My Cinderella Story di KHima95 (/viewuser.php?uid=135708)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1 ***
“Ricorda
Giselle, è
tutto per lavoro! Questo ti aiuterà, forza e
coraggio!”
Entrai nell’edificio dove
il signor Kim mi aveva detto di
andare, e rimasi sorpresa da quanto imponente fosse. Una signorina con
un falso
sorriso stampato in faccia, mi venne incontro e mi disse:
-Salve signorina, benvenuta alla SM
Entertainment… Lei
dovrebbe essere la signorina Giselle, giusto?-
-Si… si giusto- dissi
spaesata.
-Mi segua, il signor Lee la sta
aspettando-
Salimmo con l’ascensore, ed
arrivammo in un corridoio pieno
di porte. Vidi moltissime sale da ballo vuote, forse l’unica
cosa che mi
piaceva di quel freddo posto, e pensai che ci sarebbero state davvero
utili. Il
bussare della signorina che mi aveva accolto ad una di queste porte mi
svegliò
dai miei pensieri. Mi fece entrare e mi ritrovai il signore dai capelli
neri,
qualcuno bianco, e dal sorriso affabile che avevo incontrato qualche
giorno fa.
-Che piacere rivederti Giselle- disse
Lee Soo Man –prego
entra-
Mi inchinai educatamente e mi sedetti
sulla sedia di fronte
alla sua scrivania.
-Allora sei pronta per scrivere
questo libro?-
-Diciamo che più che
pronta sono obbligata- risposi
sbuffando.
-Forza Giselle, è
un’opportunità di lavoro che non capita
tutti i giorni!- disse lui.
- Un’
opportunità di lavoro? Sono
costretta a scrivere un libro su cinque
pivelli che si credono dei geni della musica e lei questa la chiama
opportunità
di lavoro?- dissi alterandomi.
-Giselle sai benissimo il
perché ti ho scelta! Eri l’unica
nel gruppo di lavoro del signor Kim a non conoscere gli SHINee, ed io
cercavo
proprio questo! Non volevo una fan scatenata intorno a loro. Ed inoltre
sei una
ballerina, di danza classica certo, ma sei comunque più
vicina al loro mondo-
-Senta signor Lee, ci ripensi! Io non
ho la più pallida idea
di chi siano questi tipi! Dia la possibilità a
qualcun’altra, che magari li
conosce anche meglio di me-
-Non mi interessa se li conosci o
meno, li imparerai a
conoscere con il tempo… Ci vivrai vicina e avrai le basi per
scrivere il tuo
libro su di loro- disse lui – E poi sai benissimo che questo
può aiutarti a non
essere più la giornalista anonima quale sei e diventare una
scrittrice di
successo quale vuoi essere…-
Lo guardai confusa.
Aveva maledettamente ragione!
Lavoravo per un giornale che
si occupava di musica, io ovviamente mi occupavo della sezione dedicata
alla
musica classica. Avevo sempre voluto scrivere un libro, ma non questo
genere… E
non come protagonisti cinque palloni gonfiati! Questo no di certo. E
quando il
signor Lee Soo Man era venuto in editoria ed aveva fatto la domanda
“A chi
piacerebbe lavorare con gli SHINee?” io ero stata
l’unica a non saltellare
sulla sedia come un idiota e a fare urli agghiaccianti. Ed era stato
questo il
mio errore… Mi ero ritrovata in quell’edificio ad
organizzarmi su quando sarei
diventata la nuova vicina di casa di questi cinque tipi, della quale
fino a
qualche giorno fa, ignoravo totalmente l’esistenza.
-Senti Giselle, sono sicuro che farai
un buonissimo lavoro…
Ma ti prego, cerca di lavorare in serenità! Magari ti potrei
aiutare con il
problema che hai con il tuo gruppo! – disse lui.
-Innanzitutto non si chiama gruppo ma
compagnia-
puntualizzai io –e poi lei come fa a sapere del problema che
abbiamo?-
-Me ne ha parlato il signor Kim,
avvisandomi che un terzo
della tua giornata la passi danzando sulle scarpette da
punta…- disse
sorridendo.
Guardai in basso, vedendo le scarpe
da ginnastica che
coprivano i piedi pieni di bolle e sangue e poi guardai il presidente
di nuovo.
-Si si… Già-
dissi cercando di riportare il discorso al
fatto che ci avrebbe dato una mano –Ma come ha intenzione di
risolvere il
nostro problema?- chiesi curiosa.
Lui rise: -Ah bene, vedo che sei
interessata! Comunque visto
che a voi mancano le sale per provare il vostro spettacolo, noi
possiamo darvene!
Per tre giorni a settimana, dalle otto di sera in poi, una sala tutta
per voi-
Oh cavolo! Ed ora come potevo
rifiutare? Facevo parte di una
piccola compagnia di danza classica. E quando dico piccola intendo
davvero
piccola. Certo tutti noi abbiamo studiato, ma nessuno ha quelle grandi
capacità
fisiche per poter diventare un ballerino come si deve. E
così ci siamo riuniti
in questa compagnia che fa piccoli spettacoli in alcuni teatri. Il
problema che
si è presentato ultimamente è la mancanza di
sale. Nessuno aveva più soldi per
pagare l’affitto al proprietario, il signor Jang, della sala
dove ci allenavamo
di solito anzi siamo anche ricoperti di debiti con questo signore e
così noi ci
siamo ritrovati senza un posto dove provare.
-Signor Lee… Davvero
farebbe questo?- chiesi speranzosa –Lo
prometta!- dissi alzandomi dalla sedia e poggiando le mani sulla
scrivania.
-Si… Lo prometto!- disse
lui ridendo -Ah ma ovviamente i
ragazzi non dovranno sapere nulla! Non voglio che si distraggano con il
balletto!- aggiunse lui.
-Hmpf, il balletto non è
fonte di distrazione, piuttosto lo
è quella musica assordante- dissi io con un tono leggermente
alterato.
-Se ci soffermiamo su questo, non ne
usciremo mai fuori!
Quindi Giselle, sei dei nostri?- disse l’uomo sorridendo.
-Obbligata, signor Lee…
Spero lei mantenga i patti!-
-Certo cara Giselle! Ora è
il momento di farti conoscere i
ragazzi- disse lui sorridente –Sei contenta?-
-Yuhuu- dissi sarcastica
–non vedo l’ora di conoscere questi
palloni gonfiati- dissi sarcastica.
-Scusa e chi sarebbero i palloni
gonfiati?-
Mi girai incuriosita dalla voce
maschile alle mie spalle che
scoprii provenire da un ragazzo biondo dalla pelle perfetta affiancato
da altri
quattro ragazzi altrettanto belli.
-Hmpf, e così siete voi?-
dissi io, altezzosa.
-Bene, vedo che già hai
conosciuto Key- disse il presidente
accostandosi a me e indicandomi il biondino che aveva parlato prima.
-Ragazzi lei è Giselle-
disse indicandomi –sarà la
scrittrice del libro di cui vi avevo parlato-
-Scrittrice? Questa ragazzina che non
avrà neanche vent’anni
è una scrittrice? – disse indicandomi il ragazzo
che mi era stato presentato
come Key.
-Senti pivello- dissi avvicinandomi a
lui –ho vent’anni e
allora? Evidentemente sono molto intelligente per essere una scrittrice
a
vent’anni- esclamai guardandolo furiosa negli occhi.
-Ragazzi calma- intervenne uno degli
altri quattro –ci siamo
appena conosciuti! A proposito, io sono Onew, e sono il leader- disse
mostrandomi un dolce sorriso. –E tu sei Giselle, giusto? Bel
nome! Come il
balletto.. O sbaglio?-
-Conosci il balletto di Giselle?- gli
chiesi sorpresa. Lui
mi sorrise annuendo ed aggiunse: -Non solo Giselle, anche la danza
classica in
generale- Gli sorrisi anche io, contenta che almeno uno di loro
condividesse la
mia passione più grande. Gli porsi la mano che lui prese e
gli dissi: -Piacere
di conoscerti, Onew-
-Certo
che sei
lunatica- commentò ancora una volta il biondino.
-E certo che tu non perdi occasione
di stare zitto- gli
risposi acida.
-Ragazzi che dite continuiamo con le
presentazioni?- disse
il presidente cercando di interromperci.
-Direi che è meglio-
esclamò il più alto dei cinque –io sono
Minho, e loro sono Jonghyun e Taemin- disse indicandomi prima un
ragazzo
dall’aria leggermente scocciata e poi un altro molto solare.
Il primo si
avvicinò a me e divenne improvvisamente curioso:
-Certo che i tuoi occhi sono
giganteschi!- esclamò
avvicinandosi per guardarmi meglio negli occhi–Di dove sei?-
Mi allontanai facendo due passi
all’indietro -Sono italiana-
risposi fiera –mi sono trasferita qui un anno e mezzo fa per
lavorare come
scrittrice-
-Oh l’Italia, davvero un
paese fantastico-
Ok forse anche questo Jongang o come
si chiama lui, potrebbe
essermi simpatico! Poi l’altro ragazzo, quello solare sempre
biondino disse: -Io
sono il ballerino del gruppo, spero andremo d’accordo- mi
sorrise.
-Ballerino? Della musica che fate
voi?- chiesi sperando
fosse un ballerino di danza classica.
-Certo! E di cosa se no!-
esclamò lui.
-Ah, si capito!- conclusi delusa.
-Bene finite le presentazioni!
Ragazzi ricordatevi che ora
siete nel boom della vostra fama, quindi questo libro farà
contente le vostre
fan. Perciò cercate di andare d’accordo con la
nostra Giselle- disse guardando
di sott’occhio Key. Poi aggiunse rivolto a me: -E tu Giselle,
non dimenticarti
del nostro patto-
Guardai leggermente divertita i visi
confusi dei ragazzi e
gli risposi: -Certo signor Lee, non lo dimenticherò di
certo! E faccia lo
stesso anche lei-
-Ma guardala ad un incontro di lavoro
con le scarpe da ginnastica-
esclamò Key, guardandomi da capo a piedi mentre uscivamo
dallo studio del
presidente.
-Ma ci vuole una laurea per essere
così antipatici?- dissi
mostrandogli un finto sorriso.
-Key basta!- lo rimproverò
Onew –Giselle, la casa dove
verrai a vivere è già pronta- continuò
rivolto a me –si trova nella nostra
stessa strada più o meno a cinque minuti a piedi, quindi
quando vuoi puoi
trasferirti-
-Ti ringrazio Onew, il tempo di
organizzare le mie cose, e
mi trasferirò- dissi sorridendogli.
-Io vado ragazzi, ciao- dissi
salutandoli con la mano e
allontanandomi.
Key
-Certo che tu non sai proprio tenere
la bocca chiusa-
esclamò Minho appena quella ragazzina si era allontanata.
-Hmpf! Io le cose le dico in faccia!
Quella è solo una snob
con la puzza sotto il naso, e di certo non voglio che una come lei ci
giri
intorno ventiquattro ore su ventiquattro- esclamai innervosito.
-Dai Key, in fondo non è
così male! Sarà solo impaurita!
D'altronde si ritrova con cinque ragazzi della quale non sa nulla, ed
è normale
che sia forse un po’… fredda e scostante!-
intervenne Jonghyun.
-Ohoh, Hyung da te questi
ragionamenti non ce li aspettiamo
proprio- disse Minho divertito, scatenando
l’ilarità di tutti.
-Yah, non si parla così ad
una persona più anziana- disse
Jonghyun dando un leggero schiaffo sulla spalla di Minho ma sorridendo
anche
lui.
-Comunque a me sembra simpatica-
disse ritornando al
discorso di prima Taemin.
-Si certo Tae, a te sembrebbe
simpatico anche un dittatore-
dissi ironico –Spero solo che si sbrighi a scrivere questo
libro, così ce la
togliamo prima dai piedi- conclusi.
-Dai Key, sono sicuro che se la
imparerai a conoscere ti
starà anche simpatica- intervenne Onew.
-Ne dubito- affermai.
Giselle
-Mary, ho la sala!- affermai
aspettandomi qualche gridolino di
gioia dall’altra parte del telefono.
-Che cosaaa?- urlò la mia
amica.
-Si, già… Ti
ricordi di quel lavoro che mi avevano offerto?
Bè in cambio il presidente di questa casa discografica mi ha
offerto una sala
per tre volte alla settimana la sera!-
-Wow Giselle! Che fortuna! Non solo
sei riuscita ad ottenere
ciò che volevamo, ma lavori anche per la band più
figa della Corea!- disse
esaltata Mary.
-Scherzi? Sono solo dei palloni
gonfiati, se ne salvano
forse un paio… Senza contare quel biondino che
già mi sta sulle scatole!-
-Chi biondino? Key o Taemin?- chiese
lei curiosa.
-Come pretendi che mi ricorda i nomi?
Comunque se non
sbaglio quello con il nome inglese! Dio che nervoso mi ha fatto
venire…-
-Gis non ti rendi conto di quanto tu
sia fortunata, milioni
di ragazze vorrebbero stare al tuo posto!-
-Ed io glielo cederei volentieri,
credimi!- dissi scocciata.
-Ad ogni modo, Gis, va a casa e
riposati, che non vedo
l’ora, anzi, tutta la compagnia non vede l’ora di
iniziare le prove- concluse.
Attaccai e mi diressi verso quella
che non sarebbe stata più
casa mia. Ce l’avrei potuta fare: si
trattava solo di finire di scrivere il libro velocemente e
mi sarei
tolta quei pivelli da davanti. Lo devo fare per lo
spettacolo… Non c’è altra
soluzione. Mi chiusi la porta dell’appartamento alle spalle e
controllai la
posta. C’era una lettera: già sapevo di cosa si
trattava ma avevo ancora paura.
La aprii lo stesso e lessi le parole che mi tormentavano da giorni:
“Piccola ti
conviene restituirmi i soldi dell’affitto delle sale,
altrimenti non sarai più
capace di usare quelle scarpettine da punta, con affetto il signor
Jang”
Stracciai la carta e la gettai nella
spazzatura. Entrai in
camera mia e mi tolsi le scarpe. Guardai i miei piedi rossi, ricoperti da bolle piene di
sangue. Per una
ballerina era normale avere piedi così: oramai ci avevo
fatto l’abitudine.
Certo ciò non mi permetteva usare scarpe aperte o con il
tacco ma non mi
importava perché le uniche scarpe che mi rendevano felici
erano quelle con il
gesso in punta. E quel biondino slavato si era anche permesso di
giudicare il
fatto che portassi le scarpe da ginnastica!
Mi guardai allo specchio sistemandomi
i miei capelli lisci
castano chiari che mi arrivavano in vita e toccai la mia figura
riflessa.
Guardai quegli enormi occhi castani che mi fissavano con
severità e mi dissi:
“Forza Giselle, ce la puoi fare!”
Angolo
autrice: Eccomi quiii ^^ Non vi lascio mai, per vostra sfortuna (?) xD
No vabbè
dai spero siate un minimo contente del mio ritorno :3 Cooomunque
rieccomi con
la mia seconda fan fiction :3 Dopo Ugly Duck sono un po’
preoccupata che questa
non vi possa piacere quanto la prima, quindi fatemi sapere cosa ne
pensate :D
Un bacio e
alla prossima ^-^
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Capitolo 2 *** Capitolo 2 ***
-Ah finalmente ho finito- mi chiusi
la porta alle spalle e
spostai lo scatolone nel soggiorno. Avevo poca roba, quindi per fortuna
non
tanta fatica per il trasloco. Mi guardai attorno: era carina come
casa… Certo
nulla di che ma era almeno accogliente. Feci per stendermi sul divano
quando
sentii suonare il campanello:
“Uffa che palle, proprio
ora che volevo riposarmi!”
Mi alzai ed andai ad aprire:
-Ehy Giselle- due dei cinque ragazzi
si trovavano davanti
alla mia porta e mi guardavano sorridenti. Fermai il mio istinto di
sbattergli
la porta in faccia e li feci entrare. Okay adesso dovevo solo ricordare
i loro
nomi: allora c’era il tipo a cui piace il balletto, quello
simpatico… Mmm…
Onuw… No: Onew! Si okay uno ci siamo… E
l’altro? Inizia con la T… O ma porca
miseria: che memoria schifosa.
-Ragazzi che ci fate qui?-
-Volevamo vedere se avevi bisogno di
aiuto… Ma evidentemente
siamo arrivati tardi…- disse Onew.
-Oh, ti ringrazio non
c’è problema- dissi io sperando che si
levassero dai piedi il prima possibile.
-Allora stasera sei dei nostri?-
disse il Senza-Nome.
-Che?- chiesi io sperando di aver
capito male.
-Certo Giselle! Stasera ceni con noi!
Taemin e Key
prepareranno la cena-
Ecco come si chiama: Taemin.
“Ho sfiorato la figura di
merda, mi è andata bene!” pensai.
-Si a meno che, il biondino slavato
non cerchi di
avvelenarmi- esclamai io.
-Ahahah Giselle, non lo farebbe mai!-
disse Onew ridendo.
-Bho chissà- e mi lasciai
scappare anche io un sorriso.
-Comunque se mi aspettate un secondo
vengo con voi, che non
so dov’è casa vostra!- esclamai.
-Si certo, fa pure con comodo- disse
Taemin. Mi preparai in
fretta, e poi scendemmo insieme.
Facemmo cinque minuti di strada a
piedi e arrivammo al loro
dormitorio. Quando entrammo le mie narici furono investite da un
buonissimo
odore di cibo e mi accorsi di quanto quella casa fosse calda e
accogliente… o
forse lo erano le persone che ci vivevano dentro!
-Benvenuta a casa SHINee- disse
Taemin sorridente –Oh ciao
Minho, ciao Jonghyun- esclamò vedendo il tipo alto
affacciarsi da una porta e
quello muscoloso! Haha, adesso sapevo anche i loro nomi.
-Oh ciao ragazzi, ciao Giselle- disse
Minho sorridendomi, e
lo stesso fece Jonghyun.
-Ciao Minho, ciao Jonghyun- sorrisi
educatamente ad
entrambi.
Il biondino slavato ancora non si era
visto. Bè tanto
meglio!
Ci sedemmo insieme su dei divani,
quando entrò il
simpaticone:
-Ah ciao, ragazzina- disse sedendosi
anche lui insieme a
noi.
-Ehy, pivello- dissi sorridendogli
sarcasticamente.
-Ragazzi la serata è
appena iniziata- disse Minho –che ne
dite se ci conosciamo un po’?-
-E’ un’ottima
idea Minho!- esclamò Onew.
-Giselle, come sei finita a lavorare
per il nostro libro?-
chiese curioso Taemin.
-In realtà io lavoro come
giornalista, in un giornale di
musica. Mi occupo della sezione musica classica, quindi del genere pop
me ne
intendo poco e niente. Anzi non mi interessa più di tanto
seguirlo- dissi scocciata
–ed è stato proprio questo a portarmi qui. Come
posso essere l’unica dannata
persona in tutta la redazione a non conoscervi?- e lì vidi
chiaramente tutti
trattenere una risata, ma non ci feci caso e continuai: -Il signor Lee
non
voleva che vostre fan lavorassero per voi e così ha scelto
me- sorrisi
sarcastica –bè ma questo mi aiuterà
anche ad avere una promozione di lavoro… e
bè… anche per altre cose- tagliai corto
ricordando che il signor Lee non voleva
che io parlassi della questione delle sale con loro.
-Mmh capisco… Quindi
diciamo che tu non hai neanche la
minima idea di chi siamo, giusto?- disse Jonghyun.
-Proprio così! Non ho mai
ascoltato una vostra canzone o
altro, ed ho ancora difficoltà a ricordarmi i vostri nomi-
dissi leggermente
imbarazzata.
-Ahah ma davvero, allora io come mi
chiamo?- disse Taemin.
-Il tuo l’ho memorizzato
poco fa: sei Taemin- lui sorrise
quando sentì che mi ricordavo il suo nome, poi continuai: -e
loro sono Onew,
Jonghyun e Minho- dissi indicandoli.
-E tu- indicai il pivello
–sei il biondino slavato con il
nome inglese- gli sorrisi sarcastica.
-Biondino slavato?- avrei giurato che
gli occhi gli fossero
usciti dalle orbite. –E comunque il mio nome è Key-
Mangiammo la cena preparata da Key e
devo ammettere che non
era male. Decisi che avrei dovuto dichiarare bandiera bianca con il
pivello,
visto che volevo lavorare tranquillamente. Quando stavo per andarmene
gli feci
segno di venire in cucina e lui mi seguì.
Gli tesi la mano e dissi: -Sono fatta
così, scusa… Key-
dissi sussurrando le parole e facendo fatica a non chiamarlo pivello
–voglio
lavorare bene, quindi spero che potremmo farlo-
Lui prese la mia mano e disse: -Ha,
non ti preoccupare…
Giselle- che avesse fatto fatica anche lui a non chiamarmi ragazzina?
–ad ogni
modo mi diverte stuzzicarti, quindi ragazzina, sono sicuro che
lavoreremo
benissimo insieme- sorrise.
Gli sorrisi anche io ed esclamai: -Ne
sono certa, pivello-
Andammo alla porta
d’ingresso dove gli altri ci stavano
aspettando:
-Che vi siete detti?- chiese Jonghyun
curioso.
-Oh nulla di che, abbiamo solamente
chiarito un po’ di cose-
disse Key facendomi l’occhiolino.
-Ad ogni modo… Questo
è il nostro numero di casa, per
qualsiasi emergenza: e dietro ci sono anche quelli dei nostri
cellulari- disse
Onew porgendomi un bigliettino.
-Oh grazie mille!- dissi mettendomi
il biglietto in tasca
-Allora ragazzi ci vediamo domani- esclamai uscendo e salutandoli con
la mano.
-Ciao ragazzina- sentii in lontananza
la voce del pivello
più forte delle altre. E dalla mano con cui stavo salutando
mentre ero di
spalle, abbassai tutte le dita, tranne quello medio. Okay non era una
cosa da
donna fine, ma se l’era cercato. Sentii la sonora risata di
tutti alle mie
spalle e me ne andai sorridendo.
Percorsi la strada buia pensando alla
serata che avevo
passato. Mi ero divertita: loro sono davvero dei bravi ragazzi e non mi
hanno
fatto pesare il mio comportamento un po’ da snob. Si lo so
che sono così! Ma
cosa ci posso fare? Infilai la chiave nella serratura e mi ritrovai
davanti ciò
che non mi sarei mai aspettata.
Key
E così quella ragazzina mi
aveva chiesto scusa! Ha,in fondo
non era poi così male! Forse Jong aveva ragione: era
scostante perché si era
ritrovata con cinque ragazzi davanti di cui non sapeva assolutamente
niente.
Certo che però a essere insopportabile si mette
d’impegno! Però mi fa ridere: è
buffa! La voce di Onew mi sveglio dai miei pensieri:
-Key, Giselle si è
dimenticata il suo telefonino, glielo
potresti portare? Noi siamo già tutti in pigiama…-
-Hyung, che cambia possiamo darglielo
anche domani!- dissi
scocciato.
-Dai Key, è pochissima la
strada da fare!- esclamò
mettendomi il cellulare in mano.
-Che palle però!- sbuffai
e poi uscii di casa.
Arrivai dopo poco a casa di Giselle,
e come Onew mi aveva
detto salii al primo piano. Bussai ma mi accorsi che la porta era
aperta:
entrai e rimasi sconvolto.
Giselle
Ogni mobile era gettato a terra,
aperto, e rotto. I vetri
delle finestre totalmente spaccati, e tutti i miei vestiti e la mia
roba sparsi
sul pavimento. Mi appoggiai tremante al tavolino
dell’ingresso e mi accorsi che
la mia mano non era poggiata su una superficie di legno ma su un pezzo
di
carta. Guardai in quella direzione e vidi la solita lettera che oramai
mi
torturava da giorni.
“Spero che questo ti sia
servito da lezione… E’ il mio
ultimo richiamo! Stai attenta tesoro!”
Caddi sulle ginocchia e iniziai a
piangere. Come cavolo
aveva fatto a scoprire il mio indirizzo nuovo? E ora? Come avrei potuto
fare?
Da dove li avrei presi i soldi?
Sobbalzai ed urlai quando sentii la
porta alle mie spalle
aprirsi, e mi girai con un’espressione sconvolta in viso. Mi
accorsi che si
trattava di Key, e mi si inginocchio di fronte:
-Giselle cosa diamine è
successo?- disse lui fermo e deciso.
-N…niente Key niente! Va
via per piacere…- la mia voce era
rotta dai singhiozzi e dalle lacrime e mi accorsi di avere tutto il
trucco
sciolto sul viso quando mi ci passai una mano sopra per asciugarmi le
lacrime.
-Come niente? Giselle parla!-
-Key…- mi
alzai a
fatica e mi misi le mani in volto per nascondere i singhiozzi quando
sentii due
mani prendermi i polsi per attirarmi a sé. Key mi stringeva
tra le sue braccia
e le mie mi erano state legate da lui dietro la sua schiena. Appoggia
la testa
sul suo petto e piansi liberamente. Lui mi accarezzava i capelli e mi
diceva:
-Tranquilla Giselle, tranquilla. Ci
sono io…-
-Key… I-io ho paura-
-Vieni sediamoci… -disse
lui. Mi mise un braccio intorno
alla vita per sostenermi, e mi fece stendere sul divano. Prese una
coperta da
sotto un mucchio di vestiti e me la mise addosso.
-Grazie Key, ma non sei obbligato-
dissi socchiudendo gli
occhi.
-Ragazzina, non ti preoccupare- disse
sorridendomi.
Sorrisi anche io e gli dissi:
-C’è una lettera sul pavimento
dell’ingresso, prendila così ti spiego-
Tornò poco dopo con la
lettera in mano, e disse:
-Chi è questo qui? E cosa
vuole?- chiese arrabbiato.
-E’…
bè diciamo che ho dei debiti…- mi premurai di non
dire
il motivo –e lui- dissi indicando la lettera
–rivuole i soldi indietro…-
abbassai gli occhi e fui attraversata da un brivido –e ricevo
lettere di questo
tipo già da molto… Ma… ma una cosa del
genere non me la sarei mai aspettata…-
dissi guardandomi intorno.
Key si mise una mano sul volto come
se stesse pensando ad un
rimedio e disse: -Troveremo una soluzione, sta tranquilla!-
-No!- urlai, e lui mi
guardò sorpreso. –Tu e i ragazzi non
ci dovete entrare in questa storia… Troverò i
soldi da sola…N-non ho bisogno
del vostro aiuto!- dissi ferma.
-Non è il momento di fare
l’orgogliosa…-
-Non si tratta di essere
orgogliosa… Per voi io sono una
totale sconosciuta, come d'altronde lo siete voi per me! Quindi davvero
non ti
preoccupare…-
-Ad ogni modo tu non puoi vivere da
sola… Quindi starai da
noi, almeno fino a quando la situazione non si sarà calmata!-
Avevo paura a rimanere da sola,
quindi dovevo solo
accettare…
-Non sarò di nessun
disturbo, pivello?- chiesi.
-Certo ragazzina che disturberai, ma
non ti posso mica
lasciare qui da sola… Sono pur sempre un gentiluomo!- disse
sorridendo. –Ma per
stasera, dormi qui! Sei troppo stanca per arrivare da noi- Poi mi prese
in
braccio, ed io lo guardai sorpresa, arrossendo.
-Certo che tu te ne fai di film!-
esclamò guardando la mia
espressione –Ti sto solo portando nel tuo letto, non ci sto
provando con te
tranquilla.-
-Hmpf, l’avevo capito-
esclamai io altezzosa.
-Si, si, certo!-
Mi fece stendere, e mi
coprì.
Stava per uscire dalla mia camera
quando io dissi:
-Ah, pivello ma cosa eri venuto a
fare qui?-
-Ah si giusto! Avevi dimenticato
questo! – disse cacciando
il mio telefonino dalla tasca e mettendolo sul comodino.
-Adesso riposa, e sta tranquilla non
ti succederà nulla-
disse sorridendomi.
Fece per uscire quando io bofonchiai:
-Non sei poi così
antipatico…-
Lui si girò con aria
compiaciuta e disse: -Uh,uh non ho
capito bene… Puoi ripetere?- si avvicinò al letto.
-Hai capito benissimo invece! Quindi
ricordatele per sempre
queste parole che non usciranno dalla mia bocca MAI PIU’-
esclamai
sottolineando le ultime due parole.
-Ahahah- scoppiò in una
sonora risata: -Dormi bene Giselle…-
sorrise e si avvicinò alla porta.
-Ma…ma tu stai andando
via?- chiesi spaventata dall’idea di
rimanere sola.
-Dormo sul divano- disse
sorridendomi. Poi cambiò
espressione e disse: -Guarda un po’ cosa mi tocca fare,
dormire su uno scomodo
divano! Se poi domani mi sveglio con il mal di schiena me la prendo con
te,
ragazzina!-
-Hmpf, non ti sta mai bene niente!-
dissi soffocando una
risata.
Rise anche lui e poi uscì
dalla stanza.
In fondo non era così
male…
Key
Era sconvolta. Mille lacrime le
cadevano sul viso,
sporcandole le guancie di trucco. Sentii l’impulso di
prendermi cura di lei…
D'altronde non la vedevo più come la ragazza forte e
scostante che avevo
conosciuto: era fragile e sensibile. Non me lo sarei mai aspettato.
Cercai di
risollevarle il morale e sembrava funzionare. Ricominciò a
sorridere e continuava
a stuzzicarmi. L’avrei aiutata… Non so come, ma
l’avrei fatto… Adesso l’unica
cosa che potevo fare era starle vicino!
Angolo
autrice: annyeooon :3 Eccomi con un altro capitolo :D Spero davvero vi
piaccia
:3 Qui c’è un po’ più
d’azione, forse ho corso un po’ troppo, ma comunque
la
storia è lunga quindi spero non vi dispiaccia J Ringrazio Kiki
Bling, LoveJoker,
karlek_ e katy95 per le recensioni :3 E ringrazio anche chi legge
solamente :D
Un bacio e
alla prossima ^-^
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Capitolo 3 *** Capitolo 3 ***
Mi strofinai gli occhi e scesi dal
letto. Uscii dalla camera
e guardai il ragazzo che dormiva sul divano. Era steso sul fianco
sinistro e
aveva entrambe le mani sotto la testa. Aveva la bocca semiaperta dalla
quale
uscivano leggeri respiri. Mi avvicinai e pensai “Certo che
è davvero bello”.
Lo coprii con la coperta che era
gettata ai suoi piedi e mi
avviai in cucina. Pensavo di dovermi sdebitare per ciò che
aveva fatto ieri
sera così gli preparai la colazione.
-Ehy ragazzina- Key stava sulla
soglia della porta con
l’aria leggermente assonnata.
-Pivello! Ti sei svegliato
finalmente!- dissi mettendogli a
tavola il piatto di pancakes.
-Uh buoni i pancakes! Li adoro-
esclamò.
-Attento che possono essere
avvelenati- dissi.
-Anche se so che potresti benissimo
fare una cosa del
genere, sono troppo affamato per non mangiarli- affermò
infilandosi in bocca un
pezzo enorme di pancake.
-Yah, per chi mi hai presa!- dissi
dandogli un buffetto
sulla testa.
Lui rise ed anche io feci lo stesso.
-Certo che di prima mattina hai un
aspetto terribile!-
esclamò guardandomi.
-E devo dire che tu sei un eterno
gentiluomo- dissi io
mettendo il broncio.
-Sai che scherzavo vero?- disse lui
dispiaciuto.
-Haha, cos’è ti
senti in colpa?- chiesi io con aria
indagatoria.
-Ma quando mai!- mi
rispose –comunque prepara le tue cose, che le
portiamo a casa nostra!-
-Si d’accordo! Non ti
preoccupare non porterò molto!-
Andai in camera e preparai una
valigia! Ci misi dentro tutte
le cose più importanti che avevo, tanto quella casa ci
sarebbe stata sempre per
me… In un fututo… Quando tutto con il signor Jang
sarebbe finito.
Portai la mia valigia fuori la camera
e trovai davanti la
porta Key già pronto per andare!
-Ok, sono pronta!-
Scesi i primi scalini della rampa del
palazzo con difficoltà
vista la pesantezza della valigia, quando sentii un sbuffo dietro di me
e Key
che mi sorpassava prendendo la valigia e facendo tutta la rampa di
scale.
-Ma.. N-non ce
n’è bisogno- dissi sorpresa.
-Sta zitta ragazzina e andiamo!-
disse lui nervoso.
Key
Certo che non riusciva proprio a
cavarsela da sola! Le
presi la valigia da mano e arrivammo a
casa nostra!
-Key abbiamo letto il messaggio, ma
cosa è successo?- chiese
Onew.
-Nulla, solo che da oggi in poi, per
un po’ di tempo,
Giselle starà da noi- dissi io portando la valigia nella
camera degli ospiti.
-Oh, che bella notizia-
esclamò Taemin felice. E anche tutti
gli altri lo erano. Ma perché?
Vidi Giselle seguire Onew che la
portava nella stanza dove
avevo posato la valigia per mostrargliela.
-Questa è la tua camera!
Cercheremo di essere il più decente
possibile, ma ricordati che siamo pur sempre cinque ragazzi in una
casa- disse
sorridendo.
-Mh, si va bene non ti preoccupare-
rispose Giselle
leggermente scocciata.
Ha, ma come? Non ci era neanche
minimamente riconoscente?
Giselle
La camera che mi avevano mostrato era
carina, mi piaceva.
Solo mi ero innervosita per il pivello che continuava a comportarsi da
idiota.
Evidentemente la gentilezza della sera prima era solo una cosa
temporanea.
-Giselle, oggi abbiamo dobbiamo fare
le prove! Vieni con
noi? - mi chiese Jonghyun gentilmente.
-Si certo! Così posso
anche iniziare il mio lavoro- gli
dissi, anche se leggermente contro voglia. Le mie orecchie avrebbero
dovuto
ascoltare ciò che loro chiamano musica.
Presi il mio portatile più
minuscolo di un unghia e lo
seguii. Entrammo in un furgoncino e Jonghyun si mise davanti accanto
all’autista,
Taemin ed Onew dietro ed io, Minho e Key nei sedili centrali,
ovviamente c’era
Minho al centro.
-Ragazzi vi dispiace se vi faccio
qualche domanda?- chiesi
io.
-No certo fa pure- disse Minho.
Sentii Key sbuffare ma non
ci feci caso.
-Inizio con le domande di base. Qual
è il vostro colore
preferito?-
-Il mio è il blu- disse
Minho.
-A me piace il bianco- intervenne
Taemin.
Vidi Jonghyun girarsi e dire: -Io non
saprei scegliere tra
il nero e il verde-
-A me piacciono il rosso e il giallo-
mi rispose Onew.
-Il mio è il rosa- disse
Key guardando fuori dal finestrino.
-Che brutti gusti pivello!- dissi per
prenderlo in giro.
-Scusa?- disse girandosi verso me
–E sentiamo, il tuo quale
sarebbe?-
-L’azzurro! Il colore del
cielo, del mare…- ed anche il
colore del mio primo tutù. Non potrò mai
dimenticarlo!
-Meglio il rosa!- concluse Key.
-Sarà…
Ee… Quanti anni avete?-
-Non sai neanche questo?-
sbottò Key.
-Come potrei saperlo? Io non sapevo
neanche della vostra
esistenza- gli dissi io.
-Onew ed io ne abbiamo 22, Key ne ha
da poco fatti 21, Minho
ne ha 20 e Tae 19- mi disse Jonghyun gentilmente.
Scrivevo tutto ciò che mi
dicevano sul mio portatile
cercando di capire anche come fossero le loro personalità!
Arrivammo alla SM e i ragazzi mi
accompagnarono in una sala.
-Giselle, noi ci andiamo a cambiare,
tu aspettaci anche qui-
mi disse Onew.
-D’accordo, grazie-
sorrisi, posando la mia borsa a terra.
Mi guardai intorno e mi sentii a
casa. C’erano le sbarre e
gli specchi. Non mancava davvero niente. Mi avvicinai alla sbarra e ci
poggiai
una mano sopra. Accennai un pliè e sorrisi tra me e me,
pensando che la sera
dopo avremmo potuto provare in una sala del genere. Sentii un rumore di
passi
ed istintivamente corsi dalla parte opposta della sala. I ragazzi
entrarono in
tuta e Minho mi disse:
-Siediti pure Giselle- mi disse Minho.
Mi accomodai su una sedia e vidi
Taemin accendere la musica.
Il mio sguardo annoiato si
posò su di loro per cambiare
subito idea. Sembrava che la musica entrasse nei loro corpi, ogni nota
era
valorizzata da un passo. E la loro anima usciva fuori. Taemin ballava
davvero
bene, ne rimasi sorpresa. E lo stesso gli altri quattro. Provarono con
forza
per molto tempo, senza fermarsi. Fino a quando dopo aver ballato
all’incirca
una decina di canzoni si gettarono a terra, per riposarsi.
-Yah, sono distrutto-
esclamò Jonghyun.
-Per oggi può bastare
ragazzi, che ne dite?- chiese Onew.
-Direi che va bene- intervenne Minho
–se continuiamo ci
distruggiamo- aggiunse con una risata.
-Giselle che ne pensi?- chiese Taemin.
-Mh, non male…- dissi.
-Non male?- aggiunse Key
–Stai scherzando vero?-
-No che non scherzo… Siete
bravi certo, ma questa non la si
può di certo chiamare danza!- dissi io.
-E tu che ne vuoi capire? Il tuo
lavoro è scrivere, e non
credo tu sappia ballare!- disse il pivello.
-Ne capisco più di quanto
tu creda! E ti dico anche un’altra
cosa… La vera danza è quella classica!- dissi
orgogliosa.
Vidi i visi dei ragazzi delusi,
tranne quello di Key che era
un misto tra l’arrabbiato e il nervoso, e mi premurai di
aggiungere: -Ad ogni
modo mi siete comunque piaciuti! Capisco perché milioni di
persone impazziscono
per voi-
I volti dei quattro di illuminarono
in un sorriso e dissero:
-Grazie Giselle!-
Okay adesso mi sentivo in colpa! Ma
in fondo avevo solo
detto il mio pensiero! Non credo sarebbero stati più
contenti se avessi
iniziato a saltellare come un’oca e a battere le mani urlando
“OMMIODDIOMACOMESIETEFIGHI”.
No! Non l’avrei mai fatto e mai lo farò!
Tornati a casa, preparai la cena per
loro, ma io non mangiai
e mi chiusi in camera. Chiamai Mary, la mia migliore amica
nonché una delle
organizzatrici degli spettacoli della compagnia. Era di origini
inglese, ma era
nata e cresciuta in Corea. L’avevo conosciuta appunto al mio
arrivo in questo
paese.
-Mary, sono io!- dissi al telefono.
-Gis, come stai?- chiese.
-Bene, bene- non le raccontai la
faccenda del signor Jang. O
meglio nessuno sapeva di quello che mi stava succedendo. Sapevo
benissimo che
se avessi detto qualcosa, tutti avrebbero messo le mani sul loro
portafoglio
per aiutarmi, cosa che io non volevo assolutamente. Anche
perché quel posto l’avevo
trovato io ed avevo insistito io a portarli lì.
-Mi devi dire qualcosa?- chiese lei.
-No, volevo solo ricordarti di
avvisare i ragazzi! Ci
vediamo domani alle 8 alla SM-
-Ok non ti preoccupare, ci vediamo
domani piccola-
-Buonanotte Mary-
Mi stesi nel letto, e mi addormentai
sperando che la sera
dopo arrivasse presto.
Angolo
autrice: Ciauu ^^ Eccomi con un altro capitolo :D Scusate, lo so che
è un po’ statico
T_T Ma spero vi piaccia lo stesso J Ringrazio Kiki
Bling e katy95 per le
loro recensioni :3 Siete molto gentili :D E ringrazio anche chi legge
soltanto
:3 Fatemi sapere cosa ne pensate J
Un bacio e
alla prossima ^-^
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Capitolo 4 *** Capitolo 4 ***
Presi le mie scarpe da punta da
dentro all’armadio per
metterle nello zaino insieme al body e alle calze. Chiusi la cerniera e
ed
uscii fuori dalla stanza. I ragazzi erano tutti seduti sul divano a
guardare un
film.
-Ragazzi io scendo- dissi prendendo
una bottiglina d’acqua
dal frigorifero.
-Dove vai?-
-Ehm… devo fare una
commissione- risposi non sapendo cosa
dire.
-Hai bisogno che qualcuno ti
accompagni?- chiese
cortesemente Minho.
-Oh… no no, non ce
n’è bisogno- mi affrettai a dire
sorridendo.
Uscii da casa e mi avviai verso la
SM.
Appena entrai, dissi il mio nome ad
una signorina che mi
accompagnò ad una porta.
-Questa è la sala,
già sono arrivate altre persone- mi
sorrise e se ne andò.
Aprii la porta con
l’adrenalina che mi bruciava dentro. E
appena entrai vidi quello che mi era mancato vedere per molto tempo.
Persone che facevano spaccate, o
pliè alla sbarra, oppure
che ricordavano i passi delle coreografie. Quando entrai, esibii un
sorriso a
trentadue denti. Agitai la mano e tutti mi sorrisero e mi salutarono.
-Grazie Gis- mi disse riconoscente
Jung, il ragazzo che
aveva il ruolo da protagonista nel balletto –anzi grazie a
nome di tutti-
-Figuratevi, lo faccio per noi- dissi
abbracciandolo.
Mi andai a cambiare e mi misi le mie
scarpette.
Quando entrai in sala, Mary disse:
-Ok, ragazzi, si inizia-
battè le mani per attirare la
nostra attenzione, e tutti ci mettemmo in posizione.
Key
Da qualche giorno Giselle quasi ogni
sera spariva! Non
diceva dove andava o altro, e tutti eravamo curiosi di saperlo! Inoltre
tornava
anche ad orari assurdi: non che io la aspettassi sveglio, certo! Ma non
potevo
non sentire i rumori della porta d’ingresso. Volevo scoprire
dove andava!
Taemin
-Aaah per oggi ho finito- dissi a me
stesso mentre finiva la
musica di Lucifer. Mi ero trattenuto in sala prove per perfezionare i
passi, ma
ero stanco quindi mi decisi a tornare a casa. Guardai
l’orologio: le dieci. Ok,
gli hyung mi avrebbero ammazzato!
Uscii dalla sala, e sentii una musica
che non si era mai
sentita alla SM, a parte quando Onew provava l’opera! Musica
classica! Mi
avvicinai alla sala dalla quale proveniva e aprii lentamente la porta.
Vidi una
ragazza di spalle che stava facendo un passo a due di danza classica
con un
ragazzo. Ma un momento… Quella ragazza era Giselle! Sbarrai
gli occhi dalla
sorpresa, e continuai a guardare incantato quella bellissima figura che
si
muoveva sulle punte in un modo così fluido ed elegante che
sembrava camminasse
sull’acqua. Faceva giri e salti, e sorrideva. Sorrideva come
non l’avevo mai
vista. Ed era proprio quel sorriso che la rendeva ancora più
stupenda da
guardare.
Giselle
“Ok, adesso due giri, e poi
mi devo voltare verso sinistra
che trovo Jung che mi prenderà la mano” mi dissi
in mente mentre ballavo. Dopo
i due giri, mi voltai verso sinistra e vidi un ragazzo vicino alla
porta.
Taemin! Caddi dalle punte per la sorpresa, ma nonostante questo
continuavo a
guardarlo negli occhi. Mary interruppe la musica e mi chiese:
-Gis, che succede?-
Mi avvicinai a Taemin e dissi calma:
-Che ci fai qui?-
-Giselle! Tu sei… una
ballerina!- esclamò lui.
-Taemin?- le ragazze avevano iniziato
a riconoscerlo così lo
presi per il braccio e lo trascinai fuori.
-Taemin, ti ho fatto una domanda-
-Ho finito più tardi! Ho
sentito la musica ed eccomi qui!-
disse lui sorridendo.
Mi misi una mano sulla fronte e mi
stropicciai un occhio.
-Ok, adesso però non devi
dirlo a nessuno dei ragazzi,
capito?-
-Perché? Sarebbero felici
di vederti ballare, sei così
brava…!- esclamò.
-Da…davvero sono brava?-
ok non sapevo resistere ai
complimenti.
-Bravissima! Sembravi un cigno,
davvero!- mi sorrise.
-Grazie Taemin!- gli dissi
riconoscente.
-Chiamami pure Tae-
-Oh, ok Tae…- dissi
leggermente imbarazzata –ad ogni modo,
non dirlo ai ragazzi-
-Ma perché?-
-Perché il vostro
presidente non vuole… Ha paura che vi
distraiate con queste cose…-
-Ah capisco- disse lui leggermente
triste.
-E anche perché non credo
che gli interessi molto…- aggiunsi.
-Oh ma questo non è vero!
Sono sicuro che gli piacerebbe
molto vederti ballare!- disse sorridendomi.
-Sarà…-
-Giselle, potrei assistere alle
prove?- chiese lui quasi
supplicandomi.
-Ehm… Ok se proprio ci
tieni- gli sorrisi –ma ricorda, sh!-
aggiunsi io mettendomi l’indice davanti alla bocca.
-Fidati!- disse lui mimando il segno
di cucirsi la bocca.
Ridemmo ed entrammo in sala.
-Ragazzi lui è Taemin,
assisterà alle prove, spero vi faccia
piacere-
Sentii un coro di approvazione, e lo
vidi sorridere. Si
sedette e ricominciammo a riprovare.
Taemin
La melodia iniziò di nuovo
a diffondersi nella sala e vedevo
Giselle muoversi sulle punte con tanta agilità e grazia che
sembrava un angelo.
Girava e saltava come se nulla fosse e nonostante ciò
continuava a sorridere:
era bravissima. Gli Hyung se l’avessero vista ne sarebbero
rimasti affascinati
anche loro. Anche perché mi ritrovavo davanti non la solita
Giselle, scostante,
brusca e leggermente acida; ma sembrava dolce, sensibile e soprattutto
fragile.
-Ok per oggi abbiamo finito-
esclamò una ragazza che scoprì
dai saluti di tutti chiamarsi Mary.
Giselle mi fece segno di seguirla ed
arrivammo ad uno dei
nostri camerini. Si sedette ed iniziò a bere
dell’acqua.
-Dio, sono distrutta-
esclamò passandosi l’asciugamano sulla
fronte.
-Immagino… Mi faresti
vedere una scarpetta?- chiesi curioso.
-Si, certo!- si slacciò i
laccetti e sfilò la punta e non
potetti non notare la macchia rossa che si trovava sulla punta delle
calze.
-Giselle... Che cosa…?-
-Cazzo! No! Si sono sporcate di nuovo
le calze!- disse lei
innervosita.
-Vengo subito- detto questo,
andò in bagno, per poi uscire
in tuta.
Le guardai i piedi scalzi e rimasi
sorpreso di quante bolle
e quanto sangue ci fosse. Evidentemente lei notò il mio viso
sorpreso e disse:
-E’ normale! Non
c’è nulla di cui preoccuparsi- mi sorrise
–chi usa le punte è abituato a questo-
-Wow, deve essere una sofferenza-
esclamai.
-No sai, io amo ballare, per me
è una necessità! Sai per me
danzare è come camminare… La gente deve
camminare? Bè io devo ballare- esclamò
lei sorridendo.
-Ma sai che è la stessa
cosa che dico io?- dissi
sorprendendomi che la pensassimo allo stesso modo.
-Davvero? Bè sono contenta
di aver trovato qualcuno che ami
la danza quanto me- mi rispose ricoprendosi di ovatta alcune dita.
-Se ti fa schifo, non ti preoccupare,
puoi anche aspettarmi
fuori!- disse lei sconcertata.
-Oh no, no, assolutamente! Non
c’è nessun probelma…- le
sorrisi.
Le mi sorrise di rimando, infilandosi
una scarpa da
ginnastica.
-Ah, ma allora è per
questo che non indossi mai scarpe
aperte?- chiesi curioso.
-Già…- disse
leggermente amareggiata –però per me non
è un
problema, voglio dire non mi cambia nulla- aggiunse con un leggero
sorriso. Si
alzò, si sciolse i capelli e poi ci avviammo a piedi verso
casa.
Giselle
Mi piaceva Taemin! Avevo trovato una
persona che come me
viveva per la danza. Mi capiva… E ne ero felice!
-Ah e poi mi devi insegnare a fare
quei salti come li faceva
il ragazzo che ballava con te- esclamò lui mentre
camminavamo.
-Haha, ne sei sicuro? Magari facciamo
anche un passo a due-
scherzai io.
-Perché no? Mi aiuteresti
tu, e a me farebbe tanto piacere
imparare un altro stile…- disse lui sognante.
-Taemin, non si tratta di danza
moderna o altro. E’ danza
classica! Non c’è nulla di più
difficile!- precisai io.
-Daaai, insegnami qualcosa! E poi io
insegnerò qualcosa a
te!- era entusiasta.
-Mmm perché no, potrebbe
essere divertente!- sorrisi.
Ok, io che mi avventuravo nel mondo
della danza pop non ero
proprio io. Che mi stava succedendo?
Nel frattempo eravamo arrivati a casa
e cercammo di entrare
senza fare rumore. Mentre ci salutavamo con la mano per poi andare
ognuno nelle
proprie camere, però, qualcuno accese la luce del soggiorno.
-Ehy che ci fate voi due qui?- disse
Onew con gli occhi
assonnati.
-Ehm… niente, ci siamo
incontrati sotto il palazzo- mi
inventai io.
-Già, Hyung, sai
com’è anche oggi ho finito tardi di
provare-
-Capisco! Tae però non
stancarti troppo, e a te Giselle,
buonanotte- mi sorrise.
-Buonanotte ragazzi-
Angolo
autrice: eccomii :3 Finalmente posso pubblicare un altro capitolo :D
Non so se
vi può piacere perché è incentrato
particolarmente sulla passione di Giselle,
ma spero che vi piaccia J Ringrazio Kiki
Bling, katy95 e _Krystal_ per le recensioni
:3 Siete state molto gentili :D Ringrazio anche i lettori :3
Un bacio e alla prossima ^-^
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Capitolo 5 *** Capitolo 5 ***
-Cinque,
sei,sette,otto!- esclamò il coreografo. I cinque ragazzi si
esercitavano come
dannati, e oramai io ero un’ abituale spettatrice delle loro
prove.
-Tae quando
fai il giro dovresti stendere più il ginocchio! Gireresti
più facilmente-
esclamai guardandolo.
-Ma che ne
puoi sapere tu?- disse Key pungente come al solito.
Alzai gli
occhi al cielo e ascoltai la risposta di Taemin: -Grazie Gis per il
consiglio- mi
sorrise.
A dire la
verità non ero solo io la spettatrice abituale, ma anche
Taemin lo era alle mie
prove. E se non finivamo molto tardi, io e lui rimanevamo ancora un
po’ in sala
prove per ballare insieme. Gli avevo insegnato qualche passo di danza
classica
e l’impegno che ci metteva per impararli era davvero
impressionante.
Provò
a fare
il giro come gli avevo detto io e ci riuscì! Mostrai un
sorriso soddisfatto a
Key che sbuffò e iniziò a ripassare la
coreografia.
-Avevi
ragione!- esclamò contento il Maknae.
-Tae, io ho
sempre ragione!- dissi scatenando l’ilarità di
tutti.
-Ma daaaaai-
esclamò Jonghyun dopo essersi ripreso dalla risata. Mi venne
vicino e iniziò a
farmi il solletico.
-No,
Jonghyun, no!- dicevo tra le risate.
Si
unì anche
Minho e io non riuscivo a smettere di ridere.
Sentimmo uno
schiarirsi di voce e tutti ci girammo verso l’entrata, da
dove era venuto il
suono:
-Invece di
lavorare vi divertite così?- disse una ragazza acidamente.
-Krystal,
ciao!- disse Minho.
-E tu chi
sei?- chiese la seconda ragazza che stava entrando.
-Non ti
conosco, non sono tenuta a dirtelo!- dissi io semplicemente.
-Hmpf! Ma
guarda che arrogante!- disse la terza stangona che era con loro.
Guardai le
tre ragazze con aria altezzosa e Minho si premurò di
intervenire:
-Loro sono
Krystal, Seohyun e Jessica- disse indicandole –Krystal fa
parte delle f(x)
mentre Seo e Sica delle Girls’ Generation-
Supposi che
si trattassero di gruppi famosi, anche vista la loro magrezza
invidiabile, e la
loro lunghezza delle gambe.
-E lei
è
Giselle- disse Jonghyun sorridente.
-Ooh,
capisco! E come mai le stavate incollati addosso?- chiese Jessica.
-E’ un
problema?- intervenne Key.
-Oh no
assolutamente! Key non ti innervosire!- disse Seohyun avvicinandosi al
ragazzo
per fargli un po’ di moine.
Key si
divincolò e disse: -Siete venute per qualche motivo?-
-Io e Sica
stasera diamo una festa a casa, volete venire?- chiese Krystal.
-Certo,
può
venire anche Giselle?- domandò Taemin sorridente.
-Mmm, se
proprio volete!- esclamò Jessica.
-Grazie
mille ragazze per l’invito- disse Onew –ci vediamo
stasera-
Quando le
ragazze furono uscite, dissi:
-Cavolo che
principessine sul pisello che erano quelle!-
-Dai
Giselle, se le conosci non sono poi così male… -
-Sarà…-
-Allora
stasera sei dei nostri?-
-Perché
no…
In fondo ci si diverte!- sorrisi.
Tornammo a
casa e ci iniziammo tutti a preparare per la serata.
Presi
dall’armadio uno dei miei vestiti preferiti: era molto corto,
blu ricoperto di
paillette, senza spalline. Lo infilai e poi pensai al trucco. Lasciai i
capelli
sciolti sulle spalle e poi pensai alle scarpe. E ora? Che mi sarei
dovuta
mettere?
Key
Non è
che
non sopportavo quelle ragazze. E’ solo che a volte avevano
atteggiamenti un po’
esagerati che mi innervosivano e quindi rispondevo male. Ad ogni modo
tornati
dalle prove ognuno si chiuse in camera propria per prepararsi. Dopo
essermi
vestito uscii e mi sedetti sul divano. Ad un certo punto vidi Taemin
uscire da
camera sua, anche lui già pronto, con una scatola in mano,
che si avvicinava
alla porta della camera di Giselle:
-Tae, dove
vai?-
Lui si
fermò
e si spaventò sentendo la mia voce: -Hyung!-
esclamò –Devo dare una cosa a
Giselle- fece un leggero sorriso e si rifilò in camera della
ragazzina.
Giselle
Sentii la
porta aprirsi e vidi Taemin entrare:
-Tae! E se
fossi stata nuda?- dissi io.
-Oh si hai
ragione scusami!- disse imbarazzato.
-Fa niente,
dimmi!-
-Prima
quando mi sono allontanato mentre tornavamo, ti ho comprato queste! Ho
immaginato che non sapessi cosa indossare ai piedi!- mi disse
entusiasta.
Aprii la
scatola e vidi delle scarpe nere che avevano si un bel tacco ma erano
chiuse, e
poi ancora c’erano delle suolette e delle bande molto doppie.
-Se ti metti
queste bande intorno alle ferite, non sentirai nulla!-
Alzai lo
sguardo verso di lui e lo guardai grata.
-Grazie
Tae!- gli sorrisi calorosamente.
-Hai sorriso
nello stesso modo di quando balli!- era contento.
-Davvero?-
risi leggermente –E’ perché sono felice
di aver trovato un amico fantastico
come te-
-Oh ma
davvero? Eppure pensavo che fossi una reginetta di ghiaccio che non
voleva
persone intorno a sé!- disse scherzando.
-Bè
per le
persone speciali, faccio delle eccezioni- sorrisi e lo abbracciai.
-Allora che
aspetti a mettertele?- disse lui. –Ah dimenticavo, sei
proprio bella!-
-Grazie!-
gli sorrisi.
Mi misi le
bende e infilai le scarpe. Poi lui mi prese per mano e mi
aiutò ad alzarmi. Non
sentivo dolore!
-Tae, avevi
ragione non sento nulla!- dissi io.
-Io ho
sempre ragione- disse imitando la mia voce altezzosa.
-Yah!- gli
diedi una pacca sulla spalla.
Uscimmo
dalla stanza e tutti i ragazzi erano già lì
pronti ad aspettarci.
Key
Che cavolo
doveva dare Taemin a Giselle? Uff, ma perché continuavo a
chiedermelo?
I miei
pensieri furono interrotti dal rumore della porta della camera di
Giselle che
si apriva. Era bellissima! Quel vestito blu le aderiva perfettamente
sul corpo,
mostrando le sue curve. I capelli le ricadevano sulle spalle,
incorniciando
quel viso abbellito da un leggero sorriso. Ma… Che stavo
pensando? Scossi la
testa come per cacciare via quei pensieri, poi sentii i ragazzi dire:
-Che bella
che sei Giselle!-
-Grazie
mille- lei sorrise, grata. Le faceva così tanto piacere
sentirle fare i
complimenti?
Giselle
-Che bella
che sei Giselle!- mi dissero i ragazzi.
-Grazie mille-
sorrisi, grata. –Siete davvero molto gentili-
Onew mi
porse il braccio ed io lo presi sorridendo.
Arrivammo
alla festa poco dopo e quando entrammo i ragazzi furono accolti da
tantissime
persone che li salutavano e li abbracciavano. Jessica e Krystal anche
ci
vennero in contro e quando mi videro fecero una leggera faccia delusa,
quasi
sperassero io non venissi:
-Ah ci sei
anche tu!-
-Certo, non
me la sarei mai persa una festa del genere!- dissi sorridendo
sarcasticamente
–Ah e grazie per l’invito- aggiunsi.
-Ma
figurati-
Ok! Entrambe
avevano una faccia da schiaffi grandissima!
Onew e
Taemin si allontanarono per andare a parlare con una ragazza bionda ed
un’altra
molto carina, entrambe devo dire dall’aria simpatica. Nel
frattempo vidi
Krystal trascinarsi a Minho sulla pista da ballo, Jessica che invece si
attaccava come una sanguisuga a Jonghyun e Seohyun che cercava di
ricevere
attenzioni da Key. Patetiche!
Mi
allontanai e mi sedetti su una sedia, pensando a cosa poter fare per
trascorrere quella serata!
Krystal
-Minho
riprendiamo a ballare dopo, che ne dici?- dissi distrutta al mio
cavaliere.
-Ok, vado a
prendere qualcosa da bere!- esclamò allontanandosi.
Vidi
avvicinarsi a me anche mia sorella Jessica e Seohyun che si erano
separate dai
ragazzi per i quali stravedevano.
-Ok,
dobbiamo umiliare quella tipetta!- disse io arrabbiata.
-Non fanno
altro che parlare di lei!- continuò Jessica.
-Key invece
è più freddo del solito, credo sia proprio per
quella Giselle- esclamò Seohyun.
-Ragazze,
state pensando a quello che penso io?- chiesi.
Ci guardammo
con uno sguardo d’intesa e insieme dicemmo: -Inizia lo
spettacolo!-
Giselle
Stavo
sorseggiando un bicchiere di birra quando vidi avvicinarsi a me Taemin
e Onew
con le due ragazze con cui parlavano prima.
-Gis loro
sono Luna- disse Onew indicandomi la ragazza bionda, che mi sorrise e
mi
strinse la mano –e lei è Hyoyeon- anche
quest’ultima mi sorrise e mi salutò
calorosamente.
-Piacere di
conoscervi ragazze, io sono Giselle-
Mentre stavo
chiacchierando con le ragazze, scoprendo quanto Luna fosse simpatica e
quanto
io e Hyoyeon fossimo simili, si avvicinò Krystal che disse:
-Ragazze tra
poco inizierà il karaoke, spero parteciperete-
Non ci diede
neanche il tempo di rispondere che si allontanò.
Dopo poco il
palco iniziò ad illuminarsi, e vedemmo apparire un grande
pannello dove
sarebbero dovute apparire le parole per il karaoke.
-Signori e
signore, come prima cantante vorrei qui sul palco un’ospite
speciale… La nostra
Giselle- disse Jessica al microfono.
Mi guardai
intorno confusa. Perché diamine aveva chiamato me? Sentii la
folla spingermi
verso il palco e vidi gli sguardi altrettanto confusi degli SHINee
puntati su
di me. Arrivai sul palco e Jessica fece per darmi il microfono in mano
ma io lo
rifiutai.
-Forza
Giselle, non essere timida- disse lei con un sorriso falsissimo
–forse non sei
capace di tenere un palco?- mi provocò a bassa voce.
Le strappai
il microfono da mano e la vidi fare un leggero sorriso mentre si
allontanava.
Vidi poi le tre arpie vicino che ridevano. Perché?
La base
della musica stava per partire, quando mi accorsi che Krystal, da
dietro le
quinte, quindi in una posizione dove solo io potevo vederla,
tirò una corda.
Dopo pochi secondi mi trovai inondata di pittura verde. Il microfono mi
cadde
da mano, e riuscii solo a sentire le risate delle persone che
rimbombavano
nella mia testa come martelli.
Angolo autrice: Annyeooong :3 Scusate
il ritardo, ma tra le
varie cose ho davvero pochissimo tempo per scrivere
ç_ç Ringrazio Kiki Bling,
Federica_25 e katy95 per le recensioni :D E ringrazio anche tutti i
lettori :3
Un bacio e alla prossima ^-^
|
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Capitolo 6 *** Capitolo 6 ***
Le lacrime
mi pungevano sugli occhi, ma non avrei mai permesso che uscissero,
anche se con
tutta la pittura che avevo in viso non si sarebbe visto nulla.
Istintivamente
mi guardai le mani per poi guardare tutta la folla davanti a me che
rideva a crepapelle.
Abbassai lo sguardo: mi sentivo umiliata. Volevo correre via, ma le
gambe le
sentivo molli come se non mi appartenessero. Ad un certo punto mi
accorsi che
le risate erano finite e alzai il viso. Vidi Key che saliva sul palco
insieme
anche agli altri ragazzi, per togliersi la sua giaccia e mettermela
intorno
alle spalle. Me la teneva su abbracciandomi con un braccio e
guardò in malo
modo le tre ragazze, che fecero finta
di
nulla. Guardai Key sorpresa e lui ricambiò il mio sguardo in
un modo leggermente
preoccupato. Mi portò giù dal palco, ed uscimmo
dal locale.
Key
Mentre
pensavo a che diamine ci facesse su quel palco, un secchio di vernice
le si
rovesciò addosso. Sbarrai gli occhi dalla sorpresa, ma poi
la rabbia iniziò a
ribollire in me. Camminai a passo spedito verso il palco, guardai i
suoi occhi
tristi e le misi la mia giacca sulle sue spalle tenendogliela stretta.
Mi
accorsi che le tre arpie ci guardavano sghignazzando, così
le fulminai con lo
sguardo. Guardai preoccupato Giselle e poi la portai fuori dal locale.
Giselle
Appena fuori
si mise di fronte a me e mi disse:
-Giselle,
tutto bene?- era preoccupato.
Era da tempo
che non mi succedeva una cosa del genere. Una delle cose che mi aveva
sempre
spaventata era essere umiliata davanti ad altre persone. La mia vita da
adolescente era piena di avvenimenti del genere per questo ero
diventata la
ragazza di ghiaccio, altezzosa e snob. Per questo in quel momento ero
sconvolta.
-K…Key-
dissi senza fiato.
Mi
bastò
dire questo per ritrovarmi stretta tra le sue braccia. Mi accarezzava
la
schiena e i capelli e mi dava dei leggeri baci sul capo. Iniziai a
piangere, ed
ero attraversata da leggeri singhiozzi.
-Forza,
vieni torniamo a casa- mi mise un braccio intorno alle spalle e mi
stringeva
forte.
Key
Non sapevo
bene il perché, ma era davvero sconvolta. Le chiesi se
andava tutto bene, e lei
a quello rispose sussurrando e balbettando il mio nome. La strinsi a
me: volevo
proteggerla, ma non c’ero riuscito.
Giselle
Tornati a
casa, Key mi disse:
-Vai a farti
una doccia, io ti preparo qualcosa di caldo-
-Grazie Key-
gli dissi riconoscente.
Lui mi
guardò per un ultima volta per poi rifilarsi in cucina.
Andai in camera per
prendere il cambio e poi mi feci una doccia. Quando uscii dal bagno,
trovai
tutti i ragazzi discutere in salotto.
-Ma chi
diamine può essere stato?- disse Minho.
-Sono state
quelle tre arpie! Chi altri se no?- esclamò animato Taemin.
Non
l’avevo
mai visto così, era davvero arrabbiato.
-Forse…
Ma
non possiamo incolparle, nessuno le ha viste- disse Onew
ragionevolmente.
-Anche
secondo me sono state loro… Le vedevo che
sghignazzavano… Che nervi!- Key
sbattette la mano sul tavolino accanto a sé facendomi
sussultare.
I ragazzi si
girarono verso di me:
-Gis, come
stai?- Taemin mi venne incontro preoccupato.
-Io sto
bene, il mio vestito forse un po’ meno- gli sorrisi
malinconica mostrandogli
l’abito.
-L’importante
è che tu stia bene- mi abbracciò e da sopra la
spalla di Taemin vidi le bocche
aperte dalla sorpresa dei ragazzi, e lo sguardo truce di Key.
-Grazie
Tae!- gli accarezzai una guancia.
Sentii uno
schiarirsi di voce e Key disse:
-Ragazzina
ti ho preparato del porridge, se lo vuoi è di là
in cucina-
-Ah si
grazie!- evitai di chiamarlo pivello! D’altronde era la
seconda volta che mi
aiutava ed io gli ero davvero grata.
Presi il
porridge e lo mangiai in soggiorno per poter parlare con i ragazzi.
-Giselle, tu
hai visto chi è stato?-
-No, non lo
so- mentii io. Non volevo tirarli in mezzo, me la sarei vista da sola.
-Sentite, vi
ringrazio che vi preoccupiate per me, ma non è successo
nulla di grave…. Oramai
è passato! Davvero non ci pensate più!- sorrisi
leggermente –Ora vado a dormire
che sono stanca, buonanotte ragazzi-
Mi alzai e
sentii dirgli –Sogni d’oro Giselle-
Mi misi nel
letto e mi alzai la coperta fino alla testa. D'altronde se ci pensavo
bene non
era successo nulla di che. Certo essere derisa da tutti non era una
cosa molto
bella, ma ero forte abbastanza. Però, cavolo che rabbia!
Presa da non so quale
impulso mi alzai, e mi vestii in fretta. Uscii come una furia dalla
stanza, e
mi ritrovai dieci occhi sorpresi puntati su di me.
-Giselle…
Cosa…?-
-Ho un conto
in sospeso!- dissi arrabbiata –Avrei bisogno di un passaggio.
Qualcuno mi può
accompagnare?-
-Dove devi
andare?-
-Al
dormitorio delle Girls’ Generation!- dissi sorridendo un
po’ maleficamente.
-Perché
mai?-
-E’
finito
l’interrogatorio?- chiesi acidamente –Se nessuno mi
vuole accompagnare, troverò
il modo di arrivarci da sola!-
-Ma se non
sai neanche dov’è!- disse Key trattenendo una
risata.
Mi stava
prendendo in giro?
-Pivello,
vedi di non rompere, a quest’ora di sera!- esclamai
puntandogli un dito contro.
-Ti
accompagno io, basta che la finite!- disse Onew.
-Vogliamo
venire anche noi!-
-Ma non
è
una gita scolastica!- mi lamentai.
Alla fine
non c’era verso, ci ritrovammo tutti e sei nel furgone, anche
se Minho
praticamente dormiva e Key si ritrovava lì senza voglia.
Arrivammo al
dormitorio delle Girls’ Generation ed io dissi:
-Aspettatemi
qui-
Salii le
scale, fino al piano dettomi dagli SHINee e bussai. Ad aprirmi fu
Jessica, che
sbarrò gli occhi dalla sorpresa:
-Che…che
ci
fai tu qui?-
-Niente
volevo semplicemente dire a te, a tua sorella, e a quella piccoletta di
Seohyun, che dovete solo provare a fare un’altra volta una
cosa del genere, e
ve la faccio pagare!-
-Mi stai
minacciando?-
-Non mi
permetterei mai, tesoro!-
Ci
guardavamo negli occhi, e nessuno osava distogliere lo sguardo.
-Staremo a
vedere!- disse lei sorridendo malignamente.
-Ricorda
solo una cosa: sei tu quella famosa, non io! Se il tuo nome viene
smerdato per
te sarà un bel problemino- sorrisi anche io. Guardai il suo
viso sorpreso e
così mi girai e dissi: -Buonanotte cara!-
Sentii
sbattere la porta e scesi giù alla palazzina.
-Che dovevi
fare?- mi chiesero i ragazzi.
-Nulla,
dovevo solo parlare un attimo con Jessica-
Avevano
capito che non volevo rispondere alle loro domande, così si
limitarono ad
annuire e frenarono così la loro curiosità.
-Tae, forza
sbrigati, che tra poco iniziano le prove e siamo in ritardo-
La sera dopo
io e Taemin ci stavamo preparando per andare alle prove del mio
spettacolo.
-Eccomi sono
quasi pronto! Ok possiamo andare-
Andammo in
soggiorno e i ragazzi ci fecero la solita domanda:
-Dove
andate?-
-In giro-
oramai questa era la scusa che usavamo sempre. Tanto oramai avevano
capito che
nascondevamo qualcosa, ma non facevano domande, sperando che glielo
dicessimo
noi.
-Ok, non
fate tardi come sempre!-
Key
Ok basta!
Non ne potevo più di quelle uscite serali di quei due! Ma
dove se ne andavano?
E poi tornavano sempre ad orari improponibili! Incredibile davvero!
-Io scendo-
dissi all’improvviso.
-Ehy dove
vai?- mi chiese Onew.
-Hyung, vado
a prendere un po’ d’aria, non so per che ora
torno!-
-Sta
attento!-
Uscii in
tempo per vedere Taemin e Giselle girare l’angolo. Li seguii
per tutto il tempo.
Ma aspetta… questa è la
strada che facciamo ogni mattina per andare a lavoro.
Perché…? Arrivammo alla
SM Entertainment ed entrarono nell’edificio. Sempre
più sorpreso, li seguii.
Entrarono ognuno in uno spogliatoio: prima uscii Taemin ed
entrò in una sala e
poco dopo uscì anche Giselle. Aveva un pantalone a tre
quarti di una tuta sotto
la quale si intravedevano delle calze rosa; ai piedi aveva dei grossi
calzini
blu scuri* e sopra aveva una felpa a cerniera a giro maniche. Ma la
cosa più
strana erano i capelli, perfettamente tirati indietro in uno chignon.
Che
cavolo doveva fare? Quando entrò nella sala io mi nascosi
dietro la porta in
modo tale che potessi vedere bene tutto. Tutti la salutarono e vidi
anche
Taemin seduto lì dentro anche lui in tuta. Giselle poi fece
un gesto che mi
sorprese: si tolse i pantaloni e la felpa, mostrando un body nero a
bretelline.
Sentii le guancie infiammarsi, ma non ci feci caso, anche
perché fui ancora più
sorpreso quanto si tolse i calzettoni: aveva delle scarpette da punta.
Dopo
poco la musica partì e lei iniziò a ballare: si
muoveva graziosamente e
abilmente sulle punte, e sorrideva. Sorrideva come non
l’avevo mai vista; come
se quello che stesse facendo era l’unica cosa che le bastava
per sopravvivere.
Quanto avrei voluto che quel sorriso fosse stato tutto per me, o almeno
che ci
fosse stato grazie a me. Guardavo affascinato quella figura sinuosa che
danzava
meravigliosamente lasciando chiunque la stesse guardando a bocca
aperta. Ma
aspetta! Che ci faceva lì dentro? Perché provava
alla SM perlopiù in tarda
sera? Lo faceva di nascosto! Ecco perché! E quel piccolo
Taemin si era lasciato
abbindolare…! Appena finita la musica, entrai nella sala ed
applaudii,
sarcasticamente davanti ad una Giselle che mi guardava sorpresa.
Giselle
La
variazione era finita. Tutti applaudivano, ma poi sentii dei battiti
più vicini
e più lenti, quasi come se fossero una… presa in
giro, si proprio una presa in
giro! Mi girai e vidi Key che mi guardava severo, con un leggero
sorrisetto
stampato in faccia.
-E
così tu
provi qui dentro, di nascosto da tutti eh?-
-Hyung, non
dire stupidate- intervenne Taemin.
-Tu è
meglio
che non parli, c’entri anche tu in fondo-
-Key cosa
vuoi?- dissi incrociando le braccia al petto.
-Credi di
poter provare qui quanto ti pare?-
-Non sai
niente- esclamai arrabbiata.
-Ci stai
usando solo perché ti servono le sale! E soprattutto stai
usando Taemin! L’avrai
sedotto per farti aiutare!- disse quasi urlando.
Le lacrime
volevano uscire, ma prima mi avvicinai a Key e gli mollai uno schiaffo
in
faccia. Lui si mise una mano sulla guancia per poi guardarmi sorpreso.
Io
aggiunsi: -Non sei nessuno per dire queste cose…- una
lacrima mi uscii, e poi
corsi via.
*calzini
molto doppi (di lana) che usano le ballerine per riscaldare i piedi e
di solito
si mettono sopra le punte.
Angolo autrice: Annyeeeooong :3
Eccomi con un altro capitolo
:D Spero vi piaccia J
Vorrei ringraziare Kiki Bling, Federica_25, karlek_ e katy95 per le
loro
recensioni :D E vorrei anche ringraziare tutti i lettori :3
Un bacio e alla prossima ^-^
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Capitolo 7 *** Capitolo 7 ***
Key
Uno schiaffo
mi arrivò in piena faccia, disse qualcosa, e poi
scappò via in lacrime. Che
avevo fatto? Perché non sapevo starmi zitto? Ma non era
finita: fui colpito
anche da un’altra mano, che sorprendentemente apparteneva a
Taemin.
-Hyung, che
cazzo hai fatto?- disse arrabbiato.
Non
l’avevo
mai visto così: quel viso angelico, era ora furioso, ed era
rivolto a me.
-Tae…Taemin…
Io non volevo… Non intendevo…- dissi balbettando.
Mi prese per
il braccio e mi tirò fuori: -Hyung, ma come ti sei permesso
di parlarle in quel
modo?-
Lo guardavo
sperando mi spiegasse come stavano le cose.
-Giselle ha
avuto il permesso dal presidente! Al posto dei soldi, per scrivere
questo
libro, ha le sale! Il presidente le ha chiesto di tenercelo nascosto
perché ha
ben capito che noi ci saremmo distratti, ed io in effetti passo quasi
ogni sera
qui. Io l’ho semplicemente scoperta una sera per puro caso,
visto che avevo
finito più tardi di provare!-
Quelle
parole mi colpirono al petto! Mi sentivo in colpa, come non lo ero mai
stato
nei confronti di nessuno…
-Grazie Tae-
dissi e poi corsi verso casa.
Giselle
Entrai in
casa di corsa: per fortuna gli altri tre già dormivano,
avrei evitato di dare
spiegazioni. Mi gettai sul letto e mi misi un cuscino in faccia.
Perché le sue
parole mi avevano colpito così tanto? In fondo che cavolo me
ne doveva
importare di lui? Ma che lo nego a fare? Quello stupido ha fatto
breccia nel
mio cuore! Agitai i piedi in aria e sbuffai.
-Che palle!
Proprio uno così mi doveva piacere?- mi guardai il corpo e
mi accorsi che avevo
corso fino a casa con le punte ai piedi ed il body!
-Aish,
insomma io proprio belle figure voglio fare per strada- mi diedi un
leggero
schiaffo alla fronte e mi misi il pigiama. Mi tolsi le scarpette e feci
quello
che facevo ogni sera.
Key
Arrivai in
casa e mi catapultai fuori la camera di Giselle. Sperando che non fosse
ancora
arrabbiata, bussai.
-Avanti- una
vocina flebile parlò da dentro.
-Posso?-
aprii leggermente la porta. La vidi seduta su un lato del letto rivolta
verso
l’entrata, con il viso concentrato sui piedi, insanguinati.
Se li massaggiava e
stava tagliando le garze che avrebbe messo sulle ferite. Fui colpito da
quella
scena, ma ancora di più dallo sguardo truce che mi fece
appena si accorse chi
fosse il suo ospite:
-Che vuoi?-
disse.
-
Giselle…
Io… Ti volevo chiedere scusa! Mi dispiace, davvero!- esclamai entrando e
chiudendomi la porta alle
spalle.
Giselle
Mentre mi
pulivo le ferite sentii bussare:
-Avanti-
Key
spuntò
da dietro la porta. Che cavolo voleva?
-Posso?- chiese
gentilmente.
-Che vuoi?-
-
Giselle…
Io… Ti volevo chiedere scusa! Mi dispiace, davvero!-
Perché
doveva essere così? Certo ero incazzata nera,
però… Mi aveva chiesto scusa.
-Senti Key,
non so cosa tu voglia da me! Ad ogni modo ora non è proprio
il momento per
parlare…-
Scomparì
da
dietro la porta e dopo poco lo vidi ritornare con una bacinella
d’acqua ed un
asciugamano.
Prese una
sedia e si sedette di fronte a me poggiandosi la bacinella sulle gambe.
Mi prese
un piede e lo mise dentro.
-Key…
Ma non
devi…- feci per tirarmi il piede ma lui lo mantenne con
forza dentro l’acqua.
Così mi arresi.
-Non ti fa
schifo?- in effetti capivo benissimo che poteva fare un po’
schifo, ma lui
continuava.
-Non capita
tutti i giorni toccare i piedi di una ballerina-
-Scusami,
non ero una seduttrice?-
Alzò
lo
sguardo e disse serio: -Mi dispiace Giselle, ho parlato senza
sapere… Scusami.-
-Ahi…-
dissi
quando lui mi toccò su una parte dove mi fece male.
-Scusami ti
ho fatto male?- chiese preoccupato.
-Fa niente-
gli sorrisi. In fondo gli ero grata per quello che stava facendo,
nessuno lo
aveva mai fatto per me! Tutti quando vedevano i miei piedi esclamavano
cose del
tipo: “Che schifo” oppure “Dio sono
davvero conciati male”.
Lui invece
me li stava pulendo amorevolmente.
-Key…
Perché?-
-Perché
cosa?-
-Non sei
tenuto a fare questo…!-
-Lo faccio
perché voglio-
Mi
asciugò i
piedi e poi iniziò a mettere la garza sulle ferite. Dopo
prese dei calzini e me
li mise ai piedi.
-Così
starai
più calda-
Lo guardai
sorpresa: si comportava così solo perché si
sentiva in colpa nei miei
confronti?
-Sono
perdonato?-
Si era
così.
Sbuffai sarcastica e dissi:
-Solo
perché
oggi sono di buon umore, o meglio lo ero- lo guardai con un finto
sguardo
severo.
-Scusami
ancora Gis- quasi lo sussurrò. Si avvicinò a me e
mi diede un leggero bacio
sulla guancia.
Andai in
iperventilazione: sentii chiaramente le guancie andare in fiamme e i
miei occhi
si sbarrarono. Mi
aveva chiamato Gis!
Oddio aiutatemi!
Si
allontanò
e mise una mano sulla porta:
-Buonanotte-
sorrise da angelo.
-Buonanotte
K..Key e grazie- gli dissi sorridendogli.
La mattina
eravamo tutti pronti per andare alla SM per le prove dei ragazzi. Come
al
solito nel furgoncino io ero rannicchiata con le gambe strette al petto
scrivendo velocemente sul mio portatile. Ovviamente né Key
né Taemin
proferirono parola su quello che era successo la sera prima, anzi si
respirava
un’aria allegra e felice, accompagnata dalle loro voci che
cantavano nella
macchina. Arrivammo poco dopo al grande edificio ed i ragazzi si
preparano ed
iniziarono subito a provare. Li guardavo affascinata durante le mie
pause dalla
scrittura ma poi ritornavo nel mio angolino della sala a concentrarmi
sul
libro. Avevo deciso di parlare di una normale ragazza che entrava a far
parte
nel mondo degli SHINee: è il genere che piace a tutte le
ragazze. Avevo scelto
anche il protagonista… Anche se non ne ero certa al cento
per cento. Ad un
certo punto vidi entrare il signor Lee dalla porta e guardare i suoi
ragazzi
sorridente. Mi alzai per inchinarmi e lui si avvicinò a me
accarezzandomi i
capelli. Appena la
musica si interruppe
subito i cinque si inchinarono e sentimmo l’applauso di Lee
Soo Man.
-Bravi
ragazzi, vedo che state lavorando duro!- disse soddisfatto –E
anche tu Giselle,
brava!-
-Grazie
signore- gli sorrisi.
-Ed è
proprio per questo, che voglio dirvi che è stata organizzata
una festa in
maschera, per domani sera. Quindi potete divertirvi e distrarvi da
tutti questi
impegni!-
I ragazzi
erano tutti entusiasti ed io mi persi nei miei pensieri! Che figata una
festa
in maschera! Però la sera avevo le prove… Come
facevo a dirlo alla compagnia?
-Giselle,
verrai anche tu vero?- Taemin interruppe i miei pensieri.
-Ehm…
Non credo-
dissi grattandomi la testa.
-Va bene,
ragazzi! Continuate a provare, ci vediamo domani!-
-Arrivederci,
signore!-
-Gis,
perché
non potresti venire?- Taemin si avvicinò e me lo chiese
sottovoce.
-Ho le
prove! Magari più tardi provo a telefonare a Mary, sperando
che non si arrabbi-
-Vedrai,
sarà comprensiva!-
-Lo spero!-
sorrisi.
Tornammo a
casa molto tardi quindi mi infilai subito a letto a dormire. La mattina
dopo
telefonai a Mary.
-Ehy Gis-
rispose lei.
-Mary, ciao!
Ti devo chiedere una cosa…- dissio io esitante.
-Dimmi
pure…-
-Oggi…
potrei non venire alle prove?-
-Gis! E noi
come facciamo?-
-Ti prego,
ti prego, ti preeeego!-
-Uff e va bene!
Spero che il motivo per il quale non vieni sia importante, altrimenti
poi te la
vedi con me- disse con una finta voce minacciosa.
-Maaaary,
grazie, ti voglio bene- attaccammo e mi diressi in soggiorno per
avvisare i
ragazzi. Non c’era nessuno e vidi un bigliettino:
“Giselle, stavi dormendo e
non ti abbiamo voluta svegliare! Siamo in giro, ci vediamo
più tardi”
Oh bene ne
avrei approfittato per fare un po’ di shopping! Dovevo anche
comprarmi un
vestito per la sera! Girai tantissimi negozi, ma non trovavo nulla che
mi
convincesse. Poi fui attirata da una vetrina tutta illuminata dove su
un
manichino c’era un vestito rosso, senza spalline, stretto al
seno, dal quale
poi scendeva morbido. Entrai subito nel negozio e chiesi alla commessa
di
provarlo. Dire che mi piaceva era dire poco, quindi lo comprai subito.
Andai
anche in un negozio di scarpe dove comprai dei decolletè
neri che avrei potuto
indossare tranquillamente con le bende di Taemin. Poi…
Cos’altro mi serviva? Ah
si certo! Una maschera! Girai per vari negozietti che vendevano oggetti
di
questo tipo, e trovai una maschera argentata che si legava dietro la
testa e
scopriva solo la bocca. Tornai a casa soddisfatta dei miei acquisti e
mi
accorsi che i ragazzi non erano ancora tornati. Stavo sul divano
guardando
tranquillamente la televisione, quando sentii la porta
d’ingresso aprirsi. Era
Taemin.
-Ehy Tae-
-Ciao Gis,
scusami se non ti abbiamo avvisato che scendevamo, ma dormivi!-
-Oh, non ti
preoccupare! Sono andata a fare un po’ di shopping!- dissi
sorridendogli –ma
dove sono gli altri?-
-Sono nel
dormitorio dei Super Junior…- vide la mia faccia perplessa
che non capiva chi
fossero i Super Junior e mi spiegò: -Sono anche loro un
gruppo di idol, anche
loro sotto la SM… Ad ogni modo sono
a
prepararsi per stasera… Sono idioti, e peggio delle femmine!
Si devo preparare
con i loro amichetti!- ridemmo entrambi a quella affermazione e io gli
dissi:
-Comunque
stasera vengo! Mary mi ha detto che solo per questa volta posso saltare-
Sorrise: -Che
bello Gis, ci divertiremo! Cosa ti metti?-
-Facciamo
così: andiamoci a preparare così ti faccio
vedere!-
-Ok.- Ognuno
si chiuse in camera propria per vestirsi. Mi solo un po’ gli
occhi visto che
tanto tutto era coperto dalla maschera e tirai indietro con una
molletta i
capelli che mi incorniciavano il viso.
Quando uscii
Taemin era già lì ad aspettarmi: -Dio Gis! Questo
vestito ti sta benissimo! Sei
bellissima!-
-Grazie Tae!
Anche tu sei davvero bellissimo- si tirò
all’insù il colletto della camicia
soddisfatto ed entrambi ci mettemmo la maschera.
-Hai
intenzione di rivelare chi sei?- disse lui.
-Mmh…
No!
Sarà più divertente!- sorrisi e lui fece lo
stesso.
Misi il
cellulare in un piccolo elastico all’interno del vestito e
presi Taemin
sottobraccio. Andammo a
piedi al posto
dove si teneva la festa e vidi che non si trattava dei soliti party da
discoteca. O meglio era una via di mezzo tra quelli, e quelli sontuosi.
-Ok, voglio
lasciarti il tuo momento, quindi scendo prima io le scale, e poi scendi
tu!-
disse esaltato.
Lo guardai
contrariata: -Ma ti sembra il caso?-
-Daaaai!
Gis, sei una figa e nessuno ti può riconoscere con quella in
faccia, ed io sarò
muto come un pesce!- sventolò la mano e lo vidi attraversare
la porta.
Feci un
grosso respiro e avanzai anche io. Al di là della porta
c’era una scalinata. La
scesi e mi sentii una principessa! Vidi alcuni visi puntarsi su di me,
e
ringraziai la maschera che avevo sul viso che non avrebbe rivelato le
mie
guancie rosse.
Angolo autrice: Annyeeeoong :3 Eccomi
con un altro capitolo
:D Spero vi piaccia J
Vi do una piccola anticipazione: a questa festa succederà
qualcosa xD Ringrazio
karlek_, katy95, Federica_25, Kiki Bling e kikkylove95 per le loro
recensioni,
e ringrazio anche chi legge :D Un bacio e alla prossima ^-^
|
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Capitolo 8 *** Capitolo 8 ***
Scesi
l’ultimo
gradino ed entrai nella folla. Molte persone erano girate verso di me e
vidi
chiaramente Taemin avvicinarsi ad altri quattro ragazzi che riconobbi
come gli
SHINee nonostante la maschera. Key se la tolse e mi guardava. Io
distolsi lo
sguardo per paura che mi riconoscesse dagli occhi e mi allontanai verso
il lato
opposto ai ragazzi. Vidi Key avvicinarsi e mi disse:
-Sai davvero
come fare un’entrata! Tutti gli occhi erano puntati su di te-
sorrise.
-Mh…-
se
avessi parlato mi avrebbe riconosciuta. Ma sorrisi anche io.
-Bè…
Ecco
potrei invitarti a ballare?- si grattò la testa.
Annuii con
la testa e lui sorrise. Mi prese delicatamente la mano e mi
portò in pista.
Partì una musica, di quelle che si ballano in coppia, simile
ad un tango. Mi
mise una mano intorno alla vita e mi strinse a sé. Io
poggiai la mia sulla sua
spalla e poi legammo le due mani libere insieme. Iniziammo a
ballare… e
sembravamo tutt’uno. Tutti intorno a noi ci guardavano
affascinati, ed anche
noi ci fissavamo negli occhi. La musica finì e noi rimanemmo
stretti per altro
tempo. Poi altra musica iniziò e così ci
separammo. Lui mi prese per mano e mi
portò fuori. Ci
sedemmo su una panchina
in mezzo ad un prato e Key disse:
-Sei davvero
bravissima a ballare… Non me lo aspettavo! Ma tu chi sei?-
Esitai nel
rispondere, ma poi misi una mano sulla maschera. Stavo per toglierla
quando
sentii delle urla vicino a noi che urlavano il nome di Key:
-E’
Key
degli SHINee, ed è con una ragazza!-
Mille flash,
poi sentii Key dire: -Dobbiamo scappare-
Mi riprese
la mano ed iniziammo a correre. I fotografi ci inseguivano, ed io con
una mano
tenevo ferma la maschera sul viso che con il vento avevo paura
scappasse e con
l’altra tenevo stretta quella di Key che correva davanti a
me. Si rifugiò in
una stradina minuscola: non ci passava neanche una persona, infatti
stavamo l’uno
di fronte all’altro così vicini che potevamo
sentire chiaramente il respiro
dell’uno sull’altro. Sentimmo
i
fotografi avvicinarsi e lui per nasconderci poggiò un
braccio sul muro dietro
di me e avvicinò il suo viso al mio. I fotografi oramai si
erano allontanati,
ma restavamo ancora così:
-Dimmi chi
sei…- disse serio.
Feci segno
di no con la testa e poi avvicinai ancora di più il mio viso
al suo. Feci un
leggero sorriso, chiusi gli occhi e lo baciai. Un bacio, piccolo,
leggero e
dolce. Mi staccai e vidi il suo viso sorpreso… Lo guardai
un’ultima volta e poi
corsi via.
Key
Quella
ragazza mi aveva incantato. Uno sguardo seminascosto ma che rivelava
degli
occhi bellissimi. Mi erano familiari ma non riuscivo a collegarli.
Scappammo
dai paparazzi e ci rifuggiamo in un posto davvero strettissimo. I
nostri visi
erano così vicini… Non mi voleva dire chi era!
Perché? Poi all’improvviso mi
baciò! Ero davvero sorpreso! Pensavo che questo avrebbe
cambiato qualcosa
invece scappò. Mi misi una mano sul viso perché
non ero riuscito a capire chi
fosse… Feci per andarmene ma fui attirato da un oggetto per
terra. Era un
cellulare! Lo raccolsi. Che fosse il suo? Sicuramente! Andai nei
messaggi per
poter capire subito il suo nome, ma c’era la password! Il mio
entusiasmo si
spense quando vidi che valeva lo stesso per la rubrica e le foto. Mi
incamminai
verso il dormitorio mentre aprivo la playlist. C’erano solo
nostre canzoni!
Spalancai gli occhi! Che ci faceva una nostra fan lì?
Giselle
Entrai in
camera mia e mi cambiai in fretta, gettando l’abito della
festa in fondo all’armadio.
Mi infilai velocemente il pigiama e cercai il cellulare per mettere la
sveglia.
Dove cavolo era finito? Oh porca miseria, non potevo averlo perso.
Sentii la
porta d’ingresso aprirsi, quindi mi infilai nel letto,
posticipando la mia
ricerca al giorno dopo. Poi anche la porta della mia stanza si
aprì, sentii un
sospiro e di nuovo la porta chiudersi. Chissà chi
era… Mi addormentai con il
ricordo di quella serata e di quel bacio che mi aveva fatto battere il
cuore a
mille.
Key
Entrai in
camera di Giselle e la vidi dormire. Che bella che era… Non
poteva essere lei!
Ci speravo in fondo, ma lei non avrebbe mai avuto le nostre canzoni sul
suo
cellulare! Sospirai e chiusi la porta, sperando di poter trovare la mia
Cenerentola.
Giselle
Mi svegliai
grazie al sole che faceva capolino nella mia stanza. Mi alzai e andai
in camera
di Taemin.
-Tae
svegliati- dissi mentre lo scuotevo.
-Mh…
Gis,
che c’è?-
-Ho baciato
Key!- gli bastarono quelle parole per farlo scattare in piedi.
-Che cosa?-
quasi urlò. Gli tappai la mano con la bocca: -Abbassa la
voce… Comunque non sa
che ero io quindi.. E’ inutile-
-Oddio,
glielo devi dire!-
-Oh, non lo
so Tae… Non lo so proprio…-
Key
Mi svegliai
per un cellulare che suonava. Era quello della ragazza di ieri! Sul
cellulare appariva
il nome Mary.
-Pronto?-
risposi.
-Giselle?
Stasera ci sei vero alle prove?-
G…Giselle?
Spalancai gli occhi e chiusi la chiamata. Mi cambiai velocemente ed
uscii fuori
dalla stanza.
-Ragazzi
sapete dov’è Giselle?-
-E’
uscita…
Dovrebbe stare alla SM!-
-Ok grazie!-
Andai in
camera sua ed aprii le ante dell’armadio. Rovistai tra i suo
vestiti e vidi l’abito
della sera precedente. Oh, cavolo! Mi precipitai fuori e corsi a
perdifiato
verso la SM.
Angolo autrice: Annyeoong :3 Capitolo
corto, scusate ç_ç Qui
c’è qualche cosetta carina xD Vorrei rigraziare
_Eli Minho_, Federica_25,
shekkosa, karlek_, katy95, LaUrA43587 per le loro recensioni e anche
chi legge
solo :D Vorrei ringraziare anche la mia amica Simona che mi sprona
sempre ad andare
avanti <3 Un bacio a tutti e alla prossima ^-^
|
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Capitolo 9 *** Capitolo 9 ***
Giselle
Avevo deciso
di andare a ballare sperando che qualche sala fosse libera. Per fortuna
fu
così! Misi le punte ai piedi ed iniziai a danzare. Finita la
musica mi misi le
mani sulle ginocchia e presi un grosso respiro, per poi sentire l’applauso di
una persona che entrava nella
sala. Alzai la testa incuriosita e vidi un ragazzo dai capelli biondi e
dai
lineamenti particolari che lo rendevano bellissimo.
-Sei davvero
molto brava! Quello che fai non è per niente facile- mi
sorrise.
-Lo so! Se
non fosse così, allora chiunque starebbe con le punte ai
piedi!-
-Non ti ho
mai vista qui! Chi sei?-
-Ehm…
Mi
chiamo Giselle, piacere! E tu…?-
-Tu…
Non mi
conosci?- Avrei dovuto? Mi guardò con un’aria
quasi sconvolta, poi scoppiò a
ridere. Lo guardai perplessa e aspettai una sua risposta.
-Io sono
Eunhyuk, dei Super Junior! Mai sentiti?-
Mmm…
Questo
nome non mi era nuovo: -Oh si! Siete quel gruppo molto numeroso anche
amici
degli SHINee?-
-Oh ci
conosci perché siamo amici degli SHINee?- sorrise.
-Ehm…
Si, mi
dispiace, ma il k-pop è il mio ultimo interesse!- sorrisi
imbarazzata,
grattandomi la testa.
-E …
Allora
cosa ci fai qui?- era molto curioso.
-Non so se
hai sentito che verrà scritto un libro con protagonisti gli
SHINee, e bhè io
sono la scrittrice… Il signor Lee mi ha permesso di usare le
sale per provare…
Ma ti prego non lo dire a nessuno!-
-Sarò
muto
come un pesce- sorrise -sai ballare anche cose
come il moderno?-
-Me la
cavo…- dissi io.
-Ti va di
ballare un po’, allora?-
-Perché
no…!- tolsi le punte dai piedi e mi infilai la tuta che
avevo con me: volevo
provare a mettere in pratica gli insegnamenti di Taemin. Accese lo
stereo e
partì Womanizer di Britney Spears. Ballavamo a turno ed
ovviamente entrambi
improvvisavamo. Ci stavamo divertendo molto, e io notavo quanto lui
fosse
bravo.
-Wow, sei
molto brava! Se facessi un po’ di pratica saresti perfetta!-
disse lui
entusiasta.
-Davvero? Ti
ringrazio. Tu balli da Dio! Seriamente! Sei il ballerino principale nel
tuo
gruppo?-
-Si,
è così!
Un po’ come Taemin negli SHINee-
-Mi insegni
a fare quella verticale che hai fatto?-
-Oddio, sei
sicura? Ho paura che ti fai male!-
-Pf, certo
che sono sicura… Dai, ho voglia di imparare cose nuove!-
Me la fece
vedere di nuovo. Era una verticale, nella quale si dovevano aprire le
gambe.
Poteva sembrare semplice, ma se si tratta di me, una persona che non sa
neanche
fare una capriola, allora è
tutto un
altro discorso.
-Ok, ora
prova tu! Tranquilla, ci sono io-
Ci
sorridemmo e poi mi lanciai. Feci la verticale ma poi la mano
scivolò e per
fortuna lui mi prese al volo. Ero
praticamente tra le sue braccia, i nostri visi a due centimetri di
distanza, e
le mie guancie che si facevano sempre più rosse.
-Tutto ok?-
sussurrò lui.
-S…si,
tutto
bene!- mi poggiò delicatamente a terra e quando fui
più lucida gli dissi – mi
hai salvata, grazie!-
-Figurati,
non ti preoccupare!- mi accarezzò una guancia e mi sorrise.
Anche io ricambiai.
Key
Corsi a
perdifiato fino alla SM entertainment con il vestito rosso in mano!
Arrivai lì
e aprii una ad una tutte le porte delle sale. Poi sentii una canzone,
probabilmente di Britney Spears, che però finì
poco dopo. Aprii leggermente la
porta della sala da cui era provenuto il suono e vidi Giselle tra le
braccia di
Eunhyuk. I miei occhi si spalancarono, e una rabbia che non riuscivo a
comprendere aumentò dentro di me. Poi lui la posò
a terra e la accarezzò. Era
troppo: mi girai e me ne andai. Era tutto finto. Chissà
perché mi aveva
baciato, se poi aveva una cotta per Eunhyuk. Che rabbia! Ed io che ero
anche
andato a parlarle. Che mi era saltato in testa? Per un solo momento
avevo
pensato che mi piacesse? Lei?! Non mi devo lasciare
abbindolare… Ma più! Appena
tornato a casa buttai il vestito in fondo al mio armadio ed entrai in
camera
sua per posarle il cellulare sul comodino. I ragazzi poi mi chiesero:
-Sei
riuscito a trovare Giselle?-
-No, non
l’ho
trovata- mentii. Non volevo che si mettessero in mezzo.
Giselle
-Hyuk ora
devo andare!- avevamo ballato per molto altro tempo. Qualche volta si
sedeva e
mi osservava danzare: era bello perché mi sentivo
apprezzata.
-Oh, di
già?
Bè spero ci rivedremo- sorrise lui.
-Sicuramente!-
mi avvicinai e gli diedi un bacio sulla guancia.
Lui arrossii
di colpo. Cazzo! Siamo in Corea, lo dimentico sempre.
-O mio Dio,
scusami! Noi in Italia i baci sulla guancia li diamo per salutare gli
amici!-
-Oh non ti
preoccupare! Mi piacciono le abitudini di voi italiani- entrambi
ridemmo.
-Ora vado,
ciao!-
-Ok,
salutami i ragazzi! Buona giornata, Gis-
Oh, mi
sentivo meglio! Avevo ballato per tutta la mattinata e mi ero proprio
divertita! Entrai in casa e trovai tutti i ragazzi sul divano a
guardare la tv.
-Così
vi ho
lasciati, e così vi ritrovo, eh?- dissi sorridendo.
-Yah,
Giselle! Questo è uno di quei pochissimi giorni di riposo
che abbiamo, che ti
aspetti?- disse Jonghyun prendendo una manciata di popcorn dalla
ciotola.
Sorrisi e
poi mi accorsi che mancava Key: -Ma dov’è il
simpaticone?-
-Era uscito
per cercarti, però ora è in camera sua!
–
-Oh…
Capisco!- chissà cosa voleva dirmi. Glielo avrei chiesto
dopo!
Mi andai a
cambiare e mi feci una doccia.
Andai in
soggiorno e dissi: -Fatemi spazio!-
-Tsk, ma ti
pare? Per l’ultima arrivata dobbiamo anche stare
più stretti!-
-Kim
Jonghyun fatti da parte o ti ammazzo!- esclamai.
-Yah, che
vuoi fare tu?- si alzò ridendo e si avvicinava sempre
più a me.
-Jong, no!
Fermo! Jooooong!- aveva iniziato a farmi il solletico. Ridevo come una
pazza, e
a me si unirono anche tutti i ragazzi, che di certo non mi aiutavano.
La
situazione si gelò quando Key uscì dalla sua
stanza. Mi guardò in malo modo e
disse: -Non ti bastava Eunhyuk, adesso anche Jonghyun?-
Rimasi
pietrificata dalle sue parole. Era la seconda volta. Non avrei
accettato che
succedesse ancora. Fece per andarsene ma io urlai:
-Tu Kim
Kibum, chi sei per parlarmi in questo modo?-
Si
girò, mi
guardò male e si avvicinò.
-E tu
invece? Che mi rivolti nelle tue mani come se fossi un calzino? Non
credi di
stare esagerando?-
-Senti, io
non so di cosa tu stia parlando, ma ora basta! Non ti permettere
più di
parlarmi in quel modo!-
-Non capisci
davvero niente…-
-No sei tu
che non capisci niente! Ed ora vattene a fare in culo- detto questo
presi la
giaccia e dissi:
-Scusate
ragazzi-
Uscii dalla
porta e iniziai a camminare per le strade di Seul. Il vento era
tagliente e
sentii il naso e le guancie farsi sempre più freddi. Non
sapevo dove stavo
andando e dopo aver fatto molta strada mi accorsi di essermi persa. Mi
trovavo
in una strada un po’ deserta, così mi guardai
intorno per cercare di capire
dove fossi. Sobbalzai a sentire il verso di un gatto che passo
sfrecciando alla
mia destra, mi misi una mano sul cuore e feci un grosso respiro.
-Pensavi che
mi fossi dimenticato di me?- una voce roca arrivò alle mie
spalle. Mi girai e i
miei occhi si spalancarono! Il signor Jang!
Prontamente
misi una mano nel cappotto dove avevo il cellulare e feci partire la
chiamata
rapida.
Era
affiancato da due uomini molto alti dall’aria tetra.
-Cambiare
casa è stato furbo, certo! Ma se hai a che fare con uno come
me, non serve a
niente! Ci ho messo un po’, ma alla fine sono riuscito a
scoprire dove abiti! E’
da un bel po’ che ti seguo…-
I tre si
avvicinavano sempre più a me. Cercai di mantenere la calma:
-Che vuole
signor Jang?-
-Oh, niente!
Solo ricordarti dell’ultima mia letterina che diceva che
quello era il mio
ultimo richiamo- sorrise malignamente, e i due complici risero
mostrando i
denti ingialliti –Ti avevo avvertita, tesoro!-
Key
Le parole mi
erano uscite dalla bocca come un fiume in piena. Che stupido che ero
stato!
-Key ma come
ti salta in mente di dire quelle cose?-
-Non lo so
ragazzi… Quella ragazza mi fa uno strano effetto: se la vedo
con qualcuno mi
arrabbio e la tratto male, e se lei si arrabbia con me mi cade
giù il morale…
Non so che mi sta succedendo!-
-Key ma sei
scemo o cosa?- esordì Onew.
-E’
scemo
Hyung! Ma non ti rendi conto che ti piace?- disse Minho.
Avevo
pensato a questo. Ma lei non poteva piacermi! Eravamo così
diversi…
-Dici?-
chiesi incerto.
-Sei geloso
e innamorato, caro Kibum. E con
questo
atteggiamento non fai altro che allontanarla- disse Jonghyun.
Lo squillo
del telefono interruppe il nostro discorso.
-Vado io-
dissi.
-Pronto?-
-Cambiare
casa è stato furbo, certo! Ma se hai a che fare con uno come
me, non serve a
niente! Ci ho messo un po’, ma alla fine sono riuscito a
scoprire dove abiti! E’
da un bel po’ che ti seguo…- sentii in lontananza
una voce maschile e
minacciosa.
-Che vuole
signor Jang?- era la voce di Giselle
-Oh, niente!
Solo ricordarti dell’ultima mia letterina che diceva che
quello era il mio
ultimo richiamo. Ti avevo avvertita, tesoro!-
Posai di
scatto la cornetta: -Ragazzi Giselle è in pericolo, dobbiamo
andare!-
Angolo autrice: Annyeeeooong :3
Rieccomi qui :D Okay
odiatemi pure LOOL Ma altrimenti era tutto troppo scontato xD Vi
eravate
dimenticate del signor Jang vero? Ed ecco
l’oscurità che ritorna (?) Ragazze ma
9 recensioni? Lo sapete che così mi rendete felicissima? :D
Ringrazio _Eli
Minho_, _Krystal_, karlek_, Federica_25,
whoohoo, LaUrA43587, MonaBerr, Kiki Bling e katy95 per le recensioni,
grazie
davvero <3 *lancia mille cuoricini* e ringrazio anche chi legge
soltanto :3
Un bacio e alla prossima ^-^
|
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Capitolo 10 *** Capitolo 10 ***
Il signor
Jang mi prese per le spalle e mi sbattè contro il muro.
-Yah, che ha
intenzione di fare?- quasi urlai. Cercò di avvicinare con la
forza le sue
labbra alle mie ma io girai la testa e diedi un calcio alle sue parti
basse.
Uno dei due uomini mi diede un pugno e mi fece cadere a terra. Mi
toccai la
bocca e mi resi contro che mi stava uscendo del sangue.
-Come ti sei
permessa, piccoletta?- disse arrabbiato il signor Jang.
Lo guardai
terrorizzata. Urlai a pieni polmoni ma poi uno dei due uomini mi mise
una mano
davanti alla bocca. Il signor Jang si avvicinò a me e mi
strappò il cappotto.
Cercavo di divincolarmi con calci e pugni, ma ogni mio movimento era
inutile, e
non faceva altro che peggiorare la situazione, dato che ricevevo o
calci o
pugni. Poi mi venne strappata anche la maglia e lì mi sentii
vulnerabile. Mi
accasciai a terra senza forze e sentii i tre uomini ridere
malignamente. Chiusi
gli occhi sperando che tutto finisse, anche se mi aspettavo da un
momento
all’altro qualcosa di brutto.
-Che cazzo
sta facendo?- sentii
questa frase urlata
e poi il rumore di un pugno. Aprii gli occhi e vidi Key addosso al
signor Jang.
Jonghyun e Minho prendevano a pugni gli altri due uomini mentre Taemin
chiamava
la polizia.
-Va da Gis,
a questo lurido ci penso io- disse Onew sorprendendomi.
Così
Key corse
verso me, mi mise la sua giacca addosso e mi prese in braccio.
Poggiai la
testa pesante sul suo petto, chiusi gli occhi e sentii le lacrime
uscire una ad
una dai miei occhi.
Key
Ringraziai
il cielo che in Corea era possibile rintracciare una persona se aveva
con sé il
proprio cellulare tramite la batteria. Arrivammo una decina di minuti
dopo al
posto che mi indicava si trovasse Giselle. La vedemmo a terra
sanguinante, con
solo il reggiseno. Aveva gli occhi chiusi e respirava pesantemente.
-Che cazzo
sta facendo?- urlai dando un pugno al tipo che le stava quasi addosso.
Volevo
correre da Giselle ma non gliel’avrei lasciata passare
liscia. Ma poi sentii
Onew dietro di me dire: -Va da Gis, a questo lurido ci penso io-
Guardai con
aria schifata l’uomo a terra ansante e poi mi precipitai da
Giselle. Mi
guardava con aria spaventata.. Le misi la mia giacca sulle spalle e la
presi in
braccio. La sentii rilassarsi tra le mie braccia e corsi verso casa.
Giselle
Tremavo ed
avevo paura. Mi abbandonai tra le braccia di Key e dopo poco arrivammo
a casa.
Mi fece stendere sul divano e dopo essersi inginocchiato di fronte al
mio viso
disse:
-Giselle,
piccola, come stai?-
-Key,
grazie- parlavo a fatica.
-Oddio,
piccola, vieni qui.- si tirò su e mi strinse forte a
sé.
-Ahia!- mi
aveva stretta troppo. Subito si scansò da me e
spostò leggermente la giaccia,
mostrando un grande livido all’altezza dello stomaco.
-Che gran
figlio di puttana!- disse arrabbiato.
Poi mi
riprese in braccio e mi portò nel bagno.
-Dovresti
farti un bagno caldo…- disse esitante. Capii il suo
imbarazzo e gli risposi:
-Tranquillo,
ce la faccio-
Stetti nella
vasca per una decina di minuti, poi mi misi il pigiama ed uscii di
nuovo nel
soggiorno.
-Stai
meglio?-
-Si, ti
ringrazio-
Mi prese la
mano e mi portò in camera mia. Mi fece sedere e vidi che con
sé aveva un kit di
pronto soccorso.
-Quel lurido
pezzo di merda ti ha davvero fatta male…- iniziò
a tamponare la ferita che
avevo sul labbro.
Osservavo
quegli occhi concentrati sulla mia ferita, e quel viso delicato che mi
trasmetteva tranquillità.
-I ragazzi
dove sono?- chiesi.
-La polizia
ha preso quei tre. Loro stanno tornando!-
-Stanno
bene?- ero preoccupata.
-Certo che
si! Ora conta solo se tu stai bene…-
Mi
medicò e
poi mi porse una tazza di cioccolata calda.
-Hai altre
ferite?-
-No, per
fortuna nulla, grazie Key-
-Non mi devi
ringraziare! Sappi che io per te ci sarò sempre. E non
andare più in giro in
posti così isolati da sola, per piacere…-
esclamò preoccupato.
Posai la
tazza di cioccolata sul comodino e lo guardai intensamente.
-Key ti
prego stammi vicino-
-Non ti
lascerò mai, piccola-
Mi
abbracciò
dolcemente ed insieme ci stendemmo nel mio letto. Poi sentimmo la porta
d’ingresso chiudersi e sussultai.
-Tranquilla
saranno i ragazzi- mi accarezzò i capelli e si
alzò, ed io con lui. Entrambi
uscimmo da camera mia e vidi Taemin venirmi incontro ed abbracciarmi:
-Gis, o mio
Dio, come stai?-
-Bene Tae,
grazie- lo abbracciai non troppo stretto e gli accarezzai la testa.
Anche gli
altri tre si avvicinarono e mi abbracciarono.
-Non ti
dovrai più preoccupare di quel tipo! E’ agli
arresti domiciliari, non ti darà
più fastidio- disse Onew per tranquillizzarmi.
-Grazie
mille ragazzi, non so come avrei fatto senza di voi- esclamai grata.
Minho mi
accarezzò la testa: -Non ci devi ringraziare,
l’importante ora è che tu stia
bene-
-Ora
è
meglio che riposi, e vedrai già domani avrai dimenticato
questa storia- mi
rassicurò Jonghyun.
-Lo spero-
feci un leggero sorriso.
Mi diressi
verso camera mia, ma poi mi fermai sulla soglia della porta per
girarmi. Tutti
gli altri ragazzi stavano andando anche loro nelle loro stanze. Solo
Key mi
guardava. Si
avvicinò a me e mi sussurò:
-Vuoi che resti con te?-
Annuii con
il capo e così lui mi prese per mano e mi portò
in camera mia. Ci stendemmo
entrambi sul mio letto e lui mi strinse forte. Usai il suo petto come
cuscino e
chiusi gli occhi cullandomi tra le sue braccia.
Il sole
faceva capolino nella mia stanza ed io aprii gli occhi. Li stropicciai
e mi
ricordai della sera prima. Il
signor
Jang… Key… Il mio letto! Spalancai gli occhi e mi
tirai a sedere. Guardai verso
il capo del letto ma vidi solo il cuscino. Delusa, mi stesi di nuovo e
mi misi
le mani sulla faccia, e mi ricordai troppo tardi del labbro fatto male.
-Ahiii-
quasi urlai.
Il corpo era
totalmente indolenzito ed il livido che avevo sulla pancia era viola.
Mi lavai
e poi uscii in soggiorno e trovai i ragazzi fare colazione.
-Ehy
Giselle, come stai?-
-Meglio,
grazie Onew-
-Tieni, ti
abbiamo comprato dei cornetti- disse premuroso Taemin.
-Grazie
ragazzi, non dovevate!- sorrisi a tutti.
Key mi
accarezzò premurosamente i capelli ed io arrossii. Mi
sedetti con loro e
mangiai.
-Oggi avete
le prove?-
-Avevamo
pensato di rimanere a casa… Per stare con te…-
esitò Minho.
-Ma non fa
niente… E poi, ora il signor Jang non mi può
più dar fastidio!-
-Il signor
Jang? Sapevi chi era quella persona?-
Sbuffai,
rendendomi conto che avrei dovuto parlare, e raccontai a tutti la
storia.
-E tu non ci
hai detto niente?- Onew era arrabbiato.
-Che avreste
potuto fare voi? Sapete benissimo che non avrei accettato i vostri
soldi…-
-Io ne stavo
mettendo da parte già da un bel po’, ma
evidentemente non ho fatto in tempo…-
disse Key mortificato.
-Stai
scherzando?- lo guardai seria.
-Certo che
no! E se ce l’avessi fatta, tutto questo non sarebbe
successo…-
-Key,
davvero, non ce n’era bisogno!-
-Ce
n’era
eccome invece!-
-Ad ogni
modo, vi prego, dimentichiamoci di questa storia! Io sto bene, per
fortuna
siete arrivati in tempo, quindi facciamo come se non fosse successo
niente!-
I ragazzi
non erano convinti, ma preferivo passare avanti.
-D’accordo,
ma da oggi in poi tu starai sempre con noi!- esclamò Taemin.
Sorrisi di
ricambio e per cambiare atmosfera dissi: -Ah certo, Onew che con il
pugno di
ieri sera ci hai sorpresi tutti-
Tutti
ridemmo ed il leader disse: -Yah, che vi credete, anche io so come fare
a
pugni- anche lui però si unì alla nostra risata.
-Ragazzi su,
ora andate a lavoro, altrimenti il presidente potrebbe arrabbiarsi-
dissi io
iniziando a sparecchiare.
-D’accordo
Gis, sta attenta!- Key si avvicinò e mi diede un bacio sulla
fronte. I miei
occhi si spalancarono ed il mio cuore si fermò per un
istante per poi
riprendere a battere troppo velocemente. Sentii Taemin ridacchiare e
così mi
ripresi dalla mia trans.
-C..ciao
ragazzi- li salutai con la mano.
Appena
usciti decisi che avrei fatto un po’ di pulizie. Lavai il
pavimento di ogni
camera, e poi fu il turno di quella di Key. Aprii l’armadio
per spolverare le
ante quando il mio sguardo fu attirato da una stoffa rossa. La presi in
mano e
mi resi conto che si trattava del mio vestito della sera della festa in
maschera….
Angolo autrice: ciaooo a tutti :3 ma
insomma Key proprio ci
vuole far venire il diabete (?) LOL Ringrazio Kiki Bling, karlek_,
Federica_25
e katy95 per le recensioni ed anche chi legge soltanto :DD Un bacio e
alla
prossima ^-^
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Capitolo 11 *** Capitolo 11 ***
Avevo sempre
ammirato le cosiddette donne “con le palle”. E
quello era il momento per
dimostrare che lo ero anche io! Lasciai cadere il vestito a terra e
corsi verso
la SM Entertainment. Forse era per questo che si era dimostrato
così gentile e
premuroso nei miei confronti in questi giorni? Bè io ci
dovevo provare,
altrimenti avrei continuato a vivere con il dubbio. Arrivai al grande
edificio
senza fiato e spalancai le enormi vetrate d’ingresso. Salutai
con un inchino la
ragazza al bancone, che si ricordò di me e mi
lasciò passare, e mi diressi
verso la sala dove di solito i ragazzi provavano. Guardai attraverso i
vetri e
vidi Key seduto a terra, con una bottiglina d’acqua in mano
ed un asciugamano
attorno al collo. Era solo, per fortuna. Spalancai la porta e lo vidi
girarsi
verso di me, e chiese sorpreso:
-Gis, che ci
fai qui?-
Caddi sulle
ginocchia davanti a lui, misi una mano dietro al suo collo e dissi:
-Perché
non
mi hai detto che lo sapevi?-
Non aspettai
una sua risposta e avvicinai con forza le sue labbra alle mie. Chiusi
gli occhi
per godermi il momento, ma da parte sua non ebbi nessuna risposta. Mi
staccai
abbassando gli occhi delusa, quando lui mise le sue mani sulle mie
guancie ed
esclamò:
-Ehy,
perché
ti allontani?- poi mi baciò. Stavolta quella sorpresa fui
io, ma poi chiusi gli
occhi per dischiudere le mie labbra. Ci allontanammo dopo un po’ ed io
sorrisi contenta. Lo abbracciai
forte, tanto che lui cadde all’indietro e ci ritrovammo stesi
sul freddo parquet.
Entrambi ridemmo ed io non potei fare a meno di incantarmi guardando
quello
splendido sorriso. Poi divenne improvvisamente serio e mi accarezzo una
guancia, così colsi l’occasione per chiedergli:
-Perché
non
mi hai detto che sapevi che ero io la ragazza dell’altra
sera?-
-Bè,
ecco
potrà sembrarti stupido… Stavo per dirtelo, ma
poi ti ho vista con Eunhyuk e ho
pensato mi avessi baciato solo per gioco…-
abbassò lo sguardo, poi aggiunse: -E
perché tu non mi hai detto che eri tu?-
-Oh
ecco…
Perché mi trattavi sempre male, e quindi non pensavo di
poterti piacere!-
Mi diede un
leggero bacio sulle labbra: -Mi dispiace Giselle, il mio lato impulsivo
non mi
permette di pensare prima di parlare… Scusami di averti
fatto soffrire-
Gli sorrisi
e lo abbracciai. Poi ci alzammo e lui mi disse:
- Mi piaci
Giselle, impazzisco per te- sorrise.
Gli legai le
mie braccia dietro al collo, lo guardai sorridente e mi alzai sulle
punte per
poter arrivare alla sua altezza.
-Anche tu mi
piaci Key, e non posso fare a meno di te- e poi lo baciai.
-Yuhuuuu- ci
staccammo sorpresi dal sentire delle urla provenire
dall’ingresso, e vedemmo
Taemin che agitava i pugni in aria, Onew che non smetteva di sorridere,
Jonghyun che urlava come un dannato e Minho che ci guardava compiaciuto.
-Ce
l’avete
fatta finalmente-
Risi anche
io e sentii Key mettermi un braccio attorno alle spalle per poi
sorridermi a
sua volta.
Key
Mi aveva
baciato. Stavolta senza maschere o travestimenti. Ed io ero felice:
quel bacio
mi era servito per capire quanto mi piacesse, e quanto non potessi fare
a meno di
lei. Eravamo tornati a casa e stavamo stesi nel mio letto con lei che
usava il
mio petto come cuscino. Le accarezzavo i capelli delicatamente e
guardavo
incantato il suo sorriso.
-Ti avverto!
Prova anche solo a guardare un’altra e sei morto!-
esclamò Giselle
all’improvviso.
-Cosa?- risi
sonoramente e vidi il suo viso farsi sempre più serio
–Ehy ma ti pare?-
aggiunsi.
Vidi che
poggiò di nuovo la testa sul mio petto e sospirò,
così la feci sedere le alzai
la testa prendendola delicatamente per il mento, poi sorrisi: -Sei
acida,
testarda, snob e anche facilmente irritabile- feci
un’espressione inacidita e
lui sorrise –ma sei anche determinata, tenace, divertente,
dolce ed anche
sensibile e mi piaci così-
-Hmpf, io
non sono acida!- disse sorridendo leggermente e poi mi
baciò.
Giselle
Volevo
mettere le cose in chiaro sin dall’inizio.
D’altronde sapevo benissimo il grado
di fama che aveva, quindi era meglio dirgli ciò che pensavo.
-Ah, ti
volevo chiedere una cosa… Non trovavi il cellulare vero
qualche giorno fa?-
-No…
Come
fai a saperlo?- chiesi io curiosa.
-L’avevi
perso quando sei scappata l’altra sera, e io l’ho
recuperato… E diciamo che ho
visto la tua playlist…- scattai all’in piedi e lo
vidi ridere.
-E
così da
quando ci hai conosciuti sei impazzita per noi e sei diventata una
nostra fan!
Lo so che è impossibile resistere al mio fascino- disse lui
tra le risate.
-Y…yah!
Non
è così… Avrai sicuramente sbagliato a
guardare- mi ci buttai addosso e cercai di
tappargli la bocca con la mia mano. Ridevo anche io della situazione e
lui
continuava a dire: -Aaah una nostra nuova fan-
-Ah e qual
è
la tua canzone preferita?- chiese divertito.
-Replay- mi
tappai la bocca con una mano dopo essermi resa conto di essere stata
scoperta.
-Aaaaaaah!
Lo sapevo!-
-Non
permetterò al tuo stupido ego di diventare ancora
più grande di quel che è-
-Ah si?- poi
mi tirò per un polso facendomi cadere su di lui steso
–Anche se questo ego deve
piacerti proprio tanto-
-Mh
bè forse
un poco…-
Mise una
mano dietro al mio collo per attirare le mie labbra alle sue.
-Ragazziii
è
pron…- Jonghyun entrò nella stanza urlando
trovandoci l’uno sopra l’altro e si
interruppe subito. La sua faccia sorpresa fece scoppiare a ridere Key,
e subito
Jonghyun disse:
-Scusaaaaate-
sorrise nel suo solito modo da faccia di schiaffi e se ne
andò. Io mi alzai ed
urlai:
-Piccolo
nano, che non ti venga in mente di interromperci più!-
-Yah, chi
hai chiamato nano?- si rigirò verso di me.
-Proprio
te!- dissi io con aria di sfida, mettendomi le mani sui fianchi.
-Vieni qui,
piccoletta- disse iniziando a rincorrermi.
Poi mi
sentii prendere in braccio da dietro e mi accorsi si trattava di Key:
-Eh no,
Hyung, ora lei è la mia ragazza e non si tocca!- quando
disse “la mia ragazza”
il mio cuore perse un battito.
-Gelosoooone
il nostro Keyyy!-
-Yah,
smettila!-
-Basta voi
due, lasciatemi dormire in pace!- esclamò Minho dal divano.
-Hyung non
riaddormentarti che è pronto!- Taemin sbucò dalla
cucina e poi aggiunse –Venite
Onew Hyung ha cucinato pollo!-
-Ancoooora?-
-Nano sai
solo lamentarti?- stuzzicai Jonghyun. Mi lanciò
un’occhiataccia che mi fece
ridere.
Passammo la
serata allegramente ed io e Key a volte ci tenevamo la mano sotto il
tavolo e
ci scambiavamo sguardi complici. Sembravamo quattordicenni alla loro
prima
cotta!
-Ragazzi, su
forza, è ora di andare a dormire!- esordì il
leader.
Key mi prese
per mano e mi portò vicino alla porta della mia stanza:
-Giselle, ti
va di venire con me? Devo mostrarti una cosa!-
-Si, certo!-
-Prendi le
tue scarpette da punta, poi capirai!-
Perplessa
presi il sacchetto contenente le scarpe e seguii Key. I ragazzi erano
già
chiusi nelle loro stanze quindi non videro questi spostamenti. Uscimmo
dalla
casa e salimmo molte rampe di scale. Poi Key cacciò un mazzo
di chiavi dalla
sua tasca ed aprii la porta di quello che sembrava un appartamento. Lui
entrò
ed accese le luci ed io lo seguii. Una sala da ballo era proprio
davanti ai
miei occhi: stereo, specchi, parquet e sbarre. Tutto ciò che
serviva.
-Ma…ma
questa cos’è?-
Key sorrise
per la mia aria sorpresa e disse: -Secondo te? Una sala da ballo,
ovviamente!-
-Certo,
questo l’avevo capito! Ma cosa ci fa qui?-
-Io e i
membri del gruppo un anno fa riuscimmo a mettere da parte un
po’ di soldi per
comprare questo posto e lo abbiamo adibito a sala da danza. Solo che
questo non
ha nulla a che vedere con la SM, quindi è per questo che non
proviamo quasi mai
qui…-
-E’
davvero
bellissimo…- dissi facendo scorrere una mano sulla sbarra.
-Gis…-
quando lo sentii dire il mio nome mi girai verso di lui e sorrisi.
-Dimmi!-
-Ti ho
portata qui per un motivo- vide la mia faccia confusa e aggiunse
–balleresti per
me?-
Nessuno me
lo aveva mai chiesto! Avevo sempre ballato per me stessa, mai per
qualcun
altro. Anche quando durante gli spettacoli, non pensavo al pubblico che
mi
guardava, ma pensavo sempre e soltanto a me. Rimasi sbalordita da
quella
richiesta ma sorrisi e dissi:
-Sarà
un
piacere-
Sorrise
anche lui ed io nel frattempo infilai le scarpette.
-Riesci a
ballare con il pantaloncino?- chiese lui.
-Si, non ti
preoccupare, ce la faccio!-
-Ti va bene
come canzone “Love Still Goes On”?-
La
conoscevo. Non volevo ammetterlo con lui, ma mi ero informata sugli
SHINee.
-Va
benissimo, grazie- fece partire la musica e si sedette a terra.
Ed allora
iniziai a ballare anche io. Ma stavolta non sorridevo solo
perché facevo la
cosa che contava di più per me, ma sorridevo anche
perché lo facevo per la
persona che contava di più per me.
Angolo autrice: Ciaoooo :D Yeheee ce
l’abbiamo fatta LOL
Teneroni loro <3 Jong lo sai che anche se ti chiamo nano ti
voglio bene
vero? xD Ringrazio karlek_, _Eli Minho_, Kiki Bling, LaUrA43587,
Federica_25,
loveaddiction e katy 95 per le recensioni ma anche chi legge soltanto
:3 Un
bacio e alla prossima ^-^
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Capitolo 12 *** Capitolo 12 ***
Giselle
Mi ero
appisolata sul divano, quando qualcuno urlò:
-Giiiiiiiiis!-
aprii gli occhi e vidi Key a due centimetri dal mio viso.
-Che
c’è?-
chiesi assonnata.
-Dobbiamo
andare, abbiamo il live! Certo che hai il sonno proprio pesante,
russavi
un sacco!-
Mi alzai e gli
diedi un leggero schiaffo dietro la testa e dissi scocciata: -Idiota!-
-Yah,
piccoletta- si mise davanti a me con le braccia incrociate al petto.
-Chi hai
chiamato piccoletta?- incrociai anche io le mie di braccia e avvicinai
sempre
più il mio viso al suo.
-Te!- e poi
mi baciò.
-Ehi! Questo
non vale!- dissi io, cercando di staccarmi.
-Oh vale
eccome!- esclamò lui tenendomi sempre più stretta.
-Mmm, ok!
Forse vale!- sorrisi e ricambiai il bacio.
-Ehy
è ora
di andare!- urlò Jonghyun riportandoci alla realtà
-Mh,
d’accordo-
Scendemmo
mano nella mano ed entrammo nel furgoncino. Jonghyun si mise davanti
come
sempre e di solito nei sedili centrali c’eravamo io, Minho e
Key, con
ovviamente Minho al centro altrimenti la zuffa tra noi due sarebbe
stata
inevitabile. Ma appena vidi Taemin ed Onew che si sedevano nei posti
dietro
dissi:
-Ragazzi ci
fate mettere a noi due dietro?-
-Ahah, certo
Gis!- disse Onew sorridendo.
Anche Key
sorrise e noi due potemmo così prendere i posti del leader e
del maknae per
stare un po’ in disparte, per quanto si potesse. Mi tese una
mano ed io mi
stesi poggiando la testa sulle sue gambe. Sentivo la sua dolce mano
accarezzarmi i capelli e la guancia rivolta verso di lui che ad ogni
suo tocco
si infiammava. Poi mi girai a faccia in su per guardarlo e mi sorrise.
Ce li
avete presenti quei sorrisi che vi bastano per colmare la giornata,
quei
sorrisi che sapete di non poter fare a meno? Bene! Mi fece proprio quel
tipo di
sorriso. Sforzai i miei addominali, alzandomi leggermente, per
stampargli un
bacio sulle labbra.
-Eccoci
arrivati- disse Onew.
Entrammo dal
retro che portava ad un lungo corridoio con molte porte sulla quale
c’erano
scritti nomi di vari gruppi di idol. C’era tantissima gente e
i ragazzi non
facevano altro che salutare a chiunque. Poi all’improvviso
sentii qualcuno
chiamarmi.
-Giselle?!-
Mi girai e
vidi Eunhyuk sorridermi e venirmi incontro.
-Oh ciao
Hyuk, anche tu qui?-
-Già!
Oh
ciao ragazzi- disse educato lui ai ragazzi dietro di me.
-Ehilà
Hyung- tutti lo salutarono calorosamente. Poi Key mi mise un braccio
attorno
alle spalle e Eunhyuk ci chiese a bassa voce: -State insieme?-
Entrambi
annuimmo sorridenti, poi lui sospirò e ci disse: -Un piccolo
consiglio: non
divulgate ancora la notizia… Vi conviene aspettare-
Abbassai lo
sguardo. Sapevo che sarebbe andata così, ma non mi andava.
Non volevo essere
“nascosta”.
-Grazie,
Hyung, lo terremo a mente- sentii il braccio di Key stringermi
più forte le
spalle, e così riguardai Eunhyuk.
-Buona
fortuna per il live! Starò dietro le quinte a fare il tifo
per voi!-
-Grazie
mille Gis! Ci si vede- agitò la mano per salutarci e se ne
andò.
-Key davvero
dobbiamo tenere nascosta questa relazione?- chiesi spostando il braccio
di Key
che cingeva le mie spalle. Camminavamo per i corridoi seguendo gli
altri
quattro ragazzi.
-Gis, sai
benissimo che non vorrei, ma dobbiamo! Almeno per ora!-
Lo guardai
di traverso e poi entrammo in un camerino sulla quale porta
c’era scritto
SHINee. I ragazzi si stavano preparando ed io li guardavo seduta su una
comoda
poltrona rossa.
-Che canzoni
canterete?-
-Ring Ding
Dong e Lucifer- mi risposero.
Un signore
poi entrò all’improvviso ed esclamò:
-Ragazzi tre minuti e siete in scena, fate
presto!-
Iniziarono
ad uscire quando Key mi si avvicinò e mi
accarezzò dolcemente la guancia.
-Mi dispiace
Giselle, vorrei urlare al mondo che tu sei la mia ragazza! Ma devo
proteggere
sia te che i ragazzi…-
Gli feci un
leggero sorriso. –Va tranquillo, non ti preoccupare!-
Mi prese per
mano e mi condusse dietro le quinte dove si vedeva chiaramente il
palco.
Mi guardai
intorno per controllare che nessuno ci guardasse e gli stampai un
leggero bacio
sulle labbra.
-Buona
fortuna!-
Lui sorrise
e mi accarezzò una guancia. Poi insieme ai suoi compagni
salì sul palco.
Stavano dando davvero il massimo e guardandoli pensai a quanto le loro
numerose
prove dessero i loro frutti.
-Sono bravi
vero?- qualcuno mi poggiò una mano sulla spalla. Mi girai
incuriosita.
-Già,
bravissimi direi.-
Eunhyuk si
accostò a me e poi esclamò:
-Qualche
volta ti va di ballare ancora insieme?-
-Certo,
Hyuk! Verrò alla SM appena possibile e spero di incontrarti-
gli sorrisi e
anche lui fece lo stesso.
-Ora devo
proprio andare, tra poco tocca a me!-
-Buona
fortuna- gli dissi sorridente.
Nel
frattempo anche la seconda canzone degli SHINee era finita ed i ragazzi
scesero
dal palco con il fiatone.
-Siete stati
bravissimi-
-Grazie Gis-
Entrammo nel
camerino ed all’improvviso Key, tutto sudato, si
avvicinò a me cercando di
abbracciarmi:
-Giiiis!
Vieni qui fatti abbracciare- diceva quasi ridendo.
-Yah!
No, no! Keeey no!-
allargava le braccia, e si accostava sempre più a
me mentre io mi allontanavo.
I ragazzi
ridevano e poi dissi: -Key sei tutto sudato!-
Poi lui
scherzando aggiunse: -Sei proprio la solita principessa sul pisello!-
-Yah chi
sarebbe la principessa sul pisello?-
Mi fiondai
su di lui, ma tanto Key mi teneva per i polsi e non potevo fare nulla.
Mi lasciai
trasportare dalle risate dei cinque data la buffissima situazione e mi
ritrovai
stretta tra le braccia del mio ragazzo.
-Ragazzi
stasera ho le prove! Tae tu ci sei vero?-
-Io? Oggi
non posso!- disse Taemin.
-Tu Key?-
chiesi sciogliendo l’abbraccio.
-Si,
perché no!-
-E a noi
quando ci porti?- Jonghyun saltellava sul posto sorridendo.
-Per voi tre
sarà una sorpresa! Ci si vede alla prima!- sorrisi.
-Noooooo!
Eddai Gis portaci!-
-Non se ne
parla proprio-
-Sei
cattiva-
-Un poco-
sorrisi e diedi un bacio sulla guancia a tutti e tre per farmi
perdonare.
Dopo che i
ragazzi furono pronti, ritornammo a casa. Io preparai la mia borsa e
scesi con .
Dopo essermi vestita adeguatamente presentai Key ai ragazzi, ma non ce
ne fu
bisogno, visto che tutti sapevano chi fosse.
-Ok, iniziamo
le prove!- esclamò Mary battendo le mani.
Ci mettemmo
in posizione e incominciammo a ballare. Provammo anche il passo a due
con Jung,
il mio coprotagonista, e tutti quanti ci applaudirono con foga.
-Ragazzi,
ogni giorno migliorate sempre di più! Sono sicura che per lo
spettacolo sarete
perfetti- ringraziammo sorridenti Mary e tutti gli altri e poi tutti
uscirono
dalla sala.
-Key vogliamo
rimanere ancora?- chiesi.
-Si, dai!-
disse contento Key
-Tae in
questi giorni mi ha insegnato Lucifer, ma voglio che decida tu cosa
ballare…-
gli sorrisi.
-Che ne dici
se ti insegno Replay, visto che è la tua preferita?-
-Oh si!
Certo!-
Riuscivo ad
imparare velocemente e ballavamo divertendoci.
-Ehy,
aspetta! Le mani qui, le devi mettere davanti al tuo busto-
Mi venne
dietro e mi cinse con le sue braccia, mostrandomi l’altezza
alla quale dovevano
stare le mie mani. Mi girai istintivamente e mi ritrovai il suo viso a
pochi
centimetri di distanza.
-Se mi stai
così vicina io non resisto- disse con un leggero sorriso.
-Nessuno ti
ha detto che devi resistermi- sorrisi anche io, alzando leggermente le
sopracciglia.
E
così Key
posò le sue labbra sulle mie per poi dischiuderle. Poggiai
le mie mani sulle
sue guancie e mi lasciai trasportare da quel bacio stupendo.
-K..Key?-
una voce femminile che proveniva dall’entrata ci fece girare
entrambi. Era
Seohyun!
Angolo autrice: annyeeeooong :3
Scusatemi il ritardo
>.< ma ho avuto un piccolo blocco
ç_ç Ed è proprio il momento di dire: i
guai non finiscono mai LOL Perdonatemiii xD Vorrei ringraziare
Federica_25,
Kiki Bling, LaUrA43587, too fast to live, loveaddiction, _Eli Minho_,
AngieChan95,
shekkosa e katy95 per le loro gentilissime recensioni :3 E vorrei anche
ringraziare tutti i lettori :D Un bacio e alla prossima ^-^
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Capitolo 13 *** Capitolo 13 ***
Giselle
Seohyun ci
guardava ad occhi spalancati, sorpresa.
-Seohyun…-
Key disse il suo nome quasi implorante.
Poi
improvvisamente lo sguardo della ragazza cambiò, diventando
quasi maligno. Si
girò ed uscì dalla sala.
-Scusa, Gis,
devo andare da lei!- detto questo le corse dietro, lasciandomi da sola
nella
sala.
Key
Per come era
Seohyun avrebbe potuto spifferare tutto a qualche giornalista, giusto
perché
non sopportava Giselle. La vidi camminare in un corridoio, e
così la presi per
il polso facendola girare. Appena mi vide sorrise. Ma quei sorrisi
sarcastici,
quasi cattivi.
-Oh,
Key…
Dimmi, cosa vuoi?- mi chiese con aria beffarda.
-Seohyun,
che hai intenzione di fare?- la guardavo negli occhi con aria seria.
-Io?
Niente…
Forse dirlo ad uno o due giornalisti…-
-Non ti
permettere di aprire bocca! Sai benissimo che saranno Giselle e i
ragazzi a
pagarne le conseguenze!-
-E allora?
Non me ne può importare di meno!-
Le lasciai
andare il polso e la sentii dire improvvisamente:
-A meno
che…
Tu non mi dia qualcosa in cambio…- incrociò le
braccia al petto e mi guardava
come se sapesse di aver ottenuto la vittoria.
-Cosa vuoi
Seohyun?-
-Lascia
Giselle! E stai con me!- un guizzo le attraversò gli occhi.
Si avvicinava
sempre più a me.
-Mai
Seohyun! Io voglio solo Giselle, non la lascerei mai!-
-Oh peccato!
Ne pagherete le conseguenze, quando la poverina sarà messa
sotto torchio dalle
tue fan, caro Key… E vedremo se la tua scelta è
stata quella giusta!- si girò e
si allontanò da me.
Se la mia
relazione e quella di Giselle fosse venuta allo scoperto, le fan non
l’avrebbero accettato così facilmente. E magari il
presidente l’avrebbe anche
licenziata per allontanarla da me… Non potevo lasciare che
accadesse questo!
-Seohyun,
aspetta!- urlai. Si fermò e si girò.
-Sappi che
io non provo nulla per te… Solo odio, per la persona
squallida che sei!-
-Quello che
mi stai dicendo significa che accetti?-
Mi bloccai
per qualche secondo. Giselle ne avrebbe sofferto, ed anche io. Ma non
potevo
stroncare la sua carriera sul nascere. Avrebbe trovato qualcuno che
l’avrebbe
potuta proteggere meglio di me…
-Si…-
dissi
abbassando la testa.
-Aaa, bravo
Key- quasi urlò abbracciandomi.
-Ehy,
ehy…
Calma!- dissi staccandomi da lei.
-Key,
ricorda! Tu mi piaci, ma mi piacciono ancora di più le luci
della ribalta. Ed è
per questo che la nostra storia uscirà su tutti i giornali,
e mi raccomando non
devi essere scontroso con me. Dimentichi? Siamo fidanzati- sorrise.
-Finirà
su
tutti i giornali? Sei impazzita forse?-
-Certo che
no! Io sono un modello per tante ragazzine, ed accetteranno che sia io
la tua
fidanzata, piuttosto che una ragazzetta di cui non si sa neanche
l’esistenza!-
Mi misi una
mano sulla fronte e sospirai.
-Dammi
qualche giorno di tempo, per spiegare tutto a Giselle…-
-Dirglielo a
Giselle?! Ok forse non ci siamo capiti. Nessuno deve sapere che tu sei
forse…
obbligato? Per tutti tu devi essere innamorato di me, e Giselle non
è
un’eccezione! Ti do due giorni di tempo per lasciarla, amore
mio- si girò e se
ne andò.
Presi il
cellulare e scrissi un messaggio: “Giselle, non sto molto
bene, torno a casa!”
Lo inviai e
mi diressi fuori l’edificio della SM.
Giselle
Adesso che
Seohyun aveva scoperto tutto, che sarebbe successo?
Mi sedetti sul freddo parquet per aspettare
Key, sperando che riuscisse a chiarire la situazione. Il cellulare dopo
un po’ squillò;
lo presi e lessi il messaggio.
Perché
Key
se n’era andato lasciandomi un semplice messaggio?
C’entrava qualcosa Seohyun?
Mi vestii di
fretta e tornai a casa, e trovai i ragazzi indaffarati ognuno in una
cosa. Ma
Key non c’era:
-Minho sai
dov’è Key?- lui alzò la testa dal libro
e disse:
-Credevo
stesse con te… Comunque non è passato proprio per
casa!-
-Oh ok,
grazie mille!-
Tutti mi
guardarono con aria incuriosita e dissi loro: -Vado in camera. Quando
torna
Key, avvisatemi!-
Mi stesi sul
letto, pensando a dove potesse essere andato.
Key
Speravo di
aver fatto la cosa giusta. Lee Soo Man avrebbe potuto licenziarla. E le
fan non
avrebbero mai accettato una ragazza comune e questo sarebbe andato
anche a
discapito dei ragazzi. Prima o poi a Giselle sarebbe passata. O almeno
lo
speravo. Non volevo vederla soffrire, ma non volevo neanche vedere i
suoi sogni
infrangersi. Mi sedetti su un muretto e poggiai la fronte sulle mani.
Una lacrima
mi scese, pensando che adesso dovevo lasciare la ragazza che mi aveva
così
fatto battere il cuore. Lei che mi aveva accettato per ciò
che ero. Non volevo
lasciarla ma dovevo.
Giselle
Mi girai su
un fianco e guardai per l’ennesima volta
l’orologio. Le 11 e mezza; e non era
ancora tornato. Sospirai e mi rimisi a pancia in su, quando poi sentii
il
rumore della porta d’ingresso. Mi alzai di scatto e corsi
all’entrata, dove
vidi Key togliersi le scarpe, a sguardo basso.
-Key, dove
sei stato?-
-In giro. -
mi sorpassò per dirigersi verso la sua stanza, quando lo
bloccai per un
braccio.
-Sei strano,
che hai?-
-Nulla,
Giselle! Ne parliamo domani mattina!- finalmente alzò gli
occhi. Erano rossi.
Aveva pianto! Ed il suo sguardo era vuoto e stanco. Istintivamente gli
lasciai
il braccio e lui si chiuse la porta della sua stanza alle spalle. Una
brutta
sensazione mi attanagliò lo stomaco. Con mille pensieri per
la testa mi chiusi
in camera e dopo molto tempo riuscii ad addormentarmi.
Quando mi
alzai la mattina dopo, notai un bigliettino sotto la porta. Lo presi e
lessi:
“Ci vediamo alle 10:00 nella sala del palazzo. Key.”
Mancavano
venti minuti alle dieci, così mi preparai in fretta e appena
pronta salii le rampe
di scale. Non sapevo cosa volesse dirmi, ma non avevo una bella
sensazione. La
porta era aperta, così la aprii e vidi Key seduto al centro
della sala, con lo
sguardo perso nel vuoto.
-Key?- mi
avvicinai a lui.
-Oh, ciao
Giselle- si alzò e ci ritrovammo l’uno di fronte
all’altro.
-C’è
qualcosa che non va?- chiesi sperando che la risposta fosse negativa.
Lui
sospirò.
–In realtà si, devo dirti qualcosa!-
Lo fissai
seria, aspettando che continuasse.
-Ieri,
quando Seohyun ci ha visti, non so bene ciò che ho provato.
Ero dispiaciuto…
Dispiaciuto che lei ci avesse visti… Perché ho
capito che è lei quella che
voglio-
Sbarrai gli
occhi che si fecero dopo poco lucidi. Istintivamente gli diedi un
grosso
schiaffo.
-Come hai
osato illudermi? Non potevi pensarci prima? Credevo davvero che fossi
diverso…
Diverso dagli altri! Invece sei proprio lo stesso stronzo, se non
peggio-
Gli dissi
tutto ciò che pensavo. Non meritava di farmi soffrire
così. Ancora una volta…
Key
Non sapevo
come lasciarla, così inventai quella bugia. Mi
arrivò uno schiaffo in pieno
viso. Me lo meritavo tutto! Le avrei voluto dire che non
l’avevo illusa. Che
era l’unica che volevo e che era l’unica soluzione.
-Mi dispiace
Giselle. Non era mia intenzione illuderti. Spero che in futuro potremmo
ridiventare amici…- sussurrai le ultime parole.
-Ridiventare
amici? Spero tu stia scherzando!- disse arrabbiata.
-Troverai
qualcuno migliore di me, ma soprattutto che ti farà
dimenticare di me. –
-Lo spero
vivamente Kibum. Addio. – si girò e se ne
andò. Si era allontanata da me, per
sempre.
Angolo autrice: ok, non uccidetemi
PER PIACERE ç_ç Io v’avevo
avvisato che Seohyun avrebbe rotto le palle LOL Ad ogni modo ringrazio
LaUrA43587, Bling, AngieChan95, _Eli Minho_, Federica_25, katy95, too
fast to
live, Minny17 e Chrome_th per le recensioni e ringrazio anche tutti i
lettori
:3 Un bacio e alla prossima ^-^
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Capitolo 14 *** Capitolo 14 ***
Giselle
Scesi di
corsa le scale del palazzo per rientrare in casa. Le lacrime scendevano
copiosamente ed i ragazzi appena mi videro iniziarono a dire il mio
nome
chiedendomi cosa fosse successo. La testa mi girava, così
semplicemente li
evitai sbattendomi la porta della mia stanza alle spalle. Respirai
fortemente
per due secondi e poi di scatto presi la valigia da sopra il mobile
poggiandola
sul letto. Iniziai a buttarci alla rinfusa tutte le mie cose e mentre
mi
asciugavo con rabbia una lacrima sentii la porta alle mie spalle
aprirsi:
-Gis, che
diamine stai facendo!- era Taemin.
-Me ne sto
andando!- esclamai senza girarmi e continuando a prendere i miei
vestiti
dall’armadio. Sentii poi bloccarmi il braccio per il polso.
Mi girai ed urlai:
-Taemin lasciami!-
-Tu non vai
da nessuna parte! E adesso calmati e mi dici quello che ti è
successo-
Lo guardai e
vidi i suoi occhi dolci ed incoraggianti. Lo abbracciai forte e sentii
le sue
mani accarezzarmi i capelli.
-Andrà
tutto
bene- mi sussurrava queste parole ripetutamente, mentre io liberavo
tutte le
lacrime che avevo. Stringevo i pugni sul suo petto, nonostante le
unghie
premessero contro la carne. Poi dopo un po’ ci sedemmo sul
letto, spostando la
valigia e gli raccontai di quello che era successo con Key.
-M…ma
ne sei
sicura?- era sorpreso.
-Ti pare?
Certo che si! Gli piace Seohyun e me ne devo fare una ragione-
-Giselle,
qui c’è qualcosa che puzza! Non è
possibile.-
ribadì lui.
-E’
così
Taemin, e adesso l’unica cosa che voglio fare e andarmene di
qui! Non voglio
più vederlo-
-Giselle,
vuoi gettare all’aria il tuo lavoro?-
-Al momento
il mio lavoro è l’ultima cosa che mi interessa-
dissi cupa.
-E invece
dovrebbe importarti! Lavori da anni per fare questo, e adesso non puoi
gettare
tutto all’aria per amore-
Guardai
davanti a me e poi mi gettai all’indietro sul letto,
dimenticandomi che ci
fosse la valigia e sbattendo quindi la testa sopra.
-Aaahia-
quasi urlai io mettendomi una mano dietro la testa.
-Pfff- vidi
Taemin che tratteneva a stento le risate.
-Yah, che
ridi!- gli diedi un leggero schiaffo sulla spalla.
-Sei buffa!-
e poi scoppiò decisamente a ridere.
Mi alzai ed
iniziai a picchiarlo ridendo leggermente, poi lui mi bloccò
e mi abbracciò.
Sorrisi sopra la spalla di lui e sussurrai: -Grazie Minnie-
Si
staccò da
me e mi asciugò quelle poche lacrime rimaste: -Ci
sarò sempre per te. E, yah!
Non chiamarmi Minnie!-
-Perché?
E’
carino Minnie- sorrisi. Poi sentimmo entrambi il rumore della porta di
casa, ed
io mi irrigidii immaginando chi potesse essere.
-Giselle, tu
resterai qui! Vedrai con Key prima o poi si chiarirà
tutto… Ma fallo per me e
per tutti gli altri: resta!-
-Taemin…-
biascicai –c’è Key… Come
faccio?-
-Ce la
farai! E’ solo questione di tempo!-
Lo guardai
indecisa e lui aggiunse: -Fa una cosa! Vai alla SM! A
quest’ora dovresti
trovare qualche sala libera! Balla, pensa ad altro. Vedrai che starai
meglio. E
quando torni mi dici cosa hai deciso di fare.-
-Mh, hai
ragione Tae- mi arruffò i capelli e mi aiutò a
mettere le mie cose in una
borsa. Così uscimmo dalla stanza e arrivata in soggiorno mi
ritrovai Key
davanti. Era seduto sulla spalliera del divano parlando con gli altri
ragazzi e
appena lo vidi mi bloccai. Ci guardammo per qualche secondo
intensamente, poi
sentii gli occhi inumidirsi e, abbassando lo sguardo lo superai. Sentii
gli
occhi di tutti i ragazzi puntati addosso, ma non me ne curai ed uscii
fuori.
L’aria gelida mi colpiva il viso, facendo diventare rossi il
naso e le guancie.
Camminavo con le braccia strette al petto e la borsa sulle spalle,
pensando
alle parole che mi aveva detto Taemin. Forse aveva ragione: dovevo
restare con
loro, e semplicemente avrei provato ad evitare Key. Mentre riflettevo
arrivai
alla SM e decisi di rimandare a dopo la mia decisione. Mi cambiai e
andai in
una sala libera del quarto piano. Strinsi i laccetti delle punte e
accesi lo
stereo dalla quale partì una canzone che non riconobbi.
Iniziai a ballare sulle
note di quella melodia a me sconosciuta e finalmente potei liberarmi di
tutti i
pensieri che occupavano la mia testa. Finita la musica mi accasciai a
terra
stringendo le ginocchia al petto e feci un grosso respiro. Poco dopo
sentii una
voce, che interruppe i miei pensieri:
-Allora
balli anche sulle nostre canzoni?-
Alzai il
viso distrattamente e mi ritrovai davanti quella testolina bionda che
oramai
incontravo da giorni.
-Cosa?-
chiesi.
-No Other!
E’ una nostra canzone!- disse Eunhyuk guardandomi sorridente
e sedendosi
accanto a me.
-Davvero?
E’
molto bella- sorrisi leggermente.
-Grazie. Come
mai qui?-
-Oh
bè,
avevo voglia di ballare!- dissi sospirando.
-E Key? Non
l’hai portato con te?-
Mi girai per
guardarlo e mi venne in mente ciò che era successo la
mattina. Le lacrime
iniziarono ad inumidirmi gli occhi e subito abbassai il viso guardando
le mie
ginocchia.
-Hey, che
hai?- chiese preoccupato cercando di alzarmi il volto.
-N…nulla,
ora vado Eunhyuk- feci per alzarmi ma lui mi fermò per il
braccio.
-Gis, che
hai?- lo guardai e non potetti più fermare le lacrime che
scendevano
silenziose. Mi portai le mani al viso e sentii due braccia forti
stringersi
attorno a me.
-Qualsiasi
cosa, io ci sono Gis- mi separai da lui e dissi: -Io e Key ci siamo
lasciati-
feci un sorriso sarcastico –mi ha detto di essere innamorato
di Seohyun-
-Cosa?-
quasi urlò.
Lo guardai
scettica e ribadii: -E’ innamorato di Seohyun! Me
l’ha detto stamattina…-
-Giselle, mi
dispiace…- mi guardò comprensivo.
-Già
anche a
me- mi asciugai le lacrime con il dorso della mano ed esclamai: -Fammi
distrarre, Hyuk! Balliamo.-
Rise e poi
disse: -Ti insegno una nostra coreografia. La canzone si chiama Mr
Simple!-
-Mr Simple?
Che nome buffo- risi.
Mi diede una
leggera spinta: -Yah, invece di prendere in giro, togliti quelle
scarpette!-
-Si
signore!- sorrisi e indossai le scarpe da ginnastica.
-Allora la
prima cosa che devi
fare e aprire il
braccio sinistro e poi il destro, e poi devi camminare in avanti-
andammo
avanti così per una buona ora fino a quando non finii di
imparare la
coreografia.
-Ok, sei
pronta per provarla con la musica?-
-No-
esclamai ridendo.
-Non fare
l’idiota- rise –Dai su ballo anche io con te-
-Ma devo
fare anche la verticale con la quale l’altra volta stavo per
ammazzarmi?-
Rise e poi
disse: -Certo che si! Allora iniziamo!-
Partì
la
musica ed iniziammo a ballare. “Ehy,
I’m Mr Simple” cantavo. Eunhyuk quando
mi sentiva rideva e lo
facevo anche io. Finì la coreografia e ci sedemmo per terra.
-Grazie-
dissi all’improvviso.
-E per
cosa?- si girò verso di me sorridente.
-Mi hai
fatto divertire, e mi hai fatto distrarre- sorrisi anche io.
-Gli amici
servono a questo, no?-
-Già
hai
proprio ragione- appoggiai
la testa
sulla sua spalla e lui mi circondò le spalle con il suo
forte braccio.
Angolo autrice: Ciao a tuttiii :3 Ok
mi autopunisco LOL
Perdonatemii per il grosso ritardo, ma la scuola è micidiale
é.è Vorrei
ringraziare AngieChan95, LaUrA43587, Federica_25, _Eli Minho_, Bling,
katy95,
too fast to live, Chrome_th per le loro recensioni e ringrazio voi
lettori per
seguire la mia storia :3 Spero davvero di poter aggiornare al
più presto J Un bacio e alla
prossima ^-^
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Capitolo 15 *** Capitolo 15 ***
3 mesi dopo
Giselle
“La
coppia
che tutti invidiano e che sta facendo parlare tutta la Corea”
rilessi per la
decima volta la scritta a caratteri cubitali sulla prima pagina di una
rivista.
La buttai con forza sul comodino anche se quei due visi sorridenti
sembravano
continuassero ad osservarmi.
-Aaaaah-
urlai strappando la carta e abbandonandomi sul letto. Erano mesi che
oramai si
ripeteva sempre la stessa storia. Compravo i vari giornali che vedevano
in
copertina Seohyun e Key, li portavo a casa per poi iniziare ad urlarci
davanti.
Più volte Taemin mi aveva chiesto con la sua solita
ingenuità se avessi bisogno
di uno psicologo, ma gli rispondevo ridendo istericamente. Forse avevo
davvero
bisogno di uno psicologo!
Ad ogni modo
la mia vita è continuata. Le prove per lo spettacolo si
facevano più intense ed
Eunhyuk e Taemin mi insegnavano nuovi passi per il moderno. Stavo
diventando
brava.
Vi
chiederete: e con Key? Con Key c’è un rapporto
civile. Viviamo pur sempre nella
stessa casa. Ha tentato più volte di parlarmi ma sono
riuscita sempre ad
evitarlo. E’ stato difficile, eccome se lo è
stato. Ma ci sono riuscita. Ed ora
lui continua la sua vita da superstar felicemente fidanzata, ed io
continuo la
mia vita da ragazza che si divide tra prove e stesura di un libro.
Già non
dimentichiamoci del libro! Il lavoro sta andando avanti alla grande. O
almeno
io credo sia così. Nessuno aveva letto neanche una parte del
racconto, anche se
Taemin ed Eunhyuk non chiedevano altro.
-Sei
pronta?- Taemin aprì la porta della mia stanza interrompendo
i miei pensieri
–Ancora queste riviste?- chiese.
La prese dal
comodino e la
buttò nell’armadio.
-Su, che la
macchina ci sta aspettando-
Lo guardai
infilandomi le scarpe con il tacco che mi aveva regalato Eunhyuk
qualche giorno
fa.
-Sono
proprio obbligata, vero, a venire?- mi alzai, prendendo la sua mano.
-Si,
assolutamente! Oramai sei parte dell’Sm e sai benissimo che
quando ci sono
questi eventi devi esserci-
Sbuffai ed
aggiustai il suo papillon. Non mi andava di vedere la coppietta felice,
camminare sottobraccio per ricevere i complimenti da tutti. Davvero non
mi
andava.
-Dai forza.
Starai tutto il tempo con me e Hyung, non ti accorgerai neanche
dell’esistenza
di quei due- sorrise incoraggiante.
-Spero tanto
che Eunhyuk non si scocci di passare tutta la serata con noi allora-
sbuffai ma
poi sorrisi prendendolo sottobraccio.
-Sai che non
è così- sorrise e raggiungemmo gli altri nel
furgoncino.
-Ragazzi,
Key?- chiese l’autista girandosi verso i sedili posteriori.
-No Hyung,
non viene con noi. Sarà sicuramente già
là- gli rispose Onew.
L’uomo
scrollò le spalle, portando le mani al volante ed
iniziò a guidare.
Attaccai il
viso al finestrino, che dato il fretto che contrastava con il mio alito
caldo,
si appannò. Disegnai una cuore e poi ci passai la mano
sopra. Sospirai e mi
rigirai davanti. Sentii la mano del leader toccare la mia per poi
stringerla.
Lo guardai e mi fece uno di quei sorrisi incoraggianti che ti aiutano a
risollevarti.
-Forza- mi
sussurrò in modo che solo io potessi sentire. Annuii
convinta sorridendogli.
-Eccoci
arrivati- annunciò l’autista. Scendemmo dal
furgoncino, presi Onew sottobraccio
ed entrammo.
Key
-Ah devo
dire che la mia idea sulla nostra coppia è stata grandiosa-
disse Seohyun
sorridente tenendomi il braccio.
-Fantastica!-
esclamai sarcastico poggiando l’altro gomito sul bancone
dietro di me.
-Key, caro!
Questa è una festa importante, non vorrai mica che i
giornalisti ti vedano
annoiati di stare con me?- mi guardò maliziosa ed io non
potetti fare a meno di
sbuffare.
Da quando
ero entrato in questa storia, mi era difficile uscirci. Giselle mi
mancava. Mi
mancava davvero tanto! La amavo in silenzio e mi struggevo se la vedevo
star
male. Senza contare che mi evitava sempre. Erano tre mesi oramai che
non
riuscivo a parlare per più di dieci secondi faccia a faccia
con lei. Ma che
potevo fare? La capivo, quindi non insistevo e la osservavo da lontano,
in
silenzio.
-Oh, guarda,
la tua amichetta!- scimmiottò Seohyun.
Guardai
l’entrata
e vidi Giselle accompagnata dai ragazzi. Era davvero bellissima:
quell’abito
bianco con le maniche a sbuffo che cadeva dolcemente sui fianchi, le
stava d’incanto.
I capelli tirati indietro in un perfetto chignon mostravano il suo
delicato
viso e i suoi bellissimi occhi scintillanti. La guardai incantato fino
a quando
non vidi Eunhyuk andarle incontro e abbracciarla con foga. Lei
ricambiò
entusiasta, e insieme andarono a ballare in pista.
-Andiamo
anche noi!- esclamò Seohyun.
-No, non mi
va! E non mi minacciare come sempre, perché ora sul serio
non mi va!- le
risposi secco.
Alzò
la
testa con fare superiore e si girò allontanandosi.
-Un drink
per favore! Il più alcolico che avete!- dissi al barista
dietro di me.
E dopo
questo ne seguirono tanti altri, non so bene quanti. Ma abbastanza per
farmi
perdere la testa.
La luce che
filtrava dalle tapparelle mi fece aprire gli occhi. Mi stiracchiai e
istintivamente mi coprii con la coperta gettata ai miei piedi. Mi resi
conto di
avere addosso solo i boxer e, guardandomi intorno, anche di non essere
a casa
mia. Mi alzai di scatto e spalancai gli occhi. Guardai il letto
immacolato e
scorsi i miei vestiti della sera precedente gettati a terra. La testa
mi faceva
un male atroce e non riuscivo a ricordarmi nulla riguardo le ultime
dieci ore.
Mi alzai vestendomi con gli indumenti che raccoglievo da terra ed uscii
dalla
stanza.
-Oh ti sei
svegliato- Seohyun mi si parò davanti, pronta per uscire.
-Seo…hyun-
ti prego fa che non sia successo nulla.
-Key, stai
bene?- continuava a sorridere, ma io non potevo fare a meno di
guardarla ad
occhi sbarrati. La testa mi pulsava, e dovetti farmi forza per non far
cedere
le mie ginocchia. Feci un grosso respiro e chiesi:
-Seohyun,
è
successo qualcosa tra di noi, stanotte?-
Lei fece un
sorriso beffardo, poi si allontanò, dirigendosi verso la
porta:
-Ti ho
preparato la colazione, è in cucina! Ora devo scappare ho le
prove. Ciaoo-
agitò la mano e si dileguò.
Mi
abbandonai sul divano mettendomi la testa tra le mani. Che avevo
fatto?! Dio,
non era possibile! Non potevo essere stato a letto, con…
lei. La odiavo dal
profondo del mio cuore. Come potevo? Cercai di ricordarmi della sera
precedente, ma nulla! I miei ricordi si fermavano a quando avevo visto
Giselle.
Giselle… Come avevo potuto farle una cosa del genere? Cazzo,
cazzo, cazzo.
Diedi un calcio alla sedia alla mia destra quando mi squillò
il cellulare.
-Pronto?-
-Hyung dove
sei?-
La dolce
voce di Taemin mi fece tranquillizzare un po’: -Piccolo, sto
tornando a casa,
arrivo!-
-Siamo in
pensiero per te, fa presto-
Attaccai,
presi la mia giacca e mi incamminai verso casa, sperando che non fosse
successo
nulla.
Giselle
La notte non
ero riuscita ad addormentarmi. La scena di Seohyun che teneva in piedi
Key
mentre si infilavano in un taxi, era vivida nella mia mente. Cosa era
successo?
Inoltre Key non era tornato neanche a casa per la notte… Era
rimasto a dormire
da lei? Non poteva esserci stato. Almeno, non credo…
Mi alzai dal
letto, vestendomi ed uscii da camera mia. Trovai i ragazzi sparsi tra
la cucina
e il soggiorno, ma mancava Key, ovviamente.
-Tae- lo
tirai per un braccio per farlo avvicinare a me.
-Key?- gli
sussurrai all’orecchio.
-Mi dispiace
Gis, non ho idea di dove stia… Mi ha detto però
che stava per tornare-
Sbuffai e
sentii il Maknae accarezzarmi i capelli: -Su, dai!-
Feci un
sorriso tirato e mi avviai verso la porta d’ingresso per
andare a farmi un
passeggiata. Mi girai verso i ragazzi e dissi: -Esco per un
po’, torno per
pranzo!-
Quando stavo
per aprire la porta, qualcun altro da dietro la aprì e mi
ritrovai Key davanti.
-Key…-
sussurrai.
-Giselle…-
spalancò gli occhi per poi distogliere improvvisamente lo
sguardo. Cosa era
successo?
Angolo autrice: annyeooong :33 Ok vi
capisco se volete
picchiarmi LOL Perdonatemi per il ritardo ma tra vari impegni mi
è quasi
impossibile scrivere ç_ç Ci tenevo a ringraziare AngieChan95, too fast to
live, Federica_25,
Bling, kikkylove95, Chrome_th, LaUrA43587, katy95 ed _Eli Minho_ per le
loro
gentilissime recensioni, e ringrazio anche tutti i lettori, vi straamo
U.U Un
bacio a tutti e alla prossima ^-^
|
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Capitolo 16 *** Capitolo 16 ***
Key
Aprii la
porta di casa e mi ritrovai Giselle davanti intenta ad infilarsi le
scarpe.
Alzò lo sguardo e mi vide.
-Key…-
sussurrò
il mio nome così dolcemente che mi fece sciogliere il cuore.
-Giselle…-
dire il suo nome mi
faceva sentire meglio. Anche se dovetti distogliere il mio sguardo da
quegli
occhi color nocciola, che mi facevano tanto battere il cuore.
-Ehm…
Noi andiamo…- Minho trascinò
per mano Taemin ed insieme si fecero strada per uscire dalla porta
principale
seguiti da Onew e Jonghyun che mi fece l’occhiolino in modo
che potessi vederlo
solo io.
Mentre
tornavo a casa avevo riflettuto. Forse era troppo tardi, ma speravo che
lei mi
avesse aspettato. Volevo ritornare con lei. Non mi importava quello che
sarebbe
successo dopo con Seohyun. L’avrei affrontato. Ma non potevo
stare ancora
lontano da lei. Quella notte mi era servita davvero da
lezione…
-Vado anche
io…- disse abbassando lo sguardo superandomi. Mi girai e la
bloccai per un
braccio per poi attirarla a me abbracciandola. La stringevo forte anche
se da
parte sua non c’era nessuna reazione. Le sue braccia
giacevano distese ai
fianchi del suo corpo. Che fossi arrivato troppo tardi?
Giselle
E dire che
li odiavo era dire poco! Quei quattro idioti si erano dileguati senza
pensarci
due volte. La situazione era imbarazzante così cercai di
andarmene anche io.
Pensavo di avercela fatta, quando improvvisamente mi sentii bloccare
per il
braccio. Non ebbi neanche il tempo di girarmi che ritrovai il mio viso
su una
superficie dura e calda. Il petto che desideravo da mesi. Le sue
braccia
stringevano il mio corpo, ma io non potetti ricambiare. Non ne avevo la
forza.
-Perché…-
sussurrai.
-Giselle…
Io…- era
in difficoltà lo sentivo. Lo allontanai e
sentii il suo sguardo triste posarsi su di me. Presi coraggio e lo
guardai
negli occhi.
-Perché
questo,
Key?-
-Giselle
forse ti sembrerà strano, surreale ed impossibile, ma io non
ti ho dimenticata-
Spalancai
gli occhi e lo guardai sorpresa. Non mi aveva dimenticata? Come era
possibile.
Erano ancora impresse nella mente quelle parole che mi avevano ferita
così
tanto: “Ho capito che è lei quella che
voglio”. Queste parole aleggiavano sempre
nella mia mente, senza abbandonarla mai. E ora, lui mi veniva a dire
che non mi
aveva dimenticata?
La mia mano
partì senza che me ne rendessi conto per colpirlo in pieno
viso.
-Pensi io
sia un giocattolo che tu puoi girare e rigirare nelle tue mani come ti
pare? Se
pensi questo, ti sbagli di grosso. Non mi lascerò
abbindolare di nuovo da
te- guardai
seria i suoi occhi,
sorpresi dal mio gesto.
-Io posso
capire ciò che provi, ma ti prego lasciami spiegare-
-No, Kibum,
no!- quasi urlai, e cercai di trattenere le lacrime che stavano per
uscire. Lo
spinsi da parte e corsi fuori.
Key
Lo schiaffo
con la quale Giselle mi colpì conteneva tutta la delusione
ed il rancore che
provava nei miei confronti. Per questo fece male. Non ebbi il tempo di
spiegarle ciò che era successo, ma la capivo. Dovevo
rimediare in qualche modo.
Così chiamai Jonghyun.
-Pronto?- mi
rispose con la sua solita aria scocciata.
-Jong, sono
io, ho bisogno del tuo aiuto!-
Gli
raccontai tutta la storia, partendo dal bacio in sala con Giselle, poi
Seohyun
e i tre mesi con lei, la notte scorsa e per finire ciò che
era appena successo
con Giselle.
-Che cosa?!-
urlò così tanto che pensai mi si fosse forato il
timpano.
-Si, si!
Jong è successo questo! Ma non urlare!- dissi spazientito.
-In poche
parole tu ti sei lasciato abbindolare da quella stupida? Ma sei scemo o
fai lo
scemo?-
-Non ho
bisogno della tua sottile ironia. Piuttosto spicciati a tornare a casa
che mi
devi aiutare-
-Ringrazia
che hai un amico come me- disse lodandosi.
-Si,
si…-
tagliai corto io.
Aspettai una
decina di minuti e finalmente vidi Jonghyun entrare dalla porta
principale.
-Dio che
freddo!- si tolse le scarpe all’ingresso per poi venirmi
incontro e darmi uno
schiaffo dietro la testa.
-Yaaah!-
-Te lo
meriti, caro Kibum! Ti sei comportato da vero idiota! Facendo soffrire
anche
Giselle peraltro- esclamò convinto.
-Non
c’è
bisogno che me lo rinfacci così! Lo so benissimo.- sbuffai
–Ad ogni modo voglio
dire tutto a Giselle e tornare con lei. Quindi stasera portala alla mia
casa al
mare, con una scusa ovviamente-
-Che scusa
mi invento?- chiese scocciato.
-Non puoi
pensarci tu?- dissi irritato.
-Dio, come
sei suscettibile oggi! E va bene, va bene. Stasera alle 8 te la porto
lì. Non
fare casini, mi raccomando-
Gli diedi un
bacio sulla fronte ridendo: -Grazie Hyung, ti adoro!-
E detto
questo mi catapultai in macchina per dirigermi alla casa al mare.
Giselle
-Mi vuoi
dire dove stiamo andando?- chiesi spazientita dal sedile del
passeggiero.
Jonghyun mi
guardò tenendo le mani sul volante: -Ehm… Diciamo
che… Onew! Si Onew mi ha
detto che vuole che gli compri del pollo!-
-Onew vuole
del pollo? Non se lo sapeva andare a comprare da solo?- sbuffai
guardando fuori
dal finestrino.
-Vallo a
chiedere a lui no?-
Mi girai e
lo vidi mordersi le labbra. Che gli prendeva? Chiusi gli occhi
ripensando a
quello che era successo con Key e per la stanchezza mi addormentai.
-Gis?
Giiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiis?-
sbattei le palpebre e mi ritrovai il viso di Jonghyun a pochi
centimetri dal
mio. Mi ritrassi istintivamente sbattendo con la testa contro la
maniglia della
porta.
-Ahia-
esclamai.
-Hmpf! Siamo
arrivati! Devi andare lì- mi rizzai a sedere guardando dal
finestrino. Davanti
a noi c’era una grande spiaggia e il posto che indicava
Jonghyun era una casa
proprio sulla sabbia. Già c’ero stata, ma non
riuscivo a ricordare quando…
Mi girai
incuriosita verso il ragazzo: -Tutto mi sembra fuorchè una
polleria!- dissi
ironica.
-Non fare
domande e vai lì-
Alzai gli
occhi al cielo e lo salutai, così mi avviai verso la casa.
Appena prima di
suonare il campanello sentii la macchina dietro di me che partiva.
Guardai
sbalordita la scena: se n’era andato senza neanche
aspettarmi! Scossi la testa
e bussai. Ed ad aprirmi la porta c’era lui: Key.
-Che
diav…?-
non finii la frase che feci per andarmene. Ma lui mi prese un braccio
per tirarmi
dentro la casa e chiudermi la porta alle spalle.
-Key, ti
prego fammi andare!- dissi guardandolo supplichevole.
-No,
Giselle, ascoltami! Seohyun mi aveva minacciato! Se non stavo con lei
avrebbe
rivelato la nostra storia! Non potevo permetterlo. Così mi
sono inventato
quella stupida scusa, sperando che entrambi ci saremmo dimenticati
l’uno dell’altra…
Ma almeno per me non è stato così…- le
parole gli morirono in bocca. Lo guardai
sorpresa e stupita. Lui mi aveva sempre amata? Era stato con Seohyun
solo perché
obbligato?
-M…mi
prendi
in giro?- fu quella l’unica cosa fui in grado di dire.
-Giselle,
certo che non ti prendo in giro! Io ti amo e non ce la faccio
più a stare senza
di te-
Lo guardai
seria: -Me lo avresti dovuto dire! Stupido che non sei altro!
Così abbiamo solo
sofferto entrambi.-
-Hai
ragione, sono stato un’idiota! Scusami piccola…-
si avvicinò a me –Devi aver
sofferto molto…- mi sussurrò.
-Io ho
sofferto si, ma tu devi aver sofferto molto di più- e detto
questo annullai la
distanza tra noi con un bacio. Prima delicato e poi più
passionale. Uno dei
baci più belli perché entrambi lo aspettavamo da
tempo. Era come se fosse una
liberazione. Finalmente potevamo. Finalmente potevamo amarci.
Mi staccai
leggermente da lui e gli sussurrai: -Anche per me è stato
così-
Mi
guardò
scettico: -Cosa?-
-Neanche io
sono riuscita a dimenticarmi di te- sorrisi per poi riprenderlo a
baciare.
Poco dopo ci
stendemmo sul divano, abbracciati.
-Perché
mi
hai portata qui?- chiesi curiosa.
-Perché
pensavo
che portarti al mare sarebbe stato più romantico e mi
avresti perdonato più
facilmente- sorrise divertito.
-Secondo
ciò
che mi hai detto l’unica cosa che dovrei perdonarti
è l’avermi mentito!- sentii
il suo corpo irrigidirsi ma non ci feci caso. Sbadigliai e sentii le
sue mani
dolci accarezzarmi i capelli.
-Addormentati
pure, ci sono io qui con te- sorrisi e beata tra le sue braccia mi
addormentai.
Key
Appena capii
che si era addormentata la presi in braccio e la poggiai sul letto.
Ritornai in
soggiorno e scrissi un messaggio a Seohyun: -Dobbiamo parlare-
Lo inviai
sperando che tutto sarebbe andato per il verso giusto.
Giselle
La mattina
dopo tornammo a casa con la macchina di Key. Mi raccontò
meglio ciò che era
successo e mi sorprendevo sempre di più di come potesse
essere meschina quella
ragazza.
-Eccoci
arrivati- Key parcheggiò, per poi scendere dalla macchina e
venirmi ad aprire
la portiera. Scesi e mano nella mano entrammo nel palazzo, non vedendo
l’ora di
conoscere la reazione che avrebbero avuto i ragazzi.
Seohyun
La sera
precedente mi era arrivato questo messaggio di Key. Così la
mattina, curiosa mi
avviai verso casa degli SHINee. Bussai ma i ragazzi mi dissero che non
c’era,
così mi sedetti su un muretto sul marciapiede opposto ad
aspettare che
tornasse. Quando vidi arrivare la macchina di Key mi alzai per andargli
incontro. Ma mi fermai quando lo vidi scendere mano nella mano con
quell’idiota
di Giselle.
Come osava
prendersi gioco di me? L’aveva fatta grossa stavolta! Se ne
sarebbe pentito. Avevo
bisogno di un’idea geniale. Sorrisi tra me e me e mi toccai
la pancia per poi
guardarla. Come avevo fatto a non pensarci prima?
Angolo autrice: Hiiii :D Neanche il
tempo di farmi amare che
già mi odiate LOL Visto che aggiornamento veloce? Dai almeno
con questo mi
faccio perdonae X°° Vorrei ringraziare per le
gentilissime recensioni
AngieChan95, katy95, Federica_25, _Eli Minho_, LaUrA43587 e Bling e
ringrazio
anche tutti i lettori :33 *sparge amore* Un bacio e alla prossima ^-^
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