My Cinderella Story

di KHima95
(/viewuser.php?uid=135708)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


 “Ricorda Giselle, è tutto per lavoro! Questo ti aiuterà, forza e coraggio!”

Entrai nell’edificio dove il signor Kim mi aveva detto di andare, e rimasi sorpresa da quanto imponente fosse. Una signorina con un falso sorriso stampato in faccia, mi venne incontro e mi disse:

-Salve signorina, benvenuta alla SM Entertainment… Lei dovrebbe essere la signorina Giselle, giusto?-

-Si… si giusto- dissi spaesata.

-Mi segua, il signor Lee la sta aspettando-

Salimmo con l’ascensore, ed arrivammo in un corridoio pieno di porte. Vidi moltissime sale da ballo vuote, forse l’unica cosa che mi piaceva di quel freddo posto, e pensai che ci sarebbero state davvero utili. Il bussare della signorina che mi aveva accolto ad una di queste porte mi svegliò dai miei pensieri. Mi fece entrare e mi ritrovai il signore dai capelli neri, qualcuno bianco, e dal sorriso affabile che avevo incontrato qualche giorno fa.

-Che piacere rivederti Giselle- disse Lee Soo Man –prego entra-

Mi inchinai educatamente e mi sedetti sulla sedia di fronte alla sua scrivania.

-Allora sei pronta per scrivere questo libro?-

-Diciamo che più che pronta sono obbligata- risposi sbuffando.

-Forza Giselle, è un’opportunità di lavoro che non capita tutti i giorni!- disse lui.

- Un’ opportunità di lavoro?  Sono costretta a scrivere un libro su cinque pivelli che si credono dei geni della musica e lei questa la chiama opportunità di lavoro?- dissi alterandomi.

-Giselle sai benissimo il perché ti ho scelta! Eri l’unica nel gruppo di lavoro del signor Kim a non conoscere gli SHINee, ed io cercavo proprio questo! Non volevo una fan scatenata intorno a loro. Ed inoltre sei una ballerina, di danza classica certo, ma sei comunque più vicina al loro mondo-

-Senta signor Lee, ci ripensi! Io non ho la più pallida idea di chi siano questi tipi! Dia la possibilità a qualcun’altra, che magari li conosce anche meglio di me-

-Non mi interessa se li conosci o meno, li imparerai a conoscere con il tempo… Ci vivrai vicina e avrai le basi per scrivere il tuo libro su di loro- disse lui – E poi sai benissimo che questo può aiutarti a non essere più la giornalista anonima quale sei e diventare una scrittrice di successo quale vuoi essere…-

Lo guardai confusa.

Aveva maledettamente ragione! Lavoravo per un giornale che si occupava di musica, io ovviamente mi occupavo della sezione dedicata alla musica classica. Avevo sempre voluto scrivere un libro, ma non questo genere… E non come protagonisti cinque palloni gonfiati! Questo no di certo. E quando il signor Lee Soo Man era venuto in editoria ed aveva fatto la domanda “A chi piacerebbe lavorare con gli SHINee?” io ero stata l’unica a non saltellare sulla sedia come un idiota e a fare urli agghiaccianti. Ed era stato questo il mio errore… Mi ero ritrovata in quell’edificio ad organizzarmi su quando sarei diventata la nuova vicina di casa di questi cinque tipi, della quale fino a qualche giorno fa, ignoravo totalmente l’esistenza.

-Senti Giselle, sono sicuro che farai un buonissimo lavoro… Ma ti prego, cerca di lavorare in serenità! Magari ti potrei aiutare con il problema che hai con il tuo gruppo! – disse lui.

-Innanzitutto non si chiama gruppo ma compagnia- puntualizzai io –e poi lei come fa a sapere del problema che abbiamo?-

-Me ne ha parlato il signor Kim, avvisandomi che un terzo della tua giornata la passi danzando sulle scarpette da punta…- disse sorridendo.

Guardai in basso, vedendo le scarpe da ginnastica che coprivano i piedi pieni di bolle e sangue e poi guardai il presidente di nuovo.

-Si si… Già- dissi cercando di riportare il discorso al fatto che ci avrebbe dato una mano –Ma come ha intenzione di risolvere il nostro problema?- chiesi curiosa.

Lui rise: -Ah bene, vedo che sei interessata! Comunque visto che a voi mancano le sale per provare il vostro spettacolo, noi possiamo darvene! Per tre giorni a settimana, dalle otto di sera in poi, una sala tutta per voi-

Oh cavolo! Ed ora come potevo rifiutare? Facevo parte di una piccola compagnia di danza classica. E quando dico piccola intendo davvero piccola. Certo tutti noi abbiamo studiato, ma nessuno ha quelle grandi capacità fisiche per poter diventare un ballerino come si deve. E così ci siamo riuniti in questa compagnia che fa piccoli spettacoli in alcuni teatri. Il problema che si è presentato ultimamente è la mancanza di sale. Nessuno aveva più soldi per pagare l’affitto al proprietario, il signor Jang, della sala dove ci allenavamo di solito anzi siamo anche ricoperti di debiti con questo signore e così noi ci siamo ritrovati senza un posto dove provare.

-Signor Lee… Davvero farebbe questo?- chiesi speranzosa –Lo prometta!- dissi alzandomi dalla sedia e poggiando le mani sulla scrivania.

-Si… Lo prometto!- disse lui ridendo -Ah ma ovviamente i ragazzi non dovranno sapere nulla! Non voglio che si distraggano con il balletto!- aggiunse lui.

-Hmpf, il balletto non è fonte di distrazione, piuttosto lo è quella musica assordante- dissi io con un tono leggermente alterato.

-Se ci soffermiamo su questo, non ne usciremo mai fuori! Quindi Giselle, sei dei nostri?- disse l’uomo sorridendo.

-Obbligata, signor Lee… Spero lei mantenga i patti!-

-Certo cara Giselle! Ora è il momento di farti conoscere i ragazzi- disse lui sorridente –Sei contenta?-

-Yuhuu- dissi sarcastica –non vedo l’ora di conoscere questi palloni gonfiati- dissi sarcastica.

-Scusa e chi sarebbero i palloni gonfiati?-

Mi girai incuriosita dalla voce maschile alle mie spalle che scoprii provenire da un ragazzo biondo dalla pelle perfetta affiancato da altri quattro ragazzi altrettanto belli.

-Hmpf, e così siete voi?- dissi io, altezzosa.

-Bene, vedo che già hai conosciuto Key- disse il presidente accostandosi a me e indicandomi il biondino che aveva parlato prima.

-Ragazzi lei è Giselle- disse indicandomi –sarà la scrittrice del libro di cui vi avevo parlato-

-Scrittrice? Questa ragazzina che non avrà neanche vent’anni è una scrittrice? – disse indicandomi il ragazzo che mi era stato presentato come Key.

-Senti pivello- dissi avvicinandomi a lui –ho vent’anni e allora? Evidentemente sono molto intelligente per essere una scrittrice a vent’anni- esclamai guardandolo furiosa negli occhi.

-Ragazzi calma- intervenne uno degli altri quattro –ci siamo appena conosciuti! A proposito, io sono Onew, e sono il leader- disse mostrandomi un dolce sorriso. –E tu sei Giselle, giusto? Bel nome! Come il balletto.. O sbaglio?-

-Conosci il balletto di Giselle?- gli chiesi sorpresa. Lui mi sorrise annuendo ed aggiunse: -Non solo Giselle, anche la danza classica in generale- Gli sorrisi anche io, contenta che almeno uno di loro condividesse la mia passione più grande. Gli porsi la mano che lui prese e gli dissi: -Piacere di conoscerti, Onew-

 -Certo che sei lunatica- commentò ancora una volta il biondino.

-E certo che tu non perdi occasione di stare zitto- gli risposi acida.

-Ragazzi che dite continuiamo con le presentazioni?- disse il presidente cercando di interromperci.

-Direi che è meglio- esclamò il più alto dei cinque –io sono Minho, e loro sono Jonghyun e Taemin- disse indicandomi prima un ragazzo dall’aria leggermente scocciata e poi un altro molto solare. Il primo si avvicinò a me e divenne improvvisamente curioso:

-Certo che i tuoi occhi sono giganteschi!- esclamò avvicinandosi per guardarmi meglio negli occhi–Di dove sei?-

Mi allontanai facendo due passi all’indietro -Sono italiana- risposi fiera –mi sono trasferita qui un anno e mezzo fa per lavorare come scrittrice-

-Oh l’Italia, davvero un paese fantastico-

Ok forse anche questo Jongang o come si chiama lui, potrebbe essermi simpatico! Poi l’altro ragazzo, quello solare sempre biondino disse: -Io sono il ballerino del gruppo, spero andremo d’accordo- mi sorrise.

-Ballerino? Della musica che fate voi?- chiesi sperando fosse un ballerino di danza classica.

-Certo! E di cosa se no!- esclamò lui.

-Ah, si capito!- conclusi delusa.

-Bene finite le presentazioni! Ragazzi ricordatevi che ora siete nel boom della vostra fama, quindi questo libro farà contente le vostre fan. Perciò cercate di andare d’accordo con la nostra Giselle- disse guardando di sott’occhio Key. Poi aggiunse rivolto a me: -E tu Giselle, non dimenticarti del nostro patto-

Guardai leggermente divertita i visi confusi dei ragazzi e gli risposi: -Certo signor Lee, non lo dimenticherò di certo! E faccia lo stesso anche lei-

-Ma guardala ad un incontro di lavoro con le scarpe da ginnastica- esclamò Key, guardandomi da capo a piedi mentre uscivamo dallo studio del presidente.

-Ma ci vuole una laurea per essere così antipatici?- dissi mostrandogli un finto sorriso.

-Key basta!- lo rimproverò Onew –Giselle, la casa dove verrai a vivere è già pronta- continuò rivolto a me –si trova nella nostra stessa strada più o meno a cinque minuti a piedi, quindi quando vuoi puoi trasferirti-

-Ti ringrazio Onew, il tempo di organizzare le mie cose, e mi trasferirò- dissi sorridendogli.

-Io vado ragazzi, ciao- dissi salutandoli con la mano e allontanandomi.

 

Key

-Certo che tu non sai proprio tenere la bocca chiusa- esclamò Minho appena quella ragazzina si era allontanata.

-Hmpf! Io le cose le dico in faccia! Quella è solo una snob con la puzza sotto il naso, e di certo non voglio che una come lei ci giri intorno ventiquattro ore su ventiquattro- esclamai innervosito.

-Dai Key, in fondo non è così male! Sarà solo impaurita! D'altronde si ritrova con cinque ragazzi della quale non sa nulla, ed è normale che sia forse un po’… fredda e scostante!- intervenne Jonghyun.

-Ohoh, Hyung da te questi ragionamenti non ce li aspettiamo proprio- disse Minho divertito, scatenando l’ilarità di tutti.

-Yah, non si parla così ad una persona più anziana- disse Jonghyun dando un leggero schiaffo sulla spalla di Minho ma sorridendo anche lui.

-Comunque a me sembra simpatica- disse ritornando al discorso di prima Taemin.

-Si certo Tae, a te sembrebbe simpatico anche un dittatore- dissi ironico –Spero solo che si sbrighi a scrivere questo libro, così ce la togliamo prima dai piedi- conclusi.

-Dai Key, sono sicuro che se la imparerai a conoscere ti starà anche simpatica- intervenne Onew.

-Ne dubito- affermai.

 

Giselle

-Mary, ho la sala!- affermai aspettandomi qualche gridolino di gioia dall’altra parte del telefono.

-Che cosaaa?- urlò la mia amica.

-Si, già… Ti ricordi di quel lavoro che mi avevano offerto? Bè in cambio il presidente di questa casa discografica mi ha offerto una sala per tre volte alla settimana la sera!-

-Wow Giselle! Che fortuna! Non solo sei riuscita ad ottenere ciò che volevamo, ma lavori anche per la band più figa della Corea!- disse esaltata Mary.

-Scherzi? Sono solo dei palloni gonfiati, se ne salvano forse un paio… Senza contare quel biondino che già mi sta sulle scatole!-

-Chi biondino? Key o Taemin?- chiese lei curiosa.

-Come pretendi che mi ricorda i nomi? Comunque se non sbaglio quello con il nome inglese! Dio che nervoso mi ha fatto venire…-

-Gis non ti rendi conto di quanto tu sia fortunata, milioni di ragazze vorrebbero stare al tuo posto!-

-Ed io glielo cederei volentieri, credimi!- dissi scocciata.

-Ad ogni modo, Gis, va a casa e riposati, che non vedo l’ora, anzi, tutta la compagnia non vede l’ora di iniziare le prove- concluse.

Attaccai e mi diressi verso quella che non sarebbe stata più casa mia. Ce l’avrei potuta fare: si  trattava solo di finire di scrivere il libro velocemente e mi sarei tolta quei pivelli da davanti. Lo devo fare per lo spettacolo… Non c’è altra soluzione. Mi chiusi la porta dell’appartamento alle spalle e controllai la posta. C’era una lettera: già sapevo di cosa si trattava ma avevo ancora paura. La aprii lo stesso e lessi le parole che mi tormentavano da giorni: “Piccola ti conviene restituirmi i soldi dell’affitto delle sale, altrimenti non sarai più capace di usare quelle scarpettine da punta, con affetto il signor Jang”

Stracciai la carta e la gettai nella spazzatura. Entrai in camera mia e mi tolsi le scarpe. Guardai i miei piedi rossi,  ricoperti da bolle piene di sangue. Per una ballerina era normale avere piedi così: oramai ci avevo fatto l’abitudine. Certo ciò non mi permetteva usare scarpe aperte o con il tacco ma non mi importava perché le uniche scarpe che mi rendevano felici erano quelle con il gesso in punta. E quel biondino slavato si era anche permesso di giudicare il fatto che portassi le scarpe da ginnastica!

Mi guardai allo specchio sistemandomi i miei capelli lisci castano chiari che mi arrivavano in vita e toccai la mia figura riflessa. Guardai quegli enormi occhi castani che mi fissavano con severità e mi dissi: “Forza Giselle, ce la puoi fare!”

 

Angolo autrice: Eccomi quiii ^^ Non vi lascio mai, per vostra sfortuna (?) xD No vabbè dai spero siate un minimo contente del mio ritorno :3 Cooomunque rieccomi con la mia seconda fan fiction :3 Dopo Ugly Duck sono un po’ preoccupata che questa non vi possa piacere quanto la prima, quindi fatemi sapere cosa ne pensate :D

Un bacio e alla prossima ^-^

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


-Ah finalmente ho finito- mi chiusi la porta alle spalle e spostai lo scatolone nel soggiorno. Avevo poca roba, quindi per fortuna non tanta fatica per il trasloco. Mi guardai attorno: era carina come casa… Certo nulla di che ma era almeno accogliente. Feci per stendermi sul divano quando sentii suonare il campanello:

“Uffa che palle, proprio ora che volevo riposarmi!”

Mi alzai ed andai ad aprire:

-Ehy Giselle- due dei cinque ragazzi si trovavano davanti alla mia porta e mi guardavano sorridenti. Fermai il mio istinto di sbattergli la porta in faccia e li feci entrare. Okay adesso dovevo solo ricordare i loro nomi: allora c’era il tipo a cui piace il balletto, quello simpatico… Mmm… Onuw… No: Onew! Si okay uno ci siamo… E l’altro? Inizia con la T… O ma porca miseria: che memoria schifosa.

-Ragazzi che ci fate qui?-

-Volevamo vedere se avevi bisogno di aiuto… Ma evidentemente siamo arrivati tardi…- disse Onew.

-Oh, ti ringrazio non c’è problema- dissi io sperando che si levassero dai piedi il prima possibile.

-Allora stasera sei dei nostri?- disse il Senza-Nome.

-Che?- chiesi io sperando di aver capito male.

-Certo Giselle! Stasera ceni con noi! Taemin e Key prepareranno la cena-

Ecco come si chiama: Taemin. “Ho sfiorato la figura di merda, mi è andata bene!” pensai.

-Si a meno che, il biondino slavato non cerchi di avvelenarmi- esclamai io.

-Ahahah Giselle, non lo farebbe mai!- disse Onew ridendo.

-Bho chissà- e mi lasciai scappare anche io un sorriso.

-Comunque se mi aspettate un secondo vengo con voi, che non so dov’è casa vostra!- esclamai.

-Si certo, fa pure con comodo- disse Taemin. Mi preparai in fretta, e poi scendemmo insieme.

Facemmo cinque minuti di strada a piedi e arrivammo al loro dormitorio. Quando entrammo le mie narici furono investite da un buonissimo odore di cibo e mi accorsi di quanto quella casa fosse calda e accogliente… o forse lo erano le persone che ci vivevano dentro!

-Benvenuta a casa SHINee- disse Taemin sorridente –Oh ciao Minho, ciao Jonghyun- esclamò vedendo il tipo alto affacciarsi da una porta e quello muscoloso! Haha, adesso sapevo anche i loro nomi.

-Oh ciao ragazzi, ciao Giselle- disse Minho sorridendomi, e lo stesso fece Jonghyun.

-Ciao Minho, ciao Jonghyun- sorrisi educatamente ad entrambi.

Il biondino slavato ancora non si era visto. Bè tanto meglio!

Ci sedemmo insieme su dei divani, quando entrò il simpaticone:

-Ah ciao, ragazzina- disse sedendosi anche lui insieme a noi.

-Ehy, pivello- dissi sorridendogli sarcasticamente.

-Ragazzi la serata è appena iniziata- disse Minho –che ne dite se ci conosciamo un po’?-

-E’ un’ottima idea Minho!- esclamò Onew.

-Giselle, come sei finita a lavorare per il nostro libro?- chiese curioso Taemin.

-In realtà io lavoro come giornalista, in un giornale di musica. Mi occupo della sezione musica classica, quindi del genere pop me ne intendo poco e niente. Anzi non mi interessa più di tanto seguirlo- dissi scocciata –ed è stato proprio questo a portarmi qui. Come posso essere l’unica dannata persona in tutta la redazione a non conoscervi?- e lì vidi chiaramente tutti trattenere una risata, ma non ci feci caso e continuai: -Il signor Lee non voleva che vostre fan lavorassero per voi e così ha scelto me- sorrisi sarcastica –bè ma questo mi aiuterà anche ad avere una promozione di lavoro… e bè… anche per altre cose- tagliai corto ricordando che il signor Lee non voleva che io parlassi della questione delle sale con loro.

-Mmh capisco… Quindi diciamo che tu non hai neanche la minima idea di chi siamo, giusto?- disse Jonghyun.

-Proprio così! Non ho mai ascoltato una vostra canzone o altro, ed ho ancora difficoltà a ricordarmi i vostri nomi- dissi leggermente imbarazzata.

-Ahah ma davvero, allora io come mi chiamo?- disse Taemin.

-Il tuo l’ho memorizzato poco fa: sei Taemin- lui sorrise quando sentì che mi ricordavo il suo nome, poi continuai: -e loro sono Onew, Jonghyun e Minho- dissi indicandoli.

-E tu- indicai il pivello –sei il biondino slavato con il nome inglese- gli sorrisi sarcastica.

-Biondino slavato?- avrei giurato che gli occhi gli fossero usciti dalle orbite. –E comunque il mio nome è Key-

Mangiammo la cena preparata da Key e devo ammettere che non era male. Decisi che avrei dovuto dichiarare bandiera bianca con il pivello, visto che volevo lavorare tranquillamente. Quando stavo per andarmene gli feci segno di venire in cucina e lui mi seguì.

Gli tesi la mano e dissi: -Sono fatta così, scusa… Key- dissi sussurrando le parole e facendo fatica a non chiamarlo pivello –voglio lavorare bene, quindi spero che potremmo farlo-

Lui prese la mia mano e disse: -Ha, non ti preoccupare… Giselle- che avesse fatto fatica anche lui a non chiamarmi ragazzina? –ad ogni modo mi diverte stuzzicarti, quindi ragazzina, sono sicuro che lavoreremo benissimo insieme- sorrise.

Gli sorrisi anche io ed esclamai: -Ne sono certa, pivello-

Andammo alla porta d’ingresso dove gli altri ci stavano aspettando:

-Che vi siete detti?- chiese Jonghyun curioso.

-Oh nulla di che, abbiamo solamente chiarito un po’ di cose- disse Key facendomi l’occhiolino.

-Ad ogni modo… Questo è il nostro numero di casa, per qualsiasi emergenza: e dietro ci sono anche quelli dei nostri cellulari- disse Onew porgendomi un bigliettino.

-Oh grazie mille!- dissi mettendomi il biglietto in tasca -Allora ragazzi ci vediamo domani- esclamai uscendo e salutandoli con la mano.

-Ciao ragazzina- sentii in lontananza la voce del pivello più forte delle altre. E dalla mano con cui stavo salutando mentre ero di spalle, abbassai tutte le dita, tranne quello medio. Okay non era una cosa da donna fine, ma se l’era cercato. Sentii la sonora risata di tutti alle mie spalle e me ne andai sorridendo.

Percorsi la strada buia pensando alla serata che avevo passato. Mi ero divertita: loro sono davvero dei bravi ragazzi e non mi hanno fatto pesare il mio comportamento un po’ da snob. Si lo so che sono così! Ma cosa ci posso fare? Infilai la chiave nella serratura e mi ritrovai davanti ciò che non mi sarei mai aspettata.

 

Key

E così quella ragazzina mi aveva chiesto scusa! Ha,in fondo non era poi così male! Forse Jong aveva ragione: era scostante perché si era ritrovata con cinque ragazzi davanti di cui non sapeva assolutamente niente. Certo che però a essere insopportabile si mette d’impegno! Però mi fa ridere: è buffa! La voce di Onew mi sveglio dai miei pensieri:

-Key, Giselle si è dimenticata il suo telefonino, glielo potresti portare? Noi siamo già tutti in pigiama…-

-Hyung, che cambia possiamo darglielo anche domani!- dissi scocciato.

-Dai Key, è pochissima la strada da fare!- esclamò mettendomi il cellulare in mano.

-Che palle però!- sbuffai e poi uscii di casa.

Arrivai dopo poco a casa di Giselle, e come Onew mi aveva detto salii al primo piano. Bussai ma mi accorsi che la porta era aperta: entrai e rimasi sconvolto.

 

Giselle

Ogni mobile era gettato a terra, aperto, e rotto. I vetri delle finestre totalmente spaccati, e tutti i miei vestiti e la mia roba sparsi sul pavimento. Mi appoggiai tremante al tavolino dell’ingresso e mi accorsi che la mia mano non era poggiata su una superficie di legno ma su un pezzo di carta. Guardai in quella direzione e vidi la solita lettera che oramai mi torturava da giorni.

“Spero che questo ti sia servito da lezione… E’ il mio ultimo richiamo! Stai attenta tesoro!”

Caddi sulle ginocchia e iniziai a piangere. Come cavolo aveva fatto a scoprire il mio indirizzo nuovo? E ora? Come avrei potuto fare? Da dove li avrei presi i soldi?

Sobbalzai ed urlai quando sentii la porta alle mie spalle aprirsi, e mi girai con un’espressione sconvolta in viso. Mi accorsi che si trattava di Key, e mi si inginocchio di fronte:

-Giselle cosa diamine è successo?- disse lui fermo e deciso.

-N…niente Key niente! Va via per piacere…- la mia voce era rotta dai singhiozzi e dalle lacrime e mi accorsi di avere tutto il trucco sciolto sul viso quando mi ci passai una mano sopra per asciugarmi le lacrime.

-Come niente? Giselle parla!-

-Key…-  mi alzai a fatica e mi misi le mani in volto per nascondere i singhiozzi quando sentii due mani prendermi i polsi per attirarmi a sé. Key mi stringeva tra le sue braccia e le mie mi erano state legate da lui dietro la sua schiena. Appoggia la testa sul suo petto e piansi liberamente. Lui mi accarezzava i capelli e mi diceva:

-Tranquilla Giselle, tranquilla. Ci sono io…-

-Key… I-io ho paura-

-Vieni sediamoci… -disse lui. Mi mise un braccio intorno alla vita per sostenermi, e mi fece stendere sul divano. Prese una coperta da sotto un mucchio di vestiti e me la mise addosso.

-Grazie Key, ma non sei obbligato- dissi socchiudendo gli occhi.

-Ragazzina, non ti preoccupare- disse sorridendomi.

Sorrisi anche io e gli dissi: -C’è una lettera sul pavimento dell’ingresso, prendila così ti spiego-

Tornò poco dopo con la lettera in mano, e disse:

-Chi è questo qui? E cosa vuole?- chiese arrabbiato.

-E’… bè diciamo che ho dei debiti…- mi premurai di non dire il motivo –e lui- dissi indicando la lettera –rivuole i soldi indietro…- abbassai gli occhi e fui attraversata da un brivido –e ricevo lettere di questo tipo già da molto… Ma… ma una cosa del genere non me la sarei mai aspettata…- dissi guardandomi intorno.

Key si mise una mano sul volto come se stesse pensando ad un rimedio e disse: -Troveremo una soluzione, sta tranquilla!-

-No!- urlai, e lui mi guardò sorpreso. –Tu e i ragazzi non ci dovete entrare in questa storia… Troverò i soldi da sola…N-non ho bisogno del vostro aiuto!- dissi ferma.

-Non è il momento di fare l’orgogliosa…-

-Non si tratta di essere orgogliosa… Per voi io sono una totale sconosciuta, come d'altronde lo siete voi per me! Quindi davvero non ti preoccupare…-

-Ad ogni modo tu non puoi vivere da sola… Quindi starai da noi, almeno fino a quando la situazione non si sarà calmata!-

Avevo paura a rimanere da sola, quindi dovevo solo accettare…

-Non sarò di nessun disturbo, pivello?- chiesi.

-Certo ragazzina che disturberai, ma non ti posso mica lasciare qui da sola… Sono pur sempre un gentiluomo!- disse sorridendo. –Ma per stasera, dormi qui! Sei troppo stanca per arrivare da noi- Poi mi prese in braccio, ed io lo guardai sorpresa, arrossendo.

-Certo che tu te ne fai di film!- esclamò guardando la mia espressione –Ti sto solo portando nel tuo letto, non ci sto provando con te tranquilla.-

-Hmpf, l’avevo capito- esclamai io altezzosa.

-Si, si, certo!-

Mi fece stendere, e mi coprì.

Stava per uscire dalla mia camera quando io dissi:

-Ah, pivello ma cosa eri venuto a fare qui?-

-Ah si giusto! Avevi dimenticato questo! – disse cacciando il mio telefonino dalla tasca e mettendolo sul comodino.

-Adesso riposa, e sta tranquilla non ti succederà nulla- disse sorridendomi.

Fece per uscire quando io bofonchiai:

-Non sei poi così antipatico…-

Lui si girò con aria compiaciuta e disse: -Uh,uh non ho capito bene… Puoi ripetere?- si avvicinò al letto.

-Hai capito benissimo invece! Quindi ricordatele per sempre queste parole che non usciranno dalla mia bocca MAI PIU’- esclamai sottolineando le ultime due parole.

-Ahahah- scoppiò in una sonora risata: -Dormi bene Giselle…- sorrise e si avvicinò alla porta.

-Ma…ma tu stai andando via?- chiesi spaventata dall’idea di rimanere sola.

-Dormo sul divano- disse sorridendomi. Poi cambiò espressione e disse: -Guarda un po’ cosa mi tocca fare, dormire su uno scomodo divano! Se poi domani mi sveglio con il mal di schiena me la prendo con te, ragazzina!-

-Hmpf, non ti sta mai bene niente!- dissi soffocando una risata.

Rise anche lui e poi uscì dalla stanza.

In fondo non era così male…

 

Key

Era sconvolta. Mille lacrime le cadevano sul viso, sporcandole le guancie di trucco. Sentii l’impulso di prendermi cura di lei… D'altronde non la vedevo più come la ragazza forte e scostante che avevo conosciuto: era fragile e sensibile. Non me lo sarei mai aspettato. Cercai di risollevarle il morale e sembrava funzionare. Ricominciò a sorridere e continuava a stuzzicarmi. L’avrei aiutata… Non so come, ma l’avrei fatto… Adesso l’unica cosa che potevo fare era starle vicino!

Angolo autrice: annyeooon :3 Eccomi con un altro capitolo :D Spero davvero vi piaccia :3 Qui c’è un po’ più d’azione, forse ho corso un po’ troppo, ma comunque la storia è lunga quindi spero non vi dispiaccia J Ringrazio Kiki Bling, LoveJoker, karlek_ e katy95 per le recensioni :3 E ringrazio anche chi legge solamente :D

Un bacio e alla prossima ^-^

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Mi strofinai gli occhi e scesi dal letto. Uscii dalla camera e guardai il ragazzo che dormiva sul divano. Era steso sul fianco sinistro e aveva entrambe le mani sotto la testa. Aveva la bocca semiaperta dalla quale uscivano leggeri respiri. Mi avvicinai e pensai “Certo che è davvero bello”.

Lo coprii con la coperta che era gettata ai suoi piedi e mi avviai in cucina. Pensavo di dovermi sdebitare per ciò che aveva fatto ieri sera così gli preparai la colazione.

-Ehy ragazzina- Key stava sulla soglia della porta con l’aria leggermente assonnata.

-Pivello! Ti sei svegliato finalmente!- dissi mettendogli a tavola il piatto di pancakes.

-Uh buoni i pancakes! Li adoro- esclamò.

-Attento che possono essere avvelenati- dissi.

-Anche se so che potresti benissimo fare una cosa del genere, sono troppo affamato per non mangiarli- affermò infilandosi in bocca un pezzo enorme di pancake.

-Yah, per chi mi hai presa!- dissi dandogli un buffetto sulla testa.

Lui rise ed anche io feci lo stesso.

-Certo che di prima mattina hai un aspetto terribile!- esclamò guardandomi.

-E devo dire che tu sei un eterno gentiluomo- dissi io mettendo il broncio.

-Sai che scherzavo vero?- disse lui dispiaciuto.

-Haha, cos’è ti senti in colpa?- chiesi io con aria indagatoria.

-Ma quando mai!- mi  rispose –comunque prepara le tue cose, che le portiamo a casa nostra!-

-Si d’accordo! Non ti preoccupare non porterò molto!-

Andai in camera e preparai una valigia! Ci misi dentro tutte le cose più importanti che avevo, tanto quella casa ci sarebbe stata sempre per me… In un fututo… Quando tutto con il signor Jang sarebbe finito.

Portai la mia valigia fuori la camera e trovai davanti la porta Key già pronto per andare!

-Ok, sono pronta!-

Scesi i primi scalini della rampa del palazzo con difficoltà vista la pesantezza della valigia, quando sentii un sbuffo dietro di me e Key che mi sorpassava prendendo la valigia e facendo tutta la rampa di scale.

-Ma.. N-non ce n’è bisogno- dissi sorpresa.

-Sta zitta ragazzina e andiamo!- disse lui nervoso.

 

Key

Certo che non riusciva proprio a cavarsela da sola!  Le presi la valigia da mano e arrivammo a casa nostra!

-Key abbiamo letto il messaggio, ma cosa è successo?- chiese Onew.

-Nulla, solo che da oggi in poi, per un po’ di tempo, Giselle starà da noi- dissi io portando la valigia nella camera degli ospiti.

-Oh, che bella notizia- esclamò Taemin felice. E anche tutti gli altri lo erano. Ma perché?

Vidi Giselle seguire Onew che la portava nella stanza dove avevo posato la valigia per mostrargliela.

-Questa è la tua camera! Cercheremo di essere il più decente possibile, ma ricordati che siamo pur sempre cinque ragazzi in una casa- disse sorridendo.

-Mh, si va bene non ti preoccupare- rispose Giselle leggermente scocciata.

Ha, ma come? Non ci era neanche minimamente riconoscente?

 

Giselle

La camera che mi avevano mostrato era carina, mi piaceva. Solo mi ero innervosita per il pivello che continuava a comportarsi da idiota. Evidentemente la gentilezza della sera prima era solo una cosa temporanea.

-Giselle, oggi abbiamo dobbiamo fare le prove! Vieni con noi? - mi chiese Jonghyun gentilmente.

-Si certo! Così posso anche iniziare il mio lavoro- gli dissi, anche se leggermente contro voglia. Le mie orecchie avrebbero dovuto ascoltare ciò che loro chiamano musica.

Presi il mio portatile più minuscolo di un unghia e lo seguii. Entrammo in un furgoncino e Jonghyun si mise davanti accanto all’autista, Taemin ed Onew dietro ed io, Minho e Key nei sedili centrali, ovviamente c’era Minho al centro.

-Ragazzi vi dispiace se vi faccio qualche domanda?-  chiesi io.

-No certo fa pure- disse Minho. Sentii Key sbuffare ma non ci feci caso.

-Inizio con le domande di base. Qual è il vostro colore preferito?-

-Il mio è il blu- disse Minho.

-A me piace il bianco- intervenne Taemin.

Vidi Jonghyun girarsi e dire: -Io non saprei scegliere tra il nero e il verde-

-A me piacciono il rosso e il giallo- mi rispose Onew.

-Il mio è il rosa- disse Key guardando fuori dal finestrino.

-Che brutti gusti pivello!- dissi per prenderlo in giro.

-Scusa?- disse girandosi verso me –E sentiamo, il tuo quale sarebbe?-

-L’azzurro! Il colore del cielo, del mare…- ed anche il colore del mio primo tutù. Non potrò mai dimenticarlo!

-Meglio il rosa!- concluse Key.

-Sarà… Ee… Quanti anni avete?-

-Non sai neanche questo?- sbottò Key.

-Come potrei saperlo? Io non sapevo neanche della vostra esistenza- gli dissi io.

-Onew ed io ne abbiamo 22, Key ne ha da poco fatti 21, Minho ne ha 20 e Tae 19- mi disse Jonghyun gentilmente.

Scrivevo tutto ciò che mi dicevano sul mio portatile cercando di capire anche come fossero le loro personalità!

Arrivammo alla SM e i ragazzi mi accompagnarono in una sala.

-Giselle, noi ci andiamo a cambiare, tu aspettaci anche qui- mi disse Onew.

-D’accordo, grazie- sorrisi, posando la mia borsa a terra.

Mi guardai intorno e mi sentii a casa. C’erano le sbarre e gli specchi. Non mancava davvero niente. Mi avvicinai alla sbarra e ci poggiai una mano sopra. Accennai un pliè e sorrisi tra me e me, pensando che la sera dopo avremmo potuto provare in una sala del genere. Sentii un rumore di passi ed istintivamente corsi dalla parte opposta della sala. I ragazzi entrarono in tuta e Minho mi disse:

-Siediti pure Giselle- mi disse Minho.

Mi accomodai su una sedia e vidi Taemin accendere la musica.

Il mio sguardo annoiato si posò su di loro per cambiare subito idea. Sembrava che la musica entrasse nei loro corpi, ogni nota era valorizzata da un passo. E la loro anima usciva fuori. Taemin ballava davvero bene, ne rimasi sorpresa. E lo stesso gli altri quattro. Provarono con forza per molto tempo, senza fermarsi. Fino a quando dopo aver ballato all’incirca una decina di canzoni si gettarono a terra, per riposarsi.

-Yah, sono distrutto- esclamò Jonghyun.

-Per oggi può bastare ragazzi, che ne dite?- chiese Onew.

-Direi che va bene- intervenne Minho –se continuiamo ci distruggiamo- aggiunse con una risata.

-Giselle che ne pensi?- chiese Taemin.

-Mh, non male…- dissi.

-Non male?- aggiunse Key –Stai scherzando vero?-

-No che non scherzo… Siete bravi certo, ma questa non la si può di certo chiamare danza!- dissi io.

-E tu che ne vuoi capire? Il tuo lavoro è scrivere, e non credo tu sappia ballare!- disse il pivello.

-Ne capisco più di quanto tu creda! E ti dico anche un’altra cosa… La vera danza è quella classica!- dissi orgogliosa.

Vidi i visi dei ragazzi delusi, tranne quello di Key che era un misto tra l’arrabbiato e il nervoso, e mi premurai di aggiungere: -Ad ogni modo mi siete comunque piaciuti! Capisco perché milioni di persone impazziscono per voi-

I volti dei quattro di illuminarono in un sorriso e dissero: -Grazie Giselle!-

Okay adesso mi sentivo in colpa! Ma in fondo avevo solo detto il mio pensiero! Non credo sarebbero stati più contenti se avessi iniziato a saltellare come un’oca e a battere le mani urlando “OMMIODDIOMACOMESIETEFIGHI”. No! Non l’avrei mai fatto e mai lo farò!                        

Tornati a casa, preparai la cena per loro, ma io non mangiai e mi chiusi in camera. Chiamai Mary, la mia migliore amica nonché una delle organizzatrici degli spettacoli della compagnia. Era di origini inglese, ma era nata e cresciuta in Corea. L’avevo conosciuta appunto al mio arrivo in questo paese.

-Mary, sono io!- dissi al telefono.

-Gis, come stai?- chiese.

-Bene, bene- non le raccontai la faccenda del signor Jang. O meglio nessuno sapeva di quello che mi stava succedendo. Sapevo benissimo che se avessi detto qualcosa, tutti avrebbero messo le mani sul loro portafoglio per aiutarmi, cosa che io non volevo assolutamente. Anche perché quel posto l’avevo trovato io ed avevo insistito io a portarli lì.

-Mi devi dire qualcosa?- chiese lei.

-No, volevo solo ricordarti di avvisare i ragazzi! Ci vediamo domani alle 8 alla SM-

-Ok non ti preoccupare, ci vediamo domani piccola-

-Buonanotte Mary-

Mi stesi nel letto, e mi addormentai sperando che la sera dopo arrivasse presto.

 

Angolo autrice: Ciauu ^^ Eccomi con un altro capitolo :D Scusate, lo so che è un po’ statico T_T Ma spero vi piaccia lo stesso J Ringrazio Kiki Bling e katy95 per le loro recensioni :3 Siete molto gentili :D E ringrazio anche chi legge soltanto :3 Fatemi sapere cosa ne pensate J

Un bacio e alla prossima ^-^

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Presi le mie scarpe da punta da dentro all’armadio per metterle nello zaino insieme al body e alle calze. Chiusi la cerniera e ed uscii fuori dalla stanza. I ragazzi erano tutti seduti sul divano a guardare un film.

-Ragazzi io scendo- dissi prendendo una bottiglina d’acqua dal frigorifero.

-Dove vai?-

-Ehm… devo fare una commissione- risposi non sapendo cosa dire.

-Hai bisogno che qualcuno ti accompagni?- chiese cortesemente Minho.

-Oh… no no, non ce n’è bisogno- mi affrettai a dire sorridendo.

Uscii da casa e mi avviai verso la SM.

Appena entrai, dissi il mio nome ad una signorina che mi accompagnò ad una porta.

-Questa è la sala, già sono arrivate altre persone- mi sorrise e se ne andò.

Aprii la porta con l’adrenalina che mi bruciava dentro. E appena entrai vidi quello che mi era mancato vedere per molto tempo.

Persone che facevano spaccate, o pliè alla sbarra, oppure che ricordavano i passi delle coreografie. Quando entrai, esibii un sorriso a trentadue denti. Agitai la mano e tutti mi sorrisero e mi salutarono.

-Grazie Gis- mi disse riconoscente Jung, il ragazzo che aveva il ruolo da protagonista nel balletto –anzi grazie a nome di tutti-

-Figuratevi, lo faccio per noi- dissi abbracciandolo.

Mi andai a cambiare e mi misi le mie scarpette.

Quando entrai in sala, Mary disse:

-Ok, ragazzi, si inizia- battè le mani per attirare la nostra attenzione, e tutti ci mettemmo in posizione.

 

Key

Da qualche giorno Giselle quasi ogni sera spariva! Non diceva dove andava o altro, e tutti eravamo curiosi di saperlo! Inoltre tornava anche ad orari assurdi: non che io la aspettassi sveglio, certo! Ma non potevo non sentire i rumori della porta d’ingresso. Volevo scoprire dove andava!

 

Taemin

-Aaah per oggi ho finito- dissi a me stesso mentre finiva la musica di Lucifer. Mi ero trattenuto in sala prove per perfezionare i passi, ma ero stanco quindi mi decisi a tornare a casa. Guardai l’orologio: le dieci. Ok, gli hyung mi avrebbero ammazzato!

Uscii dalla sala, e sentii una musica che non si era mai sentita alla SM, a parte quando Onew provava l’opera! Musica classica! Mi avvicinai alla sala dalla quale proveniva e aprii lentamente la porta. Vidi una ragazza di spalle che stava facendo un passo a due di danza classica con un ragazzo. Ma un momento… Quella ragazza era Giselle! Sbarrai gli occhi dalla sorpresa, e continuai a guardare incantato quella bellissima figura che si muoveva sulle punte in un modo così fluido ed elegante che sembrava camminasse sull’acqua. Faceva giri e salti, e sorrideva. Sorrideva come non l’avevo mai vista. Ed era proprio quel sorriso che la rendeva ancora più stupenda da guardare.

 

Giselle

“Ok, adesso due giri, e poi mi devo voltare verso sinistra che trovo Jung che mi prenderà la mano” mi dissi in mente mentre ballavo. Dopo i due giri, mi voltai verso sinistra e vidi un ragazzo vicino alla porta. Taemin! Caddi dalle punte per la sorpresa, ma nonostante questo continuavo a guardarlo negli occhi. Mary interruppe la musica e mi chiese:

-Gis, che succede?-

Mi avvicinai a Taemin e dissi calma:

-Che ci fai qui?-

-Giselle! Tu sei… una ballerina!- esclamò lui.

-Taemin?- le ragazze avevano iniziato a riconoscerlo così lo presi per il braccio e lo trascinai fuori.

-Taemin, ti ho fatto una domanda-

-Ho finito più tardi! Ho sentito la musica ed eccomi qui!- disse lui sorridendo.

Mi misi una mano sulla fronte e mi stropicciai un occhio.

-Ok, adesso però non devi dirlo a nessuno dei ragazzi, capito?-

-Perché? Sarebbero felici di vederti ballare, sei così brava…!- esclamò.

-Da…davvero sono brava?- ok non sapevo resistere ai complimenti.

-Bravissima! Sembravi un cigno, davvero!- mi sorrise.

-Grazie Taemin!- gli dissi riconoscente.

-Chiamami pure Tae-

-Oh, ok Tae…- dissi leggermente imbarazzata –ad ogni modo, non dirlo ai ragazzi-

-Ma perché?-

-Perché il vostro presidente non vuole… Ha paura che vi distraiate con queste cose…-

-Ah capisco- disse lui leggermente triste.

-E anche perché non credo che gli interessi molto…- aggiunsi.

-Oh ma questo non è vero! Sono sicuro che gli piacerebbe molto vederti ballare!- disse sorridendomi.

-Sarà…-

-Giselle, potrei assistere alle prove?- chiese lui quasi supplicandomi.

-Ehm… Ok se proprio ci tieni- gli sorrisi –ma ricorda, sh!- aggiunsi io mettendomi l’indice davanti alla bocca.

-Fidati!- disse lui mimando il segno di cucirsi la bocca.

Ridemmo ed entrammo in sala.

-Ragazzi lui è Taemin, assisterà alle prove, spero vi faccia piacere-

Sentii un coro di approvazione, e lo vidi sorridere. Si sedette e ricominciammo a riprovare.

 

Taemin

La melodia iniziò di nuovo a diffondersi nella sala e vedevo Giselle muoversi sulle punte con tanta agilità e grazia che sembrava un angelo. Girava e saltava come se nulla fosse e nonostante ciò continuava a sorridere: era bravissima. Gli Hyung se l’avessero vista ne sarebbero rimasti affascinati anche loro. Anche perché mi ritrovavo davanti non la solita Giselle, scostante, brusca e leggermente acida; ma sembrava dolce, sensibile e soprattutto fragile.

-Ok per oggi abbiamo finito- esclamò una ragazza che scoprì dai saluti di tutti chiamarsi Mary.

Giselle mi fece segno di seguirla ed arrivammo ad uno dei nostri camerini. Si sedette ed iniziò a bere dell’acqua.

-Dio, sono distrutta- esclamò passandosi l’asciugamano sulla fronte.

-Immagino… Mi faresti vedere una scarpetta?- chiesi curioso.

-Si, certo!- si slacciò i laccetti e sfilò la punta e non potetti non notare la macchia rossa che si trovava sulla punta delle calze.

-Giselle... Che cosa…?-

-Cazzo! No! Si sono sporcate di nuovo le calze!- disse lei innervosita.

-Vengo subito- detto questo, andò in bagno, per poi uscire in tuta.

Le guardai i piedi scalzi e rimasi sorpreso di quante bolle e quanto sangue ci fosse. Evidentemente lei notò il mio viso sorpreso e disse:

-E’ normale! Non c’è nulla di cui preoccuparsi- mi sorrise –chi usa le punte è abituato a questo-

-Wow, deve essere una sofferenza- esclamai.

-No sai, io amo ballare, per me è una necessità! Sai per me danzare è come camminare… La gente deve camminare? Bè io devo ballare- esclamò lei sorridendo.

-Ma sai che è la stessa cosa che dico io?- dissi sorprendendomi che la pensassimo allo stesso modo.

-Davvero? Bè sono contenta di aver trovato qualcuno che ami la danza quanto me- mi rispose ricoprendosi di ovatta alcune dita.

-Se ti fa schifo, non ti preoccupare, puoi anche aspettarmi fuori!- disse lei sconcertata.

-Oh no, no, assolutamente! Non c’è nessun probelma…- le sorrisi.

Le mi sorrise di rimando, infilandosi una scarpa da ginnastica.

-Ah, ma allora è per questo che non indossi mai scarpe aperte?- chiesi curioso.

-Già…- disse leggermente amareggiata –però per me non è un problema, voglio dire non mi cambia nulla- aggiunse con un leggero sorriso. Si alzò, si sciolse i capelli e poi ci avviammo a piedi verso casa.

 

Giselle

Mi piaceva Taemin! Avevo trovato una persona che come me viveva per la danza. Mi capiva… E ne ero felice!

-Ah e poi mi devi insegnare a fare quei salti come li faceva il ragazzo che ballava con te- esclamò lui mentre camminavamo.

-Haha, ne sei sicuro? Magari facciamo anche un passo a due- scherzai io.

-Perché no? Mi aiuteresti tu, e a me farebbe tanto piacere imparare un altro stile…- disse lui sognante.

-Taemin, non si tratta di danza moderna o altro. E’ danza classica! Non c’è nulla di più difficile!- precisai io.

-Daaai, insegnami qualcosa! E poi io insegnerò qualcosa a te!- era entusiasta.

-Mmm perché no, potrebbe essere divertente!- sorrisi.

Ok, io che mi avventuravo nel mondo della danza pop non ero proprio io. Che mi stava succedendo?

Nel frattempo eravamo arrivati a casa e cercammo di entrare senza fare rumore. Mentre ci salutavamo con la mano per poi andare ognuno nelle proprie camere, però, qualcuno accese la luce del soggiorno.

-Ehy che ci fate voi due qui?- disse Onew con gli occhi assonnati.

-Ehm… niente, ci siamo incontrati sotto il palazzo- mi inventai io.

-Già, Hyung, sai com’è anche oggi ho finito tardi di provare-

-Capisco! Tae però non stancarti troppo, e a te Giselle, buonanotte- mi sorrise.

-Buonanotte ragazzi-

 

Angolo autrice: eccomii :3 Finalmente posso pubblicare un altro capitolo :D Non so se vi può piacere perché è incentrato particolarmente sulla passione di Giselle, ma spero che vi piaccia J Ringrazio Kiki Bling, katy95 e _Krystal_ per le recensioni :3 Siete state molto gentili :D Ringrazio anche i lettori :3

Un  bacio e alla prossima ^-^

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


-Cinque, sei,sette,otto!- esclamò il coreografo. I cinque ragazzi si esercitavano come dannati, e oramai io ero un’ abituale spettatrice delle loro prove.

-Tae quando fai il giro dovresti stendere più il ginocchio! Gireresti più facilmente- esclamai guardandolo.

-Ma che ne puoi sapere tu?- disse Key pungente come al solito.

Alzai gli occhi al cielo e ascoltai la risposta di Taemin: -Grazie Gis per il consiglio- mi sorrise.

A dire la verità non ero solo io la spettatrice abituale, ma anche Taemin lo era alle mie prove. E se non finivamo molto tardi, io e lui rimanevamo ancora un po’ in sala prove per ballare insieme. Gli avevo insegnato qualche passo di danza classica e l’impegno che ci metteva per impararli era davvero impressionante.

Provò a fare il giro come gli avevo detto io e ci riuscì! Mostrai un sorriso soddisfatto a Key che sbuffò e iniziò a ripassare la coreografia.

-Avevi ragione!- esclamò contento il Maknae.

-Tae, io ho sempre ragione!- dissi scatenando l’ilarità di tutti.

-Ma daaaaai- esclamò Jonghyun dopo essersi ripreso dalla risata. Mi venne vicino e iniziò a farmi il solletico.

-No, Jonghyun, no!- dicevo tra le risate.

Si unì anche Minho e io non riuscivo a smettere di ridere.

Sentimmo uno schiarirsi di voce e tutti ci girammo verso l’entrata, da dove era venuto il suono:

-Invece di lavorare vi divertite così?- disse una ragazza acidamente.

-Krystal, ciao!- disse Minho.

-E tu chi sei?- chiese la seconda ragazza che stava entrando.

-Non ti conosco, non sono tenuta a dirtelo!- dissi io semplicemente.

-Hmpf! Ma guarda che arrogante!- disse la terza stangona che era con loro.

Guardai le tre ragazze con aria altezzosa e Minho si premurò di intervenire:

-Loro sono Krystal, Seohyun e Jessica- disse indicandole –Krystal fa parte delle f(x) mentre Seo e Sica delle Girls’ Generation-

Supposi che si trattassero di gruppi famosi, anche vista la loro magrezza invidiabile, e la loro lunghezza delle gambe.

-E lei è Giselle- disse Jonghyun sorridente.

-Ooh, capisco! E come mai le stavate incollati addosso?- chiese Jessica.

-E’ un problema?- intervenne Key.

-Oh no assolutamente! Key non ti innervosire!- disse Seohyun avvicinandosi al ragazzo per fargli un po’ di moine.

Key si divincolò e disse: -Siete venute per qualche motivo?-

-Io e Sica stasera diamo una festa a casa, volete venire?- chiese Krystal.

-Certo, può venire anche Giselle?- domandò Taemin sorridente.

-Mmm, se proprio volete!- esclamò Jessica.

-Grazie mille ragazze per l’invito- disse Onew –ci vediamo stasera-

Quando le ragazze furono uscite, dissi:

-Cavolo che principessine sul pisello che erano quelle!-

-Dai Giselle, se le conosci non sono poi così male… -

-Sarà…-

-Allora stasera sei dei nostri?-

-Perché no… In fondo ci si diverte!- sorrisi.

Tornammo a casa e ci iniziammo tutti a preparare per la serata.

Presi dall’armadio uno dei miei vestiti preferiti: era molto corto, blu ricoperto di paillette, senza spalline. Lo infilai e poi pensai al trucco. Lasciai i capelli sciolti sulle spalle e poi pensai alle scarpe. E ora? Che mi sarei dovuta mettere?

 

Key

Non è che non sopportavo quelle ragazze. E’ solo che a volte avevano atteggiamenti un po’ esagerati che mi innervosivano e quindi rispondevo male. Ad ogni modo tornati dalle prove ognuno si chiuse in camera propria per prepararsi. Dopo essermi vestito uscii e mi sedetti sul divano. Ad un certo punto vidi Taemin uscire da camera sua, anche lui già pronto, con una scatola in mano, che si avvicinava alla porta della camera di Giselle:

-Tae, dove vai?-

Lui si fermò e si spaventò sentendo la mia voce: -Hyung!- esclamò –Devo dare una cosa a Giselle- fece un leggero sorriso e si rifilò in camera della ragazzina.

 

Giselle

Sentii la porta aprirsi e vidi Taemin entrare:

-Tae! E se fossi stata nuda?- dissi io.

-Oh si hai ragione scusami!- disse imbarazzato.

-Fa niente, dimmi!-

-Prima quando mi sono allontanato mentre tornavamo, ti ho comprato queste! Ho immaginato che non sapessi cosa indossare ai piedi!- mi disse entusiasta.

Aprii la scatola e vidi delle scarpe nere che avevano si un bel tacco ma erano chiuse, e poi ancora c’erano delle suolette e delle bande molto doppie.

-Se ti metti queste bande intorno alle ferite, non sentirai nulla!-

Alzai lo sguardo verso di lui e lo guardai grata.

-Grazie Tae!- gli sorrisi calorosamente.

-Hai sorriso nello stesso modo di quando balli!- era contento.

-Davvero?- risi leggermente –E’ perché sono felice di aver trovato un amico fantastico come te-

-Oh ma davvero? Eppure pensavo che fossi una reginetta di ghiaccio che non voleva persone intorno a sé!- disse scherzando.

-Bè per le persone speciali, faccio delle eccezioni- sorrisi e lo abbracciai.

-Allora che aspetti a mettertele?- disse lui. –Ah dimenticavo, sei proprio bella!-

-Grazie!- gli sorrisi.

Mi misi le bende e infilai le scarpe. Poi lui mi prese per mano e mi aiutò ad alzarmi. Non sentivo dolore!

-Tae, avevi ragione non sento nulla!- dissi io.

-Io ho sempre ragione- disse imitando la mia voce altezzosa.

-Yah!- gli diedi una pacca sulla spalla.

Uscimmo dalla stanza e tutti i ragazzi erano già lì pronti ad aspettarci.

 

Key

Che cavolo doveva dare Taemin a Giselle? Uff, ma perché continuavo a chiedermelo?

I miei pensieri furono interrotti dal rumore della porta della camera di Giselle che si apriva. Era bellissima! Quel vestito blu le aderiva perfettamente sul corpo, mostrando le sue curve. I capelli le ricadevano sulle spalle, incorniciando quel viso abbellito da un leggero sorriso. Ma… Che stavo pensando? Scossi la testa come per cacciare via quei pensieri, poi sentii i ragazzi dire:

-Che bella che sei Giselle!-

-Grazie mille- lei sorrise, grata. Le faceva così tanto piacere sentirle fare i complimenti?

 

Giselle

-Che bella che sei Giselle!- mi dissero i ragazzi.

-Grazie mille- sorrisi, grata. –Siete davvero molto gentili-

Onew mi porse il braccio ed io lo presi sorridendo.

Arrivammo alla festa poco dopo e quando entrammo i ragazzi furono accolti da tantissime persone che li salutavano e li abbracciavano. Jessica e Krystal anche ci vennero in contro e quando mi videro fecero una leggera faccia delusa, quasi sperassero io non venissi:

-Ah ci sei anche tu!-

-Certo, non me la sarei mai persa una festa del genere!- dissi sorridendo sarcasticamente –Ah e grazie per l’invito- aggiunsi.

-Ma figurati-

Ok! Entrambe avevano una faccia da schiaffi grandissima!

Onew e Taemin si allontanarono per andare a parlare con una ragazza bionda ed un’altra molto carina, entrambe devo dire dall’aria simpatica. Nel frattempo vidi Krystal trascinarsi a Minho sulla pista da ballo, Jessica che invece si attaccava come una sanguisuga a Jonghyun e Seohyun che cercava di ricevere attenzioni da Key. Patetiche!

Mi allontanai e mi sedetti su una sedia, pensando a cosa poter fare per trascorrere quella serata!

 

Krystal

-Minho riprendiamo a ballare dopo, che ne dici?- dissi distrutta al mio cavaliere.

-Ok, vado a prendere qualcosa da bere!- esclamò allontanandosi.

Vidi avvicinarsi a me anche mia sorella Jessica e Seohyun che si erano separate dai ragazzi per i quali stravedevano.

-Ok, dobbiamo umiliare quella tipetta!- disse io arrabbiata.

-Non fanno altro che parlare di lei!- continuò Jessica.

-Key invece è più freddo del solito, credo sia proprio per quella Giselle- esclamò Seohyun.

-Ragazze, state pensando a quello che penso io?- chiesi.

Ci guardammo con uno sguardo d’intesa e insieme dicemmo: -Inizia lo spettacolo!-

 

Giselle

Stavo sorseggiando un bicchiere di birra quando vidi avvicinarsi a me Taemin e Onew con le due ragazze con cui parlavano prima.

-Gis loro sono Luna- disse Onew indicandomi la ragazza bionda, che mi sorrise e mi strinse la mano –e lei è Hyoyeon- anche quest’ultima mi sorrise e mi salutò calorosamente.

-Piacere di conoscervi ragazze, io sono Giselle-

Mentre stavo chiacchierando con le ragazze, scoprendo quanto Luna fosse simpatica e quanto io e Hyoyeon fossimo simili, si avvicinò Krystal che disse:

-Ragazze tra poco inizierà il karaoke, spero parteciperete-

Non ci diede neanche il tempo di rispondere che si allontanò.

Dopo poco il palco iniziò ad illuminarsi, e vedemmo apparire un grande pannello dove sarebbero dovute apparire le parole per il karaoke.

-Signori e signore, come prima cantante vorrei qui sul palco un’ospite speciale… La nostra Giselle- disse Jessica al microfono.

Mi guardai intorno confusa. Perché diamine aveva chiamato me? Sentii la folla spingermi verso il palco e vidi gli sguardi altrettanto confusi degli SHINee puntati su di me. Arrivai sul palco e Jessica fece per darmi il microfono in mano ma io lo rifiutai.

-Forza Giselle, non essere timida- disse lei con un sorriso falsissimo –forse non sei capace di tenere un palco?- mi provocò a bassa voce.

Le strappai il microfono da mano e la vidi fare un leggero sorriso mentre si allontanava. Vidi poi le tre arpie vicino che ridevano. Perché?

La base della musica stava per partire, quando mi accorsi che Krystal, da dietro le quinte, quindi in una posizione dove solo io potevo vederla, tirò una corda. Dopo pochi secondi mi trovai inondata di pittura verde. Il microfono mi cadde da mano, e riuscii solo a sentire le risate delle persone che rimbombavano nella mia testa come martelli.

 

Angolo autrice: Annyeooong :3 Scusate il ritardo, ma tra le varie cose ho davvero pochissimo tempo per scrivere ç_ç Ringrazio Kiki Bling, Federica_25 e katy95 per le recensioni :D E ringrazio anche tutti i lettori :3 Un bacio e alla prossima ^-^

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Le lacrime mi pungevano sugli occhi, ma non avrei mai permesso che uscissero, anche se con tutta la pittura che avevo in viso non si sarebbe visto nulla. Istintivamente mi guardai le mani per poi guardare tutta la folla davanti a me che rideva a crepapelle. Abbassai lo sguardo: mi sentivo umiliata. Volevo correre via, ma le gambe le sentivo molli come se non mi appartenessero. Ad un certo punto mi accorsi che le risate erano finite e alzai il viso. Vidi Key che saliva sul palco insieme anche agli altri ragazzi, per togliersi la sua giaccia e mettermela intorno alle spalle. Me la teneva su abbracciandomi con un braccio e guardò in malo modo le tre ragazze, che fecero  finta di nulla. Guardai Key sorpresa e lui ricambiò il mio sguardo in un modo leggermente preoccupato. Mi portò giù dal palco, ed uscimmo dal locale.

 

Key

Mentre pensavo a che diamine ci facesse su quel palco, un secchio di vernice le si rovesciò addosso. Sbarrai gli occhi dalla sorpresa, ma poi la rabbia iniziò a ribollire in me. Camminai a passo spedito verso il palco, guardai i suoi occhi tristi e le misi la mia giacca sulle sue spalle tenendogliela stretta. Mi accorsi che le tre arpie ci guardavano sghignazzando, così le fulminai con lo sguardo. Guardai preoccupato Giselle e poi la portai fuori dal locale.

 

Giselle

Appena fuori si mise di fronte a me e mi disse:

-Giselle, tutto bene?- era preoccupato.

Era da tempo che non mi succedeva una cosa del genere. Una delle cose che mi aveva sempre spaventata era essere umiliata davanti ad altre persone. La mia vita da adolescente era piena di avvenimenti del genere per questo ero diventata la ragazza di ghiaccio, altezzosa e snob. Per questo in quel momento ero sconvolta.

-K…Key- dissi senza fiato.

Mi bastò dire questo per ritrovarmi stretta tra le sue braccia. Mi accarezzava la schiena e i capelli e mi dava dei leggeri baci sul capo. Iniziai a piangere, ed ero attraversata da leggeri singhiozzi.

-Forza, vieni torniamo a casa- mi mise un braccio intorno alle spalle e mi stringeva forte.

 

Key

Non sapevo bene il perché, ma era davvero sconvolta. Le chiesi se andava tutto bene, e lei a quello rispose sussurrando e balbettando il mio nome. La strinsi a me: volevo proteggerla, ma non c’ero riuscito.

 

Giselle

Tornati a casa, Key mi disse:

-Vai a farti una doccia, io ti preparo qualcosa di caldo-

-Grazie Key- gli dissi riconoscente.

Lui mi guardò per un ultima volta per poi rifilarsi in cucina. Andai in camera per prendere il cambio e poi mi feci una doccia. Quando uscii dal bagno, trovai tutti i ragazzi discutere in salotto.

-Ma chi diamine può essere stato?- disse Minho.

-Sono state quelle tre arpie! Chi altri se no?- esclamò animato Taemin.

Non l’avevo mai visto così, era davvero arrabbiato.

-Forse… Ma non possiamo incolparle, nessuno le ha viste- disse Onew ragionevolmente.

-Anche secondo me sono state loro… Le vedevo che sghignazzavano… Che nervi!- Key sbattette la mano sul tavolino accanto a sé facendomi sussultare.

I ragazzi si girarono verso di me:

-Gis, come stai?- Taemin mi venne incontro preoccupato.

-Io sto bene, il mio vestito forse un po’ meno- gli sorrisi malinconica mostrandogli l’abito.

-L’importante è che tu stia bene- mi abbracciò e da sopra la spalla di Taemin vidi le bocche aperte dalla sorpresa dei ragazzi, e lo sguardo truce di Key.

-Grazie Tae!- gli accarezzai una guancia.

Sentii uno schiarirsi di voce e Key disse:

-Ragazzina ti ho preparato del porridge, se lo vuoi è di là in cucina-

-Ah si grazie!- evitai di chiamarlo pivello! D’altronde era la seconda volta che mi aiutava ed io gli ero davvero grata.

Presi il porridge e lo mangiai in soggiorno per poter parlare con i ragazzi.

-Giselle, tu hai visto chi è stato?-

-No, non lo so- mentii io. Non volevo tirarli in mezzo, me la sarei vista da sola.

-Sentite, vi ringrazio che vi preoccupiate per me, ma non è successo nulla di grave…. Oramai è passato! Davvero non ci pensate più!- sorrisi leggermente –Ora vado a dormire che sono stanca, buonanotte ragazzi-

Mi alzai e sentii dirgli –Sogni d’oro Giselle-

Mi misi nel letto e mi alzai la coperta fino alla testa. D'altronde se ci pensavo bene non era successo nulla di che. Certo essere derisa da tutti non era una cosa molto bella, ma ero forte abbastanza. Però, cavolo che rabbia! Presa da non so quale impulso mi alzai, e mi vestii in fretta. Uscii come una furia dalla stanza, e mi ritrovai dieci occhi sorpresi puntati su di me.

-Giselle… Cosa…?-

-Ho un conto in sospeso!- dissi arrabbiata –Avrei bisogno di un passaggio. Qualcuno mi può accompagnare?- 

-Dove devi andare?-

-Al dormitorio delle Girls’ Generation!- dissi sorridendo un po’ maleficamente.

-Perché mai?-

-E’ finito l’interrogatorio?- chiesi acidamente –Se nessuno mi vuole accompagnare, troverò il modo di arrivarci da sola!-

-Ma se non sai neanche dov’è!- disse Key trattenendo una risata.

Mi stava prendendo in giro?

-Pivello, vedi di non rompere, a quest’ora di sera!- esclamai puntandogli un dito contro.

-Ti accompagno io, basta che la finite!- disse Onew.

-Vogliamo venire anche noi!-

-Ma non è una gita scolastica!- mi lamentai.

Alla fine non c’era verso, ci ritrovammo tutti e sei nel furgone, anche se Minho praticamente dormiva e Key si ritrovava lì senza voglia.

Arrivammo al dormitorio delle Girls’ Generation ed io dissi:

-Aspettatemi qui-

Salii le scale, fino al piano dettomi dagli SHINee e bussai. Ad aprirmi fu Jessica, che sbarrò gli occhi dalla sorpresa:

-Che…che ci fai tu qui?-

-Niente volevo semplicemente dire a te, a tua sorella, e a quella piccoletta di Seohyun, che dovete solo provare a fare un’altra volta una cosa del genere, e ve la faccio pagare!-

-Mi stai minacciando?-

-Non mi permetterei mai, tesoro!-

Ci guardavamo negli occhi, e nessuno osava distogliere lo sguardo.

-Staremo a vedere!- disse lei sorridendo malignamente.

-Ricorda solo una cosa: sei tu quella famosa, non io! Se il tuo nome viene smerdato per te sarà un bel problemino- sorrisi anche io. Guardai il suo viso sorpreso e così mi girai e dissi: -Buonanotte cara!-

Sentii sbattere la porta e scesi giù alla palazzina.

-Che dovevi fare?- mi chiesero i ragazzi.

-Nulla, dovevo solo parlare un attimo con Jessica-

Avevano capito che non volevo rispondere alle loro domande, così si limitarono ad annuire e frenarono così la loro curiosità.

 

-Tae, forza sbrigati, che tra poco iniziano le prove e siamo in ritardo-

La sera dopo io e Taemin ci stavamo preparando per andare alle prove del mio spettacolo.

-Eccomi sono quasi pronto! Ok possiamo andare-

Andammo in soggiorno e i ragazzi ci fecero la solita domanda:

-Dove andate?-

-In giro- oramai questa era la scusa che usavamo sempre. Tanto oramai avevano capito che nascondevamo qualcosa, ma non facevano domande, sperando che glielo dicessimo noi.

-Ok, non fate tardi come sempre!-

 

Key

Ok basta! Non ne potevo più di quelle uscite serali di quei due! Ma dove se ne andavano? E poi tornavano sempre ad orari improponibili! Incredibile davvero!

-Io scendo- dissi all’improvviso.

-Ehy dove vai?- mi chiese Onew.

-Hyung, vado a prendere un po’ d’aria, non so per che ora torno!-

-Sta attento!-

Uscii in tempo per vedere Taemin e Giselle girare l’angolo. Li seguii per  tutto il tempo. Ma aspetta… questa è la strada che facciamo ogni mattina per andare a lavoro. Perché…? Arrivammo alla SM Entertainment ed entrarono nell’edificio. Sempre più sorpreso, li seguii. Entrarono ognuno in uno spogliatoio: prima uscii Taemin ed entrò in una sala e poco dopo uscì anche Giselle. Aveva un pantalone a tre quarti di una tuta sotto la quale si intravedevano delle calze rosa; ai piedi aveva dei grossi calzini blu scuri* e sopra aveva una felpa a cerniera a giro maniche. Ma la cosa più strana erano i capelli, perfettamente tirati indietro in uno chignon. Che cavolo doveva fare? Quando entrò nella sala io mi nascosi dietro la porta in modo tale che potessi vedere bene tutto. Tutti la salutarono e vidi anche Taemin seduto lì dentro anche lui in tuta. Giselle poi fece un gesto che mi sorprese: si tolse i pantaloni e la felpa, mostrando un body nero a bretelline. Sentii le guancie infiammarsi, ma non ci feci caso, anche perché fui ancora più sorpreso quanto si tolse i calzettoni: aveva delle scarpette da punta. Dopo poco la musica partì e lei iniziò a ballare: si muoveva graziosamente e abilmente sulle punte, e sorrideva. Sorrideva come non l’avevo mai vista; come se quello che stesse facendo era l’unica cosa che le bastava per sopravvivere. Quanto avrei voluto che quel sorriso fosse stato tutto per me, o almeno che ci fosse stato grazie a me. Guardavo affascinato quella figura sinuosa che danzava meravigliosamente lasciando chiunque la stesse guardando a bocca aperta. Ma aspetta! Che ci faceva lì dentro? Perché provava alla SM perlopiù in tarda sera? Lo faceva di nascosto! Ecco perché! E quel piccolo Taemin si era lasciato abbindolare…! Appena finita la musica, entrai nella sala ed applaudii, sarcasticamente davanti ad una Giselle che mi guardava sorpresa.

 

Giselle

La variazione era finita. Tutti applaudivano, ma poi sentii dei battiti più vicini e più lenti, quasi come se fossero una… presa in giro, si proprio una presa in giro! Mi girai e vidi Key che mi guardava severo, con un leggero sorrisetto stampato in faccia.

-E così tu provi qui dentro, di nascosto da tutti eh?-

-Hyung, non dire stupidate- intervenne Taemin.

-Tu è meglio che non parli, c’entri anche tu in fondo-

-Key cosa vuoi?- dissi incrociando le braccia al petto.

-Credi di poter provare qui quanto ti pare?-

-Non sai niente- esclamai arrabbiata.

-Ci stai usando solo perché ti servono le sale! E soprattutto stai usando Taemin! L’avrai sedotto per farti aiutare!- disse quasi urlando.

Le lacrime volevano uscire, ma prima mi avvicinai a Key e gli mollai uno schiaffo in faccia. Lui si mise una mano sulla guancia per poi guardarmi sorpreso. Io aggiunsi: -Non sei nessuno per dire queste cose…- una lacrima mi uscii, e poi corsi via.

*calzini molto doppi (di lana) che usano le ballerine per riscaldare i piedi e di solito si mettono sopra le punte.

 

Angolo autrice: Annyeeeooong :3 Eccomi con un altro capitolo :D Spero vi piaccia J Vorrei ringraziare Kiki Bling, Federica_25, karlek_ e katy95 per le loro recensioni :D E vorrei anche ringraziare tutti i lettori :3

Un bacio e alla prossima ^-^

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Key

Uno schiaffo mi arrivò in piena faccia, disse qualcosa, e poi scappò via in lacrime. Che avevo fatto? Perché non sapevo starmi zitto? Ma non era finita: fui colpito anche da un’altra mano, che sorprendentemente apparteneva a Taemin.

-Hyung, che cazzo hai fatto?- disse arrabbiato.

Non l’avevo mai visto così: quel viso angelico, era ora furioso, ed era rivolto a me.

-Tae…Taemin… Io non volevo… Non intendevo…- dissi balbettando.

Mi prese per il braccio e mi tirò fuori: -Hyung, ma come ti sei permesso di parlarle in quel modo?-

Lo guardavo sperando mi spiegasse come stavano le cose.

-Giselle ha avuto il permesso dal presidente! Al posto dei soldi, per scrivere questo libro, ha le sale! Il presidente le ha chiesto di tenercelo nascosto perché ha ben capito che noi ci saremmo distratti, ed io in effetti passo quasi ogni sera qui. Io l’ho semplicemente scoperta una sera per puro caso, visto che avevo finito più tardi di provare!-

Quelle parole mi colpirono al petto! Mi sentivo in colpa, come non lo ero mai stato nei confronti di nessuno…

-Grazie Tae- dissi e poi corsi verso casa.

 

Giselle

Entrai in casa di corsa: per fortuna gli altri tre già dormivano, avrei evitato di dare spiegazioni. Mi gettai sul letto e mi misi un cuscino in faccia. Perché le sue parole mi avevano colpito così tanto? In fondo che cavolo me ne doveva importare di lui? Ma che lo nego a fare? Quello stupido ha fatto breccia nel mio cuore! Agitai i piedi in aria e sbuffai.

-Che palle! Proprio uno così mi doveva piacere?- mi guardai il corpo e mi accorsi che avevo corso fino a casa con le punte ai piedi ed il body!

-Aish, insomma io proprio belle figure voglio fare per strada- mi diedi un leggero schiaffo alla fronte e mi misi il pigiama. Mi tolsi le scarpette e feci quello che facevo ogni sera.

 

Key

Arrivai in casa e mi catapultai fuori la camera di Giselle. Sperando che non fosse ancora arrabbiata, bussai.

-Avanti- una vocina flebile parlò da dentro.

-Posso?- aprii leggermente la porta. La vidi seduta su un lato del letto rivolta verso l’entrata, con il viso concentrato sui piedi, insanguinati. Se li massaggiava e stava tagliando le garze che avrebbe messo sulle ferite. Fui colpito da quella scena, ma ancora di più dallo sguardo truce che mi fece appena si accorse chi fosse il suo ospite:

-Che vuoi?- disse.

- Giselle… Io… Ti volevo chiedere scusa! Mi dispiace, davvero!-  esclamai entrando e chiudendomi la porta alle spalle.

 

Giselle

Mentre mi pulivo le ferite sentii bussare:

-Avanti-

Key spuntò da dietro la porta. Che cavolo voleva?

-Posso?- chiese gentilmente.

-Che vuoi?-

- Giselle… Io… Ti volevo chiedere scusa! Mi dispiace, davvero!-

Perché doveva essere così? Certo ero incazzata nera, però… Mi aveva chiesto scusa.

-Senti Key, non so cosa tu voglia da me! Ad ogni modo ora non è proprio il momento per parlare…-

Scomparì da dietro la porta e dopo poco lo vidi ritornare con una bacinella d’acqua ed un asciugamano.

Prese una sedia e si sedette di fronte a me poggiandosi la bacinella sulle gambe. Mi prese un piede e lo mise dentro.

-Key… Ma non devi…- feci per tirarmi il piede ma lui lo mantenne con forza dentro l’acqua. Così mi arresi.

-Non ti fa schifo?- in effetti capivo benissimo che poteva fare un po’ schifo, ma lui continuava.

-Non capita tutti i giorni toccare i piedi di una ballerina-

-Scusami, non ero una seduttrice?-

Alzò lo sguardo e disse serio: -Mi dispiace Giselle, ho parlato senza sapere… Scusami.-

-Ahi…- dissi quando lui mi toccò su una parte dove mi fece male.

-Scusami ti ho fatto male?- chiese preoccupato.

-Fa niente- gli sorrisi. In fondo gli ero grata per quello che stava facendo, nessuno lo aveva mai fatto per me! Tutti quando vedevano i miei piedi esclamavano cose del tipo: “Che schifo” oppure “Dio sono davvero conciati male”.

Lui invece me li stava pulendo amorevolmente.

-Key… Perché?-

-Perché cosa?-

-Non sei tenuto a fare questo…!-

-Lo faccio perché voglio-

Mi asciugò i piedi e poi iniziò a mettere la garza sulle ferite. Dopo prese dei calzini e me li mise ai piedi.

-Così starai più calda-

Lo guardai sorpresa: si comportava così solo perché si sentiva in colpa nei miei confronti?

-Sono perdonato?-

Si era così. Sbuffai sarcastica e dissi:

-Solo perché oggi sono di buon umore, o meglio lo ero- lo guardai con un finto sguardo severo.

-Scusami ancora Gis- quasi lo sussurrò. Si avvicinò a me e mi diede un leggero bacio sulla guancia.

Andai in iperventilazione: sentii chiaramente le guancie andare in fiamme e i miei occhi si sbarrarono.  Mi aveva chiamato Gis! Oddio aiutatemi!

Si allontanò e mise una mano sulla porta:

-Buonanotte- sorrise da angelo.

-Buonanotte K..Key e grazie- gli dissi sorridendogli.

La mattina eravamo tutti pronti per andare alla SM per le prove dei ragazzi. Come al solito nel furgoncino io ero rannicchiata con le gambe strette al petto scrivendo velocemente sul mio portatile. Ovviamente né Key né Taemin proferirono parola su quello che era successo la sera prima, anzi si respirava un’aria allegra e felice, accompagnata dalle loro voci che cantavano nella macchina. Arrivammo poco dopo al grande edificio ed i ragazzi si preparano ed iniziarono subito a provare. Li guardavo affascinata durante le mie pause dalla scrittura ma poi ritornavo nel mio angolino della sala a concentrarmi sul libro. Avevo deciso di parlare di una normale ragazza che entrava a far parte nel mondo degli SHINee: è il genere che piace a tutte le ragazze. Avevo scelto anche il protagonista… Anche se non ne ero certa al cento per cento. Ad un certo punto vidi entrare il signor Lee dalla porta e guardare i suoi ragazzi sorridente. Mi alzai per inchinarmi e lui si avvicinò a me accarezzandomi i capelli.  Appena la musica si interruppe subito i cinque si inchinarono e sentimmo l’applauso di Lee Soo Man.

-Bravi ragazzi, vedo che state lavorando duro!- disse soddisfatto –E anche tu Giselle, brava!-

-Grazie signore- gli sorrisi.

-Ed è proprio per questo, che voglio dirvi che è stata organizzata una festa in maschera, per domani sera. Quindi potete divertirvi e distrarvi da tutti questi impegni!-

I ragazzi erano tutti entusiasti ed io mi persi nei miei pensieri! Che figata una festa in maschera! Però la sera avevo le prove… Come facevo a dirlo alla compagnia?

-Giselle, verrai anche tu vero?- Taemin interruppe i miei pensieri.

-Ehm… Non credo- dissi grattandomi la testa.

-Va bene, ragazzi! Continuate a provare, ci vediamo domani!-

-Arrivederci, signore!-

-Gis, perché non potresti venire?- Taemin si avvicinò e me lo chiese sottovoce.

-Ho le prove! Magari più tardi provo a telefonare a Mary, sperando che non si arrabbi-

-Vedrai, sarà comprensiva!-

-Lo spero!- sorrisi.

Tornammo a casa molto tardi quindi mi infilai subito a letto a dormire. La mattina dopo telefonai a Mary.

-Ehy Gis- rispose lei.

-Mary, ciao! Ti devo chiedere una cosa…- dissio io esitante.

-Dimmi pure…-

-Oggi… potrei non venire alle prove?-

-Gis! E noi come facciamo?-

-Ti prego, ti prego, ti preeeego!-

-Uff e va bene! Spero che il motivo per il quale non vieni sia importante, altrimenti poi te la vedi con me- disse con una finta voce minacciosa.

-Maaaary, grazie, ti voglio bene- attaccammo e mi diressi in soggiorno per avvisare i ragazzi. Non c’era nessuno e vidi un bigliettino: “Giselle, stavi dormendo e non ti abbiamo voluta svegliare! Siamo in giro, ci vediamo più tardi”

Oh bene ne avrei approfittato per fare un po’ di shopping! Dovevo anche comprarmi un vestito per la sera! Girai tantissimi negozi, ma non trovavo nulla che mi convincesse. Poi fui attirata da una vetrina tutta illuminata dove su un manichino c’era un vestito rosso, senza spalline, stretto al seno, dal quale poi scendeva morbido. Entrai subito nel negozio e chiesi alla commessa di provarlo. Dire che mi piaceva era dire poco, quindi lo comprai subito. Andai anche in un negozio di scarpe dove comprai dei decolletè neri che avrei potuto indossare tranquillamente con le bende di Taemin. Poi… Cos’altro mi serviva? Ah si certo! Una maschera! Girai per vari negozietti che vendevano oggetti di questo tipo, e trovai una maschera argentata che si legava dietro la testa e scopriva solo la bocca. Tornai a casa soddisfatta dei miei acquisti e mi accorsi che i ragazzi non erano ancora tornati. Stavo sul divano guardando tranquillamente la televisione, quando sentii la porta d’ingresso aprirsi. Era Taemin.

-Ehy Tae-

-Ciao Gis, scusami se non ti abbiamo avvisato che scendevamo, ma dormivi!-

-Oh, non ti preoccupare! Sono andata a fare un po’ di shopping!- dissi sorridendogli –ma dove sono gli altri?-

-Sono nel dormitorio dei Super Junior…- vide la mia faccia perplessa che non capiva chi fossero i Super Junior e mi spiegò: -Sono anche loro un gruppo di idol, anche loro sotto la SM… Ad ogni modo sono  a prepararsi per stasera… Sono idioti, e peggio delle femmine! Si devo preparare con i loro amichetti!- ridemmo entrambi a quella affermazione e io gli dissi:

-Comunque stasera vengo! Mary mi ha detto che solo per questa volta posso saltare-

Sorrise: -Che bello Gis, ci divertiremo! Cosa ti metti?-

-Facciamo così: andiamoci a preparare così ti faccio vedere!-

-Ok.- Ognuno si chiuse in camera propria per vestirsi. Mi solo un po’ gli occhi visto che tanto tutto era coperto dalla maschera e tirai indietro con una molletta i capelli che mi incorniciavano il viso.

Quando uscii Taemin era già lì ad aspettarmi: -Dio Gis! Questo vestito ti sta benissimo! Sei bellissima!-

-Grazie Tae! Anche tu sei davvero bellissimo- si tirò all’insù il colletto della camicia soddisfatto ed entrambi ci mettemmo la maschera.

-Hai intenzione di rivelare chi sei?- disse lui.

-Mmh… No! Sarà più divertente!- sorrisi e lui fece lo stesso.

Misi il cellulare in un piccolo elastico all’interno del vestito e presi Taemin sottobraccio. Andammo  a piedi al posto dove si teneva la festa e vidi che non si trattava dei soliti party da discoteca. O meglio era una via di mezzo tra quelli, e quelli sontuosi.

-Ok, voglio lasciarti il tuo momento, quindi scendo prima io le scale, e poi scendi tu!- disse esaltato.

Lo guardai contrariata: -Ma ti sembra il caso?-

-Daaaai! Gis, sei una figa e nessuno ti può riconoscere con quella in faccia, ed io sarò muto come un pesce!- sventolò la mano e lo vidi attraversare la porta.

Feci un grosso respiro e avanzai anche io. Al di là della porta c’era una scalinata. La scesi e mi sentii una principessa! Vidi alcuni visi puntarsi su di me, e ringraziai la maschera che avevo sul viso che non avrebbe rivelato le mie guancie rosse.

 

Angolo autrice: Annyeeeoong :3 Eccomi con un altro capitolo :D Spero vi piaccia J Vi do una piccola anticipazione: a questa festa succederà qualcosa xD Ringrazio karlek_, katy95, Federica_25, Kiki Bling e kikkylove95 per le loro recensioni, e ringrazio anche chi legge :D Un bacio e alla prossima ^-^

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Scesi l’ultimo gradino ed entrai nella folla. Molte persone erano girate verso di me e vidi chiaramente Taemin avvicinarsi ad altri quattro ragazzi che riconobbi come gli SHINee nonostante la maschera. Key se la tolse e mi guardava. Io distolsi lo sguardo per paura che mi riconoscesse dagli occhi e mi allontanai verso il lato opposto ai ragazzi. Vidi Key avvicinarsi e mi disse:

-Sai davvero come fare un’entrata! Tutti gli occhi erano puntati su di te- sorrise.

-Mh…- se avessi parlato mi avrebbe riconosciuta. Ma sorrisi anche io.

-Bè… Ecco potrei invitarti a ballare?- si grattò la testa.

Annuii con la testa e lui sorrise. Mi prese delicatamente la mano e mi portò in pista. Partì una musica, di quelle che si ballano in coppia, simile ad un tango. Mi mise una mano intorno alla vita e mi strinse a sé. Io poggiai la mia sulla sua spalla e poi legammo le due mani libere insieme. Iniziammo a ballare… e sembravamo tutt’uno. Tutti intorno a noi ci guardavano affascinati, ed anche noi ci fissavamo negli occhi. La musica finì e noi rimanemmo stretti per altro tempo. Poi altra musica iniziò e così ci separammo. Lui mi prese per mano e mi portò fuori.  Ci sedemmo su una panchina in mezzo ad un prato e Key disse:

-Sei davvero bravissima a ballare… Non me lo aspettavo! Ma tu chi sei?-

Esitai nel rispondere, ma poi misi una mano sulla maschera. Stavo per toglierla quando sentii delle urla vicino a noi che urlavano il nome di Key:

-E’ Key degli SHINee, ed è con una ragazza!-

Mille flash, poi sentii Key dire: -Dobbiamo scappare-

Mi riprese la mano ed iniziammo a correre. I fotografi ci inseguivano, ed io con una mano tenevo ferma la maschera sul viso che con il vento avevo paura scappasse e con l’altra tenevo stretta quella di Key che correva davanti a me. Si rifugiò in una stradina minuscola: non ci passava neanche una persona, infatti stavamo l’uno di fronte all’altro così vicini che potevamo sentire chiaramente il respiro dell’uno sull’altro.  Sentimmo i fotografi avvicinarsi e lui per nasconderci poggiò un braccio sul muro dietro di me e avvicinò il suo viso al mio. I fotografi oramai si erano allontanati, ma restavamo ancora così:

-Dimmi chi sei…- disse serio.

Feci segno di no con la testa e poi avvicinai ancora di più il mio viso al suo. Feci un leggero sorriso, chiusi gli occhi e lo baciai. Un bacio, piccolo, leggero e dolce. Mi staccai e vidi il suo viso sorpreso… Lo guardai un’ultima volta e poi corsi via.

 

Key

Quella ragazza mi aveva incantato. Uno sguardo seminascosto ma che rivelava degli occhi bellissimi. Mi erano familiari ma non riuscivo a collegarli. Scappammo dai paparazzi e ci rifuggiamo in un posto davvero strettissimo. I nostri visi erano così vicini… Non mi voleva dire chi era! Perché? Poi all’improvviso mi baciò! Ero davvero sorpreso! Pensavo che questo avrebbe cambiato qualcosa invece scappò. Mi misi una mano sul viso perché non ero riuscito a capire chi fosse… Feci per andarmene ma fui attirato da un oggetto per terra. Era un cellulare! Lo raccolsi. Che fosse il suo? Sicuramente! Andai nei messaggi per poter capire subito il suo nome, ma c’era la password! Il mio entusiasmo si spense quando vidi che valeva lo stesso per la rubrica e le foto. Mi incamminai verso il dormitorio mentre aprivo la playlist. C’erano solo nostre canzoni! Spalancai gli occhi! Che ci faceva una nostra fan lì?

 

Giselle

Entrai in camera mia e mi cambiai in fretta, gettando l’abito della festa in fondo all’armadio. Mi infilai velocemente il pigiama e cercai il cellulare per mettere la sveglia. Dove cavolo era finito? Oh porca miseria, non potevo averlo perso. Sentii la porta d’ingresso aprirsi, quindi mi infilai nel letto, posticipando la mia ricerca al giorno dopo. Poi anche la porta della mia stanza si aprì, sentii un sospiro e di nuovo la porta chiudersi. Chissà chi era… Mi addormentai con il ricordo di quella serata e di quel bacio che mi aveva fatto battere il cuore a mille.

 

Key

Entrai in camera di Giselle e la vidi dormire. Che bella che era… Non poteva essere lei! Ci speravo in fondo, ma lei non avrebbe mai avuto le nostre canzoni sul suo cellulare! Sospirai e chiusi la porta, sperando di poter trovare la mia Cenerentola.

 

Giselle

Mi svegliai grazie al sole che faceva capolino nella mia stanza. Mi alzai e andai in camera di Taemin.

-Tae svegliati- dissi mentre lo scuotevo.

-Mh… Gis, che c’è?-

-Ho baciato Key!- gli bastarono quelle parole per farlo scattare in piedi.

-Che cosa?- quasi urlò. Gli tappai la mano con la bocca: -Abbassa la voce… Comunque non sa che ero io quindi.. E’ inutile-

-Oddio, glielo devi dire!-

-Oh, non lo so Tae… Non lo so proprio…-

 

Key

Mi svegliai per un cellulare che suonava. Era quello della ragazza di ieri! Sul cellulare appariva il nome Mary.

-Pronto?- risposi.

-Giselle? Stasera ci sei vero alle prove?-

G…Giselle? Spalancai gli occhi e chiusi la chiamata. Mi cambiai velocemente ed uscii fuori dalla stanza.

-Ragazzi sapete dov’è Giselle?-

-E’ uscita… Dovrebbe stare alla SM!-

-Ok grazie!-

Andai in camera sua ed aprii le ante dell’armadio. Rovistai tra i suo vestiti e vidi l’abito della sera precedente. Oh, cavolo! Mi precipitai fuori e corsi a perdifiato verso la SM.

 

Angolo autrice: Annyeoong :3 Capitolo corto, scusate ç_ç Qui c’è qualche cosetta carina xD Vorrei rigraziare _Eli Minho_, Federica_25, shekkosa, karlek_, katy95, LaUrA43587 per le loro recensioni e anche chi legge solo :D Vorrei ringraziare anche la mia amica Simona che mi sprona sempre ad andare avanti <3 Un bacio a tutti e alla prossima ^-^

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Giselle

Avevo deciso di andare a ballare sperando che qualche sala fosse libera. Per fortuna fu così! Misi le punte ai piedi ed iniziai a danzare. Finita la musica mi misi le mani sulle ginocchia e presi un grosso respiro, per poi sentire  l’applauso di una persona che entrava nella sala. Alzai la testa incuriosita e vidi un ragazzo dai capelli biondi e dai lineamenti particolari che lo rendevano bellissimo.

-Sei davvero molto brava! Quello che fai non è per niente facile- mi sorrise.

-Lo so! Se non fosse così, allora chiunque starebbe con le punte ai piedi!-

-Non ti ho mai vista qui! Chi sei?-

-Ehm… Mi chiamo Giselle, piacere! E tu…?-

-Tu… Non mi conosci?- Avrei dovuto? Mi guardò con un’aria quasi sconvolta, poi scoppiò a ridere. Lo guardai perplessa e aspettai una sua risposta.

-Io sono Eunhyuk, dei Super Junior! Mai sentiti?-

Mmm… Questo nome non mi era nuovo: -Oh si! Siete quel gruppo molto numeroso anche amici degli SHINee?-

-Oh ci conosci perché siamo amici degli SHINee?- sorrise.

-Ehm… Si, mi dispiace, ma il k-pop è il mio ultimo interesse!- sorrisi imbarazzata, grattandomi la testa.

-E … Allora cosa ci fai qui?- era molto curioso.

-Non so se hai sentito che verrà scritto un libro con protagonisti gli SHINee, e bhè io sono la scrittrice… Il signor Lee mi ha permesso di usare le sale per provare… Ma ti prego non lo dire a nessuno!-

-Sarò muto come un pesce-  sorrise  -sai ballare anche cose come il moderno?-

-Me la cavo…- dissi io.

-Ti va di ballare un po’, allora?-

-Perché no…!- tolsi le punte dai piedi e mi infilai la tuta che avevo con me: volevo provare a mettere in pratica gli insegnamenti di Taemin. Accese lo stereo e partì Womanizer di Britney Spears. Ballavamo a turno ed ovviamente entrambi improvvisavamo. Ci stavamo divertendo molto, e io notavo quanto lui fosse bravo.

-Wow, sei molto brava! Se facessi un po’ di pratica saresti perfetta!- disse lui entusiasta.

-Davvero? Ti ringrazio. Tu balli da Dio! Seriamente! Sei il ballerino principale nel tuo gruppo?-

-Si, è così! Un po’ come Taemin negli SHINee-

-Mi insegni a fare quella verticale che hai fatto?-

-Oddio, sei sicura? Ho paura che ti fai male!-

-Pf, certo che sono sicura… Dai, ho voglia di imparare cose nuove!-

Me la fece vedere di nuovo. Era una verticale, nella quale si dovevano aprire le gambe. Poteva sembrare semplice, ma se si tratta di me, una persona che non sa neanche fare una capriola, allora  è tutto un altro discorso.

-Ok, ora prova tu! Tranquilla, ci sono io-

Ci sorridemmo e poi mi lanciai. Feci la verticale ma poi la mano scivolò e per fortuna lui mi prese al volo.  Ero praticamente tra le sue braccia, i nostri visi a due centimetri di distanza, e le mie guancie che si facevano sempre più rosse.

-Tutto ok?- sussurrò lui.

-S…si, tutto bene!- mi poggiò delicatamente a terra e quando fui più lucida gli dissi – mi hai salvata, grazie!-

-Figurati, non ti preoccupare!- mi accarezzò una guancia e mi sorrise. Anche io ricambiai.

 

Key

Corsi a perdifiato fino alla SM entertainment con il vestito rosso in mano! Arrivai lì e aprii una ad una tutte le porte delle sale. Poi sentii una canzone, probabilmente di Britney Spears, che però finì poco dopo. Aprii leggermente la porta della sala da cui era provenuto il suono e vidi Giselle tra le braccia di Eunhyuk. I miei occhi si spalancarono, e una rabbia che non riuscivo a comprendere aumentò dentro di me. Poi lui la posò a terra e la accarezzò. Era troppo: mi girai e me ne andai. Era tutto finto. Chissà perché mi aveva baciato, se poi aveva una cotta per Eunhyuk. Che rabbia! Ed io che ero anche andato a parlarle. Che mi era saltato in testa? Per un solo momento avevo pensato che mi piacesse? Lei?! Non mi devo lasciare abbindolare… Ma più! Appena tornato a casa buttai il vestito in fondo al mio armadio ed entrai in camera sua per posarle il cellulare sul comodino. I ragazzi poi mi chiesero:

-Sei riuscito a trovare Giselle?-

-No, non l’ho trovata- mentii. Non volevo che si mettessero in mezzo.

 

Giselle

-Hyuk ora devo andare!- avevamo ballato per molto altro tempo. Qualche volta si sedeva e mi osservava danzare: era bello perché mi sentivo apprezzata.

-Oh, di già? Bè spero ci rivedremo- sorrise lui.

-Sicuramente!- mi avvicinai e gli diedi un bacio sulla guancia.

Lui arrossii di colpo. Cazzo! Siamo in Corea, lo dimentico sempre.

-O mio Dio, scusami! Noi in Italia i baci sulla guancia li diamo per salutare gli amici!-

-Oh non ti preoccupare! Mi piacciono le abitudini di voi italiani- entrambi ridemmo.

-Ora vado, ciao!-

-Ok, salutami i ragazzi! Buona giornata, Gis-

Oh, mi sentivo meglio! Avevo ballato per tutta la mattinata e mi ero proprio divertita! Entrai in casa e trovai tutti i ragazzi sul divano a guardare la tv.

-Così vi ho lasciati, e così vi ritrovo, eh?- dissi sorridendo.

-Yah, Giselle! Questo è uno di quei pochissimi giorni di riposo che abbiamo, che ti aspetti?- disse Jonghyun prendendo una manciata di popcorn dalla ciotola.

Sorrisi e poi mi accorsi che mancava Key: -Ma dov’è il simpaticone?-

-Era uscito per cercarti, però ora è in camera sua! –

-Oh… Capisco!- chissà cosa voleva dirmi. Glielo avrei chiesto dopo!

Mi andai a cambiare e mi feci una doccia.

Andai in soggiorno e dissi: -Fatemi spazio!-

-Tsk, ma ti pare? Per l’ultima arrivata dobbiamo anche stare più stretti!-

-Kim Jonghyun fatti da parte o ti ammazzo!- esclamai.

-Yah, che vuoi fare tu?- si alzò ridendo e si avvicinava sempre più a me.

-Jong, no! Fermo! Jooooong!- aveva iniziato a farmi il solletico. Ridevo come una pazza, e a me si unirono anche tutti i ragazzi, che di certo non mi aiutavano. La situazione si gelò quando Key uscì dalla sua stanza. Mi guardò in malo modo e disse: -Non ti bastava Eunhyuk, adesso anche Jonghyun?-

Rimasi pietrificata dalle sue parole. Era la seconda volta. Non avrei accettato che succedesse ancora. Fece per andarsene ma io urlai:

-Tu Kim Kibum, chi sei per parlarmi in questo modo?-

Si girò, mi guardò male e si avvicinò.

-E tu invece? Che mi rivolti nelle tue mani come se fossi un calzino? Non credi di stare esagerando?-

-Senti, io non so di cosa tu stia parlando, ma ora basta! Non ti permettere più di parlarmi in quel modo!-

-Non capisci davvero niente…-

-No sei tu che non capisci niente! Ed ora vattene a fare in culo- detto questo presi la giaccia e dissi:

-Scusate ragazzi-

Uscii dalla porta e iniziai a camminare per le strade di Seul. Il vento era tagliente e sentii il naso e le guancie farsi sempre più freddi. Non sapevo dove stavo andando e dopo aver fatto molta strada mi accorsi di essermi persa. Mi trovavo in una strada un po’ deserta, così mi guardai intorno per cercare di capire dove fossi. Sobbalzai a sentire il verso di un gatto che passo sfrecciando alla mia destra, mi misi una mano sul cuore e feci un grosso respiro.

-Pensavi che mi fossi dimenticato di me?- una voce roca arrivò alle mie spalle. Mi girai e i miei occhi si spalancarono! Il signor Jang!

Prontamente misi una mano nel cappotto dove avevo il cellulare e feci partire la chiamata rapida.

Era affiancato da due uomini molto alti dall’aria tetra.

-Cambiare casa è stato furbo, certo! Ma se hai a che fare con uno come me, non serve a niente! Ci ho messo un po’, ma alla fine sono riuscito a scoprire dove abiti! E’ da un bel po’ che ti seguo…-

I tre si avvicinavano sempre più a me. Cercai di mantenere la calma:

-Che vuole signor Jang?-

-Oh, niente! Solo ricordarti dell’ultima mia letterina che diceva che quello era il mio ultimo richiamo- sorrise malignamente, e i due complici risero mostrando i denti ingialliti –Ti avevo avvertita, tesoro!-

 

Key

Le parole mi erano uscite dalla bocca come un fiume in piena. Che stupido che ero stato!

-Key ma come ti salta in mente di dire quelle cose?-

-Non lo so ragazzi… Quella ragazza mi fa uno strano effetto: se la vedo con qualcuno mi arrabbio e la tratto male, e se lei si arrabbia con me mi cade giù il morale… Non so che mi sta succedendo!-

-Key ma sei scemo o cosa?- esordì Onew.

-E’ scemo Hyung! Ma non ti rendi conto che ti piace?- disse Minho.

Avevo pensato a questo. Ma lei non poteva piacermi! Eravamo così diversi…

-Dici?- chiesi incerto.

-Sei geloso e innamorato, caro Kibum. E  con questo atteggiamento non fai altro che allontanarla- disse Jonghyun.

Lo squillo del telefono interruppe il nostro discorso.

-Vado io- dissi.

-Pronto?-

-Cambiare casa è stato furbo, certo! Ma se hai a che fare con uno come me, non serve a niente! Ci ho messo un po’, ma alla fine sono riuscito a scoprire dove abiti! E’ da un bel po’ che ti seguo…- sentii in lontananza una voce maschile e minacciosa.

-Che vuole signor Jang?- era la voce di Giselle

-Oh, niente! Solo ricordarti dell’ultima mia letterina che diceva che quello era il mio ultimo richiamo. Ti avevo avvertita, tesoro!-

Posai di scatto la cornetta: -Ragazzi Giselle è in pericolo, dobbiamo andare!-

 

Angolo autrice: Annyeeeooong :3 Rieccomi qui :D Okay odiatemi pure LOOL Ma altrimenti era tutto troppo scontato xD Vi eravate dimenticate del signor Jang vero? Ed ecco l’oscurità che ritorna (?) Ragazze ma 9 recensioni? Lo sapete che così mi rendete felicissima? :D Ringrazio  _Eli Minho_, _Krystal_, karlek_, Federica_25, whoohoo, LaUrA43587, MonaBerr, Kiki Bling e katy95 per le recensioni, grazie davvero <3 *lancia mille cuoricini* e ringrazio anche chi legge soltanto :3 Un bacio e alla prossima ^-^

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Il signor Jang mi prese per le spalle e mi sbattè contro il muro.

-Yah, che ha intenzione di fare?- quasi urlai. Cercò di avvicinare con la forza le sue labbra alle mie ma io girai la testa e diedi un calcio alle sue parti basse. Uno dei due uomini mi diede un pugno e mi fece cadere a terra. Mi toccai la bocca e mi resi contro che mi stava uscendo del sangue.

-Come ti sei permessa, piccoletta?- disse arrabbiato il signor Jang.

Lo guardai terrorizzata. Urlai a pieni polmoni ma poi uno dei due uomini mi mise una mano davanti alla bocca. Il signor Jang si avvicinò a me e mi strappò il cappotto. Cercavo di divincolarmi con calci e pugni, ma ogni mio movimento era inutile, e non faceva altro che peggiorare la situazione, dato che ricevevo o calci o pugni. Poi mi venne strappata anche la maglia e lì mi sentii vulnerabile. Mi accasciai a terra senza forze e sentii i tre uomini ridere malignamente. Chiusi gli occhi sperando che tutto finisse, anche se mi aspettavo da un momento all’altro qualcosa di brutto.

-Che cazzo sta facendo?-  sentii questa frase urlata e poi il rumore di un pugno. Aprii gli occhi e vidi Key addosso al signor Jang. Jonghyun e Minho prendevano a pugni gli altri due uomini mentre Taemin chiamava la polizia.

-Va da Gis, a questo lurido ci penso io- disse Onew sorprendendomi.

Così Key corse verso me, mi mise la sua giacca addosso e mi prese in braccio.

Poggiai la testa pesante sul suo petto, chiusi gli occhi e sentii le lacrime uscire una ad una dai miei occhi.

 

Key

Ringraziai il cielo che in Corea era possibile rintracciare una persona se aveva con sé il proprio cellulare tramite la batteria. Arrivammo una decina di minuti dopo al posto che mi indicava si trovasse Giselle. La vedemmo a terra sanguinante, con solo il reggiseno. Aveva gli occhi chiusi e respirava pesantemente.

-Che cazzo sta facendo?- urlai dando un pugno al tipo che le stava quasi addosso.

Volevo correre da Giselle ma non gliel’avrei lasciata passare liscia. Ma poi sentii Onew dietro di me dire: -Va da Gis, a questo lurido ci penso io-

Guardai con aria schifata l’uomo a terra ansante e poi mi precipitai da Giselle. Mi guardava con aria spaventata.. Le misi la mia giacca sulle spalle e la presi in braccio. La sentii rilassarsi tra le mie braccia e corsi verso casa.

 

Giselle

Tremavo ed avevo paura. Mi abbandonai tra le braccia di Key e dopo poco arrivammo a casa. Mi fece stendere sul divano e dopo essersi inginocchiato di fronte al mio viso disse:

-Giselle, piccola, come stai?-

-Key, grazie- parlavo a fatica.

-Oddio, piccola, vieni qui.- si tirò su e mi strinse forte a sé.

-Ahia!- mi aveva stretta troppo. Subito si scansò da me e spostò leggermente la giaccia, mostrando un grande livido all’altezza dello stomaco.

-Che gran figlio di puttana!- disse arrabbiato.

Poi mi riprese in braccio e mi portò nel bagno.

-Dovresti farti un bagno caldo…- disse esitante. Capii il suo imbarazzo e gli risposi:

-Tranquillo, ce la faccio-

Stetti nella vasca per una decina di minuti, poi mi misi il pigiama ed uscii di nuovo nel soggiorno. 

-Stai meglio?-

-Si, ti ringrazio-

Mi prese la mano e mi portò in camera mia. Mi fece sedere e vidi che con sé aveva un kit di pronto soccorso.

-Quel lurido pezzo di merda ti ha davvero fatta male…- iniziò a tamponare la ferita che avevo sul labbro.

Osservavo quegli occhi concentrati sulla mia ferita, e quel viso delicato che mi trasmetteva tranquillità.

-I ragazzi dove sono?- chiesi.

-La polizia ha preso quei tre. Loro stanno tornando!-

-Stanno bene?- ero preoccupata.

-Certo che si! Ora conta solo se tu stai bene…-

Mi medicò e poi mi porse una tazza di cioccolata calda.

-Hai altre ferite?-

-No, per fortuna nulla, grazie Key-

-Non mi devi ringraziare! Sappi che io per te ci sarò sempre. E non andare più in giro in posti così isolati da sola, per piacere…- esclamò preoccupato.

Posai la tazza di cioccolata sul comodino e lo guardai intensamente.

-Key ti prego stammi vicino-

-Non ti lascerò mai, piccola-

Mi abbracciò dolcemente ed insieme ci stendemmo nel mio letto. Poi sentimmo la porta d’ingresso chiudersi e sussultai.

-Tranquilla saranno i ragazzi- mi accarezzò i capelli e si alzò, ed io con lui. Entrambi uscimmo da camera mia e vidi Taemin venirmi incontro ed abbracciarmi:

-Gis, o mio Dio, come stai?-

-Bene Tae, grazie- lo abbracciai non troppo stretto e gli accarezzai la testa.

Anche gli altri tre si avvicinarono e mi abbracciarono.

-Non ti dovrai più preoccupare di quel tipo! E’ agli arresti domiciliari, non ti darà più fastidio- disse Onew per tranquillizzarmi.

-Grazie mille ragazzi, non so come avrei fatto senza di voi- esclamai grata.

Minho mi accarezzò la testa: -Non ci devi ringraziare, l’importante ora è che tu stia bene-

-Ora è meglio che riposi, e vedrai già domani avrai dimenticato questa storia- mi rassicurò Jonghyun.

-Lo spero- feci un leggero sorriso.

Mi diressi verso camera mia, ma poi mi fermai sulla soglia della porta per girarmi. Tutti gli altri ragazzi stavano andando anche loro nelle loro stanze. Solo Key mi guardava.  Si avvicinò a me e mi sussurò: -Vuoi che resti con te?-

Annuii con il capo e così lui mi prese per mano e mi portò in camera mia. Ci stendemmo entrambi sul mio letto e lui mi strinse forte. Usai il suo petto come cuscino e chiusi gli occhi cullandomi tra le sue braccia.

 

Il sole faceva capolino nella mia stanza ed io aprii gli occhi. Li stropicciai e mi ricordai della sera prima.  Il signor Jang… Key… Il mio letto! Spalancai gli occhi e mi tirai a sedere. Guardai verso il capo del letto ma vidi solo il cuscino. Delusa, mi stesi di nuovo e mi misi le mani sulla faccia, e mi ricordai troppo tardi del labbro fatto male.

-Ahiii- quasi urlai.

Il corpo era totalmente indolenzito ed il livido che avevo sulla pancia era viola. Mi lavai e poi uscii in soggiorno e trovai i ragazzi fare colazione.

-Ehy Giselle, come stai?-

-Meglio, grazie Onew-

-Tieni, ti abbiamo comprato dei cornetti- disse premuroso Taemin.

-Grazie ragazzi, non dovevate!- sorrisi a tutti.

Key mi accarezzò premurosamente i capelli ed io arrossii. Mi sedetti con loro e mangiai.

-Oggi avete le prove?-

-Avevamo pensato di rimanere a casa… Per stare con te…- esitò Minho.

-Ma non fa niente… E poi, ora il signor Jang non mi può più dar fastidio!-

-Il signor Jang? Sapevi chi era quella persona?-

Sbuffai, rendendomi conto che avrei dovuto parlare, e raccontai a tutti la storia.

-E tu non ci hai detto niente?- Onew era arrabbiato.

-Che avreste potuto fare voi? Sapete benissimo che non avrei accettato i vostri soldi…-

-Io ne stavo mettendo da parte già da un bel po’, ma evidentemente non ho fatto in tempo…- disse Key mortificato.

-Stai scherzando?- lo guardai seria.

-Certo che no! E se ce l’avessi fatta, tutto questo non sarebbe successo…-

-Key, davvero, non ce n’era bisogno!-

-Ce n’era eccome invece!-

-Ad ogni modo, vi prego, dimentichiamoci di questa storia! Io sto bene, per fortuna siete arrivati in tempo, quindi facciamo come se non fosse successo niente!-

I ragazzi non erano convinti, ma preferivo passare avanti.

-D’accordo, ma da oggi in poi tu starai sempre con noi!- esclamò Taemin.

Sorrisi di ricambio e per cambiare atmosfera dissi: -Ah certo, Onew che con il pugno di ieri sera ci hai sorpresi tutti-

Tutti ridemmo ed il leader disse: -Yah, che vi credete, anche io so come fare a pugni- anche lui però si unì alla nostra risata.

-Ragazzi su, ora andate a lavoro, altrimenti il presidente potrebbe arrabbiarsi- dissi io iniziando a sparecchiare.

-D’accordo Gis, sta attenta!- Key si avvicinò e mi diede un bacio sulla fronte. I miei occhi si spalancarono ed il mio cuore si fermò per un istante per poi riprendere a battere troppo velocemente. Sentii Taemin ridacchiare e così mi ripresi dalla mia trans.

-C..ciao ragazzi- li salutai con la mano.

Appena usciti decisi che avrei fatto un po’ di pulizie. Lavai il pavimento di ogni camera, e poi fu il turno di quella di Key. Aprii l’armadio per spolverare le ante quando il mio sguardo fu attirato da una stoffa rossa. La presi in mano e mi resi conto che si trattava del mio vestito della sera della festa in maschera….

 

Angolo autrice: ciaooo a tutti :3 ma insomma Key proprio ci vuole far venire il diabete (?) LOL Ringrazio Kiki Bling, karlek_, Federica_25 e katy95 per le recensioni ed anche chi legge soltanto :DD Un bacio e alla prossima ^-^

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Avevo sempre ammirato le cosiddette donne “con le palle”. E quello era il momento per dimostrare che lo ero anche io! Lasciai cadere il vestito a terra e corsi verso la SM Entertainment. Forse era per questo che si era dimostrato così gentile e premuroso nei miei confronti in questi giorni? Bè io ci dovevo provare, altrimenti avrei continuato a vivere con il dubbio. Arrivai al grande edificio senza fiato e spalancai le enormi vetrate d’ingresso. Salutai con un inchino la ragazza al bancone, che si ricordò di me e mi lasciò passare, e mi diressi verso la sala dove di solito i ragazzi provavano. Guardai attraverso i vetri e vidi Key seduto a terra, con una bottiglina d’acqua in mano ed un asciugamano attorno al collo. Era solo, per fortuna. Spalancai la porta e lo vidi girarsi verso di me, e chiese sorpreso:

-Gis, che ci fai qui?-

Caddi sulle ginocchia davanti a lui, misi una mano dietro al suo collo e dissi:

-Perché non mi hai detto che lo sapevi?-

Non aspettai una sua risposta e avvicinai con forza le sue labbra alle mie. Chiusi gli occhi per godermi il momento, ma da parte sua non ebbi nessuna risposta. Mi staccai abbassando gli occhi delusa, quando lui mise le sue mani sulle mie guancie ed esclamò:

-Ehy, perché ti allontani?- poi mi baciò. Stavolta quella sorpresa fui io, ma poi chiusi gli occhi per dischiudere le mie labbra. Ci allontanammo dopo  un po’ ed io sorrisi contenta. Lo abbracciai forte, tanto che lui cadde all’indietro e ci ritrovammo stesi sul freddo parquet. Entrambi ridemmo ed io non potei fare a meno di incantarmi guardando quello splendido sorriso. Poi divenne improvvisamente serio e mi accarezzo una guancia, così colsi l’occasione per chiedergli:

-Perché non mi hai detto che sapevi che ero io la ragazza dell’altra sera?-

-Bè, ecco potrà sembrarti stupido… Stavo per dirtelo, ma poi ti ho vista con Eunhyuk e ho pensato mi avessi baciato solo per gioco…- abbassò lo sguardo, poi aggiunse: -E perché tu non mi hai detto che eri tu?-

-Oh ecco… Perché mi trattavi sempre male, e quindi non pensavo di poterti piacere!-

Mi diede un leggero bacio sulle labbra: -Mi dispiace Giselle, il mio lato impulsivo non mi permette di pensare prima di parlare… Scusami di averti fatto soffrire-

Gli sorrisi e lo abbracciai. Poi ci alzammo e lui mi disse:

- Mi piaci Giselle, impazzisco per te- sorrise.

Gli legai le mie braccia dietro al collo, lo guardai sorridente e mi alzai sulle punte per poter arrivare alla sua altezza.

-Anche tu mi piaci Key, e non posso fare a meno di te- e poi lo baciai.

-Yuhuuuu- ci staccammo sorpresi dal sentire delle urla provenire dall’ingresso, e vedemmo Taemin che agitava i pugni in aria, Onew che non smetteva di sorridere, Jonghyun che urlava come un dannato e Minho che ci guardava compiaciuto.

-Ce l’avete fatta finalmente-

Risi anche io e sentii Key mettermi un braccio attorno alle spalle per poi sorridermi a sua volta.

 

Key

Mi aveva baciato. Stavolta senza maschere o travestimenti. Ed io ero felice: quel bacio mi era servito per capire quanto mi piacesse, e quanto non potessi fare a meno di lei. Eravamo tornati a casa e stavamo stesi nel mio letto con lei che usava il mio petto come cuscino. Le accarezzavo i capelli delicatamente e guardavo incantato il suo sorriso.

-Ti avverto! Prova anche solo a guardare un’altra e sei morto!- esclamò Giselle all’improvviso.

-Cosa?- risi sonoramente e vidi il suo viso farsi sempre più serio –Ehy ma ti pare?- aggiunsi.

Vidi che poggiò di nuovo la testa sul mio petto e sospirò, così la feci sedere le alzai la testa prendendola delicatamente per il mento, poi sorrisi: -Sei acida, testarda, snob e anche facilmente irritabile- feci un’espressione inacidita e lui sorrise –ma sei anche determinata, tenace, divertente, dolce ed anche sensibile e mi piaci così-

-Hmpf, io non sono acida!- disse sorridendo leggermente e poi mi baciò.

 

Giselle

Volevo mettere le cose in chiaro sin dall’inizio. D’altronde sapevo benissimo il grado di fama che aveva, quindi era meglio dirgli ciò che pensavo.

-Ah, ti volevo chiedere una cosa… Non trovavi il cellulare vero qualche giorno fa?-

-No… Come fai a saperlo?- chiesi io curiosa.

-L’avevi perso quando sei scappata l’altra sera, e io l’ho recuperato… E diciamo che ho visto la tua playlist…- scattai all’in piedi e lo vidi ridere.

-E così da quando ci hai conosciuti sei impazzita per noi e sei diventata una nostra fan! Lo so che è impossibile resistere al mio fascino- disse lui tra le risate.

-Y…yah! Non è così… Avrai sicuramente sbagliato a guardare- mi ci buttai addosso e cercai di tappargli la bocca con la mia mano. Ridevo anche io della situazione e lui continuava a dire: -Aaah una nostra nuova fan-

-Ah e qual è la tua canzone preferita?- chiese divertito.

-Replay- mi tappai la bocca con una mano dopo essermi resa conto di essere stata scoperta.

-Aaaaaaah! Lo sapevo!-

-Non permetterò al tuo stupido ego di diventare ancora più grande di quel che è-

-Ah si?- poi mi tirò per un polso facendomi cadere su di lui steso –Anche se questo ego deve piacerti proprio tanto-

-Mh bè forse un poco…-

Mise una mano dietro al mio collo per attirare le mie labbra alle sue.

-Ragazziii è pron…- Jonghyun entrò nella stanza urlando trovandoci l’uno sopra l’altro e si interruppe subito. La sua faccia sorpresa fece scoppiare a ridere Key, e subito Jonghyun disse:

-Scusaaaaate- sorrise nel suo solito modo da faccia di schiaffi e se ne andò. Io mi alzai ed urlai:

-Piccolo nano, che non ti venga in mente di interromperci più!-

-Yah, chi hai chiamato nano?- si rigirò verso di me.

-Proprio te!- dissi io con aria di sfida, mettendomi le mani sui fianchi.

-Vieni qui, piccoletta- disse iniziando a rincorrermi.

Poi mi sentii prendere in braccio da dietro e mi accorsi si trattava di Key:

-Eh no, Hyung, ora lei è la mia ragazza e non si tocca!- quando disse “la mia ragazza” il mio cuore perse un battito.

-Gelosoooone il nostro Keyyy!-

-Yah, smettila!-

-Basta voi due, lasciatemi dormire in pace!- esclamò Minho dal divano.

-Hyung non riaddormentarti che è pronto!- Taemin sbucò dalla cucina e poi aggiunse –Venite Onew Hyung ha cucinato pollo!-

-Ancoooora?-

-Nano sai solo lamentarti?- stuzzicai Jonghyun. Mi lanciò un’occhiataccia che mi fece ridere.

Passammo la serata allegramente ed io e Key a volte ci tenevamo la mano sotto il tavolo e ci scambiavamo sguardi complici. Sembravamo quattordicenni alla loro prima cotta!

-Ragazzi, su forza, è ora di andare a dormire!- esordì il leader.

Key mi prese per mano e mi portò vicino alla porta della mia stanza:

-Giselle, ti va di venire con me? Devo mostrarti una cosa!-

-Si, certo!-

-Prendi le tue scarpette da punta, poi capirai!-

Perplessa presi il sacchetto contenente le scarpe e seguii Key. I ragazzi erano già chiusi nelle loro stanze quindi non videro questi spostamenti. Uscimmo dalla casa e salimmo molte rampe di scale. Poi Key cacciò un mazzo di chiavi dalla sua tasca ed aprii la porta di quello che sembrava un appartamento. Lui entrò ed accese le luci ed io lo seguii. Una sala da ballo era proprio davanti ai miei occhi: stereo, specchi, parquet e sbarre. Tutto ciò che serviva.

-Ma…ma questa cos’è?-

Key sorrise per la mia aria sorpresa e disse: -Secondo te? Una sala da ballo, ovviamente!-

-Certo, questo l’avevo capito! Ma cosa ci fa qui?-

-Io e i membri del gruppo un anno fa riuscimmo a mettere da parte un po’ di soldi per comprare questo posto e lo abbiamo adibito a sala da danza. Solo che questo non ha nulla a che vedere con la SM, quindi è per questo che non proviamo quasi mai qui…-

-E’ davvero bellissimo…- dissi facendo scorrere una mano sulla sbarra.

-Gis…- quando lo sentii dire il mio nome mi girai verso di lui e sorrisi.

-Dimmi!-

-Ti ho portata qui per un motivo- vide la mia faccia confusa e aggiunse –balleresti per me?-

Nessuno me lo aveva mai chiesto! Avevo sempre ballato per me stessa, mai per qualcun altro. Anche quando durante gli spettacoli, non pensavo al pubblico che mi guardava, ma pensavo sempre e soltanto a me. Rimasi sbalordita da quella richiesta ma sorrisi e dissi:

-Sarà un piacere-

Sorrise anche lui ed io nel frattempo infilai le scarpette.

-Riesci a ballare con il pantaloncino?- chiese lui.

-Si, non ti preoccupare, ce la faccio!-

-Ti va bene come canzone “Love Still Goes On”?-

La conoscevo. Non volevo ammetterlo con lui, ma mi ero informata sugli SHINee.

-Va benissimo, grazie- fece partire la musica e si sedette a terra.

Ed allora iniziai a ballare anche io. Ma stavolta non sorridevo solo perché facevo la cosa che contava di più per me, ma sorridevo anche perché lo facevo per la persona che contava di più per me.

 

Angolo autrice: Ciaoooo :D Yeheee ce l’abbiamo fatta LOL Teneroni loro <3 Jong lo sai che anche se ti chiamo nano ti voglio bene vero? xD Ringrazio karlek_, _Eli Minho_, Kiki Bling, LaUrA43587, Federica_25, loveaddiction e katy 95 per le recensioni ma anche chi legge soltanto :3 Un bacio e alla prossima ^-^

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


Giselle

Mi ero appisolata sul divano, quando qualcuno urlò:

-Giiiiiiiiis!- aprii gli occhi e vidi Key a due centimetri dal mio viso.

-Che c’è?- chiesi assonnata.

-Dobbiamo andare, abbiamo il live! Certo che hai il sonno proprio pesante, russavi un  sacco!-

Mi alzai e gli diedi un leggero schiaffo dietro la testa e dissi scocciata: -Idiota!-

-Yah, piccoletta- si mise davanti a me con le braccia incrociate al petto.

-Chi hai chiamato piccoletta?- incrociai anche io le mie di braccia e avvicinai sempre più il mio viso al suo.

-Te!- e poi mi baciò.

-Ehi! Questo non vale!- dissi io, cercando di staccarmi.

-Oh vale eccome!- esclamò lui tenendomi sempre più stretta.

-Mmm, ok! Forse vale!- sorrisi e ricambiai il bacio.

-Ehy è ora di andare!- urlò Jonghyun riportandoci alla realtà

-Mh, d’accordo-

Scendemmo mano nella mano ed entrammo nel furgoncino. Jonghyun si mise davanti come sempre e di solito nei sedili centrali c’eravamo io, Minho e Key, con ovviamente Minho al centro altrimenti la zuffa tra noi due sarebbe stata inevitabile. Ma appena vidi Taemin ed Onew che si sedevano nei posti dietro dissi:

-Ragazzi ci fate mettere a noi due dietro?-

-Ahah, certo Gis!- disse Onew sorridendo.

Anche Key sorrise e noi due potemmo così prendere i posti del leader e del maknae per stare un po’ in disparte, per quanto si potesse. Mi tese una mano ed io mi stesi poggiando la testa sulle sue gambe. Sentivo la sua dolce mano accarezzarmi i capelli e la guancia rivolta verso di lui che ad ogni suo tocco si infiammava. Poi mi girai a faccia in su per guardarlo e mi sorrise. Ce li avete presenti quei sorrisi che vi bastano per colmare la giornata, quei sorrisi che sapete di non poter fare a meno? Bene! Mi fece proprio quel tipo di sorriso. Sforzai i miei addominali, alzandomi leggermente, per stampargli un bacio sulle labbra.

-Eccoci arrivati- disse Onew.

Entrammo dal retro che portava ad un lungo corridoio con molte porte sulla quale c’erano scritti nomi di vari gruppi di idol. C’era tantissima gente e i ragazzi non facevano altro che salutare a chiunque. Poi all’improvviso sentii qualcuno chiamarmi.

-Giselle?!-

Mi girai e vidi Eunhyuk sorridermi e venirmi incontro.

-Oh ciao Hyuk, anche tu qui?-

-Già! Oh ciao ragazzi- disse educato lui ai ragazzi dietro di me.

-Ehilà Hyung- tutti lo salutarono calorosamente. Poi Key mi mise un braccio attorno alle spalle e Eunhyuk ci chiese a bassa voce: -State insieme?-

Entrambi annuimmo sorridenti, poi lui sospirò e ci disse: -Un piccolo consiglio: non divulgate ancora la notizia… Vi conviene aspettare-

Abbassai lo sguardo. Sapevo che sarebbe andata così, ma non mi andava. Non volevo essere “nascosta”.

-Grazie, Hyung, lo terremo a mente- sentii il braccio di Key stringermi più forte le spalle, e così riguardai Eunhyuk.

-Buona fortuna per il live! Starò dietro le quinte a fare il tifo per voi!-

-Grazie mille Gis! Ci si vede- agitò la mano per salutarci e se ne andò.

-Key davvero dobbiamo tenere nascosta questa relazione?- chiesi spostando il braccio di Key che cingeva le mie spalle. Camminavamo per i corridoi seguendo gli altri quattro ragazzi.

-Gis, sai benissimo che non vorrei, ma dobbiamo! Almeno per ora!-

Lo guardai di traverso e poi entrammo in un camerino sulla quale porta c’era scritto SHINee. I ragazzi si stavano preparando ed io li guardavo seduta su una comoda poltrona rossa.

-Che canzoni canterete?-

-Ring Ding Dong e Lucifer- mi risposero.

Un signore poi entrò all’improvviso ed esclamò: -Ragazzi tre minuti e siete in scena, fate presto!-

Iniziarono ad uscire quando Key mi si avvicinò e mi accarezzò dolcemente la guancia.

-Mi dispiace Giselle, vorrei urlare al mondo che tu sei la mia ragazza! Ma devo proteggere sia te che i ragazzi…-

Gli feci un leggero sorriso. –Va tranquillo, non ti preoccupare!-

Mi prese per mano e mi condusse dietro le quinte dove si vedeva chiaramente il palco.

Mi guardai intorno per controllare che nessuno ci guardasse e gli stampai un leggero bacio sulle labbra.

-Buona fortuna!-

Lui sorrise e mi accarezzò una guancia. Poi insieme ai suoi compagni salì sul palco. Stavano dando davvero il massimo e guardandoli pensai a quanto le loro numerose prove dessero i loro frutti.

-Sono bravi vero?- qualcuno mi poggiò una mano sulla spalla. Mi girai incuriosita.

-Già, bravissimi direi.-

Eunhyuk si accostò a me e poi esclamò:

-Qualche volta ti va di ballare ancora insieme?-

-Certo, Hyuk! Verrò alla SM appena possibile e spero di incontrarti- gli sorrisi e anche lui fece lo stesso.

-Ora devo proprio andare, tra poco tocca a me!-

-Buona fortuna- gli dissi sorridente.

Nel frattempo anche la seconda canzone degli SHINee era finita ed i ragazzi scesero dal palco con il fiatone.

-Siete stati bravissimi-

-Grazie Gis-

Entrammo nel camerino ed all’improvviso Key, tutto sudato, si avvicinò a me cercando di abbracciarmi:

-Giiiis! Vieni qui fatti abbracciare- diceva quasi ridendo.

-Yah! No, no! Keeey no!- allargava le braccia, e si accostava sempre più a me mentre io mi allontanavo.

I ragazzi ridevano e poi dissi: -Key sei tutto sudato!-

Poi lui scherzando aggiunse: -Sei proprio la solita principessa sul pisello!-

-Yah chi sarebbe la principessa sul pisello?-

Mi fiondai su di lui, ma tanto Key mi teneva per i polsi e non potevo fare nulla. Mi lasciai trasportare dalle risate dei cinque data la buffissima situazione e mi ritrovai stretta tra le braccia del mio ragazzo.

-Ragazzi stasera ho le prove! Tae tu ci sei vero?-

-Io? Oggi non posso!- disse Taemin.

-Tu Key?- chiesi sciogliendo l’abbraccio.

-Si, perché no!-

-E a noi quando ci porti?- Jonghyun saltellava sul posto sorridendo.

-Per voi tre sarà una sorpresa! Ci si vede alla prima!- sorrisi.

-Noooooo! Eddai Gis portaci!-

-Non se ne parla proprio-

-Sei cattiva-

-Un poco- sorrisi e diedi un bacio sulla guancia a tutti e tre per farmi perdonare.

Dopo che i ragazzi furono pronti, ritornammo a casa. Io preparai la mia borsa e scesi con . Dopo essermi vestita adeguatamente presentai Key ai ragazzi, ma non ce ne fu bisogno, visto che tutti sapevano chi fosse.

-Ok, iniziamo le prove!- esclamò Mary battendo le mani.

Ci mettemmo in posizione e incominciammo a ballare. Provammo anche il passo a due con Jung, il mio coprotagonista, e tutti quanti ci applaudirono con foga.

-Ragazzi, ogni giorno migliorate sempre di più! Sono sicura che per lo spettacolo sarete perfetti- ringraziammo sorridenti Mary e tutti gli altri e poi tutti uscirono dalla sala.

-Key vogliamo rimanere ancora?- chiesi.

-Si, dai!- disse contento Key

-Tae in questi giorni mi ha insegnato Lucifer, ma voglio che decida tu cosa ballare…- gli sorrisi.

-Che ne dici se ti insegno Replay, visto che è la tua preferita?-

-Oh si! Certo!-

Riuscivo ad imparare velocemente e ballavamo divertendoci.

-Ehy, aspetta! Le mani qui, le devi mettere davanti al tuo busto-

Mi venne dietro e mi cinse con le sue braccia, mostrandomi l’altezza alla quale dovevano stare le mie mani. Mi girai istintivamente e mi ritrovai il suo viso a pochi centimetri di distanza.

-Se mi stai così vicina io non resisto- disse con un leggero sorriso.

-Nessuno ti ha detto che devi resistermi- sorrisi anche io, alzando leggermente le sopracciglia.

E così Key posò le sue labbra sulle mie per poi dischiuderle. Poggiai le mie mani sulle sue guancie e mi lasciai trasportare da quel bacio stupendo.

-K..Key?- una voce femminile che proveniva dall’entrata ci fece girare entrambi. Era Seohyun!

 

Angolo autrice: annyeeeooong :3 Scusatemi il ritardo >.< ma ho avuto un piccolo blocco ç_ç Ed è proprio il momento di dire: i guai non finiscono mai LOL Perdonatemiii xD Vorrei ringraziare Federica_25, Kiki Bling, LaUrA43587, too fast to live, loveaddiction, _Eli Minho_, AngieChan95, shekkosa e katy95 per le loro gentilissime recensioni :3 E vorrei anche ringraziare tutti i lettori :D Un bacio e alla prossima ^-^

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


Giselle

Seohyun ci guardava ad occhi spalancati, sorpresa.

-Seohyun…- Key disse il suo nome quasi implorante.

Poi improvvisamente lo sguardo della ragazza cambiò, diventando quasi maligno. Si girò ed uscì dalla sala.

-Scusa, Gis, devo andare da lei!- detto questo le corse dietro, lasciandomi da sola nella sala.

 

Key

Per come era Seohyun avrebbe potuto spifferare tutto a qualche giornalista, giusto perché non sopportava Giselle. La vidi camminare in un corridoio, e così la presi per il polso facendola girare. Appena mi vide sorrise. Ma quei sorrisi sarcastici, quasi cattivi.

-Oh, Key… Dimmi, cosa vuoi?- mi chiese con aria beffarda.

-Seohyun, che hai intenzione di fare?- la guardavo negli occhi con aria seria.

-Io? Niente… Forse dirlo ad uno o due giornalisti…-

-Non ti permettere di aprire bocca! Sai benissimo che saranno Giselle e i ragazzi a pagarne le conseguenze!-

-E allora? Non me ne può importare di meno!-

Le lasciai andare il polso e la sentii dire improvvisamente:

-A meno che… Tu non mi dia qualcosa in cambio…- incrociò le braccia al petto e mi guardava come se sapesse di aver ottenuto la vittoria.

-Cosa vuoi Seohyun?-

-Lascia Giselle! E stai con me!- un guizzo le attraversò gli occhi. Si avvicinava sempre più a me.

-Mai Seohyun! Io voglio solo Giselle, non la lascerei mai!-

-Oh peccato! Ne pagherete le conseguenze, quando la poverina sarà messa sotto torchio dalle tue fan, caro Key… E vedremo se la tua scelta è stata quella giusta!- si girò e si allontanò da me.

Se la mia relazione e quella di Giselle fosse venuta allo scoperto, le fan non l’avrebbero accettato così facilmente. E magari il presidente l’avrebbe anche licenziata per allontanarla da me… Non potevo lasciare che accadesse questo!

-Seohyun, aspetta!- urlai. Si fermò e si girò.

-Sappi che io non provo nulla per te… Solo odio, per la persona squallida che sei!-

-Quello che mi stai dicendo significa che accetti?-

Mi bloccai per qualche secondo. Giselle ne avrebbe sofferto, ed anche io. Ma non potevo stroncare la sua carriera sul nascere. Avrebbe trovato qualcuno che l’avrebbe potuta proteggere meglio di me…

-Si…- dissi abbassando la testa.

-Aaa, bravo Key- quasi urlò abbracciandomi.

-Ehy, ehy… Calma!- dissi staccandomi da lei.

-Key, ricorda! Tu mi piaci, ma mi piacciono ancora di più le luci della ribalta. Ed è per questo che la nostra storia uscirà su tutti i giornali, e mi raccomando non devi essere scontroso con me. Dimentichi? Siamo fidanzati- sorrise.

-Finirà su tutti i giornali? Sei impazzita forse?-

-Certo che no! Io sono un modello per tante ragazzine, ed accetteranno che sia io la tua fidanzata, piuttosto che una ragazzetta di cui non si sa neanche l’esistenza!-

Mi misi una mano sulla fronte e sospirai.

-Dammi qualche giorno di tempo, per spiegare tutto a Giselle…-

-Dirglielo a Giselle?! Ok forse non ci siamo capiti. Nessuno deve sapere che tu sei forse… obbligato? Per tutti tu devi essere innamorato di me, e Giselle non è un’eccezione! Ti do due giorni di tempo per lasciarla, amore mio- si girò e se ne andò.

Presi il cellulare e scrissi un messaggio: “Giselle, non sto molto bene, torno a casa!”

Lo inviai e mi diressi fuori l’edificio della SM.

 

Giselle

Adesso che Seohyun aveva scoperto tutto, che sarebbe successo?  Mi sedetti sul freddo parquet per aspettare Key, sperando che riuscisse a chiarire la situazione. Il cellulare dopo un po’ squillò; lo presi e lessi il messaggio.

Perché Key se n’era andato lasciandomi un semplice messaggio? C’entrava qualcosa Seohyun?

Mi vestii di fretta e tornai a casa, e trovai i ragazzi indaffarati ognuno in una cosa. Ma Key non c’era:

-Minho sai dov’è Key?- lui alzò la testa dal libro e disse:

-Credevo stesse con te… Comunque non è passato proprio per casa!-

-Oh ok, grazie mille!-

Tutti mi guardarono con aria incuriosita e dissi loro: -Vado in camera. Quando torna Key,  avvisatemi!-

Mi stesi sul letto, pensando a dove potesse essere andato.

 

Key

Speravo di aver fatto la cosa giusta. Lee Soo Man avrebbe potuto licenziarla. E le fan non avrebbero mai accettato una ragazza comune e questo sarebbe andato anche a discapito dei ragazzi. Prima o poi a Giselle sarebbe passata. O almeno lo speravo. Non volevo vederla soffrire, ma non volevo neanche vedere i suoi sogni infrangersi. Mi sedetti su un muretto e poggiai la fronte sulle mani. Una lacrima mi scese, pensando che adesso dovevo lasciare la ragazza che mi aveva così fatto battere il cuore. Lei che mi aveva accettato per ciò che ero. Non volevo lasciarla ma dovevo.

 

Giselle

Mi girai su un fianco e guardai per l’ennesima volta l’orologio. Le 11 e mezza; e non era ancora tornato. Sospirai e mi rimisi a pancia in su, quando poi sentii il rumore della porta d’ingresso. Mi alzai di scatto e corsi all’entrata, dove vidi Key togliersi le scarpe, a sguardo basso.

-Key, dove sei stato?-

-In giro. - mi sorpassò per dirigersi verso la sua stanza, quando lo bloccai per un braccio.

-Sei strano, che hai?-

-Nulla, Giselle! Ne parliamo domani mattina!- finalmente alzò gli occhi. Erano rossi. Aveva pianto! Ed il suo sguardo era vuoto e stanco. Istintivamente gli lasciai il braccio e lui si chiuse la porta della sua stanza alle spalle. Una brutta sensazione mi attanagliò lo stomaco. Con mille pensieri per la testa mi chiusi in camera e dopo molto tempo riuscii ad addormentarmi.

 

Quando mi alzai la mattina dopo, notai un bigliettino sotto la porta. Lo presi e lessi: “Ci vediamo alle 10:00 nella sala del palazzo. Key.”

Mancavano venti minuti alle dieci, così mi preparai in fretta e appena pronta salii le rampe di scale. Non sapevo cosa volesse dirmi, ma non avevo una bella sensazione. La porta era aperta, così la aprii e vidi Key seduto al centro della sala, con lo sguardo perso nel vuoto.

-Key?- mi avvicinai a lui.

-Oh, ciao Giselle- si alzò e ci ritrovammo l’uno di fronte all’altro.

-C’è qualcosa che non va?- chiesi sperando che la risposta fosse negativa.

Lui sospirò. –In realtà si, devo dirti qualcosa!-

Lo fissai seria, aspettando che continuasse.

-Ieri, quando Seohyun ci ha visti, non so bene ciò che ho provato. Ero dispiaciuto… Dispiaciuto che lei ci avesse visti… Perché ho capito che è lei quella che voglio-

Sbarrai gli occhi che si fecero dopo poco lucidi. Istintivamente gli diedi un grosso schiaffo.

-Come hai osato illudermi? Non potevi pensarci prima? Credevo davvero che fossi diverso… Diverso dagli altri! Invece sei proprio lo stesso stronzo, se non peggio-

Gli dissi tutto ciò che pensavo. Non meritava di farmi soffrire così. Ancora una volta…

 

Key

Non sapevo come lasciarla, così inventai quella bugia. Mi arrivò uno schiaffo in pieno viso. Me lo meritavo tutto! Le avrei voluto dire che non l’avevo illusa. Che era l’unica che volevo e che era l’unica soluzione.

-Mi dispiace Giselle. Non era mia intenzione illuderti. Spero che in futuro potremmo ridiventare amici…- sussurrai le ultime parole.

-Ridiventare amici? Spero tu stia scherzando!- disse arrabbiata.

-Troverai qualcuno migliore di me, ma soprattutto che ti farà dimenticare di me. –

-Lo spero vivamente Kibum. Addio. – si girò e se ne andò. Si era allontanata da me, per sempre.

 

Angolo autrice: ok, non uccidetemi PER PIACERE ç_ç Io v’avevo avvisato che Seohyun avrebbe rotto le palle LOL Ad ogni modo ringrazio LaUrA43587, Bling, AngieChan95, _Eli Minho_, Federica_25, katy95, too fast to live, Minny17 e Chrome_th per le recensioni e ringrazio anche tutti i lettori :3 Un bacio e alla prossima ^-^

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


Giselle

Scesi di corsa le scale del palazzo per rientrare in casa. Le lacrime scendevano copiosamente ed i ragazzi appena mi videro iniziarono a dire il mio nome chiedendomi cosa fosse successo. La testa mi girava, così semplicemente li evitai sbattendomi la porta della mia stanza alle spalle. Respirai fortemente per due secondi e poi di scatto presi la valigia da sopra il mobile poggiandola sul letto. Iniziai a buttarci alla rinfusa tutte le mie cose e mentre mi asciugavo con rabbia una lacrima sentii la porta alle mie spalle aprirsi:

-Gis, che diamine stai facendo!- era Taemin.

-Me ne sto andando!- esclamai senza girarmi e continuando a prendere i miei vestiti dall’armadio. Sentii poi bloccarmi il braccio per il polso. Mi girai ed urlai: -Taemin lasciami!-

-Tu non vai da nessuna parte! E adesso calmati e mi dici quello che ti è successo-

Lo guardai e vidi i suoi occhi dolci ed incoraggianti. Lo abbracciai forte e sentii le sue mani accarezzarmi i capelli.

-Andrà tutto bene- mi sussurrava queste parole ripetutamente, mentre io liberavo tutte le lacrime che avevo. Stringevo i pugni sul suo petto, nonostante le unghie premessero contro la carne. Poi dopo un po’ ci sedemmo sul letto, spostando la valigia e gli raccontai di quello che era successo con Key.

-M…ma ne sei sicura?- era sorpreso.

-Ti pare? Certo che si! Gli piace Seohyun e me ne devo fare una ragione-

-Giselle, qui c’è qualcosa che puzza! Non è possibile.-  ribadì lui.

-E’ così Taemin, e adesso l’unica cosa che voglio fare e andarmene di qui! Non voglio più vederlo-

-Giselle, vuoi gettare all’aria il tuo lavoro?-

-Al momento il mio lavoro è l’ultima cosa che mi interessa- dissi cupa.

-E invece dovrebbe importarti! Lavori da anni per fare questo, e adesso non puoi gettare tutto all’aria per amore-

Guardai davanti a me e poi mi gettai all’indietro sul letto, dimenticandomi che ci fosse la valigia e sbattendo quindi la testa sopra.

-Aaahia- quasi urlai io mettendomi una mano dietro la testa.

-Pfff- vidi Taemin che tratteneva a stento le risate.

-Yah, che ridi!- gli diedi un leggero schiaffo sulla spalla.

-Sei buffa!- e poi scoppiò decisamente a ridere.

Mi alzai ed iniziai a picchiarlo ridendo leggermente, poi lui mi bloccò e mi abbracciò. Sorrisi sopra la spalla di lui e sussurrai: -Grazie Minnie-

Si staccò da me e mi asciugò quelle poche lacrime rimaste: -Ci sarò sempre per te. E, yah! Non chiamarmi Minnie!-

-Perché? E’ carino Minnie- sorrisi. Poi sentimmo entrambi il rumore della porta di casa, ed io mi irrigidii immaginando chi potesse essere.

-Giselle, tu resterai qui! Vedrai con Key prima o poi si chiarirà tutto… Ma fallo per me e per tutti gli altri: resta!-

-Taemin…- biascicai –c’è Key… Come faccio?-

-Ce la farai! E’ solo questione di tempo!-

Lo guardai indecisa e lui aggiunse: -Fa una cosa! Vai alla SM! A quest’ora dovresti trovare qualche sala libera! Balla, pensa ad altro. Vedrai che starai meglio. E quando torni mi dici cosa hai deciso di fare.-

-Mh, hai ragione Tae- mi arruffò i capelli e mi aiutò a mettere le mie cose in una borsa. Così uscimmo dalla stanza e arrivata in soggiorno mi ritrovai Key davanti. Era seduto sulla spalliera del divano parlando con gli altri ragazzi e appena lo vidi mi bloccai. Ci guardammo per qualche secondo intensamente, poi sentii gli occhi inumidirsi e, abbassando lo sguardo lo superai. Sentii gli occhi di tutti i ragazzi puntati addosso, ma non me ne curai ed uscii fuori. L’aria gelida mi colpiva il viso, facendo diventare rossi il naso e le guancie. Camminavo con le braccia strette al petto e la borsa sulle spalle, pensando alle parole che mi aveva detto Taemin. Forse aveva ragione: dovevo restare con loro, e semplicemente avrei provato ad evitare Key. Mentre riflettevo arrivai alla SM e decisi di rimandare a dopo la mia decisione. Mi cambiai e andai in una sala libera del quarto piano. Strinsi i laccetti delle punte e accesi lo stereo dalla quale partì una canzone che non riconobbi. Iniziai a ballare sulle note di quella melodia a me sconosciuta e finalmente potei liberarmi di tutti i pensieri che occupavano la mia testa. Finita la musica mi accasciai a terra stringendo le ginocchia al petto e feci un grosso respiro. Poco dopo sentii una voce, che interruppe i miei pensieri:

-Allora balli anche sulle nostre canzoni?-

Alzai il viso distrattamente e mi ritrovai davanti quella testolina bionda che oramai incontravo da giorni.

-Cosa?- chiesi.

-No Other! E’ una nostra canzone!- disse Eunhyuk guardandomi sorridente e sedendosi accanto a me.

-Davvero? E’ molto bella- sorrisi leggermente.

-Grazie. Come mai qui?-

-Oh bè, avevo voglia di ballare!- dissi sospirando.

-E Key? Non l’hai portato con te?-

Mi girai per guardarlo e mi venne in mente ciò che era successo la mattina. Le lacrime iniziarono ad inumidirmi gli occhi e subito abbassai il viso guardando le mie ginocchia.

-Hey, che hai?- chiese preoccupato cercando di alzarmi il volto.

-N…nulla, ora vado Eunhyuk- feci per alzarmi ma lui mi fermò per il braccio.

-Gis, che hai?- lo guardai e non potetti più fermare le lacrime che scendevano silenziose. Mi portai le mani al viso e sentii due braccia forti stringersi attorno a me.

-Qualsiasi cosa, io ci sono Gis- mi separai da lui e dissi: -Io e Key ci siamo lasciati- feci un sorriso sarcastico –mi ha detto di essere innamorato di Seohyun-

-Cosa?- quasi urlò. 

Lo guardai scettica e ribadii: -E’ innamorato di Seohyun! Me l’ha detto stamattina…-

-Giselle, mi dispiace…- mi guardò comprensivo.

-Già anche a me- mi asciugai le lacrime con il dorso della mano ed esclamai: -Fammi distrarre, Hyuk! Balliamo.-

Rise e poi disse: -Ti insegno una nostra coreografia. La canzone si chiama Mr Simple!-

-Mr Simple? Che nome buffo- risi.

Mi diede una leggera spinta: -Yah, invece di prendere in giro, togliti quelle scarpette!-

-Si signore!- sorrisi e indossai le scarpe da ginnastica.

-Allora la prima cosa  che devi fare e aprire il braccio sinistro e poi il destro, e poi devi camminare in avanti- andammo avanti così per una buona ora fino a quando non finii di imparare la coreografia.

-Ok, sei pronta per provarla con la musica?-

-No- esclamai ridendo.

-Non fare l’idiota- rise –Dai su ballo anche io con te-

-Ma devo fare anche la verticale con la quale l’altra volta stavo per ammazzarmi?-

Rise e poi disse: -Certo che si! Allora iniziamo!-

Partì la musica ed iniziammo a ballare. “Ehy, I’m Mr Simple” cantavo. Eunhyuk quando mi sentiva rideva e lo facevo anche io. Finì la coreografia e ci sedemmo per terra.

-Grazie- dissi all’improvviso.

-E per cosa?- si girò verso di me sorridente.

-Mi hai fatto divertire, e mi hai fatto distrarre- sorrisi anche io.

-Gli amici servono a questo, no?-

-Già hai proprio ragione-  appoggiai la testa sulla sua spalla e lui mi circondò le spalle con il suo forte braccio.

 

Angolo autrice: Ciao a tuttiii :3 Ok mi autopunisco LOL Perdonatemii per il grosso ritardo, ma la scuola è micidiale é.è Vorrei ringraziare AngieChan95, LaUrA43587, Federica_25, _Eli Minho_, Bling, katy95, too fast to live, Chrome_th per le loro recensioni e ringrazio voi lettori per seguire la mia storia :3 Spero davvero di poter aggiornare al più presto J Un bacio e alla prossima ^-^

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


3 mesi dopo

Giselle

“La coppia che tutti invidiano e che sta facendo parlare tutta la Corea” rilessi per la decima volta la scritta a caratteri cubitali sulla prima pagina di una rivista. La buttai con forza sul comodino anche se quei due visi sorridenti sembravano continuassero ad osservarmi.

-Aaaaah- urlai strappando la carta e abbandonandomi sul letto. Erano mesi che oramai si ripeteva sempre la stessa storia. Compravo i vari giornali che vedevano in copertina Seohyun e Key, li portavo a casa per poi iniziare ad urlarci davanti. Più volte Taemin mi aveva chiesto con la sua solita ingenuità se avessi bisogno di uno psicologo, ma gli rispondevo ridendo istericamente. Forse avevo davvero bisogno di uno psicologo!

Ad ogni modo la mia vita è continuata. Le prove per lo spettacolo si facevano più intense ed Eunhyuk e Taemin mi insegnavano nuovi passi per il moderno. Stavo diventando brava.

Vi chiederete: e con Key? Con Key c’è un rapporto civile. Viviamo pur sempre nella stessa casa. Ha tentato più volte di parlarmi ma sono riuscita sempre ad evitarlo. E’ stato difficile, eccome se lo è stato. Ma ci sono riuscita. Ed ora lui continua la sua vita da superstar felicemente fidanzata, ed io continuo la mia vita da ragazza che si divide tra prove e stesura di un libro. Già non dimentichiamoci del libro! Il lavoro sta andando avanti alla grande. O almeno io credo sia così. Nessuno aveva letto neanche una parte del racconto, anche se Taemin ed Eunhyuk non chiedevano altro.

-Sei pronta?- Taemin aprì la porta della mia stanza interrompendo i miei pensieri –Ancora queste riviste?- chiese.

La prese dal  comodino e la buttò nell’armadio.

-Su, che la macchina ci sta aspettando-

Lo guardai infilandomi le scarpe con il tacco che mi aveva regalato Eunhyuk qualche giorno fa.

-Sono proprio obbligata, vero, a venire?- mi alzai, prendendo la sua mano.

-Si, assolutamente! Oramai sei parte dell’Sm e sai benissimo che quando ci sono questi eventi devi esserci-

Sbuffai ed aggiustai il suo papillon. Non mi andava di vedere la coppietta felice, camminare sottobraccio per ricevere i complimenti da tutti. Davvero non mi andava.

-Dai forza. Starai tutto il tempo con me e Hyung, non ti accorgerai neanche dell’esistenza di quei due- sorrise incoraggiante.

-Spero tanto che Eunhyuk non si scocci di passare tutta la serata con noi allora- sbuffai ma poi sorrisi prendendolo sottobraccio.

-Sai che non è così- sorrise e raggiungemmo gli altri nel furgoncino.

-Ragazzi, Key?- chiese l’autista girandosi verso i sedili posteriori.

-No Hyung, non viene con noi. Sarà sicuramente già là- gli rispose Onew.

L’uomo scrollò le spalle, portando le mani al volante ed iniziò a guidare.

Attaccai il viso al finestrino, che dato il fretto che contrastava con il mio alito caldo, si appannò. Disegnai una cuore e poi ci passai la mano sopra. Sospirai e mi rigirai davanti. Sentii la mano del leader toccare la mia per poi stringerla. Lo guardai e mi fece uno di quei sorrisi incoraggianti che ti aiutano a risollevarti.

-Forza- mi sussurrò in modo che solo io potessi sentire. Annuii convinta sorridendogli.

-Eccoci arrivati- annunciò l’autista. Scendemmo dal furgoncino, presi Onew sottobraccio ed entrammo.

 

Key

-Ah devo dire che la mia idea sulla nostra coppia è stata grandiosa- disse Seohyun sorridente tenendomi il braccio.

-Fantastica!- esclamai sarcastico poggiando l’altro gomito sul bancone dietro di me.

-Key, caro! Questa è una festa importante, non vorrai mica che i giornalisti ti vedano annoiati di stare con me?- mi guardò maliziosa ed io non potetti fare a meno di sbuffare.

Da quando ero entrato in questa storia, mi era difficile uscirci. Giselle mi mancava. Mi mancava davvero tanto! La amavo in silenzio e mi struggevo se la vedevo star male. Senza contare che mi evitava sempre. Erano tre mesi oramai che non riuscivo a parlare per più di dieci secondi faccia a faccia con lei. Ma che potevo fare? La capivo, quindi non insistevo e la osservavo da lontano, in silenzio.

-Oh, guarda, la tua amichetta!- scimmiottò Seohyun.

Guardai l’entrata e vidi Giselle accompagnata dai ragazzi. Era davvero bellissima: quell’abito bianco con le maniche a sbuffo che cadeva dolcemente sui fianchi, le stava d’incanto. I capelli tirati indietro in un perfetto chignon mostravano il suo delicato viso e i suoi bellissimi occhi scintillanti. La guardai incantato fino a quando non vidi Eunhyuk andarle incontro e abbracciarla con foga. Lei ricambiò entusiasta, e insieme andarono a ballare in pista.

-Andiamo anche noi!- esclamò Seohyun.

-No, non mi va! E non mi minacciare come sempre, perché ora sul serio non mi va!- le risposi secco.

Alzò la testa con fare superiore e si girò allontanandosi.

-Un drink per favore! Il più alcolico che avete!- dissi al barista dietro di me.

E dopo questo ne seguirono tanti altri, non so bene quanti. Ma abbastanza per farmi perdere la testa.

 

La luce che filtrava dalle tapparelle mi fece aprire gli occhi. Mi stiracchiai e istintivamente mi coprii con la coperta gettata ai miei piedi. Mi resi conto di avere addosso solo i boxer e, guardandomi intorno, anche di non essere a casa mia. Mi alzai di scatto e spalancai gli occhi. Guardai il letto immacolato e scorsi i miei vestiti della sera precedente gettati a terra. La testa mi faceva un male atroce e non riuscivo a ricordarmi nulla riguardo le ultime dieci ore. Mi alzai vestendomi con gli indumenti che raccoglievo da terra ed uscii dalla stanza.

-Oh ti sei svegliato- Seohyun mi si parò davanti, pronta per uscire.

-Seo…hyun- ti prego fa che non sia successo nulla.

-Key, stai bene?- continuava a sorridere, ma io non potevo fare a meno di guardarla ad occhi sbarrati. La testa mi pulsava, e dovetti farmi forza per non far cedere le mie ginocchia. Feci un grosso respiro e chiesi:

-Seohyun, è successo qualcosa tra di noi, stanotte?-

Lei fece un sorriso beffardo, poi si allontanò, dirigendosi verso la porta:

-Ti ho preparato la colazione, è in cucina! Ora devo scappare ho le prove. Ciaoo- agitò la mano e si dileguò.

Mi abbandonai sul divano mettendomi la testa tra le mani. Che avevo fatto?! Dio, non era possibile! Non potevo essere stato a letto, con… lei. La odiavo dal profondo del mio cuore. Come potevo? Cercai di ricordarmi della sera precedente, ma nulla! I miei ricordi si fermavano a quando avevo visto Giselle. Giselle… Come avevo potuto farle una cosa del genere? Cazzo, cazzo, cazzo. Diedi un calcio alla sedia alla mia destra quando mi squillò il cellulare.

-Pronto?-

-Hyung dove sei?-

La dolce voce di Taemin mi fece tranquillizzare un po’: -Piccolo, sto tornando a casa, arrivo!-

-Siamo in pensiero per te, fa presto-

Attaccai, presi la mia giacca e mi incamminai verso casa, sperando che non fosse successo nulla.

 

Giselle

La notte non ero riuscita ad addormentarmi. La scena di Seohyun che teneva in piedi Key mentre si infilavano in un taxi, era vivida nella mia mente. Cosa era successo? Inoltre Key non era tornato neanche a casa per la notte… Era rimasto a dormire da lei? Non poteva esserci stato. Almeno, non credo…

Mi alzai dal letto, vestendomi ed uscii da camera mia. Trovai i ragazzi sparsi tra la cucina e il soggiorno, ma mancava Key, ovviamente.

-Tae- lo tirai per un braccio per farlo avvicinare a me.

-Key?- gli sussurrai all’orecchio.

-Mi dispiace Gis, non ho idea di dove stia… Mi ha detto però che stava per tornare-

Sbuffai e sentii il Maknae accarezzarmi i capelli: -Su, dai!-

Feci un sorriso tirato e mi avviai verso la porta d’ingresso per andare a farmi un passeggiata. Mi girai verso i ragazzi e dissi: -Esco per un po’, torno per pranzo!-

Quando stavo per aprire la porta, qualcun altro da dietro la aprì e mi ritrovai Key davanti.

-Key…- sussurrai.

-Giselle…- spalancò gli occhi per poi distogliere improvvisamente lo sguardo. Cosa era successo?

 

Angolo autrice: annyeooong :33 Ok vi capisco se volete picchiarmi LOL Perdonatemi per il ritardo ma tra vari impegni mi è quasi impossibile scrivere ç_ç Ci tenevo a ringraziare  AngieChan95, too fast to live, Federica_25, Bling, kikkylove95, Chrome_th, LaUrA43587, katy95 ed _Eli Minho_ per le loro gentilissime recensioni, e ringrazio anche tutti i lettori, vi straamo U.U Un bacio a tutti e alla prossima ^-^

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


Key

Aprii la porta di casa e mi ritrovai Giselle davanti intenta ad infilarsi le scarpe. Alzò lo sguardo e mi vide.

-Key…- sussurrò il mio nome così dolcemente che mi fece sciogliere il cuore.

-Giselle…- dire il suo nome mi faceva sentire meglio. Anche se dovetti distogliere il mio sguardo da quegli occhi color nocciola, che mi facevano tanto battere il cuore.

-Ehm… Noi andiamo…- Minho trascinò per mano Taemin ed insieme si fecero strada per uscire dalla porta principale seguiti da Onew e Jonghyun che mi fece l’occhiolino in modo che potessi vederlo solo io.

Mentre tornavo a casa avevo riflettuto. Forse era troppo tardi, ma speravo che lei mi avesse aspettato. Volevo ritornare con lei. Non mi importava quello che sarebbe successo dopo con Seohyun. L’avrei affrontato. Ma non potevo stare ancora lontano da lei. Quella notte mi era servita davvero da lezione…

-Vado anche io…- disse abbassando lo sguardo superandomi. Mi girai e la bloccai per un braccio per poi attirarla a me abbracciandola. La stringevo forte anche se da parte sua non c’era nessuna reazione. Le sue braccia giacevano distese ai fianchi del suo corpo. Che fossi arrivato troppo tardi?

 

Giselle

E dire che li odiavo era dire poco! Quei quattro idioti si erano dileguati senza pensarci due volte. La situazione era imbarazzante così cercai di andarmene anche io. Pensavo di avercela fatta, quando improvvisamente mi sentii bloccare per il braccio. Non ebbi neanche il tempo di girarmi che ritrovai il mio viso su una superficie dura e calda. Il petto che desideravo da mesi. Le sue braccia stringevano il mio corpo, ma io non potetti ricambiare. Non ne avevo la forza.

-Perché…- sussurrai.

-Giselle… Io…-  era in difficoltà lo sentivo. Lo allontanai e sentii il suo sguardo triste posarsi su di me. Presi coraggio e lo guardai negli occhi.

-Perché questo, Key?-

-Giselle forse ti sembrerà strano, surreale ed impossibile, ma io non ti ho dimenticata-

Spalancai gli occhi e lo guardai sorpresa. Non mi aveva dimenticata? Come era possibile. Erano ancora impresse nella mente quelle parole che mi avevano ferita così tanto: “Ho capito che è lei quella che voglio”. Queste parole aleggiavano sempre nella mia mente, senza abbandonarla mai. E ora, lui mi veniva a dire che non mi aveva dimenticata?

La mia mano partì senza che me ne rendessi conto per colpirlo in pieno viso.

-Pensi io sia un giocattolo che tu puoi girare e rigirare nelle tue mani come ti pare? Se pensi questo, ti sbagli di grosso. Non mi lascerò abbindolare di nuovo da te-   guardai seria i suoi occhi, sorpresi dal mio gesto.

-Io posso capire ciò che provi, ma ti prego lasciami spiegare-

-No, Kibum, no!- quasi urlai, e cercai di trattenere le lacrime che stavano per uscire. Lo spinsi da parte e corsi fuori.

 

Key

Lo schiaffo con la quale Giselle mi colpì conteneva tutta la delusione ed il rancore che provava nei miei confronti. Per questo fece male. Non ebbi il tempo di spiegarle ciò che era successo, ma la capivo. Dovevo rimediare in qualche modo. Così chiamai Jonghyun.

-Pronto?- mi rispose con la sua solita aria scocciata.

-Jong, sono io, ho bisogno del tuo aiuto!-

Gli raccontai tutta la storia, partendo dal bacio in sala con Giselle, poi Seohyun e i tre mesi con lei, la notte scorsa e per finire ciò che era appena successo con Giselle.

-Che cosa?!- urlò così tanto che pensai mi si fosse forato il timpano.

-Si, si! Jong è successo questo! Ma non urlare!- dissi spazientito.

-In poche parole tu ti sei lasciato abbindolare da quella stupida? Ma sei scemo o fai lo scemo?-

-Non ho bisogno della tua sottile ironia. Piuttosto spicciati a tornare a casa che mi devi aiutare-

-Ringrazia che hai un amico come me- disse lodandosi.

-Si, si…- tagliai corto io.

Aspettai una decina di minuti e finalmente vidi Jonghyun entrare dalla porta principale.

-Dio che freddo!- si tolse le scarpe all’ingresso per poi venirmi incontro e darmi uno schiaffo dietro la testa.

-Yaaah!-

-Te lo meriti, caro Kibum! Ti sei comportato da vero idiota! Facendo soffrire anche Giselle peraltro- esclamò convinto.

-Non c’è bisogno che me lo rinfacci così! Lo so benissimo.- sbuffai –Ad ogni modo voglio dire tutto a Giselle e tornare con lei. Quindi stasera portala alla mia casa al mare, con una scusa ovviamente-

-Che scusa mi invento?- chiese scocciato.

-Non puoi pensarci tu?- dissi irritato.

-Dio, come sei suscettibile oggi! E va bene, va bene. Stasera alle 8 te la porto lì. Non fare casini, mi raccomando-

Gli diedi un bacio sulla fronte ridendo: -Grazie Hyung, ti adoro!-

E detto questo mi catapultai in macchina per dirigermi alla casa al mare.

 

Giselle

-Mi vuoi dire dove stiamo andando?- chiesi spazientita dal sedile del passeggiero.

Jonghyun mi guardò tenendo le mani sul volante: -Ehm… Diciamo che… Onew! Si Onew mi ha detto che vuole che gli compri del pollo!-

-Onew vuole del pollo? Non se lo sapeva andare a comprare da solo?- sbuffai guardando fuori dal finestrino.

-Vallo a chiedere a lui no?-

Mi girai e lo vidi mordersi le labbra. Che gli prendeva? Chiusi gli occhi ripensando a quello che era successo con Key e per la stanchezza mi addormentai.

 

-Gis? Giiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiis?- sbattei le palpebre e mi ritrovai il viso di Jonghyun a pochi centimetri dal mio. Mi ritrassi istintivamente sbattendo con la testa contro la maniglia della porta.

-Ahia- esclamai.

-Hmpf! Siamo arrivati! Devi andare lì- mi rizzai a sedere guardando dal finestrino. Davanti a noi c’era una grande spiaggia e il posto che indicava Jonghyun era una casa proprio sulla sabbia. Già c’ero stata, ma non riuscivo a ricordare quando…

Mi girai incuriosita verso il ragazzo: -Tutto mi sembra fuorchè una polleria!- dissi ironica.

-Non fare domande e vai lì-

Alzai gli occhi al cielo e lo salutai, così mi avviai verso la casa. Appena prima di suonare il campanello sentii la macchina dietro di me che partiva. Guardai sbalordita la scena: se n’era andato senza neanche aspettarmi! Scossi la testa e bussai. Ed ad aprirmi la porta c’era lui: Key.

-Che diav…?- non finii la frase che feci per andarmene. Ma lui mi prese un braccio per tirarmi dentro la casa e chiudermi la porta alle spalle.

-Key, ti prego fammi andare!- dissi guardandolo supplichevole.

-No, Giselle, ascoltami! Seohyun mi aveva minacciato! Se non stavo con lei avrebbe rivelato la nostra storia! Non potevo permetterlo. Così mi sono inventato quella stupida scusa, sperando che entrambi ci saremmo dimenticati l’uno dell’altra… Ma almeno per me non è stato così…- le parole gli morirono in bocca. Lo guardai sorpresa e stupita. Lui mi aveva sempre amata? Era stato con Seohyun solo perché obbligato?

-M…mi prendi in giro?- fu quella l’unica cosa fui in grado di dire.

-Giselle, certo che non ti prendo in giro! Io ti amo e non ce la faccio più a stare senza di te-

Lo guardai seria: -Me lo avresti dovuto dire! Stupido che non sei altro! Così abbiamo solo sofferto entrambi.-

-Hai ragione, sono stato un’idiota! Scusami piccola…- si avvicinò a me –Devi aver sofferto molto…- mi sussurrò.

-Io ho sofferto si, ma tu devi aver sofferto molto di più- e detto questo annullai la distanza tra noi con un bacio. Prima delicato e poi più passionale. Uno dei baci più belli perché entrambi lo aspettavamo da tempo. Era come se fosse una liberazione. Finalmente potevamo. Finalmente potevamo amarci.

Mi staccai leggermente da lui e gli sussurrai: -Anche per me è stato così-

Mi guardò scettico: -Cosa?-

-Neanche io sono riuscita a dimenticarmi di te- sorrisi per poi riprenderlo a baciare.

Poco dopo ci stendemmo sul divano, abbracciati.

-Perché mi hai portata qui?- chiesi curiosa.

-Perché pensavo che portarti al mare sarebbe stato più romantico e mi avresti perdonato più facilmente- sorrise divertito.

-Secondo ciò che mi hai detto l’unica cosa che dovrei perdonarti è l’avermi mentito!- sentii il suo corpo irrigidirsi ma non ci feci caso. Sbadigliai e sentii le sue mani dolci accarezzarmi i capelli.

-Addormentati pure, ci sono io qui con te- sorrisi e beata tra le sue braccia mi addormentai.

 

Key

Appena capii che si era addormentata la presi in braccio e la poggiai sul letto. Ritornai in soggiorno e scrissi un messaggio a Seohyun: -Dobbiamo parlare-

Lo inviai sperando che tutto sarebbe andato per il verso giusto.

 

Giselle

La mattina dopo tornammo a casa con la macchina di Key. Mi raccontò meglio ciò che era successo e mi sorprendevo sempre di più di come potesse essere meschina quella ragazza.

-Eccoci arrivati- Key parcheggiò, per poi scendere dalla macchina e venirmi ad aprire la portiera. Scesi e mano nella mano entrammo nel palazzo, non vedendo l’ora di conoscere la reazione che avrebbero avuto i ragazzi.

 

Seohyun

La sera precedente mi era arrivato questo messaggio di Key. Così la mattina, curiosa mi avviai verso casa degli SHINee. Bussai ma i ragazzi mi dissero che non c’era, così mi sedetti su un muretto sul marciapiede opposto ad aspettare che tornasse. Quando vidi arrivare la macchina di Key mi alzai per andargli incontro. Ma mi fermai quando lo vidi scendere mano nella mano con quell’idiota di Giselle.

Come osava prendersi gioco di me? L’aveva fatta grossa stavolta! Se ne sarebbe pentito. Avevo bisogno di un’idea geniale. Sorrisi tra me e me e mi toccai la pancia per poi guardarla. Come avevo fatto a non pensarci prima?

 

Angolo autrice: Hiiii :D Neanche il tempo di farmi amare che già mi odiate LOL Visto che aggiornamento veloce? Dai almeno con questo mi faccio perdonae X°° Vorrei ringraziare per le gentilissime recensioni AngieChan95, katy95, Federica_25, _Eli Minho_, LaUrA43587 e Bling e ringrazio anche tutti i lettori :33 *sparge amore* Un bacio e alla prossima ^-^

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=821220