The Long Road of Redemption

di Luna Mrow
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Come il mondo pensa che io sia morta ***
Capitolo 2: *** Hai dei bagagli da fare! ***
Capitolo 3: *** Oh merda, è LUI! ***
Capitolo 4: *** Momenti Imbarazzanti ***
Capitolo 5: *** Spiegazioni indesiderate ***
Capitolo 6: *** Sparire sotto una roccia e morire ***
Capitolo 7: *** Stai zitto e basta! ***
Capitolo 8: *** Una sbronza... o qualcosa del genere ***



Capitolo 1
*** Come il mondo pensa che io sia morta ***


 

Ho trovato questa FanFiction molto carina, di Luna Mrow e quindi ho deciso di tradurla... Bé, come dice l'autrice stessa il primo capitolo è solo un riassunto-introduzione, ma i prossimi avranno più comicità, fluff, azione e …..Duncan! Comunque il perno principale della storia rimarrà sempre Courtney.

L'autrice è molto emozionata da tutta questa faccenda della traduzione, perciò.. lasciatele un commentino, che poi le invierò.. ;D

 

Link originale:

http://www.fanfiction.net/s/7007207/1/The_Long_Road_of_Redemption

Traduttrice:

http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=121926

 

THE LONG JOURNEY OF REDEMPTION

 

Capitolo 1:Come il mondo pensa che io sia morta

 

 

Riassunto: Dopo l'esplosione del vulcano, alla fine di TDWT, i concorrenti nuotano nell'oceano per cercare di salvarsi. Per fortuna tutti ci riescono; tutti tranne Courtney. Lei decide infatti di compiere l'impensabile: fingere la propria morte o almeno far credere a tutti che sia scomparsa. Una nuova vita, un nuovo inizio. Perché lei ne ha abbastanza di sé stessa.

Adesso, tre anni dopo, Courtney vive da sola, con tutti che pensano che lei sia scomparsa. Però adesso è cambiata, non è più il mostro maniaco della perfezione quale era. È anche diventata amica di un vecchio portiere in pensione, che l'ha aiutata durante i cambiamenti. Ma ora Courtney vuole tornare alla sua vecchia vita, solo per far vedere a tutti che non è più la stronza di un tempo. Riuscirà a rivedere i vecchi capeggiatori e compagni di squadra? Soprattutto, riuscirà a rivedere la persona per cui a deciso di cambiare -Duncan?

Seguite Courtney nel suo viaggio di ritorno alla vecchia vita, con tutti gli intoppi che ci saranno per la strada.

 

X-X-X

 

Il mio nome è Courtney Haley Vega. Probabilmente mi conoscete già, se avete la TV e il satellitare, cosa molto probabile. Se è così, mi conoscete per via della famosa serie di 'A tutto reality'. Lo show è durato tre anni, e ha avuto un numero discreto di fan.

Bé, io ero sostanzialmente considerata come la ragazzina so-tutto-io e perfettina che voleva tutto fatto per bene. Sono stata insieme al mio perfetto opposto, il delinquente Duncan, sono stata eliminata ingiustamente dal nerd Harold e ero migliore amica della bionda surfista Bridgette. Ma questa era la prima stagione. Dalla seconda, le cose sono peggiorate. Sono stata particolarmente ostile nei confronti della gotica Gwen, chiamavo in continuazione i miei avvocati, e diventavo isterica se le cose non andavano come volevo. Ero indifferente a tutto, manipolatrice e sfruttatrice.

E la terza stagione è stata il colpo decisivo. Ho viaggiato in giro per il mondo, ho cantato, ho ballato e ho gareggiato contro gli altri. All'inizio ero comunque scontrosa con Gwen, ma poi siamo diventate davvero buone amiche. Forse eravamo unite dal nostro astio verso Heather, chissà. Ma almeno Heather sapeva di essere stressante, e non lo negava. Io, invece, credevo di piacere a tutti. Bene.

Però, i guai non cominciarono davvero finché il mio ragazzo, Duncan, non tornò in gioco quando io e Gwen lo 'rapimmo' da Londra. E tanto per entrare un po' nello specifico tra me e Duncan, non posso non dire che abbiamo avuto i nostri alti e bassi durante le stagioni passate. Ma ero convinta di piacergli ancora. E mi sbagliavo. A lui piaceva Gwen, e perché non avrebbe dovuto? Gwen non aveva provato a cambiarlo in qualcosa che non era. Gwen non l'aveva colpito di continuo nelle palle. Gwen non l'aveva abbandonato con una gamba dolorante per aggiudicarsi il milione di dollari, alla finale di A tutto Reality: L'Isola. Gwen non litigava con Duncan ogni minuto.

Io sì.

Nonostante ciò, non pensavo ci fosse qualcosa di sbagliato in me. Non pensavo ci fosse qualcosa di sbagliato nella nostra relazione. Perciò, immaginate la sorpresa quando Tyler ha annunciato, nella sfida in Grecia, che Duncan aveva baciato Gwen. Già, non il contrario, ma che lui aveva baciato lei. Ero mortificata, ero incazzata, e ho pianto per giorni, giurando di odiarli per sempre.

Ma non ho solo giurato odio, ho giurato anche vendetta. E cosa buffa di quest'ultima; era diventata un'ossessione. Ero riuscita a eliminare Gwen ma non era abbastanza.. Volevo eliminare anche Duncan. Perchè, faceva male pensare che prima mi amava e poi di colpo aveva cominciato a odiarmi. E faceva male pensare che mi voleva fuori almeno quanto io volevo fuori lui. Ma non volevo darlo a vedere. Non volevo mostrarmi debole.

Lo ammetto, un po' mi dispiace per il casino Heather-Alejandro: non provavo davvero qualcosa lo spagnolo. Sapevo che mi stava usando, ma io stavo usando lui per far ingelosire Duncan...e forse anche per far impazzire Heather.

Ero fatta così, prendevo vantaggio dalle debolezze e dai sentimenti degli altri.

Perché? Perché tutto quello che volevo era diventare famosa. Diventare ricca. Ero così meschina allora! Mi sento male se penso che un tempo ero così.

Bé, eravamo tutti sulla cima del vulcano Hawaiano, per vedere chi sarebbe stato il vincitore della terza stagione, se Alejandro o Heather. Il vulcano ha cominciato a gorgogliare, è esploso, e abbiamo cominciato a correre a poi a buttarci in acqua, per salvarci la pelle. Mi ricordo di aver riso, quando la barca di Chris e Chef è affondata. Ma dopo sono cascate le prime pietre, e siamo fuggiti nuotando.

Fu lì che ebbi un'illuminazione. Tutti mi odiavano. Nessuno mi era amico sull'isola, nemmeno Bridgette, anche se eravamo in rapporti decenti. Metà dei fan mi odiavano e tifavano per la coppia Duncan e Gwen. L'altra metà tifava per me e Duncan, ma, chi tifava per me? Da sola, come una persona....? Tutti mi odiavano, e perché non avrebbero dovuto?!

Perciò feci l'impensabile. Mentre tutti nuotavano verso la costa opposta dell'isola per mettersi in salvo, io cominciai a nuotare verso il mare aperto. C'era così tanta acqua salata! Ma continuai a nuotare, per essere lontano da tutti, lontano dalle telecamere, lontano dal mio passato.

Mi odiavo. Odiavo il mostro che ero diventata in sedici anni. Questo era per me, l'inizio di una nuova vita, una fuga da ciò che ero. L'acqua dell'oceano cominciava a diventare sempre più fredda, man mano che il giorno diventava sera. Sapevo che c'erano delle barche dello show che mi stavano cercando, ma non volevo essere trovata. Per quanto mi importava, Courtney poteva essere morta.

Perché io mi sentivo morta dentro.

E questo, questo fu il primo passo verso il mio viaggio per cambiare vita.

 

X-X-X

 

Gli dei dovono ricordarsi che io esisto ancora. Quando le mie labbra divennero blu per via dell'acqua gelida e mi sentii svenire, un vecchio pescatore mi vide lì, in mezzo all'acqua, e mi tirò a bordo del suo piccolo peschereccio. “Chi sei, dolce ragazzina?” mi chiese, quando mi ero ripresa un po'. Avevo sulle spalle un semplice lenzuolo e la sua barca era quasi a riva. L'uomo sembrava sulla cinquantina, con i capelli grigi, un po' di rughe, occhi marrone chiaro, ma con un sorriso che lo faceva sembrare un trentenne.

Courtney Vega” risposi con una vocina flebile “Dove sono?”

Sulla mia barca, ti ho salvata; stavi congelando nell'oceano. Io sono Sam Whittaker, ma mi puoi chiamare solo Sam”

Grazie” mugolai. Dopo mi venne il dubbio che probabilmente Sam sapeva già chi fossi e sapeva che ero famosa. “Per favore, non chiamare nessuno di 'A tutto reality', l'ultima cosa che voglio è una telecamera puntata addosso.” dissi.

Sam mi guardò accigliato “A tutto che?” chiese.

A tutto reality, lo show televisivo al quale partecipo”

Sei un'attrice?”

Qualcosa del genere. Hai mai visto il mio show?”

Scusa cara, ma non ho una televisione”

Bene, pensai, questo vuol dire che non sa che razza di stronza sono.

Allora, perché non vuoi che ti trovino?” chiese.

Voglio far credere a tutti di essere morta”

Morta? Una ragazza carina come te? Perché vuoi fare una cosa così sciocca?”

E fu così che cominciai a raccontare a Sam delle tre stagioni del reality. Ero già cambiata un po', no? La vecchia Courtney gli avrebbe detto di farsi gli affaracci suoi.

Ma trovai parecchio rilassante esprimere ad alta voce tutti i miei sentimenti. E lui non mi interruppe mai, né mai si intromise. Chiese solo come mai Duncan avesse una cresta verde, e io gli risposi ridendo che lui era un punk. E così finii la mia storia, dicendogli che volevo far credere a tutti di essere scomparsa, o addirittura morta.

Sam mi guardò con un sorriso comprensivo “Sembra che tu abbia bisogno di una pausa” disse “Una pausa dal tuo mondo, da tutte le persone che conosci. Forse hai solo bisogno di più tempo per trovare te stessa; così sei persa. E se non sai tu chi sei...nessuno lo saprà mai”

Il Fato volle che Sam viveva in Canada, ma ero solo in un'escursione alle Hawaii. Forse anche il Fato volle che io sentissi la strana sensazione di dover rimanere con lui. Doveva essere così, perché la vecchia Courtney non avrebbe mai accettato di stare con un vecchio pescatore appena conosciuto con il quale aveva parlato per tre ore. Mai e poi mai.

Sam mi chiese solo una cosa: chiamare i miei genitori per dirgli cosa stavo facendo. “Non puoi scappare anche alla famiglia, Courtney” aveva detto “E credimi, so che non vuoi far star male i tuoi facendogli credere che tu sia morta”

Così, chiamai casa il giorno dopo, dicendo ai miei che volevo vivere da sola. All'inizio erano molto arrabbiati, ma quando gli spiegai il perché, accettarono tristi. Li feci giurare di non dirlo a nessuno, nemmeno ai miei amici, sempre che ce ne fossero.

E ora eccomi qui, a vivere una piccola casa affittata lontano chilometri da Sam. Sono passati tre anni da quando è finito il Tour, ma adesso voglio fare una cosa impensabile: voglio tornare indietro.

 

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Capitolo 2
*** Hai dei bagagli da fare! ***


 

Capitolo 2: Hai dei bagagli da fare!

 

Potevo sentire i raggi del sole filtrare attraverso la finestra e arrivare sulla mia pelle ambrata. Con uno sbadiglio, aprii i miei grandi occhi neri e mi misi seduta sul letto, sbattendo più volte le ciglia per abituarmi alla luce mattutina. Quando ero ormai abbastanza cosciente, mi girai per leggere l'ora sulla sveglia: 7.17

Una cosa bella del vivere da sola era che potevi scegliere quando svegliarti e quando andare a letto. Quella mattina avrei tanto voluto dormire ancora per un'oretta, ma avevo parecchie cose da fare, così scostai le lenzuola e arrancai lentamente verso il bagno.

Come ho già detto, erano passati tre anni, perciò ora ero diciannovenne. Fisicamente ero la stessa, ma nessuno sembrava in grado di considerarmi Courtney. Nessuno. Bé, forse non ero rimasta proprio uguale uguale: i miei capelli erano più scuri, ormai tendenti al nero dal momento che non li coloravo più, il mio corpo, però, era sempre lo stesso; culo ancora enorme. Avevo cambiato modo di vestire: indossavo spesso gonnelline con le balze (ma non così corte da sembrare una troia), delle semplici polo, o canottiere leggere.

Mi ero sbarazzata di tutti i vestiti da perfettina, che mi davano un aspetto più 'professionale', perché non era, e non era mai stato il mio stile. Mi vestivo in quel modo solo perché credevo mi facesse più intelligente.

Ma quando mi guardavo allo specchio vedevo sempre la vecchia Courtney.

C'era una parte di me che era contenta che le persone non mi riconoscessero: il solo pensiero di essere fermata in pubblico dalla frase 'Hey, ma tu sei Courtney di A Tutto Reality!', era decisamente irritante. Ma l'altra parte pensava... Come è possibile che non mi riconoscano affatto? Non mi ero mica fatta una intervento chirurgico.

L'aria era ancora appesantita dal vapore, quando chiusi il rubinetto dell'acqua calda della doccia. Pulii lo specchio appannato e guardai il mio riflesso in esso “Sempre Courtney” mormorai. Dopo essermi data una linea sottile di eyeliner, mi vestii con una delle mie gonne nere preferite e una maglietta bianca, con disegnati sopra un barattolo di burro d'arachidi e uno di marmellata, con sotto la scritta 'Soul mates'.

Quella maglietta mi aveva sempre fatto sorridere. Mi infilai le mie infradito bianche e scesi giù in cucina per fare colazione.

Il vivere da sola aveva i suoi alti e bassi: ma penso che per una persona indipendente come me non sia un gran problema. Potevo dipingere come volevo le pareti di una stanza, mettere i mobili dove mi pareva, mangiare quello che volevo. Però, era faticoso dover pulire, spazzare e spolverare tutta la casa da sola, oltre a dover pagare le bollette per conto mio. Bé, avevo un lavoro all'Applebee come cameriera di turno notturno (già, la vecchia Courtney non sarebbe mai andata a lavorare all'Applebee, ma in verità era divertente) e inoltre i miei genitori mi prestavano dei soldi, se ne avevo bisogno, ma non gliene chiedevo quasi mai.

Bene, adesso che vi siete fatti un'idea della mia vita, vi posso raccontare quello che è successo. Penso che tutto sia cominciato col semplice gesto di accedere la TV. Ogni mattina, accendevo sempre la televisione, mentre mangiavo latte e cereali. E il Fato volle che quella mattina sul primo canale trasmettessero l'orario di tutti i programmi. Il Fato volle anche che, quando mi sedetti per mangiare i cereali, guardassi attentamente lo schermo, giusto in tempo per vedere cosa trasmettevano sul canale 132.

Show di Ritrovo di A tutto Reality!

 

Mentirei se dicessi che non me ne importava niente. Mentirei anche se negassi di aver preso in fretta e in furia il telecomando e di essermi sintonizzata sul canale 132, tanto da far quasi cadere il mio succo d'arancia. Appena le immagini apparvero sullo schermo il mio stomaco fece una capriola. Cavolo: c'era la pubblicità. Mi presi quel tempo per finire la mia colazione, e buttare giù il succo, così da potermi sedere sul divano e guardare lo show con più attenzione.

E eccoci tornati al ritrovo di A tutto reality!” disse il presentatore.

Sullo schermo apparve Gwen: era uguale a tre anni prima, stessi capelli bluastri, stessa pelle pallida, ma si vedeva che era cresciuta.

Come ti senti a riguardo delle tre stagioni di A tutto reality?” chiese un intervistatore

Sono state come delle montagne russe mortali” rispose lei, fiduciosa. “Chris ci ha fatto fare così tante sfide pericolose, ma anche stupide! Quindi, sono molto contenta che lo show sia finito”

Quale è stata la tua stagione preferita, delle tre?”

Ma mi hai ascoltato? Sono state tutte e tre orribili” Gwen incrociò le braccia, e si soffiò una ciocca di capelli lontano dal viso. “Ma se proprio devo scegliere, allora A tutto reality: Azione”

Le mie mani si chiusero in un pugno. In altre parole, la stagione con cui aveva passato più tempo con Duncan.

E perchè?” continuò il giornalista

Perché sono stata eliminata subito, e ho sofferto poco” rispose Gwen ”E adesso lasciatemi in pace. Potreste essere un assistente di Chris, o qualcosa di simile”.

La scena cambiò: Harold era seduto a una riunione di scienza, travestito da un personaggio di Star Treck. Sempre il solito nerd.

Che cosa ti hanno insegnato queste stagioni di A tutto reality?” chiese un'altra voce

Quanto possono essere sadici i conduttori” rispose Harold, facendosi piccolo piccolo. “Ma gli devo anche essere riconoscente, perchè è grazie allo show che la gente conosce il mio fantastico beatbox e prende spunto da me. Adesso il mondo sa come può essere grande Harold Norbert Cheever Doris McGrady V”

Click!

Spensi la TV. Era assurdo, ma il cuore aveva cominciato a battere più velocemente, e le mie mani erano strette in due pugni! Credevo di aver chiuso con lo show! Pensavo che ci avessi messo una pietra sopra, che fossi cresciuta, ma evidentemente no! Cavolo, non era giusto! Come potevo avere ancora dei problemi con loro?! Come?

Prendendo la mia borsa corsi fuori casa correndo, quasi dimenticandomi di chiudere a chiave la porta. Cominciai a correre per tutto il vicinato, e in dieci minuti ero finalmente arrivata alla vecchia casa bianca col tetto e le finestre violette. “Sam! Sei sveglio? Sono Courtney! E..Lo so che è presto!” gridai, mentre bussavo alla porta.

Entra” disse lui. Presi la sua chiave di riserva che teneva sotto lo zerbino e entrai in casa, chiudendomi la porta alle spalle. Sam era in cucina, che stava facendo colazione “Hai la faccia di chi ha appena visto un fantasma”

Facciamo due pensai tra me e me “Sam, hai detto che sono diversa, vero? Che sono cambiata in questi tre anni”

Cosa c'è che non va, Courtney?”

Mi sedetti sulla sedia più vicina al tavolo “In TV c'è uno show su A Tutto Reality” mormorai “Ho visto Gwen e Harold che venivano intervistati..E ho sentito il sangue ribollire. Come posso provare ancora qualcosa per tutti i miei vecchi compagni? Pensavo di aver superato questa cosa, pensavo di essere migliorata...”

Sei così scontrosa perfino con te stessa Courtney...” disse Sam “su quale canale c'è questa cosa?”

132”

Click!

Il mio cuore ebbe un tuffo. Sullo schermo c'era Duncan. Sembrava lo stesso punk di una volta. I suoi piercing erano sempre là, i suoi occhi magnifici come una volta, la sua cresta sempre di un verde fosforescente, ma... per qualche motivo sembrava ancora più bello. “Quale è stata la tua stagione preferita della serie?” chiese un intervistatore.

A Tutto Reality: Azione, perché è stato quando ho effettivamente vinto il milioncino.” rispose Duncan ridacchiando.

Ma non dovevi dividerlo con Courtney?”

I miei occhi si sgranarono: ero stata nominata.

Duncan guardò lontano dalla telecamera per un momento “Non ne voglio parlare” rispose sprezzante “Adesso levatevi dai coglioni”

La scena cambiò: c'era Chris era sullo schermo “Volete vedere i vecchi campeggiatori dal vivo? Venite all' Entertainment Center in Canda, per partecipare al ritrovo!..”

Click!

Sam spense la TV “Ancora non capisco come mai quel ragazzo abbia i capelli verdi” mormorò. Ero sicura che fosse per farmi sorridere, ma al momento non ero dell'umore giusto. Nei miei occhi si poteva leggere ancora lo shock. Cosa provava Duncan per me? Mi odiava ancora? “Courtney” Sam mi riportò alla realtà, e lo guardai dal basso verso l'alto “Si?”

Perché sei ancora a casa mia? Devi andare a quella riunione!”

Che?!”

Sam ridacchiò “Lo sai perché vedere i tuoi vecchi compagni ti dà noia? Perché hai ancora dei legami con loro. E se questi legami non vengono più espressi, diventano dei pesi. E certe volte ti devi portare certi pesi per tutta la vita”

Sam, loro pensano che io sia scomparsa! Se non addirittura morta ora che sono passati tre anni. Non posso andare lì e dire semplicemente 'Ciao ragazzi, che cosa buffa, salta fuori che non sono morta, mi stavo solo nascondendo dal mondo!'”

Lui rise “Allora vacci come un fan. Guarda quello che succede. Non mi dire che non sei curiosa di sapere come stanno tutti”

Ma allora dici sul serio. Vuoi che ci vada, vuoi che mostri la mia faccia ai miei vecchi compagni... Vuoi davvero questo?”

No”

Ma tu hai...”

Courtney, fin dal giorno in cui ti ho pescata nell'oceano, la cosa che voglio è una sola: far sì che tu sia felice” Sam mi sorrise, e sentii le lacrime cominciare a scendere giù per le guancie “Tu sei cambiata, Courtney. Sei più forte, più gentile, molto di più di quello che eri. Ma hai ancora dei problemi con i vecchi campeggiatori. Almeno prova a risolverli.”

Deglutii “Okay” Mi asciugai le lacrime “Se voglio essere là prima che ci sia troppa gente, mi conviene partire adesso”

Un'ultima cosa, Courtney?”

Si?”

Portami dei souvenir”

 

 

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Capitolo 3
*** Oh merda, è LUI! ***


Capitolo 3: Oh merda... è LUI

 

Autrice:   http://www.fanfiction.net/u/2351543/Luna_Mrow
Traduttrice:  http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=121926

 

 

 

"Andiamo, mi vuoi dire che non vuoi venire a bere qualcosa con me? Io sono famoso bambola, casomai non te ne fossi accorta"

Tossicchiai, senza però evitare un sorriso. Duncan non era cambiato molto in tre anni. "Famoso o no, sono sicura che non hai 21 anni per bere" risposi. Doveva infatti averne venti, dal momento che era un po' più grande di me.

"Almeno accompagnami in taxi. Pagherò io" propose, inclinando la testa verso l'auto gialla poco distante. Il tassista cominciò a suonare insistentemente il clacson, finché lui non gli rispose “Stia zitto, ora arriviamo!”

Ma volevo davvero andare con Duncan? Il mio ex? Il ragazzo che praticamente mi odiava fino al midollo l'ultima volta che l'avevo visto tre anni prima? Il ragazzo che mi aveva tradita, umiliata in tv e che mi aveva calpestato il cuore con quelle sue converse rosse?

A proposito, quale è il tuo nome, dolcezza?” chiese lui dopo un po', con quel suo solito sorriso stupido.

La verità mi si presentò davanti: non mi aveva riconosciuta. Vero, il mondo intero mi credeva scomparsa e/o morta, ma io e Duncan stavamo INSIEME! Non dovrebbe lui, più di ogni altro, sapere chi sia? Ma se avesse scoperto che ero Courtney, avrebbe anche smesso di trattarmi bene? Avrebbe ricominciato ad odiarmi?

Bambola?” chiese Duncan al mio silenzio.

Haley” risposi. Okay, in fondo non stavo mentendo, Haley era il mio secondo nome. Dopotutto, non mi aveva chiesto 'Quale è il tuo primo nome', quindi sono in bilico tra la verità e la bugia...no?

Bé Haley, vuoi venire con me o no?”

Perché sei così ansioso di portarmi con te?”

Il sorriso si spense sul volto di Duncan che mormorò, fissandomi “Non so... tipo che...mi ricordi qualcuno”

 

X~Χ~Χ

(Tre ore prima)

Finalmente sono dove si svolgerà la riunione di A tutto reality. Il mio posto non è nemmeno male, ero in seconda fila sulla sinistra. Mentre facevo il biglietto e mi mettevo a sedere, una parte di me era preoccupata che qualche fan accanito mi potesse riconoscere, ma per fortuna non accadde; potevo essere scambiata benissimo per una delle tante fangirls. Alcune di loro indossavano la parrucca stile Gwen, altre la maglietta con il simbolo canadese come Owen, altre ancora portavano cartelli con la scritta 'Sposami Trent!', e alcuni maschi avevano la cresta come Duncan. Finalmente riuscii a raggiungere il mio posto; così mi sedetti e aprii una lattina di Coca ghiacciata.

Accanto a me, c'era una ragazzina che non dimostrava più di dieci anni e che indossava una maglietta con la scritta 'DxC', racchiusa dentro un cuore enorme. “Cosa significa DxC, piccola?” le chiesi.

DuncanCourtney!” esclamò lei al settimo cielo “Erano la mia coppia più preferita dello show!”

C'era una parte di me che voleva dirle che 'più preferita' era un errore, invece risi e domandai “Come mai ti piaceva come coppia?”

Perché erano l'uno opposto dell'altra, ma si amavamo comunque. Erano fatti per stare insieme!”

Oh, sta zitta Rachel, DuncanGwen è meglio” la interruppe freddamente un'altra bambina, che sembrava un po' più grande. “Courtney è stata così cattiva con Duncan; lui ha fatto bene a tradirla”

Zitta tu, Grace! Nessuno merita di essere tradito! E poi Duncan e Gwen si sono lasciati due anni fa! Adesso Gwen sta di nuovo con Trent, perciò ben ti sta!” Rachel si girò di nuovo verso di me “Quale è la tua coppia preferita, invece, signorina?... Hey, sta schiacciando troppo la coca!”

Tornai immediatamente alla realtà e realizzai che stavo stringendo così forte la lattina, che il liquido stava uscendo; se non l'avessi già aperta sarebbe esplosa. “Scusa” mormorai “È vero? Gwen sta con Trent adesso?”

È quello che si dice in giro” rispose Rachel “A quanto pare Gwen ha tradito Duncan e adesso è fidanzata con Trent”

Bene! Adesso quello stronzo sa che cosa vuol dire avere il cuore spezzato!” urlai arrabbiata. Le due bambine mi guardarono confuse e scioccate.

Grace, che cosa è uno stronzo?” chiese Rachel alla sorella.

Oh, è una parolaccia, non la usare. Scusa” dissi, nascondendomi il viso con le mani. Okay, era chiaro che avevo ancora dei problemi con i miei vecchi compagni. Le persona normalmente non distruggono le loro lattina di coca e urlano in pubblico. Per fortuna, nessuno si era accorto della mia scenata, perché in quel momento, Bridgette aveva appena fatto il suo ingresso sul palco.

La folla cominciò ad applaudire e a fischiare mentre la mia vecchia amica raggiungeva il microfono. Geoff la seguì subito dopo, sempre col suo cappello da cow boy come tempo fa. “Ciao a tutti fan di A Tutto Reality!” esclamò lei allegra. Bridgette era rimasta praticamente uguale a tre anni prima, ma se non mi sbagliavo, potevo vedere un grosso anello al suo dito. “Grazie a tutti per essere venuti qui. Chris e Chef saranno un po' in ritardo, ma tutti i concorrenti sono già qui quindi possiamo cominciare!”

Andiamo, belli!” esclamò Geoff eccitato “Facciamo entrare i nostri primi ospiti: Beth, Lindsay, Trent, Katie e Sadie!”

La folla cominciò ad applaudire entusiasta, in particolar modo le ragazze che si sporgevano verso Trent, quando lui salutò tutti con la mano e si mise a sedere. “Noah, Izzy, Eva, DJ e...Heather!” continuò Bridgette. Heather entrò nella stanza con una certa rigidità, che si poteva capire bene anche dalla sua espressione, mentre Izzy sbraitava qualcosa su una gara di maialini cercando si saltare sulle spalle Noah, che faceva di tutto per scostarla. Vedere quei due mi fece sorridere; Izzy e Noah erano pazzi.. Bé Izzy era pazza di suo e faceva impazzire Noah.

Passarono cinque minuti, nei quali rividi tutti i miei vecchi compagni: Alejandro era ancora in cura per via dell'incidente del vulcano e Sierra stritolava Cody, come al solito. Gwen era come l'avevo vista in tv, seduta vicina a Trent, mano nella mano a lui. L'idea che Gwen avesse tradito Duncan per il suo ex, mi spiazzava. Era davvero la verità? O le voci dicevan...

Merda, è LUI!

L'ultimo ad essere entrato sul palco era proprio Duncan. Indossava dei jeans con dei buchi e delle toppe, una maglietta nera con un teschio in fiamme disegnato sopra, e una maglietta a maniche lunghe sotto, delle converse verdi, e ovviamente la sua cresta fosforescente. Perché diciamocelo, non sarebbe stato Duncan senza. Si lasciò cadere sulla sedia accanto a DJ e Leshawna, con un espressione che diceva chiaramente 'Vorrei essere ovunque tranne che qui'.

Ma quello che successe dopo, mi sconvolse più di ogni altra cosa. “Sfortunatamente uno dei campeggiatori non potrà essere qui, oggi: Courtney, che è scomparsa dopo l'eruzione del vulcano tre anni fa” disse Bridgette triste. Tutti abbassarono le loro teste per un minuto di rispetto in mio onore.. tutti tranne Duncan. Fissandolo, sembrava che i suoi occhi acquamarina fossero persi nell'infinito ignoto.

Il silenzio fu rotto da Geoff che esclamò “Okay ragazzi, cominciamo questa riunione!” e la folla ricominciò a schiamazzare e urlare.

Io rimasi zitta, seduta al mio posto, fissando l'uomo che un tempo era il mio ragazzo.

 

X-X-X

 

Con mia sorpresa, scoprii che gli incontri sarebbero durati una settimana, ogni sera alle 19:00. Ma poi, non potevo essere così meravigliata; era estate e Chris e Chef volevano guadagnare il più possibile. Però io non sarei rimasta lì tutta la settimana, quello sarebbe stato l'unico incontro al quale partecipavo, e poi sarei tornata a casa.

Era passata più di un'ora quando finalmente Chris e Chef decisero di farsi vivi; presero posto nel palco, facendo domande ai concorrenti e permettendo alla folla di chiedere qualcosa loro stessi. Per quanto potesse essere interessante (cosa che non era), decisi di andarmene immediatamente; era stato un totale spreco di tempo, non sarei dovuta nemmeno venire.

Mi alzai e uscii, avviandomi verso il parcheggio. Saranno state circa le 21.00, ma era estate e si stava bene. Come se non potesse andare peggio, arrivata alla macchina scorsi un foglietto attaccato sul vetro. “Una multa di 85 dollari per aver passato di venti minuti il limite? Mi state prendendo per il culo, vero?” sbraitai, lanciando la multa per terra, e cominciando a saltarci sopra, mettendo così in mostra la mia frustrazione.

Quella notte niente andava per il verso giusto. NIENTE.

Continuai a saltare sul foglio, sempre più arrabbiata. “Penso che ormai quel pezzo di carta sia morto, dolcezza”. I miei occhi si spalancarono. Conosceva quella voce. Merda. Lentamente mi girai.. il mio cuore cominciò a battere sempre più forte... qualche metro più in là, con un sorriso soddisfatto, c'era Duncan.

Tu..tu sei..” balbettai

Si, lo so chi sono, e scusa ma non ho voglia di fare autografi al momento” disse.

Mi ricomposi in fretta “Meglio, perché io non lo voglio il tuo autografo” sbuffai “E ti sarei grata se tu smettessi si guardami in quel modo, mi da sui nervi”

Lui rise “Evidentemente non te ne frega niente se parli con una persona famosa o no”

No, effettivamente no. Qualcuno altro potrebbe essere entusiasta per chi sei e per quello che hai fatto, ma non io. Sinceramente, non me ne può importare di meno.” la mia voce aveva assunto un tono particolarmente minaccioso.

Andiamo, non fare la stronza. Qualcosa ti deve importare se sei venuta qui, no?”

Il fatto che mi avesse chiamata stronza era abbastanza perché gli strappassi gli occhi dalle orbite a mani nude. Calma Courteny mi dissi, È vero, ti stai comportando da stronza. Ora rilassati. “Scusa” dissi “Non volevo scattare in quel modo...è che ho avuto una giornata di merda. Se non ti dispiace, mi potresti lasciare da sola?”

Ho avuto una giornata di merda pure io, dolcezza. Perchè non vieni con me a bere qualcosa?”

 

-Present-

Perciò eccomi qui, in taxi con Duncan. Devo solo mantenere la calma.. Ci vuole un secondo a rovinare tutto.

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Capitolo 4
*** Momenti Imbarazzanti ***



-Momenti imbarazzanti-

 

Per dove?” chiese il tassista, una volta che mi ero seduta nel sedile posteriore, dietro Duncan.

Neon Blue Mix Bar, ho dimenticato l'indirizzo, sa dove si trova?” rispose lui.

Il tassista tossicchiò “Per favore. È il più grande club in Canada, tutti sanno dove si trova”

Hey! Io non ha mai accettato di venire a un bar con te!” protestai.

Oh, andiamo piccola. È venerdì sera, estate, e te hai l'aria di chi ha proprio bisogno di divertirsi” Duncan ghignò, incrociando le braccia mentre si girava verso di me. Sapevo cosa stava facendo: mi stava squadrando, non ci voleva uno scienziato per capire che mi stava fissando dall'alto al basso. Passarono cinque gloriosi minuti di silenzio prima che lui dicesse, con un sorriso ammaliante “Parlami di te”

Okay, questo era completamente ridicolo. Duncan non sapeva che ero Courtney, non sapeva che ero la ragazza con cui era stato insieme tre anni prima e certamente non sapeva che ero una che non poteva sopportare. Una parte di me si sentiva in colpa per non avergli detto chi ero veramente. Forse perché se così avessi fatto, lui avrebbe ricominciato subito ad odiarmi; forse se gli lasciavo credere che ero Haley mi avrebbe detto cose che non aveva mai detto a Courtney.

In altre parole l'avevo ingannato. Fantastico. Non ero cambiata per niente.

Non c'è tanto da dire” dissi finalmente, dopo il mio complesso mentale. “Mi sono solo presentata a in ritrovo di A Tutto Reality”

Grazie bambola, questo lo sapevo già. Da quanto sei una fan di A Tutto Reality?”

Oh, posso dire di esserlo stato fin dall'inizio” non potei non sorridere; tecnicamente non stavo mentendo.

Chi era il tuo preferito nello show?”

Mi piaceva Bridgette” Niente bugie.

Davvero, e me? Ti piaceva guardarmi?” chiese Duncan, fissandomi a fondo con i suoi occhi acquamarina.

La maggior parte del tempo” Niente bugie.

Che cosa non ti piaceva di me?”

Perché ti interessa? Sono solo una fan, in confronto alle centinaia 'Duncan lovers'. Non è importante sentire la mio opinione, giusto?”

Bé, adesso mi interessa di più perché stai cercando di evitare la mia domanda” Cavolo, Duncan poteva non essere il più intelligente quando si parlava di scuola, ma se si parlava di persone (specialmente me), riusciva a leggermi come un libro aperto. “Andiamo, sono curioso, quale parte di me non ti piaceva in A Tutto Reality?”

Mhh.. Penso che ti sia comportato un po' da stronzo quando hai tradito la tua ragazza Courtney”

Questa risposta parve lasciarlo senza parole per un minuto. Ci fu una piccola pausa, dopo la quale lui rispose, senza la sua voce suadente: “Anche lei si è comportata da stronza con me” Il suo tono rispecchiava una certa tristezza, un che di frustrazione, qualcosa che non avevo mai sentito prima.

La vecchia Courtney gli avrebbe urlato addosso, cercando di difendersi. La vecchia Courtney avrebbe dato tutta la colpa a lui...Ma io sapevo che era lui ad avere ragione. “Non ne dubito” fu quindi la mia risposta.

Il Tour è stato uno spreco di tempo, comunque. Non avrei mai dovuto parteciparci” disse.

Era bruttino” sorrisi “Chris era più stressante del solito.” Spalancai gli occhi “Almeno, questo è quello che ho visto in TV” dissi velocemente, e Duncan rise. Il taxi si fermò, e quando guardai fuori dal finestrino, vidi una fila di persone che aspettava di entrare nel club. “Non dovremmo far vedere a qualcuno la carta d'identità? Non siamo ventunenni”

Non ti preoccupare, sono famoso, ricordi? Vieni, seguimi” scese dalla macchina, pagò il tassista e venne ad aprire la mia portiera.

Wow, molto gentile da parte tua” dissi

Come sai che non è nel mio carattere?”

Non sembri un tipo che apre le portiere alle ragazze”

Davvero? Bé, tu non sembri il tipo che esce e si diverte”

Hai ragione, non lo sono”

Hai ragione pure tu. Non apro portiere alle ragazze” Duncan sorrise e mi prese una mano tra le sue, aiutandomi ad alzarmi e poi stringendomi a sé “Ma per te posso fare un'eccezione”

Era sbagliato. Era sbagliato. Era SBAGLIATO. Non potevo lasciarlo andare avanti! Ma cavolo, se mi mancava tutto ciò. Mi mancava questo Duncan; il Duncan a cui piacevo e che era carino con me. Ero stata tre anni senza vederlo e parlarci. Almeno per una notte, solo poche ore, e poi gli avrei detto la verità. E dopo avrebbe ricominciato ad odiarmi.

Spostai la mano sul suo petto e lo allontanai gentilmente “Andiamo alla festa o no?”

Certamente” ghignò. Mi prese la mano e mi accompagnò oltre la porta principale “Salve Gene” disse al buttafuori di guardia. Un uomo corpulento, capo della sicurezza, annuì “Hey D. Lei chi è?”

Una fortunata ragazza che è venuta a divertirsi” rispose Duncan e io mi limitai a sorridere debolmente.

Okay, divertitevi allora”

Ci puoi scommettere” Duncan mi accompagnò all'interno del locale

Come mai non ti ha chiesto la carta d'identità?”

Eh, è un pezzo che vengo qui. Gene pensa che io abbia 21 anni, la prima volta che sono venuto gli ho parlato a lungo e si è dimenticato di controllarmi la carta d'identità. Perciò quando vengo qui, lui crede che io sia ventunenne e non mi chiede nulla. Inoltre, quando ho dei biglietti per il baseball glieli do a lui, così è un patto alla pari”

No, è da criminali”

Essere criminali è il mio stile, non ha visto lo show?” Duncan rise malignamente e sedette insieme a me ad un tavolo. Nel locale rimbombava la musica, la gente ballava (o direi meglio si muoveva come pervertiti), i camerieri servivano i drink, le lampade al neon brillavano e c'erano addirittura cuscini dove sedersi.

Per favore, dimmi che non ti vuoi rovinare” dissi. Ma stavamo parlando di Duncan: il ragazzo che ruba, rompe oggetti e si mette nei casini. Perché mai non dovrebbe bere fino ad essere ubriaco fradicio, anche se non era ventunenne?

Non ti preoccupare, piccola, ho solo bisogno di un paio di birre per lasciarmi andare.. a meno che non ti voglia rovinare pure tu”

No grazie!”

Come pensavo” ordinò dal cameriere due birre e un pacchetto di grissini. Quando quello se ne andò, eravamo di nuovo solo noi due. La canzone che c'era in quel momento era 'Hey Baby' di Pit-bull e T-Pain..”Vuoi ballare?”

No grazie, io non ballo” Okay, questa era una bugia. Ma tecnicamente quelli sulla pista si muovevano e ridacchiavano. La vecchia Courtney non avrebbe voluto 'ballare' in quel modo, e la nuova Courtney nemmeno. Non era il mio stile, vecchia o nuova. “Allora.. cosa hai fatto alla fine del Tour?” chiesi, cercando di fare conversazione.

Poco. Sono stato nei guai con la legge un paio di volte per limiti di velocità, litigi per strada, e sono stato accusato di aver rubato la macchina di un ragazzo. Ma non mi importa più di tanto.

Bé, certamente avrai ancora dei soldi che hai vinto in 'Azione'?”

Un po'”

Emh..stai con qualcuno adesso?”

Mi sentii un po' imbarazzata a chiederglielo, e forse non avrei dovuto: non erano affari miei.

Perché lo chiedi” sorrise

Non fare il pervertito. Sono solo curiosa”

Perché sei curiosa? Mi trovi...interessante?”

Si, era proprio Duncan, sempre pieno di sé. “Bé, hai tradito Courtney, quindi volevo essere sicura che non fossi ingrato con qualcuno per colpa mia”

Ouch, questo è un colpo basso”

Almeno sono sincera, no?”

Per tua informazione, non ho intenzione di tradire di nuovo qualcuno, e no, non sto con nessuno”.

Pausa.

Ma non stavi con Gwen?”

Non leggi i gossip bambola? Ora lei sta con Trent” la sua voce sembrava scocciata, non tanto per la domanda, e anche arrabbiata.

No, non li leggo. Certe volte non ti puoi fidare di quello che dicono” davanti al viso mi si parò l'immagine di un giornalino con in copertina il mio volto vicino alla scritta a caratteri cubitali 'SCOMPARSA', e più sotto 'probabilmente morta'.

Ci furono un paio di minuti di silenzio, nel quale ascoltammo la canzone 'Just Can't Enough' dei Black Eyed Peas, e finalmente arrivò il cameriere con le birre e i grissini “Guarda... non volevo chiederti nulla di così personale. Non sono affari miei, davvero” dissi

Piegò la testa di lato e mi guardò attentamente “Sei.. così..strana” rispose.

Scusa? Io sono strana? Cosa vuoi dire con ciò?”

Rise “Sei anche divertente da stuzzicare. Ti hanno mai detto quanto sei carina quando sei arrabbiata o scocciata?”

Sì.. il mio vecchio fidanzato”

Mmh” Bevve un lungo sorso di birra, quasi svuotando la bottiglia, ruttando poi sonoramente. “E..Come era il tuo vecchio fidanzato, dolcezza?”

Non credo che una cosa del genere possa accadere veramente

Era molto simile a te” risposi con un sorriso compiaciuto.

Davvero?” chiese Duncan ridacchiando “E era bello come me?”

Potreste essere parenti”

Interessante. E quanto era attratta da questo ragazzo?”

L'attrazione andava e veniva. Lui provava costantemente a flirtare con me, anche se io continuavo a dirgli che non era il mio tipo. Nonostante tutto ci siamo messi insieme”

Uh-huh.. E dimmi, come si chiamava questo tipo?”

Oh merda. Okay, ero sicura che Duncan non fosse perfettamente sobrio, ma di sicuro non era un idiota “Psss, nomi! Così fuori moda!” esclamai.

Hai ragione, ma sono sicuro che era uno sfigato.” Si era appena dato dello sfigato, e risi.

Andiamo, non dirmi che non balli. Questa canzone è carina”

Okay, ma solo se non facciamo cose troppo volgari”

Hai un problematico palo nel culo, sai dolcezza?”

-Flashback di A Tutto Reality: L'Isola-

Sai, saresti più divertente senza un palo su per il culo” mi disse Duncan

Io NON ho un palo su per il culo!”

-Presente-

Davvero? E anche se fosse? Forse qualcuno dovrebbe metterne uno su per il tuo di culo” risposi

Lui sorrise “Potrebbero”

Lo faranno”

Forse tu lo farai”

Pervertito!”

 

X-X-X

 

Più si ballava, più Duncan diventava ubriaco. Mandava giù la birra come se fosse acqua fresca, che qualcuno beveva dopo una corsa di dieci miglia. Più diventava ubriaco, più parlava a voce alta. Ad essere sincera avevo paura che si mettesse a picchiare qualcuno, quando un paio di ragazzi mi volevano a ballare con loro. Duncan semplicemente li minacciò di tirargli un calcio in culo, e mise un braccio intorno alla mia spalla sussurrando “Lei è mia. Sparisci”

L'avevo visto ubriaco solo due volte, da quando stavamo insieme. Lui non diventava goffo, o sorrideva senza motivo, no: lui si arrabbiava. Spesso veniva a casa mia il sabato mattina con un polso slogato o un occhio nero perché si era ubriacato di venerdì e aveva fatto a botte. Gli dicevo che era un idiota e che non doveva bere perché 1. Non ne aveva l'età, e 2. veniva picchiato. Non mi ha mai ascoltato, però..

Perché avrebbe dovuto farlo adesso? Era mezzanotte passata, probabilmente 12:14 o 12:15 “Hey.. Duncan.. Dobbiamo andare adesso” gli urlai sopra la musica altissima

Andiamo piccola, la festa è appena cominciata!” mi rispose

Potevo semplicemente andarmene e lasciarlo là. Ma sapevo che non andava bene. Davvero, no “Per favore” sussurrai, prendendolo per il braccio e girandolo verso di me “Per favore, vieni via con me”

Grugnì, ma poi fece segno di sì col capo “Va bene, va bene, andiamo” Il braccio che gli stavo tenendo, scivolò sul mio fianco e lasciammo il locale. “Yo, taxi!” sbraitò Duncan. Per fortuna ne arrivò uno subito e noi entrammo.

A quale hotel stai, Duncan?” gli chiesi

Quello grande con una piscina”

Ho bisogno di qualche informazione in più”

Quello con la ragazza bionda”

Quale ragazza bionda?”

Paris... è bionda, no?”

Oh.” mi girai verso il tassista “The Hilton Hotel.” Lui annuì e cominciò a guidare. Okay Courtney, accompagna Duncan e poi vattene dritto al tuo motel. Non potevo non essere un po' gelosa, io stavo in un modesto motel, mentre lui si poteva permettere l'Hilton.

Ti ho mai detto che mi ricordi qualcuno?” chiese con voce roca.

Cercai di ignorare la puzza di alcool nel suo alito. “L'hai fatto” risposi “Chi ti ricordo?”

Ah.. Mi sono dimenticato il suo nome” resistetti alla tentazione di tirargli uno schiaffo. “Oh! Adesso ci sono! Mi ricordi una delle mie ex ragazze”

Gwen?”

No, Courtney” Wow. Duncan è un perfetto idiota. D'accordo che era ubriaco. D'accordo che non mi aveva visto da tre anni. D'accordo che tutti mi credevano morta. MA COME CAVOLO FACEVA A NON RICONOSCERMI? “Ma sai cosa?” chiese Duncan.

Cosa?”

Si avvicinò, appoggiando la fronte sulla mia. Presi un profondo respiro, cercando si allontanarlo, ma lui mi aveva schiacciato contro la portiera della macchina. “Tu mi piaci molto di più” disse dolcemente. E poi, mi baciò. Non avevo avuto avuto il tempo di reagire che le sue labbra erano schiacciate contro la mie; il mio primo istinto era quello di poggiare le mie mani sul petto e di arricciare il dito sulla maglietta, ma non volevo avvicinalo..Lo scostai da me. Le nostre labbra si separarono e lui mi guardò sorpreso.

Duncan..no.. Non posso” in quel momento il taxi si fermò nel parcheggio dell'Hilton, e lui mi guardò con un'espressione curiosa “Andiamo.. Ti accompagno nella tua camera”

Annuì e uscì dalla macchina. Con un sospiro, pagai il tassista e lo seguii all'interno dell'edificio. Mi aveva baciata perché credeva fossi Haley. Non l'avrebbe mai fatto se sapeva che fossi Courtney.

Quando finalmente fummo davanti alla porta della sua camera, lui si girò verso di me e mi guardò a fondo. “Potremmo rivederci?”

Si” sorrisi “Potremmo”

Allora buonanotte, dolcezza”

Buonanotte Duncan”

Sorrise e entrò nella camera, chiudendosi la porta alle spalle. Sorrisi ancora di più, mi girai e... feci un balzo.

Ciao” disse Noah ridacchiando, guardandomi dall'uscio della sua camera, proprio di fronte a quella di Duncan “Come stai...Courtney?”

 

 


 

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Capitolo 5
*** Spiegazioni indesiderate ***


NDTraduttice: Okay, mi c'è voluto un bel po' a tradurre questo capitolo perché non avevo tempo ,eccetera... Comunque, volevo solo dire che Luna è entusiasta di tutte le vostre recensioni che ha trovato fenomenali! Continuate così!

 

CAPITOLO 5: Spiegazioni indesiderate

 

 

Na..Noah?” chiesi incredula, ancora scioccata dal fatto che lui fosse a pochi metri da me, quasi all'una di notte. “Cos..Cosa ci fai qui?”

Ogni campeggiatore ha la sua stanza d'albergo, per i giorni del ritrovo, molti di noi addirittura nello stesso piano” rispose. Oh, merda, perciò quasi tutti i partecipanti del reality erano a portata di mano allo stesso piano di questo dannatissimo hotel? Cavoli! “Allora Courtney, che cosa ti porta---ah! Hey!”

Prima che Noah potesse dire altro, mi tuffai letteralmente attraverso il corridoio presa dalla disperazione, misi la mia mano sulla sua bocca e lo spinsi dentro la sua camera, chiudendomi la porta alle spalle. “Sta' zitto!” sibilai. “Vuoi farti sentire da tutti?”

Hey, non puoi stare qui” sbottò lui.

Oh, per favore. Cosa ti fa pensare che io voglia passare la notte qui?

Avevo i miei dubbi, ma adesso sono sicuro che tu sia Courtney” Accidenti. Mi tirai una manata sulla fronte. “Ero sarcastico, comunque. Ma è abbastanza ovvio che tu hai ancora dei sentimenti per il Mr. Delinquente dall'altra parte del corridoio.”

Non è vero, sta' zitto”

Invece sì. Io ero l'unico a dire che ad Alejandro piaceva Heather, ricordi? Qualcuno mi ha ascoltato? No. E alla fine Alejandro è stato spinto da Heather giù per il bordo di un vulcano? Si.”

Cavolo, sei stressante”

Anche tu sei un mazzo di fiori, dolcezza”

Tossicchiai. Noah era praticamente lo stesso; con l'unica differenza che era più alto “Come hai fatto che ero, comunque?” gli chiesi, incrociando le braccia con ostinazione.

Oh, andiamo. Ero il più intelligente in A Tutto Reality. Pensavi sul serio che non ti avrei riconosciuto?”

Ah! Mi dispiace distruggere il tuo ego, intelligente, ma io lo ero molto più di te. Non solo sono durata di più, ma ho fatto strategie e ho avuto più popolarità”

Fu il turno di Noah di tossicchiare “Oh, davvero? Bé, almeno io avevo degli amici nello show!”

Aprii la bocca per ribattere, ma la richiusi velocemente. Diamine, avevo ragione “È vero” borbottai “Avevi molti più amici di me”

Lui mi guardò con un'espressione confusa. “Che cosa? Sei d'accordo con me? Non vuoi ribattere e rispondermi a parole?”

Si, intelligente mio, non nego quello che hai detto. Non avevo amici in A Tutto Reality”

Continuò a guardarmi perplesso, poi mi fissò pensieroso, inclinando la testa da un lato, dicendo “Sei cambiata”

Grazie” sospirai “Adesso mi dirai come hai fatto a capire che sono Courtney? Non vorrei che lo sapessero anche gli altri”

Oh, non ti preoccupare. Come ho già detto, sono il più furbo, quindi nessun altro lo saprà” sorrise “Sapevo che eri Courtney, e basta. Quando ti ho visto entrare nel taxi con Duncan potevo dire che eri tu da come ti muovevi. Dopo ti ho visto qua fuori e i miei sospetti sono aumentati. Adesso ne sono certo.”

Bé..è un piacere vederti di nuovo...immagino. Come sono andate le cose in questi tre anni?”

Eh. Sono al college. Stava andando tutto alla perfezione, finché non si è fatta viva lei in tre dei miei corsi”

Lei chi?”

Izzy”

Oh. Non ti piace Izzy?”

È stressante!”

Ma come ha fatto ad entrare nel college?”

Me lo chiedo dal giorno che è arrivata”

Risi “Sembra magnifico, Noah. Guarda, è tardi e devo proprio andare a casa. E se non ti dispiace tenertelo per te...”

Non ti preoccupare”

Grazie”

Solo se ammetti che io ero il più intelligente nello show”

Cosa?!”

Voglio sentirtelo dire”

Non c'eri nemmeno nella seconda stagione!”

Dillo!”

UGH! VA BENE! Noah, tu eri il più intelligente in A Tutto Reality”

Scusa, eri?”

CAVOLO! Sei il più intelligente in A Tutto Reality”

Sono contento che abbiamo trovato un accordo” sorrise “Ci vediamo, huh?”

Quello che vuoi” grugnii. Spalancai la porta, la sbattei dietro di me, e mi diressi verso casa, dopo quella lunga notte.

Come potevo essermi messa in questo casino in una sera sola?

 

-La mattina dopo-

 

Ebbi dei problemi ad addormentarmi. Quando arrivai al mio stupido motel stavo per crollare dal sonno, ma la mia mente era concentrata a pensare a Duncan. Stupido Duncan.

Noah aveva ragione? Provavo ancora qualcosa per lui? Se sì, avevo avuto tenuto repressi i miei sentimenti per tre anni? Sapevo che dopo Il Tour odiavo assolutamente Duncan. Non lo sopportavo, e non sopportavo il solo pensiero di lui, e tutto quello che volevo era che se ne andasse. Perché? Perché mi aveva tradito?

Più la notte andava avanti, più pensavo al problema della nostra relazione.

Lo odiavo perché mi aveva tradito? Nessuno merita di essere tradito. E perché io si? Potevo sentirmi un groppo alla gola e non riuscivo ad ingoiare bene. Sapevo il perché. Non solo mi aveva tradito, ma mi aveva tradito a causa mia. Questo ero il vero motivo. Io ero il problema. Più pensavo a queste cose, più mi salivano le

lacrime agli occhi.

Immagina che razza di mostro ero se Duncan mi aveva tradito. Penso che questa sia la cosa che faccia più male. Lui non era felice con me. Lui era felice con Gwen… ma allora perché era attratto da me? Pensava che fossi Haley, certo, ma questo non voleva dire che…

Non so... tipo che.. Mi ricordi qualcuno”

Duncan… provava ancora qualcosa per me?

DIAMINE! TUTTO CIO’ E’ STUPIDO!” In un attimo di frustrazione e rabbia saltai giù dal letto del mio piccolo motel e gettai il cuscino a terra. “Accidenti a te, Duncan!” sbraitai, mentre prendevo a pugni il cuscino sul tappeto. “Mi-fai-sentire-così-STUPIDA! GAH!” Smisi di picchiare il cuscino e andai verso il bagno, sbattendo la porta e guardandomi allo specchio.

Il mio riflesso respirava a fatica, gli occhi color onice erano spalancati e le mani chiusi a pugno. Aspetta. Un ragazzo mi faceva sentire così? Stavo picchiando rabbiosamente uno stupido cuscino per un ragazzo? Cavolo Courtney. Non mi devo sentire così per colpa sua. Devo lasciarlo andare. Deve essere acqua passata.. Allora perché sentivo ancora dei legami con lui? Perché… aveva ancora questo effetto su di me? Ero legata ai miei sentimenti per Duncan?

Mi feci una lunga doccia bollente, rilassando i nervi ma continuando a pensare, e a pensare. Quando ne uscii mi misi una gonna viola, infradito nere e un top nero e lasciai la stanza del motel dopo aver preso la borsa e il cellulare.

Il tempo era nuvoloso ma caldo e mi ero dimenticata che avevo lasciato la macchina nel parcheggio di A Tutto Reality. “Accidenti” Sospirai. Preferii camminare fin là, piuttosto che spendere 20 dollari per il taxi. Mi serviva letteralmente ogni briciolo di energia, per non dover pensare al passato. Facevo qualsiasi cosa, pur di distrarmi: quante leccate ci vogliono per finire un lecca-lecca (più o meno 200-219), se Chris Brown si era ispirato alla canzone di Rihanna S&M., QUALSIASI cosa di stupido.

Finalmente raggiunsi la mia macchina. E quando la aprii e mi sedetti al posto del conducente, sentii la portiera accanto a me aprirsi e richiudersi. Guardai a destra. “Duncan!”

Ehi, ciao” sorrise.

Non puoi entrare così nella mia macchia, stupido!”

Certo che posso”

Cosa? Mi stavi aspettando perché sapevi che sarei tornata alla mia macchina, o qualcosa del genere?”

Forse. Ma ti volevo anche invitare a colazione”

Hai mai considerato il fatto che forse io non voglio venire a fare colazione con te?”

Duncan rise. Si girò, in modo da guardarmi dritto negli occhi, poi sorrise in quel modo diabolico che avevo cominciato ad odiare “Oh, io penso di sì….Courtney”

 

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Capitolo 6
*** Sparire sotto una roccia e morire ***


CAPITOLO 6: Sparire sotto una roccia e morire.

 

Oh, io penso di sì….Courtney” disse Duncan. I miei occhi si spalancarono e il mio cuore cominciò a battere sempre più forte. Duncan… sapeva… chi ero? In un attimo di shock e disperazione, spalancai la portiera… e cominciai e correre via. “Ehi! Torna indietro!” urlò Duncan.

Sul marciapiede cominciai a correre sempre più forte. Indossavo gli infradito, che non erano molto adatte alla corsa e Duncan probabilmente aveva le converse. Era solo una questione di tempo, prima che mi raggiungesse e catturasse.

Courtney! Dove stai correndo? Mi domandò una vocina dentro la testa.

Non lo so! Pensai di rimando.

Bé fermati e vai a parlare con Duncan! Non puoi scappare dai tuoi problemi! Inoltre, ti farai male perché non ti sei allenata!

Courtney!” urlò di nuovo. Girai la testa indietro e lo vidi correre verso di me, raggiungendomi in fretta.

No!” urlai.

Improvvisamente mi stava correndo accanto, andando a ritmo con me “Possiamo giocare al gatto e al topo tutto il giorno, Principessa!”

Lasciami stare!”

Cosa sei, uno stupida bambina di cinque anni?”

Forse!” Adesso eravamo scesi dal marciapiede e stavamo correndo sull’erba di un parco. Duncan improvvisamente si girò verso di me e mi buttò per terra, così da farmi gridare “No!”

Mi inchiodò al terreno, fermandomi le mani con le sue, e schiacciandomi sull’erba col suo corpo. Entrambi respiravamo a fatica . “Tu” balbettò “hai dei problemi!” I suoi occhi color ghiaccio mi pugnalavano, e solo dopo realizzai che ormai solo pochi centimetri ci distanziavano. Le mie guance si incendiarono e probabilmente ero parecchio rossa in volto, ma girai la testa di lato, così da non poterlo vedere in faccia.

Quando il mio respiro fu di nuovo normale, gli chiesi con un sospiro “Come?”

Come cosa?” sbuffò lui, ancora scocciato dal fatto che fossi scappata.

Come sapevi che ero io? Te l’ha detto Noah?”

No. Cosa è ora Noah, il tuo migliore amico?” chiese, con una punta di gelosia nella voce.

No!”

Notizia bomba, Mrs Melodramma, io sono stato con te, cazzo! Non puoi scappare da questo fatto”

Da quanto?”

Dal minuto in cui sono uscito dalla riunione. Ti ho trovata facilmente nella folla. All’inizio non potevo credere che fossi tu, così ti ho seguita fino alla macchina per esserne certo. E dopo mi hai detto tutte quelle stronzate sul fatto che ti chiamavi ‘Haley‘, così ho deciso di reggerti il gioco, guardando se tu mi avessi mai detto chi eri veramente.

Perciò lui sapeva… da sempre? Dal primo momento in cui mi aveva vista? Ci furono dei minuti di silenzio, e notai che Duncan aveva cominciato, inconsciamente, a fare dei piccoli cerchi col pollice sul mio polso. Il suo respiro affannato era sul mio collo, e i suoi occhi sempre puntati su di me. Sospirai e girai la testa per guardarlo di nuovo in faccia. Rimanemmo a fissarci come se fossimo in trance. Erano passati tre anni; tre lunghi anni per entrambi.

Come hai potuto farmi questo?” Duncan mormorò all’improvviso.

Fare cosa?” domandai, sottovoce come lui.

Come hai potuto farmi credere che eri morta, per tre anni?”

C-cosa?”

Pensavo tu fossi morta!” esclamò. “Pensavo che te ne fossi andata per sempre, che eri affogata e sperduta nel mare! Come hai potuto essere viva per tutto questo tempo e non avermelo detto? Lo sai come ero scioccato quando ti ho visto l’altra sera? Pensavo di aver visto un fottutisimo fantasma! Pensavo di aver perso il senno!”

Per la prima volta nella mia vita volevo sparire sotto una roccia e morire. Non riuscivo a rispondergli; non potevo nemmeno ripensare a quello che aveva appena detto. Tutto quello che potevo fare era guardarlo con aria stupita. Gli importava davvero di me? Pensavo mi odiasse. Non mi odiava? Mi poteva sopportare?

Le mie mani si slegarono dalle sue, e le misi sul suo petto, allontanandolo facilmente e mettendomi a sedere. Eravamo molto vicini e ci guardavamo intensamente. Lui stava ancora aspettando una mia risposta. “Ti sono mancata?” sussurrai. Un brivido mi percorse e lui si allontanò di un bel pezzo da me. I suoi occhi non erano più puntati su di me; erano da un’altra parte, e mi evitavano. Sospirai per la frustrazione. “Perciò durante il tragitto in macchina, e quando eravamo al pub sapevi chi ero. Ma mi hai detto la verità?”

Cosa vuoi dire?”

Tu.. le nostre conversazioni. Mi stavi solo dicendo quella roba oppure eri anche sincero?

Io non ti ho mai mentito, Courtney. Ho solo finto, come te” Piegò la testa sulla sinistra “C’è un Ihop al di là del parco. Non possiamo semplicemente fare colazione e parlare là?”

Si” risposi “Possiamo”

 

~X~X~X~

 

Un French Toast con uova e pancetta” disse Duncan alla cameriera, che poi si voltò verso di me “E per te?”

Per tutto il tempo ero stata troppo preoccupata per guardare il menù. “Uh..pancakes” dissi la prima cosa che mi venne in mente.

D'accordo, sarò di ritorno tra poco.” Sorrise e ci lasciò da soli: eravamo seduti in un angolino appartato dell' Ihop. Adesso avrei davvero voluto sparire sotto una roccia e morire. La tensione imbarazzante che c'era nell'aria era troppo pesante.

Allora, come mai hai deciso di tornare indietro?” chiese lui dopo un po', prendendo il suo coltellino da burro e passandolo sul bordo della tavola, distratto. “Vuoi dire a tutti che non sei morta?”

Penso..che.. che sia tornata indietro perché avevo delle questioni irrisolte. Le ho evitate per questi anni, ma sapevo che non potevo continuare finché non le avessi capite e rimiedate.” Sapeva di che cosa stavo parlando.

Cosa? Perciò adesso sei tornata per urlarmi che non dovevo tradirti per Gwen?” chiese, con tono difensivo “Perché non ci metti una pietra sopra?”

Quella semplice domanda mi fece scattare di rabbia “Perché non ci metti una pietra sopra?” chiesi, fumante di rabbia. “Lo sai, posso non essere stata la ragazza perfetta, Duncan! Ma sicuramente tu non eri il ragazzo perfetto! Potevi almeno avere la cortesia di lasciarmi, prima di andare tra le braccia di Gwen! Oh, no, aspetta, è vero. Non sei gentile. Sei il punk menefreghista che ha lo stesso interessamento per le donne come per i buchi di una cintura!”

Davvero? Bé, te sei diventata completamente psicopatica con quella faccenda della vendetta! Hai addirittura cercato di perdere di tua volontà solo per farti vedere da Alejandro!”

Ho provato a metterci una pietra sopra per tre fottuttissimi anni! La verità è tu mi hai ferito, Duncan, mi hai tradito e te ne sei vantato!”

Mi vuoi dare la colpa per averti tradito? Sei te che eri sempre precisina, manipolatrice e cercavi di trasformarmi in qualcosa che non ero!”

Mi alzai in piedi e lo guardai fisso negli occhi “Mi spiace per tutte le cose che ho sbagliato con te...ma non vuol dire che tu sia innocente. Abbiamo sbagliato entrambi, Duncan. Prima lo capirai, meglio è. A me sono ci sono voluti tre anni per accettare il fatto che avevo sbagliato. Adesso tocca a te” Mi allontanai e uscii dal bar. Questa volta, però, lui non mi seguì.

 

~X~X~X~

 

Immaginandomi invisibile, bussai debolmente alla porta davanti a me. Quella si aprì lentamente e Noah mi fissò sbalordito. “Courtney?”

Hey” bofonchiai. “Non c'è nessun altro con cui possa parlare e Io.. cioè.. emh”

Hai bisogno di sfogarti?”

Uh-uh”

Fammi immaginare. Tu e Duncan avete litigato, parlando della vostra relazione?”

Uh-uh”

E lui sapeva che tu eri Courtney per tutto il tempo?”

Già. Come lo sai?”

La. Persona. Più. Furba.”

D'accordo. Guarda, ti volevo dire grazie per non averlo detto a Duncan. O a chiunque altro.” Il ghigno dalla faccia di Noah sparì. “Ecco.. Non posso dire che...”

L'hai detto a qualcuno? CHI?”

COURNEY!” una voce urlò dietro di me. Improvvisamente caddi a terra, con qualcuno che mi abbracciava.

Bridgette?” chiesi incredula.

Oh, Court! Mi sei mancata così tanto! Sono così contenta che tu sia viva! Devo raccontarti così tante cose! Courtney? Courtney? Dì qualcosa!”

La sai soffocando” puntualizzò Noah.

Oh” Bridgette mollò la presa e io feci un grande respiro “Scusa” Bridgette sorrise impacciatamene.

Lanciai un'occhiataccia a Noah, che scrollò le spalle “Guardala dal lato positivo adesso potrai parlare con Bridgette e io me ne torno a leggere in pace” disse, chiudendo la porta.

Dobbiamo dirci così tante cose!” disse la surfista.

Davvero.” risposi. Adesso comincio a pentirmi di non essere rimasta al bar a mangiare panckes...

 

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Capitolo 7
*** Stai zitto e basta! ***



 

CAPITOLO 7

Stai zitto e basta!


 


 

If I'm a bad person, you don't like me

Well I guess I'll make my own way

It's a circle, a mean cycle

I can't excite you anymore…


 

Sul serio? Vi state davvero per sposare?”

Si! Ah, sono così emozionata! Geoff mi ha sorpreso il mese scorso con la sua proposta, ma apparentemente aveva già chiesto la benedizione di mio padre molto tempo prima; gli ci è voluto del tempo per prendere il coraggio!” gridò Bridgette estasiata. Mi mostrò la mano sinistra, dove faceva bella mostra di sé un anello d'argento con un grosso diamante.

Sono così felice per te!” squittii.

Grazie, grazie”

Ma come te l'ha chiesto Geoff? A cena? In un posto romantico?”

Oh, è stato fantastico! Ha aspettato fino al giorno della mia gara di surf e proprio mentre stavo per entrare nell'acqua, mi fa 'Hey piccola, ti devo parlare un momento', e dopodiché ha tirato fuori una scatolina con-”

Potete smetterla di strillare, per favore? Cavolo, siete tutte e due così fastidiose, state zitte e basta” Io e Bridgette ci girammo indignate verso Noah.

Nessuno ti ha obbligato a venire, sai?” replicai “Quindi, se vuoi che ti dia un passaggio ti tocca ascoltare i discorsi tra ragazze”.

Ugh” grugnì Noah, incrociando le braccia e appoggiando la testa sul sedile della macchina.

Perché sei venuto, comunque? Non sembri un tipo da andare ad una fiera.”

Bridgette non te l'ha detto? A Tutto Reality ha una riunione alla fiera oggi. Chris ci ha detto di presentarci verso le 14.00” rispose Noah.

MI voltai di scatto verso la bionda, seduta accanto a me, al posto del passeggero. “Cosa? Non me l'avevi detto!”

Bridgette accennò un sorriso “Non saresti venuta se te l'avessi detto.”

Uh, GIA', Bridgette. Non ci voglio venire a questo ritrovo! Voglio stare il più lontano possibile da tutti.”

Oh, ti prego, Courtney! Non abbiamo passato nemmeno un po' di tempo insieme. Il ritrovo è solo fino alle 18.00, dopo sono libera e possiamo andare in tutte le montagne russe che vuoi. Puoi.. stare da sola e non dare nell'occhio fino ad allora.”

Non dare nell'occhio. Strinsi più forse il volante. Che cosa dovevo evitare? Oh, giusto, Duncan. No! Non rimarrò a non far niente solo per evitare Duncan. Lui non mi fa paura, non mi intimidisce. “No Bridge, non me ne starò nell'ombra. Infatti girerò per tutta la fiera finché non mi raggiungerai.”

Okay”

Non è perché stia cercando di evitare Duncan.”

Non l'ho mai detto.”

Bene...perché non sto cercando di evitarlo. Nemmeno. Un. Po'.

Sono contenta per te, Court”

Diciassette secondi e mezzo dopo...

Duncan ci sarà alla riunione?”

Si.”

Okay. Chissenefrega. Non lo chiedo perché mi importi qualcosa.”

Ventinove secondi dopo...

Pensi che Duncan rimanga alla fiera, una volta che la riunione sarà finita?”

Potrebbe”

D'accordo. Non mi importa quello che fa”

Sei secondi dopo...

Bridge?”

Si?”

NON CE LA POSSO FARE!”

Oh, andiamo Courtney! È una fiera enorme, le possibilità che vi incontriate sono bassissime.”

Anche le possibilità di trovarlo nel parcheggio e dopo andare al pub insieme erano bassissime.” aggiunse Noah. “Smettila di pensare a Duncan. Non fare in modo che ti rovini il divertimento.”

Sospirai “Hai ragione. Hai ragione. È solo un ragazzo. Non posso permettere che uno stupido ragazzo mi rovini il divertimento.” Spinsi il piede sul pedale. “Fantastico, traffico” grugnii.

Potresti prendere un auto di gruppo” sorrise Bridgette.

Improvvisamente Noah sobbalzò “Oh mio dio.. Courtney! Vai, vai! VAI!”

Non posso Noah, a meno di non ammaccare la macchina davanti”

No Courtney, devi pigiare il piede su quell'acceleratore. ORA!”

Si può sapere quale è il tuo problema?”

BANG!

Qualcuno è salito sul tetto della macchina?” chiese Bridgette.

VAI, VAI, VAI!” sbraitò Noah.

Improvvisamente, qualcosa si scagliò sul parabrezza. “Hey, che cracker c'è?*

IZZY?” sobbalzai.

Saltò giù dal tetto, camminando intorno alla macchina e andandosi a sedere nel sedile posteriore, accanto a Noah. “Hey gamberetto” squillò, facendo un leggero pizzicotto al braccio di quest'ultimo. “Come va? Cavolo, avrei bisogno di bere qualcosa, tutto questo correre mi ha distrutto!”

Mi ci volle un minuto per capire cosa era successo: Izzy era saltata sulla mia macchina, si era seduta accanto a Noah...cosa? “Ci stavi seguendo dall'hotel?” chiesi incredula.

Già”

Correndo?”

Proprio così. Cavolo se sono stanca. Come stai Courtney? È da un po' che non ci si vede.”

Mi girai di scatto verso di Noah, lanciandogli un'occhiata infuriata. “Hai detto a Bridgette E a Izzy chi ero?”

No! Solo a Bridgette” si lamentò Noah “Non sapevo che Izzy lo sapesse! È completamente pazza! Chi altri inseguirebbe un'auto a corsa? La ragazza è svitata! E smettila di toccarmi!”

Izzy era cambiata nel corso dei tre anni. Aveva i capelli molto più corti, che la facevano sembrare un folletto; indossava dei pantaloni militari con una maglietta abbinata. “Ti riconosco e basta, Courtney. Scusa se ti ho spaventata poco fa. Volevo solo uscire con te, Bridgette e Gamberetto. Non ci vediamo da tanto e voi tutti siete miei amici” esclamò felice.

Sia per il fatto che non eravamo mai usciti prima insieme, sia per il fatto che la ragazza era completamente di fuori e poteva farmi uccidere senza problemi, non potei non sorridere. Izzy era pazza, ma era anche una dolce ragazza diciottenne. “Già” sorrisi “Siamo amiche”

No! Non mi puoi lasciare qui dietro con lei!” piagnucolò Noah.

Oh, sta zitto e basta!” esclamammo io e Bridgette, prima di darci un cinque.

 

~X~X~X~

Where's your gavel? Your Jury?

What's my offense this time?

You're not a judge but if you're gonna judge me

Well sentence me to another life


 

Alla fiera c'era un sacco di gente, pronta a divertirsi. Era stato innalzato un tendone speciale per A Tutto Reality, dove gli assistenti di Chris stavano sistemando le sedie, mentre il loro capo gli urlava come svolgere il lavoro. Odierei lavorare per uno come lui. “Sei sicura che non vuoi venire?” mi chiese Bridgette.

Sono sicura.” risposi “Divertiti, Bridge”

Grazie. Oh, prima che me ne dimentichi.. vuoi essere la mia damigella d'onore? Il matrimonio è alla fine del mese, se vuoi rimanere qui.”

Wow, correva veloce! “Si, mi piacerebbe tantissimo!” esclamai allegra.

Fantastico. Ci vediamo alle sei.” mi abbracciò velocemente e si allontanò in direzione dello stage. Presi un profondo respiro e guardai verso il cielo.

Non c'era nessun motivo di essere indispettita. Il mondo girava, il sole splendeva e la vita andava avanti. Perché io no? Mi incamminai verso la folla, fissando i piccoli bambini che si aggrappavano alle maniche dei genitori per frasi comprare i dolci, giovani preadolescenti tenersi per mano, adulti ridere e scherzare tra di loro. Tutto ciò era riposante per me. Tutta questa gente non sapeva che ero Courtney, la celebrità di A Tutto Reality; ero solo una diciannovenne ad una fiera affollata. Solo questo. Ed era tutto quello che dovevo essere.

Per un'ora girai per la fiera, guardando, come in trance, le persone che salivano sulle montagne russe, o che giocavano, non sapendo bene dove andare o cosa fare. Finalmente mi riposai su una panchina, dopo aver girati tutto il parco, che era sorprendentemente grande. Guardai l'orologio che avevo al polso: 15.21. Dovevo aspettare ancora un po' prima di vedermi con Bridgette.

Forse sarei dovuta andare pure io. Era decisamente da stupidi non voler fare qualcosa per via di un ragazzo. Mi incamminai verso il tendone, dove Chris stava intervistando i campeggiatori. Anche da una certa distanza poteva distinguere la cresta arruffata di Duncan; i suoi occhi blu si posarono subito su di me. Era affascinante come potesse trovarmi così facilmente tra la folla. Queste sue abilità mi avevano sempre colpito. Mi guardò per qualche secondo, poi girò la testa da tutt'altra parte.

 

Don't wanna hear your sad songs

I don't wanna feel your pain

When you swear it's all my fault

Cause you know we're not the same

Oh we're not the same

The friends who stuck together

We wrote our names in blood

But I guess you can't accept that the change is good

It's good

It's good

 

Improvvisamente fui spinta a terra da qualcuno. “Ugh!” grugnii, mentre cascavo.

Oh, mi dispiace! Non ti avevo vista!”

Alzai lo sguardo e vidi un ragazzo dalla carnagione scura, ciuffo scuro e occhi di un blu intenso. “Ja-Justin?” chiesi incredula.

Mi porse una mano per aiutarmi ad alzarmi. “Dovrei essere dietro le quinte a preparami con Harold per fare la beat box, ma pensavo di avere un brufolo sul viso così sono corso difilato in bagno. Falso allarme, comunque, era solo un po' di salsa dalla colazione.” sospirò, mettendo le mani sui fianchi. “Comunque, scusa per prima. Chi sei dolcezza?”

Menomale non mi aveva riconosciuto. “Haley” risposi “Non c'è problema, davvero.”

Bè Haley, cosa posso fare per perdonarmi? Ti andrebbe di fare un giro per la fiera con me?”

Ma non hai uno show da fare?”

Già, ma preferisco passare un pomeriggio con una bella ragazza, piuttosto che ad una stupida riunione” sorrise, mostrando i suoi denti bianchi splendenti.

Non lo so, non è che abbia...”

Cosa ne dici di uno zucchero filato, allora?”

Sospirai “D'accordo. Sembra divertente.” Ci incamminammo all'esterno. Mi girai appena in tempo per vedere Duncan che mi fissava di nuovo; questa volta con un pizzico di rabbia nel suo sguardo. Non potei resistere; gli lanciai un sorrisetto compiaciuto, come faceva sempre lui. Dopotutto era stato lui a dirmi di non pensare più al passato, giusto?

 

You treat me just like another stranger

Well it's nice to meet you sir

I guess I'll go

I best be on my way out

 

Di dove sei, Haley?” mi chiese Justin, dando un morso al suo zucchero filato. “Sembri familiare”

Sorrisi e alzai mentalmente gli occhi al cielo. “Canada, nata e vissuta. In che modo sembro familiare?”

Mh, come un vecchio compagno di classe, non ne sono molto sicuro. Ma sono certo di aver già visto la tua faccia, prima d'ora.”

Bé, questo è il pianeta terra, ce ne sono molte di facce”

Rise “Già, questo è poco ma sicuro.” Guardai alto nel cielo. Io e Justin avevamo passato almeno mezz'ora insieme. Ad essere sincera non avevo mai pensato di poter sostenere una conversazione sensata con lui (come con Lindsay, d'altronde), ma in tre anni si era fatto più... intelligente, se proprio lo dovevo dire.

Era ancora follemente innamorato di sé stesso, ma chissà, forse nel corso di dieci anni gli sarebbe venuto a noia. “ Ti va di andare a fare una passeggiata?” chiese.

Certo” risposi. Ci incamminammo lungo l'affollata strada pavimentata della fiera. “Questo sì che è zucchero filato”

Già, ma dopo dovrò usare il filo interdentale”

Perchè? Mica ne hai bisogno con lo zucchero filato.”

Oh no, ma il mio agente ha detto che devo usarlo ogni ora, se voglio tenere le mie gengive e i miei denti in perfette condizioni.”

Ah..capisco” Inquietante. “Hai fatto da modello per qualche rivista dopo A Tutto Reality?”

...

"Justin?"

"Justin?"

Mi girai verso di lui “Ma mi stai ascoltando o...” spalancai gli occhi: non c'era più! “Justin?” domandai cauta. “Dove sei?”

AIUTO!” urlò lui in risposta. I miei occhi dardeggiarono verso la fonte della supplica e vidi tre uomini vestiti in nero scappare via con un Justin che si dimenava. Cavolo, era stato rapito! La mia prima reazione non fu quella di chiamare aiuto -questo è ciò che fanno i deboli-, no, la voglia di combattere che era in me mi diede la forza di correre dietro ai tre rapitori. Mi spinsi attraverso la folla per poterli raggiungere più in fretta.

Lasciatelo stare!” urlai. Si dirigevano in direzione del parcheggio, e per arrivarci dovevano salire un piano di scale: quando li raggiunsi lì uno dei rapitori si girò e mi spinse prima che potessi difendermi. Persi l'equilibrio -tutto stava accadendo così in fretta!- e cascai giù dal corrimano. Non c'era più niente da fare. Ero morta.

Il vento mi sferzava i capelli in viso, mentre mi preparavo al fatto di dover morire. Buffo, il mio ultimo pensiero non fu affatto come me lo sarei immaginato. Il mio ultimo pensiero, mentre cadevo sempre più veloce, fu sulla mia ultima litigata con Duncan. Era un peccato che la nostra ultima conversazione fosse stato tutto un offendersi e un urlare. Sarebbe stato carino se.. avessimo potuto avere una conversazione come persone normali. Purtroppo io e Duncan non eravamo mai stati amici. Compagni si squadra, innamorati, ex che si odiavano a vicenda sì. Ma mai amici.

Venne l'impatto, ma non mi spappolai per terra. Caddi in qualcosa di caldo. Riuscii ad aprire gli occhi, per trovarmene di fronte un paio acquamarina. La mia mente ronzava di domande come un milione di api infuriate. E poi una voce parlò, una voce così dolce, così tenera “È tutto okay, Principessa. È tutto okay, ti ho preso.”

Principessa.


 

Ignorance is your new best friend

Ignorance is your new best friend


 

Cercai di smuovermi dalla sua presa, mentre mi rimetteva a terra. Potevo sentire la folla gridare nel panico della mia quasi morte. Sarei morta se Duncan non mi avesse preso.

Mi portò in un piccola stanza buia, che capii essere uno sgabuzzino per gli inservienti. Per fortuna eravamo soli; mi sedetti. “Stai bene?” mi chiese.

Dammi un minuto.” mormorai appena. Mi sdraiai sulla superficie di legno di una panchina, inspirando con naso e espirando dalla bocca. Tremavo tutta. “Justin è stato rapito.” dissi infine.

Lo so, ma tu stai bene?” mi chiese di nuovo. La voce di Duncan era vicina; si era inginocchiato accanto a me.

Uh-huh”

Mi hai spaventato, Courtney” disse roco. “Non ti devi più mettere in pericolo in questo modo.”

Mi sentivo sempre più stanca. Il pensiero dell'impatto mi assillava ancora, benché fossi stata presa da Duncan, ormai. La consapevolezza mi stava abbandonando, lo sentivo; tentai di tenere gli occhi aperti, ma non ci riuscii.

Lentamente, mi lasciai sfuggire un sussurro. “Duncan ti...”

Si” rispose burbero “Mi importa di te.”

Questa fu l'ultima cosa che sentii prima di svenire.

 

 

 

 

NoteDellaTraduttrice

Prima di tutto, mi scuso per il terribile ritardo, ma non avevo assolutamente tempo! D:

Comunque, Luna è assolutamente estasiata dalle vostre recensioni, e vi ringrazia tutti! :3

Poi, passiamo all'asterisco.

* è un riferimento all'altra sua storia (Parenthood is never simple), dove Izzy usa questa espressione per dire “Che succede?”

^^

La canozone utilizzata è 'Ignorance' dei Paramore


 

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Capitolo 8
*** Una sbronza... o qualcosa del genere ***



 


 

CAPITOLO 8
Una sbronza...o qualcosa del genere.

 

I miei occhi si aprirono appena, ma subito si richiusero per il terribile mal di testa che avvertii. Sentivo ogni battito del mio cuore rimbombare dentro di me come una batteria, e sentivo il terribile bisogno di un'aspirina. Tenni gli occhi chiusi per un minuto buono, concentrandomi e rilassandomi. I secondi passavano.... Ero io oppure faceva terribilmente caldo qui? Aspetta un attimo... dove è qui? Dove mi trovo?
Ripetendo il mio stupido errore di poco prima, aprii gli occhi e mugugnai per via del dolore alla testa. “Al diavolo” sussurrai. Non avevo altra scelta oltre a quella di tenere gli occhi chiusi, con quel terribile pulsare che mi teneva come prigioniera. Mi sentivo come dopo una sbronza, o qualcosa del genere. Il punto era che non avevo nemmeno bevuto dell'alcool, la causa principale di una sbronza!

Concentrati Courtney. Dove sei? Mossi le mani attorno a me; okay, posso dire con sicurezza che mi trovo su un letto con delle coperte estremamente morbide. Morbide? Le lenzuola del mio motel erano tutte ruvide e di certo non come queste! Quindi, ne deduco che non sono al mio motel. Pensa... quale è stata l'ultima cosa che ho fatto prima di svegliarmi? Pensa!

Ero alla fiera... Justin mi aveva comprato lo zucchero filato... subito dopo è stato rapito... l'ho rincorso per salvarlo... uno dei rapitori mi ha spinta.... e sono caduta giù dalle scale. Poi cosa è successo? Cosa? Non posso essere morta, sennò sarei piatta come un pancake... qualcuno mi ha presa... qualcuno mi ha.... Duncan!

È tutto okay, Principessa. È tutto okay, ti ho preso.”

Mi hai spaventato, Courtney. Non ti devi più mettere in pericolo in questo modo.”

Si , mi importa di te.”

Duncan. Come posso essere stata così stupida? Duncan mi aveva presa. Il battito del mio cuore aumentò del triplo; mi aveva salvato la vita. Ma questo non rispondeva ancora alla mia domanda, dove mi trovavo?

Questa volta aprii gli occhi più lentamente. Mi misi una mano sulla fronte ed esercitai una piccola pressione, mentre cercavo di mettermi seduta. La mia prima conclusione era esatta: mi trovavo su un letto, ma il fatto che ci fossero pile di magliette nere con nomi di band rock sopra, jeans strappati, boxer, calzini puzzolenti e converse sparpagliati per la stanza potevano dire solo due cose:

Sto avendo un'allucinazione e mi sto immaginando nella camera d' hotel di Duncan,

o

sono davvero nella sua stanza perché lui mia ha portata qui.

Per quanto preferissi l'opzione dell'allucinazione, ero abbastanza sicura che lui mi avesse portato qui. Se mai fossi stata preda di un'allucinazione avrei visto cose assurde come elefanti rosa.

Adesso l'unica domanda è: dove è Duncan? “C'è nessuno?” chiesi, cercando di parlare il più piano possibile per via della mia testa fragile.

Vuoi una tachipirina?”

Spalancai di nuovo gli occhi, e lo vidi seduto su una sedia nell'angolo della stanza, con i piedi sul mobile vicino, le braccia incrociate e lo sguardo puntato su di me. Avrei dovuto capirlo che c'era pure lui nella stanza.

E' inquietante, mi hai guardando dormire per tutto il tempo?” Cavolo, non era quello che avrei voluto dire, ma fu quello che uscì dalla mia bocca. Avrei dovuto ringraziarlo per avermi salvato la vita, ecco. “Volevo dire... sì, una tachipirina sarebbe perfetta.” mormorai, dandomi uno schiaffo mentalmente.

Lui roteò gli occhi e si alzò, dirigendosi verso il bagno, e capii che cercava le pillole. Notai anche se aveva deciso di non mettersi la maglietta, e feci di tutto per non guardare i suoi addominali scolpiti. Duncan poteva non essere Mr. Gentilezza, ma cavolo se era Mr. Figo. Peccato che una ragazza dovrebbe puntare alla prima qualità, non alla seconda.

Ecco” disse, uscendo finalmente dal bagno con due pillole verdi in una mano e una bottiglia d'acqua nell'altra. Esitai, e Duncan sghignazzò. “Che c'è?”

Emh.. Stai rispettando i limiti della dose giornaliera delle pillole, vero?”
Lui ridacchiò, capendo dove volessi arrivare. “
Si, e poi controllare il foglietto illustrativo della Walgreen se sei preoccupata.

No, ti credo.” Presi le pillole in mano e me le lanciai in bocca, bevendo una lunga sorsata d'acqua per ingoiarle. Duncan appoggiò il bicchiere sul mobile e ci si appoggiò col gomito.

Eccola di nuovo: l'imbarazzante tensione che poteva essere tagliata con un coltello. Fummo silenziosi entrambi per un po', mentre i suoi occhi sembravano perdersi nello spazio e i miei erano fermamente puntati sul pavimento ingombro di vestiti. Sotto il suo paio di pantaloni rotti da barbone (almeno secondo me solo un barbone avrebbe voluto indossarli), vidi una maglietta a maniche lunghe grigio scuro, con dei bottoni bianchi e una piccola tasca sul petto. “Hai tenuto la maglietta che ti ho comprato?” chiesi improvvisamente, rompendo il silenzio tra di noi.

I suoi occhi seguirono il mio sguardo fino alla maglia. “Oh, sì” rispose.

Durante il periodo tra Azione e Il Tour avevo comprato a Duncan quella maglietta per andare ad una cena fuori che i miei genitori avevano organizzato. Dal momento che lui non aveva niente di elegante, gli avevo regalato quella a mo' di sorpresa. Aveva finito col buttarci sopra gamberetti e sei margaritas dopo aver corrotto il cameriere a rovesciargliele sopra, ma era stata una festa stravolgente. “Sorpresa?” mi chiese dopo un po'.

Mi risvegliai in fretta dai miei pensieri. “Sorpresa da cosa?”

Dal fatto che ho tenuto la maglietta”

Oh, beh sai... Pensavo che dopo Il Tour tu non volessi più niente che avesse a che fare con me.” Calò di nuovo quell'imbarazzante silenzio.

Tu hai conservato quello che io ho dato a te?” mi chiese.

Intendi dire se ho tenuto quel braccialetto da 25 centesimi che mi hai preso in una macchinetta al cinema, il pacchetto di gomme da masticare che mi hai comprato per ottenerne un secondo gratis o il finto tatuaggio col teschio e le ossa incrociate che hai lasciato per sbaglio a casa mia? No, sono abbastanza sicura di aver gettato via il braccialetto, mangiato la gomma e aver dato il tatuaggio ai figli dei vicini.”

Duncan roteò gli occhi, ma sorrise compiaciuto. “Non so che cosa è che mi affascina di più, se il fatto che ti ricordi ogni cosa che ti ho dato, o quando te l'ho data e come te ne sei disfatta.” Sorrisi appena pure io. “Però.. Aspetta, non è tutto.”

Che cosa manca?”

Mi sembra di ricordare di averti intagliato un teschio nel legno, ai tempi dell'Isola, ricordi?” Il mio sorriso scomparve. Annuii, sentendo il senso di colpa invadermi. “L'hai tenuto?” chiese lui in un sussurro, quasi avesse percepito il mio cambiamento d'umore.

Stranamente non riuscivo a guardarli negli occhi; avevo lo sguardo puntato sul pavimento. “No” mormorai “Io... l'ho gettato dal finestrino dell'auto mentre stavo guidando”.

Non capivo se era più stupito o mortificato da quello che gli avevo appena detto. “Perchè?”

Perchè... perchè ero incavolata con te.. è stato subito dopo Il Tour, ero così arrabbiata... ma me ne sono pentita un attimo dopo” dopodiché mi alzai e attraversai la sua stanza, puntando alla porta.

Dove stai andando?” mi chiese.

Io devo... voglio..” -sigh- “Non posso rimanere qui.” Ancora non avevo trovato il coraggio di guardalo in faccia. Era come se un'ondata di vergogna mi avesse sommerso, dopo avergli detto del teschio. Ma non era solo quello... stava diventando sempre più difficile rimanere concentrata, e non cadere nel mondo dell'incertezza e della confusione. Adesso sono terribilmente confusa. Non sono tornata per ricominciare la mia storia con Duncan, giusto? No. Sono tornata per curare vecchie ferite. Tutto ciò che ho ottenuto da Duncan è stato dolore, non è vero? Non l'ho imparato la scorsa volta?

Aprii la porta, ma una mano la richiuse quasi immediatamente. Risalii con lo sguardo il braccio e vidi Duncan ritto in piedi accanto a me. Mi stava guardando intensamente, né con allegria o un'aria quantomeno divertita; non riuscivo minimamente a capire la sua espressione. “Non te ne andare.” disse, con un tono più intimidatorio che altro. La sua mano era ancora stretta alla maniglia, su cui scaricava tutto il peso del corpo, per cui mi sarebbe stato impossibile uscire senza usare la forza.

Duncan, io...”

Mi zittì. “Lo sai quanto fuori di testa ero quando credevo che tu fossi morta? Come hai potuto lasciarmi credere una cosa del genere?”

La sua domanda mi lasciò a bocca aperta. “Scusa?” chiesi, con un pizzico di tensione nella voce. “Mi sembra di ricordare che l'ultima volta che ci siamo visti tu mi odiassi. Cos'è allora, non mi odiavi davvero? Beh ti sei comportato come se lo fosse. Mi hai trattato come se fossi la più grande stronza dell'universo, mentre Gwen era una santa! Quindi, mi dispiace se non eri in cima ai miei pensieri!”
“Maledizione, Courtney!” disse furente. “Perchè pensavi che ti odiassi?”

Il mio primo presentimento era quello del fatto che mi hai tradito” Duncan non mi stava lasciando molto spazio per respirare tra lui e la porta. Schiacciati di nuovo l'uno con l'altra. “Perchè quando sei tornato in gioco nella terza stagione hai cominciato a perdere interesse in me? Perchè hai cominciato ad odiarmi? Perchè era ovvio che mi odiassi, dal modo in cui di trattavi.”

Se è per questo mi odiavi pure tu!” urlò Duncan “Sembrava tu fossi posseduta dall'odio e dalla rabbia, cavolo, avevo paura che tu mi uccidessi nel sonno”

Mi accigliai, tossicchiando. “Io.. io non ho mai...” la rabbia mi rendeva il parlare molto difficile. “Odiavo il fatto che Gwen fosse considerata la 'buona'.” dissi tra i denti. “Odiavo come per tutti fossi diventata la cattiva, la psicopatica, la stronza, la sfruttatrice. Odiavo che Gwen fosse la ragazza che riuscivi a capire al volo, la ragazza con cui passavi il tempo senza litigarci ogni singolo secondo! Odiavo che voi due foste amici, che andaste così d'accordo, che rideste e che scambiaste opinioni!”
Parlare improvvisamente mi fu ancora più difficile, ma continuai “Odiavo come fossi diventata ossessionata con la vittoria da complottare contro gli altri alle loro spalle, odiavo che pensassi di essere così importante di non aver bisogno di amici nel reality, odiavo che avessi fatto quella stupida lista delle cose che dovevo cambiare il te, odiavo che non fossi carina, ma solo una stronza, odiavo il fatto che prima o poi... sapevo ci saremmo allontanati.” presi un grande respiro. “Quindi, scusami se ho voluto ricominciare tutto ca capo, ma io sono cambiata per te.”

Duncan non disse niente; alleggerì addirittura la presa sulla maniglia e fece un paio di passi indietro. “Vecchia o nuova riuscirai sempre a farmi impazzire.” sussurrò piano, prendendomi le mani nelle sue.

Lo prenderò come un complimento, anche se non lo era” replicai freddamente. Gli avevo appena scaricato addosso tutta la mia frustrazione e questo era tutto quello che era in grado di dirmi? Che lo facevo impazzire? Sono sull'orlo di scoppiare in lacrime e lui mi risponde così?!

Dovresti andare dalla polizia, vorranno farti delle domande sul rapimento di Justin. Sono ancora tutti alla fiera; ho mandato un messaggio a Bridgette dicendole che ci saresti andata una volta svegliata.”

Ho lasciato la mi macchina laggiù.” dissi indifferente. Giuro che stavo per tirargli un pungo in faccia.

Allora ti porterò io.”

Aggrottai le sopracciglia. “Non hai niente da dire riguardo quello che ti ho appena urlato addosso? Cosa diavolo sei? Un fottutissimo robot senza emozioni?! Tutto quello che ti ho detto non ha nessun effetto su di te, nessun significato?”

In un millisecondo Duncan fu davanti a me, tendendomi per le spalle saldamente ma allo stesso tempo con dolcezza e puntando i suoi occhi di ghiaccio dritti nei miei. Prima che avessi il tempo di gridargli di andarsene, o addirittura picchiarlo, come avevo intenzione di fare fin dall'inizio, mi baciò per la seconda volta. In una semplice, veloce mossa le sue labbra erano sulle mie. Odio la mia vita, pensai, mentre rispondevo al bacio. Lo sentii sorridere, si lasciò addirittura sfuggire una piccola risatina, finchè non gli morsi il labbro inferiore con tutta la forza che avevo.

Lui si staccò in fretta. “Ow!”

Gli feci la linguaccia. “Questo è per essere stato uno stronzo.”

Cavolo, mi hai fatto sanguinare” disse, tastandosi il labbro. “Ma credo di essermelo meritato.”

Come io mi merito una risposta”

Sospirò “Non voglio essere un tuo nemico per tutta la vita, Courtney. Non possiamo avere una tregua? Guarda, mi dispiace, okay? Non voglio lottare più con te... Anche perchè avresti sempre la vittoria.”

Sorrisi appena; questa era la mia chance di diventare finalmente amica di Duncan? Qualcosa di cui mi ero maledetta di non aver ottenuto in punto di morte? Avevo sempre rimpianto non essere stata amica di Duncan... forse il fato mi stava dando una seconda possibilità? “Okay. Facciamo pace; ma niente scherzi sdolcinati da quelle tue labbra, okay?” dissi, e lui rise.

Come vuoi. Non è che non ti sia piaciuto.”

Roteai gli occhi. “Vanitoso come sempre, eh?” Alzandomi sulla punta dei piedi, mi avvicinai a lui e gli stampai un bacio veloce sulla guancia; al che lui mi guardò con un'espressione molto confusa. “E questo è per avermi salvato la vita.” dissi semplicemente “Adesso andiamo, mi devi portare alla fiera così che la polizia ci possa interrogare.”

Ci? Notiziona Principessa, sei te quella che era con Justin quando è stato rapito.”

Ma te sei stato testimone della scena, e la polizia vorrà parlare anche con te”

Duncan sospirò tra sé e sé. “Fantastico.” borbottò. “L'ultimo tipo di persone col quale un criminale vorrebbe andare a parlare.

 

 

 

 

 

 

 


 


 

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