E' ancora...ricreazione!!!

di Recess95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un patto di...saliva! ***
Capitolo 2: *** The concert ***
Capitolo 3: *** You gotta have more fun! ***
Capitolo 4: *** An explosive lesson ***
Capitolo 5: *** Hamburger sta a ketchup come tenore sta a mezzo soprano ***
Capitolo 6: *** Never say never ***
Capitolo 7: *** Light & Voice ***
Capitolo 8: *** He knows how to play his cards ***
Capitolo 9: *** I never kissed a girl ***
Capitolo 10: *** HalLOVEen ***
Capitolo 11: *** Coraggio ***
Capitolo 12: *** Kiss her ***
Capitolo 13: *** Due mondi diversi ***
Capitolo 14: *** Movin' my hips like...yeah! ***
Capitolo 15: *** Secrets ***
Capitolo 16: *** You're a fool ***
Capitolo 17: *** Dalle stelle alle stalle ***
Capitolo 18: *** Dropped by Ashley A ***
Capitolo 19: *** La telefonata ***
Capitolo 20: *** Il gioco della bottiglia ***
Capitolo 21: *** Buon Natale, Natalie ***
Capitolo 22: *** You should hate me ***
Capitolo 23: *** No air ***



Capitolo 1
*** Un patto di...saliva! ***


Recess

Salve a tutti. Questa è la mia prima FF, ho voluto scriverla perché adoro Ricreazione e soprattutto i personaggi che ho voluto far incontrare dopo sei anni, all'età di sedici anni. Spero che vi piaccia e vi chiedo di lasciare un commento, sia questo buono o cattivo, per farmi sapere cosa ne pensate, se dovrei scrivere meglio oppure addirittura non farlo mai più=) Mi affido ai vostri giudizi, nel frattempo, buona lettura.

UN PATTO DI...SALIVA!

-Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiing!!!-

Finalmente ricreazione. Gretchen Grundler raccolse i suoi libri e li infilò nello zaino sbuffando. Erano passate esattamente due ore, trenta minuti e ventisette secondi dall’inizio dell’anno scolastico. E non un anno scolastico qualsiasi, ma l’anno che avrebbe dato inizio alla sua noiosa permanenza al campus più moderno di tutta la California. C’era chi avrebbe dato i risparmi di una vita per poter studiare a Oxford e proprio lei che era riuscita a raggiungere un’egregia somma grazie a tutte le borse di studio che aveva vinto non ci poteva andare. Per i suoi era un no categorico.
-Hai solo sedici anni, Gretchen! Oxford è un’università e per di più in Inghilterra!-
Le rifilavano sempre la storia che era troppo giovane per partire per un altro continente e, soprattutto, per poter frequentare l’università. Avrebbe dato loro ragione, se i suoi voti non la implorassero di prenderli in considerazione e il suo Q.I. non la pregasse di trovargli qualcosa di stimolante da fare. Tanti le avevano suggerito di accettare le offerte che le scuole più prestigiose le avevano porto proprio perché sarebbe stata sprecata se non fosse passata a un livello superiore. Studiare per lei era inutile…i libri l’annoiavano dato che le sue conoscenze spaziavano dall’arte all’astrologia, toccando tutti i campi in maniera approfondita. All’inizio aveva rifiutato ogni offerta prevedendo la reazione dei suoi genitori, ma quando le era arrivata quella busta bianca con lo stemma di Oxford, non aveva potuto resistere. Almeno poteva dire di averci provato.
Adesso si ritrovava a vagabondare per i larghi corridoi della LBA, overro la Long Beach Accademy, scuola rinomata che ammetteva studenti dai sedici anni in su che avessero una media non inferiore al sei, il che la rendeva quella con più iscritti di tutto lo Stato della California. Non che fosse una scuola mediocre, anzi forniva una preparazione eccellente e la possibilità di accedere a molti sbocchi di studi, ma era comunque inferiore alle aspirazioni di Gretchen. Forse un giorno, dopo aver compiuto i diciott’anni, avrebbe potuto andarsene da lì e iscriversi a Oxford, così i suoi non avrebbero potuto impedirle di seguire i suoi sogni.
Aprì la mappa che le avevano consegnato durante la prima ora e consultò il foglio degli orari per gli studenti del primo anno. Una cosa che odiava delle accademie era che ogni lezione si teneva in un’aula diversa. Ma perché quella cartina era così difficile da capire? Ogni piano aveva un colore diverso, e questa era una buona cosa, ma il problema era che i suddetti colori sfumavano dall’arancio al giallo e il numero dei piani era sei. In più, ogni stanza era contrassegnata da un numerino minuscolo e la legenda si trovava sull’altra facciata del foglio. Che nervoso! Avrebbe anche potuto prenderla e…

Qualcosa la urtò e perse l’equilibrio cadendo all’indietro. Non era mai stata molto coordinata.
Quel qualcosa prese lentamente la forma di un essere umano. Più Gretchen strizzava gli occhi, più si convinceva che fosse un ragazzo. Ne ebbe la conferma quando questo, scusandosi, l’aiutò a rialzarsi e le porse gli occhiali. Appena riacquistò il senso della vista, però, sgranò gli occhi.

-Vince? Vince LaSalle???-

Il ragazzo inarcò un sopracciglio:-Ci conosciamo?-

-Sono Gretchen, Gretchen Grundler!-

-Gretchen??? Ma sei…-

-…cambiata, lo so.-

-Davvero, sei proprio tu?-

-In carne ed ossa.- sorrise la rossa.

Vince era a dir poco sorpreso. Gretchen Grundler…da quanto tempo non la vedeva? Dalle elementari, sì. E com’era diversa! Insomma, lui se la ricordava mingherlina, impacciata, con due enormi incisivi e gli occhiali giganteschi che le scendevano dal naso…ora era…bè, sicuramente meno piatta.

-Che cosa ci fai qui?-

-Mi sembra esplicito, Vince.- gli rispose lei, gentilmente.

-Conoscendoti, potresti anche insegnarci, in un posto come questo.-

-Tranquillo, per ora mi limito a stare di fronte a una cattedra.-

Il ragazzo sorrise:-Sai se…ci sono anche gli altri?-

-Gli altri?-

-Sì, T.J., Mikey, Gus, Spinelli…-

Gretchen si rabbuiò:-A dire il vero non ho più notizie di loro dalla quinta elementare…-

-Nemmeno io.- disse Vince.

 

Theodore Jasper Detweiler camminava bonariamente lungo il corridoio. Anche se la ricreazione era finita da cinque minuti, si era permesso di restarsene ancora un po’ a gironzolare per la sua nuova scuola. Sapeva che, una volta rientrato in classe, l’avrebbero richiamato, ma poteva comunque utilizzare la scusa di essersi perso…non era mica colpa sua, se avevano costruito un’accademia grande come una città! Che importava se lo avessero etichettato male dal primo giorno di scuola, tanto lui sarebbe riuscito a riscattarsi con la sua simpatia…d’altra parte, cacciarsi nei guai era il suo mestiere. Gli piaceva quel campus, aveva un che di familiare. C’erano aule grandi e attrezzate, corridoi spaziosi che davano sull’esterno e aree comuni dove, oltre a una mappa del campus, erano affissi alle bacheche centinaia di fogli contenenti avvisi, orari, tabelle, corsi, iscrizioni e notizie di ogni genere. Si era sorpreso nell’apprendere che, fuori dall’edificio scolastico, oltre ai dormitori e all’immenso giardino, si trovavano tre caffetterie, due palestre, due piazzette, un ristorante, un cinema-tearo, una biblioteca, una piscina, un campo da pallavolo, uno da tennis, una spiaggetta e,  addirittura, una chiesa. Forse si era meravigliato perché proveniva da un piccolo paesino in cui l’attrattiva principale della scuola più moderna era Betsy, un vecchio scivolo che viveva solo delle risa dei bambini.

T.J. inspirò profondamente l’aria di settembre. Chissà come si sarebbe trovato in questo posto, lontano dai genitori e da quella strega di sua sorella, libero e indipendente. Stava quasi per imboccare il corridoio che portava alla sua classe, quando sentì delle voci provenire da dietro l’angolo. Allora non era l’unico a favore della ricreazione prolungata…

Gli altri ritardatari erano due ragazzi che, non appena riconobbe, corse ad abbracciare.

-Mikey, Gus!-

-T.J.!- esclamò il più basso dei due.

-Anche tu alla L.B.A.?- chiese, invece, Mikey.

-Pare di sì…sapete, mi ci hanno portato e hanno ingaggiato due sentinelle che si assicurino che io non provi a evadere.-

Gus saltellò come un bimbo di sei anni:-Incredibile, siamo di nuovo insieme!-

-Voi due come vi siete incontrati?- domandò T.J.

-Noi siamo venuti insieme…siamo gli unici del gruppo che, dopo le elementari, si sono iscritti alla stessa scuola e, così, siamo rimasti in contatto. Tutti gli altri, però, si sono divisi…-spiegò Mikey.

-Hai ragione e non sai quanto mi è dispiaciuto doverlo fare. E’ una fortuna avervi incontrati! Ma, perché non siete ancora in classe?-

-Bè, noi…- Gus sembrava in imbarazzo.

-…ci siamo persi.- concluse Mikey.

T.J. frugò nelle ampie tasche dei suoi jeans:-Non vi preoccupate, dovrei avere la map…-

-T.J.!!!-

Il ragazzo si girò verso la voce che lo aveva chiamato. Vide il suo migliore amico delle elementari correre sorridente verso di lui, ma non fece in tempo a pronunciare il suo nome, che già l’aveva raggiunto, lasciandosi alla spalle una ragazza dai capelli ramati.

-Mikey, Gus!!!- esclamò Vince.

-Questa è la giornata più strana della mia vita!- fece Gus:-Come stai, Vince? Come sei alto…-

-Io alto? E T.J., allora?  Io lo ricordavo un nanetto da giardino…-

-Che bello, rivederti, Vince.- disse sarcastico T.J.:-Hai già fatto conquiste, vedo…-

-Ti piacerebbe, T.J…- la ragazza prese la parola.

-Gre-Gretchen?- la riconobbe Gus.

-In carne ed ossa.-

 

I  cinque amici realizzarono che non avevano tempo per i convenevoli e rimandarono a dopo tutte le domande. Corsero verso la loro aula, grazie alle coordinate di Gretchen. Fortunatamente avevano la stessa lezione...si stavano avvicinando alla porta per bussare, ma si bloccarono sentendo gli schiamazzi provenire dall'interno.

-Signorina, non si permetta mai più insultare una sua compagna!-

-"Gallinella" le sembra un insulto? E poi è stata lei a provocarmi!-

-Forse non si rende conto che da oggi non è più all'asilo, signorina. Non usi comportamenti infantili, qui non sono ammessi.-

-Ne parli anche con la compagna che secondo lei ho insultato, allora!-

-Non si permetta di sfidarmi, lei è in una posizione inferiore alla mia, se non l'ha notato, glielo faccio notare adesso.-

-E solo perché è superiore può scegliere chi prendere di mira?-

-Singnorina, lei sta esagerando. Non mi faccia perdere la pasienza, altrimenti questo sarà il suo primo e ultimo giorno qui. E adesso esca dalla mia aula.-

-Con molto piacere!-

La porta si spalancò con violenza e ne uscì una ragazza piuttosto bassa dall'aria furiosa. Il professore, dall'interno, scrutò il quintetto immobile davanti alla classe e aggrottò le sopracciglia.

-E voialtri? Pensavate di trovarvi in un istituto per nullafacenti?-

-Professore, ci dispiace, è che...- tentò di scusarsi Gretchen, ma l'uomo la bloccò.

-Per vostra fortuna non conosco i vostri nomi, altrimenti sareste già annotati in rosso sul registro e vi assicuro che non è una buona partenza. Ora farete compagnia alla signorina...il suo nome prego?- fece rivolgendosi alla piccoletta.

-Spinelli.-

-...la signorina Spinelli. Fino alla fine dell'ora.- così dicendo chiuse la porta e lasciò i sei ragazzi in mezzo al corridoio a fissarsi come allocchi.

-Beh? Che avete da guardare?- chiese Spinelli, scocciata da quei quattordici occhi puntati su di lei. Ma al mutismo dei compagni, li osservò meglio e allora capì il perché di tanta meraviglia.

   

T.J. si sedette per primo al tavolo del "Phillis Café" e si tolse il berretto rosso passandosi una mano tra i capelli scompigliati. Lui e gli alri si erano dati appuntamento lì alle tre del pomeriggio, finite tutte le lezioni e sistemate le loro valige nei dormitori. Quel posto era abbastanza facile da raggiungere, così l'avevano scelto per poter stare insieme in tranquillità. Era davvero incredibile come si fossero ritrovati quella mattina dopo tanto tempo...per la precisione, dopo sei anni. Ognuno di loro era cambiato tantissimo, quasi da sembrare irriconoscibile a chi lo aveva visto l'utima volta con gli occhi di un bambino di dieci anni.
Tutti presero posto e si osservarono sorseggiando i caffè che avevano ordinato, tranne Gus e Gretchen che avevano preferito un succo di frutta. 

-Io non vi avevo nemmeno riconosciuti, ragazzi...- fece Spinelli.

-Nemmeno noi, se è per questo!- le disse T.J.

Forse, fra tutti, Spinelli era quella che aveva subito il maggior cambiamento. I corti codini neri si erano trasformati in morbide onde corvine che le ricadevano graziosamente sulle spalle, i duri lineamenti del suo viso da piccola guerriera si erano ammorbiditi e i vestiti larghi e sgualciti si erano fatti sostituire da altri più femminili che non riuscivano a nascondere il seno che, inevitabilmente, era cresciuto con lei. Anche la sua voce si era fatta più dolce, non aveva niente a che vedere con quella da maschiaccio delle elementari. L'unica cosa che non aveva subito grosse modifiche, era la sua statura, difatti superava a malapena il metro e cinquanta.
Chi, invece, aveva toccato livelli sorprendenti era prorio T.J. Tutti lo ricordavano bassino e grassoccio, ora, invece, era il più alto dopo Vince e aveva un fisico asciutto e forte. Aveva coservato il suo sorriso beffardo e un pò sbilenco e le sue simpatiche lentiggini sulle guance piene. Era un bel ragazzo, tutto sommato.
Poi c'era Vince, slanciato e atletico, non era cambiato di una virgola, se non per i muscoli accennati che lo rendevano davvero attraente. 
Mikey, invece, di atletico aveva ben poco, ma  il suo modo di parlare, di vedere il mondo, non era cambiato per niente. Aveva ancora un animo romantico e componeva poesie solo parlando. L'ultimo arrivato del gruppo, Gus Griswald, non era più il bambino di allora. I capelli biondissimi erano diventati più lunghi, il nasino minuscolo si era ingrandito e la sua voce si era trasformata, diventando possente come quella del padre. Al posto degli occhiali, ora, portava le lenti a contatto.
Per finire c'era Gretchen...i suoi capelli rossi erano cresciuti, lucenti, fino alla schiena, le spesse lenti avevano lasciato il posto a un paio di occhiali più leggeri, come gli incisivi da coniglio si erano ridimensionati  e ora le donavano un sorriso radioso. Aveva ancora una corporatura gracile e una postura poco aggraziata, ma anche su di lei i segni della femminilità naturale erano evidenti.
Eccoli qui, gli inseparabili sei che giusto sei anni prima avevano giurato che non si sarebbero mai divisi. Avevano fatto un patto solenne, ognuno di loro aveva sputato sul palmo della propria mano per poi unirle tutte e dare la propria parola. Il tempo, però, aveva prevalicato su quella promessa e ora si sentivano tutti un pò colpevoli per non averla rispettata.

-Spinelli, che cos'avevi combinato questa mattina, in classe?- chiese Mikey, tutt'un tratto.

-Ho chiamato una delle Ashley "gallinella"...- la ragazza arrossì per aver usato quel modo di dire.

-Ci sono anche le Ashley??- domandò T.J. preoccupato.

-Ah ah- annuì lei:-Tutte quattro.-

-Questa sì che è una bella notizia!- commentò Gus, sarcastico.

-E comunque lei mi ha provocata...- si giustificò Spinelli.

-Cosa ti ha fatto?- le chiese Gretchen.

La ragazza arrossì di nuovo:-Mi ha chiamata per nome, ecco.-

T.J. sorrise:-Spinelli, lo sai che non conosco nemmeno il tuo nome? Tu...non ce l'hai mai detto...-

Lei sospirò, ricordando i bei tempi in cui tutto ciò che decidevi di mantenere segreto rimaneva tale:-Mi chiamo Natalie...Natalie Ashley Funicello Spinelli.-

-Wow!- commentò T.J.:-L'hai capita la ragazza...-

-E perché non ce l'hai mai detto?- le domandò Vince.

-Bè, perché se l'avessi fatto sarei diventata Ashley S...-

-Non ti avrei proprio vista come Ashley!- la rassicurò Mikey.

-Grazie.- gli sorrise l'amica.

-Comunque...- fece Gus.:-Noi come ti dobbiamo chiamare? Voglio dire, Spinelli è da maschiaccio e poi saresti l'unica a essere chiamata per cognome...-

-Nat, chiamatemi Nat. Oppure Natalie, se preferisci...-

-Come vuoi, Ashley...-disse T.J.

-Ehi, Theodore, ti conviene troncarla qui, se non vuoi passare dei guai!- gli intimò lei.

-Bene, vedo che non hai perso il tuo senso della femminilità, Nat.-

I gruppo rise di gusto. In fondo, erano cambiati solo all'esterno, ma dentro erano ancora gli stessi che giocavano a calcioball in cortile, che facevano i dispetti alla Finster, che si intufolavano nel rifugio delle Ashley, che rispettavano le leggi di re Bob e che cercavano sempre di fregare la Grotke. Erano loro, i bambini, ormai ragazzi, della ricreazione.

Ed erano pronti per ricominciare insieme un anno di scuola.

Ecco qui, questo è quanto per il primo capitolo...fatemi sapere...KiSsOnI =P

 

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Capitolo 2
*** The concert ***


Recess 2


Eccomi qui con il secondo capitolo...spero che vi piaccia!!


THE CONCERT


-Aaaah! Adoro il sabato!- esclamò Natalie abbandonandosi sul divano arancione della Sala Comune vicino a T.J.

Gretchen alzò gli occhi dal suo libro:-Come fai a dirlo? E' il primo che passi qui...-

-Mi è sempre piaciuto, non vedo perché proprio oggi non dovrebbe piacermi...-

-Ragazzi, io sono esausto!- sbuffò Gus:-Una settimana e già non ne posso più di studiare, specialmente chimica.-

-A chi lo dici...- commentò T.J.

-Io, invece, non riesco a dormire.- disse Mikey:-Se non ho il mio lettuccio, non riesco a prendere sonno...e poi Gus russa!!-

-Non è vero!- si difese il biondino, sapendo benissimo che passare la notte con lui equivaleva ad assistere a un concerto rock.

I ragazzi avevano fatto in modo di abbinarsi a coppie per poter condividere la stanza. Mikey dormiva con Gus, Vince con T.J. e le due ragazze erano insieme. Come diceva il regolamento, il sabato e la domenica erano i giorni in cui venivano sospese le lezioni per permettere agli studenti di fare visita ai parenti per il weekend o semplicemente di rilassarsi.

-Ehi, qualcuno ha visto Vince? Quando mi sono svegliato, il suo letto era vuoto.- chiese T.J.

-Oh, io so dov'è.- rispose Gretchen:-Se guardate fuori, noterete una macchia rossa che effettua moviventi concentrici a velocità elevata attorno al parco e passa periodicamente davanti alla fontana ogni sette minuti e quarantanove secondi.-

-Siamo sicuri che solo Ufo Robot si mangiava insalate di matematica?- le chiese Natalie, confusa.

-Voglio dire, Spinelli, che Vince sta facendo jogging in giardino.-

-Oh, grazie.-

-Oggi potremmo fare qualcosa di interessante, che ne dite?- propose Gus.

-Personalmente  trovo molto interessante anche la lettura di questo libro.- disse Gretchen.

-Che libro è?- le chiese Mikey.

-Hansel & Gretel.- gli rispose la rossa. Tutti la guardarono allibiti. Era sempre stata un pò strana, in effetti...

Un gruppetto di studentesse si avvicinò ai ragazzi ridacchiando. Erano quattro ragazze molto carine, ma una di loro, bionda e con un fisico molto sensuale, sembrava essere il leader. Proprio lei prese la parola:-Guarda guarda chi abbiamo qui...la cocca coi suoi pulcini...-

-Perché non chiudi quella fogna, Ashley? Ci stavamo anche divertendo, prima che arrivassi tu...- l'aggredì Natalie.

-Spinelli, come sei arretrata! O forse dovrei dire "signorina'' Spinelli...-

-Non hai niente di meglio da fare, Ashley?- s'intromise T.J.

-Già, perché tu e le tue amichette non andate a giocare a mosca cieca sui tetti?- aggiunse Natalie.

La biondina storse il naso e fece un cenno alle altre tre ragazze:-Andiamocene, qui  rischiamo di rovinarci la reputazione!- E così dicendo, si allontanarono.

-Credo che tu abbia fatto male a insultarla il primo giorno...- disse Mikey, rivolto alla sua amica.

-Era il minimo che si meritava!- asserì lei



Quel pomeriggio i sei amici passeggiavano nel parco godendosi quello splendido sabato di sole.

-Mi siete mancati, ragazzi.- esordì T.J. di colpo.

Gli altri annuirono.

-Io mi annoiavo senza di voi...- disse Vince.

Un ragazzo corpulento corse verso il gruppetto:-Ehi, ragazzi, venite! C'è un concerto nella piazzetta!!-

Gli amici lo seguirono e si trovarono davanti a un palco allestito su cui cantantava una band piuttosto brava.

-Sono bravi!- commentò Gus, cercando di sovrastare il rumore.

-Ehi, ma quello alla batteria non è Lawson?- chiese Vince.

-Sì, hai ragione...- fece Gretchen

Finito il brano, il ragazzo prese il microfono:-Studenti e studentesse del primo e secondo anno, questo è il concerto di apertura dell'anno scolastico, offerto da Lawson e i Suoi!- uno scroscio di applausi partì dalla folla:- Ora vorrei dare il benvenuto a uno studente del primo anno che mi conosce molto bene...Vince LaSalle!!!-

Il moretto si guardò attorno, sorpreso. Lawson ce l'aveva davvero con lui?

-Dai, sali, Vince!- lo invitò nuovamente.

-Non ci andare, ti umilierà davanti a tutti...- gli suggerì Gretchen, ma l'amico non le diede ascolto e salì sul palco.

-Ecco a voi...Vince, studenti!- un altro applauso si levò dalla folla, mentre i suoi amici si guardavano stupiti. Che ne avevano fatto del vecchio, bastardo, Lawson?

Il batterista proseguì:-Vince, Lawson e i Suoi ti offrono il posto di quarterback nella squadra di football dell'accademia, ci stai?- il suo sguardo furbo incrociò quello sbalordito di Vince, che mise insieme un incerto "ok".

La folla di studenti applaudì di nuovo. Tutti invidiavano quel Vince perché entrare nelle grazie di Eric Lawson era tanto ambito, quanto impossibile. Solo lui decideva chi poteva far parte della sua cerchia e questo lo rendeva uno dei ragazzi più popolari del campus. Tutte le ragazze gli sbavavano dietro e correva voce che stesse pensando di mettersi con Ashley Armbuster, ovvero la più insopportabile tra le nuove reclute della scuola.
Vince era davvero disorientato. Lui e Lawson era peggiori nemici fin dai tempi dell'asilo, avevano litigato milioni di volte e altrettante si erano sfidati in ogni tipo di sport per decretare il migliore, che a detta di Gretchen, era sempre stato Vince, mentre, per tutti gli altri, Lawson. Come poteva essere che ora, dopo sette anni, proprio lui lo trattasse con cotanta stima e rispetto? Doveva parlarne con Gretchen, lei sicuramente avrebbe saputo rispondere alla sua domanda. Intanto, aveva accettato di far parte della sua squadra di football, il che lo rendeva orgoglioso in quanto amasse ogni tipo di sport.

Lawson gli disse di scendere dal palco e introdusse il prossimo brano. Non appena si fu allontanato, T.J. gli corse incontro:-Vince, dobbiamo parlare.-

I due amici si appartarono, mente le note di  "We Were Rock You" si disperdevano per la piazza:-Vince, come mai quel verme di Lawson è diventato tuo amico?-

-E io che ne so!-

-Bè, non dovevi accettare.-

-E perché mai?- chiese quell'altro:-Mi è sembrato sincero.-

-Sveglia! Le parole Lawson e sincero non possono nemmeno stare nella stessa frase! Ti sei rimbecillito?-

-No, T.J. Ma si può sapere qual è il problema?-

-Lawson è il problema! Gretchen pensa che...-

-Chi se ne importa di cosa pensa Gretchen!- scoppiò Vince, ma subito si rese conto di aver esagerato. Perché aveva reagito così? -Mi dispiace, T.J...è che mi è sembrata una proposta fantastica e non volevo rifiutare...-gli disse.

T.J. gli mise una mano sulla spalla:-Ti capisco, Vince, ma...sta' attento. Immischiarsi negli sporchi affari di quel tipo non è semplice, ma nemmeno sicuro.-

-Contaci T.J...- Vince sorrise:-Cosa diceva Gretchen?



-Io penso che quello sia solo un ipocrita!- disse Gretchen rivolta all'amica Natalie, che stava bevendo del punch lontano dalla confusione.

-Ah-ah...-annuì lei.

-Insomma...perché proporre al tuo rivale di allearsi a te se non per scopi personali?- continuò la rossa:-Lawson ha in mente qualcosa, e non sarebbe la prima volta! Dobbiamo scoprire di che si tratta, Nat, oppure rovinerà il nostro Vince. Dev'esserci anche lo zampino delle Ashley, me lo sento...-

Appena Natalie sentì pronunciare quel nome sputò il suo punch sull'erba. -Senti Gretch, non possono esserci anche quelle streghe in mezzo, io non le sopporto!-

-Non sei l'unica qui al campus, ma la tua è solamente una reazione psicologica alle loro stupide provocazioni.-

-Eh?-

-Voglio dire, Spinelli, che non riesci a sopportarle perché ti senti a disagio a causa del loro comportamento nei tuoi confronti.-

-Stai scherzando? Mi rimbalzano addosso i loro infantili, irritanti, idioti commenti!-

-Ma certo...- fece Gretchen:-Scommetto che se provassi a ignorarle, non ci riusciresti.-

-Quanto ci scommetti?- chiese Nat, convinta di poter ignorarle meglio di come faceva con i suoi compiti di algebra.

La rossa rise versandosi del punch:-In ogni  caso, dobbiamo dire a Vince di non frequentare il gruppo di Lawson...almeno finchè non scopriremo le sue vere intenzioni.-

-Perché parli al plurale?-

-D'accordo, me la caverò da sola, ho capito.-

-Ehi, ricordati che, a differenza di te, io devo studiare per mantenere la media...e poi ti correggo, Gretch, sono "Lawson e i Suoi".-

-Già, è vero. Che nome idiota!-



Gus stava ritornando al suo dormitorio. Era sera ormai e mentre i suoi amici erano ritornati nelle loro stanze, lui aveva preferito sedersi su una panchina e rilassarsi al tramonto. Era una cosa che faceva spesso, quando era stanco o nervoso, lo aiutava a recuperare energie. C'erano ancora alcuni ragazzi attorno al palco che bevevano e discutevano, ma tutto il resto della piazza e del parco era vuoto. Gli piaceva il silenzio della sera, l'aria pungente di settembre e le foglie che schricchiolavano deboli sotto i suoi passi.

-Gus?-

Il ragazzo si girò verso la flebile vocina che l'aveva chiamato:-Sì?-

Nella penombra riusciva a scorgere il corpicino esile di una ragazza apparentemente molto timida:-Sì?- ripetè.

-Sei tu Gus Griswald?-

-Sì, sono io, ma tu chi sei?-

La risposta non arrivò, ma il ragazzo venne travolto da un abbraccio inaspettato. Si ritrovò a circordare con le sue braccia i sottili fianchi della fragile ragazza che lo aveva riconosciuto. Anche lui, però, la riconobbe. Quell'inconfondibile profumo dolciastro e i morbidi capelli castani non potevano ingannarlo.

-Patatina?- domandò staccandosi per guardarla bene in viso.

-Mi hai riconosciuta, Gus!- s'illuminò lei.

Il ragazzo la riabbracciò nuovamente, stringendola più forte. Lei era stata la sua migliore amica, lo aveva sempre consolato e gli era stata vicino ogni volta che lui ne aveva avuto bisogno. Tra di loro c'era un legame speciale, quasi fraterno. Si ricordò di aver pianto tanto quando lei si era dovuta trasferire a Los Angeles e per i primi periodi era sempre rimasto chiuso in casa nonostante T.J. e gli altri trovassero mille pretesti per farlo uscire. Si erano anche spediti molte lettere durante le scuole medie, ma poi avevano perso i contatti e non si erano più visti, né sentiti.

-Come stai?- si ritrovarono a domandare all'unisono.

-Io sto benissimo.- rispose Gus:-E tu?-

-Anch'io.- sorrise Patatina, ovvero Lucy Woodstock.

-E'...davvero bello rivederti.- disse Gus, sincero. A dire il vero, era come rimbambito da quando aveva visto com'era diventata carina, con i suoi ricciolini raccolti in un fermaglio e i grandi occhioni castani da cerbiatta.

-Sì, anche per me. Sei cambiato moltissimo, Gus. Ti fermerai qui, non è vero?-

Il ragazzo sorrise:-Solo se mi prometti che non scapperai di nuovo.-


 

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Capitolo 3
*** You gotta have more fun! ***


Recess 3


Holaaaa! Ecco a voi il terzo capitolo...devo dire che mi è anche venuto bene (che modesta! XD) ma non lo saprò mai se non recensite, perciò...vi prego, vi prego, vi prego, vi prego, vi prego...fatemi sapere cosa ne pensate! Mi bastano solo due paroline :) Intanto godetevi il capitolo!



YOU GOTTA HAVE MORE FUN!


-No, Vince, questo è un cateto, non l'ipotenusa! Come fai a non accorgertene?-

Il ragazzo si sbatté una mano sulla fronte:-Gretchen, non ce la faccio più! Non mi aiuti, se continui a farmi sentire un regredito mentale...-

-Mi dispiace, è che mi sembra così banale...-

I due ragazzi erano seduti al ''Phillis Café'' da più di un'ora. Dato che Vince aveva qualche immensa lacuna in geometria, aveva chiesto al genio indiscusso dell'accademia, che per sua fortuna era una dei suoi migliori amici, di dargli ripetizioni. Lei aveva accettato volentieri, ma ora cominciava a pentirsene...Vince era proprio un'impresa! La ragazza sospirò cercando di risultare più gentile possibile:-Coraggio, riprendiamo da capo...in un triangolo rettangolo...-

-Sai qual'è il problema, Getch? Penso che tu sia troppo intelligente.- la interruppe lui.

Lei lo guardò in modo truce:-Lo prendo come un complimento.-

-Seriamente, dovresti divertirti di più...-

-Seriamente, dovresti studiare geometria.-

-Ma non riesco a concentrarmi!- Vince aveva la testa altrove, quel pomeriggio. Anzi, gli capitava spesso negli ultimi tempi...la situazione, poi, peggiorava quando si trovava con Gretchen. Forse perché con lei si sentiva sempre uno stupido. Diciamocelo, non era niente in confronto a quella ragazza, lei lo superava in furbizia, astuzia, intelligenza e perspicacia...forse non in atleticità, ma siamo comunque quattro a uno.

La rossa lo guardò di sbieco, sembrava un bambino che non voleva mangiare le verdure:-Su, Vince...se fai uno sforzo riusciremo a finire prima, così avrai il tempo di andare in palestra. Senza Lawson.-

-Ti ci metti anche tu adesso? Sono già due settimane che io e Lawson...-

-Lawson e io, in grammatica la prima persona va sempre dopo.-

-Come ti pare! Insomma...abbiamo già fatto un paio di allenamenti e non mi è sembrato male.-

-L'apparenza inganna, Vince.-

-Smettila, Gretchen!- l'ammonì lui:-Sto vivendo un periodo pieno di soddisfazioni, mi piace davvero giocare come quarterback. Forse tu non lo sai, ma quando le persone cominciano a guardarti in un certo modo per quello che fai, ti senti apprezzato e motivato. E Lawson è l'unico modo che ho per poter far parte di una squadra conosciuta, con componenti del secondo e terzo anno, e non ritrovarmi a essere sbattuto nella squadra dei Pulcini del primo anno!-

La rossa abbassò lo sguardo:-Scusami.-

Vince sospirò mettendole una mano sul braccio:-So che devo tenere gli occhi aperti, so quello che faccio.-

Gretchen annuì, cercando di vedere la situazione dalla parte del suo amico:-D'accordo, Vince. Non abbassare mai la guardia, comunque...e adesso torniamo ai triangoli.-

-Niente affatto.-

-Prego?-

Il ragazzo si alzò e trascinò l'amica fuori dal bar, lasciando libri e giacche sul tavolo.

-Cosa stai facendo, Vince?- gli chiese lei, irritata.

-Cerco di farti divertire. Come una volta.-

-Se intendi quella volta in cui mi avete fatta aggrappare all'asta a testa in giù e poi mi avete piantata lì, preferisco lasciare a te tutto il divertimento!-

Ma il ragazzo non le rispose e, mentre la tirava per l'avambraccio, arrivarono davanti a un motorino blu con lo stemma della LBA sulla fiancata.

-Me lo spieghi tu o rispondi alle mie domande?- fece Gretchen.

Vince le passò un casco e rispose:-E' uno dei vantaggi che comporta far parte di Lawson e i Suoi...- così dicendo montò sul mezzo e tese una mano alla compagna.

-Starai scherzando, spero...guidare questi cosi è vietato a noi studenti del primo anno!-

-Infatti non dovrai guidare, Gretchen...-

-Io no, ma tu sì!!-

-Non ti fidi di me?- il ragazzo fece due occhioni da cane bastonato.

Lei sospirò, montando cautamente dietro di lui:-Se finiamo nei guai, sarà solo colpa...-

-Mia, promesso. E ora, tieniti forteeeeee!!!-



Natalie e T.J. stavano discutendo per i corridoi della scuola. Fuori era una bella giornata, ma nessuno dei due aveva tempo di uscire in quanto il giorno dopo avrebbero avuto il primo compito di storia e dovevano studiare. Natalie aveva dimenticato il suo libro nell'armadietto e ora erano andati a recuperarlo.

-E' possibile che tu dovessi occupare l'unico armadietto al quinto piano?-si lamentò T.J.

-Non ce n'erano altri, T.J.- si giustificò la ragazza.

Il quinto piano era sempre affollato di studenti e studentesse perché lì si trovavano le aule di musica con tutti gli strumenti e, specialmente il pomeriggio, erano gremite di apiranti musicisti, nonché di suoni che si sovrapponevano e creavano nei corridoi un sottofondo che non faceva altro che incrementare il caos già esistente. Inoltre, era il piano preferito delle Ashley che bazzicavano sempre da quelle parti per intercettare un certo batterista...
Spinelli raggiunse l'armadietto, inserì la combinazione, ma appena aprì lo sportello cacciò un urlo così potente da sovrastare tutti i rumori dell'intero piano. Tutti si voltarono verso di lei e, una volta visto il motivo di tanto spavento, presero a ridere e denigrarla.
Appesa all'interno del suo armadietto, c'era una gallina morta.

-Porca vacca, che orrore!- commentò T.J.

-Oh, guarda...-disse Ashley A, avvicinandosi a Natalie:-Spinelli, non sapevo avessi un nuovo animaletto domestico...-

-Siete state voi!- urlò lei puntando il dito contro il gruppetto.

-Che ragazza intuitiva...-

-Ah, se ti prendo...- la minacciò Nat, ma i suoi istinti omicidi furono bloccati da T.J., che la trattenne chiudendola tra le sue braccia.

-Lasciami andare tu!-

-Neanche per sogno! Non ti permetterò di uccidere qualcuno a soli sedici anni...-

-T.J.!!!-



Il motorino di Vince si fermò davanti alla marmorea fontana e lui aiutò Gretchen a scendere. Quando lei si tolse il casco, aveva tutti i capelli arruffati e il viso accaldato, ma in compenso c'era un enorme sorriso a illuminarle il volto.

-Allora, ti sei divertita?- le domando il ragazzo.

-Non vedo l'ora di rifarlo!-

Vince sorrise. Le aveva fatto fare un breve giro del campus e si era divertito a esagerare un pò le curve per far sì che lei si stringesse più forte a lui.

-Ehi, Vince!- qualcuno lo chiamò e quando si girò vide avvicinarsi Lawson con i suoi amici:-Che ci fai in giro a quest'ora? Dovresti essere in palestra...- il ragazzo si accorse di Gretchen:-Ooooh, Gretchen Grundler, guarda guarda...-

-Lawson.- lo salutò lei facendo mutare il sorriso che aveva stampato sulla faccia in una linea sottile.

-Ti ricordavo più carina Grundler...-la provocò il ragazzo.

-E io ti ricordavo stupido uguale.-

-Molto divertente...-

-No, non è uno scherzo.-

-Cosa vuoi, Lawson?- li interruppe Vince.

-Io e i mie amici ci domandavamo perché perdessi tempo qui, invece di essere all'allenamento...ti ricordo che il ruolo di quarterback è difficile da mantenere...-

-Per tua informazione, Lawson, non stavamo affatto perdendo tempo.- s'intromise Gretchen, furiosa. Come si permetteva quell'essere insulso di rovinare loro il divertimento?

-No, Gretchen, ha ragione. E' molto tardi e io dovrei già essere in palestra da un pezzo.- intervenne Vince.

-Come???- fece lei, allibita. Lei cercava di difenderlo e lui si schierava col nemico?

-Così ti voglio, LaSalle. Andiamo! Ci si vede in giro, Grundler.-

-Aspetta, e geometria?- domandò Gretchen, ricordandosi di avere ancora i libri al bar.

-Mi spiace, Gretch. Sarà per un'altra volta.- si scusò Vince.

-Certo...-fece lei e restò li impalata mentre il suo amico la piantava lì così, per un pomposo antipatico del secondo anno.



-E' stata una vera carognata!- commentò Gus, dopo che T.J. gli ebbe raccontato dell'ultima trovata delle Ashley.

-E adesso Nat come sta?- chiese Mikey.

-Diciamo che non l'ha presa molto bene...prima parlava di strozzare Ashley A, poi ha cominciato a pianificare vendette di ogni genere, cosicché non abbiamo aperto nemmeno un libro.-

-Quando la smetteranno di essere così infantili?- si domandò Gus.

-Quando Natalie imparerà a ignorarle e a non reagire alle loro provocazioni.- rispose T.J.

-E' molto carina, non è vero?- se ne uscì Mikey di colpo.

-Cosa?- fece T.J.

-Spinelli. E' davvero cambiata tantissimo e ora si è fatta molto graziosa.-

-Mi sa che Mikey sta dando i numeri...- disse T.J.:-Io me ne vado a letto!-

-Certo, sì, cambia discorso...-

I ragazzi si augurarono la buonanotte e si misero a dormire. Settembre era quasi passato e tutti stavano cominciando ad ambientarsi nella nuova scuola. Il problema, adesso, era riuscire a decidere se alcuni di loro fossero ancora solo amici o se stesse nascencendo qualcosa di più.


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Capitolo 4
*** An explosive lesson ***


Racess 4
Hellooooo! =) Ecco il 4^ capitolo tutto x voi! Lo so, è un pò lungo, ma vale la pena arrivare fino alla fine.
Ora, però, vi supplico, DITEMI COSA NE PENSATE!! :( Ho visto che la mia storia è abbastanza seguita, ma perché nessuno mi vuole dire la sua opinione?! Giuro solennemente che non vi mangio se mi direte che fa schifo, anzi! Voglio proprio che diciate ciò che ne pensate per capire se sono un disastro totale e mi converrebbe darmi all'ippica piuttosto che perdere tempo con questa fic!     Aspettando (CON ANSIA) i vostri commenti tramite le recensioni, vi auguro buona lettura e dedico questo capitolo al mio prof di scienze ;)
Grazie comunque a coloro che mi seguono :*


AN EXPLOSIVE LESSON



Era un freddo giorno di pioggia, ai primi di ottobre, Mikey stava correndo verso la biblioteca del campus più in fretta possibile perché non voleva bagnarsi non avendo un ombrello. Entrò facendo un gran rumore, tanto che tutti gli studenti si girarono verso di lui per vedere chi aveva rotto quel silenzio sacro che regnava in quel luogo di studio. Il ragazzo alzò le spalle, sibilando un sincero "scusate". Si crollò dalle goccioline che ormai gli avevano impregnato la maglietta e inumidito i capelli e cercò un posto libero. Sembrava che la pioggia aumentasse la voglia di studiare, dato che non aveva mai visto la biblioteca tanto affollata e lui ci veniva spesso, per poterlo dire.
Adocchiò un posto libero di fronte a qualcuno con il cappuccio, che aveva già visto da quelle parti, e chiese se poteva sedersi. L'atro rispose con un semplice cenno della testa.
Il ragazzo prese il suo tacquino e aprì il quaderno delle poesie, cominciando a scrivere versi che gli suggeriva quel tempo cupo e malinconico. Ad un certo punto, sentendosi osservato, alzò gli occhi e vide che l'incappucciato stava leggendo di sottecchi la sua poesia.

-Ciao.- salutò cordialmente Mikey.

-Ehi.- rispose l'altro riportando lo sguardo sul suo libro.

Mikey si accorse che era una ragazza e sorrise:-Cosa leggi di bello?-

Lei, che evidentemente non aveva nessuna voglia di intavolare una conversazione, rispose in maniera seccata:-Studio.-

-Davvero? Veramente quello mi sembra un libro di Shakespeare...Romeo e Giulietta...-

-Studio Romeo e Giulietta.-

-Fai teatro?-

-No.-

-Capisco. Bè, allora studi letteratura inglese...di che anno sei?-

-Primo.-

-Oh, anch'io! Che bello, ma...io non ti ho mai vista in classe...-

-Corsi diversi.-

-Ma come, è impossibile...e poi noi non studiamo letteratura inglese.-

La ragazza rispose con un'alzata di spalle, ma Mikey non si dava per vinto.

-Sei nuova, forse?-

-No.-

-Ah, allora scommetto che fai teatro e ti stai esercitando a fingere una scena con me, non è vero?-

-Piantala, Michael!- esordì lei, ma subito se ne pentì.

-Come sai il mio nome? Io non te l'ho mai detto!- Eccolo di nuovo alla carica...

-Io devo andare.- la ragazza raccolse di fretta i suoi libri e fece per alzarsi.

-No, aspetta!- Mikey la strinse per il polso e, quando lei si girò, alla luce del lampadario, vide piu chiaramente il suo viso e la riconobbe.

-Ashley B???-

-Allora, voi due!- li riprese la bibliotecaria:-Avete finito di disturbare? Ricomponetevi, per favore, e smettete di fare tutto questo baccano.-

-Ci scusi.- disse Mikey ed emtrambi si risedettero.

Tra loro calò un silenzio di tomba e fu proprio Ashley a parlare per prima:-Sarai contento, adesso? Hai rovinato tutto.-

-Rovinato? Volevo solo sapere chi fossi...-

-E adesso la mia copertura è saltata! Secondo te perché non volevo dirtelo?- la ragazza sembrava parecchio offesa.

-Hai ragione...scusa.-

Lei sbuffò:-Michael, ti prego, non dire alle Ashley che mi hai vista qui.-

-Perché? Non stavi facendo niente di male...-

-Sì, ma...sai com'è...loro non approverebbero...non è abbastanza cool leggere Shakespeare...-

Mikey sorrise:-Il tuo segreto è al sicuro.-

-Grazie.- fece lei e abbassò di un pò il cappuccio, così da poterlo guardare negli occhi azzurri come il cielo.

-Così...ti piace Shakespeare...- le chiese Mikey.

-Già. Ma amo anche altri autori del Seicento.-

-Non l'avrei mai detto, Boulet.- sorrise lui.

-Il mondo è pieno di sorprese, Blumberg. Tu, invece, sei un poeta...-

-Poeta...magari.- sul suo viso comparve un amaro sorriso.

-Mi piace la tua poesia...è profonda, ma non noiosa.-

-Grazie, peccato che non tutti la pensino così...-

-E cioè?- domandò Ashley, stupendosi di vedere Mikey così stranamente triste.

-Vedi, la poesia è un genere poco conosciuto e apprezzato. Tanti lo giudicano antico e si rifiutano di leggerlo per via di questi pregiudizi, perciò nessuno s'interessa ai miei scritti, tranne i miei amici qualche volta, ma loro non ne capiscono molto...-

-Ti capisco...è brutto non avere nessuno con cui condividere una passione così importante.-

I ragazzi rimasero in silenzio per qualche minuto. Mikey era stupito di aver conosciuto questo lato nascosto di Ashley Boulet. Lui l'aveva sempre associata al gruppetto di oche starnazzanti che lo prendevano continuamente in giro, ma mai aveva pensato a lei come una ragazza sensibile e amante della letteratura. Dal canto suo, invece, Ashley B era felice di aver trovato qualcuno che la capisse. Per lei dover inventarsi scuse per rifugiarsi in biblioteca e cammuffarsi in modo che gli studenti non la riconoscessero era davvero pesante. Non le piaceva vivere nell'ansia che il suo segreto venisse scoperto, specialmente dalle Ashley, ma sentiva che con Mikey poteva fidarsi.

-Bè...- fece la ragazza:-Si è fatto veramente tardi e io dovrei tornare...da loro.-

-Certo, ehm...ciao Ragazza Col Cappuccio.-

Lei sorrise:-Mi è piaciuto parlare con te, Ragazzo Poeta. Ci vediamo...-

-Domani verrai?- le chiese Mikey.

-Può darsi.- e dopo avergli fatto l'occhiolino stile Ashley, uscì dalla biblioteca.




Natalie indossò gli occhiali protettivi e si mise i guanti in lattice con riluttanza. Si trovava nel laboratori di chimica, una splendida lezione sulle reazioni chimiche con il suo professore preferito, il signor Fendergh. In coppia con lei c'era T.J., il che la preoccupava non poco, dato che il suo amico non era molto affidabile con cilindri e ampolle in mano.

-Bene,-fece il professore:-ora prendete un'ampolla piena d'acqua e seguite le mie istruzioni per creare un passaggio di colore dal verde al rosso utilizzando...- ma T.J. non lo stava ascoltando, perché trafficava con delle provette dal contenuto più o meno esplosivo.

-Che stai facendo?- sibilò Natalie.

-Un'esplosione atomica.- le rispose il ragazzo.

-Ma sei cretino?!?-

-Dai, scherzo...sto solo ipotizzando cosa succederebbe se aggiungessi questo...- stappò una boccetta e ne versò poche goccie nell'ampolla piena d'acqua.

-T.J.!!! Che cos'era quella roba?-

-E che ne so...tanto sono solo due goccie!-

-Due goccie!? Potrebbe essere un liquido mortale! Ci metterai nei guai, me lo sento.-

-Rilassati, Spinelli...-

Il professore alzò il tono di voce:-A questo punto, prestando molta attenzione, aggiungete nove goccie di glucosio, quello alla vostra sinistra.-

-Ecco, mi hai fatto perdere la spiegazione.- si lamentò Natalie.

-Volevo vedere se l'acqua cambiava colore...-

-Quanto sei infantile...passami quel glucosio!- gli ordinò la ragazza.

-Quanto sei noiosa...sei anni fa avresti preferito aggiungere di tutto, tranne quello che diceva la maestra.-

-Sì, ma non risvchiavo di perdere un anno scolastico per una marachella, alle elementari.-

-Eddai, Spinelli...lascia fare a me...proviamo ad aggiungere questo!- fece prendendo il contenitore del sodio e togliendo il tappino.

-Provaci e ti rovino l'esistenza.-

Ma la mano del ragazzo era già troppo inclinata e un paio di goccie erano cadute all'interno dell'ampolla.

-Visto?- fece T.J.:-Non è successo niente. Cosa pensavi? Che esplodesse?-

Le ultime parole famose...
Dall'ampolla risalì una schiuma bianca e poi, di colpo, la miscela eplose facendo strillare gli studenti per la paura. Il liquido schizzò addosso ai ragazzi e diffuse per la stanza un gas dall'odore nauseante. Tutti gli studenti, compreso il professore iniziarono a tossire e corsero fuori dall'aula tra lo scompiglio e il disgusto. Una volta fuori, il professore chiuse le porte del laboratorio e chiamò i collaboratori scolastici del piano. Poi, pensò a sistemare i responsabili della faccenda.

-Detweiler! Spinelli! Siete forse impazziti???- gridò, rosso di rabbia.

-Professore, in realtà io non c'entro nulla.- si difese Natalie.

-Sì, ha ragione, e colpa mia.- intervenne T.J.

-Non mi importa di chi è la colpa!!! Avete fatto il danno in coppia e paghrete le conseguenze in coppia!-

-Ma professore...-

-Niente ma! Vi siete resi conto che avete compromesso la VITA dei vostri compagni di classe? Quell'odore è il gas prodotto dal selenio, quindi dovete ringraziare gli dei del selenio, se la quantità da voi utilizzata è stata inferiore a quella che avrebbe potuto risultare mortale, se respirata da un essere umano!-

-Prof, non avevo idea che...- disse T.J., ma ancora una volta fu interrotto.

-Senza contare che avete infestato il MIO laboratorio e ci vorranno SETTIMANE per togliere quel fetore immondo! Per lei, Spinelli, questo è il secondo richiamo dall'inizio dell'anno e per lei, Detweiler, il quarto. Questa volta prenderò un provvedimento molto serio.-

-Del genere?- chiese Natalie sentendosi mancare.

L'uomo la perforò con lo sguardo gelido:-Nota comportamentale e debito nella mia materia. Per entrambi.-

Nat per poco non svenne. Una nota comportamentale alla LBA significava l'immediata bocciatura e quindi avrebbe dovuto ripetere l'anno. Era inconcepibile. Non poteva essere, i suoi l'avrebbero fatta fuori ad ogni costo! Avrebbero pagato dei killer perché la finissero, l'avrebbero trovata anche se si fosse nascosta in Lapponia sotto il falso nome di Youlupukki! Era rovinata, finita, morta.

-No aspetti, prof.- obbiettò T.J.:-Non può punire anche Natalie, lei non c'entra!-

La classe si levò in un brusio di consensi.

-Silenzio!- li richiamò l'uomo:-Ormai ho deciso, Detweiler.-

-Professore, la prego!- lo supplicò il ragazzo:-Piuttosto ci dia una punizione fisica, ma non sia così severo...-

L'uomo titubò qualche istante, poi sorrise in modo raccapriciante e diede la sua sentenza:-Magnifica idea, signor Detweiler. In ogni caso, lei e la sua amica dovete imparare la disciplina e l'educazione e perciò vi pongo una scelta: o la nota disciplinare e il debito, oppure accetterete di far parte e portare a termine il corso extrascolastico di...canto.-

-Cosa???- sbottarono all'unisono.

-Avete sentito bene.-

-Ma è assurdo...che senso ha? Non ha niente a che vedere con lei.- commentò Natalie.

-Ne ha, in quanto io sarò il vostro maestro.-

Tutta la classe, T.J. e Spinelli compresi, sgranarono gli occhi a quell'affermazione.

Il signor Fendergh continuò:-Grazie alle lezioni pomeridiane, imparerete a usare la vostra voce in modo utile e al contempo vi insegnerò il comportamento che si deve tenere in un'accademia come questa. Solo se affronterete il corso in maniera proficua, annullerò i provvedimenti relativi all'episodio di quest'oggi.-

-Ma io non so cantare...- fu tutto quello che Natalie riuscì a dire.

-E' per questo che esiste un maestro, signorina Spinelli.-

-Non credo sia una buona idea, professore...- disse T.J.

-Oh, in tal caso...- l'uomo prese una penna rossa e aprì il registro.

-No no no no no!- lo fermò il ragazzo:-Accetto.-

Il professore spostò lo sguardo sulla ragazza, che dopo aver trattenuto il respiro per qualche secondo, si arrese:-Accettiamo.-


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Capitolo 5
*** Hamburger sta a ketchup come tenore sta a mezzo soprano ***


Recess 5
Ehi! Ciao a tutti, questo è il 5^...wow, che bello! Ho appreso con somma gioia che qualcuno ha recensito e ringrazio infinitamente (sotto i relativi commenti) =) Vi invito a recensire ancora, se avete qualcosa da dire, sarà tutto ben accetto!
La fic, intanto procede e spero vi piaccia...perdonatemi se a volte mi focalizzerò più su certi personaggi, ma 6 sono un pochetto difficili da tenere a bada ;) Spero anche che vi piaccia questo piccolo omaggio al mondo del canto, che ho inserito per dare un pò più di suono alla storia! Aaaah...adesso che ho terminato la premessa, vi lascio ai ragazzi della ricreazione!!!
Grazie a tutti, lettori :*


HAMBURGER STA A KETCHUP COME TENORE STA A MEZZO SOPRANO




-Eddai, Nat, parlami, dimmi qualcosa...non ho voglia di giocare al muro del silenzio...- disse T.J., ma la ragazza lo ignorò e prese posto al tavolo, vicino a Gretchen.


-Posso sapere cos'è successo?- chiese Gus versandosi un quintale di ketchup sull'hamburger che offriva la mensa quel giorno.

-Questa mattina T.J. ha fatto esplodere l'aula di scienze e così il prof ha costretto lui e Spinelli a frequentare il corso per Miglior Ugola d'Oro dell'accademia.- spiegò Vince all'amico.

-Ti correggo, Vince, l'unica che è esplosa qui è Nat, che ha deciso di prendersela con me.- disse T.J.

-Infatti è stata colpa sua!- precisò lei rivolgendosi a Gus.

-Andiamo, ragazzi, non siate così infantili...- commentò Gretchen:-In fondo, vi è andata bene, no?-

-No!- esclamarono i due in coro.

Natalie sbuffò:-Mi tocca cantare, cosa che non ho mai fatto, nemmeno alla recita dell'asilo, per colpa di quell'imbecille!-

-Non sono imbecille!!- si difese T.J.:-Non l'avrei mai fatto, se avessi saputo gli effetti...e comunque se tu mi avessi impedito di farlo...-

-Gretchen, di' a T.J. che io l'ho fatto, solo che il suo cervello bacato non ha recepito l'informazione...come sempre.-

-Vince, di' a Spinelli che io sono qui e non c'è bisogno di un intermediario perché io senta gli insulti gratuiti che lei mi lancia.-

-Bè, Gretchen, di' a T.J. che l'importante è che recepisca il messaggio: lui è un cretino.-

-E tu un'ingrata!!!- sbottò il ragazzo.

-Io sarei ingrata??? Lui mi ha messo in una situazione ridicola, per non dire disperata, e io dovrei anche ringraziarlo?-

-Smettila di parlare in terza persona! Per tua informazione, neanch'io faccio i salti di gioia a sapere di dover fare canto invece di divertirmi al pomeriggio, ma se non era per me, invece di cantare, ci ritroveremmo a piangere!-

Vince sbatté un palmo sul tavolo e fece sussultare i suoi compagni:-Adesso basta, avete esagerato. Vi ricordo che avete sedici anni e il voto in comportamento a rischio.-

-Grazie a T.J...- fece Natalie.

-Vince vuole dire che dovete COLLABORARE per risolvere il problema, non darvi la colpa a vicenda e comportarvi come se foste ancora alle elementari!- intervenì Gretchen, la voce della coscienza.

-Dovrà passarne di tempo prima che io collabori con lui!!!- sbottò Nat e raccogliendo la sua borsa se ne andò dalla mensa a grandi falcate. Dire che era furiosa era un eufemismo.

-Non la sopporto quando fa così!- esordì T.J. e come aveva fatto l'amica un paio di secondi prima,  prese e seguì i suoi passi, ritornando in camera sua.

Tra i tre ragazzi rimasti seduti calò il silenzio. Non avevano mai visto T.J. e Spinelli litigare in quel modo e di sicuro non era un bello spettacolo.
Finalmente Mikey fece la sua entrata in uno dei posti che amava di più dell'accademia. Passò a prendere il suo pranzo e si sedette vicino a Gus.

-Ciao!- li salutò con enfasi...sembrava molto allegro.

-Si può sapere dove sei stato?- gli chiese Gus. Oggi era il giorno dei grandi misteri per lui.

-Oh, ho fatto un salto in biblioteca...- rispose, poi scrutò le facce dei suoi commensali:-E' successo qualcosa?-

-No, è solo scoppiata la terza guerra mondiale.- rispose Gretchen.

I ragazzi raccontarono a Mikey della discussione di qualche minuto prima, poi Vince guardò l'orologio e finì in fretta e furia il suo pranzo.

-Scusate, devo andare.- disse.

-Dove?- il tono di Gretchen lo fece rabbrividire.

-Al campetto...oggi ci alleniamo prima.- snocciolò.

-Già, meglio non far perdere tempo a Lawson...- ribatté lei.

-Gretchen...-

-No, non sono per niente infastidita dal tuo comportamento, va pure a goderti la fama e la gloria, quando avrai bisogno di ripetizioni di geometria io sarò sempre qui per te.- tagliò corto lei, sarcastica, per poi raccogliere i suoi libri e, salutati Mikey e Gus, dirigersi verso il suo dormitorio.

I due biondini si girarono verso Vince e lo guardarono alzando un sopracciglio.

Lui sospirò:-Mi farò perdonare...tanto lei è Gretchen! Mi capirà sicuramente...- detto questo, anche lui uscì dalla sala.

Gus si massaggiò le tempie:-Posso sapere cosa diavolo ha combinato Vince??-

Mikey fece di spallucce:-Solo Dio lo sa...Dio e Gretchen.- aggiunse:-Vuoi dell'hamburger?-

-Il tuo hamburger?-

-Sì, non mi va...-

-Ossignorebambinogesùtuttiisantielamadonna!!! Ma cosa ti è successo, stai male???- si sbalordì Gus.

Mikey rise di gusto:-No, ho un impegno...e non mi va di finirlo...-

-Dove devi andare?- domanda numero sei.

-E' un segreto, amico mio.- Mikey si alzò dalla sedia.

-Amico mio? Ma che...? Oddio, ho capito che ti succede!- realizzò Gus:- Oh no, oh no! Tu sei...sei malato!! Una malattia irreversibile, inguaribile...tu sei malato d'amore! Oh, è un disastro, un completo disastro...Mikey Blumberg innamorato è peggio di Jack lo Squartatore arrabbiato...sprizzerai dolcezza da tutti i pori, sarai sdolcinato e sulle nuvole, ti evolverai come i Pokémon diventando un cuore morbidoso enorme e luccicante, mi riempirai la camera di poesie d'amore e...bleah! Parlerai sempre e solo di lei! A proposito, come si chiama?- il ragazzo si girò verso l'amico, ma lui non c'era più, al suo posto, un piatto di plastica con un pezzo di carne mezzo mangiucchiato.

-Oh bè...- fece:-Restiamo solo io e te, hamburger...- aprì la salsa ketchup e ricoprì il suo "interlocutore":-Ragazze...un mistero alla mente dell'universo maschile!-






Qualche giorno dopo, T.J. e Natalie si trovavano nell'enorme sala teatro alle tre di pomeriggio in una favolosa giornata di sole. Teatro frequentatissimo e all'avanguardia per via dell'acustistica e dell'attrezzatura che serviva ad amplificare e ottimizzare i suoni. Fino a quel giorno non si erano parlati, né salutati, né mangiato insieme a pranzo e a cena. Si erano evitati come la peste e quando erano assieme ai loro amici, fingevano la reciproca inesistenza.

-Buon pomeriggio.- li salutò il professore entrando nell'aula:-Prego, accomodatevi.-

L'uomo indicò due sedie sopra il palco e fece sedere i ragazzi, sistemandosi nella platea, di fronte a loro, come se fossero a un provino. S'infilò gli occhiali e scrutò i suoi due alunni.

-Bene- sentenziò:-Possiamo iniziare.-

Spinelli ebbe qualcosa da obbiettare:-Mi scusi, e gli altri?-

-Quali altri?-

-Gli altri studenti che frequentano la sua lezione.- rispose lei.

-Oh, le loro prove sono il martedì e il venerdì.-

-Significa che noi avremo giorni diversi?-

-No, signorina Spinelli, voi avrete giorni in più.-

-Perché?- intervenne T.J.

-Perché voi siete principianti e avete bisogno di esercitarvi da soli.-

-E' assurdo.- commentò.

-Signorina Spinelli, vogliamo cominciare?- la ignorò lui:-Innanzi tutto, dobbiamo registrare la tonalità delle vostre flebili vocine.- si alzò e salì sul palco, sedendosi al piano.

-Detweiler, ripeta questa nota.- per il teatro echeggiò un La.

-Ripetere?-

-Sì, con la sua voce. Usi una vocale qualsiasi.-

-Ma io...-

-Niente ma, è un La.- e premette di nuovo il tasto.

T.J. lo guardò smarritto per qualche secondo e poi ripeté la nota sperando che Dio lo proteggesse dall'alto dei Cieli.

-Molto bene, Detweiler, ma tolga le mani dalle tasche.- il maestro ripeté la procedura più volte, salendo con un Si e arrivando a un Do, poi arrivò il turno di Natalie.

-Io non so cantare.- protestò.

-Non deve cantare, Spinelli, deve solo dire una vocale cercando di imitare il suono dello strumento.-

-Non ci riesco!-

-Ha mai provato?-

-No!-

-E allora questo è il momento giusto per farlo.- il maestro suonò un Mi.

-Professore...-

-Lei ha paura, signorina Spinelli, o sbaglio?-

-Non ho paura!- Era solo terrorizzata.

-Molto bene, allora mi faccia sentire la sua voce.-

La ragazza raccolse fiato, inspirò, e poi, finalmente cantò la sua nota. Il professore sorrise, sia lei che T.J. avevano una bella voce e questo era un buon punto di partenza. Continuò ancora e poi si ritirò dietro le quinte per decidere a quale categoria appartenessero. I due ragazzi rimasero soli sul palcoscenico. T.J. camminava avanti indietro come se stesse aspettando degli esami importanti, mentre Natalie era seduta con la testa fra le mani.

-Puoi evitare di muoverti come uno che soffre d'incontinenza? Mi fai venire il mal di mare.- ringhiò lei.

-Mi scusi, Miss Mutismo.-

-Lo sai dove ti manderei in questo momento, Detweiler?-

-Risparmiamelo.-

Il professore uscì e interruppe il breve battibecco fra i due ragazzi:-Ho deciso.- decreto:-Detweieler, lei è un tenore, cioè fa parte della scala che va più in alto nelle voci maschili, e Spinelli, lei invece è un mezzo soprano.-

-Tutto intero costava troppo?- fece sarcastisca.

-Non faccia dell'umorismo su certe cose serie, signorina. Lei sta tra soprani e contralti, è una via di mezzo.- l'uomo era davvero sorpreso, due voci perfettamente sovrapponibili in un duo che non avrebbe mai pensato potesse avere un elemento in comune in campo melodico:-Per oggi abbiamo finito, signori, ma vi aspetto dopodomani puntuali come un orologio svizzero. Dalla prossima volta inizia il lavoro serio.-


 
@ Nightblumonkey: Ehi, ciao!! Grazie per aver recensito, per me è una gioia sapere il parere di chi legge e poi se tutti i pareri sono come i tuoi, allora fatevi avanti!! No, scherzo=) Comunque ti dirò che l'idea di farli riincontrare dopo sei anni mi è venuta un pomeriggio mentre studiavo e mia sorella guardava Ricreazione, per cui ce l'avevo di sottofondo. Non so se una strana combinazione tra algebra e Ricreazione abbia messo in moto i miei neuroni, fatto sta che mi ritrovo qui a scrivere.
Sono contenta che ti piaccia il mio modo di scrivere, spero sempre di non fare errori grammaticali, anche se è impossibile per via della nostra contorta lingua:) Spero continuerai a leggere e commentare i miei capitoli...mi piacciono i tuoi commenti sui personaggi, soprattutto quelli di Lawson XD...
Ti ringrazio ancora infinitamente e ti lascio con una domanda...chi è, tra i sei, il tuo personaggio preferito? In attesa di risposta,

GRAZIE ANCORA ;)

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Capitolo 6
*** Never say never ***


Recess 6
Ciao a tutti! Ecco qui il numero 6 :) Premetto che è un capitolo abbastanza importante, per lo meno per quanto riguarda la prima parte e per questo ho lasciato in secondo piano le storie di alcuni personaggi, ma vi prometto che nel prossomo caps ci saranno anche loro =) Questo potrebbe risultare un pò noioso e se fosse così, ditemelo senza problemi. Sono io la prima a dire che si sta facendo tutto un pò più serio, ma spero comunque di riuscire a presentarlo in maniera più interessante possibile. In ogni caso, se vi piacciono i litigi, questo caps è tutto per voi! Buona lettura,
Grazie infinite :* 



NEVER SAY NEVER


Il giorno dopo Gretchen si trovava nella sala comune, sola, con un libro in mano e un succo di more nell'altra. Aveva mal di testa, non riusciva a concentrarsi e tutto quello che poteva distrarla, la portava inevitabilmente a pensare ai suoi amici comunque. Non sopportava tutte quelle tensioni tra di loro, se qualcuno non cominciava a ragionare, sarebbe successo il disastro. In più ora ci si metteva anche Vince, con il suo nuovo gruppo di amici. Il suo frequentare quel poco di buono di Lawson avrebbe portato a un suo distacco dal gruppo. Era evidente che quelli erano due mondi diversi. Notorietà contro normalità, divertimento contro monotonia,...troppa differenza.
Le sarebbe dispiaciuto, ma non poteva imporre a un suo amico cosa doveva fare. Avrebbe cercato di tenerlo sempre in guardia e di fargli capire che stava sbagliando.
Proprio mentre stava riacquistando la concentrazione, una mano abbassò il libro da davanti ai suoi occhi.

-Ciao, Grundler.- disse un ragazzo molto carino dai capelli rossicci.

-Lawson, che ci fai vicino a una comune mortale come me?- rispose prontamente lei.

-Sono venuto per parlare con te.- fece lui, un sorriso poco convincente.

-Che vuoi?-

Il ragazzo si sedette sul braccio della poltrona:-Leggi favole per bambini, Grundler? Mi deludi...-

-Lawson!-

Lui alzò le mani in segno di scuse:-D'accordo, arriviamo al dunque...vedi, Grundler, ti reputo una persona abbastanza furba da capire perché io ho chiesto a Vince di entrare a far parte della mia squadra.-

-Non c'è bisogno di un genio per accorgersi che lui è migliore di te a giocare e perciò l'hai fatto per evitare di farti battere da lui. Se non li puoi sconfiggere, meglio portarli dalla tua parte...molto astuto, per uno come te, devo ammetterlo.-

-Beh, io non l'avrei spiegato così, ma hai reso l'idea.-

-E allora qual è il problema?-

-Il problema sei tu, Grundler. Vedi, io e miei amici...-

-I mei amici e io.-

Il ragazzo sospirò:-Noi, abbiamo notato che tu tendi a tappare le ali al tuo amichetto..e sai,.non vorremmo che lui cambiasse idea...-

-Sarebbe la cosa più opportuna, ma non abbiate paura...siete stati molto persuadenti con lui.- 

Lawson rise:-Allora possiamo contare sulla tua collaborazione, Grundler, è così?-

-Collaborare con te per rovinare Vince? Scordatelo.-

-Bè, in ogni caso non ti conviene fare la furba, se tieni alla felicità del tuo amichetto...pare che gli piaccia proprio fare il campione di football e non vorresti che i suoi sogni andassero rovinati...-

A Gretchen venne l'impulso di prendere a calci quello sporco ricattatore in quel posto, ma per fortuna era una ragazza che sapeva controllare i suoi istinti:-Se questo è un ricatto, Lawson, sappi che non mi toglierà il sonno.-

-Forse non a te...ma a Vince dispiacerà di dover essere umiliato di fronte a milioni di studenti...- Eric si alzò in piedi:-Ora devo andare, Grundler...la palla ovale mi aspetta, ma ricorda che se vuoi vederlo ancora sorridere nella maglia numero dieci addosso, dovrai stare al gioco.- le diede un buffetto sulla guancia:-Ci si vede...-

La rossa rimase senza parole, mentre i suoi neuroni si davano da fare. Davvero convincente, il ragazzo, pensò.




-Detweiler, Spinelli! Che piacere apprendere che non siete puntuali come un orologio svizzero!- commentò, sarcastisco, il signor Fendergh appena i due entrarono nell'aula di musica dove si svolgevano le prove:-Mettetevi lì, davanti ai microfoni.-

Natalie rabbrividì. Lei aveva la sindrome cronica da microfono.

-Professore, oggi è venerdì...perché non ci sono gli altri?- chiese T.J.

-Perché le loro prove erano due ore fa.- rispose l'uomo come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

-Ma...-

-Quante volte le ho detto niente ma? Avete bisogno di provare DA SOLI.-

Il ragazzo sbuffò.

-Ora regolate il microfono e facciamo una prova di accordo a due voci.-

-Che in parole povere vorrebbe dire...?- chiese Nat.

-Cantare insieme.-

-No!- se ne uscì lei.

L'uomo alzò un sopracciglio:-No?-

-Voglio dire, non mi va di cantare con lui.-

-Farà uno sforzo, signorina.-

T.J. rise sotto i baffi.

-Bene,- fece il professore:-Conoscete entrambi "Twinkle Twinkle Little Star"?-

I due annuirono timidamente.

-Perfetto, allora quando vi darò il via accompagnate la melodia del piano con le parole...l'avrete già fatto un sacco di volte, all'asilo.-

Il maestro non perse tempo, sedette davanti alla tastiera e suonò il dolce motivo della tradizionale ninna nanna. Quando diede l'attacco, però, entrambi i suoi allievi partirono con parole diverse, così si bloccò all'istante.

-Quella era la seconda strofa, Detweiler!- lo aggredì Natalie.

-No, la tua era la seconda! Io sono partito giusto.-

-Signori!- intervenne il professore:-E' una cosa che può capitare.- e passò loro il foglio con il testo:-Ricominciamo.-

Di nuovo, ripeté il motivo, ma nemmeno questa volta riuscì a portarlo a termine.

-Hai attaccato in ritardo!- si lamentò T.J.

-No, eri tu in anticipo!-

-Ma cosa t'inventi? Non sai ammettere che hai sbagliato e così dai sempre la colpa agli altri!-

-Sempre? Credo che tu sia solo capace di arrampicarti sugli specchi...-

-Bè, almeno io qualcosa la so fare...-

-Basta!- s'intromise il professore per la seconda volta. Sospirò:-Credo che qui ci sia un problema di fondo...-

-T.J.!-

-Spinelli!-s'icolparono i due a vicenda.

-Appunto.- fece Fendergh:-Voi due non potete cantare, se non andate d'accordo, perciò...litigate pure.-

-Che cosa?!?- chiese Nat.

-Dovete dirvi tutto ciò che pensate l'uno dell'altra e questa è l'occasione giusta per farlo.- spiegò lui. In qualche modo si dovevano sfogare.

-Benissimo!- T.J. non se lo fece ripetere due volte:- Penso che Natalie sia la più ingrata e testarda creatura sul pianeta, che se la prenda per qualunque cosa e che non sappia perdonare!

-Ah, è così?- fece l'atra:-Allora io penso che T.J. sia il più infantile e cocciuto essere sulla Terra, che non capisca niente e che non sappia quando è ora di smetterla di giocare!-

-Ti sbagli, Spinelli, sei tu che non sai più farlo...sei diventata noiosa e paranoica!!-

-Preferirei dire matura, ma tu non puoi sapere cosa significa, perché a quanto pare sei rimasto all'era dell'Homo Abilis e non ti sei più evoluto!-

-Vedi, sei anche cattiva! Io sono tuo amico, mi avresti mai trattato così quando avevi nove anni?-

-Credi che l'avrei fatto, se tu non avessi quasi rischiato di farci perdere l'anno?!? Se sono qui, è solo per colpa tua!-

-MERITO mio, ti ho salvato la vita!-

-Invece non fai altro che complicarmela!!-

-Ti ho detto che mi dispiace, cos'altro devo fare? Chiedere a un malvivente di torturarmi in cambio di qualche soldo? Farmi picchiare da un gruppo di lottatori di Sumo?-

-Perché no? Elimineresti il problema alla radice.-

-Non sei divertente!-

-Non era uno scherzo!-

-Ah, vuoi sempre avere l'ultima parola...sei insopportabile.-

-Allora qualcosa in comune ce l'abbiamo.-

-Non ti sopporto, Ashley.-

-Non mi chiamare Ashley, Theodore!-

-Oh, scusami tanto...Ashley!-

-Ma lo vedi che ti comporti come un bambino piccolo? Scommetto che di notte ti succhi ancora il pollice...-

-In realtà mi invidi, perché io so divertirmi.-

-Tu saprai anche come ci si diverte, ma c'è qualcosa di molto più importante nella vita.-

-Come saper perdonare?-

Per un momento Natalie non seppe cosa rispondere. La provocazione di T.J. la lasciò senza parole.

-Forse la verità è che sei troppo orgogliosa, Spinelli...- disse lui, riaquistando un tono di voce normale.

Lei lo guardò negli occhi nocciola, la rabbia alle stelle. Come aveva detto T.J., odiava non avere l'ultima parola in una discussione, ma in quel caso non le usciva niente di bocca che potesse avere effetto, niente che avesse potuto difendere la posizione in cui il ragazzo l'aveva messa. Forse perché aveva ragione lui?

-Fanculo, Detweiler.- fu tutto ciò che riuscì a dire, prima di raccogliere il suo cappotto e uscire dall'aula sbattendo la porta.

Il ragazzo si sedette su una sedia di legno e sospirò. George Fendergh, rimasto fino a quel momento a osservare la scena, sorrise:-Le donne sono sempre un gradino più alto rispetto a noi. Se lo ricordi, Detweiler.-

-Lei è ancora arrabiata con me per averla costretta a seguire questo corso.- spiegò lui.

-Come biasimarla? Poteva stare più attento, signor Detweiler. Sempre seguire il consiglio di una donna, specialmente se è una sua amica...-

-Avrebbe potuto mettere in punizione solo me, prof.- gli fece notare il ragazzo.

-E che gusto ci sarebbe stato ad ascoltare un noiosissimo solista?-

-Ma la nota e tutto il resto...-

-Niente ma, Detweiler. Io e la signorina Spinelli avevamo un conto in sospeso e poi le ho già detto che per me la colpa è di entrambi, in quanto non ho potuto vedere con i miei occhi l'accaduto.- l'uomo si sistemo gli occhiali sul naso:-E ora, se non le dispiace, la lezione è finita. Spero che abbia potuto imparare qualcosa.-

-Certo: Spinelli è irritante e permalosa...e non mi perdonarà mai per quello che ho fatto!- T.J. si alzò e s'incamminò verso la porta strisciando i piedi:-Arrivederci professore.-

-Arrivederci, Detweiler. E si ricordi: mai dire mai.-
 


@
Nightblumonkey: eccoci qua :) Allora, che ne pensi di questo caps? Ti ringrazio per aver recensito e sono contenta che ti sia piaciuto il precedente. Non si notava che Gus era sorpreso, vero? :)
Per rispondere alla tua domanda, Ashley B è quella scura, vestita di giallo.
Hai inoltre detto che non vedi l'ora della riappacificazione tra T.J. e Nat, ma credo ci vorrà ancora un pò perché a lei passi tutto. Chi lo sa? Forse cantare l'aiutera a capire che tutti hanno bisogno di essere perdonati. E per quanto riguarda Vince e Gretchen...c'è sempre un Lawson di troppo tra quei due, non trovi? ;) 
Comunque, i miei personaggi preferiti sono T.J. e Gretchen, anche se li adoro tutti...ci sentiamo presto, allora...non vedo l'ora di sapere le tue opinioni su questo caps! Ciao XD

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Capitolo 7
*** Light & Voice ***


Recess 7 Ciao a tutti!! Ehi, come siete aumentati, lettori! Mi fa veramente piacere, e ancora di più sapere che qualcun'altro ha recensito =) Graaaaaaazie! Mi scuso per avervi fatto aspettare un pò più del solito, ma Maggio è il mese più impegnativo a livello scolastico e così tra compiti e interrogazioni ho poco tempo x dedicarmi (coc mio grande dispiacere) alla mia fic. In ogni caso, apero che questo caps vi piaccia e che recensirete :)
Buona lettura e grazie mille :*


LIGHT & VOICE



"Toc! Toc!"
Il suono fastidioso rimbombò dentro i timpani sommersi dalle coperte di Gretrchen.
Dopo qualche secondo, si ripeté di nuovo e lei socchiuse lentamente le palpebre...con una mano scostò il lenzuolo dal suo viso e lanciò un occhiata assonnata alla sveglia digitale. Se non errava era sabato e in quanto tale, nessuno avrebbe avuto motivo di bussare alla sua porta prima delle nove. E allora perché qualcuno l'aveva fatto alle sei e trentadue minuti???
E continuava pure?
Il suono si fece più insistente e, nonostante lei sperasse che Natalie le facesse l'estrema cortesia di aprire, questo non accadde, così si alzò di malavoglia e cercò di non rimanere accecata dalla luce del sole che traspariva dalla grande porta-finestra sul poggiolo.
Traballò fino alla porta, cercando di evitare i libri di biologia che la sua cara compagna di stanza aveva disseminato sul pavimento la sera prima.
Finalmente aprì la porta, lasciando entrare una ventata piuttosto fredda dal corridoio.
Strizzò gli occhi per via della luce a cui dovevano ancora abituarsi, ma riconobbe i ragazzi che stavano oltre la soglia.

-Ehi ciao!- esclamò sorpresa di vederli tutti e quattro lì:-E' successo qualcosa?-

-Sì.- rispose Gus:-Esattamente sedici anni fa sei nata tu.-

La rossa sì aprì in un sorriso, realizzando che giusto QUEL sabato era il 10 Ottobre, il giorno del suo compleanno. Appurato questo però, i suoi neuroni cominciarono ad attivarsi e si rese, ahimè, conto di essere vestita con un'enorme camicia da notte a orsetti, stile anni '20, e un ridicolo paio di ciabatte fatte a coniglio bianco.

-Ehm...- fece mentre il suo viso diventava dello stesso colore dei capelli:-Grazie, ragazzi. Io...arrivo subito, eh?-

Sbatté la porta con tanta violenza da far sussultare Natalie nel letto accanto al suo. In genere evitava di chiudere la porta in faccia alla gente, ma in quel caso aveva fatto loro un piacere, dato che vederla vestita come Alice nel Paese delle Meraviglie alle sei e mezzo del mattino non era un bello spettacolo.
Agguantò un cuscino e lo gettò addosso a quel mucchio di coperte che aveva preso la forma della sua migliore amica. Lei si mise a sedere sul letto, già irritata per il caos aquell'ora dell'amato sabato.

-Corraggio, alzati!- le ordinò Gretchen.

-Neanche morta!-

-Dai, Nat, mi devi aiutare...- sussurrò perché da fuori non la sentissero.

-Ma che ti prende?- Spinelli controllò la sveglia e sgranò gli occhi:-SONO LE SEI!!!!!-

-E mezzo.- precisò l'altra:-Starei dormendo beatamente anch'io, se di fuori non ci fossero i ragazzi.-

-Quali ragazzi?-

-Diciamo quei quattro che conosci da quando urlavi nel pannolino con la cacca di T.J. fra i capelli.-

-Che schifo!- esclamò lei, rivivendo per un attimo quell'immagine all'asilo:-Perché diavolo sono qui?!?-

-Te lo spiego quando mi sarò resa presentabile...tu falli entrare e tienili occupati...e riordina questo casino!!!-

-Ma sei matta?! Sono in pigiama anch'io e poi non voglio per nessun motivo avere la pena di vedere T...-

-Non mi interessa!!! Muoviti!!-

Quando Gretchen si arrabbiava, a meno che non si avesse un casco protettore e una spranga di metallo in mano, era meglio assecondarla, per cui Natalie si alzò forzatamente dal letto e sbuffò:-Agli ordini, capo.-

Fece entrare i suoi amici, subito dopo aver raccolto il minimo indispensabile per riuscire a camminare nella stanza, e si sedettero sui letti. Ovviamente lei e T.J. prestarono molta attenzione a non trovarsi vicino o di fronte. Se c'era qualcosa peggio di un litigio, quello era il dopo litigio. I ragazzi spiegarono a Natalie il motivo della loro visita e lei sprofondò nella vergogna per essersene dimenticata, nonostante ne avessero parlato tutto la sera precedente, tra un esercizio di biologia e l'altro e nonostante avesse scelto lei il regalo per l'amica.

-Eccomi qui!- finalmente la festeggiata uscì dal bagno. Indossava un maglioncino verde acqua sopra un comunissimo paio di jeans, niente a che vedere con il tendone da circo della nonna...

-Auguri, Gretch...- disse Nat in tono quasi di scuse.

-Grazie ragazzi!- era veramente contenta della sorpresa degli amici:-Ma perché siete venuti a quest'ora?-

-Perché tu sei nata alle sei e trentadue della mattina e quindi volevamo festeggiare il momento.- rispose Vince.

-Davvero?- questo era un particolare che Gretchen si stupì di ignorare:-Voglio dire...come facevate a saperlo?-

-Ce lo ha detto tua madre.- le rispose Gus.

-L'abbiamo chiamata.- precisò T.J.

-Oh...davvero originali, complimenti.-

Mikey estrasse il pacchettino rosso e glielo porse. La ragazza scartò cuoriosa il regalo e quando vide la medaglietta d'argento a forma di G, non poté fare a meno di abbracciare tutti i ragazzi, uno ad uno. Mangiarono i pasticcini che Mikey aveva procurato e restarono lì a ridere e scherzare per oltre mezz'ora.

-Ragazzi, io devo dirvi una cosa.- disse Vince:-Sono stato un pò antipatico ultimamente con voi per...quel discorso del football.- rovolse un'occhiata a Gretchen:-Mi dispiace essermi comportato male, perciò...penso di lasciare Lawson.-

-Cosa???- si allarmò lei.

-E bravo Vince!- T.J. gli diede una pacca sulla spalla.

-No no no, aspetta...che cosa intendi per "lasciare"?- gli chiese Gretch.

-Intendo che mi staccherò dal suo gruppo e anche se questo vorrà dire che dovrò finire nei Pulcini, andrà bene comunque...tanto se il mio livello è così alto il mister mi concederà di passare in una delle squadre di seconda, gli ho parlato oggi.- Vince sorrise:-Penso che sia meglio guadagnarsele le cose e a questo proposito devo chiederti scusa, Gretch.-

Il ragazzo si era reso conto di aver avuto un comportamento davvero antipatico, soprattutto con la sua amica. E poi gli mancavano i pomeriggi passati con gli amici, invece di quella banda di pomposi seguaci del semi-dio Lawson.

-Scuse accettate?-

La ragazza annuì, ma era leggermente sovrapensiero.




Ashley B era seduta vicino a Mikey, nel solito tavolo della biblioteca e lo osservava scrivere. Era buffissimo quando assumeva un'espressione concentrata!

-Perché oggi non sei con i tuoi amici?- gli chiese:-Dato che è domenica, pensavo volessi passarla a divertirti con loro...-

-Bè, potrei farti la stessa domanda...- rispose Mikey:-Comunque oggi Gus si era messo d'accordo con Patatina per andare a fare un giro a Los Angeles e gli altri, invece, avevano una domenica in famiglia. Io ho pensato che di sicuro saresti venuta qui per restituire Romeo e Giulietta, così ho tentato la fortuna e ti ho trovata.-

Lei sorrise:-Risposta esauriente.- non gli confessò che in realtà anche lei sapeva che Mikey si sarebbe recato in biblioteca e aveva fatto apposta a trovarsi lì, dicendo alle sue amiche che doveva assolutamente finire una ricerca per lunedì. Ovviamente le Ashley, alle parole "studio" e "biblioteca", avevano preferito lasciare sola l'amica e se n'erano andate a fare il tifo per Lawson al concerto in piazza.

-Uffa, questo verso è impossibile!- sbottò il ragazzo.

-Fa' vedere...- Ashley lesse la poesia con attenzione e poi gliela riconsegnò.

-Non riesco a trovare niente che faccia rima con "luce"...- si lamentò.

-Perché non "pace"...o "voce"...-

-"...si nascondeva la bianca colomba in un lembo di luce..."-

-"...timida come di un bimbo la voce..."-

Mikey la fissò per qualche istante e lei temette di aver detto qualcosa di sbagliato. Non credeva che quel ragazzo tanto buono e dolce potesse avere uno sguardo così penetrante e profondo. Quelle iridi azzurre e limpide più del cielo erano davvero ipnotiche...

-C-che c'è?- balbettò.

-C'è che sei incredibile.-

La ragazza sospirò, ma al contempo trattenne il fiato. Era la prima volta che qualcuno le faceva quel genere di complimento in maniera così diretta e sincera.

-Bè, è solo una rima...- tentò di buttarla sullo spirito.

-Una rima perfetta.- la corresse il ragazzo:-E può venire solo nel cuore di un poeta.-

Era un altro complimento? Perché lei, stavolta, arrossì di brutto.

-Michael, forse sarebbe meglio se andassi.- la ragazza cercò di tornare con i piedi per terra.

-Perché? Non è così tardi...-

-Lo so, ma...-

-Hai paura che ti vedano con me, vero?- il tono del ragazzo risuonò quasi irritato. Nella sua infanzia era stato rifiutato e giudicato da molte persone, per via del suo carattere pacifista o, semplicemente per il suo aspetto fisico. Lui si legava facilmente, quasi troppo, alle persone e nella maggior parte dei casi, finiva per rimanerne solo deluso. Si sentiva come una specie di Quasimodo, per cui col tempo, aveva imparato a non affezionarsi troppo a qualcuno. Con Ashley, però risultava più impossibile ogni volta che stava con lei.

-Michael, credimi, non è perché tu non mi piaccia, è solo che...-

-...ti vergogni di me.-

-No!- la ragazza non poteva certo dirgli che aveva paura di innamorarsi di lui perché...bè, perché sarebbe stato semplicemente un disastro!!!
-Per favore, cerca di capirmi...-

-D'accordo.- sospirò Mikey:-Ci si vede.- e detto questo, si alzò e raccolse le sue cose. Prima di uscire si fermò davanti ad Ashley:-Grazie per avermi aiutato con la rima.-

-Mikey, aspetta!- la ragazza lo bloccò afferrandogli la camicia. Era da tempo abituata a ferire le persone, ma aveva sempre disapprovato questo comportamento che le era stato imposto. E poi in quel momento non c'era nessuno a dirle cosa dovesse fare, cos'era da gente "in" e cosa non, chi dovesse prendere in giro solo perché alle altre non andava bene.
Non c'era nessuno a impedire al suo cuore di fare quello che sentiva giusto fare.
Istintivamente, tirò a sè il ragazzo e come se fosse la cosa più naturale del mondo, lo baciò.

-Signori!!!- risuonò la voce stridula della bibliotecaria:-Non ci si scambiano effusioni in un luogo di rispetto come questo! Se non avete di meglio da fare, vi prego di uscire!-

I due si risedettero all'istante, ma non appena la donna se ne fu andata, Mikey sgranò gli occhi e spalancò la bocca. Ashley si aspettò quantomeno una carrellata di domande, ma invece ricevette solamente un'affermazione da quel ragazzo:-Sei la persona più pazza di tutta la Terra.-

-Lo so.- concordò lei, rendendosi conto dopo di essersi messa veramente nei pasticci.




Gus e Patatina erano appena ritornati dalla loro gita a Los Angeles. Erano distrutti, ma allo stesso tempo soddisfatti di aver passato insieme una giornata alternativa.

-Cosa farai per Halloween?- chiese la brunetta a Gus, mentre lui la riaccompagnava nella sua stanza.

-Patatina, mancano ancora venti giorni! E poi...cosa dovrei fare?-

-Ecco, lo sapevo, te lo sei dimenticato...-

-Dimenticare cosa?-

-E' il giorno in cui ci siamo promessi, esattamente prima che partissi, a otto anni, che se ci fossimo ritrovati, avremmo festeggiato il primo Halloween ubriacandoci fino a vomitare.-

Gus rise di gusto:-E' vero, mi ricordo...però adesso mi sembra un'idea stupida...-

-Il fatto è che ormai l'hai promesso...- sogghignò Patatina e lasciò il ragazzo così, chiudendosi la porta alle spalle.

Fantastico! Pensò, lui. Almeno avrebbe riso di gusto, quella notte.

La porta della stanza, però, si riaprì di colpo:-Buonanotte...- gli disse l'amica.

Lui le sorrise:-'Notte.-

Sì, era proprio contento di averla ritrovata.




@
 _Kira_Perly_: Salve nuova recensitrice! :) Ti ringrazio per esserti staccata dal gruppo di molluschi senza spina dorsale e avermi lasciato una recensione così bella (e, devo dire, anche inaspettata xD) Sono davvero contenta che ti piccia il mio stile di scrittura, anche se, lo riconosco, ho solo avuto fortuna finora a non far diventare tutto, come dici tu, un polpettone! =P
Per quanto riguarda il caps precedente, è un sollievo, per me, sapere che la mia mente contorta non produce solo cose scontate e spero che il seguito delle varie storie non risulti mai banale...infatti, ho giusto in mente qualche cosetta che dia un pò di movimento alla situazione, come già avrai potuto iniziare a leggere in questo capitolo.
Ho davvero BISOGNO di altre tue recensioni perché:
A-sono veramente simpatiche e complete,
B-tutte le opinioni e i giudizi sono ben accetti,
C-mi fai tanti complimenti!!! XD
Alla prossima, allora. GRAZIE 1000!!!

@
 Nightblumonkey: Come sempre ho avuto il piacere di leggere la tua rec e come sempre ti ringrazio. Anch'io ho trovato divertente il litigio (che modesta! :P) e credo che "l'amore non è bello, se non è litigarello" sia proprio il proverbio giusto per questi due cantanti, no?
Il tuo parere su Eric e Gretch credo sia giusto, sai? Sei molto intuitiva...ora chissà come andrà a finire! XD Spero di sentire qualche parere su questo caps che mi suso di aver postato in ritardo:( Nell'attesa, GRAZIE INFITE e ciauuu!


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Capitolo 8
*** He knows how to play his cards ***


Recess 8


Salut, lettori miei! Ecco a voi il caps numero 8!! Beh, che dire...credo di essere stata un pò cattiva con i miei personaggi, lo ammetto, ma, come si dice, siamo nati per soffrireXD

Ehi, vedo che aumentate ogni giorno di più' quindi posso dedurre che questa storia vi appasioni almeno un pochino, no? ;P
Questa volta ho cercato di indovinare la canzone giusta per T.J. e Spinelli...sappiatemi dire se secondo voi ho scelto bene!
Buona lettura e grazie mille :*
P.S. Sono stracontenta delle recensioni che postate, ma dato che diventate sempre di più, potreste cercare di recensire? Più campane sento suonare, più riesco a riconoscere la melodia.
Quindi, come dicono gli inglesi, R&R...Read and Review...Leggete e Recensite...
Merci =)



HE KNOWS HOW TO PLAY HIS CARDS


-Buonasera Detweiler- fece Natalie tutta contenta entrando nell'aula di musica e infilando l'ombrello nel porta-ombrelli a lato della batteria.

-Oh, andiamo, adesso ti metti anche a parlare come il signor Fendergh?- sbuffò T.J., notando lo strano anticipo della ragazza.

-Sì, certo, ma solo con te. Ritengo che un registro formale sia il più adatto.-

-Patetica...-

-Ti ho sentito.-

Il ragazzo si sedette al piano, incurante dei rimproveri che avrebbe ricevuto dal professore, se lo avesse trovato lì. Dopo l'aula di scienze, quella era la cosa a cui teneva di più e con T.J. nei paraggi correva indubbiamente qualche rischio.

-Come mai sei così allegra? Le prove serali allietano il tuo fragile umore?- le chiese, fingendosi poco interessato.

-Sai cosa allieterebbe il mio fragile umore? Che tu ti facessi una bella sporta di affaracci tuoi.-

-Caspita, come sei gentile...la mia era solo una domanda.-

-E la mia la relativa risposta.-

T.J. odiava quando Nat voleva avere l'ultima parola. Odiava quando lo trattava così male, in poche parole la odiava sempre. Quel suo atteggiamento di stizza solo perché lui aveva commesso un errore e lei non voleva perdonarlo, non lo sopportava proprio! Possibile che proprio lei, la sua amica di sempre, non riuscisse a chiudere un occhio? Forse sotto c'era qualcos'altro, ma lui che ne sapeva? Non poteva certo arrivare a comprendere la mente femminile, se arrivava a stento a comprendere la sua.

-Buonasera Detweiler.- il professore fece la sua entrata nell'aula:-Buonasera, Spinelli. Trasferisca immediatamente quel sedere dal piano alla sedia, Detweiler.-

I due ragazzi si sistemarono ai posti della volta scorsa, una volta appurato che non avrebbero visto il resto dei frequentatori del corso nemmeno quel giorno.

-Allora...- iniziò il signor Fendergh:-Vi siete più rivolti la parola dall'ultima lezione?-

-No.- risposero in coro, dimenticando che anche il battibecco di pochi minuti prima era un modo di "rivolgersi la parola".

-Fantastico, allora vi occorrerà più tempo...-

-Perché non cantiamo e basta?- fece Spinelli, scocciata.

-Perché far cantare voi in questo stato sarebbe come far giocare insieme Ettore e Achille a bambole.-

-Che altro dobbiamo fare?- chiese T.J.:-Tanto non arriveremo mai da nessuna parte, se Spinelli continua a fare la sostenuta!-

-Io non faccio la sostenuta! Sono arrabbiata, è diverso.-

-E te la farai passare finito il corso di canto? E' questa la pena che mi vuoi far scontare?-

-Chi ha mai detto che mi passerà? E poi non si tratta solo della questione del corso, Mister-Ho-Bisogno-Che-Tu-Chiuda-Un-Occhio-Per-La-Milionesima-Volta!

-Sentiamo, che altro c'è, Miss-Qualsiasi-Cosa-Di-Te-E'-Infantile-E-Irritante?-

-Bè, l'hai appena detto: qualsiasi cosa di te è infantile e irritante! Non ti comporti mai in maniera matura!-

-Non ho bisogno di una psicologa, Natalie, ma di un'amica. Evidentemente tu non mi puoi capire come pensavo...-

Ecco, una cosa che Nat odiava era il modo così diretto che T.J. usava per colpire esattamente nel segno e farti stare male. E il problema era che aveva anche ragione.

-Già, evidentemente...- biascicò lei, spiazzata.

-Vedete?- intervenne il professore:-Voi due dovete imparare a dimenticare le vostre controversie...e a perdonarvi.- volse lo sguardo a Nat:-Per questo vi ho scelto una canzone...propedeutica!- l'uomo estrasse dalla sua cartellina due spartiti e li porse ai ragazzi:-Chi sa decifrare uno di questi?-

T.J. alzò gli occhi dal foglio:-Io so leggerlo.-

-Ineressante...- ghignò il professore chiedendosi come potesse un ragazzo così apparentemente vivace, conoscere un mondo così difficile e preciso come quello delle note:-Bene, allora saprà anche che cos'è il brano riportato.-

Sotto lo sguardo confuso di Natalie, T.J. rispose, come un allievo in tirocinio:-E' un duetto accompagnato dal coro a tre voci.-

-Che significa?- chiese Spinelli.

-Che canterete come voci principali!- rispose, entusiasta, il signor Fendergh.

-Ma se non abbiamo mai provato nemmeno a cantare "Twinkle Twinkle"!!-

-E' per questo che il brano verrà presentato al concerto di Natale...-

-CHE COSA?!?- sbottarono Natalie e T.J. con le facce dipinte di terrore.

-Avete capito bene.-

-Ma siamo solo a fine ottobre!- protestò T.J.

-Niente ma, Detweiler. E comunque così avrete il tempo di perfezionare il brano.-

-Io non canterò in un concerto!- s'impuntò Nat.

-Oh, sì che lo farà, signorina Spinelli...è l'obbiettivo finale di questo corso e avrà anche una valutazione.-

La ragazza, furente, si portò una mano alla fronte, massaggiandosi le tempie. Avrebbe dovuto cantare "No Air" di Jordin Sparks e Chris Brown davanti a un pubblico con T.J.???
Se Dio la voleva morta, allora aveva trovato il metodo giusto.

-Vedo che siete rimasti senza parole...- sorrise il professore:-Approfitterò delle prove per fare un pò di terapia di gruppo...-

-Terapia di gruppo?-

-Sì...troverò il modo di farvi riappacificare e cantare insieme...che voi lo vogliate o no.-

-E' una battaglia persa.- commentò, fredda, Spinelli.

-Non ci riuscirà mai, prof.- le fece eco T.J.

-Mai dire mai, Detweiler.- rispose il professore.

Dove l'aveva già sentita questa frase?




Gretchen stava dirigidendosi, riluttante, verso la palestra del campus, luogo che frequentava assai di rado, quando incrociò Vince, tutto allegro.

-Vince! Non dovresti avere il corso di inglese a quest'ora?- gli chiese controllando che il suo orologio non fosse sballato.

-Sì, ma la prof è malata perciò ha dato forfait. Tu, invece, che fai qui?- il ragazzo si sorprese di vederla nei pressi di una palestra.

-Ehm...- Gretch non era mai stata capace di dire bugie:-Stavo cercando...-

-Va bè, qualsiasi cosa sia, sono sicuro che la troverai.- lui sembrava impaziente di dirle qualcosa:-Ehi, sai che ho appena parlato con il signor Rogers?-

-Chi?-

-Oh, già. Tu non puoi saperlo, è l'allenatore della squadra di football del biennio e oggi mi ha visto mentre mi allenavo.- il ragazzo spiegò, raggiante:-Ha detto che parlerà con gli altri insegnanti di educazione fisica perché pensa che io abbia un grande potenziale.-

-Wow...- Gretchen sembrava preoccupata, anziché felice:- Hai...ehm...già lasciato la squadra di Lawson?-

-No, finché non sentirò cosa mi dice Rogers.- la ragazza tirò un sospiro di sollievo.
-Ma se vuoi, posso anche farlo subito, voglio dire...se Lawson ti da' fastidio...-

-No no!- si affrettò a dire lei:-Stai pure, non mi da' alcun problema!-

-Io pensavo che...-

-Ehm, io devo andare.- lo interruppe:-Ciao, Vince!- corse fino alle porte della palestra, lasciando il suo amico lì perplesso e, una volta entrata, si avviò verso lo spogliatoio maschile.

Senza troppi riguardi, chiese a un ragazzo molto alto che si stava cambiando le scarpe dove poteva trovare Eric Lawson e lui, sbuffando, l'accompagnò, incurante del fatto che fosse del suo sesso opposto, fino all'entrata delle docce.

-Resta qui, uscirà a minuti.- le disse lo stangone, poi si allontanò. Gretchen si torturava i lunghi capelli ramati pensando a cosa le avrebbe detto il campione della scuola. Non aveva paura di lui, ma delle idee che gli passavano per quel cervello in disuso da secoli.
Finalmente uscì, tutto grondante, ma fortunatamente coperto da un asciugamano in quel punto. Gretch non poté fare a meno di notare che, anche se la sua testa era completamente bacata, il suo corpo compensava la mancanza. Tutto quell'allenarsi, non era stato inutile per lui, dato che aveva un fisico scolpito così bene, nei punti giusti, da far invidia al Doriforo di Policleto. 

-Grundler!- sorrise lui, beffardo:-A cosa devo il piacere? Sei venuta ad ammirare il mio corpo divino?-

Ecco, appunto. -Se fossi tanto intelligente, quanto vanitoso, saresti davvero perfetto, Lawson.-

Il ragazzo si sistemo l'asciugamano bianco intono alla vita, facendo una smorfia a Gretchen.

-Davvero puerile- commentò lei:-Sono qui perché devo parlrti...ne farei volentieri a meno, ma si tratta di Vince.-

-Oh, sì, il tuo amichetto.- Lawson prese un altro asciugamano e se lo passò sui capelli, bagnandola.

-Mi sembri un cane.- s'irritò lei:-Comunque sono qui per avvisarti: mi ha detto che vuole lasciare la tua squadra.-

Il ragazzo sorrise, scettico:-Non lo farà.-

-Eccome se lo farà! E' una sua scelta e per di più ha già trovato un posto migliore.-

-Bè, tu gli impedirai di andarsene.- stava dicendo sul serio Gretchen?

-Non se ne parla.-

-Invece lo farai.-

-Sennò cosa fai? Lo butti fuori? No, non puoi perché se ne andrà già da solo. Non lo puoi ricattare, se è una sua scelta.- gli disse la ragazza, compiaciuta.

Lawson si fece serio:-Non posso ricattare lui, hai ragione...ma posso ricattare te.-

-Ah, spiacente Lawson, ma come ti ho già detto, non mi spaventano i tuoi ricatti idioti.- fu la pronta risposta della rossa.

-Io non lo chiamerei ricattare...piuttosto un "divulgare informazioni strettamente personali", ecco...-

-Sentiamo, andresti in giro a dire che Gretchen Grundler è una secchiona impedita a pallavolo? Questo lo sanno già tutti.- gli lanciava fiamme dagli occhi, in segno di sfida.

Eric, inaspettatamente, si avvicinò a lei, sempre di più, tanto che la costrinse a indietreggiare fino a farle toccare la parete di marmo blu, coperta di vapore condensato, con la schiena. Appoggiò le mani al muro, imprigionandola, così, ai lati con le sue braccia. Gretchen sentiva il suo respiro sulla faccia, erano tanto vicini che per poco non credette che lui stesse per baciarla. Ma cosa andava a pensare?!?

Lawson sussurò, quasi le stesse svelando un segreto:-Mi stai sottovalutando, Grundler...io conosco più di quanto tu creda sul tuo conto...-

Quel ragazzo era troppo vicino perché lei riuscisse a ragionare com'era abituata ed era una sensazione mooolto strana, per una che i neuroni, li teneva attivi ventiquattr'ore su ventiquattro:-Per esempio?- riuscì a chiedergli.

-Per esempio so che...- la fissò intensamente. Ora era lui a sostenere la "conversazione", i ruoli si erano invertiti.
-So che hai paura dell'acqua.-

Colpita.

-E che non l'hai mai detto a nessuno.-

Affondata.

-Nemmeno ai tuoi amici.-

Affondata per la seconda volta.

Gretchen, non seppe spiegarsi per quale ragione, arrossì. La sua non era una semplice fifa, come del buio o del mostro nell'armadio, ma una vera e propria talassofobia, malattia, se così si poteva definire, che le impediva di nuotare o solamente di immergere i piedi nell'acqua. Era terrorizzata dall'idea di soffocare, di annegare, non sapeva nuotare ed era finita più volte dalla psichiatra per questo. La sua idrofobia era dovuta a un incidente che era avvenuto al momento della sua nascita: era rimasta per un'ora con la testa immersa nel liquido amniotico, all'interno della pancia della madre, durante il parto, perché i medici avevano riscontrato molte difficoltà ad estrarla. L'avevano salvata in extremis ed era rimasta in ospedale quattro mesi, dopo la nascita. Dio aveva voluto che si riprendesse fisicamente, ma psicologicamente quel trauma l'aveva portata a sentirsi terrorizzata dal liquido fino a quel giorno. Non aveva mai fatto un bagno, solo docce, e aveva sempre rifiutato gli inviti al mare. Ai suoi amici aveva sempre propinato la scusa dell'essere "indisposta" e questo la faceva sembrare ancora più asociale di quanto già l'etichettassero. Non l'aveva mai detto a nessuno perché si vergognava a parlarne e le faceva anche molto male. Nuotare era una cosa che all'uomo veniva naturale e, per questo, si sentiva terribilmente diversa.

Non seppe come, trovò le parole:-Come diavolo fai a saperlo?-

-Ti ho detto che mi sottovaluti...io sono un ragazzo informato.- in realtà, erano voci che correvano ai tempi delle elementari e, propio lì, lui ne aveva avuto conferma grazie ad una soffiata dell'odiosa sorella maggiore di Gretchen, che gli moriva dietro da anni.

-Sei uno stronzo.-

-Ahi! Gretchen Grundler che usa termini così maleducati...- la prese in giro.

-Non mi puoi ricattare così, giochi su cose importanti! Della mia vita!!- precisò.

-Ah...piccola, innocente Gretchen...non hai ancora capito che vince il più furbo e non il più leale, vero?-

-Giuro che te la faccio pagare se lo racconterai ad anima viva!-

-Ma non accadrà, se farai ciò che ti chiedo.- usava un tono pateticamente mieloso.

La rossa non sapeva se scoppiare a piangere o picchiarlo a sangue:-E va bene, Lawson. Cercherò di convincere Vince, ma sappi una cosa: io farò in modo che tu te ne pentisca.-

-Che tono minaccioso...- il ragazzo notò la sua voce tremante.

-Vaffanculo.-

Gretchen girò i tacchi e, com'era venuta, se ne andò da quella tana di energumeni, imponendosi di mantenere il controllo. Quell'idiota era riuscito a trovare il suo punto debole, forse l'unico, ed era riuscito a incastrarla. Forse era anche subdolo, ma di sicuro sapeva come giocare le sue carte.

 

Nightblumonkey:  Ciao! Wow, sei stata velocissima a rencensire, grazie;) Carini i due poeti, vero? Ashley non ha potuto resistere alla dolcezza di Mikey, che ci vuoi fa'? :) In questo caps ti ho accontentata...hai letto di Gretch e Lawson, però lui non ha il cuore facile come quello di Ashley...anzi, tutt'altro!
Riguardo a quel QUALCOSINA che sospetti...mah! Chi lo sa? Nella notte degli spettri e delle zucche potrebbe accadere di tutto........
Adesso aspetto con ansia una tua rec per sapere cosa ne pensi di questo caps!!!
Baci baci!


@
 _Kira_Perly_:  Salve  recensitrice! ;) Grazie per aver mantenuto la promessa (non avevo dubbi) e anche per il sostegno morale con la storia della tua long!
Ora passiamo ai ragazzi: sì, sono stati un pò crudeli a presentarsi davanti alla porta di Gretch alle 6.32, ma in fondo hanno avuto proprio una bella idea!
Come hai potuto vedere, Lawson non gliela vuole dare vinta...nessuno può mollare la sua squadra, sarebbe ancora più grave del fatto di giocare contro di lui! E ha deciso di prendersela con qualcuno di più vulnerabile...astuto, ma perfido.*ghigno malefico*
Allora, piaciuto il bacetto tra Ashley e Mikey? Volevo aspettare ancora un pò, ma come Ashley, non ho resistito alla tentazione! Spero di non aver fatto male...insomma, stavano così bene insieme! Il seguito ella loro storia però non è in questo capitolo, perché devo dare spazio anche agli altri, ma sicuramente vedrai che tra un pò avranno di che discutere ;)
Ti ringrazio per l'applauso =)
Ehi, forte la tua serata di Halloween che hai programmato per Gus e Patatina! Chissà, chissà...
Nella speranza che arrivi il 9 Giugno e la tua prossima recensione...
CIAO E GRAZIE INFINITE!!!!




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Capitolo 9
*** I never kissed a girl ***


Recess 9

Buonasera miei lettori!! Eccovi il nono caps, sperando che vi piaccia! Vi dico subito che molto probabilmente entrò giovedì non riuscirò ad aggiornare e non sapete quanto mi dispiaccia :(
Comunque ho fatto del mio meglio per rendere carino il sottostante: cattivo, ma carino XD
Voi come ve la passate? Vi piace la mia fic fin'ora? Io non posso che ringraziare le mie assidue recensitrici e baciare loro i piedi (virtualmente).
Se anche voi non avete mai baciato qualcuno (cosa difficile, direi...XD), allora questo caps vi piacerà ancora di più, e se, invece, trovate Ashley A davvero insopportabile, sarà uno spasso leggere cosa le capita (poretta!!)
Buona lettura, allora e GRAZIE MILLE :*
 

I NEVER KISSED A GIRL


Mikey, Gus, Vince e T.J. erano seduti nella spaziosa sala comune del dormitorio maschile. Stavano evitando di fare i compiti che aveva loro assegnato la professoressa Rosie McKeller, insegante di algebra e fonte di preoccupazioni di tutti gli studenti del suo corso. Nessuno capiva le cose che la donna tentava di spiegare e tutti erano così costretti a prendere ripetizioni.

-Allora...che si fa?- chiese Vince.

-Beh...abbiamo rifatto i letti, bevuto un caffè da "Phillis", pedinato la McKeller, cercato le parolacce nel vocabolario di francese, assaggiato la penosa torta di Gretchen e Natalie, comprato un rasoio, usato un rasioio e pelato il gatto della McKeller con il rasoio.- fece Gus contando le loro originali attività sulle dita:-Direi che non ci resta che...-

-No! Non nomminare nemmeno quel verbo impuro!- disse T.J.

-Impuro?- Vince alzò un sopracciglio.

-Sì, impuro. Qualche problema se per me è impuro?-

-No no, figurati...penso solo che tu sia un pò strano, ma ormai c'ho fatto l'abitudine...-

Vince ricevette una cuscinata in faccia dal suo migliore amico:-Ahi!!!-

-Ops, scusa Muscoli D'Acciaio...- ridacchò T.J.

-Preparati a morire, nano da giardino!- il moro saltò in groppa all'amico e piombarono sul divano mentre Vince gli scompigliava la chioma castana.

Gus, che in fatto di buon senso era il più dotato, cercò di riportare l'ordine:-Ragazzi, sul serio, dovremmo stu...- ma un cuscino colpì anche lui, tappandogli la bocca. Appena si liberò, si appellò a Mikey che se ne stava appollaiato sulla poltrona con lo sguardo perso nel nulla:-Ehi, MIkey, di' a John Cena e Reymysterio che la smettano di giocare a Wrestling!- ma il biondo non gli diede retta. Gus sbuffò, nel casino che stavano facendo gli altri due.
-Mikey?...Mik?!....MICHAEL!!!!-

-Eh! Che c'è?- finalmente si disincantò, sobbalzando.

Ma ormai i due lottatori avevano terminato il round e ora sedevano sullo stesso divano, uno al lato opposto dell'altro.

-Oh, niente...- fece Gus:-L'attacco di cretinite acuta dei nostri due amici è passato, ma tu non eri qui tra noi quando è successo...-

-Oh, mi dispiace, è che ho la testa da un'altra parte oggi...-

-Sì, è da tre giorni che hai "la testa da un altra parte, oggi"...- ribatté Gus.

-E' che...tanto non mi credereste.-

T.J. sorrise:-Perché mai non dovremmo crederti?-

-Bè, perché mi è successa una cosa...strana.-

-Ah sì? Dai, racconta.- lo incitò Vince, sperando non avesse a che fare con visioni poetiche o cose del genere.

-Ma ve l'ho detto, vi sembrerebbe impossibile...-

-Ehi, nulla è impossibile...tranne baciare una Ashley!- i ragazzi risero alla battuta di Vince. Tutti, tranne Mikey.

-Bè, diciamo che ci siete andati vicino...- disse deglutendo a fatica.

-No...tu hai baciato una ragazza???- fece T.J., incredulo.

-In realtà è stata lei a baciare me...-

-E io mi sono fatto un tatuaggio a forma di teschio sulla chiappa sinistra.- commentò Gus, scettico.

-Ecco, l'avevo detto che non mi avreste creduto.- Mikey s'imbronciò.

-Ok, ok...ti crediamo- T.J. pestò leggermente il piede di Gus.
-Ma devi spiegare tutto.-

Il ragazzo raccontò ogni cosa nei minimi dettagli...disse loro tutto ciò che volevano sapere...bè, tutto tranne il nome della ragazza che lo aveva baciato. Insomma, l'avrebbe detto, se non avessero fatto quella battuta! Non voleva che la prendessero male..in fondo, faceva pur sempre parte del gruppetto che prendeva in giro Spinelli dall'inizio dell'anno e aveva paura che lo facessero passare da traditore.

-Ma è una carina??- chiese Vince.

Mikey annuì.

-Carina quanto?-

-Ma è possibile che vi importi solo dell'aspetto esteriore?-

I ragazzi avevano dimenticato che il loro amico era pur sempre un sentimentalissimo Romeo e che non si fermava mai solo all'immagine.

-Scusa...- fece T.J.:-Era solo per avere un parametro...-

-Parametro?- Vince alzò di nuovo il sopracciglio.

-Vuoi botte?-

-Ok, scusa.-

Mikey sorrise:-Volete un parametro? E' carina come...Ashley B.- sempre con l'espressione da ebete, si alzò, raccolse la sua spremuta d'arancia e gongolò fino all'uscita che dava sul giardino.

-E adesso dove va?- fece Gus.

-Andrà a trovare la sua "Ashley"...- rispose Vince.

-Uffa, vi rendete conto? Persino Mikey ha baciato una ragazza e io...- T.J. si lamentò.

Vince sgranò gli occhi:-Tu non hai mai baciato una ragazza?!?-

-Perché, tu l'hai fatto?-

-Sì, cavolo!!! Ho sedici anni, se permetti.-

-E tu, Gus?-

Il ragazzo arrossì:-Beh, sì...un paio...alle medie...-

T.J. era più bianco di un lenzuolo:-Non è possibile. Io non ci riesco mai: ogni volta che mi metto con una ragazza, ci lasciamo dopo massimo due settimane...senza baci.- sottolineò.

Gus assunse un'aria saggia:-Scommetto che è colpa tua...tu piaci a un sacco di ragazze, e lo sai benissimo, solo che sei tu a rifiutarle e quindi è chiaro che non vogliano andare oltre, se non si sentono apprezzate.-

Lui storse il naso, in maniera buffissima:-E' che non me ne piace nessuna. Isomma, non al punto di baciarla!- sembrava un bambino.

-Perché non ne becchi una a caso, la accontenti un pò e poi fai pratica?- suggerì Vince.

-Non ascoltarlo,- disse Gus:-E' sadico. Non si fa così con le ragazze.-

-Parla il Don Giovanni dell'accademia...-

-Guarda che io non sono così superficiale come te...le donne le capisco.-

-Oh sì...se le capisci come capisci la McKeller, allora sei proprio uno che ci sa fare...-

-Tu invece sei proprio simpatico, sai?-

-Grazie!-

-Era una battuta.-

T.J. sospirò, sovrappensiero:-Forse dovrei...voglio dire, provarci con qualcuna.-

-No!- esclamò Gus.

-Sì!- Vince, invece, aveva una faccia soddisfatta:-Che ne dici di...-

-Basta così. La prima che si farà avanti, sarà la prescelta.- decise il ragazzo.

-Guarda che combinerai solo un disastro: piuttosto continua a cercare quella giusta.- lo ammonì Gus.

-Sì, così a ottant'anni sarà ancora seduto su una poltrona ad aspettare il primo bacio! Bleah, è una cosa così da femmine il "primo bacio"...- si disgustò Vince.

Lui e Gus iniziarono una discussione sulla "galanteria con le donne", materia in cui quest'ultimo era molto più esperto. T.J., però, non ascoltava.

"Vince ha ragione...non posso essere ridotto così a sedici anni! Non ho mai baciato una ragazza... Una ragazza... Non una ragazza, ma una bambina, sì." sorrise a quel ricordo "Era successo tutto per gioco, però. Strano come le cose con Spinelli mi accadano solo per gioco: anche quell'esperimento di scienze era un gioco, io volevo solo farla divertire un pò, peccato che sia sempre e solo capace di combinare enormi disastri e basta. Quel bacio però...era stata un'idea migliore. Insomma, chiaro che non era una cosa romantica, a nove anni! Ricordo che io e lei volevamo dimostrate ai nostri amici quanto stupidi fossero i passatempi dei ragazzi più grandi e far vedere loro che un bacio non era poi così divertente come si diceva. Però... Insomma, sto diventando matto! Che dico, Spinelli??? E' così odiosa che all'idea di lei che mi bacia mi viene da ridere! Non c'è neanche un briciolo di dolcezza in quella ragazza, figuriamoci di romanticismo! E' chiaro che è stato soltanto uno stupido, ridicolo, insensato gioco. Niente di più. Però una femmina posso dire di averla baciata. E anche prima di Gus, Vince e Mikey!! Mi dovrò trovare qualcuna comunque...sennò qui resto indietro! Se solo Natalie non fosse così permalosa... Oh no! Frena, T.J., frena! Natalie è off-limits. Non siamo nemmeno amici! Perlomeno, non più...amici. Basta! Devo torglirmela dalla testa. Da questo momento l'operazione "trovare una ragazza da baciare" ha inizio. E con "ragazza da baciare" escludo qualsiasi possibilità che questa si chiami Natalie Ashley Spinelli."



-Ok ragazzi, per oggi è a posto!- decretò Eric Lawson, quando finirono di provare il nuovo pezzo da suonare al concerto di Halloween:-Ci vediamo la prossima settimana.-

I musicisti, alcuni membri del guppo di "Lawson e i suoi", uscirono dall'aula, mentre lui rimaneva a sistemare la sua batteria. Ad un tratto, entrò qualcuno che gli bussò sulla spalla.

-Che c'è?- il ragazzo si girò.

-Ciao Lawson!- gracchiò Ashley A.

Lui la scrutò qualche secondo. Aveva i biondi capelli pettinati come se fosse appena uscita da uno studio di parrucchieri e portava un paio di scarpe rosa con un tacco così sottile che credeva si sarebbe spezzato da un momento all'altro. Sembrava una barbie incipriata.

-Ciao.- le rispose passivamente, e poi ritornò a occuparsi della sua batteria.

Lei finse un colpetto di tosse:-Sono Ashley Armbuster, ti ricordi di me?-

-Ehm...non saprei, l'ultima volta che ti ho vista era più o meno...ieri.- era da un mese, circa, che quella faina bazzicava alle sue prove, lo incrociava "per caso" nei corridoi e lo salutava sfoderando sorrisi che nemmeno Ronald McDonald sarebbe in grado di fare.

Ashley ridacchiò:-Come sei simpatico...-

-Lo so, me lo dicono in tanti.- si vantò, mentre due teste si affacciavano timidamente alla porta. Le seguaci...pensò Lawson.

-Sai, Lawson...- la voce squillante della ragazza gli trapanò un timpano:-Arriverò dritta al dunque.- lui alzò un sopracciglio:-E' inutile girarci tanto intorno: io e te siamo...-

-Tu ed io.- non seppe perché gli venne automatico fare quella correzione.

La bionda sorrise, falsa come una maschera:-Tu ed io siamo i più popolari del biennio, no? Insomma, tutti ci vedrebbero bene insieme, siamo fatti uno per l'altra, è chiaro come la luce del sole...io sono la migliore, tu sei il migliore, saremmo la classica coppia...i più belli della scuola...i più...-

Lawson interruppe il monologo:-Senti, tesoro, io non capire cosa tu stare dicendo. Tu può parlare in modo comprensibile?-

-Ah, voglio dire che io e te dovremmo stare insieme, ecco!- a questo punto, era convinta che non potesse rifiutare.

-No.-

-Che significa no?-

-Vuoi un vocabolario?-

-No! Voglio dire, so benissimo cosa vuol dire no, ma tu non puoi...-

-Cosa?-

-Voglio dire, io sono ASHLEY A!-

-Ehi, la prossima volta avvertimi prima di darmi certe notizie...- la prese in giro lui.

-Stai scherzando, vero?- era come se il mondo le fosse crollato in testa. Nessuno aveva mai rifiutato di mettersi con lei. C'era chi avrebbe fatto carte false pur di avere questa possibilità. E in più aveva seguito Lawson per un mese per cercare di capire i suoi gusti ed era convinta di essere proprio lei quella giusta. Non che le interessasse il tipo, è ovvio, ma il ruolo che ricopriva nella scuola...quello sì che aveva un certo peso!

-Senti, perché non mi lasci in pace e ti fai una vita, eh?- il ragazzo uscì dalla stanza e lei rimase lì impalata con un'espressione indecifrabile. Quando, finalmente, riuscì a muovere qualche passo, uscì e si diresse dalla sue amiche.

-E' scandaloso!- fecero Ashley Q e Ashley T in coro, che avevano spiato la scena fino a quel momento.

-Dov'è Ashley B?- ringhiò la bionda.

-In biblioteca.-

-Ah, sta sempre in bibliotecca quella lì!!! Ho bisogno di sfogarmi!- si sventolò il viso con una mano:-Tutta questa rabbia non farà bene alla mia pelle delicata...-

-Se vuoi ho io un rimedio...- disse Natalie, che passava di lì proprio in quel momento.

-Oh! Avete sentito qualcosa?- Ashley A finse di non vederla e le diede le spalle...nervosa com'era, non si sentiva in grado di reggere una discussione con lei.

-Ehi, Miss Universo, che ti è capitato oggi? Sei più vipera del solito...- le chiese Spinelli, notando il suo stato.

-Eric Lawson ha rifiutato di mettersi con lei.- rispose Ashley T, ma subito si pentì di averlo fatto.

-Chiudi il becco, idiota!- la rimproverò la bionda, poi si rivolse a Natalie:-Non è affar tuo!-

-Oh-oh...la formidabile regina di cuori che riceve un due di picche dal formidabile re di cuori...-

-Ti conviene stare zitta, Spinelli, se non vuoi finire male!- ma la ragazza non intendeva lasciarsi sfuggire un'occasione del genere: per tutto quel tempo quella viperaccia l'aveva presa in giro e l'aveva umiliata e ora che poteva, voleva prendersi la rivincita.

-La sai una cosa? Non mi importa di quello che farai stavolta!- il tono della sua voce stava aumentando:-I tuoi scherzetti sono idioti e patetici!- ormai tutti i presenti si erano voltati verso di loro:-E se Lawson ha deciso di non abbassarsi al tuo livello, ha fatto solo che bene!Vedi, Ash, a volte non serve costruirsi un personaggio per piacere agli altri...perché si ottiene solo l'effetto contrario!-

La ragazza era pallida come il marmo, aveva gli occhi sbarrati e il respiro trattenuto. Nel cuore di Spinelli si accese una luce di speranza: che fosse riuscita a mettere a tacere il capo delle Ashley?

La bionda si guardò intorno:-Beh, che avete da guardare?- si rivolse, poi, a Natalie:-Tu me la pagherai cara, Spinelli.-
Le diede le spalle e si allontanò a grandi falcate seguita dalle sue amiche. Quando furono in un luogo dove nessuno potesse vederle, Ashley A, che ribolliva di rabbia e umiliazione, fece la sua sfuriata.

-E' STATO IL GIORNO PIU' BRUTTO DELLA MIA VITA!- concluse.

-Su, Ashley A, non prendertela...- cercò di consolarla Ashley Q.

-Oh no...se c'è qualcosa che non sopporto, più dell'essere rifiutata, è l'essere umiliata pubblicamente...è per questo che so già come rimediare ai due fatti di oggi.- aveva uno sguardo omicida.

-Cosa intendi fare?-

-Prenderò due piccioni con una fava, semplice e astuto. Userò il metodo D&G.-

Ashley T non riuscì a trattenere una risatina:-Vuoi comprare dei vestiti firmati per far colpo su Lawson e far invidia a Spinelli?-

-No, Ashley T.- sospirò lei:-D&G...Delusione e gelosia.-

Le ragazze annuirono energicamente, ma nessuna delle due aveva la minima idea di cosa intendesse.





@  Nightblumonkey: ehi, ehi! Non mi insultare Lawson, CAPITO???
Sto scherzando, ovviamente!! XD Hai proprio ragione, è un essere privo di tatto, ma sai com'è, bisogna pur capirlo...con una reputazione da tenere alta i suoi modi sono un tantino...egocentrici? ;) Comunque Gretch sembra reggere il confronto, no? Fino a che lui non sfodera le sue armi segrete...
Nat, Nat, Nat...spirito combattivo! E' sempre pronta a litigare, lei! Ma forse qualcuno riuscirà ad addolcire un pò il suo animo...bah, si vedrà!
Cosa ne dici di questo capitolo? Spero di ricevere al più presto una tua rec...CIAO! :)



@ _Kira_Perly_: prima questione: la fasmosa frase l'aveva sentita proprio dal prof Fendergh in proposito di Natalie.
seconda questione: ciao! E grazie di aver recensito...fantastiche come sempre le tue rec! ;)
terza questione: devo chiamare la polizia? Mi sento minacciata, sai? XD No, capisco che tu mi voglia far fuori...lo farebbe Gretchen, se potesse! Mi rendo conto di essere un pò (troppo) sadica *si fa anche lei un esame di coscienza e chiede perdono ai suoi personaggi malcapitati*
E comunque tu non pensi da romanzetti rosa, sono io che penso da mente criminale! XD
La paura di Gretch, comunque è un disturbo comune, solo che in genere è legato a esperienze di vero e proprio annegamento.
Aspetto anch'io con ANSIAAAA la tua prossima rec (vacci pure pesante, tanto lo so che me lo merito!)... a presto e GRAZIE:)

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Capitolo 10
*** HalLOVEen ***


Recess 10 Salve, lettori! Eccomi qua, puntuale, come promesso. Ora, prima che cominciate a leggere, vi devo chiedere umilmente scusa. Eh sì, perché questa volta ho toccato veramente il fondo. Tanto per cominciare, nella prima parte sono stata davvero SADICA nei confronti di T.J. e Spinelli, ma soprattutto nei confronti di T.J....povero ragazzo. Devo proprio farmi una cura, perché ultimamente mi sto imperfidendo (si dice così? Boh!). Comunque, se da una parte sono stata fin troppo cattiva, dall'altra ho dato via libera alla parte vomitevolmente dolce che c'è in me. Non lo so, mi è uscito tutto di getto. Non era di certo la fine che avevo un programma di fare, ma non sono riuscita a resistere alla tentazione. Era come se qualcuno mi dicesse di scrivere quello che ho scritto, ma non starò qui oltre a fare dell'auto-psicoterapia! ;)
Con la speranza che non mi lasciate il numero di un bravo psicologo nelle sempre più numerose recensioni, vi lascio al caps e vi ringrazio se avrete l'enorme coraggio di recensire (già ho avuto delle minacce di omicidioXD)
Al prossimo capitolo seguaci miei (siete tantissimi, grazie!!!)
Vi voglio bene, buona lettura e grazie :*



HALLOVEEN


Nell'aula di musica echeggiava un motivetto allegro, suonato da un pianoforte a coda. Erano le dieci e trenta del 31 ottobre.

La porta dell’aula si spalancò ed entrarono due ragazzi affannati per la corsa.

-Buongiorno. Lieto che siate in ritardo come al solito.- sentenziò l’uomo seduto al piano.

-E’ stata colpa sua, ho dovuto chiamarla perché non ricordava che oggi avessimo le prove.-

-E’ sabato per tutti, Detweiler, e poi nessuno ti ha chiesto di preoccuparti per me.-

-Ma infatti non mi preoccupo affatto di te, era per me che avevo paura, se poi ti fosti lamentata del fatto che avrei potuto venirti a chiamare!-

-Credimi, ne sarei stata solo felice.-

-Spinelli, Detweiler! Volete smetterla, per favore?- tuonò il signor Fendergh:-Oggi proviamo la canzone ed è necessario che la smettiate di comportarvi da bambini, se volete arrivare al concerto preparati.-

Natalie fece un mezzo sorriso. Sapeva che difficilmente si sarebbe presentata a quel concerto. Molto probabilmente si sarebbe data per malata. Già quelle prove per lei erano troppo: addirittura il giorno di Halloween aveva dovuto presentarsi! Senza contare che una prova significava un continuo litigare con l’essere che avrebbe dovuto duettare con lei.

-Per favore, sedetevi e prestate attenzione- ordinò il professore:-Sapete che cosa s'intende per "jeu de rôles"?

 I ragazzi fecero di no con la testa, gli sguardi perplessi.

Il professore continuò:-Il jeu de rôles, in francese "gioco di ruolo", si ha quando una o più persone si atteggiano in maniera diversa dal loro ordinario, assumendo, appunto, ruoli non corrispondenti alla realtà e creando situazioni derivate dalle circostanze che vengono a crearsi.-

I due lo guardavano come fosse lo scemo del villaggio.

-Intendo dire che, se io dovessi fare un gioco di ruolo, potrei benissimo fingermi una rockstar e voi sareste i miei fan e dovrei continuare ad atteggiarmi fino a che qualcuno non deciderà che io la smetta e, nel frattempo, dovrei parlare come una rocksatr, vestirmi come una rockstar e fare tutto ciò che farebbe una rockstar, mi seguite?-

Ora annuivano leggermente.

-Quello che determina i ruoli è il cosiddetto Master, cioè colui che sceglie chi interpreta cosa. Avete capito fin qui?-

T.J. alzò la mano, forse per abitudine.

-Sì, Detweiler?-

-Io credo proprio di aver capito, ma non vedo che cosa c'entri...-

-Vede, Detweiler, il fatto è che non sono ancora arrivato al punto...-

Natalie aveva un cattivo, anzi cattivissimo, presagio.  

-Il punto è che- continuò lui:-Da oggi io sarò un Master e voi i mei giocatori di ruolo.-

-E se noi non volessimo fare questa baggianata?- si ribellò Nat.

-DOVETE, Spinelli, e questo esclude ogni possibilità che voi possiate scegliere di non farlo. A meno che...-

-Professore, questo è puro sadismo!- saltò su T.J.:-E poi questo è un corso di canto, non di RECITAZIONE!!!-

-Si sbaglia, Detweiler. Cantare è recitare, cantare è entrare in un mondo diverso, provare emozioni diverse, che vengono suggerite dal testo di un brano e dalla melodia di uno strumento! E' immedesimarsi nell'autore e capire a fondo le sue parole, è...- 

"Ok, questo è andato!" pensò T.J. e, a giudicare dal suo sguardo, era la stessa cosa che pensava anche Spinelli. Appena ebbe finito di elencare anche tutto ciò che è la musica (coinvolgendo tutti i cinque sensi), ritornò a guardare i due ragazzi:-Dato che per cantare dignitosamente un duetto bisogna essere perlomeno amici, cosa che, mi pare di aver capito, non siete, vi faciliterò le cose.-

-Ci farà essere amici? Migliori amici?- chiese T.J., lanciando un'occhiata a Spinelli che lei interpretò come "una volta lo sapevamo fare bene".

-No, meglio ancora.- sogghignò l'uomo:-Da oggi in poi, ogni volta che metterete piede in quest'aula sarete una coppia.-

Spinelli sbiancò e T.J. arrossì, ma tutti e due esclamarono:-COSA?!?-

-Fidanzati, innamorati, come volete! Insomma, dovrete essere abbastanza uniti da rendere bene il brano "No Air" e questo mi è sembrato un modo perfetto.-

-Non ci penso nemmeno!- si oppose Natalie.

-Mi dispiace, signorina Spinelli, ma qui siamo in un regime di democrazia dittatoriale, perciò voi proponete e io decido.-

-Propongo di lasciar perdere!- fece T.J.

-No.-

-Propongo di metterci una pietra sopra e fare pace, senza ruoli!-

-No.-

-Propongo di farci fare qualsiasi altro ruolo, anche pagliacci, ma non questo!-

-No.-

-Propongo...oh, la prego!!!- lo supplicò il ragazzo, imbarazzato, ma il professore era irremovibile.

-Professore,- intervenne Spinelli, cercando di usare tutta la capacità di persuasione che c'era in lei:-Come ha detto lei, per cantare una canzone servono certi sentimenti, ma se questi sentimenti non sono veri, la canzone non verrà bene. Non possiamo fingerci innamorati, se NON lo siamo.-

"Parla per te!" pensò T.J.

-Non si preoccupi, signorina Spinelli, se non siete innamorati, vi farò innamorare io!- e poi rise di gusto.

Davvero, quell'uomo era un pazzo furioso. Sadico e completamente pazzo, pensò Spinelli.

* * *

-Vince! Che cavolo, mi vuoi ascoltare!?- gridò T.J., ma il suo amico sembrava su un altro pianeta.

-Dicevi, T.J.?-

-Io NON POSSO fare il finto fidanzato di Natalie!-

-Non puoi o non vuoi?-

-Ah, tu dovresti darmi una mano, non confondermi!- fece lui, esasperato.

-T.J., rilassati...è solo Spinelli.-

-Appunto!-

Il moro saltò giù dal tapis-roulant e bevve una lunga sorsata dalla sua borraccia.

-Senti, io non so cosa mi prenda- spiegò T.J.:-E' che non ci capisco più niente! Prima siamo amici, lei è gentile, cordiale, simpatica,...-

-Sì, so com'è.-

-Poi litighiamo e lei diventa fredda, cattiva e antipatica, e ha ragione, questo non lo nego, io provo a chiederle scusa, ma stavolta l'ho fatta davvero grossa e non mi vuole perdonare e io, anziché arrabbiarmi a mia volta, come copione vorrebbe...-

-Ti stai rincretinendo.-

-Esatto! Mi sto rincretinendo perché...boh, perché lei è...lei è lei, che ci posso fare! Me la ritrovo qua, dopo sei anni, cambiata da bianco a nero e, non so come...boh, non è più la mia amica Spinelli. Forse...forse è qualcosa di più.- ammise T.J.

Vince aveva ricominciato a correre e non lo stava ascoltando.

-Vince? Hai capito?-

-Senti, T.J., credo che quel diavolo di coso di canto che frequenti ti stia dando alla testa. Devi trovarti una ragazza, credi a me. Una di quelle tipiche ragazze-distrazione...ti ci metti inseme, ti diverti un pò e vedrai che non avrai più paranoie del genere. Ok?-

-Caspita, Vince, tu sì che sai come affrontare certi argomenti...- buttò lì T.J. e se ne andò in camera per prepararsi alla festa di Halloween la sera stessa.

* * *

-Benvenuti all'Halloween Night, gente!!!- gridò Lawson, al microfono:-Ecco il primo pezzo...finché ci sono in giro i professori, solo roba soft!-

La folla rise e la band cominciò a suonare "Thriller" di Michael Jackson con tanto di ballerini. Gli organizzatori avevano fatto un buon lavoro nella piazza. Oltre al palco c'erano due lunghi tavoli apparecchiati con dolci e caramelle in quantità industriali e bibite dai colori cangianti, ai rami degli alberi erano stati appesi dei lenzuoli bianchi a mo' di fantasma svolazzante e, ovviamente, non potevano mancare le zucche, sparse qua e la per il contorno della fontana. Avevano montato delle luci stroboscopiche a effetto e alcune ragazze di quinta si erano travestite da diavolo e giravano a servire drink color sangue.

-Che razza di esibizionista.- commentò Gretchen, riferendosi al batterista che si scatenava sul palco.

-Però è bravo.- ammise Natalie e si ficcò in bocca una manciata di patatine.

-Qualcuno ha visto Gus?- domandò Mikey.

-Sì, io lo visto qualche minuto fa con Patatina, stavano ridendo come matti.- rispose Vince.

-Sono così carini...- fece Gretchen:-A proposito! Ci sono arrivate voci che hai fatto strage di cuori, Mikey...-

-Esagerata!- sorrise lui:-Non fa freddo?- cercò di cambiare argomento.

-Un pò!- rispose T.J.:-Io vado a fare due passi, così lo sento di meno...chi vuole venire?-

-Io vado a prendere un pò di...qualcosa da mangiare, ciao!- si dissociò subito Natalie. T.J. roteò gli occhi. 

Alla fine, si ritrovò a passeggiare da solo dietro al palco da cui proveniva un gran casino perché Lawson stava imitando un motociclista.

-Ciao T.J!!!- una voce gracchiante lo fece girare e alle sue spalle vide Ashley A correre verso di lui. Non era vestita da strega, ma la voce era quella.

-Ciao...- bofonchiò lui domandandosi cosa volesse.

-Scusami, ti ho visto qui solo soletto e ho pensato di farti un pò di compagnia...-

"Dove ha nascosto Jack Lo Squartatore?" si chiese lui, guardandosi intorno.

-Ti ringrazio, ma risparmiati pure questa indignazione, so che ti costa fatica mischiarti con la plebe...io me la cavo lo stesso.- e così dicendo, allungò il passo.

-No, aspetta!- gli corse dietro lei:-Voglio DAVVERO stare con te!-

-Senti, ti serve un termometro? Vuoi che io ti accompagni in infermieria?-

-No! Voglio approffitare del fatto che siamo soli per dirti una cosa...-

T.J. si fermò:-Se vuoi uccidermi, non sono disponibile ora, grazie.-

-E dai! Smettila di scherzare...so che in passato sono stata un po' cattivella con te e i tuoi amici, ma...-

-Ash, tu sei stata decisamente perfida.-

-Ok, ok...hai ragione. Ma infondo io e te siamo sempre stati amici, no?-

-No.-

-T.J.!!!- 

Oh-oh, Ashley nervosa:-Va bene, un briciolo di amicizia c'era. Ma proprio un briciolo.-

-Allora perché non dimenticare le discordie e sostituirle con una bella love story?- scandì bene il termine da giornaletti rosa e lo fissò maliziosa.

-Hai bevuto?-

-No no...- la ragazza gli si avvicinò.

-Ok, senti, se è uno scherzo, finiscila subito qui.-

-T.J., non è uno scherzo. Io e te. Ti sto chiedendo di metterti con me, sei uno dei ragazzi più belli dell'accademia e staremmo d'incanto. Ti sto...offrendo un'opportunità.-

A T.J. rimbombarono in testa le parole di Vince "Perché non ne becchi una a caso, la accontenti un po' e poi fai pratica?" e poi la sua risposta "La prima che si farà avanti sarà la prescelta". Certo, da quel punto di vista, era anche stato fortunato. Se qualcuno voleva che rispettasse il suo patto, aveva trovato il modo giusto per farlo, mandandogli nientemeno che Ashley A la più carina, e anche facile, del campus, a chiedergli di figurare accanto a lei nella sua vita di popolarità.

-T.J., ci sei? Allora?-

-Beh...d'accordo.- cedette. Tentar non nuoce, giusto?

-Siamo insieme, quindi. E' fantastico!- sorrise lei, compiaciuta, e se ne andò di corsa, dopo averlo salutato e avergli detto che si sarebbero sicuramente visti il giorno dopo. Mentre il ragazzo si chiedeva se non fosse stato solo un sogno, la biondina si recò dalle amiche e annunciò:-La parte G del piano è avviata.-

-Senti, Ash, io non ho ancora ben capito come funziona...- si lamentò Ashley B.

Lei sospirò:-Per far sì che Lawson capisca quanto poco vale, io mi sono messa con Detweiler, persona che lui ritene inferiore a se stesso, così si renderà conto che rifiutarmi è stato un grave sbaglio. E questa è la parte G del piano, G di gelosia, che toccherà indirettamente anche Spinelli, dato che a quanto pare è molto legata al suo T.J., che ormai è MIO.-

-E la parte D?-

-Oh, quella è molto più divertente...-

* * *

La festa era finita da quasi mezz'ora, erano circa le due di notte e la piazza, quasi completamente deserta, restava popolata solo da zucche e fantasmi.

-Ok, basta Gus, ora mettimi giù!- rise Patatina. Il ragazzo, però, non l'ascoltò e si mise a correre più veloce con lei sulle sue spalle.

-Aaaaah, fammi scendere!- nonostante non fosse proprio a sua agio, lì sopra, non riusciva a non smettere di ridere:-Sono quasi le due! Se ci vedono ci buttano f...-

Gus perse l'equilibrio e caddero entrambi con un gran tonfo sul letto di foglie del parco dell'accademia.

-Gus, sei caduto!- si preoccupò lei.

-No, volevo solo asaggiare il pavimento...- le rispose il ragazzo:-Ti sei fatta male?-

-Io no! Tu, piuttosto...ti sono caduta sopra!-

-Niente di rotto.- le sorrise lui.

-Uff! Fa caldo, vero?- la ragazza aveva ancora il fiatone.

Gus si sedette a terra, poggiando la schiena a una grande quercia e lei gli si sistemò accanto.

-A giudicare dalle tue guance, sì. Molto.-

-Senti chi parla! Le tue sono più scarlatte di un papavero!-

-Wow, che metafore profonde!-

-Smettila!- rise ancora lei.

-Sei contenta che io abbia mantenuto la promessa?- le chiese, appena si fu calmata.

-Beh, per il mal di testa che ho adesso no, ma per tutto il resto sì. Non è la prima volta che mi sono ubriacata, ma questa è stata la migliore!-

-Senti, senti...piccola delinquente!- scherzò lui:-Se mio padre venisse a sapere che ho bevuto, manderebbe l'esercito intero qui a fucilarmi!-

-In tal caso sarei la prima a portare i fiori sulla tua tomba.-

-Grazie, Lucy.-

-Dai, sono certa che non è la prima volta neanche per te...-

-In effetti, no, ma è stata la migliore.-

I ragazzi si fissarono per qualche minuto, in silenzio. Si erano divertiti, avevano ballato, avevano fetseggiato assieme agli amici di Gus e, come si erano promessi si erano ubriacati di una cosa strana che avevano messo sui tavoli gli organizzatori. Era una specie di punch corretto con chissà cosa, che aveva fatto trascorrere una notte magnifica ai ragazzi. E, a dirla tutta, non sentivano nemmeno troppo gli effetti della sbornia. Forse, dovevano solo aspettare la mattina dopo...fortunatamente, sarebbe stata domenica!

-Gus, la notte di Halloween non è ancora finita...potrebbero esserci in giro dei vampiri...-

-Tu ti ostini a leggere quella roba di Edward Non-So-Chi e Bella Non-So-Perché e dopo è ovvio che ti sogni i vampir!-

-Si chiama Twilight e non sono fissata come le altre ragazze...-

-Ok ok...- si arrese lui:-Scusa.-

-Gus?-

-Sì?-

-Ho freddo...-

-Non avevi caldo?-

-Sì, prima che cominciasse a far freddo.-

-Vuoi dire due minuti fa?- sorrise il biondino:-Dai, vieni qui.-
Il ragazzo le mise un braccio dietro alla schiena e la tirò a se. Si sentiva così bene che non avvertiva nemmeno la brezza fredda del novembre ormai iniziato.

-Sai, Patatina? Credo che tu sia la persona che mi capisce di più al mondo, quella con cui sto bene, sempre, quella che so di poter avere sempre al mio fianco. Nulla togliere ai miei amici, ma con te c'è un legame diverso.- era coraggioso da parte sua parlarle così, molto probabilmente era ancora sotto effetto del punch corretto.

-Anche tu, Gus, lo sei.- sussurò lei accoccolandosi sull'incavo del suo collo e chiudendo gli occhi.

-Sei fantastica.- disse lui. Ormai aveva dato il via, tanto valeva dire tutto quello che voleva dirle da tempo, tanto poi, quasi sicuramente, si sarebbero dimenticati tutto già dal mattino dopo.

-Patatina?-

-Sì?-

-Ti amo.-

-Anch'io, Gus.-

Erano le due e trenta del primo novembre, l'aria era piuttosto fredda e nel cortile solo le luci di due zucche erano rimaste accese, ma non reggevano nemmeno il confronto con quelle emanate dai cuori di due ragazzi che si erano addormentati sotto una grande quercia.


@
 _Kira_Perly_: Hola recensitrice! Come va? La tua rec, fantastica come al solito.
Iniziamo dal principio: ti è piaciuto davvero? Oh, che soddisfazione sentirselo dire! In effetti è stato simpatico, dai. ;)
Teej: dici che parla complicato...povero, gli si sta sconvolgendo il mondo! Troppo cose strane e improvvise...troppi sentimenti nuovi...però infondo è un bravo ragazzo. E poi non è uno che ama sbaciucchiarsi le ragazze facili...lui è uno che va in cerca di sfide, no?
Vince: Vince, Vince, Vince...il mentore, il guru! Lui sì che sa dare consigli saggi! ;P
Mikey: He he! Intrappolato dai suoi amici! Io non avrei il coraggio di dire tutto, ma prima o poi la verità salterà fuori, vedrai.
Ashley A: quella ragazza non si arrenderà mai. Nonostante l'abbiano messa ko per 2 volte, lei non si fa mettere i piedi in testa e torna alla carica! Quello che hai intuito non è del tutto sbagliato, ma è solo una parte del piano!
Spin: piccola incosciente, direi. Non pondera bene le sue azioni. E adesso che è in questa situazione con Teej...che ne dici? Li ho messi un pò alle strette, eh?
Lawson: perdiamo colpi, Lawson! Gretch corregge chiunque, ma pochi si ricordano quello che dice. Anche lui disprezza le ragazze facili, al contrario delle apparenze.
Ora, prima cosa, prima che me ne dimentichi: è già da un po' che te lo volevo chiedere: qual è il tuo personaggio/coppia preferito/a?
Seconda cosa, sono impaziente di sapere il tuo parere su questo caps, devo ammettere, un po' particolare. Usa pure termini di disprezzo *annuisce, sapendo che lo merita*
Ho giocato col fuoco e spero di non essermi bruciata.
A presto, baci baci :*
 
@
MissFairy_1710: ciao! Ti ringrazio per le rec e per gli innumerevoli complimenti *arrossisce*;) Spero che continuerai a recensire, GRAZIE mille!!! XD

@
Chamomile: grazie per avermi fatto sapere le tue opinioni. Sono felice che ti piaccia il mio modo di scrivere. Cerco di essere sempre originale ;) Per quanto riguarda i dialoghi...sì, li adoro anch'io! Voglio dire, adoro scriverli!!! XD Comunque TJ è un tipo un po' così...bisogna prenderlo come viene. Rec ancora, mi raccomando! GRAZIE MILLE e ciao!


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Capitolo 11
*** Coraggio ***


Recess 11
Salve a tutti! Ecco a voi l'undicesimo caps! Lo so, vi ho tenuti troppo col fiato sospeso, ma credo ne sia valsa la pena! Per questo caps devo assolutamente rigraziare ALESSANDRA che mi è stata di grande ispirazione...grazie Ale! ;)
Mi perdonerete se ho voluto utilizzare un pò di colore, era per dare più senso! :P
Non ho altro da aggiungere, se non ringraziarvi come sempre di tutto, quindi vi lascio all'undicesimo...
Buona lettura! :*



CORAGGIO


Gus sentì qualcosa di piacevolmente caldo sulla guancia...stava sognando? No, no, la senzazione era reale.

-Patatina?- sussurrò, con la bocca impastata di sonno, ma nessuno rispose. Allora decise di aprire gli occhi e realizzò, con suo dispiacere, che il calore non corrispondeva a un bacio, bensì a un raggio di sole che illuminava quella mattina di novembre.
Vide Lucy dormire beatamente sulla sua spalla e subito la sua mente si catapultò a qualche ora prima.

"Oddio. Oh-Mio-Dio. Calma. Inspira. Espira. Inspira. Espira. Sì, sento che sto per raggiungere la calma interiore...AAAAAAAAAAAAAH!!! Che cos'ho fatto?!?! Allora, allora, ricapitoliamo: sono seduto sotto un albero, Patatina dorme sulla mia spalla e sento che che ne ho fatta una delle mie. Non era un sogno, il ricordo è nitido. Io le ho detto...ossignoregesùtuttiisantielamadonna! Non posso averle detto...voglio dire, ho solo bevuto del punch corretto! Ma perché ho il panico? Sono gli effetti post-sbornia a giocarmi brutti scherzi? Aspetta, aspetta...ma se io le ho detto...va bè, quello che le ho detto, lei che ha fatto? Che mi ha detto? Oddio non mi ricordo...ho tutto l'alcool in testa...aspetta, sì che mi ricordo! Sì, sì! E' una cosa meravigliosa, non posso crederci! No, non ci credo. Insomma, è possibile che tutto questo sia fonte della mia fantasia. Quello di cui sono sicuro al cento per cento è di essermi dichiarato. Cavolo, ma perché!? Sono sicuro di averlo fatto perché ero ubriaco fradicio e quindi avevo il coraggio alle stelle, ma...non posso essere sicuro che quel "Anch'io, Gus" sia la risposta che ho veramente sentito o solo la risposta che avrei VOLUTO sentire...no, di sicuro me lo sono immaginato. Sì, ecco. Mi sono immaginato tutto. Io devo averle detto quella cosa, lei deve avermi preso per pazzo e quello che mi ricordo io dev'essere solo il finale che avrei voluto per la serata. Oh, si sta svegliando..."

La ragazza si mosse lentamente, soffiando sul collo di Gus, che trattenne una risata per il solletico. Era così carina mentre dormiva!

Finalmente si svegliò. Aveva gli occhi arrossati e i capelli spettinati, ma non appena vide Gus, sorrise. Non poteva credere a ciò che era successo solo poche ore fa...si sentiva così felice che stare lì, accanto a Gus le sembrava la cosa più giusta e naturale del mondo. Non sentiva nemmeno il mal di testa per la sbornia, tanto era al settimo cielo!

-Buongiorno, Gus.- gli sorrise.

-Ehi, ciao...- lui sembrava piuttosto nervoso.

-Guarda, c'è il sole!- Lucy cercò di rompere il ghiaccio...il suo comportamento non la rassicurava molto...e se avesse dimenticato tutto?
-Oh, buon Ognissanti!-

-Patatina, ascolta...-

-Sì?-

-Io non so bene che cosa ti abbia detto ieri sera...- mentì:-Ma qualsiasi cosa sia stata, ti chiedo di dimenticartela completamente, ok?-

Patatina abbassò lo sguardo: troppo bello per essere vero. Così, aveva detto tutte quelle belle parole solo per effetto dell'alcool...

-Spero di non...aver detto qualcosa di troppo.-continuò lui, sempre fingendosi inconsapevole di ciò che aveva fatto:-Sai, l'alcool gioca brutti scherzi.-

Fortunatamente non vide in lei segni di collera dalla notte precedente, ciò significava che perlomeno non era arrabbiata anche se lui era stato così stupido da dirle "ti amo", così, come se niente fosse. Era chiaro che era quello che realmente provava, ma se non fosse stato ubriaco non avrebbe mai avuto il coraggio di ammetterlo e adesso non era nemmeno sicuro della reazione che aveva avuto Patina...bello scemo! Magari gli aveva anche dato una sberla, o gli aveva detto che non gli avrebbe più parlato...eppure lei che dormiva beatamente sulla sua spalla e quel "Anch'io, Gus" gli sembravano così reali...non riusciva a ricordare nulla di diverso.

-Non preoccuparti, Gus. Dimenticherò tutto.- fece con aria grave, che lo preoccupò.

-Io...ehm...che...che cosa ti ho detto precisamente?-

-Hai...beh, tanto qualsiasi cosa fosse non era vero, giusto?-

Lui deglutì:-Giusto. Mi dispiace.-

-Figurati.- la ragazza si alzò sistemandosi il maglione:-Io vado, Gus. Grazie per...- avermi spezzato il cuore:-avermi fatta divertire, ieri sera.-

La ragazza s'incamminò sul vialetto di sassi e tornò al suo dormitorio.




-Ta daaaa!- Mikey tirò fuori dalla sua borsa un pacchettino.

-Che cos'è?- gli chiese Ashley B, curiosa, sul letto dell'infermieria. Aveva la varicella.

-Ti aspetti che te lo dica? Apri, no?-

La ragazza non se lo fece ripetere due volte e scartò il regalo.

-Sono bellissimi, grazie!- le aveva regalato un paio di guanti di lana, gialli.
-Tu sei troppo gentile con me...-

-E tu sei troppo malata, perciò non posso baciarti.-

-Scommetto che se lo facessi, mi sparirebbero tutte queste pustole insopportabili...- lo provocò lei.

-Davvero?- il ragazzo le si avvicinò e, incurante dei germi della febbre, la baciò.

-Per favore, siete osceni...- commentò una ragazza, vicino al letto di Ashley.

I due risero. Qualcuno bussò alla porta e l'infermiera, la signora Deebot, annunciò una visita per Ashley. La ragazza udì il vociare delle Ashley e disse a Mikey di nascondersi nel bagno della stanza. Il ragazzo si affrettò a sparire, ma lasciò la porta semi-chiusa per ascoltare.

-Ashley B, è scandaloso! Hai un aspetto orribile!- la salutò la A.

-Quei brufoloni rossi sono davvero out...- le fece eco la Q.

-Ciao, ragazze...come mai siete venute?-

-Ashley A ti deve dire una cosa- disse Ashley T.

-Sì, Ashley B- annunciò la bionda:-Ieri sera io e T.J. ci siamo messi insieme!-

Mikey per poco non perse l'equilibrio...ma T.J. dava di matto, forse? Va bene che anche lui stava con una Ashley, ma non era di certo la più crudele della scuola! Se Spinelli fosse venuta a saperlo, dopo tutte le prese in giro che riceve da lei, di sicuro l'avrebbe fatto fuori con un bazooka.

-Davvero?- Ashley B ebbe un colpo di tosse.

-Che schifo, Ashley B!- le tre amiche si allontanarono.

-Scusate...-

-Beh, noi dovremmo andare...- disse la Q:-Non vorremmo prenderci quella cosa sulla pelle!-

-D'accordo, grazie per essere passate, comunque.-

-Ah, e...cos'è questo obbrobrio?- Ashley A prese in mano i guanti che Mikey le aveva regalato:-Sarà meglio buttarli!-

-No, Ash!- la fermò la ragazza.

-Perché no? Mi sa che la febbre ti sta dando alla testa...- senza ascoltare il parere dell'amica, che, in tutti i modi, stava cercando di convincerla a lasciar stare i guanti, li gettò nel cestino delle immondizie commentando:-Vorrei proprio sapere chi ha avuto il cattivo gusto di farti questo regalo orripilante.- e uscì dalla sala, seguita dalle altre Ashley.

Quando Mikey aprì la porta, Ashley aveva una faccia mortificata:-Mi dispiace, Mik...-

-Non preoccuparti...- il ragazzo strinse le spalle:-Te ne comprerò degli altri, ma stavolta sceglierai tu, così non ti farò dei regali di cattivo gusto.-

-No, Mikey, a me piacevano, davvero. Sono state cattive, come sempre.-

-Perché non lasci il loro gruppo?- le propose lui.

-Io non...non posso...-

-Non puoi...o non vuoi?-

-Michael, è difficile da spiegare...io sono sempre stata una Ashley, non è che possa mollare così di punto in bianco.-

-Allora è meglio restare a prendere in giro le persone e a ferirle, giusto?- Mikey si stava irritando.

-Mik, ti prego, non fare così...è come se io ti chiedessi di non scrivere più poesie per stare con me.-

-Le poesie non fanno male a nessuno, Ashley, le tue amiche sì.-

-Ma è comunque una cosa a cui sei legato da...da sempre. Sarebbe come ribellarsi alla tua natura. Avresti il coraggio di farlo?-

-Sì, Ashley. Io, per te, farei anche questo.-

E detto questo, deluso, se ne andò dalla stanza, lasciando in Ashley un pesante senso di colpa...non l'aveva mai visto così...infelice.




Tutti i ragazzi erano in mensa. Il pasto della domenica era sempre ottimo, non come quello che T.J. mangiava alle elementari! Quel giorno c'era solo una metà degli studenti perché il resto era a festeggiare Ognissanti con le rispettive famiglie. Il ragazzo si guardò attorno: al suo tavolo erano seduti Vince, Gus e Gretchen, Natalie e Mikey si stavano avvicinando con il loro vassoio, Patatina non era nei paraggi e Lawson, fortunatamente, non c'era. Ma ciò che lo preoccupava era che Ashley A non gli aveva ancora rivolto la parola.

-Eccoci.- annunciò Mikey, sedendosi al tavolo.

Gli altoparlanti facevano compagnia ai ragazzi, come di consueto: Benvenuti a Radio LBA. Buon Ognissanti a tutti gli studenti! Oggi avremo in nostra compagnia Chiara Berti, rappresentante degli studenti del biennio e il nostro mirabile preside, il signor Johnatan Foster Blitenson. Allora, signor Blitenson, cosa ne pensa dei primi mesi di quest'anno scolastico?

-Oggi ci sono anche gli avanzi di ieri sera...- li avvisò Natalie

-Mangerei qualsiasi cosa, adesso!-

-Non è una novità, Mikey.- sorrise Gretchen.

-Già, ma oggi mangerei ancora di più perché...ah, perché odio le Ashley!-

-Odio?- si stupì Vince:-Credevo non esistesse questa parola nel tuo vocabolario.-

-Beh, fa benissimo a odiarle.- lo appoggiò Nat.

-Ma dai, alla fine non sono così male...- disse T.J.

Spinelli lo guardò in un modo a dir poco inquietante:-Non sono male...sono peggio!-

-Solo perché ogni tanto si comportano in modo acido, non vuol dire che siano proprio cattive.-

-Le difendi perché hai fatto un patto col diavolo, e cioè con loro, o perché hai avuto un'amnesia e non ricordi più come ci trattano da anni?-

-Le difendo perché IO credo che tutti possano sbagliare e debbano avere una seconda possibilità.-

-Questo dipende dallo sbaglio.-

-Difatti io non ho ucciso nessuno.-

-Io, io, io! Ma lo vedi che sei egocentrico?! Passi da un argomento qualsiasi al tuo ego sconfinato ogni volta e, guarda caso, è sempre a quello che vai a parare!-

-Se per "quello" intendi il fatto che sono ferito dal tuo comportamento, ebbene sì! Mi piace sottolineare la tua crudeltà nei miei confronti!-

Vince li osservava:-Beh, almeno hanno ricominciato a rivolgersi la parola...- sussurò a Gretchen, che rise. In effetti, era comunque un passo avanti.

Quindi il Consiglio ha deciso di fornire uno spazio più grande agli studenti per i loro concerti e festeggiamenti vari...  la radio continuava a farsi sentire dagli altoparlanti, ma era solo un sottofondo, dato che T.J. e Natalie alzavano sempre di più il volume delle loro voci. Gus aveva notato che capitava sempre più di frequente, da quando avevano iniziato il loro corso per l'Ugola d'Oro.

-Non capisco perché tu te la debba prendere con me, Detweiler, se fossi stato fermo quel giorno...-

-Sono passati due mesi, cavolo! E' possibile che tu non riesca a metterci una pietra sopra, per la miseria!?-

-Se non fossi così stupido da non accorgerti che è solo per causa tua se siamo in una situazione...imbarazzante come questa, allora comprenderesti la mia rabbia!-

-Non darmi dello stupido! E poi credo che la tua rabbia sia perché in realtà è solo TUA la colpa e non riesci ad accettarlo! Se tu non fossi stata così impegnata a "tenermi il muso", adesso non dovremmo fingere di essere fidanzati, situazione che ti crea ribrezzo, a quanto mi è parso di capire.- nel suo tono c'era una nota di amarezza nel prounciare le ultime parole.

-Chi ha parlato di fidanzati?- una voce stridula si intromise nel dibattito.

-Ciao, Ashley.- la salutò T.J., cercando di ricomporsi.

-Ciao, tesoro.- la bionda fece un grande sorriso in direzione del suo nuovo ragazzo.

-Tesoro???- Vince e Gretch per poco non si strozzarono con la bistecca.

Calò un imbarazzante silenzio nel tavolo, riempito solo dall'intervista al preside della "LBA Station". Tutti gli occhi dei commensali, tranne quelli di Mikey, erano puntati su T.J. e la A...se fossero stati un cartone animato, avrebbero preso la forma di un punto di domanda.

-Ok,- T.J. si schiarì la voce:-Io e Ashley...-

-Ashley ed io.- ovvia correzione di Gretchen, sempre nei momenti meno opportuni.

-Ashley ed io stiamo insieme...ora.-

-E' un classico.- sbottò Natalie, sorpresa di riuscire a trattenere l'impulso di afferrare un coltello e squartarla. Aveva capito cosa intendeva la A con il suo "Tu me la pagherai cara."...o meglio, credeva di aver capito, perché il peggio doveva ancora arrivare.

"Complimenti, Ash, ottima mossa. Cavolo, e adesso? So che non dovrebbe darmi minimamente fastidio però...insomma, vedere la tua peggiore nemica assieme al tuo miglior...ma che sto dicendo? T.J. non è più mio amico. Lo era, ma io sono una stupida. Sono troppo orgogliosa, ecco il problema. Non volevo ammettere che, in fondo, quell'esplosione nell'aula di scienze mi ha divertita, che quelle lezioni di canto non sono poi così noiose, come pensavo, e che quel gioco di ruolo era davvero azzeccato. Ero troppo orgogliosa per chiedergli scusa e concedergli di aver rimediato al rischio di essere espulsi, troppo permalosa per capire che in fondo lui non ha mai avuto l'intenzione di farmi passare dei guai. E adesso mi sento così...idiota. Il mio maledetto orgoglio mi ha impedito di fare pace e ora, giustamente, T.J. si sta prendendo la sua rivincita. E mi da così fastidio che sbatterei la testa contro il muro! Lo detesto perché mi fa diventare matta! Lui mi fa tirare fuori la parte peggiore del mio carattere e poi mi fa anche star male per questo. Questa è guerra aperta, Teej."

-Di' un pò, Ash, come mai questo interessamento improvviso a T.J.?- le chiese, velenosa.

-Sei tu quella che si sta interessando troppo...- le fece notare la bionda, prontamente.

-Beh, T.J....- disse Vince:-Diciamo che è un ottimo inizio.- gli fece l'occhiolino sotto lo sguardo perplesso di Gretchen.

-Allora, tesoro, andiamo a fare un giretto?- chiese Ashley prendendo per mano il ragazzo.

-Veramente devo ancora finire il pranzo, ma...- e guardò Natalie:-Qualcuno starebbe meglio senza la mia presenza, perciò vengo volentieri. Ciao ragazzi!-

I suoi amici lo salutarono e poi si voltarono tutti a guardare Natalie con occhi pieni di...compassione?

-Non guardatemi così! Ha proprio trovato la sua anima gemella, sono davvero felice per lui...e per me! Così sarà sempre più fuori dai piedi, occupato com'è ora, no?- si tuffò nel piatto di pasta portandosi i capelli corvini dietro le orecchie.

Di nuovo tra i ragazzi calò un silenzio d'imbarazzo, perciò tutti si finsero attenti alla radio...

-Chiara, l'organizzazione di ieri sera è stata impeccabile, devo dire.
-La ringrazio, signore. Gli studenti sono stati soddisfatti e la ringraziano per l'opportunità che ci ha dato.
-Avete fatto un ottimo lavoro con le decorazioni e tutto il resto.

-Infatti, io mi sono divertito un mondo ieri!- commentò Vince.

-Ma per carità! Con quell'essere che spaccava i timpani con la batteria...- ribatté Gretch.

-Ma quello di cui vado più fiero è il vostro senso di responsabilità, non una goccia di alcool, come avevo specificato nelle condizioni per la festa, fantastico.

-Non avevi detto che avevi cambiato opinione su di lui?-

-Shhh!- fece Gus, tendendo le orecchie.

-Abbiamo cercato di proporre qualcosa di invitante e allo stesso tempo assolutamente analcolico...il classico punch della nonna!

Gus impallidì.

-Punch della nonna? Voglio sapere la ricetta!
-Ha ha! Lei è simpatico, signor Blitenson...si tratta di comunissimo punch allungato con succo di limone e menta...il gusto è simile a quello della birra, ma i gradi totali ammontano a... zero!

-Che cosa???- sbottò Gus.

-Gus, tutto ok?- chiese Mikey.

-No! Volete dire che non ci si poteva ubriacare con niente ieri sera?-

Gretchen rise:-No, perché?-

Non fece nemmeno in tempo a sentire la risposta che lui era già sparito. Correva a perdifiato lungo i labirintici corridoi per cercare una ragazza...una ragazza a cui molto probabilmente quella mattina aveva spezzato il cuore con le sue stupide preoccupazioni inesistenti! Niente alcool, tutto frutto del suo...no, non era sicuro di averne così tanto, ma doveva comunque sistemare la situazione. Si erano divertiti così tanto perché erano loro stessi, senza quella timidezza che era solita bloccarli e non perché erano brilli! Tuto ciò che si erano detti, proveniva dritto dritto dal cuore.
Salì fino alla sua camera e bussò più volte.
-Patatina ci sei?- ma non era lì, così le inviò un messaggio:"Dove sei? Rx, ti prego"
La cercò in biblioteca, nella sala comune del suo dormitorio, nelle varie aule e addirittura in palestra, ma di lei non c'era traccia e non voleva rispondere al suo messaggio. In compenso gliene erano arrivati circa una decina dai suoi amici, che volevano sapere dove fosse sparito.
Rassegnato, se ne tornò nella sua camera...naturalmente era arrabbiata con lui. Ma, inaspettatamente, Patatina era davanti alla porta della stanza.

-Patatina! Ti ho cercata dappertutto!-

La ragazza non disse niente, solo si catapultò addosso a Gus e lo abbracciò forte.

Lui sorrise:-Era tutto vero, avevo solo paura di essermelo immaginato...-

Lucy annuì e gli diede un bel bacio a stampo sulle labbra, che lo lasciò un pò frastornato...troppi avvenimenti in un solo giorno!

-Questo...questo non me lo sono immaginato, vero?-

-No.- rise la ragazza:-Adesso che siamo lucidi...Gus, mi ami?-

-Sì.-

-Anch'io! Un sacco!-




@  Nightblumonkey: ciao cara! (ormai siamo in confidenza, no? XD) Non ti preoccupare di aver letto prima il 10, poi il 9...tanto è tutto molto incasinato lo stesso :P
Che ne pensi di questo caps? Soddisfatta di Gus e Lucy?
Riguardo al gioco di ruolo...penso sia stata un'idea un pò sadicuccia, ma come hai visto, sotto le apparenze, a nessuno dei 2 dispiace...visto che Nat non ha il cuore di pietra? ;)
Ti do una dritta: non arrovellarti il cervello con Gretch/Lawson, Gretch/Vince...lascia che gli eventi scorrano e si vedrà...XD (sì, sono proprio sadica)
Grazie per aver recensito, come sempre...alla prossima!
P.S. ho rec la tua nuova fic, passa a vedere! =)



@  _Kira_Perly_: professor Coso, Lasagne, Barbie, Chip...fantastica :)
Non posso negare che le tue rec mi facciano morir dal ridere, sei troppo divertente!
Ma passiamo alle cose serie: sono riuscita a decifrare! *si fa un lungo applauso*
Dunque, il prof Coso ha bevuto caffè e pongo, ma la sua proposta non è che sia poi dispiaciuta tanto a T.J. e Nat, eh! Poi, che sia flippato, questo è chiaro. Adesso che mi dici di Natty che si è fatta un bell'esamino di coscenza proprio mentre Barbie torna all'attacco? E la parte D-ivertente deve ancora arrivare, sì, sì...beh, non che sia tanto divertente per Nat, ma si vedrà, non voglio anticipare troppo! ;)
Ecco svelato il dubbio sui 2 piccioncini della situazione. Che te ne pare? Bel casino, eh!
Invece per Gretch ed Eric, mettiti il cuore in pace perché c'è un grande punto di domanda che grava su di loro e non so quando lo farò scomparire, né se sarà sostituito da Vince...tutto è possibile! Tu continua a sognare il bacio, intanto...
Aspetto la tua prossima super rec! Kisses :*

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Capitolo 12
*** Kiss her ***


Recess 12 Saaaaaaaaalve gente! Mitico, sono ancora qui a tediarvi! =P In questo capitolo...mi sono davvero autobiasimata perché sono stata stracattiva. :(
Vi avviso subito che fino al 22 non potrò aggiornare perché...VADO IN GRECIA!!!!
Sono sicura che voi mi capirete (beh, oddio...) e che attenderete con pazienza (mah!) un nuovo caps...per il momento godevi questo e siate in molti a recensire;)
Buona lettura e buone vacanze a tuttiiiii :*




KISS HER


-Ed ecco arrivare i miei fidanzatini.- li annunciò il professore, divertito.

T.J. e Spinelli presero posto davanti al piano, evitando di scambiarsi anche solo un'occhiata.

-Che c'è, avete dimenticato che siete nell'aula di musica?- sorrise l'uomo:-Questo è il testo...le prime volte accompagnerò io con il piano, siete pronti?-

-In realtà,- lo interruppe T.J.:-noi vorremmo parlare con lei della situazione in cui ci ha messo.-

-Vuole dire delle parti che vi ho assegnato? Trovo che sia stata un'idea geniale.-

-Noi troviamo che sia inappropriata.-

-Vede, signor Detweiler...un gioco non è mai inappropriato, perché è pura finzione.- un ghigno comparve sul suo volto:-Se vi sentite a disagio, significa che in realtà non è poi tanto finto, dico bene?-

-La verità, professore- intervenne Natalie:-è che io non riesco a concentrarmi pensando a lui, perché...non mi da...il giusto stimolo...insomma, non è...il mio tipo, perciò non riesco a calarmi nella parte. Ecco, mi servirebbe un ragazzo più carino, più competente...- si stava palesemente arrampicando sugli specchi. Di una cosa era sicura: non voleva incasinarsi l'esistenza fingendosi innamorata di T.J., era l'ultima cosa che le sarebbe servita, dato che il rubacuori era tutt'occhi per Ashley A, la sua acerrima nemica. Lui le aveva tirato un colpo basso, per cui doveva farsi vedere forte, indipendente e soprattutto, indifferente.

-Grazie, Spinelli.- fece T.J.

-Che c'è? E' vero...- lei fece di spallucce.

-Beh, lo stesso discorso vale per me.- concordò lui.

-Ah sì?- il prof aveva la classica aria da chi la sa lunga:-E chi vi stimolerebbe di più, per esempio?-

-Magari un cantante famoso...- disse tra se Nat, ma l'uomo captò le sue parole.

-Davvero? Allora mi dica chi, e finga che questo sia il signor Detweiler.-

Natalie trovò che il professore fosse propenso a metterli più a loro agio...forse si era accorto di aver un po' esagerato:-Beh, allora...Nick Jonas.-

-Non ho la minima idea di chi sia, comunque va bene.-

T.J. avrebbe scommesso sua nonna che Nat avesse scelto proprio uno di quei tre, la conosceva meglio delle sue tasche, anche se non gli andava giù di essere preferito a uno stupido stereotipo di giornaletti per ragazze. (nulla togliere al mitico Nick, N.d.A.)

-Per lei, signor Detweiler?-

-Come, scusi?-

-Scelga chi immaginare al posto della sua fidanzata.- ridacchiò il sadicone.

"Scomettiamo che sceglie Britney Spears..." pensò Nat.

-Beh...Britney Spears.- decise T.J.

-Molto bene, ora possiamo cominciare a cantare.-




-Sono davvero felice che tu e Gus stiate insieme, siete davvero fatti l'uno per l'altra...-disse Gretchen, riponendo i suoi libri nell'armadietto.

-Oh, sono felice anch'io...lui è il ragazzo più dolce della terra!- Patatina sorrise raggiante.

Le due ragazze si incamminarono fuori dalla scuola, in giardino. Una cosa che Gretch amava della California era che fosse perennemente estate...le temperature si abbassavano al minimo fino a dodici gradi fino a dicembre e pioveva assai raramente. Gennaio era il mese più freddo, se un minimo di otto gradi era da considerarsi davvero freddo.
Passeggiavano tranquillamente verso un bar, quel pomeriggio avevano pochi compiti.
A un tratto, però, come la ragazza era sicura di stare camminando per terra, si ritrovò a domandarsi perché stava volando. Poi realizzò...Vince era arrivato di corsa chiamandola, e non appena la ebbe raggiunta, l'aveva sollevata in aria e ora stava girando su se stesso come una trottola, provocandole anche una certa nausea.

-Ehi, Vince, ti dispiacerebbe mettermi giù???-

Il moretto eseguì e la guardò felice come uno che si è appena fumato qualcosa:-Gretch, è fantastico! Sono nella squadra di terza!!!-

La rossa non lo seguiva:-Ehi, ehi, frena un secondo e riavolgi il nastro: sei dove?-

-Ah, Gretch, il coach di terza mi ha voluto nella sua squadra di football...comprendi? Io, un primino, in una squadra di quasi professionisti, ma ti rendi conto?-
Vedendo la faccia dell'amica, però, smorzò l'entusiasmo:-Tutto bene?-

-Vince, ma...Lawson?-

-Li lascio quest'oggi.- sorrise, fiero.

-Ma come? T-tu non...puoi.- biascicò lei.

-Perché?-

-Beh, perché...perché fra poco c'è la prima partita.-

-Meglio, così se la vedranno da soli...e io inizierò col piede giusto.-

-Ma, Vince...-

-Si può sapere che c'è, Gretch? Insomma, tu lo odiavi più di me...-

-Lo so, è che...è che io...- non sapeva cosa diavolo inventarsi, ma poi, scorgendo da lontano le Ashley, le venne l'ispirazione.




-No no no no no! Ragazzi, non ci siamo proprio! Non basta essere intonati per far funzionare questo pezzo, come ve lo devo dire?- il signor Fendergh era esasperato.
-Ci serve la chimica!-

-L'ultima volta che T.J. l'ha usata ha fatto scintille...- commentò Nat, sarcastica.

-Ha-ha...davvero esilarante.- replicò lui, aspro.

-Ragazzi, dovete creare un'alchimia tra di voi...e non mi interessa se siete arrabbiati. Siete insieme o no? Allora, metteteci il cuore, coraggio!-

-Non ci riesco, va bene, prof?- disse T.J., seccato. In reltà aveva paura di provare veramente qualcosa ed essere rifiutato da Natalie.

-Ma certo, non ci può riscire con me, ma se chiama Ashley Armbuster, allora diventerà un playboy di prim'ordine!- lo schernì lei.

-Almeno lei è meno scontrosa di te!-

-BASTA!- s'irritò il professore:-Non state rispettando le regole, adesso ci penso io: qui ci vuole una bella DPA!-

-Che in linguaggio comune sarebbe?-

-Una Dimostrazione Pubblica d'Affetto.-

-Neanche morta!- esclamò Natalie.

-Forza, Detweiler- la ignorò Fendergh:-si avvicini alla signorina Spinelli e le dia un bacio.-

T.J. aveva un'aria sofferente:-Sta scherzando? Lei ci sta obbligando a fare cose persino illegali, lo sa?-

-Assolutamente no, non glielo sto ordinando e nemmeno la sto minacciando. Voglio solo accertarmi che non siate davvero innamorati, in quel caso lei rifiuterebbe, Detweiler, non è vero?-

"Mi ha incastrato, quello psicolabile! E adesso che faccio? Se non vado là, lei penserà che io sia innamorato, ma se ci vado...cavolo, non posso mettermi a fare il tenerone con Spinelli! E' un suicidio, io...giocherei col fuoco e sicuramente rimarrei bruciato: farei solo del male alla mia precaria situazione sentimentale, nonché mentale. Devo stare alla larga da lei, sennò finisce che mi stende. In tutti i sensi."

"T.J., resta dove sei! No, ma che dico, vieni! No, non venire! Oh, Santo Cielo! Quell'uomo è da manicomio...che farei io nei panni di T.J.? Molto probabilmente scapperei dall'aula e mi nasconderei. Oh, cavolo, si sta avvicinando...oh mio Dio, perché ho come l'impressione di essere rossa come un papavero? Devo darmi una calmata, in fondo è una cosa negativa, vuol dire che non mi...che non...eddai, Nat, tanto lo sapevi già, giusto?"

T.J. era ormai a pochi centimetri da lei...la guardava, trattenendo il respiro:-Nat, cosa devo fare?- le sussurrò, senza che il prof li sentisse.

-Sai benissimo cosa fare...baciami, così dimostrerai che non c'è niente. Forza.-

-E' come da bambini, no? E'...un insignificante bacio per dimostrare qualcosa a qualcuno...-

-Sì, lo è.- due cuori infranti.

T.J. si sporse verso la ragazza e lei si alzò in punta di piedi. In un film sarebbe partita una musica triste e lenta...
Natalie sentiva la guancia su cui T.J. aveva appoggiato una mano andare a fuoco...sentiva di tutto, tranne la felicità del momento perché tutto quello che stava succedendo  non era vero. Era uno stupido gioco di ruolo. Apeena T.J. si staccò dalle sue labbra (controvoglia, ovviamente), il professore batté le mani.

-Molto bene, Detweiler, però...non avevo detto che il bacio doveva essere sulle labbra.-

T.J. arrossì. Bene, aveva fatto la figura del fesso comunque.

-Ragazzi, ora che siete più...intimi...possiamo sentire questo pezzo?-

I due ricantarono, ma l'effetto era peggio di prima.

-Ah, basta!- li fermò Fendergh:-Non è possibile: vi ho fatti confrontare, vi ho fatti cooperare, vi ho fatti litigare e persino baciare! Cosa c'è che non va?-

I ragazzi abbassarono gli sguardi.

Natalie fu la prima a parlare:-T.J. non va. Lui...è egoista e...non pensa alle conseguenze delle sue azioni.-

-Senti chi parla! Natalie, ma ti sei vista? Stai sempre lì a giudicare e dare la colpa agli altri! Cresci un po'.-

-Sei tu che dovresti crescere!-

-Ragazzi, per favore!- s'intromise il prof:-State esagerando...non mi sembrava foste così arrabbiati all'inizio del corso...-

-Perché lui non era così...meschino come ora!-

-Sarei diventato cattivo??? E tu, invece? Ah già, non ho notato la differenza perché lo sei sempre stata!-

-Ma almeno io non ho mai fraternizzato, o meglio pomiciato, con chi ti prende in giro, T.J.!!! Non sono mai arrivata a questo punto.-

-Hai fatto ben altro, Spinelli...hai rovinato la nostra amicizia, per esempio! E poi Ashley non si comporta allo stesso modo con me...forse perché la tratto meglio di come lo fai tu.-

-Questo è troppo T.J.!! Va al diavolo!- Natalie raccolse in fretta e furia i suoi libri e uscì dall'aula facendo sbattere la porta così forte che persino i muri tremavano.
Era indignata e arrabbiata...ora la difendeva, era una cosa così disgustosa! E non gli importava niente di lei. E' vero, all'inizio era stata lei a cominciare a litigare, ma non pensava che ci fosse davvero tanto odio tra di loro,  voleva solo far capire a T.J. quanto avesse sbagliato ed, evidentemente, aveva permesso ai loro veri sentimenti di svelarsi: lei si era innamorata del suo amico e al suo amico non importava niente di lei. Questa era la verità.

Prese uno spavento quando, appena fuori dalla porta, trovò un ragazzo fermo a fissarla, tanto che gli pestò un iede e neanche se ne accorse.

-Oh, scusa.-

-Niente, figurati.- sorrise lui:-Va tutto bene? Sentivo gridare...-

-Oh, tutto ok, era solo l'ennesimo litigio con...con un cretino.-

-Permettimi di presentarmi...-

-Scusa, ma so già chi sei: Will Clevermann?-

-William Colin Clevermann, molto lieto.-

Il ragazzo le baciò la mano. Pochi in quella scuola non conoscevano l'affascinante Will, lui era il rappresentante dei ragazzi di terza, un ragazzo alto, biondo, con profondi occhi blu e un carisma eccezionale. Era davvero carino...molto più di Vince, Lawson e T.J. messi insieme...

-Piacere mio, sono Natalie Ashley Spinelli.-

-Lo so...sai, vengo spesso qui a sentirti cantare.-

Nat arrossì:-Davvero?-

-Sì, trovo che tu sia molto brava, complimenti.-

-Grazie, Will, io...faccio del  mio meglio.-

-E sei anche molto carina, lo sai?- Nat si sentì avvampare.
-Hai...qualche impegno per domani sera?-

-Beh...no.-

-Allora ti andrebbe di cenare con me...al ristorante dell'accademia?-

-Perché no? Sarebbe divertente.- non riuscì a trovare un aggettivo migliore perché gli unici che le vennero in mente furono: fantastico, unico, mitico. Un po' esagerati.

-Allora a domani...passo alle otto?-

-No no, troviamoci direttamente la...alle otto.-

-Va bene, Nat. Ciao ciao!- il biondo se ne andò via tutto contento. E Nat? Beh, era un tantino confusa, ma felice.




-Che cosa??? Tu cheerleader?-

-Sì, vedi...io...mi sono unita al gruppo di ragazze pon pon proprio per...fare il tifo per la tua squadra.- Gretch si era inventata tutto di sana pianta, ma non poteva rischiare che il suo segreto venisse spifferato ai quattro venti!

-Ti ringrazio davvero, Gretch, ma...-

-Vince, ti prego, l'ho fatto per te...- assunse un'espressione da cucciolo, ma dentro si sentiva un verme.

-Io...non so cosa dire...dovrei...dovrei giocare con Lawson.-

La rossa annuì:-Mi sono già fatta dare la divisa e i pon pon e ho imparato tutta la coreografia.-

Con un sospiro, Vince sorrise:-D'accordo, Gretch. Dirò al coach che mi serve un po' di tempo per pensarci, ma dopo la prima partita passerò con gli altri.-

-Beh, magari ti trovi bene con Law...-

-Questo è tutto da vedere. Comunque mi fa piacere che tu sia diventata un po' più sportiva, Gretch! Certo, la cheerleader non me lo sarei mai aspettato...-

"Figurati io" pensò Gretch.

-Ora devo andare ad allenarmi...salutami Nat, quando al vedi. Ciao Gretch, ciao Patatina!-

Vince corse via, seguito a ruota da Gretch, che, salutata Lucy, andò in cerca di Lawson e lo trovò in un bar con la sua banda di palloni gonfiati.

-Ti devo parlare.- gli disse.

Il ragazzo si appartò con lei:-Mi serve un posto nel gruppo di cheerleader della tua squadra.-

-Non è un mio problema.-

-Oh, sì che lo è...sennò Vince cambia aria.-

Lawson sbuffò:-Non voglio sapere perché diavolo tu voglia quel posto, ma sappi ch non lo avrai.-

-Perché???-

-Se tu hai l'aria da ragazza pon pon, allora mia nonna è Wonder Woman.-

-Senti, Lawson, lo so benissimo che non sono una che ha minimamente l'aspetto di quelle oche che agitano lustrini starnazzando rime cretine, ma se tu mi aiutassi...-

-D'accordo, Grundler, parlerò con le Ashley...ma se LaSalle non gioca, sai cosa succede.-

-Lo so. Vedi di fare in fretta...devo imparare a sculettare.-




-Eccomi qui.-

-Oh, finalmente...- squittì Ashley A:-Com'è andata? Hai fatto centro?-

-Ovviamente...i soldi?-

-Aspettiamo domani.- sorrise lei, compiaciuta:-Non si sa mai.-

-Come vuoi, tanto sono infallibile.-

-Spero bene...ti ho promesso cinquanta dollari, ma se farai bene il tuo lavoro, papà me ne darà altri cinquanta. Cento ti farebbero comodo...-

-Molto comodo...ci vediamo domani, Asley, e porta con te ciò che mi spetta, perché non ti deluderò...so recitare davvero bene.-

-A domani, allora. Grazie mille per la tua disponibilità, Will.- ghignò lei.

-Fare innamorare le persone di me, mi viene bene, ma spezzare loro il cuore...quello è proprio naturale.-

La parte D del piano di Ashley aveva avuto inizio.




@  Nightblumonkey : felice per Gus e Patatina, ma ora per T.J. e Spin si stanno complicando un po' le cose, eh?
Grazie mille della rec e, per quanto riguarda Mik e Ash B, io sosterrei Mikey perché lei è un po' troppo legata alle Ashley e forse si dimentica di lui...e comunque sarebbe l'intero gruppo a sfigurare, dato che basta una solo goccia a infangare tutto il nome delle Ashley ;P
A presto! Recensisci questo caps, mi raccomando :)

@
 _Kira_Perly_ : oh yes, baby! Era tutto vero. Ora sono piccioncini teneroni...bello, eh? Per la cronaca, il punch della nonna funziona eccome! Cioè, credi, per il gusto amarognolo e forte, di star bevendo qualcosa di simile alla birra, ma in realtà ti stai solo riempiendo lo stomaco di succo di limone e menta. Credimi, l'ho provato;) Ovviamente non ha alcun effetto.
Davvero Chiara si chiama come te? Mitico! *gioisce*
Se le Ash ti sono state antipatiche nel caps precedente, ora...mah! Fammi sapere, ci conto!
Salutami la tua Suprema (ti capisco, quando decidono qualcosa, è legge.) e rec rec rec!
Un abbraccio e grazie mille ;)

@
Niruh : ciao! Ehi, la prossima volta avvisami prima di farmi piovere addosso tutti quei complimenti, così mi prendo un ombrello! ;)
Già il fatto che tu abbia cominciato la rec con un "wow"...dopo io mi gaso tutta, sai? ;)
Comunque, mi ha fatto davvero molto piacere la tua rec, ma...dalle tue parole ho capito che tu hai letto la mia fic tutta in un giorno...ora, sei consapevole di aver rischiato di impazzire? Voglio dire, la mia fic provoca seri danni mentali già leggendo una volta ogni tot, figuriamoci tutta in un botto! Mi dispiace per te, davvero ;)
Ed eccoti fornito l'ennesimo litigio tra Teej e Spin...questa volta più cattivo del solito.
Spero che continuerai a recensire così saprò che cosa ne pensi. A presto e grazie mille;)


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Capitolo 13
*** Due mondi diversi ***


Recess 13 Kalimera (buongiorno), amici! Eccomi tornata dalla favolosa Grecia! Una terra che resterà per sempre nel mio cuore.
Comunque, eccovi, come promesso, il tredicesimo capitolo, spero di aver fatto un buon lavoro...forse ho lasciato un po' di suspance qua e là, ma tutto sommato si può accettare. In questo capitolo il povero Mik riceverà un colpo basso, ma non solo lui. Anche T.J. non se la caverà molto bene, mentre Nat  avrà di che divertirsi con l'affascinante Will.
Allora, a voi il giudizio! Vi lascio leggere in pace...buona lettura!
Grazie mille :*



DUE MONDI DIVERSI


Mikey stava seduto in biblioteca...i suoi occhi erano puntati su di un libro, ma la testa era da tutt'altra parte. A un certo punto la sua ragazza si sedette di fronte a lui.

-Sei guarita. Stai bene?- le chiese, fingendosi disinteressato. Quel giorno, in infermieria, l'aveva davvero ferito, ma non riusciva a portare rancore così a lungo.

Lei annuì:-Michael, io ti devo parlare.-

-Ti ascolto.- chiuse il libro e si dedicò a quello che doveva dirgli.

-Inanzitutto, mi dispiace per quello che è successo l'altro giorno. Io non volevo che le ragazze si comportassero in quel modo, ma non volevo nemmeno che tu ti arrabbiassi.-

-Io non potrei mai arrabbiarmi con te...al massimo rimarrei deluso, come l'ultima volta.-

-Ecco, a questo proposito, Michael...io non voglio che tu soffra per colpa loro, però...non me la sento di lasciare il gruppo.- in verità la sua era solo paura...paura di finire come le vittime delle Ashley...derisa e catalogata in base a criteri di "livello di sfiga". Se lei le avesse lasciate, molto probabilmente sarebbe diventata l'anti-Ashley e questo, per lei che fin da bambina era stata abituata a vivere sugli allori, sarebbe stato insopportabile. Va bene che con lei avrebbe avuto Mikey, ma ciò significava che anche lui avrebbe dovuto patire le stesse pene e magari avrebbe finito per lasciarla e lei sarebbe rimasta sola come un cane...e non voleva assolutamente che tutto ciò succedesse. Perciò era lì per mettere in pratica quel proverbio che dice: "Vivi e lascia vivere".

-Non lo devi fare, se non vuoi, Ashley...la mia era solo una...era un desiderio, tutto qui. Non sono abituato desiderare qualcosa così egoisticamente, ma tu...- lasciò la frase in sospeso, guardandola negli occhi.

-Mikey...- Ashley era davvero in difficoltà:-Ascolta, è giusto che anche tu abbia dei desideri, ma io non posso soddisfarli. Tu faresti di tutto per me, ma io no, per te.- dire queste cose le faceva davvero male:-Io non riesco a continuare così. Sono in bilico tra due mondi, il nostro e quello delle Ashley e...pensandoci attentamente, mi sono accorta di propendere di più per quello delle Ashley. Mi dispiace.-

-Vuoi dire che...-

-Che non dobbiamo più stare insieme.-

-E fingere che tutto...tutto quello che è successo, tutto quello che c'è stato...-

-Non sia mai successo e non ci sia mai stato.-

-Ma, Ashley...-

-Te l'ho detto Mikey, siamo troppo diversi...è troppo rischioso vederci così di nascosto.-

Mikey abbassò lo sguardo e annuì debolmente. Dopo un attimo di silenzio disse semplicemente:-Va bene, Ashley...se è quello che vuoi tu...-

-Allora...- lei prese un bel respiro, sapeva di non essere la ragazza che lui meritava:-...ciao, Michael.-

-Ciao, Ashley.- con lo sguardo fisso su di lei, la vide alzarsi e uscire dalla biblioteca così com'era entrata...solo che ora non era più la SUA Ashley, ma la vecchia, fredda, Ashley B.




T.J. stava palleggiando nel campo di basket inseme a Vince e Gus:-Detweiler supera LaSalle con estrema destrezza, si imbatte in Griswald, che è una schiappa dichiarata...-

-Ehi, T.J.! Faccio del mio meglio...- si lamentò lui.

-...schiva la mano di LaSalle, acquista velocità, si avvicina all'area del canestro ed eccolo che vola!- saltò come una cavalletta e, quando atterrò, esultò:-Caaaaanestroooo!!!-

-Ehi, Michael Jordan! Guarda che non è andata dentro...- gli fece notare Vince.

-Guastafeste.- lo apostrofò lui.

-Mikey!- Gus salutò con la mano l'amico che si stava avvicinando.

-Ciao ragazzi.-

-Partitina? Due contro due.- propose T.J.:- Io sto con Vince!-

Gus gli fece una smorfia.

-No, grazie...- rispose Mikey.

-Dai, ti prego...-

-Non mi va, ora.- si giustificò lui.

-Cosa è successo?- gli chiese Gus.

-A me? Niente!- stentò un sorriso.

I tre amici si guardarono alzando un soppracciglio:-Guarda che ti si legge in faccia che stai mentendo.-

Mikey si sedette sul primo gradone degli spalti:-Ok...pensavo di piacerle...- confessò:-Pensavo che per una volta, una soltanto, fossi riuscito a fare qualcosa di buono...pensavo...di averla davvero fatta innamorare. Sono senza speranza.-

-Dai, Mik, non dire così...- cercò di consolarlo T.J.:-Si vede che non si sentiva alla tua altezza!-

Ma buttarla sullo scherzoso non lo fece stare meglio.

Vince provò a chiedergli per l'ennesima volta chi fosse la ragazza e perché l'avesse lasciato, ma lui se ne uscì con un:-Preferisco non parlarne.-

-Ma, Mikey, non ti ha detto nemmeno il motivo?-

-No.- mentì lui.

-Allora è proprio una stupida.- commentò Vince.

-Non è vero!!!- esclamò Mikey, ma poi si rese conto che difenderla, ora, non serviva più.
-Scusate...credo che farei meglio ad andarmene in camera.- il ragazzo si avviò verso il dormitorio.

-Povero Mikey...- disse Gus:-Chiunque sia quella tipa, dev'essere propio...-

-...una stronza!- conclusero Vince e T.J.

-Detweiler, LaSalle!- i due sobbalzarono al richiamo di un professore, per la precisione, il professor George Fendergh.
-Non usate termini che non si addicono al vostro grado di intelligenza, per favore.-

T.J. roteò gli occhi. Quell'uomo compariva ogni volta che lui riusciva a non pensare alla sua crudeltà. Si avvicinò al gruppetto e sorrise:-Buongiorno, signor Griswald.-
-Signor Detweiler ha già informato i suoi amici del bacio tra lei e la signorina Spinelli? Immagino di sì...- aveva una faccia davvero compiaciuta mentre T.J. sfumava da un bianco latte a un rosso fuoco e i suoi amici sgranavano gli occhi come se Fendergh avesse appena detto che la Gioconda era un uomo travestito.
-Comunque,- continuò Mister Sadismo 2010:-L'ho cercata per chiederle di recapitare questo alla signorina Spinelli.- gli consegnò un biglietto piegato:-leggetelo assieme.-

-D'accordo...- annuì lui in un sussurro.

-Da oggi dovrete provare anche fuori dall'aula di musica.-

-Ma...-

-Niente ma, Detweiler, il tempo stringe...- con un sorriso enigmatico salutò i ragazzi e lasciò T.J. in balia delle domande.

-Tu hai COSA Spinelli???- Vince e Gus quasi gridarono.

-Sono stato costretto, ok?-

-Amico, sei diventato un guru dell'amore! Prima Ashley A, poi Natalie...- esclamò Vince mettendogli un braccio intorno al collo.

-Tra me e Natalie c'è solo tanta rabbia e basta!- tentò di giustificarsi:-Io sto con Ashley e mi importa solo di lei, perché a lei importo io e a Spinelli di me non importa niente, ok?-

-Ti sei fumato il cervello, T.J.?- esordì Gus:-Non sai neanche il senso di quello che stai dicendo...tu non vuoi stare con Ashley, di' la verità.-

-Saprò io cosa voglio e non voglio e di sicuro non voglio che Spinelli mi tratti come continua a trattarmi da mesi! Voglio stare con Ashley, punto e basta. Almeno lei non pensa che io sia infantile, cocciuto, regredito e tutto il resto.-

-Beh, Nat è arrabbiata...non devi aspettarti che ti tratti bene, dopo quello che le hai fatto.- gli ricordò Gus.

-Sì, ma io le ho chiesto scusa!-

-Sai che è permalosa, T.J.- intervenì Vince.

-Devi avere pazienza con lei.- aggiunse Gus.

-Basta! Io sono stanco di farmi trattare come un pupazzo da lei. Ormai sto con Ashley e...e me ne frego di Spinelli, ok? Abbiamo smesso di essere amici e se anche provassi qualcosa per lei, non sarei ricambiato, quindi è inutile. Finiamo questa pagliacciata del gioco di ruolo e poi chi s'è visto, s'è visto! E voi due non impicciatevi!-

Gus e Vince, ammutoliti, lo guardarono allontanarsi e poi si sedettero.

-E' perso per Nat.- commentò Gus.

-Sì, lo è.-




T.J. camminava spedito nel corridoio del dormitorio delle ragazze. Erano quasi le otto e la maggior parte delle studentesse era fuori con il ragazzo o con le amiche. Arrivò alla stanza di Natalie e bussò.
-Gretchen! Gretchen, apri! Devo darti una cosa per Spinelli!-
Nessuno apriva, così appoggiò l'orecchio alla porta e sentì la ormai familiare voce di Natalie canticchiare:-"Tell me how I'm supposed to breathe with no air...can't leave...can't breathe with no air..."-
Allora bussò ancora più forte.

Nat, in accappatoio e ancora con i capelli bagnati, senti bussare alla porta. Non poteva essere Gretch, perché era uscita con Patatina e si era portata la chiave e allora...
-Chi è?-

-Sono T.J.-

Aprì la porta di una fessura e fece capolino con la testa.

-Oh, sei tu.- disse, quando lo vide:-Cosa vuoi?-

-Devo entrare per darti una cosa da parte di Fendergh.-

-Vado di fretta, non posso...-

-Natalie, io ho solo questo momento per dedicarti del tempo.-

La ragazza sbuffò:-Entra.-

T.J. si sistemò sul letto e aspettò che Nat fosse vestita. Quando uscì, in una maglia scollata piena di paillettes argentate e in una pettinatura tutta onde e boccoli, non poté fare a meno di notare che non si era vestita così per uscire solo con Gretchen, ma non disse niente.
Aprirono il biglietto e lessero le parole del professore:
 "Restano cinque settimane prima del concerto. Mentre io sistemerò il coro, voi proverete nelle vostre stanze, ASSIEME. Una parte alla settimana, così riuscirete a memorizzare ed entrare nelle parti. Ogni settimana farò una verifica e se vedrò che non vi sarete impegnati, sapete già cosa succederà. Ecco a voi la strofa della settimana, buon lavoro:

Natalie:
If i should die before I wake
It's cause you took my breath away
losing you is like living in a world with no air
Ohhh…

Theodore:
Im here, alone,
didn't want to leave
My heart won’t move, it's incomplete
wish there was a way
that i can get you to understand"

Era come se le strofe calzassero a pennello per entrambi...quell'uomo era spaventoso.
Tutti e due restarono in silenzio per un po'.

Nat fu la prima a parlare:-Almeno non ci starà col fiato sul collo tre volte a settimana.-

-Già...- commentò T.J.

-Beh, ora devo andare...magari proviamo domani.- Nat sembrava quasi nervosa.

-Dove vai?-

-Ehm...- sono affari miei! avrebbe voluto rispondere:-...esco a cena con Gretchen e Patatina.-

-Ah.- fece T.J., quasi sollevato:-Beh...divertiti.-

-Certo, lo farò.-

Il ragazzo si stava avvicinando alla porta, quando lei lo chiamò:-T.J.?-

-Sì?-

-Veramente...-

Qualcuno bussò alla porta.
Natalie, un po' irritata per essere stata interrotta, andò ad aprire senza nemmeno chiedere chi fosse dall'altra parte.
Era l'unica persona che non voleva trovare, una volta aperto.

-Will! Ciao...ti avevo detto di non...di non passare...-

-Volevo farti una sorpresa!- sorrise lui:-Sei davvero carina...oh, ho interrotto qualcosa?- fece allegramente, accorgendosi di T.J.

-No- rispose lui, secco:-Stavo andando via.-

-Ci possiamo presentare, no?- propose William, anche se sapeva benissimo chi fosse l'individuo.

-Ah, non vorrei farvi sprecare tempo inutile.- rispose T.J.:-Salutami Gretchen e Patatina quando le vedi, Spinelli.- aggiunse in direzione della ragazza e poi uscì dalla stanza.

-Un po' suscettibile...- ridacchiò Will.

-Sì...- fece Nat, nervosa:-Andiamo?-




-Teej, tesoro, come stai?- T.J. incrociò Ashley A e il suo umore perse ulteriormente quota.

-Da favola.- rispose, sarcastico, alla ragazza.

-Bene. Hai impegni per stasera?- gli chiese con il suo solito squittio.

"Potrei chiudermi in camera e sfogare la mia rabbia sul libro di scienze nella solitudine più totale"
-Potremmo stare un po' insieme...- propose, riluttante.

-Perfetto! Ti va il ristorante dell'Accademia?-

-No.-

-Mmm...- la biondina fece un sorrisetto malizioso:-Allora dirò alle ragazze di lasciarci la camera libera...ci vediamo dopo cena!- e corse via sbattendo i tacchi.




-Allora? Ti è piaciuta la cena?- William e Natalie camminavano verso la piazza dell'Accademia.

-Sì, moltissimo, grazie.-

-Hai freddo?-

-No no, questa giacca tiene caldo.-

Passeggiarono ancora un po' in silenzio.

-Stai pensando a quel tipo là?-

-Chi?- la domanda di Will la colse di sorpresa:-No! No no, anzi...mi sto davvero divertendo con te.- sorrise.

Anche lui le sorrise (e che sorriso!) e poi le prese la mano.
Natalie arrossì.

-Tu mi piaci davvero molto, sai?- la guardava negli occhi.

-Sì?-

-Sì. E vorrei uscire di nuovo con te.-

Natalie si sentiva lusingata da tutti quei complimenti e pensava che fosse un ragazzo molto dolce. LUI faceva davvero le cose sul serio:-Mi piacerebbe tanto.-

-Ti accompagno al dormitorio, va bene?-

-Certo.-

Quando furono davanti alla porta il ragazzo biondo le scrisse il suo numero di telefono sul palmo della mano:-Così quando avrai voglia di un po' di compagnia...-

-Grazie.- Nat era totalmente persa nelle sue magnetiche pupille blu.

-Vuoi...il bacio della buonanotte?-




@   Nightblumonkey : Ciao! ;) Allora, è stato duro l'addio alla 3^? Io ci sono già passata e, credimi, è una cosa che difficilmente
scorderai :) Eccoti un caps a base di T.J. e Spinelli...sempre lì a rincorrersi quei due!
Will è davvero meschino e ipocrita...io al suo posto mi sentirei un verme!
Gretch invece sta diventando matta...ci credo! Con un Lawson che le fa pressione da una parte e un Vince che non collabora dall'altra! Deve avere una grande dose di pazienza, credimi XD
Aspetto una tua rec...buona fortuna per gli esami!
P.S. Oggi ho aggiornato, domani penso proprio di passare a recensire da te! ;)

@
_Kira_Perly_ : Se hai sempre sognato di andare in Grecia, allora facevi sogni meravigliosi. Guarda, te la consiglio col cuore perché è indescrivibile! *piange per la voglia di tornare*
Comunque devi sapere che a me piace molto Nick (è il mio preferito dei 3, anche se neanche gli altri mi dispiacciono XD), ma a T.J. no...che ci posso fare? E poi la sua è solo gelosia, devi cercare di capirlo...;)
Beh, la figura del salame gli stava bene...hai visto, l'ho punito come si vede per aver pensato male di Lui!
William: simpatico, gran figo...tutta apparenza, cara Chiara...all'interno della sua TDC vive una mente subdola al servizio della malvagia Ash, che stavolta l'ha pensata così bene che non so se alla fine Spin troverà la forza di vendicarsi, sai?
Comunque la piccola innocua Gretch mi sa che ha ceduto ai pon pon non tanto per amore, ma forse per paura del GRAN SEGRETO...:) E non mi offendere Lawson e i suoi Caproni! XD
Aspetto con ansia la tua prossima rec! Chissà, chissà...
Bye bye e grazie! :*

@
 adamantina : Ha ha! Mitica!! ;) Anche tu innamorata di T.J., eh? Guarda che poi Spin diventa gelosa...no, scherzo. Penso che fosse stato affascinate per tutte noi alle elementari, col suo cappellino e le lentiggini da leader incontrastato! XD Grazie per i complimenti, sono felice che ti piaccia il mio modo di scrivere (pardon per gli errori che ogni tanto scappano!).
Spero che continuerai a recensire, quando ne hai voglia! A presto! ;)

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Capitolo 14
*** Movin' my hips like...yeah! ***


Recess 14

Signori e signoreeeee....Buonasera! Ecco a voi un capitolo bello movimentato:) Vi ho lasciati a una proposta di bacio della buonanotte e...adesso vedrete! In questo capitolo saranno molto evidenti la varie gelosie che stanno nascendo e anche la tensione di Gretchen si farà più palpabile...spero che vi piaccia ;)
Ringrazio comunque di cuore chi continua a recensire periodicamente con entusiasmo, ma anche chi lo fa semplicemente per dire cosa ne pensa in generale...vi lascio al numero 14 e vi auguro buona lettura!
Grazie :*
P.S. in questi giorni ho buttato giù un griglia e prevedo che i capitoli si aggireranno attorno a un numero compreso tra i 22 e i 25!



MOVIN' MY HIPS LIKE...YEAH!


-Non ci posso credere, Nat!- Gretchen spuntò dal bagno con lo spazzolino ancora in bocca.

-Beh, non ho fatto niente di così..."scandaloso", tanto per citare le Ashley.-

-No, non scandaloso, ma irresponsabile, azzardato e rischioso.-

-Gretchen! E' solo un ragazzo!!!-

L'amica si tolse lo spazzolino dalla bocca:-Appunto.-

Natalie sbuffò, tirando le sue lenzuola e lisciandole con la mano:-Non vedo cosa ci sia di tanto sbagliato...-

Sentì uno sputo e poi lo scroscio d'acqua nel lavandino. La rossa uscì, ancora in pigiama, e si sedette sul letto della loro camera:-Non dico che sia sbagliato il gesto, ma forse è stato imprudente baciare proprio...-

-Oh, che palle, Gretch! Per te è tutto sospetto...-

-Il fatto che tu lo conoscessi da solo due giorni e già sia passato al contatto fisico è DAVVERO sospetto!-

-Contatto fisico??? Santo Cielo, non mi ha mica portata a letto! Era un bacio...e per di più un bacio della buonanotte!-

-Ti ha chiesto anche se volevi che ti leggesse una favola, per caso?-

-GRETCHEN!!!-

-Ok ok...- sospirò:-Mi dispiace, Nat. Però non mi ispira tanta fiducia...-

-Be', a me sì!- Natalie aprì l'armadio e tirò fuori un maglioncino chiaro e dei jeans, poi si girò verso l'amica:-E' un ragazzo serio...non farebbe mai stupidaggini, lo si capisce dai suoi modi.-

-Anche T.J. non farebbe stupidaggini.- Gretchen quasi sussurò.

Nat la guardò così male che si pentì di averlo anche solamente pensato.
-Anche tu, Gretch? Non lo so, forse la scuola si è coalizzata per vederci convolare a nozze il più presto possibile, qui!!! Non capisco cosa diavolo abbia a che vedere Detweiler con me!!! Sono stufa di sentirmi dire che io e lui dobbiamo stare insieme, ok?- esitò un secondo:-Voglio solo...- il suo tono si era abbassato:-...che se la spassi con Ashley, dopotutto a me non dovrebbe interessare, dato che non siamo più amici.-

Gretchen le puntò le iridi verdi addosso:-Perdonalo e lo sarete di nuovo.-

-Non se ne parla, non servirebbe a cambiare le cose. Non capisci, Gretch?- ora aveva la voce rotta:-Quel diavolo di esperimento, nell'aula di scienze, è stao solo un pretesto per capire che siamo incompatibili, in fin dei conti. Certe amicizie non durano...per sempre.-

Gretchen avrebbe voluto urlarle contro. Dirle quanto si sbagliava, farle notare che nessuno era così ottuso da non capire che la loro era reciproca gelosia e, se non fossero stati entrambi così testardi, i loro diverbi non sarebbero sfociati nei patetici litigi che avevano luogo quasi quotidianamente, ormai, ma preferì non aggiungere altro, conoscendo il carattere della sua amica...sarebbero state parole al vento.
-Fa come vuoi, Nat. Spero solo che tu ti diverta con William e che non sia solo...-

-Non lo dire.-

-...un modo per dimenticare T.J.-

-Ah, ti pareva!- velocemente, si vestì e si diede un colpo di spazzola ai capelli:-Vado a fare colazione, felicemente...con Will!-




-Dove ha detto che andava???- esclamò T.J.

-A colazione, con Will.- ribadì Gretch all'amico.

-Bene, adesso ci pianta per il biondo leccapiedi!-

-Ma sì, T.J., lascia che si diverta...- disse Vince imburrandosi una fetta di pane:-L'hai detto tu che te ne fregavi di lei, giusto?-

Vince, Gretchen, Mikey e Gus sembravano divertiti.

-Certo, infatti!- fece T.J.

-Tu piuttosto...- si inserì Gus.

-...dove sei finito ieri sera?- completò Mikey, osservando le occhiaie del ragazzo. Era ritornato in camera alle due.

-Lasciamo perdere.- rispose, in un tono che non ammetteva obiezioni.

D'un tratto Ashley A e il suo morboso gruppetto si avvicinò ai ragazzi:-Ciao, Tiggi...come stai?- salutò solo lui:-Ieri notte è stato uno spasso, non è vero?-

Lui annuì e mormorò qualcosa di incomprensibile.

-Sono qui per Gretchen, comunque.-

La rossa alzò gli occhi dal suo libro di H. Christian Andersen e li puntò verso di lei.

-Sei nella squadra delle cheerleader, adesso...niente comportamenti strambi, chiaro?- fissò il libro:-Comincia a leggere qualche rivista di gossip, così almeno ti renderai conto dell'anno in cui viviamo e...elimina quei maglioni della nonna, per carità! Ti aspettiamo oggi al campo da football...se piove, in palestra.-

Prima che si voltasse per andarsene, lo sguardo di Mikey incrociò quello di Ashley B, che aveva finto di non notarlo per tutto il tempo. I suoi occhi azzurri erano carichi di delusione, ma quelli neri della ragazza sembrarono non farsene importanza e subito seguì le altre.

-Patatina mi aveva detto che ti eri iscritta...- Gus ruppe il silenzio.

-Sì, la nostra Gretch si è data allo sport!- rise Vince.

-Già...- il sorriso forzato di Gretch celava una voglia infinita di fare a pezzi un certo Eric Lawson...

-Solo una settimana e poi...partita!!!- esclamò Vince.

-Verrò a fare il tifo!- li informò Gus:-Mikey?-

-Eh? Oh, sì! Ci sarò anch'io, sì...-

-Tiggi?- ridacchiò Gus.

-Sicuro, poi ti squarto però, Gus...-

-A proposito...- esordì Vince divertito:-Ci vuoi raccontare lo spasso che ci siamo persi con la bionda ossigenata?-




-Fa schifo, Gretchen!! Devi metterci convinzione, cavolo! Devi an-cheg-gia-re!- sbraitò Ashley A nella sua aderentissima divisa viola e bianca.

La rossa aveva il fiatone:-Definisci il verbo ancheggiare, per favore.-

-Grundler! Non c'è un vocabolario dovunque tu vada, perciò devi appellarti al tuo fisico stavolta! Dimentica il cervello e muovi quei pon pon!!!- non l'aveva mai vista così...autoritaria. Era davero spaventosa...se avesse avuto dei baffetti sotto il naso avrebbe potuto venire scambiata per Hitler. Scoccò un'occhiata d'odio a Lawson, appostato sui gradini del campo da football dall'inizio dell'allenamento, poi si sistemò la divisa con fare nervoso.

-Ok...- ansimò e ricominciò la coreografia da capo. Non si allenava con le altre, Ashley le aveva detto che avrebbe fatto dell'allenamento intensivo per casi disperati in disparte, mentre le altre ragazze ripetevano autonomamente i nuovi passi. Si sentiva una specie di anomalia che aveva bisogno di una cura speciale.

Mentre tentava disperatamente di muovere i fianchi come le era stato mostrato, Ashley lanciava aspramente i più scoraggianti commenti:-Che orrore...ma dove l'ha cacciata Madre Natura la tua femminilità?...potresti pensare sul serio di buttare quegli occhiali osceni...mi domando cosa ci trovi Lawson in una mezza cartuccia come te...'non male, se la cava', ha detto...devi averlo corrotto con le tue stramberie...forse lo hai minacciato di farti entrare...ma li puoi legare quei capelli?...forse hai due piedi sinistri, è l'unica spiegazione...-
Continuò così per circa un'ora, mentre il cielo si scuriva sempre di più, promettendo una lunga settimana di nuvole e, forse, anche pioggia.

-Ok, basta così!- era felice come una pasqua, quando Ashley A decretò la fine della sofferenza.
-Va bene fino a tre quarti...per il resto lavoreremo questa settimana...Gretchen, sei un disastro! Vedi di fare qualche miglioramento entro la partita o sarai la mascotte, capito?-

Con quest'ultimo incoraggiamento, la ragazza, sudata e a disagio si arrampicò sui gradini degli spalti e raggiunse Lawson, il quale non si era perso l'occasione di prenderla in giro e sfoggiare ghigni di scherno.

-Ti odio.- ansimò appena gli fu di fronte.

-Ohi, ti ho trasformata in un mostro...- riusciva a stento a trattenere le risa:-Una...provocante...acidissima...cheerleader.- scoppiò a riderle in faccia.

Lei alzò il palmo della mano per stamparglielo in faccia, ma non ci riuscì, perché lui fu più rapido e lo bloccò a mezz'aria, stringendole il polso. Si alzò in piedi, così da sovrastarla.

-A-ah, Grundler...non giocare a fare l'eroina con me.-

-E' solo colpa tua se mi sono ridotta così!- gridò.

-Sbagliato, la colpa è del tuo amico Vince.-

-No, tu ti sbagli! Sei uguale a com'eri alle elementari, viscido, bugiardo, ipocrita, egoista,...-

-Non ti ho chiesto la mia biografia, grazie.- la fermò lui, seccato:-Cerco di assicurarmi una certa dignità, Grundler. Cosa che per te e i tuoi amici è ritenuta davvero superflua...-

-Dignità??? Sei caduto in basso, se per te questa è da chiamarsi dignità!- con la mano libera si indicò, consapevole di essere impresentabile.

Lui non rispose, si limitò a mollare la presa sul suo polso e tornare a sedersi.

-Sono tutti cambiati, Lawson, tranne te.- inveì lei, massaggiandosi la parte che era finita sotto la stretta decisa del ragazzo:-Il tempo ha donato a tutti un briciolo di maturità in più...persino Ashley A è migliorata! Ma tu...tu sei addirittura peggiorato.-

Con sua sorpresa, Lawson la tirò a sedere, vicino a lui e come aveva già fatto altre volte, le si avvicinò pericolosamente:-Tu credi ancora che il mondo sia fatto di persone oneste, mature, responsabili...ma ti sbagli. Devi imparare che c'è chi vince e c'è chi perde...gli onesti perdono, i furbi vincono. Magari non vincono lealmente, ma alla fine è il risultato che conta, non come lo si è ottenuto.-

Gretchen rimase sbigottita da quelle parole e di colpo si zittì, incapace di ribattere.
Il ragazzo non se ne andò, ma restò anche lui in silenzio, fissando il campo, rapito.

-Come hai fatto a sapere...di me?- Gretch ruppe il silenzio.

Lawson sorrise, un sorriso malizioso:-Priscilla Grundler.- rispose:-Me lo ha detto in quarta elementare, in cambio di un bacio sulla guancia...non avrei potuto dire di no a un tale segreto, rivelato dalla sorellina della bambina più stramba e secchiona della scuola. E dato che non sono cambiato...- fece una pausa, girandosi verso di lei:-...ho intenzione di usarlo egoisticamente a mio vantaggio e...ai danni degli altri.-

Gretchen avrebbe avuto voglia di spingerlo giù dalla gradinata.

Per sua fortuna, il ragazzo si alzò e afferrò il suo borsone:-Ti auguro di fare faville alla partita...e, soprattutto, ti auguro che LaSalle giochi con noi...altrimenti ti farai una bella nuotata nella vergogna. Ci si vede.-





-Gretchen, dove sei stata?- le chiese Vince non appena raggiunse gli amici nella sala comune.

-Ad Auschwitz.- rispose lei buttandosi stancamente su una poltrona.

-Oh, vedo che l'allenamento è stato divertente...- ironizzò Patatina, beccandosi un'occhiataccia da Gretchen.

-Avete intenzione di venire stasera?- chiese Nat all'improvviso.

Tutti fecero una faccia interrogativa:-C'è una festa in palestra...Lawson suona e quelli del terzo anno organizzano una sessione di cabaret.-

-Hai detto che Lawson suona?- domandò Gretchen:-Non vengo.-

-Tu come fai a saperlo?- chiese T.J. freddamente. Era la prima volta che le rivolgeva la parola in tutta la giornata.

-Me lo ha detto Will...sai, William Clevermann, quello che...-

-Lo so, Spinelli.- ringhiò il ragazzo.

Con un'aria compiaciuta lei continuò:-Sarebbe carino andarci, no?-

-Beh, io e Patatina verremo.- disse Gus:-Anche tu, Mikey, potresti...- che in codice stava a dire: "se vieni, ti distrai un po'..."

-Ok, ci sarò anch'io.- asserì il biondino.

-Io farò compagnia a Gretchen!- quello di T.J. era chiaramente un rifiuto.

-No, voi due verrete eccome!- saltò fuori Vince.

-Vince, sai che ogni uomo è libero di agire secondo la propria volontà?- gli chiese Gretch.

-Ma in questo caso devo intervenire io! Insomma, sembrate due zombie! Una mezza morta dopo un po' di saltelli, l'altro arrabbiato col mondo dopo una nottata di fuoco!-

-Nottata di fuoco?- si intromise Nat.

Vince la ignorò:-Avete bisogno di sfogarvi, amici miei!-

T.J. e Gretchen si scambiarono un'occhiata poco convinta.

-Allora?-

-Ok.- si arrese Gretchen sospirando.

-Bene- sorrise Vince:-T.J.? Non vorrai restare tutto solo...magari una certa Ashley A ti trova e...-

-Vengo anch'io!- cambiò rapidamente idea e tutti corsero a prepararsi.




Alla sera, mentre all'esterno tirava un forte vento, i ragazzi si stavano divertendo molto alla festa, seduti in uno dei tavoli allestiti vicino ai muri della palestra.

-Ah, T.J., mi passi un po' di noccioline?- chiese Nat.

-Ecco a te.- sorrise lui passandogliele.

-Grazie.-

L'atmosfera sembrava aver fatto loro dimenticare che erano arrabbiati a vicenda.

-Ehi Patatina!- la chiamò Gus:-Ti va un po' di punch corretto?-

-Spiritoso...-

-Sei bellissima.-

-Ah- arrossì la ragazza:-...grazie.-

A un certo punto Lawson prese la parola al microfono:-Studenti, gioite ed esultate!!! Ecco per voi, prima dello spettacolo, l'ultima canzone! E' pateticamente sdolcinata, perciò Romei...acchiappate le vostre Giuliette! Si ballaaaa!-

Subito partì una canzone tanto vecchia quanto romantica, di Ronan Keating, "When you say nothing at all".

Natalie fu la prima ad alzarsi e a chiedere a Mikey di ballare e i due si allontanarono.

-Non perde tempo...- commentò T.J., assicuratosi che lei non lo sentisse.

Poi fu la volta di Gus e Patatina, il primo palesemente imbarazzato per la sua incapacità nel ballo.

Rimanevano al tavolo Vince, Gretchen e T.J.
Vince si voltò verso la ragazza con uno sguardo pericoloso.

-Non esiste, Vince.-

-Per favore...- la supplicò lui.

-Ho male alle gambe, male alle braccia, mal di testa...- ma non riuscì neanche a finire la frase che lui la trascinò in pista.

-Grazie, eh, ragazzi!!!- esclamò T.J., ma tanto nessuno lo sentiva.
Come da copione Ashley A-vvoltoio gli si avvicinò e lo obbligò a ballare con lei.

Come chiese Lawson, le coppie si scambiarono a circa metà della canzone...per fortuna, perché Ashley gli stava facendo girare la testa! T.J. ne approfittò per risedersi, raggiunto da Vince.

-Batti la fiacca, Vince?-

-Sai che mi riesce bene tutto...tranne ballare.- il moro arricciò il naso.

-E Gretchen?-

-Con Mikey.-

Il ragazzo cercò tra le coppie e vide la sua amica assieme al ragazzo biondo, che prima accompagnava...

-Con chi sta ballando Spinelli?- quasi si allarmò.

In risposta, Vince gli fece un gesto eloquente e subito T.J. la individuò a ravvicinate distanze con Will-ho-interrotto-qualcosa-Clevermann.

-Bleah...-

-Sembra che si divertano...- Vince era davvero bravo a lanciare benzina sul fuoco...

T.J., preso da un moto di inventiva (o immane gelosia, dipende dai punti di vista), si alzò e raggiunse Natalie in mezzo alla pista, mentre la canzone ancora risuonava per la palestra.

-Ti dispiace, William?- chiese prendendo il suo posto a ballare.

Il ragazzo rimase sorpreso, ma poi se ne uscì con un sorriso un po' tirato:-Certo che no...-

Quando il biondino si allontanò per finire "casualmente" a ballare con Ashley A, Nat guardò T.J. in cagnesco:-Cosa diavolo fai!?-

-Ballo con te.-

-Sei arrabbiato perché ti ho mentito ieri sera, non è così?- fece lei con aria da so-tutto-io.

-Be', potevi anche dirmelo che ti vedevi con un ragazzo.-

Lei alzò un sopracciglio:-Ero tenuta a farlo?-

-No, ma ti saresti risparmiata una brutta figura.- rispose lui, acido:-Non mi sarei mica offeso...-

-E allora perché sei qui?-

-Te l'ho detto: mi va di ballare.-

-Be', non c'è Ashley, per questo?- la discussione stava prendendo toni pungenti.

-Le ho fatto un favore, le ho dato in prestito il TUO Will.-

-Quindi non le interessi più di tanto.-

-E a lui non interessi tu, dato che ti ha ceduta così facilmente.-

-Sei un idiota.-

-Grazie.-

-Eclissati, Detweiler, prima che ti pesti un piede.-

-Che premurosa.-

Nello stesso istante, William vociferava a bassa voce con Ashley A:-Credo che quello lì stia troppo in mezzo, Ash.-

-Hai ragione, devo controllarlo meglio e impedirgli di frequentare Spinelli...tu tienila alle strette, però!-

-Sì, ma non posso essere troppo eccessivo, o capirà che sto recitando...quando finirà questo sipario, Ashley? Ho bisogno dei miei soldi...-

-Ancora qualche settimana, Will...deve perdere la testa per te...o niente verdoni.-

Lentamente, la canzone sfumò e la sessione di cabaret dei ragazzi di terza, William compreso, ebbe inizio.





_Kira_Perly_ : salve amica mia! (ormai siamo amiche, no?) Visto? Ti ho scritto un intero capitolo come risposta alla domanda se c'è stato o no quel bacio...hi hi, come sono crudele!
Sì, il prof Coso dev'essersi fatto perché diventa sempre più maniaco! XD Gli ci vorrebbe una bella mogliettina, ecco cosa...
Per quanto riguarda Mik e Ash B...beh, forse non era proprio destinata a continuare, in fondo sono davvero due cose diverse...:(
Ho capito la storia dell'andare insieme eccetera di Spin e Tiggi...e sì, non avrei saputo spiegarlo meglio. Ma adesso i due piccioncini sono terribili!
Non vedo l'ora della tua prossima rec! Grazie mille e un bacione :*

@
 Nightblumonkey : eh sì, socia, Ashley B è un po' troppo confusa...forse davvero lei e Mik non dovrebbero stare insieme.
Guarda, ti do un consiglio: se stai qui ad aspettare la scintilla tra quei due zuccono credo che morirai di freddo! :P
Will è davvero invadente, ma T.J. sta cercando di farlo capire a Spin...mi sa che il piano di Ashley A stia funzionando ;)
Recensisci presto, eh! :) Bacioni :*
P.S. aggiorna la tua fic, mi raccomando!

@
Piccola Letty :  ciao, che sorpresa!:) Mi fa piacere che tu abbia letto la storia tutta d'un fiato, ma poi sei andata da un medico a farti vedere? ;P Guarda che causa danni mentali! XD
Parlando seriamente, ti ringrazio dei complimenti e concordo con te nell'affermare che quei due pazzi stanno bene insieme ;)
Soap opera, dici? Non mi permetterei mai di cercare di concorrere a Beautiful! ;)
Comunque, "No air" piace davvero tanto anche a me e trovo che calzi bene in questa storia!
Be', io ti ho dato il seguito...sta a te il commento!
Spero di sentirti presto, grazie di tutto :*

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Capitolo 15
*** Secrets ***


Recess 15 Rieccomi! :) Questa volta vi porto buone nuove: Vince aprirà gli occhi, siiiiì! Incredibile, ma vero. Forse si accorgerà di qualcosa che Gretchen gli tiene nascosto da un po'...be', avete capito, no? E poi assisterete a un altro magnifico...litigio!!! Avrete già indovinato tra chi, ma il perché stavolta è un po' diverso. Parte di questo capitolo è il frutto delle pubblicità dei Cesaroni di ieri sera, perché tra una pausa e l'altra correvo a finire ;) Ah, già, finalmente assisteremo alla prima partita: Thunders vs non-so-come-chiamarli-quelli-di-terza. Chi vincerà? Spero che vi piaccia!
Buona lettura, baci baci :*



SECRETS


Natalie aveva il viso immerso nel suo armadio, alla ricerca di un foulard scomparso. Erano quasi le sei di sera e quindi T.J. era in ritardo, dato che avrebbero dovuto incontrarsi circa un quarto d'ora fa proprio nella sua camera.
Finalmente qualcuno bussò e lei si affrettò ad aprire.
Senza nemmeno salutare, lasciò entrare T.J. e non appena si sedette lo aggredì:-Sei in ritardo.-

-Amen. Dov'è Gretchen?-

-Saranno affari suoi!- rispose Nat, acida.

-Bene. Cominciamo?-

-Come no! Con quale base, scusa?-

T.J. rifletté un secondo:-Credevo che Fendergh ti avesse lasciato un CD, qualcosa...-

-Fendergh? Quello non sa neanche su che pianeta vive.-

-Ok, ok...dobbiamo trovare una soluzione.- T.J. sembrava agitato.

-Ok, mentre pensi, io cerco il mio foulard.-

-Oh no, tu pensi insieme a me, perché non me ne voglio stare qui con le mani in mano mentre potrei fare qualcosa di più interessante.-

-Se quel giorno non avessi...-

-Zitta!- il ragazzo le lanciò un'occhiata infuriata e lei decise che era meglio non andare oltre...ci sarebbe stato tempo in seguito per litigare.

-Cantiamo e basta. Senza base.- propose.

-Sì, così il giorno della prova col prof non sapremo quando attaccare, le pause da rispettare, il ritmo,...-

-Ah, ho capito!!! Allora cosa vorresti fare?-

T.J. ci pensò un attimo, guardandola a tratti come indeciso se risponderle o no, poi sospirò sonoramente:-Facciamo un giro nell'aula di musica.-

I ragazzi uscirono, raggiunsero l'aula e, una volta accertati che fosse vuota, si chiusero la porta alle spalle.

-Nel biglietto di Fendergh c'era scritto di provare nelle nostre stanze, T.J.- fece Nat con aria di superiorità.

Lui si voltò:-L'aula di musica è una stanza e, tecnicamente, è anche nostra, dato che ci passiamo i pomeriggi di metà settimana.-

-Per colpa tua!- aggiunse Nat
-Cosa cavolo vuoi fare?- gli chiese mentre lui frugava nel cassetto della scrivania parallela al muro:-Se combini qualche altro disastro, Detweiler, giuro che ti butto giù da un palazzo così alto che mentre cadi muori di fame!-

-Frena la cattiveria, ti sto facendo un favore.-

-Sarebbe?-

Lui le passò un foglio:-Ora possiamo cantare.-
Si sedette al pianoforte, alzò lo sportello e sistemò il suo spartito sul leggio:-Sei pronta?-

-Stai dicendo che sai suonare???-

-Sei pronta?- ripeté lui con più insistenza.

-Ma, T.J...-

Lui ignorò le sue proteste e cominciò a premere i tasti bianchi, come se non sapesse fare altro da una vita. A tratti sbirciava lo spartito davanti a se e poi ritornava a proseguire la melodia.
Natalie seguiva i suoi movimenti a bocca spalancata. Perché ignorava quel piccolo grande particolare...e da quanto?
Dal cenno che fece il ragazzo, capì che era ora di attaccare:-
          " If i should die before I wake, it's cause you took my breath away...losing you is like living in a world with no air...Oh…"-
T.J. sorrise per la soddisfazione della strofa ben riuscita ed entrò con la sua parte, sempre accompagnando con il piano:-"Im here, alone, didn't want to leave...my heart won’t move, it's incomplete...wish there was a way that i can get you to understand..."-
Appena terminò, commentò:-Ecco cosa dovremo ripetere fino a renderlo perfetto.-


-Be'...tu suoni.-

-Davvero?- ironizzò lui.

-Non me l'hai mai detto.-

-Ero tenuto a farlo?-

-No...- rispose lei:-Però avresti potuto.-

-Non lo sa nessuno e non era mia intenzione farlo sapere proprio a te, ma a mali estremi...-

-Oh, in questo caso mi spiace di averti costretto!- Natalie era parecchio irritata...forse perché era sempre stata abituata a condividere praticamente tutto con i suoi amici...anche con T.J....e le dava fastidio che lui le nascondesse un...una...qualcosa!

-Ringraziami e basta.- lui sembrava divertirsi nel vederla offesa.

-Ringraziami? Ringraziami?? Certo, ti ringrazio!!!- ora stava leggermente sclerando:-Posso...posso solo sapere da quanto lo sai fare...se non ti dispiace?- enfatizzò particolarmente l'ultima parte.

-Secoli. Da secoli.- rispose lui:-Praticamente te lo nascondo da quando eravamo ancora amici...alle elementari. Mentre voi giocavate sulla neve in inverno, io seguivo lezioni di piano, costretto da mia madre, e vi dicevo che ero ammalato. E non te l'ho mai detto...sorpresa?-

-Be'...no. Anzi, meglio! Significa che già da allora non te ne importava niente dell'amicizia!-

-Non dire cretinate! E' solo della TUA amicizia che non mi importa...più. E poi, non è questione di amicizia, Spinelli, la prendi troppo alla lunga!-

-Non è vero! Perché non ci sono segreti tra amici!-

-Ah, cavolo! L'hai voluta rompere tu quest'amicizia, non io!!! E poi credo che anche tu ne abbia di segreti, o sbaglio?-

-Di sicuro non li verrei a raccontare a te.-

-Allora mi stai dando ragione!-

-Tu non avrai mai ragione!!!-

-Ah, vedi che finiamo sempre a litigare per un nonnulla? Se qualche volta fossi meno polemica...-

-Non venirmi a dire come dovrei comportarmi! Ho i miei motivi per fare così.-

-Già, e sarebbero?-

-Tu! Tu sei il motivo! Non ti sopporto, Detweiler!-

-Be', la cosa è reciproca, Spinelli!-

-Bene.-

-Bene.-

Nella stanza in cui pochi momenti prima riecheggiava un duetto davvero melodioso ora era calata una tensione post-litigio davvero pesante.





Era passato qualche giorno e, mentre la settimana stava per concludersi, il professor Fendergh volle sentire cosa avevano prodotto i suoi fanciulli.

-Fatemi sentire un po'.- si era messo al piano e li aveva accompagnati, restando sorpreso dai loro miglioramenti e, soprattutto, dalla facilità con la quale si erano adattati alla musica:-Devo ammettere che sono un tantino perplesso: dove avete trovato la base?-

-Ignora che abbiamo Beethoven tra noi, professore.- sbottò Nat.

L'uomo assunse uno sguardo corrucciato:-Allora avevo ragione a pensare che lei sapesse suonare, signor Detweiler.-

-Lei lo sapeva?-

-Diciamo che l'ho sospettato quando ha saputo riconoscere uno spartito, durante una delle prime lezioni.- sorrise lui.

"Bene, ora è anche veggente!" pensò T.J.

-Comunque avete fatto un buon lavoro.- continuò l'uomo:-Sinceramente, non l'avrei mai creduto possibile, dato come erano solite svolgersi le vostre prove. Speravo che per la base vi rivolgeste a me, io ve l'avrei data. Sapete, mi ero scordato di allegare il CD al biglietto, ma poco male: dalla prossima volta potrete accedere all'aula e usare gli strumenti a vostro piacimento, sempre che non sia occupata.-
Sorrise ai due ragazzi:-Be', mi sembrate un po' silenziosi...vi ricordate che siete fidanzati, vero?-

La risposta fu un altro silenzio, per cui il professore si affrettò a colmarlo:-Se dovessi dare un giudizio sul vostro lavoro, comunque, sarebbe...sì, direi un 5/6.-

-Come???- sbottò Nat.

-Be', ho visto l'impegno...con il tempo migliorerà, vedrete!-

-Incoraggiante...- disse T.J.

-Adesso, ragazzi, se permettete, io vado a godermi la partita...fortunatamente non piove, stasera. Vi aggregate?-




L'arbitro fischiò l'inizio dell'incontro: la squadra di seconda contro quella di quarta, una prima partita un po' squilibrata, ma entrambe le squadre potevano vantare dotatissimi giocatori.

-Dimmi, Gus, per quale ragione sei vestito di verde?- chiese Patatina, sugli spalti.

-Perché mi vesto abitualmente di verde. Il verde è un colore che mi dona, tesoro.-

-Sì, ma sei l'unico qui. Tutti indossano viola e bianco, vedi?-

-Lucy, sembrerei gay se mi mettessi in viola e bianco.-

-Anche Mikey e T.J. sono in viola e bianco...-

-D'accordo, ma io non ho niente di viola e bianco...-

-Hai me.- i due piccioncini si diedero un luuuuungo bacio.

Mikey sorrise pensando che l'unica cosa che facesse realmente andare Gus fuori controllo (il che era davvero difficile) era quella ragazzetta tutta riccioli e occhioni. Erano perfetti, insieme.
T.J. ridacchiò guardando l'amico, mentre Natalie scattava una foto con il cellulare.

Sotto di loro, intanto, due loro amici si stavano dando da fare in campo: uno seguiva a perdifiato una palla ovale, zigzagando tra i giocatori avversari, veloce come un proiettile, l'altra si muoveva come mai aveva fatto nella sua vita, facendo roteare il bacino e agitando i due pon pon bicolore.

-"Forza Thunders, forza Thunders! Quella palla non è lenta, ma non siete di polenta...ritmo, spinta e...e..."-

-Ah, Gretchen! Ti sei persa di nuovo???- ringhiò Ashley.

-Mi...dispiace...- ansimò lei tenendosi un fianco.

Fortunatamente, la fine del primo tempo arrivò presto. I Thunders erano in vantaggio di qualche punto e la scuola sembrava gioirne. Gretchen scorse alcune ragazze avvicinarsi a Vince, cinguettanti, mentre Lawson cercava lei.

-Grundler...sei oscena come cheerleader!- fu il suo saluto.

-Ringrazia che questi pon pon non siano oggetti contundenti, Lawson.-

-Senti,- disse lui:-Non sei credibile, Grundler, devi sforzarti di più. Non sai che ho fatto per convincere Ashley...-

-E tu non sai che ho fatto per convincere Vince! Non ho mai aspirato a diventare un'ochetta starnazzante e pomposa, ma per colpa tua ora lo sono, contento? Ci sto mettendo tutte le mie energie per te, Lawson! Perché sei un sudicio verme, un vigliacco e un ipocrita e sai che ti dico? Che dovresti stare alla larga da me finché continuerò a odiarti così tanto!-

Con gli occhi sgranati a fissarla, il ragazzo rimase per qualche secondo interdetto, ma poi si scrollò:-Sai che puoi sempre cambiare idea, Grundler...Vince sta andando alla grande e devo riconoscere che se stiamo vincendo è in gran parte merito tuo, ma...come ti ho detto, puoi anche dare forfait...certo, cìè uno scotto da pagare e io sono sicuro che tu non vuoi spendere così tanto...credo di essermi spiegato.- come aveva già fatto in passato, le diede un buffetto sulla guancia e si allontanò verso lo spogliatoio.

Fu allora che Vince sembrò accorgersi di lei:-Gretch!- la salutò con la mano.
-Wow...sei magnifica in veste di cheerleader!- sorrise.

-Dai, Vince, se ci mettessero tua nonna qui sarebbe più sexy di sicuro...-

-Mmm...ne dubito. Non male come prima partita, eh?-

-Vai...alla grande!- alzò i pollici:-Magari...dato che sei così...ehm...forte...potresti...potresti...restare. Voglio dire, fino alla fine, no?-

La risposta del ragazzo venne coperta dal fischio dell'arbitro:-Si ricomincia, Gretch! A dopo...augurami buona fortuna!!!- urlò prima di scendere di nuovo in campo.

-Sì...buona fortuna.-





-Vincent LaSalle, signori! Il re del football!- lo accolse T.J., non appena furono tutti in mensa per la cena. Naturalmente, aveva vinto.

-Grazie, re dei nani.- lo canzonò lui. Natalie rise.

-Be', Vince, Gretchen...- disse Mikey:-Vi siete persi il bacio più lungo della storia!-

-Sì. Gus, il re dei baci.- completò T.J.

Il ragazzo arrossì fino alla punta delle orecchie, mentre Patatina si porto nervosamente i ricciolini dietro alle orecchie.

-Non siate così modesti...- rise Mikey:-Voi sì che state bene insieme!- lo disse con un po' di rammarico nella voce.

Gretchen si riempì il piatto di spaghetti alla carbonara e cominciò a mangiare come se fosse l'ultimo pasto che potesse fare.

-Calma Gretch, non perdi mica il treno...- commentò T.J.

-T.J., vorrei vedere te a sgobbare con adosso una minigonna viola!- ribatté lei, in tono scherzoso.

Natalie quasi non si strozzò con l'acqua che stava sorseggiando all'immagine del ragazzo in tenuta da cheerleader e con due sbrilluccicosi pon pon in mano, che agitava il diedietro e cantava.

-Non succederà mai.- asserì lui.

-Oh-oh...- sussurò Mikey, guardando oltre la spalla della rossa:-Principe azzurro in arrivo...-

Come un canguro particolarmente allegro, William irruppe tra i ragazzi:-Buonasera!- salutò con un largo sorriso.

-Oh no, il bipede più idiota della Terra...- bisbigliò T.J. in modo che solo Vince, seduto accanto a lui, lo sentisse.

Il biondo si chinò su di Natalie e le sussurrò qualcosa all'orecchio che la fece arrossire leggermente, poi si allontanò.

-Ehm...io...dovrei andare...- disse lei, imbarazzata.

-Sì, anche noi!- si unì Patatina:-Gus, vieni?- lo tirò per una manica, mentre anche Spinelli usciva.

Mikey trattenne una risata.

-Chissà cosa andranno a fare Spinelli e il bipede...che orrore, non oso nemmeno immaginare...ma l'avete visto? E' tirato come un attore di soap opera, è indecente!- T.J. prese a torturare i piselli sul piatto, che ormai erano una pappina verde e molle.

-Perché non vieni a fare qualche tiro a basket?- propose, stranamente, Mikey. Gli dispiaceva vedere l'amico così arrabbiato e sapeva cosa voleva dire non poter stare con chi si voleva sul serio, anche se T.J. non l'avrebbe mai ammesso.

-Sarà meglio.- spostò il piatto con disgusto e si alzò.
-Venite anche voi due?- chiese a Vince e Gretchen.

-Sì, aspetto che Gretch finisca e arrivo!- rispose il ragazzo.

Appena furono rimasti soli, Gretchen lasciò il piatto quasi vuoto di sapaghetti, momentaneamente in pace:-Vince, devo chiederti un favore.-

-Mhm?-

-Vedi, ehm...vorrei che restassi con Lawson, nella sua squadra, anche per le prossime partite.-

Lui fece una faccia così confusa che non servì fare domande.

-Io, ehm...- la rossa era davvero a corto di scuse, le aveva sprecate tutte:-Non pensare che non voglia che tu giochi insieme alla squadra di terza, non è questo.-

-E allora cosa?- si fece serio:-Ultimamente sei un po' strana, Gretch, l'abbiamo notato tutti. Non leggi più le favole, per quanto strano possa sembrare quello che sto dicendo, ma ti piaceva, giusto? Poi ti sei messa  a sculettare, cosa che disapprovi da quando hai scoperto che il corpo umano è in grado di farlo, e, cosa peggiore, ti trovi spesso a contraddirti da sola. Tu non sei una che si contraddice, non l'hai mai fatto, eppure con Lawson ti capita di frequente.-
Vince aveva letteralmente colpito nel segno, ma non si fermò:-Che cosa sta succedendo, eh? Io non ho la minima intenzione si giocare ancora per lui...scommetto che c'entra in questa faccenda, di sicuro. Ho visto oggi alla partita, quando ti si è avvicinato...-

-Vince, stai sbagliando, non è così...- tentò di mentire, ma il suo amico non ci cascava...non più.

-Ho capito, Gretch. Andrò a parlarci io, personalmente.-

-No!- esclamò lei:-No, no, no, prenderesti un granchio, davvero, Vince!-

-Perché sono convinto del contrario?- si fermò a fissarla:-Senti, siamo amici da anni e conosco Lawson da anni. So quando dici una bugia e so anche quando lui trama qualcosa, perciò in qualità di tuo amico è mio dovere prendere le tue difese...e non provare a fermarmi, Gretch, perché non ci riuscirai.- e quando Vince si metteva in testa qualcosa nessuno poteva toglierla.

Gretchen fu prima colta da un moto di gratitudine infinita, ma poi il lume della ragione si rifece vivo in lei e realizzò che sarebbe servito solo a peggiorare le cose:"Lui andrà lì a urlare in faccia a Lawson quanto è stato squallido (cosa che avrei voluto fare io da tempo infinito), farà il mio nome, lui capirà che sono andata a spiattellargli tutto e, gran finale, Vince darà le dimissioni dall'ambito ruolo di quarterback, così Lawson si imbestialirà e, dopo avergli risposto per le rime, andrà a dire a tutta la scuola il mio segreto. Vince allora si arrabbierà con me per non averglielo mai detto e non avergli rivelato la vera causa per cui lo spronavo a restare con Lawson. Gli altri ragazzi mi odieranno per il mio sconfinato egoismo e per ciò che ho sempre tenuto loro nascosto, io verrò isolata e presa continuamente in giro da Lawson e il resto della scuola. Che bello!"

-D'accordo Vince, hai ragione.- sospirò lei:-Ma lascia che sia io ad andare a parlare con Lawson...sistemerò tutto e gli dirò che non giocherai più per lui.-

-Promesso?-

-Sì, promesso.-

-Bene.- sorrise:-Andiamo, allora.-

Mentre si alzavano per raggiungere i loro amici, Gretchen pensava a come Lawson si sarebbe arrabbiato e in che modo avesse fatto sapere a tutti del suo segreto. La sua fine era vicina e i suoi momenti felici con Mikey, Vince, Gus, Nat, T.J. e Patatina stavano per essere solo il ricordo di una lunga amicizia.
Ok, forse la faceva un po' tragica, ma chi avrebbe potuto non arrabbiarsi per come si era comporatata? Aveva costretto Vince per salvarsi la pelle...per una paura che i suoi amici avrebbero giudicato futile...un perfetto esempio di egoismo.
Passò la serata a rigirarsi tra questi pensieri e non dormì molto. L'indomani aveva una festa a cui avrebbe partecipato solo per intercettare Lawson e...beh, lo sapete.


@ _Kira_Perly_ : Ciao amica...visto Tiggi? Ma sì, si è solo divertito un po' e poi, ormai una ragazza l'ha baciata, no? ;)
Certo che Sbarbi è proprio azzeccato come soprannome! :)
Anche a me Gretch fa un po' pena...per fortuna/sfortuna che adesso ci si è messo Lasagna!
Mi spiace dirti che TCA sarà duro da mandare tu-sai-dove, perché è un tipo molto determinato. Mentre Teej e Nat ho come l'impressione che non la smetteranno mai di litigare, a meno che uno dei due non decida di mollarci un punto, ma al momento non sembrano così propensi a sotterrare l'ascia di guerra XD
A presto, non vedo l'ora! Baci baci :*

@
 Nightblumonkey : Socia!!! :) Lo so, mi riesce bene deludere le lettrici...infatti, se hai ancora dei dubbi tra Gretch & Co., ti assicuro che tra questo e i prossimi due capitoli ne avrai ancora di più.
Caspita, non credevo che Will risultasse così antipatico:) In molte mi hanno suggerito di farlo fuori! ;) Ma ti capisco, solo che si dice, tra i due litiganti il terzo gode e infatti lui se la sta godendo da matti.
E ti sei pure avvicinata alla fine con le tue predizioni!
Bene, allora alla prossima! Un bacione :*
P.S. No problem, aspetto :)

@
Piccola Letty : 'giorno! :) Per la cronaca, io risponderò sempre a ogni commento ;)
Grazie per il supporto, Beautiful è sempre Beautiful. ;) Sono contenta che ti piacciano le coppie...insomma, quelle già consolidate e anche quelle tra virgolette.
Sì Gus e Patatina sono dolcissimi, peccato che verso la fine...ooops, meglio non anticipare troppo! ;)
T.J. e Spinelli si becchettano? Direi che si picchiano con le parole, più che altro. A volte mi viene mal di gola solo a scriverli, i litigi. ;)
E, sì, hai la licenza di uccidere Will, virtualmente, però ti avverto: non sei l'unica ad avermelo chiesto, perciò fai in fretta, sennò arriveranno prima di te! ;) Dai, non darmi della maga! XD Sono davvero lusingata dai tuoi complimenti...forse descrivo bene il carattere dei personaggi perché conosco i miei polli, come si suol dire.
Alla prossima, grazie infinite! Un bacione :*

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Capitolo 16
*** You're a fool ***


Recess 16 Saaaaalve amiche e amici! Sono di nuovo qui, stavolta con un capitolo molto importante e anche un pò duro...spero vi piaccia lo stesso. Vi do un'indicazione: credo abbiate notato che nella fic sono presenti molte canzoni, di cui riporto sempre titolo correto e cantante, e vi consiglio vivamente di cercare i testi o la canzone in se, se non l'avete mai sentita, perché spesso e volentieri scelgo appositamente le più adatte. Sapete com'è, la musica è una cosa meravigliosa (siete d'accordo?) e accompagnarla a qualche scena mi sembra utile per descriverla ancora meglio.
Spero mi perdonerete per aver lasciato un po' in disparte Gus e Mikey, ultimamente, ma necessito di più spazio per gli altri. Loro due, comunque, non avranno ancora del tutto tregua.
Nell'augurarvi buona lettura, vi ringrazio perché continuate a seguirmi e recensire.
Besitos :*

YOU'RE A FOOL



-Tiggi, tesoro, sei un po' depresso, vero?- chiese Ashley Armbuster sedendosi accanto al suo ragazzo.

-Depresso? Ma cosa dici? Potrei vivere solo della mia allegria...- rispose lui, sarcastico.

-Mmm...secondo me hai bisogno di un po' di relax...- gli sfilò da sotto il naso il libro di storia e prese a massaggiargli molto lentamente le spalle.

Erano nella camera della ragazza, inizialmente per studiare assieme, ma nessuno dei due si era ancora veramente concentrato sui libri.
Anche se non l'avrebbe mai ammesso pubblicamente, Ashley non trovava T.J. poi così male. Sia chiaro, non le piaceva come fidanzato, né era abbastanza popolare da soddisfare i suoi canoni, ma era convinta che fosse un ottimo amico e anche carino, se doveva dirla tutta. Natalie era così stupida a non volerlo per sé, ma era meglio così, in questo modo i suoi piani sarebbero stati più facili da realizzare.
Afferrò il ragazzo per le spalle e lo fece standere sul morbido letto, la testa poggiata sulle sue gambe, sempre continuando a massaggiare.

-Sai, Tiggi, dovresti pensare di meno a Spinelli...vedo come litigate furiosamente in mensa, per i corridoi...in aula di musica...litigate dovunque e questo non vi fa bene.-

-No...non bene...-
"Però...è brava a far rilassare la gente..." T.J. si lasciava cullare dai suoi movimenti.

Lei abbassò la voce, che diventò un soffio languido:-Perché tu ami me, Tiggi, non è vero?-

-Sì...vero...-

-E odi Spinelli...lei è così rozza, così poco femminile...-

-Femminile...-

"Quanto sono allocchi gli uomini! Si fanno abbindolare da qualche massaggio!" pensò Ashley, sorridendo malignamente.

-Tiggi, tesoro, tu ti preoccupi solo di me e non ti importa se lei si vede con quel William, giusto?-
Lui non rispose:-Giusto?- ripeté di nuovo, alzando la voce.
-T.J.!-

Il bel moro si era appisolato con la faccia da pesce lesso, ma in quel momento qualcuno bussò.
Lei andò alla porta, senza prendersi il disturbo di mettergli almeno un cuscino sotto la testa.
-Chi è?-

-Will.-

-Che vuoi?- parlò attraverso una fessura della porta.

-Sono venuto a parlarti di Spin...-

-SHHH!!!- gli intimò lei:-C'è T.J. qui dentro e sta dormendo!-

-Scusa.- sussurrò lui:-Volevo riferirti che ieri sera siamo andati alla caffetteria della piazza e, dopo averla fatta ubriacare, era come avere la creta sotto le mie mani. Potevo farle fare quello che volevo...-

-Come questo qui.- Ash indicò alle sue spalle:-Be' e allora? Che avete fatto?-

-Ballato e poi...siamo saliti in camera mia.-

Ashley sembrava un tantino allarmata:-Era cosciente di quello che stavate facendo???-

Lui scosse la testa:-Non preoccuparti, non è successo niente. E' crollata e ha vomitato tutta la cena sul mio letto. Poi è tornata dalla sua amica secchiona.- 

-Will...- Ashley ora era davvero preoccupata:-Will, ci sei andato pesante. Ho capito dove volevi arrivare, ma ti ho detto di limitarti a uscire con lei e far sì che si innamori, Will!-

-Che ti prende? Come se tu non l'avessi fatto con T.J.!-

-Sì, ma tu sei un ragazzo e per di più più grande di Spinelli...non voglio correre rischi. Non devi usarla per divertirti o sembrerai un pervertito, Will, e lei ti mollerà di sicuro. Non siamo oggetti, Will, tutto sommato.- sembrava quasi offesa dal comportamento del ragazzo.

-D'accordo Ash, però non rompere troppo anche tu, eh! Lasciami fare il mio lavoro...-

-Prova a fare ancora una cosa del genere e giuro che...-

-Ashley?- dall'interno della camera provenne una voce assonnata, quella di T.J.

-Tiggi, tesoro!- si voltò lei di scatto assumendo un tono che rasentava il sol diesis (una delle note più alte raggiungibili a piena voce da un soprano, NdA).

-Con chi stai parlando???- si sporse per vedere dalla fessura della porta, ma non c'era nessuno.
-Era William? Io...ho sentito la sua voce.-

Lo sguardo di terrore della biondina si trasformò in un altro più dolce:-Ah, forse l'hai solo sognato! Sei ossessionato, Tiggi, tutto qua...-

-No, non sono scemo Ashley! Quello era William e tu e lui stavate parlando di Natalie!- si infuriò lui.

-Ma che dici, Tiggino...siediti, hai bisogno di un altro massaggio...- gli si avvicinò, ma lui si alzò di scatto.

-Cosa mi nascondi, Ashley???-

-Niente, Det...ehm, Tiggi, te l'ho detto, ti stavi sognando completamente tutto.- anche se era bravissima a mentire, lui non le credeva.

-Be', allora sarà il caso che mi vada a fare una passeggiata.-

-Ma fuori piove!-

-Mi bagnerò.-

Uscì sbattendo la porta e corse verso la camera di Natalie.
Ad aprire fu Gretchen, con due profonde borse sotto gli occhi.
-Ciao, T.J....tutto bene?-

-No, dov'è Spinelli?-

Gretch si chiese se avessero litigato di nuovo:-Credo sia in sala comune...quella del dormitorio, non si seniva molto bene e non ha voluto pranzare con me e Patatina.- lo disse come se fosse un peccato mortale.

-Ok.- lui fece per andarsene, ma poi si ricordò che Gretchen era ancora sua amica e lui non era cresciuto tra le scimmie:-Grazie.-

-Prego!- gli urlò dietro lei, dato che era già sparito.

La trovò proprio dove aveva detto Gretchen, seduta su una poltrona con in mano una tazza di tè fumante. Stava leggendo.

-Dove sei stata ieri sera?- la fece sobbalzare.

-Che ti importa?- ribatté lei.

-E' un impostore, Nat.-

-Di chi stai parlando?-

-Di William.-

-Allora ti sbagli di grosso.-

-No, io l'ho sentito!- le sfilò il libro dalle mani.

-Ehi, ridammelo! Che diritto hai di venirmi a disturbare, eh?-

-Ti sto mettendo in guardia, Natalie!-

-Dai, vattene, per favore. Non mi va di litigare.- fece lei massaggiandosi lo stomaco con una mano.

Evidentemente, lui se ne accorse:-Stai male per colpa sua.-

-Basta!- gli gridò lei:-Ti ho detto che voglio restare in pace.-

-Non finché non mi avrai ascoltato.-

-Sentiamo, sei venuto a sparare altro veleno su Will, adesso? Cosa vuoi da lui? E da me? Va' dalla tua Ashley, non ho bisogno di sentire l'ennesima cazzata.-

Lui la guardò con tanta rabbia che per poco non partirono lingue di fuoco dai suoi occhi:-Non è una cazzata, Nat, lui ti sta prendendo in giro!-

-No, tu lo stai facendo! Continui a farlo da mesi e non ti sopporto più, perciò finiscila all'istante e sparisci!-

-Ieri sera lui ha cercato di portarti a letto, dannazione!!!- parecchie ragazze si voltarono a fissarli.

-Come fai saperlo?- sibilò lei.

-L'ho sentito dire da lui...ti ha fatto bere apposta e ringrazia Dio che tu sia astemia, sennò se ne sarebbe già approfittato!-

-Non parlare così!!! Non l'avrebbe mai fatto!-

-Quanto vuoi scommettere?-

-Ah, smettila!- ormai era arrivata a gridare:-Sono stufa di te che continui a intrufolarti nella mia vita, stufa delle tue assurdità su William e dei tuoi finti interessamenti al mio stato di salute!! Voglio che tu sparisca. Adesso!-

-Va bene- fece lui indignato:-Non ti vuoi fidare di me. Allora fai quello che vuoi, Natalie...divertiti, difendilo, ma io ti ho avvertita. Quando avrai capito di che pasta è fatto e ti avrà già presa in giro abbastanza, non venirti a lamentare con me.-

-Sei solo geloso! Vattene!- lo cacciò senza riguardi e, tremante di rabbia, quando i presenti ormai si erano disinteressati, riornò alla lettura del suo libro. La notte scorsa Will si era preso cura di lei, quando era stata male, si era preoccupato di farla stare meglio, aveva chiamato Gretchen e l'aveva aiutata a ritornare nella sua stanza. Non aveva alzato la voce nemmmeno una volta e non era parso seccato. Nessuno avrebbe potuto dire che quello era un poco di buono e Nat lo sapeva, ne era convinta. Peccato che T.J., questa volta, avesse ragione.





Gretchen camminava nervosamente avanti e indietro per la sala d'ingresso del suo dormitorio. Non si era fatta vedere, quel giorno, dai suoi amici . Aveva solo pranzato con Patatina e poi aveva fatto in modo di sparire. Era troppo agitata per quello che avrebbe dovuto fare. O meglio, per le conseguenze di quello che stava per fare.
A vederla, sembrava fosse in ansia per un appuntamento.
Aveva un vestito blu che le donava molto e un coprispalle di lana bianco. Era pure pettinata diversamente dal solito, i capelli rossi raccolti dietro la nuca da un fermaglio a forma di farfalla. Era vestita per una festa a cui non era stata invitata.
Si incamminò verso il luogo in cui si doveva svolgere. Lawson celebrava la vittoria della sua squadra di football in gran stile, ma ovviamente era una festa privata e aveva invitato solo chi riteneva degno. Non c'era nemmeno Vince...e per fortuna, si disse Gretch.

Qualche minuto dopo era immersa tra la folla e la musica a tutto volume del DJ. C'erano studenti e studentesse delle classi più vecchie, tutti noti per qualcosa: chi rappresentante, chi campione di qualche squadra, chi famoso e basta. Lei non era niente di tutto questo, comunque.
Cercò Lawson con lo sguardo dappertutto, ma non lo vide.
Lui invece vide lei. Si stava guardando intorno con aria smarrita, quando la raggiunse.

-Grundler!-

-Oh, eccoti!-

-Perché sei qui?-

-Devo...parlarti.-

Il DJ fece partire "If we ever meet again" di Timbaland e Katy Perry a tutto volume, così lui la trascinò fuori da lì.
Ora la musica si sentiva ovattata e i due ragazzi potevano capirsi a vicenda.

Lui fece un ghigno:-Ti aspettavi che invitassi te e Vince, vero?-

-Vince e te...è corretto.- sospirò:-Comunque no, non ci interessa la tua patetica festa.-

-Allora sei venuta a farti un bagnetto?-

Non l'ho detto? Era una festa in piscina.

-Più o meno.- rispose lei:-Sono venuta a darti il via libera: puoi raccontare a tutti della mia talassofobia, prendermi in giro, dirlo a Vince e gli altri, ora puoi farlo.-

-Cosa?- la faccia del ragazzo era tra l'ebete e l'infinito.

-Hai capito.-

-Aspetta, significa che LaSalle non è più in squadra?-

-Che bravo.- rispose lei, seccata.

Lawson non sapeva più cosa pensare, non poteva dire sul serio. Restò muto.

-Il gatto ti ha mangiato la lingua? Hai sentito che ho detto, no? Va' a festeggiare...-

-Non sei riuscita a tenerlo con noi??? Andiamo, Grundler, era così facile!!!-

-Facile??? Tu non hai la minima idea di quanto male sono stata! Ho costretto il mio migliore amico ad abbassarsi al tuo livello per proteggere me stessa da te! Ho passato pomeriggi a cercare di  imparare un insulso balletto per te! Mi sono vestita come un insulto all'intelligenza per te! Ho mentito a tutti per te! Ho passato notti in bianco a rimuginare sul mio egoismo, sulla mia mancanza di coraggio, sul fatto che adesso sarò odiata dalle uniche persone che mi volevano bene per colpa tua! Sei orribile, sei cattivo, sei spregevole!!!-

Il ragazzo non riuscì a proferire parola, teneva i pugni serrati e i denti stretti.

Gretchen si asciugò velocemente una lacrima di rabbia:-Non hai neanche un amico, Lawson. E io non voglio finire come te. Non voglio condizionare la vita dei miei amici per assicurarmi la dignità, l'ammirazione e la stima. Non mi importa se da domani non mi rivolgeranno più la parola, ma non voglio più continuare così. Vince non giocherà per te, sarà coi campioni, quelli veri e quando lo vedrò giocare, anche se non saremo più amici, almeno saprò di aver fatto qualcosa di buono per lui.-

Lawson era completamente spiazzato da quelle parole. Nessuno si era mai rivolto a lui così, nessuno aveva mai cercato di andare contro di lui, nessuno. E sentirsi dire quelle cose gli aveva fatto provare un bruciore fortissimo allo stomaco, perché erano verità.
-Grundler,- la voce gli tremava dalla rabbia:-sei una stupida.-

-Può darsi, ma mai quanto te.-

-Va bene, l'hai voluto tu. Io ti avevo avvertita. I furbi vincono, gli onesti perdono. Gioca pure a fare la santa, sii giusta con i tuoi amici, ma il tuo buonismo non ti darà nessuna soddisfazione. Non dovrai più fare tutte quelle cose per me, è vero, ma non avrai più nessuno appena sapranno quello che hai fatto.-

-Non mi interessa!!!-

-Benissimo! Allora esci da qui, perché sei una nullità da adesso fino alla fine dei tuoi giorni!- gridò infuriato.

-Come se prima non lo fossi!!!!-ribatté lei, gli occhi appannati da uno strato di lacrime.

Rientrarono insieme alla festa facendo sbattere la porta. Alcune persone stavano facendo il bagno, altre ballavano ancora.
Gretchen si diresse a passo spedito verso l'uscita, mentre Lawson si avvicinò al DJ.

-Ehi, bella, dove vai?- Gretch urtò un robusto ragazzo dall'aria ubriaca.

-Scusa.-

-Vai di già via?- la tirò per un braccio:-Ma che bel maglioncino...non avrai un po' caldo così?-

-No, lasciami andare!- si irritò lei.

-Dai, tesoruccio, facciamoci un tuffo...- sogghignò lui, strattonandola leggermente.

-Non sono il tuo tesoruccio, lasciami stare!!!- stavolta alzò la voce, ma lui se la caricò in spalla e si diresse verso il bordo della piscina.
Gretchen era terrorizzata:-Mettimi giù, cretino! Lasciami andare!!!- sbraitò, mentre una piccola folla si radunava a ridere lì intorno.
Il ragazzo stava per tuffarsi in acqua.

-Io non lo farei.- esordì una voce che Gretch conosceva fin troppo bene.

Lui si girò:-Sennò?-

"Ecco" pensò Gretchen, "il momento più imbarazzante della mia vita sulle spalle di un ubriacone a una festa con cinquanta invitati."

-Sennò sei fuori dalla squadra, Phil.- rispose Lawson, fissandolo minaccioso.

-Scherzi?- ridacchiò il ragazzone.

-No, mettila giù oppure considerati già fuori dai Thunders fino alla fine della scuola.-

Gretchen era così sorpresa che si dimenticò di essere sospesa su una superficie liquida.

-Ok, capitano...- Phil scosse la testa, anche lui stupito.
Tutti i presenti cominciarono a borbottare e ridacchiare, ma si fermarono di botto quando Phil, nel posare a terra Gretchen, perse l'equilibrio, tanto era sbronzo, e lei cadde in acqua con un urlo di terrore.

Lawson non perse tempo, si fece largo tra la folla e si tuffò, con i vestiti indosso. Lei era immobile dentro l'acqua, non reagiva, forse per la paura, sembrava stesse godendosi il tuffo, ma lui sapeva che era ben altro.
Tanti si chiesero cosa stesse facendo, poi quando riemerse, con la rossa avvinghiata a lui a mo' di koala, pensarono che avesse deciso di fare un bagno con la sua nuova fidanzata.
Non riuscivano a vedere, però, che Gretchen tremava come se fosse immersa in una vasca di giaccio e teneva gli occhi serrati.

-P-portami...via...da qui.- gemette rivolta al ragazzo che la sorreggeva nell'acqua.

Dopo quelle che le parvero ore, si ritrovò seduta sul pavimento umido della piscina, il respiro veloce e irregolare, la vista sfocata perché aveva perso gli occhiali nell'acqua. Non poteva vedersi, ma era pallida come un cencio, sembrava aver visto un fantasma e tremava ancora, nonostante lì fossero tutti in costume, e tra le goccioline che le rigavano il viso e le cadevano dai capelli c'erano anche delle lacrime. Il DJ aveva fatto partire "How to save a life" di The Fray.
Qualcuno le stava parlando e le aveva posato un asciugamano sulle spalle, che lei stringeva forte, impaurita.

-Grundler, stai bene?-

Ma non riusciva a rispondere, non riusciva a realizzare cosa stesse succedendo e questo, per una come lei, era davvero insolito e disarmante.

-Dai, di' qualcosa, per favore.- Lawson parlava a bassa voce per non attirare l'attenzione delle persone intente a seguire il DJ, ma era visibilmente preoccupato.
-Gretchen, mi sto spaventando...per favore.- si sentiva terribilmente in colpa.

Lei cercò di mettere a fuoco il viso di fronte a lei, riconosceva Lawson, ma non capiva cosa stesse dicendo, era come se fosse chiusa in una bolla.

Lui la scosse lievemente, ma lei emise solo un debole "scusa", prima di perdere i sensi.

-Gretchen!-




@
Piccola Letty : Holaaa! Eccoti un concentrato di litigi (e che litigi!) con tanto di splash finale!
"Non è che gli piace Gretch un po'?" ecco la risposta, cara. Se prima avevi dei dubbi, adesso ne avrai ancora di più. Che farà adesso Lawson? Perché ha voluto salvare Gretch? Perché non ha detto della sua talassofobia? Mah...i misteri della vita! ;)
Oh, già...mi hai chiesto di Gus e Patatina...è vero, sono stata un po' ambigua, ma volevo far intendere che avessero preso la stessa iniziativa di Nat, cioè tagliare la corda. Ovviamente serviva loro un momento di intimità, così si sono aggregati a lei per poi andare ognuno per la sua strada (o camera, che dir si voglia XD).
Come hai potuto vedere, Will non è morto. Che ne è stato del tuo piano per farlo fuori? ;)
Tornando serie, grazie infinite per aver recensito, alla prossima!
P.S. se ti va, prova a cercare la traduzione dei testi delle canzoni proposte :)


@  Nightblumonkey : Ciao ciao ciao, socia!! Mentre tu sei lì che ti rilassi in vacanza, qui a Long Baech ne combinano di tutti i colori!
Dunque dunque dunque...che mi dici della Lawsonata in piscina? Ora sei più indecisa di prima? Lei difende Vince, Lawson difende lei...mah! Forse Vince è davvero SOLO un amico...però Lawson se continua a fare il bello e il cattivo tempo così, mi sa che Gretch non ci capisce niente, no? Poverina ;)
Invece gli altri due sono fin TROPPO espliciti, solo che sono delle teste calde e non poco!
"
spero non abbia fatto proposte indecenti a Nat altrimenti mi sa che TJ lo massacra fino a cancellarl dalla faccia dell'universo!!!!" eccoti servita, ma sei una veggente? ;)
Aspetto impaziente il tuo commento, buone vacanze!
P.S. cerco di passare al più presto a recensire! :)


@  _Kira_Perly_ : Ciao! Mi spice che tu non abbia recensito, va tutto bene? :) Ci sentiamo al prossimo capitolo!

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Capitolo 17
*** Dalle stelle alle stalle ***


Recess 17 HeLlO!!! Come va? Eccovi il numero 17...il tanto atteso seguito ;) Ora saprete cosa faranno Gretch e Lawson...
Vi avverto che è un capitolo un po' statico, ma ci vogliono anche quelli, giusto? Vedrete che tra un paio o forse meno comincerà di nuovo un po' di dinamicità.
Intanto spero di non avervi deluso troppo...ricordatevi solo che non è mai detta l'ultima parola. Basta, non mi dilungo di più, sennò mi maledicete, lo so ;)
Grazie e buona lettura :*



DALLE STELLE ALLE STALLE


-Gretchen? Gretchen?-

La ragazza girò la testa di lato e aprì gli occhi a una fessura mugugnando qualcosa.

-Gretchen!-

Quella voce la riportò alla realtà. Le sembrava di aver dormito profondamente per tante ore e, stranamente, sapeva anche il perché. Tutta la notte precedente le ritornò in mente, quasi stesse guardando la moviola di ciò che era successo. Lei che litigava con Lawson, lei che gli diceva cose che si teneva dentro da troppo tempo per poterne parlare civilmente, lei che se ne andava infuriata, lei che veniva fermata da un cafone, lei che veniva difesa da Lawson e, ciliegina sulla torta, lei che cadeva in acqua.
Il suo incubo peggiore, la sua più grande paura, si era avverata, ma non era annegata. Stava bene, stava lì in un letto, al caldo e all'asciutto. Non era sola.

-Lawson...?- mormorò cercando di aprire gli occhi.

Era difficile mettere a fuoco, un po' perché si sentiva intontita, un po' perché era senza occhiali, ma comunque riuscì a distinguere sei facce ben diverse da quelle del ragazzo che sperava di vedere.

-Ciao ragazzi...-

-Gretchen!!!- Patatina e Natalie le si buttarono al collo. Era nell'infermieria della scuola.

Patatina, come Mikey, sembrava aver pianto, mentre gli altri quattro ragazzi avevano un sorriso un po' preoccupato.

-Come ti senti?- le chiese Natalie, in tono di apprensione.

-Ho avuto tempi migliori...- sorrise la rossa:-Ma di sicuro sto meglio di voi! Dovreste vedere le vostre facce...-

-Lawson ci ha detto tutto, Gretch.-T.J. era serio.

Di colpo lei impallidì:-Vi ha detto...TUTTO?-

-Sì, è stato davvero un colpo basso!- esclamò Mikey, arrabbiato.

-Io...io...- vaneggiò lei, ma fu interrotta da Vince.

-E' stato imperdonabile, Gretch. Venirlo a sapere proprio da lui, poi!-

-Mi dispiace.- fu tutto quello che riuscì a dire.

-Dispiacerti?- domandò Gus:-Non c'è nulla di cui dispiacersi, anzi dovresti essere molto più arrabbiata di noi, in questo caso.-

-Davvero?-

-Ma certo!- asserì Nat:-Ci ha raccontato com'è andata.-

Gretchen cominciava a pensare che qualcosa non quadrasse come avrebbe dovuto:-Cosa vi ha detto?-

T.J. prese la parola:-Ci ha detto che ti aveva invitata alla festa e tu eri andata, anche se non ti andava. Poi, a un certo punto, volevi andartene perché eri stanca, ma lui per farti uno scherzo, ti ha presa e buttata in piscina...-

-Quel deficiente...- commentò Nat.

-...tu hai sbattuto la testa sul bordo e sei svenuta...-

-Avresti potuto morire annegata!!- s'infervorò ancora la sua amica.

-...e poi, fortunatamente, si è accorto che aveva fatto una stupidaggine...-

-Una delle tante...-

-...così ti ha tirata fuori dall'acqua e ti ha portata qui...-

-Dio sia lodato, il suo neurone solitario si è risvegliato!-

-...Vince gliene ha dette quattro, dopo avergli quasi spaccato un labbro, e l'ha costretto a raccontare tutto al preside.-

Gretchen era sbalordita:-E l'ha fatto?-

-Certo che sì!- le assicurò Mikey:-Ora non può più giocare nei Thunders durante le partite, è diventato riserva, per quello che ti ha fatto.-

-Dalle stelle alle stalle!- ridacchiò Nat.

Ma Gretch non si unì alle loro battute. Si sentiva maledettamente colpevole, anche se sapeva che non era affatto colpa sua.

-Che c'è, Gretch?- fece Gus:-Non sei contenta che abbia ricevuto quello che si meritava?-

-No, sto solo...sono solo un po' stordita, ecco.- lo rassicurò lei.

-Be', ti abbiamo portato qualcosa!- sorrisero Nat e Patatina. Le porsero una tavoletta di cioccolato e un libro di Esopo.

-Grazie, ragazzi.- sorrise lei:-Siete fantastici.-

Non fecero in tempo a replicare che l'infermiermiera si avvicinò al gruppetto, severa.
-Per favore, la ragazza si è appena svegliata, lasciatela riprendere!-

-Sto bene, signora.- disse Gretch, ma lei non volle sentire scuse e mandò via i suoi amici, raccomandandosi di aspettare almeno un'ora prima di tornare a farle visita.

Mentre la donna si occupava di contare le gocce che avrebbe dovuto prendere per rimettersi in forze, Gretchen si chiese dove fosse ora Lawson.
-Signora, che ore sono?-

-Sono le una di pomeriggio, cara.-

-E...quando potrò uscire?-

La donna le rivolse un sorriso dolce:-Dovrebbe aspettare fino a domani, ha subito uno shock, sa? Il suo amico non me l'ha raccontata giusta...credo che lei sia talassofobica, non è così?-

Gretchen arrossì:-Lo sa solo lui.-

-E' stato molto gentile, da parte sua, proteggerla così.-

-Lo so...-

L'infermiera sorrise ancora:-Il preside ha già informato i suoi genitori...fra poco potrà chiamarli, ma prima prenda queste.-
Le porse il bicchiere con le gocce e lei lo buttò giù con ribrezzo, poi glielo restituì.

-E' stato lui a portarmi qui?- chiese.

-Sì, eravate entrambi fradici, ma ha rifiutato di fermarsi qui...è andato subito a cercare i suoi amici.-

Gretchen non ribatté, perciò la donna evitò di insistere e la lasciò sola con i suoi pensieri.




Erano passate ormai due ore buone, lei aveva chiamato i suoi per rassicurarli e ora si era dedicata alla lettura del libro che le era stato regalato.
Certo, avrebbe preferito assistere alle regolari lezioni, ma tanto pensò che serviva a poco, dato che conosceva gran parte del programma dall'inizio dell'anno.
Cercò di concentrarsi su "La Cicala e la Formica", ma non riusciva a focalizzare nemmeno una frase, il che era deprimente per lei, ma non poteva proprio fare a meno di pensare a quella situazione così paradossale.
A un tratto sentì la porta aprirsi e sperò con tutta se stessa di vedere Lawson, una volta alzato lo sguardo.

-Ciao Gretch.-

-Ehi, Vince!- finto entusiasmo.

-Come va?-

-Meglio, grazie...bel libro.- alzò Esopo per indicarlo.

-Ah, l'hanno scelto le ragazze!- sorrise lui:-Ti ho portato i compiti.- appoggiò dei fogli sul comodino:-Senti, Gretch...devo parlare assolutamente con te.-

Lei alzò un sopracciglio:-Certo, dimmi.-

Vince si sedette sul letto:-Io mi sento in colpa per quello che ti è successo. So che non saresti mai andata a quella festa, se non te lo avessi chiesto io. Insomma...ti ho costretta ad andare a parlare con Lawson, mentre sarei dovuto andare io e basta...dovevo prevedere che avrebbe fatto il prepotente con te, mi dispiace.-

-Ma che dici, Vince?! Non è colpa tua, anzi...sono stata proprio io a voler andare per sistemare a dovere la faccenda...e poi, a essere sinceri Lawson...-

-Allora mi perdoni?- la interruppe lui.

-Perché non dovrei, sei il mio miglior amico!- i due ragazzi si abbracciarono in modo fraterno.

Vince, però, ritornò serio:-Gli ho detto espressamente che non sarò più nella sua squadra e...gli ho dato una lezione, diciamo.-

-Vince, non è stata tutta colpa sua...-

-Come no! Ti sembra che non avesse l'intenzione di farti del male?- rise lui:-Comunque ora non si vanterà più, dato che è stato scartato...inizia il declino del divino Lawson!-

Lei abbassò lo sguardo, consapevole di dovere almeno un grazie al quel ragazzo così tanto apparentemente superficiale che l'aveva salvata per ben tre volte nel giro di una notte.

-Che c'è? Stai male ancora?- le chiese il moro.

-Un po'...ti dispiacerebbe lasciarmi un po' sola? Mi fa piacere stare con te, ma...-

-Non chiederlo nemmeno!- sorrise:-Ogni tuo desiderio è un ordine...lascio la porta aperta?-

-Sì, grazie. Ciao, Vince.-

-Ciao, Gretch.-

Il ragazzo uscì e corse ad allenarsi con la nuova squadra.




Neanche cinque minuti dopo si ritrovava immersa nei suoi pensieri...ancora quei pensieri.
Stava cercando di risolvere un'espressione di algebra, ma non ci riusciva. Gretchen Grundler non riusciva a fare i compiti? Doveva chiedere all'infermiera una medicina anche per questo. Non riusciva a concentrarsi, eppure era ciò che le riusciva meglio...si sentiva nervosa.
Nemmeno il ricordo di quello che le era accaduto la notte scorsa l'aiutava a scacciare quello di Lawson, accovacciato davanti a lei, tutto bagnato che, per la prima volta da anni, sembrava interessarsi dei suoi problemi. Forse era solo spaventato...forse aveva solo avuto paura di fare una figuraccia davanti a tutti.
Eppure avrebbe potuto risolvere raccontando del suo segreto...ma non lo aveva fatto.
Che avesse anche lui un lato umano da qualche parte?

-Ciao.-

Gretchen sobbalzò sentendo la sua voce proprio lì, a due passi da lei.

-Lawson!- realizzò lentamente quello che aveva sperato fino ad allora. Lo scrutò attentamente, era vestito esattamente come la sera prima e aveva un piccolo taglio sopra il labbro. Vince.

-Non sono venuto a farti visita.- disse in tono freddo:-Devo ridarti questi.- le porse gli occhiali:-E questa.-

Gretchen vide la mano del ragazzo infilarsi nella tasca dei jeans ed estrarne qualcosa di piccolo che serrava nel pugno.
Tese la mano e lui fece scivolare sul palmo la medaglietta che le era stata regalata il giorno del suo compleanno.

-Per sbaglio te l'ho strappata, ieri, ed è finita sul fondo. Non vorrei passare per ladro.- fece un cenno con la testa e lei si guardò il collo. C'era un graffio lungo quasi quattro centimetri e nient'altro.

-Cos'hanno detto quelli alla festa?- fu tutto quello che riuscì a dire lei.

-Non hanno fatto caso a quello che è successo. Quei pochi che se ne sono accorti hanno già parlato con me e sono sicuro che si dimenticheranno della faccenda.-

-Lawson, grazie.- disse, guardandolo negli occhi, sincera.

-Ho fatto solo quello che serviva per ripagarti del ricatto.-

-Mi sbagliavo su di te, credevo fossi...-

-Me lo hai già detto, non serve girare il dito nella piaga.-

-No, forse non hai capito, voglio dire che sei stato più che fan...-

-Forse non mi hai capito tu, Grundler.- lei si zittì al tono fermo del ragazzo:-Quello che è successo ieri, quello che ho detto a LaSalle e ai tuoi amici...l'ho fatto solo per pagare il mio debito. Non voglio più avere nulla a che fare con te, né con Vince. Mi avete causato più problemi di quelli che avrei voluto. E' vero, ho sbagliato a ricattarti così, me lo hai fatto capire molto bene ieri, ma è vero anche che ora siamo pari, per cui non abbiamo più nessun motivo per avere a che fare l'uno con l'altra.-

Gretchen si morse il labbro inferiore per contenere un singhiozzo:-Credevo fossi diverso...per un momento, l'ho creduto davvero.-

Lui fece una risata amara:-Che ti aspettavi? Che dopo tutto il discorso che hai fatto sull'opinione che hai di me, io sarei cambiato?-

-...hai ragione, sono una stupida.-

-Non sei stupida. Sei solo ingenua. Uno come me non si cambia, credimi...puoi metterci tutta la tua volontà, ma non serve a niente. Mi hai fatto ragionare, ma non mi hai trasformato in un santo, per quanto brava tu sia stata.-

-Sì, hai ragione di nuovo. In ogni caso, grazie per avermi salvata...non una sola volta.-

Lui si limitò a fissarla negli occhi e annuire impercettibilmente:-Ok, Grundler...addio.-

-Ciao...Eric.-

Il ragazzo esitò un momento. Erano rare le volte che qualcuno lo chiamava per nome.

-Signore, Gretchen deve riposare adesso...- l'infermiera...

-Sì, stavo andando...- il ragazzo si girò e raggiunse la porta, prima di chiuderla, però, si voltò di nuovo:-Ciao, Gretchen.-




-Che giornata!- Nat si gettò sul divano della sala comune.

-Già...- concordò Mikey.

-Alle elementari era tutta un'altra cosa...- vaneggiò Vince giocando con il laccio della sua felpa.

-E' proprio vero!- esclamò TJ con veemenza.

-Però qui ci si diverte, in fondo...- commentò Nat.

-Per chi si diverte in modo giusto...- ribatté lui.

-Nessuno di noi si diverte in modo sbagliato.-

-Io, invece, ne conosco una...-

-Dici di conoscerla, Detweiler.-

-E lei finge che non sia così, ma sa che è vero, Spinelli.-

-Le leggi nel pensiero, Detweiler?-

-Se potessi farlo, saprei cosa le passa di così malsano nella testa.-

-Malsano? Sono sicura che lei crede che l'unica cosa malsana che occupa i suoi pensieri sia tu con le tue stupide allusioni infondate.-

-Allora vuol dire che mi pensa, che sa che in fondo ho ragione, che quello che dico è fondato.-

Lei incrociò le braccia:-Ti pensa solo perché sei insistente anche nei pensieri.-

-Che ragazza incoscente!-

-Che ragazzo imbecille!-

-BASTA!!!- si intromise Gus:-Se dovete litigare, fatelo in privato, per favore.-

Entrambi ammutolirono.
Con quell'atmosfera un po' tesa si lasciarono tutti poco dopo e salirono a dormire nelle loro camere, Natalie con Patatina, dato che era sola.
Era stata davvero una giornata stressante e tutto ciò che restava da fare era una bella dormita.





@ _Kira_Perly_ : Dio ci aiuti!!! Chiara, amica mia, non dovevi! Per carità, mi fa solo che piacere una super recensione, ma ti avevo già perdonata anche senza quel ben di Dio!! ;) Comunque, che dire...sei perdonata. *assolve i tuoi peccati*
No, sul serio, non importa se non recensisci ogni santo capitolo, non è un obbligo, anzi!
In ogni caso, come minimo, ci vuole una risposta: dunque...eddai, povero Tiggi! Lascialo divertire ora che ha una bella bionda tutta per lui ;) Tanto non aveva in programma di studiare comunque. Lo studio è un optional nelle sue condizioni, cerca di capirlo...XD
Poi poi poi...beh, la Sbarbie sarà anche una gran...chiamiamola Facilona, ma quando si tratta di difendere il suo sesso, tira fuori un po' di buon senso, dai! Insomma, è logico che le dia fastidio che quel buzzurro zoticone abbia la delicatezza di un pachiderma, soprattutto se ci va di mezzo qualcosa di serio... gli uomini sono uomini, niente da aggiungere, si commentano da soli. *assume un'aria da filosofo*
E comunque Tiggino non è scemo e infatti è corso dalla sua bella...peccato che sia così ottusa da non dargli retta. Voglio dire, sto TCA è davvero affascinante e poi lei con T.J. è incazz... praticamente dall'inizio della scuola quindi piuttosto che dargli ragione si butterebbe sotto un treno.
Passiamo a Gretch: sì, è vero, in piscina il pericolo incombeva, ma pensava di riuscire a tenersi lontana dal bordo, no? ..........Povera illusa.
E poi Phillino bello era inciuccato (si dice così dalle mie parti=ubriaco) per quello non è riuscito a farla atterrare sul punto x. Ma devi ammettere che il tuo eroe ci sa fare, eh? E' grazie a Phillino bello che lui è riuscito a conquistare il tuo cuore. ;)
Peccato che sia un deficiente, come hai potuto constatare in questo caps, ma CREDIMI, troverà il modo di spiegare il perché della sua stronzaggine in infermieria...prima o poi.
Per tua informazione, la rec andava benissimo (molto benissimo) così lunga, ma non farlo mai più, sennò di te non resteranno che le impronte digitali sulla tastiera, amica mia! Fantastica come il solito comunque...io mi sbellico! :D
Argomento scuse e peccati concluso. Alla prossima carissima :*
P.S. Buona fortuna con il tuo latino...Rosa, rosae, rosa, rosam, rosa, viola, margherita, girasole...


@
Piccola Letty : ehilà! Tutto bene, abbronzatissima? ;P
Grazie per avermi attribuito il record ;) Già, povera Gretch...per fortuna che c'era il tritone lì con lei a tirarla su! E ora ha fatto veramente il servizio completo :) Che ne pensi? Si è comportato male dopo, però...ma ci sarà tempo per le spiegazini, forse...un giorno...
Mi spiace dirti che Will non morirà, comunque...ma qualcosa toccherà anche a lui, eh!
Sono felice che tu abbia riconosciuto le canzoni! ;) a presto!


@
Nightblumonkey : il grande ritorno della mia socia è avvenuto! Com'è andata? (so che il ritorno è sempre un trauma)
Eeeeeeeh...Spinelli e T.J....sono peggio delle rocce! Tutti e due zucconi, ma Spin vince di gran lunga perché, si sa, quando una donna si impunta...
Per quando riguarda Ash...ok, forse parlare di AMICIZIA ora è un po' esagerato, ma forse con il tempo lei si addolcirà un po' *attende il momento, speranzosa*
mmm...perché ridacchi della situazione di Gretch e Lawson? ;) Sì, è vero, a parte gli scherzi, Vince è solo un amico e Lawson...beh, come minimo ha dimostrato di non essere un totale indifferente, no? Poi ha buttato tutto al vento, però un passo avanti l'ha fatto. Sono sicura che ci sarà un chiarimento. ;)
Ci sentiamo presto! (aggiorna, aggiorna, aggiorna!)...ciao ciao :*
Risposta al P.S.: continua a sperare, continua...

@
Whivel : Intanto ciao, poi...riguardo al commento del capitolo 12, Kiss her, ho delle cose da dire a riguardo:
innanzi tutto, grazie per le recensioni, fanno sempre piacere, poi...mi hai fatto capire che non ti è sembrato molto realistico il capitolo e sul bacio tra T.J. e Nat posso anche darti in parte ragione. Forse è sembrato esagerato, è vero, ma d'altro canto era una risposta alla provocazione del professore, niente di più. Avrei potuto risolverla diversamente, ma era una voglia che volevo togliermi, volevo che il primo bacio di T.J. fosse con Spinelli, punto e basta. E' stato solo un episodio un po' calcato, ma niente di così scandaloso. Questo per quanto riguarda il bacio, ma devo dire che su quello che hai detto di Gretchen non sono assolutamente d'accordo, mi dispiace.
"Mi sembra non solo alquanto improbabile che un'attenta calcolatrice come lei diventi una cheerleader, ma anche che non riesca ad ignorare un ricatto così banale, avendo passato una vita subendo prese in giro e simili, per di più andando contro ad un amico di cui (se non ho capito male) è innamorato." questo è ciò che hai scritto.
1) Gretchen non è innamorata di Vince. Vince non è innamorato di Gretchen.
2) proprio per il motivo che lei sia un'attenta calcolatrice ha deciso di far parte della cheerleader, per avere un pretesto valido per coprirsi.
3) ritengo impossibile che un ricatto così si possa ritenere banale. Nei suoi panni, sono sincera, avrei agito alla stessa maniera, considerando che a nessuno fa piacere sentire i propri segreti, le proprie paure, come soggetto dei discorsi di estranei o anche compagni. E nemmeno di amici, perché un segreto è tale solo se chi lo custodisce decide di non rivelarlo e non tutti i segreti vengono rivelati così volentieri.
Con la speranza di ricevere ancora un tuo parere, ti saluto e ti aspetto alla prossima.

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Capitolo 18
*** Dropped by Ashley A ***


Recess 18 Zalve zalve bei fanciulli! Et voilà le numero 18! In questo capitolo la T.J./Ash conoscerà la fine e ciò sta a significare che tra due, massimo tre, capitoli si giungerà a un punto di svolta per una coppia davvero gettonata a sentire i commenti! ;) Bene bene bene,,,dato che tutte amate molto William (-.-), qui avrete modo di scoprire quali sono le sue ambizioni per il futuro...
Che dire? Spero di non rendere la storia troppo noiosa...se è così ditelo, eh! ;)
Ringrazio tutti voi e vi auguro buona lettura...
Baci baci :*

DROPPED BY ASHLEY A



Dopo qualche giorno, Natalie e T.J. si ritrovavano a provare nell'aula di musica.

-"But how do you expect me to live alone with just me... 'Cause my world revolves around you, its so hard for me to breathe!"- mentre cantava, Natalie sembrava scaricare la rabbia richiesta dalla parte con molta facilità. Nel corso delle prove, da ottobre aveva cominciato a sentirsi sempre più a suo agio nel canto. Aveva scoperto di non essere poi così pessima e che, in fondo, le piaceva. Ora aveva molta più confidenza con parole, strumenti e microfono.

Una rapida occhiata a T.J. e il segnale...entrambi cantarono il ritornello a due voci:- "Tell me how I'm supposed to breathe with no air? Can’t live, can’t breathe with no air, that's how I feel whenever you ain’t there... Its no air, no air..."- anche T.J. era molto bravo, si percepiva che gli piaceva la musica, più di quanto lo desse a vedere. Insieme, poi, erano davvero...perfetti. Quel professore ci aveva visto giusto fin dal primo momento in cui li aveva esaminati. Aveva ragione a dire che si combinavano come i pezzi di uno stesso puzzle. Era quel genere di energia, la loro, che faceva sorridere: giovane e ricca di emozione.
-"Got me out here in the water so deep... Tell me how you gonna be without me? If you ain’t here, I just can’t breathe... Its no air, no air..."-
T.J. sfumò la melodia lentamente prima di chiudere con un gran sospiro.
-Che bella...- disse, quasi tra se.

-Già. Canti bene.- azzardò Spinelli. Continuava ad avercela con lui, ma non poteva non fargli notare che aveva del talento...non quando era parte di un duetto in cui c'era anche lei, non poteva non riconoscerlo.

Lui alzò la testa in un sorriso:-Grazie.- non le sorrideva spesso negli ultimi tempi.
-Anche tu te la cavi.-

-Era un complimento?-

-E il tuo?-

Lei abbassò lo sguardo:-Sai che è maleducato rispondere a una domanda con un'altra domanda?-

-Però neanche tu mi hai risposto.-

-Ma te l'ho chiesto prima io! Ho il diritto di sapere per prima!-

T.J. si alzò in piedi:-Ok, non ho voglia di litigare. Il mio era un complimento, comunque.-

Nat rimase un po' stupita.
-Anche il mio.- disse.

I ragazzi rimasero in silenzio per qualche minuto...l'aula vuota era strana immersa nel silenzio, considerato che, essendo piena di strumenti, fosse quasi sempre riempita da suoni di ogni genere.

T.J. si sedette di fronte alla ragazza:-Voglio solo che tu sappia, prima di ricominciare a litigare di nuovo, che dicevo sul serio, la settimana scorsa. Io ho sentito Will parlare di te...e non diceva cose piacevoli...lui...io non so che piani abbia, Nat, però so che non è nulla di buono...-

-Non voglio sentire altro, per piacere.- lo interruppe lei, bruscamente.

-Nat, ti prego! Ti chiedo solo di fidarti di me, questa volta devi fid...-

-T.J.!- era molto irritata:-Perché non riesci a capire? Io sono molto felice, con lui. Mi sento bene, mi sento come una principessa...lui mi tratta come io vorrei essere trattata e si comporta come io vorrei che si comportasse.-

-E' solo un'illusione, Natalie! E' un gioco che sta facendo, ti sta trattando come il suo giocattolo, presto ti farà soffrire, lo so!-

-E a te che importa?!- urlò alzandosi di scatto e fissandolo negli occhi nocciola.

Lui era combattuto sulla risposta da darle, sapeva di essere dalla parte della ragione, ma lei non voleva credergli.
-Che tu ci creda o no, Natalie, non ho mai smesso di volerti bene, neanche quando hai deciso che la nostra amicizia finisse! Se Gretchen, Vince, Mikey o Gus fossero in questa situazione, mi comporterei allo stesso modo! Non sto cercando di rovinare la tua fiabesca storia d'amore, se è questo che pensi!-

-Tu non sai niente di Will e non è vero che mi vuoi bene, perché, se fosse così, avresti evitato di mettirti in mezzo a me e lui!-

-Lo sto facendo perché SO che lui non è come sembra!!!-

-Come fai a saperlo, dimmi! Come fai, se non ci hai mai nemmeno parlato???-

Fu la volta di T.J. per abbassare lo sguardo:-Lo sentito mentre parlava con una persona...-

-Chi?-

-Ashley.-

Sul volto della ragazza si dipinse un sorriso scettico, pieno di amarezza:-Ashley.- ripeté quasi con disgusto:-La tua ragazza...William mi ha detto che non la sopporta e dubito che ci abbia mai parlato. Se permetti, T.J., credo di più a lui, che a te...almeno non sta dalla parte di quella serpe.-

-E' quello che vuole farti credere, cazzo! E io non sono dalla sua parte! E lei non è così stronza!-

-E io sono la Statua della Libertà!- gridò Nat:-Me ne vado, "Tiggino", sono stanca di sentire le tue bugie, sai cosa penso? Che tu sia geloso, perché ho un ragazzo che mi ama davvero e sono felice insieme a lui! E la prossima volta che dovremo provare insieme, evita accuratamente di tirare fuori questo argomento, perché io non do corda alle voci che tu e la tua ragazza inventate su di lui. Ciao ciao!-

Natalie uscì sbattendo la porta e lui rimase nell'aula da solo. Era così arrabbiato che per sfogarsi tirò un calcio alla sedia su cui lei era seduta qualche attimo prima.
Com'era possibile che fossero arrivati a tal punto? Erano davvero riusciti a odiarsi in quel modo?
Se solo ripensava a come fossero uniti alle elementari, a quanto fosse stato felice, a inizio scuola, di rivederla, a quanto stesse bene ogni volta che lei gli era accanto. Era stato il tempo a cambiare tutto questo o solo una serie di spiacevoli eventi a decretare l'evoluzione negativa della loro amicizia?
Non lo sapeva, purtroppo. L'unica cosa che sapeva per certo era quella di essersi comportato da stupido...aveva tirato troppo la corda con lei, non era riuscito a essere superiore ai litigi e non aveva capito la lezione, mettendosi con Ashley. Già, Ashley. Aveva urgente bisogno di parlare con lei.



Al campo di football, un gruppo di spavalde ragazze si stava allenando con addosso la versione invernale della divisa da cheerleader. T.J. si avvicinò alla bionda a capo della coreografia e le mimò un "dobbiamo parlare".

-Ciao Tiggino!- ansimò lei, non appena ebbe annunciato una pausa.

-Ciao Ash.-

-Tutto bene?- persino lei notava la tensione che lo turbava.

-Devo chiederti che cos'ha in mente William Clervermann.-

Lei sbiancò di colpo, poi ridacchiò:-Ce l'hai ancora in testa, eh? Tiggi, ti ho detto che devi rilassarti e pensare di meno...ti si complicherà meno la vita...-

-Eh, no, tesoro! Adesso tu mi dici cosa state tramando o cercherò di scoprirlo di persona.- il tono autoritario la lasciò senza alternativa, ma non poteva rivelargli tutto il suo piano, altrimenti sarebbe andato a monte e lei non lo voleva. Tramava una vendetta come si deve dal primo giorno di scuola, quando era stata chiamata "gallinella" da un maschiaccio come Spinelli e ora, anche se T.J. le stava simpatico, non si sarebbe lasciata sfuggire la situazione di mano.
-Ok, ok...lui voleva un mio parere su come conquistare Spinelli e io gliel'ho dato.-

-Certo, perché tu sei consulente di coppia, dimenticavo...- disse lui, ironico.

-Dai, Tiggino, ti assicuro che non stiamo combinando nulla, gli stavo solo dando qualche dritta...da donna.-

Lui le sia avvicinò fino a sfiorarle la punta del naso:-Non fare del male a Natalie.-

-Ma vuoi due non eravate più amici?-

-Ashley, dico sul serio. Devi dirmi cosa sta succedendo.-

-Non posso.-

-Allora mi vedo costretto a mollarti. Qui. Davanti a tutti. Adesso.-

Lei fece un grosso respiro:-Non così in fretta, Detweiler...non ti dirò niente, ma sarò io a mollare te, non posso subire quest'umiliazione.- Alzò la voce in modo che sentissero tutti lì intorno:-Hai capito, T.J.? Non siamo più insieme!! Sei davvero troppo noioso!- le ragazze presenti cominciarono subito a spettegolare. Davvero astuta.
-Ah, e per la cronaca, Detweiler...tu eri solo una scusa per far ingelosire Lawson, non pensare che mi piacessi.-

T.J. pensò che quella fosse la giornata più brutta da quando aveva varcato al soglia della LBA.




Appena Ashley A ebbe terminato l'allenamento, telefonò a Will, preoccupata.
-Abbiamo un problema, credo che T.J. Detweiler sappia cosa abbiamo in mente.-

-Ed è un problema?- chiese l'altro.

-Quale parte di "abbiamo un problema" non ti è chiara? Comunque no, finché lei continua a non dargli retta, perciò devi convincerla, Will, che tu non vuoi farle niente di male. Non rinuncerò alla mia vendetta.-

-Chiaro.-

-Però non esagerare, mi raccomando.-

-Ricevuto, però...sai, è del lavoro in più che mi stai chiedendo...-

-Altri cinquanta, allora! Va bene?-

-Molto bene, mia signora.- rispose lui con voce particolarmente melliflua.

-Sei veramente squallido, Will...-

-Lo so, ma sono un attore, perciò posso sembrare chiunque tu voglia, ragion per cui io ti servo e tu servi a me per guadagnare un po' di grana.- ridacchiò lui.

-Vero. Saresti un ottimo doppiogiochista, se ti unissi a noi...- rifletté lei ad alta voce.

-Negativo. Io agisco unicamente per interesse personale, vado per la mia strada e aspiro a dimostrare al mondo che Leonardo Di Caprio è solo un mozzo sfigato in una bagnarola arrugginita, in confronto a moi !-

-Modesto...allora hai capito, Jack Sparrow, cosa devi fare? Controlla e convinci!-

-Contaci Ash.-

-E tanto perché tu lo sappia, T.J. mi ha...voglio dire, io ho mollato T.J. Quindi, tienilo alla larga più che puoi.-

-Farò del mio meglio...certo che tu non mi aiuti mollandolo! Vabbè, ci sentiamo, mia signora.-

-Piantala.- Ashley schiaciò la cornetta rossa e tornò dalle Ashley.




Il giorno seguente T.J. era così depresso che aveva deciso di fare finta di essere invisibile. Era una cosa entusiasmante per i primi cinque minuti, ma poi ci si accorgeva che non serviva a niente. Con il coltello sminuzzava il tovagliolo, cercando di concentrarsi sull'opera invece che sulle occhiate che riceveva a destra e a manca.

Vince e Gus lo guardavano preoccupati, mentre Mikey parlava con Gretchen, ristabilizzata del tutto, dell'infermeria.

-T.J., ti sei iscritto a un corso di ricamo? Perché quello non è un centrotavola in pizzo!- esclamò Vince.

-Ah, già...- biascicò lui. Erano in mensa, per la colazione della domenica. Anche per quel finesettimana niente uscite per lui. Gretch sarebbe andata dai suoi, invece.

-Teej, si può sapere cosa non va?- chiese Gus, attirando l'attenzione degli altri due.

-Stavo solo pensando a una cosa, non vi preoccupate...-

-Dai, è solo Ashley!!!- Vince gli diede una pacca sulla spalla. Ovviamente tutti sapevano del giorno precedente...tutta la scuola...forse tutto lo Stato della California.

T.J. lo guardò come se avesse appena detto un'eresia. Solo Ashley. Solo la ragazza più popolare del biennio. Solo la ragazza che gli aveva fatto fare la figura del fesso davanti a una squadra di cheerleader assetate di gossip.

Mikey arrivò in suo soccorso:-A volte le persone non sono come sembrano...-

-Vuoi dire che non è acida, vanitosa, perfida,...?-

-No, Vince.- all'improvviso anche Natalie si sedette al loro tavolo, reggendo una montagna di libri:-Lei è molto acida, troppo vanitosa e sconfinatamente perfida.-
-Ciao ragazzi, scusate il ritardo...T.J.?-

-Mhm?- ora gli avrebbe dato il colpo di grazia dopo l'umiliazione di Ashley A.

-Hai rovesciato il succo d'arancia sul tuo bacon.-

-Lo so.-

-Bene!- Nat sembrava di ottimo umore:-Come va?-

T.J. la fulminò con lo sguardo, Gretchen la squardò come se fosse schizofrenica.

-Mi sembra bene dalle vostre facce...- continuò lei zuccherando il tè:-Visto che giornata oggi? Nonostante siamo già in dicembre, c'è addirittura un po' di sole...lo sapevate che a Long Beach non nevica da quattro anni? Io mi ricordo l'ultima volta che ha nevicato qui, ero andata a trovare...-

-Nat, stamattina hai bevuto?- chiese Gretch:-Quando ti sei svegliata non eri così tanto di buon umore...-

-Hai ragione, è che ci sono giornate sì e giornate no e credo che oggi per me sia una giornata molto sì!- Infatti il pomeriggio stesso sarebbe andata a los Angeles con Will. Lui aveva la macchina e le avrebbe fatto fare un giro...era davvero molto emozionata.

-Scommetto che c'entra Will, ieri è venuto a domandarmi se avevi impegni nel pomeriggio...- disse Mikey. Gli era sembrato strano quando l'aveva incrociato verso sera, fuori dalla biblioteca...come seccato, aveva appena chiuso una telefonata e gli aveva chiesto di Nat.

-Davvero?- si animò lei. Forse aveva in mente una sorpresa.

-Sì sì...-

-Forte!- non riuscì a trattenersi:-Oggi voi che fate? Avete delle facce così depresse, forse vi converrebbe prendere un po' d'ar...-

La frase fu mozzata da una sedia che strisciava sul pavimento. T.J. si era alzato lasciando la colazione sul piatto:-Scusate, me ne vado.- annunciò con voce piatta e un po' sofferente. Senza aggiungere altro, sparì seguido dal vociferare delle pettegole sparse per la mensa.

-Che gli prende adesso?- sbottò lei.

I ragazzi la guardarono quasi con rabbia.

-Be', mi sembra lampante, Nat.- disse Vince.

-Non hai sentito di quello che è successo ieri?- le chiese Gus.

Lei scosse la testa, confusa.
-Cos'è successo?-

-Ashley e lui hanno litigato, Nat- spiegò Gretchen:-E lui l'ha lasciata, ma poi lei ha rigirato la frittata e l'ha fatto passare per noioso e quindi fesso.-

La ragazza sentì un senso di colpa invaderle lo stomaco. Perché aveva come l'impressione di essere la causa della figuraccia di T.J.?




@
_Kira_Perly_ : ok, ti concedo di odiarmi per la Greric...però...dai, non si può avere tutto subito! :P
Insomma, il povero Sirenetto ha vissuto 16 anni della sua vita a fare l'allergico alla sensibilità e ora deve abituarsi all'idea di non esserne poi così allergico :) E poi hai ragione: Vince impiccia. *annuisce con aria saggia*
Però tu hai scritto che Lawson di cognome fa Eric...credo sia stato un errore da stnchezza, perché il nome è Eric ;)
Comunque trovo che il ragionamento del Sirenetto sia tanto contorto quanto geniale per cui da oggi in poi Lawi sarà Sirenetto! Spero solo di non immaginarmelo con la coda di pesce e un corallo tra i capelli la prossima volta che scrivo... Credo di cambiare account, comunque, perché non ti voglio più avere tra i piedi...ma va! Sto scherzando, ovviamente! >.<
Sei troppo esilarante e un po' di risate ci vogliono sempre, specialmente se poi devo leggere altre recensioni un po' più complicate..........
bè bè, bando alle ciance! Dopo l'ultimo dibattito tra te e quelli che ti conoscono (me compresa XD), non posso che dirti che aspetto con ansia la tua prossima recensione (idiozie comprese, sono troppo divertenti! XD). Grazie mille per tutte le tue rec, sempre una più bella dell'altra! Au revoir, mademoiselle!
Bacioni :*


@
Whivel : grazie per il "questo capitolo è perfetto" e ciao.
Hai detto che ti ritieni molto vicina al carattere di Gretchen e per questo non credi possibile potersi vergognare di una talassofobia.
Ora, fortunatamente siamo tutti diversi l'uno dall'altro per cui, anche se pur simile a lei, tu non sei lei. Quando tu avresti agito in un modo, lei ha agito in un altro, quindi forse non siete neanche poi così simili...Gretchen, in ogni caso, non ritiene piacevole che si sappia di questa sua debolezza, lei la pensa in questo modo.
Non ti viene spontaneo pensare a quel comportamento perché, come ho già detto, il mondo è bello perché è vario e come ragiona una persona non ragionerà mai un'altra.
Per rispondere alla tua domanda: talassofobia e idrofobia sono usati come sinonimi, perciò io li uso come tali. Il nocciolo della questione, comunque, come ho già ripetuto all'interno dellla storia è che Gretchen ha paura dell'acqua.


@
Piccola Letty : Ciao! ;) ho visto che sei rimasta impressionata dal comportamento di Eric, ma poi ci sei rimasta male, vero? hi hi...non sei l'unica, però, dai...dagli tempo, poverino! :P
Allora, ho parlato con Will e gli ho detto che si è creato parecchi nemici e lui mi ha chiesto se poteva parlare con te...
-Ciao, Piccola Letty...che già il nome...insomma, voglio dire, potevi anche scegliere qualcosa tipo "Queen Elizabeth". Comunque, cara, mi è giunta voce che tu desideri farmi fuori, povera illusa! Io sono William, della serie, un nome una garanzia. Non so se hai presente William
Shakespeare...o Robbie Williams...insomma, io sono destinato alla gloria! Non so se ti è chiaro il messaggio...quando sarò famoso forse mi ricorderò di te e verrò a cercarti per farti assaporare l'invidia che susciterò ai tuoi occhi, quando mi vedrai cosparso di denaro e solo allora ti renderai conto che tutto ciò che veramente importa nella vita...è avere il mio autografo.-
Ecco, ha voluto mettere in chiaro le cose ;)
Alla prossima, ciao ciao! :*


@
Nightblumonkey : "Capolavoro letterario"??? Dai, così mi fai arrossire...>.<
Comuuuuuuuunque...tu sì che hai veramente capito Lawson e i suoi sentimenti, solo che lui non si è capito da solo...poverino, ma che ci vuoi fare...gli uomini hanno bisogno della "guida all'utilizzo di se stessi" e del manuale aggiuntivo "sentimenti: come classificarli ed evitare di ignorarli"...non per cattiveria, ovviamente.
Non preoccuparti per la tua fic...se a volte non sai cosa scrivere, se ti posso dare un consiglio, evita di pensarci, non scrivere assolutamente nulla, finché a un certo punto non ti verrà voglia di rileggere l'ultimo capitolo e continuare perfettamente ;)
Alla prossima, allora! :) Salutoni e baci :*
P.S. riguardo a quel discorso sul sogno...bè, ti ho spedito una mail ;)

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Capitolo 19
*** La telefonata ***


Recess 19 Sera! :) L'incubo ritorna, gente! E torna doppio perché ho in mente due missing moments per voi...(oh nooooooo!)
Ma ogni cosa ha il suo tempo...
Mi dispiace dovervi lasciare con un dubbio amletico, in questo capitolo, però non ho altra scelta (scusa bella e buona). Presto capirete -.-
Spero che "La Telefonata" sia di vostro gradimento!
Ora vi auguro buona lettura e vi lascio...
Kisses :*



LA TELEFONATA



Nat ritornò in camera sua verso le nove di sera e si buttò sul letto sospirando sonoramente.

-Ciao, Giulietta.- la salutò Gretchen, intenta a pettinarsi.

-Non sai che giornata meravigliosa!- disse lei:-Mi ha fatto vedere la città, la spiaggia in cui va a fare surf con i suoi amici in estate,- e qui Gretchen rabbrividì leggermente al pensiero:-mi ha portata a prendere un caffè nel bar più famoso, mi ha fatto vedere la casa delle vacanze di Beyoncé e...guarda!- le mostrò il polso adornato da un braccialetto con un pendente fatto a W:-Me l'ha regalato lui!- non serviva precisare il soggetto.

-Oh...di sicuro ci sa fare...- persino Gretchen rimase affascinata da quel regalo...non doveva essere costato poco.

-Oh, sì, Gretch! Ci sa DAVVERO fare...e poi è così romantico!!!- era palese che parlasse di Will.

-Cavolo, Nat, non ti facevo così sentimentale...-

-Ehi, sono una ragazza, dopotutto.-

-Già.- sorrise la rossa. Quel giorno lei era andata dai suoi genitori, per assicurarli che stava bene e passare un po' di tempo con loro e la sorella maggiore, Priscilla.

Natalie si mise il pigiama per stare più comoda e si legò i capelli in una treccia.
-Gretch...non sono mai stata così felice.-

-Sembra che ti abbia chiesto di sposarlo...-

-Per me sei invidiosa, Gretch. Guarda dove mi ha portata...-
Afferrò il cellulare dalla borsa e le fece vedere l'unica foto che aveva scattato durante quella giornata, troppo presa com'era dalle attenzioni di Will.

Gretchen scrutò lo schermo reggendosi gli occhiali con un dito: -Griffith Observatory*. Wow. Non lo credevo così profondo.-

-Te l'ho detto.-

-Sai, comincio a ricredermi sul giovinotto.-

Nat fece un sorrisetto:-Un giorno anche tu troverai qualcuno che ti porti al Griffith Observatory.-

-Insinui che io non ci sia mai stata prima con qualcun'altro?-

-Perché? Non è così?-

Gretchen fece una faccia rassegnata:-Sì, è così. Ma non mi interessa, insomma...finché ci sono la Scienza, la N.A.S.A. ed Esopo, io sto bene così come sto.-

-Sì...finché continuerai a farti tirare fuori dall'acqua da giovani fanciulli, non ti accadrà mai niente di simile all'innamoramento.- fece Nat, sarcastica.

-Spiritosa...- Gretch arrossì contro la sua volontà.

Le ragazze si lanciarono un'occhiata e poi scoppiarono a ridere, pensando a quanto fosse improbabile quella situazione. Spinelli, il maschiaccio delle elementari, appena ritornata da un appuntamento, sospirante, e Gretchen, la secchiona responsabile, descritta come una festaiola che si faceva salvare da bei ragazzi nella piscina dell'accademia. Natalie non era così cieca, aveva notato il comportamento di Lawson, quella notte, e quello della sua amica, dopo quella notte. Era successo qualcosa, ma non osava chiedere niente, dato che lei non ne voleva fare parola.
Passarono la serata a guardare un film (non romantico, per carità! N.d.A.) e alle undici e mezzo si misero sotto le coperte, entrambe con qualcuno a cui pensare.




Il professor Fendergh si era appena complimentato con T.J. e Natalie per i loro miglioramenti, così il loro umore era pià alto del solito.

-Be', Nat, già che ci siamo...restiamo a provare?- propose T.J.

-D'accordo.-

Il professore lasciò l'aula e loro cominciarono a cantare, sempre meglio di volta in volta.

-Ok, direi che è carino.- disse finalmente T.J.

-Sì, è vero...potrei anche decidere di presentarmi al concerto di Natale...-

-Perché? Non hai intenzione di farlo?- chiese lui come se avesse detto un'assurdità.

In risposta, lei scosse la testa.

-Andiamo, Nat...non dirai sul serio!-

-Mi darò malata.-

-A costo di essere sospesa per non aver "portato a termine l'obbiettivo"?- citò le parole del professore.

-Insomma, se uno è ammalato non è nelle condizioni per riuscirci.- ribatté lei.

-A costo di lasciare me a fare la figura del fesso...di nuovo?-

La ragazza non rispose, abbassando lo sguardo. Sentiva gli occhi di T.J. fissarla e non riuscì a trattenersi:-Perché hai lasciato Ashley?-

-Oh, lo sai anche tu. Che bello.- fece lui con finto entusiasmo.

-T.J., se era un modo per impressionarmi con le tue teorie...be', non ci sei riuscito.- disse lei, quasi con rimprovero.

-Lascia perdere, se ti dicessi la verità, non ci crederesti, perciò sì...volevo impressionarti.- aveva un tono rassegnato.

-Sì che ci crederei, se fosse la verità!- ribatté la ragazza.

-Allora prima credi alla storia di William, poi ti racconterò anche questa!-

Natalie sbuffò, infuriata. Era possibile che ogni volta dovessero litigare?
-Ok, cambiamo argomento.-

-Bene.-

Ci fu un attimo di silenzio, poi qualcuno irruppe nella stanza in gran confusione.
Un ragazzo alto stava urlando contro un gruppo di suoi amici, almeno sembrava.
-Va bene, non sono più il vostro capitano, non mi volete più nella band e non faccio più parte del gruppo, mitico! Cosa potrei desiderare di meglio che sbarazzarmi di gente idiota come voi?!- era Lawson:-Voi e la vostra sola capacità di aggrapparvi a quelli più in gamba come sanguisughe! Mi state scaricando, vi sentite forti, eh? Io non ho bisogno di NESSUNO per andare avanti, tantomeno di voi!- chiuse la porta sbattendola e lasciando dall'altra parte i neo-ex-membri di "Lawson e I Suoi".
Ora avrebbe dovuto chiamarsi "Lawson e Se Stesso", pensò T.J.

Quando Lawson si accorse dei due ragazzi s'irrigidì di colpo:-Scusate.- si limitò a dire e poi si diresse verso l'armadio, afferrò le bacchette della sua batteria e fece per andarsene.

-Lawson?- lo interruppe Spinelli.

-Che vuoi?- disse lui, seccamente.

-Lo stai facendo per...Gretchen?- chiese timidamente.

Il ragazzo la fissò:-Lo sai con chi stai parlando?- domandò con superiorità.

-Con uno che è appena stato scaricato dai suoi tirapiedi, nonché dalla sua squadra e dalla sua band.-

-Natalie...- mormorò T.J., pensando che si stesse spingendo troppo oltre.

Lawson si avvicinò ai due ragazzi:-Non so che vi passi per la testa...sfigati.- uguale a sette anni prima.
Diede loro le spalle e uscì.

-Che cosa ti passa per la testa?- chiese T.J.:-Cosa c'entra Gretchen?-

-Capiresti, se fossi una ragazza.- Nat decise che, comunque, era meglio evitare l'argomento:-Usciamo?-

-Usciamo?- ripeté T.J., l'espressione confusa.

-Dall'aula.-

-Ah.-

Pareva che l'intervento di Lawson avesse fatto dimenticare loro la sfuriata di prima. Le acque si erano calmate e ora camminavano fianco a fianco nel corridoio del quinto piano, in silenzio.

-Allora non ci sarai, al concerto?- chiese T.J., d'un tratto.

-Ehm...-

-Non importa.-

Arrivarono davanti alla porta d'uscita esterna e, senza badarci troppo, indossarono i cappotti e uscirono percorrendo i gradini che li avrebbero condotti al parco.

-Vorrei che capissi che è imbarazzante, per me.- disse Nat.

-E credi che per me non lo sia? Sai, quando sono venuto qui, non aspiravo a cantare un duetto davanti a centinaia di studenti.-

Nat parve offesa:-Ci tengo a specificare che è merito tuo se ora siamo tenuti a farlo.-

-Per l'amor del cielo, Natalie! Volevo SOLO...- e si fermò a guardarla negli occhi:-...solo farti ridere un po'. Scusa. Per l'ennesima volta, mi dispiace.-

Lei non riscì a sostenere il suo sguardo e abbassò gli occhi:-Be'...per quello ti ho già perdonato.- disse timidamente.

-Ah, davvero? Perché non sembra.-

-Dispiace anche a me, d'accordo? Di essere stata così testarda, ma ora è acqua passata. Scusa.-

"Wow" avrebbe voluto dire T.J., ormai aveva smesso di sperarci da un pezzo:-Ok...allora la storia dell'esplosione dell'aula di scienze è dimenticata, però...perché continui a trattarmi male, se mi hai già perdonato da un pezzo?-

-Quello è un altro discorso.-

-Cos'altro ti ho fatto?- chiese lui, irritato.

Natalie si animò di colpo:-Lo sai benissimo!-

-No, illuminami.-

-Farò solo un nome: Ashley.- rispose lei, acida.

-Sei...gelosa di Ashley?-

-NO!- sbottò lei diventando di un bel color bordeux facilmente confondibile tra rabbia e imbarazzo:-Sono arrabbiata perché sei diventato il suo seguace e perché continui a dare credito alle sue fantasie su Will, ecco!-

-Te lo dirò l'ultima volta, Natalie Ashley Spinelli: non sono fantasie, a lui non frega niente di te.-

-Te lo dirò l'ultima volta, Theodore Jasper Detweiler: lui mi AMA e io AMO lui.-

-Che schifo!- sbottò T.J., realmente disgustato.

Una voce, dal parco sottostante interruppe il loro milionesimo battibecco:-T.J., Natalie!-

I due ragazzi si affacciarono dalle scale: Mikey li stava salutando allegramente.
-Andiamo a prendere una cioccolata?- urlò.

Si scambiarono un'occhiata della serie "ci sarà tempo per continuare l'argomento in seguito" e raggiunsero l'amico.




Qualche giorno dopo la faccenda sembrava ormai dimenticata, i ragazzi erano tutti insieme a festeggiare l'ennesima vittoria di Vince con la sua nuova squadra.

-E bravo il piccolo Vincent!- sorrise T.J.

-La classe non è acqua!- si vantò lui:-Vero Gretchen?-
-Gretch?-

-Eh? Oh, sì!- si era per un momento incantata:-Non è acqua.-

-Tutto ok? Sembri appena tornata da Marte!- rise il moro.
In realtà, da quando Nat le aveva raccontato di Lawson, non riusciva a non pensare a lui. Gli stava succedendo tutto questo per causa sua...suonava così strano.

-Propongo un brindisi!- disse Patatina.

-Tesoro, dovresti smetterla con l'alcool...- scherzò Gus.

-A Vince e le sue fantastiche...gambe!- lo prese in giro T.J.
Mikey rise alzando il bicchiere assieme agli altri e bevendo della semplice Coca Cola.

-Pervertito...- mormorò il diretto interessato.

-Scusate?- una ragazza alta e carina di origini asiatiche si avvicinò al gruppetto, radunato nella sala comune.

Loro si girarono a guardarla e Gretchen giurò di averla vista alla festa di Lawson.

-Sono Georgia Kohara, cercavo Gustav Griswald.-

Il biondino alzò le sopracciglia, sorpreso:-Sono io.-

La ragazza sorrise gentilmente:-C'è una telefonata per te, in segreteria.-

Ancora più stupito, Gus scambiò uno sguardo interrogativo con i suoi amici e poi si alzò e la seguì.

-La conoscete?- domandò Patatina, leggermente stizzita.

-Credo sia solo una rappresentante.- la rassicurò la rossa.




Georgia fece accomodare Gus nell'ufficio della segreteria, gli indicò il telefono e poi lo lasciò solo.
Lui prese in mano la cornetta, un po' spaesato e la portò all'orecchio.

-Pronto?- era davvero curioso di sapere chi avesse avuto il bisogno di chiamarlo a scuola, dato che nel pomeriggio era lecito usare il cellulare e tutti i suoi conoscenti lo sapevano...

-Salve, soldato Griswald!-

-Papà!- Gus sorrise...era da molto che non lo sentiva, a causa del suo lavoro:-Va tutto bene?-

-Non potrebbe andare meglio.- la voce del signor Griswald suonava allegra:-Sono in Russia, missione speciale.-

-Wow, pa'...- lui aveva sempre ammirato suo padre, era sempre stato il suo eroe.

-Ti chiamo a scuola perché costa meno, il telefono fisso. Sai, ho solo qualche rublo** e sto telefonando da una cabina telefonica in mezzo alla neve...sì, vera neve.-

-Già, credo di non averne mai vista qui in California...- Gus sorrise, pensando a quante cose doveva raccontare al padre, perciò cominciò dalla più bella:-Ehi, pa'...ti ricordi di Patatina, la mia amica?-

-Soldato Griswald, temo di doverti interrompere.-

Gus si zittì, un po' deluso:-Sì?-

-Devo darti una notizia- prese un cipiglio d'importanza e serietà:-Ricordi di quello di cui abbiamo parlato, prima che t'iscrivessi alla L.B.A.?-

Il ragazzo deglutì a fatica:-Sì.-

-Be', l'ho trovato...e ti ho iscritto, soldato.-



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*Griffith Observatory: è un osservatorio molto famoso nell'area di Los Angeles, situato nell'enorme Griffith Park.
La costruzione è in stile art deco, e consta, oltre che di un grande telescopio a doppia rifrazione e delle strutture per la ricerca scientifica ad esso collegate, di un sofisticato planetarium da 500 posti a sedere dove vengono tenuti molti spettacoli a tema e di una struttura puramete a scopo didattico detta Hall of Science (ecco perché Gretch ne è rimasta abbindolata). Dalla terrazza dell'osservatorio si può inoltre godere di uno dei panorami più ampi sulla metropoli californiana, cosa che ne fa una delle maggiori attrazioni turistiche della zona.

**Rublo: moneta russa.

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Note:
Uff! E' la prima volta che ho bisogno di fare le note...
Volevo solo precisare che il papà di Gus, per chi non lo sapesse, è un comandande dell'esercito americano e che, a breve, pubblicherò due missing moments: una relativa a questo e il precedente capitolo, una relativa al capitolo 15 (Secrets) con Gus e Patatina protagonisti.
Grazie per la pazienza :)

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@ Nightblumonkey : hola! Tranquilla, so già che non potrai più recensire, ma non c'è problema (sei un essere spregevole!) :)
Allora, intanto grazie per i complimenti che mi fai sempre, poi poi poi...eccoti svelato il senso di colpa...
E' vero, i piccioncini continuano a bisticciare, ma almeno stavolta abbiamo fatto un piiiiiiiicolissimo passo avanti...tra poco, comunque accadrà ciò che tu speri da molto ;) *esulta*
Su Gretch e Lawson, poca roba...poca, ma buona =)
Ci sentiamo quando torni! (tornatornatornatornatorna) A "presto" (un mese! Ma siamo matti?!)
P.S. buone vacanze, socia!

@
Piccola Letty : bene bene bene...vedo che hai risposto per le rime a Willy ;)
Ora hai voglia di strozzare anche Ashley A...non è che devo preoccuparmi?
William non ha avuto il coraggio di risponderti, devo dire che sei riuscita a spaventarlo =D Complimenti sinceri.
Ho pensato, comunque, di scrivere una missing moments (per la tua somma gioia) con la giornatina romanticosa di Will e Nat...e anche una su Gus e Patatina....
Sono curiosa di sapere cosa ne pensi di questo capitolo, perciò...a presto! ^^

@
 _Kira_Perly_ : Ciao amica! Non preoccuparti, anch'io mi dimentico di controllare "storie da recensire"...sono come Dori di Nemo (mi scuso con gli altri film della Pixar (Pixar o Disney? Pixar, vero?) per aver nominato solo Nemo)...
Dai, questa volta Nat depone per qualche secondo l'ascia di guerra e perdona 1/4 delle cattive azioni di Tiggino...era ora! *coro da stadio più applausi*
Non vedo l'ora di sentire il tuo parere su questo caps!! ;)
Alla prossima allora (non preoccuparti se non riesci a distinguere l'oggi dal domani, io ti rispetto lo stesso :P)!
Baccccccccioni!! :*
P.S. Sapevi che Nemo in latino significa "nessuno"?

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Capitolo 20
*** Il gioco della bottiglia ***


Recess 20 Ma saaaaaaaaaaalve! Ecco a voi il VENTESIMO capitolo (due decine, wow!).
La fine si avvicina *pianto disperato* e il prossimo capitolo sarà uno dei più ambiti dalle mie favolose recensitrici! Intanto godetevi questo...pieno di domande e povero di risposte per i nostri personaggi =) Avete mai giocato al gioco della bottiglia? Be', se non avete mai provato quest'esperienza, vi consiglio di tenervene alla larga perché può diventare davvero moooooooolto imbarazzante. Vi ricordo che potete leggere la Missing Moment del capitolo 15 su Gus e Patatina (
 Sotto la pioggia...).
Spero di avervi incusiositi!
Grazie mille e buona lettura! :*



IL GIOCO DELLA BOTTIGLIA



-Allora, Gus? La telefonata?- chiese curiosa Patatina non appena il ragazzo ritornò:-Ci hai messo venti minuti!-

-Già. Mio padre.- rispose lui.

Mikey lo guardò. Non era solito dire "mio padre", preferiva un semplice "papà" o, al massimo, "tenente Griswald".
-Gus?- fece, in un soffio.

-E' tutto ok...scusate, ma ora sono stanco, ehm...torno al dormitorio. 'Notte.- si liquidò il biondino.

-Ma...Gus!- lo chiamò Patatina:-Cosa c'è? Puoi dirmelo?-

Gli altri lo fissavano preoccupati.

-Sono stanco, scusa.- disse:-Sto bene.-

-Non stai bene!- lo afferò per il polso e lo costrinse a voltarsi.

-Ho detto di sì, Lucy! Ok?-

Gretchen e Natalie sussultarono. Cosa gli prendeva? Lui non si comportava mai così! Era lui quello calmo e paziente del gruppo, lui quello ragionevole e maturo!
Se ne andò prima che qualcuno potesse dire altro e lasciò i suoi amici a guardarsi perplessi.

-Che sia successo qualcosa a suo papà?- chiese T.J., evidentemente meno allegro di qualche minuto prima.

-No...Georgia non sarebbe stata così allegra e poi...credi gliel'avrebbero detto così? Per telefono?- ragionò Gretchen.

-Già.-

-Patatina...vedrai che domani si scuserà.- le sorrise Nat per tirarla su di morale, ma la ragazza sembrava persa nei pensieri, lo sguardo verso l'uscita.

-Lo spero...- disse.




Erano passati tre giorni e Gus non si era ancora scusato con Patatina, né con i suoi amici. Ormai Natale era vicino, mancava solo una settimana alla vigilia  e nella scuola si sentiva atmosfera di vacanza...Natalie e T.J. avevano messo a punto la loro canzone, rivisto qualche strofa e provato con il professore, Mikey si era tenuto alla larga dalla biblioteca, a malincuore, dato che una certa persona aveva ricominciato a farci visita, Gretchen aveva parlato con Ashley e si era ritirata dalle cheerleader, anche se aveva continuato ad assistere a ogni partita nella speranza di incrociare Lawson e Vince aveva tentato in ogni modo di tirare su di morale Gus, il quale sembrava veramente depresso. Nessuno sapeva cosa gli era successo e a soffrirne di più era proprio Patatina...temeva che questa situazione li avrebbe fatti separare.

Quella sera erano tutti riuniti nella camera di Gretchen e Nat. Finalmente i compiti diminuivano in vista delle feste e loro avevano più tempo libero.

-Allora, stasera decido io a cosa giocare!- Gretchen spuntò dal suo libro cogliendo tutti di sorpresa. Fino a quel momento se n'era rimasta zitta e in disparte a leggere.

-Giocare?- chiese Vince:-Tutto bene, Gretch?-

-Benissimo.- gli rispose lei, sorridente. Depose il libro e si alzò in piedi, con aria solenne.
-Qui abbiamo una coppia,- guardò Gus, poi Patatina:-un poeta, un campione, due cantanti e...io.-

Tutti la guardarono con aria confusa.

-Sarebbe divertente...- spiegò lei:-Il gioco della bottiglia.-

Ricevette un coro di sei "no" come risposta.

-Dai...ci vuole un po' di divertimento!-

Dopo dieci minuti buoni di opere di convincimento, Gretchen riuscì a far partecipare tutti a quel gioco davvero equivoco. Voleva sollevare il morale generale. Nat e T.J. erano nervosi a causa del concerto e anche Vince, a causa dell'ultima partita in cui avrebbe giocato che avrebbe decretato i vincitori del trimestre. Mikey sembrava ammattito, come Gus, e Lucy preoccupata. Anche lei non si sentiva proprio divinamente, dato che aveva un perenne buco nello stomaco al ricordo di quella notte. Tuttavia non era questo a destare preoccupazione...il fatto era che il buco nello stomaco non era determinato dalla piscina in cui era caduta, ma dal ragazzo che da lì l'aveva tirata fuori.

-Bacio!- gridò Vince non appena ebbe scontato il suo pegno. Fin'ora non era mai stato scelto il bacio. A Mikey era toccato cantare l'inno nazionale al contrario, a Gus era capitato di dover scrivere su un foglio il nome della ragazza più brutta tra le tre lì presenti (piuttosto si sarebbe scavato la fossa, ma era stato costretto da Nat e per vendicarsi aveva scritto il suo nome), Gretchen si era fatta disfare il letto da uno di loro a sua scelta (Nat perché poi avrebbe potuto convincerla a rifarlo) e Vince aveva appena dovuto correre lungo il corridoio del dormitorio femminile con Patatina in spalla.

-Bacio?- chiese Gretchen.

-Mi devo vendicare per la faticaccia!- ansimò Vince.

Girò la bottiglia e il tappo si fermò esattamente davanti a Natalie, che fece una faccia da "ma perché sempre a me?".

Patatina ridacchiò:-Ora la devi baciare Vince...e per fortuna che non ti è capitato un maschio.-

-Eh no!- esclamò lui:-E' lei che deve dare un bacio a uno di noi. Così è la regola.-

-Non esiste Vince.- disse Natalie.

-Invece sì. Decide chi gira, no? Devi prendertela con la sfortuna, non con me.-

-Non ti facevo così malvagio...- commentò Gretch a denti stretti.

-Non voglio baciare nessuno, Vince, io sono fidanzata.- decretò lei.

-Ma è solo un gioco!-

-Non sono belli i giochi, se ti costringono a fare cose che non vorresti.- intervenne T.J., più freddo del ghiaccio. Natalie colse il riferimento al vecchio jeu de rôles.


-Parla San T.J....- Vince gli diede un pugno sul braccio.

-Va bene, lo farò.- disse Nat:-Ma non voglio scegliere.-

-Lo facciamo noi per te! Bacia T.J....-rise Vince:-Lui non ha ancora scontato la sua pena...-

-Stai insinuando che baciarmi sarebbe una pena?- domandò Nat per perdere tempo.

Vince fece di spallucce:-Non so. Io non ci ho mai provato.-

T.J. provò il desiderio di chiudergli quella boccaccia, ma ci pensò Natalie:-Va bene, allora bacio te.-
Ora avrebbe voluto chiuderla a tutti e due.
Gretchen ridacchiò.

-Te la sei cercata.- la ragazza si alzò in piedi e si sedette tra Vince e T.J.

-Vediamo che baciatrice sei...- fece Vince, malizioso. T.J. non lo riconosceva più. Cosa gli veniva in mente, di baciare una ragazza fidanzata? La ragazza che lui avrebbe voluto non fosse fidanzata...anzi, quella che avrebbe voluto fosse fidanzata con lui?
"Ma che dico?!" pensò T.J. "Vince non può sapere queste cose...io gliele ho rinnegate fino allo sfinimento...avrei voluto non averlo mai fatto. Ora non starebbe per fare quello che sta per fare. Vorrei tanto prenderlo a calci!"

Le labbra dei due ragazzi si avvicinarono pericolosamente, ma sul viso di entrambi c'era un'espressione oltremodo divertita. Non sarebbe stato niente di più di un gioco...e allora perché T.J. sentiva come una sensazione di ingiustizia? Perché sentiva come se il diritto di baciare quella ragazza appartenesse solo a lui? Forse perché era stato lui a darle il primo bacio...e anche il secondo....e gli sembrava che Vince ne stesse approfittando troppo. Doveva fare qualcosa.

Non fece in tempo a pensare che qualcuno bussò alla porta lasciando Vince e Natalie a pochi centimetri l'uno dall'altra.
"Che sia benedetto colui che ha appena bussato!" pensò T.J. mentre un sorriso di sollievo comparve sul suo volto.

Natalie andò ad aprire e vide sull'uscio un sorridentissimo Will.

"Rimangio tutto quello che ho pensato!" il sorriso di T.J. svanì.

-Hola, ragazzi!- salutò il biondo un po' sorpreso di trovare tutta quella gente lì. Baciò Natalie sulla guancia e si rivolse a loro:-Posso rubarvi Nat?-

-No! Stava per...- ma Gretchen si bloccò prima di dire cose di cui si sarebbe pentita:-...ok, puoi.- le sarebbe piaciuto ridere di Vince e lei.

I due uscirono e T.J. sbuffò molto (troppo) sonoramente.
-Bipede...-

Patatina e Gretchen si guardarono di sfuggita: erano ragazze. Loro sapevano.




-Allora...che facevate di bello?- chiese Will alla sua ragazza.

Lei arrosì:-Niente...ehm...compiti.-

-Ah.- Will le sorrise. Non che gli interessasse così particolarmente.
-Lo sai, vero, che tra poco è Natale?-

-Ho un calendario, sì.- sorrise lei.

-Bene, allora voglio farti il mio regalo di Natale...Natalie.- la guardò con occhi che avrebbero fatto sciogliere qualunque ragazza fosse caduta nella sua trappola.
-Un regalo speciale.-

-Davvero?-

Le si avvicinò sfiorandole l'orecchio e sussurrò...




Era ormai mezzanotte quando Nat rientrò in camera e fu sorpresa di trovarci T.J. oltre a Gretchen. L'aveva forse aspettata?

-Ehi, Nat! Era ora!- disse Gretchen:-T.J. è rimasto ad aiutarmi a rifare il letto.-

Natalie e lui si scambiarono un'occhiata, ma non dissero niente.

-Allora? Che cosa voleva?- la rossa non avrebbe voluto parlarne con T.J. lì, ma lui continuava a trovare scuse per non andarsene...evidentemente, anche lui era curioso.

T.J. finse di non ascoltare dando loro le spalle per tirare il lenzuolo. 

-Be'...- Nat era imbarazzata:-Mi ha detto che vuole farmi un regalo di Natale...-

-Cosa?- chiese curiosa l'amica:-Mi pare che in fatto di regali abbia buon gusto...-

-Non me l'ha detto...dice che è una sorpresa. Vuole che domani sera mi faccia trovare al centro del parco.-

-Mmm...strano...sicuramente avrà in mente qualcosa di...-

-Speciale, l'ha detto lui.- alzò un po' la voce per assicurarsi che T.J. sentisse. Non voleva che pensasse ancora che Will fosse un imbroglione.

Il ragazzo si girò e per un momento Nat temette che lui ricominciasse una di quelle assurde discussioni sul suo ragazzo. Non l'avrebbe sopportato davanti a Gretchen, perché poi lei avrebbe deciso di ragionarci su e se ne sarebbe uscita con qualche consiglio strano.

-Credo che farei meglio a tornare da Vince.- disse semplicemente:-E' tardi.-

-Meglio, ehm...bene.- disse Nat.

-Grazie T.J.!- fece Gretchen prima che lui le lasciasse sole, poi tornò a fissare l'amica:-Sai che T.J. mi ha detto cosa pensa di Will?-

-Fantastico!- sbuffò l'altra, infilandosi il pigiama:-Qual è la tua diagnosi? Ha ragione? Farei meglio a chiudermi in un monastero?-

-No- rise la rossa:-Per me è solo geloso.-

-Geloso.- ripeté Nat quasi meccanicamente, mettendosi sotto le coperte:-Forse.-
Pensò a quanto era stata gelosa lei di Ashley, però T.J. aveva detto che non gliene importava niente di lei, l'aveva dimostrato in varie occasioni e anche quella volta in cui l'aveva baciata. Come poteva essere geloso di Will se le aveva sempre dimostrato il contrario? Forse era invidioso.
Invidioso del fatto che lei avesse qualcuno fantastico come Will e lui...be', lui no.

Gretchen spense la luce:-'Notte, Nat.-

-'Notte...-




T.J. tornò in camera sbattendosi la porta alle spalle, furioso.
-Ehi! Qui c'è gente che vorrebbe dormire!!- si lamentò Vince, nascondendo la faccia nel cuscino per la luce.

-Come mi dispiace...-

-Ma che hai?-

-Cos'hai TU, invece?!-

Vince si mise a sedere, lasciando ogni proposito di riprendere la calma del sonno:-Amico, vorresti spiegarmi che cavolo stai blaterando?-

T.J. lo guardò in cagnesco:-Vorresti spiegarmi TU perché facevi il galletto con Natalie?-

Vince non riuscì a trattenere una risatina:-Credi che mi piaccia? E' mia...nostra...amica. Era un gioco, caspita!-

-Era un gioco...- gli fece il verso:-Ti si è essiccato il cervello? E' già impegnata.-

-Dovresti sentirti! Ti ripeto che era un GIO-CO!-

-Be', allora te ne sei approfittato, essendo solo un gioco.-

-Mi pare che quella volta col prof neanche tu ti sia trattenuto, vero?-

-Non stava ancora con Will.- ribatté T.J., secco.

-Perdincibacco! Non l'ho manco sfiorata!-

-L'avresti fatto, però!- il ragazzo gli puntò il dito contro.

-E allora?-

-Sarebbe stato...ingiusto.-

-Nei confronti di chi?-

-Be', del suo ragazzo!-

-Andiamo, T.J., ti comporti come se fossi TU il SUO ragazzo!! E poi, da quand'è che difendi William Il Bipede?-

-Non lo difendo affatto!! Mi preoccupo per lei...magari col tempo ci avrebbe potuto rimanere male.-

-Oh Santi Numi!- Vince si sbatté una mano sulla fronte:-Tu, Theodore Jasper Detweiler, sei un ragazzo complessato. ERA SOLO UN CACCHIO DI GIOCO!-

T.J. non rispose e si lasciò cadere sul suo letto.

Vince continuò:-La prossima volta che ti prende un attacco di isterismo, fammi il favore di sfogare te stesso e la tua gelosia fuori da qui!! Io-voglio-dormire.-
Si ricoprì e diede le spalle all'amico.

-Ok, Vince, mi dispiace.- si rese conto di aver esagerato.

-Bene.-

-Ora non mi piantare il muso, ho avuto un momento di...-

-Ammettilo T.J., sei geloso.- si girò di nuovo a guardarlo.

-No!-

-Se tu non sei geloso, allora io mi chiamo Pamela Anderson.-

Al ragazzo sfuggì una risata:-Ok, lo sono.- ammise:-Ma sono ancora arrabbiato con lei, perché non mi vuole dare retta.-

-Sei troppo megalomane...fosse per te, tutti ti dovrebbero dare retta.-

-Vince! E' importante!-

-Stavo scherzando. Dille che la ami e si sistemerà tutto.- disse come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

-Oh, non credo che seguirò più i tuoi consigli d'amore.- T.J. si infilò sotto le coperte:-E poi non la amo.-

-"Salve, sono Pamela Anderson..."-

-Vince!-

-Se ne sono accorti tutti, Tiggino caro.-

-Sì, tranne lei. Pare felice con il bipede doppiogiochista.-

Vince si fece più serio:-Sai, per noi è brutto vedervi così freddi l'uno con l'altra...insomma, voglio dire, siete sempre stati ottimi amici e adesso...forse penserai che i miei consigli siano  idioti, ma pensaci..."chi si prende d'amore, si lascia di rabbia". 'Notte, Teej.-

T.J., stupito dalle sagge parole del suo non così saggio amico, spense la luce:-Buanonotte, Vince.-
-Toglimi una curiosità...da dove viene quel proverbio?-

-Non sono così superficiale, T.J.-

-"Ciao, sono Pamela Anderson..."-

-Ok, ok! L'ho sentito da Gretchen.-

T.J. sorrise:-'Notte, Aristotele.-



Gus non riusciva a dormire. Si girava e rigirava tra le coperte...si era divertito da matti quelle sera e ciò avrebbe dovuto renderlo felice, invece era ancora più triste.
Perché doveva essere così difficile ragionare con suo padre? Perché era così fissato? Perché doveva decidere il futuro di suo figlio?
Non faceva altro che saltellare da una domanda all'altra da quella telefonata e sapere che fosse così impotente, che non potesse farci niente...

-Gus?-

Sobbalzò sentendo la voce di Mikey dal letto poco distante dal suo.
-Mhm?-

-C'è qualcosa che non va?-

Sopirò:-Niente, Mik, grazie.-

-Sicuro? Puoi parlarne con me, se vuoi...insomma, so che tra maschi non si fanno discorsi del genere, ma...-

Gus stentò una risata:-Sei il mio migliore amico, Mikey, e lo sarai sempre.-

-Be'...grazie.- anche se Gus non poteva vederlo, lui gli rivolse un sorriso d'orgoglio.

Rimasero in silenzio, poi Mikey capì che Gus non gli avrebbe detto nulla e lasciò correre:-Buonanotte.-

-'Notte.-



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Passate qui:  Sotto la pioggia...
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Piccola Letty : Ciao ciao! ;) Come vedi anche Spinelli non può resistere al fascino dei gioielli! Ho fatto rima! E poi, insomma, Will è un attore...sa come prendere il "pubblico"...credo che avrà successo in futuro, nonostante tutto.
Il momento di qualche taglio di tasta è quasi giunti, mia cara...devi solo aver pazienza. Però non so ancora chi compirà l'atto estremo.
Purtroppo non sono stata molto esplicativa riguardo Gus, ma anche per questo ci vuole pazienza...dai, ancora pochi capitoli e poi è finita...per la gioia di tutti qui, credo ;)
Alla prossima!

@
paperella96 : Ciao! Mi ha fatto infinito piacere ricevere la tua recensione e ti dirò che è stata fondamentale per la pubblicazione del capitolo. Avevo scritto solo un paragrafo e non sapevo come andare avanti, non so, ero demoralizzata, il cervello prosciugato. E poi...BAM! Leggo la tua recensione e mi viene una voglia impressionante di continuare e mille idee...perciò...grazie! ;)
He he...:D Riguardo a Gus...mmm...non posso dire niente, ma l'idea è quella. Lascerà???? Mah!
E per T.J. e Ashley...beh, diciamo che preferisco lasciare spazio all'immaginazione. "Nottata di fuoco" non necessariamente uguale a...be', abbiamo capito.
Mikey è ancora innamorato di Ashley B...penso che non la dimenticherà facilmente, in quanto lui non sia una calamita per le ragazze...però...chi lo sa? Magari lei potrebbe avere un ripensamento. Lo so, sono enigmatica.
Ti svelerò una cosa, all'inizio...più o meno per i primi 5/6 capitoli, anch'io avevo in mente uno sviluppo per la Gretch/Vince, ma poi due persone mi hanno, come dire, messo la pulce nell'orecchio e così ho pensato: e se facessi una cosa un po' inaspettata? E da lì è cominciata la Gretch/Lawson...che piace di più anche a me. E' meno scontata.
Ha ha :D L'idea di girare un "film" mi alletta tantissimo, ma sarebbe TROPPO complicato! Dove potrei trovare gli attori? I posti per girare? E' impossibile mettere insieme qualcosa di credibile ;)
In ogni caso, se me ne dessero la possibilità, saresti la prima a saperlo...anzi, ti accetterei per un provino per...qual è il tuo personaggio preferito?
Oddei, ma quanto ho scritto?! La pianto.
Spero che tu recensisca anche il prossimo capitolo! (ormai siamo quasi alla fine :-/ )
Grazie infinite e a presto!

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 _Kira_Perly_ : Ciao ritardataria 2! (Io sono la ritrdataria 1)
Mi scuso profondamente per aver pubblicato così tardi (sto peggiorando, una volta ero più...ok, MOLTO più veloce.)
Vedo che sei entusiasta per il tuo pairing preferito...hi hi :) Fra poco ci saranno grandi sviluppi...questo è un capitolo un po' di stallo, ma era necessario per far passare un po' di tempo.
Per quanto riguarda Gus...credo dovrai aspettare un po', ma è colpa sua, non mia! E' lui che non vuole rivelare niente! u.u
Quindi, perciò, dunque...ciao! A presto,
baci baci :*

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Capitolo 21
*** Buon Natale, Natalie ***


Recess 21 E' giunto il momento, lettori.
Questa volta, per non lasciarvi troppo sulle spine, ho deciso di postare 2 capitoli, ragion per cui, risponderò alle recensioni nel prossimo.
Anche perché...

Be', non credo avreste la voglia di fermavi a leggerle alla fine di questo.
Allora, buona lettura e grazie :*



BUON NATALE, NATALIE



-Che cosa mi metto, Gretchen?- chiese Spinelli, disperata.

-Be', io direi un bel bikini arancione...-

-Non sei d'aiuto!-

Gretchen chiuse il libro e raggiunse l'amica davanti allo specchio:-Di certo non puoi andare da William così.-

Indicò la tuta verde pisello che indossava con orrore e lei le ricambiò l'occhiata passando a setaccio con lo sguardo la sua mise. Maglione troppo largo, panatloni troppo grigi e scarpe troppo...no, aveva solo le calze.

-Allora cosa, genio della moda?- chiese, un po' stizzita.

Gretch ridacchiò:-Non è che sei un po' troppo su di giri?-

-Su di giri?-

-Agitata, emozionata,...-

-Oh, quello. Ehm...un po'.- si guardò allo specchio, cosa che non era abituata a fare solitamente, con fare dubbioso:-Lo sembro molto?-

-Cosa?-

-Su di giri.-

-Oh, quello. Ehm...un po'.- le sorrise l'amica.
-Dai, Nat...è normale.-

La ragazza dai capelli corvini si gettò letteralmente dentro l'armadio e ne uscì con un paio di jeans neri e una maglia rossa abbastanza (troppo) scollata.
-Che ne dici?-

-Tanto sarà tutto nascosto da cappotto e affini.-

-Ma tu un lato ottimista ce l'hai?-

-Sì, questo era il lato ottimista. Vuoi sentire quello pessimista?-

-No, grazie.- infilò i pantaloni e poi la maglia e ammirò il suo riflesso.

-Il bikini ti avrebbe coperta di più.- commentò la rossa.

Natalie fece la faccia offesa, ma poi sospirò:-Perché noi ragazze dobbiamo avere questa piaga, eh?-

-Cosa intendi?-

-Essere sempre perfette.-

-Per me la stai buttando troppo sul filosofico, Nat. E' solo un appuntamento.-

-Dovrei raccogliere i capelli o no?-

-Sei già uscita con lui altre volte.-

-E il trucco? Sì o no?-

-Non stai andando all'altare!!!-

Natalie si calmò e la fissò:-Il problema è che nessuno mi ha mai fatto un regalo SPECIALE di Natale, capisci? Questo è il primo e io...be', io...-

-Sei su di giri, ok.- Gretch fece un gran sospiro:-Però ora calmati.-

-Ok.-

Una mezz'ora dopo era pronta: aveva sostituito la maglia rossa con una bianca dal collo alto, i capelli erano stati accuratamente domati con un cerchio candido e il trucco era stato steso leggermente con l'aiuto di Gretchen.
-Meglio.- sorrise, soddisfatta.

-Nat, dovresti indossare dei tacchi...-

-Perché mai?-

-Be'...aiutano.-

Gretch si beccò la seconda occhiata truce. Era chiaro che si riferisse alla sua...non altezza.

-Mai, piuttosto uno sgabello.-

-Ah, come vuoi!-

-Be', io...devo andare.- guardò nervosamente l'orologio.

-Vai...e ricordati di tornare prima di mezzanotte sennò l'incantesimò svanirà.-

-Cretina!- si lasciò sfuggire una risata e le buttò un cuscino in faccia.




-Che cos'hai, T.J.?-

-Niente!- il ragazzo camminava avanti e indietro per la sala comune.

Mikey, Gus e Vince si scambiarono un'occhiata interrogativa.

-Ciao, ragazzi!- Gretchen raggiunse i suoi amici, allegra.

-Gretch! Che hai fatto ai capelli?- domandò Mikey, osservandola.

-Mai sentito parlare di trecce e crema per ricci?-

-Ricci???- chiese Vince.

-Non gli animali, Vincent.- maschi senza speranza.

-Ma prima erano così dritti!-

-Sono prodotti appositi, Vince.- lo rassicurò lei, come se fosse un bambino che impara l'alfabeto.

-Ce ne sono anche per gli uomini?- s'interessò Mikey.

-Non credete che sia una conversazione un po' cretina?- si intromise T.J.
-Piuttosto, dov'è Natalie?- Come se non lo sapesse...

-Doveva uscire, non ti ricordi?-

-Giusto.- "Bene, è già fuori, ok...magari riesco a vederla dalla finestra..."
Niente. Troppo buio.
"Buio? E se lui avesse in mente di farle del male? Come potrebbe difendersi?"
Quel pomeriggio T.J. aveva provato a parlare con Will, ma lui era fin troppo evasivo, lo evitava...
"Dovrei andare a controllare..."

-T.J.?-

Gretchen interruppe i suoi pensieri.

-Che c'è?-

-Noi...ehm...- scambiò un'occhiata con Vince:-Crediamo di sapere perché sei preoccupato...-

-Non sono preoccupato!-

-Guarda che Natalie è al sicuro, è uno a posto, me ne ha parlato...-

-Non è uno a posto!-

-Be', dici così per la gelosia ed è comprensibile...-

-Non sono geloso!-

-Ma la vuoi smettere di volgere al negativo ogni frase che dico?!-

-E tu la vuoi smettere di fare la psicologa con me?!-

I ragazzi piombarono in un silenzio imbarazzato, poi Mikey cercò di prendere la parola:-Se lui fosse un poco di buono, lei non si fiderebbe, non è il tipo da cadere in certi tranelli, no?-

T.J. lo guardò, scioccato:-Voi non...voi non mi credete, non è così?-

Gretchen si sistemò gli occhiali sul naso:-T.J., noi pensiamo che tu sia...ecco...-

-Geloso di William.- concluse Gus, che non aveva ancora aperto bocca.

-Bene, fantastico.- T.J. si passò una mano tra i capelli sorridendo scetticamente:-Sapete che vi dico? Che avete ragione. Forse sono solo io che sto delirando, d'altra parte...ehi, io sono T.J., l'idiota che non prende mai le cose sul serio. Natalie non mi crede, voi non mi credete e pensare...e pensare che una volta vi sareste fidati ciecamente anche se vi avessi detto di aver visto un dinosauro nel giardino di casa mia e adesso...adesso che è una cosa importante voi giocate a fare i sapientoni, come se sapeste leggere i miei sentimenti! Be', questa è la verità: io amo Natalie, Natalie ama Will e nesuno ama me, contenti? E sì, sono geloso. Tanto geloso.-
Il ragazzo diede loro le spalle e sparì verso l'uscita.

-T.J., aspetta!- tentarono di fermarlo i ragazzi, ma lui non voleva dare loro retta e si rifugiò al Phillis Cafè...il posto più isolato che gli fosse venuto in mente.
L'aveva ammesso, ecco. Ora sentiva solo rabbia. Una rabbia infinita che sgorgava per colpa di Natalie e tutto ciò che la riguardava! Che Will la facesse soffrire, così avrebbe avuto la soddisfazione di avere ragione e avrebbe zittito chiunque lo credesse scemo.




Natalie si era fermata esattamente sotto la quercia che Will le aveva descritto. C'era abbastanza freddo fuori ed era davvero impaziente di vedere la sorpresa...

I minuti passavano, ma di Will non c'era ancora traccia. Lei odiava aspettare. Lì intorno c'erano coppiette che le lanciavano sguardi divertiti e poi bisbigliavano tra di loro...
L'avrebbe fatto notare a Will.

Dopo venti minuti decise che chiamarlo era l'unico modo per sapere perché cavolo non fosse lì.
Il telefonò squillò e squillò, finché non si inserì la segreteria.
Nat iniziava a preoccuparsi...se gli fosse successo qualcosa?

Il freddo si stagliava contro le sue guance e lei tentava inutilmente di ripararsi con la sciarpa. Si sentiva una stupida lì, in mezzo al parco, imbaccuccata ad aspettare da mezz'ora. Doveva essere una sorpresa proprio grande, se ci metteva così tanto...

Cercava inutilmente di evitare quei pensieri, ma la voce di T.J. le invadeva la testa:

-E' un impostore, Nat.-

-Di chi stai parlando?-

-Di William.-

-Allora ti sbagli di grosso.-

-No, io l'ho sentito!-

T.J. non aveva ragione...Will la amava, gliel'aveva detto...
Be' a pensarci bene no. Lui non gliel'aveva mai detto. Una sensazione di panico si fece largo dentro di lei....

-Sei...gelosa di Ashley?-

-NO! Sono arrabbiata perché sei diventato il suo seguace e perché continui a dare credito alle sue fantasie su Will, ecco!-

-Te lo dirò l'ultima volta, Natalie Ashley Spinelli: non sono fantasie, a lui non frega niente di te.-

-Te lo dirò l'ultima volta, Theodore Jasper Detweiler: lui mi AMA e io AMO lui.-

-Che schifo!-

A un tratto, proprio davanti a lei, comparve William, apparentemente calmo, e lei venne pervasa dal sollievo.

-Oh, Will, cos'è successo, stai bene?-

-Benissimo.-

Una piccola folla di persone si radunò lì intorno.

-Che succede, perché sono tutti qui?- domandò sentendosi imbarazzata.

-E' la tua sorpresa, Nat.-

Lei sorrise leggermente.
 Il ragazzo si chinò fino a sfiorarle le labbra, ma quando credette stesse per baciarla, lui si bloccò e sussurrò:-Non credo che tu sia la ragazza giusta per me.-

Nat spalancò gli occhi:-Come??-

Will allora si allontanò per poterla guardare bene e parlare ad alta voce:-Be', guardati: sei bassa, bruttina e tanto, troppo, ingenua. Non sei il mio tipo.-

Lei aprì e chiuse la bocca come per dire qualcosa, ma non riuscì a emettere alcun suono.

-Be', devi ammettere che la sorpresa ha avuto l'effetto desiderato, no? Direi che sei rimasta senza parole...-

Dalla folla si levarono delle risa soffocate.
Lei si guardò intorno, intercettando lo sguardo di Ashley A, che a sua volta lo abbassò, quasi sentendosi in colpa. Natalie capì tutto.

-E' uno scherzo?- domandò flebilmente quando riuscì a trovare le parole.

-No. Buon Natale, Natalie.-

Lei si impose di trattenere le lacrime, quel verme non ne valeva neanche una.
-Buon Natale, stronzo.-

Se ne andò facendosi largo tra i curiosi e correndo più veloce possibile lontano da quel miserabile attore da quattro soldi. Non ascoltava i commenti di sottofondo, era troppo impegnata a darsi della stupida. Appena a pochi metri dalla caffetteria più nascosta del campus, scoppiò in lacrime, perché niente fa più male della verità, se non una bugia.

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Capitolo 22
*** You should hate me ***


Recess 22
ATTENZIONE:
chiunque stia per leggere questo capitolo si assicuri di aver letto il precedente! Ne sono stati pubblicati 2 in una volta.


Ok, ora potete leggere. Vi lascio in pace.



YOU SHOULD HATE ME


Il Phillis Cafè stava chiudendo, ormai.


-Ehi, ragazzo! Dovresti uscire...- gli disse il cameriere.
I ragazzi non potevano restare nei bar oltre le undici, a meno che non fossero maggiorenni e, dato che lì c'era solo lui, il Phillis aveva deciso di andare a dormire.

-Lo so, grazie dell'informazione.- disse T.J., asciutto, infilandosi il cappotto. Aveva bevuto solo una cioccolata calda, che era riuscita a calmarlo un po', ma provava ancora molta rabbia nei confronti dei suoi cosiddetti amici.

-Buonanotte e studia!- disse di nuovo il tipo.

-Con i migliori auguri...- aggiunse T.J., a voce bassa in modo che lui non lo sentisse:-E condoglianze per il suo gatto, ragazzo...-

Dopo l'imitazione che lo fece sorridere (della serie: se la fa e se la ride...N.d.Me), T.J. aprì la porta e uscì sbattendo contro l'aria gelida dell'ormai notte.
Non fece nemmeno due passi in avanti, che si bloccò, sentendo dei singhiozzi sommessi provenire dalla sua destra.
Si girò e la vide appoggiata al muro del locale, le mani sugli occhi e le gambe tremanti.

-Natalie!-

Lei si scoprì il volto, sussultando nel sentirsi chiamata e lo vide alla sua sinistra che guardava verso di lei con stupore.
Non disse nulla, non ne era capace.

-Natalie, cosa...?- la rabbia che aveva cercato di smaltire durante la serata gli aveva fatto dimenticare il vero motivo delle sue infinite preoccupazioni.

-Cosa fai qui?- lo precedette lei, cercando di calmarsi e asciugarsi le lacrime, come se niente fosse.

-E tu? Perché piangi?- era sconvolto. In sedici anni della sua vita non aveva mai visto Spinelli piangere. MAI.

-Non mi va di dirtelo.- rispose lei, in un soffio.

Lui le si avvicinò, preoccupato, poi ebbe un'illuminazione:-William!-

Natalie non riuscì a trattenere un singhiozzo.

-Cos'ha fatto? Cosa TI ha fatto? -

-Ti prego, lascia perdere, T.J.-

-No!-

-Non sono tenuta a dirtelo, ok? Lasciami in pace!-

-Natalie- la prese per il polso e la guardò in viso. Le guance erano rigate dalle lacrime e dal trucco e gli occhi gonfi e rossi per quanto poco i lampioni del bar lo lasciassero vedere.

Lei prese un gran respiro:-Vuoi proprio sentirtelo dire, eh? Va bene, avevi ragione tu. Hai sempre avuto ragione, sono una stupida.-

Pochi minuti prima prima, al Cafè si era immaginato di sentirselo dire e si era sentito soddisfatto, ma adesso provava solo tanta rabbia per quel bipede e tanto...qualcosa per Natalie.

La ragazza ricominciò a piangere e lui, impulsivamente, la strinse a sè in un abbraccio.
Lei serrò i pugni contro il suo petto e si strise forte a lui. Aveva bisogno di lui. Ora più di sempre.
Le accarezzò i capelli, appoggiando il mento sulla sua testa, mentre lei non riusciva a smettere di piangere.

-Mi sento uno schifo, T.J.-

-Smettila, è colpa sua. Lui non le merita, queste lacrime.-

-No, lui non c'entra.- si staccò e lo guardò negli occhi:-Parlo di te.-

T.J. ricambiò lo sguardo, confuso.

-Se ripenso a quante volte hai cercato di evitare tutto questo, quante cose hai fatto per me e io...lo ammetto T.J., sono la persona peggiore del mondo. Me lo merito. Mi sono meritata questo trattamento da parte di Will e tu dovresti fare lo stesso.-

-Cosa dovrei fare, Natalie? Io non voglio assomigliargli.-

-Però dovresti odiarmi.-

T.J. rise. Con la mano le asciugò una lacrima:-Credimi, ci ho provato. Però non ci riesco.-

Anche lei sorrise, finalmente:-Neanch'io.-

-Allora quando litigavamo non ci credevi veramente?-

Scosse la testa:-Lo sai quanto sono testarda e orgogliosa.-

-Lo so.-

-T.J., mi dispiace. Ti chiedo scusa...per ogni cosa.-

-Wow.- sorrise lui:-Avevo smesso di sperarci.-

Natalie si appoggiò di nuovo al suo petto, stavolta sorridendo, e lo abbracciò.
-Allora mi perdoni?-

-Solo se tu mi assicuri che deporremo le armi.-

-Assicurato.-

-Perdonata.-

Rimasero in silenzio per un po', poi si staccarono e si avviarono verso la scuola. Natalie tornò triste, ripensando a quello che era successo con Will...

-Mi ha detto che non sono il suo tipo.- esordì di punto in bianco.

-Mai sentito parole più sagge.-

-Perché sono bassa, bruttina e troppo ingenua.-

-Non lo pensa veramente...è la vendetta di Ashley, è lei che gli ha chiesto di dirlo.-

-Però lo pensa lei.-

-Da quando ti importa cosa pensa Ashley di te?-

-Da quando...- lei arrossì:-...tu e lei vi siete messi insieme.-

-Non lo siamò più e poi non mi è mai interessata la sua opinione.-

-Credevo di sì.-

-Già...me l'hai fatto notare.- T.J. si riferiva ai loro interminabili litigi.

-E allora perché ti sei messo con lei?-

-Cose da maschi.-

Lei fece un ghigno quasi di sollievo:-Ah, capisco.-

-E poi anche perché avrei avuto un motivo in più per infastidirti...-

-Chi dice che mi dava fastidio?-

-Be', tu...qualche secondo fa.-

-Giusto.-
Natalie ormai non aveva più la forza di fingere che non le fosse mai importato nulla. Si domandò cosa avesse fatto, se fuori da quella caffetteria non avesse incontrato T.J.

-Comunque...- disse lui:-Credo che tu sia bassa al punto giusto da piacere a molta gente più intelligente di Will, ingenua solo quando c'è di mezzo l'orgoglio e brutta...be', questa è davvero un'amenità.-

Nat arrossì e sorrise:-Grazie.-

Erano sotto il dormitorio femminile ormai. Gretchen si sarebbe preoccupata se non l'avesse vista tornare al più presto.
-Natalie...- iniziò T.J.

-Sì?-

-Devo chiederti un favore.-

-Dimmi.-

-Fra due giorni...canta con me, al concerto.-

Lei sorrise:-Te lo devo.-

-Bene.- rispose lui, felice:-Allora buonanotte.-

-'Notte.-

Il ragazzo fece per andarsene.

-Ehm...T.J.?-

-Sì?-

-Grazie.-

Le sorrise e se ne tornò nel suo dormitorio.





Il giorno successivo Natalie si sentiva bene come non mai. Aveva raccontato tutto a Gretchen, poi a Patatina e poi a tutti gli altri. Si erano scusati con T.J. per non avergli creduto ed erano stati felicissimi per la notizia del loro ritorno all'essere amici.
Natalie si promise che non si sarebbe mai più comportata in quel modo con lui e che gli avrebbe creduto per sempre, anche se le avesse racconato di aver visto un dinosauro nel giardino di casa sua. Decise anche che avrebbe ignorato Will come se non fosse neanche un allievo del suo stesso istituto.
Ora stava camminando verso il teatro della scuola, già in ritardo per la prova generale.

-Spinelli?- sentì qualcuno chiamarla e, girandosi, vide Ashley A, completamente sola, avvolta dal suo cappotto rosa confetto.

Ignorò anche lei e continuò a camminare a testa alta.

-Spinelli, ti prego...-

Ashley la stava pregando di darle ascolto?

-Devi sapere una cosa, Natalie!-

Nat affrettò il passo, ma la bionda la seguì:-E' vero, è stata una mia idea, ma...- prese fiato:-Il giorno in cui T.J. mi ha lasciata io ho capito di aver sbagliato.-
-Ieri sera...- continuò:-Ho espressamente detto a Will che era tutto annullato, che non doveva fare più nulla. Noi...abbiamo discusso e...-

-Ashley.- finalmente la corvina si fermò:-Risparmiati il teatrino. Non ti credo, perciò non cercare di scagionarti adesso, perché non serve. Io credo a T.J e se dice che c'eri di mezzo tu, cosa altamente probabile, per me è colpa tua. Punto.-

-No! Lui non sa cos'è successo! Io ho continuato a pensarci per giorni e ieri ho capito che non ne valeva la pena, solo che William non ha voluto ascoltarmi!-

-Come no...-

-E' la verità! Ieri sera io sono andata da lui e gli ho spiegato che non serviva più fare niente, ma lui ha detto che...oh, non sai quant'è stupido!-

-Cosa ti avrebbe detto, sentiamo?-

-Che ormai era entrato nel personaggio, che gli sarebbe comunque servito a mettere alla prova le sue doti recitative e cavolate del genere.-

Natalie la fissò in silenzio.

-E' per questo- continuò lei:-Che si è presentato in ritardo. Ho cercato di fargli perdere tempo mentre discutevamo, sperando che tu te ne andassi, ma...-

-Be', allora perché hai deciso di fare l'amicona così all'improvviso?- le chiese Nat, che cominciava a crederle.

-E' stato T.J. a farmi cambiare idea.- Ashley prese un profondo respiro:-Vedi, nel periodo in cui siamo stati insieme ho capito che lui è un ottimo amico e, in qualche modo, anche se non intenzionalmente, mi ha insegnato che essere crudeli a volte può non essere così vantaggioso come credevo.-

-...Perciò ti dispiace.-

-Be', ehm...non sono abituata a dirlo, ma sì. Mi dispiace. E se vuoi delle prove che questo sia vero, ti posso dire che ho lasciato le Ashley, anche se siamo rimaste amiche, però adesso non sono più il loro capo e...e mi sono occupata personalmente di Will. Ho parlato con mio padre e lui l'ha fatto espellere dalla scuola di recitazione e poi gli ha detto che se avesse di nuovo disobbedito a un mio ordine lo avrebbe fatto espellere da questa scuola. E' un uomo potente, sai...-

-Ashley, questo è...- Natalie non riusciva a credere alle sue parole:-Stupefacente.-

-Un po'...spero che T.J. mi perdonerà e...e che lo farai anche tu.- le disse, evidentemente a disagio.

Natalie sorrise. T.J. era veramente riuscito a cambiare Ashley A...era davvero unico.
-Sì, ti perdono. E lo farà anche T.J., però...vuoi ritornare a essere la sua ragazza?- chiese, quasi preoccupata.

Ashley sorrise:-No! E' un ottimo amico, ma, sai...il mio genere di ragazzo è un altro...sportivo, carino, muscoloso, magari capitano di qualche squadra...-

-Ho capito, il lupo cambia il pelo, ma non il vizio.-

-Esatto. Allora siamo a posto? Spiegherai tu a T.J.?-

-Lo farò e...grazie per Will, se lo meritava proprio.-

-Già, credo che ora starà attento a entrare nei personaggi!-

Natalie si recò al teatro, mentre Ashley ritornò dalle sue amiche. Si sentiva bene, come se fosse più leggera. In fondo era bello essere onesti, aveva guadagnato degli amici e perso dell'antipatia. Le vecchie Ashley non c'erano più, ora c'erano le Migliori Ashley. Avevano convenuto che essere meno petulanti sarebbe stato molto meglio per tutte e avevano deciso di rimanere semplicemente amiche e fare quello che facevano gli altri nella scuola. Niente più piani vendicativi e prese in giro.
In più Ashley A era soddisfatta per aver lasciato William senza un centesimo di tutto quello che gli aveva promesso e anche senza la sua amata recitazione. Ben gli stava, se l'era proprio meritato.





Bene...cosa ne pensate? Finalmente eccovi i capitoli più attesi, ma so che ci sono anche altre coppie "in attesa"...be', in questi casi si può solo dire... COMING SOON.
Alla prossima!
P.S. scusate, ma la mia presenza/interferenza qui era di dovere ;)





@ paperella96 : ecco la caduta di Will, contenta? :) Non vedevo l'ora anch'io che si prenedesse quello che si meritava!
Ha ha ha! ;) Troppo forte la scena al bar! Ma davvero hai accortocciato la lattina??? O.O povera la tua amica...chissà che avrà pensato!
mi stai facendo venir voglia di girare un film, sai? Stanotte ci pensavo (eh, io ho di meglio da fare che dormire...XD) e avrei anche individuato qualche conoscente per alcuni personaggi, però sono completamente negati per la recitazione anche loro, me compresa (non siamo tutti come Will!).
Comunque anche a me piace molto Spinelli, già dal cartone originale. ;)
Fammi sapere che ne pensi di questi capitoli, mi raccomando! ;)
Grazie e baci :*   


@ Piccola Letty : eccoti i capitoli che aspettavi con ansia! ;) spero ti siano piaciuti e che Ashley abbia fatto un buon lavoro con Willy...;)
Non posso svelare che succede a Gus, ma verrà fuori nei prossimi (ultimi) capitoli...
Grazie per tutti i complimenti! ;) Hi hi...mi dispiace, ma non ho alternativa...non posso fare una specie di "I Promessi Sposi", dovrà pur finire! ;)
E comunque mi spiace rivelarti che ho in mente un'altra storia, solo che sarà nella categoria originali, stavolta...
beh, aspetto un tuo commento! Bacioni :*
P.S. ho recensito la tua storia!

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Capitolo 23
*** No air ***


Recess 23
Alla fine il mio commento, ora, leggete. :)


NO AIR

-Ci saranno tutti, io non posso farlo!-

Natalie si lasciò cadere sulla poltrona nascondendo il viso tra le mani.

-Senti, non puoi avere dei ripensamenti proprio adesso.- le disse Gretchen sedendosi accando a lei e posandole una mano sulla gamba.

-Be', mi spiace contraddirti, ma li sto avendo!-

-Perché non ci vuole presentare il coro, eh?- si lamentava intanto T.J., mentre camminava avanti e indietro per le quinte del teatro.

-Vedrete che adesso arriva...- lo rassicurò Mikey.

-Dovreste andare a prepararvi, intanto.- suggerì Vince.

T.J. rimase nella saletta, mentre Gretchen e Nat si allontanavano verso il bagno.
Dopo una ventina di minuti, era pronta, ma tremava come una foglia.

-Sei fantastica, Natalie.- le disse la rossa, sincera, studiandola nel vestito rosso e l'acconciatura perfetta.

-Non ha molta importanza, data la figura che farò...-

-Ma che dici? Sarete bravissimi!-

-No, T.J. sarà bravissimo, ma io non sono nemmeno la metà di lui e farò una figuraccia, mi dimenticherò le parole, me lo sento!-

-Piantala e rilassati!- le ordinò l'amica:-Non voglio sentire altre baggianate del genere!-

Ritornarono nella saletta, lasciando molti occhietti stupiti...

-Wow, Natalie...il rosso ti dona!- decretò Vince, senza tanti preamboli.

-Grazie. Dov'è Fendergh?-

-Non lo abbiamo visto.- rispose Gus.

-T.J.?-

-Sì?-

-Se non arriva, che si fa?-

-Arriverà, vedrete.- rispose Mikey al suo posto, prevedendo catastrofi imminenti.

Sentirono un applauso soffocato provenire dal teatro.
Gretchen guardò l'orologio:-Sono le otto e mezzo...è iniziato.-

Mikey spiegò un volantino:-Siete gli ultimi, ragazzi, state calmi.-

-Quante esibizioni ci sono prima di noi?- chiese Nat.

-C'è il club di recitazione con qualche sketch, il concerto degli ottoni, una dimostrazione delle cheerleader, la nuova band non più di Lawson, una ragazza soprano e voi due.-

I ragazzi rimasero in silenzio. L'aria era carica di tensione...

-Dovremmo andare.- disse Gus, finalmente.

-D'accordo...- T.J. e Natalie salutarono i loro amici:-Godetevi lo spettacolo...-

-Non vi preoccupate, andrete alla grande!- sentirono Mikey gridare, prima di rimanere completamente soli e avvolti nel silenzio. Silenzio si fa per dire, perché sentivano chiaramente il club di recitazione dall'altra parte.

Non dissero nulla, mentre anche gli attori rientrarono sorridenti e soddisfatti, complimentendosi tra loro e augurandosi buon Natale. Ora era il turno degli ottoni...un'estenuante e ripetitiva melodia che aveva un che di veramente inquietante.

Ed ecco un applauso e delle grida...erano entrate in scena le cheerleader tra cui anche Ashley nella consueta divisa bianca e viola.
Quando ritornò nella saletta delle quinte, sbucando, sudata dal tendone, si avvicinò ai due ragazzi:-In bocca al lupo per il duetto, ragazzi.-

-Grazie.- dissero in coro e anche un po' stupiti dalla nuova Ashley.
Rimasero ancora in silenzio, mentre la nuova band dava il meglio di sè davanti al pubblico. Come se volessero dar loro un consiglio, si erano messi a cantare "Relax" di Mika.

-Senti, Natalie...- iniziò T.J., ma venne interrotto da qualcuno.

-Detweiler, Spinelli!-

-Professore!- esclamò lei, saltando in piedi come una molla.

L'uomo si avvicinò a loro e li tirò in parte, per evitare la band che rientrava in stile "rinoceronti inferociti".

-Vi devo dire una cosa, ragazzi.-

I due pendevano dalle sue labbra...
-Oggi potete dare il meglio di voi, ma dovrete farlo da soli.-

-Perché?- chiese Nat, confusa.

-Perché non c'è nessun coro, signorina Spinelli.-

-Che vuol dire non c'è nessun...-

-Non è mai esistito e voi ve la siete sempre cavata da soli.- spiegò:-Quello era lo scopo della punizione: imparare a rispettarvi. La mia intenzione era quella di lavorare assieme a voi per un breve periodo per farvi scontare la vostra punizione, ma poi ho visto quanto litigavate e ho ritenuto opportuno che continuaste finché non aveste capito che è uno spreco, per due come voi, non andare d'accordo. Avete raggiunto l'obbiettivo, forse, perciò sono qui per dirvi che non siete più obbligati ad arrivare fino in fondo.-

-Un momento, lei ci sta dicendo che potremmo decidere di non salire sul palco in questo momento?- chiese T.J, disorientato.

-Basterebbe riferirlo al coordinatore, perché c'è sempre una riserva in questi casi.- rispose il prof, risoluto.

-Cioè...tutto questo per farci riappacificare?- proruppe Nat.

-Esatto, signorina. Deve ammettere che ho fatto un buon lavoro.- sorrise lui.

-Ma...- disse T.J.:-Che facciamo adesso?-

-Vi do' la possibilità di decidere.-

Nat e T.J. incrociarono i loro sguardi.
Gli occhi di T.J. sembravano delusi, come se si aspettasse già la risposta e non fosse quella desiderata. Stava per dire qualcosa, ma Natalie lo precedette:-Cantiamo.-

-Cantiamo?- lui la guardò, sorpreso.

-Be', siamo qui ormai...tanto vale arrivare fino in fondo.-

-Sono orgoglioso di voi.- disse il professore:-Buona fortuna, ragazzi. E sappiate che conto su di voi, perché vi conosco e so che andrete alla grande.-

-Grazie.- risposero di nuovo in coro, stupiti e nervosi dopo la notizia.

Prima di allontanarsi, Fendergh controllò l'orologio:-Un minuto e mezzo!-

Natalie e T.J. presero i microfoni e si prepararono in piedi davanti al sipario chiuso. La tensione era palpabile...i battiti di entrambi accelleravano a ogni nota del soprano sul palco, temento che fosse l'ultima.

-Eccoci qui.- disse T.J.

-Già.-

-Agitatata?-

-Non sai quanto.-

Ed ecco la voce del presentatore:-Bene, facciamo un'applauso a Kelly Cooper! Una voce stupenda, daverro!- 

-T.J.?- fece Nat sull'orlo della disperazione.

-Sì?-

-Non ce la farò mai.-

-Mai dire mai.-

-E adesso...due ragazzi del primo anno con il loro duetto "No Air", di Chris Brown e Jordin Sparks! Accogliamo...Natalie Ashley e T.J.!-

-Nat?- fu il turno di T.J.

-Sì?-

-Ti amo.-

-Cosa?-

-Natalie Ashley e T.J.!!!-

I ragazzi salirono sul palco e la loro canzone iniziò a riempire il teatro.



Le loro voci si intrecciavano piacevolmente, la canzone sembrava scritta per loro e gli occhi di tutti erano incollati a guardarli. T.J. e Natalie stavano cantando sul palco della loro scuola, raggianti e uniti come non mai....come se non fossero mai passati quei sei anni, come se fra di loro non ci fosse mai stato nessun litigio, come se fossero ritornati i T.J. e Spinelli di nove anni, che sognavano di duettare come cantanti famosi. E invece era tutto lì, tutto vero. Nessuno dei due avrebbe potuto desiderare qualcosa di diverso da quella situazione, che, seppur un tantino imbarazzante, dava loro la sicurezza di aver impararo dagli errori.

Got me out here in the water so deep...

Tell me how you gonna be without me...

If you ain’t here I just can’t breathe...

It's no air, no air...

No air air 
No air air 
No air air 

No Air…

Uno scroscio di applausi si alzò dal pubblico mentre i ragazzi si abbracciarono sul palco, al settimo cielo. Si strinsero forte, Natalie con gli occhi umidi e T.J. con un sorriso da "sì, ce l'abbiamo fatta" lungo tutto il viso.

-Sei stata grande!- esclamò T.J. guardandola finalmente negli occhi, mentre il pubblico esultava.

-Anch'io!-

-Come?- il ragazzo era confuso, forse Nat non aveva capito con tutto quel rumore.

-Ti amo anch'io.- gli sorrise la ragazza.

T.J. la fissò smarrito, sorpreso, confuso...innamorato. Tutte quelle emozioni messe insieme, lì davanti alla scuola, davanti al loro professore orgoglioso, davanti ai suoi amici...
Si chinò, infilandole una mano tra i capelli. Al diavolo la pettinatura! Era sicuro che Gretchen l'avrebbe perdonato per aver rovinato il suo piccolo capolavoro. Appoggiò le sue labbra su quelle di Natalie e fu come la prima prima volta.
Lei rispose al bacio, agganciando le braccia dietro al suo collo e alzandosi in punta di piedi. Chissenefregava di quando bassa potesse essere! In quel momento, sentiva di esserlo al punto giusto per godersi il suo primo, vero, bacio.

-Oooooh, evviva il Natale, amici della LBA! Pare che l'atmosfera favorisca l'entusiasmo!-

I due ragazzi si staccarono, imbarazzati, mentre tutto il pubblico femminile applaudiva e quello maschile li incitava, divertito.

Il presentatore si schiarì la voce:-Ehm...grazie T.J. e Natalie per...per la performance.- non riuscì a trattenere una risatina e li mandò dietro le quinte.

Lì vennero sommersi da congratulazioni, auguri, abbracci...finalmente erano rimasti soli, ma i loro amici irruppero con grida di gioia.

-Yuhuuu! A quando il matrimonio, ragazzi?- esultò Vince saltellando attorno a T.J.

-A te il panettone fa male...- commentò lui, rosso in viso.

-Lo sapevo! Lo sapevo!- fu il commento all'unisono di Gretchen e Mikey, che abbracciarono gli amici.

-Oh, Nat, guarda che disastro i capelli...- si lamentò la rossa, facendole l'occhiolino.

-Eh, già...- lei fece lo stesso sorridendole.

-Voi due dovreste andarci piano con le canzoni...- rise Gus, allegro per la scena appena vista. Era molto felice per loro due, sapeva che cosa si provava.

I ragazzi rimasero a festeggiare lì dietro, finché il prfessor Fendergh non li chiamò in disparte ancora una volta. Mikey, Gus, Gretchen e Vince ritornarono nella sala comune dei dormitori, lasciandoli soli.

-Inanzitutto, ragazzi...- incominciò l'uomo, alto come T.J.:-La vostra punizione è finita, avete aggirato qualsiasi pericolo di essere sospesi e questo spettacolo...beh, credo valga più di qualsiasi voto in pagella.-

Nat e T.J. si scambiarono uno sguardo orgoglioso.

-Poi, beh...- l'uomo si schiarì la voce:-Ottima complicità, direi.- sorrise.

-Prof?- 

-Sì, T.J?-

-Grazie.-

Gli occhi dell'uomo parvero inumidirsi:-Grazie a voi.-

Dopo gli auguri di buon Natale, li lasciò finalmente soli.

Ormai lo spettacolo era terminato. Retsava qualche gruppetto di ragazzi qua e là che rideva e scherzava e i coordinatori che sistemavano il palco.

-Natalie...-

-T.J., ti volevo dire che è stato il regalo di Natale più bello che potessi farmi!- lei lo abbracciò ancora una volta, facendogli comparire un sorriso sulle labbra.

-Allora posso dire di aver battuto Will in fatto di sorprese di Natale?-

-Stracciato.- gli diede un altro bacio, ora più lungo e dolce.

Capì che era quello che doveva fare da molto tempo per dirsi finalmente felice.



-Chissà dove saranno i piccioncini...- sospirò Gretchen mentre si dirigeva verso la sala comune.

-Non è incredibile, Gretch? Alla fine, si sono messi insieme.- osservò Vince, ancora un po' incredulo.

-...il che ci risparmierà dai litigi continui.- concluse Mikey.

-Ah, non ci giurerei.- commentò Gretch immaginandosi già gli elementi ora comuni ai due su cui trovare da discutere. Scosse la testa, divertita. Non sarebbero mai cambiati...

Lungo il corridoio illuminato da innumerevoli lucine natalizie e affollato di studenti, una ragazza vestita totalmente di verde andò a sbattere contro Mikey, che le pestò un piede senza volere.

-Vedi dove metti i piedi, ciccione!- esclamò Ashely Q, così ad alta voce che parecchi ragazzi si voltarono a vedere la scena.

-Scusami...- mormorò lui:-Non l'ho fatto apposta.- diede un'occhiata rapida intorno e arrossì. C'era anche Ashley B fra loro.

La ragazza rise isterica:-Non hai fatto apposta? Ci credo! Sei un tricheco privo di qualsiasi grazia!-

-Ashley!- la voce ferma di Ashley B fece arrestare Vince, già pronto a difendere l'amico.
-Non credi di dovergli delle scuse anche tu?-

-Come, prego?-

-Beh, sei una gallina priva di qualsiasi senso dell'orientamento!-

La folla scoppiò a ridere, mentre la ragazza diventava bordeux:-Come ti permetti...Ashely B...-

-Senti,- la interruppe lei:-Sono stanca di te. Ora che Ashley A se n'è andata, presupponi di dover prendere le sue orme, ti comporti peggio di come faceva lei e solo per attirare attenzione. Smettila, Q, non fai cadere nessuno ai tuoi piedi. Tu e Ashley T da oggi dovrete pavonegguarvi da sole, perché io non sono più una Ashley.-

Dai presenti si levò un "oh" di sorpresa. Mikey la osservava incredulo. Stava facendo tutto questo per difendere lui?
Dalla gente si levò un applauso, l'applauso di Ashley A, che fece partire a ruota tutti gli altri. Ashley Q corse via per la vergogna, mentre Ashley T rimase dov'era unendosi alle due amiche.

Quando la folla di studenti si diradò, Mikey corse da Ashley B, lasciando Gretchen, Vince e Gus di stucco.

-Ehi, Ashley!-

Le tre si voltarono assieme.

-Ashley B...-

Lei gli sorrise e chiese alle altre di lasciarli soli.

-Mikey...-

Lui arrossì:-Ho apprezzato molto il tuo gesto, Ashley, davvero. Ti ringrazio.-

-Michael, noi due non siamo mai stati così diversi.-

Lui rimase per un attimo interdetto:-Ma tu dicevi...-

-Io mi sbagliavo. Tutti possono sbagliare e tutti hanno diritto a una seconda possibilità. L'ho capito guardando Ashley A, l'ho capito vedendo T.J. e Spinelli baciarsi stasera, l'ho capito perché ho conosciuto te.-

-Wow, Ashley...- lo sguardo dolce di Mikey era immerso negli occhi di lei, così sinceri.

-Credi...credi di potermela dare questa seconda possibilità, Mikey?- gli chiese.

-Oh, Ashley!- il ragazzone la abbracciò come desiderava da tempo. Sì, lui amava il Natale.

Lo so. Lo so, mi rendo conto che è passato un secolo dall'ultima volta che ho aggiornato e chiedo umilmente perdono. Spero che con questo capitolo i miei Illustrissimi lettori decidano di perdonarmi.

Ok, vi lascio con una promessa: nei prossimi capitoli spazio alla Greric!!!!! So che è la coppia, se così si può definire, più amata dalle mie lettrici, perciò mi farò ben perdonare usufruendo di loro ;)

Grazie comunque delle recensioni lasciate, siete stati tutti fantastici! ;) ;)

Alla prossima, gente!

@  Piccola Letty  : Ciao! He he, Will se n'è andato! Sparito! Seeeeeeee! ;) E' il sogno di generazioni di studenti, credo. In questo capitolo hai avuto la conferma che Ash A è davvero cambiata. Ha ha! La scazzottata ci stava, ma non vorrei farlo diventare troppo violento, sai...deve comunque mantenere un certo contegno ;) Grazie di tutto, a presto!

@ paperella96  : Evviva! Will è stato cestinato. Minuto di silenzio.
Ok, passiamo al dunque: cosa ne pensi di questo capitolo ad alto contenuto di zucchero? ;) Sei felice per Nat e T.J.?
Gus e Lawson restano ancora due punti interrogativi, ma, come promesso, andrò a intromettermi nella vita di quest'ultimo solo per te! Be', e per Gretchen.
E' inquietante la storia degli orecchini di notte, sul serio. -.- Comunque, gli artisti sono pazzi, si sa. Perciò non ti allarmare se le idee migliori di vengono di notte. La notte porta consiglio. Spero che recensirai ancora! Scusa tanto per il ritardo! -.-''


@  _Kira_Perly_  : Ciao compare! Grazie infinite per le due recensioni e non preoccuparti. Ti capisco benessimo, ho avuto anch'io un periodo del genere...sono cose che capitano a tutti e sono odiose perché non riesci più a trovare la voglia di scrivere, vero? Mi è capitato con questa fic e mi sta capitando con un'altra che scrivo...uff! -.-''
In ogni caso, festeggiamo per la pubblicazione di questo miracoloso capitolo *getta in aria qualche coriandolo cantando*
Tutto ''per il bene superiore'', l'hai detto :)  Contenta che abbiano fatto (molta) pace? Prometto solennnemente ("giuro solennemente di non avere buone intenzioni") che la Greric arriverà moooolto presto. Quiiiiindi...aspetto con impazienza una tua recensioncina! Grazie anche per quella su Gus e Chip :) Alla prossima!


@ Chris_tian  : Tu sei la mia spina nel fianco :) Grazie, Chris, davvero. Posso chiamarti Chris? Ormai siamo amici, qui, vero?
Tu sai benissimo che ero in un periodo un po' no riguardo questa fic e ti ringrazio perché mi hai dato l'energia giusta. Le tue recensioni sono fantastiche, mi fanno sbellicare e, sprattutto, traboccano di complimenti. XD Grazieeeeeeee!
Qui sboccia l'amore platonico. Forte, eh? E Lawson...sì, anch'io lo stimo profondamente :)
Beh, Chris...se tu assomigli a T.J., allora devi essere proprio simpatico.
Alla prossima! Grazie :D


Ultima cosa: passate di qui! Vi divertirete ;) ... Pair-Il Reality

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