Ragazza occhi cielo

di amnesiaL1996
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** AVVISO ***



Capitolo 1
*** prologo ***


Prologo:


Positivo. Ho fatto questo maledetto test di gravidanza almeno dieci volte, ma il risultato è sempre lo stesso.
Stupida. Non posso fare a meno di rimproverarmi: posso essere stata così incosciente?!
Robert ... Chissà come la prenderà.
Improvvisamente scoppio in lacrime e mi butto sul letto, ho sempre pensato che le ragazze che abortiscono sono delle stupide che non sanno assumersi le proprie responsabilità, ma ora ... Non mi tirerò indietro, avrò il bambino ma sarà dura.
A questo pensiero una nuova ondata di lacrime mi travolge e mi addormento così, distrutta e sdraiata in posizione fetale sul mio letto, il trucco completamente colato e sul viso un espressione disperata.

SA:
Salve! Lo so che non è molto ma volevo che la storia cominciasse così, in un modo particolare che, spero, attira l'attenzione.
Chissà che non vogliate seguirmi nella triste storia di questa ragazza ... Vi prego di recensire anche se so che c'è poco e di aspettare il prossimo capitolo Che arriverà presto.
Ancora non so il nome di questa ragazza ma Robert è il suo ragazzo per chi non l'avesse capito.
Se vi capitassero altre storie di ragazze incinte come questa ditemi i titoli Perchè io le adoro: mi commuovono e sono meravigliose ...
Un bacio a tutte da Nessie

P.S. Ho appena corretto l'html di questo capitolo e vorrei scusarmi con chi l'avesse letto sbagliato. Vi prego,comunque,recensite!!!

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Salve a tutti! Eccomi tornata dopo un pò di settimane,lo so,ma non ho avuto tempo!

Allora prima del capitolo voglio spiegarvi due o tre cose sulla storia e sulla protagonista.

Lei si chiama Charlene Mona Cassian... E'una ragazza bellissima,dai lunghi capelli biondi,lunghi fin alla vita e perfettamente lisci,gli occhi azzurro cielo... Bhé,questo era scontato,comunque è magra,alta e ha un viso bellissimo. Che altro posso dire? E' stupenda.

E' una ragazza veramente dolcissima,ma pochi conoscono questo suo lato perché è molto tranquilla e solitaria,non ha molti amici e la persona con cui va più d'accordo è Robert,il suo fidanzato... Lui è il ragazzo più bello e popolare della scuola e Charlene è innamorata di lui perché con lei si è sempre dimostrato fantastico e ha detto più volte di amarla. Ma sarà vero? Stanno insieme da tempo e tutti l'hanno sempre considerata una coppia perfetta ma lo è davvero? Questo lo scoprirete oggi,in questo capitolo...

Comunque,Charlie è rumena ed è orfana. Tutto quello che sa dei suoi veri genitori è il cognome che porta ed è stata adottata da bambina da una famiglia inglese. Vive infatti in Inghilterra e frequenta un college (ha 16 anni) in stile hogwarts...

Infatti (niente magia,non vi preoccupate!) le regole e le tradizioni sono più o meno le stesse...

Questo capitolo comunque sarà in terza persona e non in prima come il prologo.

Il resto lo scoprirete leggendo!

Divisa scuola

Vestiti Charlene prologo

Vestiti Charlene cap. 1

 

 

Capitolo 1:

L’amore vero si riconosce nelle difficoltà.

Charlene l’aveva sempre pensato,per tutte le storie del mondo ma non per la sua.

Per lei e Robert era già sicura di quell’amore indistruttibile che non aveva mai messo alla prova prima.

Così,si preparava ad andare da lui per dirgli tutto,convinta che lui l’avrebbe stretta tra le braccia e l’avrebbe consolata,lasciandola sfogare per tutto quello che le stava succedendo.

Dopotutto,se era incinta la colpa era anche sua.

La sera prima si era addormentata tra le lacrime,vestita e in una posizione scomoda.

Così quando si alzò sentì i muscoli indolenziti e,trascinatasi davanti allo specchio vide gli occhi ancora rossi e gonfi dal pianto e delle profonde occhiaie solcarle il viso,i capelli biondi spettinati.

Sembrava una zombie.

Si mise sotto il getto della doccia e,dopo mezz’ora passata sotto l’acqua calda,si sentiva decisamente meglio.

Si asciugò i capelli lasciandoli mossi e andò in camera,piazzandosi davanti all’armadio a scegliere cosa mettere.

Non che la situazione necessitasse di un abbigliamento speciale o particolarmente elegante,ma Charlene aveva sempre avuto una grande passione per la moda e le piaceva essere perfetta sempre pur non esagerando.

Così,prese un vestito corto e scollato stretto sotto l seno e arricciato sulle coppe,dal tessuto morbido e la stampa floreale sulle tonalità pastello e,in particolare,sul lilla e il rosa antico.

Vi abbinò dei sandali dal tacco alto e una borsetta rosa con dei ricami neri.

Raccolse i capelli in un morbido mogno e poi si mise un paio di orecchini pendenti,una collana e un orologio.

Si truccò,nascondendo sotto il fondotinta ogni traccia della serata precedente.

Poi,dopo un ultima occhiata allo specchio,prese un respiro profondo e uscì,dirigendosi verso quella di Robert.

Lui le aprì la porta bellissimo come sempre.

A torso nudo e con i capelli biondi spettinati,la fece entrare con uno sbadiglio,per poi gettarsi sul letto borbottando:

<< Cosa c’è Charlie? >>

La ragazza restò in piedi. Si sentiva terrorizzata e ora,ancor più di quando aveva scoperto tutto,aveva paura per il suo futuro.

Aveva una brutta sensazione,un groppo alla gola che le impediva di parlare,mentre le lacrime premevano per uscire.

E poi,per la prima volta,lo disse a voce alta:

<< Sono incinta >>

Robert saltò in piedi.

<< Cosa? >>

Charlene annuì e lui si avvicinò e la scosse violentemente prendendola per le braccia e ripetendo più forte:

<< Cosa? >>

La sua ragazza era shoccata dalla reazione di Robert,così non riuscì a far altro che ripetere quelle due parole:

<< Sono incinta >>

Il ragazzo la mollò di scatto,facendole quasi perdere l’equilibrio e indietreggiare.

Sembrava schifato,profondamente disgustato da qualcosa.

Da lei.

<< Sparisci. >> sibilò.

<< Cosa? >> la bionda non riusciva a capire.

<< Vattene via. Non voglio mai più vederti,puttana. Non me ne può fregare un cazzo di te e di tuo figlio. Non voglio più avere niente a che fare con una sgualdrinella come te. >>

Quelle parole entrarono nel cuore di Charlene ferendola gravemente.

Imbambolata,quasi non si accorse di essere uscita dalla camera di Robert e di essere tornata nella sua.

Quando se ne rese conto si ritrovò davanti allo specchio della sua stanza,a vedere le lacrime che scendevano piano rigandole le guance.

Ora lo sapeva. Sapeva di essere stata una stupida a credere così ciecamente in quell’amore. Sapeva che Robert non  l’amava,che per lui era stata probabilmente solo un passatempo e che magari l’aveva anche tradita.

E ora che l’aveva capito,si ritrova sola ed incinta.

Senza Robert,senza qualcuno che la sostenesse.

Era sola e sperduta,accompagnata solo da quel bambino che cresceva in lei.

Il motivo per cui il suo sogno d’amore era finito,ma anche colui che doveva ringraziare per averla fatta svegliare,mostrandole la realtà per quello che era.

La vita triste di una ragazza senza nessuno al mondo.

Cosa l’aspettava ora?

Rimanere a scuola significava essere additata dai compagni,sentire i pettegolezzi su di lei e avere sempre,costantemente,lo sguardo di rimprovero degli insegnanti e quello pieno di odio del suo ex fidanzato.

Tornare a casa,dai suoi genitori adottivi,era essere guardata con pietà e comprensione,come una povera bambina innocente e non colpevole di quello che le succedeva.

Fissò i suoi stessi occhi riflessi nel grande specchio.

Ora sapeva cosa doveva fare.

Partire,lontano da tutto e farsi una nuova vita.

 

 

 

Che ne dite? Recensite per favore,io posto il capitolo successivo oggi stesso!!! 

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


RAGAZZA OCCHI CIELO

 

Capitolo 2:

Che senso aveva restare?

Nessuno. Ormai avevo deciso e non mi sarei fermata.

Me ne sarei andata e lo avrei fatto ora.

Mi alzai di scatto dal letto dove mi ero seduta a pensare e aprii l’armadio.

Sotto tutti i vestiti trovai il mio trolley in jeans,quello con cui ero venuta a scuola. Era troppo grande per scappare con quello,ma dentro c’era quello un po’ più piccolo e il beauty. Non potevo portare altro.

Presi le due valigie che avevo scelto e frugai nell’armadio,cercando tutti i vestiti che mi sarebbero stati più comodi da usare in viaggio. Non molti purtroppo.

2 o 3 paia di jeans,degli short di tela nera,un paio di scarpe da tennis,2 felpe e un po’ di magliette di cotone che mi stavano larghe. Li gettai nel trolley velocemente e poi andai in bagno. Presi lo stretto necessario e lo infilai ne beauty. Poi vedendo quanto miseri fossero i miei bagagli infilai il beauty case nella valigia e la chiusi,passando a modificare il mio abbigliamento del momento.

Gettai il mio bel vestito a terra,quasi fosse colpa sua se era successo tutto quello.

Infilai velocemente una gonna bianca e una maglietta con lo scollo a barca nera,un paio di all star e un giubbotto in pelle dello stesso colore.

Cellulare e portafoglio con tutti i miei risparmi nella tasca del giubbotto.

Poi ci ripensai e lasciai sul letto il telefono,unica cosa che mi avrebbe collegato al mio mondo.

Non lo volevo. Volevo essere libera e soprattutto volevo che nessuno mi trovasse.

Per mia fortuna la mia stanza era al piano terra. Era maggio e fuori c’era abbastanza caldo,ma era ora di colazione e quindi non c’era nessuno.

Buttai fuori dalla finestra la mia piccola valigia e poi mi preparai a saltare,lanciando un ultimo sguardo alla mia vecchia stanza che racchiudeva tanti ricordi…

Poi mi voltai e uscii fuori.

Arrivai al cancello e presi un grosso respiro prima di oltrepassarlo.

Ero fuori.

Ero libera.

E lo ero anche per il mio bambino.

Robert ormai non contava nulla. Mi aveva usata,mi aveva ferita e per me non esisteva più.

Mio figlio non aveva padre.

Io sola.

 

 

*****

 

 

<< Biglietto prego >> lo consegnai al controllore e mi appoggiai al finestrino del mio scompartimento per fortuna vuoto.

Ero riuscita ad arrivare alla stazione senza che nessuno si accorgesse di me. E ora,finalmente,il treno per Bristol stava partendo.

Bristol…città di mare,un gran porto da cui sarei potuta scappare,andare ovunque.

Ma dove? Io di certo non o sapevo,e i miei soldi non sarebbero durati a lungo.

Chiusi gli occhi,cercando di dimenticare solo per un secondo tutto quello che mi stava succedendo.

E così mi addormentai tra mille pensieri.

<< Si avvisano i gentili passeggeri che il treno per Bristol farà una pausa di un’ora alla stazione di Middlesbrough. L’arrivo alla città è previsto tra 10 minuti. Grazie dell’attenzione. >>

Mi svegliai bruscamente al sentire queste parole.

Sbattei appena le palpebre,confusa. Cosa ci facevo su un treno? Poi,d’un tratto,i ricordi mi affluirono alla mente.

Oh.

Il treno si fermò in una graziosa stazione. Non era neanche tanto piccola come avevo pensato.

Un edificio attirò l’attenzione.

Era una caffetteria,uno di quei posti dove si può trovare qualunque cibo.

E io avevo decisamente fame.

Cercai di ricordare quando fosse stata l’ultima volta che avevo mangiato e giunsi alla conclusione che…era stato una misera fetta di torta il giorno prima a pranzo.

Così presi il mio bagaglio e scesi dal treno lentamente.

Entrai alla caffetteria e mi sedetti in un tavolino attaccato alla vetrata. Guardai fuori e quasi non mi accorsi dell’arrivo della cameriera.

<< Salve! >> sobbalzai appena e mi voltai verso di lei.

<< Ehm…salve >>

<< Vuole ordinare? >>

<< Si,certo. Una cioccolata calda con panna e…una fetta di torta al cioccolato. >>> dissi  notando la bellissima torta che faceva capolino sul bancone.

<< Arrivano subito >>

Mi riappoggiai alla vetrata e di nuovo mi persi nei pensieri.

Un’ora dopo ero già nel mio scompartimento mentre il treno appena partito avanzava veloce.

La porta si aprì e la testa di una donna sulla quarantina si affacciò sulla soglia.

<< Salve…sono liberi questi posti? >> mi chiese indicando i vari posti vuoti di fronte e affianco a me.

Annuii e lei chiamo qualcuno poi entrò ringraziandomi.

Dietro di lei apparve un uomo che doveva essere suo marito e due bambini,un maschio e una femmina.

Il primo aveva all’incirca 3 anni,mentre la piccola doveva averne 7 o 8.

Li guardai mentre si sedevano e poi ebbi modo di notare la dolcezza con cui i genitori si occupavano dei loro figli,con semplici e piccoli gesti.

Sentii una fitta al cuore e mi voltai,tornando a guardare fuori dal finestrino con gli occhi colmi di lacrime.

Mio figlio non avrebbe mai avuto una famigli così.

IO non avevo mai avuto una famiglia così.

 

 

 

Capitolo un po’ più corto del precedente… ma siccome li ho pubblicati lo stesso giorno,direi che è abbastanza.

A presto nessie

P.S. I vestiti di questo capitolo li metterò nel prossimo perché non ho neanche cominciato il set. 

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


RAGAZZA OCCHI CIELO

 

Capitolo 3:

Bristol. Dopotutto era carina. C’era tanto…verde? Si,direi di si.

Carina e ordinata,ecco come l’avrei descritta.

Ma faceva per me? A questa domanda non avevo risposta. Forse nessun posto al mondo andava bene per me…

Ero in un parco e praticamente non sapevo neanche come c’ero arrivata. Mi sedetti su una panchina e finalmente iniziai davvero a pensare.

A me,sola e sperduta in una città sconosciuta.

A mio figlio,che aveva solo me,una madre sedicenne che probabilmente non avrebbe saputo occuparsi di lui.

A Robert,che mi aveva usata e gettata via nel momento in cui avevo bisogno di lui.

Ai miei genitori adottivi,sicuramente preoccupati per una figlia che non li merita.

E tutto ciò che vedeva in questi pensieri erano problemi,solo problemi.

Cosa avrebbe fatto quando non avrebbe avuto più soldi? Non avrebbe potuto lavorare per molto prima che la gravidanza glielo impedisse.

O,pensando al futuro più prossimo,dove avrebbe dormito quella notte? Non sapeva che fare.

Come avrebbe potuto occuparsi di suo figlio se non riusciva neanche a badare a sé stessa? Aveva solo 16 anni,non aveva mai lavorato e,solo ora se ne rendeva conto,era sempre dipesa totalmente dagli altri. E ora si sentiva sperduta.

E la cosa che più gli faceva male era il disprezzo che aveva letto negli occhi di Robert. Un odio profondo che non riusciva a capire. Dov’era il ragazzo che le aveva giurato amore eterno? Il ragazzo che lei amava non poteva essere lo stesso che l’aveva cacciata così…

E poi c’erano i suoi. Susan e Alaric si erano presi cura di lei sempre,dal giorno stesso in cui l’avevano vista in quell’orfanotrofio. Aveva solo pochi mesi,neanche un anno,e loro si erano occupati di lei come se fosse loro figlia,come il più prezioso dei tesori.

E lei come li aveva ripagati? Facendosi mettersi incinta e scappando senza dirgli niente,non un saluto né qualcosa che li potesse aiutare a trovarla.

Una lacrima solitaria le rigò il viso diafano.

Forse aveva sbagliato.

Forse non era la scelta giusta quella di tenere il bambino.

Quante volte,a scuola,avevano parlato di quell’argomento e lei aveva sempre detto di essere contraria all’aborto,considerandolo una cosa orribile,un omicidio senza giustificazione di un bambino che non aveva colpa. Non aveva scelto lui di essere figlio di due persone che non lo volevano ed era suo diritto nascere.

Eppure ora che lei si trovava in quella situazione,ogni sua certezza era crollata e anche questo suo pensiero vacillava sotto i colpi duri di pensieri contrari.

Se il bambino non nascesse… Lei potrebbe tornare a casa,dai suoi genitori,e riprendere la vita di sempre,trattata da principessa,senza preoccupazioni.

Tornerebbe a scuola,riprenderebbe a studiare e poi andrebbe all’università,creandosi un futuro più semplice.

Potrebbe persino tornare con Robert,semplicemente fingendo che niente di tutto questo sia mai successo.

Ma lei riuscirebbe davvero a farlo?

Ucciderebbe quel bambino per non rinunciare lei a niente? Non era sicura che una vita agiata valesse la morte di suo figlio.

Perché in fondo lui era questo,suo figlio. Che le piacesse o no.

Poteva odiarlo,dargli la colpa della fine della sua storia con Robert e dei sacrifici che avrebbe dovuto fare d’ora in poi,ma non poteva ucciderlo.

Persino una ragazzina come lei poteva capire che un figlio,nonostante tutto,è parte dei suoi genitori e loro non possono che amarlo,semplicemente e incondizionatamente.

Lei c’era arrivata,sentendo che in fondo al suo cuore amava già il suo bambino.

Robert,soprattutto dopo quello che le aveva detto,non valeva niente in confronto alla piccola vita che le cresceva nel ventre,il piccolo esserino per cui avrebbe rinunciato ogni cosa.

Così,poggiò una mano sulla sua pancia con amore e delicatezza quasi per toccare il suo bambino,promettendogli dentro di sé che lo avrebbe sempre protetto da qualsiasi cosa,conscia che in quell’istante per lei iniziava una nuova vita.

Una vita dove la cosa più importante era solo LUI.

 

 

 

 

S.d.A.

Vi sono mancata? Ne dubito visto che le recensioni scarseggiano…

Allora,per prima cosa ecco il set del capitolo precedente:

http://www.polyvore.com/charlene_cap2_ragazza_occhi_cielo/set?id=26445557

Poi…cosa mi dite di QUESTO capitolo? Ho voluto trattare dell’argomento aborto perché è una cosa che mi sta molto a cuore. Io credo in tutto quello che voi avete letto nei pensieri di Charlene ma d’altra parte ho voluto mettermi nei panni di chi si ritrova davanti alla scelta di Charlene e decide di abortire. Ovviamente,pur non essendo d’accordo,io cerco di capire,per quanto mi è possibile,il perché di questa scelta. E sono arrivata alla conclusione che è tutta una questione di coraggio. Perché ci vuole eramente molto coraggio per scegliere di crescere un bambino quando praticamente anche tu lo sei. Ci sono molte ragazze anche più piccole della mia Charlene che tengono il bambino pur dovendo ancora crescere loro stesse,pur sapendo che loro non avranno mai una vita come quella che hanno sempre sognato o che hanno le loro coetanee viste le responsabilità che la loro decisione comporta. Vorrei davvero (bhé,virtualmente) fare un applauso a tutte queste ragazze forti e coraggiose che si prendono le loro responsabilità. Spesso,sono madri migliori di quelle che hanno cercato in ogni modo un figlio.

OK… Non vi preoccupate,ho finito il mio discorso moralista…

Prima di lasciarvi vorrei chiedervi,anzi pregarvi,di lasciare una minuscola recensione. Sinceramente negli ultimi tempi mi sento molto insicura e l’assenza o quasi di recensioni (in tutte le mie fic) mi fa pensare che forse non sono brava a scrivere come dicono le mie amiche o la mia prof di ita. Magari non mi rendo conto che le mie storie sono brutte e noiose… Quindi mi farebbe piacere un piccolo commento nelle mie storie,anche solo per dirmi che ho ragione e che dovrei smettere di scrivere,per la felicità di tutti…

A presto (spero) nessie.

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Capitolo 5
*** AVVISO ***


AVVISO:

Non ho più l'adsl a casa,pertanto non potrò più aggiornare spesso. Mia madre ha avuto la brillante idea di prendere una chiavetta per internet ma io la posso usare solo per fare ricerche scolastiche ecc,come oggi. A questo punto spero che ce ne diano un sacco! Io continueò a scrivere solo che non posterò spesso e quando lo farò probabilmente metterò molti capitoli di tante storie,anche nuove... Comunque continuerò a leggere le recensioni e i messaggi (se me ne lascerete) grazie alla bontà di una mia compagna di classe che mi farà il favore di guardare il mio account...

A presto (spero) nessie

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