la notte è nostra

di ekslytherin
(/viewuser.php?uid=2171)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** fine della guerra ***
Capitolo 2: *** la nota finale ***



Capitolo 1
*** fine della guerra ***


LA NOTTE E’ NOSTRA

LA NOTTE E’ NOSTRA

- Siamo giunti alle note finali di questa gotica melodia che ha come titolo la vita, mio caro ragazzo.-

- Hai ragione, è come dici tu. Ma sai qual è la novità? Che noi due suoniamo finali diversi. E tra poco vedremo quale diverrà famoso al mondo intero.-

- E’ arrivato il momento di combattere adesso. Il tempo delle parole e dei giochi si è concluso! Imperio!-

Una scia verde scura scaturisce dalla bacchetta di un uomo esile e dagli occhi rossi, noto come il più terribile mago di tutti i tempi: Lord Voldemort.

Uno scudo vermiglio è la risposta scintillante che proviene dalla bacchetta di un bel ragazzo sui 17 anni dai capelli color della notte e dagli occhi smeraldo, la giovane speranza del mondo magico e babbano: Harry Potter.

Così comincia la più grande battaglia che i maghi potranno mai osservare e vivere sulla loro pelle.

Ma lasciamo per un secondo che i due titani si scontrino, voglio farvi immaginare il meglio possibile il campo di battaglia che si estende poco distante dai due protagonisti di quello sfacelo.

Il luogo è un vecchio cimitero pubblico, con una miriade di lapidi illuminate dalla bianca luce della luna semipiena, ma molte di più giacciono trasformate in un mucchio di polvere sopra il cadaveri di povere persone morte tempo addietro, persone che ascoltano dall’aldilà tutto il dolore e l’odore di morte che questa sera sta scatenando.

Il cielo, dipinto del blu più scuro che si sia mai visto, è adornato da una quantità inimmaginabile di stelle splendenti, quasi come se esse, nella loro immutabile ed immensa vita, avessero deciso di interessarsi, solo per una volta nel loro percorso, a ciò che succede sul pianeta terra.

Il suolo è cosparso di diversi corpi morti, o feriti, o incantati da qualche maledizione; auror e mangiamorte, maghi e babbani, creature leggendarie e ordinarie, tutti questa notte sono scesi in campo per combattere ognuno per i propri scopi, ognuno per un motivo diverso, ognuno in funzione di un agognato futuro sognato ad occhi aperti per tutta la vita.

E così eccoli, i più disparati esseri viventi che lottano con le più disparate armi per i più disparati motivi.

Provate ad immaginare…

Laggiù c’è un bel centauro maschio giovane, abbandonato dal suo branco per la colpa di aver aiutato un umano, che salva uno della sua ex famiglia rischiando di essere colpito da una Cruciatus.

Poco più distante, se vi impegnate abbastanza, potrete immaginare facilmente un giovane mago biondo dagli occhi del cielo più chiaro, diseredato dalla famiglia purosangue perché innamorato della persona sbagliata, del nemico, che crea uno scudo su due suoi coetanei che per sette anni ha finto di odiare, li ha disprezzati, ed ora lotta anche per loro, lotta e lancia un Avada Kedavra a colei che un tempo era stata sua madre.

Completamente dall’altra parte, una situazione simile ma al contrario, un uomo che ha per anni avuto la fiducia dei buoni ed ora è dall’altro lato, lancia una maledizione arcana verso una sua ex collega di lavoro nella più prestigiosa scuola di magia e stregoneria d’Inghilterra per salvare la vita di un suo compagno che 17 anni prima ha tradito anch’esso la fiducia dei suoi più cari amici vendendoli al Lord Oscuro.

Poi cosa abbiamo?

Oh, si.

Eccoli, stavo quasi per dimenticarmene in tutto questo trambusto.

I babbani.

Anche loro sono scesi in battaglia. E tra questi c’è una famiglia che ha denigrato il loro nipote mago per 17 anni, altre lottano per il futuro dei loro figli, anche se maghi e per questo diversi da loro, altre ancora non hanno nessun legame affettivo al mondo magico ma hanno capito la gravità della situazione.

Sono riuscita a rendervi bene l’idea di ciò che sta succedendo, questa sera?

Vi chiederete chi sono io, vero?

Ma non è ancora giunto il tempo di scoprirlo.

Per ora posso solo dirvi che io sono al di sopra di ogni parte, sono al di sopra di questa battaglia che sta per giungere al termine, sono al di sopra della vita e della morte degli uomini.

Ma prestate attenzione, a quanto pare è arrivata davvero la fine.

Volete che vi racconti qual è il finale che da questo memento diventerà il pezzo famoso della melodia che i viventi chiamano vita?

Bene.

Ascoltatemi.

Lord Voldemort è sdraiato a terra ancora in vita, sovrastato dalla giovane ma forte figura di Harry Potter; stanno per dirsi le ultime battute.

Forse, le più importanti.

Sento aria di fine.

Ma avvicinatevi.

Ed ascoltate attentamente.

- Bene, Potter. Bravo. Mi complimento con te. Non avrei mai immaginato che saresti riuscito a farti carico di tutto il potere che è cresciuto in te. Ma hai fatto molto di più, non è così? Sei riuscito a gestirlo ed a manovrarlo a tuo piacimento. Tanto da ridurmi al suolo incapace di usare nemmeno uno dei miei arti.-

- Sai, Voldemort, credo che nella tua vita da mezzosangue abbia sentito questo detto, che l’allievo supera il maestro, a volte. E’ quello che ho fatto io. Eri troppo sicuro di te. Troppo convinto di avere a che fare con un ragazzino distrutto dal dolore sia nella mente che nel corpo.-

- Ma mi sbagliavo. E me ne rendo conto solo adesso. Ora finiscimi, Harry Potter.-

- Hai troppa fretta, Tom…-

- Non usare quel nome, sporco mezzosangue!-

- Sai, TOM, che sei più mezzosangue tu di me,vero? Tu hai avuto un solo genitore mago, mentre i miei lo erano entrambi. E comunque ho alcune domande da farti.-

- Sei impertinente, Harry. E va bene, tento non mi pare di avere scelta.-

- Perché? Perché hai scelto questa strada?-

L’uomo dagli occhi rossi ride, una risata vuota e priva di qualsiasi sentimento, nemmeno d’odio o scherno.

- Siamo dunque arrivati ai titoli di coda della musica? E tu vuoi il finale ad effetto, dove io ti svelo il motivo struggente per cui mi sono dedicato letteralmente anima e corpo alla magia nera. Mi spiace, Harry Potter, ma non posso esserti d’aiuto. Ed il motivo… Morirà con me. Ora facciamola finita. Uccidimi. Hai ancora una missione da portare a termine, se non sbaglio.-

- Di cosa stai parlando?-

- Oh, oh, oh… hai già dimenticato? Bellatrix Lastrange, colei che ha ucciso il tuo padrino. Ti chiedo un favore, che resti tra noi. Falla soffrire infinitamente anche da parte mia.-

Il giovane moro rimane basito dalla richiesta del suo nemico.

- Come prego? E perché mai vorresti la morte di una delle tue seguaci più fedeli?-

- Tzk… fedeli…. Ha disubbidito, Harry, uccidendo il cane del tuo padrino. Io non le avevo dato il permesso. E nessuno deve osare tanto.-

Harry resta in silenzio, il suo cervello sta meditando.

E quando si riprende da quel monologo interiore, lancia la maledizione senza perdono che 17 anni fa gli è stata lanciata contro proprio dall’uomo che ora giace morto ai suoi piedi.

Una sensazione di pace si riversa dal suo cuore ad ogni singola molecola del suo essere.

Ora ha solo più una cosa da fare.

Quello che gli ha ricordato poco fa il fu Lord Voldemort.

Si gira su sé stesso e comincia a correre in mezzo ai mille e mille duelli che stanno però pian piano scremando, che si stanno interrompendo in ogni istante non appena il salvatore del mondo magico passa accanto ad uno di essi.

Ecco, ora la vede.

In mezzo a milioni la riconosce e le va vicino senza farsi sentire.

Sta ridendo sguaiatamente verso un corpo steso ai suoi piedi.

Harry osserva meglio.

Ha i capelli quasi bianchi da quanto sono chiari, la pelle è diafana, anche se coperta di sangue non solo suo, il viso è fine ed elegante, il naso perfetto un pò all’insù.

Anche quella persona Harry la riconosce tra mille.

La pace che poco fa aveva risanato il suo corpo scompare, immediatamente sostituita da un moto di violenza ed odio verso Bellatrix Lastrange.

Il ragazzo biondo apre uno dei due pezzi di cielo che gli fanno da occhi, guarda vacuo il viso del giovane moro dietro alla donna, sua zia, poi capisce chi è ed apre la bocca.

Non fa in tempo a respirare che il ragazzo dagli occhi di giada parla con una voce bassa e pericolosa, irriconoscibile.

- Ciao Bella… da quanto tempo…-

La donna si gira di scatto, un lampo allarmato passa nei suoi occhi non appena il suo sguardo s’incatena a quello del ragazzo.

E’ uno sguardo furente, omicida, implacabile.

Cerca di nascondere la paura che le hanno procurato quei due smeraldi con un po’ di spavalderia.

- Ohilà, Potterino! Non ci vediamo faccia a faccia da… oh, si. Da quando io e il tuo padrino abbiamo fatto una piccola ed improvvisata riunione di famiglia.-

Harry dischiude le sue labbra in quello che è la copia cattiva di uno dei suoi famosi sorrisi solari.

E’ pericoloso, come il ringhio di un animale feroce quando ha avvistato la sua preda.

Ed è così che si sente Bellatrix Lastrange. Una preda.

La preda di Harry Potter, il figlioccio del cugino che ha ucciso due anni fa, il ragazzo amato dal nipote steso a terra dietro a lei, l’uccisore del suo Signore Oscuro.

- Eh già, Bella… sembrano passati secoli, non è vero? Ma è ora di andare in vacanza. Ho solo per te un biglietto gratuito di sola andata verso l’altro mondo.-

- Non ci sperare troppo, ragazzino!-

Ma la donna non ha tempo di dire null’altro, prima che un Avada Kedavra la colpisca in pieno petto, ed in men che non si dica la possiamo immaginare cadere all’indietro come quel giorno di due anni fa lei stessa ha fatto cadere suo cugino Sirius Black.

Di nuovo il cuore del bel moro dagli occhi preziosi si svuota di ogni cattivo sentimento, possiamo quasi immaginare, se ci mettiamo un po’ d’impegno e fantasia, le sue ali che si erano sporcate di sangue ed odio tornare linde e splendenti come lo erano state al momento della sua nascita.

Si lascia cadere per terra, al fianco del cadavere della fu Bellatrix Lastrange, di fronte e a pochi passi di Draco Malfoy, colui che ha rapito il suo cuore già da tempo.

Ma noi questo non lo possiamo dire a nessuno.

Come non possiamo dire ad anima viva che è corrisposto in silenzio.

Il biondo guarda il moro, si tira faticosamente a sedere ed ancora lo guarda.

Il moro si riscuote, si alza e gli va vicino.

- Ehi, Malfoy. Nulla di rotto spero.-

- Certo che no, Potter.-

E prende la mano che gli è appena stata offerta, la stessa mano che sette anni prima lo aveva rifiutato per l’amicizia di quelle due persone che lui stesso ha salvato poco tempo fa.

E’ così che voglio vi immaginiate la fine della battaglia tra Bene e Male, vorrei evitare di raccontarvi quelli che, come li ha definiti il fu Tom Riddle, sono solamente i titoli di coda.

Posso farvi un breve riassunto di ciò che ora succederà.

Gli Auror cattureranno tutti i Mangiamorte, non ci sarà più un seguace del fu Lord Voldemort, tutti gli esseri che sono sopravvissuti a questa guerra cercheranno pian piano di creare il futuro per cui hanno combattuto.

Ora forse pensate che sia giunto il momento della scoperta dell’identità della narratrice.

Bè, mi spiace disilludervi, ma ancora non è tempo.

Perché c’è ancora una cosa che voglio raccontarvi, prima della fine.

Prendetela come la nota di chiusura della melodia che si allunga all’infinito, fino a morire nel silenzio.

Ma per poter farvi immaginare questa nota prolungata, dobbiamo andare avanti nel tempo, ci dobbiamo spostare ad un’altra notte, in un altro luogo, con un’altra atmosfera.

Ehilà bellezze!! Da quanto tempo! Già… da quanto tempo?

MA bando alle cavolate, eccomi qui con una nuova storiella molto breve che infatti finirà con il prossimo chappino.

In realtà l’ho scritta tutta in una volta senza dividerla in due, ma mi sembrava un capitolo tropo lungo tutto assieme ed ho pensato: ”non sia mai che per la lunghezza qualcuno non ha poi tempo di recensire!”, e quindi l’ho divisa in due pezzi.

Ora ora ora cosa vi devo ancora dire?

Oh si. Le altre fic che sto portando avanti presto le continuerò, di “amori proibiti” ho già il capitolo pronto, di “amicizia… amore” non ancora perché è un attimino più complicato e poi… mi hanno recensito solo in 5!!!

Cattivi!!!!! L

E io che speravo vi piacesse…

Ma comunque la smetto di fare una mezza pubblicità occulta, vi chiedo solo per favore di recensire questa fic anche perché voglio sapere cosa ne pensate di questo nuovo tipo di narrazione che non avevo mai usato prima…

Ed ora BaX e a tutti, ci si sente presto con le altre storie ed il secondo ed ultimo capitolo di questa storia! ek

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** la nota finale ***


Ora ci troviamo all’aperto, in un silenzioso parco di un lussuoso hotel babbano affittato, solo per questa sera e per domani,

LA NOTTE E’ NOSTRA

 

Ora ci troviamo all’aperto, in un silenzioso parco di un lussuoso hotel babbano affittato, solo per questa sera e per domani, dai maghi.

E’ stato affittato per i festeggiamenti della vittoria della guerra contro il Male, contro Lord Voldemort.

Se volete venire con me, vi farò entrare da una delle tante finestre aperte alla brezza serale estiva, per poi farvi vedere dall’interno l’edificio in festa.

Ora, immaginate.

Luci in ogni dove, sale e sale da ballo, altre sale ancora adibite a bar, altre a buffet.

Migliaia di maghi e, se fate molta attenzione, alcuni babbani, tutti agghindati con vestiti eleganti, gli uomini a braccetto delle loro belle spose, o fidanzate, o semplicemente amiche, tutte indistintamente splendenti nei loro begli abiti da sera, nei loro orecchini preziosi, nelle loro collane di diamanti.

E poi, guardate bene dove ora vi dico, al centro della sala da ballo più grande dell’Hotel, eccolo.

Il salvatore del mondo magico.

La speranza del futuro impressa nel bellissimo colore dei suoi occhi brillanti di vita e gioia.

Immaginate.

Sta ballando un dolce lento con una bellissima mezza Veela dai capelli d’argento, il corpo formoso splendidamente avvolto in un abito da sera color cristallo è teneramente aggrappato al corpo solido ma flessuoso ed elegante di lui, che ha uno smoking nero classico, ma che addosso a lui fa un effetto straordinario.

Immaginate ancora ,vi prego, voglio farvi capire quanto è bello, questa sera, con i suoi capelli di opale lucente che ricadono morbidi sin sotto le spalle, gli occhi vivi di una luce particolare, calda ed avvolgente.

La luce dell’amore.

Suvvia, so anche io cosa vi ho svelato la sera della battaglia.

Non saltate a conclusioni troppo affrettate.

Scendete dai bellissimi lampadari di cristallo e oro ed ascoltate cosa quelle due bellissime figure si stanno per dire.

-         Sei bellissima, Fleur. Ora capisco perché mi sono innamorato di te, due anni fa.-

-         Sei davvero un gentiluomo, Harry, ma a quanto pare non sono abbastanza bella per riuscire a tenerti con me.-

Guardate com’è bella la sua bocca che si sta schiudendo in una fresca risata.

-         Sai anche tu che non è così, mia bella ex ragazza.-

-         Certo, mio affascinante ex fidanzato. Sono contenta per te, sai? Certo, sarei stata più felice se non ci fossimo lasciati ma… si dice che se ami davvero una persona vuoi solo che essa sia appagata. Quantomeno tu ora lo sei con lui. Non lo avrei accettato se ti fossi innamorato di un’altra donna.-

-         Vuoi dire che mi dai il tuo consenso?-

-         Tesoro, se non fossi stata convinta di ciò che hai scelto, non avrei accettato di fare questa finta, non trovi?-

-         E’ vero… allora grazie, Fleur. Spero tu faccia una buona vita con Ron. Dimmelo se ti fa soffrire, lo concio io per le feste!-

Se riuscite a vedere bene, la risata della ragazza è cristallina, ma un velo di tristezza oscura per un attimo i suoi occhi, poi vola via, con la brezza appena entrata.

Ma ora dobbiamo di nuovo spostarci.

Quindi affrettatevi a venire, dobbiamo seguire Harry che sta andando via dalla sala.

Mentre lui si accinge ad arrivare alla menta prefissa, voi immaginate.

Scale larghe rivestite di tappeti rossi, mancorrenti abilmente intagliati in legno di ciliegio e decorati con fili d’oro, pareti rivestite di carta da parati delle più pregiate, dipinte dai più abili artisti con tinte oro ed argento, porte ancora in ciliegio, anch’esse decorate a mano, con le maniglie in oro bianco.

Come quella davanti la quale si è fermato il nostro bel moro.

Ma osservate i particolari, vi prego.

Guardate i suoi occhi, ora vi è acceso un fuoco ardente che li illumina dall’interno.

Il suo viso è rilassato, da ogni poro scaturisce gioia ed amore.

Volete sapere per chi, non è vero?

Bene, allora entriamo con lui nella stanza dietro la porta.

Ed ora, immaginate di nuovo.

C’è una porta finestra che arriva fino al soffitto, davanti vi è una tenda trasparente bianca legata con fili d’argento ai suoi lati, le pareti sono uguali al resto dell’Hotel.

Poi immaginate un letto a due piazze a baldacchino, i veli che scendono morbidi dal soffitto con pizzi e merletti e fili d’oro, il pavimento ha moquette rossa con disegni astratti ma morbidi tessuti con fili oro e argento, mobili nella stessa manifattura delle porte e dei mancorrenti delle scale.

C’è poi ancora una porta sulla destra, conduce al bagno personale della stanza.

Ma osservate, adesso.

Guardate con i vostri occhi la bellezza della natura che c’è affacciata alla finestra.

Osservate i capelli biondissimi sin sopra le spalle illuminati dalla luna piena, la pelle chiara resa splendente dalla luce.

Ed ora…oh.

Guardate i suoi occhi, ora che si è girato a guardare il nuovo entrato.

Due pozze così chiare che rispecchiano ogni cosa vi sia riflessa dentro, così ora prendono quasi un colore verde acqua.

Notate che anche nei suoi pezzi di cielo c’è acceso lo stesso fuoco degli smeraldi?

Adesso però silenzio, ascoltate cosa si dicono.

-         Pensavo non venissi più…-

-         Non avrei mai rinunciato a venire qui, nemmeno per tutto l’oro del mondo. Ho solo ballato un po’ con Fleur.-

Come è dolce il suo viso lievemente oscurato dalla gelosia.

-         E’ stato bello? Vi site baciati?-

Com’è bello il moro con quello sguardo divertito, quelle sue belle labbra schiuse in un sorriso innamorato.

-         No, Draco, abbiamo solo ballato. Lei ora sta con Ron, mi pare di avertelo detto. Ed io ho una creatura celestiale tra le mani.-

-         Ah, si? Me la faresti conoscere?-

-         Bè, dovrò mica arrivare io a fare conoscere Draco Malfoy a sé stesso, o no?-

Anche il biondo sorride adesso.

Vedete?

Due labbra rosee dischiuse in un sorriso ricco d’amore.

Guardate.

Immaginate.

Ascoltate.

Due bocche che si sfiorano in un contatto lieve, poi più profondo.

Il mondo non esiste che in loro funzione.

Due cuori che battono all’unisono.

-         Vorrei che questo momento non finisse mai, Harry…-

-         La notte è nostra, amore mio… Ogni notte è per noi due e per il nostro amore soltanto…-

Ora venite, seguitemi fuori da questa stanza, lontano da questo Hotel.

Sapete, non posso fare a meno di sorridere interiormente al ricordo dell’ultima frase del giovane Harry Potter.

“La notte è nostra…”.

Glielo concedo.

Chi sono io per negare a quelle due anime innamorate la notte?

Sarò loro, fino alla fine della loro vita.

Perché è questo ciò che sono io.

La notte.

Ecco.

Ora siamo in quella parte della melodia in cui la nota svanisce nel silenzio.

Ma prima che il silenzio cali,  con esso il sipario di questa storia, voglio che mi ascoltiate ancora per una volta.

Mi concedo a loro, al loro amore, perché sono al di sopra di ogni parte, sono al di sopra della battaglia che è giunta al termine, sono al di sopra della vita e della morte degli uomini, ma non sono al di sopra dell’amore.

Immaginate.

Una corsa su un puledro verso l’alba, con la brezza mattutina che vi rinfresca le membra.

Questo è ciò che è l’amore.

Immaginate.

Una camminata lenta, al chiaro di luna con il soffio dell’oscurità che s’insinua tra i vostri capelli e gioca con essi.

Questo è ciò che sono io.

La notte.

Al di sopra del tempo.

Che può far vedere ed ascoltare ai suoi spettatori per una notte umana la melodia di una vita.

Che può accorciare ed allungare le note.

Che può tornare indietro o spostare avanti nel tempo l’attenzione di chi guarda ed ode.

Ma che non può negarsi a due anime innamorate.

Che non può scegliere di non essere posseduta solamente da due creature ricche del loro amore.

Questo è ciò che sono io.

La notte.

Ed ora shhh…

Ora.

C’è solo più il silenzio.

 

 

Ed eccomi qui con il secondo ed ultimo chap… Allora? Come vi pare?

Vi dirò, mi aspettavo qualche recensione in più, ma va bene così.

Bè, più che dirvi che ho postato il nuovo chap di AMICIZIA…AMORE e che ora posterò quello di AMORE PROIBITO, non so cosa altro dirvi.

E’ quindi giunto lo spazio delle recensioni:.

 

Meiko91:. Ti ringrazio tantissimo del tuo commento, mi fa piacere che questa fic ti piaccia… Mi togli ora 2 curiosità? Mi dici chi credevi che fosse il narratore? E poi ti volevo chiedere se hai mai letto qualche altra mia fic… Aspetto un tuo commento per questo chap! J

 

Sanzina:. Ma ciao!! Sono contenta che la narrazione ti piaccia e ti dirò… la parola immagina l’ho usata molte vote apposta, non mi sono resa conto che poteva essere pesante, chiedo perdono… Cosa è che hai aggiornato?!?! BaX

 

Vladzepesh:. Ehm… Tesoro… ti sei accorto, vero, che mi hai mandato il commento 3 volte?!?!?!?! Comunque grazie per il commento… Sei proprio scoppiato, lasciatelo dire… BaX

 

Bene bellezze, vi chiedo per favore di recensire se non vi spiace, a me fa sempre taaaaanto piacere, e vi consiglio di volare a leggere gli altri miei aggiornamenti!! BaX ek

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=55263