5Capitoli di UselessMManda (/viewuser.php?uid=103773)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** PROLOGO ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO I - Meet me halfway ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO II - Tea Break ***
Capitolo 4: *** CAPITOLO III - She's a maniac! ***
Capitolo 5: *** CAPITOLO IV - What are you waiting for? ***
Capitolo 1 *** PROLOGO ***
Mi ero ripromessa di scrivere qualcosa di leggero, magari spiritoso in
cui non c'entrasse Shannon ma, a causa di un contest, i miei buoni
propositi sono andati a farsi friggere e questo è il primo
esperimento di ff con più capitoli. Abbiate
pietà, dovevo scrivere almeno 5 capitoli in una settimana.
Non insultatemi troppo! XD
Disclaimer: fatti
e personaggio femminile sono frutto della mia mente malata, la vicenda
non ha nulla a che vedere con la realtà (perchè
in questa realtà i 30Seconds to Mars non esistono) e gli
altri personaggi non mi appartangono. Non scrivo a scopo di lucro.
PROLOGO
La
casa sta andando a fuoco.
La
casa sta andando a fuoco e l'ho appiccato io l'incendio.
La
casa sta andando a fuoco e l'ho appiccato io l'incendio
perchè
ti odio.
E
odio me stessa.
È
stato più facile di quanto credessi. È bastato
accendermi una sigaretta e lasciar bruciare il fiammifero proprio a
ridosso della bella tenda color crema della nostra cucina.
È maledettamente eccitante vederti mentre urli e
ti disperi, mentre imprechi e cerchi il cellulare per chiamare la
polizia, i vigili del fuoco o chissà chi altro. Ma non
servirà, non si salverà niente, perderai tutto e
finalmente avrò la mia vendetta, dolce e dolorosa.
Sorrido.
Ma la soddisfazione e la gioia che mi dà questo spettacolo
è
troppa, non mi basta sorridere. Rido, a più non posso.
Arrivano le lacrime e smetto solo per cercare un po' d'aria, non che
ce ne sia rimasta molta qui, ma finchè posso voglio restare
lucida. Voglio osservarti mentre te ne sta lì a guardare la
tua, no, la nostra casa
bruciare, mentre guardi bruciare me. Il tuo sguardo è
così
eloquente..sei furente, terrorizzato, incredulo. Mi ripetevi sempre
che non ero normale, che c'era qualcosa di sbagliato in me, che non
avevo tutte le rotelle al posto giusto, bè avevi ragione! E
quando l'ho capito anche io, non ho dovuto pensare troppo al da
farsi.
Sto bruciando seduta al tavolo della cucina mentre
guardo dalla finestra te e la folla che si sta accalcando nel
giardino. Ho preso questa decisione perchè odio
ciò che
sono. No, non è vero. Odio la consapevolezza di essere
ciò
che sono: pazza. E forse è stata questa pazzia che mi ha
consumato il cervello, che ha distorto la mia visione della
realtà,
a farmi odiare te, la cui unica colpa è stata quella di
amarmi.
Ti odio e voglio farti del male. Emotivo.
Mi odio e voglio farmi del male. Fisico.
Ma in tutto questo riesco ad essere terribilmente
contenta. I nostri dolori mi fanno felice forse perchè la
pazzia mi ha portata ad essere anche una sadica e masochista o forse
perchè, grazie ad essi, siamo più vicini di
quanto non
lo siamo mai stati in tutti questi mesi.
Perchè tu non mi hai mai capita, nonostante
l'attrazione fatale del primo istante, nonostante la sorpresa e il
divertimento delle prime settimane, nonostante i sentimenti e l'amore
dei giorni successivi. Tu non mi hai mai capita. Io non sono mai
riuscita a farmi capire, da nessuno. Ma non ho mai dato peso a questa
cosa, mi stava bene così, ero unica nel mio genere, ero
speciale. E mi piaceva il mio comportamento bizzarro, il mio modo di
pensare fuori dal comune, perfino i miei repentini sbalzi d'umore e i
miei improvvisi attacchi di rabbia o violenza. Mi sentivo diversa da
tutti e lo adoravo.
Invece tu mi hai fatto aprire gli occhi, mi hai sbattuto
in faccia la realtà dei fatti: non ero speciale, solo
malata,
solo pazza.
Questo gesto, quindi, ti sembrerà in linea col
mio essere fuori di testa perchè non hai mai avuto modo di
conoscermi, d'altronde come avresti potuto? E forse hai ragione tu,
benchè i motivi che mi hanno spinta verso il baratro
infuocato
nel quale mi trovo mi sembrano più che validi e frutto di
una
momentanea lucidità.
Sono qui perchè ho deciso così. Sono qui
perchè non voglio omologarmi alla banalità e al
qualunquismo. Sono qui perchè avevo nostalgia dell'ardore
che
mi agitava dentro.
Sono qui perchè odio te. Sono qui perchè
odio me.
Perciò resta pure lì a guardarmi bruciare,
va bene così. Il calore che mi avvolge, le fiamme che
lambiscono la pelle, il fumo che accarezza occhi e gola, mi fanno
stare bene.
Mi piace il modo in cui fa male. [*]
[cit. Love
the way you lie di Eminem feat. Rihanna: “Just gonna stay
there
and watch me burn but that's alright because I like the way it
hurts”]
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Capitolo 2 *** CAPITOLO I - Meet me halfway ***
CAPITOLO
I
Meet
me halfway
15 mesi prima.
Non ci credo. Non è possibile.
Brent m'ha fregato un'altra volta. Ma sì,
fidati Shan, andiamo ad una nuova mostra fotografica. Un artista
emergente davvero notevole. Maledetto!
Siamo di fronte all'ennesimo club pieno di ragazzine con
minigonna e tacco vertiginoso che vorranno solo sborniarsi e gettarsi
addosso al primo malcapitato di turno e pieno di ragazzini allupati
che cercano di essere il primo malcapitato della biondona rifatta e
ubriaca di turno.
Amo con tutto il cuore L.A. ma, chissà come,
riesco sempre a finire in mezzo ai cliché mostrati nei film
o
nelle serie tv.
Va bene, Shannon, non fare tanto il moralista, sii
sincero. In fondo, questi party piacciono anche a te! Ogni tanto hai
trovato pane per i tuoi denti e ti sei anche divertito.
“Brent, credo che qui non ci sia
nessuna mostra.....a
parte quella di cosce e tette!”
“Ahahahah! Ma come siamo
spiritosi questa sera!”
“Sai, l'essere preso in giro
aiuta la mia verve.”
“Wow, tuo fratello oltre le
verdurine ti ha fatto
mangiare anche un dizionario stasera?”
“Sì, mi servivano un
paio di nuovi insulti!”
Classica conversazione tra noi due.
Ho conosciuto Brent qualche anno fa ad un corso di
aggiornamento. All'inizo lo odiavo. Faceva tutto il saccente
borioso....cavolo, ho mangiato davvero un dizionario! Se ieri
qualcuno mi avesse chiesto cosa significassero queste due parole,
nella mia mente ci sarebbe stato il vuoto totale!
Comunque...si dava una marea di arie e non perchè
fosse questo gran forografo ma solo perchè stava avendo un
discreto successo come organizzatore di eventi ed era stato
presentato a parecchia gente importante.
Ora è il mio migliore amico.
Quando ho dei dubbi sui soggetti, sulla tecnica, o sulle
emozioni che dovrebbero passare dalle mie foto, mi rivolgo a lui. E'
sempre disponibile e inoltre mi sta aiutando a metter su la mia prima
mostra: sa a chi rivolgersi e, sue testuali parole, farebbe di tutto
per farmi conoscere in giro e mostrare di che pasta sono fatto!
“Seriamente Brent, in che posto
mi hai portato? Non
l'ho mai visto né sentito.”
“In verità, mio caro
amico, ti dico che è
la prima volta che ci metto piede. Me ne hanno parlato bene e siccome
stasera c'è della musica live, volevo portarti qui e farti
rilassare un po'. Questa mostra ti sta succhiando tutte le energie
come farebbe una verginella assatanat...”
“Sì, sì sei
stato più che chiaro!
Non è necessario rimandare tutto al porno..”
“Ma il porno È
necessario!”
Oh no, vi prego..ditemi che non attaccherà a
parlare di film porno..
“Vedi, fin dalla prima
adolescenza.......”
Troppo tardi.
Mi serve un diversivo o avrò in mente, per tutta
la serata, le perversioni di quest'uomo!
“Ehi Jared!”
Tempismo perfetto mio fratello!
“Finito di lavorare
fratellino?”
“Per stasera sì, per
fortuna! C'era il pieno al
locale ma ho finto di doverti portare in ospedale per un attacco di
colite e mi hanno lasciato andare..ogni tanto penso che dovrei fare
qualche provino per diventare attore!”
“Sì, certo fratellino.
A quasi quarant'anni
dove vuoi andare? Piuttosto trovati UN lavoro serio, possibilmente
stabile e legale. Non puoi continuare a giostrarti tra duemila
impegni e, comunque, non arrivare a fine mese!”
“Che palle Shan! Romperesti di
meno se fossimo
rinchiusi in una stanzetta microscopica e ti mettessi a suonare la
batteria! E per carità, non è un incoraggiamento
ad
iniziare!”
“Sarei un gran figo alla
batteria.....”
“Io sarei un
chitarrista!”
“No Jay..tu sei una primadonna.
Tu canteresti e
saresti il leader del gruppo e, conoscendoti, scriveresti testi,
musiche, ti occuperesti dei video e ti faresti anche da
segretariA!”
“No..io mi farei LA segretaria!
Ahahahhaha”
E ti pareva che anche lui non avesse la vena erotica
stasera??
“Dai LetoBros! Vogliamo rimanere
qui fuori a gelarci
il culo?”
“Ma se ci sono
35°!!!!!”
“E dai Shan..sempre a guardare il
pelo nell'uovo!”
rispondono in coro i due bastardi!
Ma come farei senza di loro??
Il locale è davvero carino. Luci
soffuse, bancone
del bar in fondo, qualche tavolino qua e là, un piccolo
palco
rialzato per le band e un enorme soppalco. Dà l'aria di
essere
un vecchio magazzino. Ricorda vagamente il Bronze
di Buffy.
Ma tu guarda cosa vado a pensare!
Dopo aver ordinato tre birre, ci sediamo su un comodo
divanetto al piano di sopra e, insultandoci di tanto in tanto,
chiacchieriamo ovviamente di donne e di
moto...siamo uomini,
no?!
Non passa molto prima che tre fanciulle non troppo
coperte (e nemmeno troppo sobrie) attacchino bottone. Da quanto ho
capito si chiamano Cindy, Clare e Cory e sono qui in vacanza per
qualche giorno. Ed è Clare quella che mi si appiccica
addosso
tipo cozza. Onestamente? Un paio di settimane fa non c'avrei pensato
due volte a divertirmi con lei, ma oggi proprio non resisto. Mi
annoia e mi infastidisce. E l'alito le sa un po' troppo di vodka
lemon.
Da qualche tempo sono strano, lo so, me ne sono accorto.
Rido di meno, sono sempre teso, irritato ed estremamente irascibile.
Sono frustrato, ecco! Non so se sia colpa della mostra, forse
sì,
non sta venendo esattamente come l'avevo immaginata. Ma non
è
solo questo..non può esserlo. Anche i miei scatti risentono
del macigno che ho addosso. Sono freddi, banali. Da buttare insomma.
E non capisco proprio cosa mi stia succedendo sul versante donne.
Sono insoddisfatto. Sto perdendo interesse. Proprio come stasera.
Invoco il secondo diversivo della serata e subito le mie
richieste vengono esaudite dal gruppo che si presenta e comincia a
suonare. Scarico Clare nel giro di un paio di secondi – tanto
lo so
che a Jared non dispiacerà – e mi avvicino alla
ringhiera di
ferro del soppalco per ascoltare e guardare meglio.
Gruppo perfetto per il posto.
Sonorità calde e avvolgenti. Ricordano molto i
Portishead.
Riesco a spegnere il cervello, a smettere di pensare ai
problemi e alle difficoltà.
Chiudo gli occhi e posso solo lasciarmi trasportare.
È a questo punto che succede qualcosa. Qualcosa
di strano. Una voce dentro di me dice di aprire gli occhi e di
guardare di sotto, alla mia destra. Sensazione travolgente e
inarrestabile. Non posso fare altro che assecondarla.
Sposto lo sguardo alla mia destra e sollevo le palpebre.
E la vedo.
Folgorazione.
Si muove lenta, sinuosa, il viso coperto
dai lughi
capelli neri. Braccia esili che si sollevano verso l'alto, si
sfiorano e riscendono piano tracciando il profilo del suo corpo.
Sono ipnotizzato.
Sono estasiato.
Credo di non aver mai visto nessuno muoversi con tanta
grazia e delicatezza. E sensualità.
Cazzo! È dannatamente bella.
Il fondoschiena fasciato dai jeans scuri mi fa andare il
sangue al cervello.
Immaginare le sue gambe avvinghiate ai miei fianchi
smuove qualcosa al di sotto della cintura.
Ecco, l'animale che è in me si sta
svegliando...ma è bene che lo rimetta a dormire. Mi sono
stancato di storie da una notte e via. Ho quarant'anni e desidero
qualcuno al mio fianco. Voglio stabilità.
Wow! Osservare quella creatura per un minuto ha risolto
uno dei problemi che mi affligeva. Magari la voce che ho sentito era
la mia coscienza che cercava di aiutarmi a capire..
Ho bisogno di aria.
Stacco gli occhi dalla visione paradisiaca e mi dirigo
verso le scale e poi verso la porta.
Devo ricordarmi di ringraziare Brent.
“Scusa..hai da
accendere?”
“No mi spiace, io non
fum...”
Oddio.
Quelli che ho davanti sono gli occhi più neri del
mondo. E i più belli. E i più profondi. E i
più
inquietanti.
“Ah..perdonami. Ti ho visto
appoggiato al muro che
trafficavi in una tasca e ho dato per scontato che stessi per tirare
fuori una sigaretta.”
“Non devi scusarti. Avevi visto
giusto..stavo cercando
le sigarette. La forza dell'abitudine. Ho smesso un mesetto fa ma
ogni volta che esco da un locale a prendere una boccata d'aria,
d'istinto cerco il pacchetto!”
Sorriso di una dolcezza disarmante il suo.
“Sei da solo?”
“No, dentro ci sono mio fratello
e un mio amico. E tu?
Sola?”
“Sì e no. Sono venuta
da sola ma dentro ho
incontrato dei conoscenti.”
“Vieni spesso qui?”
“Quando capita...e tu?”
“Prima volta. Non sapevo nemmeno
esistesse questo
posto.”
“E che te ne pare?”
“Molto carino.”
“Ricorda un po' il Bronze
di Buffy...”
Diavolo!
“È la prima cosa a cui
ho pensato anche io..”
Sorridiamo entrambi senza mai smettere di guardarci
negli occhi.
Sulla sua bellezza non mi sbagliavo. Sulla sua età
sì. È una ragazzina..non so nemmeno se sia
maggiorenne.
“Scusa ma devo farti questa
domanda...”
“Lasciami indovinare. Vuoi sapere
quanti anni ho..”
“Sì”
“Quanti me ne dai?”
“Non sono bravo a dare
un'età alle persone, ma
i tuoi occhi, i tuoi lineamenti, il tuo fisico...non so, forse arrivi
ai 18. Ma non sono sicuro.”
Risata cristallina, leggermente nasale.
“Ne ho 18 da più di
quattro anni!”
Non l'avrei mai detto. E rimango imbambolato dalla
sorpresa.
“Comunque io
sono...bè, il vero nome non
importa...tutti mi chiamano Maddy o semplicemente M.”
“Io sono Shannon. Puoi chiamarmi
così o Shan o
S. Non ho preferenze!”
E ride di nuovo.
“Va bene S. Spero di incontrarti
di nuovo.”
“Tra un paio di giorni va
bene?”
Stava già rientrando ma si blocca di colpo. Mi
guarda stupita, credo non se l'aspettasse.
“Dici sul serio?”
“Perchè non
dovrei?”
“Va bene all'Halfway?”
“Giovedì.”
“Per il tè
pomeridiano.”
“Ci sto!”
“Ciao S!”
“Ciao Maddy...ehi aspetta! Come
mai Maddy?”
“Diminutivo di Madness.”
E sparisce dietro la porta senza lasciarmi il tempo di
dire altro.
Madness, follia.
Chissà in chi mi sono imbattuto! Ahahahhaha..
“Ehi fratellone! Ridi da solo?
Devo chiamare la
neuro?”
“Chiama un'ambulanza! Il tuo culo
secco potrebbe non
arrivare a casa!”
Ci avviamo verso qualche altro luogo. Non
ho capito dove
vogliano portarmi. Io sono perso nei miei pensieri.
Maddy.
Attrazione fatale fin dal primo istante.
Eppure, nonostante la dolcezza, la bellezza, c'è
qualcosa che mi sfugge e mi disturba. Qualcosa che mi dice di
scappare a gambe levate.
Ma come si può fuggire da quella pelle, da quelle
labbra?
La curiosità di conoscerla è troppa.
Soprattutto la curiosità per quel soprannome.
Si sa, la donna sopra le righe mi ha sempre affascinato.
Giovedì, ore 17, Halfway.
Ci sarò!
@Alibi: Ma
lo sai che forse hai ragione? La vena comica, nella scrittura forse mi
manca del tutto! XD Comunque non preoccuparti..i capitoli li
posterò tutti senz'altro! Più che altro dopo
tutta la fatica fatta! Ahahahaha. E tranquilla..scoprirai tutto a tempo
debito! :)
Baciiii
@Julie91love: ti
ringrazio tantissimo!!! Soprattutto perchè hai messo la
storia tra i preferiti! GRAZIE GRAZIE GRAZIE! :D
@Angel_lily: grazie
mille per la recensione anche qui..sicuramente se leggi nel forum sai
già come si è evoluta la storia (anche se non
l'ho ancora finita) :) Baci anche a te!!
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Capitolo 3 *** CAPITOLO II - Tea Break ***
CAPITOLO
II
Tea
Break
Due giorni dopo.
Chi lo avrebbe immaginato? Questa ragazza non
smette mai
di parlare! Mi chiedo se ogni tanto abbia bisogno di respirare anche
lei o se sia dotata di branchie in modo da non dover far riposare
lingua e corde vocali. Ma non è assillante..tutt'altro!
Credo
siano mesi che non rido così tanto.
Ci siamo incontrati davanti l'entrata del café.
Il solo vederla mi ha strappato un sorriso. Ha un'aria particolare
oggi, mette allegria.
E questi boccoli le incorniciano il viso
alla
perfezione.
Shannon smetti di pensare a lei come donna
e
passa alla modalità amica. Meglio
l'opzione figlia
visto che ha quasi la metà dei tuoi anni.
“Riccia mi piaci di
più..”
Azz..ma perchè bocca e cervello non si mettono
mai d'accordo??
“Oh..grazie!InRealtàSonoAndataDallaParrucchieraConL'IntentoDiCambiareRadicalmenteTaglioColoreFrangettaInsommaUnPo'Tutto
MaPoiLaRagazzaHaPresoInManoLaSituazioneE...”
Oddio, eccola che riattacca a parlare a
raffica ogni
volta che apro bocca per meno di un secondo..mi farà
morire!!!
Però mi lascia una bella sensazione rimanere incantato ad
ascoltarla. Tutte le volte che sono stato ad un primo appuntamento
gravava nell'aria imbarazzo e i momenti di silenzio erano
accompagnati da una certa tensione. Con lei tutto questo non esiste.
È un fiume in piena, travolgente e sconcertante, riesce a
saltare da un argomento all'altro con naturalezza e non ho idea di
come il suo cervello riesca a trovare certi collegamenti. È
un
vulcano in piena eruzione. Parla di tutto, ha un'opinione su tutto,
la sua parlantina è inarrestabile. E mi piace. Mi piace
perchè
è spigliata, è acuta, è intelligente.
Mi piace
perchè è una continua sorpresa e non sai mai cosa
comincerà a raccontarti tra due minuti.
“...EdÈPerQuestoCheIlDecadentismoMiHaSempreAffascinataCosìTanto!
Ehi ma..come diavolo sono finita a parlare di Verlaine?”
“Io non lo so di certo! Avevo
solo chiesto come mai
avessi scelto questo posto.”
“E io ho fatto une panegirico
allucinante e senza
senso sulle acconciature, la vita e la letteratura?”
“E sull'estetica, la tecnologia,
le scelte, il vino e
altri cinque o sei argomenti. Come minimo!”
“Oddio ma davvero?? Cavolo, mi
dispiace, devo esserti
sembrata una palla mortale!”
“Affatto! Forse un po'
sciroccata, ma decisamente NON
noiosa.”
E un sorriso nasce spontaneo sulle mie labbra.
Lei ammutolisce per la prima volta da quando siamo
entrati. È imbarazzata. Ha abbassato lo sguardo e le sue
guancie sono diventate rosse.
“Mi dispiace.” dice.
“E di cosa? Sei diversa dalle
altre che ho conosciuto
ma è una cosa positiva, molto positiva!”
Alza di poco il viso, in modo da piantare le sue pupille
nelle mie. Gli occhi sono un po' lucidi, deve essersi sentita davvero
a disagio o in colpa. Ora sono io a sentirmi un verme. Spero non
abbia frainteso ciò che le ho detto prima e non voglio che
si
senta intimidita o schernita da me.
Ma poi la vedo darsi un paio di colpetti sulle guancie e
di colpo il buonumore si impossessa di nuovo di lei.
“Lo sai che ancora non mi hai
risposto?”
“A cosa?” chiede.
Non capisco se fa sul serio o se mi stia prendendo in
giro.
“Ma come a cosa?? Riguardo la
scelta del posto!”
“Oh!! Non ricordavo questa
domanda! Ahahaha perdonami.
Ogni tanto mi capita di perdermi nei miei stessi discorsi e poi non
ritrovo più il filo. EsattamenteComePrima!
HoCominciatoAParlareEPoiNonSoNéComeNéDoveSonoFinitaE...”
“MADDY!”
“Oddio..lo sto facendo di nuovo,
vero? Ogni tanto è
più forte di me questo iniziare a parlare e non smettere
mai!”
“Me ne sono accorto!”
lo dico ridendo di cuore. “Mi
sto divertendo molto. Peccato che ogni tanto mi sfuggano le
connessioni tra gli argomenti.”
“Fidati, il più delle
volte sfuggono anche a
me!”
Di nuovo quella sua espressione imbarazzata, così
particolare. Asimmetrica. Le si alza l'angolo sinistro della bocca
mentre le iridi guardano dalla parte opposta. E arriccia
impercettibilmente il naso.
“Comunque il servizio
è abbastanza scadente.
Sono quasi 20 minuti che siamo qui e nessuno ci ha portato nemmeno un
menù.”
“Oh cavolo..mi sono scordata! Il
menù è
lì, sopra la mini cabina telefonica..”
“Ah! Ecco ma..mi spieghi questo
posto?”
“Hai ragione, non ti ho ancora
detto nulla. In pratica
l'Halfway – metà strada – è
stato costruito ad
imitazione delle stazioni di servizio disperse nelle strade del
deserto. Il finto elenco telefonico è il menù del
locale, ogni cosa ha il suo codice specifico e per ordinare basta
digitare quel codice sulla tastiera del telefono. Questa sottospecie
di pompa di benzina è lo spinatore delle bevande. Il
cameriere
riempe la pompa e il cliente si riempie il bicchiere fin quando
c'è
abbastanza liquido. È così bizzarro. Mi piace
soprattutto per questo!”
Ora capisco tutto!
“Wow! Non avrei mai creduto che
esistesse un posto del
genere. Forte!”
Poi mi passa l'elenco-menù mentre lei afferra la
cornetta, compone un numero e dopo pochi secondi riattacca. Il
codice, però, mi sembra un po' troppo lungo rispetto a
quelli
segnati.
“Funziona anche da vero telefono
con i numeri di
alcuni dipendenti..” risponde senza che io abbia spiccicato
parola.
Forse il dubbio era chiaramente leggibile sulla mia
faccia!
Dopo qualche istante, da una porta laterale dietro alla
quale pensavo ci fosse un bagno fuori servizio visto il cartello
affisso, spunta un tizio con addosso un grembiule che un tempo deve
essere stato immacolato. Ha capelli e barba lunghi e neri. Ispira
simpatia e fiducia anche a distanza.
“Maddy è inutile che
mi chiami fuori ogni volta
che vieni, tanto lo sappiamo entrambi che finirai per ordinare un
té
nero alla vaniglia e un muffin con scaglie di cioccolato fondente
ricoperto da una glassa di cioccolato bianco..tra l'altro mi chiedo
come fai a non avere ancora il diabete!”
“Eh no, caro mio! Ti sbagli. Oggi
sono in nuova
compagnia e mi sembra giusto cambiare! E poi è la tua
acidità
che mi contrasta il diabete!”
Devono conoscersi bene, sembrano quasi fratello e
sorella dall'intimità con la quale si parlano e si guardano.
“Shannon” mi richiama
alla realtà con la sua
voce dolce “lui è Tomo, cioè Tomislav
detto Tomo, ed
è il pasticcere dell'Halfway.”
“Ciao!”
“Ciao a te! Ehi ma..io ti
conosco..tu..sei un
fotografo?”
Ma allora sono famoso!
“Sì, ho uno studio non
lontano da qui.”
“Shannon Lito,
giusto?”
“Ehm, sarebbe Leto..”
“Ah scusa. Comunque hai
fotografato mia sorella,
Ivana, qualche anno fa. Anche grazie al tuo book sta avendo una bella
carriera da modella! Ti deve molto!”
“Ivana...Ivana...oh
sì! Ivana! Bè, ti
ringrazio ma credo che il successo sia merito della sua bellezza e
del suo bel caratterino!”
“Ahahah te ne sei accorto anche
tu?”
“Bè, quando provi a
farle notare che la
spallina scesa del vestito stona un po' con l'atmosfera seria e
precisa del set e, in tutta risposta, uno sgabello sfiora il tuo
collo..sì, ti accorgi che è una che sa il fatto
suo e
non si fa mettere i piedi in testa!”
Tomo ha una risata contagiosa.
E mi sembra già di conoscerlo da una vita.
“Comunque ragazzi, ditemi tutto,
cosa posso portarvi?”
“Io andrò sul
classico..una bella tazza fumante
di tè al limone e una fetta di torta di mele!”
“Ottima scelta..oggi mi
è venuta
particolarmente buona! E tu tesoro?”
La vedo in estrema difficoltà.
“Io..ehm..facciamo che oggi
prendo del té
verde. No, aspetta. Té verde alla menta..”
“Maddy a te non piace la
menta..”
“Oh..hai ragione. Allora facciamo
del tè
bianco.”
“Guarda che poi ti stomaca, ti
conosco.”
“Sì, hai ragione anche
su questo..mmm..il tè
rosso!!!!!”
“Abbiamo già appurato
che ne sei
allergica..possibile che non ricordi queste cose?? Ahahaha sei
proprio strana M!”
“Uffa..è vero..allora
vado anche io di classico
tè al limone. Com'è banale!”
“Almeno, per una volta cambi! E
da mangiare?”
È letteralmente interdetta.
Fissa il menù a bocca aperta e occhi sbarrati.
Sembra quasi che non abbia visto mai l'innumerevole quantità
di dolci di questo posto. Tomo deve essere un pasticcere eccezionale
per lavorare così tanto.
Come avevo immaginato. Sette minuti
abbondanti per
decidere una torta. Mai incontrata una persona tanto indecisa in
fatto di cibo!
E davvero non capisco. Un comportamento del genere mi ha
sempre infastidito da morire, forse perchè sono un tipo
deciso
– e anche piuttosto istintuale – e non penso mai
troppo, ma con
lei...non lo so, è una cosa che adoro. La rende
così
curiosa e...buffa! Sì, buffa è la parola che
cercavo
per descriverla da quando ha attaccato a parlare!
“Ok, quindi due tè al
limone, una fetta di
torta di mele e un brownie. Siamo sicuri?”
“Io in dieci minuti non ho
cambiato idea ahahah!”
“E quella cos'era? Una
frecciatina nei miei confronti?
Antipatico!!”
Mi fa la linguaccia e mi sembra così piccola,
tenera, quasi indifesa.
Shannon.....anche la sindrome da crocerossino NO per
favore!!
“Comunque sì Tomo.
Sono sicura anche io.”
“Bene, allora a tra poco. Ah,
Shannon, visto che sei
quasi morto per colpa di mia sorella, oggi offre la casa!”
“No, ma davvero, non
serve!”
“Insisto.”
“Ah bè, se la metti
così!”
Maddy ha di nuovo un altro attacco di
logorrea. Vorrei
davvero ascoltarla ma sono preso da Tomo. Si è fermato in
mezzo alla sala come in attesa di qualcosa. Lei non può
vederlo perchè gli da le spalle, quando ad un certo punto la
sento esclamare:
“ODDIO! Tomooooooooo..”
Lui scoppia in una risata ben poco discreta.
“Oggi ci hai messo più
del solito a
richiamarmi..tè nero alla vaniglia e un muffin con scaglie
di
cioccolato fondente ricoperto da una glassa di cioccolato
bianco?”
“Ti voglio bene
Tomino!!”
“E non chiamarmi
Tominoooo!”
“Allora..ti voglio bene
Tomofo!”
“Ecco, così va
meglio..”
Questa ragazza è davvero senza speranze!
“Ma sei sempre
così?”
“Il più delle volte!
Sono incorregibile!!”
Il resto del pomeriggio è
passato davvero in
tranquillità. Maddy mi è sembrata più
calma e ha
abbandonato la parlantina feroce. Ammetto però che un po' mi
dispiace. Mi mancava qualcuno che desse un ritmo alla mia vita e lei
ne dà uno davvero veloce!
È già uscita, doveva incontrarsi con degli
amici per discutere di non-so-quale-assurda-festa. Io mi sono preso
un momento in più. Certe volte non posso fare a meno di
pensare.
Ma il filo dei pensieri viene interrotto dalla visione
di Tomo in piedi davanti a me.
Sembra serio.
Non so se preoccuparmi.
“Che intenzioni hai con
lei?”
“Cosa sei, suo padre?”
“Rispondi.”
“Senti amico, se interessa a te
la lascio stare...”
“Non sono interessato a lei in
quel senso. Per favore
rispondi alla mia domanda.”
“Io..io non lo so. È
originale, un po'
eccentrica. Vorrei conoscerla meglio. Non so dirti se ci sposeremo o
meno ma so che voglio passare del tempo con lei.”
La mandibola non è più serrata,
l'espressione più ammorbidita.
“Ok. Bene.”
“Bene.”
“Sappi che a volte tende ad
esagerare. Quando ti
parlerà della sua vita, capirai.”
Abbozza un sorriso.
“Devi volerle molto
bene.”
“Sì. La conosco da
molti anni e le sono stato
accanto in momenti non sereni. È una sorella.”
“Avrò cura di
lei.”
“Grazie.”
@Julie91love:
ahahahah con calma saprai TUTTO! :) Sono davvero
contenta che ti piaccia e spero di non deludere le aspettative andando
avanti! Un bacioneeee
@Angel_lily:
fortuna allora che ci sei tu a recensire sennò
qua mi lasciano a secco! XD Anche questo capitolo l'hai già
letto (come del resto i prossimi 2 che pubblicherò) ma per
il finale...ahahah non dico nulla! u_u Un bacioneeee
Un grazie anche a coloro che leggono
solamente..spero comunque che la storia non faccia troppo schifo! XD
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Capitolo 4 *** CAPITOLO III - She's a maniac! ***
CAPITOLO
III
She's
a maniac!
Tre mesi dopo.
Oggi ho deciso di far conoscere Maddy a
Jared. Sono più
di tre mesi che ci vediamo e, almeno per me, la cosa si sta facendo
un po' più seria.
Oddio ma che vado pensando? Tra noi non c'è
niente! Non ci siamo baciati, non ci siamo mai sfiorati nemmeno le
mani. Mi sembra di capire che non sia interessata all'amore.
Nessun atteggiamento intimo con qualcuno, non una parola su ex o
storie passate. Sono sempre più convinto che sia addirittura
vergine. Forse l'unica rimasta in tutta Los Angeles.
Ma provo qualcosa per lei, qualcosa che va oltre
l'amicizia e il semplice passare del tempo insieme dicendo cazzate e
andando in giro. Credo che questo non mi basti più, credo di
essermi preso una bella cotta.
Cotta. Che parola. E usata a quarant'anni suonati! Sto
messo proprio male, senza contare il fatto che lei è poco
più
di una bambina praticamente.
Ma, come si dice, al cuor non si comanda!
Ok, basta menate assurde! Direi che è ora di
inforcare la moto e di passarla a prendere. Sono quasi in ritardo e
non voglio perdermi mio fratello vestito da pinguino!
Chissà come gli sarà venuto in mente di
offrirsi per il servizio di catering..quell'uomo è un
mistero
per me. E per la società. Dovrebbe essere il terzo lavoro in
un solo mese. Ho perso qualsiasi speranza che metta la testa a posto!
Il mio fratellino!
Sto arrivando al luogo dell'appuntamento e la vedo
camminare nervosamente su e giù. Ma sono così in
ritardo?
Mi fermo poco distante da lei. Non fa in tempo a
realizzare che sono davvero io che comincia a saltellare allegra e ad
urlare ripetutamente il mio nome.
“ShanShanShanShanShanFinalmenteSeiArrivatoStavoCominciandoAPreoccuparmiDiSolitoSeiSempreCosìPuntuale!”
“Scusami, ho perso tempo nello
scegliere i vestiti
perchè volevo far...”
Wow!
Oddio..
Ma....cosa.....
Sono le sue labbra? Sulle mie? Mi sta davvero baciando?
Che diavolo sta succedendo?
“DaiAndiamoAndiamoAndiamoSonoCuriosaDiVedereLaGalleriaETuoFratelloCheBelloConosceròTuoFratello!”
Sono completamente frastornato, totalmente nel pallone.
Non me l'aspettavo. Non ora, non così. Per lei
sembra non essere accaduto nulla ma nel mio mondo, ora, c'è
come una voragine che piano piano inghiottirà tutto. Questo
bacio ha segnato la svolta. Sono davvero fottuto adesso.
“EdaiShanVuoiPartire?NonStoPiùNellaPelleeee!!”
“Eh? Oh!
Sì..sì..ora..andiamo..sì..partiamo..”
“MaCheHai?TiVuoiDareUnaMossa?SeFossiAndataAPiediSareiGiàArrivata...”
Lei parla e io non capisco.
Non capisco cosa dice, le parole, ma non capisco nemmeno
lei come persona. Un attimo prima sembra essere la ragazza
più
vitale del mondo e la migliore amica che si possa avere, un attimo
dopo si rattrista, tutto intorno a lei diventa buio..oppure ti bacia.
Come fosse la cosa più normale dell'universo.
E se lo fosse, Shan?
Basta porti domande alle quali non sai rispondere!
Ingrana la marcia e parti. Avrai tempo per chiedere spiegazioni!
È ufficiale. Oggi non riesco a
starle dietro.
Credo sia uno di quei giorni di cui mi aveva parlato Tomo, uno di
quelli in cui tende ad esagerare.
Arrivati davanti la galleria, è scesa quasi al
volo rischiando di cadere.
All'entrata un ragazzo era incaricato a
soprabiti/cappelli/bastoni/ombrelli ed ogni sorta di oggetto che non
hai voglia di portarti dietro. Lei gli ha letteralmente lanciato
addosso il suo trench senza nemmeno rendersi conto di averlo quasi
reso cieco a causa della cinta.
All'interno ha cominciato a girare tra le opere, tra le
stanze e tra le persone come una furia. Un paio di volte ha urtato
alcuni invitati e non si è fermata a chiedere scusa. Prima
è
riuscita a far inciampare un cameriere che è riuscito a
versare tutto lo champagne sul riporto di un critico e sul vestito di
sua moglie. Probabilmente quel poveretto verrà licenziato. E
sono sicuro che quella megera gli farà recapitare l'importo
della lavanderia.
E vorrei davvero evitare di parlare di quando ha
incrociato Jared.
Gli è saltata addosso. L'ha intrappolato nella
sua morsa – intendo dire che lo ha abbracciato e non l'ha
mollato
per due minuti abbondanti – e, urlandogli nelle orecchie, gli
ha
confessato quanto fosse felice di conoscerlo. Poi, di colpo come se
Jay non fosse mai stato lì, lo ha lasciato e ha ricominciato
a
girare e, ahinoi, a commentare a voce un po' troppo alta.
La cosa peggiore?
Di tutto questo non se ne rende conto. Crede di
comportarsi normalmente.
Tomo mi disse che quando avrebbe avuto voglia di
raccontarmi la sua storia io avrei capito il suo stile.
Spero
sia davvero così perchè mi sta facendo
vergognare. È
come se fosse ubriaca fradicia ma lei non beve alcool.
Oh no! Ora è davvero troppo.
Per l'inaugurazione della galleria è stato
ingaggiato un complesso che ha iniziato a suonare da poco. Maddy sta
cantando a squarciagola.
La blocco prima che salga su un tavolino per iniziare
una carriera da cubista e la trascino fuori per un braccio. Urla di
lasciarla andare e cerca in tutti i modi di divincolarsi.
“Ma che diavolo ti prende
stasera? Sei impazzita?”
“Ma che vuoi? Stavo cercando di
passare una bella
serata!”
“Stai scherzando? Dentro
è un inferno con te in
giro..e tutti quei fotografi e giornalisti? Cosa credi che
scriveranno? Che sei fuori, ecco cosa! Tu non ci stai con la testa.
Vedi di darti una calmata!”
Bruciore.
Dolore.
Schiaffo a mano aperta.
Guancia perfettamente centrata.
E un modo poco carino ed educato di mandarmi all'altro
paese.
Se ne è andata.
* * *
Tre mesi dopo.
“Maddy, no, non potrei
mai.”
“Sì che potresti. Lo
fanno tutti. Lo farai
anche tu!”
“No. Io non sono tutti e dovresti
saperlo.”
Abbondanti lacrime rigano le sue guancie pallide. È
così scossa. Ma non ne ha motivo.
“Voi uomini siete tutti uguali!
Prima o poi mi
abbandonate tutti!”
“Ma che dici? Maddy, guardami.
Guardami negli occhi.
Non ti abbandonerò mai, ti voglio troppo bene. Non posso
più
stare senza di te, come fai a non capirlo?”
“Non riesco a crederti. Non oggi.
Non dopo quello che
mi hai appena detto..”
“Maddy è per lavoro! E
sono solo tre
settimane..non starò via molto.”
“E se poi non torni?”
“Perchè non
dovrei?”
“Per un milione di
motivi.”
“Dimmene qualcuno!”
“Perchè ti innamori di
New York, perchè
ti invaghisci di un altra donna, perchè capisci che vorresti
di più, perchè ti rendi conto che non sono
abbastanza
per te. Io non sono abbastanza per nessuno, nemmeno per me
stessa..”
“Ma ti ascolti quando parli? Cosa
stai dicendo? Tu sei
fantastica. Hai tante qualità. Mi hai fatto apprezzare un
mucchio di cose nuove, hai portato gioia e serenità nella
mia
vita. È vero, non sei abbastanza ma solo perchè
sei
diventata tutto il necessario e l'indispensabile. Senza di te non
avrei più certezze o speranze di nessun tipo. Io mi sono
innamorato, cazzo! Lo vuoi capire??”
Ecco..io..finalmente l'ho detto.
Non ho avuto altra scelta e ne sono felice.
È stata depressa tutto il giorno ed è la
prima volta che la vedo così profondamente triste e
rassegnata. Spero davvero che questa confessione la risvegli un po'.
Non mi piace vederla in questo stato. Non ci sono abituato.
“Mi dispiace per te.”
Gelida.
Ma che le prende? Perchè oggi ha questa pessima
visione di se stessa e degli altri? Dove sono il suo buonumore e la
sua allegria?
Rivoglio la vecchia Maddy, rivoglio la mia Maddy.
Sta per andarsene. No, non può. Non glielo
permetterò.
Le blocco un polso e la giro verso di me.
“Maddy, ti prego parlami. Dimmi
cosa ti succede.”
Guardo i suoi occhi e sono spenti. Non c'è luce,
non c'è speranza.
Dentro è come se avessi un buco nero che
risucchia ogni cosa che abbia a che fare con la felicità e
la
positività.
La sua tristezza la sento addosso a me. Essere una cosa
sola con un'altra persona vuol dire questo?
Non posso fare a meno di tenerla stretta, di sentir
battere il suo cuore contro il mio petto. Come può pensare
che
riesca a staccarmi, stancarmi e lasciarla sola?
Continua a piangere ma inizia a parlare.
Ha litigato con Tomo ieri. Lui le ha presentato la sua
nuova ragazza e dopo un pomeriggio passato insieme, le ha detto di
sparire per un po'. Dice di non capire cosa sia successo.
Io forse sì. Credo abbia fatto qualche suo solito
commento poco gentile ma stavolta Tomo non ha potuto sorvolare,
trattandosi della sua ragazza.
“Sono sicuro che
capirà e che gli passerà
in fretta.”
“No. Io sono fatta male. Faccio
solo casini. Vorrei
non essere mai nata.” Si stacca da me e continua a dire
“Ho
allontanato Tomo, il mio unico vero amico, ho fatto espellere due
ragazzi dal college a causa del mio impellente bisogno di dare fiato
alla bocca, io...io ho causato la morte di mio padre. Non ha senso
per me restare su questa terra. Non ha senso continuare a vivere..per
cosa? Per rovinare anche te e la tua vita? Non ne posso più.
Voglio solo dormire e non svegliarmi più...”
Stavolta sono io ad avere lacrime che cercano di farsi
strada sulle guance, tra i peli della barba. Il solo pensiero di non
accarezzarle più i capelli, di non sentire più il
suo
profumo sulla maglia, di non vederla sorridere per un altro giorno mi
fa esplodere il cervello.
“Se muori tu, muoio anche
io.”
E il gesto è automatico. La bacio. La bacio tanto
da non riuscire più a respirare. Ma lei resta immobile, col
trucco che continua a colare, in preda ad uno sconforto che rasenta
la depressione.
Poi mi sussurra “Voglio fare l'amore con te. Voglio
che tu sia il primo e l'unico. Voglio solo te.”
È stato intenso.
Un'urgenza dolce e violenta. [*]
Meravigliosamente terribile.
Sono felice ma la sensazione è strana.
Mi sento svuotato.
[cit. da Fallen dei 30Seconds to
Mars “Some sweet
violent urge”]
* * *
Quattro mesi dopo.
Dio santo!
Sapevo che questo giorno sarebbe arrivato prima o poi..
Mi ha chiamato nel cuore della notte. È in
galera. Per rissa.
Mi vesto più in fretta che posso, mi do una
sciacquata alla faccia con acqua gelata, devo essere ben sveglio
anche se in realtà lo sono fin troppo. Mi infilo la giacca
ed
esco.
Nel tragitto non posso non pensare a cosa sia accaduto,
a come possa esser finita in manette.
Avrà picchiato un'altra ragazza? E per quale
assurdo motivo poi? Arrivare addirittura alla violenza..non lo so,
non è da lei. Il suo comportamento mi sfugge.
Davanti la stazione di polizia prendo un bel respiro e
penso a qualche plausibile scusa da rifilare all'agente di turno per
giustificare Maddy.
Giustificare. Come a scuola! Bè, a volte sembra
davvero un'adolescente in crisi.
Apro la porta e sono dentro.
Anche se sono le cinque di mattina c'è movimento
e alcuni telefoni squillano in continuazione.
Mi avvicino al primo poliziotto che trovo e chiedo di
Maddy.
“Lei è il
signor...?”
“Leto. Shannon Leto.”
“Signor Leto, non abbiamo nessuna
Maddy qui. Sicuro
che sia in questa stazione?”
“Sì, certo, sono
sicurissim....”
Illuminazione
“Agente, mi deve perdonare.
È ovvio che non
avete nessuna Maddy, è il suo soprannome ma, vede, non mi
hai
mai detto il suo nome e quindi la conosco solo
così..”
“Per cosa è stata
arrestata? Prostituzione?”
“Dio, no! Solo perchè
donna e con un nome che
non conosco deve essere una prostituta??”
Che gran testaccia di...insinuare certe cose!
“No, mi scusi signore, ha
ragione. Allora, per cosa è
dentro?”
“Per rissa.”
Un ghigno si stampa sulle sue labbra.
“Aaah! Ho capito. Si rivolga
all'agente Kelleher,
laggiù.”
“Grazie.”
Avanzo facendo lo slalom tra un paio di
scrivanie e
arrivo davanti a quella dell'agente Timothy Kelleher.
“Salve agente. Cerco una ragazza
arrestata per rissa.”
“Lei è il
padre?”
Ma cos'è oggi, la fiera dei coglioni? No, non
sono il padre brutto stronzo, sono il suo ragazzo!
“No..io..sarei il suo
ragazzo..”
Alza un sopracciglio scettico.
Ho diciotto anni in più non settanta! Odio i
pregiudizi e la chiusura mentale. Alla faccia de l'amore non
ha
età!
“Allora signor..?”
“Leto.”
“...Leto. La signorina Blake
è stata portata
qui, da me, un paio d'ore fa dopo che il gestore di un bar ci ha
chiamati per schiamazzi provenienti da un parcheggio vicino. Quando
sono arrivato ho trovato la signorina con dei frammenti di assi di
legno in mano. Era pronta a colpire di nuovo il
ragazzo che
aveva di fronte.”
“Ragazzo? Ha picchiato un
ragazzo? Non una ragazza?”
“Decisamente no signore. E gliene
ha anche date di
santa ragione! La signorina Blake non ha nemmeno un livido, solo
qualche graffio sulle mani e causa dei pugni e del legno. Il
signor...West, invece, ha riportato una leggera frattura del setto
nasale, un vistoso ematoma intorno all'occhio sinistro e un labbro
spaccato.”
“Wow..io non pensavo
che..cioè, non avrei mai
immaginato tutta quella forza in lei..”
“A guardarla ora nemmeno io,
glielo assicuro! Ma
quando sono arrivato sul luogo era un'altra persona. Una vera furia.
Non è riuscita a colpirlo con le assi solo perchè
due
amici di quel tipo la tenevano ferma..e a malapena! Le consiglio di
non farla mai arrabbiare!”
“Credo che lo terrò a
mente. Quant'è la
cauzione?”
“Sono duecento dollari. Sarebbe
qualcosa in più
ma visto che è il suo primo reato e accertata la causa
scatenante della rissa...”
“Mi scusi?”
“Non gliene ha parlato al
telefono?”
“No, mi ha solo detto di essere
qui perchè era
stata pizzicata a fare a botte. E pensavo davvero si trattasse di una
tirata di capelli tra ragazze.”
“No, le riassumo brevemente il
contenuto delle
testimonianze raccolte. La signorina Blake si trovava nel parcheggio
a fumare una sigaretta, era sola e probabilmente per questo il signor
West si è avvicinato a lei. Ha attaccato bottone in maniera
simpatica ma poi ha cominciato a fare avances anche
troppo
spinte, lei si è infastidita e ha cercato di allontanarlo,
lui
per tutta risposta ha iniziato ad insultarla. Lei ha spento la
sigaretta sulla sua mano, lui ha inveito contro di lei e la sua
famiglia. Quando ha cacciato il telefono per chiamare -non sappiamo
chi- lui ha esclamato Che fai? Chiami il paparino
perchè
venga a salvarti?...”
Mi guarda. Mi guarda e non parla più. Come se
tutto dovesse essere più chiaro, ma io non ci arrivo.
“Ehm..quindi?”
“Quindi toccando la questione del
padre non ci ha
visto più..”
“Agente, la prego, sia
più chiaro. È
sempre stata restia a parlarmi della sua vita. Non conosco i suoi
genitori, non so se sia figlia unica, non so che scuole abbia
frequentato, non so nemmeno il suo vero nome. Capisca la mia
situazione. Cosa c'entra suo padre?”
Non riesco a decifrare la sua espressione. Quei baffi
poi nascondono le sue labbra e non capisco se siano tirate in un
sorriso o in una smorfia.
“Suo padre è morto
quattro anni fa. Era un
carpentiere, una persona gentile e ben visto da tutti. La sera del
ballo scolastico la signorina è stata vittima di uno scippo
e
di una tentata aggressione. Suo padre era a pochi metri
perchè
era andato a riprenderla visto che non si sentiva bene. Lei ha urlato
affinché il padre accorresse, cosa che ha fatto, ma lo
scippatore ha tirato fuori un coltello e l'ha ucciso davanti ai suoi
occhi. Non si è mai ripresa del tutto da quel giorno e sente
su di sé la colpa per l'accaduto.”
Le parole muoiono in gola. Vorrei parlare ma riesco a
malapena a pensare.
Mi è più facile cambiare discorso.
“Senta posso vederla?”
“Certo. È da quella
parte.”
“Grazie. Ah, mi scusi, mi direbbe
qual è il suo
nome?”
“Abigail. Abigail Madeleine
Blake.”
Abigail Madeleine Blake.
In fondo, una parte di verità c'è in quel
soprannome.
Ma in lei niente è come sembra e lo sto scoprendo
a mie spese.
@Angel_lily: sai perchè non posso darti indizi
per il finale? Perchè sono ancora un po' confusa anche io!
xD Ahahahah ci sto lavorando però! E...bè...non
dico che faccia schifo ma..ecco...insomma...recensite in pochi e questo
magari è segno che non piace tanto.. :( Ma io continuo a
scrivere lo stesso! Ahahahah!! Baciii
@Luna_chan: ti
sembra ancora tanto normale? xD Ti ringrazio molto per le tue parole e
sono contenta che il personaggio ti piaccia..io mi sono divertita a
scrivere di lei! Eheheh..e di questo incontro? Che te ne pare? Dopo
Tomo pure Tim! Ahahahahah! Spero continuerai a leggere! ;) Baciii
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Capitolo 5 *** CAPITOLO IV - What are you waiting for? ***
CAPITOLO
IV
What
are you waiting for?
Nei mesi successivi.
Shannon
e Jared.
Sento la porta chiudersi con la poca delicatezza tipica
di Jared, ma non lo sento borbottare quindi immagino debba parlarmi.
Ormai lo conosco meglio delle mie tasche e se non ha aneddoti da
urlarmi sulla soglia, c'è sotto qualche cosa di importante.
Aspetto che entri in soggiorno.
“Ciao Shan.”
“Ciao Jay.”
“Come è andata la
giornata?”
“Non ho fatto praticamente nulla.
Dai Jay, sputa il
rospo. Che c'è?”
“Niente!
Perchè?”
“Impossibile che rientrando non
avessi nulla da
raccontare. Che succede?”
“Ma niente di che...è
solo che oggi ero al
bar...”
“Al bar? Ma non sei andato a
lavoro?”
“Ero a lavoro!”
“Al bar?”
“Sì, mi sono messo a
fare il barista al Mars.”
“E da quando non lavori
più all'officina?”
“Da un paio di giorni..”
“Non cambierai mai
fratellino!”
“Meglio per tutti!
Ahahahhaha.”
“Seeee..comunque..stavi
dicendo?”
“Che ero al bar. E c'era anche
Maddy...”
“Quindi? Sapevo che usciva con
degli amici.”
“Sì, sì.
Non è questo il
problema.”
“E allora cosa?”
“Insomma Shan..quella ragazza non
è normale!”
“Che vorresti dire? È
un po' sopra le righe
ma..”
“Un po' sopra le righe?? Shannon
ma davvero non ti
accorgi di niente?”
“Jared, solo perchè
diversa dalle oche che
abbiamo frequentato in passato, non vuol dire che non sia adatta a
vivere nella società..o con me..”
“Non volev...EH? Che intendi con vivere
con me?”
“Abbiamo deciso di cominciare a
vedere qualche
appartamento da poter condividere..”
“E quando avevi intenzione di
dirmelo??”
“Lo sto facendo ora! Ma non
cambiamo discorso..cosa mi
stavi per dire?”
“Che non volevo insinuare che non
fosse adatta a
vivere in società, cioè non penso sia una pazza
psicopatica, però c'è qualcosa che non va. Nella
mezz'ora che abbiamo passato insieme ha cambiato radicalmente umore
almeno tre o quattro volte. Un momento prima scherza e ride e il
secondo dopo è sull'orlo di una crisi di pianto. E comunque
non pensare che quel discorso sia messo da parte!”
“Certo che no, te ne avrei
parlato a breve. E sì,
mi sono accorto anche io di questi sbalzi d'umore, impossibile non
farlo, però..credo sia solo il suo carattere. Ha vissuto
momenti difficili e ha reagito così. Non credo ci sia troppo
da preoccuparsi.”
“Come vuoi fratellone. Lo sai che
dico queste cose
solo perchè ci tengo. Quindi pensa bene al da farsi. Io
sarò
sempre dalla tua parte!”
“Lo so Jay, grazie!”
“Ok, momento sdolcinatezza
fraterna conclusa. Vado al
magazzino! Ci vediamo stasera!”
“D'accordo. Ciao!”
Ecco, come al solito, non faccio in tempo a salutarlo
che se ne è già andato. A volte mi chiedo
perchè
non intraprenda una carriera da pittore visto che gli piace
così
tanto, abbiamo anche qualche contatto, non dovrebbe essere
così
difficile iniziare. Ma è Jared. Se non si complica la vita
non
è contento.
Certo che..quello che ha detto..insomma, l'ho pensato
anche io. Forse c'è un fondo di verità.
Ma no, dai! Che vado pensando?
Lei è fatta così. E ci amiamo. E voglio
davvero andare a vivere con lei.
Magari è quella giusta.
Shannon
e Brent.
“ - MA NO!!! SPOSTA QUELLE
LUCI!!! LE OMBRE NON DEVONO
ESSERCI!!!!! - Shan ma come fai a lavorare con certi
incapaci?”
“Ci vuole solo un po' di
pazienza. E stando con te ho
imparato ad averne molta!”
“Spiritoso come sempre!
Però intanto è
grazie a me che sei stato scelto per questa campagna
promozionale!”
“Lo so. E non ti
ringrazierò mai abbastanza!”
“Potresti farlo se riuscissi a
farmi conoscere qualche
bella pollastrella. In fondo dovrebbero passare parecchie modelle nel
tuo studio ora..o sbaglio?”
“No, non sbagli
affatto..vedrò di sapere se
qualcuna potrebbe essere interessata.”
“Bene..però mi
raccomando, non rubarmele da
sotto il naso!”
“Su questo proprio non ci sono
problemi. Sai bene che
sto ancora con Maddy.”
“Sì, sì, ma
da quando la fedeltà
è una peculiarità dell'uomo?”
“Da
quando non c'è di mezzo la botta e via.”
“Vorresti dirmi che in un anno
che vi conoscete – e
non che state insieme – non hai mai guardato, toccato,
scopato
un'altra ragazza?”
“No Brent. Non è
successo!”
“Ti stai rammollendo! Sono sicuro
che quella pazza
scatenata si è divertita in giro...”
“Brent, sei il mio migliore amico
ma un bel VAFFANCULO
non te lo toglie nessuno!”
“E dai, ma che ho
detto?”
“Maddy non è il tipo
di ragazza che pensi e se
ti fossi impegnato a conoscerla un po' di più te ne saresti
accorto! E non è pazza! Ma perchè dite tutti la
stessa cosa?”
“Perché forse tutti si
sono accorti della sua
instabilità emotiva. Shan non dirmi che non ci hai mai
pensato
perché non ti crederei..”
“Io..non..insomma non lo so.
Jared più o meno
mi ha detto la stessa cosa ma io sto bene con lei. E i suoi attacchi
di euforia acuta non sono così frequenti. La maggior parte
del
tempo è normalissima. E poi non mi fate venire ora tutti
'sti
complessi..sai che abbiamo trovato una bella casa?”
“Aspetta aspetta aspetta
aspetta...COSA?”
“Sì, due giorni fa
abbiamo firmato. È
davvero carina, in mattoncini con un piccolo giardino davanti. Era
dei nonni di Maddy. I cugini la volevano vendere, lei l'ha saputo e
ci hanno fatto un prezzo di favore.”
“Diosantissimo..come ti sei
ridotto! Il prossimo
passo? Il matrimonio? Ahahahaahah!!”
“Che ti ridi?? Potrebbe anche
essere..”
Mi arriva una violenta sberla dietro la testa. Cavolo,
mi ha fatto male!
“Rinsavisci per favore! Smetti di
dire cazzate..non
siamo tipi da matrimonio noi!”
“Si cambia Brent. Ora levati
dalle palle che devo
lavorare..IO! Ahahaha..”
“D'accordo mia fonte di guadagno!
Ti lascio
lavorare..ma tu pensa bene a quello che fai!”
Sto cominciando a preoccuparmi.
È il secondo
avvertimento in un paio di mesi. Ammetto che qualche dubbio ce l'ho
anche io, non tanto sulla casa e sul fatto di vivere insieme quanto
sull'assoluta integrità emotiva di Maddy. In fondo assistere
alla morte del proprio genitore e sentirsene responsabile metterebbe
a dura prova chiunque.
Ma non voglio fasciarmi la testa prima del tempo.
Stiamo vivendo insieme questa storia. Stiamo affrontando
insieme i fantasmi del suo passato.
Andrà tutto bene.
Shannon
e Tomo.
Mi piace uscire ogni tanto con Tomo, ho trovato in lui
un buon amico e un ottimo confidente. È più
giovane di
me ma molto più maturo. Ha vissuto in prima persona l'orrore
della guerra, ha affrontato parecchie difficoltà finanziarie
e
familiari e nonostante tutto è riuscito a farcela!
È
arrivato in America e si è ricorciato le maniche per
mantenere
sé e la famiglia. Bè, tutti si sono dati da fare.
E ho
scoperto che ama molto la musica e che suona il violino. Sarebbe
bello metter su una band!
Comunque, deliri a parte, oggi gli ho chiesto di
incontrarci per parlare della situazione con Maddy. Lui la conosce
meglio di tutti e vorrei sapere la sua opinione. Non volevo farmi
influenzare ma da quando quei due mi hanno messo la pulce
nell'orecchio...che siano maledetti!
“Ciao Shannon!”
“Ciao Tomo!”
“Una bella uscita mi ci voleva
proprio. Vicki è
con suo fratello e non avevo voglia di passare il mio giorno libero
in casa. Come stai?”
“Non male. Il lavoro va alla
grande!”
“E la casa?”
“Stiamo andando piano con la
casa, tanto non abbiamo
fretta. Però nella cucina abbiamo deciso di tenere il
vecchio
tavolo in legno dei nonni di Maddy e proprio ieri lei ha scelto la
tenda per la finestra. È carina, color crema.”
“Immaginavo. Come colore le fa
schifo ma da mettere in
casa lo adora! Che stranezza.”
“Non più del
solito..”
“Ahahah hai proprio
ragione!”
“Senti..io..ti volevo parlare
proprio di questo.”
“Ti ascolto..”
“Secondo te..è..oddio
non riesco a trovare il
termine adatto..è..normale?”
“No, normale proprio no! Ma in
quanto ad anormalità
possiamo fare a gara. E tuo fratello batterebbe chiunque!”
“Ahaha sì, hai
ragione!”
Ma di colpo Tomo si fa serio in volto.
“Però ho capito cosa
intendi. E, ti dico la
verità, mi sono chiesto anche io se ci fosse altro. Insomma
prima non la conoscevo quindi non posso sapere come fosse fatta ma
è
certo che una persona come lei non l'ho mai incontrata. Tu
perchè
mi stai facendo questa domanda?”
“Perchè in questi
mesi, chiacchierando con
Jared e Brent, mi sono sorti tanti dubbi, che hanno alimentato quelli
che già avevo.”
“Ti hanno detto che secondo loro
è pazza?”
“Eh..praticamente..”
“Sai, me lo ha detto anche
Vicki.”
“Davvero?”
“Sì. Qualche giorno fa
sono uscite insieme,
hanno deciso di fare un po' di shopping e poi di andare su alle
scogliere a pranzare. V mi ha raccontato che nel tragitto per
arrivare alla spiaggetta in cima l'umore di Maddy è cambiato
più volte fino alla classica esaltazione che non riesci a
parare in nessun modo. Una volta arrivate ha lasciato tutto per
terra, si è messa in costume e si è
buttata..”
“DALLA SCOGLIERA?”
“Sì Shan, dalla
scogliera..”
“Cazzo ma sarà
alta..non lo so..venti metri!
Poteva ammazzarsi!”
“Lo so. Per questo mi ha detto
che secondo lei ha
qualche rotella fuori posto. E ha ingigantito il punto interrogativo
che mi porto dentro da un po'. Mi ha lasciato il nome di uno
psicologo con cui potresti parlare per sapere cosa fare...”
“No dai..uno psicologo?”
“Pensaci Shannon. Io credo sia
una cosa da fare. In
fondo ci vai a parlare e vedi cosa dice. Se vuoi possiamo andare
insieme.”
“Come si chiama?”
“Aspetta che vedo...Dr. Matthew
Wachter.”
“Ed è bravo?”
“Così mi è
stato detto.”
Devo pensarci bene. Se davvero non è niente e
Maddy scopre che sono andato a visitare uno psicologo per parlare di
lei..potrebbe non finire bene. Ma io devo sapere. Devo essere sicuro.
“Va bene Tomo.
Facciamolo.”
Shannon,
Tomo e Dr. Wachter.
“Prego accomodatevi.”
“Grazie.” Rispondiamo
in coro io e Tomo.
Ho deciso di lasciar parlare lui perchè la
conosce da più tempo e ha sicuramente più
informazioni.
Inoltre sono un po' spaventato da ciò che potrebbe venir
fuori
da questo incontro.
L'ansia è davvero opprimente.
Non riesco a respirare bene.
Sento qualcosa dentro di me che urla. Urla che non è
tutto ok. Urla che è l'ora della verità e che non
sarò
contento.
“Allora, ditemi tutto.”
“Vede dottore, la situazione non
è semplice e
non so bene come spiegarle.”
“Parta dall'inizio.”
“Ok..allora..bè, in
parole povere abbiamo
un'amica che ha degli atteggiamenti un po' strani e, ultimamente,
abbiamo cominciato a preoccuparci..”
“Che tipo di
atteggiamenti?”
“È spesso allegra,
MOLTO allegra, a volte non
si riesce a contenerla. Altre volte invece è come se si
spegnesse di colpo. Ma i casi in cui è depressa sono
più
rari.”
“Tra questi episodi di euforia e
depressione ci sono
momenti in cui è tranquilla? Senza nessun eccesso?”
“Sì. La maggior parte
del tempo. Però
negli ultimi due anni la frequenza degli episodi di euforia
è
aumentata.”
“Capisco..”
È serio. Maledettamente serio.
Mi sto piantando le unghie nella carne dal nervosismo.
“E..è sempre stata
così?”
“Non saprei. Da quando la
conosciamo sì.”
“Fa uso di sostanze
stupefacenti?”
“No.”
“Abusa di alcool?”
“No, non beve affatto.”
“Ha subito traumi
cranici?”
“Che io sappia no.”
“Gravi perdite? Lutti?”
“Sì, suo padre.
È stato ucciso davanti a
lei e se ne assume la responsabilità.”
“Come mai?”
“Stava per essere rapinata e
aggredita, suo padre era
nelle vicinanze, l'ha chiamato per essere aiutata ma l'aggressore lo
ha accoltellato.”
“Capisco. Posso dirvi che, molto
probabilmente, è
stato questo evento traumatico ad aver dato inizio ai
sintomi.”
Ecco, lo sapevo. È malata. È una malata
mentale.
“Sintomi?” chiede Tomo.
Forse non ha ancora capito
ciò che il medico sta dicendo.
“Sì. Credo che la
vostra amica sia affetta da
disturbo bipolare di tipo ciclotimico. Presenta episodi maniacali
alternati a fasi depressive con continue oscillazioni umorali,
sottovaluta i pericoli e considera il proprio stato ipertimico,
euforico, la normalità. Ha anche problemi di concentrazione,
di memoria, perde il filo dei discorsi, salta senza nessun criterio
da un argomento all'altro?”
“Sì..è il
ritratto di Maddy..”
“E nella fase depressiva o dorme
poco o dorme
troppo..”
“Sì.”
“La mia diagnosi è
disturbo bipolare ma vi
consiglio di parlare con uno psichiatra. E di parlare con la vostra
amica. La terapia, generalmente, consiste in una sommisnistrazione di
carbonato di litio che stabilizza l'umore.”
“La psicoterapia?”
“Non sempre è
necessaria. Dipende dal medico
curante.”
“La ringraziamo dottore. Ci
è stato di grande
aiuto.”
“Lavoro. Nulla di più.
Fatemi sapere come va,
poi!”
“Certo. Arrivederci”
“Arrivederci.”
Sono ancora sotto shock. Tomo è
riuscito a
rimanere calmo per tutto il colloquio mentre io avrei solo rivoltato
lo studio e gridato in faccia a quell'uomo che non poteva essere
vero.
Non è un cancro.
Non è una malattia degenerativa che porta
necessariamente alla morte.
Non è nulla di incurabile.
Ma non è sana. C'è davvero qualcosa che
non funziona in lei.
E se, una volta guarita, lei cambiasse radicalmente? Se
non l'amassi più? Se lei non mi amasse più?
Come le dico del suo disturbo? COSA le dico?
Come diamine ho fatto a non accorgermi della sua
instabilità? Perchè non gli ho dato peso?
Ho solo un mucchio di domande a cui non so e non posso
rispondere.
E il primo, vero e unico problema ora è
affrontarla.
In cosa sono andato a cacciarmi.
@Angel_lily: io non
so davvero come ringraziarti! *-* Tutti questi complimenti quasi mi
imbarazzano! E non solo riguardo la storia ma (soprattutto) quelli che
riguardano me! :) GratZia di cuore!!!!!! Bacione enorme anche a
teeeeeeee!!! :-****
@Luna_chan: come
darti torto quando dici che Maddy è anche un po'
inquietante? Lo è, un po', anche per me che l'ho creata!!!
xD Tim poliziotto.....sono scoppiata a ridere quando mi
è venuta questa idea però m'è piaciuta
tantissimo! Agente di polizia col baffetto e altro 1,90..mi fa
tanto..mmm..non lo dico perchè potrei utilizzare questa cosa
nei prossimi capitoli! Ahahahahahah..comunque grazie di tuttoooo!!! *-*
A presto!!! :)
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