Black Memories

di Saturn Hota
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Inizio ***
Capitolo 2: *** Promesse. ***
Capitolo 3: *** Slyterin Club. ***
Capitolo 4: *** Lettere. ***
Capitolo 5: *** Rivelazioni! ***
Capitolo 6: *** Capitolo Cinque. ***



Capitolo 1
*** Inizio ***


Era buio. Faceva freddo. In una grande stanza scura una ragazzina era sdraiata sul letto. I suoi occhi erano abituati all'oscurita e il buio non le faceva paura. Pensandoci bene niente le faceva paura. Fuori pioveva. Un tuono squarciò l'aria e un fulmine illuminò, per un attimo, la stanza buia. Qualcuno bussò alla porta. Chi diamine poteva essere a quell'ora tarda?
-" Posso entrare?"-
Sua sorella era sulla soglia della porta!
-" Che c'è?"-
-"Ho paura a dormire da sola. Ci sono i tuoni fuori!"-
La ragazza sul letto sospirò.
-"Entra forza"-
La sorella corse fino al letto e si mise sotto le coperte.
-" Non dirlo a mamma e papà. Si arrabbierebbero."-
-" Tranquilla! Non voglio farti punire! Ora dormi però"-
La sorella più piccola prese la mano della più grande e si addormentò.
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La mattina dopo il sole filtrava dalle tende verdi scure.
Non c'era più traccia del temporale furioso della notte prima.
La sorella più grande si alzò dal letto, lasciando la più piccola a dormire.
La guardò. Erano cosi diverse. Lei non assomigliava per niente alle sue due sorelle. La più grande era scappata di casa, solo l'anno prima perchè non sopportava di vivere altri anni in quella casa. Considerava la sua famiglia la rovina della società magica. Diceva che una nobile famiglia come la nostra doveva dare l'esempio non avere una fama di maghi dediti alle Arti Oscure da generazioni. Si vergognava di portare il nobile cognome dei Black. Che stupida. Avevo una sorella traditrice. Invece di dare l'esempio, scappa. Per quanto mi riguarda non la considero più mia sorella. Non ho bisogno di traditrici. Odio i traditori. Coloro che sono Purosangue, ma aiutano i Babbani o addirittura si sposano con loro. Che orrore. Un Purosangue che si unisce con uno dal sangue sporco. Rabbrividisco solo all'idea. Che schifo.
Esco dalla stanza.
-" Kreacher"-
Il piccolo elfo si smaterializza subito di fronte a me.
-" Si padroncina"-. Il piccolo elfo si inginocchiò di fronte a me.
-" Dove sono i miei genitori?"-
-" I padron Black sono andati a lavoro padroncina".-
-" Bene allora prepara la colazione per me e mia sorella e quando è pronta vieni a chiamarci, nella mia stanza".-
-" Certo padroncina"- con un unltimo inchino l'elfo si smaterializzò.
Ritornai in camera mia e osservai mia sorella dormire beata nel mio letto. Eravamo sole. I nostri genitori non c'erano mai.Erano sempre a lavoro e quando ci sono è come se non ci fossero. Per loro noi non esistiamo. Io e mia sorella non esistiamo per loro. Da quando quella sporca traditrice di Andromeda è scappata di casa i nostri genitori non ci danno più attenzioni. Pensavo di diventare io la loro preferita e invece no. Si ricordano a malapena dei nostri compleanni. Quel giorno per esempio, era il compleanno di Cissy e loro non c'erano a festeggiarla. Eravamo sole io e lei. Avevamo dieci mesi di differenza io e lei. Lei era nata ad Agosto e io ad Ottobre.e quel giorno la mia sorellina avrebbe compiuto undici anni. Avremmo avuto la stessa età da oggi. Le avevo fatto anche un regalo.
-" Bella"- si era svegliata e mi guardava dal letto.
Più la guardavo e più mi rendevo conto di quanto fossimo diverse.
Diverse come il giorno e la notte.
Lunghi capelli biondi e lisci, occhi di un bellissimo blu per lei.
Capelli corti neri e ricci, occhi grandi e neri per me.
Completamente diverse.
Le sorrisi.
-" Auguri mia bellissima sorellina"-
Lei sorrise.
In quel momento alla porta bussò l'elfo domestico con la colazione.
-" Grazie sorellona, avevo proprio fame"- in silenzio facemmo colazione a letto.
-" Padroncine, vostra madre mi ha detto di farvi trovare pronte tra un'ora. A pranzo avremmo un'ospite."-
Io e Cissy ci guardammo. Non avevamo mai avuto ospiti.
-"Padroncine, la signora ha detto anche di vestirvi bene."-
-" Bene. Ora vattene e va a preparare il pranzo"-
-" Certo padroncina"-
Rimaste sole io e Narcissa ci guardammo.
-"Noi non abbiamo mai avuto ospiti"-
-"Già Cissy. Ma sarà meglio fare come ha detto la mamma. Prepariamoci"-
Lei tornò nella sua stanza. Io aprii il mio armadio. Avevo tutti vestiti lunghi e neri. Avevo la sensazione che l'ospite di oggi fosse una persona importante. Non sò il perchè ma decisi di mettermi il vestito più bello che avevo.
Mezz'ora dopo ero pronta. Il vestito mi arrivava sopra le ginocchia. Il bustino era nero e mi stringeva in vita, mettendo in mostra il mio seno prosperoso. La gonna a balze argentee mi svolazzava intorno ad ogni mio movimento. Per la prima volta misi i tacchi. Erano scomodi ma mi facevano sentire potente. I capelli erano indomabili come sempre e i miei grandi occhi mi osservavano indagatori. Ero perfetta. certo non mi consideravo nemmeno lontanamente bella come Narcissa, ma anche io ero piacevole.
Narcissa entrò nella mia stanza. Aveva legato i lunghi capelli con una coda alta. Lei indossava un vestito nero stretto, che le fasciava il corpo longilineo e snello.
-" Sei bellissima Bella"- mi sorrise lei.
-" Grazie"-
Presi il cofanetto di velluto nero dalla mia scrivania e gli e la porsi.
-" Questo è per te Cissy"-
Lei aprì il cofanetto e rimase stupita.
-" Me la metti?"-
Io presi la collana dalla scatola e delicatamente la misi attorno al suo collo.
-" Ti sta benissimo"-
Lei si andò a guardare allo specchio. Quella collana di pietre blu le stava veramente bene. Lei mi saltò al collo abbracciandomi e stava per piangere. Io le diedi uno schiaffo sul viso.
-" Le Black non piangono, per nessuna ragione al mondo"-
Lei mi guardò e si posò la mano sulla guancia rossa. Tirò su col naso e si diede un contegno.
-" Hai ragione perdonami"-
In quel momento l'elfo bussò alla porta annunciando che il nostro ospite e i nostri genitori erano arrivati.
Noi scendemmo in sala ad accoglierli.
Mia madre ci guardò e disse:
-" Queste sono le nostre due figlie Narcissa e Bellatrix Black"-
Io e mia sorella guardammo l'uomo che stava dando il mantello a Kreacher. Il mio cuore ebbe un tuffo non appena il suo sguardo si posò su di noi. Non avevo mai visto nulla di simile.




Angolo Autrice :
Spero che qualcuno recensisca =) Chi sarà l'ospite misterioso??? Si accettano scommesse....

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Capitolo 2
*** Promesse. ***


-" Non fate le maleducate. forza"-
Mia sorella di fianco a me tremava. Io feci un passo avanti e mi inginocchiai.
-" Signore sono felice di fare la sua conoscenza. Io sono Bellatrix Black"-
L'uomo mi guardò.
-"Puoi alzarti piccola"-
Ero rimasta abbagliata da quel uomo. Non perchè fosse bello, ma perchè emanava potere. A me piaceva il potere.
Mia sorella si inchinò e senza guardare nessuno si presentò per poi tornare al mio fianco.
-"Quanti anni avete?"-
Mio padre ci guardava e per la prima volta colsi nel suo sguardo orgoglio.
-" Ne abbiamo undici Signore"- risposi io guardando l'uomo negli occhi.
-" Quindi avete ricevuto la lettera per Hogwarts"-
-"Mio Signore è arrivata stamattina la loro lettera e volevamo dargliela in sua presenza"-
-" Non l'ho chiesto a te Black. Devi imparare a parlare quando sei interpellato."- Mio padre si inchinò mormorando delle scuse. Io sorrisi felice, perchè finalmente qualcuno lo metteva al suo posto.
-" Lasciatemi solo con la giovane Bellatrix"- Mia sorella mi guardò spaventata, per poi seguire i nostri genitori in cucina.
L'uomo si mise seduto sul divano e mi fece segno di sedere accanto a lui.
-" Dimmi sai chi sono?"-
-" Certo Signore! Lei è Lord Voldemort l'erede di Salazar Serpeverde!"-
-" Hai paura di me?"-
-" No! Io sono fiera di averla nella mia casa. Ho sentito cose straordinarie sul suo conto. Vorrei tanto unirmi a lei. Ma sono troppo piccola e troppo poco addestrata."-
Lord Voldemort rise.
-" Non hai ancora la bacchetta e già hai sogni di grandezza! Dimmi perchè vuoi unirti a me?"-
-" Perchè anche io, come lei, voglio dominare i Babbani e affermare la nostra superiorità. Io sono fiera di essere una Purosangue e sono fiera di essere una strega. Odio coloro che difendono i Babbani e odio ancora di più coloro che non riconoscono la grandezza e la superiorità di noi maghi."-
Le iridi rosse di Voldemort si spalancarono dallo stupore. Mi accarezzò una guancia. Il suo tocco freddo mi fece rabbrividire, ma non per la temperatura, ma per il piacere che mi procurava.
-" Mi piaci ragazzina. Appena finirai gli studi che ne dici di unirti a me?"-
I miei occhi si aprirono dallo stupore.
-" Dice sul serio mio Signore?"-
-" Certo! Ho bisogno di persone con i miei stessi ideali e sento che te diventerai un ottima Serpeverde e un ottima Mangiamorte"-
Volevo saltare dalla gioia ma mi sembrava da maleducate esternare in modo cosi infantile la mia felicità
Mi inginocchiai e bacia l'anello di Salazar Serpeverde che Lord Voldemort aveva al dito.
-"Mio Signore, le prometto che affiderò la mia vita nelle sue mani fra sette anni e lei sarà fiero di me."-
-" Sai che le promesse fatte a Lord Voldemort vanno rispettate anche a costo della propria vita vero?"-
-" Certo mio Signore"-
Da quel giorno sentivo nel cuore una nuova forza, un talismano che mi ardeva nel cuore. Ero fiera della promessa fatta a Lord Voldemort. Nessuno sapeva della mia promessa. Era un segreto fra me e l'Oscuro Signore. Una promessa che avrei mantenuto a costo della mia stessa vita.





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Capitolo 3
*** Slyterin Club. ***



-" Muoviti Cissy o perderemo il treno"-
Narcissa correva a perdifiato trascinando il suo pesante baule con sè. Erano in ritardo, e ancora dovevano arrivare al binario.
La sorella la affiancò e insieme corsero verso la barriera del binario nove e tre quarti. Il fiammante treno rosso che le avrebbe portate a scuola era lì di fronte a loro.
-"Wow"- disse Narcissa, guardando ammirate il treno.
Io sbuffai. Era solo uno stupido treno.
-" Per Salazar Cissy, muoviti a salire. Non vorrai mica finire nello scompartimento con dei mezzosangue?"-
Mia sorella fu come scossa dalla mia ultima parola e si affrettò a salire sul treno. Come immaginavo. Gli scompartimenti erano quasi tutti pieni.
-" Maledizione"-
Passarono davanti ad uno scompartimento dove c'erano tre ragazzi che ridevano.
Uno di loro usci dallo scompartimento e mi bloccò la strada.
-"Ehi bambolina, perchè non entrate qui? Ci sono dei posti liberi"-
Lo guardai con disprezzo e stavo per rispondergli a tono quando il secondo ragazzo nello scompartimento disse beffardo:
-" Prima devi controllare il loro stato di sangue. Non vorrai mica farci mischiare con delle sporche mezzosangue o peggio ancora delle nate babbane."-
Le guance mi bruciavano. Io una Black considerata una vile mezzosangue? Come osava.
Mi girai verso di lui ed entrai nello scompartimento, ponendomi di fronte a quel ragazzo. Era biondo, magro con degli occhi grigi che mi fissavano come per valutarmi. Mi salì la rabbia e gli rifilai un sonoro schiaffo in pieno viso.
-" Come osi chiamarmi mezzosangue inutile essere! Io sono Bellatrix Black, discendente di una delle più nobili e pure famiglie di Purosangue. Non dimenticarlo!"-
Il ragazzo si portò la mano sulla guancia ormai rossa e mi guardò con odio.
Gli altri due ragazzi fischiarono e io tornai a prendere il mio baule. Guardai il ragazzo che mi bloccava la strada e quello subito si spostò per farmi passare. Avevano capito che ero pericolosa. Per nostra fortuna poco più avanti trovammo uno scompartimento vuoto e ci sistemammo lì.
-" Bella secondo me hai esagerato"-
Continuavo a guardare fuori dal finestrino.
-" Quel ragazzo ci ha insultate Cissy e io non perdono affronti simili. Gli è andata bene perchè ancora non conosco le maledizioni senza perdono, perchè sennò un Cruciatus non gli e lo levava nessuno."-
Cissy non rispose e continuò a leggere la Gazzetta del Profeta.
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Finalmente lo Smistamento. Non vedevo l'ora. Narcissa vicino a me tremava. Io la guardai e la presi per le spalle.
-" Guardami"- le ordinai.
Lei mi guardò. I suoi occhi blu erano velati di lacrime.
-" Tu sei una Black, questo comportamento è indegno di te"-
-" Lo so. Ma ho paura di non essere smistata nella tua stessa Casa! Te sarai chiaramente una Serpeverde. Ma io no, siamo cosi diverse."-
Resistetti all impulso di darle uno schiaffo.
-" Finiscila! Te finirai sicuramente a Serpeverde. Nessuno ci dividerà."-
-" Black Bellatrix"- Cissy cercò di prendermi la manica della veste ma io camminai decisa verso il Cappello Parlante. Intorno a me sentivo molte voci, che pronunciavano il mio nobile cognome. Alcuni anche con paura. Bene. La cosa mi faceva molto piacere.
Appena il cappello parlante fu messo sulla mia testa, una vocina stridula e parecchio fastidiosa mi parlò:
"Bene un'altra giovane rampolla Black. Vedo molta determinazione in te e sei destinata a fare grandi cose. Hai un cervello e un talento niente male cara mia e..."
Io sbuffai annoiata da tutte quelle chiacchiere.
"Ti sto infastidendo per caso signorina?" la vocina fastidiosa si era fatta severa.
"Abbastanza. So benissimo a quale Casa appartengo. Non vedo a cosa servono tutte queste inutili chicchiere sulla mia bravura e grandezza"
"Ah si? Beh con questo temperamento sicuramente finirai a quella che più ti merita ossia Serpeverde."
Mi sfilai il cappello dalla testa e mi diressi verso il tavolo di Serpeverde che applaudiva.
-"Ciao"- mi disse un ragazzo moro seduto di fianco a me, che mi porgeva la mano.
-"Silenzio! Devo assistere allo Smistamento di mia sorella". Mi voltai verso di lei. Tremava. Era assolutamente ridicola. Che bisogno c'era di tremare? Era forse spaventata? La paura era per i deboli e lei essendo una Black non si doveva mostrare tale, perchè lei non era debole.
Il Cappello Parlante la smistò subito in Serpeverde e lei corse verso di me e fece per abbracciarmi ma io la fulminai con lo sguardo. Per la barba di Merlino noi siamo Black, non mostriamo i nostri sentimenti in pubblico. Le sorrisi solamente e lei ricambiò dimostrando di aver capito le mie intenzioni.
-"Quindi loro le conosci?"- chiese lo stesso ragazzo di prima ad una ragazza che mi dava le spalle.
-" Si sono le mie due sorelline"-
Narcissa di fianco a me trattenne le lacrime e il respiro. Io provai una sensazione di fastidio guardando negli occhi Andromeda Black, la mia "defunta" sorella.
-" Ciao Cissy, ciao Bella"- disse lei sorridendoci. -" Benvenute nella casa di Serpeverde"-
-" Io per te sono Bellatrix"- le risposi io.
Lei sollevo un sopracciglio.
-" Vedo che non sei cambiata per nulla, sempre la solita altezzosa!"-
-"Non ho niente a cui spartire con una traditrice come te Andromeda"-
Qualcuno mi mise una mano su una spalla e io mi voltai per intimare a quel qualcuno di togliere la sua mano dalla mia spalla. Incrocia gli stessi occhi grigi del ragazzo che avevo schiaffeggiato sul treno.
-" Vedo che siamo nella stessa Casa. Bene almeno potrò fartela pagare!"-
Io risi.
-" Tu farla pagare a me? Rido solo al pensiero. Leva la mano dalla mia spalla"-
Il ragazzo stava per prendere la bacchetta, ma una voce femminile lo fermò.
-" Fermati Lucius! Guai a te se fai anche solo una mossa!"-
Una ragazza dalle stesse caratteristiche di Lucius si avvicinò a noi. Aveva i lunghi capelli biondo platino raccolti in una coda alta da cui scendevano aggrazziati dei boccoli, i suoi occhi grigi erano fissi sul ragazzo, che tolse la mano e abbassò lo sguardo.
Le movenze della ragazza erano aggrazziate e delicate.
-" Piacere io sono Lucretia Malfoy. Perdona mio fratello Lucius, ma tende a fare lo spaccone a volte!"-
Lucius rivolse uno sguardo adirato alla sorella e si allontanò, rosso in viso, il più lontano possibile da noi.
-" Piacere mio io sono Bellatrix Black"- dissi io stringendo la mano che Lucretia mi porgeva.
Lei mi sorrise. Andromeda sbuffò e noi due ci girammo verso di lei.
-" Non dovresti essere cosi indulgente con la mia sorellina Lucretia. Sa difendersi benissimo da sola. Fidati, non ha un buon carattere ed è sempre pronta a litigare. La colpa quindi non è tutta di tuo fratello!"-
Io arrossì vistosamente e feci per rispondere a tono a quella traditrice, ma Lucretia fu più veloce di me.
-" Indubbiamente voi due siete completamente diverse Anromeda. Mi sono sempre chiesta, come tutti noi del resto, come mai sei finita nella casa di Serpeverde. Il Cappello l'avrà fatto solo per il sangue che ti scorre nelle vene. Noi sei degna di stare in questa Casa e tantomeno di criticare il mio operato."-
La traditrice si alzò e guardò Lucretia. Erano alte uguali. I capelli di Andromeda erano lunghi e ricci, ma di un caldo color ciocolata, come gli occhi.
." Mia cara Lucy, nessuno ti ha chiesto niente. Volevo solo avvisarti che quella che ti stai mettendo vicina è una serpe quanto te. Deduco da questo che due esseri cosi velenosi insieme non possono che andare d'accordo."- detto questo si alzò e andò a mangiare al tavolo di Corvonero, accolta da tutti con gioia.
Lucretia mi sorrise.
-" Non considero più Andromeda, una mia parente. Da quando ha lasciato casa, per me lei non esiste più."-
-" Fai bene! Una come lei è indegna di te! Vuoi venire a mangiare con me e le mie amiche?"-
-" Volentieri!"- mi alzai dal tavolo e feci per seguirle.
-" Lucretia, può venire anche Narcissa mia sorella?"-
-" Certo! Saremo liete di accoglierla nel nostro Slytherin Club!"-
Cissy ci seguì. Ogni tanto scuoteva la testa e guardava in direzione di Andromeda, che ci dava ostentatamente le spalle.

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Capitolo 4
*** Lettere. ***


Cominciava a piacermi quella scuola. Ero lì solo da un mese e già conoscevo tutte le persone che contavano. Lo Slytherin Club era veramente l'elitè di Hogwarts. Io ero fiera di far parte di quel rinomato gruppo. Non riuscivo a capire come mai mia sorella non ne fosse felice quanto me. Lei era più occupata a stare dietro a quel platinato, buono a nulla di Lucius Malfoy. Quei due si piacevano. Me l'aveva confessato lei la sera prima nella nostra Sala Comune.
-" Sorellina devo dirti una cosa!"- Narcissa era di fronte a me con le mani dietro la schiena e lo sguardo basso, mentre io finivo il  tema di Pozioni.
-"Dimmi Cissy"-
-" Hai presente Lucius Malfoy?"-
-"Purtroppo si perché?"-
-" beh perché mi piace e vorrei mettermi con lui!"-
Dopo questa terribile notizia per poco non versai tutto l'inchiostro sulla pergamena del compito.
-" Cosa hai detto?"- Non potevo crederci e non volevo farlo.
-" Hai sentito bene Bella! A me piace Lucius!"-
Non avevo mai visto mia sorella tanto decisa e per un'attimo fui commossa nel vedere nei suoi occhi una determinazione che mai in tutta la sua vita aveva avuto.
-" Come vuoi sorella! L'unica cosa positiva è che è un Purosangue!"- detto questo tornai a rivolgere la mia attenzione alla pergamena e lei uscì dalla Sala Comune.
Non riuscivo a credere che a mia sorella, sangue del mio sangue piacesse uno smidollato simile. Non era nemmeno bello!
-" Salve Bella!"-
Ero diretta verso l'aula di Pozioni per la lezione mattutina, quando Rodolphus Lestrange mi bloccò la strada, per poi non gli andai a sbattere contro.
-" Che vuoi Lestrange?"-
Rodolphus Lestrange, terzo anno, membro dello Slyterin Club e fratello maggiore di Rabastan, che frequentava il primo anno con me, era decisamente un bel ragazzo, ma forse era un po' troppo convinto e presuntuoso per i miei gusti!
-" Bella, Bella quando imparerai a rispondere come si conviene ad una bella ragazza come te?"- detto questo provò ad accarezzarmi la guancia ma io gli colpì con forza la mano scansandola.
-" Ti ho chiesto cosa vuoi? se sei venuto qui solo per rompere allora puoi anche sparire, visto che, tra l'altro, mi stai facendo perdere del tempo prezioso!"-
Mi piaceva giocare con lui. Mi dava soddisfazione, più lo trattavo male, più lui continuava a cercarmi. La cosa era decisamente allettante. almeno avevo un giocattolo con cui giocare.
-" Volevo solo darti questa lettera. Ti è arrivata subito dopo che ti sei alzata per andare a lezione!"- mi disse porgendomi una lettera. feci per prenderla ma lui scansò la mano.
-" No devi prima dirmi la parola magica!"-
Non feci in tempo a rispondere che...
-"Accio lettera!"- una ragazza dai folti capelli rossi del quarto anno si stava avvinando a noi e prese al volo la mia lettera che aveva preso con la magia.
-" Sempre in mezzo devi stare è Lilith?"- rodolphus guardò la rossa con disapprovazione, poi mandandomi un bacio con la mano se ne andò.
Lilith Agus, un altro membro dello Slyterin Club, avevamo molto in comune ed era diventata la mia migliore amica.
-" Grazie Lil!"-  le dissi io sorridendo. Lei e mia sorella erano le poche che potevano godere dei miei sorrisi!
Lei ammiccò e porgendomi la lettera e salutandomi corse via.
Quando lessi il mittente della lettera per poco non mi venne un colpo.
Ero di fronte a due scelte:
La prima, andare alla lezione di Lumacorno e leggere dopo la lettera.
La seconda, mandare a quel paese la lezione e correre in Guferia per leggere la lettera. Scelsi la prima.
In meno di un quarto d'ora ero in Guferia. Ero cosi emozionata che nell'aprire la busta mi taglia con la carta. Non ci feci caso, la lettera era la mia priorità.
 
"Salve mia Cara Bellatrix,
ho saputo con piacere dai tuoi genitori che sei stata Smistata nella Casa di Serpeverde. Non avevo dubbi, che questa sarebbe stata la Casa ideale per una strega del tuo talento. Ho anche saputo che sei entrata a far parte dello Slyterin Club. Mi congratulo doppiamente con te e , come i tuoi genitori, sono fiero di te!
Spero di vederti durante le vacanze di Natale, per poter godere della tua compagnia e per notare i tuoi miglioramenti nelle arti magiche.
A Presto.
V."
 
Stavo per piangere dalla gioia. Quelle poche righe mi innondarono il cuore di felcità. Il Signore Oscuro era fiero di me. Presi subito penna e pergamena e cercando di tenere ferma la mano per l'emozione cominciai a rispondergli.
 
" Mio Signore, 
sono profondamente onorata di aver ricevuto la sua splendida lettera e sono ancor più oorata di sapere che Lei è firo di me. Questa notizia mi riempie di infinita gioia. Si sono nella Casa di Serpeverde! Entrando a Hogwarts ho potuto constatare che la Mia, anzi la Nostra Casa è tra le quattro la migliore. Grifondoro è piena di ragazzi e ragazze pieni di orgoglio e privi di ambizione e voglia di migliorare. Nella Casa di Tassorosso sono presenti solo buoni a nulla e babbei. La Casa di Corvonero sarebbe una buona Casa se i suoi membri non fossero cosi convinti di essere superiori agli altri. Mi scuso forse la sto annoiando con le mie inutili chiacchiere. Volevo ringraziarLa di nuovo per la Sua lettera.
Con assoluta devozione.
Bellatrix Black.

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Capitolo 5
*** Rivelazioni! ***


Nota dell'Autrice:
Perdonatemi se non ho postato nulla per parecchi mesi, ma sono stata parecchio indaffarata! Chiedo venia. Riprendero a scrivere e a finire le storie incomplete. Scusate ancora! -Hota-



Rivelazioni!

 
Quella stupida di Cissy, era tutta contenta di essere diventata la ragazza di Lucius Malfoy. Personalmente odiavo quel tipo, troppo compiaciuto di se stesso e arrogante. Ma Cissy non voleva sentire ragioni e non voleva sentirne parlare male di fronte a lei.
Ora di cena in Sala Grande, il giorno dopo sarebbero iniziate le vacanze di Natale e noi saremmo tornate tutte a casa. Cissy era disperata perché non avrebbe potuto vedere il suo “amore”.
Stava diventando cosi mielosa e sdolcinata, mi dava ai nervi e alcune volte mi veniva voglia di affatturarla e per resistere all’impulso mi allontanavo il più possibile da lei.
Lilith mi diede di gomito e io la guardai sbuffando.
-“ Vieni con me!”- mi trascinò via dalla Sala Grande e mi portò fuori in giardino sedendosi su una panchina di pietra.
-“ Che c’è?”-
Lei mi guardò, o meglio mi inchiodò con lo sguardo.
-“ Bella, so che l’Oscuro Signore ha visto il tuo grande potenziale e so che durante queste vacanze vi vedrete. Volevo solo dirti che ci sarò anche io. Anche io diventerò una sua fedele alleata al compimento della mia istruzione magica.”-.
Rimasi scioccata da quella rivelazione. Fin ora non mi aveva mai detto nulla.
-“ Ho deciso di dirti tutto solo ora perché prima non trovavo le parole adatte! Non prenderla come una sfida tra me e te per entrare nelle grazie dell’Oscuro Signore. Te lo hai colpito fin da subito. Abbiamo motivi diversi per cui vogliamo unirci a lui.”- mi sorrise.
Io non avevo voglia di sorridere ero alterata.
-“ Qual è il tuo motivo?”-
Lei scoppiò a ridere!
-“ L’Oscuro Signore mi salvò la vita molto tempo fa e mi affidò ad una famiglia di Purosangue, che mi adottarono. Se non fosse stato per lui gli Auror chissà cosa avrebbero fatto di me dopo aver ucciso i miei genitori. Devi sapere che i miei erano Mangiamorte molto fedeli alla causa dell’Oscuro Signore e dal momento della mia nascita mi fecero marchiare, quel giorno furono uccisi e io portata via dall’Oscuro Signore.”- Si alzò la manica e mi mostro il Marchio Nero.
-“ Quindi i tuoi genitori erano Felicia e Morgan Noitel, i due fedeli Mangiamorte che per primi imposero il Marchio Nero su una casa Babbana?”-
-“ Esatto Bella. L’Oscuro Signore mi portò via con se e si dimostrò innocente alle azioni dei miei genitori, per poter continuare indisturbato nel suo intento”-.
Lilith era la figlia di due grandi che avevano perso la vita per la causa dell’Oscuro Signore. Abbracciai Lilith.
-“ Saremo amiche per sempre!”-
Tornammo in Sala Grande per aspettare gli altri per salire in dormitorio.

La mattina dopo sul treno ci scambiammo la promessa di rivederci durante le vacanze.

Cissy non era molto felice di tornare a casa. I miei genitori le dissero che avevano trovato un ragazzo per lei da sposare. Volevano per lei un matrimonio combinato. Lei non aveva il coraggio di dire loro che aveva già trovato qualcuno e io non ero cosi stupida da voler fare arrabbiare senza motivo i miei genitori. Ero ben felice di saper lasciati quei due. Per quanto riguarda me e il matrimonio. Beh i miei visti i miei ottimi voti a scuola e la predilezione nei miei confronti dell’Oscuro Signore decisero per il momento di lasciar stare.
Quella sera, circa una settimana dopo l’inizio delle vacanze, eravamo tutti in attesa, in salone, della famiglia del futuro marito di Cissy. La sua espressione rasentava la disperazione. Io cercavo di non mostrarmi troppo felice. Quando suonò il campanello e Kreacher andò ad aprire, mentre Cissy sussultava sulla poltrona. Per un attimo in sala le espressioni si scambiarono. Io passavo da felice a disperata, mentre Cissy saltava giù dal divano per andare tra le braccia del suo futuro marito, nonché mio cognato: Lucius Malfoy.

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Capitolo 6
*** Capitolo Cinque. ***


Capitolo cinque.
 
Ringraziando il cielo con la famiglia Malfoy c’era anche la mia adorata amica Lucretia e nei giorni in cui la famiglia del platinato passava a casa nostra, per approfondire la conoscenza fra le due casate, io e Lucretia vagavamo per il Palazzo Black spettegolando fra noi.
Una sera a cena, mentre tutti eravamo a tavola, per la prima volta il Signor Malfoy parve accorgersi di me.
-“ Tu devi essere Bellatrix!”- si rivolse a me, con un tono di sorpresa, come se in quelle settimane passate a casa Mia, non si fosse accorto della mia presenza. Lucretia mi guardò esasperata, sapeva che avrei dato il meglio di me se disturbata. Mio nonno mi guardava con quel suo sguardo malizioso che rivolgeva solo a me. Lui amava, quando davo modo di sfogare la sua indole squisitamente maligna.
Guardai il signor Malfoy dritto negli occhi.
-“Evidentemente signor Malfoy! “-
Lui strinse gli occhi come per valutarmi e io allargai il mio sorriso, che tutto era tranne che cordiale.
-“ Padre con lei a scuola non vado molto d’accordo, ma ora che finalmente io e Cissy siamo promessi sposi, penso che Bella mi beerà della sua amicizia”-. Ora capite perché dico che Lucius Malfoy è uno stupido? Non sa ne, quando è il momento di parlare, né quando tacere. Se avessi potuto l’avrei volentieri affatturato, ma davanti ai miei non potevo. Ora sì che avevo tutti gli sguardi puntati addosso. Cissy che mi guardava supplichevole, mio nonno durante l’attesa di una mia risposta, Lucius e il padre divertiti. I miei mi guardavano con la loro solita espressione, da “Te sei una Black”.
Il mio sguardo corse da Malfoy Senior a quello Junior.
-“ Lucius, la mia amicizia va meritata. Non perché hai conquistato il cuore della mia più tenera sorella, ti sarà facile conquistare la mia fiducia.”-.
Il volto pallido del platinato si imporporò. Davanti ai suoi genitori gli avevo detto chiaramente che per me non era degno di alcuna fiducia.
La madre di Lucius gli accarezzò i capelli e mi guardò con aria di sfida.
-“ Tua sorella Narcissa è decisamente più adatta ad un ragazzo come Lucius!”-
-“ Con questo vorrebbe forse dire che io sono una moglie indegna?”- La mia voce era calma e tranquilla, fin troppo calma e tranquilla. Lucretia e Cissy si scambiavano occhiate preoccupate. Quando ero cosi calma, meditavo vendetta. Avevo quasi in mente di mandare all’aria il fidanzamento di Cissy, ma per amor suo mi sarei limitata a battute pungenti, ma non offensive.
-“Indegna. Che parola forte, mia cara, il pensiero non mi ha nemmeno sfiorata. Sei una Black, il nome della tua famiglia e degna di grandi lodi. Solo, mia cara, dovresti essere leggermente più posata e meno selvaggia. Altrimenti non troverai mai marito!”-. I chiari occhi della signora Malfoy mi guardavano e io la fissai:
-“ Signora Malfoy, non so se i miei genitori gli e le hanno detto, ma io non ho intenzioni di sposarmi giovane. Ho una brillante carriera davanti a me, per pensare a frivolezze come il matrimonio.”-.
Mio nonno intervenne.
-“ Sa signora Malfoy, fin da piccola la nostra Bella è sempre stata ben disposta verso le arti magiche e con il suo temperamento riuscirà a compiere tutto ciò che vorrà. Certo il suo non è un carattere facile, ma essendo una Black questo è solo un pregio. Una forte personalità comporta grande prestigio!”-.
Guardai mio nonno con occhi pieni di ammirazione e gratitudine, mentre Cissy si scusava, mentre si allontanava con la scusa del bagno. Con educazione, mi defilai anche io, notando negli occhi di mia sorella, una grande tristezza.
Il mio vestito verde scivolava con eleganza sul pavimento, mentre cercavo di raggiungere Cissy. A metà della scalinata verso il piano superiore riuscii a raggiungerla alle feci voltare prendendola per un braccio. Piangeva.
-“ Cissy cos’hai?”- Cosa le era preso adesso?
Lei non mi guardò e cerco di liberarsi dalla mia stretta, ma io la spinsi verso il muro, bloccandole la fuga. Smise di divincolarsi, ma continuava a piangere in silenzio.
-“ Cissy!”-
-“ Lasciami stare!”- la sua voce era poco più che un sussurro. Mi spinse via facendomi sbattere contro l’inferriata della scala.
-“ Tu sei la preferita di nostro Nonno, sei la preferita dei nostri Genitori. Per loro esisti solo tu. Tu sei la migliore in tutto e l’unica cosa di cui sono capace io è generare figli. Mi hanno promessa in sposa a solo undici anni, mentre per te la vita matrimoniale non è nemmeno mai stata pensata. Perché te sei quella importante. Quella che porterà i Black alla gloria”-
Non urlava, mi sibilava contro, gli occhi pieni di lacrime e rancore. Che stupida. Non capiva niente allora. La presi per le spalle e la costrinsi a guardarmi.
-“ Sei una stupida Cissy, se pensi che i nostri genitori e nostro nonno vogliano più bene a me che a te! La loro preferita sei te non io. Non lo capisci? Loro ti stanno proteggendo da una maledizione. Sì io dovrò portare alla gloria i Black. Pensi che sia una bella cosa? Pensi che una responsabilità cosi grande sulle spalle di una ragazzina faccia bene? Come hai tu undici anni, li ho anche io. Ma mentre per te il futuro è già bello che delineato, con qualcuno che ti ama a fianco, il mio no, il mio me lo devo scrivere da sola. Il mio futuro è un’incognita. Non l’avevi mai vista dal mio punto di vista vero?”-.
Lei mi guardò confusa e sconvolta. Lo leggevo nei suoi occhi, che non aveva mai provato a mettersi nei miei panni!
Dopo qualche minuto tornammo dai nostri ospiti, che nel frattempo si erano trasferiti in salotto, dove c’era una gradita sorpresa per me.

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