Black Coffee and Strawberry flavoured pie di LeeJinki (/viewuser.php?uid=75545)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La mia dolce condanna. ***
Capitolo 2: *** Cellulare ***
Capitolo 3: *** nervosimo + talento = successo? (parte 1 di 2) ***
Capitolo 4: *** nervosismo + talento = successo? (parte 2 di 2) ***
Capitolo 5: *** Kouyou ***
Capitolo 1 *** La mia dolce condanna. ***
Black
Coffee & strawberry flavoured pie
La giornata
inizia sempre alle 6.00 del pomeriggio
per me. Tutto il resto non m’importa,
esistono solo queste benedette quattro ore di lavoro. Non
avrei mai
creduto che un ragazzo ribelle come me, che parla in faccia alla gente,
che ama
stare in giro dalla mattina alla sera senza fare niente, sarebbe
arrivato ad
amare in maniera così viscerale, un lavoro monotono e
ripetitivo come lavorare
in un caffè. Forse non è il lavoro che amo. Forse
è un altro il motivo che mi
costringe a stare qui per essere felice, forse è la tua
persona ad attrarmi
così follemente in questo luogo..
Eppure
è
iniziato da poco – anche se sembra che io sopravviva grazie a
te da una vita –
questo gioco dal quale non riesco a cavarmi fuori, e non riesco a
capire.
Perché io?
Qualcuno
dovrebbe spiegarmelo..
***
Eccoti
lì, in perfetto
orario. Come tutte le volte. Sai, avevo una paura terribile di non
vederti
oggi, per via del tempo grigio, ma tu non mi hai deluso. Non
l’hai mai fatto.
Oggi hai messo
la maglia
viola che mi piace tanto e hai lasciato i capelli al naturale, un
po’
arruffati, che ti incorniciano il viso candido in ciocche scomposte.
Fuori piove,
perciò ti
stai togliendo la giacca
inumidita, appoggiandola all’appendiabiti. Il tuo profumo ora arriva fin qui. CO2, vero?
Potrebbe essere
uno spunto
per una conversazione, chissà? (se
solo
ne avessi il coraggio)
Servo gli altri
clienti
senza perdere un tuo movimento. Ti
seguo
con lo sguardo. So già cosa ordinerai, ma non voglio perdere
l’occasione di
parlarti. Sei peggio di una droga, sei una scarica elettrica continua
lungo la
schiena, mi crei dipendenza.
Ti avvicini con
quel tuo
passo deciso che mi scioglie, il pantalone lucido, che sembra esserti
cucito
addosso, risalta le tue gambe perfette, nonostante tu sia bassino. Lo
fai
apposta?
A me sembra di
si.
Ti fermi a pochi
centimetri da me, giusto
lo spazio che
occupa il bancone, altrimenti mi staresti addosso… oh dei, quanto vorrei essere al posto di quel
pezzo di legno..
In questi
momenti mi rendo
conto di come staresti bene tra le mie braccia – mi sembra di
percepire il tuo
calore sulla pelle - e,
anche se non dai
l’idea di essere un tipo fragile, di come il mio corpo sembri
fatto apposta per
farti asciugare tutte le lacrime che potrebbero brillare attraverso
quegli
occhi bellissimi, di un castano intenso come la cioccolata.
Giochi per un
po’con i
capelli arricciati dal tempo piovoso, ai lati delle guance, mentre
guardi i
dolci esposti fingendo di scegliere… eppure sappiamo
entrambi che
sceglierai la torta alle fragole che ti
preparo con tutto l’amore che provo… Per un attimo
mi guardi, e giuro! Quello
che mi hai rivolto sembrava proprio un sorriso! Il mio cuore perde vari
colpi
prima di accelerare ancora un’altra volta, paurosamente. Mi
sento in imbarazzo,
scommetto che il casino che fa battendo, lo senti anche tu ora, che con
il tuo
sorriso mozzafiato – rivolto solo a
me – e la
tua voce profonda e
roca, ordini con la solita impostazione, che ho imparato ad amare
più d’ogni
altra cosa♥♥
«torta
di fragole, e caffè
nero, per favore»
…Sei
troppo perfetto per
essere vero…
Annuisco,
incapace di fare
altro. La tua sola presenza mi manda in pappa il cervello. Ti do la
fetta più
bella, quella piena di fragole come piace
a te e
preparo con tutto l’impegno il
tuo amato caffè nero, perché per poter toccare le
tue labbra dev’essere
buonissimo.
Voltarti le
spalle per
armeggiare con la macchinetta, è sempre l’impresa
più difficile, perché ho
paura che perdendo il contatto visivo poi
non sia in gradi di ritrovarti e che quindi tu sparisca..
Il
caffè è pronto mi giro
con lo sguardo basso per nascondere le guance arrossate, te lo porgo in
silenzio , ma guardando in avanti tu
non
ci sei.. ho un tuffo al cuore… che tu sia sparito
come nei miei peggiori incubi?
Ti cerco con lo
sguardo,
ma niente. Mi dimentico di respirare
-
tanto paragonato a te il respirare diventa secondario - perché sei tu la
mia fonte di sopravvivenza. Gli
occhi mi pungono fastidiosamente. Non
sto per piangere, vero? Guardo allarmato
l’attaccapanni… la tua giacca di pelle, asciugata
dal calore dell’ambiente, è
lì che spicca tra i cappotti anonimi e sciupati, un
po’ come tu spicchi tra il
resto delle facce che mi ritrovo davanti ogni giorno. Non
c’è più nemmeno il
piattino di porcellana che ti avevo dato poco fa, che stupido. Sarai
andato a
sederti per aspettare. Mi sfugge un sorrisetto.
Ecco che mi
sbuchi
davanti, con i tuoi sorrisi che m’illuminano il mondo. Fai
più luce tu, che il
sole in una giornata limpida. E non lo dico per fare il ruffiano, io ti amo, davvero.
«
scusami, sono andato a
posare il piatto sul tavolino.»
Passi la mano
sul bancone, come per
accarezzarlo, e poi te ne vai donandomi un ultimo sguardo.
La tua scia
è quasi tangibile. Passo
l’indice sul percorso
della tua mano,
sembra scottare. Tornando a ritroso, la mia mano incontra un pezzo di
carta
ruvida. Ha il tuo profumo.
Mi sento
avvampare.. mi ha
rivolto la parola solo per dirmi questo? – scusami – hai detto.. e di cosa
dovrei scusarti? Tu
che sei la mia vita, può permetterti ogni
cosa con me! Un attimo! Mi ha dato del tu
… Un normale cliente avrebbe preso il
caffè zitto e sarebbe andato,
invece tu mi hai chiesto scusa prima di prendere la tazzina e voltarmi
le
spalle con un gesto fluido.
E
mi hai lasciato anche un bigliettino.
Sto
impazzendo, anzi… mi fai
impazzire.
Chi sei per
farmi questo? Hai cambiato la
mia vita.. se qualche giorno fa ero Ryo, ora non so più chi
sono. So solo che
ti voglio.
Apro
il bigliettino tremando e leggo tutto
velocemente, hai una calligrafia stupenda.
“puoi
raggiungermi al mio tavolino?
Takanori”
così
dice.
Takanori, eh?
È dunque questo il nome
della persona che amo alla follia?
Caccio il
bigliettino nella tasca dei
pantaloni e mi dirigo a passo spedito verso il tuo tavolino, con il
cuore in
gola.
Mi avvicino con
un mezzo inchino, e ti
volti per guardarmi.
Ormai credo di
non avercelo un cuore,
batte così forte che non lo sento più.
con una mano
afferri il colletto della
camicia e mi avvicini al tuo viso.
Mi fai
morire…
«
cosa…?» soffio con la poca voce che ho
in gola.
Mi guardi un
attimo, come per studiarmi
l’anima, trattieni il respiro e lasci la presa. Peccato…
Mi aggiusto il
colletto sgualcito e mi
raddrizzo. Ho un leggero affanno.
Se si
potesse morire di te, sarebbe la morte più dolce e piacevole.
« Sei
Ryo, giusto?» dici
serio spezzando il silenzio. Fai poi
cenno di sedermi.
Cosa credi che
sia, un maid cafe’? Mi
guardo intorno, per vedere se il capo è in giro. Mi sembra
di sentirlo : “non si portano amici
nel locale!! Sei qui
per lavorare, non per fare quattro chiacchiere!”
Tiro a me la
sedia ma tu mi fermi
bloccandomi la mano.
« che
stupido… » mi
fai l’occhiolino, per scusarti. Posso
morire ora?così la mia
vita è perfetta.. «…
ho dimenticato che devi lavorare,
scusami. Ora ti scrivo il mio numero, chiamami quando hai finito qui,
ok? L’ora non ha importanza
basta che
mi chiami .»
Strappi un pezzo
di tovagliolo prendi la
penna dalla tasca, e con la tua stupenda calligrafia disegni
il tuo
numero di
cellulare. Me lo
porgi, ma io sono
troppo imbambolato per accorgermene, così rapito dal tuo
viso – non sembri
affatto un mio coetaneo -. Allora prendi la mia mano, ci metti il
foglietto
dentro e me la chiudi a pugno. Sorridi scuotendo la testa. Che figuraccia. Ricambio il gesto e torno
al bancone con la tazzina
vuota in mano.
Senza farmi
vedere – mi prenderebbero per
pazzo – appoggio le labbra dove hai bevuto, immaginando di
baciarti … che bello
sarebbe..
Basta. Mi rovino
così. Sto correndo
troppo con la fantasia. È già tanto che mi hai
parlato. Di solito ti limitavi a
guardarmi curioso, ma oggi è stato diverso. Oggi sono
riuscito ad avvicinarmi
un po’ di più e non sai quanto ne sono felice.
Anche la pioggia sembra affievolirsi assecondando il mio
umore.
Oggi mi hai
fatto tanti regali, uno più
bello dell’altro, ma non so se me li merito sul serio:
- Mi hai sorriso;
- Mi hai
parlato;
- Mi hai fatto
l’occhiolino;
- Ti sei
ricordato il mio nome;
- Mi sei stato
così vicino che potevo sentire il tuo respiro sulla
pelle;
- Mi hai dato il
tuo numero.
Oh dei.. non
credo di reggere.. forse sei
tu che corri un po’ troppo amore…
Se continui
così io finirò di esistere..
Sono
così felice che dovrei meritarmi una punizione dal cielo,
per tornare con i
piedi per terra.
Suzuki Ryo =
colpito e affondato.
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okay, grazie mille per aver letto
la mia primissima ff yaoi! Il pairing è Reituki, ovvio. Ho
voluto renderla una sorpresa. chissà all'inizio chi avete
pensato che fosse? =P
Sarei curiosa di sapere cosa ve
n'è parso di questo primo chappy di una love story (?) e
quale pairing vi è sembrata fino ad un certo punto.
Per i
personaggi ho pensato a Ruki con il look tipo Before I Decay (
specialmente i capelli, perchè boccoloso è sexy
*O* ) , invece Reita "cameriere style" tipo Silly god disco, non so se
rendo l'idea.
grazie per chi ha letto,
però per favore, gradirei una recensione da parte vostra per
sapere se vi piace e se devo continuarla!
grazie,
Dummy_Star..
|
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Capitolo 2 *** Cellulare ***
Black Coffee &
strawberry flavoured pie
Innanzitutto, vorrei ringraziare
chiunque abbia letto la mia fanfiction, e vi ringrazio per il vostro
supporto. Prima di lasciarvi al secondo capitolo, vorrei scusarmi per
la brevità del capitolo che segue, per eventuali orrori ortografici e per il ritardo nel
postarlo. Detto questo, vi auguro una buona lettura. Dummy_star.
L’aria
fresca della sera mi pizzica il
viso, specialmente dopo essere stato
al caldo nel caffè. Però si sta
bene, in
fondo.
Ho finito il
turno da quanto? Un quarto
d’ora? Forse anche di meno, giusto il tempo di una sigaretta
e una breve chiacchierata
tra colleghi.
Hmm.. che ore
saranno? Accidenti,
ho dimenticato il cellulare dentro.
Meglio che mi sbrighi.
«ah,
Ryo eccoti. Giusto in tempo. Ha
finito proprio poco fa di squillare»
Mi blocco a
metà strada per voltarmi.
Yutaka mi sta porgendo il cellulare.
«oh,
grazie Yu. Come hai fatto a
trovarlo?» lo prendo. « avevo messo la
vibrazione!»
« beh,
vibravano le
posate. Difficile ignorarlo, sai. Un
giorno mi dirai cosa ci faceva il tuo cellulare nel cassetto delle
posate vero?»
Fa un sorriso
buffo e si volta, per
tornare in cucina, probabilmente. È grandioso quel ragazzo.
Riesce a strapparti
un sorriso anche nelle giornate più nere. In quelle buone,
ti fa semplicemente
stare bene, come ora.
Yutaka
l’ho conosciuto qui. Dato che
fa il pasticciere siamo stati molto a
contatto ed abbiamo fatto
amicizia - è stato
lui il genio ad
insegnarmi a preparare la
torta di
fragole. Normalmente io e la cucina non andiamo d’accordo
(con l’eccezione del
frigo) ma Yu mi ha fatto riprendere la via
della “
riappacificazione”.
Vado a sedermi
sulla mia moto, a pochi
passi dall’uscita. Tolgo il blocco tastiera al cellulare e
questo inizia a
vibrare. Wow che tempismo…
Sul display
spicca un promemoria,
impostato per le nove e un quarto:
“ chiamare
Takanori, ORA! Datti una mossa Ryo!!”
Sorrido leggendo
il messaggio. È proprio
da me. Tolgo il
promemoria e vado a
cercare nella rubrica il suo numero. L’ho salvato prima,
appena possibile, perché
già sapevo che avrei
perso il
fogliettino, come infatti è accaduto.
Premo il
pulsante di chiamata e nel farlo
mi ricordo le sue parole…
“L’ora
non ha importanza basta che mi chiami”
Con uno scatto
mi allontano il cellulare
dall’orecchio, per controllare l’ora. Fa’
che non sia tardi, per l’amor del
cielo… Le dieci meno venti. Per me
è presto, ma
se poi lui sta dormendo già? Se ha da fare? Una voce lontana
mi ridesta,
ricordandomi che sono a telefono con il ragazzo che mi piace, e che sto facendo una figura
pessima. Bell’impresa,
Ryo…
Riavvicino il
cellulare all’orecchio.
«…
pronto?chi
è?» c’è una nota di
fastidio nella sua voce, probabilmente per il mio
stupido silenzio.
« Ta..
kanori?» mio dio.. perché la sua
voce mi fa quest’effetto? È crudele concentrare
una tale perfezione in un
corpicino così piccolo…
«.. si?
Chi sei?»
« sono
… ehm.. R-Ryo»
m’impappino
come un deficiente, ci manca
solo fare una brutta impressione ora.
«Ryo!!»
la sua voce sale di un’ottava «credevo non mi chiamassi più! Iniziavo a
perdere le speranze!»
“Speranze
per cosa?” mi viene da
chiedere, ma in un momento di intelligenza il mio cervello mi fa
schiarire la
voce, evitando l’ennesima gaffe.
« No,
dai non sono così crudele»
« Oh,
non l’ho mai pensato.» Ride. «Mmh..
senti.. è tardi per te?»
«
Scherzi? Per Ryo Suzuki la giornata è
appena iniziata!»
«Ah,
allora buongiorno signor Suzuki! Le andrebbe di uscire
con me?»
Il tempo sembra
fermarsi.. forse non ho
capito, cioè, me lo sono immaginato come sempre o mi sta sul
serio chiedendo di
uscire??
«
… uh… perché.. no?»
« Bene!
Allora.. la conosci la piazzetta dove sta la fontana? Ci incontriamo
lì tra
venti minuti, ok?»
«
hmm… cioè OK!!»
« allora
a tra poco Ryo. Ciao!»
Rimango col
cellulare incollato all’orecchio
con lo sguardo nel vuoto. Ecco che
ricomincia il martellamento. “Respira,
Ryo” m’impongo mentalmente ed
obbedisco. “Questa non è
una
delle tue solite seghe mentali. Perciò
collabora, corri a
prepararti e ARRIVA
IN TEMPO!!”
Detto fatto. La
moto già corre verso
casa. Aspettami Takanori. Anzi, non ci sarà bisogno di
aspettarmi, sono già lì!
Mi fiondo
nell’appartamento come una
scheggia e chiudo la porta con un calcio. Il
mio pappagallino mi saluta con uno dei suoi
versetti ma non ho
il tempo di
rispondergli.
Apro
l’armadio e scavo alla ricerca di
qualcosa di decente da indossare. Opto per una maglietta nera a mezze
maniche e un jeans
semplice, che
abbinerò agli anfibi e alla
cintura
borchiata. Appena finito di vestirmi mi preparo i capelli come al
solito,
sprecando una quantità industriale di lacca e cera. Finisco
piastrandomi
velocemente il ciuffo e passandomi un velo leggerissimo di eye-liner.
Do un ultima
occhiata allo
specchio, per poi correre verso l’ingresso,
infilarmi braccialetti e collane, prendere la giacchetta di pelle e
uscire di
casa.
Chiudo con
quattro mandate e volo giù per
le scale. Non mi va di essere aspettato come una femminuccia,
specialmente da
lui. Indosso a malincuore il casco – mi sono appena preparato
i capelli! - e metto
in moto la mia bambina, che mi accoglie facendo le fusa. Le luci della
città mi
sfrecciano accanto mentre accelero per arrivare prima. E
pensare che fino a ieri non facevi caso neppure alla mia esistenza..
Solo dio sa
quanto sono felice, anzi,
neanche lui.
Parcheggio la
moto nella piazzola accanto
alla fontana, tolgo il casco e
mi impongo
di non fumare
durante l’attesa. Dopo la
fatica che ho fatto per prepararmi non mi va proprio di puzzare di fumo
. Controllo
l’ora dal cellulare, è passato appena un quarto
d’ora dalla chiamata. Ho fatto
decisamente troppo in fretta.. come aspetto ora? Ho l’impulso
di chiamarti, ma
non sarebbe molto carino da
parte mia.
Una voce spezza
i miei pensieri.
«
Anche tu in anticipo?»
«Takanori!»
mi volto.
«Come
va?» dici porgendomi la mano, che
stringo con poca convinzione.
«Tutto
ok. Volevo essere originale, ma a
quanto pare abbiamo avuto la stessa idea nel venire in
anticipo..»
«Ahahah..
dici? Beh, in fondo non è stata
una cattiva idea.»
«Già.»
Ti aggiusti i
capelli in “disordine” con
lo sguardo basso. Sto per parlare ma mi
blocchi precedendomi.
«
Facciamo quattro passi?»
«
aggiudicato!» sorrido.
Mentre parliamo
ti do un occhiata più
attenta: i capelli
scendono ondulati attorno al collo ed anche tu
hai
piastrato il ciuffo, che ti copre leggermente l’occhio
destro, ma senza
appesantire la pettinatura. Indossi una maglia aderente
bianca con stampe astratte in nero,
che risalta il tuo fisico e il ciondolo a spirale che porti al collo.
Sulla
maglietta indossi una giacca nera
piena di catene e
tagli che ti va un po’ larga,
ma che ti sta bene. Porti un jeans nero aderente e un paio di converse semplici nere, con lacci a
quadrettini neri e
bianchi.
«…
ed è così che ho iniziato a cantare»
finisci
di raccontarmi.
«
Dicevo io che avevi una bella voce!»
è
fantastico quando posso fare dei complimenti senza sembrare un tipo che
ci
prova!
« Dai,
non sono poi così eccezionale, e
poi non mi hai mai sentito cantare!» sorridi.
« oh,
rimedieremo.» dico restituendoti l’occhiolino
di oggi pomeriggio.
« tu
invece? Che rapporto hai con la
musica?» cambi argomento, con un leggero velo
d’imbarazzo.
« Io?
Beh, preferisco suonare, non vado
molto d’accordo con i microfoni.»
« Cosa
suoni?»
«Il
basso elettrico.»
«Wow!
Non me l’aspettavo sai? Mi sembri
un tipo energico, perciò ti ho sempre immaginato seduto
dietro una batteria!»
«..
appunto perché sono energico, non
riesco a stare lì seduto ma devo poter andare in giro! E poi
sono anche un
tantino egocentrico…. No.. aspetta, forse non è
una cosa così positiva…» sorrido,
fingendo un espressione delusa,
portandomi una mano in viso.
La tua risata
sincera mi scalda il cuore,
e finisco per seguirti poco dopo. Camminiamo fino ad un locale poco
lontano, al
che ti fermi.
« Ti
va di fermarci qui?» dici
interrompendo un attimo il discorso.
«
Ci lavora un mio amico, è un posto carino»
«ok!»
dico seguendoti.
…
Sei molto meglio di quanto mi
aspettassi Takanori, non vedo l’ora di conoscerti meglio
…
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Ecco il secondo capitolo della
mia creazione! come già detto prima vi ringrazio davvero
tanto, specialmente chi ha recensito, mi avete reso davvero
felice!!
Passiamo all'angolo
lettori!
@ Daruku Shivaa : grazie mille
dei complimenti e non preoccuparti se non l'avevi letta, potevi anche
farne a meno XD. Buona fortuna con la fic, mi raccomando *-*
@ Rukola: trovo il tuo commento
molto costruttivo, grazie mille. In effetti Reita mi è
uscito un pò stalker/ossessionato nel primo capitolo, spero
che ora vada meglio. Preferisco molto di più commenti come
il tuo che altri superficiali che mi illudono e basta.
Cercherò di renderla migliore, e grazie mille per il fatto
che la segui!
@ eileenprincess: grazie mille
per averla apprezzata, lo considero come doppio complimento
perchè non gradisci molto lo Yaoi, perciò ti
ringrazio dal profondo Yoyo. Ci becchiamo in giro ;)
@
baka_the_genius_mind: grazie mille! Averti qui mi rende
profondamente felice! Ti conosco perchè recensisci storie
bellissime, e quindi aver attirato la tua attenzione
è un onore per me! cercherò di non
deluderti!
@ _Chibikko_: Grazie
mille! le tue parole mi hanno davvero gasata! Spero che continui a
piacerti ancora!
@ Testychan: ecco qui
il secondo capitolo! Spero che ti sia piaciuto e di non averti fatto
aspettare troppo! fammi sapere com'è andata ok?
Grazie ancora ragazze! Vi adoro!
Mi avete davvero resa felice e spero che questo piccolo capitolo (
prometto di recuperare!) sia stato degno delle
aspettative!
al prossimo capitolo allora! bye
bye!
|
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Capitolo 3 *** nervosimo + talento = successo? (parte 1 di 2) ***
Black
Coffee & strawberry
flavoured pie
grazie mille per il seguito!
purtroppo non ho il tempo di rispondervi per i commenti,
perciò anche se mi piange il cuore vi
dò un grazie generale, anche a chi è solo passato
e non ha detto nulla. grazie mille davvero, mi fate felice! ^__^
dummy_star
…
Capitolo 3
Il locale non
è niente
di
appariscente. C’è un
bancone a forma di
cerchio al centro della stanza azzurro
ciano, un
palco leggermente rialzato
dove si esibisce la
solita band di
turno, e tavoli sono semplici, di legno . Le luci sono abbassate,
creando una
piacevole penombra che fa
risaltare i
ragazzi che stanno sotto i riflettori.
Mentre mi guardo in giro per
studiare l’ambiente,
ti fai strada verso il bancone e ti seguo. Tutti si girano a guardarti,
qualcuno ti fa i complimenti. “diciamo
che sono quasi miei fan ” ti affretti a spiegarmi
a bassa voce imbarazzato,
e ti sorrido di rimando, tanto poi mi spiegherai, vero?
Arrivati
al bancone saluti
un ragazzo moro, che al primo sguardo
identifico come Aoi (stando
al
cartellino che gli
spicca sul gilet) ma
che tu chiami Yuu.
Il vero nome, suppongo. Certo
che fantasia chiamarsi Aoi in un locale tutto blu, eh?
Lui ti saluta
subito e si vede che ha
molta confidenza con te, un po’ come io e il mio migliore
amico Kouyou… Oddio,
da quanto tempo non lo chiamo! Mi avrà
dato per disperso!
«.. e
questo è Ryo ~♥
» mi introduci, enfatizzando in maniera particolare il mio
nome – cosa che mi piace -
ed
indicandomi con un
gesto della mano.
«
Piacere, Yuu. Posso chiamarti così o
dovrei dire Aoi?»
« Yuu
va benissimo!» sorride, per poi abbassare la
voce « ma se vedi un tipo
pelato qui intorno, ti chiedo gentilmente di chiamarmi Aoi .»
« Il
capo, eh? Beh, ti capisco..»
sospiro sorridendo « ..faccio un lavoro
simile al tuo. Il capo voleva che mi chiamassi “
Reita ”, ma io gli ho detto dall’inizio che
non mi piaceva essere chiamato con un nome non mio,
perciò..»
«
Beato te!» ride
Yuu, affaccendandosi con i cocktails che
stava preparando. «
Avessi avuto il
coraggio di farlo anch’io!»
Si apre
così il solito discorso che
accomuna le persone che fanno cose uguali o quasi e
parlando di capi, clienti strani, litigate
con piatti e bicchieri vengo così coinvolto da arrivare per poco a
dimenticare la
presenza del mio angelo in miniatura.
«Ehi?!
Cos’è quest’aria complice?» t’intrometti - manco mi avessi letto nel
pensiero - con un’espressione
palesemente imbronciata ed
un po’… gelosa?!«
Mi sento escluso! Se fossi più
alto conversereste con me! Accidenti!» incroci le braccia e guardi altrove, con
l’espressione più dolce
e buffa che avessi mai visto. Incredibile, ma sei bello anche quando
perdi l’aria
da angelo. Mah, forse è l’amore che mi rende
cieco, o forse sei sul serio
speciale come sembri, chissà.
Rimango un
attimo incantato per pensare a
cosa risponderti – avanti! Non sono
mica
l’unico a starsene tra le nuvole, no? –
quando Yuu mi precede.
«
Avanti Tacchan! Stavamo solo parlando
da colleghi! Se poi
non capisci nulla
fai prima a dire “cambiamo
argomento”, no?
» ride
servendo alcuni calici a delle ragazze più in
là.
Mi scappa una
risatina, in effetti è
vero.
« Uh!
che cattivo che sei! Tu sei il mio
migliore amico, Yuu! Dovresti esaltare le mie qualità, non
demolirmi! Specialmente davanti alla persona che mi
piace!» arrossisci
di botto « oh, mer…!» imprechi
sottovoce, ormai viola.
“.. Specialmente
davanti alla persona che mi piace!“
realizzo poi. Credo
di essere lo specchio di
Takanori in questo momento. O almeno sono certo di
essere viola come o più
di lui, anche se stona un bel po’ con l’immagine
che ho cercato di crearmi.
« Beh,
Tacchan.. non credo che con questa
tua dichiarazione sia
fuggito..» dice
Yuu facendo cenno
verso di me. « anzi..»
Manco a farlo
apposta io e Taka
ci guardiamo per una frazione di
secondo negli occhi, pentendocene amaramente.
Troppa poca confidenza e
ancora
molto imbarazzo.
« Sei
un mostro Yuu! Riesci a cacciare la
parte di me che odio di più!» dici
con
sguardo basso « scusami Ryo, io non … non sono
così. E’ che lui sa che tasti
premere e.. ed io…»
«
…» prendo fiato, come se l’aria nei
polmoni possa darmi coraggio, in qualche modo.
«Pagherei
per avere un amico che mi facesse parlare così facilmente,
credimi. E poi non
ti preoccupare. Se fossi stato un’altra persona non avrei
neppure seguito le
istruzioni di quel biglietto,
perciò…»
«
perciò…?» mi chiedi
abbozzando uno sguardo verso di me.
« Io
vado!» Yuu
era
sparito appena aveva finito di parlare. Letteralmente.
Aveva già capito probabilmente e non voleva
mettersi in mezzo, o almeno non
voleva mettere oltre in imbarazzo Taka. In
questo momento sappi che ti ho benedetto Yuu, con il cuore.
«
perciò, » inizio, sfiorandogli la mano
più vicina con le punte
delle dita « in pratica significa che…»
«
Takanori! Oggi non canti?» una voce femminile quasi urlante, ci fa
sobbalzare.
«
Kokoa! Ma sei anche qui?!» dici stizzito, distogliendo lo
sguardo da lei, per poi fulminarla.
« Stai
dicendo che non vuoi vedermi? Come?! Sono la tua vita,
no? Ti ho sentito l’altra volta!» Risponde
lei oltraggiata.
Mai come oggi ho
voglia di picchiare una
donna. Il suo tono
mi dà i nervi, a
prescindere dall’argomento, che mi mette ancora
più nervoso.
« Non
hai capito bene l’altra
volta.» la prendi in giro imitando il suo tono
« Tu sei un
ostacolo
alla mia
vita! E poi.. per la
milionesima volta… » sbuffi. «io non
voglio essere il tuo ragazzo! »
« Sono
impegnato.» dici stringendomi
una mano e facendoglielo ben
notare. Inutile dire che mi hai accelerato il battito
molto velocemente..
. Non sono ancora abituato, sai?
«
senti.. so che sei pazzo di me, è inutile che ti fingi gay o
mi tratti male per snobbarmi, capito? Io ti amo, lo sai. Non mi freghi
così! »ripete
con quel suo tono possessivo, altamente fastidioso.
«
Andiamo un attimo fuori, Kokoa.» mi lasci la mano ma mi
rassicuri con uno sguardo. Come per dire “ torno qui, non
preoccuparti”. «
Trova un tavolino tranquillo, Ryo. Ci vediamo lì.»
dici sussurrando l’ultima
parte per evitare che le ti senta.
Obbedisco, anche
se il cuore mi piange nel vederlo
allontanarsi con quella, lì fuori. Punto su un
tavolino per due vicino alla finestra
e mi siedo dando le spalle alla porta. Mi dà ansia
guardarla. Armeggio con l’accendino
per distrarmi, ma per poco non do fuoco al tavolino.
Accendino + Nervosismo? = pessima idea. Lo
ricorderò. Meno male che nessuno ha visto nulla.
Cerco di
distrarmi con la band che suona un pezzo dei Luna Sea.
Qualcosa nella melodia non mi convince. Infatti si interrompe a
metà intro. Il
giro di basso faceva pena. Mi scatta una scintilla, la solita lampadina
che
suggerisce cose assurde. L’idea, anche se pazza dovrebbe funzionare. Nulla
mi tranquillizza e
mette di buon umore più di un basso tra le mani! E poi che
fortuna! La canzone
la conosco benissimo!
Poso
l’accendino in tasca e vado con passo spedito verso il
retropalco.
«
Problemi? » dico in generale ai tizi dello staff.
« il
bassista si è fatto male alla mano sinistra e non
può suonare
bene questo pezzo.. Dovremmo sospendere la canzone e far entrare
un'altra band…peccato»
mi risponde un tipo che sembra essere una specie di DJ o cose simili.
« se
la band è d’accordo, sono un bassista, conosco
benissimo
la canzone e vorrei suonare con loro, per aggiustare la situazione,
almeno. E’ possibile?»
rispondo pronto.
Gli occhi del
ragazzo brillano.
« Grazie mille! Vado a parlarne con loro!»
In meno di un
minuto mi
trovo attorniato dalla band, che mi ringrazia. Salgo con loro sul palco
e dopo
che il vocalist mi
ha introdotto inizia
la musica. E’ piuttosto elettrizzante suonare con un Fender
americano. Come
immaginavo la musica mi
tranquillizza. Le
dita scorrono da sole sul manico. Ormai l’ho suonata
così tante di quelle volte
questa canzone che non
ho bisogno
neppure di pensare, potrei suonare con gli occhi chiusi. A
metà canzone
riconosco Taka tra il pubblico finalmente da
solo. Mi guarda incantato. Poi mi accorgo che gli altri hanno
smesso di
suonare e mi
guardano come ipnotizzati. Tutto
il locale è con lo sguardo verso di me e Yuu da lontano mi
guarda incredulo. Cosa cazzo ho fatto?
Mi fermo. Il mio
primo
pensiero è controllare di non aver lasciato ‘ la
porta aperta ‘ cosa
che mi capita spesso. No, il problema non
è lì.
«
cos’ho fatto? » chiedo a
bassa voce al vocalist, il più vicino.
Lui abbassa il microfono e mi sussurra «
Mio dio ragazzo! Sei incredibile!
Hai fatto un assolo di basso magnifico che non faceva parte della
canzone e ci
azzeccava pure! Sei un fenomeno! Non dirmi che non te ne sei
accorto?!»
« ma..
veramente io..» la musica riparte mentre parlo.
Riattacco a suonare, anch’io incredulo di
fronte a ciò che ho fatto. Non me ne sono accorto.
________________________________________________________________________________________________________________
scusate il ritardo
mostruoso, ma non sono stata a casa mia. ç_ç *
perdono* . Ricordate che un commentino è gradito! Vi
risponderò al più presto,
grazie!!
|
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Capitolo 4 *** nervosismo + talento = successo? (parte 2 di 2) ***
Black Coffee &
strawberry
flavoured pie
Capitolo 3
(parte 2)
Finito il pezzo scendo dal palco con
ancora i ragazzi, che,
increduli, mi chiedono come abbia fatto. Dopo
alcune spiegazioni i
ragazzi si congedano e mi lasciano andare.
Okay, sto molto, molto meglio. Tutti i sentimenti negativi che ho
provato sono
spariti e,
ciliegina sulla torta, Tacch…
ehm .. Takanori, mi viene incontro con gli occhi che brillano.
«Mio
dio Ryo! Sei stato
una bomba!» mi dice abbracciandomi forte.
«
Grazie Takanori!»
rispondo con il tono più felice che abbia mai usato. Un
po’ per la bella
figura, un po’ per l’abbraccio.
« Come
hai fatto? Dovevi
essere concentratissimo! Ti sei organizzato con loro?» hai un
tono davvero
entusiasta e non hai intenzione di mollarmi, perciò rimango
fermo sul posto.
Sei attaccato così
saldamente a me che
sei a – minimo – un paio di centimetri sollevato da
terra. Mi viene da
sorridere.
« A
dire il vero, ho
improvvisato, anzi non me ne sono neppure accorto.. Pensavo a te e a quel… ehm … Kokoa.» la voce mi è
morta in gola mentre pronunciavo il nome di
quella sgualdrina (appellativo più carino che mi viene in
mente ora).
«
Davvero? Non prendermi
in giro! Comunque con Kokoa è tutto ok, l’ho
sedata per un po’. »
«sedata?»
rispondo ridendo
per la parola
usata. « che significa?»
« ah,
nulla di che…»
replichi lasciando la presa e mettendoti a fianco a me « ..
diciamo che sarà
tranquilla per un po’.»
«In
che senso?» ti guardo
confuso. « cosa le hai detto? Sembrava
così agguerrita…»
« beh,
» sospiri. « in
pratica le ho detto che non mi piace, ma che ci penserò.
»
« non
preoccuparti, le
dico così ogni volta, per farla stare tranquilla per un
po’.» aggiungi
poi. Devo essermi fatto sfuggire qualche strana
espressione. « e
funziona, per fortuna.»
«
ah..» non riesco a dire
nulla di meglio. Come siamo svegli stasera, Ryo!
Mi prendi per
mano e mi porti ad
un tavolino più lontano
possibile dalla folla – quello a cui stavo per dare fuoco era stato occupato nel
frattempo. - , stando
ben attento a sceglierne uno tra
un muro
ed una delle finestre.
Non sono ancora
abituato a
tutte queste attenzioni da
parte tua.
Cavoli, era solo stamattina che mi facevo tutti quei film! Solo
stamattina, che
non avrei sperato nulla di meglio che vederti entrare, poter sentire il
tuo
profumo e guardarti da lontano. Magari sentire la tua voce, magari uno
sguardo,
tutto qui. È troppo irreale come cosa. Non è
possibile che nel giro di mezza
giornata possa cambiare tutto così drasticamente. Magari mi
sono addormentato,
e mi sto accanendo su quel povero cristo, che magari starà
in giro con la sua
ragazza e …
« Cenerentolo? Che
c’è? È ora di andare a nanna?
» mi svegli dal “Mondo
Dei Sogni” con
un tono divertito, anzi,
no. Stai proprio ridendo.
Rimango un
attimo imbambolato,
in attesa che il mio super funzionante – a
volte penso seriamente di doverlo cambiare.. - cervellino esca dal
blackout. «
Oddio, scusa!» mi siedo anch’io
e mi porto una mano alla fronte « kso!
Scusami, ti prego.. che
figura da imbecille!
E dire che non ho neanche bevuto
stasera!»
oh, no!! L’ultima credevo
di averla
solo pensata.. ed invece.. mio dio Ryo! Neppure in situazioni del
genere riesci
a fare bella figura?
«Allora
in che condizioni
rischierei di trovarti? no dai, scherzo! Capita anche me!»
ridi più forte, con
mio grande imbarazzo « diciamo che siamo pari per oggi.
»
« in
che senso…? » torno
a guardarti. Hai un sorriso stupendo. Ho scoperto
che mi fai sciogliere anche solo ridendo un po’. Invece io
sono pieno di
difetti! Fossi stato in te sarei scappato a gambe levate, ma fai come
vuoi tu..
«
nel senso… » fai un respiro profondo per
calmare un po’ la voce « che prima
neanch’io ho fatto una figura intelligente. Arrossire
così… ti sarò sembrato una
ragazzina!»
« Ok,
allora mi prometti
di chiudere un occhio sulle mie figuracce di oggi?»
« Stai
forse dicendo che
ti sono sembrato davvero una ragazzina?» imiti
l’odioso tono di quella, ma ora
non mi dà fastidio, anzi, mi sembra addirittura comico.
« non
ho mai detto questo!»
sorrido, forse parlando con troppa energia.
****
Mentre torno a
casa
ripercorro mentalmente la serata da quando ci siamo seduti a quel
tavolino.
Abbiamo
continuato a scherzare e a prenderci
in giro per tutta la serata , poi ad un certo orario siamo abbiamo
salutato Yuu
e siamo usciti. Stavamo per salutarci quando Takanori
si è scusato mille volte perché
“si era
dimenticato di farmi mangiare”e ha
comprato
al volo una pizza ed un paio di birre. Abbiamo mangiato sul marciapiede
vicino
al mio motorino, ridendo come due cretini. Il tono che ha usato per
scusarsi mi
ha ricordato mia nonna, che quando
non
volevo mangiare, o quando mangiavo poco, diceva
con voce apprensiva: - oh Ryo! Come farai a
crescere e a
diventare forte se non mangi? Lo sai che se non mangi, rimarrai sempre
bambino e
la tua fidanzata sarà più forte di te ?
– la nonna così mi abbindolava a
mangiare altri quattro piatti di pasta anche se non ne avevo voglia,
perché sono
sempre stato
orgoglioso, e il fatto che
un giorno la mia ragazza dovesse essere più forte
m’infastidiva davvero.
Ovviamente quando gliel’ho detto è scoppiato a
ridere e poi ha detto con un
tono innocente e quasi sottovoce “ tua
nonna non ha mai preso
in considerazione
il fatto che ‘la tua fidanzata’ poteva essere in
realtà ‘il tuo fidanzato’?
E che quindi non
valeva?” sono
rimasto un attimo in
silenzio e poi ho sdrammatizzato con un “credo
di no?” poi
abbiamo camminato un po’
in silenzio , giusto per evitare di dire cose di cui in quel momento ci
saremmo
di certo pentiti. Poi mi ha riaccompagnato alla
moto e mi ha salutato, prima che mettessi
il casco, con un bacio sulla guancia.
Mi sento
ancora il segno. Come se
mi avesse fatto un tatuaggio. Un qualcosa che mi è rimasto
indelebile sulla
pelle, malgrado sia durato appena una manciata di secondi.
Il
tempo di entrare nel
portone e salire le scale e mi squilla il cellulare.
“1
nuovo messaggio : TAKANORI”, leggo sul
display.
Il mio cuore fa un salto –che novità-,
e sorridendo apro il messaggio.
“Scusami
per quello che sto per scrivere. Come hai ben capito,
bè… non sono granché… con
le dichiarazioni. =\\\\= “
Dato
che sono troppo codardo a dirtelo da vicino te lo dico
in un modo più”
Rimango un
attimo perplesso. Che accidenti significa? Mentre penso mi
squilla ancora il cellulare. È Takanori, di nuovo.
Apro il messaggio:
“Scusami
per quello che sto per scrivere. Come hai ben capito,
bè… non sono granché… con
le dichiarazioni. =\\\\= “
Dato
che sono troppo codardo a dirtelo da vicino te lo dico
in un modo più semplice per me. Scusa.
Tu
mi piaci, Ryo e anche tanto, ok? Perciò smettila con i
film e pensa solo a me… ecco tutto. >\\\<
P.s:
scusa la freddezza della mia azione, so che non è
esattamente piacevole con un sms però per ora riesco solo
così.
P.p.s:
scusa xD! prima ho sbagliato tasto. Ho premuto invia. Oyasuminasai
”
Mentre leggo
rimango paralizzato in mezzo alle scale.
Inizio a saltellare come una liceale che va’ al concerto
della sua band
preferita, esultando in “modo silenzioso”. Appena
mi ricompongo, saltello fino a casa - so benissimo
che l’immagine non si addice per
niente ad un diciannovenne sano, ma sforzatevi di capirmi - e
gli rispondo :
“anch’io.
Oyasumi itoshii <3.”
Non
credo
di riuscire a dormire stanotte. Sono troppo agitato. Non vedo
l’ora di vedere
la sua reazione! Se è un sogno, vi
impongo di non svegliarmi, per nessun
motivo, o sarete costretti a subire le mie sprangate, che, giuro,
saranno molto
educative.
________________________________________________________________________
rispondo per il secondo
capitolo!
- @ Daruku Shivaa: grazie
mille e non preoccuparti se non riesci a recensire. Ti capisco,
ultimamente non c'è tempo. Grazie mille per tutto
ciò che fai per me ^__^
@ Misery : non
speravo in new entries, così mi lusingate!! Grazie mille!
Sono felicissima che ti piaccia! Spero che ti piaccia anche questo
capitolo ^o^/ ci sentiamo!
@
eileenprincess: grazie mille Yoyo.. come faccio senza di te?
dovremmo vederci qualche volta!
@ Rukola: in
effetti volevo che Reita venisse un pò comico, e
mi fa molto piacere che ti faccia ridere! In realtà forse ho
descritto male Ruki. . io i capelli me li immaginavo tipo before I
decay... forse boccoli è esagerato e dovevo scrivere che
erano mossi o scombinati, ma sono troppo pigra per cambiare!
Comunque tieniti forte che io sono il capobanda della rivolta
degli Uke, tieni ben presente. Mi piace invertire i ruoli. E si,
è spoiler per un certo verso, ma una fic senza porcate,
soprattutto se scritta da me non è concepibile. Facciamoli
conoscere un pò però. Già hanno corso
tanto XD !! Come sta andando?
per il terzo!!
- @ Daruku
Shivaa: mbé? si sa che sono bassista convinta, no? Comunque
grazie, mi lusinghi più del dovuto.. credo di averti
risposto già di là, ma è vero sono
carinissimi! e poi anche se l'ho creata io la odio nel profondo a
quella! ( già, Ni-ya, concordo ...
*çç* ) come ti sembrano questi sviluppi freschi
freschi presi direttamente dal frigo? Si accettano ipotesi,
come nel caso del propulsore atomico situato nel didietro di Yomi
xD!
@ Shadow_VI_II_I
: hai il nome di una delle mie canzoni preferite dei gazetto! ( ho un
debole per le canzoni con molto basso *çç*)
grazie mille! ti sono immensamente riconoscente!! No non
stimarmi, sennò mi monto la testa! grazie davvero
con il cuore.. Che te ne pare?
grazie mille a tutti voi!
5 preferiti e 4 seguiti! ma sto sognando o cosa? Sono così
felice!! Non mi è capitato prima d'ora.. spero di
non deludervi >\\\\< .. non finirò mai di
ringraziarvi!!
Come andrà
nella prossima puntata? lo scopriremo presto!!
Bacioni dalla nuovissima xXxGurenxXx !! [ ex dummy-star e
hitsugi_means_love , sapete sono piuttosto indecisa io XD]
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Capitolo 5 *** Kouyou ***
Black Coffee &
strawberry
flavoured pie
Capitolo 4
Mi sveglio
con calma. La mattina non ho nulla da fare. Diciamo che questo
è stato una
specie di anno sabatico per decidere cosa farò in futuro.
Meno male che non
sono stato mai bocciato e ho fatto gli anni di scuola fino alla
maturità senza
intoppi. È cosi bello stare a dormire la mattina –
ovviamente senza fare troppo
tardi - e
svegliarsi con calma! Ieri
sera inaspettatamente ho dormito benissimo, anche se ero ancora un
po’ agitato.
Gli
piaccio. Me l’ha detto lui. Io, l’insignificante
Ryo, gli piaccio e anche tanto
~
♥.
E anche tanto.
Oddio. Se
fossi una ragazzina, probabilmente farei “kyaaaaaah!
♥ ”,
ma sono un uomo, quindi no,
anche se ne sarei capace. Lo trovo imbarazzante, punto.
Sono
così maledettamente
di buonumore che mi metto a cucinare la colazione. Ripeto, sto cucinando.
Canticchio pure mentre lo faccio. Sembro Yutaka. Pfff! Al
pensiero
sorrido spontaneamente. Sono felice!
Ok, lo
ammetto. A furia di ripeterlo sto diventando patetico, ma non
m’importa!
Squilla il
cellulare.
«
moshi
moshi?» rispondo.
«Ohayou gozaimasu, itoshii… »
è Takanori.
« !
» Cos..?! oddio,
oddio, oddio, oddio, oddio!!! Mi
ha
chiamato Itoshii?!?
[significa: amore, persona amata. ndAutrice]
Oh, Kamisama!! Come per ricordarmi della
sua esistenza, il
mio cuore inizia a martellare,
minacciandomi di far esplodere la gabbia toracica
se lo ignoro. Mi porto una mano davanti alla
bocca. Mi sento gli occhi lucidi.
« eeto… Ryo? » mormora confuso, con ancora
la voce impastata
dal sonno.
«
Taka...»
mormoro anch’io, per non
farlo sussultare.
« che
c’è itoshii? Ti sei zittito
di colpo.. mi sono spaventato.»
« n-no
scusami… » non
riesco a nascondere la mia voce tremolante. « è
che… cioè, non… non credevo mi
avresti chiamato itoshii così di
colpo… per me è già tanto sentire la
tua voce… non
sai quanto sono felice ora.»
«eh eh, si nota.. » sbadigli.
« non
dovevi chiamarmi se
eri stanco…»
« Non sono stanco… mi sono appena
svegliato e…»
«...
e?»
« ed ho pensato subitissimo a te, non so se capisci..
ho pensato che ti
avrebbe fatto piacere, insomma, se è un brutto momento ti
chiamo dopo, non c’è
bisogno che…»
« ehi,
ehi, ehi! Frena
piccolo!» non mi ero mai accorto di quella nota infantile
nella sua voce, è
così dolce! « a me fa piacere se mi chiami!
Infatti ora sono ancora più felice
di prima, che ero la persona più felice del pianeta, solo
perché pensavo al
messaggio di ieri.»
«Esagerato! Ehm… allora…
è
ufficiale? Cioè, sei il mio ragazzo?» La
sua voce diventa d’un tratto
entusiasta.
La domanda mi
lascia
spiazzato. Mi manca il fiato per un attimo.
«
presumo di sì.» non
posso fare a meno di sorridere a trentadue denti. È
ufficiale. È mio!
« ti rendi conto che da questo
momento sei solo mio?»
«e tu ti rendi conto che dato il fatto che ora sono
effettivamente
innamorato di te, devi essere solo mio,
e di nessun’altro?»
«
allora ti dirò una cosa
che ti farà felice. Sono tuo dalla prima volta che ti ho
visto entrare nel
caffè. Innamorato. A prima vista. Colpo-di-fulmine.
»
« okay,
ti credo amore. Ora però
devo scappare perché devo andare a fare alcune commissioni
okay? Ho solo il
tempo di una doccia, perciò non dirmi nulla. Aishiteiru
♥»
«
anch’io.»
« cosa? »
«
anche io ti amo tanto.
Più tardi ti chiamo io?»
« no, don’t
worry, ci penso io
okay? Trattati bene per me. A dopo.»
« A
dopo itoshii. »
Riagganciamo. Solo Dio
sa quanto sono maledettamente felice ora. Potrebbero
spararmi alla
tempia, non perderei il sorriso. Sono fidanzato, cazzarola!
Ritorno alla
colazione,
che ormai si è fatta fredda, e mangio piano, godendomi ogni
istante e
realizzando quanto sia perfetta la mia vita.
Lavo i piatti, metto a posto, do da mangiare al mio pappagallino e poi
ci gioco un po’.
Tutto mi sembra bello oggi. Anche quando ho scoperto che era finito il
caffè
ero felice. Mi lavo e poi vado
a vestirmi. Nulla di particolare.
Solo qualcosa da indossare. La cosa più semplice e ovvia:
una t-shirt bianca
larga e un jeans. Abbinamenti più ovvi? Non ne credo
possibili. Mi limito a
pettinarmi i capelli in disordine e li lascio lisci, tanto devo restare
a
casa, per
ora, ovvio.
Poi mi butto sul
divano e inizio a
giocare con una
consolle a caso.
La giornata
perfetta.
****
Bussano alla porta. Chi
sarà?
Poso la PSP sul
divano e
vado ad aprire, camminando con calma. Oh!
Kouyou! Apro la porta al mio migliore amico. Come
può essere una giornata tanto perfetta?
« Ehi
disperso!» mi saluta
abbracciandomi, anzi, saltandomi addosso. Il problema non è
che mi si è buttato
addosso a peso morto. Il problema è che essendo abbastanza più alto e pesante
di me, mi ha fatto perdere l’equilibrio e mi ha
spiaccicato per terra. Ahi.
« come
va gigantesco
disastro?» scherzo, rialzandomi e prendendolo
scherzosamente a pugni.
«
bene, da quando sei
sparito dalla mia vita!» ridacchia, lo scemo.
«Ti ho fatto il pieno di viedeogiochi»
dice porgendomi una
busta e
facendo spallucce. « pensavo che al terzo mondo ne avessero
bisogno.» continua
alzando gli occhi al cielo ed indicando
le mura di casa mia.
« da
quando casa mia è il
terzo mondo?» afferro la busta
« beh,
in pratica è da
quando sei sparito
in un angolo remoto
della tua stanza e nessuno ha avuto notizie di te… Allora, a
che giochiamo?»
Ci sediamo sul
divano e
Kouyou mi aspetta mentre esamino il
contenuto della busta.
Un videogioco
horror che
non riconosco, Resident Evil, Need for speed, G.T.A e.. una
quantità
industriale di Hentai, cartacei e non?!?
Sgrano gli occhi
e lo
guardo perplesso.
«
Ah.» risponde alla mia
occhiata eloquente. « Ehm, scusa… quella
è roba mia.» abbozza,
mentre ricaccia tutta quella roba
nella busta, imbarazzato.
« Hai
capito Kouyou,
nee?» lo
prendo in giro ridendo.
«
Fatti miei cosa leggo o
a cosa gioco » fa l’imitazione buffa e malriuscita
di un broncio.
Rido. Mi fa
sempre bene
stare con il mio migliore amico. Oggi è una giornata
perfetta. Già l’ho detto?
Ho già detto che non m’importa? Vabbè,
quello.
Iniziamo a
giocare e non
la smettiamo fino all’ora di pranzo.
«
Itadakimasu! ~ ♪» dice,
prima di strafogarsi il contenuto del
piatto.
«
Itadakimasu…» lo seguo a
ruota.
«Ryo?»
«sì?»
«
guarda che ti squilla il
cellulare »
«
oddio! Grazie Kou!»
Sul display
lampeggia
“Takanori”. Mi affretto a rispondere.
«Itoshii!»
Al mio tono
allegro, e soprattutto
al mio “itoshii”
sgrana gli occhi, come
per dire “perché non mi hai detto nulla?”
«Itoshii, cos’è
quest’allegria?» dice
il mio Taka.
« sono
felice di sentirti
!»
«tutto qui?» ride.
« tu
non sei tutto qui!
Stasera dove andiamo?»
« uhm… Non so
Ryo. Facciamo così
perché non vieni a casa mia? Anzi, ti vengo a prendere io,
che ne dici?»
Io? A casa sua?
Kouyou
ridacchia indicandosi le guance. Devo essere viola! Gli lancio
l’occhiata da
“ti spiego dopo”
«
Davvero, Tacchan?»
chiedo incredulo. Eppure il risultato è quello : Casa sua (=
la sua stanza
= il suo letto) + io + lui =
porcate
fino a domani mattina! Forse
lui
non pensa alle stesse cose, ma
che ogni
volta che penso a lui , il mio amichetto
lì in basso mi da
l’ok. Tanto mi basta per iniziare i film.
«perché? Non va anche a te di venire a
vedere la mia stanza? ♥»
Okay, sono
partito. Di
Kouyou – mi dispiace ma
– non me ne
frega una benemerita mazza in questo momento. Cosa
mi stai chiedendo itoshii?!
«
Eheh.. me lo chiedi?»
« ti vengo a prendere stasera ok?»
« non
aspetto altro.»
«a dopo allora. Ti faccio uno squillo quando sto per
venire ok?Ora vado
a mettere un po’ a posto.. sai non vorrei fare brutte figure..»
canticchia
allegro.
«
tanto del resto non me
ne fregherebbe più di tanto, puoi anche risparmiarti le
energie.»
«a stasera allora» ride.
« a
stasera » dico in un
tono così dolce che non sembra neanche la mia voce.
Riaggancio.
«
Allora? Una certa
persona che non sento da tanto tempo ha omesso molte cose!»
dice Kou
prendendomi a gomitate.
«
eddai smettila! » rido.
« non
finché non mi
racconti tutto!» risponde, aumentando le
gomitate.
« mi
verrà un livido!»
«Al
massimo puoi dire alla
tua ragazza che sei caduto col fianco sullo spigolo del tavolo! A
proposito,
dove andate stasera?» dice tutto d’un fiato.
Mi raggelo.
Kouyou non sa
che da un po’ di tempo sono meno etero del solito.. come
reagirebbe alla
notizia? E se lo dicesse a mia madre? Cavoli le verrebbe un infarto!
Non
l’avevo calcolato, kso!
« eto…
Kou..?»
balbetto pateticamente.
«
oddio Ryo! Cos’ho detto
di male? Sei diventato bianco come un lenzuolo!» il suo tono
è preoccupato,
infatti inizia quasi contemporaneamente a misurarmi la febbre e pressione appoggiandomi
una mano sulla
fronte e premendo
l’altra sul polso .
«un po’ di zucchero??»
« no..
sto bene» tento di
riprendermi.
Mi guarda
interrogativo.
«puoi
sederti per favore?»
Senza neanche
farmi
parlare prende una sedia e la mette davanti a me, sedendosi.
« che
c’è Ryo-kun?» dice
mettendo le mani sulle mie ginocchia e puntando le sue iridi color
miele nelle
mie.
« Ehm,
Kou.. sono successe
un po’ di cose da un po’ di tempo a questa parte.
» abbasso lo sguardo. « tra
queste mi sono innamorato…»
« E
che c’è di male?» dice
confuso.
«
è qui che viene la parte
difficile. Kouyou tu sei il mio migliore amico, non giudicarmi, per
favore..»
supplico.
«
okay… però se alla fine
dici che per sbaglio hai messo incinta mia sorella, sappi che ti
gonfierò di
botte.» dice abbozzando un sorriso.
Mi mette un
po’ di
buonumore.
« Se
ti consola, no. Però
non so come potresti reagire a questo…» prendo un
respiro e lo guardo negli
occhi. « … sono fidanzato con un uomo
Kouchan.»
Mi guarda
allibito per
alcuni secondi, boccheggiando.
« Dio,
sei gay ora!? Chi!?
Yutaka!?» sputa a raffica le parole.
« No,
Kou non sono gay. Mi
piacciono solo le donne, ma con lui è diverso, mi
sono innamorato sul serio, per
la prima volta. Stavolta con il cuore, non con il cazzo, non so se
capisci. E non
è Yu. Si chiama Takanori.» dico piano.
Aspetto in silenzio, permettendogli di metabolizzare la cosa.
«…perché?»
dice d’un
tratto alzandosi in
piedi e serrando i
pugni, facendomi sussultare. Una lacrima gli riga la guancia destra. Oddio! Piange?!? Kouyou che piange?!
Quando
mai è successo?!?! L’ho deluso fino a questo punto?
«
cosa… Kouchan?»
riesco a dire. Con uno scatto mi prende
il volto fra le mani e si siede in
braccio a me. Mi apre la bocca con la forza
e mi bacia facendo scivolare
veloce la sua lingua attorno
alla mia. Cosa cazzo significa
ora?! « Ryo…
io ci speravo…
» sospira interrompendo il bacio.
Inizia a
mordermi il collo – tra i baci -, per
soffocare i singhiozzi.
«
ti… amo.. da sempre … ma
tu non l’hai mai capito…eppure
credevo…
» dice mentre disegna
cerchi
con la lingua dove non ha lasciato morsi.
«
…perché.. non me
l’hai detto?» sono troppo sorpreso per
ribellarmi, anche se vorrei. Non risponde, sta tentando di calmarsi, e
a poco a
poco il suo respiro torna regolare, non piange più. Almeno fuori. Ora che ero felice sul
serio, doveva venire Kouyou a rovinare
tutto? Ora che ci penso.. sono io ad avergli rovinato tutto. Come mi sarei sentito se quella sera Taka
avesse detto che Yuu era il suo ragazzo? Senza
contare che fino a ieri Kouchan mi
sapeva etero. Che casino!
Si sistema meglio sulle mie
gambe, premendo più
forte il suo bacino contro il mio.
Gli
sfugge un gemito mentre si appropria di nuovo delle me labbra, mentre
io non
posso fare nulla, bloccato dal suo peso.
Senza smettere di baciarmi,
con
una mano inizia ad armeggiare con la mia cintura, ma poi si arrende. Dio benedica le cinture come questa!
Si stacca dal
mio viso e
mi guarda supplichevole, abbassando di tanto in tanto lo sguardo. No! Kouyou ti prego! Stuprami, ma non farmi
questo! È il mio punto debole. Quando fa quello sguardo,
non posso
negargli nulla, anche perché so cosa
c’è dopo se dico no. Mi sento ancora
terribilmente in colpa per quella volta in cui gli dissi di no
– non ricordo
perché - , molto tempo fa. Nelle mani di questo ragazzo,
sono malleabile come
la creta. Ma non mi ha mai chiesto tanto..
«Ryo-kun
… » mi sussurra
dolce, mentre le
sue guance iniziano ad
arrossarsi. « ti prego… non chiedo
altro… solo questa volta…non te lo
chiederò
mai più…»
Mi prende una mano e se la
poggia sul cuore.
Martella più di quanto il mio possa fare
quando penso a Taka.
« Takanori
ti avrà per tutta la vita…» gli occhi gli si riempiono di lacrime,
ma con uno sforzo
riesce a ricacciarle indietro. « io non potrò
più averti... perciò, anche solo
per un attimo, fammi credere che sei mio, anche se devi illudermi.
Lasciati
andare… » mi
attira verso di sé tirandomi
per la maglietta. «… fai conto che è
una prova generale per stasera…» sussurra
sulle mie labbra prima di
chiudere gli
occhi e baciarmi con
tutta la passione
che aveva dentro chissà da quanto.
Solo questa volta
Kouchan…
perché ti voglio troppo bene …
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scusateee!!
çwç! siete libere di lapidarmi, lo so
è un finale meschino per questo capitolo, ma vi prometto che
il prossimo sarà pieno di lemon >w< ! mi
dispiace, per avervi fatto aspettare, ma non ho avuto il tempo di
scrivere nulla. Il prossimo capiolo sarà la prima lemon
della mia vita, perciò siate clementi se ci metto un
pò. Perdonatemi per il capitolo un pò deludente,
cercherò di fare il mio meglio d qui in avanti! Ricordate
che una recensione è gradita, anche nei capitoli precedenti,
e io le leggo comunque. Mi rendete davvero felici quando commentate
qualcosa che ho scritto io -^_^-. Grazie mille anche a chi legge
solamente, anche se mi dispiace perchè ho notato che dopo il
primo capitolo molta gente smette di leggere, ma vabbè, i
gusti son gusti ^_^!
Ed ecco infine l'angolo
lettrici!! ^O^
un grazie enorme a:
@ DarukuShivaa: grazie mille
Dark! mi sollevi sempre il morale alle stelle! so che era fin troppo
ovvio, ma volevo assolutamente la dichiarazione di Kouyou in questo
capitolo! Perdonami se l'ho finito così questo capitolo e
perdonami se non è granchè, ti capirei
se smettessi di leggere U_U" Un bacio ci vediamo!
@ Shadow_VI_II_I = sono felice
che tu faccia il tifo per loro ^^ . In effetti Taka è super
dolce! Ora però non sono sicura se ti va ancora di stimarmi
XD un bacio, spero di sentirti ancora, le tue recensioni mi aiutano ad
andare avanti, grazie!! ^_^
@ eileenprincess=
Grazie Yoyo! mi commuovi!! Ci sei sempre per me! Come va il libro?
Grazie davvero perchè ti stai ricordando della mia ficcy! ti
voglio bene! ^_^
Infine:
Arigatou gozaimasu!! ci vediamo
al prossimo chappy!!
baci, la vostra xXxGurenxXx <3
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