La Ninfa del castello. di Idiopatica (/viewuser.php?uid=114690)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Che poi, inizia tutto con un amaro ricordo e un risucchio di aspirapolvere. ***
Capitolo 1 *** Prologo. ***
Non vorrei ammettere, che la premura con la quale Susan e
Lucy, in qualche modo, mi insospettisce un poco, vorrei trovarla,
invece, fluida, spontanea e vera. Come il sincero amore che prodigano
ovunque. La trovo comunque una cosa dolce, poichè,
se mi trattano così, anche se in parte artificialmente, un
motivo ci deve pur essere. Motivo, che evidentemente Edmund e Peter,
non vogliono apprendere.
Immensamente irritabile con il Sire dalle lentiggini, lo ero sempre
stata. E lui con me, dall'istante in cui misi piede dentro l'enorme
sala del loro palazzo, a quando mi sorrise per la prima volta con
superiorità, a quando provò, con mio immenso
stupore e forse piacere ad abbracciarmi.
Terribilmente maliziosa, sino a metterlo in disagio, con Peter, lo ero
sempre stata. Coi miei sguardi ambigui, e l'avvicinarmi e allontanarmi,
e tutte quelle volte in provai a baciarlo.
Eppure, infondo, c'era quell'affeto che teneva unite danze e giochi.
Avevo voglia di narrare una storia. Da quando mi chiesero di varcare
una soglia, a quando scoprì la mia vera natura. Decisi di
rilegare il tutto, in una fiaba qualsiasi, mentre assaporo l'odore
aspro delle giornate autunnali qui a Narnia.
"Calipso, la cena è pronta."
Trilla radiosa Lucy, mentre la sua chioma folta e perfetta, fa capolino
dalla porta della mia stanza. Mi alzo rispondendo alla smorfia,
arricciando appena le labbra. Ancora una cena, ancora sguardi e
lamenti, ce si apra una nuova danza.
Forse, vi conviene leggervi il mio primo manoscritto. O forse ve lo
leggerò dopo, io.
Scendo dai miei Re e dalle mie Regine, sono solo una stupida ninfa,
nient'altro. E ho un tremendo bisogno di disturbare Edmund e di far
arrossire Peter. Saluti e tanti sorrisi
Calipso.
Angolo Me.
Sì questo è il prologo, che lei racconta. Spero
vi possa piacere, al più presto il primo capitolo. :)
Valen.
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Capitolo 2 *** Che poi, inizia tutto con un amaro ricordo e un risucchio di aspirapolvere. ***
Le strade di Bristol, erano sempre risultate strette e poco affidabili,
soprattutto in un fresca serata d'inverno, quando la neve ti entrava
perfino negli stivali. Di certo, le sue di scarpe, non erano le
migliori in circolazione, ma l'orfanatrofio, non poteva permettersi poi
tanto.
La sua figura era piuttosto alta, e il cappotto che l'avvolgeva
impediva a chiunque di riconoscere se si trattasse di un uomo o di una
donna, con il capo infilato dentro un cappello e il mento nascosto in
un'austera sciarpa grigia. Ogni passo, era un affondare, lasciando
l'impronta, nitida nel manto fresco. Pian, piano si sarebbe cancellata,
così come spariscono molte cose, vizi, segreti e bugie,
bastava un po' di vento e lo scorrere rapido del vento. Più
si avvicinava alla sua meta, più il posto, pareva lurido e
villano. Dalle tasche sfilò una mano, nettamente femminile,
e con delicatezza e determinazione, bussò. Passarono una
manciata di istanti, in cui, la figura ferma di impolverò di
neve. Poi, d'un tratto, spalancarono la porta, o meglio, la figura alta
e impaccabile, di un giovane, la invitò calorosamente ad
entrare, con quel suo modo di fare regale e composto, che per niente si
addattava al posto in cui abitava.
"Calipso, ben arrivata"
Esordì. La sua voce era tonante, amichevole, e veniva
tradita dal tono vagamente tremolante.
L'atomosfera all'interno della casa, era accogliente e grave, mentre
scoppiettava il camino, riscaldando il tutto. Un'ondata di profumo la
travolse, era dolce e delicato, sapeva di cannella e vaniglia. Molto
probabilmente era una torta, ma quello era Caspian, per diamine, non
sapeva neppure cos'era una forchetta. Tolse piano il cappello,
liberando la cascata di capelli neri, che frettolosa, le ricadde sulle
spalle. I lineamente presero forma nel viso ovale, morbidi e invisibili
allo stesso tempo, non risaltavano per niente, e la carnagione era
lattea e pallida.
"Caspian!"
Rispose, mentre prendeva vita, quel sorriso esaltato e radioso, che
molto di rado le arricciava le labbra. Si tolse il sopprabito,
posandolo sulla poltrona che sostava affianco alla porta.
"Sei venuta allora!"
Era il solito giovane allegro, coi capelli che li arrivavano al mento,
e forse erano solo passati due anni, che segnavano soltanto il cuore e
mai la pelle. Lei annuì vigorosamente, ma prima,
avvicinandosi a lui, lo abbracciò.
"Vorrei solo tu potessi avere la possibilità di parlarle
ancora una volta."
Mormorò a bassa voce, mentre il suo sguardo si rattristiva.
Spesse volte, odiava parlare mostrandosi sentimentale, ma lui era suo
amico, e vederlo prigioniero di un'amore che piano lo scalfiva ogni
giorno, era devastante.
Lui le infilò una lettera una tasca, abbozzando una smorfia
noncurante.
"La amo, la amerò per sempre. Leggiti questa lettera,
gliel'ho scritta il primo giorno, magari vedrai il nostro amore
evolversi. Ma non dimenticarti che, rimarrà solo un vuoto,
non morirò. Non bisogna mai morire per qualcuno."
Le disse, con dolcezza, carezzandole i capelli. Si lasciò
sfuggire un sospiro.
"Credo invece si possa..."
Era un flebile bisbiglio. Prima che tutto si zittisse, e il vertice
nero la risucchiasse in modo sgradevole. Le palpebre le se chiusero con
forza, e lo stomaco le vorticò malevolmente. Un conato di
vomito l'assalì, e le pareva di volare, prima di schiantarsi
contro qualcosa.
Angolo Me.
Allora, che ne dite? Vi ho delusi? Spero tanto di no, qui spiego meglio
la situazione. Lei conosce Caspian, e mentre tutti lo prendono per
pazzo lei decide di ascoltarlo. In pratica lui ha fatto un patto con
Aslan, pur di far rimanere tutti e quattro a Narnai per sempre,
preferisce andare lui nel mondo normale. Allora, innnanzituto, avviso
che i nostri cari Re e Regine, si sono fatte lo stesso molti viaggeti
qui da noi, invecchiare non era lecito per loro, non fichè
tutti si sarebbero sposati, così dice una profezia v.v
Sì mi invento di tutto lo so. Narnia la chiama, come prima
aveva chiamato i Penvensie, perchè ha bisogno di aiuto.
Intanto lui , le aveva fatto parecchie lezioni su questo mondo. Vi
piace? No? Mi spiace ç.c
Valen.
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