Lost Soul

di YamaMaxwell
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Svegliarsi ***
Capitolo 2: *** Chi sono? ***
Capitolo 3: *** Non avere legami ***
Capitolo 4: *** Ricordi ***
Capitolo 5: *** Solo sofferenza ***
Capitolo 6: *** Verso nord ***
Capitolo 7: *** Occhi dorati ***
Capitolo 8: *** Time to burn ***
Capitolo 9: *** L'incontro di due anime ***
Capitolo 10: *** Grazie ***
Capitolo 11: *** Dopo il suo passaggio ***
Capitolo 12: *** Un luogo dove il sole non tramonta ***



Capitolo 1
*** Svegliarsi ***


SVEGLIARSI

LOST SOUL

 


 



01 SVEGLIARSI

 

 

 



Sangue.


Sangue.


E ancora sangue.


Mille immagini si susseguivano nella mente di Goku… ma in ognuno di esse il colore rosso era l’unica cosa che si riusciva a distinguere.
Il suo viso era pallido e i suoi occhi ormai erano troppo gonfi per trovare un po’ di riposo.
Gojio entrò nella stanza del piccolo demone.
Gojio- Hei scimmia.. ti ho portato dei nikuman..
Goku rimase immobile. 
Fissava sempre un punto preciso nella parete.
Gojio si era chiesto più volte quali potessero essere le immagini che attraversavano la sua mente.
“Che cosa stai osservando Goku?”
Uscì dalla stanza lasciando però i piccoli dolcini poggiati accanto a Goku.
Accese una sigaretta e cercò di dipanare i suoi pensieri nel fumo.
Ma ormai non c’era più niente che potesse in qualche modo farlo sentire meglio.
Come avrebbe mai potuto stare bene?
Aveva perso un suo compagno.
Il più ostile e scorbutico che potesse esistere sulla faccia della terra ma pur sempre una persona con cui aveva condiviso qualcosa.
Ogni volta che rivedeva quella scena sentiva le ginocchia tremargli. Il suo corpo veniva colto da un’improvvisa rabbia.
Strinse fra le mani la sigaretta bruciandosi appena il palmo.
La gettò per terra non curandosi nemmeno se fosse spenta.
Entrò nella sua stanza.
Hakkai era seduto su una sedia accanto alla finestra.
Hakkai- Come sta?
Gojio- Come vuoi che stia?
Hakkai- …………..
Il mezzo demone si sdraiò sul letto girando la faccia contro il muro.
Hakkai- Sai che penso Gojio?…… Sanzo è una persona fuori dal comune… io penso che in una maniera o nell’altra sia ancora vivo….
Gojio- COME PUOI PARLARE IN QUESTO MODO???- Inveì.
Hakkai- ………..
Gojio- L’abbiamo visto coi nostri stessi occhi cadere giù da quel dirupo… non può essere vivo nemmeno con un miracolo.
Hakkai- Già.. ma non abbiamo ritrovato il suo corpo….
Gojio- Dopo un volo del genere sfido chiunque a rimanere intero…..
Hakkai- … Non so….
Gojio- Hei …. Di solito sei tu quello più realista… Anch’io vorrei tanto che le tue teorie fossero giuste ma …. Non possiamo continuare a illuderci… non possiamo…- si risedette sul letto portandosi le mani sul viso.
Hakkai- … forse hai ragione tu..- abbassò lo sguardo.
Gojio- …. È triste dirlo ma… la nostra vita in qualche modo andrà avanti.. noi due sapevamo fin dall’inizio che non saremmo rimasti con loro…. Ma per Goku è diverso… La sua vita era Sanzo.. e adesso che non c’è più….
Hakkai- Dobbiamo trovare un modo per scuoterlo….. Ormai… gli siamo rimasti solo noi…..
Gojio- Già….. senti.. io credo che siamo rimasti troppo fermi in questo posto… perché non partiamo nuovamente?… non so…. Potremmo prendere una direzione a caso…..
Hakkai- Credo sia una buona idea. Stare fermi adesso non serve a niente.
Gojio- Allora vado a dire a Goku che si parte- si alzò di scatto come colto da un’improvvisa positività.
Hakkai osservò le piccole nuvole che si muovevano velocemente nel cielo.
“Oggi… non piove….”
Ad un tratto un leggero urlo lo destò dai suoi pensieri.
Gojio- HAKKAI!!!!!!
Il demone corse verso la camera di Goku pregando che non fosse successo quello che ormai temeva da tempo.
Goku era immobile.
Gojio lo teneva stretto fra le braccia scuotendolo con forza.
Hakkai osservò inorridito il sangue che scendeva lungo la sua giacca impregnando anche i vestiti di Gojio.
Gojio- Non stare li impalato… Fai qualcosa Hakkai!
Il demone fece ricorso a tutto il suo sangue freddo.
Si avvicinò a Goku e cercò di curare la profonda ferita all’addome.
Per fortuna il suo intervento sembrava aver sortito effetto.
Gojio ripose il corpo scosso, di tanto in tanto, da tremiti.
Hakkai si portò una mano sugli occhi- Questo è troppo…
Una lacrima gli rigò il viso.
Gojio- No Hakkai! Non abbiamo tempo per farci prendere dall’ansia.
Hakkai- E perché? Non abbiamo anche noi il diritto di soffrire?
Gojio- ………..
Si lasciò cadere vicino al letto di Goku appoggiando la testa al materasso.
Gojio- Basta….. non possiamo assolutamente continuare così…… 

 

 

 

 


************ **************
Dove si trovava?
Sembrava un giardino.
Un giardino pieno di fiori.
Lui amava i fiori.
Ma perché erano di quello strano colore?
Tutti rossi.
Goku restò per qualche istante a osservarli.
Poi… poi si guardò le mani.
Anche le sue mani erano rosse.
Rialzò nuovamente lo sguardo.
Piccole lacrime gli offuscarono appena la vista.
Una persona gli si stava avvicinando.
Sanzo.
Goku corse verso di lui ma si fermò qualche metro prima di raggiungerlo.
Restarono immobili a guardarsi per qualche istante.
Goku- Tanto lo so che è solo un sogno……- disse ad alta voce come per prendere in giro se stesso.
Sanzo- Allora non hai perso del tutto la ragione, stupida scimmia.
Goku alzò di scatto lo sguardo.
Sanzo- Mi vuoi dire che cosa diavolo stai facendo? Voi avete una missione da compiere giusto?… Verso ovest. Sempre e comunque.
Goku continuava a osservare la figura imponente di fronte a lui.
Sanzo- beh… non dici niente razzi di stupido?
Goku- C.. come puoi parlarmi dopo quello che è successo?….- strinse i pugni e abbassò lo sguardo.
Sanzo- STUPIDA SCIMMIA!- Gli afferrò le spalle e le alzò violentemente- Non devi abbassare la testa. Mai. Di fronte a nessuno. Mi sono spiegato?
Goku annuì appena mentre le lacrime continuavano a scendergli lungo il viso- …… Sai… è bello sentirti parlare così….. quando mi sveglierò avrò sicuramente un bel ricordo…
Sanzo- Stupido… se continui a sfuggire dalla realtà non ti sveglierai mai.
Goku- IO NON VOGLIO SVEGLIARMI!!! Non voglio rendermi conto che sei morto per colpa mia!- Si portò le mani sulle orecchie.
Sanzo- Non è colpa tua.
Goku- E invece si…. Se il mio dispositivo non si fosse rotto non ti avrei mai attaccato…. Invece sono stato io l’artefice della tua morte….io…. io……… proprio io che avrei dato la mia vita per te……. Te l’ho tolta…….
Sanzo gli tirò un pugno facendolo ruzzolare al suolo.
Sanzo- Se proprio vuoi qualcuno a cui dare la colpa cerca quel demone che stavamo affrontando. Non l’avete eliminato, dico bene?
Poi lo afferrò per il colletto e con un ulteriore pugno gli trapassò l’addome.
Goku sentì un dolore lancinante.
Alzò il suo sguardo verso Sanzo che lo guardava senza alcuna espressione particolare.
Sanzo- E adesso siamo pari…..


********* *********
Goku si svegliò di scatto.
Teneva saldamente una mano sul petto.
Si alzò la maglietta notando una piccola fasciatura.
Diede involontariamente un calcio alla testa di Gojio che lamentandosi si girò dall’altra parte.
Anche Hakkai era nella stanza.
Stavano dormendo entrambi profondamente.
Goku sorrise.
“Chissà come li ho fatti preoccupare”
Si tolse le coperte di dosso per aggrapparsi dal davanzale.
Fuori era ancora chiaro.
Si poteva scorgere in lontananza il sole che stava per tramontare.
Goku- Anche se il sole scompare l’indomani è sempre pronto a illuminare nuovamente.
Girò il suo sguardo verso i due amici.
“Non è ancora tutto finito…… io ….. ho ancora una missione da compiere….”

 

 

 


Continua……..

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^

Come avevo già annunciato mi sono presa un anno sabbatico, per pensare, riflettere, rivedere me stessa e tutto ciò che mi stava intorno. Succedono molte cose in un anno, positive, negative.. perdite, conoscenze, esperienze. Una miriade di sensazioni nuove o già vissute. Ma in questo anno ho sempre avvertito la mancanza di qualcosa, o meglio, avevo in me qualcosa di troppo che voleva furiosamente uscire… Quindi eccomi tornata.

Molti non si ricorderanno di me, e spero abbiamo comunque la voglia di scoprire le mie storie. Per chi si ricorda, invece, tutti i miei ringraziamenti più sinceri. Spero di non deludervi.

Ho voluto ricominciare da una mia vecchia storia, scritta e pubblicata nel lontano 2004. Una storia più che giovane, perdonate i tanti errori, ma che fa comunque parte di me.

Nel mentre, non sono ferma, ho ricominciato a lavorare su un’altra storia, impegnativa e intensa per certi versi.

Mi sono presa questo spazio solo per dirvi davvero, con tutto il cuore, grazie. Per chi c’era in passato, per chi ho sempre vicino, per chi ci sarà in futuro.

Yama è tornata, come una fenice, forte come una ‘montagna’

 

 

Grazie…

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Capitolo 2
*** Chi sono? ***


CHI SONO



 
02 CHI SONO?

 



Gojio aprì svogliatamente un occhio, stropicciandosi le palpebre.
Girò la testa verso il letto di Goku. 
Gojio- Oh porca….- imprecò involontariamente.
Cercò di alzarsi ma un tremendo mal di schiena lo fece cadere al suolo.
Gojio- Cavolo…..
Goku- Eheheh… è naturale che tu stia male.. hai dormito tutta la notte sul pavimento… ormai non hai più l’età per fare certe cose- Lo beffeggiò entrando nella stanza.
Gojio- Gok……- Lo guardò stupito dell’espressione quasi normale che aveva stampata sul volto.
Il demone gli tese una mano- Da qua… ti aiuto! Altrimenti rischi di non muoverti più!
Gojio- Razza di scimmia! Non ho bisogno del tuo aiuto! Sono abbastanza giovane per farcela da solo!!!! >___<- Tirò un pugno alla mano di Goku e con fatica si alzò.
Goku- Ehehehe ^^
Hakkai- Hn?!!-
Mugolò appena stiracchiandosi.
Goku- Buongiorno Hakkai! Tutto bene?.. dimmi, ti fa male da qualche parte? Pensa che Gojio non riusciva nemmeno ad alzarsi!!!
Hakkai- @____@ - Non ci capiva nulla. 
Il sorriso più che normale che aveva Goku lo spiazzava.
Si alzò e si pulì appena gli abiti.
Goku- Su su.. muovetevi! Ho una fame bestiale!
Gojio e Hakkai si tirano un’occhiata intenditrice.
Non sapevano cosa era successo all’amico ma…. Ora sembrava più sereno, se così si poteva dire.
-Sei nuovamente qui?- Chiese la locandiera al ragazzino che salterellò indifferentemente nella saletta da pranzo.
Gojio- Come di nuovo??? Hei scimmia… non mi vorrai dire che hai già fatto colazione?! 
Goku- Beh… diciamo che ho fatto uno spuntino ^.^
Gojio- -____-”” Che caso disperato.

Finita la breve colazione ritornarono tutti nelle loro stanze.
Dopo poco però Hakkai bussò alla porta di Goku.
Hakka- Goku.. senti…
Goku- Lo so……- Guardava fuori dal vetro dando le spalle al demone gentile- … dobbiamo riprendere il viaggio, giusto?
Hakkai- Però se vuoi aspettare ancora un po’ potrem…..
Goku- No…. In fondo…- la sua espressione si fece più cupa- Non abbiamo nessuno da aspettare…..- Sorrise debolmente guardando l’amico.
Gojio, che era dietro la porta, strinse i pugni.
Avrebbe fatto qualsiasi cosa per prendersi anche solo metà del dolore che provava Goku in quel momento.
Goku afferrò con fretta il suo piccolo zainetto che lo seguiva dall’inizio del viaggio- Partiamo.
Hakkai- Goku….
il giovane demone sorrise nuovamente.
Un sorriso triste. 
Ma pur sempre un sorriso.
“Ora….. devo solo ritrovare la strada che il mio sole mi ha indicato per tutti questi anni”


 

 

 

 

 


************* *************

Il suo respiro si faceva sempre più pesante ogni qual volta tentava di aprire gli occhi.
Sentiva il suo corpo preda di forti tremori.
Ma lui….. 
Lui quegli occhi voleva aprirli.
Non sapeva che cosa avrebbe visto dopo.
Non gli importava molto.
Ma tutto sarebbe stato sicuramente migliore del buio che aveva adesso davanti a se.

Un frastuono riecheggiò nelle sue orecchie.
Aprì svogliatamente gli occhi imprecando dentro di se per quell’inusuale risveglio.
-Porca miseria….- urlò una voce che sembrava molto distante.
Girò i suoi occhi per tutta la stanza cercando di capire dove potesse trovarsi.
Non ricordava di aver mai visto quella casa.
Ma sinceramente in quel momento erano tante le cose che non si ricordava.
Cercò di alzarsi ma qualcuno lo trattenne e lo ributtò a forza nel letto.
-SEI PAZZO???? Sei ancora ferito gravemente!!! In questo modo rischi di rimanerci secco davvero questa volta!
“Questa volta?……”. Si chiese cosa volesse significare quella frase.
Posò il suo sguardo indagatore sulla ragazza imbronciata che gli stava aggiustava le coperte. I capelli rossi le cadevano ribelli percorrendole tutto il viso. Gli occhi verdi erano furibondi e sembravano volerlo uccidere da un momento all’altro.
Cercò di parlare.
-Dove sei?….. a casa mia!- rispose secca tornando nella stanza da cui era venuta senza degnarlo di un ulteriore risposta.
“TSK!”
Ad un tratto un signore irruppe nella stanza.
-Venerabile Sanzo! Si è svegliato!!!- Dagli occhi dell’uomo sembrarono uscire come della lacrime per la commozione.
Sanzo cercò di sforzare la sua mente a ricordare dove aveva già visto quell’uomo. 
“Dev’essere un mio conoscente se sta piangendo, che stupido….. ma… come mi ha chiamato??? Venerabile ‘qualcosa’?”
-Come si sente?- insistette l’uomo.
-Si sente bene, non vedi?!- si intromise nuovamente la giovane.
-Chelsea, devi avere più rispetto per il venerabile Sanzo.
Chelsea- Tsk…- girò lo sguardo verso la finestra.
“Venerabile Sanzo???….. non capisco…. Io sono un Sanzo?”
Il bonzo cercò di parlare ma l’uomo lo interruppe.
-Non si deve sforzare Venerabile Sanzo. Ora pensi solo a rimettersi. Per qualunque cosa sappia che può contare sul nostro aiuto- Fece una specie di inchino prima di uscire dalla stanza.
Sanzo non capiva un gran che di tutta quella situazione ma tutte quelle riverenze gli facevano venire la nausea.
Stette ad aspettare l’arrivo di un qualche cenno di vita ma per un bel po’ gli unici segni che ricevette furono le voci confuse della ragazza e dell’uomo che sembravano discutere animatamente.
Sembrava che l’uomo insistette per portarlo in un centro medico del paese mentre la giovane replicava che era ancora troppo debole e che sarebbe stato meglio farlo rimanere li ancora per un po’.
Tutte quelle grida gli fecero venire un gran mal di testa.
Chiuse gli occhi per cercare un po’ di calma.
Per un po’ non sentì più nulla.
Chelsea- Hei… sei ancora vivo?- disse entrando nella sua stanza.
Sanzo girò gli suoi occhi violacei scrutando attentamente la persona che aveva di fronte.
Chelsea- Beh.. cos’è quello sguardo ostile?- Posò la minestra calda che stringeva fra le mani sul piccolo comodino laterale al letto.
Sanzo- Tsk- Fu l’unica cosa che riuscì a dire.
Chelsea- Sei stato incosciente per diversi giorni…… Sei andato avanti di medicine…. Credo che adesso faresti meglio a mangiare in modo naturale.
Sanzo- ……..
Chelsea- ….Hai scelto la strada del silenzio? -____- …….. Bene…- si alzò e afferrò Sanzo dalle braccia cercando di tirarlo su, con scarsi risultati però.
Chelsea- Ma quanto pesi?? @____@
Sanzo- Faccio da solo.
Chelsea- Ah.. allora sai parlare?!
Sanzo- Tsk.
Si tirò su con fatica appoggiandosi alla spalliera del letto.
Prese fra le mani la minestra fumante e cominciò a mangiare.
Sanzo- Beh… devi stare qui ancora per tanto?
Chelsea- Finchè non hai finito. Non vorrei che ti sbrodolassi tutto addosso.
Sanzo- Hei ragazzina, modera i termini!
Chelsea- Altrimenti che fai?
Sanzo- ……………… - Stava per replicare quando sentì le parole morirgli in bocca. 
Non sapeva che cosa dire.
Riprese a mangiare.
Finita la minestra Chelsea prese il piatto e tornò in cucina.
Sanzo- HEI?????- urlò dopo parecchi minuti che aspettava.
La ragazza tornò di corsa- Che succede?- chiese un po’ spaventata.
Sanzo- Tsk.. niente….- girò il suo sguardo verso un punto indefinito della stanza. 
Chelsea si sedette su una sedia al lato del letto.
Sanzo- Dove mi trovo?
Chelsea- In un piccolo villaggio a nord del Toghenkiò.
Sanzo- E che cosa ci faccio qui?
Chelsea- Ti ho trovato sulle rive di un fiume che scorre poco distante da qui…… Eri privo di conoscenza e avevi una brutta ferita all’addome…. Sembrava anche che ti fossi spappolato qualche organo interno…. Insomma… eri ridotto davvero male!……. Io ti ho semplicemente portato qui. I medici del villaggio ti hanno rimesso in sesto.
Sanzo- Come è successo?
Chelsea- E io che ne so! Sei tu che dovresti ricordarlo!
Sanzo si portò una mano sulla fronte- Veramente… sono tante le cose che non ricordo…….. dimmi…. Tu sai mica come mi chiamo?
Gli occhi della ragazza sgranarono appena- Davvero non ti ricordi come ti chiami?????
Sanzo- Perché? E’ così anormale?
Chelsea- … beh…. Può succedere… raramente.. ma succede -___-
Sbuffò-  Suppongo quindi tu non lo sappia.
Chelsea- Mmmmm…. Credo che tu sia un Venerabile Sanzo. Uno dei cinque Sanzo Oshi posti al protezione dei sutra sacri.
Sanzo- E cosa te lo fa pensare?
Chelsea- Lo dicono quelli del villaggio. Hanno riconosciuto le vesti. Portavi una tunica bianca e un sutra poggiato sulle spalle…. E quindi hanno fatto questa deduzione.
Scosse la testa, confuso.
Chelsea- La cosa ti sembra così strana?
Sanzo- beh…. Non saprei…
Chelsea- Ma davvero non ti ricordi niente???.. Fai uno sforzo… non puoi avere perso completamente la memoria tanto da non ricordarti di essere una delle persone di più alto rango di questo pianeta!- Insistette.
Sanzo- Assolutamente niente- Portò una mano alla testa.
Chelsea sbuffò appena- … Beh… ora non ci pensare! Sei stato privo di conoscenza per tanto tempo.. è già un miracolo che tu sia vivo- Sorrise dolcemente- Ora cerca di riposare un po’- si alzò e lo fece stendere- Ora devi solo rimetterti del tutto.
Fece una smorfia- Ti faccio pena, vero?
Chelsea- No… Far pena è una cosa negativa…… Ora voglio solo che ti rimetti in sesto.
Sanzo- Tsk… non ti preoccupare.. me ne andrò domani stesso.
Chelsea- Hei- Si avvicinò al suo viso- Sta zitto e non rompere più di quello che stai già facendo… ma soprattutto non compatirti.
Se ne andò mezzo bofonchiando.
Sanzo- Tsk….
Girò il suo sguardo verso la finestra semi chiusa.
Strinse ripetutamente gli occhi come sperando di riaprirli e ricordare il suo passato.
Non ricordava assolutamente niente.
Toccò con una mano la ferita all’addome.
“L’unico che può saperne qualcosa è quello stronzo che mi ha procurato questa ferita…. E io lo scoverò.. giuro che lo scoverò”
La stanchezza però ebbe la meglio e Sanzo cadde in sonno senza alcuna trama.

Continua……..

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Capitolo 3
*** Non avere legami ***


Ringrazio sentitamente tutte le persone che hanno aperto anche solo una volta questa storia e che hanno avuto la voglia di apr

Ringrazio sentitamente tutte le persone che hanno aperto anche solo una volta questa storia e che hanno avuto la voglia di aprire anche il terzo capitolo

 

 

 

 

 

 

 

 


03 NON AVERE LEGAMI

 



Trascorsero alcuni giorni.
Sanzo non si era reso nemmeno conto del tempo che passava.
Chelsea passava tutto il suo tempo a cucire una specie di maglione accanto al suo letto.
Il bonzo non riusciva a capire se la ragazza stesse lì per tenergli compagnia o per paura che potesse commettere una qualche sciocchezza.
Quel giorno però sentiva una voglia irrefrenabile di alzarsi.
Non ce la faceva più di stare a letto.
Quella monotonia lo innervosiva.
Cercò di alzarsi e subito la giovane corse verso di lui tirandogli un sonoro pugno in testa.
Sanzo- RAZZA DI STUPIDA!!!!
Chelsea- NO! LO STUPIDO SEI TU!!! TI HO DETTO CHE DEVI STARE A LETTO!!!
Sanzo- Tsk…- si ricacciò su di esso- Sono giorni che dici le stesse cose… ora sono veramente stanco.
Chelsea- Stanco di far niente?
Sanzo- Esatto!
Chelsea- Ahhhhhhh- sbuffò alzando gli occhi al cielo- Forza… ti dò una mano.
Sanzo la osservò con fare sospettoso.
Chelsea- Mica ti voglio mangiare!
Sanzo- Tsk.
Chelsea- Forza!
Il biondino diede una piccola spinta alla ragazza e poi si alzò da solo.
Chelsea- Ma che caratterino caro il mio bonzo -___-
Sanzo fece qualche passo. Le sue gambe tremavano appena.
Per un attimo sembrò come cadere ma Chelsea, con prontezza, lo afferrò per le spalle sorreggendolo.
Sanzo- Ce la faccio anche da solo.
Chelsea- Certo che ce la fai anche da solo.. ma ce la fai solo a cadere!…. guarda che chiedere aiuto non è mica un sintomo di debolezza- Disse intuendo il carattere orgoglioso dell’uomo.
Sanzo- Tsk…. Non voglio che una mocciosa mi faccia da balia.
Chelsea- Questa mocciosa però non avrebbe voglia di sorbirsi i tuoi lamenti per altri giorni!
Sanzo- Lamenti?
Chelsea lo spinse in avanti facendolo camminare a piccoli passi- Si…. Quando eri ancora incosciente ti lamentavi nel sonno…
Sanzo- E che dicevo?
Chelsea- Non so.. mille cose confuse.. non ci ho dato molto retta…. Anche perché non sapevo che avessi perso la memoria.
Molto lentamente arrivarono fino alla porta d’ingresso.
Sanzo respirò profondamente.
Chelsea- Aria di libertà- disse come entrando nei suo stessi pensieri.
Sanzo- …………
Chelsea- So che per te non dev’essere stato facile stare a letto per più di una settimana e aver perso la memoria… ma penso che prima o poi il tempo porti via le ferite e lasci solo la verità.
Sanzo- Tu che ne puoi sapere?
Chelsea- Di perdite di memoria assolutamente niente…..
Sanzo- Vivi qui da sola?
Chelsea- Si… come vedi non c’è nessuno qui intorno oltre io, te e la natura.
Infatti si trovavano in una piccola casetta nel verde…………..Però se guardi bene in quel punto si può scorgere il villaggio. Dista meno di cinque minuti da qui… questo mi permette di avere la mia libertà.
Sanzo- Perché vivi qui? 
Chelsea- Non c’è un motivo preciso- Abbassò lo sguardo- ….. Vuoi provare a reggerti da solo?
Sanzo rispose con uno ‘Tsk’ e lasciò lentamente la solida presa della ragazza.
Fece qualche passo barcollando appena.
Chelsea sorrise- Sei stato per lungo tempo a letto… i tuoi muscoli devono essere atrofizzati… però sembra tu abbia un fisico molto robusto. Ti rimetterai presto!
Sanzo- Tsk- girò il suo sguardo fiero verso gli occhi sorridenti della ragazza.
Come poteva una persona che nemmeno conosceva capirlo in quel modo?
Ma soprattutto…… se al mondo esisteva gente che lo conosceva… perché non erano ancora venuti a cercarlo?

 

 



*************** *****************

Goku morsicò con foga un nikuman.
Poi ne afferrò un altro.
E un altro ancora.
Gojio- Razza di scimmia!!! Vuoi mandarci in rovina?????
Goku- Scusa….. è che la mia pancia brontola ç____ç
Hakkai- Eheheh ^^
Goku guardò con rammarico il poco cibo che erano riusciti a racimolare quel giorno.
Purtroppo la carta donata dai sambuzzushin era rimasta nella tunica di Sanzo e quindi era precipitata con lui nel vuoto.
Ora si trovavano senza bonzo corrotto e nemmeno un soldo.
Avevano dovuto adattarsi.
Per fortuna Hakkai aveva da parte un po’ di denaro e Gojio contribuiva a portarne dell’altro giocando a poker.
Ma tutto quello non poteva durare in eterno.
Anche Goku aveva cercato in tutti i modi di rendersi utile.
Ma Gojio e Hakkai glielo impedivano sempre.
Non ne capiva il motivo.
Forse non volevano dargli altre preoccupazioni.
Goku- Io vado a dormire.
Gojio- Come? Non vuoi neanche fare una partitina con me?- Chiese forse un po’ deluso.
Goku scosse la testa- No… Ho un sonno bestiale -____-
Hakkai- Buonanotte Goku.
Gojio- Che scimmia dormigliona 
Goku- Notte Hakkai…. Notte stupido kappa pervertito!
Gojio- KAPPA A CHI RAZZA DI SCIMMIA ADDORMENTATA?! 
Goku sorrise appena. Quella sera non aveva voglia di replicare.
Entrò nella tenda e si buttò subito dentro al suo futon.
Era grato ai suoi amici per quello che stavano facendo.
Lo stavano riempendo d’affetto.
Ogni giorno lui avrebbe voluto dirgli che non ce n’era bisogno. Che lui stava bene.
Ma…. Ma questo non era assolutamente vero.
E questo lo sapeva.
La sua vita non poteva rimanere quella per sempre.
Non si era mai posto il problema di un domani.
C’era sempre stato Sanzo vicino a lui a dirgli cosa doveva o non doveva fare.
Ma ora era tutto diverso.
Sanzo non c’era più e lui doveva imparare ad arrangiarsi con le proprie forze.
Questo però…. Gli sembrava impossibile.
Una vita senza Sanzo era impossibile.
Quante cose avrebbe voluto dirgli in quel momento.
Quante cose si era tenuto dentro.
Avrebbe voluto ringraziarlo……
Ma ora… non sarebbe stato più possibile.
Si asciugò gli occhi con la manica della giacca.
Doveva essere forte.
Doveva farlo anche per Sanzo.
“Non avere legami
Non essere schiavo di nessuno
Vivere semplicemente per la propria vita”
Quello era l’ultimo insegnamento di Sanzo. E lui avrebbe fatto di tutto per metterlo in pratica.


 

 


************** ******************** 

Un tonfo tremendo fece sbuffare appena Chelsea che svogliatamente si alzò e, con fare rassegnato, uscì nel giardino.
Sanzo era riverso sull’erba intento a rialzarsi.
La ragazza guardò il cielo pensando a quanto avrebbe ancora dovuto sopportarlo.
Intanto il bonzo si era alzato e si era messo a correre.
Dopo pochi metri ruzzolò nuovamente giù per una piccola duna che il prato creava ritrovandosi con la faccia su dei piccoli fiorellini.
Sanzo- TSK!!!!!
Chelsea- Povera natura… così la contaminerai con i tuoi ‘Tsk’!
Sanzo- Fatti gli affari tuoi!
Chelsea- -_____-*
Trattenne la rabbia.
Infondo non le dispiaceva la compagnia di Sanzo.
Era una persona fuori dal comune e priva di ogni logica.
Ogni giorno si alzava all’alba e provava a camminare.. ogni giorno sempre più velocemente. In poco tempo aveva fatto dei passi formidabili.
E di questo doveva solo ringraziare la sua cocciutaggine.
Chelsea si stava quasi affezionando a quel burbero bonzo.. che di santo aveva ben poco.
Chelsea- Io vado a preparare il pranzo.
Sanzo non le diede nemmeno ascolto. Si infilò nel bosco troppo intento a riacquistare il pieno utilizzo dei suoi movimenti.
Chelsea- Insopportabile >___<

Sanzo- Beh.. che hai da guardarmi così?- disse continuando a mangiare.
Chelsea- Niente… è che ti ho visto mangiare di gusto… Quello che ho preparato ti piace?
Sanzo- No, fa tutto schifo!…. è solo che devo recuperare energie se voglio andarmene il prima possibile da qui.
Chelsea- Prima o poi ti ammazzo, lo giuro! -______-“ – disse stringendo i denti.
Gli occhi di Sanzo si sgranarono appena.
Fu colto da una leggera fitta alla testa.
Chelsea- Hei? Che hai? Ti senti bene?
Sanzo- Si si….
“Prima o poi ti ammazzo……”
La sua mente ripetè quella frase. 
Le sembrava stranamente familiare.
“Forse… forse sto cominciando a ricordare qualcosa?!”
TOC TOC
Chelsea- Ma chi sarà a quest’ora?- chiese udendo il rumore alla porta- Spero non sia il capo villaggio.
Si alzò e corse verso l’entrata.
Aprendo però si trovò di fronte un demone che la afferrò per i capelli e la tirò verso di se.
-Ehehe… ma che bella ragazza…. 
Chelsea- MOLLAMI RAZZA DI STRONZO!! Che diavolo vuoi da me????- Urlò agitandosi. Le aveva bloccato le mani.
-All’inizio volevo solo i tuoi soldi… ma ora… dopo averti visto missà che mi sazierò per benino.
Si passò la lingua verdastra sulle labbra.
Chelsea cacciò un urlo disperato e poi gli tirò un calcio.
Chelsea- LASCIAMI LASCIAMI LASCIAMIIIII!!!!!!!!
Si sentì liberare le mani.
I suoi occhi caddero su Sanzo che aveva afferrato e ora stava strascinando fuori il demone.
Chelsea- Sanzo.. sta attento!
-Sanzo?.. Non sarai quel Genjo Sanzo?
Sanzo- Tu che ne sai di me?
-Poco e niente.
Sanzo- Parla maledetto.
-Si dice in giro che eri morto cadendo da un dirupo……. Ma si vede che si sbagliavano… AHAHAHAH… chi l’avrebbe mai detto che sarei stato proprio io a uccidere il famoso Genjo Sanzo Oshi?!
Il demone scaraventò a terra Sanzo che, ancora mal ridotto, non riuscì a contrastare la sua potenza.
Venne afferrato per la gola.
Sanzo- AHHHHHH!- urlò soffocatamente tirando pugni verso il demone che però non voleva cedere la sua presa.
BANG
Il demone si dematerializzò davanti ai suoi occhi.
Sanzo si toccò la gola verificando se fosse ancora tutto intero.
Poi girò velocemente il suo sguardo verso Chelsea che stringeva saldamente fra le mani una pistola.
Tremava mentre piccole gocce di sudore le passavano sul viso.
Cadde sulle ginocchia.
Sanzo corse istintivamente verso di lei.
La scosse appena.
Sanzo- Hei.. tutto bene, ragazzina?
Chelsea continuava a tremare incessantemente- S.. si….- bofonchiò appena.
Lo sguardo attento del bonzo cadde sulla pistola- Una shureiju?!
Chelsea- Credo di si- osservò anch’essa l’arma.
Sanzo- Come fai ad avere una shureiju?
Chelsea- Questo dovrei essere io a chiedertelo….. L’ho trovata fra le tue cose.
Sanzo- Le mie cose?
Chelsea- Si. Quando ti ho trovato avevi addosso degli oggetti che io ho accuratamente messo da parte.
Sanzo- E perché me lo dici solo ora?
Chelsea- beh…..- la sua voce era titubante.
Sanzo- Fammi subito vedere questi oggetti.
Chelsea si alzò- Ok. Seguimi.
Entrarono nella sua stanza da letto.
Sanzo osservò l’arredamento. “E così è questa la stanza di una donna?”. Pensò distrattamente.
Chelsea prese un piccolo bauletto da sotto il letto- Ecco… nella tua tunica, oltre la shureiju, c’erano anche questi due oggetti.
Sanzo afferrò quello che sembrava una specie di coroncina- Questo viene usato nei rituali buddisti.
Chelsea- Si… La tua tunica e quell’oggetto hanno fatto credere agli abitanti del villaggio che tu fossi davvero un Sanzo.
Sanzo- …. Perché fatto credere?…..
Chelsea abbassò lo sguardo.
Il biondo girò lo sguardo sul secondo oggetto.
Il suo sopracciglio si aggrottò in segno di dubbio.
Sanzo- Ma questo è un Harisen?!- disse sorpreso della sua stessa vista.
Prese fra le mani l’oggetto e lo rimirò in tutte le sue posizioni.
Chelsea- Sei riuscito a prenderlo in mano…. Io non ci sono riuscita.. è troppo pesante… ho faticato per metterlo in quel baule.
Sanzo-….. ma che ci facevano nella mia tunica un harisen e una shureiju? In teoria i bonzi non dovrebbero portare con se questi oggetti….
Chelsea- E’ quello che mi sono detta anch’io………
Sanzo girò di scatto lo sguardo verso di lei- Tu non credi che io sia un bonzo, vero?
Chelsea- Non saprei…. Per quanto ne so io potresti anche aver derubato un vero monaco e avergli fregato i vestiti.
Sanzo- ……. Ma allora perché stai continuando a tenermi qui?
Chelsea- Vedi… gli abitanti di questo villaggio hanno preso il tuo arrivo come un segno voluto dal cielo… In questi ultimi mesi gli attacchi dei demoni sono stati più numerosi del solito. Molti giovani dei villaggi circostanti hanno perso la vita cercando di difendere le loro case.
Sanzo- Ma io … o meglio… Un Sanzo cosa dovrebbe centrare in tutto questo?
Chelsea- I bonzi che portano il venerato nome Sanzo potrebbero coi loro sutra purificare la città dal male…….. almeno, io l’ho capita così.
Sanzo- ………….
Chelsea- Dimmi… Il nome ‘Sanzo’ non ti dice proprio niente?
Sanzo- Non so…. – si portò una mano alla testa- ….. ogni volta che cerco di ricordare mi viene solo un odioso mal di testa.
Chelsea- Non importa- sospirò- Sarà meglio se andiamo a finire di mangiare.
Sanzo- Hei…
La ragazza si fermò.
Sanzo- Perché vivi qua da sola col rischio di essere attaccata da un momento all’altro?
Chelsea abbozzò un sorrisetto- Al contrario delle apparenze io so difendermi molto bene.
Tornò in cucina lasciando Sanzo a riflettere in quella stanza vuota.
Afferrò la shureiju che Chelsea aveva lasciato sul comodino.
Era fredda.
Perché?
Perché non sentiva assolutamente niente?
Nessuna sensazione.
Nessuna emozione che potessero aiutarlo a ricordare.
Tutto era così confuso.
Chelsea spuntò dalla porta.
Stette a osservare per un attimo il biondo.
Chelsea- ….. Però…. Se avessi sentito che eri una persona malvagia non ti avrei mai ospitato in casa mia…..- disse di soppiatto per poi riscomparire nella stanza affianco.
Sanzo abbassò lo sguardo.
“Una persona cattiva……. Forse lo sono davvero……..”
Sorrise appena prima di poggiare la shureiju e l’harisen nuovamente sul comodino.

Continua………..

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Capitolo 4
*** Ricordi ***





04 RICORDI

 

 


Era passato un mese intero da quando Sanzo se n’era andato.
Goku ormai aveva perso completamente la speranza in un possibile miracolo.
Però…. Non si era ancora abituato a quella sua nuova vita senza il suo sole.
Hakkai gli continuava a ripetere che era normale stare così male ma che prima o poi il tempo avrebbe lenito tutte le ferite.
Ma se non erano bastati cinquecento anni per dimenticarlo come poteva passare una breve vita sul mondo terrestre se non avvolto nella sofferenza?
Il viaggio verso ovest però non era terminato.
Quello era l’unico modo di vivere che conosceva.
Ogni giorno ringraziava il cielo per avergli messo al suo fianco due amici splendidi come Gojio e Hakkai che non passava momento che cercassero di tirarlo su di morale.
Forse….. forse prima o poi il dolore avrebbe talmente preso il sopravvento che Goku non si sarebbe nemmeno più accorto di star soffrendo.
La jeep prese una pietra e sia Goku che Gojio per poco non volarono giù sulla strada.
Gojio- Hakkai. Non è che potresti prestare più attenzione?
Hakkai- Scusate ^^”
Goku ritornò vittima dei suoi pensieri finché il mezzo demone gli tirò un sonoro pugno in faccia.
Gojio- Scusa… avevi un moscerino in testa.
Goku- Potevi inventarti una scusa migliore- Ringhiò scattando in piedi.
Gojio- Cosa stai insinuando? Che l’ho fatto apposta?
Goku- Si
Gojio- Razza di scimmia insolente- si alzò anch’esso.
I due presero a fare a pugni.
A nulla servirono le parole di Hakkai che cercava di calmarli. Alla fine si arrese alla loro lite.
Un po’ di movimento avrebbe sicuramente fatto bene a Goku. Sperava solamente non capitombolassero giù di sotto.
Ad un tratto però Hakkai si vide costretto a inchiodare.
Goku si aggrappò al sedile mentre Gojio ruzzolò per qualche metro.
Fu un ostacolo a fermare il suo volo.
-Eheheh…. Guardate che bocconcini succulenti ci capitano oggi?!
Un gruppo di demoni ostruivano il passaggio.
Gojio scattò in piedi ed estrasse la sua arma.
Lo stesso fece Goku che si preparò a sfogare tutta la sua rabbia contro i malcapitati.
In pochi minuti la ‘battaglia’ ebbe termine.
Gojio- Accidenti… non ci sono più i demoni di una volta- disse deluso dai suoi avversari.
Hakkai- Hai proprio ragione Gojio ^__^
Goku si pulì la casacca.
Alzò gli occhi al cielo.
Sperava.
Sperava con tutto se stesso che tutto quel dolore prima o poi avrebbe trovato fine.

 

 

 

 


*********** ********************

BANG BANG
Il demone si dematerializzò in un batter di ciglio.
Sanzo raccolse la legna e tornò nella piccola casetta.
Chelsea- Sanzo- Corse nell’ingresso appena lo sentì entrare- Sei tutto intero?
Sanzo- Devi smetterla di preoccuparti per me. Non sarò certo fatto fuori da un comune demone.
Chelsea- Tsk… sei il solito testone…. Anzi… da quando stai meglio sei diventato proprio scorbutico -____-
Sanzo- Tsk U___U
Il bonzo posò la legna vicino al caminetto.
Chelsea- Ti ringrazio. Sei stato molto gentile.
Sanzo- Se mi dici ancora una volta che sono gentile giuro che ti ammazzo.
Chelsea sorrise.
Era contenta che Sanzo si fosse ripreso del tutto.
In quell’ultimo mese aveva potuto apprendere mille sfaccettature del carattere del suo ospite…… era scorbutico e indisponente.
Ma questo non le dispiaceva affatto.
Aveva portato un po’ di trambusto nella sua triste vita.
Almeno finché non avrebbe deciso di andarsene.
Chelsea- Dimmi…. Oggi hai ricordato qualcosa?
Sanzo- Niente di nuovo
Chelsea- Sei riuscito a capire chi è quel demone che ti trafigge?
Sanzo aggrottò un sopracciglio- No…. Come ti ho già detto continuo a sognare sempre la stessa scena. Un demone di fronte a me che mi passa da lato a lato… ma il suo viso è confuso con le gocce di pioggia.
Chelsea- Pensi di conoscerlo?
Sanzo- Credo proprio di no. Se aveva lo scopo di uccidermi sarà sicuramente stato un mio nemico.
Chelsea- Giusta osservazione.
Sanzo- Però quel demone è l’unico legame che ho col mio passato.
Chelsea- …….Ora non pensarci. Mangiamo qualcosa e andiamo subito a letto. Magari domani sarai più fortunato.
Sanzo- Bah……
La faccia contrariata di Sanzo fece sorridere la ragazza.
Sanzo- E ora che hai da ridere? 
Chelsea- Scusa…. Eheheh… è che sei buffo
Sanzo- U___U*
Chelsea- E dai.. non ti arrabbiare. Ricorda: La pace interiore è la migliore arma di un uomo!
Sanzo- Non so perché ma sento che questa frase rispecchia il mio esatto opposto -____-
Chelsea- ^__^

Pioggia.
Perché nei suoi sogni c’era solamente pioggia.
Lui sentiva di odiare la pioggia ma non ne ricordava il motivo.
Forse…. Forse aveva perso qualcuno in un giorno simile.
Qualcuno di veramente importante.
Dannazione.
Perché non riusciva a ricordare niente?
Sanzo si rigirò parecchie volte nel letto.
La sua fronte era impregnata di sudore.
Ad un tratto cacciò come un urlo soffocato.
Chelsea scattò giù dal letto.
Accese la luce e entrò nella camera di Sanzo.
Lui era riverso sul pavimento bagnato fradicio.
La finestra proprio sopra il suo letto si era aperta.
La ragazza la chiuse a poi girò lo sguardo verso il bonzo che intanto si era alzato cercando di darsi un certo contegno.
Chelsea- Hai fatto un brutto sogno?- chiese preoccupata dagli occhi stralunati che aveva di fronte.
Sanzo- Non credo fosse stato un sogno…..
Chelsea- In che senso?
Sanzo- C’era un uomo…… Dalle vesti sembrava un Sanzo….. Mi guardava con occhi gentili e mi trattava come fossi suo figlio……. Però……
Chelsea- Però????
Sanzo si portò una mano sulla testa- Alla fine è arrivato un demone e quell’uomo mi ha fatto scudo col suo corpo……… dopo non so cosa sia successo…. Credo sia morto…. L’unica cosa che ricordo è la pioggia che cadeva incessante….. 
Gli occhi del biondo vagavano senza sosta scrutando ogni angolo della stanza.
Chelsea non sapeva cosa fare. Non aveva mai visto Sanzo in quello stato. Lo riteneva una persona estremamente forte ma in quel momento gli faceva quasi tenerezza.
Con un gesto istintivo circondò la vita del bonzo e lo strinse a se.
Chelsea- Ora cerca di calmarti….. E’ naturale che nella tua vita ci siano ricordi dolorosi ma è giusto che tu ricordi anche quelli…… fanno parte di te…. E forse ti aiuteranno a capire meglio chi sei….
Sanzo- …………..
Chelsea- Forza….- si scostò da lui- Ti prendo un altro pigiama pulito. Questo è tutto zuppo.
Sorrise dolcemente e corse nell’altra stanza.
Sanzo riassunse la sua solita espressione fredda.
Tirò un pugno contro il muro mentre sentiva il sangue ribollirgli nelle vene.
“E’ naturale che nella mia vita ci siano ricordi dolorosi…..”, ripetè nella sua mente le parole di Chelsea, “Ma ho come l’impressione che non ci sia nemmeno un ricordo bello……….. ma cosa diavolo era la mia vita?”

 


Continua……….

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Capitolo 5
*** Solo sofferenza ***




05 SOLO SOFFERENZA

 


Chelsea- Ma ne sei proprio sicuro?
Sanzo- Certo. Stare qui è solo una perdita di tempo.
Chelsea- E’ passato solo poco più di un mese….. non potresti prenderti un po’ più di tempo?- Cercò di insistere.
Sanzo la guardò torvo- Tempo per cosa?
La ragazza abbassò lo sguardo. Sbuffò appena.
Chelsea- E va bene…. Fa quello che vuoi. Ma poi non voglio più rivederti mezzo moribondo.
Sanzo- Non mi vedrai mai più. Non ti preoccupare.
Chelsea si morse un labbro.
Che cosa si aspettava? 
Che sarebbe rimasto lì per sempre?
Sapeva fin dall’inizio che quello non sarebbe stato possibile.
Ma allora cos’era quella strana sensazione che sentiva salire dentro di lei?
Solitudine.
Ora….. sarebbe stata nuovamente sola.
Si girò, dando la schiena a Sanzo.
Chelsea- Allora addio.
Uscì dalla casa sbattendo la porta.
Sanzo alzò gli occhi al cielo imprecando.
Non che gli importasse niente di quella mocciosa… però……..

Tirò un calcio ad una pietra.
Chelsea- AHHHHHH.. CHE MALE!!!!! - Urlò salterellando da una parte all’altra della stradina nel bosco.
Chelsea- Ma perché devo essere sempre così idiota?????? ç____ç
Lasciò passare qualche minuto, giusto il tempo che il suo piede le permettesse di non urlare come una dannata.
Si alzò e riprese a camminare.
Guardò verso il cielo, sospirando.
Fra i rami poteva scorgere qualche nuvola che di lì a poco avrebbe oscurato la luce del sole.
Si sentiva tremendamente vuota.
Chelsea- Che stupida che sono…- Parlò ad alta voce come se qualcuno potesse sentirla- Che cosa volevo ottenere?………………… AHHHHHHHHHHHHHHHHH- Cacciò un urlo per poi tornare a camminare.
Chelsea- Dopo aver urlato mi sento decisamente meglio ^___^
-Cosa ci fa una bella ragazza da sola nel bosco?……- un demone le si parò davanti- Non sai che questo è un posto pericoloso?
Chelsea indietreggiò di qualche passo.
-Dimmi… come ci si sente in questi momenti? Intendo quando sai che non hai via di scampo?…. Non puoi scappare.. io sono nettamente più veloce di te!
Chelsea sorrise cinicamente fronteggiando con sguardo freddo il demone- Ci si sente da schifo. O forse…… dovrei dire bene…………- abbassò lo sguardo- Io odio vivere. Essere uccisa oggi o domani per me non fa alcuna differenza.
-Mi stai prendendo in giro????
Chelsea- Assolutamente no. Non farti prendere in giro dal mio aspetto così spaventato. In cuor mio sono contenta di morire…. Forse… morire è l’unica soluzione che ho per tornare in vita.
-Stai cercando di prendere tempo, l’ho capito! Ma ora basta…. Mi sono stancato.
Si leccò una mano e poi saltò addosso alla ragazza che non sembrava dar cenni di muoversi.
Sanzo- CHELSEA!!!!!!
Gli occhi della ragazza sgranarono. Si cacciò da un lato ma gli artigli del demone la colpirono comunque ad una spalla.
-Chi è che osa disturbare il mio pranzo???- urlò il demone.
Una pallottola gli sfiorò il viso.
Chelsea- CHE CAZZO CI FAI QUI????- Urlò scattando in piedi e correndo verso il bonzo.
Sanzo- Non urlare stupida mocciosa. Mi dai sui nervi.
Il demone saltò contro di loro però fu solo Sanzo che ingaggiò quella piccola lotta.
Ad un tratto sembrò essere il nemico ad avere la meglio.
Sanzo fu scaraventato a terra e il demone gli saltò addosso.
Chelsea- Sa….. Sanzo- Tremava leggermente.
Il bonzo afferrò le mani del demone ma non riuscì a liberarsi dal peso del suo corpo.
Chelsea- ………… basta…..- Una piccola goccia le passò il viso.
Fu subito seguita da un’altra…. E un’altra ancora.
La pioggia cominciò a scendere inesorabile.
Sanzo- HN!!!!! ORA TI AMMAZZO!!!- Urlò al colmo della rabbia. Stava per liberarsi quando il demone sopra di lui fu scaraventato sul tronco di un albero.
Il bonzo scrutò allibito la figura che gli si estendeva davanti.
Due occhi stanchi guardavano in direzioni del malcapitato nemico pronto a divorarlo.
Chelsea raccolse come la sua energia nel palmo della mano per poi farne uscire una spada con una strana elsa, piuttosto piccola, che le si adattava perfettamente.
Si gettò sul demone. 
Sembrava aver perso ogni controllo.
Lo colpì ripetutamente conficcandogli l’arma nel petto ormai squartato.
Fu Sanzo però a fermare quell’atto di pazzia sparando al demone e mettendo fine alle sue inutili sofferenze.
Chelsea alzò gli occhi verso di lui- Perché l’hai ucciso così velocemente?
Sanzo- Era un’inutile perdita di tempo.
La giovane si alzò in piedi.
Dalla spada che teneva saldamente in mano colavano pesanti gocce di sangue che si mischiavano col la pioggia.
Sanzo- Sei un demone?
Chelsea- C’è da chiedere?
I loro sguardi sembrano fronteggiarsi per qualche minuto.
Minuto che non passava mai.
Chelsea- Beh…. Non cerchi d’uccidermi?- Ruppe il silenzio abbassando lo sguardo.
Sanzo- Tsk. Non sprecherò il mio tempo con una mocciosetta come te- si girò e iniziò a camminare.
Chelsea alzò lo sguardo- PERO’ I DEMONI VANNO UCCISI! TUTTI!- Urlò- ….. loro… loro portano solo sofferenza e dolore….- strinse i pugni. I suoi occhi smeraldo diventarono come pesanti.
Sanzo tornò indietro.
Istintivamente prese l’harisen e lo tirò in testa alla ragazza che capitombolò per terra- MA CHE DIAVOLO STAI DICENDO???
Chelsea sgranò gli occhi.
Sanzo- Tsk. Non tutti i demoni sono uguali…. Però hanno una cosa in comune…. Sono stupidi.
Nella parole di Sanzo non riuscì a leggere alcun tipo di odio.
Sembrava quasi che avesse già avuto a che fare con un demone.
Ma come poteva un bonzo aver difeso un demone?
Fece ritornare la spada nella sua mano.
Il suo viso contratto riassunse un’espressione più tranquilla. 
O forse era una faccia disperata.
Il suo corpo fu percosso da mille singhiozzi.
Sanzo non si era mosso di un centimetro.
Continuava a fissarla con aria in apparenza indifferente.
Le ricordava qualcuno anche se non capiva chi………
Chelsea- Ora…. ora hai capito perché la mia casa è isolata dalle altre?!- rise ad una tratto. Ma il suo era un sorriso impaurito e sarcastico.
Sanzo- Loro sanno che tu sei un demone?
Chelsea annuì col capo.
Sanzo- Però non hanno paura di te.
Chelsea- Dicono di no. Però intanto quando la mia famiglia è venuta ad abitare in questo villaggio gli abitanti le hanno costruito una casa in lontananza. Loro hanno detto che era un atto di bontà nei nostri confronti…. Ma in realtà avevano paura.
Sanzo- La paura è dettata dall’ignoranza.– si sedette sotto un tronco di un albero e si accese una sigaretta che aveva acquistato al villaggio.
Chelsea -…………..
Sanzo- In qualunque caso tu non saresti in grado di uccidere nemmeno una mosca….. non vedo come potresti uccidere degli esseri umani.
Chelsea- Non so…… 
Sanzo- Dimmi…. Sei un demone….. ma allora da cosa deriva tutto questo odio verso la tua stessa specie?
Chelsea alzò nuovamente lo sguardo. I suoi occhi si velarono nuovamente. Strinse i pugni come per prendere coraggio.
Chelsea- Sono stati dei demoni a sterminare la mia famiglia…..
Sanzo- …………
Chelsea- Non ho molti ricordi di quella sera ma so soltanto che ci hanno preso alla sprovvista…. Hanno eliminato tutti…… i miei genitori… i miei fratelli….. i miei amici….. tutti i demoni che si trovavano in questo villaggio………. Sono rimasta solo io.
Sanzo- ……….
Chelsea- Però…. Ricordo chiaramente il viso di uno di loro…… Credo fosse stato il capo. Mi guardava con fare soddisfatto mentre trucidava la mia famiglia. Sembrava si stesse divertendo un mondo- Sbattè un pugno contro il terreno- Io……… Quella sera ho giurato che sarei diventata forte e un giorno avrei avuto la mia vendetta…… 
Sanzo- Ma allora perché sei qui?- Chiese a bruciapelo.
Chelsea- Non so…..- si appoggiò alla corteggia di un albero dietro di lei- …. Forse per paura…… 
Sanzo- La paura è inutile. Non può portarti da nessuna parte.
Chelsea- Già…..
Sanzo- Già.

Passarono seduti sotto gli alberi alcune ore.
La pioggia era cessata e aveva lasciato il posto ad un piccolo bagliore emanato dalla luna.
Sanzo si era fumato tutto il pacchetto di sigarette.
Guardò Chelsea che si era addormentata.
Il suo viso era stanco.
Si alzò e la prese in braccio facendo attenzione a non svegliarla.
La porto nella sua casetta e la mise a letto.
“Ma guarda che mi tocca fare!”
Chiuse dietro di se la porta e si diresse verso il camino, ancora leggermente caldo.
Stette qualche istante a guardare il fuoco scoppiettare nel suo interno.
Non si ricordava dell’ultima volta nella sua vita che si era fermato vicino ad un camino a riflettere con calma.
Forse non era mai successo.
Ricordava ben poco di se stesso.
Ma quel poco gli faceva capire la tremenda solitudine che provava nella sua vita.
C’era però un piccolo particolare che non riusciva proprio a ricordare….. sentiva che quel particolare era importante…….. era come una piccola luce nel suo cammino.
Socchiuse appena gli occhi.
“Sanzo!”
Il bonzo aprì di scattò gli occhi e si alzò in piedi.
Girò lo sguardo per tutta la stanza ma non vide nessuno.
Aprì lentamente la porta della camera di Chelsea ma lei stava riposando profondamente.
E poi la voce che aveva sentito era di un ragazzo.
Una voce a lui conosciuta.
Si tirò qualche pugno in testa ma questo servì solo ad aumentare il dolore che già sentiva.
“Quanto odio questa situazione…… TSK!!!!!!!”

 

 

 



****************** *******************
Goku- Sanzo……. Sanzo……..
Si rigirava nel letto.
La tremenda scena di quella notte gli si parava nuovamente di fronte.
Goku- Sanzo……..
Continuava a dire il suo nome nel sonno.
Un sonno tinto del colore scarlatto.
*Due mani che perdevano il controllo e attaccavano chiunque capitasse a tiro.
Una di queste che trapassava il corpo di un compagno.
Poi questo che si accasciava a terra ma che riusciva a far tornare il controllo al demone privo di senso della ragione.
Il nemico che coglieva nuovamente l’occasione per attaccare.
Un corpo che cade nel vuoto.
E poi……..*
Goku- SANZO!!!!!!!!!!!!!!
Il giovane si alzò di scattò.
La sua fronte era imperlata di sudore.
Passò una mano su di essa per asciugarla.
Prese il cuscino e se le mise in faccia spingendo.
Voleva soffocare tutto il dolore che stava sentendo.
Ma soprattutto voleva far smettere le lacrime che avevano ripreso incessanti a scendere.
Hakkai era riuscito a fermare appena in tempo Gojio che voleva entrare nella stanza della piccola scimmia.
Hakkai- E’ meglio se lo lasciamo solo….. Non lo aiuteremo certo compatendolo.
Gojio- Ma non possiamo lasciarlo soffrire così!
Hakkai- Noi…. non possiamo fare niente- strinse i pugni- Siamo inutili in questa situazione.
Gojio tirò un pugno al muro ed entrò nella sua stanza sbattendo la porta dietro di se.
Hakkai si lasciò cadere per terra appoggiando la schiena al muro.

*….. e poi….. poi solo sofferenza*



 

 



Continua………….

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Capitolo 6
*** Verso nord ***


06 VERSO NORD

Un ringraziamento particolare a REILIN e a tutte le persone che continuano a leggere

Grazie

 

 

 

 

 

 

 

06 VERSO NORD

 

 



Sanzo prese il piccolo zainetto che gli aveva regalato Chelsea, mettendoselo su una spalla.
Tirò un’ultima occhiata al piccolo salotto che lo aveva ospitato in quell’ultimo mese.
Quello era l’ultimo ricordo che poteva portarsi dietro.
Per un attimo i suoi piedi si mossero verso la camera della ragazza.
Strinse i pugni e si girò verso l’entrata.
Uscendo diede un ulteriore sguardo alla casa.
Quando si girò vide Chelsea parata di fronte a lui.
Indossava una maglietta leggera e un paio di calzoncini fino a metà del ginocchio. Sulla schiena portava un pesante zaino.
Sanzo la guardò torvo intuendo i suoi pensieri. Sbuffò appena superandola.
Chelsea- Te ne saresti andato senza neanche salutarmi.
Sanzo- Tsk.
Si voltò- Voglio venire con te.
Sanzo- Non se ne parla nemmeno.
Chelsea- Non si discute. E’ una mia scelta.
Sanzo- U____U* - Cercò di mantenere la calma.
La ragazza fece qualche passo verso di lui.
Chelsea- Ti ricordo che sono stata io a salvarti. Mi sei debitore.
Sanzo alzò gli occhi viola per incontrare due occhi smeraldo che accettarono quell’inverbale sfida.
Sanzo- Non dire una sola parola in più o giuro che ti ammazzo.
Chelsea- E allora fallo. Ma mi vedrò costretta a difendermi.
Il bonzo tirò fuori dalla tunica, che aveva nuovamente indossato, la shureiju puntandogliela contro.
La ragazza rispose con un sorriso sarcastico senza muoversi di un singolo passo.
Sanzo abbassò l’arma- Sei esasperante…..
Chelsea distolse per un attimo lo sguardo- Ho capito sai….. non vuoi che venga con te perché hai scoperto che sono un demone……..- strinse i pugni.
Sanzo- Ma che razza di cazzate stai dicendo?
Chelsea- ……..
Sanzo- Io non ti voglio con me perché saresti solo una rottura di scatole!
Chelsea- Io……… io voglio solo trovare il demone che ha sterminato la mia famiglia…. Solo questo… poi me ne tornerò qui…… Però…… Però io non riuscirò mai a fare tutto questo da sola………….
Sanzo aggrottò un sopracciglio.
Chelsea- Mi duole ammetterlo ma ho bisogno del tuo aiuto.
Il bonzo si avvicinò verso di lei e le alzò il viso- Ricorda che non devi mai abbassare la testa di fronte a nessuno, capito?
Chelsea scacciò la mano del biondo indietreggiando di qualche passo- Hai ragione…… Devo iniziare ad arrangiarmi da sola……
Sanzo- ………… Andiamo.
Chelsea- Hn?
Sanzo- Se non ti muovi ti lascio qui.
Per un attimo gli occhi di Chelsea si velarono di sorpresa per poi lasciare spazio ad un estremo sollievo.
Corse dietro a Sanzo che si era già avviato all’interno della foresta.
Diede un ultimo sguardo a quella che era stata per tanto tempo la sua casa……. E che forse….. non avrebbe mai più rivisto.

 

 

 



********************* **************** 
-Sareste voi i nostri salvatori?
Gojio- Chiamarci salvatori è esagerato… siamo solo viaggiatori.
Goku- Dove sono i demoni?
-Credo siano scappati verso il villaggio qui affianco…. Si sono lasciati dietro solo razzia e morte.
Hakkai- Non vi preoccupate signore- Disse in tono pacato- Ora state in casa insieme alla vostra famiglia. Non vi succederà niente di male.
-Grazie- L’uomo prese la moglie e la trascinò nell’abitazione.
Goku- Che si fa?
Gojio- C’è da chiedere? Andiamo a fare il nostro allenamento quotidiano!
Hakkai- ^___^
Corsero verso il luogo indicato dall’uomo.
Li trovarono un gruppo di demoni che stavano incendiano alcune case.
Goku- MALEDETTI!!!!!
Si gettò contro di loro salvando appena in tempo una bambina che stava per finire loro vittima.
Gojio- Non vi ha mai insegnato nessuno le buone maniere?
Brandì la sua arma e cercò di fermare i demoni rimanenti.
Nel frattempo Hakkai curava come meglio poteva i feriti più gravi.
Per fortuna grazie al loro intervento i demoni furono sconfitti in breve tempo.
-Grazie signore- Sussurrò appena la bambina aggrappandosi alla manica di Goku.
Goku- Non c’è di che- Rispose un po’ imbarazzato.
Gojio- Eheheh…. Hai fatto colpo Goku.
Goku- Ma non scherzare… era una bambina!
Gojio- E tu cosa sei se non un moccioso?!
Goku- Taci pervertito!
Hakkai- State tutti bene, signori?
-Si. Ma solo grazie al vostro aiuto.
-Purtroppo ultimamente gli attacchi dei demoni sono stati più frequenti. Se oggi non ci foste stati voi ci avrebbero decimati.
Goku- Ma guarda che macello…..
Fece qualche passo verso una piazza osservando i resti ammassati delle case.
Sentì il cuore stringersi per tutta quella distruzione.
Non riusciva a spiegarsi come potessero esistere degli esseri che si divertissero a creare tutto quel dolore.
Strinse i pugni colto da un improvvisa rabbia.
Ad un certo punto però tutti i suoi sensi vennero attirati dalle parole di un vecchio che stava spiegando a Gojio e Hakkai il viso di un particolare demone.
- ……………. Aveva più o meno l’aspetto umano. Carnagione pallida. Capelli blu lunghi fino alle spalle….. La cosa che però lo differenziava erano gli occhi… rossi come il sangue…. Nel suo sguardo si leggeva odio e sete di carne umana… si è divorato un concittadino davanti ai nostri occhi- Rabbrividì al ricordo di quella scena.
Un bambino scoppiò a piangere. La madre cercò di consolarlo come meglio poteva.
Goku- E dove si è diretto questo demone?- chiese intromettendosi nel discorso.
-Si è diretto verso i monti… Nord…. È andato a Nord.
Goku tirò un’occhiata fugace ai suoi compagni. 
Fece un piccolo inchino. Spettinò i capelli della bambina che lo continuava a guardare fissandolo ringrazievole.
Gojio e Hakkai si guardarono un attimo. 
Salutarono anche loro gli abitanti di quel villaggio e corsero dietro a Goku che sembrava camminare come una furia.
Gojio- Goku?!- Lo chiamò superandolo.
Goku- Avete sentito la descrizione?
Hakkai- ………
Gojio- ………..
Goku- Era lui…. Era quel bastardo.
Hakkai- Non ne abbiamo la sicurezza.
Goku bloccò il suo passo- Non esiste nessun altro demone che potrebbe corrispondere a quella descrizione……. 
Gojio- In qualunque caso noi che possiamo fare?
Goku- Come che possiamo fare? Dobbiamo trovarlo e eliminarlo una volta per tutte- Disse in tono gelido.
Hakkai- Vuoi cambiare direzione?
Goku- Io vado verso nord. Voi fate come volete.
Gojio strattonò il demone per un braccio- Hei scimmia…. Sanzo era anche un nostro compagno…. Non credi che anche a noi questa storia faccia ribollire il sangue nelle vene?
Goku- E allora troviamo quel maledetto demone che l’ha ucciso e vendichiamolo!
Gojio- ……….
Hakkai- Sono d’accordo con Goku.
Gojio si portò una mano sulla testa- Forse avete ragione voi….. E’ una pazzia andare così alla ceca ma….. Lo dobbiamo al bonzo corrotto.
Per un attimo il mezzo demone rivide la scena.
Il nemico che sembrava morto che saltava addosso a Sanzo, già ferito dall’attacco di Goku, e lo buttava già da quel dirupo.
Strinse il pacchetto di sigarette che aveva afferrato.
Gojio- Ok ragazzi….. Cambio di rotta…. Si va verso nord!
Goku sorrise quasi soddisfatto di quell’occasione.
Già.
Perché quella era l’occasione che aveva sempre aspettato.
Ritrovare quel demone e fargliela pagare per tutto il dolore che aveva procurato.
Non importava se alla fine sarebbe stato lui ad avere la meglio su di loro.
Almeno…. Potevano morire con la consapevolezza di aver fatto tutto quello che era in loro potere per onorare la morte del bonzo…. Genjo Sanzo Oshi.

 

 


Continua…………..

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Capitolo 7
*** Occhi dorati ***



07 OCCHI DORATI

 

 

 



Chelsea addentò con foga il panino quasi raffermo.
Sanzo si distese all’ombra donatagli da un albero.
Accese una sigaretta che ormai aveva scoperto essere sua inseparabile compagna.
Soffiò dalla bocca il fumo cercando di vedere dentro di esso le forme del suo passato.
Chelsea- Dove siamo diretti con precisione?- Chiese rompendo il silenzio.
Sanzo- Tsk. Cosa vuoi che ne sappia!
Chelsea- -______-”
Sanzo- … Diciamo dove mi porta il mio istinto.
Chelsea- Ormai è già una settimana che siamo in viaggio…. Ho incontrato più demoni in questi ultimi giorni che in mille anni di vita!…. Senza contare che non ci siamo fermati ancora una sola volta in una locanda a mangiare in modo decente o per riposarci in una cosa chiamata ‘letto’!
Sanzo- Tsk…. Se la pensi così non capisco perché sei ancora qui.
La ragazza sbuffò appena finendo a grandi morsi il suo piccolo pasto.
Si appoggiò anch’essa al tronco di un albero.
Nello socchiudere gli occhi però si addormentò profondamente.
A niente servirono i grugniti di Sanzo che voleva riprendere il viaggio.
Sanzo- Tsk.
Si accese una ulteriore sigaretta.
Non ne sapeva il motivo ma più passavano i giorni e più cresceva dentro di lui una strana ansia. 
Come se stesse da un momento all’altro per ricordare qualcosa….. Un qualcosa a lui forse troppo doloroso per essere ricordato.
In tutto quel tempo l’unica cosa che aveva attraversato la sua mente era l’affetto che provava per una persona che chiamava ‘maestro’ e la sua morte atroce.
Però sentiva che i suoi ricordi erano vuoti.
Mancava ancora qualcosa……
Sanzo rise di se stesso.
“Non manca qualcosa……… manca tutto!!!!”
Tentò di rilassarsi e dopo poco cadde anche lui in un sonno profondo.
Profondo come il dolore.


=========
Un’immagine gli passò viva nella mente.
Era l’immagine di un demone dai lunghi capelli castani.
I suoi occhi erano rabbiosi e assettati di sangue.
Sembrava aver perso ogni controllo.
Quando si gettò su di lui ebbe appena il tempo per scansare quel feroce colpo cercando di colpirlo a sua volta con dei pugni e dei calci un po’ messi a casaccio.
Ma il demone non gli diede tregua.
Lo colpì al petto trapassandolo completamente.
In quel momento poté vedere i suoi occhi da vicino.
Due immense iridi dorate lo fissavano come se davanti a lui non ci fosse stata una persona… ma solo vuoto.
==========


Chelsea- AHHHHHHH- Tirò un urlo
Sanzo si svegliò di scatto. 
Aveva la fronte sudata e le sue pupille girava da una parte all’altra come se cercassero ossigeno.
Il suo sguardo cadde su Chelsea che lo guardava terrorizzata.
Il bonzo si accorse che le aveva afferrato i polsi con fermezza.
La lasciò andare e la giovane si fece cadere sul prato a pochi millimetri da lui.
Chelsea- Mi hai fatto spaventare……- Disse un po’ col fiatone.
Sanzo-…….
Chelsea- Stavi urlando…. Mi sono avvicinata per svegliarti quando tu mi hai afferrato di botto…. Non volevo urlare ….. mi spiace….
Sanzo- L’ho visto….
Chelsea- Chi?
Sanzo- La persona che ha tentato di uccidermi….. Era un demone.
Chelsea- Un demone?- Si morse un labbro- E com’era?- Chiese incuriosita.
Sanzo- Aveva lunghi capelli di colore castano, credo… e occhi dorati…
Chelsea- Un esistenza eretica…..
Sanzo- Già…..
Chelsea- Lo conoscevi?…. Magari lo avevi già visto!
Sanzo- Non credo proprio….. Ha cercato di uccidermi. Dev’essere stato sicuramente un mio nemico.
Chelsea- Che vuoi fare?
Sanzo- Beh….. adesso ho un viso da cercare e di cui vendicarmi….. Ma quando lo troverò prima di ucciderlo gli chiederò chi sono. Se mi ha attacco poteva anche avere uno scopo.
Chelsea- Non hai pensato che poteva essere un comune demone che voleva solo il tuo sutra?
Sanzo- No….. Non so….. E’ una sensazione….. Non era li per il sutra…. Nei suoi occhi non c’era scritto questo.
Chelsea- Da quando sei diventato un intenditore di occhi? -___-
Sanzo- Tsk.
Si alzò, pulendosi la veste.
Afferrò il suo zaino- Riprendiamo il viaggio.
Chelsea- Ok…….- Prese anche lei il suo bagaglio e seguì pensierosa il bonzo.

--------- ---------

Chelsea- IAAAAAAAA!!!!!!
Si buttò a capofitto contro alcuni demoni che sembravano non veder l’ora di mangiarsela.
Ma la ragazza sembrava aver tutt’altra intenzione per la sua vita.
Fece fuoriuscire la spada dalla sua mano e uccise una quantità impressionante di demoni.
Sanzo invece sembravano non faticare più di tanto.
Si era appoggiato un tronco di un albero e sparava a chiunque gli si avvicinasse.
Chelsea- Hei, stupido bonzo!!! Non è che muoveresti le tue delicate gambine e verresti a darmi una mano?!!!!!!!
Sanzo- Non ci penso minimamente
Chelsea- -____-*** …….. QUANTO TI ODIO!!!!!!
Eliminò anche gli ultimi demoni rimasti poi corse verso Sanzo e scosse le sue spalle- Hei bonzo…. Se un giorno morirò mi avrai sulla coscienza!
Sanzo- Tsk- Scostò il braccio della giovane. 
Riprese lo zainetto che aveva buttato per terra e ricominciò a camminare.
Chelsea cercò di trattenere la sua rabbia.
“Calma.. Calma…… AHHHHH!!! Ma prima o poi lo ammazzo… lo ammazzo troppo…….”
Sanzo- Cerca di non fare quelle facce da idiota. Mi fai venire i nervi
Chelsea- Ma come fai a sapere che facce sto facendo se mi dai le spalle?
Sanzo- Io so sempre tutto
Chelsea- Quanto mi dai sul sistema nervoso.
Sanzo- Zitta.. o ti ammazzo!
Chelsea- No. Sono io che ammazzo te dallo stress >___<
Sanzo- Vedi di non alzare la voce altrimenti…- Dicendo questo si volto un po’ indietro e non vide una radice che spuntava dal terreno. Cadde a terra.
Chelsea- AHAHAHAHAHAHA!!!!!!!!!!! Sei caduto come una pera cotta!!!!!! AHAHAHAHAHAH!!!!!!!!
Sanzo si rialzò e cercò di darsi un po’ di contegno. Estrasse istintivamente l’harisen e tentò di colpire Chelsea che continuava a ridere con foga.
La ragazza schivò i suoi colpi con difficoltà visto che le risate non accennavano a smettere.
Ad un tratto il suo sguardo fu attirato da qualcosa che luccicava sul terreno.
Scattò verso di esso prendendo in mano quello strano oggetto.
Chelsea- AHHHHHHHHHH!!!!!!- Cacciò un urlo mostrando al bonzo cos’avesse trovato.
Sanzo- Cos’è?- Chiese incuriosito avvicinandosi.
Chelsea- E’ una gold card!!!!!!!!! Non ne avevo ma vista una vera!!!!! *_____*- Rispose tutta entusiasta.
Sanzo- Una gold card? L’avrà persa qualcuno?
Chelsea rifletté qualche istante- Forse.. forse è tua!…Potrebbe esserti caduta mentre sei ruzzolato a terra……… In fondo se sei davvero un ‘Sanzo’ dovresti vivere in una situazione economica di agio.
Sanzo- ………….- Afferrò la carta e la rimirò appena- .. In qualunque caso qui intorno non c’è nessuno che la sta reclamando quindi….
Chelsea- Concordo con te…… Per una volta potremmo permetterci un pasto decente….
Sanzo- …O un pacchetto di sigarette di buona marca………
Chelsea&Sanzo- ANDIAMO!!!!!!!!!!!!
Corsero istintivamente proseguendo il sentierino e sperando alla sua fine di trovare una città.
E così fu.
I due ragazzi si fiondarono in una locanda e ordinarono un sacco di pietanze.
Sanzo mangiò con contegno mentre Chelsea quasi si affogava di cibo.
Alla fine del pranzo la ragazza si massaggiò lentamente la pancia con segno di sazietà. I suoi occhi sembravano rinati.
Sanzo la osservò per qualche istante. Estrasse l’ultima sigaretta che gli era rimasta e l’accese.
Continuò ad osservare gli occhi di Chelsea che si muovevano fugacemente su ogni portata che continuavano a servire agli altri tavoli.
Sanzo- Hai ancora fame?
Chelsea- Non proprio…. È che mi piace osservare i vari piatti esistenti… Ognuno di loro ha un colore particolare e un profumo sublime…..
Sanzo- Tsk… che mocciosa.
Chelsea- Non sono una mocciosa! Non è colpa mia se mi piace il cibo!!!! >____<
La sigaretta cadde lentamente dalle labbra di Sanzo. Ruzzolò appena prima di toccare il pavimento.
Gli occhi del bonzo erano sgranati. Nella sua mente si susseguivano mille immagini che però erano troppo fugaci per essere viste.
Si portò istintivamente le mani sulla testa cercando di far passare quella tremenda fitta.

*…uffi… ma che male c’è se sono un’amante del cibo?!……*

Una voce prese posto nei suoi pensieri.
Una voce familiare. Una voce che voleva fuoriuscire furiosamente dai suoi ricordi.

*… Sanzo…. Sanzo……….Sanzo!!!….*

Chelsea- Sanzo!!!!!
Il bonzo aprì lentamente gli occhi.
La giovane era inginocchiata affianco a lui con un’espressione impaurita sul volto.
Chelsea- Sanzo? Tutto bene?
Il bonzo si alzò di scatto riprendendo un’innata freddezza.
Porse la gold card a Chelsea e uscì dalla locanda.
La ragazza lo guardò incuriosita dal suo strano comportamento.
Pagò velocemente il conto e corse dietro al bonzo che si era allontanato parecchio.
Chelsea- SANZO!!!!- Chiamò cercando di rallentare il suo passo.
Si mise a correre per poterlo raggiungere. 
Superandolo gli sbarrò la strada.
Chelsea- Sanzo.. si può sapere che ti è preso? Di colpo sei sbiancato…. Eri come assente… mi stavo preoccupando… hei Sanzo…. Sanzo!!!!!
Il bonzo non la stava nemmeno ad ascoltare. Riprese a camminare non curante dei richiamo della giovane che si facevano più incessanti.
Quella voce….. La sentiva ancora limpida nella sua testa….. sembrava la voce di un ragazzo….. Che avesse qualche collegamento col suo passato?
Senza neanche accorgersene prese nuovamente la strada che si addentrava nel bosco.
Ad un tratto si bloccò quasi si fosse dimenticato qualcosa.
Si girò di scatto indietro e si guardò un po’ stranito intorno.
Chelsea non c’era più.
Sanzo- Tsk
Fece per tornare verso il villaggio quando la ragazza spuntò da dietro un albero.
Chelsea- Volevo vedere se ti saresti accorto della mia assenza….- Gli tirò lo zainetto che aveva dimenticato nella locanda e lo superò di qualche passo.
Sanzo- Tsk!
Chelsea- E smettila con questi ‘Tsk’. Mi dai sui nervi!- Esclamò irritata.
Sanzo- Se ti d’ho così sui nervi puoi anche andartene.
Chelsea- Tanto per te non farebbe alcuna differenza giusto?- Abbassò appena la testa stringendo i pugni. 
Uno spintone però la riportò alla realtà.
Sanzo- Non abbassare la testa…. E soprattutto non porti domande inutili.
Riprese a camminare.
Chelsea lo superò nuovamente e gli poggiò le mani sul petto- Sanzo…. Ti sei forse ricordato qualcosa?- Chiese intuendo i pensieri che potevano in qualche modo turbare il suo animo.
Sanzo- ……………. Non proprio….- La freddò
Chelsea- …………
Sanzo- …….. ho sentito solo una voce.
Chelsea- Hn?
Sanzo- Una voce insistente che mi chiamava… e che diceva che amava il cibo……. Chiunque sia dev’essere uno stupido!
Chelsea- E come ti chiamava?
Sanzo- … Sanzo….
Chelsea sorrise- Beh…. Allora siamo sulla buona strada…. Forse sei davvero uno dei venerabili Sanzo Oshi!
Sanzo- Può darsi… ma questo non cambia la realtà delle cose………..Io non ricordo assolutamente niente del mio passato se non una persona morta e uno strano moccioso che ama il cibo e mi chiama con insistenza!
Chelsea- Non abbatterti! ……. E’ poco ma già qualcosa!- Sorrise convinta delle sue stesse parole.
Sanzo- Tsk
I due ripresero a camminare lasciandosi alle spalle tutte quelle domande che proprio non avevano risposta.

 

 

 


Continua………

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Capitolo 8
*** Time to burn ***


08

08.
- TIME TO BURN-

 



“FEAR OF THE DARK
TEARS ME APART
WON’T LEAVE ME ALONE
AND TIME KEEPS RUNNING OUT”

Quante volte ho pianto da sola?
Ormai non le conto nemmeno più. 
Anche se c’è il sole intorno a me il mondo scorre nell’ombra…. Ma forse sono solo io ad essere nell’ombra.
Ogni tanto mi piacerebbe che il tempo si fermasse per permettermi di raggiungerlo ma……. La vita continua inesorabile ad andare avanti.
E’ per questo motivo che non voglio assolutamente restare sola.
Quindi…. Non lasciarmi anche tu.


“JUST WANT MY LIFE
I’M SO SICK AND TIRED
I’M SINGING THE BLUES
AS YOU TURN MY LIFE AROUND
COME ON!”

Appena cerco di riprendere in mano le redini della mia vita mi sento nuovamente sprofondare.
Odio me stesso.
Odio questa mia debolezza.
Eppure Sanzo è sempre stato per me un esempio di forza.
Sento che il mondo mi sta continuando a girare intorno…….e io…… ora devo per forza raggiungerlo!


“TELL ME WHY DO I FEEL THE WAY?
ALL MY LIFE I’VE BEEN STANDING ON THE BORDERLINE
TOO MANY BRIDGES BURNED
TOO MANY LIES ‘IVE HEARD”

Tsk.
Patetico.
Tutta questa situazione è patetica!
Vorrei uccidere il mio passato così non mi dannerei per ricordarlo.
Mi sento appeso a un filo che chiunque potrebbe spezzare da un momento all’altro.
E questo mi dà enormemente fastidio.
Ho solo in testa parole confuse…….. e ho come l’impressione che ci sia qualcosa di falso nei miei ricordi.
Già………….ma cosa?
………
TSK!


“HAD A LIFE, BUT I CAN’T GO BACK
I CAN’T DO THAT, IT WILL NEVER BE THE SAME AGAIN
AND I KNOW I DON’T HAVE ANY TIME TO BURN”

Per quanto io mi sforzi non potrò mai cancellare quello che ho fatto.
Ho reso le cose più facili a quel dannato demone……. Quel demone che mi ha portato via la cosa più preziosa…….
Perché adesso non riesco a guardare avanti? Devo farlo……. Devo farlo assolutamente…. Anche perché…… Qualunque cosa io faccia non riporterò certo in vita Sanzo……
Tanto so che ormai la mia vita non sarà più la stessa….. e nemmeno la voglio una vita uguale a prima.
Devo smetterla di stare qui a crogiolarmi su quello che sarà di me…. Devo semplicemente lasciarmi vivere….. 
Non ho altro tempo da sprecare.


“THEY FOLLOW ME HOME
DISTURBING MY SLEEP
BUT I’LL FIND A PLACE
A PLACE WHERE THEY CANNOT FIND ME”

Chiedo troppo nel pretendere di essere lasciata in pace?
La gente di questo villaggio non fa altro che compatirmi lasciandomi vivere qui….. Come un cane randagio abbandonato al suo destino.
Almeno mi lasciassero vivere questa mia dannatissima vita senza disturbarmi ogni volta che il villaggio viene attaccato….. per quanto me ne frega potrebbero anche morire tutti quanti.
No.
Non è realmente quello che penso.
Io…. Devo andarmene da questo posto…….
Devo trovare un luogo dove poter essere accettata per quello che sono.
Io… voglio venire con te!


“MAYBE I’M LOST
MAYBE I’M SCARED
BUT TOO MANY TIMES
I’VE COLSED THE DOORS BEHIND ME”

Non mi sono mai sentito così da schifo in tutta la mia vita.
O almeno per quanto io ne abbia ricordo.
Quello che provo è una sensazione mista a rabbia e impotenza.
Non ho solo perso i miei ricordi ma il mio stesso essere.
Ma ora sono stufo.
Se il passato porta solo questa grande sofferenza tanto vale non ricordarlo proprio.
Infondo che me ne frega?!
Nessuno è venuto a cercarmi….. nessuno è venuto a reclamare la mia presenza….
Chiuderò tutto intorno a me………. Come ho sempre fatto.


“TELL ME WHY DO I FEEL THE WAY?
ALL MY LIFE I’VE BEEN STANDING ON THE BORDERLINE
TOO MANY BRIDGES BURNED
TOO MANY LIES ‘IVE HEARD”

Qualcuno mi dica cosa devo fare!
Qualcuno mi dica come devo comportarmi!
Qualcuno mi dica come si fa ad andare avanti senza il proprio sole!
Anche se sono vivo….. sento che la mia vita è in bilico……… Legata a un filo che si sta spezzando ogni giorno che passa.
Ho bruciato tutto intorno a me……i ricordi…… le cose preziose che avevo….la voce che mi incitava di muovermi o di stare zitto……
Ma ora…….. che cosa mi rimane?


“HAD A LIFE, BUT I CAN’T GO BACK
I CAN’T DO THAT, IT WILL NEVER BE THE SAME AGAIN
AND I KNOW I DON’T HAVE ANY TIME TO BURN”

Anche se volessi.........
Anche se pregassi Buddha in persona…… Non potrei mai far tornare tutto come prima.
La mia famiglia….. i miei fratelli….. i miei amici……………..Ora non ci sono più.
Non posso continuare a guardarmi indietro aggrappandomi a qualche ricordo.
Io devo cominciare a ricostruirmi dei ricordi!
Le prime volte che posavo i miei occhi su Sanzo vedevo in lui solo un guscio vuoto senza anima. Lui non aveva più ricordi. Non aveva più un passato.
In lui vedevo un po’ il mio riflesso…… con l’unica differenza che io un passato ce l’avevo!
……. E questa non era una differenza da poco.
E’ per questo…. Che ora voglio seguirlo! ………anche perché… non ho più molto tempo da perdere…..


“LEAVE IT ALL BEHIND”

Devo lasciarmi tutto il mio dolore alle spalle. 
Anche se so che non è giusto devo farlo…
Se non per me…..almeno per Gojio e Hakkai…
E anche per il mio sole.


“CROSS THE BORDERLINE”

Infondo....aggirare gli ostacoli non è un segno di debolezza.
Fra finta di non vederli lo sarebbe.
Io non sono una ragazza forte…… ma nemmeno debole!


“FACE THE TRUTH, DON’T HAVE ANY TIME TO........
HAVE ANY TIME TO BURN”

Devo guardere in faccia la realtà.
I miei ricordi sono importanti ma…… Se continuo a stare fermo non li riacquisterò più velocemente.
Sento che devo muovermi…… La vita non è così lunga da permettermi di sprecarla!


“TELL ME WHY DO I FEEL THE WAY?
ALL MY LIFE I’VE BEEN STANDING ON THE BORDERLINE
TOO MANY BRIDGES BURNED
TOO MANY LIES I’VE HEARD”

La mia esistenza è sempre stata appesa fra il filo della vita e della morte.
Ora sono stufa di camminare sul bordo per paura di essere bollata……… Devo avvicinarmi al centro……….
Molte cose intorno a me sono andate male…….. Molte cose sono state promesse e non rispettate…..
Ma questo non vuol dire che tutto andrà male, giusto?


“HAD A LIFE, BUT I CAN’T GO BACK
I CAN’T DO THAT, IT WILL NEVER BE THE SAME AGAIN
AND I KNOW I DON’T HAVE ANY TIME TO BURN”

Anche se ricordassi tutto non cambierebbe nulla.
Adesso sto piano piano costruendo qualcosa……. Un qualcosa che non potrei mai cancellare nemmeno se volessi.
Quella mocciosa…….. Mi ha insegnato più di quello che pensa…… Mi ha insegnato a guardare avanti senza voltarmi, anche se lei continua a farlo.
…. Non voglio sprecare altro tempo a pensare queste cose inutili.
Infondo…. Cosa sono i ricordi se non fanno parte della tua vita attuale?


“TELL ME WHY DO I FEEL THE WAY?
ALL MY LIFE I’VE BEEN STANDING ON THE BORDERLINE
TOO MANY BRIDGES BURNED
TOO MANY LIES ‘IVE HEARD
HAD A LIFE, BUT I CAN’T GO BACK
I CAN’T DO THAT, IT WILL NEVER BE THE SAME AGAIN
AND I KNOW I DON’T HAVE ANY TIME TO BURN”

......
NO......... io non ho altro tempo da bruciare!

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Capitolo 9
*** L'incontro di due anime ***


09 L’INCONTRO DI DUE ANIME

09 L’INCONTRO DI DUE ANIME

 



Ormai erano giorni che viaggiavano senza sosta.
Erano tutti molto stanchi. Ma dentro di loro c’era una sorta di piccola forza che li spingeva ad andare avanti.
Una forza chiamata vendetta.
Fecero una piccola pausa. Giusto il tempo di mangiare un boccone e ripartire.
In quei giorni le parole passavano veloci.
Non c’era però un pensiero preciso che occupasse le loro menti.
UAAAAAAAAAAAAA
Un urlo li destò.
Alzarono gli occhi al cielo.
Un gruppo di demoni gli stava piombando addosso dalla cima degli alberi.
Gojio- Sempre seccature- Brandì la shakujyo.
Hakkai- Su Gojio. Questo è tutto movimento gratuito!
Goku- Hakkai ha ragione! …. E poi dobbiamo anche smaltire lo stress!!!!
Si lanciarono tutti e tre a capofitto nella battaglia senza pensare ad altro.
Gojio- E’ una mia impressione o questi demoni sono più resistenti del solito?
Goku- Gojio… anf.. anf….ha ragione…….- Prese fiato per poi tornare all’attacco.
“O forse siamo noi a essere più deboli?”, si chiese il ragazzo.
Hakkai- IAAAAAA!!!!!- Raccolse il suo potere per poi spedire all’altro mondo più demoni possibile.
Però così facendo perse molte energie.
Si distrasse per un momento, che però fu fatale.
Un nemico colse l’occasione per attaccarlo.
Gojio- HAKKAI!!!!!!
Il demone gentile cercò di schivare il colpo ma venne ferito all’addome. Si accasciò al suolo.
Goku- MALEDETTI!!!!! 
In un impeto di rabbia fece fuori i restati demoni.
Gojio- Hakkai- Corse dall’amico prendendolo fra le braccia e cercando di scuoterlo appena.
Hakkai- Sto.. sto bene… non dovete preoccuparvi.. è solo una ferita superficiale… Auch….- Socchiuse appena gli occhi.
Goku- Sarà meglio portarlo da un dottore- Girò lo sguardo fuggiasco intorno a lui. 
Gojio- Qui missà che non c’è nient’altro che foresta.
Goku- L’unica è tornare nel villaggio che abbiamo appena passato un’ora fa.
Hakkai- No. Non possiamo rallentare la marcia.
Goku- Non dire scemenze Hakkai. Ora l’importante è che tu ti rimetta….
Gojio- E poi in ogni caso anche dove siamo adesso è da considerarsi ‘Nord’ quindi noi siamo giunti alla meta!
Hakkai sorrise debolmente.
Gojio- Ce la fai ad alzarti?
Hakkai- Si.. si…- Si appoggiò alla spalla del mezzo demone e con fatica si alzò.
Goku- Appoggiati anche a me- Propose.
Hakkai scosse il capo- Ce la faccio, grazie.
Hakuryù- Kiuuuuu- Si strusciò contro il suo viso.
Hakkai- Non ti preoccupare Hakuryù…. Questa è una strada troppo tortuosa per poterti trasformare… Ce la farò ad arrivare al villaggio non era molto distante, giusto?
Hakuryù- Kiuuuu
Hakkai accarezzò la testolina dell’animaletto che si stava preoccupando per lui.
Gojio- Forza… Andiamo.

Arrivarono al villaggio che era già buio.
Goku girò mezza città per trovare una locanda che potesse offrire anche un servizio medico.
Per fortuna ne trovò una con tre stanze libere e dove stava pernottando un medico di una città vicina.
Hakkai fu riposto in un letto e visitato accuratamente dal dottore.
-Non ci sono gravi problemi interni. Dategli questa pomata per rimarginare più in fretta la ferita…. Qualche giorno di assoluto riposo e dovrebbe tornare in forma.
Goku- Grazie dottore.
-Anche lei giovanotto è meglio se si tenga riguardato. Ha una brutta cera- Disse rivolgendosi a Gojio che si reggeva a malapena in piedi.
Goku accennò un sorriso- Non si preoccupi dottore. Li farò riposare io!
Il medico salutò e ritornò nella sua stanza.
Goku si girò verso il mezzo demone quasi ringhiando- Hai sentito Gojio… Vai subito a riposarti!
Gojio- E chi starà con Hakkai?
Goku- Io naturalmente…. Cos’è? Non ti fidi?
Gojio- Tsk.
Goku- Notte Gojio- Lo salutò con un cenno della mano ed entrò nella camera di Hakkai.
Gojio- Ma guarda che mi tocca fare…. Sono appena le nove e già devo andare a letto…- Infilò una mano nella tasca per afferrare una sigaretta.
La porta della camera di Hakkai si spalancò e Goku corse verso di lui afferrando il pacchetto che stava ancora tenendo in mano.
Goku- Dimenticavo…- Fece dondolare nelle mani le sigarette- Queste le prendo io!- Sorrise divertito prima di correre via.
Gojio- Hei scimmia!!! MOLLA LE MIE SIGARETTE!!!!!!! >_______<
Abbassò lo sguardo sconfitto.
Gojio- Forse sarà davvero il momento che io vada a dormire- Esclamò arreso accennando un sorriso.

 

 


************* **************
Chelsea- COME SAREBBE A DIRE?????- Urlò con foga.
Sanzo si sistemò vicino ad un albero e appoggiò la testa su un tronco.
Chelsea- Sanzo… SANZO!!!!!! Non fare finta che io non ci sia!!! 
Sanzo- Tsk. Piantala! Ormai è tardi. E poi non ne ho voglia di mischiarmi in mezzo a gentaglia.
Chelsea- Ma abbiamo pure la Gold Card!!! Potremmo trovare una locanda confortevole dove nessuno disturberebbe il tuo delicato sonno!……. Sei sicuro di voler restar a dormire qui, per terra?
Sanzo- Si- rispose secco.
Chelsea lo guardò dubbiosa- Non è da te…. No no! Tu ami circondarti di agio! Come mai vuoi restare a dormire attaccato a un tronco?… proprio non ti capisco!
Sanzo- Io seguo l’istinto. E poi la direzione del vicino villaggio non è la nostra!.. noi dobbiamo andare di qua- Indicò un lontano punto.
Chelsea- Ovest?
Sanzo- Si.
Chelsea- AHHHHHHH!!!!!!! Sei indescrivibile!!! >_____<
Sanzo- Se proprio non riesci a sopportarmi.. tieni!
Allungò la sua mano e porse a Chelsea la Gold Card.
Chelsea- E che me ne dovrei fare?
Sanzo- Vai in una locanda e non stressarmi!….. Domani mattina però voglio partire presto!…..e ora vattene…
Chelsea- ………… U_____U*………. QUANTO TI ODIO!!!!!!!!!!!!!!!!!
Corse via, verso il villaggio di cui si scorgevano appena le luci in lontananza.
Sanzo la guardò allontanarsi.
Si accese una sigaretta.
Quella sera voleva stare da solo.
Voleva fare il punto della situazione e riflettere sul suo futuro.
Non poteva continuare a girare a casaccio sperando di incontrare una qualche persona che lo conosceva. Il Toghenkiò era troppo vasto per permettere una fortuna simile.
Ma lui voleva davvero ricordare chi era?
Aspirò profondamente il fumo della sigaretta diramando i suoi pensieri.

“Come non lo sopporto….. come non lo sopporto….”
Chelsea camminava a passo spedito per le vie di quella città semi deserta.
Fuori dalle porte delle locande c’era la scritta ‘COMPLETO’
Chelsea- Ahh, Che rabbia!!!! Quel bonzo mi ha gufato!!!! >___<
Camminò per svariate ore.
Le sue gambe cominciavano a sentire la stanchezza.
I suoi occhi si posarono su una specie di panchina in una stradina semi-buia.
Si sdraiò sulla panchina e osservò la luna che quella sera era più splendente del solito.
“Fra poco sarà piena…”, pensò distrattamente.
-Hei hei hei… Guarda cos’abbiamo qui, fratello. Un bel bocconcino tutto solo…
Chelsea aprì svogliatamente un occhio osservando i due uomini, chiaramente ubriachi, che la osservavano con chissà quali pensieri in testa.
Si alzò- Vi conviene andarvene… sono di pessimo umore!
-Su, non fare la difficile… ci divertiremo insieme…- Le afferrò un braccio
Chelsea- Toglimi subito le mani di dosso…..- Ringhiò mantenendo però una calma innaturale.
-Ma come siamo coraggiose…- Anche l’altro uomo cercò di afferrarla.
Chelsea si preparò a metterli KO quando vide i due uomini acasciarsi a terra come tramortiti da qualcosa.
Dietro di loro Chelsea scorse la figura di una ragazzo.
-Tutto bene?- Chiese il giovane.
Una voce calda.
Una voce calda che trasmette sicurezza.
…….Ma anche una voce triste.
Chelsea- S… si- Bofonchiò appena.
Non riusciva a vedere il volto del suo ‘salvatore’ ma sembrava avere la sua stessa età. Almeno…. Lui la superava di qualche centimetro in altezza ma questo non voleva dire un granchè.
-Cerca di stare più attenta- Aggiunse prima di fare un inchino e di andarsene.
Chelsea- Asp……
In un moto istintivo gli corse dietro e lo afferrò per una braccio.
Quando il ragazzo si voltò Chelsea si trovò davanti a una testata castana un po’ scompigliata e a due occhi dorati che trasmettevano una purezza infinita.
Chelsea- Emm…….- Il suo viso si colorì appena per l’imbarazzo- … volevo solo ringraziarti….. e poi… vorrei almeno sapere qual è il nome del mio salvatore! – Cercò di rimediare a quella situazione in cui si era cacciata.
La bocca del ragazzo si inarco in uno splendido sorriso.
-Mi chiamo Goku
“Goku…………”, Lo ripeté istintivamente 
*****
Goku osservava quella giovane con sguardo scrutatore.
Era chiaramente imbarazzato.
Gli occhi verdi della ragazza l’avevano come, per un attimo, portato in una realtà diversa.
Scosse leggermente la testa maledicendo tutte le cose che Gojio gli inculcava in testa ogni giorno.
- Emm……… volevo solo ringraziarti….. e poi… vorrei almeno sapere qual è il nome del mio salvatore!
Gli occhi di Goku sgranarono appena. Il suo viso si colorì. Sorrise.
Goku- Mi chiamo Goku- Disse dandosi un certo contegno e cercando di non far trasparire l’imbarazzo.
Vide la testa della ragazza abbassarsi appena.
Goku- E lei come si chiama, signorina?- Chiese gentilmente.
-Io… Io mi chiamo Chelsea.
“Chelsea…….”
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I due ragazzi erano chiaramente imbarazzati.
Non ne capivano il motivo ma era come se qualcosa non gli permettesse di muoversi o di dire qualcosa.
BUARGH
Goku- Opsss….Mi spiace.. dev’essere il mio stomaco!- Sorrise ingenuamente.
Chelsea- Missà invece che è il mio- Si massaggiò la pancia che emise un altro suono.
La ragazza avrebbe voluto sprofondare.
Goku- Sei affamata, vero?- Chiese riacquistando il suo solito modo di fare- Vieni…..- Le afferrò una mano-… Andiamo a mangiare qualcosa!
Chelsea- E’? Come? Cosa?
Goku- Non aver paura! Seguimi!
Chelsea- @////////////@
L’argentinità del giovane la spiazzo.
Lo seguì contagiata dalla sua vitalità.
Goku la portò in una locanda ancora aperta.
Chelsea si abbuffò su tutte le portate che Goku ordinava in continuazione.
Anche il ragazzo non fece di meno.
A poco a poco la tensione che si era creata fra di loro si spezzò.
Cominciarono a parlare del più e del meno come se si conoscessero da sempre.
Goku era una persona di notevole compagnia e questo fece dimenticare a Chelsea il perché si trovasse in viaggio.
E lo stesso fu per Goku. La presenza di quella ragazza sconosciuta l’aveva tranquillizzato e fatto tornare il Goku spensierato che era un tempo.
Goku- Dimmi, ma come mai viaggi tutta sola?
Chelsea- In realtà non sono sola…. Viaggio insieme a un amico…
Goku- Un amico?
Chelsea- Hei, non pensare male! Non è il mio ragazzo o chissà cosa! E’ solamente uno stupido imbronciato!
Goku- No.. non volevo chiederti questo!- Rispose un po’ imbarazzato.
Chelsea- Lui è voluto rimanere nel bosco per chissà quale ragione…. AHHH… spero si prenda un’influenza coi fiocchi >___<
Goku- E dai.. poverino!……. Sai…. Anch’io conoscevo una persona molto strana… Lunatica, direi!
Chelsea- Per quanto possa essere lunatica questa persona non può certo battere in fatto di scorbutaggine il mio ‘amico’
Goku- Parli così perché non conosci questa persona! Era il re degli imbronciati! Sempre chiuso in se stesso. La sua presenza era a volta inesistente.
Chelsea- Peccato che non puoi conoscere il mio compagno di viaggio…. Sono sicura che ti ricrederesti! ……. Ma che fine ha fatto la persona di cui parli? Siete ancora in contatto? - Chiese sorseggiando un bicchiere di vino.
Goku abbassò lo sguardo- E’ morto.
Chelsea-……ah……… mi spiace…- rispose un po’ imbarazzata.
Goku- Non ha importanza…- Sorrise- … E’ passato troppo tempo per versare lacrime!
Chelsea- Sai… anch’io ho perso delle persone molto importanti… Però… Io non sono forte come te…..
Goku- Io non sono per niente forte. E’ solo che ho promesso a questa persona che lo sarei stato- Il suo sorriso si spense appena.
Chelsea- Ora basta piangere- Picchiò il bicchiere sul tavolo rischiando di romperlo- ….. Dobbiamo pensare solo al futuro, giusto Goku?
Goku- Certo!!!! ^____^
Chelsea- ^________^
Goku- Bene… allora brindiamo al nostro incontro!
Chelsea- YES!!! 

-------------------- ----------------------
-Ma guarda guarda chi si vede………….. I due marmocchi si sono conosciuti…………Ihihihihi….La cosa si fa ancora più divertente ……. Ancora non sanno che cosa li aspetta………………….. Ancora non sanno che saranno proprio loro stessi a provocare la rovina l’uno dell’altro……….. AH AH AH!!!!!!!!!!!

********** ***********
Una risata riecheggiò nella foresta.
Sanzo si svegliò di colpo.
Si alzò di scatto scrutando intorno a lui.
Sembrava tutto tranquillo
Giunse alla conclusione che fosse stata la sua immaginazione a giocargli un brutto scherzo.
Si risedette e si accese una sigaretta.
Aveva nuovamente fatto quel sogno.
Il sogno della notte in cui era caduto giù da quel dirupo.
Aveva di nuovo sognato il demone dagli occhi dorati che lo trafiggeva con forza e che lo scaraventava a terra.
Aveva avvertito il dolore per quella ferita.
Aveva avvertito il dolore celato negli occhi del suo assassino.
Si portò una mano alla testa.
“Come può provare dolore una persona che tenta di uccidermi?……”
Strinse i pugni.
Sanzo- Tsk…. Lo scoverò…. Ovunque egli sia…………. E allora… lo ucciderò… lo ucciderò con le mie stesse mani!

********* ***********

Goku- Alla nostra!
Chelsea- Alla nostra!
Goku&Chelsea- CIN CIN!!!!!!!

 

 


Continua……….

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Capitolo 10
*** Grazie ***


10 GRAZIE

10 GRAZIE

 


Chelsea- Ti ringrazio davvero Goku….. Era da tanto che non passavo una serata così tranquilla.
Goku- A chi lo dici…- Si massaggiò la pancia pienamente soddisfatto della mangiata.
Chelsea- Mi spiace solo che sia stato tu ad offrirmi la cena….. Mi hai salvata… e in più ho mangiato come una Dea!
Goku- Non ti devi preoccupare! L’ho fatto volentieri!……. Sai, anche per me è stata una bella serata. Era moltissimo tempo che non ne passavo una così- Abbassò lo sguardo mantenendo un sorriso appena accennato- ………. In un certo senso sei stata tu a salvarmi!- Aggiunse istintivamente.
Chelsea- …………- Non sapeva cosa rispondere a quelle parole tanto sincere. Capiva che dietro a quella frase si celavano significati molto più seri di quello che poteva anche solo lontanamente immaginare.
Sorrise dolcemente al ragazzo che era arrossito appena.
Chelsea- Bene.. Credo sia giunto il momento di salutarci. E’ meglio se ora raggiungo il mio compagno di viaggio. Tanto le locande sono ormai tutte chiuse!
Goku- Perché non dormi nella mia stanza?....- Disse dopo un attimo di riflessione.
Chelsea- Come prego? 
Goku- No no… emm… mi sono spiegato male O//////O …… Vedi… Io e due miei amici abbiamo preso tre camere singole in una locanda. Però io vorrei passare la notte con un mio amico che è stato ferito. Lo farei comunque e la mia camera rimarrebbe vuota……. Se vuoi puoi utilizzare quella!
Chelsea- ….. non so… mi spiace….. io…
Goku le poggiò una mano sulla bocca- Non fare storie- Sorrise- Su vieni!
Chelsea- …..e va bene..!!! ^__^
Goku- ^^

Goku- Ecco… questa è la stanza…. Prendi le chiavi.
Chelsea afferrò la piccola chiave e la girò nella toppa- …. Sei sicuro che….
Goku- Sicurissimo! ^____^
La ragazza sospirò appena arrendendosi all’insistenza del giovane.
Goku si avvicinò alla camera di Hakkai.
Chelsea- Goku…- Lo richiamò
Goku- Si?
Chelsea- Grazie- Sorrise prima di entrare nella camera a e chiudersi la porta alle spalle.
Goku stette per qualche istante immobile sul ciglio della porta.
Osservò la porta della camera della ragazza.
Goku- Chelsea……..
Un nome che fino a poche ore prima non sapeva neanche esistesse….. e che adesso era per lui come un barlume di speranza.
Si.
Quella ragazza aveva qualcosa che lo spingeva ad aprire gli occhi.
A guardare davanti, oltre.
Ma soprattutto ad osservare quello che si era lasciato alle spalle.
Anche perché non poteva far altro che osservare ormai.
Non era colpa sua se Sanzo era morto…….. Il destino aveva voluto strappargli prematuramente la vita……….. Quel demone era riuscito pienamente nel suo intento.
Ora non serviva a nulla continuare a soffrire per un qualcuno che non c’era più.
Bisognava andare avanti.
“… forse….. dovremmo riprendere il viaggio verso ovest senza cercare quel demone…….”
Scosse la testa per cacciare quel triste pensiero che si era formulato da solo.
“No! Noi dobbiamo trovare quel bastardo… costi quel che costi… Lo dobbiamo a Sanzo……. Lo devo a Sanzo!”

 

 

 



******* ***********
Sanzo aprì svogliatamente un occhio.
Si portò una mano sul volto per ripararsi da un raggio di sole che gli stava procurando fastidio.
Girò intorno cercando con lo sguardo come qualcosa.
Si alzò stiracchiandosi appena e pulendo i suoi vestiti dal terriccio, accendendosi una sigaretta e poggiandosi al tronco dell’albero in attesa.
Chelsea non c’era.
“Ma dove potrà essere quell’idiota?….. Se ritarda ancora di un po’ giuro che l’ammazzo”
I suoi pensieri si muovevano irritati nella mente mentre i suoi sensi si perdevano nel profumo della sigaretta.
Aspettò per parecchio tempo………… Solo pochi minuti che per il bonzo rappresentavano un’eternità.
Non era abituato ad aspettare.
Afferrò lo zaino e prese a camminare nella direzione prestabilita la sera precedente.
Non l’avrebbe aspettata un secondo di più.
Se quella stupida non voleva seguirlo tanto peggio per lei.
La sua presenza era solo un disturbo.
Il bonzo accelerò istintivamente il passo.
Per quanto ne sapeva lui Chelsea poteva anche essere scappata con la sua gold card.
Magari in quello stesso momento se la stava spassando come una pazza alla sua faccia.
Oppure poteva anche aver trovato un demone….. magari stava lottando con lui…… magari era pure……
Sanzo si bloccò.
Respirò affannosamente. Si era quasi ritrovato a correre senza neanche accorgersene.
Stette qualche istante immobile. Nessun muscolo del suo corpo sembrava dar segni di vita.
Lui si era risvegliato senza un passato. 
Non ricordava chi fosse o come fosse stata la sua vita in precedenza.
Immagini confuse contornavano ogni giorno i suoi pensieri cercando di venire fuori ma senza far sentire la loro importanza.
La realtà dei fatti è che Sanzo era solo.
Un’anima sola che vagava nel mondo senza sapere niente di se stesso.
Questa sensazione di solitudine non era per lui nuova ma…………. 
Se non aveva un passato che senso aveva cancellare anche il presente?
Ora l’unica cosa che realmente aveva era Chelsea.
Una comune demone che l’aveva aiutato senza voler nulla in cambio se non la sua presenza vicino.
E lui la voleva abbandonare?
Sanzo- Tsk
Si voltò e con fare dignitoso accelerò il passo per tornare indietro.
Arrivò quasi a correre con la paura che lei fosse arrivata e, non trovandolo, fosse su tutte le furie.
“Questo comportamento non è da me…. non è proprio da me…”. Il bonzo formulò questo pensiero quando, arrivato al posto, non trovò nuovamente nessuno.
Cacciò lo zaino per terra e si accese un’ulteriore sigaretta.
Ricominciò ad aspettare.
Passarono parecchi minuti………… Il sole era ormai alto.
Sanzo era ormai al quinto pacchetto quando da lontano sentì urlare il suo nome.
Chelsea- SANZOOOOO!!!!!!!
Il ragazzo si scostò dall’albero.
In lontananza vide la sagome della giovane, con lo zaino pesante sulle spalle, correre come una forsennata verso di lui.
Chelsea- Anf… anf…… Sc….. Anf… Scusami….. Anf… anf… anf… mi sono ….anf… addormentata… anf…. Mi spiace…. Anf… anf…. È che era da tanto che… anf… non dormivo così bene… anf…..
La ragazza alzò timidamente i suoi occhi per incontrare quelli violacei del bonzo che la guardava con fare bieco… almeno così sembrava….
Chelsea- Credevo……anf…anf… credevo non ci fossi già più……. Quando mi sono svegliata il sole era già alto…. Anf… anf…..- Sorrise- Quindi ho corso più che ho potuto per venire qui il prima possibile.......
Sanzo- Andiamo- Fu tutto quello che disse.
Chelsea- COME???? Sono morta!!! Ho corso come una dannata e ……- Sgranò gli occhi. Sanzo afferrò il suo zaino e gli lanciò quello più piccolo e leggero.
Sanzo- E ora muoviti o ti ammazzo!
La ragazza sbuffò appena qualche parola contro il monaco e cominciò a camminare.
Sorrise appena. 
“Credo che questo sia il suo massimo ringraziamento……..”
Sanzo camminava con fare svelto.
“Lei…. È l’unico contatto che ho……. In un certo senso rappresenta un po’ il mio passato………. Credo di aver fatto soffrire già troppe persone con mio comportamento e……”
Si bloccò per qualche istante.
L’immagine di un ragazzo gli passò fulminea nella mente.
Un ragazzo legato con un filo indissolubile al suo passato.
Non aveva però visto il volto, l’immagine era stata troppo veloce.
….L’unica cosa che ricordava di lui erano…… due occhi dorati…..
Chelsea- Sanzo… tutto bene?- Chiese superandolo di qualche passo.
Sanzo- Tsk….- Riprese a camminare.
“Se questi ricordi non si decidono a ritornare giuro che li ammazzo uno a uno U___U*”
Chelsea- ?____?

 

 

 

 


****** ***********
Goku aprì lentamente gli occhi.
Due pozze dorati si posarono sul ragazzo che riposava tranquillo nella stessa rigida posizione.
Si sfregò col palmo delle mani le palpebre per cercare di svegliarsi del tutto.
Si stiracchiò appena prima di alzarsi dalla scomoda sedia sua compagna per quella notte.
Smosse leggermente la tenda, cercando di non disturbare Hakkai, per scrutare i movimenti nella piazza sottostante.
Il demone sgranò gli occhi disturbati da quella luce improvvisa.
La luce del sole.
Si abituò facilmente a quell’intensità.
Senza accorgersene la sua bocca si inarcò in un tenue sorriso.
Richiuse la tenda e uscì dalla stanza.
Aprì lentamente la porta della camera di Gojio sporgendo silenziosamente la testa.
Sorrise nel vedere il kappa avvinghiato al cuscino che mormorava frasi incomprensibili.
“Chissà che starà sognando…. Sicuramente qualche sconcezza con una donna”
Solo in quell’istante si ricordò della ragazza della sera precedente che riposava ancora nella sua stanza.
Richiuse la porta del kappa e si avviò davanti alla stanza della giovane.
Portò una mano sulla gelida porta.
Ne percorse la superficie leggermente ruvida.
“Chissà se si è già svegliata?……..”
Corse nella sala da pranzo al piano inferiore.
Si sporse in essa scrutando se ci fosse una testata rossa in qualche angolo.
Di Chelsea nemmeno l’ombra.
Entrò guardandosi intorno con più attenzione.
- Desidera signore?- Chiese gentilmente una cameriera vedendo nei suoi occhi un leggero smarrimento.
Goku- Emm…. Ecco….. Per caso è già stata qui una ragazza con lunghi capelli rossi e occhi verdi? E’ poco più bassa di me…..Credo abbia più o meno la mia età…..
- Credo di sapere di chi state parlando…. Voi dovreste essere il signor Goku, giusto?
Il ragazzo la osservò stupito accennando con il capo.
- Un attimo, prego.
La giovane cameriera corse fino all’entrata e dal bancone estrasse un piccolo fogliettino.
- Tenete. La vostra amica si è raccomandata di darvelo….. 
Goku ringraziò e aprì velocemente il foglietto dove era scritta un’unica parola.
‘GRAZIE’
Ripiegò il foglio e lo mise in tasca.
Corse al piano di sopra.
Bussò, ma non avendo risposta entrò nella camera che aveva prestato alla ragazza.
Vuota.
Il letto era stato rifatto.
La finestra lasciata aperta avevano rinfrescato la stanza di un profumo mattiniero.
Goku vi entrò e chiuse la porta dietro a lui.
Restò per qualche istante a fissare le coperte perfettamente al loro posto e le tendine che si muovevano al ritmo del venticello che entrava.
Si sedette sul pavimento lasciandosi cadere all’indietro.
Un piccolo raggio di sole gli riscaldò un pezzo della gamba.
Goku portò una mano per toccare ‘il sole’.
Giocò col flebile raggio facendolo scorrere sulla mano.
TOC TOC
Goku si alzò di scatto in piedi.
Hakkai entrò nella stanza- Disturbo? O__^
Goku- HAKKAI!!!- Corse verso di lui felice di vederlo in piedi. Assunse però subito un’espressione imbronciata- Dovresti stare a letto! Il dottore ti ha raccomandato riposo assoluto!
Hakkai- Ora sto decisamente meglio
Goku- Non importa!…- Lo spinse verso la sua camera- Devi riposarti e non sforzarti troppo! Mi sono spiegato?
Hakkai- E va bene Goku ^^
Il demone sorrise nel vedere l’amico ripresosi.
Lo fece stendere a letto e lo coprì.
Goku- Hai fame Hakkai? Vuoi che ti vada a prendere qualcosa?
Gojio- Non fidarti! Rischi che ti porti solamente del pane raffermo perché il resto se lo ingurgita lui!- Disse entrando di soppiatto nella stanza.
Goku- Gojio! Come stai?- Chiese avvicinandosi a lui.
Hakkai- Anche tu sei stato male?- Si allarmò
Gojio- No… E’ solo che questa stupida scimmia è un po’ troppo apprensiva- Scompigliò i capelli di Goku.
Goku- Io non sono una scimmia! >__<
Gojio- Tu piuttosto, come ti senti?
Hakkai- Molto meglio. O__^
Gojio sospirò appena.
Goku- Bene… allora andrò a prendere la colazione per tutti e due!
Hakkai- Tu hai già fatto colazione, vero?
Goku- No.
Gojio&Hakkai- O____O
Goku- ?___?
Gojio- Scimmia, stai male???
Goku- Ma che stai dicendo?? 
Hakkai- Capisco la sorpresa di Gojio. Solitamente la prima cosa che fai è fare colazione!
Goku si portò una mano sulla testa aggiustandosi i capelli in disordine- …………….- Non disse nulla. Sorrise e si voltò, uscendo dalla stanza.
Gojio- Ma che gli sarà preso?
Hakkai- Forse era solamente preoccupato.
Gojio- …….Già… e noi non abbiamo fatto altro che accrescere la sua preoccupazione…. Sai, Hakkai..- Accese una sigaretta- …alle volte mi sento proprio inutile….
Hakkai- E’ lo stesso che provo io…………….. però….

--
Goku stava per rotolare giù dalle scale per la sua fretta.
Prima di entrare nel salone si fermò per un istante.
Si aggrappò alla ringhiera appoggiandoci la testa e dondolando appena sulle gambe.
Sorrise ingenuamente pensando alla sua insolita dimenticanza.
Si sedette su uno scalino.
Goku- Chissà dove sarà ora quella ragazza……..
Il suo fu solamente un sussurro che forse… nemmeno lui avvertì.
--
Hakkai- ….. però… non possiamo arrenderci proprio ora…. Dobbiamo stare vicino a Goku… qualunque cosa succeda.

Continua…….

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Capitolo 11
*** Dopo il suo passaggio ***



11 DOPO IL SUO PASSAGGIO


 

 


Chelsea- BASTAAAAA!!!! NON CE LA FACCIO PIU’ >_____< - Urlò esasperata.
Cacciò per terra lo zaino e si sedette all’ombra di un albero.
Sanzo- Tsk- Non fermò il suo passo.
Chelsea- Hei tu, stupido bonzo. Se non ti fermi immediatamente giuro che mi ciberò delle tue budella e non ti darò nemmeno degna sepoltura.
Sanzo- E questo dovrebbe farmi paura?- Rispose sarcastico.
Chelsea- Ahhhh… se insopportabile @___@
Sanzo lasciò cadere a terra il pesante zaino e godé per qualche istante della brezza che gli scompigliava i capelli.
Prese una specie di panino e cominciò a mangiare.
Chelsea- Hei, passane uno anche a me!
Sanzo- Scordatelo.
Chelsea- Ti prego >___<
Sanzo- Tsk
Chelsea- Ti prego ti prego ti prego ti prego ti prego ti preg……- Un panino in piena faccia la zittì- GRAZIEEEEE ^.^
Sanzo- Che persona petulante
Chelsea- ^__^
Erano passati già quattro giorni dall’ultima volta che avevano messo piede in un villaggio. Vivevano di stenti e si arrangiavano con quello che gli offriva la natura. 
Ma loro stavano bene così.
Chelsea non ne capiva il motivo ma da quel giorno che se n’era andata a dormire nel villaggio il bonzo sembrava un tantino cambiato……. Sembrava quasi più gentile. 
Ma la parola gentilezza non si accostava molto bene a quella faccia sempre così imbronciata.
Ogni tanto si chiedeva se Sanzo provasse o avesse mai provato qualche sentimento. Ma alla fine si dava della stupida…. Ognuno di noi prova dei sentimenti….. ma molte volte non riescono ad esprimersi come vorremmo o come gli altri vorrebbero.
In realtà lei si era abituata molto bene alla presenza di Sanzo. Ammirava il suo carattere forte.
Anche se non ricordava niente del suo passato, solo qualche frammentario avvenimento, continuava ad andare avanti. 
Passo dopo passo.
Senza chiedersi cosa ne sarebbe stato di lui o cosa ne fosse stato in passato.
Lui era Sanzo punto e basta.
“Che tipo…..”, Lo osservò appena nascondendo con la mano un risolino.
Sanzo- Che hai da guardare?- Chiese irritato.
Chelsea- Niente niente ^^
Sanzo- Tsk!
No. Non poteva esistere un uomo più scorbutico di lui.
Le venne in mente la descrizione dell’amico di Goku.
“Chissà se l’amico di Goku e Sanzo si fossero mai incontrati cosa sarebbe successo….. eheheh…. Sarebbe stata una battaglia all’ultimo ‘TSK’”
Rise leggermente pensando che quello non sarebbe mai potuto accadere.
La sua mente passò nel ricordo dello sguardo di Goku mentre parlava di quella persona. “Devono essere stati molto legati….”
Goku però sembrava essere molto forte. Stava comunque cercando di andare avanti. Lei invece si era chiusa in se stessa.
In realtà non era stata lei a salvare Sanzo ma Sanzo a salvare lei.
Ma ormai non aveva alcuna importanza. Viveva la sua vita per vendetta, proprio come il bonzo. Una vita inutile e insignificante.
“Però non mi dispiacerebbe ritrovare in questa mia vita inutile nuovamente quel ragazzo dai bellissimi occhi dorati”
Si stese accanto all’albero lasciando che il vento cullasse i suoi pensieri.
Quella sera era stata benissimo.
Stava bene con quel ragazzo come se lo conoscesse da tempo.
In un certo senso erano simili.
Si poteva leggere la stessa solitudine nei loro occhi.
“Ho deciso”, assunse uno sguardo sicuro “Prima porterò a termine la mia vendetta e poi cercherò Goku… lo dovessi trovare in capo al mondo >___<”
Sanzo osservava incuriosito il continuo cambiamento d’espressione sul viso della ragazza.
Si accese una sigaretta.
Sanzo- Merda
Chelsea- Che c’è?
Sanzo mostrò il pacchetto vuoto.
Chelsea- No problem!- Sgattaiolò accanto a lui e frugò nello zaino tirandone fuori una piantina- Secondo le indicazioni di questa mappa a solo un giorno di cammino ci troveremo dritti dritti in un villaggio
Sanzo- UN GIORNO??????
Chelsea- Si… è poco, no?
Sanzo- E io dovrei stare senza sigarette per un giorno????
Chelsea- Tsk. Cavoli tuoi! Potevi venire nel villaggio con me l’altro giorno invece di fare l’asociale -___-
Sanzo- Io ti ammazzo- Sibilò.
Chelsea- Non prendertela con me se sei arrabbiato. Prenditela con te stesso- Si alzò e fece qualche passo.
Sanzo- TI DISINTEGROOOOO- Si alzò furibondo ma nel farlo inciampò in una pietra trascinando nella caduta anche Chelsea.
Chelsea- Ohi Ohi… che botta… Sanzo alzati! Sei pesant…..- Si bloccò.
Davanti a lei due iridi viola la stavano fissando.
Sgranò gli occhi arrossendo appena.
Ora che lo guardava più da vicino Sanzo era davvero bello.
“MA CHE VADO A PENSARE?????????????”
Dal canto suo non ne capiva il motivo ma era come stato attratto da quegli occhi color smeraldo.
Non si era mai soffermato ad osservare una ragazza.
“Ma perché devo scegliere proprio questo momento per iniziare a farlo?”
Chelsea- Emm…. Sa… Sanzo… mi stai schiacciando…..- Balbettò imbarazzata.
Sanzo si cacciò da un lato. Poi si alzò pulendosi dignitosamente gli abiti.
Chelsea- Hai una rametto in testa
Sanzo- Cosa??? Dove???
Chelsea- Stavo solo scherzando Ihihi 
Perché?
Perché in quelle situazioni così ambigue lei doveva sempre sparare solo cazzate?
Si tirò su a fatica e si pulì, anch’essa, gli abiti.
Sanzo- Andiamo.
Chelsea- Si- Non osò ribattere.
Ripresero i loro zaini e lasciarono quel piccolo paradiso coperto dal sole.
“Ma che è successo?… che cosa è successo?… mi sono persa qualche passaggio della vita di Sanzo…. Che sia diventato un maniaco in questi ultimi giorni?… forse è dovuto a questo il suo cambiamento…. No, ma che dico?…. A Sanzo non sono mai interessate le donne….. ogni volta che qualche ragazza di un qualche villaggio gli si avvicina lui la scaraventa a terra e le risponde ‘Tsk’…….. forse ha scoperto di essere grande e si sente pronto ad entrare nella cerchia degli adulti…… ma perché proprio con me???? @____@ ………….hei?… ma che pensieri idioti sto facendo? -_____-’’ ’’
Sanzo camminava con passo più svelto del solito.
“Che mi è preso? Che mi è preso? Che mi è preso?… perché non faccio altro che chiedermi ‘Che mi è preso’?……. Non devo pensare troppo….. Credo di essere una persona che quando vuole qualcosa non si chiede il perché la fa.. la fa e basta…. O almeno credo di essere stato così……..Sai che mi dico? Chi se ne frega! TSK!!!!! “

************* *************

Gojio- Muoviti stupida scimmia!!!
Goku- Ma io sono stanco morto… e per di più o fame ç___ç
Gojio- E quando mai non hai fame?
Goku- Mmmmmmmm…- Sembrò riflettere- Non ho fame quando mangio….. e ho pochissima fame quando dormo, anche se spesso mi sogno di mangiare dei nikuman e quindi la fame aument….
STONK
Gojio- Smettila immediatamente razza di scimmia col cervello al posto dello stomaco!
Goku- Io ho il cervello al posto giusto!
Gojio- Ah si? E dove esattamente
Goku fu come colto alla sprovvista e si fermò a riflettere.
Hakkai- Su su… ora basta ragazzi. Guardate. Godetevi questo panorama.
Gli occhi dei tre si posarono sulla valle sotto di loro.
Goku- Accidenti! Qui è altissimo!
Gojio- Ma siamo saliti così tanto?
Hakkai- No. Dalle informazioni della cartina ci troviamo nella valle del Tegukù. Questa regione è famosa per la sua particolare posizione. Interamente scavata tra due monti… si dice che una volta al suo posto ci fosse un’enorme conca d’acqua ma che con la siccità avvenuta molti secoli orsono la conca si sia prosciugata e che i cittadini dei villaggi qui intorno abbiamo costruito delle case al suo interno.
Goku- Wow Hakkai! Sembri una guida turistica! 
Hakkai- Ehehehe ^__^
Gojio- Dimmi Hakkai, per andare dall’altra parte della valle non potremmo aggirare le montagne.
Hakkai- Tutto è possibile. Ma le nostre provviste stanno scarseggiando e ci converrebbe fermarci qui per un po’….. tu che ne dici Goku?
Goku lo guardò un po’ sorpreso. Non era abituato a essere considerato nelle decisioni- Per… per me va bene….. Sembra una città molto bella- Rispose leggermente imbarazzato.
Hakkai sorrise- Bene. In marcia gente!
Gojio- Ah, mi fai rabbrividire quando cerchi di fare il leader -____-

 

 

 


*********** ***********
Chelsea- No. Non dirmelo. Non dirmelo!!!!!….. 
Sanzo- Tsk….. 
Chelsea- NON DIRMI CHE CI SIAMO PERSIIIIII!!!!!!!!
Sanzo- TSK!!!!
Chelsea- AHHHHH!!!!
Maledetta me il giorno che ti ho affidato la cartina! Il proverbio è giusto ‘Chi fa da se fa per 3033’
Sanzo- Smettila di inventarti anche i proverbi e chiudi quella bocca!
Chelsea- Stupido bonzo con il senso di orientamento di una talpa addormentata!!! Da qua!- Strappò la cartina dalle mani del ragazzo e iniziò a scrutarla con attenzione.
Sanzo- ………- Cercò di trattenere la sua rabbia. Afferrò d’istinto l’harisen e colpì la giovane scaraventandola poco più in la.
Chelsea- MA SEI MATTO????????
Sanzo- Chiudi il becco razza di gallina
Chelsea- Gallina a me??????? U__U* …. E comunque…. Mi hai fatto tanto male ç__ç
Sanzo sgranò appena gli occhi nel guardare la posizione e l’espressione assunta da Chelsea. Aveva le gambe incrociate, gli occhi piagnucolanti e con una mano si massaggiava il capo.
Sanzo- G……..
Un nome gli sfiorò la punta della lingua. Ma subito venne dimenticato.
Chelsea- Hei? Perché mi guardi con quell’espressione da pesce lesso?
Sanzo- Andiamo- Si girò di scatto.
Chelsea- Hei!!!!!- Si alzò e lo seguì- E dove vorresti andare? Non credi sia il caso di seguire la cartina? Seguendo il tuo istinto ci siamo solo persi fino ad adesso!
Il bonzo non si voltò.
Chelsea- Sanzo….- Sussurrò a bassa voce fermandosi.
“Perché… perché lo vedo sempre più lontano?…..”
Allungò istintivamente una mano verso di lui ma la riabbassò subito.
Sospirò appena e ricominciò a seguirlo.

 

 

 

 


********** **********

Goku- Wow! Wow!
Wow!!!!!!!
Gojio- Scimmia, smettila di dire Wow!
Goku- E’ tutto così bello qui
Gojio- E’ un semplice paese, cosa ci trovi di così bello?
Il suo sguardo fu attirato da una bella giovane che era accucciata vicino a un banco della frutta.
Gojio- Fiuuuu…. Ora capisco cosa c’è di così interessante- Si avvicinò alla ragazza ma fu afferrato per un orecchio e trascinato via- Hei ma??? Hakkai, che stai facendo?
Hakkai- Cerca di fare il bravo bambino! Prima troviamo una locanda dove sistemarci e se farai il bravo ti darò il permesso di uscire qualche ora.
Gojio- -_____-“
Goku- Ihihihih
Gojio- Che hai da ridere scimmia?
Goku- Ahahah… ti sei fatto riprendere come un moccioso
Gojio- Taci scimmia
Goku- Taci tu pervertito d’un kappa.
Hakkai- Guardate.. quella locanda mi sembra piuttosto carina e riservata.
Gojio- Io direi isolata piuttosto.
In effetti Hakkai aveva indicato una casetta nascosta tra le altre case.
Hakkai- Andiamo.
Gojio- Tsk. Mi chiedo come tu abbia fatto a vederla.
Entrarono.
Il padrone li accolse con gentilezza- In cosa posso esservi utile signori?
Hakkai- Vorremmo delle stanze per la notte.
Gojio- Singole possibilmente- Si intromise con sguardo malizioso.
Il padrone guardò l’elenco delle camere libere- Nessun problema- Si girò verso una cameriera che stava passando in quel momento- Prepara subito tre camere per i signori
- Subito.
Gojio guardò con occhi vivi la cameriera che si allontanava.
- Per quanto pensate di fermarvi qui?
Hakkai- giusto un paio di giorni.
- Perfetto. Se intanto volete accomodarvi nelle vostre stanze…. Questa è la chiave- Porse le tre chiavi a ciascuno.
Hakkai- La ringrazio.
Salirono le scale per dirigersi ai piani superiori.
Gojio- Hei scimmia, non rimanere indietro altrimenti non troverai la tua stanza.
Goku non rispose. Strinse più forte la chiave della camera nella mano lasciando in essa il segno.
Gojio- Hn?
Goku- Non prendermi in giro pervertito d’un kappa- Corse per poterli raggiungere e tirò un pugno sulla testa di Gojio che rispose nello stesso modo.
Hakkai- Voi due. Cercate di non farvi riconoscere anche qui.
Entrato nella sua stanza Goku si buttò sul letto. Sprofondò la testa nel cuscino respirando l’odore di pulito che aleggiava in tutta la camera.
Tirò uno sguardo alla chiave che aveva posato sul tavolino al centro della stanza.
Goku- Tre singole…………….…… tre………...- sussurrò appena mentre non riusciva a distogliere lo sguardo da quella chiave. 
Ma forse stava osservando qualcosa di molto più lontano e irraggiungibile.

~~~~~~~~~ ~~~~~~~~~
FLASHBACK
- Mi spiace signori. Ma abbiamo solo due doppie disponibili.
Gojio- Che disgrazia!!!! E io che volevo divertirmi un po’ questa sera
Hakkai- Vanno bene signorina grazie- Sorrise alla ragazza che gli porse gentilmente le chiavi.
Sanzo ne prese di scatto una- Hakkai, andiamo.
Gojio- Cosa vorrebbe dire ‘Hakkai andiamo’?.. Io non voglio stare con la stupida scimmia!!!!!! Il suo russare non mi fa dormire!!!
Sanzo- Non sono problemi che mi riguardano.
Goku- Nemmeno io voglio dormire con un kappa che fa sogni erotici e che mi abbraccia durante il sonno urlando il nome di una donna.
Gojio- CHE COSA??? E quando mai io ti avrei abbracciato???
Goku- Una volta l’hai fatto… il solo pensarci mi fa venire gli incubi- Rabbrividì.
Hakkai- Su su… Cercate di andare d’accordo.. infondo è solo per stasera.
Goku- Uffi….
Gojio- Tsk….
-- -- 
Goku entrò di soppiatto nella camera di Sanzo e Hakkai- Sanzo, quel kappa ci ha provato con me!!!
Gojio- Non dire idiozie razza di scimmia deficiente!!!
Goku- Ma se mi sono svegliato e mi eri addosso.. chissà cosa volevi farmi ç__ç
Gojio- MA CHE VAI BLATERANDO????? Stavo sicuramente facendo un bellissimo sogno che tu hai interrotto con le tue urla!!!
Goku- Sanzo Sanzo. Non voglio dormire con questo kappa pervertito- Salterellò per la stanza fino a rifugiarsi sul letto di Sanzo.
Non poteva fare una mossa più sbagliata.
Il bonzo gli tirò un pugno che lo fece volare dalla parte opposta della camera.
Sanzo- SMETTETELA RAZZA DI IDIOTI- Afferrò la shureiju – SE NON MI LASCIATE DORMIRE IO VI AMMAZZO!!!
Goku- Preferisco morire che essere preda delle fantasie sessuali di un kappa pervertito.
Gojio- SM… SMETTILA SUBITO RAZZA DI SCIMMIA COL CERVELLO FUMATO! Io amo solo le donne!!! Non è colpa mia se vado in bianco da una settimana… ormai non posso far altro che sognarmele 
Sanzo- Io vi ammazzo….. U__U*- Strinse più forte la pistola.
Hakkai- Su su.. non c’è bisogno di continuare a litigare. Gojio, verrò io a dormire con te, d’accordo?
Gojio- Non chiedevo di meglio- Rispose soddisfatto.
Sanzo- Hei hei! Non vorrete farmi dormire con la scimmia?
Gojio- Notte venerabile Sanzo- Lo salutò con la mano e poi richiuse la porta.
Sanzo- Tsk- Afferrò i pantaloni che aveva riposto più affianco e ne sfilò una sigaretta.
Goku era ancora nell’angolo della stanza dove il monaco l’aveva buttato.
Sanzo- Hn? Che fai li impalato stupida scimmia?
Goku si alzò e si pulì lentamente il pigiama- Sanzo…. Se ti da fastidio dormire con me posso anche andare fuori….- disse a bassa voce
Sanzo- Ma che cavolate stai dicendo? Vedi di dormire e non parlare inutilmente.
Goku annui piano piano e si posizionò nel letto, che sembrava ancora inutilizzato.
Si coprì interamente. Quando sentì che Sanzo aveva finito la sigaretta e si era coricato spuntò con gli occhietti un po’ fuori dal lenzuolo.
Due iridi viola erano fissate su di lui. 
Goku sobbalzò e si ricoprì.
Sanzo- Ma che stai facendo razza di stupida scimmia?- Chiese indispettito-…….. vedi di dormire e non far lavorare troppo il tuo cervello…. A quest’ora di notte non si produce nulla di buono.
Goku sorrise sotto le lenzuola. Socchiuse gli occhi rilassato da quelle parole che erano state pronunciate con durezza ma in realtà significavano ‘Dormi senza troppi problemi, non mi disturba affatto la tua presenza’.
Goku si addormentò sereno sapendo che al suo risveglio il sole sarebbe stato li, pronto ad accoglierlo…. Come era successo ogni giorno.
FINE FLASHBAK
~~~~~~~~~ ~~~~~~~~~

Goku socchiuse gli occhi da cui erano uscite alcune lacrime.
Si passò una mano sulla guancia per asciugarle.
Si tirò su appena, il giusto per riuscire a tirare le tendine. Fuori il sole stava ormai tramontando. Goku lo guardò calare, fino a scomparire tra le altre montagne.
Goku- In questo posto il sole tramonta prima….
Hakkai- E’ naturale. Siamo in mezzo a due montagne- Proruppe nella stanza- … scusa.. non ho bussato ^^
Goku- Non c’è problema- Si sedette sul letto incrociando le gambe- Qual è il programma?
Hakkai- Gojio è uscito. Ha detto che non resisteva un minuto di più senza donne…. Ha detto anche di non aspettarlo per cena.
Goku- Che razza di kappa pervertito -___-
Hakkai- Io stavo pensando di fare un giro nel villaggio, giusto per fare qualche provvista. Ti va di venire con me?
Goku- SI SI!!!- Rispose entusiasta vedendo in un vicino futuro qualcosa di buono da mangiare.
Hakkai- Bene. Andiamo- Sorrise dolcemente.

 

 

 


******** ********

Chelsea- Sanzo… è quasi notte fonda… non credi sia il caso di fermarci.. non so.. giusto il tempo per mangiare e dormire qualche oretta……- disse con tono fra il deciso e il sarcastico.
Sanzo- Preferirei proseguire ancora un po’.
Chelsea- E perché?
Sanzo- Non mi piace questo posto
Chelsea- Hai detto la stessa cose due ore fa…e anche questa mattina… e anche ieri….. possibile che non ti vada mai bene niente??? >___<
Sanzo- Tsk
Chelsea- E smettila di dire ‘Tsk’! Mi dai sui nervi!
Sanzo- TSK!
Chelsea- Come non detto -____-
Ad un tratto le orecchie della ragazza furono attirate da un leggero suono lontano- Lo senti anche te?
Sanzo- Cosa?
Chelsea- Un ruscello? Questo è il rumore di un ruscello!- Senza aspettare che il bonzo proferisse parola sparì all’interno del bosco.
Sanzo- Quella mocciosa…- Disse ormai rassegnato.
Chelsea avvistò da lontano l’acqua pura che sgorgava in un piccolo ruscello. Senza pensarci due volte ci si cacciò dentro sguazzando come una bambina.
Chelsea- Sanzo, tuffatici anche tu! E’ freschissima!!!
Sanzo- Non ci penso minimamente. In questo modo ti prenderai solo un malanno.
Chelsea- Che fai bonzo, ti preoccupi per me?- Rispose maliziosamente riemergendo appena dall’acqua.
Sanzo- Se tu starai male potresti attaccare i tuoi stupidi microbi anche a me!
Chelsea- -__________-”
Sanzo si sedette vicino al fiumiciattolo e si accese una sigaretta.
Chelsea sguazzò ancora per qualche minuto nell’acqua per poi uscire- ETCHIU’!!!!!!!- Starnutì.
Sanzo- Tsk
Chelsea- Invece di dire ‘Tsk’ passami un asciugamano.
Sanzo- Prenditelo da sola.
Chelsea- Che gentile -____-
La giovane afferrò un pezzo di stoffa che aveva messo prontamente nello zaino prima di partire. Si asciugò i capelli con foga.
Sanzo si voltò per un istante verso di lei.
I vestiti le aderivano al corpo segnando le sue forme perfette. Per un attimo le sue gote, sempre pallide, si arrossarono. 
Ma la luce della luna nascose il tutto.
Chelsea- Spero di trovare un villaggio domani…. Ormai abbiamo quasi finito le provviste…. Sanzo? Hei Sanzo mi ascolti?
Sanzo tossicchiò cercando di riacquistare un certo contegno- La tua cartina è vecchia e inutile. Dubito che troveremo altro se non resti di villaggi.
Chelsea- Ma sentitelo! Prima ci fa perdere e poi da la colpa alla mia cartina!!! Sei odioso!!!
Sanzo- Tsk
La ragazza si lasciò cadere sull’erbetta fresca- Sai… non avrei mai immaginato che un giorno la mia vita avrebbe preso una svolta così strana
Sanzo- In che senso?
Chelsea- Io… che mi ritrovo a viaggiare con un bonzo senza memoria… in cerca di un demone di cui so solamente il nome e la fisionomia…… mi sembra una cosa assurda solo a dirla.
Sanzo- ………… Hai dei rimpianti?
Chelsea- Che vuoi dire?
Sanzo- Non vuoi più portare a termine la tua vendetta?
Chelsea- Non è questo….. è che…. Sto bene…. Io sto bene così come sono…….. Ogni tanto mi trovo a pensare che se mai non troverò quel Jahy andrà bene lo stesso….
Sanzo- Che nome hai detto?- Chiese sgranando gli occhi.
Chelsea- Jahy …… perché?
Una goccia di sudore passò sul viso di Sanzo. I suoi occhi si muovevano convulsamente da una parte all’altra. Quel nome…. Quel nome apparteneva alla sua memoria………
~~~ ~~~
- Volete sapere veramente qual è il mio nome? Mi lusingano tali attenzioni….. Vi soddisferò Genjo Sanzo Oshi…. Il mio nome è Jahy.
~~~ ~~~
Sanzo- Hn…..- Si portò una mano sul viso
Chelsea- Sanzo? Sanzo che ti prende? Sanzo?
Si portò vicino a lui e lo scosse appena. Il viso di Sanzo era come stralunato.
Di scatto afferrò le mani della ragazza e le strinse.
Sanzo- Perché?… PERCHE’ NON RICORDO NIENTE MALEDIZIONE????
Un urlo carico di dolore e odio verso un qualcosa che si sa essere importante.
Chelsea- ……………..
Lasciò lentamente andare la presa. Si alzò di scatto e fece qualche metro prima di essere fermato dalla voce della ragazza.
Chelsea- Non te ne andare… Non ti chiudere in te stesso come al solito….. so che stai male ma… ti prego… rendimi partecipe del tuo dolore! ….. Io … ti ho raccontato tutto di me… e tu mi sei stato a sentire senza fiatare… permettimi di sdebitarmi.
Sanzo- Tu non devi affatto sdebitarti.
Chelsea- No, non hai capito- Si alzò in piedi- …. Io vorrei in qualche modo aiutarti.. mi fa star male vederti così…
Sanzo- Questo è solo affar tuo- Riprese a camminare e si disperse tra i rami del bosco accanto.
Chelsea- Sanzo……..

 

 

 


********* *********

La luna splendeva alta nel cielo. 
Quel luogo era parecchio buio e questo rendeva il suo bagliore ancora più intenso.
Goku la scrutava dal suo letto. Non riusciva a prendere sonno.
Sentì un cigolio del letto provenire dalla camera affianco.
Goku- Gojio…- Sospirò con fare divertito.
Le venne in mente la ragazza che aveva conosciuto qualche giorno prima.
Chelsea.
Come avrebbe voluto sapere qualcosa in più su di lei. In un certo senso la trovava simile a lui. Certo.. non sarà stato un essere eretico ma………………………. Era un demone……Lei non glielo aveva detto… forse si vergognava di questa sua natura…… ma l’odore di un demone era inconfondibile per Goku.
Si ricordò dei suoi limpidi occhi verdi che lo guardavano sorridenti. Si ricordò della mangiata che avevano fatto. Per la prima volta nella sua vita aveva trovato una persona in grado di tenergli testa a tavola.
Era stato sereno con lei. Per un attimo si era dimenticato di tutto il dolore che lo attanagliava.
Credeva che col passare del tempo quella fitta al petto sarebbe passata o almeno avrebbe allentato ma…….. giorno dopo giorno…. Ora dopo ora…….. Quel dolore si faceva sempre più immenso.
Goku- Sanzo
Pronunciò quel nome quasi si vergognasse di dirlo.
Lo ripeté ancora. Ancora. Ancora. 
Le lacrime gli rigarono dolcemente il viso.
Stava lentamente capendo che il sole non sarebbe più sorto. 
…. Almeno per lui…..

 



Continua……..

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Capitolo 12
*** Un luogo dove il sole non tramonta ***



12 UN LUOGO DOVE IL SOLE NON TRAMONTA


Chelsea- ETCHIU’!!!!- Si pulì il naso con la manica.
Sanzo- Tsk
Chelsea- Che c’è bonzo, ti fanno schifo i miei modi rozzi?
Sanzo- ……….
Erano partiti da più di quattro ore ma Sanzo non aveva praticamente aperto bocca. Non rispondeva nemmeno alle sue provocazioni.
Chelsea alzò lo sguardo verso i nuvoloni che si stendevano imponenti sopra di loro. “Spero vivamente non piova”
Ad un tratto Sanzo si fermò e posò a terra lo zaino.
Chelsea- Che succede? Sei forse stanco?
Non ebbe nessuna risposta. Il bonzo tirò fuori l’ultima sigaretta che gli era rimasta.
Chelsea pregò di trovare un villaggio al più presto. Qualcosa le diceva che Sanzo senza sigarette sarebbe stato più insopportabile del solito.
Posò anch’essa il suo zaino e si riposò gli occhi stanchi.
Sanzo- Sei stanca?
Chelsea- Cosa?…. No….è che… non so nemmeno io…..si… forse sono un po’ più stanca del solito…..
Sanzo allungò una mano verso di lei- Hai la fronte un po’ calda.
Chelsea allontanò la mano- Non ti preoccupare. Non ti attaccherò niente- Rispose secca prima di alzarsi- ….. Vado a vedere se nei dintorni c’è qualche bacca commestibile.
Sanzo- ………………..

 

 


******** ********

Goku- ETCHIU’- Si pulì il naso con la manica della giacchetta.
Gojio- Che schifo scimmia. Usa almeno un fazzoletto
Goku- E da quando avrei dei fazzoletti con me?
Gojio- Tsk…..
Hakkai- Ne compreremo un paio…. Infondo potrebbero farci comodo a tutti….. Piuttosto Goku… come hai fatto a prenderti il raffreddore?
Goku- Non so…- balbettò appena-…. Magari avrò preso freddo ieri.
In realtà, non riuscendo a dormire, aveva aperto la finestra e si era poi addormentato sul davanzale.
Gojio- Tutte scuse…. Scommetto che qualcuno sta parlando male di te!
Goku- L’unico che può parlare male di me sei tu, Gojio!
Gojio- Hai ragione…… 
Goku- Hakkai, quali sono i programmi di oggi?
Hakkai- Vediamo…- Si portò un dito al mento- …… Potremmo visitare la città e fare le ultime provviste. Oppure utilizzare la giornata per rilassarci.
Gojio- Io propongo l’ultima opzione. Non è mia abitudine girare per fare shopping.. anche se- Girò lo sguardo verso una ragazza che gli passava affianco- ..si potrebbero fare un mucchio di belle conoscenze
Goku- -______-
Hakkai- Ehehehehe…. Bene… allora giornata libera per tutti. In effetti anche io sono molto stanco. Vorrei trovare un posto tranquillo e rilassarmi un po’……. Toh…. Missà che ho già trovato il mio posto!
Goku- Ma è una taverna?
Hakkai- Già 
Gojio- Non vorrai darti al sakè già nel bel mezzo del pomeriggio?
Hakkai- Il sakè può essere consumato a tutte le ore ….allora.. ci vediamo stasera. Ciao ^__^
Goku&Gojio- -______-”
Gojio- Bene… allora vado anch’io.. ho già adocchiato la mia preda. Bye!!!
“E così anche lui se né andato……. Ora mi ritrovo nuovamente solo”
Quel giorno non avrebbe voluto stare solo. Sentiva come un vuoto nello stomaco che lo divorava. Si sentiva risucchiare. Gli mancava l’aria.
Goku- ETCHIU’- Sfregò il naso- ….. sarà meglio che torni alla locanda….

 

 


****** ******

Chelsea camminava a fatica.
Sanzo aveva rallentato il passo per permettere alla ragazza di stargli dietro.
Si fermò per un istante.
Chelsea- Che c’è?- Aggiustò la presa sul bastone che teneva saldamente per appoggiarsi.
Sanzo-………
Chelsea- Posso continuare.
Sanzo- Bene- Riprese il passo.
Dopo una decina di metri Sanzo si fermò nuovamente.
Chelsea- Che hai visto?- Chiese notando lo sguardo più acceso del bonzo. Si avvicinò a lui- WOW!
Sanzo- Che c’è da entusiasmarsi così?
Chelsea- Beh.. ci sono almeno due validi motivi. Uno è che finalmente abbiamo trovato una città! ….Due, questa è una bellissima città! Hai mai sentito parlare della valle del Tegukù? Le sue case sono costruite all’interno della gola dove prima soprassedeva un immenso lago.
Sanzo- E che c’è di così particolare?
Chelsea- Tsk, cosa ne può capire un bonzo così gelido come te?!….. andiamo.
Fece qualche passo verso la valle ma inciampò in una pietra e ruzzolò giù per qualche metro.
Chelsea- AHHHHHHHHH- Atterrò su un tronco di un albero prendendo una forte botta.
Si sentiva tutta rotta. Il mondo intorno a lei girava. Cercò di respirare un po’ più velocemente. Per un attimo non sentì più nessun rumore. Fino a che udì il suo nome.
Aprì svogliatamente gli occhi. Davanti a lei c’era il viso di Sanzo che gli urlava qualcosa in quel momento incomprensibile con un tono più che adirato.
Chelsea aprì e chiuse gli occhi un paio di volte prima di prendere piena coscienza.
Sanzo- …. Stupida.. sei solo una stupida… è una strada in discesa… bisogna stare attenti a ogni singolo passo…. Solo un’idiota come te poteva ruzzolare come una scema….. Meno male che c’era l’albero!
“Già… l’albero… se non ci fosse stato questo arbusto mi sarei fatta tutta la valle rotolando -___-”
Cercò di tirarsi su appoggiandosi a Sanzo.
Chelsea- Che caduta da idioti
Sanzo- ………
Chelsea- Mi spiace… mi sento una stupida..
Sanzo- Tsk. Lo sei!
Chelsea- Grazie -____- …..- alzò gli occhi- … certo che mi sono fatta proprio un bel pezzo…..
Sanzo- ………….
Chelsea toccò l’albero e lo accarezzò come per ringraziarlo. Poi posò lo sguardo su Sanzo e fece un leggero inchino con il capo.
Sanzo- E questo che significava?
Chelsea- Era un grazie…… per un attimo non ho più udito alcun suono……ma poi la tua voce mi ha risvegliato……
Sanzo sgranò gli occhi.
~~ ~~
‘La tua voce era talmente insistente che non ho potuto fare a meno di ascoltarla’
~~ ~~
Chelsea- Comunque ti ringrazio, anche se so che non accetterai i miei ringraziamenti- Si pulì gli abiti. Posò lo sguardo sul bonzo- Sanzo? 
Sanzo- Tsk- Lentamente prese a scendere
Chelsea- Che tipo -___-

 

 

 


******* *******

Hakkai- Gojio? Sei tu?
Gojio- E chi altri dovrebbe essere?- Si sedette al tavolo- Ma che ti prende?
Hakkai- Goku non è ancora arrivato….
Gojio- Stai tranquillo…. Al massimo quello stupido può solo perdersi!
Hakkai- Forse hai ragione……
Gojio- Cominciamo a mangiare?
Hakkai- Non lo aspettiamo?
Gojio- Ormai sono quasi le nove…. Il ristorante della locanda chiude a una certa ora. Goku si arrangerà dopo…. Oppure magari è stato già qui prima….
Hakkai- Ok….Magari hai ragione tu..
---- ----
“Da quante ore sto percorrendo imperterrito questa strada?.. ormai conosco ogni angolo… ogni negozio a memoria…….. Non ne ho voglia di tornare alla locanda…. Non ne ho voglia di chiudermi in quella stanza…….. non ne ho voglia di stare nuovamente da solo……… Che palle……. Non ho voglia di fare proprio niente…….. 
Ogni tanto mi trovo a chiedermi quanto sarebbe bello chiudere gli occhi e risvegliarsi in un posto dove il sole non tramonta mai…… Si………. Sarebbe davvero magnifico……..
Però…….
So che questo non sarà mai possibile……….
Non esiste un luogo così bello…………le cose belle sono destinate tutte a marcire…………… Mi chiedo perché esista la gioia se poi viene sovrastata in qualunque caso dal dolore….. forse se non esistesse non la potrei anelare così tanto…………..
Forse se non esistesse la gioia non mi mancherebbe così tanto.
Forse se non avessi mai visto il sole non avrei mai voluto riscaldarmi coi suoi raggi.
Forse se non avessi mai incontrato Sanzo ora non starei così male……..”
Una goccia di pioggia si confuse con le lacrime già presenti sul suo viso.
Si odiava profondamente per quello che aveva appena pensato.
Lui……….. era felice……. Era felice di ogni singolo attimo che aveva passato con Sanzo……………E…… ora che lui non c’era più…….. non poteva permettere al dolore di offuscare il suo ricordo con l’odio………..si………….perché lui odiava Sanzo………… non gli poteva perdonare di essere morto e di averlo lasciato solo…………..ma soprattutto non poteva perdonare se stesso di averlo colpito……..e poi…… di averlo abbandonato al suo destino……………..ora che ci pensava bene………..la persona che odiava più di tutti era proprio se stesso.
Osservò con indifferenza le persone che correvano da una parte all’altra della via cercando un riparo da quella pioggia che si faceva sempre più forte.
Passava il suo sguardo tra una persona all’altra senza però vederli davvero.
Ci fu però un qualcosa che attirò la sua attenzione.
Una persona che passò dalla parte opposta della strada correndo e tenendosi sulla testa un sacco di tela. Spuntava solo una tunica che sembrava beige e una specie di striscia bianca sopra le spalle. Il sacco gli cadde per un attimo appena lasciando spazio e dei capelli biondi ormai fradici.
Goku sbarrò gli occhi.
Restò immobile per qualche secondo a fissare il vuoto.
Il suo cuore emise un battito più accelerato.
Goku- S……San……- Non riuscì a pronunciare quel nome per intero.
Lentamente le sue gambe cominciarono a muoversi… velocemente…. Sempre più velocemente………. Correvano dietro quella persona……. Correvano come dietro la speranza di un qualcosa che si sa già di essere perduto per sempre…..
Goku corse all’impazzata fino allo sfinimento. Arrivato a un incrocio si bloccò.
Intorno non c’era nessuno.
Cercò di riprendere fiato ma la violenta pioggia non facilitava il tutto.
Alzò gli occhi al cielo. Strinse i pugni.
Goku- SANZOOOOOOOOOOOOOO- il suo gridò disperato fu coperto da un fulmine che picchiò vicino.

 

 


******* *******

Chelsea- Sanzo!
Sanzo- Tsk…. Questo sacco di tela non è servito proprio a niente- Lo buttò irritato in un angolo della stanza.
Chelsea- Ti conviene metterti subito qualcosa di asciutto. Guarda- Indicò una sedia dove sopra erano riposti un paio di pantaloni- … Li ha portati la proprietaria della locanda… anche questi sono suoi- Si guardò la maglietta, piuttosto corta e aderente che portava e i pantaloni sottili.
Sanzo afferrò i pantaloni e si infilò nel bagno.
Chelsea- Hei??? Che diavolo stai facendo?
Sanzo- Mi sembra ovvio
Chelsea- A me per niente. Ti ricordo che questa è la MIA stanza e quello il MIO bagno.
Sanzo- Tsk
Chelsea- E questo che significa?
Il bonzo sembrò come un attimo pensarci- .. Significa ‘TSK’- Entrò nel bagno.
Chelsea- Quanto mi fai rabbia- Afferrò un cuscino e lo tirò verso la porta chiusa del bagno- …. Se la metti così allora io userò la tua stanza.
Aprì la porta e se ne andò sbattendola.
La camera che prima era di Sanzo si trovava poco più in la della sua. 
Chelsea si affacciò dalla finestra- Cavoli…. La vista era più bella dalla mia finestra….. Da qui si può vedere solo la foresta…. Quanto odio quel dannato bonzo… prima o poi lo faccio a fettine e me lo mangio a colazione- Strinse i pugni.
Si lasciò cadere sul letto.
Un tuono proruppe nella stanza con suo eco assordante.
Chelsea- AHHHHHH!!! IO ODIO I TUONI >______<
Prese un cuscino e lo spinse sulla testa come per nascondersi.
Ma era praticamente inutile. Il temporale sembrava vicino e il rumore non si poteva in alcun modo nascondere.
Chelsea aprì di scatto la finestra incurante dell’acqua che entrava nella stanza- RAZZA DI STUPIDO TEMPORALE, SE NON TE NE VAI SUBITO GIURO CHE TI AMMAZZO- Urlò sperando che il vento portasse il suo messaggio.
Abbassò per un attimo gli occhi sulla stradina che conduceva verso il bosco sottostante.
Un ombra attirò il suo sguardo.
“Ma chi può essere tanto idiota da inoltrarsi adesso verso il centro del temporale?”, Si chiese pensierosa. 
Strinse gli occhi per scrutare meglio quella, non così lontana, figura.
Un lampo illuminò per un attimo la strada.
Chelsea- Ma quello è……….
Senza pensarci un attimo staccò il lenzuolo dal letto e si avvolse in esso. Uscì come una furia dalla stanza e corse fuori dalla locanda cercando di raggiungere il bosco.
Corse come una forsennata. Non le fu difficile raggiungere la figura.
Tentennò un attimo prima di chiamarlo-…….. GOKU?????
Nessuna risposta.
“Forse con questo dannato temporale non mi ha sentito”
Corse ancora di più ma il ragazzo si era inoltrato nel bosco.
Chelsea- Accidenti…..- Entrò anche lei.
“Ma che cosa sto facendo?….. Credevo che niente potesse farmi avvicinare a un temporale……e invece…. Sto inseguendo un ombra di cui non so nulla…….. maledizione”
Si fermò un attimo. Respirava a fatica. Tossicchiò appena.
Sentì un’altra persona tossire.
Chelsea- Di là.
Corse nella direzione da dove aveva udito il suono.
Una piccola scavatura all’interno di una roccia si estendeva ora di fronte a lei. Era un’insenatura molto stretta e bassa. Dentro essa era come rannicchiato qualcuno. Si avvicinò.
Chelsea posò il lenzuolo, anche se zuppo, su quell’essere tremante.
Il ragazzo alzò gli occhi.
Due pozze dorate la guardarono con stupore.
Chelsea- Goku…….- Sorrise mentre riprendeva fiato.

 

***** *****
Freddo.
Sentiva un gran freddo.
Quella provvidenziale insenatura non serviva a un gran che ma almeno gli aveva permesso di riprendere un po’ di fiato. Quella dannata pioggia sembrava rubargli come l’anima.
Quella pioggia……. Che Sanzo odiava tanto.
Socchiuse gli occhi come per rivedere il volto del giovane bonzo mentre si accendeva una sigaretta e si piantava per ore dalla finestra a guardare ogni singola goccia di pioggia che cadeva all’esterno. In quei momenti Goku veniva avvolto da un dolore immenso…. Il dolore di Sanzo lo travolgeva.
Aprì gli occhi sfregandoseli con una manica.
In lontananza scorse una figura.
Sgranò appena lo sguardo.
Era lei. Era nuovamente lei…… Non avrebbe mai creduto di poterla rivedere… invece.. lei era li……… Lo aveva coperto con un lenzuolo e se ne stava dritta con occhi gentili a fissarlo.
Il suo respiro era chiaramente affannato.
Chelsea- Goku……
Gli regalò un bellissimo sorriso.
---- ----
Goku scattò in piedi- Ch… Chelsea- Balbettò imbarazzato.
La ragazza annuì appena.
Goku- Ma che… ci fai qui?
Chelsea- Mi sembrava di averti visto venire qui… così ti ho seguito… vedi… alloggio in questo paese…
Goku- Capisco- Si aggiustò i capelli con fare impacciato- Ma non stare lì sotto la pioggia. Entra qua dentro
Chelsea- Non ci stiamo entrambi. Questo posticino è troppo piccolo.
Goku- Allora entra tu- Uscì deciso
Chelsea- No, l’hai trovato tu questo posto…. E poi… io sono solo un’intrusa- Sorrise.
Goku- ….Non sei affatto un intrusa….
La pioggia continuò a bagnarli per qualche secondo mentre i loro occhi non riuscivano a staccarsi gli uni dagli altri.
Chelsea- Perché….- Tentennò nel parlare.
Goku- Entriamo entrambi- L’anticipò
Chelsea- Era giusto quello che volevo proporti….
Presero il lenzuolo e lo posarono sopra le loro teste.
Si avvicinarono e riuscirono a entrare in quella stretta insenatura.
Goku- Ci stai?
Chelsea- Certo. Non sono poi così grassa.
Goku- Io… non vol…. non volevo affatto dire questo- Balbettò.
Chelsea- Lo so ^^
Il silenzio calò appena.
Chelsea- Posso chiederti una cosa?
Goku- Di… Dimmi….
Chelsea- Come mai sei qui?…. si…… - Girò lo sguardo- ….. E’ che mentre ti ho visto venire nel bosco ho avuto come una strana sensazione….. i tuoi passi erano insicuri…. Sembravi come seguire qualcosa…………. Ahhhh, scusami… sono troppo fantasiosa.
Goku- …………- Si rannicchiò ancora di più- ….. In effetti…. Stavo seguendo qualcosa…
Chelsea- Hn?
Goku- Io… stavo seguendo il richiamo dei fulmini
Chelsea- …….- Non ci stava capendo molto.
Goku- Ti ricordi del mio amico di cui ti avevo parlato?
Chelsea annuì lentamente.
Goku- Io…. Credevo di riuscire a vivere col solo suo ricordo…. Invece….- Strinse i pugni- ….. io sono solo un debole….. io non riesco a farmi una ragione della sua scomparsa…… io… non ho fatto niente per salvarlo…… non ho mai fatto niente per lui…. Lui… lui invece…….
Chelsea- Smettila- Lo zittì
Goku sgranò gli occhi.
Chelsea- Come puoi parlare così?….. Sono sicura che se il tuo amico potesse sentirti ti tirerebbe un pugno…………. Dici che tu e questa persona eravate così legate? Allora sicuramente anche lui ti avrò voluto bene…. Sai, non si tiene affianco a se una persona inutile. E’ intrinseco del genere umano contornarsi di gente a cui si tiene…… Altrimenti… le si allontana senza troppe spiegazioni.
Goku tenne a stento una risata.
Chelsea- E adesso che ti prende? 
Goku- Niente niente…… eheheh…… è che il mio amico era solito tirarmi pugni per qualsiasi cosa dicessi….. se fosse qui direbbe sicuramente ‘Zitto o ti ammazzo’…. Già…. Sarebbe proprio da lui………. Sarebbe…….- La sua voce era diventata rotta.
Mentre il sorriso non accennava a lasciare le sue labbra piccole lacrime iniziarono a scendere- ……..proprio da lui………… hn……- Strinse i pugni.
Chelsea poteva in qualche modo avvertire il suo profondo dolore. Sicuramente il rapporto che c’era tra i due era molto più forte di quello che Goku lasciasse intendere…………
Quel ragazzo………. Stava male……. Sembrava quasi……. Che la sua anima stesse morendo con quell’amico che se n’era andato.
La giovane maledisse quell’uomo che aveva provocato quel dolore così tremendo.
Lentamente cinse con le braccia le spalle di Goku e lo portò a se.
Lui si lasciò trasportare da quel caldo abbraccio e si sfogò sbraitando e urlando il suo dolore lasciando che la pioggia si portasse via quei lamenti strazianti.
Anche Chelsea pianse. Lacrime di dolore……….. Poteva capirlo….. poteva capire quello che provava………….. Ma……… proprio perché lo capiva stava ancora più male……….

 

 

 


******* *******

Sanzo sorseggiò un bicchiere di sakè che si era fatto portare dalla locandiera.
Si trovò a osservare le singole gocce che cadeva incessanti.
Ogni volta che pioveva provava dentro di lui un sentimento di rancore e impotenza. 
Un qualcosa che gli attanagliava lo stomaco e lo rendeva più vulnerabile del solito.
Ma……. Non capiva se quella sensazione era dovuta all’avvenimento che era legato alla pioggia, cioè la morte di quello che credeva fosse stato il suo maestro, oppure……….
~~ ~~
- Sanzo…… Perché sei sempre così scorbutico quando piove?…….
Sanzo- Sta zitto. Non rompere razza di stupido.
- Ma io sono preoccupato per te……. Mi fa star male vederti così…
Sanzo- Tsk
- Sanzo…. Sai che penso?…… Che può piovere all’infinito ma prima o poi questa pioggia lascerà spazio a un bellissimo sole…… non credi anche tu Sanzo?
Un sorriso genuino illuminò la stanza.
~~ ~~
Il monaco finì il liquido contenuto nel bicchiere e lo posò sul davanzale.
“A poco a poco sto ricordando……. Mi mancano ancora mille tasselli ma so che scoprirò tutto quando ricorderò cosa è successo quella dannata sera e chi è quel demone dagli occhi dorati……..”

Continua………

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