Maledizioni Senza Perdono

di SeleneLightwood
(/viewuser.php?uid=116329)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Avada Kedavra ***
Capitolo 2: *** Crucio ***
Capitolo 3: *** Crucio (vecchia versione) ***
Capitolo 4: *** Imperio ***



Capitolo 1
*** Avada Kedavra ***


Avada Kedavra

Avada Kedavra

 

Un lampo di luce verde, e poi più niente.

Il buio.

Il vuoto.

Il nulla.

Il re degli incantesimi ti porta via così, senza troppo clamore.

Non provi dolore, non soffri.

Non sanguini.

Semplicemente prima il tuo cuore batteva, poi improvvisamente è fermo.

Non ti accorgi quasi di nulla.

L’ultima cosa che vedi è quel lampo, l’ultima cosa che senti è il rumore dell’assenza di rumori.

L’ultimo tuo pensiero non è “Sto morendo!” oppure “Addio.

L’ultimo pensiero è “Non si prova niente.

 

Non si prova niente, a morire da mago.

Solo dopo viene il dolore per essere morto da uomo.

 

Curioso, come il più violento degli incantesimi ti porti via silenziosamente.

Curioso, come il più violento degli incantesimi, sia anche il meno doloroso.

 

 

 

[123 parole]

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Crucio ***


Crucio

 

Ci vuole coraggio per farlo.

Avanti, mago. Punta la bacchetta al cuore di quell’uomo e fallo impazzire.

Tieni la mano ferma, non frenare la rabbia.

E’ divertente.

Il corpo si contorce.

Le membra vanno a fuoco.

Lui spera di morire, non riesce più a resistere.

Il mondo intorno è nitido, ma inizia a perdere colore.

Pensa di arrendersi, di cedere.

Venderebbe chiunque, pur di far cessare il dolore.

E tu puoi godere della sua sofferenza.

Puoi assaporare l’odore del sangue nell’aria.

Puoi bearti delle grida di sofferenza.

Puoi ridere delle sue suppliche.

Il Crucio è un incantesimo crudele.

Ti trascina nel baratro del dolore, e non v’è ritorno.

Strappa alle sue vittime la vita, la ragione.

Non conosce pietà.

Conduce alla pazzia.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Crucio (vecchia versione) ***


Crucio

Crucio

 

Una bacchetta puntata alla tempia.

Ecco cosa basta.

O al cuore.

O alle spalle.

Cosa ci vuole a far soffrire un mago?

Cosa serve per infiammare i muscoli, bruciare le ossa, disintegrare la ragione, far perdere la luce? Nient’altro che una bacchetta, e un po’ di coraggio.

Sei un vigliacco o sei un uomo? Puoi far soffrire un altro essere umano?

Un semplice gesto. Una parola corta, neanche troppo spaventosa.

E poi ti contorci dal dolore.

Ti penetra tutte le ossa, non respiri.

Urli perché non puoi fare altro, perché ogni istante ti sembra di morire.

Preferiresti che ti scagliassero un’Avada Kedavra, che ti uccidessero, per porre fine alle tue sofferenze.

Ma il Crucio non è fatto per uccidere. E’ fatto per torturare.

E se sopravvivi, la tua mente è distrutta.

Perché dal dolore, nasce la pazzia.

 

 

[137 parole]

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Imperio ***


Imperio

Imperio

 

 

Punta la bacchetta al cuore di quell’uomo, mago.

Sarà tuo schiavo con una semplice parola.

Non ci vuole niente, è facile. Farà tutto ciò che dirai.

Obbedirà a tutti i tuoi ordini. Puoi chiedergli di amarti, di sparire, di cambiare paese, di pugnalarsi.

Di morire.

Lo farà senza discutere.

Sei padrone della volontà di un altro uomo.

Spazzi via il diritto di scegliere, il libero arbitrio, la libertà, con tre sillabe.

Tre sillabe, e la sua volontà sarà ai tuoi piedi, e tu potrai calpestarla.

Fare di lui ciò che vuoi.

Non sente niente.

Solo il tuo ordine, e l’obbedienza cieca che lo vincola al tuo incantesimo.

Solo uno strano senso di impotenza, ma non ci farà tanto caso.

Se vuoi vincere un mago, togligli la vita.

Se vuoi piegare un mago, privalo della sua volontà.

 

 

[132 parole]

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=706446