Non Ti Dimenticherò Mai

di Eleanor_Devil
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il dodicesimo anniversario ***
Capitolo 2: *** Una di loro? ***
Capitolo 3: *** Lei potrebbe non ricordarsi di te... ***
Capitolo 4: *** NOVITÀ: LA STORIA TORNERÀ PRESTO! ***



Capitolo 1
*** Il dodicesimo anniversario ***


C'è un mondo dove tutte le specie interagiscono quotidianamente tra loro, specie diverse come angeli, alieni e umani... ma questi umani sono speciali, sono fusi con caratteristiche degli animali e grazie a queste, il loro potere è forte proprio come quelli degli angeli e degli alieni. In un villaggio, alieni e umani vivono tutti insieme, alcuni come amici, altri come amanti. Qui si narra una leggenda che parla di un alieno e un’umana, si dice che i due si innamoreranno l’uno dell’altra e insieme sconfiggeranno i demoni e porteranno la pace nel mondo. Ma molte persone si chiedono... questa leggenda è vera?

Due bambini correvano felici nelle fresche acque del fiume, una ragazza umana e un alieno. Lei aveva i capelli rosso, raccolti in due piccole treccine, e occhi marroni, vestiva un piccolo abito bianco, sulla parte superiore della sua testa stavano due adorabili orecchie nere da gatto, mentre da sotto il suo vestito spuntava una piccola coda dello stesso colore delle orecchie, intorno ad esso stava un nastro rosso. Questa bambina umana aveva i geni di un Gatto Selvatico di Iriomote, aveva ottenuto questi geni da sua madre mentre dal padre quelli di un Gatto Andino (Sì, i geni sono gli stessi di Berry Shirayuki, si trova su capitoli successivi perché ho fatto questo xD), la sua età era circa di 3/4 anni.
Il ragazzo alieno aveva i capelli verde scuro, legati in due treccine davanti alle sue orecchie, occhi color ambra e due orecchie grandi come tutti gli alieni avevano, vestiva una camicia bianca e pantaloni neri, la sua età era circa di 5/6 anni.

"Adesso vengo a prenderti!" gridò la bambina completamente bagnata, a causa del suo amico che l'aveva spinta nel fiume.

“Attenta, gattina!” urlò il giovane alieno mentre rideva e fuggiva dalla ragazza, entrambi i genitori ridevano alla scena davanti a loro occhi. Poi la rossa cadde, l’alieno si mise a ridere, ma poi vide che lei non si muoveva e planò a lei lentamente, non realizzando che i genitori della ragazza non sembravano preoccuparti della caduta della figlia.

“Ehi Ichi, stai bene...?” chiese il ragazzo, lui non ricevette risposta così si inginocchiò e stava per toccare il braccio della bimba, quando lei afferrò la sua mano e lo tirò in acqua, facendolo bagnare tanto quanto lei. La gattina iniziò a ridere insieme ai suo genitori, subito seguiti da quelli del piccolo alieno, appena loro figlio si alzò in piedi con la frangia sugli occhi.

"Ti ho preso!" disse la bambina, mentre rideva e gli faceva la linguaccia, il ragazzo alieno spostò la sua frangia da parte e mise il broncio

"Non è giusto!Mi hai ingannato! Ho pensato che ti fossi fatta male!"

"Awww eri preoccupato per me, Kishi?" disse la bambina mentre saltava verso il ragazzo e lo abbracciava, ma lo fece così forte che entrambi caddero in acqua di nuovo.

"Non chiamarmi Kishi! Ti ho detto tante volte il mio nome è Kisshu!" si lamentò il ragazzo. Lei lo abbracciò, la cosa lo fece arrossire un poi, poi lo guardò e sorrise
“Va bene, Ki-ssu!” disse la ragazza ridendo, così l’alieno mise il broncio di nuovo

“Va bene, facciamo un accordo Ichigo, tu può chiamarmi Kish se lasci che io ti chiami Gattina o Koneko,ok?”

“Humm...ok, Kish!” disse la piccola Ichigo e lo abbracciò di nuovo, il ragazzo arrossì ancora di più, mentre entrambi i genitori sorridevano alla scena davanti ai loro occhi. Ad un tratto un alieno apparve sul lato opposto del campo, si guardò intorno fino a quando vide le due famiglie. Subito dopo corse disperatamente fino a loro e chiamò i quattro adulti:

“Ace! Kira! Sakura! Shintaro! Abbiamo un’emergenza!”

“Che succede, Yuki?” domandò l’alieno chiamato Ace, il padre di Kisshu, mentre scendeva sull’erba per guardarlo meglio.

“I demoni! Stanno arrivando e volgliono attaccare con un enorme esercito!” Le due coppie guardarono sorpresi l’alieno, non si aspettavano proprio questo attacco! La prima cosa che passò per loro menti fu: dobbiamo mettere al sicuro i nostri figli...

“Mamma, che succede...?” chiese Ichigo, mentre lei e Kisshu uscivano dall’acqua e si mettevano al fianco dei loro genitori, guardando Yuki. Sakura e Kira si inginocchiarono e li abbracciarono. Entrambi i bambini sbatterono le palpebre sorpresi “Mamma...?” chiese di nuovo la piccola Ichigo

“Una cosa molto brutta sta arrivando, mia piccola gattina. Tu e Kisshu dovrete nascondervi insieme con gli altri bambini del villaggio mentre noi andiamo a fermare i cattivi, ok?” spiegò Sakura mentre lei e Kira portavano i due bambini a Yuki.

“Ma...e tu e papà...?” chiese la bambina, impaurita.

“Noi andremo bene, mia gattina, ma prometti che farai tutti quello che Yuki ti dice, è molto importante” disse Shintaro con un sorriso sul volto, cercando di calmare la sua piccolina. Sakura camminò piano verso Kisshu, che in quel momento stava in braccio a sua madre, e ancora una volta si inginocchiò e lo guardò. Il piccolo Kisshu fece lo stesso con i suoi occhi color ambra.

“Kisshu, posso chiederti una cosa?” domandò. Kisshu non rispose ma annuì “Se succede qualcosa a me e Shintaro...puoi prenderti cura della mia bambina? Mi fido di te abbastanza per sapere che puoi farlo, lo so che tu sei solo un ragazzino ma lei è tutto per me, puoi promettermelo?“ il ragazzo rimase in silenzio per un po’ ma poi disse:

“Lo prometto, non lascerò che nulla di male le accada” Sakura sorrise e abbracciò il ragazzo

“Sakura, dobbiamo andare ora...gli angeli sono appena arrivati, non abbiamo molto tempo, tra poco i demoni arriveranno al villaggio” disse Shintaro, gli altri tre adulti annuirono e le due coppie partirono dopo aver detto un ultimo addio ai loro figli. I bambini rimasero lì, guardando loro genitori partire fino a quando non poterono vederli piú. Yuki li guardò e poi prese le loro mani.

“Dai, vi porterò in un posto sicuro”

Yuki portò i due in un fitto bosco, al centro stava una grande casa di legno dove altri abitanti del villaggio si erano nascosti. Neonati, bambini, adolescenti e anziani stavano lì. L’alieno maggiore portò Kisshu e Ichigo all’interno della casa e prima di partire per aiutare gli altri nella battaglia, disse:

“Tutti voi dovete stare qui, così i demoni non vi troveranno, sarete perfettamente al sicuro.” E con questo egli partì. I bambini più piccoli erano molto spaventati, anche Ichigo. Kisshu notò la paura che avvolgeva la sua amica e ricordando la sua promessa, le si avvicinò e l’ abbracciò in un modo molto protettivo. Durante lunghe ore tutti restarono lì, alcuni in silenzio, altri dormendo...

Fino a quando qualcuno aprì la porta. Tutti alzarono gli occhi per vedere chi era... si trattava di Yuki, stanco e ferito. Portava delle notizie: avevano vinto la battaglia contro i demoni ma avevano perso molti soldati...
Nei giorni seguenti gli abitanti del villaggio li aiutarono: una metà verificava se i bambini dei quali i genitori erano morti in battaglia avevano ancora qualche membro della famiglia che potesse prendersi cura di loro, mentre l’altra metà portava i bambini, i cui genitori erano vivi, alle loro famiglie. Purtroppo Kisshu e Ichigo avevano perso entrambi i genitori nella tragica battaglia. Alla notizia, il piccolo alieno era rimasto in silenzio, cercando di non versare una lacrima, di essere forte per Ichigo, che piangeva la morte de suo genitori tra le braccia del suo amico.


Kisshu fu portato a casa di suo nonno, l’unico membro della famiglia che aveva, e questo accettò Ichigo nella famiglia per evitare che lei fosse portata in un orfanotrofio. Ella rimase con loro finché un giorno...lei e Kisshu stavano nella camera quando due uomini apparvero in casa del nonno, uno di loro era umano con il DNA di un gatto mentre l’altro era un angelo, con aveva ali bianche sulla schiena. Essi parlarono da soli con il nonno di Kisshu. Il piccolo alieno appena vide suo nonno annuire e a volte guardare lui e Ichigo sentì che qualcosa non andava bene. Quando suo nonno ei due uomini si avvicinarono a loro, lui spinse la ragazza vicino a lui mentre lei nascose il volto nel suo petto.

“Kisshu, questo due signori sono qui per prendersi cura di Ichigo” disse il vecchio.

“Non devono prendersi cura di lei..ho intenzione di farlo io stesso...ho fatto una promessa e ho intenzione di mantenerla...” ribatté Kisshu, sentendo Ichigo afferrare la sua camicia

“Kish, lei è speciale e questi signori sanno che cosa fare con i bambini come lei”

“Lei non ha bisogno di loro, ha me...e se lei va, vado pure io!”

Il nonno sospirò, guardò i due uomini e annuì. Improvvisamente uno degli uomini afferrò Kisshu per un braccio e lo separò da Ichigo mentre l’altro afferrò la mano della bambina e la trascinò con forza fuori di casa, lei era molto spaventata e cercò di fuggire, tentando di tornare dal suo amico. Ma l’uomo era molto forte e la trascinò all’interno della vettura, dove stavano altri bambini. Kisshu fuggì dalle braccia dell’altro uomo e corse dietro a loro ma suo nonno lo prese.

No! Ichigo!” gridò il ragazzo

“Kish, si prenderanno cura di lei, non ti preoccupare” disse suo nonno, l’uomo aprì la porta della vettura e mise Ichigo all’interno, rapidamente la chiuse in modo che lei non potesse fuggire. La bambina iniziò a piangere mentre guardava Kisshu.

No! Lasciarla andare!” gridò il piccolo alieno

“KISH! KISSHU!!!gridò la ragazza disperatamente mentre i due uomini entravano nella vettura e si spostavano fuori del villaggio

“ICHIGO!!


Un ragazzo di occhi ambra si svegliò, rapidamente si alzò dal letto, il suo corpo sudava e tremava

‘Quel sogno di nuovo...’ pensò il ragazzo mentre apriva le tende della finestra della sua camera, lasciando che la luce del sole illuminasse la sua stanza e il suo pallido e muscoloso corpo. Il giovane adolescente si volse al suo comodino e prese una foto su di esso. Lì erano raffigurati quattro adulti e due bambini che si abbracciavano felici, il ragazzo rimase lì, guardando la foto per un po’...poi chiuse gli occhi e sospirò...

“Sono passati 12 anni...Ichigo...”

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Capitolo 2
*** Una di loro? ***


Mika: Grazie mille a tutti che hanno lasciatouna recensione eun ringraziamento specialea Bebbe5 che ha corretto i miei errori in questocapitolo :)

Non Ti Dimenticherò Mai

Capitolo 2 – Una di loro?

Kisshu sospirò mentre collocava di nuovo la foto sul comodino, andò verso il bagno e fece una doccia. Il ragazzo si appoggiò al muro mentre l’acqua scorreva lungo il suo corpo, lui chiuse gli occhi...

“Perché...” mormorò “Perché ho ancora questa speranza di vederla... sono già passati dodici anni da quando l’hanno portata via...non so cosa le hanno fatto ...non so nemmeno se è ancora viva...allora perché ho ancora questa speranza di rivederla…?”

 Chiuse l’acqua e usci dal bagno, si vestì e andò al piano di sotto asciugandosi i capelli verdi. Suo nonno era già sveglio e faceva colazione. Alzò gli occhi quando sentì suo nipote, che ormai aveva diciassette anni, entrare nella cucina, e sorrise

“Buongiorno Kisshu”

“Hum...sì buongiorno...” rispose lui in tono asciutto. Suo nonno sospirò. Lui e Kisshu non erano propriamente in buoni rapporti da dodici anni, da quel giorno in cui i due uomini avevano portato via Ichigo. Il nonno aveva cercato di fare pace con suo nipote un sacco di volte, ma Kisshu non aveva voluto cedere, aveva accusato suo nonno di aver lasciato che gli uomini portassero via la piccola ragazza lontana dal villaggio, lontana dal lui. Il nonno sospirò di nuovo, ricordando quello che era successo dopo che Ichigo era stata portata via...

“Perché?! Perché hai lasciato che quegli...quegli...uomini la portassero via?!” aveva urlato il piccolo Kisshu: rabbia, pazzia, erano tutto quello che sentiva in quel momento verso suo nonno

“Kish...per favore cerca di capire che quello che ho fatto è stato per il suo bene. Ichigo, proprio come ogni essere umano è benedetta dal DNA di un animale. Senza i suoi genitori qui, non aveva più nessuno che la aiutasse a controllare i suo poteri. Quegli uomini hanno portato via tutti i bambini orfani della sua età per aiutarli e per insegnare loro a controllare i loro poteri ed i loro istinti animali.”

“Lei ha solo 3 anni! E tu hai lasciato che quegli uomini la portassero Dio solo sa dove, a fare quello che diavolo vogliono con lei!”

“Kisshu, devi credere che loro l’aiuteranno! Quegli uomini sono specializzati in questo genere di casi, hanno intenzione di aiutarla”

“E tu credi a loro?! Come fai a sapere che non la useranno per degli esperimenti e poi la uccideranno?!”

“Kisshu...”

“Ho fatto una promessa! Ho promesso di proteggerla da qualsiasi cosa! Ed ora grazie a te non riuscirò a adempiere a questa promessa! TI ODIO!!” gridò Kisshu mentre correva verso camera sua, e poi sbatteva la porta con forza

“Kisshu!”

Kisshu non aveva detto più niente a suo nonno. Appena ebbe messo il latte in un bicchiere lo bevve in fretta, meno tempo stava vicino a lui, meglio era...poi si diresse verso la porta e la aprì, ma prima di andarsene, la voce di suo nonno lo fermò.

“Kisshu...per quanto tempo ancora hai intenzione di comportarti così con me...? Sono già passato dodici anni, sai...”

“Si...sono passati dodici anni da quando hai lasciato che la mia migliore amica fosse portata via, lontana da me...”

“Non capirai mai che quello che ho fatto è stato per il suo bene...?” chiese il nonno

Subito la rabbia riempì gli occhi del giovane alieno “Bene...? BENE?! Come puoi dire una cosa del genere?!” gridò pieno di rabbia mentre si voltava verso il vecchio alieno “Come puoi dire che portare via una piccola ragazza, lasciare che due uomini sconosciuti la portino via per fare quello che diavolo vogliono con lei, come puoi dire che questo è stato per il suo bene?!”

“Kisshu, per favore, cerca di capire che ero felice che vivesse qui con me e te! Ma non sapevo che cosa avrebbe dovuto fare quando i suoi poteri si fossero risvegliati!”

“Io avrei trovato una soluzione per aiutarla, ma non avrei mai lasciato che gente sconosciuta la portasse via da me!”

“Kish...ti piaceva quella ragazza...?”

“Forse si...ma tu hai distrutto tutte le possibilità che avevo per essere felice quando hai lasciato che quegli uomini la portassero via...”

“Ti prego, perdonami...”

“Mai...solo un altro anno...un anno ancora e lascerò questa maledetta casa...andrò a vivere per conto mio” disse Kisshu con voce fredda e poi uscì di casa, lasciando il suo nonno solo, a sospirare...

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Kisshu camminava lungo la strada, da solo. Il suo viso mostrava solo un’emozione...tristezza e niente piu...nessuno avrebbe mai capito quanto Ichigo era stata importante per lui...quanto gli faceva male stare lontano da lei, senza sapere se lei era ancora nel suo stesso mondo...

“Ehi Kish!” chiamò una voce, Kisshu si fermò e si voltò verso la persona che aveva parlato, e vide i suoi due amici alieni, uno era più alto di lui, aveva i capelli viola stretti in un codino che cadeva davanti al suo orecchio destro, aveva gli occhi viola scuro, il suo viso era sempre serio, non sorrideva quasi mai. Il suo nome era  Pai e aveva diciannove anni. L’altro, quello che aveva chiamato Kisshu, era il più piccolo dei tre, aveva i capelli castano scuro con due trecce sulla sua testa e gli occhi arancioni. Il suo nome era Taruto e aveva dodici anni. Entrambi i ragazzi avevano le orecchie grandi come quelle di Kisshu.

“Ehi ragazzi...” disse Kisshu mentre cercava di nascondere il suo tono triste ma entrambi ragazzi lo sentirono. Taruto non sapeva perché fosse così mentre Pai aveva una piccola idea...

“Fammi indovinare...sei così perché oggi è il dodicesimo anniversario...” disse Pai, Kisshu annuì. Pai aveva solo sette anni quando i demoni avevano attaccato il villaggio, dodici anni prima, mentre Taruto era solo un neonato quando tutto questo era accaduto. Come Kisshu, Pai aveva perso i suoi genitori nella battaglia, ma Taruto no, i suoi genitori erano sopravvissuti ed entrambi si erano resi disponibili ad adottare Kisshu e Pai prima di sapere che i due ragazzi orfani avevano ancora dei familiari in vita. Kisshu aveva suo nonno mentre Pai aveva i suoi zii.

“Cosa? Cosa è sucesso dodici anni fa?” chiese Taruto curioso

“Kisshu ha perso la sua migliore amica dodici anni fa, in questo stesso giorno...una ragazza umana con il DNA di un gatto Iriomote se non mi sbaglio...”

“Eh? Cosa... è morta nella battaglia?”

“No, due uomini l’hanno portata via per aiutarla a controllare i suoi poteri ed i suoi istinti animali”  Kisshu si ritrasse quando sentì questo.

“Eh? Che strano...”

“Ed io non so nemmeno se quello che dicevano era vero...non so cosa le hanno fatto, là...” Taruto guardò Kisshu con un sguardo triste.

“Lei...era davvero importante per te, Kish?”

“Non sai quanto, Taruto...”

Pai e Taruto cercarono di non toccare il soggetto ‘Ichigo’ davanti a Kisshu durante tutto il giorno, poi Taruto si ricordò di qualcosa

“Oh sì! Ora ricordo una cosa che mia madre ha detto stamattina!” Gli altri due guardarono il giovane ragazzo con un sguardo curioso “Mi ha detto che oggi lei ed altre persone sarebbero state molto occupate  a causa di alcune nuove persone che stanno venendo qui!”

“Nuove...persone...?” mormorò Kisshu

“Si, credo che la maggiore parte di loro sia umana e sembrano della vostra stessa età. ”

“Ho sentito un po’ di voce al riguardo ma non sapevo se erano vere” disse Pai ma Kisshu già non lo ascoltava più, era troppo perso nei suoi pensieri per sentire qualcosa di più...

Nuove persone...? La maggiore parte di loro è umana...? Potrebbe...potrebbe essere...? No...no Kisshu...non illuderti! Il tuo cuore si spezzerà di nuovo...ma poi...e se è vero...?’

Kisshu non sapeva cosa doveva pensare...era vero? Non lo era? Poteva essere un segno...? Poteva essere un messaggio? Dopo dodici lunghi anni lei era...poteva essere una di loro...?

TBC...

 

Questo è un disegno che ho fatto, questa è la foto che Kisshu ha su il suo comodino! 

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Capitolo 3
*** Lei potrebbe non ricordarsi di te... ***


Grazie millie a tutti che lasciarano una recensione! E un rigranziamento speciale a Bebbe5 per correggere i miei capitoli!

Non Ti Dimenticherò Mai

Capitolo 3 – Lei potrebbe non ricordarsi di te...


“Penso che dovremmo vedere chi sono, dopo tutto vengono a vivere qui, possiamo conoscerli meglio!” disse Taruto, Pai annuì in accordo

“Potrebbe essere interessante, cosa ne pensi Kish? Vuoi venire con noi?” chiese l’alieno dai capelli viola ma Kisshu sembrava essere ancora perso nel suo treno di pensieri...non aveva sentito nulla di ciò che il suo amico gli aveva detto. Pai alzò un sopracciglio

“Kish?”

“....”

Sospirò, cercando di non perdere la pazienza “Kisshu...?”

“....”

Questa era stata l’ultima goccia!

“KISSHU IKISATASHI! MI STAI ASCOLTANDO?!”

Questa volta Kisshu scattò fuori dai suoi pensieri e guardò i due amici, Taruto si era coperto le orecchie dopo aver visto che Pai stava per urlare, l’altro alieno stava prendendo un respiro profondo e si stava massaggiando i lati della testa, cercando di tornare alla normalità... di solito non perdeva le staffe...dopo l’urlo di Pai, molti abitanti del villaggio avevano smesso di fare quello che stavano facendo, guardando i tre alieni con confusione. Kisshu faceva lo stesso, guardava il suo migliore amico, confuso, non sapeva perché Pai aveva sbottato così

“C’è qualcosa di sbagliato, Pai?”

“Uh Kisshu...lui ha cercato di parlare con te per circa di 10 minuti e tu non hai sentito una sola parola di quello che ha detto!” disse Taruto dopo aver scoperto le orecchie, le persone erano tornate al lavoro

“Oh, scusami...” Pai sospirò e guardò Kisshu

“A cosa diavolo stavi pensando, dato che non stavi ascoltando una singola parola di quello che stavo dicendo?”

“Stavo pensando ad affari miei...”

“Fammi indovinare, riguardo la micettina...?” disse Pai in tono sarcastico ma quando Kisshu voltò la faccia di lato, nascondendo il suo sguardo da loro, il ragazzo dai capelli viola vide che era vero

“Stavi davvero pensando a lei?”

“E’ un problema...?”

Pai sospirò “Kisshu...non dirmi che tutto questo è stato causato dalla novità che ci ha riferito Taruto? Riguardo i nuovi arrivati...” l’alieno non gli rispose “Kisshu rispondimi!”

“E va bene! Sì questa notizia mi ha dato qualche speranza!” replicò l’alieno dai capelli verdi

“Kish, guardami...” disse Pai, lentamente il ragazzo guardò l’amico “Non illuderti troppo...il tuo cuore si spezzerà di nuovo...spero che tu sappia che lei potrebbe non essere tra loro...ma anche se lo
fosse...” quello che Pai disse dopo, scioccò il ragazzo dai capelli verdi “...lei potrebbe non ricordarsi di te...”

Gli occhi di Kisshu si spalancarono, l’alieno dai capelli viola se ne andò dopo aver detto quelle parole mentre Taruto guardava il suo amico con uno sguardo preoccupato ma poi corse dietro a Pai

“Non pensi di essere stato un po’ duro con lui...?” mormoro il piccolo ragazzo

“Le sue speranze erano troppo alte Taruto, doveva tornare alla realtà prima che il suo cuore si spezzasse di nuovo” dice Pai “Credimi quando ti dico che ho detto quelle cose solo per il suo bene...”

Kisshu ora aveva uno sguardo triste sul volto, abbassò la testa e sospirò prima di camminare lungo il verso opposto a quello dove erano andati i suoi amici...forse Pai aveva ragione...forse Ichigo non era nel gruppo che si stava muovendo verso il villaggio...forse nemmeno si ricordava di lui...anche se lei era tra quelle persone, anche se lei era veramente tornata, lei poteva non ricordarsi di lui...

“Chi voglio prendere in giro...? Naturalmente lei non si ricorderà di me...sono passati dodici anni...” mormorò a bassa voce mentre camminava lungo il fiume, lo stesso luogo dove aveva visto i suoi genitori in vita per l’ultima volta, lo stesso luogo dove lui e lei avevano giocato un sacco di volte. Si sedette sull’erba, guardando il fiume, l’acqua si muoveva veloce...sospirò di nuovo, spinse le gambe contro il suo petto e appoggiò il mento sulle ginocchia, voleva piangere...

“Kisshu? C’è qualcosa che non va?” domandò una nuova voce, una voce femminile. Lentamente l’alieno dai capelli verdi girò la testa per vedere un’aliena dietro di lui, lei aveva lunghi capelli azzurri e occhi verde smeraldo, come lui indossava una camicia corta ma invece di essere marrone era verde chiara, il suo diaframma era esposto, nella parte inferiore indossava pantaloncini molti corti che raggiungevano solo l’inizio delle sue gambe, sul fronte e retro dei pantaloncini indossava una lunga perizoma verde chiaro. Guardava Kisshu con un’espressione preoccupata.

“Oh..ciao Nadia...” mormorò Kisshu, Nadia era un’altra sua amica e normalmente era chiamata La Grande Consigliera perché molte persone andavano da lei a chiedere consigli, aveva diciotto anni.

La ragazza sospirò quando vide lo sguardo depresso sul volto del suo amico, poi si sedette accanto all’alieno dagli occhi d’ambra

“E va bene ragazzino, cosa è sucesso?” chiese la ragazza “Non ti ho mai visto così depresso”

“Affari miei...”

“Kish se vuoi parlare, basta farlo ok? Sono tua amica e tu sai che sono sempre qui per te...non sono La Grande Consegliera?” scherzò, questo lo fece sorridere un po’...sapeva che nulla poteva sfuggire a quella ragazza, così decise di alleggerirsi il cuore parlando con lei

“Bene...sai cosa è sucesso dodici anni fa, vero?”

“Sì...oltre a perdere i tuoi genitori, hai perso...”

“Ho perso la mia migliore amica a causa di due sconosciuti...oggi è il dodicesimo anniversario...da quando è stata portata via da me...sono passati dodici anni ma non l’ho mai dimenticata. Oggi Taruto mi ha parlato di questi nuovi arrivati, un gruppo di umani e angeli, adolescenti la cui età è intorno alla mia ed a quella di Pai...ho pensato che forse lei era tra quelle persone...” chinò la testa

“Ho sentito parlare un po’ di loro, ma se lei è tra quelle persone è una bellissima notizia per te, Kish!” disse Nadia “Potrai vederla di nuovo”

“Era quello che pensavo fino a quando Pai mi ha detto che c’è una grande possibilità che lei non si ricordi di me...” sospirò “Penso che lui potrebbe avere ragione sai...sono passati dodici lunghi anni Nadia...quale motivo ho di rivederla se lei non si ricorda di me?”

Nadia scosse la testa “Quel Pai...sempre a rovinare le speranze delle altre persone...Kish non devi deprimerti così per questo! Prima di tutto bisogna assicurarsi che lei sia nel gruppo, se c’è parla con lei, chiedile se si ricorda di te, dille il tuo nome, dille che eravate migliori amici da bambini”

“Ma..e se lei non si ricorda?”

“Semplice amico mio! Cerca di riportarle i suoi ricordi! Raccontale le vostre “avventureda bambini, cerca di conoscere meglio la nuova Ichigo, diventa qualcuno di cui lei possa fidarsi veramente, capisci?”

“Qualcuno di cui lei possa fidarsi veramente....” un sorriso brillò sul volto di Kisshu, guardò la ragazza dai capelli azzurri “Grazie Nadia! Lo farò!” Nadia sorrise, la rendeva felice vedere il suo amico sorridente. Un paio di minuti dopo videro Taruto volando verso di loro

“Sono qui! Sono arrivati!” urlò il ragazzo

Nadia e Kisshu si alzarono in piedi, il ragazzo ora sembrava preoccupato e nervoso ma Nadia gli prese le mani e gli fece l’occhiolino “Dai, andiamo!” Kish sorrise un po’ ed annuì. Il gruppo volò verso le porte del villaggio dove molte persone si erano recate per vedere l’auto entrare nel villaggio. Kisshu, Nadia e Taruto riuscirono a rimanere in prima fila così da avere una visione migliore. Presto la grande auto entrò...

Kisshu deglutì quando l’auto si fermò. Uscirono le prime due persone, il primo era alto, aveva lunghi capelli marrone scuro, legati in una coda bassa, gli occhi erano blu scuro (è davvero quello il colore degli occhi di Keiichiro? Nda Mika). Indossava una camicia bianca e pantaloni neri, un paio di ali bianche era molto visibile sulla sua schiena. Gli abitanti del villaggio si resero subito conto che non era umano ma un angelo. Sembrava avere circa vent’anni.

Anche il secondo era alto, ma non quanto il primo, aveva i capelli corti e biondi, gli occhi erano blu zaffiro. Indossava una camicia nera e pantaloni bianchi, sui suoi capelli biondi c’erano due orecchie da gatto grigio mentre dai pantaloni spuntava una coda dello stesso colore delle orecchie. Sembrava avere diciassette o diciotto anni.

Il primo uomo allungò la mano, alcuni secondi dopo una mano femminile si appoggiò su quella dell’uomo e lui aiutò la donna ad uscire della vettura. Era una ragazza giovane, la cui l’età sembrava essere intorno al tredeci, aveva i capelli corti, marrone chiaro, legati sulla parte superiore della testa con un nastro rosso, gli occhi erano gentili, di colore marrone scuro. Indossava un vestito rosso che le raggiungeva le ginocchia e sulla schiena c’era un paio di ali bianche... era un angelo.

Dopo di lei, uscì un ragazzo con corti capelli neri e occhi marrone chiaro. Indossava una camicia bianca e dei pantaloni neri, come il primo uomo e la prima ragazza aveva due ali bianche. La sua età sembrava essere sedici anni.

‘Per ora ci sono tre angeli e un ragazzo con i geni di un gatto grigio...’  pensò Kisshu poi si voltò verso Nadia e Taruto “Sai più o meno quanti sono?”

“Mia madre ha detto che era un gruppo di dieci” rispose Taruto, il ragazzo dai capelli verdi annuì e riportò la sua attenzione verso l’auto. Un’altra ragazza stava uscendo, stavolta appoggiando la mano sulla quella del biondino. I suoi capelli erano molto lunghi, raggiungevano la sua schiena, ed erano biondi, gli occhi erano rosso bruno, indossava un vestito giallo chiaro che raggiungeva le sue ginocchia, sulla testa c’era un paio di orecchie di coniglio bianco e sotto il suo vestito c’era la coda di un gatto bianco, intorno ad esso c’era un sottile nastro rosso. Sembrava avere sedici anni.

“Wow una ragazza con due geni diversi, è estremamente raro!” esclamò Nadia

Dopo la ragazza bionda, un’adolescente di diciassette/diciotto anni uscì dall’auto, aveva capelli viola ed occhi azzurri, indossava un lungo vestito viola scuro, sulla testa c’erano due orecchie di lupo grigio ed aveva anche una coda dello stesso colore. Sembrava essere molto seria e fredda...

Dopo di lei, e rifiutando l’aiuto dell’uomo dai capelli castani, una bambina saltò energicamente fuori dall’auto, facendo un paio di salti in aria prima di atterrare perfettamente in piedi, la maggiore parte delle persone applaudirono mentre lei si inchinava. La bambina aveva corti capelli biondi, allegri occhi marroni, le orecchie erano piccole e arancione scuro proprio come la sua lunga coda arricciata che stava sotto il suo piccolo vestito giallo. Aveva i geni di una scimmia e sembrava avere più o meno l’età di Taruto.

Dopo la ragazzina energica uscì una ragazza con lunghi capelli verde scuro, raccolti in due trecce, ed occhi azzurri. Aveva gli occhiali, sembrava essere una ragazza molto timida, indossava un vestito verde medio. Nessuno capiva quali geni possedesse ma si potevano vedere due lunghe antenne bianche provenienti dalla parte superiore della testa.

Uscì poi dall’auto in modo aggraziato, una ragazza con capelli neri bluastri, la sua pettinatura erano due sfere rotonde, gli occhi marrone scuro. Indossava un vestito blu che mostrava la sua schiena nuda che aveva due piccole ali blu scuro di un uccello e una coda della stessa colore proveniente dalla fine del suo vestito.

“Nove sono fuori, ora ne manca solo uno” mormorò Nadia...Kisshu sudava, i suoi pugni erano serrati, i suoi occhi color ambra non lasciavano mai l’auto...

TumTum, TumTum...questo era il suono ripetuto del suo cuore...

Vide una mano femminile...

TumTum, TumTum...

Un piede uscire dall’auto...

TumTum, TumTum...

E poi...una testa rosso rubino...capelli raccolti in due treccine, con due piccoli nastri rossi, un vestito rosa chiaro...due orecchie nere da gatto...una coda nera con un grande nastro rosso...la ragazza alzò la testa, aprendo gli occhi...rivelando il colore marrone scuro...

Gli occhi di Kisshu si spalancarono...era lei...era davvero lei...dopo lunghi dodici anni era tornata...

Appena lei alzò la testa, i loro occhi si incontrarono...marrone e ambra, cioccolato e oro...lui sentiva le lacrime bruciargli i suoi occhi...la ragazza lo guardò e inclinò leggermente la testa di lato...lui la guardava con gli occhi sbarrati...lei lo guardò fino a quando quel momento fu interrotto dal ragazzo biondo

“Andiamo Ichigo, dobiamo andare all’ appartamento e disfare i bagagli”

La ragazza dai capelli fragola riportò la sua attenzione su di lui ed annuì, iniziò a camminare insieme agli altri ma lanciò un ultimo sguardo verso l’alieno dai capelli verdi...

TBC...
 

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Capitolo 4
*** NOVITÀ: LA STORIA TORNERÀ PRESTO! ***


Ciao a tutti! Come state??

Beh proprio come il titolo ha detto io ho deciso di riportare in vita questa storia! Questa e altre che ho abbandonato mentre ho lasciato il fandom di Tokyo Mew Mew ma...il mio amore per questo anime e per la mia coppia preferita: Kisshu/Ghish x Ichigo/Strawberry ha parlato più alto e oggi mi sono ritrovata a rileggere tutte le storie che ho scritto su di loro! E anche quelle che non ho mai finito e "Non Ti Dimenticherò Mai" è stata una di loro! In inglese questa storia ha raggiunto i 11 capitoli ma io in quel momento non sapevo scrivere bene in italiano, stavo ancora imparando e gli errori erano sempre moltissimi...so che ancora scrivo con errori ma penso che sono migliorato abbastanza e con l'aiuto di una amica spero di riuscire...quindi qui lascerò una lista e le introduzioni delle storie che sto pensando tradurre in italiano e anche riportare in vita, storie che ho appena scritto in inglese, non so ancora quando lo farò ma spero che sia presto!

Storie che voglio riportare in vita/tradurre:

- Non ti dimeticherò mai
Introduzione: 
Due migliori amici costretti a separarsi quando erano soltanto bambini...12 anni dopo lei ritorna al villaggio della sua infanza, lui si ricorda di lei ma....lei lo ricorderà? Ghish x Strawberry

When You're Gone
Introduzione: Una grande discussione tra Ghish e Strawberry provoca la partenza dell'alieno per sempre...ora che lui se ne è andato via, Strawberry si pente di tutto che li ha detto e farà di tutto per dirgli quanto li dispiace...anche se questo significa che dovrà andare fino l'altro lato della galassia...potrà Ghish perdonare la sua micetta? O sarà che è troppo tardi per ricuperare l'amicizia che stava fiorendo tra i due? 

- La verità fa male ma le buggie sono ancora peggio...
Introduzione: La verità era che lui l'aveva perso...e adesso avevo perso tutti loro...ma e se l'ultimo fosse una buggia..?

Verità Rivelata
Introduzione: 
Continuazione di "
La verità fa male ma le buggie sono ancora peggio...". 14 anni dopo aver dovuto sopportare il dolore di perdere sua moglie e due dei suoi tre figli, Ghish sta per scoprire la verità dietro la più grande buggia che li è stata detto...

- Fare il babysitting è DIFFICILE!
Introduzione: 
Ghish è costretto prendersi cura di sua nipotina, Selena, che è una vera diavoletta. Ma quando la piccola scappa, Ghish chiede aiuto a Strawberry...saranno i due in grado di prendersi cura di una bambina di sei anni?

Bene ragazzi, queste sono le storie che voglio continuare e tradurre in italiano...ditemi quale storia volete leggere più e io comincierò a lavorare! E spero di non delludervi, farò del mio meglio per continuare E finire tutte queste storie...la storia che avrà più voti sarà la prima su cui lavorerò!

Grazie e baci grandi, Eleanor-Devil.

 

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