What about us? di MentalBreakdown (/viewuser.php?uid=105519)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** What have you done to me? ***
Capitolo 3: *** Sweet drug, crazy project ***
Capitolo 4: *** W...what? ***
Capitolo 5: *** Awareness ***
Capitolo 6: *** Conflict ***
Capitolo 7: *** Take me to heaven ***
Capitolo 8: *** The hard life of pop stars ***
Capitolo 9: *** You're the only one ***
Capitolo 10: *** Happy birthday Key! ***
Capitolo 11: *** Change ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
What about us?
Dedicata
a te, che ogni giorno illumini la mia vita.
Dedicata a me, per coccolarmi un po'.
Dedicata a noi, semplicemente a noi.
-A Lisa-
Prologo
Ero
ancora sudato, affaticato dal
live e leggermente stordito dalle urla. Ci portarono sotto il piccolo
palco sul quale ci eravamo esibiti, ora dovevamo accogliere le fan
urlanti.
Le fan...mi
sembrava strano
pronunciare quelle parole. Prossimi al debutto ufficiale con una casa
discografica, guardavo sempre con stupore il nostro ben nutrito
gruppo di sostenitori, alcuni dei quali ce li portavamo dietro dalla
fondazione del gruppo.
Taemin era
raggiante, saltellava qua
e là come se non avesse ballato per un'ora e mezza
consecutiva,
firmava autografi e si intratteneva con qualche ragazza. Gli altri
non erano da meno, Onew era addirittura saltato addosso a
un'eccitatissima e appariscente ragazza dai capelli mezzi fucsia.
Guardai quella scena un po' intontito e mi sentii trascinare in
avanti. Key mi stava portando vicino alle transenne, voleva offrirmi
in pasto a delle ragazze alquanto scatenate. Non che mi dispiacessero
le loro attenzioni, ma quella sera non ero proprio dell'umore giusto:
ero stanco e la testa mi pulsava. Difficilmente mi sentivo
così
morto dopo un live, solitamente saltellavo tutto euforico insieme a
quella scodella ambulante di Taemin.
E invece me ne
stavo fermo come un
burattino, cercavo di sorridere ma mi usciva solo una smorfia
esausta.
Abbracciai con
gli occhi le ragazze
davanti a me, avevano tutte un viso famigliare, tutte a loro modo si
somigliavano: pelle chiara, capelli neri e occhi scuri dal classico
taglio orientale.
Il mio sguardo si
fermò attratto da
due zaffiri che brillavano alle luci dei riflettori.
«Occhi
azzurri?»
pensai. Guardai meglio: una ragazza minuta, dai tratti
inconfondibilmente occidentali mi fissò in rimando. Aveva
una folta
chioma color dell'ebano che le arrivava alla base della schiena, le
gote leggermente arrossate e una pelle chiara. Ancora oggi mi
stupisco di quanti dettagli di quella ragazza avessi colto in quel
momento, nonostante la luce piuttosto soffusa e in costante
movimento.
Feci un passo
avanti verso le
transenne e la massa di ragazzine si spostò di conseguenza:
la
ragazza dagli occhi blu venne spinta in avanti e me la ritrovai
piegata contro la transenna con il viso contro il mio petto.
Spalancai gli occhi e mentre lei si rimetteva in posizione eretta il
mio sguardo incrociò nuovamente il suo.
«Scusa»
mormorò, così piano che per capirla dovetti
leggerle il labiale. Se
possibile divenne ancora più rossa in viso,
abbassò gli occhi.
Mi
ritrovai con il palmo della mano contro la guancia della ragazza,
mentre le alzavo il volto. I miei occhi rincontrarono i suoi, per un
attimo mi persi dentro quel mare profondo.
«E
di cosa?» le risposi con un sorriso. Appena mi resi conto di
quel
gesto, un curioso formicolio si impadronì della mia mano a
contatto
con la sua guancia. La ritrassi delicatamente, distogliendo lo
sguardo.
Eppure,
non potevo fare a meno di quegli occhi così profondi e
magnetici.
Cercai ancora il suo sguardo ma proprio in quel momento un Onew
urlante mi saltò sulla schiena, mentre Taemin cercava di
imitarlo e
Minho rideva. Key ci trascinò tutti nel backstage
sghignazzando.
Il
mio unico pensiero erano quegli occhi. Se in quel momento l'avessi
saputo, non ci avrei mai creduto.
Eppure,
ero destinato a rivedere quella ragazza presto, molto più di
quanto
potessi immaginare.
-> Note autrice <-
*Fangherl
mode-ON*
Waaaaaa, non
so cosa sia ma non riuscivo proprio a resistere, DOVEVO scriverla! *-*
Chiedo scusa
anticipatamente agli SHINee per averli costretti a fare delle cose
così...così!
Premessa (che
forse andava fatta prima °-°) : l'OOC e l'AU sono
parziali, nel senso che ho creato il carattere dei membri appositamente
per questa fic, senza rendermi conto che in molti casi coincide con la
realtà. Ed è AU solo in alcuni punti e per alcune
cose. Lo so, ci ho pasticciato un po' sopra ç_ç
chiedo perdono! *fugge* - Okay, modifico una cosa o.o continuando a scrivere mi sono resa conto che non è per nulla OOC '-' e nemmeno AU. Quindi ho tolto tutto, gli SHINee sono così come sono nella realtà! Scusate per questo cambiamento, forse avrei dovuto rendermene conto prima o.o
Comunqueeeee
spero che possiate apprezzare i miei film mentali tanto quanto li
apprezzo io *w*
E vi prego *si
inginocchia* di lasciare una recensione, per dire se vi è
piaciuto, se vi fa schifo, se volete prendermi a randellate in testa
eccetera...ma ho veramente bisogno di un vostro parere per continuare a
scrivere ç_ç
Detto questo
vi saluto, al prossimo capitolo! *inchino*
Izzie_
|
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Capitolo 2 *** What have you done to me? ***
I wanna see you right now, right
now
And I say those words
If I can be spoiled, is
that good?
I wanna see you right
now, right now
As long as you stay with
me, I'll be happy
Together, we'll be happy
1.
What have you done to me?
*Jonghyun*
Lancio
la sveglia contro il muro. No, non è possibile! Ho sognato
di nuovo
quella sera...
«Buon
giorno tesorooooooo <3» Onew, con la sua solita
grazia, salta sul
mio letto tentando di abbracciarmi.
«Finiscila
razza di scimmia, mi sono appena svegliato!» provo a
protestare
senza successo, mi stritola -sento un crick
piuttosto preoccupante provenire dalle mie costole- e mi trascina
fuori dal letto.
«Oh
smettila brontolone, vai a farti una doccia e renditi almeno un
minimo presentabile! Stanno per arrivare le sorelle Taylor.»
ridacchia, gustandosi l'effetto che quelle parole producono su di me.
Le
sorelle Taylor, le nostre costumiste, truccatrici e scenografe. Sono
gemelle, hanno 17 anni e mezzo. Ma non si somigliano per niente. E
questo ho avuto modo di constatarlo molto bene la prima volta che
hanno lavorato per noi.
Oh,
ricordo ancora bene quel giorno, il giorno del nostro debutto
ufficiale. Come se non fossi già abbastanza nervoso, la
visione che
mi si presentò davanti mi innervosì
ulteriormente. E mi lasciò a
bocca aperta per diversi minuti. Lei, la ragazza dagli occhi blu
mare. Era lì, davanti a me, impegnata in un timido inchino.
Sorrideva raggiante con la sorella affianco.
La
voce di Minho mi riporta alla realtà
«Jonghyun,
sei ancora in boxer?»
è
davvero sorpreso. Ma perché tutti vogliono che mi metta in
tiro per
incontrare Margareth (Maggie,
Jonghyun,
ricordati di chiamarla Maggie!) e Rosaleen? O forse sarebbe
più
corretto dire solo Maggie? Ho come l'impressione che i ragazzi
abbiano capito che mi frulli per la testa. Il che, a dirla tutta,
è
un problema dato che nemmeno io l'ho capito per bene.
«Arriva
Rosaleen, arriva Rosaleeeeeen!»
Taemin rimbalzava
letteralmente da una parte all'altra del soggiorno dell'appartamento
che condividevamo, battendo le mani. È euforico.
Già, quasi
dimenticavo che lui e Rosaleen stanno insieme. Devo dire che non
hanno perso tempo i due! Le sorelle Taylor lavoravano per noi da tre
mesi quando hanno cominciato ad uscire insieme. Da quel giorno sono
passati due anni e la loro storia è ancora perfetta. Devo
ammettere
di essere un pochino invidioso: insomma, Rosaleen è pur
sempre la
sorella gemella di Maggie!
Ehi no aspettate,
che ho detto? Sono gemelle ma come avevo accennato non si
assomigliano molto: Maggie ha gli occhi blu, Rosaleen verdi. Maggie
dei lunghi capelli lisci e un po' ribelli, Rosaleen un morbido
boccolo. Sono entrambe minute e molto femminili, ma nascondono un
gran bel camionista dietro quel loro faccino tanto tenero.
Beh, forse si
assomigliano... Forse sono solo io che idealizzo troppo Maggie, in un
certo senso la vedo unica. Ancora non riesco a capire quando di
preciso ho cominciato a pensare a lei in questo modo. Non so nemmeno
che significa tutto questo.
So solo che ogni
volta che vedo i suoi occhi il mio cuore manca un battito. Non sono
tranquillo se lei non è qui vicino a me. È come
se completasse il
mio mondo. È come se, nel momento in cui l'ho vista quella
sera di
due anni e mezzo fa, avesse portato via un pezzetto di me.
Mi
accascio sul divano, fare pensieri così profondi mi stanca
parecchio. Proprio in quel momento suona il campanello e Key va ad
aprire. Non so perché ma il ruolo di leader calza meglio a
lui
piuttosto che a Onew, che in questo momento mi ricorda molto un cane,
seduto sul tappeto, sull'attenti.
Sospiro, volgendo
lo sguardo alla porta (Taemin è già in posizione
ora-ti-salto-addosso, quell'immagine mi diverte: nonostante abbia
solo tre anni meno di me non posso fare a meno di considerarlo un
bambino. Un tenero pulcino bagnato e appena uscito dall'uovo).
Maggie entra, il
suo sorriso smagliante come sempre mi ferma il cuore. Non noto
minimamente Rosaleen al suo fianco, non vedo come viene assalita da
un Taemin-labrador, non sento la risata di Minho a quella scena.
Tutto il mio mondo
è concentrato su di lei, che ricambia il mio sguardo, ora
imbarazzata.
I miei occhi
divorano inconsciamente la sua figura snella e minuta. La pelle
chiara, messa in risalto dal morbido vestitino nero, sembra quasi
risplendere. I capelli che le circondano il viso e si posano
leggermente sulle spalle, prima di continuare nella loro lunghezza
fino alla base della schiena, sembrano rimarcare quel colorito
pallido. La frangetta dispettosa tenta di coprire i suoi occhi, ma il
blu mare risplende sprezzante, troppo bello e ammagliante per essere
occultato da quei sottili fili.
Mi alzo e le vado
incontro. Mi costringo a esibire un sorriso, non credo di essere
riuscito nell'impresa. Ma non m'importa.
Maggie alza come
speranzosa il viso verso il mio. Oh no, non guardarmi così!
Non
posso resistere se mi fai quel faccino, non posso perdermi di nuovo
nei tuoi occhi... E invece lo faccio. Annego dolcemente in quelle
profondità, mi lascio trascinare sempre più a
fondo.
Non so con quale
coraggio, o da quale parte del mio cervello sia partito quel comando,
ma mi ritrovo chino su di lei, le labbra contro la sua guancia. Quel
calore improvviso, quella morbidezza...per un momento mi ritrovo
disorientato, ammaliato dal suo profumo.
Un brivido mi
percorre lungo la schiena, mi spinge a volere un contatto
più
profondo. Ma mi blocco. Come ogni volta.
Penso a quel suo
corpicino caldo e indifeso, così delicato da rischiare di
cadere in
frantumi con un respiro. La immagino tra le mie irruenti braccia,
mentre soffre per la violenza del mio abbraccio. No, non voglio che
si faccia del male.
Mi scosto da lei,
forse con troppa velocità. Vedo il suo sguardo confuso,
disorientato
e...triste? Cerco di sorridere nuovamente.
«Buon
giorno» non riesco a parlare, mi esce solo un saluto roco
«G-giorno...»
abbassa lo sguardo.
Oh
no, l'ho spaventata! Rimaniamo in silenzio, imbarazzati. Odio questi
silenzi, maledizione! E Rosaleen e Taemin che si guardano
intensamente negli occhi, profondamente innamorati, non aiutano.
Sento
ancora il suo profumo avvolgermi, dolce e delicato come lei. Penso
sia il profumo più buono del mondo, è adattissimo
a Maggie.
Onew
mi scosta con una spallata e, prendendola per mano, la fa entrare in
casa. Incredibilmente, lo ringrazio. Normalmente, non avrei accettato
che la prendesse per mano o che attirasse la sua attenzione su di se,
ma in quel momento mi ha solo salvato da una figuraccia. Non sono
bravo a rompere i silenzi imbarazzanti.
§§§§§§§§§§§§§§§§§
*Maggie*
Quasi non avverto la strana forza che
mi trascina in casa. Per me il tempo si è fermato quando le
labbra
di Jonghyun hanno sfiorato la mia guancia...hanno sfiorato la mia
guancia! Per la prima volta in due anni che lo conosco. Oddio mi
sembra un sogno.
Quelle labbra, così soffici e
agognate. Ho ancora lo sguardo annebbiato, come se un velo scuro
avesse coperto il resto del mondo, lasciando me e Jonghyun soli.
Completamente. Non riesco a fermare i brividi che mi scuotono
dall'interno, il respiro leggermente accelerato.
In questo momento, chiunque capirebbe
quel che mi passa per la testa. Mi sento così vulnerabile.
È una
cosa che detesto, tendo a tenermi strette queste cose. Sono intime,
riservate, private.
Preferisco coccolare da sola il mio
affetto per Jonghyun, senza influenze esterne. Il terrore che il mio
amore per lui venga contaminato dai pensieri di altri mi accompagna
da quando mi sono resa conto di amarlo. Se mai dovessi confessargli
tutto -e non credo che lo farò- vorrei che questo sentimento
fosse
lo stesso di due anni fa. Intaccato, inalterato. Forse solo
cresciuto.
Mi riscuoto leggermente sentendo
qualcuno che mi chiama: Minho mi guarda piuttosto preoccupato mentre
sventola la mano davanti al mio viso. Chiudo gli occhi a quel leggero
venticello. Oh sì, mi serve proprio un po' di fresco. Mi
costringo a
riprendere il controllo di me stessa e esibisco un sorriso raggiante.
«Salve
ragazzi!» mi sorprendo
ogni volta del mio tono rilassato in loro presenza. I tempi sono
cambiati, ora non sono più il gruppo bello e irraggiungibile
che
ammiravo due anni e mezzo fa. No, ora sono solo cinque semplici
ragazzi, degli amici. Sì,
perché ora siamo tutti una grande famiglia. Da quando io e
Rose
abbiamo cominciato a lavorare per loro, tutto è cambiato,
pian piano
abbiamo imparato a conoscere i loro caratteri, i loro gusti, le loro
reazioni...abbiamo imparato ad amarli, apprezzarli nei loro pregi e
nei loro difetti, ma non solo come star, come persone.
«Allora
Maggie, Rose, a cosa dobbiamo la vostra visita?»
esordisce Key accomodandosi sul divano.
«A
parte il fatto che Rose voleva vedere Taemin?» rispondo
ironicamente
indicando i due, che al momento mi ricordano parecchio un grosso
cagnolone affettuoso e la sua padroncina.
«Perché,
tu non volevi vedere il nostro Jonghyun?»
Arrossisco
violentemente. Oh ma perché devono essere tutti
così dannatamente
bravi ad indovinare queste cose? Davvero dissimulo così male
quello
che provo? Okay che molto probabilmente, quando Jonghyun mi ha
baciata, ho assunto una delicata tonalità color pomodoro
maturo, ma
a parte questo non mi sembra di aver mai lasciato trapelare che sono
innamorata di lui.
Innamorata
persa.
E
questo, oltre a rendermi terribilmente felice, mi spaventa.
Intanto
Key mi fissa con lo sguardo carico di aspettative, come una ragazzina
che si aspetta dettagli scottanti da parte della migliore amica.
«Volevo
vedere tutti voi.» cerco di sviare quella domanda
così diretta.
Jonghyun,
che fino a quel momento era rimasto accanto alla porta, si avvicina
lentamente. Oh no, ti prego non ti avvicinare! Non riesco a pensare
lucidamente se mi stai vicino! Troppo tardi... Mi ritrovo un Jonghyun
sorridente a pochi centimetri davanti a me e, mentre i miei neuroni
dichiarano allegramente sciopero, mi ritrovo a fissare sognante quel
suo splendido sorriso.
Le
labbra perfette, schiuse a mostrare una fila di denti bianchissimi.
La luce calda dei suoi occhi, anche loro sorridenti, sembra scaldarti
nel profondo. In un posto che nemmeno pensavi di conoscere, di avere.
Potrei
mettermi a miagolare senza rendermene conto. Oh sì, ne sarei
capace.
Perché quel suo sorriso inibisce completamente le mie
capacità
fisiche e mentali.
->
Note autrice <-
Eccomi qui, con un nuovo capitolo fresco fresco! *-*
Uah, mi sono divertita tantissimo a scriverlo xD ho cercato di
descrivere e rappresentare i membri degli SHINee come li vedo io e come
penso li veda Jonghyun o.o spero di non aver toppato >_<
Ci terrei a ringraziare tuuuuuuuuuuuuuuutti tuuuuuutti coloro
che hanno recensito e messo la fic tra le seguite, e anche chi legge e
basta *_*
Bene bene, e ora ringraziamo nello specifico **
Minakie:
Grazie
mille per aver recensito! *_* sono contenta che l'inizio ti intrighi, e
hai proprio ragione su Jonghyun xD eppure eheh *-* Coooooomunque crazie
ancora, spero che il primo capitolo sia di tuo gradimento :D
shinya:
Mi
odi? ç___ç *va a piangere nell'angolino*
sappi che anche io sono gelosa di Maggie (il che non ha senso
visto che tutto ciò che succede lo sto facendo succedere io
o.o), ma non faccio tante storie v.v nono u_u
Cooomunque
graaaaaaazie! *___* mi sto montando la testa con tutti questi
complimenti *w* Okay torno con i piedi per terra u.u Allllllllora, da
questo capitolo si comincia a capire qualcosa su quello che accade tra
i nostri due uhm piccioncini?o.o ecco sì! v.v Spero che tu
possa apprezzare il capitolo :D Crazie ancora *w*
SenTOchihiro:
Oddio
crazie *_* effettivamente la sezione per loro è stata messa
da poco poco. Spero che ti piaccia anche questo capitolo, e spero che
desti ancora di più la tua curiosità *-* Thank u
again *w*
Grazie ancora
a tutti! *_* non finitò mai di dirlo o.o *si ficca calzino
in gola*
Bene, credo di
aver finito v.v eeeeeeee con questo ci vediamo al prossimo capitolo :D
Un bacio a
tutte!
Izzie
P.s. Ci terrei
a fare gli auguri alla mia checchetta preferita *-* Tanti auguri Key
<3
|
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Capitolo 3 *** Sweet drug, crazy project ***
Cap 2
No
matter what happens
Even when the sky is falling down
I’ll promise you
That I’ll never let you go
Presentazione
personaggi~
>SHINee (dal set
fotografico del video di Hello)
Onew
Jonghyun
Key
Minho
Taemin
2.
Sweet drug, crazy project
*Taemin*
Non
mi erano sfuggite le loro reazioni. Non erano sfuggite a nessuno.
Ormai andavano avanti così da due anni, possibile che
nessuno dei
due avesse ancora avuto il coraggio di dichiararsi?
Chiudo
pigramente gli occhi sotto le carezze di Rose. Oh, è
incredibile
come, dopo tutto questo tempo, le sue mani su di me mi procurino
ancora queste sensazioni. Mi accoccolo meglio contro il suo grembo.
Lo so che non dovrei lasciarmi andare in simili effusioni in
pubblico, ma non posso farne a meno. Mi sento assolutamente sereno
solo tra le sue braccia. Mi maledico un po' per questo: sono io
l'uomo, dovrei fare in modo che sia lei a provare quello che provo
io.
E
invece faccio le fusa e mi lascio sfuggire sospiri di apprezzamento
sotto lo sguardo divertito di Rose. Adora farmi da
“mammina”,
come dice lei. E nel vederla così felice non posso
trattenere un
sorriso. Spingo mollemente la testa contro la sua mano, in una
perfetta imitazione di un grosso gatto coccolone.
Sento
la sua risata e questo mi appaga enormemente.
Mi
guardo fugacemente intorno: nessuno ci sta considerando, bene. Essere
il più piccolo ogni tanto ha i suoi vantaggi. Alzo la testa
e poso
delicatamente le mie labbra sulle sue. Quel lieve contatto...oh, ogni
bacio è come il primo. Anzi, meglio del primo. Sento le sue
dita
sfiorarmi leggermente la guancia prima che si separi da me con un
risolino.
«Non
qui, Taemin...»
Faccio
il broncio per intenerirla,
suscitando però solamente altri sorrisi divertiti.
«Dovremo
far accoppiare gli altri,
almeno non si scandalizzeranno ogni volta per un semplice
bacio.»
passo al faccino-da-cucciolo-mode, non può resistere!
«Meglio
di no, sarebbero tutti troppo
impegnati per essere concentrati con il gruppo. E poi chi vorrebbe
una mammina petulante come Key?» ridacchia
«Beh,
non mi sembra di trascurare il
gruppo per stare con te.» la provoco
«Hai
ragione, ma tu basti e avanzi con
la testa tra le nuvole!» risponde sicura, picchiettandomi
sulla
punta del naso. Sorrido a quel gesto così spontaneo.
E’ così
facile stare con lei. Ogni volta che mi sfiora, ogni volta che mi
guarda, ogni volta che la vedo sorridere provo le stesse sensazioni
che ho provato nel momento esatto in cui l’ho vista. Farfalle
allo
stomaco, impazienza, dolcezza, nervosismo.
Non
resisto.
La
guardo negli occhi e la voglia di
tenerla stretta a me diventa sempre più forte. Mi alzo di
scatto e,
prendendole delicatamente la mano, la trascino dietro di me. Rose
zompetta confusa al mio fianco, ma non oppone resistenza,
perciò mi
dirigo verso la stanza mia e degli altri quattro.
Una
volta dentro chiudo la porta alle
mie spalle. Siamo soli. Finalmente soli.
«Taemin?
» Rose mi guarda ad occhi
spalancati, le labbra leggermente increspate. Anche con espressioni
simili non riesco ad evitare di pensare a quanto sia adorabile. La
osservo con la coda dell’occhio mentre lei sospira,
spazientita. Mi
avvicino, sfoderando il più dolce dei miei sorrisi. Lo sa
anche lei
che alla fine ottengo sempre ciò che voglio.
«Oh,
no! Non vale! Taemin, lo stai
facendo apposta!» Nel dirlo mette il broncio come una
bambina.
Ancora una volta non posso evitare di notare la sua bellezza. La
pelle chiarissima, perfetta, è messa in risalto dalla
maglietta
nera, senza maniche, con disegnato un piccolo panda circondato da
piccoli cuoricini. Gliel’ho regalata al suo compleanno. Le
piaceva
in modo particolare.
Ora
il suo viso è a pochi centimetri
dal mio.
Gli
occhi grandi e verdi, così
luminosi da ammaliarmi, sono inchiodati nei miei. Sbatte le lunghe
ciglia, mordendosi leggermente il labbro inferiore. Amo quel suo
piccolo vizio.
«Sei
nervosa?» le sussurro
all’orecchio.
«Perché
dovrei?» ribatte lei,
spostandosi per guardarmi in volto.
«Quando
ti mordi le labbra significa
che sei nervosa, Rose. Stiamo insieme da quasi due anni. Conosco ogni
minimo particolare di te» spiego, sorridendo soddisfatto. Lei
abbassa lo sguardo, mostrandomi la lingua.
«Sei
un buon osservatore». Sorride
dolcemente, volgendo lo sguardo verso le mie labbra.
Delicatamente
mi sfiora la guancia con
la punta delle dita. Non posso fare a meno di chiudere gli occhi,
gustandomi ogni minimo tocco, che ancora mi provoca brividi leggeri
lungo la schiena. La afferro per i fianchi e avvicino il suo corpo al
mio. La stringo forte, mentre il suo respiro si fa più
rapido.
«Rose,
tu sei tutto ciò di cui ho
bisogno. Lo sai, vero?» sussurro «Vorrei poterti
promettere che
staremo insieme per sempre, ma non possiamo sapere quanto
durerà.
Magari un giorno le nostre vite si separeranno o forse capirai di
dover affrontare nuove esperienze, ma fino ad allora io sarò
unicamente tuo» La guardo, deciso. «E tu sarai
unicamente mia.
Finchè mi vorrai accanto a te, io ci
sarò.»
Vedo
le lacrime rigare le guance
arrossate di Rose. Alza il volto e, con infinita delicatezza,
appoggia le labbra rosse e carnose sulle mie. Sono così
morbide e
calde! Sento di nuovo brividi lungo la schiena.
Aumento
la pressione sui suoi fianchi,
mentre con i denti mi mordicchia leggermente il labbro.
Sento
la sue mani tra i miei capelli.
E’ una sensazione così piacevole. Ogni volta ne
rimango
meravigliato.
La
cosa migliore è che, dopo
praticamente due anni, sono ancora completamente innamorato di lei.
Amo ancora la sua risata, le sue carezze, ogni suo vizietto. Amo il
modo in cui mi guarda, il modo in cui parla. Amo il suono della sua
voce quando pronuncia il mio nome.
Amo
tutto di lei.
Com’è
possibile? Mi sento così
felice.
Da
quando ho intravisto il suo viso da
lontano per la prima volta, lei è tutto ciò a cui
riesco a pensare.
La sua immagine ha invaso il mio cervello. Mi è entrata
dentro, fino
in fondo. E ora è rimasta incastrata, non riesce
più ad uscire. Non
voglio che esca. Io la voglio. Voglio tutto di lei.
Di
questo ne sono sicuro.
Rose
interrompe il bacio, per poi
posarmi le labbra sulla punta del naso. Confuso, torno alla
realtà.
Lei ride, divertita dalla mia espressione.
«Fai
delle facce buffissime, Taemin»
continua a ridacchiare lei.
«Almeno
ti faccio ridere.» sospiro
rassegnato. Ormai il momento romantico era terminato.
«Decisamente!»
Si porta la mano
davanti alla bocca, cercando di trattenersi.
«Mi
fa piacere, sai? Sei
particolarmente carina quando ridi». Probabilmente avevo lo
sguardo
trasognato, o forse un po’ da stupido. Ah, gli effetti
collaterali
dell’essere innamorati. Da quando la conosco mi sono
rammollito
ancora di più. Però va bene così.
Rose
sorride alle mie parole, ma subito
il sorriso si trasforma in un dolcissimo ma infastidito broncio. Ho
fatto o detto qualcosa di male? Non mi pare.
«Mi
sono appena venuti in mente Maggie
e Jonghyun.» sospira.
«
Penso sia il caso di fare qualcosa.
Mi fanno saltare i nervi quei due» mi lamento.
«Hai
ragione» sospira «Purtroppo lei
non ha alcuna intenzione di fare la prima mossa. È fin
troppo timida
e insicura. Ho provato a dirle migliaia di volte che lui ricambia
quello che sente lei, ma non mi ascolta! Non so più che
fare.»
scuote la testa sconsolata. Mi ricorda molto un piccolo, coccoloso
panda.
«Ti
capisco. Anche noi abbiamo provato
a convincere Jonghyun, ma non vuole sentire ragioni, è
più testardo
di un mulo.» sbuffo sonoramente.
Vedo
chiaramente un lampo attraversare
i suoi occhi, l'espressione mutare lentamente in qualcosa di
vagamente...sadico?
«E
se creassimo noi il momento adatto per la loro dichiarazione?»
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
*Rosaleen*
Creare
il momento adatto per la loro dichiarazione...sì, era una
parola!
Non potevo semplicemente starmene zitta? Anche con l'aiuto di Onew,
Minho e Key, sarebbe stata un'impresa. Al confronto, le dodici
fatiche di Ercole non erano altro che un semplice riscaldamento. Quei
due erano cocciuti come muli. Beh, quel che è fatto
è fatto. Ora
bisogna solo mettersi all'opera.
Io
e Taemin ci siamo dati da
fare per spiegare al gruppo il nostro (il mio)
folle piano. Erano entusiasti! Ma dico, sono davvero così
sicuri di
riuscire nell'impresa? Evidentemente sono davvero stufi di avere un
Jonghyun sospirante e sconsolato in giro per casa.
La
prima fase del piano
“Accoppiamento di muli” -serve dire che il nome
è stato scelto
da Onew?- consiste nel convincere i diretti interessati di essere
pienamente corrisposti. In altre parole, sto seriamente cercando di
cancellare la parola impossibile
dal
mio dizionario.
«Maggie,
cosa ne pensi di Jonghyun?»
la mia domanda a bruciapelo l'ha colta impreparata mentre vagavamo
per il centro commerciale. Posso vederla arrossire anche dietro le
mani portate prontamente a coprire il viso. Non mi inganni,
sorellina!
«È
un bel ragazzo, ed è molto simpatico.» risponde
solamente.
«E
ti piace.» non è una domanda.
«...»
«Non
lo vuoi nemmeno ammettere?» chiedo, a questo punto
decisamente
sconsolata. Se non lo ammette nemmeno, come posso pensare di riuscire
a convincerla a dichiararsi?
«Non
è che non lo ammetto. È solo che...ho qualche
difficoltà a dirlo
apertamente. Eppure sembra che tutti abbiate capito che...»
«...che
ti piace. Sì, l'hanno capito tutti. Questo perché
sei una pessima
attrice. E anche Jonghyun lo è.»
«E
lui cosa centra?»
«Andiamo
Maggie! È palese il fatto che sia innamorato di te.
Possibile che tu
non lo abbia ancora capito?» mi fermo, costringendo lei a
fare lo
stesso. Le poso una mano sulla spalla, la guardo intensamente. Vedo
in lei il riflesso del mio volto, la stessa espressione leggermente
spaesata e assente che avevo io due anni fa. La frustrazione di non
sapere se si è ricambiati oppure no, il terrore di
dichiararsi
rischiando di rovinare tutto. La paura di sbagliare, il costante e
meticoloso controllo di tutte le azioni fatte. Vivere quella
situazione come sotto perenne esame. Stressante, terribilmente.
«Maggie,
sei una ragazza intelligente, riesci a cogliere al volo i segnali
delle altre persone. Perché ora ti sei puntata sul fatto di
non
capire quello che prova Jonghyun?» poteva essere solo quello.
Doveva
essere solo quello.
Maggie
si era fissata, si era autoconvinta di non capire quello che
succedeva. Come un cavallo con i paraocchi, che guarda dritto davanti
a sé ignorando completamente tutto ciò che accade
oltre quelle
tesserine. Oltre quelle convinzioni.
«Non...lo
so. È così e basta. Non voglio tirare ad
indovinare, questa volta.
Se è come dici, voglio sentirmelo dire da lui. Essere
sicura, per
una volta, di non sbagliare.»
«Se
vuoi una certezza, l'unica cosa che puoi fare è prendertela.
O te ne
stai qui con le mani in mano, a crogiolarti nei tuoi dubbi, o vai da
lui, gli dici chiaro e tondo che ti piace e aspetti la sua
reazione.»
ma come sono convincente! C'è un unico problema: non lo
farà mai.
«Hai
perfettamente ragione, ma sai che non lo farò.» Ecco,
appunto.
«Allora
buona fortuna, sorellina.» sospiro tristemente. Spero che
almeno a
Taemin e ai ragazzi sia andata meglio. Qui non si cava un ragno dal
buco.
No,
i ragni lasciamoli nei buchi!
Diciamo
che le cose andranno per le lunghe.
Molto
per le lunghe.
->Note
autrice<-
Ri-salve a tutti e tutte! *____*
Bene bene, cominciamo subito con qualche piccola considerazione
personale! Come avrete notato, in questo capitolo mi allontano un po'
dalla trama principale (specie nella prima parte) per parlare della
relazione tra Tae e Rose. Essì, non dobbiamo dimenticarci di
loro due, come non dobbiamo dimenticarci degli altri tre!
La parte raccontata da Tae è stata un po' difficile da
scrivere,
non sapendo bene quel che vuole Rose. Ebbene sì, ho ancora
qualche problema con le due ragazze °^°
Nella seconda parte ho accennato il rapporto tra Maggie e Rose, e qui
mi sono divertita *w*
adoro scrivere di rapporti freschi e genuini, amichevoli come il loro *-*
Vorrei precisare una cosa: ho già scritto parecchi capitoli,
il
problema è che non vanno al passo con i cambiamenti degli
SHINee. Nel senso che, aggiornando una volta al mese, troverete i
membri con tagli e capigliature "vecchie". Per farvi un esempio,
parlerò ancora di un Taemin con i capelli lunghi o di un Key
mezzo rasato u.u Ma non preoccupatevi, è solo
perchè ho
già scritto quei capitoli e mi sembra strano aggiornarli u.u
MyBlindedEyes:
Ciao! *____* e benvenuta! *w* ooooh, grazie grazie, sono felice che ti
piaccia! *-* come puoi notare, non mi limiterò alle
testoline di Maggie
e Jonghyun, ma mi divertirò con tutti e sette *w* hai
ragione, non è
molto semplice, ma trovo che abbia molto più impatto e che
la prima
persona coinvolga di più u.u e poi è divertente
*-* perchè ho una mia
visione ben precisa degli SHINee, e ci metto anche del mio per
rappresentarli. Quindi sono un pochino personali (:
Ti ringrazio tantissimo per la recensione, spero che tu possa
apprezzare il nuovo capitolo (: bai bai *-*
shinya:
Ciaoooooo! *___* Sìsì, si conoscono
già u.u il prologo è un sogno-flashback o.o non
si era capito?o.o Oh mamma >_<
Maddai,
io trovo Jonghyun assolutamente adorabile *w* Oh, è
tenerissimo
*spupazza* E anche Meggie la pensa come me eheh! (Ma dai?._.'
ndMaggie - Shhhhh, i lettori non devono sapere che tu interpreti me!
ndA) Per quanto riguarda Key...tzè, non ha speranze contro
Maggie u.u
(Ehi! Come sarebbe a dire? è_é ndKey - Buono
buono piccolino, zia Izzie
ti regalerà una scimmietta di peluche così non ti
sentirai più solo (:
ndA - Uffa T___T
ndKey). Cooomunque, sono sempre più felice che la fic ti
piaccia *__* grazie per la recensione <3
Un bacio a tutte e tutti voi che recensite, seguite o leggete e basta ^-^ e grazie
ancora! <3
Izzie
|
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Capitolo 4 *** W...what? ***
cap3
Even if a day someday comes when we
can’t see each other anymore
Even if a day someday comes when we have to wave goodbye
I’ll always protect
The memories and smiles that will never fade
3.
W...what?
*Jonghyun*
«Jonghyun,
che ne pensi di Maggie?»
Quella
domanda mi coglie talmente impreparato da farmi cadere. Siamo in
sala prove, stiamo provando la coreografia per la nostra prossima
canzone.
«Pe...perchè
me lo chiedi?»
ancora disteso per terra, alzo lo sguardo verso Key, che mi guarda
con fare sospettoso, le mani sui fianchi. Come una mamma che ha
scoperto la marachella del figlio e vuole farlo confessare.
Deglutisco
a fatica, questo Key mi spaventa non poco. Lui, dal suo canto, si
limita a stringere ulteriormente gli occhi, il broncio ora evidente.
«Ti
conviene rispondere»
un ghigno diabolico si allarga sul viso di Onew prima che lui
sparisca oltre il mio campo visivo.
Mi
sento
afferrare per le braccia e sollevare, caccio un urlo. Quel dannato
essere mi ha completamente bloccato le braccia contro la schiena.
Riesco a muovere solo le gambe.
«Cazzo,
ti diverti a prendertela con i più piccoli? Mettimi
giù!»
«Allora
vediamo come te la cavi con me»
sogghigna Taemin, avvicinandosi pericolosamente con un'espressione
tutt'altro che amichevole in volto. No, non posso farmi mettere sotto
dal piccoletto!
Comincio
a scalciare come una furia, ma vengo bloccato da Minho.
«Se
vuoi continuare a cantare e ballare ti conviene rispondere.»
Chissà
perchè ho come l'impressione che non sia una minaccia a
vuoto...
«E
va bene ho capito! Risponderò, ma voi mettetemi
giù, dannazione!»
«Prima
rispondi»
Key si era avvicinato a noi e continuava a fissarmi con
quell'espressione sospettosa.
«Come
se non lo sapeste già.»
grugnisco. Oh, eccome se lo sanno! Non avrebbero mai fatto tanto
casino per nulla.
Ehm
okay, forse l'avrebbero fatto. Non c'è un momento di noia
tra di
noi, c'è sempre qualcosa da fare, qualche nuovo scherzo da
inventare, qualche cazzata da combinare. Mi sembra di essere tornato
bambino. Divertirsi con poco, scherzare in continuazione, prendere la
vita con leggerezza. Ma impegnarsi al massimo nell'unica cosa che ci
rende vivi: il canto e il ballo.
Ci
sono situazioni in cui mi sento un perfetto idiota, stando con loro.
Eppure mi sento bene. Mi sono talmente abituato alla loro presenza, a
condividere con loro ogni singolo istante della mia vita, che credo
non riuscirei a reggere una separazione. Loro sono la mia famiglia,
ora. E questo calore, questo affetto, sono tutto ciò di cui
ho
bisogno.
«Lo
sappiamo, ma vogliamo sentirlo lo stesso da te!»
Taemin continua a ghignare, minacciando un punto ben preciso nei miei
pantaloni. Tento di chiudere le gambe, ma la ferrea stretta di Minho
me lo impedisce.
«Mi
piace okay!»
«Hai
da dire solo quello?» gli occhi di Key ora sembrano chiusi,
tanto li
tiene stretti.
«Key,
sai benissimo che sono innamorato di lei. Non capisco tutta questa
messa in scena.» non la capivo davvero!
«Semplice:
se non riuscivi a dirlo a noi, come pensavi di dirlo a
Maggie?»
Minho mi guarda serio, lo sguardo a metà tra l'accusatorio e
l'assente. Quell'espressione non è da lui, raramente lo vedi
così
truce. Quel suo viso, adatto solo per accogliere un sorriso
puntualmente accompagnato dalla sua risata infantile, sembra quasi
deformato.
«Non
ho alcuna intenzione di dirle che la amo. E se dovesse scoppiare a
ridermi in faccia? E se mi prendesse a calci? E se...»
«E
se tu la finissi di dire stupidaggini?» Minho stava prendendo
quella
storia troppo sul serio. Lo riesco a capire dalle espressioni quasi
spaventate degli altri. Persino Key ha abbandonato la posa da
mamma-ti-ha-scoperto-come-pensi-di-rimediare-? e lo guarda a bocca
aperta. Evidentemente, il loro piano non comprendeva una scenata.
«Minho,
adesso calmati.» tenta Taemin, poggiandogli una mano sulla
spalla.
Il piccoletto ne ha di coraggio! Il carattere quasi paterno di Minho
sembra prendere il sopravvento e, lentamente, mi abbassa le gambe,
permettendomi di toccare terra. Solo in quel momento, Onew mi lascia
libere le braccia.
«Sarà
meglio che per oggi le prove finiscano qui.» detto questo,
esce
dalla sala.
«Ci
dispiace Jonghyun, non era nostra intenzione... Insomma, non doveva
finire così. Volevamo solo farti ammettere di essere
innamorato di
Maggie.» Taemin gesticola con foga, tentando di scusarsi.
«Tranquillo
Tae, non fa niente. In effetti, metodi più ortodossi non
avrebbero
avuto effetto. Siete scusati solo per questo.» lentamente,
gli
sorrido. Come fare a non perdonare quell'esserino?
«Beh,
Minho ha ragione, forse è meglio tornare a casa. Senza di
lui
concluderemo ben poco comunque...» il saggio Onew ha parlato!
«Andate
voi, io ho bisogno di scaricarmi un po'. Ci vediamo più
tardi!»
continuo a sorridere. Ora che sono riuscito ad ammettere di amare
Maggie, mi sento più leggero. Certo, non l'ho detto a lei,
ma ora ne
sono consapevole. Ora non serve più a niente fuggire,
fingere che
non sia così. Ho ingannato me stesso per troppo tempo,
convincendomi
di non provare nulla per lei se non un profondo affetto. E ho
sbagliato alla grande.
Mi
sento vittorioso solo per questo, è già un gran
passo avanti.
Ammettere i propri errori è il primo passo per risolverli. E
ora che
quel grosso velo nero che copriva i miei sentimenti è stato
spostato, sono pronto ad accogliere il mio profondo amore per lei, a
convivere, nutrire, gioire di lui. Voglio farlo crescere fino al
giorno in cui, inevitabilmente, scoppierà. Fino al giorno in
cui non
riuscirò più a trattenerlo e dovrò per
forza dichiararmi a lei. E
allora, lo farò. Senza paura, senza rimorsi, senza
tralasciare nulla
del mio profondo amore per lei.
Farò
in modo che sia tutto perfetto. Farò in modo di non
spaventarla, di
renderla felice, sempre.
E
così, pregustando il giorno in cui completerò la
mia vita, osservo
Key, Onew e Taemin uscire dalla sala prove.
Un
sospiro esce involontario dalle mie labbra socchiuse.
«Coraggio
Jonghyun, ce la puoi fare!»
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
*Key*
«Credete
che la reazione esagerata di Minho riesca a spronarlo?» non
riuscivo
a capire perchè si fosse incazzato tanto. Lui era sempre
così
pacato e gentile!
«Non
so, Key. Piuttosto, io mi chiedo cosa sia stato a farlo reagire
così.» Taemin scuote la testa colpendomi in faccia
con i suoi
lunghi capelli. Da quando se li è lasciati crescere, non
sembra
nemmeno più lui. Dimostra decisamente qualche anno in
più. Lo
preferivo con i capelli a forma di fungo!
Giusto
in quel momento mi squilla in cellulare: è Rose. La mia
migliore
amica. Ho legato facilmente con lei, sin da subito. Il nostro
carattere simile ci ha permesso di intenderci alla grande: tendiamo
entrambi ad avere un atteggiamento materno nei confronti degli altri
ragazzi.
«Ehilà
Rose, che mi racconti?» rispondo al telefono con un gran
sorriso.
Taemin,
sentendo il nome della sua ragazza, volge il muso verso di me e mi
sembra di vederlo annusare l'aria, speranzoso. Okay, quel ragazzo mi
spaventa.
«Brutte
notizie, Maggie non ne vuole sapere. A voi com'è
andata?»
«Non
ne siamo completamente sicuri, ma pensiamo che ci siano buone
possibilità che Jonghyun prima o poi faccia il grande
passo.»
«Devono
solo mettersi insieme, per ora, mica sposarsi!» la sento
ridacchiare
dall'altra parte del telefono
«Già,
ma ciò non toglie che sia un gran passo, considerando il
carattere
di entrambi!» rispondo prontamente
«Uhm,
forse hai ragione... Beh, ora devo andare, io e Maggie stiamo
preparando alcuni nuovi abiti per voi! Salutami gli altri e... puoi
dare un bacio a Taemin da parte mia?» chiede con voce da
cucciolo
«Non
ci penso nemmeno!» guardo come disgustato il ragazzino, che
senza
ombra di dubbio punta al telefono.
«Ahah
e va bene! Ciao ciao!» la sento riagganciare, la traccia di
un
sorriso nella voce.
«Rose
ti manda un bacio.» sospiro rassegnato a un Taemin che guarda
sconsolato il cellulare che ancora tengo in mano.
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
*Minho*
Avevo
sentito chiaramente le voci degli altri uscire dalla sala prove e poi
dall'edificio. Non me la sentivo di tornare a casa, quindi avevo
aspettato pazientemente che uscissero, prima di poter tornare in sala
e scaricare la mia frustrazione. Non riuscivo a capire il
perchè
della mia reazione.
Mi
aveva dato un fastidio enorme sentire Jonghyun parlare così.
Lentamente,
con la mente martoriata da questi pensieri, me ne torno in sala
prove. Apro la porta e mi trovo proprio Jonghyun davanti, intento a
provare la coreografia. Solo. Si accorge della mia presenza e mi
guarda un po' impaurito. Già, devo averlo proprio
spaventato, prima.
Non è da me rispondere con tono così brusco.
«Ehm...scusa
per prima» provo a iniziare, tenendo lo sguardo basso.
«Non
fa niente. Anzi, scusami per averti fatto perdere le staffe.»
si
scusa un po' impacciato, passandosi la mano tra i capelli.
«No,
non è colpa tua se ho perso le staffe...»
Scende
un silenzio imbarazzante. Uno di quei dannati silenzi che entrambi
odiamo. Cerco in fretta un compromesso, tento di recuperarmi un po'
«Ti
scoccia se provo anche io?»
«Ehm
no. Anzi, sarebbe più utile.»
Senza
aspettare un segnale, ci mettiamo tutti e due a provare, di comune
accordo.
Ma
la mia mente è tutt'altro che sgombra. Continuo a ripensare
alla
discussione di prima, al fastidio, alla sensazione di...gelosia?
Prima che me ne rendessi conto, il mio cervello aveva già
realizzato
quel che succedeva, i miei muscoli rispondevano di buon grado. Mi
ritrovo con le dita artigliate alla maglia di Jonghyun, lo sguardo
nuovamente truce. E quelle improbabili parole che escono dalle mie
labbra, con una voce che non sembra nemmeno la mia «Se non ti
decidi
con Maggie, me la prendo io.».
->Note
autrice<-
Rieccomi qui gente, con un nuovo capitolo! :D Questo
è l'inizio di tutto, la vera storia comincia!
Waaaah, sono commossa T_T
beh QUATTRO recensioni nel capitolo precedente! *____* grazie grazie
grazieeeee <3
*piange*
Sono troppo felice *O* anche perchè in questo periodo non
riesco a scrivere nulla per via del poco tempo ._. mi
rifarò durante le vacanze di Natale, promesso!
Cercherò, nonostante tutto, di non ritardare troppo
l'aggiornamento (:
Alllllora, dovevo dire qualcos'altro? Uhm... Ah sì! In
questi giorni ho un'idea che mi frulla per il cervellino. Stavo
pensando di fare un seguito di What about us, una specie di seconda
stagione. Ovviamente prima devo finire questa, ma chissà,
magari il progetto andrà in porto (: veeeedremo! :D
Poi? Ah già, le risposte alle vostre recensioni *w*
Rosaleen__
: Ciaoooooo!
*_* eheh, ti piace il piccolo Tae? :D Che
coincidenza però, ti chiami proprio come la sua ragazza *o*
è un segno del destino! Mhmh, deve essere così!
*sguardo convinto*
Maggie chissà, forse farà qualcosa, forse
rimarrà tutto così...solo i prossimi capitoli
potranno svelare il mistero (:
spero intanto che questo capitolo ti piaccia ^-^
baiii <3
MyBlindedEyes : Ma
noooo, povedro Taee! xD ora è geloso di Rose, non dovevi
dirlo! :(
ci emme qu v.v beh, vedo Taemin nello stesso modo in cui lo
vedi tu. Piccolo, timido e ingenuo *-* Ma poi ho pensato "insomma,
stanno insieme da due anni! Anche Taemin si scioglierebbe, durante
tutto questo tempo! Massì dai, facciamogli prendere
l'iniziativa, o Rose rischia di fare la muffa nel frattempo u_u". Ecco
spiegato il motivo :D
Per quanto riguarda Maggie...uhm, ammetto che rappresenta perfettamente
lo stereotipo della "perfetta protagonista da manga shojo". Ma questo
è solo l'inizio (:
non è un personaggio statico, quindi non temere ^-^
bai bai <3
feilin :
Nuova lettrice! *_____* ciao! *O* sono contenta che ti
piaccia *-* ma giù le grinfiette da Jonghyun u_u" Io *coff
coff* volevo dire Maggie è mooooolto gelosa u.u
Spero che ti piaccia anche questo capitolo ^-^ *zompetta
pure lei* bai! <3
NothingIsImpossible :
IO-TI-AMO! xD avevo un sorriso alla Stregatto andante mentre leggevo la
tua recensione xD Ohoh *-* Beh beh, Jonghyun E' il belloccio della
situazione u_u solo che in fondo in fondo è un gran
romanticone (:
mi piace questo aspetto di lui, ho cercato di reinterpretarlo
a modo mio, e a quanto pare ci sono riuscita o.o
Per
quanto riguarda Minho xD cercherò di non andarci
giù troppo pesante, ma non prometto nulla per Jonghyun!
Chissà come reagirà ora! *incatena Jjong* Spero
che ti piaccia questo capitolo ^-^
bai bai <3
E
di nuovo GRAZIE a tutti voi che recensite e leggete! *____*
vi adoro! <3
*distribuisce biscotti fatti in casa alle lettrici*
Ci
vediamo con il prossimo capitolo, ciao ciao gente! *w*
*rotola
via*
Izzie_
|
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Capitolo 5 *** Awareness ***
Cap 4
Don’t
look back and leave
Don’t
find me again and just live on
Because
I have no regrets from loving you, so only take the good memories
I
can bear it in some way
I
can stand it in some way
You
should be happy if you are like this
Day
by day it fades away
4.
Awareness
*Jonghyun*
«Se
non ti decidi con Maggie, me la prendo io.»
Rimango
a bocca aperta, incapace di capire quelle parole. Il mio cervello
lavora frenetico, cercando di dare un senso alla frase appena detta
da Minho.
Lui...a
Minho piace Maggie?
Suona
così impossibile! No, c'è sicuramente uno
sbaglio. Adesso
entreranno gli altri e urleranno, felici di avermi fregato. Deve
essere così!
E
allora perchè non entrano? Perchè Minho continua
a guardarmi con
quella faccia seria, come se volesse sfidarmi a duello? Un duello il
cui premio per il vincitore è il cuore di Maggie.
«Che
stai dicendo?» riesco solo a farfugliare quelle parole che
vorrei
urlare. Pian piano, la consapevolezza di avere un rivale si insinua
nella mia mente. E non un rivale qualunque: un mio amico. Un
compagno, una persona per la quale avrei dato tutto.
«Non
lo so, ma se non ti dai una mossa, farò tutto ciò
che è in mio
potere per conquistare Maggie. Sicuramente apprezzerà di
più un
uomo che abbia le palle di dirle in faccia quel che prova per
lei.»
Quelle
parole mi trapassano come una lama. Ha ragione. Ha perfettamente
ragione, dannazione!
Lo
guardo negli occhi, ferito. Non mi aspettavo una simile pugnalata,
non da lui. Lui, il paterno, pacifico, gentile Minho. Lo stesso Minho
che ora sembra volermi staccare la testa, il cuore, l'anima a morsi.
Una
gran rabbia si fa strada dentro di me. Non riesco a trattenerla, non
voglio trattenerla. Senza pensarci due volte, gli tiro un pugno,
dritto nello stomaco, costringendolo a mollare la presa sulla mia
maglietta. L'adrenalina mi scorre nelle vene, mi aggrappo a quella
sensazione come se fosse il mio unico appiglio alla realtà.
E
invece, è il mio lasciapassare per la follia. Una cieca,
frustrata
follia che invade ogni singola cellula del mio corpo, mi spinge a
voler ridurre Minho in una polpetta sanguinante e rantolante.
Lo
guardo perdere l'equilibro, il respiro mozzato dal mio pugno ben
assestato. E l'espressione di sfida che si ostina a mantenere, ha
solo l'effetto di mandarmi il sangue al cervello, annebbiandomi la
mente. Divento preda di istinti animaleschi, mentre un ringhio mi
sale dal petto, esce prepotente tra i miei denti stretti in un ghigno
di rabbia. E mi scaglio su di lui, con tutta la forza che ho in
corpo.
Un
solo, piccolo barlume di realtà si fa strada davanti ai miei
occhi.
Maggie, il suo sorriso. La sua voce cristallina, la sua risata, i
suoi occhi.
Mi
blocco nel caricare l'ennesimo pugno, guardo quell'ammasso di Minho,
rannicchiato e ora tremante, spaventato. E le vertigini si
impossessano di me. Quasi non riesco a reggermi in piedi, un conato
di vomito sale prepotentemente dal mio stomaco. Ma che sto facendo?
Sto davvero massacrando di botte un altro membro degli SHINee? Sono
davvero ridotto così male?
Distolgo
lo sguardo da quello spettacolo. Non riesco a reggere ulteriormente
quella situazione, scappo di corsa verso l'uscita. Diretto non so
dove.
Continuo
a correre, incapace di dare un filo logico a quel che ho appena
successo. Penso solo a mettere più distanza possibile tra me
e
quello che è appena successo. E lentamente, l'annebbiamento
che mi
circondava si dirada, lasciando il posto a una fredda e dolorosa
realtà. Minho è mio rivale in amore, e io l'ho
appena preso a
pugni.
Un
sottile equilibro è appena stato spezzato, lo so. Come
potrò
tornare dai ragazzi, come se niente fosse? Non potrò di
certo farmi
vedere sorridente, tranquillo, dopo aver fatto quel che ho fatto. Non
potrò guardare Onew negli occhi senza sentire il peso della
sua
delusione. Non potrò sopportare gli sguardi di accusa di
Key, o
quelli spaventati, intimoriti di Taemin. E soprattutto, non
potrò
affrontare Minho.
Le
gambe ora mi fanno male, sotto il peso della corsa e di quelle
considerazioni. Lacrime amare spingono ai lati degli occhi, tentando
di uscire. Ma le blocco, le trattengo. Non mi farò vedere
debole,
non rinuncerò a quel briciolo di orgoglio che mi
è rimasto. Mi
costringo a concentrarmi nella corsa, un passo dopo l'altro.
Destra,
sinistra, destra.
Inspira,
espira.
E
invece, il viso di Maggie fa nuovamente il suo ingresso prepotente
nei miei pensieri, e a quel punto so di aver perso. Ho perso tutto.
Il mio ruolo negli SHINee, la possibilità di continuare il
mio
grande sogno, il mio grande amore per lei, gli amici migliori che
potessi desiderare. Tutto.
E
proprio mentre le prime gocce di pioggia sferzano il mio viso, la
prima lacrima capricciosa sfugge alla barriera delle mie convinzioni.
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
*Onew*
«ADESSO
BASTA! O uno dei due vuota il sacco o li spedisco entrambi fuori
dagli SHINee a pedate!» sono furioso. Sono davvero
furioso.
Due
giorni fa, Jonghyun era tornato casa molto tardi, bagnato fradicio.
Era pallido e aveva gli occhi vuoti, inespressivi. Il respiro corto,
come dopo una gran corsa e la stessa loquacità di mia nonna
il
giorno del suo funerale (Mia nonna è morta?o.o Nd Onew
– Shhhh,
fai finta che lo sia! NdA). Si era subito fiondato in camera e
lì
era rimasto. Sul letto, nascosto completamente sotto le coperte. Si
rifiutava di uscire, di farsi vedere. Lo vedevi gironzolare solo per
andare in bagno, ed ero veramente curioso di sapere cosa dovesse
espellere, visto che non mangiava ne beveva nulla.
Minho
non si comportava molto diversamente. Era tornato a casa poco prima
di Jonghyun, ricoperto di lividi e leggermente tremante. Si era
rifiutato di dirci che gli era successo, chi l'aveva ridotto in
quello stato. Si era semplicemente limitato a prendere la cassetta
del pronto soccorso e a infilarsi sul suo letto, dove ancora ora si
trova.
«Chissà
che è successo a quei due...» vedo Taemin scuotere
la testa,
affranto.
«Qualunque
cosa sia successa, almeno uno dei due dovrà vuotare il
sacco! E poi
il mio sesto senso mi dice che è sospetto il comportamento
di
entrambi, potrebbero essere in qualche modo collegati.» Key
annuisce
vigorosamente, tentando di convincere se stesso prima di noi
«Solitamente,
il sesto senso è cosa da donne. Lo sai questo,
vero?» sghignazza
Taemin provocante
«E
con questo che vuoi dire?»
«Oh,
non saprei... Vedi un po' tu» le sopracciglia di Taemin
spariscono
sotto la folta frangia, creando un'espressione molto allusiva.
Key si limita a fulminarlo con
lo
sguardo, prima di volgere il suo nasino in aria, in una perfetta posa
da diva.
«Io avrei
un'idea» li
interrompo prima che il battibecco sfoci in una litigata isterica
«Proviamo a braccare Jonghyun durante una delle sue
occasionali
visite al gabinetto, gli abbiamo già fatto vuotare il sacco
una
volta, non resisterà di nuovo!»
«Io invece credo che
non ci
ricascherà una seconda volta. Non è poi tanto
stupido.» mi
corregge Taemin, saggio. Key riesce a soffocare uno sbuffo di risata,
facendolo passare per un colpo di tosse.
«Allora non ci resta
che far
cantare Minho.» e la cosa sarà difficile. Ma
questo non lo dico
agli altri.
La verità
è che preferirei fare
mille tentativi con Jonghyun, piuttosto che farne uno solo con Minho.
Ho un po' di timore nei confronti dell'aurea che sembra circondarlo.
All'apparenza, si direbbe un bambinone troppo cresciuto, con istinti
paterni. Ma ho l'impressione che ci sia un altro lui dietro quella
facciata. Come un padre di famiglia che non lascia trasparire la
stanchezza e le frustrazioni durante l'ora del gioco con i propri
figli.
I giorni passano lenti, nel
nostro ormai troppo silenzioso appartamento. Questo silenzio, quasi
ovattato, è il più assordante che abbia mai
sentito. Sceso su di
noi come un fitto banco di nebbia, non accenna ad andarsene. Sembra
ricoprire tutto, compreso il rumore delle pentole, dell'acqua
corrente, della televisione. Mi sento spinto a forza in un tubo di
gomma strettissimo. Intrappolato dentro una teca di vetro. Incapace
di uscire.
Comincio
a provare seriamente nostalgia per la voce di Jonghyun, per la sua
abitudine mattutina di canticchiare mentre si dirige in bagno
impossessandosi della doccia, felice di averci battuto sul tempo. Per
i suoi costanti tentativi di farci capire che è
più bravo di noi a
cantare, intrattenendoci con frequenti dimostrazioni della sua
dannata bravura. Il suo sorriso strafottente nel notare la mia
evidente gelosia. Ho sentito ben poche volte una voce pulita e
potente come la sua, una voce capace di essere terribilmente dolce e
adatta ai pezzi melodici.
E la nostalgia per la risata
di
Minho. Il suo modo di spalancare le fauci e abbandonarsi
completamente nella sua caratteristica risata spontanea, quasi
infantile.
«Minho, che
è successo l'altro
giorno?» cerco di fare quella domanda con il maggior tatto
possibile. Sono riuscito ad intercettarlo prima che entrasse in
bagno, la mano già posata sulla maniglia.
«L'altro
giorno?» mormora, la
voce un po' arroccata dalla mancanza di esercizio.
Incoraggiato dalla sua
risposta
-anche se è una domanda- continuo
«Sei tornato a casa
coperto di
lividi. È successo qualcosa?» chiedo nuovamente,
sempre più cauto
«Scusa, ma non mi va
di
parlarne.» tiene lo sguardo fisso sulla maniglia avvolta
dalla sua
mano, il capo chino.
«Centra Jonghyun,
per caso?»
Lo vedo irrigidirsi alla mia
domanda, stringere un lembo della sua maglietta. Non c'è
bisogno che
risponda a parole, il suo corpo l'ha appena fatto in modo
inequivocabile. E ancora una volta, il sesto senso di Key ci ha
preso.
«Minho, ti prego...
Se tu ci
raccontassi che è successo, potremo aiutarti a sistemare
questa
faccenda. Siamo tutti preoccupati. E non solo per le sorti del
gruppo! Principalmente, lo siamo per voi.»
Faccio per allungare il
braccio,
per poggiare una mano sulla sua spalla, ma a metà strada la
ritraggo, incapace di costringerlo a un contatto forse indesiderato.
Lui, dal suo canto, continua a
non rispondere. Tiene lo sguardo sempre fisso sulla sua mano, mi
sembra di vederlo tremare leggermente. Non riesco a vederlo
così.
Non riesco a continuare la mia indagine. Piuttosto che costringerlo a
parlare, preferisco affrontare Jonghyun in un incontro di lotta
libera. E allora, mi limito ad abbassare io stesso lo sguardo,
vergognandomi della mia insistenza
«Scusa... Non dovrei
costringerti. Però, se tu volessi parlarne, puoi venire da
me quando
vuoi, anche nel cuore della notte. Ti ascolterò.»
Silenzio. Solo silenzio da
parte
di Minho.
E poi, quasi inaspettatamente,
un
“grazie” mormorato a fior di labbra raggiunge il
mio orecchio.
Alzo lo sguardo appena in tempo per vederlo sparire oltre la porta
del bagno.
-> Note
autrice<-
Che
tristezza, ragazzi ç_ç Questo capitolo mi ha
proprio procurato una tristezza incredibile :( Povero
Jonghyun, che farà ora?
E Minho? Si
sentirà almeno un minimo in colpa? E che combineranno gli
altri ragazzi, per farli riappacificare?
Ho provato a
fare un Jonghyun un po' diverso dal solito, ma credo che chiunque
reagirebbe così in una situazione simile. Vi prego, non
lanciatemi oggetti non identificati di vario peso e misura
ç___ç
Rallegriamoci
un po' rispondendo alle vostre recensioni *_* (ma io VI ADORO!
*____________________*)
feilin
: Ciao *-* Non te l'aspettavi, eh? Nemmeno io, all'inizio xD
poi però... *guarda altrove* Grazie per il sostegno,
carissima ** Spero che la fic continui a piacerti! Bai bai <3
NothingIsImpossible :
Ciaoooooo! *_* Insomma, avresti voluto riprendere la scena xD Eheh,
leggermente? Sì, leggermente u_ù
Maaaaaaaa che ci fai ancora qui?v.v Pensavo di trovarti
già appiccicata a Minho, intenta a curargli le contusioni
o.o Sussù, prima che qualcuno ti rubi il posto! Non temere,
per ora non ti farò penare (: Per ora xD
Vedremo che succederà più avanti *fischietta*
Spero che, almeno in fondo in fondo, il capitolo ti piaccia ^-^
Baiiii <3
MyBlindedEyes : Ciao! *w* Ahah
evidentemente sì xD Quindiiiii uhm...
1. Vedrai come
reagisce dopo o.o
2. Il capitolo
ha risposto a questo punto? (:
3. Staremo a
vedere ò.ò
Insomma, mi
diverto a creare casini! (Non si era notato! NdJonghyun. Taci tu, sono
io quello che sembra finito in un frullatore ._. NdMinho. Suvvia
ragazzi, fate gli uomini! ù.ù NdA). Intanto
dimmi, cara, che ne pensi di questo capitolo? *-* Wohoh bai bai <3 **
Rosaleen__ :
Ciao! ** Sì, Minho fa paura o.ò Maaaaa
è pur sempre il nostro bambinone troppo cresciuto, quindi
non resterà così! Vero? *-* Oh, spero che sia
così ._. Ancora non so, vedremo ohoh! Intanto goditi questo
capitolo *A* Bai <3
Bene carissime
e carissimi, questa volta ho aggiornato in anticipo rispetto alla
tabella di marcia. Questo perchè sennò andavo a
finire a Natale e sinceramente non credo che calcolerò molto
EFP xD Mi dedicherò interamente alla scrittura u.u
Quindi ci
vediamo dopo le vacanze, con il quinto capitolo!
Buon Natale e
buon anno (anche se in anticipo) a tutti, e grazie ancora <3
Vi voglio bene
*A*
Izzie_
|
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Capitolo 6 *** Conflict ***
Cap 5
I just
know that it really hurts...
My previously burning heart is slowly getting colder
I don't know what I should say...
How I should hold on to you
How can I....How can I do it?
5.
Conflict
*Minho*
Penso che Jonghyun sia
ancora
nascosto sotto le coperte. Posso sentirlo respirare, girarsi nel
letto. Ogni minimo segnale della sua presenza è una dolorosa
fitta,
per me. Non pensavo di dirgli quelle cose, non erano in programma.
È
da una settimana ormai che non faccio altro che maledirmi, avrei
fatto meglio a seguire il piano di Key.
Ogni volta che mi
rilasso, che
sto per addormentarmi, la visione di quello che è successo
in sala
prove riaffiora nella mia mente. Mi sento un vecchio militare
tormentato dai fantasmi del passato.
Sinceramente, non so
che mi è
passato per la testa, quel giorno. Ho solo sentito l'impellente
bisogno di dirgli che mi piace Maggie, o almeno di farglielo capire.
Ho parlato ancora prima di rendermene conto, prima di riuscire ad
affrontare quel problema razionalmente. Sì,
perchè questo è un
problema. Mi sono reso conto solo ora di provare per Maggie qualcosa
che va al di là della semplice amicizia, un qualcosa che
però è
meno di amore. Sono attratto da lei, non ne sono innamorato. E questo
sono riuscito a realizzarlo solo dopo una tormentata settimana in
preda a visioni e complicati ragionamenti.
Più di
qualche volta, i ragazzi
hanno tentato di farmi vuotare il sacco, senza successo. Avevano
concentrato tutte le loro energie su di me, lasciando Jonghyun a
crogiolarsi nella rabbia, nel suo sconforto. Posso solo immaginare (e
credo di essermi fatto un'idea piuttosto precisa, come dimostrano i
miei lividi) il suo attuale umore. Tradito, frustrato, terribilmente
arrabbiato.
E mi sento quasi come
lui. A
parte per il tradito. No, io sono il traditore. E questo è
un peso
che non riesco più a tenermi dentro. Sono stanco anche di
stare qui,
disteso sul letto a fissare il materasso del letto di Key, apatico.
Devo fare qualcosa, per rimediare questa situazione. Voglio parlare
con Jonghyun, spiegargli quel che ho capito in questa settimana.
Sento anche il bisogno impellente di parlare con Maggie. Lei non sa
nulla, dubito che i ragazzi le abbiano detto qualcosa. Conoscendola,
sarebbe arrivata qui di corsa e avrebbe costretto Jonghyun ad uscire
dal letto, volente o nolente. L'avrebbe tirato per i capelli, se
fosse stato necessario.
Ma mi rendo conto che
prima di
fiondarmi su di loro, devo preparare un po' il terreno. Innanzi
tutto, ho bisogno di una mano. Dire a Maggie che Jonghyun mi ha preso
a pugni è fuori questione: lei lo ridurrebbe in uno
spezzatino.
Sembra tanto gracile ma cavolo se picchia forte! Però ho
indubbiamente bisogno del suo aiuto per trascinarlo fuori dal letto.
Preso dallo sconforto,
scuoto il
capo. Serve qualcuno con più tatto di me per spiegare la
situazione
a Maggie, qualcuno che riesca ad omettere le parti meno piacevoli
della storia. Il problema, è che voglio fare tutto da solo.
Non
voglio arrendermi così dopo quello che ho combinato e far
fare il
lavoro sporco a qualcun altro. Sono tremendamente combattuto.
E
poi, come rievocate dalla mia indecisione, mi tornano in mente le
parole di Onew. Se
tu volessi parlarne, puoi venire da me quando vuoi, anche nel cuore
della notte. Ti ascolterò. Ti
ascolterò...
Sì, di lui
posso fidarmi. Guardo
l'ora: le tre di pomeriggio. Non sono sicuro di trovarlo in casa,
l'appartamento è troppo silenzioso. Ciò
nonostante, scendo
lentamente dal mio letto a castello, attento a non fare rumore.
Per la prima volta da
una
settimana a questa parte, percorro la strada che dalla nostra camera
porta alla cucina. E, come se avesse capito la destinazione, il mio
stomaco comincia a brontolare rabbioso, offeso per la mancanza di
cibo da fin troppo tempo. Sorrido per quella reazione troppo umana,
sorrido del mio sorriso.
«Minho!»
alzo lo sguardo, preso
alla
sprovvista. A chiamarmi è stato proprio Onew. Lo vedo in
piedi,
appoggiato al tavolo, la bocca spalancata, non riesco a capire se per
addentare il panino che tiene tra le mani o per avermi visto. Il mio
sorriso non fa che allargarsi nel notare la sua buffissima
espressione.
«Ciao!»
lo saluto, piuttosto
allegramente. È impossibile rimanere seri e pensierosi in
sua
presenza, tutto di lui sembra urlare inequivocabilmente quanto sia
terribilmente ingenuo, spensierato e un po' infantile. Il suo modo di
fare, impulsivo ma calcolatore, riesce a sorprendermi sempre.
È il
leader perfetto.
«Sei uscito
dal guscio?» tenta
di scherzare. Sorrido ancora a quella battuta
«Ho
fame!» spiego
semplicemente, avvicinandomi e rubandogli un gran morso di panino
«Ehi!»
urla sorpreso e offeso
allo stesso tempo «Cercati una preda tua!»
A stento riesco a
masticare, mi
viene da ridere. Mi sento leggero, come se questa settimana non fosse
mai trascorsa, come se non fosse successo nulla. Ma poi ricordo il
motivo per cui ho abbandonato il rifugio sicuro del mio letto
«Senti
Onew...la tua proposta è
ancora valida?» chiedo timidamente. Lo vedo quasi strozzarsi
con il
panino, diventare di un leggero blu mentre cerca di respirare
«Vuoi
dire...? Ehm sì, ti
ascolto. Parla di tutto ciò che vuoi!» annuisce
con vigore, quasi
tentasse di convincere se stesso.
Mi rendo conto di non
poter
sopportare questa situazione da solo, solo vedendo il viso in attesa
e concentrato di Onew capisco quanto sia indispensabile la sua
presenza, il suo appoggio.
«Ho litigato
con Jonghyun.»
“litigato” è un eufemismo, ma non voglio
metterlo troppo in
allarme, ogni cosa al suo tempo.
«Avevo
immaginato. È stato lui
a prenderti a pugni?» chiede, per nulla sorpreso. Dannato
sesto
senso da leader!
«Proprio
così...» abbasso lo
sguardo, in imbarazzo
«E per quale
motivo?» ecco, ci
siamo. Il succo del discorso.
«Diciamo
che...gli ho fatto
capire di essermi preso una sbandata per Maggie.» continuo a
tenere
lo sguardo ancorato al pavimento, ai miei calzini. Come se fossero la
cosa più degna di nota di tutto l'appartamento.
Sento Onew muoversi e,
lentamente, sedersi e prendersi la testa tra le mani con un grosso
sospiro. Cavolo, brutto segno!
«E questa
novità da dove salta
fuori?» mugugna, la voce attutita dalle mani
«Non lo so.
È successo così
all'improvviso...non lo sapevo nemmeno io, finché non
gliel'ho
detto. Però non sono innamorato di lei, questo è
sicuro. È solo
attrazione, una cosa passeggera.» cerco di riscattarmi un
minimo. È
vero, è una cosa passeggera. Deve essere così,
non può essere
altrimenti. E se non lo fosse, farò in modo che lo diventi.
So
quanto sia grande l'amore che Jonghyun prova per Maggie, e non ho
alcuna intenzione di mettermi in mezzo. La mia amicizia con lui
è
troppo importante per essere messa a rischio per colpa di una
ragazza. Questo è poco ma sicuro.
«Spero
vivamente che sia così...
Però non ho alcuna intenzione di segnarti a vita per questo.
Che
rimanga tra noi ma...qualche tempo fa mi è successa una cosa
simile
con Rose. Intendo dire...mi sono preso una cottarella per lei. Ma non
ho detto niente a nessuno appunto per evitare una situazione del
genere» e agita allusivamente la mano indicandomi
«Quindi sono
proprio l'ultima persona che può biasimarti, e la prima che
può
darti una mano. Allora, che hai intenzione di fare?»
Lo
guardo sbalordito, gli occhi che mi potrebbero partire dalle orbite
da un momento all'altro. Cosa?
Ci
metto un po' a recuperare l'uso della parola, mentre lui mi guarda
interrogativo, le mani ancora sul volto.
«Beh,
innanzi tutto vorrei
parlare con Jonghyun.» farfuglio
«Buona
fortuna, allora! Non
credo che abbia intenzione di uscire dal letto molto presto!»
Sospiro, sconsolato.
Beh, questo
l'avevo capito anche da solo. Alzo lo sguardo su Onew, il quale ha
appena inspirato in modo brusco, ora trattiene il fiato. Lo vedo
perdere colore gradualmente, l'espressione mutare in una smorfia
sorpresa e terrificata allo stesso tempo, mentre fissa un punto fisso
oltre le mie spalle.
Mi giro di scatto,
spaventato
dalla sua reazione, e per poco non sento cedere le gambe. Davanti a
me c'è un Jonghyun alquanto pallido e denutrito, gli occhi
puntati
su di me, il viso inespressivo. Eppure, nei suoi occhi c'è
una
strana luce. Inquietante, fredda, sconosciuta.
«Jonghyun...»
vorrei avere la
voce ferma, decisa. E invece mi esce un sospiro tremante e disperato
«Minho...»
E quel suo tono, mi fa
accapponare la pelle.
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
*Maggie*
«Come
sarebbe a dire che non
esce dal letto da una settimana?» quasi urlo, indignata,
preoccupata, forse disperata.
Key e Taemin sono
venuti a
trovarci. Sono in tenuta da jogging, quindi probabilmente hanno
deciso di fare una sosta a casa mia e di Rose prima di tornare al
loro appartamento. Ma non è questa la cosa più
importante. Key ci
ha appena informate del fatto che sia Jonghyun che Minho sono
rintanati sotto le coperte da una settimana, e nessuno sa il
perchè.
Mi chiedo come mai non ci abbiano detto nulla fino ad ora. Okay che
non facciamo parte del gruppo, ma non ci hanno mai nascosto nulla,
specie quando si trovano in difficoltà.
«Proprio
così» annuisce
vigorosamente Taemin.
Gli lancio
un'occhiataccia,
reprimendo la voglia di strozzarlo. Non c'è un minuto da
perdere!
Che ci facciamo ancora qui, allegramente seduti sul divano a
chiacchierare, cercando di non respirare il soave odore di sudore che
aleggia intorno ai due ragazzi?
«Datevi una
mossa voi due,
Jonghyun ha poltrito abbastanza!» detto questo, mi alzo
decisa.
Rose, capendo quel che mi frulla in testa, afferra un maglione e
Taemin, seguendomi.
«Key, alza
quel sederino
sudaticcio dal nostro divano e seguici!» gli intimo senza
giri di
parole indossando a mia volta un maglione.
Ci riversiamo in
strada a mo di
fiume in piena, correndo fino a casa SHINee. Non posso fare a meno di
essere preoccupata, quel comportamento non è da Jonghyun.
Non è
tipo da rintanarsi sotto le coperte senza un motivo, lui le cose le
dice in faccia. Non si fa problemi a dire chiaramente che una cosa
non gli piace, che non gli sta bene. È schietto e forse un
po'
scontroso, ma sa quello che vuole e lo dice apertamente. Da quando ci
conosciamo, non l'ho mai visto chiudersi in se stesso, ha sempre
preso a pugni la realtà, ha sempre fatto in modo di cambiare
le
cose, affinché rispettassero il suo volere. Ha quasi
dell'incredibile, il fatto che riesca ad ottenere tutto quello che
vuole.
Senza rendermene
conto, vado
letteralmente a sbattere contro la porta del condominio dove abitano
gli SHINee. Attendo impaziente un trafelato Key che cerca le chiavi,
quasi ringhiando. Mi precipito a chiamare l'ascensore, maledicendo la
sua lentezza, Rose che tenta di calmarmi, inutilmente. Al suo arrivo,
mi fiondo all'interno e pigio ripetutamente, quasi con veemenza, il
bottoncino corrispondente al loro piano.
Non voglio perdere
tempo, ho
quasi paura che Jonghyun possa marcire, appassire fino a diventare
polvere. E la visione di lui, ridotto a un mucchietto di sabbiolina,
non fa che accelerare i battiti già frenetici del mio cuore.
Sento
gli occhi bruciare, lacrime salate tentano la fuga, ma le ricaccio
indietro. Mi mordo con forza l'interno guancia, come se quel gesto
potesse ancorarmi alla realtà.
Taemin si precipita ad
aprire la
porta dell'appartamento, come se avesse capito i miei pensieri. Sono
già pronta per dirigermi verso la camera che condividono, ma
il mio
sguardo è attratto da tre figure in cucina: Jonghyun di
spalle,
sulla soglia, Minho e Onew appoggiati al tavolo. Non riesco a vedere
l'espressione di Jonghyun, riesco a percepire solo un vago tremore
che gli attraversa la schiena, le mani strette a pugno. Ma i visi
letteralmente terrorizzati di Minho e Onew mi ghiacciano il sangue
nelle vene.
Che
sta succedendo qui?
->Note Autrice<-
Di nuovo salve, bellagggggente! *-*
Comincio subito dicendo che questo capitolo non mi convince ._.' L'ho
riscritto almeno una decina di volte, ma non è mai come
voglio io.
Minho è molto confuso e combattuto, fa fatica a tenere un
filo logico nei suoi pensieri. Jonghyun...beh, lui è a
pezzi. I ragazzi sono tutti preoccupati. Maggie è disperata.
Mamma mia, qui la situazione non è facile çAç
Mi sento in colpa o.o
Grazie a tutti voi che leggete, recensite e seguite <3
Thank u!
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto *w* al prossimo
aggiornamento <3
Izzie
P.S. Scusate la fretta D:
|
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Capitolo 7 *** Take me to heaven ***
Cap 6
When you smile, I'm also happy
Even if you are only joking
The days waiting for you, the nights of thinking about you
To me, it is filled of happiness
6.
Take me to heaven
*Jonghyun*
Avevo
miagolato
il
suo nome. Sì, mi era uscito letteralmente un miagolio
disperato.
Avrei voluto chiamarlo con una voce più sicura, ma ho
fallito
miseramente.
Sento un gran fracasso
alle mie
spalle e percepisco l'impulso di voltarmi, ma non lo faccio. Sono
incapace
di muovermi, inchiodato dallo sguardo di Minho. E vedere quegli occhi
terrorizzati non fa altro che paralizzarmi ulteriormente.
«Minho
io...mi dispiace...»
vorrei scusarmi come si deve, vorrei guardarlo negli occhi e fargli
capire quanto mi sono pentito del mio gesto. E allora perchè
abbasso
lo sguardo sui miei calzini? Perchè sento nuove lacrime che
mi
pungono, premendo ai lati degli occhi? Prendo a tremare
incontrollabilmente, non più padrone dei miei gesti. E di
nuovo mi
sembra di venire avvolto dalla nebbia. Una nebbia che si trasforma in
una morbida coperta nel momento in cui Minho si avvicina a me e mi
abbraccia.
«Stupido.
Sono io che mi dovrei
scusare. Tu hai solo reagito.» singhiozza, trema, si aggrappa
a me.
«Ma...ma
io...»
«Tu hai
fatto bene, avrei
reagito come te. Diciamo che siamo pari.» sussurra, mentre
sento le
sue prime lacrime bollenti picchiettarmi sul collo.
Ricambio l'abbraccio,
sciogliendomi a mia volta. Lascio libero sfogo alle lacrime,
incurante di preservare un minimo di orgoglio, di pudore.
«Scusa...»
biascico, sentendomi
un bambino piccolo che cerca di scusarsi con il padre, di farsi
perdonare per aver rotto qualcosa di tremendamente importante. E in
effetti è così.
«Pensavo che
mi odiassi»
sussurra. E mi sento terribilmente in colpa per avergli anche solo
fatto pensare una cosa del genere. Sono io quello in torto, eppure
sta facendo di tutto per acchiapparsi tutta la colpa.
«Che sta
succedendo qui?»
Sento una voce alle
mie spalle e
sobbalzo nell'abbraccio. Solo ora mi ricordo del rumore di prima e
mi giro leggermente per scoprirne la causa. E resto a bocca aperta
nel vedere Maggie, Rose, Taemin e Key alquanto trafelati e sorpresi.
«Ehm...»
comincia Onew. Cavolo,
mi ero dimenticato anche di lui!
«Io e te
dobbiamo parlare» mi
dice Minho, sciogliendo l'abbraccio e trascinandomi verso la camera.
Riesco solo a lanciare uno sguardo confuso ai quattro sulla soglia,
incapace di dire niente. Sento lo sguardo inquisitore di Maggie, vedo
la sua espressione a metà tra il triste e il confuso. E una
morsa mi
stringe lo stomaco, mi rendo conto che potrebbe sapere tutta la
storia. Se così fosse, preferirei che mi guardasse con
disprezzo,
quella sua espressione ferita non fa altro che farmi sentire peggio.
Apre leggermente le labbra, quasi volesse dire qualcosa. Ma resta in
silenzio, continuando a guardarmi con quegli occhi tristi. Ho una
gran voglia di cancellare quel velo di tristezza dal suo volto.
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
*Maggie*
Onew mi poggia le mani
sulle
spalle, e solo allora distolgo lo sguardo dalla porta ormai chiusa
della camera.
«Onew, che
sta succedendo?»
Rose rinnova la domanda di Key, che non ha ricevuto risposta.
«Come forse
saprete» e lancia
un'occhiata accusatoria a Key e Taemin «E' successo qualcosa
tra
loro due. Ve la racconterei, ma preferirei che Maggie la venga a
sapere dai diretti interessati» e mi guarda con un sorrisetto
quasi
complice.
Perchè
mai dovrei venirlo a sapere da Jonghyun e Minho? Perchè solo
io?
Lancio uno sguardo confuso a Onew, che riprende a parlare
«Però,
per il momento è meglio
lasciarli un po' da soli. Devono ancora chiarirsi. È una
situazione
alquanto delicata, oserei dire.»
«Quindi tu
sai tutto?» chiede
Taemin
«Sì,
Minho mi ha raccontato
quel che è successo. E Key aveva ragione.»
«Io
ho sempre
ragione!»
interviene lui, orgoglioso.
«E' grave?
Ho notato che Minho è
leggermente ammaccato.» si intromette Rose. Sì, lo
avevo notato
anche io: sulle braccia nude si vedevano chiaramente delle botte
violacee e giallastre.
«Ogni cosa a
suo tempo, Rose.
Tranquilla, credo che si stia già sistemando
tutto» la rassicura
Onew.
Sarà, ma io
non sono convinta.
Tutta questa faccenda è strana e inquietante, voglio vederci
chiaro.
Ma Onew non si decide a parlare, e continua a tenermi ferma,
impedendomi di fare irruzione in camera. Sospiro, arrendevole.
Mi sottraggo alla sua
presa e mi
accomodo su una sedia, cercando di riordinare i pensieri, cosa
piuttosto difficile. Comincio a tormentarmi una ciocca di capelli,
frustrata. Rose, capendo il mio stato d'animo, mi si avvicina e mi
abbraccia. Mi lascio rassicurare come quando eravamo piccole e mi
spaventavo durante i temporali. Trovo sempre conforto tra le sue
braccia, quasi fosse una sorta di sorella maggiore. Dimentico sempre
che è nata venti minuti dopo di me -e quindi sarei io la
maggiore-,
il suo atteggiamento materno è sempre stato il mio appiglio,
lei è
sempre stata il mio rifugio sicuro.
«Maggie,
credo che ora tu possa
andare da loro.».
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
*Jonghyun*
Qualcuno bussa
timidamente alla
porta. È Maggie, che fa in suo ingresso esitante.
«Ehm...vi
disturbo?» chiede con
un filo di voce.
«No,
affatto!» risponde Minho,
con un sorriso. Guardo con invidia il suo modo naturale e pacato di
rivolgersi a lei, come se nulla fosse successo.
«Ehm...posso
chiedervi che è
successo?»
«Non so se
sia il caso...»
sospira Minho.
«Oh
andiamooo! Non vorrete
tenermi all'oscuro di tutto anche voi! Onew non ha voluto dirmi
niente proprio perchè voleva che foste voi a vuotare il
sacco!»
La vedo gonfiare
leggermente le
guance, in un'offesa quanto tenera espressione. È adorabile
quel suo
modo di increspare le labbra, spingerle in fuori in un piccolo
broncio. E sorrido, intenerito da quella visione. Sorrido con il
cuore, di pura felicità. Lentamente, e questa volta
consciamente,
allungo la mano verso di lei, intreccio le mie dita alle sue. Non
distolgo lo sguardo dal suo viso nemmeno per un momento, saziandomi
di ogni battito delle lunghe ciglia, di ogni cambiamento di luce nei
suoi occhi profondi. Il tenero broncio viene sostituito da una
dolcissima confusione, e vedo quelle morbide labbra carnose
dischiudersi, lasciando intravedere i denti bianchissimi. È
leggermente arrossita, dettaglio che la rende, se possibile, ancora
più adorabile. Eppure, non distoglie gli occhi dai miei, mi
scruta
così intensamente da potermi leggere l'anima. E la mia anima
è lì,
sotto il suo sguardo, su un piatto d'argento. Mi lascio esaminare a
fondo dai suoi occhi curiosi, senza ritrarmi. Mi concedo a lei, nella
mia parte più intima e profonda.
Flettendo leggermente
il braccio
la avvicino a me, e lei mi segue di buon grado, a piccoli passi.
Sempre molto lentamente, sempre senza distogliere lo sguardo l'uno
dagli occhi dell'altra, la faccio accomodare sulle mie ginocchia. Con
la mano libera le accarezzo dolcemente un braccio, sento la stoffa
ruvida sotto le dita, la morbidezza della sua mano. La vedo
mordicchiarsi nervosamente il labbro inferiore e le sorrido,
rassicurante. Lei mi risponde sorridendo a sua volta, un timido
sorriso accompagnato dal rossore delle sue gote.
Sembra una bambola di
porcellana,
ma senza il retrogusto inquietante. È solo una piccola
bambolina
dalla pelle diafana, terribilmente delicata, avvolta in un maglione
forse troppo grande per lei, in cui sembra quasi sparire. Eppure, le
sta che è un incanto.
La avvicino
ulteriormente a me,
la accolgo contro il mio petto. Mentre avvolgo quel suo corpicino con
le braccia, mi sento avvolgere da un calore famigliare, dolcissimo.
È
la prima volta che la abbraccio, eppure mi sembra di non aver fatto
altro per tutta la vita: il modo in cui il mio petto la accoglie
perfettamente, in cui le mie braccia si modellano intorno al suo
corpo come se sapessero esattamente dove andare, come se fossero il
suo rifugio abituale, scavato su misura appositamente per lei. E il
suo dolce peso, in qualche modo rassicurante, è tutto
ciò che le
mie ginocchia hanno sempre desiderato.
E chiudo gli occhi,
godendo di
quel contatto così intimo e casto, mentre sfioro con i
polpastrelli
la sua schiena. Affondo una mano tra i suoi capelli, ne saggio la
morbidezza. Sentire quei fili morbidi e delicati
scivolare tra me mie dita, arricciarli quasi per gioco, non fa che
aumentare i battiti del mio cuore. Sicuramente Maggie li
sentirà, ma
non mi importa. Anzi, la stringo ancora di più a me, la
faccio
partecipe delle mie emozioni. La sento strofinare il musetto contro
il mio petto, poggiare l'orecchio sul mio cuore. E allora quel senso
di completezza assoluta si impadronisce di me, mentre affondo il naso
tra i suoi capelli, inebriandomi del suo profumo.
Un brivido mi percorre
la
schiena, sospiro leggermente. E allora, mi ricordo della presenza di
Minho. Lui è ancora qui, seduto accanto a noi. E allora
desidero con
tutte le mie forze che se ne vada, perchè io sono incapace
di
interrompere l'abbraccio. Tutti i miei muscoli, ogni singola cellula
del mio corpo protesta anche solo all'idea di separarmi dal caldo
contatto con Maggie.
Ma allo stesso tempo
non voglio
costringerlo ad assistere a quel momento, per me tanto atteso. Non
voglio che ne soffra. E come se avesse sentito la mia supplica
silenziosa, si alza e si dirige verso la porta. Si gira verso di noi
un'ultima volta, rivolgendomi un triste ma incoraggiante sorriso,
prima di uscire.
Riesco a non
rimuginarci sopra
solo grazie a Maggie, che intrufola il nasino nell'incavo tra la mia
spalla e il mio collo. Le poso un bacio leggero sulla testolina,
ricadendo vittima del suo dolce profumo. La sento sorridere
nell'abbraccio, sospirare leggermente. E nuovi brividi si
impossessano di me sentendo il suo fiato caldo sulla pelle nuda del
mio collo.
Desidero che questo
momento non
finisca mai. Potrei vivere all'infinito stando semplicemente
abbracciato alla persona che amo, nutrendomi del calore del suo
corpo, della sensazione inebriante di averla tra le braccia. Gioire
nel sentire le sue manine che si intrufolano tra i nostri corpi
allacciati, temere un distacco, sospirare di sollievo e di piacere
nel sentire quelle dita esili artigliarsi alla mia maglietta tentando
di stringersi di più a me. Potrei vivere per sentire il mio
nome
pronunciato da lei. Non mi è mai sembrato così
bello, così
armonioso.
E finalmente prendo il
coraggio a
due mani. Poggio nuovamente le labbra sui suoi capelli, sulla sua
fronte quasi bollente. Ma non ho nemmeno il tempo di separarmi quel
tanto che basta per raggiungere le labbra che la porta viene
spalancata in modo molto brusco e rumoroso, annunciando un Key
alquanto isterico e urlante.
Kibum,
io ti odio.
-> Note
autrice <-
Buon ciao a tutte! *-*
Lasciatemi cominciare dicendo una cosa: io AMO questo capitolo
*gongola* E me lo dedico tutto tutto v_v' *ama Jonghyun*
Boiate a parte, questo è stato l'abbraccio più
bello che abbia mai descritto *-*
E Minho e Jonghyun che fanno pace <3
Mi immagino il loro abbraccio, deve essere più o meno così.
Ma Kibum *odia* non potevi scegliere momento peggiore!
Okay, smetto di blaterare e_e
Grazie a tutte voi che recensite, seguite e leggete! (: Vi adorissimo,
cacchio <3
Al prossimo capitolo *A*
Baci
Izzie
|
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Capitolo 8 *** The hard life of pop stars ***
Cap 7
It doesn’t matter if
I’m lonely. Whenever I think of you
A smile spreads across
my face.
It doesn’t
matter if I’m tired. Whenever you are happy
My heart is filled with
love.
7.
The hard
life of pop stars
*Key*
Piombo in camera,
dimenticandomi
completamente di Maggie e Jonghyun, infatti li trovo piuttosto
sorpresi e imbarazzati. E chi non lo sarebbe, colto in flagrante in
atteggiamenti indubbiamente intimi?
«Ops ehm...scusate
ragazzi...»
provo a balbettare a disagio, mentre Maggie si alza dalle ginocchia
di Jonghyun e lui mi lancia una chiara ed eloquente occhiataccia. Mi
vorrebbe ammazzare, lo so. Ma ho un buon motivo per aver interrotto
quel loro momentino romantico, lo giuro!
Mi
ha appena chiamato il nostro manager, e l'ho trovato piuttosto
isterico a dirla tutta. Beh, per un buon motivo anche lui. Non che
sia riuscito a capire molto quel che ha detto -il fracasso
insopportabile che c'era in sottofondo non mi aiutava a farmi capire
le parole urlate dal nostro manager in preda a una crisi di nervi- ma
ho captato le sole parole importanti. Riperse
anticipate a tra due ore.
Avremo dovuto registrare solo tra tre giorni, ma a quanto pare
c'è
stato un problema e sono stati costretti ad anticiparle. E noi
abbiamo solo due ore di tempo per raggiungere lo studio e sottoporci
alle interminabili sedute di trucco e parrucco. Non molto allettante,
direi.
«Mi dispiace
disturbarvi ma
abbiamo un problema» comincio, mentre il resto delle persone
presenti in casa si riversa in camera «Avete presente le
riprese per
Star King? Beh, sono state anticipate. Iniziano tra due ore.»
e
chiudo gli occhi, preparandomi alla serie di grida isteriche,
imprecazioni e quant'altro. E invece ricevo in risposta solo
silenzio.
Sbircio tra le ciglia
assicurandomi che mi abbiano sentito. E noto che mi guardano tutti a
bocca aperta, compresi Onew, Minho, Taemin e Rose, che erano con me
quando ho ricevuto la telefonata. Davvero non erano riusciti a
sentire la voce del manager, che superava senza evidenti problemi il
livello di decibel prodotto da un aereo in fase di decollo?
«Stai
scherzando?» soffia
Jonghyun, il primo ad assimilare le mie parole
«Purtroppo no.
Quindi vediamo di
muoverci, tra dieci minuti un'auto sarà qui sotto per
portarci agli
studi.»
Dieci minuti e cinque persone che devono usare la
doccia. Se ce la facciamo, pretendo di entrare nel libro dei Guinnes!
«Stai
scherzando?» la voce di
Maggie è leggermente acuta «Gli abiti per quelle
riprese sono a
casa nostra, non sono ancora pronti!»
«Maggie ha ragione,
e non
riusciremo mai a finirli in tempo!» interviene Rose, in preda
al
panico. E la capisco.
Avevano disegnato quegli abiti
esclusivamente per queste riprese, erano una specie di anticipo per
il mio compleanno. O almeno così diceva Rose. Fatto sta che
ci
avevano lavorato sopra come delle matte, e ora l'occasione migliore
per indossarli sta per saltare. No, decisamente non posso
permetterlo. Non dopo tutto il lavoro che quelle due povere ragazze
hanno fatto!
Prendo
il telefono e compongo a velocità sovrumana il numero del
nostro
benamato manager. Senza lasciargli il tempo di proferir parola, gli
intimo di mandare un'auto al più tardi tra cinque minuti al
nostro
appartamento. Mentre parlo, spingo Taemin verso il bagno,
obbligandolo a cominciare a prepararsi. E di
corsa. Chiudo la chiamata, senza
aspettare risposta dal mio interlocutore.
«Dopo Taemin vado io
a farmi la
doccia!» prenoto, acchiappando Onew e Minho per la maglia e
trascinandoli fuori dalla stanza. Rose mi segue, senza bisogno di
parole. Come sempre, ha capito perfettamente quel che mi frulla per
la testa. Chiudo la porta, lasciandomi alle spalle un Jonghyun e una
Maggie alquanto straniti. Certo, ormai l'atmosfera romantica
è
finita, ma voglio tentare di rimediare al mio errore. Insomma, quel
brontosauro era riuscito ad abbracciarla! E che abbraccio!
Sono così fiero di
lui *-*
§§§§§§§§§§§§§§§§§§
*Maggie*
Ci sono momenti in cui le
parole
hanno un potere distruttivo. Anche un semplice suono inarticolato
potrebbe strappare quel sottile velo di magia che aleggia intorno a
noi da quando Key si è richiuso la porta alle spalle. Ho
paura di
guardare Jonghyun negli occhi.
Tutte le sensazioni che avevo
provato durante l'abbraccio sembrano piombare nuovamente su di me,
con la forza distruttiva di un uragano. Per un momento dimentico le
riprese, i vestiti. Ricordo solo il calore di quelle braccia intorno
a me. Me le sento marchiate a fuoco sulla mia pelle. Sento ancora
bruciare i punti in cui la sua pelle è venuta a contatto con
la mia,
la fronte -nel punto in cui si sono poggiate le sue labbra-
febbricitante. Il lieve formicolio, un brivido lungo la schiena.
Ecco, mi sento annientata.
Annientata dalla potenza di queste sensazioni, dal mio profondo
affetto per lui. E improvvisamente stanca. Non ho la forza di muovere
un muscolo.
Il battito quasi assordante
del
suo cuore, a contatto con il mio orecchio, mi ha svuotata
completamente, ha assorbito tutta la mia forza vitale. Ma nonostante
questo, ne voglio ancora.
Ancora e ancora, fino a venir
privata di tutto. Finchè anche la mia ultima cellula non
sarà
prosciugata della sua energia. Finchè Jonghyun non si
sarà preso
tutto di me.
E allora, anche se non
resterà
nulla di me, sarò felice. Felice perchè
sarò scomparsa, consumata
dal mio amore per lui.
Triste. Ma non riesco ad
immaginare fine migliore.
«Ehm...forse
è arrivata l'auto
per te e Rose...» mormora con evidente imbarazzo nella voce.
E con questo ho capito che
forse
per lui non ha significato nulla. Annuisco leggermente, tenendo lo
sguardo basso. Un po' triste, quasi delusa. Mi ero illusa. Pensavo
che il battito accelerato del suo cuore significasse qualcosa anche
per lui.
Mentre sono persa nelle mie
considerazioni, non mi accorgo che lui si è avvicinato a me.
Non lo
vedo, riesco solo a percepire la sua presenza. Chiudo gli occhi
lasciandomi avvolgere nuovamente dal suo profumo, ricadendo
dolcemente in quel baratro. Mi riprendo solo sentendo il suo fiato
caldo sul mio viso, un vago profumo di menta fresca mi giunge alle
narici.
Non fa nulla, rimane fermo
lì.
Immobile. Sento il suo sguardo fisso sul mio capo chino ma non lo
alzo a guardarlo. Non apro gli occhi nemmeno per accertarmi che sia
davvero così vicino. Posso sentire chiaramente il suo calore.
«Maggie...»
sussurra, a pochi
centimetri dal mio orecchio.
Sto per cedere, me lo sento.
Il
suo respiro che mi solletica il lobo, la sua voce che scava dentro di
me riempiendomi completamente. Socchiudo gli occhi, quasi a voler
lasciar uscire la sua voce. E non mi sento più vuota. Mi
sento
piena, quasi fino a scoppiare.
Lentamente, le sue dita mi
alzano
il viso. I suoi occhi incontrano i miei. Sembrano liquidi, luccicano.
Mi viene da piangere, solo a vederli.
E lui, quasi lo avesse capito,
alza la mano libera per lisciare quella rughetta di tristezza sulla
mia fronte. Non fa nient'altro. Eppure, mi sembra il gesto
più
intimo che possa esistere.
La voce di Rose, da dietro la
porta, mi riscuote dal torpore.
«Maggie,
è arrivata l'auto!»
«A...arrivo.»
riesco solo a
balbettare.
Con una carezza, scosto le
mani
di Jonghyun dal mio viso. Gli lascio solo un timido sorriso, prima di
voltarmi e uscire dalla stanza.
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
*Key*
Crisi! Crisi, crisi, crisi!
Non
mi stanno i capelli!
Dopo la doccia di 97 secondi
-cronometrati-, il viaggio in macchina per le strade di Seul a una
velocità folle, le crisi di Rose per gli abiti e le infinite
acrobazie per riuscire ad indossarli, i capelli dovrebbero essere il
problema minore.
E invece no! Se la mia testa
mezza capelluta non sta come dico io allora bisogna bloccare tutto.
All'istante! Maggie tenta disperatamente di immobilizzare quello che
ho in testa (dovrebbero essere capelli, ma sto cominciando a
dubitarne), la sua espressione affranta e leggermente disperata
esprime chiaramente la sua sconfitta. Capelli uno, lacca zero.
Vedo Rose abbandonare la folta
chioma di Taemin e arrivarmi alle spalle con fare determinato e, con
un solo movimento fluido, mi schiaccia in testa un berretto.
«Tò, con
questo non si vedrà
nulla!» esclama soddisfatta ammirando il mio riflesso allo
specchio.
Okay, quella ragazza
è un genio!
«Ci
sieteeeeeeeeee??» urla Onew
in panico, mentre saltella dentro gli stretti pantaloni in pelle nera
che sembrano non volerlo contenere.
«Parli tu che non ti
sei ancora
vestito» borbotta Minho grattandosi tranquillamente il collo.
Tzè,
da quando ti sei tagliato i capelli ti sei dimenticato che vuol dire
pettinarsi?
Lo guardo male, permettendo a
Maggie di sistemarmi il trucco. Jonghyun sbuffa.
Probabilmente, anzi
sicuramente,
muore dalla voglia di avere le manine esperte di Maggie addosso.
Trattenendo un sorriso, le bisbiglio di andare da lui. Ovviamente
arrossisce, capisco che è imbarazzata.
Riesco a capirla
perfettamente,
nonostante io abbia un rapporto migliore con sua sorella. Certo,
anche con Maggie vado molto d'accordo, ma non ho mai raggiunto con
lei quell'intimità che ho con Rose. Ciò
nonostante, lei per me è
un libro aperto. Assomiglia talmente tanto a Rose. Basta conoscerne a
fondo una per riuscire a comprendere tutto dell'altra.
Di solito, i gemelli tendono
ad
essere uno l'opposto dell'altro. Invece loro due sono assolutamente
identiche, anche di carattere. Quando le ho conosciute, mi sono
seriamente stupito del loro affiatamento. Sembravano gravitarsi
intorno a vicenda. Erano una il satellite dell'altra.
Mi
chiedo perchè ci ostiniamo a partecipare a Star King.
Sappiamo a
priori che quel matto di Hodong ci
farà
fare qualcosa di stupido e ridicolo. Eppure continuiamo ad andarci.
Perchè
ci divertiamo
troppo. Oggi poi è stato particolarmente soddisfacente.
Il
nostro ruolo era quello
di imitatori di massaggiatrici, è stata una bella
soddisfazione
poter camminare allegramente sulla schiena di Onew. Per lui un po'
meno bello, ma non ha importanza.
Deve
ringraziare di non
essersi beccato Minho!
Poi,
oltre a questo, ho
sentito di nuovo la voce di Jonghyun. Ha cantato allegramente un
pezzetto di Juliette. E sprizzava gioia da tutti i pori. Sono davvero
felice che quel tonto si sia ripreso, mi mancava troppo. Mi mancavano
le nostre cazzate insieme, stuzzicarci a vicenda e ridere sulle
continue ipotesi della “JongKey”.
Ma
mi lascio tutto alle
spalle, mentre lo abbraccio ridendo
«Mi
sei mancato, babo[1]».
[1]stupido-scemo
->Note
Autrice<-
Sono
tornataaaaa! Ormai non
ci speravo più nemmeno io. Ho tardato solo di una settimana,
ma
questo mese è stato a dir poco saturo. Ho
assolutamente bisogno di una vacanza D:
Allllora, che dire di questo capitolo? Ho scritto la parte di Maggie in
un periodo di profondo sconforto, quindi è un po' mmm
strana?
o.o
E Key che interrompe il Momento (con la emme maiuscola, sì!)
tra Jonghyun e Maggie per delle frivole
sciocchezze come le riprese mi ha mandato in bestia '-'
Cioè, ero incazzata mentre scrivevo ò_ò
Come avevo accennato qualche capitolo fa, ho parlato di un
Kibum
mezzo rapato u.u Come periodo in questo capitolo siamo più o
meno verso fine agosto, mi sembrava giusto specificare dato che nella
fic non ho ancora dato questo genere di informazione. E l'episodio di
Star King a cui accenno è totalmente stato partorito dalla
mia
mente malata D: Ma vi immaginare Key fare una passeggiata sulla schiena
di Onew? o.ò
Uhm penso di aver detto tutto!
Serve ringraziarvi ancora? Sì, serve. Grazie, grazie, grazie!
*asciuga lacrimuccia*
Bene, al prossimo capitolo bellaggente! <3
Un bacio a tutte
Izzie
|
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Capitolo 9 *** You're the only one ***
cap 8
I prepared this day for you, so
erase all the bad things
I want to fill your
heart full with happy memories
Close your eyes and hold
my hand tightly
Follow me; trust me
8. You're the only one
*Rosaleen*
“Traditore, traditore, traditore!” Penso con rabbia
mentre mi dirigo in cucina trascinando i piedi. “E’
il mio migliore amico e oggi, invece di farmi compagnia, è
andato a fare compere con mia sorella!”.
Stupido Key. Quando serve non c’è mai! Che
rottura! Sbuffo sonoramente aprendo l’anta della credenza.
Acciuffo un pacchetto di patatine e torno in salotto, sempre
strascicando i piedi.
Mi lascio crollare sul divano e accendo la televisione.
Ooooh, stupido, stupido Key! Avrebbero almeno potuto portarmi con loro
al centro commerciale! Lo so che Maggie adesso ha bisogno di distrarsi
dopo tutto quello che è successo, ma non vedo il motivo per
cui non avrebbero dovuto avvisarmi. Forse Key sentiva il bisogno di
parlarle con lei in tranquillità degli ultimi avvenimenti o,
magari, il motivo è solo la mia infinita pigrizia. Quando mi
sono svegliata loro erano già usciti. Ah, se continuo
così rischio solo di diventare matta. Lo chiederò
direttamente a lui appena ne avrò la possibilità.
Ora devo pensare a godermi la mia giornata libera! Sì, devo
godermela, ma come?
Continuando il mio impegnativo lavoro di zapping mi ritrovo a guardare
per la millesima volta proprio loro, gli SHINee. Ero finita su un
canale musicale dove, in quel preciso istante, stavano trasmettendo il
video di “Lucifer”. Con uno scatto mi alzo in piedi
e, piena di convinzione, chiudo la mano a pugno e la alzo verso il
cielo.
«E’ un segno me lo sento! Deve essere
così!» Perfetto, parlo anche da sola. Qui si mette
male.
Afferro velocemente il cellulare, lasciandomi cadere nuovamente sui
morbidi cuscini.
Incrocio le dita della mano sinistra, cercando di attirare un
po’ di fortuna, mentre con la destra comincio rapidamente a
digitare. Ho tanta voglia di vedere i ragazzi. Ormai sono diventati la
mia famiglia. Maggie ed io abbiamo sempre fatto del nostro meglio e ci
siamo prese cura di loro, costantemente. In un certo senso facciamo da
mamme e da sorelline nello stesso tempo. Amiamo ricoprirli di mille
attenzioni, amiamo sostenerli e amiamo aiutarli ogni volta che ne hanno
bisogno. Sono i nostri cuccioli.
Però loro ricambiano sempre. La dolcezza con cui si
rivolgono a noi, l’affetto che ci dimostrano e la loro
infinita disponibilità nell’aiutarci mi
sorprendono di continuo. Penso che, se chiamassimo uno di loro alle
quattro del mattino solo perché sentiamo il bisogno di
parlare con qualcuno, loro correrebbero immediatamente, senza
lamentarsi. Lo penso davvero.
Mi concentro nuovamente sul testo del messaggio. Seleziono il numero di
Taemin, sperando in una risposta veloce. A volte è
così distratto, quel ragazzo!
Sto quasi per cliccare su “invia”, ma il suono
improvviso del campanello mi fa sobbalzare.
*BADABUM*
«Ahi, ahi, ahi!» mi lamento massaggiandomi il
fondoschiena. Mi alzo da terra dolorante e mi incammino verso la porta.
Chi diavolo è, adesso?
§§§§§§§§§§§§§§§
*Taemin*
Suono nuovamente il campanello, insistente. “Avanti, Rose!
Muoviti, muoviti, muoviti!”
«Arrivo!» Sento il suo grido avvicinarsi.
La porta si apre lentamente e vedo spuntare il faccino addormentato
della mia piccola Rose. Era ancora in pigiama, i capelli legati e
ciabattone ai piedi.
Come fa ad essere sempre così adorabile?
«Oh…» spalanca gli occhi, sorpresa.
«Buon giorno!» La saluto con tono affettuoso,
sorridendo allegro.
«Oh… OH!!! TELEPATIAAA!» strilla felice
gettandomi le braccia al collo. Sembra entusiasta di vedermi. Perfetto!
La consueta sensazione di appagamento e visibilio che provo ogni volta
che lei mi sta accanto comincia a espandersi in ogni parte del mio
corpo.
Allora è vero che basta così poco per essere
felici.
Ricambio il suo abbraccio un po’ confuso, ma decisamente
soddisfatto di tale reazione.
«Telepatia?» le domando.
«Mh mh! L’ho sempre detto io. Siamo
collegati!» Mi prende il viso tra le mani e mi stampa un
rumoroso bacio con le sue labbra piene.
Rido. «Siamo legati dal filo rosso del destino? Come in
Giappone?»
Fa di si con la testa. «Hai capito tutto! Bravo!»
Rose scoglie l’abbraccio e mi prende per mano, trascinandomi
in casa.
Chiude la porta e si gira verso di me, per poi appoggiarsi timidamente
al mio petto.
«Sono contenta che tu sia qui. Stavo giusto per scriverti
quando sei arrivato» mormora teneramente strofinando la
fronte sul mio collo come un micino.
«Ero andato a tagliarmi i capelli, così ho pensato
di farti una sorpresa. E’ da tanto che insisti con questa
storia del vecchio taglio. E poi mi mancavi.» bisbiglio, il
viso tra i suoi capelli.
La sento sorridere contro il mio petto. Le è sempre piaciuto
sentirsi dire “mi manchi”. Sa perfettamente che
sono sincero. Sa che ho bisogno di lei.
Con uno scatto si scosta per guardarmi in faccia e subito strabuzza gli
occhi, palesemente sorpresa.
Pian piano l’espressione
“oh-mio-dio-che-hai-fatto” si trasforma in un ampio
e soddisfatto sorriso.
«Tu…tu…sei di nuovo il mio
fungo!» Saltella emozionata battendo le manine. Ma guardala,
sprizza felicità da tutti i pori.
Mi metto a ridere. Da tempo ormai mi diceva, sempre con un tenero
broncio, che mi preferiva con la vecchia pettinatura. Ora non
può che essere contenta.
«Ascolta, Rose. Sono venuto anche per un altro
motivo…» borbotto. Come posso essere nervoso?
Stiamo insieme da anni!
«Ovvero?» domanda guardandomi curiosa.
«Io…tu…Ecco…Mi
chiedevo….Sei libera sta sera?» Che invito
romantico, diamine. Oh, imbecille!
«Certo che sono libera. Perché?»
«Ti va di uscire? Ho in mente qualcosa di carino»
butto lì, arrossendo.
Il sorriso di Rosaleen si allarga. «Ovvio che mi va, scemo!
Dove mi porterai?»
«Sorpresa!» Strizzo l’occhio con fare
misterioso. Voglio stupirla. Voglio farle capire che lei è
l’unica cosa che conta.
§§§§§§§§§§§§§§§§
*Maggie*
«Maggieeeeeeee!» urla Rose dalla nostra stanza,
completamente presa dal panico.
Salgo le scale, esasperata, ed entro in camera.
«Che hai adesso, Rose?»
«Aiutami!» Mi supplica lanciandosi su di me.
«Che problema c’è?» Guardo il
suo visetto preoccupato. Sembra sul punto di impazzire.
«Non so che mettere!!!» Piagnucola coprendosi il
volto con le mani, sconsolata.
«Tutto qui? Cioè, tutto questo casino
perché non sai cosa mettere?» Dio, neanche fosse
la prima volta che esce con Taemin! Non so se mettermi a ridere o
arrabbiarmi. E’ così tenera e irritante nello
stesso tempo!
«Mi dispiace, è che sono tanto
emozionata!» si scusa. Vedo i suoi occhi luccicare.
E’ davvero così innamorata di lui? Quando parla
del suo ragazzo sembra entrare in un’altra realtà.
La sua voce si fa più dolce, le guance si arrossano e sbatte
le chilometriche ciglia, tutta felice.
«E va bene. Perché non metti il vestitino viola?
Ho notato che quando lo indossi Taemin ti fa sempre un sacco di
complimenti.» Mi darà ascolto almeno questa volta?
«Dici? Mmh, se nei sei sicura allora è okay! Vada
per il vestito viola!» Mi stampa un bacio sulla guancia e
corre a prepararsi. «Grazieeee!»
E’ così carina quando va nel panico.
§§§§§§§§§§§§§§
*Rosaleen*
«Allora? Dove mi stai portando, Taemin?»
E’ il tramonto. Uscendo di casa mi aveva bendato
accuratamente gli occhi, perciò ora posso sentire solo il
sole scaldarmi leggermente il viso, mentre mi guida tenendomi la mano.
«Siamo arrivati, aspetta ancora un secondo»
Ridacchia lui, trafficando con qualcosa.
Rimango immobile e cerco di riconoscere qualche suono, qualche odore.
Dopo un paio di minuti sento la benda scivolare. Apro con cautela gli
occhi.
«Ta-daaaaa!» Sorride Tae, aprendo le braccia.
Spalanco gli occhi, sorpresa.
Riconosco subito il luogo. Quel parco. Il mio preferito. E’
sempre come entrare in una favola.
Le centinaia di alberi sparsi qua e là hanno già
acquistato le tonalità dell’autunno. Non
c’è stata una sola volta in cui io non mi sia
persa nell’osservarli. E’ come una magia. I colori
caldi delle foglie che cadono leggere, il loro profumo leggermente
opprimente ma piacevole, il suono che emettono quando vengono
calpestate. E poi l’atmosfera. Misteriosa, intensa,
malinconica. Eppure io la trovo anche decisamente romantica.
Ho sempre amato questa stagione. E Taemin lo sa. Lo sa bene.
Sull’erba umida, quasi del tutto invisibile sotto le foglie
gialle e arancioni, ha steso una coperta. Una coperta blu. Su di essa,
poi, vi ha appoggiato tanti, invitanti e profumati dolcetti.
E’ un gesto semplice, ma è mille volte meglio di
scritte sui muri, lettere d’amore o gioielli. Non ne ho
bisogno. E’ questo ciò che mi serve, qualcosa di
semplice ma fatto con amore.
E qui l’amore c’è. Lo posso percepire
nell’aria. Vibra su di me e riempie i miei vuoti. Accarezza
la mia pelle, facendomi il solletico e costringendomi a chiudere gli
occhi per un attimo. Sento le mie labbra allargarsi involontariamente
in un sorrisetto.
«Perché non parli? Non…ti
piace?». È lì, di fronte a me. Mi
guarda. La sua espressione preoccupata, le mani intrecciate appoggiate
sul petto e la voce tremante mi spingono verso di lui. Non resisto a
quel faccino, a quello sguardo. Come se fosse un bambino bisognoso di
cure e tu non potessi fare altro che andargli incontro e stringerlo,
forte forte.
È questo che faccio. Lo abbraccio, lo stringo a me come a
volerlo proteggere dal resto del mondo.
«Grazie» Questo è tutto ciò
che riesco a sussurrare.
La fredda aria autunnale scompiglia i nostri capelli e ci circonda di
mille sfumature di colori, trasportando le fragili foglie che ho
imparato ad amare. Qui, nel mio posto perfetto. Ascoltiamo il suono dei
nostri respiri e uniamo le mani, intrecciando le dita una ad una,
lentamente, quasi a voler prolungare quell’istante il
più possibile.
Rimaniamo in silenzio, mentre ci sediamo sulla coperta e io lascio che
il profumo dei dolci si mescoli a quello di Taemin.
Pare quasi impossibile. Ho sempre visto le persone come un impedimento,
un ostacolo alla mia libertà. Piccole prigioni che possono
creare un’assurda assuefazione. Io non volevo obblighi o
condizioni. Non volevo sentire il bisogno o la mancanza di altri.
Quando cominci a dipendere da qualcuno, quello diventa la tua gabbia. E
non avrai mai la chiave per uscirne. Rimarrai rinchiusa in quella
gabbia, in quella dipendenza. Non puoi nemmeno far finta di niente.
Ma non me ne importa, ora. Se lui è la mia gabbia, io non
voglio la chiave. Può anche gettarla da un ponte, per quanto
mi riguarda. Non cercherò di fuggire.
Ho bisogno di quella dolce prigione. Voglio sentire il bisogno di lui,
voglio dipendere da ogni suo gesto e parola. E sarà
così…perché ancora oggi, dopo anni,
non riesco a trattenere i brividi quando, timidamente, poso gli occhi
sul suo volto. Con lo sguardo accarezzo ogni millimetro del suo corpo,
che ormai conosco a memoria. Eppure non sono mai sazia della sensazione
di integrità che provo nell’osservarlo.
Mi abbraccia dolcemente.
Potrei rimanere immobile per ore, avvolta dalle sue braccia, solo per
poter appoggiare la testa sul suo petto e ascoltare i battiti del suo
cuore. Lascio che il suo profumo mi entri dentro, facendomi perdere il
filo dei pensieri.
Taemin appoggia le labbra sulla mia fronte. Brucia. Ogni contatto
brucia sulla mia pelle come fuoco vivo.
Lascio che questo familiare calore mi sommerga completamente. Ogni
volta che, con una delicatezza impensabile, mi sfiora la guancia, le
braccia, il collo lascia una scia infuocata che continua a scottare, ad
ardere.
Sento il suo sguardo addosso.
Il mio cuore accelera il ritmo dei suoi battiti. Perché?
Sembra quasi disposto a sfondarmi il petto. Una risposta
c’è.
E’ amore.
È stato amore fin dall’inizio. Fin da quando ho
visto il suo visetto spuntare da dietro l’angolo, con il
sorriso stampato sulle labbra e i capelli che sobbalzavano ad ogni
passo. In quel momento ho capito che non avrei avuto pace
finché non avessi potuto tenerlo stretto a me. Non
l’avrei più lasciato andare. Non avrei potuto ne
voluto farlo.
E’ mio. E lui, stranamente, ne è entusiasta.
Perché più il tempo passa, più sento
di appartenergli. Non ho bisogno d’altro. Mi basta poter
vedere il suo sorriso, ascoltare la sua risata, sentire il suo profumo,
vederlo ballare. Questo è tutto ciò che mi serve
per essere felice. Il resto non conta.
Il mio mondo gira attorno a lui. Il mio stato d’animo dipende
da lui. I miei sorrisi prendono vita grazie a lui.
Lui, lui, lui, lui. Il mio piccolo universo personale. Tutto per me.
Voglio essere il suo sole, la sua luna, le sue stelle. Voglio brillare
nella sua vita. Voglio guidare il suo cammino con la mia luce
finché lui me lo permetterà. Gli starò
accanto e, come una premurosa mamma, lo difenderò in ogni
modo.
Sarò pronta ad ascoltarlo ogni volta che vorrà
sfogarsi. Sarò lì, pronta a prendermi la sua
rabbia, la sua tristezza, le sue paure. Le divideremo, rendendole
sopportabili.
Lo avvolgerò di dolcezza. Farò tutto
ciò che è in mio potere per farlo stare bene, per
renderlo felice. Gli starò accanto e lo sosterrò
sempre, in ogni situazione. Perché ho bisogno di lui. Ho
bisogno di sentirlo vicino.
Chiudo gli occhi.
Percepisco le mani di Taemin sul mio collo. Mi accarezza delicatamente.
È come se avesse paura di potermi fare del male. Mi sento
quasi un fragile e indifeso gattino.
«Taemin?» sussurro appoggiando la fronte sulla sua
spalla.
«Mh?» Posa la guancia sulla mia testa e comincia a
giocherellare con una ciocca dei miei capelli.
«Io…io…» Oh, no.
Perché è così difficile?
«Tu…?»
«Io…Lo so che te l’ho già
detto, ma voglio essere sicura che tu capisca» balbetto
imbarazzata.
Mi sento una cretina.
«Di cosa stai parlando, Rose?» Con la mano mi alza
il viso in modo da potermi guardare negli occhi. Sorride confuso, ma
non mi mette fretta. Per un attimo rimango senza fiato.
Quel sorriso.
“No, Rosaleen! Rimani concentrata!”
Abbasso gli occhi e cerco di liberarmi dalla presa, ma lui non molla.
Afferra il mio volto con entrambe le mani, decise e delicate allo
stesso tempo, e mi costringe a rivolgere il mio sguardo verso il suo.
Fremo a quel contatto.
Inspiro e prendo coraggio.
«Hai…presente quelle giornate in cui non hai
voglia di niente? Quei giorni in cui vorresti startene disteso sul
letto, lontano da tutti, ad ascoltare musica e… ti senti
vuoto, completamente. Quasi come se non ti sentissi giusto per gli
altri, come se fossi solo .»
Non risponde, ma so che ha capito.
«Quando mi succede, tu sei l’unica cosa a cui penso
per sentirmi meglio. Tu riempi quel vuoto. Elimini le mie paure, i miei
dubbi, le mie insicurezze. Tutto quanto svanisce.» Lo guardo
negli occhi, cercando di trasmettergli tutte le emozioni che riesce a
farmi provare. «Io…ti amo, Taemin. Dico davvero.
Ti amo…» La mia voce si rompe
sull’ultima parola. Non riesco a trattenere una lacrima, che
scivola leggera lungo la guancia e si posa sulle mie labbra. Il suo
solito sapore salato si trasforma in dolce. Perché
quell’unica lacrima spiega sicuramente meglio ciò
che provo.
Amore, amore, amore.
Le labbra di Taemin si piegano a formare il sorriso più
affettuoso che io gli abbia mai visto fare. Appoggia la fronte sulla
mia e con il pollice raccoglie quelle lacrime, che scendono ancora
copiosamente.
Avvicina la bocca al mio
orecchio.«Anch’io»
Ora le nostre labbra si muovono assieme, delicate, ma sicure. Taemin mi
stringe forte, senza interrompere il bacio. Io mi aggrappo a lui,
affondando le mani tra i sui capelli.
E mi sento al sicuro, tra le sue braccia, come se fossero fatte apposta
per me. Come se fossero state fatte su misura solo per potermi
accogliere.
Come potrei fuggire? E’ così calda e accogliente,
la mia prigione.
Tuttavia non so cosa ne sarà di noi, non ho idea di come
andrà a finire. Ho intenzione di pensare solo al presente.
Perché il mio presente è lui.
-> Angolo autrice<-
SONO VIVA! Non mi sono dimenticata di voi, non potrei mai farlo!
L'unico problema è la scuola, che mi impegna talmente tanto
che, credetemi, non ho più il tempo di fare nulla.
Mi dispiace per questo ritardo a dir poco MOSTRUOSO, ma spero di
essermi fatta perdonare con questo capitolo più lungo degli
altri (:
PROMETTO, GIURO che risponderò alle vostre recensioni, anche
quelle del capitolo precedente!
Ora fuggo, al prossimo capitolo, sperando di essere puntuale (:
Vi adoro *A*
Izzie
|
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Capitolo 10 *** Happy birthday Key! ***
Cap 9
Years
will come and years will go
Even when we grow older some day
I’m yours ( When I’m happy)
I’m yours (When I’m sad)
I’m yours (I’m not just saying at)
I’m yours ( I’m trying to show you, baby)
9.
Happy birthday Key!
Special
guest: Super
Junior, DBSK*, Kara, Yoogeun
*Key*
Mai
e ripeto mai fidarsi
degli amici! È il mio ventesimo compleanno, forse
è la data più
importante della mia vita, e loro sono a dormire tranquillamente! Mi
ero addirittura svegliato presto quasi aspettandomi un festone stile
Hollywood, e invece gli altri quattro hanno continuato a dormire.
Beh, non avevo dubbi su Onew. Lui continuerebbe indisturbato anche se
crollasse il mondo. Ma Taemin ha il sonno leggerissimo, quindi ho
cercato di svegliare almeno lui “per sbaglio”
facendo un po'
troppo rumore. Niente. Tzè, non si può contare
nemmeno sul
piccoletto!
E'
quasi
mezzogiorno ormai, e quei fannulloni dormono ancora. Di tanto in
tanto il mio sguardo abbandona lo schermo della tv per rivolgere
un'occhiataccia alla porta irrimediabilmente chiusa di camera nostra.
Oh, stupidi SHINee!
Sobbalzo
leggermente colto di sorpresa. Mi è arrivato un messaggio.
Tutto
felice, lo leggo. E il sorrisone si spegne all'istante.
Ma
è
mai possibile che tutti e dico tutti si siano dimenticati del mio
compleanno? Non è possibile, deve esserci qualche strana
combinazione celeste e quindi hanno tutti perso momentaneamente la
memoria. Per sicurezza controllo in calendario.
Sì,
è
il 23 settembre. La data è quella giusta, mannaggia!
Rivolgo
al piccolo schermo
del mio cellulare uno sguardo ferito, per poi alzare gli occhi al
cielo. Li tengo chiusi, per sicurezza. Mi sorge spontaneo ripensare
alla festa che abbiamo organizzato a Jonghyun per i suoi 21. Una
festicciola semplice: torta, qualche schifezza e tante risate. Certo,
quella nostra festicciola è andata in onda ed è
stata vista da
mezza Corea del Sud, ma volevamo fargli qualcosa comunque. E poi
è
stato doppiamente unico perchè c'era anche Yoogeun con noi.
Non
voglio grandi cose. A
questo punto mi accontento anche di un pasticcino con sopra una
candelina. O almeno degli auguri.
Torno
a
guardare il cellulare e mi scappa un sorrisino forse un po' triste.
Mi ha scritto Nicole, membro delle Kara. Mi sta obbligando ad alzare
il culo dal divano, vestirmi e travestirmi. Vuole portarmi a fare un
giro? Bah, comunque sia le rispondo. Se esco almeno non mi verranno
pensieri troppo tristi. Le rispondo velocemente, promettendole di
farmi trovare a casa sua tra un'ora.
Con
un
sospiro mi alzo e mi avvio verso il bagno.
Beh...buon
compleanno, Kibum.
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
*Jonghyun*
Socchiudo
lentamente un occhio sentendo la porta di casa che sbatte
violentemente. Ops, abbiamo fatto arrabbiare Key!
Scendo
dal letto e in punta di piedi mi dirigo verso la finestra. Riesco a
vedere Key che esce, lo riconosco anche con quel suo ridicolo
travestimento. Chi crede di imbrogliare?
Una
risata soffocata alle mie spalle, sarà Taemin probabilmente.
È
stata davvero dura per lui far finta di dormire, ma è stato
bravo.
Mi volto verso di lui con un sorriso
«Bravo
piccoletto!»
ghigno, lanciandogli una caramella. Lui la prende al volo con fare
confuso, ma appena riconosce l'oggetto tra le sue mani, il suo viso
si illumina di gioia. Basta così poco per renderlo contento.
Scuoto
la testa trattenendo a stento un sorriso, mentre Onew mi fissa
speranzoso. No, non ho una caramella anche per te!
«Mi
sa che dovremo impegnarci per farci perdonare, Key sembrava molto
arrabbiato...» la voce profonda di Minho ci ricorda il motivo
di
tutta questa sceneggiata: il compleanno di Key. Quella mammina
apprensiva oggi diventa maggiorenne! Urge un festone memorabile!
Afferro
il telefono e comincio ad avvertire tutti gli invitati. Key ha
abboccato, Nicole lo terrà fuori dalle scatole
così noi potremo
preparargli in tutta tranquillità una festa a sorpresa con i
fiocchi.
Le
prime ad arrivare, neanche a dirlo, sono Maggie e Rose, seguite da
una montagna di borse di nylon. Mi chiedo come siano riuscite a
portare tutto da sole. Il problema è che noi non possiamo
uscire per
andare al supermercato a comprare tutto il necessario per la festa.
Siamo troppo riconoscibili. Così siamo stati costretti a
rifilare il
lavoro alle ragazze. Missione compiuta alla grande, oserei dire.
Senza
dire una parola, le due ragazze si trasferiscono in cucina,
trascinandosi dietro un terzo delle borse. Taemin le osserva
sbattendo gli occhi, confuso. Rose non l'ha nemmeno salutato. Ma
almeno ha la decenza di non andare a disturbarla in cucina, mai
interrompere quelle due quando sono ai fornelli!
Il
campanello suona di nuovo, annunciando le Kara. È da un po'
che non
le vediamo, nonostante questo non si fermano molto a chiacchierare
con noi. Hara e Gyuri raggiungono Maggie e Rose, mentre Seungyeon e
Jiyoung rimangono a fissarci in attesa. Beh, fate come se foste a
casa vostra o.o
All'arrivo
dei membri dei Super Junior e dei DBSK, il nostro povero appartamento
sembra quasi scoppiare. Non è fatto per contenere
così tante
persone. E ovviamente, non è adatto a sopportare il caos che
ne
deriva. Siamo tutti indaffarati nelle nostre faccende: c'è
chi
pulisce, chi prepara i festoni, chi cucina, chi sistema i mobili per
far spazio, ci urla, chi ride, ma tutti ci divertiamo da matti.
Così
tanto, che non mi accorgo del messaggio che mi ha mandato Nicole.
Quando
lo leggo, forse è troppo tardi
«Ragazzi,
Key e Nicole stanno tornando!!»
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
*Key*
Sbuffo
sonoramente salendo le scale. Ho fatto finta di nulla per tutto il
tempo, non ho rinfacciato a Nicole di essersi dimenticata del mio
compleanno. Ho continuato a sorridere un po' falsamente, ma in fondo
mi sono anche divertito. Era da un po' che non ci vedevamo,
è stato
bello poter uscire di nuovo con lei.
«Cosa
c'è che non va, Key?» mi chiede lei, chinando la
testa di lato
«Niente,
sono solo un po' stanco» mento spudoratamente, evitando il
suo
sguardo. Non voglio rovinare questa giornata coinvolgendo anche lei
nei miei malumori. Tenendo lo sguardo basso, frugo nelle tasche dei
jeans cercando la chiave di casa. Ma non faccio in tempo a trovarla,
che la porta di apre da sola.
Guardo
un po' spaventato l'interno buio del soggiorno, incerto se entrare o
no. Spinto da Nicole, varco la soglia con passo tremante e cerco a
tentoni l'interruttore della luce.
Ma
dove sono tutti? Perchè è tutto buio? E
soprattutto perchè quella
cavolo di porta si è aperta da sola?
Indugio
un po' con le dita sull'interruttore, incerto. Non so se voglio
sapere. Alla fine, sentendo Nicole sbuffare impaziente, pigio
l'interruttore. Non l'avessi mai fatto!
Riesco
solo ad urlare, in preda al panico e allo stupore. No, questa non me
l'aspettavo proprio!
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
*Nicole*
«SORPRESAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!»
urlo insieme ai ragazzi in soggiorno, mentre Key lancia un urlo quasi
spaventato. Non riesco a trattenere le risate, e scoppio
definitivamente al suo secondo urlo mentre viene trascinato in casa
da Leeteuk. Sembra una checca! *-*
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
*Key*
Oh
mio Dio, oh mio Dio, oh
mio Dio! Cos'è questa storia? Da dove saltano fuori tutte
queste
persone? Riconosco a stento Jaejong che mi stritola in un abbraccio,
e degli auguri misti a risate. Ma...sono tutti! Ci sono anche gli
altri membri dei DBSK! E tutti, dico TUTTI i Super Junior! Come hanno
fatto a farli stare tutti in soggiorno? O.O e ci sono anche le Kara!
Oooooh, da quanto tempo non le vedevo!
Ancora
mezzo shoccato, vago
da un paio di braccia all'altro, fino a raggiungere loro. Gli
artefici di tutto questo casino. Loro, che mi fissano con una
perfetta faccia da schiaffi, un sorriso compiaciuto e l'espressione
soddisfatta. Muovo qualche passo furioso verso di loro, desideroso di
cancellare quel sorriso ebete da quei visi quando...
«KEY
APPAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!»
Mi
blocco. Cerco la fonte di
quell'urlo. E so perfettamente che la troverò a livello
ginocchia.
Yoogeun. Il MIO Yoogeun.
«Key
appa, saeng-il
chughaaaaaa[1]!»
urla di nuovo, zompettandomi vicino, un sorrisone entusiasta sul viso
paffutello.
Non
riesco a trattenere un
terzo urlo. Ora li posso anche perdonare, quei quattro idioti! Hanno
invitato anche il mio figliolo! (vedi Hello Baby season 2). Mi chino
e lo prendo in braccio, riempiendolo di baci affettuosi. Mi commuovo,
era da un sacco che non lo abbracciavo. Oh cavolo, sento che potrei
mettermi a piangere! Nonono Kibum, un po' di contegno! Hai ospiti,
non puoi farti vedere in lacrime come una mammoletta! Già ti
considerano una checca...
Chiudo
gli occhi per un
attimo e Yoogeun mi posa le manine sulle palpebre chiuse
«Key
appa, non sbirciare!»
ridacchia, mentre scende il silenzio nella sala.
Confuso,
mi limito ad
annuire. Che vorranno fare, ora?
Come
se mi avesse letto nel
pensiero, Jonghyun risponde indirettamente alla mia domanda,
intonando un “tanti auguri a te” molto sofisticato
e ricco di
aggiunte. In pochi secondi -come ci si aspetterebbe da una ventina di
cantanti stipati nella stessa stanza- quella semplice canzonetta si
trasforma in una canzone vera e propria. Ognuno ha la sua parte,
continuano a ripetere Key. E mi sento così diversamente da
stamattina... Ora sono felice. Ero convinto che tutti si fossero
dimenticati del mio compleanno, e invece mi stavano preparando questa
festa bellissima. Taemin, sorridente come al solito, mi si avvicina
con una torta enorme tra le mani
«Buon
compleanno, hyung! Ora che sei vecchio, riuscirai a spegnere tutte
queste candeline in una volta sola?»
«Simpatico
come il trucco che cola durante un live!»
rispondo con una smorfia, per poi soffiare sulle candeline. Le ho
spente tutte insieme, lo giuro!
Ma
tralasciando questo
piccolo scambio affettuoso di battute, la serata è
continuata
benissimo. Mi sono divertito, non ho pensato alle fatiche dei vari
live e...beh, mi sono sentito un ragazzo normale. Per una sera, sono
tornato il Kibum spensierato e sconosciuto. Ho rinunciato al mio
status di idol per qualche ora. E sono contento di questo, avevo
proprio bisogno di staccare per un attimo.
«Grazie,
Jonghyun...»
mormoro a
mezza voce, con ancora Yoogeun in braccio. Ora il piccolino cerca di
fuggire per andare da Minho.
«E
di cosa? Ti voglio bene, piccola diva.»
ridacchia in risposta il mio hyung, scompligliandomi i capelli.
Ti
voglio bene anche io...
[1]Papà
Key,
tanti auguriiiii
*Sono
tutti al gran completo, dato che il capitolo è stato
scritto prima del loro scioglimento.
Note
autrice
Non
so cosa mi sia successo. Ho perso fiducia in questa storia, non mi
convince più. Ho cominciato a trovarla banale, scontata,
sciocca.
Non
riesco più a scriverla. Non l'ho ancora completata, ma
non vorrei lasciarla in sospeso... Ho ancora un capitolo pronto, poi
chissà. Forse la finirò, forse la
lascerò così.
Mi
dispiace averla trascurata così tanto, soprattutto per
chi, nonostante questo, ha continuato a seguirla.
Grazie
a tutte coloro che mi hanno seguita finora, grazie davvero
<3
Siete state la mia forza, grazie alle vostre recensioni
continuavo a scrivere.
Spero
vivamente di ritrovare la passione per questa fic, spero di
tornare la ragazza dell'estate scorsa che, tutta felice ed entusiasta,
rimaneva alzata fino alle quattro di mattina per finire il capitolo.
Non
assicuro niente, potrei anche continuare, ma con dei ritardi
mostruosi... Vediamo dai (:
Spero
di non lasciarvi senza conclusione v.v
Grazie
ancora, davvero. Grazie <3
Un
grosso bacio a tutte
Izzie
|
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Capitolo 11 *** Change ***
Cap 10
In this large world, there's
only one person (I only want you)
Did you know this about
me?
Before the seasons roll
by, before even time fades away
I try to convey my heart
to you but it's too late
I hesitate and stop and
then you're crushed
If you're still there,
I'm an idiot, forgive me.
10.
Change
*Maggie*
Siamo
finalmente tornati a
casa. Abbiamo passato l'ultimo mese a saltare da un capo all'altro
dell'Asia, per promuovere il nuovo video degli SHINee: Hello. E sono
arrabbiata. Molto
arrabbiata.
Jonghyun
zoppica. E le quattro crisi isteriche che ho avuto durante il mini
tour non mi hanno di certo giovato. In altre parole sono a pezzi.
È
faticoso star dietro a quei cinque, sembrano dei bambini. Taemin poi,
si emozionava per ogni singola cosa.
Ma
tornando al presente, ora sono qui. Nel mio caldo appartamentino, con
il caminetto e la tv accesi, tranquillamente spaparanzata sul divano.
A guardare uno stupido servizio su Jonghyun e la sua presunta
ragazza. Tutte stronzate. Non so cosa ci sia dietro, ma i due non
escono insieme. I ragazzi l'hanno confermato. E ciò, almeno
un po',
mi ha calmato.
La
prima
volta che le foto hanno cominciato a circolare, con conseguente e
ovvio scandalo, ho rischiato un'altra crisi isterica. La quinta, nel
giro di un mese. Beh Maggie, hai appena diciassette anni e sei
già
isterica. Complimenti!
Comunque
sia, ho avuto il tempo di riflettere. Riflettere sulle parole di
Rose, su quello che è successo due mesi fa... Non ho mai
saputo
com'è iniziato tutto, una parte di me non lo vuole sapere
nemmeno
ora che è tutto sistemato. All'inizio la
curiosità era forte, ma,
riflettendo, ho capito che non era un dettaglio così
rilevante.
Evidentemente, era una questione tra Jonghyun e Minho.
Sbuffo
sonoramente alle grida della presentatrice sullo schermo. Che stress,
queste pettegole!
«Roooooose!
Che c'è per pranzo?»
Urlo spegnendo la televisione.
«Gli
spaghetti di nonna Federica!»
risponde con un sorriso, affacciandosi in salotto.
Scatto
in piedi nell'udire il menù. Io amo
gli spaghetti di nonna Federica! Sono semplici spaghetti al pesto
genovese. Quello originale italiano. Quando eravamo piccole, nonna
Federica ci ha insegnato a prepararlo. Vivevamo ancora tutti insieme
a Boston, nonna Federica e nonno Jeff erano ancora vivi. Eravamo
ancora una famiglia. Papà lavorava in ufficio e mamma nel
suo
negozietto sotto casa. Non ce la cavavamo male. Anzi, sia io che Rose
amavamo quella vita. Eravamo sempre con i nonni, ogni tanto
scendevamo ad aiutare la mamma. Stavamo bene, ma poi la nonna
è
morta. Non molto tempo dopo, il nonno l'ha seguita. E allora, non so
bene come, la nostra famiglia si è sfasciata. Mamma e
papà
continuavano a litigare, erano sempre che urlavano. La mamma piangeva
tanto. E io mi rifugiavo sempre da Rose. Avevo paura. Papà
mi faceva
paura.
E
poi,
poco dopo il nostro decimo compleanno, mamma è venuta a
parlarci. Ci
disse che lei e papà non andavano più d'accordo,
e che non potevano
più vivere insieme. Ci disse anche che lei non poteva
rimanere in
America. Mi ricordo che le chiesi, ingenuamente, se tornavamo
nell'Italia di nonna Federica. Lei, con un sorriso triste, scosse la
testa.
Dopo
pochi giorni, prendemmo per la prima volta un aereo. Volo diretto per
Seul. Mamma tornava a casa sua. La casa dei nonni coreani che mamma
aveva ereditato, era lì pronta per noi. Ci abbiamo vissuto
finchè,
due anni fa, la mamma è morta di tumore.
Essendo
minorenni, io e Rose dovevamo essere affidate a qualcuno. E l'unico
parente che avevamo era papà. L'unico problema e che di lui
non
c'era più traccia.
Avevamo
solo quindici anni, non avevamo ancora finito gli studi. Avevamo una
casa, certo, ma niente soldi. Avevamo bisogno di un lavoro, fu
così
che cominciammo a sfogliare meticolosamente ogni singolo quotidiano
in cerca di offerte di lavoro.
Con
l'eredità di mamma saremo riuscite a cavarcela per un po',
ma non
potevamo far affidamento solo su quella. Anche la scuola fu informata
di questa nostra situazione, permettendoci di accedere ad alcune
agevolazioni.
Fu
anche così che, incredibilmente, ci trovò un
agente dell'S.M.
Entertainment.
Mentre
eravamo, appunto, a scuola. I prof ci chiamarono per una riunione;
entrammo come orfane, uscimmo con un lavoro e sotto
responsabilità
del direttore dell'S.M. Sembrava impossibile, non ci volevamo
credere. Una storia da film, in tutto e per tutto. Solo più
tardi
abbiamo scoperto che il preside era in contatto con alcune grosse
aziende, per permettere ai suoi studenti esperienze di stage e la
possibilità di trovare un lavoro subito. E, intenerito e
preoccupato
dalla nostra situazione, si è rivolto all'S.M.
Uhm...come
sono finita a parlare dei non tanto dolci ricordi del
passato?
Un
profumino mi riscuote dal mio stato di semi-trance. Rose ha messo
in tavola gli spaghetti. E io mi ci fiondo!
Un'ora
dopo, sono di nuovo sul divano. Sì, sono terribilmente
pigra.
«Maggie,
Key mi ha chiesto di andare con lui a far compere... Ti dispiace se
ti lascio sola?»
chiede Rose con un filo di voce, già pronta per uscire. Alzo
lo
sguardo svogliata
«Mh?
No no, vai tranquilla. Tra poco andrò dai ragazzi»
le rispondo trattenendo uno sbadiglio «Se
non mi addormento prima...»
continuo mugugnando.
«Ti
ho già preparato un caffè, come piace a te!»
cinguetta lei con un sorriso, porgendomi il mio tazzone. Le sorrido
di rimando, prendendo la tazza fumante.
«Grazie,
sorellina»
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
*Jonghyun*
Maledizione.
Qui sono spariti tutti lasciandomi moribondo sul divano.
E devo andare in bagno! E le stampelle, giustamente, sono in camera.
Sono molto utili appoggiate accanto al mio letto, devo dire...
DIIIIIIING
DOOOOOOOOONG!
Suonano alla porta. Mannaggia, e ora come apro?
«Un
momentooooo!»
urlo, tentando di mettermi seduto «Chi
è?»
«Sono
Maggie! Jong, sei solo in casa?»
«Sì!
Aspetta, cerco di venire ad aprirti!»
Rispondo, cominciando a zoppicare aggrappandomi allo schienale del
divano. Miracolosamente, raggiungo la porta e la apro. Mi tengo saldo
allo stipite, mentre Maggie tenta di sorreggermi. Mi riaccompagna sul
divano per poi chiudere la porta d'ingresso
«Maggie,
già che ci sei...mi prenderesti le stampelle che sono in
camera?
Dovrei andare in bagno...»
le chiedo, un po' rosso in viso. Cavolo, se ci devo andare!
Lei
ridacchia avviandosi verso la camera, e fa ritorno fintamente
zoppicante.
«Beh
guarda il lato positivo, con questi affari almeno ti diverti»
continua a ghignare, porgendomi “gli affari”.
Mugugno qualcosa di
indefinito in risposta, correndo -per quanto zoppicare più
velocemente possibile possa chiamarsi correre- verso il bagno.
Ritorno
in soggiorno soddisfatto, Maggie si è intanto accomodata
sul divano.
«Allora,
come mai da queste parti?»
chiedo, sedendomi accanto a lei.
«Rose
mi ha abbandonata»
pigola, con un'adorabile espressione offesa. Sorrido, nel constatare
per l'ennesima volta la sua tenerezza.
«Hanno
abbandonato anche me,
come vedi. Non si può portare in giro uno zoppo!»
tento di
scherzare, indicando la mia gamba fasciata. In tutta risposta, Maggie
gonfia le guance
«Non
è colpa tua se quelle
scalmanate ti hanno azzoppato!» Già, dimenticavo
che se l'è presa
molto per tutta questa storia. Sospiro, voltandomi a guardarla.
Sembra un pulcino, con i capelli ancora arruffati dal vento.
Ridacchiando, le sistemo qualche ciuffo fuori posto
«Sembri
una sopravvissuta ad un
uragano» rido. Lei si limita a guardarmi di sottecchi,
offesa. Oh, è
così tenera!
Ancora
ridacchiando, le metto a
posto la frangia.
«Sempre
simpatico, tu!»
mormora, tentando di azzannarmi la mano. Scoppio definitivamente a
ridere quando sbaglia mira e va a sbattere con il naso contro il
dorso della mano.
Si
scosta con un gemito,
tastandosi il naso dolorante
«Ahahahah
dai fa vedere! Certo
che sei proprio goffa!» Le prendo il viso fra le mani,
controllando
l'angolazione del naso. Non sembra nulla di grave.
Troppo
tardi, però, mi accorgo
di esserle così vicino.
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
*Maggie*
Aaaaaaaah,
che figuracciaaaaaa!
Però...ora che il suo viso è così
vicino... Sbatto confusa gli
occhi, non riuscendo a staccare il contatto visivo con i suoi, di
occhi. Mi scappa un sospiro, quasi non sento in naso dolorante.
Ha
le mani calde, Jonghyun.
D'istinto,
mi avvicino di più a
lui. Ora i nostri visi quasi si sfiorano. E il mio cuore rischia di
sfondarmi il petto. Un ronzio fastidioso mi ha riempito le orecchie,
è come se non esistesse nulla, all'infuori di noi due.
Eppure sono
lucida. Sono perfettamente conscia della distanza minima tra me e
lui, sento benissimo le sue mani sul mio viso. Sento il suo alito
fresco solleticarmi il naso.
È
la prima volta che sono così mentalmente
presente.
E potrei prendere l'iniziativa. Sì, potrei farlo. Andiamo
Maggie,
adesso ti avvicini di più e gli dai un bacio! Sì,
ce la puoi fare!
Oh
andiamo, ma chi voglio prendere in giro? Ogni volta che sono sola con
lui vado nel pallone. Non so cosa fare, cosa dire. Divento
nervosissima e ho paura di fare una figuraccia. Beh,
per oggi l'hai già fatta, mi sembra.
Sbattendo
le ciglia, ritorno al
presente. Lui è ancora lì, a pochi centimetri da
me.
È
così bello.
I
suoi occhi sono inchiodati ai
miei, le labbra leggermente socchiuse sembrano chiamarmi. E io non ce
la faccio più. Con un sospiro, annullo la distanza tra noi
due.
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
*
Jonghyun *
Maggie
mi sta baciando.
Lei...sento che sto per cedere. Mi sembra quasi di vedere il mio
cervello preparare le valige e farmi ciao ciao con la manina. Le
labbra di Maggie sfiorano appena le mie, timide. Oh mannaggia,
perchè? Sta capitando tutto troppo in fretta, non sono
pronto!
Oh
andiamo Jonghyun. Ma
sentiti! Sembri una verginella alla sua prima volta.
Ho
voglia di stringerla a me.
Abbracciarla forte e rassicurarla. E poi, baciarla di nuovo. E
ancora, e ancora, e ancora.
Strano,
ho immaginato questo
momento milioni di volte. Nelle mie fantasie ero io a prendere
l'iniziativa. Le prendevo il viso tra le mani, le accarezzavo i
capelli. Le sfioravo le labbra. Le sussurravo di non avere paura.
Oppure capitava quasi per gioco. Ridendo e scherzando, la avvicinavo
a me e la baciavo.
Tante
“prove generali” fatte per niente. Ora non riesco a
muovere un
muscolo. Sento l'impulso di approfondire il bacio, ma non riesco a
farlo. Sei
proprio una mammoletta.
Maggie
si allontana da me. No,
non farlo. Sento subito un incredibile vuoto, come se, con quel
semplice bacio mi avesse risucchiato l'anima. E lei mi guarda a
metà
tra l'offesa e l'arrabbiata.
«Insomma,
se non ti piaccio dimmelo o spingimi via! Non rimanere lì
fermo
immobile!» brontola, con una piccola nota tremolante nella
voce.
Non
so se scoppiare a ridere o
prenderla per pazza. Lei non piacermi? Ma come le salta in mente, una
cosa del genere?
Lei
mi piace. Forse fin troppo.
Sorridendo,
mi avvicino
nuovamente a lei.
«Stupida,
ma che vai dicendo?»
sussurro solamente. Senza aspettare risposta, la bacio. E questa
volta è come in una delle mie fantasie.
Le
affondo le dita nei capelli,
chiedendo dolcemente il permesso di approfondire il bacio. E lei,
socchiudendo piano le labbra, me lo concede.
Non
riesco a pensare. Il mio
cervello è andato completamente in tilt, ci siamo solo io e
Maggie.
E le nostre labbra unite. Alla fine, è successo. Quel che
sarà
dopo, non è affar mio. O forse lo è, ma ora non
ci voglio pensare.
Voglio pensare
solo alla
mia
Maggie.
Bla bla bla...
Ciao amici, sono di nuovo io: IL VOSTRO CAPO!
*smette
di ciarlare*
Ecco
gente, il fatidico capitolo 10! E' arrivato, in tutto il suo splendore
(?) eeeeeee ci sarà anche l'11! L'ho finito l'altro giorno
quindi ci sarà anche quello.
Non
assicuro (di nuovo) l'esistenza del dodicesimo capitolo, ma
farò il possibile per scriverlo.
Allora,
che ne dite? *-* Quei due si sono finalmente svegliati! *suonano le
campane e si alza un coro di Alleluja* Non ne potevo più
nemmeno io u.u
Ma
ora che succederà?
Inizieranno
una relazione?
Si
fermerà tutto al bacio?
Minho
ammazzerà Jonghyun?
LO
SAPRETE SOLO VIVENDO!
Problema:
non lo so nemmeno io u.u *si fustiga*
Bene,
smetto di blaterare ._. Al prossimo capitolo gente! Grazie ancora,
grazie a chi mi segue ancora <3
Vi
ammmmmmoH *A*
Izzie
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