Histoires d'Oz

di Oz_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cappuccetto Rosso ***
Capitolo 2: *** La bella addormentata nel bosco ***
Capitolo 3: *** Raperonzolo ***
Capitolo 4: *** Cenerentola ***
Capitolo 5: *** Peter Russia ***
Capitolo 6: *** Svizzellina ***
Capitolo 7: *** Matthew e il fagiolo magico ***
Capitolo 8: *** Polon d'Oro e i tre russi ***
Capitolo 9: *** La figlia del Mugnaio ***
Capitolo 10: *** La prussianetta ***
Capitolo 11: *** Seataro ***
Capitolo 12: *** La Madre ***
Capitolo 13: *** La principessa sul pisello ***
Capitolo 14: *** I tre porcellini ***
Capitolo 15: *** Il brutto anatroccolo ***
Capitolo 16: *** Hansel & Gretel ***
Capitolo 17: *** Il principe & la rana ***



Capitolo 1
*** Cappuccetto Rosso ***


 

 

Mamma mia che fatica, scrivere questo pezzo iniziale distrugge i miei neuroni. E chi se l’aspettava che scrivere la presentazione fosse così difficile? (Yusaki: In realtà non è obbligatoria, ma voi non diteglielo!) Meno male che c'è Yusaki a darmi una mano!! (aria commossa) Yusaki?

Yusaki: zzzzzzzz...gnamzz...(parlotta nel sonno..)

Se...dicevo..spero vi piaccia e... buona lettura?

Note: Olz e Oz.. sono la stessa persona, il mio nickname è in fase di modificazione...

 

 

 

Cappuccetto Rosso

 

 

C'era una volta una dolce bimbetta, mmh… bimbetto, che tanto bimbetto non era;che solo a vederlo tutti fuggivano mmh... gli volevano tutti bene,specialmente il nonno che non sapeva più che cosa regalargli. Decise così di regalargli un bell'inverno gelido, ma si ricordò di averglielo già regalato l'anno prima, così decise di donargli un bel cappuccetto rosso, e poiché il povero bambinetto non riusciva più a toglierselo, perché gli andava piccolo, lo chiamarono sempre Cappuccetto Rosso.

Un giorno suo nonno gli disse << Vieni Cappuccetto Rosso, eccoti un pezzo di focaccia e una bottiglia di vodka, portali alla nonna; è debole e malata e si ristorerà. Sii gentile, o almeno provaci, salutala per me, e va’ da bravo senza uscire di strada, se no cadi, rompi la bottiglia e la nonna resta a mani vuote. >> Cappuccetto Rosso amava la fiducia che suo nonno, il generale inverno gli accordava.

<< Si, farò tutto per bene... >> disse il giovane Cappuccetto Rosso  andando verso la porta.

<<  Cappuccetto Rosso? >>

<< Si nonno? >>

<< Non scolarti tutta la vodka...  >>

<< Uffi... >> aprì la porta e uscì fuori, allontanandosi lungo il sentiero verso casa della nonna.

<< Se la sbaferà tutta, quella maledetta bottiglia di Vodka… >> bofonchiò il generale inverno, richiudendo la porta.

 

La nonna abitava fuori, nel bosco, a una mezz’ora dal villaggio. Quando Cappuccetto Rosso giunse nel bosco, incontrò il lupo, ma non sapeva che fosse una bestia tanto cattiva e non ebbe paura. Chi avrebbe mai paura di un lupo dal pelo rosa?

<< Tipo… buongiorno Cappuccetto Rosso… >> disse il lupo

<< Grazie, lupo… >> rispose questo

<< Dove vai così presto? >>

<< Dalla nonna... >>

<< Che cos'hai tipo sotto la mantella? >>

<< Queste si chiamano molestie sessuali, lo sa signor lupo? >> disse rude Cappuccetto Rosso << e io odio i molestatori... >> disse estraendo dal cestino un rubinetto

Oz << STOP ! STOP! Diavolo Russia, tu sei un'innocente fanciulla che deve andare dalla nonna...

capito? Innocente e innocua...niente rubinetti... e tu... Polonia.. cerca di essere più lupo maledizione.. cerca d'incutere un po' più di timore!!! >>

<<  Roar...? >> disse il lupo, con una faccia non molto convinta.

Oz: << Oh santo cielo... riprendiamo...Ciak azione! >>

 

<< Ehem… >> disse schiarendosi la voce il lupo << cioè… dove tipo hai detto che abita tua nonna?>>

<< A un buon quarto d’ora da qui, nel bosco, sotto le tre grosse querce; là c’è la sua casa, è sotto la macchia di noccioli, saprai di essere arrivato quando li vedrai… >> disse scocciat... mmh… gentilmente Cappuccetto Rosso. Il lupo pensò tra se, “stavolta si mangia, tipo non c'è verso...sembra così succulento...”. Decise così di fare un pezzo di strada assieme al ragazzino poi disse: << guarda quanti bei girasoli ci sono nel bosco, perché non ti guardi attorno? Magari trovi anche dei rubinetti! Guarda com'è bello e allegro qui... fa anche un po' meno freddo… >>

Il ragazzo sembrò rifletterci un attimo ma quando vide i raggi del sole filtrare attraverso gli alberi, e tutto intorno pieno di bei fiori, pensò: Se porto alla nonna un mazzo di fiori, le farà piacere; è così presto che arrivo ancora in tempo. E corse nel bosco in cerca di fiori. E quando ne aveva colto uno, credeva che più in là ce ne fosse uno ancora più bello, correva lì e così si addentrava sempre più nel bosco. Il lupo invece andò dritto alla casa della nonna e bussò alla porta.

<< Chi è? >>  chiese la nonna

<< Cappuccetto Rosso, ti porto vodka e focaccia; aprimi >>

<<  Non è che vuoi fare qualcosa di sconcio vero Cappuccetto? >>

<<  Tipo credo di no... >> ma che razza di bambino era quel Cappuccetto Rosso?

<< Non hai che da alzare il saliscendi >> gridò la nonna << io sono troppo debole, mi hai distrutto l'ultima volta e non posso alzarmi. >> Il lupo alzò il saliscendi, entrò, e senza esitazione andò dritto al letto della nonna e la osservò. Aveva una cuffietta con le trine bianche e una singolare camicia da notte, simile ad uniforme da cameriera. Che razza di nonna era quella?

<< Non sei Cappuccetto Rosso... >> disse la nonna sorpresa

<< Mmh...tipo... certo che sono Cappuccetto Rosso... >>

<<  Non è per minare la tua autostima... ma ti manca almeno mezzo metro per essere alto come Cappuccetto Rosso, senza contare che hai la coda... >> il lupo allora, preso dal panico prese la strana vecchietta, la legò e la infilò sotto il letto.

<< Oh no... un altro fissato col Bondage... >> il lupo, rosso in volto e nel più totale panico, imbavagliò la nonna in modo che non potesse parlare. Dopo di che si mise la cuffietta della nonna, la divisa da cameriera no, perché non era rosa, e si mise sotto le coperte.

 

 

Ma Cappuccetto Rosso aveva girato in cerca di fiori, e quando ne ebbe raccolti tanti che più non ne poteva portare, si ricordò della nonna e si mise in cammino per andare da lei. Quando giunse si meravigliò che la porta fosse spalancata, ed entrando nella stanza ebbe un’impressione così strana che pensò:

<< Oh, Dio mio, che paura oggi! E dire che di solito vengo così volentieri con la nonna  >>

Oz: << Sto! Maledizione! Sto!! È una fiaba per bambini non un libro porno!!! >>

<< Ok…ok... >>

 Allora si avvicinò al letto e scostò le cortine: la nonna era coricata con la cuffia abbassata sulla faccia, e aveva un aspetto strano.

<< Oh... nonna... che orecchie grandi che hai... >>

<< È tipo per sentirti meglio... >>

<< Che occhi grandi che hai... >>

<< Che belle gambe che hai... >>

Oz : <<  POLONIA!!! >>

<< Mmh...dicevo tipo che è per vederti meglio... >>

<< Oh... nonna... che mani grandi... >>

<< Per afferrarti meglio... >>

Ungheria : << Andiamo… è uno yaoi!!! Non c'è verso!!! >>

Oz: << Ti prego Ungheria non ti ci mettere anche te...! Continua Russia… >>

<< Ma nonna... che bocca spaventosa che hai... >>

<< È per mangiarti meglio... >> e detto questo balzò giù dal letto, accorgendosi che c'era un problema. Come fare a mangiare un armadio di un metro e ottantadue? Decise di prendere uno scaleo, ma si rese conto che la situazione stava diventando ridicola, così diede una botta in testa a Cappuccetto Rosso e la buttò sotto il letto assieme alla nonna.

<< Cioè tipo… facciamo finta che l'ho mangiato ok? >>

Oz :<< Ok... non ci si può fare...va bene continuiamo... >>

 

Poi, con la pancia bella piena, ahahahahah… mmmmh... scusate, facciamo finta che abbia la pancia bella piena, si addormentò e incominciò a russare rumorosamente. Proprio allora passò lì davanti un cacciatore e pensò tra se “ oggi non ho ancora salvato qualcuno… andiamo a rompere le scatole alla vecchietta che abita in questa casa…”

America: <<  Hey! Ma la storia non fa così… >>

Oz: << Licenza poetica ok? Adesso te va’ la dentro e fai la parte del cacciatore eroico…dicevamo… >>

 

 

Il cacciatore entrò nella stanza e avvicinandosi al letto vide il lupo che egli cercava da tempo (e scusa… dove lo trovi un altro lupo dal manto rosa?). Stava per puntare lo schioppo quando gli venne in mente che forse (non è detto...) il lupo aveva inghiottito la nonna e che poteva ancora salvarla.

Così non sparò, ma prese un paio di forbici per aprire la pancia del lupo addormentato, ma gli sembrava troppo strano che un lupo deficiente come quello potesse aver mangiato il possente Cappuccetto Rosso. Così guardò sotto il letto dove vide qualcosa di sospetto, di molto sospetto.

Perché la nonna era nuda?

Oz: << Russia maledizione!! Non è il momento di farsi Toris... devi uscire fuori di lì e finire di recitare... RIPRENDIAMO! >>

 

 

Vide brillare il cappuccetto rosso, e il bambino  saltò fuori gridando: << Che paura ho avuto! Era così buio nella pancia del lupo! >> Poi venne fuori anche la nonna ancora viva, ma stranamente rossa in viso e con il vestito da cameriera abbassato. Dovevano sistemare per le feste il lupo, così Cappuccetto Rosso, ricorrendo al suo lato violento, estrasse il rubinetto dal cestino della vodka e iniziò a  batterlo violentemente sul lupo. Che per esigenze di copione non può morire ma facciamo finta di si...

Russia: <<  Peccato... >>

Oz: << Russia... oh…lasciamo perdere... vediamo di finire prima che impazzisca... >>

 

Erano contenti tutti e tre: il cacciatore doveva prendere la pelle del lupo, ma dato che era ancora vivo non si poteva fare, la nonna non mangiò la focaccia e non bevve la vodka che le aveva portato Cappuccetto Rosso, perché se l'era sbafati lui tutti e due (in pratica era contento solo Cappuccetto Rosso); e Cappuccetto Rosso pensava fra se: “Mai più farai la parte della fanciulla indifesa, perché non sei credibile e non puoi spartire nessuno.”

 

 

                                                                        FINE

 

 

Oz: Oh my dog che casino!!! Lo so... dovrei fermarmi qui... e invece no! Conto di rifare gran parte delle fiabe con i personaggi di Axis Powers Hetalia... ah... vi prego... non chiedetemi perché Alfred spunta a caso un po' ovunque... quello è tipo uccellaccio del malaugurio...Grazie di aver letto fin qui!! ( oh mio dio... e se non ci sono arrivati fin qui? O.O)

 

 

note: Il testo originale è quello della favola dei fratelli Grimm. Ovviamente prima che ci mettessi le mani io...

 

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Capitolo 2
*** La bella addormentata nel bosco ***


E siamo alla seconda fiaba.... (silenzio....)

Oz: com'è possibile che non sappia mai come diavolo iniziare?? Vabbè... vi prego... perdonatemi...

col tempo cercherò di trovare un modo per iniziare.

 

 

 

La bella addormentata nel bosco

 

 

 

 

C'era una volta un re e una regina che desideravano tanto avere un bambino, ma questo non arrivava mai. Ecco poi che un giorno, miracolosamente, la regina rimase incinta e diede alla luce una bella bambina. Gran festa fu data al palazzo, furono invitati tutti coloro che ci si poteva ricordare,pure le fate che avrebbero dato alla bambina tutte le migliori virtù che una bambina potesse desiderare. Fu preparato un grande banchetto e per ogni fata fu preparato un grande dono, per ringraziarle delle virtù che avrebbero regalato alla bambina. Nel suo regno ve n'erano sei, ma siccome egli possedeva soltanto cinque piatti d'oro per il pranzo, dovette rinunciare a invitarne una, tanto non era nemmeno sicuro che fossero cinque, e poi diciamocelo...gli faceva fatica comprare un altro piatto. Tutti erano felici, soprattutto le fatine che finalmente non dovevano più sgobbare in casa del re vicino. Le fatine si misero in fila per fare i loro doni, ma vennero interrotte dall'arrivo di un'altra fatina che nessuno aveva mai visto, sulla sala calò il silenzio in attesa che qualcuno osasse chiedere chi ella fosse. Ma dato che cinque secondi dopo, si erano tutti scordati della presenza della nuova fata iniziarono a regalarle le virtù che ogni donzella doveva avere.

<< canterai come un usignolo e sarai posata...cioè non una posata posata, non sarai una forchetta, giusto per chiarire, nel senso che sarai pacata e gentile con tutti.. >> disse tremante la fatina Latvia

<< sarai intelligente e calmo...e gentile con gli spiritelli che solo tu potrai vedere >> disse la fata Toris << mm...altre qualità positive... boh... al momento non è che mi vengano.. facciamo che se mi vengono in mente dopo... >> disse cauta la fata Esty, completamente ubriaca.

Oz: << allora... non s'è mai vista una fatina ubriaca, quindi sostituite Esty e metteteci qualcun'altra forza... >>

 

Cinque minuti dopo

 

<< io sono... la fatina Natalia... e ti regalerò la forza la convinzione di saper cucinare e di evocare gli spiriti... mamma mia... che regalo osceno... se non avevano soldi per un regalo vero bastava dirlo... che squallore... >>

Oz: si rifiuta di fare commenti..

Si resero conto, solo tornando al loro posto che dietro di loro c'era ancora la fatina intrusa

<< chi sei? >> Chiese la prima fatina, che chiameremo Latvia

<< sono Canada... >> disse la fatina infiltrata

<< chi? >> rispose la sala. La fatina, che per arrivare fino a palazzo aveva dovuto cambiare dodici autobus e non era stata riconosciuta da nessuno, tant'è che il controllore non le aveva chiesto neanche il biglietto, s'infuriò e decise di rifarsela sulla povera bambina.

<< Basta, mi sono rotto le scatole di non essere mai riconosciuta... >> (la fatina aveva dei dubbi sulla sua natura sessuale) <<  per questo mi ricorderete come la fatina che ha maledetto vostra figlia signor re... >> si avvicinò alla bambina, tirò fuori la bacchetta (non quella che pensate voi) e disse

<< Tu... cucinerai da schifo, berrai solo tè, non reggerai l'alcool,ti appisolerai  per un tempo indefinito e avrai le sopracciglione!! E come se non bastasse se mai ti sveglierai ti metterai con un cretino! >> su quest'ultima gufata, la sala trasalì, potevano sopportare tutto... ma le sopracciglione no!

Le fatine, che avevano già donato le virtù alla bambina trasalirono, ma per fortuna c'era ancora l'ultima fatina, la più intelligente di tutte,che previdente nei confronti della fata cattiva si era nascosta, per poter ribaltare l'incantesimo...

 

Oz: << scusate... dov'è Feliks...? >>

 

La fatina fu esortata caldamente, ma con estrema grazia (con una pedata) a rientrare in sala ,dopo essere stata beccata a taccheggiare i vestitini rosa della principessa.

 

Oz: <<  fai pure con calma Polonia..tanto mica stavamo aspettando te... >>

 

La fatina si avvicinò al letto della fanciulla... ho detto, la fatina si avvicinò al letto della fanciulla...

Polonia << ah... chi tipo io? >>

Oz: << no...guarda Russia...! >>

apparve in quell'istante nella sala, la potente nazione vestita da fatina, con al posto della bacchetta un lungo rubinetto, modellato sulla cima a forma di stella.

Oz: << mmh... Russia...era per dire... non ci sei tu in questa fan fiction... >>

Russia: <<  fammi capire... mi sono vestito così per niente?Non credo...diciamo che c'è un'altra fatina... >>

 

mmh... allora c'era stata un'altra fatina, che aveva regalato alla fortunata principessa....

Oz: << cos'è che gli vuoi regalare? >>

Russia << una bottiglia di vodka... >>

Oz: << ma è in fasce!! >>

Russia << ho detto che voglio regalargli una bottiglia di vodka... >>

 

e fu così che la bambina ricevette come dono, pure una bottiglia di vodka.

Russia << Russa... >>

una bottiglia di vodka russa.

Ma la fatina Feliks doveva ancora fare il suo regalo, che tutti aspettavano con ansia, nella speranza che la fatina migliorasse l'incantesimo della fatina di cui tutti si erano di nuovo scordati il nome.

<< tipo... io...cioè...tipo... io... ti regalo...che ti regalo... >> disse la fatina guardandosi attorno

<< una scopa...una paletta raccatta sudicio... >> la fatina era nel panico, perché non solo era scema, ma si era pure presentata a mani vuote... << che pezzente... >> disse la fata Natalia, che nel frattempo era intenta a separare la fatina Toris e la fatina Ivan, con l'intento di averlo tutto per se.

<< spezza l'incantesimo... >> suggerì la fatina Latvia

<< ma certo... io... tipo tu ti addormenterai non appena berrai del tè... >> le fatine batterono la testa al muro, dato che il biberon della bimba era pieno di tè nero << ma non morirai...ti addormenterai per cent'anni... cioè tipo anche basta... >> la sala ricadde nuovamente nel silenzio

<< fammi capire..avevi l'occasione di spezzare l'incantesimo, e sei riuscito a peggiorare le cose!! >>

La bambina che nel frattempo si era svegliata, diede una bella sorsata al suo biberon, e si appisolò, facendo comparire sul suo candido viso, due folte sopracciglia, che avrebbero fatto invidia ad  un San Bernardo. Il re era svenuto, la regina s'era ammazzata, e ti credo dopo tutta la fatica che aveva fatto per rimanere incinta. Ma le fatine che erano dolci e carine,tranne Polonia che era stato riempito di botte ed era diventato irriconoscibile, trovarono una soluzione.

<< ho un'idea... >> disse improvvisamente Feliks

<< te non hai più neanche diritto di parola... guarda che cosa hai combinato! >> disse Toris indicando il cadavere della povera regina<< dobbiamo trovare un modo per salvare la nostra principessina,dobbiamo trovare un principe disposto a baciarla! >> disse proseguendo

<< ci vorrebbe un pedofilo...>> disse Natalia. Ma Turchia non andava bene...

<< cioè, tipo, io continuo a dire che ho un'idea... >> ripeté  la fatina Feliks

<< sentiamo... >> disse Latvia

<< mettiamo un annuncio sul giornale... >> la fatina venne ammazzata di botte dalla fatina Russia, non tanto perché trovava la sua idea stupida, giusto perché non sapeva cosa fare per distrarsi dalle avance di Natalia.

<< ho trovato... >> provò a boccheggiare Polonia tra una rubinettata e l'altra

<< che cosa? >>

<< ci serve un'eroe... >>

<< e dove lo troviamo noi un'eroe il quindici d'agosto? >>

 

Intorno al castello crebbe una siepe di fitte spine (così all'improvviso...la licenza poetica può tutto), crebbero così tanto che il castello non si vedeva quasi più, neanche le mutande rosa di Polonia messe a stendere all'ultimo piano. Si diffuse la leggenda di Rosaspina, la bella, formosa Rosaspina ( così era il nome della nostra beniamina), che aspettava solo il bacio del suo amato. C 'era da dire che come raccontava balle Polonia non c'era nessuno, tant'è che tutti gli scemi delle contee, vicine invasero il cortile del castello ma non riuscivano a penetrare all'interno...

Ungheria: (sguardo eccitato)

Oz: no, non è in quel senso... dicevo... non riuscivano a penetrare...

Ungheria: (tenta invano di smorzare i ghigni da fangirl impazzita)

 

 perché‚ le spine li trattenevano come se si fosse trattato di mani (Ungheria ride di nuovo) ed essi si impigliavano e morivano miseramente. Per giorni, nessun eroe si fece vivo, finché un possente principe venuto da molto lontano, non venne a conoscenza della leggenda di Rosaspina, e volle tentare. Vani furono gli avvisi degli abitanti del villaggio, ma il giovane,che portava il nome di Alfred, che se la tirava pure tanto, e non aveva paura di niente, se non dei fantasmi, decise di tentare.

Le fatine, stufe che nessuno ci provasse più, avevano deciso di aprire il portone principale, per facilitare il compito ai prodi eroi che giungevano.

<< tipo...mamma mia...che palle... >>

<< hey guardate... arriva qualcuno... >> gridò Latvia

<< Wow... >> disse con ben poco entusiasmo Russia, a cui Natalia stava facendo da giorni migliaia di treccine.

Oz: <<  mi raccomando Russia.. contieni il tuo entusiasmo... >>

Ma comunque...

 

Si diceva che arriva il grande eroe, pronto a liberare la principessa che da circa tre quarti d'ora stava tagliando un rovo, il cui fusto era grande come un pompelmo, se continuava così non ci arrivava al castello in una vita sola...

<< che dici.. gli dovremo dire che il portone è spalancato, e che c'è un sentiero da seguire? >>

<< nooo... >> disse Natalia ammirando il suo capolavoro

<< giuro che il primo che ride muore... >> disse ondeggiando la miriade di treccine che la sorella gli aveva fatto. Ma ovviamente Polonia, che ancora non ne ha prese abbastanza doveva ridere..

Oz: << ho detto... doveva ridere... >>

Feliks: << va bene che non so come si avvita una lampadina... ma ci tengo alla vita io... >>

 

Va beh, facciamo finta che tu ti sia messo a ridere, e Natalia e Russia ti rincorrono per tutto il castello.

Feliks: << perché? >>

Oz: << perchè il povero Russia era depresso... >>

 

Ad ogni modo, il principe era molto fortunato perché, Toris, stufo di stare ad aspettare i suoi porci comodi, guidò il principe verso la sala della principessa dicendogli che lui aveva dimostrato di essere abbastanza cretino, e che probabilmente si trattava del compagno che quella fata malvagia aveva deciso per la principessa.

Il principe si avvicinò alla giovanissima principessa, che nel frattempo è diventata una sana donna adulta e consenziente, osservandola da vicino...

<< certo ha le sopracciglia un po' spesse... >> notò il principe

<< senti...questo avevamo ok? >> disse la fata Natalia

Il principe però, non riusciva a staccarle gli occhi di dosso tanto era bella e decise di baciarla, mettendosi sopra di lei...

Ungheria: << ooooh...finalmente... >>
Oz: << non ancora...>>

 

dicevo si mise sopra di lei accorgendosi però che c'era qualcosa che non ci doveva essere...

<< mmh... scusate... io non è che me ne intendo ma... qui c'è qualcosa che non ci dovrebbe essere... >>  il principe tastò con cautela il rigonfiamento, che per quanto sapeva in una donna non ci doveva essere, e giunse ad una conclusione che la vista non gli aveva fatto ipotizzare << ma è un uomo!! >> ebbene si... il principe aveva un grande intuito...così scese da sopra il principe e si accostò alla fatina Natalia, che parve innervosirsi

<< allora? La baci o no? >>

<< Dovrei? >>

<< fai te... è tutta la fiaba che si aspetta questo momento... io non è per metterti fretta...ma vorrei anche andare a casa... >>

Il principe si chinò su di lei\lui... insomma si chinò su Rosaspina, la quale... il quale insomma si svegliò dal suo profondo sonno e guardò il principe, raggiante.

<< Grazie per avermi liberato dall'incantesimo...prego assaggia uno dei miei biscotti in segno di ringraziamento...>>

<< no guarda...ti ringrazio ma...>> il principe era titubante,aveva sentito parlare della terribile maledizione che le avevano inflitto e sospettava, già dall'odore, e dallo strato di polvere che c'era sopra che dovevano essere disgusti.

<< dai su assaggia... >>

<< no...no... >>
<< ho detto assaggia! >> disse la principessa rincorrendo il principe che si stava dando alla macchia. Sarebbe stata una lunga corsa, così come il loro meraviglioso e tenero amore...ma questa è un'altra storia...

 

 

                                                                     FINE

 

 

 

Grazie a  tutti per aver letto fin qua, in particolare a  Kurohime (è già la seconda volta che la ringrazio oggi....) per la sua magnifica recensione! Allooora.... mamma mia che  emozione, sei la mia prima recensitrice nel mio account singolo... ( Oz commossa...)

Sono contenta che Cappuccetto Rosso ti sia piaciuta, anche se il lupo.. beh diciamo che il lupo... insomma non ci si poteva aspettare tanto da Polonia no? Spero tu abbia apprezzato anche questo e che continuerai a seguirmi!!

 

note: il testo è ripreso da varie versioni della bella addormentata(compresa quella del film).

 

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Capitolo 3
*** Raperonzolo ***


Scusate il ritardo (oh mio dio...sono in ritardo sul serio...che emozione) ma il mio cervello voleva convincermi a non farlo, a non rivelare i veri genitori di Nonno Germania, ma alla fine ho avuto la meglio...buona lettura. Il capitolo è dedicato a Kurohime, che oltre ad essere una mia affezionata recensitrice mi ha dato l'idea per questa ff.


Raperonzolo




C'erano una volta, un uomo e un altro uomo. No, dicevo, c'erano una volta un uomo e una donna che desideravano da tempo avere un bambino. Finalmente, dopo molti tentativi, riuscirono a capire come dovevano fare per averne uno e la bellissima donna rimase incinta.

<< Cioè,tipo e chi lo sapeva che andava messo li! >> saltò il virile padre leggendo le istruzioni che aveva trovato su internet. Un giorno, la donna stava alla finestra ed osservava,lo splendido albero di gelati che si trovava nel giardino dei vicini. Ma ella sapeva di non poter soddisfare la sua voglia,ingrassò a forza di merendine,divenne abbronzata e decisamente più mascolina.

Il marito, che non la riconosceva neanche, un po' perché era sempre stato un'idiota, un po' perché era cambiata sul serio chiese...

<< Mia cara moglie...tipo non mi ricordavo che avessi delle spalle così grandi... >>

<< si vede quanto mi guardi... >> sbraitò la donna

<< e sono tipo quasi certo che non eri così grassa... >>

<< sono incinta brutto cretino!! >> disse la mascolina donna prendendolo a cazzotti.

<< scusami,tipo dimmi cosa posso tipo fare per farmi perdonare... >>

La donna, si accasciò sul letto e con tono drammatico disse

<< ah, mio caro...se non riesco a mangiarmi uno di quei gelati che sono nel giardino accanto, credo che morirò... >>

Cuba: << scusate...qualcuno mi spiega perché sono una donna e pure incinta? >>

Oz: << mi dispiace Cuba, esigenze di copione...direi di continuare... >>

Il giovane e virile uomo, che amava molto la sua adorata mogliettina(nonostante fosse pelosa e sovrappeso)

Cuba: << non sono grasso maledizione! >>

Il marito, che non aveva capito che ciò che aveva detto la moglie era un modo di dire, pensò:

<< Non posso tipo permettere che mia moglie muoia di stenti...io le porterò quel gelato e le dimostrerò che sono ancora l'uomo virile che ha sposato...>>

Detto questo si sistemò il vestito rosa che portava e scese da basso, per infiltrarsi di soppiatto nel giardino della vicina. Riuscì a rubare una manciata di gelati, ma la sua adorata moglie ne desiderava sempre di più. Così, quando tutti i gelati che aveva preso finirono, tornò nuovamente nel giardino vicino, ma stavolta fu beccato alla grande. Non era stata una saggia idea indossare il suo nuovo top rosa shokking.

<< tu, donna...come ti permetti di rubare i miei gelati...? >> disse minaccioso il suo vicino

<< mmh...tipo, io sarei un uomo... >>

Il vicino rimase perplesso. Anche lui era piuttosto scemo.

<< sul serio...? >>

<< sul serio... le ho rubato tipo i gelati perché tipo mia moglie mi fa paura... >>

<< ah...no, scusa Oz...non ce la faccio... mi viene troppo da ridere... >>

Oz: << America, per favore...almeno tu... >>

America: << ok, ok... >>

<< dato che sono la nazione più generosa di tutte, nonché la più potente ti propongo un patto... >>

Russia: << io sono la nazione più potente di tutte...non iniziamo... >>

Oz (medita il suicidio) << possiamo continuare per favore? >>

<< dicevo, che ti propongo un patto...tu puoi prendere tutti i gelati che vuoi... però, ti costerà tuo figlio, non appena nascerà lo dovrai dare a me... >>

Spagna:<< e io che pensavo che il prezzo dei pomodori fosse rincarato... >>

<< cioè tipo, mi sembra un po' caro... >> disse il giovane uomo, che però vedendo l'adorata moglie alla finestra guardarlo in cagnesco, accettò subito, e quando il bambino nacque, il perfido vicino si presentò a riscuotere. Lo chiamò Hamburger e se lo portò via.

Oz: << stop stop!! non puoi chiamarlo Hamburger...che diavolo di nome è? Lo devi chiamare Raperonzolo!! >>

America:<< perché Raperonzolo ti sembra tanto meglio? >>
Oz: << no, ma lo devi chiamare così ok? >>
America : << si, ho capito...che palle... >>

Raperonzolo,

America: << comunque era molto più bello Hamburger... >>

dicevo, Raperonzolo divenne il bambino più bello di tutti e America, che era geloso, lo rinchiuse in una torre con solo una finestrella sottile come accesso. Ogni volta che l'aguzzino voleva andarlo a trovare, gli bastava chiamare Raperonzolo e farsi gettare i suoi lunghi capelli biondi,su cui lui poteva arrampicarsi.

<< Raperonzolo, affacciati... fammi salire... sbrigati che iniziano i cartoni... >>

Oz: << per favore Alfred...fai il serio... >>

<< arrivo arrivo... >> disse il fanciullo calando i suoi lunghi capelli giù dalla finestrella. Gli anni passavano, e il giovane non era più un giovane, ma un uomo, era diventato forte e possente, anche se quelle treccine che si ostinava a farsi lo facevano sembrare un po' meno virile.

Un giorno, arrivò un giovane sotto la sua finestra, portava un lungo mantello rosso e aveva i capelli scarmigliati e castani, lo sguardo fiero ed eroico, nonostante l'evidente problema di non sapere dove fosse.

<< vi serve forse una mano? >> disse Raperonzolo che amava aiutare gli altri

<< oh, no... io sono il grande Impero Romano, il dominatore supremo del mediterraneo... >>

<< ah.. .>> il giovane Raperonzolo, trovava molto singolare quell'uomo, ma allo stesso tempo interessante... infondo, era il primo uomo che vedeva.

America: << e io cosa sono scusate? >>

Oz: << sei un aguzzino bastardo... è ovvio che non ti consideri un uomo >>

America: << che ingrato... >>

Il grande conquistatore guardò Raperonzolo, era molto affascinante(aveva sempre avuto un debole per gli uomini con le treccine...)

<< non sei di molte parole... >>

<< non mi conoscete affatto... >>

<< e allora conosciamoci... >>
Detto questo si lanciò contro la torre e iniziò a scalarla. Dopo aver fatto neanche un metro scivolò per terra e guardò in alto verso il giovane biondo, che probabilmente se la sarebbe risa alla grande, se solo avesse avuto qualche espressione.

<< serve una mano? >> disse

<< no, ma se magari ci fosse una scala...sai sono molto stanco... >>

<< certo... >> decise così di sciogliersi la treccia e spiegare al guerriero di salire su da lui.

I due giovani si piacquero subito, e molte volte il giovane Roma tornò a trovare Raperonzolo, portandosi dietro una scala di corda per poter scendere quando andava a trovarlo. Andava tutto a gonfie vele, finché l'aguzzino non tornò da Raperonzolo.

<< Raperonzolo, lancia la tua treccia... >>
Mentre l'aguzzino saliva, Raperonzolo si fece sfuggire

<< ma quanto ci mettete a salire? Roma ci mette un attimo... >>

<< prova te a fare esercizio fisico dopo esserti mangiato trenta hamburger... >> si bloccò, chi diavolo era Roma? << tu... miserabile ingrato...dopo tutto quello che ho fatto per te, guardi i cartoni insieme ad un altro... >>

Raperonzolo, che aveva trovato il suo coraggio latente, ma molto latente, visto chi era il padre, disse: << abbiamo fatto ben altro!! >>

<< è così è? >> e furente tagliò i capelli al povero Raperonzolo, lasciandogli però le sue due adorate treccine perché era gentile. Il giorno dopo, quando il giovane e aitante principe arrivò, trovò l'aguzzino al posto del suo bello e rimase perplesso

<< chi sei tu, racchia? >>

America: << Ooooz... mi ha chiamato racchia!! >>

Oz: << America, ti prego...sii, uomo... >>

Ci fu un duello feroce, il poderoso impero brandiva con ferocia la sua spada a cavallo del suo maestoso cavallo baio, l'aguzzino si difendeva come poteva, schivando e colpendo ora con una matita, ora col telecomando.

America: << ora, io capisco che dev'essere una cosa demenziale ma...perchè io, grande eroe devo fare la figura dello scemo?? >>

Cuba: << perché è quello che sei!!! >>

America : << sta zitto maledetto mangia gelato... >>

Oz: << ragazzi...ragazzi... maledizione... comportatevi da nazioni civili dannazione...torniamo alla fiaba... >>

L'aguzzino si alzò, dopo aver ricevuto una violento colpo da parte dell'impero e sferrò il suo ultimo attacco...

<< potere dell'hamburger vieni a meeeee!! Colpo del kutchup!!! >> sferrò il colpo, colpendo il grande Roma negli occhi, rendendolo cieco, questo, in preda al delirio e all'ira cadde di sotto dalla finestra...

Prussia: << noooo... >> (*mangiucchia nervoso i suoi pop corn*)

Oz: << si... dicevo che... cade dalla finestra ma... >>

Feliciano: << non muore vero? >> (aria preoccupata)

No, non muore, anzi... è ancora più deciso, nonostante sia cieco, a trovare il suo amato Raperonzolo

Svizzera:<< se, cos'è highlander?? >>

Francia: << è il potere dell'amore che lo sostiene sciocco... >> ( si asciuga una lacrimuccia)

Camminò a lungo, per tutte le terre conosciute per ritrovarlo, ma non era semplice cieco com'era.

Lovino: << ma pulirsi il ketchup dagli occhi no eh? >>

Così per alcuni anni andò vagando miseramente; alla fine capitò nel deserto in cui Raperonzolo viveva fra gli stenti, coi figli che aveva partorito.

America: << oh mio dio...il morbo d'Inghilterra... >>

Inghilterra : << la finiamo con questa storia del mio parto per favore?? >>
Udì una voce, e gli sembrò ben nota: si lasciò guidare da essa, e quando si avvicinò, riconobbe Raperonzolo che gli saltò al collo e lo guardò. Gli pulì gli occhi restituendogli la vista.

<< Miracolo >> gridò Roma che da anni non vedeva una cippa.

Lovino: << miracolo cosa!!! Gli ha solo pulito via la salsa!! >>

Spagna: << come sei cinico Lovino...perchè non prendi un po' da tuo fratello...guarda com'è carino >>

Lovino: << io ti ammazzo...!!! >>

Oz: << credo che sia meglio finire... >>
Lo condusse nel suo regno, dove fu riabbracciato con gioia da colui che non aveva mai conosciuto

<< oh,tipo...come mi sei mancato... >> disse il padre abbracciandolo,commosso

<< anche tu mamma... >> disse con tono neutro Raperonzolo

<< guarda che io sono tuo padre... >>

<< vestito così? >>

<< si può tipo sapere cosa c'è che non va nei miei vestiti? >> disse Polonia osservando lo splendido vestitino nuovo che indossava

<< e la mamma dov'è? >>
<< tipo è scappata con un rappresentante di pancake anni fa...cioè maledetto biondino... >>

Raperonzolo rimase perplesso. Adesso che aveva conosciuto suo padre, iniziava a sentire la mancanza del suo aguzzino... almeno lui non si vestiva da donna.

America: << vedi l'ingrato? Adesso mi ringrazia!! >>

Oz: << finiamola vi prego... >>

Dicevo che fu riabbracciato dal suo caro padre e visse felice e contento vicino al suo principe.



Prima d'iniziare a rispondervi, volevo ringraziare tutti voi. Tutti quelli che mi recensiscono in primis, ma anche coloro che mi seguono senza lasciare un commento scritto. Vi ringrazio di cuore, mi fa piacere sapere che le mie fiabe vi piacciano. E ora rispondiamo a quelli che le hanno lasciate invece...


La prima è per l'appunto Kurohime, carissima, spero che la fan fiction sia stata all'altezza delle tue aspettative e che la Polonia\Cuba non ti abbia sconvolto, spero che nessuno di voi sia rimasto sconvolto, in effetti. Le fate ubriache sono l'ultima tendenza di Parigi, Francis conferma, figurati che ne ha un'intera collezione a casa sua. Definire Polonia intelligente in effetti è una licenza poetica un po' troppo grande. Grazie ancora per tutta la passione con cui mi segui, mi lusinghi

La prossima è Aka Tomate,grazie mille, anche a me piace il mio modo di scrivere...(Oz tira una padellata in testa alla se stessa egocentrica) ti ringrazio molto, soprattutto perché sei una new entry!!

Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto e che continuerai a seguirmi, mi scuso ancora per il ritardo... mea culpa

Haruhi1Miku, in effetti un Arthur perfetto sarebbe ancor più inquietante di uno che cucina biscotti immangiabili, continua a seguirmi...ne vedremo delle belle...Arthur non si salverà così facilmente

Ed eccoci all'ultima recensione,L_Lawliet_poppy, una vecchia conoscenza anche se ci siamo sentite ultimamente più sul “il terrore viene dal tè”, scritto con Yusaki, mi fa molto piacere rincontrarti anche qua, in effetti essere presi di mira da Russia non è poi una cosa così brutta... per la bottiglia di vodka possiamo sempre chiedere al ninja Kiku di rubarne una per te...


Vi ringrazio ancora tanto e vi aspetto numerosi\e al prossimo capitolo. Adesso un po' di note


  1. La fiaba come sempre non è mia, il testo originale è dei fratelli Grimm

  2. Hightlander-l'ultimo immortale è un film del 1986 diretto da Russell Mulcahy. Svizzera definisce Roma come Hightlander perché, pur essendo caduto da quaranta metri di altezza non è morto. Nel film infatti, l'unico modo per uccidere Hightlander è decapitarlo.

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Capitolo 4
*** Cenerentola ***


Dopo una lunga attesa ho finalmente deciso che favola raccontarvi...

Chiedo umilmente perdono alle fan di Russia... scusatemi, ma mi diverto troppo col povero Nbah...

Buona lettura!



Cenerentola




C'era una volta, in un paese lontano, un gentiluomo che viveva in una bella casa con la sua graziosissima figlia.

Lettonia: <graziosissima fanciulla???>>

Egli donava alla sua adorata bambina tutto ciò che desiderava...

(Lettonia trema terrorizzato di essere lui l'adorata bambina)

Tuttavia si rendeva ben conto che la bambina aveva bisogno delle cure di una madre, e così si risposò, scegliendo una donna che aveva due figlie giovani, le quali, egli sperava, sarebbero diventate compagne di giochi della sua bambina.

Lovino: << figurati se gli va bene... in queste storie muoiono tutti... >>

Ma poco dopo il buon uomo morì.

Lovino: << che vi avevo detto...?? >>

Fu allora che la matrigna mostrò la sua vera natura.

Giappone: << era un uomo!! >>

Oz: << anche... ma non è questo il punto...>>

Dicevo...che la matrigna,che si chiamava generale inverno,rivelò la sua vera natura.

Era duro

Francia: << oooooh... >>

Dicevo (Oz guarda male Francia) che era duro

Italia: << oooooh...come il pene di Germania! >>

Oz e Germania: << la piantiamo??? >>

Era duro e freddo...

Italia: << nooo...poverino... >>

Allora abbiamo detto che era dura e fredda... t'ho fregato... e che era profondamente invidiosa della dolcezza della sua figliastra, perché queste sue qualità facevano sfigurare le sue figlie che erano psicopatica-maniaco omicida l'una,perennemente al verde l'altra.

Russia: << mi ricordano qualcuno... >> (squadra alcune bollette sul tavolo e la porta scardinata della sua camera)

Bielorussia: << e chiiiiii???? >> (sguaina la sua fedele mannaia)

Russia: << noooo... in effetti non c'è molta somiglianza... >> (ride nervosamente)

Le sorellastre andavano riccamente vestite in giro, mentre la povera bambina era costretta ad indossare la sua solita sciarpa e il suo logoro impermeabile

Russia: << che cos'ha che non va il mio impermeabile?? >>

Francia: << che si dice sia il caso di lavarlo quando inizia a stare in piedi da solo... >>

Polonia: << tipo, ha ragione Francia...cioè Russia sei un monte di sudicio... >>

(Polonia rimane in vita giusto per esigenze di copione...)

Si alzava prima dell'alba per andare a prendere l'acqua...

Polonia: << in un paese cioè un po' tipo più civilizzato che avesse tipo i rubinetti...>>

Oz: << Polonia... io ho capito che ti senti al sicuro perché servi per la storia... ma non te ne approfittare... >>

...andava a prendere l'acqua,accendeva il fuoco,cucinava, lavava e puliva perfino i pavimenti...

Polonia: << mi piace questa storia... >>

Quando aveva finito di sbrigare tutti i lavori, per riscaldarsi era solita sedersi vicino al camino accanto al carbone ed alla cenere. Perciò cominciarono a chiamarla Cenerentola. La matrigna e le sorellastre dormivano in belle stanze, mentre la piccola camera di Cenerentola era in soffitta, proprio sotto il tetto della casa, deve vivevano dozzine di topi. Nonostante tutto questo, Cenerentola rimase gentile e cortese,

Baltici: << chi è gentile e cortese??? >>

sognando che un bel giorno la felicità sarebbe arrivata.

Lovino: << aspetta aspetta... >>

Fece amicizia con gli uccelli che la svegliavano tutte le mattine.

Francia: << che genere di uccelli??? >>

Oz: << non quelli a cui alludi tu...>>

Fece anche amicizia con i topi con cui divideva la soffitta, diede a ciascuno

Francia: << che cosa gli da?>>

Oz: << UN NOME... MALEDETTO PERVERTITO... >>

Cuciva loro vestitini e cappellini, li liberava dalle trappole e teneva lontano il perfido gatto della matrigna, impersonificato da un nordico a caso, facciamo Danimarca.

Nordici: << questa storia deve finire... siamo delle nazioni molto diverse tra di noi! Capito?? >>

C'erano tante cose da fare in quella grande casa, dar da mangiare a Danimarca, pulire per terra, nutrire il suo fedele cavallo, Lituania...

Lituania: << perché io devo essere il cavallo scusa?? >>
Oz: << chiamala esigenza poetica... >>

dicevamo che c'erano tante cose da fare, tra qui accontentare le sue due perfide sorellastre...

Ucraina: << Cenerentola, dì all'esattore delle tasse qua sotto che sono morta soffocata... so che è una bugia, ma tu dilla lo stesso... >>

Russia: << se vuoi ti soffoco davvero... kolkolkol...>>
Oz: << Russia maledizione! Che ti ho sempre detto?? devi essere innocente e INNOCUO...capito?? INNOCUO... >>

la più difficile da accontentare era Natalia, che gli faceva sempre strane richieste...

Natalia: << amami Russia... AMAMIIII!!! >>
Russia: << ma anche no...>>

Intanto, dall'altra parte della città, sorgeva il palazzo reale...

Un giorno il re convocò il granduca Monocolao

Polonia: << chi?? >>

Il famosissimo granduca Monocolao...

(silenzio...)

Oz: << e va bene...chiamiamolo Canada... >>

Polonia: << chi?? >>

Dicevo,re Alfred chiamò Canada e gli disse...

<< chi sei?? >>

Canada: << e basta!!!! >>

(Oz non ha resistito alla tentazione di farlo)

re Alfred gli disse< < E' tempo che il principe prenda moglie e si sistemi! >>

<< Ma vostra Maestà >> rispose il duca titubante << il principino... è un tantino gay... >> disse osservando il principino, che si stava giusto giusto provando uno splendido abitino rosa

Russia: << fermi tutti... ho capito dove vuoi andare a parare e no... non ci pensare nemmeno... >>

<< hai ragione... >> disse re Alfred << Daremo un ballo ed inviteremo tutte le fanciulle del reame. Dovrà per forza innamorarsi d'una di loro. >>

<< maestà? >>

<< si? >>
<< il principino è gay... G-A-Y... >>
<< e allora? >>
<< oh, santo cielo... >>


Subito furono spediti gli inviti e il regale biglietto fu portato anche nella casa di Cenerentola.

<< Un ballo! Un ballo! Andremo ad un ballo! >> gridò Natalia << e tu verrai con me... >> disse artigliando a se la giovane Cenerentola, che non sembrava particolarmente felice. Nemmeno il generale inverno era entusiasta dell'idea della figlia, e così decise(molto democraticamente) che Cenerentola non sarebbe andata al ballo, anche perché non aveva il vestito adatto...

Russia: << mi sarei preoccupato del contrario!!! >>

Francia: << zitto Cenerentola... >>
(il francese, che non aveva motivo di rimanere vivo per motivi di copione, venne ucciso brutalmente da Russia)


Arrivò il gran giorno, la bellissima Cenerentola stava facendo le sue solite faccende, stranamente sollevata di non doversi preoccupare di guardarsi dagli attacchi della sorellastra. Non si dispiaceva di non essere andata al ballo, sfoggiare vestiti non era il suo forte.

Ma un bagliore l'avvolse, e una figura, con folte sopracciglia, vestita da un folto mantello, le apparve

<< non piangere mia cara... >>
<< io non sto piangendo... >>
<< non disperarti... asciuga le tue lacrime... >>
<< ma quali lacrime!! >>

<< chi sei?>>continò Cenerentola piuttosto irritata

Coro di nazioni: << sono Canada... >>

Oz: << stavolta no... >>

<< sono la fata tua madrina... e mi chiamo Inghilterra, per gli amici smemorina... >>

<< che culo... >>

<< Non abbiamo molto tempo a disposizione. Penso che per prima cosa tu abbia bisogno di una zucca >>

<< così a caso... >> ma nonostante tutto, prese una grossa zucca e la passo alla fatina...

La fata agitò la sua bacchetta magica

Oz: << che non è quella che pensa Francia...giusto per essere chiari >>

verso di essa, e cantò: << Salagadula, mengica bula, bibbidi-bobbidi-bu... >> la zucca si alzò lentamente sul fusto, mentre i viticci arrotolandosi si trasformarono in ruote: in un attimo diventò una stupenda carrozza.

<< Ora >> disse la fata << abbiamo bisogno di alcuni topi >>

<< ma perché!!! >> disse isterica Cenerentola, che sapeva che la stalla era piena di cavalli pronti a servirla...

(Francia sghignazza...)

Oz: << oh santo cielo... non in quel senso!!! >>

Trasformò i topini in splendidi cavalli, e Lituania in uno splendido cocchiere

<< scusami eh... non è per mettere in dubbio le tue doti di super maga ma... non potevamo usare i cavalli che avevamo??? >>

<< quali cavalli?? >>

<< ottimo... veramente ottimo... >>

<< adesso tocca a te Cenerentola... >>

<< no guarda... non importa...davvero... >> la fata non la ascoltò e, pronunciando ancora la formula magica, fece indossare uno splendido abito alla nostra adorata bambina. Un vestito azzurro, glaciale come il ghiaccio e così...così... virile...

(Oz si rotola dal ridere....)

Russia: << puoi essere seria per favore...? >>

Dicevamo...gli fece indossare uno splendido vestito azzurro

(Oz non riesce a smettere di ridere) e delle splendide scarpette di cristallo...(Oz esplode...)

Russia: << non capisco cosa ci sia da ridere... >>

La fata tipo si raccomandò di non tardare, e di tornare entro la mezzanotte, cioè altrimenti tipo l'incantesimo si sarebbe dissolto e tipo la fanciulla sarebbe tornata ad essere il monte di sudicio che tipo era prima...

Russia: << giuro che entro la fine della storia ti disseziono... >>

Oz: << grazie Feliks...continuo io adesso... >>
Quando arrivò al ballo questo era già iniziato da un pezzo, e la giovane Cenerentola si sentì un po' in imbarazzo ad arrivare a quell'ora...

Francia: << io non credo che sia per quello... >>

il principe, con aria un po' annoiata, stava facendo l'inchino alle duecentodecima e duecentoundicesima damigella: Natalia e Ucraina.

All'improvviso alzò lo sguardo e scorse all'ingresso la più bella fanciulla che avesse mai visto. Come trasognato piantò in asso le sorelle e si avvicinò a Cenerentola, la prese per mano e l'accompagnò nella grande sala, in mezzo a tutti. Per tutta la serata il “figlio” del re non ballò con nessun altra e non lasciò la sua mano un solo minuto

Polonia: << probabilmente perché era incollato per l'unto... >>

Oz: << no, perché al giovane figlio del re, piaceva molto Cenerentola... >>

Il principe Polonia era ipnotizzato da quegli occhi malefici... mmh...profondi, e non riusciva a smettere di guardarli, Cenerentola non lo considerava nemmeno di striscio...

Le sorellastre e la matrigna non riconobbero Cenerentola e si rodevano d'invidia chiedendosi chi potesse essere la bella sconosciuta. Tutte le dame osservarono il suo abito e la sua pettinatura, e si ripromisero di copiarli il giorno seguente. Il vecchio re sorrideva soddisfatto: il principe aveva trovato la sposa dei suoi sogni. Passarono le ore. Quando l'orologio del palazzo cominciò a battere la mezzanotte, Cenerentola ricordò la promessa.

<< devo andare >> gridò schifata dalle troppe attenzioni del principe e si precipitò giù dalla scalinata

<< dimmi tipo almeno chi sei meravigliosa fanciulla... >> gli gridò dietro il principe

Cenerentola si voltò e disse << sono un uomo, razza di cretino... non si vede? >>

Oz: << noooo... la storia non va così dannazione!! ad ogni modo...>>

L'orologio stava ancora battendo l'ora quando la carrozza lasciò il palazzo di gran carriera: mentre oltrepassava il cancello, risuonò il dodicesimo rintocco: carrozza, cavalli, tutto sparì ed al loro posto comparvero una zucca, alcuni topolini, un cane, un vecchio cavallo molto attraente e una fanciulla sudicia. Tutto ciò che rimaneva di quella magica serata era la scarpetta di cristallo che brillava al piede di Cenerentola. Il mattino seguente, il figlio del re comunicò al padre che avrebbe sposato solo la fanciulla che aveva perso la scarpetta al ballo. Il granduca Canada fu incaricato di cercare la ragazza il cui piede entrasse perfettamente nella preziosa scarpetta. Il granduca provò la scarpetta a tutte le principesse, alle duchesse, alle marchese, a casa di Turchia,a tutte le dame del regno, ma inutilmente. Arrivò infine a casa di Cenerentola. La matrigna tutta eccitata, corse a svegliare le sue pigre figlie. << Non abbiamo un minuto da perdere >> gridò. << C'è la possibilità che una di voi diventi la sposa del principe, se riuscirà a calzare la scarpetta di cristallo! >> e le mandò giù di corsa dal duca, con la raccomandazione << Non deludetemi ! >> Poi seguì Cenerentola, che era andata in camera sua per rendersi presentabile al duca, e la chiuse dentro a chiave. Cenerentola rimase per un attimo spaesata, poi con nonchalance buttò giù la porta...

Francia: << che fanciulla delicata... >>

Il duca vide Cenerentola passare e gli chiese

<< Per favore, aspettate! Potete provare la scarpetta? >>

<< ma anche no?? >> disse il generale inverno guardando male Cenerentola

<< chi siete? >> chiese il duca a Cenerentola andandosela a cercare...

<< è Canada... no mi scusi... è solo Cenerentola... la nostra sguattera... >>

Canada: << Oz...io capisco che iniziano a mancarti le idee, ma non è che devi per forza mettermi in mezzo quando qualcuno dice CHI È !!! >>

Il duca non prestò attenzione al generale inverno (come Oz non presta attenzione a Canada) e invitò Cenerentola a provarsi la scarpetta. Gli entrò con estrema facilità

Francia: << ormai c'è abituato... >>
Oz: << la scarpetta idiota... la scarpetta... AL PIEDE...>>

<< Vi entra perfettamente...voi siete destinata a sposare il principe Feliks!! >>

<< devo proprio? >>

La fata smemorina apparve allora ai loro occhi e colpendo Cenerentola con la bacchetta la fece apparire come la sera del ballo. Cenerentola fu accompagnata al palazzo reale con la carrozza del re. Là, fra grandi feste ed al suono di tutte le campane del reame, Cenerentola sposò il principe.

E da quel giorno vissero felici e contenti, beh, almeno fino alla prossima spartizione...



Grazie mille di aver letto anche questa fiaba, vi aspetto alla prossima, ma adesso rispondiamo alle meravigliose recensioni che mi avete lasciato.


L_Lawliet_poppy come vedi ho continuato... xD mi ci è voluto un po' di tempo ma finalmente ce l'ho fatta... mi dispiace, mi scuso con tutte voi... nessuno potrà più usare il ketchup nello stesso modo, vi accorgerete che neanche io e Yusaki siamo immuni... nel Backstage leggerete cose che voi umani non vorreste sapere...(ovviamente nel terrore viene dal tè) ti ringrazio per l'entusiasmo con cui mi segui, ne sono lusingata... spero che anche questa storia ti faccia divertire... passiamo alla prossima, una recensitrice nuova... una certa Kurohime? Non ci siamo mai sentite noi due vero? XD Kurohime... ciaooo! Ormai non possiamo più evitarci... xD più o meno come L_Lawliet_poppy... ma certo che sei una musa ispiratrice, in realtà lo siete un po' tutte... infatti se avete voglia di leggere una fiaba in particolare, proponete...ci sta che la scriva! Vi ringrazio tantissimo per le recensioni, mi fanno sempre molto piacere, ma anche per coloro che l'hanno messa tra le preferite o le seguite...!! vi aspetto alla prossima storia... non mancate!!!



Sappiate che ho rischiato di perdere le mie regioni vitali per questa fanfiction... perché qualcuno non voleva che fosse resa pubblica... ma io sono sarò eroica e la posto lo stesso... ( e Oz morì)

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Capitolo 5
*** Peter Russia ***


Bentornate mie care,le mie scuse per il ritardo sono in fondo alla storia, buon divertimento!





Peter Russia





Questa storia comincia una sera, i genitori giù da basso che si preparano ad uscire, e i bambini nella loro camera che giocano spensierati. Estonia fa la parte di Peter Russia, stando ben attento a non mettere mai i piedi a terra, e il coraggiosissimo Lettonia...

Oz: ahahahaha

Estonia: ecco... è partita...

Dicevo...il coraggiosissimo Lettonia interpretava il crudele Capitan Uncino.

<< Arrenditi...!!! >> esclama Estonia,puntando il piccolo pugnale di legno in direzione del perfido pirata << ok... >> rispose tremante Lettonia

Oz: << Lettonia...tesoro...potresti essere un po' meno te stesso? Sei Capitan Uncino adesso...un perfidissimo pirata... >>

Lettonia: << ah...già...certo certo... >>

<< Mai!! devo vendicare la mano che mi hai tagliato!!! >>

Lettonia: << così andata bene? >>

Oz: << certo...Lettonia...certo... >> accarezza tipo cane



Nel frattempo, il padre, il signor Svezia, uomo equilibrato che non si arrabbia mai in modo eccessivo, aveva scoperto che il suo panciotto era stato trasformato, dai suoi pestiferi figli in una dettagliata mappa del tesoro. Ecco allora che se la rifece subito con la sua meravigliosa figlia,la meravigliosa Lituania, che raccontava ogni sera ai suoi adorati fratelli la storia di Peter Russia. La ragazza non aveva di certo disegnato sul suo panciotto, ma lui non se ne preoccupava di certo, si limitò a guardarla con sguardo torvo. Beh, in effetti il signor Svezia non l'aveva guardato in modo particolarmente cattivo, lui aveva solo quell'espressione infondo. Polonia, la loro tata cane...

Polonia: << tipo,ecco...cioè,adesso tipo,sono pure un cane!! >>

Oz: << un cane tata...è diverso... >>

Polonia, la loro tata cane, guardò con i suoi profondi occhioni il signor Svezia, non con uno scopo ben preciso in effetti, si limitava ad osservarlo e basta. Questo bastò al signor Svezia per buttarla fuori di casa.

Polonia: << uffi tipo però!! >>

Ma quella di Peter Russia non è solo una mostruosa leggenda.

Russia: << scusate...ma io non faccio il buono qui? >>

Oz: << appunto... mi sembra un ottimo presupposto per una storia horror... >>

Ma comunque...

come dicevamo, Peter Russia non era solo una favola, infatti, pochi giorni prima l'inquietante bambino era venuto ad ascoltare i racconti di Lituania, ma in quell'occasione, Polonia gli aveva rubato l'ombra (Canada) e da allora Peter Russia la cercava senza sosta nei pressi della casa.

Non è facile trovare qualcosa che non si vede.

Per fortuna, l'inseparabile “amica” del piccolo Peter Russia, la fatina Bielorussia, che non lo lasciava mai(e sottolineo mai) un attimo da solo.

*Russia sospira sconsolato mentre Bielorussia gli sta attaccata tipo cozza*

La fatina Bielorussia,scorse per un attimo l'ombra

Canada: << scusami ma...se sono l'ombra di Peter Russia...non dovrei comparire anch'io con il mio nome? >>

Oz* l'osserva* << scusa ma...chi sei...? >>

*Canada non si deprime nemmeno più*

Dicevo, l'ombra si era nascosta dentro il baule dei giocattoli dei bambini.

Ombra: << ho deciso!!! non tornerò più da Peter Russia...voglio essere indipendente... >>

Ma a Peter Russia questa cosa non piaceva... fu così che rivelandosi a Lituania

Lituania: << mmmh...scusa ma...perchè hai solo quel ridicolo cappello in testa? >> disse la ragazza indicando il berretto verde che portava

Peter Russia: << beh...magari così mi riconoscevi meglio...sai con questo ridicolo costumino... >>

Lituania: << eh certo... >>

dicevamo che il giovane Peter Russia non era d'accordo con la sua ombra sulla sua indipendenza, così, rivelandosi alla bella ragazza acciuffò l'ombra e se la fece legare sotto ai piedi.

<< oh Peter Russia,sapevo che saresti tornato a trovarmi!!! >>

Polonia: << beh era tipo prevedibile...si sa cioè che tipo è uno Stalker >>

Indovinate? La tata cane Polonia viene pestata a sangue ( nova...)

Peter Russia guardò Lituania << pensa a cucire l'ombra tu... >>

Peter Russia era decisamente un bravo bambino, per niente prepotente.

<< Vedi Peter Russia...da domani io dovrò crescere...diventerò un adulto... >>

Peter Russia lo guardò e sorrise.

Lituania ebbe un brivido, ma fece di tutto per non farlo notare.

<< Lituania vieni con me!! >>

Francia: << che ardore!!! >>

Oz: << vai, adesso s'inizia... >>


<< Venire dove? >>

<< all'isola che non c'è... >>

<< se non c'è... >> disse dubbioso Lituania << la vedo dura trovarla... >>

<< tranquilli!! ho il tom tom! >> Esordì Estonia, alzandosi dal letto

Ma prima di partire tranquilli, c'era un'unica cosa che dovevano imparare a fare ( e non erano i doppi sensi,perchè quelli già spopolano)


<< V'insegnerò a volare... pensate a qualcosa di bello... >>disse Peter Russia strusciando addosso ad ognuno di loro i capelli della sua amata fatina (a Lituania un po' meno, giusto per precauzione)

Lituania si concentrò << non essere più vestito da cameriera... >> e i suoi piedi si staccarono leggeri da terra << essere indipendenti... >> dissero Estonia e Lettonia, iniziando a volteggiare cauti per la stanza

<< non essere più spartito!! >> esordì la tata Polonia (che nel frattempo si era ripresa), ma non accadde nulla << hey perché non funziona? >>

<< perché ho detto di pensare a qualcosa di bello, non di fantascientifico Polonia... >> disse tranquillo Peter Russia.


Ben presto, il tetro e grigio, nuvoloso e squallido...

Inghilterra: << ma si dai... aggiungiamo ulteriori dispregiativi... >>

Oz: << buio... >> riflette << funereo... >>

Inghilterra: << hai finito? >>


Insomma, abbandonarono l'orribile clima di Londra, per lasciare spazio alle spumose nuvole, agli sconfinati oceani, al clima mite, e si accorsero subito di essere giunti all'isola che non c'è. Si aprì sotto di loro la laguna delle sirene...


<< e quindi ieri ho fatto colpo su un tritone niente male... >> stava dicendo la sirena dai corti capelli castani, mangiucchiando un pomodoro di mare. Le altre due sirene, la bionda e l'argentea si guardarono << sei sicuro che fosse maggiorenne? >> e scoppiarono a ridere,sotto lo sguardo scocciato e indignato dell'altra sirena.


Sorvolarono l'accampamento indiano...


<< io sono il sommo capo indiano aru... >> disse un poco probabile capo con una piuma di gallina tra i lunghi e setosi capelli neri.

<< ora capisco come mai siamo finiti nelle riserve... >> disse Giappone seduto al suo fianco


e poi lo videro...il temibile veliero di Capitan Uncino, tenuto sotto assedio da uno strano coccodrillo ticchettante.


<< Per l'amor del cielo Amerugna... manda via quel coso da qui... >> disse Capitan Uncino al suo marinaio di fiducia. Amerugna, si avvicinò al bordo della nave << te ne puoi andare per favore? Capitan Arturncino, sta cercando di riposare... >> il coccodrillo (piuttosto sovrappeso)


Cuba: << la finiamo o no?? >>


ma il Cubadrillo non sembrava convinto degli strani sistemi di persuasione del mozzo, e rimase immobile.

<< insomma...te ne vuoi andare si o no?? non vedi che il Capitano ci sta male...non gli ricordare che è monco!!! >> sbraitò Amerugna al Cubadrillo

<< grazie Amerugna...sei così discreto... >> disse Arthuncino affogando la testa in un enorme cuscino di piume d'oca.


Per fortuna i nostri eroi passarono inosservati,solo una palla di cannone (partita per sbaglio) per poco non li colpisce.

<< Bielorussia, conduci Lituania e gli altri al sicuro... ad Arthuncino ci penso io... >>

Ma Bielorussia li molla in mezzo al bosco, perché non ha più intenzione di rivedere quella ragazzina che gira intorno a Peter Russia, in più ordina ai bambini sperduti (capitanati da Grecia) di abbattere quel misterioso uccello di nome Lituania.

Bielorussia già stava pregustando la vittoria quando, il valoroso Peter Russia prese al volo Lituania depositandola a terra dolcemente. << Bielorussia...questo è alto tradimento... verrai allontanata per l'eternità... >> la fatina non fece commenti, si limitò ad osservarlo << ok...facciamo una settimana... >> Lituania lo osservò, quella fata bastarda aveva appena cercato di ucciderlo e lui la condannava solo ad una settimana di solitudine. Peter Russia capii ciò che pensava Lituania e spiegò le sue ragioni con estrema virilità << mi fa paura... >>


Estonia e Lettonia, a cui non importava niente di quella ridicola discussione s'inoltrano all'interno dell'isola, ed ecco che scorgono inconfondibili impronte di piedi << Guarda Estonia... impronte di piedi neri... >> << devono essere le impronte di quel sudicio di Cina...il capo indiano... >>
<< dev'essere sicuramente così... >> concordò Estonia. Il capo indiano, sentendo quei discorsi poco consoni alla sua posizione, decide di rapirli.

<< dov'è Giglio Tigrato?? aru? >>

<< che dici Lettonia...devo rispondere anche all'aru secondo te? >>

<< non credo Estonia...credo sia una domanda retorica... >>
<< ah... >>

<< Basta, aru...ditemi dov'è mia figlia...Giglio Tigrato... >>

<< noi non sappiamo chi sia! >>

<< guardate che non è mica Canada eh! Aru... >>

<< provi a descrivercela... magari l'abbiamo vista... >> e il sommo capo indiano iniziò a mimare

<< allora...una parola... la prima lettera... una... >> Il capo indiano assunse una forma a croce << una T? >> il capo annuì << ci sono!! >> gridò Polonia (che da troppo tempo non diceva una cavolata) << Tavolo!!! >>

<< eh certo... mia figlia è un tavolo... >>

<< oh mio dio sai che dolore? >> esclamò Lettonia

<< era sarcastico Lettonia... >>

<< ah... >>


Peter Russia intanto, stava facendo vedere a Lituania la sua collezione di farfalle, no in realtà no... stava facendo fare a Toris un breve giro turistico della laguna delle sirene.

<< chi è quella racchia? >> disse gelosa la meravigliosa sirena bionda, guardando Lituania

<< ma chi l'ha vestita!! >> sbottò l'argentea.

Peter Russia preferì portarla via prima che le sirene diventassero ulteriormente antipatiche.

<< guarda Peter Russia, laggiù, uno sciopero della fame!! >> disse Lituania tutto eccitato indicando una giovane donna incatenata ad una roccia.

<< ma quella è Giglio Taiwan!! >> saltò su Peter Russia

<< chi? >>

<< no, non la mia ombra... Taiwan, la figlia del grande e virile capo Yao... >> Lituania non conosceva questo capo, ma non poté fare a meno di scoppiare a ridere alla parola virile.


Due pirati dall'aria poco raccomandabile... Sealand e Feliciano, stavano tentando di far parlare la giovane indiana.

<< Dicci dove si nasconde Peter Russia!! >> gridò Sealand

<< mai!! >> rispose ferma Giglio Taiwan

<< tra poco si alzerà la marea...ti conviene parlare se non vuoi annegare... >>

<< esatto...rivelaci il covo dei bimbi sperduti!!! e anche un buon ristorante italiano... >> disse serio Feliciano. Sealand lo squadrò << scusa ma...questo che c'entra? >>

<< io ho fame... >>

<< in effetti anch'io... >> Sealand tornò a guardare Giglio Taiwan << dicci dov'è un buon ristorante!! altrimenti ti lasceremo annegare!! >>

Ma ecco che l'eroico Peter Russia, si precipita in soccorso della giovane pulzella e sfida Capitan Uncino a farsi avanti.

<< esci allo scoperto marrano!! >>


Polonia: << tipo...Oz oggi ha ritrovato il dizionario italiano? >>


Lituania osserva Russia orgoglioso, Russia ricambia lo sguardo...Lituania arrossisce...Russia...


Oz: << non ce ne frega nulla!!! quello che importa è... >>


Ed ecco che Capitan uncino si rivela. Il grande cappello calato sugli occhi, il pesante cappotto rosso aperto a rivelare un ricco panciotto dello stesso colore, e meravigliosi pantaloni di velluto abbassati fino alle ginocchia. Il truce capitano (intento a tirarseli su) interroga i suoi fedelissimi pirati << allora? Avete scoperto il rifugio dei bambini sperduti? Io ne ho trovato solo uno... >>

<< no signore...in compenso abbiamo scoperto che un po' più aventi c'è un buon ristorante italiano >> Il feroce pirati li osserva truce << e che diavolo me ne faccio io di un ristornante!! voglio i bambini sperduti!!! >>

<< prima dovrai vedertela con me!!! >> disse facendosi di nuovo avanti Peter Russia, provocando grande ansia in Lituania << tranquilla Lituania... è solo Arthuncino...cosa vuoi che mi faccia? Non ha nemmeno uno dei suoi diabolici piatti a portata di mano... >>


Inghilterra: << ma si dai...offendiamo la mia cucina... vorrei farvi notare che è famosa in tutto il mondo... >>

Oz: << per i motivi sbagliati temo... >>

Ma quello non era Arthuncino...


Polonia * mangiucchiando pop corn* << nooooo... >>


Questo era un pirata serio... quello era il terribile Capitan Turchino!!


Polonia: << cioè nel senso che ha i capelli come la tipo fata di Pinocchio? >>

Oz: << no, nel senso che ho tentato (con scarsi risultati) di unire Uncino con Turchia... >>

Inghilterra: << vorrei mettere per iscritto che la mia pirateria era la più temuta di tutte... >>

America: << era... >>

Inghilterra : << l'ho già detto che vi odio tutti? >>

Oz: << no...comunque non temere... avrai un ruolo centrale fidati... >>


Peter Russia rimase interdetto da quell'improvviso cambio di ruoli

<< ma tanto sono il buono...i buoni vincono sempre e quindi... preparati...kolkol... >> cercò di minacciarlo con quell'ultimo suono, ma intimorire con un vestito da idioti addosso non è facile.


Ed ecco che si affrontano senza riserve, Turchia a suon di sciabola e Peter Russia con il suo ridicolo pugnale di legno...


Russia: << scusami eh? Non dovresti essere imparziale nel raccontare la storia? >>

Oz: << se hai un pugnale ridicolo non è colpa mia... >>


sopra ogni aspettativa però, Peter Russia tende scacco al perfido capitano(si vede che i buoni devono vincere per forza), gettandolo giù dalla scogliera... solo il suo uncino riesce a salvarlo dalle fauci del famelico Cubadrillo


<< America!!! stavolta ti divoro!!! >>

<< non sono America brutto cretino!!! >>

<< non mi freghi maledetto americano!! >>


Approfittando della distrazione del perfido capitano e dei due tirapiedi, Peter Russia salva la principessa indiana e la riporta sana e salva dalla sua gente.

<< ve l'ho riportata sana e salva...sono 500 rubli... >> disse il buono della storia al povero padre, che pagare la somma è costretto a trattare con il prepotente bambino offrendogli di diventare un indiano, Nbah volante(che nome accattivante).


Nel frattempo l'adorabile fatina Bielorussia,triste per essere stata abbandonata da Peter Russia, vaga triste e sola per il bosco (farebbe quasi pena se non avesse una mannaia in mano), non prestando attenzione ad un mozzo che sta cercando di catturarla.

<< che strano...eppure quell'albero non c'era prima... >> disse indicando uno strano albero con solo due rami e una strana maglietta a righe << e non sapevo che gli alberi mangiassero hamburger... >>

Ed ecco, che d'un tratto si ritrova imprigionata nel berretto del mozzo.

<< Capitano, Capitano!!! ho portato la fatina!!! >> disse il mozzo ad Arthuncino (sostituto del vero Capitan Turchino quando questo non c'è...cioè sempre...)

<< ti avevo detto che non era una delle mie allucinazioni!! >> disse entusiasta prendendo bruscamente dalle mani del mozzo la fata << parla fata... dov'è che si nasconde Peter Russia... >>

<< non ve lo dirò mai... >> disse secca la fata colpendo il dito del capitano con la sua mannaia

<< prometto che ce la rifaremo solo con Lituania... >>

<< ah allora... >> la fata sembrò convinta << aspettate...dovrete promettere che non alzerete le mani su Peter Russia... >>

<< hai la mia parola...>> disse Arthuncino, ma la fata non era ancora convinta

<< voglio che lo prometta anche Capitan Turchia... >>

<< prometto che non stuprerò Peter Russia... >> disse il secondo Capitano del vascello salendo a bordo con un bambino sotto il braccio

<< e quello? >> chiese la fatina rivolta al bambino sperduto rapito da Turchia

<< non è mica Peter Russia... >>



Intanto i bambini sperduti, non ancora stanchi dopo la festa a base d'oppio al campo indiano, interrogano Lituania su faccende di massima importanza...

<< aspetta fammi capire, quindi questa mamma è una donna?? >>

<< esatto... ed è la cosa più bella che ci sia... >>

<< oooh... e perché? >>

<< ma perché è un ottima copertura per avere relazioni illecite con il vicino di casa... >> l'unico a ridere fu Lituania, i bambini sperduti non capirono...troppo giovani forse...per fortuna che c'è Turchia in giro.


<< bambini??? >> una voce roca perviene


Polonia: << perviene...Oz, tipo scrivi come mangi... >>


nel nascondiglio dei bambini sperduti, l'unico a riconoscere all'istante quella voce è il più piccolo di tutti, Grecia << oh mio dio... è lui!! >> disse attaccandosi terrorizzato al muro

<< lui chi? >> chiese curioso Lituania

<< in che senso? >> chiese a caso Corea

<< è quel pedofilo di Capitan Turchia... >>

<< oh no!! >> dissero in coro tutti i bambini, che vennero trascinati uno ad uno fuori dal loro rifugio.

<< adesso occupiamoci di Peter Russia!! >> disse Capitan Arthuncino, mentre il suo collega, Capitan Turchia, si dedica ai bambini sperduti. << ma abbiamo promesso di non alzare un dito su Peter Russia... >>

<< Ho dato la mia parola di non alzare dito, o uncino, su Peter Pan. E Capitan Uncino mantiene sempre la sua parola!" Così dicendo, cala il pacco nell'Albero >> (cit. Peter Pan... se non è a doppio senso questa...)

Ma in realtà non era il pacco che pensate voi, e tutti avrebbero capito ben presto di che pacco si trattava.


<< avrete salva la vita... >> iniziò Capitan Arthuncino << se... >>

<< scusi Capitano...non potremo avere salvo anche qualcos'altro assieme alla vita? >> disse il piccolo bambino massaggiandosi il sedere... >>
<< e sia!! avrete salva la vita e il didietro se, e dico se vi unirete alla mia ciurma... >> un bambino sperduto alzò la mano << si, piccolo bambino? >>
<< chi prepara da mangiare? Lei signor Capitano? >> Arthuncino scosse la testa disperato << no non cucino io... abbiamo rapito un cuoco settimane fa... >> I bambini sperduti, rincuorati da quella notizia, stavano pensando seriamente alla proposta del capitano, ma il pensiero di Peter Russia fu più forte << qual'è stato il destino di Peter ? >> chiese un altro bambino sperduto

<< gli abbiamo lasciato un piatto di biscotti sul tavolo... >>
<< che vendetta tremenda... >> commentò un bambino sperduto, facciamo Danimarca

<< cucinati da me >> rettificò il perfido pirata, e lungo la schiena di tutti scorse un brivido.


I bambini si riunirono per decidere il da farsi, ma il perfido capitano non aveva tutta questa pazienza

<< allora? Che decidete? Biscotti o Lingotti? >>
<< ma non gli abbiamo mai promesso dei lingotti capitano... >> disse Amerugna perplesso

<< lo so, ma faceva rima... >>

<< aaah... >>


<< non ci uniremo mai alla vostra ciurma!! >> gridò Lituania, ancora sconvolta dalla brutale fine che aveva fatto il suo adorato Peter Russia.

<< ma scusa... >> sussurrò Danimarca << riflettiamoci... ha detto che non cucina lui... io ci penserei seriamente...tanto Peter Russia è di sicuro morto... lo sanno tutti che nessuno sopravvive ai biscotti di Capitan Arthuncino... >>


Ma ecco, che a quelle parole, Peter Russia compare sopra le loro teste, vivo e vegeto, con uno strano oggetto tra le mani << di le tue preghiere Uncino... per te stavolta è la fine!! >>

<< tu, miserabile verme!! come hai fatto a salvarti?? >> il giovane Peter mostrò allora l'oggetto che stringeva tra le mani << io sono allergico alle mandorle... non sapendo se ce n'erano nei biscotti, li ho fatti assaggiare a Gigi... e guardatelo!! voi lo avete ucciso maledetto!!! >> Lituania svenne per la demenza dimostrata dal suo grande amore e Danimarca gli fece vento per farlo rinvenire.

Arthuncino rimase pietrificato dalla demenza di quello che sembrava l'unico personaggio serio e sussurrò al mozzo << fammi capire... si è salvato dal mio malvagio piano perché crede che il suo peluche sia morto, ucciso dai miei biscotti? >> Amerugna annuì << uccidimi Amerugna,non merito di sopravvivere a questo affronto... >>


Peter Russia si lancia furente verso il perfido pirata, combattendo su tutta la lunghezza della nave, finché ormai disarmato, Uncino implorò pietà!

<< ok... ma solo se ammetti di essere uke! >> la nave ammutolì (non l'equipaggio a bordo...proprio la nave...) lo sapevano tutti che Arthur pirata era seme universale. Arthur non lo ammise e, lasciandosi andare in maniera molto teatrale, andò a finire dritto dritto nelle fauci del Cubadrillo.


finalmente ce l'ho fatta!! ti ho mangiato maledetto americano!! “ solo dopo aver risputato una bustina di tè si rese conto di aver compiuto un terribile sbaglio

<< maledetto America! Me l'ha fatta di nuovo! Si è travestito da personaggio secondario per depistarmi... maledetto, arriverà il giorno in cui ti mangerò!! >>


Tutti festeggiano la vittoria del coraggioso Peter Russia, nominato ammiraglio da Lituania.

<< e ti nominò così ammiraglio della nave... >> disse commosso Lituania

<< e io vi do l'ordine di dirigervi verso Londra! >> disse l'ammiraglio,che se l'era subito tirata

<< noooo Londra no...con quel tempaccio... non si potrebbe andare non lo so... in un posto un po' più accogliente? >> propose Lettonia

<< se volete vi accompagno in Siberia...poi vi ci lascio però... >> disse rivolto ad Estonia e Lettonia

<< ma scusa io che c'entro!! >> si lamentò Estonia


Viaggiarono dunque tutti verso Londra, facendo volare il vascello con la potente magia di Bielorussia. Tornati a casa, Svezia non trovando più i figli nei loro letti, ma ammucchiati alla finestra, sfoderò il suo sguardo truce << papà...siamo tornati, siamo andati all'isola che non c'è, dove c'erano le sirene, usa strana fata, un indiano che aveva partorito un tavolo ed infine Peter Russia!! >> raccontarono eccitati tutti insieme. Svezia li guardò con quello che probabilmente doveva essere un sorriso e commentò << credo anch'io di aver visto tutte queste cose... >>

<< davvero? >> domandò Lettonia felice

<< no... >> disse ricomponendosi


                                                                         FINE


Aaaah, che finale meraviglioso...si vede che ci ho perso due ore...

Comunque... mie adorate, scusate per tutto questo ritardo ma non avevo proprio ispirazione, poi ho rivisto Peter Pan e boom! Rieccola, mi dispiace di non aver usato uno dei vostri suggerimenti, ma adesso che sono in vacanza, prometto di mettermi di buzzo buono e di fare una o due favole...

Polonia: Oz, non promettere cose che non puoi mantenere...

Oz: taci donna di poca fede...


Ed ecco che brevemente vi risponderò alle recensioni (attenzione: dalla prossima fiaba userò il nuovo metodo di risposta... mi è più comodo! ;) )


Yumi Kago, sappi che la tua recensione mi ha fatto molto piacere,e sappi anche che essendo così esplicito in tre semplici lettere non sapevo come rispondere adeguatamente perciò... che il LOL sia con te (un po' come la forza)... Poppy, mia adorata!! non invidio per niente i tuoi studi di latino e di greco e sappi che ci siamo lette nel pensiero, anch'io avevo già pensato di utilizzare la fiaba di pollicina, quindi con tutta probabilità una delle prossime che scriverò sarà proprio quella. Ti ringrazio come sempre del tuo supporto, che ad un eroe come me non basta mai e ti aspetto alla prossima! Kurohime, mia diletta! Certo che ti perdono per il ritardo, guarda io quando ho postato il nuovo capitolo!! spero che ci risentiremo presto, e di farti morire dal ridere anche in quell'occasione! Neph!! Se ti sei lamentata che Russia facesse Cenerentola beh... dopo il ruolo da ebete che gli ho fatto fare qui mi preparo ad espatriare!!! Le tue proposte verranno prese in considerazione dai maggiori esponenti del comico demenziale per vedere quale possiamo rendere estremamente stupida.


Vi aspetto tutte alla prossima(sperando di non essere in ritardo), vi auguro delle buonissime e delle felicissime feste, e mi raccomando, occhio a cosa fate a capodanno, si dice che si fa per tutto l'anno!!


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Capitolo 6
*** Svizzellina ***


Ve l'avevo promesso... e una promessa è una promessa... ragazze, non c'ho voglia di dilungarmi in discorsi... quindi, buona lettura!!!

Svizzellina



C'era una volta una donna non più giovanissima, che desiderava (come sempre nelle fiabe) tanto avere un figlio. Nonostante i ripetuti tentativi però, la meravigliosa donna non riusciva a rimanere incinta, probabilmente perché era un uomo e non era Inghilterra, ma voi questo non diteglielo. Fu così che,presa dalla disperazione decise di rivolgersi ad una vecchia e antiestetica megera.


Inghilterra: << sta a vedere eh... >>


La famosissima veggente Igirisu...


Inghilterra: << me lo sentivo... >>


<< vorrei avere un bambino signora veggente... >>

<< vuole un biscottino signora, del tè? >> chiese gentilmente la fattucchiera

<< signora veggente, le ho chiesto un bambino, non di morire... >> disse la meravigliosa donna appuntando sul suo blog che la veggente aveva tentato di ucciderla. La maga sembrò non dare troppo peso alla cosa e proseguì.

<< rivolgetevi a Turchia... non c'è persona nel villaggio che si intenda di bambini meglio di lui... >>

<< no maga, non capite... voglio un bambino mio... >> e s'indicò la pancia << qua dentro... >>

La maga la guardò perplessa << vuoi mangiarti un bambino? >> la maga Igirisu, a quell'ora del mattino non era particolarmente perspicace << no, dannazione no! Voglio rimanere incinta... >>

la veggente la osservò perplessa << mmh... non vorrei essere indiscreta ma... sapete di essere un uomo vero? >> la donna annotò anche questo sul blog e guardò sconvolta la veggente << come osate!! sono una bellissima donna io!!! >> detto questo si mise in una posizione più comoda dato che il pacco sorpresa di cinque metri che aveva nei pantaloni iniziava a darle fastidio << certo...ok... mmh...prenda questo e lo pianti in un vaso da fiori... se ne avrà cura le nascerà uno splendido bambino >> e porse alla strana donna un fagotto contenente una moneta da 5 franchi svizzeri

<< ma è sicura? >> la veggente annuì << scusi eh...ma lei come ha fatto a partorire Sealand? >>


Inghilterra: << Oz... io sono una persona molto paziente, ma stavolta devo dirti che HAI ROTTO CON QUESTA STORIA... >>

Oz: << ok,ok come siamo permalosi... >>


La meravigliosa donna, anche se non del tutto convinta,tornò a casa e piantò la piccola moneta in un vaso da fiori altrettanto piccolo. Ben presto spuntò un grazioso bocciolo rugoso,così simile alla filigrana dei soldi. All'improvviso, mentre la giovane donna stava aggiornando il blog, il fiore esplose con un tonfo.

<< ta daaan!!! >> disse una piccola figura dal vasetto. La donna, troppo presa dal raccontare i fatti suoi, e quelli degli altri, sul blog non gli badò

<< TA DAAAAAAAAAAAAAAAAN!!! >> ripeté più forte la figura, poi, vedendo che non veniva considerata per niente, tirò fuori il fucile e sparò in testa alla meravigliosa madre. Per fortuna che era un piccolo fucile,e che era caricato a salve, sennò addio meravigliosa donna. Finalmente la donna si girò, e la vide, quella piccola creatura eterea che era suo figlio. Era bello e delicato, forse con la faccia un po' arcigna e un po' basso, ah...e giusto un tantino avaro e violento... ma la madre era più che soddisfatta.

<< certo hai la faccia un po' arcigna... >> disse così su due piedi la madre, giusto per fare subito buona impressione


Svizzera: << non ho la faccia arcigna!!! >>

Liechtenstein: << oddio...dai, un pochino si... >>


Poi osservò la piccola statura della creaturina e sbottò

<< forse ci voleva un vaso più grande... sisi...ti devi essere ristretto figlio mio... >>

<< invece di continuare ad offendere la mia più che dignitosa statura, dammi un nome...>>

e fu così che la bambina fu chiamata Svizzellina. Tutto sommato era meglio se non si faceva chiamare. Fu per questo, e per altri motivi che ben presto Svizzellina, decise di fuggire, calandosi agilmente giù dal davanzale dove dormiva e addentrandosi nello spaventoso giardino, ove i ciuffi d'erba parevano enormi baobab,in confronto a lei.


Svizzera: << come infierire sull'altezza di qualcuno con delicatezza... >>


Mentre dormiva però, venne rapita da un brutto rospo pedofilo...


Polonia: << Turchia! >>

Turchia: << e basta con questi luoghi comuni... >>


<< oooh...che bella bambina >> disse il rospo mangiucchiando un pezzo di pomodoro << certo non è Ita-chan, ma per quel ninfomane di mio figlio va più che bene... >> disse gracchiando,portandola nella propria dimora ove, il meraviglioso ninfomane risiedeva.


Francia: << grazie ma petite per quel meraviglioso... >>

Oz: << ma ti pare? Dico solo la verità... >>

Inghilterra: << non vale però!!! non dovresti fare favoritismi qui...!!!! >>


<< svegliala dolcemente >> suggerì padre rospo al meraviglioso e aitante figlio


Inghilterra: << OZ!! >>

Oz: << ok,ok... >>


il figlio si spogliò e decise di dare alla nuova\o arrivato (ormai tanto le sessualità sono in dubbio).

Per fortuna la piccola creaturina si svegliò, giusto in tempo per non finire nelle grinfie del meraviglioso, aitante rospo.


Inghilterra: << comunque non vale ecco... fa favoritismi evidenti...uffi >>


e dato che la piccola creatura, di uomini non ci capiva nulla...


Svizzera: << grazie eh? >>

Oz: << figurati, per così poco... >>


...fuggì dal meraviglioso rospo verso nuove avventure.

Si legò(non in quel senso) ad una farfalla interpretata da una star d'eccezione, Yusaki, e risalì il fiume, finché un brutto tafano non la prese.


Polonia: << Turchia!! >>


Turchia, il re dei tafani.


Turchia: << non era uno scarabeo nella storia? >>
Oz: << si, ma re dei tafani suona meglio... >>


Il re non le voleva far mancare niente...


Turchia: << perché era una persona gentile... >>


...perchè si voleva fare la piccola creaturina, ma le concubine del tafano non erano molto d'accordo.

<< e quella da dove salta fuori?? >> esclamò Egitto

<< è una mia nuova amica (si due volte)... non è graziosa? >>

<< no...è bassa, e arcigna... e ha solo due gambe... >> disse Giappone

Il re tafano non prestò molta attenzione a quel che dicevano le concubine, tanto se la sarebbe fatta comunque


Svizzera: << ma anche no! >>


fu l'intervento dell'ultima concubina a convincerlo a lasciare andare via Svizzellina.

<< se lei non se ne va, io non te lo do più... >> esordì Grecia, e il brutto e pedofilo tafano la lasciò andare su un enorme fiore. Riuscendo a scendere, e ritrovandosi tutta sola,iniziò a camminare, e camminare,finché non arrivò l'inverno.


Russia: << e morì... >>

Oz: << no Russia... mi dispiace... >>


I vestiti che portava erano così leggeri! Poverina soffriva tanto il freddo


Russia: << oh, quante storie per un po' di neve... >>

per sua immensa fortuna, una topolina decise di ospitarla


<< puoi stare da me quanto vorrai, mi piacerebbe avere compagnia ogni tanto... >> disse una voce.

Anche se Svizzellina non vedeva nessuno,sentiva che c'era qualcuno li con lei, e iniziò a raccontargli la sua storia. L'inverno era quasi passato e Svizzellina si trovava bene a casa della misteriosa voce, un giorno però, una vecchia talpa venne a farle visita,secondo la misteriosa presenza infatti era un buon partito.


<< allora Svizzellina raccontami qualcosa di te... >> disse Cuba mangiucchiando un po' di gelato


Cuba: << fammi capire sono una talpa adesso? >>
Oz: << si... >>

Cuba: << fa piacere essere promossi... >>


a Svizzellina quell'uomo non piaceva,troppo...


Cuba: << se dici grasso...diserto... >>


...robusto,ma lei era ben educata con tutti. Cantò per lui ( uccidendogli i timpani), lui per lei scavò un lungo cunicolo che collegava le due case... ma lei non gliel'ha data lo stesso. Percorrendo il tunnel però, la piccola, trovò una rondine,Liechtenstein,che probabilmente non aveva resistito all'inverno.

<< oh povera rondine... >> disse la piccina posandogli una coperta addosso. Il calore di Svizzellina parve ridare vita alla povera rondine.

<< grazie per avermi salvato piccina... >> disse Liechtenstein << ti ricambierò il favore un giorno... >> ma nel frattempo si diede alla fuga

<< poi torni vero? >>

silenzio...

<< vero? >>

Il tempo passò, e la primavera tornò più bella che mai. Tutto era un fiore, tutto splendeva (che ci fosse un Edward Cullen nei paraggi?), e tutti erano felici.

Russia: << che cosa gay... >>


Svizzellina, era triste, non voleva sposare quella talpa, ma non voleva nemmeno dare del dispiacere a quella strana presenza che l'aveva aiutata tanto.


<< Svizzellina... vieni con me... >> disse una voce

<< Canada...siete voi? >> rispose titubante la creatura guardandosi attorno

<< chi? No sono Licht... vieni con me... ti porterò via di qui... >>

La piccina non se lo fece ripetere e le saltò in groppa ( che detta così suona male...) e salutò la topolina << grazie per tutto quello che avete fatto ma... non posso sposare quella pantegana... >>

<< sono una talpa!! >> ribatté Cuba consolandosi con la topolina.


Volarono per molte ore, finché non trovarono un meraviglioso prato, ricoperto di rugiada e di fiori, e un grande arcobaleno splendeva in cielo. Poteva essere solo una cosa...


Polonia: << Il gay pride!!! >>

Oz: << no, direi di no... >>


era la meravigliosa landa delle fate. Creature curiose le fate,forse per questo non appena videro la piccola Svizzellina uscirono tutte dalle loro casette e s'annidarono attorno alla creaturina, come api attorno al miele. Svizzellina era esterrefatta, tutti quei colori, e quelle faccine sorridenti...


Russia: << un fatto assolutamente disdicevole... >> prende un rubinetto << meglio rimediare... >>

Oz: << buono Russia...buono... >>


quelle faccine sorridenti, ma una tra tutte colpì la sua attenzione... il viso di quell'uomo, così virile, con quella meravigliosa calzamaglia dorata, e le ali brillanti come diademi, un elfo dei boschi, il re degli elfi...


Polonia: << sono io!! sono io??? >>

Oz: << c'è un solo uomo più virile di te... >>

*sguardo perplesso di tutti i seme *


Austria, il re degli elfi, era bellissima, ops, bellissimo, e Svizzellina non poté che cedere alle sue avance.


Austria: << ma io non gli ho fatto nessuna avance... >> guarda Ungheria << te lo giuro Elizaveta!! >>


I due si osservarono per momenti che parvero interminabili.

<< io non ti conosco, eppure io so di amarti... >> disse sicuro di se il re.

<< così a caso... >> disse poco convinta di questa svolta Svizzellina,ma a noi fondamentalmente non ce ne frega più di tanto. Fu così che a caso, e senza preavviso, decisero di sposarsi.

Delle nozze piene di brio e di gioia, che riportarono la pace nel regno.


Polonia: << perché il regno era in pericolo? >>

Oz: << no, ma così ho alzato l'audience... >>

Polonia: << aaaaah... >>


Tutti erano felici, tutti tranne una meravigliosa fatina, dai lunghi e mossi capelli castani, ma la sua vendetta cruenta nei confronti del virile elfo fatato, non sono vicende che riguardano questa storia.


                                                                                                                         

FINE


Oz, fa piacere vedere come migliorino sempre di più i miei finali eh?

Polonia: << si vede proprio che ti sforzi... >>


Beh, ragazze, alla prossima! Un meraviglioso anno nuovo a tutte ( e ricordate sempre che ciò che fate a capodanno lo fate tutto l'anno...) da Oz, Yusaki e Nephtian...

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Capitolo 7
*** Matthew e il fagiolo magico ***


Ogni giorno che passa divento sempre più faticona...che sia l'influsso malvagio di Yusaki? Probabilmente si...

ChibiWall,beh... mancava decisamente questa fiaba... grazie!

Dedicata a tutti voi che mi seguite e in particolar modo proprio a ChibiWall che mi ha suggerito la fiaba. Grazie di tutto, e buona lettura



C'era una volta una povera vedova...


Lovino: << Fammi indovinare... voleva un figlio... >>

Oz: << No... >>


che aveva avuto un bambino di nome Matthew e una vacca di nome Bianca.


Polonia: << Tipo oh mio dio!!! cioè povera signora!!! >>

Oz: << Oh santo cielo...volevo dire che aveva avuto un bambino e si era ritrovata una vacca... >>

Polonia: << La signora!? Tipo era così grassa? >>

Oz: << Oh santo cielo... no, aveva avuto un bambino da suo marito e poi si era comprata una vacca... va bene così? >>

Polonia: << Cioè Oz, devi essere tipo più precisa ecco... >>


Quella vacca, era tutto quello che avevano, Matthew e la madre infatti vivevano del latte che la vacca gli offriva...


Bianca: << Prego...volete del latte? >>

Polonia: << Ooh...tipo grazie, che gentile... >>

Oz: << Oh santo cielo!!! Non in quel senso!!! >>


Matthew e la madre vivevano del latte che la vacca gli forniva, finché una mattina, Bianca non fece più latte.

<< Che faremo adesso? >> chiese disperata la madre a Matthew


Polonia: << Ma tipo questa donna non ce l'ha un nome? >>

Oz: << Congratulazioni Feliks, ti sei appena aggiudicato il ruolo... >>

Polonia: << Ma tipo io... >>


<< Non temere mamma Feliks, troverò un lavoro... >> disse rassicurandola Matthew.

<< Ma come puoi trovarti un lavoro, se nemmeno io che sono tua madre riesco a vederti? >> disse sconsolata la madre << non ci resta che vendere Bianca ed aprire una bottega con il ricavato... >>

<< Va bene mamma, oggi è giorno di mercato... vedrai che qualcuno disposto a comprare Bianca lo trovo... >> rispose Matthew, uscendo dalla soglia di casa. Mamma Feliks non poté fare a meno di avere un brivido lungo la schiena...



Matthew non arrivò mai al mercato...


Cuba: << Oddio è morto!!! maledetto America! Sei stato tu! Geloso del suo incredibile carisma! >>

Oz: << Sicuramente... >>


Incontrò per strada uno strano signore che lo salutò...

<< Buongiorno... >> disse l'uomo.

<< Buongiorno >> rispose educatamente Matthew. Poi si fermò a guardare l'uomo << scusi ma... lei mi ha visto? >> domandò stupito. L'uomo si limitò ad annuire.

<< Certo che ti ho visto... ti va di scambiare la tua mucca con 3 fagioli magici? >>

<< Credi che sia così idiota da scambiare Bianca per 3 fagioli magici? Per chi mi hai preso... >> disse severo Matthew

<< Posso dartene 5... è la mia ultima offerta... >> disse l'uomo osservandolo da sotto le folte ed antiestetiche sopracciglia.


Inghilterra: << Si ricomincia? >>

Oz: << scusa ma...chi ha detto che sei tu? >>

Inghilterra: << quindi non sono io? >>


<< Mi scusi signore, qual'è il vostro nome? Non posso certo vendere Bianca ad uno che non conosco! >>

<< il mio nome è Arthur Kirkland... >>


Inghilterra: << OZ! >>

Oz: << Che vuoi...io ho solo detto che nessuno aveva detto che eri tu... adesso l'ho detto... >>

Inghilterra: << Ogni storia che passa ti odio sempre di più... >>

<< Allora? Ci stai? >>

<< No... >> Matthew era stoico sulla sua posizione

<< Ti do anche dell'ottimo sciroppo d'acero... >> aggiunse ancora l'uomo

<< Ok ci sto! >>


Cuba: << Ma è idiota!!! Doveva farsene dare almeno due... >>

Oz: << Idiota e più idiota... >>


Concluso l'affare il giovane tornò a casa tutto sorridente. La madre l'osservò

<< Vedo che Bianca non è con te... a quanto l'hai venduta? >>

<< a 5 fagioli magici e una bottiglia di succo d'acero... >>

La madre scoppiò a ridere poi ritornò a guardare il figlio.

<< Stai scherzando vero? Hai venduto Bianca per 5 maledettissimi fagioli??? >>

<< Magici mamma... magici... >>

<< Vattene via sciagurato...per punizione andrai a letto senza cena... >>


Quando si svegliò, la sua stanza aveva un aspetto strano; il sole la illuminava con i suoi raggi in parte, mentre il resto della stanza era allo scuro. Matthew saltò giù dal letto, si vestì e andò alla finestra. E secondo voi che cosa vide?


Feliciano: << Il grosso pene di Germania? >>

Svizzera: << Un rialzo nell'economia mondiale? >>
Francia: << Qualcuno nudo? >>

Lituania: << Alieni? >>

Oz: << Alieni? >>

Lituania: << Si, sono così carini... >>


Ebbene, i fagioli che la mamma aveva gettato via dalla finestra nel giardino, si erano trasformati in un'enorme e altissima pianta di fagioli che era cresciuta tanto da arrivare a toccare il cielo. Il vecchietto aveva detto la verità.


Inghilterra: << Vecchietto...il vecchietto aveva ragione... IO HO SOLO 23 ANNI SANTO CIELO! >>


Il fagiolo arrivava ormai vicinissimo alla finestra della stanzetta di Matthew, così il ragazzo poteva agilmente usarla come scala per scendere e salire. Ed egli salì, salì, salì tanto in alto da arrivare a toccare il cielo; e quando fu in cima alla pianta, camminò e camminò tanto a lungo, finché giunse presso un'enorme e gigantesca casa, e all'entrata c'era una donna gigante. Grecia.


Grecia: << Maledizione... pensavo di essere fuori dal suo diabolico radar... >>


<< Buongiorno...mamma >> disse Matthew gentilmente << stamattina mi daresti qualcosa per fare colazione? >> infatti aveva molta fame, dal momento che la sera prima aveva saltato la cena << Vuoi la colazione, eh? >> rispose Grecia. << Beh si... >> ribatté timidamente Matthew << Sarai tu la colazione, se non te ne vai immediatamente da qui. Mio marito è un orco, e i suoi preferiti sono proprio i ragazzini. Farai bene a scappare prima che ritorni >>. Ebbene, evidentemente l'orchessa non era così cattiva, quantomeno l'aveva avvertito...


Canada: << Che fortuna eh? Uomo avvisato mezzo salvato... Oz, mi spieghi cosa dovrei fare se rientrassi in quell'altra metà? >>

Oz: << Mmh... ad occhio e croce dovresti iniziare a correre... >>


Ma non solo per questo motivo la gigantessa era stata gentile, gli servì un'abbondante colazione


Canada: << Certo...per scaricarsi dal senso di colpa per ciò che mi farà suo marito... >>

Oz: << Matt... si uomo... ahahahahaaha...scusami...non volevo... mi è scappato... >>
Canada: << Non è divertente... per niente... >>


Ma il ragazzo non aveva ancora finito di mangiare che, bum, bum!


Canada: << ODDIOOOOO >>

Oz: << Ti vuoi calmare? >>


La casa cominciò a tremare dal rumore dei passi di qualcuno. << Oddio è lui!! >> disse Grecia << è mio marito! E adesso cosa facciamo? Vieni qui, presto! Salta qui dentro >> e nascose Matthew nel forno appena in tempo.


Canada: << Mi spieghi come faccio a calmarmi se anche sua moglie è terrorizzata? >>

Oz: << … >>

Canada: << Oz? >>


L'orco entrò in cucina; era un gigante, assolutamente e indossava un'inquietante maschera sul viso. Portava con sé tre bambini legati alla cintura; li sganciò di dosso e li buttò sul tavolo e disse: << Ecco qua, moglie. Preparami un paio di questi per colazione. Sai, giusto per sgranchirmi un po'. Ma.. uhm.... che cos'è questo odore? >>


"Ucci ucci,
sento odor d'inglesucci,
che siano vivi o che sian morti,
le loro finiranno nel mio lettino."


<< SONO CANADESEEEEEEEEEEEE NON INGLESE!!! >> gridò Canada dal suo nascondiglio


Grecia: << Ma allora sei idiota!!! >>


<< Ma che dici, caro? >> disse Grecia, << Stai sognando. O forse quello che senti è l'odore dei resti di quel ragazzetto che ti sei gustato ieri sera. Vai a sistemarti e a rinfrescarti, e quando tornerai, troverai la colazione pronta in tavola.>> Turchia allora se ne andò; Matthew stava già saltando fuori dal forno, quando Grecia lo fermò: << No, aspetta un altro po', che si sia addormentato; si fa sempre un pisolino dopo averlo fatto. >> Matthew la osservò << Scusa se te lo chiedo ma... come fai a stare insieme ad un tipo come quello? >> Grecia si limitò a sorridere << Secondo te io questa catena la porto per divertimento? >> disse indicando una lunga catena attaccata alla sua caviglia. Turchia tornò e fece ciò che Grecia aveva predetto. Mentre il terribile orco dormiva, Matthew sottrasse un fagotto d'oro all'orco, da quel nascondiglio che aveva potuto intravedere dal forno. Fu così, che dopo aver disceso l'immensa pianta di fagiolo, tornò dalla madre.

<< Mamma...visto che avevo ragione? >> disse Matthew posando sul tavolo il fagotto di monete d'oro sottratto all'orco. Ma la madre non aveva voglia di dargli ragione, così prese il fagotto di soldi e andò in paese a comprarsi un vestito nuovo. Quando tornò, nel suo meraviglioso vestito a gale rosa, osservò il suo meraviglioso figlio << Tesoro... insomma... dove sei finito? >>

<< Mamma... sono qui... davanti a te... >> disse con aria un po' scocciata Matthew alla madre

<< Oh, non importa dove sei... va a procurarti dell'altro oro... quello che hai preso non era abbastanza... >>


Allora Matthew salì di nuovo sulla pianta, ancora e ancora...


America: << Tutto questo perché Oz non ha voglia di farla tanto lunga... >>

Oz: << Tutto questo è offensivo nei miei confronti... però è vero... >>


Finché Turchia non iniziò a sospettare qualcosa.

<< Grecia... noi non avevamo una gallina che faceva le uova d'oro? >>

<< No tesoro... >>

<< Strano...ero quasi sicuro che ne avessimo una... >> Turchia era convinto di avercela avuta una gallina... e così rimase all'erta. Fu così che un giorno...


<< Uccci, ucci, ucci, sento odor di inglesucci >> gridò, << Ne sento l'odore, Heracles, lo sento! >> << Ne sei sicuro, caro? >> rispose Grecia << Se è quel maledetto che ti ha rubato l'oro e la gallina dalle uova d'oro, stai sicuro che in questo momento è nascosto nel forno. >>Tutti e due corsero a vedere, ma fortunatamente Matthew non era lì, e Grecia disse: << Allora temo che ti sei sbagliato, a meno che non sia l'odore del ragazzo che hai catturato ieri notte che poi ti sei fatto. Bhè, io sono sbadata, ma anche tu, non sai ancora riconoscere la differenza tra l'odore di bambino e il mio odore... non te lo do... >>

Turchia: << tutto questo è molto triste... >>

Grecia: << così impari a tradirmi... >>

Allora, Sadiq,sconsolato si sedette a fare colazione, ma a ogni tanto mormorava: << Bhè, giurerei... >> e alzandosi, cercò nella dispensa e ovunque in cucina, tranne, fortunatamente, nel paiolo di rame, in cui non gli venne in mente di guardare(perchè ovviamente Matthew era lì). Finita la colazione, Turchia proruppe: << Grecia! Portami subito la mia arpa d'oro.>> Essa gliela portò e gliela mise sul tavolo, ed egli ordinò(all'arpa): << Canta! >> Grecia lo guardò come si può guardare una muffa sul muro << Turchia... le arpe non cantano... >> Turchia lo guardò << NON È VERO! TU MENTI... SU,ARPA, CANTA! >> ma l'arpa non cantò.

Grecia: << Perché come al solito avevo ragione io... >>

Turchia: << Perché mi sono trasformato in un idiota? >>

Grecia: << Perché sei in una fiaba di Oz... >>

A quel comando, l'arpa cantò magnificamente,oh così parve a Turchia, che a forza di funghetti allucinogeni aveva perso il capo. Infine si addormentò. A quel punto Matthew alzò il coperchio di rame molto delicatamente e sgattaiolò giù come un topolino e si arrampicò sul tavolo, dove strisciò, e prese possesso dell'arpa magica, e corse poi velocemente verso la porta; ma l'arpa urlò a gran voce: << Padrone! Padrone! >>

Turchia: << Ma non si era detto che non parlava? >>

Oz: << E adesso canta... >>

Turchia si svegliò appena in tempo per vedere Matthew che scappava con l'arpa.

Canada: << Oh mio dio mi ha visto... che emozione! >>

Per poco Matthew non si fece beccare preso com'era dalla scoperta che Turchia lo potesse vedere. Corse più in fretta che poté, e Sadiq lo inseguì, e l'aveva quasi raggiunto se non fosse stato per un balzo diretto proprio verso il fagiolo; Turchia però era vicinissimo, e per poco non riuscì ad acchiapparlo, ma fece in tempo a vederlo sparire, e quando arrivò alla fine della strada, vide Matthew mentre scendeva per il fagiolo. Dal canto suo, il turco non se la sentì di prendere il fusto della pianta per scala, così si fermò e rimase ad aspettare che Matthew risalisse per ritentare la sorte. Ma proprio allora Giappone gridò: << Padrone, padrone! >>

Giappone: << Mmmh...Oz...quand'è che sono diventato l'arpa? >>

Oz: << Da adesso... >>

Giappone: << Ho fatto qualcosa di sbagliato per meritarmi questo? >>

Grecia: << Kiku... ci sceglie a caso... non prendertela... >>

il turco si tuffò sul fagiolo, scuotendolo tutto con il suo peso.

Feliciano: << Sembra una cosa così porno... oddio...aspetta... quant'è alto il fagiolo? >>

Germania: << No, Italia...non dirlo... >>

Feliciano*sorridendo*: << Il fagiolo è grande come il p... Germania? >>

Oz: << indovinate? Germania era svenuto. >>

Matthew riuscì a scendere a terra, e dietro di lui, Turchia. Ma Matthew era stato più veloce di lui, che era quasi arrivato a casa. Allora gridò: << Mamma! Mamma! Presto, portami un'accetta! >> Polonia era seduto sulla poltrona ed era al telefono << Lituania, scusa un secondo eh....devo porgere l'accetta a mio figlio... >> corse da Matthew con l'accetta, ma quando raggiunse ai piedi del fagiolo si paralizzò dalla paura, poiché vide quello spaventoso turco scendere dalle nuvole. Matthew mantenne il sangue freddo...

America: << Ahahahahaah... >>

Oz: << Scusami... cosa c'è da ridere... >>

America: << Ma come... Canada che fa il macho non ti fa ridere? >>

Oz: << Oddio hai ragione...ahahahaaha... >>

Canada: << Vi odio... >>

Dicevamo che Matthew afferrò l'accetta e con un colpo ben assestato

America & Oz: << Ahahahaha... Canada muscoloso... >>

Infranse il fagiolo nel mezzo. Turchia sentì la pianta traballare e tremare, così si fermò per vedere cosa stesse succedendo. Poi Matthew diede un altro colpo alla pianta, che questa volta si spezzò definitivamente in due parti, e cominciò a crollare. Allora Sadiq precipitò giù,seguendo la caduta del fagiolo. Matthew mostrò Giappone alla madre, e grazie ad essa, e Francia

Francia: << No scusa ma... chi sarei io? >>

Oz: << La gallina dalle uova d'oro... >>

Francia: << Giustamente... >>

Matthew e Polonia divennero ricchissimi. Matthew sposò una grande principessa,Cuba

Oz: << Così a caso... giusto perché una principessa ci doveva essere... >>

E vissero tutti, felici e contenti...

FINE



Oz: << Tranne Turchia e Grecia che sono morti... >>

Grecia: << Wow...che tatto... >>


FINE DAVVERO


Grazie ancora a tutti e... alla prossima.


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Capitolo 8
*** Polon d'Oro e i tre russi ***


Sarò breve...

anzi no, che poi si fa confusione... sono sempre Oz, mi raccomando non confondetevi eh?

Ringrazio Eren Raimizu per l'idea.

Chiedo venia a Claws, il Bad friend trio ci sarà... ma non è questo il giorno!!!

Iniziamo...



Feliks d'Oro e i tre russi


C'erano una volta tre russi: Uno era squattrinato, un altro isterico e uno sadico.

Ciascuno aveva una ciotola per la colazione: Lo squattrinato non ne aveva una perché costava troppo, l'isterico aveva imboscato la sua per poter mangiare da quella di quello sadico, ma quest'ultimo non aveva una ciotola,bensì un rubinetto. In effetti mangiare in quella casa era un po' un problema. Avevano una sedia per sedersi (almeno quella). Lo squattrinato...


Polonia: << Ma questa gente tipo non ce l'ha un nome? >>


Lo squattrinato dicevo, che altri non era che Ucraina,non aveva una sedia...


Ucraina: << Non avevamo detto che avevamo una sedia per sedersi? >>

Oz: << Ho detto che avevano una sedia per sedersi... non ho detto quanti di loro... Ucraina... devi stare più attenta... >>


Come dicevo, tutti i russi,tranne Ucraina avevano una sedia, quella dell'orsetto psicotico, che altri non era che Bielorussia, era molto comoda, ma lei preferiva sedersi sopra l'orso sadico, il quale non era molto contento di questa decisione, ma non aveva il coraggio di ribattere.

Ovviamente avevano pure un letto per dormire... tutti tranne?


Polonia: << Ucraina? >>

Oz: << Bravissimo Polonia... prendi pony... >>

Ucraina: << è una mia impressione o diventa sempre più spietata ogni storia che passa? >>


Avevano tutti un lettuccio, Bielorussia aveva un letto, molto comodo e confortevole, che usava solo perché l'orsetto sadico ogni notte riusciva a chiuderla fuori da camera sua.


Ucraina: << e io dove dormo? >>
Oz: << per terra... ovviamente... >>
Ucraina: << ovviamente... >>

Una mattina, dopo aver preparato la vodka e averla versata nelle ciotole, i tre russi andarono a fare una passeggiata in Siberia; aspettavano che la vodka si raffreddasse, perché non volevano scottarsi la bocca.


Russia: << Tutto questo non ha senso! Perché dovrei andare in Siberia... e perché aspetto che si freddi la vodka... è già fredda! >>

Oz: << Russia... non fare domande... >>
Russia: << Kolkolkolkol... >>

Oz: << Ok... puoi fare domande... ma in Siberia ci vai lo stesso... >>

*Russia sfodera il rubinetto*

Oz: << Sappi che non mi fai paura! >>


Fu così che quella mattina, invece di andare in Siberia andarono a Cuba...


Polonia: << Hey! Tutto questo tipo non è giusto! >>


Mentre camminavano sulla spiaggia, una bambina che si chiamava Feliks d'Oro giunse alla loro casa. Guardò prima dalla finestra, poi dal buco della serratura e, non vedendo nessuno nella casa, fece scorrere il catenaccio ed entrò.

Russia: << Maledetto Stalker... >>

Oz: << Non credo che sia uno stolker... ma un ladro... >>

Vide allora la colazione pronta sul tavolo.


Russia: << Se osa assaggiare la mia vodka... giuro che la spartizione sarà l'ultimo dei suoi problemi... >>


Ma Polon d'Oro...


Polonia: << Non mi chiamavo Feliks d'Oro? >>
Oz: << si, ma così è più carino e mi ricorda il pandoro... >>


Dicevo... ma Polon d'Oro, sprezzante del pericolo assaggiò da prima la vodka nell'orsetto sadico. Ma era troppo forte e la risputò.


*Russia è in preda ad un attacco isterico, per tale motivo non è in grado di commentare *


Poi, assaggiò la vodka dell'orsetto pscicotico, e si beccò una maledizione...


Polonia: << tutto questo non c'è nella fiaba!!! >>

Oz: << e adesso c'è... >>


Alla fine assaggiò ciò che si trovava nella ciotola rotta dell'orsetto squattrinato e gli piacque perché era acqua. Dopodiché andò in salotto e si sedette su tutte le seggioline degli orsi, infine andò in camera da letto. Per primo provò il letto di Russia, ma era troppo sudicio per lui, decise quindi di provare quello di Bielorussia, ma l'aura demoniaca del letto lo respinse e quindi si accovacciò nel posto dove dormiva sempre Ucraina, si rimboccò le mattonelle e dormì profondamente.


Inghilterra: << si rimboccò le mattonelle? >>

Oz: << Beh, Ucraina dorme per terra... quindi è ovvio che si rimbocca le mattonelle no? >>

Inghilterra: << Ti auguro una felice discesa nella tua follia Oz... >>


I tre orsacchiotti erano però tornati alla loro adorata casa...

<< Ma io non potevo nascere in un paese caldo, accogliente, dove crescono i miei adorati girasoli invece che in questa landa desolata? >> disse Russia sfogandosi, il Generale inverno gli rettificò (con dieci metri di neve) che non aveva gradito il suo commento. Ucraina si rese conto che qualcosa non andava...

<< Credo che qualcuno sia penetrato in casa... >> disse entrando con cautela in soggiorno

<< Wow, sorellina lasciamelo dire... hai un ottimo intuito... >>

<< Ooh, grazie Natalia... >>

<< Ma dimmi come hai fatto ad arrivarci? Ecco ci sono... è stato tutto questo trambusto a metterti in allarme non è vero? >>
<< Noto del sarcasmo... >>

<< MA CERTO CHE SONO SARCASTICA!!! Se lo trovo LO UCCIDOOOO! Guarda come ha osato ridurre il letto del mio adorato Russia >> e detto questo iniziò ad aggirarsi per casa brandendo la sua mannaia.


<< Qualcuno si è tracannato la mia vodka e l'ha pure sputata sul pavimento... >> disse Russia decisamente adirato.<< Qualcuno ha tentato di bere la mia vodka... >> disse l'orsetto psicotico cercando in giro il responsabile. L'orsetto più piccolo non disse niente perché era una persona gentile. Poi, non appena Ucraina andò a vedere il suo lettino, trovò il colpevole che ronfava beatamente sotto le mattonelle...


Inghilterra: << Insomma, Polonia è tipo muffa... cresce sotto le mattonelle... >>


<< Qualcuno si è sdraiato sul mio pavimento ed ecco chi è >> disse Ucraina sussurrando.
Quando Polon d'Oro udì il sibilo inquietante della voce di Russia,profonda e penetrante, si svegliò immediatamente.
E quando vide che i tre Russi la guardavano, corse alla finestra e saltò giù, ma non fece molta strada che Russia lo placcò, Bielorussia lo immobilizzò e lo pestarono a sangue fino a che non furono stanchi.


FINE


Sealand: O.O * faccia sconvolta*

Russia: << Peter, questo t'insegna che non bisogna mai entrare di nascosto nelle case altrui... sennò poi muori >>

Grecia: << Queste fiabe finiscono sempre con queste perle di saggezza zen allucinanti... >>


Ragazzi, ragazze, pony e fate... sei recensioni in un capitolo? Ma così mi emozionate... vi ringrazio tantissimo per il vostro sostegno e vi aspetto alla prossima!

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Capitolo 9
*** La figlia del Mugnaio ***


Sappiate che mi scuso in anticipo per questa introduzione...

Ecco a voi, l'introduzione minimalista di questa settimana...

un due tre, fante cavallo e re... “

Oz: << Mamma mia che fatica... >>

Inghilterra: << Oh, santa regina... >>



La figlia del mugnaio



C'era una volta...


Inghilterra: << Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah... >>


Stavo dicendo... che c'era una volta...


Inghilterra * completamente ubriaco* << Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah... >>

Oz: << Sedatelo, sopprimetelo...fate quello che volete, ma fatelo stare zitto... >>


Dicevamo, prima che Inghilterra perdesse completamente la testa...


Inghilterra: << Non tratterai...hic...male qualche altra nazione... hic...io...ti sfido a farlo... >>

Oz: << … >>

Inghilterra : << Non ne hai il coraggio eh? >>

Oz: << E fu così che Inghilterra cadde in un sonno profondo... >>

Inghilterra: << Sciocca non puoi farlo... e io non ho sonno... >> * Arthur si addormenta di colpo*

Oz: << Sono il Re del mondo... il potere scorre in me...buahahaha... >>

America: << Mmmh...signore dell'universo? Potrebbe limitarsi a continuare la storia? >>
Oz: << Ma certo... >>


C'era una volta,


Lovino: << Una vedova! >>


No...


Russia: << Un cane! >>

Oz: << Scusa Russia...cosa c'entra un cane... >>

Russia: << Boh, ci stava bene... >>

Oz : << E certo... >>


Non c'erano una volta ne una vedova ne un cane, bensì un mugnaio, povero...


Lovino: << Tanto qui...o sono vedovi, o sono poveri... non c'è alternativa... >>


Se mi facessi finire, sapresti che il mugnaio aveva una bella figlia...


Lovino: << Che culo... una bocca in più da sfamare... >>


Un giorno gli capitò di parlare con il Re e gli disse: << Ho una figliola che sa filare l'oro dalla paglia v'interessa? >>


Francia: << Prussia,le balle che spari sul tuo pene, in confronto a questa sono barzellette... >>

Prussia: << Francis...dovresti sapere che non racconto bugie... >>

Francia: << Come no... >>


Il Re, a cui piaceva l'oro...


Oz: << Certo il re ricompare... a chi lo faccio fare... >>

Spagna: << Nessuno... muova... un muscolo... >>


Dicevamo che a Spagna piaceva l'oro, così...

Spagna: << Perché!!!? >>>

Francia: << Dai Antonio, che se ti va bene muori subito... >>

Spagna: << Grazie Francia... adesso si che sto meglio... >>>

Francia: << Figurati...per così poco... >>

Oz: << Ne avete per molto o posso andare avanti? Grazieeee... >>


Allora... a Spagna piaceva l'oro, e così ordinò che la figlia del mugnaio, Prussia, fosse condotta di fronte a lui...


Prussia: << Cavolo! Io non ho detto niente stavolta!!! >>

Oz: << Taci o vile... >>

Polonia: << Perché tipo un ovile dovrebbe tacere? >>

Oz: << OH, Vile...taci codardo... Polonia non capisci un tubo! >>

Polonia: << Cosa? >>

Oz: << Bravo, continua così che vai bene... >>


Dopo averla esaminata attentamente...


Prussia: << Maniaco schifoso... >>

Spagna: << Io non ho fatto niente... >>

Prussia: << Non mi guardare sai...perverso... tsè...maniaco... >>


fu condotta in una stanza piena di pagliericcio...


*Prussia guarda male Spagna *

Spagna: << Che vuoi!!!Guarda che lo devi solo filare e farlo diventare d'oro... >>

Prussia: << O.O PURE! >>

Spagna: << La paglia... che hai capito... >>

Prussia: << Perverso... >>


Dicevamo che la condusse in una stanza piena di paglia e gli disse:


Spagna: << Se entro l'alba, non fai di questa paglia, oro... muori... >>


A Ivan Braginski, piace questo elemento...


Poi la porta fu chiusa ed ella rimase sola. Il povero Prussia se ne stava là senza sapere come salvarsi, poiché‚ non aveva la minima idea di come filare l'oro dalla paglia...


Svizzera: << A nessuno...la butto li eh... è passato per la mente che sia un procedimento impossibile immagino... >>

Lovino: << Ecco... mi hai spoilerato il finale...grazie eh... >>

Svizzera: << Ho solo detto che probabilmente morirà, non credi che se ci fosse stato un modo per filare l'oro dalla paglia io lo saprei? >>


Dicevo... il povero Prussia non sapeva cosa fare, e la sua paura crebbe, non appena si accorse che, era quasi l'alba. All'improvviso la porta si aprì...


Grecia: << Pignoramento!!! >>

Oz: << No... >>


(attenzione...quella che segue potrebbe essere pubblicità ingannevole)


la porta si aprì ed entrò un uomo, alto, bello, affascinante e con un culo da paura....

America, Russia, Francia,Turchia, Prussia, Spagna e a sorpresa Giappone: << Ovviamente sono io... >>

Oz: << adesso vi fa comodo esserci eh? >>

tutti: << Allora chi è? >>

Prussia: << Sono io eh... me lo puoi dire sai... >>

Oz: << Prussia sei la donzella...come puoi fare due ruoli... >>

Prussia: << Ma agli altri lo fai fare!!! >>


<< Buona sera, madamigella mugnaia...perchè piangete? >> disse lo splendido uomo, appoggiandosi alla parete come fosse un modello.

<< Ah... >> disse la mugnaia << devo filare l'oro dalla paglia... ma non ne sono capace... >>

L'uomo la guardò perplesso. Poi si rivolse di nuovo alla meravigliosa mugnaia che stava aggiornando il suo blog, fregandosene non solo della sua condanna imminente ma anche del virile (ahahahah) uomo...


Austria: << Come mai...ho come l'impressione...che quando dirà il nome di questo tizio... ci rimarremo tutti malissimo? >>

Oz: << Perché sarà così...mmh...cioè volevo dire... no, ma che dici... >>


<< Potresti anche prestarmi attenzione visto che ti sto per salvare no? >>

Prussia,alzando gli occhi dal portatile << mmh? Ah sisi..fai pure... >>

<< Guarda...che mi dovrai pagare... >>

<< Ma si...dai che si fa dopo...adesso non scocciarmi che devo giocare a farmville... >>

l'uomo l'accontentò e iniziò a filare l'oro dalla paglia. Spagna, non appena aprì la stanza, rimase abbagliato da l'oro lucente che si trovava adesso al posto della paglia, così avido rinchiuse nuovamente in una stanza colma di paglia, stavolta ancora più grande. Prussia scoppiò nuovamente a piangere, e l'uomo si fece nuovamente vivo << Perché piangete? >>
<< Perché mi sono dimenticato di raccogliere le melanzane e sono marcite... >> rispose triste Prussia,che aveva coltivato quelle melanzane con tanto amore...


Francia: << Eh...si sa che Prussia ama le verdure... >>


Il re tornò ancora una volta a controllare l'operato della giovane donna, e ancora una volta, rimasto contento gli lasciò una mole ancor più grande di lavoro.


Prussia: << Spagna...io te lo dico... avresti anche un pochino rotto... >>


Ancora una volta la giovane donna si disperò per le cavallette che avevano distrutto la sua fattoria a farmville, e ancora una volta l'uomo filò l'oro dalla paglia. Ma stavolta, era giunto il momento per Prussia di pagare.

<< Allora... mi devi all'incirca... >>

<< Io non ti devo proprio niente... e poi non ho soldi...quindi va a scocciare qualcun'altra... >>

<< No, allora senti... avevamo stabilito... >>
<< Non mi scocciare... >>

L'uomo divenne una belva, i suoi occhi divennero di fuoco e sembrò diventare alto come un gigante

<< Mmmh...scusami...cerchiamo di ragionare... >> disse infine colmo d'ira


Francia: << Wow...questo si che è un cattivo... >>

Russia: << Che ci vuoi fare...gente come me nasce una volta sola nella storia... >>

Polonia: << Ma tipo meno male... >>

L'uomo placò la sua furia e propose un patto alla figlia del mugnaio

<< Facciamo così... appena diventerai regina, mi dovrai dare il tuo primo figlio... >>

Prussia continuò a chattare, poi sentendo l'improvviso silenzio si girò verso il misterioso individuo

<< Stavi dicendo qualcosa? >>

<< Dì si..? >>

<< Si? >>

<< Perfetto...allora è deciso... >> e detto questo lo strano individuò sparì.


Quando al mattino venne Spagna e trovò che tutto era stato fatto secondo i suoi desideri, la sposò; e la bella mugnaia divenne regina.


Lovino: << Il solito culo...com'è che nelle fiabe incontrano una sola persona e quella è di sangue reale? Non è mica giusto... ma poi è amore eterno... si, col cavolo... m'innamorerei perdutamente anch'io di un principe...mica perché è lui...ma per il suo patrimonio, così la smetterei di sgobbare e poi? Tutti fighi sono in queste fiabe... mai un principe orribile... è incredibile... >>

Oz: << Hai finito? Lo sanno tutti che le fiabe sono degli AU allucinanti... basta vedere che vivono tutti felici...tutti si amano... nessuno si fa le corna!!! Nessuno dice che qualcuno è grasso, ha i brufoli, che sono simpatici come un mattone su un dito del piede. Sono così ottimiste!!! Oh, il principe azzurro non esiste...e di certo se esiste figurati se è GAY! Oh se lo è la protagonista tanto donna non è!!! Oh, maledette fiabe...illudete i bambini dall'alba dei tempi! >>

America: << Ma dove siamo finiti? Al raduno racchi anonimi? Se nessuno vi fila non è certo colpa delle fiabe... >>

Oz & Lovino: << RACCHIA SARAI TU!!! >>


Ma torniamo alla nostra storia...


Dopo un anno diede alla luce un bel maschietto (il mistero della sindrome d'Inghilterra s'infittisce)


Oz: << Strano...Arthur non ha detto niente... >>

Inghilterra: << Sono stanco perfino di arrabbiarmi... >>


Prussia, non si ricordava neanche più dell'omino, quando questi le entrò d'un tratto nella stanza a reclamare ciò che gli era stato promesso. Prussia inorridì e gli offrì tutte le ricchezze del regno, purché‚ le lasciasse l'adsl...


Francia: << Oz, scusami...ma non voleva il bambino nella fiaba originale? >>

Oz: << Si...hai ragione... ma sai si somigliano... >>

Francia: << Anche come forma effettivamente... >>

Oz: << Se solo tu godessi delle meraviglie di internet...capiresti che forse l'adsl è meglio di un figlio... >>


stavamo dicendo che il misterioso individuo voleva il figlio della figlia del mugnaio, che adesso è diventata regina...


Francia: << Certo Beautiful ci fa un baffo a noi eh? >>


Prussia, accorgendosi dell'errore commesso prega lo strano individuo di lasciarle il bambino.


Prussia: << Ma l'adsl me la lasciava oh no? >>

Oz: << Si...ma tieni di più a tuo figlio... >>

Prussia: << Si vede che siamo in una fiaba... >>


Il losco individuo, mosso a compassione, decise di dare un'occasione di riscatto alla bella regina.

<< Ti do tre giorni per indovinare il mio nome... se lo indovini...potrai tenerti il bambino... >>

<< Ok... che ci vuole... >>

<< Non puoi usare google... >>

<< Ma come faccio!!! >>

<< Tre giorni... >> si limitò a rispondere in modo criptico l'omino.


La regina passò la notte cercando di ricordare tutti i nomi che mai avesse udito, inviò un messo nelle sue terre a domandare in lungo e in largo, quali altri nomi si potevano trovare. Il giorno seguente, quando venne l'omino, ella cominciò con Rodrich, Ivan e Ludwing e disse tutta una lunga sfilza di nomi, ma ogni volta il losco diceva: << Non mi amo così... >>

Il secondo giorno, ella mandò a chiedere come si chiamasse la gente nei dintorni e propose all'omino i nomi più insoliti e strani quali: Austria etero, Ungheria femminile, Russia uke. Ma egli rispondeva sempre:

<< Non mi chiamo così...>>

Il terzo giorno tornò Giappone e raccontò:


Giappone: << Scusa ma io che c'entro? >>

Oz: << Sei il messo reale...non sei felice? >>

Giappone: << Tantissimo... >>


Dicevamo che Giappone arrivò e disse : << Nuovi nomi non sono riuscito a trovarne, ma sulla cima di una grande nazione,dove non vi è che alberi ed alci, vidi una nazione; e qua vi era un omino quanto mai buffo, che gridava, saltellando su di una sola gamba: << Nessun mai mi riconoscerà,ne mai ci proverà,Canada il mio nome è, ma tanto nessun sa cos'è... >>


Austria: << Fammi capire...il meraviglioso adone che ci era stato promesso... è Matthew? >>

Oz: << Chi? >>


All'udire queste parole, la regina si rallegrò e poco dopo quando l'omino entrò e le disse:

<< Allora, Prussia, come mi chiamo? >> ella da principio domandò:

<< Ti chiami Alfred? >>

<< No >>

<< Ti chiami Cuba? >>

<< No >> Canada assaporava già la vittoria...quando...

<< Ti chiami forse Canada? >>

Il canadese rimase immobilizzato. Mai nessuno l'aveva mai riconosciuto...e ci era sempre rimasto malissimo e adesso,che non voleva essere riconosciuto...ecco che quella maledetta lo riconosceva

<< Te l'ha detto Francia, te l'ha detto Francis! >> gridò Matthew e per la rabbia pestò in terra il piede destro con tanta forza, che sprofondò fino alla cintola; poi, nell'ira, afferrò con le mani il piede sinistro e si squarciò.


Grecia: << Ozzzzzzzzzzzz!!! Ho capito che arrivata ad una certa ora non hai più voglia ma... non puoi farle finire così!!! >>

Oz: << Perché no? >>

Grecia: << Perché è un finale stupido!!! Tanto valeva scrivere e morì sul colpo... >>

Oz: << Sai che hai ragione? >>


E fu così che dall'ira morì sul colpo...


FINE


Grecia: << Ci rinuncio... >>



Ragazze,ragazzi,bambini,bambine,cani,gatti,topi,io,non io,essere non essere...


Austria: << Ne hai per molto? >>


Insomma...io vi ringrazio, come al solito di aver letto fin qui, di sopportare i miei finali ma un grosso scusa va a...


Inghilterra,Canada,Polonia e il resto del mondo: << si??? >>


no, va a Claws...vi avevo promesso una storia col bad friend trio, ma nulla... le ricerche però proseguono stoiche...non mi arrenderò finché non troverò una fiaba adatta a Francia...


Francia: << Guarda...non importa eh...vivo lo stesso...anzi...vivo meglio... >>


Grazie, grazie ancora!!! Alla prossima! E adesso...tutti a nanna...che è tardi...

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Capitolo 10
*** La prussianetta ***


Questa è per claws... spero di soddisfarvi! Per tutti gli altri buona lettura e non preoccupatevi... dalla prossima tornano le introduzioni stupide... scusatemi...ma sono troppo stanca...chiedo venia



La prussianetta




Nelle profondità degli oceani vivevano esseri che un tempo erano state nazioni: i prussiani.


Prussia: << Oz sei cattivaaaa... sai che ci soffro... >>

Oz: << Oooh...mi dispiace... >>

Prussia: << Davvero? >>

Oz: << No... >>


Dotati di una virtù meravigliosa, a volte risalivano alla superficie del mare per donarla, addolcendo così l'agonia dei marinai naufragati.


Austria: << Che genere di virtù? >>

Oz: << Rod...credo che tu sappia fin troppo bene di che virtù stiamo parlando... >>


Ma comunque...


Salteremo la descrizione della città dei prussiani perché tanto non gliene frega niente a nessuno...


Austria: << Non credo,come faranno i lettori a carpire l'atmosfera della storia senza un'adeguata descrizione? >>

Oz: << Austria... non hai nient'altro da fare? Devi per forza essere te stesso? >>

Austria: << Ti prego... non voglio tornare a casa... >>

Oz: << Oh, andiamo...cosa c'è di tanto spaventoso a casa tua? >>

Austria: << Ungheria... >>

Oz: << Capisco, puoi restare qui...ma devi startene buono... >>

Austria: << Ok.... >>


Nel più grande e più bello di questi palazzi marini regnava il re del mare.


Polonia: << Aspetta, aspetta...perchè tipo Austria cioè l'hai trattato bene e noi invece tipo veniamo trattati male? >>

Oz: << Polonia...hai presente chi è e con cosa ha a che fare? Un po' di pazienza... >>

Austria: << Hey...così mi fai sembrare un povero scemo >>

Oz: << Austria, non sei scemo...sei uke... >>


Già vecchio,il re era un padre soddisfatto. Egli aveva affidato la loro educazione alla regina madre, che aveva una grande coscienza del suo rango; infatti, inculcò con rigore alle principesse le buone maniere, l'arte di ricevere...


Francia: << Uuuuuh...le principesse sono passive!!! >>


La principessa Gilbert, era la più bella di tutte, aveva preso le virtù dal padre, Ludwing, re del mare...


Prussia: << EVVAIIIII!!! >>

Cina: << Certo aru, non vale aru...lui si è beccato in eredità la parte migliore di Germania aru... >>

Germania: << Grazie eh... >>


dicevamo che aveva preso la virtù dal padre...


Prussia: << Yuuuuu uuuuuuh!!! >>

Oz: << Piantala... >>


Mentre dalla madre, Feliciano, regina degli abissi, la sua splendida attitudine alle arti...

Prussia: << Macchisene frega!!! Ho il pene di mio padre!!! >>

Giappone: << La tua solita fortuna... >>

Prussia: << Su Kiku, non prendertela... c'è chi può e chi non può, io posso perché sono il meraviglioso me... >>


Tutto in lei era perfetto...


Prussia: << E certo che era perfetto...hai visto che figo che sono? >>


Dicevamo che tutto nella principessa era perfetto, ma da un po' di tempo era triste...


Oz: << Prussia, azzardati a fare riferimenti al tuo pene e ti ammazzo... >>

Prussia: << Non gli è successo niente vero? >>

Oz: << NO...sei più tranquillo adesso? >>

Prussia: << Shi... >>


Qual'era la ragione di questo cambiamento d'umore, lei che prima era così fastidiosa?


Francia: << Lo scoprirete nella prossima puntata... >>

Oz: << Francis, non confondere i lettori... >>


Prussia era sempre stata una nazione diversa dalle altre...


Francia: << Chissà perché... >>


Il mondo sottomarino dov'era nata e cresciuta non gli bastava più, ed era attratta sempre di più dal mondo della superficie. Germania, preoccupato per le strane tendenze della figlia incaricò Sebrancia, di sorvegliarla e di farle cambiare idea.


<< Non poteva fare scelta migliore mio re... >> disse Sebrancia spogliandosi e dirigendosi pericoloso verso Prussia, munito di frusta e ghigno malefico.

<< Sebrancia!!! Non ti ho detto di stuprarla...mi pare... >>

<< Ma non la stupro mica... ci faccio solo un po' sesso... >>


Polonia: << Tipo come si fa a fare solo un po' di sesso? >>

* Russia glielo spiega *

Polonia: << Lo sai per esperienza personale? Andata di magra eh... >>

E Polonia venne preso a rubinettate perché tanto, se non le prende Feliks non è felice.


Tenendo Prussia sotto controllo Sebrancia scoprì un sacco di cose interessanti.


<< Re Ludwing!!! Vostra figlia colleziona oggetti del mondo in superficie!!! >>

<< E ME LO DEVI PROPRIO DIRE MENTRE STO FACENDO SESSO? >> rispose urlando il re cacciando fuori dalla camera reale Sebrancia.


Ciò che Sebrancia non riusciva a capire, era come Prussia riuscisse a procurarsi tutta quella roba.


<< Hey, Prussia...ti ho portato la roba... >> disse il pesciolino Flontonio


Spagna: << Flontonio...vorrei farti notare che è già la seconda fiaba che mi tratti male... >>

Oz: << Dillo a Polonia... >>

Polonia: << ecco tipo Spagna cioè non lamentarti... >>


Il piccolo pesce...


Prussia: << D'altronde non tutti possano avere il pene di Germania... >>

Spagna: << Non mettere in dubbio la mia virilità!!! >>


Dicevamo che il piccolo Flontonio, poggiò nelle mani di Prussia...


Prussia: << Ecco...adesso ricerchi servizi però eh? Troppo comodo così... >>


un piccolo fagotto, contenente diversi manufatti umani.

<< Sono bellissimi! >> disse il prussiano << chissà a cosa servono... >> ma la bellissima sirena sapeva a chi rivolgersi...


Inghilterra: << Sta a vedere eh... >>


a Scucina... il loro amico gabbiano sulla superficie,da sempre ammiratore degli oggetti umani.


<< Oh, ma questo è un'arricciastriccia...aru... >> disse il gabbiano prendendo quella che qualsiasi persona normale avrebbe individuato come una forchetta << è rarissimo aru... >> continuò lo stupido gabbiano pettinandosi i capelli con quella che chiamava arricciastriccia.


Inghilterra: << Cina? Che diavolo c'entra Cina? >>

Oz: << Ma che ne so!!! l'ho messo a caso... >>


Prussia porse ancora una volta uno strano oggetto al gabbiano

<< Ooooh... questo è ovviamente un soffia blabla... >> disse passando ed osservando tra le ali piumate una pipa piuttosto vecchia. Ma Scucino non era l'unico ad osservare qualcosa. Nell'antro più profondo ed ostile degli abissi, una creatura malefica, demoniaca,dagli occhi iniettati di sangue e dalla scarsa igiene personale, Urssola, osservava la prussianetta.


Russia: << Hey! Io non ho una scarsa igiene... >>

Oz: << Ivan...guarda che ti vogliamo bene lo stesso...anche se puzzi... >>

Russia: << Io non puzzo!!! >>


<< Guardala...guardala come se la tira... >> disse Urssola stritolando un rubinetto di mare


Russia: << Cosa diavolo è un rubinetto di mare!!? e chi te li scrive i dialoghi!!! >>

Oz: << Russia...non conoscevi i rubinetti fino alla seconda guerra mondiale...io starei zitto... >>


<< Oh, state tranquillo signor Urssola... >> disse il tentacolo Estonia

<< No, non sto calmo... perché nessuno mi si fila? >> nessuno osò rispondere.

<< Sapete cosa? Bieloruxia, Ucrainola....voi terrete d'occhio la prussianetta... >> la murena Bieloruxia sfornò uno dei suoi sorrisi più malvagi, e iniziò a seguire a distanza la prussianetta.

<< Beh? Te non vai? >> intimò Urssola a Ucrainola, che stava in realtà arrancando dietro alla ben più veloce Bieloruxia << Signore...non mangio da due mesi...non credo...anf...di … farcela...anf... >>

<< Ucrainola? >>

<< Si grande Urssola? >>

<< Ti devo ricordare i tuoi debiti consistenti che IO ho pagato? >>

<< OH, come mi sento in forma... >> disse a quel punto Ucrainola cercando di colmare la distanza tra lei e l'altra murena.

<< Si,credo proprio che quel Prussia sarà la rovina del grande Ludwing... >>


Inghilterra: << Non è sempre per criticare il tuo duro lavoro ma... perché non hai storpiato il nome di Germania? >>

Germania: << Grazie Arthur sei proprio un amico eh...magari non ci aveva fatto caso... >>


Ma che stavamo dicendo? Ah si... Prussia era salito in superficie per farsi dire che cosa fossero quegli strani oggetti che ogni tanto trovava sul fondo del mare ma Ludwing non voleva e Sebrancia fece la spia andando a raccontare tutto a Ludwing...


*Oz riprende fiato*

Austria* con velato sarcasmo*: << Che meraviglioso stile narrativo... >>

Polonia: << Oz, sei tipo diventata allergica alle virgole? Cioè non ce ne sono... >>

Francia: << Beautiful ritorna... se non stiamo attenti qualcuno casca male... >>


Re Ludwing, che era un re saggio decise di prendere in modo maturo e ponderato la questione. Proibì alla giovane prussianetta di risalire la superficie. La pena sarebbe stata severissima.


<< Se mi disobbedirai... niente internet per due decadi... >> disse con tono grave. Prussia scoppiò a piangere, fuggendo in camera sua. Piangeva disperata su uno scoglio, quando un'ombra oscurò il mare sopra di lei. Smise di piangere ed osservò la strana sagoma che la produceva << Che cosa potrà mai essere? >>

<< Un bambino? >> si fece sfuggire Flontonio ricevendo un'occhiataccia da Prussia << facevo tanto per dire... >> tentò di giustificarsi il piccolo pesce. Ma la sagoma non era un bambino, bensì una nave che procedeva spedita verso chissà quale meta. La prussianetta era così curiosa delle voci che si levavano dalla nave e così diede uno sguardo a bordo. Sopra c'era un principe.


Lovino: << Strano!!! >>


Un principe bellissimo, partito per mari per un viaggio di studio. Alla prussianetta sembrò l'uomo più bello che avesse mai visto. I suoi capelli castani, così lisci, quei lineamenti così dolci...


Turchia: << Oddio...non ha detto pedofilo...sono salvo... >>

Grecia: << Vantiamoci mi raccomando... >>


Ma le sue fantasticherie furono interrotte da una terribile tempesta. Il bellissimo principe fu sbalzato fuori dalla nave e Prussia nuotò verso di lui per soccorrerlo. Lo trascinò fino alla riva dove rimase ad osservarlo finché non fu sicura che era in salvo.


<< State bene eccellenza? >> disse un uomo (che non identificheremo perché tanto è inutile ai fini della trama)

<< Si...credo...di si... >> si alzò piano a sedere ed osservò l'uomo

<< Adesso gli dirà che mi ha vista e che si è innamorato di me... >> disse tutta sorridente a Sebrancia e Flontonio da dietro uno scoglio.


Ma le parole del principe giunsero come una cannonata.

<< Il piano!!! il piano!!! Avete salvato il piano??? >> urlò scuotendo vigorosamente l'uomo che l'aveva soccorso.

<< Non è possibile...io l'ammazzo!!! >> disse furiosa Prussia lanciandogli Sebrancia dietro.


Ungheria: << Adesso mi capisci...non è vero??? >>

Oz: << Ungheria...per favore... >>


Prussia si era innamorato di un cretino...


Austria: << Hey!!! >>


Si era innamorata del principe, ma sapeva che una prussianetta non poteva amare una vera nazione, sapeva che esistevano leggi ferree nel suo mondo. Ma i giorni passavano e la prussianetta era sempre più triste, sentiva che voleva provare a fare qualcosa per salvare il suo amore.


Lovino * tono cinico* : << Mette un annuncio su internet? >>


<< Sembra che qualcuno qui sia triste... >> disse con tono mellifluo Bielloruxia avvicinandosi a Prussia << vuoi una mano a risolvere i tuoi problemi? >> disse strusciandosi addosso alla prussianetta.


Prussia: << ODDIOOOOO...OZ!!! Levamela di dosso!!! >>


<< Vieni...anf...con...anf...noi... >> disse ansimante Ucrainola

<< perché dovrei venire con voi? Non vedo un buon motivo per farlo... >> chiese Prussia

<< Perché sennò ti strappo la giugolare a morsi... >>

<< Ecco...questo è un ottimo motivo... >> constatò la prussianetta seguendo le due strane murene


Arrivarono così al cospetto del sommo Urssola, che arrivò dritto al punto...

<< Senti...tu non piaci a me e io non piaccio a te...quindi arriveremo al sodo... diventa mio possedimento... >>

<< Ma chi ti conosce!!! >>

<< padrone...credo dovrebbe presentarsi prima di minacciare la gente...non trovate... >> constatò saggiamente Lituania, il tentacolo preferito di Urssola.

<< Hai proprio ragione >> tese cortese una mano alla prussianetta << molto bene...io sono Urssola, la più bella dell'oceano, te sei te molto bene... ti sei innamorata di una nazione, e tu sai che non si può...non è vero? >>

<< Si... >> gli rispose Prussia.Urssola scosse la testa.

<< Nono, non hai capito, questo è il mio monologo... non devi interrompermi... >> lo guardò ancora una volta male, scuotendo la testa in direzione dei suoi tentacoli e continuò << come ti dicevo noi ex nazioni non possiamo amare una nazione, salvo che al prezzo di sacrifici immensi. Posso farti un filtro, ma tu dovrai diventare un mio possedimento. Ogni volta che camminerai sulle tue gambe avrai dei dolori tremendi, ma dovrai sopportare in silenzio. Sappi che se la tua nazione ti rifiuterà, tu morirai e ti trasformerai in spuma marina. Accetti? >>

<< Ma...ci dovrei pensare...l'ho visto una sola volta, per di più sembra anche idiota...quindi si, ci dovrei pensare...insomma...non vorremo che il meraviglioso me diventi della banale schiuma marina... >>

Urssola lo guardò di nuovo e sorrise. Poi si rivolse ai suoi tentacoli << Non ha mica capito che non può scegliere... >> tornò ad osservare la prussianetta << NON PUOI SCEGLIEREEEE...>> si calmò << Firma qua >>

E quella deficiente della prussianetta firmò.


Prussia: << HEY! >>


Come dicevamo Prussia accettò: perse la sua indipendenza subito,ed andò in superficie con in mano il filtro magico della strega. Giunta sulla spiaggia bevve dall'ampolla: subito sentì un dolore improvviso, che la fece svenire.


Francia: << Eh,si la prima volta può far male... >>

Prussia: << Hey ma per chi mi hai preso!? >>


Quando riprese conoscenza la sua coda da pesce si era trasformata in due bellissime gambe pelose.


Prussia: << Devi per forza specificare? >>


La prussianetta si alzò in piedi, ma ad ogni passo che faceva sentiva un dolore lancinante.


Russia: << Eh, si è alzato troppo in fretta... lo sanno tutti che dopo essere passati sotto di me bisogna aspettare un po' prima di alzarsi... non è vero Lituania? >>


La trovarono il principe e la sua corte, e il principe fu subito incantato dalla sua dolcezza ( e dal fatto che fosse nudo).Il principe la prese al suo seguito, ad allietare le sue giornate. Le parlava e provava piacere a confidarsi con lei.


<< E quindi è meglio suonare Chopin, e non Strauss ad una cena di lavoro...capisci... >>

annuì Prussia alle parole del principe,sorridendo in modo forzato


Prussia: << QUALCUNO MI UCCIDA...soffrirò meno!!! >>


Un giorno il principe confidò una cosa alla prussianetta: << Sai...io mi voglio sposare con la donna che mi ha salvato... >> disse sorridendo

<< meno male che sono io...sennò sai che tatto ha questo principe? >>


Venne poi il giorno che la figlia di un re vicino arrivò per fidanzarsi con il principe. Il giovane era disperato, e si confidò ancora con la prussianetta.


<< Sai...è lei....è lei...quella che mi ha salvato... >>

Se solo avesse avuto la voce avrebbe detto << Sei un deficiente! >>


Furono preparati grandi festeggiamenti in onore del fidanzamento del principe...


Polonia: << Ma questo tipo principe non ce l'ha un nome? >>

Svizzera: << Credo tu sia l'unico che non ha capito che il principe finocchio è Austria... >>


La prussianetta guardava il mare, sapendo che quella notte sarebbe diventata un possedimento della terribile Urssola. Ma il re suo padre, arrivò in suo soccorso. Sfidò Urssola e perse.


Prussia: << E in che modo questo mi sarebbe d'aiuto? >>


Urssola, mossa a compassione propose un patto al re del mare...

<< Facciamo così...io ti ridò tua figlia se mi cedi la Polonia... >>

<< Ma non è mia... >>

<< E chissene frega... >>

<< Ok... >>


Polonia: << Cioè tipo non sono una figurina!!! >>


Una volta spartita la Polonia, Ludwing si rivolse alla figlia.

<< Tu rimarrai umana...perchè questo è il tuo destino... >> disse con tono solenne, trasformando per sempre la sua meravigliosa figlia in una nazione. I due si abbracciarono per l'ultima volta, prima che il re degli abissi tornasse nelle profondità del suo regno. La prussianetta guardò negli occhi il principe, che ricambiò il suo sguardo.


<< è un peccato sprecare così una cerimonia di nozze... sposiamoci... >> disse romanticamente il principe, trascinando verso l'altare Prussia.

Si sposarono, tra le grida felici di tutti i presenti, ma non appena uscirono dalla chiesa Prussia fu seccato da un cecchino ungherese.


FINE


Grecia: << Stai scherzando vero? Non la fai finire così... >>

Oz: << perché no? >>

Grecia: << Oh!!! Andiamo...non puoi finirla così!!! >>


E invece la finì così...




Ragazzi, ragazze, e giovani alieni... grazie grazie e ancora grazie... vi aspetto alla prossima...

Mi Scuso per questi ringraziamenti un po' freddini ma Oz è stanca...

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Capitolo 11
*** Seataro ***


Ok...questa fiaba non è venuta come speravo...

Un grazie ancora a tutti voi che mi seguite, che mi mostrate il vostro sostegno, grazie e ancora grazie... vi lascio in balia di questa fiaba un po' diversa... dedicata a ChibiWall,sperando di averla fatta contenta...^^

Buona Lettura!



C'erano una volta due vecchini che vivevano in campagna.


Lovino: << Mettici anche un deambulatore ed è veramente una scena estremamente romantica, due vecchini e un deambulatore...tsè... >>


Avevano sempre vissuto soli perché non avevano figli.


Lovino: << Strano! >>


Un giorno mentre la vecchina lavava i panni al fiume, il vecchino andò a tagliare l'erba.


Lovino: << Così...non sapeva che fare... >>

Austria: << Certo potresti anche dilungarti un po' di più invece di fare queste frasi fredde ed aride >>


L'acqua,composta ovviamente da due molecole di ossigeno e da una d'idrogeno, brillava sotto i meravigliosi e lucenti raggi abbaglianti e dorati del sole. L'acqua, così limpida e pulita, di un chiarore così simile ad una lastra di vetro si agitava, animata dalle piccole carpe che lo popolavano. L'acqua popolata da carpe lucenti, che brillavano non appena le loro scaglie cangianti incontravano i vigorosi raggi del sole, l'acqua, disseminata di sassi dalle molteplici forme...


Lovino: << Prova a ridire l'acqua un'altra volta e chiedo a qualcuno di porre fine alle tue sofferenze... >>


L'acqua...


Lovino: << Oooz! >>

Oz: << Ok, ok... >>


Che stavo dicendo?


Lovino: << Che la vecchia era a lavare i panni al fiume... >>

Oz: << Lovino...per favore... non essere sgarbato... si dice donna estremamente anziana, o al limite donna più in la che in qua...o se proprio vuoi la donna con un piede nella fossa... >>

Austria: << Che delicatezza... >>


Insomma, la vecchina stava lavando i panni al fiume...


Spagna: << Oddio no... >>
Francia: << Oddio no cosa? >>

Spagna*scuotendo terrorizzato Francia* << Lo vedi? Hai visto come ci guarda? Sta decidendo le vittime sacrificali per il ruolo della vecchia... >>

Austria: << Non potete dire semplicemente vecchia signora? Suona meno offensivo... >>


Prima che Austria tirasse fuori una delle sue perle di saggezza zen... stavamo dicendo che la vecchia Inghilterra stava lavando i panni quando...


Spagna*scuotendo ancora Francia*: << TE L'AVEVO DETTO!!! Te l'avevo detto che ci osservava!!! >>

Francia: << Ti vuoi calmare? >>

Spagna: << Ci osserva...ci osserva... >>

Francia: << Oh mon dieu... >>

Stavamo dicendo che la vecchia signora Inghilterra stava lavando i panni quando...

*si guarda intorno *


dicevo...quella vecchia decrepita d'Inghilterra...


Inghilterra: << è inutile che insisti...tanto non mi arrabbierò, non oggi... >>


La vecchia nazione si accorse, mentre lavava i panni di aver dimenticato l'ammorbidente...


Inghilterra: << E NO EH!!! Questo non lo posso tollerare...io non lo dimenticherei mai... >>

Francia: << Oz, santo cielo... già è schizzato di suo...non accanirti su questa povera bestia... >>

Inghilterra: << Che diavolo hai detto mangiarane? >>

Austria: << Su, Oz...vai avanti... >>


No, non si era dimenticato l'ammorbidente...


Inghilterra: << Ve l'avevo detto che non potevo averlo dimenticato... >>


Aveva notato un enorme sconnes sulla superficie dell'acqua...


Lovino: << Oh mio dio...è terribile!!! >>


Appena riuscì a prenderlo,


Oz: << La vecchia nazione era piuttosto impedita... >>


l’afferrò e la portò a casa per mostrarla al nonno.


<< Guarda...uno sconnes!!! >> disse gioiosa la vecchia nazione, rivolta alla potente e gloriosa nazione di fronte a lui

<< Inghilterra... hai di nuovo preso il tè alle erbe eh... >>

<< Uno scoones...tondo tondo... guarda com'è grosso... >>

<< Ma sei ubriaco? >>

<< No che non sono ubriaco...è quella deficiente di Oz che mi fa apparire come un'idiota... >>

<< buahahahahaahaha... >>

<< Oz....per favore... >>

<< ok, ok... >>


Anche la gloriosa e potente America rimase stupita dalla grandezza dello scoones trovato dalla vecchia Inghilterra, per questo se lo mangiò...

<< Ma noooo!!! Che diamine hai fatto!!! >>

<< è duro... >>


Francia: << Me lo dicono spesso... >>

Oz: << Francisssss! >>


la nazione, dopo averci rimesso un dente, sputò l'enorme scoones a terra, rompendo nell'ordine tre mattonelle e provocando una voragine di circa tre metri di profondità. La dove è caduto il biscotto gigante non cresce più nulla.

<< L'hai fatto te? >> disse la potente nazione osservando la terra corrosiva sotto lo scoones.


Ma ecco che dalla pesca uscì fuori un bambino. Aveva i capelli biondi...


Spagna: << Oddio sono salvo... >> *guarda Francia* << mi dispiace Francia.... >>

Francia: << Stai tranquillo...non sono io... >>

Spagna: << Oh,come sei ingenuo... lei ci osserva... >>

Francia: << Antonio...calmati... >>


aveva i capelli biondi, e gli occhi un azzurro simile a quello del mare.


Spagna: << Sei stato scelto... >>

Francia: << Oddio... >>


Portava uno splendido completo a marinaretto e voleva diventare una grande nazione.


Russia: << Polonia? >>

Polonia: << Cioè da tipo quando porto tipo abiti alla marinara? >>

Russia: << Pensavo che ormai il tuo transfert con Sailor Moon fosse concluso... >>


Ovviamente non era Polonia...


Spagna: << Sono io??? Ti prego no! >>

Oz: << Sei biondo? >>
Spagna: << No... >>

Oz : << Hai gli occhi azzurri? >>

Spagna: << No... >>

Oz: << E allora... >>

Francia: << E allora è … Bernard!!! >>

Oz: << Francis... non stavamo giocando ad indovina chi... >>


La coppia che non aveva avuto figli...


Lovino: << Ma non c'è nessuno in queste fiabe che non trovi i figli così a caso?>>>

Oz: << No >>


Decisero di tenere il bambino e di chiamarlo,dato che era uscito da uno scoones...


<< Ti chiamerai Seamomo... >> decise democraticamente Inghilterra

<< No, è nato da un tuo scoones quindi si chiamerà Immortaland... >> ribadì l'americano

<< Tranquillo tesoro... nessuno lo prenderà in giro quando andrà a scuola... >>

<< Meglio Scootaro? >>

Inghilterra aggrottò un sopracciglio

<< Perones... >>

<< Si...certo... che ne dici di Seataro...? >>


Lovino: << Certo che America propone dei nomi... >>

Oz: << che pretendi da uno che ha chiamato le sue isole sandwich? >>


Fu così che decisero di chiamarlo Seataro,e di allevarlo con cura e amore.


Lovino: << Certo hanno iniziato bene... guarda che nome... >>


Ed ecco che in un batter d'occhio Seataro divenne grande e forte a vista d'occhio.

Un bel giorno, rivolgendosi ai due anziani, disse:
<< Caro nonno, cara nonna. Ora partirò per andare a punire gli Orchi e solo dopo farò ritorno a casa! >>

<< Sei te che gli hai messo in testa strane idee vero? >> disse imbestialito Inghilterra al vecchio marito. Che, in tutta fretta nascose il suo libro di fiabe limitandosi a scuotere la testa.
L'anziana coppia, decise di preparare dei prelibati scoones per il loro figliolo, affinché potesse rifocillarsi durante il lungo viaggio che l'attendeva. Dopo che l'ebbero preparati, gli consegnarono il sacchetto con dentro il cibo.

<< Mamma... >> esordì Seataro

<< Si piccolo mio? >>

<< perché vuoi uccidermi? >>


E così Seataro cominciò il suo viaggio intorno al mondo. Lungo il tragitto trovò un cane...


Spagna: << Me lo sento che sono io...me lo sento.... >>


E invece era Finlandia...


Finlandia: << Stai scherzando vero? >>

Oz: << No... >>

Spagna: << Oddio siamo salvi... >>


<< Seatarō! Seatarō! Ti prego, dammi uno di quelli scoones che porti in quel sacchetto appeso alla cintola! >>, disse con aria supplice il cane Finlandia.
Seataro lo guardò << guarda è meglio se non lo mangi... >>

E invece il cane lo mangiò.


Lovino: << Ed è ovviamente morto... >>

Oz: << Oddio...in effetti....qui si pone un problema... Finlandia è teoricamente morto... nessuno può sopravvivere ai biscotti d'Inghilterra, forse quel tubo digerente di America, ma lui non ha papille gustative... >>


Per questo motivo Finlandia oltre ad essere un cane è diventato un cane zombie.


Lovino: << Adesso mancano solo gli indiani e siamo apposto... >>


Ecco allora che il cane zombie Finlandia seguì Seataro in giro per il mondo finché non incontrarono un'inquietante fagiano, che ovviamente sarà interpretato da Svezia e che non morì mangiando lo scoones che gli diede Seataro.


Lovino: << perché? >>

Oz: << perché mi fa paura... >>


Ecco allora che Seataro, il cane zombie Finlandia e il fagiano Svezia continuarono il loro viaggio verso la terra degli orchi. Incontrarono allora una scimmia. Islanda.

La scimmia Islanda voleva mangiare uno dei biscotti di Sealand, ma dopo aver visto che Finlandia perdeva pezzi decise di astenersi dal mangiarlo.


Lovino: << Oserei dire l'unico soggetto intelligente di tutta la truppa... >>


Ma comunque, tutti insieme arrivarono finalmente alla terra degli orchi.


Oz: << Che poi...non si sa bene che gli hanno fatto a Seataro questi poveri orchi... >>


Una volta sbarcati vennero subito aggrediti da due feroci orchi, uno biondo e stupido


Finlandia: << Danimarca... >>


e uno taciturno e asociale


Svezia: << Norvegia... >>


<< Chi sono questi insolenti che osano approdare sulla nostra bella terra? >>

<< Non saprei Orcmarca... >> disse l'orco taciturno

<< Mutiliamoli... >>


Oz: << Che bel comitato d'accoglienza... >>

Danimarca: << Oz ha ragione... >>

Oz: << Davvero? >>


<< Benvenuti... >> disse Orcmarca sorridendo agli stravaganti visitatori e aspettando qualche istante. Norvorco guardò l'orologio che portava al polso << Credo che adesso abbiamo onorato il nostro dovere di padroni di casa... >>

<< molto bene... >> disse tranquillo Orcmarca << Mutiliamoli... >>


Oz: << Bello essere capiti... >>


Partì un conflitto senza precedenti.


Germania: << Finalmente un po' d'azione... >>


Svezia guardò Orcmarca.

Orcmarca si arrese.


Lovino: << Stavi dicendo Germania? >>



<< Ti chiediamo scusa... >> dissero gli orchi a Seataro, invocando il suo perdono


Norvegia: << Ma no... >>

Oz: << Ok, ok... allora solo Danimarca chiede scusa a Seataro... te che non hai fatto un tubo continuerai a mantenere il tuo ruolo >>


<< Ti chiediamo perdono...non faremo più azioni malvagie... >> supplicò Orcmarca anche per Norvorco.

Che poi...vi dovessi dire che avevano fatto di male...proprio non lo so... ma comunque


Circondarono Seataro di tesori, tanto da ricoprirlo.


Seataro non sopravvisse al troppo peso e morì schiacciato.



FINE



Grecia: << Non ci provare!!! Non puoi far morire un bambino! >>

Oz: << Ma non è proprio morto morto...si è solo un po' assottigliato... >>


Ma Seataro non era davvero morto...

Si caricò i doni in spalla e tornò dai genitori... dove visse felice e contento assieme ai suoi amici animali...


Grecia: << OOOOh...questo si che è un finale... >>


Almeno finchè un tir non l'investì...


Grecia: << Ooooz!!! >>


Ok, vissero tutti felici e contenti... anche senza il tir...


FINE VERA


A Oz non piace questo elemento

A Grecia non gliene importa un'accidente.



50 recensioni... mamma mia... non mi dilungherò dicendo quanto vi adoro e quanto vi apprezzi per il vostro sostegno...perciò vi dirò che vi odio...


Inghilterra: << Non fa una piega proprio... >>


No, non potrei mai dirlo... Grazie... davvero...

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Capitolo 12
*** La Madre ***


Dedicata a Nephtian, quindi se vi deprimerete è colpa sua.

La fiaba è tratta molto liberamente dalla Madre di Andersen.

Buona lettura.



Una madre sedeva accanto al suo bambino, era molto triste e temeva che morisse.


Grecia: << Oz!!! >>

Oz: << Che vuoi da me... è la fiaba che inizia così... >>

Lovino: << Mamma mia che allegria... >>


era così pallido, con gli occhietti chiusi, respirava a fatica e ogni tanto tirava un sospiro, ansimante quasi un gemito


Lovino: << Che depressione...sono indeciso se farmi spartire adesso o tra cinque minuti... >>


La madre lo guardava col cuore ancora più addolorato.


Russia: << Donna...sii uomo, poni fine alle sue sofferenze e sopprimilo no? >>

Oz: << Che tatto! Non capisci la sofferenza che prova questa povera donna? >>

Russia: << Oz...non capisci la sofferenza e la depressione che sta facendo venire a me? >>


Bussarono alla porta ed entrò un uomo, molto vecchio, molto brutto,avvolto in una squallida coperta che di solito si metteva sopra ai cavalli. Era Russia che non si faceva una doccia dall'inizio della sua rivoluzione.


Francia: << Oh mon dieu che schifo! >>

Russia: << Kolkolkol... >>
Oz: << Non mi fai paura... >>

Polonia: << Brava...tipo...sii decisa... >>


Russia si sedette accanto all'aggraziata donna e la osservò.

I suoi splendidi capelli biondi...


Francia: << No...ti prego....non io... >>


i suoi meravigliosi polpacci teutonici.


Spagna: << Francia non ha i polpacci grossi... >>

Francia: << Grazie, Spagna lo apprezzo molto... >>

Oz: << Guardate che non è Francia... >>

Spagna: << E allora chi è scusa... ? >>

Oz: << Vi darò un altro prezioso indizio... >>


Osservò poi il prominente pacco sorpresa, ben visibile anche sotto l'ampia gonna.


Italia: << è Germaniaaaaa!!! >>

Germania: << Vi odio... >>


La povera madre e Russia iniziarono a discutere del più e del meno...


Russia: << E quindi sta morendo eh? >>

Germania: << Già... >>

Russia: << eh... in effetti lo vedo un po' sciupato... >> disse la potente nazione sollevando un braccio al fanciullo, facendolo ricadere come morto poco dopo.

Germania: << Crede sia ancora in garanzia? >>

Russia: << Mah...magari con lo scontrino... >>


Austria: << Che razza di dialogo è!!! La madre dovrebbe essere molto più affranta! >>

Oz: << ? >>

Austria: << Ah, lascia perdere... Germania...spostati...ci penso io... >>


Austria indossò un vecchio straccio e se lo avvolse attorno alla testa, coprendosi la scintillante divisa con il vestito precedentemente indossato da Germania,poi si mise in scena.

Si schiarì la gola,prese il figlio moribondo tra le braccia e guardò dritto Russia negli occhi.


Russia: << Che vuole questa pazza? >>

Oz: << Russia! >>

Russia: << Ok...ok...sarò serio... >>

Oz: << Prego Austria...procedi... >>


Austria guardò Russia, poi abbassò lo sguardo.

<< Mio figlio morirà... >>


Lovino: << Siamo positivi mi raccomando! >>



Russia: << Ma no, signora cosa dice... vede...è solo un po' abbacchiato... pallido...non respira e beh, inizia a puzzare un po'... >> guardò negli occhi Austria << ok...credo sia morto... >>

Oz: << Russia... no...lascia una possibilità... >>
Russia: << Ok... >> osservò di nuovo Austria, posandogli una mano sul ginocchio, come a rassicurarla << Signora...poteva andare peggio... >>

Austria: << E come? >>
Russia: << Poteva essere il suo unico figlio... >>

Austria: << è il mio unico figlio... >>

Russia: << ah... >>


Dopo questa toccante scambio di battute la madre si addormentò...


Lovino: << Questo si che è amore... >>

Austria: << Non giudicarmi ok? Non dormo da giorni... non morirà mica adesso... >>

Lovino: << Stai a vedere... >>


E infatti morì proprio mentre lei dormiva.


Lovino: << Che t'avevo detto...? >>


Quando la donna si svegliò l'uomo e suo figlio era scomparso assieme a lui.


Lovino: << Ma questa povera creatura moribonda non ce l'ha un nome? >>

Spagna: << SSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSH... non darle strane idee... stai tranquillo...guarda com'è calmo Ita-chan... >>
Lovino *sorridendo in modo malvagio *: << Oz...potrei suggerirti un nome? >>
Oz: << No, il bambino moribondo non è Spagna... >>

Lovino: << Oh, andiamo... >>

La madre uscì di corsa, nel tentativo disperato di ritrovare il suo adorato figlio.


<< Correte signora... ho visto la morte portarsi via vostro figlio... >> disse Polonia che farà solo la comparsa in questa storia.


Spagna: << La solita fortuna... >>

Oz: << Che vuoi che per adesso non ti ho mai maltrattato! >>

Lovino: << Appunto...iniziamo! >>


La donna corse veloce nella direzione indicata dal polacco, a piedi nudi nella fredda neve. Corse per molti chilometri, finché non trovò una donna seduta su una panchina in mezzo alla neve.


Cina: << Chi è questa deficiente aru? >>

Oz: << ora lo vedi... >>


Teneva in mano un portatile spento.

Osservò la donna avvicinarsi.

<< Avete visto la morte che portava via mio figlio Prussia? >>


Prussia: << oooooooooooooh!!! io sarei il moribondo? Il meraviglioso me, la più potente nazione mai esistita è un moribondo? >>

Austria: << Oh mio dio sono un incestuoso... >>

Lovino: << Ma che domanda è! Non è che uno va in giro a chiedere se ha visto la morte... >>


La ragazza osservò la donna e disse

<< Facciamo una pausa? >>

Fu allora che Austria la riconobbe

<< Yusaki? >>


Germania: << Ecco...mancava giusto l'altra maniaca... >>


<< Ti prego dimmi dov'è andata la morte... >> chiese Austria con le lacrime agli occhi

<< Te lo dirò... ma prima... >> lo squadrò dalla testa ai piedi. Austria trattenne il fiato.


Russia: << La suspance mi sta uccidendo... >>

Polonia: << Davvero? >>

Russia: << Ti piacerebbe eh? >>


<< Te lo dirò... ma prima...dovrai cantarmi una canzone... >> disse piano Yusaki, che da quando aveva scoperto Glee non faceva che importunare la gente, facendola cantare a forza (o ondeggiare sullo sfondo se erano stonati)

<< Io... >> Austria arrossì << Ok... >> prese fiato << Quando Martin vedete,solo per la città,
forse voi penserete dove girando và. Solo, senza una meta...Solo... ma c'è un perché:aveva una casetta piccolina in Canadà,con vasche, pesciolini e tanti fiori di lillà,e tutte le ragazze che passavano di là dicevano: "Che bella la casetta in Canadà! >>.

<< Dove? >> Yusaki scoppiò a ridere << Tu ondeggerai sullo sfondo... >>

<< Ok...prima posso andare a salvare mio figlio? >>

<< Se proprio devi... guarda è andato da quella parte... >> disse la strana ragazza indicando il bosco.


Austria iniziò a correre ma trovò un altro ostacolo davanti a se.


Lovino: << Eh ma che sfiga! >>

Austria: << Dillo a me... >>


Una donna sedeva sul ramo di una grande quercia.


Lovino: << Posto comodissimo per aspettare la gente... >>


<< Vuoi sapere dov'è tuo figlio...non è vero? >>

<< Si... >> disse titubante la madre

<< Bene...possiamo metterci d'accordo... >>

Austria provò un brivido.

Per poco non entrò in coma quando non riconobbe la figura che leggera scendeva dal ramo.

<< Ungheria? >> la donna si avvicinò, senza dire una parola << Ungheria...che diavolo... noooooo...non vogliooooo... >>

E invece lo fecero.


Yusaki: << Che magistrale descrizione... >>

Oz: << Non rompere anche te... >>


Arrivò stanca in mezzo ad una radura. Una donna gli si avvicinò.

<< Chi sei? Tipo chi ti ha condotto qui? >> chiese insistente Polonia

<< Senti... non mi sono fatto 70 chilometri a corsa, cantato una canzoncina idiota e non mi sono fatto stuprare per rispondere alle tue domande... >>

<< Ma si... cioè rispondiamo male a Polonia...tipo tanto lui non si tipo offende. >>

<< Scusami...è stata una giornata difficile... >>

<< Oh, cioè tipo ti capisco... >>

Calò un silenzio imbarazzante.

<< Ma...la morte? >>

<< Non è tipo ancora arrivata... >>

<< Ah... allora magari l'aspetto... >>

<< Cioè tipo...ok... >>


Due ore e qualche silenzio più tardi.


Lovino: << Che succede? >>


Arrivò la morte.


Lovino: << Fai con comodo eh... >>


<< Scusate... ma Prussia aveva fame... >> disse Russia risistemandosi Prussia sotto il braccio


Prussia: << Ma io non sono morto? >>

Lovino: << No, più che altro... perché gira con i cadaveri sotto braccio...? >>


Ma tagliamo corto.

La morte guardò Austria e rise.


Austria: << Ozzzzz! >>

Oz: << Non si può fare niente però! >>


Ok, dicevamo che Austria guardò la madre e inchinandosi ai suoi piedi la supplicò

<< La prego... mi restituisca mio figlio... >>

La morte gli sollevò il mento, in modo che Austria potesse guardarlo negli occhi.

<< No >>


FINE



Grecia: << Oz! >>



No, in realtà non finisce così...


Grecia: << Ecco volevo ben vedere... >>

Austria guardò la morte e la supplicò di rendergli Prussia. La morte parlò del concetto di vita e del concetto di morte, di come il sole si allinei con le stelle, e di come gl'infiniti spazi e gl'infiniti luoghi. Di come lo spazio e il tempo nella concezione arcaica dell'essere umano...


Lovino: << Non facevi prima a copiare direttamente il discorso dalla fiaba originale? >>

Oz: << Oddio...hai ragione... non ci avevo pensato... ma adesso non importa perché c'è la scena di patos >>


Austria guardò la morte.

Non aveva capito niente di quello che aveva detto.

Probabilmente anche perché non era niente di sensato.

Austria guardò l'orologio.

Sobbalzò

<< Oh cavolo...tra mezz'ora inizia il concerto!!! Sono in ritardo! Morte...ci si vede... mi stia bene...ciaoooo! >>

<< HEY! Aspetta! >> tuonò la morte << Questo non te lo riprendi? >> disse indicando il cadavere di Prussia che aveva ancora sotto braccio

<< No, no...tenetelo pure voi... arrivederci... >>

<< Arrivederci... >>



FINE DAVVERO



Grecia: << Ma un finale serio mai eh? >>

Prussia: << Fammi capire... ha fatto duemila chilometri per salvarmi e poi mi abbandona per uno stupido concerto...? >>

Oz: << Si >>

Prussia: << Fa piacere essere amati... >>




Grazie di aver letto fin qua, spero di avervi fatto ridere, nonostante la storia non lo permettesse più di tanto. Vi aspetto alla prossima.

Con affetto Oz.



Nota (perché una è): Glee, è una serie televisiva americana. Racconta le disavventure del club di canto corale della scuola. Il Glee club

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Capitolo 13
*** La principessa sul pisello ***



La Principessa sul pisello



Francia: << E vai col Porno! >>

Prussia: << uuuuuuh....promette bene... >>

Germania: << Io temo... >>


C'era una volta un principe...


Francia: << Germania... >>

Germania: << Hey! >>

Oz: << No, non è Germania... >>

Francia: << Hai presente come si chiama la fiaba? È ovvio che sarà Germania il principe... >>

Germania: << Davvero non sono io? >>

Oz: << Oh, andiamo... è ovvio che sei tu... hai visto come s'intitola questa storia? >>

Germania: << Vi odio... >>


Dicevamo che c'era una volta Germania che voleva sposare una principessa...


Lovino: << Un classico... >>


Ma ella doveva essere una vera principessa, di sangue blu... e possibilmente con un sacco di soldi


Francia: << Ah, l'amour... >>

Lovino: << Della serie...viva la superficialità... >>

Spagna: << Oh, Lovino...come sei romantico... >>

Lovino: << Te...stammi lontano >>


Perciò mise un annuncio su una chat per single.


Austria: << Te che sito usi Germania? Perché quello che uso io ultimamente è infestato da Ungheria... >>

Lovino: << Una chat on line...ottimo posto per trovare una principessa... >>


Di fanciulle che si spacciavano per principesse ce n'erano a bizzeffe...


<< Allora vediamo qui... Gil...che nome carino... mmh... che colore di capelli particolare... stato...vediamo... attualmente inesistente ma ci sto lavorando... che diavolo...?! >>


Prussia: << Questo Oz è un colpo basso...perfino per te... >>


Ogni volta che si trovava in procinto di sposarle, qualcosa nel loro carattere, nel loro portamento le rendeva poco regali...


Polonia: << Prova tipo te a camminare cioè con un tacco di tipo dodici centimetri! >>


A volte percepiva strani segni...


<< Se la sposerai...tra sette giorni verrai...kolkol spartito... >>


Stanco delle chat su internet, decise di tornare al proprio castello,deluso di non aver trovato ciò che cercava.

Una sera si scatenò un temporale: i lampi si incrociavano, il tuono brontolava, cadeva una pioggia torrenziale: non si era mai vista una bufera così!


America: << perché non siete stati in Inghilterra... >>

Inghilterra: << Grazie... mille grazie... >>


Qualcuno bussò alla porta del castello


Spagna: << Oh mio dio è terribile!!! >>


Una donna gridò...


Francia: << Bielorussia alla prese con la ceretta trimestrale... >>


Era una principessa.


Lovino: << Così... aveva per caso un cartello al collo con scritto: sono una principessa? >>

Oz: << No... >>

Lovino: << E allora come facevano a sapere che era una principessa? >>

Oz: << Sai com'è... ti si presenta una, con un vestito rosa a balze, e una corona in testa, oh è DoReMi, o è un disadattato oppure è una principessa... >>

Inghilterra: << perché nessuno ha preso in considerazione l'ipotesi del disadattato? >>

Oz: << perché ho promesso di non farti comparire in questa fiaba... >>

Inghilterra: << Ti odio... >>

Oz: << Me lo dicono spesso... >>


Ma come l'avevano ridotta la pioggia e il temporale!?


Polonia: << Come tipo l'avevano ridotta? >>

Oz: << è una domanda retorica... >>

Polonia: << Certo...tipo...cioè certo che lo sapevo... Lituania...suggeriscimi... >>


Nonostante l'aspetto affermò con convinzione di essere una vera principessa...


Germania: << Lo vedremo! >>


Francia: << Spogliatela!!! >>

Oz: << Francia!!! >>


Fu così che mentre la bella principessa andava a risistemarsi, Germania si sdraiò su un letto e si fece coprire da venti piumini.

Era il letto destinato alla principessa


Francia: << Il bello è che poi danno a me del pervertito... >>


La principessa venne accompagnata nella camera che le era stata destinata, e si coricò.

Si girò da un lato e dall'altro, rotolò sul letto << veeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee >>

Non riusciva proprio ad addormentarsi... da qualunque parte si girasse, sentiva sempre qualcosa di duro che le dava fastidio.


Francia: << Hai visto Germania... bravo...bravo... >>

* Germania svenne*

L'indomani mattina, il principe andò a chiedere alla principessa come avesse dormito.Non certo senza imbarazzo, vista la reazione che aveva avuto la sera prima quando, la principessa le si era sdraiata sopra.


<< Mmh... come avete dormito...? >>
<< Male!!! >> ella rispose con innocenza << Non ho potuto chiudere occhio! Dio solo sa quello che c'era nel letto! Era qualcosa che mi ha fatto venire la pelle livida,duro com'era... >>

Inutile dirlo, il principe svenne.


Francia: << Io non capisco perché s'imbarazzi! >>


Dalla risposta della fanciulla il principe aveva capito che si trattava di una vera principessa!
Ella aveva infatti sentito un pisello attraverso venti materassi e venti piumini.


Austria: << Ricordiamo che è il grosso pene di Germania e che quindi è perfettamente naturale sentirlo! >>

Prussia: << E te come lo sai?! >>

Austria: << Ops... >>


Chi mai, se non una vera principessa, una principessa di sangue blu poteva avere una pelle così delicata e sensibile?


Lovino: << un Uke qualsiasi? >>


Il principe, convinto ormai che si trattava di una
giovane di sangue reale, la scelse subito come sposa.


Austria: << Ma non si conoscono nemmeno! >>

Germania: << Germania... >>

Principessa: << Feliciano >>
Oz: << Adesso si conoscono... >>


Il pisello fu custodito con cura dalla principessa, che lo tiene sempre stretto a se...


Austria: << Chissà perché... >>


Ecco, vi ho raccontato una storia vera, vera come il grosso pene di Germania.



FINE



Ho avuto un periodo un po' di crisi, ma fortunatamente sembra essere sparito, vi ringrazio ancora una volta per il vostro sostegno, per le vostre recensioni, che mi fanno sempre tanto piacere e spero di donarvi al più presto una nuova fiaba.



Note: 1) DoReMi, personaggio dell'anime magica DoReMi (per l'appunto)

2) La fiaba originale è di Andersen e ha il medesimo titolo.




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Capitolo 14
*** I tre porcellini ***



I tre porcellini



C'erano una volta tre porcellini che vivevano con i loro genitori.


Lovino: << E fin qui... >>


I tre porcellini crebbero così in fretta che la madre un giorno li chiamò e gli disse: << Andate nel mondo e fatevi una casa per conto vostro... >>


Lovino: << Che madre gentile... >>


Prima di cacciarli di casa però Oz diede loro un ultimo avvertimento

<< State attenti a non farvi ammazzare che poi sennò mi sento il colpa... >>


Lovino: << Finalmente ti sei ritagliata un ruolo che ti si addice perfettamente...la madre degenere e iettatrice... >>

Oz: << Lovino vuoi forse entrare nella fiaba? >>


E così i tre porcellini se ne andarono.


Lovino: << Fine... >>

Oz: << No... >>


Ognuno scelse una strada diversa.


Lovino: << E morirono... >>

Oz: << Lovino! >>

Lovino: << Oh, andiamo...qualcuno dovrà pur morire! >>

Oz: << Si ma non ad inizio fiaba... >>


Per mettersi al sicuro dal lupo di cui parlava la saggia madre...


Lovino: << Questa è modestia... s'inserisce nelle fanfiction e si elogia pure... >>


Decisero di costruirsi tre belle casette...


Germania: << Mi pare una scelta logica >>


Il porcellino Francia...


Francia: << Oz!!! >>

Oz: << Oh andiamo... >>


Che era il più bello, il più atletico e il più intelligente di tutti...


Francia: << Così va meglio... >>

Polonia: << Tipo...non vale cioè...lui è sempre tipo trattato meglio... cioè perché tipo? >>

Oz: << Ma l'hai visto? Dico l'hai visto? >>

Polonia: << Si, ma tipo non riesco a capire il nesso... >>

Francia: << Sciocco...non mi hai visto bene... altrimenti capiresti... >>


Dicevamo che il porcellino Francia prese calce e mattoni e andò a costruirsi la casetta all'ombra di una grande quercia. Il porcellino Spagna che non aveva tanta voglia d'impegnarsi...


Lovino: << Allora è una fissazione! >>

Spagna: << Sei ingiusto >>


Dicevamo prima di questa incantevole litigio di coppia...


Spagna: << Vedi? Lo dice anche lei che siamo una coppia... >>

Lovino: << Certo quando non pensi al tuo Ita-chan... >>


Incantevole...


Prussia: << Oz, se sei zitella... non devi rifartela sugli altri però... >>


dicevamo...


Prussia: << Il fatto che non sia intervenuta è preoccupante vero? >>


Spagna che come dicevamo non aveva voglia d'impegnarsi, invece di costruirsi la casa all'ombra di una quercia, come aveva fatto Francia, ne abbatté una, e con il legno ricavato si costruì la propria casetta.


Prussia: << è preoccupante vero??? >>


Ma c'era un ultimo porcellino... un porcellino estremamente stupido e insolente...


Francia: << Si,devi preoccuparti... >>


Prussia si chiamava, ed era così sfaticato e preso dal suo stupido blog...


Prussia: << Non è stupido!!! E sei vendicativa... >>


Dicevo...che era così sfaticato che decise di costruirsi la propria casetta con della paglia che trovò vicino ai suoi piedi. Inutile dire che si reggeva in piedi giusto per mia grazia...


Prussia: << Come mai mi aspetto che la mia cara casetta crolli? >>


E dato che dipende dalla mia grazia...


Prussia: << Ti prego... >>


La casetta crollò. Il che ci porta a saltare un pezzo di storia, ma per trattare male Prussia si fa volentieri...


Lovino: << Meno male non è vendicativa... >>


Per sfuggire all'ira del lupo corse verso la casetta di legno del fratello.


<< Spagna! Spagna!!! Aprimiiii il perfido lupo Austria m'insegueeee! >>


Lovino: << Oz...ahahahah...questo non è comico demenziale...è AU....Austria....il lupo...ahahah >>

Oz: << No Lovino... il perfido lupo...ahahahaha... >>
Austria: << Che donna poco professionale... >>


<< Parola d'ordine... >> disse di rimando il porcellino Spagna


Lovino: << Ma è scemo? >>


<< Non la soooo... >> urlò il porcellino Prussia battendo violentemente contro la porta del fratello porcello << Aprimiiiiiiiiiiiiiii >>

<< Non posso senza parola d'ordine...è la prassi... >>


Il porcellino Prussia, terrorizzato dal lupo...ahahahaha...


Austria: << OZ! >>


dicevamo... il porcellino Prussia doveva in tutti costi farsi aprire dal fratellino...per questo usò parole dolci per convincerlo...


<< TESTA A POMODORO APRIMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII >>


Lovino: << Carina...certo... non molto convincente >>


Ovviamente Spagna non gli aprì subito. Fu dopo aver visto il feroce lupo...


Tutti: << Ahahaahaahahahh >>


dicevamo che Spagna decise di aprire, non appena Prussia lo minacciò di pubblicare sul suo blog foto compromettenti che lo ritraevamo con Feliciano. Ma dato che ho descritto questa scena, il tentativo di Spagna di salvarsi è stato del tutto inutile.


Lovino: << Ti giuro... non riesco più nemmeno ad arrabbiarmi! >>

Spagna: << Davvero? >>

Oz: << Non credo sia una cosa positiva sai Spagna >>


Ecco che, non appena il fratello aprì la porta, Prussia si precipitò al suo interno...ammirando le bellezze della casa...


<< Certo è un po' piccola eh... >>

<< Se non ti sta bene te ne torni a casa tua... >>


Ma non ebbero tempo di discutere perché, il perfido lupo buttò giù la casetta di legno a spallate.


Austria: << Veramente ho preferito svitarla... >>

Prussia: << Dio quanto sei gay... >>


Ecco allora che i due porcellini, furono costretti ad andare dal porcellino Francis, che nella sua casetta in stile Barocco, in marmo pregiatissimo, con tanto di giardino a circondarla, si sentiva al sicuro.

<< Oh, fratelli miei...entrate... >> disse il porcellino Francis, aprendo la porta totalmente nudo. Salvo per la rosa sul pube che, purtroppo siamo costretti a mettere.


Oz: << Lo so... mi dispiace... >>

Polonia: << Tipo...guarda che cioè...ci sei tipo rimasta male solo te... >>


Il porcellino Francia li invitò ad entrare, con uno strano sorriso in volto.

Prussia optò per farsi stuprare dal famelico lupo.

Spagna ci stava pensando seriamente.


Francia: << Che poi io non capisco perché... >>

Oz: << Probabilmente è perché hai aperto nudo... >>

Francia: << Aaaaah... >>


Ma non c'è tempo per queste cose perché il lupo stava risalendo veloce e feroce la strada che portava alla casa del porcellino Francis.




Oz: << Austria..quando sei in comodo... >>

Austria: << Non posso interrompermi... ho iniziato adesso il terzo movimento... >>

Oz: << Austria alza il culo e va a recitare la tua parte... >>

Austria: << Non posso... >>

Oz: << La vedi questa collina? La vedi? Te lo getto di sotto dalla collina quel maledetto piano se non muovi il culo e vai a recitare... >>



Dicevamo che il lupo, di sua spontanea volontà attaccò la casetta di mattoni del porcellino Francia, ma questo,era stato abbastanza furbo da fare una casa resistente... e il lupo non riuscì ad entrare


<< Non mi sfuggirete!!! Vi mangerò!!! >> Disse il lupo calandosi dal camino.

<< Oh no...si sta calando giù dalla cappa fumaria! Siamo spacciati! >> disse con recitazione molto naturale Prussia che stava allegramente giocando a pet society

<< Ah non c'è pericolo... avevo finito il budget... il camino è finto... >>

Fu così che il lupo rimase per sempre incastrato.


FINE


Russia: << Cosa abbiamo imparato oggi bambini? >>

Sealand: << che Oz è una sadica? >>

Russia: << NO, che Francia è uno spilorcio... >>

Grecia: << No, abbiamo capito che queste fiabe degenero ogni volta di più... >>


Ma non è questo il finale...


Grecia: << Meno male... >>


Ciò che non vi ho detto, miei cari lettori è che i porcellini vissero felici e contenti...


Sealand: << Nessuno muore... >>

Oz: << Nessuno... >>


Il lupo però rimarrà per sempre incastrato nel camino, beh, finché il porcellino Francia non troverà i soldi per finire la cappa fumaria.


Francia: << è inutile che mi guardiate... non c'ho soldi... >>

Austria: << Per l'amore del cielo... qualcuno gli presti dei soldi! >>


Ma nessuno lo fece (la crisi è dura per tutti) e Austria non uscì più da quel camino.


FINE DAVVERO



Non è stata colpa mia!

Le cavallette...

Mi era partito il computer!!

Ok, basta con le balle...

Colpita dal tremendo blocco dello scrittore, e rimasta sconvolta dal disastro in Giappone,(PRAY FOR JAPAN) ho abbandonato tutto per dedicarmi allo studio... ahaahahahaahahah bella battuta... No, in realtà mi era passata completamente l'ispirazioneeeee... T_T perdono... non lo farò più!

Adesso...dato che sono convinta che vi siate fermate all'inizio di questo discorso delirante...

inizierò a parlare a caso...

ok no... rimarrò professionale fino alla fine.

Grazie... come sempre per il vostro sostegno.

Grazie al mio neurone che ha deciso di riprendere a funzionare!!!

Alla prossima!

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Capitolo 15
*** Il brutto anatroccolo ***


C'era una volta...in una vecchia fattoria una famiglia di anatre e mamma anatra...


Spagna: << NO... mamma anatra no... >>


dicevamo che Mamma Prussia aveva appena finito di controllare le uova.


Prussia: << Dillo che mi odi! Dillo!!! >>
Oz: << Ti odio... >>

Prussia: << perché! Perché mi dici così... sei crudele... >>


Un bel mattino sei vispi anatroccoli uscirono pigolando dai gusci d'uovo. Ma un uovo più grosso degli altri non si apriva.


Francia: << Su... apriti...condividi il tuo dono con il mondoooo >>

Oz: << Francis è solo la dimensione del guscio ad essere più grande... >>

Francia: << Appunto... >>

Prussia: << E no,voglio essere il pulcino dell'uovo grande!!! >>

Oz: << Idioti... >>


Ad ogni modo... mamma Prussia non si ricordava di aver deposto quel settimo uovo.


Ungheria: << Nemmeno contare fino a sette... >>

Prussia: << Guarda che so contare fino a sette! >>

Ungheria: << Madre degenere... >>

Prussia: << Ti dico che quello non è mio... >>


TOC...TOC


Polonia: << Avanti... >>


TOC...TOC...continuava a battere sul guscio l'anatroccolo prigioniero


Polonia: << AVANTIII >>

Oz: << Polonia ma sei scemo? >>
Russia: << E lo chiedi ancora? >>


<< Possibile che mi sia sbagliata a contare le uova? >> si chiese mamma Prussia continuando ad aggiornare il blog. Ma non ebbe il tempo di chiarire i suoi dubbi, perché l'uovo ritardatario si aprì: Uno strano anatroccolo dagli occhi azzurri e il piumaggio biondo si affacciò ad osservare la mamma perplessa.

<< Chi è sto sgorbio? Siamo sicuri sia mio figlio? >> diceva la cara madre con tono gentile al piccolo...giusto per fargli salire l'autostima.

I giorni che seguirono furono sempre i più tristi per i poveretto. I suoi fratelli (che per licenza poetica non saranno sei): il più grande Germania...


Francia: << Lo sappiamo perché il più grande... >>


e subito dopo di lui, Austria, Ungheria, Svizzera e Liechtenstein...


Prussia: << Dico...ne manca uno... a questo punto metticelo... >>


e Seychelles.

Prussia: << Non...farò...domande... >>


Dicevamo che i suoi fratelli non giocavano con lui, perché era troppo goffo e sgraziato, mentre tutti gli altri abitanti del cortile lo deridevano.


Questo periodo storico artistico viene comunemente chiamato l'età giovanile di Francis Bonnefoy


Francia: << NO! IL BRUTTO ANATROCCOLO NO! >>

Oz: << Oh si invece... >>


Insomma si sentiva triste e solo, solamente la madre lo consolava:


<< Fai schifo poveretto... non potevi essere come gli altri... potevi prendere da me...la meravigliosa me!!! >> diceva, risistemandosi il piumaggio

<< Grazie eh...mamma...sempre gentile... >> diceva il piccolo cercando di non guardare sua madre

<< Ma ti pare...figurati... >> sorrideva sua madre mettendolo a letto.


Il piccolo Francis era sempre più infelice e una mattina decise di scappare.


Germania*tra le lacrime*: << Bravo... >>

Italia: << Germania...stai piangendo? >>

Germania: << Tu mentiiii... >>

Oz: << Oddio... >>


Dopo aver scoperto che Germania ama queste storie strappalacrime...


Nel laghetto dove si fermò, chiese a tutti quelli che incontrava

<< Conoscete qualcuno come me? >>

<< Che, brutto come te? No, ce lo ricorderemmo... >> dissero Bielorussia e Ucraina specchiandosi nell'acqua dello stagno.

Francis non si arrendeva e continuava a cercare.

<< Scappa, scappa da questo posto, è pericoloso, ci sono in giro dei cacciatori...! >> disse un'oca gentile di nome Belgio.


Belgio: << Quindi adesso sono un oca? >>

Oz: << Però gentile... >>


C'era un mondo terribile là fuori e il piccolo e brufoloso Francis se ne stava rendendo conto...


Francia: << Oddio ti prego smettila... >>

Oz: << La pelle unta, grassa, cosparsa di punti neri... >>

Francia: << SMETTILA... >>


Capitò in una vecchia casetta, dove abitava una vecchia contadina che lo afferrò con le sue vecchie mani...


Polonia: << Tipo proprio una vecchia... >>


<< Lo metterò in gabbia >> disse Russia << Speriamo che sia una femmina e che faccia tante uova...altrimenti...kolkolkol... >>


Francia: << Sono un uomo!!! Come puoi confondermi con una donna... ! >>

America: << Stiamo parlando di Russia...colui che ha scoperto da poco la magia dei rubinetti... >>


Ma l'anatroccolo non faceva le uova.


Francia: << Ma va!!! >>


Spagna lo spaventava continuamente: << vedrai che la vecchia, se non riesci a fare le uova, ti tira il collo e ti mette in pentola...! >> anche il gatto inglese rincarava la dose << Spero che la vecchia ti cucini presto...così rosicchierò gli ossi con il tè delle cinque... >>

<< Se non fa le uova...che almeno ingrassi!!! >> diceva Russia rimpinzando il piccolo Francis di ogni genere di schifezza.

<< Oh, come sono grasso... >> diceva l'anatroccolo terrorizzato


Austria: << Che pathos... che alto livello di battute... >>

Oz: << Taci sciocco pulcino... >>


Fu così che con i suoi chili di troppo fuggì in una notte buia.

Era di nuovo solo.

Si allontanò rifugiandosi in un canneto lontano << Se nessuno mi vuole, resterò nascosto qui per sempre... >>


Inghilterra: << Ma restaci! >>


Restò nascosto a lungo in quel canneto, osservando il cielo, dove volavano alcuni splendidi uccelli


Austria*sguardo sognante*: << Eh...ha capito tutto... >>


<< Oh, se potessi diventare bello come loro un giorno! >> esclamò Francis.


Arrivò l'inverno e il povero anatroccolo quasi non morì congelato.

Ma...


Russia: << No...eddaiii....la morte del cignooooo!!! >>

Oz: << Quella è un'altra cosa... >>


<< Lo porterò a casa... avrò cura di lui. Poveretto! Indossa ancora il vestito della scorsa stagione! >> disse Feliciano, prendendolo in braccio. Lo tenne al caldo e ne ebbe cura...


Germania: << ITALIA!!! >>


ma era diventato così grande...


Germania: << NO... NON CI PROVARE... >>

Oz: << Geloso? >>

Germania: << Italiaaaaaaaaaaaaa... >>


<< Lo porterò allo stagno e lo lascerò libero... >> decise Italia, con un fucile puntato alla tempia


Fu allora che Francis vide la sua immagine riflessa nell'acqua

<< Mamma mia come sono figo... >>


Russia: << Modesto eh? >>

Il volo di cigni, che aveva visto l'inverno precedente, tornò dalla settimana della moda e planò nello stagno. Quando Francis vide i nuovi venuti...


Oz: << Il primo che fa battute lo uccido... >>

Polonia: << E i vecchi? >>

Oz: << ABBATTETELOOOOOOO >>

Russia: << Ваше величество >>

Oz: << Che diavolo hai detto? >>

Russia: << Si vostra maestà... >>

*Oz gongola *

Russia: << Non vale...usi il tuo potere di autrice in modo improprio... >>

Oz: << Non è affatto vero... >>

Lituania: << Oz gli fai dire...Lituania...non posso vivere senza di te? >>

Oz: << Certo... >>

Russia: <<  Lituania...non posso vivere senza di te... >>

Lituania: << KIAAAAAAAAAAAAAAAAAA..!!! >>


Ma torniamo alla fiaba...


Francis fece subito amicizia con quelli che sembravano essere uguali a lui

<< Siamo francesi, come te! Dove ti sei nascosto tutto questo tempo? >>

<< è una lunga storia....! >> sorrise ancora stupito il cigno. Ormai nuotava maestoso tra i suoi simili.


<< Francis... Francis! >> gli urlò madre Prussia dall'altra parte del lago << Come sei diventato bello figlio mio... >>

<< Non sono figlio tuo... racchia... >>


FINE


Grecia: << Andiamo... >>

Oz: << Guarda che va davvero a finire così... >>
Grecia: << Con il cigno che chiama sua madre racchia? >>

Oz: << Licenza poetica? >>



Grazie come sempre a tutti voi, in particolar modo a Yusaki, mia fida beta, senza dimenticare Kurohime e Chibiwall!!!

Vi aspetto alla prossimaaaaaaaaaaaaaaa!!!

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Capitolo 16
*** Hansel & Gretel ***


Ma quanto sono stata via? Troppo...troppo tempo. Spero che mi perdonerete...

Studio e imbottigliamenti di vario genere mi hanno tenuto lontana da voi. Poi questa fiaba, che doveva essere fra le prime non si decideva ad uscire...xD maledetta lei...

Ad ogni modo spero che vi piaccia...

Buona lettura <3


Hansel & Gretel




Davanti ad un meraviglioso bosco abitava un povero condottiero che a stento riusciva a sfamare la moglie e i due figli: Hanselfeli e Gretelovi.


Lovino: << fammi capire... io mi chiamo Gretelovi? CHE DIAVOLO DI NOME È … >>

Oz: << Gretelino? >>

* Lovino guarda male Oz*

Oz: << Gretelmano?? >>

*Oz se ne frega*


Insomma, il pover'uomo non ce la faceva più a sfamarli e la moglie, cara donna si permise di dargli un saggio consiglio

<< tesoro... domani va con loro nel bosco e quando vedi che non sanno riconoscere più la strada li abbandoni... >> disse la bellissima donna, dai vellutati capelli biondi e dalle virili trecce

<< ma tesoro...non posso...e se li sbranano? >>

<< pace,sii uomo Roma...non possiamo più badare al loro sostentamento... >>

<< si ho capito... ma non posso nemmeno lasciarli la in pasto ai lupi... >> il condottiero era deciso. Va bene, forse non riusciva a mantenere i suoi dolci pargoli, ma non li avrebbe MAI abbandonati.

<< Roma...se non fai come ti dico non te lo do più... >> fu con quella promessa che il poderoso e caparbio uomo decise di abbandonare i suoi amati figli nella foresta.


Lovino: << Mai eh? >>


Ma il possente uomo non sapeva, che per la fame i suoi adorati figli non riuscivano a dormire, e così avevano sentito tutto. Gretelovi, sapendo che per loro era finita scoppiò a piangere amaramente, ma Hanselfeli la rassicurò << tranquilla Gretelovi...ci penserò io a te... >> disse il coraggioso fratello iniziando la fabbricazione di migliaia di bandierine bianche. Gretelovi non poté fare a meno di rimettersi a piangere.


Russia: << Quanta fiducia... in fondo si stava prodigando per aiutarla... >>

*guarda Italia*

* Italia guarda Russia*

Italia: << Veeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeh >>

Russia: << Ora capisco... >>


Il mattino seguente, ancor prima che sorgesse il sole, l'amata madre svegliò i due pargoli

<< svegliatevi piccini che devo abbandonarvi nel bosco...mmh...volevo dire, svegliatevi che andiamo a fare una bella passeggiatina... >> e detto questo posò tra le mani dei due bambini una pagnotta << mi raccomando, conservatela per mezzogiorno... >>

<< perché che succede a mezzogiorno? >> domandò Hanselfeli.

La dolce e virile madre si rifiutò di rispondere e condusse insieme al marito i bambini nella foresta. Non ci volle molto per farli perdere, anche perché il dolce Hanselfeli si distraeva molto facilmente...

<< guarda Gretelovi...un ciuffo d'erba...guarda! Guarda...un albero!! >>

<< wow... meno male che ci sei tu Hanselfeli a notare questi piccoli dettagli... >> disse sarcastica Gretelovi cercando di ricordarsi la strada percorsa

<< tranquilla >> disse Hanselfeli << ho lasciato una scia di briciole di pane...con questo sistema non c'è verso di perdersi!!! >>

Gretelovi rimase impassibile, poi come se fosse troppo stanca per ribattere indicò il sentiero dietro di lei << quali? Quelle che si stanno pappando i corvi? >>

Hanselfeli corse verso di loro gridando, cercando di non farli più mangiare. Non solo non si spostarono, ma continuarono pure a mangiare beatamente.

<< idee alternative? >> chiese fiduciosa Gretelovi. Il fratello scosse energicamente la testa. I due decisero così d'inoltrarsi nella foresta, fredda e buia, entrambi avevano paura ma non lo davano a vedere

<< tranquilla Gretelovi...ho un'arsenale di bandierine, non abbiamo nulla da temere... >> la sorella lo guardò << scusa ma...se avevamo le bandierine...non potevamo usarle per ritrovare la strada di casa? >>

Hanselfeli la guardò con aria interrogativa << non ci avevo pensato... >>

Gretelovi, sorrise dopo di che pestò a sangue Hanselfeli.


Dopo ore,ed ore di cammino giunsero di fronte ad una casa interamente fatta di marzapane.


<< Mamma mia che fame... >> disse Hanselfeli, osservando la casetta e iniziando a mangiarla

<< Ho un brutto presentimento... >> disse Gretelovi


E infatti la vecchia signora, che abitava la casa gli aprì.


Russia: << E giù botte... >>

Oz: << No, sono dei poveri bambini... >>


Dicevamo, Spagna aprì loro la porta invitandoli ad entrare.


Spagna: << Perchèèè!!! >>

Oz: << Oh, te o Turchia... voi siete i maledetti molestatori di bambini... >>

Spagna: << E allora manda Turchia no? >>

* E invece la vecchia signora la fa Spagna perché? Perché Oz detesta essere contraddetta (in realtà no... ok forse si... ma noooo ) perché diavolo sto ancora sto parlando nel discorso d'azione? Smettila. Oz smettila di scrivere te lo ordino. A cuccia!!! Ok signorina... niente internet per una settimana. Al mio tre la finiamo... 1...2...*


America: << Inghilterra!!! Oz mi fa pauraaaaaaaaaaaaaaaaaaa >>


Hanselfeli e Gretelovi non se lo fecero ripetere ed entrarono con gioia dentro la casa della vecchia signora. Questa gli offrì un pasto caldo e un letto caldo dove dormire.

Gretelovi iniziò a sospettare che ci fosse qualcosa di torbido quando la vecchia gli disse che loro due avrebbero dormito insieme. No, la cosa non gli piaceva.


Lovino: << Almeno dorme con me e non con mio fratello... >>


Ma la vecchia era irrequieta dormendo con il caro Gretelovi e sognava altro. Sognava Hanselfeli ricoperto di molliche di pane che sfamava i piccioni.


Russia: << Spagna ma che sogni erotici hai? >>

Lovino: << Oz, lo dovevi proprio mettere eh? Dovevi per forza farmi soffrire... >>

Oz: << Si... >>

Lovino: << Ti odio... >>


I bambini capirono la vera natura della vecchia. Non era una dolce e buona nonnina.


Inghilterra: << che bambini perspicaci >>


La vecchia era una perfida manipolatrice d'infanti e di bambini...


Korea: << In che senso? >>

America: << Nel senso che era una pedofila... >>

Oz: << Semplice e conciso eh... >>


Spagna, rinchiuse Hanselfeli in una gabbia con l'intento di farlo ingrassare, mentre mise Gretelovi a fare i lavori più umili.

Pessima scelta.


Lovino: << Che stai insinuando? >>


La casa di marzapane divenne un porcile. Gretelovi era pessimo nel fare i lavoretti di casa e Spagna si pentì molto presto della sua scelta. Ovviamente, non poteva rivedere la sua decisione perché Gretelovi gli faceva decisamente paura.


Russia: << Wow... che rapitore perfido... >>


Dato che con Gretelovi non riceveva soddisfazioni, decise di dedicarsi ad Hanselfeli e al suo progressivo ingrassamento.


Spagna: << Ingrassi o no? >>

Hanselfeli: << Veeeeee... >>


La vecchia decrepita non vedeva bene e così Hanselfeli per non intaccare la sua linea gli faceva sentire l'asta della sua bandierina...


Oz: << 1... 2... >>

Francia: << La sua bandierina eh... >>

Oz: << Appunto... >>


Le settimane passavano e Hanselfeli non ingrassava... così quella vecchia pedofila di Spagna decise che era giunto il momento di cucinarselo per bene...


Spagna: << Gretelovi... prepara il fuoco!!! >>

Gretelovi: << Preparatelo da solo... bastardo! >>


La povera vecchia, esasperata, si chinò al forno per accenderselo da sola. Si sbilanciò tanto che se qualcuno le avesse dato una spinta sarebbe caduta proprio dentro al fuoco.



Dicevo... che era così in bilico che poteva essere spinta dentro facilmente...



Oz: << LOVINO!!! E CARBONIZZALO NO??? >>

Lovino: << Giusto! >>


Fu così che di sua spontanea volontà e senza aiuto da casa... Gretelovi prese la rincorsa e gettò la malefica vecchia Spagna nel forno, chiudendocela dentro con una risata malefica. Quasi subito dopo liberò suo fratello Hanselfeli e...


Inghilterra: << Che vuol dire quasi subito? >>

Lovino: << Non vorrai che mi perda lo speciale sulle scope a vapore... >>

Francia: << Eh... >>

Oz: << Francia sei malato... non c'era nessun doppio senso!!! >>

*Francia patta Oz *

Oz: << Vero? >>


Poi con calma Gretelovi liberò Hanselfeli.

Non appena si furono liberati trovarono tutti i tesori della vecchia strega e diventarono ricchi.


Ucraina: << La solita fortuna... uff a me non succede mai... >>


I due bambini si diressero verso casa, dove grazie ai tesori della Casa di Marzapane non soffrirono più la fame e diventarono una delle famiglie più ricche della città.


FINE



Grecia: << Non puoi finirla così!!! Manca il conflitto con la madre, il rapporto con il padre! >>

Oz: *additandolo * << muahahhaha ti ho fregato... il finale è questo!!! Ormai rispondi per inerziaaaaaaaa ma ti ho scopertooooooo >>


EPIC WIN di Oz


*Grecia preso dallo sconforto diventa un tutt'uno con Russia *


*Turchia ci tiene a dire che non gli piace questo elemento *




Che dire... ormai i miei ringraziamenti sono diventati quasi insufficienti.

Siete fantastici <3

Spero di non farvi riattendere!!!

A presto

Oz

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Capitolo 17
*** Il principe & la rana ***


Mi scuso per l'assenza.

Magari prima avrei dovuto salutarvi...sì, magari si...

quindi.. saaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaalve tutto bene? Spero di si.

Finalmente sono riuscita a concluderla ed è venuta pure un po' lunghetta.

Spero come sempre che vi piaccia e buona lettura <3


Il principe & la rana



Un vecchio re, di un piccolo paese aveva tre figli...


Lovino: << Si era dato da fare in gioventù eh? >>

Oz: << Per questo lo fa Francia... >>


Dicevamo che Francia aveva tre figli...


Uno era molto robusto... per cui è ovvio che lo farà Cuba...


Cuba: << HEYYY!!! >>

Oz: << Ho detto robusto... non grasso... >>

Cuba: << Ops... è vero... scusami Oz... >>

Oz: << Però l'ho pensato <3 >>

*Oz mode cattiva *


Uno era molto alto e aveva lo sguardo arcigno e torvo... quindi non può essere che Svezia...


Svezia: << … >>

Oz: << Ti sentivi al sicuro perché non vi distinguevo voi nordici eh? >>


L'ultimo era piccolo piccolo...


Lovino: << Svizzera...? >>

Oz: << Svizzera... >>


Un giorno Francia chiamò i suoi improbabili figli e disse: << Sono vecchio e stanco... >>


Cuba: << Allora dormi no? >>


*Francia depenna Cuba dalla sua eredità *


<< Come dicevo sono vecchio e stanco, si avvicina la fine dei miei giorni. Non potrò morire sereno se prima non vedrò i miei figli sposati con tre brave ragazze e uno di loro regnare al mio posto senza litigio da parte degli altri... >>


Francia: << Sono un genio... >>

Oz: << perché? >>

Francia: << Andiamo. Uno: chi se lo sposa Cuba? >>

Cuba : << Guarda che ti sento damerino!!! >> *gli lancia un gelato dietro, poi se ne pente e lo va a raccogliere per mangiarselo*

Francia: << Due,tutti amano il potere... non si metteranno mai d'accordo... io dico che vince chi uccide gli altri fratelli... >>

Oz: << L'ottimismo che trabocca proprio eh? >>


Fu così che su suggerimento di un suo vecchio amico, il re mise alla prova i suoi figli.

La prima prova consisteva nello scagliare con una fionda, una pietra dalla torre più alta del palazzo reale.

<< La donna che colpirete diventerà vostra moglie... >> sentenziò il re.


Inghilterra: << Proprio letteralmente eh? >>

Lovino: << Se non l'ammazzano... >>

Oz: << Lovino... sì positivo... >>

Lovino: << Cose da fare prima di sposarsi... lapidare la futura sposa,che storia educativa... >>


Il primo a lanciare la sua pietra fu il figlio alto alto con lo sguardo truce, che tese la propria fionda e lanciò con velocità la sua pietra. La pietra sfrecciò andando a colpire in piena fronte la bellissima, quanto alta figlia dell'idraulico...


Lituania: << Ahia... >>


La meravigliosa, bellissima, ma soprattutto socievole, Ivana Braginskynoska...


Russia: << Ivana... >>

Oz: << Beh, in questa storia sei una donna... >>

Russia: << … >>

America: << Dai... sembra averla presa bene... >>

Russia: << IO TI AMMAZZOOOOO !!! kolkolkol >>

Oz * fugge* << La prossima volta Alfred taciiii >>

Lovino: << Che poi, non è tanto il fatto che Russia sia una donna che mi sconvolge... ma che stia con Svezia... >>

Inghilterra: << La famosissima Svezia x Russia >>

Lovino: << Uno più socievole dell'altro poi... >>

* Russia e Svezia fanno una strage*


Fu poi il turno del figlio basso e tozzo...

La sua pietra, dopo un po' d'incertezza volò dritta dritta nella casa della mugnaia. Il figlio paffuto rimase deluso, dato che era risaputo che il mulino era disabitato.


Canada: << Ma veramente... >>


Ma il figliol panzuto...


Cuba: << La finiamo??? >>


Dicevo, che il figlio del re non si arrese, e andò lo stesso al mulino, per incontrare qualcuno che potesse diventare la sua sposa. Il mulino non aveva ragnatele, perciò doveva essere abitato. Notò la finestra rotta, e la sua pietra, in mezzo al pavimento della cucina.


Lovino: << Arthur, secondo te... deve sposarsi la mattonella? >>

Inghilterra: << Non saprei,ma soprattutto... uno gli ha spaccato la finestra, e quella povera donna se lo deve pure sposare? >>

Spagna: << Inghilterra... cos'è tutta questa confidenza con Lovino? >>

Inghilterra: << Spagna, lo sai no? Qui siamo in uno spazio tempo astratto,qui tutto è possibile... >>


E poi la vide...

e la prese a pugni...


<< Maledetto americano!!! Come osi prendermi in giro!!! >>


Lovino: << Ma se è stata zitta... >>

Inghilterra: << Poi America è di la con Francia... >>

Lovino: << Con Francia? >>

Inghilterra: << … >>

Oz: << Ops... >>

Inghilterra: << MALEDETTO MANGIA RANE TI UCCIDOOOOO!!! >>


Fu poi il turno del principe più piccolo.

Ma il principino era parecchio imbranato e tirò la pietra ai suoi piedi.


Svizzera: << E che vuol dire? >>

Oz: << Che morirai vecchio e solo... >>


Ma il re, che a differenza dell'autrice è magnanimo, concesse un secondo lancio al principino.

Ecco allora che il piccino lanciò con maggior decisione la pietra, facendola finire in mezzo al fiume.


Francia: << Allora se sei imbranato cavoli tuoi! >>


Svizzera, si trattenne dall'uccidere il re...


Francia: << perché mi voleva bene? >>

Svizzera: << perché non avrebbe avuto l'eredità... >>


Decise così di vedere se per pura fortuna una donna si trovava nel fiume quando aveva lanciato la pietra...


Oz: << No bambini... non ebbe fortuna... >>


Là dove aveva aveva lanciato la pietra c'era una grossa rana che lo guardava con due occhioni dolci dolci. Al piccino, che non aveva interessi a sposarsi, non importò che non ci fosse una fanciulla, così si dimenticò delle prove e si mise a fissare la rana. Dopo poco però, quella era sparita.


Francia: << Scusate... >> * risputa la rana*

Oz: << Francis, è la futura moglie di tuo figlio!!! >>

Francia: << Ma era li, sola e appetitosa... >>


Le risate che si fecero i fratelli (giustamente) quando videro la rana!

Ma il buon vecchio re disse:

<< Figli miei... mi è stato spiegato che la moglie di vostro fratello non è cibo... >>


Inghilterra: << TE L'HANNO DOVUTO SPIEGARE!!! >>

Francia: << Io almeno ho senso estetico... >>

Inghilterra: << Mangia spose a tradimento... >>


Iniziò così la seconda prova.

Il re consegnò ad ognuno di loro della lana da filare entro tre giorni, chi avesse avuto la sposa migliore avrebbe vinto.

I figli grandi corsero subito, velocissimi (Cuba a dire la verità arrancò un po')


Cuba: << La finiamo!!!??? >>


Il piccino rimase lì, fermo; il vecchio padre teneva gli occhi chiusi...


1...2...3...stella!!!


Francia: << Aahahah sei lento!!! >>


Inghilterra: << Io,non ho parole... >>


Ma dato che sotto sotto, un cuore ce lo aveva anche lui, il vecchio re concesse al piccolo un piccolo bozzo di seta, in modo che fosse più facile da filare per la sua ranocchietta.


I figli grandi erano intanto già dalle loro future spose.

Svezia posò la lana sul tavolo e guardò Ivana.


America: << pfff... >>

* Russia guarda malissimo America*

America: << Guarda Ivana che non sto... ridendo... >>* scoppia ovviamente a ridere*

Ivana guardò con aria di sufficienza Svezia, poi scosse la testa.

<< Scordatelo... >> disse secca,e iniziarono a fare a botte...


America: << Love is in the air... >>

* viene ucciso brutalmente*


Il principe tozzo e la sua futura moglie andavano d'amore e d'accordo...


<< Mi dispiace per il braccio... >> disse Cuba, guardandola filare << E per la gamba... e in effetti anche per quell'occhio nero... Spero che riuscirai a filare lo stesso... >> disse, posizionando i ferri nel gesso della sua futura moglie. La povera creatura fu così costretta a tessere con i denti.


Inghilterra: << Che dedizione... >>

Liechtenstein: << Questo è amore... >>

Lovino: << Questa è follia! >>

Oz: << Questa è Oz!!! >>

* La guardano tutti malissimo*

Oz: << Scusate... ma lo dovevo mettere... >>


Ma torniamo alla storia...


Il piccolo principino stava seriamente prendendo in considerazione l'idea di mettersi in gioco per l'eredità, perciò posò il piccolo bozzo di seta accanto alla sua rana, donandole parole d'incoraggiamento.


Svizzera: << Lavora... Schiava!!! >>


Si, la democrazia è una bellissima cosa...

Ma andiamo avanti...


Passati i tre giorni, i figli sottoposero al re il loro lavoro.

Quello tozzo, fece dono al re di un morbidissimo cappello rosso, ornato da deliziosa corna d'alce.

Che probabilmente erano un messaggio subliminale...

Ovviamente, il re non gradì.

Quello alto, consegnò una deliziosa sciarpa al padre suo re, ma non ricevette gli apprezzamenti che si sarebbe aspettato...


Francia: << Ma... qui c'è ancora l'etichetta... >>


*Il piano di Svezia per spacciare la sciarpa di Russia per un prodotto artigianale falliva così miseramente*

Il re, dopo aver ricevuto quei doni non sapeva proprio...


Polonia: << Chi scegliere? >>

Oz: << No, a chi rifilarli >>


Quand'ecco che arrivò il piccolino, il pugnetto chiuso. Il frutto del suo lavoro la rana gliel'aveva posto in quella stessa mano. Fu aperto il pugno e... Meraviglia!!!


Francia: << Ma è uno sputacchio quello? >>


Il principino, preso dalla vergogna si assunse comunque le sue responsabilità. A quanto pare la rana si era mangiata il bozzolo di seta, limitandosi poi a rivomitarlo sulla mano di svizzera. Era la fine, il principino ne era certo. Non avrebbe mai ottenuto l'eredità. I fratelli ovviamente, pregustavano già la vittoria, ma la reazione di Francia fu decisamente imprevista.


Francia: << Oh mon dieu... ma è magnifico!!! >>

Cuba: << Padre è uno sputacchio... >>

Francia: << Taci. Non vedi le influenze Dada nel suo lavoro? >>

Cuba: << Veramente no... >>

Ignorando il figlio grasso e privo di conoscenze artistiche, il bellissimo re si abbandonò contro il muro con fare teatrale. Oh, come fare a scegliere tra i suoi figli? Come poteva anche solo pensare. Mai. Mai avrebbe potuto prendere una decisione del genere.

<< Ok, per ora vince il principe Svizzera >> sentenziò infine.


Lovino: << Meno male non sapeva come fare... >>


Ma dato che ancora avevano sofferto poco, il re inventò un'altra prova.

Fece portare tre cuccioli, presi a caso dalle cucciolate nate in quei giorni. Uno lo morse, ma questo non interessa a nessuno.


Francia: << Quella che avrà allevato meglio il suo cucciolo sarà la Regina ed il mio figliolo, suo sposo... sarà Re >>.


Al figlio maggiore toccò un'adorabile

Shibainu...


Liechtenstein: << Oddio che bellooooooooo … >>


Aveva un po' di rabbia ma era un cane molto docile...


Il principe, una volta portato a casa, volle assicurarsi che mangiasse perciò, munito delle migliori intenzioni si avvicinò all'animale.

<< Vuoi mangiare? >> domandò con sguardo gelido. Il cane si limitò a sbavare e a ringhiare, tentando di avere una relazione occasionale con le pantofole di Russia.

Inutile dire che il cane venne spedito in Siberia.


Svezia: << Che poi... se non voleva mangiare bastava dirlo. >>

Oz: << Eh... >>


Al principe grasso... venne donato un cane degno del suo proprietario. Un molosso più largo che alto. In pratica era una botte con le gambe.


Cuba: << Abbiamo capito... >>


Una botte sbavante...

Un boiler che latra...

Un cocomero che riporta il bastoncino...


Cuba: << E basta!!! >>


Insomma... gli diedero un cane sovrappeso.


Svezia: << Vittoria facile... >>

Russia: << Coso,abbiamo un problema... >>

Svezia: << Svezia... sono Svezia,che problema? >>

Russia: << Il cane... ghiaccio...caput... >>

Svezia: << Skit... >>


La vittoria non era poi così facile...


Non restava che sistemare l'ultimo principe. Al più piccolo fu consegnato un barboncino dal pelo soffice e perfetto, lucido... ottimo pedigree...


Cuba: << perché non ci sono preferenze... nooooooooooooooooooo >>


Aveva un solo difetto da non sottovalutare...

Sbrilluccicava al sole...


Inghilterra: << Eh si, questo incide... incide parecchio >>


Passarono così i mesi e fu il tempo di mostrare al re quale meravigliosi progressi avevano portato nell'educazione dei loro cani.


Il cane del principe alto era stato presentato dentro ad un'enorme blocco di ghiaccio e la cosa non era certo passata inosservata.


Francia: << Ma... è ibernato? >>

Russia: << No,guarda...sta giocando a saltaghiaccio ma ha perso... >>

Francia: << Che peccato... >>

Russia: << Eh si... >>


Inutile dire che non fece una grande impressione quel cane...


Lovino: << Ma dai? >>


Fu allora il turno del molosso di Cuba, che nel frattempo era diventato ancora più grasso e faceva provincia da solo.


Cuba: << Io ti odio... >>


Il re non era particolarmente convinto... così fece cenno al principino di mostrare il suo animale.

Non era particolarmente diverso da come l'aveva lasciato... ma il principino aveva un asso nella manica.

<< Balla... >> intimò guardando il cane negli occhi. Il cane non si mosse, guardandolo negli occhi... seriamente perplesso. << Bau? >> << Balla ho detto... >> e fu così che, dopo aver sparato in aria un colpo di fucile, il cane ebbe il buongusto d'iniziare a ballare.


Lovino: << Chiamate la protezione animali !!! >>


Il re, che si, aveva seriamente paura che il figlio gli sparasse, proclamò la sua vittoria.


Russia: << Io te l'avevo detto... minacciamolo... ma te no, poi ci scoprono... >>


Ignorando bellamente il figlio il re così proclamò. << Regina sarà la rana e Re sarà il mio figlio tappo... >> il principino caricò nuovamente il fucile << intendevo dire... il Re sarà il mio figlio più piccolo... >> Immediatamente, anche per non essere minacciato di morte, furono fissate le nozze.

Il giorno delle nozze, il figlio robusto arrivò su una robusta carrozza trainata da cavalli grassi e col fiatone.


Cuba: << Io ci rinuncio... >>


Il figlio alto arrivò con la sua spilungona, su un'altissima carrozza, adornata da fiori finti pure appassiti, trainato da quattro cavalli alti e sulla soglia dell'anoressia...


Lovino: << Viva le vie di mezzo... >>


Ma dov'era il futuro Re?


<< Se non ti muovi giuro che ti lascio qui... susu... >> intimava il principino alla sua rana che aveva come corteo quattro lumachine. Un pranzo perfetto per Francia ma... come corteo nuziale lasciava decisamente a desiderare. Lento...troppo lento. Inevitabilmente il principino si addormentò sulla riva del fosso. Quando si risvegliò, di soprassalto, una snella carrozza trainata da quattro meravigliosi cavalli stava di fronte a lui. Una fanciulla dai folti capelli biondi era sdraiata all'interno della carrozza. Gli occhi socchiusi che poi rivelarono gli occhi verdi... uno splendido fiocco ad ornargli l'acconciatura...


Svizzera: << perché ho paura? >>


Uno splendido vestito... rosa confetto le fasciava il corpo di fanciulla. Il principino rimase incantato da tale bellezza per diversi minuti... ormai del tutto innamorato.

<< Tipo cioè muoviti!!! Non voglio tipo perdere il mio matrimonio... >>


Spagna: << Appunto... >>

Lovino: << La Svizzera...Polonia... hai davvero fatto un pairing del genere? >>

Inghilterra: << Dopo la SveziaxRussia io mi aspettavo di tutto... >>


<< Chi siete... >> domandò titubante il principe entrando nella carrozza. La giovane sorrise, accarezzandogli il viso << Sono Canada... >> pochi secondi e scoppiò a ridacchiare << Tipo avevo sempre desiderato di dirlo cioè!!! >>


Canada: << Mi sento... preso in giro... >>

Cina: << e te chi sei aru? >>

Canada: << Sono Canada... >>

Cina: << Aaah... >> *fa finta di aver capito, poi si volta verso Giappone * << Chi ha detto di essere? >>


Il principino ancora sconvolto si diresse verso la casa del Re suo padre, mentre la rana gli spiegava la sua storia. << Vedi tipo no? C'era cioè un tizio che tipo mi ha fatto un maleficio assurdo e mi ha trasformato in una rana... cioè... tipo te ne rendi conto? >> ma il principino stava già ascoltando assorto la riproduzione casuale del suo mp3.


Lovino: << Un matrimonio basato sulla comunicazione eh... >>


Tanta fu la gioia per quel matrimonio, tutto il regno accorse e i festeggiamenti durarono una settimana intera. Prosperità e serenità. Pace e accoglienza, la regina e le principesse fecero amicizia e si conobbero. << Tipo... ora che sono Regina... cioè... non mi spartirai più vero? >> domandò la bellissima Regina alla principessa Ivana. Questa sorrise, accarezzandogli il viso. La Regina la guardò con occhi sognanti << Nei tuoi sogni... >> sussurrò piano la principessa che sì, dopo neanche un giorno di regno dell'altra...già minacciava di spodestarla.

Ma questa è un'altra storia...



FINE



Vi adoro... letteralmente <3

Alla prossima, siete fantastici...

mamma mia come sono ruffiana <3 xD



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