Dello stesso colore del rame di 9Pepe4 (/viewuser.php?uid=55513)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Di cuscini sventrati ***
Capitolo 2: *** Di dormite e sogni profondi ***
Capitolo 3: *** Di biscotti e somiglianze ***
Capitolo 4: *** Di offese e proteste ***
Capitolo 5: *** Di vittime gommose ed innocenti ***
Capitolo 6: *** Di canzoni future ***
Capitolo 1 *** Di cuscini sventrati ***
Dello stesso colore del rame
Di
cuscini sventrati
{100 Parole}
«Ti
sembra un bel lavoro, Nessie?»,
sospirò Edward, rivolto alla figlia, che esaminò
contrita il disastro appena combinato.
Federe strappate e piume soffici
dappertutto, in quella stanza.
Renesmee tornò a girarsi verso
il padre, premendogli una
manina sulla guancia. Voleva Jacob.
Edward sbuffò.
«Arriverà tra
poco», garantì, e lei gli sorrise scoprendo i
dentini da latte.
Lui contemplò per un altro
istante i cuscini vittima
dell’impazienza di sua figlia, quando Renesmee
attirò nuovamente la sua attenzione. Le piacevano, le piume.
Edward le tolse distrattamente una piuma
candida dai boccoli ramati.
Si concesse un sorriso.
«Piacciono anche a me,
Nessie».
Note:
Ohibò. Non avrei mai pensato che il mio primo lavoro su
Twilight avrebbe riguardato questi due (avrei pensato più a Jasper, o ai Volturi... O a qualcosa sul rapporto tra Esme ed Edward, o su quello tra Edward e Carlisle).
Oggi, però, avevo una voglia terribile di scrivere delle
drabble disgustosamente fluff, e ho scoperto che Edward e Renesmee si
prestano al fluff molto bene. Oltretutto i rapporti padre/figlia mi
piacciono in maniera viscerale ed ero rimasta abbastanza insoddisfatta delle poche frasi che, in Breaking Dawn, sono presenti su questi due, così…
Spero sia di vostro gradimento!
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** Di dormite e sogni profondi ***
Di
dormite e sogni
profondi
{100 Parole}
Renesmee
si era
addormentata profondamente, rannicchiata sul suo petto, il visetto che
sfiorava l’incavo del suo collo.
Edward la proteggeva con le braccia. Teneva gli occhi socchiusi, in
ascolto dei sogni della figlia, che gli sfioravano la mente con un
andamento ripetitivo, simile al calmo rullio delle onde che si
allungano su una spiaggia per poi ritirarsi nel mare.
Renesmee si mosse appena, chiudendo una manina sulla camicia del padre.
Edward chinò il viso sino a sfiorarle i riccioli ramati con
le labbra, in silenzio, e sul visetto paffuto e addormentato della
bambina comparve l’ombra di un sorriso.
Note:
Nulla di ché, qui credo che il fluff sia aumentato ancor di
più (la spiegazione è semplice: con la scuola in
ballo, chi non ha bisogno di un po’ di dolcezza extra?).
Avvertitemi quando la sdolcinatezza diventa stomachevole u.ù
Ringrazio tutti quelli che hanno letto la scorsa drabble e quelli che
leggeranno anche questa. You
make me happy.
Vado a mangiare cioccolata :D
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** Di biscotti e somiglianze ***
Di
biscotti e somiglianze
{100 Parole}
«E
questo?».
«Questo serve a fare i biscotti,
tesoro».
La voce squillante e curiosa di Renesmee si
alternava a quella materna
ed affettuosa di Esme.
Edward sorrise, prima di entrare in cucina,
dove trovò la
figlia intenta a chiedere delucidazioni su qualsiasi utensile che le
capitasse a tiro.
Vedendolo indugiare sulla soglia, Esme gli
sorrise.
Edward si avvicinò.
«Spero non ti stia facendo
impazzire», scherzò, accennando a Renesmee.
Esme negò. «Adoro
averla attorno»,
replicò, sinceramente. «Ti somiglia
così tanto», aggiunse, guardando teneramente la
bambina.
«Papà», si
intromise la voce chiara e
decisa di Renesmee, «voglio imparare a fare i
biscotti!».
Note:
E ovviamente nessuno le rispose: “Non ti serve a niente fare
i biscotti, visto che rinneghi il cibo umano” =__=
Nada. Volevo togliermi il chiodo di scrivere qualcosa su Edward e Esme.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** Di offese e proteste ***
Di
offese e proteste
{100 Parole}
«Papà!»,
chiamò Renesmee,
correndo verso Edward, che si abbassò prontamente ad
accoglierla tra le proprie braccia.
«Ehi», disse lui,
«com’è andata la caccia?».
Nei pensieri della bambina sentiva un forte
scontento.
Renesmee mostrò un visetto
imbronciato. «Jake ha
detto che sono lenta»,
si lamentò.
Edward scoprì i denti in un
sorriso affilato. «Se
vuoi posso far sì che si rimangi le sue parole»,
propose, in tono morbido e vellutato.
Sentì Renesmee pensarci sopra e
scosse la testa, deluso
dalla conclusione cui era giunta. «Sì»,
disse lei, «ma… Non fargli male, va
bene?»
«Certo, piccola», le
assicurò Edward.
“Peccato, però”.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** Di vittime gommose ed innocenti ***
Di
vittime gommose ed innocenti
{100 Parole}
Renesmee
sguazzava irrequieta nella vaschetta, sorretta dalle mani
sicure di Edward.
Gli occhi color cioccolato della bambina
contemplarono affascinati
quelli del padre, prima di seguire incuriositi le bollicine della
schiuma fragrante.
Edward iniziò a sciacquare
attentamente i riccioli bronzei
della figlia, evitando accuratamente di farle andare acqua negli occhi.
Si stava godendo appieno il fatto che nei dintorni non ci fossero
né Jacob né Rosalie. Finalmente.
Guardando oltre il bordo della vasca,
sorrise appena. Lì
giaceva la prova del fatto che i denti della bambina erano piuttosto
taglienti.
Renesmee sembrava essersi divertita, poco
prima, quando aveva
decapitato quella paperella di gomma.
Note:
Prima i cuscini, ora la paperella di gomma.
Nulla sfugge ai denti assassini di Renesmee (a parte il collo delle
persone per bene)!
Okay, sto scrivendo cavolate quindi vi lascio.
Alla prossima!
Nota: Per sbaglio ho cancellato questo capitolo, ma eccolo qui, ho provveduto a ripubblicarlo. Scusatemi per il disagio.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 6 *** Di canzoni future ***
Di
canzoni future
{100 Parole}
If
every simple song I wrote to
you
Would take your breath
away
I’d write it
all
«Edward»,
trillò Alice, avvicinandosi al fratello, «credo
che dovresti sbrigarti!».
Lui la guardò, inarcando un sopracciglio.
«A scrivere la canzone che ti è venuta in mente
ieri», aggiunse lei, sebbene fosse ormai superfluo
– Edward aveva ascoltato i suoi pensieri.
«Le piacerà?», chiese lui, sorpreso da
quanto aveva sentito.
«La adorerà»,
lo corresse Alice. «L’ho vista trattenere il fiato
mentre gliela suonavi».
Edward annuì lentamente mentre osservava le immagini
comparse nella mente della sorella… Vide
l’espressione rapita di Renesmee, i suoi occhi
incantati…
«Be’», considerò,
«allora credo sia meglio che io mi dia da fare».
Alice annuì, soddisfatta. «Eccome».
Note:
Scusate se è tanto che non aggiorno, ma ho avuto un sacco da
fare per la scuola, queste ultime settimane sono state infernali =S
Comunque, mentre ascoltavo “Hey there Delilah” dei
Plain White T’s mi è venuta l’idea per
il nuovo capitolo (là in alto ho citato il pezzo ispiratore).
Bien, alla prossima!
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=904429
|