Disclaimer: fatti e personaggio femminile sono frutto della mia mente malata, la vicenda non ha nulla a che vedere con la realtà (perchè in questa realtà i 30Seconds to Mars non esistono) e gli altri personaggi non mi appartangono. Non scrivo a scopo di lucro.
PROLOGO
La
casa sta andando a fuoco.
La
casa sta andando a fuoco e l'ho appiccato io l'incendio.
La
casa sta andando a fuoco e l'ho appiccato io l'incendio
perchè
ti odio.
E
odio me stessa.
È
stato più facile di quanto credessi. È bastato
accendermi una sigaretta e lasciar bruciare il fiammifero proprio a
ridosso della bella tenda color crema della nostra cucina.
È maledettamente eccitante vederti mentre urli e
ti disperi, mentre imprechi e cerchi il cellulare per chiamare la
polizia, i vigili del fuoco o chissà chi altro. Ma non
servirà, non si salverà niente, perderai tutto e
finalmente avrò la mia vendetta, dolce e dolorosa.
Sorrido.
Ma la soddisfazione e la gioia che mi dà questo spettacolo
è
troppa, non mi basta sorridere. Rido, a più non posso.
Arrivano le lacrime e smetto solo per cercare un po' d'aria, non che
ce ne sia rimasta molta qui, ma finchè posso voglio restare
lucida. Voglio osservarti mentre te ne sta lì a guardare la
tua, no, la nostra casa
bruciare, mentre guardi bruciare me. Il tuo sguardo è
così
eloquente..sei furente, terrorizzato, incredulo. Mi ripetevi sempre
che non ero normale, che c'era qualcosa di sbagliato in me, che non
avevo tutte le rotelle al posto giusto, bè avevi ragione! E
quando l'ho capito anche io, non ho dovuto pensare troppo al da
farsi.
Sto bruciando seduta al tavolo della cucina mentre
guardo dalla finestra te e la folla che si sta accalcando nel
giardino. Ho preso questa decisione perchè odio
ciò che
sono. No, non è vero. Odio la consapevolezza di essere
ciò
che sono: pazza. E forse è stata questa pazzia che mi ha
consumato il cervello, che ha distorto la mia visione della
realtà,
a farmi odiare te, la cui unica colpa è stata quella di
amarmi.
Ti odio e voglio farti del male. Emotivo.
Mi odio e voglio farmi del male. Fisico.
Ma in tutto questo riesco ad essere terribilmente
contenta. I nostri dolori mi fanno felice forse perchè la
pazzia mi ha portata ad essere anche una sadica e masochista o forse
perchè, grazie ad essi, siamo più vicini di
quanto non
lo siamo mai stati in tutti questi mesi.
Perchè tu non mi hai mai capita, nonostante
l'attrazione fatale del primo istante, nonostante la sorpresa e il
divertimento delle prime settimane, nonostante i sentimenti e l'amore
dei giorni successivi. Tu non mi hai mai capita. Io non sono mai
riuscita a farmi capire, da nessuno. Ma non ho mai dato peso a questa
cosa, mi stava bene così, ero unica nel mio genere, ero
speciale. E mi piaceva il mio comportamento bizzarro, il mio modo di
pensare fuori dal comune, perfino i miei repentini sbalzi d'umore e i
miei improvvisi attacchi di rabbia o violenza. Mi sentivo diversa da
tutti e lo adoravo.
Invece tu mi hai fatto aprire gli occhi, mi hai sbattuto
in faccia la realtà dei fatti: non ero speciale, solo
malata,
solo pazza.
Questo gesto, quindi, ti sembrerà in linea col
mio essere fuori di testa perchè non hai mai avuto modo di
conoscermi, d'altronde come avresti potuto? E forse hai ragione tu,
benchè i motivi che mi hanno spinta verso il baratro
infuocato
nel quale mi trovo mi sembrano più che validi e frutto di
una
momentanea lucidità.
Sono qui perchè ho deciso così. Sono qui
perchè non voglio omologarmi alla banalità e al
qualunquismo. Sono qui perchè avevo nostalgia dell'ardore
che
mi agitava dentro.
Sono qui perchè odio te. Sono qui perchè
odio me.
Perciò resta pure lì a guardarmi bruciare,
va bene così. Il calore che mi avvolge, le fiamme che
lambiscono la pelle, il fumo che accarezza occhi e gola, mi fanno
stare bene.
Mi piace il modo in cui fa male. [*]
[cit. Love
the way you lie di Eminem feat. Rihanna: “Just gonna stay
there
and watch me burn but that's alright because I like the way it
hurts”]