ora posso montarmi la testa…non nel senso di parrucco ovviamente…

 

MalyCullen:grazie anche a te! Ho piacere che ti diverta a leggere. In fondo bisogna pure svagarsi ogni tanto! Grazie anche per i complimenti per n&s, a quella tengo in particolare perché è quasi autobiografica…un po’ romanzata ma, con molto di vero…come la storia di luca…grazie ancora

 

Nicoletta2:sei stata un po’ lenta questa volta…il tizio te lo troverai a breve sulla soglia di casa…ovviamente in mutande…continua a stare in allerta con la doccia!!!

Noto con piacere che i baci tra Ele e Pier sono stati di vostro gradimento…evabbè un po’ di lingua non si nega a nessuno…bacii

 

Le super nane in ferie: uffa…io ch emi sentivo molto Predolin a fare il gioco delle coppie…non sono stata capita!!! Di pannoloni ne ho sempre in esubero e siete le benvenute anche armate!!! Vedo il vs intuito vi ha fatto immediatamente capire che si trattava solo di sogno erotico…come siete avanti!!! Pier strunz…innanzitutto è uomo…e già i neuroni calano…poi è giovane e ragiona con le mutande…

Tornate presto e divertitevi…invidia!!!

 

VaMpIrA89: grazie cara e ben trovata!

 

Brennan: letta tutta in un colpo solo…potrebbe nuocere alla salute!!!i due signorotti, intesi come Pier e Tizzi, in realtà sono molto intimi, devono solo ammetterlo e come hai dedotto il finale non sarà certamente una sorpresa…però sono simpatici!!! Grazie ancora

 

 

 

 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Capitolo 7

 

Il compito di letteratura inglese era subito dopo la ricreazione, così Tiziana decise di rimanere in meditazione zen in aula per concentrarsi e pregare qualcuno o qualcosa che potesse aiutarla per il test. Eleonora sembrava relativamente tranquilla, anzi era proprio in vene di fare delle chiacchiere piuttosto che pensare all’imminente esame.

 

…niente paura ci pensa la vita mi ha detto così…

 

-cos’è che ti ha distratto dallo studio ieri pomeriggio?- chiese alla vicina di banco che aprì un occhio curiosa abbandonando per un attimo le sue preghiere e il suo fido Ligabue che a suo parere non doveva saperne molto di quella materia

-nn…niente- balbettò poco convinta

-devo ricordarti che possiedo i sensi di farfalla…- le sorrise la bionda -racconta, così ti distrai un po’!-

-devo stare concentrata, altroché!- l’ammonì -comunque, per soddisfare la tua insana curiosità, ieri al parco ho incontrato…-

-lasciami indovinare…uno a caso…- l’interruppe poggiando le mani alle tempie -aspetta, ho una visione…Piergiorgio Barbieri!- decretò infine meglio che il mago Forrest

-hai un futuro!- confermò Tiziana -mai pensato di leggere la sfera? Ti ci vedo abbastanza bene con un turbante in testa e svariate collane al collo una bella gonnellina, ed il tutto dentro una tenda-

-come sei stereotipata! Potrei tranquillamente aprire uno studio in centro!!! Quel giovane non me la conta giusta…possibile che ti trovi in ogni dove…- stava addentrandosi in un pericoloso argomento secondo la mora quando, la campanella da un lato la salvò, per gettarla direttamente nel compito di letteratura.

 

Allo scoccare dell’ultima ora, le ragazze consegnarono e uscirono dalla classe sconvolte, stanche per quello spreco di energie.

-secondo me, dovrebbe essere illegale permettere un test alle ultime ore del sabato!- si lamentò Tiziana con l’amica mentre si avviavano ai motorini cercando di non commentare le domande e, soprattutto, le risposte

-proporrei uno sciopero a riguardo- la sostenne la bionda con fare da sindacalista

-mi sembra un’ottima idea, sappiamo chi sono i rappresentanti d’istituto?- chiese per preparare una lamentela formale

-quest’anno non sono ancora stati eletti ma, l’anno scorso…- sorrise pensando a chi fossero

-fammi indovinare…Lupin e Gighen?- domandò ben conoscendo la risposta -quei due sono un incubo!!-

-ti ho passato i miei poteri…- rise -e, per la cronaca, i due, sono considerati tutt’altro che un incubo, la maggior parte delle ragazze, me compresa, li sogna, in atteggiamenti poco casti e professionali…- ammise arrossendo appoggiando lo zaino alla sella

-allora, come mai non sei andata fino in fondo con Pier…super dotato...Barbieri?- chiese finalmente, erano due giorni che voleva fare quella domanda, e per non sembrare troppo invadente contemporaneamente armeggiava con le chiavi del motorino ed il bauletto inutilmente

-tu come fai a sapere le sue dimensioni?- domandò a sua volta -c’è qualcosa che devi dirmi a proposito di ieri pomeriggio?- chiese facendola voltare per guardarla negli occhi

-sì, è stato stupendo!- una voce troppo alta per i suoi gusti le fece girare e assieme a loro anche altre ragazze che seguivano il moro come dei cani da tartufo

Tiziana a quel punto, dopo essersi portata con poca delicatezza una mano alla fronte, ripensò al suo sogno di aprire la famosa piadineria in Nuova Zelanda e, visti gli sguardi d’odio che le rivolgevano le ragazze della scuola in quel momento, le balenò l’idea di cominciare a correre per vedere se riusciva ad arrivarci in fretta, avendo dimenticato la pala, perché è notorio che a scavare si arriva dall’altra parte.

-sei impazzito?- ringhiò al ragazzo avvicinandosi forse un po’ troppo al suo viso

-se fai così, alimenti i pettegolezzi!- la prese in giro il moro

-tu invece??- berciò sempre più arrabbiata

-calma, piccola! Ho dato loro qualcosa di cui parlare fino a martedì!- sorrise nuovamente con quella sua bocca perfetta

-e lunedì? L’abbiamo perso?- chiese Eleonora non capendo e cercando di interrompere quello che sarebbe stato uno scontro tra titani

-è festa- disse solamente Giovanni guardandola

-ti ho già detto mille volte che piccola…lo vai a dire a una di quelle puttanelle che ti porti a letto!- sbraitò minacciosa con l’indice della mano destra puntato nel suo petto

-mi piace quando ti arrabbi così!- le disse vicino alle labbra facendola infuriare ancora di più ottenendo come risultato quello di farla allontanare e tornare sul suo motorino 

-di cosa stavate parlando?- chiese Giovanni ad Eleonora per cercare di cambiare argomento nuovamente

-siamo partite dal fatto che è inconcepibile fare un compito in classe alle ultime due ore del sabato e, siamo arrivate alle sue dimensioni…- spiegò indicando la cerniera dei jeans di Piergiorgio

-non capisco il collegamento ma, le vostre menti giovani e ormoniche avranno sicuramente una spiegazione logica, vero?- chiese turbato guardando prima una poi l’altra

-è semplice, amico, sono sempre nei loro pensieri…- rise il moro dando una pacca bonaria sulla spalla del biondo

-certo Pier…l’unico e solo…Barbieri, siamo tutte segretamente e non, innamorate di te….peccato che tu non conosca tale sentimento!- urlò prima di accendere il mezzo Tiziana

-è una dichiarazione? Che cara!- la prese in giro avvicinandosi di nuovo a lei

-ricordi quello che ti ho detto ieri pomeriggio?- ringhiò tra le labbra immaginando che non potesse capire subito

-riguardo al nostro scambio di effusioni?- invece aveva perfettamente colto il punto, stupendola

-ecco, scordatelo!- detto questo partì verso casa con la speranza di avere due giorni di pace, meditando seriamente di spegnere il cellulare.

 

Giovanni vedendo lo sguardo perso e leggermente interrogativo dell’amico pensò di aiutarlo

-credo, intendesse dire che d’ora in poi puoi smettere di baciarla a tuo piacimento!- spiegò a bassa voce

-sì, certo!- disse poco convinto -ora vado, ci sentiamo dopo per stasera- sempre rivolto all’amico, poi andò al suo scooter e partì seguito dallo sguardo delle sue ammiratrici che non lo perdevano per un secondo

-eh beh!- sospirò rumorosamente Eleonora -siamo rimasti solo noi….- facendo strani gesti con le mani

-fate qualcosa stasera?- chiese il biondo lasciando perplessa la ragazza per l’uso del plurale

-non so, spero che prima le torni il buon umore- disse riferendosi a Tiziana -avevi qualche idea?- chiese poi speranzosa, in fondo quel ragazzo le stava sicuramente più che simpatico

-potevamo vederci tutti insieme, sempre che quelli non si scannino- continuò pensieroso non capendo ancora che razza di relazione ci fosse esattamente tra i due

-ti lascio il mio numero, così quando hai notizie certe, mi dici qualcosa, io provvederò alla moretta- sorrise prendendogli il cellulare che intanto aveva preso in mano e salvandogli il suo numero contenta per quella brillante idea

-perfetto, ti chiamo sicuramente nel pomeriggio!- detto la ragazza perse un colpo, e, incerto se aver esagerato o meno con quel “sicuramente”, poi,  si recò al suo motorino e partì lasciandola ancora a bocca aperta per lo stupore misto a gioia.

 

 

Mentre finiva di armeggiare con la catena, emozionata e, cercava di sistemarsi lo zaino, le si avvicinò una ragazzina, molto carina che poteva avere quattordici, massimo quindici anni

-ciao- le disse la ragazza guardandola timidamente -posso farti una domanda?-

-certo- rispose pensando volesse informazioni su qualche professore o materia poiché lei era già in quinta e, in teoria, avrebbe dovuto conoscere i segreti dell’istituto

-è…vero che hai baciato Piergiorgio Barbieri?- chiese di getto lasciandola confusa per il fatto che non volesse informazioni scolastiche come invece aveva supposto

-sì…- balbettò aggrottando le sopracciglia non immaginando il seguito

-posso…posso toccarti?- domandò sorridendo la ragazzina allungando timidamente la mano verso il suo braccio

-pensavo volessi baciarmi!!!- scherzò la bionda -sai, per la famosa proprietà transitiva…- rise per allentare l’imbarazzo

-o no! Non te almeno! E’ che lui è bellissimo…e…posso chiederti un’altra cosa?- si fece più sicura poiché la ragazza era stata fino a quel momento gentile

-domanda pure quello che vuoi- le rispose gentilmente, si sentiva stranamente importante in quel momento

-dimmi solamente com’è stato?- la guardò con gli occhioni sbarrati e sognanti

-impossibile da descrivere a parole…- disse sapendo di alimentare le fantasie della ragazza ma, soprattutto, la popolarità del moro, cosa di cui non aveva eccessivo bisogno

-veramente…- era incredula e sognante

-sì, un’esperienza che consiglierei a tutte…- aggiunse giusto per fare della scena

-e…non è che…- iniziò la ragazzina

-mi spiace, non posso mettere una buona parola per te, però…sei bionda e qualche possibilità dovresti averla...- aggiunse per farla contenta

-oh, grazie, io, veramente…volevo solo che me lo presentassi, non credo di potergli interessare, però mi piacerebbe conoscerlo…- ammise timidamente

-farò il possibile cara- le si era insinuato uno strano istinto materno -però, onde evitare brutte figure, dimmi almeno come ti chiami?- domandò, se doveva proprio farglielo conoscere almeno sapere il nome di lei era utile

-Anna- disse solamente sorridendole da orecchio ad orecchio porgendole la mano

-piacere io sono Eleonora- le strinse la mano con affetto

-lo sapevo- rispose la ragazzina -si parla un sacco di te in bagno!- aggiunse facendola arrossire

-se ti vedo uno di questi giorni a ricreazione, e lui non è troppo scorbutico…vi presento!- le comunicò convinta, le stava proprio simpatica quella ragazzina.

 

 

 

Dopo una cinquantina buona di telefonate supplicanti da parte di Eleonora, Tiziana si decise ad uscire con loro quella sera, i ragazzi avevano pensato di andare in un locale in centro, molto carino, secondo il loro parere. Locale in cui oltre a bere e parlare si poteva tranquillamente ballare in una piccola pista al centro della sala principale.

Tiziana aveva accettato alla condizione di potersi muovere con il suo motorino così da poter fuggire quanto prima, o al bisogno.

-che bella cosa, sembra di essere a ricreazione!- si lamentò la mora della presenza di buona parte del liceo nel locale

-non credo che ti abbiano visto!- la tranquillizzò Giovanni sedendosi al tavolino che gli avevano dato che era leggermente defilato -com’è che la cosa ti preoccupa tanto?- domandò poi osservandola sedersi sbuffando al suo fianco

-passare inosservata con voi due vicino…è pressoché impossibile!- si lamentò guardandoli entrambi -so già quale sarà l’argomento principale dei bagni del liceo della prossima settimana!- brontolò facendo strani gesti all’indirizzo dei due ragazzi. Tiziana s’immaginava la presenza di un banchetto di legno tipo quello dei cartoni animati dove invece che vendere limonate o baci, c’era un non ben identificato essere che raccontava pettegolezzi riguardo a ogni studente della scuola.

-ragazze bellissime avvistate con due nerd del liceo…- rise Eleonora ipotizzando un gossip possibile

-seee! Ti ricordo che i più osservati siamo noi!- la fermò Giovanni con un gesto della mano

-toh senti…Pippi, il signor Nilsson si sta allargando…- disse Tiziana rivolta a Piergiorgio

-lasciamogli un momento di gloria…- rise sorseggiando la sua birra chiara con un fare altamente erotico

-quando fa così, vorrei essere quel bicchiere…- sussurrò Eleonora all’orecchio dell’amica

-quando tu fai così invece, mi fai paura!!!- sorrise la ragazza

-a te devono aver estirpato gli ormoni durante l’ultima ceretta…- sostenne convinta la bionda

-cosa blaterate voi due in gran segreto?- chiese Piergiorgio vedendole sussurrarsi frasi all’orecchio

-…solite cose di donne…peli, ormoni…niente d’interessante….- sorrise al ragazzo che stava passandosi una mano tra i capelli, gesto che procurò alla bionda un’altra scarica ormonale

-secondo me, dovrebbero dargli una patente per trasporto eccessivo di testosteroni!!!- disse all’amica -non è umano lasciarlo a piede libero così…- brontolò -può turbare la crescita di giovani ragazzine…oggi per esempio una primina mi ha fermato per chiedermi informazioni su di lui…- aggiunse sorseggiando la sua coca cola, quella sera non aveva voglia di fingere ubriacature

-non dirglielo che poi si monta ancora di più!!!- spiegò all’amica

-la smettete di blaterare tra di voi…non siete di compagnia!!!- si lamentò Piergiorgio

-non ti preoccupare caro, siamo tutte tue adesso!- disse maliziosamente Tiziana facendo rabbuiare Giovanni che quella sera era particolarmente silenzioso

-omioddio!- urlò Eleonora drizzando le orecchie -la mia canzone…dobbiamo andare a ballare!!- aggiunse alzandosi velocemente dalla seggiola, ricevendo un’eloquente occhiata da Tiziana, a quel punto colta dalla smania, prese la mano di Piergiorgio e lo trascinò al centro della sala -allora verrai tu con me!-

-il prescelto….- lo prese in giro Tiziana mentre si alzava -aspettate che vi faccio una foto, giusto per avallare i pettegolezzi della prossima settimana…- aggiunse quando i due ormai si erano allontanati

 

 

 

Giovanni era rimasto a sedere al tavolo assieme a Tiziana e stava guardando Eleonora andare via allegramente con il suo amico, non era preoccupato, sapeva che Piergiorgio non ci avrebbe più provato con lei, era solo leggermente allegro per via delle birre, in fondo andavano solo a ballare quella canzone che a lei piaceva tanto.

Preso dai suoi pensieri, appoggiò la fronte sulla spalla della mora che guardava la pista con un sorriso sulle labbra e sorseggiava la sua bevanda dalla cannuccia

-fai pure con comodo- lo redarguì bonariamente

-credo di essermi innamorato- confessò tranquillamente alla ragazza senza spostare la testa dalla sua spalla

 

…appoggiati a me che se ci dovesse andar male cadremo insieme…

 

-la cosa mi riempie di gioia…in questi casi lei…cosa deve dire…- farfugliò confusa la mora -anche io…e baciarti?- chiese girando la testa per cercare di guardarlo meglio

-potresti, ma non risolveremmo molto!- disse rimanendo immobile

-il mio ego ringrazia!- rispose immediatamente sorridendo sapendo che non era lei la fortunata

-nel senso che sei stupenda…ma non m’interessi..- ammise Giovanni sempre appoggiato a lei

-così non migliori il mio orgoglio e, per la cronaca ultimamente mi è già stato detto!!- lo prese in giro -però non mi sembra utile nemmeno confidarlo a me o, vuoi fare le prove…eddai, ricominciamo, però mettici più entusiasmo e tira su quella testa!- ordinò cercando di scrollarselo di dosso dopo questa meravigliosa idea -dai, io sono lei e tu sei tu!- lo guardò sorridendo per incoraggiarlo

-ma sei matta!- si lamentò Giovanni rosso in viso -dovevi solamente accogliere la mia confidenza non farne un test!-

-suddai, fammi godere di queste cose…a me non capiterà mai!- brontolò convinta che con il suo comportamento non avrebbe attirato molti ragazzi

-solo perché sei cretina!!! E io di più perché ti do retta!- ammise il biondino timidamente

-dai, mi piace questa cosa, fai finta che io sia lei…dichiarati!!!- lo incitò mettendosi di fronte a lui e prendendogli le mani

-Eleonora cara…- s’interruppe subito diventando rosso in viso -mi fa specie chiamarti così…- brontolò in preda ad una crisi di timidezza acuta

-chiudi gli occhi- lo incoraggiò la mora emozionata per quella recita

-ecco io credo…di essermi innamorato di te…- disse infine tutto d’un fiato e non ricevendo nessun segno di vita, aprì un occhio per vedere Tiziana realmente emozionata per quella dichiarazione

-eh beh ecco, adesso ci sono due possibili alternative…- farfugliò confusa -o ti dice che non c’è trippa per gatti- era tornata in lei -o ti abbraccia e ti bacia- e così fece lasciandogli un dolce bacio sulla guancia

 

In mezzo alla pista intanto gli altri due ragazzi stavano allegramente ballando commentando le possibili voci che ci sarebbero state su di loro a scuola. Eleonora gli raccontò anche che già circolava quella del loro bacio ed entrambi si domandarono da chi fosse partita.

-non mi sembrava che ci fossero degli spettatori- disse stupendosi della tranquillità con cui affrontava l’argomento

-in effetti, non ho sentito applausi…- commentò il moro guadagna dosi una linguaccia

Ad un certo punto la bionda si bloccò e si mise a fissare sbalordita il tavolo dove prima era seduta, non credeva ai suoi occhi, Tiziana era mano nella mano con Giovanni, poi si era avvicinata ulteriormente per abbracciarlo e baciarlo.

-cosa sta succedendo laggiù?- disse a voce alta dando un colpetto al braccio del ragazzo

-dove?- domandò prima di bloccarsi pure lui per seguire la scena

Piergiorgio si sblocco immediatamente, s’incamminò velocemente verso gli amici e con uno sguardo minaccioso afferrò per mano Tiziana urlandole di andare con lui

-sei impazzito?- gridò dopo che si erano fermati in un corridoio poco illuminato che portava solo ad una porta con scritto privato sopra -che diavolo hai messo in quella birra?- aggiunse strattonando il braccio per liberarsi dalla presa rimanendo con gli occhi incollata a quelli del ragazzo che emettevano una strana luce

-cosa stavi facendo?- ringhiò vicinissimo al suo viso lasciandola con un’espressione dapprima sorpresa, poi divertita sul viso -ti stavi divertendo?- disse sempre più arrabbiato

-ho giusto nella borsa un po’ di valeriana…secondo me ti farebbe bene!- riuscì a dire prima che le si avvicinasse per baciarla

Un bacio pieno di passione, al sapore di birra, un bacio dal quale Tiziana sapeva di doversi sottrarre ma, non riusciva a staccarsi da quelle labbra.

Anche Piergiorgio aveva la netta sensazione di doversi allontanare da quella bocca per la sua salute mentale, ma era più forte di lui. Dopo un po’, si allontanò leggermente da lei solo per riprendere fiato e mordicchiarle il labbro inferiore facendole sentire il suo respiro affannato

-geloso?- sussurrò sulle sue labbra la ragazza

 

 

…credo al tuo odore e al modo in cui mi fai sentire…

 

 

Ed eccomi qui nonostante la pioggia, ho già chiamato Noè che dopo provvederà a darmi un passaggio verso il centro…speriamo bene

Noto con gioia che aumentano gli appassionati a questo folle quartetto, sono molto contenta di ciò…

 

Ma in particolare…

 

Nicoletta2: per premiarti della corsa…sai già cosa ti spetta…ora il pover uomo che chiameremo Roberto (cioè col suo nome) vuole portarmi fuori a cena….aiuto, potresti discendere dai monti e darmi una mano?

Per quanto riguarda l’unto problema di Achille…non servono lavaggi…torna così subito! Tieni la scora per il amniaco di fiducia

Baci

 

Stellababi: grazie grazie grazie! Ora volerò  a qualche centimetro dal pavimento..sai le vertigini!!!

 

MalyCullen: come avrai notato il primo a fare chiarezza è stato Giovanni Giusti…mo staremo a vedere se riuscirà a dirlo a quella giusta…Piergiorgio…ha bisogno di ancora molto tempo…

Grazie di tutto ! un bacio

 

Le topine: vedo che avete fatto un’accurata analisi della personalità di quel branco di squilibrati…ma, c’è sempre un ma, sennò sarebbe tutto troppo semplice e il divertimento???

Attendo vs notizie e vi consiglio il training autogeno…bacioni a dopo su fb

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Capitolo 8

 

Capitolo 8

 

 

Erano ormai le sei e mezzo di domenica pomeriggio, Tiziana non era ancora riuscita ad alzare il suo sedere dal divano sul quale vegetava più o meno dall’una. Quando non c’erano i suoi genitori, la ragazza si abbruttiva, si metteva una tuta, si legava in qualche bizzarro modo i capelli e, se la prendeva comoda, per pranzo aveva riscaldato qualcosa, preso dal frigo, al microonde, e quello era stato l’unico sforzo. Aveva mangiato seduta in salotto guardando mtv, aveva religiosamente spento il cellulare, si era probabilmente anche appisolata. Tutto questo per cercare di non pensare a quello che era successo la sera precedente. Dopo i baci incredibilmente passionali, lei era riuscita a trovare la forza di allontanarsi da Piergiorgio senza commentare ulteriormente, per tornare al tavolo, lì aveva trovato Eleonora che rideva allegramente con Giovanni, così decise che fosse giunta l’ora di tornare a casa, salutò i due e andò a recuperare il suo motorino. Prima di rientrare fece un giro per schiarirsi le idee ma, non era servito a molto se non a prendere del freddo. Non capiva perché il moro continuasse a baciarla, anche se quella sera era stato diverso…ad un certo punto le era sembrato che ci fosse del sentimento, idea che scartò quasi subito con un sorriso ripensando a chi fosse il soggetto in questione.

 

…io ti sento lo stomaco si chiude il resto se la ride…

 

Per evitare di rientrare nel tunnel dei baci di Piergiorgio decise di andare a farsi una doccia, anche perché i suoi capelli legati con una strana coda le stavano chiedendo pietà, canticchiando il suo amato, per forza, Ligabue, che non le era per nulla d’aiuto. Uscita dal bagno con ancora l’accappatoio e il turbante in testa, ripassò dal salotto per controllare l’ora e decidere cosa fare la sera, era già passata un’ora, non le rimaneva che lanciare una monetina per lasciare al fato la scelta della cena che variava dall’ordinare una pizza o scaldare nuovamente qualcosa che la madre le aveva gentilmente lasciato. 

Decise di ordinare una margherita, doveva solo trovare il numero dell’asporto che gliela portasse in casa, quando suonò il campanello, ricordandosi che era domenica, capì che doveva per forza essere una scocciatura

-sono buddista mi dispiace!- rispose pensando fossero i testimoni di Geova

-pizza- sentì dall’altra parte

-ma se devo ancora ordinarla?- domandò a voce alta

-lo sai che ho i poteri- riconobbe a quel punto Eleonora -e se avessi tenuto il telefono acceso, ti avrei pure avvisato! Posso?- chiese infine

-se te ne vai dopo che ti ho pagato!- brontolò -un motivo per cui il cellulare è spento, ci sarà stato???- chiese vedendola sulla soglia ricevendo un sorrisetto malefico in cambio

-da quando hai cambiato religione?- chiese la bionda incurante delle proteste

-perché hai quattro pizze? Non ho sta gran fame…- chiese vedendola dietro ad un muro di cartoni…non sapevi quale scegliere?-

-ci siamo anche noi!- una voce maschile che ben conosceva le rispose sbucando dietro ad Eleonora

-avevo proprio voglia di avere gente per casa!!!- borbottò facendoli entrare lanciando all’amica un’occhiataccia

Eleonora si fece accompagnare in cucina, dove appoggiò la merce sul tavolo e cominciò a cercare posate e bicchieri.

-andrò a vestirmi- significò agli ospiti uscendo dalla porta

-perché? Sei proprio carina così!!- le urlò dietro Piergiorgio

Era ormai vestita quando sentì bussare alla porta di camera

-che c’è?- domandò brusca

-posso?- chiese timidamente l’amica che visto l’inizio, aveva un po’ paura ad entrare -sei arrabbiata?- domandò immaginando la risposta

-no! Tanto avevo deciso di mangiare pizza!- ammise, in fondo le faceva piacere avere per casa gli amici, non li avrebbe mai invitati, ma ora che erano lì, era contenta

-carina la tua camera- aggiunse per imbonirla

-sei di gusti semplici- non era semplice abbindolarla -piuttosto…come mai ci sono anche Bart e Milhouse?-

-mi ha chiamato Giovanni Giusti chiedendomi cosa avremmo fatto stasera poiché domani è festa, e gli ho detto che volevo farti una sorpresa…e si sono aggregati…non potevo lasciarmi sfuggire una tale occasione…mi odi?- spiegò l’improvvisata

-no! Per oggi non ti uccido!- l’afferrò per un braccio e scesero in cucina, pronte per cenare

-com’è dolce la mia Titti…- scherzò la bionda

-poso cambiare idea in qualsiasi momento!- la riprese subito l’altra

Si sedettero a tavola e distribuirono le pizze, Tiziana trovò un avanzo sgasato di coca cola e tre birre nel frigorifero che poggiò prontamente sulla tavola

-mi dispiace, non pensavo di avere ospiti- si scusò delle poche bevande

-stavi bene in accappatoio- le disse Piergiorgio facendole l’occhiolino

-vero? Lo penso anch’io, infatti, avevo una mezza idea di venirci anche a scuola…- sorrise e arrossì al solo pensiero

-credo che i tuoi ammiratori aumenterebbero!- le sorrise Giovanni

-perché la piccoletta ha degli spasimanti?- domandò il moro guardando l’amico seriamente

-picc…chi io?- chiese Tiziana confusa pensando di insultarlo in un secondo momento

-si vede che voi frequentate poco i bagni…- iniziò prendendoli in giro

-quello dei maschi pochissimo in effetti, e un po’ me ne dispiaccio…- ammise la ragazza -perché c’è chi parla di me…là dentro?- chiese leggermente schifata

-eccome! Da quando sei arrivata, sei uno degli argomenti più succulenti- spiegò ai ragazzi che lo ascoltavano cercando di capire se fosse serio o meno

-queste sì che sono soddisfazioni!!!- si congratulò da sola -non voglio sapere chi e soprattutto cosa dicono…-

-perché no! Meglio sapere cosa il genere maschile pensa di te!- le disse convinto Piergiorgio

-peccato che a me non interessi!- ammise candidamente -sto diventando misantropa…-

-e i tuoi?- chiese Eleonora per cercare di cambiare argomento facendo girare tutti verso di lei

-sono via fino a domani sera, perché?- chiese Tiziana leggermente preoccupata dallo sguardo dell’amica

-potremmo fare un pigiama party!- urlò con entusiasmo la bionda alzando i pugni al cielo

-li odio!- grugnì la mora facendole abbassare le braccia -poi…in due…è un po’ triste…- cercò di recuperare, anche se continuava a non amare l’idea

-allora possiamo rimanere qui a vedere film horror tutta la notte- propose Piergiorgio convinto

-i miei preferiti!!! Che idea brillante!- disse sarcastica -a casa non vi aspetta nessuno?- chiese per farli tornare alla realtà e soprattutto per evitare la proposta

-no!- risposero in coro i ragazzi

-beh, io chiamo e dico che dormo qui!- Eleonora si alzò dalla seggiola con un tale sprint che per poco non la faceva cadere, correndo verso il suo cellulare che aveva lasciato nella borsa all’ingresso

-non vorrei disilludervi, non ho letti per tutti!- provò a scoraggiarli

-piccola, in famiglia siete in quattro….- ghignò Piergiorgio provocatorio mostrando quattro dita

-bene, tu allora dormi nel lettino di Ettore!- lo guardò con aria di sfida -e se mi chiami nuovamente così, ti assicuro che ci starai pure comodo!-

-sinceramente…pensavo al letto matrimoniale…con te…- aggiunse con voce roca facendola arrossire e immediatamente la sua mente ritornò ai baci della sera precedente creandole un certo sudore alle mani con annesso aumento della salivazione

-sono, purtroppo, costretta a rifiutare…il letto dei miei non si tocca!- spiegò all’amico che era rimasto da solo con lei in cucina mentre gli altri due si erano già spostati in salotto

-vuol dire che staremo vicini vicini nel tuo…- ammiccò mettendola ancora di più in imbarazzo

-accontentati del divano- rispose chiedendosi perché quella discussione la stava facendo sudare più del lecito

-peccato, ci saremmo divertiti!- sentenziò lui lasciandola sola a sistemare le ultime cose

-come no!- pensò a bassa voce Tiziana, non avrebbe voluto arrossire in quel modo alla battuta del ragazzo ma il ricordo della notte precedente era ancora troppo fresco

 

 

Lentamente si diresse in salotto, vedendo gli altri che cercavano un film da mettere, si ricordò che aveva i capelli ancora umidi e decise di andare in bagno ad asciugarsi. Tornò dopo qualche minuto e trovò solo Eleonora seduta a guardare un album fotografico

-che fine hanno fatto i golden boys?- chiese all’amica non vedendoli -ti prego, dimmi, che hanno ricevuto un’importantissima telefonata da Napolitano in persona e sono dovuti andare…-

-fantasiosa come idea…ma no! Hanno detto che la tua collezione di films è orrida e sono andati a noleggiare qualcosa- spiegò appoggiando le foto

-potremmo sempre non aprire…- disse sadica guardando la porta trattenendo una risatina diabolica

-Piergiorgio Barbieri, che temeva ciò…si è preso le chiavi…- spiegò nascondendosi dietro ad un cuscino temendo ritorsioni -ti conosce molto bene...- la prese in giro

-lo ucciderò, quel Pier dei miei stivali!- sentenziò -dopo lunga e dolorosa tortura...-

-seeee- gridò Eleonora sempre coperta dal cuscino -raccontami di ieri sera? Com’è che sei fuggita?-

-incontro ravvicinato…- spiegò sorridendo e arrossendo leggermente

-non sto neanche a sbattermi a tirare fuori i miei poteri, per capire di chi stiamo parlando!- rise -dove? Ed io perché non mi accorgo mai di niente…- continuò in preda ad una strana eccitazione

-in un angolo buio e sperduto del locale! Il signorino ci tiene a non farsi notare…- spiegò Tiziana realizzando in quel momento che tutte le volte erano in luoghi molto appartati -probabilmente viene colto da uno strano raptus ma, in realtà si vergogna di farsi vedere con me!!-

-forse vuole semplicemente nascondere che sia una cosa recidiva…ha una certa fama…- cercò una spiegazione Eleonora -sempre meraviglioso?- domandò poi, come se non lo avesse provato pochi giorni prima

-sì, però è stato diverso dal solito…non so come spiegarti…più…- s’interruppe sentendo armeggiare delle chiavi nella toppa

 

 

 

I due ragazzi avevano portato ben cinque films della saga di Nightmare e qualcos’altro, e vedendoli a Tiziana sfuggì un’imprecazione

-ti terrò la manina, non preoccuparti!- le si avvicinò dolcemente Piergiorgio allungandole un braccio

-ma chissene! È che veramente starete qui tutta notte…avete preso un sacco di roba!!! Pensavo scherzaste!!- urlò melodrammatica

-non ci vuoi?- chiese in maniera estremamente dolce Giovanni

-caro il mio Gio’, come potrei privarmi della tua presenza?!- disse con un’allegria contagiosa ed un repentino cambio d’umore -da che schifezza vogliamo cominciare?- domandò poi guardando i dvd con evidente disgusto

-sono in ordine…inizierei dal primo- rispose il biondino sistemandosi sul divano seguito da Eleonora che si sedette al suo fianco, Piergiorgio si sistemò dall’altro lato con i piedi poggiati su un pouf, mentre Tiziana, per mantenere un certo distacco si sdraiò per terra con la testa poggiata alla seduta del sofà, aggrappata ad un cuscino che il più delle volte usava per coprirsi gli occhi.

Alla fine del primo film, la padrona di casa, si alzò per andare in bagno e recuperare qualcosa da mangiare

-siete proprio convinti di andare avanti?- sperava di dissuaderli e fare altro

-certo!- risposero i tre in coro, ma solo ad Eleonora riservò uno sguardo truce che l’accusava di essere una traditrice.

A metà del secondo dvd, la mora guardò l’orologio che segnava la mezzanotte passata, poi girò la testa per controllare come stessero gli altri ragazzi. Giovanni era concentratissimo con gli occhi fissi sul televisore, Eleonora stava lentamente cedendo alla stanchezza e scivolando più o meno volontariamente verso la spalla del ragazzo sedutole accanto, Piergiorgio era anche lui presissimo dal film. Tiziana, che in cuor suo, sperava si fossero addormentati, per cambiar canale, si rigirò sconfortata, il sedere cominciava a farle male, e pure il collo, decise quindi di alzarsi per andare a fare due passi, al suo ritorno in salotto dopo un’ulteriore rapida occhiata agli amici decise di risedersi per terra quando una mano le afferrò un polso

-mettiti qui- Piergiorgio con la mano libera indicò il divano vicino a lui

-solo perché ho malissimo!!!- ammise sottovoce, anche se gli altri due li stavano guardando curiosi

Tiziana a quel punto si mise di fianco al ragazzo che le cinse le spalle in un abbraccio, così che lei si appoggiò al suo petto fondamentalmente per nascondersi alla visione del film.

 

 

Ad un certo punto imprecisato della notte, la mora, comprese che si era addormentata, era ancora in quello stato di torpore tipico del dormiveglia, non sapeva che ore fossero né se gli altri fossero ancora lì, capiva di essere appoggiata a qualcuno, in pochi secondi capì chi fosse il suo cuscino e le venne un colpo, capì anche che doveva essere scivolata perché era totalmente sdraiata con la testa appoggiata sull’inguine del qualcuno che immaginava, mentre con un braccio lo cingeva. Non aveva il coraggio di guardare, voleva però fare in modo di spostarsi da quell’imbarazzante posizione, aprì timidamente un occhio, l’unica cosa che vedeva da quella posizione era un pezzo di pancia del ragazzo, aveva decisamente sbagliato occhio, a quel punto aprì pure l’altro e, con grande sollievo notò che Piergiorgio stava dormendo, doveva ora solo stabilire come alzarsi senza svegliarlo. Operazione molto difficile visto lo stato mentale poco lucido, Luciano che cantava a squarciagola …bababa bambolina…bababa barracuda…bababa posso stare qui?... e soprattutto a causa della posizione.

Stiracchiò il braccio che era attorno alla vita del ragazzo e con un grande sforzo cercò di alzare la testa

-cos’è non stai più comoda?- le chiese Piergiorgio senza aprire gli occhi facendole venire un mezzo infarto

-mi vuoi morta?- domandò lei a sua volta mettendosi una mano sul petto -non pensavo fossi sveglio!- spiegò -e volevo alzarmi per non darti fastidio- ammise cambiando colore e cercando di sollevarsi senza soffermarsi sul fatto che avesse la faccia praticamente sul suo inguine. Arrivò all’altezza del viso fino ad incontrare i suoi occhi furbi, che la guardavano svegli e pimpanti sapendo benissimo dove lei fosse fino a qualche secondo prima

-nessun problema!- sorrise sornione -è stato piacevole averti addosso, però ora che sei attiva, potremmo metterci più comodi!- sorrise il moro che, vedendola interrogativa aggiunse -sdraiarci…- e senza aspettare una risposta cominciò a sistemarsi meglio sul divano trascinandosi la ragazza con lui che mentalmente lo ringraziò per non aver fatto nessun tipo di battuta

Una volta sistematosi e, con Tiziana appoggiata al suo petto cingendole la vita con il braccio, pensò che gli piacesse molto quel contatto e che avrebbe dormito molto tranquillamente, quando richiuse gli occhi, sentì la ragazza alzare la testa e la guardò

-scusa la domanda, ma che fine hanno fatto gli altri due?- chiese lei non vedendoli

-un'oretta fa si sono svegliati anchilosati e sono andati sul tuo letto!- spiegò chiudendo le palpebre

-sul mio cosa???- domandò preoccupata

-shhh- cercò di zittirla accarezzandole la testa -stanno solo dormendo…- la tranquillizzò baciandole la fronte facendole mugugnare qualcosa d’incomprensibile

-continui per favore- chiese dopo che lui aveva smesso di accarezzarla -mi fai le coccole- aggiunse sistemandosi meglio sul suo petto facendolo sorridere, in fondo faceva la grossa ma, era una ragazzina dolce

 

 

 

A svegliarla il mattino seguente fu lo squillare del telefono di casa, era ancora abbracciata a Piergiorgio che brontolò qualcosa d’incomprensibile che poteva essere tradotto con un “spegni quella sveglia maledetta”.

Sorrise per quella situazione e si alzò malvolentieri per raggiungere l’apparecchio, e per scoprire che era la madre che chiedeva sue notizie, dopo averla rassicurata sul fatto che la sera era stata in cassa a vedere un film con amici ed aver scoperto che sarebbero rientrati verso cena, chiuse la telefonata e si accorse di un biglietto appoggiato sul tavolo in cucina.

 

“eravate così carini che non abbiamo osato svegliarvi!!!!

 Siamo andati a fare una doccia a casa, ci vediamo dopo!

 Baci Ele…”

 

Maledicendo l’amica tornò in salotto, dove Piergiorgio si era riaddormentato, a guardarlo così buono e tranquillo Tiziana realizzò che fosse veramente bello, ma immediatamente scacciò il pensiero ricordandosi di quanto avesse sofferto per colpa di Filippo e, della sua decisione di non avere più relazioni per un lungo periodo di tempo.

Si diresse in cucina per improvvisare una colazione, mise tutto quello che trovò sul tavolo compreso il suo vasetto privato di nutella che custodiva gelosamente per i momenti bui, lentamente si avvicinò alla moka, era intenzionata a fare un caffè, l’unico problema era che quello che preparava lei faceva veramente schifo. La prendevano in giro tutti per questo, lei, amante e drogata di caffeina, era negata e lo faceva da schifo, era qualcosa d’imbevibile, aveva provato a cambiare macchinetta più volte ma, il risultato era sempre lo stesso, i suoi le avevano regalato persino una di quelle tipo bar…faceva ribrezzo anche con quelle, era una brodglia scura, acqua sporca la definiva suo padre.

Quella mattina era decisa a fare del suo meglio, prese la miscela, che teneva religiosamente nel frigorifero come le aveva insegnato il suo barista di fiducia, riempì del giusto livello d’acqua la moka, presso leggermente la polvere e mentre la chiudeva si ritrovò a pregare mentalmente. Mise il tutto sul fuoco e sperò, ne aveva proprio bisogno.

 

 

Poco dopo sentì Piergiorgio muoversi in salotto, si era svegliato ed era confuso, non capiva bene, dove fosse e perché avesse un braccio indolenzito. Quando si stiracchiò anche l’ultimo neurone realizzò di essere da Tiziana e che avevano dormito abbracciati, sorridendo si diresse in cucina sperando di trovare anche gli altri

-buongiorno- la salutò allegramente guardandosi intorno

-a te- rispose ricambiando il sorriso -sono andati a fare una doccia…- indicò il biglietto

-chissà cos’hanno combinato se sono corsi a lavarsi…- scherzò avvicinandosi al fornello sbadigliando indifferente

-cosa???- gridò lei preoccupata

-tranquilla, conoscendolo manco l’avrà baciata…- spiegò con aria superiore

-tu, invece da vecchio porco ne avresti approfittato!!!- lo accusò brandendo un cucchiaino

-non mi sembra di averti toccato!- disse guardando la caffettiera schifato

-non te ne avrei dato modo!- ricambiò lo sguardo schifato

-cederai prima o poi- sentenziò senza guardarla continuando a fissare i fornelli

-va beh! Tornano ai due, è conoscendo lei che mi preoccupo!!!- rise cambiando argomento e togliendo la moka dal fuoco per versare il caffè nelle tazzine che aveva preparato sul tavolo

-senza offesa ma, fa schifo!- disse lui facendo una smorfia riappoggiando la tazza sul tavolo cercando dell’acqua da bere

-lo sapevo- rispose abbattuta abbassando la testa colpevole -mi dispiace…-versò il resto giù per il lavandino

-anche i topi protesteranno!!!- la prese in giro -mettiti una giacca che ti porto a fare colazione al bar- la incoraggiò fuori dalla cucina

 

 

Arrivarono in uno dei locali più frequentati del centro, era una bella giornata il sole splendeva in cielo e la città era relativamente calma, circolavano poche macchine, era molta di più la gente a piedi che aveva approfittato del giorno di festa per fare due passi sotto i portici.

Piergiorgio fece accomodare la ragazza in uno dei tavolini esterni che dava direttamente sulla piazza principale e fece cenno al cameriere.

Solo in quel momento Tiziana capì che era mattina presto di un giorno di festa, lei era in jeans e giacca con gli occhiali da sole a fare colazione con un ragazzo che non era il suo fidanzato, situazione tremendamente equivoca per occhi indiscreti

-non c’ nessuno di conosciuto in giro, vero?- chiese preoccupata guardandosi a destra e a sinistra

-perché?- domandò a sua volta il moro

-tu…io…nove di mattina…- blaterò -il dispensatore di gossip del bagno…-

-sembra che siamo usciti dallo stesso letto?- chiese sorridendo sistemandosi gli occhiali da sole -lascia che immaginino-

-non vorrei rovinarmi la reputazione…- sorrise Tiziana di rimando

-cara, non è successo niente in fondo mi hai solo dormito sulle palle!!- rise, Tiziana lo sapeva che prima o poi avrebbe fatto una qualche battuta, stava già per ribattere acidamente argomentando sulle sue dimensioni, quando, fu interrotta da un messaggio sul telefono

“oggi pomeriggio siamo da te verso le quattro, non puoi rifiutare…check the pic!” aprì immediatamente l’allegato e vide lei e Piergiorgio teneramente abbracciati sul divano

rimanendo a bocca aperta per lo stupore girò il telefono verso il ragazzo che rise sostenendo che fossero venuti abbastanza bene

 

…non saremo star, ma siam noi…

 

 

 

 

E, nonostante tutto, la qui presente, riesce a pubblicare (mi sembra un parolone!!!) con un giorno d’anticipo!!!! Vorrei la folla esultante…

Scusate la follia momentanea ma dev’essere il tempo!!!

Tornando a me e a voi, ringrazio i numerosi folli che stanno affollando la sezione preferiti e seguiti…vi amo! Eccessivo? Beh ve l’ho detto il tempo!!!

 

Comunque bando alle ciance:

 

Nicoletta2: il maniachetto (mr roberto) vorrebbe andare in un ristorante argentino, io ho proposto un brasiliano ora tocca a te rilanciare un altro posto possibilmente sudamericano e poi scegliamo!!! L’altro giorno è passato che ero con mia cognata e le ha gentilmente detto che preferisce me a lei!!! Sta ancora piangendo…ovviamente di gioia!!! Per il sudoku mi dispiace io e i numeri nn andiamo d’accordo…sono dislessica…a tal punto che se mi detti un numero di telefono lo sbaglio a scrivere il 99% delle volte…

 

Brennan: grazie mille! I due giovani sono abbastanza semplici in fondo!! Speriamo però che non arrivino ad annoiarti!!

 

Le belle topolone: annotazione mentale: devo smettere di guardare troppa tv!! State pur serene…non credo ci saranno altri incroci…ma…chi può dirlo con certezza (creiamo un po’ di mistero…evvai che arriva raz degan!!! Ops scusate tendo a divagare oggi)  allora per il simpatico localino dall’altra parte del mondo ci sto…comincio a preparare i documenti…

A chi non piacerebbe azzerare il contatore con quel gran pezzo di bistecca al sangue…ho fame si vede???bacioniii

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Capitolo 9

Capitolo 9

 

Tiziana era ancora seduta al tavolino del bar, il sole tiepido le scaldava il viso, in mano teneva il telefono con aperta l’immagine della loro foto, aveva stampato in volto un sorriso ebete, stava stranamente bene, era serena e niente e nessuno avrebbe rovinato quel suo stato d’animo, peraltro assurdo visto che era un lunedì mattina, era talmente tranquilla che non badava al suo personal deejay che le stava cantando a squarciagola nella testa...balliamo sul mondo!! !va bene qualsiasi musica cadremo ballando…sul mondo lo sai si scivola…

Piergiorgio nel frattempo era entrato nel locale per prendersi un’altra pasta, anche lui era d’ottimo umore nonostante non avesse dormito moltissimo, per la prima parte della nottata era stato a guardare i films e contemplare il viso della ragazza che era appoggiato alle sue gambe, quando si erano sistemati, si era svegliato per fare le coccole che le aveva richiesto.

 

-buongiorno, come mai qui tutta sola?- forse, tutto quel buon umore di mattina presto era eccessivo e, qualcuno, in effetti, poteva rovinare la splendida mattinata della ragazza, il personaggio in questione si era appena seduto davanti a lei nel posto lasciato libero da Piergiorgio, la ragazza sgranò gli occhi terrorizzata sotto le lenti scure degli occhiali…facciamo un fandango là sotto qualcuno riderà

-veramente…- e indicò le tazzine sul tavolo -proprio sola…no- aggiunse incrociando di nascosto le dita sperando che si allontanasse prima del ritorno dell’altro ma, visto che probabilmente il fatto che fosse lunedì, doveva in qualche modo influire, il moro arrivò in quel momento a reclamare la sua seggiola

-Achille?- domandò guardando Tiziana cercando di leggere sul suo viso una qualsiasi risposta

-Piergiorgio?- chiese l’altro a sua volta girandosi prima verso la ragazza poi verso il ragazzo e lanciando una rapida occhiata all’orologio sulla torre del comune

-Tiziana?- disse lei per confondere le acque sperando di smaterializzarsi per poi ricomporsi il più lontano possibile da lì, magari sempre in Nuova Zelanda

-oh, scusate, non sapevo che voi…- s’interruppe guardando com’erano vestiti e buttando l’occhio sul telefono appoggiato al tavolo con ancora aperta la foto

-facessimo colazione la mattina?- chiese pronto Piergiorgio bonariamente

-è che sembrate proprio usciti dallo stesso letto…- disse candidamente come se fosse la cosa più ovvia, facendo rabbrividire la ragazza, l’unto aveva usato le stesse parole di Piergiorgio, tutti uguali gli uomini…

-a dire il vero era un divano…ma pazienza- precisò il moro facendo girare entrambi verso di lui, Tiziana con uno sguardo omicida e Achille con occhi curiosi, si sentivano già le rotelle del suo cervello mobilitarsi a velocità incredibili per essere mattina presto

-Pier...chiudi quella cazzo di bocca…Barbieri… ti prego, peggiora la situazione quando hai un attimo!!!!- alzò il tono della voce la ragazza che già si vedeva spellata viva e ricoperta di sale nel giardino della scuola

-piccola, se tu non lasciassi nostre foto in giro…- indicò il telefono facendo capire che Achille avesse visto

-credo che il mio aereo stia per partire…- fece per alzarsi e fuggire il più lontano possibile incurante del nomignolo, al momento era più preoccupata della boccaccia di Achille e della sua fama di pettegolo

-posso sempre far finta di niente…- lasciò la frase in sospeso il piccoletto -se mi fai il favore che ti ho chiesto!!!- aggiunse guardando Tiziana ammiccando stringendo prima un occhio poi l’altro

-hai un tic?- chiese Piergiorgio al piccoletto

-cheffaì nano, mi ricatti?- chiese schifata rimettendosi a sedere

-lo chiamerei scambio di favori!!!- disse convinto mentre Piergiorgio aveva preso una seggiola per accomodarsi al suo tavolino

-e io ti chiamerei Fabrizio Corona d’ora in poi!!!!- ringhiò sempre schifata sapendo però che le conveniva accettare

-scusate, ma è così riprovevole far pensare che venga a letto con me?- chiese il moro guardando la ragazza interrogativo, con tutte quelle che si erano inventate storie su di lui, una volta addirittura scoprì di aver partecipato ad un’orgia

-è falso!- sibilò zittendolo tanta era la cattiveria

-allora, se l’ominide qui, non ti ha chiesto favore sessuali…puoi anche accettare…- disse non capendo il problema

-affare fatto Achille!- disse allungandogli la mano per siglare l’accordo, in fondo non le costava assolutamente niente convincere Pier…no Giorgio no party…Barbieri ad andare ad una festa

 

 

A quel punto il ragazzo soddisfatto se ne andò lasciandoli nuovamente soli, Piergiorgio stava ancora chiedendosi perché lei fosse così schifata di fronte ad un eventuale pettegolezzo su di loro, mentre lei stava già pensando a come convincere il moro ad andare al compleanno dell’unto.

 

-ti preferivo stanotte…eri molto più dolce!- spezzò il silenzio il moro facendola sobbalzare

-parla piano!!! Che lui là avrà messo delle cimici!!- lo zittì con un gesto della mano -eppoi ho dormito, cos’avrei fatto di così dolce?- domandò guardandolo sorridere

-adesso vuoi farmi bere che non ti ricordi di avermi chiesto di farti delle coccole?- le disse sottovoce avvicinandosi al suo viso con i suoi occhioni verdi modello prateria spalancati facendole venire in mente quella poveretta di Laura Ingalls

-chi, io? Coccole? A te?- come da copione aveva deciso di fargli credere di avere rimosso l’accaduto -impossibile, stavo sicuramente sognando!- aggiunse facendogli fare una smorfia -e prima che ti vangano strane idee, non eri tu il soggetto dei miei sogni…era…era…-

-vuoi un aiutino?- chiese beffardo vedendola in difficoltà, quando lo squillare del telefono la salvò per il momento dandole il tempo di pensare

 

-pronto!- rispose allegro Piergiorgio sorridendo, lasciando intendere all’amica che fosse una ragazza

-oggi pomeriggio?- domandò, poi abbassò il cellulare, guardò Tiziana e le chiese -abbiamo da fare dopo?-

-io e te?- lo guardò non capendo -direi proprio di no, ho già fatto il pieno!!!- parlò piano per non farsi sentire dall’interlocutrice

-allora facciamo alle sedici, ok a dopo, ciao- concluse la telefonata

-anche su appuntamento e nei giorni festivi??? Che uomo!- iniziò a prenderlo in giro -ora è già tardi, devi correre a casa a prepararti…devi farti una doccia…sistemarti i capelli…depilarti…oddio forse l’ultima meglio di no…- continuò ridendo come una matta -a meno che le tue signorine non amino il genere spelato!!! Piuttosto, riesci a gestirti da solo? O hai bisogno di una segretaria, vuoi che ti faccia un casting per assumerne una?- era partita e difficilmente si sarebbe fermata di sua spontanea volontà

-vuoi che racconti ad Achille la storia delle coccole?- ecco un modo per zittirla l’aveva trovato, in cambio ricevette una linguaccia

 

 

 

Si era fatta riaccompagnare a casa poco dopo, una volta scesa dallo scooter, gli aveva ridato il casco e lui l’aveva salutata con un bacio sulla guancia lasciandola oltremodo sospetta e perplessa, non era abituata a quelle carinerie con lui. Per non stare in casa da sola, dopo una scorpacciata di gelato in poltrona, decise di portare Oscarino a fare un giretto per il centro. Si era cambiata, mettendosi una tuta con una felpa grossa, aveva preso con sé solo qualche spicciolo in tasca, niente telefono e si stava facendo trainare dal cane sotto i portici. Per allontanarsi dal mondo si era messa le cuffie con la musica sparata nelle orecchie, quando poteva cercava di evitare di ascoltare Ligabue, già troppo presente per i suoi gusti. Era difficile estraniarsi quando si andava a passeggio con quell’ammasso di pelo, tutti si sentivano in dovere di accarezzarlo e fare domande su razza, età e peso, era seriamente intenzionata a farsi dare un euro dal prossimo passante che le chiedeva se poteva toccarlo.

Controllando ad occhio e croce la posizione del sole e delle ombre sul pavimento, si rese conto che forse si stava facendo tardi e doveva tornare a casa prima dell’arrivo di Eleonora e Giovanni. Chissà com’erano rimasti quei due, si ritrovò a pensare.

 

La bionda era a casa che si stava preparando per il pomeriggio dall’amica, era euforica da un lato ma triste dall’altro. Non capiva il comportamento del ragazzo, aveva passato la notte tra le sue braccia ma, niente, non era successo assolutamente niente, non che sperasse che le zompasse addosso, tipo animale in calore, sognava qualcosa di più carino e romantico, chessò una dichiarazione in grande stile. Mentre lo immaginava in ginocchio con la calzamaglia e i pantaloncini a palloncino e un buffo cappello con piuma bianca, oltre ad un sorriso, le venne in mente un terribile sospetto. Che il bel Giovanni si fosse offeso per la sua serata di solo baci con Piergiorgio?

Urgeva a quel punto un confronto con la fidata amica Titti, non che le sembrasse un’esperta in relazioni, ma al momento aveva solo lei, e soprattutto la mora conosceva il ragazzo, in più non aveva ancora scoperto cosa si erano detti quella sera al locale. Mandò un messaggio a Giovanni dicendogli che non aveva bisogno di un passaggio, e si scapicollò di corsa dall’amica.

Arrivò davanti alla villetta della mora e, dopo la quarta scampanellata, e la decima chiamata non risposta, cominciò ad immaginare scenari tragici da delitto dell’estate o dell’autunno in questo caso, quando vide spuntare da dietro l’angolo un orso peloso

-ma quell’accidenti di telefono, te lo vuoi legare al collo?- le urlò con poca grazia -e possibilmente strozzartici!!!!-

-saranno micca già passate le quattro?- chiese non capendo tutta quella fretta

-no! Ma avevo bisogno di te!- ammise prendendola a braccetto e avviandosi dentro al giardino -come hai passato la notte?- chiese poi curiosa e maliziosa

-dormito!- secca, forse troppo

-anche io purtroppo! Per quello sono qui!!!- spiegò lasciando la mora basita ed entrando in casa come se fosse la sua, poggiando la borsa al solito posto ed andando a sedersi in salotto

-che bei ricordi…- la trovò Tiziana a sospirare ed accarezzare il divano

-sicura di avere dormito abbastanza?- le chiese la mora aggrottando le sopracciglia

-secondo te è colpa di Piergiorgio?- domandò all’amica quando tornò con una vaschetta di gelato in mano e due cucchiaini

-sicuramente!- rispose tanto per dire, non aveva la minima idea a cosa si riferisse la bionda

-ecco lo sapevo…- si lamentò affondando il cucchiaio nella cioccolata -per un momento di debolezza mentale…ho rovinato tutto….è solo colpa mia, lui non mi vuole….ah mondo crudele!!!- continuando a gnolare ingurgitando quintali di gelato

-non era colpa del moretto?- domandò brancolando ancora nel buio

-questo lo avevamo già stabilito, mi sembra!- rispose incattivita prendendole tutta la vaschetta

-credo di non seguirti, ma soprattutto che non mangerò più gelato per oggi!! E… perché non usi tutti i tuoi soliti cioè?-

-li sto centellinando! L’altra volta mi sembrava cominciassero ad andarti di traverso!- spiegò incupendosi

-che gentile, ti ringrazio! Potresti micca farmi un breve riassunto dei fatti? Che sono un po’ confusa!!!- chiese all’amica

-cos’è che ti sfugge!!! È tutto così chiaro e limpido oserei dire…cristallino!!- si alzò per gesticolare meglio

-sarà….- disse solamente poco convinta

-uffa!!!! Giovanni Giusti, non si fa avanti con me, per quella stupida serata che ho passato con Piergiorgio Barbieri…- disse finalmente scandendo bene le parole come se stesse parlando con una bambina di tre anni

-stupida? Mi sembrava fosse stata piacevole, invece…- sorrise per il cambio di commento sulla serata -perché è assodato che il bel biondo sia interessato a te?- domandò con sopracciglio alzato ripensando alla conversazione avuta con il ragazzo qualche sera prima e ridendosela sotto i baffi

-certo!- rispose convinta -mi ha mandato un sacco di segnali!!!-

-capisco!- annuì facendo cenno con la testa

-almeno tu?- chiese scoraggiata

-nell’universo…- rispose sorridendo per tirarla su di morale

-idiota! Hai combinato qualcosa con quell’altro?- chiese risedendosi comoda prendendo nuovamente possesso del gelato

-non era nelle mie intenzioni…ti ho già detto più di una volta che non m’interessa, né lui né nessun altro!!! Non mi sembra un concetto difficile???- stava cominciando ad agitarsi

-seeeee!!! Quando ti deciderai ad ammetterlo, sarò lì ad ascoltarti!!- la prese in giro

-aspettami pure ma, mi raccomando, mettiti comoda!- le rispose leggermente infastidita da quell’insinuazione poco velata

-e dei mirabolanti baci dell’altra sera??- domandò ricordandosi che erano state interrotte -nononono, frena, m’interessa di più sapere cosa avevate da essere così ciccì e coccò tu e il bionduzzo al tavolino, quando lui ti teneva le mani???- ma, anche quella vota suonò il campanello e Tiziana si ritrovò a pensare che cominciava a salvarla molto spesso

 

 

-Giovanni, quanto tempo! Ti fischiavano per caso le orecchie?- domandò sorridendo ed abbracciandolo

-no! Devo preoccuparmi?- chiese guardandola negli occhi

le mie labbra sono sigillate!- le fece l’occhiolino per fargli capire che non aveva riferito della loro conversazione -ma se vuoi un consiglio, meglio che ti dai una mossa!!!- avrebbe anche aggiunto “per il tuo bene” ma le suonava troppo come una minaccia

 

 

Entrò anche lui e si mise in salotto a chiacchierare con le ragazze, Tiziana spiegò loro dello pseudo ricatto di Achille e i due promisero di aiutarla a convincere il moro anche se, pure per loro, non era una missione impossibile. Ogni tanto la padrona di casa si estraniava dalla conversazione per osservare gli altri due, le sembravano effettivamente innamorati l’uno dell’altro, non capiva come mai il ragazzo ci mettesse tanto a dichiarasi e si appuntò mentalmente di suggerire a lei di fare la prima mossa.

Ad un certo punto, si era rifugiata in cucina per lasciare un po’ di privacy agli altri, intenta a riempire la lavastoviglie con le miliardi di posate che era riuscita a sporcare da sola, si ritrovò anche a pulire il lavello, i fornelli, come presa da un insano raptus da colf, aveva pensato anche di mettersi un grembiulino nero con la crinolina in testa ma, fortunatamente rinsavì prima di procedere, che fosse nervosa per qualcosa? Assolutamente, si negò convinta scuotendo vigorosamente la testa, doveva sistemare tutto per il rientro dei suoi, non voleva che cominciassero a rinfacciarle il suo cronico disordine, mentre il suo adorato Luciano le mandava degli strani messaggi subliminali…tutte queste voci…tutti questi amici…tu dove sei?

A quel punto, suonò nuovamente il campanello, interrogativa si avviò alla porta per scoprire che era Piergiorgio.

Fatto accomodare pure lui insieme agli altri, guardò l’orologio, poi lui, poi di nuovo l’orologio

-sei stato veloce!!!- lo prese in giro la ragazza

-a fare cosa?- chiese subito Eleonora curiosa come sempre alzandosi dal divano

-sai…il qui presente Pier…non mi stanco mai…aveva un appuntamento amoroso oggi pomeriggio…ma…se è già qui…le sue doti amatorie credo siano sopravvalutate!! Come tutto il resto!!!- spiegò ridendo all’amica -ti sei almeno fatto una doccia?- chiese poi guardandolo schifata

-devi aver frainteso!- disse il moro guardandola con una strana luce negli occhi e un altrettanto strano ghigno in faccia

-lo spero!- chiarì a ruota Giovanni schifato

-tu cosa c’entri?- domandò immediatamente Eleonora preoccupata l’accoppiata appuntamento amoroso e Giovanni l’infastidiva

-doveva dare ripetizioni a mia sorella!!! E pure alla sua!!!- spiegò lasciando le ragazze con gli occhi sbarrati

-so…cosa?- chiese Eleonora

-ripetiche?- Tiziana simultaneamente

-mia sorella Luciana e la sua Valeria, si sono fatte aiutare da lui perché domani hanno un compito di matematica…- spiegò Giovanni ridendo

-lui ne sa di matematica? Fanno le elementari?- domandò poco convinta Tiziana guardando il ragazzo che se la rideva dell’equivoco

-prima liceo!!! Te l’avevo detto che a scuola sono bravino!!!- si giustificò il moro

-nostra scuola?- chiese ormai in preda ad una curiosità incontrollabile Eleonora

-sì- risposero in coro i due ragazzi

-ooooh! È perché non lo sapevo!!!- si stupì la bionda mettendosi una mano davanti alla bocca

-perché brutti degeneri non le accompagnate mai a casa????- s’arrabbiò la mora

-calma! Sono loro che non vogliono farsi vedere in nostra compagnia, credo si vergognino!!!- spiegò Giovanni allargando le braccia

-ah beh! Questo è sensato!- ammise Tiziana

-temono che sennò le ragazze diventino loro amiche solo per arrivare a noi!- chiarì Piergiorgio passandosi una mano tra i capelli con indifferenza

-disse quello modesto…- rise la mora prendendolo in giro

 

 

Poco dopo Tiziana riuscì a sbatterli fuori di casa con la scusa che i suoi erano di ritorno, che poi tanto tanto scusa non era, aveva omesso che a loro non avrebbe dato il minimo fastidio avere ospiti, anzi sarebbero stati pure contenti di vedere la figlia interagire nuovamente dopo un periodo d’isolamento forzato ed autoimposto.

 

 

 

Il mattino seguente Tiziana entrò cauta nel giardino della scuola, non sapeva se fidarsi o meno di Achille, quindi non sapeva se aspettarsi agguati o meno.

Arrivò lo stesso in motorino nonostante il tempo non fosse dei migliori, tipico della stagione, prima di entrare nell’edificio notò però Eleonora seduta su una delle panchine con un quaderno in mano, all’inizio le venne un mezzo coccolone pensando di essersi dimenticata di un qualche compito in classe o interrogazione, poi si avvicinò all’amica per fugare ogni dubbio

-dimmi che non stai studiando per qualcosa che ho dimenticato??!- chiese preoccupata indicando il quaderno

-toh! Buongiorno, cara,come stai?- chiese la bionda alzando leggermente lo sguardo verso l’amica

-sì, sì, buongiorno...allora? cosa ho scordato?- chiese nuovamente sempre più nervosa

-no, calmati non c’è niente oggi- rispose pacata Eleonora

-allora che diavolo stai facendo?- domandò Tiziana che non si spiegava il comportamento dell’amica

-sto facendo una sorta di censimento…scolastico…- spiegò guardando il quaderno e tutte le ragazze che lentamente arrivavano

-non dirmi che stai cercando di scoprire chi sono le sorelle di Goku e Vegeta?- alzò leggermente la voce

-perché no? Sono curiosa…scusa ma i due diventano anche super sayan?- chiese ridendo sguaiatamente

-non so! Non oso immaginare Pier Goku Barbieri in versione bionda!!!- rise a sua volta Tiziana mentre i due in questione si stavano avvicinando

-quindi io sarei Bulma e tu Chichi?- rise pensando ai cartoni animati

-scordatelo…- venne prontamente interotta

-ragazze! Quanto tempo!- esordì Giovanni sorridendo allegro

-eh, infatti, sono ben…tredici ore che non ci si vede…- guardò l’ipotetico orologio al polso

-cara, si porta nell’altro braccio- le fece cenno il biondo

-sempre dietro a contare le ore…- la prese in giro il moro

-Anna!!!- urlò Eleonora alzandosi in piedi come in preda ad una visione mistica

 

 

 

 

 

Che dire, questo capitoletto lo dedico interamente ad una pazza squinternata che si è messa in testa di farmi da agente (dietro lauto compenso, ovviamente…) ed in effetti è stata molto gravina..

Un bacione privato nanerottola

Ringrazio ancora e molto Fallsofarc che ha pubblicizzato questa storiella (credo sotto atroci torture…) e tutte quelle che hanno cominciato da poco a leggerla…spero non ve ne pentiate

Tornando a noi…

 

Le giovani: cheddire…ormai ho finito le parole per ringraziarvi…preparerò cestini di tortellini da spedirvi…direi che avete colto in pieno il personaggio della dolce e cara Tizi in tutte le sue sfumature…il bel Guiovanni nostro eroe prima o poi, forse, se le stelle si congiungeranno…ce la farà a dichiarasi…staremo a vedere…bacionissimi

 

Nicoletta2: grazie mille cara!!! Il contatore gira eccome…e vedremo fino a quando…

Non capisco come mai non frequenti il bagno dei maschi…io ci vivevo!!! Beh altri tempi!!! Attendo tue notizie e continuo a leggere dan….

 

lalalaXD94: grazie mille della fiducia!!! Beh Pier…coso…ha un suo fascino….

 

Eky_87: grazie mille anche a te della fiducia e della voglia di leggerla tutta di botto…

 

Vampistrella: anche tu da matta tutti i n colpo solo???complimenti e grazie di cuore…p.s. non sono mai riuscita a vederlo nightmare….

 

 

Halfdark4e: doppio ringraziamento!!! Addirittura consigliarla per le storie scelte mi sembra eccessivo!!!  Ma grazie mille!!! Oggi piangerò nel buio della mia cameretta…

 

Grazie a tutti…non ho parole

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Capitolo 10

Capitolo 10

 

 

Le prime ore di lezione passarono senza grossi problemi, Tiziana faceva finta di seguire una noiosissima lezione mentre in realtà ascoltava l’i-pod, la bionda invece, continuava a non capacitarsi di come non conoscesse le sorelle del mitico duo.

Provò ad attirare più volte l’attenzione della compagna di banco ma, non veniva presa in considerazione, aveva così rinunciato decisa ad aspettare la pausa per esporle i suoi gravi problemi.

 

Arrivata la ricreazione, Tiziana come d’abitudine, si ritrovò in fila per il caffè, mentre l’amica le stava blaterando qualcosa alle spalle

-quindi?- chiese, infatti, dopo il suo monologo denso di significato

-hai ragione!- provò sperando che potesse essere una risposta coerente con quello che aveva appena detto

-lo so! Stai da cazzo vestita così, non capisco cosa ti è preso stamattina per uscire conciata a quel modo, sei inguardabile!-brontolò vistosamente capendo che l’amica non l’aveva minimamente ascoltata

-va bene scusa, non ti seguivo, ma non esagerare!!!- ammise finalmente la mora

-oggi sei antipatica! E, quella camicia, fa veramente schifo!- sbottò la bionda ripensando anche al comportamento tenuto a lezione

-scusami, di nuovo, ora sono tutta per te!- disse dopo aver bevuto -cosa c’è che ti turba?- le chiese incoraggiandola con gesti

-a parte che, non mi capacito del fatto che il bel Giovanni Giusti ancora non mi consideri?- brontolò per cominciare -non capisco perché ci abbiano tenuto nascosta la presenza delle sorelle?- aggiunse sottovoce

-forse non pensavano fosse rilevante…oppure, veramente le due sventurate non vogliono avere questa pubblicità o cosa più probabile…non siamo presentabili, come mi hai appena suggerito!!!- sussurrò all’orecchio dell’amica -se non sei convinta prova a chiederlo a Satrsky e Hutch che sono in arrivo ad ore nove!- indicò i ragazzi lungo il corridoio

-ho di meglio, devo trovare Anna!!!- spiegò dileguandosi lasciando l’altra a chiedersi chi fosse la poveretta

-tutta sola?- domandò curioso Giovanni non vedendo l’appendice che di solito era con lei

-perché, non ti basto?- gli sussurrò la mora all’orecchio facendolo sorridere, mentre l’altro alzava un sopracciglio non capendo la complicità che si era creata tra loro

-scusate!!!- bofonchiò tossicchiando per attirare l’attenzione venendo bellamente ignorato dai due che nel frattempo si erano abbracciati per salutarsi

-a questo punto, oltre alle sue ammiratrici ad odiarmi, ci saranno pure le tue…- scherzò la ragazza allontanandosi e guardando il gruppetto di ragazze che da sempre seguiva i due

-vai serena, sono poche!- rispose acido Piergiorgio

-non è fastidioso avere sempre la coda?- chiese poi a Giovanni sorvolando per il momento la battuta dell’altro

-si fa l’abitudine a tutto…- rispose guardandosi in giro divertito

-e tu, Pier…yogurt…Barbieri, come mai così dolce oggi?- rise Tiziana guardando Giovanni

-voi due non mi piacete…- ammise alla fine -la gemella diversa dove è scappata?- chiese poi cercando di svicolare da quell’argomento

-ha rinominato tale Anna ed è fuggita, come stamattina! Sarà un nome in codice?- spiegò allargando le braccia -credo si ossessionata dal fatto di non conoscere le vostre sorelle!!!- finì la frase quando vide arrivare Achille Catena che le faceva strane smorfie, alle quali lei sorrise capendo dove volesse arrivare

-cosa vuole anche quello?- domandò Piergiorgio riferendosi al piccoletto

-ce l’ha con me!- rispose, poi, guardandolo negli occhi e avvicinandosi lentamente con un dito puntato nel suo petto

-sei geloso marcio- affermò convinta tornando sull’argomento

-di te?- la guardò schifato spostandole il dito

-no, di quella là che ti sta mangiando con gli occhi!- scherzò indicando una ragazza che lo stava guardando con aria da serial killer, mentre la campanella ricordava loro che avevano ancora qualche lezione prima di fuggire

 

 

Le ultime ore furono terribili come al solito, e la situazione peggiorò quando la professoressa Del Noce, signora di bellissimo aspetto ma, altrettanto crudele, stabilì un compito in classe di matematica per le prime due ore del venerdì seguente. A quella tragica notizia il povero neurone cominciò a cantare…vivo o morto x vivo o morto x vivo morto, vivo morto, vivo morto x…

Tiziana presa da un attacco di panico con largo anticipo, si rifugiò in bagno per sciacquarsi il viso e meditare una soluzione a quel terribile evento, la matematica era sempre stata la sua bestia nera, in più in quel periodo non l’aveva studiata tanto, decise che si sarebbe messa sotto dal pomeriggio stesso, per cercare di recuperare, anche perché di tempo gliene rimaneva ben poco.

Tornata in classe soddisfatta delle sue conclusioni, si mise ad ascoltare quella pazza che si ritrovava come compagna di banco, il loro chiacchierare amorevolmente fu bruscamente interrotto dalla signora Del Noce che pensò di chiamare Eleonora alla lavagna a risolvere un esercizio, l’altra spaventatasi di poter ricevere lo stesso trattamento cominciò a seguire come non aveva fatto da un mese a quel giorno.

 

 

Una volta suonata l’ultima campanella, le ragazze uscirono commentando l’ottimo voto preso dalla bionda mentre si recavano lentamente ai motorini

-non mi hai ancora detto chi è questa Anna?- chiese Tiziana sollevata d’aver scampato un brutto voto anche per quel giorno

-è una simpatica ragazzina innamorata follemente del mitico Piergiorgio Barbieri….- iniziò a spiegare -alla quale voglio chiedere se ha idea di chi siano le sorelle!-

-ma, cosa te ne frega di conoscere quelle due, già avranno dei grossi problemi esistenziali ad avere Bo e Luke come fratelli, in più non so secondo quale delirio, hanno scelto pure lo steso liceo, non credi di doverle lasciare in pace e non aggiungerti tu ai loro incubi?- domandò arrivata al motorino

-ti sei data ai telefilm anni settanta?- chiese a sua volta -sono solo curiosa di vederle, mi presenterò solo una volta che sarò la fidanzata di Giovanni Giusti…-cominciò a ridere e a guardarsi attorno in cerca di qualcuno

-se cerchi Magnum e Higgins, ritarderanno un po’, avevano un test di non mi ricordo cosa l’ultima ora!- spiegò Tiziana

-in realtà cercavo la mia amichetta barra spia, anche se Piergiorgio…P.I…. Barbieri mi serve pure lui!- ammise lasciando la mora interdetta -Anna mi cerca le sorelle, io le presento il fratello!! Non fa una piega!!!- disse guardandola convinta -eccola arrivata finalmente!- sorrise ad una biondina in avvicinamento

-Tiziana, finalmente, ti presento la mia complice…Anna!- la mora le allungò la mano notando che la ragazzina fosse veramente molto carina, era alta e magra, con un viso incorniciato da una cascata di boccoli biondi, gli occhi grandi e scuri, le ricordava vagamente Candy Candy.

-piacere mio, sei tu la famosa amica di Piergiorgio!!!- rispose timorosa alla stretta di mano

-se, con famosa, intendi la più odiata del Liceo, sì, sono proprio io!!- ammise la mora controllando lo stato delle masse ovariche che si era messo a seguire pure loro nella speranza di vedere i due ragazzi

-stai sopravvivendo abbastanza bene, però!- fece notare la nuova arrivata avvicinandosi timidamente al motorino nero di Tiziana -intanto quei due fustacchioni sono sempre con voi!!! E le tipe lì dietro si rodono!-

-farei a meno della loro costante presenza!!! Di ambo, ovviamente!- ammise vedendoli arrivare -toh, è il tuo momento di gloria! Ho dimenticato una cosa in classe, arrivo!- disse prima di correre verso l’entrata dell’edificio

 

Al loro arrivo si trovarono davanti una ragazzina molto carina seduta sul motorino di Tiziana

-direi che col cambio ci abbiamo guadagnato!- ammiccò immediatamente Piergiorgio facendola arrossire leggermente -piacere- disse allungandole la mano

-tutto mio!- rispose facendoli sorridere entrambi

-e questo è Giovanni- presentò Eleonora

-come mai è fuggita come un tornado?- chiese il biondo facendo alzare un sopracciglio all’unisono sia all’amico che ad Eleonora

-dimenticato cose!- lo liquidò telegrafica la bionda mentre Piergiorgio continuava a parlare con la ragazzina

-quindi sei in prima?- chiese curioso -hai ancora una lunga strada…-

-sei minaccioso…così la spaventi!- lo prese in giro Giovanni sorridendo allegramente

-macchè, la prenderò sotto la mia ala…- aggiunse abbracciandola e facendola arrossire mentre Tiziana faceva ritorno con in mano il libro di matematica, non le sembrava un buon inizio per i suoi propositi, dimenticarlo in classe

-ora anche tu avrai il tuo bel numero d’oche odianti!- rise Eleonora guardando il gruppetto di ragazze che era rimasto pietrificato da quella scena

-adesso che li hai conosciuti, puoi tranquillamente ammettere che la loro fama è eccessiva?!- domandò alla nuova arrivata mettendola leggermente in imbarazzo

-preoccupata di non essere più l’unica?- le chiese il moro guardando la ragazza che teneva abbracciata

-a dire il vero sarebbe un sollievo!!!- disse ma le suonò poco convinto

 

 

Anna sarebbe rimasta in quella posizione per il resto della vita, ma si rese conto di aver già perso due autobus e il pensiero di aspettare quello dopo o peggio di farsela a piedi non l’allettava più di tanto

-devi andare, hai fretta?- le chiese Piergiorgio che aveva notato come stava guardando l’orologio perplessa

-credo di aver già perso tutti i mezzi possibili…- ammise abbassando il capo

-dov’è il problema, ti porto io!- disse lasciando gli altri senza parole per qualche secondo

-Pier…taxi…Barbieri…vorrei solo ricordarti che è minorenne!- lo redarguì Tiziana con sguardo minatorio

-sei preoccupata?- domandò lui fissandola negli occhi

-per lei!- rispose secca mentre gli altri osservavano in silenzio questo strano scambio di battute

-la tratterò bene!- sorrise ad Anna che aveva perso la sua sicurezza e stava arrossendo violentemente

-ne sono sicura!- concluse la mora avvicinandosi nuovamente al suo mezzo

-scusate se sono ancora presente!- disse ad un certo punto timidamente la ragazzina

-questa piccoletta mi piace!- aggiunse Piergiorgio sottolineando la parola piccoletta per farsi sentire da Tiziana che non li stava più degnando di uno sguardo

-sembrano due fidanzati colti da una crisi di gelosia furente!- sussurrò Eleonora all’orecchio di Giovanni cogliendo l’attimo per inalare il suo profumo, anche se nei suoi pensieri si vedeva stringergli il collo e baciarlo con foga

-stavo pensando la stessa cosa!- ammise lui guardandola negli occhi

-voi due, pensate ai fatti vostri!- li zittì immediatamente Tiziana, intuendo il succo del loro dialogo, facendoli preoccupare per tutta quella cattiveria

-credo che abbia un udito come Jaime Sommers!!!- rise Eleonora per rimanere in tema telefilm

-la donna bionica?- chiese lui ridendo

-bene, allora, se la turbata laggiù, ci dà il permesso, noi andremmo!- alzò leggermente il tono della voce per farsi sentire dalla mora che si stava mettendo il casco

-turbata, tua sorella!- urlò forse eccessivamente prima di mettere in moto e partire…sono stai giorni che han lasciato il segno e stare al mondo è già di più un impegno…

-sorella! Oh cavolo!- sbuffò Eleonora mentre anche gli altri due si stavano dirigendo allo scooter di Piergiorgio

-cosa ti casca ora?- le chiese Giovanni

-tutto sto casino, perché ero curiosa di vedere le vostre sorelle!!- ammise

-bastava chiederlo- rispose allungando il collo in cerca di qualcuno -temo che per oggi sia tardi, saranno già andate a casa!-

-veramente, me le indicheresti?- chiese stupita, chissà perché si era messa in testa che non volessero presentargliele

-anche conoscere se vuoi!!!- ammise serenamente -puoi passare a trovarmi un pomeriggio a casa, di solito sono sempre tutte e due da noi a studiare!- aveva trovato un modo per invitarla

-volentieri allora, uno di questi giorni passerò- disse cercando di non fare notare che avrebbe voluto saltare di gioia e appuntandosi mentalmente di chiamare quella squilibrata d’amica per aggiornarla

 

 

Il pomeriggio Tiziana era parecchio nervosa, neanche l’ozio assoluto sul divano in compagnia di una vaschetta di gelato solo cioccolato, aveva migliorato l’umore, per non parlare dei sensi di colpa per non aver cominciato a mettersi in pari con la matematica. Non doveva neanche pensare ad Ettore da quando sua madre aveva trovato un’ottima babysitter, si convinse ad alzarsi da quella che era diventata una cuccia, decisa ad uscire per schiarirsi le idee e per spiegarsi tutto quel malumore.

Ormai sulla soglia di casa, ricevette una telefonata da Eleonora che era invece tutta frizzante e farneticava di sorelle, case, inviti. Non capendo nulla le propose di vedersi per farsi raccontare nel dettaglio l’accaduto, magari ascoltando le avventure di Eleonora, il suo umore sarebbe migliorato.

Si diedero appuntamento in un bar del centro, lo stesso in cui aveva fatto colazione con Piergiorgio la mattina di qualche giorno prima.

Arrivarono insieme e si sedettero nel dehors, il sole permetteva ancora per qualche giorno di stare all’aperto, ordinarono un cappuccino ed un succo

-sono sconvolta!!!- iniziò Eleonora convinta

-anche io- rispose schifata l’amica

-veramente, non ci posso credere…- continuò sorridendo

-s’è per quello nemmeno io!!!- ringhiò Tiziana non capendo i sorrisi dell’altra

-ma, ti rendi conto????!!!- chiese sempre più eccitata

-certo che sì…è follia!!!- rispose convinta

-oddio, follia mi sembra eccessivo…- riprese Eleonora

-beh sì, in effetti, da lui ci si può aspettare di tutto!!!!- cercò di spiegarsi Tiziana

-guardami, ho l’ansia…- spiegò facendo vedere il finto tremore ad una mano

-sempre esagerata!!!- la ridimensionò la mora

-e, ora, come mi comporto?- chiese lasciando per un secondo l’amica interrogativa

-come al solito- le rispose però convinta

-e, quando vado?- chiese subito dopo facendo a quel punto sospettare a Tiziana che non stessero parlando della stessa cosa

-dove?- domandò, infatti, timidamente incassando la testa tra le spalle temendo il peggio

-come dove????- urlò la bionda -da Giovanni!!!!- spiegò vedendola ancora confusa -di cosa stavi parlando…tu?- chiese poi assottigliando gli occhi curiosa

-n…niente?!?- provò ma, risuonò più come una domanda

-parla!!!- la minacciò con la cannuccia del suo succo

-ma, no, veramente…niente!!!- sapeva che se non si faceva venire in mente qualcosa nell’immediato quella baggianata non avrebbe retto per molto -prima raccontami di Giovanni, dai, poi ti dico!!!- sperava che facendola parlare del ragazzo, si sarebbe presto dimenticata

-il bel Giovanni Giusti, oggi, con una scusa qualunque, mi ha invitato a casa sua!!!- disse soddisfatta sorridendo in maniera ebete dimenticando la storia delle sorelle

-evvai!!- simulò un eccessivo entusiasmo -sono contentissima, allora, quando pensi di approfittarne?- continuò ad un tono non suo

-non so, forse conviene battere il ferro finché e caldo…chessò domani…?- chiese quasi timidamente

-ehy, grande, sì, certo, cogli l’attimo…come diceva quello!!!- esultò Tiziana battendo mani

-quello, era Orazio, e tu mi sembri sciroccata…- le segò le gambe Eleonora -e se era un vile metodo per non tornare sull’argomento a cui ti riferivi prima…beh, è stato inutile…parla!- la minacciò nuovamente con la cannuccia

-va bene- iniziò mesta il discorso -mi riferivo a Pier…latin lover…Barbieri ed al suo comportamento con Candy- a quel punto era pronta a sentirsi dire di tutto tanto che chiuse un attimo gli occhi ma, non ricevendo insulti o simili li aprì per vedere se l’amica era ancora di fronte a lei, c’era e stava sorridendo -cosa hai da ridere?- le chiese un po’ infastidita

-ho capito di essere un genio…- ammise serissima lasciando l’altra allibita

-ah sì?- chiese infatti

-questo è amore!!!- gridò forse troppo forte per i gusti di Tiziana che non sospettava di avere il soggetto dietro alla schiena -e tu prima o poi, dovrai ammetterlo…almeno con me…e ricordati…le amiche si accorgono di tutto…prima!- le sussurrò poi

-chi ama chi?- voce che fece sobbalzare la mora dallo spavento mentre guardava preoccupata l’amica

 

 

 

Ed eccoci nuovamente qui, e nuovamente ringrazio Chiara e tutti voi che state aumentando di giorno in giorno

 

Eky_87: ciao, in effetti la povera Tizzy vive con Luciano in testa…ma c’è di peggio in fondo! Sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo…e solitamente aggiorno una volta alla settimana!!! Baci

 

SCD71001: che nick complicato!!! Non finirò mai di ringraziare Chiara! Grazie

 

Nicoletta2: l’idea delle Charlie’s angels mi alletta…vai tranquilla che il caro Filippo (l’ex) prima o poi si ripresenterà…i prof a me mandavano in bagno in punizione…non capivano che in realtà mi facevano un piacere…ero discolissima al liceo…baci e basta pioggia!

 

Vampistrella: tutti d’un fiato??? Complimenti per la resistenza!!!Gio prima o poi…ormai più prima che poi si darà una mossa…deve solo trovare il momento giusto…le congiunzioni astrali…e una spinta!Anna non farà tanti danni…grazie e alla prossima

 

Freeze: l’ho letta tanto tempo fa quella storia e l’ho amata!!! Per Titti ho preso in prestito il carattere di due amiche e l’ho fuso insieme…ma non diciamoglielo che poi mi si offendono! Ovviamente si evolverà…la storia di per sé è banale e segue un iter classico…

 

Le nanerottole: tutto sto fermento è colpa vostra…lo sapete vero???resoconto dettagliato e preciso della storia…cara la mia agente e socia…grazie ancora di tutto, soprattutto di esistere..bacioni

 

Black_shadow: amo Ligabue e ho appena comprato il biglietto per il concerto…e non vedo l’ora, mi tocca aspettare settembre…intanto…l’ascolto, grazie mille

 

Brennan: i finali devono lasciarti un po’ così in sospeso…alla prossima

 

4lb1c0cc4: per le citazioni, grazie, ma mi vengono in automatico, sarà che quando parlo con quella squinternata della mia migliore amica andiamo avanti per citazioni…non solo del liga però…e chi ci sente…beh…hanno pensato in tanti ad internarci! Grazie

 

Marty94: ciao Marti, ho piacere che sti quattro tiretti ti piacciano…la Titti è un po’ rude ma in fondo è buona, Piercoso sottosotto ha un cuore, Giovanni ed Eleonora se riusciranno ami a dichiararsi formeranno una bella coppia…credo!! Grazie mille

 

MalyCullen:il povero Giovanni in fondo è un timidone e lei le piace un sacco quindi deve cercare il momento ideale…Pier..tordo…è un po’ lento a capire le cose…ma, confidiamo in lui.

Spero che con la scuola sia tutto a posto!!bei tempi quelli del liceo!!!!come parlo da anziana…grazie di tutto! Un bacio

 

Zsusy93: il piacere è tutto mio e sono felice che il branco di matti ti stia simpatico!!! Alla prossima

 

 

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Capitolo 11

Capitolo 11

 

 

-niente che t’interessi- riuscì a rispondergli, intanto Piergiorgio si era già preso una sedia per mettersi al tavolino con le due

-e se volessimo parlare di cose da donne?- chiese Tiziana irritata dalla sua presenza

-non è successo niente, ho fatto il bravo!- le sorrise malizioso guardandola con affetto e facendola infuriare

-ripeto, che non m’interessa con chi tela fai!!!- ringhiò al moro che intanto se la rideva di gusto ed Eleonora osservava la scena sempre più convinta delle sue idee

-sono abbastanza preparato nei discorsi da donna!- ammise sempre sorridendo

-allora Eleonora, dicevo, l’ultima volta che ho fatto la ceretta, ho usato una cera a caldo…- provò a smontare quel ghigno che continuava ad avere in faccia

-dai, io solitamente la faccio a freddo…- spiegò l’altra poco convinta

-un cappuccino- ordinò il ragazzo al cameriere che era appena apparso vanificando così l’impresa della mora di scoraggiarlo a rimanere lì con loro

-seriamente, non hai fatto il cretino con Anna?- chiese a quel punto Eleonora immaginando che l’amica avrebbe voluto saperlo

-se fai così però, non se ne andrà mai…- la sgridò la mora

-sono stato un vero gentleman…non l’ho sfiorata neanche con un dito!- rispose seriamente guardando Tiziana che cercava d’ignorarlo in tutti i modi possibili

-povera Candy, ora sarà là a piangere con Kleen, disperata!- lo sgridò Tiziana

-sei ben strana, prima mi dici di non farci niente, poi ti arrabbi se faccio il bravo!- sbuffò lui sempre guardandola

-veramente stavo solo pensando alla piccolina!!!- sottolineò l’ultima parola

-…eh beh…scusate se esisto…- bofonchiò Eleonora per cercare di farli smettere

-tu, non studi mai? Che sei sempre in giro!- gli chiese Tiziana

-come ti ho già detto, sono bravino a scuola! Poi, potrei dire lo stesso di te!!!- spiegò il moro

-accidenti…è vero…matematica…ahhahah- sbraitò guardando l’amica -tu!!!- la indicò con l’indice spianato -giovedì pomeriggio, mi servi…ho bisogno di aiuto per il compito!! Ti prego…-la guardò supplicante

-mi spiace, ha bisogno di me anche il mio dentista!- ammise sorridendo facendosi venire una malsana idea in testa

-sposta l’appuntamento!!!- le sembrava un'ottima soluzione

-non posso, l’ho già fatto tre volte e mia madre è pronta a torture fisiche se ci riprovo!- cercò di essere il più chiaro possibile

-da sola non ce la farò mai- piagnucolò cercando di impietosirla ma l’amica guardava il ragazzo sorridendo pronta ad incitarlo

-vuoi una mano?- chiese finalmente lui

-grazie!- rispose Eleonora che non sperava più in quella proposta

-ehm, scusate…forse dovrei rispondere io!!!- significò Tiziana facendoli voltare verso di lei entrambi

-quindi?- chiese la bionda

-quindi?- chiese anche il ragazzo

-anche no!- rispose

-tu hai bisogno perché di matematica sei una frana, io intanto ripasso, prendiamo due piccioni con una fava!!!- spiegò Piergiorgio il ragionamento che, in effetti, non faceva una piega -casa mia o tua?- domandò poi

-veramente non ho ancora accettato!- prese tempo

-chi tace acconsente!- la zittì l’amica felice di farli stare assieme un pomeriggio

-casa mia- si decise ad accettare -subito dopo mangiato, così prima cominciamo, prima finiamo!- chiarì

-ai suoi ordini- la presa in giro mettendosi sull’attenti

-cari, è stato bellissimo passare un pomeriggio con voi, ma ora devo proprio andare- si alzò Eleonora con fare teatrale -vuoi un passaggio?- chiese poi rivolta all’amica

-no! La porto io!- rispose Piergiorgio al suo posto

-posso andare anche a piedi!- disse giusto per contraddirlo quando in realtà non ne aveva molta voglia

Dopo pochi minuti si alzò tendendole la mano, lei leggermente titubante la prese e sempre senza staccarsi si avviarono allo scooter, Tiziana ogni tanto guardava le loro mani incrociate sorridendo, partirono senza parlare e poco dopo arrivarono davanti a casa della ragazza, il sole era ormai tramontato e la luce stava calando. Scesero entrambi dalla moto, lei gli porse il casco che fu rimesso al suo posto sotto la sella, lui intanto aveva appoggiato al manubrio il suo.

-a domani, allora- lo salutò lei allontanandosi

-non mi ringrazi?- chiese Piergiorgio afferrandola per un polso

-grazie- rispose mentre lui l’attirava ancora più vicino

-per bene- le sussurrò vicinissimo al viso

-grazie di cuore- obbedì sottovoce pure lei -è abbastanza così?- domandò poi continuando a perdersi nei suoi occhi

-assolutamente no!- disse subito prima di baciarla -così è molto meglio- aggiunse ancora attaccato alle sue labbra -e, mi raccomando, risistema il contatore!-

-se è quello che ti preoccupa…- si allontanò salutandolo con la mano alzata senza voltarsi fino alla porta canticchiando allegramente…la linea sottile fra baciare e mangiare…

Una volta entrata si appoggiò con tutta la schiena per riprendere fiato e per riprendersi lei soprattutto, pensando preoccupata al pomeriggio che avrebbero passato da soli ma, si tranquillizzò ricordando che dovevano studiare.

 

 

 

Il mattino seguente Tiziana arrivò a scuola assieme ad Eleonora che sembrava più turbata del solito, non era frizzante come tutte le altre mattine, anzi era piuttosto assonnata

-ti trovo a pezzi, cos’hai combinato stanotte?- le chiese Tiziana appena si tolse il casco

-ho pensato al mio incontro di oggi pomeriggio con Giovanni Giusti!!!- ammise distrutta -e ogni volta che mi facevo un film…si tramutava in horror…non so come comportarmi?- spiegò alla fine

-certe cose non le puoi pianificare, se deve accadere…accadrà!!- si complimentò con se stessa per la fiera delle banalità che le stavano uscendo dalla bocca -oppure…ti vesti tutta porcona e lo seduci!!!!- aggiunse sbellicandosi dalle risate

-cosa c’è da ridere?- domandò la bionda incupendosi

-ti immaginavo andare a casa sua con un impermeabile e…sotto niente!!!- ammiccò cercando di rimanere seria

-farei la mia figura!!!- commentò

-non per sminuire il tuo penoso problema con l’appuntamento di oggi, però, tornando alle cose serie…- iniziò facendo già alterare Eleonora che stava per ribattere, ma Tiziana la fermò con un gesto della mano -oggi a ricreazione scatta il piano RAPPAF!!!- concluse gesticolando

-e…di grazia…che diamine sarebbe?- in un crescendo di volume e aggressività

-come? Non ricordi?- chiese sconvolta

-probabilmente secondo i miei parametri non è una cosa importante!!!- ringhiò decisa guardandola in cagnesco

-a cuccia giovane! Sistemato questo, per tutto il resto della giornata prometto che parleremo solo di Giovanni!!! Si tratta del piano per Riuscire A Portare Piergiorgio Alla Festa!- spiegò l’acronimo

-va bene, me lo ricordo ora!- disse scocciata

 

 

Per le prime ore Eleonora era stata intrattabile, pareva preda di continue scosse elettriche, tanto che Tiziana l’aveva lasciata sfogare annuendo semplicemente a tutto quello che diceva.

A ricreazione si ritrovarono tutti al solito posto, assieme alle adoranti e ad Anna che gravitava in zona seguita da delle amiche, probabilmente per convincere loro che li conosceva veramente e che non si era inventata tutto.

Dopo la prima gentile gomitata che la bionda ricevette, si ricordò del discorso che aveva studiato

-allora andiamo tutti alla festa di Achille, vero?- risultò convincente come un condannato a morte in vena di battute

-noooo, che palle, lo sai che le odio!!!- Tiziana seguì perfettamente il copione

-ne ho sentito parlare….ma, non m’interessa più di tanto- Piergiorgio gelò tutti che lo guardarono sconvolti

-come? Sarà divertente!!!!- provò ad entusiasmarlo Giovanni

-dai, ci andiamo tutti insieme!!- si svegliò pure Eleonora

-vedremo!- commentò infine il moro

A quel punto Eleonora lanciò la seconda gomitata all’amica, che si avvicinò al biondino e portandolo leggermente in disparte

-posso passare oggi?- chiese nella maniera più dolce che le riuscisse

-quando vuoi!- allargò il sorriso che gli era comparso quando lei gli si era avvicinata

 

Durante le ultime ore della mattinata Tiziana ricevette un messaggio da Giovanni che la invitava o meglio la supplicava di pranzare insieme, e si diedero appuntamento al McDonald’s vicino alla scuola

-con chi è che messaggi sempre?- le chiese quella curiosa della vicina di banco

-mia madre!- fu l’unica risposta sensata che le venne in mente e fortunatamente la bionda non approfondì

Uscirono tardissimo dall’edificio perché Eleonora era in piena crisi esistenziale con punte di demenza mai raggiunte fino a quel momento

-datti una calmata…ho sempre la valeriana in borsa…oppure passo alle maniere forti…vuoi due schiaffi?- chiese cercando di farla sorridere e distrarla -se prendi così il primo appuntamento, la prima volta che farete sesso?- domandò

-sesso?- chiese turbata -prima del matrimonio….giammai!!!- aggiunse altezzosa

-oppalà, questa è una notiziona!- la prese in giro la mora

-falsa!- la calmò immediatamente

-per quanto riguarda la festa…cosa mi potrà mai fare quel nano di Achille Catena se Pier…stronzo…Barbieri non presenzierà?- chiese all’amica per distrarla dal suo pensiero fisso

-ah…beh…ecco….- blaterò sconclusionata con il terrore negli occhi

-fanno parte delle tue turbe per oggi pomeriggio? O devi dirmi qualcosa che non so?- domandò la mora convinta che l’amica fosse veramente rintronata per via dell’appuntamento

-la seconda…temo- disse sottovoce

-racconta…amica!- dal tono aveva capito che non dovevano essere buone notizie

-forse…per puro caso, può essere che Achille abbia nelle sue mani, la foto in cui tu e il bel moro siete carini e coccolosi sul divano…- ammise temendo punizioni corporali

-per caso, ovviamente!!!!- disse quando ormai erano vicine al parcheggio -là dai motorini ci sono Brandon e Dylan, te la senti?- domandò Tiziana mentre meditava vendetta

-certo!- le rispose convinta

-Pier…una al giorno…Barbieri, è un po’ che non ti vedo frequentare signorine dalla bionda chioma?- cercò di incentrare la conversazione sul ragazzo per non fare vedere quanto fosse agitata l’amica

-perché non sai dove passo i pomeriggi?- rispose pacato

-veramente ieri eri con noi, purtroppo, aggiungerei!- lo incalzò

-cos’è vi ho rovinato la piazza?- domandò guardandole con il sorriso

-anche la reputazione, se è per quello!- continuò a provocarlo Tiziana

-quando ti ho portato a casa, mi sembravi contenta!!!- le mostrò uno dei suoi migliori ghigni

-ancora?- chiese Eleonora che si era purtroppo ripresa dal training autogeno ed aveva capito a cosa si riferisse il moro

-come sempre la vostra compagnia è gradevole ma, è tardi e mamma mi aspetta!!!- salutò la compagnia Tiziana accendendo il motorino e sfrecciando via

-allora a dopo- Giovanni salutò Eleonora strizzandole un occhio

-ti vedi con lui?- chiese Piergiorgio che sembrava scocciato dal fatto di non saperlo

-a dire il vero passo da casa sua per conoscere sua sorella- spiegò sperando di essere stata esaustiva

-salutami anche la mia allora, ultimamente vive là!- le sorrise il moro prima di raggiungere il suo scooter

 

 

Tiziana e Giovanni si ritrovarono poco dopo al posto prestabilito, si sedettero vicino alla vetrata e ordinarono hamburger per un reggimento

-noto con piacere che non sei una di quelle che si preoccupano per la linea!- le disse il ragazzo sorridendo

-ti sembro il tipo?- chiese lei ridendo prima di addentare il suo panino

-assolutamente! Infatti, ce ne fossero come te!!!- la fece leggermente arrossire

-guarda che devi adulare l’altra, non me!!!- lo prese in giro

-lo so, ma con te mi viene più facile…- ammise sorridendo, e in quel momento Tiziana si accorse di quanto quel ragazzo fosse bello, aveva questi capelli leggermente mossi che gli ricadevano sul viso e due occhi bellissimi nocciola che con la luce del sole brillavano ancora di più

-forse perché non sei coinvolto!!!- rise la mora continuando a fissarlo negli occhi -posso farti una domanda?- chiese poi e il ragazzo annuì col capo trangugiando l’hamburger -la mia fonte, mi aveva detto che anche tu, come Pier…non me ne sfugge una…Barbieri, avevi una certa reputazione…- la prese da molto lontano

-quindi?- cercò, infatti, di arrivare al dunque

-se con tutte ci metti tutto sto tempo…hai cominciato all’asilo per avere dei numeri da star dietro a quella macchina da guerra!!!!- disse finalmente

-non ero coinvolto!!- spiegò semplicemente -eppoi facevano tutte loro…-

-ah, donne con iniziativa…capisco!!- rise finendo le sue patatine -posso?- chiese prendendo quelle del ragazzo

 

 

Piergiorgio era corso a casa perché lo aspettava una bellissima sorpresa, il padre quella mattina era andato a ritirargli la macchina dal concessionario e lui non vedeva l’ora di provarla.

Non entrò nemmeno in casa per pranzare, salì immediatamente sulla sua fiammante auto nuova e partì per provarla, era deciso a fare un giretto per poi chiamare Giovanni e farlo morire d’invidia, quando però passò davanti al McDonald’s il suo umore peggiorò, vide Tiziana e il suo amico che ridevano soli ad un tavolino, preso da una rabbia che non seppe ben spiegarsi nemmeno lui, decise di chiamare subito il biondo

-Gio, dove sei?- chiese subito appena l’altro rispose

-in giro- rimase sul vago facendo arrabbiare Piergiorgio che li vedeva da dove aveva parcheggiato

-volevo farti vedere una cosa!- disse per incuriosirlo

-tra dieci minuti sono a casa, e, ho bisogno di parlarti!- chiuse la telefonata e il moro era sicurissimo che l’amico volesse dirgli della sua tresca con Tiziana, ripartì sgommando diretto a casa del biondo con un umore pessimo.

 

 

Giovanni comunicò poi alla ragazza il suo appuntamento con Piergiorgio

-ricordati di andare anche a casa!!! Sennò lei là chi la sente se arriva e non ti trova!!!- lo prese in giro

-farò in fretta, ha detto che mi deve far vedere una cosa….- spiegò alzandosi, salutandola e ringraziandola con un abbraccio

 

Il ragazzo si diresse in fretta verso casa e quando arrivò, trovò l’amico appoggiato ad una nuovissima Mini azzurra

-è arrivata! È fantastica!- urlò ancor prima di scendere dallo scooter

-già- disse sorridendo sotto i baffi il moro

-che entusiasmo- disse ironico -facciamo un giro?- chiese poi

-sali- telegrafico

-è bellissima, guarda, posso spingere questo?- sembrava un bambino in sala giochi

-basta che non rompi niente!- lo sgridò Piergiorgio

-devo parlarti- si fece serio Giovanni

-comincia- rispose l’amico immaginando l’argomento

-a dire il vero volevo chiederti una cosa!- iniziò un po’ titubante -a te interessa Eleonora?- finì fissandolo mentre l’altro guardava la strada

-….Eleonora?- domandò non capendo, tutto si aspettava tranne che una domanda del genere sulla bionda

-hai presente, bionda, occhi azzurri, te la sei pure baciata!!!- spiegò sottolineando l’ultima frase

-nooo!!!- gridò quasi

-no, non l’hai presente o no, non t’interessa?- chiese il biondo non capendo il comportamento dell’amico

-non m’interessa!!!- confermò, adesso aveva capito che all’amico Tiziana non interessava ma, era vero anche il contrario?

 

 

Eleonora come previsto si era barricata in casa dell’amica e non ne voleva sapere di andare da Giovanni, millantando gravi dolori di pancia, strane eruzioni cutanee, e una fastidiosa iper salivazione

-amica, esci da questa casa o giuro che ti ci mando a calci da lui là!- con la gentilezza che la contraddistingueva Tiziana avvertì la bionda -anche perché la sottoscritta deve almeno dare un occhio al libro di matematica!!-

-a quello ci pensa Piergiorgio Barbieri….o hai altre intenzioni???- chiese puntandole l’indice contro

-pensa a te!- rispose lapidaria -e fuori di qui!- la agevolò spingendola alla porta -se vuoi, chiamami dopo!!- aggiunse sorridendole prima di chiudere

Finalmente aveva sistemato i due e si ritrovava da sola con tutte le migliori intenzioni di cominciare un accurato ripasso della matematica, si avviò in camera, recuperò il libro, quaderno, calcolatrice e si mise in cucina pronta ad iniziare. Ma quando il resto del mondo rema contro, è difficile fare ciò che si vuole, infatti, suonò il campanello, chiedendosi se fossero nuovamente i testimoni di Geova o qualche altra setta, andò ad aprire la porta, e vide, in strada appoggiato ad una fiammante macchina azzurra Piergiorgio che le sorrideva facendole cenno di raggiungerlo…e quando canterai la tua canzone la canterai con tutto il tuo volume…

 

 

 

Oggi si muore di caldo…e io non ho l’aria condizionata, questa premessa, per dire che non so se sono riuscita a controllare il tutto…pazienza e perdono!!

Per il resto grazie infinitamente a tutti quelli che sono passati da queste afose zone…

 

Chiara84: benvenuta e grazie…ottima osservatrice e lettrice!!!

 

Squilibri in sciopero: ma siete ambo scioperate o solo una? Bah…cerchiamo di farcene una ragione!!! Non so se riuscirò a sopravvivere…nel caso…avrete una morta sulla coscienza!!!! Ele è bionda naturale…per il resto…ottimo fiuto come sempre…avevo pensato pure io alla famosissima collezione di farfalle ma, come dire, mi sembrava un po’ datato e inflazionato!!! Nana ti verrò a salvare quando ho un attimo!!! Bacioni a presto!

 

SCD71001: ebbene sì è sempre lui che arriva in ogni luogo e in ogni lago…beh noto con piacere che sei gggiovane più o meno come me…io però il liceo me lo ricordo benissimo…mai divertita tanto…meno i miei forse…

 

Marty94: la povera tiziana è leggermente rinco ma presto si darà una bella svegliata!!! Almeno lo spero! Per ele e gio ahimè dovrai aspettare ancora…che sadica che sono!!! Bacioni e grazie

 

Eky_87: ottimo intuito, il giovane pedinatore moro l’ha trovata!!! E sì ci saranno tempi difficili…ma divertenti…in fondo! Un bacio

 

Miley90: …ma grazie…come lasciarsi sfuggire dalle mani un bel moraccione dotato di occhio verde luminoso???? Impossibile per chiunque!! Ciao a presto

 

Freeze: non ho paura di essere banale…è la struttura della storia che lo è! Adesso come puoi aver immaginato ci sarà i vari step: consapevolezza rifiuto rottura...lieto fine! Io adoro il lieto fine e nessuno me lo può togliere!!! Amolà! Anche Eleonora è un po’ lenta nelle sue cose e Pier radar…trova la titti in ogni dove…avrà i poteri…

Grazie di tutto

 

Halfdark4e: ed eccotelo il nuovo…eccezionalmente in anticipo di un giorno sulla tabella di marcia…speriamo bene…ciano

 

SweetCherry: bei tempi…quelli della fine della scuola, ne ho ancora un vago ricordo…mi sa che hai un po’ esagerato coi complimenti, ma ti ringrazio tantissimo, mi si è migliorata un sacco la giornata!!! Continua così….e grazie mille, troppo bbbbuonaaa

 

Vampistrella: anna è finita in mezzo ad un simpatico gruppetto di pazzi!!! Dici che le sorelle non ci saranno? Secondo me sì, invece…ma non vorrei allargarmi!! Tiziana dopo quella simpatica esperienza con l’ex…non è proprio pronta e capace di cogliere i segnali!! Poverina!! Grazie mille

 

Nicoletta2: tu sei molto fortunata, il mio prof d’italiano, noto cantautore del bolognese, tutte le volte che entrava in classe, sbatteva fuori me…era ammmore!! Pensa che l’ho rivisto ieri sera e stavo per stirarlo in macchina…sempre perché c’era ammore!!! Bacioni

 

S chan: solo qualche errorino? Sei troppo buona, io se la rileggo sto male…ne vedo a miliardi!!! Si lo so ho un problema coi punti che siano normali esclamativi o interrogativi, sto cercando di curarmi! Scherzi a parte, hai ragione!

Geometrie l’ho letta quando uscì e mi piacque un casino, se trovi somiglianze, ti giuro che non sono volute, ora non vado a rileggerla perché questa è già finita e non vorrei influenzare al correzione!

Mi dispiace molto, ma non è fatto apposta, per i modi di dire, siamo entrambe di Bologna, e il gergo bene o male è quello!!! Grazie mille

 

Black_shadow: invidia!!!! Fammi sapere com’è? Grazie di tutto

 

 

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


Capitolo 12

Capitolo 12

 

 

Eleonora, riuscì a guidare il motorino così da raggiungere casa dell’amico, nonostante un leggero tremolio agli arti. Arrivata davanti all’abitazione, dopo cinque o sei mila ripensamenti si decise a suonare il campanello sperando intimamente che non rispondesse nessuno.

Poco dopo però la porta d’ingresso si aprì e le apparve sulla soglia una ragazzina minuta con i capelli castani

-sono Eleonora, un’amica di Giovanni! È in casa?- domandò dopo aver dato le sue generalità, anche se le era balenata l’idea di allungarle la carta d’identità

-certo, entra pure!- la invitò spostandosi dalla porta facendole cenno con la mano

Eleonora molto timidamente entrò guardandosi attorno, l’altra l’accompagnò fino alla cucina, dove al tavolo era seduta una ragazza mora

-prima di tutto, molto piacere, sono Luciana!- le disse allungandole la mano, ora che la osservava meglio, assomigliava molto a Giovanni, certo era più bassa, ma i lineamenti erano indubbiamente gli stessi -e lei è la mia amica Valeria- le presentò la ragazza seduta che si alzò per andarle a stringere la mano

-piacere, a quanto ne so, conosci bene mio fratello!- disse seriamente facendola arrossire

-dritta al dunque!- rispose sovra pensiero Eleonora facendole ridere -comunque, se la somiglianza non inganna e, tuo fratello è Piergiorgio Barbieri, beh, diciamo che abbiamo avuto modo di fare amicizia!- rispose sperando nell’apertura di un buco nero sotto i suoi piedi

-siediti qui con noi, Gio è a fare la doccia- le allungò una seggiola Luciana mentre la bionda era arrivata a pensieri poco casti sul ragazzo e la doccia, decisa però a riprendere il controllo della sua mente chiese alle due, cosa stessero facendo

-il nostro personale incubo…la matematica!- spiegò Valeria mettendosi una mano sulla fronte

-lo so, vi capisco, vorrei dire che con gli anni migliora…ma, mentirei spudoratamente…- spiegò Eleonora dall’alto della sua esperienza -a proposito, com’è tuo fratello a dare ripetizioni?- chiese poi curiosa pensando all’amica Tiziana e al suo corso accelerato

-ne hai bisogno?- domandò preoccupata Luciana voltandosi di scatto verso di lei

-non io…- sorrise maliziosa

-Tiziana?- chiese Valeria che a quel punto doveva essere abbastanza informata sui fatti o almeno su di loro

-esatto, domani pomeriggio avrà una full immersion col bel moro!- spiegò la bionda come se nulla fosse

-è un aguzzino!- ringhiò Valeria -dille che mi dispiace per lei!- aggiunse sorridendo -e comunque, bel moro mi sembra eccessivo!- finì convinta

-non voglio immaginare come sia averlo come fratello, ma non puoi negare che sia belloccio- le disse Eleonora convinta -basta solo vedere il seguito che ha a scuola!- aggiunse

-bisogna anche vedere il livello….- commentò acida Luciana

-sai com’è, da quello che ho capito, non ci deve fare discussioni filosofiche…- aggiunse Valeria

-direi che non ci deve proprio parlare…- terminò Eleonora facendole ridere

-però anche queste…che si fanno trattare…così…- non sapeva come finire la frase, la sorella del ragazzo

-credo siano senzienti! E come direbbe lui, le tratta benissimo ma, non s’innamora mai!- Eleonora si trovò a citare Piergiorgio

-ce ne sarà in giro una che lo farà cascare ai suoi piedi da qualche parte, a questo mondo?- si chiese a voce alta Valeria -e a quel punto ci sarà da divertirsi…- rise sadicamente

-o ci toccherà inventarla…- aggiunse Eleonora che aveva già in mente una scelta

-beh, da parte mia invece, dì a Tiziana che sono contenta che studi con lui…e che tifo per lei…- s’intromise Luciana che sembrava avere letto nel pensiero di Eleonora

-scusate, ma cosa sapete voi due?- chiese a quel punto Eleonora convinta che le due sapessero di più di quanto lei pensasse

-secondo i bookmakers dei bagni, è molto probabile che quei due si bacino, sempre che non sia già successo, probabile che finiscano a letto insieme, meno probabile che si fidanzino!- spiegò Valeria -vuoi sapere a quanto li danno?- chiese poi tirando fuori un taccuino

-assolutamente no! Stavo solo pensando che devo cominciare a frequentare di più i bagni…- disse chiedendosi se su di lei girassero strane scommesse

-vuoi che ti aggiorni sul tuo stato?- ecco che Luciana stava per rispondere alla sua domanda

-meglio di no, non oggi!- spiegò alle ragazze che sembrava non avessero più intenzione di rimettersi a studiare domandandosi, anche se il biondino avesse intenzione di prosciugare l’acquedotto di zona

 

 

 

 

Tiziana sorrise alla vista di Piergiorgio appoggiato alla macchina e si avvicinò per guardarla da vicino

-carina- commentò canticchiando allegramente…ogni passo è una scelta, ogni passo fa l’impronta…

-vuoi venire a fare un giretto?- le chiese gentilmente

-sono la prima?- domandò lei contenta senza neanche sapere perché

-ad essere sincero, no! Ho scaricato Giovanni poco fa!- ammise il moro

-mai che per una volta nella vita riesca ad essere la prima in qualcosa….- si lamentò tra se e se lasciandolo interdetto -comunque, stavo cominciando a studiare matematica…- spiegò poco convinta

-a quella ci penso io domani…- cercò farle cambiare idea prendendole una mano

-non, per sminuirti, potrai anche essere un genio, sono io che non ce la posso fare!!!- disse lei preoccupata per non avere ancora aperto il libro

-ti fidi di me?- la guardò convinto negli occhi

-mi fido di te- lo prese in giro citando Titanic -le ultime parole famose mio caro Jack…poi ti tocca una brutta fine…- aggiunse quando lui la tirò e la cinse per i fianchi avvicinandola pericolosamente al suo corpo

-dove sei stata oggi a pranzo?- le chiese guardandola negli occhi, inchiodandola a sé con un abbraccio

-casa- rispose poco convinta

-riprova!- le disse sfiorandole le labbra con un leggero bacio

-non sono affari tuoi!- si slegò dall’abbraccio non le piaceva quel gioco e non voleva raccontargli di Giovanni -allora, andiamo?- chiese poi rinunciando alla matematica

-sali- le aprì gentilmente lo sportello

-allora se il mio compito dovesse andare male, mando mia madre da te…- cambiò argomento tornando al suo problema imminente, salendo in macchina

-se è carina come te, volentieri!- rise vedendola arrossire leggermente e mettendo in moto

-ti prego anche mia madre no!!! Ti sei già dato da fare con la mia amica…lasciane qualcuna- lo prese in giro

-non ho fatto niente che non faccia anche con te!- spiegò riferendosi alla serata passata con Eleonora

-meglio!- disse solamente

-ti da fastidio che baci altre ragazze?- chiese Piergiorgio rallentando per guardarla

-con loro puoi fare ciò che vuoi, mi sembra di avertelo già detto!- spiegò nuovamente il suo punto di vista

-vuoi che smetta di baciare te?- chiese proprio quando Tiziana ricevette una telefonata dalla madre con quale conversò con gioia della spesa, pur di non dover rispondere alla domanda del ragazzo, anche perché non avrebbe saputo cosa dire

-dove vuole che la porti?- le domandò subito dopo cambiando argomento, tranquillizzandola

-mah, dove non sei già stato con Giovanni!!! Che tipo di percorso avete scelto? Sterrato? Autostrada? Città?-

-con lui ho fatto un mini giretto, aveva fretta…- aggiunse malizioso voltandosi per guardare la sua reazione che non arrivò

-allora va verso l’infinito e oltre…- gli disse sorridendo mentre imboccava la prima via

-parliamo invece, di Giovanni ed Eleonora…- cambiò argomento voltandosi di tanto in tanto per guardarla sistemarsi comoda sul sedile

-a quest’ora…- iniziò controllando il polso vuoto -salvo, imprevisti, dovrebbero essere insieme!- spiegò mentre trafficava con lo sportellino della macchina incrociando le dita sperando che i due non si facessero prendere da strani attacchi di timidezza…le donne lo sanno c’è poco da fare…

-dici che può nascere qualcosa tra i due?- domandò guardandola fermo ad un semaforo

-speriamo…- sospirò la ragazza -mi sono impegnata così tanto…- rise subito dopo…lo sanno da sempre…lo sanno comunque per prime…

-tu?- chiese non capendo il moro

-li ho dovuti ascoltare entrambi…- spiegò e Piergiorgio pensò che forse si riferisse anche al pranzo

-pensa che io credevo che Giovanni si fosse preso una cotta per te…- ammise ridendo

-perché ridi?- chiese arrabbiata -non sarebbe potuto accadere?- continuò assottigliando gli occhi

-oh, beh, certo…- rise rispondendo -in questi giorni vedendovi così intimi, mi ero anche convinto che a te potesse piacere lui…- la buttò lì per vedere la reazione

-che fai mi controlli?- gli chiese sorridendo

-mi assicuro che non frequenti brutta gente!- ammise ridendo il ragazzo

-mah, se non fossi in un periodo di clausura imposta, probabilmente sarebbe anche stato il mio tipo…- spiegò mentendo giusto per farlo irritare, visto che non amava quella sorta di controllo -è molto carino, gentile, poi secondo me deve essere un fidanzato fantastico…- aggiunse entusiasta, guardandolo sempre con la coda dell’occhio, ma il ragazzo a parte un piccolo cenno di chiusura della mandibola, non dava nessun segno di visibile fastidio

-secondo te, io invece, come sarei come fidanzato?- chiese Piergiorgio curioso di sapere cosa lei pensasse a riguardo

-bah! Chi può dirlo! Poiché sostieni di non innamorarti mai…che senso avrebbe fidanzarti?- cercò di spiegarsi -tanto vale continuare a comportarti come fai adesso, cambiandone una ad ogni colpo di tosse- continuò il suo monologo

-e se mai, per sbaglio, dovessi capitolare?- chiese poco convinto pure lui

-con queste premesse…niente di buono!- scherzò Tiziana -però t’immagino come un gelosone che rompe per qualsiasi cosa, uno un po’ peso, ecco!- concluse fiera del suo quadretto poco edificante per lui

-hai una bella opinione di me- rise Piergiorgio guardandola con la coda dell’occhio

-mi attengo ai fatti!- spiegò ridendo

-potrei farti cambiare idea- le disse fissando la strada

-potresti- concluse Tiziana

 

 

 

 

 

Intanto in casa Giusti, di Giovanni nessuna traccia, Eleonora era rimasta a chiacchierare amabilmente con le ragazze, chiedendosi più volte che fine potesse aver fatto il ragazzo, risucchiato dallo scarico della doccia? Fulminato col phon? Aggredito dall’accappatoio? Non riusciva a spiegarsi quello strano comportamento, prima l’invita a casa per conoscere la sorella poi, non si fa vedere.

Ad un certo punto una lampadina le si accese accecandola come un faro da stadio, lui voleva farle conoscere Luciana, non gliene fregava niente di vederla, convinta di questo suo pensiero, doveva a quel punto trovare il modo di andarsene il prima possibile da quella casa.

Al piano superiore intanto, il ragazzo che era uscito dalla doccia da un pezzo guardava l’orologio del cellulare sconsolato, vedendo che ormai si faceva sera, si chiedeva perché la ragazza non fosse passata e non avesse nemmeno telefonato. Probabilmente Eleonora aveva intuito che lui provasse qualcosa per lei e, non ricambiandolo, per non offenderlo, non si era fatta viva.

Decise così di scendere per andare a bere qualcosa ma, quando arrivò sulla soglia della cucina, vide che Eleonora era seduta di spalle e stava amabilmente spettegolando con sua sorella e Valeria, si appoggiò allo stipite della porta per godersi la scena quando Luciana si accorse della sua presenza

-quanto ce ne hai messo per farti una doccia?- chiese accusandolo di essere in un ritardo cosmico

-veramente, sono pulito da un pezzo, se qualcuno mi avesse avvisato che avevo ospiti, sarei sceso prima- la fulminò con lo sguardo rimanendo attaccato alla porta

-non preoccuparti, sono stata in ottima compagnia- disse Eleonora girandosi per guardalo in volto e sorridergli

A questo punto tutti avevano smesso di parlare, Valeria faceva finta di controllare il libro che aveva sul tavolo, ma, in realtà lanciava strane occhiate a Luciana che a sua volta era girata verso l’amica, ma osservava con la coda dell’occhio gli altri due ragazzi, il fratello si era imbalsamato alla porta mentre lei si mordicchiava un labbro guardandosi un piede

Fosse stato per Luciana, sarebbe rimasta ore in cucina per vedere come poteva evolvere la situazione, ma dopo un leggero calcetto ricevuto da parte dell’amica, decise di alzarsi dalla seggiola

-Vale, vieni in camera mia che devo assolutamente farti sentire una canzone che ho appena scaricato!- la invitò a salire sperando che a quel punto i due si arrangiassero

-finalmente una pausa!- la ringraziò la moretta seguendola

 

Giovanni a quel punto prese una bibita dal frigorifero, ne offrì un’altra alla ragazza e si sedette davanti a lei

-contenta di aver conosciuto mia sorella e Valeria?- le chiese sorridendo

-molto simpatiche, non capisco ancora perché vi evitino a scuola, ma ci sarà un’ottima ragione!- spiegò la bionda credendo ormai che i suoi sospetti sull’invito di quel pomeriggio fossero fondati

-ti sta suonando il cellulare!- l’avvisò il ragazzo vedendola immobile

-lo so, sarà mia madre che mi reclama- spiegò pacata senza la minima intenzione di muoversi

-e…non rispondi?- chiese lui non capendo

-no, finché non passa alle minacce!- e poiché, Giovanni sembrava non capire -quelle le manda via messaggio!-

-quindi tra poco te ne devi andare?- le chiese, maledicendosi per aver perso tempo in camera e per non riuscire a chiederle quello che vorrebbe

-se non vuoi che pernotti qui…direi di sì!- ammise sorridendo

-a dormire insieme, siamo collaudati!- disse di punto in bianco facendole andare di traverso la bevanda

-non posso negarlo- stette al gioco quando il primo messaggio arrivò preoccupandola

-è ora?- chiese lui dispiaciuto

-temo di sì, se voglio arrivare viva alla maturità…- spiegò triste mentre lo squillare del cellulare le mise fretta e cominciò ad alzarsi dalla sedia

-ti accompagno- si alzò mestamente pure lui e si diressero verso la porta e lui non era ancora riuscito a chiederle quello che voleva

-vabè ciao, ci vediamo domattina!- lo stava salutando come se dovesse andare al patibolo

-aspetta!- le urlò quando era già al cancello, pronta a salire sul motorino -devo chiederti una cosa!- aggiunse una volta raggiunta

-ti interessa Piergiorgio?- chiese, così come aveva fatto con l’amico

-chi?- lo guardò interrogativa non sapendo se mettersi a ridere o a piangere

-presente Piergiorgio, moro, belloccio, amante delle bionde!- si chiedeva perché dovesse sempre spiegare di chi parlasse

-ho capito chi intendi, non sono scema!- brontolò -non capisco la domanda?-

-semplicemente mi chiedevo se a te lui interessa, visto la serata che avete passato- spiegò il meglio possibile

-ah! No, non sono innamorata di Piergiorgio Barbieri- concluse leggermente scocciata mettendo in moto e partendo verso casa.

 

 

 

I due ragazzi in macchina avevano finito per fare un lunghissimo giro per la città, e quando ormai si era fatto buio, Tiziana aveva chiesto che la riaccompagnasse, arrivati ormai davanti al cancello, Piergiorgio fermò la macchina e si voltò sorridendole

-piaciuto?- le chiese

-da matti, rifacciamolo il prima possibile!- continuò sull’onda

-d’ora in poi potrei venirti a prendere quando usciamo- disse il ragazzo pensando di farle cosa gradita

-molto gentile, ma non vorrei essere d’intralcio a tue eventuali svolte erotiche della serata!- chiarì, non amava dipendere da nessuno, soprattutto da uno che poteva abbandonarla per una mutanda bionda

-giusto!- annuì con la testa

-perché non vuoi andare alla festa del nano unto?- provò nuovamente a tentare di convincerlo

-hai detto che non vieni!- mentì spudoratamente per farla ridere

-in effetti, la cosa ti ha fermato molto spesso!- lo prese in giro

-facciamo un patto, se vai tu, vengo pure io!- spiegò alla ragazza che non capiva -però andiamo con la mia bellissima macchina nuova!- continuò facendo pensare alla ragazza che per ogni cosa dovesse sempre esserci un però, in fondo quello non era poi così infattibile

-affare fatto!- gli diede la mano e lo salutò scendendo -grazie per il giro! La prof di matematica ringrazierà meno…ma, pazienza…- uscì e si diresse verso la porta di casa

-abbi fede!- le disse salutandola con un cenno della mano

 

Eleonora intanto stava tornando a casa basita, non aveva minimente fame, voleva chiamare Tiziana perché potesse aiutarla ad interpretare quel folle pomeriggio, e di fondo era triste.

Arrivò a casa che sua madre era già sul piede di guerra ma vedendola così abbattuta non cominciò neanche la filippica che si era tanto preparata, la ragazza volò praticamente in camera decisa a chiamare l’amica che tanto per cambiare aveva il cellulare staccato, maledicendola e ripromettendosi di urlarle contro appena possibile, scese nuovamente e andò in cucina dalla madre che le chiese il motivo di tutto quel buon umore.

Come risposta ricevette un ringhio dal quale estrapolò la parola “uomini” e decise di non fare più domande, ma la rispedì a cambiarsi per stare in casa.

Mentre Eleonora stava decidendo quale tuta mettersi coccolata dallo stereo ad altissimo volume, le parve di sentire la madre e qualche imprecazione, dopo aver abbassato, capì che la donna stava le urlando di andare a controllare chi aveva suonato e di stare attenta perché aveva sentito che c’erano i testimoni di Geova in giro e loro non avevano tempo da perdere.

Scese nuovamente le scale, pronta ad insultare chiunque fosse dall’altra parte del campanello, aprì la porta quasi scardinandola e guardò con odio, trovò dall’altra parte del cancello Giovanni che la guardava sorridendo, avrebbe voluto urlare anche a lui chiedendogli che cazzo avesse da sorridere ma, si limitò ad aprire e a sentire cos’altro volesse da lei.

-scusa ma, prima ho dimenticato una cosa- le stava dicendo mentre si avvicinava

-dimmi pure- rispose lei ancora alterata, pensando che se si era dimenticato di dirle che di lei non gliene fregava niente l’avrebbe ucciso e seppellito sotto le rose di sua madre, ma lui non parlò si avvicinò ancora, le prese il viso tra le mani e la baciò

Quando si staccarono, lei lo guardò sorridendo

-argomento interessante, possiamo approfondire?- chiese e Giovanni non se lo fece ripetere due volte

 

 

 

Buongiorno, e grazie ancora a tutti quelli che passano di qui leggendo e commentando ma anche solo leggendo…visti i tempi ristretti prima delle ferie…le mie…ho deciso di postare prima per potere finirla in tempo e non portare sta storia in vacanza con me…che già siamo in un certo numero!!!

 

 

Nicoletta2: tornata agli splendori di un tempo…ultimamente mi battevi un po’ la fiacca…colpa del vicino mutandato? Il mio personal maniac…ieri mi ha detto che la vita e breve (è un ottimista!) e che d’ora in poi farà tutto quello che gli va…tipo saltarmi addosso la prossima volta che mi vede…aiutoooooo!!! Tornando a noi…c’eri quasi, Giovanni, non ha infornato torte di mele ma se n’è stato rintanato in camera a fare non so bene cosa…e non voglio saperlo.

E detto tra noi Dan mi sta un po’ scassando…ma, sono testona e lo finirò!!! Baci

 

 

Lily D G: bene, grazie di essere passata da queste parti….io aspetto con la mia amica ansia il 4 settembre per andare al concerto di Ligabue!!! Grazie ancora e speriamo di risentirci

 

 

SweetCherry: grazie, Pier…me le faccio tutte…Barbieri è un po’ gelosetto ma ancora non sa bene il perché…i tempi non sono ancora maturi….

 

 

Chiara84: esatto! Vedo che il quadretto ti è abbastanza chiaro! Ciao e grazie

 

 

4lb1c0cc4: ma grazie….Pier…geloso…Barbieri è caruccio, lo so!!!

 

 

Freeze: sarà che anche io sono sempre stata sprovvista di moretto premuroso che…ti capisco! Sono momenti difficili…

Hai ragione, c’è stato un po’ di caos e me ne scuso, sarà il caldo??? A qualcuno o qualcosa dovrò pur dare la colpa!! Grazie e al prossimo

 

 

Anime xx: grazie mille e mi scuso, starò più attenta promesso!!! Appena posto vado a farmi un giro dalle tue parti…grazie e ciao

 

 

Mary94: e vedrei che ripetizioni!!! Il mio aiutante del liceo (facevo pena in mate e ancora, nonostante siano passati secoli,  mi chiedo perché abbia scelto lo scientifico!!!) era di una bruttezza epica…e sono altamente invidiosa di Tiziana! Eleonora e Giovanni si sono dati una scossa…leggera! Anna era troppo piccola per Pier…porco! Grazie di tutto e al prossimo baci!

 

Le finte scioperate: Pier geloso per il momento si placherà! Ma per il futuro…chissà! Bulma e il biondino faranno un passettino in avanti…ma sono lenti come la messa cantata!!! Le fantasriceh sisters…non sono state accantonate…malfidate!!!

Pier…prof …Barbieri sarà uno spasso…e si bisognerà proprio mandarcelo a forza a spiegare mate alla povera tizzi…(no comment sul mio passato liceale in quella materia!! Mia madre ancora ha gli incubi dei miei compiti!!), ma vi toccherà aspettare il prossimo capitolo..

La macchina è uscita azzurra perché l’altra sera in giro con la mia fida amichetta michi abbiamo incrociato ed inseguito (non ditelo in giro) un tizio bellissimo su una mini di quel colore…

Bacioni squinzie

 

 

 

SCD71001: la povera Eleonora arriverà sfinita a fine giornata…ma ancora viva! Pier…sono tonto a volte…Barbieri non capisce proprio un accidente…e prima che apra gli occhi…mettiamoci comodi!! Un bacio

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


Capitolo 13

Capitolo 13

 

 

Il mattino seguente, Tiziana, che stranamente aveva acceso il cellulare, ricevette un messaggio da parte dell’amica che, causa motorino malato le chiedeva un passaggio, nonostante il tempo non fosse dei migliori e avesse già cominciato a piovigginare, le due ragazze si ritrovarono a chiacchierare sul pomeriggio di Eleonora mentre andavano a scuola. La bionda voleva finire di aggiornare l’amica sugli eventi e dubbi del pomeriggio precedente.

-facendo un sunto: una volta arrivata a casa sua, hai chiacchierato tutto il tempo con le sorelle di Brian e Garrison, quando finalmente si è fatto vivo, prima che te ne andassi, ha chiesto se eri interessata a Pier…son tutte mie…Barbieri, dopodiché, probabilmente causa botta in testa, si è precipitato a casa tua e ti ha baciato?- chiese Tiziana una volta arrivate al parcheggio e depositato i caschi, dopo aver elencato i fatti

-molto schematico e poco romantico, d'altronde, da te non potevo aspettarmi di più, comunque sì, è andata proprio così- spiegò Eleonora -solo che dopo avermi baciato, e ci sarebbe da aprire una parentesi su come lo fa, ma, non abbiamo tempo al momento, è scappato via!- aggiunse la bionda guardando sconvolta l’amica

-allora?- chiese Tiziana -volevi che dormisse da te? Non ti facevo così…intraprendente…- la prese in giro

-cretina! Non so cosa siamo!- sbuffò depressa

-due dementi!- continuò a scherzare Tiziana quando ormai erano nel giardino e si stavano lentamente avvicinando all’entrata dell’istituto

-appena lo vedi chiediglielo!- le propose

-e come lo saluto?- domandò preoccupata

-un ciao credo andrà bene!- continuò a prenderla in giro, si divertiva troppo

-lo sai che ti odio! Intanto guarda là chi ha ripreso le sue sane e vecchie abitudini- indicò il muro vicino all’ingresso, dove c’era Piergiorgio con la sua tipica posa da rimorchio e una bionda che non avevano mai visto. Lo ignorarono volutamente ma, fu lui ad attirare la loro attenzione

-oggi pomeriggio da te?- urlò rivolto a Tiziana facendo voltare mezza scolaresca, lo avrebbe volentieri ucciso già se lo immaginava appeso a testa in giù all’albero della scuola a lanciargli freccette nella pancia

-se la signorina ti si scrosta di dosso…- ringhiò tra i denti per la figura che le stava facendo fare

-certo cara, saremo soli!- aggiunse facendola infuriare, voleva ucciderlo e sempre dopo lunga e dolorosissima tortura.

 

 

Mentre Tiziana stava ancora imprecando contro Piergiorgio, sentì l’amica farfugliare cose senza senso, girandosi verso il cancello capì che stava facendo il suo trionfale ingresso Giovanni

-è il momento della verità!- le disse giusto per agitarla ancora un po’, si divertiva moltissimo in quella veste da sadica -mancano gli squilli di trombe!- aggiunse -vuoi che fischietti qualcosa io?-

-le gambe non mi reggono! Posso appoggiarmi a te?- chiese guardandola con terrore, ignorando tutto quello che le aveva detto

-quando però si avvicinerà per baciarti, potrò andarmene?- le domandò non volendo rimanere a fare il lume

-se accadrà avrai la mia benedizione- sussurrò appena sempre tremolante

Giovanni stava arrivando lentamente, Piergiorgio si era momentaneamente staccato dalla bocca della ragazza con cui stava scambiando germi, Tiziana volente o no, era costretta a guardare l’ingresso del biondo nel cortile della scuola, Eleonora era in apnea. Il silenzio era surreale, sembrava che tutti i liceali sapessero e attendessero la mossa di Giovanni a bocca aperta, l’unico che sembrava non pensare a nulla era proprio lui che si stava avvicinando allegramente alle ragazze.

Piergiorgio continuava ad ignorare la signorina, che stufa delle sue poche attenzioni, aveva cominciato a baciargli e succhiargli il collo, provocando un moto di disgusto nelle due ragazze che per un attimo si erano voltate dalla sua parte

-non cambierà mai!- commentò esasperata Eleonora

-sono contenta di dirti che non sono problemi tuoi!- la rincuorò la mora sorridendole -tantomeno miei!- aggiunse

L’arrivo di Giovanni coincise con il suonare della campanella, Piergiorgio spostò la bionda che si era accomodata tra le sue gambe e fece per avvicinarsi ai suoi amici, il nuovo arrivato esordì sorridendo e salutando tutti

-buongiorno ragazzi!-

-cos’è quest’allegria?- chiese Piergiorgio che aveva qualche sospetto, ma attendeva conferme

-tu, torna a baciare qualcuno così da tenere la bocca occupata!- lo sgridò Tiziana che non voleva rovinare il momento ma, Eleonora si era imbalsamata dopo tanto tempo che non accadeva più e i due ragazzi si stavano incamminando verso l’entrata

-vuoi essere la fortunata?- le chiese il moro abbracciandola

-qui? A scuola, non ne avresti mai il coraggio!- rispose sapendo benissimo che in quel momento era al sicuro, non si sarebbe mai fatto vedere in pubblico con lei.

 

 

Entrarono in aula ed Eleonora piombò nel vero senso della parola sulla seggiola, era l’immagine dello sconforto, e si accasciò sul banco con le braccia conserte preoccupando l’amica che non l’aveva mai vista in quelle condizioni. A Tiziana venne anche in mente di mandare un messaggio minatorio al ragazzo, poi cambiò idea pensando che bastasse semplicemente che i due riuscissero a parlarsi tranquillamente e magari da soli, intanto il suo compito era di far tornare l’amica agli splendori di un tempo

-dai su non fare così!- provò maldestramente ad incoraggiarla, non era mai stata molto brava davanti ai momenti depressivi acuti

-infatti, adesso mi taglio le vene col cutter!- spiegò la bionda non spostandosi dalla posizione

-ricordati, in verticale e non in orizzontale…- cercò di farla ridere Tiziana

-tu, da amica, dovresti sollevarmi il morale, non aiutarmi ad uccidermi!- brontolò con un mezzo sorriso

-beh un po’ ti ho fatto ridere!!- indicò la bocca dell’amica leggermente incurvata all’insù

-invece dovrei piangere!!- brontolò nuovamente

-macchè, i fatti sono a tuo favore, non è venuto lui da te a baciarti?- chiese per ridarle speranza -sembrava uscito da un film!-

-anche Piergiorgio Barbieri fa lo stesso con te ma, non mi sembra che vi stiate fidanzando!- argomentò scura in volto

-ma io non mi ci voglio fidanzare, tantomeno lui!- osservò la mora ammettendo però che il ragionamento dell’amica non faceva una piega

-dai, a ricreazione lo prendi in disparte e ci parli- tentò Tiziana di incoraggiarla a fare qualcosa

-non ci penso neanche! Mi barrico con i banchi qui dentro, se mi vuole, mi viene a prendere!- sentenziò convinta

-da brava donna emancipata!! Così ti voglio!- la incitò

-da che mondo e mondo sono gli uomini a doversi dare una mossa! O no?- ringhiò sottovoce per non farsi sentire dal professore

-certo! E noi siamo ancora nel diciannovesimo secolo….- rise Tiziana prendendola in giro, anche lei non era proprio il tipo da fare la prima mossa

-per queste cose…sì!- convinta delle sue idee

-bene allora raperonzolo se ti barrichi qua dentro, butta la treccia giù dalla finestra almeno!!- la prese in giro nuovamente ricevendo una linguaccia in risposta.

 

 

Arrivò finalmente la pausa, con grande gioia da parte di Tiziana che sperava di trascinare nell’atrio l’amica per sbloccare la situazione, non aveva però fatto i conti con la testardaggine di Eleonora, che ferma sulle sue idee non ne voleva sapere di mettere piedi fuori dalla classe. Dopo aver perso tempo per cercare di convincerla, la lasciò per andarsi a prendere un caffè sapendo di non poter affrontare il resto della mattinata senza

Alle macchinette non vide i due ragazzi ma, mentre stava ritirando il bicchierino rovente, fu bloccata da Achille

-cara, hai novità per me!- le disse cercando di abbracciarla

-piano con le confidenze!- ringhiò lei spostandogli immediatamente il braccio

-quindi, Piergiorgio viene alla mia festa?- chiese avvicinandosi forse troppo

-sì, contento?- domandò lei schifata dalla bruttezza del povero Achille, quando il suono della campanella la riportò alla realtà

-te ne sarò grato in eterno!- aggiunse lui prima di sparire facendole venire un brivido di terrore lungo la schiena

Tiziana voleva bersi il suo caffè in santa pace, qualche minuto di ritardo non le avrebbe provocato grossi danni, una volta gettato il contenitore nel bidone, si avviò lungo il corridoio verso la sua aula, quando due mani le cinsero i fianchi. Convinta che fosse ancora quell’unto di Achille, cercò di divincolarsi, ma la presa era ben salda e fu spinta dentro il bagno dei ragazzi

-ma che cazzo fai?- urlò girandosi rimanendo stupita vedendo che si trattava di Piergiorgio e non del piccoletto

-ti bacio a scuola!- rispose candidamente prima di sbatterla contro le piastrelle fredde e avventarsi sulla sua bocca

-intendevo davanti a tutti e non rinchiusa in bagno- spiegò appena riuscì a parlare

-ma lo sai anche tu che queste pareti hanno gli occhi- sorrise malizioso baciandola nuovamente

 

 

 

Di ritorno in ritardo in classe, dopo la ramanzina, per il ritardo, da parte della professoressa le toccò quella da parte dell’amica

-io sono qui, in una valle di lacrime e tu va in giro a pomiciare con Piergiorgio!- gnolò appena Tiziana raggiunse il banco

-e tu come…- la guardò interrogativa

-i miei soliti sensi di farfalla!!! Ma soprattutto le tue labbra gonfie!!- rise indicandogliele

-deduco non avendo visto cavalli bianchi in giro che il tuo principe non si sia fatto vivo!- commentò Tiziana per cambiare argomento

-visto come eri impegnata, dubito che te ne saresti accorta!- rispose acida la bionda

 

Passarono le restanti ore tra sospiri di depressione della bionda e altri di noia della mora, una volta suonata finalmente l’ultima campanella, Eleonora fu colta da un attacco d’ansia in piena regola

-e se…adesso…non mi guarda…che faccio!??!?- domandò sconvolta

-innanzitutto ti calmi o ti prendo a schiaffi!- le intimò Tiziana alzando il palmo della mano per rendere più viva la sua minaccia

-si, vabbè, e poi?...Posso piangere?- domandò all’amica che la guardava allibita

-giurami che se mai mi vedrai ridotta in questo modo per colpa di un uomo…mi legherai ad una seggiola e mi picchierai finché non rinsavisco!- le disse la mora seria

-vai tranquilla che ti prendo a sediate se insisti! Ma, torniamo al mio problema…cosa faccio?- urlò quasi

-adesso metti un piede dietro l’altro, che usciamo da qui…poi se te la vedi brutta, e proprio non vuoi parlargli per questioni di stile, mi fai un cenno e andiamo a casa!- le spiegò come fare per arrivare almeno al parcheggio dei motorini e non rimanere bloccate in aula ancora per molto

Nell’uscire, tardi rispetto alle loro abitudini, Eleonora, si fermò a salutare due ragazze che la mora non si ricordava di avere mai visto

-ciao, come state?- chiese sorridendo alle due

-noi bene, tu piuttosto, mi sembri provata, tutto a posto?- chiese la ragazza castana

-nel frattempo, piacere Tiziana- si palesò a quella che aveva parlato intromettendosi

-oh, scusami, sono Luciana, e lei è Valeria- finì le presentazioni

-a occhio, direi, le sorelle di Abel e Arthur!- sorrise loro Tiziana allungando la mano

-preferivo Yoghi e Bubu, ma sì siamo noi!- scherzò Valeria sorridendo

-come mai Eleonora è così sconvolta?- chiese Luciana a Tiziana

-credo abbia un misto tra una crisi d’identità e un dubbio sulla sua collocazione in questo mondo…niente d’irrisolvibile comunque!!- spiegò meglio che poteva cercando di non fare nomi

-tradotto, è colpa di quel genio di mio fratello!- capì immediatamente la ragazzina

-non mi avevi detto che erano così sveglie!- disse ad Eleonora guardandola

-e non sai come sono informate!!- spiegò la bionda -probabilmente sanno più cose sul tuo conto loro, che tu stessa!- aggiunse -sai, sono assidue frequentatrici del bagno…- aggiunse sottolineando l’ultima parola e facendo così rabbrividire la mora che ripensò a quello successo poco prima

-questo un po’ mi preoccupa!- disse Tiziana guardandole con sospetto

 

 

Intanto, al parcheggio seduto sul motorino di Tiziana, c’era Giovanni che raccontava del pomeriggio precedente a Piergiorgio

-finalmente ti sei deciso!- lo sgridò il moro sorridendogli e dandogli una bonaria pacca sulla spalla

-volevo essere sicuro che a lei non interessassi tu!- ammise Giovanni toccandosi la testa con una mano

-te l’avrei detto!- gli disse il ragazzo che stava in piedi di fronte a lui -oggi però non vi siete neanche visti!- aggiunse ripensando alla giornata

-infatti, ho paura che mi stia evitando- si lamentò il biondo

-offriti di accompagnarla a casa così avrete modo di parlare!- gli suggerì Piergiorgio

-ci stavo pensando, infatti, non vedo neanche il suo motorino- chiarì Giovanni vedendole arrivare

-pensavamo vi foste perse!- esordì ridendo Piergiorgio

-ho conosciuto tua sorella- rispose Tiziana sorridendogli -molto simpatica-

-certo, se la eviti!- rispose acido mentre Eleonora restava leggermente in disparte e Giovanni la guardava curioso, quando finalmente si decise a fare la prima mossa

-posso accompagnarti a casa?- le chiese avvicinandosi

-certo- rispose allargando le labbra in un vistoso sorriso prima di andare a recuperare il suo casco

Poco dopo i due se ne andarono con Eleonora appoggiata e contenta alla schiena del ragazzo.

Tiziana scappò letteralmente da Piergiorgio accordandosi per il pomeriggio di ripetizioni.

 

 

Il ragazzo arrivò a casa sua all’orario stabilito, quando Tiziana lo vide varcare la soglia della porta rimase per qualche secondo paralizzata, indossava una tuta, aveva osato presentarsi a casa sua in tuta, non che le interessasse del bon ton o altro, solo, aveva un'insana passione per i ragazzi in versione ginnica, quei pantaloni blu, che erano leggermente a vita bassa e lasciavano intravedere la forma perfetta del suo fondoschiena, il suo cantante preferito era appena salito sul palco e stava accordando rumorosamente la chitarra.

-ti sbrini?- le chiese scuotendola, era rimasta bloccata davanti alla porta di casa ancora aperta mentre lui era già passato oltre -dai che abbiamo un sacco da fare, mi sembri un caso disperato!-

-decisamente- rispose non riferendosi assolutamente alla matematica

 

Era da un’oretta che stavano studiando, e Tiziana era stranamente ricettiva, si stava concentrando ai massimi per evitare di pensare a quei maledetti pantaloni della tuta e per disertare il concerto che si stava allestendo nel suo cervello.

-in fondo non sei messa così male!- disse guardandola in viso

-dipende in che senso!- rispose di getto la ragazza maledicendosi subito dopo

-io parlavo della matematica, tu?- chiese curioso

-mah, niente di che, pensavo ad Eleonora e Giovanni- cambiò velocemente discorso

-facciamo cinque minuti di pausa, poi ricominciamo!- disse prima di alzarsi per andare a vedere cosa conteneva il frigorifero

-come se fossi a casa tua, mi raccomando!- lo aggredì ritrovando parte della sua acidità

-ma non mangiate mai, c’è l’eco qui dentro- brontolò guardando l’interno vuoto -mangerò questa mela, posso?- domandò

-l’hai già addentata!- s’infuriò la ragazza alzandosi pure lei per andare a  vedere se la situazione era veramente così tragica

Dopo aver richiuso il frigorifero, si ritrovò con le spalle appoggiate ad esso e Piergiorgio spalmato su di lei, come la nutella su una fetta di pane toscano, in evidente stato d’imbarazzo cercò di non guardarlo mai negli occhi ma, lui si avvicinò pericolosamente al suo viso sorridendo e posò un lieve bacio sulle sue labbra, per poi spostarle una ciocca di capelli corvini e tornare alla sua bocca con una lentezza disarmante, cominciò con leggeri bacetti, fece il contorno delle sue labbra con la lingua e infine, presa dalla disperazione, fu lei, per la prima volta, ad attirarlo a se approfondendo il bacio con una passione che non credeva di possedere.

Il mononeurone al momento era in jeans e giacca di pelle e con una chitarra le cantava a squarciagola…e tu che sai quali porte aprire sembri sapere come va a finire sei qui per dire, che il meglio deve ancora venire…

Mentre continuava a baciarlo con foga e a ritmo, una lampadina, un faro, un sole, le si accese nel cervello, si bloccò, il mononeurone si mise un paio di occhiali scuri facendo l’indifferente, si staccò dalle sue labbra pensando o forse gridando “no, non è possibile!”

Tiziana aveva appena capito di essersi innamorata di Pier…bacio divinamente…Barbieri. E questa scoperta l’aveva scossa terribilmente, si spostò immediatamente da quella pericolosissima posizione lasciandolo basito e notevolmente eccitato, altro punto a favore dei pantaloni della tuta, rossa in volto con quel fanatico si Ligabue che continuava ad urlare…la verità è una scelta, la verità è già pronta…

 

 

 

 

 

 

 

…ed eccoci di nuovo qui, e di nuovo a lamentarmi per il tempo!!! È mai possibile???? Mah, a parte questo, che non è poco, il resto procede attendendo le ferie…che ogni giorno si fanno più vicine…

 

Un ringraziamento a Nicoletta dalla quale ho preso in  prestito Brian e Garrison

 

 

SCD71001: il buon vecchio Giovanni ha fatto un passo avanti…ora speriamo non inciampi…per quanto riguarda Pier…sono tordo…Barbieri, ci vorrà ancora un po’!!! ciao alla prossima

 

 

Freeze: macchè, Pier parla così per dar aria alla bocca, la parola relazione manco è nel suo vocabolario…diciamo che le sorelline origliano, che sia poi nei bagni o dietro la porta della camera dei fratelli…il risultato non cambia…

Io che vivevo nel bagno dei maschi…ti assicuro che era un concentrato di gossip…poi dicono delle ragazze!!!! Grazie e ciao

 

 

Brennan: grazie a te e continui a leggere!

 

 

Vampistrella: grazie! Il caro e dolce Gio…ha cominciato l’avvicinamento, adesso vediamo se è in grado di concluderlo!!! Le sisters sono abbastanza scoppiate…e ce le ritroveremo in ogni luogo e in ogni lago…direi che il pomeriggio di compiti sia andato abbastanza bene…non garantisco il risultato nel test di matematica però!!!

 

 

Chiara84: eh già la nostra Tizzy è proprio un peperino!!! E i due bionduzzi finalmente si sono dati una mossa! Ciao e grazie

 

 

4lb1c0cc4: la mini è decisamente azzurro metallizzato e se vuoi saperla tutta ha pure la bandiera inglese sul tetto…(la colpa è di un tizio…belloccio che ho incontrato per strada!!) grazie

 

 

Marti94: omidddddio, non esageriamo!!! Che poi divento rossa!!!! Sono contenta che ti piaccia! Attendo commenti sulle ripetizioni…

 

 

Miley90: grazie! Le due sisters fanno le finte timide!!! Non so esattamente quanti capitoli escano, non ho ancora diviso il tutto, però che entro massimo il 15 luglio finirà…perché io parto!!! Ciao

 

 

Nicoletta2: io sto segnando i giorni sul calendario…non ne posso più!!! E un po’ mi diaccio per te!!! Prenota un volo e vieni con noi!!! Detto tra noi, avresti dovuto fare la psicologa!!! E anche l’indovina ( è ovvio che alla festa incontreremo finalmente il mitico Filippo!!!! e staremo a vedere)

Il mio caro Robi non si è più fatto vivo…dovrei chiamarlo? Meglio di no…non svegliamo il maniaco che dorme!!

 

 

Lily D G: l’hai detto le sorelline sono dei peperini…alla festa ci sarà una simpaticissima riunione di famiglia!!! Grazie mille un bacio

 

 

Rondone__: wow! Grazie mille! Come ho già detto la trama è relativamente banale con un suo corso abbastanza immaginabile, ho cercato di fare diventare simpatici e particolari i personaggi!!! E per loro, soprattutto per i maschi, ho preso libera (!) ispirazione da alcuni mie vecchi compagni di liceo (vecchi nel senso che ormai l’abbiamo finito da secoli!!!)

La povera Tizzy e il buon vecchio Pier…stragnocco…Barbieri…ci metteranno ancora un po’ di tempo…ma come tradizione vuole…il lieto fine è assicurato! Giovanni ed Eleonora sono stati un po’ più rapidi nel loro percorso…

Le due sisters sono molto ma molto più sveglie di Bo e Luke…ma come ben sai…le donne sono un passo avanti…

Mi piaci come minaccia, grazie veramente di tutto e alla prossima

 

 

Gianni&pinotto: fate pure con comodo…alla buon ora!! Ok la smetto di lamentarmi!!! E visto che la nana girovaga è tornata…pubblichiamo!!! Ora le cose si complicheranno un po’ per tutti sti poveri giovani…ma alla fine i nostri eroi ce la faranno! Bacioni e a presto su fb!

 

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


Capitolo 14

Capitolo 14

 

Una volta riuscita ad allontanarsi dal frigorifero, balbettò qualcosa a riguardo della matematica e si rimise a sedere. Forse, concentrandosi sui numeri e sulle incognite, sarebbe riuscita a non pensare a quello che aveva appena realizzato, e che, doveva assolutamente rimuovere dalla testa.

Come se nulla fosse accaduto, invitò il ragazzo a mettersi vicino a lei per continuare da dove erano rimasti, era talmente sconvolta che anche Ligabue era in religioso silenzio.

Piergiorgio leggermente basito dal comportamento non fece domande e si limitò a controllare lo stato degli esercizi che la ragazza stava facendo.

Poco dopo, a salvarli da quell’imbarazzo che si era creato, arrivò Ettore assieme alla babysitter Masha, di origini croate ed inevitabilmente bionda.

 

-ciao piccoletto!- lo salutò Piergiorgio

-come mi hai chiamato?- chiese il bimbo guardandolo male

-scusa!- disse immediatamente -siete proprio fratelli- continuò rivolto alla ragazza che abbozzò un sorriso

-ciao, io sono Piergiorgio- aggiunse allungando la mano al bimbo

-Ettore, molto piacere- rispose formale -Tizzi, ci fidiamo di lui?- chiese alla sorella

-speriamo- rispose sottovoce mentre annuiva col capo

-e questa bellezza, deve essere la tua babysitter?- domandò guardando la ragazza che era rimasta in disparte

-piacere Masha- gli strinse la mano

-tutto mio- rispose il ragazzo con fare piacione

-scusate…mi dispiace interrompere quest’adorabile siparietto, ma io dovrei studiare…- interruppe forse troppo acidamente la ragazza

-noi andiamo di là- la babysitter scortò Ettore in salotto

-non mi avevi mai detto che Masha fosse così carina!- disse rivolto a Tiziana per farla arrabbiare visto che già le sembrava sulla buona strada

-non pensavo fosse rilevante, ma se vuoi, d’ora in poi, mi segno tutte le bionde che incontro!- ringhiò infastidita

-non mi serve un assistente, ma grazie lo stesso- la prese in giro -non fare la gelosa, ti ho già detto che m’imbarazza!- aggiunse

-tu, invece, devi fare il cretino con tutte?- chiese sempre in malo modo

-fa parte del mio dna…- rise guardandola sbuffare

-allora vai di là, che io mi arrangio!- brontolò indicandogli il salotto -però muoviti perché tra mezz’ora va via…-

-con tutto quel tempo si possono fare un sacco di cose- ammiccò guardandola

-ti ricordo la presenza di Ettore- lo fermò

-ma io dicevo qui, micca di là!- ammise seriamente

-sì, hai ragione si possono fare un sacco di esercizi- lo placcò sul nascere e s’immerse nuovamente nel libro lasciandolo sbuffare sonoramente.

 

 

Giovanni non aveva accompagnato Eleonora subito a casa, si era fermato in un posto che gli piaceva molto, era una piazzetta nel centro storico, con, in mezzo un piccolo monumento sul quale si sedette la ragazza, per essere alla sua altezza occhi

-quindi?- chiese lei sorridendo quando lui le prese il viso tra le mani per baciarla -questo argomento lo abbiamo già affrontato, mi sembra- gli disse appena riuscì

-e non ti è piaciuto?- domandò lui rimanendo con la fronte appoggiata a quella della ragazza

-sì certo!- ammise candidamente

-come mai stamattina non ti ho visto?- le chiese allontanandosi leggermente per guardarla negli occhi

-avevo da fare…- mentì spudoratamente

-di meglio che venire da me per un bacio?- domandò alzando un sopracciglio

-e va bene!- sbuffò, non riusciva più a stare zitta -non sapevo come comportarmi…- ammise infine, poi per spiegarsi meglio aggiunse -cioè, ecco vedi, non sapevo…cosa fare…cioè, come relazionarmi…cioè, non sapevo com’eravamo rimasti, se eravamo rimasti in qualche modo….cioè…- a quel punto un bacio la interruppe e lei legò le sue braccia al suo collo

-non sapevo come fermarti- ammise il ragazzo sorridendo

-hai scelto un ottimo metodo, hanno fatto di peggio!- gli sorrise di rimando

-dimmi come avresti voluto relazionarti- tornò sull’argomento

-la verità?- chiese sorridendo -quando ti ho visto arrivare, nel giardino della scuola, avrei voluto correrti incontro, saltarti in braccio, arpionarti a me- e lo strinse tra le sue gambe -e baciarti- si avvicinò al lui per appoggiare le labbra alle sue

-tutta questa scena…per un misero bacetto?- chiese lui schifato

-hai ragione, ma in fondo sono timida, e c’era mezza scuola, e soprattutto le tue ammiratrici…- si giustificò -in realtà avrei dovuto fare così…- disse tenendolo sempre stretto a se e baciandolo con amore

-molto meglio, è perché non l’hai fatto?- domandò

-sei tu l’uomo, ho rispettato i ruoli!- spiegò convinta ripensando al discorso dell’amica

-quindi se voglio uscire con te, devo passare da tuo padre?- chiese preoccupato

-no, se non tu non voglia sposarmi subito!- chiarì Eleonora -vuoi uscire con me?- chiese poi

-certo!- risoluto -vorrei anche avere una relazione con te, perché vedi…- si stava agitando e passando nervosamente una mano tra i capelli -io…io, sono innamorato di te!- finalmente riuscì a dire quello che voleva

-veramente?- chiese lei realmente stupita prima di essere interrotta nuovamente da un altro bacio

 

 

Il mattino seguente Eleonora e Tiziana si ritrovarono in motorino assieme verso scuola, la bionda aveva deciso che per un po’ si sarebbe fatta accompagnare dall’amica per poi tornare a casa col ragazzo.

Dopo aver raccontato con dovizia di particolari, non richiesti, la prima parte del suo pomeriggio passato con Giovanni, Eleonora notò lo scarso entusiasmo da parte di Tiziana

-visto che la mia storia d’amore non t’interessa, raccontami tu qualcosa!- sbuffò verso l’amica che stava parcheggiando

-scusami, sono in ansia per il compito, dopo ti presterò tutta l’attenzione che meriti- le disse più per farla stare buona che per altro.

Mentre erano in giardino in attesa di entrare, arrivò Giovanni che con un sorriso smagliante raggiunse la sua ragazza e la baciò con foga

-oh, finalmente ho visto la nuvola d’odio spostarsi dalla mia testa alla tua!- disse convinta Tiziana all’amica che la guardò con sorriso ebete

-non vorrai creare degli squilibri cosmici?- le domandò Piergiorgio prima di depositarle un bacio con tanto di schiocco sulla guancia, facendola arrossire

-mi stavo godendo il momento….e tu subito a rovinarmelo!!!- rispose Tiziana imbronciata

-allora Piergiorgio, la tua alunna è pronta?- chiese Eleonora rimanendo ben abbracciata al suo Giovanni

-certo che sì, dopo essere passata sotto di me!- disse a voce alta facendo borbottare la folla di ragazze che nonostante tutto continuava a seguirlo

-ecco! Grazie a te sono di nuovo la più odiata del liceo….- brontolò controllando gli sguardi omicidi delle ammiratrici del moro

-non ti ha detto che se prenderà la sufficienza dovrà uscire con me?- domandò il ragazzo ad Eleonora attirando molte occhiate interrogative da parte dei presenti e della folla al seguito

-beh, Titti, non mi dici mai niente!!- sbuffò la bionda mettendo su il muso -dovrò prendere dei provvedimenti e declassarti come amica!- continuò a lamentarsi

-perché non è vero, se l’è inventato sul momento, non avrei mai acconsentito ad un simile ricatto!!- spiegò la ragazza convinta

-ti fai ricattare da Achille e non da me?- domandò Piergiorgio alzando leggermente il tono della voce -credo che mi offenderò per questo!- continuò incrociando le braccia al petto

-a questo punto…mi defilo che vado a concentrarmi per il compito!- con un cenno della mano salutò i ragazzi e si diresse a passo svelto verso la sua aula

-allora stasera cinema!- le urlò dietro ridendo sapendo che la cosa l’avrebbe fatta infuriare, infatti, dalla mano alzata per salutarli spuntò un dito

-quella mi nasconde qualcosa….- disse Eleonora tra sé e sé incamminandosi pure lei verso l’ingresso.

 

 

 

Le prime due ore passarono, e il compito anche, Eleonora era tranquilla per come lo aveva svolto, Tiziana un po’ meno, ma, dopo aver confrontato i risultati, si rincuorò, pensando di non averlo fatto malaccio, in fondo quel pomeriggio terribile a qualcosa era pur servito.

Arrivata ricreazione, le ragazze uscirono e si ritrovarono nell’atrio, dove la mora cominciò come quasi ogni giorno a litigare con la macchinetta del caffè

-sicura che tu non mi debba raccontare qualcosa?- le chiese Eleonora che la vedeva più strana del solito -mi sembri nervosa…- aggiunse -e la scusa del compito non regge più…-

-assolutamente- mentì con convinzione

-strano perché la mia farfalla dice il contrario…- le passò vicino con aria di chi sapesse

-staccherò le ali a quella maledetta farfalla….- ringhiò all’amica che invece sorrideva convinta

-quindi, quando ti decidi ad aggiornarmi?- le chiese Eleonora guardandola negli occhi

-non adesso che stanno arrivando Red e Toby…- fece cenno col capo indicando i ragazzi che si stavano avvicinando

-lo sapevo che mi nascondevi qualcosa…- fece in tempo a dire prima dell’arrivo dei ragazzi –dammi un indizio?- chiese per sedare la curiosità

-tuta- riuscì a dire prima di essere interrotta

 

-com’è andato amore?- chiese Giovanni alla bionda in uno slancio di romanticismo

-benissimo- rispose prima di baciarlo

-credo che questo caffè mi andrà di traverso!- commentò schifata Tiziana

-vuoi che ti baci per non essere da meno?- le chiese Piergiorgio con un ghigno malefico  

-sto benissimo così, grazie- la ragazza era terrorizzata all’idea di un nuovo incontro ravvicinato col moro, ora che aveva scoperto di provare qualcosa per lui e il suo amato Luciano si era rifatto vivo urlandole come suo solito in testa…per il cielo è un po’ presto, per l’inferno non c’è posto…

-allora stasera esci con me?- le chiese poi

-devo aver preso quattro!- rispose per cercare di dissuaderlo da quella catastrofica idea

-allora andremo al cinema quando vi portano i risultati- spiegò il ragazzo convinto che avesse almeno preso la sufficienza, mentre lei scuoteva la testa sconfitta.

 

 

Al rientro in classe Eleonora era sistemata sul banco pronta per un interrogatorio in grande stile, ma l’ingresso della professoressa e la chiamata dell’amica alla cattedra per un’interrogazione in storia dell’arte la fece desistere e a malincuore dovette rimandare il discorso che era dalla mattina che voleva fare.

Uscirono dall’aula in ritardo perché Tiziana dopo essere stata tutto il tempo sotto torchio stava rallentando i movimenti sperando di non incontrare Piergiorgio, mentre l’amica cercava di smuoverla perché al contrario voleva incontrare i ragazzi e soprattutto Giovanni.

Una volta fuori dalla classe la bionda cominciò a tirare l’amica per lo zaino per metterle fretta

-dai che non vorrei che il mio cavaliere fuggisse!- cercò di spronarla Eleonora

-non sarebbe un gran gentiluomo nel caso…- rispose piccata la mora

-alle tre oggi pomeriggio, tu ed io al bar in centro…così mi racconti…- la minacciò col dito la bionda -soprattutto mi spieghi cosa significa “tuta”, anche se una mezza idea…-

-è necessario?- chiese sperando vivamente in una risposta negativa

-lo sai benissimo! Ed ora visto che remi contro, io mi fiondo dal mio amor…- le disse prima di fuggire verso il parcheggio.

 

 

Tiziana trascinandosi i piedi sconsolata stava ripensando a quello che le era capitato, mentre Ligabue continuava a confonderla…la linea sottile fra baciare e mangiare…, lei che voleva passare gli ultimi nove mesi di liceo nella maniera più tranquilla possibile, si era ritrovata, contro la sua volontà, innamorata. E non di un ragazzo qualunque, bensì, del più bello della scuola, che per giunta era allergico alle relazioni. E questo, in effetti, poteva essere un punto a suo favore in quel momento. L’unica soluzione sensata che trovò era quella di negare l’evidenza e di farsela passare il prima possibile.

Immersa nei suoi pensieri non si accorse di avere davanti due ragazze che la stavano salutando

-oh, scusate, non mi ero accorta…- disse quando stava ormai per investirle

-tutto a posto Tiziana? Mi sembri un po’ strana!- le chiese Valeria

-un compito e un’interrogazione, mi hanno stremato!- mentì, non poteva di certo raccontarle che era tutta colpa di suo fratello

-quando ci si mettono…sti prof, sono terribili!- rise Luciana guardando l’amica

-avevate bisogno?- chiese Tiziana vedendole impalate davanti a lei senza accennare alcun movimento

-di un immenso favore!- la supplicò Valeria con le mani unite in preghiera

-ti prego, ti prego, ti prego!- aggiunse Luciana

-se posso, volentieri…- non sapeva dove le due volessero arrivare e neanche lo immaginava

-ecco…- iniziò il discorso Luciana -siamo venute a sapere…-

-tramite le nostre fonti…-s’intromise Valeria

-fonti sicure…- continuò la castana -che tra poco ci sarà una grande festa…-

Tiziana intanto le guardava girandosi aritmicamente da un viso all’altro continuando a non capire

-…in bagno non si parla d’altro…- spiegò Luciana credendo di aiutarla

-e noi…- aggiunse Valeria -vorremmo…ecco…-

-parteciparvi- urlarono in coro facendo sgranare gli occhi a Tiziana che si chiedeva il suo ruolo in tutto ciò e quando effettivamente stava per chiederlo

-devi aiutarci a convincere Fred e Barney!- la illuminò finalmente Valeria

-che…come puoi aver immaginato dal nome…sono all’età della pietra per certe cose…- chiarì il tutto Luciana

-stiamo parlando della festa di compleanno dell’ominide piccolo e unto?- domandò infine Tiziana per aver ben chiaro il quadro della situazione, continuando a non capire l’entusiasmo

-Achille Catena quinta F!- specificò per non lasciare nessun tipo di dubbio Valeria

-sappiamo che voi ci andrete…- le disse anche Luciana

-sempre secondo l’informatore che vive in bagno?- chiese Tiziana preoccupata di quante cose sapesse

-a dire il vero ho origliato una telefonata di mio fratello!- spiegò Valeria ridendo

-così ti voglio!- le diede una pacca sulla spalla -ho faticato tantissimo a convincere Pier…Fred…Barbieri, se volete, farò un tentativo, ma non garantisco niente…- aggiunse -scusate, ma non vi conviene chiederlo ad Eleonora, che ora ha delle aderenze e degli argomenti molto convincenti?- domandò pensando all’amica e al neo fidanzato

-sono nella fase cuoricino…non ci darebbe ascolto!- spiegò Luciana leggermente schifata

-non sottovalutatela…- rise Tiziana -comunque se è questo che volete…farò il possibile!- liquidò così le ragazze dirigendosi verso il parcheggio dove gli altri l’aspettavano.

 

 

-alla buon ora!- la salutò gentilmente Piergiorgio facendola sbuffare

-dimmi che almeno era un bel maschio?- le domandò Eleonora abbracciata al suo Giovanni

-difficile, gli unici decenti sono già qui!- rispose al suo posto Piergiorgio

-ehy, tu, Pier…galletto…Barbieri, abbassa immediatamente la cresta!- lo sgridò -non mi sembra di avervi obbligato ad aspettarmi!- ringhiò

-vedo che l’umore, nonostante la scuola per oggi sia finita, non ti è migliorato!- la riprese la bionda prima di posare un bacio sulla guancia del ragazzo

-d’ora in poi, sarà sempre così?- chiese la mora schifata rivolgendosi a Piergiorgio

-fattene una ragione!- le rispose Eleonora -ed ora che sei arrivata, ti saluto, e ti ricordo il nostro appuntamento!- si sistemò meglio sullo scooter del ragazzo e partirono lasciandola lì e per non rischiare contatti ravvicinati, salutò frettolosamente il ragazzo e sparì pure lei.

 

 

Il pomeriggio all’ora prestabilita si fece trovare al solito bar, aveva già ordinato una cioccolata calda con panna quando vide arrivare Eleonora

-è così grave la faccenda?- le chiese mentre si sedeva al tavolino

-sempre la tua fida farfalla?- domandò a sua volta Tiziana

-no! Era per la cioccolata con annessa panna!- spiegò Eleonora indicando la tazza -una carenza d’affetto così…non è da te! Vieni qua che ti abbraccio!- allargò le braccia aspettandola

-come se l’avessi fatto!- le rispose turbata la mora guardandola storto

-dai su, racconta!- la incitò e Tiziana sapeva che non avrebbe mollato finché non le avesse confessato tutto, e in fondo, parlarne con un’amica probabilmente le avrebbe fatto bene -è colpa di Piergiorgio Barbieri, vero?- domandò per darle un inizio

-in un certo senso…- Tiziana prese coraggio e continuò -ieri pomeriggio, mentre mi baciava, ho capito una cosa tremenda…- e si bloccò non sapendo bene che termini usare per continuare, martoriandosi le dita delle mani

-vuoi che lo dica io, se non riesci?- le chiese Eleonora che aveva già capito tutto da un pezzo

-sì- biascicò abbassando il capo sconfitta

-come avevo previsto…ti sei innamorata di Piergiorgio Barbieri- disse semplicemente sorridendo

-e adesso mi devi aiutare!- la supplicò la mora

-non credo che tu ne abbia un gran bisogno…- era già partita in quarta -secondo me, è bello cotto pure lui...- aggiunse soddisfatta -ma, per qualsiasi cosa ci sono!- concluse lasciando l’amica con gli occhi sbarrati e fuori dalle orbite

-mi devi aiutare a rimuoverlo dal cervello! Non a conquistarlo!- spiegò scandendo bene la prima frase non ammettendo repliche

-hai qualche idea?- le chiese cercando di assecondare quel delirio momentaneo

-visto che è un problema mentale…pensavo chessò, di iscrivermi ad un corso di meditazione yoga…o giù di lì, per togliermelo dalla mente e sostituirlo con qualcos’altro!- continuò nella sua follia

-fossi in te, visto il soggetto, mi butterei in un corso di tanta…- scoppiò a ridere Eleonora mentre l’amica la guardava malissimo -poi, tanto per la cronaca, è un problema di cuore…- aggiunse facendosi seria

-consigli un trapianto?- chiese Tiziana

-potrebbe essere un inizio, ma lo sai, le liste d’attesa sono lunghissime…- la prese in giro –un’altra idea?-

-per il momento nessuna, spero solo non si metta mai più la tuta- ammise sconfitta

-da stupro- voleva essere una domanda me ne uscì un’affermazione

-sì, sennò non lo avrei mai baciato di mia spontanea volontà!- rise anche lei per la sciocchezza detta

-seeeee-

 

 

 

 

Ben ritrovati, dopo un settimana passata ad ignorare la febbre, aver contagiato una quantità di amici spropositata che, continuano a minacciarmi….siamo arrivati allegramente al capitolo 14, le cose stanno per complicarsi e l’avvicinarsi delle mie ferie (ne ho bisogno) significa che stiamo per giungere al termine. Spero comunque continuiate fino alla fine.

 

 

Renesme e jacob: oh, grazie, troppo gentile! Ho piacere che i personaggi ti piacciano, nei prossimi capitoli ci sarà un po’ di maretta…ma risolveremo tutto! Bacioni

 

 

Vampistrella: ebbene sì Tiziana se n’è resa conto….non hai sentito le campane suonare a festa???(anche io amo le tute…ma non diciamolo troppo in giro!!!) Ele e Gio, mo si sistemano, e le sisters non sono così diaboliche o forse sì….beh almeno sono simpatiche!!! Grazie di tutto

 

 

SCD71001: Pier…prima o poi…Barbieri, è un po’ lento, ma confidiamo in lui!!!! Ce la farà a capire…bisogna solo dargli tempo!!!

 

 

4lb1c0cc4: per la macchina effettivamente ho preso spunto da un gnoccolone incontrato tempo fa…ora ho scoperto abitare nella mia via…oooohhh!!! La tuta ha sempre un suo perché, ovviamente dipende anche da chi la indossa…cioè pensare ad Achille in tuta…mi fa star male…baci e grazie!!

 

 

Freeze:….Pier in kilt….che idea malvagia!!!! Credo di aver capito cosa intendi ed in effetti lo prendo come un complimento…poi è estate, non si può leggere roba troppo impegnativa, già mi si fonde il cervello dal caldo, figuriamoci l’omino in giacca di pelle…ieri era in canotta!!! Una brutta visione ti assicuro!!

Lo ammetto ho passato il liceo nel bagno dei maschi, molto più divertenti e simpatici rispetto alle donzelle!!!

 

 

Le squinternate indemoniate: omioddio ma è un tema….devo prendere appunti per rispondere!!! Non so cosa dirvi, non ho parole!!! Posso solo ringraziarvi e amarvi!

p.s. secondo me Pier sa del patto…

ma andiamo avanti, tanto già sapete…continuo a ringraziarvi e a baciarvi!!!

 

 

 

Zucchina: addddddiritttttura un genio!!!! Il mio ego ringrazia, anche se pensa tu stia esagerando!!!!

Continua pure e divertiti con noi! Grazie ancora

 

 

Nicoletta2: ti dico la verità….fumo solo quando esco con le amiche!!!!

Il mio maniaco è ormai assente ingiustificato da troppo….o non gli interesso più…o è morto, o spero per lui…ha trovato di meglio!!!

Ops scusa il volo da prenotare è per malaga…poi ci trasferiamo allegramente a marbella!!! Partenza il 21! La macchina fotografica è un prolungamento del mio braccio!!! Baci e alla prossima

 

 

Lili D G: siccome è maschio…dobbiamo attendere!!!! Giovanni è solo un timidone…diamogli tempo! Per il compito…speriamo, ma in fondo chissene, la matematica è pur sempre un opinione (quello che ho sempre cercato di spiegare a mia madre portandole a casa dei 3). Grazie e ciao

 

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


Capitolo 15

Capitolo 15

 

 

Il pomeriggio passato con Eleonora non aiutò molto Tiziana, almeno era riuscita a confessare a qualcuno i suoi sentimenti e l’amica aveva promesso di aiutarla, ancora nemmeno lei sapeva esattamente come, però era abbastanza ottimista. In quei giorni per tenere la mente impegnata, si mise a studiare qualsiasi materia pur di avere il pomeriggio impegnato e non uscire col rischio d’incontrarlo. Era già sabato, mancavano due settimane esatte alla festa di Achille, le venne in mente mentre andava a scuola in motorino nonostante la pioggia.

Arrivata, il giardinetto che di solito era pieno di studenti era vuoto e l’incedere verso l’edificio le risultava più faticoso del solito.

Poco dopo il suo ingresso, le venne in soccorso Eleonora che si era fatta accompagnare in macchina, continuando a sostenere che il motorino fosse guasto.

-mi sono dimenticata di dirti una cosa- annunciò Tiziana all’amica che si fermò di colpo

-hai deciso di dichiarare il tuo amore a Piergiorgio Barbieri?- domandò in preda all’eccitazione -oh, come sono contenta! Finalmente sei rinsavita! E quando? Dove?-

-shhh! Lo sai che in questa scuola ci sono orecchie ovunque- la riprese -e, in ogni modo, assolutamente no! Mi sembrava di essere stata abbastanza chiara!- aggiunse leggermente offesa

-posso chiederti solo un’ultima cosa?- domandò Eleonora

-se proprio devi!- rispose, e l’amica lo prese come un sì

-non vuoi confessare a Piergiorgio Barbieri i tuoi sentimenti perché hai paura che non ricambi?- chiese guardandola negli occhi

-tsè!- grugnì -lo farei innamorare di me in un batter d’occhio!!- ammise ridendo e vedendo una strana luce nello sguardo dell’amica aggiunse subito -no, non scommetteremo assolutamente nulla su ciò!- frenò così l’idea perversa di Eleonora -e che sia ben chiaro che il tuo fidanzato non deve sapere niente a riguardo!- aggiunse per essere più tranquilla

-per chi mi hai preso?- domandò offesa

-prima dei tuoi deliri, stavo cercando di dirti che le due sisters, mi hanno chiesto d’intercedere con Spank e Torakiki, per convincerli a farle venire alla festa dell’unto!- spiegò Tiziana

-hai un piano?- le chiese Eleonora

-veramente pensavo di domandarglielo e basta!- ammise la mora

-non credo funzionerebbe! Ci aggiorniamo a ricreazione- aggiunse con fare circospetto -ora vado da Giovanni- la salutò lasciandola all’ingresso

Tiziana, onde evitare d’incontrare chiunque si diresse a passo spedito in classe, passò le prime ora a guardare fuori dalla finestra a contare le gocce di pioggia, mentre il professore spiegava, suonata la campanella della ricreazione decise che Piergiorgio o non Piergiorgio, lei aveva bisogno di un caffè, uscì con l’amica diretta al solito posto. Arrivarono che la macchinetta era insolitamente libera così che Tiziana riuscì senza problemi a prendere la sua bevanda preferita.

-vai a pesca oggi?- quella voce che riconobbe subito la fece voltare e vide che il ragazzo indicava i suoi stivali di gomma

-come sei ignorante!- lo riprese evitandogli una filippica sulla moda perché non era né il momento né il luogo e soprattutto lei non era il tipo

-usciamo stasera?- chiese generico, mentre Eleonora e Giovanni annuirono immediatamente, Piergiorgio guardava insistentemente Tiziana

-non vorrai micca andare fuori con Inuyasha e Kagome?- domandò indicando la coppia -rischierei il diabete!- aggiunse schifata

-non puoi lasciarmi solo con loro!- e anche lui li additò facendo una smorfia -o vuoi avermi tutto per te?- la guardò malizioso facendola arrossire

-scusate la presenza!- brontolò Eleonora per salvare l’amica, interrotta immediatamente da un bacio di Giovanni

-eddai, non potete fare così!- si lamentò Tiziana -siamo in un luogo pubblico e per giunta dove ci sono minorenni!!!-

-la tua è solo invidia!- le disse facendole l’occhiolino Eleonora

-allora è deciso ci vediamo stasera!- decise Piergiorgio al suono della campanella -ti passo a prendere alle nove!- aggiunse rivolto a Tiziana che stava per ribattere che non aveva nessun bisogno di un passaggio, che avrebbe voluto prendere il suo motorino anche se fosse venuto a nevicare, ma Eleonora la rapì e non riuscì a dire niente di tutto ciò.

 

-oggi vado a studiare da Giovanni- disse rientrando in classe

-di sabato pomeriggio?- chiese Tiziana ridendo tra se e se poco convinta

-è vietato?- domandò brusca

-no- si sedette stancamente al suo banco -kamasutra?- chiese guardandola seriamente

-letteratura!- le fece la linguaccia

-si può chiamare anche così…in fondo è pur sempre un libro!- la prese in giro

-stiamo insieme da poco!- disse come per scusarsi

-quindi?- non capiva dove volesse arrivare

-forse è presto!- ammise la bionda abbassando lo sguardo

-e tu sei vergine!- brutale e senza giri di parole -io ho il bruco, invece che la farfalla…- sorrise cercando di sdrammatizzare

-si capisce…?- abbassò lo sguardo

-non ce l’hai scritto in fronte, ma ti consiglio di parlarne con lui- le suggerì da amica

 

 

Il pomeriggio Tiziana lo passò andando a fare una rilassante passeggiata sotto i portici con il suo fido Oscar, non aveva voglia di studiare, era ormai in pari con tutte le materie. Avrebbe voluto portarsi dietro un libro da leggere ma, non poteva certo andare al parco con quel tempo e non poteva portarsi il cane in biblioteca.

Tornò a casa in tempo per farsi una doccia, stava seriamente pensando di fingersi malata per non uscire quella sera, neanche la curiosità si sapere cosa avesse combinato l’amica, le faceva venir voglia di prepararsi.

Alle nove in punto suonò il campanello e si ritrovò ad urlare giù per le scale alla madre che sarebbe andata lei. Se lo ritrovò in piedi, appoggiato alla macchina con le braccia conserte e un sorriso invitante, e capì immediatamente che sarebbe stata una lunghissima serata.

Ripromettendosi di non mettersi più in quei casini, per la sua salute mentale, salì in macchina con Luciano che le stava martellando in testa frasi sconnesse di canzoni.

-allora, dove sono gli altri?- chiese immediatamente risultando probabilmente brusca vista l’espressione che le rivolse

-ci raggiungono dopo cena, avevano da fare…- sorrise guardando la strada

-lo so io cosa avevano da fare quei due…- ringhiò voltandosi verso il suo finestrino sperando che lui non l’avesse sentita

-lo immagino!- invece colse le sue parole

-potevamo vederci dopo!- protestò

-certo, però ho pensato potessimo andare a cena fuori lo stesso noi due!- le sorrise gentilmente mentre lei si girò verso il finestrino di prima pensando di tirarci delle craniate contro, poi si scosse decidendo di tornare in

-fa tanto appuntamento!- brontolò schifata

-e sarebbe così terribile avere un appuntamento con me?- le domandò seriamente preoccupandola parecchio

-certo! Rischio la vita a farmi vedere in giro con te- la buttò sul ridere, quel terreno era troppo impegnativo per lei in quel momento

-vuoi che andiamo in un posto isolato?- le chiese stando al gioco

-no!- urlò terrorizzata facendolo ridere

 

Arrivarono al ristorante giapponese che Tiziana aveva scelto dopo poco, nell’ultimo tragitto in macchina si era studiata vari argomenti di discussione per evitare momenti imbarazzanti.

Si sedettero in uno dei mini tavolini e ordinarono la solita vagonata di cibo

-certo che mangi!- la prese in giro dopo che la cameriera se ne fu andata

-me l’ha detto pure Giovanni, ma non ci posso fare niente se ho fame e più sono agitata più mangio!- disse pentendosene immediatamente insultandosi e insultando pure Ligabue che non l’aveva aiutata a…recitare la sua parte…

-agitata?- le chiese curioso -ti faccio questo effetto?- aggiunse sorridendole

-tu dei due mi blocchi la digestione!- pensò di essersi salvata in corner -sono in ansia per Eleonora, sai com’è…- aggiunse, non voleva tirare fuori l’amica però non sapeva come uscirne

-Giovanni lo sa?- domandò poi

-cosa?- Tiziana non capiva

-che lei non l’ha mai fatto!- spiegò facendole andare di traverso la birra

-io non gliel’ho detto!- ammise pensando che non fossero affari loro cercando un argomento per non parlare della verginità di Eleonora -la tua prima volta?- domandò poi dandosi della cretina immaginando che parlare di sesso forse non era la cosa più giusta da fare

-interessante- rispose mentre si vedeva che stava pensando

-cos’è, ne sono passate talmente tante che non ricordi?- continuò nonostante il mononeurone le stesse facendo segnali di fumo per farle cambiare argomento

-ho buona memoria- ammise sorridendo -avevo quindici anni, ero al mare, lei si chiamava Angela e ne aveva diciotto- spiegò telegrafico

-almeno di quella eri innamorato?- le chiese nonostante il mononeurone fosse passato ai cartelli con scritto “fatti i cazzi tuoi” per cercare di convincerla

-mi piaceva- ammise

-sei un caso clinico- lo liquidò pensando di ascoltare il suo cervello e passare ad altro

-sei una di quelle da niente sesso senza amore?- le chiese poi facendole gelare il sangue nelle vene, doveva assolutamente riportare il discorso su di lui

-in teoria credo di no…- cercò di essere sincera

-in pratica non ti è mai capitato- concluse lui la frase -deduco che il primo sia stato Filippo- aggiunse

-esatto- monosillabica e sempre più terrorizzata da un eventuale proposta

-ed è stato come lo sognavi?- domandò spiazzandola

-non mi ero mai posta il problema! Non sono una da spiaggia al tramonto, speravo solo che fosse con una persona speciale!- ammise tremendamente sincera

-e lo è stato?- chiese continuando a mangiare come se nulla fosse

-pensavo di sì!- ed effettivamente era così in quel periodo era convinta che fosse speciale, non che fosse l’uomo della vita ma, che per quel passo fosse quello giusto

-e dopo di lui….- Piergiorgio cominciò la frase sapendo benissimo la risposta

-il nulla…- concluse Tiziana ridendo

-bisogna rimediare…- la guardò alzando leggermente lo sguardo dal piatto mentre il cellulare di lei cominciava a suonare

-scusa non l’ho spento- disse prima di rispondere e ringraziare a allo stesso tempo insultare la persona al telefono

-deduco che i due piccioncini ci abbiano preso gusto!- provò Piergiorgio una volta che lei aveva chiuso la telefonata

-elementare Watson- rise

-vuoi dargli torto?- chiese sempre sorridendo

-e ora?- domandò lei visto che ormai avevano finito di cenare

-potremmo sistemare anche l’altro tuo contatore…- ammiccò alzandosi dal tavolo

-meglio di no- sorrise Tiziana avvicinandosi alla cassa

-potrebbe essere divertente- la provocò toccandole una guancia

-lo so è solo che dopo…non mi libererei più di te…- maliziosa vicino all’orecchio

-correrò il rischio- la spiazzò quando il cassiere comunicò loro l’importo

 

 

-mi porti a casa?- chiese lei una volta rientrati in macchina

-non ti facevo così impaziente…- la prese in giro ricevendo un pugno sulla spalla -sono solo le undici, facciamo qualcosa…e non intendo del sesso…anche se…-

-se hai necessità impellenti, chiama un qualsiasi numero della rubrica del tuo telefono e secondo me qualcuna che ti soddisfi la trovi- disse prendendo tra le mani il cellulare che aveva sistemato nel portaoggetti -posso?- chiese prima di curiosare -guarda guarda, tutte donne…non avevo dubbi!-continuò facendo scorrere l’elenco dei contatti -senti qua…”sei sempre meraviglioso”…ti danno anche i voti?- continuò leggendo i messaggi

-la privacy?- domandò ma venne bellamente ignorato da Tiziana che si era messa comoda con le gambe incrociate per andare avanti nella lettura

-e questa…Giulia…”notte da ricordare”…stai diventando il mio idolo!!- lo prese in giro -povera questa che ti supplica di chiamarla…immagino che il giorno dopo…una bella croce sopra e una tacca sul letto!- lo guardò curiosa mentre era impegnato nella guida

-non sono così stronzo, le cose le metto in chiaro prima- spiegò anche se Tiziana non gli prestava grande attenzione

-ti prego, dimmi però che non ci sono foto porno…che poi mi crolla un mito…- aggiunse mentre stava già spulciando le immagini -dove hai parcheggiato?- chiese rendendosi conto che erano fermi cercando di vedere fuori dal finestrino 

-non mi hai detto dove volevi andare così, mentre ti fai i fatti miei mi sono fermato qui- ammise semplicemente

-in un luogo dove le coppiette vengono per accoppiarsi?- domandò capendo dove si trovassero -conosci bene il posto?!- lo prese in giro

-no, di solito non mi fermo in macchina, preferisco stare comodo- spiegò alla ragazza che continuava a trafficare col suo telefono

-e questa?- chiese scovando la foto di loro due sul divano

-l’ho trovata nel telefono di Achille- disse voltandosi verso di lei che lo guardava interrogativo -me lo ha prestato qualche tempo fa per una chiamata e l’ho trovata!- aggiunse

-mi ricattava con quella- ammise anche se il termine ora le sembrava un po’eccessivo -per la festa-

-lo so! Anche se non capisco perché avessi paura che circolasse!- continuava a guardarla e lei cominciava a non sentirsi più a suo agio

-sempre per la mia incolumità- era una mezza verità in fondo -e perché l’hai presa?- domandò

-era carina…- ma lei per non addentrarsi in pericolosi sentieri l’interruppe

-a proposito della festa…può venire anche tua sorella?- domandò a bruciapelo come le era stato vivamente sconsigliato

-no- senza ammettere repliche

-perché?- insistente come solo lei sapeva essere

-sarebbe una palla al piede- ammise

-non credo voglia starti attaccata ai pantaloni tutta sera…anche perché saranno già occupati…- rise di gusto

-cretina- la zittì

-dai, a lei ci penso io- lo rassicurò

-la cosa dovrebbe tranquillizzarmi?- domandò -non ti accorgerai neanche della sua presenza- gli prese istintivamente una mano per pregarlo

-perché?- le chiese interrogativo

-me lo ha chiesto e mi sta simpatica- spiegò -poi…avere un fratello come te…deve essere impegnativo…- aggiunse quando lui la tirò a se portandola col viso molto vicino al suo

-allora le dico che ti ho convinto- chiarì

-baciami- le disse guardandola negli occhi facendoglieli aprire maggiormente

-direi di no- rispose mentre Luciano stava alzando il volume degli amplificatori e facendo il sound check

-è dalle nove che voglio farlo- ammise senza vergogna

-è un problema tuo- rispose cercando di divincolarsi

-ora anche tuo- disse prima di baciarla…nemmeno un bacio che sia stato mai sprecato…

 

 

 

La domenica era per Tiziana un giorno da passare in coma davanti al televisore, ma quella domenica le sue aspettative vennero presto disilluse. L’amica la chiamò in riunione al solito bar del centro. Ormai era diventata amica del proprietario e lo salutava per nome gentilmente, scambiandoci due parole prima di sedersi al solito tavolino defilato.

-racconta- dritta al punto la mora -anzi no! Devo prima dirti che ti odio- aggiunse ripensando al pacco della sera precedente

-diciamo che mi sono dilungata…- cominciò poi le venne da ridere -è andata così male?- chiese poi

-no- mentì per non farla sentire troppo in colpa -poteva andare peggio- in fondo Piergiorgio l’aveva solo baciata in quel modo divino che solo lui aveva, causandole uno strano aggrovigliamento di budella -piuttosto, dimmi della tua serata- vide gli occhi di Eleonora illuminarsi

-secondo te è prematuro fargli una proposta di matrimonio?- domandò sorridendo come un’ebete

-sì, visto che hai rotto con la questione dei ruoli da rispettare- brontolò Tiziana ricordandosi quanto l’aveva fatta lunga quella mattina

-peccato- ammise infine mentre l’altra la incoraggiava a procedere -stavamo studiano…- iniziò quando Tiziana alzò immediatamente un sopracciglio guardandola storto -veramente, eravamo in camera sua seduti sul letto…- continuò

-tipica posa da studenti diligenti, la consigliano in ogni manuale…- la prese in giro

-e ad un certo punto ci ritroviamo sdraiati sul letto…- aggiunse

-senza sapere come avete fatto…immagino!- Tiziana si stava divertendo tantissimo

-esatto- Eleonora era invece concentrata sul racconto

-e mentre ripassavi a mente la lezione, ti sei ritrovata senza maglietta…- la mora era piegata in due dal ridere vedendo l’amica rimanere seria

-mi hai spiato?- le chiese preoccupata -insomma, mi sono ritrovata senza maglia, con lui che mi baciava e le sue mani che mi accarezzavano…-

-mani che, incredibilmente, erano diventate quattro o cinque…- Tiziana non riusciva a starsene zitta

-poi, ha cominciato a slacciarmi i pantaloni…- arrossì leggermente e a quel punto la mora sperò che facesse un riassunto molto conciso del dopo -e ad accarezzarmi da sopra le mutande…-

-ti prego, non proprio tutto!- la supplicò Tiziana

-sei la mia amica ed è stata un esperienza fondamentale per me…quindi ti tocca tutta!- rispose seriamente

-se proprio devo, ma cerca di tagliare le parti più scabrose, sono sensibile…- disse sconcertata

-e soprattutto in astinenza….cerca di non interrompermi!- la sgridò la bionda

-senti chi parla!- l’aveva appena fatto di nuovo

-ci ritroviamo nudi sul letto…- la guardò con aria di sfida

-grazie- Tiziana le era grata per i tagli

-e Giovanni, lasciamelo dire, è una visione, con quelle spalle larghe, quel petto perfetto con pochi peletti chiari, quegli addominali leggermente visibili…e…beh, diciamo ben proporzionato in tutto…- ammise sinceramente con gli occhi che le brillavano -mi stava…diciamo…mettendo a mio agio…-

-ho capito…- brontolò con una smorfia -procedi oltre…-

-e lui…era già, come dire…pronto…- aggiunse Eleonora giusto per provocarla, riuscendoci perfettamente vista l’espressione dell’amica

-non so se domani riuscirò a guardarlo in faccia- ammise sorridendo la mora

-quando gli ho detto che ero un candido giglio…- spiegò all’amica che la guardava sempre più sconvolta

-non hai usato quelle parole vero?- le chiese Tiziana sapendo già che purtroppo sì, le aveva usate sicuramente

-e che volevo che lui fosse il primo…- aggiunse riprendendo il filo del suo discorso -a quel punto…-

-ferma!- le urlò Tiziana -so esattamente come va a finire…- sperò di risparmiarsi il resto del racconto

-volevo solo aggiungere che è stato dolcissimo e non così doloroso come lo raccontano!- concluse la storia

-così avete pensato di passere la serata a ripassare…- rise maliziosa Tiziana ordinando una coca cola -lasciandomi uscire, da sola, con Pier…se non ti bacio sto male…Barbieri- brontolò per farla sentire in colpa

-ti ha baciato ancora?- domandò entusiasta

-sì, e la cosa non aiuta il mio tentativo di rimozione…- ammise bevendo -però credo di averlo convinto a portare le sisters alla festa…- concluse trionfante

-si prospetta una serata interessante- concluse Eleonora

 

 

 

 

salve, scusate se rompo così presto, ma non sapendo esattamente ancora quanti capitoli mancano alla fine, devo darmi una mossa…sennò va a finire che mi porto il tutto in ferie!!!!

Saluto e ringrazio tutte quelle che hanno recensito e letto, ma vado veramente di fretta…ammetto, devo andare dal dentista…un bacio e prometto che alla prossima risponderò…un bacio

 

 

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


Capitolo 16

Capitolo 16

 

 

 

 

Era arrivato il giorno del mega evento, Tiziana era sul letto che si malediceva per aver accettato ed era in crisi col suo guardaroba, non sapeva cosa mettersi, dramma che solitamente non aveva, e incolpava di questo suo stato il povero Piergiorgio Barbieri. Decise per un comodo paio di pantaloni neri e maglietta dello stesso colore leggermente scollata.

All’ora stabilita era già pronta davanti alla porta di casa in attesa che il campanello suonasse, e anche quell’ansia non era sua, normalmente non si sarebbe mai comportata in quel modo. Il ragazzo arrivò poco dopo e per sua fortuna aveva in macchina anche la sorella e Luciana che erano elettrizzate e parlavano in continuazione, evitandole così l’imbarazzo di non saper cosa dire.

 

 

Erano arrivati alla festa da una mezz’oretta, il locale si stava affollando ogni minuto di più, e i ragazzi stavano commentando i presenti

-siete bellissime stasera- disse Tiziana rivolta alle ragazzine -siete in vena di conquiste?- chiese guardandole come una sorella maggiore

-no- risposero al loro posto in coro Giovanni e Piergiorgio facendo voltare tutti verso di loro

-come siete antichi- li rimproverò Eleonora prendendo per mano il fidanzato per condurlo al bar e scioglierlo un po’

Piergiorgio era sparito da qualche tempo e sicuramente era da qualche parte con una bionda pronta all’uso, Tiziana stava invece si era messa a chiacchierare con Luciana e Valeria

-non ti ringrazieremo mai abbastanza!!!- le disse la mora guardandola con devozione

-suvvia, non esageriamo! In fondo è solo una festa, e sarà pallosa come tutte le altre- la calmò Tiziana che non capiva tutto quell’entusiasmo

-beh, noi siamo contentissime di essere qui!- aggiunse raggiante Luciana, per l’occasione le due ragazze erano veramente molto carine

-Tiziana!- la ragazza s’irrigidì immediatamente, avrebbe riconosciuto quella voce ovunque, anche se aveva passato gli ultimi mesi a cercare di dimenticare tutto di lui, e il suo fido abitante della scatola cranica impallidì all’istante, le ragazze che erano con lei notarono immediatamente che c’era qualcosa di strano, e si lanciarono un’occhiata interrogativa

-Filippo- disse solamente guardandolo negli occhi, non capendo perché il ragazzo continuasse a farle un certo effetto. Era convinta di essersi innamorata di Piergiorgio e non capiva quel movimento interno che le si era creato alla vista dell’ex. Si trovò a pensare che forse il detto che dice che il primo amore non si scorda mai, fosse purtroppo abbastanza veritiero. Il ragazzo si avvicinò per posarle due baci sulle guancie per salutarla ma, lei rimase immobile, con testa un assordante Ligabue…perché prima e dopo il sogno c’è la vita da vivere…

Luciana e Valeria stupite da quel comportamento si guardavano senza capire

-ti trovo bellissima- si complimentò il ragazzo mentre lei continuava a fissarlo stranita, si chiedeva come avesse fatto ad innamorarsi di lui, e poi di Piergiorgio che era così diverso, Filippo si era tagliato i capelli dall’ultima volta che lo aveva visto, ora erano a spazzola, castani e lo sguardo era spento, di un azzurro rivomitato come diceva sua nonna cui, non stava molto simpatico. La sua presenza però le dava fastidio

-grazie- balbettò ancora rigida maledicendosi per quel comportamento e sforzandosi di tornare normale il prima possibile -sei solo? La stronzetta non è con te?- chiese poi ritrovando un po’ di acidità, a quel punto le ragazze che erano con lei si dileguarono alla ricerca di Eleonora per avere informazioni riguardanti Filippo e allo strano comportamento di Tiziana

-Giulia? Mi ha lasciato!- ammise tristemente, e questa risposta fece sorridere la mora che non sapeva se era più contenta di vederlo triste o del fatto che fosse libero di nuovo

-ti direi che mi dispiace, ma non sarebbe vero!- si sforzò di dire, cercando di scacciare i pensieri strani che le stavano affollando la mente

-posso offrirti da bere?- le chiese gentilmente indicandole il bar

-certo- accettò non sapendo neanche lei perché, che sotto sotto la sua mente malata e contorta volesse usarlo per ingelosire Piergiorgio? Che comunque non si sarebbe mai accorto di nulla poiché era sicuramente impegnato a concupire qualche giovane biondina, oppure cercava una sorta di rivincita.

Si avviarono al bancone, Tiziana non era ancora sicura di cosa volesse veramente fare, ma nel dubbio cominciò a bere. In condizioni normali non avrebbe mai esagerato con i cocktails, non amava ubriacarsi, lo aveva sempre trovato stupido, ma quella sera non c’era niente di normale, tutto sembrava contro di lei

Al terzo o forse quarto bicchiere la mora cominciava a perdere il pieno controllo delle facoltà mentali, ed era un dettaglio che in quell’occasione non poteva assolutamente permettersi, non si era accorta che i suoi amici la stavano tenendo d’occhio da lontano pronti ad intervenire in ogni momento, anche il suo fido cantautore cominciava a sbiascicare le parole.

 

 

-e chi sarebbe quel tipo?- chiese Piergiorgio leggermente schifato, sua sorella era andata a recuperarlo mentre stava intrattenendo una biondina che non gradì quell’interruzione

-si chiama Filippo- disse sperando che lui sapesse qualcosa di più, invece, sospirò dirigendosi verso gli altri del gruppo

-che succede? Che ero piacevolmente occupato?- domandò brusco ad Eleonora che con un cenno della mano indicò un angolo dove Filippo aveva portato Tiziana

-mi avete chiamato qui per guardarla farsi un tizio?- domandò arrabbiato pronto a girare i tacchi per tornare da dove era venuto –sinceramente…avevo di meglio da fare- sorrise malizioso

-no è uno qualunque! È il suo ex!- spiegò la bionda sperando che il ragazzo capisse ma dalla faccia non sembrava -quello che ha trovato a letto con l’amica, quello che le ha fatto decidere di non innamorarsi più, quello che l’ha fatta soffrire come un cane, quello…-

-ho capito!- la zittì Piergiorgio -ma è grande e vaccinata e se sta là, vorrà dire che è quello che vuole!- aggiunse

-no!- lo fermò Eleonora con un gesto della mano -lei non lo vuole!- ringhiò tra i denti fermandosi in tempo prima di aggiungere troppo -ha bevuto e temo che tra un po’ avrà bisogno d’aiuto-

-e avete scelto me per fare l’eroe! Lo sapete che quella mi mena se vado ad intromettermi- disse preoccupato

-invece ti ringrazierà!- concluse la bionda sicura di sé guardandolo in modo convincente

-e se Piergiorgio avesse ragione! Guardatela, non mi sembra che voglia andarsene, lui la sta pure abbracciando!- spiegò Giovanni

-ora tu vai là e ti fingi il suo moroso!- disse seriamente la ragazza a Piergiorgio, ignorando il fidanzato

-ma sei fuori? Da dove ti escono certe idee? Che libri leggi?- urlò incredulo, non voleva fare quell’orrenda scenetta da film di serie b

-fallo per lei, ti prego!- lo supplicò Eleonora vedendo che Filippo si stava avvicinando troppo e che Tiziana aveva cominciato a guardarsi attorno in cerca d’aiuto -vedi, ha bisogno di te!- lo spinse

-mandaci Giovanni!- brontolò, non era convinto di voler recitare quella parte

-non sarebbe credibile- spiegò lei ormai arrabbiata -poi, vi siete già baciati, cosa ti costa andare là fare due moine e riportarla tra noi?- domandò non capendo la titubanza di lui

-già baciati???!?!!- urlò Valeria che non si era persa una parola dello scambio di battute

-lo sapevo!- aggiunse Luciana contenta

-muoviti allora fratello! Cosa aspetti?- lo incitò pure la sorella

 

 

Tiziana era appoggiata al muro del locale, con fianco Filippo che era riuscito a metterle un braccio al collo e che ogni tanto si avvicinava per posizionarle qualche bacio sulla guancia, la ragazza sapeva che da lì si doveva togliere il prima possibile, non voleva ricascare nelle grinfie di Filippo ma, il suo ego era contento dei complimenti e delle accortezze che il ragazzo le riservava, e probabilmente in cuor suo continuava a sperare anche di ingelosire Piergiorgio che aveva visto essersi avvicinato al resto dei suoi amici.

Si era girata verso di loro, non sapeva se chiedere aiuto o continuare quella pantomima con Filippo, sempre a favore del moro che le interessava

-tesoro, ti sta dando fastidio?- sentì dire e quando alzò gli occhi, vide quelli verdi di lui che la guardavano divertiti, Filippo a quelle parole si era immediatamente staccato da lei come se avesse la peste

-è un vecchio amico- disse solamente arrossendo vistosamente quando lui le prese la mano per avvicinarla a sé

-stai con lui?- domandò timidamente Filippo alla ragazza indicando Piergiorgio quasi con timore

-è un problema?- chiese il moro guardandolo male e attirando lei ancora più vicino

-sapevo che non eri interessato a relazioni serie!- ammise Filippo facendo capire che la fama del moro era arrivata anche al suo liceo

-si cambia- rispose dando un leggero bacio sulle labbra della ragazza

 

 

Intanto vicino al bar gli altri ragazzi stavano osservando attentamente la scena

-veramente quei due si sono baciati?- chiese ancora incredula Valeria

-questo sì che è uno scoop!- aggiunse Luciana sorridendole

-pensa quando lo sapranno…- stava dicendo la mora quando Eleonora la fermò

-non lo deve sapere nessuno! Se volete, vi racconto, ma dovete tenerlo per voi, mi raccomando- spiegò la ragazza sperando che le due le dessero retta -vedete io non ho ancora capito perché si bacino, a dire il vero è lui che cerca lei…e Tiziana non si è mai tirata indietro ad essere sinceri, però…l’unica cosa di cui sono sicura è che entrambi non vogliono che la notizia sia diffusa soprattutto a scuola…- mentre Eleonora era partita con il suo discorso, Valeria aveva dato una gomitata all’amica per attirare la sua attenzione su quello che stava guardando

-infatti, nessuno lo saprà!- rise a quel punto Giovanni indicando alla fidanzata Piergiorgio e Tiziana che si stavano baciando con un certo slancio

-omioddio! È la catastrofe!- disse lei mettendosi una mano sulla bocca

 

 

-contento adesso!- ringhiò Piergiorgio a Filippo dopo essersi staccato dalle labbra della ragazza ed averla lasciata più sconvolta e contenta del dovuto, era da un po’che schivava i suoi baci e ne sentiva la mancanza, anche se sapeva che tutto ciò non le avrebbe fatto bene

-peccato- disse Filippo guardando Tiziana negli occhi -mi sei mancata- aggiunse prima di andarsene lasciandola basita, non sapeva se incolpare i bicchieri di troppo per tutto quello strano valzer di sentimenti che sentiva in corpo

Tornarono rimanendo abbracciati dagli altri che erano ancora increduli per quello che avevano visto e dalle loro facce Tiziana comprese quello che loro stavano pensando, l’aveva baciata e lo aveva fatto davanti a tutti, il mononeurone alticcio, si stava domandando se interpretarlo come un buon segno.

-and the Oscar goes to….- annunciò tronfio Piergiorgio davanti ad una Eleonora ancora sbigottita, frase che nonostante la lentezza di riflessi di Tiziana le arrivò dritta prima al mononeurone che velocemente gettò il drink, poi subito al cuore, aveva finto, l’illusione momentanea era sparita del tutto ed ora voleva solo fuggire, prima doveva però riuscire a dire qualcosa

-complimenti- le uscì dalle labbra prima che gli occhi s’inumidissero più del consentito

 

 

Si staccò con un brusco strattone dal ragazzo, che la fissava interrogativo, salutò frettolosamente gli amici adducendo scuse poco credibili e si diresse velocemente verso l’uscita, nello scappare dalla discoteca fu fermata per un braccio da Achille che oltremodo ubriaco cercava di abbracciarla e baciarla in segno di gratitudine

-grazie, è una festa stupenda, ed è solo merito tuo che hai convinto Piergiorgio a venire qui- continuava a stringerla, Tiziana riuscì a liberarsi pure di lui cercando di non riempirlo di schiaffi per sfogarsi, e prima di allontanarsi gli prese anche la bottiglia di martini che aveva in mano.

Fuori era freddo e nonostante il piumino e sentiva il viso pungere, le lacrime avevano cominciato a scendere, si rese conto solo quando era già uscita che era sola, mezza ubriaca, con una bottiglia in mano e senza nessun mezzo per tornare a casa. Decisa a non rientrare optò per la passeggiata notturna, sperando di non incontrare nessuno.

S’incamminò nel buio sorseggiando martini per prendere coraggio, arrabbiata, delusa, disillusa, quando sentì suonare il cellulare, guardò il display e vide che era Eleonora, rifiutò la chiamata, non aveva voglia di parlare con lei, non aveva ancora girato l’angolo che una macchina si affiancarono e dal finestrino abbassato capeggiò la testa di Filippo che le faceva cenno di salire, probabilmente aveva visto tutta la scena.

 

 

-che serata ragazzi!- commentò Valeria -d’ora in poi voglio uscire sempre- aggiunse convinta e gasatissima rivolgendosi all’amica del cuore

-non ci pensare neanche!- la riportò alla realtà il fratello moderatamente arrabbiato

-mi ha messo giù- annunciò Eleonora con ancora il telefono in mano

-se controlli loro- disse Piergiorgio a Giovanni indicando la sorella e Luciana -vado io a cercarla- terminò la frase quando arrivò Achille a ringraziare della loro presenza

-grazie amici, questa festa non la scorderò mai!- sbiascicava allegro abbracciando tutti a rotazione

-nemmeno noi- concordò Valeria sempre eccitatissima per gli eventi

-dove la cerchi?- chiese Eleonora al moro

-percorrerò la strada che in teoria dovrebbe fare per andare a casa- spiegò sperando che Tiziana fosse abbastanza lucida da non perdersi

-Achille, hai visto Tiziana?- chiese sempre la ragazza

-mi ha rubato una bottiglia di martini poco fa e poi è uscita- spiegò relativamente bene

-sempre peggio- annunciò Giovanni

-qualcosa a me non quadra!- commentò Valeria

-più di una- le fece eco Luciana guardando Eleonora interrogativa

-non so di cosa parliate- le zittì non convincendole

-allora vado- annunciò infine Piergiorgio

-torna vincitore!- urlò la sorella alla quale un vago sospetto era venuto

 

 

Nel tragitto in macchina Tiziana non parlò, si limitava di tanto in tanto a dare qualche sorso alla bottiglia

-non credo ti faccia bene continuare a bere- provò Filippo a dirle ad un certo punto ma lei si limitò a guardarlo male e ad attaccarsi nuovamente al martini

Una volta arrivati davanti casa il ragazzo fermò l’auto e si voltò verso Tiziana

-mi dispiace- le disse sinceramente

-non sono in vena- rispose pensando solo a raggiungere il letto senza farsi vedere in quelle condizioni, fece per aprire lo sportello e anche lui scese. Tiziana stava armeggiando con le chiavi di casa per aprire il cancellino, lui cercò di aiutarla, tante altre volte si erano ritrovati lì davanti a salutarsi dopo una serata passata insieme.

Dopo averle aperto il cancello Filippo vedendola indifesa si avvicinò maggiormente e chiedendole nuovamente perdono la baciò, lei lo lasciò fare arrabbiandosi ancora di più con se stessa. Quando lui tornò in macchina e ripartì, lei rimase come un’ebete a guardare la macchina allontanarsi, senza accorgersi che davanti a lei se ne era appena parcheggiata un’altra.

-ti sei rimessa con quello?- le chiese bruscamene Piergiorgio facendola ritornare dal mondo dei sogni dove si era momentaneamente rifugiata per sfuggire a quella terribile serata

-no! E non sarebbero affari tuoi!- rispose acida

-perché lo baci allora?- le chiese avvicinandosi

-io non bacio nessuno, però sembra che tutti stasera vogliano baciare me!- spiegò sempre con una punta di cattiveria nella voce

-perché sei scappata?- continuava a farle domande a raffica

-sono stanca- mentì anche abbastanza male cercando di convincersi a non piangere

-e tornare a casa a piedi, era una soluzione o eri già d’accordo con quello?- chiese ancora

-senti, non ho voglia di subire un interrogatorio- brontolò -soprattutto da parte tua!- aggiunse pentendosene poi e per questo bevendoci dietro ancora

-quella dalla a me- e le staccò di mano la bottiglia -che per oggi hai già bevuto abbastanza- aggiunse guardandola male

-senti, ma vuoi lasciarmi perdere per favore!- urlò forse troppo, sentiva montare la rabbia e assieme sentiva le lacrime arrivarle agli occhi, per questo si girò per entrare in giardino -ho passato una pessima serata, per favore non ti ci mettere anche tu!- lo supplicò quasi

-Mi hanno costretto a venire a salvarti!- le disse prendendola per un polso -ma se volevi stare con lui, bastava un cenno e avrei capito-

-non volevo stare con Filippo!- ripeté per l’ennesima volta più a se stessa -e grazie per avermi aiutato, se è quello che vuoi sentirti dire prima di andartene! Mi dispiace di averti rovinato la serata, ma sei ancora in tempo a tornare da quella poveretta che hai abbandonato per colpa mia!- gli occhi ormai erano pieni di lacrime e non ce la faceva più a stare lì ma, lui continuava a tenerla per un polso

-potevi rimanere ancora un po’ con noi, poi ti avrei riaccompagnato a casa- le disse continuando a non capire il comportamento della ragazza

-volevo stare da sola- mentì nuovamente per cercare di liberarsi della fonte dei suoi guai

-o speravi che lui là ti portasse a casa!- la stava esasperando con la sua malsana gelosia nei confronti di Filippo -ti sei resa conto di amarlo ancora, lo sai che è una follia dopo quello che ti ha fatto!

-Piergiorgio, basta!- urlò picchiandolo con un pugno al petto -non sono innamorata di lui, non è lui la causa dei miei problemi, razza di un idiota!- aggiunse sempre ad un volume troppo alto

-allora con chi sei incazzata?- si stava alterando pure lui e si stava anche avvicinando pericolosamente al suo viso e dopo averle posato un delicato bacio sulle labbra, a Tiziana scesero due enormi e silenziose lacrime che le rigarono tutto il viso

-non farlo mai più!- riuscì a dire con cattiveria, cercando nuovamente di divincolarsi per andare a casa e porre fine a quella terribile serata ma non riuscì -sono arrabbiata con me stessa- sussurrò con un filo di voce continuando a piangere -perché non dovevo assolutamente permettermi di innamorarmi…soprattutto di uno come te…- continuò battendogli entrambi i pugni sul petto, sfinita, ma contenta di essersi tolta un peso, con la coda dell’occhio cercò il suo viso per vedere la sua espressione, era sorpreso, non si aspettava niente di simile

-ora, in teoria tu dovresti dire qualcosa- aggiunse lei guardandolo mentre le lacrime continuavano copiose ma, Piergiorgio era senza parole le aveva messo le mani sul viso per asciugarlo con un gesto delle dita ma non diceva niente

-ho capito, fai come se non ti avessi mai parlato, come se questa maledetta sera non sia mai esistita! Adesso andrò in casa a farmi bionda...- e si girò questa volta riuscendo ad entrare in casa per andare a lanciarsi sul letto e dare libero sfogo alla sua disperazione, mentre lui sorrideva senza essere visto.

 

 

 

Arieccoci, ormai siamo agli sgoccioli e io se non vado in ferie mi esaurisco ancora di più!!!

Ringrazio tutti quelli che leggono e recensiscono, molto gentili.

 

 

Roxb: hai ragione, non mi posso portare il lavoro in ferie, anche perché ne avrò da fare…mi si sono autoinvitati un sacco di amichetti….ahahhaha ce la posso fare! Grazie

 

Vampistrella: dici che sia coinvolto? Mah, speriamo, a me sembra sempre di più una triglia il nostro Pier…all’unto? Assolutamente niente, se l’è solo presa!!! D’altronde Achille non gli avrebbe mai rifiutato niente!!! Grazie, ciao

 

Annalisa70: grazie mille troppo buona, ormai siamo alla fine, ma ce la possiamo fare!!!

 

Freeze: visto che la nostra titti si è data una mossa? Oddio, non ha ottenuto un gran che…ma, non ci resta che sperare!!!il candido giglio è una bella immagine….mi chiamavano sempre così…tanto tempo fa….ciao e grazie

 

Briciolina: e io amo te!!! Ok non esageriamo! Grazie mille!

 

Nicoletta2: il sesso fa fare strane cose, anche nelle migliori famiglie!!!!oh sì Pier lo sa, ma non gliene frega niente!!! No il dentista non è mai un problema…mai avuto carie in vita mia!!! Fa molto spot, vero?

 

4lb1c0cc4: non chiedermelo! Non so nemmeno io come mai si siano messi a parlare dei trascorsi amorosi di Eleonora!! Certo che l’ha preso per uno sport…e vedrai quando lo inseriranno alle olimpiadi!!! Grazie e bacioni

 

SCD71001: mi sa proprio anche a me! Ma che ci vuoi fare…sono giovani!!!

 

Le ggggiovani: potremmo effettivamente proporlo alla Gelmini! Chissà che non diventi materia di studio!! Ma quando mai sti due sono stati normali? Dico io! La nostra Ele rimane candida dentro!!! E noi le vogliamo bene, la povera tizzi si subisce l’imbarazzante racconto e non si sa mai che abbia preso appunti… un bacionisssimo!!!!

 

Valli: benvenuta! E grazie mille dei complimenti, posterò prestissimo!!! Ciao

 

Carrie_brennan: la nostra titti è un  mito! Ce ne fossero in giro di donnine come lei!! Le sisters sono due serpi, ma sono simpaticissime!! Oh sì la festa era affollatissima!! Chiedo umilmente perdono per non averti risposto l’ultima volta!!!!

 

 

 

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Capitolo 17
*** Capitolo 17 ***


Capitolo 17

Capitolo 17

 

 

Quel lunedì mattina, nel tragitto verso il liceo, Tiziana aveva seriamente pensato di deviare a tutti gli incroci incontrati, verso una destinazione ignota. Non sapeva esattamente come comportarsi davanti a Piergiorgio e a tutta la scuola dopo il bacio in mondovisione. Sperò anche, che fossero tutti talmente brilli, o impegnati da non essersene accorti, o ancora meglio il solito alieno poteva aver loro cancellato la memoria di sabato.

Nella convinzione che da lì a giugno a scuola prima o poi sarebbe dovuta tornare, si fece coraggio e parcheggiò il motorino. Il giardino era quasi vuoto, visto il clima, resistevano solo gli accaniti fumatori. Entrò cercando di essere anonima e con la faccia vuota, ma si sentiva tutti gli sguardi addosso, sul primo gradino delle scale che dovevano portarla alla sua aula, c’era Piergiorgio alle prese con una bionda nuova, ma prima che potesse anche solo pensare qualcosa fu strattonata per un braccio da Eleonora

-allora?- domandò impaziente -devi dirmi qualcosa?- aggiunse guardandola negli occhi per cogliere ogni sfumatura possibile

-ho bisogno di una lobotomia- monotono fissando il ragazzo con l’amichetta del giorno

-posso cercare su google, in fondo se c’è la ricetta per costruire una molotov, vuoi che non trovi qualcosa che faccia al caso tuo?- le disse girandole la testa per avere la sua attenzione -tranquilla, Valeria ha fatto girare la voce, in bagno ovviamente, che ti ha baciato solo per liberarti dell’altro!! Ha aggiunto che tu non hai gradito!- spiegò, facendo capire a Tiziana che la guardavano male non per il bacio ma perché non le era piaciuto

-e lui è avvinghiato a quella per far passare il concetto che tra noi non c’è niente, immagino?- chiese indicando i due sulla scala

-direi di sì!- ammise Eleonora -però ora mi devi raccontare….-

-una triste storia…c’era una volta una giovane e simpatica donzella…- iniziò con poca allegria

-taglia e arriva a sabato sera quando il bel principe Piergiorgio Barbieri ti trova…- l’interruppe Eleonora

-principe…un accidenti!- brontolò -me lo sono ritrovata davanti a casa, ha rotto chiedendomi se ero tornata con Filippo…-

-è geloso…che amore- s’intromise la bionda

-anche no!- spiegò guardandola malissimo -alla fine, presa dalla disperazione e dai fumi dell’alcol, gli ho confessato che sono innamorata di lui…- concluse la storia abbassando il capo

-e allora perché sta baciando lei là?- domandò Eleonora non capendo, era convinta che Piergiorgio Barbieri provasse qualcosa per l’amica -avete deciso di rimanere ancora un po’ in incognito e lui si sta comportando come al solito per non destare sospetti?- chiese convinta di aver trovato la soluzione

-frena la fantasia, dopo la mia dichiarazione lui si è tramutato in una statua di cera, a dire il vero mi ricordava te quando vedevi Giovanni….ed io me ne sono andata a casa- rise per sdrammatizzare

-ciaoooo- urlò arrivando come una furia Valeria -allora, vi siete fidanzati?- chiese abbassando il tono di voce mentre Tiziana le indicava il fratello in dolce compagnia -è una copertura?- aggiunse schifata

-no, state buone, non siamo niente, Pier…non mi fidanzo…Barbieri, ha evidentemente altri interessi- spiegò Tiziana sperando fosse l’ultima volta -ed io, torno al mio piano di rimozione…- spiegò rivolta ad Eleonora, non voleva far sapere a Valeria i suoi sentimenti

-che funziona a meraviglia!!!- la prese in giro Eleonora prima di adocchiare Giovanni e fuggire da lui

Le lezioni erano come al solito, in quel periodo, abbastanza noiose e lunghe e nessuna delle ragazze aveva voglia di seguire tanto che la bionda si era messa in testa di creare un diabolico piano per mettere insieme i due amici

-Eleonora, smettila, il rumore di ferraglia che esce dalla tua testa è insopportabile! Disturbi la lezione!- la fece ridere Tiziana

-tu che la stai seguendo…- la zittì la bionda -sto solo lavorando per voi…-

-ecco, anas, lascia perdere…- brontolò Tiziana

 

All’uscita si ritrovò in mezzo a Giovanni e Piergiorgio che stavano scherzando riparlando di un aneddoto, Tiziana non si sentiva proprio a suo agio ma cercò di fingere come meglio poteva, canticchiando allegramente…questa è la mia vita, se entri chiedimi il permesso…

Arrivò al motorino e si affrettò a togliere la catena e a salirci sopra pronta per una fuga in grande stile, in fondo non aveva nessun obbligo di stare lì e farsi del male

-devi scappare?- le chiese gentilmente Piergiorgio svegliandola dai suoi sogni

-nn...no- balbettò complimentandosi per il comportamento -aspetto Eleonora- si chiese poi se potesse essere una scusa decente visto che erano compagne di banco

-mi sa che lo sgorbio laggiù voglia te- le indicò un ragazzo al cancello facendola sbiancare

-e mo, che vuole?- si domandò prima di scendere per andare a raggiungerlo

-se hai bisogno di un fidanzato…- la buttò lì sorridendole e facendole venire un blocco intestinale

-mi arrangio, grazie del pensiero- si affrettò a rispondere…questa è la mia vita, se ho bisogno te lo dico…

 

 

-cosa ci fai qui?- gli domandò brusca e per niente amichevole

-volevo vederti- spiegò Filippo mantenendo la calma -e chiederti se ti va di uscire oggi pomeriggio- aggiunse con un sorriso degno di una pubblicità per dentifricio

-devo stare con Ettore- una mezza verità, doveva stare con lui solo dalle sei in poi

-porta anche lui- insistette il ragazzo fissandola

-non è il caso- si ritrovò a dire Tiziana che voleva evitare l’uscita

-mi odia?- chiese conoscendo il caratterino del piccolo di casa

-è riduttivo, credo abbia messo una tua foto su un pupazzo e ogni tanto faccia riti wodoo!-

-allora non è il caso, facciamo domani?- continuò per la sua strada

-non mi pare una buona idea!- non sapeva più come liberarsene pensò anche di fingere un malore

-tanto lo so che non è il tuo fidanzato, anche se mi sta guardando con odio- spiegò Filippo indicando con un cenno del capo Piergiorgio che li fissava seduto sul suo scooter

-lasciamo perdere- sbuffò Tiziana esasperata dalla situazione e dal fatto che fossero tutti convinti che il moro fosse geloso

-posso chiamarti?- chiese ancora sperando di prenderla per sfinimento

-prova, non garantisco la risposta!- e quella era una verità, non sempre lo teneva acceso pensò ritornando dai suoi amici

 

 

-cosa voleva ancora quello?- domandò appena arrivata Piergiorgio

-più o meno quello che voleva la bionda da te stamattina!- lo zittì complimentandosi per la risposta e sorridendosi da sola -e tranquillo, puoi tornare da lei o da chiunque altra, tanto ha capito che non sei il mio fidanzato- purtroppo avrebbe voluto aggiungere sedendosi sul suo motorino

 

 

Qualche giorno dopo Tiziana era in giro per la città mano nella mano col piccolo Ettore per andare a vedere le vetrine dei negozi di giocattoli, il fratellino stava cominciando a prendere appunti per la letterina a babbo natale. Mentre passeggiava con la mente libera da ogni pensiero, si sentì salutare e la manina di Ettore stringere maggiormente la sua

-Filippo, ci si incontra un po’ ovunque- la buttò lì guardando con un sorriso il fratello che temeva potesse cominciare a ringhiare a momenti

-sarà il destino…- ammiccò lui passando una mano affettuosa tra i capelli del piccolo

-o la sfortuna- s’intromise Ettore schifato del buffetto ricevuto

-posso offrirti un caffè?- le chiese sapendo della sua insana dipendenza

-come potrei non accettare…- disse vedendo che erano vicini al bar che frequentava con Eleonora e la cosa le dava molta sicurezza

-dicendo di no!- le suggerì il fratello per niente contento di quell’incontro e lei lo guardò sgridandolo

 

 

Una volta arrivati al bancone e salutato il barista amico che la guardava con curiosità, Filippo ordinò i due caffè guardandosi in giro cercando un tavolino libero

-ma che bella famigliola felice!- leggermente acido Piergiorgio che era con Giovanni seduto poco distante

-Pieeeer…- urlò Ettore correndogli incontro lasciando la sorella sbigottita quasi quanto Piergiorgio

-anche lui qui…- abbattuto Filippo si diresse verso il moro per salutarlo

-siete proprio carini insieme!- aggiunse Piergiorgio guardando Tiziana negli occhi

-c’è chi mi apprezza!- le scappò detto mentre provava a staccare il fratello dal ragazzo -scusalo- gli disse quando era più vicina maledicendosi per aver scelto quel posto mentre il suo amato cantautore la prendeva in giro cantandole…fino a che tutte le strade portano a te non ci si può sbagliare…

-io voglio stare qui- brontolò Ettore mettendo su il tipico muso da capricci

-lascialo stare- le disse Piergiorgio sistemando meglio il piccolo sulle sue ginocchia -ti presento il mio amico Giovanni- aggiunse rivolto al bimbo, facendo pensare a Tiziana che fosse proprio carino con suo fratello

-il fidanzato di quella matta di Eleonora?- chiese al ragazzo che gli aveva appena dato la mano

-in persona- gli sorrise affettuosamente Giovanni

-Pier, sono stanco, ci porti a casa in macchina?- domandò poi Ettore con annessi occhi supplicanti lasciando a bocca aperta Tiziana

-certo, ce ne stavamo andando, è troppo affollato qui- rispose guardando Filippo, facendo per alzarsi tenendo sempre il piccolo in braccio

-non importa, scusalo- si giustificò Tiziana

-mi fa piacere- ammise il moro avviandosi verso l’uscita assieme a Giovanni mentre la ragazza li guardava basita, poi salutò Filippo, scusandosi per il contrattempo e li raggiunse

 

 

-questa me la paghi- sussurrò al fratello appena saliti in macchina

-lo sai che non lo sopporto, vuoi mettere con lui- rispose indicando il ragazzo alla guida

-ascolta tuo fratello, che è molto saggio- s’intromise Piergiorgio che aveva sentito tutto facendola arrabbiare, se avesse seguito il suo istinto, avrebbe cominciato a urlargli contro le peggio cose, ma cercò di darsi un tono

-pensa a guidare- gli disse fulminandolo con lo sguardo attraverso lo specchietto retrovisore

-vi siete incontrati per caso?- s’informò Giovanni girandosi verso i sedili posteriori

-purtroppo…- ammise Ettore prendendosi uno scappellotto dalla sorella

 

 

 

Passavano i giorni e Tiziana sembrava tornata quella di sempre, era convinta che il suo piano di rimozione funzionasse abbastanza bene, aiutata da Piergiorgio che si comportava come se quella famosa sera non fosse successo niente. Ogni tanto Valeria faceva qualche battuta provocatoria ma solitamente, era bloccata da Eleonora che era diventata molto protettiva nei confronti dell’amica. Filippo ogni tanto si faceva vivo, ma riusciva a gestirlo abbastanza bene, una volta aveva pure pensato di usarlo per fare ingelosire Piergiorgio, poi si rese conto che non c’era niente da ingelosire.

Anche novembre era finito in qualche modo, mancavano pochi giorni alle vacanze di Natale, la neve si era già vista qualche volta per ricordare che l’inverno era alle porte.

 

-hai saputo?- chiese Eleonora a Tiziana che era vicina alla macchietta del caffè come ogni giorno a ricreazione e le faceva di no con la testa -i rappresentati di classe hanno deciso con chi andremo in gita…- annunciò felice come una pasqua

-non dovrebbe essere messo ai voti?- chiese la mora con un terribile sospetto nella mente…ti sento dentro a tutte le canzoni in un posto dentro che so io…

-erano tutti d’accordo, tanto che uno contrario non avrebbe fatto la differenza…- spiegò Eleonora sempre più euforica

-stai dicendomi che andremo con la classe di Mirko e Satomi…- ormai era rassegnata, tutto il mondo remava contro di lei

-già- annuì leggermente col capo

-con tutte quelle che ci sono….sarei andata più volentieri con l’unto!- ringhiò Tiziana -ma immagino che le galline che abbiamo in classe abbiano preferito la presenza di Pier…una al giorno…Barbieri, così magari qualcuna riuscirà a farselo…- brontolò una mezza scenata di gelosia

-devi farti avanti con lui- le disse Eleonora facendola infuriare

-mi sono già umiliata abbastanza, non credo di interessargli e comunque il mio piano di rimozione sta funzionando alla grande!- concluse convintissima

-si vede- la prese in giro l’amica dandole una pacca sulla spalla

-e dove dovremmo andare?- chiese Tiziana per tornare sull’argomento gita

-Parigi…- chiarì la bionda che già si pregustava l’idea di passeggiate romantiche lungo la Senna col suo Giovanni

-credo che sarò in settimana bianca!- spiegò la mora

-posso venire anch’io?- quella voce che Tiziana cercava inutilmente di evitare e di scordare le entrava nel cervello nei momenti peggiori…t’infili in un pensiero e non lo molli mai…

-no!- risposero in coro le ragazze e la mora si trovò a guardare curiosa l’amica

-perché tu verrai in gita!- le spiegò Eleonora prima che Giovanni si avvicinasse per baciarla

-certo che verrà, senno io con chi mi diverto?- domandò Piergiorgio facendole venire l’ennesimo blocco intestinale e anche l’idea di creare una bambola wodoo pure con la sua foto

-qualcuna la trovi- disse lei rigida ignorando il doppio senso nel caso ci fosse stato -e se insisti, te le metto in ordine alfabetico così fai poca fatica-

-ti ho già detto che me la cavo anche senza assistente…o lo fai per tenermi sotto controllo?- e la vide arrossire mentre lei ripensava con nostalgia alla sua famosa idea della piadineria in Nuova Zelanda

-programmi per il trentuno?- chiese Giovanni per cambiare argomento

-farò l’alternativa…- la buttò lì Tiziana lasciandoli curiosi in attesa del seguito -andrò a letto alle dieci- terminò la frase prendendosi dei nomi

-qualcosa troveremo…- disse pensando ad alta voce Eleonora -qualcuno ha la casa vuota?- chiese dopo

-io, ma non vi ci faccio entrare- rise Tiziana ripensando alla gioia provata quando il padre le aveva annunciato che sarebbero andati a trovare la zia e che per qualche giorno l’avrebbero lasciata sola

-suddai…- le si avvicinò pericolosamente Piergiorgio

-no- categorica

 

 

Qualche giorno dopo, sempre a ricreazione e sempre vicino alla macchinetta del caffè i ragazzi si stavano lamentando della noia delle lezioni di quegli ultimi giorni prima delle vacanze, quando arrivarono anche Luciana e Valeria trotterellando allegramente

-fratelli…- dissero in coro come saluto voltandosi verso i ragazzi -sorelle…-aggiunsero ridendo guardando le ragazze

-cosa ci fate ai piani alti?- chiese Giovanni

-abbiamo saputo…- cominciò Valeria

-da fonte certa…- aggiunse Luciana

-quando parlano così, mi fanno paura!- ammise Tiziana interrompendole momentaneamente

-che ci sarà una mega festa!- terminarono in coro felici

-quando?- domandò Piergiorgio curioso

-l’ultimo- rispose Giovanni sapendo dove volessero arrivare le ragazze

-e tu cosa ne sai?- gli chiese Eleonora guardandolo in volto

-il bagno…- sorrise

-cribbio, devo ricordarmi di andarci ogni tanto!!!!- brontolò Tiziana sorridendo pensando di come non le interessasse l’argomento

-ci andiamo????- urlarono in coro le sorelle mentre tutti le guardavano con la faccia di chi non aveva di meglio da fare, Tiziana fu l’unica a rispondere di no ripensando al disastro dell’ultima festa cui aveva partecipato

-eddai!!- la incitò Luciana

-senza di te non sarebbe la stessa cosa!!!- piagnucolò Valeria sbattendo le ciglia

-sopravvivrete- aggiunse sicura di non lasciarsi abbindolare

-vuoi che ti faccia convincere da Pier?- le domandò allontanandola dagli altri Valeria, lasciandola turbata

-non ci riuscirebbe!- rispose cercando di troncare il discorso

-lo so che ti piace…- continuò allusiva l’altra

-facciamo così, se ci tieni ad andarci…e soprattutto a vivere, lasciami perdere!- si ritrovò a minacciarla per evitare di rispondere, anche se Valeria aveva già capito tutto

 

Poco dopo li raggiunse raggiante pure Achille che comunicò loro che era lui il promotore della festa, sempre alla solita discoteca, e Tiziana lo vide come un altro punto a sfavore, là l’aveva baciata la prima volta, là aveva incontrato Filippo, là aveva avuto la conferma di non interessare a Piergiorgio, là…non andava bene. Spiegò che quella sarebbe stata una festa a pagamento e che stava andando in giro a racimolare le quote, Tiziana si guardò bene da pagare, ma ci fu chi lo fece al suo posto

-sappi che non verrò e che hai speso soldi inutilmente- disse acida rivolta a Piergiorgio

-staremo a vedere, a costo di farti venire in pigiama- probabilmente ci provava gusto a torturarla, che non fosse interessato, Tiziana lo aveva già capito, ormai era più di un mese che non avevano più contatti intimi, si chiedeva perché fosse necessaria la sua presenza e soprattutto perché lui insistesse così tanto

-portaci una delle tue solite biondine tutto cervello- lo provocò

-saranno già là ad aspettarmi…a braccia aperte…- sorrise compiaciuto mimando il gesto

-…secondo me con qualcos’altro di aperto…- commentò sottovoce sperando che nessuno sentisse quella cattiveria gratuita

-dai, non fare la mummia- la prese in giro Giovanni

-fallo per noi- in coro le sorelline

-mi piace farmi desiderare…ma no!- rispose risoluta sapeva che se fosse andata a quella festa non ne sarebbe uscita mentalmente bene, non avrebbe retto a vedere Piergiorgio passare da una bionda all’altra per poi sceglierne una con cui finire in bellezza l’anno.

 

 

 

Ed eccoci qui, in questo torrido lunedì mattina, ebbene sì mi lamento sempre…(vero Nicoletta?), ma il caldo lo reggo meno del freddo!!!

Fortuna che esistono le piscine, docce e soprattutto bagni…

Vabbè ora vi saluto e rispondo a quelle carissime che mi hanno scritto

 

Roxb: povero pierg, diamo tempo al tempo, ce la farà pure lui a capire cosa vuole…un bacio

 

 

Chiara84: Filippo prima o poi doveva rifarsi vivo, e speriamo che faccia pochi danni!! La povera Titti ormai a vuotato il sacco e la palla ce l’ha Pier…chissà dove a tira!!! Grazie e ciao

 

 

4lb1c0cc4: ma veramente non vi aspettavate il ritorno di Filippo? lui l’avrà pure baciata, ma i bagni sono già stati informati del perché…secondo me Pier sorrideva per la battuta di lei….mah chi può dire che cosa passa nella testolina di quel gran gnoccolone!!! Ciao

 

 

Lily D G: ti assicuro che anche la titti lo avrebbe volentieri preso a calci negli zebedei…e non è detto che prima o poi non lo faccia veramente!!! Ho fatto il prima possibile ad aggiornare…anche se il caldo mi sta lessando il neurone!!! Baci e grazie

 

 

Carrie_brennan: peccato che l’opzione rutto non mi sia venuta in mente, perché ci stava di brutto!!! La titti si riprenderà, Filippo ci romperà ancora le scatole per un po’ e Pier…speriamo in bene! Grazie mille di tutto

 

 

Gingi_devishina: sono felice di averti dato una smossa, ma leggerlo tre volte??? Non è che ti ha fatto male? La storia è totalmente  inventata, i personaggi sono presi in prestito da amici e parenti e e leggermente ritoccati o mischiati…qualche fatto è reale! Invidiosa di Achille??? Terribile, vuoi i capelli unticci? Anche io mi sono divertita un sacco nell’ultima scena!! Beh che dire di più, grazie infinite e continua a divertirti con noi (ogni tanto mi allago e mi do del noi…ci vuole pazienza!!)

 

 

 

Nicoletta2:quella sera Pier era un po’ scorbutico, forse aveva le sue cose…ricorda che i bagni sono fonte di saggezza…

Un bacio anche a te…la crema ce l’ho anche se mi dimentico di metterla e mi sono già cotta come un maialino!!! Pazienza, ci vuole pazienza…

 

 

Miley90: hai ragione non è stata una serata piacevole per la povera donzella conclusasi con l’innamorato che fa lo stoccafisso!!! Il bel Pier prima o poi si sbrinerà, o almeno lo spero!! Bacioni

 

 

Valli: secondo me Pier rideva della battuta!!! I forse no, era contento della dichiarazione…non lo sapremo mai!!! Grazie un bacio

 

 

SCD71001: credo che sia nel dna maschile l’opzione “fare il cretino” soprattutto nei momenti peggiori!!! Ciao un bacio

 

 

Vampistrella: direi a occhio, se la smetto di rileggerli e aggiungere cose, dovrebbero mancarne tre, massimo quattro!!! Filippo non credo combinerà dei gran danni, in compenso ci penserà Pier…

Sinceramente, non ho mai pensato a nessun attore, nel senso che quando ho pensato ai personaggi ho preso spunto da amici e parenti ( lo so, frequento delle brutte persone). Però secondo me ognuno deve immaginarseli come preferisce, anche perché io ho dei gusti stranissimi e il mio Piergiorgio potrebbe non piacerti per niente!!! Un bacio!!

 

 

Nane….ninte panico!!!

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Capitolo 18
*** Capitolo 18 ***


Capitolo 18

Capitolo 18

 

 

 

Mancavano pochi giorni all’inizio delle vacanze natalizie e Tiziana sperava in quel periodo di vacanza di disintossicarsi da Piergiorgio e soprattutto di non vederlo cosicché da consolidare il suo piano di rimozione, aveva anche accettato di andare con i suoi dalla zia per qualche giorno, pur di stargli lontano.

Era ricreazione e stava litigando come non capitava da qualche tempo con la macchinetta del caffè, quando finalmente riuscì ad averlo, si ritrovò in mezzo ai suoi amici che la guardavano curiosi per il folle spettacolo che aveva appena dato, prima insultando, poi parlando amorevolmente, alla macchinetta.

-Tiziana, non mi sono dimenticato, stasera usciamo insieme…- non era una domanda quella di Piergiorgio bensì un’affermazione

-perché?- domandò invece lei preoccupata guardando Eleonora sperando potesse aiutarla in qualche modo mentre l’abitante del suo cervello aveva drizzato le orecchie e si stava sistemando pronto a fare dei gorgheggi

-il compito di matematica…ricordi…è andato bene…- le spiegò il ragazzo facendole tornare in mente quella folle promessa che sperava a quel punto lui si fosse dimenticato

-guarda che non ce l’ha ancora corretto…- mentì era passato ormai un mese e cercò l’appoggio dell’amica nella speranza che le reggesse il gioco -ha detto che ci deve pensare ancora un po’, non è convinta…sai com’è la Del Noce…non posso micca farle pressione…-

-infatti…- balbettò Eleonora per niente convincente

-è inutile, so che ve l’ha già consegnato e so pure che ti è andato bene!- annunciò facendole l’occhiolino

-cos’è in bagno adesso pubblicano anche i tabelloni con i voti? O hai delle particolari aderenze anche con i prof?- chiese con sospetto -dimenticavo!- urlò dandosi una manata in fronte -stasera devo uscire con Eleonora…peccato- era in fondo una scusa plausibilissima pensò cercando poi l’intesa con la ragazza che nel frattempo si era avvinghiata a Giovanni e non aveva seguito la conversazione

-lei è impegnata, fidati- le sussurrò Piergiorgio all’orecchio facendole venire i brividi lungo la schiena -non hai scampo- aggiunse facendola rabbrividire nuovamente ma di terrore -e comunque me lo devi come risarcimento-

-ti do i soldi e vai da solo?- provò sgranando gli occhi per convincerlo di quella bellissima idea

-non sarebbe divertente! Passo a prenderti alle nove- la liquidò prima di allontanarsi per andare a parlare con un ragazzo che lei non aveva mai visto…di tutta la vita passata, questo è il momento…

 

 

 

 

Tornata in classe si buttò sconfortata sul banco pensando al metodo più indolore per suicidarsi

-è deciso, le pillole sono la scelta migliore…e tu mezza amica, cosa hai da fare stasera di più importante che uscire con me?- guardò Eleonora con occhi supplicanti

-andrei a cena da Giovanni…con i suoi! Controlla che siano sonniferi e non lassativi, prima…- spiegò -ma se vuoi, disdico e sono tua- aggiunse preoccupata un po’ per quella cena

-non vorrei mai, poi vedo che la provvidenza ti ha già punito!- rise Tiziana a vedere che l’amica non andava a sollazzarsi -però il mio problema resta! Che diavolo vado a fare fuori con Pier…non ti cago…Barbieri!- brontolò

-vedila come un’altra occasione per sedurlo!- le sorrise Eleonora

-piuttosto ci provo col cameriere- sentenziò -non ci penso neanche, sarò glaciale- terminò convinta che fosse la tecnica migliore -però promettimi di tenere il cellulare acceso che se ho bisogno fuggo in bagno e ti chiamo- la supplicò

-tesoro, sei tu che solitamente lo hai spento, non io…- le ricordò ridendo

 

 

 

 

Quel pomeriggio lo passò per la maggior parte del tempo a lamentarsi al telefono con Eleonora, poi a giocare con Ettore e infine a decidere cosa indossare. Nonostante i consigli dell’amica di vestirsi provocante, Tiziana, che non era assolutamente in vena, e si mise un paio di jeans e un maglioncino anonimi.

Alle nove, puntuale come una maledizione, arrivò Piergiorgio a suonare il campanello, prima di uscire fu fermata dalla curiosità di ascoltare la fine dell’assurda conversazione che il fratello stava avendo con la madre, nella quale Ettore sosteneva convinto, che lei sarebbe uscita col futuro fidanzato. Si ritrovò a pensare alla beata innocenza dei bambini prima di cambiare immediatamente pensieri vedendo il ragazzo che l’aspettava in macchina.

A causa dell’inaspettato effetto che il ragazzo le aveva fatto appena salita, decise, che per sedare i suoi spiriti, fosse meglio cominciare con un cinema e poi eventualmente andare a mangiare qualcosa dopo, quando ormai era più stanca.

Riuscì a convincerlo con poco e arrivarono alla multisala di lì a breve

-ora però decido io il film…- annunciò Piergiorgio sorridendo beffardo

-e io pagherò i biglietti…- aggiunse sconsolata sapendo che avrebbe guardato qualcosa di orrendo

Infatti, Piergiorgio, aveva scelto un horror truculento e Tiziana, era riuscita a vedere sì e no i titoli d’apertura e quelli di coda, mantenendo per quasi tutta la durata, le mani sugli occhi mentre il ragazzo cercava di convincerla che non era niente di spaventoso.

Uscirono dopo un’ora e mezza di tortura con Tiziana che non perdeva occasione per insultare il ragazzo

-dopo questa, possiamo anche andare a casa! Ho già ripagato il mio debito anche con gli interessi!!- brontolò appena fuori dalla sala

-ma se non sai neanche la trama, non hai visto niente…- la rimproverò -…come puoi giudicare-

-non ci vuole una mente! Un cattivo che squarta, sbudella, sgozza a destra e a sinistra chi gli capita sottomano. La solita coglionazza che, invece di fuggire rimane lì fino alla fine e…giustamente muore!- sentenziò sempre con un certo disgusto quando si sentì mettere un braccio attorno al collo, prima osservò la mano di Piergiorgio appoggiata alla sua destra, ben salda sulla sua spalla, poi si girò per guardarlo ma, vide che il ragazzo stava fissando qualcosa davanti a loro e quando si aprì un varco tra la folla, capì chi stava osservando

-gli hai detto tu che eravamo qui?- domandò riferendosi a Filippo capendo che anche lei lo aveva visto

-avrei dovuto?- rispose con un’altra domanda non capendo il senso

-sì, se volevi vederlo- chiarì con una punta di acidità

-non sarebbe stato più semplice uscire direttamente con lui?- domandò al ragazzo guardandolo cercando di capire che espressione avesse

-allora cercavi d’ingelosirlo?- provò Piergiorgio per niente convinto delle spiegazioni

-ti droghi?- chiese Tiziana pensando fosse l’unica soluzione possibile considerate le idiozie che stava dicendo

-voi donne, a volte siete così complicate…- dichiarò proprio quando incrociarono Filippo, Tiziana avrebbe voluto controbattere dicendo che lei di complicato aveva solo il codice fiscale che per il resto era abbastanza limpida e trasparente ma non ce ne fu il tempo

-come state?- chiese generico Filippo

-bene- telegrafico e incolore Piergiorgio

-non andare a vedere quello nella sala tre, è ributtante- cercò di sciogliere la tensione Tiziana

-ma tu non odiavi quel genere di film?- domandò sorridendole e facendo stringere ancora di più l’abbraccio di Piergiorgio

-infatti, ho detto che fa schifo!- spiegò l’ovvio guardandolo anche male

-comunque, sono appena uscito dalla sala due, bellissimo!!!- annunciò mentre i due abbracciati si guardavano chiedendosi di che film stesse parlando, ma nessuno s’informò

-ora, dobbiamo proprio andare, scusaci- prese in mano la situazione Piergiorgio e fece per allontanarsi -o volevi invitarlo a cena con noi?- le sussurrò all’orecchio

-era un’idea!- sorrise -vado a cercarlo?- lo stuzzicò ancora capendo che Filippo non gli stesse particolarmente simpatico

 

 

Nel tragitto verso il giapponese Tiziana ricevette una telefonata

-amica, come procede?- Eleonora voleva tenersi aggiornata

-bene- rispose cercando di non farsi sentire da Piergiorgio

-ti ha già molestato?- continuò il suo interrogatorio

-no- cercò di non ridere

-immagino che Terence stia ascoltando- capì dalle risposte

-già- le diede conferma Tiziana

-allora rispondi solo sì o no! Che figata mi sembra di essere una spia!!!- rise Eleonora -vorresti che ti baciasse?-

-no!- indignata

-sicura?- continuò imperterrita

-sì- ammise

-se è una cosa così privata mi allontano- s’intromise Piergiorgio che si era insospettito dalla carenza di parole di Tiziana

-acuto il ragazzo!- dichiarò Eleonora che aveva sentito tutto

-no, tranquillo è che mi sta facendo il terzo grado, non devo dire molto- spiegò Tiziana trattenendolo per un braccio

-ignoralo- le ordinò la bionda -ora lo sbatti contro il muro e lo baci-

-stai bene? Mangiato pesante?- chiese Tiziana non capendo

-me l’ha suggerito Giovanni- ammise la ragazza

-ti avevo chiesto di non parlargliene…- brontolò la mora pensando che ormai la sua vita fosse finita chiedendosi se ci volesse molto per un visto per la Nuova Zelanda

-ha capito tutto da solo!- si giustificò Eleonora -poi, ti vuole bene e sta cercando di aiutarti, lui lo conosce…-

-non voglio aiuti! D’ora in poi, ti ripeto, la parola d’ordine sarà rimozione…- spiegò Tiziana sottovoce -e di a lui là di essere muto- la minacciò quasi

-muro…- le sussurrò all’orecchio ripetendoglielo più volte

-smettila- urlò Tiziana prima di chiudere la conversazione

 

 

-cosa riguardava l’interrogatorio?- le chiese Piergiorgio appena seduti ai mini tavoli del ristorante

-quei due insieme sono allucinati!!- sviò la domanda pregando con lo sguardo la cameriera per farla arrivare a chiedere le ordinazioni

-ti ha chiesto come mi sono comportato?- domandò ancora mentre leggeva indifferente il menù

-era più concentrata sul mio di comportamento a dirla tutta!- spiegò anche lei controllando il menù che sapeva a memoria quando furono fortunatamente interrotti per fare le ordinazioni.

La conversazione durante la cena rimase su un terreno neutro che spaziava dalla scuola, alle imminenti vacanze, fino alla pace nel mondo e al buco dell’ozono, tutto andava bene a Tiziana purché non si parlasse di loro o di quello che era accaduto ormai tempo addietro. Finirono di mangiare e la ragazza si rallegrò, costatando, che quell’uscita non fosse poi andata così male come temeva, era riuscita a tenere tutto sotto controllo, non aveva pianificato l’incontro con Filippo, ma in fondo non aveva turbato nessuno, anzi le era quasi sembrato che Piergiorgio fosse leggermente geloso, idea che scacciò immediatamente per non farsi illusioni e procedere col suo piano.

 

 

 

In casa da Giovanni i due ragazzi erano seduti sul letto con Eleonora che fissava ancora il cellulare

-non lo bacerà mai!- disse rivolta al fidanzato leggermente sconfortata

-è comprensibile- l’assecondò -mettiti nei suoi panni, gli ha detto ciò che prova e quel cerebroleso non si è mosso di una virgola, non ha avuto neanche la decenza di aprire la bocca a mo di pesce lesso-

-mi chiedo io…e con tutte quelle bionde che frequenta…che sono tutte stracotte, si muove eccome!!!- brontolò lanciando il telefono sul materasso

-ma di quelle non gliene frega niente…è questo il punto!!!- concluse fiero Giovanni

-ricapitolando il grande Piergiorgio Barbieri tromba a destra e a manca donnine, possibilmente bionde, che a lui interessano come un vaso di fiori finti. Mentre di fronte a giovane mora, di nostra conoscenza, che gli spiattella i suoi sentimenti tra un martini e l’altro…s’irrigidisce…- cercò di ricapitolare il tutto Eleonora

-la differenza, oltre al colore di capelli di Tiziana, sta nel fatto che probabilmente anche lui prova qualcosa, ma non l’ha ancora capito o accettato!- terminò il quadro psicologico del ragazzo

-non vorrei però che quando a lui si aprissero i chakra…fosse tardi!! Cioè si deve dare una mossa e fare qualcosa, perché Tiziana non credo, muoverà più un’unghia nella sua direzione- disse Eleonora -il problema è che lei ci ha proibito di parlarne con lui…-

-confido in Pier- disse Giovanni prendendole una mano -ma adesso basta, ho voglia di baciarti- aggiunse attirandola a se cadendo sdraiati

-ma sono preoccupata- brontolò Eleonora sulle sue labbra

-così ti distendo i nervi e pensi ad altro…- le disse prima di baciarla nuovamente

-però…dopo la richiamo…-

 

 

Salirono in macchina e contenta di tutto, Tiziana cominciò a rilassarsi, raccontando vari aneddoti, nei quali più di una volta era presente anche Filippo, lo fece inizialmente sovrappensiero, poi ci prese gusto nel vedere che Piergiorgio s’irrigidiva.

-perché non lo sopporti?- gli chiese ad un tratto

-dopo quello che ti ha fatto, non capisco come faccia tu a parlargli ancora- spiegò guardando fisso la strada

-mi ha chiesto scusa- gli disse Tiziana come se bastasse

-e gli credi?- domandò poco convinto voltandosi verso di lei

-non m’interessa, ormai non mi fa più effetto, quindi può dire quello che vuole ed io faccio più fatica ad essere arrabbiata con lui che ad essere indifferente…- ammise

-tu non fai l’indifferente con lui, lo consideri, ci parli, quello ha delle aspettative adesso- cercò di spiegarle

-e quali sarebbero?- domandò non capendo a cosa si riferisse

-è convinto di poterti riavere- le disse tornando a guardare in avanti

-e tu cosa ne sai?- chiese curiosa, sembrava ci avesse parlato con Filippo

-si vede da come ti guarda- spiegò mentre stava parcheggiando davanti casa di Tiziana, che felice di com’era andata la serata, aveva già la mano sulla maniglia, pronta alla fuga. Prima di riuscire a salutare e buttarsi fuori Piergiorgio si girò verso di lei con un ghigno poco rassicurante

-posso farti una domanda?- le chiese interrompendola e incuriosendola

-porto il trentacinque!- rispose sorridendo -lo so non morirò in piedi!!- aggiunse ridendo e vedendo Piergiorgio fare una faccia strana -e faccio pure fatica a trovare le scarpe-

-interessante…ma non era quello che volevo sapere…- spiegò serio -mi chiedevo, a te non viene mai voglia di baciarmi?- domandò con gli occhi fissi nei suoi quando il cellulare cominciò a squillare

-Eleonora!!! Dimmi, cara, problemi?- urlò la ragazza convinta di avere santa suoneria come protettore dalle domande imbarazzanti

-tutto bene, mi sembri strana- chiese la bionda facendo gesti a Giovanni

-sì, amica, sono ormai a casa…- in realtà quello era più un messaggio per Piergiorgio che per Eleonora

-ops, siamo al momento dei saluti…- sussurrò alla cornetta -mettici tanta lingua!!!- le ricordò facendola arrossire

-tu invece tagliatela…- ringhiò chiedendosi perché l’avesse voluta come amica

-non vorrei farvi perdere altro tempo! Mi raccomando fai quello che farei io!- la salutò la bionda

-o quello che hai appena fatto…- la prese in giro Tiziana prima di mettere giù e lanciarsi fuori dal finestrino

 

 

 

-non mi hai ancora risposto…- Piergiorgio si stava pericolosamente avvicinando al suo sedile

-beh, direi di no- mentì anche abbastanza male

-a me spesso, invece...- aggiunse ormai troppo vicino alle sue labbra

-credo sia una cosa curabile, cerchiamo su google…trovo sempre tutto in rete…- ironizzò prima che lui appoggiasse nuovamente e dopo tanto le labbra sulle sue, lei non avrebbe voluto approfondire l’argomento, ma il suo corpo non reagiva ai comandi del cervello, probabilmente perché Luciano si era messo un grosso paio di cuffie alle orecchie e si era distratto

-non credo sia il caso…in fondo mi va bene così…- ammise sorridendole troppo vicino per i gusti di Tiziana che stava ripetendosi a mo di mantra la parola “rimozione”

-se io non fossi d’accordo?- domandò alzando un ditino

-non si direbbe…- le sorrise nuovamente baciandola appena

-diciamo che razionalmente è sbagliato…ma che in fondo, sei bravino…e la carne è debole si sa…- cercò di spiegare ma dubitò di essere stata chiara

-bravino?- chiese schifato -bisogna immediatamente rivedere questo giudizio…- disse prendendole il viso tra le mani -ora mi metterò d’impegno…- aggiunse prima di rituffarsi sulla sua bocca lasciandola spiazzata da un lato, felice dall’altro. Tiziana si mise a pensare che quello che stesse accadendo, non andava bene per la sua sanità mentale, si chiedeva inoltre perché Piergiorgio si comportasse così con lei e soprattutto perché lei glielo permettesse. Se lui non era interessato, si stava comportando da stronzo patentato, se fosse stato interessato, avrebbe anche potuto dirglielo e non facendolo, confermava la tesi dello stronzo.

 

 

-allora, meglio io o Filippo?- chiese ridendo lasciandola ancora più basita, a domandarsi se quello che aveva davanti fosse veramente Piergiorgio e non un suo clone idiota

-non mi sembra carino rispondere…sappi che anche lui aveva delle grosse qualità!!- rispose cercando di stare al gioco

-posso fati un’altra domanda?- chiese cambiando argomento forse risentito per le grosse qualità dell’altro

-cos’avete tutti oggi, dei punti interrogativi in esubero?- domandò Tiziana guardandolo curiosa facendo cenno di continuare

-ti ricordi la sera della festa?- chiese mettendola in agitazione Luciano si era tolto le cuffie e si tormentava le mani, stava forse dandole una via di fuga, se avesse risposto di no, poteva negare la sua dichiarazione

-poco- tentò pregando che il telefono squillasse, un meteorite le cadesse in testa o cose simili

-mi domandavo se era vero quello che mi hai detto?- chiese cercando i suoi occhi ma Tiziana era pronta con la borsa in mano a buttarsi fuori dalla portiera

-si dice che in vino veritas, o no?- rispose sorridendo mentre usciva dalla macchina

…a mia volta mi fido del mondo, non ti dico le botte che prendo…

 

 

 

La penultima fatica….il prossimo ahimè è l’ultimo!!! Un po’ sto branco di squilibrati mi mancherà…ma mi riprenderò sicuramente in ferie…

Nonostante il caldo e il fatto che io abbia un fratello rompiballe, sono riuscita a pubblicare oggi, così mercoledì concludiamo!!!

 

 

Roxb: noooooo Filippo noooo! È imperdonabile!! In ginocchio mi sembra eccessivo, ma vediamo cosa si può fare!!!

P.S. che invidia io devo aspettare settembre…..

 

 

SDC71001: povero Pier…sono un finto timido…Barbieri, me lo hai proprio strapazzato!! In fondo hai ragione, e spero che si riscatti in qualche modo!! ciaooo

 

 

Carrie_brennan: sono grande e vaccinate e puoi tranquillamente diventare scurrile e ti assicuro che non arrossirò!!! Non arriveremo alla gita a Parigi…ma solo alla festa del 31 che si terrà nel prossimo ultimo capitolo!! Grazie

 

 

Nicoletta2: oggi in quel di bo centro (cioè dove sono io) ci sono 41° ma percepiti saranno 50000, si scoppia, ho visto gente boccheggiare attraversando la strada per saltare da un negozio all’altro…

Non so cos’ha in mente di fare Tiziana…ma lo scopriremo presto!! Un bacione e se non mi sciolgo aggiorno presto

 

 

Chiara84: posso darti per certo che la serata della festa sarà quella della svolta, e mi auguro in positivo…amo il lieto fine!!! Un bacio

 

 

Robertaro: grazie mille, alla titti per un secondo le era passato per il cervello di farlo ingelosire con qualcuno…chessò anche con Filippo, poi però ha deciso per la rimozione!!!

 

 

4lb1c0cc4: lo so Filippo spunta in ogni luogo e in ogni lago…un po’ mi fa senso!!! Ettore è il mio preferito! Un bacio e grazie mille

 

 

Lily D G: tutte le altre lo hanno definito stronzo, sei stata molto carina…credo che apprezzerà!! Lei alla festa ci andrà eccome, ce la mando a calci nel sedere!!! Le sisters anche se oggi sono state assenti le ritroveremo presto, come Eleonora e il mitico Gio!

 

 

 

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Capitolo 19
*** Capitolo 19 ***


Capitolo 19

Capitolo 19

 

 

Eleonora stava svuotando con una certa foga l’armadio di Tiziana per cercare qualcosa da farle indossare quella sera

-ti hanno mai detto che un tubino nero non può mancare nell’armadio di una donna?- le chiese sventolandole un paio di jeans sdruciti

-credo che sia l’unico vestito che possiedo, l’ho dovuto comprare per un ricevimento con i miei- ammise non ricordando dove fosse

-spero tu abbia anche avuto la geniale idea di comprarci delle scarpe da abbinare?- domandò schifando le sneakers dell’amica

-non mi ci fare pensare, hanno dei tacchi altissimi! Ho rischiato la vita più volte- spiegò ripensando ai pericoli scampati

-perfetto! Ti vestirai così allora- sentenziò trionfante Eleonora con mano il tubino che aveva trovato sepolto in mezzo ad altra roba

-ma non ci penso neanche!- brontolò guardando il vestito

-visto che il tuo piano di rimozione a quanto pare funziona come l’autan contro le zanzare! Ora passiamo al piano b, lo conquistiamo!- spiegò la bionda sedutasi sul letto incrociando le gambe

-con me l’autan ha sempre fatto il suo dovere- si lamentò

-provatelo per favore, così vedo…- le disse allungandole l’abito e mandandola via con un gesto della mano

-eccomi- sbuffò una volta vestita

-sei uno schianto!- la guardò sorridendo Eleonora -se solo tu tenessi le spalle dritte…e non camminassi da camionista stanco!!! Cosa facciamo ai capelli?- aggiunse sentendosi molto una hair stylist

-non si toccano!!!!- urlò lisciandoseli

-va bene, li lasciamo così!- l’assecondò Eleonora -quindi, ricapitoliamo, stasera Piergiorgio Barbieri ti passa a prendere verso le dieci, poi ci raggiungete alla festa…noi recuperiamo le sorelle e più o meno alla stessa ora saremo là!- spiegò la bionda organizzata come sempre

-se è proprio necessario…- si lamentò Tiziana appoggiandosi anche lei al letto

-dai che ci divertiremo…poi, scusa, da quand’è che non lo vedi?- chiese

-dalla sera di quello pseudo appuntamento…- spiegò mentre con la mentre ripensava agli eventi

-appunto! Ora vado a ristrutturarmi pure io…e mi raccomando depilati…- aggiunse sorridendo maliziosa prima di sparire dalla sua vista

 

 

Alle nove e mezza Tiziana era già pronta per la serata, non si sentiva particolarmente a suo agio con quelle scarpe, ma decise di fare uno sforzo, quando suonò il campanello, il suo cuore perse un battito, lo avrebbe rivisto dopo una decina di giorni in cui lo aveva sentito solo con degli inutili messaggi.

Si mise un cappotto lungo, un berretto di lana decisamente poco sobrio e una lunghissima sciarpa colorata a completare l’opera.

Piergiorgio la stava aspettando appoggiato alla macchina e quando la vide le sorrise e la fece accomodare.

-stai molto bene…- le disse appena entrata

-anche tu non sei malaccio- rispose schifandosi subito dopo di quello che aveva detto

Arrivarono alla festa e trovarono immediatamente i loro amici ad attenderli

-Tiziana sei uno schianto- le fece l’occhiolino Giovanni

-grazie, ma non mi sento proprio nei miei panni…- ammise sorridendo

-vedrai che stasera chiunque vorrai ti cascherà ai piedi- le disse Luciana per farle coraggio, anche se Tiziana nutriva qualche dubbio a riguardo

-soprattutto se arriva Filippo- ed ecco che anche Piergiorgio doveva dire la sua

-potresti difenderla tu da lui…- lo sgridò Valeria facendolo sbuffare e sparire

 

 

Verso la mezzanotte si ritrovarono tutti, dove si erano visti a inizio serata.

-siamo pronti ad abbandonare quest’anno e lanciarci in quello nuovo?- domandò Giovanni in fase mistica e ne seguì un urlo come risposta

Dopo il conto alla rovescia, i ragazzi, bevuto lo spumante tutto d’un fiato, cominciarono a baciarsi tra di loro Tiziana dopo essere stata stritolata da un abbraccio amichevole da parte di Eleonora si ritrovò davanti Piergiorgio, si avvicinò a lui porgendo una guancia ma il ragazzo fu più veloce e le posò un bacio sulle labbra sussurrandole gli auguri all’orecchio facendola rabbrividire. Passata l’euforia momentanea, tutto tornò come prima, sorrise a tutti quelli che si presentavano davanti e aspettava la fine della serata. Piergiorgio era nuovamente scomparso, probabilmente chiuso in bagno con appiccicata una bionda qualunque, Eleonora e fidanzato erano impegnati in tenere effusioni e le sorelle erano probabilmente in giro a fare danni, cosa che in teoria avrebbe dovuto fare pure lei. Prese coraggio aiutata da qualche bicchierino e si buttò nella pista.

 

 

Dopo un’oretta di balli e bevute Tiziana si era fermata a parlare con Giovanni di quanto fosse felice per lui ed Eleonora, Piergiorgio non si era più visto e fortunatamente neanche Filippo

-dov’è andato quel marpione di mio fratello?- chiese Valeria avvicinandosi

-cerca una bionda e molto probabilmente lo troverai attaccato!!!- rise Tiziana di quella battuta purtroppo per lei abbastanza veritiera

-Tittiiiii…- si sentì chiamare da Luciana -vieni con me che vorrei farti vedere il ragazzo che mi piace così, mi dai un tuo parere?- le domandò trascinandola per un braccio

-spero tu voglia solo un parere estetico, perché per il resto sono una frana…- ammise facendo ridere la ragazza -oppalà guarda chi si vede Candy Candy in assetto da guerra…- sussurrò alla vista di Anna fasciata in un mini abito blu da conquista

-non la sopporto, è una di quelle che ci parla solo per via di Pier e Gio- spiego Valeria che le aveva seguite a ruota

-ciao care- Anna si era avvicinata -avete per caso visto Pier?- domandò guardandosi in giro

-starà facendo sesso con qualcuna…- le rispose sgarbatamente Valeria -scusa ma non la reggo- sussurrò poi all’orecchio di Tiziana

-vabbè, mi arrangerò…- sculettò lontano da loro

-ma come si fa…- brontolò Luciana schifata

-i vostri fratelli …hanno un certo seguito…- spiegò Tiziana -e hanno pure lavorato parecchio…-

-sì…chissene…guarda, è quello là…- disse Luciana indicando un ragazzo vicino ad un divanetto

-carino…- ammise la mora guardandolo bene -lo conosci?-

-si chiama Luca, siamo solo ai saluti e niente di più…- disse continuando a fissarlo

-buttati…è il trentuno, è festa…fai una pazzia…- la spronò Tiziana

-non so se ne ho il coraggio…- ammise la ragazza tormentandosi le mani

-dai che noi staremo qui a fare il tifo per te…- la incitò la mora aiutata da Valeria

-e se mi schifa, venite a raccogliermi?- domandò prima di lanciarsi a passo spedito verso il ragazzo

-certo che tu predichi bene ma, razzoli malissimo…- la prese in giro Valeria

-lasciamo stare, io sono un caso clinico…- ammise abbassando lo sguardo

 

 

Passò ancora qualche ora, Tiziana era vicino al bar con un drink non bene identificato che le era stato offerto dal ragazzo che le stava parlando, di cui non ricordava assolutamente il nome. Lui sembrava molto interessato a lei, e sembrava anche essere l’unico, Piergiorgio, infatti, non si era ancora rivisto. Eleonora era in giro con Giovanni, Luciana aveva trovato il coraggio di andare a parlare con Luca e l’ultima volta che li aveva incrociati si stavano baciando. Valeria era anche lei alle prese con un bellissimo ragazzo di nome Andrea che aveva appena conosciuto. Era sparita pure Candy, probabilmente aveva trovato Piergiorgio.

-vieni con me- il moro, apparso senza che lei se ne accorgesse le stava allungando una mano

-guarda che mi sto divertendo, non ho bisogno di essere salvata, e sono ancora relativamente lucida!- spiegò leggermente risentita voltandosi verso il ragazzo di cui non ricordava il nome

-non era mia intenzione, volevo chiederti se vieni con me che devo accompagnare Luciana e Valeria a casa, hanno il coprifuoco!- spiegò quando lei aveva già deciso e aveva preso la sua mano

-volentieri, non ne posso più di stare qui- ammise Tiziana sollevata per quell’invito

-mi sembravi piacevolmente impegnata…- la prese in giro

-e tu come il solito hai rovinato tutto…- lo riprese scherzosamente

-saprò farmi perdonare…- disse lasciandola interdetta

 

 

Nel viaggio in macchina Luciana cercava di raccontare all’amica usando uno strano codice, la sua avventura con Luca, mentre Valeria le rispondeva parlandole di Andrea

-secondo te si capiscono?- chiese Piergiorgio a Tiziana vedendo che stava cercando di seguire

-lo spero per loro…io non sono riuscita a carpire niente…ma sono anche un po’ alticcia…e i miei poteri non sono al meglio- ammise la ragazza

-fratello, hai per caso visto Anna?- domandò Valeria anticipando di poco Tiziana che era curiosa di sapere se Candy era riuscita nel suo intento

-chi è?- chiese a sua volta il ragazzo lasciandole spiazzate

-la primina che era vestita da puttanone…- spiegò Luciana

-non mi sembra di averla vista…- ammise facendo respirare nuovamente Tiziana, anche se lo immaginava comunque con qualche ragazza

-strano lei sostiene abbiate fatto cose assurde in bagno…- rise Luciana capendo che la ragazza aveva mentito loro

-allora non dev’essere stata un gran che perché non ricordo nulla- rise divertito

 

Una volta rimasti soli, Tiziana chiese al ragazzo di accompagnarla a casa perché era molto stanca, e di tornare alla festa non ne aveva intenzione, le dispiaceva un po’ non aver salutato Eleonora e Giovanni, ma era convinta che i due si sarebbero divertiti anche senza di lei.

Spenta la macchina Piergiorgio, scese per accompagnarla alla porta

-ce la faccio…- spiegò lei barcollando leggermente

-mi assicuro che …- le disse prendendola sotto braccio -almeno tu riesca ad entrare- sorrise vedendola inciampare nuovamente -a proposito…belle scarpe…-

Entrò con la ragazza, anche se lei non lo aveva apertamente invitato, ma ormai anche lui conosceva bene il posto.

Tiziana era moderatamente ubriaca, non del tutto da non capire niente ma, neanche lucida da evitarsi degli errori che avrebbero peggiorato la sua salute mentale, come quando Piergiorgio si avvicinò al suo viso sussurrandole

-un po’ mi sei mancata- prima di poggiare le labbra sulle sue

-a me no- riuscì a mentire appena riprese l’uso della bocca -chiudi quando esci- annunciò prima di salire al piano superiore, aveva bisogno di una doccia, mentre si stava svestendo, sentì lo sbattere della porta segno che finalmente era sola in casa.

Si spogliò lentamente e sbattendo un po’ ovunque, raggiunse il bagno e si buttò sotto il getto d’acqua fresco, adorava fare la doccia fredda nonostante fosse inverno, rimase là dentro per molto tempo, sperava così anche di riprendersi da tutto quell’alcol ingerito.

Una volta uscita si coprì con il suo mega accappatoio rosso e dopo essersi data un’occhiata veloce allo specchio, uscì per andare in camera, non aveva ancora smaltito tutto, infatti, sbatté una gamba contro un mobiletto che era sempre stato in quel posto

-maledetto….domani ti smonterò brontolò entrando in camera chinata a massaggiarsi il ginocchio dirigendosi verso l’armadio slacciandosi la cintura

-ahhha!- urlò girandosi verso il letto vedendoci seduto comodamente sopra Piergiorgio con le braccia intrecciate dietro la nuca -ma sei scemo?? Che cosa ci fai qui?- urlò ricoprendosi immediatamente

-mi godo lo spettacolo- sorrise guardandola malizioso mentre lei si avvicinava al letto

-seriamente, perché sei qui?- chiese guardandolo negli occhi

-avevo voglia di passare la notte con te!- ammise sinceramente tanto da farla deglutire in totale imbarazzo

-non hai trovato di meglio?- chiese ancora stupita del fatto che volesse proprio lei -faccio un giro di chiamate e qualcuna ti rimedio!!- sorrise

-no, grazie, sono esattamente, dove vorrei- aggiunse vedendola spalancare occhi e bocca dallo stupore prendendola per l’accappatoio e avvicinandola a sé

-davvero?- domandò stupita

-hai finito con l’interrogatorio?- chiese mettendosi a sedere sul bordo del letto e attirandola in mezzo alle sue gambe avvicinando il viso al suo seno -cosa c’è?- aggiunse vedendola rigida

-so che domani me ne pentirò!- ammise abbandonando la lotta interiore piegandosi per appoggiare il naso contro il suo, mentre Ligabue si era comodamente seduto su una poltrona con mano un lambrusco e dei popcorn canticchiando…non è così facile perché prima e dopo il sogno c’è la vita da vivere…

-ci penseremo domani- le sussurrò sulle labbra baciandola facendole scendere l’accappatoio dietro le spalle

-in effetti, credo sia tardi, adesso!- disse rimanendo nuda in piedi davanti a lui che la stava contemplando in silenzio per poi attirarla sul letto e ricominciare a baciarla

-sei stupenda- la guardò negli occhi per un attimo facendola sorridere ed arrossire e dandole coraggio per prendere l’iniziativa e slacciargli ad uno ad uno i bottoni della camicia -è una specie di tortura?- le chiese osservandole le mani

-visto che sarà una notte sola, la farò durare il più a lungo possibile…- disse maliziosa -sempre che tu riesca a resistere…- aggiunse rompendo l’alone di romanticismo

-lo scoprirai- aiutandola a togliersi la camicia e lasciandola a rimirare il suo fisico prima che la stessa sorte toccasse anche ai pantaloni facendolo rimanere in boxer

-non vorrei che fossi una delusione…sai con tutto quello che si sente in giro su di te…mi sono creata delle aspettative…- aggiunse scherzando facendolo ridere e allo stesso tempo avvicinarsi ancora di più a lei e baciarla con passione mentre le accarezzava dolcemente tutto il corpo

-per ora come sto andando?- chiese stando al gioco e togliendosi l’ultimo capo che aveva ancora addosso

-molto bene- sorrise facendo cadere l’occhio sul suo inguine

-allora possiamo procedere?- le chiese leggermente titubante

-di solito le lasci così….non mi sembra carino!!!- brontolò quando orami lui le era sopra ricordandole che ormai era arrivata al punto di non ritorno

 

 

 

Il mattino seguente Tiziana aprì un occhio chiedendosi dove fosse e soprattutto se avesse sognato o meno, girandosi lentamente nel letto notò di essere nuda, e sola. Piano piano i ricordi cominciarono a riaffiorare, e una tragica realtà le venne in mente, aveva fatto l’amore con Piergiorgio Barbieri, le venne da sorridere, poi capì che probabilmente era stata la prima e ultima volta, visto che del ragazzo non c’era nessuna traccia, e il sorriso le si spense sulle labbra. A peggiorare la situazione si era svegliato pure il cantante nel suo cervello che le urlava che…non va più via l’odore del sesso che hai addosso…Facendola cadere nello sconforto.

Si alzò dal letto coprendosi col piumone per andare a controllare che non fosse in bagno a farsi la doccia ma, non provenivano rumori e si ricordò di non essere in un film e il lieto fine non era scontato.

Era arrivato il momento di fare i conti con se stessa e con quello che aveva combinato, il famoso pentimento del giorno dopo, e dire che ne avevano pure scherzato. Scese in cucina per vedere se c’erano tracce del ragazzo ma, niente solo Oscar che la guardava supplicandola di uscire. Era sparito e non aveva lasciato neanche un biglietto, poco stupita della cosa, forse leggermente delusa, tornò in camera per vestirsi e portare il cane a fare due passi sperando di schiarirsi le idee su come affrontare il tutto nella maniera più indolore possibile, se mai ce ne fosse stata una.

 

 

Si mise la prima cosa che trovò, recuperò il guinzaglio e il cellulare e uscì diretta al solito parco, accese il telefono nella speranza di trovare messaggi, ma ce n’erano solo di Eleonora che era preoccupata perché non la trovava più. La chiamò per tranquillizzarla e dirle che stava bene

-che fine hai fatto, lo sai che mi sono preoccupata, insomma, non puoi comportarti così…- stava sgridandola

-ho fatto l’amore con Piergiorgio… -provò ad interromperla

-io ti ho cercato dappertutto alla fest….cosa hai detto?- domandò quando capì la frase

-forse dovrei dire che ho fatto sesso con Piergiorgio e quando mi sono alzata, si era già volatilizzato…- ammise tristemente

-wow! vuoi che venga da te? - chiese Eleonora ben immaginando come si potesse sentire l’amica

-ora sono in giro col cane- spiegò -e se dopo cercherò le famose pilloline, ti faccio uno squillo…-

-come stai?- le chiese ignorando la minaccia di suicidio

-come un’idiota che ha fatto l’unica cosa che non avrebbe dovuto! Andare a letto col ragazzo di cui è innamorata ma che, evidentemente, non ricambia!!!....però è stato….-

-merita come si dice in giro?- domandò -…scusa, non ho resistito alla curiosità- si pentì dopo

-tutte vere le voci sulle sue doti…ma, non ci voglio pensare che sennò vado veramente a prendere le pillole…-

-quelle del giorno dopo però!!!- la fece ridere Eleonora

-siamo stati previdenti!- spiegò ancora col sorriso

-se hai bisogno mi chiami?- domandò la bionda preoccupata

-certo, ma sono forte…- riagganciò e spense il telefono andandosi a mettere su una panchina ripensando alla notte trascorsa

 

 

 

Era seduta con le gambe lunghe a terra con la testa appoggiata allo schienale, gli occhi chiusi per catturare quei lievi raggi di sole, il cane era seduto ai suoi piedi, e stava ripassando tutto quello che era successo in camera sua con un leggero sorriso sulle labbra mentre Luciano col suo pigiamino di seta le urlava a tutto volume…o mama mama che cosa ho fatto?Son scivolato ancora dentro un letto…ma mama mama che devo dire? O era amore o somigliava bene…

-finalmente!- sentì urlare dietro di lei e aprendo un occhio vide Piergiorgio oscurargli la luce -ti ho cercata dappertutto- aggiunse lasciandola basita facendole alzare un sopracciglio

-guarda che sei tu quello che è scappato a gambe levate, io ero ancora a letto!!!- spiegò senza acidità

-ero andato a comprare la colazione perché in casa tua non c’era niente, ma essendo festa…è stata un’impresa!- ammise facendole vedere il vassoio di una pasticceria del centro

-oh!- disse solamente facendolo accomodare vicino a lei -pensavo fossi fuggito pentito di quello che era successo!-

-io? Direi proprio di no!- disse guardandola -tu piuttosto eri quella che oggi doveva pentirsi- aggiunse

-sono ancora troppo scossa, e stanca, la botta arriverà verso sera…- chiedendosi perché con lei non avesse messo le cose in chiaro subito come invece sosteneva di fare con le altre -vorrei solo sapere una cosa?- domandò leggermente titubante

-quello che vuoi- rispose addentando una pasta

-che numero di tacca sono?- a brucia pelo facendo gli andare di traverso il boccone

-uno- le sorrise guardandola negli occhi

-nel senso che con l’inizio dell’anno hai azzerato i conti?- chiese stupita della risposta

-no! Nel senso che sei la prima…- cercò di spiegarsi ma non aveva migliorato la situazione

-la prima mora dell’elenco?­- chiese continuando a non capire vedendolo sbuffare divertito

-no! Cretina- poi negli occhi -la prima di cui mi sia innamorato!- sorrise ulteriormente cercando di capire le sue reazioni

-buona questa! Ma non importa, ormai il danno è fatto!- rispose ridendo di quello che aveva appena sentito

-ti dico che mi sono innamorato di te e tu reagisci così!- indignato ma sempre più vicino

-quando te l’ho confessato io, sei rimasto imbambolato perdendo pure l’uso della parola!- brontolò sulle sue labbra prima che lui le posasse un bacio delicato

-ero stupito, poi confuso…- ammise -ma ora mi è tutto chiaro!- terminò felice

-credi di cavartela con così poco?- gli domandò Tiziana sorridendo -e tutto il corteggiamento, fiori, cioccolatini…uscite con baci rubati…non vorrai perderti il meglio?- chiese

-non vorrei turbare la tua vena romantica…ma ti ricordi cos’è successo stanotte?- domandò ridendo sperando che lei scherzasse

-giusto…- disse pensando -allora non si fa più niente fino a che non mi conquisti!- convinta dell’ottima soluzione trovata

-non ci pensare neanche- brontolò prendendola a cavalcioni -lo rifarei anche qui, adesso…- ammise sinceramente

-te l’avevo detto che dopo non avresti più potuto fare a meno di me…- rise compiaciuta -invece, devi fare il bravo- non sapeva fino a quanto poteva tirare la corda

-ma…io ti amo- le disse lasciandola stupita e fissa su di lui

-ah beh allora- lo baciò con slancio

...a che ora è la fine del mondo?

 

 

 

 

Mi dispiace, ho dovuto anticipare, perché domani non sarei mai riuscita….ho poco tempo e troppe cose da fare…la dottoressa è in ferie, la sostituta è morta…e non si trova, in compenso mi ha trovato la commercialista che vuole degli f24 che avrò archiviato chissà dove…e mentre ero al telefono con lei, con l’altra mano inserivo sinistri nel database di mio fratello, che, colto da illuminazione gli è venuto in mente che anche lui…come tutti, deve fare la dichiarazione e che quindi, domattina ha assoluto bisogno di me…quindi stanotte, forse, farò le valigie…ma in fondo chissene, domani parto e buonanotte!!!!

 

Scusate la divagazione ma, temo di essere un po’ esaurita oggi! Bando alle ciance, vorrei ringraziare tutti quelli che sono arrivati fino qui, che hanno letto e chi ha pure recensito!!!

Se tutto va bene e se il mio aereo fa il bravo…ci si ribecca a settembre con nuove mirabolanti avventure!!!

 

 

4lb1c0cc4: spero che il finale sia di tuo gradimento, da gran romanticona che sei…un bacione checca

 

 

Valli: Pier si è svegliato da solo, sennò ti avrei mandato sicuramente in missione, grazie di tutto e alla prossima, un bacio

 

 

Carrie_brennan: mi spiace…mancano di già pure a me…ma in teoria sta storia volevo arrivasse massimo a 5 capitoli…credo di averci preso la mano!!! Purtroppo parto e mi scocciava lasciarla non conclusa…spero ti sia piaciuto il finale!! Un bacio

 

 

Vampistrella: tatan… ed eccoci arrivati alla fine, sani e salvi!! Pensa che i due giovani partono con me per il mare…grazie del supporto, un bacione!

 

 

Nicoletta2: brava! Come al solito c’hai preso!!! Io sono già sciolta…e mi verrà pure la gotta se i miei amichetti non la smettono di piombarmi in giardino a fare grigliate, con la scusa che è più fresco!!!

 

 

Freeze: la banale storia è finita!!! Sono riuscita a fare martedì, lunedì era improbabilissimo!!!

Gli uomini…sono buffissimi, quando li capisci!!! Grazie di tutto e un bacio

 

 

SDC71001: povero Pier, spero che nel finale si sia riscattato!!!  Grazie di tutto, un bacio

 

 

Roxb: Pier è tornato in se…alla fine e fortunatamente!! E ha pure scelto da che parte vuole stare…un bacio e grazie di tutto

 

 

Robertaro: ho già una malsana mezza idea in testa…vediamo se le ferie porteranno consiglio!!! E il lieto fine ci sarà sempre!! Grazie un bacio e a presto

 

 

Le topoline redivive: vi adoro! Un bacionissimo e a presto!

 

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