A Time for Us

di Tracey
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Londra ***
Capitolo 2: *** Opposti ***
Capitolo 3: *** Ritorno al Passato ***
Capitolo 4: *** Strani Incidenti ***
Capitolo 5: *** Arrivo Movimentato ***
Capitolo 6: *** Che la recita abbia inizio ***
Capitolo 7: *** Inizio Giornata ***
Capitolo 8: *** Sogno o Desiderio? ***
Capitolo 9: *** Vita e Morte ***
Capitolo 10: *** L'Unica Cosa da Fare ***
Capitolo 11: *** Risveglio e Invito a Cena ***
Capitolo 12: *** Spegazioni ***



Capitolo 1
*** Londra ***


...A Time for Us...

Capitolo 1: Londra.

Londra è completamente diversa dalla mia vecchia città. Gente diversa, ritmo diverso.

Ed è stato proprio questo a farmi riuscire nell’impresa più difficile.

Ricostruire una parte di quella vita che pensavo fosse distrutta per sempre.

Ora sono serena. Lavoro, ho nuovi amici.

Vivo in una villetta davvero graziosa insieme al mio cane.

Certo “lui” è sempre parte di me, ma ora riesco a vedere altri ragazzi senza metterli a confronto.

All’inizio era tutto un Ryan baciava meglio, Ryan era più bello, Ryan mi faceva sentire diversamente, anche se eravamo solo amici.

Ma poi ho capito che era inutile continuare in quel modo. Perché era ovvio che il mio Principe Demoniaco fosse migliore.

Ormai sono passati due anni da quando sono andata via. Lui starà con qualche attrice o modella, il suo genere di donna ideale.

Mentre io sto con Harry.

Ci siamo conosciuti grazie a sua sorella Emily. Lei è stata la prima vera amica che mi sono fatta in questa enorme città.

Mi ero iscritta in palestra, oltre che per mantenere la linea, per fare amicizia con qualcuno. E ci sono riuscita. Trovando lei, ho trovato anche l’uomo che mi ha aiutata a superare il mio passato.

Harry è meraviglioso: dolce, simpatico, aperto con tutti. Tutto il contrario di Ryan. Capelli nerissimi, caldi occhi castani.

Ho chiuso i ponti con tutto il mio passato. Sento solo i miei genitori. Anche se mi sono trasferita fuori l’Italia e ho 22 anni, non vuol dire che non ho bisogno del loro supporto.

Ovviamente voglio loro ancora un bene immenso e non è giusto farli preoccupare inutilmente.

Per quanto riguarda Eric invece mi sono comportata veramente da mostro.

Gli ho solo mandato un messaggio dicendogli che non potevo stare con lui. Poi ho cambiato numero e non controllo quello vecchio da due anni.

Qualche volta mi viene in mente il pensiero di prendere la vecchia SIM e vedere cosa c’è. Penso che forse “lui” abbia potuto cercarmi. Ma non lo faccio mai, perché significherebbe vanificare tutti gli sforzi di questi anni.

In questo momento mi trovo al lavoro. Faccio la giornalista. E oggi, per la prima volta, comparirò in televisione.

Mi hanno affidato un incarico importante e hanno deciso di mandarlo in onda. Spero solo di non mischiare l’inglese con l’italiano... quando sono nervosa mi capita, scatenando le prese in giro da parte dei miei amici.

Guardo il panorama fuori dalla finestra del mio ufficio. Mi torna in mente l’ultima volta che ho visto quello di casa mia. Non quella di Londra.

Non so perché oggi penso così tanto all’Italia, di solito evito questi pensieri dolorosi. Mi mancano tutti immensamente.

-Pronta a diventare famosa baby?-

Harry entra come al solito senza bussare.

-Direi proprio di no... Uff!-

-Dai stai tranquilla, andrà tutto bene-

Mi bacia. Mi è sempre piaciuto il suo sapore. Molto più dolce di quello di Ryan.

Ecco ci risiamo con i paragoni. Oggi non va per niente bene, se continuo così non so cosa potrà accadere.

Entra Joanne, una mia collega, e mi dice che è ora di andare in diretta. Ci mancava solo la diretta. Prendo un bel respiro ed entro in azione.

Inaspettatamente tutto va alla perfezione. Non ho sbagliato o dimenticato niente.

Suona il cellulare, guardo il display...

-Ehy mamma!!-

-Tesoro sei stata fantastica! Io e tuo padre siamo molto fieri di te... non posso crederci... la mia bambina in TV...-

-Mamma non pensi di esagerare?-

Ma chi la ferma più. Per la mezzora seguente sono costretta a sentire le sue follie, ma in fondo mi fa piacere che sia felice. Non deve essere stato tanto bello per lei sapere che uno dei suoi adorati figli era scappato dallo Stato.

-Comunque tranquilla Helen cara... abbiamo già messo il video del tuo servizio su internet... ora tutti i tuoi amici vedranno quanto sei diventata importante!!-

-COSA??-

No... non può essere. Mi ero impegnata così tanto a non far scoprire niente a nessuno e ora lo sapranno tutti.

Non è possibile.

-Mamma per favore... ti prego togli quel video-

-Ma che dici?? Non lo toglierò per nessun motivo al mondo!!-

Dopo qualche frase senza senso chiudo la telefonata.

Mi salgono le lacrime agli occhi.

Non ci credo. Questo è solo un brutto sogno.

Non do la colpa ai miei genitori. Loro non sanno niente, non potevo mica dirgli che ero scappata perché amo un ragazzo a cui faccio schifo, che ho tradito il mio fidanzato e che tutti i miei amici mi odiano.

Gli ho solo detto che l’Italia mi soffocava e che qui a Londra c’è più lavoro.

Così mi sono immersa nel lavoro fin sopra la testa e sono riuscita ad arrivare dove sono ora.

Tutto per non pensare alla mia vecchia vita.

Tutto per non pensare a quel maledetto principe.

Ed ora è tutto finito. Tutto inutile.

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Capitolo 2
*** Opposti ***


Capitolo 2: Opposti.

È passata una settimana dal servizio al telegiornale e ancora non si è fatto sentire nessuno, quindi la serenità si è rimpossessata della mia vita. Anche se in parte ci sono rimasta un po’ male. Questo significa che ormai mi hanno dimenticata del tutto e che sono insignificante per loro, ma io ormai ho la mia vita qui in Inghilterra e sono davvero felice.

Questa sera sono a cena a casa dei genitori di Harry. Dire che li adoro è poco e loro impazziscono per me.

Non fanno altro che ripetermi che per loro sono come una di famiglia e che non potevano desiderare di meglio per quel disastro del loro figlioletto. Sono stati fondamentali per la mia “guarigione”. Si sono sempre comportati come dei genitori amorevoli, aiutandomi in qualunque momento.

Anche Emily è stata importantissima, è continua ad esserlo. Lei sa tutto del mio passato e non mi ha mai giudicata male.

In questi due anni sono un po’ cambiata. I capelli, che ho sempre lasciato crescere e che ormai mi erano arrivati alla vita, li ho tagliati fino alla spalla e grazie al mio adorato parrucchiere sono perfettamente lisci, senza essere rovinati. Dopo la mia partenza ero dimagrita ancora, la fame mi aveva completamente abbandonata, ormai sembravo uno scheletro. Ma ora ho ripreso i chili mancanti e andando in palestra riesco a mantenere la giusta linea.

Anche nell’atteggiamento sono cambiata. Io che ero sempre timida e riservata con le persone che non conoscevo, ora sono sempre pronta a fare nuove amicizie, sempre a battermi per le ingiustizie che mi capitano. Se fossi rimasta come prima non avrei potuto conquistare niente di quello che ho ora, non avrei potuto cambiare vita.

Per l’abbigliamento opto per un paio di jeans chiari, un maglione blu con sotto un top argentato e delle scarpe con il tacco sempre argentate. Dopodiché passo al trucco.

Solitamente non vado così dai miei “suoceri”, ma dopo cena io, Harry, Emily e la sua nuova fiamma andiamo a ballare. Spero di non ubriacarmi come la volta scorsa. Non succede perché bevo tanto, ma perché sono quasi del tutto astemia e comincio a perdere molte delle mie facoltà mentali dopo un bicchiere o due.

Esco da casa mia, ovviamente in ritardo. Ma ormai ci si sono abituati tutti, sono arrivati al punto di darmi un orario anticipato per gli appuntamenti, per farmi arrivare puntuale.

Mentre attraverso la città con l’autobus mi accorgo che non mi abituerò mai alla bellezza di questo posto.

Arrivo a casa dei genitori di Harry, suono e dopo qualche secondo sento dei passi dietro la porta.

-Helen Tesoro mio... ci sei mancata in questi giorni. Ti abbiamo visto alla televisione, sei stata fantastica. Siamo veramente fieri della nostra futura nuora...-

Tutto questo l’ha detto Mary, mia “suocera”, mentre mi stritola nel suo forte abbraccio.

-Mamma!! Lasciala respirare...-

Harry viene a salvarmi, ma dopo due secondi torno in apnea per il suo bacio, che purtroppo viene quasi subito interrotto.

-Harry, falla respirare anche tu... un po’ di decenza, grazie. Povera la mia stellina... è sempre così rude mio figlio con te?-

-No, no stai tranquillo Frank...-

Ci dirigiamo verso la sala da pranzo, ridendo.

Come al solito passo una serata bellissima. Non pensavo che potessi essere di nuovo felice, ma lo sono. Ed è tutto merito di questa famiglia meravigliosa.

Quando il mio pensiero vola verso l’Italia mi sembra così lontana, una vita passata.

Sento di essere morta e rinata. Quella bambola di porcellana, senza anima e con molte spaccature, è diventata una donna.

Uno dei tanti difetti che avevo prima era quello di pensare che tutto fosse per sempre.

Invece si cambia. Tutto passa, niente rimane uguale. E io ho cambiato tutto. Me stessa, città, amicizie, amore. Passato: L’Italia, Nicole, Eric, Ryan.

Presente: Londra, Emily, Mary, Jack, il giornalismo, Harry.

Il futuro non lo so, ma lo scoprirò solo vivendo.

Non voglio dimenticare niente. Perché sono quella che sono solo grazie al mio passato.

Ho bisogno della mia storia per creare il mio futuro. Per non commettere gli stessi sbagli, per poter aiutare le persone a me care non commetterli.

Siamo arrivati alla discoteca.

Mi è sempre piaciuto ballare. Sfogo tutto il nervosismo accumulato, non penso a niente, mi lascio andare al ritmo e mi faccio guidare dalle note in una danza che crea spensieratezza in me.

Così prendo la mano di Harry, dopo aver lanciato il cappotto e il maglione su una poltrona, e lo trascino in pista.

È bello sentir le sue mani sulla mia schiena. Il suo sguardo protettivo su di me.

Balliamo insieme per ore, senza mai fermarci, se non per bere.

Mi gira un po’ la testa, forse ho bevuto un po’ troppo. Ma non entro nel panico, c’è Harry con me. Lui si occuperà di me e sono sicura che nulla di male potrà accadere.

È come un angelo protettore. Non ho mai conosciuto un ragazzo perfetto come lui. Sotto tutti i punti di vista.

E’ strano che i ragazzi che mi hanno cambiato la vita li identifico come “demoni e angeli”. Due uomini completamente opposti. Sole e Luna, Fuoco e Ghiaccio. Bene e male. Diversi, ma perfettamente in grado di sconvolgerti.

Verso le 5 del mattino ci ritiriamo a casa. Harry passa il resto della notte a casa mia, come sempre. E come sempre finiamo per addormentarci solo quando il sole è ormai sorto.

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Capitolo 3
*** Ritorno al Passato ***


Capitolo 3: Ritorno al Passato.

Sono in uno stato di beatitudine assoluta. Il braccio del mio ragazzo mi schiaccia al letto, ma non mi da fastidio. Stranamente sento i raggi solari, che attraversano le tende e atterrano sulla mia pelle, creando calore. È raro che a Londra ci sia il sole, così mi godo questa sensazione che non provo da tempo.

Non voglio aprire gli occhi, tanto so che Harry dormirà ancora per delle ore. Quindi rimango ancora un po’ così.

Il cellulare vibra. Di mala voglia lo prendo e apro a forza gli occhi.

Un messaggio da un numero che non conosco. Lo apro e leggo. Improvvisamente il sonno passa. Mi sembra di fare un viaggio nel tempo, fino a due anni fa.

È’ da parte di Nicole. “Svegliati e affacciati. Nicole”

Mi alzo, avvolgendo il mio corpo con la coperta, e mi dirigo di corsa alla finestra che da sulla strada.

La vedo. I suoi ricci rossi, gli occhi verdi.

Vado verso la porta e quando la spalanco, lei è qui.

Dopo due anni ci guardiamo negli occhi, senza dire una parola.

-Ciao...-

-Ciao-

Una conversazione lunga e complicata direi.

Non so che dire. Perché è qua? È successo qualche cosa di grave?

All’improvviso tutte le possibili opzioni peggiori mi attraversano la mente. E penso ai miei genitori.

-Cosa è successo? Mamma e papà stanno bene?? Nicole perché sei qua?-

-Calmati... stanno tutti bene... soprattutto i tuoi genitori-

-E allora perché sei qua?-

-Beh... forse c’è qualcuno che sta male...-

Una pugnalata al cuore.

Sta male? Gli è capitato qualche cosa? Il mio pensiero è rivolto solo a lui. E forse si è intuito dalla mia espressione, visto che Nicole sorride come un tempo. Quando eravamo complici in tutto e ci capivamo con uno sguardo.

-Sono io quella che sta male Helen...-

Ora sto anche peggio, perché mi sono preoccupata per un uomo che ha solo fatto del male nella mia vita, invece che per una ragazza che , nonostante tutto, considero ancora mia sorella.

-Che... che hai?? Si può guarire??E’ grave??-

Scoppia a ridere. Un’ondata di malinconia mi assale. Mi è mancata.

-La solita tragica eh? Non sei cambiata vedo, ma comunque posso spiegarti tutto dentro o devo stare a congelare qua fuori ancora per molto?-

La guido verso la cucina, ci sediamo nel bancone che sta al centro della stanza.

-Bella la tua casetta-

-Nicole, vai al punto...-

Mi guarda con uno strano sguardo, sembra che mi stia studiando.

-Forse un po’ sei cambiata, oltre che fisicamente intendo. Sei diventata bellissima Hely-

-Parli proprio tu. Immagino che Phil debba stare costantemente con gli occhi spalancati-

-Ecco proprio di lui volevo parlarti, o meglio di noi. Ecco vedi... nonostante tutto io ti considero ancora la mia migliore amica. E ti amo. Se penso alle persone importanti per me, non posso fare a meno di includere anche te. Sei la mia sorellina Helen. Non voglio perderti. Siamo state lontane per troppo tempo, ma ora io ho bisogno di te. Lo so che non ho alcun diritto di chiederti questo favore, per tutte le parole che ti ho detto la sera che sei andata via. Ma quelle parole erano dettate solo dalla rabbia. Mentre le dicevo pensavo che ero solo una stupida, che non capisce niente. In realtà non ero arrabbiata perché ti eri allontanata da me, ma perché non riuscivo più a capirti. Ti vedevo con Eric, ma sapevo che provavi un sentimento indefinibile per un certo principe di nostra conoscenza-

Fermo il suo monologo con una risata e ovviamente lei mi guarda male.

-Nicole, ma tu veramente pensi che me la sia presa per quelle parole? Che sinceramente neanche ricordavo più-

-Seriamente non eri arrabbiata con me per questo?-

-Ma sei scema? Io non sono proprio arrabbiata con te-

-Allora perché non ti sei fatta sentire?-

-Perché pensavo che tu fossi arrabbiata con me, per il mio comportamento-

-Direi che siamo due idiote-

-Mi sa che hai ragione-

-Comunque ora basta parlare del passato. Visto che ci siamo allontanate solo per un equivoco, direi che è meglio non pensarci più. Pensiamo al futuro. Spero che accetterai di aiutarmi, altrimenti dovrò rifiutare la proposta di Phil...- mi sorride consapevole di aver innescato una bomba.

Non so che dire. Non so parlare. Le lacrime scendono dai miei occhi, lacrime di felicità.

-Ni... Nicole!!- le salto addosso. Ci stritoliamo nel nostro solito abbraccio.

-Non puoi capire quanto mi sei mancata in questi anni-

Ridiamo. Così... semplicemente, senza motivo, senza preoccupazioni. Solo noi e la nostra amicizia.

-Ma tornando un momento alla parte del favore... non ho capito male, vero?-

-Beh non saprei... io ti ho chiesto di tornare in Italia per farmi da testimone, tu che hai capito?-

Occhi spalancati, bocca aperta, cervello fuori uso. Avevo capito la proposta, ma non avevo collegato il ritorno in Italia

-Devo tornare in Italia? Per farti da testimone?-

-Hai capito benissimo e se rifiuti, non mi sposo...-

-Non ci credo, non ci credo... NON CI CREEEEDOOOOOOOOOOO... ahahahah-

Meglio concentrarsi solo sul matrimonio al momento.

Da qui in poi ci sono solo frasi senza senso. Urletti isterici e risatine infinite.

Ovviamente accetto. Sono immensamente felice per questa mia sorella ritrovata.

Così felice che per un po’ dimentico tutti i miei problemi.

Mi dimentico del perché mi sono trasferita in un altro Stato. Del perché sono stata male per anni.

Mi dimentico di Harry, che dorme di sopra in camera mia. Di Eric, che ho lasciato senza una spiegazione.

Mi dimentico di Lui.

Non penso neanche per un istante al fatto che lo rivedrò. Perché lui è uno degli invitati, ovviamente.

E io dovrò affrontare tutti i miei peggiori incubi.

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Capitolo 4
*** Strani Incidenti ***


Capitolo 4: Strani Incidenti.

Sono passati quattro giorni da quando ho ricevuto la “bella” notizia.

Nicole è ancora a casa mia. Abbiamo deciso di passare una settimana insieme, per recuperare un po’ del tempo perduto.

Il suo incontro con Harry è stato abbastanza particolare.

Stavamo chiacchierando accoccolate sul divano, non mi sembrava vero di rifarlo.

Di solito ci si accorge di quanto si tiene ad una persona solo quando questa si è persa. Io soffrivo prima, ma mi sono resa conto di quanto ami la mia migliore amica solo quando l’ho ritrovata. E lo stesso vale per tutti i miei amici in Italia. Per questo non vedo l’ora di rivederli, anche se significa rivedere Ryan.

Ad un certo punto un urlo interruppe le nostre parole.

Vediamo correre Harry giù dalle scale, rischiando di uccidersi inciampando negli ultimi gradini. In quel momento mi accorsi di essere ancora avvolta nel lenzuolo. Ci feci caso solo perché Harry era praticamente nudo davanti a noi. A coprirlo c’era solo un minuscolo asciugamano, che serviva a nascondere giusto la parte critica.

Gocciolava acqua sul pavimento, doveva essere appena uscito dalla doccia e, anche se il momento non era il più indicato, il suo corpo mi fece fare pensieri poco casti.

Ci guardava sconvolto. IO lo guardavo sconvolta. Nicole invece tratteneva le risate.

-HARRY VAI SUBITO A COPRIRTI!!-

E in un secondo era già scomparso.

-E lui era?-

Ero diventata rossa peperone, così Nicole scoppiò definitivamente a ridere.

-Dai... smettila. Lui è Harry, il mio fidanzato-

Le risate finirono e mi guardò con sguardo serio.

-Lo ami??-

So cosa intende. L’ultima volta che ho detto di amare un ragazzo l’ho lasciato, dopo averlo tradito.

-Si- è un amore diverso rispetto a quello che ho provato in passato, meno travolgente e passionale, ma non saprei definirlo con un’altra parola il sentimento che mi lega ad Harry.

-Bene, se ne sei sicura, sono felice per te- mi abbraccia.

-Ma ora mi devi raccontare tutto di lui. Come, quando, dove, perché, primo bacio, dichiarazione, com’è lui?-

Così le racconto tutto. Stiamo una mezzoretta a parlare, finché il soggetto della discussione non arriva. Vestito.

-Harry lei è Nicole, la mia migliore amica, te ne ho parlato-

-Ah si... come mai qua a Londra? Non sarai venuta per portarmi via Helen, vero?-

-No no... tranquillo. Sono qua per invitarvi al mio matrimonio- risponde lei, con un accento strano.

Mi ricorda me ai primi tempi. Quando ancora non sapevo mezza parola di Inglese.

-Harry perché hai gridato prima?-

-Ehm... ecco... ti avevo chiamata per chiederti dov’era il mio shampoo... poi sono scivolato nella doccia, mi sono fracassato la schiena... ho visto un’ape nel bagno e sono corso giù, scivolando nei gradini- e sorride a mille denti.

Dopo questo breve racconto c’è il silenzio più totale.

-Esci subito fuori da casa mia... io non ti conosco-

Nicole libera le risate che stava trattenendo da qualche minuto.

Harry mi segue in camera con gli occhioni da cuccioletto, lamentandosi per il mal di schiena. Mentre io mi vesto, facendo finta di non sentirlo.

Cosa che faccio anche ora, dopo una settimana.

Sto per accompagnare la mia migliore amica all’aeroporto, mi salgono le lacrime agli occhi.

Ci siamo divertite tantissimo e ora che se ne va, mi sembra di dirle addio. Anche se fra due settimane la raggiungiamo, io ed Harry, in Italia.

Mia mamma è scoppiata di felicità, appena le ho detto che sarei tornata per qualche tempo.

Phil ha cominciato a preparare la camera per noi, anche se mancano ancora 14 giorni. Hanno deciso che dobbiamo stare da loro.

Tutti si danno da fare per il mio ritorno a casa, ma ormai quella non è più la mia casa.

Io sto bene qua a Londra, con i miei nuovi amici, la mia nuova famiglia, il mio fidanzato.

Ho paura che tutto ritorni come prima. Ma, allo stesso tempo, sono decisa a dimostrare a tutti quanto sono cresciuta e migliorata. Che Harry è il ragazzo giusto e che è stata la scelta più giusta allontanarmi da tutto e da tutti, creandomi una nuova vita qua.

Arriviamo al momento dei saluti.

Dallo sguardo di Nicole, capisco che lei prova le mie stesse paure.

-Tranquilla tesoro... ci rivedremo fra due settimane-

-Verrai vero?-

-Ma certo scema... non potrei mai mancare al tuo matrimonio. Ne parliamo da quando avevamo sei anni praticamente-

-Ecco brava. Anche perché se tu non vieni al mio, io non verrò al tuo- mi risulta difficile al momento pensare al mio matrimonio.

Ci stringiamo in un abbraccio, che sembra una promessa. La promessa di esserci sempre l’una per l’altra.

La vedo allontanarsi.

Come vedo avvicinarsi il momento di tornare ad affrontare tutti i miei problemi. E lui.

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Capitolo 5
*** Arrivo Movimentato ***


Capitolo 5: Arrivo Movimentato.

Ancora non so come sono finita in questa situazione assurda.

Fino a ieri pensavo che tutto sarebbe filato liscio, che niente avrebbe disturbato il mio soggiorno in Italia.

Che l’avrei visto al matrimonio e basta.

Invece quella simpaticona della mia migliore amica mi ha avvisato che all’aeroporto ci avrebbero aspettato Phil e il “Demone”.

Il bello è che sono stata informata solo quando ero ormai sull’aereo, senza possibilità di fuga. Anche se non so come avrei spiegato ad Harry l’improvviso cambiamento di programma.

Quindi, forse, è stato meglio così. Senza nessuna tentazione.

Non so come affrontarlo.

Cosa gli dirò?

Come dovrei salutarlo?

Con che occhi lo guarderò?

E lui con che occhi mi guarderà? Mi tratterà come l’ultima volta? Ma perché mi faccio tutti questi problemi?

Lui mi odia. Gli faccio schifo. Non vorrebbe mai avere niente a che fare con me.

Me l’ha spiegato perfettamente al nostro ultimo, indimenticabile, incontro.

Non potrò mai scordare la sensazione di morte che, le sue parole, hanno fatto scivolare nella mia anima.

Mi giro alla mia destra e vedo Harry che dorme.

È uno spettacolo per gli occhi e anche per tutto il resto.

Lui non è solo bello. È il ragazzo che tutte vorrebbero avere e io, come una scema, sto a pensare a quel troglodita. Ma non commetterò nessun errore questa volta. Non mi farò scappare questo splendido ragazzo accanto a me. Lui mi ha illuminato, con il suo amore, nel momento più buio della mia vita. Non posso perderlo.

Ormai siamo arrivati da una quindicina di minuti circa. Siamo scesi dall’aereo e ora aspettiamo di ritirare i bagagli.

Vedo la mia valigia, faccio per prenderla, ma una vecchietta l’afferra prima di me.

-Scusi signora, ma quella sarebbe mia...-

Lei mi guarda con occhi innocenti. Poverina, forse ora si sente in difficoltà...

-Non dica sciocchezze signorinella. Questa è MIA!!!- e se la stringe addosso.

-Ma signora, sono assolutamente certa che sia la mia valigia... vede c’è anche scritto il mio nome nella targhetta... Helen Walker!!!-

Questa “povera” vecchietta mi sta un po’ facendo inalberare. Il suo sguardo non è più tanto puro ed innocente. Anzi, direi che è l’esatto contrario.

-Lei sta cercando di imbrogliarmi... ma come non si vergogna... aiuto... AIUTO!!-

Si è messa a gridare.

Io entro nel panico, non so che fare. Tutti mi stanno guardando male, non capendo che quella “malefica” è questa vecchietta davanti a me.

Harry si avvicina e contemporaneamente anche una guardia di sicurezza.

-Che succede?- dicono quasi in contemporanea.

-Questa ragazzaccia vuole rubarmi la valigia... l’arresti subito e butti la chiave della cella. Questi giovani d’oggi sono incontrollabili...- e continua così per almeno dieci minuti. Senza mai fermarsi.

Mi viene anche il dubbio che non si fermi neanche per prendere fiato.

Non è che è un’aliena?

Un’aliena proveniente dal pianeta dei vecchi rimbecilliti!!

La guardia, che deve avere qualche rotella in più di questa pazza, capisce la situazione. E vedendo una valigia, simile alla mia, sul nastro trasportatore la prende e la fa vedere alla pazza.

Questa sgrana gli occhi e mi guarda in modo strano.

-Ecco quella è la mia. Grazie ragazzo, lei è molto gentile. Ecco qua cara, la sua valigia e la prossima volta cerchi di stare più attenta-

Detto questo se ne va.

Io, Harry e la guardia la vediamo allontanarsi senza sapere cosa dire.

Fino a quando quel cretino del mio ragazzo si mette a ridere, seguito a ruota dalla guardia.

Io ci trovo ben poco da ridere. Stavo per commettere un omicidio e non me ne sarei pentita poi molto.

Dopo aver ringraziato l’uomo venuto in nostro soccorso, prendo la MIA valigia e mi dirigo verso le porte che conducono alla sala dove troverò Phil e Ryan ad aspettarci.

Intanto Harry, rimasto indietro, mi raggiunge ridacchiando ancora.

-La smetti di ridere?-

-Dai amore è stato divertente-

-Per niente!!!- e aumento il passo.

E così cominciamo a rincorrerci come dei bambini per l’aeroporto.

Finalmente riesce ad acciuffarmi.

Dico finalmente perché non vedevo l’ora che ci riuscisse. Per ricevere i suoi meravigliosi baci.

Continuiamo a ridere e a baciarci per non si sa quanto tempo. Dimenticandoci che due persone, per me importanti in modo diverso fra loro, ci stavano aspettando.

Fino a quando una voce, proveniente da un passato oscuro, raggiunge il mio cuore come una scheggia di ghiaccio molto affilata.

-Helen... sei tu vero?-

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Capitolo 6
*** Che la recita abbia inizio ***


Capitolo 6: Che la recita abbia inizio...

-Helen sei tu vero?-

Il mondo si è fermato. Congelato nel secondo in cui questa voce è arrivata alle mie orecchie.

Sono consapevole del fatto che, se non mi sblocco, Harry e il proprietario della voce si accorgeranno della mia situazione emotiva, ma non ci riesco.

-Lo sapevo... solo tu sei capace di giocare quando sei in ritardo ad un appuntamento...-

Lo odio!!!

-Non è assolutamente vero!-

Non posso crederci, non ci vediamo da più di due anni e già litighiamo.

A qualche passo da lui vedo Phil. Ignoro l’idiota e con un urletto corro verso di lui, saltandogli addosso. Lui, facendomi fare un giro, mi stritola nel suo abbraccio

-Scricciolo ma sei uno spettacolo!-

-E tu sei il solito cieco Phil... mi sei mancato tantissimo-

Ed era vero. Non mi era mancata solo Nicole, ma tutti. Ora che sono qua mi accorgo dell’incredibile voglia di rivederli.

-Perché a me non mi saluti nella stessa maniera? Non ci vediamo dallo stesso tempo sai?-

Ma come fa ad essere così irritante?

Come può chiedermi di abbracciarlo dopo tutto quello che è successo?

Non so che fare... se non lo abbraccio potrebbe pensare che io provi ancora qualche cosa per lui, cosa assolutamente non vera, e soprattutto potrebbe pensarlo anche Harry, notando il mio strano atteggiamento. Però se lo abbraccio non so cosa potrebbe accadere.

Il problema che ho sempre avuto con Ryan è la sua imprevedibilità o, meglio ancora, la sua capacità a far accadere cose imprevedibili, anche senza volerlo.

Non è colpa sua se mi ero innamorata di lui, se mi ero riavvicinata ad Eric, se l’ho tradito e se sono scappata dall’Italia. No... sono state decisioni mie. Certo, lui era il punto fondamentale di tutto, ma non mi ha mai costretto a fare niente.

Mi giro verso di lui, mi avvicino e con una calma, che è esclusivamente apparente, lo abbraccio.

-Ciao Ryan...- dico cercando di nascondere l’incertezza della mia voce.

Lui a quanto pare non se l’aspettava. Penso che volesse solo provocarmi, come al solito.

Ricambia l’abbraccio qualche secondo più tardi e non posso fare niente per impedirmi di tremare.

Non so se l’ha percepito, ma io facendo finta di niente mi allontano da lui, sentendo la ferita, che mi aveva procurato, riaprirsi.

Mi guarda con i suoi occhi profondi, cercando di trasmettermi un qualcosa di indefinito, ma non posso permettermi di soffermarmi sul suo sguardo. Non solo per Harry che ci sta guardando, ma anche perché so perfettamente che cadrei in una tortura già provata due anni fa.

Prendendo la mano del mio fidanzato lo presento e mi sento circondata da un gelo poco rassicurante.

Fortunatamente Phil, all’oscuro di tutto, interviene, dicendo che dobbiamo sbrigarci.

Stare nella stessa macchina con i due ragazzi più importanti della mia vita è stato sfibrante.

Un’ora di viaggio con la paura di sentir dire delle cose sconvenienti.

A quanto pare Ryan è diventato più buono in questi anni, non ha aperto bocca. Un tempo non si sarebbe fatto scappare un’occasione del genere per mettermi in difficoltà.

Arriviamo davanti ad una villetta, vicino al mare. Davvero graziosa, bianca con le finestre blu. Il giardinetto pieno di giochi per cani.

Neanche due secondi dopo aver attraversato il cancello mi ritrovo distesa a terra con un “bisonte” che mi saltella addosso.

-Toby fermo!! Non uccidere la mia testimone...-

Nicole esce dalla porta di casa e ci viene incontro. Allontana il “cane”, un terranova, e mi salta lei di sopra, rischiando di farmi cadere di nuovo. Ma sono troppo felice per farci caso e, ignorando i ragazzi, entriamo in casa.

All’interno la casa è ancora più bella. Dopo una visita completa, ci danno il tempo di sistemarci nella nostra camera.

-Sembra simpatico Phil... Ryan un po’ meno-

Se solo sapesse cosa mi unisce al Principe Demoniaco non penso che direbbe solo “un po’ meno”.

-Non ci fare caso a lui, è un caso disperato. Comunque è vero... Phil è simpaticissimo, l’ho sempre adorato-

Sento le sue braccia circondarmi da dietro. Mi appoggio al suo forte petto, godendomi un po’ di quella pace che solo lui è capace di farmi provare.

-Devo essere geloso?-

-Ahah ma non scherzare... si sta per sposare con la mia migliore amica... è come un fratello per me!!-

Mi giro e lo bacio, per non pensare più a niente.

Per non pensare che al piano di sotto c’è il mio demone personale.

Inconsapevole che la mia vita, presto, sarebbe di nuovo cambiata. In modo irreversibile.

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Capitolo 7
*** Inizio Giornata ***


Capitolo 7: Inizio Giornata.

Sono passati due giorni da quando sono tornata.

Due giorni pienissimi di emozioni, di qualunque genere. Gioia, rimpianto, nervosismo.

Harry ha conosciuto tutti. Appena hanno scoperto che ero tornata, tutti si sono precipitati a salutarmi. Chi calorosamente, chi con rimprovero. Ma nessuno ha mai visto un minimo di rimorso in me.

Non mi sono pentita di aver lasciato tutti ed essere scappata, perché mi sono creata una vita che chiunque invidierebbe. Una bella casa, un lavoro soddisfacente, un fidanzato perfetto, una famiglia amorevole.

Non c’è niente che non va. E’ tutto perfetto... ma allora perché continuo a non sentirmi al posto giusto?

Ho paura di sapere la risposta quindi, ogni volta che questa domanda si presenta nel mio cuore, mi rifugio nella perfezione della mia vita.

So che prima o poi dovrò affrontare i problemi, ma per ora preferisco scappare. E non sarebbe male continuare a farlo per il resto dei miei giorni.

Ora che sono in questo letto, accanto a Harry che mi abbraccia, nella casa dei miei migliori amici, circondata da tutto l’amore di cui ho bisogno, niente mi sembra impossibile.

Neanche resistere agli sguardi del mio tormento personale.

In questi due giorni è sempre stato con Phil. Non mi ricordavo che fossero così amici, ma Nicole mi ha detto che ormai è raro che non se lo ritrovassero continuamente a casa loro, ma erano contenti. Si volevano bene e lo consideravano come uno di famiglia.

Infatti ho anche scoperto che Ryan sarà il testimone dello sposo.

È strano pensare a noi due nello stesso ruolo, ma ci sto facendo l’abitudine.

Il problema è che Nicole si è messa in testa qualche cosa di strano e la cosa è preoccupante.

So per certo che mi combinerà qualche guaio.

Mi alzo per andare a farmi una doccia. Quando esco dal bagno, trovo Harry vestito pronto per uscire.

-Dove vai?-

-Devo comprare alcune cose con Phil-

Vedo che si dirige fuori dalla stanza con uno strano sguardo.

-Sei sicuro che vada tutto bene? Sembri strano...-

-Si, si certo. Stai tranquilla amore- e scompare dietro la porta.

Finisco di prepararmi anche io e scendo in cucina, dove trovo Nicole china sul tavolo intenta a scrivere qualche cosa.

-Buongiorno-

-Buongiorno dormigliona-

-Che fai?-

-Scrivo la lista della spesa... anzi controlla se c’è il latte in frigo-

Apro lo sportello e trovo il deserto più assoluto.

-Ehm... no, direi che non c’è...-

Mi avvicino a lei e vedo che la lista è chilometrica.

-Ma come mai non c’è niente?-

-La sera prima del vostro arrivo, Violet, Allie e George, hanno organizzato una festa per noi... e hanno finito tutte le provviste-

Non so perché, ma sentire queste parole mi hanno ferita... perché ci rimango male? Sono stata io ad andarmene. Non posso mica pretendere che non vivano più, solo perché io non ci sono.

Così, per almeno mezz’ora, sono costretta a controllare in tutta la cucina cosa mancava e cosa no.

-Perfetto. Direi che questo al momento può bastare-

-Dici? Hai scritto una lista per cui spenderai almeno 500€... io direi di continuare ad aggiungere ancora qualche cosa...- povero Phil... questa pazza lo manderà in rosso tutti i mesi.

A proposito di Phil... Mi torna in mente lo sguardo di Harry.

-Nicole... tu sai per caso dove dovevano andare i ragazzi?-

-Dovevano andare a comprare delle cose per la festa di addio al celibato di Phil. Perché?-

-Così, era solo una curiosità-

Mi sto facendo troppe paranoie. Meglio non pensarci più.

-Vuoi che vengo con te al supermercato?-

-No, no. Tu hai un altro incarico. Dovresti rimanere a casa ad aspettare l’arrivare del fioraio con i possibili Bouquet-

-Ah... ok. Tanto non devo fare niente questa mattina. Devo dire qualche cosa?-

-No. Falli mettere solo in salone, dove ci sono tutte le cose per il matrimonio, appena torno decidiamo insieme il migliore-

Così esce pure lei.

E’ strano vedere la casa così vuota, non so che fare...

Mi dirigo, con una rivista di abiti da sposa in mano, nel retro della casa, praticamente in spiaggia. Mi seggo su una poltroncina e comincio a sfogliare il giornale.

Certi abiti sono davvero assurdi... Ma chi è che si sposerebbe in minigonna?

Altri invece sono veramente bellissimi. Senza volerlo comincio a fantasticare.

Immagino di attraversare la navata, il giorno del mio matrimonio, con uno di questi vestiti principeschi...

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Capitolo 8
*** Sogno o Desiderio? ***


Capitolo 8: Sogno o Desiderio?

I passi lenti, la dolce musica, il profumo delicato dei fiori.

Non so quante volte ho sognato questo momento. Ed ora è giunto.

Il sole illumina la chiesa attraverso le finestre. I visi dei presenti sono tutti sorridenti.

Lo sposo mi aspetta con ansia. È bellissimo nel suo abito nero. Non l’avevo mai visto così felice e vale lo stesso per me.

Non provo un minimo di esitazione, sono sicurissima della mia scelta. Lo amo e lui ama me e sempre così sarà. Questo è l’importante. Il passato non conta. Esiste solo il presente e il futuro, insieme a lui.

Questi pochi passi mi sembrano infiniti. Finalmente lo raggiungo e afferro saldamente la mano che mi porge.

Segno di sicurezza, di felicità... d’amore.

Finalmente sarà solo mio. I capelli biondissimi, gli occhi chiari, quel mezzo ghigno che mi fa impazzire... NO!!!

Cosa succede? Non può essere vero...

Perché non c’è Harry ad aspettarmi? Che ci fa Ryan all’altare?

Guardo gli invitati al NOSTRO matrimonio, in cerca del mio fidanzato. Non lo vedo...

Perché sta succedendo questo? Come siamo arrivati a questo punto?

Mi sorride e mi guarda con una dolcezza che non gli è mai appartenuta.

“Helen”

“NO... no” non posso crederci. Voglio scappare da questa chiesa, ma la mia mano non riesce a staccarsi dalla sua. I miei piedi sono incollati per terra. E il mio sorriso, le mie lacrime di gioia, il dolce dolore al petto... non riesco a smettere di essere immensamente felice.

“Helen”

“Smettila!!! Aiuto... AIUTO”

-HELEN! Che cavolo... SVEGLIATI!!!-

Ma cosa?

Apro gli occhi, continuando a gridare. Mi ritrovo davanti ad uno sguardo di ghiaccio molto ironico.

-Ryan-

-Buongiorno bella addormentata. Ti sembra il caso di addormentarti in questo modo?-

Mi guardo attorno e noto un piccolo particolare. Sono distesa per terra, il giornale che stavo sfogliando è a qualche passo da me, tutto spiegazzato.

-Ma che ci faccio qua?-

-Se non lo sai tu...-

Non ricordo niente, l’ultima cosa che mi viene in mente è il caldo soffocante che mi ha colpito all’improvviso, e poi io e Ryan all’altare. La sensazione del sogno ancora non è andata via e trovarmelo davanti mi fa sentire ancora più caldo.

-Vuoi stare lì per tutta la giornata? Se non fossi arrivato io il fioraio se ne sarebbe andato con i fiori-

-NO!!! Il fioraio...-

Mi alzo di scatto e mi avvio correndo verso la portafinestra che conduce all’interno. O almeno ci provo. Neanche tre passi dopo mi ritrovo il pavimento a due centimetri dal viso e con delle braccia attorno alla vita, che mi sorreggono.

-Ehy, ma stai bene?-

-S-si- provo a rialzarmi, a mettere distanza fra i nostri corpi. Ma le mie gambe sembrano aver deciso di andare in vacanza.

-Mi sembra invece proprio il contrario-

Senza il minimo sforzo mi alza tenendomi stretta al suo petto. Il suo profumo mi fa girare ancora di più la testa, è proprio come me lo ricordavo, forse meglio.

Mi porta nel soggiorno, al fresco dell’aria condizionata. Subito mi sento meglio...

-Grazie-

-Grazie un corno. La tua stupidaggine non è diminuita a quanto pare in questi due anni-

Subito mi fa ricordare tutta la sua antipatia.

-Neanche la tua se è per questo-

Ci guardiamo in cagnesco per alcuni secondi, potremo continuare all’infinito, ma veniamo interrotti dallo squillare del telefono.

-Pronto?-

-Helen, mi dispiace. Oggi dovrai pranzare da sola, io e i ragazzi staremo fuori per tutto il giorno-

-Ah, ok... stai tranquilla-

-Mi dispiace davvero tanto, ma purtroppo mia madre ha deciso che dobbiamo comprare ancora mille cose inutili per il matrimonio- calca per bene la parola inutile.

-Nicole, ti devo ricordare che mi sono trasferita da sola a Londra? Non muoio mica se per un giorno pranzo da sola-

-Hai ragione. I bouquet sono arrivati?-

-Ehm... si, si-

-Helen? Va tutto bene? Ti sento strana...-

-Si, certo. Va tutto benissimo. Non ti preoccupare-

-Ok. Se hai bisogno di qualche cosa chiama pure. Ci vediamo più tardi tesoro-

-Bye bye-

Ho la brutta sensazione che oggi non sarà una giornata semplice.

-Spiegami una cosa mia cara Helen. Come farai a cucinare se non riesci neanche a fare un passo?-

-Chi ti dice che cucinerò?-

-Mangerai cibo crudo?-

A fatica mi alzo, mi sento sulle montagne russe. Mi dirigo verso le scale e pian piano, cercando di sorreggermi il più possibile alla ringhiera, salgo gli scalini.

-Dove stai andando?-

-Buonanotte Ryan-

Non ho intenzione di rimanere un altro secondo con lui e non ho la forza di fare niente, quindi l’unica alternativa che mi rimane è quella di andarmi a coricare.

Finalmente vedo il letto, giusto il tempo di perdere completamente le forze e addormentarmi sul morbido materasso. Solo una domanda mi assilla in questo momento... Perché ho fatto quel sogno?

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Capitolo 9
*** Vita e Morte ***


Capitolo 9: Vita e Morte.

Un odore molto invitante arriva al mio naso. Cosa può essere?

Aprendo gli occhi noto che la stanza è oscurata dalle tende. Non ricordo di averle chiuse.

Mi alzo lentamente controllando di avere forze sufficienti per camminare. Seguendo il profumo mi ritrovo in cucina.

Non credo ai miei occhi... non avrei mai immaginato di assistere a questa scena.

Ryan ai fornelli, con indosso il grembiule. Mi metterei a ridere, se non fosse così dannatamente sexy.

Mi sembra di tornare al passato, quando non dovevo nascondermi per vedere i suoi occhi sorridenti. Ormai lo so che, quando ci sono io, lui è sempre freddo e distaccato.

Senza accorgermene mi appoggio allo stipite della porta e continuo a fissarlo per non so quanto tempo.

Mi torna in mente il sogno.

Chissà come sarebbe essere sua moglie: vedere queste scene giornalmente, sapere di poterlo avere accanto in qualsiasi momento. Mio e soltanto mio.

La donna che lo sposerà sarà veramente fortunata...

Come io lo sarò con Harry. Da quando sono tornata in Italia, mi dimentico troppo spesso di lui, ma sapevo che sarebbe accaduto. Nonostante le promesse che mi ero fatta, sul resistere al Principe, so che se starò troppo vicina a lui combinerò qualche danno. Ragion per cui devo tenerlo a distanza.

-Da quant’è che stai lì, immobile, a mangiarmi con gli occhi?- Cavolo, mi ero dimenticata di essere ancora imbambolata.

Helen, svegliati!! Non puoi permetterti simili errori, soprattutto con lui.

-Stai perdendo colpi Ryan? Un tempo ti saresti subito accorto della mia presenza-

-Oppure non ti do più la stessa importanza di allora-

Dolore. Ecco quello che vuole farmi provare... e ci sta riuscendo benissimo. Spero che l’esperienza che ho fatto a Londra serva a non fargli notare la sua vittoria.

Uno dei miei cambiamenti principali è proprio questo. Anche se non riesco a gestire le mie emozioni, ho imparato a nasconderle.

Vivere due anni, da sola, cercando di ricostruire la propria vita non è esattamente semplice. Soprattutto se si vuole cancellare completamente il passato.

Guardo distrattamente l’orologio e noto che sono ancora in tempo per prepararmi ed andare a pranzare fuori. Non voglio rimanere sola con lui e poi non c’è niente di commestibile in casa.

Prima di andare a sistemarmi, però, passo dalla “stanza della sposa”. Praticamente dove sono state sistemate le cose che serviranno a Nicole e anche a me, sua testimone.

Appena entro sento subito l’odore dei fiori, sono bellissimi. Non so come faremo a scegliere il bouquet.

-Lo sai chi ho visto un paio di settimane fa?-

-Dovrebbe interessarmi?- ormai non faccio più caso alle sue apparizioni.

-Veramente non lo so. Non ti è mai interessato di lui, visto che l’hai anche tradito con il sottoscritto- ghigno maledetto.

Eric... l’ho trattato malissimo. E lui, nonostante tutto il dolore che mi ha fatto provare quando mi aveva lasciata la prima volta, non se lo meritava proprio. Mi amava e io l’ho abbandonato senza nessuna spiegazione.

Dovrei organizzare un incontro con lui, uno di questi giorni. È giusto affrontarlo, ed evitare che Harry venga a sapere cosa ho fatto.

-Ryan ti pregherei di non parlare di questioni che non conosci-

Sono sempre stata contraria al tradimento. Mi chiedevo il senso di stare con più persone contemporaneamente... e ancora oggi non sono felice dei miei comportamenti. Ma come si può resistere a donare se stessa alla persona che ami veramente?

Forse per Ryan è stato un gioco... un modo per farmi capire che non amavo Eric e che, in realtà, non potrò mai stare con nessuno che non sia il mio Principe Demoniaco... Ma per me, quel bacio, è stato la dimostrazione del mio amore per lui. Cedere alla tentazione, al tradimento. Andare contro dei miei principi per lui.

-Cos’è che non so? Non è forse vero che, mentre stavi con lui, mi sei saltata letteralmente addosso? E poi sei anche scappata, come una ladra. Lasciandomi quella lettera ridicola, che fra parentesi non ho neanche finito di leggere. Devo dire che le fiamme l’hanno divorata molto velocemente, si vede che era piena parole inutili-

L’ondata di emozioni negative che mi travolge, per quel ritorno al passato, mi sconvolge tanto da farmi cedere. Lo guardo negli occhi, pronta ad affrontare tutto l’odio che prova per me. Non rispondo alle sue provocazioni, come lui si aspetta. Non parlo, non dico niente. D'altronde non c’è niente che io possa dire per esprimere la voragine che ero riuscita a chiudere, a malapena, in due anni. E che lui è riuscito a riaprire in un attimo.

Questa volta non ci riesco. Mi guarda e capisce. Capisce che questa volta ha vinto, che mi sto arrendendo, che la mia fuga è finita.

Quelle lacrime che trattengo da due anni cominciano a scorrere sul mio viso e proprio davanti al loro creatore.

Mi sento così stupida in questo momento, così debole.

Mi rendo conto che, tornando in Italia, ho buttato al vento tutti i miei sforzi di dimenticarlo. È stato tutto inutile.

Sorrido. Sorrido come solo i pazzi possono fare in un momento di disperazione. E dalla sua espressione capisco che mi reputa come tale, ma lui non potrà mai capire quanto la mia vita mi sembri ridicola in questo momento.

-Continua pure a uccidermi Ryan. Se questo ti rende felice e ti soddisfa, continua a farlo. Sono stanca di far del male alle persone a me care e, come hai detto tu, per tutto questo tempo sono solo scappata. Finiamola qui-

Ed ora, il Principe Demoniaco, fa proprio quello che gli riesce meglio. Compie l’azione che non mi sarei mai aspettata. Mi fa indietreggiare, fino al muro, fino alla mia fine. Proprio come quella lontana sera.

Il suo respiro è il mio, e il mio è il suo. Si fondono come i nostri sguardi. Le nostre labbra si sfiorano, facendo scoppiare il mio cuore dall’emozione.

-Tu non potrai mai finire niente. Helen arrenditi all’evidenza, siamo fatti per stare insieme. Mi chiedi di finirla qua? Ancora deve cominciare tutto. Ricordatelo sempre Helen... tu sei MIA!-

Vorrei dirgli che non è vero, che io amo Harry. Questo è quello che dovrei fare, la cosa giusta.

Ma come sempre compio la sua opposta. Lo afferro dal colletto della maglietta nera e lo bacio. Profondamente, con tutto il fuoco che ho trattenuto, quando ero lontana da lui.

Ryan ha ragione quando dice che faccio schifo.

Mi stringe a se come se avesse aspettato, anche lui, questo momento da sempre.

Quando le mie lacrime si mescolano al nostro bacio, il mondo mi cade addosso.

Cosa sto facendo? Sono ricascata nella sua trappola. E sto tradendo Harry.

Interrompo il bacio, sconvolta più che mai.

-Helen...-

-No! Non possiamo...-

-Come puoi dire che non possiamo, quando non riesci neanche ad alontanari?-

È vero, non ci riesco. Anche se pronuncio a fatica queste parole, non riesco a separarmi da lui. E come potrei? Lui è la mia droga, è parte di me. Il mio ossigeno.

Mi prende per i fianchi, facendomi allacciare le gambe dietro la sua schiena e, continuando a baciarmi, si dirige verso il piano di sopra. Ma la passione è troppa e non riusciamo a trattenerci.

Comincio a togliergli la maglietta a metà scala e lui, un po’ a fatica, fa lo stesso.

Non mi sono mai sentita così prima d’ora. So che è sbagliato, so che Harry non è Eric. So che sto rischiando di distruggere quella meravigliosa vita che sono riuscita a costruirmi a Londra. So che me ne pentirò sicuramente quando tutto questo finirà. Ma non mi interessa, non ci interessa. Ora contiamo solo noi. Noi egoisti amanti.

Raggiungiamo a fatica la camera che, qualche giorno prima, Nicole mi aveva detto di essere del mio principe.

Mi butta a letto e ridiamo, come dei bambini che stanno scoprendo un gioco bellissimo e mai provato prima. Senza che me ne accorga, slaccia il mio reggiseno e lo fa volare chissà dove, insieme ai miei jeans. Essere quasi nuda davanti a lui, che mi guarda con occhi accesi dalla passione, mi fa sentire la ragazza più appagata di questa terra. Non chiedo altro e so che, questo momento, me lo ricorderò per sempre. Purtroppo.

Mi inginocchio sul materasso e comincio ad adoperarmi per togliergli i jeans. Ora ad ostacolarci ci sono solo queste piccole stoffe.

Si ferma, mi osserva per un po’. Quando si accorge che sto per parlare, mi poggia un dito sulle labbra, accarezzandomele.

Come faccio a resistergli? Come posso riuscirci? I suoi meravigliosi occhi sono tornati quelli di un tempo. Non più di ghiaccio. Sono caldi, dolci... Come fa a mentire così bene? Perché è questo quello che sta facendo. Lui non mi ama. Sta facendo tutto questo per prendermi in giro un’altra volta, e io gli sto facendo fare quello che vuole.

Piango lacrime amare, per questa illusione di felicità. Un’illusione che sta per cambiarmi la vita.

-Non piangere- la sua finta preoccupazione fa aumentare le lacrime, non riesco a guardarlo negli occhi. Così lo abbraccio. Lo tiro verso di me e nascondo il viso nella sua spalla.

-Helen... non dirmi che ti vuoi fermare, perché non riuscirei ad allontanarmi da te in questo momento-

-No, no... non voglio fermarmi-

-Allora perché piangi? Per Harry?-

Harry... piango, mentre tradisco il mio ragazzo, e non è per lui, ma per paura che non riuscirò a superare il dolore della fine di questo momento.

Come farò a sopravvivere, se già piango mentre lo sto amando?

Fa per alzarsi, ma non glielo permetto.

-Helen, forse è meglio se me ne vado-

-NO!-

Lo bacio con più passione di prima, con la paura che lui possa abbandonarmi. Lui si fa coinvolgere e riprendiamo da dove ci eravamo interrotti.

I sospiri del pianto, quasi subito, si trasformano in sospiri e gemiti di piacere.

Così ci abbandoniamo ai nostri sensi, alle nostre emozioni. Ci uniamo, ci completiamo.

Così, per la prima volta, vivo sul serio.

Vivo una vita che presto mi ucciderà...

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Capitolo 10
*** L'Unica Cosa da Fare ***


Capitolo 10: L’Unica Cosa da Fare...

Aprendo gli occhi, attivo anche il cervello. I sensi di colpa mi assalgono. Come ho potuto fare una cosa del genere ad Harry?

Un braccio mi avvolge la vita, mi giro e ricordo il motivo per cui ho tradito il mio ragazzo.

Amo l’uomo disteso accanto a me, non ci sono altre spiegazioni. L’ho sempre amato e sempre l’amerò. Posso impiegare anche dieci vite intere a cercare di dimenticarlo, ma non ci riuscirò mai.

Il senso di pace che trasmette quando dorme non si può descrivere.

La mia mente viaggia fra tutti i momenti che abbiamo passato insieme.

Il giorno in cui l’ho conosciuto, quando ho pensato che era il ragazzo più bello che io avessi mai visto e anche il più odioso. In quel momento non avrei mai immaginato che saremmo arrivati fino a questo punto.

Sento il mio corpo diverso, finalmente completo. Neanche la mia prima volta è stata così, quando credevo di voler stare con Eric per sempre.

Comincia a lamentarsi, segno che si sta svegliando. Apre gli occhi facendomi immergere in quel lago ghiacciato che amo tanto.

Appena si accorge che lo sto guardando, mi stringe ancora di più, appoggiando la sua fronte alla mia.

-Da quanto sei sveglia?-

-Qualche minuto-

Ci sorridiamo. Tutto questo non può essere altro che un sogno e presto dovrò svegliarmi, per tornare alla realtà.

-Si può sapere che cosa devi dire?-

-Eh?-

-Si vede chiaramente che vuoi dire qualche cosa, ma non sai come farlo-

-Mi prometti che quando lo dirò non ti arrabbierai?-

-Devo preoccuparmi?-

-No, ma è un argomento che potrebbe darti fastidio-

-Helen mi dispiace, ma non mangerò mai più una cosa cucinata da te. L’ultima volta che mi hai costretto sono stato male per una settimana-

-Ma che c’entra?!- e così cominciamo una lotta all’ultimo “solletico”.

Lo so che l’ha fatto per tranquillizzarmi, ma il problema rimane. E lui lo sa perfettamente.

-Che ne sarà di noi?-

-In che senso?-

-Ryan...-

-Helen non ti sto capendo. Dove vuoi arrivare?-

Non riesco a parlare. Ho paura della sua risposta.

-Cavolo Ryan! Possibile che tu non capisca?-

-Mi spieghi come faccio a capire qualche cosa che tu non dici?-

So che ha ragione, ma ponendo la mia domanda metterò la parola fine a questo bellissimo sogno.

-Sei disposto a stare con me? Seriamente...-

-Tutto dipende da te. Di certo non ho intenzione di dividerti con altri. Quindi la decisione è tua. Vuoi stare con me o con quel beota del tuo ragazzo?-

-Smettila di prenderlo in giro. Mi ama... come mai nessuno ha fatto- vorrei dire “come tu non farai mai”, ma mi trattengo. Meglio non peggiorare la situazione.

-Il punto fondamentale non è chi ti ama, ma chi ami tu. E direi che questo si è capito bene-

-Chi ti dice che amo te?- la mia stupidaggine supera i limiti umani quando mi sento indifesa come ora.

-Prima di tutto si capisce perché l’hai detto tu, io non ti ho detto che penso di essere colui che ami. E poi direi che si intuisce dal fatto che hai tradito due ragazzi con me-

Ghigna, ma si vede che sta trattenendo le risate. Lui si diverte, mentre io mi sento divorare dai sensi di colpa.

-Non me lo ricordare per favore-

-Oh si che te lo ricordo mia cara. Sono due fra le mie soddisfazioni più grandi-

-Sei uno stronzo- come può scherzare su una cosa del genere?

-Grazie, anche tu non scherzi. Forse è per questo che stiamo bene insieme-

-Stando con te peggioro di giorno in giorno-

-Non mi risulta che sei stata con me in questi due anni. Questo dovrebbe farti riflettere-

-Già. Non sono stata con te-

Tutte le sofferenze di quella lontana sera, del nostro primo bacio, si ripresentano nel mio cuore, continuando quelle torture infinite che lo stanno uccidendo a poco a poco.

Cosa devo fare? Lasciare il sicuro per l’insicuro? Harry per Ryan? Io amo Ryan, ormai non posso fare altro che ammetterlo. Ma non voglio far soffrire Harry, lui è stato la mia salvezza. È riuscito a farsi amare dal mio cuore distrutto. Perché, anche se di un amore diverso, io amo anche lui.

Si possono amare due persone contemporaneamente? E soprattutto due uomini tanto diversi...

La testa mi sta scoppiando, troppi pensieri, troppe preoccupazioni.

Mi giro verso di lui e capisco che è inutile farsi problemi.

È vero che lo amo, ma non possiamo stare insieme.

Mi avvicino e lo bacio. Lui ricambia e comincia ad accarezzarmi la schiena.

Tutto questo è sbagliato, ma la scelta ormai è stata presa.

Non si torna più indietro e proprio per questo lo stringo forte a me. Come se potessi imprimere per sempre un po’ di lui in me.

Poco a poco torniamo ad amarci. Si stende su di me, guardandomi con occhi possessivi. Come a farmi capire che sarò sempre sua, ed è vero. Una parte di me sarà sempre sua, ma sarà una parte che nasconderò dentro di me.

Questa volta non trattengo nessun gemito, nessun grido. Voglio fargli capire appieno tutto quello che lui scatena in me.

Le mie mani cercano il suo viso e non appena lo sfiorano lui mi guarda e rimango stordita. I suoi occhi sembrano esprimere felicità pura, ma è dura solo un secondo... Mi bacia, come per nascondere quello che per un attimo mi ha mostrato.

Capovolgo le posizioni e questa volta sono io ad essere sopra di lui.

I miei capelli nascondono i nostri volti, sembrano voler concederci un posto tutto nostro per amarci senza problemi. Lui infila una mano in essi e mi bacia con più passione di prima.

Ho paura di non farcela a lasciarlo andare, ma non posso fare altro.

Ci muoviamo sempre più velocemente. Lo amo sempre di più, ogni attimo di piacere in più il mio cuore sembra scoppiare.

Sto affogando, mi sto perdendo... e, come una scema, sorrido per quest’attimo di pura follia.

Ti amo Ryan... non smetterò mai di farlo, ma non posso stare con te. Passerò il resto della mia vita a sognarti da lontano, fra le braccia di un uomo che non merita di soffrire. Non posso lasciarlo, non posso stare con te e dimenticare tutto il bene che Harry ha fatto per me.

Quando raggiungiamo l’apice del piacere, ci buttiamo stremati sul materasso. Mi stringe a se e io faccio lo stesso. Come se tutto andasse bene.

Non voglio rovinare questo momento. Voglio concedere alla nostra storia impossibile un attimo di felicità.

Quando lo sento rilassarsi completamente, capisco che si è addormentato.

Piano mi alzo e mi rivesto. Non corro, non metto nessuna fretta ai miei movimenti. Voglio ritardare il più possibile la fine.

Quando sono pronta mi giro verso di lui e mi avvicino lentamente, attenta a non svegliarlo.

Non so per quanto tempo lo guardo. È così bello da far male.

La sua tranquillità sembra prendermi in giro anche mentre dorme. Lui così calmo e io così disperata.

Rischiando di svegliarlo lo bacio leggermente...

So che quando si sveglierà mi odierà più di prima. Lo sto lasciando per un altro, ma dopo un po’ se ne farà una ragione. Lui non mi ama, vuole solo conquistare qualche cosa che non può avere.

Dopo essere uscita da quella camera che ci ha visti, almeno per una volta, felici insieme mi dirigo verso la mia. Futura compagna della mia disperazione.

Almeno fino a quando tutti gli altri non torneranno voglio concedere alle mie lacrime un po’ di libertà, perché so che per molto tempo dovrò solo farle scorrere dentro di me.

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Capitolo 11
*** Risveglio e Invito a Cena ***


Capitolo 11: Risveglio e Invito a Cena...

Mi sveglio sentendo delle voci... non capisco niente. Mi sento completamente stordita.

-Nicole, mi sa che quella scema della tua amica dorme ancora-

-Ah Ryan! Mi hai fatta spaventare. Che ci fai qua?-

-Dovevo prendere delle cose in camera mia-

Tutto questo lo sento, mentre cerco di capire cosa è successo. Credo che siano fermi davanti la porta della mia camera.

-Dici che Helen dorme ancora?-

Mi alzo e spio la conversazione, aprendo di poco la porta.

-Quando sono arrivato, stava andando a dormire e ancora non è uscita dalla sua camera-

La mia amica guarda Ryan con sguardo malizioso.

-Deve essere stanca. Mi sa che la notte lei ed Harry non dormono molto-

Lo dice ridendo e dirigendosi verso il piano di sotto.

-Meglio lasciarla riposare. Quando hai finito, scendi giù. Voglio farti vedere i bouquet-

-Non ci penso minimamente!-

-Niente storie. Finché la mia testimone di nozze riposa, dovrai essere tu ad aiutarmi-

-Significa che sveglierò personalmente la testimone allora-

-Non provarci neanche Ryan. Lasciala dormire... Deve essere stato un enorme sforzo per lei tornare qui da noi...-

Improvvisamente la nebbia che offuscava il mio cervello sparisce e ricordo tutto. Sento ancora l’odore di Ryan sulla mia pelle.

Le gambe cominciano a cedermi e le lacrime bagnano il mio viso.

Sapevo che sarebbe successo, sapevo che sarei stata malissimo una volta che tutto fosse finito, ma come una scema mi sono lasciata andare. E nonostante il dolore lancinante che provo adesso non me ne pento neanche un po’.

Nicole scende e Ryan rimane un attimo fermo davanti la mia camera. Capisco che vuole entrare e mi precipito a letto. Proprio mentre apre la porta io chiudo gli occhi, facendo finta di dormire.

Se la situazione non fosse tragica, mi sentire una stupida a comportarmi in questo modo.

-Helen- la sua voce è così diversa da quella che usava prima con me.

Forse sono davvero una stupida a lasciarmelo scappare, ma che altro posso fare?

Lo sento vicino, qualche cosa sfiora la mia guancia ancora bagnata.

Spero che non si accorga del fatto che le lacrime non hanno smesso di uscire dai miei occhi.

-Che non succeda mai più che non dormi la notte, per quell’idiota che sta in camera con te-

Parla come se potessi sentirlo. Che si sia accorto che sto solo facendo finta di dormire?

Lo sento sospirare. Vorrei aprire gli occhi per vederlo in faccia, ma so che se lo facessi dovrei affrontare la dura realtà. Non possiamo stare insieme e tutto quello che è successo dovrà trasformarsi in un ricordo lontano.

Quando sento la porta chiudersi capisco che è andato via.

Stringo il cuscino fra le dita, trattenendo le grida che in realtà vorrei liberare.

Perché tutto questo sta capitando a noi?

Non appena apro gli occhi mi sembra di tornare alla vita normale. Già Ryan mi manca.

Non vedo l’ora che il matrimonio finisca, così potrò tornare a Londra con Harry e lasciarmi tutto alle spalle, o almeno potrò cominciare a provarci.

Mi sento male per Harry e penso che preferisca stare con una persona che lo ama, al posto di una che lo tradisce. Per questo non posso dirgli niente e continuare a stare con lui.

Non posso lasciarlo, mi mancherebbe troppo, è stata la persona che mi ha aiutata a vivere per due anni. Che mi ha permesso di ricominciare a sperare.

Mi mancherebbe la sua famiglia, Londra... come farei? Il mio lavoro, i miei amici.

Tutto questo mi sta cambiando profondamente. Prima di conoscere Ryan non ero così, lui mi ha cambiata. Ma in quello che mi ha sconvolto veramente è stata la lontananza da lui

Purtroppo l’amore che provo per il mio Principe Demoniaco è troppo grande per cercare di sopprimerlo.

-Amore, stai bene?-

La voce preoccupata di Harry mi raggiunge, facendomi saltare in aria.

-Si, si. Stavo pensando ad una cosa-

Si distende nel letto, vicino a me, abbracciandomi. Il senso di colpa mi opprime.

-Perché stai piangendo?-

Non posso fare altro che stringerlo forte, sperando che riesca di nuovo a farmi dimenticare tutti i miei problemi, come ha fatto tante altre volte.

-Stai tranquillo, passerà presto-

-Cosa è successo?-

-Niente, pensavo solo che mi mancherà tutto questo, quando saremo a Londra. Ma in fondo non vedo l’ora di andare via e tornare alla nostra vita di sempre- le bugie stanno cominciando a uscirmi dalla bocca troppo facilmente.

-Amore non piangere... potrai tornare quando vuoi. Finalmente hai sistemato tutti i tuoi problemi in Italia, non hai più nessun motivo di stare lontana dalle persone che ami-

Oh Harry... in realtà questa volta dovrò stare ancora più lontana di prima dai miei cari. Non posso permettermi di tornare di nuovo.

Mi allontano fingendomi tranquilla. In realtà non voglio che il profumo di Ryan, che è ancora sulla mia pelle, arrivi a lui. O che si mischi con il suo.

-Hai ragione, sono una stupida...-

-Un po’, ma in fondo ti amo anche per questo-

Ride e io faccio finta di ridere con lui.

Se solo sapesse... non credo proprio che riderebbe così. Dovrebbe essere arrabbiato lui, non dovrebbe dire di amarmi. Dovrebbe solo odiarmi per il mio egoismo.

-Forse è meglio che scendo adesso. Devo aiutare Nicole con il bouquet-

Scendiamo tenendoci per mano. Non oso immaginare le “bellissime” parole che mi dirà Ryan quando saremo soli. In fondo lui ancora non sa che ho scelto di restare accanto a Harry. Spero che non faccia niente che possa insospettire il mio fidanzato, ma in fondo lo conosco e so perfettamente che me la farà pagare molto cara.

Devo parlare con lui il prima possibile.

-Helen! Finalmente ti sei svegliata. Ci voleva il bacio del tuo principe azzurro per farti alzare?-

-Veramente, quando sono entrato in camera, era già sveglia... e piangeva-

-Harry! Potresti evitare di comunicarlo a tutto il mondo?-

-Scusa, ma tanto immagino che l’avresti detto tu a Nicole nel primo momento in cui sareste rimaste sole-

-Perché piangevi tesoro?- Nicole mi fa spazio nel divano accanto a lei e mi prende la mano non appena la raggiungo.

-Chi è che piangeva?- La voce di Ryan ci raggiunge dalla porta. Mi giro e vedo che mi guarda preoccupato.

Cerco di fargli capire, con uno sguardo, di non creare problemi.

-Helen- guardo male Harry, a quando pare non ha capito il fatto che non volevo spargere la voce.

-E perché piangevi?- Ryan mi guarda, come se avesse intuito la vera risposta. O forse la sa davvero.

-Niente di importante. Pensavo solo che mi sareste mancati una volta tornata a Londra-

-Oh Tesoro... anche tu ci mancherai, ma ci vedremo ogni mese. Alterneremo le partenze- la mia migliore amica mi stritola nel suo abbraccio e io nascondo il viso nella sua spalla, evitando di vedere l’espressione dell’uomo che ormai è diventato la mia ossessione.

Sto mentendo a tutti. Non mi sono mai sentita così sporca dentro come adesso...

Harry si avvicina e inginocchiandosi davanti a me mi bacia, dandomi un leggero fastidio. In un giorno Ryan è riuscito a far diventare le mie labbra solo sue.

-Vado a farmi una doccia, stare tutto il giorno in giro con Phil mi ha distrutto-

-Helen, dovresti essere stanca anche tu... dopo tutta la fatica che hai fatto questo pomeriggio...- Non risulta difficile captare il fastidio nella voce di Ryan. E soprattutto non risulta difficile capire che ha voglia di rovinarmi davanti Harry.

-Perché che hai fatto?-

-NIENTE! Cioè... niente di tanto faticoso. Ryan mi prende in giro come sempre. Vai tranquillo amore-

-Ok...- mentre passa accanto a Ryan si ferma -Ryan non stressare troppo la mia Helen. Non è più abituata a tutto questo. Quando torneremo a Londra non vorrei ritrovarmi una pazza in giro per casa-

Ride e Nicole lo segue a ruota.

Ora gli tira qualche cosa in testa... Ora gli tira qualche cosa in testa... Ora gli tira qualche cosa in testa...

Chiudo gli occhi per non vedere il sangue, ma non sento lamenti o rumore di oggetti rotti. Solo una risata, quella di Ryan.

-Harry, non te la prendere. Ci conosciamo da anni e abbiamo sempre fatto così. È’ il nostro modo di dimostrarci affetto. Sono sicuro che Helen non si è mai dimenticata realmente di me-

-Confermo. Non li ho mai visti fare una conversazione normale da quando si sono conosciuti-

-Nicole ti correggo. Neanche quando ci siamo conosciuti l’abbiamo fatta. Questa pazza isterica ha subito cominciato a dire cose senza senso-

-Forse perché hai fatto subito capire quanto sei maleducato e idiota?-

-No, non mi risulta-

-A me si-

-E a me no-

-Basta, basta... non ricominciate. Amore non ti ho mai vista fare così. Di solito ti comporti sempre da persona matura, ma quando Ryan ti si avvicina cominci a fare la bambina-

-Lei matura? Ah ah... non farmi ridere-

-Ryan se non ti stai zitto...-

-Cosa mi fai?-

-Non ti conviene sfidarmi. Sai che posso essere molto crudele- non riusciamo a trattenerci, è più forte di noi litigare in questo modo infantile.

-Oh si. Mi sa che lo so solo io quanto puoi essere crudele ed egoista-

Ha ragione. Solo lui lo sa. Solo con lui sono stata veramente me stessa. Gli altri conoscono solo la parte buona di me, mentre lui mi ha scoperta totalmente. Anche i peggiori difetti.

-Appunto perché lo sai non dovresti tentarmi-

Ci guardiamo nemici e complici allo stesso tempo. Fra noi è sempre così, è tutta una contraddizione. Litighiamo per dimostrarci quanto ci teniamo l’uno all’altra. Ci odiamo e ci amiamo. Non c’è niente di normale. Tutto complicato, tutto bellissimo, tutto nostro. Solo noi ci capiamo, ci completiamo. Solo lui esiste nella mia mente, nel mio cuore... nella mia anima.

Ed è per questo che mi distrugge totalmente non poter correre da lui e baciarlo davanti a tutti.

-Helen spero che per questa sera tu non abbia preso impegni- mi giro verso Harry, guardandolo interrogativa.

-Non ne ho presi, perché?-

-Perché ti voglio portare a cena fuori. Non lo facciamo da troppo tempo e ti devo anche parlare di una mia idea-

-E bisogna andare a cena fuori per parlarne? Cosa è?-

-Sorpresa- mi fa male vederlo tutto sorridente, soprattutto perché non mi va di uscire con lui. Vorrei poterlo fare con il mio principe. Il mio principe che al momento sta fissando Harry con uno sguardo sospettoso, che non capisco.

Accetto l’invito, fingendomi entusiasta. Harry ci crede, Ryan no e neanche Nicole, che mi guarda, facendomi segno di seguirla in cucina.

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Capitolo 12
*** Spegazioni ***


Capitolo 12: Spiegazioni.

-Helen, sputa il rospo. Cosa state combinando tu e Ryan?-

-Io e Ryan? Niente, perché?- so che non la imbroglierò mai, ma sempre meglio tentarci. Non è che non mi fidi di lei, però è troppo pericoloso.

-Helen, per favore. Non cercare di prendermi in giro. Ti conosco troppo bene, in questi anni sarai anche cambiata, ma rimani sempre la mia migliore amica e conosco troppo bene anche lui. Non potete fregarmi, fra di voi è successo qualche cosa-

-Nicole... hai ragione. Qualche cosa è successa, ma non capiterà mai più. Harry è troppo importante per me-

-Voglio sapere solo una cosa. Pensi di riuscire a resistere?-

-Non lo so... Nicole, tu sei come una sorella per me, quindi ti prego... aiutami- la guardo disperata. Non so cosa ne sarà di me, ma non voglio per nulla al mondo creare sofferenze in Harry.

-Non me lo devi neanche chiedere tesoro. Ma Ryan è d’accordo con te sul chiudere il vostro rapporto?-

-Ancora non lo sa. Dopo che... dopo che siamo stati insieme- non riesco a pronunciare queste parole senza sentire una fitta al cuore -Sono andata in camera mia, convinta di volerlo lasciare per sempre, ma sono passate solo poche ore e non riesco a non cercarlo con lo sguardo. Mi manca il suo odore, il calore del suo corpo- e siamo lontani solo da poche ore.

-Allora perché non lasci Harry per stare con lui?-

-Perché non avrebbe alcun senso. Lui non mi ama e farei soffrire Harry. Anche se non lo amo nello stesso modo in cui amo Ryan, non posso permettere che soffra-

Mi abbraccia, commossa per me, per i miei problemi.

-Non sai quanto ti invidio... tu puoi stare con il ragazzo che ami, stai per sposarlo- ricambio l’abbraccio. -Sono felice per te e Phil-

-Stai tranquilla piccola, presto anche i tuoi problemi si risolveranno e mi toccherà fare da testimone al tuo matrimonio. Quindi cerca di farmi testimoniare ad un legame d’amore e non ad uno falso-

-Ci proverò...-

-Helen preparati-

-Perché?-

-Ho la sensazione che presto avrai molti più guai amica mia- mi stringe ancora più forte, come se volesse prendersi un po’ del mio dolore.

Mi sta facendo spaventare. Non posso approfondire l’argomento, perché è appena entrato Phil.

Appena mi vede viene verso di noi e si unisce all’abbraccio.

-Si può sapere che vuoi? Era un abbraccio fra amiche-

-Ma Nicole... non è giusto che l’abbracci solo tu. Lo sai che è anche la mia amante...-

-Oh Phil... presto mi dedicherò anche a te. Non ti trascurerò più- ridiamo per questo stupido gioco che mandiamo avanti da anni.

-Helen, lo sai che mi sembra ancora strano averti qui con noi?-

-Anche per me è strano. Mi siete mancati tantissimo-

-Mi raccomando non scappare più-

Io e Nicole ci scambiamo uno sguardo e so che ha capito i miei pensieri. Non so se potrò più tornare da loro.

-In ogni caso, questa volta sappiamo dove trovarla... andremo noi da lei-

Sorrido a Nicole, non avrei mai potuto desiderare un’amica migliore di lei. È la mia anima gemella. Un rapporto creato su una base di fiducia reciproca e completa comprensione.

Improvvisamente una voce mi richiama all’appello.

-Helen, potresti seguirmi un attimo in camera?-

Harry entra in cucina e mi trascina via, verso la nostra camera.

-Harry... tesoro, che è successo?-

Non l’ho mai visto così nervoso. Ho paura che abbia scoperto qualche cosa. Ryan ha parlato troppo?

Quando arriviamo in camera, si siede nel letto e comincia a fissarmi torturandosi le mani.

-Ecco vorrei farti una domanda, ma so che mi prenderai per scemo- allora non ha scoperto niente. Non credo proprio che sarebbe questa la sua reazione.

-Tranquillo, ti reputo poco normale da un bel pezzo ormai...-

-Ah grazie- fa un sorrisino, segnale che è un po’ più calmo.

Mi seggo accanto a lui nel letto -Cosa volevi dirmi?-

-Dopo il matrimonio tornerai con me a Londra?-

Questa domanda improvvisa mi paralizza... perché gli sono venuti dei dubbi? Allora è vero che ha capito qualche cosa.

-Perché me lo chiedi?- la mia voce è inaspettatamente calma.

-Perché in questi giorni sto vedendo una Helen diversa da quella che conosco io. Non fraintendermi, io ti amo sempre allo stesso modo. Ma vedo una luce nei tuoi occhi che a Londra non avevi. Qui, fra i tuoi amici e la tua famiglia, sento che questo è veramente il tuo posto-

E ora? Come faccio a rispondergli? Come posso dirgli che in realtà il vero motivo del mio cambiamento è un altro uomo?

Nei suoi occhi posso scorgere un mix di emozioni: paura, tristezza, speranza e amore.

Per questo non posso lasciarlo. Amo Ryan, ma Harry è stata la mia ancora di salvezza nel periodo più buio della mia vita. Non posso trattarlo in una maniera così orribile.

Devo sacrificare il mio amore per il bene del suo.

-Stai tranquillo amore. In realtà hai ragione, finalmente sono felice, ma non perché sono qua. Tu non lo sai, ma il vero motivo per cui mi sono trasferita a Londra è perché ero scappata dalla mia città. Era un periodo bruttissimo. Non parlavo quasi più con i miei genitori, avevo litigato con tutti i miei amici, anche con Nicole e Phil. Stavo pure con un ragazzo che mi adorava, però non lo amavo e mi sono comportata davvero malissimo con lui. Così un giorno mi sono sentita soffocare da tutti questi problemi e mi sono trasferita senza dire niente a nessuno. Informando solo i miei genitori-

Mi guarda un po’ scioccato. Chissà che reazione avrebbe se sapesse tutta la verità. -Avevo capito che c’era qualche cosa che ti turbava nella tua città, ma non pensavo che avevi tagliato i rapporti con tutti. Perché? Cosa è successo di così grave da farti litigare anche con Nicole?-

-Una serie di avvenimenti mi avevano cambiata. Io pensavo di amare quel ragazzo, ma i miei amici non volevano che stessi con lui, sapevano che era un enorme sbaglio. Così mi sono allontanata da tutti per lui, ma quando mi sono accorta che avevano ragione era troppo tardi. Non che lui avesse mai fatto qualche cosa di male, ma non eravamo fatti per stare insieme...- in parte è anche questa la verità. L’aver perso l’amicizia di Nicole e tutti gli altri mi aveva già resa molto fragile. Se avessi avuto loro accanto non penso che sarei andata via dopo il bacio di Ryan. Avrei affrontato tutto...

-L’hai più visto a quel ragazzo?-

-No, ma pensavo di vederlo uno di questi giorni per scusarmi con lui-

-Mmh... dovrei preoccuparmi?- mi guarda sorridendo, sapendo già la mia risposta.

-Ovviamente no!- non ti devi preoccupare di lui...

Mi dispiace dovergli mentire. Ci siamo sempre detti tutto. Stavo bene con lui proprio perché mi sentivo libera. Ma forse l’ho sempre saputo che in realtà l’unica a cui raccontavo più bugie era a me stessa. Mi dicevo che avevo dimenticato il mio Principe, ma ci pensavo continuamente.

-Quindi il motivo per cui sono felice non è perché sono a casa mia, ma perché ho ritrovato i miei amici di un tempo e finalmente non ho più il peso della mia vecchia vita sulle spalle-

Sto diventando troppo brava a dire cavolate e la cosa mi preoccupa. Prima di conoscere Ryan ero completamente diversa.

-Allora posso stare tranquillo. Tornerai con me a casa nostra, vero?-

-Certo!- lo abbraccio per sentire il suo profumo confortante e per non fargli vedere i miei occhi lucidi. Cosa devo fare?

-Ora è meglio se scendo... mi devo fare rispiegare come raggiungere il ristorante da Phil, visto che ancora non l’ho capito. Tu intanto evita di farti ancora più bella, non voglio litigare con nessuno stasera- dopo avermi baciato esce dalla camera.

Mi svesto piano e senza far rumore, con la paura di vederlo rientrare in stanza. Mi vado a fare una doccia e poi decido cosa indossare. Tutto pensando a cosa possa piacere a lui. Tutto per non pensare al mio futuro.

Opto per un vestitino, lungo fino al ginocchio, marrone. Un copri spalle beige e dei sandali, con il tacco, dello stesso colore. Lascio ricadere i capelli sulle spalle. Mi trucco leggermente, non ho voglia di farmi notare questa sera.

Mi guardo allo specchio controllando il viso. Sono un po’ pallida, ma non posso farci niente, se usassi troppo trucco farei insospettire tutti, non è una mia abitudine. Quindi faccio finta di niente e spero che Ryan non si accorga di nulla.

-Sei pronta?-

Salto in aria, non l’avevo sentito rientrare. Accenno ad un si con la testa, non ho abbastanza voce per parlare.

-Sei bellissima- mi abbraccia da dietro e mi bacia sulla guancia.

Mi sembra strano vederci riflessi allo specchio, come spesso è capitato a Londra. Nel mondo di Harry è sempre tutto uguale... mi ama e pensa che io ami lui, tutto è perfetto e senza preoccupazioni.

Non riesco a far scomparire la rigidità dal mio corpo. Non riesco ad essere naturale dopo quello che è successo con Ryan.

Mi prende per mano e mi conduce fuori dalla porta. Giù dalle scale e fuori dalla casa. Non guardo nessuno, non saluto nessuno. Fa tutto lui.

Non voglio vedere il viso di Ryan, so che non riuscirei a trattenermi dal buttarmi in un suo abbraccio.

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