Hello, I'm the lie.

di the ghost of Bonnie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** # Goblet of Fire. ***
Capitolo 2: *** # Invito. ***
Capitolo 3: *** # Lezione. ***
Capitolo 4: *** # Bacio. ***
Capitolo 5: *** # Volete sentire qualcosa di un po' più interessante? ***
Capitolo 6: *** # Da quanto tempo? ***
Capitolo 7: *** # Stupeficium. ***
Capitolo 8: *** # Pranzo. ***
Capitolo 9: *** # Natale. ***
Capitolo 10: *** # Expecto patronum. ***
Capitolo 11: *** # Arrivederci, Hogwarts! ***
Capitolo 12: *** # Tiri vispi Weasley. ***
Capitolo 13: *** # Rabbia. ***
Capitolo 14: *** # Gelosia. ***
Capitolo 15: *** # Volo. ***
Capitolo 16: *** # I sette Potter. ***
Capitolo 17: *** # Matrimonio - parte 1 ***
Capitolo 18: *** # Matrimonio - parte 2 ***
Capitolo 19: *** # La vedrai di nuovo. ***
Capitolo 20: *** # Radio Potter. ***
Capitolo 21: *** # Stanza delle Necessità. ***
Capitolo 22: *** # Frammenti di felicità. ***
Capitolo 23: *** # Hello, I'm the lie. ***



Capitolo 1
*** # Goblet of Fire. ***


Goblet of Fire.

« Non funzionerà » la voce terribilmente calma della Granger è sicura, non riesce a nascondere un mezzo sorriso. Sa di avere perfettamente ragione. Ce l'ha sempre, alla fine. Guardo George che si volta veloce verso di me, uno sguardo d'intesa. Ci avviciniamo velocemente alla ragazza, io alla sua destra, George alla sua sinistra.  « Ah davvero? E perché no, Granger? » le chiede George sorridendo. Lei si volta prima verso di lui, poi verso di me. Posso sentire ogni suo singolo respiro: non me ne ero reso conto, i nostri visi sono davvero vicini. I miei occhi sono incatenati ai suoi. Nonostante questo, lei non sembra minimamente toccata da questo fatto e mantiene il suo sguardo, io sorrido, ma so di non poter reggere questo contatto visivo ancora per molto. Per mia fortuna, lei si volta e tende un braccio in avanti, disegna un cerchio immaginario con il braccio. « Vedete questa? Questa è una linea dell'età. L'ha tracciata Silente in persona! » è arrivata proprio dove volevo che arrivasse. E lei sa quanto amo stuzzicare la gente.  « E allora? » chiedo, rivolgendole uno dei miei sorrisi più insopportabili, lei si volta di nuovo verso di me e sbuffa per soffocare una risata nervosa, come se ridesse della nostra stupidità.  « E allora... » la cosa si fa interessante, sta tirando fuori il suo tono da maestra  « ...un genio come Silente non può lasciarsi imbrogliare da un trucco patetico, scemo e balordo come la Pozione Invecchiante! » e questa volta si volta di nuovo verso George.  « Per questo è così geniale! » esclamo io, richiamandola alla mia attenzione.  « Perché è patetico, scemo e balordo! » esclama George, rispondendo al suo sguardo interrogativo. Balziamo entrambi in piedi sopra la panchina, George è accanto a me. Tiriamo fuori da una tasca del mantello la Pozione.  « Pronto, Fred? »  « Pronto, George. »  « Alla salute! » beviamo. Poi, saltiamo dentro la linea magica. Non accade nulla. Sorridiamo, e ai nostri sorrisi seguono degli applausi. Gli applausi sono la prova che per una volta la Granger aveva torto. Ma allora perché manteneva sempre quella sua espressione sicura sul viso? Nonostante questo, le mostro un sorriso raggiante, e lei mi risponde con un sorriso che si userebbe con un bambino. E' il suo sorriso da maestra. Inseriamo i nostri nomi nel Calice, io e George battiamo il cinque. Tutto dopo è successo in pochi secondi: neanche un gigante ci avesse schiaffeggiati, veniamo rimbalzati e voliamo cinque o sei metri più avanti, mentre gli applausi si interrompono in sospiri di paura e sorpresa. Sento George imprecare: sono ancora vivo. Siamo stesi a terra, mi alzo debolmente. Mi metto a ridere non appena vedo George: sulla faccia l'invisibile velo di barba si fa sempre più presente e prende una strana tonalità bianca, come i capelli. Ride anche lui, la stessa cosa starà succedendo anche a me.  « Ne eri certo! » esclama lui, indicandomi accusatore.  « Tu eri certo! » ribatto io, poi lui mi salta addosso e inizia una delle nostre lotte senza senso. Di nuovo applausi e risate, che durano per qualche secondo, prima di interrompersi di nuovo. Io e George smettiamo di lottare, alziamo la testa: Viktor Krum sta avanzando verso il Calice di Fuoco. Lo seguo con lo sguardo, rivolge una strana occhiata ad Hermione, e mi sento solleticare allo stomaco. Lei arrossisce e abbassa lo sguardo, imbarazzata. La strana sensazione allo stomaco di fa sentire un po' di più, diventa veramente fastidiosa. Io e George ci alziamo e ci avviamo verso la nostra Sala comune, nessuno si accorge della nostra uscita, sono tutti troppo presi da Viktor Krum per accorgersi di noi, compresa Hermione. Attraversiamo il buco del ritratto, e di corsa ci avviamo verso il dormitorio, cercando di coprirci come possiamo la barba e i capelli lunghi davanti ad Angelina e le altre, che ci stanno guardando. George fruga nervosamente nel baule cercando l'antidoto, mentre io mi butto sul letto. La strana sensazione allo stomaco si fa sentire ancora, la cosa non mi piace per niente. Deve essere stata la consapevolezza di aver fallito il nostro tentativo di partecipare al Torneo, deve essere decisamente questo.

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Capitolo 2
*** # Invito. ***


Siamo seduti al tavolo dei Grifondoro: io, George e Neville vicini, davanti a noi Ron, Harry e Hermione. Strappo dal mio foglio un pezzo di carta e ci scrivo in matita qualcosa, fingendo di star rispondendo alle domande davanti allo sguardo di Piton indagatore. Quando Severus-capelli-unti-Piton si volta, lanciò il biglietto a Ron. In poche parole gli ho semplicemente consigliato di darsi una mossa ad invitare qualcuna per il Ballo.
 « Con chi ci vai tu? » mi sussurra. Lo guardo, scoccando una mezza occhiata ad Hermione, che è concentrata sul suo compito, una ciocca ribelle le ricade sul viso. Tiro il biglietto ridotto a pallina sul braccio di Angelina, poco lontana da Hermione.
 « Angelina » la chiamo. Lei si volta appena verso di me.  « Tu » la indico.  « Vuoi venire al ballo con me? » lei sorride a trentadue denti e annuisce. Faccio l'occhiolino a Ron, che si volta verso Hermione. Ho capito quello che vuole fare, e la strana sensazione si fa risentire. Consiglio gentilmente a questa strana cosa dentro di me di starsene zitta.  « Hermione » la chiama. Abbasso la testa sul foglio, il solletico allo stomaco sta calcando.  Lei si volta, lo vedo con la coda dell'occhio. Lo faccio sempre da quel giorno. Seguo ogni suo singolo movimento, lei ovviamente non si accorge di niente, ed  è meglio che sia così. « Tu sei una ragazza » fatico a trattenere una risata. Ok, sapevo che Ronnie era stupido, ma in quattro anni che conosceva Hermione, solo in quest'ultimo si era accorto che la sua migliore amica era una ragazza?  « Però, che occhio » ribatte lei. Incredibile, Hermione Granger che usa un pizzico di umorismo? Sto seguendo tutta la scena con la coda dell'occhio. Mi piace guardarla mentre fa tutto quello che di solito non sapevo facesse.  « Vieni con uno di noi al Ballo? » Piton ha dato un ceffone in testa a Ron, e, tanto per fare qualcosa, anche ad Harry, l'unico che fino a quel momento se ne era stato zitto come se nemmeno esistesse.  « Oh, andiamo... » il gentile tatto di Ron sta per farsi sentire  « ...è già brutto per un ragazzo andarci da solo, per una ragazza è triste! » bravo Ronnie, hai firmato la tua condanna a morte.  « Io non ci vado da sola, che tu ci creda o no qualcuno mi ha invitata! » esclama irritata, ma quelle parole mi trapassano impercettibilmente come lame affilate, ma devo sopportare il dolore. Deve essere sicuramente il fatto che non hai studiato per questo maledetto compito. Oh, smettila Fred, non hai più scuse. Non devi usarle, non devi almeno con te stesso. Altro che solletico allo stomaco, qui lo stomaco te lo ha infilzato, ed è stata proprio lei, Hermione Granger, che adesso se ne va stizzita tenendo un libro in mano. Mantengo la testa sul mio compito, fingo indifferenza, mentre George si volta un poco verso di me. Che abbia intuito qualcosa?

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Capitolo 3
*** # Lezione. ***


# Lezione.

Lezione di ballo con la McGranitt, fantastico! Io e George siamo appoggiati sul muro nell'angolino di questa grande stanza. Le ragazze sono dall'altra parte della sala, disposte in due file, come i ragazzi. Ad essere sincero non sto ascoltando una parola di quello la McGranitt sta dicendo. Tengo la testa abbassata, ma sto fissando quella ragazza proprio accanto ad Angelina, la ragazza che da qualche settimana occupa i miei pensieri e tutto per chiedermi come mai reagisco così quando la penso, o ci sfioramo, o la guardo, o qualcun altro pensa di pensare di avvicinarsi a lei. « ...come una balbettante bambocciona banda di babbuini! » questa frase della McGranitt mi riporta alla realtà, poi sento il mio gemello che si avvicina a me e mi sussurra « Prova a dirlo cinque volte più svelto » lo guardo, poi sorrido « Unabalbettantebamboccionabandadibabbuini » « Unabalbettantebamboccionabandadibabbuini » ripete lui, continuiamo così per un altro paio di volte, fino a quando non sentiamo Weasley. Ringrazio Godric Grifondoro, sta chiamando Ron. Osservo mio fratello avvicinarsi alla professoressa, lo sguardo di Hermione puntato su di lui. Lei gli sorride incoraggiante, e io decido di far finta di niente e sorrido verso Ron, anche per non fare insospettire George. E adesso che ci penso, c'è veramente da ridere nella scena che sto vedendo: Ron sta ballando con la McGranitt! Io e George ci scambiamo un'occhiata complice e imitiamo Ron che balla. « Ohi » ci chiama Harry. Ci pieghiamo verso di lui, che invece è seduto. Nel guardare Harry, noto - con piacere, aggiungerei - che Hermione è proprio davanti a lui, e ha appena soffocato una risata. La strana sensazione allo stomaco sparisce. La sua risata mi fa sentire bene. « Non glielo farete dimenticare mai, vero? » chiede Harry. « Mai. » confermiamo all'unisono. E mi maledico, sto di nuovo guardando Hermione. Devo piantarla. Di questo passo finirò per mettermi in testa idee che non penso veramente.

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Capitolo 4
*** # Bacio. ***


Ballo del Ceppo. Hermione ha appena finito di ballare con quel bestione bulgaro di Krum. Ad essere sincero, lei è davvero troppo bella per lui. Non capisco come a lei possa piacere un coso del genere: è brutto, grasso e non ha senso dell'umorismo. L'unica cosa che mi fa stare bene è che lei è contenta così. Sorride radiosa, ma fa un grave errore: sta per avvicinarsi a Ron. So che le rovinerà la serata, l'ho tenuto d'occhio tutto il tempo - insieme a Krum, è chiaro. Se solo avesse provato a fare un passo falso, io... ehm... dettagli - e li ha guardati male tutta la serata. Sarei pronto a giurare che la mia espressione da geloso è meglio di quella di Ron.  « Fred... Fred, Freddie » sbuffo. Angelina sta continuando a chiamarmi. Lo so che non ci si comporta così. Insomma, le ho solo fatto fare un lento. Peccato fossimo vicini a lei e... lui. Ecco. Hermione si è seduta vicino a Ron, e a giudicare dalla sua espressione sta offendendo Krum. Ora lei si alza, ha le lacrime agli occhi, ed è nervosa, stanca. Se ne va via, riesco a vedere una lacrima. Non resisto. Devo andare a consolarla. Da buon fratello maggiore. So che non sarò mai più di questo, il fratello maggiore che non ha mai avuto, e, ad essere onesto, è meglio di niente.  « Scusami, devo andare » mi congedo con Angelina, mentre lei boccheggia da sola e si avvicina a George. Mi dispiace lasciarla così. Seguo Hermione, cercando di non farmi vedere. Ha raggiunto Krum, ha due drink in mano. Ne porge uno a lei, e le loro dita si sfiorano. Maledetta gelosia, mi stai uccidendo. Vorrei solo andarmene, solo che è più forte di me, e proprio non riesco ad andare via. Mi aggrappo al muro, cercando di non cedere con le ginocchia per quello che sto vedendo. I loro nasi si sfiorano, lui appoggia le labbra su quelle di lei e sento una lacrima attraversarmi il viso, raggiungere le mie labbra che per la prima volta assaporano quel gusto nuovo. Mi volto: continuare a guardare mi farebbe sentire peggio. Mi asciugo con la manica queste maledette lacrime che proprio non vogliono saperne di smettere di essere versate. Sorrido, tanto per cambiare espressione davanti agli altri. Si, l'unica cosa che devo fare è sorridere, nient'altro. Perché mi sento così a pezzi?

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Capitolo 5
*** # Volete sentire qualcosa di un po' più interessante? ***


# Volete sentire qualcosa di un po' più interessante?

Poche ore dopo dalla nostra stanza abbiamo sentito la voce di Harry che urlava. Ci siamo scambiati uno sguardo complici, poi ci siamo Smaterializzati nella stanza. Non l'avessimo mai fatto. Mi sono Smaterializzato davanti ad Hermione. George mi ha scoccato una mezza occhiata, e io ho sorriso.
 « Harry! » lo abbiamo salutato.  « C'era sembrato di sentire i tuoi toni soavi » ho detto io.  « Non tenerti tutto dentro, amico. Sfogati! » ha esclamato George, che di nuovo mi ha guardato. Quella frase era rivolta anche a me.  « Comunque, se avete finito di gridare... » guardo Hermione  « ...volete sentire qualcosa di un po' più interessante? »
Siamo andati all'inizio delle scale, affacciati. George ha tirato fuori un paio di Orecchie Oblunghe, e si è messo accanto ad Hermione, lasciando a me il posto davanti a lei. Sentivo chiaramente i suoi capelli lunghi sfiorare la mia fronte... Alzai lo sguardo per guardarla, ma lei si era voltata verso Ron. Poi, George ha sciolto la tensione cercando di salvare le Orecchie Oblunghe dalle grinfie di Grattastinchi, il gatto di Hermione.  « Hermione, odio il tuo gatto » le ha detto Ronald. Almeno in una cosa andiamo d'accordo. Io l'ho sempre detto che quel gatto mi guardava male. A cena, io ero seduto accanto a George, che era a sua volta accanto ad Hermione, e poi ero davanti a Ron. Insomma, avrei preferito sprofondare più che volentieri in quel momento. L'unica cosa positiva è che ho dovuto passare il bicchiere ad Hermione, e le nostre dita si sono sfiorate, proprio come aveva fatto Krum sei mesi prima. Solo per la piccola differenza che loro avevano "approfondito" la cosa, mentre io sono tornato al mio posto e lei ha guardato Ron. Morso allo stomaco. Cos'è, adesso mi attacca? Non fa più il solletico? Odio questo nuovo sentimento. Non è roba per Fred Weasley.

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Capitolo 6
*** # Da quanto tempo? ***


E' in assoluto una delle peggiori estati che io abbia mai passato. Siamo al Quartier Generale dell'Ordine, ci siamo io, Ron, Ginny, mamma, papà, gli altri membri, e poi c'è lei, Hermione. Già, non sopporto la sua presenza qui. Non la sopporto semplicemente perché a dire il vero non sopporto gli sguardi che lei e Ron si lanciano in continuazione. Non riesco davvero a reggerli, ma faccio finta di niente. Sono un bugiardo, lo so. Ero in camera mia, intento a finire quel maledetto tema che avevo come compito, quando Ron è entrato in camera mia e mi ha detto  « Fred, vorrei parlarti » mi sono voltato verso di lui e gli ho detto di sedersi vicino a me. Sarò pur Fred Weasley, ma sono suo fratello. Ron si è seduto, e ha pronunciato le parole che mai sarebbero dovute essere pronunciate dalla sua bocca.  « Credo di avere una cotta per Hermione » sapevo che il sorriso si fosse gelato all'istante dalle mie labbra, ma poi ho ripreso a sorridere come sempre.  « Complimenti » è stato quello che mi è venuto spontaneo dire. Poi mi sono corretto.  « Volevo dire, complimenti. Sono contento per te, e... » mi sono morso la lingua per impedire di dire quelle parole, per impedirmi di rigirare il pugnale contro me stesso, ma dovevo dirlo  « ...sono sicuro che anche lei ricambia. Siete perfetti, insieme » mi pizzicano gli occhi. Improvvisamente mi sono voltato verso la finestra, per non far vedere a Ron che chiaramente avevo gli occhi lucidi. Sento solo la porta chiudersi alle mie spalle, e tiro un calcio contro il muro. Ron se n'è appena andato via dalla mia stanza.
 « Cos'è successo, Freddie? » sento la voce inconfondibile di George. Di fronte a lui sono pronto a voltarmi. Mi giro. Eppure, sul suo viso non c'è un'espressione sorpresa, come se se lo fosse già aspettato.  « Ho appena visto Ron » mi dice.  « Avrà avuto uno strano sorrisetto da ebete in faccia, vero? » abbozzo un sorriso.  « Appunto. Non ho notato niente di strano. Lui ha sempre un'espressione da ebete » questa volta sorriso apertamente, le lacrime si sono seccate sulla mia pelle. Rimaniamo in silenzio per qualche secondo, improvvisamente, mi fa una domanda   « Da quanto tempo? » lo guardo. Spero non si riferisca a quello a cui penso io.  « Da quanto tempo cosa, George? » lui ha un'espressione tranquilla.  « Lo sai. Da quanto tempo » abbassa la voce  « ti piace Hermione? » istintivamente mi volto dall'altra parte. So che con lui ne posso parlare. Oltre ad essere mio fratello è il mio migliore amico.  « Sette mesi » rispondo dopo un sospiro.

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Capitolo 7
*** # Stupeficium. ***


# Stupeficium.

Inizia un altro anno ad Hogwarts. Siamo a novembre, abbiamo già fatto conoscenza della deliziosa Umbridge. Una vecchia rospa a forma di confetto rosa. Le ferite alla mano mi fanno ancora male. Per fortuna non ha scoperto niente dell'ES! Mi ritrovo a guardarla di nuovo. Per una frazione di secondo i nostri occhi si incontrano. Mi sento felice, davvero felice. Eppure, mi chiedo come possa la felicità svanire in un secondo. Ron si è avvicinato ad Hermione e le ha sussurrato qualcosa all'orecchio.  « Ci andrò piano con te » le ha detto. Non ho sentito quello che Harry ha detto ai due di fare, mi metto accanto a George, in attesa. Scommettiamo. Ron sta per sollevare la bacchetta ma Hermione è più veloce.  « Stupeficium! » urla, e Ron viene sbalzato all'indietro, Hermione ha ancora la mano ferma e un'espressione compiaciuta si disegna sul suo volto. Ron si avvicina a me e George.  « Gliel'ho lasciato fare » si giustifica  « E' buona educazione, no? » tutto contento per aver vinto la scommessa, sorrido compiaciuto e mi volto verso Hermione, che sta ridendo circondata dalle sue amiche, ma lei sta guardando Ron.  « E' stato assolutamente intenzionale » continua. Non capisce che non lo sto ascoltando?

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Capitolo 8
*** # Pranzo. ***


E' ora di pranzo. Siamo seduti tutti al tavolo di Grifondoro, la cosa più bella è che a dividere me e Hermione c'è solo uno spazio vuoto. Fingo di mangiare indisturbato, ma un calore al fianco destro è sempre più vivo. E' la sua presenza a farmi questo effetto, l'ho capito. George si volta un poco verso di me e sorride, ricambio. E' uno dei momenti più belli della mia vita, le mie due anime gemelle al mio fianco.

- Ma tu non smetti mai di mangiare?

Mi volto appena verso Hermione: sta di nuovo rimproverando Ron che sta ingurgitando in modi molto delicati una coscia di pollo.

- Che c'è? - sbotta lui. - Ho fame!

Hermione scuote la testa, esasperata. Ginny e lei si voltano verso Harry, appena arrivato.

- Posso unirmi a voi?

Hermione apre la bocca per rispondere, ma la deliziosa voce della dolce rospa sono più forti della sua.

- Con esattezza, professoressa, che cosa vuole insinuare?

Tutti gli alunni si alzano contemporaneamente dal tavolo e si avviano verso l'uscita. Cerco Hermione tra la folla, e quando la vedo, la raggiungo. Rimango dietro di lei, un sorriso non può che essere accennato davanti a Ron che è accanto a lei. Mi basta solo questo.

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Capitolo 9
*** # Natale. ***


Natale. Nostro padre è stato attaccato dal serpente di zio Voldy, siamo a Grimmauld Place n° 12. Siamo stati svegliati da Ginny, era impaurita, il volto pallido, e io e George ci siamo scambiati un'occhiata terrorizzata. Quando poi lo abbiamo saputo, il mio cuore è mancato di un battito.
***
Siamo seduti al tavolo, io sono accanto ad Hermione. Stupido cuore che martella furiosamente contro il mio petto. Nostra madre ci consegna i regali. Poi, lo consegna anche a Ron, lo tira fuori: il solito, vecchio maglione. Sorride alla mamma e la ringrazia, mi volto appena verso Hermione che per tutto il tempo non mi ha degnato nemmeno di uno sguardo, ma le sue attenzioni sono a Ron. E si scambiano uno sguardo che a me non piace per niente, si amano, la cosa è evidente. Non sono mai stato meno felice di avere Ron come fratello. Stupida gelosia!

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Capitolo 10
*** # Expecto patronum. ***


Lezione dell'ES. Stiamo praticando l'Incanto Patronus. O almeno, ci sto provando. Alle mie spalle sento quelle di George, Harry ci passa affianco.  « Ora tocca a te, George! » il mio gemello sorride.  « Expecto Patronum! » dalla sua bacchetta escono fili argentati che presto prendono la forma di un coyote. Adesso voglio provarci io. Cerco di fare mente locale, quando una risata eccheggia nella mia testa. Mi volto, e vedo Hermione che sorride alla lontra argentea che le sta solleticando le gambe volando. Improvvisamente, dalla mia bacchetta vedo uscire piccole scintille argentee.  « Expecto Patronum! » e dalla mia bacchetta le scintille si trasformano in una iena.  « Bravo, Fred! » riconoscerei quella voce fra mille. Il mio nome suona maledettamente bene uscito dalle sue labbra, pronunciato dalla sua voce. Le sorrido.  « Ci sei riuscito! » continua. La mia amica felicità torna a farmi compagnia. George alza gli occhi al cielo, esasperato.  « Sei senza speranze » mi sussurra, e io gli sorrido.  « Lo so. Mi va bene anche così  » nella mia voce lascio trasparire una nota di tristezza, che George coglie. Infatti mi appoggia una mano sulla spalla e la stringe, per consolarmi. Io gli sorrido, un sorriso triste. So che per lei non sarò mai niente di più del fratello di Ron, per il quale ha una cotta. Beh, posso ritenermi fortunato. Almeno non sono come Malfoy. Il flusso dei miei pensieri viene interrotto dal tintinnio del lampadario appena sopra di me. Tutti si fermano, sul viso di Hermione compare preoccupazione. Sembra una leggera scossa di terremoto. Poi, quella voce.  « Porrò fine a questa storia. Bombarda Maxima! » la parete di fronte a noi esplode e davanti a noi compare la Squadra d'Inquisizione e la rospa. Che bel quadretto. Poi Malfoy ghigna e prende per il colletto Marietta Edgecombe. Non posso crederci, ci ha traditi!

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Capitolo 11
*** # Arrivederci, Hogwarts! ***


Stiamo volando, la nostra fuga da Hogwarts è in atto. Ora che Silente se n'è andato, non c'è più motivo di restare. No, nemmeno lei. Mentre volo la scorgo in lontanza, le mando un sorriso raggiante, e lei mi risponde, applaudendo come tutti gli altri.  « Ti amo » sussurro, ma sicuramente non mi ha sentito, e lo spero con tutto il cuore. Gli applausi e le urla sono troppo forti, io sono troppo lontano, e sarò sempre troppo lontano, anche quando ci divideranno millimetri. Poi, io e George ci dirigiamo verso l'uscita, e posso dire addio ad Hogwarts.

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Capitolo 12
*** # Tiri vispi Weasley. ***


Il nostro negozio va alla grande! Cavolo, stiamo facendo galeoni a palate! Sentiamo il rumore alla porta, mi volto appena per vedere chi è: scorgo quattro teste rosse che riconosco come Ronnie, Ginny, mamma e papà. Dietro di loro, Harry e Hermione. Un tuffo del mio povero cuore. Non l'ho vista per mesi, è cambiata davvero tanto. Ha di poco tagliato i capelli, è dimagrita, ed è davvero una bella ragazza. Ci fa un cenno di saluto, poi si allontana con Ginny ai Filtri d'Amore. Io e George ci scambiamo un'occhiata complice e ci avviciniamo alle ragazze.  « Salve, signore! » loro si voltano.  « Filtri d'Amore, eh? » dice George. Hermione mi rivolge uno sguardo, e io le rispondo, neanche avessi letto nella sua mente.  « Sì, funzionano davvero » confermo.  « Per quanto ne sappiamo noi, sorellina, te la cavi benissimo da sola! » esclamiamo in coro io e George.  « Nel senso? » con la coda dell'occhio vedo Harry che sta prestando particolare attenzione alla conversazione. Sembro io con Hermione! Comunque, torniamo alla discussione.  « Adesso non stai uscendo con Dean Thomas?  »  « Non sono affari tuoi » ribatte sbuffando, poi si allontana. Hermione tiene ancora in mano una delle boccette, si volta, e anch'io. Cormac McLaggen le sta lanciando un'occhiata che non mi piace per niente. Hermione arrossisce e lascia la boccetta contenente il liquido rosa. Anche Hermione si allontana, io e George ci avviamo verso le scale.  « Questo quanto viene? » Ronnie, sempre e solo lui. Io e George ci voltiamo.  « Cinque galeoni »  « Per me, invece? »  « Cinque galeoni »  « Sono vostro fratello! » no, sei anche il ragazzo che piace ad Hermione, non sei solo mio fratello.  « Dieci galeoni! » sorridiamo, Ron sbuffa.  « Dai, andiamo » riesco a scorgere Hermione, l'ultima volta fino all'anno prossimo.

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Capitolo 13
*** # Rabbia. ***


Abbiamo appena chiuso il negozio, siamo esausti. Mi abbandono sul mio letto e chiudo gli occhi: ecco che la sua immagine torna a farmi compagnia. Vedo che mi sorride, chiama il mio nome, è bellissima. Apro gli occhi, e mi ritrovo di nuovo da solo, di nuovo senza di lei. Ho saputo che Ron si è fidanzato con Lavanda Brown, com'è caduto in basso. E la cosa che davvero mi fa più rabbia è che non vede che una meravigliosa ragazza è innamorata di lui e lui la butta via! Cavolo, e io che non posso essere amato da lei cosa dovrei dire? Ma devo accettare la cosa. Non esisteremo mai insieme, perché Fred e Hermione non sono fatti per stare insieme.

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Capitolo 14
*** # Gelosia. ***


Sento bussare alla porta della Tana. Sbuffo, devono essere sicuramente mamma e papà, sono usciti un attimo per controllare le ultime cose. Apro la porta fischiettando, il mio cuore perde un battito e smetto di fischiettare perché mi manca il respiro: Hermione è davanti alla mia porta. Mi sorride. Amo quel sorriso. Cerco di non guardarla negli occhi. Abbasso lo sguardo e mi fermo sulle sue labbra. Pessimo. Meglio i suoi occhi. Decisamente meglio. « Ciao Fred! » mi saluta allegra. « Hermione! » la saluto, cercando di mantenere un tono normale. Istintivamente la abbraccio. Inizialmente lei è perplessa, ma risponde all'abbraccio. Chiudo gli occhi, in quell'abbraccio cerco di metterci tutto quello che a parole non avrei mai il coraggio di dire. Ci separiamo dall'abbraccio, e io mi metto di lato per farla entrare, mi passa davanti. Amo il suo profumo. « Come stai, Fred? » mi chiede improvvisamente. « Potrei stare meglio » ho pensato ad alta voce. Maledizione. Hermione si volta verso di me, prima ispezionava la stanza in cerca di qualcuno, e io so chi è quel qualcuno. « Non c'è Ron? » mi chiede, non ha nemmeno sentito la mia risposta. Meglio così, anche se sento qualcosa nel torace. Fa male. Questo dolore mi ricorda tanto Ron. « No, cioè, si.. ehm... » « Hermione! » urla Ron, Hermione si volta e sorride raggiante, poi si abbracciano. Chiudo gli occhi, è come se qualcuno stesse picchiettando martelli sul mio stomaco. Maledetta gelosia, vuoi stare zitta? Chiudo la porta, che nel frattempo era rimasta aperta.

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Capitolo 15
*** # Volo. ***


«... poi rimangono solo Hermione e Fred » non avevo per niente seguito il discorso di Malocchio, fino a quella frase. Lo sguardo di Hermione si sofferma un secondo su di me, cerco di nascondere la felicità che provo in quel momento annuendo semplicemente, ma ogni singola parte di me vorrebbe urlare. Usciamo dalla Tana. Hermione è al mio fianco, io tengo in mano la mia scopa. Appena monto sulla scopa, Hermione si ferma un momento, neanche fosse sotto un Petrificus Totalus. « Beh? Non sali? » le chiedo, e mi complimento per il tono calmo che ho faticato a tenere. Lei fissa la scopa come se fosse un ragno gigante per Ron. « Ho capito! Non dirmi che hai ancora paura di volare? » lei mi lancia un'occhiataccia, le sorrido. « Non ho paura! » ribatte, e monta sulla scopa, le braccia incrociate. Ci solleviamo appena da terra, e forse, presa da un attacco di panico, mi avvolge la vita con le braccia per tenersi. Chiudo gli occhi, e un meraviglioso brivido mi attraversa la schiena. Apro gli occhi, c'è George che mi guarda malizioso, Ron furente, poi mi volto verso Hermione. « Non hai paura, vero? » la prendo in giro, lei arrossisce. E' il momento più bello della mia vita. Adesso siamo in aria, le persone sono piccoli puntini, sento le braccia di Hermione stringermi di più a me. So che è una cosa temporanea, ma è fantastico, dico davvero. Meglio del Whisky Incendiario. Riesco a vedere gli altri che si abbassano, siamo già arrivati. E' triste. Atterriamo, io e Hermione ci lanciamo un'occhiata della durata di un secondo, poi lei si avvicina a Ron, che fa per prenderle la mano ma poi la ritira, lei non se n'è accorta. Istinto omicida verso Ronnie.

Spazio autrice u_u

Beh, non poteva andare tutto storto a Fred, no? u_u Beeeeh, la conclusione del capitolo è un po'... un po'. Si, Fred vorrebbe TAAAAAAANTO uccidere Ronnie, ma sarebbe troppo evidente poi la sua gelosia, vero? Vabbeh, vi lascio. Al prossimo capitolo!

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Capitolo 16
*** # I sette Potter. ***


 La paura mi sta divorando pezzo per pezzo. Non so dove siano Hermione e George, nè se stiano bene. Continuo a lanciare fatture, qualsiasi tipo di incantesimi, il suo pensiero nella mente, solo che lei e George stiano bene... Siamo arrivati. Hermione è corsa ad abbracciare Ron, ed Harry - ingenuo come sempre - li ha abbracciati. Mi mordo la lingua per non sputare un insulto, non è il momento. « Dov'è George? » chiedo io, ora so che Hermione sta bene, ma sul suo viso si dipinge terrore, e la paura cresce. « Ha perso un.. » non voglio sentire altro, cosa dovrebbe aver perso? Entro alla Tana, spingo da parte Kingsley che deve controllarmi e mi butto davanti al divano dove c'è George, la sua testa sta sanguinando tanto. Forse ridestato dal rumore, si è mosso. « Come stai, Georgie? » gli chiedo, la mia voce è tremante. « Romano » risponde lui, sussurrando. Forse non ho capito bene. « Cosa hai detto? » « Romano » ha ripetuto lui, abbozza un sorriso, il mio viso prende un colore più roseo. « Come il foro. Il foro, Fred, capito? » adesso sorride apertamente e si indica l'orecchio, o almeno, quello che rimane del suo orecchio. « Con tutte le battute possibili legate alle orecchie scegli Romano? E' patetico! » adesso sorrido anch'io, comincio a calmarmi. « Sono comunque più bello di te » ridiamo entrambi, ma sotto il suo sorriso, so che è triste. Lo sono anch'io.

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Capitolo 17
*** # Matrimonio - parte 1 ***


Mi sto annoiando a morte, siamo durante il matrimonio di Bill e Fleur. Indosso una camicia bianca e dei pantaloni neri, come George. Solo che io sono più bello. Mi guardo intorno nervosamente e so chi i miei occhi - contro la mia volontà - stanno cercando. « Ehi, Freddie » mi volto appena e davanti a me c'è la mia copia. « Ehi, Georgie » rispondo sorridendo, riprendendo la mia ricerca. « Non è ancora arrivata » continua George. Mi volto appena verso di lui. « Chi? » « Hermione » sorrido e annuisco. « Mamma starà cercando di farle indossare un'acconciatura vecchio stile. Sai... zia Muriel » George ridacchia. La voce di Ron è solo un lontano brusio, quando... « Cavolo! » mi volto verso Ron, e mi trattengo per non esclamare forte e chiaro ogni mio pensiero. « Sei bellissima! » sembra che Ron mi stia leggendo nel pensiero. Hermione ha i capelli (miracolosamente) lisci, un vestito lilla e scarpe in tinta col tacco alto, ma il vero accessorio più bello, è sicuramente il suo sorriso. So che in questo momento ho una faccia da ebete, ma non mi importa. « Sempre questo tono sorpreso » replica infine Hermione, però sorridendo. « Tua zia Muriel non approvs, l'ho incontrata di sopra mentre dava la tiara a Fleur. Ha detto: 'Oh cielo, è questa la figlia di Babbani?' e poi ha aggiunto 'Brutto portamento e caviglie secche' » sbuffo per soffocare una risata. Nota per me: uccidere zia Muriel al nostro prossimo incontro, che.. oh cavolo, è tra pochi minuti!
« Non prenderla come un fatto personale, è maleducata con tutti » dice Ron.
« State parlando di zia Muriel? » s'inserisce George, facendo finta di non aver ascoltato per tutto il tempo. Io al suo fianco. « A me ha appena detto che ho le orecchie asimmetriche. Vecchia megera » continua George. « Vorrei che zio Bilius fosse ancora vivo; ai matrimoni faceva schiantare dalle risate » esclama infine George, sorridendo al pensiero del nostro, caro, vecchio zio.
« Non era quello che ha visto un Gramo ed è morto ventiquattro ore dopo? » chiede Hermione. George mi scocca una mezza occhiata, come a volermi chiedere il permesso di parlare con lei senza che dopo lo sbrani. Ovviamente, annuisco.
« Be', sì, era andato un po' fuori verso la fine » ha ammesso George.
« Ma prima che perdesse la zucca era l'anima delle feste » adesso parlo io. Amo vedere gli occhi castani di Hermione che velocemente si puntano su di me. « Si scolava una bottiglia intera di Whisky Incendiario, poi correva sulla pista, si alzava il vestito e cominciava a cavarsi mazzi di fiori dal... »
« Sì, davvero affascinante » mi interrompe Hermione.
« Non si è mai sposato, chissà perché » e ci mancava lo zampino di Ron. Ma non voglio fare l'innamorato geloso, non oggi, almeno.
« Inspiegabile »conviene Hermione. Così, sorrido. Dopo qualche secondo di silenzio collettivo, scoppiamo a ridere. Harry si sta tenendo la pancia perché è praticamente piegato in due dalle risate. Ridevamo così tanto che nessuno di noi aveva notato il ritardatario, un giovane con i capelli scuri, un gran naso ricurvo e folte sopracciglia nere, finché non consegna il suo invito a Ron e dice, lo sguardo puntato su Hermione: « Sei dafero pelissima » quasi mi metto a ridere. Sembra che le abbia detto che ha molti peli sulle braccia! Ma la rabbia prende la maggior parte del controllo di me, e le mie guance e orecchie diventano più calde e rosse. Miseriaccia, ora sì che sembro il fratello di Ron.
« Viktor! » strilla lei, lasciando cadere la borsetta di perline, che ha fatto un rumore sproporzionato rispetto alle sue dimensioni. Arrossisce, si china per prenderla e dice: « Non sapevo che ti avessero... santo cielo... che bello vederti... come stai? »
Ron mi passa l'invito di Krum, quasi rifiutandosi di tenere in mano qualcosa che è stata in mano a lui. Crede che a me faccia piacere? Dopo averlo scrutato attentamente, chiedo a voce forse un po' troppo alta: « Come mai sei qui? » il ricordo del suo bacio con Hermione mi torna alla mente, quasi lampeggiando. Ho una voglia irresistibile di fare quello che non ho fatto tre anni fa.
« Mi ha infitato Fleur » risponde Krum, inarcando le sopracciglia. Ron solo sa quanto vorrei picchiarlo in questo momento.

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Capitolo 18
*** # Matrimonio - parte 2 ***


« Tuo amico no ha molto piacere di rifedere me » sento dire da Krum mentre mi allontano. Ohh come sei perspicace, brutto bestione bulgaro!

« E' ora di sedersi » consiglio a Harry, « o verremo investiti dalla sposa ».

Harry, Ron e Hermione hanno preso posto in prima fila, dietro io e George. Hermione ha ancora le guance rosse e Ron le orecchie scarlatte. Dopo qualche istante io e Ron sussurriamo al nostro compagno vicino: « Hai visto che stupida barbetta si è fatto crescere? » Harry e George hanno risposto con un grugnito piuttosto neutro. Fa caldo e un senso di nervosa attesa aveva riempito la tenda, il brusio interrotto ogni tanto da risolini eccitati. I miei genitori risalgono il corridoio sorridendo e salutando i nostri parenti; mia madre indossa un abito nuovo color ametista e un cappello in tinta. Un attimo dopo Bill e Charlie appaiono in fondo alla passatoia, entrambi in abito da cerimonia, con una gran rosa bianca all'occhiello; faccio un fischio e le cugine Veela scoppiano a ridere. Solo qualche anno fa avrei sfoggiato loro uno dei miei - meravigliosi, aggiungerei - sorrisi e loro sarebbero cadute letteralmente ai miei piedi, ma guardo un attimo Hermione che  sta sorridendo a Ron. Poi tutta la folla tace mentre si diffonde la musica: viene dai palloncini dorati.

« Ooooh! » esclama Hermione, contorcendosi sulla sedia per assistere all'ingresso.

Un grande sospiro collettivo si leva dal consesso di maghi e streghe quando Monsieur Delacour e Fleur risalgono, lei fluttuando, il padre a balzelloni e sorridente. La sposa indossa un abito bianco molto semplice e sembra emanare un'intensa aura argentea, ma le due ragazze più belle qui sono di sicuro Hermione e Ginny, la mia degna sorella Weasley che si è voltata e ha fatto l'occhiolino a Harry. Non ho più nulla da insegnarle. « Signore e signori » comincia una voce un po' cantinelante. « Siamo qui riuniti oggi per celebrare l'unione di due anime fedeli... » improvvisamente la voce dell'uomo è solo un sussurro lontano, i capelli di Fleur diventano castani e ricci, quasi cespugliosi... mentre Bill... diventa semplicemente bello come me. « Vuoi tu, Fred Weasley, prendere Hermione Jean... » è una cosa meravigliosa quella che sto immaginando, ma un forte singhiozzo proveniente da mia madre mi porta alla realtà: Hermione diventa di nuovo bionda e Veela, mentre Bill torna quello che é. Il mio bel sogno è finito. « ...dunque io vi dichiaro uniti per sempre ». E mio fratello e Fleur si scambiano un bacio, e sorrido: se solo fossimo io e Hermione... poi, Krum si avvicina ad Hermione, faccio per avvicinarmi a lei per chiederle di ballare ma mi blocco e mi controllo, fingo di cercare qualche cugina Veela di Fleur.
« Vieni a ballare » le dice brusco lui. Hermione sorride compiaciuta e io la guardo allontanarsi con mio fratello... Poi, qualcosa di grosso e argenteo arriva dall'alto attraverso la tenda sulla pista. Aggraziata e lucente, la lince atterra lieve in mezzo ai ballerini esterrefatti. Le teste si voltano, i più vicini rimangono assurdamente paralizzati a metà della danza. Poi il Patruno aprla con la voce forte e fonda di Kingsley Shackebolt.

« Il Ministero è caduto. Scrimgeour è morto. Stanno arrivando » sento il mio cuore martellarmi contro il petto, la mia testa e quella di George si muovono in sincronia ed entrambi ci guardiamo terrorizzati. Tutto è sfocato, lento. Harry e Hermione balzano in piedi sfoderando le bacchette. Mentre li guardo vengo spintonato dalle urla degli invitati, mi volto dall'altra parte, sento George che mi chiama, ma non riesco a vederlo...

« Fred, FRED! Per l'amor del cielo, Fred, vieni! » mia madre mi chiama, e io corro subito dalla mia famiglia.

« State bene? » domando io.

« Dove sono? » chiede improvvisamente Ginny, fissando il tendone adesso vuoto.

« Chi? » chiede Bill. Mi volto anch'io e rispondo per Ginny.

« Hermione » sussurro, lei è sparita.

« Ron » sussurra la mamma.

« Harry » gracchia Ginny, le lacrime agli occhi. Si volta e mi abbraccia, singhiozzando.

« Stanno bene... » le sussurro, cercando di convincere anche me stesso. « ...devono star bene. » 

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Capitolo 19
*** # La vedrai di nuovo. ***


Harry, Hermione e Ron sono partiti da settimane e noi non abbiamo nessuna notizia di loro. Se c'è una cosa che ho imparato da quando lei è partita, è che ognuno deve vivere e affrontare le conseguenze della mancanza di qualcuno che ami. E io la amo. Ecco, l'ho detto. Ogni tanto - quando non lavoro - esco dalla mia stanza e vado in quella che era di lei e Ginny, di solito è vuota... Ginny è a pezzi, ma cerca di non darlo a vedere. Non ci hanno detto niente su quello che andavano a fare, io non le ho mai chiesto nulla, non mi avrebbe risposto, tanto. Accarezzo piano le coperte del suo letto, pensare che lei fino a pochi giorni fa era proprio qui... « Fred... » la voce di Ginny mi fa sobbalzare. Mi volto, la vedo, ha un sorriso aperto, ma gli occhi lucidi. « Ehi Ginny... » la saluto, e sorrido anch'io. Velocemente sollevo la mano dal letto, ma è troppo tardi, l'ha notato. « La ami, non è vero? » sussurra, fissando il letto vuoto. Non rispondo. Le parole mi si sono gelate in gola. « La vedrai » continua. « Starà bene. La vedrai di nuovo » « Mi manca... » sussurro, non mi vergogno più di piangere, nemmeno davanti a lei. Ginny fa pochi passi avanti e mi abbraccia, mi lascio cullare da quell'abbraccio, immaginando che siano le braccia di Hermione ad avvolgermi...

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Capitolo 20
*** # Radio Potter. ***


L'altro giorno abbiamo ricevuto una lettera da Lee Jordan, il nostro vecchio amico e compagno di scherzi a Hogwarts. Ci ha parlato di una cosa chiamata Radio Potter, tutti i membri dell'Ordine si tengono in contatto tra di loro, e si trasmettono e raccontano i fatti veri. Ad una delle riunioni ne avevamo parlato, ma io e George non ci avevamo fatto troppo caso... ma adesso... so che lei potrebbe ascoltarmi, sentire la mia voce, potrei farmi sentire anche se non ho idea di dove sia, e, fra parentesi, ogni giorno mi sento morire. Ogni giorno di nuovo: la sera, quando mi addormento, questa sensazione svanisce perché la sogno. Semplicemente per questo, ma la mattina presto, insieme alle luci dell'alba, quel senso di vuoto torna a farmi visita e io lo accolgo come un vecchio amico. Mentre penso, sto dando alla radio la mia voce e ogni singolo momento spero che lei mi stia ascoltando, ma questa volta... la sento. Sento il mio cuore battere più forte del normale e c'è solo lei al centro del pensiero, al centro di ogni singolo suono della mia voce. Lei, solo lei. Concludiamo la puntata. Mi alzo, ma un terribile mal di testa mi affligge e mi aggrappo a George, che ha gli occhi spalancati. Spero solo che non ti sia successo niente.

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Capitolo 21
*** # Stanza delle Necessità. ***


Abbiamo ricevuto la notizia, tramite i vecchi galeoni che - in modo geniale - Hermione aveva creato per l'ES. Sappiamo solo che zio Voldy ha intenzione di prendere Harry, che sta cercando una cosa, e noi dobbiamo aiutarlo. Arrivati alla Testa di Porco, Aberforth fa passare me e la mia famiglia in un passaggio dietro al quadro di una strana ragazza, ha gli stessi occhi che aveva Silente... Arriviamo a quella che.. la riconosco, sì! E' la Stanza delle Necessità! Davanti a noi c'è solo un'enorme folla di studenti, mi guardo intorno, ma il mio sguardo si ferma su una ragazza cresciuta, addolorata, spaventata, ma sorride... E' stanca, stanca di cercare, ma sa che la soluzione è vicina... sento come un varco aprirsi nuovamente dentro di me, come mi succedeva con Hermione... ma quella ragazza non può essere lei, è troppo.. diversa. E' cresciuta, è una donna, quella non è Hermione. Ma allora come posso spiegare questa felicità nel rivederla? Hermione, sappi che questa notte combatterò solo per te.

Spazio Autrice u.u

Lo confesso: questo doveva essere il capitolo decisivo, ma la mia mente si è rifiutata di scrivere un qualcosa che mi avrebbe uccisa, ho preferito rimandare. Eppure la fine non sarà quella che ci aspettiamo... in parte.

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Capitolo 22
*** # Frammenti di felicità. ***


« George, ricordati la promessa. » gli sussurro, in un attacco di panico. I suoi occhi sono lucidi.
« Non dire sciocchezze, Fred. Non dirlo nemmeno per scherzo. » lo ignoro e sorrido.
« Abbi cura di te. Ti voglio bene, George » gli sussurro, e lo abbraccio. Ci separiamo, ed usciamo dalla Stanza. Mi volto, guardo per un momento Ginny, mi fissa, il viso stanco... Senza capire perché, mi metto a correre, in mezzo a quella moltitudine di cadaveri che si crea fra Mangiamorte e studenti di Hogwarts, riconosco qualche mio amico...
« Stupeficium! » grido contro un Mangiamorte che stava per uccidere Angelina, lei mi ringrazia e continua a combattere. Sento il mio cuore battere decisamente più forte del normale, ho paura. La mia testa continua a voltarsi, non so dove andare, non so cosa pensare, come agire. Vedo Hermione correre davanti a me, e improvvisamente una strana forma di coraggio di assale. Mi volto, Malfoy sta scappando... io e Percy stiamo lottando contro due Mangiamorte. Devo ammettere che il mio avversario è bravo, ma sono io il migliore. La mano mi trema, la mia bacchetta agisce da sola.
« Ah, Ministro! » sento Percy, mi volto. « Gliel'ho detto che do le dimissioni? » incredibile. Ha fatto una battuta. Percy, mio fratello, che fa una battuta?
« Hai fatto una battuta, Perce! Hai davvero fatto una battuta! L'ultima che ti avevo sentito fare era... » l'aria esplode. Tutto diventa dolore e penombra e mi sento volare, troppo lontano, i rumori diventano solo silenzio, la vista e la battaglia solo buio... un dolore lancinante in tutto il corpo, solo la voce di Percy...
« No... no... no! » urla. « No! Fred! No! »
Perché sta urlando il mio nome? Non posso morire, no di certo... mi ritrovo sepolto sotto le macerie, il mio respiro è lento, irregolare, fatico quasi a vivere... contro la voglia delle mie palpebre, che vorrebbero solo chiudersi, riposare, apro gli occhi, per poi incontrare quelli di Hermione che sono inondati di lacrime. Solo un ultimo respiro, ti prego, solo un'ultimo sguardo... dietro di lei appare George, non riesco a decifrare la sua espressione, tutto è troppo buio... sorrido: l'ultimo mio pensiero saranno Hermione e George insieme. Come desideravo. Le luci cominciano man mano a lasciare spazio solo al buio del dolore, in un momento, mi accorgo che i miei momenti più belli li ho passati con voi...
Percy, mio fratello, quell'idiota che alla fine ha capito che passare dalla nostra parte era la cosa giusta da fare.
Ginny, ti prego, sii forte, sorellina mia...
Ron, sei un ragazzo fortunato... rendila felice.
Harry, salvali, salvali tutti e portali via da quest'incubo, quello dove sto entrando io.
Mamma e papà, siete le due persone che mi hanno messo al mondo, le persone che mi hanno dato la possibilità di avere un gemello con cui vivere davvero la vita, mi avete dato la possibilità di conoscere il dolore e l'amore...
Hermione, sei l'unica che il mio cuore e la mia mente abbiano amato davvero. Sii felice.
George, gemellino mio, Forge.. come reagirai? Ti prego, vivi anche per me. Non lasciare che la mia perdita sia motivo di un cambiamento in te... devi sorridere per tutti coloro che non ce l'hanno fatta... Siete stati quei frammenti di felicità che hanno reso la mia vita un qualcosa di perfetto. Adesso devo andare, c'è qualcuno che mi chiama. Addio, a tutti. Qualunque cosa accadrà, resterete con me, vero? Perché io lo farò, fino alla fine, per sempre.

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Capitolo 23
*** # Hello, I'm the lie. ***


Il giorno dopo la battaglia, solo George tornò a casa, dire che era pezzi era dire poco. Sì, perché ogni pezzo della sua anima chiedeva il ritorno di suo fratello. Chiese ad Hermione di accompagnarlo. Una volta arrivati nel salotto della Tana, Hermione non riuscì più a trattenersi e cominciò a piangere. Si sedette sul divano, mentre vedeva George salire le scale, allontanarsi. Pochi istanti dopo tornò, in mano sua una busta bianca, perfetta... Hermione si alzò. George poi si avvicinò e le sussurro
« Leggila quando sarai da sola. Fred non vuole... » a quel punto chiuse gli occhi, ma le lacrime furono più veloci di lui, ma continuò, nonostante la voce rauca. « ...non voleva che... » ma non riuscì a continuare. Si Smaterializzò quando arrivarono tutti gli altri.

***

Hermione lesse solo tre giorni dopo la lettera, al cimitero, quando era davvero da sola. Sospirò, poi, scartò la lettera, tenendola tra le mani fredde. Chiuse gli occhi, poi si decise, e la lesse. Si chiese se Fred non ne avesse scritta una ad ognuno.

Cara Hermione,
se stai leggendo questa lettera probabilmente mi è successo qualcosa di brutto. E, quando leggerai queste parole, capirai subito. Non potevo andarmene senza dirti la verità, non meriti di essere presa in giro. Ciao Hermione, sono una menzogna. Sono sempre rimasto a guardare in silenzio, lasciando che mio fratello prendesse la ragazza che amava, la ragazza che amavamo, mentre io mi facevo in disparte. Ero nella mia stanza alla Tana quando Ron mi ha detto 'Sai Fred, credo di avere una cotta per Hermione'. In quel momento il mondo mi era crollato addosso, ma io ho fatto finta di niente, e George mi ha sempre aiutato a far finta di niente. Sono davvero contento di vederti sorridere insieme a Ron, che diventerà tuo marito, è certo. E se avrete dei figli, vorrei che li chiamaste Hugo se fosse un maschio e Rose se fosse una bambina. Sono i nomi che ho sempre immaginato per i miei figli. Sai qual è l'ultima cosa che spero di vedere prima di morire? Tu, tu vicino a mio fratello George. Digli di non piangere, da parte mia. Non vorrei mai vedervi piangere, non per me. Non ho avuto il tempo di dirti quello che provavo. Oh, non l'avrei fatto lo stesso. E come potevo? Ho finto per tutto questo tempo per lasciare campo libero a Ron. Mi sono finto il fidanzato di Angelina Johnson, e sarei contento se si fidanzasse con George. Già.. la mia fotocopia. Se, durante lo scontro finale con Voldemort, il mio corpo sarà disteso senza vita da qualche parte nel castello, mentre dovrebbe essere lì con voi, voglio che sappiate che non vi ho abbandonato. Vorrei essere lì. Accanto alla ragazza che amo e vicino alla mia famiglia, ai miei amici. Se avessi potuto, ti sarei rimasto accanto, ovunque tu fossi andata. Per te ci sono sempre stato. A consolarti quando Malfoy o mio fratello ti facevano piangere. Quante volte George mi diceva che nascondevo qualcosa sotto l'ombra del mio sorriso, lo riconosceva dai miei occhi. Mi diceva di ascoltare il mio cuore quando mi chiamava, di ascoltare il mio cuore, nonostante non ci fosse nulla da fare perchè tu eri innamorata di Ron. Mi diceva di ascoltare il mio cuore prima di dirti addio. Non ho seguito il suo consiglio. Quando quel giorno ti ho guardata, ho capito che non potevo più vederti allo stesso modo. Ma tutto ciò che ci ha separati, si dissolve adesso che non ci sono. Perchè adesso mi ritrovo senza di te, tesoro, ti penso, e ti sogno tutto il tempo. Sono qui senza di te, tesoro, ma tu sei ancora con me nei miei sogni, e stanotte, ci siamo solo io e te. Ci sei tu, nei miei sogni. Ho sempre creduto che sarebbe stato meglio fingere, e adesso sei così contenta con Ronald. Tutto ciò che so è che ho tenuto il mio amore lontano da me per troppo tempo. Sai come mi sono innamorato di te? Eravamo al mio sesto anno, per te era il quarto. Avevamo preparato la Pozione invecchiante. Tu avevi detto che non avrebbe funzionato, e io e George ci siamo scambiati uno sguardo divertito. Ci siamo seduti vicino a te, e quando tu ti sei voltata verso di me, mi sono completamente perso nei tuoi occhi. Dio, quanto mi piacciono i tuoi occhi. Sei così bella quando sorridi. Ti prego di dire a George che gli voglio bene, e che se non sposa Angelina, quando lo rivedo, gli rifilo una Pasticca Vomitosa. Ti prego di dire a Ginny di essere forte, sarà felice con Harry. Di' a Ron di non farti soffrire, sei troppo speciale e una tua lacrima è troppo preziosa per essere versata per quella scimmia che mi ritrovo per fratello. Ti prego di dire a tutti coloro che conosciamo che quello che mi è successo non mi è successo invano, ma che ho lottato per loro. E a te, Hermione, dico solo che ti amavo, ti amo, e ti amerò, per sempre, fin quando ci incontreremo di nuovo. Fino a quel momento,
Fatto il Misfatto.


 Nessuno seppe mai come reagì Hermione dopo che lesse quella lettera, ma qualcuno giurò di aver visto una ragazza accasciarsi sulla tomba di Fred Weasley e piangere, e urlare il suo nome.

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