Telephone

di Writer96
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Telephone ***
Capitolo 2: *** Chat ***
Capitolo 3: *** Message ***
Capitolo 4: *** Calling ***
Capitolo 5: *** Hang On ***
Capitolo 6: *** Settings ***
Capitolo 7: *** Games (part 1) ***
Capitolo 8: *** Menu ***
Capitolo 9: *** Games (part 2) ***
Capitolo 10: *** E-mail ***



Capitolo 1
*** Telephone ***


-Rosie... mi dai il tuo cellulare?- chiede Lily, guardandomi con l’espressione che io chiamo “stile cucciolo indifeso” e ai quali è impossibile resistere.

A dire il vero, più che ai suoi occhioni castani è difficile resistere alla sua parlantina inarrestabile che usa prevalentemente come arma di attacco quando vuole ottenere qualcosa.
 

Le porgo il mio cellulare, un oggetto da me altamente venerato. Ok, sarò pure una strega (si potrebbe dire una strega molto dotata ma sembrerei vanitosa e Rose Weasley non è vanitosa) ma quell’aggeggino babbano.. beh, mi fa impazzire.

Mi concentro sul mio libro. Me l’ha regalato mamma a Natale e mi sto sinceramente sforzando di leggerlo, ma con il bel sole che c’è fuori e l’aria frizzante di fine giugno.. la mia passione per la lettura va tutta a farsi benedire.

Sto aspettando (ok, potrei anche dire sto aspettando con impazienza ma sembrerei una persona poco paziente e Rose Weasley non è poco paziente) che rientri Hugo e mi presti la sua scopa per andare a fare una partita a Quidditch con Lily...

A proposito di Lily...

Mi volto verso di lei per vedere che cosa sta facendo.
Le sue dita magre scorrono sulla tastiera del mio telefono e lei lancia ogni tanto qualche risatina maliziosa.

Mi avvicino a lei e guardo cosa stia scrivendo con cotale interesse (potreste notare il mio linguaggio forbito, ma non lo fate, perché potrei sembrare un’altezzosa so- tutto- io e Rose Weasley non si comporta come un’altezzosa so- tutto- io).

Quando vedo il testo del messaggio, storco la bocca, pensando che a volte mia cugina non ha proprio tutte le rotelle al posto giusto.

Beh, io nemmeno, ma del resto sono una combinazione di geni Weasley- Granger, quindi non vedo cosa ci sia di così strano nel mio carattere assurdo e nelle mie rotelle... ehm, diciamo squinternate.

È così difficile dirtelo, ma ormai non posso più sopportare questo silenzio tra di noi... io ti amo, sei tutta la mia vita. Non posso vivere ancora senza farti sapere che ti amo. E se mi rifiuti, mi butto giù dalla Torre di Astronomia. Con amore, la tua dolce Rosie_Kandy

Poi, i miei occhi si spostano sul destinatario del messaggio.

Orrore.

Orrore assoluto.

Cerco di strappare di mano il telefono a mia cugina, che si gira a guardarmi divertita. O meglio, sadica.

In quel momento, il mio dito sfiora lo schermo nel punto esatto dove si trova il tastino Invia.

Se prima era orrore... questa è disperazione allo stato puro.

Credo che mi butterò davvero giù dalla Torre.

-Caaaaaa....voli (si potrebbe pensare che io stessi per dire una parolaccia, ma Rose Weasley non ha un linguaggio da scaricatore di porto)-

Perché non è possibile.

Non può essere vero.
Io non posso aver inviato quel messaggio alla persona più vanitosa, impaziente, altezzosa e maleducata che io conosca.

Cerco disperatamente di bloccare l’invio, arrivando addirittura a togliere la batteria dal cellulare.

Ma purtroppo non c’è più niente da fare.
Sullo schermo del telefono lampeggia allegramente la mia condanna a morte:

Messaggio inviato a Scorpius Malfoy.



ANGOLO AUTRICE (Ma perchè, è ancora viva?!) (Sì, stupida vocina interiore, sì...) (Peccato..) (Guarda che non sono la dolce e delicata Rose Weasley e non mi costa niente mandarti a quel paese, eh!)

Ehm... continuando con più serietà... questa storia è particolare. Sì, perchè E' UNA STORIA VERA. Mi è successa la stessa cosa che è successa a Rose... che tristezza.. e che figura.. -.-"
Comunque, mi sono detta: perchè non scriverla con Rose? E non pensiate che mi sia definitivamente convertita alle RosexScorpius perchè non è così.. solo che Rose, come la immagino io, mi assomiglia abbastanza (certamente più di Lily) e poi... beh, ci stava troppo bene! xD
Quindi... ditemi se vi è piaciuta o se vi ha fatto schifo.. :P
Un bacione, Writ


I personaggi non sono miei, ma sono di proprietà di JKR
 

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Capitolo 2
*** Chat ***


Messaggio inviato a Scorpius Malfoy

Rimango immobile, indecisa se uccidere mia cugina o me stessa.

Lily mi guarda timidamente, cercando di trattenere le risate.
Mi siedo sul letto, seriamente tentata di mettere in atto la seconda ipotesi.

Ovviamente, nonostante i miei tentativi, il messaggio è stato inviato e, orrore degli orrori, persino due volte. Mi prendo la testa tra le mani e faccio qualche respiro veloce per calmarmi, cercando di trattenere la marea di insulti e imprecazioni varie rivolte un po’ a mia cugina, un po’ al mio telefono, un po’ a me stessa e un po’ anche a Malfoy (sì, per lui avrò sempre qualche insulto da parte..)

All’improvviso, mi rendo conto di essere in una marea di casini.

E non perché Malfoy ha sicuramente ricevuto il mio messaggio.

Non perché mia cugina ha appena scoperto nella maniera peggiore che potesse esserci che io ho il numero di Malfoy memorizzato sul cellulare.

Non perchè molto probabilmente ho salvato una trentina di bozze di quel messaggio maledetto e quindi dovrò sorbirmi ogni volta di più l’umiliazione di rileggerlo nel cancellarle.

Sono in una marea di casini perché si da il caso che Malfoy sia una delle persone più popolari della scuola e sicuramente, da bravo Serpeverde qual è, non esiterà un secondo ad andare in giro per la scuola urlando “Ho fatto colpo anche sulla Weasley”.

E io, questa umiliazione, non potrei mai sopportarla.

Ignoro mia cugina, che cerca di farsi perdonare chiedendomi “Come mai hai il numero di Malfoy memorizzato?” con insistenza pari ad una domanda ogni dieci secondi e mi concentro, cercando di non pensare a ciò che sto per fare.

Con calma flemmatica mi alzo in piedi e, brandendo il telefono come se si trattasse di una spada, arrivo direttamente sulla rubrica.

Scorpius Malfoy chiamata in corso

Tu

Tu

Tu

-Pronto?- risponde e io per qualche secondo rimango zitta, cercando di ricordarmi che lo sto facendo per evitare di fare una figuraccia ancora più grande.

-Malfoy?- dico io, cercando di essere più fredda e meno imbarazzata possibile.

-Weasley?!- esclama lui. Resisto alla tentazione di aggiungere “Potter” perché so che complicherei solo la mia posizione e mi mordo l’interno di una guancia, prima di parlare.

-Sì, sono io. Non ti fare strane idee, ti chiamo solo per dirti che il messaggio che ti ho appena inviato non te l’ho inviato io, o meglio sì, ma non per colpa mia, nel senso era colpa mia ma insomma... Lilyperfarmiunoscherzomihapresoilcellulareetihascrittoilmessaggiocheiopersbagliohoinviato- dico, prendendo fiato.
Questa volta è lui a rimanere in silenzio per un po’.

-Come? Weasley, se parli così non riesco a seguirti... sai, io non sono uno dei noiosi so- tutto- io con i quali hai a che fare di solito...- mi dice e io mi trattengo dalla voglia di insultarlo ad alta voce.

- Lily, per farmi uno scherzo mi ha preso il cellulare e ti ha scritto il messaggio che io, per sbaglio, ho inviato- ripeto, scandendo le parole come se parlassi con un bambino piccolo.

-Che messaggio, scusa?- mi dice e io, in quel momento, mi sento assalire da un terribile sospetto...

- Il messaggio... “Ti amo, sei tutta la mia vita” e robe così che ti ho inviato prima- dico, con una leggera nota di imbarazzo.

- Ah, me l’avevi inviato tu? Scusa, non avevo riconosciuto il numero.. pensavo fossi una delle mie fan... comunque, Weasley, grazie per l’informazione!- esclama e io decido di voler morire all’istante.

-Oh.. allora... scusa, ehm, Malfoy... allora... niente, ci... ci vediamo a settembre, ecco!- esclamo, prima di chiudere il telefono senza dargli la possibilità di replicare.

Dovrei essere incavolata per la sua frecciatina iniziale e per il suo “una delle mie numerose fan” ed essere presa dallo sconforto perché se prima la mia posizione era leggermente critica ora lo è decisamente di più...

Ma si sa, alla mia sfortuna non si possono dare confini.
E così, invece che essere indispettita per questi motivi, sono indispettita per tutt’altro:

 

Perché Scorpius Malfoy non ha il mio numero? 



 

Ebbene sì, SURPRISE, ecco il secondo capitolo di telephone, ovviamente dedicato a coloro che mi hanno "supplicato" di pubblicare un seguito (avrei due obiezioni da fare: uno, ma dico, siete davvero masochisti? Volete il seguito di una demenzialità del genere? E due... per supplicare diciamo anche il sinonimo "condannare a morte se ciò non avvenisse")
Detto ciò, ringrazio tutti coloro che hanno commentato lo scorso capitolo..
Diciamo qualcosa su questo: anche qui, un'altra parte di verità.
Infatti, dopo la mia figuraccia via messaggio anche io mi sono complicata la situazione chiamando.. solo che, a differenza della povera Rose, il destinatario del mio messaggio aveva il mio numero...
Eh, lo so che come capitolo non è un gran che e nemmeno come conclusione... ma non potevo resistere a mettercela... povera Rosie, condannata da me a subire queste torture... xD
e ora, sperando di non avervi annoiati... Vi saluto (mi aspetta la lettura de: "Il Quidditch attraverso i secoli" !)
Un bacione, Writ

 

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Capitolo 3
*** Message ***


Due mesi e otto giorni.

Sono passati esattamente due mesi e otto giorni e io ancora arrossisco al ricordo.

Due maledettissimi mesi e otto giorni.

Settanta giorni precisi precisi.

1680 ore e qualche manciata di minuti.

Oh, non sono diventata pazza.

No.

Quello lo ero già prima.

Il problema è un altro.

Sono passati due mesi e otto giorni da quando per colpa di mia cugina ho fatto la peggiore figura di tutta la mia vita.

Sono passati due mesi e otto giorni dall’emissione della mia condanna a morte.

 
 





-Weasley carissima, come stai?-

Ecco, questo è uno di quei momenti dove ringrazio il cielo che mia cugina faccia il quarto anno e io il sesto.. Perché, se così non fosse sarebbe già morta una decina di volte... nell’ultimo quarto d’ora.

-Malfoy....- la voce mi esce con una specie di sibilo dalla bocca. Una volta Hugo mi ha detto che quando sono arrabbiata sembro uno degli gnomi della Tana. Io sto ancora cercando di capire se la cosa comporta anche un insulto alla mia intelligenza...

-Non hai risposto alla mia domanda. Stiamo diventando maleducate, eh?- dice lui, beffardo. Stringo le labbra, mordendomi la guancia per evitare di sputargli in faccia gli insulti più terribili che io conosca.

Respirainspirarespirainspirarspirainspira, Rose...

-Beh, che c’è abbiamo perso la lingua? Preferisci mandarmi un messaggio?- continua lui, godendo della situazione come un matto...

Brutta caccola di Troll stagionata!

Respirainspirarspirainspirarespirainspira... RESPIRA ROSE!

- Simpatico come al solito, Malfoy. Sinceramente, stavo meglio un paio di mesi fa...- rispondo, reprimendo istinti violenti che non sapevo di avere. Cerco di ricordarmi le mosse del corso di autodifesa che avevo seguito con mia mamma, zia Ginny e Lily l’anno scorso.

- Vedo che non hai inghiottito la lingua, Rosie carissima... eppure, pensavo che preferissi dirmi le cose via messaggio...
Comunque, io sto benissimo, grazie per l’interessamento.- dice, con una nota falsamente amara nella voce.

So che potrei ucciderlo. Vorrei farlo, anzi ne sarei anche in grado... ma dopo la mia fedina penale non sarebbe così immacolata... e non credo che la prima Primo Ministro donna possa avere un omicidio nel suo passato... anche se, in effetti, saprei nascondere bene la cosa...

- Malfoy, capisco il tuo bisogno di affermare il tuo posto nel mondo... ma, vedi, se potessi spostarti anche di solo quindici centimetri potrei passare  emettere fine a questa conversazione che, evidentemente, è piacevole solo per te!-  esclamo, sbuffando e scostandomi dal viso una ciocca ribelle.

Tentativi entrambi vani. I miei capelli tornano nuovamente davanti ai miei occhi, portandosi dietro anche buona parte degli altri (la forza di Gravità non segue le normali regole con me) e Malfoy, per puro spirito di contraddizione, si mette ben piantato davanti a me, sfidandomi con lo sguardo.

Io, per risposta, mi butto per terra, letteralmente. Incrocio le gambe e distolgo lo sguardo da lui, concentrandomi sui miei compiti di Aritmanzia, non ancora finiti perfettamente.

Bip Bip

Sgrano gli occhi, pensando che evidentemente deve esserci una maledizione che mi è stata scagliata addosso quando ero ancora in fasce.
Infatti, sotto gli occhi divertiti di Malfoy, tiro fuori dalla tasca il mio cellulare che in neanche due minuti finisce in mano sua.

-Rosie, sei ancora con il platinato strafigo? Oh, Weasley, che conversazioni avete tu e... tua cugina! Veramente adorabili! Addirittura un nome in codice?- dice, gettandomi uno sguardo tra lo sprezzante e il derisorio.

Cerco di ricordarmi come respirare... suicidarmi non mi sembra una buona idea.
Mi alzo, con tutta la calma possibile e, prendendogli il mio telefonino dalle mani, me ne vado, non prima di avergli mostrato un elegantissimo dito medio.

Sì, lo so che non dovrei farlo. In teoria, io non dico parolacce. Ma questo non significa che io non possa... come dire? Sgranchirmi le articolazioni davanti a lui, ecco.

Entro nella carrozza dei Prefetti, sedendomi accanto al finestrino. Se il buongiorno si vede dal mattino, io credo che oggi pioverà. A dirotto. E non me ne frega niente del fatto che ci troviamo in Inghilterra e la pioggia è una cosa comune. Con la pioggia, aumenta il rischio fulmini.

E a me sembra, sinceramente, di andare in giro con parafulmini sopra la mia testa, in questi casi.

Bip Bip.

Ancora?!

E comunque, platinato non è la descrizione più adatta. Teoricamente, i capelli sono biondo cenere, tanto per darti un’informazione più precisa. Ci si becca, Weasley!

Mi sbagliavo.

Non c’è il rischio pioggia e fulmini, con annesso il mio cappello alternativo.

Qui rischia di esserci il secondo Diluvio Universale.
 


 

Salve Salvino, popolo di EFP! (Popolo.... chiami popolo quei poveri masochisti che si ostinano ancora a seguire i tuoi vaneggiamenti? *vocina nella mia testa, vuoi tacere?*)
Comunque, eccomi qui ad aggiornare prima del previsto! Ehhh! (parte l'applauso per Writ... vero che parte, veeeero? Seee, come no! *taci, vocina, Taci*)
Sì, come capitolo fa davvero un po' schifo, ma mi baso su esperienze realmente vissute, almeno in parte... e purtroppo per me conosco il genere di situazione.. non a questi estremi, ovviamente, ma ci manca poco.. xD
Che dire? Garzie a coloro che hanno commentato/messo la storia tra le preferite/seguite/ricordate... :D
un bacione.. Writ!

 

 
 

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Capitolo 4
*** Calling ***


Quizti, scusa, cos'è, una rota anormala?
 
[tratta dai miei pazzi pomeriggi di studio.. xD]
 


 
Passo gli ultimi trenta minuti del viaggio allegramente sbracata sul sedile dello scompartimento che divido puntualmente con le mie amiche.
Sharon mi sta raccontando da circa due o tre minuti del bellissimo ragazzo conosciuto in vacanza in Italia quest’anno. Io l’ascolto per metà, cercando di convincermi che è meglio per la mia salute mentale cancellare il numero, il suo numero dalla rubrica del mio telefono.


-Rose, mi vuoi dire che hai? Ho appena detto che ho baciato un ippogrifo e tu hai.. annuito!- esclama, irritata. A dire il vero sono tentata di dirle che se con la parola “ippogrifo” intende il ragazzo italiano allora non sono la sola ad essere impazzita, ma mi trattengo.

-Chiedilo a Lily, cos’ho!- esclamo, gonfiando le guance come faccio ogni volta sono particolarmente irritata.

Sharon si siede dritta sul sedile poi si abbassa verso di me e, congiungendo le mani con un gesto simile a quello di Mr Burns nei Simpson, abbassa la voce di un tono, prima di sussurrare:- Che cosa è successo quest’estate con Malfoy?-

 

È risaputo in tutta la scuola che io e Malfoy siamo allergici l’uno al nome dell’altra e viceversa, perciò il fatto che Sharon abbia subito capito una parte del problema non è così strano.

Al nome di Malfoy, Katie si tira su di scatto, facendomi quasi cadere per terra e comincia a battere le mani prima di dire:- Un pettegolezzo su Rosie e Scorpius, un pettegolezzo!-

Ancora imbronciata, racconto loro le mie vicende estive e la mia conseguente decisione di sbarazzarmi di tutto, telefono e Malfoy compresi.
Sharon ride come una matta, mentre Katie ripete con scadenze regolari le parole “Malfoy”, “Rose” e “Telefono”.

In quel momento il mio cellulare comincia a squillare, come sentendosi chiamato in causa.
Lo tiro fuori, cercando di resistere alla tentazione di buttarlo fuori dal finestrino. Appare la scrittina “Mamma calling” e rispondo, cercando di azzittire Katie con colpetti non troppo leggeri ben assestati sulla sua nuca.

-Rose, tesoro mio... sei arrivata? E Hugo? Hugo, tesoro, come sta? L’hai visto?- esclama e per qualche secondo sono terribilmente dispiaciuta di non aver ceduto alla mia tentazione di liberarmi di quell’oggetto malefico.

 

-No, mamma sono sul treno. Sì, mamma, Hugo sta bene, ha quindici anni ormai. Sì, gli ricorderò di studiare. No, mamma, non ho combinato guai. Sì, spengo il cellulare quando arrivo... no, prima ti mando un messaggio. Mamma, ok, ho capito! Sì, ciao. Sì, ti voglio bene...- dico, sorridendo pensando alla quantità industriale di Sì e No da me pronunciati. Sharon aspetta che io abbia spento il telefono, prima di ricominciare a ridere, seguita a ruota da Katie che borbotta qualcosa di simile a “Almeno non sono sola, tra le fissazioni genitoriali!”
 

Da qualche settimana mia madre ha ritrovato un vecchio album di fotografie di lei, papà e Harry al loro sesto anno e ora continua a dirmi di stare attenta, occupando ogni secondo libero con le sue memorie. Io credo che lo faccia perché da quando zio Percy le ha regalato il libro “Come essere una madre perfetta “ (corretto ovviamente da George con : “Come essere una madre PREFETTA”) ha paura di darmi troppe libertà e di non seguirmi a dovere. Risultato? Come regalo di compleanno, invece di ricevere una scopa che chiedo da circa tre anni ho ricevuto un cellulare babbano con tanto di Touch Screen che ultimamente sta diventando la mia tortura più grande.

All’improvviso, le risate delle mie amiche cessano e io spero, inconsciamente, che abbiano deciso di aiutarmi invece che ridere delle mie disgrazie.

Speranze vane.

 

L’ho mai detto che io e la fortuna siamo in guerra da circa sedici anni e mezzo?

Alzando lo sguardo trovo un divertito Malfoy che, appoggiato alla porta del nostro scompartimento, fa la mia imitazione con un tono di voce che spero tanto non assomigli a quello vero..

-Sì, mammina, le ho messe le mutandine. No, certo che non ho detto qualcosa di sciocco. Sì, ti voglio tanto ma tanto ma tanto bene... Smack Smack... – dice e cerco di evitare di strozzarlo.

Evidentemente, oggi è un gran giorno per gli aspiranti suicidi.

Ora, se è servito a qualcosa servirsi di settimane e settimane di racconti sulla gioventù dei miei genitori è stato imparare che cosa fare nel caso un Malfoy ti invada lo scompartimento.

Mi avvicino alla porta a vetri camminando pian piano, fino a trovarmi di fronte a Malfoy. Lo fisso negli occhi verde pallido* e alzo una mano, avvicinandola al suo viso con forza. A qualche centimetro da esso, però, la scosto, sbattendo contro la porta a vetri.

 

-Chiedi a tuo padre che cosa è successo l’ultima volta che ha provato ad offendere una ragazza con sangue Granger, poi pensa alla tua fortuna. E ora, se non ti dispiace, sparisci, che hai già combinato abbastanza danni.- esclamo, spingendolo via con facilità. Troppa facilità.

Difatti, prima di andarsene, sussurra qualcosa che fortunatamente sento solo io..

-Andiamo, Weasley, non è che se sei innamorata di me devi per forza trattarmi così male!-

Chiudo la  porta con talmente tanta foga da mandare in frantumi il vetro.
Ecco i geni Weasley che si fanno risentire, borbotto. Mi siedo al posto di prima e cerco di fare finta che non sia successo niente.

-Rose, non ti pare di aver avuto una reazione un tantino esagerata?- chiede Katie, titubante.

-Esagerata? Io?- esclamo, con espressione offesa.
Figuriamoci. Io,esagerata?
Ma per favore.

Diciamo solo che in questo momento vorrei buttarmi giù dal treno, cercando di finire sotto di esso e rimanere lì, mentre tutto il resto del mondo si dimentica della mia reazione assolutamente pertinente alla situazione.

 

Dopo aver fatto avere la mia stessa sorte al cellulare, ovviamente...
 




* Sì, Malfoy Jr ha gli occhi verdi. Mi ero rotta di tutte 'ste storie piene di occhi color tempesta... ù.ù
Allora, riecco la vostra Writ, in ritardo come al solito (Ma sono in ritardo? Su quale tabella di marcia scusate? *La tua, idiota!* Oh, già... ma io ho una tabella di marcia?) Scusate le mie domande esistenziali assurde... DIcevamo... questo capitolo contine sempre un briciolo della Writ.. ehm... Vera?! Ebbene, non mi soddisfa particolarmente, ma mi sono divertita a scriverlo! :D spero di non essere caduta nell'OOC... ho cercato di rimanere più pertinente possibile all'immagine dei personaggi fatta da zia Jo, alla quale, ovviamente, appartengono tutti i personaggi! ;)
Che dire, ancora? Niente, spero solo che vi sia piaciuta. Un grazie a tutti coloro che questa storia l'hanno almeno letta.. :D
Un saluto a nali, sperando che si goda la sua vacanza non so dove.. :P
Un bacione, Writ!

 

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Capitolo 5
*** Hang On ***


Due settimane. Sono passate due settimane da quando è cominciato il mio sesto anno e io ancora mi stupisco dell’industriale quantità di compiti che ricevo. Pensavo che, una volta superati i GUFO, mi sarei potuta... rilassare, ecco. E invece no.

Sarà che sono un Prefetto...

Sarà che sono la Pozionista più affidabile del nostro anno (il che è tutto dire, davvero)...

Sarà che avevo già finito tutti i compiti ieri sera in un moto di rabbia (beh, che c’è di strano se io mi scarico facendo i compiti? Niente, assolutamente niente, no?! Così ho più tempo per il Quidditch!)...

Sarà che mi sono presa il compito di aiutare i più piccoli (credetemi, non è implicito nel mio ruolo di Prefetto)...

Fatto sta che ora mi ritrovo, alle dieci di sera, a pulire calderoni usati e a smistare ingredienti mescolati alla rinfusa da una banda di primini con il “Complesso del Pozionista”.. sì, ok, questa l’ho inventata io, ma insomma, rende bene l’idea di gente che non sa fare nemmeno una semplice pozione “Niente-Sogni-Bimbi-Belli” che si va a complicare la vita cercando di creare “Felix Felicis” e “Distillati della Morte Vivente” tanto per fare il fighetto.

Gente che non sopporto.

Gente come Malfoy, insomma.

Peccato solo che lui sia davvero bravo. E questo è uno dei tanti motivi per cui lo odio.
Ma non devo pensare a Malfoy. Sennò poi mi tocca pulire anche tutti i danni prodotti da me ai danni di questo povero coso che ho tra le mani...

Un momento, questo è... è... un... RAGNO!

Lo butto per terra, consapevole che la mia Aracnofobia sta ridacchiando sadicamente nascosta nella parte più interna del mio cervello e mi strofino le mani tra loro, cercando di eliminare la terribile sensazione di zampe di ragno che ho sulle dita.
Corro verso la porta, maledicendo mentalmente tutti i ragni che esistono e la spalanco, probabilmente con troppa foga visto che sbatte contro qualcosa con un rumore alquanto sinistro.

-Per la Pluffa mancata di Roger Heydford!- esclamo, in un impeto di rabbia.

Dovete sapere che io sono una grandissima tifosa dei Tornados. Mio padre ha preso seriamente in considerazione di diseredarmi una volta saputo ciò, ma poi ha evidentemente pensato all’altro suo erede, Hugo, il quale più che tifare una squadra ne tifa centoventiquattro e nessuna di queste sono i Cannoni di Chudley.

Comunque, tornando ai miei amati Tornados, l’ultima partita da loro giocata è stata miseramente persa per colpa del suddetto Cercatore che ha mancato più di un passaggio che io stessa, nonostante giochi da Battitore, avrei benissimo potuto prendere.

Detto ciò, giro attorno alla porta, per vedere se il danno che ho fatto è grave.
Oh beh, c’è solo Malfoy steso a terra che si tiene il naso ...

Un momento.. MALFOY?

Lo guardo con un’aria evidentemente molto stupida, dato che, appena mi vede, esclama: - Cacchio, Weasley, sta attenta a ciò che fai, che non sei nemmeno capace di aprire una porta civilmente.. e non mi guardare con quell’aria idiota, aiutami!-
Gli porgo una mano, sperando altamente che sia anche lui Aracnofobico così da passargli una buona parte dei resti ragnici presenti su di essa.

Lui la afferra con un certo disgusto (e io che dovrei dire, allora?!) ed entra con molta nonchalance nell’aula di Pozioni.
Quando il suo sguardo cade sul mio lavoro, si mette a ridere in maniera così sguaiata che temo gli venga uno shock anafilattico. Anzi, diciamo che lo spero.
Resta in vita, ahimè, e riesce anche ad asciugarsi le lacrime che gli sono cadute dagli occhi per il tanto ridere. Io cerco di ignorarlo e mi concentro ancora una volta sul mio lavoro, evitando accuratamente il ragno sul pavimento.
Ad un certo punto, lo sento che ride ancora e mi chiedo come mai non se ne sia andato ancora via.

-Malfoy, mi vuoi spiegare perché diamine sei ancora qui? O mi aiuti o te ne vai!- gli dico stizzita, rimpiangendo il mio corto taglio di capelli che mi impedisce di legarmeli come tutte le persone normali.

Dovete sapere che io ho i capelli lisci. Molto lisci (mia madre si chiede se io sia davvero figlia sua e io le rispondo sempre che sono presenti parecchi geni Weasley in me) e corti.
E soprattutto, di un orribile colore a metà tra il rosso e il castano.

-Sai che ti dico? Preferisco rimanere qui a vederti sgobbare mentre io non faccio niente..- esclama e io, per la rabbia, rischio di piegare uno dei poveri manici del calderone che sto pulendo.

-Comunque...- continua e io desidero strozzarlo con tutta me stessa :- Perché eviti quel povero ragnetto? Non lo raccogli?-
Io abbasso gli occhi sull’affarre e impallidisco, scossa da un brivido.

-No, fallo tu,visto che ci sei...- dico, mentre vedo finalmente che mi manca un solo calderone da pulire e pochi ingredienti da smistare.

-Weasley, fallo tu, prego...- ridacchia beffardo e io capisco che lui ha capito che io ho capito che il suo di prima era un modo sadico per dirmi che aveva capito che sono aracnofobica...  Un momento, troppi “capito”! Diciamo che lui ha capito che sono aracnofobica e ne gode...

-Non ti toglierei mai questo onore, Malfoy...- dico, mentre trionfante porto tutto a posto. Posso andarmene e dire che quello ieri sera non c’era...
Peccato che il platinato mi si stia avvicinando con un lampo che conosco molto bene, visto che è lo stesso che ho io negli occhi quando sto per combinare qualcosa.

-Cosa vuoi fa.... AAARG!- Urlo, mentre lui ridendo afferra il ragno e me lo posa su una spalla.

Mi blocco all’istante. Dannata paura dei ragni!
Comincio a tremare e a voce dapprima bassissima e poi sempre più acuta ripeto:- Toglilo, toglilo, toglilo, TOGLILO!-
Malfoy mi guarda sempre più allucinato e alla fine prende il coso dalla mia spalla e lo butta nel secchio. Sospiro sollevata e finisco il mio lavoro. Il tutto senza degnare di uno sguardo il platinato vicino a me... cioè, giusto uno, per accertarmi che se ne sia andato.

E invece no, sta lì, a guardarmi stupito.

Che nervi!
Faccio per uscire dall’aula, quando mi blocca per un braccio.
“Mani che hanno toccato il ragno” penso con orrore, ma non mi scosto. Da quando io sono una fifona?

-Non sapevo che avessi così tanta paura, sai? Io credo che... credo che.. credo che... mi dispiaccia..- dice, sussurrando le ultime due parole, mentre una luce di trionfo mi illumina gli occhi. Decido di essere magnanima, tanto per dimostrarmi che sono superiore... ma spesso ciò che decido non va di pari passo con ciò che faccio.

-Cosa hai detto, Malfoy?- dico, sentendomi potente... ma poi scoppio a ridere, perché infondo essere cattiva non fa per me...
Lui mi guarda, con un’aria particolarmente idiota che invece che stonare.. gli dona! Penso che se fosse sempre così idiota o per lo meno, non così Malfoy forse potrebbe pure andarmi a genio... oh, ma che dico? Lui non mi andrà mai a genio. È Malfoy! E io sono una Weasley!

E io sono la tua mano destra!

Che cosa?!

Alla fine, esco dall’aula decisa ad andare dritta a letto ma ancora una volta il platinato mi blocca dicendo:- Ho sentito che nominavi Roger Heydford, prima... ma non è che per caso tu tifi i Tornados?-
Mi giro a guardarlo, assolutamente stupita. Sì, oggi deve essere la giornata delle facce assurde..

-Da quando ero piccolissima! Perché tu.. tu... tu...- esclamo e in questo momento mi sento davvero un telefono. Mannaggia anche al telefono, ecco!

-Weasley, perché devi sempre tirare in ballo un telefono? E comunque io tifo per loro da quando ero nella pancia di mia madre..- risponde, con un’aria di superiorità che mi fa venire voglia di prenderlo a schiaffi.

-Hai visto l’ultima partita?- gli chiedo involontariamente.

-Tribuna d’onore, Weasley...- dice, guardandomi di sbieco, anche lui estremamente stupito.

-Ingresso VIP, Malfoy...- rispondo, lasciandolo per una volta a bocca aperta.

E continuiamo così fino alla fine del corridoio.
E mi sono anche dimenticata di chiedergli che cosa ci facesse dietro alla porta dell'aula di Pozioni a quest'ora...

Sì, se c’è una cosa che ho imparato oggi è questa, decisamente...

I RAGNI NUOCIONO GRAVEMENTE ALLA SALUTE...


Piacere, mano Sinistra di Rose!


 

Salve a tutti!! Qui è la vostra Writ! Finalmente AGGIORNO! E pure con un capitolo abbastanza lungo! :D (*Ma come hai fatto?* Eh, caro cervello, l'aria di Londra mi fa bene.. *Forse dovresti andare un po' più spesso a Londra...* Writ concorda con il suo cervello *Cervello di Writ scappa spaventato da ciò*) Parliamo un po' di lui (del capitolo, non del cervello!)..
Allora, sono passate due settimane e Rose già is da un sacco da fare.. costretta dal prof di Pozioni a risistemare tutto incontra Malfoy... che ci facesse lì, lo scopriremo tra un po' credo.. prima ci litiga, poi però si stupiscono l'uno dell'altra. E alla fine.. la mano sinistra vi saluta! Ahah... ho fatto Rose aracnofobica, così come sono io... ecco un po' di Writ qui dentro, dunque... poi l'ho fatta con i capelli lisci e corti.. al diavolo i lunghi ricci rossi... cambiamo un po'! Penso che, se ci riucirò, nel prossimo capitolo aggiungerò un disegno della mia Rose... oh, già, scopriamo anche che è esperta di Quidditch... e che ci gioca, nel ruolo di Battitore.. al diavolo cercatori, cacciatori e portieri... poveri battitori, non li considera nessuno..
detto ciò.. io vado.. un bacione e grazie a TUTTI!  Writ

 

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Capitolo 6
*** Settings ***


Mi guardo allo specchio, sistemando freneticamente la cravatta che sembra essere decisissima a strozzarmi.
Non sono mai stata capace a fare un nodo decente ma questa mattina poi sono decisamente imbranata.
Come mai? La risposta è tanto ovvia che mi sembra inutile ripeterlo...

Sono in ritardo. E la McGranitt sta per interrogare.

Ho studiato, certo... ma non sono ancora arrivata a quel livello di follia secondo il quale io arrivo in ritardo apposta. Ed ora sto saltellando per tutta la stanza cercando l’altra scarpa che è misteriosamente scomparsa.
Alla fine capisco.

-Katie!- strillo come una deficiente, mentre la suddetta ragazza esce correndo dal bagno vestita solo per metà e con uno spazzolino in bocca. Questa è una scena tipica di molte mattine, solo che di solito sono io quella che schizza fuori dal bagno.
Lei mi guarda, con aria terrorizzata. Io devo avere una faccia a metà tra lo scocciato e il sorpreso. Tiro su un piede, compromettendo il mio equilibrio in maniera che dovrebbe essere definita illegale e indico la mia scarpa  veementemente.
Katie cerca di rimanere seria, poi scoppia a ridere, ignorando la mia caduta nel bel mezzo della stanza.

-Mi spieghi perché non parli,
quando hai la bocca libera e quando ti cerco io e tu corri fuori dal bagno sommergi il mondo di dentifricio?- esclama e io la guardo, rendendomi conto della situazione.

Alla fine, dopo un’estenuante ricerca, trovo la mia scarpa esattamente dove sarebbe dovuta essere. Sbotto qualcosa irritata, qualcosa che assomiglia terribilmente ad un “Questa scarpa è degna di Malfoy” e corro in classe, ignorando le proteste della mia amica.
Tanto lei non si cura di sottigliezze quali un’interrogazione imminente. Oh no... Sono scappata da lei, in realtà. Da lei e dal suo continuo
“Hai detto Malfoy! Pensi sempre a Malfoy! Ti piace Malfoy!”..

La frequenza di tale cognome in questo breve periodo sarebbe già di per sé una buona scusa per scappare via. Ma se aggiungiamo anche il contenuto delle frasi, allora è meglio che io me ne vada.
Per evitare di commettere un omicidio, ovviamente...

-La signorina Weasley si è decisa di degnarsi della sua presenza, finalmente!- dice la professoressa mentre io entro in classe rischiando di abbattere la porta.

Normalmente i miei compagni avrebbero riso.

In realtà, l’hanno fatto per i primi tre mesi del primo anno. Poi hanno smesso.

Inutile dire che è stato a causa dell’abitudine.

Non provo nemmeno a replicare e mi dirigo verso il mio banco con aria depressa, sperando vivamente che per una volta e dico una la fortuna si decida ad avere per lo meno un po’ di compassione per me.

-Weasley, interrogata...- dice la McGranitt senza alzare gli occhi dal registro, segno che aveva già deciso tutto ciò. Strascicando i piedi mi dirigo verso la sedia vicino alla cattedra e mi ci butto sopra, prima di girarmi a guardare l’altro sfortunato o sfortunata che dir si voglia.
E provo una sensazione di De-ja-vu...

Orrore.

Orrore assoluto.

Panico.

-Hey Rosie...-
No, per favore, ditemi che non è..

-Malfoy, invece di parlare con la sua compagna, potrebbe gentilmente parlarmi della trasfigurazione umana?- chiede la prof, facendo scivolare gli occhiali fino alla punta del naso e squadrandolo al di sopra di essi.

-Certamente... I primi studi furono fatti da Wilburth il Giovane che, trovandosi in una situazione di difficoltà, per sfuggire al pericolo, trasfigurò se stesso in un gatto...- comincia lui, drizzandosi sulla sedia mentre un luccichio gli invade gli occhi. Sento di stare per vomitare.

-Veramente si trattava di un cane e la trasfigurazione non fu completa, cosa che permise al mago di scrivere parte della sua storia e delle tecniche usate e tramandarle ai posteri...-  lo corregge Stan Joelsy, sesto anno, Corvonero, tipico secchione dall’aria imbranata che pensa che il Quidditch si giochi correndo in groppa ai Thestral.
Ah già, piccolo particolare. Ha una cotta per me da circa tre anni. E fidatevi se dico che non è esattamente piacevole.

In realtà, dovrei essere in competizione anche con lui, ma siccome so che lo prenderebbe come un segno d’interessamento mi preoccupo sempre di evitare di correggerlo... almeno fin quando non termina la sua frase.

Sono dannatamente competitiva, lo so. Ma non ci posso fare niente. Tenete sempre conto che sono la più grande dei figli Weasley- Granger, dunque devo sempre combattere contro gli innumerevoli titoli onorifici e non dei miei innumerevoli zii.

-Non dimentichiamoci inoltre che la trasfigurazione che egli operò su se stesso fu permanente e che dunque, oltre che con il nome di Wilburth il Giovane è conosciuto anche come “Testa di Cane Will”.. Ma oltre alla sua testimonianza abbiamo anche quella di una strega vissuta all’incirca nel VII secolo che spiega di come una sua amica, ingerita per sbaglio una dose sbagliata di pozione Mutaforma...- dico io, senza riprendere fiato. Ecco i geni di mia madre che fanno capolino, insomma.

- Pozione molto in voga all’epoca, un’antenata dell’odierna Pozione Polisucco che permetteva di cambiare forma a proprio piacimento, ma che aveva una durata molto inferiore e dunque andava ingerita in ingenti dosi. Tuttavia...- mi corregge Malfoy e subito io riprendo la parola, interrompendo il povero Stan che aveva già aperto la bocca per parlare.

-Tuttavia, ingerendone una quantità esagerata si rischia di alterare l’effetto voluto e dunque può avere anche effetti con durata smisurata. Se però la trasformazione voluta è quella da uomo ad animale gli effetti possono avere anche una durata permanente. La strega...- continuo io, mentre Katie entra in classe trafelata. Vestita normalmente e senza spazzolino da denti in bocca può essere considerata una ragazza decisamente carina, con i capelli mossi tendenti al rossiccio e gli occhi chiari con le onnipresenti lenti a contatto. Mi saluta sorridendo e si siede su quello che teoricamente dovrebbe essere il mio posto.

-.. Della quale ricordiamo il nome, Bathilda Romini, racconta che l’amica si era trasformata in serpente e lei, per arginare gli effetti della pozione, aveva sviluppato un incantesimo che le permettesse di ritrasformarsi periodicamente in umana.- Conclude Joel, soddisfatto, ansimando leggermente.

La McGranitt, senza scomporsi, alza lo sguardo dal registro e commenta con voce secca:- Avevo chiesto al signor Malfoy di rispondermi... Tuttavia, buone le risposte di tutti e tre... Signorina Finnigan, non crede di dover giustificare il suo ritardo?- conclude e Katie arrossisce, prima di avvicinarsi titubante alla cattedra.

Io spalanco gli occhi, profondamente stupita. È già finita? La McGranitt deve evidentemente leggere questa domanda nei miei occhi perché si affretta a dire:- Non pensiate che io abbia finito qui... Datemi solo qualche secondo!-

Stan mi guarda sorridente. Potrebbe essere anche carino, con la faccia tonda e gli occhi celesti, ma purtroppo si ritrova a combattere contro Malfoy il che non è esatt.. UN MOMENTO!

Cosa sto dicendo?

Uhm... non andiamo nel panico. Malfoy è un bel ragazzo, per mia grande sfortuna e dunque è naturale che io lo paragoni ad altri, no?!

Benissimo. Riprendo il controllo di me appena in tempo per vedere che si volta velocemente dall’altra parte. Ho deciso che l’avrei odiato al mio secondo giorno di scuola, dunque non vedo cosa ci sia di strano. Sì, perché io lo detesto. Decisamente.

Comunque, Stan mi sta sorridendo da circa qualche secondo e io sono abbastanza incerta sul da farsi. Va bene, non sarà il mio tipo eccetera eccetera, ma insomma, da qui all’essere scortese..

Opto per una via di mezzo e dunque sorrido velocemente per poi mettermi a guardare tranquillamente la prof, che si gira e comincia a guardarmi come se fosse irritata.

Merlino, ma cos’è, una congiura?!

-Weasley?- chiede lei, riportandosi gli occhiali sul naso come fa sempre zio Harry.

-Sì?- rispondo angelica, chiedendomi il perché della sua espressione contrariata. Dopotutto la stavo solo fissando, senza prestare attenzione ad altri che al mio cervellino bacato..

-Potrebbe gentilmente smettere di fissarmi e concentrarsi piuttosto sull’interrogazione?- mi chiede, con una certa nota seccata nella voce.
Non arrossisco.

Stranamente non ho ripreso più di tanto da mio padre. Hugo invece sì ed è uno spasso, quando succede perché comincia a diventare sempre più rosso fino a che non sbianca improvvisamente quasi rendendosi conto di quanto è ridicolo.

-Ma certo professoressa!- rispondo, con un sorriso smagliante che dubito sembrerebbe credibile anche al più stupido degli uomini.

Alias... Coff Coff Malfoy Coff Coff

Il problema è che io non faccio sorrisi finti. Sono una dannatissima sorriditrice. Così mi definiva Lily da piccola e il termine mi è piaciuto talmente tanto da adottarlo sempre.

-Sai, Weasley, sinceramente preferirei non scoprire se hai tutti i denti ogni volta che rispondi a una domanda- bisbiglia Malfoy al mio orecchio.
Chissà se si può mandare a quel paese con un sorriso?

Cosa mi aspettavo, poi, non lo so. Voglio dire, ok ci siamo incontrati per sbaglio e lui ha scoperto la mia terribile Aracnofobia, ok che abbiamo scoperto di tifare la stessa squadra ma... Basta! Decisamente, questo ragazzo mi distrugge il sistema nervoso.

E mi servirebbe, quello, sinceramente... sennò poi come faccio a sgranchirmi queste diamine di articolazioni davanti agli scocciatori?!

-Allora... Weasley, se sei così cortese da evitare di fissarmi ma piuttosto da rispondermi... Potresti dirmi quando fu legalizzata la Trasfigurazione umana e dunque l’essere Animagi? E il primo Animagus della storia?- mi domanda e io comincio a mordicchiarmi il labbro, cercando la maniera migliore di rispondere.
Ok, ammetto che in realtà sto cercando di ricordare se era 1345 o 1354...

-Dunque... La legalizzazione avvenne per mano di Helphrid Goniard con lo Statuto di Regolazione della Trasformazione Animagica... nel... 13...-comincio, cercando disperatamente di ricordare. E poi all’improvviso, l’illuminazione.

Weasley, te l’ho mai detto che non sai contare?

-1345! E il primo Animagus fu appunto Helphrid-  concludo, incrociando le dita. Lei annuisce, poi si blocca a metà del movimento e mi squadra...

-Sicura, Weasley?- mi domanda e io ricomincio a torturarmi il labbro. Diamine. Mi sono sempre piaciute molto poco le date, ma sfortunatamente ho una memoria di ferro per i numeri, cosa che porta i professori a pensare che io sappia tutte le date a memoria... e così, quando ne sbaglio una... è la fine!

Ora, il problema è: ho sbagliato davvero?

Mi giro di lato, cercando un qualche spunto. Malfoy agita freneticamente la testa su e giù.. si potrebbe dire che sta tentando di suggerirmi... ma si tratta di Malfoy, suvvia!

Abbasso la testa e cerco di ricordare meglio. Sento che Stan si sta agitando come un furetto sulla sedia e ho tanta voglia di prenderlo e provare a trasformarcelo davvero, come fece il grande Malocchio con il padre di quell’idiota di Serpeverde qui accanto a me.

Poi però mi rendo conto che il povero Malfoy potrebbe sentirsi offeso e decido che è meglio di no... anche se così potrei dimostrare alla prof quanto io sappia sulla trasfigurazione umana...

-Ehm... no, credo... 1354?!- dico e sembra più una domanda che un’affermazione.
Lei mi guarda poi si risiede comodamente sulla sedia e si gira verso di me, sfilandosi gli occhiali e cominciando a massaggiarsi le tempie con le dita, girando gli indici in maniera quasi ipnotica.

-Sì...- mormora e sollevo le sopracciglia, come faccio ogni volta che sono in attesa di qualcosa e sono perplessa. La stessa faccia che faccio, insomma, ogni volta che passo accanto a qualcuno e quello si mette a strillare “Oh ma tu sei la Weasley! Non assomigli a tuo padre, però! Niente capelli rossi... che, me lo fai avere l’autografo di tuo zio?”

-Sì... sì, corretto.. Weasley, tu una volta o l’altra mi farai impazzire...- commenta e io comincio a ridacchiare.
C’è uno strano silenzio tutt’intorno a me, mentre la professoressa alza gli occhi e commenta sarcasticamente:- Sai, Weasley, un giorno o l’altro mi dovrai spiegare perché ridi sempre...-

Mi trattengo dal dire che deve scegliere se impazzire o se farsi spiegare perché rido... non sarebbe carino, probabilmente...

-Joelsy, piuttosto, parlami del Registro Animagi attualmente in vita...- continua la prof, senza più degnarmi di un’occhiata. Per cui io mi spaparanzo tranquillamente sulla mia sedia e aspetto che questa tortura chiamata interrogazione finisca.

La voce di Stan mi arriva quasi ovattata alle orecchie, il che mi ricorda che io questa notte ho dormito davvero poco... Non è colpa mia se preferisco passare una notte in bianco piuttosto che sognare ragni.

-Weasley, che cosa borbotti?- mi chiede Malfoy e io mi giro a guardarlo in cagnesco.

- Caspiarola, Malfoy, cosa c’è, ti do fastidio anche quando parlo sottovoce?- domando, usando quell’originalissimo termine coniato da me per sopperire alla mia mancanza di turpiloquio.
Tanto per capirci,  avrò anche io bisogno di imprecare ogni tanto, no?

-Soprattutto, Weasley, quando parli sottovoce. Così mi devo anche sforzare per sentire cosa dici...- commenta lui, maligno, e io storco la  bocca, segno evidente del fatto che vorrei proprio non dover rispondere..
E pensare che potremmo essere amici. Voglio dire, lui e mio cugino sono amici, potremmo anche tentare di fare amicizia. Ma no, ovviamente. Non sia mai che una Weasley osi parlare con un Malfoy. Il discorso mi è stato ripetuto tante di quelle volte che quasi sono stufa di tutto ciò.

Voglio dire, lo detesterei anche se si chiamasse Giorgio l’Orologio e avesse tre peli in testa al posto della sua parrucca platinata...
Decido di ignorarlo, passando ad un accurato controllo della mia mano destra, con svariate macchie d’inchiostro. Mi sento osservata e voltandomi vedo Sharon che mi guarda, facendo frenetici segni con la testa tra me e il mio vicino.

Sharon è l’altra mia compagna di stanza. In realtà c’è anche Brittany, ma su di lei posso anche sorvolare. Sharon, occhi scura e una massa indefinita di capelli neri è sempre convinta che io sia innamorata di qualcuno e riesce ad inventarsi le storie d’amore più assurde. Stando a sentire lei, io mi sarei presa anche una cotta per il ritratto di Phineas Nigellus.

Sono così abituata al suo frenetico modo di vedere l’amore che nemmeno provo a ribattere. Dopo sei anni, qualcosa dovrò pur aver imparato, no? Tuttavia, io penso che lei e Malfoy abbiano qualche strano gene in comune: entrambi odiano essere ignorati.

E io in questo momento, sono colpevole di fare ciò.

-Rosie (immaginate un tono particolarmente sprezzante) c’è la tua amica che sta gesticolando da mezz’ora... perciò, io direi che forse dovresti voltarti e risponderle e magari dirmi anche che cosa stavi borbottando prima.- mormora lui e io sbuffo, gonfiando le guance.

-Sharon. Sono. Interrogata.- sillabo con le labbra, cercando di non farmi vedere dalla McGranitt.

-Weasley? C’è qualche problema?- mi domanda lei, quasi mi avesse letto nel pensiero. Torno dritta e sorrido di nuovo, cercando di essere rassicurante ma attirando solo l’ennesima smorfia sul suo volto.
Mi odierebbe, se solo non avessi  il massimo dei voti nella sua materia, probabilmente!

-No, professoressa!-

-Perfetto, quindi posso chiederti di ripetere ciò che ho appena detto?- mi domanda, sorridendo maleficamente. No, questo lo immagino io. In realtà, credo che sia piuttosto stanca.
Mi viene da ridere pensando a quello che risponderebbe il grande James Potter I... lo considero un mito, personalmente.

“Ciò che ho appena detto” esclamerebbe.
Ma lui non è il figlio di Hermione Granger...

- Vi sono circa tredici Animagus registrati, ma si conosce anche l’esistenza di tre Animagi, tutti ormai deceduti, che si trasformarono illegalmente e...- replico, soddisfatta. Ogni cosa che possa essere ricondotta a James Potter attira incredibilmente la mia memoria e la mia curiosità.

-Grazie, Weasley. Potete tornare a posto...- dice lei e in quel momento suona la campanella.
Chissà perché ha fatto così poche domande a Malfoy e così tante a me, per la miseria!

Non posso dire che lui è il suo preferito per il semplice fatto che, essendo lei un’orgogliosa Grifondoro non lo ammetterebbe mai. Credo che lo consideri più che altro un ottimo studente, suo malgrado.
Esco, mentre Sharon e Katie mi si avvicinano e mi prendono per un braccio ciascuna. In questo momento preferirei uscire con una delle tante ochette di Serpeverde.

- Allora... che cosa ti diceva? Lo sai che stava cercando di suggerirti? E non credere che fosse per la cosa sbagliata, eh! Stava dicendo di sì al fatto che tu non fossi d’accordo! E Rose, l’hai visto come zittiva Stan ogni volta? E poi gli lanciava certe occhiatacce! Sì, te lo dico io, quello aveva occhi solo per te! Oh che bello, oh che bello, oh che...- comincia a strillare Katie, mentre Sharon annuisce vigorosamente.

Mi chiedo come abbia fatto a scegliere due amiche come loro. Sbuffo sonoramente, mentre annuisco, perdendomi dopo qualche secondo.
Devo andare ad allenarmi oggi pomeriggio e non vedo l’ora di farlo, conoscendo anche il nuovo capitano. Ormai non funziona più come ai tempi dei miei. Il capitano viene scelto lì per lì sul campo dal Direttore della Casa al primo allenamento... Chissà, magari sceglieranno James. Mio cugino è ovviamente il degno erede di  suo nonno, come Cercatore...


-Hey, Weasley, la sai una cosa? Diventi terribilmente simile ad un gatto isterico quando sei interrogata!-

Per favore, qualcuno mi blocchi.
Non ho voglia di ucciderlo.
Non ora.

Sharon e Katie potrebbero pensare che si tratta di un gesto dettato dalla passione.
Sì...la passione.

Per smembrarlo, ovviamente!


 

Rieccomi quiii! Arg, sono in ritardo... vi chiedo umilmente perdono... non avete la benchè minima idea di quanto tempo ci ho messo a scrivere questo capitolo... ed è pure lunghissimo, credo! almeno a me segnavba 3000 parole... due parole sulla storia (non Pigna pizzicotto manicotto tigre, eh!): ho voluto mettercela un'interrogazione, perchè serviva a sottolineare il carattere competitivo di Rose e Scorpius... che ve ne pare? Me lo fate sapere con una recensioncina? :D
Un immenso grazie anche a nali che mi ha suggerito il titolo! ^^
Writ
PS: allego, come promesso, il mio disegno di Rose... ma non è che sia un granchè...

 

 
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Capitolo 7
*** Games (part 1) ***


Attenzione, è prevista una sorpresa nelle note dell'autrice infondo... :D
 





Allenamenti.
Una parola che adoro.
Se non si fosse capito, io sono malata. Di Quidditch o di mente è più o meno la stessa cosa.

Rose Weasley, figlia di Hermione Granger è una grandissima patita di Quidditch e in questo momento si sta ingozzando di crocchette di pollo in attesa che arrivino le tre e ventinove.
No, non sono una fissata con l’essere puntuali.

Semplicemente, è l’ultimo minuto concesso al povero campo per stare in pace. Quando entra la squadra di Grifondoro il silenzio sembra essere diventato fuorilegge. Il Capitano dell’anno scorso, Jonathan Lee, Cacciatore, diceva che sembravamo scimmie cinesi in calore. Sinceramente mi sto ancora sforzando di capire che cosa volesse dire. Tuttavia, il messaggio era Siete talmente chiassosi che tra un po’ si alza la Piovra Gigante e vi zittisce lei...
Sono sicura che quest’anno sarà la stessa identica cosa. Ghigno maleficamente e Katie, seduta davanti a me, solleva un sopracciglio e torna alla sua insalata dietetica, attirando le occhiate rabbiose di Sharon che invece mangia la sua torta al cioccolato ignorando bellamente le parole “dieta” e “linea”.

Ha sempre considerato Katie pazza per il fatto che si rifiuta di mangiare schifezze. Il mangiare dietetico, nella sua lista nera, sta appena una posizione dietro rispetto a “Seguire Rose ad un allenamento di Quidditch”...
A proposito di Quidditch... mi alzo in piedi, con grande disappunto di molti Grifondoro che vorrebbero solo poter pranzare in tranquillità, senza ritrovarsi a cinquanta centimetri dal tavolo a causa mia.

Raccolgo la borsa, cercando un elastico.
In realtà non userò mai davvero quell’elastico. Solo che non mi sono ancora abituata alla mia zazzera corta e spesso mi ritrovo a cercare di legarmi i capelli, afferrando l’aria. Cosa che Malfoy non ha mancato di notare, ovviamente.

Eccolo lì, va, nel pieno del suo discorso con Matt Zabini che comprende anche una certa abbondanza di occhiate nella direzione di Claire, la cugina del suddetto Zabini.

Mora, capelli lunghi sempre impeccabili, non è la tipica mangiatrice di uomini ma piuttosto una di quelle ragazze la cui bellezza non lascia indifferente nessuno. Fidanzatissima, non si è mai degnata di rivolgere una sola parola a Malfoy. Cosa che mi fa godere moltissimo.

Perché lei gli fa uno sgarbo, è ovvio.

Lo spogliatoio Grifondoro è pieno di scritte. La maggior parte sono disegnini che ritraggono mio cugino che afferra il boccino oppure Lyra Carlington, portiere, quinto anno, che si lancia contro la palla.
Ma non va dimenticata la rappresentazione della mia furia assassina nel colpire il bolide. Sul quale ho disegnato, in seguito, un paio di ciuffetti biondi e due puntini verdi.
In genere le scritte scompaiono dopo due settimane dalla loro realizzazione, ma i disegnini sono qui ormai da due anni. Probabilmente anche la McGranitt li considera dei piccoli capolavori.

Mi cambio in velocità, rendendomi conto che i leggins color panna sono un po’ troppo rovinati. Sbuffo. Tendo a distruggere ogni oggetto al quale tengo, perciò non mi stupisco troppo.

Ore quindici e ventotto. Ancora due minuti. Sorrido, tirando fuori dalla custodia la mia mazza, sulla quale è inciso il mio nome accanto al manico. Con l’aggiunta di un piccolo smile. Tanto per rafforzare l’ idea di sorriditrice, ecco.

Le lancette dei secondi cominciano il loro corso di tango e io esco fuori. C’è un bel sole, finalmente e i bolidi sono determinati a rinunciare alla loro dose di lampade per rifarsi l’abbronzatura... dovrei smettere di fare battutine sarcastiche ogni secondo possibile..
Il minuto di pace concesso al campo è passato. Me ne rendo conto dall’urlo di guerra lanciato da Lyra nell’entrare.

-Rosie! Che bello rivederti!- esclama, correndomi incontro senza divisa ma solo con un paio di jeans chiari e un maglioncino grigio scuro.

-Ciao Lyra... pronta ad allenarti?- le dico, sorridente. Lyra è il genere di persona capace di parlare un’intera giornata senza stancarsi mai. Devo ancora capire come faccia.

Beh, ha parlato quella che ha insultato sua cugina per tre giorni ininterrottamente quest’estate...

-Ovvio... e, tanto per la cronaca... davvero ti piace Malfoy?- mi chiede e io, che stavo già per dirle di correre a cambiarsi, impallidisco.
Sì, io sono l’unica Weasley capace di impallidire e incapace di arrossire.

Dicevamo, a proposito di insulti rivolti a certe cugine...

-Sì, Lyra, ora per favore, vai a sposarti con Grop?- le domando e lei mi guarda confusa. Diamine, neanche un  po’ di sarcasmo, qui!

In quel momento fa la sua apparizione il resto della squadra. Manca un Cacciatore, ma per il resto ci sono tutti. James che parla con sua sorella, sorridente e baldanzoso, seguito da Carl Thomas, l’altro Cacciatore, del sesto anno anche lui e poi, dietro a tutti, Fred Weasley II che se la ride, fingendo di tirarmi una mazza da Battitore. Sì, è leggermente preoccupante se tuo cugino è Battitore con te e  muore dalla voglia di farti uno scherzo..

-Cugina! Ma allora hai lasciato la tana delle Serpi per unirti a noi?- esclama Fred, che si sente potente dall’alto dei suoi diciassette anni- quasi diciotto.

Evidentemente devo ricordare a mia cugina che esiste qualcosa che si chiama “Stare zitta per evitare a tua cugina di volersi seppellire ogni secondo che passa”...

-Sì, Freddie, dopo averle mangiate tutte e distrutto le loro uova...- ribatto, stancamente. Lui sorride, radioso e malandrino. Almeno per lui è ovvio che io non posso avere una sottospecie di cotta per Malfoy.
Forse per questo suo modo di vedere le cose molto rilassato e malandrino, Fred è stato sempre il mio cugino preferito. Ok, devo ammettere che molte volte l’ho odiato, ma del resto come non adorare quei suoi pensieri diabolicamente uguali ai miei?

-Cugina mora!- esclama James, salutandomi come facevamo da bambini, quando io e Dominique giocavamo insieme e lui cercava di chiamare me. Se c’è una cosa bella in lui, a parte il suo nome, che venero altamente, è la sua mentalità contortamente semplice. Si fa tanti di quei film mentali che neanche una soap opera potrebbe essere più contorta e proprio per questo motivo non si stupisce mai di quelli degli altri.

Carl mi saluta con una mano. È abbastanza simpatico e si diverte un mondo a cercare di far ragionare mio fratello sul Quidditch.
Lily mi corre incontro e comincia a giocare con le mie guance molto fanciullescamente. A volte ho il sospetto che lei si dimentichi che io ho sedici anni e lei quattordici e mezzo...

-Ro! Scusa, io non volevo dirglielo, ma è passato Malfoy prima e ha detto “Salutami tua cugina, quella Aracnofobica” e così ho capito che eri tu e poi c’era anche Fred e poco dopo è arrivato James che mi hanno chiesto come facessi a conoscerlo e io gli ho dovuto raccontare qualcosa...- esclama tutto d’un fiato, mettendo così al corrente tutta la squadra della mia conoscenza con Malfoy.

- Fa niente, Lee, basta solo che tu eviti di dirlo a tutta la scuola- evito di aggiungere che probabilmente ci ha già pensato Malfoy. Non sarebbe carino, paragonarla a lui...

Mi siedo per terra a gambe incrociate e poco dopo arriva la McGranitt. Quella donna mi incute molto timore, ad essere sincera. Ha visto non so quante cose, ha combattuto nella Prima e nella Seconda Guerra Magica, ha conosciuto Silente, Sirius e James e ha insegnato anche ai miei genitori e ai miei zii...

-Weasley, proprio te cercavo.- dice e io già mi immagino la fine della frase...

“Senti un po’, ma è vero quello che si dice a scuola riguardo a lei e al signor Malfoy?”

-Volevo dirti che la riunione dei Prefetti di Grifondoro è stata spostata a dopodomani sera...- finisce e io quasi urlo di gioia. Non per la riunione, ovvio. Ma perché almeno qualcuno non è a conoscenza della mia figuraccia cosmica.

Capisco perché cercava me. Cercare Mattew Rosier sarebbe come cercare un Boccino in un negozio da Quidditch. Io l’ho provato e posso assicurare che non è facile.
Il figlio del terribile Mangiamorte è stato smistato a Grifondoro, con grande stupore di tutti e si è rivelato molto diverso dal padre. Prima di tutto, è ritenuto uno dei ragazzi più belli della scuola e per questo è sempre in giro con una qualche ragazza. Ovviamente, come dice lui, sono tutte amiche.

Poi, nominato Prefetto, ha scaricato tutto il lavoro a me dopo avermi gentilmente invitata a pranzare sul Lago per conoscerci meglio.
Sottolineo che siamo nella stessa Casa da sei anni... Tuttavia non mi è antipatico, anzi, al contrario di ogni previsione siamo diventati subito amici. Probabilmente il fatto che io sia un Battitore gli ha impedito di provarci con me ed ha preferito scegliere qualcosa di più sicuro, come l’essere amici, appunto.
Annuisco in direzione della professoressa e vedo i miei compagni di squadra uscire dagli spogliatoi con un’aria tranquilla in volto.

Strano.

-Ragazzi, cos’è successo?- chiedo, preoccupata, alzandomi di scatto e pulendomi le mani sulle cosce. Loro scuotono la testa e sorridono angelici.

Cosa diamine hanno in mente, ora?

Si avvicinano a me e vedo la prof scuotere la testa sconsolata. So cosa stanno per farmi. Lo fanno tutti gli anni e tutti gli anni io li insulto pesantemente. Con scarsi risultati, visto il tenore dei miei insulti..

-Aguamenti!- urlano in contemporanea Fred e James e io ho la prontezza di riflessi di scansarmi. Peccato che né io né la McGranitt avessimo progettato di trovarci l’una innanzi all’altra.

-Dieci punti in meno a Grifondoro!- strilla una McGranitt alquanto bagnata.

Dal resto, ai gatti l’acqua non piace...

Si asciuga con un colpo di bacchetta e ci squadra in maniera piuttosto minacciosa. Ci sediamo tutti e rimaniamo in silenzio... per meno di sette secondi. Un minimo storico.
Lei batte le mani, ancora e ancora, fino a quando, esasperata dal nostro ignorarla, tira fuori la bacchetta e, con molta nonchalance, ci riserva il suo stesso trattamento.

I gatti hanno la memoria lunga... Un momento, quelli non erano gli elefanti?! Bah!

-Finalmente. Dunque, come ogni anno ci ritroviamo a dover scegliere un nuovo Capitano. Dopo il fantastico successo di Jonathan Lee, uscito l’anno scorso, mi aspetto dalla signorina Weasley risultati altrettanto buoni...- borbotta e sento una decina di occhi puntarsi addosso a me.

Me?!

Stiamo scherzando, spero. Perché non James? Perché non Fred? Perché io?

Ancora qualcosa da fare no, per favore. Sono una donna impegnata, io. Mi devo occupare di un Prefetto dagli ormoni scatenati, un branco di cugini scatenati e pure di smentire false voci a proposito di me e una nuova Marilyn Monroe!

-Ehm, professoressa, dev’esserci un errore... io... Capitano?- domando, con un filo di voce. Lei mi ignora, impegnata ad asciugare il proprio cappello da un po’ d’acqua. Lily scuote la testa mentre James ha un’aria assolutamente felice. Chissà perché pensavo che se la sarebbe presa. Ora capisco tutto: lui adora combinare scherzi al Capitano... l’anno scorso si è presentato ad un allenamento vestito di giallo canarino, sostenendo di confondersi con il boccino, sedurlo e acchiapparlo meglio. È stato del tutto inutile dirgli che era alto un metro e ottanta...

-Beh, a meno che io non abbia cambiato sesso, mi pare che l’unica signorina Weasley presente sia tu... un applauso al nostro Capitano!- urla Fred, cominciando a battere le mani. Io e la McGranitt scuotiamo la testa, mentre comincio a sentire qualcos’altro, oltre a stupore e irritazione.

Orgoglio.

E Rose Weasley orgogliosa non è mai una buona cosa. Scatto in piedi e poi, con tono professionale esclamo:- Ci manca un Cacciatore, gente. Beh, i provini li faremo la settimana prossima. Per oggi, direi che va più che bene allenarsi in sei. Ovviamente, la mancanza di un Cacciatore non si dovrà notare...-
La McGranitt se ne va, mentre i miei compagni borbottano, con aria seccata.

Mi conoscono, molti sono miei familiari. Sanno che bisogna fare in modo che io non mi prenda mai sul serio.

Si rischia la catastrofe.






Salve a tutti! Dopo un vergognoso ritardo, sono qui a pubblicare di nuovo... eeee.... con sorpresa! Dovete infatti sapere che il mio numero preferito è il sette. Bene, vi chiederete, a voi che ve ne frega? Sostanzialmente niente, credo, ma questa volta un bel po'.. infatti ho deciso che, siccome questo è il settimo capitolo, farò qualcosa di stranissimo: il prossimo non sarà la parte due di questo, bensì un capitolo con POV SCORPIUS MALFOY! Ehehe, che ne dite? Siete allettati dall'idea? Ovviamente il capitolo lo dovrete scegliere voi, sia ben chiaro... quindi, se commentate dicendomi anche il capitolo da riscrivere in POV S.M. mi fate un grande favore.. quello che avrà ricevuto più voti verrà riscritto. Se ci sarà situazione di parità, sceglierò io... muahah! E ora, torniamo alla storia.
Non c'è tanto Malfoy come in altri capitoli e diciamo che questa è più che altro una riflessione sul Quidditch. Scusate, ma l'acqua ce l'ho dovuta mettere... xD
Beh, che dite? Contenti? Un grazie a tutti
Writ

 

 

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Capitolo 8
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Attenzione: POV Scorpius.. :)
 




Mi passo una mano tra i capelli, leggermente annoiato.
Ho detto leggermente?

Volevo dire tanto.

I primi giorni di scuola sono i peggiori, io questo l’ho sempre detto e continuerò a ripeterlo. Non c’è niente da fare, niente compiti che ti servano per concentrarti, niente cose da copiare da Al, niente di niente.
In questo momento vorrei essere a casa mia a guardare svogliatamente un po’ di TV, magari scrivendo qualche pigro messaggio a qualche mio amico e...

I messaggi no.

Per Morgana, per Merlino, per le loro relazioni segrete e tutto quello che c’è da sapere sul loro intimo, I MESSAGGI NO.

Preferisco essere qui, sì, sicuro, molto meglio essere qui ad annoiarmi, piuttosto che ricevere strani messaggi. Messaggi compromettenti. Messaggi da numeri sconosciuti.

Stendo una gamba, fino ad arrivare al tavolino davanti a me con il piede ed appoggiarcelo. Tsè, stupidi divanetti della Sala Comune.
Cerco di convincermi di essere contento di essere qui, perché qui non devo pensare a stupide Soap Opera, compiti per le vacanze, messaggi... i messaggi no!

Oh sì, è molto meglio essere qui senza nulla da fare, in attesa che il tempo passi, guardando le coppiette sbaciucchiarsi allegramente...
Claire Zabini mi fissa divertita da sopra la spalla di Cormac Nott.

Maledetta anche lei. La guardo, con quei capelli biondi legati da una parte e gli occhi neri terribilmente seri e maliziosi. Abbiamo avuto una storia, qualche tempo fa. E’ finita dopo poco, con lei che sbaciucchiava allegramente il suo ragazzo. Che poi era, teoricamente, uno dei miei migliori amici. E io non dovrei pensare a lei.

E infatti non lo faccio.

Perché Claire non ha i capelli corti e le lentiggini, mi ripeto. E Claire non mi manda stupidi messaggi. Cavolo! Mi alzo di scatto, facendo cadere alcuni libri di una bambinetta del primo anno poggiati sul tavolino.

-Hey!- dice, con aria scocciata, alzando lo sguardo su di me. Io sollevo le sopracciglia e lei abbassa la testa, abbagliata e spaventata. Adoro essere al sesto anno ed avere così tante ammiratrici...

Esco dalla Sala Comune, camminando con rabbia. Rabbia verso di me, che ci ho fatto la figura dell’idiota geloso, rabbia verso di Claire che si diverte a vedermi soffrire, rabbia verso il mio cellulare, rabbia verso la Weasley che non so cosa c’entri, ma tanto c’entra sempre e comunque.

Cammino, con la mia meta ben chiara in testa. Nell’aula di Pozioni non ci sarà sicuramente segnale, penso, senza ricordarmi che a Hogwarts i dispositivi elettronici non funzionano come di consueto.

E poi, al di là di tutto, chi vuoi che sia tanto sciocco da andare nell’Aula di Pozioni alle dieci di sera?

Solo un idiota come me che fugge da una sciocca ex-fidanzata e da un cellulare combina guai. Anche se il guaio, in teoria, l’ha combinato lei, ma poi sono stato io a salvare il numero, perciò..

Perciò niente.

Anche se volessi non potrei percioare niente, anche perché sarebbe difficile farlo con una porta sul naso.

-Per la Pluffa mancata di Roger Heydford!- sento esclamare con una voce rabbiosa che riconoscerei tra mille.

Al diavolo i perciò, al diavolo tutto! Al diavolo anche tutto il sangue che mi esce dal naso! Gli ci tingo le mutande a Merlino, la prossima volta, se mi risuccede di nuovo una cosa del genere!
Un momento.... quest’esclamazione non mi suona nuova. Questa esclamazione contiene un nome. Che ho spesso insultato anche io. Cosa diamine..?

All’improvviso mi appare davanti lei, in tutto il suo splendore.. Ha i capelli arruffati, ma in maniera assurdamente strana, perché stanno dritti, sparati da tutte le parti. Ha le maniche tirate su e le mani sporche. E mi guarda prima senza troppa preoccupazione, poi con sguardo allarmato.

Resta così, qualche secondo, lei tutta sporca e molto simile ad una civetta (ma purtroppo più intelligente) , io sanguinante.

- Cacchio, Weasley, sta attenta a ciò che fai, che non sei nemmeno capace di aprire una porta civilmente.. e non mi guardare con quell’aria idiota, aiutami!- urlo e lei sembra risvegliarsi da... da quello strano stato di allarme. Lei scuote la testa, e fa qualcosa di strano con gli occhi. Come se si stesse guardando da sola. Andiamo, è assurdo. La botta al naso deve avermi fatto male al cervello. E il naso è collegato al cervello. Gli antichi egizi lo estraevano così, no?

Bah, ma che problemi mi faccio?! Piuttosto, mi sta porgendo una mano. Rose Weasley mi sta porgendo una mano.

E io l’ho afferrata.

Cattivo segno.

Cerco di fare un’aria disgustata. Lei non ne sembra sorpresa, anzi, lascia subito la mia mano e cerca qualcosa dove pulirsela. Poi si blocca, con la mano a mezz’aria e resta così. Ignoro il perché di questa cosa... e come direbbe la carissima ragazza qui davanti a me, questa non è la prima volta che succede.

Mi deprimerò, prima o poi.

Voglio dire, sono fuggito dalla mia ex, ho afferrato la mano di Rose Weasley, sono chiuso con lei in un’aula di Pozioni e la mia mente mi sta dicendo che sono un idiota.

Bene.

Mi volto verso la suddetta ragazza e capisco cosa ci faccia qui.

Pulisce calderoni. Usati dai primini.

Ok, adesso muoio. Sono certo che morirò, perché non è possibile ridere così tanto. E il bello è che non so nemmeno io perché io stia ridendo come un deficiente. Probabilmente la risposta giusta sarebbe “Hai trovato qualcuno che nell’aula di Pozioni ci è venuta per un motivo anche peggiore del tuo”.

Lei mi fulmina, brevemente, ma torna a concentrarsi sul suo lavoro.

Brava soldato. Determinata, feroce, combattiva.

Rose comincia a girare attorno al banco, compiendo un movimento alquanto strano. Sembra evitare qualcosa. Aspetto qualche secondo, per capire se sono io che sbarello ancora oppure se è così per davvero. Poi abbasso gli occhi e vedo un temutissimo resto, mezzo spiaccicato, di ragno.

Sghignazzo. Piano.

All’inizio. Poi ricominciano le risate, talmente forti da farmi piegare in due. Lei alza una mano cercando di cacciarsi una ciocca di capelli dietro all’orecchio, inutilmente. Sono corti e lisci, dannazione. Ormai lo so pure io che è una fatica sprecata.

-Malfoy, mi vuoi spiegare perché diamine sei ancora qui? O mi aiuti o te ne vai!- brontola ed ha sul viso un cipiglio terribilmente... buffo?

Non pensare quella parola, non pensare quella parola, Scorpius, non pensare quella parola...

Adorabile.

Scorpius! È Rose Weasley, miseriaccia! Miss Maglietta Bagnata dalla Fatica di Sollevare Libri e Spedirti Addosso un Bolide!

-Sai che ti dico? Preferisco rimanere qui a vederti sgobbare mentre io non faccio niente..- ribatto, mettendomi seduto, godendomi terribilmente la sua aria da aragosta mentre piega leggermente un manico su cui sta passando con troppa foga lo straccetto.

È buffa Rose Weasley. Sorride sempre, anche quando è arrabbiata, eppure ha quell’aria da intoccabile che fa sempre un po’ di paura. Odio ammetterlo, ma ci sa fare con quella mazza da Battitore... l’ho provato a mie spese più di una volta. Sembra che non abbia mai paura di niente, perciò adesso mi diverto.

Cos’è che dicevo prima? Mi annoio?

-Comunque... Perché eviti quel povero ragnetto? Non lo raccogli?- la sberleffo ancora un po’, ignorando i miei leggeri sensi di colpa. Andiamo, mica sarà davvero terrorizzata da quell’affarino?!

-No, fallo tu,visto che ci sei...- dice e apprezzo la sua forza d’animo. Per un momento, va bene? Che c’è di male in questo? Riesce a rispondermi, nonostante sia visibilmente ansiosa di lasciare questo luogo, quell’affarino e me.

-Weasley, fallo tu, prego...- la supplico, ridacchiando. Oh, se sono crudele. Ma che ci vuoi fare, cara Rose? Mi hai tormentato con quell’insieme di cifre che non potrebbe mai rappresentarti per tutta l’estate...

-Non ti toglierei mai questo onore, Malfoy...- mi sberleffa lei, mentre un lampo d’orgoglio le accende lo sguardo. Ha finito, noto quasi con piacere. Così se ne andrà di qui e io pure.

Perché quel quasi che rovina sempre tutto?!

- Cla, non trovi che questo momento sia quasi perfetto?- domando, con lei che appoggia la sua testa contro il mio petto.
Non sono un tipo romantico per natura, ma con lei è naturale. Ti ispira amore solo a guardarla.
Ma è amore, questo?
O è solo una cotta leggera, come al solito?
-Quasi? Scorp, perché quasi?- mi chiede, alzando la testa e guardandomi con aria da inquisitore.
Ci sono stati dei problemi, ultimamente. Piccole liti, niente di che.
Tutto tornava sempre quasi come prima.
Quasi.
-No, era così per dire...- provo a replicare, ma lei si è già alzata.
Quasi come l’altra volta.
-Si, beh, allora mettici più attenzione un’altra volta- dice e se ne va, lasciandomi lì basito.
Dispiaciuto, quasi.
Non mi sono mai preoccupato troppo per i nostri litigi, sono brevi.
Ed è qui che capisco che questo non è amore.
Mi alzo, indispettito ed esco fuori, incrociando Rose Weasley.
Devo avere una faccia strana, mi vedo riflesso nei suoi occhi.
E sono quasi tentato di spiegarle perché.
Quasi.


 

Maledetti ricordi.

Devo fare qualcosa. E capisco cosa nell’esatto istante in cui mi alzo. Il ragnetto sembra essere lì e chiamarmi, dicendomi “Scorpy, vieni, sono tuo”...

Che poi, diciamocelo, solo un ragno morto può chiamarmi Scorpy e non morire. Tanto, è già morto..
Lo afferro, raggiungendo la Weasley, che assume un’aria sospettosa.

-Cosa vuoi fa.... AAARG!- urla, vedendo il ragno nella mia mano. Che si avvicina alla sua spalla e ci rimane.

Beato lui.

Ed ecco che il grande Scorpius Malfoy viene umiliato da un ragnetto. Idiota. Intanto, Rose sembra sbiancare e si immobilizza, prima di cominciare a tremare come un fuscello.

- Toglilo, toglilo, toglilo, TOGLILO!- esclama, alzando sempre di più la voce. Sembra essere davvero spaventata. Non come pensavo io, come una ragazzina che si mette a frignare solo perché avere paura degli insetti fa più civettuola. Anche se, teoricamente, un ragno è un aracnide...

La guardo stupito, rendendomi conto che forse non avrei dovuto farlo. Prendo il ragno e lo butto, senza dire una parola.
Restiamo in silenzio, mentre lei si appresta a completare il suo lavoro. Non mi guarda e io, in compenso, la guardo, sempre più stupito.

E va bene, Scorpy, abbiamo appurato che la Weasley parlerebbe da sola con una sua ciabatta in Sala Grande piuttosto che toccare un ragno. Cosa c’è di tanto strano?

Ok, ho deciso che chiamerò quel ragno Stenk. È lo stesso rumore che farà la mia testa sul muro questa sera, non c’è dubbio.
All’improvviso mi accorgo che sta andando verso la porta. E per la prime ed unica volta nella mia vita mi sento in dovere di scusarmi con lei.

-Non sapevo che avessi così tanta paura, sai? Io credo che... credo che.. credo che... mi dispiaccia..- ecco, l’ho detto. Biascicando le ultime parole, così da rendere fiero mio padre. La guardo e scopro che le brillano gli occhi. Con l’aria Malandrina ereditata dal cugino, probabilmente.

-Cosa hai detto, Malfoy?- dice e capisco che non avrei dovuto farlo. Mi ricatterà a vita, penso, preoccupato. E invece no. Ride.

Comincia a ridere.
E io non posso fare a meno di fissarla come un vero e proprio Grifond... ehm, fesso, ecco, fesso, sì...
Mi accorgo di qualcosa di strano. Non porta l’apparecchio. Non so perché ma ho sempre associato a lei l’idea di apparecchio per i denti... forse ho sempre considerato il suo modo di sorridere troppo esagerato per essere naturale.

E invece..
Comunque, lei continua imperterrita a cercare di andarsene... evidentemente dev’esserci qualcosa in me che faccia in modo da respingerla.
Saremo tutti e due poli positivi, penso.
Dopotutto, gli opposti si attraggono, gli uguali si respingono. Leggi chimiche che non possono essere contraddette.

-Ho sentito che nominavi Roger Heydford, prima... ma non è che per caso tu tifi i Tornados?- le chiedo, senza far trapelare troppa curiosità.
Per Merlino, per Morgana e per Gandalf, io sono una persona flemmatica e capace di controllarsi. Lei, invece, spalanca gli occhi in maniera quasi disgustosa. E vai così. Dovrei farle una foto, tanto per poterla ricattare.

Ma lei si è messa a ridere, prima.

Ok, niente foto...

-Da quando ero piccolissima! Perché tu.. tu... tu...- si blocca, incapace di andare avanti e io sorrido inconsapevolmente. C’è sempre questa cosa che ci lega, mannaggia a noi.

Un telefono.

-Weasley, perché devi sempre tirare in ballo un telefono? E comunque io tifo per loro da quando ero nella pancia di mia madre..- mi maledico parecchio perché, al diavolo tutto e tutti, dovrebbero prendere le barbe di Gandalf e Silente, legarle insieme e poi tapparmi la bocca. Non posso fare a meno di cercare di essere superiore. Il fatto che io tifi i Tornados da tre anni non cambia niente.

Come dice la buona e cara Rose Weasley, se contassimo l’età per il cervello che abbiamo, io avrei circa otto mesi.

-Hai visto l’ultima partita?- le scappa dalla bocca e io sono sicuro che se potesse mi ruberebbe un po’ di barba tappa- bocca anche lei...

-Tribuna d’onore, Weasley...- rispondo, abbassando leggermente la testa, sprezzante quasi ma anche stupito. Merlino, potrei anche variare la mia gamma di aggettivi... Stupito, Meravigliato, Incredulo.... stupito.
Anzi, io direi, stupido. Mi sa che dovrò andare a guardare qualcosa nel vocabolario dei Sinonimi e dei Contrari.

-Ingresso VIP, Malfoy...- mi risponde, lasciandomi senza parole. Questo è il tipo di risposta che avrei potuto dare io, non lei. La cara dolce Rosie Weasley.
Poi me la immagino in tenuta da Battitore e tremo.
Cara? Dolce?

Ros
ie?

-Adesso non esageriamo, Weasley, suvvia... e comunque, sono dolente nel concordare con la tua imprecazione di prima. Anche se io ci avrei aggiunto anche qualche...- provo a replicare, ma lei mi zittisce prima che io possa finire:- No, Malfoy, per favore, non ho voglia di sentire quante parolacce avresti aggiunto. L’unica cosa che possiamo fare ora è sperare vivamente che al nostro dolce Cacciatore venga un qualche malanno che lo salvi dalla nostra furia omicida...-

Ghigno, immaginandomi nell’atto di prenderlo e fargli capire cosa si provi esattamente ad essere una Pluffa che cade. Solo ce lo farei in un campo vuoto.

Lei si gira e ghigna di rimando, anche se senza sapere quale immagine io abbia in mente. Ma probabilmente ne avrà una anche lei che non si discosta troppo dalla mia.

-Sai che faccio, la prossima volta? Mi porto dietro la mazza. E guai a lui se si fa sfuggire ancora qualcosa che non siano scuse!- brontola, come una bambina. Ma c’è una strana serietà in lei che non avrei mai pensato di vedere. Come se ci tenesse davvero.

Ci tiene davvero.

Ed ecco la seconda rivelazione della giornata. Wow. Rose Weasley non è così sciocca o ridanciana o secchiona come credevo. O violenta, non dimentichiamoci.

Beh, del resto, a star con i perfetti si impara ad esserlo un po’.... Certo, non dico ai miei livelli, ma insomma...
Mi fermo di botto, conscio del fatto di non aver spiccicato neppure una parola negli ultimi trenta metri di cammino. Rose sta pensando tranquillamente ai fatti suoi, quando all’improvviso la vedo girarsi, con la solita luce Malandrina negli occhi.

Mi afferra un braccio e poi...

Comincia a strofinarci sopra la mano venuta a contatto con il ragno.
La guardo incredulo, prima che lei, con un sorriso che le ho visto anche troppo spesso addosso ma mai rivolto a me se ne vada davvero.

-Scusa, Malfoy, ma la mia Torre è di là!- urla, cominciando a correre. E io, come un ebete, mi infilo le mani in tasca fino ad arrivare alla Sala Comune.
E’ tardi e non c’è più nessuno in giro a parte Albus, che mi guarda con un sopracciglio inarcato.

-Immagino che chiederti dove sei stato mi faccia fare solo la figura della mammina preoccupata, vero?- mi domanda e io gli sorrido. È facile volergli bene. A volte mi stupisco nel constatare che lui e Rose siano parenti. Sono terribilmente diversi.

Eppure c’è qualcosa di uguale in loro...

-Per questa volta passi, ma la prossima ti strofino addosso i resti di ragno che ci sono sulla mia manica...- rispondo, mentre lui comincia ad arretrare.

E no, non è solo l’Aracnofobia...
 














 

Popolo di EFP! Sono tornata! E non con un capitolo che mandi avanti la storia, ma che la riporta indietro. Vi chiederete perchè ho scelto questo capitolo. Semplice. Compariva abbastanza Rose e volevo fare in modo che si capisse quello che Scorpius non capisce, cioè ciò che prova nei suoi confronti. Ho provato a scrivere di una Scorpius un po' diverso dai soliti. Uno che ha avuto una storia da considerare seria. Uno che ha sofferto, diciamo. E poi, ho solto al volo l'occasione per aggiungere un pezzetto inedito sulla loro conversazione e descrivere un po' anche Albus... niente di che, intendiamoci. Poi, come avrete notato, ho fatto qualche accenno anche al primo capitolo, parlando dei messaggi. Si capisce troppo che Scorpius prova effettivamente quelcosa per Rose oppure sembra pù una strana e buffa amicizia? Non so, ditemi voi. Un grazie enorme a tutte le persone che seguono la storia e che la commentano... :) sperando che il POV scorpius vi sia piaciuto, un bacione al prossimo capitolo

WRIT

 

 
 

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Capitolo 9
*** Games (part 2) ***


Le persone normali spesso si perdono cose davvero divertenti.

Per esempio, se io fossi una persona normale non volerei a testa in giù per festeggiare la mia vittoria femminista.

Ma, ormai si sarà capito, io non sono una persona normale.

Due ore fa ho scoperto di essere diventata capitano della squadra di Quidditch di Grifondoro. Un’ora e cinquantanove minuti fa la professoressa McGranitt si è pentita tremendamente della sua scelta. Non ho dato respiro hai miei compagni. La prossima settimana ci saranno le selezioni per il posto di Cercatore e sono determinata a trovarne uno il più forte possibile.

Possibilmente carino, ecco.

Comunque sia, oggi ho fatto in modo che la sua assenza non si notasse troppo. Insomma, Lily e Carl hanno dovuto cercare di tenere testa a Lyra, che era comunque abbastanza impegnata a fare gli occhi dolci a James, che ha ignorato il boccino fino a circa cinque minuti dalla fine, dopodiché, con uno scatto repentino, lo ha acchiappato ed intascato.

Il tutto, ovviamente, sarebbe potuto terminare con una strage, se i nostri compagni non si fossero redarguiti in tempo notando le mazze che tenevamo in mano io e Fred.
Comunque sia, ora io sono qui e faccio strane esibizioni con la scopa con il solo ed unico scopo di divertirmi e scaricare la tensione.

Sono una persona stressata, io.

Pazza, isterica, aracnofobica certo.

Ma anche stressata, ecco.

Comunque sia, dopo una giravolta particolarmente ben riuscita, sento una voce provenire dal basso del campo.

-Hey, Rosie, non credi che sarebbe ora di lasciarci il campo?- domanda Malfoy, indicando...

Sé stesso e la sua scopa.
Che uomo egocentrico...

-A chi, Platinette, a te e alla tua amante invisibile?- gli urlo in risposta, senza scendere minimamente ma riacquistando una posizione un po’ più dignitosa sulla mia scopa. Non tutti possiedono grazia e talento insieme, quindi non è il caso di farmi vedere dal mio acerrimo nemico appesa a testa in giù nella patetica imitazione di un bradipo con manie di protagonismo.
Nemmeno se si tratta di un bradipo particolarmente dotato. E modesto, soprattutto.

-Andiamo Weasley, non puoi colonizzare il campo.... scendi, dai!- esclama, senza suonare sprezzante. Sembra ce stia sorridendo, quasi. Oh mamma mia.

Beh, che c’è, non l’ho mai visto sorridere?

Reprimo con cattiveria la vocina nella mia testa che mi sta facendo notare quanto siano poco Platinosi i suoi capelli sotto il sole, ma piuttosto belli e mi avvicino leggermente a lui, sempre continuando a volare.
Rimpiango di aver gettato la mia mazza da Battitore in un angolo del campo senza degnarla di troppi sguardi.

A quest’ora il disegno potrebbe essere realtà.

-Forse non hai capito che io sono qui in qualità di Capitano e dunque ho tutto il diritto di starmene qui!- rispondo, facendogli una linguaccia, aspettandomi che se ne vada.

E invece lui sale su quella sua dannatissima scopa con una dannatissima  grazia.

Caspita!

-Allora siamo in due.- mi dice semplicemente, affiancandomi sulla sua carretta da volo.
In realtà è dello stesso modello della mia, ma sono dettagli che la mia autostima non vuole conoscere, questi.

-Tu... sei.... tu... sei.... tu.... sei... Ca... Ca.. Capitano?- balbetto, in preda al panico. Oh no, no no no! Per la miseria, per Merlino, i suoi boxer push up e i suoi calzettoni di lana... Come faccio?

Questo alla prossima partita mi distrugge.
Aspetta, sussurra una vocina nella mia testa. È più facile ascoltare lei che quella che mi dice che Malfoy vola particolarmente bene.

Tu hai una mazza da Battitore e tanti Bolidi carini e coccolosi, mentre lui insegue solo uno stupido affarino alato.

-...ale, Weasley...- capto, voltandomi di scatto  verso di lui. Stiamo girando attorno agli anelli e io so per certo che, se fossi stata una Weasley normale sarei sicuramente stata rossa fino al midollo.

-Cosa?- ribatto, facendolo sbuffare. Lui alza gli occhi al cielo e io, in tutta risposta, alzo la mia scopa puntando verso l’altro, con l’intenzione di andarmene.

-Dicevo, hai avuto un’intuizione geniale, Weasley...- ripete, malignamente. Io gli volto le spalle e accelero leggermente, ritrovandomelo subito alle calcagna.

-Rose! Vieni, ti cerca Lumacorno!- urla qualcuno da sotto e io riconosco il volto familiare di Matt. Sorrido, sapendo benissimo che lui sa quanto me che in realtà Lumacorno non vuole niente che non possa fare anche lui.

Anche Malfoy deve essersene accorto, perché si piazza davanti a me impedendomi di scendere.
Io sollevo le sopracciglia con molta grazia, almeno a parer mio, e aspetto che lui si spieghi. Platinette apre la bocca per dire qualcosa, poi rinuncia e si limita a rimanere fermo a guardarmi.

-ROSE! VUOI SCENDERE?- urla di nuovo Matt e questa volta c’è una leggera nota di nervosismo nella sua voce. Aggrotto le sopracciglia cercando di capire perché tanta impazienza. Poi realizzo di essere su una scopa, in aria, a parlare con un Serpeverde che, teoricamente, io dovrei odiare. Come sentendosi chiamato in causa, Malfoy sospira pesantemente accanto a me, attirando la mia occhiata interrogativa.

-E’ scappata una tarantola, di sotto. Io ti consiglierei di non scendere...- mi dice, senza guardarmi. Io boccheggio, come un pesce fuor d’acqua.

Oppure come una balena che si è ritrovata una spina di legno ficcata in una pinna, come preferite.

-E tu come lo sai, scusa?- gli dico, cercando di far capire a Matt che forse sto per arrivare. Il biondo signorino davanti a me torna alla mia altezza, controllando sempre le mie possibili vie di fuga. Che poi, diciamocelo, al massimo mi butto di sotto e spero in un colpo di fortuna...

-Ho sentito alcuni Corvonero parlarne. Probabilmente Rosier non ne sa niente, ma io ti consiglio di non scendere. Credo che gli sia stata chiesta una mano a ritrovare la tarantola, ma per sua sfortuna la casa Grifondoro è dotata di due Prefetti aracnofobici. Sai, un mio amico mi ha detto che a Pozioni cerca sempre di far fare al proprio vicino di banco le operazioni che richiedono di maneggiare parti di insetti...- dice, guardando per aria senza prestare troppo interesse a me.

Per fortuna.

Alla prima frase sono impallidita, tanto per non smentirmi, poi ho deglutito e ho cercato di mantenere la calma. Ora sono completamente basita, boccheggiante come al solito.

-Potrei sapere come mai tu senti così tante cose e io nessuna?!- dico, leggermente isterica. Lui mi guarda e poi sorride leggermente, con aria di superiorità.
Ora lo ribalto con uno schiaffo.

-Sai che c’è, Weasley? A questo punto nemmeno ti aiuto più, così tu te ne vai orgogliosa per la scuola a mostrarti tremante davanti alla tarantolina insieme al tuo amico Prefetto...- mi dice e io divento furiosa. Come si permette di dire così?
Cosa speravo? Di poter parlare con lui come si fa tra due persone normali e civili?

Sto già per rispondermi, quando Mattew mi chiama per l’ennesima volta. E, sorprendendo tutti, io per prima, gli urlo di rimando:- Non posso, Matt, mi sto allenando!-

Lo so, lo so, che quell’idiota di un mio amico andrà a dire a tutti che sono rimasta da sola ad allenarmi con Malfoy. Potrei non smentire la cosa. Non è detto che io debba per forza giocare a Quidditch.

Per esempio, trovo la boxe uno sport stupendo.

Scorpius si volta a guardarmi e prevedo che sibilerà qualcosa della serie “Se è così che ti alleni, Weasley, capisco la grande superiorità delle altre squadre di Quidditch rispetto a Grifondoro...”
Un momento.

Mi sono insultata da sola usando le parole di Marilyn? Aiuto, sto impazzendo! Ah no, ok, sono già pazza.

Comincio a ridere, senza una vera e propria ragione, pensando solo a ciò che elaboro con la mia strana mente.
Il ragazzo davanti a me mi guarda e poi, all’improvviso, inizia a ridere, borbottando qualcosa come “Rose, ti giuro che se cado dalle risate faccio in modo di atterrare su di te!”
Quando smettiamo, abbiamo le lacrime agli occhi e lui è tutto rosso, stranamente spettinato.

-Ok, mi spieghi perché ridevi?- mi chiede Malfoy, scatenando in me un attacco di risate leggermente isterico. Aspetto di avere un aspetto vagamente normale, prima di rispondere:- Perché mi sono auto- insultata usando le parole che avresti potuto dirmi tu..-
Lui cerca di non ridere, prima di scattare verso l’alto e fermarsi a circa trenta metri sopra di me. Alzo la testa e lo guardo interrogativa, mentre lui mi sorride con un’aria malandrina.

-Hai detto di doverti allenare, no? Forza, acchiappami!- esclama, scatenando il mio spirito competitivo.

Le persone normali spesso si perdono cose davvero divertenti.

Per esempio, se io fossi una persona normale non inseguirei un ragazzo pazzo almeno quanto me che vuole giocare ad acchiapparella tra i
pali del campo di Quidditch che fino a due secondi fa consideravo solo un punging ball.

Ma, ormai si sarà capito, io non sono una persona normale.
 














ED ECCOLA QUI! Writ! Cavolo, sono in ritardo lo so, lo so, LO SO! Dovrei anche aggiornare Combinazioni, ma mi sto ancora scervellando... ma adesso, nella beatitudine delle vacanze, potrò scrivere quanto mi pare, infesta il sito e... ok, la smetto. Rischio di essere trucidata, sennò... xD allora, questo è un capitolo strano. L'ho scritto due volte, ecco dove sta la sua stranezza. Io di solito non ricontrollo mai ciò che scrivo.. perciò.. :P
Parlando del capitolo, mi sembra che sia tutto chiaro. Limpido. Platinoso. Spero che capiate che Platinette, Marilyn e signorino biondo sono la stessa persona... ma certo che lo sapete.. XD beh, che dire? Sto già scrivendo il prossimo capitolo, ed è qualcosa di assurdo per me. Beh, non ho altro da dire... un bacione e grazie mille a tutti....
Ps: perchè i capitoli aumentano e le recensioni diminuiscono? D:
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Capitolo 10
*** E-mail ***


Cara Vic,
non ti aspettare che ti venga a dire che ho migliori amiche con abitudini inquietanti, che ho preso E a Trasfigurazione ed O/E a Pozioni, che ho vinto l’ultima partita di Quidditch e che ho un problema.

Cioè, sì, l’ultima sì. Un problema ce l’ho ed è anche tanto grande.

Si chiama Scorpius Malfoy. Ora, siccome ti conosco, cuginastra che non sei altro, in questo momento starai scuotendo la tua testolina bionda, pronta a sorbirti una marea di frasette sdolcinate che riguardano me, Malfoy e gli sguardi di quest’ultimo.
Bene. Ferma quella testa, cugina e leggi bene.

Io e Malfoy siamo diventati amici.

Fermati subito, posa quel coltellaccio da cucina che hai preso pronta a suicidarti dopo avermi uccisa! Ti conosco, eh! Fammi spiegare...
Non so come diavolo sia successo, fatto sta che è successo. Il giorno prima litigavamo come due ossessi insultandoci a vicenda. Il giorno dopo... litigavamo, ci insultavamo e ci salutavamo come due persone civili.

Io non so cosa sia successo. O meglio, forse lo so ma se provi a dirlo prima di me vengo lì e ti ammazzo.
Ricordati sempre quanto bene ti voglio, Weasley bionda!
Hai presente quando ti ho detto che ero rimasta ad allenarmi con Scorp  Malfoy e che ci eravamo divertiti come dei bambini a rincorrerci?
Bene. Il giorno dopo la situazione era, se non altro, abbastanza imbarazzante perché credimi se ti dico che Malfoy che vola non è qualcosa che si dimentica facilmente.


E non mi prendere per matta, sono solo oggettiva. Potrei dire la stessa cosa di me, aggiungendoci però anche qualcosa di bradipesco.
Comunque sia, mi ha salutata. Capisci? Io e lui che fino ad un anno fa non potevamo nemmeno vederci senza insultarci.. oh beh, a ripensarci lo facciamo ancora...

Beh, le mie amiche hanno cominciato a ridacchiare. Scommetto che tu sai di quale ridacchiamento sto parlando, perché è lo stesso che facevi tu quando mi ero innamorata del postino l’estate scorsa. Era un bel ragazzo, tra parentesi!
Da lì sono iniziati i problemi. Quelle due pazze non possono vedermi passare accanto a Platinette senza scoppiare a ridere come imbecilli. Io gli voglio bene, è ovvio ma...

Insomma, visto che ho quasi finito l’inchiostro, è tardi e ho anche sonno, ti pongo la domanda finale.

MI DEVO PREOCCUPARE?

E ricordati che se provi a mostrare questa lettera a qualcun altro, sia anche il tuo dolce e adorato Teddy Bubu, io negherò fino alla morte di averla scritta.
Non firmerò, per sicurezza. Anzi sì, per dimostrarti che ho piena fiducia in te e nella tua risposta logica.

Bene. Scrivimi, cugina!
Un bacione e un abbraccio stritolante in stile bradipo iperattivo
Rose

 
 
 
 
 

Rose dolcissima,
Ti è mai venuto il sospetto che forse tra te e Malfoy possa nascere qualcosa? Ok sto zitta. Già ti vedo mentre sbuffi esasperata. No, hai ragione, non potrebbe mai essere... Poveretto, sarebbe una tortura troppo grande per lui averti a fianco.
Ricorda sempre anche tu che ti voglio bene, cuginetta!
Beh, se fossi in te io correrei a farmi visitare da un medico, prima di mettermi a letto malata fino alla fine dei tempi... colto il sarcasmo, Rosie?

Ma che razza di domanda è, MI DEVO PREOCCUPARE? No, dico, ma sei scema? È più che normale che tu e quell’altro lì, Marilyn, come lo chiami sempre, stiate cominciando a vedere che non c’è solo male nell’altro ma anche... bene!
Uh, Ro, fossi in te mi preoccuperei! Corri ai ripari, tesoro.
Stai per scoprire il grande mondo deeeeeeeell’ aaaaamo...

 

E STOP! Come hai detto tu, prima le pronunci tu queste parole, poi io.
E, nel caso non ti fosse abbastanza chiaro che devi smetterla di preoccuparti una volta per tutte, ti ricorderò io qualcos’altro.
Ad esempio, tesoruccio dolce, perché non vai a rileggerti quel libro su James e Lily Potter che ti ho regalato un po’ di tempo fa.
Magari, accelererai il processo di “dicitura della fatidica frase”...
Adesso scappo, che il mio Teddy Bubu, come lo chiami tu, vuole andare a fare la spesa. E io non ho intenzione di avere come animale domestico un drago, sia chiaro... a volte mi chiedo perché Hagrid abbia dovuto scegliere proprio lui come suo successore...

Un bacione
Vic

 
 

Vic, mi dispiace ma credo che Rose sia un caso disperato. Nel leggere la tua lettera emetteva strane grida belluine. Io penso che dobbiate rimandare la vostra conversazione a Natale... Aiuto, Ro si è accorta che le ho rubato il foglio! Scappo. E salutami Ted!

Lily! Per Morgana e la sua giarrettiera stinta... Allora, Vic, sono di nuovo io. Pronta a strozzarti.
Ma brava, eh, giochi la carta “James e Lily”.... ho capito dove vuoi arrivare.. beh, sappi che per ora non c’è nessun Salvatore del Mondo Magico da generare né nessun  Mago oscuro da distruggere, quindi...

E poi, andiamo, sarebbe Malfoy a dover ricoprire la parte di James, cosa di cui non è nemmeno lontanamente degno. Anzi, a proposito di Marilyn... lo sia che oggi ha ripreso ad evitarmi? Beh, meglio così. Per lui, per me e per i miei nervi. Ah, già, e anche per le mie povere orecchie, che non ne potevano più di dì risatine isteriche.

 

Che poi, diciamocelo, io non  ho ancora capito perché mi debba evitare. Giuro che questa volta non ho combinato niente! Sono stata buona e cara e...
 

Merlino, pensi anche tu la stessa cosa che penso io?
 

No, non può essere e se.... ma dai, ma che idiota... No, non è possibile...
Beh, comunque sia, Lily una cosa buona l’ha detta. Si avvicina Natale. NATALE, capisci? Due settimane senza vederlo e senza sentir parlare di lui....
Magari gli passerà la voglia di evitarmi e a me la voglia di strozzarlo per questo.
Beh, comunque sia...
Adesso scappo. Ci vediamo tra una settimana, cugina!

Ro (e anche Lily!)

 

 
 
 
 
 
Visto che ho una cugina pazza non posso fare a meno di risponderti, Rose...
Come faccio a sapere se stiamo pensando la stessa cosa, se non mi dici cosa pensai tu? Comunque sia, forse ho capito. E spero che anche tu abbia capito ciò che ho capito io...

A SCORPIUS MALFOY MANCA LA VECCHIA ROSE!

Da quando te ne stai buona e tranquilla a “ciacolare con il nemico”? Su, Rose, fagli vedere che sei sempre la stessa!
Forza! Un altro passo per la dicitura è stato fatto!
E comunque sia, mancano quattro giorni, cuginastra. Te lo scordi quest’anno di passare un Natale in pace. Dobbiamo preparare una strategia d’attacco!

Ah! Come mi sento giovane a preparare queste missioni di conquista!
Vi
 
 
 
 

 

Vicky, ti voglio bene, seriamente, ma è evidente che non pensiamo le stesse cose... E non importa se ci rivedremo dopodomani, io ti rispondo lo stesso...
Non hai afferrato il mio concetto e, soprattutto, il mio problema. Ma perché non abbiamo fatto una semplice comunicazione via camino?

PERCHE’?


Io mi riferivo al fatto che dopo Natale ci sarà la partita Grifondoro- Serpeverde e dunque Platinette non può fraternizzare con il nemico.
E comunque, partendo dall’inizio, ci terrei a ricordarti che il mio problema non era conquistare Marilyn, ma chiedermi a cosa fosse dovuta questa sua improvvisa premura nei miei confronti...

Quindi, assurda cugina che non sei altro, a presto (e non mi rovinare le vacanze, che già ho una marea di compiti!)
Rosie
 
 
 
 
 
 

 

Ah! Non potevo non risponderti! Mi sono accorta di una cosa FONDAMENTALE! Io non avevo menzionato la nascita della storia d’amore di Lily e James, solo il libro. E non venirmi a dire che se il libro parla di loro è perché è incentrato sul loro amore... io potevo anche menzionare il rapporto Lily-Sirius, che prima era di non tolleranza e poi sono diventati fratello e sorella acquisiti!
Sei caduta nella mia trappola, Rose... e non mi sfuggirai!


Uh, vedo che il treno si avvicina. Pace. Leggerai quest’affare mentre scendi. Ricordati che voglio il primo abbraccio

Victoire

Ps: E non mi rifilare la scusa dei compiti, lo so benissimo che ne hai già fatti molti. Ma perché hai preso il peggio tra tutti i geni? Scherzo Ro!
 
 

 

Cugina... ti vedo, ma non importa.
Leggi prima questo... questo... questo... questo.. e.... BOH!
Sono arrivata! Abbracciami, brutta tonta!

Quella che ti ha appena spaventata, ovvero Rose 










 

EEEEE... SALVE! E rieccola qui, Writ! In carne ed ossa... cioè, in schermo e scritte! Bene. Questo capitolo fa schifo. Sul serio, è veramente orribile. vabbè... Avevo voglia di scrivere qualcosa un po' particolare, così mi sono detta "Perchè non scrivere una lettera"? bene... sono diventate, pian piano, tante lettere, ma ce le faremo bastare... insomma, non è un granchè.. fra Rose e la cugina non so chi faccia più confusione.. occhio, gente, che potrei anche decidere di risistemare quest'affare chiamato capitolo... Insomma, la storia è semplice. Rose si preoccupa dell'inaspettata premura di Marilyn e Vic capisce che c'è dell'altro tra i due... ci ho ficcato anche un po' di James e Lily, lo ammetto, sono ossessionata, ma.... NON SONO ADORABILI? E con un grazie immenso, vi saluto... adieu! :D

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