...A Time for Us...
Londra
è completamente diversa dalla
mia vecchia città. Gente diversa, ritmo diverso.
Ed
è stato proprio questo a farmi
riuscire nell’impresa più difficile.
Ricostruire
una parte di quella vita
che pensavo fosse distrutta per sempre.
Ora
sono serena. Lavoro, ho nuovi
amici.
Vivo
in una villetta davvero
graziosa insieme al mio cane.
Certo
“lui” è sempre parte di me, ma
ora riesco a vedere altri ragazzi senza metterli a confronto.
All’inizio
era tutto un Ryan baciava
meglio, Ryan era più bello, Ryan mi faceva sentire diversamente, anche
se
eravamo solo amici.
Ma
poi ho capito che era inutile continuare
in quel modo. Perché era ovvio che il mio Principe Demoniaco fosse
migliore.
Ormai
sono passati due anni da
quando sono andata via. Lui starà con qualche attrice o modella, il suo
genere
di donna ideale.
Mentre
io sto con Harry.
Ci
siamo conosciuti grazie a sua
sorella Emily. Lei è stata la prima vera amica che mi sono fatta in
questa
enorme città.
Mi
ero iscritta in palestra, oltre
che per mantenere la linea, per fare amicizia con qualcuno. E ci sono
riuscita.
Trovando lei, ho trovato anche l’uomo che mi ha aiutata a superare il
mio
passato.
Harry
è meraviglioso: dolce,
simpatico, aperto con tutti. Tutto il contrario di Ryan. Capelli
nerissimi,
caldi occhi castani.
Ho
chiuso i ponti con tutto il mio
passato. Sento solo i miei genitori.
Anche se mi sono trasferita fuori l’Italia e ho 22 anni, non
vuol dire
che non ho bisogno del loro supporto.
Ovviamente
voglio loro ancora un
bene immenso e non è giusto farli preoccupare inutilmente.
Per
quanto riguarda Eric invece mi
sono comportata veramente da mostro.
Gli
ho solo mandato un messaggio
dicendogli che non potevo stare con lui. Poi ho cambiato numero e non
controllo
quello vecchio da due anni.
Qualche
volta mi viene in mente il
pensiero di prendere la vecchia SIM e vedere cosa c’è. Penso che forse
“lui”
abbia potuto cercarmi. Ma non lo faccio mai, perché significherebbe
vanificare
tutti gli sforzi di questi anni.
In
questo momento mi trovo al
lavoro. Faccio la giornalista. E oggi, per la prima volta, comparirò in
televisione.
Mi
hanno affidato un incarico
importante e hanno deciso di mandarlo in onda. Spero solo di non
mischiare
l’inglese con l’italiano... quando sono nervosa mi capita, scatenando
le prese
in giro da parte dei miei amici.
Guardo
il panorama fuori dalla
finestra del mio ufficio. Mi torna in mente l’ultima volta che ho visto
quello
di casa mia. Non quella di Londra.
Non
so perché oggi penso così tanto
all’Italia, di solito evito questi pensieri dolorosi. Mi mancano tutti
immensamente.
-Pronta
a diventare famosa baby?-
Harry
entra come al solito senza
bussare.
-Direi
proprio di no... Uff!-
-Dai
stai tranquilla, andrà tutto
bene-
Mi
bacia. Mi è sempre piaciuto il
suo sapore. Molto più dolce di quello di Ryan.
Ecco
ci risiamo con i paragoni. Oggi
non va per niente bene, se continuo così non so cosa potrà accadere.
Entra
Joanne, una mia collega, e mi
dice che è ora di andare in diretta. Ci mancava solo la diretta. Prendo
un bel
respiro ed entro in azione.
Inaspettatamente
tutto va alla
perfezione. Non ho sbagliato o dimenticato niente.
Suona
il cellulare, guardo il
display...
-Ehy
mamma!!-
-Tesoro
sei stata fantastica! Io e
tuo padre siamo molto fieri di te... non posso crederci... la mia
bambina in TV...-
-Mamma
non pensi di esagerare?-
Ma
chi la ferma più. Per la mezzora
seguente sono costretta a sentire le sue follie, ma in fondo mi fa
piacere che
sia felice. Non deve essere stato tanto bello per lei sapere che uno
dei suoi
adorati figli era scappato dallo Stato.
-Comunque
tranquilla Helen cara...
abbiamo già messo il video del tuo servizio su internet... ora tutti i
tuoi
amici vedranno quanto sei diventata importante!!-
-COSA??-
No...
non può essere. Mi ero
impegnata così tanto a non far scoprire niente a nessuno e ora lo
sapranno
tutti.
Non
è possibile.
-Mamma
per favore... ti prego togli
quel video-
-Ma
che dici?? Non lo toglierò per
nessun motivo al mondo!!-
Dopo
qualche frase senza senso chiudo
la telefonata.
Mi
salgono le lacrime agli occhi.
Non
ci credo. Questo è solo un
brutto sogno.
Non
do la colpa ai miei genitori.
Loro non sanno niente, non potevo mica dirgli che ero scappata perché
amo un
ragazzo a cui faccio schifo, che ho tradito il mio fidanzato e che
tutti i miei
amici mi odiano.
Gli
ho solo detto che l’Italia mi
soffocava e che qui a Londra c’è più lavoro.
Così
mi sono immersa nel lavoro fin
sopra la testa e sono riuscita ad arrivare dove sono ora.
Tutto
per non pensare alla mia vecchia
vita.
Tutto
per non pensare a quel
maledetto principe.
Ed
ora è tutto finito. Tutto
inutile.