What about us?

di MentalBreakdown
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** What have you done to me? ***
Capitolo 3: *** Sweet drug, crazy project ***
Capitolo 4: *** W...what? ***
Capitolo 5: *** Awareness ***
Capitolo 6: *** Conflict ***
Capitolo 7: *** Take me to heaven ***
Capitolo 8: *** The hard life of pop stars ***
Capitolo 9: *** You're the only one ***
Capitolo 10: *** Happy birthday Key! ***
Capitolo 11: *** Change ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


What about us?
Dedicata a te, che ogni giorno illumini la mia vita.
Dedicata a me, per coccolarmi un po'.
Dedicata a noi, semplicemente a noi.
-A Lisa-

Prologo

Ero ancora sudato, affaticato dal live e leggermente stordito dalle urla. Ci portarono sotto il piccolo palco sul quale ci eravamo esibiti, ora dovevamo accogliere le fan urlanti.
Le fan...mi sembrava strano pronunciare quelle parole. Prossimi al debutto ufficiale con una casa discografica, guardavo sempre con stupore il nostro ben nutrito gruppo di sostenitori, alcuni dei quali ce li portavamo dietro dalla fondazione del gruppo.
Taemin era raggiante, saltellava qua e là come se non avesse ballato per un'ora e mezza consecutiva, firmava autografi e si intratteneva con qualche ragazza. Gli altri non erano da meno, Onew era addirittura saltato addosso a un'eccitatissima e appariscente ragazza dai capelli mezzi fucsia. Guardai quella scena un po' intontito e mi sentii trascinare in avanti. Key mi stava portando vicino alle transenne, voleva offrirmi in pasto a delle ragazze alquanto scatenate. Non che mi dispiacessero le loro attenzioni, ma quella sera non ero proprio dell'umore giusto: ero stanco e la testa mi pulsava. Difficilmente mi sentivo così morto dopo un live, solitamente saltellavo tutto euforico insieme a quella scodella ambulante di Taemin.
E invece me ne stavo fermo come un burattino, cercavo di sorridere ma mi usciva solo una smorfia esausta.
Abbracciai con gli occhi le ragazze davanti a me, avevano tutte un viso famigliare, tutte a loro modo si somigliavano: pelle chiara, capelli neri e occhi scuri dal classico taglio orientale.
Il mio sguardo si fermò attratto da due zaffiri che brillavano alle luci dei riflettori.
«Occhi azzurri?» pensai. Guardai meglio: una ragazza minuta, dai tratti inconfondibilmente occidentali mi fissò in rimando. Aveva una folta chioma color dell'ebano che le arrivava alla base della schiena, le gote leggermente arrossate e una pelle chiara. Ancora oggi mi stupisco di quanti dettagli di quella ragazza avessi colto in quel momento, nonostante la luce piuttosto soffusa e in costante movimento.
Feci un passo avanti verso le transenne e la massa di ragazzine si spostò di conseguenza: la ragazza dagli occhi blu venne spinta in avanti e me la ritrovai piegata contro la transenna con il viso contro il mio petto. Spalancai gli occhi e mentre lei si rimetteva in posizione eretta il mio sguardo incrociò nuovamente il suo.
«Scusa» mormorò, così piano che per capirla dovetti leggerle il labiale. Se possibile divenne ancora più rossa in viso, abbassò gli occhi.
Mi ritrovai con il palmo della mano contro la guancia della ragazza, mentre le alzavo il volto. I miei occhi rincontrarono i suoi, per un attimo mi persi dentro quel mare profondo.
«E di cosa?» le risposi con un sorriso. Appena mi resi conto di quel gesto, un curioso formicolio si impadronì della mia mano a contatto con la sua guancia. La ritrassi delicatamente, distogliendo lo sguardo.
Eppure, non potevo fare a meno di quegli occhi così profondi e magnetici. Cercai ancora il suo sguardo ma proprio in quel momento un Onew urlante mi saltò sulla schiena, mentre Taemin cercava di imitarlo e Minho rideva. Key ci trascinò tutti nel backstage sghignazzando.
Il mio unico pensiero erano quegli occhi. Se in quel momento l'avessi saputo, non ci avrei mai creduto.
Eppure, ero destinato a rivedere quella ragazza presto, molto più di quanto potessi immaginare.

-> Note autrice <-
*Fangherl mode-ON*
Waaaaaa, non so cosa sia ma non riuscivo proprio a resistere, DOVEVO scriverla! *-*
Chiedo scusa anticipatamente agli SHINee per averli costretti a fare delle cose così...così!

Premessa (che forse andava fatta prima °-°) : l'OOC e l'AU sono parziali, nel senso che ho creato il carattere dei membri appositamente per questa fic, senza rendermi conto che in molti casi coincide con la realtà. Ed è AU solo in alcuni punti e per alcune cose. Lo so, ci ho pasticciato un po' sopra ç_ç chiedo perdono! *fugge* - Okay, modifico una cosa o.o continuando a scrivere mi sono resa conto che non è per nulla OOC '-' e nemmeno AU. Quindi ho tolto tutto, gli SHINee sono così come sono nella realtà! Scusate per questo cambiamento, forse avrei dovuto rendermene conto prima o.o

Comunqueeeee spero che possiate apprezzare i miei film mentali tanto quanto li apprezzo io *w*
E vi prego *si inginocchia* di lasciare una recensione, per dire se vi è piaciuto, se vi fa schifo, se volete prendermi a randellate in testa eccetera...ma ho veramente bisogno di un vostro parere per continuare a scrivere ç_ç

Detto questo vi saluto, al prossimo capitolo! *inchino*
Izzie_

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Capitolo 2
*** What have you done to me? ***


I wanna see you right now, right now
And I say those words
If I can be spoiled, is that good?
I wanna see you right now, right now
As long as you stay with me, I'll be happy
Together, we'll be happy

1. What have you done to me?


*Jonghyun*

Lancio la sveglia contro il muro. No, non è possibile! Ho sognato di nuovo quella sera...
«Buon giorno tesorooooooo <3» Onew, con la sua solita grazia, salta sul mio letto tentando di abbracciarmi.
«Finiscila razza di scimmia, mi sono appena svegliato!» provo a protestare senza successo, mi stritola -sento un crick piuttosto preoccupante provenire dalle mie costole- e mi trascina fuori dal letto.
«Oh smettila brontolone, vai a farti una doccia e renditi almeno un minimo presentabile! Stanno per arrivare le sorelle Taylor.» ridacchia, gustandosi l'effetto che quelle parole producono su di me.
Le sorelle Taylor, le nostre costumiste, truccatrici e scenografe. Sono gemelle, hanno 17 anni e mezzo. Ma non si somigliano per niente. E questo ho avuto modo di constatarlo molto bene la prima volta che hanno lavorato per noi.
Oh, ricordo ancora bene quel giorno, il giorno del nostro debutto ufficiale. Come se non fossi già abbastanza nervoso, la visione che mi si presentò davanti mi innervosì ulteriormente. E mi lasciò a bocca aperta per diversi minuti. Lei, la ragazza dagli occhi blu mare. Era lì, davanti a me, impegnata in un timido inchino. Sorrideva raggiante con la sorella affianco.
La voce di Minho mi riporta alla realtà
«Jonghyun, sei ancora in boxer?» è davvero sorpreso. Ma perché tutti vogliono che mi metta in tiro per incontrare Margareth (Maggie, Jonghyun, ricordati di chiamarla Maggie!) e Rosaleen? O forse sarebbe più corretto dire solo Maggie? Ho come l'impressione che i ragazzi abbiano capito che mi frulli per la testa. Il che, a dirla tutta, è un problema dato che nemmeno io l'ho capito per bene.

«Arriva Rosaleen, arriva Rosaleeeeeen!» Taemin rimbalzava letteralmente da una parte all'altra del soggiorno dell'appartamento che condividevamo, battendo le mani. È euforico. Già, quasi dimenticavo che lui e Rosaleen stanno insieme. Devo dire che non hanno perso tempo i due! Le sorelle Taylor lavoravano per noi da tre mesi quando hanno cominciato ad uscire insieme. Da quel giorno sono passati due anni e la loro storia è ancora perfetta. Devo ammettere di essere un pochino invidioso: insomma, Rosaleen è pur sempre la sorella gemella di Maggie!
Ehi no aspettate, che ho detto? Sono gemelle ma come avevo accennato non si assomigliano molto: Maggie ha gli occhi blu, Rosaleen verdi. Maggie dei lunghi capelli lisci e un po' ribelli, Rosaleen un morbido boccolo. Sono entrambe minute e molto femminili, ma nascondono un gran bel camionista dietro quel loro faccino tanto tenero.
Beh, forse si assomigliano... Forse sono solo io che idealizzo troppo Maggie, in un certo senso la vedo unica. Ancora non riesco a capire quando di preciso ho cominciato a pensare a lei in questo modo. Non so nemmeno che significa tutto questo.
So solo che ogni volta che vedo i suoi occhi il mio cuore manca un battito. Non sono tranquillo se lei non è qui vicino a me. È come se completasse il mio mondo. È come se, nel momento in cui l'ho vista quella sera di due anni e mezzo fa, avesse portato via un pezzetto di me.
Mi accascio sul divano, fare pensieri così profondi mi stanca parecchio. Proprio in quel momento suona il campanello e Key va ad aprire. Non so perché ma il ruolo di leader calza meglio a lui piuttosto che a Onew, che in questo momento mi ricorda molto un cane, seduto sul tappeto, sull'attenti.
Sospiro, volgendo lo sguardo alla porta (Taemin è già in posizione ora-ti-salto-addosso, quell'immagine mi diverte: nonostante abbia solo tre anni meno di me non posso fare a meno di considerarlo un bambino. Un tenero pulcino bagnato e appena uscito dall'uovo).
Maggie entra, il suo sorriso smagliante come sempre mi ferma il cuore. Non noto minimamente Rosaleen al suo fianco, non vedo come viene assalita da un Taemin-labrador, non sento la risata di Minho a quella scena.
Tutto il mio mondo è concentrato su di lei, che ricambia il mio sguardo, ora imbarazzata.
I miei occhi divorano inconsciamente la sua figura snella e minuta. La pelle chiara, messa in risalto dal morbido vestitino nero, sembra quasi risplendere. I capelli che le circondano il viso e si posano leggermente sulle spalle, prima di continuare nella loro lunghezza fino alla base della schiena, sembrano rimarcare quel colorito pallido. La frangetta dispettosa tenta di coprire i suoi occhi, ma il blu mare risplende sprezzante, troppo bello e ammagliante per essere occultato da quei sottili fili.
Mi alzo e le vado incontro. Mi costringo a esibire un sorriso, non credo di essere riuscito nell'impresa. Ma non m'importa.
Maggie alza come speranzosa il viso verso il mio. Oh no, non guardarmi così! Non posso resistere se mi fai quel faccino, non posso perdermi di nuovo nei tuoi occhi... E invece lo faccio. Annego dolcemente in quelle profondità, mi lascio trascinare sempre più a fondo.
Non so con quale coraggio, o da quale parte del mio cervello sia partito quel comando, ma mi ritrovo chino su di lei, le labbra contro la sua guancia. Quel calore improvviso, quella morbidezza...per un momento mi ritrovo disorientato, ammaliato dal suo profumo.
Un brivido mi percorre lungo la schiena, mi spinge a volere un contatto più profondo. Ma mi blocco. Come ogni volta.
Penso a quel suo corpicino caldo e indifeso, così delicato da rischiare di cadere in frantumi con un respiro. La immagino tra le mie irruenti braccia, mentre soffre per la violenza del mio abbraccio. No, non voglio che si faccia del male.
Mi scosto da lei, forse con troppa velocità. Vedo il suo sguardo confuso, disorientato e...triste? Cerco di sorridere nuovamente.
«Buon giorno» non riesco a parlare, mi esce solo un saluto roco
«G-giorno...» abbassa lo sguardo.
Oh no, l'ho spaventata! Rimaniamo in silenzio, imbarazzati. Odio questi silenzi, maledizione! E Rosaleen e Taemin che si guardano intensamente negli occhi, profondamente innamorati, non aiutano.
Sento ancora il suo profumo avvolgermi, dolce e delicato come lei. Penso sia il profumo più buono del mondo, è adattissimo a Maggie.
Onew mi scosta con una spallata e, prendendola per mano, la fa entrare in casa. Incredibilmente, lo ringrazio. Normalmente, non avrei accettato che la prendesse per mano o che attirasse la sua attenzione su di se, ma in quel momento mi ha solo salvato da una figuraccia. Non sono bravo a rompere i silenzi imbarazzanti.

§§§§§§§§§§§§§§§§§


*Maggie*

Quasi non avverto la strana forza che mi trascina in casa. Per me il tempo si è fermato quando le labbra di Jonghyun hanno sfiorato la mia guancia...hanno sfiorato la mia guancia! Per la prima volta in due anni che lo conosco. Oddio mi sembra un sogno.
Quelle labbra, così soffici e agognate. Ho ancora lo sguardo annebbiato, come se un velo scuro avesse coperto il resto del mondo, lasciando me e Jonghyun soli. Completamente. Non riesco a fermare i brividi che mi scuotono dall'interno, il respiro leggermente accelerato.
In questo momento, chiunque capirebbe quel che mi passa per la testa. Mi sento così vulnerabile. È una cosa che detesto, tendo a tenermi strette queste cose. Sono intime, riservate, private.
Preferisco coccolare da sola il mio affetto per Jonghyun, senza influenze esterne. Il terrore che il mio amore per lui venga contaminato dai pensieri di altri mi accompagna da quando mi sono resa conto di amarlo. Se mai dovessi confessargli tutto -e non credo che lo farò- vorrei che questo sentimento fosse lo stesso di due anni fa. Intaccato, inalterato. Forse solo cresciuto.
Mi riscuoto leggermente sentendo qualcuno che mi chiama: Minho mi guarda piuttosto preoccupato mentre sventola la mano davanti al mio viso. Chiudo gli occhi a quel leggero venticello. Oh sì, mi serve proprio un po' di fresco. Mi costringo a riprendere il controllo di me stessa e esibisco un sorriso raggiante.
«Salve ragazzi!» mi sorprendo ogni volta del mio tono rilassato in loro presenza. I tempi sono cambiati, ora non sono più il gruppo bello e irraggiungibile che ammiravo due anni e mezzo fa. No, ora sono solo cinque semplici ragazzi, degli amici. Sì, perché ora siamo tutti una grande famiglia. Da quando io e Rose abbiamo cominciato a lavorare per loro, tutto è cambiato, pian piano abbiamo imparato a conoscere i loro caratteri, i loro gusti, le loro reazioni...abbiamo imparato ad amarli, apprezzarli nei loro pregi e nei loro difetti, ma non solo come star, come persone.
«Allora Maggie, Rose, a cosa dobbiamo la vostra visita?» esordisce Key accomodandosi sul divano.
«A parte il fatto che Rose voleva vedere Taemin?» rispondo ironicamente indicando i due, che al momento mi ricordano parecchio un grosso cagnolone affettuoso e la sua padroncina.
«Perché, tu non volevi vedere il nostro Jonghyun?»
Arrossisco violentemente. Oh ma perché devono essere tutti così dannatamente bravi ad indovinare queste cose? Davvero dissimulo così male quello che provo? Okay che molto probabilmente, quando Jonghyun mi ha baciata, ho assunto una delicata tonalità color pomodoro maturo, ma a parte questo non mi sembra di aver mai lasciato trapelare che sono innamorata di lui.
Innamorata persa.
E questo, oltre a rendermi terribilmente felice, mi spaventa.
Intanto Key mi fissa con lo sguardo carico di aspettative, come una ragazzina che si aspetta dettagli scottanti da parte della migliore amica.
«Volevo vedere tutti voi.» cerco di sviare quella domanda così diretta.
Jonghyun, che fino a quel momento era rimasto accanto alla porta, si avvicina lentamente. Oh no, ti prego non ti avvicinare! Non riesco a pensare lucidamente se mi stai vicino! Troppo tardi... Mi ritrovo un Jonghyun sorridente a pochi centimetri davanti a me e, mentre i miei neuroni dichiarano allegramente sciopero, mi ritrovo a fissare sognante quel suo splendido sorriso.
Le labbra perfette, schiuse a mostrare una fila di denti bianchissimi. La luce calda dei suoi occhi, anche loro sorridenti, sembra scaldarti nel profondo. In un posto che nemmeno pensavi di conoscere, di avere.
Potrei mettermi a miagolare senza rendermene conto. Oh sì, ne sarei capace. Perché quel suo sorriso inibisce completamente le mie capacità fisiche e mentali.

-> Note autrice <-
Eccomi qui, con un nuovo capitolo fresco fresco!  *-*
Uah, mi sono divertita tantissimo a scriverlo xD ho cercato di descrivere e rappresentare i membri degli SHINee come li vedo io e come penso li veda Jonghyun o.o spero di non aver toppato >_<

Ci terrei a ringraziare tuuuuuuuuuuuuuuutti tuuuuuutti coloro che hanno recensito e messo la fic tra le seguite, e anche chi legge e basta *_*
Bene bene, e ora ringraziamo nello specifico **

Minakie: Grazie mille per aver recensito! *_* sono contenta che l'inizio ti intrighi, e hai proprio ragione su Jonghyun xD eppure eheh *-* Coooooomunque crazie ancora, spero che il primo capitolo sia di tuo gradimento :D

shinya: Mi odi? ç___ç *va a piangere nell'angolino*  sappi che anche io sono gelosa di Maggie (il che non ha senso visto che tutto ciò che succede lo sto facendo succedere io o.o), ma non faccio tante storie v.v nono u_u
Cooomunque graaaaaaazie! *___* mi sto montando la testa con tutti questi complimenti *w* Okay torno con i piedi per terra u.u Allllllllora, da questo capitolo si comincia a capire qualcosa su quello che accade tra i nostri due uhm piccioncini?o.o ecco sì! v.v Spero che tu possa apprezzare il capitolo :D Crazie ancora *w*

SenTOchihiro: Oddio crazie *_* effettivamente la sezione per loro è stata messa da poco poco. Spero che ti piaccia anche questo capitolo, e spero che desti ancora di più la tua curiosità *-* Thank u again *w*

Grazie ancora a tutti! *_* non finitò mai di dirlo o.o *si ficca calzino in gola*
Bene, credo di aver finito v.v eeeeeeee con questo ci vediamo al prossimo capitolo :D

Un bacio a tutte!
Izzie

P.s. Ci terrei a fare gli auguri alla mia checchetta preferita *-* Tanti auguri Key <3

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Capitolo 3
*** Sweet drug, crazy project ***


Cap 2
No matter what happens
Even when the sky is falling down
I’ll promise you
That I’ll never let you go

Presentazione personaggi~
>SHINee (dal set fotografico del video di Hello)
Onew
Jonghyun
Key
Minho
Taemin



2. Sweet drug, crazy project

*Taemin*

Non mi erano sfuggite le loro reazioni. Non erano sfuggite a nessuno. Ormai andavano avanti così da due anni, possibile che nessuno dei due avesse ancora avuto il coraggio di dichiararsi?
Chiudo pigramente gli occhi sotto le carezze di Rose. Oh, è incredibile come, dopo tutto questo tempo, le sue mani su di me mi procurino ancora queste sensazioni. Mi accoccolo meglio contro il suo grembo. Lo so che non dovrei lasciarmi andare in simili effusioni in pubblico, ma non posso farne a meno. Mi sento assolutamente sereno solo tra le sue braccia. Mi maledico un po' per questo: sono io l'uomo, dovrei fare in modo che sia lei a provare quello che provo io.
E invece faccio le fusa e mi lascio sfuggire sospiri di apprezzamento sotto lo sguardo divertito di Rose. Adora farmi da “mammina”, come dice lei. E nel vederla così felice non posso trattenere un sorriso. Spingo mollemente la testa contro la sua mano, in una perfetta imitazione di un grosso gatto coccolone.
Sento la sua risata e questo mi appaga enormemente.
Mi guardo fugacemente intorno: nessuno ci sta considerando, bene. Essere il più piccolo ogni tanto ha i suoi vantaggi. Alzo la testa e poso delicatamente le mie labbra sulle sue. Quel lieve contatto...oh, ogni bacio è come il primo. Anzi, meglio del primo. Sento le sue dita sfiorarmi leggermente la guancia prima che si separi da me con un risolino.
«Non qui, Taemin...»
Faccio il broncio per intenerirla, suscitando però solamente altri sorrisi divertiti.
«Dovremo far accoppiare gli altri, almeno non si scandalizzeranno ogni volta per un semplice bacio.» passo al faccino-da-cucciolo-mode, non può resistere!
«Meglio di no, sarebbero tutti troppo impegnati per essere concentrati con il gruppo. E poi chi vorrebbe una mammina petulante come Key?» ridacchia
«Beh, non mi sembra di trascurare il gruppo per stare con te.» la provoco
«Hai ragione, ma tu basti e avanzi con la testa tra le nuvole!» risponde sicura, picchiettandomi sulla punta del naso. Sorrido a quel gesto così spontaneo. E’ così facile stare con lei. Ogni volta che mi sfiora, ogni volta che mi guarda, ogni volta che la vedo sorridere provo le stesse sensazioni che ho provato nel momento esatto in cui l’ho vista. Farfalle allo stomaco, impazienza, dolcezza, nervosismo.
Non resisto.
La guardo negli occhi e la voglia di tenerla stretta a me diventa sempre più forte. Mi alzo di scatto e, prendendole delicatamente la mano, la trascino dietro di me. Rose zompetta confusa al mio fianco, ma non oppone resistenza, perciò mi dirigo verso la stanza mia e degli altri quattro.
Una volta dentro chiudo la porta alle mie spalle. Siamo soli. Finalmente soli.
«Taemin? » Rose mi guarda ad occhi spalancati, le labbra leggermente increspate. Anche con espressioni simili non riesco ad evitare di pensare a quanto sia adorabile. La osservo con la coda dell’occhio mentre lei sospira, spazientita. Mi avvicino, sfoderando il più dolce dei miei sorrisi. Lo sa anche lei che alla fine ottengo sempre ciò che voglio.
«Oh, no! Non vale! Taemin, lo stai facendo apposta!» Nel dirlo mette il broncio come una bambina. Ancora una volta non posso evitare di notare la sua bellezza. La pelle chiarissima, perfetta, è messa in risalto dalla maglietta nera, senza maniche, con disegnato un piccolo panda circondato da piccoli cuoricini. Gliel’ho regalata al suo compleanno. Le piaceva in modo particolare.
Ora il suo viso è a pochi centimetri dal mio.
Gli occhi grandi e verdi, così luminosi da ammaliarmi, sono inchiodati nei miei. Sbatte le lunghe ciglia, mordendosi leggermente il labbro inferiore. Amo quel suo piccolo vizio.
«Sei nervosa?» le sussurro all’orecchio.
«Perché dovrei?» ribatte lei, spostandosi per guardarmi in volto.
«Quando ti mordi le labbra significa che sei nervosa, Rose. Stiamo insieme da quasi due anni. Conosco ogni minimo particolare di te» spiego, sorridendo soddisfatto. Lei abbassa lo sguardo, mostrandomi la lingua.
«Sei un buon osservatore». Sorride dolcemente, volgendo lo sguardo verso le mie labbra.
Delicatamente mi sfiora la guancia con la punta delle dita. Non posso fare a meno di chiudere gli occhi, gustandomi ogni minimo tocco, che ancora mi provoca brividi leggeri lungo la schiena. La afferro per i fianchi e avvicino il suo corpo al mio. La stringo forte, mentre il suo respiro si fa più rapido.
«Rose, tu sei tutto ciò di cui ho bisogno. Lo sai, vero?» sussurro «Vorrei poterti promettere che staremo insieme per sempre, ma non possiamo sapere quanto durerà. Magari un giorno le nostre vite si separeranno o forse capirai di dover affrontare nuove esperienze, ma fino ad allora io sarò unicamente tuo» La guardo, deciso. «E tu sarai unicamente mia. Finchè mi vorrai accanto a te, io ci sarò.»
Vedo le lacrime rigare le guance arrossate di Rose. Alza il volto e, con infinita delicatezza, appoggia le labbra rosse e carnose sulle mie. Sono così morbide e calde! Sento di nuovo brividi lungo la schiena.
Aumento la pressione sui suoi fianchi, mentre con i denti mi mordicchia leggermente il labbro.
Sento la sue mani tra i miei capelli. E’ una sensazione così piacevole. Ogni volta ne rimango meravigliato.
La cosa migliore è che, dopo praticamente due anni, sono ancora completamente innamorato di lei. Amo ancora la sua risata, le sue carezze, ogni suo vizietto. Amo il modo in cui mi guarda, il modo in cui parla. Amo il suono della sua voce quando pronuncia il mio nome.
Amo tutto di lei.
Com’è possibile? Mi sento così felice.
Da quando ho intravisto il suo viso da lontano per la prima volta, lei è tutto ciò a cui riesco a pensare. La sua immagine ha invaso il mio cervello. Mi è entrata dentro, fino in fondo. E ora è rimasta incastrata, non riesce più ad uscire. Non voglio che esca. Io la voglio. Voglio tutto di lei.
Di questo ne sono sicuro.
Rose interrompe il bacio, per poi posarmi le labbra sulla punta del naso. Confuso, torno alla realtà. Lei ride, divertita dalla mia espressione.
«Fai delle facce buffissime, Taemin» continua a ridacchiare lei.
«Almeno ti faccio ridere.» sospiro rassegnato. Ormai il momento romantico era terminato.
«Decisamente!» Si porta la mano davanti alla bocca, cercando di trattenersi.
«Mi fa piacere, sai? Sei particolarmente carina quando ridi». Probabilmente avevo lo sguardo trasognato, o forse un po’ da stupido. Ah, gli effetti collaterali dell’essere innamorati. Da quando la conosco mi sono rammollito ancora di più. Però va bene così.
Rose sorride alle mie parole, ma subito il sorriso si trasforma in un dolcissimo ma infastidito broncio. Ho fatto o detto qualcosa di male? Non mi pare.
«Mi sono appena venuti in mente Maggie e Jonghyun.» sospira.
« Penso sia il caso di fare qualcosa. Mi fanno saltare i nervi quei due» mi lamento.
«Hai ragione» sospira «Purtroppo lei non ha alcuna intenzione di fare la prima mossa. È fin troppo timida e insicura. Ho provato a dirle migliaia di volte che lui ricambia quello che sente lei, ma non mi ascolta! Non so più che fare.» scuote la testa sconsolata. Mi ricorda molto un piccolo, coccoloso panda.
«Ti capisco. Anche noi abbiamo provato a convincere Jonghyun, ma non vuole sentire ragioni, è più testardo di un mulo.» sbuffo sonoramente.
Vedo chiaramente un lampo attraversare i suoi occhi, l'espressione mutare lentamente in qualcosa di vagamente...sadico?
«E se creassimo noi il momento adatto per la loro dichiarazione?»

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§


*Rosaleen*

Creare il momento adatto per la loro dichiarazione...sì, era una parola! Non potevo semplicemente starmene zitta? Anche con l'aiuto di Onew, Minho e Key, sarebbe stata un'impresa. Al confronto, le dodici fatiche di Ercole non erano altro che un semplice riscaldamento. Quei due erano cocciuti come muli. Beh, quel che è fatto è fatto. Ora bisogna solo mettersi all'opera.
Io e Taemin ci siamo dati da fare per spiegare al gruppo il nostro (il mio) folle piano. Erano entusiasti! Ma dico, sono davvero così sicuri di riuscire nell'impresa? Evidentemente sono davvero stufi di avere un Jonghyun sospirante e sconsolato in giro per casa.
La prima fase del piano “Accoppiamento di muli” -serve dire che il nome è stato scelto da Onew?- consiste nel convincere i diretti interessati di essere pienamente corrisposti. In altre parole, sto seriamente cercando di cancellare la parola impossibile dal mio dizionario.
«Maggie, cosa ne pensi di Jonghyun?» la mia domanda a bruciapelo l'ha colta impreparata mentre vagavamo per il centro commerciale. Posso vederla arrossire anche dietro le mani portate prontamente a coprire il viso. Non mi inganni, sorellina!
«È un bel ragazzo, ed è molto simpatico.» risponde solamente.
«E ti piace.» non è una domanda.
«...»
«Non lo vuoi nemmeno ammettere?» chiedo, a questo punto decisamente sconsolata. Se non lo ammette nemmeno, come posso pensare di riuscire a convincerla a dichiararsi?
«Non è che non lo ammetto. È solo che...ho qualche difficoltà a dirlo apertamente. Eppure sembra che tutti abbiate capito che...»
«...che ti piace. Sì, l'hanno capito tutti. Questo perché sei una pessima attrice. E anche Jonghyun lo è.»
«E lui cosa centra?»
«Andiamo Maggie! È palese il fatto che sia innamorato di te. Possibile che tu non lo abbia ancora capito?» mi fermo, costringendo lei a fare lo stesso. Le poso una mano sulla spalla, la guardo intensamente. Vedo in lei il riflesso del mio volto, la stessa espressione leggermente spaesata e assente che avevo io due anni fa. La frustrazione di non sapere se si è ricambiati oppure no, il terrore di dichiararsi rischiando di rovinare tutto. La paura di sbagliare, il costante e meticoloso controllo di tutte le azioni fatte. Vivere quella situazione come sotto perenne esame. Stressante, terribilmente.
«Maggie, sei una ragazza intelligente, riesci a cogliere al volo i segnali delle altre persone. Perché ora ti sei puntata sul fatto di non capire quello che prova Jonghyun?» poteva essere solo quello. Doveva essere solo quello.
Maggie si era fissata, si era autoconvinta di non capire quello che succedeva. Come un cavallo con i paraocchi, che guarda dritto davanti a sé ignorando completamente tutto ciò che accade oltre quelle tesserine. Oltre quelle convinzioni.
«Non...lo so. È così e basta. Non voglio tirare ad indovinare, questa volta. Se è come dici, voglio sentirmelo dire da lui. Essere sicura, per una volta, di non sbagliare.»
«Se vuoi una certezza, l'unica cosa che puoi fare è prendertela. O te ne stai qui con le mani in mano, a crogiolarti nei tuoi dubbi, o vai da lui, gli dici chiaro e tondo che ti piace e aspetti la sua reazione.» ma come sono convincente! C'è un unico problema: non lo farà mai.
«Hai perfettamente ragione, ma sai che non lo farò.» Ecco, appunto.
«Allora buona fortuna, sorellina.» sospiro tristemente. Spero che almeno a Taemin e ai ragazzi sia andata meglio. Qui non si cava un ragno dal buco.
No, i ragni lasciamoli nei buchi!
Diciamo che le cose andranno per le lunghe.
Molto per le lunghe.

->Note autrice<-
Ri-salve a tutti e tutte! *____*
Bene bene, cominciamo subito con qualche piccola considerazione personale! Come avrete notato, in questo capitolo mi allontano un po' dalla trama principale (specie nella prima parte) per parlare della relazione tra Tae e Rose. Essì, non dobbiamo dimenticarci di loro due, come non dobbiamo dimenticarci degli altri tre!
La parte raccontata da Tae è stata un po' difficile da scrivere, non sapendo bene quel che vuole Rose. Ebbene sì, ho ancora qualche problema con le due ragazze °^°
Nella seconda parte ho accennato il rapporto tra Maggie e Rose, e qui mi sono divertita *w* adoro scrivere di rapporti freschi e genuini, amichevoli come il loro *-*

Vorrei precisare una cosa: ho già scritto parecchi capitoli, il problema è che non vanno al passo con i cambiamenti degli SHINee. Nel senso che, aggiornando una volta al mese, troverete i membri con tagli e capigliature "vecchie". Per farvi un esempio, parlerò ancora di un Taemin con i capelli lunghi o di un Key mezzo rasato u.u Ma non preoccupatevi, è solo perchè ho già scritto quei capitoli e mi sembra strano aggiornarli u.u

 MyBlindedEyes: Ciao! *____* e benvenuta! *w* ooooh, grazie grazie, sono felice che ti piaccia! *-* come puoi notare, non mi limiterò alle testoline di Maggie e Jonghyun, ma mi divertirò con tutti e sette *w* hai ragione, non è molto semplice, ma trovo che abbia molto più impatto e che la prima persona coinvolga di più u.u e poi è divertente *-* perchè ho una mia visione ben precisa degli SHINee, e ci metto anche del mio per rappresentarli. Quindi sono un pochino personali (:
Ti ringrazio tantissimo per la recensione, spero che tu possa apprezzare il nuovo capitolo (: bai bai *-*

 shinya: Ciaoooooo! *___*  Sìsì, si conoscono già u.u il prologo è un sogno-flashback o.o non si era capito?o.o Oh mamma >_<
Maddai, io trovo Jonghyun assolutamente adorabile *w* Oh, è tenerissimo *spupazza* E anche Meggie la pensa come me eheh! (Ma dai?._.' ndMaggie - Shhhhh, i lettori non devono sapere che tu interpreti me! ndA) Per quanto riguarda Key...tzè, non ha speranze contro Maggie u.u (Ehi! Come sarebbe a dire? è_é ndKey - Buono buono piccolino, zia Izzie ti regalerà una scimmietta di peluche così non ti sentirai più solo (: ndA - Uffa T___T ndKey). Cooomunque, sono sempre più felice che la fic ti piaccia *__* grazie per la recensione <3


Un bacio a tutte e tutti voi che recensite, seguite o leggete e basta ^-^ e grazie ancora! <3

Izzie

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Capitolo 4
*** W...what? ***


cap3
Even if a day someday comes when we can’t see each other anymore
Even if a day someday comes when we have to wave goodbye
I’ll always protect
The memories and smiles that will never fade

3. W...what?


*Jonghyun*

«Jonghyun, che ne pensi di Maggie?»
Quella domanda mi coglie talmente impreparato da farmi cadere. Siamo in sala prove, stiamo provando la coreografia per la nostra prossima canzone.
«Pe...perchè me lo chiedi?» ancora disteso per terra, alzo lo sguardo verso Key, che mi guarda con fare sospettoso, le mani sui fianchi. Come una mamma che ha scoperto la marachella del figlio e vuole farlo confessare.
Deglutisco a fatica, questo Key mi spaventa non poco. Lui, dal suo canto, si limita a stringere ulteriormente gli occhi, il broncio ora evidente.
«Ti conviene rispondere» un ghigno diabolico si allarga sul viso di Onew prima che lui sparisca oltre il mio campo visivo.
Mi sento afferrare per le braccia e sollevare, caccio un urlo. Quel dannato essere mi ha completamente bloccato le braccia contro la schiena. Riesco a muovere solo le gambe.
«Cazzo, ti diverti a prendertela con i più piccoli? Mettimi giù!»
«Allora vediamo come te la cavi con me» sogghigna Taemin, avvicinandosi pericolosamente con un'espressione tutt'altro che amichevole in volto. No, non posso farmi mettere sotto dal piccoletto!
Comincio a scalciare come una furia, ma vengo bloccato da Minho.
«Se vuoi continuare a cantare e ballare ti conviene rispondere.»
Chissà perchè ho come l'impressione che non sia una minaccia a vuoto...
«E va bene ho capito! Risponderò, ma voi mettetemi giù, dannazione!»
«Prima rispondi» Key si era avvicinato a noi e continuava a fissarmi con quell'espressione sospettosa.
«Come se non lo sapeste già.» grugnisco. Oh, eccome se lo sanno! Non avrebbero mai fatto tanto casino per nulla.
Ehm okay, forse l'avrebbero fatto. Non c'è un momento di noia tra di noi, c'è sempre qualcosa da fare, qualche nuovo scherzo da inventare, qualche cazzata da combinare. Mi sembra di essere tornato bambino. Divertirsi con poco, scherzare in continuazione, prendere la vita con leggerezza. Ma impegnarsi al massimo nell'unica cosa che ci rende vivi: il canto e il ballo.
Ci sono situazioni in cui mi sento un perfetto idiota, stando con loro. Eppure mi sento bene. Mi sono talmente abituato alla loro presenza, a condividere con loro ogni singolo istante della mia vita, che credo non riuscirei a reggere una separazione. Loro sono la mia famiglia, ora. E questo calore, questo affetto, sono tutto ciò di cui ho bisogno.
«Lo sappiamo, ma vogliamo sentirlo lo stesso da te!» Taemin continua a ghignare, minacciando un punto ben preciso nei miei pantaloni. Tento di chiudere le gambe, ma la ferrea stretta di Minho me lo impedisce.
«Mi piace okay!»
«Hai da dire solo quello?» gli occhi di Key ora sembrano chiusi, tanto li tiene stretti.
«Key, sai benissimo che sono innamorato di lei. Non capisco tutta questa messa in scena.» non la capivo davvero!
«Semplice: se non riuscivi a dirlo a noi, come pensavi di dirlo a Maggie?» Minho mi guarda serio, lo sguardo a metà tra l'accusatorio e l'assente. Quell'espressione non è da lui, raramente lo vedi così truce. Quel suo viso, adatto solo per accogliere un sorriso puntualmente accompagnato dalla sua risata infantile, sembra quasi deformato.
«Non ho alcuna intenzione di dirle che la amo. E se dovesse scoppiare a ridermi in faccia? E se mi prendesse a calci? E se...»
«E se tu la finissi di dire stupidaggini?» Minho stava prendendo quella storia troppo sul serio. Lo riesco a capire dalle espressioni quasi spaventate degli altri. Persino Key ha abbandonato la posa da mamma-ti-ha-scoperto-come-pensi-di-rimediare-? e lo guarda a bocca aperta. Evidentemente, il loro piano non comprendeva una scenata.
«Minho, adesso calmati.» tenta Taemin, poggiandogli una mano sulla spalla. Il piccoletto ne ha di coraggio! Il carattere quasi paterno di Minho sembra prendere il sopravvento e, lentamente, mi abbassa le gambe, permettendomi di toccare terra. Solo in quel momento, Onew mi lascia libere le braccia.
«Sarà meglio che per oggi le prove finiscano qui.» detto questo, esce dalla sala.
«Ci dispiace Jonghyun, non era nostra intenzione... Insomma, non doveva finire così. Volevamo solo farti ammettere di essere innamorato di Maggie.» Taemin gesticola con foga, tentando di scusarsi.
«Tranquillo Tae, non fa niente. In effetti, metodi più ortodossi non avrebbero avuto effetto. Siete scusati solo per questo.» lentamente, gli sorrido. Come fare a non perdonare quell'esserino?
«Beh, Minho ha ragione, forse è meglio tornare a casa. Senza di lui concluderemo ben poco comunque...» il saggio Onew ha parlato!
«Andate voi, io ho bisogno di scaricarmi un po'. Ci vediamo più tardi!» continuo a sorridere. Ora che sono riuscito ad ammettere di amare Maggie, mi sento più leggero. Certo, non l'ho detto a lei, ma ora ne sono consapevole. Ora non serve più a niente fuggire, fingere che non sia così. Ho ingannato me stesso per troppo tempo, convincendomi di non provare nulla per lei se non un profondo affetto. E ho sbagliato alla grande.
Mi sento vittorioso solo per questo, è già un gran passo avanti. Ammettere i propri errori è il primo passo per risolverli. E ora che quel grosso velo nero che copriva i miei sentimenti è stato spostato, sono pronto ad accogliere il mio profondo amore per lei, a convivere, nutrire, gioire di lui. Voglio farlo crescere fino al giorno in cui, inevitabilmente, scoppierà. Fino al giorno in cui non riuscirò più a trattenerlo e dovrò per forza dichiararmi a lei. E allora, lo farò. Senza paura, senza rimorsi, senza tralasciare nulla del mio profondo amore per lei.
Farò in modo che sia tutto perfetto. Farò in modo di non spaventarla, di renderla felice, sempre.
E così, pregustando il giorno in cui completerò la mia vita, osservo Key, Onew e Taemin uscire dalla sala prove.
Un sospiro esce involontario dalle mie labbra socchiuse.
«Coraggio Jonghyun, ce la puoi fare!»

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§


*Key*

«Credete che la reazione esagerata di Minho riesca a spronarlo?» non riuscivo a capire perchè si fosse incazzato tanto. Lui era sempre così pacato e gentile!
«Non so, Key. Piuttosto, io mi chiedo cosa sia stato a farlo reagire così.» Taemin scuote la testa colpendomi in faccia con i suoi lunghi capelli. Da quando se li è lasciati crescere, non sembra nemmeno più lui. Dimostra decisamente qualche anno in più. Lo preferivo con i capelli a forma di fungo!
Giusto in quel momento mi squilla in cellulare: è Rose. La mia migliore amica. Ho legato facilmente con lei, sin da subito. Il nostro carattere simile ci ha permesso di intenderci alla grande: tendiamo entrambi ad avere un atteggiamento materno nei confronti degli altri ragazzi.
«Ehilà Rose, che mi racconti?» rispondo al telefono con un gran sorriso.
Taemin, sentendo il nome della sua ragazza, volge il muso verso di me e mi sembra di vederlo annusare l'aria, speranzoso. Okay, quel ragazzo mi spaventa.
«Brutte notizie, Maggie non ne vuole sapere. A voi com'è andata?»
«Non ne siamo completamente sicuri, ma pensiamo che ci siano buone possibilità che Jonghyun prima o poi faccia il grande passo.»
«Devono solo mettersi insieme, per ora, mica sposarsi!» la sento ridacchiare dall'altra parte del telefono
«Già, ma ciò non toglie che sia un gran passo, considerando il carattere di entrambi!» rispondo prontamente
«Uhm, forse hai ragione... Beh, ora devo andare, io e Maggie stiamo preparando alcuni nuovi abiti per voi! Salutami gli altri e... puoi dare un bacio a Taemin da parte mia?» chiede con voce da cucciolo
«Non ci penso nemmeno!» guardo come disgustato il ragazzino, che senza ombra di dubbio punta al telefono.
«Ahah e va bene! Ciao ciao!» la sento riagganciare, la traccia di un sorriso nella voce.
«Rose ti manda un bacio.» sospiro rassegnato a un Taemin che guarda sconsolato il cellulare che ancora tengo in mano.

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§


*Minho*

Avevo sentito chiaramente le voci degli altri uscire dalla sala prove e poi dall'edificio. Non me la sentivo di tornare a casa, quindi avevo aspettato pazientemente che uscissero, prima di poter tornare in sala e scaricare la mia frustrazione. Non riuscivo a capire il perchè della mia reazione.
Mi aveva dato un fastidio enorme sentire Jonghyun parlare così.
Lentamente, con la mente martoriata da questi pensieri, me ne torno in sala prove. Apro la porta e mi trovo proprio Jonghyun davanti, intento a provare la coreografia. Solo. Si accorge della mia presenza e mi guarda un po' impaurito. Già, devo averlo proprio spaventato, prima. Non è da me rispondere con tono così brusco.
«Ehm...scusa per prima» provo a iniziare, tenendo lo sguardo basso.
«Non fa niente. Anzi, scusami per averti fatto perdere le staffe.» si scusa un po' impacciato, passandosi la mano tra i capelli.
«No, non è colpa tua se ho perso le staffe...»
Scende un silenzio imbarazzante. Uno di quei dannati silenzi che entrambi odiamo. Cerco in fretta un compromesso, tento di recuperarmi un po'
«Ti scoccia se provo anche io?»
«Ehm no. Anzi, sarebbe più utile.»
Senza aspettare un segnale, ci mettiamo tutti e due a provare, di comune accordo.
Ma la mia mente è tutt'altro che sgombra. Continuo a ripensare alla discussione di prima, al fastidio, alla sensazione di...gelosia? Prima che me ne rendessi conto, il mio cervello aveva già realizzato quel che succedeva, i miei muscoli rispondevano di buon grado. Mi ritrovo con le dita artigliate alla maglia di Jonghyun, lo sguardo nuovamente truce. E quelle improbabili parole che escono dalle mie labbra, con una voce che non sembra nemmeno la mia «Se non ti decidi con Maggie, me la prendo io.».

->Note autrice<-
Rieccomi qui gente, con un nuovo capitolo! :D Questo è l'inizio di tutto, la vera storia comincia!
Waaaah, sono commossa T_T beh QUATTRO recensioni nel capitolo precedente! *____* grazie grazie grazieeeee <3 *piange*
Sono troppo felice *O* anche perchè in questo periodo non riesco a scrivere nulla per via del poco tempo ._. mi rifarò durante le vacanze di Natale, promesso! Cercherò, nonostante tutto, di non ritardare troppo l'aggiornamento (:

Alllllora, dovevo dire qualcos'altro? Uhm... Ah sì! In questi giorni ho un'idea che mi frulla per il cervellino. Stavo pensando di fare un seguito di What about us, una specie di seconda stagione. Ovviamente prima devo finire questa, ma chissà, magari il progetto andrà in porto (: veeeedremo! :D

Poi? Ah già, le risposte alle vostre recensioni *w*

Rosaleen__ : Ciaoooooo! *_* eheh, ti piace il piccolo Tae? :D Che coincidenza però, ti chiami proprio come la sua ragazza *o* è un segno del destino! Mhmh, deve essere così! *sguardo convinto*
Maggie chissà, forse farà qualcosa, forse rimarrà tutto così...solo i prossimi capitoli potranno svelare il mistero (:  spero intanto che questo capitolo ti piaccia ^-^  baiii <3

MyBlindedEyes : Ma noooo, povedro Taee! xD ora è geloso di Rose, non dovevi dirlo! :(  ci emme qu v.v beh, vedo Taemin nello stesso modo in cui lo vedi tu. Piccolo, timido e ingenuo *-* Ma poi ho pensato "insomma, stanno insieme da due anni! Anche Taemin si scioglierebbe, durante tutto questo tempo! Massì dai, facciamogli prendere l'iniziativa, o Rose rischia di fare la muffa nel frattempo u_u". Ecco spiegato il motivo :D
Per quanto riguarda Maggie...uhm, ammetto che rappresenta perfettamente lo stereotipo della "perfetta protagonista da manga shojo". Ma questo è solo l'inizio (: non è un personaggio statico, quindi non temere ^-^   bai bai <3

feilin :  Nuova lettrice! *_____* ciao! *O* sono contenta che ti piaccia *-* ma giù le grinfiette da Jonghyun u_u" Io *coff coff* volevo dire Maggie è mooooolto gelosa u.u
Spero che ti piaccia anche questo capitolo ^-^ *zompetta pure lei* bai! <3

NothingIsImpossible
: IO-TI-AMO! xD avevo un sorriso alla Stregatto andante mentre leggevo la tua recensione xD Ohoh *-* Beh beh, Jonghyun E' il belloccio della situazione u_u solo che in fondo in fondo è un gran romanticone (:  mi piace questo aspetto di lui, ho cercato di reinterpretarlo a modo mio, e a quanto pare ci sono riuscita o.o
Per quanto riguarda Minho xD cercherò di non andarci giù troppo pesante, ma non prometto nulla per Jonghyun! Chissà come reagirà ora! *incatena Jjong* Spero che ti piaccia questo capitolo ^-^ bai bai <3

E di nuovo GRAZIE  a tutti voi che recensite e leggete! *____* vi adoro! <3 *distribuisce biscotti fatti in casa alle lettrici*
Ci vediamo con il prossimo capitolo, ciao ciao gente! *w*
*rotola via*

Izzie_



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Capitolo 5
*** Awareness ***


Cap 4
Don’t look back and leave
Don’t find me again and just live on
Because I have no regrets from loving you, so only take the good memories
I can bear it in some way
I can stand it in some way
You should be happy if you are like this
Day by day it fades away

4. Awareness


*Jonghyun*

«Se non ti decidi con Maggie, me la prendo io.»
Rimango a bocca aperta, incapace di capire quelle parole. Il mio cervello lavora frenetico, cercando di dare un senso alla frase appena detta da Minho.
Lui...a Minho piace Maggie?
Suona così impossibile! No, c'è sicuramente uno sbaglio. Adesso entreranno gli altri e urleranno, felici di avermi fregato. Deve essere così!
E allora perchè non entrano? Perchè Minho continua a guardarmi con quella faccia seria, come se volesse sfidarmi a duello? Un duello il cui premio per il vincitore è il cuore di Maggie.
«Che stai dicendo?» riesco solo a farfugliare quelle parole che vorrei urlare. Pian piano, la consapevolezza di avere un rivale si insinua nella mia mente. E non un rivale qualunque: un mio amico. Un compagno, una persona per la quale avrei dato tutto.
«Non lo so, ma se non ti dai una mossa, farò tutto ciò che è in mio potere per conquistare Maggie. Sicuramente apprezzerà di più un uomo che abbia le palle di dirle in faccia quel che prova per lei.»
Quelle parole mi trapassano come una lama. Ha ragione. Ha perfettamente ragione, dannazione!
Lo guardo negli occhi, ferito. Non mi aspettavo una simile pugnalata, non da lui. Lui, il paterno, pacifico, gentile Minho. Lo stesso Minho che ora sembra volermi staccare la testa, il cuore, l'anima a morsi.
Una gran rabbia si fa strada dentro di me. Non riesco a trattenerla, non voglio trattenerla. Senza pensarci due volte, gli tiro un pugno, dritto nello stomaco, costringendolo a mollare la presa sulla mia maglietta. L'adrenalina mi scorre nelle vene, mi aggrappo a quella sensazione come se fosse il mio unico appiglio alla realtà. E invece, è il mio lasciapassare per la follia. Una cieca, frustrata follia che invade ogni singola cellula del mio corpo, mi spinge a voler ridurre Minho in una polpetta sanguinante e rantolante.
Lo guardo perdere l'equilibro, il respiro mozzato dal mio pugno ben assestato. E l'espressione di sfida che si ostina a mantenere, ha solo l'effetto di mandarmi il sangue al cervello, annebbiandomi la mente. Divento preda di istinti animaleschi, mentre un ringhio mi sale dal petto, esce prepotente tra i miei denti stretti in un ghigno di rabbia. E mi scaglio su di lui, con tutta la forza che ho in corpo.
Un solo, piccolo barlume di realtà si fa strada davanti ai miei occhi. Maggie, il suo sorriso. La sua voce cristallina, la sua risata, i suoi occhi.
Mi blocco nel caricare l'ennesimo pugno, guardo quell'ammasso di Minho, rannicchiato e ora tremante, spaventato. E le vertigini si impossessano di me. Quasi non riesco a reggermi in piedi, un conato di vomito sale prepotentemente dal mio stomaco. Ma che sto facendo? Sto davvero massacrando di botte un altro membro degli SHINee? Sono davvero ridotto così male?
Distolgo lo sguardo da quello spettacolo. Non riesco a reggere ulteriormente quella situazione, scappo di corsa verso l'uscita. Diretto non so dove.
Continuo a correre, incapace di dare un filo logico a quel che ho appena successo. Penso solo a mettere più distanza possibile tra me e quello che è appena successo. E lentamente, l'annebbiamento che mi circondava si dirada, lasciando il posto a una fredda e dolorosa realtà. Minho è mio rivale in amore, e io l'ho appena preso a pugni.
Un sottile equilibro è appena stato spezzato, lo so. Come potrò tornare dai ragazzi, come se niente fosse? Non potrò di certo farmi vedere sorridente, tranquillo, dopo aver fatto quel che ho fatto. Non potrò guardare Onew negli occhi senza sentire il peso della sua delusione. Non potrò sopportare gli sguardi di accusa di Key, o quelli spaventati, intimoriti di Taemin. E soprattutto, non potrò affrontare Minho.
Le gambe ora mi fanno male, sotto il peso della corsa e di quelle considerazioni. Lacrime amare spingono ai lati degli occhi, tentando di uscire. Ma le blocco, le trattengo. Non mi farò vedere debole, non rinuncerò a quel briciolo di orgoglio che mi è rimasto. Mi costringo a concentrarmi nella corsa, un passo dopo l'altro.
Destra, sinistra, destra.
Inspira, espira.
E invece, il viso di Maggie fa nuovamente il suo ingresso prepotente nei miei pensieri, e a quel punto so di aver perso. Ho perso tutto. Il mio ruolo negli SHINee, la possibilità di continuare il mio grande sogno, il mio grande amore per lei, gli amici migliori che potessi desiderare. Tutto.
E proprio mentre le prime gocce di pioggia sferzano il mio viso, la prima lacrima capricciosa sfugge alla barriera delle mie convinzioni.

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

*Onew*

«ADESSO BASTA! O uno dei due vuota il sacco o li spedisco entrambi fuori dagli SHINee a pedate!» sono furioso. Sono davvero furioso.
Due giorni fa, Jonghyun era tornato casa molto tardi, bagnato fradicio. Era pallido e aveva gli occhi vuoti, inespressivi. Il respiro corto, come dopo una gran corsa e la stessa loquacità di mia nonna il giorno del suo funerale (Mia nonna è morta?o.o Nd Onew – Shhhh, fai finta che lo sia! NdA). Si era subito fiondato in camera e lì era rimasto. Sul letto, nascosto completamente sotto le coperte. Si rifiutava di uscire, di farsi vedere. Lo vedevi gironzolare solo per andare in bagno, ed ero veramente curioso di sapere cosa dovesse espellere, visto che non mangiava ne beveva nulla.
Minho non si comportava molto diversamente. Era tornato a casa poco prima di Jonghyun, ricoperto di lividi e leggermente tremante. Si era rifiutato di dirci che gli era successo, chi l'aveva ridotto in quello stato. Si era semplicemente limitato a prendere la cassetta del pronto soccorso e a infilarsi sul suo letto, dove ancora ora si trova.
«Chissà che è successo a quei due...» vedo Taemin scuotere la testa, affranto.
«Qualunque cosa sia successa, almeno uno dei due dovrà vuotare il sacco! E poi il mio sesto senso mi dice che è sospetto il comportamento di entrambi, potrebbero essere in qualche modo collegati.» Key annuisce vigorosamente, tentando di convincere se stesso prima di noi
«Solitamente, il sesto senso è cosa da donne. Lo sai questo, vero?» sghignazza Taemin provocante
«E con questo che vuoi dire?»
«Oh, non saprei... Vedi un po' tu» le sopracciglia di Taemin spariscono sotto la folta frangia, creando un'espressione molto allusiva.
Key si limita a fulminarlo con lo sguardo, prima di volgere il suo nasino in aria, in una perfetta posa da diva.
«Io avrei un'idea» li interrompo prima che il battibecco sfoci in una litigata isterica «Proviamo a braccare Jonghyun durante una delle sue occasionali visite al gabinetto, gli abbiamo già fatto vuotare il sacco una volta, non resisterà di nuovo!»
«Io invece credo che non ci ricascherà una seconda volta. Non è poi tanto stupido.» mi corregge Taemin, saggio. Key riesce a soffocare uno sbuffo di risata, facendolo passare per un colpo di tosse.
«Allora non ci resta che far cantare Minho.» e la cosa sarà difficile. Ma questo non lo dico agli altri.
La verità è che preferirei fare mille tentativi con Jonghyun, piuttosto che farne uno solo con Minho. Ho un po' di timore nei confronti dell'aurea che sembra circondarlo. All'apparenza, si direbbe un bambinone troppo cresciuto, con istinti paterni. Ma ho l'impressione che ci sia un altro lui dietro quella facciata. Come un padre di famiglia che non lascia trasparire la stanchezza e le frustrazioni durante l'ora del gioco con i propri figli.
I giorni passano lenti, nel nostro ormai troppo silenzioso appartamento. Questo silenzio, quasi ovattato, è il più assordante che abbia mai sentito. Sceso su di noi come un fitto banco di nebbia, non accenna ad andarsene. Sembra ricoprire tutto, compreso il rumore delle pentole, dell'acqua corrente, della televisione. Mi sento spinto a forza in un tubo di gomma strettissimo. Intrappolato dentro una teca di vetro. Incapace di uscire.
Comincio a provare seriamente nostalgia per la voce di Jonghyun, per la sua abitudine mattutina di canticchiare mentre si dirige in bagno impossessandosi della doccia, felice di averci battuto sul tempo. Per i suoi costanti tentativi di farci capire che è più bravo di noi a cantare, intrattenendoci con frequenti dimostrazioni della sua dannata bravura. Il suo sorriso strafottente nel notare la mia evidente gelosia. Ho sentito ben poche volte una voce pulita e potente come la sua, una voce capace di essere terribilmente dolce e adatta ai pezzi melodici.
E la nostalgia per la risata di Minho. Il suo modo di spalancare le fauci e abbandonarsi completamente nella sua caratteristica risata spontanea, quasi infantile.
«Minho, che è successo l'altro giorno?» cerco di fare quella domanda con il maggior tatto possibile. Sono riuscito ad intercettarlo prima che entrasse in bagno, la mano già posata sulla maniglia.
«L'altro giorno?» mormora, la voce un po' arroccata dalla mancanza di esercizio.
Incoraggiato dalla sua risposta -anche se è una domanda- continuo
«Sei tornato a casa coperto di lividi. È successo qualcosa?» chiedo nuovamente, sempre più cauto
«Scusa, ma non mi va di parlarne.» tiene lo sguardo fisso sulla maniglia avvolta dalla sua mano, il capo chino.
«Centra Jonghyun, per caso?»
Lo vedo irrigidirsi alla mia domanda, stringere un lembo della sua maglietta. Non c'è bisogno che risponda a parole, il suo corpo l'ha appena fatto in modo inequivocabile. E ancora una volta, il sesto senso di Key ci ha preso.
«Minho, ti prego... Se tu ci raccontassi che è successo, potremo aiutarti a sistemare questa faccenda. Siamo tutti preoccupati. E non solo per le sorti del gruppo! Principalmente, lo siamo per voi.»
Faccio per allungare il braccio, per poggiare una mano sulla sua spalla, ma a metà strada la ritraggo, incapace di costringerlo a un contatto forse indesiderato.
Lui, dal suo canto, continua a non rispondere. Tiene lo sguardo sempre fisso sulla sua mano, mi sembra di vederlo tremare leggermente. Non riesco a vederlo così. Non riesco a continuare la mia indagine. Piuttosto che costringerlo a parlare, preferisco affrontare Jonghyun in un incontro di lotta libera. E allora, mi limito ad abbassare io stesso lo sguardo, vergognandomi della mia insistenza
«Scusa... Non dovrei costringerti. Però, se tu volessi parlarne, puoi venire da me quando vuoi, anche nel cuore della notte. Ti ascolterò.»
Silenzio. Solo silenzio da parte di Minho.
E poi, quasi inaspettatamente, un “grazie” mormorato a fior di labbra raggiunge il mio orecchio. Alzo lo sguardo appena in tempo per vederlo sparire oltre la porta del bagno.

-> Note autrice<-

Che tristezza, ragazzi ç_ç Questo capitolo mi ha proprio procurato una tristezza incredibile :(  Povero Jonghyun, che farà ora?
E Minho? Si sentirà almeno un minimo in colpa? E che combineranno gli altri ragazzi, per farli riappacificare?
Ho provato a fare un Jonghyun un po' diverso dal solito, ma credo che chiunque reagirebbe così in una situazione simile. Vi prego, non lanciatemi oggetti non identificati di vario peso e misura ç___ç
Rallegriamoci un po' rispondendo alle vostre recensioni *_* (ma io VI ADORO! *____________________*)

feilin : Ciao *-*  Non te l'aspettavi, eh? Nemmeno io, all'inizio xD poi però... *guarda altrove* Grazie per il sostegno, carissima ** Spero che la fic continui a piacerti! Bai bai <3

NothingIsImpossible : Ciaoooooo! *_* Insomma, avresti voluto riprendere la scena xD Eheh, leggermente? Sì, leggermente u_ù  Maaaaaaaa che ci fai ancora qui?v.v Pensavo di trovarti già appiccicata a Minho, intenta a curargli le contusioni o.o Sussù, prima che qualcuno ti rubi il posto! Non temere, per ora non ti farò penare (: Per ora xD Vedremo che succederà più avanti *fischietta* Spero che, almeno in fondo in fondo, il capitolo ti piaccia ^-^ Baiiii <3

   
MyBlindedEyes : Ciao! *w* Ahah evidentemente sì xD  Quindiiiii uhm...
1. Vedrai come reagisce dopo o.o
2. Il capitolo ha risposto a questo punto? (:
3. Staremo a vedere ò.ò
Insomma, mi diverto a creare casini! (Non si era notato! NdJonghyun. Taci tu, sono io quello che sembra finito in un frullatore ._. NdMinho. Suvvia ragazzi, fate gli uomini! ù.ù NdA). Intanto dimmi, cara, che ne pensi di questo capitolo? *-* Wohoh bai bai <3 **

Rosaleen__ : Ciao! ** Sì, Minho fa paura o.ò Maaaaa è pur sempre il nostro bambinone troppo cresciuto, quindi non resterà così! Vero? *-* Oh, spero che sia così ._. Ancora non so, vedremo ohoh! Intanto goditi questo capitolo *A* Bai <3


Bene carissime e carissimi, questa volta ho aggiornato in anticipo rispetto alla tabella di marcia. Questo perchè sennò andavo a finire a Natale e sinceramente non credo che calcolerò molto EFP xD Mi dedicherò interamente alla scrittura u.u 
Quindi ci vediamo dopo le vacanze, con il quinto capitolo!
Buon Natale e buon anno (anche se in anticipo) a tutti, e grazie ancora <3
Vi voglio bene *A*
Izzie_

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Capitolo 6
*** Conflict ***


Cap 5
I just know that it really hurts...
My previously burning heart is slowly getting colder
I don't know what I should say...
How I should hold on to you
How can I....How can I do it?

5. Conflict


*Minho*

Penso che Jonghyun sia ancora nascosto sotto le coperte. Posso sentirlo respirare, girarsi nel letto. Ogni minimo segnale della sua presenza è una dolorosa fitta, per me. Non pensavo di dirgli quelle cose, non erano in programma. È da una settimana ormai che non faccio altro che maledirmi, avrei fatto meglio a seguire il piano di Key.
Ogni volta che mi rilasso, che sto per addormentarmi, la visione di quello che è successo in sala prove riaffiora nella mia mente. Mi sento un vecchio militare tormentato dai fantasmi del passato.
Sinceramente, non so che mi è passato per la testa, quel giorno. Ho solo sentito l'impellente bisogno di dirgli che mi piace Maggie, o almeno di farglielo capire. Ho parlato ancora prima di rendermene conto, prima di riuscire ad affrontare quel problema razionalmente. Sì, perchè questo è un problema. Mi sono reso conto solo ora di provare per Maggie qualcosa che va al di là della semplice amicizia, un qualcosa che però è meno di amore. Sono attratto da lei, non ne sono innamorato. E questo sono riuscito a realizzarlo solo dopo una tormentata settimana in preda a visioni e complicati ragionamenti.
Più di qualche volta, i ragazzi hanno tentato di farmi vuotare il sacco, senza successo. Avevano concentrato tutte le loro energie su di me, lasciando Jonghyun a crogiolarsi nella rabbia, nel suo sconforto. Posso solo immaginare (e credo di essermi fatto un'idea piuttosto precisa, come dimostrano i miei lividi) il suo attuale umore. Tradito, frustrato, terribilmente arrabbiato.
E mi sento quasi come lui. A parte per il tradito. No, io sono il traditore. E questo è un peso che non riesco più a tenermi dentro. Sono stanco anche di stare qui, disteso sul letto a fissare il materasso del letto di Key, apatico. Devo fare qualcosa, per rimediare questa situazione. Voglio parlare con Jonghyun, spiegargli quel che ho capito in questa settimana. Sento anche il bisogno impellente di parlare con Maggie. Lei non sa nulla, dubito che i ragazzi le abbiano detto qualcosa. Conoscendola, sarebbe arrivata qui di corsa e avrebbe costretto Jonghyun ad uscire dal letto, volente o nolente. L'avrebbe tirato per i capelli, se fosse stato necessario.
Ma mi rendo conto che prima di fiondarmi su di loro, devo preparare un po' il terreno. Innanzi tutto, ho bisogno di una mano. Dire a Maggie che Jonghyun mi ha preso a pugni è fuori questione: lei lo ridurrebbe in uno spezzatino. Sembra tanto gracile ma cavolo se picchia forte! Però ho indubbiamente bisogno del suo aiuto per trascinarlo fuori dal letto.
Preso dallo sconforto, scuoto il capo. Serve qualcuno con più tatto di me per spiegare la situazione a Maggie, qualcuno che riesca ad omettere le parti meno piacevoli della storia. Il problema, è che voglio fare tutto da solo. Non voglio arrendermi così dopo quello che ho combinato e far fare il lavoro sporco a qualcun altro. Sono tremendamente combattuto.
E poi, come rievocate dalla mia indecisione, mi tornano in mente le parole di Onew. Se tu volessi parlarne, puoi venire da me quando vuoi, anche nel cuore della notte. Ti ascolterò. Ti ascolterò...
Sì, di lui posso fidarmi. Guardo l'ora: le tre di pomeriggio. Non sono sicuro di trovarlo in casa, l'appartamento è troppo silenzioso. Ciò nonostante, scendo lentamente dal mio letto a castello, attento a non fare rumore.
Per la prima volta da una settimana a questa parte, percorro la strada che dalla nostra camera porta alla cucina. E, come se avesse capito la destinazione, il mio stomaco comincia a brontolare rabbioso, offeso per la mancanza di cibo da fin troppo tempo. Sorrido per quella reazione troppo umana, sorrido del mio sorriso.
«Minho!»
alzo lo sguardo, preso alla sprovvista. A chiamarmi è stato proprio Onew. Lo vedo in piedi, appoggiato al tavolo, la bocca spalancata, non riesco a capire se per addentare il panino che tiene tra le mani o per avermi visto. Il mio sorriso non fa che allargarsi nel notare la sua buffissima espressione.
«Ciao!» lo saluto, piuttosto allegramente. È impossibile rimanere seri e pensierosi in sua presenza, tutto di lui sembra urlare inequivocabilmente quanto sia terribilmente ingenuo, spensierato e un po' infantile. Il suo modo di fare, impulsivo ma calcolatore, riesce a sorprendermi sempre. È il leader perfetto.
«Sei uscito dal guscio?» tenta di scherzare. Sorrido ancora a quella battuta
«Ho fame!» spiego semplicemente, avvicinandomi e rubandogli un gran morso di panino
«Ehi!» urla sorpreso e offeso allo stesso tempo «Cercati una preda tua!»
A stento riesco a masticare, mi viene da ridere. Mi sento leggero, come se questa settimana non fosse mai trascorsa, come se non fosse successo nulla. Ma poi ricordo il motivo per cui ho abbandonato il rifugio sicuro del mio letto
«Senti Onew...la tua proposta è ancora valida?» chiedo timidamente. Lo vedo quasi strozzarsi con il panino, diventare di un leggero blu mentre cerca di respirare
«Vuoi dire...? Ehm sì, ti ascolto. Parla di tutto ciò che vuoi!» annuisce con vigore, quasi tentasse di convincere se stesso.
Mi rendo conto di non poter sopportare questa situazione da solo, solo vedendo il viso in attesa e concentrato di Onew capisco quanto sia indispensabile la sua presenza, il suo appoggio.
«Ho litigato con Jonghyun.» “litigato” è un eufemismo, ma non voglio metterlo troppo in allarme, ogni cosa al suo tempo.
«Avevo immaginato. È stato lui a prenderti a pugni?» chiede, per nulla sorpreso. Dannato sesto senso da leader!
«Proprio così...» abbasso lo sguardo, in imbarazzo
«E per quale motivo?» ecco, ci siamo. Il succo del discorso.
«Diciamo che...gli ho fatto capire di essermi preso una sbandata per Maggie.» continuo a tenere lo sguardo ancorato al pavimento, ai miei calzini. Come se fossero la cosa più degna di nota di tutto l'appartamento.
Sento Onew muoversi e, lentamente, sedersi e prendersi la testa tra le mani con un grosso sospiro. Cavolo, brutto segno!
«E questa novità da dove salta fuori?» mugugna, la voce attutita dalle mani
«Non lo so. È successo così all'improvviso...non lo sapevo nemmeno io, finché non gliel'ho detto. Però non sono innamorato di lei, questo è sicuro. È solo attrazione, una cosa passeggera.» cerco di riscattarmi un minimo. È vero, è una cosa passeggera. Deve essere così, non può essere altrimenti. E se non lo fosse, farò in modo che lo diventi. So quanto sia grande l'amore che Jonghyun prova per Maggie, e non ho alcuna intenzione di mettermi in mezzo. La mia amicizia con lui è troppo importante per essere messa a rischio per colpa di una ragazza. Questo è poco ma sicuro.
«Spero vivamente che sia così... Però non ho alcuna intenzione di segnarti a vita per questo. Che rimanga tra noi ma...qualche tempo fa mi è successa una cosa simile con Rose. Intendo dire...mi sono preso una cottarella per lei. Ma non ho detto niente a nessuno appunto per evitare una situazione del genere» e agita allusivamente la mano indicandomi «Quindi sono proprio l'ultima persona che può biasimarti, e la prima che può darti una mano. Allora, che hai intenzione di fare?»
Lo guardo sbalordito, gli occhi che mi potrebbero partire dalle orbite da un momento all'altro. Cosa? Ci metto un po' a recuperare l'uso della parola, mentre lui mi guarda interrogativo, le mani ancora sul volto.
«Beh, innanzi tutto vorrei parlare con Jonghyun.» farfuglio
«Buona fortuna, allora! Non credo che abbia intenzione di uscire dal letto molto presto!»
Sospiro, sconsolato. Beh, questo l'avevo capito anche da solo. Alzo lo sguardo su Onew, il quale ha appena inspirato in modo brusco, ora trattiene il fiato. Lo vedo perdere colore gradualmente, l'espressione mutare in una smorfia sorpresa e terrificata allo stesso tempo, mentre fissa un punto fisso oltre le mie spalle.
Mi giro di scatto, spaventato dalla sua reazione, e per poco non sento cedere le gambe. Davanti a me c'è un Jonghyun alquanto pallido e denutrito, gli occhi puntati su di me, il viso inespressivo. Eppure, nei suoi occhi c'è una strana luce. Inquietante, fredda, sconosciuta.
«Jonghyun...» vorrei avere la voce ferma, decisa. E invece mi esce un sospiro tremante e disperato
«Minho...»
E quel suo tono, mi fa accapponare la pelle.

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

*Maggie*

«Come sarebbe a dire che non esce dal letto da una settimana?» quasi urlo, indignata, preoccupata, forse disperata.
Key e Taemin sono venuti a trovarci. Sono in tenuta da jogging, quindi probabilmente hanno deciso di fare una sosta a casa mia e di Rose prima di tornare al loro appartamento. Ma non è questa la cosa più importante. Key ci ha appena informate del fatto che sia Jonghyun che Minho sono rintanati sotto le coperte da una settimana, e nessuno sa il perchè. Mi chiedo come mai non ci abbiano detto nulla fino ad ora. Okay che non facciamo parte del gruppo, ma non ci hanno mai nascosto nulla, specie quando si trovano in difficoltà.
«Proprio così» annuisce vigorosamente Taemin.
Gli lancio un'occhiataccia, reprimendo la voglia di strozzarlo. Non c'è un minuto da perdere! Che ci facciamo ancora qui, allegramente seduti sul divano a chiacchierare, cercando di non respirare il soave odore di sudore che aleggia intorno ai due ragazzi?
«Datevi una mossa voi due, Jonghyun ha poltrito abbastanza!» detto questo, mi alzo decisa. Rose, capendo quel che mi frulla in testa, afferra un maglione e Taemin, seguendomi.
«Key, alza quel sederino sudaticcio dal nostro divano e seguici!» gli intimo senza giri di parole indossando a mia volta un maglione.
Ci riversiamo in strada a mo di fiume in piena, correndo fino a casa SHINee. Non posso fare a meno di essere preoccupata, quel comportamento non è da Jonghyun. Non è tipo da rintanarsi sotto le coperte senza un motivo, lui le cose le dice in faccia. Non si fa problemi a dire chiaramente che una cosa non gli piace, che non gli sta bene. È schietto e forse un po' scontroso, ma sa quello che vuole e lo dice apertamente. Da quando ci conosciamo, non l'ho mai visto chiudersi in se stesso, ha sempre preso a pugni la realtà, ha sempre fatto in modo di cambiare le cose, affinché rispettassero il suo volere. Ha quasi dell'incredibile, il fatto che riesca ad ottenere tutto quello che vuole.
Senza rendermene conto, vado letteralmente a sbattere contro la porta del condominio dove abitano gli SHINee. Attendo impaziente un trafelato Key che cerca le chiavi, quasi ringhiando. Mi precipito a chiamare l'ascensore, maledicendo la sua lentezza, Rose che tenta di calmarmi, inutilmente. Al suo arrivo, mi fiondo all'interno e pigio ripetutamente, quasi con veemenza, il bottoncino corrispondente al loro piano.
Non voglio perdere tempo, ho quasi paura che Jonghyun possa marcire, appassire fino a diventare polvere. E la visione di lui, ridotto a un mucchietto di sabbiolina, non fa che accelerare i battiti già frenetici del mio cuore. Sento gli occhi bruciare, lacrime salate tentano la fuga, ma le ricaccio indietro. Mi mordo con forza l'interno guancia, come se quel gesto potesse ancorarmi alla realtà.
Taemin si precipita ad aprire la porta dell'appartamento, come se avesse capito i miei pensieri. Sono già pronta per dirigermi verso la camera che condividono, ma il mio sguardo è attratto da tre figure in cucina: Jonghyun di spalle, sulla soglia, Minho e Onew appoggiati al tavolo. Non riesco a vedere l'espressione di Jonghyun, riesco a percepire solo un vago tremore che gli attraversa la schiena, le mani strette a pugno. Ma i visi letteralmente terrorizzati di Minho e Onew mi ghiacciano il sangue nelle vene.
Che sta succedendo qui?

->Note Autrice<-
Di nuovo salve, bellagggggente! *-*
Comincio subito dicendo che questo capitolo non mi convince ._.' L'ho riscritto almeno una decina di volte, ma non è mai come voglio io.
Minho è molto confuso e combattuto, fa fatica a tenere un filo logico nei suoi pensieri. Jonghyun...beh, lui è a pezzi. I ragazzi sono tutti preoccupati. Maggie è disperata.
Mamma mia, qui la situazione non è facile çAç Mi sento in colpa o.o

Grazie a tutti voi che leggete, recensite e seguite <3  Thank u!

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto *w* al prossimo aggiornamento <3
Izzie

P.S. Scusate la fretta D:

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Capitolo 7
*** Take me to heaven ***


Cap 6

When you smile, I'm also happy
Even if you are only joking
The days waiting for you, the nights of thinking about you
To me, it is filled of happiness

6. Take me to heaven


*Jonghyun*

Avevo miagolato il suo nome. Sì, mi era uscito letteralmente un miagolio disperato. Avrei voluto chiamarlo con una voce più sicura, ma ho fallito miseramente.
Sento un gran fracasso alle mie spalle e percepisco l'impulso di voltarmi, ma non lo faccio. Sono incapace di muovermi, inchiodato dallo sguardo di Minho. E vedere quegli occhi terrorizzati non fa altro che paralizzarmi ulteriormente.
«Minho io...mi dispiace...» vorrei scusarmi come si deve, vorrei guardarlo negli occhi e fargli capire quanto mi sono pentito del mio gesto. E allora perchè abbasso lo sguardo sui miei calzini? Perchè sento nuove lacrime che mi pungono, premendo ai lati degli occhi? Prendo a tremare incontrollabilmente, non più padrone dei miei gesti. E di nuovo mi sembra di venire avvolto dalla nebbia. Una nebbia che si trasforma in una morbida coperta nel momento in cui Minho si avvicina a me e mi abbraccia.
«Stupido. Sono io che mi dovrei scusare. Tu hai solo reagito.» singhiozza, trema, si aggrappa a me.
«Ma...ma io...»
«Tu hai fatto bene, avrei reagito come te. Diciamo che siamo pari.» sussurra, mentre sento le sue prime lacrime bollenti picchiettarmi sul collo.
Ricambio l'abbraccio, sciogliendomi a mia volta. Lascio libero sfogo alle lacrime, incurante di preservare un minimo di orgoglio, di pudore.
«Scusa...» biascico, sentendomi un bambino piccolo che cerca di scusarsi con il padre, di farsi perdonare per aver rotto qualcosa di tremendamente importante. E in effetti è così.
«Pensavo che mi odiassi» sussurra. E mi sento terribilmente in colpa per avergli anche solo fatto pensare una cosa del genere. Sono io quello in torto, eppure sta facendo di tutto per acchiapparsi tutta la colpa.
«Che sta succedendo qui?»
Sento una voce alle mie spalle e sobbalzo nell'abbraccio. Solo ora mi ricordo del rumore di prima e mi giro leggermente per scoprirne la causa. E resto a bocca aperta nel vedere Maggie, Rose, Taemin e Key alquanto trafelati e sorpresi.
«Ehm...» comincia Onew. Cavolo, mi ero dimenticato anche di lui!
«Io e te dobbiamo parlare» mi dice Minho, sciogliendo l'abbraccio e trascinandomi verso la camera. Riesco solo a lanciare uno sguardo confuso ai quattro sulla soglia, incapace di dire niente. Sento lo sguardo inquisitore di Maggie, vedo la sua espressione a metà tra il triste e il confuso. E una morsa mi stringe lo stomaco, mi rendo conto che potrebbe sapere tutta la storia. Se così fosse, preferirei che mi guardasse con disprezzo, quella sua espressione ferita non fa altro che farmi sentire peggio. Apre leggermente le labbra, quasi volesse dire qualcosa. Ma resta in silenzio, continuando a guardarmi con quegli occhi tristi. Ho una gran voglia di cancellare quel velo di tristezza dal suo volto.

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

*Maggie*

Onew mi poggia le mani sulle spalle, e solo allora distolgo lo sguardo dalla porta ormai chiusa della camera.
«Onew, che sta succedendo?» Rose rinnova la domanda di Key, che non ha ricevuto risposta.
«Come forse saprete» e lancia un'occhiata accusatoria a Key e Taemin «E' successo qualcosa tra loro due. Ve la racconterei, ma preferirei che Maggie la venga a sapere dai diretti interessati» e mi guarda con un sorrisetto quasi complice.
Perchè mai dovrei venirlo a sapere da Jonghyun e Minho? Perchè solo io? Lancio uno sguardo confuso a Onew, che riprende a parlare
«Però, per il momento è meglio lasciarli un po' da soli. Devono ancora chiarirsi. È una situazione alquanto delicata, oserei dire.»
«Quindi tu sai tutto?» chiede Taemin
«Sì, Minho mi ha raccontato quel che è successo. E Key aveva ragione.»
«Io ho sempre ragione!» interviene lui, orgoglioso.
«E' grave? Ho notato che Minho è leggermente ammaccato.» si intromette Rose. Sì, lo avevo notato anche io: sulle braccia nude si vedevano chiaramente delle botte violacee e giallastre.
«Ogni cosa a suo tempo, Rose. Tranquilla, credo che si stia già sistemando tutto» la rassicura Onew.
Sarà, ma io non sono convinta. Tutta questa faccenda è strana e inquietante, voglio vederci chiaro. Ma Onew non si decide a parlare, e continua a tenermi ferma, impedendomi di fare irruzione in camera. Sospiro, arrendevole.
Mi sottraggo alla sua presa e mi accomodo su una sedia, cercando di riordinare i pensieri, cosa piuttosto difficile. Comincio a tormentarmi una ciocca di capelli, frustrata. Rose, capendo il mio stato d'animo, mi si avvicina e mi abbraccia. Mi lascio rassicurare come quando eravamo piccole e mi spaventavo durante i temporali. Trovo sempre conforto tra le sue braccia, quasi fosse una sorta di sorella maggiore. Dimentico sempre che è nata venti minuti dopo di me -e quindi sarei io la maggiore-, il suo atteggiamento materno è sempre stato il mio appiglio, lei è sempre stata il mio rifugio sicuro.
«Maggie, credo che ora tu possa andare da loro.».

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

*Jonghyun*

Qualcuno bussa timidamente alla porta. È Maggie, che fa in suo ingresso esitante.
«Ehm...vi disturbo?» chiede con un filo di voce.
«No, affatto!» risponde Minho, con un sorriso. Guardo con invidia il suo modo naturale e pacato di rivolgersi a lei, come se nulla fosse successo.
«Ehm...posso chiedervi che è successo?»
«Non so se sia il caso...» sospira Minho.
«Oh andiamooo! Non vorrete tenermi all'oscuro di tutto anche voi! Onew non ha voluto dirmi niente proprio perchè voleva che foste voi a vuotare il sacco!»
La vedo gonfiare leggermente le guance, in un'offesa quanto tenera espressione. È adorabile quel suo modo di increspare le labbra, spingerle in fuori in un piccolo broncio. E sorrido, intenerito da quella visione. Sorrido con il cuore, di pura felicità. Lentamente, e questa volta consciamente, allungo la mano verso di lei, intreccio le mie dita alle sue. Non distolgo lo sguardo dal suo viso nemmeno per un momento, saziandomi di ogni battito delle lunghe ciglia, di ogni cambiamento di luce nei suoi occhi profondi. Il tenero broncio viene sostituito da una dolcissima confusione, e vedo quelle morbide labbra carnose dischiudersi, lasciando intravedere i denti bianchissimi. È leggermente arrossita, dettaglio che la rende, se possibile, ancora più adorabile. Eppure, non distoglie gli occhi dai miei, mi scruta così intensamente da potermi leggere l'anima. E la mia anima è lì, sotto il suo sguardo, su un piatto d'argento. Mi lascio esaminare a fondo dai suoi occhi curiosi, senza ritrarmi. Mi concedo a lei, nella mia parte più intima e profonda.
Flettendo leggermente il braccio la avvicino a me, e lei mi segue di buon grado, a piccoli passi. Sempre molto lentamente, sempre senza distogliere lo sguardo l'uno dagli occhi dell'altra, la faccio accomodare sulle mie ginocchia. Con la mano libera le accarezzo dolcemente un braccio, sento la stoffa ruvida sotto le dita, la morbidezza della sua mano. La vedo mordicchiarsi nervosamente il labbro inferiore e le sorrido, rassicurante. Lei mi risponde sorridendo a sua volta, un timido sorriso accompagnato dal rossore delle sue gote.
Sembra una bambola di porcellana, ma senza il retrogusto inquietante. È solo una piccola bambolina dalla pelle diafana, terribilmente delicata, avvolta in un maglione forse troppo grande per lei, in cui sembra quasi sparire. Eppure, le sta che è un incanto.
La avvicino ulteriormente a me, la accolgo contro il mio petto. Mentre avvolgo quel suo corpicino con le braccia, mi sento avvolgere da un calore famigliare, dolcissimo. È la prima volta che la abbraccio, eppure mi sembra di non aver fatto altro per tutta la vita: il modo in cui il mio petto la accoglie perfettamente, in cui le mie braccia si modellano intorno al suo corpo come se sapessero esattamente dove andare, come se fossero il suo rifugio abituale, scavato su misura appositamente per lei. E il suo dolce peso, in qualche modo rassicurante, è tutto ciò che le mie ginocchia hanno sempre desiderato.
E chiudo gli occhi, godendo di quel contatto così intimo e casto, mentre sfioro con i polpastrelli la sua schiena. Affondo una mano tra i suoi capelli, ne saggio la morbidezza. Sentire quei fili morbidi e delicati scivolare tra me mie dita, arricciarli quasi per gioco, non fa che aumentare i battiti del mio cuore. Sicuramente Maggie li sentirà, ma non mi importa. Anzi, la stringo ancora di più a me, la faccio partecipe delle mie emozioni. La sento strofinare il musetto contro il mio petto, poggiare l'orecchio sul mio cuore. E allora quel senso di completezza assoluta si impadronisce di me, mentre affondo il naso tra i suoi capelli, inebriandomi del suo profumo.
Un brivido mi percorre la schiena, sospiro leggermente. E allora, mi ricordo della presenza di Minho. Lui è ancora qui, seduto accanto a noi. E allora desidero con tutte le mie forze che se ne vada, perchè io sono incapace di interrompere l'abbraccio. Tutti i miei muscoli, ogni singola cellula del mio corpo protesta anche solo all'idea di separarmi dal caldo contatto con Maggie.
Ma allo stesso tempo non voglio costringerlo ad assistere a quel momento, per me tanto atteso. Non voglio che ne soffra. E come se avesse sentito la mia supplica silenziosa, si alza e si dirige verso la porta. Si gira verso di noi un'ultima volta, rivolgendomi un triste ma incoraggiante sorriso, prima di uscire.
Riesco a non rimuginarci sopra solo grazie a Maggie, che intrufola il nasino nell'incavo tra la mia spalla e il mio collo. Le poso un bacio leggero sulla testolina, ricadendo vittima del suo dolce profumo. La sento sorridere nell'abbraccio, sospirare leggermente. E nuovi brividi si impossessano di me sentendo il suo fiato caldo sulla pelle nuda del mio collo.
Desidero che questo momento non finisca mai. Potrei vivere all'infinito stando semplicemente abbracciato alla persona che amo, nutrendomi del calore del suo corpo, della sensazione inebriante di averla tra le braccia. Gioire nel sentire le sue manine che si intrufolano tra i nostri corpi allacciati, temere un distacco, sospirare di sollievo e di piacere nel sentire quelle dita esili artigliarsi alla mia maglietta tentando di stringersi di più a me. Potrei vivere per sentire il mio nome pronunciato da lei. Non mi è mai sembrato così bello, così armonioso.
E finalmente prendo il coraggio a due mani. Poggio nuovamente le labbra sui suoi capelli, sulla sua fronte quasi bollente. Ma non ho nemmeno il tempo di separarmi quel tanto che basta per raggiungere le labbra che la porta viene spalancata in modo molto brusco e rumoroso, annunciando un Key alquanto isterico e urlante.
Kibum, io ti odio.

-> Note autrice <-
Buon ciao a tutte! *-*
Lasciatemi cominciare dicendo una cosa: io AMO questo capitolo *gongola* E me lo dedico tutto tutto v_v' *ama Jonghyun*
Boiate a parte, questo è stato l'abbraccio più bello che abbia mai descritto *-*
E Minho e Jonghyun che fanno pace <3 Mi immagino il loro abbraccio, deve essere più o meno così.
Ma Kibum *odia* non potevi scegliere momento peggiore!
Okay, smetto di blaterare e_e
Grazie a tutte voi che recensite, seguite e leggete! (: Vi adorissimo, cacchio <3
Al prossimo capitolo *A*
Baci
Izzie

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Capitolo 8
*** The hard life of pop stars ***


Cap 7
It doesn’t matter if I’m lonely. Whenever I think of you
A smile spreads across my face.
It doesn’t matter if I’m tired. Whenever you are happy
My heart is filled with love.

7. The hard life of pop stars


*Key*

Piombo in camera, dimenticandomi completamente di Maggie e Jonghyun, infatti li trovo piuttosto sorpresi e imbarazzati. E chi non lo sarebbe, colto in flagrante in atteggiamenti indubbiamente intimi?
«Ops ehm...scusate ragazzi...» provo a balbettare a disagio, mentre Maggie si alza dalle ginocchia di Jonghyun e lui mi lancia una chiara ed eloquente occhiataccia. Mi vorrebbe ammazzare, lo so. Ma ho un buon motivo per aver interrotto quel loro momentino romantico, lo giuro!
Mi ha appena chiamato il nostro manager, e l'ho trovato piuttosto isterico a dirla tutta. Beh, per un buon motivo anche lui. Non che sia riuscito a capire molto quel che ha detto -il fracasso insopportabile che c'era in sottofondo non mi aiutava a farmi capire le parole urlate dal nostro manager in preda a una crisi di nervi- ma ho captato le sole parole importanti. Riperse anticipate a tra due ore. Avremo dovuto registrare solo tra tre giorni, ma a quanto pare c'è stato un problema e sono stati costretti ad anticiparle. E noi abbiamo solo due ore di tempo per raggiungere lo studio e sottoporci alle interminabili sedute di trucco e parrucco. Non molto allettante, direi.
«Mi dispiace disturbarvi ma abbiamo un problema» comincio, mentre il resto delle persone presenti in casa si riversa in camera «Avete presente le riprese per Star King? Beh, sono state anticipate. Iniziano tra due ore.» e chiudo gli occhi, preparandomi alla serie di grida isteriche, imprecazioni e quant'altro. E invece ricevo in risposta solo silenzio.
Sbircio tra le ciglia assicurandomi che mi abbiano sentito. E noto che mi guardano tutti a bocca aperta, compresi Onew, Minho, Taemin e Rose, che erano con me quando ho ricevuto la telefonata. Davvero non erano riusciti a sentire la voce del manager, che superava senza evidenti problemi il livello di decibel prodotto da un aereo in fase di decollo?
«Stai scherzando?» soffia Jonghyun, il primo ad assimilare le mie parole
«Purtroppo no. Quindi vediamo di muoverci, tra dieci minuti un'auto sarà qui sotto per portarci agli studi.»
Dieci minuti e cinque persone che devono usare la doccia. Se ce la facciamo, pretendo di entrare nel libro dei Guinnes!

«Stai scherzando?» la voce di Maggie è leggermente acuta «Gli abiti per quelle riprese sono a casa nostra, non sono ancora pronti!»
«Maggie ha ragione, e non riusciremo mai a finirli in tempo!» interviene Rose, in preda al panico. E la capisco.
Avevano disegnato quegli abiti esclusivamente per queste riprese, erano una specie di anticipo per il mio compleanno. O almeno così diceva Rose. Fatto sta che ci avevano lavorato sopra come delle matte, e ora l'occasione migliore per indossarli sta per saltare. No, decisamente non posso permetterlo. Non dopo tutto il lavoro che quelle due povere ragazze hanno fatto!
Prendo il telefono e compongo a velocità sovrumana il numero del nostro benamato manager. Senza lasciargli il tempo di proferir parola, gli intimo di mandare un'auto al più tardi tra cinque minuti al nostro appartamento. Mentre parlo, spingo Taemin verso il bagno, obbligandolo a cominciare a prepararsi. E di corsa. Chiudo la chiamata, senza aspettare risposta dal mio interlocutore.
«Dopo Taemin vado io a farmi la doccia!» prenoto, acchiappando Onew e Minho per la maglia e trascinandoli fuori dalla stanza. Rose mi segue, senza bisogno di parole. Come sempre, ha capito perfettamente quel che mi frulla per la testa. Chiudo la porta, lasciandomi alle spalle un Jonghyun e una Maggie alquanto straniti. Certo, ormai l'atmosfera romantica è finita, ma voglio tentare di rimediare al mio errore. Insomma, quel brontosauro era riuscito ad abbracciarla! E che abbraccio!
Sono così fiero di lui *-*

§§§§§§§§§§§§§§§§§§

*Maggie*

Ci sono momenti in cui le parole hanno un potere distruttivo. Anche un semplice suono inarticolato potrebbe strappare quel sottile velo di magia che aleggia intorno a noi da quando Key si è richiuso la porta alle spalle. Ho paura di guardare Jonghyun negli occhi.
Tutte le sensazioni che avevo provato durante l'abbraccio sembrano piombare nuovamente su di me, con la forza distruttiva di un uragano. Per un momento dimentico le riprese, i vestiti. Ricordo solo il calore di quelle braccia intorno a me. Me le sento marchiate a fuoco sulla mia pelle. Sento ancora bruciare i punti in cui la sua pelle è venuta a contatto con la mia, la fronte -nel punto in cui si sono poggiate le sue labbra- febbricitante. Il lieve formicolio, un brivido lungo la schiena.
Ecco, mi sento annientata. Annientata dalla potenza di queste sensazioni, dal mio profondo affetto per lui. E improvvisamente stanca. Non ho la forza di muovere un muscolo.
Il battito quasi assordante del suo cuore, a contatto con il mio orecchio, mi ha svuotata completamente, ha assorbito tutta la mia forza vitale. Ma nonostante questo, ne voglio ancora.
Ancora e ancora, fino a venir privata di tutto. Finchè anche la mia ultima cellula non sarà prosciugata della sua energia. Finchè Jonghyun non si sarà preso tutto di me.
E allora, anche se non resterà nulla di me, sarò felice. Felice perchè sarò scomparsa, consumata dal mio amore per lui.
Triste. Ma non riesco ad immaginare fine migliore.
«Ehm...forse è arrivata l'auto per te e Rose...» mormora con evidente imbarazzo nella voce.
E con questo ho capito che forse per lui non ha significato nulla. Annuisco leggermente, tenendo lo sguardo basso. Un po' triste, quasi delusa. Mi ero illusa. Pensavo che il battito accelerato del suo cuore significasse qualcosa anche per lui.
Mentre sono persa nelle mie considerazioni, non mi accorgo che lui si è avvicinato a me. Non lo vedo, riesco solo a percepire la sua presenza. Chiudo gli occhi lasciandomi avvolgere nuovamente dal suo profumo, ricadendo dolcemente in quel baratro. Mi riprendo solo sentendo il suo fiato caldo sul mio viso, un vago profumo di menta fresca mi giunge alle narici.
Non fa nulla, rimane fermo lì. Immobile. Sento il suo sguardo fisso sul mio capo chino ma non lo alzo a guardarlo. Non apro gli occhi nemmeno per accertarmi che sia davvero così vicino. Posso sentire chiaramente il suo calore.
«Maggie...» sussurra, a pochi centimetri dal mio orecchio.
Sto per cedere, me lo sento. Il suo respiro che mi solletica il lobo, la sua voce che scava dentro di me riempiendomi completamente. Socchiudo gli occhi, quasi a voler lasciar uscire la sua voce. E non mi sento più vuota. Mi sento piena, quasi fino a scoppiare.
Lentamente, le sue dita mi alzano il viso. I suoi occhi incontrano i miei. Sembrano liquidi, luccicano. Mi viene da piangere, solo a vederli.
E lui, quasi lo avesse capito, alza la mano libera per lisciare quella rughetta di tristezza sulla mia fronte. Non fa nient'altro. Eppure, mi sembra il gesto più intimo che possa esistere.
La voce di Rose, da dietro la porta, mi riscuote dal torpore.
«Maggie, è arrivata l'auto!»
«A...arrivo.» riesco solo a balbettare.
Con una carezza, scosto le mani di Jonghyun dal mio viso. Gli lascio solo un timido sorriso, prima di voltarmi e uscire dalla stanza.

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

*Key*

Crisi! Crisi, crisi, crisi! Non mi stanno i capelli!
Dopo la doccia di 97 secondi -cronometrati-, il viaggio in macchina per le strade di Seul a una velocità folle, le crisi di Rose per gli abiti e le infinite acrobazie per riuscire ad indossarli, i capelli dovrebbero essere il problema minore.
E invece no! Se la mia testa mezza capelluta non sta come dico io allora bisogna bloccare tutto. All'istante! Maggie tenta disperatamente di immobilizzare quello che ho in testa (dovrebbero essere capelli, ma sto cominciando a dubitarne), la sua espressione affranta e leggermente disperata esprime chiaramente la sua sconfitta. Capelli uno, lacca zero.
Vedo Rose abbandonare la folta chioma di Taemin e arrivarmi alle spalle con fare determinato e, con un solo movimento fluido, mi schiaccia in testa un berretto.
«Tò, con questo non si vedrà nulla!» esclama soddisfatta ammirando il mio riflesso allo specchio.
Okay, quella ragazza è un genio!
«Ci sieteeeeeeeeee??» urla Onew in panico, mentre saltella dentro gli stretti pantaloni in pelle nera che sembrano non volerlo contenere.
«Parli tu che non ti sei ancora vestito» borbotta Minho grattandosi tranquillamente il collo. Tzè, da quando ti sei tagliato i capelli ti sei dimenticato che vuol dire pettinarsi?
Lo guardo male, permettendo a Maggie di sistemarmi il trucco. Jonghyun sbuffa.
Probabilmente, anzi sicuramente, muore dalla voglia di avere le manine esperte di Maggie addosso. Trattenendo un sorriso, le bisbiglio di andare da lui. Ovviamente arrossisce, capisco che è imbarazzata.
Riesco a capirla perfettamente, nonostante io abbia un rapporto migliore con sua sorella. Certo, anche con Maggie vado molto d'accordo, ma non ho mai raggiunto con lei quell'intimità che ho con Rose. Ciò nonostante, lei per me è un libro aperto. Assomiglia talmente tanto a Rose. Basta conoscerne a fondo una per riuscire a comprendere tutto dell'altra.
Di solito, i gemelli tendono ad essere uno l'opposto dell'altro. Invece loro due sono assolutamente identiche, anche di carattere. Quando le ho conosciute, mi sono seriamente stupito del loro affiatamento. Sembravano gravitarsi intorno a vicenda. Erano una il satellite dell'altra.

Mi chiedo perchè ci ostiniamo a partecipare a Star King. Sappiamo a priori che quel matto di Hodong ci farà fare qualcosa di stupido e ridicolo. Eppure continuiamo ad andarci.
Perchè ci divertiamo troppo. Oggi poi è stato particolarmente soddisfacente.
Il nostro ruolo era quello di imitatori di massaggiatrici, è stata una bella soddisfazione poter camminare allegramente sulla schiena di Onew. Per lui un po' meno bello, ma non ha importanza.
Deve ringraziare di non essersi beccato Minho!
Poi, oltre a questo, ho sentito di nuovo la voce di Jonghyun. Ha cantato allegramente un pezzetto di Juliette. E sprizzava gioia da tutti i pori. Sono davvero felice che quel tonto si sia ripreso, mi mancava troppo. Mi mancavano le nostre cazzate insieme, stuzzicarci a vicenda e ridere sulle continue ipotesi della “JongKey”.
Ma mi lascio tutto alle spalle, mentre lo abbraccio ridendo
«Mi sei mancato, babo[1]».

[1]stupido-scemo

->Note Autrice<-
Sono tornataaaaa! Ormai non ci speravo più nemmeno io. Ho tardato solo di una settimana, ma questo mese è stato a dir poco saturo. Ho assolutamente bisogno di una vacanza D:
Allllora, che dire di questo capitolo? Ho scritto la parte di Maggie in un periodo di profondo sconforto, quindi è un po' mmm strana? o.o
E Key che interrompe il Momento (con la emme maiuscola, sì!) tra Jonghyun e Maggie per delle frivole sciocchezze come le riprese mi ha mandato in bestia '-' Cioè, ero incazzata mentre scrivevo ò_ò
Come avevo accennato qualche capitolo fa,  ho parlato di un Kibum mezzo rapato u.u Come periodo in questo capitolo siamo più o meno verso fine agosto, mi sembrava giusto specificare dato che nella fic non ho ancora dato questo genere di informazione. E l'episodio di Star King a cui accenno è totalmente stato partorito dalla mia mente malata D: Ma vi immaginare Key fare una passeggiata sulla schiena di Onew? o.ò
Uhm penso di aver detto tutto!
Serve ringraziarvi ancora? Sì, serve. Grazie, grazie, grazie! *asciuga lacrimuccia*
Bene, al prossimo capitolo bellaggente! <3
Un bacio a tutte
Izzie

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Capitolo 9
*** You're the only one ***


cap 8
I prepared this day for you, so erase all the bad things
I want to fill your heart full with happy memories
Close your eyes and hold my hand tightly
Follow me; trust me

8. You're the only one


*Rosaleen*

“Traditore, traditore, traditore!” Penso con rabbia mentre mi dirigo in cucina trascinando i piedi. “E’ il mio migliore amico e oggi, invece di farmi compagnia, è andato a fare compere con mia sorella!”.
Stupido Key. Quando serve non c’è mai! Che rottura! Sbuffo sonoramente aprendo l’anta della credenza. Acciuffo un pacchetto di patatine e torno in salotto, sempre strascicando i piedi.
Mi lascio crollare sul divano e accendo la televisione.
Ooooh, stupido, stupido Key! Avrebbero almeno potuto portarmi con loro al centro commerciale! Lo so che Maggie adesso ha bisogno di distrarsi dopo tutto quello che è successo, ma non vedo il motivo per cui non avrebbero dovuto avvisarmi. Forse Key sentiva il bisogno di parlarle con lei in tranquillità degli ultimi avvenimenti o, magari, il motivo è solo la mia infinita pigrizia. Quando mi sono svegliata loro erano già usciti. Ah, se continuo così rischio solo di diventare matta. Lo chiederò direttamente a lui appena ne avrò la possibilità. Ora devo pensare a godermi la mia giornata libera! Sì, devo godermela, ma come?
Continuando il mio impegnativo lavoro di zapping mi ritrovo a guardare per la millesima volta proprio loro, gli SHINee. Ero finita su un canale musicale dove, in quel preciso istante, stavano trasmettendo il video di “Lucifer”. Con uno scatto mi alzo in piedi e, piena di convinzione, chiudo la mano a pugno e la alzo verso il cielo.
«E’ un segno me lo sento! Deve essere così!» Perfetto, parlo anche da sola. Qui si mette male.
Afferro velocemente il cellulare, lasciandomi cadere nuovamente sui morbidi cuscini.
Incrocio le dita della mano sinistra, cercando di attirare un po’ di fortuna, mentre con la destra comincio rapidamente a digitare. Ho tanta voglia di vedere i ragazzi. Ormai sono diventati la mia famiglia. Maggie ed io abbiamo sempre fatto del nostro meglio e ci siamo prese cura di loro, costantemente. In un certo senso facciamo da mamme e da sorelline nello stesso tempo. Amiamo ricoprirli di mille attenzioni, amiamo sostenerli e amiamo aiutarli ogni volta che ne hanno bisogno. Sono i nostri cuccioli.
Però loro ricambiano sempre. La dolcezza con cui si rivolgono a noi, l’affetto che ci dimostrano e la loro infinita disponibilità nell’aiutarci mi sorprendono di continuo. Penso che, se chiamassimo uno di loro alle quattro del mattino solo perché sentiamo il bisogno di parlare con qualcuno, loro correrebbero immediatamente, senza lamentarsi. Lo penso davvero.
Mi concentro nuovamente sul testo del messaggio. Seleziono il numero di Taemin, sperando in una risposta veloce. A volte è così distratto, quel ragazzo!
Sto quasi per cliccare su “invia”, ma il suono improvviso del campanello mi fa sobbalzare.
*BADABUM*
«Ahi, ahi, ahi!» mi lamento massaggiandomi il fondoschiena. Mi alzo da terra dolorante e mi incammino verso la porta. Chi diavolo è, adesso?

§§§§§§§§§§§§§§§

*Taemin*

Suono nuovamente il campanello, insistente. “Avanti, Rose! Muoviti, muoviti, muoviti!”
«Arrivo!» Sento il suo grido avvicinarsi.
La porta si apre lentamente e vedo spuntare il faccino addormentato della mia piccola Rose. Era ancora in pigiama, i capelli legati e ciabattone ai piedi.
Come fa ad essere sempre così adorabile?
«Oh…» spalanca gli occhi, sorpresa.
«Buon giorno!» La saluto con tono affettuoso, sorridendo allegro.
«Oh… OH!!! TELEPATIAAA!» strilla felice gettandomi le braccia al collo. Sembra entusiasta di vedermi. Perfetto!
La consueta sensazione di appagamento e visibilio che provo ogni volta che lei mi sta accanto comincia a espandersi in ogni parte del mio corpo.
Allora è vero che basta così poco per essere felici.
Ricambio il suo abbraccio un po’ confuso, ma decisamente soddisfatto di tale reazione.
«Telepatia?» le domando.
«Mh mh! L’ho sempre detto io. Siamo collegati!» Mi prende il viso tra le mani e mi stampa un rumoroso bacio con le sue labbra piene.
Rido. «Siamo legati dal filo rosso del destino? Come in Giappone?»
Fa di si con la testa. «Hai capito tutto! Bravo!»
Rose scoglie l’abbraccio e mi prende per mano, trascinandomi in casa.
Chiude la porta e si gira verso di me, per poi appoggiarsi timidamente al mio petto.
«Sono contenta che tu sia qui. Stavo giusto per scriverti quando sei arrivato» mormora teneramente strofinando la fronte sul mio collo come un micino.
«Ero andato a tagliarmi i capelli, così ho pensato di farti una sorpresa. E’ da tanto che insisti con questa storia del vecchio taglio. E poi mi mancavi.» bisbiglio, il viso tra i suoi capelli.
La sento sorridere contro il mio petto. Le è sempre piaciuto sentirsi dire “mi manchi”. Sa perfettamente che sono sincero. Sa che ho bisogno di lei.
Con uno scatto si scosta per guardarmi in faccia e subito strabuzza gli occhi, palesemente sorpresa.
Pian piano l’espressione “oh-mio-dio-che-hai-fatto” si trasforma in un ampio e soddisfatto sorriso.
«Tu…tu…sei di nuovo il mio fungo!» Saltella emozionata battendo le manine. Ma guardala, sprizza felicità da tutti i pori.
Mi metto a ridere. Da tempo ormai mi diceva, sempre con un tenero broncio, che mi preferiva con la vecchia pettinatura. Ora non può che essere contenta.
«Ascolta, Rose. Sono venuto anche per un altro motivo…» borbotto. Come posso essere nervoso? Stiamo insieme da anni!
«Ovvero?» domanda guardandomi curiosa.
«Io…tu…Ecco…Mi chiedevo….Sei libera sta sera?» Che invito romantico, diamine. Oh, imbecille!
«Certo che sono libera. Perché?»
«Ti va di uscire? Ho in mente qualcosa di carino» butto lì, arrossendo.
Il sorriso di Rosaleen si allarga. «Ovvio che mi va, scemo! Dove mi porterai?»
«Sorpresa!» Strizzo l’occhio con fare misterioso. Voglio stupirla. Voglio farle capire che lei è l’unica cosa che conta.

§§§§§§§§§§§§§§§§

*Maggie*

«Maggieeeeeeee!» urla Rose dalla nostra stanza, completamente presa dal panico.
Salgo le scale, esasperata, ed entro in camera.
«Che hai adesso, Rose?»
«Aiutami!» Mi supplica lanciandosi su di me.
«Che problema c’è?» Guardo il suo visetto preoccupato. Sembra sul punto di impazzire.
«Non so che mettere!!!» Piagnucola coprendosi il volto con le mani, sconsolata.
«Tutto qui? Cioè, tutto questo casino perché non sai cosa mettere?» Dio, neanche fosse la prima volta che esce con Taemin! Non so se mettermi a ridere o arrabbiarmi. E’ così tenera e irritante nello stesso tempo!
«Mi dispiace, è che sono tanto emozionata!» si scusa. Vedo i suoi occhi luccicare. E’ davvero così innamorata di lui? Quando parla del suo ragazzo sembra entrare in un’altra realtà. La sua voce si fa più dolce, le guance si arrossano e sbatte le chilometriche ciglia, tutta felice.
«E va bene. Perché non metti il vestitino viola? Ho notato che quando lo indossi Taemin ti fa sempre un sacco di complimenti.» Mi darà ascolto almeno questa volta?
«Dici? Mmh, se nei sei sicura allora è okay! Vada per il vestito viola!» Mi stampa un bacio sulla guancia e corre a prepararsi. «Grazieeee!»
E’ così carina quando va nel panico.

§§§§§§§§§§§§§§

*Rosaleen*

«Allora? Dove mi stai portando, Taemin?» E’ il tramonto. Uscendo di casa mi aveva bendato accuratamente gli occhi, perciò ora posso sentire solo il sole scaldarmi leggermente il viso, mentre mi guida tenendomi la mano.
«Siamo arrivati, aspetta ancora un secondo» Ridacchia lui, trafficando con qualcosa.
Rimango immobile e cerco di riconoscere qualche suono, qualche odore.
Dopo un paio di minuti sento la benda scivolare. Apro con cautela gli occhi.
«Ta-daaaaa!» Sorride Tae, aprendo le braccia.
Spalanco gli occhi, sorpresa.
Riconosco subito il luogo. Quel parco. Il mio preferito. E’ sempre come entrare in una favola.
Le centinaia di alberi sparsi qua e là hanno già acquistato le tonalità dell’autunno. Non c’è stata una sola volta in cui io non mi sia persa nell’osservarli. E’ come una magia. I colori caldi delle foglie che cadono leggere, il loro profumo leggermente opprimente ma piacevole, il suono che emettono quando vengono calpestate. E poi l’atmosfera. Misteriosa, intensa, malinconica. Eppure io la trovo anche decisamente romantica.
Ho sempre amato questa stagione. E Taemin lo sa. Lo sa bene.
Sull’erba umida, quasi del tutto invisibile sotto le foglie gialle e arancioni, ha steso una coperta. Una coperta blu. Su di essa, poi, vi ha appoggiato tanti, invitanti e profumati dolcetti.
E’ un gesto semplice, ma è mille volte meglio di scritte sui muri, lettere d’amore o gioielli. Non ne ho bisogno. E’ questo ciò che mi serve, qualcosa di semplice ma fatto con amore.
E qui l’amore c’è. Lo posso percepire nell’aria. Vibra su di me e riempie i miei vuoti. Accarezza la mia pelle, facendomi il solletico e costringendomi a chiudere gli occhi per un attimo. Sento le mie labbra allargarsi involontariamente in un sorrisetto.
«Perché non parli? Non…ti piace?». È lì, di fronte a me. Mi guarda. La sua espressione preoccupata, le mani intrecciate appoggiate sul petto e la voce tremante mi spingono verso di lui. Non resisto a quel faccino, a quello sguardo. Come se fosse un bambino bisognoso di cure e tu non potessi fare altro che andargli incontro e stringerlo, forte forte.
È questo che faccio. Lo abbraccio, lo stringo a me come a volerlo proteggere dal resto del mondo.
«Grazie» Questo è tutto ciò che riesco a sussurrare.
La fredda aria autunnale scompiglia i nostri capelli e ci circonda di mille sfumature di colori, trasportando le fragili foglie che ho imparato ad amare. Qui, nel mio posto perfetto. Ascoltiamo il suono dei nostri respiri e uniamo le mani, intrecciando le dita una ad una, lentamente, quasi a voler prolungare quell’istante il più possibile.
Rimaniamo in silenzio, mentre ci sediamo sulla coperta e io lascio che il profumo dei dolci si mescoli a quello di Taemin.
Pare quasi impossibile. Ho sempre visto le persone come un impedimento, un ostacolo alla mia libertà. Piccole prigioni che possono creare un’assurda assuefazione. Io non volevo obblighi o condizioni. Non volevo sentire il bisogno o la mancanza di altri.
Quando cominci a dipendere da qualcuno, quello diventa la tua gabbia. E non avrai mai la chiave per uscirne. Rimarrai rinchiusa in quella gabbia, in quella dipendenza. Non puoi nemmeno far finta di niente.
Ma non me ne importa, ora. Se lui è la mia gabbia, io non voglio la chiave. Può anche gettarla da un ponte, per quanto mi riguarda. Non cercherò di fuggire.
Ho bisogno di quella dolce prigione. Voglio sentire il bisogno di lui, voglio dipendere da ogni suo gesto e parola. E sarà così…perché ancora oggi, dopo anni, non riesco a trattenere i brividi quando, timidamente, poso gli occhi sul suo volto. Con lo sguardo accarezzo ogni millimetro del suo corpo, che ormai conosco a memoria. Eppure non sono mai sazia della sensazione di integrità che provo nell’osservarlo.
Mi abbraccia dolcemente.
Potrei rimanere immobile per ore, avvolta dalle sue braccia, solo per poter appoggiare la testa sul suo petto e ascoltare i battiti del suo cuore. Lascio che il suo profumo mi entri dentro, facendomi perdere il filo dei pensieri.
Taemin appoggia le labbra sulla mia fronte. Brucia. Ogni contatto brucia sulla mia pelle come fuoco vivo.
Lascio che questo familiare calore mi sommerga completamente. Ogni volta che, con una delicatezza impensabile, mi sfiora la guancia, le braccia, il collo lascia una scia infuocata che continua a scottare, ad ardere.
Sento il suo sguardo addosso.
Il mio cuore accelera il ritmo dei suoi battiti. Perché? Sembra quasi disposto a sfondarmi il petto. Una risposta c’è.
E’ amore.
È stato amore fin dall’inizio. Fin da quando ho visto il suo visetto spuntare da dietro l’angolo, con il sorriso stampato sulle labbra e i capelli che sobbalzavano ad ogni passo. In quel momento ho capito che non avrei avuto pace finché non avessi potuto tenerlo stretto a me. Non l’avrei più lasciato andare. Non avrei potuto ne voluto farlo.
E’ mio. E lui, stranamente, ne è entusiasta.
Perché più il tempo passa, più sento di appartenergli. Non ho bisogno d’altro. Mi basta poter vedere il suo sorriso, ascoltare la sua risata, sentire il suo profumo, vederlo ballare. Questo è tutto ciò che mi serve per essere felice. Il resto non conta.
Il mio mondo gira attorno a lui. Il mio stato d’animo dipende da lui. I miei sorrisi prendono vita grazie a lui.
Lui, lui, lui, lui. Il mio piccolo universo personale. Tutto per me.
Voglio essere il suo sole, la sua luna, le sue stelle. Voglio brillare nella sua vita. Voglio guidare il suo cammino con la mia luce finché lui me lo permetterà. Gli starò accanto e, come una premurosa mamma, lo difenderò in ogni modo.
Sarò pronta ad ascoltarlo ogni volta che vorrà sfogarsi. Sarò lì, pronta a prendermi la sua rabbia, la sua tristezza, le sue paure. Le divideremo, rendendole sopportabili.
Lo avvolgerò di dolcezza. Farò tutto ciò che è in mio potere per farlo stare bene, per renderlo felice. Gli starò accanto e lo sosterrò sempre, in ogni situazione. Perché ho bisogno di lui. Ho bisogno di sentirlo vicino.
Chiudo gli occhi.
Percepisco le mani di Taemin sul mio collo. Mi accarezza delicatamente. È come se avesse paura di potermi fare del male. Mi sento quasi un fragile e indifeso gattino.
«Taemin?» sussurro appoggiando la fronte sulla sua spalla.
«Mh?» Posa la guancia sulla mia testa e comincia a giocherellare con una ciocca dei miei capelli.
«Io…io…» Oh, no. Perché è così difficile?
«Tu…?»
«Io…Lo so che te l’ho già detto, ma voglio essere sicura che tu capisca» balbetto imbarazzata.
Mi sento una cretina.
«Di cosa stai parlando, Rose?» Con la mano mi alza il viso in modo da potermi guardare negli occhi. Sorride confuso, ma non mi mette fretta. Per un attimo rimango senza fiato.
Quel sorriso.
“No, Rosaleen! Rimani concentrata!”
Abbasso gli occhi e cerco di liberarmi dalla presa, ma lui non molla. Afferra il mio volto con entrambe le mani, decise e delicate allo stesso tempo, e mi costringe a rivolgere il mio sguardo verso il suo. Fremo a quel contatto.
Inspiro e prendo coraggio.
«Hai…presente quelle giornate in cui non hai voglia di niente? Quei giorni in cui vorresti startene disteso sul letto, lontano da tutti, ad ascoltare musica e… ti senti vuoto, completamente. Quasi come se non ti sentissi giusto per gli altri, come se fossi solo .»
Non risponde, ma so che ha capito.
«Quando mi succede, tu sei l’unica cosa a cui penso per sentirmi meglio. Tu riempi quel vuoto. Elimini le mie paure, i miei dubbi, le mie insicurezze. Tutto quanto svanisce.» Lo guardo negli occhi, cercando di trasmettergli tutte le emozioni che riesce a farmi provare. «Io…ti amo, Taemin. Dico davvero. Ti amo…» La mia voce si rompe sull’ultima parola. Non riesco a trattenere una lacrima, che scivola leggera lungo la guancia e si posa sulle mie labbra. Il suo solito sapore salato si trasforma in dolce. Perché quell’unica lacrima spiega sicuramente meglio ciò che provo.
Amore, amore, amore.
Le labbra di Taemin si piegano a formare il sorriso più affettuoso che io gli abbia mai visto fare. Appoggia la fronte sulla mia e con il pollice raccoglie quelle lacrime, che scendono ancora copiosamente.
Avvicina la bocca al mio orecchio.«Anch’io»
Ora le nostre labbra si muovono assieme, delicate, ma sicure. Taemin mi stringe forte, senza interrompere il bacio. Io mi aggrappo a lui, affondando le mani tra i sui capelli.
E mi sento al sicuro, tra le sue braccia, come se fossero fatte apposta per me. Come se fossero state fatte su misura solo per potermi accogliere.
Come potrei fuggire? E’ così calda e accogliente, la mia prigione.
Tuttavia non so cosa ne sarà di noi, non ho idea di come andrà a finire. Ho intenzione di pensare solo al presente.
Perché il mio presente è lui.

-> Angolo autrice<-
SONO VIVA! Non mi sono dimenticata di voi, non potrei mai farlo!
L'unico problema è la scuola, che mi impegna talmente tanto che, credetemi, non ho più il tempo di fare nulla.
Mi dispiace per questo ritardo a dir poco MOSTRUOSO, ma spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo più lungo degli altri (:
PROMETTO, GIURO che risponderò alle vostre recensioni, anche quelle del capitolo precedente!
Ora fuggo, al prossimo capitolo, sperando di essere puntuale (:
Vi adoro *A*
Izzie

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Capitolo 10
*** Happy birthday Key! ***


Cap 9
Years will come and years will go
Even when we grow older some day
I’m yours ( When I’m happy)
I’m yours (When I’m sad)
I’m yours (I’m not just saying at)
I’m yours ( I’m trying to show you, baby)

9. Happy birthday Key!


Special guest: Super Junior, DBSK*, Kara, Yoogeun


*Key*

Mai e ripeto mai fidarsi degli amici! È il mio ventesimo compleanno, forse è la data più importante della mia vita, e loro sono a dormire tranquillamente! Mi ero addirittura svegliato presto quasi aspettandomi un festone stile Hollywood, e invece gli altri quattro hanno continuato a dormire. Beh, non avevo dubbi su Onew. Lui continuerebbe indisturbato anche se crollasse il mondo. Ma Taemin ha il sonno leggerissimo, quindi ho cercato di svegliare almeno lui “per sbaglio” facendo un po' troppo rumore. Niente. Tzè, non si può contare nemmeno sul piccoletto!
E' quasi mezzogiorno ormai, e quei fannulloni dormono ancora. Di tanto in tanto il mio sguardo abbandona lo schermo della tv per rivolgere un'occhiataccia alla porta irrimediabilmente chiusa di camera nostra. Oh, stupidi SHINee!
Sobbalzo leggermente colto di sorpresa. Mi è arrivato un messaggio. Tutto felice, lo leggo. E il sorrisone si spegne all'istante.
Ma è mai possibile che tutti e dico tutti si siano dimenticati del mio compleanno? Non è possibile, deve esserci qualche strana combinazione celeste e quindi hanno tutti perso momentaneamente la memoria. Per sicurezza controllo in calendario.
Sì, è il 23 settembre. La data è quella giusta, mannaggia!
Rivolgo al piccolo schermo del mio cellulare uno sguardo ferito, per poi alzare gli occhi al cielo. Li tengo chiusi, per sicurezza. Mi sorge spontaneo ripensare alla festa che abbiamo organizzato a Jonghyun per i suoi 21. Una festicciola semplice: torta, qualche schifezza e tante risate. Certo, quella nostra festicciola è andata in onda ed è stata vista da mezza Corea del Sud, ma volevamo fargli qualcosa comunque. E poi è stato doppiamente unico perchè c'era anche Yoogeun con noi.
Non voglio grandi cose. A questo punto mi accontento anche di un pasticcino con sopra una candelina. O almeno degli auguri.
Torno a guardare il cellulare e mi scappa un sorrisino forse un po' triste. Mi ha scritto Nicole, membro delle Kara. Mi sta obbligando ad alzare il culo dal divano, vestirmi e travestirmi. Vuole portarmi a fare un giro? Bah, comunque sia le rispondo. Se esco almeno non mi verranno pensieri troppo tristi. Le rispondo velocemente, promettendole di farmi trovare a casa sua tra un'ora.
Con un sospiro mi alzo e mi avvio verso il bagno.
Beh...buon compleanno, Kibum.

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

*Jonghyun*

Socchiudo lentamente un occhio sentendo la porta di casa che sbatte violentemente. Ops, abbiamo fatto arrabbiare Key!
Scendo dal letto e in punta di piedi mi dirigo verso la finestra. Riesco a vedere Key che esce, lo riconosco anche con quel suo ridicolo travestimento. Chi crede di imbrogliare?
Una risata soffocata alle mie spalle, sarà Taemin probabilmente. È stata davvero dura per lui far finta di dormire, ma è stato bravo. Mi volto verso di lui con un sorriso
«Bravo piccoletto!» ghigno, lanciandogli una caramella. Lui la prende al volo con fare confuso, ma appena riconosce l'oggetto tra le sue mani, il suo viso si illumina di gioia. Basta così poco per renderlo contento. Scuoto la testa trattenendo a stento un sorriso, mentre Onew mi fissa speranzoso. No, non ho una caramella anche per te!
«Mi sa che dovremo impegnarci per farci perdonare, Key sembrava molto arrabbiato...» la voce profonda di Minho ci ricorda il motivo di tutta questa sceneggiata: il compleanno di Key. Quella mammina apprensiva oggi diventa maggiorenne! Urge un festone memorabile!
Afferro il telefono e comincio ad avvertire tutti gli invitati. Key ha abboccato, Nicole lo terrà fuori dalle scatole così noi potremo preparargli in tutta tranquillità una festa a sorpresa con i fiocchi.

Le prime ad arrivare, neanche a dirlo, sono Maggie e Rose, seguite da una montagna di borse di nylon. Mi chiedo come siano riuscite a portare tutto da sole. Il problema è che noi non possiamo uscire per andare al supermercato a comprare tutto il necessario per la festa. Siamo troppo riconoscibili. Così siamo stati costretti a rifilare il lavoro alle ragazze. Missione compiuta alla grande, oserei dire.
Senza dire una parola, le due ragazze si trasferiscono in cucina, trascinandosi dietro un terzo delle borse. Taemin le osserva sbattendo gli occhi, confuso. Rose non l'ha nemmeno salutato. Ma almeno ha la decenza di non andare a disturbarla in cucina, mai interrompere quelle due quando sono ai fornelli!
Il campanello suona di nuovo, annunciando le Kara. È da un po' che non le vediamo, nonostante questo non si fermano molto a chiacchierare con noi. Hara e Gyuri raggiungono Maggie e Rose, mentre Seungyeon e Jiyoung rimangono a fissarci in attesa. Beh, fate come se foste a casa vostra o.o
All'arrivo dei membri dei Super Junior e dei DBSK, il nostro povero appartamento sembra quasi scoppiare. Non è fatto per contenere così tante persone. E ovviamente, non è adatto a sopportare il caos che ne deriva. Siamo tutti indaffarati nelle nostre faccende: c'è chi pulisce, chi prepara i festoni, chi cucina, chi sistema i mobili per far spazio, ci urla, chi ride, ma tutti ci divertiamo da matti. Così tanto, che non mi accorgo del messaggio che mi ha mandato Nicole.
Quando lo leggo, forse è troppo tardi
«Ragazzi, Key e Nicole stanno tornando!!»

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

*Key*

Sbuffo sonoramente salendo le scale. Ho fatto finta di nulla per tutto il tempo, non ho rinfacciato a Nicole di essersi dimenticata del mio compleanno. Ho continuato a sorridere un po' falsamente, ma in fondo mi sono anche divertito. Era da un po' che non ci vedevamo, è stato bello poter uscire di nuovo con lei.
«Cosa c'è che non va, Key?» mi chiede lei, chinando la testa di lato
«Niente, sono solo un po' stanco» mento spudoratamente, evitando il suo sguardo. Non voglio rovinare questa giornata coinvolgendo anche lei nei miei malumori. Tenendo lo sguardo basso, frugo nelle tasche dei jeans cercando la chiave di casa. Ma non faccio in tempo a trovarla, che la porta di apre da sola.
Guardo un po' spaventato l'interno buio del soggiorno, incerto se entrare o no. Spinto da Nicole, varco la soglia con passo tremante e cerco a tentoni l'interruttore della luce.
Ma dove sono tutti? Perchè è tutto buio? E soprattutto perchè quella cavolo di porta si è aperta da sola?
Indugio un po' con le dita sull'interruttore, incerto. Non so se voglio sapere. Alla fine, sentendo Nicole sbuffare impaziente, pigio l'interruttore. Non l'avessi mai fatto!
Riesco solo ad urlare, in preda al panico e allo stupore. No, questa non me l'aspettavo proprio!

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

*Nicole*

«SORPRESAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!» urlo insieme ai ragazzi in soggiorno, mentre Key lancia un urlo quasi spaventato. Non riesco a trattenere le risate, e scoppio definitivamente al suo secondo urlo mentre viene trascinato in casa da Leeteuk. Sembra una checca! *-*

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

*Key*

Oh mio Dio, oh mio Dio, oh mio Dio! Cos'è questa storia? Da dove saltano fuori tutte queste persone? Riconosco a stento Jaejong che mi stritola in un abbraccio, e degli auguri misti a risate. Ma...sono tutti! Ci sono anche gli altri membri dei DBSK! E tutti, dico TUTTI i Super Junior! Come hanno fatto a farli stare tutti in soggiorno? O.O e ci sono anche le Kara! Oooooh, da quanto tempo non le vedevo!
Ancora mezzo shoccato, vago da un paio di braccia all'altro, fino a raggiungere loro. Gli artefici di tutto questo casino. Loro, che mi fissano con una perfetta faccia da schiaffi, un sorriso compiaciuto e l'espressione soddisfatta. Muovo qualche passo furioso verso di loro, desideroso di cancellare quel sorriso ebete da quei visi quando...
«KEY APPAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!»
Mi blocco. Cerco la fonte di quell'urlo. E so perfettamente che la troverò a livello ginocchia. Yoogeun. Il MIO Yoogeun.
«Key appa, saeng-il chughaaaaaa[1] urla di nuovo, zompettandomi vicino, un sorrisone entusiasta sul viso paffutello.
Non riesco a trattenere un terzo urlo. Ora li posso anche perdonare, quei quattro idioti! Hanno invitato anche il mio figliolo! (vedi Hello Baby season 2). Mi chino e lo prendo in braccio, riempiendolo di baci affettuosi. Mi commuovo, era da un sacco che non lo abbracciavo. Oh cavolo, sento che potrei mettermi a piangere! Nonono Kibum, un po' di contegno! Hai ospiti, non puoi farti vedere in lacrime come una mammoletta! Già ti considerano una checca...
Chiudo gli occhi per un attimo e Yoogeun mi posa le manine sulle palpebre chiuse
«Key appa, non sbirciare!» ridacchia, mentre scende il silenzio nella sala.
Confuso, mi limito ad annuire. Che vorranno fare, ora?
Come se mi avesse letto nel pensiero, Jonghyun risponde indirettamente alla mia domanda, intonando un “tanti auguri a te” molto sofisticato e ricco di aggiunte. In pochi secondi -come ci si aspetterebbe da una ventina di cantanti stipati nella stessa stanza- quella semplice canzonetta si trasforma in una canzone vera e propria. Ognuno ha la sua parte, continuano a ripetere Key. E mi sento così diversamente da stamattina... Ora sono felice. Ero convinto che tutti si fossero dimenticati del mio compleanno, e invece mi stavano preparando questa festa bellissima. Taemin, sorridente come al solito, mi si avvicina con una torta enorme tra le mani
«Buon compleanno, hyung! Ora che sei vecchio, riuscirai a spegnere tutte queste candeline in una volta sola?»
«Simpatico come il trucco che cola durante un live!» rispondo con una smorfia, per poi soffiare sulle candeline. Le ho spente tutte insieme, lo giuro!
Ma tralasciando questo piccolo scambio affettuoso di battute, la serata è continuata benissimo. Mi sono divertito, non ho pensato alle fatiche dei vari live e...beh, mi sono sentito un ragazzo normale. Per una sera, sono tornato il Kibum spensierato e sconosciuto. Ho rinunciato al mio status di idol per qualche ora. E sono contento di questo, avevo proprio bisogno di staccare per un attimo.
«Grazie, Jonghyun...» mormoro a mezza voce, con ancora Yoogeun in braccio. Ora il piccolino cerca di fuggire per andare da Minho.
«E di cosa? Ti voglio bene, piccola diva.» ridacchia in risposta il mio hyung, scompligliandomi i capelli.
Ti voglio bene anche io...


[1]Papà Key, tanti auguriiiii

*Sono tutti al gran completo, dato che il capitolo è stato scritto prima del loro scioglimento.

Note autrice

Non so cosa mi sia successo. Ho perso fiducia in questa storia, non mi convince più. Ho cominciato a trovarla banale, scontata, sciocca.
Non riesco più a scriverla. Non l'ho ancora completata, ma non vorrei lasciarla in sospeso... Ho ancora un capitolo pronto, poi chissà. Forse la finirò, forse la lascerò così.
Mi dispiace averla trascurata così tanto, soprattutto per chi, nonostante questo, ha continuato a seguirla.

Grazie a tutte coloro che mi hanno seguita finora, grazie davvero <3 Siete state la mia forza, grazie alle vostre recensioni continuavo a scrivere.
Spero vivamente di ritrovare la passione per questa fic, spero di tornare la ragazza dell'estate scorsa che, tutta felice ed entusiasta, rimaneva alzata fino alle quattro di mattina per finire il capitolo.
Non assicuro niente, potrei anche continuare, ma con dei ritardi mostruosi... Vediamo dai (:
Spero di non lasciarvi senza conclusione v.v

Grazie ancora, davvero. Grazie <3

Un grosso bacio a tutte
Izzie

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Capitolo 11
*** Change ***


Cap 10
In this large world, there's only one person (I only want you)
Did you know this about me?
Before the seasons roll by, before even time fades away
I try to convey my heart to you but it's too late
I hesitate and stop and then you're crushed
If you're still there, I'm an idiot, forgive me.

10. Change

*Maggie*

Siamo finalmente tornati a casa. Abbiamo passato l'ultimo mese a saltare da un capo all'altro dell'Asia, per promuovere il nuovo video degli SHINee: Hello. E sono arrabbiata. Molto arrabbiata.
Jonghyun zoppica. E le quattro crisi isteriche che ho avuto durante il mini tour non mi hanno di certo giovato. In altre parole sono a pezzi. È faticoso star dietro a quei cinque, sembrano dei bambini. Taemin poi, si emozionava per ogni singola cosa.
Ma tornando al presente, ora sono qui. Nel mio caldo appartamentino, con il caminetto e la tv accesi, tranquillamente spaparanzata sul divano. A guardare uno stupido servizio su Jonghyun e la sua presunta ragazza. Tutte stronzate. Non so cosa ci sia dietro, ma i due non escono insieme. I ragazzi l'hanno confermato. E ciò, almeno un po', mi ha calmato.
La prima volta che le foto hanno cominciato a circolare, con conseguente e ovvio scandalo, ho rischiato un'altra crisi isterica. La quinta, nel giro di un mese. Beh Maggie, hai appena diciassette anni e sei già isterica. Complimenti!
Comunque sia, ho avuto il tempo di riflettere. Riflettere sulle parole di Rose, su quello che è successo due mesi fa... Non ho mai saputo com'è iniziato tutto, una parte di me non lo vuole sapere nemmeno ora che è tutto sistemato. All'inizio la curiosità era forte, ma, riflettendo, ho capito che non era un dettaglio così rilevante. Evidentemente, era una questione tra Jonghyun e Minho.
Sbuffo sonoramente alle grida della presentatrice sullo schermo. Che stress, queste pettegole!
«Roooooose! Che c'è per pranzo?» Urlo spegnendo la televisione.
«Gli spaghetti di nonna Federica!» risponde con un sorriso, affacciandosi in salotto.
Scatto in piedi nell'udire il menù. Io amo gli spaghetti di nonna Federica! Sono semplici spaghetti al pesto genovese. Quello originale italiano. Quando eravamo piccole, nonna Federica ci ha insegnato a prepararlo. Vivevamo ancora tutti insieme a Boston, nonna Federica e nonno Jeff erano ancora vivi. Eravamo ancora una famiglia. Papà lavorava in ufficio e mamma nel suo negozietto sotto casa. Non ce la cavavamo male. Anzi, sia io che Rose amavamo quella vita. Eravamo sempre con i nonni, ogni tanto scendevamo ad aiutare la mamma. Stavamo bene, ma poi la nonna è morta. Non molto tempo dopo, il nonno l'ha seguita. E allora, non so bene come, la nostra famiglia si è sfasciata. Mamma e papà continuavano a litigare, erano sempre che urlavano. La mamma piangeva tanto. E io mi rifugiavo sempre da Rose. Avevo paura. Papà mi faceva paura.
E poi, poco dopo il nostro decimo compleanno, mamma è venuta a parlarci. Ci disse che lei e papà non andavano più d'accordo, e che non potevano più vivere insieme. Ci disse anche che lei non poteva rimanere in America. Mi ricordo che le chiesi, ingenuamente, se tornavamo nell'Italia di nonna Federica. Lei, con un sorriso triste, scosse la testa.
Dopo pochi giorni, prendemmo per la prima volta un aereo. Volo diretto per Seul. Mamma tornava a casa sua. La casa dei nonni coreani che mamma aveva ereditato, era lì pronta per noi. Ci abbiamo vissuto finchè, due anni fa, la mamma è morta di tumore.
Essendo minorenni, io e Rose dovevamo essere affidate a qualcuno. E l'unico parente che avevamo era papà. L'unico problema e che di lui non c'era più traccia.
Avevamo solo quindici anni, non avevamo ancora finito gli studi. Avevamo una casa, certo, ma niente soldi. Avevamo bisogno di un lavoro, fu così che cominciammo a sfogliare meticolosamente ogni singolo quotidiano in cerca di offerte di lavoro.
Con l'eredità di mamma saremo riuscite a cavarcela per un po', ma non potevamo far affidamento solo su quella. Anche la scuola fu informata di questa nostra situazione, permettendoci di accedere ad alcune agevolazioni.
Fu anche così che, incredibilmente, ci trovò un agente dell'S.M. Entertainment. Mentre eravamo, appunto, a scuola. I prof ci chiamarono per una riunione; entrammo come orfane, uscimmo con un lavoro e sotto responsabilità del direttore dell'S.M. Sembrava impossibile, non ci volevamo credere. Una storia da film, in tutto e per tutto. Solo più tardi abbiamo scoperto che il preside era in contatto con alcune grosse aziende, per permettere ai suoi studenti esperienze di stage e la possibilità di trovare un lavoro subito. E, intenerito e preoccupato dalla nostra situazione, si è rivolto all'S.M.
Uhm...come sono finita a parlare dei non tanto dolci ricordi del passato?
Un profumino mi riscuote dal mio stato di semi-trance. Rose ha messo in tavola gli spaghetti. E io mi ci fiondo!
Un'ora dopo, sono di nuovo sul divano. Sì, sono terribilmente pigra.
«Maggie, Key mi ha chiesto di andare con lui a far compere... Ti dispiace se ti lascio sola?» chiede Rose con un filo di voce, già pronta per uscire. Alzo lo sguardo svogliata
«Mh? No no, vai tranquilla. Tra poco andrò dai ragazzi» le rispondo trattenendo uno sbadiglio «Se non mi addormento prima...» continuo mugugnando.
«Ti ho già preparato un caffè, come piace a te!» cinguetta lei con un sorriso, porgendomi il mio tazzone. Le sorrido di rimando, prendendo la tazza fumante.
«Grazie, sorellina»

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

*Jonghyun*

Maledizione. Qui sono spariti tutti lasciandomi moribondo sul divano. E devo andare in bagno! E le stampelle, giustamente, sono in camera. Sono molto utili appoggiate accanto al mio letto, devo dire...
DIIIIIIING DOOOOOOOOONG! Suonano alla porta. Mannaggia, e ora come apro?
«Un momentooooo!» urlo, tentando di mettermi seduto «Chi è?»
«Sono Maggie! Jong, sei solo in casa?»
«Sì! Aspetta, cerco di venire ad aprirti!» Rispondo, cominciando a zoppicare aggrappandomi allo schienale del divano. Miracolosamente, raggiungo la porta e la apro. Mi tengo saldo allo stipite, mentre Maggie tenta di sorreggermi. Mi riaccompagna sul divano per poi chiudere la porta d'ingresso
«Maggie, già che ci sei...mi prenderesti le stampelle che sono in camera? Dovrei andare in bagno...» le chiedo, un po' rosso in viso. Cavolo, se ci devo andare!
Lei ridacchia avviandosi verso la camera, e fa ritorno fintamente zoppicante.
«Beh guarda il lato positivo, con questi affari almeno ti diverti» continua a ghignare, porgendomi “gli affari”. Mugugno qualcosa di indefinito in risposta, correndo -per quanto zoppicare più velocemente possibile possa chiamarsi correre- verso il bagno.
Ritorno in soggiorno soddisfatto, Maggie si è intanto accomodata sul divano.
«Allora, come mai da queste parti?» chiedo, sedendomi accanto a lei.
«Rose mi ha abbandonata» pigola, con un'adorabile espressione offesa. Sorrido, nel constatare per l'ennesima volta la sua tenerezza.
«Hanno abbandonato anche me, come vedi. Non si può portare in giro uno zoppo!» tento di scherzare, indicando la mia gamba fasciata. In tutta risposta, Maggie gonfia le guance
«Non è colpa tua se quelle scalmanate ti hanno azzoppato!» Già, dimenticavo che se l'è presa molto per tutta questa storia. Sospiro, voltandomi a guardarla. Sembra un pulcino, con i capelli ancora arruffati dal vento. Ridacchiando, le sistemo qualche ciuffo fuori posto
«Sembri una sopravvissuta ad un uragano» rido. Lei si limita a guardarmi di sottecchi, offesa. Oh, è così tenera!
Ancora ridacchiando, le metto a posto la frangia.
«Sempre simpatico, tu!» mormora, tentando di azzannarmi la mano. Scoppio definitivamente a ridere quando sbaglia mira e va a sbattere con il naso contro il dorso della mano.
Si scosta con un gemito, tastandosi il naso dolorante
«Ahahahah dai fa vedere! Certo che sei proprio goffa!» Le prendo il viso fra le mani, controllando l'angolazione del naso. Non sembra nulla di grave.
Troppo tardi, però, mi accorgo di esserle così vicino.

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

*Maggie*

Aaaaaaaah, che figuracciaaaaaa! Però...ora che il suo viso è così vicino... Sbatto confusa gli occhi, non riuscendo a staccare il contatto visivo con i suoi, di occhi. Mi scappa un sospiro, quasi non sento in naso dolorante.
Ha le mani calde, Jonghyun.
D'istinto, mi avvicino di più a lui. Ora i nostri visi quasi si sfiorano. E il mio cuore rischia di sfondarmi il petto. Un ronzio fastidioso mi ha riempito le orecchie, è come se non esistesse nulla, all'infuori di noi due. Eppure sono lucida. Sono perfettamente conscia della distanza minima tra me e lui, sento benissimo le sue mani sul mio viso. Sento il suo alito fresco solleticarmi il naso.
È la prima volta che sono così mentalmente presente. E potrei prendere l'iniziativa. Sì, potrei farlo. Andiamo Maggie, adesso ti avvicini di più e gli dai un bacio! Sì, ce la puoi fare!
Oh andiamo, ma chi voglio prendere in giro? Ogni volta che sono sola con lui vado nel pallone. Non so cosa fare, cosa dire. Divento nervosissima e ho paura di fare una figuraccia. Beh, per oggi l'hai già fatta, mi sembra.
Sbattendo le ciglia, ritorno al presente. Lui è ancora lì, a pochi centimetri da me.
È così bello.
I suoi occhi sono inchiodati ai miei, le labbra leggermente socchiuse sembrano chiamarmi. E io non ce la faccio più. Con un sospiro, annullo la distanza tra noi due.

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

* Jonghyun *

Maggie mi sta baciando. Lei...sento che sto per cedere. Mi sembra quasi di vedere il mio cervello preparare le valige e farmi ciao ciao con la manina. Le labbra di Maggie sfiorano appena le mie, timide. Oh mannaggia, perchè? Sta capitando tutto troppo in fretta, non sono pronto!
Oh andiamo Jonghyun. Ma sentiti! Sembri una verginella alla sua prima volta.
Ho voglia di stringerla a me. Abbracciarla forte e rassicurarla. E poi, baciarla di nuovo. E ancora, e ancora, e ancora.
Strano, ho immaginato questo momento milioni di volte. Nelle mie fantasie ero io a prendere l'iniziativa. Le prendevo il viso tra le mani, le accarezzavo i capelli. Le sfioravo le labbra. Le sussurravo di non avere paura. Oppure capitava quasi per gioco. Ridendo e scherzando, la avvicinavo a me e la baciavo.
Tante “prove generali” fatte per niente. Ora non riesco a muovere un muscolo. Sento l'impulso di approfondire il bacio, ma non riesco a farlo. Sei proprio una mammoletta.
Maggie si allontana da me. No, non farlo. Sento subito un incredibile vuoto, come se, con quel semplice bacio mi avesse risucchiato l'anima. E lei mi guarda a metà tra l'offesa e l'arrabbiata.
«Insomma, se non ti piaccio dimmelo o spingimi via! Non rimanere lì fermo immobile!» brontola, con una piccola nota tremolante nella voce.
Non so se scoppiare a ridere o prenderla per pazza. Lei non piacermi? Ma come le salta in mente, una cosa del genere?
Lei mi piace. Forse fin troppo.
Sorridendo, mi avvicino nuovamente a lei.
«Stupida, ma che vai dicendo?» sussurro solamente. Senza aspettare risposta, la bacio. E questa volta è come in una delle mie fantasie.
Le affondo le dita nei capelli, chiedendo dolcemente il permesso di approfondire il bacio. E lei, socchiudendo piano le labbra, me lo concede.
Non riesco a pensare. Il mio cervello è andato completamente in tilt, ci siamo solo io e Maggie. E le nostre labbra unite. Alla fine, è successo. Quel che sarà dopo, non è affar mio. O forse lo è, ma ora non ci voglio pensare.

Voglio pensare solo alla mia Maggie.

Bla bla bla...


Ciao amici, sono di nuovo io: IL VOSTRO CAPO!

*smette di ciarlare*
Ecco gente, il fatidico capitolo 10! E' arrivato, in tutto il suo splendore (?) eeeeeee ci sarà anche l'11! L'ho finito l'altro giorno quindi ci sarà anche quello.
Non assicuro (di nuovo) l'esistenza del dodicesimo capitolo, ma farò il possibile per scriverlo. 
Allora, che ne dite? *-* Quei due si sono finalmente svegliati! *suonano le campane e si alza un coro di Alleluja* Non ne potevo più nemmeno io u.u
Ma ora che succederà? 
Inizieranno una relazione? 
Si fermerà tutto al bacio? 
Minho ammazzerà Jonghyun?
LO SAPRETE SOLO VIVENDO!
Problema: non lo so nemmeno io u.u *si fustiga*
Bene, smetto di blaterare ._. Al prossimo capitolo gente! Grazie ancora, grazie a chi mi segue ancora <3 
Vi ammmmmmoH *A*
Izzie

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