it's time that we begin to laugh and cry and cry and laugh about it all again di RiceGrain (/viewuser.php?uid=37989)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** ✘ ciao Sadie. ***
Capitolo 2: *** ♦ mi manchi. ***
Capitolo 3: *** ✘ basta. ***
Capitolo 1 *** ✘ ciao Sadie. ***
gj
A sister is a little bit of childhood that can never be lost.
~Marion C. Garretty
Ciao Sadie,
oggi piove.
Sembra come un brutto film di serie B, uno di quelli che ti vogliono
strappare le lacrime per forza, uno di quelli che mi costringevi a
vedere le domeniche pomeriggio d'estate quando mamma e papà ci
spedivano in vacanza dai nonni negli Hamptons.
A te sarebbe piaciuto, lo so.
Se avessi dovuto immaginare il giorno del tuo funerale, sono sicura che l'avresti voluto esattamente così.
Tanta pioggia, espressioni addolorate e magari uno slideshow delle tue foto con Time of Your Life di sottofondo.
Non credo che mamma e papà me l'avrebbero lasciato fare.
Fosse stata la situazione inversa, avrebbero fatto tutti come volevi tu Sadie.
Li avresti comandati a bacchetta come al tuo solito e nessuno avrebbe
osato contraddirti perchè nessuno sa gestire le situazioni di
panico come te.
Ma non ci sono io in quella bara di mogano rossiccio foderata di raso, ci sei tu.
E non sono le mie mani che stringono un mazzolino di narcisi gialli, Sadie, sono le tue.
Sai, quello lo ha voluto Robert. Ha detto che sono i tuoi fiori
preferiti, ed io gliel'ho lasciato fare perchè è il
suo ultimo gesto d'amore per te.
Ma forse lui non sa che sono i tuoi preferiti solo perchè
Daffodils è la tua poesia preferita di Wordsworth, in
realtà a te piacciono le rose.
O invece probabilmente sa anche questo.
A volte mi stupisco di come ti conosca bene, perchè in una
egoistica e probabilmente infantile convinzione ho sempre pensato che
fossi io l'unica a conoscere tutti i segreti del tuo cuore, ma avrei
dovuto saperlo che invece era Robert quello a possederne la chiave.
Dalla prima volta che lo hai presentato ufficialmente a casa, avrei dovuto saperlo.
I tuoi occhi ridevano, Sadie. Non ti avevo mai visto così bella
e forse un pochino me n'ero accorta che lui era quello giusto, quello
che sognavi da piccola, solo che non volevo lasciarti andare.
Perchè c'eravamo sempre state solo io e te. Fin da prima di nascere, io e te.
Sai una volta ho letto che i gemelli hanno un legame più
forte dei normali fratelli. I gemelli sono un'anima divisa in due corpi.
Beh, io ci credo Sadie.
C'è un filo da qualche parte nell'atmosfera che ci lega. E io so che non si spezzerà mai.
Mamma mi ha chiesto di dire qualche parola su di te oggi pomeriggio, ma non credo che lo farò.
Non sono mai stata il tipo da ampie manifestazioni a cuore aperto e conoscendomi so che farei un disastro.
La verità è che un po' ce l'ho con te, Sadie.
"Ti chiamo domani" mi hai detto e poi non l'hai più fatto.
Sì che ce l'ho con te , perciò.
Perchè ci sono un sacco di
cose che dobbiamo ancora fare, un sacco di posti dove dobbiamo ancora
andare e credo di avercela un po' con me in
definitiva perchè mi ero sbagliata.
Pensavo di avere ancora un sacco di giorni da trascorrere con te e non era così.
Anche Robert lo pensava, per
questo si aspetta ancora di vedere la porta di casa vostra che si
apre e di sentire la tua voce in cucina e i passi frettolosi per le
scale.
Non me l'ha detto, ma io so che è così.
L'ho capito da come non
ha lasciato andare la tua mano per un attimo mentre ti guardava. Si
aspettava di vederti aprire gli occhi da un momento all'altro e devo
ammettere che l'ha fatto credere anche a me.
Stava lì seduto di fianco
alla bara e ti guardava. Non piangeva, non parlava, non sorrideva,
niente di niente. Ti guardava e basta.
Secondo me ti stava pregando, Sadie.
Ti stava scongiurando di aprire gli occhi e di tornare a casa con lui.
Amici e parenti andavano e venivano e nessuno ha osato dirgli niente.
Nemmeno io sono stata capace di
dirgli che il sorriso che ti ha fatto guadagnare più di 10
copertine di Vanity Fair non sarebbe più comparso,
sostituito per sempre da quell'espressione di pace che
così poco ti si addice.
Alla fine è arrivato il suo
amico Tom e come se un incantesimo si fosse improvvisamente spezzato,
la luce nei suoi occhi si è spenta e ti ha lasciato la mano.
Poi si è alzato ed è andato via.
Nessuno di noi l'ha più sentito fino a stamattina, quando è venuto a portarti i narcisi.
Mamma dice che è scandaloso il fatto che non voglia venire al funerale, ma io non la penso così.
Secondo me andrà in
quel piccolo caffè nel Village dove vi siete
incontrati la prima volta. Si siederà ad un tavolo ed
ordinerà le frittelle.
E magari ogni tanto alzerà
lo sguardo verso la porta aspettando di veder comparire il tuo volto
in mezzo alla folla.
E' il suo modo di dirti addio, Sadie, e io lo capisco.
Anche a me piacerebbe chiudermi nella tua vecchia camera,
aprire il tuo armadio e respirare il profumo dei tuoi vestiti, facendo
finta che tu sia semplicemente lontana a girare qualche film.
Ma non posso.
Non posso lasciare che mamma e papà gestiscano tutto questo da soli.
Per quanto voglia essere egoista, non ci riesco.
Perciò eccomi qua, in piedi fra la zia Cath e papà , in
attesa di vederti scomparire per sempre sotto 2 metri di
terra e a chiedermi per quale ragione al mondo tu abbia
dovuto prendere proprio quel maledetto taxi.
3 giorni fa mi hai mostrato felice il tuo anello di fidanzamento e adesso sei qui dentro a questa scatola di legno.
Non riesco nemmeno a piangere, Sadie.
Ci ho provato, eh. Ma non ci sono riuscita.
Forse perchè anche per me, come per Robert, tu non te ne sei mai
andata e quella che c'è lì dentro non è mia
sorella, non è Sadie, non è nessuno.
Se mi giro ti vedo accanto a me, lo sguardo triste e le mani
intrecciate mentre cerchi di sostenere il dolore per la perdita
di qualcuno a noi caro.
Non ci sei tu lì dentro.
Papà sospira e muove un passo.
Mamma piange, come non ha smesso di fare da quando ha risposto al
telefono 2 giorni fa e una voce sconosciuta di un poliziotto le
ha detto che sua figlia era morta.
Io
mi accorgo che la pioggia ha smesso di cadere e che un uccellino sul
ramo sopra le nostre teste sta cinguettando allegramente.
Tu non sei qui. Non sei lì dentro ma non sei neanche qui fuori.
Tu non ci sei più.
Da qualche parte dentro la mia testa ti sento ridere perchè sai
quanto mi dia fastidio che fra le due tu sia sempre quella che va
avanti e io quella che rimane indietro.
Tu sei stata la prima a venire al mondo, ad imparare ad andare in
bicicletta, ad avere un fidanzato, a trovare il tuo posto nel mondo.
E adesso l'hai fatto di nuovo.
Sei andata avanti e mi hai lasciato indietro e stavolta non so se posso perdonarti.
L'uccellino ha smesso di cinguettare e io mi sento sola.
Mi guardo il polso, strappo il nostro braccialetto e lo getto sulla tua
bara, proprio un istante prima a che la prima manciata di terra la
ricopra.
Portatelo via, non lo voglio più.
Ciao Sadie ,
ti voglio bene.
Salve :)
Eccomi con una nuova fanfiction partorita qualche giorno fa mentre
studiavo economia o_o . Questo forse spiegherà il grado di
follia che c'ho messo e gli ingredienti assurdi che la condiranno.
Beh, che dire...è la prima fanfiction a sfondo "strappalacrime"
diciamo così che scrivo e non so avevo voglia di provare a
scriverne una che non fosse tutta zucchero e cannella ed ogni cosa
bella :D
Fatemi sapere che ne pensate, vi prego ç___ç
Apprezzo davvero molto qualsiasi parere in merito!
Un bacio a tutti :)
PS Per chi di voi segue anche Maybe Memories, e magari si è
fatto venire il sospetto che abbia intenzione di sospenderla o cose
simili...NO. Non è assolutamente così! Maybe Memories
avrà sempre la precedenza :D
Solo che quando l'ispirazione arriva a farsi sentire...non si può non assecondarla, no?
PPS Il titolo è tratto da una delle canzoni più belle di sempre, secondo la mia modesta opinione, So Long Marianne di Leonard Cohen.
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Capitolo 2 *** ♦ mi manchi. ***
mi manchi
Mi siedo qui sul portico di casa
dei miei e non faccio altro che pensarti perchè sai beh da
quando te ne sei andata io non vivo e adesso mi sembra inutile anche
stare qui a parlarti perchè è una di quelle cose da
psicopatici, una di quelle che vedi nei film magari e ti fanno chiedere
"ma questo tizio ce l'ha un po' di stima di se stesso?" e io non
credevo, proprio non credevo che un giorno quel tizio sarei stato io.
Mi manchi Sadie dannazione. Mi manca tutto di te, la tua risata
soprattutto, sai è difficile adesso alzarsi e non sentirla
più. Sentirla solo dentro la mia testa non è lo stesso e
la cosa che più mi spaventa è che fra poco
inizierà a sbiadire.
So che sarà così perchè c'è una voce da
qualche parte che mi dice che presto le cose miglioreranno e non
farà più così male ma sinceramente non mi
interessa perchè sai stare così male mi aiuta a
realizzare che tu c'eri, esistevi, tu eri reale.
In camera c'era una tua foto. Quella di te e tua sorella alle Niagara Falls, te la ricordi?
Ve l'aveva scattata una turista giapponese mi avevi detto, e ti piaceva
tanto perchè sapeva di estate anche se era autunno inoltrato.
Me lo spieghi amore dove ce la vedevi l'estate qui? A me fa venire i
brividi di freddo solo a guardarvi, strette l'una all'altra con i
vostri cappellini di lana e l'immensità delle cascate dietro di
voi.
Dio, a volte avevi dei pensieri così sconclusionati che mi
facevano domandare dove caspita le andassi a pescare certe idee.
Comunque quello che volevo dirti è che ho preso quella foto e me
la sono portata qui a Londra.
Sì perchè Tom ha detto che non c'era possibilità
che io restassi nel nostro splendido attico affacciato su Central Park
a crogiolarmi nel dolore della mia nuova e vuota esistenza e
così mi ha fatto le valigie e senza che neanche me ne fossi reso
conto mi sono trovato su un aereo e ancora senza rendermene conto
c'erano i miei genitori ad Heathrow ad aspettarmi e quando Victoria mi
ha abbracciato e si è messa a piangere io sono rimasto
impassibile perchè ancora non l'ho capito che non ci sei
più.
Io ti vedo che giri per casa con i tuoi vestitini e le canzoni
dei Beatles che dal nostro impianto stereo si diffondono per tutto
l'appartamento, ti vedo sdraiata a letto che ripassi la parte per un
film e soprattutto ti vedo stretta contro di me.
Ecco questo ha fatto male.
Sono due settimane che non sento il tuo calore contro di me, dentro di
me e sinceramente non so quanto ancora potrò resistere
perchè Sadie io ho bisogno di te.
Tutto di me ha bisogno di te.
Sai ieri stavo pensando che se non ti avessi chiesto di venire a
quella stupidissima festa, tu adesso saresti qui seduta a ridere per
qualcosa, perchè in silenzio non ci sai stare.
Non avresti mai preso quel taxi e non avresti mai fatto quell'incidente.
Adesso io non sarei un pazzo che parla con l'aria, adesso probabilmente
ti starei baciando perchè se c'è una cosa che più
di tutte mi manca, quella è baciarti.
Marcus mi ha detto che non arrivo da nessuna parte pensando a queste
cose, che non si può vivere di "se" e di "ma" e che la cosa
peggiore che possa fare è incolparmi di quello che è
successo.
Forse ha ragione solo che non mi va di ammetterlo e neanche mi sembra
giusto perchè ci sarà sempre una piccola parte di me che
resterà convinta che se non ti avessi fatto quella telefonata le
cose sarebbero andate diversamente.
Neanche ti ho detto che ti amavo perchè ero arrabbiato con te quel giorno, ti ricordi?
Mi avevi detto di aver accettato la parte di quella spia russa e saresti partita per Mosca dopo qualche giorno.
Ti piaceva l'idea della Russia, non c'eri mai stata e lo sapevo bene quanto ci tenessi.
Eppure sono sempre il solito egoista e me la sono presa e ti ho detto
che se accettavi avrebbe messo in seria difficoltà il nostro
rapporto e tu mi hai urlato che se era così che la pensavo
potevo pure riprendermi l'anello che con un mentecatto del genere non
volevi averci nulla a che fare.
E me l'hai tirato addosso.
Dio, lì per lì ci sono rimasto male ma poi come al solito
ho capito quanto fossi stupido e quanto tu invece avessi ragione.
Sai la verità è che ho sempre avuto terrore di perderti,
ma un terrore folle proprio e adesso che ti ho persa per
davvero neanche me ne rendo conto.
Ci sono dei ragazzini che sono appena passati in bicicletta qui davanti.
Uno mi ha salutato e mi sono ricordato di quando anche io andavo per le vie di Barnes in bicicletta i pomeriggi d'estate.
C'era una bambina che abitava due case dietro alla mia che aveva dei
lunghissimi capelli rossi e io passavo apposta davanti casa sua per
vederla.
Tracy Martins si chiamava.
Chissà che fine ha fatto adesso. Probabilmente si è
sposata ed ha avuto dei bambini. Mi mette tristezza pensarlo
chissà perchè. O forse invece lo so ed il motivo è
che vedo tutti quanti attorno a me prendere strade ben definite,
crescere ed andare avanti ed io credevo di averlo fatto ed invece Sadie
mi ritrovo una volta ancora senza niente, seduto nel portico di casa
dei miei genitori come facevo da piccolo.
Non sono cambiato di una virgola.
Tom si sposa fra poco.
Non voleva dirmelo, il coglione. Ha detto che non gli sembrava il caso
in un momento come questo e devo dire che un pizzico di invidia l'ho
avuta perchè sai quante volte ti avevo immaginata varcare la soglia della chiesa con l'abito bianco?
Insomma è un po' difficile adesso pensare che non
succederà più e che la prossima volta che ci sarà un matrimonio non sarà il mio.
Ma so che devo essere felice per Tom. Lui e Lucy sono una bella coppia.
E so che tu la trovavi un po' troppo snob, ma quante volte devo
ripetertelo che è il fascino di noi inglesi?
Non siamo mica tutti quanti alla mano come voi yankees, eh.
-E' pronto Rob- questa è mia madre.
La guardo e annuisco e lei sa che comunque non toccherò cibo.
Anche se ha fatto il roast beef e le patate al forno che mi piacciono
tanto, anche se è venuto Tom a pranzo da noi, anche se lo
capisco quanto tutti siano preoccupati per me, io non toccherò
cibo.
E' una specie di rifiuto il mio credo. Perchè mi sono messo a
pensare che tu un pezzo di carne non potrai più mangiarlo e
perciò non voglio farlo nemmeno io.
Oddio sto diventando pazzo.
So che è così, Sadie. Me lo sento dappertutto che
sarò uno di quei vecchi psicopatici che parlano con i mobili e
vanno al parco guardando le nuvole e vedendoci chissà quali
mondi e la gente li addita e ride di nascosto e allontana i bambini.
Mi alzo comunque perchè almeno
la mia presenza a tavola devo farla.
Non si parlerà di te ovviamente. Si parlerà della nuova
canzone di Lizzy magari o della vicina con le rose più belle di
quelle di mia madre o del matrimonio di Tom, ma tutto quello a cui
riuscirò a pensare sarà l'ultima volta che sono stato a
pranzo qui e c'eri tu.
A come eri bella quando hai fatto vedere l'anello sul tuo anulare
sinistro alle mie sorelle e loro sghignazzando hanno detto che almeno
una cosa buona nella vita l'avevo fatta.
Victoria sorride appena mi vede varcare la soglia e Tom mi dà una pacca sulla spalla.
Tutto ciò mi dà un po' di nausea e vorrei dirglielo di
smetterla ma lo so che lo fanno per me e non posso non essergliene
grato.
Nonostante tutto, nonostante lo schifo e la rabbia che provi, non
riesco a scoppiare come vorrei. Vorrei mandare affanculo tutti e dire
che non mi servono i loro sorrisi incoraggianti, le loro pacche sulle
spalle o i fottutissimi pranzi tutti insieme.
Mi servi tu. E basta.
Ma sono fatto così mi conosci, e così mi limito a
sorridere un poco, giusto un lieve movimento di labbra e mi siedo
accanto a mio padre, nel posto che ho sempre occupato finchè ho
memoria.
-Ha chiamato Bobby prima- fa poi Tom -E' tempo di riunire il Brit Pack, sei d'accordo?-
Non faccio niente, neanche annuisco.
Perchè come faccio a dirgli che l'unica cosa che vorrei fare è buttarmi sul letto e non svegliarmi più?
Immediatamente mi viene in mente la prima volta che te li ho presentati tutti quei caproni dei miei amici.
Eravamo al Bite e Marcus si esibiva. Tu eri bellissima come al solito
nel tuo tubino nero e le scarpe Manolo Blahnik, che hai visto quanti
progressi ho fatto? Adesso mi ricordo anche il nome di quelle
dannatissime scarpe per le quali eri ossessionata da mesi.
-Lei è Sadie ragazzi- avevo fatto io e tu eri arrossita ancora con quella stupida convinzione di non piacergli.
-Gli amici sono importanti, Rob. Se non gli piaccio è finita.-
continuavi a ripetermi come una nenia petulante per tutto il tragitto
in taxi e onestamente mi spieghi come pensavi di non piacergli? Tu che
con quegli occhi avresti potuto piegare qualsiasi essere umano alla tua
volontà?
Forse non sono io il pazzo, Sadie. Sei tu e adesso mi hai contagiato.
Così come mi hai attaccato la mania delle caramelle gommose,
quelle a forma di orsetti che quando ritornavo a casa ti trovavo seduta
sul divano a mangiucchiare.
Comunque, per tornare al punto principale, io non ho voglia di uscire
col Brit Pack stasera. La differenza delle cose sarebbe troppo notevole
e già mi vedo a passare tutta la sera seduto al tavolo a far
finta di essere interessato a ciò che mi circonda costringendomi
a mandare giù sorsate di Heineken.
Non riesco nemmeno a trovare conforto nell'alcohol come tutte le persone normali.
Sono proprio uno sfigato, Sadie.
Lo sapevi anche tu del resto, me lo ripetevi sempre e poi ridevi con la tua risatina da bambina.
Però detto da te mi piaceva, sai?
Non era come quando me lo ripetevano a scuola. Quando lo dicevi tu sentivo di amarti ancora di più.
Forse perchè quasi sempre poi ci baciavamo.
-Stasera si esce, è deciso- fa ancora Tom quando non riceve segni di risposta dal sottoscritto.
-Ah ah- faccio, giusto per fargli capire che comunque l'ho sentito e
che no non mi importa niente e che della mia vita può decidere
pure lui da qui all'eternità.
L'unica cosa che mi va di pensare adesso come adesso è di poter
sentire un'ultima volta almeno il rumore dei tuoi passi per le scale.
Ti giuro mi sta mandando al manicomio questo pensiero. Una volta ancora. Solo una.
Non importa se devi tornare sotto forma di fantasma, spirito o quello che è.
So solo che voglio sentirti ancora come quando ritornavi bagnata da
capo a piedi dopo una giornata di pioggia e maledivi il tempo di
New York e io ti dicevo di ritenerti fortunata perchè niente
è come il tempo che c'è a Londra e tu dicevi che
bell'affare che ho fatto a mettermi con un inglese allora, i nostri
figli non vedranno mai una giornata di sole in tutta la loro esistenza.
Ridacchio a questa tua ultima battuta e mio padre mi guarda incuriosito.
Perfetto, adesso staranno prendendo seriamente in considerazione l'idea di farmi internare.
Non ce la faccio Sadie. Non resisto qui dove ti vedo riflessa negli occhi di tutti.
-Scusate- mi alzo e me ne vado.
Non so neanche io dove. Forse vado al parco dietro casa, o forse prendo
il primo autobus per Londra e mi faccio un giro sul London Eye.
Non so perchè mi va.
Ovviamente invece lo so perchè mi va.
Lì in quella cabina che avevo affittato apposta per noi due
ho provato davvero cosa significhi essere felice quando hai accettato
di diventare mia moglie.
E adesso ho bisogno di riprovare un po' di quella felicità.
Ho bisogno di ritrovarti in un posto che sia esclusivamente mio e tuo.
Mi manchi, Sadie.
Non so più come dirtelo.
Salve ragazze sono tornata!
Voglio chiedervi scusa per averci messo tantissimo ad aggiornare ma
dopo aver postato il primo capitolo non ho più avuto un briciolo
di ispirazione per questa storia ç___ç mi sono odiata non
immaginate quanto anche perchè ci tengo già tantissimo e
inoltre la trama è già tutta presente nella mia testa e
non riuscire a mettere per iscritto ciò che avevo in mente era
di un frustrante senza precedenti.
In ogni caso adesso ce l'ho fatta..spero questo capitolo sia stato di
vostro gradimento e ci tenevo a dirvi che è così che la
storia verrà strutturata, un Pov Virginia, un Pov Robert.
Personalmente speravo di farlo venire meglio però mi rendo conto
che i pov rob non mi riescono tutta sta meraviglia purtroppo
ç__ç comunque spero apprezzerete lo sforzo XD
Ringrazio infinitamente le 12 persone che l'hanno già messa fra i preferiti e le 6 fra le seguite, non immaginate quanto mi abbiate resa felice *___*
E poi ovviamente:
whitevelyn: ommioddio ma
ricevere un commento del genere proprio da te cioè *__* ma tu
sei pazza! mi hai fatto emozionare un sacco, io ti adoro! Scusa per
averci messo 3 vite, ti prometto che i prossimi arriveranno in fretta!
bacione
Piccola Ketty: ahahahaha
tesoroooo eh lo so ç__ç solo che mi andava troppo di
scriverne una drammatica, non so ce lo vedo bene in questi panni ahahah
povero XD Ti adoro per tutto quello che mi hai scritto, spero ti sia
piaciuto anche questo <3
Frytty: hey mara!! che
bello sei anche qui <3<3<3 sono troppo contenta che ti sia
piaciuta e ovviamente sono contenta che ti sia piaciuta la scelta del
nome :D A me Sadie è un nome che piace tantissimo anche
perchè è una delle mie canzoni preferite dei Beatles :D
Scusa per il ritardo stratosferico un bacione
Katy Twilighter: O.O ma
io ti amo da morire a te. Cioè maaaa ç__ç ti
giuro, sono stata troppo felice di quello che mi hai detto. Mi scuso
immensamente per il ritardo, non capiterà più! Un bacione
Angyr88: hey ciao!!
Grazie mille per quello che mi hai detto, e ti capisco anche io faccio
come te XD quando una storia la becco dall'inizio la preferisco per
essere in pari con gli aggiornamenti :D Scusa se ci ho messo un sacco
ad aggiornare, spero ti sia piaciuto anche questo un bacio!
_Miss_: Ciao tesoro che
bello trovarti anche qui! Grazie per seguirmi sempre <3 eh si hai
visto? completamente diversa da Maybe Memories, ma spero ti piaccia
ugualmente e scusami per il ritardo un bacione
cris91: scusaaaaa per
averci messo un sacco ç___ç e ahahahah si dispiace anche
a me che sadie sià già morta XD ma è necessario
per la storia! spero ti sia piaciuto anche questo un bacio
winnie poohina: amore
mioooooooooo non ci credo che sto aggiornando questa! oggi mentre
studiavo mi è venuta una botta di ispirazione e ho buttato
giù tutto sto capitolo O__O mah! Va beh la faccio breve che devo
rimettermi a studiare appunto, spero ti piaccia, un bacione e ti amo e
ah stasera torno sul tardino spero di beccarti!!
dindy80: ahahahahahhaha
hai proprio ragione! studiare economia non mi piace per niente,
considerando che anche oggi la stavo studiando e all'improvviso mi
è venuta fuori l'ispirazione per il secondo capitolo e l'ho
scritto tutto di filato XD dimmi te se è possibile! Grazie mille
per quello che mi hai detto e davvero sono imperdonabile per il ritardo
ç__ç spero la vorrai seguire ancora un bacione!
BabyVery: ma ciao ti
ritrovo anche qui che bello! Sono contenta che ti piaccia anche se come
hai visto qui Rob sta messo anche peggio di prima XD cmq miglioreranno
le cose vedrai :D Spero ti sia piaciuto anche questo e la prossima
volta aggiornerò più in fretta, giuro! Un bacione
Bene fanciulle adesso torno a studiare economia ç___ç
ommioddio non ce la posso fare. Ci si vede presto perchè ho
capito che questa dannata materia ha il pregio di stuzzicarmi
l'ispirazione, almeno un lato positivo ce l'ha XD
A presto <3
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Capitolo 3 *** ✘ basta. ***
ma chi me lo fa fare
Ora sinceramente, io c'ho provato.
Giuro che l'ho fatto ma proprio non riesco a scriverla una relazione
sul rapporto conflittuale fra gli interessi economici e i benefici che
si potrebbero ricavare dal valore culturale del Guggenheim.
Non so neanche se ho formulato bene la frase, giusto per rendere l'idea
dell'assoluta negligenza delle mie capacità mentali in suddetto
settore, ma a quanto pare i grandi capi, vedi Tyler e Watkins, non la
pensano così.
Anzi.
Sono talmente fiduciosi delle abilità manageriali della
sottoscritta che mi hanno affidato la completa gestione del consiglio
d'amministrazione di domani mattina alle 10.
Sto seriamente contemplando l'idea di fuggire in Papuasia.
Do un ultimo sguardo all'orologio sulla parete di fronte e mi batto freneticamente la punta della bic sulla fronte.
Devo farcela.
Su, Virginia Michelle Caulfield, scrivi qualcosa.
Qualsiasi cosa. Vedrai che poi le parole verranno spontaneamente non
appena l'inchiostro avrà lasciato le prime tracce sul foglio.
Che poi perchè io debba scrivere su un pezzo di carta quando ho
l'ultimo modello di Mac Book Pro a 2 cm di distanza dal mio gomito, non
so spiegarmelo.
Forse è per mantenere intatto il contatto con le tradizioni, con
la me bambina che scriveva storie fantasiose su qualsiasi superficie
scrivibile si trovasse sottomano, come la fiaba di Lucilla la
principessa del regno di Sparkleland che si innamora del figlio
dello scudiero del Re e che Sadie mi costringeva a leggere ogni
santissimo mercoledì sera.
Sorrido adesso perchè mi sono venuti in mente tutti quei
mercoledì sera a fare finta di trovarci in mezzo a boschi
incantati, a cavallo di cavalli parlanti, in cerca dei nostri amori
perduti.
Di certo la fantasia non ci mancava.
Sarebbe bello adesso poter fare finta che dentro l'armadio c'è
il bosco magico e i vestiti sono vecchie principesse che aspettano di
essere risvegliate.
Invece mi tocca scrivere una relazione assurda su un argomento di cui
non capisco niente e sperare che l'inventiva domani mi salvi dalla
catastrofe.
Io non voglio più farlo questo lavoro. Si sta risucchiando tutto
ciò che rimane delle cellule cerebrali che mi consentono
ancora di compiere azioni normali come dormire e mangiare.
E guardarmi le repliche di Will & Grace.
Mia madre mi chiama tutti i santi giorni per assicurarsi che non mi sia
data in pasto agli Alsaziani. O che quantomeno vada ancora dal
parrucchiere.
Prenota un appuntamento per me al Frederick Fekkai Hair Salon ogni
sabato mattina e mi da il tormento per tutta la settimana successiva se
non ci vado, così alla fine ho capito che faccio un favore alla
comunità se invece di comportarmi da figlia ribelle, la
assecondo e la faccio felice.
E poi Frederick fa davvero dei bei capelli.
La signora Mills mi racconta sempre vita morte e miracoli della sua
vita e di quella di tutti i suoi familiari ma per qualche ora è
anche divertente scordarsi i propri problemi e tuffarsi in quelli di
qualcun altro.
Lei ostina a cotonarsi i capelli.
Una volta ho anche pensato di dirle che non siamo più negli anni
'50 e che forse il suo taglio è un tantino anacronistico ma
quando mi sono accorta dello scintillio nei suoi occhi riflessi
nell'immenso specchio del salone, ho lasciato perdere.
Dopotutto chi sono io per giudicare un taglio di capelli? Io che me ne
vado in giro con la coda di cavallo a tutte le ore del giorno. E della
notte anche, considerando che quando arriva il momento di mettersi a
letto di solito sono così stanca che non ci penso nemmeno a
sciogliermeli i capelli, col risultato disastroso di svegliarmi ogni
mattina con miliardi di nodi.
Sono l'ombra di me stessa.
Un tempo la vecchia Virginia sarebbe inorridita davanti ad una cosa del
genere. La me stessa anima di ogni singola festa del liceo.
La me stessa che ci teneva ad avere l'ultimo paio di scarpe Prada e l'ultima borsa di Chanel.
Ma che fine ha fatto?
Se lo chiedeva anche Sadie quando ultimamente ad una festa fra i
glitterati dell'Upper East Side io preferivo di gran lunga la coperta e
i popcorn sul divano.
Ma che ci vogliamo fare?
Non so sinceramente cosa sia capitato a quella vecchia Virgina, forse
è solo cresciuta ed ha capito quale sia la sua strada.
Una strada che per il momento non le è stato consentito di
prendere, perchè il lavoro è importante ed una volta che
si ha non si può buttarlo via come fosse un vecchio paio di
scarpe troppo strette.
Già, questo è quello che mi sono sempre ripetuta. O che
comunque continua a ripetermi mio padre, le poche volte che provo ad
esternare le mie perplessità di fronte ad una carriera che mi
lascia completamente indifferente.
La verità, quella vera, è che io ho voglia di andarmene
da questo posto. Ho voglia di assaggiare l'aria della California e
l'afa di Los Angeles. Ho voglia del sole, di quello vero. Di quello che
ti fa scottare e ti fa passare giornate a maledire te stessa e a
sommergerti di creme idratanti.
Ho voglia delle palme e di quella libertà che sono convinta solo lì si possa respirare davvero.
La verità è che da qualche parte dentro di me so che questa è l'unica cosa in grado di rendermi felice.
Sadie me lo diceva sempre Parti, Vee. Parti e io non l'ho mai ascoltata perchè come facevo a dare una delusione del genere a mio padre?
Lui ha sempre potuto contare su di me, sempre.
Con Sadie era diverso, perchè lei è sempre stata quella
ribelle. Quella che ha mollato Harvard per iscriversi ad una scuola di
recitazione.
Quella che nonostante gli anni di litigi, alla sua prima premiere ha
voluto che papà la scortasse sul tappeto rosso e alle domande
della stampa lo ha indicato e ha detto che senza di lui non avrebbe mai
avuto la forza di trovare la sua strada.
E papà ne è rimasto affascinato e non ha più provato ad imporsi.
Io non sono così.
Per quanto ci provi a cambiare e ad impormi, io non trovo la forza per
far valere le mie opinioni.
Anche la vecchia Virginia-anima-delle-feste era così. Seguiva
l'esempio delle sue compagne di classe cool e cercava di farsi piacere
cose che in realtà la disgustavano.
Poi c'è stato Aiden e qualcosa da lì ha iniziato a cambiare.
Perchè Aiden era uno giusto, Aiden ci sapeva fare, Aiden lo
avevo incontrato sulla metro una volta che ero troppo stanca di fare
finta che la vita perfetta che mi era stata prescritta andasse
bene.
Aiden lavorava al Pure Venom e faceva i cocktails più micidiali che abbia mai bevuto.
Aiden ascoltava la musica ad un volume così alto quel giorno
sulla metro che mi aveva costretto ad alzare gli occhi dalla mia copia
di Cosmopolitan e sebbene non
fossi certo il tipo da dimostrazioni di fastidio teatrali, l'occhiata
che devo avergli rivolto credo sia bastata a fargli capire che se
abbassava un tantino sarei stata felice.
-Non ti piacciono i blink-182?- mi aveva però chiesto e quando
si era spostato il ciuffo dalla fronte, i suoi occhi verdi
avevano brillato.
-No, sono ok.- avevo risposto io, e un po' mi ero sentita scuotere dentro.
-Ma non quando sto cercando di concentrarmi sulle 10 acconciature più in voga di quest'estate-
-Sono addirittura 10?-
-Secondo Jordin Steven sì. E' l'autrice dell'articolo, dovrà pur saperne qualcosa.-
-Ho i miei dubbi in proposito e poi se posso permettermi, i tuoi
capelli non hanno bisogno di un'acconciatura in voga. Sono ok
così come sono.-
Ricordo di essere scoppiata a ridere perchè se c'era una cosa
che i miei capelli proprio non erano in quel momento, quello era essere
ok.
-Dico davvero, mi piace la sfumatura rosa, è...intrigante.-
-Ho appena litigato col parrucchiere per questo impiastro che mi
ritrovo in testa ed ho appena fissato un altro appuntamento per
sistemarlo e tu mi dici che è intrigante?-
-E' un bel contrasto con la gonnellina da scolaretta.-
-Gonnellina da scolaretta? Ma per chi mi hai preso?-
Il passo dall'esserci buttati così tanto nelle chiacchiere da
perdere la fermata giusta all'andare a letto insieme era stato breve.
48 ore dopo l'incontro sulla metro, per essere precisi.
E poi non si era trattato propriamente di un letto, se vogliamo davvero mettere i puntini sulle i.
Più che altro era il tavolo del retrobottega del Pure Venom, in mezzo alle bottiglie vuote di birra e alle casse di altri alcolici da aprire.
Mi era sembrato così rock 'n roll sul momento.
Un attimo prima lo stavo aiutando a shakerare un Paradise, un attimo dopo le sue mani mi avevano già privata della maglia.
Era uno dei pomeriggi più torridi dell'estate newyorkese, uno di
quelli dove l'unica cosa che vorresti fare sarebbe rifugiarti nella tua
villetta negli Hamptons.
Eppure lì nel magazzino di quel locale io mi ero sentita così percorsa dai brividi che mi ero messa a tremare.
E lui mi aveva detto di stare tranquilla e quando erano quegli occhi a parlare non potevi non ascoltarli.
E comunque eravamo stati bene insieme, io e Aiden.
I 2 mesi più intensi della mia vita, perchè d'altronde si sa che il primo amore non si scorda mai.
Non quando hai un tatuaggio a forma di chiave di violino nel polso destro a ricordartelo.
I miei non mi avevano rivolto parola per una settimana a causa di
quella storia e più o meno da lì era iniziato il disastro.
Aiden era di Santa Monica. Era venuto a New York a trovare la sorella
con la speranza di racimolare qualche soldo per aprire la sua bottega
di tatuaggi sulla California Avenue, ma sarebbe tornato a casa con la
fine dell'estate.
Mi aveva scongiurato di partire con lui, di fare per una volta almeno
quello che volevo davvero fare, di iscrivermi al Santa Monica College
se proprio ci tenevo a fare l' università.
E io mi ero quasi convinta che l'avrei fatto davvero.
Sadie mi aveva aiutato a fare lo zaino che mi sarei portata dietro, spazzolino dentrifricio e 3 maglie.
E il White Album dei Beatles. Perchè Sadie amava quel'album e aveva detto che così avrei sempre avuto un pezzo di lei con me.
Beh comunque poi per farla breve, la cosa non era andata in porto.
Ovviamente non ero partita e io e Aiden c'eravamo lasciati.
Mio padre mi era venuto a prendere alla fermata del pullman e io non ce l'avevo fatta a fare finta di niente.
Anche se gli occhi verdi di Aiden che mi guardano delusi non li dimenticherò mai.
Il telefono squilla e ritorno con i piedi per terra.
Mentre cerco il cordless che deve essere sommerso dai fogli sulla mia
scrivania, mi rendo conto che non ho ancora scritto mezza riga.
Lo sconforto prende il sopravvento e mi alzo per andare a rispondere al telefono nell'ingresso quando parte la segreteria.
Salve ragazzi, Vee non è in
casa al momento e se mi state ascoltando significa che probabilmente
sono passata per dare l'acqua alle piante e ad assicurarmi la
sopravvivenza dei suoi poveri pesciolini tropicali da mille dollari .
Mamma se sei tu che chiami, ti ricordo che per quanto ti faccia fatica capirlo, Vee ha un cellulare. Chiamala lì.
Per tutti gli altri, beh se posso esservi utile ditelo dopo il bip. Altrimenti lasciate un messaggio.
La voce di Sadie, bella chiara e allegra, si diffonde per tutto l'appartamento.
Mi blocco con la catasta di fogli che ho appena raccolto alla rinfusa
dalla scrivania in mano e fisso con orrore quell'aggeggio infernale.
-Avanti te lo registro io il messaggio sulla segreteria-
-Ma questa è casa mia, non puoi registrarlo sulla tua?-
Sta ridendo di nuovo. Sadie ride ed è felice. Aveva
bevuto quasi una bottiglia intera di Chardonnay perchè era il
mio compleanno e una delle mie colleghe mi aveva regalato quella
maledettissima segreteria telefonica e a lei era sembrata la cosa
più divertente del mondo registrare il messaggio con la sua voce.
Robert l'aveva dovuta portare in braccio fin dentro la macchina poi,
perchè non si reggeva in piedi e non faceva altro che ridere.
I fogli mi cadono di mano mentre mi avvento sul telefono che ha
appena cominciato a trasmettere il messaggio di un' amica che non sento
da quasi un anno.
Grido e strappo i fili dalla corrente e lancio tutto con un
fastidiosissimo rumore di cose infrante dall'altra parte della stanza.
La voce di Sadie non c'è più.
Non ci sarà mai più.
Non appena quella consapevolezza mi tocca, mi rannicchio sul divano e nascondo la testa fra le ginocchia.
Piango, piango e piango.
Non faccio altro per quello che rimane della giornata.
Fanculo alla relazione e a tutto il fottutissimo consiglio d'amministrazione.
Basta, ho finito.
E dopo altri secoli di ritardo, Eleonora ce la fece yaaaaaay!
E lo sapete cosa sto facendo?
Sto studiando teorie e tecniche del linguaggio radiotelevisivo.
Ora dico. Possibile che a me l'ispirazione debba venire sempre mentre studio?! No cioè ditemelo.
Possibile che non mi venga MAI mentre ho interi e lunghissimi pomeriggi senza un cazzo da fare? Ma figuriamoci.
Beh che dire, nonostante Economia l'abbia dato (26 XD per chi fosse
interessato) come vedete siamo sempre al solito punto. Adesso
quest'esame ce l'ho lunedì prossimo e me la sto facendo sotto,
basically. Perchè mi mancano 3 libri da studiare e ho 6 giorni,
che gioia!
No ok comunque..mi dispiace per i tempi assurdamente lunghi con cui
posto questa ff, prometto che adesso che gli esami si diraderanno mi ci
dedicherò meglio, perchè è vero che l'ispirazione
mi colpisce quando devo studiare però con l'ansia dello studio
non scrivo nemmeno tanto bene XD
In ogni caso ringrazio infinitamente le 16 persone che l'hanno messa fra i preferiti e le 9 fra le seguite!!
E le mie adorate commentatrici:
Ello: ahahahah ti adoro XD addirittura mi hai riconosciuto dallo stile?
grazie mille per i complimenti ti giuro mi hai fatto felicissima
al prossimo!
Frytty: maraaaa addirittura dai tempi di Remember Me? Mi sento onorata
perchè significa che ho quasi emulato la bravura di Rob nel
commuovere XD ahahahah no davvero grazie infinite! Spero ti sia
piaciuto anche questo, era un po' meno triste a parte la fine forse XD
però vedrai che adesso i capitoli saranno tutti meno depressi
perchè giustamente il tempo passa e le cose inevitabilmente
vanno avanti. un bacioneee
cris91: mi dispiaceeeeee di non aver postato presto il terzo :( mi
perdoni??? spero ti sia piaciuto anche questo pov Virginia :D
adesso è passato un po' di tempo quindi le cose stanno andando
un pochettino meglio anche se basta un niente per risprofondare nel
baratro XD bacio
whitevelyn: tesoro scusa invece per l'attesa lunghissima! ma guarda sto
periodo è allucinante! e scusami infatti anche per non aver
ancora letto il nuovo cap della tua meraviglia di ff! grazie mille per
quello che mi hai detto, ti amo! spero ti sia piaciuto anche questo
bacio
_Miss_: tesoro grazie infiniteeeee, scrivo da Dio? *_* io ti amo e spero ti sia piaciuto anche questo un bacione!
Angyr88: esatto hai capito perfettamente quello che volevo esprimere e
sono contentissima di averlo fatto percepire allora!! grazie mille e
spero che anche questo ti sia piaciuto!! è un po' meno triste
(per fortuna altrimenti ci sparavamo XD) e grazie per seguirmi sempre
nonostante i ritardi stratosferici XD bacio
BrandNewSibyl: ahahahahaha già ti adoro guarda XD e mi
dispiace di averti fatto pianger e anche di dare soldi alla Kleenex
sinceramente XD No scherzi a parte grazie mille davvero per tutti i
complimenti, spero che anche questo ti sia piaciuto! bacio
BabyVery: Ma grazie tesoro *_* secondo me i pov rob mi escono un po' di
merda XD però se piacciono non posso che gioirne! e cmq si
hai proprio ragione, prima o poi le cose andranno meglio. adesso qui
abbiamo visto che virginia sta cercando di riprendersi anche se basta
poco per ricadere nella disperazione. un bacione a presto!!
Piccola Ketty: Tesorooooo innanzitutto come al solito, mi manchi!
Poi ti giuro cioèèèè tutte le cose
che mi hai detto ç_________ç io ti amo kettyna ma come te
lo devo dire??
Vedi adesso qst era meno tagliavene, vedrai che piano piano andranno
meglio le cose per i nostri protagonisti, tutti e due cercheranno di
riprendersi ma non sarà facile. Un bacione tesoro mi manchi.
dindy80: oddio si l'ho visto "al di là dei sogni" e hai
totalmente ragione XD adesso che me l'hai detto anche a me me lo
ricorda un sacco XD quanto ho pianto per quel film cavolo XD
ahahahahaha e come vedi anche se, ringraziando il Cielo, con
economia ho finito XD c'è sempre altro materiale di studio che
mi fornisce ispirazione XD grazie mille per tutti i complimenti e
scusami infinitamente per il ritardo, un bacio!
doddie: Amoreeeeeeeeeee ma tu che fine hai fatto? ma lo sai quanto mi
manchi? ce l'hai una vaga idea? cioè non puoi capire la
felicità quando ti ho letta anche qua! *_*
grazie mille tesoro le tue parole valgono una cosa indefinibile per me! ç____ç miss ya so bad <3
Bene ragazze fuggo a studiare davvero altrimenti è la fine, vi amo tutte quante e al prossimo aggiornamento!
Un pov Rob per la vostra felicità XD
Bacioooooooo
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