La Ninfa del castello.

di Idiopatica
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Che poi, inizia tutto con un amaro ricordo e un risucchio di aspirapolvere. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***



 Non vorrei ammettere, che la premura con la quale Susan e Lucy, in qualche modo, mi insospettisce un poco, vorrei trovarla, invece, fluida, spontanea e vera. Come il sincero amore che prodigano ovunque. La trovo comunque una cosa  dolce, poichè, se mi trattano così, anche se in parte artificialmente, un motivo ci deve pur essere. Motivo, che evidentemente Edmund e Peter, non vogliono apprendere.
Immensamente irritabile con il Sire dalle lentiggini, lo ero sempre stata. E lui con me, dall'istante in cui misi piede dentro l'enorme sala del loro palazzo, a quando mi sorrise per la prima volta con superiorità, a quando provò, con mio immenso stupore e forse piacere ad abbracciarmi.
Terribilmente maliziosa, sino a metterlo in disagio, con Peter, lo ero sempre stata. Coi miei sguardi ambigui, e l'avvicinarmi e allontanarmi, e tutte quelle volte in provai a baciarlo.
Eppure, infondo, c'era quell'affeto che teneva unite danze e giochi.
Avevo voglia di narrare una storia. Da quando mi chiesero di varcare una soglia, a quando scoprì la mia vera natura. Decisi di rilegare il tutto, in una fiaba qualsiasi, mentre assaporo l'odore aspro delle giornate autunnali qui a Narnia.
"Calipso, la cena è pronta."
Trilla radiosa Lucy, mentre la sua chioma folta e perfetta, fa capolino dalla porta della mia stanza. Mi alzo rispondendo alla smorfia, arricciando appena le labbra. Ancora una cena, ancora sguardi e lamenti, ce si apra una nuova danza.
Forse, vi conviene leggervi il mio primo manoscritto. O forse ve lo leggerò dopo, io.
Scendo dai miei Re e dalle mie Regine, sono solo una stupida ninfa, nient'altro. E ho un tremendo bisogno di disturbare Edmund e di far arrossire Peter. Saluti e tanti sorrisi
Calipso.




Angolo Me.
Sì questo è il prologo, che lei racconta. Spero vi possa piacere, al più presto il primo capitolo. :)
Valen.

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Capitolo 2
*** Che poi, inizia tutto con un amaro ricordo e un risucchio di aspirapolvere. ***


Le strade di Bristol, erano sempre risultate strette e poco affidabili, soprattutto in un fresca serata d'inverno, quando la neve ti entrava perfino negli stivali. Di certo, le sue di scarpe, non erano le migliori in circolazione, ma l'orfanatrofio, non poteva permettersi poi tanto.
La sua figura era piuttosto alta, e il cappotto che l'avvolgeva impediva a chiunque di riconoscere se si trattasse di un uomo o di una donna, con il capo infilato dentro un cappello e il mento nascosto in un'austera sciarpa grigia. Ogni passo, era un affondare, lasciando l'impronta, nitida nel manto fresco. Pian, piano si sarebbe cancellata, così come spariscono molte cose, vizi, segreti e bugie, bastava un po' di vento e lo scorrere rapido del vento. Più si avvicinava alla sua meta, più il posto, pareva lurido e villano. Dalle tasche sfilò una mano, nettamente femminile, e con delicatezza e determinazione, bussò. Passarono una manciata di istanti, in cui, la figura ferma di impolverò di neve. Poi, d'un tratto, spalancarono la porta, o meglio, la figura alta e impaccabile, di un giovane, la invitò calorosamente ad entrare, con quel suo modo di fare regale e composto, che per niente si addattava al posto in cui abitava.
"Calipso, ben arrivata"
Esordì. La sua voce era tonante, amichevole, e veniva tradita dal tono vagamente tremolante.
L'atomosfera all'interno della casa, era accogliente e grave, mentre scoppiettava il camino, riscaldando il tutto. Un'ondata di profumo la travolse, era dolce e delicato, sapeva di cannella e vaniglia. Molto probabilmente era una torta, ma quello era Caspian, per diamine, non sapeva neppure cos'era una forchetta. Tolse piano il cappello, liberando la cascata di capelli neri, che frettolosa, le ricadde sulle spalle. I lineamente presero forma nel viso ovale, morbidi e invisibili allo stesso tempo, non risaltavano per niente, e la carnagione era lattea e pallida.
"Caspian!"
Rispose, mentre prendeva vita, quel sorriso esaltato e radioso, che molto di rado le arricciava le labbra. Si tolse il sopprabito, posandolo sulla poltrona che sostava affianco alla porta.
"Sei venuta allora!"
Era il solito giovane allegro, coi capelli che li arrivavano al mento, e forse erano solo passati due anni, che segnavano soltanto il cuore e mai la pelle. Lei annuì vigorosamente, ma prima, avvicinandosi a lui, lo abbracciò.
"Vorrei solo tu potessi avere la possibilità di parlarle ancora una volta."
Mormorò a bassa voce, mentre il suo sguardo si rattristiva. Spesse volte, odiava parlare mostrandosi sentimentale, ma lui era suo amico, e vederlo prigioniero di un'amore che piano lo scalfiva ogni giorno, era devastante.
Lui le infilò una lettera una tasca, abbozzando una smorfia noncurante.
"La amo, la amerò per sempre. Leggiti questa lettera, gliel'ho scritta il primo giorno, magari vedrai il nostro amore evolversi. Ma non dimenticarti che, rimarrà solo un vuoto, non morirò. Non bisogna mai morire per qualcuno."
Le disse, con dolcezza, carezzandole i capelli. Si lasciò sfuggire un sospiro.
"Credo invece si possa..."
Era un flebile bisbiglio. Prima che tutto si zittisse, e il vertice nero la risucchiasse in modo sgradevole. Le palpebre le se chiusero con forza, e lo stomaco le vorticò malevolmente. Un conato di vomito l'assalì, e le pareva di volare, prima di schiantarsi contro qualcosa.



Angolo Me.
Allora, che ne dite? Vi ho delusi? Spero tanto di no, qui spiego meglio la situazione. Lei conosce Caspian, e mentre tutti lo prendono per pazzo lei decide di ascoltarlo. In pratica lui ha fatto un patto con Aslan, pur di far rimanere tutti e quattro a Narnai per sempre, preferisce andare lui nel mondo normale. Allora, innnanzituto, avviso che i nostri cari Re e Regine, si sono fatte lo stesso molti viaggeti qui da noi, invecchiare non era lecito per loro, non fichè tutti si sarebbero sposati, così dice una profezia v.v Sì mi invento di tutto lo so. Narnia la chiama, come prima aveva chiamato i Penvensie, perchè ha bisogno di aiuto. Intanto lui , le aveva fatto parecchie lezioni su questo mondo. Vi piace? No? Mi spiace ç.c
Valen.

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