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Autore: RiceGrain    06/05/2010    10 recensioni
Virginia a 23 anni si trova senza una parte di se stessa.Robert a 25 si trova senza una parte di cuore.Entrambi hanno perso la persona più importante della loro vita, Sadie. Sorella di una, fidanzata dell'altro.
E quando improvvisamente tutto cambia, tutto si stravolge e le cose che credevi di conoscere in realtà non le conosci affatto, come si fa anche solo a pensare di tornare ad essere felice?
Perchè Sadie è una che non si dimentica.
[cit.]Perchè una così non si dimentica, una così ti entra dentro e ci resta. Una così non te lo ridà più indietro il cuore.Meglio così, adesso non saprei che farmene.
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A sister is a little bit of childhood that can never be lost. 
~Marion C. Garretty





Ciao Sadie,
oggi piove.
Sembra come un brutto film di serie B, uno di quelli che ti vogliono strappare le lacrime per forza, uno di quelli che mi costringevi a vedere le domeniche pomeriggio d'estate quando mamma e papà ci spedivano in vacanza dai nonni negli Hamptons.
A te sarebbe piaciuto, lo so.
Se avessi dovuto immaginare il giorno del tuo funerale, sono sicura che l'avresti voluto esattamente così.
Tanta pioggia, espressioni addolorate e magari uno slideshow delle tue foto con Time of Your Life di sottofondo.
Non credo che mamma e papà me l'avrebbero lasciato fare.
Fosse stata la situazione inversa, avrebbero fatto tutti come volevi tu Sadie.
Li avresti comandati a bacchetta come al tuo solito e nessuno avrebbe osato contraddirti perchè nessuno sa gestire le situazioni di panico come te.
Ma non ci sono io in quella bara di mogano rossiccio foderata di raso, ci sei tu.
E non sono le mie mani che stringono un mazzolino di narcisi gialli, Sadie, sono le tue.
Sai, quello lo ha voluto Robert. Ha detto che sono i tuoi fiori preferiti,  ed io gliel'ho lasciato fare perchè è il suo ultimo gesto d'amore per te.
Ma forse lui non sa che sono i tuoi preferiti solo perchè Daffodils è la tua poesia preferita di Wordsworth, in realtà a te piacciono le rose.
O invece probabilmente sa anche questo.
A volte mi stupisco di come ti conosca bene, perchè in una egoistica e probabilmente infantile convinzione ho sempre pensato che fossi io l'unica a conoscere tutti i segreti del tuo cuore, ma avrei dovuto saperlo che invece era Robert quello a possederne la chiave.
Dalla prima volta che lo hai presentato ufficialmente a casa, avrei dovuto saperlo.
I tuoi occhi ridevano, Sadie. Non ti avevo mai visto così bella e forse un pochino me n'ero accorta che lui era quello giusto, quello che sognavi da piccola, solo che non volevo lasciarti andare.
Perchè c'eravamo sempre state solo io e te. Fin da prima di nascere,  io e te.
Sai una volta ho letto che i gemelli hanno un legame  più forte dei normali fratelli. I gemelli sono un'anima divisa in due corpi.
Beh, io ci credo Sadie.
C'è un filo da qualche parte nell'atmosfera che ci lega. E io so che non si spezzerà mai.
Mamma mi ha chiesto di dire qualche parola su di te oggi pomeriggio, ma non credo che lo farò.
Non sono mai stata il tipo da ampie manifestazioni a cuore aperto e conoscendomi so che farei un disastro.
La verità è che un  po' ce l'ho con te, Sadie.
"Ti chiamo domani" mi hai detto e poi non l'hai più fatto.
Sì che ce l'ho con te , perciò.
Perchè ci sono un sacco di cose che dobbiamo ancora fare, un sacco di posti dove dobbiamo ancora andare e  credo di avercela  un po' con  me  in definitiva  perchè mi ero sbagliata.
Pensavo di avere ancora un sacco di giorni da trascorrere con te e non era così.
Anche Robert lo pensava, per questo  si aspetta ancora di vedere la porta di casa vostra che si apre e di sentire la tua voce in cucina e i passi frettolosi per le scale.
Non me l'ha detto, ma io so che è così.
L'ho capito  da come  non ha lasciato andare la tua mano per un attimo mentre ti guardava. Si aspettava di vederti aprire gli occhi da un momento all'altro e devo ammettere che l'ha fatto credere anche a me.
Stava lì seduto di fianco alla bara e ti guardava. Non piangeva, non parlava, non sorrideva,  niente di niente. Ti guardava e basta.
Secondo me  ti stava pregando, Sadie.
Ti stava scongiurando di aprire gli occhi e di tornare a casa con lui.
Amici e parenti andavano e venivano  e nessuno ha osato dirgli niente.
Nemmeno io sono stata capace di dirgli che il sorriso che ti ha fatto guadagnare più di 10 copertine di Vanity Fair non  sarebbe più comparso, sostituito per sempre  da quell'espressione di pace che così poco ti si addice.
Alla fine è arrivato il suo amico Tom e come se un incantesimo si fosse improvvisamente spezzato, la luce nei suoi occhi si è spenta e ti ha lasciato la mano.
Poi si è alzato  ed è andato via.
Nessuno di noi l'ha più sentito fino a stamattina, quando è venuto a portarti i narcisi.
Mamma dice che è scandaloso il fatto che non voglia venire al funerale, ma io non la  penso così.
Secondo me  andrà in quel piccolo  caffè  nel Village dove vi siete incontrati la prima volta. Si siederà ad un tavolo ed ordinerà le frittelle.
E magari ogni tanto alzerà lo sguardo verso la porta aspettando di veder comparire il tuo volto  in mezzo alla folla.
E' il suo modo di dirti addio, Sadie, e io lo capisco.
Anche a me piacerebbe  chiudermi  nella tua vecchia camera, aprire il tuo armadio e respirare il profumo dei tuoi vestiti, facendo finta che tu sia semplicemente  lontana a girare qualche film.
Ma non posso.
Non posso lasciare che mamma e  papà gestiscano tutto questo da soli.
Per quanto voglia essere egoista, non ci riesco.
Perciò eccomi qua, in piedi fra la zia Cath e papà , in attesa  di vederti scomparire per sempre sotto  2 metri di terra  e a chiedermi per quale ragione al mondo  tu abbia dovuto prendere proprio quel maledetto taxi.
3 giorni fa  mi hai mostrato felice  il tuo anello di fidanzamento e adesso sei qui dentro a questa scatola di legno.
Non riesco nemmeno a piangere, Sadie.
Ci ho provato, eh. Ma non ci sono riuscita.
Forse perchè anche per me, come per Robert, tu non te ne sei mai andata e quella che c'è lì dentro non è mia sorella, non è Sadie, non è nessuno.
Se mi giro ti vedo accanto a me, lo sguardo triste  e le mani intrecciate mentre cerchi di sostenere  il dolore per la perdita di qualcuno a noi caro.
Non ci sei tu lì dentro.
Papà sospira  e muove un passo.
Mamma piange, come non ha smesso di fare da quando ha risposto al telefono 2 giorni fa e  una voce sconosciuta di un poliziotto le ha detto che sua figlia era morta.
Io mi accorgo  che la pioggia ha smesso di cadere e che un uccellino sul ramo sopra  le nostre teste sta cinguettando allegramente.

Tu non sei qui. Non sei lì dentro ma non sei neanche qui fuori.
Tu non ci sei più.
Da qualche parte dentro la mia testa ti sento ridere perchè sai quanto mi dia fastidio che fra le due tu sia sempre quella che va avanti e io quella che rimane indietro.
Tu sei stata la prima a venire al mondo,  ad imparare ad andare in bicicletta, ad avere un fidanzato, a trovare il tuo posto nel mondo.
E adesso l'hai fatto di nuovo.
Sei andata avanti e  mi hai lasciato indietro e stavolta non so se posso perdonarti.
L'uccellino ha smesso di cinguettare  e  io mi sento sola.
Mi guardo il polso, strappo il nostro braccialetto e lo getto sulla tua bara, proprio un istante prima a che la prima manciata di terra la ricopra.
Portatelo via, non lo voglio più.
Ciao Sadie ,
ti voglio bene.



Salve :)
Eccomi con una nuova fanfiction partorita qualche giorno fa mentre studiavo economia o_o . Questo forse spiegherà il grado di follia che c'ho messo e gli ingredienti assurdi che la condiranno.
Beh, che dire...è la prima fanfiction a sfondo "strappalacrime" diciamo così che scrivo e non so avevo voglia di provare a scriverne una che non fosse tutta zucchero e cannella ed ogni cosa bella :D
Fatemi sapere che ne pensate, vi prego ç___ç
Apprezzo davvero molto qualsiasi parere in merito!

Un bacio a tutti :)


PS Per chi di voi segue anche Maybe Memories, e magari si è fatto venire il sospetto che abbia intenzione di sospenderla o cose simili...NO. Non è assolutamente così! Maybe Memories avrà sempre la precedenza :D
Solo che quando l'ispirazione arriva a farsi sentire...non si può non assecondarla, no?

PPS Il titolo è tratto da una delle canzoni più belle di sempre, secondo la mia modesta opinione, So Long Marianne di Leonard Cohen.




 





 




 





   
 
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