Cancellature

di Gaia Bessie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


Di questa revisione, son particolarmente fiera: ho spostato il focus da Owen a un OC generico, senza mutare troppo il background della storia, immaginatelo pure secondo le vostre preferenze. Questa è la storia dal punto di vista del cattivo, come l'avevo immaginata ormai dieci anni fa, scritta con una maturità diversa. La storia è passata da Mini-Long a raccolta di Drabble.
Spero vi piaccia,
Gaia


 
Cancellature
 
 
1.
 
Esistono davvero persone innocenti, in questo mondo, oppure ognuno di noi ha qualcosa da confessare?
Nel segreto del confessionale, lui lo dice: che non ha un nome, perché può essere tutti voi, che non ha un volto – il suo volto è il vostro.
Sotto i suoi piedi, una ragazza. Drogata, stuprata, annichilita senza pietà – il suo nome, che sciocchezza, cosa importa?
Il suo nome è quella macchia d’inchiostro sulla gonna, le è esplosa la biro mentre la spingeva a terra, come un’animale braccato.
Nel segreto del confessionale, lui piange e confessa: è stato lui, anche se è stato così bravo da non lasciar traccia.
 
(104 parole)

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Capitolo 2
*** 2 ***


Cancellature 


2.
 
Ha sempre voluto rubarle l’anima in un sussurro – l’anima, non il corpo, di quello non se n’è mai fatto nulla.
È ciò che l’ha sempre differenziato dagli altri: lui l’ha amata per davvero, quando lei era troppo bella – maledetta, quella bellezza – per accorgersi che lui l’osservava con sguardo pieno di stupende speranze, qualche brama di troppo, occhiaie e soprattutto fame.
A sedici anni non ti preoccupi di queste cose, s’è detto lui a posteriori, a sedici anni pensi sempre che non capiterà a tè – escluso il giorno in cui capita, e sei proprio tu.
 
(94 parole)

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Capitolo 3
*** 3 ***


Cancellature


3.
 
L’ha voluta per sé ma, più di ogni altra cosa, l’ha voluta cancellare come un tratto sottilissimo di matita. L’ha voluta sbiadire finché non è diventata l’ennesima cosa invisibile, impotente, da ridisegnare da zero.
L’ha voluta finita, perché la vita è un cerchio privo di inizio e privo di termine, ma il suo termine l’ha creato lui e comincia da qui. Da una polverosa strada di campagna che ha il sapore dell’asfalto, e dall’inchiostro della penna che sembra sangue bluastro sulla gonna celeste.
Comincia da qui. Quando lui s’era già pentito, anche se la sua mente non era pronta a perdonarlo per questo.
 
(103 parole)

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Capitolo 4
*** 4 ***


Cancellature

 
4.
 
Il rumore delle grida è ferita aperta – vomita lacrime, ma non sa di chi sono: da qualche parte dentro di sé, ha pianto anche lui.
Non ha nemmeno scalciato, graffiato, combattuto. Quieta, s’è fatta adagiare sul terreno come una bambola di pezza, silenziosa. S’era già arresa.
Non aveva idea che, la vera battaglia, era nello spiazzo erboso nella sua testa – Izzy correva, gridava, lottava, prigioniera di una realtà crepata e filtrata che vedeva solamente lei.
Lui ne sentirà le grida in eterno, lei non smetterà mai di urlare – ma la sentiranno sempre e soltanto due persone.
 
(96 parole)

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Capitolo 5
*** 5 ***


Cancellature

 
5.
 
Sua sorella gliel’ha detto, che non l’avrebbe denunciato (Emily non conosce solidarietà, s’è detta, ma forse ha solamente paura. Anche lei) ma che. Sarebbe potuto accadere a lei.
Lui s’è chinato sulle proprie ginocchia, nel tinello della casa dei propri genitori – una buona famiglia, una bella casa – ed ha vomitato anche quell’anima macchiata e sporcata di blu. Il colore di quella maledetta biro.
È andato a confessarsi dal parroco più vicino, dicendogli che il confessionale preserva i segreti, e allora lui sarà sempre salvo – ma mai da sé stesso.
Ho sbagliato, questo è vero, ma chi è lei per non concedere il perdono che Dio mi ha promesso?
 
(108 parole)

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Capitolo 6
*** 6 ***


Cancellature


6.
 
Dio forse ha perdonato, lui non l’ha fatto – nei suoi sogni una macchia di biro blu come un’onda anomala sommerge i ricordi, sporcandoli.
Sporca l’anima, come renderla l’ennesima dolorosa cancellatura in una pagina di frasi del tutto sbagliate?
Sua sorella è morta oggi: non ha resistito al senso di colpa – ha detto di conoscerla – ma non ha parlato, quello mai. L’amore prima del perdono, ha detto, e io perdonata non lo sarò mai.
Lui è morto ieri, dice.
Respira ancora e cammina, ma se gli chiedi dov’è finito risponde allo stesso modo ogni volta.
In una macchia di biro blu, che non si può cancellare.
 
(105 parole)

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