Se tu non ci fossi.

di Niniel Virgo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** 1.Il viso pallido più bello che abbia mai visto... ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Okay, premetto che questa storia mi è venuta in un momento di pazzia xD

P.s: ringrazio le tre persone che hanno recensito "E ti ricordi..?" :-*

 

 

 

Il vento sbuffava, annoiato.

 

Que que natora.
chiudi gli occhi e vai

Gli uccelli cinguettavano, allegri.


Il tuo cuore sa,
e tu capirai...

Il fiume scorreva impetuoso.


Fatti trasportare
come l'onda fa col mar...

 

Il cuore della giovane Shailou batteva all'impazzata, mentre ascoltava i suoi avi, appartenuti alla sua gente nel passato, raccontarle le loro storie. Se lo sentiva, questa volta ci sarebbe riuscita.

 


Il tuo cuore sa, e tu capirai.

Un rumore la distolse da quel magnifico canto, e aprì di scatto gli occhi azzurro cielo. -Chi c'è?- chiese con un sussurro.

Non le piaceva essere interrotta durante le sue chiacchierate con gli spiriti della natura. Si alzò dalla sua postazione, da sotto il salice piangente e si guardò intorno, i muscoli tesi e pronti nel caso di attacco.

Tese l'orecchio in ascolto. Ecco di nuovo quel rumore! Proveniva da dietro di lei. Rimase immobile, in attesa dell'assalto.

Bastò un secondo: appena il suo nemico partì all'attacco, Shailou si voltò veloce, afferrò per il braccio l'aggressore e lo sbatté a terra.

-Ahia! Accidenti Shay, sono solo io!-

Shailou guardò male il suo “cacciatore”, ovvero la sua migliore amica Dyani.

-Perchè non mi hai semplicemente chiamata, come ogni persona normale?- le chiese, tornando a sedersi sotto il salice, più seccata di prima.

-Stavo cercando di farti uno scherzo, ma a quanto pare è impossibile!- ribattè Dyani, sedendosi di fianco a lei -Cosa stavi facendo?- chiese poi, osservando di sottecchi l'amica che aveva chiuso gli occhi.

Shailou sospirò afflitta, e arrossì. La sua migliore amica le lanciò un'occhiata minacciosa -Dimmi che non è vero! Ti prego dimmi che non cercavi ancora di contattare i tuoi genitori!-

Lo sguardo colpevole della ragazza la fece andare su tutte le furie -Di nuovo! Shailou, sei impossibile!- Dyani sospirò, portandosi una mano al volto -Sono passati anni dalla loro morte. Non puoi vivere nel passato Shay- le disse dolcemente.

Shailou chiuse gli occhi, abbracciandosi le ginocchia -Non è così facile andare avanti..soprattutto se sai che tua madre è morta per causa tua- disse flebilmente, mentre calde lacrime le bagnavano il volto chiaro. -Se almeno avessi ereditato qualcosa da lei..e invece no. Sono una viso pallida- disse, calcando con disgusto le ultime due parole -Non ho i suoi capelli neri e setosi, e non ho neppure i suoi occhi neri.-

Dyani l'abbracciò -Shay, tu sei bellissima così. I tuoi occhi sono azzurri come il cielo che vediamo sopra di noi, il tuo viso sembra fatto di porcellana, e tutti qui sappiamo che tu più di tutti detesti i visi pallidi tra noi. E poi, i tuoi capelli castani hanno qualche ciocca nera come i suoi, o sbaglio?- la confortò, con un sorriso dolce.

Shailou chiuse gli occhi, singhiozzando. L'amica odiava vederla così, e succedeva spesso. Erano legate fin da piccole, avevano mosso i loro primi passi insieme, le loro prime parole furono rispettivamente “Shailou” e “Dyani”. Dire che erano legate era un eufemismo.

-Oggi torna Pocahontas- disse Dyani, cercando di cambiare discorso e di distrarre la sua migliore amica.

-Ah davvero?- chiese quest'ultima, asciugandosi le lacrime.

Dyani annuì -Ha inviato una lettera al padre. A quanto pare si porta dietro due visi pallidi, un certo John Rolfe, che intende sposare, e John Smith-

La castana spalancò gli occhi -Quel John Smith? Ma non era innamorata di lui, Pocah? E poi non era morto?- chiese, ormai incuriosita.

Dyani, lieta di aver distratto l'amica, s'immerse completamente nel discorso -A quanto pare il governatore Ratcliffe, una volta tornati a Londra, convinse il re che Smith fosse un traditore, e gli venne dato l'incarico di catturarlo. Pocah scrive nella lettera che, invece che consegnarlo al re, lo buttò nel fiume, e disse al re che John Smith era morto. Durante la sua permanenza a Londra, Pocahontas si è innamorata di Rolfe perchè credeva Smith morto, e, quando ha scoperto che era ancora vivo, si è ritrovata a dover scegliere. E ha preferito John Rolfe a John Smith- concluse soddisfatta.

Shailou tacque per qualche momento -E perchè mai Smith sta venendo qui?- chiese poi, giocherellando con un ciuffo di capelli con fare indifferente.

-Vuole rimanere a sorvegliare Pocahontas, le è molto legato, e poi a Londra non ha nulla.- rispose Dyani, con uno sbuffo.

-E potrei sapere di grazia come hai fatto a venire a conoscenza di tutto questo, se la lettera era indirizzata al capo tribù?- chiese l'amica con un ghigno.

La mora arrossì -Beh, mi trovavo casualmente nella sua tenda...-

-Casualmente?- la interruppe scettica.

Lei le lanciò un'occhiataccia -..ho visto la lettera e non ho resistito.-

-Certo che sei una ficcanaso Dyani- sghignazzò Shailou, tirandole un pugno amichevole sulla spalla.

-E tu sei un'asociale- la rimbeccò quella, facendole la linguaccia.

-Ehi!- cominciarono a lottare amichevolmente tra di loro, come due cuccioli, ridendo e scherzando.

Poi, un rumore sordo e lontano le fece fermare -Hai sentito?- sussurrò Shailou, togliendosi da sopra l'amica.

-Sì...se i corni suonano, significa solo una cosa...- si guardarono negli occhi -POCAHONTAS E' TORNATA!-

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Capitolo 2
*** 1.Il viso pallido più bello che abbia mai visto... ***


Le due ragazze, felici di rivedere la loro cara amica, corsero più veloce del vento.

Pocahontas era stata via molto, troppo tempo dal villaggio. Era una sorella maggiore per entrambe, ma Shailou le era particolarmente legata. Non aveva mai avuto una sua famiglia, era stata adottata dallo stregone Kekata, che l'aveva allevata come sua figlia e l'aveva iniziata alla magia fin da bambina. Sapeva parlare con gli spiriti della natura, poteva prevedere il futuro e contattare gli spiriti degli antenati. Da anni cercava di contattare i suoi genitori, ma loro non rispondevano al contatto. Era una cosa che la mandava fuori di testa, non riuscire a fare qualcosa.

Sull'argomento dei suoi genitori erano tutti piuttosto sfuggenti. Ogni qualvolta che chiedeva a Kekata, o al capo tribù, o a chiunque altro dei suoi genitori, si inventavano le scuse più assurde per evitare le sue domande.

Arrivarono al porto della colonia, dove tutti, sia viso pallidi che indiani, erano in attesa dell'attracco della nave. Shailou cercò di trattenere una smorfia di disgusto causata dal trovarsi così a contatto con i bianchi, evitando accuratamente anche solo di sfiorarli.

I suoi genitori erano morti per causa loro. Li avevano uccisi solo perchè si erano azzardati a metter piede nel loro villaggio, accampamento all'epoca. Li avevano uccisi a sangue freddo. Avevano privato una figlia della propria famiglia. Le avevano rovinato la vita.

La ragazza strinse i pugni e scacciò le lacrime, a testa alta.

-Pocah! Siamo qui!- gridò in quel momento Dyani, cercando di farsi vedere dalla loro amica, che stava scendendo dalla nave.

La principessa era come se la ricordavano: i lunghi capelli neri le arrivavano fino alla fine della schiena, mossi dal vento leggero, i grandi occhi scuri erano pieni di felicità, le labbra carnose aperte in un sorriso.

Un uomo la teneva per la vita, probabilmente il famoso John Rolfe. Aveva lunghi capelli castani raccolti in una coda, occhi verdi, ma non erano belli: erano spenti. Non trasmettevano nulla. A Shailou sembrò...vuoto. Come un albero cavo. Ma, ogni volta che si voltava, Pocahontas lo guardava innamorata. Forse aveva qualità nascoste, ma di rado Shailou si sbagliava.

Appena Pocahontas e Rolfe scesero dalla nave, apparve dietro di loro un altro viso pallido, e il cuore di Shailou fece un balzo. Era alto e muscoloso, con capelli color del grano che arrivavano a metà collo. Ma quello che colpì di più la ragazza furono gli occhi: se quelli di Shailou erano azzurri come il cielo, quelli dell'uomo erano blu come il mare, e l'indiana non poté fare altro che tuffarcisi dentro. Quando quei bellissimi occhi si voltarono verso di lei, Shailou si sentì nuda. Sembrava leggere i suoi pensieri, le sue emozioni. Il viso dell'uomo si aprì in un sorriso, più luminoso della luce. Sembrava che il Sole avesse preso un po' della sua bellezza e l'avesse concentrata in quel viso pallido.

Pocahontas, appena vide le sue amiche, lasciò Rolfe e corse verso di loro. Si abbracciarono urlando, felici di rivedersi. Improvvisamente si sentirono meglio, come se si fossero tolte un peso dal cuore. La lontananza non faceva bene a nessuna delle tre.

-Oh ragazze sono così felice di vedervi!- disse Pocahontas, asciugandosi una lacrima.

-Ci sei mancata così tanto!- esclamò Dyani, abbracciandola di nuovo.

Il viso pallido e Rolfe raggiunsero Pocahontas, quest'ultimo cingendole le spalle con un braccio.

-Oh, che sbadata! Loro sono John Rolfe, il mio promesso sposo- presentò l'indiana, indicando il suo uomo e baciandolo dolcemente. Shailou represse un conato di vomito. Non per il gesto, ma per chi stava baciando. Rolfe le sembrava viscido.

-E lui, è John Smith- continuò, indicando l'uomo bello come il Sole.

Così lui era John Smith, pensò Shailou, l'uomo che, nonostante la scelta della loro amica, aveva deciso di venire in America con lei e Rolfe.

Smith fece un cenno di saluto ad entrambe, sorridendo quando incontrò lo sguardo di Shailou.

Quest'ultima arrossì e abbassò lo sguardo, mentre il cuore le batteva all'impazzata. Particolare che non sfuggì alla sua migliore amica, che sorrise maliziosamente.

-Benvenuti. Siamo felici di accogliervi tra la nostra gente- disse indicando se stessa e Shay, che non aprì bocca.

-Grazie molte. E' passato molto tempo, dall'ultima volta che ho visitato questi luoghi.- disse John Smith, e la sua voce era così dolce che Shailou non poté fare a meno di sorridere teneramente al diretto interessato, che ricambiò il sorriso. Alla ragazza sembrò di poter volare.

-Venite, andiamo all'accampamento. Mio padre sarà felice di rivederti, John Smith- disse Pocahontas, sempre attaccata a Rolfe. Quest'ultimo non aveva ancora aperto bocca, forse si sentiva sentiva a disagio..

-Non vedo l'ora- disse Smith, con un sorriso. Sorrideva sempre, per la felicità di Shailou.

Pocahontas, Smith e Rolfe si avviarono, lasciando indietro le due amiche.

-Allora? Non hai niente da dirmi?- chiese Dyani, con un sorriso.

-Che cosa dovrei dirti?- disse l'altra innocentemente.

-Tu..quel John Smith... ammettilo che ti piace!- l'accusò amichevolmente, ridendo.

-Cosa? Non è vero!- ribattè arrossendo. Sotto l'occhiata accusatoria dell'amica, sospirò -E va bene, mi piace! E' forse un crimine?- sbottò, assottigliando gli occhi.

che ripensava a come si illuminavano gli occhi di Smith quando sorrideva.



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