Fullmetal Alchemist Returne.

di Reghina
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Viaggio verso Ovest. ***
Capitolo 2: *** 2. Arrivo a Shoseki. ***
Capitolo 3: *** 3. Il mistero di Xing. ***
Capitolo 4: *** 4. L'albergo – gentilmente offerto dalle tasche di Mustang. ***
Capitolo 5: *** 5. Sogno. ***
Capitolo 6: *** 6. Preoccupazione. ***
Capitolo 7: *** 7. Nuovi indizi – il mistero di Xing s'infittisce. ***
Capitolo 8: *** 8. Un nuovo caso per il Flame Alchemist. ***
Capitolo 9: *** 9. Partenza rimandata. ***
Capitolo 10: *** 10. Di nuovo insieme. ***
Capitolo 11: *** 11. Pezzi del puzzle. ***
Capitolo 12: *** 12. Preludio di Guerra – e di una carriera distrutta. ***
Capitolo 13: *** 13. Allenamento. ***
Capitolo 14: *** 14. Tempo di combattere – l'attesa. ***
Capitolo 15: *** 15. La conclusione dell'attesa. ***
Capitolo 16: *** 16. Fine dei giochi. ***
Capitolo 17: *** 17. White Universe – Universo Bianco. ***
Capitolo 18: *** 18. Il ritorno dell'Alchimia – gratis? ***
Capitolo 19: *** 19. Sipario – fine primo tempo. ***
Capitolo 20: *** 20. Sipario – che il secondo tempo abbia inizio. ***
Capitolo 21: *** 21. Mistero risolto. ***
Capitolo 22: *** 22. Piano – la differenza tra pazzia e genialità, si chiama Edward Elric. ***
Capitolo 23: *** 23. Si va in scena. ***
Capitolo 24: *** 24. La fine della guerra. ***
Capitolo 25: *** 25. Ritorno a casa. ***
Capitolo 26: *** 26. Convivenza – ovvero, finché Edward Elric rimarrà svenuto, andrà tutto bene. ***
Capitolo 27: *** 27. Conversazioni. ***
Capitolo 28: *** 28. Il risveglio – ovvero: quel codino t'invecchia, Fullmetal. ***
Capitolo 29: *** 29. Si aprano le danze ***
Capitolo 30: *** 30. Scommessa – ovvero: le faccio vedere io chi è Edward Elric, Taisa! ***
Capitolo 31: *** 31. Sfida. ***
Capitolo 32: *** 32. Un'innocente bacio sulla fronte. ***
Capitolo 33: *** 33. Gara di baci – sperando sia solo una sfida. ***
Capitolo 34: *** 34. Separazione. ***
Capitolo 35: *** 35. Mancanza – una scusa per inseguire Fullmetal, si trova sempre. ***
Capitolo 36: *** 36. Fullmetal Alchemist Taisa(?!) ***
Capitolo 37: *** 37. Bacio. ***
Capitolo 38: *** 38. Prima volta – guerra di corpi. ***
Capitolo 39: *** 39. Dipendenza. ***
Capitolo 40: *** 40. Normalità – o giù di lì. ***
Capitolo 41: *** 41. Dichiarazione – ovvero: non ti sopporto, per questo mi piaci. ***
Capitolo 42: *** 42. Pioggia – senza nuvole. ***
Capitolo 43: *** 43. Epilogo – un nuovo inizio. ***
Capitolo 44: *** 44. Epilogo – Edward version. ***
Capitolo 45: *** 45. Special chapter, ovvero: Come l'ha presa Alphonse? ***



Capitolo 1
*** 1. Viaggio verso Ovest. ***


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1: Viaggio verso Ovest.

Edward se ne stava alla stazione di Resembool, attendendo l'arrivo del treno che l'avrebbe portato ad Ovest.
Nel frattempo, rifletteva.
Aveva sconfitto, grazie all'aiuto di Greed, il Padre ed era riuscito a recuperare il corpo di Alphonse e anche un braccio, perdendo però la sua Porta e quindi la sua Alchimia.
Infondo, però, gli stava bene così: l'auto-mail rimastogli dal ginocchio in giù oltre che un avvertimento era anche un modo per mantenere indirettamente i Rockbell, pagandogli di volta in volta la manutenzione.
Non poteva certo dire di essere felice e sereno: la sua Alchimia gli mancava, come gli sarebbe sicuramente mancata la piccola famiglia che aveva creato grazie agli uomini al seguito del Colonnello Mustang e a quest'ultimo stesso.
Inoltre, avrebbe preferito studiare l'arte alchemica di Xing, ma aveva constatato quando era stato a Xerxses che l'auto-mail non era adatto per un viaggio nel deserto.
Sospirò, si sarebbe dovuto accontentare di ciò che avrebbe trovato ad Ovest 1“Mi ascolti?!”domandò un'irritata Winry, vedendolo annuire alle sue parole ma senza realmente capirle“Sì...”rispose l'interpellato senza convinzione“Uffa!”sbuffò la meccanica, ma Edward la ignorò“Oh!Ecco il treno!”esclamò contento“Ehehe...non vedo l'ora!Non resisto a scoprire cosa ci sarà ad Ovest!”esultò, alzandosi“Mi sa che con tutta quest'eccitazione finirai per tornare indietro subito perché l'avrai rotto!”sbuffò, con un sorriso rassegnato, la ragazza“Più soldi per te, no?”domandò con un sogghigno l'ex Alchimista, incamminandosi“Mi sto preoccupando per te!”sbotta lei”Sì, sì, grazie...”lei sbuffa ancora“E quando hai bisogno di una manutenzione fammelo sapere prendendo un appuntamento via telefono”gli urlò dietro“Certo!” le risponde lui, salutandola con la mano 2 e sapendo già che non lo farà.
Salì sul treno e si mise seduto comodo.
Tornò a pensare agli ultimi avvenimenti, come prima che Winry lo uccidesse di raccomandazioni.
Il Colonnello aveva riottenuto la vista in cambio della promessa di fondare una nuova Ishbar, ma ancora non aveva ottenuto la carica di Comandante Supremo, solo una promozione a Generale.
Da quel che sapeva il nuovo Comandante era il vecchio Generale di Mustang, un vecchietto apposto tutto sommato.
Aveva anche scoperto che Havoc aveva lasciato l'esercito, per gestire un'armeria appartenente alla sua famiglia e che stava cominciando la riabilitazione per le sue gambe, sebbene non gli fosse nota la natura dell'incidente ma l'immaginasse facilmente.
Il suo pensiero corse poi automaticamente ad Alphonse, chiedendosi dov'era e in che condizioni.
Loro due infondo erano sempre stati insieme: certo il giovane Elric sapeva cavarsela benissimo da solo, ma Edward in qualità di fratello maggiore era ugualmente preoccupato.
Sorrise appena, rendendosi conto che in quelle condizioni era Al a doversi preoccupare per lui e non il contrario: infondo il minore dei fratelli era forte in combattimento e aveva ancora la sua fidata Alchimia, al contrario di lui che ne era totalmente privo e sebbene nelle arti marziali fosse bravo ormai era abituato ad usarla e avrebbe potuto fare qualche grossolano errore.
Sbuffò appena, si prospettava un viaggio parecchio lungo: sarebbe dovuto scendere ad East City per cambiare treno, scendere alla fermata dopo Dublith, poi ancora cambiare alla stazione successiva fino ad arrivare al confine con Creta, lo stato con cui Amestris confinava ad Ovest, poi se la sarebbe dovuta far a piedi fino alla prima biblioteca che incontrava – anche se lo allettava l'idea di chiedere un passaggio.
Si sdraiò sul sedile: meglio dormire, finché non aveva nulla da fare.

Le parti comprese tra 1 e 2 sono dialoghi presi direttamente dall'ultimo volume del manga, precisamente dal capitolo 108.
I commenti, le critiche e – perché no – i consigli su come continuare sono ben accetti.
È la prima storia che scrivo su Full Metal Alchemist, quindi non sono sicura del risultato, ma ci tengo parecchio, quindi spero che mi facciate sapere!Alla prossima!


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Capitolo 2
*** 2. Arrivo a Shoseki. ***


Full Metal Alchemist Return.


2: Arrivo a Shoseki. 1

Era arrivato decisamente prima di quanto avesse previsto.
Dopo sei ore di treno, si era aspettato di doversela fare a piedi fino alla prima città di Creta – che se non ricordava male, distava una decina di chilometri dal confine – invece aveva scoperto che esisteva un servizio taxi.
Alle quattro del pomeriggio era entrato nella prima biblioteca di Shoseki: il tassista che lo aveva accompagnato aveva detto che quella città era stata costruita appositamente per studiosi e in effetti avevi sentito dire che i libri presenti a Amestris venivano proprio da lì.
Scorrendo tra le sezioni semi-vuote, Edward rimase stupito dalla quantità di categorie, che parevano infinite: letteratura, mitologia, lingue, matematica, geologia, biologia, storia, religione, psicologia, lingue antiche e molte altre.
La sua attenzione andò alla sezione dedicata all'Alchimia.
Avendo concentrato i suoi studi sempre e solo su quest'ultima scienza, delle altre materie sapeva il poco che aveva appreso dalla scuola di Resembool.
Di altre era addirittura completamente a digiuno, non aveva mai sentito parlare di psicologia e non conosceva lingue – antiche e non – al di fuori della sua.
Scrollò appena le spalle e decidendo di colmare immediatamente le sue lacune s'introdusse nella sezione lingue antiche.
Scorrendo con il dito tra i volumi, cercò uno che potesse fare al caso di un principiante quale era lui e, una volta trovato, si accomodò sui divanetti di velluto rosso e s'immerse completamente nella lettura.
Il mondo era come scomparso, per l'ex Alchimista: la promessa a Winry di chiamare, la valigia pesante ancora accanto a lui, il non toccare cibo dall'ora di colazione, la stanchezza per le sei e più ore di viaggio.
Non esisteva nulla di tutto ciò, esistevano solo lui e quel mare di libri, quell'abisso di conoscenza che aspettava solo di essere scoperto.
Il tempo scorreva, testimone il sole che tramontava lentamente togliendo visibilità e le luci che si accendevano contemporaneamente per permettere ai visitatori di continuare, ma Edward lo notava appena.

Attenzione, gentili clienti”annunciò improvvisamente una voce femminile, tramite gli altoparlanti alle pareti“La biblioteca sta chiudendo: vi preghiamo di riporre i volumi e dirigervi ordinatamente verso le uscite”.
Il giovane Elric sbuffò, mentre era completamente immerso nella sezione di medicina.
Aveva appena finito di leggere e stava per prendere il seguito dell'interessante volume riguardante le ferite causate da armi bianche2.
Lo scocciava parecchio dover rimandare al giorno dopo, ma non poteva certo rimanere lì dentro: ora che la sua concentrazione era stata rotta, cominciava ad avere fame ed essere stanco.
Recuperò la valigia – che solo per miracolo non era stata rubata, visto che l'aveva praticamente abbandonata al suo destino – e si diresse verso l'uscita insieme ai pochi altri lettori che si erano trattenuti fino a quell'ora.
Spaesato, si rese conto che era davvero tardi.
La luna splendeva alta, accompagnata dalle stelle ed alcune sporadiche nuvolette di un leggero blu.
Cercò con lo sguardo un orologio e meravigliato notò che segnava le undici e mezza.
Sistemò brutalmente la valigia in spalla e dopo l'ennesimo sospiro scocciato, si incamminò alla ricerca di un albergo in cui passare la notte.

Prossimo aggiornamento a Giovedì!

1: Dei libri, inteso come complemento di specificazione.
2:
Non so se esiste un manuale simile, ho messo la prima cosa che mi è venuta in mente.

Ringrazio chi ha recensito:

Misa N: Sono felice che la storia ti piaccia di già, anche se siamo appena all'inizio. Grazie mille per i complimenti, spero continuerai a farmi sapere e a dirmi cosa ne pensi!Oh, ovviamente, grazie per averla inserita tra i preferiti, spero non ti deluderà andando avanti!

Lightblack: Non dirlo a me, sono rimasta mezz'ora a guardare la foto di Edward e Winry con i bambini in braccio, a quel punto mi sono detta “No, mi rifiuto” e ho cominciato a scrivere XD spero continuerai a farmi sapere e, se avrai critiche o consigli, sono sempre ben accetti!

Grazie anche a Scray che l'ha inserita tra le seguite, spero di aver presto un tuo parere!

Ringrazio molto anche chi ha letto, sperando mi faccia sapere.

A giovedì!

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Capitolo 3
*** 3. Il mistero di Xing. ***


Full Metal Alchemist Return.


3. Il mistero di Xing.

La valigia marrone chiaro cadde pesantemente tra la sabbia, sollevando nugoli di granelli, che ricadendo s'infilano tra i capelli del giovane ragazzo, che vi si butta esausto.
Alphonse ansimò stancamente, mentre le gocce di sudore scendevano copiosamente tra i vestiti, rendendo la pelle umida ma il caldo ancora più insopportabile.
Attraversare il deserto a piedi era stata una pessima idea, si rese conto, quando cominciò ad avere visioni di grossi bicchieri d'acqua che gli cadevano addosso.
Scosse violentemente il capo scacciando la piacevole visione e guardandosi intorno alla ricerca di un punto di riferimento, ma non vedeva altro che sabbia.
Eppure, quando aveva mandato una lettera a Xing per avvisare del suo arrivo, May Chang gli aveva assicurato che lo sarebbe andato a prendere appena uscito dalle rovine di Xerxses.
Ormai però aveva abbandonato le rovine da ore e presto quell'accecante e irritante sole sarebbe calato, lasciando il posto a una gelida notte che l'avrebbe sicuramente messo a dura prova.
Il giovane Elric si chiese se anche Edward stesse avendo tutti questi problemi e la risposta venne da sé: no, suo fratello maggiore a quell'ora era sicuramente già immerso in chissà quali affascinanti letture.
Sperò si ricordasse almeno di trovarsi un albergo e mangiare prima di escludere il mondo circostante dalla sua vita, ma Al sapeva quanto poco fosse probabile.
Per Edward la lettura veniva prima di qualsiasi altra cosa.

May, dove cavolo sei finita?!”urlò alle dune, sull'orlo delle lacrime.
Alphonse-sama!”il suddetto abbassò ancora di più il capo contro la valigia, sospirando tra sé.
Gli ci mancavano proprio le allucinazioni uditive.

Alphonse-sama!!!”una mano scosse il giovane che si decise ad abbandonare la posizione da disperato che ha assunto“May?!”esclamò stupito, notando la ragazzina guardarlo preoccupata“Alphonse-sama!”esclama lei, con aria vagamente colpevole“Scusa il ritardo, Ling non voleva venissi a prenderti”spiegò, inchinandosi in segno di scuse“Ling?”chiese lui perplesso, non capendo“All'inizio era felice della tua visita, ma ieri mi ha ordinato di non venirti a prendere. Ho sentito una strana presenza dietro di lui, famigliare ma allo stesso tempo nuova. In realtà, l'avverto in quasi ogni momento da un po' di tempo”chiarisce, mentre una gocciolina di preoccupazione le adorna la fronte“Allora non dovevi venire May!”esclamò il ragazzo preoccupato per la sua giovane amica“Qui c'è la cosa più strana: Appena è calata la sera mi ha chiamata in una stanza isolata e mi ha ordinato di condurti a Xing. Non comprendo proprio”sospirò“Capisco”mormorò appena tra sé il biondo, per poi sorridere“Allora conducimi dove posso trovare tutto sul rentanjutsu!”lei ricambiò il sorriso e fece strada.
Xing appare come un piccolo paradiso, dopo le fatiche della traversata nel deserto: fiumi che paiono nascere dal nulla attraversano la città allegramente, piante che Al non aveva mai visto venivano accarezzate gentilmente dal venticello fresco, le case dai colori vivaci e i mille suoni e profumi che si mescolano, in un vociferare caotico e allegro.

Vuoi mangiare qualcosa prima d'incominciare gli studi?”domandò gentilmente May, davanti a quella che a prima vista pareva una casetta di campagna, accogliente e famigliare, dall'aria calda.
No”sorrise lui, gli occhi che brillano“Nii-san1 avrà sicuramente già iniziato e io non devo restare indietro”uno sguardo gentile alla ragazzina“Questo è il posto?”chiese, deciso.
Lei lo guardò preoccupata, ma comprese la sua voglia di imparare tutto e subito“Sì, qui si trovano tutti i testi sul Rentanjutsu2, oltre anche a dizionari della lingua di Xing e dell'Alchimia”snocciolò dettagliatamente.
Il minore degli Elric le regalò un sorriso gentile e fece per entrare, ma poi si ricordò di una cosa“Puoi farmi avere un incontro con Ling?Se davvero hai avvertito una presenza inquietante intorno a lui è meglio indagare”May sorride felice, avrebbe voluto chiederlo lei ma non ne aveva avuto il coraggio, preoccupata di mettere a rischio la vita del ragazzo“Vedrò cosa posso fare”assicurò la moretta“Arigatoo, Alphonse-sama!3”esclamò di seguito, prima di correre via.
Alphonse fece un tenero sorriso, prima di rimboccarsi le maniche”A noi due, Rentanjutsu!”mormorò, immergendosi negli studi.

Aggiornamento a Giovedì!

1: Fratellone.

2: L'arte Alchemica di Xing.

3: Grazie, Alphonse-sama!

I guai cominciano a bussare alla porta, come vedete. Quale minaccia incomberà su Xing?C'è un indizio evidente nel testo, infondo l'idea non è così originale. Ringrazio chi ha recensito:

Halley: Sono felice che la storia t'incuriosisca!Io non riuscirò a digerire il fatto che Edward sia sposato con Winry neanche quando mi porteranno il certificato di nozze, ecco. Grazie per averla inserita tra le seguite!Sono felice che ti piaccia come scrivo e spero continuerai a farmi sapere!

Scray: Non hai di che preoccuparti, infondo capita di recensire fiction non dal primo capitolo!Comunque ho intenzione di aggiornare ogni Giovedì, se non capitano imprevisti. Anche io ci sono rimasta male, quando ho visto che Edward aveva perso l'Alchimia ed è un altro dei motivi per cui è nata la fiction, oltre ovviamente a volere del sano RoyxEd!Grazie di averla inserita tra le seguite, spero davvero di non deluderti e, nel caso avessi consigli o critiche, fammi sapere!

Misa N: Tanto per cominciare, scusati ancora per come recensisci e ti mando contro il cane di Riza!XD Sono contenta di ricevere i tuoi pareri, quindi non preoccuparti di ciò che dici!Per quanto riguarda Roy, non dovrai aspettare molto, visto che lo vedrai nel prossimo capitolo!Spero mi farai sapere anche per questo!

Berty: Non dovrai aspettare troppo, visto che Roy entrerà in scena dal prossimo capitolo!Sono felice che la storia ti piaccia e che Edward fin'ora ti sia sembrato IC, spero continuerai ad avere quest'opinione. Per quanto riguarda la descrizione dei luoghi, so che dovrei approfondirla, ma non è un campo in cui eccello, quindi non so se ci riuscirò. Però cercherò di approfondirli di più, grazie per il consiglio e per i complimenti!Spero di vederti anche nel prossimo capitolo!

Ringrazio anche Bluedragon9 per aver messo la storia tra i preferiti, grazie mille anche a Ciel88 per averla inserita tra le seguite!Spero di avere un parere da entrambi, una volta o l'altra.

Ovviamente mille grazie anche a chi legge, fatemi sapere, a Giovedì!

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Capitolo 4
*** 4. L'albergo – gentilmente offerto dalle tasche di Mustang. ***


Full Metal Alchemist Return.


4. L'albergo – gentilmente offerto dalle tasche di Mustang.

Roy Mustang sedeva accigliato all'interno di un taxi, con a fianco il Tenente Hawkeye.
Mi 'spiace Generale, non era previsto che l'incontro durasse così a lungo”si scusava da almeno un quarto d'ora la donna.
Roy sbuffò scuotendo leggermente la mano, come a perdonarla.
Non era irritato con Hawkeye, in realtà, ma con il Comandante Supremo Grumman che subito dopo averlo promosso Generale aveva ghignato ordinandogli di portare a termine le trattative di pace con i paesi confinanti ad Amestris.
Il nuovo Capo di Stato voleva infatti rapporti duraturi e amichevoli con le altre potenze, in modo che potesse tranquillamente diminuire la portata dell'Esercito.
Così si era trovato costretto ad andare a Creta per incontrare i politici del posto e sottoporgli le carte consegnategli da Grumman.
Fin lì, non era ancora troppo irritante,sebbene scartoffie e discorsi formali non fossero esattamente i passatempi preferito del Flame Alchemist.
I problemi cominciavano dopo.
Quel Paese non aveva un unico Capo, ma era suddivisa in Regioni con ognuna la propria Capitale e il proprio Comandante.
Aveva concluso nell'ultima città, Shoseki, solo alle undici e un quarto di sera, dopo un'intera giornata a ripetere le stesse frasi e scrivere il suo nome su pile di fogli.
Il Tenente Hawkeye non aveva previsto che si sarebbe fatta quell'ora e così ora si trovavano in un taxi a girare alla ricerca di un albergo degno del suo nome.
Gli mancava dannatamente Amestris: lì sarebbe bastato tirare fuori l'orologio per ottenere la camera migliore, ma a Creta il suo titolo d'Alchimista di Stato non valeva nulla.

..Ale?”sentì, indistintamente.
Tornò a prestare attenzione al Tenente, accorgendosi solo allora che la macchina era stata fermata.

Che succede Hawkeye?”domandò perplesso il Generale, ricevendo in risposta il braccio di Riza che indicava il marciapiede opposto a quello vicino cui si erano fermati.
Un ragazzino, forse sedici anni, abbigliamento quasi da diplomatico, guanti bianchi, valigia marrone in spalla, capelli biondo oro legati malamente in una coda che pare non sciogliersi solo per inezia.

Fullmetal!”il soprannome del ragazzo che camminava per i fatti suoi uscì prepotente dalle labbra del Generale, naturale come il 'mamma' di un bambino.
Edward si bloccò: c'era una sola persona nel mondo – o forse nell'Universo – capace di chiamarlo con quel nome anche se ormai era inequivocabilmente fuori dai Cani dell'Esercito.

Taisa!1”gli occhi dardeggiarono, mentre il ragazzo attraversò la strada semibuia incurante delle poche macchine“Non mi starà pedinando vero?!”chiese scandalizzato.
Roy Mustang alzò perplesso un sopracciglio”Intanto non è 'Taisa' ma 'Jun shō'
2. E poi, perché dovrei pedinarti?”il più giovane ringhiò“Lei mi chiama Fullmetal e io la chiamo Taisa”stabilì, prima di accorgersi del Tenente che li guardava come una sorellona permissiva“Sera Tenente”borbottò, Ed, alquanto imbarazzato.
Salta su, scommetto che cerchi un albergo”lo invitò Roy, mentre Riza inclinava leggermente il capo in segno di saluto.
E perché dovrei venire con lei Colonnello di merda?!”sbottò l'ex Fullmetal, dimostrando che il suo caratterino al contrario dell'Alchimia non era scomparso.
Perché sei minorenne e non ti faranno mai stare in un albergo, ma non ti ci vedo proprio in uno di quei posti per i ragazzini”snocciolò pacato l'Alchimista di Fuoco.
Edward ringhiò ancora, fece il giro del taxi e aprì la portiera, per poi sedersi in maniera composta accanto a Riza.
Avrebbe tanto voluto sbattere il portello, giusto per dar fastidio al Colonnello – Pardon, al Generale – ma poi si ricordò che la macchina non apparteneva alla persona in questione.
Peccato.
Il Tassista dopo un giro lunghissimo che comprese il passare cinque volte davanti alla libreria dove Edward aveva passato la giornata, si fermò davanti ad un albergo di classe.
Roy poté constatare che a piedi ci avrebbero messo la metà del tempo, ma non commentò e pagò la cifra richiesta.
Una volta entrati, l'Alchimista ordinò una sola stanza: lasciare Fullmetal in pace quando poteva divertirsi a punzecchiarlo come non faceva da quasi un anno sarebbe stato reato, ma separarsi da Riza anche se in territorio in cui nessuno lo conosceva sarebbe stato rischioso.
Furono ben lieti di scoprire che il ristorante chiudeva a mezzanotte e che quindi avrebbero potuto mangiare.
Ovviamente, Edward appena scoprì che il conto era tutto a nome di Mustang ordinò di tutto e di più solo per fargli un dispetto, ma fu ampiamente ripagato.
La stanza che aveva preso il Generale, infatti, disponeva di due soli letti in stanze separate – non che l'avesse fatto di proposito, ovviamente, anche se ne era stato tentato.
Riza si offrì di dormire sul divano, per un inconscio istinto materno verso Edward, ma Mustang ribatté ghignando che”Solo un fagiolino come lui può entrare comodo sul divano”al che il 'fagiolino' gli aveva tirato contro di tutto e di più, urlando insulti in ogni modo possibile e inimmaginabile.
I clienti delle altre stanze cominciarono ovviamente a lamentarsi, mettendo fine alla prima lite tra i due uomini.
Probabilmente la pace sarebbe stata di nuovo interrotta, se non si fosse scoperto che il divano poteva essere trasformato in un letto.
Così i tre poterono finalmente recarsi nei rispettivi giacigli, stanchi per il lungo viaggio.
Riza si mantenne in un placido dormi-veglia, tipico di chi è abituato ad attacchi nel pieno della notte, Roy si addormentò avvolto dalle tenebre del ricordo di Ishbar, in un flashback continuo.
Edward, invece, sognò.

Ci sentiamo Giovedì!

1: Questa la sapete, ma io ve lo metto comunque. Significa 'Colonnello'.

2: Letteralmente 'Generale di Brigata'.

Scusate il titolo, non ho resistito. Ci sono cose che una persona deve scrivere, e quel titolo era tra queste XD

Ringrazio chi ha recensito:

Halley: Ovvio che aggiorno puntuale, che altro si ha da fare a mezzanotte?XD Comunque sono felice che ti piacciano i misteri, perché quello di Xing causerà non pochi guai!Ma finalmente ecco entrare in scena anche Roy, che non perde occasione per tentare di farsi uccidere da Edward XD spero che mi farai sapere anche per questo capitolo!

Berty: Eccoti qua Roy, sempre pronto a litigare con Edward, cascasse il mondo!XD Beh, è ovvio che Alphonse si preoccupi per Edward, visto che se c'è un guaio il nostro Fullmetal ci finisce in mezzo!Per quel che riguarda ciò che è successo a Ling...beh, dovrai aspettare per saperlo, anche se ci saranno indizi qua e la!Spero di sentirti anche in questo capitolo, alla prossima!

Scray: Le critiche e i consigli sono sempre ben accetti, soprattutto perché aiutano a migliorare ed infondo è proprio per migliorare che si pubblicano le storie. Altrimenti le terremmo in cassaforte, no?Ciò che intendo, insomma, è che mi fa piacere sapere cosa non va nella storia così da poter cercare di migliorarla. Anche se, le descrizioni come ho già detto sono il mio tallone d'Achille. Beh, cercherò di migliorare, anche grazie a te che me lo fai notare ^-^ nel frattempo siamo arrivati al capitolo con Roy e spero che anche questo ti piaccia: so benissimo che l'ultima parte è fatta di corsa, ma il prossimo capitolo è molto importante e non volevo perdermi per strada!Comunque consigli sempre ben accetti!Alla prossima!

Misa N: Era ora che la finivi di scusarti ;-) sono felice che il capitolo ti sia piaciuto e che le cose ti sembrino di già interessanti, quando siamo appena agli inizi!Sì, esatto, i guai non sono neanche incominciati!Comunque, eccoti Roy sempre pronto a litigare con Edward!Per quel che riguarda i due fratelli, una sola cosa è sicura: il nostro Fullmetal tenterà di far impazzire Mustang!XD ci sentiamo al prossimo capitolo, spero!

Grazie a BlastVampire e Aruna19 per aver inserito la storia tra le seguite, spero di aver presto un tuo parere!

Ovviamente i miei ringraziamenti anche a chi legge, sempre nella speranza che si faccia sentire, sia chi ha già recensito sia chi non l'ha mai fatto.

Ci si sente Giovedì!

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Capitolo 5
*** 5. Sogno. ***


Capitolo 5. Sogno.

Full Metal Alchemist Return.


5. Sogno.
Edward non era abituato a sognare.
Solitamente, lo faceva solo a seguito o a precedere di un avvenimento importante e in quelle occasioni sognava quasi sempre sua madre.
Per cui si sorprese parecchio quando si trovò in un familiare posto bianco, con una porta altrettanto conosciuta davanti e il nulla dietro.
Era stato talmente tante volte nella dimora della Verità, che quasi poteva dire di aver trascorso più tempo lì che in qualsiasi altro posto.
Il padrone di casa, però – l'irritante sagoma che si era disintegrata insieme alla sua Porta e alla sua Alchimia – pareva non esserci.
Sbuffando, il maggiore degli Elric decise che quel sogno era durato anche troppo e fece un passo in direzione di quella che sapeva essere l'uscita.
Neanche che con quel gesto avesse dato il via, la figura senza volto gli apparve davanti.
Incompleta, il braccio destro non esisteva, come se avendolo Elric riacquistato, la creatura non potesse possederlo.

Ci si rivede, Edward Elric”sogghignò la Verità, scandendo il nome del ragazzo come un qualcosa di estremamente importante.
Che diamine significa tutto questo?!”sbottò il ragazzo, guardando truce la sagoma.
Niente di meno di ciò che vedi”e con l'unico braccio rimasto, la creatura indicò dietro il giovane biondo.
Ora, lui sapeva bene che era vuoto, aveva guardato un attimo prima, ma la tentazione o l'irrazionalità tipica di un sogno lo costrinsero a girarsi.
Ed eccolo lì, il suo Portale: immenso, coperto di simboli alchemici, quasi più bello di come la ricordasse, dovette ammettere che gli era mancato da morire.
Sorpreso, notò che un lucchetto di acciaio – come il suo auto-mail – lo teneva chiusa.

Non scherzare. L'Alchimia mi manca, ma non ti darò di nuovo Alphonse”ringhiò, tornando a guardare la Verità.
Essa ghignò, come gli fosse stata raccontata la barzelletta del secolo”È già tua”riferì, divertita“Semplicemente è incompleta”e accennò al lucchetto.

Come faccio ad averla, dannazione?!L'ho smaterializzata io stesso!”ed era stata la decisione più giusta e più sofferta di tutta la sua dannatissima vita, ma questo non lo disse, anche se lo pensò.
Hohemheim”disse semplicemente la sagoma bianca“Che centra quello schifoso di mio padre?”ringhiò ancora l'ex Alchimista“Non dovresti insultarlo così, Edward Elric”sogghignò la Verità“Hohemheim ha sacrificato la sua ultima vita umana per restituirti il Portale”silenzio.
Edward non sapeva se gridare, essere felice per avere di nuovo la sua Porta della Verità, insultare suo padre o cos'altro.
Nell'indecisione, rimaneva a bocca semi aperta, con l'espressione tipica di chi ha visto un fenomeno paranormale.

Purtroppo”sogghignò la creatura, quasi divertita dallo sbalordimento del ragazzo“L'energia non era sufficiente.
Per dirla breve, la tua Alchimia c'è, ma è bloccata”la sagoma vide la curiosità apparire sul volto di Edward, che lentamente si stava riprendendo dallo shock“E quale sarebbe il prezzo per sbloccarla?”chiese, stringendo gli occhi dorati“Basta un forte shock”fu la risposta tranquilla.
Edward ringhiò, di nuovo, in posizione quasi d'attacco sebbene inconsciamente sapesse che la Verità era immateriale e quindi non toccabile“Perché dovrei crederti?”chiese.
Un altro ghigno, dalle sfumature amare”Come sai, io sono te”fu la semplice risposta della Verità, che accennò al braccio mancante“Se tu recuperi la tua Alchimia, io riavrò il mio braccio”il maggiore degli Elric arricciò il labbro“Non mi sembra uno scambio equivalente”constatò, sebbene sapesse che era a suo rischio e pericolosa“Non ricordi più quanta conoscenza viene assorbita tramite il sacrificio di un braccio?”lo beffeggiò la creatura, facendo emettere l'ennesimo ringhio al ragazzo“Allora?”Edward strinse il pugno, ma ormai era in ballo“Che sia l'ultima volta che ti vedo”ringhiò.
La sagoma sogghignò“A presto, Edward Elric”canzonò, sparendo.
E Edward Elric si svegliò.

A Giovedì!

Capitolo dedicato a me, per il mio compleanno(ieri)!

Quando la fantasia e l'orario indicibile si incontrano in una sera di luglio, ecco che nasce un qualcosa che definire fantascienza è poco.
Hohemheim non è un personaggio che mi piace particolarmente, ma credo che se fosse possibile ridarebbe davvero il Portale a Edward. Come un regalo d'addio e di scuse per tutto ciò che non aveva fatto. Per il forte shock, forse potrà sembrarvi monotono, ma era l'unica cosa che mi venisse in mente e inoltre ho già in mente lo shock!

Ringrazio chi ha recensito:

Halley: Edward e Roy sono fatti apposta per scambiarsi battutine X°D sono felice di averli resi bene e spero davvero che anche questo capitolo sia ben fatto e che ti piaccia la nuova piega della storia!Vedrai che la cosa si farà sempre più interessante, man mano che si va avanti!Fammi sapere!Al prossimo capitolo, spero!

Berty: Sono felice di aver reso bene i battibecchi tra i due, perché saranno molto, ma molto importanti per la loro storia. Anche io non riesco proprio a immaginare il Taisa con un altro grado, il suo gli suona benissimo XD spero che anche questo capitolo sia stato di tuo gradimento, fammi sapere!

Scray: Tutti stavamo aspettando Roy, io in primis!Sono felice che tu abbia inserito la storia tra le preferite, grazie mille T^T inoltre sono davvero felice che il capitolo ti piaccia così com'è e spero che il titolo e la promozione di Mustang ti abbiano spiazzato in positivo e non in negativo X°D ma tanto per Edward resterà Taisa, sempre, comunque e ovunque. Wah, davvero sai disegnare al pc?!Beata te!Io non so neanche usare paint, a momenti T.T nella realtà invece è meglio che non parlo proprio, sono incapace XD preferisco scrivere, anche se non sono molto brava, però mi piace da impazzire!Ma tutto ciò non centra nulla con il capitolo X°D spero sia di tuo gradimento e mi farai sapere, critiche e consigli sempre accetti, ovviamente!Alla prossima!


Grazie mille a Miss_Fefy che ha aggiunto la storia alle preferite, grazie anche a FeeChAn e Beautiful_disaster che l'hanno inserita tra le seguite e a tutti quelli che leggono soltanto!Pareri sempre ben accetti!



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Capitolo 6
*** 6. Preoccupazione. ***


Full Metal Alchemist Return.


6. Preoccupazione.

Roy Mustang aveva un particolare intuito per capire lo stato d'animo dei suoi sottoposti.
Se un suo uomo aveva qualche problema, il Generale avvertiva un nodo allo stomaco e una vocina fastidiosa che ripeteva”La colpa è tua che non lo hai aiutato”.
Ed era precisamente quella la sensazione che aveva percepito l'Alchimista, quando si era trovato Edward davanti quella mattina.
L'aria stralunata, pareva aver visto un fantasma, inoltre quando era venuto il momento di ordinare la colazione aveva chiesto solo un cappuccino.
Un cappuccino, una bevanda che conteneva il latte.
Più lampante ancora, non l'aveva insultato quando se n'era uscito dicendo”Hai avuto gli incubi, Fullmetal?”ma aveva grugnito qualcosa e preso un lungo sorso della bevanda che gli era stata portata.
Solo con un cartello con scritto 'Ho visto qualcosa che avrei preferito non vedere' la situazione del ragazzo sarebbe stata più evidente.
Anche Riza era rimasta sconcertata dal silenzio del giovane Elric, sempre pronto ad attaccar briga con chiunque, specialmente se si chiamava Roy Mustang.
Il suddetto, era ben deciso a sapere cosa turbasse il suo – non più – sottoposto.
Perché Roy Mustang non abbandona nessuno dei suoi uomini, neanche chi si ritira volontariamente: era la promessa che aveva fatto e che era deciso a mantenere; non importava che quello fosse Edward, il ragazzino più cocciuto e testardo esistente e con talmente tanti drammi alle spalle da battere in un sadico concorso i tre quarti della popolazione di Amestris.
Il Generale aveva seguito il ragazzo in biblioteca e l'aveva visto immergersi nella sezione riguardante l'Alchimia.
Dopo dieci minuti di ricerche, pareva che Ed avesse trovato il volume che gli interessava, perché si era accomodato a terra e aveva preso a leggere.
Mustang aveva sbattuto le palpebre, due volte, prima di rendersi conto che il ragazzo aveva seriamente intenzione di leggere seduto a terra e praticamente al buio.
Edward sfogliava libri su libri, con aria assorta.
Il tempo passava silenzioso e lento, ma lui pareva non accorgersene, completamente immerso ora in questa ora in quella sezione della biblioteca.
E Roy, come una brava baby-sitter, lo seguiva ovunque senza però interrompere le ricerche del giovane.
Pareva che l'ex Fullmetal dovesse ancora elaborare la cosa – qualsiasi cosa fosse – e lui non aveva certo intenzione di forzarlo.
Si era fatta sera, infine, ed eravate finiti chissà come nella sezione Mitologia.
La voce dell'altoparlante risuonò chiara, annunciando la chiusura della biblioteca nel momento stesso in cui Edward aveva appena aperto l'ennesimo libro.
Sbuffando, aveva rimesso il volume al suo posto.
In quello stesso istante Flame capì che il ragazzo aveva sempre saputo che l'aveva seguito, perché pronunciò uno scocciato”Andiamo, ho fame”che gli fece capire che il tempo dei silenzi era finito ed iniziava quello delle spiegazioni.
Il ristorante vuoto dell'albergo era sicuramente il posto migliore in cui parlare: dopo aver constatato che Hawkeye era già in stanza e aveva già cenato, eravate andati a ordinare qualcosa che aveva puntualmente pagato Roy.
Nessuno dei due, comunque, parlava.
Sembravano quasi studiarsi attraverso il muoversi delle posate nei piatti, come se più che compagni di cena fossero due predatori pronti a saltarsi addosso con intenzioni poco pacifiche.

Oh, al diavolo!”aveva ringhiato ad un certo punto Edward, innervosito“Lo so che lei pensa che ho qualcosa, Taisa, ma non è così!”il suddetto Taisa aveva alzato un sopracciglio, commentando piatto“Stai facendo tutto da solo, Fullmetal”il più giovane aveva ringhiato“Mi ha seguito in biblioteca senza leggere per sport?”chiese ironico“Hai ordinato un cappuccino a colazione”e Roy lo disse come se questo spiegasse la creazione dell'Universo, o giù di lì.
Edward batté le palpebre più volte, rendendosi conto che quello era stato davvero un passo falso, ma aveva bisogno di ingerire del latte per rendersi conto di essere ancora vivo e che quindi gli avrebbe fatto schifo“Ci sono stato di nuovo”aveva mormorato, senza neanche sapere il perché.
Roy, comunque, non aveva fatto in tempo a chiedere nulla perché il giovane aveva continuato subito“Sono stato di nuovo dalla Verità”.

A giovedì!

Ta-ta-ta-ta!Interrotto sul più bello, ovviamente. Anche se solo per Roy, perché voi conoscete il sogno X°D

Ringrazio chi ha recensito:

BlastVampire: Sono davvero felice che la storia ti piaccia a tal punto!Spero solo di non farti venire l'insonnia, visto che aggiorno sempre a mezzanotte!Sono felice che tu concordi con la mia versione e spero che mi farai sapere anche per questo capitolo!Alla prossima!

Berty: Corretto l'errore, scusa tanto, l'ho scritto verso l'una di notte quel capitolo e in quel momento per me destra e sinistra erano praticamente la stessa cosa XD sono davvero felice che la pensi come me, almeno la cosa non è così fantascientifica come temevo!Spero mi farai sapere anche per questo capitolo!

Halley: Beh, Edward senza Alchimia è un qualcosa che non riesco neanche a immaginare, un po' come vederlo sposato con Winry. Insomma, cose del genere nelle mie storie non le vedrete mai, a meno che non si avvicini la fine del mondo, ma questa è un'altra storia XD spero mi farai sapere anche per questo capitolo, alla prossima!

Scray: Tanto per cominciare, grazie mille per gli auguri!Sono davvero, ma proprio tanto, felice che i personaggi non ti sembrino OOC perché sono davvero terrorizzata dall'andare fuori personaggio senza motivo. Temo comunque che andando avanti un po' di OOC verrà fuori per forza, visto che più personaggi ci sono insieme più è difficile gestirli tutti XD Inoltre, felice che l'idea non sia monotona e ti abbia in qualche modo sorpresa: spero solo che lo Shock che ho in mente non scandalizzi anche i lettori, sennò siamo fritti!Per i dialoghi, questo è una specie d'esperimento per capire come mi piace di più. Io sono solita andare a capo a seconda di chi parla ma volevo vedere come mi suonava con i dialoghi messi così. Quando l'avrò capito deciderò come tenerli XD Beh, detto ciò, ci sentiamo nel prossimo capitolo!

Aw, che soddisfazione vedere i due piccioncini così attaccati!Sì, vabbé, sono lontani dall'essere fidanzati, ma a chi volete che interessi?U.U

Beh, grazie a tutti quelli che hanno letto, pareri sempre graditi!

A giovedì!

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Capitolo 7
*** 7. Nuovi indizi – il mistero di Xing s'infittisce. ***


Full Metal Alchemist Return.


7. Nuovi indizi – il mistero di Xing s'infittisce.

Quella stanza era davvero inquietante.
Fu questo che pensò Alphonse, guardandosi cautamente intorno.
Le pesanti e raffinate tende di velluto oscuravano le finestre dai vetri colorati da cui però alcuni raggi riuscivano a filtrare, inondando la stanza di una tenue luce viola-rossiccia che faceva sembrare quasi sporco di sangue il pavimento di moquette rossa.
Totalmente vuota, i quadri appesi alle pareti parevano inquietanti mostri pronti a tornare dal regno dei morti per il solo gusto di spaventare il giovane Alchimista che in piedi nel mezzo della stanza arricciava le mani tra loro, quasi davvero dovesse difendersi.
Ling aveva accettato subito di vederlo, a discapito di ciò che pensava May, però il giovane d'Amestris non si aspettava certo di venir condotto in una stanza simile.
Stava aspettando da ormai quasi un'ora e sebbene fosse un tipo paziente – quando tuo fratello è Edward Elric devi essere paziente – cominciava a considerare quell'attesa snervante oltre che prezioso tempo tolto ai suoi studi di Rentanjutsu.
Suo fratello l'avrebbe preso in giro a vita, se fosse tornato da Xing senza sapere nulla su quell'arte tanto utile.
Con un sospiro, Alphonse si sistemò a terra: avrebbe aspettato ancora un po', ma se Ling non fosse arrivato entro il tramonto se ne sarebbe tornato nella casetta che ospitava i libri e lui stesso.
May probabilmente si sarebbe arrabbiata con lui, ma il suo scopo non era stare dietro ai capricci di un Imperatore – neanche se amico di suo fratello – ma girare il mondo e sapere sempre di più.
Perso tra i suoi pensieri, si accorse a malapena che Ling era entrato e lo stava guardando con aria seria.

Alphonse”chiamò, facendo risvegliare di tutto il ragazzo“Devi andartene da qui”il silenzio cadde, lugubre.
Al più giovane parve che per un attimo tutta la stanza si fosse tinta di nero, mentre Ling faceva dietro front per uscire.

Chotto matsu Ling!”1 chiamò agitato, alzandosi di scatto“Cosa vuol dire che devo andarmene di qui?!”il sovrano di Xing esitò, senza però voltarsi verso l'amico“Vuol dire esattamente quello che ho detto, Alphonse. Prendi pure i libri che ti servono, ma vattene da Xing”il più giovane avanzò, irritato ma allo stesso tempo preoccupato, quel comportamento era tutto tranne che normale“Naze ka?!”2 urlò quasi“Prendilo come un consiglio d'amico, sta lontano da Xing e anche da Amestris”un sospiro“Fidati, Alphonse, è meglio così”.
Alphonse desiderò ardentemente essere suo fratello, in quel momento.
Sicuramente, Ed avrebbe saputo cosa fare per estorcere a Ling il motivo per cui doveva stare lontano dalla sua nazione e da quella del sovrano stesso.
Edward avrebbe afferrato Ling per una spalla, l'avrebbe voltato e gli avrebbe tirato un pugno al volto con aria infuriata, prima di ringhiare di non dire cavolate e fidarsi di lui.
Ma Al non era suo fratello e non avrebbe mai potuto fare una cosa simile, neanche tra un milione d'anni e neanche desiderandolo con tutto il cuore“Chigau”
3 mormorò semplicemente“Io voglio aiutarti, Ling”aggiunse, allungando il braccio verso il moro.
Questi fece qualche passo avanti, come sfuggendo a quella preoccupazione sincera“Non posso dirti niente di più, Alphonse, mi sono già esposto troppo”un tono pieno di dolore, quasi palpabile“Presto Xing dichiarerà guerra ad Amestris. Vorrei che né tu né Edward veniste coinvolti”poi l'apparente tranquillità di Ling svanisce.
Il giovane Imperatore si voltò, gli occhi a mandorla socchiusi“Gomen” 4 abbassò il capo, come se non riuscisse a sostenerne il peso“Onegai Shimasu..Sumimasen” 5 mormorò ancora, prima di uscire velocemente.
Alphonse rimase qualche attimo con il braccio teso, sperduto, non capendo.
La sua unica sicurezza era che May aveva qualcosa, stava succedendo qualcosa di strano a Ling, qualcosa che avrebbe messo in pericolo Xing ed Amestris, se non l'intero mondo.
Non voleva una nuova guerra.
Una nuova decisione brillò negli occhi di giada, mentre il braccio si abbassava e il pugno si stringeva.
Non avrebbe abbandonato Ling, avrebbe imparato tutto sul Rentanjutsu ed evitato qualsiasi cosa stesse succedendo.
Quello sarebbe stato il pagamento per i favori ricevuti dalla gente di Xing.

A giovedì!

1: Aspetta un attimo Ling!

2: Perché?!

3: Ti sbagli.

4: Mi dispiace.

5: Ti prego..scusami.

Vi aspettavate la spiegazione del sogno eh?Anche io, in realtà. Va beh, capita.

Ringrazio chi ha recensito, scusate se non ringrazio uno a uno, prometto che la prossima volta non mancherò!

Ovviamente grazie anche a chi legge, pareri sempre graditi.

A giovedì!

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Capitolo 8
*** 8. Un nuovo caso per il Flame Alchemist. ***


Full Metal Alchemist Return.


8. Un nuovo caso per il Flame Alchemist.

Il silenzio che avvolgeva le due figure, sedute ad un tavolo con sopra solo una bottiglia di vino e due bicchieri vuoti, era alquanto inquietante contando che era notte fonda e che la stanza era completamente vuota.
Roy Mustang sospirò pesantemente, versandosi due dita dell'ottimo vino rosso che aveva ordinato.
Grazie al suo grado di Generale e un'abbondante mancia era riuscito ad ottenere il permesso di rimanere nella sala da pranzo insieme al suo accompagnatore che in quel momento guardava con interesse l'orlo della tovaglia del tavolo.
Aveva pronunciato poche frasi, Edward.
Un semplice”Quel bastardo mi ha ridato la mia Alchimia, ma non posso usarla. Serve un un forte shock. Uno scambio equivalente con la Verità, può riottenere il suo braccio solo ridandomi la mia Alchimia”da cui Mustang aveva dedotto che c'era qualcos'altro che non aveva potuto o voluto dire.
Perciò dopo il suo”Cos'è quell'espressione truce, Fullmetal?”era calato un'imbarazzante e pesante silenzio.
Stava ancora aspettando una risposta, Roy.
In silenzio, ondeggiando il vino nel bicchiere, in un attesa snervante e forse insensata.
Fullmetal non pareva intenzionato a parlare”Cos'altro ti ha detto?”chiese ancora il Generale, prendendo un lungo sorso.
Edward quasi saltò, come se avesse dimenticato la presenza del Flame Alchemist, passando il suo sguardo dalle labbra di Mustang sul bicchiere prima di riabbassarlo velocemente sulla tovaglia”Niente”una lieve nota d'incertezza.

Non sai mentire, Fullmetal”fu il commento atono che precedette il rumore del bicchiere poggiato sul tavolo.
Non sto mentendo, la Verità non mi ha detto nient'altro”insisté, facendo sospirare per la seconda volta nella serata il maggiore dei due.
Hai sentito qualcos'altro, Fullmetal. Non sei tipo da scandalizzarti semplicemente perché devi avere uno shock per tornare un'Alchimista”Mustang sentì un grugnito indistinto provenire dal ragazzino.
Non so cosa fosse”precisò, quasi a togliersi una colpa“Però una voce ha detto 'Il pericolo maggiore sarà la Luce e la Bontà, Edward Elric' infine mi sono svegliato”esitazione, e un sospiro“Non so che pensare”silenzio.
Roy Mustang bevve un altro breve sorso, riflettendo su quelle parole che sebbene potessero sembrare insensate, parevano voler nascondere la peggiore delle minacce.
Mentalmente riepilogò gli ultimi eventi, cercando tracce di congiure interne o nemici esterni, eppure nonostante gli sforzi non gli venne in mente nulla.
Grumman non era così stupido da circondarsi di traditori e i suoi uomini ultimamente non gli avevano riferito di nessun tipo di disordine, nemmeno a casa Bradley, dove Selim pareva totalmente sotto controllo.
Per quanto riguardava le altre nazioni, sapeva che l'Imperatore di Xing era Ling, quindi non un pericolo, per difendersi da Drachma c'era il forte di Briggs mentre né Creta né Aerugo parevano avere intenti bellicosi.
La situazione era talmente calma, anche all'interno delle cittadine di Amestris stessa, da far sembrare che l'Esercito potesse sciogliersi immediatamente senza causare nessun tipo di problema.
I dati erano inequivocabili, era tutto perfettamente in ordine.
Avrebbe voluto davvero dirlo a Fullmetal, Roy.
Eppure nonostante tutti i dati e le sicurezze, bastava il viso contratto dalla preoccupazione del ragazzo per fargli pensare che c'era sicuramente qualcosa che gli era sfuggito, un pericolo invisibile come prima lo erano stati gli Homunculus.
Perché Edward non si preoccupava senza motivo, anzi tendeva a svalutare la situazione e buttarsi a capofitto in qualsiasi impresa, soprattutto quelle molto al di sopra delle sue possibilità di adolescente.
Sospirò e poggiò di nuovo il bicchiere”Ti credo, Fullmetal”disse, trovandosi puntati contro gli occhi ambrati del ragazzo, sorpresi“Chiederò ad Hawkeye di investigare su tutte le azioni interne ed esterne. Di lei possiamo fidarci”un leggero sorriso ornò le labbra del ragazzo.

Taisa..”mormorò questi, tra l'incredulo e il sollevato.
Non credere d'incantarmi, Fullmetal”un ghigno, per riportare le cose alla normalità“Te lo metto in conto insieme ai 520 yens che mi devi”lui emise uno sbuffò, poi gli lanciò un'occhiataccia“Diventi Comandante Supremo e riavrà i suoi maledetti soldi, ma si ricordi che poi deve prestarmene altri”si alzò e camminò verso le scale.
Roy Mustang scosse il capo, con un mezzo sogghigno, finendo il vino che si trovava nel raffinato bicchiere.
La tregua era finita ed era ora che il Flame Alchemist entrasse nuovamente in azione.
Infondo, non gli erano mai piaciuti i periodi di quiete.

A Giovedì!

Ed ecco che anche dalle parti di Edward le cose cominciano a muoversi, lentamente e senza fretta, ma costantemente.

Ringrazio:

BlastVampire: Oddei, non mi hanno mai ringraziato per aver postato, mi sento in imbarazzo >///< Spero che la storia continui ad interessarti, perché sarà alquanto lunga e tormentata, la cosa XD ci sentiamo al prossimo capitolo, spero!

Ciel88: Benvenuta/o nel club dei recensitori!Per prima cosa, amo il tuo nick. Ed era necessario dirlo XD comunque, sono davvero lieta che tu abbia deciso di recensire e che la storia ti appassioni, il sogno più o meno è stato spiegato, anche se un velo di mistero rimarrà fino alla fine, perché sennò non avrebbe senso continuare ;-) spero continuerai a farmi sapere!

Halley: Eh, per scoprire cosa piglia a Ling ci vorrà ancora un po', ma pazienta e non te ne pentirai. O almeno lo spero, ecco. Spero che anche questo capitolo intermedio – o no? - ti sia piaciuto e che continuerai a darmi pareri!Alla prossima!

A giovedì!



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Capitolo 9
*** 9. Partenza rimandata. ***


Full Metal Alchemist Return.

9. Partenza rimandata.
Quella mattina Roy Mustang si era svegliato con i borbottii di Edward, che imprecava contro qualche divinità inesistente e sconosciuta al resto dell'umanità – e probabilmente anche al giovane che la stava insultando con tanto ardore.
Il Generale si aspettava di dover vedersela con il pessimo umore tipico di chi si è appena svegliato, perché davvero, Edward Elric aveva l'aria di uno che approfitta di ogni occasione per irritarsi con il mondo intero e ancor più per prendersela con l'Alchimista di Fuoco.
Invece, con suo grande sconcerto, quando si alzò dal letto si trovò davanti un Fullmetal completamente vestito e che si stava comodamente legando i capelli mentre borbottava insulti alla divinità già citata.
Come se ciò non bastasse per annunciare la fine del mondo, il ragazzo quando si accorse del superiore fermo sulla porta a fissarlo, commentò semplicemente”Si muova o chiude il ristorante”che il Generale interpretò come un Buongiorno.
E probabilmente un 'grazie' per la sera prima, ma meglio non azzardare troppo nelle traduzioni e rovinare così l'apparente ottimo umore del minore.
I due scesero, trovando Riza ad aspettarli ad un tavolo già apparecchiato: una tazzina di caffè vuoto che doveva aver bevuto la donna, un altra tazzina coperta e quello che sembrava del succo con delle fette di pane e cioccolata.
Accanto al Tenente svettavano delle valigie, ma nessuno degli altri due vi fece caso più di tanto, accomodandosi a tavola e facendo colazione sotto gli occhi vigili di Hawkeye.
“La ringrazio per aver preso da mangiare anche per me”commentò ad un certo punto Edward, spezzando il silenzioso“Come ha fatto a indovinare che è la mia colazione preferita?”chiese, per poi bere un sorso di aranciata.
“Me l'ha detto Winry sta mattina”fu il commento tranquillissimo della donna.
Il più giovane del gruppo quasi si strozzò e sputò la bevanda – addosso a Mustang, ovviamente, che però riuscì ad evitarla – e strabuzzò gli occhi”W-Winry?!”balbettò.
“Mi ha detto che le avevi promesso di chiamarla”commentò Riza“Ma non ricevendo tue telefonate si è fatta dire dal servizio taxi se ti avevano visto ed ha ottenuto il numero dell'albero”spiegò.
Edward batté perplesso gli occhi“Sapeva del servizio taxi?”domandò.
“Non dirmi che non lo sapevi, Fullmetal”ironizzò Mustang, ricevendo in risposta un grugnito dall'ovvia interpretazione.
Riza sospirò, chiedendosi chi tra i due uomini fosse il più infantile: Edward poteva capirlo, non aveva neanche diciassette anni ed era normale, ma il Generale le pareva peggiorasse invece che migliorare.
A volte si chiedeva se quella della minigonna non fosse solo una scusa ma davvero uno degli obbiettivi di Mustang, ma preferiva non indagare.
Vide i due alzarsi, in contemporanea, dopo che Roy aveva pagato il conto”Generale?”domandò, perplessa.
“Accompagno Fullmetal in biblioteca. Hawkeye, ho una ricerca per te, dovresti indagare su tutte le azioni militari interne ed esterne al paese”fu la risposta decisa del militare.
“Dobbiamo tornare ad Amestris, Signore. Il Comandate Supremo ci starà aspettando”fece notare la donna, ricevendo in cambio un'espressione perplessa.
“Amestris?”domandò l'uomo, come se non ricordasse“Ah, già. Dovevamo tornare ad Amestris”e annuì, facendo sospirare Riza.
Mustang lanciò un'occhiata al giovane Elric e per un attimo gli parve di vedere il visino di un bambino che sta per essere abbandonato dalla madre.
Scuotendo il capo, si rese conto che in realtà Fullmetal lo guardava come a dire 'Prova ad andartene e ti prendo a calci. Con la sinistra'.
Il Generale sapeva di poter sfuggire a Edward, ma era meglio evitare figure non proprio belle in un paese straniero“Chiama Grumman e digli che mi prendo una pausa di..”e si fermò, guardando Edward.
“Due settimane circa”rispose all'implicita domanda il biondo.
“Due settimane circa per stare con Esperanza, nella città di Shinjitsu1“parve riflettere un po', per poi aggiungere”Oh, Hawkeye, digli anche che non vedo l'ora di rivedere Kiken-chan2!”la donna annuì, andando a fare la telefonata.
Sapeva che era in codice, sebbene fosse diverso da quello che il Generale usava con lei e quindi non potesse decifrarlo con esattezza, però qualcosa le diceva che era meglio tenere la pistola sempre carica.

A Giovedì!

1: Verità. Riferimento implicito alla Porta.

2: Kiken è Pericolo, il '-chan' è stato aggiunto per farlo sembrare un nome.

Altro piccolo capitolo di passaggio <3 nel prossimo rivedremo Alphonse!

Ringrazio:

Halley: Non dovrai aspettare a lungo prima dell'azione, sebbene vedremo prima i vari movimenti da ambo le parti. E non dovrai aspettare granché neanche per vedere Edward e Roy insieme. Peccato che invece ci vorrà un bel po' prima che i due decidano di ammettere che si piacciano XD ma è tutto molto approssimativo, comunque. Vedremo ;-) alla prossima!

Ciel88: Senza dubbio, sapere che sei una ragazza mi rende tutto più semplice XD Sono felice che i personaggi ti paiano IC. Non si sono urlati contro perché era appena mattina e non erano abbastanza svegli XD non preoccuparti, lo shock non farà del male ad Edward. In compenso lo vedrai stretto a Roy, anche se non subito. Ogni cosa a suo tempo ;-) fammi sapere anche per questo, se ti va!Alla prossima!

Scray: Andare OOC è un po' il mio terrore. Ho sempre paura di farmi prendere troppo da quello che scrivo e inserirci troppo di ciò che farei io e niente di ciò che farebbe il personaggio. Beh, restare completamente IC è impossibile, visto che non sono la creatrice del manga, ma si fa quel che si può XD Per la questione 'Ling' bisognerà aspettare un po', così come per tutto il resto: le faccende si evolveranno lentamente, capitolo dopo capitolo. O almeno, io ho cercato di dare quest'impressione, temo che solo alla fine si potrà dire se ci sono riuscita o no!Per quanto riguarda le parole in giapponese, sono felice che ti piacciano, poiché ne troveremo ancora. Amo questa lingua ** e adoro anche te e le tue recensioni, mi fanno venire il buon umore ^-^ non lo dico perché mi lasci pareri positivi, ma perché le recensioni lunghe mi piacciono proprio!P. S. Vedi Kuroshitsuji due?** l'episodio nove ha scandalizzato anche me °° Ok, direi che ti saluto, o la risposta diventa più lunga del capitolo XD alla prossima recensione!Magari arrivi a mille parole, una volta di queste °-°

A Giovedì!

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Capitolo 10
*** 10. Di nuovo insieme. ***


Full Metal Alchemist Return.


10. Di nuovo insieme.
Il tempo aveva preso a scorrere tanto lentamente che Alphonse temeva che da un momento all'altro di fermasse, per immortalare l'aria di perfetta calma.
Era a Xing da appena due settimane, eppure gli pareva di averci passato un'intera vita.
Ling non aveva fatto più nulla per scacciarlo e lui non si era più presentato a palazzo, concentrandosi solo sullo studio del Rentanjutsu, mentre l'aria appariva immobile e perfetta, irreale.
Xing non sembrava un paese sull'orlo di una guerra contro lo stato militarmente più forte del mondo, pareva anzi totalmente inconsapevole dei rischi incontro ai quali stava andando.
Il giovane Elric era sicuro che Mustang e i suoi avrebbero riso di gusto vedendo come quelli di Xing si allenavano al combattimento corpo a corpo, mentre il Generale Maggiore Armstrong avrebbe semplicemente sparato senza dar tempo ai rivali di fare una mossa.
Amestris usava le armi, per le guerre.
Compresi gli Alchimisti, le armi umane, i cani dell'Esercito.
Era davvero felice, Alphonse, che suo fratello non facesse più parte di quella categoria e che, soprattutto, fosse lontano da Amestris.
Perché Edward anche senza Alchimia e anche se era completamente incapace di sparare a qualcuno non se ne sarebbe stato con le mani in mano, sapendo la gente in pericolo.
Il fatto che egli stesso ormai fosse una persona comune – solo un po' più testarda, con un po' più di problemi alle spalle e un po' più esperto nella lotta fisica – non gli sarebbe passato neanche per l'anticamera del cervello.
Suo fratello maggiore era questo: un colossale idiota, su cui però potevi sempre fare affidamento, per qualsiasi cosa.
Alphonse aveva deciso che sarebbe andato da lui nel momento stesso in cui Ling gli aveva detto di aver dichiarato guerra ad Amestris, ma poi aveva preferito saperne il più possibile sull'Alchimia medica del paese in cui si trovava, in modo da non tornare da Edward solo con brutte notizie.
Ormai, dopo due settimane di permanenza, sapeva leggere la lingua di Xing come un nativo e praticava il Rentanjutsu come se non avesse mai fatto null'altro nella vita.
Sapeva anche che suo fratello ci avrebbe messo una settimana, ma non sentiva invidia per questo, anzi aumentava la stima che aveva per Edward, che infondo non veniva chiamato genio per nulla.
May Chang si era offerta di accompagnarlo fino a Creta, ma lui aveva rifiutato, preferendo che qualcuno di fidato tenesse d'occhio Ling e facendosi accompagnare solo fino al porto: l'ultima delle sue intenzioni era attraversare il deserto per poi dover prendere il treno e infine il taxi.
Il viaggio in mare era più costoso, certo, ma era anche la strada più breve per Creta e sicuramente la meno faticosa.
Alphonse era sicuro che Ed non conoscesse assolutamente nulla dello stato in cui si era recato, allo stesso tempo però era sicuro che con la sua fortuna aveva trovato Shoseki.
Bisognava solo vedere in quale delle mille biblioteche e librerie esistenti nella città l'ex Alchimista si era fermato per prima.
Ma Edward Elric non era certo il tipo che passava inosservato e Alphonse ne aveva avuto la riprova appena messo piede nella città.
“Colonnello di merda!”urlava una voce in mezzo alla strada, incurante delle occhiatacce che gli venivano lanciate“Mi spiega perché mi ha trascinato fuori dalla biblioteca?!”il minore degli Elric batté perplesso gli occhi, accorgendosi che Edward era tirato da Roy Mustang in direzione di un bar-ristorante.
Perfetto: se quando era solo era difficile non notare Edward, quando era con Roy Mustang era impossibile non trovarlo.
Strillava, scalciava, imprecava: Alphonse era sicuro che se avesse potuto avrebbe anche effettuato una trasmutazione dando il via ad un Duello Alchemico in piena città.
“Nii-san!!”urlò, cercando di farsi strada.
Le persone si erano accalcate intorno alla strana coppia dell'uomo che trascinava e del ragazzino che imprecava, mormorando congetture sulla versione della storia.
Una che Alphonse sentì per caso diceva che il Generale Mustang era un molestatore che stava rapendo l'altro, per ucciderlo.
Il giovane degli Elric ridacchiò: era più probabile che fosse Edward ad uccidere Mustang.
“Nii-san!”urlò di nuovo e questa volta, Ed e Roy lo sentirono.
Rimasero un po' impalati in mezzo al marciapiede, il guanto bianco del – ex – Colonnello sopra il polso dall'abbronzatura naturale del – ex– Fullmetal, poi quest'ultimo sorrise ed esclamò“Al!”.
Alphonse sorrise, e seguì i due verso il bar-ristorante anche se ora era Edward a trascinare il Generale nella fretta di parlare con il fratello.
Il più grande sospirò: Fullmetal – cane dell'Esercito o no – non sarebbe mai cambiato.

A Giovedì!

Stavo per aggiungere 'E, sinceramente, Roy Mustang non l'avrebbe mai voluto diverso' ma sarebbe stato fuori contesto. Le cose vanno fatte con calma. Ma a parte questo, nel prossimo i nostri tre protagonisti metteranno insieme le informazioni che hanno ricavato in due settimane e vedremo che ne esce fuori!Grazie a:

Halley.

Ciel88.

Perdonate se non ringrazio per bene, è stata una settimanaccia. Cercherò di rimediare la prossima!

A Giovedì!

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Capitolo 11
*** 11. Pezzi del puzzle. ***


11. Pezzi del Puzzle.

Full Metal Alchemist Return.


ATTENZIONE: Come sarete, sono ricominciate le scuole. Ciò che volevo chiedere a tutti voi è: Il Giovedì va ancora bene come 'appuntamento settimanale'?Perché io stavo pensando di spostarlo a Sabato o Domenica. Si accettano consigli ^-^

11. Pezzi del Puzzle.
Erano seduti in un angolo appartato del bar-ristorante da oltre venti minuti, quando era arrivato il cameriere per portare ciò che avevano ordinato.
Vedendo la quantità di cibo ordinata da suo fratello, Alphonse aveva sinceramente pensato che Edward non avesse mangiato per tutte e due le settimane che aveva passato a Creta – e conoscendo l'amore che il maggiore degli Elric nutriva per i libri era tutto meno che un'ipotesi improbabile.
Solo quando vide che Mustang aveva tirato fuori il portafoglio e pagato il conto, capì che ad Edward non importava nulla delle pietanze, ma voleva solo irritare il Generale.
Un sospiro sconsolato gli sfuggì, avrebbe dovuto immaginarlo, anche se Mustang non pareva farci troppo caso, come fosse abituato.
“Neh, Al?”il più piccolo dei due si riscosse dai suoi pensieri e lanciò uno sguardo imbarazzato al fratellone.
“Scusa, non stavo ascoltando”si giustificò, facendo sbuffare Edward.
“Mi chiedevo perché sei venuto fin qui. Non avevi detto che dopo Xing saresti andato ancora ad Est?”l'aria scocciata lascia posto ad una preoccupata“Per caso è successo qualcosa?”Alphonse abbassò il capo: se non fosse stato abituato all'incredibile sesto senso di Edward ne sarebbe rimasto sorpreso.
“In effetti..sì”ammise il minore in un soffio, notando che anche Roy si fa attento.
Lo fece sentire in imbarazzo: Era abituato a condividere ogni cosa con Edward ma la presenza del Generale lo agitava, infondo poteva essere solo una sua paranoia.
“Oh”fece il maggiore degli Elric, prima di ingoiare qualcosa che puntualmente aveva ordinato il Flame Alchemist“Dimmi tutto”invitò.
“Nii-san...”mormorò invece il minore, lanciando un'occhiata al Generale, che sorrise affabile.
“Credo che andrò ad ordinare del vino”commentò questi con disinvoltura.
“Non faccia un passo, Colonnello di merda”ringhiò Edward, mandando all'aria le buone intenzioni di Mustang“Non ho intenzione di doverle riferire tutto poi”chiarì.
“Hai paura di sentire la mia mancanza, Fullmetal?”beffeggiò il più grande dei tre.
“Si sieda e non dica cazzate. Se Al sta per dire ciò che pensa, poi starà a lei dirmi le ultime novità come promesso”il Generale alzò un sopracciglio.
“Non te ne sfugge una, eh, Fullmetal?”ironizzò, ma si mise di nuovo a sedere.
Alphonse deglutì, cercando di formulare mentalmente il discorso, poi decise di metterla sul facile“Sono andato a Xing per studiare il Rentanjutsu”iniziò, per chiarire le cose anche al Generale“May Chang mi è venuta a prendere e mi ha detto che Ling si comportava in maniera anormale e avvertiva una strana presenza quasi costantemente dietro di lui”una gocciolina si formò istantaneamente sulla tua fronte, nonostante la frescura del luogo“Lì per lì non l'ho presa seriamente, ma il giorno dopo ci ho parlato ed effettivamente è strano, quasi qualcuno lo stesse obbligando a fare qualcosa”deglutì, non trovando la forza di dire cosa, ma fu Mustang a tirarlo fuori dai guai.
Ha dichiarato guerra ad Amestris, dandoci due mesi di tempo per decidere se arrenderci e consegnargli lo stato oppure combattere”il minore del gruppo spalancò gli occhi e guardò il Generale“È questo che volevi dire, no?”domandò Roy, con un sogghigno.
Edward emette un sospiro stanco, come se l'avesse previsto“Devo fargli cambiare idea”mormorò.
“Io credo..che ci sia qualcosa che lo sta pressando a fare questa guerra”commentò titubante l'altro Elric“Mi ha chiesto scusa, anzi, no. Mi ha implorato di perdonarlo”aggiunse.
È qualcosa che centra con la Verità e con la Luce”se ne uscì senza preavviso Edward, come se fosse una cosa normale.
“La Verità?!”urlò, quasi, il fratellino dell'ex Alchimista.
“Mhmh. L'ho sognata poco dopo essere arrivato qui: mi ha detto che posso recuperare la mia Alchimia grazie ad un forte shock, perché Hohemheim ha sacrificato la sua ultima vita per ridarmi la Porta, anche se bloccata, e mi ha detto anche cosa ci guadagna lei. Poi, prima di svegliarmi, ho sentito una frase riguardante la Luce e la Bontà: diceva che saranno questi, i nostri nemici”Mustang alzò un sopracciglio.
“Hai capacità riassuntive eccellenti, Fullmetal, peccato che la tua narrazione somigli ad un rapporto”commentò, ricevendo un'occhiata truce dal ragazzo.
“Non le va bene mai niente, neh, Taisa?”borbottò, con un mezzo broncio.
Alphonse guardò entrambi confuso, parevano completamente a loro agio a parlare di imminenti guerre e Portali che comparivano di nuovo quando in teoria dovevano essere persi per sempre.
Inoltre nessuno dei due pareva far caso che si chiamavano con i loro vecchi Gradi e che lo stavano bellamente ignorando.
Il minore degli Elric sospirò, pensando sconsolato che se il futuro di Amestris finiva in mano a persone simili erano tutti dannatamente sfacciati.
Eppure, nonostante questa costatazione razionale, non poteva far a meno di percepire il calore tipico di una famiglia.

A Giovedì!

Bene, così finalmente tutti sanno tutto. Da qui in poi si entrerà nel vivo della storia, anche se sempre senza fretta!

Mi dispiace solo di aver perso gente per strada, ma suppongo significhi che la qualità dei capitoli va peggiorando.

Vabbé, pazienza.

Ringrazio invece vivamente chi legge, chi preferisce, chi ricorda e chi continua a seguire.

Ed ora, risposta alle recensioni ^-^

Ciel88: Non preoccuparti, fa sempre piacere sentirsi dire che una storia piace!Soprattutto sono contenta di essere diventata un appuntamento settimanale XD anche se pensavo di spostare i capitoli di domenica, visto che ora iniziano le scuole. Beh, deciderò poi. Come hai visto il povero Al è stato lasciato un po' in disparte, ma con uno come Edward era inevitabile XD Spero mi farai sapere anche per questo capitolo!Alla prossima!

Halley: Nessun problema, meglio tardi che mai!Sono felice che a te vada bene che le cose procedano lentamente, ma non preoccuparti che mano a mano li vedrai sempre più uniti, senza però tralasciare i loro litigi. Anche perché sennò non sarebbero Roy ed Ed XD Tra poco inizierà la vera guerra, è questione di pochi capitoli, giusto per mettere in chiaro le ultime cose!Beh, comunque spero continuerai a farmi sapere!Alla prossima!

A Giovedì!

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Capitolo 12
*** 12. Preludio di Guerra – e di una carriera distrutta. ***


Full Metal Alchemist Return.


12. Preludio di Guerra – e di una carriera distrutta.
Il Quartier Generale di Central City era esasperatamente vuoto, da quando era giunta notizia che tra due mesi si sarebbe svolta la guerra – perché Amestris non avrebbe mai rinunciato alla sua indipendenza.
Tutti i militari erano impegnati nelle esercitazioni, tutte le missioni di qualsiasi tipo erano sospese, inoltre era previsto l'utilizzo dei Cani dell'Esercito, in quanto si sapeva che gli abitanti di Xing usavano l'Alchimia.
Edward e Alphonse Elric, insieme al Generale Roy Mustang e al Tenente Riza Hawkeye, erano tornati ad Amestris la mattina dopo l'arrivo del minore a Creta.
In realtà Mustang avrebbe voluto ripartire subito, ma i due fratelli l'avevano bellamente ignorato, per scambiarsi le reciproche conoscenze acquisite.
Comunque, ora i primi tre si trovavano nell'ufficio del Comandante Supremo, mentre Riza si esercitava al tiro al bersaglio, sebbene non ne avesse minimamente bisogno.
“Ho deciso che voi tre, insieme al Tenente Hawkeye, sarete sospesi dal servizio ed esiliati ad Aerugo fino alla fine della guerra”aveva esordito Grumman, con un tono serio che Roy non gli aveva mai sentito.
Il silenzio era calato per un attimo, poi Edward aveva battuto le mani sulla scrivania e aveva esclamato con forza“Mi rifiuto!”ricevendo un'occhiata da Alphonse.
Mustang invece non aveva commentato, completamente d'accordo con il ragazzo“Sono d'accordo nel difendere gli Elric ed il Tenente Hawkeye, signore”aveva esordito, ignorando che Fullmetal lo guardava come a volerlo uccidere“Ma il mio compito in quanto Generale è di guidare gli uomini nelle battaglie”Grumman aveva intrecciato le mani e aveva volto lo sguardo verso l'uomo.
“Se la metti su questo piano, è anche il compito di Riza in quanto Tenente, Roy”aveva detto, con il sogghigno tipico di una vecchia volpe.
“Non ho intenzione di scappare come un maledetto codardo!”era saltato subito su Edward.
“Nii-san...”aveva provato a calmarlo Alphonse, ottenendo solo di agitarlo ulteriormente.
“Non ho salvato questo dannato paese, rischiando di veder morire tutte le persone a me care e rischiando io stesso di finire male, solo per poi guardarlo da un posto sicuro soccombere contro Xing!”il Comandante Supremo aveva sogghignato, vedendo gli occhi fiammeggianti di Edward.
“Ora capisco perché Roy ti ha voluto tra i suoi subordinati”aveva detto, scatenando una reazione sorpresa nell'ex Alchimista.
“Sarebbe inutile ordinarti di andare via, non obbediresti comunque”un altro sogghigno“Dico bene?”a quel punto anche Edward aveva sogghignato.
“Dici bene, nonnetto!”Mustang spalancò gli occhi.
“Non può dire sul serio!”esclamò, quasi scandalizzato: Fullmetal ne aveva passate troppe per finire in mezzo ad una guerra.
Non se lo meritava.
Ma Grumman pareva serissimo”Potrà seguire l'Esercito ovunque vorrà e i suoi ordini saranno i miei”sogghignò, lanciando ad Edward l'orologio tipico degli Alchimisti di Stato, ma dorato, di chi è portavoce del Comandante Supremo.
“Non ci sto capendo nulla”mugolò confuso Alphonse e Roy approvava in pieno.
< Cosa averà in mente Grumman, per dare tanta autorità a Fullmetal?Quella vecchia volpe ha un piano preciso, o l'ha fatto solo per infastidirmi? > pensò quest'ultimo, osservando Edward mettersi in tasca il prezioso oggetto.
“Alphonse, se vuoi andartene: Sai dov'è la stazione”l'interpellato aveva guardato shoccato il maggiore.
“Mi credi capace di una cosa del genere, Nii-san?!”chiese, facendo sogghignare Edward.
“Iie, otooto”1 commentò, tranquillo“Per questo te l'ho detto”aggiunse con un'alzata di spalle, come fosse naturale.
Alphonse rimase ancora un po' con la bocca spalancata, ma poi scosse il capo“E io, Fullmetal?”domandò ironico Mustang, dopo la sonora risata che si erano fatti Grumman e il maggiore degli Elric.
Questi parve quasi pensarci un attimo, con gli occhi stretti per la concentrazione“Faccia quel che le pare, Colonnello di merda!”aveva esclamato, come a fare una concessione.
Grumman aveva riso di nuovo.
“Sta attento alle parole, Edward, qualcuno potrebbe credere che l'hai degradato”fece notare.
Mustang si trovò a deglutire con forza: la sua carriera era nelle mani di Fullmetal.
Poteva dirsi spacciato.

A Giovedì!

1: No, fratellino.

Ok, prima di ammazzarmi ascoltatemi.

Ho inventato questo fatto dell'orologio d'oro per il semplice motivo di far rientrare Edward nell'esercito anche se non era un'Alchimista e senza dover fare addestramenti militari che, con la guerra alle porte, sarebbero stati solo una perdita di tempo.

Poi ho pensato che infondo potevo pure divertirmi un po' e farlo essere in un certo qual modo un superiore di Mustang, almeno fino alla fine della guerra.

Così, per mio diletto XD

Ok, ora potete anche uccidermi, ma prima risposte alle recensioni!

BlastVampire: Come vedi si cominciano a dare le prime disposizioni per la guerra e prima dell'inizio vero e proprio mancano 5-6 capitoli, di cui uno solo sulla causa della dichiarazione di guerra!Comunque a quanto pare anche per le altre va bene il giovedì, quindi il giorno resterà questo finché non avrò problemi con la scuola!Recensisci quando puoi e senza fretta, tanto la storia non scappa e io nemmeno XD alla prossima, spero!

Ciel88: Guarda, a me fa piacere immenso sentirmi dire che i capitoli sono meravigliosi e soprattutto che la storia non sta perdendo qualità ma anzi sta migliorando. Beh, forse con questo capitolo ti sei un po' ricreduta, ma qualcosa dovevo pur inventarmi XD Non ti saprei dire se è sensato aver paura per il braccio di Edward, perché la storia può prendere pieghe sconosciute perfino a me!Figurati che quando l'ho iniziata la guerra doveva durare due o tre capitoli, invece neanche è cominciata. Comunque spero mi farai sapere, al prossimo capitolo!

Halley: Non preoccuparti delle stupidaggini, dopo la mia cavolata dell'orologio d'oro non posso proprio dire nulla XD Beh, la Verità ha un ruolo marginale ma allo stesso tempo centrale, nel senso che probabilmente non verrà più nominata ma allo stesso tempo è l'unica che può far tornare 'Edward' ad essere 'Fullmetal'. Per scoprire di più su Ling e le cause della guerra dovrai aspettare il capitolo 14, però!Comunque per il momento il giorno rimane giovedì, se poi cambierò vi darò il giusto preavviso ;-) Al prossimo capitolo!

Ringrazio chi legge, preferisce, ricorda e segue: Pareri, critiche e consigli sempre ben accetti.

A Giovedì!

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Capitolo 13
*** 13. Allenamento. ***


Full Metal Alchemist Return.


13. Allenamento.
Le mani di Fullmetal non erano fatte per tenere una pistola.
Era quello che, più o meno, ripeteva Roy Mustang a se stesso e a chiunque avesse il coraggio di rivolgergli la parola da almeno una settimana.
Il Generale passava tutto il suo tempo al poligono, comodamente seduto vicino ad Hawkeye che istruiva il più grande degli Elric, invece che ad allenarsi come tutti nell'Esercito.
Alphonse si esercitava con il Maggiore Armstrong, dimostrando di aver imparato davvero bene il Rentanjutsu e anche il Kenchiku-jutsu.1
Quest'ultima era l'Arte Alchemica di Creta, basata sulla costruzione di muri o più in generale di qualsiasi tipo di oggetto.
Armstrong era stato entusiasta nello scoprire che l'arte di Creta somigliava così tanto a quella che la sua famiglia tramandava da generazioni e aveva stordito il più giovane degli Elric con storie assurde.
E intanto Edward imparava a sparare.
L'aveva chiesto espressamente lui ad Hawkeye, dopo aver ricevuto il permesso del Comandante Supremo di restare.
Inizialmente la donna l'aveva squadrato perplessa e aveva guardato Mustang che alzando le mani le aveva lasciato carta bianca.
Così da una settimana le mani di Edward stringevano quella dannata pistola per quasi diciotto ore al giorno, quando Riza era di buon umore.
Sennò le ore diventavano ventitré e mezza.
Non si era perso nessuno di quegli allenamenti, Roy.
Di giorno in giorno, il ragazzo diventava più abile.
Esitava sempre di meno nel tirare fuori la pistola o nel ricaricarla, prendeva la mira con velocità e precisione e sparava.
Riza forse non se n'era accorta – troppo impegnata a dare consigli, o a dirsi che davvero Edward era un genio se in sette giorni sparava meglio della metà dell'Esercito – ma il ragazzino chiudeva sempre gli occhi, quando premeva il grilletto.
Il Flame Alchemist l'aveva notato, ma infondo Roy Mustang notava ogni più piccolo dettaglio riguardante i suoi sottoposti e inoltre Fullmetal era come un libro aperto per lui.
L'ottavo giorno, quando Hawkeye propose di provare la mira di Edward su Black Hayate – che tanto era abituato alle pallottole e sapeva schivarle – Roy Mustang aveva avuto la prova di avere sempre ragione.
Il maggiore degli Elric, infatti, aveva guardato il cane e poi aveva scosso il capo affermando di avere bisogno di altro allenamento.
Riza l'aveva squadrato e poi sospirando aveva acconsentito e il Generale si era sentito soddisfatto nel vedere tornare Edward al poligono.
Aveva visto bene: Fullmetal non sarebbe mai stato capace di sparare a nessuno.
Forse le sagome di cartone potevano ricevere indisturbate i suoi colpi, ma quel ragazzo non sarebbe stato capace di sparare nemmeno a lui, che affermava di detestare con tutto il cuore.
Il Generale pensava seriamente che Edward non avrebbe mai sparato neanche per salvarsi la vita.
Riza probabilmente lo sapeva – era impossibile non notare il terrore che invadeva gli occhi del giovane ogni volta che la donna sparava al proprio animale per dimostrazione – ma nonostante ciò non diceva nulla.
Infondo neanche lei avrebbe mai avuto il coraggio di costringere Edward a sparare, a macchiarsi di sangue come tutti loro.
Se aveva accettato di addestrarlo era stato solo perché in caso di necessità fosse in grado di difendersi.
La scelta di farlo o meno spettava a lui e per quanto ad entrambi i militari non andasse giù, probabilmente Edward avrebbe preferito morire.
Fu quel giorno che anche Roy Mustang iniziò ad allenarsi insieme agli altri Alchimisti e con Alphonse in particolare.
Perché lui era un Generale ed era suo dovere difendere le persone.
Soprattutto le persone come Edward.

A Giovedì!

Nel prossimo capitolo, finalmente, si saprà perché Ling ha dichiarato guerra ad Amestris.

Preparate le armi, perché mi ammazzerete XD

Scusate se non ringrazio uno a uno, sono di super-mega-fretta, ma sappiate che vi adoro tutti, sia chi legge solo, sia chi segue, sia chi preferisce, sia chi ricorda e ovviamente chi recensisce.

Grazie, grazie, grazie.

A Giovedì!

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Capitolo 14
*** 14. Tempo di combattere – l'attesa. ***


Full Metal Alchemist Return.


14. Tempo di combattere – l'attesa.
Ling Yao attendeva silente nella stanza vuota, seduto comodamente a terra, con un braccio avvolto intorno alla gamba sinistra e l'altra placidamente sul pavimento.
L'aria truce e preoccupata, pareva dover risolvere il mistero della creazione del mondo, con il capo abbassato a scrutare la moquette rossa come se essa potesse suggerirgli la soluzione giusta.
Eppure, nulla all'interno della stanza lasciava presagire un'imminente catastrofe: le tende aperte lasciavano che dalla finestra entrasse in abbondanza la luce del sole, rendendo la camera ospitale e quasi rassicurante, familiare come la casa sull'albero di un bambino.
L'Imperatore di Xing non sapeva più se doveva temere la luce oppure le tenebre, da quando Pride era tornato.
Il primo Homunculus pareva essere stato distrutto, invece Selim Bradley era ancora vivo e al suo interno vi si trovava Pride, in cerca di vendetta per l'umiliazione subita.
Eppure, sta volta, erano davvero due entità separate: Pride e Selim, non Pride o Selim.
L'aveva saputo dal Homunculus stesso, la prima volta che era venuto nel suo palazzo.
Ling gli aveva chiesto come avesse fatto ad allontanarsi tanto dal suo corpo – visto che si era presentato in forma d'ombra – e Pride aveva riso.
Di buon umore, aveva spiegato che Selim possedeva ancora quella parte oscura dentro di sé, ma non avendo memoria del passato e vivendo circondato dall'affetto e i sani insegnamenti della signora Bradley non aveva mai provato sentimenti tanto negativi da portare di nuovo alla luce Pride.
Così l'entità della superbia aveva potuto vagare liberamente, bramando vendetta per chi si era creduto superiore a lui, che era il primo Homunculus e ormai l'ultimo rimasto.
Voleva la morte non solo di Edward, Alphonse o Mustang, ma di tutta Amestris.
Infine, con un ghigno nelle mille facce, aveva esordito con un“E tu mi aiuterai ad avere la mia vendetta, Ling Yao”.
Ovviamente l'Imperatore di Xing aveva rifiutato ma Pride, sempre sogghignando, gli aveva ricordato di avere la vita della gente di Xing tra le sue mani”Scegli, Imperatore Ling Yao: la vita del tuo popolo o la vita del popolo di Amestris?”la scelta era stata dolorosa, ma ovvia.
Per questo poche settimane prima aveva avvisato Alphonse di andarsene, in quella stessa stanza però privata di luci che potessero far sentire a Pride.
Ed il giovane sovrano di Xing, davvero non sapeva quale dei due opposti naturali temere di più.
L'oscurità impediva a Pride di manifestarsi, ma era la sua stessa essenza, la materia di cui era composto.
La luce, invece, permetteva al Homunculus di mostrarsi con i suoi mille e più ghigni però se troppo forte poteva diventare un rifugio.
Entrambe sicure quanto pericolose, Ling ormai non sapeva più quanto fosse giusto attribuire il bene alla luce e il male all'ombra.
Per lui, entrambi erano il male.
Aveva dato ad Amestris due mesi di tempo per decidere se arrendersi o meno, sperando di evitare inutili spargimenti di sangue, ma era venuto a sapere che a capo dell'Esercito ora c'erano Roy Mustang e Edward Elric.
Nessuno di loro due avrebbe mai permesso a qualcuno di privarli della loro casa e della loro libertà.
Inoltre, erano entrambi capaci di farsi seguire ovunque, fintanto che i loro stessi uomini finivano con il credere negli ideali che appartenevano solo e soltanto ai due.
Amestris non si sarebbe arresa, non con due persone come loro al capo dell'Esercito, non con la propria indipendenza da difendere.
Ling sospirò, alzandosi ed uscendo dalla stanza.
Era tempo di combattere.

A Giovedì!

Bene, ora sapete chi c'è dietro tutto questo. Se ancora non mi avete sparato, vi ringrazio ^_^

Spero di non essere caduta nel banale o nel paradossale ^-^””

Grazie a:

Halley: Sono contenta di aver fatto un buon lavoro, spero però che con questo capitolo non sarai tu a prendere la pistola per spararmi XD spero mi farai sapere cosa ne pensi del mistero che si celava dietro tutta questa faccenda e che ti piaccia!Alla prossima!

Ciel88: No, era un capitolo transazionale, giusto per mettere in evidenza che Edward non ucciderebbe mai nessuno intenzionalmente, neanche a rischio vita. Sono felice che fin'ora i personaggi ti siano sembrati IC e spero che questo capitolo non ti abbia delusa!Fammi sapere cosa ne pensi, alla prossima!

Un grazie anche a chi legge, segue, preferisce e ricorda.

Pareri sempre ben accetti.

A Giovedì!

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Capitolo 15
*** 15. La conclusione dell'attesa. ***


Full Metal Alchemist Return.


15. La conclusione dell'attesa.
Quelle di Xerxses, da due giorni, non potevano più definirsi rovine.
L'Esercito di Amestris vi era arrivato e in venti minuti Alphonse e Armstrong l'avevano rimessa apposto, forse anche più bella di com'era in precedenza.
Una perfetta fortezza rifornita di cibo ed acqua, in chilometri e chilometri di deserto spoglio.
All'interno di ogni palazzo appena ricostruito vi si trovavano almeno due cecchini pronti a coprire le spalle ai soldati, che erano disposti nelle piazze della città, pronti a lasciare il posto agli Alchimisti di Stato.
L'aria era tesa ovunque, tutti sapevano che anche quelli di Xing usavano l'Alchimia, inoltre possedevano bombe pericolose ed erano molto abili nel combattimento corpo a corpo.
Gli unici che parevano non essersi accorti dell'irreale silenzio che calava tra le file una volta che gli allenamenti giungevano a conclusione, erano Edward e Roy.
Appena i rumori di spari, trasmutazioni e lotte si concludeva, lasciando tutti nelle mani dei medici i due cominciavano a urlarsi contro come assatanati.
Beh, no, non era esatto: Edward cominciava ad urlare come un pazzo, ricevendo risposte sibilate e pungenti dal Generale.
Le liti solitamente venivano interrotte da Alphonse, che faceva notare che scannandosi non avrebbero risolto nulla, se non togliere un nemico a Xing.
A quel punto i due si guardavano, il maggiore degli Elric con intenti omicidi e l'Alchimista di fuoco con pacata indifferenza e un pizzico di divertimento, e si separavano grugnendo stizziti.
Per qualche strano motivo, comunque, l'aria dopo le loro discussioni era più rilassata, quasi familiare.
Alphonse avrebbe potuto anche pensare che i due lo facevano apposta, se ogni volta non sentisse il suo Nii-san borbottare maledizioni ad un non meglio definito 'Taisa di merda' – ovviamente quello era l'insulto più carino.
Mancava un solo giorno allo scoppio ufficiale della guerra, quando arrivarono gli ultimi veicoli con i ritardatari, medici e altre provviste.
Una giovane saltò giù dal camion, prendendo con sé la sua borsa degli attrezzi e guardandosi intorno come alla ricerca di qualcuno in particolare.
Fu facile oltre ogni immaginazione individuare una chioma dorata intenta a gesticolare e inveire contro Mustang: Edward Elric non sarebbe riuscito a passare inosservato neanche volendolo.
Il Generale si apprestava a rispondere con pacatezza al più giovane, quando quest'ultimo fece un volo di qualche metro e si ritrovò con un bernoccolo sul capo e una chiave inglese a pochi centimetri.
“Winry dannazione sei impazzita?!”gli uscì spontaneo urlare, prima di ricordarsi di un piccolo dettaglio: erano prossimi ad una guerra“Che diamine ci fai qui dannata pazza?!”sbottò, catapultandosi di fronte a lei agitando la chiave inglese.
“Sono una chirurga, oltre che una meccanica di auto-mail e la figlia dei migliori dottori del mondo: dove altro dovrei essere se non ad assicurarmi che non muori per qualche stupidaggine?!”ribatté lei, poggiando impettita le braccia ai fianchi.
“Winry non scherzare!Questa sarà una guerra, non un gioco!”lei gli rivolse uno sguardo stizzito.
“Non sei tu a dovermelo dire!”urlò lei.
“Non ho intenzione di permetterti d'immischiarti in queste cose!”fu la pronta, e irritata, risposta del ragazzo.
“Edward abbiamo la stessa età!Se tu puoi partecipare ad una guerra, posso farlo anche io!”calò il silenzio, tra i due.
Mustang li osservava con un vago senso di colpa negli occhi: perché due neanche diciassettenni praticamente indifesi dovevano prendere parte ad una guerra?
Non che fosse favorevole alla partecipazione di Alphonse – infondo non aveva ancora sedici anni – ma almeno il minore degli Elric era un ottimo Alchimista.
Edward non più.
Ora compariva anche una ragazzina che pretendeva di fare da medico su un campo di battaglia, come i suoi genitori prima di lei.
Roy non sopportava di vedere dei dannatissimi bambini su un campo di battaglia, gli pareva di non star compiendo il suo dovere.
“Fa come ti pare”arrivò, infine, il commento di Fullmetal.
Winry sorrise dolcemente, ritirandosi nelle strutture riservate ai dottori.
“Perché non l'hai cacciata?”domandò, con appena una nota d'interesse, Mustang.
“Sono qui”fu il semplice commento del ragazzo, indicando l'orizzonte.
Ling, in testa al suo esercito, era a pochi metri da loro“Non si torna più indietro”l'amara verità che uscì dalla bocca di Edward colpì Mustang come un pugno al petto.
Ma sta volta avrebbe fatto il suo dovere.
Avrebbe difeso i suoi uomini.

A Giovedì!

Preparatevi alla guerra vera e propria, signori e signore!Cosa accadrà ora?Riuscirò mai a far mettere Roy con Ed, o moriranno prima di vecchiaia?XD

Grazie a:

BlastVampire: Sono contenta che ci sia stato l'effetto sorpresa e spero ti sia piaciuto. Le cose come al solito si sviluppano lentamente, ma in maniera continua. La guerra ormai è arrivata!Era pure ora XD Beh, spero mi farai sapere anche per questo capitolo!

Halley: Viva me che leggo nel pensiero!Scherzi a parte, anche a me quello è sembrato un ottimo appiglio per creare una storia e infatti eccola qua. Sono anche contenta che ti paia azzeccata e soprattutto che ti sia piaciuta!Edward e Roy risolveranno sicuramente tutto, infondo io voglio il lieto fine!XD Beh, ci sentiamo il prossimo capitolo!

Ciel88: Evviva, nessuno vuole spararmi!XD Beh, gli Homunculus non si affezionano o almeno l'odio di Pride per Amestris ha come cancellato l'affetto per la povera Signora Bradley. Sono felice che la decisione di Ling ti sia parsa coerente ed anche quella consapevolezza!Il ritorno dell'Alchimia è tra tre capitoli, salvo imprevisti XD, mentre per Roy ed Edward sarà un processo più lungo, ma che inizierà già verso la fine della guerra, ovvero tra un bel po' XD Beh, spero mi farai sapere anche per questo!

Grazie a chi legge, preferisce, segue e ricorda!

A Giovedì!

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Capitolo 16
*** 16. Fine dei giochi. ***


Full Metal Alchemist Return.


16. Fine dei giochi.
I due eserciti erano l'uno davanti l'altro, in completo silenzio.
Schierati, ognuno portava avanti i propri capi pronti a dichiarare ufficialmente aperta quell'inevitabile guerra.
Ling guardava dritto davanti a sé, preferendo lo sguardo freddo di Mustang a quello infuocato di Edward, che sembrava pronto a scattare per prenderlo a pugni.
Quel silenzio cominciava a diventare snervante, ma nessuno dei due eserciti fiatava o si muoveva: pareva che a stento respirassero.
Ling respirò affondo, facendo un passo avanti”Richiedo la risposta del capo di Amestris alla mia proposta di resa”annunciò, mantenendo un tono calmo.
“Proposta di schiavitù, vorresti dire!”gli ringhiò contro immediatamente Edward.
“Fullmetal..”sussurrò appena Roy, imponendogli la calma.
“Non si intrometta Taisa!”ringhiò nuovamente l'altro.
“Ling, non costringerci a questa guerra, non la vuoi neanche tu!”esclamò ad alta voce Alphonse, dalla prima fila.
“Te l'ho già spiegato Alphonse, non posso fare altrimenti!”ribatté Ling, a pugni stretti.
“Dicci cosa succede e ti aiuteremo!”insisté il minore degli Elric.
“Senza la sua gente non esiste nessun Re1, Alphonse”l'Imperatore si rivolse poi a Edward e Roy“La vostra risposta?”chiese, senza mezzi termini.
Edward ringhiò, ma non rispose.
Non voleva combattere contro Ling, non voleva doversi trovare nella situazione di uccidere o essere ucciso, non voleva ci si trovasse Alphonse o Winry o Roy o chiunque altro in quel maledetto campo di battaglia.
Non voleva e basta“Come tu combatterai per il tuo popolo, noi combatteremo per la nostra patria, Ling”rispose, con serietà.
Mustang pensò che Fullmetal fosse improvvisamente diventato capace di leggere nel pensiero, perché era esattamente quello che il Generale stava per dire per togliere la difficile scelta al ragazzo.
Ma a quanto pareva Edward l'aveva detto e non gli sembrava pentito, forse solo desolato.
Ling abbassò il capo, come se avesse davvero sperato che Amestris s'arrendesse senza combattere ed esalò“Allora è guerra”tornando infine tra i suoi uomini.
“È guerra”ringhiò Edward a nessuno, visto che tutti erano già ai loro posti.
Tutti, eccetto Roy, accanto al ragazzo“Va accanto ad Hawkeye”ordinò il Generale.
Si aspettava già di dovercelo trascinare, ma Fullmetal annuì“Vorrei che facesse una cosa per me, Taisa”commentò, quando ormai era a qualche passo dal palazzo su cui vegliava Hawkeye.
“Cosa?”domandò tranquillamente Mustang.
“Veda di non morire”il tono basso venne subito sostituito da uno ringhiante“Glielo ordino in quanto voce del Comandante Supremo, non provi neanche a pensare di morire Taisa!”.
Il suddetto guardò stupito le spalle di Edward, quasi meravigliato, ma infine sogghignò“Non temere, Fullmetal, non ho intenzione di morire prima di riavere i miei soldi”ironizzò.
“Spilorcio”borbottò il più giovane, ma Mustang poté essere sicuro di averlo visto rilassarsi almeno un po'.
Ancora un attimo, l'esitazione sufficiente per ammettere a se stessi di essere dannatamente preoccupati, poi si dividono.
Edward salì le scale del palazzo, inginocchiandosi vicino ad Hawkeye, la pistola accanto a sé.
Non la toccò, la fissò soltanto, per poi guardare il Tenente che sospirò“Basto io”affermò questa, non sentendosela di far sparare Edward, neanche fosse per salvare la vita a Mustang.
Questi, intanto scende in piazza, dando gli ultimi ordini e avvicinandosi ad Alphonse“Sei sicuro?”chiese, sebbene ormai sia troppo tardi per tornare indietro.
“Non posso abbandonare mio fratello”si sentì rispondere, ed annuì.
Stiracchiò appena il guanto, guardando dritto davanti a sé.
I giochi sono finiti.

A Giovedì!

1: Frase pronunciata da Ling nel volume 12, capitolo quarantasei.

Uh, ehm. Lo so, doveva iniziare la guerra, ma avevo bisogno degli ultimissimissimi preparativi. Fa più scena, ammettetelo!XD Scusate se non ringrazio, sono un po' di fretta ^-^”

A Giovedì!

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Capitolo 17
*** 17. White Universe – Universo Bianco. ***


Full Metal Alchemist Return.

Visto l'aggiornamento ritardato, il capitolo 18 verrà aggiunto Martedì 2 Novembre!

17. White Universe – Universo Bianco.
Fumo.
Suoni di trasmutazioni.
Urla.
Sangue.
Morti.
Alphonse aveva la terribile sensazione di rivivere in continuazione il giorno in cui lui ed Edward avevano effettuato la trasmutazione umana, nel tentativo di resuscitare Trisha.
L'unica differenza erano i suoni di fucili e di bombe e che quella non era una serie di trasmutazioni umane, ma una guerra.
Andava avanti solo da qualche ora, eppure era logorante per il giovane Elric vedere a ripetizione il loro peggior sbaglio, suo e di suo fratello.
Molti palazzi erano già crollati, insieme a molti uomini, ed i cecchini si erano spostati dietro le macerie come fossero delle trincee.
Fra questi vi erano anche Hawkeye ed Edward: Ling conoscendo l'abilità della donna nello sparare aveva ordinato che fosse levata di mezzo, fortunatamente Edward l'aveva fatta scansare di lato appena prima che un pezzo di soffitto colpisse in pieno entrambi.
Non che Al fosse molto tranquillo sapendo che suo fratello era così scoperto, ma Hawkeye non avrebbe mai permesso succedesse qualcosa ad Edward.
Quella situazione sarebbe potuta sembrare divertente, se non fosse stata una guerra: appena qualcuno si avvicinata al maggiore degli Elric il Generale Mustang scattava pronto a battere le mani e schioccare le dita, Hawkeye prendeva la mira e Alphonse ed Armstrong si preparavano a difendere con i loro muri alchemici il giovane, senza però fare minimamente in tempo, poiché il povero aggressore finiva catapultato a diversi metri di distanza da un colpo ben assestato di Edward, ma nonostante questo ogni volta la scena si ripeteva.
Alphonse cominciava a pensare che Edward avesse ragione, quando aveva detto che Dio lo odiava e che quindi non voleva che morisse1: Per quante volte la nera signora sfiorasse il ragazzo, non riusciva mai a prenderlo.
Un vortice infuocato lo colse di sorpresa, facendolo scattare di lato all'improvviso, volgendo lo sguardo quasi terrorizzato verso Mustang, che irritato lo rimprovera”Non sono il tuo baby-sitter, Alphonse, non distrarti!”rimproverò, facendolo annuire imbarazzato.
“Mi scusi Generale”lo vide sogghignare.
“Almeno uno dei due Elric mi chiama con il mio grado!”esclamò, quasi divertito, schioccando le dita e battendo le mani a ritmo, quasi seguisse una melodia.
“Mio fratello è fatto così”si scusò Alphonse, battendo le mani e creando una lancia, per poi andare incontro ai nemici.
Il giovane Elric, come il fratello, non avrebbe mai e poi mai ucciso qualcuno ma sapeva che infondo bastava rendere gli avversari impossibilitati a combattere.
Edward non avrebbe avuto scrupoli a colpire con lance create con l'Alchimia braccia o gambe e probabilmente l'avrebbe fatto anche con la pistola, se non avesse avuto il terrore di sbagliare mira.
Alphonse non voleva essere da meno del fratello e quindi si gettava ad aiutare tutti, impegnandosi a non perdere mai di vista Edward, nonostante il borbottare sommesso di quest'ultimo, che probabilmente erano insulti nei loro confronti – e ovviamente soprattutto nei confronti di Mustang.
Correndo in aiuto di Falman, il giovane Elric non si accorse di essere finito in trappola.
Isolato, né Roy né Armstrong potevano aiutarlo, si ritrovò bloccato contro un muro e un fucile puntato al petto.
Forse avrebbe potuto cavarsela, ma il cerchio alchemico inciso sul pavimento dimostrava che se anche fosse scampato alla pallottola sarebbe finito prigioniero e sicuramente Edward avrebbe mandato all'aria tutto pur di riprenderselo.
Il cuore del ragazzo batteva all'impazzata, il fiato corto, i mille rumori intorno a lui erano spariti, mentre il dito del nemico esitava sul grilletto.
Alphonse non seppe mai se gli avesse sparato o no.
Il suo cuore si fermò e tutto il suo universo divenne..bianco.

Ragazze non so come scusarmi!Ho avuto dei problemi a casa e ieri non sono riuscita ad aggiornare!Per farmi perdonare, il prossimo capitolo sarà Martedì!

1: La frase che dice Edward è “Dio ci odia. Anche se ci andassimo, ci rispedirebbe indietro” pronunciata nel volume uno, al capitolo due.

So cosa state pensando, ma non è così. Leggete bene l'ultima parola. Bianco, non nero. Si vede nero quando si muore – o almeno così dicono tutte le descrizioni di morte esistenti. Beh, ho spoilerato anche troppo. Grazie a:

Ciel88: Sono felice che l'idea degli ultimi chiarimenti ti sia sembrata giusta!Infondo è meglio un capitolo in più che si capisca che uno in meno e perdere la suspance XD sono felice che i dialoghi ti siano piaciuti e in particolare le frasi che hai citato, che anche io stessa ho amato. Infondo lasciando i personaggi 'liberi', vengono fuori da sole XD eccoti qui la guerra, e il primo bel problema. Spero mi farai sapere che ne pensi!

BlastVampire: Sono molto contenta che l'idea dei preparativi ti sia piaciuta, anche io ritengo sia meglio avere tutto chiaro e preparato che confondersi mettendo cose senza ordine. Anche se è sempre bello scrivere senza pensare alle conseguenze XD per la fine 'fine' dovrai attendere parecchio, ma per il momento spero continuerai a farmi sapere e mi dirai cosa ne pensi di questo capitolo!

Halley: Sono felice ti sia piaciuto il titolo, è sempre il più complicato per me XD contenta che anche la descrizione dei sentimenti sia di gradimento, sia quella tra Edward e Roy, sia il rapporto fraterno tra Alphonse e Edward. Infondo il minore non abbandonerebbe mai il suo fratellone e sicuramente non in una situazione critica come questa. Spero mi farai sapere cosa pensi anche di questo capitolo, comunque!Alla prossima!.

A Martedì!.

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Capitolo 18
*** 18. Il ritorno dell'Alchimia – gratis? ***


 

Full Metal Alchemist Return.

Appuntamento Giovedì 11!
18. Il ritorno dell'Alchimia – gratis?
Quando Hawkeye vide Edward sbiancare completamente, pensò fosse stato colpito alle spalle senza che nessuno se ne fosse accorto.
Si ricordò subito, però, che non aveva mai perso di vista il ragazzo, che Mustang e Armstrong non l'avrebbero mai permesso e che Edward non si faceva uccidere così facilmente.
Perciò, seguì lo sguardo vacuo del ragazzo e quasi le cadde il fucile di mano.
Alphonse, completamente bianco, era al centro di un cerchio alchemico con una pistola puntata contro.
Le braccia e le gambe completamente abbandonate, la testa riversa all'indietro, non si muoveva.
Il petto fermo.
Edward cominciò a tremare: le mani, le spalle, tutto il suo corpo pareva scosso da intensi brividi, come un pulcino in una tempesta di neve.
Roy, accorgendosi che Hawkeye aveva smesso di sparare si girò e rimase per un lungo secondo con le dita pronte a schioccare, immobile.
Infine, l'illuminazione”Fermo Fullmetal!”urlò, troppo tardi.
Il ragazzo era scattato verso quello che credeva essere l'assassino di suo fratello, troppo fuori di sé per vedere qualcosa che non fosse il corpo di Alphonse, immobile.
Aveva perso suo fratello, sta volta per sempre.
Era rimasto solo, ed era tutta colpa sua, che non aveva fatto attenzione, che non aveva compiuto il suo dovere di fratello maggiore.
La rabbia e lo sconvolgimento mischiate insieme, formando un'emozione dal nome indefinito, ma che stava rodendo il giovane dall'interno.
Non si accorge dei gesti che compie, sotto l'influenza della perdita.
Un battito di mani.                                                                          Un qualcosa che si apre.
La mano destra sul volto sconvolto del soldato.                              Il lucchetto cade a terra.
Il processo di riconoscimento che si completa.                                 La Verità che ghigna.
La scomposizione della pelle.                     Il braccio sinistro della sagoma che ricompare.
Nessuna ricomposizione: vuole solo distruggere.
Il soldato viene spedito a metri di distanza per la foga del colpo, lasciando Edward con il braccio teso e gli occhi spalancati.
Forse più sconvolto di prima, rimase immobile a osservarsi le mani, come non fossero realmente le sue: aveva di nuovo la sua Alchimia, ma non gli dava alcuna soddisfazione.
La furia lo accecò nuovamente, al ricordo di cosa aveva pagato per riaverla.
Arrabbiato, addolorato, furioso, scatta in avanti: voleva uccidere.
Ma qualcosa lo bloccò, una mano, sulla sua camicia.
“Nii-san”sussurrò Alphonse, aggrappato a lui.
E la rabbia di Edward svanì, mentre delicatamente sollevò Alphonse“Va tutto bene, otooto, va tutto bene. Ci sono io ora Al, ci sono io”mormorò, cercando di non far trasparire la sua disperazione, che lampante illuminava i suoi occhi.
Un muro di fuoco li proteggeva dagli assalti dell'Esercito di Xing, che cercava di approfittare“Molto commovente, Fullmetal. Ora porta Alphonse a farsi curare!”ordinò Mustang.
“Non mi dia ordini, Colonnello di merda!”sbottò il ragazzo, ma ovviamente eseguì subito.
Alphonse si sforzò di sorridere, notando che suo fratello tentava di comportarsi come al solito e ci riusciva alla perfezione.
Sospirò”Siamo vivi”1 esalò, entrando nell'infermeria.
Edward sghignazzò“Non contarci troppo, Al”commentò.
Il più giovane lì per lì non capì, ma poi divenne ancora più pallido.
Winry, davanti a loro, li stava letteralmente fulminando.
 


A Giovedì 11!

1: Frase pronunciata da Alphonse nel volume 2, capitolo 7.

Non vi assicuro che Alphonse e Edward usciranno vivi dall'infermeria XD ormai il povero Alphonse è più bianco di un foglio di word quando non si ha ispirazione!Comunque, spero mi farete sapere!

Avevo intenzione di aggiornare martedì, ma poi tra una cosa e l'altra ho optato per oggi.

Il prossimo aggiornamento sarò Giovedì 11 e poi si riprenderà regolarmente ogni giovedì.

Detto ciò, spero che il capitolo vi sia piaciuta e ci sentiamo l'11.

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Capitolo 19
*** 19. Sipario – fine primo tempo. ***


19. Sipario – fine primo tempo.

Full Metal Alchemist Return.


19. Sipario – fine primo tempo.
Winry emise un sospiro sconsolato, scuotendo il capo lentamente“Mi avete spaventato per nulla, a parte il tremendo colorito state benissimo”dichiarò.
Alphonse ridacchiò imbarazzato mentre Edward fece un sorrisino divertito e la ragazza capì che i due anche quella volta non le avrebbero detto per quale assurdo motivo sembravano due che avevano appena visto in faccia la morte.
Con uno sbuffo, lasciò soli i due Elric che, appena la ragazza uscì, si rilassarono.
Alphonse, steso sul lettino, guardò il fratello seduto scomposto e mormorò“Mi dispiace di averti fatto preoccupare, Nii-san”ma Edward alzò le spalle con disinteresse.
“Stai bene, è questo l'importante”dichiarò, con un mezzo sorriso“Ma devo ammettere che mi sono spaventato, mi spieghi che ti era preso?”chiese, curioso.
Il minore rimase in silenzio, non sapendo come spiegare la strana esperienza che aveva vissuto, ma si decise comunque a cercare di farlo, ricordando lo sguardo allarmato di Edward“Io..non so con precisione”ammise“Ero lì, in trappola e ho pensato che se tu avessi avuto la tua Alchimia sarebbe stato tutto diverso. A quel punto ho sentito come se la mia anima fosse stata di nuovo strappata dal mio corpo, solo che sta volta era lei a sparire, dirigendosi verso il portale”il maggiore degli Elric strabuzzò gli occhiatacce.
“Che cosa..?”balbettò, non riuscendo neanche a formulare un pensiero coerente.
“Stavo quasi per arrivarci, quando ho sentito la voce di papà che mi diceva che non c'era bisogno di sacrificare la mia vita per farti riavere la tua Alchimia e di tornare indietro”Hohemheim in realtà aveva anche aggiunto che senza Alphonse il maggiore dei fratelli non sarebbe sopravvissuto due giorni, ma il ragazzo si guardò bene dal dirlo“Poi mi sono svegliato e ti ho visto”concluse.
Edward rimase in silenzio per un po', infine ringhiò“Dannato vecchio”e Alphonse capì che suo fratello era completamente tornato in sé.
Si alzò, con un pugno stretto e si rivolse all'altro”Io torno a combattere, ora posso dare una mano, tu resta qui a riposarti”ordinò.
“Ma sto bene!”protestò subito Alphonse.
“Senti, Al..”cominciò Edward, ma fu subito interrotto.
“Senti tu, Nii-san. Questa guerra non è colpa tua, non puoi prenderti tutte le responsabilità. Lasciati aiutare, Nii-san”Edward sospirò.
“Non dovresti parlare così a tuo fratello maggiore, Al”dichiarò, prima di avanzare verso l'uscita“Muoviti o ti lascio qui”minacciò.
Alphonse sorrise e annuì, correndo dietro ad Edward.
Ciò che videro era esattamente ciò che si aspettavano: Roy Mustang era davanti all'ospedale in cui erano entrati, proteggendolo con le sue fiamme, Riza Hawkeye era alla sua destra che sparava e nei momenti in cui ricaricava il Maggiore Armstrong colpiva i nemici con le sue creazioni alchemiche.
“State bene?”domandò il Generale, notandoli per primo.
Edward ghignò, batté le mani e dopo averle brevemente poggiate a terra creò una lancia e l'afferrò al volo, mettendosi in posizione di guardia”Faccia posto, Colonnello di merda!”ordinò, con aria profondamente soddisfatta.
Mustang sogghignò di rimando”Meno scena e più fatti, Fullmetal”rimproverò, con il tono tipico di chi parla a un povero squilibrato con cui non si può far altro che essere accondiscendenti.
L'arma di Fullmetal andò 'casualmente' a passare fin troppo vicino al Generale che guardò il ragazzo come il più grande idiota della storia”Ma sei impazzito?!”domandò Al, in vece del militare.
“Non è colpa mia”commentò tranquillo Edward.
“Ma Nii-san, potevi fargli male!”esclamò scandalizzato, ma fu lo stesso Mustang a interrompere il battibecco.
“Sebbene vada decantando che mi farà fuori, non ne sarebbe mai capace”dichiarò questi.
Alphonse lo guardò perplesso, poi alzando lo sguardo oltre le spalle del Generale notò la lancia di suo fratello che bloccava al muro un soldato di Xing, mentre un foro di proiettile di poco sopra la spalla.
Hawkeye per paura di colpire Mustang doveva aver sbagliato mira”Come dicevo”commentò con un sogghigno Edward“Non è colpa mia”batté le mani ed una nuova lancia apparve.
Alphonse e Roy si lanciarono uno sguardo eloquente e un piccolo sorriso: guerra o no, Edward Elric sarebbe sempre rimasto lo stesso.

A Giovedì!

Dopo aver fatto venire qualche infarto qui e lì mi sembrava carino un siparietto nel mezzo della guerra. Ma non abbassate la guardia, ricordatevi che l'esercito di Ling non ha solo il Rentanjutsu o le bombe, ma anche Pride. Accidenti, e io che volevo scrivere una cosa romantica T^T

Ringrazio chi legge e recensisce, chi segue e preferisce, chi ricorda e tutto il resto.

P.S. Chi non aveva chiaro il fatto del 'IL braccio sinistro della sagoma che ricompare'. Ci si riferisce al braccio della Verità, che essa aveva perso quando Edward non aveva l'Alchimia. Avendola Edward recuperata, anche la Verità ha recuperto il braccio!

A Giovedì!!

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Capitolo 20
*** 20. Sipario – che il secondo tempo abbia inizio. ***


Full Metal Alchemist Return.


20. Sipario – che il secondo tempo abbia inizio.
Le truppe di Xing si erano ritirate non appena era calato il sole.
Da grandi conoscitori del deserto quali erano, sapevano che se combattere durante il giorno e sotto il sole era faticoso, farlo nel gelo della notte era mortale.
Roy quindi aveva avuto tutto il tempo di dedicarsi a controllare lo stato dei soldati, trovandoli conciati meglio di quanto avesse sperato: scherzavano tra loro, mangiavano serenamente, preparavano i giacigli per la notte, aiutavano i pochi feriti.
Il Generale quasi sorrise, infondo erano quasi tutti reduci di Ishbar, era normale che quella più che una guerra gli paresse un'esercitazione e anche di pessima qualità.
Di Xing si poteva temere solo l'Alchimia e le bombe, ma i soldati d'Amestris agli Alchimisti erano abituati e in quanto alle bombe avevano imparato a ricevere meno danno possibili in poco tempo.
Infondo quando c'è in gioco la vita si diventa molto più acuti.
Girava da qualche ora, il Flame Alchemist, quando percepì qualcosa.
No, meglio ancora, percepì l'assenza di qualcosa.
Fu un quel momento che si rese conto che stava lavorando da circa tre ore e non aveva ancora ricevuto neanche mezzo insulto.
Aggrottò le sopracciglia, chiedendosi dove fosse finito Fullmetal.
Non è che ne sentisse la mancanza – non eccessivamente, almeno – però non lo vedeva da nessuna parte.
Cercò di fare mente locale: l'ultima volta che aveva visto il ragazzo se la stava vedendo con degli Alchimisti di Xing, con un sorrisetto beffardo tipico di un gatto che ha appena acchiappato il topo.
Dopo gente come Scar, gli Homunculus e il Padre al giovane Elric gli Alchimisti di Xing dovevano sembrare gentaglia alle prime armi.
Poi l'Esercito nemico si era ritirato e Mustang era andato a controllare la situazione, perdendo di vista il ragazzo.
Fece un veloce giro, alla ricerca di Alphonse, di Riza o meglio ancora del Fullmetal stesso, ma la Sorte sembrava divertirsi a farlo preoccupare, perché nessuno dei tre pareva nei paraggi.
Allarmato, corse all'infermeria, dicendosi che se qualcuno aveva ferito i suoi uomini quella passava da 'Guerra comune' a 'Guerra di Sterminio ad opera di Roy Mustang'.
Dopo essere passato di corsa davanti a qualche stanza vuota e ad alcune contenenti persone che non gli interessava vedere, eccolo entrare in quella giusta.
La scena, però, non era quella che si aspettava.
Edward e Alphonse erano su due lettini, dormendo scompostamente, mentre Winry era addormentata sulla sedia come se avesse fatto fin'ora la guardia ai due.
Riza stava mettendo una giacca sulle spalle della ragazza, con aria tipica di una madre amorevole.
Mustang batté gli occhi più volte, fino a lasciarsi andare in un sorriso rilassato: stavano tutti bene.

Scusi Generale, non volevo allarmarla”mormorò Riza d'improvviso, ma era prevedibile, contando che l'altro aveva stampata l'aria tipica di chi ha pensato al peggio“Infondo sono solo bambini”le rispose, scuotendo il capo.
“Chi sarebbe il microscopico granello di sabbia?!”sbottò Edward, ma quando i due lo guardarono, scoprirono che era stata una buffa reazione inconscia, perché il ragazzo aveva grugnito e si era girato di nuovo.
“Accidenti Fullmetal, non te ne fai sfuggire una eh?”il Generale fu quasi sicuro di sentire il ragazzo borbottare 'Taisa di merda' ma preferì non indagare e mantenere quell'aria di pace.
Ma nel frattempo, l'ombra stava inghiottendo l'Esercito d'Amestris.

A Giovedì!

Uh, ehm. Come commento ciò?Forse solo con un “?”.

Sì, direi di sì XD comunque, ho risposto alle recensioni attraverso il nuovo metodo, che è pure più veloce e non salto ogni volta ;-)

Grazie anche a chi legge, ricorda, preferisce e segue.

A Giovedì!.

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Capitolo 21
*** 21. Mistero risolto. ***


Full Metal Alchemist Return.


21. Mistero risolto.
Edward saltò seduto di scatto.
Il lenzuolo malamente caduto in terra, i capelli tenuti solo alla punta dal suo solito elastico, con alcune ciocche che ricadevano sulle spalle, il corpo sudato così come il capo e le mani che stringevano il materasso.
Agitato senza saperne il motivo, saltò giù dal comodo giaciglio e senza neanche sistemarsi corse fuori dalla stanza alla cieca.
Dopo aver corso a vuoto per mezza infermeria, si bloccò d'improvviso“Che diamine fai, Edward?”si chiese da solo, beffeggiandosi“Se ti vedesse il Colonnello di merda ti prenderebbe in giro vita natural durante”neanche l'avesse chiamata, la voce di Mustang risuonò nell'aria, con tono arrabbiato e mortale.
Il giovane Elric non si fermò neanche ad ascoltare l'argomento della conversazione: sapeva solo che c'era qualcosa che incombeva e il suo istinto gli diceva che Mustang – il Colonnello di merda – aveva le risposte che cercava.
Il fatto che non avesse domande da fare, era relativo per il ragazzo.
Si aggiustò la coda, passò le mani più volte sui pantaloni stirandoli malamente e sistemò la giacca, entrando.
Due militari dall'aria terrorizzata erano davanti ad un'altra ventina di uomini, apparentemente sconvolti, che si guardavano intorno frenetici come se dovessero venir uccisi da un secondo all'altro dalle mura stesse dell'edificio.
Roy aveva lo sguardo tipico di un leone che sta per saltare addosso ad una gazzella, ma anche quello di un padrone che non viene ascoltato“La vedo di buon umore come sempre Ta..”s'interruppe, ricordandosi della presenza di altri soldati e borbottando qualcosa.
“Fullmetal?”pronunciò l'altro, ricevendo un'occhiataccia: almeno lui, si disse l'Elric, aveva avuto il riguardo di non chiamarlo in quel modo familiare davanti a venti e più persone.
“Che succede?”chiese, tralasciando il resto.
“Questi codardi vogliono ritirarsi”ringhiò Mustang.
Edward lo guardò perplesso, non capendo il motivo di tanta rabbia.
Sorrise – sogghignò – affabile e si rivolse a quelli che parevano i porta voci del gruppetto“Posso sapere perché vorreste andarvene dal campo?”chiese.
“Da quando i ragazzini si intromettono negli affari degli adulti?!”sbottò quello che sembrava il meno scandalizzato, un tipo muscoloso dai capelli rossi, con varie cicatrici.
Edward sogghignò quasi divertito, tirando fuori l'orologio dorato e lasciandolo placidamente dondolare davanti ai soldati, mentre Mustang sospirava: non che Fullmetal avesse manie di comando, ma se gli davano del ragazzino diventava il più crudele dei dittatori.
L'Ufficiale che aveva parlato rimase a boccheggiare qualche secondo, prima d'accennare un inchino“Chiedo scusa, signore!”poi si affrettò a spiegare“Vorremmo richiedere il permesso di tornare in patria”Edward ripose l'orologio, guardando serio l'Ufficiale.
“Per quale ragione?”chiese.
“Durante la notte le persone presso i campi illuminati sono sparite mentre io e questi uomini siamo riusciti a fuggire nelle tenebre”il ragazzo inarcò un sopracciglio.
“Sparite?”chiese, perplesso.
“Fagocitate dalle ombre, signore. Con tutto il rispetto, non vogliamo fare la stessa fine”ma Edward non lo ascoltava più.
Ora tutto aveva senso.
Le parole che aveva sentito prima di svegliarsi, la dichiarazione di guerra di Ling, quella strana sensazione con cui si era svegliato.
Scosse il capo, tentando di riprendersi“Se volete andarvene, non sarò io a impedirvelo”dichiarò, mentre Mustang inarcava un sopracciglio.
Per quanto il Flame Alchemist fosse un uomo ponderato e razionale, non sopportava chi abbandonava il proprio posto e soprattutto i propri compagni.

Combatteremo anche da parte vostra”aggiunse Edward.
“Lei resterà qui?”chiese, con aria quasi sconvolta, il militare.
“Qualcuno dovrà pur difendere Amestris”fu la risposta, seguita da una scrollata di spalle“Difendersi da quel mostro è semplice, basta rintanarsi nelle tenebre”spiegò“E ho già idea di come annientarlo, quindi non scapperò di certo”i soldati si guardarono per un po', indecisi.
Molti di loro erano padri, abbandonare un ragazzo sul campo di battaglia sarebbe stato un qualcosa di impossibile.

Ho un figlio della sua età. Se me ne andassi, mi ucciderebbe”commentò il militare accanto a quello che fin'ora aveva parlato.
“Fate la scelta che ritenete migliore”li invitò Edward.
I militari di guardarono ancora, infine accennarono un mezzo inchino“Torniamo subito alle nostre postazioni, signore!”dichiararono, scattando sull'attenti e uscendo.
Mustang sogghignò“Sei un bastardo, Fullmetal”e annuì convinto.
“Ho avuto un buon maestro, Taisa”rispose al sogghigno il più giovane.
Infondo ad uno scacchista, servono le pedine.

A Giovedì!

Mi unisco al commento di Mustang: Edward, sei uno stronzo!XD lo sappiamo tutti che tu non moriresti neanche se ti strappassero il cuore!Non puoi paragonarti a gente normale!

Comunque, deliri a parte, come farà Edward ad uccidere Pride?Avrà davvero un piano o l'ha sparata a caso?Le risposte alle recensioni sono state date con il nuovo metodo ^-^

Grazie anche a chi legge, segue, ricorda e preferisce, pareri sempre graditi.

A Giovedì!

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Capitolo 22
*** 22. Piano – la differenza tra pazzia e genialità, si chiama Edward Elric. ***


Full Metal Alchemist Return.


22. Piano – la differenza tra pazzia e genialità, si chiama Edward Elric.
Quando Edward Elric si metteva in testa di fare una cosa, non esisteva nulla al mondo in grado di fargli cambiare idea.
Tutti gli amici e il fratello del ragazzo erano ben consapevoli di questo suo lato deciso, che in un modo o nell'altro arrivava sempre all'obbiettivo che si era prefissato, quindi molte volte desistevano dal convincerlo a ragionare e semplicemente lo seguivano.
Quando Alphonse vide suo fratello uscire a passo spedito dall'ospedale seguito da Mustang, capì immediatamente che Edward stava per compiere qualche pazzia che gli avrebbe causato non pochi danni.
E se il fatto che stesse deliberatamente ignorando Roy non bastava a confermare quell'ipotesi, la frase che rivolse il maggiore degli Elric al fratellino fu più che esplicita – per lui, almeno.
“Vieni a coprirmi le spalle, Al?”domandò semplicemente, come se tutto il resto fosse chiaro o solo un'infinitesimale e insignificante dettaglio trascurabile.
“Coprirti le spalle?”domandò Alphonse.
“Pride”asserì semplicemente l'altro.
“Pride?!”ripeté il minore, capendoci sempre meno.
Fu Mustang a spiegare cosa stesse succedendo”Fullmetal ritiene che dietro a tutto ci sia Pride, visto che ci hanno riferito che alcuni soldati sono stati inghiottiti da un'ombra”semplificò brevemente.
“Ma Selim..”protestò Alphonse.
“Temo che siano due entità separate, ora: Selim Bradley un bambino innocente e Pride il primo Homunculus”commentò Fullmetal, stringendo un pugno“Sono sicuro che è lui ha costringere Ling a fare questa guerra. Voglio eliminare quel bastardo una volta per tutte”rivolse uno sguardo duro al fratello“Sei con me, Al?”domandò.
Il minore tentennò un attimo, tentando di mettere insieme tutti i pezzi, per capire se la teoria di suo fratello era campata per aria o poteva essere vera ed infine annuì.
“È una pazzia. L'ultima volta ci siamo salvati da Pride perché il suo contenitore si stava sgretolando. Cos'hai intenzione di fare?!”cercò di far ragionare entrambi Mustang.
Non spettava a due ragazzini neanche maggiorenni salvare Amestris, non contro un essere del livello di Pride, non se c'era lui che poteva impedirlo.
L'ultima volta non aveva potuto fare molto, a causa della sua cecità e si pentiva di non essere andato in aiuto di Edward costringendo Alphonse a sacrificarsi senza sapere se sarebbe ritornato.
Non voleva che il peso di Amestris ricadesse di nuovo sulle loro spalle: non poteva accettarlo, dannazione – Edward sosteneva già troppi pesi.
Il maggiore degli Elric, neanche a leggergli nel pensiero, puntò i suoi occhi d'ambra sul Generale”Vuole venire con noi?”chiese, come se gli stesse proponendo una sfida: Hai il coraggio di andare dritto al sodo, o continuerai a giocare al Generale?
A Mustang pareva che fosse quella, la domanda.
Si guardò intorno, le prime schermaglie erano già iniziate e presto sarebbe ripresa la vera battaglia.
Non aveva tutto il giorno da perdere a decidere“Qual'è il tuo piano, Fullmetal?”domandò, assottigliando gli occhi, come se non credesse davvero che il ragazzo avesse pensato a qualcosa.
“Non si preoccupi, è fin troppo semplice”sogghignò“Perfino lei può farlo”assicurò.
Roy Mustang alzò un sopracciglio all'affermazione, ma si limitò ad ascoltare il piano semplice e coinciso del ragazzo.
E per una volta – una sola, sia chiaro – capì perché tutti consideravano Edward un genio.
Lo sanno tutti, infondo, che 'genio' è solo un altro modo per dire 'pazzo'.

A Giovedì!

Comincio a credere di sapere cos'ha in mente Edward. Beh, che c'è, dove sta scritto che devo saperlo?!XD

A Giovedì!

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Capitolo 23
*** 23. Si va in scena. ***


Full Metal Alchemist Return.


23. Si va in scena.

Il piano di Edward era talmente semplice che se non si fosse trattato di applicarlo ad un essere pericoloso come Pride, sarebbe sembrata una cosa da nulla.

Bastava attirare l Homunculus in un qualsiasi ambiente chiuso – Pride non era così stupido da uscire in mezzo al deserto, dove non c'era nemmeno un'ombra – e attendere il momento giusto in cui Mustang avrebbe semplicemente dovuto illuminare completamente la stanza facendo svanire ogni più minuscola ombra, disintegrando quindi l'essenza della superbia.

Alphonse avrebbe davvero voluto chiedere a cosa serviva lui, visto che sicuramente il Generale non avrebbe permesso che a Edward succedesse qualcosa, ma vedendo l'aria seria del fratello maggiore si era limitato a seguirlo verso l'accampamento di Ling.

Raggiungerlo non era neanche stato difficile, la battaglia era nuovamente iniziata e i soldati ancora nei dintorni dell'accampamento erano davvero pochi.

Davanti alla tenda che doveva appartenere a Ling, però, vi era Lan Fan.

Lo sguardo duro, in posizione d'attacco, eppure tutti e tre gli abitanti d'Amestris percepivano che anche lei era preoccupata per il suo padrone e quello strano comportamento ma, sebbene fosse contraria alla guerra, avrebbe seguito Ling fino alla fine.

“Cosa volete?”chiese, interrompendo quello studiarsi a vicenda in cui si sentiva una cavia da laboratorio“Siete venuti per dichiarare la vostra resa al mio signore?”aggiunse.

“Che cosa?!”sbottò Edward, ma prima che potesse cominciare la sua sequela d'insulti Mustang gli coprì la bocca con una mano.

“Vorremmo parlare con Ling proprio di questo”assicurò, affabile.

“E lui?”domandò sospettosa, indicando con un cenno del capo Alphonse.

“Lui è la nostra guardia del corpo”assicurò Roy, con nonchalance.

“Non era una donna la tua guardia?”s'informò con fare sospetto Lan Fan.

“Non ha bisogno di starmi affianco, per difendermi”sogghignò Roy.

“Poggiate le vostre armi”ringhiò la ragazza.

Mustang non pensò neanche di protestare, le lasciò la pistola e il suo guanto sinistro.

Lan Fan li prese e poi si scostò, lasciandoli passare: sapeva che gli Elric non avrebbero mai fatto del male a nessuno, però non poteva sapere che Roy aveva aperto il portale, quindi era convinta che togliendogli il guanto potesse stare tranquilla.

I tre cominciarono ad avanzare nella tenda: era davvero simile a un piccolo castello mobile, decorata con stoffe e mobili di lusso, aveva al suo interno altre tende più piccole che fungevano da stanze”Se creo del fuoco qui, andrà tutto in fiamme”mormorò il Generale, che stava in fila per ultimo, coprendo le spalle ai due più giovani.

“Se ne preoccupa, per caso?”gli chiese ironico Ed, a capofila, che avanzava sicuro come se conoscesse quella tenda da una vita.

“Non potrebbe essere pericoloso per noi o per Ling?”domandò perplesso Alphonse.

“Quando avrò catturato la piena attenzione di Pride”spiegò Edward, fermandosi in un punto in ombra“Tu andrai da Ling per farlo uscire di qui”lanciò un'occhiata a Mustang“Quando glielo dirò, lei darà fuoco al soffitto della tenda completamente in modo che la luce entri”poi riprese a camminare, guidato dal suo sesto senso, era sicuro di dove Pride lo stesse aspettando.

Sentiva la sua voglia di vendetta perfettamente, forse perché nel tirare fuori la vera essenza di Selim aveva stabilito un collegamento che gli permetteva di rintracciarlo.

“Nii-san, aspetta!”lo richiamò Alphonse, toccandogli una spalla“Tu come uscirai?”chiese, ansioso.

“Tranquillo, Al. Ho un'idea anche per quello”rassicurò Edward, con un mezzo sorrisetto.

Gli altri due lo guardarono, non sapendo se credergli o meno“È un po' tardi per i ripensamenti”mormorò quasi tra sé Mustang.

Edward annuì, sempre con quel mezzo sorrisetto.

Creò sbrigativamente una porta e la indicò a Roy“Brucerà il soffitto da fuori”dichiarò.

Il Generale lo guardò un po', poi sospirò“Non morire, Fullmetal. Mi devi ancora 520 yens”il ragazzo annuì e seguì con lo sguardo l'uscita del militare, per poi far scomparire la porta.

“Sei pronto, Al?”chiese, ad un passo dall'entrata.

“Me lo chiedi ora, Nii-san?”ironizzò il minore.

Edward sorrise”Gomen”1 fece.

Poi, insieme come sempre, entrarono.

1: Mi dispiace.

Forse Mustang è un po' troppo accondiscendente. Dev'essere l'afa del deserto. Edward sa davvero come fare ad uscire, o se l'è inventato?Andrà tutto per il verso giusto, o entrerò in vena sadica?Lo scopriremo nei prossimi capitoli ;-)

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Capitolo 24
*** 24. La fine della guerra. ***


 

Full Metal Alchemist Return.

 

24. La fine della guerra.
Roy odiava con tutto il cuore aspettare.
Starsene appostato sulla tenda, spiando le mosse di Fullmetal e Alphonse tramite le ombre sulla tenda, era stressante.
Vedeva Pride avventarsi ora contro uno ora contro l'altro degli Elric, cercando di afferrarli e imprigionarli.
Avrebbe davvero voluto dar semplicemente fuoco a quel dannato soffitto, fregandosene di tutto e mettendo fine a quell'attesa, ma i due fratelli difficilmente sarebbero riusciti a sfuggire alle fiamme, anche con tutta la loro indiscutibile abilità.
Perso tra i suoi pensieri, notò appena che l'ombra di Alphonse era sparita dal tendone, correndo alla ricerca di Ling per mettere fine a quel combattimento.
Scosse il capo e tornò a concentrarti sulla figura di Edward, che con qualcosa in mano – forse una lancia – si muoveva velocemente nella stanza.
Poi fu un lampo.
L'essenza della superbia aveva preso il ragazzo per le gambe, imprigionandolo e tirandolo verso di sé, cercando d'inghiottirlo.
Roy spalancò gli occhi, guardando immobile Edward venire risucchiato lentamente da Pride, senza poter far altro che aspettare che Alphonse e Ling uscissero.
Non poteva sacrificare due vite e la pace per salvare un solo ragazzo, nemmeno se era Fullmetal.
Eppure gli pareva lo sbaglio peggiore della sua vita quello.
Perché, dannazione, doveva esserci lui a combattere contro quel dannato mostro.
Non un ragazzino.
Le goccioline di sudore causate dall'ansia scendevano lungo la fronte, unendosi a quelle per il caldo del deserto.
Si ritrovò a socchiudere gli occhi senza neanche volerlo: non voleva vedere.
Ormai della figura dell'ombra di Edward si scorgevano solo le braccia e il capo.
Roy si accorse di star trattenendo il respiro e di star pregando che Alphonse uscisse presto e che Edward desse il segnale.
Non aveva mai creduto nei miracoli o negli Dei, il Flame Alchemist, ma per una volta dovette ricredersi.
La lancia che Edward teneva spasmodicamente venne lanciata verso il soffitto: era quello il momento.
Un battito di mani e uno schiocco di dita immediato, e il soffitto della tenda bruciò completamente.
Pride scomparve all'istante, disintegrato senza nemmeno accorgersene, troppo impegnato a far soffrire la sua vittima.
Edward era a terra: l'auto-mail quasi completamente distrutto, l'altra gamba sanguinante, i pantaloni graffiati ovunque, la maglia a brandelli da cui s'intravedevano i segni lasciati.
Svenuto, mentre il fuoco lo circondava, bruciando ogni cosa.
Ovviamente, il Generale si aspettava che Edward bleffasse quando aveva assicurato che sapeva come uscirne ma non immaginava si riducesse in quel modo.
Scattò subito, afferrando il giovane Elric e uscendo di corsa dalla tenda che bruciava velocemente.
Alphonse era proprio a pochi metri dalla tenda, accanto a lui vi erano Ling, Lan Fan, Winry e May Chang.
Roy poggiò il ragazzo svenuto su una barella, senza neanche mettersi a pensare quando il minore degli Elric aveva trovato il tempo di chiamare la meccanica e la ragazzina di Xing.
Nel frattempo, l'Esercito di Xing stava rientrando come ordinatogli dal loro Imperatore, mentre quelli di Amestris sotto gli ordini inflessibili di Hawkeye preparavano le valigie per tornare alla loro patria.
Non aveva più senso rimanere lì.
La guerra era finita.

E qui potremmo dire che si conclude l'avventura, ma diremmo una grande bufala. Ricordatevi che questa cosa è nata per essere una RoyxEd, non una fan fiction di guerra. È ancora tutto da fare u.u

Fatemi sapere!

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Capitolo 25
*** 25. Ritorno a casa. ***


Full Metal Alchemist Return.


25. Ritorno a casa.
Ormai su quello che fino a pochi minuti prima era un campo di battaglia, rimanevano poche persone.
Ling aveva affidato il proprio l'Esercito a Lan Fan, ordinandogli di riportarlo in patria e curare i feriti mentre Riza l'aveva affidato ad Armstrong con lo stesso ordine.
Alphonse e May Chang si stavano occupando delle ferite di Edward grazie al Rentanjutsu mentre Winry si occupava dell'auto-mail.
Il Generale Mustang e Ling erano seduti nel corridoio, con Riza in piedi accanto.
Se non fosse stato per il rumore di trasmutazioni e di pezzi che venivano aggiustati, sarebbe regnato l'assoluto silenzio.
L'Imperatore di Xing teneva il capo basso, completamente vittima dei sensi di colpa: se Edward fosse morto a causa di quella guerra non avrebbe mai potuto perdonarsela.
Mustang era dello stesso parere, in effetti Riza più che fare da guardia del corpo al Generale si assicurava che non desse fuoco a Ling, causando le ire di Edward quando si sarebbe ripreso.
Perché Edward doveva riprendersi.
Nessuno di loro riusciva a concepire l'idea di perdere il ragazzo.
Dopo qualche estenuante ora di attesa, Alphonse e le due ragazze uscirono“Come sta?”chiese Riza.
“Abbiamo curato tutte le ferite e Winry ha riparato l'auto-mail, ma ancora non si sveglia. Sembra essere caduto in coma”mormorò Alphonse, con il capo rivolto a terra.
Hawkeye gli poggiò una mano sulla spalla, cercando di consolarlo“Edward è forte. Si sveglierà quando meno ce l'aspettiamo e ci prenderà in giro per tutta questa preoccupazione”assicurò, cercando lei stessa di crederci.
Ling si alzò, dirigendosi davanti al minore degli Elric”Se Edward non dovesse farcela, ti chiedo di prendere la mia vita come risarcimento, Alphonse”dichiarò, serio.
“Non dire sciocchezze Ling!Edward si risveglierà sicuramente!”esclamò questi, scandalizzato.
Poi abbassò un po' il tono”Anche se però non dovesse...io non riuscirei mai a farti del male”mormorò.
A quel punto, fu Roy ad alzarsi, guardando gelidamente Ling”Non preoccuparti. Se Fullmetal non sopravvive, sarò io ad ucciderti”assicurò.
“Grazie”sussurrò l'Imperatore di Xing, a sguardo basso.

Edward non vorrebbe che lei facesse una cosa del genere, Generale”fece notare pacata Riza.
“Se la farò, sarà comunque impossibile che si lamenti”ironizzò Mustang.
“Smettetela con queste sciocchezze!”sbottò Winry“Bisogna trovare un luogo dove portare Edward, il deserto non è esattamente il posto migliore per una convalescenza”fece, pratica.
Il silenzio calò per un po', infine Alphonse disse“Non ho un posto dove portarlo. Un albergo non credo andrebbe bene”Riza annuì.
“Casa mia basta a stento per me e Hayate”si scusò.
“Non possiamo neanche tenerlo da me, ha bisogno di attenzioni continue e io non posso andarmene così a lungo dal mio lavoro”fece Winry.
“Potrebbe stare da me”si offrì Ling“Abbiamo i mezzi per curarlo e lo spazio”assicurò.
“Starà da me”dichiarò Mustang, impassibile“Non ho intenzione di lasciarlo nelle mani di uno che si è fatto manovrare due volte da un Homunculus”ringhiò.
Di nuovo silenzio, finché Riza non guardò seria il suo superiore“Come pensa di fare?Non ha molta esperienza in medicina, inoltre ha il lavoro”gli ricordò.
Lui alzò le spalle, come fossero inezie“Il Dottor Knox e il Dottor Marcoh mi aiuteranno con le cure. Per quanto riguarda il lavoro, affido tutto a te Hawkeye”sogghignò.
“È proprio sicuro?”domandò Alphonse, perplesso“Quando si sveglia, se la vede sarebbe capace di tentare di farla fuori”Roy scrollò le spalle.
“Ormai ci sono abituato”assicurò, con un mezzo ghigno.
I presenti si guardarono per un po', come stessero aspettando che qualcuno desse l'ok, infine Riza sospirò“Credo sia tempo di tornare a casa”disse, semplicemente.
Roy annuì, pronto a portarsi a casa Edward.
La colpa infondo era sua, che non aveva difeso un suo uomo e doveva prendersi le sue responsabilità.
Niente e nessuno gli avrebbe impedito di prendersi cura di Fullmetal.
Era per difendere le persone come lui, che Roy Mustang puntava alla carica di Comandante Supremo.

Bene, bene, bene. Preparate le pop corn, inizia lo spettacolo!Finalmente è giunto il momento in cui Edward Elric e Roy Mustang si accorgeranno che sono fatti l'uno per l'altro!Con calma, ovviamente XD non vorremmo rovinare l'atmosfera, neh?!Fatemi sapere!!

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Capitolo 26
*** 26. Convivenza – ovvero, finché Edward Elric rimarrà svenuto, andrà tutto bene. ***


 Full Metal Alchemist Return.

 

Visto che Giovedì 6 è la Befana, l'aggiornamento ci sarà Venerdì 7!

26. Convivenza – ovvero, finché Edward Elric rimarrà svenuto, andrà tutto bene.
Anche se molti avrebbero giurato il contrario, il Generale di Brigata Roy Mustang non viveva nel suo ufficio, ma in compenso il suo appartamento vi si trovava letteralmente di fronte.
Entrandovi, Alphonse con sulle spalle suo fratello maggiore, pensò che fosse esageratamente grande per una persona sola.
Il corridoio dava sul salone, dove s'intravedevano il divano ad angolo di pelle nera e la parete completamente coperta dalle librerie.
A farci caso, c'era anche un arco che divideva la parte adibita a salotto da quella che fungeva da sala da pranzo, dove si vedeva quella che sicuramente era la porta della cucina.
Il giovane Elric seguì il militare su per le scalette di ferro, stando ben attento a non far cadere il fratello.
Davanti a lui v'era una portafinestra che dava su un balcone da cui ci poteva scendere nel giardino sottostante – anche quello proprietà di Mustang.
L'aria in cui si trovava era quasi totalmente vuota, a parte per qualche vaso che evidentemente non era stato buttato solo per gentilezza.
C'erano altre quattro porte, oltre quella che dava sul balcone, ed erano tutte rigorosamente chiuse come a far intendere ai visitatori di farsi gli affaracci loro.
Roy aprì la seconda porta sulla destra, mostrando che all'interno vi era una camera da letto, adornata solo con l'oggetto che la denominava, un comodino, un mobile a cassetti, una poltroncina, una piccola biblioteca e sulla parete sinistra una porta.
“Poggialo lì”invitò, indicando al giovane il letto.
Alphonse, arrossendo per essere stato scoperto ad analizzare l'ambiente, annuì velocemente e poggiò il fratello sul letto, per poi coprirlo con il lenzuolo che Mustang gli stava porgendo.
“Ti offro qualcosa?”gli domandò con tono appena meno disinteressato del solito il militare.
“No, non si preoccupi”mormorò il ragazzo, sistemando meglio il fratello“Piuttosto, è sicuro che non vuole che io resti qui?”chiese.
“Si arrabbierebbe parecchio, se scoprisse che non hai imparato nulla di nuovo”sogghignò l'uomo.
“Non posso darle torto”concesse Al, sorridendo appena“Mi chiami per qualsiasi cosa, la prego”aggiunse, apprensivo.
“Suvvia Alphonse, gestire un Fullmetal svenuto è sicuramente più semplice che gestirne uno sveglio!”scherzò il Generale.
“Non è detto, bisogna parlare con le persone svenute, ma se dice qualcosa che non va potrebbe farle del male nel sonno”disse, con aria seria-seria, Al.
“Parlargli, eh?”mormorò tra sé Mustang, annuendo.
Infondo era convinto – o almeno voleva credere – che dopo una o due insinuazioni sulla sua altezza Fullmetal sarebbe saltato in piedi sbraitando come sempre.
Il minore degli Elric riconfermò, annuendo vigorosamente“Ora però è meglio che vada”si scusò“Winry mi sta aspettando alla stazione, andiamo ad avvisare nonna Pinako”spiegò.
“Non sarebbe meglio non farla preoccupare?”chiese perplesso Mustang.
“Lo credo anche io, ma Winry spera che la nonna ne sappia qualcosa di comi”il Generale annuì, prima di indicargli l'uscita.
“Scendi dal balcone e vai sempre dritto, non puoi sbagliare”assicurò.
Alphonse sorrise, annuì e fece un inchino di ringraziamento.
Lanciò un'ultima occhiata preoccupata a Edward, prima di dileguarsi nel giardino.
Roy aspettò che il ragazzo fosse uscito, per chiudere la porta della camera.
Prese la poltroncina, portandola accanto al letto del ragazzo”Alphonse ha detto che devo parlarti”dichiarò, sentendosi un totale idiota“Ma sono sicuro che non t'interessa sentire l'elenco di tutte le mie fiamme”ovviamente non ricevette risposta, ma gli parve che l'espressione del giovane Elric si fosse fatta irritata anche solo all'idea“Non capisci proprio niente della vita, fagiolino”fece, con tono melodrammatico, il Generale“Sicuramente saresti felice se ti parlassi dei miei studi d'Alchimia”buttò lì e l'espressione di Ed parve rilassarsi“Ah, allora è così”scherzò“Va bene, tanto non credo che andrai a raccontarlo in giro a qualcuno”sprofondò un po' di più nella poltroncina”Cominciamo dall'inizio”attaccò.
Quella, si prospettava una lunga chiacchierata.



A Venerdì 7!

E così ora i due piccioncini vivono insieme. Il fatto che Edward non sia cosciente è un piccolo dettaglio, infondo conta il risultato no?!XD

Fatemi sapere!

A Venerdì 7!

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Capitolo 27
*** 27. Conversazioni. ***


 

Full Metal Alchemist Return.

 

27. Conversazioni.
Aveva parlato per ore, Roy.
Non che ci avesse fatto caso, solo che gli era sembrato quasi di parlare da solo, nella penombra di quella stanza, al sicuro tra quelle mure familiari.
Edward ogni tanto pareva rispondere a quella marea di informazioni con le espressioni che assumeva, ma il Generale preso dal filo della storia non le aveva quasi notate.
Gli aveva raccontato tutto, con dettagli che neanche sapeva di ricordare.
Aveva parlato dei suoi genitori uccisi quando era un quattordicenne, a causa di una congiura contro quella che al tempo era una famiglia ricca e potente: lui era stato affidato ad una donna di nome Madame Chris, venendo allevato da lei fino a quando non aveva deciso di entrare nell'Esercito per scoprire chi era stato ad uccidere i suoi genitori ed impedire ad altri bambini di diventare orfani com'era successo a lui.
Non sapeva nulla d'Alchimia, ma Madame Chris gli aveva presentato il Signor Hawkeye, che dopo neanche una settimana di apprendistato aveva accettato di prenderlo come allievo. 1
Era un tipo solitario, che sapeva meglio di chiunque altro quanto l'Esercito fosse corrotto fino al midollo e non sopportava che il suo promettente pupillo finisse nelle mani di quella gente, quindi gli insegnò sì l'Alchimia, ma mai l'Alchimia del fuoco.
Solo dopo la sua morte, Riza Hawkeye gli aveva rivelato che l'uomo aveva inciso i propri segreti sulla schiena della sua unica figlia, ovvero lei stessa.
Così Roy era diventato il Flame Alchemist, con sua grande soddisfazione, anche se perdendo di vista la donna.
Non per molto, comunque, visto che l'aveva incontrata poco dopo ad Ishbar.
“Il resto lo sai”aveva concluso il Generale, come a sminuire tutto quello detto fino ad allora“E insomma, Fullmetal?Non hai intenzione di sfottermi?”chiese, divertito“La prima volta che ho aperto un libro di Alchimia avevo ventun anni. Ben quattro anni più di te in questo momento”aspettò una risposta che non arrivò e sospirò“Dannazione, sono ridicolo”mormorò tra sé.
A parte che aveva raccontato i fatti suoi a un ragazzino svenuto che probabilmente neanche poteva sentirlo, ma pretendeva anche una risposta?!
Roy Mustang fu sicuro più che mai di essere totalmente impazzito.
Colpa di quel dannato ragazzino, con le sue idee suicide, che evitavano che chiunque si facesse del male tranne lui stesso.
L'uomo sospirò, arrendendosi all'idea che il giovane Elric avesse il particolare dono di farlo preoccupare, oltre quello di cacciarsi nei guai e di convincere chiunque a seguire le sue folli idee.
“E meno male che volevi che vivessi a lungo. Se fai così né io né Alphonse arriveremo ai trent'anni”borbottò, memore di quando Fullmetal con quella scusa del prestito gli aveva implicitamente detto che non doveva morire così in fretta. 2
Ci pensò un po', alla ricerca di qualcos'altro da dire”Neanche quella ragazza vivrà a lungo se fai di questi scherzi”buttò lì, tentando di decifrare una reazione dal ragazzo“Hawkeye mi ha detto che ne sei innamorato, ma mi chiedo proprio come possa esserne tanto sicura”continuò“Insomma, infondo hai sedici anni”vide un'espressione irritata comparire sul volto del ragazzo e si corresse“Va bene, quasi diciassette”concesse, divertito che quell'argomento suscitasse reazioni“Ma la sostanza non cambia: sei troppo piccolo per innamorarti”probabilmente Roy non avrebbe mai detto una frase del genere, se Fullmetal fosse stato sveglio.
Perché davvero, un conto era provocare il ragazzo sulla sua altezza e un conto era sminuire i sentimenti che provava per Winry.
Ma Edward era addormentato – era in coma – e tutto ciò che ottenne fu di sentirsi ancora più idiota per aver sperato che reagisse.
Sospirò e uscì dalla stanza per prepararsi il pranzo.
Quella sarebbe stata una lunga convivenza.



1: Me lo sono inventata.

2: Non ricordo il capitolo del manga, ma la puntata è “Una promessa da 520 yens”

A Giovedì!
Piccolo stralcio della convivenza, così, per non affrettare troppo i tempi. Ma non preoccupatevi, il nostro bello addormentato ora si sveglia. Non assicuro che casa Mustang resti intera °°

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Capitolo 28
*** 28. Il risveglio – ovvero: quel codino t'invecchia, Fullmetal. ***


 Full Metal Alchemist Return.

 

28. Il risveglio – ovvero: quel codino t'invecchia, Fullmetal.
Era da due settimane che a casa Mustang andava avanti una routine che, se glielo avessero chiesto, il Generale avrebbe definito solo 'assurda'.
Ogni mattina Roy si alzava e dopo essersi lavato e vestito – con la divisa, anche se non doveva lavorare – andava a prepararsi la colazione.
Poi il militare si chiudeva nella stanzetta che ospitava da quattordici giorni Edward e, dopo averlo nutrito tramite le vitamine che gli aveva dato il Dottor Marcoh quand'era venuto a visitarlo la prima sera, afferrava un libro d'Alchimia e si sedeva sulla poltroncina.
Leggeva fino all'ora di pranzo, quando andava a cucinare per due.
Alphonse, infatti, aveva preso l'abitudine di recarsi a pranzo a casa Mustang per assicurarsi che il fratello maggiore stesse bene.
Dopo il pasto, Roy si prendeva il tempo di una doccia e si riposava, lasciando che fosse Alphonse a chiacchierare con Edward e a controllare il suo stato.
Verso le tre del pomeriggio il minore degli Elric si congedava e Roy si chiudeva di nuovo nella stanza e raccontava altri stralci di vita che aveva dimenticato nel riassunto del primo giorno.
Verso l'ora del the veniva Winry, che controllava l'auto-mail del ragazzo e passava l'ora successiva a rimproverarlo aspramente, fin quando rassegnata sospirava e lasciava la casa.
A quel punto, Roy faceva il bagno al giovane.
Era una cosa che gli era venuta in mente il secondo giorno in mattinata, quando aveva visto i capelli biondi di Edward sporchi di terra.
Quando l'avevano curato a Xerxses gli avevano cambiato i vestiti, ma i capelli non erano stati neanche presi in considerazione.
Mustang si era reso conto che se non li lavava, avrebbero presto puzzato e non solo lo avrebbero infastidito ma non sarebbero stati neanche igenici per il ragazzo stesso.
Così senza pensarci troppo aveva riempito la vasca e ce l'aveva messo dentro, dopo averlo spogliato ovviamente.
In un primo istante era rimasto immobile, vedendo il corpo svenuto scivolare lentamente nell'acqua, poi si era riscosso e l'aveva sistemato meglio.
Ma, di nuovo, si era immobilizzato.
Era pieno di cicatrici, Edward.
Ne aveva davvero da per tutto: da sopra l'auto-mail, che Roy aveva teso in modo che poggiasse sul bordo dalla vasca e non si bagnasse, fino ad arrivare alla spalla destra che portava ancora i segni della vecchia protesi, sebbene un po' alleviati.
Delle altre rimanevano piccoli segni più chiari, sparsi sul petto, sulla gamba destra o nella parte sana di quella sinistra.
Giorno dopo giorno, vedere e toccare quel corpo indifeso era diventato sempre meno strano ma anzi quasi naturale.
Infondo Edward – per quanto piccolo, pardon, giovane – era pur sempre un uomo come lui: non c'era nulla di cui vergognarsi.
Anche in quei momenti prima di cena Roy continuava a chiacchierare con il maggiore degli Elric, poi lo rivestiva e gli legava i capelli, infine gli dava nuovamente le vitamine e lo metteva a letto.
Quella sera, in particolare, decise di fargli la treccia”Sai, Fullmetal”cominciò, mentre pettinava i capelli del ragazzo che aveva poggiato su una sedia“La treccia ti stava meglio. Con quel codino sembri cinque anni più vecchio, dico davvero”poggiò la spazzola, cominciando a intrecciare le ciocche“E poi sembrano biondo spento. Sbiancamento prematuro?”provocò, inutilmente“Mi chiedo perché non te l'abbia mai detto nessuno. Ti sta davvero male”prese il laccetto, legando la fine della treccia“Assomigli ad Hohemheim, con la coda”concluse, allontanandosi appena per gustarsi l'opera d'arte che era la treccia di Edward.
Si riavvicinò e fece per prendere in braccio il ragazzo, quando si sentì osservato e alzando il capo notò gli occhi dorati di Fullmetal stretti in due fessure omicide“Non dica più una cosa simile, Colonnello di merda”ringhiò, con voce roca, di chi non parla da tempo.
Il militare non poté rispondere comunque, perché il ragazzo si era addormentato di nuovo, sta volta di un rigenerante sonno naturale.
Roy Mustang sogghignò, rimettendo a letto il ragazzo.
Infondo, l'aveva detto lui che sarebbe bastato provocarlo.

A Giovedì!

Spero che questo capitolo abbia senso e non sia troppo affrettato. Io sono dell'opinione che Edward con la treccia stesse ventimila miliardi di volte meglio e sono sicura che Roy concorda!E se non concorda, pazienza XD

Comunque, fatemi sapere che ne pensate del risveglio di Edward!

A Giovedì!

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Capitolo 29
*** 29. Si aprano le danze ***


 

Full Metal Alchemist Return.

 

29. Si aprano le danze.
Aprì lentamente gli occhi, spaesato.
Sentiva il corpo intorpidito e la testa pesante, come se avesse dormito giorni e giorni di seguito.
Accennò un sogghigno, ricordandosi che effettivamente aveva dormito per giorni.
Non sapeva con esattezza quanto tempo, ma era sicuro fosse più di una settimana.
Edward sbuffò appena, tentando malamente di mettersi seduto sul letto.
Cercando di fare mente locale, ricordò cos'era successo a Xing – Winry l'avrebbe sicuramente ucciso, seguito da Alphonse – e dedusse che Roy aveva deciso di portarlo a casa sua.
In effetti nessun altro aveva un posto e le conoscenze necessarie per gestire una persona svenuta.
Di quei giorni, il giovane Elric ricordava alcuni discorsi del proprietario di casa, insieme ai testi di Alchimia che gli leggeva.
Quelli se li sarebbe ricordato anche se glieli avessero letti da morto, pensò tra sé, con un sogghigno.
Poi, ad un certo punto, aveva sentito il Generale paragonarlo a suo padre e non aveva potuto far a meno di rispondere.
In realtà, rispondeva mentalmente ad ogni singola frase che Mustang gli aveva rivolto in quel periodo, ma quella volta a quanto pareva il pensiero si era trasformato in voce.
Adesso doveva ben tre favori ad Hohemheim, pensò con aria malinconica: gli aveva ridato la sua Porta, aveva impedito che Al tornasse al portale e anche se indirettamente l'aveva fatto svegliare.
Assurdo, aveva fatto per lui più da morto che da vivo.
Decidendo che aveva rimuginato anche troppo per essersi appena svegliato, optò per alzarsi, ringraziare – implicitamente, non voleva mica gli venisse un infarto – Mustang per l'ospitalità e tornarsene a casa.
Senza mettersi fretta, scostò le coperte e poggiò la gamba destra a terra, sentendo alcuni brividi salire per il contatto con il pavimento freddo.
Ora però veniva la parte difficile, perché riabituare i muscoli a muoversi per un tipo con la sua agilità era cosa di pochi minuti, ma riabituare l'auto-mail era più doloroso.

Se il periodo era di tre o quattro giorni, in realtà, non ne risentiva ma dopo un periodo lungo d'inattività correva il rischio di perdere una quantità non indifferente di sangue. 1
Facendosi coraggio – era pur sempre il Fullmetal Alchemist, il più giovane Alchimista della storia – mosse lentamente la gamba d'Acciaio.
Sentì una fitta attraversarlo, ma riuscì a mettersi in piedi senza ulteriori danni e quindi, soddisfatto, si dedicò a riattivare la circolazione.
Poggiò la destra al muro, sporgendosi per toccarla con la punta delle dita un paio di volte e poi fece cambio con la sinistra.
Un paio di movimenti bruschi con le braccia, un breve salto all'indietro – finendo sul letto, poggiato con la punta dei piedi e i palmi delle mani – e il riscaldamento poté definirsi concluso.
Aprì la porta sulla sinistra, trovandosi in bagno.
Vi era un'enorme specchio dietro la porta”È proprio un'esibizionista”borbottò tra sé Edward, controllando che i suoi abiti fossero in ordine.
Per qualche strano motivo, invece che un semplice pantalone e camicia indossava la sua canottiera nera e pantaloni coordinati”Winry”sibilò tra sé, sapendo che la ragazza lo preferiva di gran lunga con quegli abiti più infantili che con quelli da ragazzo maturo. 2
Si sciolse la treccia, deciso a rifarsi la sua solita acconciatura, quando si ricordò delle parole del Generale Mustang.
Borbottò un'imprecazione e, con cura, legò nuovamente i capelli a treccia.
Dovette ammettere che così appariva più infantile, ma anche più naturale.
Tornò in camera, maledicendo un certo Colonnello di merda e i suoi discorsi insensati su padri bastardi, s'infilò calzini e stivali e facendo ben attenzione a fare rumore scese le scale.
Roy Mustang, in cucina a leggere placidamente il giornale, sogghignò avvertendo la 'delicatezza' tipica del sottoposto.
Aveva proprio bisogno di divertirsi.



A Giovedì!

1 e 2: sono mie invenzioni, messe per il gusto di metterle XD

Uhm, Roy, sicuro di voler litigare con Ed in casa?Quello te la sfascia. Non dire che non ti ho avvisato, poi. Scusate se non ho risposto alle recensioni, non ho mezzo secondo -.-””

A Giovedì!

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Capitolo 30
*** 30. Scommessa – ovvero: le faccio vedere io chi è Edward Elric, Taisa! ***


 

Full Metal Alchemist Return.

 

30. Scommessa – ovvero: le faccio vedere io chi è Edward Elric, Taisa!
Entrando nella cucina di casa Mustang, il giovane Elric vi trovò il padrone di casa seduto su una sedia, leggermente scostata da un tavolinetto su cui si trovava una tazzina di caffè ancora piena e fumante, con tra le mani il giornale del giorno.
La cucina era comune, sul giallino pallido, con gli elettrodomestici e gli ornamenti tipici della stanza e una porta che dava sul bagno del piano inferiore.
Come il resto della casa, era semplice e con l'ordine tipico di chi non ha tempo neanche per usarla.
La polvere la faceva da sovrana, mentre la macchinetta del caffè era stata abbandonata sul fornello spento, i piatti che erano serviti per la cena erano nella lavastoviglie.
Sarebbe potuta sembrare la tipica scena di due conviventi, vista la naturalezza con cui Edward si mise seduto e poggiò pesantemente i piedi sul tavolino – non che fosse maleducato, ma avrebbe infastidito il Generale.
Il suddetto Generale abbassò il giornale, come se l'avesse appena notato e con un sogghigno commentò“Buongiorno, Fullmetal!”facendo ringhiare il minore.
“Che fa, sfotte?”borbottò questi.
“Vedo che ti sei totalmente ripreso”stabilì il militare, come se la risposta datagli valesse un'analisi medica completa.
“Purtroppo per lei”sottolineò Edward, con convinzione.
Il padrone di casa assottigliò gli occhi neri, guardando il giovane”Hai fatto preoccupare tutti, Fullmetal. Non fare più pazzie simili”disse, prima di tornare al suo giornale.
“Non servirà farle, visto che Pride è bello che morto”borbottò il ragazzo, togliendo i piedi dal tavolo e rialzandosi.
Si diresse verso la porta di casa, pronto ad andarsene, quando Mustang lo richiamò“Come mai tanta fretta, Fullmetal?”chiese ironico l'uomo, sporgendosi appena oltre l'arco che separava la cucina dal salotto-camera da pranzo, in modo da intravedere il corridoio e la figura di Edward di lato, che si era fermata vicino alla porta.
“Me ne torno in albergo da Al”spiegò, con tono duro“E non si aspetti che la ringrazi!”sbottò.
Mustang si trattenne dal ridergli dietro, poggiando pacatamente il giornale sul tavolino“Temo che tu non possa raggiungere Alphonse, Fullmetal”commentò pacato.
L'interpellato si girò di scatto, percorrendo a grandi passi il salotto, fino a trovarsi faccia a faccia con il Generale pacatamente seduto“Come sarebbe a dire?!”sbottò, irritato.
“Non ti ha detto che andava a Resembool?”chiese, con sottile ironia, il militare.
“E che vuole che ne sappia io?!Mi ha talmente rimbambito con i fattacci suoi che non mi è venuta l'emicrania per miracolo!”però a Roy sarebbe venuta sicuramente, e avrebbe anche perso l'udito, se Edward avesse continuato a strepitare a quel modo e a quella distanza.
Decidendo che il suo udito era più importante che provocare il Fullmetal, Mustang si avvicinò ai fornelli”Caffè?”domandò, come se Edward non avesse scritto in fronte 'Io l'ammazzo' e minacce varie.
Il ragazzo ringhiò, ma si mise seduto e Roy lo prese per un sì.
Prese una tazzina e vi versò la bevanda, portandola davanti al giovane Elric insieme al contenitore dello zucchero con dentro un cucchiaino.
Poi tornò sulla sedia, bevendo un sorso della propria bevanda.
Lo fece con tanta calma, che a Edward saltarono i nervi”No, io me ne vado”borbottò, aggiungendo zucchero su zucchero alla miscela nera, tanto da renderla quasi marrone.
“Dove, per curiosità?”s'informò con aria ironica Mustang, osservando divertito il suo ex sottoposto.
“Lontano dai Colonnelli di mera!”saltò su il ragazzo, bevendo d'un fiato il liquido e ovviamente bruciandosi la lingua – mentalmente maledì il Colonnello, ovviamente, perché , era colpa del Taisa.
Il suddetto non emise un fiato alla sequela di insulti, imprecazioni e maledizioni contro la sua persona, semplicemente osservava il ragazzo agitarsi con un lieve ghignetto”Puoi attendere qui il ritorno di Alphonse”propose.
“Le ha dato di volta il cervello Taisa?!”urlò con fare sconvolto il giovane Elric, battendo a mani aperte sul tavolo.
“Sono sicuro che sia più prudente tenerti qui, che lasciarti girovagare appena ripreso”stabilì, impassibile, il Generale“Inoltre ho abbastanza testi di Alchimia da tenerti impegnato tutta la vita”provocò.
“Non dica cazzate. In due settimane riuscirei a gestire la sua maledetta Alchimia di fuoco meglio di lei!”fu la risposta prontissima del ragazzo.
“In due settimane riusciresti a tradurre a stento due pagine del codice”fu la pacatissima costatazione di Mustang.
Edward ringhiò e batté di nuovo i palmi aperti sul tavolo”Mi porti nel suo studio. Ora!”ordinò.
Il Flame Alchemist sogghignò e, teatrale, accompagnò Edward nella stanza dirimpetto a quella dove il giovane aveva dormito.
Non poté fare a meno di osservare divertito la meraviglia e l'entusiasmo del ragazzo davanti alla miriade di libri.
Quella convivenza, sarebbe stata davvero divertente.



A Giovedì!

La casa per ora è salva ed inizia anche la vera convivenza, due piccioni con una sola fava!Spero mi facciate sapere!

A Giovedì!

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Capitolo 31
*** 31. Sfida. ***


 

Full Metal Alchemist Return.

 

31. Sfida.
Nonostante difficilmente l'ammettesse anche solo con se stesso, Roy Mustang stimava parecchio Edward.
Adorava il suo modo di rispondere prontamente ad ogni provocazione, saltando per ogni più minuscola parola o azione, ammirava lo spirito che lo animava a portare a termine ciò che iniziava anche quando pareva impossibile, la sua fedeltà agli amici e il suo altruismo.
La perseveranza – o testardaggine, che dir si voglia – era forse la dote che più ammirava di Fullmetal.
Però, non pensava che il ragazzo avesse l'intento di decifrare i suoi codici di Alchimia seriamente!
Quando l'aveva provocato, era stato sicuro che il maggiore degli Elric si sarebbe fatto condurre immediatamente nel suo studio per fargli rimangiare ciò che aveva detto.
Però aveva pensato che dopo poco tempo se ne sarebbe andato in stanza borbottando maledizioni e sarebbe rimasto lì il tempo necessario al ritorno di Alphonse – perché Edward Elric non scappava, soprattutto dopo aver perso una scommessa.
Invece il ragazzino si era fatto dire dove erano i testi e si era sdraiato a terra, prendendo a leggerli con massima concentrazione.
Era rimasto a guardarlo per un po', aspettandosi che da un momento all'altro sbuffasse e gli tirasse in faccia il libro, decidendo di andare a dormire, ma non era successo.
Anzi, era stato il militare ad addormentarsi circondato da quegli appunti visto che a causa della presenza del giovane non aveva quasi mai chiuso occhio, preoccupato di un peggioramento notturno.
Quando si era svegliato, aveva visto che Fullmetal era ancora lì, intento a leggere il terzo volume, mentre accanto teneva una penna, un dizionario e un blocco note – che Roy non capiva da dove fossero spuntati – su cui era scribacchiato qualcosa.
In quel momento aveva capito che non bisognava mai mettere i tuoi appunti nelle mani di un giovane Alchimista, soprattutto se è Edward Elric.
Non andava dimenticato che questi aveva ricevuto la carica di Cane dell'Esercito – pardon – Alchimista di Stato a soli dodici anni.
Molto spesso, forse per i suoi modi di fare da adulto conoscitore del mondo, Roy tendeva a dimenticare quanto giovane fosse in realtà Acciaio.
O forse semplicemente tentava di dimenticarlo, per non pensare che aveva invischiato lui un bambinetto di quell'età nel fango dell'Esercito.
Per il suo bene, certo, ma il risultato non cambiava.
Così era rimasto a guardarlo scrivere appunti di tanto in tanto, sfogliando velocemente le pagine e borbottando parole incomprensibili una pagina su tre.
Solo verso il pomeriggio il ragazzo staccò gli occhi dal libro e Mustang ci rimase quasi male: vedere Edward così concentrato capitava una volta nella vita.
Il giovane Elric, nel frattempo, si era avvicinato al Generale”Che ha da guardare, Taisa?”aveva chiesto, strafottente, con il braccio sul fianco sinistro, ma Roy aveva scrollato le spalle.
”Ti sei già arresto, Fullmetal?”provocò di rimando ricevendo in cambio un ghignetto.
”Non dica stupidaggini, Taisa”aveva sogghignato”Soltanto che ho finito”e aveva alzato le spalle, uscendo dalla stanzetta.
Roy aveva spalancato gli occhi e afferrato il taccuino del ragazzo, ove erano scritte le traduzioni di tutti i testi, in parole brevi e semplici, tanto che anche un bambino le avrebbe capite.
Scuotendo il capo incredulo – e anche un po' orgoglioso del talento del suo 'pupillo', perché no – scese anche lui le scale.
A quanto pareva il ragazzo non si era fatto problemi e stava mangiando un panino seduto sulla sedia, con i piedi poggiati sul tavolo.
Vedendo il Generale, sogghignò”Allora, chi doveva metterci due settimane?”chiese, divertito.
”Te lo concedo, Fullmetal”ammise divertito Mustang”Pratica e teoria sono comunque lontane, ricordatelo”aggiunse, facendo inarcare un sopracciglio al ragazzo.
”Sono disposto a combattere quando vuole, Taisa”ringhiò.
Mustang emise un lieve sbuffo, prima di guardare il sottoposto”Domani”disse, come se gli stesse facendo una grossa concessione”Ti giuro che se riesci a sfiorarmi, ti promuovo Colonnello seduta stante”ironizzò.
Edward ghignò, sicuro di vincere”La prendo in parola”assicurò.
I due si strinsero la mano, lanciandosi occhiate di sfida.
Nessuno di loro l'avrebbe mai detto, ma lo pensarono quasi in contemporanea.
Era davvero bello, avere un valido avversario.



A Giovedì!

So cosa state pensando: sta andando per le lunghe. Però, ora i due si scontreranno e gli incidenti capitano. E con questo ho detto tutto. Scusate se non ho risposto alle recensioni, ho i secondi contati ultimamente >.<

A Giovedì!

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Capitolo 32
*** 32. Un'innocente bacio sulla fronte. ***


 

Full Metal Alchemist Return.

 

33. Un'innocente bacio sulla fronte.
Central City parve essersi completamente svuotata, quel giorno, solo per riversarsi lungo la recinzione del giardino di casa Mustang.
Il padrone di casa non riusciva ancora a capire come tutta quella gente fosse venuta a sapere dell'imminente scontro tra lui e Fullmetal, ma qualcosa gli diceva che centrava un certo Comandante Supremo che dal balcone davanti a casa sua aveva una perfetta visuale.
Edward, quando era uscito e si era trovato davanti tutta quella folla, aveva strabuzzato gli occhi e lanciato un'occhiataccia al Generale – perché ovviamente era colpa sua.
Roy, completamente a suo agio almeno in apparenza, aveva semplicemente indicato con il mento il balcone su cui Grumman sogghignava aspettando lo scontro tra due dei più famosi Alchimisti della storia.
Il militare si ritrovò a pensare che con un Comandante Supremo normale sarebbe sicuramente finito alla Corte Marziale: non solo era un Generale che attaccava un civile – perché Edward non era più nell'Esercito, non andava dimenticato – ma era un militare che combatteva contro qualcuno con l'autorità del Comandante Supremo.
Al giovane Elric sarebbero bastate due parole per farlo finire in galera a vita o condannato a morte.
Mustang però sapeva che Edward non avrebbe mai fatto una cosa simile, non tanto per simpatia nei suoi confronti quanto perché desiderava confrontarsi con un avversario degno di questo nome.
Infondo era quello l'unico motivo per cui aveva accettato la sfida, non certo la promessa della promozione, anche perché non essendo nell'Esercito il ragazzo non poteva tecnicamente essere promosso.
Roy sogghignò, pensando che Edward pur di fargli un dispetto sarebbe rientrato nell'Esercito.
“Allora, Fullmetal, vogliamo cominciare?”domandò, una volta che entrambi furono nel giardino.
“Si prepari a perdere Taisa!”ringhiò di rimando il ragazzo, attaccando immediatamente il militare.
Non vi era assolutamente confronto, tra gli stili dei due.
Fullmetal si muoveva con la foga tipica di chi ha dovuto imparare a combattere per sopravvivere, senza strategie, con l'unica regola di colpire prima di essere colpito, alternando trasmutazioni e colpi frontali in un mix che aveva dell'imprevedibile.
Flame, viceversa, aveva il tipico stile aggraziato di chi ha ricevuto un addestramento di prim'ordine ma è poco abituato ad usarlo: infondo grazie alle sue fiamme, erano poche le volte in cui era costretto al corpo a corpo.
Edward, con il suo stile impossibile, era a quello che lo costringeva; cercando d'impedirgli di battere le mani per eseguire la trasmutazione che gli avrebbe consentito di creare le fiamme.
La folla radunatasi seguiva lo scontro con il fiato mozzato, come se dal risultato dipendessero le loro stesse vite.
Il maggiore degli Elric batté le mani, creando una lancia con cui si lanciò di nuovo verso Mustang, mentre questi approfittando del momento lanciò le sue famose fiamme, creando una vasta nube di fumo.
Quando si diradò, la folla in coro emise un verso di stupore.
La lancia di Edward era puntata al collo del Generale e allo stesso tempo questi aveva le dita pronte a schioccare vicino alla gola del ragazzo.
“Sta bluffando”ringhiò appena il più giovane“Non può eseguire la trasmutazione senza battere le mani”1e Mustang fece un passo indietro, con un piccolo sogghigno.
“Non pensavo te ne ricordassi”ammise, mentre la folla cominciava a disperdersi, discutendo animatamente del risultato.
“Sono cose che non si dimenticano facilmente”mormorò appena il ragazzo.
Per un po' rimasero in silenzio, finché una voce femminile non chiamò il Generale.
”Vanessa!”esclamò questi, riconoscendo la ragazza.
”Ti ho portato la spesa”fece lei, con un sorriso, sollevando le buste.
”Sei un tesoro”lodò il militare, poggiando delicatamente le labbra sulla fronte della donna.
Lei arrossì e dopo aver posato le buste e balbettato un saluto scappò via.
“Lei è proprio un Don Giovanni senza speranze, eh?”ringhiò Fullmetal, con una smorfia di sdegno.
”Era solo un'innocente bacio sulla fronte”si giustificò, con aria innocente, l'altro.
”A me pareva tutto tranne che un'innocente bacio sulla fronte!”Mustang alzò perplesso un sopracciglio.
”E come sarebbe un'innocente bacio sulla fronte?”domandò, ironico.
Edward ringhiò”Si abbassi”ordinò, indicando il terreno.
Il militare, divertito dal nuovo gioco, obbedì sogghignando”Non apra bocca”gli ringhiò contro nuovamente il ragazzo, leggendo in quelle iridi tutto il divertimento dovuto alla richiesta.
In un lampo, poggiò le labbra sulla fronte del Generale.
Sapeva dei baci che ti regala un fratello maggiore costretto a fare il padre, quando il minore ha gli incubi e vuole rassicurazioni senza pensare che anche l'altro ha paura del buio: un misto di dolcezza e malinconia.
Quando Edward si scostò, al padrone di casa parve di sentire uno strano calore espandersi dalla fronte, fino ad arrossargli appena le guance.
Ma Fullmetal era già rientrato e, quello, sarebbe rimasto il suo segreto.


1Spiegazione random. Avete presente che chi ha visto la Verità può eseguire trasmutazioni senza cerchio, battendo solo le mani? Nel caso specifico di Roy, deve battere le mani e poi schioccare le dita per produrre fiamme, mentre prima doveva solo schioccare le dita, ricordate? Beh, quindi il caro Generale, ha finto per intimorire Edward, che però non potrà certo mai dimenticare lo stato di Roy in quei momenti. Spero di essermi spiegata! 

A Giovedì!

Vi do il permesso di prendermi a pomodorate. Lo so, è una scena senza senso, ma l'ho vista talmente bene che dovevo metterla. E poi, dopo 31 capitoli era pure ora che si accorgessero di qualcosa.  Capiranno anche che cosa, magari in un periodo più breve XD

Fatemi sapere!

A Giovedì!

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Capitolo 33
*** 33. Gara di baci – sperando sia solo una sfida. ***


 

Full Metal Alchemist Return.

 

33. Gara di baci – sperando sia solo una sfida.
A detta del quartiere, Roy Mustang era il vicino di casa perfetto.
Passava poco tempo a casa e quando c'era non infastidiva nessuno, dimostrandosi educato e discreto.
Si sa, però, che le cattive voci piacciono molto più di quelle buone e cominciò in breve a girare la voce che il Generale di Brigata Mustang, fosse la persona più terribile dell'Universo.
A tutte le ore del giorno, da tre giorni, risuonavano grida e insulti di ogni tipo, seguiti da suoni di trasmutazioni e da un silenzio che aveva dell'inquietante.
Tutti sapevano che i rumori molesti erano provocati dall'ospite di Mustang, un ragazzino ex Alchimista di Stato, neanche diciassettenne, che rispondeva al nome di Edward Elric.
Molti sospettavano che il militare costringesse il ragazzino a fare chissà quali terribili cose, perché ogni qual volta che lo vedevano – di rado, in realtà – aveva la tipica aria di chi vuole ammazzare qualcuno ma non può farlo.
In realtà, ovviamente, le cose non erano proprio così.
Anzi, non lo erano per niente: Edward faceva tutto da solo, rendendo le giornate altrimenti piatte di Roy piene di stimolanti litigate, piccoli scontri, letture avvincenti.
E baci.
L'inizio era stato il bacio sulla fronte del ragazzo.
Poi era stato lo stesso Generale a ricambiare il gesto, poco dopo il pranzo, facendo rimanere a boccheggiare Edward come un pesce fuor d'acqua.
Per quel semplice gesto, il militare si era ritrovato a dover fuggire da tutti i mobili di casa sua, lanciatigli contro da un'imbarazzatissimo Fullmetal.
Nemmeno loro sapevano come mai in seguito fosse diventato naturale, scambiarsi quell'innocente contatto.
A Roy la malinconica dolcezza che percepiva ogni volta sulla sua guancia – perché a Edward non andava di farlo abbassare ogni volta – lasciava uno strano e piacevole calore.
Per quel che riguardava il ragazzo, la considerava come una piccola sfida che aveva cominciato lui e da cui non poteva certo ritirarsi per primo – sarebbe stato ancora più umiliante.
Così il giorno dopo la sfida, Roy aveva ricevuto il primo bacio sulla guancia da un Fullmetal teneramente mezzo rosso.
Era rimasto un po' perplesso, lì per lì – al massimo si aspettava un pugno – poi aveva sogghignato, pensando che il povero ragazzino non aveva idea di chi stava sfidando.
Così al posto di lance e fiamme si sfidavano a colpi di baci.
Un bacio la mattina a colazione, che sapeva sempre di brutti incubi.
Un bacio – e una maledizione contro la sua guancia – prima che Flame dovesse obbligatoriamente andare in ufficio.
Un bacio quando tornava a casa per la pausa pranzo – e urla, perché Edward non era la sua casalinga e non gli avrebbe mai preparato da mangiare.
Un bacio – e l'augurio di finire investito da una macchina – quando Roy usciva di nuovo.
Un bacio quando rientrava – e gli insulti di Edward, perché nessuno dei due aveva intenzione di mettersi a cucinare.
Un bacio prima di andare a dormire, che sapeva delle fatiche della giornata e della consapevolezza di essere ancora in due il giorno dopo.
Era solo una sfida, una routine piacevole tra gli insulti e i piccoli combattimenti.
Solo lievi sfioramenti di pelle, mai di labbra, mantenendo quell'infantilità tipica dei baci della buonanotte.
Una routine, senza impegno, rassicurazioni fisiche della presenza di qualcuno che sta lì ad aspettarti.
E vedere chi avrebbe ceduto per primo, facendo tornare tutto alla normalità.
Perché era solo una semplice sfida e lo sapevano entrambi.
Volevano crederlo entrambi.



A Giovedì!

Di male in peggio >.< ma non posso farci proprio niente, le parole escono da sole ritraendo le immagini nella mia testa. Io posso solo rileggerle e trovarle orribili, ecco.

Spero che a voi piaccia più che a me.

A Giovedì!

 

 

 

 

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Capitolo 34
*** 34. Separazione. ***


 

Full Metal Alchemist Return.

 

34. Separazione.
Alphonse era sicuro che tornando a Central City, avrebbe trovato la casa di Mustang distrutta e suo fratello insieme al Generale all'ospedale.
Da Edward Elric non poteva aspettarsi nulla di diverso e sapeva già che si sarebbe dovuto scusare da parte del fratello, ricostruendo la casa – sempre che ne fosse rimasto qualcosa.
Rimase, perciò, a dir poco stupito vedendo la casa tutta intera e apparentemente tranquilla.
Strabuzzò gli occhi, chiedendosi se fosse più probabile che Roy avesse ucciso Edward oppure il contrario.
“E se si sono uccisi a vicenda?”si chiese, reputandola un'ipotesi tutt'altro che campata per aria.
Se c'era una persona che il suo Nii-san avrebbe ucciso senza ripensamenti, quella era sicuramente Roy Mustang – o almeno così andava dicendo Ed.
Il minore degli Elric indugiò, non sapendo se avventurarsi dentro la casa rischiando di trovare qualche cadavere o andarsene e far finta di niente.
Qualche divinità superiore parve voler andare in aiuto del ragazzo, perché si trovò affianco Hawkeye con delle buste della spesa”Alphonse?”domandò la donna, sorridendogli appena”Cosa stai facendo impalato sulla porta?”il ragazzo ridacchiò imbarazzato.
”Mi chiedevo se il Generale e Nii-san fossero ancora vivi”ammise.
“Beh, mezz'ora fa lo erano”commentò la donna, guardando la casa silenziosa”Staranno svolgendo una delle loro gare”sospirò.
”Gare?”chiese perplesso Alphonse.
”Da quando tuo fratello si è svegliato, una settimana fa, non fanno altro che sfidarsi nelle cose più assurde”la donna scosse il capo rassegnata”Posso capire Edward, che è ancora giovane, ma il Generale non se ne fa sfuggire una!”si lamentò.
”Mi ha ordinato di fargli la spesa, vogliono fare una gara di cucina”spiegò, scuotendo appena i sacchi.
”Il Nii-san sa cucinare?”si domandò perplesso Alphonse.
”Se è bravo a cucinare quando il Generale, ci conviene chiamare i pompieri”ironizzò lei
"Ora cosa staranno facendo?”si chiese il ragazz.o

”L'ultima gara era la traduzione di alcuni appunti di Alchimia. Staranno finendo quella”scrollò le spalle la donna”Io entro, vieni con me?”chiese.
Alphonse annuì e, deglutendo, seguì il Tenente.
Fu lei a suonare il campanello, attendendo che uno dei due Alchimisti venisse ad aprire.
Edward aprì la porta con naturalezza, neanche quella fosse casa propria”Oh, Tenente!”sorrise, rivolto alla donna”Ciao Al”salutò, poi, come se avesse visto il fratello solo il giorno prima.
Alphonse batté più volte gli occhi, stupito.
Suo fratello era totalmente incolume e pareva anche di ottimo umore, tutte cose assurde considerando che era a casa di quello che chiamava il Colonnello di merda.
“Fullmetal?È Hawkeye?”domandò la voce conosciuta, ma distante, di Roy.
”Perché, chi altro la sopporta?”urlò in risposta Edward, facendo spazio ai due.
”Nii-san, allora state bene!”esclamò, tra il meravigliato e il sollevato, Alphonse.
”E chi l'ammazza a quel Colonnello di merda!”ringhiò Edward.
“È un insulto o un complimento, Fullmetal?”domandò il suddetto, dalla cima delle scale”Buongiorno Hawkeye, Ben arrivato Alphonse”salutò poi, pacato.
”Sono contento di vedere che state bene tutti e due”sospirò sollevato l'Elric minore.
”Oh, suvvia, sebbene Fullmetal vada decantando che mi odia, non sarebbe mai in grado di uccidermi”sminuì il militare.
”Non ci conti troppo, Taisa!”sbottò l'interpellato.
”Torna a cuccia, Fullmetal”schernì Mustang.
”Si ricordi che non sono più un Cane dell'Esercito!”ringhiò l'Alchimista.
”Che strano, da come ringhi direi proprio di sì”commentò Roy e il ragazzo in risposta ringhiò ancora.
“Su, Nii-san..”tentò di riportare la calma Alphonse.
”Generale, si dia un contegno”lo appoggiò Riza, che intanto aveva sistemato le pietanze e si preparava ad andarsene.
”Andiamocene Al, non voglio più vedere il Colonnello di merda finché campo!”sbottò Edward, prendendo la giacchetta.
”Anche tu mi mancherai, Fullmetal!”ironizzò Roy, mimando l'addio tipico dei film d'amore con un fazzoletto.
Alphonse fu costretto ad afferrare il fratello che scalciava, gridando”Io l'ammazzo Colonnello di merda!!!”e trascinarselo fuori seguito da Riza.
Il Generale chiuse la porta e sospirò”Pace”disse, soddisfatto.
Rimase poggiato contro la porta pochi minuti, sentendo il silenzio più assordante del solito e si portò una mano sulla guancia destra – la preferita di Edward.
Un sospiro sfuggì dalle sue labbra, mentre scuotendo il capo decideva di andare a lavoro, sebbene avesse ancora due ore di libertà.
Ma, quella casa vuota e quel senso di freddo, non poteva proprio sopportarli.



A Giovedì!

Della serie 'Ci si accorge quanto è importante una cosa solo dopo averla persa'. Non temete, il nostro non-più-Fullmetal-ma-vabbé tornerà sicuramente presto tra le braccia di Flame. Probabilmente per prenderlo a pugni, ma cosa importa?Ciò che conta è il risultato.

Fatemi sapere!

A Giovedì!

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Capitolo 35
*** 35. Mancanza – una scusa per inseguire Fullmetal, si trova sempre. ***


 

Full Metal Alchemist Return.

 

35. Mancanza – una scusa per inseguire Fullmetal, si trova sempre.
Non erano né dolci né morbide, le sue labbra.
Avevano il sapore della malinconia ben nascosta, della debolezza di un bambino, della serenità perennemente rubata, del sangue causato dall'eccessiva foga con cui le torturava quand'era nervoso, rendendole ruvide.
Chiedevano sostegno, in mezzo a insulti e maledizioni, perché non conoscevano altri modi per richiedere aiuto.
Non era piccola e impacciata, la sua lingua.
Aveva la prepotenza di chi conosce le sue capacità, aggrediva violenta la rivale come fosse una lotta per la vita o per la morte, come tutte quelle che era abituato a vivere.
Chiedeva nuove avventure e stimoli, sibilando parole dure e scandendo formule alchemiche e frasi razionali in cui nascondeva la sua fragilità.
Non erano delicate, le sue mani.
Avevano la brutalità di chi è costretto a graffiare e urlare per andare avanti, battendo i piedi e facendo a pugni.
Gli strappavano i vestiti e graffiavano la pelle, nel tentativo di un avvicinarsi di più, di percepire con le dita un sostegno che quelle mani non avevano mai avuto.
Non era femmineo, il suo corpo.
Aveva i muscoli piccoli e flessibili, sviluppati sul campo, sempre innocentemente coperti dai vestiti troppo larghi che gli davano l'aria da dannato.
Le cicatrici e le macchie che la vita gli aveva lasciato quand'era troppo giovane per difendersi venivano coperte accuratamente, solo per ricomparire più spesse, perché non dimenticasse.
Non aveva niente di docile, il suo carattere.
Aveva l'aggressività di chi ha ricevuto già troppi colpi duri, mentre si avventava sulle sue labbra come fossero un'ancora di salvataggio e allo stesso tempo il suo peggior nemico.
Strappava i vestiti e lo faceva cadere a terra, rivedendo sulla pelle sotto di lui i suoi stessi segni di sofferenza, marchiandoli uno a uno per essere il suo solo pensiero.
Dominarlo non era facile, richiedeva una lunga lotta fatta di graffi e morsi, di baci e parole bollenti, fin quando i loro corpi sudati, eccitati, graffiati, non s'incastravano l'un l'altro e allora imprecava, maledicendo lui e tutta la sua specie.
Solo dopo si lasciava possedere, ed anche quello non era semplice, perché si dimenava come volesse fuggire e poi lo faceva sprofondare come a non volerlo lasciare più andare, gli graffiava a sangue la schiena se andava troppo veloce e gli mordeva la spalla se andava troppo piano.
Troneggiava sopra di lui facendolo delirare per la visione, impartendo il ritmo che più gli piaceva calandosi a tempo su di lui, oppure si rannicchiava sotto di lui e tra le sue braccia, lasciandosi cullare come un bambino fin quando non aveva ritrovato la voglia di lottare.
Era stancante, straziante, distruggeva le sue difese faticosamente costruite con un soffio e poi lo derideva crudelmente, solo per poi regalargli una carezza che gli faceva toccare il paradiso.
Aprì gli occhi, Roy Mustang, chiedendosi quando avesse cominciato a fare sogni erotici riguardanti sesso violento e con protagonista Fullmetal.
Gli pareva di sentire i graffi sulla schiena, i morsi e il sudore sulla pelle e un famigliare aroma dolce-amaro sulle labbra.
Il famigliare calore che gli suscitavano i baci sulla guancia di Edward, era diffuso in tutto il corpo, fino alla sua eccitazione che a modo suo gli urlava cosa voleva.
Aveva bisogno ancora delle labbra di Fullmetal sulla sua pelle, fosse anche per maledirlo in ogni modo che quel ragazzino conosceva.
Non pensò di rinnegare una cosa talmente evidente.
L'aveva accettato nel momento stesso in cui Edward aveva posato le sue labbra sulla sua fronte e i giorni a seguire sulla sua guancia destra e riconfermato ogni volta che le sue labbra sfioravano la fronte del giovane.
Si chiese tra quanto il ragazzo sarebbe tornato a Centrale e con disappunto si rese conto che sarebbero potuti passare anche anni e che lui non aveva scuse per cercarlo.
L'illuminazione arrivò improvvisa, ricordando il giorno del primo contatto con le labbra del ragazzo.
Un motivo per cercare Fullmetal c'era e lui non se lo sarebbe fatto sfuggire.



A Giovedì!

So cosa state pensando 'Le tiriamo i pomodori o i sassi?' guardate, io consiglio i pomodori. Fanno meno male T.T

Spero mi farete sapere!

A Giovedì!

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Capitolo 36
*** 36. Fullmetal Alchemist Taisa(?!) ***


 

Full Metal Alchemist Return.

 

36. Fullmetal Alchemist Taisa(?!)
Non c'era nulla di più facile che trovare Edward.
Roy ne fu totalmente convinto quando appena messo piede fuori di casa lo notò senza neanche sforzarsi di cercarlo.
Perché Edward Elric aveva una capacità di farsi notare che aveva del sovrumano.
Non importava che fosse in mezzo a centinaia di persone, bastava aguzzare un po' l'orecchio e lo si sarebbe sentito sbraitare a tutto volume su fagiolini e granelli di sabbia.
Il militare aveva già programmato tutto: avrebbe chiamato il ragazzo e gli avrebbe semplicemente detto che doveva pagare il suo debito.
Probabilmente a quel punto Fullmetal sarebbe saltato su tutte le furie urlando che lui non doveva niente a un Colonnello di merda e il suddetto con un sorriso da far invidia a chiunque avrebbe risposto che Roy Mustang pagava sempre i suoi debiti.
“Fullmetal!”chiamò, senza neanche sforzarsi di urlare.
Conosceva il ragazzo abbastanza da dire che per nulla al mondo si sarebbe fatto scappare l'occasione di insultarlo.
I due Elric si fermarono, guardando entrambi perplessi il Flame Alchemist che avanzava con un sorriso semi malefico”Generale?”domandò perplesso Alphonse.
”Che diamine vuole Colonnello di merda?!Ci siamo salutati solo ieri!”sbottò invece Edward.
”Abbiamo qualche conto in sospeso, non ricordi, Fullmetal?”sogghignò ironico il Generale.
”Nii-san?Gli devi dei soldi?”chiese stralunato Alphonse.
”Non dire sciocchezze Al!Io non gli devo un bel niente!”strepitò il maggiore dei due fratelli, gesticolando freneticamente.
”Sono io a dover pagare la scommessa persa, Alphonse”rassicurò Mustang, con un sogghigno”Avevo promesso a Fullmetal di promuoverlo Colonnello, se mai fosse riuscito a sfiorarmi in combattimento”spiegò.
”Non può farmi Colonnello, idiota!Non sto più nell'Esercito!”il sogghigno di Roy si ampliò a dismisura.
”Io rispetto sempre la parola data, Fullmetal”assicurò, solenne”.
”Piuttosto che ritornare suo subordinato mi stacco di nuovo il braccio!”Alphonse strabuzzò gli occhi.
”Nii-san!”esclamò, allarmato, temendo che il fratello facesse seriamente pazzie simili”Quella del Generale non è una cattiva idea”rifletté poi, come fosse stato illuminato”Insomma, prima o poi dovremmo trovarci un lavoro e non sappiamo fare nient'altro. Avevo pensato io stesso di fare l'esame...”commentò ad alta voce, ma come parlasse da solo.
”Non dire sciocchezze otooto!Non ti permetterò di diventare un Cane dell'Esercito!Piuttosto ci ritorno io!”sbottò l'altro Elric.
Roy si stava a stento trattenendo dallo scoppiare a ridere per l'incoerenza e allo stesso tempo la prevedibilità di Edward”Dovresti dar retta ad Alphonse, Fullmetal”commentò, pacato”Oppure, temi di non reggere più i ritmi dell'Esercito?”chiese”Infondo dopo un periodo di quasi un anno di inattività sarebbe comprensibile”mormorò, come ci stesse riflettendo seriamente.
La reazione di Edward era talmente prevedibile, che Alphonse l'aveva afferrato per le braccia ancor prima che il Generale avesse terminato la frase.
Il maggiore degli Elric cominciò a dimenarsi come un pazzo, imprecando e urlando insulti per dieci minuti buoni, finché Al poté lasciarlo.
Ovviamente Roy non si era perso mezzo minuto della scenetta, divertito dalle reazioni esagerate e prevedibili di Fullmetal e soddisfatto di se stesso, che avrebbe ottenuto un passatempo divertente in ufficio e le labbra che agognava, tutto senza sacrifici – le sue orecchie ormai erano abituate agli strilli di Fullmetal.
“Allora conto di rivederti domani nel mio ufficio, Fullmetal!”salutò, andandosene prima che il ragazzo in questione potesse decidere che infondo uccidere non era poi così sbagliato.
Ovviamente, come prevedibile, il giorno dopo Edward Elric andò nuovamente a ritirare la sua licenza e riprendersi il suo vecchio orologio d'argento senza poter però abbandonare quello dorato datogli da Grumman – anche se, a dirla tutta, non voleva abbandonarlo visto che con quello poteva dare ordini ad un certo Colonnello.
Da quel giorno, Edward Elric tornò ufficialmente ad essere il Fullmetal Alchemist, con grado di Taisa e portavoce del Comandante Supremo.
E, ovviamente, convivente di Roy Mustang.



A Giovedì!

Non datemi colpe che non ho, questa scena è idea di Roy Mustang, se la prende lui la responsabilità u-u

Fatemi sapere!

A Giovedì!

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Capitolo 37
*** 37. Bacio. ***


 

Full Metal Alchemist Return.

 

37. Bacio.
Come fosse finito a convivere con il Taisa, Edward non sapeva ancora spiegarselo, nonostante tutte le sue – poche – cose fossero già state sistemate nell'armadio della stanza degli ospiti.
Lui ed Alphonse sarebbero dovuti tornare semplicemente a Resembool, per passare dei momenti tranquilli con la loro 'famiglia' ma infine il suo lato vagabondo aveva avuto la meglio e aveva mollato Al sul treno, saltando giù dal finestrino con la valigia e andando a ritirare licenza e orologio.
Uscito dal lavoro, stava per andarsene in albergo quando il Generale l'aveva chiamato, chiedendogli cosa stesse aspettando ad entrare.
E Edward, invece di mandarlo a quel paese e andarsene per la sua strada, era entrato.
Aveva portato la valigia nella stanza e aveva sistemato le sue cose, poi si era ritrovato le labbra del suo superiore incollate alle proprie.
Roy si era aspettato una reazione violenta, per quel gesto.
Aveva pensato che Edward gli avrebbe dato un pugno allo stomaco, o una ginocchiata un po' più giù, e gli avrebbe urlato contro insulti di ogni tipo, prima di andarsene sdegnato senza neanche riprendersi le sue cose.
Quello che non pensava era che Edward rimanesse fermo, con le labbra appena schiuse, come se volesse parlare ma non sapesse che dire, mentre premeva a sua volta le labbra contro le sue.
Il tipico bacio a stampo che si da anche tra amiche, fatto solo di uno sfioramento di labbra.
Roy si scostò poco dopo, attendendo la reazione violenta che doveva essere stata sicuramente bloccata dallo shock di quel gesto.
”Taisa?”chiamò Edward”Sembra quasi stia aspettando che qualcuno la pugnali”costatò, confondendo ancor di più Mustang, che vedeva mancare la reazione che aveva previsto.
”Tu invece sembri inaspettatamente calmo, Fullmetal”disse, mostrandosi impassibile.
”Mi ha solo dato un bacio a stampo, Taisa. Non mi ha mica sbattuto sul letto e detto di volermi violentare”fece notare il più giovane.
”Una cosa del genere ti turberebbe??”scherzò Mustang.
”Più che altro penserei che lei ha seri problemi, perché non credo sia una persona che gradisce le cose così squallide”scrollò le spalle Edward.
”Non posso darti torto”sogghignò l'altro.
Era una strana atmosfera, elettrica eppure non sgradevole, ma ricca d'attesa, come una folla che attende lo spettacolo da tempo e pretende di divertirsi.
I due protagonisti dello spettacolo inesistente si squadravano, come due predatori, e fu di nuovo Roy ad aprire le danze”Nonostante non abbia fatto granché, mi sembra quasi te l'aspettassi, Fullmetal. Per caso ci speravi?”ipotizzò, sogghignando sornione.
”Non faccia lo sbruffone, Taisa. Baci di quel tipo li do perfino a mio fratello”lo prese in giro Edward.
”Mi stai chiedendo un vero bacio, per caso?”domandò con fare arrogante Mustang, avvicinandosi ad un soffio dal ragazzo.
”E perché dovrei volere un bacio da lei?”chiese l'altro di rimando, inarcando un sopracciglio.
”Perché non dovresti?”rigirò la frittata il Generale.
”Che razza di motivazione è?!”domandò irritato l'Elric.
”Hai paura?”
Domanda che se posta da Roy Mustang portava Edward Elric a fare qualsiasi cosa.
Anche poggiare le labbra su quelle del superiore, con le guance rosse e il pugno stretto intorno alla giacca, giusto per fargli intendere che gliela avrebbe ficcata giù per la gola.
Roy stirò le labbra in un sorriso decidendo che se Fullmetal voleva la sua morte, l'avrebbe avuta solo dopo un bacio fatto bene.
Mise una mano dietro al collo del ragazzo e l'attirò più vicino a sé, prendendo possesso di quella bocca che tanto aveva desiderato.
E fu sicuro che, se anche fosse morto, non avrebbe avuto rimpianti.



A giovedì.

Dopo 36 maledettissimo capitoli, finalmente si baciano!

Speriamo solo non ci mettano altrettanto per dichiararsi XD

Fatemi sapere!

A giovedì.

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Capitolo 38
*** 38. Prima volta – guerra di corpi. ***


Full Metal Alchemist Return.


38. Prima volta – guerra di corpi.

Il sapore delle sue labbra era esattamente quello che aveva percepito attraverso i precedenti contatti.

Proprio come immaginava, sapeva di sangue e incubi, di paure e sensi di colpa, di furia e impotenza, di dolcezza e rabbia.

La lingua di lui gli andava incontro giocando a mezz'aria, poi si lasciava sopraffare, lasciandogli esplorare la bocca solo per spingerlo con violenza nella sua, e di nuovo daccapo.

Le sue mani artigliavano le spalle liberate dalla giacca militare come fossero uno scoglio sicuro dove andar a piangere i propri fallimenti e poi le graffiavano come il peggior nemico di sempre davanti al quale doveva mostrarsi forte e impassibile.

Si era lasciato spogliare con naturalezza, mostrandogli di nuovo quel fisico acerbo ma sviluppato, delicato ma forte, con i capelli dorati da angelo e gli occhi infuocati da demone.

Poi l'aveva osservato spogliarsi, guardando per la prima volta il corpo maturo e rassicurante dell'altro, forte come la roccia che andava cercando disperatamente e pericoloso come il nemico che bramava affrontare.

Lo aveva aggredito, morso, graffiato, leccato, succhiato, baciato, accarezzato.

Non sapeva più neanche lui cos'aveva fatto, era consapevole però di quanto si fosse sentito bene, combattendo solo per il gusto di farlo.

Rotolarsi a terra, trascinandosi per sbaglio dietro il lenzuolo, non trovandoci niente di strano nei loro corpi nudi che lottavano per la supremazia.

Una semplice sfida, una voglia che andava soddisfatta per poi salutarsi e incontrarsi il giorno dopo al lavoro, senza promesse, solo un gioco che poteva essere ripetuto quando volevano.

Roy era seduto contro il muro e teneva le mani sui fianchi di Edward costringendolo a strusciarsi su di lui.

Non che il ragazzo fosse molto restio a farlo, comunque: si spingeva verso il maggiore come a volerlo schiacciare, poi quando questi provava ad approfondire il contatto si ritirava, buttandosi a capofitto contro le sue labbra per impedirgli di protestare.

Mustang ricambiava il bacio, stringendo la presa sui lembi di carne che aveva a disposizione, per non far scostare troppo Edward, ma allo stesso tempo senza imporgli di andare avanti.

Nonostante la voglia di sbattere a terra il corpo invitante di Fullmetal e farselo senza indugi fosse forte, il Flame Alchemist non aveva alcuna intenzione di fargli del male.

In primo luogo, lui era il miglior amante di tutta Amestris e riservava dei trattamenti perfetti ai fortunati che condividevano il letto con lui.

In secondo, quello era Edward Elric, che non avrebbe esitato a prenderlo a pugno anche nel bel mezzo di un rapporto.

Meglio evitare.

Infondo era una guerra divertente, per una supremazia che sarebbe sempre stata discussa e combattuta.

Era eccitante rincorrersi, trovarsi, combattere fino a non avere più fiato e poco prima di arrivare al punto fatale ritirarsi, dichiarando tregua fin quando il respiro non fosse tornato regolare.

Ma per Edward era pur sempre la prima volta e il movimento frenetico ma non preciso – non sapeva come ottenere o dare piacere – ne era la prova.

Fu solo per questo che quel combattimento lo vinse Roy, prendendosi l'agognato trofeo.

Il maggiore degli Elric si dibatteva, strusciandosi, regalandogli a volte morsi che lo facevano gemere di dolore e carezze che gli toglievano il fiato, facendolo ansimare di piacere.

Un groviglio contro la parete, di braccia e bocche, di lingue e denti, di carne e acciaio mischiate perfettamente per ottenere piacere.

Infondo erano due Alchimisti e sapevano cosa dare per ottenere ciò che desideravano.

E quella per loro era solo una battaglia che usava i loro corpi invece che le armi.

Una battaglia in cui nessuno dei due si sarebbe arreso prima dell'alba.

A Giovedì!

Spero che somigli vagamente ad una lemon ^/////^

Alla prossima!

A Giovedì!



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Capitolo 39
*** 39. Dipendenza. ***


 

Full Metal Alchemist Return.

 

39. Dipendenza.
Quella mattina nell'ufficio del Generale di Brigata Roy Mustang, l'aria era particolarmente tesa.
Appena era arrivato, il militare si era messo dietro la sua scrivania come sempre, ma invece di bighellonare com'era solito fare, intrattenendo i suoi uomini per quasi tutta la giornata con futili faccende costringendoli a lavorare solo gli ultimi dieci minuti, aveva preso le carte e si era messo immediatamente al lavoro.
Subito l'intero quartier generale era entrato in allarme: poche volte succedeva che Mustang lavorasse dal primo mattino e ogni volta non succedeva nulla di buono.
Bastava pensare che la prima volta che l'avevano visto lavorare era stato il giorno prima del funerale di Meas Hughes.
La seconda, era stata poco prima che il Padre tentasse di distruggere Amestris1 mentre la terza prima dello scoppio della guerra con Xing.
Il giorno dopo che Fullmetal si era ripreso, Riza aveva pregato il Generale di non lavorare mai più dalla mattina, al che esso era scoppiato a ridere dicendo che non c'era pericolo lo facesse.
Ed invece eccolo lì.
Ovviamente, però, quella volta la catastrofe doveva essere davvero qualcosa di pericoloso perché pochi secondi dopo che il Generale aveva preso a lavorare, arrivò anche Fullmetal.
Non vi era nessuno in tutto il quartier generale – e forse neanche in tutta Amestris – che non conoscesse il buffo rapporto tra i due, fatto di continue litigate e fiducia incrollabile.
Sapevano anche che Fullmetal odiava il suo lavoro ed era rientrato nell'Esercito solo per una sfida di quello che lui chiamava ancora Taisa.
Ma come già detto pareva che la fine del mondo fosse prossima, perché il ragazzo dopo un perfetto e non ironico saluto militare, si mise anche lui al lavoro.
Fury, che teneva in mano delle pratiche, quasi non cadde lungo per terra alla vista dei due intenti a firmare fogli su fogli, quasi stessero facendo a gara”Bisogna avvertire Hawkeye”commentò Breda, capendo i pensieri dell'amico.
”Secondo voi è grave?”chiese Falman.
”Stai scherzando?Potrebbe succedere una catastrofe di dimensioni epocali!”gli rispose con aria scandalizzata Fury.
”Avete finito di bighellonare?”domandò Riza, entrata in quel momento con una pila di fogli.
Quando, però, vide i due Alchimisti impegnati a lavorare capì il perché di tanta agitazione”Sapete se è successo qualcosa, Tenente?”domandò innocentemente Fury, con aria preoccupata.
”Fino a ieri era tutto normale, forse è un'altra delle loro sfide”ipotizzò poco convinta lei.
”E per una loro sfida dobbiamo rischiare la distruzione di Amestris, anzi, del mondo intero?”chiese Breda, sempre più scettico.
Hawkeye scrollò le spalle e si avvicinò ad Edward”Taisa, questi sono per lei”disse diplomatica, senza alcun disagio apparente nel rivolgersi così formalmente al ragazzo.
”Ti ringrazio Hawkeye, li controllo subito”fu la risposta diplomatica del ragazzo, che prese i documenti tra le mani, controllandoli scrupolosamente.
La donna e gli altri rimasero imbambolati, non sapendo bene se apprezzare la nuova voglia di lavorare del ragazzo o spaventarsi ed emigrare il più lontano possibile”Hawkeye, puoi portarmi un caffè?Falman, Breda, Fury, anche voi”ordinò il Generale.
I quattro si guardarono, sempre più straniti, ma abituati alle strane manie del loro capo scattarono sull'attenti e andarono al bar per prendere da bere a Roy.
La porta fece appena in tempo a chiudersi che Mustang e Edward si alzarono, girando intorno alle loro scrivanie fino a trovarsi faccia a faccia.
“Finirà male”sogghignò, quasi tra sé, il Generale.
”Che ha intenzione di fare, Taisa?”gli ringhiò contro il giovane Elric.
Il più grande sogghignò e, in un lampo, era di nuovo a contatto con la bocca del più giovane.
Solo in quel momento Roy si rese conto di come baciare il più giovane fosse diventato per lui come respirare: naturale ma indispensabile.
Sogghigno, intrecciando più profondamente la lingua con quella di Fullmetal.
Infondo, se proprio doveva avere una dipendenza, Edward Elric gli pareva la scelta migliore.



A Giovedì!

1: Me lo sono inventata, ovviamente XD

Roy comincia a capire, più o meno, che non è solo una sfida. Ora però chi lo spiega ad Edward?XD

Fatemi sapere!

A Giovedì!

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Capitolo 40
*** 40. Normalità – o giù di lì. ***


 

Full Metal Alchemist Return.

 

40. Normalità – o giù di lì.
Quando gli uomini di Mustang rientrarono nell'ufficio del Generale portando bevande e cibi vari, poterono dire con sicurezza – e sollievo – che la fine del mondo era stata sventata.
Roy era in piedi, con le mani pronte per scattare e creare le sue famose fiamme mentre Edward era accovacciato sulla propria scrivania, con una lancia nella mano destra.
Le tende erano leggermente bruciacchiate, così come alcuni fogli, mentre al centro della stanza aveva fatto la sua apparizione un muro alchemico, coperto dalle giacche dei due Alchimisti, adesso solo in canottiera.
Riza sfoderò la pistola, pronta a rimettere al loro posto quei due distruttori di uffici, ma poi la ripose ”Infondo è meglio questo che la distruzione del mondo” commentò, tra sé, ricevendo l'approvazione degli altri.
I due Alchimisti, intanto, si stavano fronteggiando come nulla fosse, quasi neanche avessero notato il rientro dei loro sottoposti e le condizioni pietose dell'ufficio.
Come due bambini, avevano un sorrisetto soddisfatto stampato in volto, mentre si scambiavano colpi su colpi.
“Forse dovresti farli smettere, Riza-chan!”commentò divertito Grumman.
”Comandante Supremo!”scattò la donna, mettendosi sull'attenti.
”Sta tranquilla, ero qui solo per chiedere a Roy se voleva fare una partita a scacchi”la rassicurò lui, guardando i due Alchimisti fronteggiarsi”Ma a quanto pare è impegnato a distruggere il quartier generale”scherzò, sogghignando sotto i baffi.
”Lo fermo subito, signore!”assicurò Riza, sfoderando la pistola.
Due colpi inchiodarono Roy contro il muro, mentre altri due fecero saltare Edward sotto la scrivania, nel tentativo di schivarli”Hawkeye sei impazzita?!”domandarono i due in coro, voltandosi verso la donna stralunati.
”Il Comandante Supremo vi voleva, Generale”fece semplicemente la donna.
”Ehi, nonnino”salutò allegramente Edward.
”Dovresti un po' più di rispetto ai superiori, Fullmetal”lo prese in giro Mustang.
”Mi eviti la paternale, Colonnello di merda!”sbuffò il ragazzo.
Grumman se la sogghignava, divertito nel vedere quei due così agguerriti: da quando era arrivato il maggiore degli Elric, non c'era mai stato un attimo di noia e inoltre Roy era tornato a sorridere.
Il Capo d'Amestris era davvero grato a Edward per questo, visto che considerava il Generale come un figlio”Dì, hai da fare Roy?”domandò, con aria tranquilla”Avevo voglia di una partita a scacchi”spiegò.
Il Generale parve pensarci un po', prima di guardare il ragazzo accanto a lui”Ehi, Fullmetal, sai giocare a scacchi?”domandò, come fosse naturale.
”Le pare che avessi il tempo per imparare una cosa così stupida, Taisa?!”borbottò l'Elric.
”Dovresti imparare. Ti sarebbe utile per ideare strategie che non ti portino in coma”commentò pacato Mustang.
”Vada a quel paese, Taisa!Mi basterebbe guardare una o due partite per giocare a scacchi meglio di lei!”e quasi a sottolineare il concetto riprese le giacche e fece svanire il muro al centro della stanza”Muoviamoci!”ordinò, tirando il capo di vestiario addosso al superiore.
”Come vuoi tu Mame-chan!”1 ironizzò l'altro, infilandosi la giacca.
”Io l'ammazzo, Colonnello di merda!”gli urlò contro Edward.
”Si prospetta divertente”ghignò Grumman, mentre faceva strada ai due militari.
Sarebbe stato comico, guardarli.
Un Taisa con un orologio d'oro e uno d'argento davvero troppo giovane, con gli occhi che bruciavano di rabbia e la treccia che batteva sulla schiena ogni volta che si girava per fulminare un uomo diventato precocemente Jun shō che camminava tranquillo, sibilando qualcosa di tanto in tanto a cui il più giovane rispondeva con imprecazioni e urla.
E un Comandante Supremo dall'aria furba, che ghignava divertito a quel loro strano modo di dimostrarsi affetto.
Ma infondo, tutto quello, rientrava nella loro tranquilla normalità.



A Giovedì!

1: Fagiolino. Anche se suppongo che lo sapessimo tutti XD

E probabilmente se non mi uccidete adesso, non lo farete mai più XD

Alla prossima!

A Giovedì!

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Capitolo 41
*** 41. Dichiarazione – ovvero: non ti sopporto, per questo mi piaci. ***


 

Full Metal Alchemist Return.

41. Dichiarazione – ovvero: non ti sopporto, per questo mi piaci.
Edward e Roy rientrarono in casa solo a sera inoltrata.
Il Generale appese la giacca all'appendiabiti, per poi dirigersi in cucina, dove Edward l'aveva già preceduto.
Il ragazzo si stava facendo un panino, mentre l'uomo si mise a tagliare dell'insalata.
Durante quella convivenza, non era mai capitato che uno dei due cucinasse per l'altro: ognuno si preoccupava solo la propria cena – ovviamente poi Edward rubava sempre qualcosa dal padrone di casa, giusto per infastidirlo.
Il ragazzo in questione si accomodò e poggiò i piedi sul tavolinetto della cucina, prendendo a mangiare senza neanche preoccuparsi di aspettare il superiore o di non far casino – tanto, puliva il Colonnello.
Il suddetto sospirò, accomodandosi e mangiando con calma ”L'educazione non è il tuo forte, nevvero Fullmetal?”domandò, ironico.
”No, Taisa. Le riservo tutta la mia maleducazione”fu la tranquilla e probabilmente veritiera risposta del ragazzo.
”Che onore”commentò ironico il Generale, poggiando il mento sulle mani incrociate, scrutando il sottoposto”Mi chiedo per quale assurdo motivo tu mi piaccia, Fullmetal”commentò.
Le reazioni che prevedeva, essenzialmente, erano due: o Fullmetal lo insultava e se ne andava, o lo picchiava e se ne andava.
A pensarci bene, poteva anche insultarlo, picchiarlo e poi andarsene.
Decisamente, la terza era la più probabile.
“Perché io non sono come le sue donnine”fu invece la risposta tranquilla del ragazzo, neanche stesse aspettando quella domanda”Non cado ai suoi piedi, non mi lascio imbambolare dai suoi modi da bello bastardo e impossibile, per farla breve non le do tempo per annoiarsi”Roy guardò un po' il ragazzo, prima di lasciarsi andare ad una risata.
”Credo tu abbia ragione”confermò, divertito”Non riesco neanche ad avere il tempo di pensare che ti conosco che subito mi stupisci di nuovo”ammise.
Avrebbe dovuto dare una medaglia a Fullmetal, realizzò, osservando il lieve rossore sulle sue guance.
Nonostante l'imbarazzo – che lo rendeva simile un tenero pupazzetto da coccolare – era riuscito a rispondergli e stupirlo.
“E a te non piaccio, Fullmetal?”chiese, socchiudendo appena gli occhi.
”Si metta in testa una cosa, Taisa”ringhiò il ragazzo”Non potrei mai passare tutta la mia vita con una persona, neanche fosse lei, perché ho troppa voglia di girare il mondo. Ho bisogno in continuazione di nuove cose da fare”spiegò.
”Non mi hai risposto”fece notare Mustang”Non ti ho chiesto se saresti disposto a passare tutta la tua vita con me. Ti ho chiesto se ti piaccio, Fullmetal”chiarì.
”Credo di conoscerla, Taisa. Non permetterebbe ad una persona che le piace di allontanarsi da lei”il Generale sospirò appena, non potendo far altro che ammettere a se stesso che Fullmetal aveva maledettamente ragione.
”Quindi, anche se ti piacessi, la tua voglia di viaggiare supera di gran lunga ciò che provi per me”tirò le conclusioni.
”Anche ciò che proverei per una bottiglia di latte supera di gran lunga quello che provo per lei, Taisa”volle specificare il ragazzo, facendo sogghignare il Generale.
”Potrei sentirmi lusingato e montarmi la testa, Fullmetal”commentò.
”L'ha già fatto tanto tempo fa, Taisa. Ormai è irrecuperabile”sminuì il ragazzo, scuotendo la mano.
”Mi piaci, Fullmetal. Puoi dire quel che vuoi, ma mi piaci”assicurò Mustang, sporgendosi verso il ragazzo.
”Lei invece mi da i nervi, Taisa. Può continuare le sue dichiarazioni smielate per sempre, ma mi darà sempre ai nervi”ringhiò di risposta il ragazzo, sporgendosi a sua volta.
“È un po' quello che ho detto io, con parole diverse”sogghignò il più grande.
”Vada a quel paese, Taisa”ringhiò il minore.
”Altrettanto, Fullmetal”sogghignò ancora il Flame.
E poi nessun altro insulto.
Solo un bacio.
Perché s'irritavano, si combattevano, si rincorrevano senza sosta fino a trovarsi.
Semplicemente, si piacevano.



A Giovedì!

Non protestate per il modo in cui si sono dichiarati, è troppo che sono tutti interi!

A Giovedì!

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Capitolo 42
*** 42. Pioggia – senza nuvole. ***


 

Full Metal Alchemist Return.

42. Pioggia – senza nuvole.
La stazione di Central era affollata come sempre anche quel pomeriggio, solo lo spazio davanti ad un vagone riservato era praticamente vuoto.
“Sei sicuro di voler già ripartire?” domandò Riza, guardando con lieve preoccupazione Edward.
Il ragazzo si era ormai ripreso da un mese, che aveva passato a casa di Mustang, e ora era pronto a ripartire per Creta e riprendere gli studi interrotti a causa della guerra di Xing.
Tutti gli uomini del Generale e quest'ultimo erano andati a salutarlo ”Sono stato fermo anche troppo, Tenente” rispose con un sorriso il ragazzo ”Non stia in pensiero, ho di nuovo la mia Alchimia e so difendermi benissimo” rassicurò.
”Però avresti potuto farti accompagnare da Alphonse” commentò Falman.
”Al preferisce rimanere a Resembool con Winry” spiegò il più giovane ”Non lo capirò mai” ammise.
”Evidentemente vuole rimanere con la persona che ama” scherzò Breda.
”Io non rimarrei mai nello stesso posto troppo a lungo, neanche se amassi qualcuno” alzò le spalle Fullmetal, lanciando un'occhiata di sfuggita al Flame Alchemist.
”Sei davvero poco romantico, Fullmetal” fu il commento, quasi amaro, di quest'ultimo.
”Non credo che un Don Giovanni come lei possa dirmi qualcosa di simile” rispose prontamente Edward, con tono basso.
”Se ti serve qualcosa chiama, ok?” domandò Fury, distogliendo i due Alchimisti dal guardarsi intensamente.
”Nessun problema” sorrise subito il Colonnello” Anche voi però, chiamatemi se succede qualcosa” raccomandò.
”Con la tua fortuna, succederà qualcosa nel momento stesso in cui torni, Fullmetal” fece presente il Generale.
”Oppure succederà qualcosa quando lei comincerà a fare il proprio lavoro” ribatté prontissimo il giovane Taisa.
”Io faccio sempre il mio lavoro” assicurò Mustang impettito.
”Sì, e Hawkeye non sa sparare” borbottò tra sé il ragazzo.
Il fischio del treno risuonò proprio in quel momento, come a voler sottolineare l'assurdità delle affermazioni fatte ”Beh, io devo andare” commentò Edward, prendendo la valigia in spalla.
”Chiamaci quando arrivi, mi raccomando” si preoccupò Falman.
”Non approfittarti troppo dei soldi dell'Esercito!” lo prese in giro Breda.
”Torna a trovarci” sorrise Fury.
Il ragazzo annuì, sorridendo, lieto di tutte quelle attenzioni da parte di quella piccola famiglia ”Mi raccomando, tenente d'occhio il Colonnello. Quando torno voglio trovarlo Comandante Supremo!” disse, con fare solenne.
”Ci pensiamo noi al Generale” lo rassicurò Riza.
”Prepara i mie soldi, Fullmetal, perché quando torni mi dovrai dare gli interessi!” esclamò il suddetto, con la sua solita aria di scherno.
Il ragazzo ridacchiò ”Allora camperà cent'anni, Taisa!” ironizzò, saltando sul treno già in movimento.
I militari cominciarono a sbracciarsi finché il mezzo non svanì dalla loro vista, prima di andarsene chiacchierando.
Tutti tranne Riza e Roy, fermi sul bordo ”Credo che il quartier generale sarà una noia mortale senza di lui” mormorò la donna, non credendo neanche lei a quello che stava dicendo.
”Tornerà prima ancora che tu possa sentirne la mancanza” la rassicurò l'uomo, guardando l'orizzonte.
”Vuole farmi credere che non le mancherà neanche un po'?” domandò con un sorriso divertito la donna, girandosi verso il militare.
Rimase quasi a bocca aperta, notando il suo sguardo scuro, lo stesso che aveva assunto dopo il funerale di Hughes.
“Torniamo al quartier generale”ordinò ”Sta cominciando a piovere” spiegò, mentre un raggio di sole lo illuminava quasi a beffeggiarlo.
Ma le sue guance erano bagnate e a Riza bastava ”Sì...è meglio rientrare” concordò.
L'uomo fece dietro front, dirigendosi verso la base militare, mentre una pioggia che non esisteva non colpiva altri che lui.

A Giovedì!

Buone, non guardatemi così. Non è ancora finita, vi pare che non c'è l'happy ending?!

A Giovedì!

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Capitolo 43
*** 43. Epilogo – un nuovo inizio. ***


 

Full Metal Alchemist Return.

 

43. Epilogo – un nuovo inizio.
Era rientrato a casa più tardi del solito.
A dirla tutta, se fosse stato possibile, avrebbe evitato del tutto di rientrare: dopo quasi due mesi di convivenza ogni angolo della casa gli faceva venire in mente Edward.
Era strano, costatò, sedendosi su una delle sedie che ornavano il tavolinetto della cucina.
Quella casa gli sembrava più grande e vuota del solito.
Eppure gliel'aveva detto, Edward.
Aveva messo subito in chiaro che non sarebbe mai rimasto nello stesso posto
per un lungo periodo di tempo, neanche per lui.

Roy però c'aveva sperato davvero, quando i giorni erano diventati settimane, ma una mattina di punto in bianco Fullmetal aveva tolto la sua roba dall'armadio e l'aveva rimessa in valigia.
Nessun preavviso, niente che potesse far pensare che sarebbe tornato o che avrebbe sentito la mancanza delle loro sfide e del rapporto che avevano avuto in quel periodo.
Il militare sospirò, sentendosi patetico.
Quello era il primo rifiuto che riceveva, da parte del primo uomo che corteggiava e, tanto per concludere in bella, della prima persona che gli piaceva veramente.
Si chiese se Edward gli avesse creduto anche solo una volte, di tutte quelle che gli aveva ripetuto che gli piaceva, ma sospettava che l'Elric sarebbe rimasto scettico anche se glielo avesse ripetuto tutta la vita.
Ma non era forse anche per questa sua testardaggine che gli piaceva?
Si strofinò gli occhi, costatando che erano umidi.
Probabilmente c'era qualche tubo che perdeva, si disse, per poi ridere di se stesso”E poi ho il coraggio di dare del ragazzino a Fullmetal”mormorò, sospirando affranto.
Niente, gira e rigira il pensiero tornava a lui.
Si trascinò pigramente su per le scale, fino alla porta davanti la stanza degli ospiti, dove c'era camera sua.
Non che fosse molto diversa da quella che gli stava di fronte, si sarebbe capito lontano un miglio che quella casa non era affatto vissuta.
Si stese sul letto e chiuse gli occhi, concentrandosi sul buon odore di pulito delle lenzuola, sulla frescura dell'aria notturna, sui rumori delle rade macchine che passavano, sul battere insistente e violento alla porta.
Scattò in piedi perplesso, guardando d'istinto l'orologio.
Chi era il pazzo che alle tre di notte bussava a casa sua come se volesse sfondare la porta e sgozzarlo?
Gli venne in mente solo un nome, forse fu per questo che si catapultò per le scale, senza preoccuparsi di sembrare un drogato in crisi d'astinenza, aprendo immediatamente la porta ”Era ora Colonnello di merda!Voleva che sfondassi la porta?!” sbottò Edward, entrando.
”Fullmetal?” domandò l'uomo, chiudendo la porta.
”Perché, chi altri le sembro?” chiese ironico il ragazzo, salendo le scale con la pesante valigia.
”Non eri partito?” domandò spaesato il Flame Alchemist, seguendo il ragazzo.
Questi cominciò a sistemare di nuovo i suoi vestiti nell'armadio della stanza degli ospiti ”Sono partito e sono anche tornato. Posso stare qui o devo trovarmi un albergo?Me lo dica prima che finisco di sistemare, grazie!” sbottò il giovane.
”Mi prendi in giro, Fullmetal?Sei partito solo dodici ore fa” il ragazzo alzò un sopracciglio.
”Se vuole me ne vado” disse, scrollando le spalle, già pronto a fare dietro-front.
”Non intendevo questo” s'affrettò a dire il Generale.
Il ragazzo sghignazzò, sistemando le ultime cose e buttando la valigia sotto al letto”Sono arrivato al confine, l'ho attraversato, poi sono tornato indietro. Ecco tutto”spiegò, buttandosi sul materasso.
”E perché l'avresti fatto?” chiese, con aria di chi guarda un'idiota, il padrone di casa.
”Pensavo che si sarebbe annoiato senza nessuno da insultare” alzò le spalle il ragazzo.
”Fullmetal, ti ricordo che sei tu ad insultare me, non il contrario” ironizzò Mustang.
”Il concetto è quello” borbottò l'Alchimista d'Acciaio.
”Sì, certo” sghignazzò il Generale
”Beh, se le da fastidio me ne torno a Creta” sbuffò il più giovane.
”Ti offendi dannatamente troppo facilmente, Fullmetal, ma è anche per questo che mi piaci” scherzò Roy.
”Lei è dannatamente ripetitivo ed è per questo che mi da ai nervi, Taisa” ribatté subito Edward.
Mustang sorrise appena, divertito ”Precisamente ciò che ho detto io, Fullmetal” annuì convinto.
”Senza ombra di dubbio, Taisa” rispose l'altro, sorridendo a sua volta.
Il militare si ritrovò a pensare che sarebbe stato praticamente impossibile far capire ad Edward che lui era serio, quando gli diceva che gli piaceva, ma infondo era proprio per questa sua testardaggine che era diventato dipendente da quel ragazzino.
Sorrise ancora, avventandosi sulle labbra del giovane e ricevendo pronta accoglienza – pronta accoglienza per una guerra, ovviamente.
Fullmetal era tornato e avrebbe avuto tutto il tempo per convincerlo.



Tranquilli, non è ancora finita <3
A Giovedì!

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Capitolo 44
*** 44. Epilogo – Edward version. ***


 

Full Metal Alchemist Return.

 

44. Epilogo – Edward version.

Edward correva per le vie di Central City, con la valigia sulla spalla e completamente senza fiato.
Ringraziò il cielo che fosse notte fonda e che quindi nessuno potesse vederlo in quelle condizioni.
Maledì Roy Mustang in un grugnito, girando l'angolo velocemente.
Appena arrivato a Creta, il suo infallibile sesto senso gli aveva fatto notare che si sentiva maledettamente solo.
Non gli ci era voluto molto per capire chi gli mancasse e aveva sogghignato divertito.
Lui, il Fullmetal Alchemist, che aveva salvato Amestris talmente tante volte da averci fatto l'abitudine, sentiva la mancanza di Roy Mustang.
Senza neanche pensarci, era risalito sul treno e tornato indietro.
Non gli piaceva darla vinta al Colonnello, ma infondo lui stava agendo per se stesso, non certo per fare un piacere al Flame Alchemist.
Il suo corpo e la sua mente esigevano che Roy fosse al suo fianco e a Edward neanche dispiaceva compiacerli.
Si fermò davanti alla porta dell'appartamento che gli era diventato dannatamente famigliare, notando che era tutto spento.
Tirò fuori l'orologio d'argento, chiedendosi che ore fossero ”Oh, perfetto” sogghignò, vedendo che erano le tre di notte.
Un momento ideale per disturbare il militare dal suo sonno.
Si sistemò per bene, respirò affondo e cominciò a battere sulla porta come se gli avesse fatto un grave torto.
Ci vollero venti minuti buoni, ma infine la porta si aprì.
”Era ora Colonnello di merda!Voleva che sfondassi la porta?!” sbottò Edward, entrando.
”Fullmetal?” domandò l'uomo, chiudendo.
”Perché, chi altri le sembro?” chiese ironico il ragazzo, salendo le scale con la pesante valigia.
”Non eri partito?” domandò spaesato il Flame Alchemist, seguendo il ragazzo.
Questi cominciò a sistemare, sogghignando senza farsi vedere, i suoi vestiti nell'armadio della stanza degli ospiti ”Sono partito e sono anche tornato. Posso stare qui o devo trovarmi un albergo?Me lo dica prima che finisco di sistemare, grazie!” sbottò, già conoscendo la risposta.
”Mi prendi in giro, Fullmetal?Sei partito solo dodici ore fa” il ragazzo alzò un sopracciglio.
”Se vuole me ne vado” disse, scrollando le spalle, già pronto a fare dietro-front.
”Non intendevo questo” s'affrettò a dire il Generale.
Il ragazzo sghignazzò nuovamente, sistemando le ultime cose e buttando la valigia sotto al letto ”Sono arrivato al confine, l'ho attraversato, poi sono tornato indietro. Ecco tutto” spiegò, buttandosi sul materasso.
”E perché l'avresti fatto?” chiese, con aria di chi guarda un'idiota, il padrone di casa.
”Pensavo che si sarebbe annoiato senza nessuno da insultare” alzò le spalle il ragazzo.
”Fullmetal, ti ricordo che sei tu ad insultare me, non il contrario” ironizzò Mustang.
”Il concetto è quello” borbottò l'Alchimista d'Acciaio.
”Sì, certo” sghignazzò il Generale.
”Beh, se le da fastidio me ne torno a Creta” sbuffò il più giovane.
”Ti offendi dannatamente troppo facilmente, Fullmetal, ma è anche per questo che mi piaci” scherzò Roy.
”Lei è dannatamente ripetitivo ed è per questo che mi da ai nervi, Taisa” ribatté subito Edward.
Mustang sorrise appena, divertito ”Precisamente ciò che ho detto io, Fullmetal” annuì convinto.
”Senza ombra di dubbio, Taisa” rispose l'altro, sorridendo a sua volta.
Al ragazzo parve di vedere Roy oscurarsi, prima di sorridere appena e baciarlo e gli parve quasi di udire i pensieri del militare.
Ed ebbe la conferma che il Taisa era un grandissimo, immenso idiota.
Perché, dannazione, era tornato indietro soltanto per lui.
Era maledettamente ovvio che gli piacesse.
Ricambiò il bacio, stando ben attento a non far scoprire all'altro questa verità.
Sarebbe stato divertente vedere Roy Mustang alle prese con una preda del suo calibro.
E lui non aveva nessuna intenzione di semplificare la vita al Colonnello.



A Giovedì!

Bene, dopo aver fatto passare Edward per un bastardo di prim'ordine, ci sentiamo al prossimo capitolo!

A Giovedì!

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Capitolo 45
*** 45. Special chapter, ovvero: Come l'ha presa Alphonse? ***


 

Full Metal Alchemist Return.

 

45. Special chapter, ovvero: Come l'ha presa Alphonse?

La campagna era tranquilla, come sempre.
Il sole splendeva alto nel cielo azzurro, ornato qui e la da piccole nuvolette bianche che non turbavano affatto quello splendore.
Faceva un bel caldo, infondo era quasi l'ora di pranzo di una mattina estiva.
Il minore degli Elric teneva tra le mani un foglio spiegazzato, scritto in maniera frettolosa sebbene con la calligrafia precisa e curata tipica di Edward.

Caro Al,
Novità con l'Alchimia? Io ormai con quella del Taisa me la cavo alla grande – meglio di quello stronzo di certo, comunque.
A te come va? Hai novità?
Winry come sta? E May? A Xing tutto risolto?
Fammi sapere otooto.
Un saluto da

Nii-chan

P.S. Mi sono messo con il Taisa di merda.

 
“Al?Cosa leggi?” Winry si affacciò da dietro al più giovane degli Elric, il quale chiuse subito la lettera che stava nuovamente rileggendo.
”Nulla Winry! Non è ora di pranzo?” svicolò il ragazzo, sorridendo solare e dirigendosi nella cucina senza attendere risposta.
La ragazza fece una smorfia perplessa, prima di seguire il suo fidanzato.


Edward stava seduto scompostamente sulla poltrona in camera da letto.
I piedi poggiati sul comodino, senza preoccuparsi neanche di stare attento a non sporcare con le scarpe, teneva tra le mani la lettera ordinata del fratellino.

Caro Nii-chan,
Nessuna novità importante, lo sai che io sono più lento di te.
A Xing è tutto risolto, fortunatamente hanno molte risorse e il paese si sta risollevando grazie a Ling.
Stiamo tutti bene.
Dammi tue notizie più spesso però!
Un saluto da

Alphonse.

P.S. Cercate di non uccidervi a vicenda.

 
Edward sogghignò, chiudendo nel cassetto del comodino la lettera di Alphonse.
Scese di sotto, dove Roy leggeva il giornale.
“Colonnello di merda!”.
L'ennesima litigata, come sempre.
Nulla stupiva i fratelli Elric, ormai.



Fine!

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