Tutto quanto fermo a te, tanto il resto cambia.

di Klaineslove
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il ritorno ***
Capitolo 2: *** Davvero non sai il perchè?? ***
Capitolo 3: *** Stai zitto Gas!! ***
Capitolo 4: *** Il compleanni di Lali ***
Capitolo 5: *** Convivenza forzata ***
Capitolo 6: *** Titolo nuovo... ***
Capitolo 7: *** Risolvere i problemi ***
Capitolo 8: *** Continuo o no?? ***
Capitolo 9: *** I'll find the words to say... ***
Capitolo 10: *** Will you marry me?or not... ***
Capitolo 11: *** Scared of the pain (Spaventata dal dolore) ***
Capitolo 12: *** La verità ***
Capitolo 13: *** How can I move on? ***



Capitolo 1
*** Il ritorno ***


Hey tu c:,
Tipa tanto carina che ha aperto questa storia!
Prima che tu inizi a leggere volevo avvertirti che i primi capitoli fanno un po' schifo...
fanno tanto schifo.
Quindi se ti appassiona, 
non ti fermare a questi,
prova ad arrivare tipo al nono capitolo...
e se nemmeno quello ti piace,vabbe c: fa niente.
Ma se invece ti piace, me lo fai sapere in una recensioncina-ina?
#WithLove #ThankYou

Lali


Erano passati 5 anni da quando quello che consideravo il mio grande amore, l'uomo di tutta una vita era andato via, senza motivo. Ci ho messo tanto a riprendermi e tornare ad amare a causa sua, ma qualcosa di buono me l'aveva lasciato... Bruno, il mio vero grande amore, l'unico che sono sicura resterà per tutta la vita. Era il suo sorriso che riusciva a farmi affrontare tutto, da sola. Senza saperlo mi dava la forza di andare avanti, anche solo con il gesto, per lui normalissimo, di chiamarmi ''mamma''.

Spesso mi ritrovavo a pensare a queste cose, come in quel momento, mentre ero distesa sul mio letto cercando un po' di calma nel caos che era stata quella giornata... ma naturalmente non era possibile.

-Mamma!- Vidi Bruno correre su per le scale, che davano direttamente alla mia porta. Mi misi seduta sul letto per vederlo meglio. 

-Che c'è, amore?- Chiesi dolcemente. 

-Mammina ho fame- Mi disse lui mettendosi le mani sulla pancia. 

-Facciamo così: tu vai a prendere le scarpe mentre io mi preparo, e poi andiamo al parco a prendere un bel gelato, ok?- Gli sorrisi cercando poi assenso da parte sua.

-Siiiii, grazie mamma!- Mi saltò letteralmente al collo prima di correre nella sua stanza. 

Quando uscii dal bagno, lo trovai trepidante, seduto sul letto agitando le gambe troppo corte per arrivare al pavimento. 

-Andiamo, tesoro.- Non se lo fece ripetere due volte. Corse subito giù per le scale, mentre io prendevo la borsa, e andò ad aprire la porta aspettando che uscissi per chiudersela dietro, proprio come un gentiluomo...il mio piccolo gentiluomo.

Durante il cammino per il parco iniziò a raccontarmi di cose capitate a scuola come al solito, ed io come al solito gli prestai tutta la mia attenzione finché alzando lo sguardo non mi capitò di vedere un uomo troppo familiare. Cercai di seguirlo con lo sguardo, sperando di sbagliarmi, ma prima che potessi assicurarmene lo persi di vista a causa della mia suoneria. 

-Tesoro, come stai? Da quanto tempo! -La voce squillante di Cande mi distrasse dai miei pensieri. 

-Sei uscita da casa nemmeno un'ora fa!- Risposi divertita. 

-Era per farti sentire desiderata, non sai proprio apprezzarmi. Comunque ti volevo dire che ho dimenticata le mie chiavi a casa tua, quindi non perderle!- Mi spiegò lei. 

-Come faccio a perderle? E non sono nemmeno a casa.- Risi, guardando Bruno saltellare davanti a me. 

-Dove sei?- Mi chiese lei.

-Al parco e poi a mangiare un gelato- Le risposi mentre Bruno annuiva, felice dei nostri piani. Pensai poi di confidarle quello che era successo poco prima. 

-Cande, credo di averlo visto.- Mormorai, quasi spaventata di essere sentita da qualcun'altro.

-Chi?- Chiese lei, confusa.

-Peter!- Risposi, con un tono leggermente irritato.

-Oddio lui...lui...cioè LUI?- Rispose sorpresa, balbettando leggermente.

-Si, lui. Ma non ne sono sicura... spero di sbagliarmi.- Pregai silenziosamente.

-Finché se ne starà per fatti suoi non ti darà nessun problema.- Mi rassicurò lei.

-Speriamo...scusa Cande, ma ti devo lasciare. Bruno vieni qui!- Chiusi la chiamata frettolosamente quando Bruno inizio a correre, dopo aver intravisto le giostre.

Inizia a corrergli dietro ed ovviamente, ovviamente, mi imbattei in una coppia. E che coppia.

-Scus...- Iniziai, prima di accorgarmi di chi avevo davanti. 
 
-Non ci credo Lali! sei proprio tu? -Disse Vicky con tono estremamente finto mentre mi abbracciava. 

Ricambiai l'abbraccio con un sorriso tirato, ma il mio sguardo era su di lui, che a sua volta mi fissava incredulo.
 
Cosa c'è,ti aspettavi di non vedermi mai più in vita tua? Ti aspettavi che scappando via io mi sarei dimenticata di te? Non avrei più continuato la mia vita?
 
Notai che non era cambiato di molto in 5 anni. Aveva ancora gli stessi capelli corti e lo stesso taglio di sempre, aveva un po' di barbetta, ed era sempre bellissi... no, no, NO. Non dovevo lasciarmi ingannare, se ne era andato via, voleva allontanarsi da me, voleva perdere ogni contatto, voleva dimenticare quello che c'era stato tra di noi e ci era riuscito. 
 
-Mammina.- Sentii la vocina di Bruno mentre mi strattonava un braccio. -Se ti dico una cosa mi prometti che non ti arrabbi?-

Sia Vicky che Peter portarono lo sguardo su di lui, diverse reazioni presenti sulle loro espressioni. Chiusi gli occhi per un secondo, rendendomi conto che quello era il momento che per 5 anni avevo immaginato, prima di riportarlo su Bruno, annuendo leggermente.

 -Mi sono sporcato il pantalone...scusa, scusa, scusta.... non volevo, si è sporcato da solo, io non ho fatto niente! -Abbasso il visino tutto triste, poi l'alzò cercando di convincermi con la sua teoria
 
-Oh, davvero? Si sono sporcati da soli? Questa mi è nuova. Siamo qui da nemmeno 5 minuti, come hai fatto?- Mi piegai sulle ginocchia per arrivare alla sua altezza, cercando di pulire al meglio i pantaloni sporchi di terra.
 
-Scusa, mamma.- Disse lui triste, facendomi scogliere per la dolcezza. 
 
-Dai, non preoccuparti. Ti perdono, ma solo se mi dai un bacio! -Risposi, indicando la mia guancia.
 
-Mamma, ho 4 anni! Sono grande per i baciii!- Esclamò in risposta. 
 
-Ooh, scusa ometto grande! -Risposi, stampando un paio di baci sulle guance provocando la sua risata.
 
-Hey piccolino. - Vicky si intromise, mentre io mi alzavo. 
 
-Mamma, chi sono? La signora sembra una giraffa- Cerco di sussurrare Bruno, ma fallì mentre io cercavo di trattenere le risate, Peter alzova le sopraciglia facendo una faccia sorpresa e dirvetita mentre Vicky restava scioccata... quel bambino era la mia fotocopia. 
 
-Loro sono dei... vecchi amici, di quando tu non eri nemmeno nato!- Risposi, aspettando la sua reazione.
 
-Allora conoscete anche il mio papà? - Mi sorprese, girandosi verso di loro curioso.
 
-Non lo so, chi è il tuo papà?- Chiese Vicky, il tono troppo curioso per i miei gusti.
 
-Non lo so, però non lo voglio nemmeno conoscere, perchè è un scemo se ha lasciato la mia bellissima mammina.-     Rispose in modo fiero, stringendosi più a me. Se avessi potuto sciogliermi, quello sarebbe stato il momento in cui l'avrei fatto. 
 
-Che cosa dolce da parte tua. -Esclamò Vicky, guardando prima lui poi me. 
 
-Ziooo-Urlò improvvisamente Bruno, correndo dietro la coppia. 
 
-Bruno! E adesso dove vai??-Chiesi esasperata, seguendolo con gli occhi 
 
-Mammaa, guarda! Lo zio Gas!- Ignorò la mia domanda, arrivando in braccio a Gas che mi salutava sorridendo. Probabilmente non si era accorto di chi avevo di fronte. 
 
-Gas! Guarda con chi ci siamo scontrati. -Risposi io, portando la sua attenzione su di loro. E se nel mio tono c'era una leggera irritazione, nessuno aveva bisogno di saperlo.
 
-Peter- Esclamò lui, sgranando gli occhi mentre rimetteva a terra Bruno.
 
-Da quanto tempo -Esclamò in risposta lui, ricambiando l'abbraccio di Gas.

-Hey Gaston- Salutò Vicky, cercando di far notare la sua presenza. 
 
-E lei?- Chiese Gas, indicando Vicky 
 
-Lei... è la mia ragazza.- Rispose Peter, lanciandomi un sguardo di sfuggita.
 
A quelle parole una morse mi strinse il cuore. Lo avevo capito, ma sentirlo dire da lui mi fece provare una strana sensazione, ma feci attenzione a non far trasparire niente.
 
-Si, stiamo da 5 anni insieme-aggiunse Vicky, come a sfidarmi. 

Quindi quando se ne era andato era già fidanzato con Vicky...
 
-Bhe non proprio 5 anni.- Si affrettò a correggere Peter
 
-Amore perchè non vai un po' a giocare sulle giostre, guarda è venuta anche Giulia. -Decisi di fare allontanare Bruno perché averlo vicino a Peter dopo quella rivelazione mi mise ancora di più a disagio.
 
Bruno iniziò a cercare con lo sguardo l'amica, correndo poi verso di lei.

Quando riportai la mia attenzione sulla scena di fronte ai miei occhi, Gas e Peter erano intenti ad aggiornarsi sulle rispettive vite mentre a me capitò Vicky.
 
-Allora hai avuto un figlio. -Constatò Vicky interessata.
 
-Già... - Piuttosto ovvia la constatazione.
 
-E il padre? -Continuò. Probabilmente dei dubbi iniziavano ad occuparle la testa
 
-E' morto.- Li stroncai subito, senza preoccupazioni.

Gas si girò verso di me e fece il segno delle corna, costringendomi a trattenere una risata.
 
-Oh mi dispiace- Il viso contorto in una smorfia.
 
-Già, anche a me. -La assecondai. 
 
-Ma da quando?- Insistette.
 
-Da 5 anni- Risposi io, prontamente. 
 
-Mamma, Giulia può venire a casa nostra?- Urlò Bruno, fermandosi quando fu abbastanza vicino.

-Se il padre è d'accordo, certo- Risposi, guardando il diretto interessato avvicinarsi mano nella mano con la figlia
 
-Pare abbiano già deciso loro- Disse divertito dopo avermi salutato con una stretta di mano.
 
-Già, ma per me non ci sono problemi. E' un piacere avere a casa quel tesoro. -Sorrisi guardando i bambini che pianificavano già cosa avrebbero fatto.
 
-Bene, allora siamo d'accordo.- Affermò, sorridendo a sua volta. 
 
-Siiii- Urlarono i bambini saltando e abbracciandosi 
 
-Trattamela bene.- Disse l'uomo a Bruno, cercando di assumere un'espressione seria. 
 
-Non si preoccupi, lo farà.- Rispose Bruno, raddrizzando leggermente la schiena e mi sembrò quasi di vedere un'uomo... di 4 anni. 
 
-Bene. Allora piccolina ci vediamo dopo. -Si congedò il padre di Giulia, scompigliando i capelli di Bruno e baciando la guancia della figlia.
 
-La venga a prendere quando vuole tanto tutto il resto della giornata siamo a casa- Lo informai.

-Lali..-Mi chiamo Gas poco dopo, mentre io osservavo i due bambini giocare davanti a me.
 
-Si?- Dissi io senza guardarlo 
 
-Ricordi che questa sera ci vediamo a casa tua?- Chiese retoricamente lui
 
-Non era da Cande e Vico?- Mi girai di scatto, guardandolo.
 
-No, è a casa tua- Affermò sicuro.
 
-Vero...- Mormorai, ricordando. -Perchè devi avere sempre ragione?- Chiesi poi, annoiata. 

Oh, no. Gliel'avevo servita su un piatto d'argento.
 
-Sai che ho ragione anche su un'altra cosa?- Eccolo.

Erano da anni che cercava di convincermi di contattare Peter, di dirgli di Bruno. Ed erano anni che io continuavo a rifiutarmi.
 
-Certo che tu sei un rompi palle- Esclamai io, girandomi arrabbiata 
 
-E tu sei ingiusta!- Controbbattè lui.

-Non sono ingiusta, non sono io ad averci messo in questa situazione.- Mormorai in modo che mi sentisse solo lui, con gli occhi che iniziavano a pizzicare.
  
-Scusa. E' che sono nervoso per Rochi- Si giustificò, abbracciandomi.
 
-Ha ancora gli sbalzi d'umore?- Chiesi, leggermente divertita. 
 
-Si! Ho già dovuto sopportare i tuoi quando aspettavi Bruno, adesso anche i suoi! -Disse lui cercando di sembrare irritato, ma in realtà sapevo benissimo che non vedeva l'ora di avere quel bambino tra qualche mese. 
 
-Sarai un padre fantastico.- Mormorai prima di allontanarmi da lui. 
 
-Comunque Peter, questa sera tutti noi ci riuniamo a casa di Lali. Se vuoi puoi venire anche tu. -Propose Gas, cambiando argomento.

-Mamma, viene anche la giraffa?- Cercò  di nuovo di sussurrare al mio orecchio Bruno, dopo avermi strattonato il braccio per avere la mia attenzione.

-Si chiama Vicky, tesoro. Non chiamarla più giraffa.- Per quanto la reazione di Gas, Peter e Vicky mi divertiva, mi resi conto che dovevo fermarlo.

-Perché? La giraffa è un animale, non è una brutta parola. -Chiese lui, mettendo il broncio.

-Non è una brutta parola, ma è scortese chiamare qualcuno così, ok?- Aspettai che annuisse prima di rialzarmi. -Adesso noi torniamo a casa, ci vediamo questa sera. -Informai i presenti, dando un bacio sulla guancia a Gas e mandando un semplice cenno e saluto verso la coppia 
 
-Mamma noi andiamo avanti.- Urlò Bruno, correndo avanti con Giulia prima che io facessi anche solo un passo.
 
-Allora niente gelato mentre torniamo.- Lo minacciai divertita.
 
-Scherzavoo!- Rispose subito, tornandomi vicino mentre noi ridevamo. -Andiamooo -Iniziò poi a tirarmi. 
 
-Ciao.- Salutai per un'ultima volta mentre Gas e Peter trovano un accordo per la sera.
 
Alla prima gelateria Bruno mi trascinò dentro e mentre loro erano occupati a mangiare io pensaii a Peter, a come mi aveva dimenticato così in fretta mentre a me ci erano voluti anni. Forse non mi amava come diceva...
 
-Mamma noi abbiamo finito, adesso torniamo a casa?-Mi chiese Bruno impaziente e io guardandoli mi misi a ridere. 
 
-Ma sicuri che lo avete mangiato con la bocca questo gelato?- Esclamai divertita, pulendo il gelato da sopra il loro viso mentre loro ridevano. -Adesso andiamo.- Sorrisi poi, prendendoli per mano e iniziando a camminare verso casa 
 
-Noi andiamo a giocare alla Wii.- Fu la prima frase che dissero appena varcata la soglia di casa, correndo sul divano e iniziarono a giocare a MarioKart Wii.

-Gioco anche io!- Dissi, facendomi spazio vicino a Giulia e rubando il telecomando di Bruno e dandogli quello di scorta 
 
-Nooo!- Si lamentò.
 
-Siii!- Risposi io divertita, selezionando la partita 
 
Quel "siii" divenne presto un "nooo" dopo l'ennesima partita persa. A salvarmi dalla prossima sconfitta ci fu il campanello della porta.

-Apre mamma! Tanto sta pertendo- Esclamò Bruno divertito mentre io gli facevo la linguaccia.
  
-Chi sarà mai?- Chiesi avvicinandomi alla porta mentre controllavo l'orario.
 
-Sarà il mio papà... uffi, ma è presto!-Si lamentò Giulia. 
 
-Non preoccuparti non è il tuo papà...- dissi aprendo dopa aver visto Gas nello spioncino. -Che ci fate già qui?- chiesi poi ai due sulla soglia di casa.
 
-Non sei felice che il tuo migliore amico ti sia venuto a trovare prima?- Disse Gas con una faccia da cucciolo, nascondendo però i due dietro di sè. 







 

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Capitolo 2
*** Davvero non sai il perchè?? ***


Lali



-que sonrisa compradora-mormorai mordendomi il labbro e scuotendo la testa mentre Rochi sorrideva 

 

-vedi con questo faccino mi frega sempre-mi disse la mia migliore amica dando un bacio sulla guancia a Gas 

 

-dai entra Dalmau-affermai notando Peter e Vicky dietro loro due e così entrarono e chiusi la porta 

 

-zio Gas,zia Rochi-urlò Bruno senza togliere gli occhi dal televisore 

 

-che cattivone non la vieni a salutare la tua zietta-esclamò Rochi guardandolo 

 

-stavamo giocando a MarioKart Wii e voi mi state facendo perdere-esclamai correndo vicino a Giulia 

 

-ma dai mamma che tu perdi anche senza gli zii-rispose Bruno e io gli diedi un piccolo schiaffo dietro alla testa mentre continuavo a giocare 

 

-no,mi arrendo,come si più fare abbiamo giocato almeno una ventina di volte e io sempre ultima-esclamai sconfitta appena finita la partita 

 

-adesso ci provo io-esclamò Gas dietro al divano con Rochi 

 

-tieni-cedetti il telecomando a Gas e mi alzai dal divano notando che Peter e Vicky erano rimasti vicino alla porta-bhe comunque credo che con una casa di due piani c'e anche spazio per voi-li informai sarcastica mentre mi guardavano.Che avevano da guardare?!?

 

-dove possiamo sederci??-chiese Peter 

 

-per te c'è un poltrona qui,per Vicky invece ci sono 5 posti in questa casa-rispose Rochi fulminando con gli occhi la ragazza accanto a Peter,facendo scoppiare a ridere me e Gas

 

-dai Rochi-la ammonii tra le risate 

 

-che c'è da ridere??-chiese Vicky irritata 

 

-perché in...-Gas provò a spiegargli che si trattava di bagni,mentre aveva gli occhi fissi sulla tv 

 

-sta zitto tu e gioca-esclamò Rochi dandogli uno schiaffo dietro alla testa 

 

-AHI-urlò lui mettendosi una mano dietro alla testa mentre continuava a giocare 

 

-ah e poi sono fatti miei quello che ti ho detto al telefono questa mattina-esclamai io dandogli un'altro schiaffo dietro alla testa 

 

-AHI-face la stessa cosa di prima-vi dovete togliere da dietro di me-fermando la partita si girò verso di noi 

 

-c'è posto solo qui dietro-dissi io strascinando due sedie dietro al divano dove ci sedemmo 

 

-però dovete smetterla-ci ammonì lui 

 

-chi ti sta toccando!!-esclamai io 

 

-va bene continuiamo-disse Gas 

 

-chi vuole un po' di gelato??-chiesi poi,ricordandomi delle due vaschette nel freezer e avviandomi in cucina
 

-io-urlarono Rochi,Bruno e Giulia alzando la mano 

 

-amore-disse Gas girando la testa verso Rochi 

 

-però mi tenta-mormorò Rochi guardandolo 

 

-dai Gas lasciala stare,vieni Rochi-dissi mentre Rochi veniva in cucina-non fa niente un po' di gelato-continuai  mentre mettevo il gelato nei bicchieri 

 

-si ma non è solo il gelato,a casa ha mangiato altre cose-disse Gas 

 

-cosa stai dicendo con questo,che sono una mangiona??-disse Rochi iniziando a piangere 

 

-no,sta dicendo che è un cretino-dissi abbracciandola e a lei subito torno il sorriso e si mise di nuovo a ridere e scherzare con me,ma... 

 

-amore se vuoi te lo puoi mangiare il gelato,non fa niente-disse Gas notando che il gelato si stava sciogliendo 

 

-guarda che non ho bisogno del tuo permesso-disse Rochi arrabbiata 

 

-vedi come fa,è venuta qui felicissima,poi triste,di nuovo felicissima e adesso è arrabbiata e poi lo fa solo con me-disse Gas 

 

-dai che è normale,però Rochi,tu cerca di essere più rilassata altrimenti quello si scoccia e ti lascia da sola,che ritorna però lo fa,te lo dico io che gli ho fatto subire tanto a quel poverino per Bruno-dissi io 

 

-finalmente qualcuno che ha pietà di me-esultò Gas 

 

-cosa ti fanno passare??-chiese Peter curioso...già si era abituato alle nostre pazzie e non erano passate nemmeno 12 ore

 

-sono diventato il loro schiavetto,quando Lali aspettava Bruno io venivo tutti i giorni qui e non ti immagini cosa mi faceva passare,parlavamo ed era felicissima,però mentre parlavamo stava pensando...ad altro-iniziò a spiegare Gas guardandomi,sapevo che ''altro'' era Peter-diventava triste,poi dai triste diventava arrabbiata,poi tornava triste e gli venivano delle voglie a mezza notte che io non sapevo come accontentarla-continuò poi

 

-poverino,era anche di inverno e lui andava a mezza notte con un freddo bestiale a cercare quello che volevo-dissi io portando i gelati ai bambini-vabbe io mi vado a finire di preparare e torno-dissi poi salendo le scale

-stupenda-disse Gas appena tornai

-hey,ci sono anche io qui-disse Rochi lanciandogli la pantofola di Bruno,che come al solito erano vicino alle scale,non so quante volte gli avevo detto di metterle al loro posto,ma lui non mi sta a sentire 

-amore ma tu sei più bella-disse Gas cercando di farsi perdonare mentre io ridevo,nel frattempo suonò la porta e allora corsi ad aprire 

-salve-disse il padre di Giulia 

-a salve se vuole entrare-dissi io 

-no sono solo venuto a prendere Giulia-disse lui mentre Giulia se ne andava triste 

-papà posso ritornare domani?-chiese lei speranzosa 

-non devi chiedere a me,ma alla signora-disse lui 

-Lali posso??-disse lei 

-certo amore tutti i giorno dopo le 3 puoi venire sempre-dissi io 

-grazie Lali-disse lei sorridendo 

-tesoro porta più rispetto per la signora-disse il padre 

-non si preoccupi sono io che non voglio essere chiamata signora-dissi io 

-ok,allora arrivederci-disse porgendomi la mano,io gliela diedi e lui se ne andò con la figlia mentre io chiudevo la porta 

-allora signora Esposito....-disse Gas ridendo 

-che rabbia quando mi chiamano signora,ho 21 anni no 40-dissi io tra un misto di rabbia e comicità mentre andavo a sedermi affianco a Bruno 

-saranno loro?-disse Gas mentre il campanello suonava e io andai ad aprire 

-allora una cosa, Lalita il telefono dove lo hai messo?-disse Vico entrando e chiamandomi con il sopranome che mi aveva dato 

-guarda che un ciao sarebbe gradito quando entri a casa mia Vico-dissi io mentre lo chiamavo come in Teen Angels 

-fregata,visto che me lo dici sempre questa volta sto fuori casa-disse lui facendomi notare che stava prima del pavimento di casa-ciao,e poi basta chiamarmi Luca,mi chiamo...-fece un passo avanti,ma rimase incantato davanti a Peter-non ci credo,sei proprio tu-disse sorridendo mentre Peter corse ad abbracciarlo 

-ciao amore-disse Cande abbracciandomi ma quando Peter finì l'abbraccio con Vico lei si precipitò ad abbracciarlo e così fecero anche gli altri.Quando tutti entrarono io chiusi la porta e trovai quasi una ventina di persone che chiacchieravano con Peter 

-mamma ma io non voglio andare a dormire-disse Bruno mentre io mi sedevo vicino a lui,pensava che visto che erano arrivati tutti lui doveva ''togliere il disturbo'' 

-amore facciamo una cosa,adesso tu ti vai a mettere il pigiamino e poi resti con la tua mamma,vuoi restare con me??-dissi io sorridendo 

-siiii-disse lui saltandomi al collo,allora io lo portai al piano di sopra nella sua stanza 

-prendi tutte le cose che ti servono e vai a metterti il pigiamino-dissi mettendolo a terra e lui corse subito a prendere le cose e poi si fiondo nel bagno che c'era in camera sua mentre io messaggiavo un po' con Benja,che era via per lavoro

-mamma ma non stai con loro-mi chiese Bruno 

-perché ti dispiace che sto con te??-dissi io facendo finta di essere triste 

-no mamma-disse lui abbracciandomi e io sorrisi poi ci stendemmo tutti e due sul letto-mamma mi racconti di nuovo come vi siete conosciuti tu e il mio papà?-disse Bruno guardandomi 

-di nuovo?-dissi io 

-dai mammina,mi piace la storia-disse Bruno 

-va bene....io e il tuo papà ci siamo conosciuto 9 anni fa,quando la mamma faceva l'attrice,io ero nella stanza dove mi preparavo e mi dissero che dovevo girare una scena con un ragazzo nuovo,allora andai sulla scena per vederlo ed era un ragazzo con in capelli castani e gli occhi verdi-iniziai a raccontare-però aveva un difetto,era un maschilista,donnaiolo, cosa che tu non devi mai essere, perchè le donne vanno rispettate e non sono come i tuoi giocattoli,comunque mi accorsi di questo difetto e di lui mi piaceva solo la bellezza, mi stava antipatico anche per altri motivi e quando mi dissero che dovevo dargli un bacetto io non lo volevo proprio fare, ma poi mi convinsero e dopo un po' iniziò a essermi anche un pochettino pochettino simpatico,e così nacque anche dell'amore tra noi due, ci siamo fidanzati, poi ci siamo lasciati,poi rifidanzati,e facevamo sempre questo finchè poi non sei venuto tu-dissi io e lui mi interruppe 

-ed ero nella tua pancia-disse lui un po' assonnato 

-si eri nella mia pancia,e poi ci siamo lasciati di nuovo, però senza tornare più di nuovo insieme, poi sei nato e adesso, stiamo benissimo solo io, tu e nessun altro-dissi io mentre lui si era addormentato,così appoggia delicatamente la sua testa al cuscino e uscii dalla stanza, ma trovai una brutta sorpresa-che ci fai tu qui?-chiesi a Peter 

-lo sai questa storia sembra tanto la nostra-disse lui 

-ma non lo è-risposi freddamente

-ma quindi il tuo uomo ideale è occhi verdi e capelli castani-mi sorrise, quel sorriso mi faceva ancora scogliere 

-si, ma adesso devo andare-dissi io scappando in bagno,ma lui mi seguì,entrò in bagno e chiuse la porta a chiave 

-perché fai così??-disse lui avvicinandosi a me 

-così come?-chiesi io 

-scappi da me, non mi vuoi parlare-disse lui 

-sei tu che non vuoi parlare,e poi cosa vorresti dopo 5 anni??-esclamai io 

-sei tu che te ne sei andata 5 anni fa senza dirmi niente e senza un motivo-disse lui avvicinandosi a me,era davvero troppo

-ah, non c'era un motivo? mi stai dicendo che non ti ricordi cosa è successo quando me ne sono andata?-esclamai esasperata

-no,cosa è successo di tanto grave che sei andata via??-chiese arrabbiato, lui era arrabbiato!! 

-quella sera ero venuta a casa tua e aprii la porta con le mie chiavi e non ti trovai da nessuna parte, finché non andai in camera da letto....e tu lo sai cosa stava succedendo? o te lo devo dire io?-dissi io mentre lui iniziava a realizzare

-Non dirlo-disse lui cercando di fermarmi 

-eri insieme a Vicky. Io me ne andai e qualche ora dopo tu sei venuto a casa mia e come uno stronzo, perché è questo che sei, sei venuto a baciarmi dicendo che mi amavi, tutta una falsa e io non mi sono accorta di niente, e so anche che il giorno dopo eri furioso con me perché me ne ero andata senza dirti niente e senza una spiegazione, senza un motivo, bhe ma potevi fartelo un esame di coscienza, eri sicuro che non c'era nessun motivo? -dissi io continuando e soffocando le lacrime, mentre lui aveva qualche lacrima che gli rigava il viso 
 
 
-perdonami-disse lui asciugandosi le lacrime 

-troppo tardi Lanzani-dissi io triste 

-non è troppo tardi per dirti che è stato un errore che non avrei voluto fare, ma tu lo sai che io ero un cretino e lo sono ancora-disse lui triste 

-non sembra sia stato un errore visto che adesso ci stai insieme, ora solo su una cosa siamo d'accordo ed è che tu sei un cretino. Ora finiamola qui e fammi uscire-dissi io mentre lui mi diede le chiavi guardandomi mentre uscivo,andai al piano di sotto -certo che però se dovevate chiacchierare tra di voi non venivate a casa mia- dissi scendendo le scale come se quella conversazione non ci fosse mai stata 

-scusa hai ragione, dai facciamo qualcosa-disse Nico mentre arrivava anche Peter 

-dai,diamo inizio alla serata-disse Gas 

Così iniziammo a giocare, a chiacchierare, a ridere e scherzare come sempre e tra me e Peter ci furono forti sguardi 

-Lali, puoi venire un attimo con me?-mi chiese improvvisamente Nico staccandosi dai ragazzi e avvicinandosi a me,io mi alzai dal divano e lo seguii-Lali, ho saputo che Euge viene a dormire qui questa notte e ti volevo chiedere se provavi a farmi perdonare, ti prego, ti prego-disse lui facendomi la faccia da cucciolo a cui io non sapevo resistere 

-va bene-dissi io sorridendo e lui mi abbraccio 

-grazie-disse lasciandomi 

-però non ti prometto niente, io ci provo, se ci riesco sono felice per voi,ma se non ci riesco allora io non posso farci niente-dissi io 

-non preoccuparti, tu provaci-disse lui prima di tornare dai ragazzi e io dalle ragazze 

Così arrivata la sera se ne andarono tutti tranne Euge 

-ciao ragazzi, ci vediamo domani-dissi io alla porta mentre i ragazzi uscivano 

-cerca di riuscirci-disse Nico uscendo 

-non preoccuparti-dissi io sorridendo,quando finalmente uscirono tutti mi andai a buttare sul divano affianco a Euge 

-allora,cosa hai provato rivedendo Peter-disse Euge 

-una rabbia....-dissi io 

-non ci credo-mi rispose lei sorridendo 

-davvero-dissi io 

-lo ami ancora-disse lei guardandomi e sorridendo 

-Euge...-dissi io sapendo già che la conversazione non poteva portare niente di buono.

-dai andiamo a dormire-dissi salendo con lei nella mia stanza 

-mi prendo un tuo pigiama-disse Euge frugando nel mio armadio 

-va bene-dissi io prendendo un pigiama,mi andai a lavare e lo misi,Euge fece la stessa cosa,quando entrambe eravamo pronte ci mettemmo nel letto 

-Euge, ma cosa è successo con Nico?- Chiesi io 

-non andiamo d'accordo....non credo più che siamo fatti per stare insieme-disse lei 

-Euge,lo sai il detto ''la coppia non è bella se non è litigarella''??-dissi io 

-si,ma a volte la coppia litigarella finisce per separarsi per sempre-aggiunse lei 

-dagli un'altra possibilità-cercai di convincerla io 

-no, l'ha fatta troppo grossa-era troppo testarda 

-sono sicura che domani non la penserai più così-la provocai,sapevo che già da questa sera avrebbe cambiato idea 

-e invece si-mi rispose lei stendendosi e girandosi dall'altro lato 

-se lo dici tu-la imitai poco convinta di quello che aveva detto

-ho bisogno di un abbraccio-disse lei sedendosi sul letto e aprendo le braccia,mentre piangeva,e io subito la abbracciai 

-dai, che passerà anche questa-la rassicurai continuando ad abbracciarla 

-grazie amica mia-disse lei staccandosi dall'abbraccio 

-a che servono le amiche se non a consolare-sorrisi-però devi essere tu a risolvere questo problema,perdonalo e vedrai che ti dimostrerà tutto il suo amore-le dissi

-mi hai convinto-disse lei 

-brava allora adesso dormiamo-spensi la luce e cercai di addormentarmi...anche se avevo un unico pensiero fisso...Peter









 

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Capitolo 3
*** Stai zitto Gas!! ***


Lali

Come tutte le mattina,mi svegliai alle 7.Andai a farmi una doccia e mi preparai seguita dopo poco da Euge
 
-io vado a preparare Bruno-la informai
 
-bene e io vado a preparare la colazione-mi rispose lei
 
Così prendemmo le nostre strade,io andai da Bruno e lei in cucina.Dopo un po' uscii con Bruno in braccio,mentre dormiva con la testa appoggiata sulla mia spalla 
 
-almeno sei riuscita a prepararlo-Euge mi sorrise,vedendomi
 
-si,però dobbiamo essere in azienda tra 20 minuti e devo anche accompagnarlo a scuola-dissi io già sapendo che non saremmo mai riuscite ad arrivare in tempo.Fortunatamente riuscimmo nel mio intento e passata la giornata di lavoro andammo a riprendere Bruno all'asilo e tornammo a casa 
 
-e ora??-mi chiese Euge preoccupata mentre preparavamo il pranzo 
 
-e ora mangi,ti fai ancora più bella di quanto sei e quando arriva lo prendi in disparte e fate una conversazione civile-dissi io girandola per guardarla negli occhi 
 
-certo tutto semplice a dirsi...-mormorò lei 
 
-e semplice a farsi tesoro,devi solo essere sicura di te stessa e del tuo amore per lui e tutto andrà per il meglio-la tranquillizzai io 
 
-ok,ma cambiamo argomento,mi hai detto che dovevi dirmi di una chiacchierata avuta con Peter-mi pizzicò un fianco
 
-ah si,ieri l'ho trovato davanti alla stanza di Bruno che ascoltava mentre raccontavo a Bruno come ho conosciuto il suo papà e quando sono uscita lui mi ha detto che quella storia somigliava tanto alla nostra-iniziai a spiegare io 
 
-nooo,non ci credo tu cosa gli hai risposto?-era eccitata dalla storia 
 
-cosa potevo rispondergli Euge è normale che gli ho detto che non lo era,poi con una scusa sono corsa in bagno,ma lui mi ha seguita e ha chiuso la porta a chiave,mi ha chiesto perchè facevo così,che scappavo e non volevo parlargli,io inizialmente ho fatto la finta tonta,ma poi gli ho detto ''cosa vorresti dopo 5 anni??'' lui mi ha risposto che ero io che me ne ero andata senza un motivo,allora io gli ho rinfrescato la memoria ricordandogli cosa ho trovato nella sua stanza da letto quando ero andata a dirgli di Bruno,naturalmente non gli ho detto che ero andata lì per Bruno-continuai io mentre lei si faceva interessata 
 
-e lui cosa ti ha risposto??-mi chiese 
 
-piangeva,ma poi mi ha detto che era stato tutto un errore,che lui era ed è un cretino e mi ha chiesto anche di perdonarlo,ma io gli ho risposto ''troppo tardi Lanzani''-feci una faccia affranta e lei rise 
 
-e poi?-era interessata alla storia come nn l'avevo mai vista 
 
-e poi niente,sono uscita dal bagno ed è finita lì-finii di raccontare-Bruno...vieni a mangiare-urlai mettendo i piatti a tavola 
 
-che agitazione-Euge si mise seduta a tavola mentre arrivava anche Bruno 
 
-tranquilla-mi misi anche io seduta e iniziammo a mangiare.Dopo un'ora di chiacchiere,Bruno andò a casa di Giulia e Euge,dopo aver insistito,mi aveva convinta ad aiutarla a prepararsi un discorso 
 
-allora fai finta che io sono Nico,cosa mi diresti??-gli chiesi sedendomi accanto a lei sul mio letto 
 
-hey Nico..-iniziò lei 
 
-hey Nico?!?andiamo...-la interruppi io 
 
-Nico,dobbiamo parlare...-riprovò lei 
 
-no,dobbiamo parlare è la frase che si dice quando ci si deve lasciare-la corressi ancora io 
 
-ok allora...senti Nico noi ci amiamo....no.....senti Nico io ho sbagliato a prenderla così male per una cosa che infondo è una sciocchezza,ma hai sbagliato anche tu a non dirmelo,ti devi fidare di me,noi ci amiamo e questa è la cosa più importante di tutte,noi litighiamo molte volte,ma alla fine torniamo sempre insieme e perchè non anche questa volta....io voglio stare con te-questa volta non la interruppi 
 
-bravissima-applaudii io 
 
-davvero ti piace??-chiese lei preoccupata-no,perchè a me non convince tanto e....-iniziò a balbettare
 
-tesoro non preoccuparti quando lo vedrai ti usciranno la parole giuste,come hai sempre fatto-la abbracciai 
 
-grazie-mi rispose lei 
 
-ok,ora non pensiamoci più e andiamo a lavare i piatti-la feci alzare e scendemmo in cucina,iniziammo a lavare i piatti,ma forse è più corretto se dico che ci iniziammo a lavare.Dopo un po' qualcuno busso alla porta,io presi un strofinaccio e andai ad aprire mentre cercavo di asciugarmi 
 
-hey cosa hai combinato?-chiese Nico vedendomi 
 
-stavamo lavando i piatti-mi giustificai io 
 
-tu ed Euge??-chiese Vico 
 
-si mette male-continuò Gas 
 
-abbiamo..bagnato...solo un pò...di pavimento-cercai una risposta 
 
-se si escludono i vostri panni allora ci credo-rispose Nico entrando 
 
-la cosa bella è che solo i piatti non sono bagnati-scherzo Vico imitando Nico,seguito dagli altri 
 
-bhe almeno ci siamo divertite,è questo l'importante-rispose Euge raggiungendoci mentre cercava di asciugarsi come me 
 
-ok adesso prima che prendiamo qualcosa ci andiamo a cambiare-corremmo al piano di sopra e in mezz'ora tornammo giù.
 
-finalmente-disse Nico mentre vedeva la televisione seduto sul divano bevendo birra e con i piedi sul tavolino che c'era davanti al divano,insieme agli altri 
 
-cosa è successo qui,vi devo rinfrescare la memoria?!? 1 togliete questi piedi dal mio tavolino-mi avvicinai a loro e tolsi i piedi di Nico,Vico e Augus da sopra il tavolino-2 niente birra-presi le bottiglie di birra che c'erano sul tavolino e quelle in mano a Gas,Nico e Peter-e 3 niente sigarette-lanciai un occhiataccia ad Agus che spense la sigaretta insieme a Peter e Gas 
 
-e incredibile come gli state ad obbedire sapendo le conseguenza se si arrabbia-risero le ragazze 
 
Dopo un pò di chiacchiere noi ragazze andammo a cucinare cotolette e patatine,Vicky inizio a portare i primi 2 piatti 
 
-hey ragazzi ma dove abitate adesso?-chiese Gas a Peter e Vicky 
 
-abbiamo una stanza in hotel,in cerca di un appartamento-gli rispose Peter 
 
-ahh..vi farei venire a casa mia ma purtroppo la stanza degli ospiti è in fase di preparazione per il nuovo arrivo-Gas lanciò un sguardo dolce a Rochi,poi tornò a Peter 
 
-invece noi avevamo una stanza degli ospiti,ma è diventata la cabina armadio di Cande-Vico lanciò un'occhiataccia a Cande,ancora non aveva accettato che quella stanza fosse diventata il guardaroba di Cande 
 
-amore ma non ci entravano tutti i miei vestiti nell'armadio che c'è nella nostra stanza-si giustificò Cande 
 
-hey Lali che ne pensi se vengono a stare da te,tu lì hai una stanza degli ospiti che non usi mai e questa è una buona occasione-credo che Gas guardava verso di me mentre io invece toglievo una cotoletta dalla padella 
 
-posso ammazzarlo?-sussurrai trai denti a Rochi che era al mio fianco alle prese con le patatine 
 
-Lali?!?-Gas cerco di attirare la mia attenzione 
 
-cosa??scusa ma stavo pensando che devo cambiare quella foto-mi girai con un sorriso forzato mentre con il pollice indicavo una foto che ritraeva me e Gas abbracciati con la scritta ''il migliore'',attaccata al frigo bianco grazie ad una calamita a forma di sole,lui sorrise,io avevo capito cosa voleva lui e lui aveva capito cosa volevo io,ma nessuno dei due ci ascoltammo 
 
-no,a me piace..comunque che ne pensi della proposta di far venire Peter e Vicky qui,nella stanza degli ospiti??-a momenti gli saltavo addosso 
 
-certo è una buona idea,anche se è un po' in disordine,ma niente di irrecuperabile-cercai di essere disinvolta e mostrarmi felice 
 
-grazie Lali-Vicky mi venne ad abbracciare mentre Peter mi guardava con un sguardo alquanto preoccupato,io esitai prima di abbracciare Vicky,poi guarda Gas che sembrava soddisfatto per la situazione che mi aveva messo davanti dove,secondo lui,sarei stata costretta a dire la verità a Peter

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Capitolo 4
*** Il compleanni di Lali ***


Ehi, ehi.
Volevo solo farvi sapere che sto avendo qualche difficoltà nel pensare al continuo per questa storia e che quindi gli aggiornamenti saranno molto irregolari.
Ringrazio chi sceglierà di seguire comunque la storia e chi con le recensioni riesce a darmi la forza di mettermi al computer e restarci finché non ho trovato qualcosa che vada bene.
Ah, e
buon compleanno alla nostra Lalita

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Capitolo 5
*** Convivenza forzata ***


Lali

E così dopo un mese mi ritrovai a convivere con Peter e Vicky,Bruno sembrò prenderla un pò male la notizia.Dopo due settimane per trovare un compromesso,con delle lamentele da parte loro che nn si accontentavano di restare a casa mia gratis,mi convinsero a pagare solo la bolletta della luce,2 settimane dopo il ''trasloco'' era finito 
 
-bene,questa...è la stanza degli ospiti,però dovrete fare qualche modifica perchè questa stanza l'ho fatta per quando veniva a trovarmi mio fratello e Bruno vuole dormire nella stessa stanza-aprii la porta bianca appena si salgono le scale,accesi la luce 
 
-certo che ha delle decorazioni...-nn lasciai finire la frase di Vicky 
 
-strane vero??è che 2 maschi,uno tifa Arsenal,l'altro Boca Junior,accaniti sul calcio...-osservai la stanza,c'erano due letti,uno sul lato sinistro con il piumone dell'Arsenal ,l'altro con il piumone del Boca Junior,con i comodini e gli scaffali pieni di oggetti delle due squadre mentre le pareti blu chiare erano ricoperte di poster dei calciatori 
 
-quanto ti capisco-Vicky lanciò un occhiata a Peter che osservava ammaliato la camera 
 
-hey il calcio è una cosa importante-Peter distolse lo sguardo e lo puntò verso di noi che lo guardavamo
 
-si come no-risposi io,ma improvvisamente suonò il telefono di casa,allora feci un passo indietro uscendo dalla stanza e presi uno dei tanti telefoni sparsi per la casa-pronto-tornai nella stanza rispondendo 
 
-Lali,amore..-mi rispose Benja dall'altro lato del telefono 
 
-amore...cm stai?-sulle mie labbra si accese un sorriso 
 
-bene..e tu??-dal tono di voce di Benja sembrava anche lui felice 
 
-bene-risposi secca 
 
-e Bruno??-continuò lui 
 
-gli manchi...quando torni??-chiesi con un filo di speranza 
 
-sorpresa...-mi rispose lui ridendo 
 
-uffi....-sbuffai poi mi ricordai di Peter e Vicky-amore,adesso ti devo lasciare perchè sono occupata 
 
-sei occupata per parlare con il tuo ragazzo che non vedi da 2 mesi?!?-chiese lui 
 
-non ricordarmi che è tutto questo tempo,altrimenti quando torni ti ammazzo-gli risposi io con un pizzico di irritazione 
 
-ok..scusa...Ti amo-Benja si congedò 
 
-anche io Ti amo-chiusi la telefonata prima di tornare a Vicky e Peter-scusate....-diedi una rapida occhiata ai due e notai un cambiamento sul volto Peter ma cercai di non farci caso 
 
-non preoccuparti-mi rispose Vicky 
 
-bene lì c'è la porta del bagno,e adesso vi lascio a sistemarvi mentre io dovrei andare a prendere Bruno all'asilo-notai che mancava poco all'uscita di scuola di Bruno 
 
-oh,vai e grazie ancora per offrirci una stanza in casa tua-mi disse Vicky 
 
-non preoccuparti...io vado-uscii dalla stanza prendendo le chiavi della macchina e andai a prendere Bruno 
 
-mamma-mi corse in braccio appena mi vide 
 
-hey amore,come è andata la scuola??-gli chiesi io 
 
-benissimo....mamma Matteo può venire a casa nostra?-mi chiese mentre lo mettevo giù 
 
-se la mamma è daccordo-diedi una rapida occhiata ai genitori e trovai la mamma di Matteo con il figlio,che probabilmente le stava dicendo la stessa cosa che Bruno aveva detto a me.Si avvicinò a me con la cartella del bambino in spalla 
 
-ciao Lali-mi salutò con un sorriso che ricambiai,anche lei era giovane come me.A differenza delle altre mamme,eravamo ancora lontane dai 30 
 
-ciao Serena,tutto bene??-le chiesi mentre prendevo la cartella di Bruno 
 
-si grazie,e a te??-rispose cordiale 
 
-abbastanza bene,grazie-nn potevo dire di essere felicissima a ritrovarmi con Peter e Vicky in casa,però... 
 
-sembra che i nostri due marmocchi si siano messi daccordo-scompigliò i capelli del bambino che le stava davanti 
 
-si,se per te nn dà problemi a me sta bene-si stava facendo un pò tardi così tagliai il discorso 
 
-ok,allora Matteo fai il bravo,e nn far impazzire la povera Lali che ti dovrà sopportare-si abbassò vicino al bambino e gli fece le solite raccomandazioni 
 
-non preoccuparti e sempre buonissimo-risposi mentre i bambini correvano nella macchina dietro di noi 
 
-non ci credo-disse le ridendo,e io la accompagnai-allora a che ora lo vengo a prendere- 
 
-quando vuoi-la rassicurai io 
 
-allora cercherò di essere lì verso le sei-mi sorrise un'ultima volta prima di schioccarmi un bacio sulla guancia e andarsene.Io andai verso la macchina per raggiungere i bambini e mentre salivo li trovai entrambi a chiacchierare sulle figurine dei calciatori 
 
-allora bambini che ne dite di andare a comprare qualche figurina??-più tempo trascorrevo lontano dalla coppietta felice,meglio era
 
-siiii-i bambini urlarono di gioia e io feci partire il motore verso il giornalaio dietro l'angolo.Comprai un paio di pacchetti di figurine per i bambini poi fui costretta a tornare a casa.
 
La situazione fu un po' imbarazzante e resto così per le successive 5-6 settimane.Finchè una sera non cambiò qualcosa in me e scoppiai con Peter,ma andiamo con ordine.Iniziamo dicendo che nelle ultime settimane,superato l'imbarazzo della convivenza,io e Peter iniziammo a tirarci delle freccatine.Io stando molto più spesso a telefono con il mio fidanzato che si trovava in Spagna per girare una telenovela e lui invece con la sua fidanzata che aveva sempre a portata di mano.Spesso io riuscivo a fargli scappare un occhiata di gelosia,e spesso lui ci riusciva con me,ma un giorno esagerò davvero troppo.Ero appena tornata dal lavoro e Bruno usciva 2 ore dopo,quindi mi ritrovavo praticamente costretta a restare chiusa in casa da sola con la coppietta felice.Avevo pensato di fare una chiamata al mio fidanzato per perdere tempo,ma purtroppo non mi rispondeva.Improvvisamente sentii arrivare qualcuno al mio fianco 
 
-Lali,io dovrei uscire....oh,ho dimenticato di dirti una cosa-Vicky aveva una borsa sotto braccio mentre si avviava verso la porta,ma si girò dopo un improvviso flash nella sua mente,io la incitai a continuare-prima ha chiamato il tuo fidanzato,io all'inizio non ho risposto,ma poi Peter pensando che fosse la chiamata che aspettava ha risposto-cazzo,per questo Benja non mi rispondeva 
 
-sai cosa gli ha detto??-le chiesi cercando di restare calma 
 
-no,però adesso devo andare-mi rispose lei prima di riavviarsi verso la porta 
 
-ah,Vicky...dov'è Peter??-le chiesi prima che uscisse 
 
-in camera,vicino al PC-aspettai che uscisse prima di correre al piano di sopra e spalancare con forza la porta 
 
-mi hanno detto che hai parlato con il mio fidanzato-dissi appoggiandomi pacata sullo stipite della porta 
 
-oh,si..te l'hanno detto?!?-sulle prime resto scioccato ma poi si riprese 
 
-e per caso si può sapere cosa vi siete detti??Sai solo per sapere...-gli riposi come indifferente
 
-gli ho detto la verità-mi rispose lui togliendosi il computer dalle gambe per mettersi seduto sul letto 
 
-e questa verità sarebbe??-continuai gentile 
 
-che io e te conviviamo-un sorriso gli si accese mentre io invece cercavo di trattenere l'ira 
 
-hai fatto bene-non gli avrei dato soddisfazioni.Mi girai per uscire,ma lui mi blocco facendomi girare faccia a faccia con lui 
 
-Lali,mi puoi chiarire una cosa??-chiese pacato 
 
-cosa??-risposi anche io con lo stesso tono 
 
-perchè sei così gentile con me,con noi?!?-infondo aveva ragione,a parte quelle frecciatine io ero stata gentilissima con loro 
 
-l'unica cosa che mi frena dall'ammazzarti è il mio senso dell'educazione-gli risposi io pacata prima di uscire dalla stanza 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Scusate,scusate,scusate,scusate e ancora infinitamente scusate.
Sono felicissima che ci sono almeno tre commenti sotto i capitoli,
ma proprio non trovavo l'ispirazione,
e non dico che con questo capitolo l'abbia raggunta,
però adoro l'ultimo pezzo Laliter,
perchè ho pensato che qualche battibecco tra loro due sarei riuscita a tirarlo fuori,
ditemi come mi è venuto e se vi va ditemi anche cosa vorreste trovare nel prossimo capitolo...
ùqualche spunto per completare prima il prossimo capitolo...
#GRAZIE

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Capitolo 6
*** Titolo nuovo... ***


Allora ragazze e ragazzi ieri sono stata al concerto di marco mengoni è ho deciso di cambiare il titolo con una frase delle sue canzoni...mi dite quale vi piace di più...io ve ne propongo alcune se ce ne sono altre che vi piacciono fatemele sapera,sperando che c'è qualche fan di mengoni qui

1-vivrò ma non vivrò mai

2-non verrò a cercarti,io ti scorderò.Servirà del tempo e guarirò..

3-se cambierà per te nascerò ancora

4-tutto quanto fermo a te tanto il resto cambia..

5-se cambierà resti tu, l'universo.

6-io non so parlare ,però proverei ,questa volta forse lo farei

mi piacciono queste ma credo che la più adatta è la 4,voi che pensate??

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Capitolo 7
*** Risolvere i problemi ***



Risolvere i problemi 
 

Lali


-Non pensai a quella frecciatina per tutta la settimana,ma cercai solo di contattare Benja che continuava a nn rispondermi 

-che succede nn ti risponde ancora??-con tono ironico peter mi guardava mentre buttavo,per l'ennesima volta,il telefono sul divano 

-già,chissà perchè-risposi acida-ma tu nn hai la tua ragazza??vai dai lei che ancora nessuno gli ha fatto credere che la stai tradendo-sbottai all'ennesima chiamata senza risposta e seguita da una sua occhiata felice mentre andavo in cucina 

-non posso,è andata a cercare un lavoro...ho tutto il tempo da dedicarti-lo guardai dalla cucina,mi sorrise e io restai per un momento senza fiato ma mi ripresi prima che se ne accorgesse,ci mancava solo che capisse che l'amavo ancora 

-e perchè nn ci vai anche tu a cercare un lavoro??..-improvvisamente la sua frase mi passo per la mente e decisi di continuare la frase-così nn ti devo sopportare tutto il tempo...più felice se ti tratto male??-nn lo guardai concentrata ad andare sulla rubrica del mio telefono per chiamare di nuovo Benja 

-no,nn sono più felice...la cosa che mi rende felice e vedere che il tuo fidanzato nn ti risponde a telefono-risee mentre buttavo via il telefono sul davanzale 

-bhe almeno un tra noi due è felice-gli risposi mentre prendevo un bicchire d'acqua 

-secondo me anche tu sei felice che nn ti risponda,così hai una scusa per lasciarlo...dai ammettilo che ormai è noioso stare con lui-chiusi con forza il frigorifero e lo guardai scioccata per vedere se faceva sul serio 

-oddio,fai anche sul serio...a te ha fatto male stare con quella ragazza-gli risposi mentre riprendevo il telefono e mi avviavo verso le scale 

-con te di certo nn sarei stato meglio-mi rispose mentre io ero ormai a metà rampa 

-vaffanculo,Lanzani-gli dissi come la cosa più normale del mondo 

-già ci sono andato moltissime volte con te,Esposito-controbbattè anche lui con lo stesso tono mentre io entravo in stanza e,buttandomi sul letto,provavo a lasciar l'ennesimo messaggio privato su Twitter 


''perchè te la prendi tanto senza nemmeno sentire la mia versione,sembra ch tu nn ti fidi di me...sei stata con me in questi 3 anni nn con lui'' 

''ti prego rispondimi almeno al telefono,fammi spiegare'' 

''nn è come pensi,lui è qui perchè Gaston mi ha obbligato per Bruno,ti prego fammi spiegare meglio!!'' 

''ti fidi più di lui che di me??'' 

''hai capito male il senso delle sue parole,ti preeeeegoooooo,rispondiii'' 

''lo sai che inizio che fra poco inizio a fare la bambina e a te nn piace perchè nn sai resistermi così!!'' 

''ti plegooo *-* rispondimiii'' 

''Ti amo,Ti amo,Ti amo,ti pleeeegoooooo'' 

''adesso inizio ad arrabbiarmi,rispondi a telefonoooooooooo'' 

-
Ci avevo provato in tutti i modi ma era inutile,nn mi rispondeva e io stavo per impazzire 

-''adesso basta,se nn mi chiami ti giuro che sono io quella che ti lascia'' 

-Lascia l'ultimo messaggio ormai arrabbiata e andai sotto la doccia per rilassarmi.Avevo così tanti pensieri per la testa,e nn riuscivo mai a rilassarmi,tra Peter,Bruno e adesso anche Benja,nn c'era un momento di pace.Dopo un'oretta,uscii dalla doccia e mi vestii per andare a prendere Bruno a scuola.Quando andai al piano di sotto Peter si stava baciando con Vicky mentre mi guardava con aria di sfida,io uscii senza dargli troppo peso e in 10 minuti mi ritrovai fuori scuola mentre tutti i bambini correvano dalle loro madri e Bruno corse da me 

-Mamiiii...-lo presi in braccio e lo portai in auto mentre mi raccontava quello che gli era successo quel giorno 

-ti sei divertito allora-affermai io mentre mettevo in moto l'auto 

-si,però..-improvvisamente cambiò espressione e si girò per guardarmi-Mami quando torna Benja??-quella nn ci voleva proprio 

-ehm....ti ho già detto che torna fra poco,adesso sta lavorando,ma mi ha detto che gli manchi tantissimo-cercai di rallegrarli,Benja per lui era come un miglior amico e per Benja era lo stesso.Mentre scendevamo dalla macchina sentii il telefono vibrare e chiesi a Bruno di prenderlo dalla borsa mentre io chiudevo l'auto 

-pronto??-rispose mentre io gli lanciavo un occhiataccia 

-quanto volte ti ho detto che nn devi rispondere-cercai di riprendemi il telefono mentre entravamo in casa,dove c'erano ancora Peter e Vicky 

-BENJAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA-iniziò ad urlare Bruno saltando per il salotto con gli occhi che brillavano.Tutto noi lo guardammo e io mi accesi in un sorriso-si...anche tuuu....bho....hai ragione ahahah-iniziarono a fare una delle loro solite conversazioni dove Bruno finiva sempre per ridere-ok,adesso te la passo....uffaaa-mi basso il telefono sbuffando e io corsi nella mia stanza dopo aver detto a Bruno di andare a posare la cartella nella sua stanza 

-pronto??-dissi con aria innocente 

-salve,parlo con la signorina Esposito??-rispose con tono ironico 

-probabile-mi misi seduta sul letto 

-ah,probabile?!?-rise mentre intuii che si stava sedendo anche lui sul letto 

-già..lei per cosa la cerca??-gli chiesi mentre sorridevo 

-e mi dispiace ma è una cosa personale,nn posso dirla ad una sconosciuta-rispose facendo il finto dispiacuto 

-se lei mi dice per cosa a chiamato io potrei riferirglielo,perchè ora nn c'è-ormai ero diventata ansiosa 

-va bene,allora le dica che ho ricevuto tutti i suoi messaggi e le sue....40 chiamate e che sono stato un stupido a nn sentirla prima di diventare un cocciuto con la testa dura-cambio tono e tutta la mia ansia svanì in un colpo 

-Ti amo!-nn riuscii a trattenermi dal ridere 

-hey,mi dispiace ma io amo la mia ragazza-ridemmo entrambi-Ti amo anche io- 




















è un po' corto ma spero vi piaccia lo stesso...
e vi volevo chiedere se potevate lasciare un recensione a queste storie c:

Il sole esiste per tutti e Live the life and the live will surprise you 
(cliccate  e vi porta direttamente alla storia c: sono sugli OneD)
grazie millese lo fate e grazie mille anche per le recensioni c:
#MuchLove

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Capitolo 8
*** Continuo o no?? ***


*Sbuca impaurita da dietro il pc*

Scusate per nn aver aggiornato tutto questo tempo,ma ho avuto dei nuovi idoli del tutto inaspettati,ma don't worry,nn mi sono dimenticata dei miei primi idoli...così ho deciso di continuare questa storia,perchè ogni volta che vedo tutte le recensioni che riceveva,mi pento di nn aver aggiornato più,il dilemma adesso è....ma qualcuno mi pensa se continuo a scrivere??

PS:se ricevo qualche recensione riinizio a scrivere a settembre :D

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Capitolo 9
*** I'll find the words to say... ***


If we could only have this life for one more day
If we could only turn back time, you know I'll be
 
Your life, your voice, your reason to be
My love, my heart is breathing for this
Moment, in time I'll find the words to say
Before you leave me today
                              [Moments-One Direction]
 
Lali

-allora,fatto pace con il fidanzato??-scesi le scale tutta felice,ritrovandomi Peter che mi osservava
 
-si,ne sei davvero felice,vero??-gli chiesi ironicamente mentre andavo in cucina a preparare qualcosa per Bruno
 
-tantissimo!!non si vede??-mi rispose lui altrettanto ironicamente
 
-certo che però sei proprio uno stronzo...te ne vai,torni,pretendi che io ti ami ancora e che in questi anni abbia pensato solo a te e ti arrabbi perchè invece ho continuato la mia vita anche senza di te,non ti capisco...-poggia le mani sul bancone che dava al salotto con sguardo interrogativo e..non era nemmeno rabbia quella che provavo verso il suo comportamento,semplicemente non riuscivo a capirlo.Lui per un attimo spalancò gli occhi,l'avevo preso di sorpresa.
 
-non è vero,io non pretendo che tu mi ami ancora e non mi arrabbio perchè hai continuato la tua vita-si alzò arrivando proprio di fronte a me-io so che tu mi ami ancora e so che non ami davvero Benjamin come credi...-mi sussurrò avvicinandosi al mio viso
 
Non mi sarei lasciata incantare da quegli occhi,non avrebbe fatto come sempre che mi fa innamorare e poi mi fa soffrire,no questa volta non ci sarebbe riuscito.Mi scansai vedendo che cercava di avvicinarsi di più, finché non ritirò il viso facendomi tornare nella stessa posizione di prima
 
-cosa te lo fa credere?!?-lo vidi aprire bocca per rispondere,ma lo bloccai-e poi anche se fosse??si,sono ancora innamorata di te,e adesso??credi che tornerò con te per questo,dimenticando che mi hai lasciato,te ne sei andato per ben 5 anni,senza dare segni di vita,senza dire niente a nessuno,e per giunta sei andato via con un'altra ragazza!!stavamo insieme Peter,io ti amavo e tu lo sapevi...lo sai,ma non te ne è importato niente,sei andato via lo stesso...perchè dovrebbe importartene adesso??-era da troppo tempo che mi tenevo dentro quelle parole,quelle emozioni...dovetti lottare per trattenere le lacrime,stringendo la mano a pugno
 
-anche io ti amavo e ti amo,non credere che per me è stato facile tutto questo tempo,stare senza te è stato difficilissimo,ti pensavo in ogni momento-era davvero questa la verità??
 
-mentre nel frattempo stavi con Vicky-sussurrai alzando le sopracciglia e girandomi dall'altro lato per poggiarmi sul bancone e non doverlo più vederlo,ma naturalmente era troppo pretendere di evitare di piangere davanti alle sue parole,infatti mi girò prendendomi per un braccio
 
-pensavo a tutti i momenti passati insieme e non potevo fare altro che darmi del coglione,mi mancavi,e mi manchi ancora pur avendoti qui,adesso,vicino a me,mi manca quello che eravamo prima...-terminò tenendo gli occhi fissi nei miei
 
-non potremo mai essere come eravamo prima...-abbassai lo sguardo non potendo più reggerlo.Probabilmente gli aveva fatto male sentire quelle parole,ma aveva fatto più male a me nel dirle.Non ero mai riuscita ad ammetterlo,cercavo ostinatamente di credere che invece era possibile,che un giorno lui sarebbe tornato e parlando avremmo chiarito tutto,ma mi sbagliavo...non sarebbe mai stato così facile,vederlo portava troppo dolore,pensare a quello che era successo riapriva la ferita che stava cercando di rimarginare,ma che riniziava a sanguinare quando i pensieri la riportavano a lui.Lui non se ne era reso conto,ma aveva portato lei a non amare più come una volta,a non fidarsi più come prima
 
-potremmo provarci...-mi si avvicinò con i suoi occhi dolci,pieni di risentimenti 
 
-perchè??perchè riprovarci??...perchè rischiare di soffrire ancora??-chiesi balbettando leggermente
 
-perchè non riprovarci??-mi rispose lui di conseguenza
 
-perchè ci ho messo tanto,troppo tempo per riuscire a vivere anche senza di te,e non voglio rischiare di nuovo di stare male-gli risposi fissando incessantemente i suoi occhi
 
-meglio vivere soffrendo,ma sapendo di averci provato,o rimpiangendo di non averlo fatto??-quella frase mi fece ragionare.Non volevo tornare con lui,non volevo soffrire ancora,non volevo dargliela vinta,non volevo fargli credere che sarebbe stato tutto così facile...già,non volevo un mucchio di cose,ma davanti a lui tutto quelle cose diventavano un semplice''baciami,fammi tua..ma sopratutto amami''.Era il mio cuore a parlare in quel momento,ma naturalmente non poteva essere solo,ci doveva essere per forza il cervello che invece pensava ''non puoi averla vinta tu,hai sconvolto i miei pensieri per troppo tempo,adesso non mi riavrai più''.Perchè il cervello non è mai d'accordo con il cuore??O forse è meglio che il cuore sia d'accordo con il cervello??Le cose cambiavano molto nei due casi,ma la cosa che più mi interessava in quel momento era...con quale dei due si soffre di meno??Perchè quello era tutto quello che cercavo,era quello il motivo di tutta l'indecisione,della mia fermezza davanti ai suoi occhi che mi pregavano di perdonarlo,di provarci...
 
-non lo so...-mormorai cedendo e restando immobile mentre si avvicinava al mio viso
 
-mammaa!!ho fame-come a salvarmi da quell'enorme sbaglio che stavo facendo,ecco Bruno scendere le scale 
 
-si amore,adesso ti preparo qualcosa-mi allontanai bruscamente dal viso di Peter prima che Bruno potesse vederci.
 
-hey campione,cosa hai fatto oggi a scuola??-Peter si girò verso Bruno che si era buttato sul divano e stava mettendo i Power Rangers
 
-niente,abbiamo disegnato tantissimoooo!!!.-esclamò Bruno tutto entusiasta.Solo in quel momento notai l'estrema somiglianza tra i due,anche nel carattere e nei movimenti.Avevano lo stesso colore di capelli,un semplice castano,poi visti entrambi di profilo notai che avevano la stessa forma del naso,ricordai anche che avevano lo stesso colori di occhi.Bruno si era molto legato a lui in quelle ultime settimane,passavano il pomeriggio insieme a guardare i Power Rangers,il telefilm preferito di Bruno e quello di Peter da piccolo,e proprio in quel momento entrambi erano spaparanzati allo stesso modo sul divano.Ero così ingiusta a non dire niente a Peter...
 
 
 
 
 
 
 
 
 
SPAZIO AUTRICE :P YEP
ehm,ehm...oddio che bello aggiornare questa storia *cerca di sdrammatizzare*
scusate,scusate,scusate,scusate ç.ç
non ho aggiornato per quanto??adesso controllo...
10 mesi O.O tantissimiii,quanto le mie scuse,
ma non è l'unica storia che ho lasciato in sospeso,
non ho scritto per niente il questo periodo,
pensavo solo,ma non ho scritto niente
*il che e molto grave considerando che io scarico tutto scrivendo*
comunque ho ripreso a scrivere solo qualche mese fa...
perdonatemi ancora,vi prego...
giuro che la continuerò fino alla fine e cercerò di postare con regolarità...
adesso giò ho in mente che cosa trattare nel prossimo capitolo,
mi sto aiutando con le canzoni dei 1D
quindi metterò all'inizio un pezzo della canzone che mi ha ispirato a scrivere
una parte del capitolo o anche l'argomento del capitolo
che dovrete indovinare voi u.u
adesso vi lascio e spero che continuate a recensirmi in tanti come eravate prima :D 

se volete seguitemi su twittah @Directionwoosh

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Capitolo 10
*** Will you marry me?or not... ***


Will you marry me??or not...


Lali


-Tanti auguri a te,tanti auguri a te,tanti auguri al mio amore,tanti auguri a te-mi svegliai sentendo quella voce così familiare.Non poteva essere...
 
Aprii gli occhi e mi ritrovai proprio la persona che pensavo,mentre con un piccolo muffin con una candelina accesa,mi sorrideva.Gli saltai letteralmente addosso,stritolandolo 
 
-allora,come sta la mia ventiseienne??-mi chiese stringendomi a se
 
-adesso benissimo-mi staccai per baciarlo
 
-BENJAAA!!!!-entro Bruno che da assonnato si trasformò subito,saltandogli addosso 
 
-ciao Scimiotta!!!-esclamò Benja di risposta
 
-mi sei mancato tanto!!-rispose Bruno mentre io sorridevo alla scena
 
-anche tu Campione-Benja lo rimise giù,poi si piegò alla sua altezza-allora cosa hai fatto tutto questo tempo??Tu e la mamma avete fatto gli bravi??-le chiese lanciandomi un occhiata divertita e io risi
 
-si,la mamma ha fatto la brava perchè mi ha comprato tutti i giorni le figurine-esclamò felice Bruno
 
-ah già,guarda qui che ho per te-Benja sembrò ricordarsi qualcosa e cacciò dalla tasca dei suoi jeans almeno una decina di bustine di figurine suo calciatori
 
-che belle!!!grazie,grazie,grazie-gli saltò al collo mentre osservava le sue nuove figurine-dopo mi aiuti ad attaccarle??-gli chiese e Benja annuì,prima che se ne andasse saltellando
 
-alloraaa!!!-si alzò sorridendomi ed avvicinandosi
 
-che ci fai qui??non dovevi tornare tra un mese??-gli chiesi stupita
 
-che ce,non volevi che tornassi??e poi non potevo perdermi il compleanno della mia bellissima fidanzata
 
-ma che dici,sono felicissima che tu sia tornato!!-lo abbracciai 
 
-Lali...ah scusa-entrò Peter che rimase sorpreso di vedere Benja-ciao Benja,da quanto tempo-rispose sorridendo....si vedeva chiaramente che era il sorriso più finto che abbia mai visto
 
-ciao Peter-rispose Benja con lo stesso sorriso mentre gli stringeva la mano,probabilmente molto forte visto la faccia che fece Peter
 
-scusate se ho interrotto,ma volevo avvertire Lali che  ha chiamato il tuo capo e ha detto che ti vuole lì per le nove-mi guardo Peter
 
-che ore sono??-gli chiesi
 
-ehm...le otto e mezza-rispose lui
 
-non ce la farò mai-esclamai correndo in bagno e chiudendomici dentro
 
Riuscii ad essere pronta  in mezzora e quando andai in salotto trovai Bruno e Benja vicino la tavola che attaccavano figurine,Vicky che bevava del caffè vicino alla tavola e Peter al suo fianco che guardava Bruno e Benja cercando di seguire il discorso di Vicky
 
-io vado,ci vediamo più tardi-lasciai un bacio sulla guancia a Brunoe uno sulle labbra a Benja,poi uwscii dopo aver salutato anche gli altri due

Benja
 
Aspettai che si facesse l'orario in cui finiva di lavorare per andarla a prendere.Mentre l'aspettavo furoi l'edifizio mi squillò il telefono
 
-hey Pedro,come stai??-chiesi rispondendo
 
-bene,io è inutile che te lo chiedo perchè immagino tu stia benissimo,che fai??-mi ripose lui e io risi
 
-niente,sto aspettando Lali che finisce di lavorare-risposi
 
-allora,sei ancora convinto di quella cosa??-mi chiese improvvisamente
 
-sono sempre più covinto di volerla sposare,glielo chiederò questa sera-lo informai convinto

Lali
 
-sono sempre più convinto di volerla sposare,glielo chiederò questa sera-sentii quelle parole mentre uscivo dalla redazione del giornale dove lavoravo
 
Voleva sposarmi??Perchè non ne ero felice come ne sarei stata qualche mese fa??Lo stavo aspettando da tanto tempo ed ora mi sentivo a disagio al solo pensarci







 
Pensavate che mi ero dimenticata di voi???E invece no!!!
Lo so che è passato tantissimo,
ma non ho avuto proprio tempo di scrivere,
e credo che non ne avrò molto nemmeno nei prossimi giorni
Però cercerò di aggiornare il più presto possibile,
ma voi scusatemi,pls!!! 
ma come sono inglese,scrivo anche abbreviato u.u
*convinzione che fotte la gente* 

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Capitolo 11
*** Scared of the pain (Spaventata dal dolore) ***


Lali 


“Vuole sposarti. Vuole sposarti. Vuole sposarti.”
 
Erano queste le parole che ormai mi offuscavano la mente, mi rendevano incapace di pensare qualcosa di logico, mi bloccavano lì sul posto, come una povera cretina.
 
-Amore!!Sei uscita finalmente-Benja si girò accorgendosi di me.
 
-C-ciao amore-balbettai cercando di ricollegare il cervello con il resto del corpo. Cosa molto difficile dopo la cosa appena scoperta
 
“Vuole Sposarti”
 
Ecco che ritorna, senza tregua. Forse mi stavo sbagliando, forse era solo la mia immaginazione, forse avevo sentito male.
 
“No, hai sentito benissimo. Vuole sposarti”
 
Quella vocina iniziava a diventare fastidiosa…non avrebbe avuto vita lunga se continuava così
 
-Hey amore, ci sei??Che ti prende, perché non parli??-Solo in quel momento mi accorsi che Benja cercava di reclamare la mia attenzione
 
-Oh, scusa…è che sono stanca-Mormorai poggiando una mano sulla testa
 
“Si, bella scusa. Pensi davvero che sia così coglione da bersi questa scusa??”
 
-Ti capisco amore, vieni ti porto a casa così puoi riposare-Mi sorrise Benja, porgendomi la mano e portandomi dal lato del passeggero della sua macchina, mentre io sorridevo soddisfatta vedendo la faccia sbalordita della vocina nella mia testa
 
“Non hai niente da sorridere così, questo può significare solo due cose. O è veramente così coglione o è talmente cotto di te da passarci sopra…e quindi è pronto anche a sposarti”
 
ZITTA,ZITTA,ZITTA,ZITTA!!!STUPIDA VOCINA
 
-Allora amore, cosa hai fatto oggi??-Benja cercò di aprire una conversazione, evidentemente imbarazzato dal silenzio che era calato in macchina
 
-ma niente…solite cose-Mormorai io in risposta
 
-ok…-Rispose tornando a guardare la strada
 
Avevo solo quel punto fisso. Forse davvero avevo sentito male. Però non potevo di certo chiedergli “Hey Benja, hai per caso intenzione di chiedermi di sposarti??”.No, avrei fatto una figura di…cacca. Ma allora come potevo sapere se voleva farlo?? Trovato!!
 
-sai amore, l’altro giorno Vico e Cande hanno iniziato a parlare del loro matrimonio-cercai di assumere un tono normale, nascondendo tutta l’ansia che invece avevo dentro-hanno detto che hanno trovato un bel posto dove farlo e hanno già prenotato la chiesa. Poi…indovina un po’ che mi hanno chiesto…-Gli sorrisi inventando tutto
 
-cosa??-Chiese continuando a guarda le strada
 
-mi hanno chiesto quando ci saremo sposati io e te-Mormorai cercando di assumere un tono divertito, mentre lo osservavo attentamente cercando di cogliere ogni sua espressione.
 
Sorrise felice continuando a guardare la strada, prima di agitarsi un po’ sul suo sedile
 
-e tu cosa gli hai risposto?-mi chiese in fibrillazione
 
Oh, merda.
 
-gli ho detto che quando  ci saremmo sentiti pronti, avremmo fatto questo grande passo. Perchè sposarci comporta vivere insieme, condividere ogni momento della propria vita insieme, entrare completamente nella vita dell’altro…lo sai??-gli chiesi con la voce leggermente tremante
 
-giusto…tu ti senti pronta a fare  tutto questo?-mi chiese mentre un po’ della sua felicità andava scemando. Mi sentii subito in colpa, ma allo stesso tempo volevo sprofondare per non rispondere a quella domanda.
 
-siamo arrivati-Deviai la sua domanda guardando al finestrino e notando la strada familiare di casa
 
-già-Mormorò lui, prendendo le chiavi della macchina mentre io scendevo, tirando un sospiro di sollievo
 
-Mammaaa!!C’è la nonna!-Bruno corse ad abbracciarmi mentre entravo nel cortile di casa
 
-Davvero??Dov’è??-Mi abbassai per prenderlo in braccio mentre sbirciavo in casa
 
-è in cucina! Sta cucinando le cotolette - Esclamò, più felice per le cotolette che per altro
 
-buone-Gli risposi mettendolo giù, per entrare in cucina
 
-Ciao tesoro- Mi salutò mia mamma
 
-Mamma! Che ci fai qui?-Le chiesi abbracciandola
 
-Volevo vedere la mia bambina, non sei felice che sia qui??-Mi chiese sciogliendo l’abbraccio
 
-Certo che sono felice, ma ti conosco…e so che non sei qui semplicemente perché “volevi vedere la tua bambina”-Le risposi io ridendo
 
-ok…sono venuta perché volevo un po’ parlare con te di una cosa…ma quando sono arrivata qui, mi sono ritrovata la persona di cui volevo parlarti che mi apriva la porta-Mi disse mentre cercava di capire cosa era successo tramite le mie espressioni
 
-te l’ho detto mamma, è stata la bellissima idea di Gaston a mettermi in questa situazione-Esclamai esasperata mentre mi sedevo su una sedia
 
-E non credi che questa sia una buona occasione per dirgli tutto??-Mi chiese lei cercando di convincermi con i suoi occhi
 
-No mamma, già c’è Gaston, poi c’è lui che continua a mettersi in mezzo tra me e Benja…e sai la novità??Ho sentito mentre Benja diceva ad un amico che vuole chiedermi di sposarmi e io invece di essere stracontenta, ho iniziato a preoccuparmi, ho addirittura cercato di fargli cambiare idea e tutto perché lui è piombato qui, da un momento all’altro smuovendo la vita che ero riuscita a crearmi senza di lui-Scoppia con lei. Sapevo che sarebbe riuscita a risolvere tutto il caos che avevo per la testa
 
-Oh, tesoro…e non credi che lui ti faccia questo effetto per qualche motivo?-Mi chiese dolcemente
 
-perché lo odio…-Mormorai mentre quella che doveva essere un’affermazione sicura si trasformava in una domanda incerta
 
-no, tesoro…il contrario-Sorrise
 
-no, mamma. Io non voglio amarlo, non voglio soffrire ancora. Ero riuscita finalmente ad essere felice con Benja, ero riuscita a convincermi che lui non sarebbe mai tornato indietro e invece eccolo apparire, bello come sempre, dolce come lo ricordavo, con lo stesso sorriso sfacciato mentre cerca di farmi impazzire con le sue continue frecciatine. Io non posso farcela. –Buttai la testa sul tavolo
 
-hai detto che non vuoi soffrire ancora, ma non ti sembra di star già soffrendo così, mentre cerchi di convincerti di non amarlo più??-Sentii la sua mano carezzarmi i capelli
 
-si mamma, ma questo dolore è più sopportabile di quello che ho provato quando se ne andato-Sussurrai
 
-chi ti dice che soffrirai di nuovo??-Mi chiese e io non ci pensai un po’ su prima di rispondere
 
-non lo so mamma, ho solo paura- Affermai abbracciandola
 
-e vuoi che la paura lasci che Bruno viva senza sapere mai che Peter è suo padre??-Mi disse mentre mi stringeva a sé e nello stesso momento sentii un rumore che sperai non fosse quello che pensavo. Ma naturalmente la fortuna non è mai dalla mia parte…infatti
 
 -C-cosa??-Il balbettio di Peter invase la stanza, lasciando me e mia madre senza parole.
 
E ora?Continuare a mentire o dire la verità?












Ciaooo c:
Mi dovrei vergognare a tornare così dopo tutto questo tempo,
ma non trovo il tempo di scrivere,
e non so nemmeno io il perchè.
Non ho un ciuffo da fare per tutto il giorno!!!
Eppure non riesco mai a trovare il tempo di scrivere.
Vorrei solo ringraziare chi continua ad esserci nonostante tutto questo
E chi continua a recensire,
mi renderte così hajhajhd *-* quando vedo le vostre recensioni
che continuano ad esserci nonostante tutto e che arrivano velocemente...

Grazie,davvero c:

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Capitolo 12
*** La verità ***



 

La verità

Lali

-Mamma...puoi lasciarci da soli? -Chiesi a mia madre chiudendo gli occhi e prendendo un respiro profondo. Era arrivato il momento di affrontare quel momento che tanto rimandavo.

 
-Certo, tesoro. -Rispose mia madre alzandosi e accarezzando la spalla di Peter mentre usciva.
 
-Peter, vieni qui. Devo dirti una cosa. -Mormorai appena mia madre chiuse la porta.
 
Peter mi ascoltò e ancora senza parole si avvicinò, mettendosi poi a sedere di fronte a me.
 
-Allora...- Non sapevo come dirglielo.
 
-Che significa che sono il padre di Bruno? -Mormorò lui ancora sotto shock. 
 
-Esattamente quello che può significare... Quasi cinque anni fa, quando te ne sei andato, io aspettavo un bambino. -Decisi di essere completamente sincera e diretta, senza troppi giri di parole.
 
-Perché non me l'hai mai detto? -Esclamò come riprendendosi, alzandosi e urlando.
 
-Ero venuta a dirtelo la sera in cui ti ho trovato in compagnia. -Mi alterai anche io per il suo tono di voce.
 
Si ributtò sulla sedia, sconvolto. Riuscivo a vedere tutte le sensazioni passare sul suo viso: confusione, rabbia, tristezza, gioia. 
 
-Sono un completo idiota. -Sussurrò poi senza preavviso. Ora quella sotto shock ero io.
 
Erano anni che immaginavo questo momento, anni che provavo a costruire nella mia manta la sua probabile reazione. Le avevo pensate di tutti i colori, la rabbia contro di me, il suo orgoglio che lo costringeva a non parlarmi più, il suo rifiuto verso Bruno...davvero tutto. Ma mai, nemmeno per una volta, avevo pensato ad una reazione simile...incolpare se stesso.
 
-Come?- Cercai una conferma a quello che avevo sentito, per essere sicura che non fosse solo l'ansia a farmi brutti scherzi.
 
-Si, sono un idiota! Se non fosse stato per la mia debolezza a quest'ora noi staremmo insieme e tutto sarebbe diverso.- Non potevo controbattere, perché probabilmente aveva ragione, ma in qualche modo sentivo di dover dire qualcosa, per tranquillizzarlo.
 
-Non è solo colpa tua Peter...sono stata io la prima ad andarsene.- Gli accarezzai la mano per rassicurarlo, mentre teneva la testa bassa.
 
-La tua fuga è stata solo la conseguenze delle mie solite cazzate...ma io? Perché me ne sono andato? Semplicemente perché sono un...- Non riuscivo più a sopportare quelle parole, non riuscivo più a sentirlo incolparsi di qualcosa dove la colpa doveva ricadere su entrambi, non riuscivo più a vederlo in quello stato.
 
Senza pensare alle conseguenze, lo baciai. Non pensai a Benja e Vicky nella stanza accanto, non pensai a tutti gli sforzi di stargli lontano andati in fumo, non pensai a come Bruno avrebbe potuto prenderla se fosse entrato in quel momento. Pensai solo a bloccare quelle stupide parole e quegli stupidi pensieri.
 
-Scusa... scusa, scusa, scusa... non ho pensato, volevo solo fermarti...- Mi allontanai subito, appena tornai in me, poggiando la mano sulle mie labbra, dove sentivo ancora le sue. Solo in quel momento mi resi conto di quanto mi erano mancate, di quanto mi era mancato lui. -Stai dicendo solo una marea di cazzate!- Cercai di scacciare via quel pensiero, mentre anche lui mi guardava sconvolto.
 
-Cazzate?- Chiese confuso.
 
-Si, cazzate! Non è vero che è stata tutta colpa tua, non è vero che sei un idiota...bhe forse un po' idiota ci sei, ma non devi incolparti di nulla! Sarebbe stata colpa tua se io avessi provato a ricercarti dopo e non ti avessi trovato, ma anche io ero così arrabbiata da non voler nemmeno più vederti. Qui l'unica che ha colpe sono io... se avessi provato a cercarti, se avessi provato a dirti tutto, sono sicura che in questo momento non ci ritroveremmo a discutere dopo cinque anni senza vederci né sapere niente l'uno dell'altro.- Scaricai tutta la colpa su di me, rendendomi conto di quanto le mie stesse parole fossero vere.
 
Per tutto quel tempo ero stata arrabbiata con lui, mentre in realtà la prima ad aver sbagliato sono io, da sempre. Ed era incredibile che io me ne accorgessi solo dopo cinque anni, passati ad alimentare la mia rabbia verso Peter.
 
-Mammaaaaa!- Improvvisamente Bruno entrò nella stanza, con Benja dietro e mia madre che cercava di convincere Bruno a non entrare. -Mammina, andiamo al parco?- Mi si avvicinò mentre io distoglievo lo sguardo da Peter, per posarlo su di lui e stampandomi un sorriso sulle labbra.
 
-Ma amore, ora è presto per andare al parco- Lo presi in braccio e iniziai a fargli il solletico.
 
-Uffa però!- Si lamentò lui come al solito.
 
-Se continui a lamentarti non ti ci porto proprio più al parco- Lo minacciai io.
 
-No, mamma! Ti prego! Ti voglio tanto tanto bene. -Esclamò lui, abbracciandomi. 
 
Notai solo in quel momento gli occhi di Peter fissi su di noi, accesi di felicità. Presto un sorriso accompagnò il suo sguardo, mentre era perso nei suoi pensieri...pensieri che avrei tanto voluto leggere.
 
-Di cosa stavate parlando?- Chiese Benja avvicinandosi a me, mentre anche Vicky e mia madre facevano il loro ingresso in cucina.
 
-Niente, stavamo discutendo sul fatto che per vivere qui io e Vicky vogliamo contribuire con le bollette e tutto quello che c'è da pagare.- Inventò subito una scusa Peter, risvegliandosi dai suoi pensieri e guardandomi.
 
-Oh, già Lali. Ci dispiace essere piombati qui in casa tua senza neanche contribuire in qualche modo- Aggiunse subito Vicky, avvicinandosi a Peter per poggiargli le mani sulle spalle.
 
A me dispiace aver baciato il tuo fidanzato...o forse no
 
-Non preoccupatevi di questo, ho un buon lavoro e di certo avere voi due qui non mi rovinerà il reddito annuale.- Risposi io cercando di scacciare il pensiero precedente.
 
-Che donna generosa che mi sono scelto- Esclamò Benja, abbassandosi per baciarmi mentre con la coda dell'occhio guardava Peter. Non mi era piaciuto per niente quel gesto.
 
-Bene e ora perché non vi sedete tutti a tavola così mangiamo queste cotolette?- Esclamò mia madre preoccupata per la piega che stava prendendo la situazione.
 
Tutti, sopratutto Bruno, ubbidirono alzandosi e andando a prendere posto a tavola mentre sentivo Bruno chiedere a Benja cosa fosse il reddito annuale.
 
-Peter...-Lo bloccai per un braccio prima che uscisse dalla porta, mentre sentivo lo sguardo di mia madre su di noi. -Per quella cosa che è successa prima...-Mormorai cercando le parole adatte.
 
-Non preoccuparti, come se non fosse successo.- Rispose lui in fretta, chiudendo il discorso ed uscendo.
 
-Cosa è successo?- Chiese mia madre curiosa...a volte era peggio di Euge.
 
-Te lo racconto dopo...- Risposi esasperata mentre la aiutavo a portare i piatti a tavola.












 
#SpazioDellaCattivissimaAutriceDiQuestaStoria
La befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
il vestito *ci sono varie versioni, ditemi la vostra lol*
Viva viva la befana

Ora vi starete chiedendo:
"Ma perché questa drogata ha scritto questa cosa?
Oltre tutto dopo tutti questi mesi senza farsi viva?"
Ma aspettate ad uccidermi che ora vi spiego...
Allora la befana sarei io perché
Vien di notte: solitamente mi rifaccio viva quando è notte inoltrata.
Con le scarpe tutte rotte e il vestito come volete voi: è a causa di tutte le volte che
mi vorreste picchiare per gli enormi ritardi che faccio con l'aggiornare.
E viva viva la befana no, questa non sono io...
Comunqueeee pensavate di esservi liberate di me, eh?
E invece sono ancora qui!
Spero davvero ci siate anche voi c:
Alla prossima 
#WithLove
E amate la vostra autrice che oggi vi lascia anche una gif!


*notato il banner all'inizio? L'ho fatto io c: Non sono molto brava, ma ci ho provato. E devo dire che pensavo venisse qualcosa che facesse più schifo di come invece è venuto c:

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Capitolo 13
*** How can I move on? ***


How can I move on
When I'm still in love with you?
-The man who can't be moved, The Script




Lali


Qual pranzo, qual giorno, fu probabilmente uno dei momenti più scomodi della mia vita. Seduto al mio fianco avevo il mio fidanzato da 3 anni, che avevo scoperto volesse proporsi quella stessa sera. Dall'altro avevo mio figlio, inconsapevole di avere il proprio padre vicino, padre che avevo baciato pochi minuti prima dopo aver promesso a me stessa di non ricascarci. Padre che aveva scoperto di essere tale da poco e che continuava a guarda ogni azione e parola di Bruno incantato. E al suo fianco la sua fidanzata, completamente all'oscuro di tutto. Ma fortunatamente il momento passò e presto mi ritrovai a prepararmi per la cena che Benja si era raccomandato di ricordarmi prima di uscire.

Mentre mi vestivo c'era una parte di me che urlava di fermarmi, che tutto quello era sbagliato, mentre un'altra cercava di convincermi che era quello che aspettavo da anni, che era quello che mancava nella mia vita, che Benja era il padre di cui Bruno aveva bisogno. Peccato che poi la prima parte le urlava contro che il vero padre di Bruno era quello che mancava nella mia vita, ed io non sapevo più chi ascoltare.

-Bruno, fai il bravo- Mi ritrovai a raccomandare il bambino mentre aprivo la porta di casa mano nella mano con Benja.

-Si, mamma- Rispose, annoiato, prima di tornare a guardare la televisione. 

Lanciai un'ultima occhiata a Peter che aveva fatto di tutto per evitarmi durante il resto della giornata, e che continuava a farlo, prima di chiudermi la porta alle spalle e lasciare che Benja mi accompagnasse nel ristorante al quale aveva prenotato, ancora in lotta dentro.

-Allora, come va questa convivenza?- Mi chiese mentre finivamo le nostre ordinazioni.

Bhe, questo pomeriggio ho baciato il mio coinquilino, quindi credo abbastanza bene

-Ehm... bene.- Risposi, senza approfondire mentre lui annuiva. 

-Come l'ha presa Bruno?- Continuò.

-All'inizio non era molto felice ma adesso sembra aver accettato la cosa...- Esitai prima di aggiungere -Ha legato molto con Peter.-

-Questa è una cosa positiva, no?- Chiese, quasi insicuro.

Mi limitai ad annuire, senza sapere cosa volesse sentirsi dire.

-Hai intenzione di parlare con Peter?- Chiese, quasi con non chalance.

In quel momento capivi che tutte le domande precedenti erano solo dei convenevoli per arrivare a questa.

-Io... gli ho già parlato.- Ammisi.

-Davvero?- Chiese sorpreso, spalancando gli occhi.

-Si, ha sentito mia madre che me ne parlava oggi e quindi gli ho detto la verità...-Spiegai mentre nella testa mi riaffiorava il ricordo del bacio legato a quel momento.

-Come l'ha presa?- Continuò a chiedere.

-Credo... credo bene. Non credo abbia ancora avuto il tempo di analizzare la situazione.- Risposi, sperando che quella fosse l'ultima domanda sull'argomento.

-Ok, ora basta parlare del tuo ex fidanzato. Anche perché ho qualcosa da chiederti- Sorrise, prendendomi la mano

Oh, no. 

Torniamo al discorso di prima, andava meglio.

-Lali, sono passati ormai 3 anni da quando ci siamo trovati. - no. -All'inizio è stato difficile per te accettarmi nella tua vita, troppo spaventata per te e per Bruno, ma per fortuna mi hai lasciato entrare e con il tempo hai iniziato a fidarti di me. - no, no, no - Ti sei fidata di me nell'essere il tuo compagno di vita, nel riempire quella figura che a Bruno mancava. - NO.

-Io ho baciato Peter. - Esclamai, senza sapere nemmeno perché avessi scelto di dire proprio quello per fermarlo.

-Cosa?- Tossì, quasi strozzandosi deglutendo.

-Oggi, l'ho baciato.- E volevo continuare, volevo rassicurarlo che non aveva significato niente, che io amavo lui non Peter, ma sarebbe stato vero?

-Lo sapevo... sapevo sarebbe successo. - Mormorò, lasciandosi andare sulla sedia e cosa?

-Che significa che sapevi sarebbe successo?- Chiesi, leggermente irritata.

-Andiamo Lali, lo sappiamo entrambi che tu non lo hai mai dimenticato, per tutto questo tempo mi hai usato come rimpiazzo.- Quasi urlò. -Ed io che mi ostinavo a credere che mi sbagliavo, che era tutta una mia impressione. - Mormorò poi, ancora.

-Io non ti ho usato come rimpiazzo, io ti ho amato.- La sua espressione scettica mi fece saltare i nervi.- Cosa vuoi che ti dica ora? Che amo Peter e non te? Che ho sempre amato lui? O magari preferisci che ti dica che non è vero, che io l'ho dimenticato, che amo solo te? Perché in questo momento non so nemmeno io quali di queste affermazioni siano vere. Io non lo so. Fino a qualche mese fa ero convinta di amare te, di aver superato tutto. E poi me lo sono ritrovato davanti e il mio mondo si è rivoltato. Ed odio questa sensazione ma non posso negarla.-

-Io credo che tra noi non possa funzionare finché c'è lui nella tua vita.- Affermò lui.

-E cosa ti aspetti che faccia? E' il padre di mio figlio, lui sarà sempre nella mia vita.- Constatai. 

-Allora significa che non mi ami abbastanza.- Continuò, sicuro delle sue parole.

-Io non negherò a mio figlio il diritto di conoscere suo padre solo per un tuo capriccio o per una tua insicurezza.- Mi alzai, altrettanto sicura. Presi le mie cose e mi allontanai da quel ristorante, mi allontanai da quello che non ero tanto più sicura fosse il mio fidanzato.











 
Spazio autrice
Ok, mi vergogno quasi a pubblicare
Credo ormai siate stufe di sentire le mie scuse
Ma scusate, davvero.
Non vi posso promettere che aggiornerò presto
Perché nonostante io abbia qualche idea per il nuovo capitolo
Non so davvero quando riuscirò a mettermi al computer e scrivere
Quiiindi, vi lascio dicendovi che continuerò, non so quando, ma lo farò
Mi basta guardare le vostre recensioni che mi rendono così felice
Non potete immaginare davvero quanto.
Non so se ci sarà ancora qualcuno a recensire questa storia
Non mi aspettavo ce ne fossero nell'ultimo capitolo
Ma invece mi avete sorpreso e ancora una volta vi siete dimostrate fantastiche
E vi ringrazio ancora per questo.
E' grazie alle vostre recensioni se oggi ho deciso di pensare ad un continuo
Perché lo meritate davvero con tutto il cuore.
Grazie.
#WithLove

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