Chemical Love

di Alex Simon
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap.1 ***
Capitolo 2: *** Cap.2 ***
Capitolo 3: *** Cap.3 ***
Capitolo 4: *** Cap.4 ***
Capitolo 5: *** Cap.5 ***
Capitolo 6: *** Cap.6 ***
Capitolo 7: *** Cap.7 ***
Capitolo 8: *** Cap.8 ***
Capitolo 9: *** Cap.9 ***
Capitolo 10: *** Cap.10 ***
Capitolo 11: *** Cap.11 ***
Capitolo 12: *** Cap.12 ***
Capitolo 13: *** Cap.13 ***
Capitolo 14: *** Cap.14 ***
Capitolo 15: *** Cap.15&16 ***
Capitolo 16: *** Cap.17 ***
Capitolo 17: *** Cap.18 ***
Capitolo 18: *** Cap.19 ***
Capitolo 19: *** Cap.20 ***
Capitolo 20: *** Cap.21 ***
Capitolo 21: *** Cap.22 ***
Capitolo 22: *** Extra ***



Capitolo 1
*** Cap.1 ***


Chemical Love


Roy Mustang è un giovane scrittore talentuoso che vede le prime luci della gloria e della fama a venticinque anni, con il suo primo romanzo che ha riscosso un enorme successo in tutto il mondo.
Non gli dispiace affatto la vita che conduce nel suo lussuoso appartamento in centro dove dispone di ogni tipo di comodità e di servizio, non gli dispiace essere uno scrittore senza il minimo stress come mettersi in macchina e raggiungere l'ufficio come tutti, perchè lui lavora a casa e tutto quello che gli occorre è il suo portatile.
Al mattino quando gli uccelli cinguettano le prime note e i flebili raggi del sole entrano dalla finestra posandosi sul suo volto, tranquillamente continua a rilassarsi perchè non ha nessun datore di lavoro, è lui a decidere quando scrivere e cosa scrivere.
Dopo essersi alzato con molta non-chalance si sveglia sotto il getto caldo della doccia che gli distende i muscoli intorpiditi e lo aiuta a pensare, dopodichè prepara una bella tazza fumante e profumata di caffè e si mette a lavoro davanti la grande finestra che si affaccia sulla città e illumina il tutto.
Una bella vita vero?
Peccato sia durata solo i primi tempi...

Oggi Roy Mustang non si è svegliato serenamente nel suo grande letto, accompagnato dal dolce cinguettare e dal primo sole mattutino, non ha nemmeno fatto una bella doccia, perchè non è mai andato a dormire.
Il suo editore la sera prima ha proposto un seguito della precedente storia e visto che ormai Roy si è abituato a questa vita e non vuole lasciarla andare, ha dovuto accettare senza però considerare il fatto che lui non ha un'idea, e di conseguenza se non la trova subito finirà in mezzo alla strada, senza lavoro strappato alla sua bella vita.
-Sembra facile per lui inventarsi qualcosa così, di punto in bianco...-
Borbotta con la matita stretta tra i denti mentre accartoccia l'ennesimo foglio di carta gettandolo tra i tanti alle sue spalle, che riempiono il secchio della spazzatura.
-Come faccio ad immedesimarmi nel personaggio? Io ho venticinque anni, non sono più... così "alla moda" o "figo"!-
Il primo Romanzo lo ha scritto all'età di diciotto anni, in fase di maturità sfogando tutte le sue paure e le sue angoscie su di un foglio che è stato destinato a diventare una storia d'amore e paure giovanili, molto apprezzato da chi come lui ha attraversato quella fase e anche da altri.
Ci sono voluti anni prima che venisse preso in considerazione ma quando gli hanno proposto di farne un libro è come se le porte del paradiso di fossero aperte davanti a lui.
-Mi vedo costretto a scendere in campo... sarà umiliante ma sempre meglio che essere licenziato!-
A venticinque anni non è molto esperto di quello che sia "In" o di quello che non lo sia... i tempi sono cambiati e per continuare decentemente la sua storia deve farsi un'idea precisa del nuovo mondo giovanile che lo circonda.
Farsi un giro nei locali e... capire.

Arrivato davanti l'entrata di un Pub per giovani cerca di farsi forza per entrare, ne vale della sua vita no?
"Non ci posso credere, quale scrittore si abbassa a fare queste cose per trovare ispirazione per un romanzo?"
Pensa scompigliandosi i capelli, si sente un bambino troppo cresciuto decisamente fuori posto in un luogo del genere.
Poi c'è il rischio che qualcuno lo riconosca, e ce ne sarebbe di equivoco in una strada di spacciatori e ragazzini fin troppo eccitati per via di sostanze o altro a cui non vorrebbe nemmeno pensare.
"Ormai è fatta... tanto vale scendere!"
Indossa un cappello con visiera calandolo sul viso quasi interamente lasciando giusto lo spazio per vedere dove va.
Chiude la macchina sapendo che però se a qualcuno passa per la mente di rubarla non verrà di certo fermato dalla chiusura, proprio un quartiere così malfamato dovevi scegliere Roy?
-Qui non si tratta di divertirsi, qui si tratta di andare oltre gli eccessi, decisamente-
Sussurra cercando di passare inosservato ed entrare nel locale di dubbissimo gusto dove lo assale la puzza di alcolici, di fumo e di chissà cos'altro.
"Forse dovrei cercare qualcosa di meno... eccessivo"
E' proprio capitato in un postaccio, dove si ritrovano vecchi uomini in fuga dalle loro mogli o comunque vecchi maiali, ragazzi che sotto le luci accecanti della discoteca ballano quasi attaccati e altri che spacciano stupefacenti o qualche nuovo tipo di "sballo", se è così che si diverte la nuova generazione è meglio abbandonare il pensiero del romanzo nel cassonetto, non vuole scrivere di certe cose.
Oppure è lui che ha proprio toppato alla grande.
Si avvicina al bancone dove una ragazza con corti capelli a caschetto neri serve ogni genere di bevande vestita come tutte: top e una cosa che sarebbe euforismo chiamare minigonna, accompagnata dal rumore dei suoi tacchi sul legno logoro dietro il bancone, ma con questa musica spacca-timpani si meraviglia di essere riuscito a sentire il rumore di qualcos'altro.
-Cosa prendi gioia?-
Si sente chiedere con voce divertita dalle labbra glossate di rosa caramella luciccanti mentre mastica la gomma troppo vistosamente sporgendosi sul bancone.
-Eh... io? niente niente-
Si affretta a dire alzando le mani al petto con voce nervosa e imbarazzata, dev'essere una novita per lei visto che sbotta in una risata fragorosa.
-Si certo-
Ed ammiccante passa al prossimo cliente impaziente come tutti di ricevere una buona dose di alcool.
Sospira sollevato posandosi la mano sul cuore.
"Ma che ho fatto di male per capitare in questo postaccio? Non vorrei che oggi fosse programmata una specie di ispezione a sorpresa dalla polizia, con la mia fortuna mi sbatterebbero in prima pagina con un titolo scandaloso, allora sì che verrei buttato in mezzo alla strada"
Pensa tristemente immaginando già la scritta molto evidente in nero sulla carta stampa ruvida: "Giovane scrittore nascente: Roy Mustang fa uso di sostanze e si diletta in Pub tra le spogliarelliste"
Certo non sarebbe proprio un titolo dignitoso o reale, ma che ne sa lui di quello che combinano i giornalisti? Quelli prendono la verità e la trasformano in qualcosa di totalmente diverso per aumentare i loro lettori e avere maggiore successo.
-Hai deciso cosa prendere dolcezza?-
Alza il capo sulla ragazza di prima che tiene alcune bottiglie di alcool tra le dita per fare svariati Cocktail.
-No grazie-
Risponde tentato di dire ben altro.
"Io non tracanno alcool come questi vecchiacci!!"
Lei alza le spalle e storce le labbra in una smorfia poco convinta.
-Bhè io vado in pausa, chiedi al ragazzo che mi sostituisce se cambi idea-
Sorride ammiccando ancora una volta e si volta in direzione della pista da ballo chiamando a gran voce un ragazzetto biondo sul palco.
-ED!! SCENDI E VIENI QUI!!!-
E' un ragazzo con lunghi capelli biondi raccolti disordinatamente in una coda di cavallo, e di certo più coperto di tutti i presenti per fortuna, indossa una maglia nera smanicata e un paio di jeans stretti strappati qua e là.
Scende dal palco dove accompagnava il DJ ballando per incitare i ragazzi e raggiunge la sua collega.
-Non serve strillare ti ho sentito benissimo-
Toglie gli occhiali da sole completamente inutili in un Pub scendendoli sul naso e rivelando due pozze color oro divertite e beffarde mentre sorride di sghembo.
-Basta sculettare lì sopra con il tuo amichetto DJ, sostituiscimi per dieci minuti!-
Rimprovera acida incamminandosi verso la pista da ballo per prendere il posto dell'altro.
-Strega...-
Borbotta ridendo divertito, per lui sembra essere tutto un gioco e sembra trovarsi perfettamente a proprio agio nell'ambiente che lo circonda.
-Hey Ed! Posso farti una richiesta speciale?-
Grida per sovrastare la musica un ragazzo tra la folla al bancone mentre il biondo toglie completamente gli occhiali scompigliandosi la frangia, ha uno sguardo sicuro da don giovanni con qualcosa di sensuale che non riesce proprio a capire.
-Sarebbe?-
Si siede sul bancone sorridendo di sghembo.
-Perchè non balli per noi qui?-
Tutti lo reclamano a gran voce battendo le mani per fargli da base.
-Spiacente ma il Dj potrebbe ingelosirsi se adesso faccio spettacoli qui al bancone!-
Si sottrae alla folla contrariata andando verso Roy che fino ad ora è stato a fissarlo rapito dalle sue movenze e dall'aspetto.
-E tu? Non ti ho mai visto da queste parti...-
Nota alzando un sopracciglio come confuso: e come non esserlo?
Di solito i clienti sono tutti gli stessi e non indossano camicie firmate e tanto meno hanno un aspetto così curato e da bravo ragazzo.
Roy sobbalza non sapendo cosa rispondere e alzando il capo il ragazzo rimane sbigottito incontrando il suo sguardo.
-Ma tu non sei...?-
Lo indica stupito mentre il povero Mustang cerca di coprirsi ancora di più con il cappello ma a quale scopo?
Anche se sembrava impossibile che qualcuno conoscesse il suo nome in quel posto, il ragazzo sembra sapere davvero chi è, e questa sì che è una vera tragedia.
-Nonono zitto!-
Lo tira a sè trappandogli la bocca con la mano al limite dell'agitazione.
-Se qualcuno scopre chi sono mi rovini la vita chiaro?-
Gli bisbiglia all'orecchio a denti stretti cercando di non farsi sentire da altri se non lui.

Note: Ecco la mia ultima idea u.u fresca fresca, di solito aspetto un pò però vabbè xD spero vi piaccia ^^ 

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Capitolo 2
*** Cap.2 ***


Chemical Love

Sembrava impossibile eppure all'interno di quel Pub di basso livello e di dubbissimo gusto esiste qualcuno che conosce il suo nome.
Strano perchè non si direbbe che le persone che lo frequentano siano appassionate di lettura o di un'altra forma d'arte o di cultura.
Invece il biondino oltre le apparenze che può dare a primo impatto, sembra interessarsene.
Scansa irritato la mano del moro dalla propria bocca fulminandolo con un'occhiata omicida della serie "Non osare toccarmi si nuovo o ti ammazzo!".
-Senti, se qualcuno viene a sapere che io sono in questo Pub la mia carriera e la mia vita sono rovinate!-
Cerca di spiegarglielo sperando nel suo silenzio su questa faccenda.
L'altro lo ascolta annuendo con le braccia incrociate e un'espressione indecifrabile quasi irritata.
-Adesso ascolta me: non sei così interessante da attirare la mia attenzione, non potrebbe mai sfiorarmi nemmeno l'idea di rivelare a tutti che tu sei stato qui chiaro? Non me ne frega un'emerito cavolo!!-
Scandisce molto bene lentamente le ultime parole sporgendosi dal bancone.
Il moro ne resta totalmente spiazzato, certo è una cosa positiva e dovrebbe esserne felice però non lo è...
Di solito tutti gli prestano la massima attenzione arrivando persino a seguirlo ovunque vada per farsi fare un'autografo o una foto... invece scoprire che c'è qualcuno a cui non interessa, è sconvolgente.
-Io non ti interesso?-
Si indica aprendo la bocca come un pesce lesso battendo più e più volte le palpebre.
-Cosa credevi scusa? Di trovare l'ennesimo fans urlatore strappa vestiti? Non ti montare la testa con la tua stessa fama caro, a me non interessi, sei una persona come tante, una semplice nullità-
E ancora una volta si perde nelle parole scandite quasi con perfidia dalle labbra perfette e affascinanti del biondo, che si ritira indossando nuovamente i suoi occhiali da sole.
-Bene, la paura di quella racchia è finita da cinque minuti, adesso tocca a me! Ci si vede, nullità-
Sorride divertito facendogli un cenno con la mano per poi correre verso il palco dove la ragazza di prima si scatena con non poco entusiasmo.
La tira giu e acclamato da tutti torna al suo posto vicino al misterioso DJ molto contento di riaverlo accanto.
-Ed ha sconvolto anche te dolcezza?-
Riecco le labbra glossate e la voce smielata con un accenno di fiatone per il troppo ballare.
La fronte malida di sudore e i capelli diventati crespi per l'umidità, posa i gomiti davanti a lui sporgendosi per mettere in mostra ben altro che il suo viso.
-Un pò si...-
Risponde sinceramente ancora sconcertato dalla parola "nullità", Roy Mustang non è mai stato una nullità, per nessuno!
Anche quando non era ancora famoso godeva di una popolarità sopra la media per il suo bell'aspetto di cui le ragazze s'innamoravano a prima vista.
-Fa a tutti questo effetto, molti vengono in questo Pub solo per lui, per vederlo ballare, servire cocktail sperando di avere una relazione-
Socchiude gli occhi come gelosa o delusa facendo una smorfia con le labbra.
-Ma ovviamente Ed è qui solo per divertirsi, non da mai corda alle attenzioni di questi maiali, per lui è tutto un gioco-
Si volta con un sorriso amaro maneggiando con alcune bottiglie di alcool.
Un gioco è...? Venire a lavorare in un postaccio di questi solo per questo? No, non è possibile ci deve essere qualcosa dietro, insomma non ha dei genitori che lo seguano?
Nessuno vorrebbe vedere il proprio figlio lavorare nei bassi fondi soltanto per gioco, ammirato da vecchi schifosi e altri ragazzini troppo entusiasti per non essere sotto l'effetto di qualche sostanza.
E poi non sembra nemmeno un ragazzetto stupido come la maggior parte che lo circonda, per sapere chi è deve avere almeno un minimo di cultura!
Non lo è... ma si finge tale per allontanare chissà cosa...
-Alla prossima signorina-
Si alza e continuando a rimuginare sul biondino e guardarlo da lontano torna alla sua macchina fortunatamente sana e salva, guidando fino a casa.
Non avrà ottenuto un'ispirazione degna però è sicuro di esserci quasi, come se l'avesse avuta davanti tutto il tempo ma non se ne sia accorto per distrazione.

Il mattino seguente ignora totalmente il suo computer, si prepara velocemente uscendo di casa presto per fare una passeggiata.
Di solito funziona quando vuole schiarirsi le idee, e adesso ne ha proprio bisogno per individuare la scintilla della sera prima, quell'ispirazione sfuggita alla sua mente.
Camminando per strada calcia ogni tanto un sassolino che rimbalza sul marciapiede deserto.
Forse non è stata proprio un'ispirazione così potente e lampante, forse è stata solo l'irritazione di essere stato ignorato da qualcuno, di essere chiamato addirittura "Nullità"! Quando fuori da casa sua c'è la fila di fans!
"Io non sono una nullità, lui lo è!"
Borbotta accigliandosi.
"Questa sera devo tornare in quello stupido Pub per dirglielo chiaramente: qual'è il tuo problema ragazzino?"
Sicuramente però lo ignorerà ancora una volta affibiandogli un'altro appellativo irritante.
Davvero, qual'è il suo problema? Chi è quel ragazzo?
Lo stesso interrogativo della sera prima, non è stupido come la massa però si finge tale...

Quando rialza lo sguardo si trova nel parco con i petali degli alberi in fiore a sfiorargli il volto delicatamente.
Gli alberi, il prato verde, i fiori, la fontana che zampilla nel totale silenzio, è tutto così pacifico e meraviglioso.
Ma seduto sotto un'albero c'è qualcuno, si sporge un po' in avanti per focalizzarne la figura notando sotto il cappuccio nero delle lunghe ciocche di capelli biondi.
Felpa nera con cappuccio, jeans stretti e strappati... non è possibile che sia lui eppure...
Si avvicina a passo di marcia, se è davvero lui allora gli dirà tutto adesso! Senza paura, è solo un ragazzino che si dà arie da grande uomo, è lui la nullità...
Appena il ragazzo si accorge di lui alza lo sguardo dal libro che legge... verdi, ha gli occhi verdi!
-Scusa devo averti confuso con qualcun'altro-
Si gratta dietro la nuca nervosamente, però certo la somiglianza è spettacolare! Sono due goccie d'acqua...
-Ah sei tu nullità!-
Saluta tranquillamente con un cenno della mano sfoggiando un sorriso raggiante.
Si... è proprio lui senza alcun dubbio.
-Ma, ma... allora sei tu ragazzino impertinente! E adesso perchè hai gli occhi verdi?!-
Chiede arrabbiandosi per essere stato chiamato di nuovo "Nullità", certo che con tutta la gente che incontra porprio di lui doveva ricordarsi? E proprio con quel nome??
-Che t'importa? Comunque che vuoi sono abbastanza occupato-
Borbotta mettendo la penna tra le labbra, sembra stia facendo una specie di adorabile broncio, ed è proprio carino.
-Studi? Lo sapevo che sei intelligente!-
Si lascia cadere al suo fianco dando un'occhiata al libro che sta leggendo, che però viene chiuso con uno scatto sonoro ed infastidito.
-Nessuno ti ha chiesto niente! Che vuoi!?-
Sulla copertina si legge distintamente il titolo, è un libro d'inglese.
-Studi lingue?-
Chiede ignorando la venuzza pulsante sulla tempia del biondo.
-Io conosco benissimo anche il Francese e lo Spagnolo! E poi scusa, se uno lavora in un Pub non è detto sia per forza uno stupido!-
Si rialza da terra con fare scocciato iniziando a camminare verso l'uscita del parco.
Ne ha evidentemente abbastanza della fastidiosa presenza del moro, o come lo chiama lui della "nullità", con tutte quelle sue inutili domande, le sue occhiatine... insomma la pace è solo un lontano ricordo.
-Aspetta! Adesso ho capito!-
Gli corre dietro fermandolo per un polso, il biondo si volta irritato oltre il limite a dispetto dell'espressione sorridente dello scrittore.
-Che cosa? Che sei una nullità e io voglio essere lasciato in pace?-
Non è molto amante della compagnia di persone che non conosce, di cui non può fidarsi e venire a studiare nel parco di mattina presto per godersi la pace non sarà più una cosa tanto considerabile.
-No, sei tu... la mia ispirazione!-
Lo afferra per le spalle voltandolo, con gli occhi che brillano come due stelline il giorno di natale.
"La mia salvezza, chi avrebbe mai detto fosse un ragazzino così irritante ed impertinente? Però è lui!"
-Tu sei tutto scemo!-
Si libera dalla presa e continua a camminare seguito sempre dal moro che non demorde.
-Mi lasci in pace si o no?!-
Si volta di scatto rompendo il silenzio e la quiete in quel posto con un solo grido potente, quasi disperato.
-D'accordo-
Annuisce socchiudendo gli occhi restando fermo sullo stesso punto con immensa gioia dell'altro che gira i tacchi e se ne va.
"Ma non rilassarti tanto... ci rivedremo stasera!"
Anche lui torna a casa iniziando già a pensare come vestirsi per essere più consono all'ambiente questa volta.

[Angolino]
Roy: ci vediamo stasera mia piccola ispirazione ^_^
Ed: -.-"" nullità... giuro che mi nascondo!! Vecchiaccio!
Roy: u.u dici così ma prima o poi ti arrenderai!!!
Ed: Sisi come no... -.-"

Lasciamoli ai loro discorsi XD
Allora ringrazio infinitamente chi ha recensito lo scorso capitolo ^_^ e spero davvero di risentirvi anche in questo!!!
Grazie mille:
Fiamma Drakon

Chiby Rie_chan

hate_e_love

lightblack

Siete Grandiiiiiiiiii ^_^ Vi adoro!!
Adesso vi lascio liberi XD e vado a cercare ispirazione per il 3° u.u
^_^ al prossimooooooooo

Enjoy!!! ^O^ (mi piace dirlo XD non so perchè)

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Capitolo 3
*** Cap.3 ***


La stessa sera il moro davanti allo specchio si squadra poco convinto chiedendosi se è davvero il caso di tornare in quel Pub.
La sua piccola ed irritante ispirazione lavora lì e quindi sarebbe la cosa più logica ma è già stato molto fortunato a non essere stato derubato la prima volta, chi dice che questa andrà meglio?
E' sempre un Pub dei bassi fondi in cui potrebbe fare irruzzione la polizia in qualsiasi momento, potrebbero scoprirlo e denunciarlo a tutti i giornali.
"Ho deciso, correrò il rischio tanto sarà sempre la stessa cosa, o la mia carriera finisce perchè non ho un'idea per il seguito del romanzo, o finisce pubblicamente con un'articolo scandaloso"
Ma nelle due ipotesi c'è sempre una via di mezzo: correre rischi in quel Pub non essere scoperto e avere la sua ispirazione insieme alla carriera salva.
Meglio cadere combattendo che stare fermo ad aspettare che accada.
Annuisce deciso, ha preso la sua decisione e prima di uscire si guarda nuovamente allo specchio: T-Shirt larga, jeans di poco valore, capelli scompigliati che fanno capolino da sotto il cappello con visiera e per finire normali scarpe da ginnastica.
Non dovrebbe essere riconoscibile conciato in questo modo ma comunque il cappello lo tiene per sicurezza.

Questa volta parcheggia la macchina abbastanza lontano dal Pub, con l'incredibile paranoia che se la polizia arrivasse e trovasse la sua macchina in bella vista nei bassi fondi non servirebbe un'articolo scandaloso e a maggior ragione farebbero irruzzione per prenderlo.
Fatto un pezzo di strada a piedi arriva finalmente davanti l'insegna accecante al neon che viene in parte coperta dal fumo di svariate sigarette accese e bidoni che vanno a fuoco.
Entra attraversando la tenda rossa impolverata e cercando di ignorare gli odori nauseanti che arrivano al suo povero naso,  continua a camminare questa volta verso il palco dove è sicuro di trovare il suo piccolo biondo scontroso.
Infatti sta saltando qua e là sulla superfice offuscata per fumi artificiali di vari colori, batte la mani a tempo seguito da tutta la folla davanti a lui.
"Ma perchè di giorno non li indossa gli occhiali da sole mentre di notte in un Pub si? Certo chi lo capisce è bravo..."
Pensa notando il suo abbigliamento e il suo aspetto, sempre inconsciamente come tutte le volte.
La maglia bianca senza maniche, i jeans chiari strappati e attillati, la coda di cavallo che svolazza dietro la sua schiena quasi ipnotica e la frangetta spettinata.
Resta lì insieme a tutti quegli adolescenti rumorosi ed incivili guardando la sua ispirazione muoversi sul palco e a volte fermarsi per parlare con il DJ di cui ancora non vede il volto, nascosto con il resto dietro mille apparecchiature.
Sembra che i due siano molto stimati ed ammirati per quello che fanno e sembrano andare anche molto d'accordo, chissà se il ragazzino si comporterà così anche con lui prima o poi.
E' simpatico, amichevole, solare e divertente il totale opposto di come se lo aspettava o di come lui vuole far credere di essere.

Dopo svariate canzoni in cui il moro ha pensato e ripensato alla sua ispirazione sviluppandola al meglio, c'è una breve pausa in cui tutti i ragazzi vanno a farsi una bibita, un cocktail o cose più pesanti poste al lato della sala.
Il DJ prepara altri dischi mentre il suo fedele "aiutante" se così si può chiamare si siede al bordo del palco con le gambe a penzoloni per riprendere fiato e rilassarsi cinque minuti prima di ricominciare.
-Ciao!-
Si avvicina subito alzando una mano e sorridendo perfettamente consapevole del rischio che sta correndo, il biondo si arrabbia sempre di più ogni secondo che passa tentato di tirargli qualcosa contro.
-Che diavolo ci fai qui?!-
Abbassa ancora gli occhiali rivelando le iridi nuovamente dorate, che fa? Gioca con il colore dei suoi occhi per divertimento? E' un giochino anche quello? Certo che è davvero strano...
-Sono venuto per la mia ispirazione!-
Posa i gomiti vicino a lui posando la testa sulle mani per guardarlo bene sorridente.
-Ispirazione un corno, vattene o ti faccio cacciare io!!-
Scende con un salto notando sulla porta dei tipi molto sospetti che riconosce subito e come un cervo che sente lo sparo che decreta l'inizio della caccia scappa a gambe levate dietro la tenda che porta nei bagni affacciandosi solo per chiamare il DJ.
-Envy! Allarme rosso devi portarmi via di qui ora!-
L'altro si guarda intorno e appena vede quel qualcosa che sicuramente ha allarmato il suo amico scende anche lui con un salto seguito dalla lunga chioma nera.
-Andiamo!-
Corre in direzione del biondo tirando fuori dalla tasca le chiavi di un veicolo, il moro resta a guardare senza capire alzando un sopracciglio: perchè così tanta paura e agitazione?
Ed torna da lui cercando di non farsi vedere abbassandolo per lo scollo della T-shirt per sussurrargli all'orecchio e guardarlo minacciosamente.
-Senti nullità, per me tu non sei mai stato qui e tu non hai mai visto qualcuno con il mio aspetto qui d'accordo?!-
Senza aspettare una risposta si affretta verso l'uscita con il DJ e subito dopo il rombo di una moto riecheggia anche nella confusione.
"Ma che diavolo...? Che significa tutto questo?"
Si chiede restando impalato lì come un pesce lesso, però visto che la sua ispirazione è scappata via tanto vale lasciare quel postaccio al suo seguito.

-Sei sicurissimo di quello che mi stai dicendo?-
La mattina seguente è ancora confuso, non è in grado di spiegarsi quello che è successo nel Pub, perchè Ed è scappato avendo visto sicuramente qualcosa o qualcuno, molto più probabile la seconda ma a questo punto: chi ha visto?
Non sembra un tipo che si fa spaventare da poco, o che scappa davanti a qualcuno, però è successo e questo per Roy è un grosso punto interrogativo.
Tanto che ha chiamato la sua agente Riza Hawkeye per sentire il suo parere, e anche sfogarsi un po'.
Lei è rimasta a bocca aperta e quando il racconto è finito, ha posto questa domanda con molta adrenalina nello sguardo.
-Si...-
Risponde tranquillamente insospettito dall'improvviso cambio d'umore e la troppa euforia.
-Dimmi ti ha detto come si chiama?-
I suoi occhi brillano come due stelle, il suo sorriso arriva quasi fino alle orecchie ed è tutto troppo strano!
-No ma ho sentito che lo chiamavano Ed...-
Quando la barista con le labbra di gloss lo ha chiamato, ha proprio detto "Ed"!
-Ci andiamo sempre più vicini, descrivimelo!-
Sembra che abbia scoperto chissà quale grande tesoro, una scoperta mondiale ed insuperabile.
-Capelli biondi lunghi, occhi dorati credo, bassino, scontroso... insomma vuoi spiegarmi che succede? Lo conosci?-
Si alza dal divano posando la mano sulla spalla della bionda che girandosi sfoggia uno dei sorrisi più furbi e meschini del mondo.
-Quel ragazzino caro Roy, è il tuo biglietto per il successo!-
"Tu non hai mai visto qualcuno con il mio aspetto!"
Ha detto, forse Roy ha commesso l'errore più grande della sua vita raccontando a qualcuno l'esperienza fatta, forse ha messo nei guai quel ragazzo, la sua unica via d'uscita.

[Angolino]
Ed: bravo eh? -.- Adesso mi hai messo nei guai, brutto ranocchio dalla bocca larga!!
Roy: Mi dispiace tanto... ç_ç è tutta colpa dell'autrice!! Lei vuole mettermi in cattiva luce!!!
Autrice: Hey non tirarmi in ballo distributore di cavolate è-é veditela da solo!! Se Ed ti ha detto di non parlarne tu dovevi rispettarlo e cucirti la bocca è-é
Riza: bwhahahaha **
Ed: che trami adesso???? ç___ç
Roy: niente perchè io ti salverò!!!! **
Ed: aiutoooooooo çOç così si che posso considerarmi spacciato!!!!
Autrice: torniamo a noi u.u lasciamoli ai loro conflitti interiori u-u

Come sempre ringrazio:

Fiamma Drakon

Chiby Rie_chan

hate_e_love

lightblack

Siete grandissimiii ^_^ grazie, continuate sempre a seguire spero di non avervi delusi con questo Cap ^_^ Nel prossimo (credo) sapremo di più sul passato di Edduccioooo ^O^ (mi dò un contegno).
^_^ Enjoy!!!!

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Capitolo 4
*** Cap.4 ***


Dopo la visita della sua agente Riza, tutto è diventato confuso e misterioso per il nostro giovane scrittore, che si chiede se non abbia fatto un'enorme sbaglio parlando del biondino, che gli aveva espressamente chiesto di non farlo.
Ma cosa gli è saltato in mente? Adesso se Ed è nei guai è soltanto colpa sua, e non può fare a meno di sentirsi responsabile anche se non conosce l'identità del ragazzo e di conseguenza non capisce in che genere di guaio lo abbia cacciato.
Tiene il capo tra le mani con le dita immerse nella lucente chioma nera, cerca di pensare e riflettere sull'accaduto però come può pretendere di capirci qualcosa se non conosce nemmeno il nome e il cognome di Ed?
Riza entra nuovamente nella stanza portando sotto braccio un album fotografico molto grande che apre sul pavimento spargendo sulla superficie alcune fotografie.
-Ecco il tuo misterioso biondo Roy, si chiama Edward Elric-
Il moro rimane stupito guardando ogni singola immagine che lo ritrae negli anni passati, ma soprattutto quello che lo stupisce di più sono gli ambienti in cui si trova: una villa gigantesca paragonabile ad un castello, sale da ballo con persone vestite in modo fin troppo elegante ed infine in una fotografia indossa l'uniforme di una prestigiosa scuola di cui ha sentito parlare.
-Ma chi è esattamente?-
Sussurra confuso, non avrebbe mai pensato di vederlo in questi panni visto che a prima impressione non sembra il tipo da balli di gala e nemmeno così... nobile?
-Edward Elric, è il maggiore dei fratelli Elric entrambi ereditieri della fortuna dei loro genitori, in poche parole Edward doveva ereditare tutto: edifici, ville, imprese... insomma sarebbe stata una delle persone più potenti di questo mondo!-
A giudicare dalla descrizione avrebbe dovuto ereditare una vera e propria fortuna, che gli avrebbe concesso di essere tra le persone più potenti e rispettabili, ma perchè allora si è abbassato a lavorare in uno squallido Pub!?
-Edward però, desideroso di avere più libertà è scappato di casa proprio il giorno prima della cerimonia per il passaggio dei beni... adesso al comando di tutto c'è suo fratello però i coniugi Elric non hanno mai smesso di cercarlo e hanno messo persino una ricompensa! Se li aiutiamo a prenderlo sei sistemato per tutta la vita Roy! Al diavolo i romanzi, sarai ricco!-
Si spande nell'aria la fragorosa risata della bionda già emozionata e felicissima all'idea di non doversi più preoccupare di tutti gli affari dello scrittore e dei suoi possibili guai finanziari, come se fosse sua madre anzichè la sua agente, saranno entrambi ricchi sfondati e potranno permettersi la bella vita per molto, moltissimo tempo!
Diciamo finchè avranno ossigeno nei polmoni e cammineranno su questa terra.
-A me piace scrivere... non voglio arricchirmi in questo modo, e poi non mi sembra giusto denunciare la posizione di Edward solo per avere in cambio fama e ricchezza!-
Roy deve ammettere di avere un debole per il biondino che ha perseguitato per qualche sera, non può lasciarlo libero così presto in fondo si era ripromesso di non mollare la presa, almeno fino a quando non avrà completato il romanzo.
Lui è la sua ispirazione e la piccola, irritante e nascosta luce che gli ha fatto capire di essere quello di cui ha bisogno, anche se è un ragazzetto scontroso, voglioso di libertà e ricercato.
La donna sembra sorpresa e sconcertata, forse si aspettava una risposta diversa, affermativa ed emozionata quanto lei.
Insomma qui si tratta di mettere fine ai suoi guai!
-Roy non riesco a capire, è un ragazzo che hai conosciuto in uno squallido Pub, che per di più non vuole niente a che fare con te! Perchè ti sta tanto a cuore?-
Rilassa le braccia lungo i fianchi e facendo un respiro profondo calma l'euforia crescente, cercando pazientemente di ascoltare le motivazioni dell'uomo e sedendosi al suo fianco gli sorride dolcemente, come farebbe una vera amica.
-Non lo so... ma ho bisogno che tu mi capisca Riza, lui è l'ispirazione che mi serve per scrivere il romanzo, ho intenzione di seguire questa sensazione, fidati di me-
Le prende una mano, delicata e liscia fra le sue cercando in qualche modo di convincerla con lo sguardo da cane bastonato a non denunciare Edward alla sua famiglia o alle autorità competenti che di sicuro sono sulle sue tracce.
-Va bene Roy, mi fido di te...-
Sussurra arrendendosi con un dolce sorriso comprensivo, dopodichè si alza e toglie di mezzo le cartelle e le varie informazioni che aveva portato, per aiutare Roy a non perdere la sua ispirazione prima del tempo quelle devono sparire.
-Grazie Riza sei una vera amica, ora però scusami ma vado a cercarlo!-
La bionda annuisce sorridente e il moro si affretta verso la porta, ora è sereno e non ha più paura per Edward, per quello che potrebbe accadergli visto che il suo segreto non verrà mai svelato e di sicuro con Riza è al sicuro.

Nel Pub i vari membri dello staff si stanno preparando per la sera: provano i fumi colorati, l'impianto del DJ e svuotano le casse di alcolici dietro il bancone pulito, una volta tanto sembrerebbe un normale Pub dove le persone vanno per divertirsi in modo del tutto normale.
Edward, guarda l'intero locale dall'alto mentre, seduto su uno dei ponti metallici sopra il sipario si assicura che anche le luci colorate funzionino correttamente e siano puntate dove dovrebbero.
La sera prima quasi gli è dispiaciuto lasciare quella nullità di uno scrittore assillante, ovviamente non per qualcosa di più importante della semplice scocciatura che riveli qualcosa a qualcuno!
Potrebbe aver dato fiato a quella sua boccaccia con i due scagnozzi che erano appena entrati e non essersene nemmeno accorto, stupido com'è!
Quei due li ha riconosciuti subito, sono gli scagnozzi di suo fratello minore accidenti a lui!
-Ma perchè vuole riportarmi a casa se senza di me l'impero è tutto suo...?-
Borbotta avvitando una vite lenta con il cacciavite, la cosa effettivamente è molto strana, suo fratello si sta godendo la bella vita e l'assoluto potere senza doverlo dividere con nessuno, si sarebbe aspettato un bel po' di menefreghismo da parte sua!
E la cosa non l'avrebbe toccato minimamente visto che è quello che vuole! Essere lasciato in pace nella vita che ha scelto!
Poi non ci si vede proprio a fare il capo, a doversi occupare di cose importanti e affari caricati tutti sulle sue spalle, e nemmeno a portare la cravatta e la giacca da damerino!!
Ma poi... come hanno fatto a sapere dove si trova? Perchè sono entrati proprio in questo Pub?
Di sicuro c'è qualcuno che ha fatto la spia!
Perchè non sarebbero mai venuti a saperlo da soli! Insomma quando esce di casa indossa le lenti colorate e a volte una parrucca, nasconde comunque il suo viso e prende ogni possibile precauzione!
Chi capirebbe da solo che Edward Elric, l'ereditiere più ricercato si trova in un Pub?!
-Devo scoprire chi è la spia e metterla a tacere, non può rovinarmi così...-
Sussurra come promemoria, determinato a rispettarlo e difendere a tutti i costi la sua nuova vita, che non vuole lasciare per niente al mondo!
-Hey Ed! Ci sono visite per te!-
Grida Layla dal basso a gran voce, forse crede sia sordo ma comunque decide di non farci caso come al solito e si affaccia incontrando lo sguardo dell'ultima persona al mondo che avrebbe voluto vedere... la nullità.
Tira un sospiro profondo e rassegnato scendendo dalla scala metallica sul palco, dopodichè lanciandogli uno sguardo irritato salta giù raggiungendolo.
-Ti nascondevi?-
Sorride ignorando totalmente lo sguardo del minore, Edward vorrebbe tanto essersi accorto prima della sua presenza, almeno si sarebbe nascosto veramente.
-Se ti avessi visto non avrei perso tempo! Insomma io non perdo il mio tempo con le nullità come te!-
Ribatte acidamente voltandosi dall'altra parte come un bambino offeso, quando muove i primi passi per andarsene dalla parte opposta a quella del suo sgradito ospite però, proprio questo lo ferma per un polso e si avvicina al suo orecchio cercando di non farsi sentire da altri se non lui.
-Dove credi di scappare? Io e te dobbiamo parlare, Edward Elric-
A sentire il suo nome, pronunciato da quelle labbra in particolar modo, con tono divertito e quasi perfido come a rinfacciarglielo, come per dire "Ah-ha so tutto!", gli viene un dubbio molto forte insieme alla paura che gli sale la spina dorsale, ma cerca di non farlo notare per il suo orgoglio, intanto lo guarda di sottecchi minaccioso e sospettoso, che cosa vuole adesso che ha scoperto la sua vera identità?

[Angolino Autrice]
Ed: e mo che vuoi? è-é prima mi assilli e adesso vuoi ricattarmi vero?!
Roy: veramente io....
Ed: zitto non voglio ascoltarti! è-é infame! *lo picchia con la borsetta di Layla*
Roy: ma io...!
Autrice: zitto non fare spoiler è_é
Roy: T__T
Autrice: ^_^ ora, fatta la loro piccola comparsa dietro le quinte passo ai ringraziamenti!!! ^O^

Fiamma Drakon

Chiby Rie_chan

Vegeta4ever: non preoccuparti ^_^ mi fa piacere che tu abbia espresso il tuo parere, si migliora anke grazie alle minuscole critiche XD E non preoccuparti u.u io le cose le tiro solo addosso a Roy se si comporta male XD

hate_e_love

Grazie a tutti quanti siete fantastici!!! ^-^
Scusate se ho aggiornato un po' in ritardo ma l'ispirazione non arrivava u.u devo dire che però sono rimasta molto soddisfatta di questo cap ** moltissimissimo ^^
Grazie ancora e a risentirciiiiii ^O^
Enjoy!!!!!!!!

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Capitolo 5
*** Cap.5 ***


Edward lo guarda di sottecchi rimanendo immobile con aria sospettosa ed irritata, adesso che cosa vuole? Adesso che finalmente ha scoperto che l'irritante ragazzino che lo ha soprannominato Nullità con una tale leggerezza e non curanza da resentare la sfacciataggine è in realtà un ricco ereditiere in fuga, che cosa vorrà ottenere? Forse vantaggio da tutta questa faccenda, dopotutto non è quello che vorrebbero ottenere tutti?
Però non ha detto altro apparte il suo nome, se è fortunato ha scoperto soltanto quello e vuole estorcergli altre informazioni, tanto per assillarlo ulteriormente e farsi cacciare a calci dalle boy-guard che chiamerà subito.
-Ma bravo sai come mi chiamo, ma adesso che cosa vorresti?-
Roy sorride e annuisce lentamente con fare saggio, gli prende la mano e trascina letteralmente dietro le quinte deserte per poter parlare liberamente senza il rischio che qualcuno li senta o si insospettisca per i loro strani atteggiamenti.
Non vuole che Edward venga scoperto, al contrario di quello che lui pensa, insomma è la sua ispirazione e ha scelto di stargli accanto e di seguire quello che gli dice l'istinto una volta tanto, se lo denunciasse sarebbe soltanto uno stupido.
-No caro mio non ho scoperto soltanto il tuo nome!- si avvicina al suo orecchio sussurrando l'ultima parte della frase forse più delicata -ma ho scoperto anche chi sei e che stai scappando dai tuoi doveri...-
Edward lo allontana mettendengli le mani sulle spalle, quasi infastidito dalla sua presenza così vicina, dal respiro caldo sul suo collo così fastidioso e dalla sua voce che gli entra come un coltello nell'orecchio, c'è qualcosa che non lo irriti nello scrittore?
Forse si... ma molto probabilmente no.
Lui è così simile alle persone che lo circondavano diversi anni fa, persone altolocate con un'unico pensiero: ingraziarselo per diventare ancora più famosi e ricchi, persone che parlano così tanto della situazione del paese e di economia, ma non possono sperimentarla in prima persona visto che per le loro famiglie i problemi economici sono inesistenti e comunque non vorrebbero mai provare.
Edward invece queste cose le ha sperimentate, si è allontanato dalla sua vita iniziando a vivere seriamente, affrontando ogni giorno i problemi che tutti i comuni hanno davanti, dalla difficoltà nel trovare un alloggio alla difficoltà di guadagnare qualcosa per mantenerlo e restare a galla.
Ma è questo che gli piace: dare un senso alle proprie giornate e viverle intensamente senza tralasciare nulla.
-E allora torno a farti la stessa domanda: che vuoi?-
Sembra così ottuso certe volte! Quando per il biondo è necessario sapere lui si perde in stupidi atteggiamenti teatrali!
-Voglio sapere perchè... avevi tutto, perchè hai cambiato vita?-
Edward sorpreso dalla domanda che lo riporta al passato, ai suoi brutti ricordi e al motivo della sua fuga si volta per non guardare in faccia il moro.
-Tu non puoi capire che razza di vita era, non potevo mai fare niente di mia iniziativa, i miei genitori mi hanno rinchiuso in un colleggio dall'asilo e tornavo a casa soltanto per le feste! Tutto per istruirmi, per poter prendere un giorno il loro posto, però era sempre un fatto di studio, studio, studio, non potevo mai divertirmi o frequentare qualcuno visto che erano tutti ragazzi con la puzza sotto il naso! Identici ai loro genitori: falsi e arrivisti!-
Si volta di scatto con la rabbia chiaramente visibile nello sguardo, poi continua il racconto mentre Roy ascolta pazientemente.
-Sono arrivati persino a farmi un'agenda dei miei impegni! Programmavano la mia giornata come un gioco! E alle volte, quando andavamo tutti a qualche ballo elegante tra l'alta società, dovevo comportarmi come loro volevano! Fare i discorsi che loro preparavano per me! Che senso ha...? Crescere un figlio come un'automa senza fargli coltivare un'interesse, certo studiavo latino, greco, musica, storia dell'arte, ma solo perchè loro lo volevano... me ne sono andato per poter avere la libertà di scegliere!-
Roy si sente alquanto amareggiato dopo aver ascoltato le parole di Edward, insomma dover obbedire sempre ad ordini su ordini, non poter fare nulla che non fosse approvato dai suoi genitori, essere circondato solo da persone false che miravano solo alle sue grazie.
Non è una vita e denunciarlo significherebbe riportarcelo...
E infatti non lo farà, specialmente dopo aver ascoltato cosa aveva da dire, è contento che si sia sfogato almeno un po' con lui, sicuramente gli avrà fatto piacere, anche se non è tipo da ammetterlo apertamente.
-Hai ragione, non era una vita quella... capisco adesso-
Si riavvicina al ragazzo con le braccia incrociate al petto e sguardo con un chè di paterno e comprensivo... insomma da brividi per il biondo.
-Cos'è quello sguardo? Mi metti i brividi, smettila!-
Fa qualche passo indietro prendendolo in giro, però ancora non gli sono chiare le sue vere intenzioni insomma non sa cosa vuole fare, se denunciarlo oppure no.
-Tranquillo ragazzino, sarei un mostro a rimandarti indietro no? E poi devi aiutarmi con il mio romanzo!-
Edward lancia uno sguardo esasperato al cielo, seguito da un sorriso a trentadue denti del moro, compiaciuto come sempre.
-Ancora con questa storia? Che genere di aiuto posso darti io?-
Oh, ma per Roy il suo aiuto è molto, molto prezioso.
-Devi solo essere te stesso e lasciarti osservare, sai mi ispiri molto-
Edward ringrazia che non sia un pittore, e per di più perverso altrimenti avrebbe dovuto posare in chissà quale posizione per ispirarlo, no a quel punto lo avrebbe cacciato a calci e basta.
Però decide di aiutarlo, dopotutto gli è debitore.
-Non sarai un pervertito spero-
Inizia a camminare fuori dalle quinte per continuare i preparativi per la sera, deve ancora chiudere tutte le tende visto che il posto è anche troppo luminoso adesso, e poi deve controllare se nei camerini c'è tutto quel che serve alle ragazze.
-No caro, non lo sono quindi puoi stare tranquillo e divertirti anche questa sera-
Lo affianca camminando lento per poi andarsi a sedere al solito posto sul bancone mentre lui finisce i suoi piccoli doveri pre-serata.
Ovviamente con gli occhi del caro scrittore Roy Mustang puntati addosso, e puntualizziamo: Lui non è un pervertito!

Un uomo dall'aspetto molto rispettabile e professionale, marcia verso l'ufficio del suo capo, sembra proprio una guardia del corpo di quelle dure e inespressive: giacca e cravatta, muscoli super-sviluppati, occhiali da sole, auricolare ed espressione impassibile.
Dopo aver avuto l'invito per entrare nell'ufficio si ferma sulla porta aspettando che la seconda figura nella stanza faccia un giro con la sedia di pelle per mostrarsi a lui.
-Hai delle novità per me?-
Chiede Alphonse con sguardo troppo furbo anche se un po' impaziente, sono anni che è sulle tracce di suo fratello e aspetta una buona notizia da moltissimo tempo.
Quel ragazzo è furbo come una volpe, riesce sempre a sfuggirgli proprio quando è sicuro di averlo preso!
Quanti buchi nell'acqua!!
-Si signore, un testimone anonimo afferma di aver visto suo fratello in un Pub dei bassifondi, sembra che lavori con un DJ locale-
Riferisce con la stessa aria di quando è entrato, il ragazzo sembra molto soddisfatto mentre incrocia le dita e macchina qualcosa nella sua mente.
-Edward sospetta qualcosa?-
-Non saprei signore, quando siamo andati a controllare non lo abbiamo trovato ma ci sono testimoni che dicono di averlo visto fino a pochi minuti prima-
-Deve avervi riconosciuti... ma comunque avete fatto un buon lavoro d'ora in poi prenderò la situazione in mano personalmente, è ora di fare quattro chicchiere con mio fratello-
Afferma per poi tornare alla posizione originale con la sedia, affacciato sulla grande vetrata mentre fissa l'intera città suo campo di gioco, lo scopo è trovare la pedina che fugge al suo controllo e catturarla al più presto possibile prima che gli rovini l'intero dominio sul campo.

[Angolino autrice]

Al: scappa pure tanto ti trovo ** buahahahahaha!!!
Ed: abbassa le arie fratello minore è-é io faccio come voglio chiaro!?
Al: Oh eccoti ** guardie prendetelo!!!!!
Autrice: non ci saranno sequestramenti nel mio Angolino u-u specifichiamo, per prenderlo Al devi fare del tuo meglio mi dispiace, ma nella fic non qui è-é
Al: ok.... ma sappi che sei libero ancora per poco è-é
Ed: Envy aiutami a scappare!!! *salta in moto e alla velocità della luce si allontana*
Al: mi hai fatto sfuggire un'occasione d'oro è-é
Autrice: lasciami quel povero figlio libero per un po' u.u Ed ora i ringraziamentiiiiiiiiiiiiiii ^O^

Fiamma Drakon

lightblack

hate_e_love

Vegeta4ever

Chiby Rie_chan

Eccomi qui, ho aggiornato prima perchè l'ultima volta l'ho fatto in ritardo u-u mi sembra giusto ^.-
E come sempre...
Siete fantastici ^O^ e sono rimasta molto sorpresa e contenta nel vedere che le recensioni sono aumentate ç-ç mi fate felice continuate a seguirmi perchè adesso si entra nel vivo **
Al farà un bel po' di macello per stanare suo fratello u.u
^_^ come sempre spero vi sia piaciuto, ma voglio farvi una domanda u-u
-Quale coppia vi piacerebbe ci fosse anche solo accennata??? *-* sono proprio curiosa, e poi anche io devo decidere u.u queste ispirazioni mi dirottano XD
Enjoy!!!!!!!!

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Capitolo 6
*** Cap.6 ***



Dopo aver controllato se nei camerini ci fosse tutto l'occorrente: trucchi, scarpe, costumi, accessori e tutto quello di cui hanno bisogno le ragazze che fanno gli spettacoli di inizio serata, Edward torna da Roy sedendosi al suo fianco con aria stremata, stare dietro a quelle ragazze non è di certo facile e visto che alcune di loro provano qualcosa per lui hanno voluto qualche attenzione in più come per esempio farsi aiutare a mettere le scarpe, quando era già di suo un compito piuttosto facile, oppure farsi stringere i corpetti e cose simili, insomma molto stancante per il biondo.
-Ti hanno fatto lavorare ancora eh?-
Chiede Layla avvicinandosi da dietro il bancone dopo aver svuotato una grande cassa di alcolici ed averli sistemati nei rispettivi scaffali, pronti per essere prosciugati per dissetare i clienti.
-Si e molto, chi le capisce è bravo, tu hai difficoltà a pettinarti per caso? Non ce la facevano a passarsi la spazzola fra i capelli...-
Borbotta lamentandosi, sembrerebbe soltanto ingenuo ma non vuole proprio pensare che le ragazze lo abbiano fatto di proposito per farsi toccare i capelli o in qualche modo attirarlo a loro, sarebbe assurdo da pensare ma comunque questa è la verità, venendo ignorate troppe volte ricorrono anche ai più semplici trucchetti, purtroppo per loro fallendo in ogni caso.
-Ed, quelle ragazze aspettano soltanto un tuo cenno per svenire a terra!-
Layla gli chiarisce le idee con voce critica quasi fosse gelosa della popolarità del ragazzo con donne e uomini, di certo il tono che usa anche troppo spesso non è quello incoraggiante di un'amica.
Peccato però che non capisca, Edward ha cambiato vita per divertirsi ed essere libero cosa che non può fare con una ragazza al seguito, vorrebbe sapere tutto di lui e si arrabbierebbe se tenuta all'oscuro, sarebbe gelosa nel vederlo tutte le sere sul palco puntato dagli occhi di altre donne e addirittura uomini e lo allontanerebbe dalle sue amicizie, a parere del biondo avere una fidanzata porta soltanto guai, sarà forse che non ha ancora incontrato la donna capace di fargli girare la testa ma per ora l'opinione non cambia.
Infatti gira la testa dall'altra parte infastidito, con un chè di altezzoso della serie "sai cosa mi importa?".
-Vado sul retro non combinate guai!-
Sospira esasperata e per non attaccare briga gira i tacchi e si allontana sparendo oltre la porta di legno graffiata e vecchia del retro, che si affaccia su di un vicolo dove in genere il personale si prende una pausa dal frastuono e magari si accende una sigaretta.
-"Vado sul retro non combinate guai!"-
Civetta la voce della ragazza con disprezzo rendendola sgraziata e acuta, divertendo il compagno seduto al suo fianco.
-Mi hai fornito molto buon materiale sai?-
Lo scrittore cambia discorso prendendo parola per la prima volta, Edward è più che felice di non pensare alla sua collega civettuola e lo asseconda con un sorriso sghembo.
-Ah si? Vuoi scrivere di un povero ragazzo tartassato da troppe spogliarelliste tutte in una volta? Oppure solo delle spogliarelliste?-
Sghignazza alludendo al fattore "Scrittore Pervertito!" che ancora non è stato chiuso e gli ha lasciato un grande punto interrogativo, perchè Roy non si è interessato all'eccitante vita di una di quelle ragazze ma alla sua?
Okay la sua è più interessante, ve lo concedo però ancora non veniva a sapere del suo passato quando ha deciso che sarebbe stato "la sua ispirazione", oppure lo ha attirato per altro?
-Se da Nullità mi hai ribattezzato a Pervertito, ti avverto che preferisco la Nullità-
Tanto meglio essere considerato un nulla che un pervertito che s'interessa a tutt'altro che al suo libro, oppure lo ambienta in luoghi ed occasioni di sicuro poco consone ad un romanzo d'amore.
Anche perchè lui non è quel genere di uomo, si vergogna soltanto a guardare quelle povere ragazze che non sanno di buttare via la loro giovinezza, figuriamoci assecondarle.
-D'accordo allora sei di nuovo una Nullità contento?-
Annuisce solennemente ribattenzando il moro con l'appellativo all'inizio tanto odiato, ma ora come ora il più bello che potesse affibiargli, magari se lo chiamasse con un soprannome normale, oppure con il suo nome altrettanto normale non sarebbe sgradito.
-Molto, però devo dirti una cosa Ed, stavo pensando... ti andrebbe di fare una piccola gita con me?-
Chiede quasi imbarazzato, non vuole farlo sentire obbligato per il fatto che conosce il suo segreto e potrebbe rivelarlo perchè non lo farebbe mai, però stare in un ambiente più tranquillo e silenzioso forse lo aiuterebbe di più per liberare la mente e riflettere.
-Una piccola gita? E dove?-
Alza un sopracciglio incuriosito dall'argomento.
-Non preoccuparti non ti porto chissà dove, pensavo di visitare la laguna blu in cui è stato girato quel famoso film, dicono che sia spettacolare di questo periodo ed è aperta ai visitatori, è appena fuori città sarebbe un peccato non andarci-
Riflettendoci anche a Ed non farebbe male schiarirsi le idee per qualche ora e stare tranquillo, poi potrebbe approfittarne per leggere un po' il libro che lo stesso scrittore gli ha interrotto.
-D'accordo verrò con te, ma se mi porti in barca e le rane si metteranno a cantare accompagnate da un gabbiano stonato e un granchio che dirige un'orchestra, avrò ben due prove:
1. Che hai visto troppi cartoni ed è per questo che sei così assillante.
2. Che sei davvero un pervertito!-
Elenca le due prove sulle dite continuando a sorridere e per poco sghignazzare, anche Roy lo trova abbastanza comico ed è felice che il biondo abbia accettato.

Intanto Layla con l'orecchio posato sulla porta di legno lasciata socchiusa di proposito, ascolta clandestinamente la conversazione dei due rimanendo molto soddisfatta da quello che sente.
Andranno a farsi una vacanza solo loro due soli soletti, questa è l'occasione d'oro che aspettava da quando Ed ha fatto la sua comparsa rovinandogli la piazza.
Prima era lei la star del Pub invece da quando quell'insolente ha iniziato a lavorare tutti gli occhi sono stati puntati addosso a lui, e niente riusciva a buttarlo giu dal piedistallo!
Le ha provate davvero tutte ma rimaneva sempre l'unica star indiscussa della situazione, sta simpatico persino ad Envy il Dj, e lei per quanto abbia provato a parlare o trovare qualcosa in comune, è stata sempre palesemente ignorata!
Sembra il migliore amico di tutti e questo non lo digerisce proprio!
Per questo quando ha avuto l'occasione, qualche sera fa di levarselo dai piedi non ha esitato ad accettare la proposta di quei due uomini misteriosi che sembravano guardie del corpo di qualcuno di molto importante.
Loro le hanno mostrato una foto di Edward e lei riconoscendolo si è offerta di collaborare per portarlo via e restituirlo alla sua famiglia e al suo caro, disperato fratello che lo cerca da tempo.
Dopotutto è una buona azione no? Ed è scappato portando solo dolore nel cuore delle persone che lo amano, quindi fargli capire che ha sbagliato e farlo riappacificare con la sua famiglia non è una cattiva azione, poi levandoselo dalle scatole anche lei è molto più contenta!
Quando lasciano l'argomento della piccola gita, si allontana dalla porta raggiungendo la grande macchina lussuola parcheggiata all'imbocco del vicolo buio dove c'è il retro.
Sempre ancheggiante, cercando però di sembrare affidabile per non perdere questa grande occasione si avvicina al finestrino nero che viene abbassato rivelando Alphonse Elric, sorridente mentre aspetta l'informazione.
-Allora hai scoperto qualcosa?-
Chiede con il solito tono di voce, da grande uomo impegnato, affarista ma sempre ansioso di fare la sua mossa.
-Stanno andando alla laguna blu, lo troverete sicuramente lì in compagnia di quello scrittore-
Ascoltando ripetutivamente le loro conversazioni ha potuto anche venire a conoscenza della vera identità del misterioso moro troppo timido, che altri non è che lo scrittore Roy Mustang.
-Uno scrittore eh? Be' a me interessa soltanto Edward...-
Pregusta il momento della sua vittoria, in cui irromperà con le guardie nella loro piccola e apparentemente serena gita, chissà che faccia farà il suo caro fratello nel vederlo dopo tutti questi anni, forse rassegnata visto che dovrà tornare a casa con lui, con le buone o con le cattive.
-Signore perdoni l'intromissione, ma perchè non entriamo adesso? Edward è lì dentro, da solo, senza protezione e facile da prendere!-
Roy non è considerato un pericolo, dopotutto è soltanto uno scrittore e non potrebbe mai partecipare ad una rissa se ci tiene alla sua carriera, le uniche persone che potrebbero ostacolare l'operazione potrebbero essere il DJ e altri suoi amici, che non si farebbero ripetere due volte di farsi avanti, ma visto che non ci sono... è tutto troppo semplice!
-Così è troppo facile... voglio vedere lo stupore sul suo volto, godermi quell'espressione così meravigliosamente spiazzata! Devo portarlo via da una giornata che credeva serena! Deve essere divertente-
Tira fuori una banconota da cento porgendola alla ragazza come ricompensa per l'informazione forse più importante della sua vita, lei la accetta ben volentieri stringendola nel pugno quasi a farsi male con le unghie finte troppo lunghe.
Dopodichè Alphonse alza il finestrino e la macchina riparte verso l'orizzonte o meglio verso il gigantesco palazzo di sua proprietà: La Elric Corporation.
Deve prepararsi, perchè il giorno seguente è prevista la cattura di suo fratello e deve essere al massimo della sua forma sia fisica che mentale anche se sarà una vera agonia aspettare.

[Angolino autrice]
Ed: hai scocciato è-é sparisci!!!
Al: bwahahahaha **
Ed: tanto se ti vedo mi butto in acqua e scappo a nuoto è-é non mi prenderai mai vivo!!!!!
Al: vedremo **
Autrice: niente minaccie nell'angolino u.ù
Ed: ok u.u sentito fratello degenere????
Al: ti prenderò ** *sussurrato per non farsi sentire dall'autrice*
Autrice: ma visto che scrivo io ti ho sentito eccome è-é guarda che ti bandisco è-é
Al: non avrai più un antagonista u-u
Autrice\Ed: evviva ^O^ tutti i nostri problemi sono stati risoltiiiii, adesso manca solo il latte **
Al: scherzavo - - però stai attento tu è-é nella fic non ci sarà l'autrice a salvarti **
Autrice: basta è_é

Lasciamoli ai loro conflitti come al solito XD sennò non si finisce più u-u ora i ringraziamentiiiii che sono la parte che preferisco ^O^

Ehm-Ehm u.u e il premio oscar va.... ** a:

Fiamma Drakon: ^O^ siiii Al è tanto tanto cattivo ** XD be' forse forse un coinvolgimento con la mafia ce l'ha anche lui XD è ancora tutto da vedere u.u

hate_e_love: ^O^ Edward finalmente inizia a collaborare è vero! ma fino a che punto durerà? umm, qui bisogna fare il tifo xD sennò Al se lo porta via u.ù gia mi sta facendo strage come cattivo XD

Vegeta4ever: ^O^ Eh-Eh le intenzioni di Al rimangono un po' un mistero per ora sappiamo che è spaventoso XD il cap. dovrebbe essere più leggibile adesso ^^ stavo giusto pensando di ingrandire un po' il carattere XD spero che così vada un po' meglio ^^

Chiby Rie_chan: ^O^ Al è un po' cattivello vero? dovrebbe lasciare in pace il suo Nii-san per una volta XD glie lo dico sempre ma non mi ascolta u.u cattivo Al! xD be' Ed farà di tutto per non tornare a quella vita ** battaglia epica XD

Halley: Benvenuta ^O^ spero che questo cap. non ti abbia delusa e sia abbastanza interessante xD non preoccuparti mi fa piacere che ti sia fatta sentire comunque ^_^ Grazie dei complimenti XD anche se sono ancora alle prime armi cerco di migliorare fic dopo fic u.u hai trasmetto tutto il tuo entusiasmo ^O^ mi è arrivato XD Bye ^.-

Allora in questo cap ho notato che Al ha fatto colpo XD ma non sorprendetevi così presto perchè ha ancora molti assi nella manica ** e anche nell'altra XD chissà forse ne ha anche nelle scarpe, ma aspettatevi di tutto da parte del nostro antagonista u-u come vi ho gia detto farà un macello *-*
Tutto per il suo "adorato" Nii-san XD
La coppia vincente è senza dubbio RoyEd u-u e cercherò di seguirla **
Come sempre se volete chiedete senza problemi ^_^
Enjoy!!!!!!!!!!

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Capitolo 7
*** Cap.7 ***


La laguna è flebilmente illuminata dai raggi del sole che filtrano da rami e foglie dei tanti alberi circostanti.
Intorno c'è solo silenzio e tranquillità fatta eccezione per Edward e Roy che seduti in barca si fanno un giretto all'ombra dei salici piangenti.
-Okay, sei riuscito a farmi salire sulla barca, ma se inizi ad essere assillante giuro che torno indietro a nuoto!-
Minaccia con il solito tono arrogante ma divertito dalla situazione: Roy rema da solo guardandolo male per la fatica che gli sta facendo fare, certo lui è Edward Elric, non sia mai che tocchi un remo!
-Ma se sto facendo tutto io, come puoi lamentarti?-
Edward ridacchia avvicinandosi dall'altra parte della barca con lo stesso atteggiamento irritante.
-E' stata una tua idea, come anche quella di andare in barca, quindi tu remi-
Dopodichè sempre puntato dallo sguardo di fuoco dello scrittore si allontana tornando a sedersi.
-Un po' di aiuto non guasterebbe...-
Borbotta, ma è felice dei momenti che stanno passando insieme, anche solo il viaggio in macchina o la passeggiata sul terreno sterrato per raggiungere la laguna, sono momenti di tranquillità in cui non devono pensare a nulla.
Lui non deve preoccuparsi del romanzo e Ed non deve guardarsi perennemente intorno per paura di essere scoperto da uno scagnozzo del fratello.
Anche se le lenti a contatto le ha messe comunque e fino a che non sono arrivati in un posto deserto non ha nemmeno abbassato il cappuccio della felpa.
-Sono sicuro che puoi farcela benissimo da solo, insomma un po' di esercizio non ti fa mica male caro scrittore-
Ridacchia ancora guardando la faccia dell'altro, che è tutto dire...
Però il moro non ha intenzione di dargliela vinta, almeno non oggi che dovrebbe rilassarsi anche lui ed irritarlo con le solite frecciatine.
-Davvero? Ti informo che sono appena diventato pigro-
E molla i remi massaggiandosi le spalle vistosamente con sorriso sghembo e sguardo provocatorio.
-Non ne avevo dubbi, non alzi nemmeno una foglia da solo vero? Be' a me non va di remare, quindi staremo qui per un po'-
Di certo Edward non è tipo da assecondarlo figuriamoci accontentarlo per una volta, è Roy che deve remare e anche a costo di passare la notte sulla laguna lo farà.
-Non cedi eh? Va bene, nemmeno io intendo cedere ai tuoi capricci-
Una vera sfida, entrambi non hanno intenzione di toccare un remo ed entrambi sono molto ostinati a rispettare questa scelta, bisogna soltanto sperare che la corrente li riporti a riva, perchè da soli sicuramente non torneranno di questo passo.
-Capricci? Guarda che qui l'unico viziato sei tu caro il mio scrittore, o meglio cara la mia assillante Nullità!-
E' stato Roy ad andargli dietro fino a che non ha ottenuto quello che voleva, l'ispirazione che gli salverà il posto di lavoro anche se Edward era contrario e voleva essere lasciato in pace: Questo è Egoismo!
-Facciamo così: lo siamo entrambi, fine della storia-
Conclude frettolosamente avvicinandosi al ragazzo, forse troppo, mozzandogli per un istante il fiato, anche se rimane sorpreso e contrariato.
-Che c'è? Mi stai confermando la storia del vecchio Pervertito?-
Dal canto suo cerca di farsi indietro sorreggendo però lo sguardo scuro del maggiore che continua ad avvicinarsi, fino a che entrambi non finiscono sulla punta della barca in legno che traballa pericolosamente.
Dall'espressione del moro si capisce però, che è tutto uno scherzo, un gioco pericoloso, tutto per divertimento.
-Se fai un'altra mossa finiamo entrambi in acqua-
Sussurra provocatorio aspettando la reazione di Edward che guardandosi alle spalle incontra soltanto la distesa d'acqua scura.
-Allora indietreggia razza di Nullità pervertita-
Lo fulmina con lo sguardo senza timore se non quello di cadere indietro, ma l'altro non lo ascolta minimamente e continua ad aggiungere peso sull'estremità della barca che continua ad alzarsi pericolosamente affondando alle spalle del biondo.
-Non sto facendo nulla di male ragazzino, prima mi è sembrato di vedere qualcosa brillare nella selva e sto cercando di vedere meglio di cosa si tratta-
Cerca di mettersi in piedi concentrandosi su alberi e cespugli a riva dietro il pontile distante, ma la scusa non convince minimamente Edward che cerca di scansarlo come può.
-Si certo, la scusa più vecchia del mondo! Togliti di mezzo!-
Ma Roy continua a resistere e con tutta la forza che ci mette Edward, finiscono per cadere davvero in acqua facendo ribaltare la barca che galleggia capovolta.
Sotto di essa, Edward riemerge prendendo un lungo respiro dopo essere rimasto per troppo sott'acqua e dopo di lui anche Roy si fa vivo, entrambi coperti dal legno e circondati dall'acqua apparentemente più chiara e lucente.
-Sei un'idiota! Visto che hai combinato? Ti avevo avvertito!-
Roy però sembra ignorare le lamentele del ragazzo e inizia a ridere della situazione ma quando Edward è al limite della rabbia smette spontaneamente tornando a darsi un contegno.
-Mi dispiace, ma c'è davvero qualcosa vicino al pontile!-
Si scusa ribaltando la barca alla posizione originale con tutte le sue forze e quando tornano davvero all'aria aperta Edward lo schizza con rabbia, quasi per dispetto.
-Chissà forse era il tuo cervello che ti gridava: Fermo! Mi hai lasciato a terra!-
E fa per dargli le spalle ma la mano di Roy lo ferma per un polso.
-Che c'è ancora?!-
Non è arrabbiato, più che altro irritato per essersi bagnato da testa a piedi per una stupida cosa nella selva che magari nemmeno esiste!
-Hai perso le lenti a contatto!-
Edward a quelle parole torna a ragionare lucidamente o meglio ad essere sul culmine dell'agitazione, non è mai uscito senza! Come farà per tornare a casa?!
-Cavolo!!-
Inizia a "scansare" l'acqua inutilmente, molto più per rabbia che per cercare le sue lenti ormai perse per sempre.
E quando torna a guardare il moro nella vana speranza di essere consolato, lo vede fissare il pontile alle sue spalle stupito o confuso così si volta anche lui rimanendo di sasso, totalmente immobile.
-Salve! Mi presento: per te -indica Edward- la tua rovina e per te - indica Roy- la "cosa" nella selva!-
Alphonse Elric, davanti a loro, la cosa più incredibile e spaventosa che si potesse immaginare.
Vestito con una semplice camicia bianca sbottonata ai primi bottoni e dei semplici pantaloni neri mentre li osserva a braccia incrociate sul pontile, capelli scompigliati dal vento e sguardo furbo accompagnato dal solito sorriso malefico.
-Tuo fratello?-
Chiede Roy alzando un sopracciglio, Edward gli ha raccontato di suo fratello però non ha mai sentito di un legame fraterno come il loro, insomma di solito non dovrebbero volersi bene?
Ma ora, ha la certezza che Ed non esagerava quando parlava di lui come una palla al piede, una minaccia un demonio dall'astuzia insupevabile... un cacciatore che lo cerca giorno e notte senza mai stancarsi.
-No, un mostro-
Risponde acidamente sempre con lo sguardo puntato sugli occhi del fratello anche troppo sicuro.
-Così mi offendi, e se fossi in te non rischierei anche perchè sei circondato, non puoi scappare caro mio-
Schiocca le dita e dai cespugli, persino dagli alberi sbucano scagnozzi che gli puntano le armi contro.
Edward analizza la situazione velocemente, ma non c'è davvero via di scampo, è circondato e se prova ad aprirsi anche un piccolissimo varco lo fermerebbero all'istante.
Torna al fratello guardandolo con tutto l'odio che è capace di provare e di mostrare nei suoi occhi tornati ambrati.
-Quindi hai due possibilità: O vieni senza fare storie oppure... devo ripescarti con le cattive-
Si trattiene visibilmente dallo scoppiare a ridere, lui e il suo ghigno di vittoria irritante.

[Angolino Autrice]
Ed: mai che quello scrittore si riveli utile -.- e mi salvi tirando fuori un super-piano è-é
Roy: ma che posso fare??? T^T
Ed: te lo devo dire io??? è-é salvami!! Fai qualcosa!!
Al: è tutto inutile **
Ed: fratello... cattivo è-é
Al: fratello fuggitivo - -
Ed: fratello... *BIP* u.u
Al: -.- togli quel BIP no?
Ed: ci sono minori è-é brutto mafioso!!!!!
Al: tanto torni con me u.ù
Autrice: finite nella fic va' XD sennò andiamo a finire tardi u.u

Ora i ringraziamenti ^.-

Fiamma Drakon

Vegeta4ever

hate_e_love

Halley

Chiby Rie_chan

Ed ecco anche il 7° cap ^-^ l'ho scritto e riscritto 10 volte xD l'ispirazione non veniva proprio o-o devo dire che nemmeno questo cap mi soddisfa, ma qualcosa dovevo scrivere no? però l'ultima parte è tra le mie preferite u.u insomma chissà perchè ma quando devo scrivere di Al... x3 perdo il filo xD
Devo dire che è molto OOC, mi è uscito così xD però mi piace ^^
Spero che piaccia anche a voi questo cap xD
Enjoy!!!!!

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Capitolo 8
*** Cap.8 ***


I due fratelli continuano a fissarsi senza dire nulla, confondendo tutti i presenti che non possono fare altro che aspettare il verdetto: cosa deciderà Edward?
Il biondo non sembra voler parlare, o meglio ammettere la sconfitta, dopotutto non può scappare e nemmeno aprirsi un varco, tutte le guardie sono pronte a fare fuoco chissà con quale arma fornitagli... non c'è niente da fare.
L'unica cosa che può fare è guardare con tutto l'odio possibile suo fratello minore, tra l'altro, che ricambia con il solito ghigno impertinente e lo sguardo vittorioso di un Re che osserva dall'alto il suo popolo sottomesso: No, quello non è più il suo dolce fratellino, non è l'Alphonse che ricorda... è un mostro, il potere gli ha contaminato il cervello circonandolo di tenebre oscure, e di loschi piani per la cattura.
-Allora? Noi stiamo aspettando Edward, non è educato fare aspettare le persone... dicci: cosa scegli?-
Sibila come un serpente pronto all'attacco che gioca con un'ingenuo topino spaurito, manca soltanto la lingua tagliente visto che gli occhietti perfidi sembra li abbia.
Ed, finalmente cambia espressione sorridendo di sghembo, non si arrenderà mai e poi mai, a quel dittatore spregevole che è diventato suo fratello!
Non gli darà mai questa soddisfazione, anche se significa andarsene, lo farà combattendo.
-Dovrai prendermi con le cattive, brutto mafioso che non sei altro!-
Sorride irritando maggiormente il minore che con le mani fa il gesto rigido di spezzare qualcosa per rabbia però sembra riprendere il controllo poco dopo passandosi una mano fra i capelli scompigliati con disinvoltura tornando a sorridere.
-Molto bene, avanti allora: prova a scappare, farai la fine del topo con il gatto!-
Certo e lui sarebbe il gatto? Ricorda la sua passione sfrenata per quelle bestiole ma se ora come ora, si avvicinasse ad un gattino innocente lo farebbe fuggire in preda al panico.
Il maggiore infatti, irritato per essere stato paragonato ad un topo codardo, non se lo fa ripetere due volte e dopo aver fatto cenno a Roy di allontanarsi si tuffa nella laguna iniziando a nuotare più veloce possibile, almeno per cercare una via d'uscita tra i salici, dove è impossibile vederlo.
Roy dal canto suo dopo essere risalito a riva osserva Alphonse chiedendosi che cosa abbia in mente, con la sua postura eretta e l'atteggiamento indifferente mentre suo fratello gli sta scappando di nuovo da sotto il naso.
-Ragazzi, a voi la mossa-
Due uomini muscolosi e grandi quanto un armadio a due ante, si fanno avanti dai cespugli alle spalle dello scrittore, affiancandolo per puntargli una pistola alla tempia ciascuno.
-Io non mi muoverei se fossi in te...-
Trattiene ancora un risata coprendo le labbra sottili con la mano e guardando il moro, suo ostaggio con la stessa furbizia e perfidia di poco prima.
-Dipende tutto da mio fratello!- Spiega ad alta voce sicuro che anche l'interessato ascolti -Se ci tiene alla tua vita, verrà fuori, però deve farlo subito... non sono molto paziente!-
Torna a fissare l'acqua scura intorno ad alberi e piante di canna, ma non vede nulla e inizia davvero a spazientirsi digrignando i denti.
-Edward non tornerà mai con te!-
Roy trova il coraggio di parlare a quel ragazzo così spaventoso da intimorirlo, almeno fino a poco prima.
-Dici? Io penso che lo farà... non sopporta che degli innocenti siano coinvolti, dico bene Nii-chan?-
Nii-chan, fino a prova contraria è come se si riferisse a se stesso visto che "Nii-chan" sarebbe il minore dei due fratelli, però considera così infantile Edward, così sciocco, che ormai si è abituato a considerarlo il minore.
-Il minore saresti tu Al, te lo sei dimenticato? Se devi proprio chiamarmi in quel modo, devi chiamarmi Nii-san!-
Con grande stupore di tutti i presenti, Edward scende da un'albero vicino, dove nessuno lo ha visto salire.
-Non importa, tu sei il minore visto che tu sei stato così infantile da scappare alla prima difficoltà-
Alphonse si avvicina a passo lento, quasi sospettoso verso il maggiore ancora fradicio.
-E ti lamenti? Grazie alla mia bravata sei tu il capo, no? Perchè non mi lasci stare e torni alla tua bella vita? Ci guadagnamo entrambi, perchè a pensarci bene... se io torno, torna il leggittimo erede-
E la compagnia e tutti i beni passeranno a lui automaticamente, Alphonse può anche credersi il maggiore ma non lo è affatto, almeno da questo punto di vista.
-Oh no caro fratello, tu non avrai proprio niente e sai perchè?-
Si avvicina al suo orecchio abbassandosi e sussurrando una frase che lascia totalmente spiazzato il biondo, forse non ci aveva pensato, o non lo aveva proprio considerato, troppo occupato a fuggire per tutto questo tempo.
Quando Alphonse si allontana gode, nel vedere la faccia del fratello, non sconvolta ma sorpresa per essersi dimenticato di una cosa così importante.
-Be' allora anche meglio no? Se io non posso avere niente, avrai tutto tu! Perchè vuoi riportarmi indietro?-
Chiede riprendendosi dalla sorpresa.
-Te l'ho detto: io sono la tua rovina! E ora basta con le domande, mi sono stancato, mamma e papà ci stanno aspettando sai?-
Gli posa una mano sulla spalla indicando con il capo il suo ostaggio e anche se Roy gli fa cenno di non arrendersi e continuare a lottare scuotendo lentamente la testa, non lo ascolta e lo raggiunge seguito dal suo carceriere che sta molto attento ad ogni suo movimento.
-Roy... scusami ma non posso permettere che qualcuno si faccia male per colpa mia, questa cosa non ti riguarda stanne fuori-
E dopo aver salutato Roy con queste ultime parole, scortato da suo fratello e da una quindicina di guardie torna al parcheggio, alla lussuosa macchina di Alphonse.
Il minore gli apre la portiera indicando l'interno della vettura per dirgli di salire, si sente così soddisfatto, perchè è riuscito finalmente a catturare suo fratello e tra pochi minuti saranno a casa, dai loro genitori, ansiosi di rivederlo.
Dopo aver dato un'ultima occhiata al mondo di fuori che sicuramente non rivedrà mai più, entra nella macchina fissando fuori dal finestrino scuro.
-Ciao Papà, si è qui con me...-
Alphonse non ha perso tempo e ha già chiamato i loro genitori per informarli del ritorno del figlio fuggitivo, ma quando gli passa il telefonino, Edward lo prende e riattacca la chiamata.
-Non hai il fegato di parlare con nostro padre adesso?-
Chiede irritato ma lo sguardo infuocato di Edward lo mette in guardia di non aggiungere altro.
-No, non ho il fegato di affermare che tu sia mio fratello, certo non ti ricordavo così... così stronzo, infame, perfido, sei il peggior mostro che possa esistere! Ma sappi, caro fratello, che non sei tu la mia rovina, ma è il contrario! Ti renderò le giornate impossibili... questa non te la perdono, sappilo-
Detto o meglio sibilato con rabbia questo, gli restituisce il telefono lanciandoglielo contro.
Alphonse non ha parole, vorrebbe ribattere con qualcosa però... non gli viene nulla in mente e resta a boccheggiare come un pesce, fino a che rinuncia e si volta dall'altra parte irritato.

[Angolino Autrice]
Roy: Eeeed!! ç-ç
Ed: non frignare - - trova il modo per farmi evadere x3
Roy: contaci *-* ti salverò!!!!!!
Ed: e io intanto rendo la vita impossibile a mio fratello *-* è la resa dei conti muahahahaha **
Al: tsk u.u non mi faccio intimorire da te
Ed: vedremo u.ù vero Autrice?
Autrice; si u-u adesso tocca a Ed ** Non provocarlo, perchè provochi anche me u.ù

Ringraziamenti:

hate_e_love

Fiamma Drakon

Chiby Rie_chan

Halley

lightblack

Vegeta4ever

Allora ^^ vi starete chiedendo perchè ho aggiornato così in fretta xD be' la risposta è semplicissima u.u mi avete recensita tutti alla svelta o-o e io sinceramente, (sono stata super super contenta eh) ma mi sento in colpa a farvi aspettare un'altra settimana ç-ç e allora eccolo qua ^-^ il nuovo Chappy fresco fresco ^,-
Allora, prima che mi tiriate i pomodori xD vi dico subito che Ed è dovuto tornare con Al u.u perchè, oltre per Roy... ma ho in mente di rispettare la promessa di Edduccio ** e attuare la nostra... cioè la sua vendetta u-u in una serie di cap molto divertenti xD Al non sembrerà più un mostro, perchè tanto Ed riuscirà a dargli una calmata ** vedrete u-u di certo però non ce lo lascio là XD
Spero vi piaccia ^_^
Enjoy!!!

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Capitolo 9
*** Cap.9 ***


Il viaggio in macchina per arrivare a Villa Elric, è durato soltanto pochi minuti, carichi di tensione e rabbia tra i due fratelli che non si sono detti più nulla e nemmeno guardati, lo sbattere d'ali di una mosca sarebbe sembrato persino assordante, nella macchina ha regnato il più totale silenzio.
Fino a che, arrivati nella grande piazza alberata della candida villa Alphonse è sceso dall'auto ed è andato ad aprire la portiera del fratello, chiusa addirittura con la sicura.
Edward senza degnarlo di uno sguardo, ha messo piede a terra tenendosi sulle spalle il lungo asciugamano che gli è stato dato ed è rimasto immobile all'entrata affiancato dal minore, mentre i due coniugi Elric sono usciti dal grande portone.
Van vedendo dopo così tanto tempo il suo primo figlio, quasi rifiuta la realtà confondendola con la fantasia e resta sulla soglia immobile, a differenza di sua moglie Trisha, che al culmine della gioia quasi scoppia a piangere e corre ad abbracciare Edward riempiendolo di baci.
-Edward! Sei proprio tu! Sei tornato a casa finalmente!-
Alphonse infastidito osserva la toccante scenetta, si aspettava di vederlo rimproverato per le sue azioni sconsiderate e invece Trisha lo accoglie come se fosse il miglior figlio del mondo, ignorando tutto quello che è successo e ignorando persino il suo vestito bianco che si bagna a contatto con quelli fradici di Ed.
-Si mamma, sono qui, però così mi soffochi!-
Dopo avergli stampato l'ennesima macchia di rossetto sulla guancia si allontana asciugandosi una lacrima dall'occhio, è così felice da non controllare nemmeno le sue emozioni.
-Scusami tesoro, come stai?-
Quella domanda ne racchiude tantissime altre: Hai mangiato? Come te la sei cavata da solo? Hai vestiti puliti? Ti preso cura di te stesso come ti abbiamo sempre insegnato? Mangi regolarmente?
Solite cose da mamma ansiosa.
-Bene mamma, mi sei mancata-
L'unica persona di cui ha sentito veramente la mancanza, la mamma con cui si sfogava tutte le sere su tutti i suoi stressanti futuri doveri e le responsabilità che tutti gli addossavano.
-Tu no-
Risponde prontamente Alphonse ma viene fulminato da entrambi.
-Alphonse non essere maleducato con tuo fratello!-
Lo rimprovera Trisha.
-Tranquillo fratellino, nemmeno io ho sentito la tua mancanza e poi non mi sembra di averlo detto a te, sai non devi sentirti l'unica stella!-
Gli posa una mano sulla spalla cercando di irritarlo maggiormente.
-Perchè mi dispiace, ma la stella sono io, e ora che sono tornato, puoi farti da parte-
Gli da una pacca sulla guancia sorridendo.
-Non puoi caro mio! Come ti ho già detto... il tuo diploma non si ritrova quindi non puoi prendere il mio posto-
Per la rabbia stava per smascherarsi da solo, in realtà il diploma lo ha preso lui e lo ha nascosto per bene.
Perchè se Edward non ha il diploma non può dirigere la compagnia, e visto che è "misteriosamente scomparso" Alphonse si terrà tutto e guarderà per sempre suo fratello dall'alto al basso, avendogli tolto ogni cosa, persino l'eredità che era sua di diritto.
-Non preoccuparti Alphonse, farò in modo di ritrovarlo-
Edward sorride ancora e non intende proprio arrendersi, adesso che è tornato e ha promesso di rendergli le giornate impossibili, dovrà rispettare il suo "dovere" sia come "ereditiere" e ritrovare il suo diploma, sia come fratello vendicativo e togliere tutta l'eredità dalle manacce di Alphonse, tanto per distruggerlo e vederlo come un perdente, una volta tanto.
-Giusto Al, tuo fratello potrebbe essere il tuo vice, visto che non ne hai ancora trovato uno e poi quando troveremo il suo diploma si vedrà-
Trisha sempre ottimista e sorridente stringe in un'ultimo abbraccio Edward e poi torna sulla soglia per far muovere suo marito che non cede a scendere.
-Capito fratellone? Sarò io il tuo vice, ma stai molto attento, ti ribalterò alla prima occasione-
Marca il "Fratellone" con tono cansonatorio, da presa in giro, per fargli capire che, può anche credersi superiore ma prima o poi lo ribalterà dal trono e si godrà la sua disfatta.
-Non ci riuscirai, perchè io resterò al mio posto!-
E arrabbiato si allontana a passo svelto e deciso, forse riportare Edward indietro non è stata proprio una buona idea.
Però lui ha un'obbiettivo, deve vederlo crollare e sentirsi in gabbia nuovamente, come qualche anno prima ma con una sola differenza: questa volta non riuscirà a scappare!
Edward sorridendo soddisfatto per aver irritato suo fratello minore si avvicina alla soglia di casa e a suo padre che lo osserva con postura rigida e sguardo altrettanto di pietra, privo di ogni espressione, anche facciale.
-Ciao Papà-
Lo saluta semplicemente fermandosi davanti a lui.
-Ciao Edward, bentornato a casa...-
Non lascia trasparire nessuna espressione persino nelle parole, non che siano andati sempre d'amore e d'accordo e sicuramente dopo la sua piccola bravata della fuga si è convinto sempre di più che sia uno sfaticato, un lavativo, un buono a nulla.
-Non so se ringraziare...-
Ammette senza imbarazzo osservando il viso dell'uomo che sembra essersi irrigidito molto di più, forse per quello che ha detto, forse per i suoi vestiti "non adatti" ad un ereditiere, forse per il suo comportamento cambiato da succube a libero ed impertinente, ci sono molte, troppe cose che potrebbero infastidirlo.
-Edward, devi capire che ora che sei tornato a casa devi comportarti come un Elric, come un'ereditiere! Non puoi vestirti come uno straccione e non puoi tenere i capelli così lunghi!-
Lo rimprovera subito, nemmeno messo piede in casa, che bella consolazione eh? Ma Edward non sembra farci caso e con un'alzata di spalle non curante risponde.
-Tu li porti lunghi però-
Van guarda per un attimo la propria coda di cavallo ma poi torna al figlio con lo stesso atteggiamento.
-Io sono un'uomo abbastanza anziano, tu sei un giovanotto! Non sta bene!-
E il giovanotto alza ancora le spalle serenamente affiancando sua madre per entrare in casa, in conclusione non gli importa di quello che pensano gli altri di lui dopotutto lo considerano già un fuggitivo che porta vergogna alla propria famiglia, perchè a questo punto dovrebbe cercare di ingraziarsi quelle faccie di cera?
Passino i vestiti anche perchè non gli ridaranno mai quelli che indossava nel Pub ma i capelli, no! Non li taglierà, come gesto di ribellione! Perchè lui è cambiato, è libero finalmente e non intende rinunciare a quello che ha conquistato proprio adesso!
-Rinuncia Papà... non obbedisce più a nessuno... lavorava in un Pub di basso borgo...-
Alphonse affiancando sempre suo padre da bravo figliolo ruffiano entra in casa raccontando dell'"eccitante" vita di suo fratello.

Quando è pronto il pranzo, Alphonse sale nella stanza di suo fratello per controllarlo e chiamarlo.
Bussa alla porta e quando entra lo trova seduto alla grande finestra mentre cerca di segare le sbarre che ha fatto mettere per precauzione con una limetta per unghie, unica cosa che ha trovato in giro.
-Sapevo che ci avresti provato, ma non prendermi per un'idiota, non scapperai!-
Edward si ferma dal limare furiosamente le sbarre e stringe la lima di metallo con rabbia.
-Scommetto che l'hai messa tu qui vero? Tanto per vedermi impazzire con le sbarre! Oh approposito, grazie adesso la mia stanza sembra quella di un carcere!-
Sbotta irritato tentato di strozzare suo fratello con quella stupidissima cravatta che indossa!
-Oh non ringraziarmi fratellino, tu sei il mio prigioniero e per quanto riguarda la limetta: sì, l'ho messa qui io per vederti impazzire come un topo in trappola però, adesso consegnamela-
Chissà perchè ma gli piace tanto la metafora del gatto e del topo, ma vabbe', Ed non ci fa caso, troppo occupato ad osservare la mano tesa di Alphonse con rabbia, però decide di consegnargli la lima, in modo molto particolare.
-D'accordo, tieni-
La lancia con rabbia, Alphonse si abbassa giusto in tempo per permettere all'oggetto di conficcarsi nel muro dietro di lui.
-Che posso dire? Limando le sbarre deve essersi affilata... oops, scusa-
Ridacchia con aria angelica ed innocente come se non avesse tentato di farlo fuori con una semplice lima per unghie.
Alphonse lo guarda arrabbiato e si alza uscendo dalla stanza, quasi per paura di vedersi sfrecciare davanti qualcos'altro, ma prima stacca la lima dal muro e la mette in tasca.
-Scendi per il pranzo-
Dice prima che sia troppo distante per sentirlo e Edward da bravo fratello, lo ascolta e scende di sotto.

[Agolinooo]
Al: Ha tentato di uccidermi è-é
Ed: chi io? *aria da angioletto innocente*
Autrice: Chi lui??? *w*
Al: non è innocente x3 eppure sei tu che scrivi!!!
Autrice: tsk e che c'entra ^^''' nemmeno io so più quello che dico, che faccio, che guardo u.u mhà....
Al: -.-
Ed: ^w^
Al: è-é piccolo mostro
Ed: ** muahahahaha non darmi altri oggetti appuntiti! Se ci tieni ai tuoi occhi ù.u
Autrice: non è adorabile? ^^
Al: -.- no... ma ora mettiamo fine a questo scempio con i ringraziamenti ^O^
Autrice: ehi è-é solo IO posso dare il via ai ringraziamenti u.ù tu non sei gradito, ed ora ** ringraziamenti!!!!!!!

Chiby Rie_chan: Hi nee-san ^O^
Ed: ** siii venite venite!! Help me ç___ç
Autrice: no problem puccio u.ù se mi serve una super squadra ** vi chiamo xD ovviamente la parte del Super si riferisce a te xke roy... non è tanto tanto super XD allora per le domande ^^ Roy ovviamente farà qualcosa ma per vedere lui si deve aspettare un po' per ora ci sono i fratellini in lotta perenne ** xD e poi vabbe' l'incontro con i genitori eccolo qua u.u e anche quello che ha dtt Al a Ed ovvero:
"Per prendere il mio posto ti serve il diploma che però ho fatto misteriosamente sparire! E non te lo ridarò!"
Per chi non lo avesse capito, questo è quello che Al ha detto all'orecchio di Ed ^^
Bye Bye a presto ^.^

Halley: ^_^ ed ecco che finalmente si scopre che cosa ha detto Al all'orecchio di Ed XD non era proprio una super cosa u.u solo che per avere il posto serve il diploma della loro mitica scuola u.u che alluccio bello ha fatto sparire -.-
Ed: tanto lo ritrovo è-é
Al: se sogna sogna u.ù
Al non essere un mafioso cattivo è-é Ed ha dalla sua parte l'autrice u.ù quindi sono cavolacci tuoi XD aiuterò io Ed ^^
^_^ a presto bye byeeeeee

hate_e_love: ^_^ sono felice che l'aggiornamento lampo ti sia piaciuto ^-^ eh si - - povero Edduccio ma come vedi si sa difendere ** quanto mi sono divertita in questo chap u.u la vendetta dei fratelli maggiori sottomessi ** XD
Spero che questo chap ti sia piaciuto come sempre ^_^ a presto bye byeeeeee

Vegeta4ever: ^_^ già già è tipico dei cattivi prendere ostaggi u.u e poi Al è cattivo, molto, molto cattivo °-° lo avrebbe fatto sicuramente u.u per le motivazioni del fratello malvagio u.ù verranno a galla piano piano ^^ comunque riguardo alla parentela: Nii-chan, Nii-san xD ho approfondito ^^ e a fine chap ho incollato i gradi che sono riuscita a trovare sperando che ti possano essere d'aiuto ^^ come anche agli altri ^^ a presto!!! ^_^ Bye byeeeee


Famiglia
 * niisan e neesan: fratellone o fratello maggiore e sorellona o sorella maggiore. Derivano dai termini propriamente detti per indicare il fratello e la sorella maggiori, ani e ane. In una famiglia sovente si utilizzano questi termini al posto del nome quando ci si rivolge ad un fratello o ad una sorella maggiore. Possono essere utilizzati anche verso fratelli e sorelle maggiori appartenenti ad altre famiglie come forme di cortesia

Per aumentare il senso di rispetto si può aggiungere una 'o' all'inizio della parola (es. oniisan).

    * oniichan e oneechan: in questo caso invece il senso di affettuosità può corrispondere ad un fratellino e ad una sorellina. Nel caso di fratelli e sorelle maggiori più frequentemente essi chiamano i propri fratelli e le sorelle minori con il nome seguito da un suffisso, piuttosto che con un "oniichan/oneechan".

Esistono anche oniisama e oneesama, e sono molto formali. In genere si utilizzano in famiglie di rango elevato con una ferrea educazione.

    * ojisan e obasan: zio e zia.
    * ojiisan e obaasan: nonno e nonna.
    * otousan e okaasan: papà e mamma.

*°*°*°*

Wow un altro po' è più lungo il mio angolino del cap XDD ok però spero di esservi stata utile ^_^ anche con i gradi di parentela (che mi hanno gentilmente dato ^_^).
Scrivendo l'ultima parte mi sono divertita molto xD e spero di aver divertito anche voi ^_^ quindi, non mi resta che salutarvi ^.-
Bye Bye e come sempre... Enjoy!!!


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Capitolo 10
*** Cap.10 ***


La famiglia Elric è riunita intorno al lungo tavolo rettangolare, apparecchiato con posate e candelabri d'argento, piatti di porcellana e tovaglia orlata di pizzo.
Edward ancora non arriva e nel frattempo Alphonse e Hohenheim bisbigliano tra loro tenendo fuori dalla conversazione Trisha, indifferente alle loro parole, contro suo figlio maggiore.
-Secondo me il suo diploma deve rimanere ovunque sia sepolto!-
Bisbiglia Hohenheim irritato, a suo parere Edward non è in grado di mandare avanti l'azienda e gli altri possedimenti, la vita per strada lo ha cambiato radicalmente e gli ha fatto male, non è più il figlio obbediente ed educato che ricordava.
-Secondo me invece, non sopporterebbe lo stress... dopotutto lo faccio per il suo bene-
Alphonse è sempre pronto a prendere la palla al balzo e non lasciarsela sfuggire, con il fatto che suo padre lo appoggia in pieno maschera il suo losco piano dicendo che fa tutto per il bene del fratello, esclusivamente per non sovraccaricarlo di responsabilità.
Mentre invece è tutto l'opposto, vuole vedere Edward crollare sotto un peso eccessivo per lui, provare di essere il figlio migliore, di essere superiore a suo fratello e di umiliarlo definitivamente per tenersi tutta l'eredità.
-Mi auguro che quel pezzo di carta non salti mai fuori...-
Rabbrividendo al solo pensiero di Edward a capo di tutto, il capo famiglia beve un lungo sorso d'acqua cercando di calmarsi e scacciare i brutti pensieri, come il lavoro di una vita che va in rovina per qualche bravata del suo primo figlio.
"Lo tengo ben nascosto non c'è da preoccuparsi..."
Pensa compiaciuto il minore, il posto in cui ha nascosto il diploma di suo fratello è raggiungibile soltanto da lui con una combinazione molto complicata, non ci sono speranze che venga ritrovato.
-Non dovreste tramare così alle spalle di Edward, io sono convinta, che possa fare un ottimo lavoro se solo glie ne diate la possibilità-
Interviene per la prima volta Trisha che di certo nutre piena fiducia in suo figlio come ogni madre, non potrebbe mai avere preferenze, per lei l'unica cosa importante è che lo abbia di nuovo a casa, al sicuro.
Sorride per una splendida idea che le è venuta in mente all'improvviso e continua rivolgendosi ad Alphonse.
-Che ne dici, di portare Ed con te alla Elric Corporation?-
Al per poco non si strozza con un fagiolo andatogli di traverso ma dopo aver bevuto un po' d'acqua si sente meglio e prende un lungo respiro per rispondere a sua madre.
-Perchè dovrebbe venire con me? Si annoierebbe di sicuro-
Prova a deviarla per ritirare la proposta, avere quella peste iperattiva sul posto di lavoro non lo aiuterebbe per niente!
-Dopotutto è il tuo vice, ti sarà sicuramente d'aiuto! Che splendida idea!-
Rispettare la tradizione è molto importante e per lei è e sempre sarà, Edward è l'unico proprietario dell'eredità, non le importà quello che possono dire le altre persone ma è convinta, che dandogli questa occasione si rivelerà un vero leader, e tutti si ricrederanno.
-Ma...! Non ha la minima idea di quello che deve fare! Mamma, non dimenticare che non ha mai messo piede nella Elric Corporation!-
Si oppone questa volta con più decisione mandando al diavolo il "Fratello buono e comprensivo che vuole solo il bene del suo fratellone"!
-Ma noi lo abbiamo istruito per farlo, vedrai che se la caverà bene: è deciso! Domani verrà con te!-
E senza dare l'opportunità ai due uomini di ribattere, chiude il discorso con tanto entusiasmo quasi saltellando sul posto.
-Ecco il fuggitivo-
Annuncia Edward entrando nella stanza e andandosi a sedere vicino sua madre che lo guarda con gli occhi che brillano per la felicità.
Al contrario di quelli del fratello che lo guardano non trucemente ma di più sembrano quasi gli occhi di uno zombie che sta per saltargli addosso e strangolarlo oppure che sta per sbattere la testa sul tavolo per la disperazione.
Invece Hohenheim tiene il capo fra le mani mugolando riguardo una disfatta, una tragedia... e possibili vittime.
-Edward, vorresti andare con tuo fratello alla Elric Corporation domani?-
Chiede sorridendo dolcemente sua madre, il ragazzo distogliendo l'attenzione dagli strani atteggiamenti di suo padre e quel mostro di suo fratello, passa a lei inarcando un sopracciglio.
-A fare...?-
-Devi pur vedere come funziona, in attesa che il tuo diploma venga ritrovato-
Spiega e ora il biondo comprende tutto, sposta lo sguardo verso il suo "carissimo" fratellino sorridendogli in modo angelico ed innocente, per Alphonse: la disfatta.
-Verrò con piacere caro fratello-
Capendo che il comportamento disperato del fratello è dovuto alla sua presenza sul posto di lavoro accetta volentieri, godendosi l'espressione alla "Non ci arriverai mai, ti uccido prima!!".
-Benissimo...-
Sibila in risposta il minore, la cena passa così, tra frecciatine di odio puro e disperazione, l'unica contenta e ottimista resta sempre la donna di casa che non vede l'ora del nuovo giorno.

Dopo cena Edward fa un bagno caldo e tutto contento, indossa il pigiama e si dirige nella sua stanza rimanendo quasi morto d'infarto quando vede suo fratello, sul suo letto.
-Hai visto un fantasma?-
Chiede notando il suo colorito sbiancato per la sorpresa, o lo spavento.
-No, un mostro sul mio letto! Che vuoi?-
Lo fulmina con lo sguardo avanzando nella stanza con andatura sicura ma irritata.
-Nulla, visto che devo tenerti d'occhio, resto qui-
Sorride facendo spallucce come se fosse la cosa più normale del mondo, dormire con il proprio prigioniero e allo stesso tempo suo fratello solo per infastidirlo ed imporgli la sua presenza.
-Davvero...? D'accordo-
Edward sorride di rimando e con grande stupore del minore, non si arrabbia ma si sdraia sul suo letto per poi rivolgersi a lui tutto allegro e con aria innocente.
-Ma tu, dormi per terra-
E lo spinge facendolo rotolare a terra con un tonfo.
-Be'? Stai comodo?-
Chiede sporgendosi dal letto con i capelli che cadono avanti, Al non risponde sul punto di ringhiare, si mette seduto sul pavimento e lo guarda infuriato.
-Papà ha ragione: sei totalmente diverso-
Sibila con rabbia scuotendo lentamente il capo.
-Non venirmi a dire che "Ti manca il tuo vecchio fratellone" Perchè non ci crederò mai, visto come ti sei comportato e per quanto riguarda il mio cambiamento ne sono felice, mentre tu resterai sempre un manichino senza anima guidato soltanto dalla sua avidità-
E lasciando suo fratello un po' amareggiato torna alla posizione originale sul grande letto a baldacchino aggiungendo un euforico: Buona Notte!
Mentre Al si alza per andarsi a prendere almeno una brandina da sistemare.

[Angolino]

Ed: ** verrò alla Elric Corporation!!! tiè! XD ti rovinerò tutto il lavoro! ^O^
Al: -__- non solo attenti alla mia vita... ora anche al mio lavoro???
Ed: si u.u devi pagarla ** e fino a che non ti arrenderai e mi ridarai il mio diploma ** non la smetterò muahahaha xD
Al: oddio -___- Autrice???ç_ç
Autrice: ora è il suo turno ^_^
Ed: ecco è-é prima fai tu il demoniaco e adesso lo faccio io, per la mia vendetta u.ù
Al: quando toccherà di nuovo a me? ç_ç
Autrice+Ed: mai! è-é
Al: ç_ç sono in combutta.... Help me!!!
Autrice: ignoratelo u.ù passiamo ai ringraziamenti ^-^

Vegeta4ever

hate_e_love

Chiby Rie_chan

Halley

lightblack

Fiamma Drakon

Ed eccoci qua gente XD ho aggiornato prima u.u si xD non solo perchè mi avete recensita in fretta ^-^ e mi fa piacere, davvero, ma anche perchè Sabato mi faccio un viaggetto e non so quando tornerò u.u quindi, voglio recuperare un po' di Chap ^_^ non posso lasciarvi a secco per chissà quanto XD quindi preparatevi u.ù
^_^ spero vi piaccia e come sempre...!
Enjoy!!!!!

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Capitolo 11
*** Cap.11 ***


La mattina seguente la sveglia sul comodino di Edward suona facendo svegliare entrambi i fratelli: Edward comodamente sdraiato sul suo letto, Alphonse stretto nella brandina che cigola e sicuramente gli ha provocato un brutto mal di schiena.
Il minore irritato dal continuo trillare che non viene interrotto da suo fratello per semplice pigrizia, si alza e spegne la sveglia.
-Alzati, dobbiamo andare e non voglio fare tardi per colpa tua!-
Lo rimprovera già di prima mattina ricevendo solo un mugolio contrariato, tanto per farlo arrabbiare un po' ma non sta al gioco di suo fratello e va a prepararsi.
Quando anche il biondo si decide ad alzarsi, fa una doccia e si veste per poi scendere per la colazione, un abbondante tazza di caffè forte.
Poco dopo lo raggiunge Alphonse sorridente e raggiante nel vederlo praticamente in coma da sonno.
-Non sei abituato ad addormentarti e svegliarti presto vero? Ma che dico, lavoravi in un Pub...-
Lo prende un po' in giro per vendicarsi del mal di schiena che ignora per non farsi ostacolare anche da quello, oltre che da suo fratello.
Trisha lo ammonisce bonariamente con lo sguardo e aiuta Edward a farsi la coda di cavallo tirandogli i capelli indietro con una spazzola.
-Non basterà tirarli indietro visto come s'è conciato, non farmi fare figuraccie chiaro?!-
Lo rimprovera ancora come se fosse davvero il fratello maggiore, cosa che sicuramente tutti penseranno.
Edward è felice di irritarlo anche con l'abbigliamento, la camicia nera è fuori dai pantaloni stretti e chiari, con i primi bottoni sbottonati, senza cravatta o giacca elegante.
-Ci riesci benissimo da solo...-
Gli risponde lanciandogli per quanto possibile, una frecciatina ai suoi vestiti, troppo formali e da manichino.
-Muoviti, voglio solo che tutto questo finisca in fretta, almeno non dovrò più farti da Baby Sitter!-
Edward lo imita rendendolo un rompi scatole totale e lamentoso, cosa che ai suoi occhi è veramente, però si alza e lo segue fuori incrociando le dita con sua madre.
In macchina Alphonse non fa altro che fissarlo con sospetto, chiedendosi che cosa macchina quella sua mente dispettosa per rovinargli la giornata, come gli ha promesso dopotutto.
-Che pensi?-
Chiede senza peli sulla lingua.
-Io? Niente...-
Rotea gli occhi facendo finta di nulla.
-Si tu, non c'è nessun'altro in questa macchina, anche se lo vorrei tanto!-
-Sei tu che mi hai riportato indietro quindi prenditela con te stesso per tutti i guai che combinerò-
Sbatte più volte le palpebre per irritarlo e fingersi un angioletto innocente.
Al fa di nuovo il gesto di rompere qualcosa con le mani in modo rigido con i denti stretti, ma cerca comunque di non assecondarlo e calmarsi voltandosi dalla parte opposta irritato.
Arrivati alla Elric Corporation gli sguardi sospettosi non cessano almeno fino a che non arrivano nell'ufficio e Alphonse spinge Edward su un divanetto.
-Tu stai qui zitto e buono chiaro?-
E si siede dietro la sua scrivania guardando le carte che vi sono posate sopra e lo stavano aspettando.
-Che noia... e questo sarebbe il tuo fantastico lavoro?-
Sbuffa Edward dopo poco iniziando ad annoiarsi.
-Si, ma cosa ti avevo detto? Zitto e Buono!!-
Sul punto di strillare batte un pugno sulla scrivania, ancora una volta si pente di non averlo lasciato stare dove stava però deve attuare il suo piano e portarlo alla rovina, e non vuole rinunciare.
-D'accordo, d'accordo, che palla al piede che sei... prometto che non mi sentirai, sarà come se non ci fossi proprio-
Gli assicura anche se con un sorriso poco promettente, ma Alphonse anche se preoccupato lo ignora e torna al suo lavoro.
[Pochi minuti dopo...]
Alphonse è proprio felice adesso, il silenzio regna sovrano nel suo ufficio e quasi quasi stenta a crederci!
Edward non si sente veramente e anche se la cosa può sembrare molto strana è vera, anzi anche troppo vera...
Alza il capo e si sente un vero idiota a non averlo fatto prima... il divanetto è vuoto e la porta appannata: quell'imbecille se n'è andato!!
Si alza scaraventando la sedia contro il muro e corre alla sua ricerca gridando.
-EDWARD!!!!!-
Sul culmine della rabbia lancia sguardi furiosi in ogni ufficio che incontra fino a che arriva nel reparto artistico della loro rivista e lo vede ballare il valzer come un'idiota con pittrici e segretarie che gli sbavano dietro.
-Ed!-
Lo chiama attirando non solo la sua attenzione ma anche quella dei presenti che stoppano tutto e si mettono sull'attenti per paura di essere ripresi.
-Che peccato, devo proprio andare, è arrivato il vecchiaccio con il mal di schiena-
Tutte le ragazze si trattengono dal ridere alla piccola battuta del bel biondo, non sanno se stare dalla sua parte o quella del loro capo.
-Non fateci caso, di solito non è così anzi è anche peggio!-
Ride ma al tempo stesso fa piccoli passi indietro non sapendo quando la furia omicida di suo fratello si farà sentire e partirà alla carica.
-Sei-finito-
Sibila e inizia a marciare verso di lui a grandi passi e sguardo truce, ma Edward non è certo stupido e inizia a scappare ridendo inseguito da suo fratello che somiglia più ad un toro furioso.
Attraversa ogni reparto e finalmente riesce a seminarlo e prima che se lo ritrovi dietro si nasconde sotto una scrivania vuota restando muto come un pesce quando sente i passi lenti di qualcuno.
-Dove cavolo è andato a cacciarsi?-
Quando torna la ragazza che occupa quella scrivania, tra l'altro molto carina, Ed le fa cenno di restare in silenzio e lei normalmente per assecondarlo siede al suo posto facendo finta di nulla, che può dire? Il ragazzo sotto la sua scrivania è tremendamente carino.
-Cosa cerca Signore?-
Chiede ad Alphonse che continua a guardarsi intorno, poi si avvicina a lei fermandosi davanti la postazione
-Sto cercando un ragazzino, capelli biondi lunghi legati in una coda di cavallo, basso... l'hai visto?-
Edward intanto si arrabbia per quel "Basso" ma reprime tutto e resta in silenzio.
-E come mai lo cerchi Alphonse?-
Marca il suo nome con un chè di... disprezzo o irritazione, sembra non siano proprio ottimi colleghi e nemmeno amici.
-Non sono affari che ti riguardano-
Risponde acidamente, quella ragazza è stata assunta solo perchè fa parte di una famiglia potente e non possono permettersi di litigare come bambini, però non sono mai andati d'accordo e cercano a stento di sopportarsi.
-D'accordo, comunque no non l'ho visto-
Si volta facendo svolazzare i lunghi capelli neri verso lo schermo del suo Pc.
-D'accordo, è mio fratello minore... contenta?-
"Fratello minore?! Quello saresti Tu!"
Pensa il biondo stringendo i pugni.
-Oh che carino hai portato il fratellino a lavoro?-
Al le ha rivelato la mezza verità perchè con lei comportarsi acidamente non funziona ma dicendole quello che vuole sentire, sì.
-Non ho tempo di raccontarti la storia...-
Posa le mani sulla superficie di legno guardandola con un misto di disperazione e noia.
-Va bene va bene, è andato da quella parte-
Gli indica un lungo corridoio dove il ragazzo si precipita immediatamente.
Lei si allontana dalla scrivania permettendo a Edward di uscirne.
-Così, sei il fratellino del capo-
Si siede sulla postazione accanto al Pc squadrandolo da testa a piedi.
-No, veramente sarei io il maggiore ma sai, gli piace darsi importanza-
La mora ridacchia porgendogli la mano.
-Io sono Pervinca, e per ora abbiamo una cosa in comune-
La sua voce è melodica e seducente, forse un po' troppo altezzosa però questo piace e attira l'attenzione del biondo.
-Ho notato, nemmeno tu lo sopporti eh? Come ti capisco...-
Le prende la mano baciandone il dorso con galanteria, le ragazze vanitose e sicure di se a suo parare non vanno snobbate perchè gli piace assecondarle e viziarle, insomma divertirsi.
Pervinca, prende una bottiglia di vino e due bicchieri dall'angolo del suo posto di lavoro, riempiendoli con il liquido rosso scuro.
-Allora brindiamo: Che possa sprofondare!-
Esclama solennemente alzando il bicchiere.
-E non tornare a galla-
Lo stesso fa Edward ridendo mentre scambia sguardi d'intesa con la sua nuova alleata e brindano alla rovina del loro nemico che sicuramente avverrà anche grazie a loro.

[Angolino]
Ed: una nuova alleata finalmente **
Al: ç_ç povero me...
Pervi: ^_^ ma che povero te... Ed? andiamo a mettergli i ragni nel cuscino?
Ed: ** arrivo
Al: ç___ç

Scusate eventuali errori ma non sono stata molto attenta, visto che dovrei gia essere partita x3 questo è un aggiornamento lampissimo XD mi sono svegliata alle 6.00 =-= aiuto...ma comunque ci risentiremo quando torno xD
Ringraziamenti:

Fiamma Drakon

Chiby Rie_chan

Halley

hate_e_love

Vi posso dire XD che con Pervinca nei paraggi ci sarà da divertirsi U_U adesso è Al quello in difficoltà XD
Ma adesso devo proprio andare - - non vedo l'ora di sprofondare in macchina e dormire U___U io non mi alzo mai così presto -____-
Bye Bye Genteeeee ^O^
Enjoy!!!!!!!!


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Capitolo 12
*** Cap.12 ***


Nella sala mensa Edward pranza con la sua nuova e furba amica Pervinca, che lo ha gentilmente invitato a fare due chiacchiere.
Sono seduti in uno dei tavoli nascosti in fondo alla grande sala dipinta di bianco e arancio con lastre di vetro e quadri colorati sparsi un po' ovunque.
Alphonse ancora non si è visto e questa è una buona cosa per entrambi: Pervinca non può sopportarne la presenza senza attaccare briga mentre Edward non ne sopporta la presenza e basta, i momenti senza suo fratello sono momenti preziosi di pace e tranquillità, che intende godersi fin che può.
-Sai, tu sei più simpatico di tuo fratello-
Scherza prendendo un'altro bicchiere di vino, ormai uno dei tanti mentre mangiano insalata.
-Vero? Lui è così noioso...-
E anche Edward non scherza versandosi per l'ennesima volta la stessa bevanda e mandandola giù tutta d'un sorso.
Palese, è che sono entrambi un po' ubriachi e si stanno divertendo come due bambini che scappano da un'adulto severo che vuole porre fine ai loro giochi.
-Già, ma ce l'ha una ragazza?-
Chiede innocentemente curiosa, per sentirsi rispondere che non ce l'ha perchè non ha tempo di frequentare donne, uno come lui che è un'uomo tutto d'un pezzo, dedito soltanto al lavoro.
-Non ne ho idea, forse sono loro che non hanno voglia e tempo di frequentarlo-
E si perdono in un'altra interminabile risata, compagni di bevute da si e no un'ora e mezza che fanno cose tipiche da ubriachi: sparare cavolate e riderci sopra.
-Sono sicura che invece tu hai un bel numero di fans... non sei noioso come lui, combatti il potere!-
Alza un pugno al cielo in segno di ribellione, di forza e di combattimento fino allo stremo.
-Lo sto facendo proprio in questo momento, sono scappato dal suo ufficio, insomma gli avevo promesso che sarebbe stato come se non ci fossi e infatti...-
Ridono ancora ma improvvisamente la ragazza si blocca indicando la porta con stupore misto a paura.
-Ah eccoti qua!-
Alphonse avanza nella grande sala come un genitore arrabbiato che riprende suo figlio e si ferma al loro tavolo guardando suo fratello con altrettanta severità.
-Che ci fai tu con lei?-
Chiede togliendogli il bicchiere di mano anche troppo facilmente ma visto che Edward non è in grado di rispondergli, almeno non ora, si rivolge alla ragazza che alza le spalle.
-Tuo fratello è simpatico sai? Perchè non lo imiti un po'...?-
Al rotea gli occhi pensando: "Ma che cerco di ottenere da due ubriachi?" e prende le bottiglie buttandole nel secchio vicino.
-Quanto sei ubriaco da uno a dieci?-
Chiede al biondo posando una mano sul tavolo, come se parlasse con un bambino incapace di capire, ma con la certezza che la risposta sarà al cento per cento sincera.
-Direi... quattro o cinque-
E questo ad Alphonse basta per trascinarlo via, anche con la forza.
-Benissimo, i vostri giochetti per oggi sono finiti e tu vieni con me!-
Prende suo fratello per un braccio trascinandolo via fino al parcheggio dove entrambi salgono in macchina.
-Che diavolo ti salta in mente?! Prima scappi dal mio ufficio, poi fraternizzi con il nemico e vi fate una bevuta come vecchi amici?!-
Continua a lamentarsi gesticolando con le mani sull'orlo di una crisi di nervi, come previsto la visita di Edward alla Elric Corporation non è andata per niente bene, gli ha creato soltanto problemi!
-Chi sarebbe il nemico?-
Mentre il biondo non se ne cura proprio poggiato al finestrino con aria stanca mentre l'effetto dell'acool si fa sentire.
-Pervinca piccolo idiota! Quella è una vipera e farebbe di tutto per farmi sprofondare! Sono sicuro che ti sta solo usando per arrivare a me! Possibile che non lo capisci?!-
-No, e poi abbiamo uno scopo comune...-
Anche Ed vuole vederlo fallire, visto quello che gli ha fatto passare, perchè dovrebbe stare dalla sua parte?
-Be', prendimi pure per un fratello severo, cattivo e quello che vuoi, ma ti proibisco di rivederla! Ti sta solo usando!-
Adesso sì, che fa la parte del fratello maggiore, gli sta davvero proibendo di rivedere Pervinca!
Come se fosse un bambino che non è in grado di capire di chi fidarsi, bisognoso di protezione anche se questa non lo è, somiglia di più a prepotenza, Al non vuole che suo fratello si unisca a Pervinca per rovinarlo, perchè sa che insieme potrebbero farlo tranquillamente.
-E se io volessi, lasciare che mi usi?-
Sussurra voltandosi verso il minore che non ha parole questa volta, certo fare il prepotente fino ad ora è stato facile, ma quando suo fratello inizia a reagire e dirgli cose come questa, lo porta a desiderare davvero il suo affetto, la sua comprensione, per avere almeno questa volta, un fratello che non lo tradirebbe mai, invece visto che sono separati e si odiano, Edward non ha nessuno scrupolo a passare dalla parte di Pervinca, non fa un torto a nessuno dopotutto.
E senza dargli la possibilità di formulare una frase per esprimere lo stupore, abbassa il finestrino e apre la portiera da fuori, vista la sicura.
Scendendo la chiude con decisione ed entra in casa, lasciando suo fratello ancora lì, bocca semi aperta e stupore sul volto mentre forse almeno questa volta... inizia a provare un po' di senso di colpa.
Perchè è colpa sua, se non ha un fratello su cui fare affidamento, un fratello che non lo tradirebbe mai... e invece, bravo Alphonse.

Edward si sdraia sul suo letto dopo essersi fatto una doccia e messo il pigiama, il suo carceriere ancora non è arrivato ma la brandina nella sua stanza l'ha lasciata.
Approfitta della solitudine per prendere il suo cellulare e appena lo accende sulla schermata appare il simbolo di un messaggio.
Pervinca: Ciao fuggitivo, non so tu ma io ho voglia di rivederti
Così si affretta a rispondere.
Ed: Ciao Signorina Sfascia Fama Di Mio Fratello, anche io voglio rivederti, ma sono prigioniero della mia stanza.
Pervinca: Bel nome, Il Fratellone non ti lascia uscire?
Ed: No, ha persino una brandina in camera per controllarmi.
Pervinca: Che guasta feste... cercherò di aiutarti caro Fuggitivo a presto.
Ed: Grazie Sfascia Fama, te ne sarei davvero, davvero grato.
Pervinca: Baci.
Ed: Bye Bye.
Controlla se ci sono tracce di suo fratello in giro, ma non si vede ancora così spegne il telefono e posa il capo sul cuscino.
Una quindicina di minuti dopo Alphonse entra nella stanza con passo felpato per non svegliare Edward che si è addormentato con il cellulare in mano, appena lo vede si da mentalmente dello stupido per non averglielo tolto prima e lentamente glie lo sfila dalla mano, cercando di non respirare nemmeno per non essere scoperto e correndo nella sua stanza, lo collega al pc.
Nota che non ci sono nuovi messaggi, li ha già aperti tutti ma sullo schermo compare il nome di Pervinca così non resiste e li apre leggendoli tutti.
-Così vuoi aiutarlo a fuggire... da domani: sorveglianza extra cara la mia, sfascia fama, non riuscirai nel tuo scopo-
Si appunta mentalmente tutte le modifiche che il giorno dopo dovrà attuare per la sorveglianza a suo fratello e dopo aver scollegato il telefonino dal pc lo rimette molto lentamente dov'era e si mette a dormire.

[Angolino]
Ed: è-é come ti permetti?! Invadere la mia privacy, sei proprio un mostro!!!
Al: U_U ma io mi devo difendere
Ed: traffica con qualcos'altro e molla il mio cellulare allora!!!! è-é
Al: ** muahahaha nasconderò anche quello!!!!
Ed: intanto me lo hai ridato U_U tiè
Al: ç_ç mmm.... non dovevo... accidenti!!!
Autrice: XP evvaiiii stiamo vincendo Ed!!!!
Ed: siamo pari U-U dobbiamo vedere che cosa succede dopo u.u
Al: ** muahahahahaha
Autrice: lasciateli perdere U___U ora che la battaglia è iniziata sono ancora più folli!
Al: ma ora i ringraziamentiiiiiiii ^_^
Autrice: stai zittooooooooooo ^__^ questo lo dico iooooo ^__^ quindi taci o ti sparooooo ^____^ adesso, i veri ringraziamenti ^-^ (non quelli del pazzo XDD).

Chiby Rie_chan

Jasmin

hate_e_love

Fiamma Drakon

Ok gente sono tornata ^^ e anche se un po' così xD molto stanca... mi rifarò con le fic U_U
Spero che questo chap vi piaccia ^_^ dò il Benvenuto a tutti i nuovi arrivati ^___^ sempre ben accetti!!!!
E adesso che la Fic entra nel vivo spero di non annoiarvi XD perchè ci sono ancora un po' di chap ^_^ spero di non diventare pesante XD ma mi piace troppo questa fic **
XD allora ci sentiamo al prossimo gente ^-^
Enjoy!!!!!!!!! ^___________^

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Capitolo 13
*** Cap.13 ***



Il sole illumina la stanza e il volto di Edward facendolo svegliare, mugola girandosi dall'altra parte ma subito dopo inizia a suonare la sveglia, aggiungendosi al gruppo che vuole farlo alzare per forza.
Alza in braccio e la spegne donando al suo cervello, qualche attimo di silenzio prima che suo fratello decida di mettersi in piedi e far cigolare spaventosamente la sua brandina.
-Quando ti stancherai di dormire su quella cosa e te ne tornerai nella tua maledetta stanza?-
Chiede il biondo infastidito accorgendosi solo ora di avere il cellulare vicino, tra le coperte e lo afferra subito per tenerlo lontano da suo fratello, che però ha visto tutto la sera prima.
-Quando tu diventerai un fratello obbediente!-
Si massaggia la testa e la schiena doloranti, stare in quella brandina non è certo comodo ma se deve controllare Edward può fare questo sacrificio dopotutto è nel suo interesse.
-Cioè mai... uffa...-
Mentre per Edward quella brandina è una cosa fantastica a volte, la punizione che merita suo fratello se vuole stargli attaccato persino di notte.
-Muoviti, anche oggi devo farti da baby sitter e guai a te se ripeti lo scempio di ieri!-
Lo avverte con il dito da bravo rompi scatole e va a prepararsi indossando sempre uno dei suoi completi da manichino rigido.
Invece Ed indossa una camicia bianca che alza fino al gomito e i soliti jeans stretti però neri.
Quando entrambi sono pronti scendono per fare colazione e si mettono in macchina ancora una volta, ormai le strade sono familiari a Ed e le guarda annoiato non potendo fare a meno di chiedersi che cosa sta facendo Roy in questo momento... non l'ha più visto.
Arrivati nel solito noioso ufficio pieno di scartoffie, Ed si siede sul divanetto e Alphonse chiude la porta a chiave nascondendola nel taschino della giacca.
-Oggi non vai proprio da nessuna parte...-
Esclama trionfante afferrando la penna.
-Che peccato le mie fans ci resteranno male...-
Si finge dispiaciuto girandosi sul divanetto per essere fuori dalla visuale di suo fratello così da poter tirare fuori il cellulare.
Ed: Sfascia Fama, sono chiuso nell'ufficio di mio fratello con lui che fa il cane da guardia, rimedi?
Aspetta la risposta stando attento a non farsi vedere, per fortuna non tarda ad arrivare.
Pervinca: forse uno, aspetta lì!
Così nasconde il cellulare e fa finta di nulla, cercando di sembrare annoiato al massimo anzi che impaziente di scappare un'altra volta.
Improvvisamente suona l'allarme anti-incendio facendo scattare entrambi sull'attenti fatta eccezione che Alphonse è spaventato, Ed al settimo cielo perchè sa chi è l'autore dell'opera.
-Be' non vai a vedere che cos'è successo?-
Lo provoca con il sorriso stampato in viso, che non accenna a volersene andare, Al è indeciso su cosa fare, se esce dalla stanza allora scappa Ed però deve andare a vedere.
-Si ma tu resti qui comunque!-
Esce dalla stanza sbattendo la porta e la chiude a chiave certo che il pestifero biondo, sarebbe rimasto al suo interno.
Subito Ed afferra il cellulare e scrive.
Ed: è uscito.
Pervinca: arrivo.
Sente dei tacchi battere sul pavimento e dopo qualcosa infilarsi nella serratura e fare rumore, ma scatta e la porta si apre.
Ed si alza e raggiunge Pervinca che ha una forcina in mano.
-Come ci sei riuscita? Devi insegnarmelo!-
Esulta subito ma la mora interrompe la sua gioia prendendolo per mano e iniziando a correre per diversi corridoi.
-Te lo insegnerò di sicuro ma ora dobbiamo allontanarci prima che tuo fratello faccia ritorno-
Dopo un po' che corrono a destra e sinistra arrivano nel reparto abbigliamento dove le modelle si preparano per le fotografie della rivista e si nascondono addentrandosi sempre di più tra reparti, scaffali e appendi abiti fino a che si siedono in un'angoletto nascosto su due giganteschi puff scoppiando a ridere.
-Peccato, non vedremo la sua faccia!-
Ma Ed può benissimo immaginarsela e riderci sopra ancora di più.
-Ma possiamo sentire la sua voce quando griderà il tuo nome per tutto l'edificio!-
Già come il giorno prima, ha iniziato a rincorrerlo per ogni reparto gridando come un pazzo e di sicuro i suoi dipendenti non si sono fatta una buona idea del loro capo.
-Dici che manderà qualcuno a cercarmi?-
Forse si ritroverà i suoi scagnozzi alle spalle e dovrà scappare come il vento per sfuggire ai gorilla in abito elegante.
-Sicuro, ma secondo me fino a che restiamo qui... nessuno ci troverà, insomma te lo immagini tuo fratello tra abiti che non siano i suoi?-
-Oppure che non siano da manichino come i suoi...-
Restano nascosti e ridono concedendosi qualche attimo di serenità.

Nel Pub intanto Envy sta con i gomiti posati sul bancone del bar mentre ascolta attentamente le parole del moro davanti a lui.
-Sono giorni che cerco aiuto ma nessuno vuole mettersi contro Alphonse Elric, si dice che possa rovinarti con un semplice schiocco di dita!-
Roy dopo essere tornato a casa, si è dato una sistemata veloce e ha subito chiamato la sua agente per chiederle aiuto ma Riza si è rifiutata, andava bene custodire il segreto di Edward ma mettersi contro una persona così potente per poi farsi rovinare la carriera e la vita no.
Per questo è andato a chiedere aiuto alla sola persona che avrebbe potuto credergli e aiutarlo visto che è stato lui a portare via Edward la sera in cui gli scagnozzi del fratello sono entrati nel Pub.
-Ho capito, così il fratello di O'Chiby-san... è riuscito a prenderlo, be' ma io questo non posso accettarlo! Ovvio che ti aiuterò però prima dobbiamo occuparci della talpa!-
Il moro alza un sopracciglio alle parole vendicative e decise dell'altro.
-Talpa...?-
Chiede non capendo a cosa si riferisca con quel nome.
-Si, se è venuto a sapere della vostra uscita e voi ne avete parlato solo qui allora ci deve essere una talpa, un traditore che glie l'ha detto! Qualcuno che odi O'Chiby-san così tanto da volerlo fuori dai piedi... le ragazze erano nei camerini e poi hanno perso la testa per lui, non lo vorrebbero mai lontano, poi c'è il nostro Boss ovvero la proprietaria del Pub ma è la prima che non tollera queste cose...-
La proprietaria non si è mai fatta viva, almeno agli occhi di Roy, ma se venisse a sapere che uno dei suoi dipendenti è un traditore lo sbatterebbe fuori a calci senza troppi problemi.
-Resta solo Layla... era fuori quando ne abbiamo parlato-
Al nome della ragazza Envy scatta e si precipita sul retro andando a prendere quella brutta traditrice di persona, sfondando la porta fradicia con un calcio.
-Layla!-
Lei si volta con la sigaretta che pende dalle labbra lucide, in viso stupore ma sempre la stessa sfacciataggine.
-Sei stata tu a consegnare Ed nelle mani di suo fratello?!-
Grida al culmine della rabbia, non le è mai stata simpatica visto quante volte ci ha provato con lui senza ritegno ma arrivare persino a questo... la pagherà... la pagherà molto, molto cara!

[Angolino]
Envy: io ti faccio fuoriiii **
Lyla: *scappa a gambe levate* aiutoooooooo x3
Roy: dove credi di andare??? *le sbarra la strada* **
Ed: siiiii vendicatemi ^O^
Envy: verrò a prenderti **
Ed: ^_^
Roy: anche io U_U
Ed: se vieni tu non scapperò mai!!!!!!! x3 lascia fare a Envy stupidà Nullità è-é
Roy: T____T io vengo comunque....
Envy\Ed: -.-"
Autrice: ^_____^ vedremo, vedremo!!!!! Adesso i ringraziamentiiiiiiiiiiiii ^____________^

hate_e_love

Chiby Rie_chan

Fiamma Drakon

Halley

^___^ spero di non annoiarvi XD perchè ci sono ancora un po' di chap e a me piace un sacco questa fic *___* mi diverto con quel mafiosetto di Al U___U spero sia lo stesso per voi ^-^ quindi, adesso si passa alla vera azione *___* perchè come vedete (Allelujaaaa) Roy si è dato da fare ed è tornato ^___^ siiiii ^-^
E Envy prende una parte più.... presente ** anzi che essere il Dj quasi inesistente, piccolo lui U___U contento? Adesso ci sei di più XD
Envy: era ora U_U sono settimane che te lo chiedo!!!! x3
Autrice: e adesso ho esaudito le tue richieste U___U sono un'Autrice impegnata io sai..?
Envy: sese... -.-"

^____^ okok, scleri a parte ** ci sentiamo al prossimo genteeeeeeeeeeeeeeee ^-^

Enjoy!!!!!!!!

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Capitolo 14
*** Cap.14 ***



Envy seguito da un Roy molto allarmato, sfonda con un calcio la sudicia porta di legno dirigendosi a grandi passi verso la ragazza che fuma una sigaretta, pendente tra le labbra lucide.
-Layla!! Sei stata tu?! Rispondimi!-
Le afferra le spalle saldamente quasi per farle male di proposito, se è stata lei deve soffrire e molto! Deve pagarla!
-Toglimi le mani di dosso!- lo scansa in modo brusco gettando la sigaretta a terra e spegnendola con il tacco per poi soffiare del fumo sul viso di Envy, palesemente schifato -Si e allora? E' stata una buona azione!-
Envy si allontana ancora più disgustato, anche dalle parole, anzi sopratutto da quelle...
-Non so che cosa pensi quel tuo cervello di gallina o quello che ti abbia detto Alphonse, ma ti sei lasciata giocare e non hai fatto per niente una buona azione!!-
Le grida, Roy è indeciso se intervenire o meno, la conversazione si sta facendo troppo viva per i suoi gusti e ora come ora Envy non sembra molto ragionevole.
-Envy lasciala stare, non è in grado di capire queste cose, per ora concentriamoci su Ed, è la cosa migliore-
Lo fa tornare alla realtà, almeno uno dei due deve mantenere la calma e ragionare con lucidità.
Anche lui vorrebbe vendicarsi di Layla e vederla soffrire e pagare per quello che ha fatto, gli ha rovinato tutto... ha devastato con qualche parola un'intera giornata e molte altre.
-Hai ragione non merita nemmeno le nostre attenzioni, Layla, dicci immediatamente dove è stato portato Ed!-
Ma lei sentendosi insultata fa spallucce incrociando le braccia al petto.
-Non me l'ha detto...-
Arriccia le labbra con aria di sfida ed impertinenza, non vuole proprio aiutarli per poi ritrovarsi di nuovo il suo concorrente.
-Be' sai che ti dico? Non mi arrabbio nemmeno perchè appena il Boss lo verrà a sapere saranno guai per te! Ci penserà lei a tutto mentre io vedo di rintracciare la villa Elric e la Elric Corporation-
Si volta facendole un'ultima smorfia e vittorioso torna all'interno del Pub con il moro sempre al seguito.
Layla sconfitta si rende conto di essere davvero nei guai... ha fatto l'impossibile per liberarsi di Edward, però non ha pensato che con il tradimento sarebbe stata cacciata anche lei.

Edward e Pervinca intanto, ancora ben nascosti nel reparto abbigliamento si divertono indossando varie sciarpe, alcune addirittura piumate e occhiali da sole stravaganti.
-Se tuo fratello ci vedesse, direbbe che siamo due perfetti idioti!-
Pervinca, con un boa di piume nere al collo e degli occhiali da sole rosa con lenti a forma di cuore si trattiene dal ridere per non rovinare la foto che stanno facendo con il cellulare.
Edward la imita rispondendo a denti stretti mantenendo il sorriso.
-Aspetta che si guardi allo specchio...-
Con una sciarpa bianca di seta e degli occhiali sempre da sole con le lenti a forma di stella e la montatura nera.
-Fatto, e questa è l'ennesima foto che abbiamo scattato, sai inizio a sentirmi davvero una modella-
Scherza saltellando per la stanza assecondata più che volentieri dal biondo.
-Davvero? Io allora sono prontissimo per il mio primo servizio fotografico, dici che avermi sulla copertina farà arrabbiare il signor manichino?-
Si siedono sui soliti puff riponendo gli oggetti al loro posto come se niente fosse.
-Tornando seri per un momento, avrei una proposta da farti-
Scansa i capelli dietro le spalle sporgendosi in avanti per far sentire quello che deve dire soltanto al biondo, anche se in giro non c'è nessuno.
-Devo sentirmi importante?-
Si avvicina a sua volta con i gomiti sulla superfice di stoffa.
-Solo se accetti, tra pochi giorni ci sarà il ballo dei fondatori e ovviamente le famiglie più importanti saranno invitate-
-Uffa, quindi devo sorbirmi mio fratello anche quella sera...-
Storce il naso infastidito ma continua ad ascoltare.
-Tra le quali ci saranno anche i Rockbell... tuo fratello è innamorato della signorina Winry ma lei...-
Si ferma un attimo interrotta dal sorriso di Edward, già a conoscenza della situazione.
-Ma lei è innamorata di me, si già lo so, mi sta dietro dall'infanzia-
Ridacchia nel pensare a quei tempi, tutte le bambine volevano ballare con lui e suo fratello era molto geloso perchè non potevano giocare insieme e scorrazzare per la grande sala da ballo.
-Bene, tu devi invitarla a ballare e passare la sera con lei-
Anche se a malincuore, perchè vorrebbe tanto essere lei la fanciulla prescelta, non cederlo a qualcun'altra.
-Così scoppia una rissa tra me e mio fratello?-
Chiede sorridendo.
-No, Alphonse deve essere geloso, devi davvero provarci con lei!-
-Posso sapere perchè? Mi annoierò terribilmente...-
Stare con le ragazzine timide non è proprio il suo stile, quella sera contava di fare un ballo con ragazze più... interessanti.
-Dovrai distrarlo, mentre lui sarà occupato con te uno dei nostri uomini entrerà nel suo computer, cancellando ogni progetto e ovviamente quando tutti saranno in crisi arriveremo noi a risolvere la situazione sbattendolo fuori dal suo stesso impero-
I piani malvagi di Pervinca sono ben dettagliati ma qualcosa nella mente di Edward gli dice di non farlo... insomma si sente in colpa, va bene vendicarsi però... addirittura umiliarlo con tutte le persone che contano su di lui quando invece non c'entra nulla.
-Non so, devo pensarci, è una cosa grossa... non so se sono pronto ad umiliarlo fino a questo punto-
Sussurra tornando seduto composto, pensieroso o meglio tormentato dalla decisione da prendere.
-Prenditi tutto il tempo che ti serve, quando hai deciso sai dove trovarmi-
Posa una mano su quella del ragazzo, comprendendo che forse è troppo per lui, dopotutto è sempre suo fratello e giocargli un tiro così mancino... è una scelta importante da fare.


[Angolino]
Al:  allora tieni un pochino a me? *-*
Ed: sei tu quello che ha cercato di rovinarmi -__- mica io
Al: Awwwwww *-*
Ed:Ehi... così mi spaventi... °-°
Al: al diavolo -.-
Ed: ^^ ora ti riconosco!!
Autrice: ^^'''
Pervinca: finirai a terra caro Alphonse ** muahahahahaha
Ed: *fa cerchietti in un'angolo riflettendo sulla proposta*........
Autrice: U___U vedremo, vedremo!!! però U.U adesso i ringraziamenti ^^

Fiamma Drakon

Chiby Rie_chan

Halley

^____^ ragazzi vi ringrazio infinitamente, a questo punto visto che le recensioni sono scese o.ò mi sto chiedendo se la fic vi annoi o.ò... perchè io l'adoro e non me ne accorgo molto eh ^^'''' quindi, se che ne so... i chap sono corti, sta diventando pesante, ditelo U_U tranquillamente.
^___^ anche perchè credo... che si terminerà dopo il ballo ^^
quindi... mi godrò questi ultimi attimi ç___ç fatelo anche voi XD

Enjoy!!!!!!!!!!!

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Capitolo 15
*** Cap.15&16 ***


Edward cammina lentamente lungo il corridoio che porta all'ufficio di Alphonse, la proposta di Pervinca lo ha lasciato del tutto spiazzato e non sa che cosa deve fare, è davvero una decisione molto importante e vuole ragionarci sopra per non sbagliare.
E' vero che vuole vendicarsi dei torti subiti però è anche vero che Alphonse è suo fratello minore e che nel bene o nel male saranno sempre legati e poi la famiglia viene prima di tutto.
Questo di sicuro suo fratello non l'ha tenuto a mente quando si è impegnato così tanto per rovinargli la vita e riportarlo in luogo in cui non vuole stare, contro la sua volontà.
Però lui è il fratello maggiore e deve dare il buon esempio anche se tardi e raramente...
Entra nella stanza e sente subito gli occhi del fratello puntati addosso: severi e rabbiosi.
Lo avrà cercato per molto tempo, deve essere proprio arrabbiato adesso ma senza nemmeno ricambiare lo sguardo si risiede sul divanetto.
-Dove cavolo sei stato?-
Gli chiede brusco alzandosi dalla scrivania per archiviare delle carte e poi sedersi vicino al biondo per guardarlo negli occhi o meglio fulminarlo.
-In giro...-
Sospira distogliendo lo sguardo, non perchè non può sostenere quello di suo fratello ma è sovrappensiero e lo fa quasi inconsciamente.
-Ti ho cercato in lungo e in largo! Non devi scappare così!-
Alza le braccia sconcertato continuando a guardarlo e chiedendosi che cos'abbia di strano... sta più tranquillo, non gli ha ancora risposto sarcasticamente con uno dei suoi sorrisini e nemmeno lo guarda come fa di solito con quella scintilla di sfida nello sguardo.
-D'accordo ho capito...-
Risponde come se non avesse capito affatto! Una risposta automatica, quelle che si danno per terminare alla svelta un discorso complicato o imbarazzante.
-No, non hai capito! E sono sicuro che lo rifarai! Aspetta di tornare a casa, te ne starai tutto il giorno nella tua stanza sai? Così impari a farmi prendere certi colpi!-
Si alza velocemente con fare furioso, addiruttura punirlo! "Resterai nella tua stanza per tutto il giorno!" E' una cosa che direbbe un genitore, non un fratello minore!
Certo che il mondo si sta davvero sconvolgendo, ma comunque Ed fa spallucce e lo segue uscendo dall'edificio ed entrando in macchina, non lo disturba restare nella sua stanza perchè è quello che avrebbe fatto in ogni caso, con tutti i pensieri che gli frullano per la testa ha solo bisogno di rifletterci con calma e in silenzio.
-Non capisco proprio che hai in quella testa, un momento prima sprizzi energia da tutti i pori e mi combini i più grandi casini e un momento dopo eccoti, tranquillo e silenzioso! Che hai in mente!?-
Di sicuro credere che non gli stia venendo una crisi isterica è difficile dato come gesticola con le mani e muta espressione facciale ogni secondo e non smette di muoversi.
-Nulla...-
Edward invece è tranquillissimo, davvero, da peste iperattiva è diventato un bravo e obbediente ragazzo.
-Non credere di farmi fesso sai? Puoi fingere quanto ti pare! Ma tu e Pervinca non m'ingannerete mai!-
Dato quello che ha letto sul cellulare di Edward, ormai ha dato via alla paranoia più totale e sopratutto ora che suo fratello dimostra calma gli vengono i maggiori sospetti, quando mai da quando è tornato si è comportato come una persona normale?
Però nota che Edward per un istante è rimasto sorpreso dalle sue parole, non comprende il perchè però vuole scoprirlo, proprio ora che ha sentito parlare di inganno e di Pervinca cambia espressione?
-Be' c'è qualcosa che devi dirmi?-
Il biondo si volta per un secondo sorpreso credendo di essere stato smascherato ancora prima che abbia avuto il tempo di riflettere sulla proposta ma il viso del minore è curioso quindi non si tratta di questo e continua a fare finta di nulla tornando normale.
-No... nulla-
Appena imboccano il cancello d'entrata della villa però Alphonse decide che forse sarebbe meglio prendere decisioni più drastiche che chiedere, anche perchè non riceverebbe risposta.
-Bene allora se non vuoi dirmi che ti prende, consegnami il tuo cellulare senza discutere!-
Ricaverà la risposta dai suoi messaggi come ha già fatto e capirà finalmente quello che passa per la mente di suo fratello.
E' decisamente strano, si sarebbe aspettato grida e lamentele e che tornasse ad essere impertinente e testardo alla sua richiesta invece silenziosamente gli porge l'oggetto senza nemmeno guardarlo, appena lo prende con la bocca semi aperta dallo stupore, Edward apre il finestrino e vista la sicura apre la portiera da fuori scendendo per entrare in casa.

La sera Edward è seduto sul solito davanzale come un gatto solitario che fissa la luna attraverso le sbarre della sua gabbia, si sente veramente un animale imprigionato senza la possibilità di uscire perchè il suo padrone ha chiuso ogni via.
Non ha contatti con il mondo esterno da troppo tempo ormai, conosce soltanto casa, Elric Corporation e poi di nuovo a casa, le persone che vede sono sempre le stesse e non sono abbastanza interessanti da intrattenerlo, apparte Pervinca in cui ha trovato quella scintilla di simpatia in più che lo ha spinto a passare del tempo con lei, ma quella proposta... sta rovinando ogni cosa perchè lo mette davanti ad un scelta e due vie da prendere.
Famiglia o vendetta... tradire Alphonse che tra l'altro se lo meriterebbe oppure Pervinca che sta cercando di aiutarlo.
La porta si apre dopo tanto che è stata chiusa, come gli ha detto suo fratello è stato nella sua stanza tutto il giorno anche se lo avrebbe fatto comunque e vederlo fare capolino dalla porta è quasi sorprendente, pensava fosse arrabbiato, troppo per parlargli.
-Non hai toccato cibo, mi spieghi che hai? A questo punto dubito sia per Pervinca e uno dei suoi piani...-
Edward non lascerebbe mai la cena, anche se non ne ha voglia.
-E' difficile da spiegare...-
Risponde voltandosi solo per un momento e poi tornare a guardare fuori con aria pensierosa.
-Provaci almeno, sono arrivato alla conclusione che sia successo qualcosa con Pervinca, sei stato tutto il tempo con lei dopotutto e quando sei tornato... totalmente diverso, quindi: cos'è successo?-
Entra nella stanza lanciando un'occhiata alla limetta per unghie ancora intatta sul comò, l'ha rimessa lì per vedere che cosa avrebbe fatto, ma non l'avrà nemmeno guardata.
-Nulla...-
Sussurra come in trance, attratto dalla grande e bianca luna alta nel cielo.
-Avanti dimmelo, non c'è gusto ad assere cattivo se mi assecondi!-
Si lagna quasi saltando sul posto, come quando gli ha consegnato il cellulare senza obbiettare, fare il prepotente con lui non è bello se non si oppone e inizia a lamentarsi come un bambino piccolo.
-Credevo volessi questo...-
-Ma se ti comporti da depresso non lo voglio più okay!? Risolvi alla svelta qualsiasi cosa ti passi per la testa!-
E irritato si volta andando a prepararsi ma Ed colto da un dubbio improvviso lo ferma.
-Al...-
-Si...?-
Si volta a metà alzando un sopracciglio, non è stato chiamato "Al" per molto tempo... e deve ancora abituarsi.
-Cioè... tu... se... lascia perdere-
Avrebbe voluto chiedergli qualcosa come: Se io ti tradissi ci resteresti male?
Insomma se prova almeno un minimo di affetto per lui e ci resterebbe male in caso di tradimento... non lo farebbe, ma se è davvero il mostro che sembra... allora si pentirebbe di non aver approfittato del piano di Pervinca.
Alphonse, inarca un sopracciglio ma senza indagare oltre lascia la stanza andando a prepararsi, di certo però la questione non viene chiusa, si riaprirà il giorno seguente con molta più calma.

*16*

Edward ormai si è addormentato tranquillamente, non ha trovato il coraggio di rivelare la verità a suo fratello perchè guardandolo negli occhi tutto il discorso che si era preparato è svanito insieme al suo coraggio.
Teme di sentirlo ridere, ridere di lui e di quello che lo ha tormentato per tutto il giorno, una cosa che ai suoi occhi può apparire solo frivola e sciocca, priva di ogni significato.
Hanno passato anni a farsi la guerra e ora improvvisamente si chiede se sia giusto tradirlo e umiliarlo, sarebbe il colpo decisivo che metterebbe fine alla battaglia, però esita... esita perchè è incerto sui suoi sentimenti e quelli di suo fratello.
Dovrà capire da solo la verità anche se dovesse volerci tempo la ricaverà dai comportamenti e piccoli gesti, anche dagli sguardi se necessario.
Anche Alphonse però è tormentato da qualcosa e non riesce a dormire, insomma fino a poco prima Edward si comportava come una peste iperattiva! E poi è cambiato tutto, improvvisamente si è intristito e depresso e poi se ne esce con qualcosa di importante che però non riesce a dire ma che lo riguarda di sicuro.
Che cosa si sta tenendo dentro di così importante?
Addirittura ha smesso di irritarlo con fracciatine e battutine, ha smesso di reagire alle sue prepotenze!
Che sia tornato normale? Insomma il solito Edward obbediente e silenzioso?
Gli piacerebbe moltissimo riavere il suo vero Nii-san, ma non può credere che sia tornato così presto perchè sarebbe troppo facile, soprattutto dopo aver visto il nuovo Edward ribelle fino all'osso!
Però forse trova il modo di capire, si alza e con passo felpato raggiunge la sua stanza prendendo il cellulare di suo fratello per restituirglielo.
No, non si è fatto più buono tutto insieme, però deve soltanto ripetere quello che ha fatto: leggere i messaggi di Edward, dopo che avrà parlato con Pervinca.
Lei in qualche modo c'entra qualcosa, "Cercherò di aiutarti" ha detto, non è da escludere uno dei suoi malefici piani... ma che Edward si sia fatto scrupoli di coscienza è impossibile.
Però vedrà, posa l'oggetto sul comodino del biondo e nemmeno il tempo di rimettersi a letto che il suo vibra sotto il cuscino, lo afferra il più in fretta possibile per non disturbare il sonno del maggiore e risponde sotto voce avvicinandosi alla finestra.
Alphonse: Pronto?
Guardia Notturna: Signor Elric abbiamo due intrusi, li abbiamo catturati ma dovrebbe raggiungerci.
Alphonse: Arrivo subito.
Si volta per assicurarsi che suo fratello sia ancora beatamente addormentato, dopo esce sempre in punta di piedi scendendo al piano di sotto, dove nel gigantesco atrio due guardie notturne tengono inginocchiati a terra due ragazzi, uno dei quali gli è familiare.
-E voi chi sareste...?-
Chiede passando il dito indice davanti ai due, accigliati mentre lo guardano con odio puro nello sguardo.
-Ma come non ricordi? Roy, Roy Mustang, ero con tuo fratello alla laguna!-
Gli ringhia contro il moro con i capelli più corti.
-Ah già ti ho tenuto per un po' in ostaggio... be' cosa vuoi?-
Non sembra disturbato dalla loro presenza perchè non li ritiene una minaccia, sono soltanto due comuni ragazzi che non potranno mai competere con la sua furbizia e intelligenza.
-Mi pare ovvio, salvare Edward da te!-
Lo dice come se il biondo fosse la principessa da salvare dalle grinfie del drago cattivo, lo dipinge come un mostro senza cuore che vuole fare del male alla sua ispirazione.
-Se non stai zitto rischi di svegliarlo e poi non avete la minima chance di poterlo solo guardare da lontano, io non vi permetterò di riuscire nelle vostre patetiche gesta eroiche, fareste meglio ad arrendervi-
E questo è il solito discorso scoraggiante che fanno i cattivi per abbattere il morale degli eroi, catturati e fatti prigionieri della sua perfidia.
-Mai! EDWARD!!-
Grida in un disperato tentativo di svegliarlo veramente, così che scenda anche lui, non ce la farà mai ad opporsi a suo fratello però almeno saprà che lo pensano e che non smetteranno mai di provare ad aiutarlo e anche se falliranno moltissime volte, riusciranno a liberarlo alla fin fine.
Alphonse allarmato lancia un'occhiata alle scale e poi fa cenno ad una guardia di intervenire, dando una sonora botta in testa a Roy che tace per il dolore.
-Maledetto, non riuscirai a farci tacere!-
Envy prende subito le sue difese, non ha mai parlato con Alphonse prima e non gli importa della sua fama da tiranno però già gli sta urtando i nervi ed è entrato nella sua lista nera.
-Ah si? Bene mi avete già stancato, buttateli fuori-
E le guardie obbediscono trascinandoli di peso fuori dal cancello mentre scalciano e si ribellano per raggiungere Edward e anche per farla pagare ad Alphonse che li saluta con la mano sorridendo come se non fosse successo nulla, come se fossero semplicemente venuti a fargli una visita come amici, perfido, semplicemente perfido.
E infatti come se non fosse successo nulla s'incammina per la stanza del fratello quasi fischiettando però incontra la sua minuta figura per le scale che si affretta a scendere.
-Dove stai andando?-
Sibila assottigliando gli occhi e fermando la sua corsa mettendogli le mani sulle spalle.
-Non lo so ho sentito qualcuno gridare poi non ti ho visto e allora stavo scendendo...-
La voce è allarmata, deve essersi svegliato improvvisamente dopo l'urlo di Roy, e spaventato non trovando Alphonse nella sua brandina ha deciso di scendere per controllare che cosa stava succedendo.
-Non è stato niente...-
Lo rassicura sorridendo con il solo scopo di non farlo arrivare al piano terra, forse le guardie ancora stanno scortando fuori quei due ficca naso oppure sono riusciti persino a scappare o si sentono i loro richiami.
-Sei sicuro? Sembrava proprio un urlo...-
Un grido disperato così forte da averlo svegliato, non poteva essere niente!
Ma Alphonse si ostina a sorridere in modo rassicurante e molto strano, quasi inquietante... e negare tutto.
-Se ti dico che non era niente devi credermi, non sarà una scusa per uscire dalla tua stanza senza il mio permesso piuttosto!-
Cambia argomento dirottando sulle sue severe regole che un prigioniero deve rispettare! Anche essendo l'unico...
-Ma cosa c'entra adesso la mia mini prigione? Voglio sapere che cos'è successo!-
Si impunta sbattendo un piede a terra come un bambino capriccioso, ma non vuole farsi giocare da Alphonse nè tanto meno credere alle sue parole e ai suoi sorrisini falsi.
-Va bene stavo guardando la televisione perchè non riesco a dormire, però adesso ci riesco quindi andiamo in camera!-
Lo volta con la forza e lo spinge a salire le scale ed entrare nella sua camera chiudendosi la porta alle spalle una volta che entrambi sono dentro, tira mentalmete un sospiro di sollievo trascinandolo fino al letto, fortunatamente in confronto Edward è più leggero e basso quindi non gli fa fare molta fatica.
-Da quando guardi la televisione di notte?-
Non smette di fare domande, e questo esaspera e mette in difficoltà il minore che lascia cadere le braccia lungo i fianchi sbuffando.
-Ti ho detto che non riuscivo a dormire, adesso però rimettiti a letto e dormi! Ma soprattutto restaci!-
Quasi grida per il nervosismo e senza obbiettare come un cucciolo offeso il biondo torna nel suo letto osservandolo mentre si affaccia alla finestra ed esamina ogni cespuglio e centimetro al di fuori.
-Ripeto: è successo qualcosa?-
Visto il comportamento paranoico non intende demordere però non ottiene un risultato migliore dei precedenti, il minore chiude in un gesto secco e violento le tende e si butta sulla brandina che cigola rumorosamente.
-No, dormi!-
E si gira per l'ennesima volta restando in silenzio per prendere sonno una volta per tutte.
Come Ed, anche se sospettoso fa spallucce e si rimette a dormire inconsapevole di quello che è successo al piano di sotto e che i suoi amici lo stanno cercando e non si sono arresi, speranzosi di rivederlo e liberarlo.


[Angolinooo]
Ed: sbaaaglio o questo chap è moooolto più lungo degli altri? O.o
Al: che occhio, complimenti... - - genio...
Ed: non sono sinceri u.u lo sento
Al: ma va'? ^^
Roy: io ti salveròòòòò x3
Ed: tu lascerai fare a Envy!!!!!! x3
Envy: U_U su di me puoi contare!
Roy: ç____ç anche Roy vuole un po' di fama....
Ed\Envy: no è-é
Roy: *Profondo stato di depressione*
Autrice: eeeeehm o.ò basta okay? continuate più tardi u.u cooooomunque tornando a noi ^^...
Sorpresi? ^^ questo è un super chap tutto per voi U___U visto che tra poco (molti di noi) poveri ragazzi ç-ç torneranno ad alkatraz -___- volevo fare qualcosa di carino ^-^ almeno per pensarci di meno... stupida scuolaaa ç____ç

Ringraziamenti!!!!:

Chiby Rie_chan

Halley

hate_e_love

Fiamma Drakon

Coraggio... non voglio essere la solita rompi bolle che ricorda la scuola -____- ma cercherò di rendere questi ultimi giorni più piacevoli -^^- per quanto posso ù.u quindi ^O^ (anche se lo dico in tutti i chap) siamo nel momento più importante della Fic *-* la scelta di Edduccioooo ^^
Si faranno mooolto più interessanti ù.u al prossimo ^___^
bye byeeeee

Enjoy!!!!!!

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Capitolo 16
*** Cap.17 ***


...::FlashBack::...

Alphonse apre gli occhi lentamente, sbattendoli più e più volte per abituarsi alla luce che filtra dalle tende, entrando nella sua stanza.
Si rigira tra le coperte abbracciando il morbido cuscino: non ha proprio voglia di alzarsi.
Dopotutto non deve fare nulla di importante, ultimamente è tutto in mano di suo fratello che studia notte e giorno senza sosta, per essere pronto per il grande giorno: La cerimonia dove la Elric Corporation passerà a lui.
Certo non sarà nulla di importante, una semplice firma però ci saranno i paparazzi e la stampa e tante altre persone.
Tutte lì per il suo fratellone, per festeggiare il suo talento e il duro impegno che ci ha messo per arrivare dov'è ora.
-Tesoro alzati, tuo fratello è tornato...-
Trisha fa capolino nella stanza del figlio con il solito sorriso smagliante, questo lo convince e scatta in piedi precipitandosi di sotto ad alta velocità.
Che Edward torni dalla scuola è davvero raro, lì lo preparano ad affrontare ogni problema che gli si presenti davanti nel mondo che presto dovrà affrontare.
"Che bello Nii-san è tornato...!"
Esulta mentalmente quando finalmente entra nel grande atrio, dove vede una valigia posata a terra e Edward, che gli appare come un miracolo, una splendida visione.
-Nii-san, Nii-san!!-
Lo chiama stendendo le braccia verso di lui.
Il biondo si inginocchia aprendo le sue per accoglierlo e prenderlo in braccio come un bambino, non curante della bellissima divisa bianca che potrebbe sporcarsi.
-Ciao Al!-
Il minore lo stringe ancora, felice di sentire nuovamente la sua voce e poter stare con lui.
-Nii-san quanto resti?-
Chiede sorridendo speranzoso, allontanandosi un po' per guardarlo negli occhi dorati.
-Alphonse... non puoi disturbare tuo fratello, lui deve continuare a studiare!-
Li interrompe Hohenheim con tono severo facendo perdere l'entusiasmo e l'allegria del minore.
-Non mi disturba affatto Padre...-
Edward, la sua ancora di salvezza in caso di disastro, sempre pronto a sorreggerlo, a difenderlo e rassicurarlo, con un semplice sorriso... capace di infondergli forza.

Ma quella forza... sarebbe bastata a lui?

Alphonse sta per tornare nella sua stanza dopo aver bevuto un bicchiere d'acqua, è notte fonda ma dalla stanza di suo fratello esce ancora una flebile luce.
Curioso si avvicina e spia dalla piccola apertura: Edward sta ancora studiando, ha gli occhi cerchiati da pesanti occhiaie ma non si arrende perchè Hohenheim gli fa moltissima pressione, e non vuole fallire il giorno più importante della sua vita.
-Nii-san...-
Sussurra entrando nella stanza del maggiore, totalmente al buio fatta eccezzione per la lampada della scrivania su cui sta piegato, notte e giorno.
-Oh... Al, sei ancora sveglio?-
Sorpreso abbandona per un istante la lettura rivolgendo lo sguardo stanco al minore, ma non smette di sorridere anche se gli costa un enorme sforzo, cercando di essere sempre un fratello maggiore fantastico, rassicurante e affettuoso.
-Si Nii-san, perchè non vai a dormire?-
Gli chiede premuroso, preoccupandosi per la sua salute, non può continuare a studiare senza sosta sottraendo così tante ore al sonno, alla fine crollerà sotto un peso eccessivo.
-Devo finire di studiare Al...-
Questa cosa fa davvero arrabbiare Alphonse, perchè tutti stressano suo fratello portandolo a questo, non possono pretendere così tanto!
Edward non dorme, non mangia, vive per lo studio e per gli interessi che gli altri gli caricano sulle spalle!
-Ma Nii-san...-

Sì, Alphonse si preoccupa sempre per Edward non potendo fare a meno di chiedersi: Quando la sua forza lo abbandonerà, cosa ne sarà di lui?

...::Fine.FlashBack::...

Alphonse si sveglia improvvisamente riprendendo il contatto con la realtà: "Era soltanto un sogno..." si dice cercando di calmarsi.
Era tutto così reale, sembrava davvero di essere tornato indietro nel tempo... quando si volevano bene, facevano gioco di squadra e la vita dell'uno, non sarebbe significata niente senza quella dell'altro.
Alza la testa verso il letto di suo fratello: fortunatamente non lo ha svegliato con il cigolio della brandina, come se qualcosa potesse farlo... a volte cade nel mondo dei sogni in modo così profondo, che nemmeno le campane lo sveglierebbero.
Sospira abbassando il capo, per la prima volta si rende conto di aver davvero fatto una scemenza, senza alcun dubbio, lasciando da parte il suo scopo... che è incredibilmente passato in secondo piano.
E' vero che ora sono sempre in conflitto e si odiano... quasi, però aver rivisto lo stato in cui era Edward, quello in cui vuole riportarlo e vederlo adesso... lo fa sentire un verme.
"Nii-san è riuscito a salvarsi... guarda che cos'ha fatto questa azienda a te, porti nel tuo cuore soltanto odio..."
Gli dice una vocina interiore, cos'è? La sua coscienza che si fa sentire dopo anni?
-Sta zitta... io ho uno scopo e non lo lascerò, e poi è lui che confabula con Pervinca lo hai... oddio sto parlando da solo!-
Scuote la testa con forza e decide di alzarsi e scendere al piano di sotto anche senza suo fratello.
Ha bisogno di stare da solo e riordinare i pensieri, ne approfitta visto che oggi non deve recarsi alle Elric Corporation e lascia riposare il biondo, che tra l'altro deve avere l'occasione di parlare con Pervinca, tanto perchè poi... andrà a rileggere tutto di nascosto.

Quando Edward apre gli occhi si sente molto bene, più del solito.
Lancia uno sguardo alla sveglia che segna le 11.23... ecco cos'è questa sensazione di benessere: essersi svegliato tardi almeno per una volta da quando è tornato.
A questo punto sposta lo sguardo sulla brandina del fratello: vuota, così si alza di scatto allarmato correndo al piano di sotto.
"Quello stupido! Scommetto che non mi ha svegliato per andare da solo alla Elric Corporation!!"
Ignorando la servitù che lo osserva sorpresa lasciandosi sfuggire qualche risata, nel vederlo in pigiama, esce in giardino e corre da Alphonse che sta sulla sdraia a bordo piscina.
-Perchè non mi hai svegliato? E perchè non sei andato a lavoro?-
Il minore abbassa gli occhiali da sole sul naso, lasciando da parte per un momento il suo giornale: Edward non solo è in pigiama ma ha i capelli sciolti fin troppo lunghi e le pantofole.
-Perchè è Domenica... stupido, e poi nemmeno un carro armato ti avrebbe svegliato, credimi-
Fa uno dei suoi sorrisini velenosi e torna alla lettura.
Edward sbuffa e torna indietro di corsa, senza nemmeno la voglia di replicare le frecciatine di suo fratello, almeno non di "prima" mattina.
Una volta tornato nella sua stanza nota il cellulare sul comodino e lo afferra accendendolo, per non perdere tempo prima che gli venga sequestrato ancora.
Edward: Pervinca...?
Pervinca: Ci sono, dimmi tutto.
Edward: ho pensato alla tua proposta molto attentamente...
Pervinca: e...? Ti ricordo che potresti vendicarti di tutti i torti che ti ha fatto se accetti, lo metteremo con il sedere per terra!
Edward: Non riesco ancora a prendere una decisione...
Pervinca: Scrupoli di coscienza? Lui non ne ha avuti con te, ricordatelo!
Edward: Già forse hai ragione tu... ma devo rifletterci ancora con calma...
Pervinca: So cosa stai pensando: Tradendolo farò la cosa giusta?
Ed, lui ti odia, non devi esitare solo perchè è il tuo fratellino, non lo è più! E' cattivo!
Edward: Ma io sono il fratello maggiore... non posso.
Pervinca: Stai buttando al vento un'occasione d'oro, quando se tu fossi in bilico su un burrone lui ti butterebbe di sotto!!
Edward: forse
Pervinca: La proposta è sempre valida... fammi sapere.
Spegne il telefonino rimettendolo dove lo ha trovato, parlare con Pervinca non gli ha affatto chiarito le idee come pensava.
Si sta tirando indietro per amore di qualcuno, che probabilmente non lo merita, che sta facendo...?
"No non posso... forse me ne pentirò ma almeno non sarò io ad aver sbagliato"
Pensa uscendo dalla stanza a passo lento, immerso nei suoi pensieri: la tristezza è tornata e sembra essere ancora più forte.
Rifiutare è stata la cosa giusta da fare... o se ne pentirà?

[Angolino]
Ed: no comment... prima ti preoccupavi così tanto per me, ed eri dolce... e adesso -.-" sei un mafioso brutto e cattivo ç-ç
Al: x3 ehi io sono in conflitto con la mia coscienza!!!
Ed: bu bu per te - - fa pace con il cervello!!!!!!! x3
Al: allora è vero che non mi ascolti... - - è la coscienza!!!!!!! (credo)
Ed: che? non ti ho seguito -^^-
Al: lascia stare -.-
Ed: -.- autrice!!! Al ha dei segreti!!
Autrice: ci pensiamo dopo a lui U-U rilassati tu, ciccio mio ^-^
Ed: o-ò ok...
Al: ciccio XD
Ed: skifoso -.-
Al: -.-"
Ed: uwù
Autrice: basta uwu adesso i ringraziamenti.

Chiby Rie_chan ho letto la tua mail ^.- sto rileggendo i chap per mandarteli ^^

hate_e_love

Fiamma Drakon

Halley

Oki gente... 4... 4 giorni ç-ç .... e poi tutti ad Alkatraz T^T comunque, spero che per voi vada tutto bene e inizio subito a pregare per qualche sciopero *___* siate con me XD
Ma comunque, mi sto preparando alcuni chap, così da non rimanere indietro cn la scuola ^^ ma comunque il tempo di scriverli c'è u.u almeno di domenica se tutto va bn XD
^___^ spero vi piaccia questo chap!!!!

Enjoy!!!!!!

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Capitolo 17
*** Cap.18 ***


Edward passeggia per i corridoi, ancora in pigiama e con i capelli sciolti che ricadono sulla schiena.
Pensa a suo fratello e a quello che dovrebbe fare con lui, vendicarsi per i torti subiti, oppure cercare di restaurare il vecchio e splendido rapporto che avevano, superando tutto?
Lo farebbe anche, fare la pace con lui e tornare ad essere i fratelli Elric che vivono l'uno per l'altro e vanno d'amore e d'accordo, ma Alphonse che cosa ne pensa? Se lui è contrario e non è disposto a dimenticare il passato... o tiene molto di più alla sua vendetta, allora sarebbe giusto ricambiare e vincere con il piano di Pervinca.
E' questo che lo tormenta... non sa che cosa aspettarsi dal minore, non è più un libro aperto per lui e capire cosa pensa è un'impresa titanica.
Senza rendersene conto, immerso nei suoi pensieri arriva davanti la porta della camera di Alphonse, forse è l'abitudine che lo ha portato lì oppure...
-Chissà... se è qui che nasconde il mio diploma-
Già, se Alphonse fosse disposto a fare la pace gli avrebbe restituito il diploma ma evidentemente, la fama e la gloria sono più importanti del loro rapporto.
"Tsk! avrei dovuto capirlo subito, come ho fatto a non arrivarci prima? Per lui non significo più niente... vuole solo quella stupida azienda!!"
Apre la porta e se la chiude alle spalle guardandosi velocemente intorno: la stanza è totalmente diversa da come se la ricordava... nessuno ne capirebbe la differenza ma in qualche modo è... più scura, la luce che una volta la inondava e le risate che si spandevano nell'aria non le appartengono più.
"Pensa Edward... se fossi Alphonse, dov'è che nasconderesti una cosa così importante?"
Di sicuro non nei comuni cassetti nè tanto meno sotto il letto, è troppo banale e poi sicuramente sua madre ci ha già guardato, lo avrebbe trovato da un bel pezzo se fosse così.
Avanza lentamente verso l'armadio e lo apre: niente di strano nella parte superiore, tranne il fatto che ci sono almeno 20 giacche tutte in serie, stessa cosa per le camicie, che si salvano soltanto perchè sono di colori diversi, è maniacale! Cravatte, giacche, camicie e pantaloni sono tutti in ordine, disposti in un certo modo e sembrano tutti identici!!
"E le scarpe...?"
Guarda in basso dove c'è una piccola scarpiera, apre ogni scomparto ma l'ultimo sembra incastrato e non vuole cedere, quando nota che lateralmente a questo c'è la fessura di una chiave.
-Cos'hai da nascondere qui dentro...?-
Nessuno poi se ne sarà accorto, è tutto nero e lucido quindi non è proprio evidente e non lo noteresti, se non prestassi molta attenzione.
Sente dei passi e non indaga oltre chiudendo tutto e nascondendosi sotto il letto per mancanza di tempo, entra Alphonse e prega mentalmente di non essere scoperto, proprio ora che la tristezza sta svanendo lasciando spazio all'adrenalina: Se il suo diploma è nascosto lì dentro allora è fatta!
Ma comunque ci nasconde qualcosa... non si chiude uno scomparto così solo per la voglia di farlo!
E magari quel qualcosa è incriminante, lo potrebbe ricattare e allora sarebbero pari.
Da sotto il lenzuolo lungo riesce a vedere quello che fa: apre l'armadio e si inginocchia proprio al livello dello scomparto misterioso, tira fuori la chiave da una delle tante custodie di cravatte e lo apre.
"Una cassaforte...? Cavolo, deve essere qualcosa di davvero, davvero importante!"
Non riesce a vedere quello che sta facendo, ma poco dopo si alza e chiude tutto riponendo la chiave al suo posto ed esce dalla stanza.
"Accidenti non ho visto la combinazione..."
Esce da sotto il letto quando è sicuro che si sia allontanato abbastanza, e corre fuori dalla stanza prima che torni, ma quello che ha visto potrebbe salvarlo: deve riuscire ad aprire quella cassaforte e vedere che cosa ci nasconde.

Quando arriva alla sua stanza il minore lo aspetta sul luscio, con le braccia incrociate al petto e sguardo piuttosto severo.
-Che cosa ti avevo detto? Non devi...-
-Non devo mai uscire da questa stanza senza il tuo permesso!-
Termina la frase al posto suo, con il tono di chi l'ha sentita ripetere troppe volte, fino alla nausea e ormai la conosce a memoria.
-Scherza pure, dove sei stato?-
Il biondo mentre subisce l'interrogatorio si siede sul letto prendendo uno dei cuscini al petto.
-Questa è anche casa mia, perchè non posso andare dove voglio? Stavo soltanto passeggiando... non sono andato mica a svaliggiare la banca della città-
Prende l'elastico sul comodino abbandonando il cuscino, e porta i lunghi capelli biondi sulla spalla iniziando ad intrecciarli.
-Devi rispettare le mie regole!-
Si impone come un padre severo, cosa che infastidisce il maggiore.
-Certo e stando alle tue regole, questa mattina non sarei dovuto uscire... sai senza il tuo permesso!-
Si alza abbandonando il progetto di farsi una treccia e irritato si avvicina al minore, sorpreso di rivedere quello sguardo impertinente negli occhi del fratello.
-Ti chiarisco le idee fratellino- continua fulminandolo con lo sguardo -questa è anche casa mia, e al suo interno io posso fare quello che voglio chiaro? E questa che vedi è la mia stanza, e se non vuoi ritrovarti una limetta conficcata in testa... vattene!-
Scandisce bene ogni singola frase con odio e ostinazione, deciso su quello che vuole: Che Alphonse gli lasci la sua libertà e che esca dalla sua stanza, lui e la brandina!
-E ora, con o senza il tuo permesso, vado a farmi una doccia!!-
Non gli lascia il tempo di replicare ed entra nel bagno sbattendo la porta e chiudendola a chiave, in segno di ribellione, come per dire: "Tu non puoi entrare, perchè questo è il bagno della mia stanza!".

Edward dopo aver fatto una doccia indossa una camicia bianca e dei normali jeans e sotto lo sguardo di fuoco di suo fratello, si fa la coda di cavallo tirando indietro parte dei capelli.
-Ancora non esci dalla mia stanza?-
Chiede senza nemmeno guardarlo, per dimostrargli che la sua presenza non è un problema e non lo mette in difficoltà però non è ben voluta.
-No, sei tu che devi obbedire a me e non il contrario-
Risponde acidamente inziando come al solito a darsi arie, la pace e l'incertezza di entrambi sembrano svanite nel nulla.
Edward dopo aver visto la cassaforte e realizzato che Alphonse non gli restituirà il suo diploma per semplice capriccio, ha capito che ogni speranza di vederlo tornare a ragionare e di avere un rapporto diverso con lui... è solo un'effimera illusione.
Perchè a lui interessa solo l'azienda, è un'egoista e se non risponde all'attacco ora, si pentirà di non averlo fatto in futuro.
Alphonse invece ancora non legge di nascosto i messaggi sul telefonino di Edward, quindi non può ancora farsi un'idea della situazione ma l'atteggiamento assunto dal maggiore, gli dice di non fidarsi, non ritirare le armi e continuare con il suo piano.
-Davvero? Be' notizia lampo: io sono il maggiore, e io non sono costretto a stare alle tue assurde regole, fino ad ora ti ho assecondato... è ora di fare sul serio-
Sorride per la prima volta perfido e questo spaventa il minore, si chiede dove sia finito il fratello maggiore a cui voleva tanto bene, che fine gli ha fatto fare il mostro che ha davanti?
-Quindi mi stai dichiarando guerra?-
Si avvicina per guardarlo negli occhi dorati, le cui iridi sembrano quelle di un felino, furbo e ribelle che gode nel giocare con un topolino indifeso, fino ad ucciderlo.
-Oh no, io sto semplicemente dicendo che vincerò e mi riprenderò l'azienda che ti piace tanto, ma sai... non perchè m'interessa, solo per essere cattivo con te!-
Sorride falsamente radioso dandogli una pacca sulla spalla, per poi incamminarsi all'esterno della stanza, lasciandolo lì a bocca aperta.
-Ah... un'altra cosa, non lamentarti e non iniziare a piagnucolare dicendo cose come "Questo non è giusto!" perchè tutto torna indietro fratellino, si chiama carma e ora è il tuo turno-
Si concede anche una risata, mentre scende le scale e si allontana.

[Angolino]
Al: riusciremo mai a fare pace...? -.-
Autrice: u.u ma si si, dovete solo aspettare e chiarirvi, adesso Ed si è solo arrabbiato perchè gli tieni ancora in ostaggio il diploma.
Ed: tu non vuoi fare pace è-é vuoi solo l'azienda, sei un mostro!!!
Al: - - oddio chissà cosa mi aspetta... che ne dici di un 50% e 50%? ^-^
Ed: lo dici solo per salvarti ç-ç be' io avrò il 100% *_*
Al: T_________T
Autrice: coraggio coraggio u.u passerà

Ringraziamenti:

Fiamma Drakon

hate_e_love

Chiby Rie_chan

Halley

Scusatemi per il ritardo ^^' ma mi stanno caricando di compiti ç-ç e studio tutti i pomeriggi fino a tardi...
Se non avessi scritto dei chap in più, non avrei potuto nemmeno aggiornare in questi 5 minuti ^^'
Ma non preoccupatevi U_U io ci riuscirò!!! **
Anche se adesso come vedete sono di nuovo in conflitto u.u scusate, però Ed ha ftt bn u.ù poverino ha pure ragione a dubitare visto che il diploma non salta fuori.
Ma avrete il vostro Happy End don't worry u.ù
Ne ho in mente uno bellissimo *-* e appena ho tempo *__* lo scrivo u.ù
bene, per ora vi lascio qui ^^ alla prossima!
Enjoy!!!!!!!!

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Capitolo 18
*** Cap.19 ***


Dopo aver ascoltato quelle parole uscire dalla bocca del suo, all'apparenza ingenuo fratello, Alphonse rimane a bocca aperta totalmente sconcertato e spiazzato.
Se questa era una dichiarazione di guerra allora se la vedrà molto brutta, non sembrava stesse scherzando e l'ostinazione, l'odio che si leggeva nei suoi occhi ne sono la conferma.
"Visto che cosa hai fatto? Adesso le probabilità che vi riuniate sono meno di zero!"
Ancora quella sua voce interiore, okay, chiamiamola la sua coscienza o il suo buon senso, che si è risvegliato e sta evidenziando ogni suo errore, anche se troppo tardi.
-No... posso ancora capire, posso ancora porre rimedio a tutto-
Sposta lo sguardo sul comodino ma il telefonino è sparito, insieme alla sua ultima possibilità.
Ma non si arrende e corre a cercare Edward ovunque sia andato, certo non può essere lontano.
Il biondo infatti sta prendendo un thè con Trisha che sorride amabilmente come sempre, nel grande giardino curato, sull'erba tagliata all'inglese circondati dai cespugli di rose di vario colore.
-Edward!-
Lo chiama affrettandosi per raggiungerlo, dopodichè si siede con loro riprendendo fiato.
-Alphonse caro che succede?-
Chiede premurosamente la donna posando una mano sulla schiena del figlio visibilmente affaticato.
-Nulla mamma devo parlare con Edward-
Lo guarda rimanendoci ancora più male nel leggere nel suo sguardo, l'indifferenza e la freddezza, che non hanno mai alloggiato nei suoi occhi dorati sempre caldi e allegri.
-Non c'è fretta Alphonse, la mamma ed io stavamo giusto andando a scegliere i vestiti per il ballo dei fondatori... se vuoi puoi unirti a noi-
Sembra che un demone gli stia porgendo la mano per invitarlo in quella che si rivelerà una trappola, qui comprende che non deve essere stato facile per lui sentirsi in gabbia o subire le sue prepotenze perchè adesso, i ruoli si sono invertiti e le sta sperimentando sulla propria pelle.
Ed è tutto così freddo che desidera intensamente tornare al passato, per correre ancora una volta all'ingresso per accogliere il suo fratellone, ed essere preso in braccio e stretto in quel contatto caldo e piacevole, così fraterno e pacifico.
-Va bene allora verrò con voi...-
Non sa spiegarsi perchè ha accettato, avendo il presentimento che la faccenda andrà a finire male però... l'ha fatto e il sorriso di Edward non promette proprio niente di buono.
-Perfetto...-
Beve un ultimo sorso di thè e poi si alzano tutti per raggiungere la macchina che li scorterà in città.
Durante tutto il viaggio Trisha, inconsapevole dell'accaduto, non ha fatto altro che dire quanto fosse felice, perchè dopo tanto tempo Edward tornerà a partecipare a questo grande evento e per festeggiare, ci vuole solo un grande abito!

Una volta arrivati nel più grande negozio, specializzato in occasioni nel genere, o meglio nei vestiti adatti alle grandi occasioni, la proprietaria mostra i vari modelli di abito da sera maschile al biondo che li osserva tutti attentamente, come se gli importasse davvero di come apparirà quella sera.
"Considera gli abiti eleganti da stupidi e mi ha definito un manichino, allora perchè...? Che cosa sta macchinando?"
Si chiede il minore restando il disparte mentre tutte le donne del negozio pendono dalle labbra di suo fratello, con indosso un completo nero con camicia bianca, senza cravatta, con il colletto tirato su, tanto per sembrare più fico.
-Edward... sei proprio tu?-
Dall'entrata proviene una voce timida e allo stesso tempo sorpresa: una ragazza bionda dai grandi occhi azzurri si avvicina al ragazzo più grande con una mano posata sulle labbra, sul punto di mordersi le unghie per l'emozione.
-Che sorpresa, Winry! Da quanto tempo-
Scende dal piedistallo circondato da specchi con un salto avvicinandosi alla ragazza, che arrossisce subito come previsto da Edward: La cotta per lui evidentemente non le è ancora passata, tanto meglio perchè intende sfruttare la situazione.
Le prende delicatamente la mano posata sulle labbra baciandone il dorso come un vero gentelman.
Questo, inutile dire che fa impazzire ogni donna tentata di assalirlo come fosse una super star.
-Dove sei stato per tutto questo tempo...?-
Sussurra lei ancora imbarazzata ed emozionata avvicinandosi di più, sul petto di Edward che di sottecchi lancia uno sguardo al fratello, rosso di rabbia mentre cerca di trattenersi a stento.
-In uno squallido Pub!-
Sbotta Al, per smontare la sua fama e farlo sfigurare agli occhi della sua amata, che però come tutte sarebbe pronta a cadere tra le braccia di suo fratello, che tra l'altro non fa che divertirsi, non gli interessa nessuna di loro.
-Edward sei così coraggioso... e dimmi com'era?-
Sembra però non riuscirci, questa cosa per la bionda lo rende ancora più attraente e più che degno di attenzioni, donandogli il fascino del ragazzo bello e ribelle, che tutte vorrebbero avere.
-Non il posto per il mio fratello, questo è sicuro-
Il biondo gli lancia una frecciatina, perfida ed infuocata d'odio, posando una mano sulla schiena della signorina Winry.

Intanto al Pub...

-Accidenti a lui!!-
Envy è tentato di rompere qualcosa per la rabbia, per quello che è successo a Villa Elric con quello squallido, perfido e meschino di Alphonse Elric.
A suo parere, è impossibile credere che sia il fratello di Edward, perchè sono due totali opposti e poi la cosa che lo fa arrabbiare di più è che non sono riusciti a salvarlo!
Nemmeno a guardarlo o a fargli sapere che lo stanno ancora cercando!
-Dai Envy calmati, così non risolverai nulla... pensiamo ad un modo di avvicinare Edward invece-
Roy è seduto al solito posto, davanti al bancone mentre scarabocchia su un fogliettino di carta.
-Come vorresti fare scusa? Non dimenticare che il suo caro fratello gli tiene gli occhi addosso!-
Sbraita sedendosi al suo fianco e sbattendo un pugno sulla superficie di legno scuro, facendo saltare persino i porta tovaglioli.
-Eh No! Gli occhi sulla mia Ispirazione No!!-
Anche il moro inizia ad arrabbiarsi ma dopo essersi reso conto di aver detto una scemenza, grazie al sopracciglio alzato dell'altro, torna normale continuando a scarabbocchiare.
-Se ci fosse un modo... solo per parlargli cinque minuti-
-Avete già pensato al ballo dei fondatori?-
Suggerisce una voce sulle scale, la voce di una ragazza, del loro misterioso Boss e quella della loro salvatrice.
-Giustissimo!! Muoviti razza di scrittore, abbiamo un piano da limare!-
Envy afferra il braccio di Roy trascinandolo fuori con energia, sicuramente gli è venuto in mente un piano dei suoi, che si spera non fallirà.
Con il quale riusciranno a vedere Edward, e chissà anche a salvarlo.

[Angolino Autrice]
Donne: Edwaaaaaaaaaard *O*
Winry: è mio ** *tira chiavi inglesi su tutte le fans*
Al: ç_____ç e io???
Winry: c'è un gatto nell'angolo u.u magari si farà accarezzare
Gatto: Meow ^w^ *va a strusciarsi sulle gambe di Ed*
Al: T___T anche lui...
Ed: ^____^
Autrice: non abbatterti Al u.u è solo che Ed è... un fico U.U
Al: ç_ç ma... ma... non è giusto
Ed: u.ù lo sapevo, l'ha detto **

Passiamo ai ringraziamenti mentre loro risolvono u.u (se risolvono).

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Halley

Chiby Rie_chan

Fiamma Drakon

U__U come sempre dovete scusarmi, per il lieve ritardo XD
Colpa della scuola - - non so proprio cosa farò quando avrò esaurito i capitoli che ho preparato ^^' magari trovo il tempo di scriverne altri U___U lo spero proprio ** perchè non avrò pace fino a che questa benedetta fic non sarà conclusa (anche se mi dispiace tanto ç___ç) ma no problem U_U ho un'altra fic gia pronta *_*
Fatemi sapere che ne pensate, vi faccio un po' di spoiler sulla trama:

1. La famiglia Elric decide di andare in crociera, Edward ha solo 5 anni, Alphonse 10 (ho deciso che qui sarà lui il maggiore), ma ad interrompere la loro bella vacanza... ci penseranno i pirati che assedieranno la nave e rapiranno Edward.
10 anni dopo... Alphonse riesce a trovarlo, ma il suo caro fratellino non si ricorda di lui, anzi tenterà di ucciderlo più volte.

A me piace un sacco *__* Con Edduccio che è un pirata *-* e ovviamente sarà anche questa Yaoi u.u quale coppia ci starebbe bene secondo voi? ^^

Bene per ora, vi lascio in pace ^___^
Bye!
Enjoy!!!!!!!

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Capitolo 19
*** Cap.20 ***



Alphonse per tutto il pomeriggio è stato tentato di prendere a pugni il suo adorabile fratello maggiore.
Si è trattenuto solo per non sfigurare davanti alla signorina Winry e aggravare la sua situazione, già pensa che sia un codardo, e preferisce palesemente lo spirito ribelle, l'arroganza e il fascino di "Edward Caro", come lo ha chiamato per tutto il tempo!
Come se fosse una super star -be' forse si visto che è scomparso per anni, guadagnando la fama di bello e impossibile, ma questa è un'altra storia- fatto sta però che lui non è nessuno!
Non è andato dall'altra parte del mondo a fare l'eroe nei paesi in guerra! O a portare cibo e medicine ai bambini bisognosi, si è nascosto nei bassi fondi, ecco tutto!
Che altro ha fatto? Lavorato in uno stupido, sudicio Pub?!
"Questo lo so fare anche io... forse"
Pensa digrignando i denti ma cercando di non farlo notare troppo, sta per entrare nella tana del leone e non vuole dargli una soddisfazione come questa.
Ma quando entra rimane stupito ma soprattutto arrabbiato, nel vedere che Edward ha fatto sparire la brandina, e chissà dove può averla nascosta!
-Dov'è la brandina?-
Chiede sibilando come se parlasse con un perfido e brutto demone, che se ne sta tranquillamente sdraiato a pancia in giu sul suo maestoso letto, armeggiando con il cellulare che avrebbe dovuto prendere e setacciare in cerca di risposte.
-Quale brandina?-
Risponde senza guardarlo nemmeno, facendo finta di nulla.
-La mia brandina!! Quella che era qui!!-
Inizia davvero ad arrabbiarsi, Edward ha proprio deciso che non lo vuole tra i piedi e se questo significa far sparire la brutta brandina e, ostacolo per la sua privacy, be' non ha esitato poi tanto a farlo.
-Questa è la mia stanza, non ci sono brandine e non ci dovresti essere nemmeno tu! Esci!!-
Lo degna di uno sguardo anche se infastidito mentre gli lancia un cuscino, colpendolo proprio sul punto desiderato: dritto, dritto in faccia.
-Okay... farò finta di nulla e te lo chiederò gentilmente-
Sussurra palesemente fuori di testa Al, cercando tra l'altro di sembrare normale e rilassato... cosa ancora di più da... pazzo?
Anche perchè strappa il cuscino con un gesto digrignando i denti e lo getta verso la finestra con disprezzo.
-Dov'è... la brandina?-
Edward non sembra essere turbato, anzi incrocia le gambe in tutta tranquillità, lascia per un istante il cellulare e poi con la faccia di un angioletto sincero, in altre parole la bocca della verità dice entusiasto:
-L'ho buttata nel trita rifiuti... ma se vuoi puoi raggiungerla!-
-1... 2... 3... 4... 5...-
-Che stai facendo?-
Alphonse si è messo a contare improvvisamente, e Edward alzando un sopracciglio si chiede se è davvero, diventato pazzo.
-Cerco di calmarmi!!-
Ma non ci riesce.
-Wow... be' adesso secondo me, il premio per la calma costante, sarebbe tuo!-
Sorride fregandosene dello stato del povero fratello minore che, per risparmiare almeno la stanza dalla sua ira esce sbattendo la porta.
-Che ho detto...? E' lui quello che è fuori come un balcone...-
Ma senza porsi altre inutili domande, si butta a peso morto all'indietro riprendendo il cellulare.

La mattina seguente non tutto procede per il verso giusto, per Alphonse che è stato costretto a tornare nella sua stanza.
Certo la sua schiena sta molto meglio e ringrazia infinitamente, ma è stato cacciato e imbrogliato da Edward, che in teoria sarebbe il suo prigioniero... il punto è: Lo è ancora? Oppure la situazione gli sta sfuggendo leggermente dalle mani?
Comunque sia, deve riprendere il controllo e senza rimuginare sull'accaduto si veste e scende al piano di sotto, aspettandosi di trovare il maggiore seduto a tavola.
Ma non c'è, così decide di uscire in giardino e finalmente intravede i suoi capelli biondi fare capolino dalla sdraia a bordo piscina.
-Sentimi bene razza di ragazzino impertinente...!!-
E inizia a gridare assumendo un tono piuttosto autoritario, e quando gli arriva davanti rimane interamente paralizzato nel vedere chi c'è nella sdraia di fianco.
-Alphonse... è questo il modo di parlare a tuo fratello maggiore?-
Chiede con un tono incredulo e in parte severo, la signorina Winry, anche lei in costume e in compagnia di Edward che sorride godendosi a pieno la scena.
-N-No...! cioè...! N-noi scherziamo sempre così!!-
Cerca nervosamente di giustificarsi, per non sembrare uno stupido cafone e rovinare ogni più piccola possibilità di fare colpo.
-Non c'è bisogno di giustificarsi con Win fratellino... sii pure te stesso e comportati come fai sempre!-
Esclama il biondo divertendosi un mondo ad umiliarlo -Lui fa sempre così... soffre di complessi di inferiorità- sussura all'indirizzo della bionda che annuisce con comprensione, mentre il minore diventa rosso come un peperone, ma di rabbia.
-La smetti di dire fesserie?! Sei davvero impossibile!!-
Grida, vorrebbe tanto scagionarsi ma contro quel mostro... le possibilità sono nulle, il suo falso sorriso a cui nessuno sa resistere e il suo carattere magnetico come il resto poi.
-Andiamo a nuotare?-
Lo ignora completamente porgendo la mano alla bionda che entusiasta lo segue a bordo piscina.
-Intanto... fatti curare okay?-
Aggiunge per il fratello che se ne sta immobile a sorbirsi la scena, incapace di reagire anche perchè se lo facesse... agirebbe male.
-Mi tieni tu Ed?-
Sussurra lei entrando in acqua, tenendosi alle spalle del ragazzo che la tiene saldamente rassicurandola.
-Non ti lascio cadere...-
Ed inizia a nuotare all'indietro e lei anche se un po' timorosa si fida tenendosi stretta a lui, come in un'abbraccio.
"Affiderebbe la sua stessa vita nelle mani di Ed..."
E con il cuore sbriciolato in tantissimi pezzettini microscopici, si volta entrando in casa.
Se l'obbiettivo del maggiore è quello di fargliela pagare ci sta riuscendo e anche troppo bene.
Dovrebbe scusarsi per primo...? Per mettere fine a questa follia e tornare alla vita di un tempo... per mandare via tutta questa tristezza.

Alphonse ha un po' paura di scendere per la cena, perchè se c'è anche suo fratello... si sentirebbe a disagio e proverebbe ancora quel dolore che ha provato nel vederlo con Winry, è tutto così strano... perchè il fratellone che ricordava non avrebbe mai fatto una cosa simile.
Però nemmeno il vecchio Al, si sarebbe comportato in quel modo, soprattutto con suo fratello, il suo adorato Nii-san... eppure hanno sbagliato entrambi, lui per primo ma questi sono dettagli.
"Edward non doveva scappare, non doveva lasciarmi da solo così all'improvviso!! E' colpa sua..."
Si ripete in continuazione per giustificare quello che ha fatto, l'odio e l'ostinazione lo hanno accecato e ha perso di vista il suo vero obbiettivo: Riavere suo fratello.
Esagerando davvero, arrivare persino alle sbarre e quel suo atteggiamento! Fare il tutto per tutto per riaverlo, anche allontanarlo...
E' stato tutto uno sbaglio, non doveva farsi prendere così tanto e restare sull'obbiettivo principale, o meglio il suo desiderio più grande.
Ma poi è arrivata l'azienda e i problemi e anche l'odio...
Ha iniziato a provare rancore verso di lui, perchè gli ha scaricato addosso tutti i problemi da cui è scappato, e anche se in fin dai conti era quello che desiderava -poter dimostrare il proprio valore ed essere il capo della Elric Corporation- da qualche parte c'era un vuoto, perchè suo fratello non era lì.

-Ed... dobbiamo parlare-
Sussurra bussando alla porta di suo fratello, non è sceso per la cena, e riordinando i vari pensieri è arrivato ad un'unica soluzione: Dirsi tutto faccia a faccia, senza paura e risolvere i loro problemi.
-Già è vero... ho un dubbio che mi perseguita-
Quando entra il biondo è nella sua stanza armadio, sul piedistallo circondato da specchi che tiene in mano una cravatta nera, indossando il completo nuovo.
-Allora anche tu ci hai pensato...-
Sussurra entrando timidamente a testa bassa, sapeva che dopotutto Edward non è il mostro che vuole far credere di essere, lo fa soltanto per ribellarsi e ricambiare le offese.
-Si, cravatta lenta o colletto sbottonato? Questo dubbio mi sta uccidendo...!-
Bene, questa è l'unica cosa a cui ha pensato: Come essere eletto Re della serata!
Che bella cosa, quando lui invece di è torturato il cervello in cerca di risposte o solo del coraggio per parlargli.
-Io sto parlando di cose serie...! Di noi due! Voglio parlare con te!-
Il biondo si volta e scende dal piedistallo tornando per qualche istante serio.
-Che c'è da dire? Ti da fastidio non poter fare più il prepotente? Tu mi odi no? Fine della storia, ma non sarà un bel finale per te!-
-Sto dicendo sul serio Ed! Basta litigare!-
Prova a convincerlo ma la faccia poco convinta... la dice lunga.
-Tsk e ti aspetti che io ci creda? E' solo uno dei tuoi tranelli, fuori!-
Si volta irritato facendo svolazzare la coda di cavallo per poi tornare al suo dubbio di vitale importanza, senza nemmeno degnare di uno sguardo, nemmeno di sottecchi, il minore dietro di lui.
Non vorrebbe andarsene perchè significherebbe dargliela vinta, invece vuole combattere e fare la cosa giusta per rimediare ai suoi errori precedenti: Non muoverà un muscolo!
-Io non me ne vado! Dobbiamo parlare sinceramente ed è quello che sto facendo, non è un trucco nè un'imbroglio! Voglio parlare con te!!-


[Angolino]
Ed: abbassa le arie con me è-é
Al: smettilaaaa T___T ho capito di aver sbagliato! Adesso capiscilo anche tu e facciamo pace u-u
Ed: Tsk è tutto da vedere caro u.u
Al: ç_ç
Ed: non fare la vittima...
Al: autriceeee x3
Autrice: va bene va bene basta litigare u.u vedremo cosa succederà nel prossimo capitolo, che purtroppo devo finire di scrivere ^^' ma ce la farò ^_^
Al: ç-ç scrivilo bene...
Ed: u.u tifa per me invece ^-^
Autrice: vedremo vedremo u-u adesso i ringraziamenti ^_^

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Halley

Fiamma Drakon

lightdragon91

Ok gente ^_^ scusate se sono rapida... (anche se ho aggiornato in ritardo), è perchè mi è venuta la febbre -.- e una tosse alquanto bip XD che non vuole andarsene... eppure mi sn scolata tutta la bottiglietta dello sciroppo ç-ç va be'... sarà la punizione di Al perchè sono cattiva con lui... -.-" ma nel prossimo le cose saranno più chiare ^-^ ancora di più e probabilmente anche tra i due... u.u speriamo, non ne posso più dei vostri capricci da star è-é (O.o ndEd\Al) ok sono io che scrivo ma siete voi che mi ispirate quindi la colpa è 50% e 50% u-ù (-.- ndSempreISolitiDue).
^^''' chiudiamo prima che pure voi mi tiriate i pomodori U_U
Bye bye ^-^ al prossimo
Enjoy!!!!!!!!

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Capitolo 20
*** Cap.21 ***


Trovato il coraggio di entrare nella tana del leone, Alphonse si è deciso a non lasciarla, almeno fino a che non otterrà qualcosa.
Edward si volta ancora verso di lui, non è sorpreso dal tono che ha usato e si mostra indifferente, forse un po' seccato ma inarca semplicemente un sopracciglio dorato mordendosi un po' le labbra.
-Scusa ma di cosa dovresti parlarmi? Il tuo atteggiamento mi ha già fatto capire tutto!-
-Be' non ci hai capito niente!! Niente di niente! Se solo ti fossi disturbato a chiedere cosa fosse successo... o altro allora lo sapresti!-
Finalmente il momento è arrivato, niente più maschera, niente menzogne e piani di gloria, soltanto loro due e la verità.
-Non ho sbagliato solo io! Sei stato... odioso!-
Con quella storia del progioniero, delle sbarre alle finestre, della brandina, del non volerlo sul lavoro e soprattutto la scomparsa del suo diploma... insomma se ne sono fatte di tutti i colori, ma restano sempre fratelli... e non c'è nulla che non si possa risolvere tra loro.
-Si va bene anche tu hai ragione! Mi sono comportato male però l'ho fatto solo... per... perchè volevo che tornassi a casa!-
Wow... a dire la verità e liberarsi di un peso vecchio di anni nel petto, ci si sente davvero meglio!
Più leggeri, e anche la coscienza si è ripulita, tutto questo fastidio soltanto per Edward e per il loro rapporto purtroppo rovinato.
Il biondo ci rimane un po' sorpreso per la frase, quasi interdetto... non sa cosa dire a questo punto.
-Forse... non avrei dovuto scappare dai miei problemi, ma risolverli-
E se ne rende conto adesso comprendendo i sentimenti del fratello che improvvisamente, troppo in fretta, si è ritrovato delle responsabilità immensamente più grandi di lui, senza nemmeno essere preparato.
-Posso capire perchè lo hai fatto, sono stato tentato anche io! E' davvero stressante... ma avremmo potuto superarlo insieme-
Si avvicina al maggiore con un gran sorriso, anche se timidamente, dopo tutto quello che è successo essere in pace non è proprio la normalità per loro.
Dopo essersi fatti la guerra per anni nascondendo i loro veri sentimenti, soprattutto nel caso di Alphonse che ha agito male dimenticando il suo vero obbiettivo, confondendo di conseguenza Edward che continuava a scappare.
E' stata davvero dura, ma adesso sembra che la fine sia arrivata e dire che bastava parlare, la cosa più semplice del mondo.
Parlare come due persone normali e civili, dirsi tutta la verità senza tralasciare nulla, niente più dubbi e niente più odio.
-Si hai ragione... abbiamo sbagliato entrambi, io per primo-
Anche Edward sorride avvicinandosi a sua volta, si sentono entrambi degli idioti ma sono altrettanto felici di guardarsi come fratelli e non come nemici.
-Non importa posso capire, io non dovevo nascondere il tuo diploma... mi dispiace è diventata una corsa al potere-
Entrambi in pace con la propria coscienza finalmente non più tormentata e martoriata da continui litigi, dispetti e dubbi insopportabili sul loro rapporto che non riusciva a tornare normale.
-Al... io non voglio la Elric Corporation, è tua-
Finalmente tra l'altro Edward riesce a dire questa frase mettendo da parte l'orgoglio.
-No ti spetta di diritto... è tua-
E anche Alphonse mettendo da parte l'orgoglio riesce a riconoscere suo fratello come il leggittimo proprietario, senza alcun rancore.
-No non hai capito... oltre al fatto che non sarei mai in grado di fare quello che fai tu lì dentro! Ma io desidero soltanto essere libero e vivere la vita come ho fatto fin ora-
Scappato da una vita al top fin troppo stressante che invece molti vorrebbero provare, è normalissimo considerare "Normale" la vita di un ragazzo da Pub, gli orari impossibili che a lui piacciono tanto e la vita scatenata alla quale si è affezzionato e per questo non c'è nessuna medicina, non c'è cura al mondo che possa riportarlo indietro.
-Ti piace quella vita...? Ma...!-
Esclama quasi disgustato ritenendo impossibile credere a quelle parole, forse non fa per lui quella vita o non l'ha mai capita ma se ciò rende felice suo fratello... mette da parte ogni pregiudizio.
-Va bene... sei libero di fare quello che vuoi-
E inutile dire che il biondo parte a strillare e saltare dalla gioia abbracciando suo fratello riconoscente per la sua comprensione, è davvero un sollievo non sentirsi più un fuggitivo e avere l'approvazione di qualcuno.
-Okay Okay ma non devi escludermi dalla tua vita chiaro? Troviamo una via di mezzo tra la tua e la nostra-
Nel senso che va bene essere di nuovo libero ma Alphonse in cambio vuole continuare a vederlo, senza che il loro rapporto ne risenta come in questi anni insopportabili.
-Sono d'accordo! Una via di mezzo tra il Pub e la famiglia-
-Ma c'è una cosa che non abbiamo ancora considerato... Pervinca-
Ricorda con espressione molto seria, non è sua intenzione rovinare il loro momento speciale tra fratelli che si riuniscono ma è anche vero che tutto quello che stanno dicendo, non potrà mai avverarsi se perdono la Elric Corporation per colpa di Pervinca.
Perchè in quel caso tutta la famiglia, i progetti di anni e il duro lavoro andrebbero all'aria e si verrebbe a creare una nuova situazione difficile.
-Io non mi preoccuperei... ho un piano!-
Esclama con un gran sorriso il maggiore avvicinandosi all'altro per raccontargli tutto, fino all'ultimo e più insignificante dettaglio.
E lui fin da subito annuisce interessato sorridendo.

Qualche ora dopo Edward è seduto al tavolino di un bar affollatissimo mentre aspetta la preda: Pervinca Debois, l'ingenua vittima del piano.
Quando lei arriva si siede con un sorriso smagliante, e come potrebbe essere altrimenti? E' stata chiamata da Edward per discutere del suo piano e ha proprio un'ottimo presentimento.
-Allora che volevi dirmi?-
Si sporge più avanti sussurrando per non destare l'attenzione di soggetti indesiderati.
-Che accetto, roviniamolo adesso che si fida di me ed è più fragile-
Il biondo è un'ottimo attore e la guarda maliziosamente prendendole addirittura la mano per baciarne il dorso.
-Fantastico... sapevo che ci avresti ripensato! Ma dobbiamo sbrigarci... il ballo è alle porte ormai-
La data tanto attesa sta davvero per arrivare e assieme ad essa anche i due piani: Uno escogitato da Pervinca e l'altro dai due fratelli, che finalmente riuniti hanno deciso di salvare la compagnia unendo le forze.
-Certo lo capisco... ma andrà tutto per il meglio vedrai-
La rassicura mentendole spudoratamente perchè l'unico pericolo di cui dovrebbe occuparsi, ce l'ha davanti ed è un bellissimo angioletto biondo piuttosto bugiardo ma all'apparenza fedele ed ingenuo.

Passano diversi giorni e finalmente è arrivato il momento: Il Ballo dei Fondatori, che sarà lo sfondo di una lotta infuocata tra i fratelli Elric e Pervinca, intenzionata solo al peggio.
La Elric Corporation si salverà oppure i due verranno imbrogliati proprio sul più bello, Quando il loro rapporto sembrava ricostruito?
Edward nel suo guardaroba è già pronto e sta cercando di mettere la cravatta che in questo momento è la sua unica e più spietata nemica, deve aver proprio perso la mano per queste cose.
-Ah al diavolo!!-
E non sembra intenzionato a riprenderla evidentemente, butta l'oggetto a terra con il più sincero disprezzo e tira su il candido colletto specchiandosi un'altra volta.
-Sei perfetto... peccato per la cravatta sconfitta-
Si volta incontrando il tenero sguardo di suo fratello minore che lo aspetta appoggiato alla porta, mentre compatisce il capo di abbigliamento a terra.
-L'ha voluto lei!-
Si giustifica Edward raggiungendolo, con il suo tipico comportamento infantile.
-Ci scommetto... ma passando a cose più serie, siamo stati proprio bravi a fingere di litigare ancora per non insospettire Pervinca-
Infatti per non mandare tutto all'aria hanno nascosto la loro tranquillità fingendo di scannarsi come sempre, forse anche più ferocemente.
-Io sono stato bravo di sicuro!-
Sempre modesto il fratellone poi! Ma ridono scherzandoci sopra da bravi fratelli.
-Andiamo...? Non vedo l'ora di vedere la faccia che farà Pervinca quando scoprirà di essere stata raggirata da noi!-
sarà una faccia fantastica, sicuramente!
Lei che ha programmato la sua vittoria da chissà quanto tempo si ritroverà messa al tappeto, da due fratelli che tutti pensavano... non si sarebbero riuniti mai più.

Intanto fuori dal Pub...
-Muoviti razza di scrittore! E' il momento di salvare la tua Ispirazione e mio migliore amico!-
Grida Envy in tono trionfante seduto sulla moto che useranno per raggiungere il ballo.
-Funzionerà il tuo piano?-
Chiede Roy senza scomporsi più di tanto mentre tira per l'ennesima volta i capelli corvini indietro, donandosi un'aria diversa... in un certo senso più matura.
-Ne dubiti? E' più di quanto sei riuscito a fare tu!-
Entrambi indossano un completo elegante ma c'è una differenza tra loro: Roy ha ricevuto l'invito all'evento essendo uno scrittore emergente ma Envy si imbucherà e insieme attueranno il loro piano.
-D'accordo... Edward stiamo arrivando!-
E detto ciò: Un'inutile premessa fatta al vento e a qualche barbone di passaggio, salta sulla moto che parte spedita con il favore delle tenebre diretta al Ballo dei Fondatori.

Cap.22

La notte del ballo è sempre stata considerata magica da tantissime ragazze provenienti da famiglie importanti, perchè per loro è il momento di fare l'ingresso in società e di conoscere le persone più illustri e con cui un giorno avranno a che vedere.
Ma oggi per la signorina Winry è differente, questo ballo magico assume tutt'altro significato: Non si è preparata per sembrare una signorina ben educata ed affidabile solo per fare colpo su persone di cui non le interessa... lei si è preparata stando attenta ad ogni più piccolo particolare per fare colpo su di un'unica persona, la sola ed unica: Edward Elric.
Ha sempre sognato di ballare con lui sotto i riflettori vivendo il suo sogno, come una di quelle favole dove principe e principessa si innamorano e passano la vita insieme felici e contenti.
Questo è il suo momento ed è questo che pensa mentre lo vive, lei e il maggiore dei fratelli Elric stanno volteggiando con grazia ed eleganza da diverso tempo, e le sembra un sogno uno di quelli che non dovrebbero finire mai.
-Dimmi Edward... come va con tuo fratello?-
Inizia lei per non sembrare stupida: Stava guardando con espressione persa nel vuoto gli occhi dorati di lui, come del resto guardava la sua bocca, le sue guancie ed ogni altro centimetro del suo viso perfetto.
-Benissimo, ci siamo finalmente chiariti... lui non è come sembra, è solo che ha attraversato un periodo molto difficile, dirigere la famiglia è stressante-
Edward dal canto suo comprende i sentimenti di suo fratello adesso e non vuole rubargli Winry, anzi vorrebbe aiutarlo a piacerle così che tutto vada al posto giusto.
-Certo lo capisco... è un bravo ragazzo-
Concorda infatti sorridendo, pendendo dalle sue labbra e da ogni singola parola che dice... come si aspettava.
-Scusate se vi interrompo-
E non aggiunge altro perchè Pervinca biomba alle loro spalle, così bella da mozzare il fiato di tutti gli uomini presenti: I capelli neri liscissimi sono sciolti ed indossa un'abito che lascia la schiena scoperta ma le scivola addosso come se fosse stato fatto appositamente per lei, morbido e semplice.
-Ti rubo il cavaliere per qualche minuto...-
Sorride con le labbra rosse infuocate abbinate ai suoi occhi di un colore però più scuro, e rubandole Edward inizia un nuovo lento con lui.
-Come procede?-
Le chiede il biondo mentre la conduce in altri volteggi dove l'abito nero di lei fa bella mostra di sè creando cerchi maestosi.
-Benissimo, sei perfetto nella parte dell'attore... qualche minuto e siamo pronti-
-Allora perchè mi hai portato via...?-
-Non posso monopolizzarti un pochino?-
-Certo mi stavo giusto annoiando!-
E infatti come un bravissimo attore la illude di avere speranze con lui, che tutto vada per il verso giusto e che hanno la vittoria in pugno e se lei si concede qualche ballo significa che non ha alcun sospetto e nessun bisogno di controllare la situazione ossessivamente.

Alphonse intanto è nel suo ufficio e sta per andare al ballo e raggiungere suo fratello che intanto starà distraendo Pervinca come hanno deciso.
Ma deve essere sicuro di compiere un'azione di fondamentale importanza: Accede al computer principale e sostituisce tutti i dati in modo che quando gli scagnozzi del nemico proveranno a rubarli, prenderanno quelli sbagliati.
E quelli veri li trasferisce su una pendrive che mette nella tasca interna della giacca per sorvergliarla meglio, poi rapidamente prima che arrivino i nemici esce dall'ufficio.

Roy Mustang invece è all'ingresso e quando entra nella gigantesca sala si lancia subito alla ricerca di Edward mentre Envy prepara il mezzo per la fuga e cerca di entrare per portarceli.
Ma l'impresa si rivela davvero più difficile di quello che si aspettava, c'è davvero tanta gente per di più vestita più o meno allo stesso modo e così è impossibile riconoscere Edward o vederlo.
Come se non bastasse poi sono più sale da ispezionare e c'è anche un giardino immenso, poi non sia mai che il soggetto si sposti in continuazione...
-Ed ma dove sei...?-
Sussurra iniziando ad agitarsi mentre si guarda intorno al livello di mal di testa.

Mentre Edward è nella sala principale vicino al palco affiancato da Pervinca che sta per ricevere il segnale dai suoi scagnozzi.
-Tra pochi istanti... la nostra vittoria sarà sicura!-
Edward dal canto suo rimane in silenzio pregustando un'altro tipo di vittoria schiacciante.
Quando finalmente un'uomo in nero si avvicina a loro porgendo una pendrive alla ragazza contenente tutti i progetti della Elric Corporation, sottratti al computer centrale dell'azienda stessa.
-Eccola! Alphonse sei spacciato!-
Esulta iniziando a ridere di gusto, peccato che l'interessato sentendola si avvicina per niente preoccupato.
-Avanti spiegami perchè...-
La invoglia facendo una faccia che la dice lunga, come "Avanti sentiamo, voglio proprio rinfacciarti che hai sbagliato e che ti abbiamo ingannata!".
Lei però ci casca e inizia a parlare, non accorgendosi però che Edward accende il microfono vicino.
-E' semplice caro Alphonse, io ho sottratto tutti i piani della tua società per mandarti in rovina, e senza questi nessuno si fiderà più di te! E io sarò ricca e famosa perchè questi bei piani sono in mano mia e tutti gli allocchi qui presenti crederanno che io ho risolto la situazione!-
Ma dopo aver fatto questo discorso degno di un'oscar si rende conto che ci sono un milione di occhi che la fissano sconcertati: Eh si perchè il microfono era acceso, e gli Allocchi hanno sentito ogni singola parola.
-I-io... non volevo dire questo... ma come...? Ed!-
Ci rimane davvero come una statua e si volta meccanicamente verso il biondo che sta alla console a smanettare con pulsanti e bottoncini.
-Che posso dire...? Lavorare con un DJ ha dato i suoi frutti!-
Tutti si concedono un sorriso ma subito dopo tornano estremamente seri e arrabbiati fischiando la ragazza e lanciandole persino delle cartacce.
-Ma tu eri d'accordo!!-
Grida lei senza però mollare la pendrive che ritiene tanto preziosa.
-No cara sei stata imbrogliata! Da me e da mio fratello! Vedi noi ci siamo messi d'accordo per raggirarti e quelli che tieni in mano non sono i nostri progetti! Quelli veri sono al sicuro gente-
Dice tutto al microfono in modo che tutti possano applaudire la riuscita del loro piano e il salvataggio dell'azienda.
-Maledetti!-
Pervinca è fuori di sè e butta l'oggetto a terra calpestandolo più e più volte per poi scappare via, fuori dal mirino delle persone che la bersagliano.
-Non sentiremo più parlare di lei... ma questo mi sembra il momento adatto per fare un'annuncio: Come leggittimo erede della Elric Corporation... rinuncio a tutti i miei possedimenti passandoli invece ad una persona che sono sicuro saprà prendersene più cura, mio fratello Alphonse Elric secondo erede!-
Tutti quanti inizialmente restano stupiti ma capendo le ragioni del ragazzo applaudono Alphonse, il nuovo e leggittimo capo dell'azienda.
Il biondo scende dal palco tra gli applausi e ci trascina il minore che protesta tra il commosso e l'arrabbiato: Non vuole che lui rinunci a tutto però è felice di poter fare per sempre quello che gli piace.
-I-io... ringrazio mio fratello per la fiducia e ritengo che infondo sia davvero la decisione migliore, ma ora come unico e vero capo di quest'azienda la prima cosa che voglio fare è affidare l'intero reparto artistico a lui, a Edward Elric!-
Così anche il fratello maggiore ha avuto la sua parte dopo aver rinunciato a tutto.
-Che cosa?!-
Chiede confuso Edward con voce un pochino stridula per la sorpresa.
-Non è un lavoro difficile, in sintesi: rendi la nostra rivista la più venduta, la più famosa e la più bella del mondo!-
Occuparsi di articoli, colori e copertine dopotutto si addice a lui e Alphonse è sicuro che non lo deluderà e che Edward facendo un lavoro come questo non sarà sotto pressione.
-Lo farò!-
Promette mentre davanti alle telecamere tirate fuori all'ultimo minuto si stringono la mano.

[Angolino Autrice]

Scusate gente! Prima di tutto per il ritardo, che non è stato volontario... ho avuto qualche problema con internet ma i capitoli erano qui pronti ^^ quindi mi sembra giusto farveli recuperare entrambi ^_^ leggete, leggete che fa bene XD
Poi voglio consigliarvi un'altra mia Fic: Enemy Spies, sempre RoyEd ^^ e molto molto molto più intensa ^___^
nel senso ehm... XD il RoyEd è palese, non quasi shonen come qui ^^ yaoi al 100%, se vi va andate a dare un'occhiata ^^
E (quante cose sto dicendo XD) ho cambiato Nick ma come vedete sono sempre io _Titti_ XD anche se sono stata assente per un po' non mi hanno rapita gli alieni °-°
E ringrazio chi mi ha recensito lo scorso chap ^^ ma visto che sono di fretta anche stavolta -.- non posso rimanere oltre XD
Sappiate però che vi adoro *-* e spero di risentirvi presto ^.-

Enjoy!!!!!!!

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Capitolo 21
*** Cap.22 ***


Dopo aver smascherato Pervinca davanti a tutti e sventato i suoi malvagi piani, il ballo torna alla normalità come è giusto che sia.
Insieme però alla vita dei fratelli Elric, non più frenetica fatta di battibbecchi e dispetti ma normale, la vita di due fratelli che si vogliono bene e che si aiutano davanti alle difficoltà.
Come poi hanno dimostrato, Alphonse è sempre il capo della Elric Corporation ma sentendosi in colpa nel lasciare suo fratello senza niente dopo che ha rinunciato a tutto per lui, gli ha affidato un compito che gli calza a pennello: Gestire la rivista dell'azienda, in un reparto fatto di colori stravaganti, articoli per giovani e tanto altro, di cui poi Alphonse non sarebbe stato in grado di occuparsi.
-Chi l'avrebbe mai detto... abbiamo collaborato per salvare l'azienda che ci litigavamo-
E i due cari fratelli passeggiano per la sala fianco al fianco mentre discutono di quello che è successo.
-Io non l'ho mai voluta quella stupida azienda... volevo solo darti fastidio-
Ammette sinceramente, adesso che tra loro non ci sono più rancori e si dicono tutta la verità.
-E' comprensibile...-
-Ti servirà ancora quella stupida brandina in camera mia?-
Ovviamente come non si può tornare a parlare della famosa brandina? Magari negoziando anche qualche accordo al riguardo ma
l'ex carceriere sembra pensarci addirittura su e la cosa è molto preoccupante.
-Certo che no... e toglierò anche le sbarre-
Questa si che è pace familiare... però c'è da dire che si è fatta aspettare a lungo!
Ma improvvisamente un rumore di tacchi sovrasta persino la musica attirando l'attezione dei due alle loro spalle.
-Ciao Ed... sei stato molto bravo prima...-
Quasi si era dimenticato che Pervinca qualche ora prima lo aveva sottratto alle danze con Winry, e lei molto timida è riuscita a raggiungerlo nuovamente.
-Winry... ehm... ha fatto tutto Al! E' stata tutta una sua idea e questa storia va avanti da quando ci siamo incontrati al negozio di vestiti! Per questo sembravamo strani... ma era tutta una finta!-
Anche se questa è una grandissima bugia, e Ed ne è più che consapevole vuole far fare bella figura a suo fratello per spingere Winry tra le sue braccia!
-Davvero? Alphonse allora ho pensato male inutilmente... sei stato eccezzionale persino io ci sono cascata!-
Sembra che le si illuminino gli occhi quando inizia a parlare con lui, che fa finta di nulla coprendo la menzogna detta a fin di bene da Edward.
-Grazie Miss. Winry... era mio dovere-
Agli occhi del maggiore sono così adorabili insieme e ce li vede benissimo a formare una famiglia, sono due anime gemelle che si sono evitate per troppo tempo... insomma non proprio evitate, Alphonse è innamorato di lei da tantissimo tempo ma purtroppo il suo era un'amore a senso unico.
-Ma Edward tu sarai sempre...!-
-No No! Io non posso essere qualcosa di più per te Winry... perchè... perchè vedi...- cerca di inventarsi qualcosa di fetta per non rovinare l'unico momento in cui suo fratello potrebbe fare colpo su di lei, e gli viene in mente un'unica opzione... "Non posso credere che lo sto per dire...!" pensa facendosi coraggio -Perchè vedi Winry... io ho ben altre preferenze quindi sarebbe impossibile!-
Si giustifica dandosi mentalmente dell'idiota, ha praticamente ammesso di essere omosessuale davanti ad una ragazza! Che per di più è innamorata di lui, anzi a questo punto... era.
-Ma... Ed...!-
Esclamano all'unisono i due pretendendo delle spiegazioni in più.
-Mi dispiace ma adesso devo proprio andare! Ne parliamo dopo!!-
Non saprebbe che cosa inventarsi quindi scappa via più veloce della luce lasciandoli da soli, finalmente con la possibiltà di conoscersi meglio e diventare qualcosa di più.

Dopo aver praticamente ammesso di essere omosessuale Edward è scappato senza fornire ulteriori spiegazioni ai due ragazzi rimasti finalmente da soli... ma adesso quello che ci interessa è contro chi va a sbattere nella sua fuga a testa bassa.
-Mi scu...si-
E ci rimane anche lui infatti quando incontra le iridi scure di Roy Mustang, quelle che non ha più visto e che anche se a livello inconscio, molto, molto profondo... gli sono mancate.
-Non ti sei mai disturbato a darmi del Lei... non iniziare proprio adesso a farmi sentire vecchio-
Sente le sue mani calde e grandi sfiorargli il viso come se fosse la prima magica volta di una ragazzina innamorata.
"Ehi ma che mi prende?! Sveglia Ed!" si dice riprendendosi da quella specie di trance che lo stava avvolgendo.
-Be' e tu da dove sbuchi?!-
Lo scansa iniziando come sempre ad arrabbiarsi, è la prima volta che lo vede da quando si sono lasciato al lago quando Al originariamente lo aveva "Rapito" per riportarlo a casa, ed è inconsapevole che invece Roy gli è rimasto fedele e ha continuato a cercarlo.
-Ma come da dove sbuco?! Io e Envy ci siamo rimboccati le maniche per farti scappare! Non credere che in tutto questo tempo io mi sia girato i pollici!-
Risponde a tono fin troppo stressato e allo stesso tempo felice per sopportare le sue ramanzine insensate: Si è occupato di diversi piani che poi sono miseramente falliti, nessuno confidava in lui tranne un tizio che nemmeno conosceva! E adesso la sua tanto bramata ispirazione gli chiede da dove sbuca?!
-Ma tu brutto decelebrato dove cavolo eri quando ho fatto il mio discorso!? Io e mio fratello abbiamo fatto pace e adesso sono libero di fare quello che voglio quindi mi dispiace per te, ma sei arrivato tardi! Nullità!!-
Quanto gli è mancato strillargli contro che è un totale incapace e dargli della nullità! Queste... sono le gioie della vita per Edward Elric e finalmente anche un'altro peso sul cuore, probabilmente l'ultimo svanisce.
-Discorso...? Non puoi riassumermelo?-
Classica posa da: "Mi dispiace... l'ho perso!" con i due indici che si incontrano più e più volte simulando un'atteggiamento mortificato.
-Assolutamente no! Come hai potuto perderlo?!-
-Ti cercavo in ogni sala!!-
-Be' non mi hai trovato!-
Iniziano a strillarsi addosso attirando l'attenzione di due persone in particolare, le uniche che escono sulla terrazza per vedere che cosa sta succedendo tra Edward e l'uomo misterioso che parla con lui.
-Ma ora si...-
Riprende a sfiorargli i lati del viso con le dita interpretando lo scrittore romantico da telenovela che fa sciogliere il cuore a tutte le donne con i suoi occhi scuri come la notte e i suoi capelli corvini tirati indietro.
-E me ne pento, stupido!-
Ma alla reazione del ragazzo non fa una piega continuando a guardarlo negli occhi con lo stesso sorriso e sguardo ammaliatore.
-E...?-
-Anche se mi dai sui nervi e ti ucciderei seduta stante...- belle parole davvero, esprimono il suo sincero affetto! -Dovevi trovarmi prima brutto scrittore idiota!!-
E finalmente riesce ad abbracciarlo: Un'abbraccio anche troppo sospirato, che sta a dimostrare quanto si siano mancati in tutto questo tempo... i piccoli gesti, le litigate insignificanti e prive di ogni senso... tutto anche un semplice sguardo o la faccia da schiaffi di Roy! Secondo Ed ovviamente.
-Anche tu mi sei mancato!-
E sul terrazzo fortunatamente gli unici testimoni sono Alphonse e Winry, anche se un po' stupiti.
-Io credevo l'avesse detto per lasciarci da soli...-
Sussurra Alphonse con gli occhi grandi come due palle da biliardo.
-Anche io... ma quel che conta è la sua felicità no? E la nostra...-
Notte davvero magica il ballo del Fondatori, e a quanto pare non solo per fare il proprio ingresso in società ma come anche Winry sperava per la nascita di nuovi amori.

[Angolino Autrice]
Ed: è... finita? o.o
Roy: nooo ç__ç solo un'abbraccio???
Ed: ah-ah ù-u
Autrice: Be' dipende u.u se i miei adoratissimi lettori voglio un'extra sarò più che felice di accontentarli ^_^ quindi ancora non metto "Completa" u.u sta a voi, fatemi sapere XD
Al: *-* miiiiitiiiicaaaaa ti vieto di cambiare le cose ** io con Winry, Ed con Roy, tanta gioia e pace, guai a te **
Autrice: negli extra non si cambia niente non preoccuparti u.u
Al: bene u.u"
Autrice: ^___^ i ringraziamentiii

 lightdragon91

 Halley

 hate_e_love

 Fiamma Drakon

Gente ç-ç questa in teoria sarebbe la fine... vi ringrazio con tutto il cuore! che tristezza finire una fic... ç-ç soprattutto una come questa... mi ci sono divertita ç-ç proprio tanto... non riesco manco a parlare decentemente u.u non ci sono parole per dirvi quanto vi sono grata, quanto mi abbia fatto piacere sentirvi nelle recensioni ^_^ sapere che qualcosa che ho scritto io è apprezzato così tanto ç-ç è una gioia immensa...
Ditemi che pensate di questo capitolo e anche dell'extra!
^___^ Enjoy!

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Capitolo 22
*** Extra ***


Qualche mese dopo...
Non avremmo mai detto che la pace esiste dopo aver affrontato insieme tutto quello che è successo al povero Edward Elric.
Prima, un ragazzo in fuga dalla sua famiglia e in cerca della libertà che precedentemente gli era sempre mancata.
Ora, non più l'erede di una gigantesca fortuna e di un'altrettanto importante azienda, ma Edward è riuscito finalmente a trovare l'equilibrio giusto tra la sua tanto amata libertà e la vita "seria" che prima o poi avrebbe dovuto costruire.
Adesso dirige una rivista e il suo lavoro sembra già dare ottimi risultati, e ci si aspetta che sotto la sua direttiva diventi una delle riviste più vendute e più importanti del paese.
In più è riuscito ad innamorarsi seriamente di qualcuno, niente paura! Roy ogni giorno è andato a trovarlo al reparto artistico con la scusa di fargli compagnia, -nonostante intorno Edward avesse tutta la sua squadra- poi con il passare del tempo è nato finalmente qualcosa e sono andati a vivere insieme.
A proposito di Roy, il suo libro finalmente è uscito e sembra essere molto apprezzato: La storia di come ha trovato l'ispirazione, di quello che ha dovuto fare per tenersela e soprattutto i particolari di questa, in pratica la loro fantastica Storia finita con il lieto fine.

-Fagiolino... devi svegliarti, hai dimenticato che tuo fratello e la sua fidanzata Winry devono venire qui per controllare che tu non sia morto? Mi daranno in pasto agli squali se ti fai trovare così...-
Buongiorno degno delle famiglie del mulino bianco quello dei due neo-innamorati.
Il moro è seduto sotto le coperte e tiene sulle gambe l'adorato portatile intento a continuare l'ennesimo romanzo di successo mentre la dolce metà è accucciata al suo fianco e ha ben poca voglia di ascoltarlo.
-Wow sei proprio cotto... non ti sei accorto che ti ho chiamato Fagiolino!-
E anche lo scrittore come tutti noi ha avuto modo di conoscere un ulteriore lato del caratteraccio di Edward, che viene fuori quando qualcuno fa insinuazioni sbagliatissime sulla sua statura.
-Scherza Scherza caro... tanto quel romanzo te lo devo criticare io sai? Uscirà un bell'articolo sulla mia rivista!-
Le parole magiche che invece convincono Roy ad essere un pezzo di pane facilmente malleabile.
-Ma amore lo sai che io non dico sul serio...-
-Si certo... ruffiano!-
Finalmente l'adorabile biondino emerge dal comulo di coperte e si appoggia alla spalle dell'altro ancora stanco, sbirciando un po' il suo lavoro.
-Anche io ti amo... e ricorda di dire che è un libro super fantastico!-
-E se dicessi che sei un'incapace? Non sarebbe meglio...? O vuoi che renda partecipe l'intero paese del tuo nomignolo?-
Gli scappa sempre una risatina in momenti come questo anche se l'altro non sembra poi gradire così tanto.
-Vuoi far sapere a tutti che mi chiami Nullità?-
Si acciglia pensando alla sua adorata fama, che cosa ne sarà se tutti prendono a chiamarlo in quel modo?
Quello che dice Edward ultimamente è molto influente e se lui dice che è forte quello stupido nomignolo, allora anche tutti gli altri lo penseranno e si comporteranno di conseguenza!
-No... voglio dire che tua madre ti chiamava: Sederino d'oro della mamma!-
E scoppia a ridere inevitabilmente come ogni volta che salta fuori questa storia: Era evidente che la signora Mustang non avrebbe mai dovuto parlare con Edward! Se si mettono d'accordo sono peggio del diavolo quei due!!
-Ah si? Se lo fai pubblicherò in uno dei miei libri come nota aggiuntiva, quanto sei alto veramente!-
Ad un ricatto si controbatte solo con un ricatto o della stessa portata o ancora più grande se possibile!
-Non oseresti!-
-Oserei oserei...-
Minaccia con un sorrisino perfido che mette a tacere il più giovane, che però negli occhi ha una scintilla di sadica vendetta, aspetterà... e quando sarà il momento se lo gusterà per bene.
Questa è la loro giornata tipica, tra alti e bassi, frecciatine e ricatti è tutto semplicemente perfetto, non sono una di quelle coppie che vede il mondo solo in rosa, loro sono veri e per quante volte potranno litigare... non si separeranno mai veramente, come il buio e la luce, diversi ma legati indissolubilmente.

Qualche ora dopo i "piccioncini" sono al Pub in compagnia di tutti i loro amici mentre come al solito preparano il grande salone per la sera: La festa di Halloween.
Roy come suo solito non molla un secondo il portatile, sentendosi troppo ispirato nell'osservare la sua "musa".
-Roy non devi scrivere un libro su ogni cosa che faccio e che dico... sei diventato noioso!-
Il biondo arriva dietro il bancone posandoci sopra una cassa di alcolici, scorta abbondante per la serata.
-Effettivamente, in questo momento sembreresti un alcolista...-
Ci scherza su dando un'occhiata alla cassa quasi più grande di lui, come avrà fatto a portarla solo soletto? Magari il prossimo suo romanzo sarà: Edward Elric, l'apparenza inganna!
Sembra tanto fragile e piccino... ma invece se lo si conosce meglio si scopre tutt'altra faccia del suo caratterino, non proprio mite.
-Ah-Ah sei molto divertente, attento a te e soprattutto a quel computer, uno dei due prima o poi sparirà-
Lo minaccia con un sorriso che non promette niente di buono confondendo il moro: Dice sul serio o sta scherzando?
Mha', tanto vale non rischiare e mettere al sicuro l'aggeggio, continuerà a casa magari mentre Edward è immerso nel mondo dei sogni e non può far danni.
-Lo spengo, lo spengo... non sia mai amore mio-
Ruffiano per convenienza fino alla fine, non ha mica dimenticato l'articolo che il biondino dovrà scrivere sul suo libro!
A capo di una rivista, con un'intero staff ai suoi ordini potrebbe dimostrarsi molto pericoloso:Edward Elric, l'apparenza inganna parte seconda!
-Povero illuso non mi addolcirai, nè me nè il mio articolo! Ma ne riparliamo a casa...-
Bisbiglia sul finale guardando verso l'entrata dove Alphonse mano nella mano con Winry gli sorride raggiungendolo davanti il bancone: Discorsi di questo genere che potrebbero sfociare in situazioni... adulte non li può fare davanti suo fratello, altrimenti altro che prigionia!
-Che avete da sorridere così voi due?-
Li riprende subito il maggiore dei fratelli senza nemmeno dare la possibilità ai neo-fidanzati di aprire bocca.
-Oh niente... voi piuttosto, ci stavamo chiedendo cosa avete in mente!-
Li mettono sott'occhio come due investigatori scandalistici: Edward e Roy non hanno ancora confessato la loro storia, anche se Alphonse e Winry ovviamente sanno già tutto per intuizione.
-Noi...? In che senso?-
-Già spiegatevi... Io e Ed?-
E continuano a fare finta di niente guardandosi intorno senza un'attenzione precisa per qualcosa.
-Si voi due, chi altri?-
-Io continuo a non capire, dove volete arrivare?-
-D'accordo saremo diretti: State insieme?-
Senza peli sulla lingua e giri di parole inutili.
-Tsk... io e questo ragazzino?- Nega nervosamente Roy.
-Tsk... io questa Nullità?!- Risponde Ed dandogli un pugno sulla spalla per il "Ragazzino".
-Ma perfavore non siate ridicoli! Siamo due totali opposti!-
Esclamano però all'unisono questa volta.
Vero, due opposti che però dicono persino le stesse frasi nello stesso momento.
A chi credono di darla a bere?
-Gli opposti si attraggono a quanto pare-
-Voi, siete assolutamente ridicoli! Assurdi! Mi vergogno di conoscervi! Anzi, perchè sto ancora qui? Maturate!-
Uscita strategica di Edward che si defila più velocemente della luce.
-Già...- Cerca di inventarsene una anche Roy per non restare sotto i riflettori dell'interrogatorio -Be' come ha detto lui! Crescete!-

La stessa sera Edward e Roy escono dagli schemi saltando la fantastica festa di Halloween, per andare in un posto un po' più tranquillo: Sushi Bar.
Scelta eccentrica dite?
Edward voleva provare cose nuove, mangiare con le bacchette e forse provare a prendere del cibo che viene fatto scorrere su un nastro trasportatore per tutti i tavoli.
Mha', fatto che sta che finalmente sono riusciti a sfuggire alle domande indiscrete di Alphonse e Winry: Che invece di pensare al loro rapporto vanno facendo gli agenti matrimoniali! O i consulenti per le relazioni di coppia, che i clienti siano d'accordo o meno.
-Prima o poi dovremo dirglielo...-
Riflette Roy cercando di prendere un'anguilla scivolosissima con scarsi risultati.
-Tanto già lo sanno... ci risparmiamo una conversazione umiliante-
Edward va sul più facile prendendo dei gamberetti.
-Ma...- Cerca di contraddirlo Roy pensando che sia meglio affrontare l'argomento apertamente, ma un'occhiata glaciale del suo "dolce tesoro" stronca ogni parola sul nascere. -Okay, hai ragione tu come sempre!-.
-Bravo... sai sei molto simile ad un gamberetto!-
Se ne esce così guardando il pescetto nel piatto.
-Cammino all'indietro?-
-No, ma non contraddirmi altrimenti ti uccido tagliandoti la testa!-
Risponde sfoggiando un sorriso angelico a dispetto dell'espressione sconvolta del moro.
-Ah... d'accordo, hai ragione-
Poi sorride dandogli un bacio a fior di labbra.

Fuori dal sushi bar i neo-fidanzati Alphonse e Winry non hanno rinunciato al loro piano, e continuano a seguire gli spostamenti dei "soggetti" riservati.
-Visto? Te l'avevo detto che stanno insieme! Una donna le capisce certe cose...-
-Volevo averne la prova!-
Si giustifica l'Elric.
-Quando avranno il fegato di dircelo?-
-Conoscendo mio fratello... quando li beccheremo in flagrante!-

-Appostiamoci sotto casa loro allora!!-

...::The End::...

ç__ç questa...è davvero la fine... vorrei fare un'altro extra ma così andrei avanti e avanti e avanti...
è vero staccarsi da una fic è difficile... molto, molto difficile.
Ma soprattutto da voi cari, che mi avete commossa, reso felice, insomma x3 la fine di un viaggio non è mai piacevole, soprattutto perchè bene o male ti separerai dalle persone con cui l'hai vissuto...!
Ed: basta fare la sdolcinata... -.-
Ma dai è-é avevi più fans che fans e ti lamenti???
Ed: è vero o-o continua questa fic è-é fai Beautiful 2!!!
u.u purtroppo io non ho così tanta inventiva... e poi Beautiful nn piace a nessuno è ridicolo - -
Al: U.U io sto bene così...
Ed\io: eh certo è-é
Roy: ma tu stai con me... sei infelice? ç-ç
Ed: u.u na...
Roy: sei sempre così misterioso ç-ç
Autrice: basta basta basta u.u ragazzi... continuerei all'infinito... ma dobbiamo salutarci...
Vi lascio il titolo della mia ultima fic... This is... Hollywood e qui Ed è un'attore famoso e Al il suo agente cattivo che sfrutta il talento che ha.
Roy ovviamente è il santo che lo salva ùwù lo yaoi mi scorre nel sangue con il cioccolato non ci posso fare niente.
Spero vi piaccia...

Bye Bye!!!!!!!

hate_e_love

lightdragon91

Halley

Chiby Rie_chan

Fiamma Drakon

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