Love, changes and battles

di _Giuls17_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Epilogo: melodia ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


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Ciao ragazzi, come va? Spero che questo capitolo vi piaccia, vi preannuncio che questa sará una storia breve, volevo scriverla in un unico capitolo, ma mi sono resa conto che veniva troppo lungo e cosi l'ho diviso in paio di capitolo, spero che vi piaccia kiss ;)
Capitolo 1


-Maka prendi la mia mano!!.- mi urló Soul.
Era li a pochi passi da me, potevo farcela, dovevo, Soul non lasciarmi!!


Pochi giorni prima.
-Maka, tutto bene?.- mi chiese Soul appena mi vidi uscire dalla camera.
Lo guardai, era sempre cosi gentile con me, cioè molte volte, non sempre.
-Si perchè?.- chiesi sorridendo.
-Non lo so, mi sembri strana.- disse guardandomi con il suo solito sguardo da detective.
-No, sto bene.- dissi andando a preparare la colazione.
-Se lo dici tu.- disse seguendomi.
Si sedette al tavolo aspettando la colazione e nel frattempo sentí il suo sguardo su di me. Mi stava ispezionando? Cominciai a pensare nervosa.
-Perchè mi fissi?.- chiesi senza neanche girarmi.
-Scusa...te l'ho detto che mi sembri strana.-
-Si, ma io sto bene.- dissi guardandolo sorridente.
-Okay...anche se non ti credo tanto.- disse guardando fuori per evitare il mio sguardo.
-Lo so.- dissi quasi in un sussurro e voltandomi a preparare la colazione.

Dopo le lezioni andai a vedere il quadro delle missioni, dovevamo recuperare le anime, il prima possibile, dovevo far diventare Soul Falce della Morte a tutti i costi, non potevo perdere altro tempo.
Le guardai tutte e ne trovai una abbastanza semplice per riniziare la caccia e cosi mi diressi verso la stanza di Lord Shinigami per comunicargli la decisione.
Era solo, per un attimo avevo avuto paura di incontrare mio padre, ma grazie al cielo non fu cosi, Lord Shinigami come al solito mi rispose con un tono allegro.
-Le va bene quindi?.- chiesi.
-Se per voi va bene, anche per me lo è, ma dov'è Soul.?- chiese curioso.
-Beh, sarà con gli altri.- dissi distogliendo lo sguardo dal suo. Che cavolo, doveva per forza chiedermelo, pensai arrabbiata.
-Tu dici? Lo sa lui di questa missione?.-
-Appena lo vede glielo diró.- dissi.
-Devi farlo, non è un rimprovero il mio, ci deve essere sintonia fra maestro e arma.-
-Lo so, grazie Lord Shinigami.- detto ció uscí dalla sua stanza.

Appena fuori iniziai a cercare Soul, aveva ragione, dovevo dirglielo, lo trovai dopo poco, era con Black Star e Death the Kid, sorrisi e mi avvicinai a loro.
-Ciao ragazzi.- dissi.
-Dov'eri finita?.- chiese subito Soul.
-Stavo parlando con Lord Shinigami.- dissi tranquillamente.
-Per cosa?.- continuó lui.
-Ho trovato una missione per noi Soul, sempre se per te va bene.- dissi abbasando lo sguardo.
-Certo, come desideri tu.- disse sorridendomi.
E quel sorriso provocó qualcosa in me, che non capí subito, mi mise in agitazione e farfugliai qualche scusa e mi allontanai di corsa da loro, che cosa mi prendeva?
Pensai sconvolta.

Tornai subito a casa e feci una doccia fredda, dovevo schiarirmi le idee.
Che cosa era successo fuori? Avevamo parlato, lui mi aveva sorriso ed io ero impazzita, perchè? Perchè mi ha sorriso.
Si era cosi pensai, doveva per forza essere cosi, mi aveva fatto impazzire il suo sorriso, ma come mai? L'ho sempre visto sorridere, scherzare, e allora perchè le cose stanno cambiando? I miei pensieri furono interrotti dalla porta di casa che si chiudeva, sarà lui pensai e cosi uscí anche io dalla doccia.
Misi l'ascigamano e uscí per andare in camera mia.
Mi vide passare e io lo notai con la coda dell'occhio, si era fermato e mi stava fissando. Cosi anche io mi voltai, volevo capire.
Appena mi vide i suoi occhi rossi, scintillarono, mi stava guardando in modo diverso, lo notai subito.
Mi aveva sempre visto uscire dalla doccia, vivevamo da un pó assieme, era normale, ma in questi casi lui mi aveva sempre criticato, non aveva mai apprezato il mio corpo, anche perchè io non ero come Blair. Ecco perchè mi incuriosí.
Era pietrificato davanti a me e io non riuscivo a smettere di guardarlo, i nostri sguardi si erono incollati e le nostre anime erono entrate in sintonia in un colpo solo.
Cosa ci stava succedendo, perchè arrivati ad un certo punto, capí che non ero solo io, ma era anche lui, anche lui era cambiato, anche lui stava provando quelle stesse cose. Ma che cos'era? Mi chiesi sconvolta.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2

Perchè Soul? Si mi chiedo il perchè, perchè siamo fermi l'uno davanti all'altro, con il cuore in gola e le anime unite.
Perchè non riesci a parlare o a muoverti, perchè non lo faccio io? Perchè sento qualcosa, qualcosa che non ho mai sentito, che credevo non esistesse.
Ma no...non esiste quella cosa...
Sento il tuo respiro, si fa sempre piú pesante e irregolare, hai paura, Soul? No, sei emozionato, si, ma per me? No non ci credo, non posso essere io, ma allora cosa? Non trovo altre opzioni.
Anche io sono emozionata, anche il mio cuore batte forte e sento che non riusciuró a trattenere il fiato ancora per molto, non sto respirando, non so bene il perchè, ma ho paura di essermi scordato come si fa.
Fa niente moriró guardandoti.
Come sei bello.
Oddio, pensai terrorizzata, l'ho detto veramente? Mi sa di si.
Perchè ho cosi caldo? Non mi dire..sono diventata rossa!!

Appena me ne resi conto, lui sorrise, un sorriso timido, ma bello, non riuscí a trattenermi ancora e scappai in camera mia.
Vidi la sua mano porgersi inavanti per fermarmi, ma ero stata troppo veloce, la sua mano era rimasta dietro la porta.

Mi appoggiai alla porta, avevo ripreso a respirare e mi ritrovai con il fiato corto a causa della mancanza d'ossigeno. Ero sudata, e mi tremavano le mani, tutto per lui.
Chiusi le mani a mo' di pugno e strinsi forte, che cosa mi stava prendendo? Pensai spaventata.
Basta, decisi, non dovevo piú pensarci.
Cosi mi alzai e mi misi il pigiama. Non uscí a preparare la cena e Soul non mi chiamó, forse neanche lui aveva cosi tanta fama. Dopo essermi sitemata per bene, iniziai a fare i compiti.
Inizialmente il mio cervello era d'accordo con la situazione, fare i compiti era la scelta migliore, ma man mano che il tempo passava, passava anche la voglia e all'improvviso mi ritrovai a scrivere il nome di Soul nel quaderno e senza rendermene conto chiusi gli occhi a causa della stanchezza.

Boom!!
-Cos'è stato?.- chiese Soul alzandosi dal letto di corsa. Nessuna risposta.
-Veniva dalla stanza di Maka.- disse uscendo di corsa.
Gli era successo qualcosa, pensó con pura, ma cosa?
Aprí la porta con forza e se la ritrovó a terra, con la penna in mano.
Era caduta a causa della stanchezza.
-Oh Maka, ma cosa mi combini?.- disse con dolcezza.
Sorrise alla vista della ragazza raggomitolata a terra, la prese gentilmente e la portó a letto, la coprí con le coperte.
-Sei davvero bella.- disse senza rendersene conto.
Prese la penna che era rimasta a terra e la posó sulla scrivania, ma notó subito qualcosa di strano.
Un nome, su un foglio bianco. Un nome che lui non si sarebbe mai aspettato. Il suo nome.
Com'era possibile? Si chiese, perchè aveva scritto il suo nome?
-Maka...ma cosa?.- chiese mettendosi la mano sulla faccia.
Uscí da camera sua e si rinchiuse nella sua.
Quel foglio, l'aveva sconvolto, l'aveva lasciato senza parole, senza respiro.
E per tutta la serata continuó a pensare a quel foglio.

-Ma che ore saranno?.- mi chiesi alzandomi.
La sveglia segnava ancora le 7.
-Cosi presto?.- feci stirandomi.
Mi alzai dal letto e guardai fuori dall finestra, era una bella giornata.
Ma all'improvIso mi resi conto di una cosa, che io non mi ero addormentata nel letto, ma sulla scrivania e che non potevo essere finita lí per magia.
Mi iniziarono a tremare le mani, solo uno poteva avermi spostato, Soul, e quel qualcuno guardai la penna sulla scrivania, aveva anche letto il quaderno.
Cavolo, pensai mentre percorrevo la camera a causa dello stress, aveva letto, aveva letto tutto.
-Ma cosa mi è preso! Sono diventata pazza? ora scoprirà tutto!!.-
-Maka, dobbiamo andare a scuola, su scendi.- la sua voce mi arrivó come un lampo al ciel sereno.
-Si Soul, arrivo.-
Respirai affondo -Se ne vuole parlare bene, sennó niente.- mi dissi decisa.
Cosi mi preparai per la scuola e scesi per affrontare il mio destino.

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


Capitolo 3


Scesi tremante le scale, non volevo incontrarlo subito, ma sapevo che era inevitabile.
-Buongiorno Maka.- disse vedendomi.
Mi stava aspettando? Si era fatto bene i conti pensai.
-Giorno Soul.- dissi cercandomi di calmarmi.
-Dormito bene?.- chiese.
-Si si e tu?.- dissi cercando di fare una conversazione normale.
-Benissimo.- disse col suo solito sorriso beffardo.
-Meno male.- dissi sorridendo.
Dopo quella breve conversazione scendemmo per andare a scuola.
Nessuno dei due parló e da un lato fu meglio, ma volevo sapere se aveva letto il suo nome oppure no, la curiosità mi stava uccidendo, ma di sicuro non potevo chiederglielo cosi.
Devo aspettare Maka, mi dissi, stai calma.
-Tutto bene?.- trasalí appena sentí la sua voce.
-Sisi scusa sono un pensierosa.- dissi abbassando lo sguardo.
-Cosa ti preoccupa?.- chiese.
Devo inventarmi una scusa pensai -Penso alla missione di domani, non so bene chi ci troveremo davanti.-
-Lo so, ma non ti devi preoccupare.- disse orgolioso.
-E perchè no?.- chiesi curiosa.
-Perchè ci saró io. Un vero maschio cool!.- disse ridendo.
È vero solo sapendo che sarai accanto a me mi sento al sicuro, Soul tu sei la mia forza e il mio coraggio, senza te mi sento perduta pensai sorridendo -Lo so.- gli dissi semolicemente.
Quanto vorrei dirti tutto, il perchè ho scritto il tuo nome e il perchè mi fai un effetto diverso, ma non posso dissi scuotendo la testa, non posso dirti niente.
-Siamo arrivati.- disse andando in contro a Black Star.
-Si è vero.- dissi avvicinandomi a loro.
-Giorno Soul, giorno Maka!!.- disse urlando Black Star.
-Giorno ragazzi.- dissi sorridendo.
-Ciao Maka.- mi disse Tsubaki -Come va?.-
-Bene ti va di incamminarci?.- chiesi speranzosa, volevo parlare con lei.
-Certo a dopo ragazzi.- li salutó.
Io li salutai con la mano e ci incamminammo verso la classe.
-Maka? Cosa succede?.- mi chiese appena non vide nessuno nei paraggi.
-Tsubaki....- dissi scoppiando piangere.
-Vieni su.- e mi portó in bagno.
Mi fece sedere nella panchina che c'era nel bagno delle ragazze e mi asciugó le lacrime.
-Cosa ti succede? Dimmi tutto.- mi chiese dolcemente.
-Vedi...ieri io e Soul ci siamo guardati in un modo diverso, ma io poi sono scappata, ho avuto paura di lui che sciocca.- dissi battendomi una mano in testa -Fatto sta che poi ho scritto il suo nome nel quaderno e sono morta dal sonno e lui mi ha messo a letto e ha letto il suo nome, ma ora fa finta di niente e io non riesco nemmeno a guardarlo.-
-Maka...cosa provi per lui?.- mi chiese.
-Gli voglio bene è il mio partner.-
-Maka, cosa provi veramente per lui?.- mi chiese capendo che quello era semplicemente la copertura.
-Io...io lo....-

-Dove sono finite quelle due?.- chiese Soul a Black Star.
-Non lo soooo, anche se un Dio come me dovrebbe saperlo.-
-Sono serio vedi.- ribattè Soul.
-Lo so, ma non ti so rispondere.-

-Vedi Maka, non c'è niente di male a dirlo.- disse sorridendomi.
-Lo so, ma io non posso dirlo a lui.- dissi abbassando lo sguardo.
-Magari ancora no, ma un giorno ci riuscirai.- disse incoraggiandomi.
-Si, ma come faccio io domani?.- chiesi disperata.
-Devi solo comportarti normalmente, non ti devi preoccupare di niente.-
-Ci proveró.- dissi annuendo.
Rientrammo in classe a lezione inoltrata e infatti ci toccó una bella ramanzina, ma ne valeva la pena, dovevo parlare per forza con Tsubaki.
Durante la lezione guardai piú volte Soul e capí che cosa intendevo mentre mentivo, dicendo a Tsubaki che gli volevo solo bene.
Io non gli volevo solo bene da un bel pó di tempo, ormai lui per me era molto di piú e gli sguardi di ieri ne sono stati la conferma. L'ho guardato diversamente, il mio cuore batteva per lui, in un modo nuovo.
Oh Soul pensai, cosa pensi di me? Mi consideri solo la tua partner o qualcosa di piú? Mentre mi crogiolavo in quel pensiero suonó la campanella e uscimmó dall'aula.
Appena in tempo presi Soul da un braccio e gli dissi -Senti mi dispiace per averti fatto preoccupare, sto bene e sono felice che domani andiamo in missione.- sentí un gruppo in gola mentre pronunciavo quelle parole, ma era giusto cosi, non potevo farlo stare ancora male.
-Sei sicura Maka?.- mi disse guardandomi bene.
Io lo guardai di rimando, era cosi bello con quella maglietta e la giacca di pelle, abbassai lo sguardo e dissi -Si, va tutto bene.-
-Allora okay.- disse regalandomi uno dei suoi sorrisi piú belli.
Sorrisi anche io e lo lasciai insieme agli altri. Io invece mi allontai il piú veloce da lui e da tutti, volevo rimanere sola, ma i miei ipiani fallirono e mi ritrovai a sbattere contro Kid.
-Maka, va tutto bene?.- mi chiese vedendomi preoccupata.
-Si, almeno penso.- dissi alzandomi.
-A me non sembra.- dissi alzandosi anche lui.
-Beh diciamo che non è un periodo tanto bello.- dissi sorprendendomi della mia disinvoluta verso di lui.
-Vuoi parlarne?.- chiese.
-Preferisco di no.- dissi a bassa voce.
-Sentí io volevo chiederti una cosa.- mi disse un pó impacciato.
-Dimmi pure Kid.-
-Sai della ricerca che ci hanno dato? Beh vorrei che tu mi dessi una mano.-
-Oh certo.- dissi senza parole.
-Grazie, anche perchè le sorelle mi lasciano solo che vogliono andare a fare shopping, e io non saprei da che lato iniziare.-
-Tranquillo Kid, a che ora ci vediamo?.- chiesi.
-Appena finisce la scuola?.-
-Va bene.- dissi sorridendo.

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Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


Capitola 4

Rientrai a scuola dopo aver salutato Kid, e mi diressi subito alla lezione successiva, ero in ritardo ma non era cosi tanto importante.
Ma per me forse lo era. Cosi mi precipitai in classe un momento prima che la lezione ebbe inizio e mi sedetti al mio posto accanto a Soul.
Lo guardai un attimo di nascosto, sembrava normale, il solito Soul ma sapevo che mi stava tenendo nascosto qualcosa, lo sapevo benissimo, lo conoscevo troppo bene ormai.
Distolsi lo sguardo da lui, faceva male vederlo in quel modo, faceva male vederlo e basta, mi sarebbe piaciuto poterlo abbracciare in pubblico, digli di stare tranquillo perchè tanto ci sarei stata io per lui, sempre in ogni momento.
Sarebbe stato bello poter stare accanto a lui non solo come meister, ma anche come ragazza.
La sua ragazza.
A quel pensiero arrosí e forse destai qualche sospetto nel professore, ma non era importante, sarebbe stato troppo bello poterlo essere veramente, senza maschere senza fronzoli, solo io e lui, solo noi.
Niente di piú. Niente di meno.
Ma a quanto pare non era possibile, qualcosa mi impediva di dirgli la verità, forse era semplicemente il fatto che avevo paura di essere rifiutata.
Sarebbe stato davvero tragico se mi fossi dichiarata e Soul mi avesse respinto, forse non sarei stata manco piú in grado di essere la sua meister, e quella sarebbe stata la cosa piú brutta di tutte e non potevo permettermi di perderlo.
Provai a seguire la lezione, ma era del tutto inutile, non riuscivo a smettere di pensare a lui.
-Ehi Maka ma dov'eri finita?.- Mi chiese Tsubaki appena finí la lezione.
-Ero scappata.- dissi a bassa voce.
-Da Soul?.-
-Si, ah mi dispiace ma dopo la scuola non ci possiamo vedere.- dissi un pó dispiaciuta. -Perchè?.- -Devo andare
a casa di Kid.- -Ah va bene, allora io vado a cercare Black Star ci vediamo dopo.- disse salutandomi e correndo a cercarlo.
-Ciao!.-
Quei due dovrebbero stare assieme pensai, stanno proprio bene assieme e poi una come Tsubaki non la trova da nessuna parte. -Maka!.- mi sentí chiamre.
Mi voltai e vidi Liz e Patty che mi stavano chiamando e non intravidi invece qualcun'altro.
-Cosa c'è ragazze?.- chiesi sorpresa.
-Ti dobbiamo ringraziare.- dissero assieme.
-E per cosa?.- chiesi senza capire.
-Dopo andrai da Kid e siamo felice che non rimanga solo, perché sai certe volte si fa prendere dalla depressione e non è facile per lui tornare in se, se non ha qualcuno accanto.-
-Ah, ma dai, vedrete che non gli verrà nessun attacco.- dissi sorridendo.
-Speriamo e grazie ancora.- mi dissero scappando via.
Le salutai con la mano e mi avviai verso l'uscita, cercai Soul ma era come scomparso nel nulla, l'avrei voluto avvertire del fatto che sarei andata ad aiutare Kid ma a quanto pare, aveva di meglio da fare.
Delusa uscí dalla scuola e mi incamminai verso cada del figlio di Lord Shinigami.

-Maka ben arrivata!!.- disse salutandomi festosamente.
-Ciao Kid!.- ricambiai sorridente il saluto.
-Entra pure.-
-Grazie.- dissi entrando in casa.
Ero stata poche volte a casa sua e devo dire che non me la ricordavo affatto cosi grande. Cercai di guardarla tutta con lo sguardo ma era impossibile, solo il salone era il triplo della mia casa!
-Ti va bene se studiamo in salone?.- mi chiese.
-Certo a me non cambia niente.- dissi tranquilla.
Senza capire il Perchè svoltammo l'angolo e ci ritrovammo in un'altro salone, piú piccolo ma arredato a mo' di studio. -Prendo i libri.- disse salendo in camera sua lasciandomi sola.
Curiosa passeggiai per il salone, Kid aveva uno stile molto particolare, ma nonostante tutto che cosa ci si puó aspettare da uno che ama la simmetria piú della sua stessa vita.
Sospirai solo le due sorelle potevano capirlo fino in fondo, io nonostante fossi una sua amica non riuscivo a capire certi atteggiamenti certe manie, ma cosa potevo pretendere era figlio di Lord Shinigami.
Durante la passeggiata trovai un bellissimo pianoforte.
Lo guardai con stupore e sorrisi, a Soul sarebbe piaciuto suonarlo.
Mi sedetti sullo sgabello e toccai con mani tremanti il legno lavorato a mano e il mio cuore battè forte al solo pensiero di Soul che suonava per me.
Ma pensai triste, non hai piú suonato per me, n'è per nessun'altro.
-Quanto sarebbe bello poterlo sentire ancora.- dissi guardando il piano, poi lentamente sollevai il coperchio e vidi la brillante tastiera bianca.
Decisi di provare una canzone che avevo imparato per Soul molto tempo fa.
Con mani tremanti accarezzai la tastiera e iniziai a suonare.
Non ero brava come lui, sapevo poco o niente del piano ma grazie a lui la mia passione era aumentata.
Duró poco quel momento di pace e poi sentí degli applausi dietro di me.
-È bellissima.- mi disse Kid.
-Scusami dovevo chiedere il permesso.- dissi sistemando subito il piano.
-Figurati, tanto non lo usa mai nessuno.-
-È un vero peccato.- dissi allontanandomi da esso.
-Non sapevo che anche tu suonassi.- disse mentre mi porgeva i libri.
-Infatti non suono, so solo questa melodia.-
-L'hai imparata per lui? Cosa ne pensa?.- mi chiese sedendosi.
-Non lo so, non l'ha mai sentita.- dissi arrossendo.
-Come mai?.-
-Non ne ho mai avuto il coraggio.- dissi aprendo i libri e cercando l'argomento.
-Dovresti suonargliela, magari quando tornate dalla missione, ti presto anche il piano.- disse serio.
Lo guardai sorridendo -Grazie Kid.-
-Bene e ora al lavoro!!.-

Tornai a casa per le sette di sera, la giornata con Kid mi aveva stremato e mi chiesi come le sorelle lo potessero sopportare cosi tanto, soprattutto per tutte quelle crisi che non lo lasciavano stare, bastava che mettessi una matita male e subito entrava in paranoia.
-Vabbè, chissà che avrà cucinato Soul.- pensai correndo verso casa.
Ma appena aprí la porrta non trovai niente, o meglio nessuno.
Girai per casa delusa, non c'era nessuno.
Triste preparai la cena anche per lui e la lasciai nel forno, mangiai sola e in silenzio, con il cuore a pezzi perchè non mi aveva nemmeno cercato o lasciato un messaggio.
Dopo cena provai ad aspettarlo per un pó sveglia, ma la stanchezza era troppa e cosi lasciai stare a andai a dormire.
Ma non riuscí a chiudere occhio finchè non sentí la porta di casa aprirsi per poi chiudersi, solo in quel momento asciugai le lacrime e mi concessi di dormire.

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Capitolo 5
*** capitolo 5 ***


Capitolo 5

Mi svegliai sudata e stanca, la notte non era trascorsa benissimo.
Incubi per tutto il tempo, sospirai, la cosa tragica era che riguardavano lui, solo lui.
Come poteva qualcosa che tanto volevo, che tanto desideravo, farmi stare così male.
Non è giusto pensai asciugando una lacrima, Soul perchè?
E poi ci riflettei un attimo dov'era stato Soul ieri sera? Era rincasato davvero tardi, ma non era normale che mi facesse così tanto preoccupare.
Certo io non gli avevo detto che sarei andata da Kid, ma non perchè gli tenevo nascosto qualche segreto, semplicemente perchè non lo avevo trovato a fine scuola.
A pensarci bene era da quel momento che non lo vedevo, anche perchè a casa non ero tornata.
Soul, mi chiesi preoccupata, dove sei stato?
Capendo che nessuno apprte lui mi avrebbe potuto rispondere, mi alzai dal letto e andai a preparare la colazione.
Era davvero presto mi resi conto, ma tanto a momenti lo avrei dovuto svegliare lo stesso, oggi si partiva per una missione. E probabilmente non mi avrebbe rivolto la parola per tutto il tempo.
-Perchè sono cosi pessimista?.- mi chiesi.
Perchè sai che Soul farà cosi, mi rispose il mio cervello.
-Già lo so.- dissi piano.
Andai in cucina e iniziai a preparare una colazione semplice, leggera e veloce, cosi avremmo avuto il tempo di prepararci per partire.
Finí di prepararla in poco tempo e mi accorsi mentre andavo a svegliarlo che il sole era ormai sorto nel cielo e che mancava poco alla partenza.
Mi ritrovai dopo un attimo di fronte alla sua porte e col cuore in gola bussai piano, ma non ebbi nessuna risposta.
Cosi bussai ancora piú forte, ma niente.
Decisi cosi di aprire la porta e di entrare a controllare, la camera era buia, nessuna luce era aperta.
E lo trovai sul letto, dormiva ancora e pensai che era bellissimo, mi avvicinai ancora di piú e riuscí a percepire il suo respiro pesante.
Quanto mi sarebbe piaciuto stare accanto a lui, pensai sorridendo.
Mi sarebbe piaciuto fare qualsiasi cosa con lui, ma probabilmente il momento non era ancora arrivato.
Ma in quel momento mi sarei lasciata indietro la mia vita, pur di renderlo felice.
-Soul...- dissi piano.
Lo vidi muoversi seppur di poco.
-Devi alzarti, la colazione è pronta e fra poco dobbiamo partire.- dissi mettendogli una mano sulla spalla.
Aprí gli occhi e inizialmente lo vidi normale, vidi il Soul di cui mi ero innamorata, con i suoi occhi pieni di emozione, ma appena si rese conto di avermi accanto si scostó veloce per poi alzarsi ed andare in bagno.
Io rimasi immobile, non riuscivo a crederci, delle lacrime iniziarono a scendermi sul viso, calde e dolorose.
Quel gesto, quel gesto quasi violento mi fece capire che Soul non mi voleva piú al suo fianco, che io ero solo la sua artigiana, niente di piú, niente di meno.
Ripensai in pochissimo tempo a tutte le nostre avventure, alle nostre risate e litigi, e vidi tutti quei ricordi svanire el nulla, scivolarmi via come la sabbia che viene presa dal mare.
Mi alzai e uscí da camera sua, quando arrivai in salotto mi resi conto tremare, e la colpa era solo sua.
Cosi presi la mia colazione e me ne andai in camera mia a mangiare, lo visir trade e sedersi. Ma non si voltó per niente a guardarmi o a chiederemi qualcosa.
Dopo mezz'ora uscí dalla mia camera pronta per andare in missione e lo vidi uscire di casa con in mano le chiavi della moto, cosi chiusi casa e mi preparai ad affrontare la peggior giornata della mia vita.

Spazio autrice: chiedo scusa se ieri non ho potuto aggiornare, e spero che non siate arrabbiate, posto oggi e chiedo ancora sci per il ritardo kiss ;)

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Capitolo 6
*** capitolo 6 ***


Capitolo 6

E infatti la mia previsione si era rivelata corretta, la giornata era davvero la peggiore di tutta la mia vita.
Lui stava guidando assorto nei sui pensieri, o forse mi stava solo ignorando, ma fatto sta che non riuscí a parlare con lui e ogni volta che prendeva una buca con la moto, saltavo in aria, nel vero senso della parola.
Essendo che non volevo peggiorare la situazione tenendomi a lui.
Gli guardai la schiena con aria malinconica, di solito scherzavamo, ci prendevamo in giro, ma ora invece niente.
Eravamo quasi due estranei, e la cosa mi rendeva triste.
E cosi la mattinata passó, lentamente come i granelli di sabbia che tieni chiusi nelle mani per non farli andare via.
-Siamo quasi arrivati.- mi sentí dire ad un certo punto.
Al suono delle sue parole il mio cuore era ripreso a battere forte, mi era mancato quel tono, anche se si era rivolto male era pur sempre un passo avanti, pensai sorridendo.
-Okay.- dissi facendomi attenta alla situazione.
Il villaggio si presentó quasi vuoto davanti ai nostri occhi, erono piccole case, fatte di mattoni e cemento, ma non era niente di troppo lavorato, niente di cosi gigante.
-Siamo so uri che il posto è questo?.- chiesi scendendo dalla moto.
Non mi convinceva affato, c'era qualcosa di strano in quel posto.
-Si senza alcun dubbio.- disse lui posteggiando.
Cosi ci mettemmo in marcia per cercare l'uomo che si trovava sulla lista di Lord Shinigami, ma non riuscimmo a incontrare nemmeno un'abitante.
-Non ci credo che il posto è disabitato! Che senso avrebbero queste case!.- esclamai un pó agitata.
Soul non mi ripose, ma capí che anche lui era preoccupato, lo riuscivo a percepire dalla sua anima.
-Hai sentito?.- chiese ad un certo punto.
-No cosa.- chiesi fermandomi.
-Ho sentito un rumore, per di là.- disse iniziando a correre dirigendosi verso destra.
-No Soul aspetta io non ho sentito niente.- dissi andandogli dietro.
Lo perso di vista quasi subito, era troppo veloce e con il fiato corto iniziai a camminare.
-Soul dove sei?!.- urlai con tutte le forze che mi erono rimaste.
-Noo!.- sentí urlare.
Appena lo sentí iniziai a correre, non mi importava della stanchezza non doveva succedergli niente.
-Eccomi Soul!.- urlai appena lo vidi.
-Maka vattene!.- mi urló mentre cercava di divincolassi dall'uomo.
-No, non ti lascio solo.- dissi correndo da lui.
Solo dopo un attimo mi resi conto che io non avevo poteri particolari senza Soul, e leggere l'anima di quell'uomo non sarebbe stato d'aiuto.
Strinsi i pugni, non era importante, dovevo salvarlo a tutti i costi.
E senza rendermene conto scaricai le onde della mia anima sull'uomo, che lasció subito andare Soul.
Lo aiutai a rim eterei in piedi e lui non fece altro che guardarmi meravigliato e sapevo anche il perché, era la prima volta che riuscivo ad usare le onde d'anima.
Sorrisi.
-Sono qua per mietere la tua anima, Jack lo squartatore, non ti perdoneró per aver ucciso questi abitanti.- dissi urlando.
-Le loro anime erono buone.- disse leccandosi i baffi.
-Soul!.- urlai.
Lui non rispose, si trasformó in falce e lo presi senza indugio.
-Ed ora..aia.- urlai, qualcosa non stava andando secondo i piani.
-Cosa succede?.- chiese Soul.
Guardai le mie mani, si stavano bruciando, e il motivo era il contatto con Soul, capí che le nostre anime non erono piú sulla stessa lunghezza d'onda.
Strinsi i denti, non potevo arrendermi.
Cosi strinsi ancora piú forte la presa su di lui.
-Maka, le tue mani? Lasciami o ti feriró!.- mi urló lui.
-Tranquillo sto bene.- e mi portai all'attacco.
I primi tiri non andarono a segno e io mi ritrovai piú stanca che mai.
-Non possiamo combattere cosi!.- urló ancora Soul cercando di farmi regionare.
-E invece si.- dissi attaccando.
Ma notai che il mio avversario non stava facendo altro che schivare i colpi, non si stava neanche mettendo d'impegno.
-Perchè?.- chiesi cadendo a terra a causa della stanchezza.
-Sono stai i cambiamenti he ci hanno portato a questo.- disse Soul.
-Quali cambiamenti?.- chiesi senza capire.
-Tu che scrivi il mio nome sul tuo quaderno, poi che ti metti con Kid e io non ci capisco piú niente.- disse confuso.
-Io mettermi con Kid?.- chiesi incredula.
-Ho sentito che saresti andato da lui e non sei tornata a casa di pomeriggio e cosi ne ho avuto la conferma.-
La mano riprese a bruciare forte, lui non sapeva niente, ma questa sua ignoranza non era perdonabile.
-Soul, io sono andata da Kid per fare una ricerca, mi ha chiesto aiuto e io gliel'ho dato e il tuo nome l'ho scritto per un motivo valido.- dissi prendendomi di coraggio.
-Aspetta parli della ricerca che abbiamo fattol'altra volta?.- chise incredulo.
-Si.-
-O dio, Maka io non lo sapevo.- disse dispiaciuto.
-Ti avevo anche cercato a fine scuola, ma non ti ho trovato e ti ho aspettata alzata per tutta notte, ero preoccupata per te, ma non mi hai dato l'oppurtunità di spiegare.- disse piano.
-Maka io.- disse lui non capendo.
-Soul io.- dissi ma fui interrotta da Jack lo squartore che mi prese per lanciarmi dall'altro lato.
-No Maka!.- urló lui mentre si ritrasformava.
-Soul.- dissi piano.
Il colpo fu terribile, pensai toccandomi la mano indolenzita.
Ad un certo punto mi sentí presa in braccio e trovai la faccia di Soul a pochi centimetri dalla mia.
-Torniamo a casa.- mi disse mentre stava evitando un'attacco.
-No Soul dobbiamo finire la missione.- dissi cercando di farlo tornare in se.
-Maka sei stata ferita, non puoi combattere.- disse serio.
-Soul ascoltami.- dissi facendolo fermare.
-Cosa?.- chiese seccato.
-Soul, io ti amo, e adesso voglio che tu ti trasformi e che mangi l'anima di quello!!.- mi mise giú senza parlare e lo ritrovai in poco tempo stretto tra le mie mani.

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Capitolo 7
*** capitolo 7 ***


Capitolo 7 (Soul PoV)

Non riuscí neanche a rispondere, la sua improvvisa dichiarazione aveva cambiato ogni cosa, all'improvvisó mi sentí deciso, sicuro, cosi assentí e un secondo dopo mi trasformai in falce e mi ritrovai stretto tra le sue mani.
Quelle mani, ebbi un brivido, adoravo quelle mani, poteva sembrare banale, ma erono speciali. Meglio, era lei speciale.
Non era una ragazza normale, non era un'artigiano normale, era speciale partendo dal modo di vestire, dal modo di pensare, di relazionarsi con gli altri.
Per come parla e per come si interessa a tutti.
Lei era diversa ed io ero l'unico a conoscerla in tutti i suoi particolari, l'unico che la conoscesse dentro.
Anche se pensai con amarezza, non ero riuscita a capirla nell'ultimo momento, anche se mi ero allontanato a causa di voci e non avevo aspetto che le cose me le dicesse lei.
Avevo sbagliato e poco fa sarebbe potuta morire a causa mia.
La sentí stringere con le sue mani delicate la mia impugnatura, non bruciavano piú e questo mi rese ancora piú deciso.
-Andiano Soul.- disse decisa.
-Si!.- urlai e cominció a correre contro il nostro avversario.
Gli sarei rimasto accanto, in ogni momento avevo bisogno di lei, e lei di me e io non gli avrei mai negato la mia presenza.
Jack lo squartatore si riveló dopo il primi colpi un nemico abbastanza debole, prima aveva sfruttato la situazione per mettersi in vantaggio su di noi, ma ora pensai deciso non sarebbe successo.
Lo avremmo sconfitto.
-Maka c'è la possiamo fare!.- dissi.
-Si lo so.- si concentró.
Sapevo quello che voleva fare e insieme urlammo -Risonanza d'anime!!.-
La sentí, in tempo di entrare in risonanza e potei sentirla nel vero senso della parola, la sentí come se stessi sentendo me stesso, era una bella sensazione la risonanza soprattutto se fatta con una persona importante e Maka lo era, lei era importante per me.
Mi trasformai in ció che il suo cuore bramava, perchè io sapevo ció che il suo cuore voleva e ci trovai anche qualcosa di inaspettato, qualcosa che avremmo affrontato dopo.
-Caccia alla strega!!.-
In poco tempo la mia lama affondó la cerne di Jack lo squartatore e con un'urlo disperato il mostro lasció questo mondo.
Anche troppo facile pensai soddisfatto.
Ci posizionammo a pochi centimetri dall'anima e feci ritornare normale la parte superiore del mio corpo.
-È stato un piacere, Jack!.- dissi prendendo l'anima e mangiandola in un colpo solo.
E senza rendermene conto mi ritrovai a terra, mi straformai subito e mi voltai verso di lei, era caduta da sola e ansimava anche troppo forte.
Corsi da lei e le alzai la testa poggiandola sulle mie ginocchia.
-Maka cosa succede?.- chiesi senza capire.
-Va tutto bene.- dissi continuando a respirare anche troppo velocemente.
-No, non è vero.- dissi in preda al panico, cosa le stava succedendo?
-Soul...tranquillo sono solo stanca, ora torniamo a casa.- disse cercando di alzarsi.
-Eh no.- dissi fermandola in tempo -Non ti riporto a casa in queste condizioni.- dissi deciso.
-E cosa vuoi fare?.-
Mi guardó, non potevo farle affrontare un viaggio troppo pesante, non potevo far finta di niente, dovevamo parlare il prima possibile e il viaggio avrei solo ritardato l'inevitabile.
-Vieni.- dissi prendendola in braccio.
-No Soul, fammi scendere.- provó a divincolarsi, ma fu inutile la stanchezza si era impossessata di lei.
-Puoi dirmi almeno dove stiamo andando?.- chiese seccata.
-In una di quelle case.- dissi indicandogli la piú vicina.
-E perchè?.- chiese non capendo.
-Perchè non voglio farti tornare a casa in queste condizioni, è meglio che ci riposiamo un pó. E poi chi lo sente tuo padre se torni cosi stanca?.- le chiesi scherzando.
-Già gli verrebbe un colpo.- disse ridendo.
Quant'è bella e pura la sua risata pensai sorridendo.
-Tutto bene?.- chiese vedendomi con quell'espressione da stupido.
-Certo, ricordati sono un maschio cool!.- dissi cercando di tornare normale, ma mi era quasi impossibile.
Entrammo nella prima casa che trovammo, e la sistemai sull'unico letto della casa, infatti lei mi guardó un pó titubante, come se si sentisse in colpa di essere là.
-Tranquilla.- dissi capendo i suoi pensieri -Io dormo sul divano, ora vado a sistemare la moto.- dissi uscendo.
Appena fui di nuvo fuori, mi diedi dello stupido, del grande stupido, la stavo trattando come una bambina, ma lei non lo era!
Lei era una donna.
Scossi la testa e la allontanai dalla mia mente per pochi minuti, il tempo di sistemare la moto davanti la casa e di rientrare.
La trovai dove l'avevo lasciata, sul letto, con lo sguardo triste rivolto verso la finestra, stava guardando fuori, ma chissà a cosa pensava veramente.
-A cosa pensi?.- chiesi senza neanche pensarci.
-Soul sei già qua?.- chiese invece lei.
-Si.- dissi sedendomi accanto a lei.
Si giró verso di me e strinse le braccia intorno alle gambe, come una piccola.
-Stavo pensando a poco fa.- disse piano, -A Jack lo squartatore.-
-Cosa c'è da pensare?.- chiesi.
-Mi ha lasciato di stucco il fatto che è riuscito a penetrare le nostre difese in poco tempo e che stava per farci fuori.- disse triste.
-Maka so che tu non vuoi parlare di questo.- dissi prendendo la sua mano.
Era fredda, ma appena la toccai un brivido mi percorse l'intera schiena. Brivido di piacere. -Ormai mi conosci cosi bene.- disse lei guardandomi.
-Si Maka, ti conosco e so che abbiamo bisogno di parlare. Ti chiedo scusa per non averti detto che sarei uscito ieri sera.- incominciai cosi il mio discorso.
-No Soul è colpa mia, tu lo hai fatto perchè io non ti ho detto niente, non ti devi scusare.- disse sincera.
-Non l'ho fatto per quello, certo c'ero rimasto cosi, ma è stata colpa mia, non mi sono fatto trovare e poi sono stato da Blackout Star tutta la serata e non mi sono reso conto che si era fatto tardi.-
-Capisco.- rispose lei.
-Non hai nient'altro da dire?.- chiesi confuso.
Mi guardó, uno sguardo pieno di tristezza, ma allo stesso tempo ci trovai dentro una luce. -Ti ho già detto tutto.- disse piangendo.
La guardai e lei presi il volto tra le mani, sembrava cosi debole, cosi innocua, perchè non si era mai fatta vedere per quello che era in realtà? Ma una voce dentro di me mi diede la risposta che non trovavo, lei era una donna fiera, che non avrebbe mai ammesso di stare male, tanto meno di amare qualcuno, ma prima lo aveva fatto, pensai confuso.
-So cosa mi hai detto, ho sentito.- dissi per confermare la sua frase.
-E anche io ho qualcosa da dirti.- dissi piano, presi un lungo respiro e sentí il cuore battere forte, forse era cosi che ci si sentiva quando si aveva davanti la ragazza amata, forse era questo l'amore.
Ma non mi risposi, perchè me lo avrebbe detto lei tanto.
-Maka, anche io ti amo. Scusa se ti ho fatto soffrire.- dissi veramente dispiaciuto.
Lei per tutta risposta mi buttó le braccia al collo e riprese a piangere piú forte, io la strinsi fra le mie braccia giurando a me stesso che non l'avrei piú lasciata andare.
-Soul ti amo anche io!.- disse tra i singhiozzi.
-Lo so Maka, lo so.- dissi accarezzandole i capelli.
Lei si staccó dal mio collo e mi guardó dritto negli occhi, vederla con le lacrime era stupendo, mi diede la sensazione di vedere un'angelo.
E senza rendermene conto la baciai.
Un bacio leggero, quasi inesistente. Ma non per lei, non per Maka Albarn, che dopo quel piccolo bació inizió a baciarmi con passione.
La volevo, in quel momento, la volevo per sempre, com'era possibile volere cosi tanto una persona? Mi chiesi tra un bacio e l'altro.
Stavolta nè la mia voce n'è io trovammo una risposta.
Mi spostai su di lei e ripresi a baciarla, lei non disse niente, era presa come me.
E in quella notte tra baci e carezza, le nostre anime si unirono. Ma senza risonanza.



Spazio autrice: bene bene, spero che questo capitolo piaccia a voi lettori, a me ê piaciuto scriverlo e beh mi dispiace annunciare che molto probabilmente questo sarà l'ultimo e che il prossimo sarà l'epilogo di questa storia che in tanti avete amato. Ma non vi preoccupate ho in mente un bel sequel per i nostri protagonisti e vi giuro che rimarrete sconvolti, ma bando alle ciance vi vorrei ringraziare, si a tutti quelli che hanno commentanto ma anche a quelli che hanno solo seguito. Grazie di cuore. ZoeyeJames!!

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Capitolo 8
*** Epilogo: melodia ***


Epilogo: melodia.

-Complimenti ragazzi avete raccolto un'altra anima!!.- ci disse urlando Lord Shinigami.
-Si.- dissi tutta contenta.
-Sono fiero di voi, siete i ragazzi piú volenterosi di tutta la Shibusen!!.-
-Lo sappiamo.- disse Soul con quella voce da maschio cool.
Che a me fece venire subito i brividi, per l'eccitazione.
-Ora mi raccomando, continuate cosi!.- disse prima di salutarci.
-Certo!.- rispondemmo in coro.
Appena fuori dalla Death Room, Soul mi prese per mano e io sorrisi, era cosi bello il suo contatto, era cosi bello sentire il calore del suo corpo.
-Tutto bene?.- mi chiese vedendomi pensierosa.
-Certo.- dissi sorridendo.
Eravamo tornati da due giorni dalla missione e ci eravamo presi tutto il tempo del mondo per rilassarci, soprattutto dopo la lunga battaglia e solo oggi avevamo incontrato Lord Shinigami per dargli notizia.
-Beh io penso che siamo stati davvero bravi.- disse attirandomi a se.
-Lo penso pure io.- dissi baciandolo.
In realtà, pensai che eravamo stati fortunati a incontrarci quel giorno in cui lui aveva suonato il piano, e senza quel giorno la mia vita non sarebbe stata mai come ora.
-Ragazzi!.- ci sentimmó chiamare.
E ci trovammo davanti, Liz e Kid.
-Ciao!.- dissi avvicinandomi a loro.
-Alla fine siete tornati?.- chiese Kid.
-Si, beh il tizio ci aveva dato un pó di problemi all'inizio.- dissi arrossendo.
-Ho sentito, ma alla fine avete catturato la sua anima.- disse guardandoci -Bravi!.- e ci sollevvó entrambi i pollici, in segno di approvazione.
E la mia mente pensó che teoricamente se ne alza uno solo, ma essendo lui Mr Simmetria doveva alzare anche l'altro.
-Grazie.- disse Soul andandogli a battere il cinque.
-No ti prego, aspetta.- disse fermandosi.
-Cosa c'è Kid.- chiese preoccupato.
-Non il cinque.- disse serio.
-Perchè?!.-
-Perchè il cinque non è simmetrico!.- disse urlando.
-Va bene e allora cosa?.- chiese Soul.
-L'otto.- disse mentre stava per svenire.
-Va bene battiamo L'otto.- disse Soul scocciato.
-Grazie.- disse riprendendosi.
-E vedo anche che con Maka è tutto apposto ora.- disse Liz.
-Si.- dissi felice.
-Peró manca ancora qualcosa, vero Maka?.- mi guardó, ma inizialmente non capí a cosa si stesse riferendo.
Poi un colpo di genio accese il ricordo nella mia mente -Vero, andiamo Soul.- dissi prendendolo per il braccio e iniziandolo a trascinare.
-Ma cosa...- disse lui senza capire.
Ma nè io nè Kid rispondemmo e corremmo verso casa sua.
-Mi dici perchè siamo venuti da Kid.- chiese seccato.
-Per questo.- dissi mostrando il piano.
-Non suono, Maka.- disse serio.
-Ma nk Soul, non devi suonare tu?.- dissi sorridendo.
E lui mi guardó senza capire.
-Devo suonare io.- e con lui muto per lo schock preso, mi sedetti ed aprí il piano.
Lo guardai un attimo e sfiorai delicatamente i tasti, poi chiusi gli occhi e iniziai a suonare.

Appena le mi dite si staccarono dal piano, sentí un aplluso da parte dei presenti e Risi di gusto.
-Com'era?.- chiesi a Soul.
-Bellissima.- disse avvicinandosi a me.
-Sai Soul, sono davvero felice per te e Maka, se non mi avesse mai fatto sentire questa canzone, non so se oggi te l'avrebbe fatta sentire.- disse Kid.
-Perchè?.- chiese Soul curioso.
-Perchè era spaventata quel giorno e triste, cercava di mostrarsi la solita ragazza, ma non lo era, era una donna che non aveva piú un cuore e quando hai visto il piano.- disse indicandolo -Gli ho visto tornare la speranza, come se quello strumento contenesse la chiave del tuo cuore, come se fosse l'unica cosa che vi teneva assieme. E quando ho sentito la canzone ho capito cosa lei provava per te, e non era piú una semplice amicizia.- disse sorridendoci.
-Ma amore.-
Soul inizialmente non proferí parola, solo dopo esser usciti da casa di Kid mi disse ció che provava.
-Mi sento cosi stupido.- disse seccato.
-Lo sai che essere seccato, non è da vero maschi cool?.- chiesi punzecchiandolo.
-Maka, sono serio, non pensavo che tu fossi cosi triste.- disse stringendo la mia mano.
-Lo so, ma non sempre succede quello che noi vogliamo.- dissi seria.
-Ma la cosa che mi fa arrabbiare è che Kid se n'è accorto subito, io no.-
-Soul, tu non sei come Kid e magari proprio perchè non te ne sei accorto subito che ora siamo qui.- dissi indicando le nostre mani unite.
-Tu dici?.- chiese speranzoso.
-Si, io dico.- dissi baciandolo.
-Beh, meglio cosi allora e poi abbiamo ancora un sacco di anime da prendere.-
-È vero, siamo solo alla sessantanovesima.- dissi facendomi un pó di calcoli.
-Dobbiamo fare ancora molta strada.- disse fermandosi.
-Si, ma la faremo insieme.- dissi avvicinandomi a lui.
-Si Maka, assieme.-
-Soul, ti amo.- dissi guardando quegli occhi che non avrei mai lasciato.
-Ti amo anche io Maka.- disse lui baciandomi con passione.
E con il suo cuore accanto a mio, non trovai piú la necessità di sentirmi triste o sola, anche perchè avevo la sua anima con me, per sempre.

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