~ Wedding di __MariMalfoy (/viewuser.php?uid=99024)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2. ***
Capitolo 3: *** 3. ***
Capitolo 4: *** 4. ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6. ***
Capitolo 7: *** 7. ***
Capitolo 8: *** 8. ***
Capitolo 9: *** 9. ***
Capitolo 10: *** 10. ***
Capitolo 11: *** 11. ***
Capitolo 12: *** Epilogo. ***
Capitolo 13: *** Non pensavo che i panda fossero così intelligenti. ***
Capitolo 1 *** 1 ***
cap 1 wedding
~ Wedding
1
Se
avete come migliore amico uno come Louis Tomlinson, allora siete cretini.
Rettifico: se avete due migliori amici come Louis Tomlinson e Harry Styles, siete doppiamente cretini.
E
be’, se avete cinque migliori amici come Louis Tomlinson, Harry Styles, Zayn
Malik, Niall Horan e Liam Payne, allora andatevi a rinchiudere in un manicomio,
perché la vostra sanità mentale è compromessa. Proprio come la mia.
E
se siete cotte di uno di loro, non fatevi neanche passare per la testa l’idea
che lui vi possa guardare un minimo; e se lui si sposa ancora peggio.
Che
cazzo, sono sempre stata io la biondina del suo cuore, quella scema che rubava
l’eye-liner alle altre ragazze perché il suo lo finiva tutto solo per fare il
primo occhio; quella che si è fatta in quattro per mandarlo a quello stupido
programma televisivo da cui ne è fuoriuscito come membro degli One Direction.
Sono
sempre, sempre, stata io. E non ho intenzione di tingermi i capelli di
castano.
E
sono io in questo momento a boicottare il matrimonio tra Louis e Joy,
fingendomi la sposa e tagliuzzandole il vestito con un paio di forbici prese di
nascosto dalla sarta, che mi ha scambiata per lei. Non che ci sia tanta
differenza, visto che siamo entrambe bionde.
Perché,
in realtà, sono qui in anticipo di ben dieci minuti. Tutto il tempo per
rovinarle il vestito, quel candido vestito tanto carino che tocca a lei invece
che a me. Infatti in qualità di damigella devo assolutamente provare un
abito che sembra una meringa viaggiante, così rosa e così verde da apparire un
catarifrangente della strada. Fortunatamente mentirò dicendo che ho un problema
familiare, così nessuno saprà che sarò stata io e tornerò quando non ci sarà la
solita sarta.
Io,
in quell’ammasso di tulle, non mi ci voglio infilare, poi magari mi scambiano
per una caramella gommosa.
Ecco,
ora il vestito fa proprio schifo: è tagliato nella parte inferiore, come se
avesse centinaia di frange a mo’ di gonnellino hawaiano; vado fiera del mio
lavoro… se Louis lo sapesse, mi ucciderebbe. A rovinare il mio momento di
gloria ci pensa il cellulare, che vibra nella tasca dei jeans.
«Che
vuoi, Zayn?»
Lo
sento sospirare dall’altra parte. «Dimmi che non stai facendo niente di cattivo
a Joy»
«Se
con cattivo intendi rovinarle il vestito da sposa allora sì, sto facendo
qualcosa di cattivo» borbotto, tenendo il telefono tra la spalla e il viso e
dando un ultimo tocco artistico all’abito,«Harry ti ha assoldato come spia?
Scommetto che stai facendo il lavoro al posto suo»
«Non
è Harry a comandare, Diane. Diamine, stai rovinando il matrimonio del tuo
migliore amico! Se Louis ti scoprisse, non ti rivolgerebbe più la parola… vuoi
davvero questo, Diane?»
Odio
quando Zayn ripete il mio nome per farmi sentire in colpa, cosa che sta
succedendo realmente, ma non cederò alle pressione che gli altri quattro
esercitano su di me continuamente.
«Se
Louis mi scoprisse, allora saprebbe quello che non deve sapere e che tu sai»
rispondo acida, alzandomi dalla mia postazione e stiracchiandomi la schiena.
Velocemente ripongo le forbici al loro posto. «Ha vent’anni, Zayn! Non può
sposarsi!»
«Diane,
se Louis vuole sposarsi e ritiene la cosa giusta può farlo: è una sua scelta,
non tua. Smettila di infastidire Joy, di rompere le cose casualmente, di contraddire tutto quello che dice Lucy, di
contrastare in qualunque modo questo matrimonio.» sospira Zayn, e ora
sicuramente si starà passando una mano tra i capelli come fa sempre quando si
innervosisce.
Sbuffo
contrariata. «E tu, Zayn, smettila di fare la lega della giustizia con Harry,
Niall e Liam: non vi ascolto e non vi ascolterò. E in più Lucy è la strega che
mi farà assomigliare a un bignè il giorno del matrimonio.»
«Sei
irragionevole, Diane. E completamente pazza.»
«Per
la cronaca, Zayn, io non sono né pazza né irragionevole: quello di cui stai
parlando è Louis» mugugno irritata, «e se soltanto troverò fuori di casa te o
uno dei tuoi alleati, stai certo che vi sbatterò la porta in faccia»
Zayn
sospira: lo sto facendo esasperare, ma combatto per una buona causa.
«Diane,
cazzo, con i tuoi boicottaggi farai spendere un sacco di soldi sia ai genitori
di Louis che a quelli di Joy! Lo sai come sono fatti nella famiglia Tomlinson:
Louis non ti perdonerà mai e neppure noi»
Sbuffo
scocciata.
«Vi
muovete tutti e cinque come un branco di scimmie: Dio, Zayn, vorresti un po’
staccarti? Ho capito che siete migliori amici e bla bla bla, ma… Cielo! E
comunque ho solo tagliuzzato un po’ il vestito della sposa» dico ostinata,
guardandomi attorno nel negozio. La sarta dovrebbe tornare da un momento
all’altro: mi aveva detto che era andata a prendere un merletto in più da
applicare alla gonna. Gonna che ormai non esiste più.
«Diamine,
ma sai quanto costa un vestito del genere?! Diane, oggi tagliuzzi il vestito e
domani uccidi Joy! E per tua informazione, questa ramanzina non ha ricevuto
l’approvazione di nessuno, né di Harry né di Liam né di Niall, perciò piantala»
grida Zayn ormai allo stremo.
«Né
tu né gli altri potete darmi ordini, Zayn. Se distruggerò il rapporto tra me e
Louis, ne pagherò le conseguenze, ma intanto non si sposerà a vent’anni.»
«Diane,
solo nei tuoi sogni Louis ti starà accanto a vita, ma non nella realtà! Se lui
ama Joy, permettigli di amarla; se ti considera solo un’amica accontentati.»
borbotta esasperato lui.
No,
io non mi arrendo. Figurati se lascio che il mio migliore amico barra ragazzo
che mi piace da morire si sposi con una zuccherosa biondina uscita da un libro
dei fratelli Grimm. O forse è la Hello Kitty europea, solo in forma umana, e in
ugual modo mi disgusta: Joy è fottutamente perfetta. Non è stupida, né
infantile, né isterica come me.
«Zayn,
non permetterò che Louis si rovini la vita. Non farò niente di grave, te lo
prometto: non ucciderò, non darò fuoco alla damigella, non tingerò i capelli
della sposa di fucsia.» sospiro con un minuscolo sorriso. Non farò mai niente
di quello che ho detto, mi limiterò a cose più piccole. «Te lo prometto»
Zayn
mugugna qualcosa di incomprensibile: non mi crede, e ha ragione da vendere.
«Ricordati
che ti teniamo d’occhio, anche perché non ti credo. Davvero, Diane, molla tutto
e non combinare casini come sempre o sarò costretto a parlarne con Louis»
mugugna Zayn.
«Mi
stai minacciando, Zayn? Comunque va bene, mi conterrò… » lo squittio della voce
della sarta mi fa sobbalzare. «Devo andare, adesso.»
Zayn
fa per interrompermi, ma gli sbatto il telefono in faccia, mentre la sarta
appare con il famoso merletto in mano e con un’espressione compiaciuta sul
viso.
«Eccomi
qui, signorina Johnson, il su… Santo Cielo, ma cosa è successo qui?» esclama
sorpresa la signora grassoccia con il metro al collo. Il suo sguardo si sposta
su di me, stupito da così tanti cambiamenti. «Cosa le è preso?»
Schiocco
le labbra, indicando la gonna. «Ho ritenuto necessario fare qualche cambiamento;
sa, lo trovavo troppo casto per i miei gusti.»
«Signorina,
ma l’aveva scelto lei!»
Scrollo
le spalle noncurante, mi volto verso la vetrina e noto con timore che Joy e
quella strega di sua cugina stanno scendendo dalla macchina con tanto di
occhiali da sole e sorriso smagliante.
«Okay,
scusi ma devo andarmene… ho un impegno con il mio futuro marito» squittisco,
trotterellando verso l’uscita e infilandomi dietro al primo angolo.
Sono
un genio: è scientificamente provato.
Correndo,
per quanto possa farlo con questi tacchi assurdi che mi ostino a mettere,
investo la maggior parte delle persone per la strada: devo allontanarmi il più
possibile dalla sartoria, così incontrerò Zayn per tranquillizzarlo che non ho
fatto niente. Prima però chiamerò Joy affinché sappia che ho un problema e che
non posso venire.
Dopo
essermi accertata di stare abbastanza lontana da Hello Kitty e dall’arpia,
afferro il cellulare e compongo il suo numero.
«Ciao
Joy, tesoro, scusami ma oggi non posso venire perché ho un problema con mio fratello…
devo andare a prenderlo a scuola e non posso evitare l’impegno impostomi da mia
madre, ti dispiace?» dico fingendomi dispiaciuta. Non mi sono mai sentita così
falsa in vita mia, e poi nemmeno un dizionario parla in questo modo (anche
perché un dizionario non parla). «Domani sarà assolutamente perfetto.»
«Ma
Diane, domani Eliza non c’è… sai, è quella che ci segue solitamente» pigola
Joy, vagamente mesta e vagamente falsa come una banconota da tre sterline.
Eliza
deve essere la sarta grassoccia, sono fiera di me stessa; scommetto che anche
Liam, esperto in vendette, sarebbe contento della sua piccola allieva.
«Non
ti preoccupare, mi arrangerò. E in più domani devo andare a controllare se il
tuo bouquet è pronto»
Quel
profumato bouquet di rose bianche e rosa si trasformerà in un puzzolente
insieme di gelsomini. Oppure in rose gialle o blu: Joy è sempre molto attenta
ai significati e il blu in fiori come quelli significa tradimento… lascerà
Louis all’istante.
A
meno che non lo ami così tanto – lo dubito fortemente – da lasciare perdere il
messaggio e precipitarsi da lui urlando parole disgustosamente dolci. Che
schifo.
Mi
limiterò a cambiare i fiori del bouquet, a rovinare un po’ i vestiti, a
confondere il catering, a recapitare gli inviti alle persone sbagliate, a
intercettare quelli giusti, a cambiare location e invece di far venire al
ricevimento un cantante eccezionale, inviterò un gruppo folk irlandese (Niall
me ne consiglierà qualcuno). Al momento in cui il prete dirà la famosa frase
‘chi è contrario a questa unione parli ora o taccia per sempre’, tirerò un
calcio con il tacco dodici a Lucy, facendola strillare, così sua sorella si
renderà conto del disastro che l’ha colpita e scapperà.
Amo
Liam: devo ringraziarlo di queste lezioni così proficue.
«Okay,
va bene… mi dispiace, Diane, purtroppo domani non ci sono: mi sarebbe piaciuto
vederti quel meraviglioso vestito addosso» meraviglioso?
Un evento può essere meraviglioso, il
tuo ragazzo potrebbe essere meraviglioso
– e lo è, nel suo caso -, il tuo cane può essere meraviglioso… ma certamente non quel vestito: è tutto, tranne che
meraviglioso.
«Oh,
non preoccuparti. Aileen verrà con me»
Aileen
non verrà mai con me. Si rifiuta di stare con Joy, figurati venire a provare un
vestito da damigella.
Appena
chiudo la chiamata, sorrido serafica. Ho già detto che sono un genio? Un genio
ricercato, a quanto pare: quel dannato cellulare squilla ancora e ancora e
ancora.
«Louis!»
Come
posso non rispondergli? Se fosse stato Zayn con un’altra delle sue innumerevoli
ramanzine, allora avrei buttato il telefono sul marciapiede.
«Diane»
il mio nome è pronunciato con freddezza, quasi rimprovero. Improvvisamente
nervosa mi sposto una ciocca di capelli biondi dietro l’orecchio. «Mi ha
chiamato Joy. Sai chi è, vero?»
Oh
no, un’altra ramanzina e proprio dal promesso sposo. Mi ringrazierà quando gli
salverò la vita da quella razza di Hello Kitty opportunista, ma d’altro canto
mi dispiace mostrargli la verità.
«E’
ovvio che sappia chi sia, Louis. È la tua futura moglie» rispondo turbata, «e con ciò? Che vuoi dirmi?»
Lo
sento sospirare dall’altra parte del telefono. «Ha detto che oggi non ci sarai
alle prove del vestito perché devi andare a prendere tuo fratello a scuola»
«E
allora?»
«Diane,
tu non hai un fratello. Né una sorella.»
Ma
Joy mica sa che sono figlia unica, quindi perché si arrabbia? Mi mordo un
labbro alla ricerca di una balla da rifilargli, una balla rapida e indolore e
soprattutto senza conseguenze.
«Dai
Louis, non avevo voglia di provarmi un vestito… è un problema per te?» dico
tranquilla – o almeno è quello che voglio sembrare. «Le ho promesso che domani
andrò personalmente con Aileen, quindi stai tranquillo»
«Diane,
il matrimonio è tra poco! Se tu non fossi la mia migliore amica e non temessi
di offenderti, ti direi di essere un’irresponsabile… però ho sempre saputo che
eri fatta così» Louis sospira, mugugnando intanto qualcosa. «Sto tranquillo, te
lo prometto»
Abbozzo
un sorrisetto. «Perfetto; domani sono da te per raccontarti quanto somiglio ad
un catarifrangente verde e rosa»
Louis
ridacchia; insomma, gliela devo un po’ di presenza: è pur sempre il mio
migliore amico! Quando riattacca, sospiro. Odio mentirgli, eppure devo farlo…
non si aspetta neanche che uno dei suoi migliori amici è un congiurato,
esattamente come me.
A Carrot's corner
Buonsalve Peooooooooople (?)
Mi
presento: mi chiamo Maria Giulia, sono nuova di qui e sicuramente
questa storia farà schifo. Ma pace, io ci provo. Ah, sono
sclerotica quanto __PleaseStay, e non mi vergogno a dirlo (?) E ora vi
chiederete: ma da dove spunta fuori, 'sta qui? Semplice, dal fandom dei
Jonas Brothers, ma siccome mi sono rotta le palle ho cambiato... no,
via, sclero. Vi lascio al capitolo: ricordatevi che le recensioni sono
ben accette, anche le critiche e spero che non mi buttiate fuori dal
fandom per questo improponibile esordio *sorride innocentemente*
Se lascerete qualche recensione sarò così:
Ah, amo le carote. Ma non vi interessa, forse. :)
Mari
Grazie a egg__s per il banner; a __PleaseStay perchè sarà Aileen; a tutto il mio Esercito puccioso :)
Chi volesse seguire una come me su Twitter, eccomi qui: __ohluna
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Capitolo 2 *** 2. ***
wedding 2
~ Wedding
2.
Questa
mattina è un dramma: il solo pensiero di andare
a provare quel dannato vestito a meringa mi ha tormentato anche la notte
e non sono riuscita a dormire serenamente.
La
colazione è un insieme confuso di biscotti, di marmellate, di latte e di
cereali, mangiati durante la lettura della mia lista ‘come boicottare il
matrimonio del tuo migliore amico barra ragazzo che ti piace’.
1. Rovinare il vestito da sposa. X
2. Boicottare il catering.
3. Far urlare la Strega alla cerimonia.
4. Scambiare il bouquet della sposa.
5. Distruggere la meringa verde.
6. Chiamare Aileen.
7. Trasformare la torta.
8. Recapitare e intercettare gli inviti.
9. Far mancare il prete per qualche assurdo motivo.
10.
Continuare a fingere con
Hello Kitty e la Strega.
11. Allontanare il fotografo con un tranello.
12.Scambiare le decorazioni da matrimonio con quelle di
Carnevale.
13.Convincere gli altri al mio proposito.
14. Mettere un cerotto alla bocca di Zayn.
15. Comprare le carote.
Delle
quindici cose che ho listato, ho compiuto soltanto la prima e mi meraviglio di
quanto poco tempo mi rimanga per il mio piano malefico, perciò vado subito a
cambiare il bouquet e a comprare le carote – Louis le ama, gliele porterò per
attenuare la sua ira dopo quello che ho combinato.
Il
negozio non è tanto lontano da casa, il problema è non farsi scoprire: mi sono
quasi sempre scoperta e mostrata in pubblico con il mio vero aspetto, quasi
tutti mi conoscono come ‘la damigella della sposa’ a parte la sarta, che ieri
c’è cascata in pieno, e la fioraia. Mi farò procurare una parrucca e rinuncerò
all’eye-liner per un po’.
Mentre
cammino – o forse meglio dire corro? – verso il negozio con una presunta faccia
tranquilla, dentro di me temo di incontrare qualcuno di terribilmente ficcanaso
come Zayn – riferimenti a persone e cose è puramente casuale. Prima di entrare
lì dentro do un’occhiata alla gente presente: non c’è nessuno, tranne me
ovviamente.
«Buongiorno»
saluto educatamente con un sorriso a quarantadue denti.
Una
ragazza bassa, vestita di verde, con
gli occhi verdi, un paio di gioielli verdi, degli occhiali spessi di colore verde, una meche verde tra i capelli, appare con un sorriso d’argento da dietro il
bancone, facendomi scattare all’improvviso. Il pensiero che viva in questo
posto mi si fa capolino nella testa e mi provoca un’irrinunciabile domanda: “è
un’elfa?”
«Salve!
Posso esserle d’aiuto?» la ragazza salta con uno scatto felino di fronte a me.
«abbiamo questi fiori bellissimi e questi e questi e questi…»
È
asfissiante, ‘sta ragazza. Istintivamente stringo un pugno per evitare che mi
parta contro la sua piccola, irritante e suina faccia.
«Veramente
sono venuta per conto di Joy Johnson. Voleva apportare alcune modifiche al suo
bouquet»
L’Elfa
si illumina di contentezza. «Oh! La novella sposa! Sì, sì, sì, fortunatamente
non avevamo ancora iniziato! Sa, io amo moltissimo i fiori non a caso mi chiamo Iris»
Fare
a chiacchiere è l’ultima cosa che voglio: sembra che questa presunta Iris non
abbia visto essere umano da chissà quanti anni e io non voglio essere quello sfortunato
essere umano che dovrà sentirla. Inquieta, comincio a camminare per la stanza
osservando tutti i fiori presenti e analizzando quale fosse quello più
puzzolente, mentre Iris tira fuori dal bancone qualsiasi tipo di foglio per
prendere nota.
«Uhm,
il bouquet iniziale era di rose bianche e rose rosa» legge l’Elfa con
interesse. Mi avvicino ad un fiore per osservarlo e annusarlo. «Simbolo di
amore eterno e tenerezza» prosegue «che cosa dolce, vero?»
Puah,
mi sta venendo il diabete. Arriccio il naso disgustata quando annuso i
gelsomini; il sorriso nasce di nuovo però alla vista delle rose gialle e blu.
«La
signorina Johnson vorrebbe un bouquet di rose gialle e blu, sì, sono
decisamente degne di lei» dico, ostentando un sorriso falso.
Iris
mi guarda sorpresa. «La signorina Johnson quasi in Tomlinson l’altra volta ha
detto che sa tutti i significati dei fiori.»
E
ora cosa mi invento? Intanto l’espressione dell’Elfa è tesa e confusa.
«Ah,
Joy è sempre così indecisa!» ridacchio affettata, ma Iris non cambia. «Sai, lei
è sempre un po’ eclettica! Ha cambiato anche il vestito!»
La
ragazza sfoglia turbata i suoi appunti, la bocca arricciata, mentre la
sottoscritta suda freddo. Dopo attimi di attesa infinita, l’Elfa alza la
testa di scatto.
«Oh
be’, è un po’ bizzarro per un matrimonio, visto che le rose blu indicano
tradimento e quelle gialle debolezza… ma se lei ha detto che la signorina
Johnson cambia molto spesso opinione, allora…» Iris annuisce con un sorriso,
«va bene, il giorno del matrimonio il corriere andrà a casa della signorina
Johnson e gliele consegnerà»
Perfetto,
devo eliminare l’obbiettivo dalla lista. Ora mi restano soltanto centinaia di
cose da fare, ma sono convinta che riuscirò nel mio intento nonostante il poco
tempo.
«Sa,
se non ci fosse stata lei e non me l’avesse detto in tempo avremmo realizzato
un bouquet che non sarebbe assolutamente piaciuto alla sposa, e la proprietaria
non si può permettere simili errori» squittisce fiera Iris, annotando qualche
altra cosa sul foglio e poi riponendolo nel suo cassetto. «Quindi grazie molte»
Sorrido
enormemente e con un cenno veloce mi congedo dalla strana commessa. Sono
davvero un genio malvagio, forse dovrei allearmi con Liam e fare una congrega
del male per poi conquistare il mondo. Io sarei il capo supremo con tanto di
tutina rossa stretta e scettro in mano, lui il mio fedele compagno, Niall il
mio consigliere, Zayn la mia spia, Harry il giullare. E Louis sarebbe stato il
principe da salvare dalla superficiale Joy.
«Diane?»
Riemergo
dai miei pensieri alquanto malvagi e alquanto strani, trovandomi davanti due
occhi castani e un sorriso birichino sulle labbra.
Liam.
«Aspetta,
mi sono dimenticata di dire una cosa all’Elfa»
Velocemente
faccio capolino dalla porta di vetro, mi guardo attorno e non notando nessuno,
schiarisco la gola per attirare l’attenzione. Esattamente come prima, Iris
spunta dal bancone.
«Elf…
cioè, Iris, non dimenticarti di qualche gelsomino» sorrido affabile, «la
signorina Johnson li adora»
Sì,
li ama esattamente come il diavolo ama l’angelo. Un giorno li aveva definiti
come i fiori più osceni, più inutili e più puzzolenti dell’intero mondo. La
faccia che mi accoglie poco dopo, quella di Liam, è piuttosto confusa.
«Si
può sapere che hai combinato?»
Mi
stringo nelle spalle con un sorrisetto. «L’allieva supera il maestro»
«Zayn
mi ha detto che hai tagliato un po’ il vestito di Joy» dice Liam perplesso,
mentre mi osserva tirare fuori dalla tasca degli shorts un foglio stropicciato.
Con un gesto veloce cancello il mio quarto obbiettivo. «Che roba è questa?!»
L’intelligenza
dei ragazzi è direttamente proporzionale alla mia voglia di partecipare a quel
matrimonio, cioè zero. Nonostante abbia sempre saputo che la mente degli One
Direction è parecchio ristretta – notare i comportamenti di Harry e Louis, la
fame chimica di Niall, la strana fobia di Liam, la ‘discrezione’ di Zayn – ho
sempre considerato ‘colui che ha il terrore dei cucchiai’ come un inevitabile
alleato in qualche marachella. Evidentemente mi sbagliavo.
«E’
la lista dei nostri obbiettivi, Liam» sospiro rassegnata. «Sei tu il mio
alleato, Payne, dovresti saperlo»
Lui
in risposta ridacchia e mi cinge le spalle con un braccio. «Diane, un vero
maestro delle vendette sa benissimo che le liste sono stupide. E se tu hai una
memoria scarsa non è certamente colpa mia, ma una lista…!»
«Payne,
una lista è utile. Molto utile. Questa» con un gesto brusco estraggo il foglio
di carta, «contiene pillole di saggezza, contiene i nostri obbiettivi»
Liam
continua a ridacchiare e le sue risate aumentano la mia irritazione: mi faccio
il culo per salvare il nostro amico e lui non appoggia le mie idee geniali? Che
cretino, poi mi stupisco se Aileen ha un cotta per lui: Dio li fa e li
accoppia.
«Diane,
se Louis o Harry o Niall o Zayn la trovassero che cosa faresti? I tuoi piani
salterebbero. Se invece» Liam si tocca ripetutamente la tempia con un sorriso
ovvio, «tutti i tuoi obbiettivi li tieni in testa, nessuno li saprà mai»
«Quando
è il mio compleanno?»
«Eh?
E ora cosa c’entra con Louis, il matrimonio e gli altri?» borbotta Liam
confuso.
«Dimmi
quand’è il mio compleanno»
Liam
resta in silenzio, grattandosi la testa imbarazzato e cambiando subito
discorso. Si ricorda i compleanni di quelle conosce per la strada, delle fan, e
non si ricorda il mio?!
«Comunque
hai ragione: è meglio intervenire subito con la faccenda ‘matrimonio’…»
prosegue ignorandomi.
«Liam,
quand’è il mio compleanno?» chiedo sorpresa. Lui continua a restare in silenzio
o a parlare di altro. «Diamine, non ti ricordi quand’è il mio compleanno? Ma è
quando il tuo, idiota!»
Come
può essere nato anche lui il 29 agosto? Saranno state le annate diverse… nel
1992 le cose andavano bene, nel 1993 tutto è precipitato, colpa della sua
nascita.
Incrocio
le braccia irritata. «Non ci posso credere che tu ti sia scordato il mio
compleanno»
«Ora
il tuo compleanno è la cosa meno importante» ribatte inviperito. Bruscamente
toglie il braccio dalle mie spalle, borbottando. «Dobbiamo pensare al
matrimonio di Louis e come rovinarlo»
E
pensiamo che Louis non sa che Liam e io siamo in combutta per ritardare il
momento in cui quella razza di Hello Kitty vivente diventerà sua moglie. Se
solo venisse a saperlo ci ucciderebbe entrambi, ma d’altra parte cosa dobbiamo
fare? Abbiamo i nostri buoni motivi. Rettifico: io ho un buon motivo, il suo
non so quale sia.
«Liam,
ma perché vuoi ostacolare il matrimonio di Louis?» chiedo, mentre mi sposto una
ciocca di capelli dietro l’orecchio. «Io ho un buon motivo, ma tu…»
Lui
alza gli occhi al cielo. «Perché non voglio che si sposi? Be’, è troppo presto
e poi Louis comincerebbe a farci strani discorsi che non voglio sentire»
Oh,
non oso immaginare quali discorsi: smancerie? Dichiarazioni d’amore? Richieste
per far entrare dentro gli One Direction un sesto membro di sesso femminile?
Difficoltà nell’accudire tale essere infame?
«Allora
mettiamoci al lavoro: abbiamo poco tempo» dico fiduciosa, cacciando una mano in
tasca e prendendo la lista. «Dovremmo chiamare Aileen. È lei l’esperta in
travestimenti, devo ancora capire come boicottare il catering, la pasticceria e
disdire il fotografo»
Con
un sorriso malizioso Liam indica un punto del foglio. «Insieme a quella pazza
scatenata dovreste procurarvi un paio di
numeri di telefono oppure chiedi il nome di entrambi a Louis… per il
fotografo potresti esibirti in uno spogliarello»
La
mia occhiataccia lo zittisce, ma un lamento gli sfugge quando lo colpisco
violentemente con una gomitata nello stomaco. Pensa se vado a fare gli
spogliarelli, io.
«E
tu cosa faresti, mentre io e la tua amica siamo impegnate in questi propositi?»
chiedo, continuando a camminare indifferente al suo dolore.
La
voce di Liam è soffocata. «Un’amica di mia madre lavora alla posta: proverò a
intercettare gli inviti»
Annuisco
convinta, poi lo coinvolgo in un abbraccio stritolante. Mi sento in colpa per
avergli fatto male… dopotutto mi sta aiutando! Anche se le sue battutine sono
veramente irritanti.
«Grazie,
Liam» sussurro «chiamami quando sei riuscito in qualcosa; io e Aileen penseremo
domani al resto, perché per ora mi sono troppo esposta»
«D’accordo.
E in più con la mia naturale discrezione, cercherò di zittire Zayn abbastanza
perché niente trapeli del nostro patto» dice con un sorriso. La sua voce è
quasi tornata normale, con un gesto affettuoso mi spettina i capelli. «Al lavoro!»
Trotterellando,
sparisco dietro l’angolo e nella mia mente elenco tutti i miei obbiettivi di
domani:
1.
Elaborare
con Aileen una strategia per compiere le cose più difficili.
2.
Andare
da Louis per le informazioni e per le carote.
Se
non fosse per questo matrimonio me ne starei volentieri sul divano a guardare
‘Gossip Girl’ e a ingozzarmi di gelato al cioccolato insieme ad Aileen,
spettegolando.
Peccato
però che Joy Johnson esista, e con lei quella Strega di sua cugina Lucy.
Carrot's Corner
LOLLISSIIIIMO!
La mia faccia era come quella di Liam *O*
3
recensioni e basta? Fa tanto schifo, be' se vi fa schifo abituatevi ad
avere 'sta fic tra i piedi perchè non la chiuderò...
certo, che una recensioncina in più vi fa fatica? Cioè,
capisco gli impegni e roba varia, ma anche io faccio la terza liceo
eppure recensisco sempre :)
ANCORA PIù LOLLISSIMO! 4 PREFERITE, 4 RICORDATE, 6 SEGUITE!
E allora che vi costa una recensioncina?
No,
comunque, vi spiegherò una cosuccia: la lista è una mia
idea, ma non tutti i capitoli saranno strutturati in questo modo, nel
senso che non accadranno tutte le cose della lista.
Liam - per chi non l'avesse capito - è il congiurato, insieme ad Aileen che apparirà nel prossimo capitolo.
Ah, per amore di contestualizzazione: ho invecchiato tutti; siamo nella primavera del 2012.
Spero vi gusti (?)
Maari :)
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Capitolo 3 *** 3. ***
cap 3 wedding
~ Wedding
3
«Si
può sapere perché mi hai svegliata a quest’ora?! Volevo dormire!»
Aileen
Sparks è di una pigrizia allucinante: in pratica è attiva soltanto in caso di
guai o roba del genere, proprio come me. Non a caso ha un cotta mastodontica
per il mio adorato alleato Liam, con il quale vorrebbe fondare una società
malefica per conquistare il mondo.
È
priva di razionalità -non a caso siamo una coppia di idiote- ma è abbastanza sana di mente per
giudicare le cose che sono giuste e quelle errate. È come se fosse una specie
di luce nel buio più profondo? Le similitudini non sono mai per me, mi astengo
dal formularle.
«Lee,
sono le undici e mezza! So che ieri sera sei tornata tardi, verso le cinque
immagino, ma sei ore quasi sette sono abbastanza» bruscamente le tolgo le
coperte di dosso, «hai capito?»
In
risposta lei mugugna qualcosa, si alza sui gomiti e mi fulmina con
un’occhiataccia.
«Per
quale motivo mia madre ha permesso che tu entrassi?» chiede pigra, mettendo i
piedi fuori dal letto e trascinandosi verso il bagno.
Senza
risponderle apro il suo armadio – che è immenso -, osservo i vestiti con
attenzione e glieli lancio sul letto con fare sbrigativo, cosicché quando torna
dalla sua doccia ha già tutto pronto. Resto concentrata qualche attimo di più
sul suo armadio: dentro è un’esplosione di colori. Ci sono parrucche colorate,
magliette e pantaloni tigrati, zebrati, color arcobaleno; collane con il segno
della pace, anelli con teschi; scarpe di pitone, sneakers di qualsiasi colore; cinture
di pelle. Non mi stupisco che ogni santo giorno abbia un look diverso.
«Muoviti,
la colazione è già qui.» grido, tirando fuori dalla borsa la mia immancabile
lista dei propositi – in questo caso cattivi.
1. Rovinare il vestito da sposa. X
2. Boicottare il catering.
3. Far urlare la Strega alla cerimonia.
4. Scambiare il bouquet della sposa. X
5. Distruggere la meringa verde.
6. Chiamare Aileen. X
7. Trasformare la torta.
8. Recapitare e intercettare gli inviti.
9. Far mancare il prete per qualche assurdo motivo.
10. Continuare a fingere con
Hello Kitty e la Strega.
11. Allontanare il fotografo con un tranello.
12. Scambiare le decorazioni da matrimonio con quelle di
Carnevale.
13. Convincere gli altri al mio proposito.
14. Mettere un cerotto alla bocca di Zayn.
15. Comprare le carote.
Come
posso boicottare il catering e la pasticceria? Potrei fingermi qualcun’ altra…
sono priva di idee, così tanto che mi sento in un vicolo cieco.
«Guarda
che tutte le queste cose le puoi racchiudere nel catering» suggerisce Aileen
alle mie spalle, facendomi sobbalzare. «penso che loro le facciano le torte,
così come le decorazioni»
Ah,
già. Non c’avevo pensato. Con un gesto veloce racchiudo le opzioni in un
cerchio, scrivendoci catering accanto, poi faccio cenno ad Aileen di sedersi
accanto a me per aiutarmi.
«Come
faccio a confondere un catering?»
Aileen
mi guarda come se fossi scema. «Diane, a ogni problema c’è una soluzione, e
questa soluzione si trova attraverso la fantasia. Perciò» gocciolante, la mia
amica si alza dalla sedia su cui era seduta e si infila nel suo immenso
armadio, riemergendone un attimo dopo con due parrucche, «ci travestiremo e
andremo a cercare questo fantomatico catering»
«Aileen,
io non so niente di questo – appunto – fantomatico catering» dico scuotendo la
testa. «Liam mi ha consigliato di chiederlo a Louis, ovviamente con
discrezione»
Aileen
si illumina di una strana luce: oh, no. Ora inizierà una solfa che ha come
protagonista Liam e comincerà a brontolare il fatto che lui non è
interessato a lei, che è un idiota perché
non si accorge di niente, che le piace tanto, che vorrebbe un appuntamento.
Eh
no, perché se le cose vanno male con Louis e quindi di conseguenza il mio piano
va di cacca, Liam me lo sposo io. Sicuramente con ogni probabilità Zayn mi
potrebbe dire “te l’avevo detto”, Harry non mi parlerebbe più e anche Niall mi
lascerebbe al mio atroce destino, così i One Direction si scioglierebbero per
colpa mia, visto che Liam è dalla mia parte.
«Non
pronunciare quel nome, Lee, altrimenti ti mozzo una mano. E stai sbavando»
sibilo, lanciandole un’occhiataccia. Dopo aver notato la mia espressione, lei
si ricompone e si siede di nuovo accanto a me, in ascolto. «Hai intenzione di
travestirti?» chiedo.
Aileen
si guarda un’unghia, poi annuisce. «Sì, vedrai, non ci riconoscerà nessuno, a
meno che il catering insospettito non chiami Joy e le chieda il motivo per cui
ha disdetto»
«Già.
Ma rimane comunque il problema principale: come si chiama il catering, dove si
trova, il numero di cellulare e il resto del casino»
«Diane,
noi abbiamo la soluzione a tutti i problemi» Aileen mi guarda fissa negli
occhi, «Louis, Louis, Louis e Louis»
«Ci
andrò questa sera, dobbiamo parlare» glisso con un gesto della mano.
Mentre
ognuna di noi si fa i cazzi suoi, chi pensa a qualcuno – o almeno presumo che
Aileen stia pensando a Liam – chi si scervella per trovare una soluzione ai
restanti problemi – cioè me -, il mio cellulare squilla, vibrando sulla
scrivania e rischiando di cadere di sotto.
Con
aria scocciata, mentre osservo Aileen che appunta qualcosa sul foglio, guardo
il display illuminato: Liam.
«Liam,
cosa hai combinato?» dico divertita con un sorriso.
«Ho
preso tutti gli inviti: ho dovuto correre dietro al postino per fermarlo e
farmi dare questi stupidi foglietti rosa» borbotta affannato, «dovresti
ringraziarmi, dove sei?»
Inviti
rosa?! Ma cosa è preso a Louis? Lui odia il rosa, esattamente come lo odio io,
come lo odia Aileen, come lo odia Niall, come lo odia Harry, come lo odia Liam,
come lo odia Zayn. E invece gli inviti sono rosa.
«Sono
a casa di Aileen, se proprio vuoi venirci…»
La
porta della camera della mia amica si apre velocemente, mostrando un Payne affannato
ma con il sorriso e con centinaia di biglietti rosa tra le mani.
«Ero
già qui» dice semplicemente, entrando e sbatacchiando quei cosi sulla scrivania. Poi guarda Aileen ancora in accappatoio, che
arrossisce e se la svigna in bagno. «Sono arrivato in un momento poco
opportuno»
Non
lo ascolto neanche, sono troppo occupata a osservare con disgusto quei
cartoncini che recano la scritta: “Louis Tomlinson e Joy Johnson sono lieti di
annunciare il loro matrimonio”.
«Hai
visto che schifo?»
Annuisco
impercettibilmente, controllando i nomi di coloro che li avrebbero ricevuti.
Liam si siede accanto a me e si rigira con una smorfia un cartellino tra le
mani.
«Non
ci posso credere» sbotto, «non posso credere che Harry, Niall e Zayn permettano
tutto questo. Louis non può sposarsi! Diamine, siete tutti molto amici eppure
tu sei l’unico che dice no»
Liam
si stringe nelle spalle. «Gli altri ritengono giusto che sia così.»
«Be’,
che cosa ce ne facciamo di tutti questi inviti?»
Il
mio sguardo si sposta su Liam che si stringe nelle spalle, mentre nella mia
testa si propongono varie idee su come distruggere questi dannati cartoncini.
«Perché
non li bruciate? O li nascondete, ma bruciarli è un’idea migliore» interviene
Aileen, sbucando dal suo bagno già vestita e profumata.
Annuisco
sadica: è una buona idea, ma dove possiamo bruciarli o nasconderli?
«Non
possiamo bruciarli, Lee» dice Liam che, essendo un amico dello sposo, ci tiene
a non fare troppi danni. «Meglio nasconderli»
«Hai
qualche idea, Liam? Dove hai intenzione di nasconderli? In garage?» dice
sarcastica Aileen. Nello stesso momento ha la fantastica idea di sedersi sulla
sottoscritta, che sta pensando a dove nasconderli.
«In
camera mia» decreto infine. «Li metteremo in una scatola, poi la nasconderò nel
doppiofondo del mio cassetto, sotto i libri scolastici. Nessuno entra nel mio
covo»
Vorrei
vedere anche chi ha il coraggio di entrarci, in quella stanza. I vestiti sono
sparsi ovunque, le scarpe sono spaiate, i libri e le riviste abbandonate sulla
scrivania, i CD fuori dalle loro custodie, i poster mezzi strappati – sono
pigra per toglierli -, il letto quasi sempre disfatto.
«In
quella camera a gas che tu definisci camera tua non ci entrerà nessuna persona
sana di mente, tranquilla» borbotta sarcastica Aileen, alzandosi dalle mie
ginocchia. «A meno che non si metta una mascherina e una tuta per proteggersi
dai batteri che ci sono lì dentro»
Liam,
non trattenendosi, scoppia a ridere. «Allora menomale che ho rifiutato
quell’invito dell’anno scorso!»
«Sta
zitto, Payne, o ti tolgo l’altro rene. Prenderò questi cosi non identificati e
li porterò a casa, poi andrò da Louis per carpirgli un po’ di informazioni
riguardo al catering e al numero di telefono» dico annuendo. Con una mano
riesco malapena a raccogliere tutti gli inviti per liberarmene. «Poi dovremo
pensare al resto»
Aileen
dà una scrollata ai suoi capelli umidi facendomi una doccia, Liam giocherella
con un cerotto di quelli da bambini, colorati. Perplessa lo osservo
attentamente: che diavolo sta pensando? E perché ha un cerotto?
«Liam,
perché hai un cerotto in mano?»
Lui
distoglie l’attenzione da quel coso e
sorride, porgendomelo. «Oh, era solo il cerotto per la bocca di Zayn. Carino,
vero?»
«Di
una bellezza folgorante, guarda» dico sarcastica. Con un gesto brusco lo prendo
e lo rigiro tra le mani, poi glielo rendo scettica. «Dovresti pensarci te a
Zayn… devo andare a comprare le carote per Louis, a nascondere ‘sti cosi e appunto andare da quel cretino
mangia carote»
«Va
bene, Diane, tanto sei tu quella a comandare»
Io
non comando mai la gente, propongo idee e basta, poi dipende da loro se
vogliono seguirle o no. Evidentemente Liam e Aileen pensano che sia una specie
di generale dell’Esercito, ma in questo caso esserlo è importante: un solo
sgarro è tutto potrebbe andare a farsi fottere e di conseguenza Louis si
sposerebbe.
«Io
mi occupo del travestimento: nel mio armadio c’è sempre qualcosa che potrebbe
farci comodo.» esordisce Aileen rompendo il silenzio.
Liam
sembra stupito dalla stupidità che c’è in questa stanza: ritiene infatti che
basti un numero di telefono per
ingannare catering e fotografo, ma poi dov’è il divertimento?
Mordicchiando
la gomma di una matita trovata sulla scrivania, penso a quello che sto
per
fare. Da una parte ritengo che sia giusto perché – a parte
la tizia con cui convolerà – Louis non può
rovinarsi la vita sposandosi a vent’anni, dall’altra la
situazione è in bilico su un filo: se solo sbagliassi e mi
scoprissero, non
solo perderei la persona più bella che esista in questo mondo ma
rischierei di
distruggere una boy band che sta facendo un sacco di quattrini.
E
chissà poi come mi uccideranno.
«…
tutto è meno divertente. Diane, che ne pensi?» mi sono persa la maggior parte
della conversazione, pazienza.
Alzo
la testa e mi trovo gli occhi nocciola di Aileen che mi fissano in attesa di
una risposta.
«Eh?»
Liam
sbuffa e quasi sbatte la testa contro la scrivania. «Lee stava dicendo che era
più divertente presentarsi dai tizi mascherate per non dare nell’occhio, mentre
io penso che sia più facile chiamarli e dire loro che il matrimonio è stato
annullato…»
Questa
razionalità da dove viene fuori, Liam? Mi stupisce. Pensierosa mi passo una
mano tra i capelli: certamente, l’idea di Lee è molto più divertente ma ci sono
dei rischi; e quella di Liam è più ragionevole ma si sente meno l’adrenalina.
«A
me piace l’idea di Lee, però anche tu hai ragione da una parte. Risparmieremo
più tempo» convengo con un cenno.
Lee
sbuffa scocciata. «Diane, devo rinnovare la nuova parrucca rossa che mi sono comprata…
quando mi capiterà un’occasione simile?!»
«Quando
farai uno dei tuoi spettacoli in pubblico» la rimbecca Liam con un sorrisetto.
Ridacchio,
scorgendo l’espressione offesa di Lee, che non esita a tirare uno schiaffo in
testa a Liam. Bruscamente si siede sul letto, le braccia incrociate sotto il
seno e il viso imbronciato.
«Dai,
Diane» dice supplicante Lee, mostrando la sua faccia da cucciolo bastonato.
«Sarà divertente»
Liam
intanto mi scuote per un braccio con violenza, quasi volesse svegliarmi da una
trance.
«Non
cadere in tentazione! Non cedere!» grida.
Rido
in preda agli spasmi alla vista di un Payne allarmato che continua a scuotermi,
di una Lee imbronciata e implorante e di un problema alquanto insolito da
risolvere.
«Non
vincerai mai, Lee! Diane è una persona forte, può farcela!» continua a gridare
Liam contro la mia amica che intanto, offesa, si era accovacciata sul letto
nella sua migliore imitazione di un cucciolo abbandonato.
Non
posso resistere a quell’espressione.
«Mi
dispiace, Liam» sorrido rassegnata, mentre Lee si alza in piedi ed esulta. «Non
posso resisterle: vada per la trasformazione»
Liam
si fa scrupolo di guardarmi bene negli occhi e di scuotere la testa in segno di
disapprovazione; Aileen sta tirando frenetica fuori dal suo armadio centinaia
di parrucche diverse, di vestiti e di scarpe.
«Ho
perso anche te, Diane.» con un sorrisetto e una scrollata di spalle, Liam si
alza dalla sedia e va verso la porta. «Vi lascio al vostro destino: vado a
mettere il cerotto a Zayn, se lo trovo»
Dopo
averci salutate ed essersene andato così come era venuto, Aileen riemerge dai
suoi vestiti e mi guarda perplessa, come per chiedermi qualcosa. I capelli
castani le ricadono informi sul viso.
«Mi
spieghi perché Liam è immune al mio sguardo da cucciolo e gli altri no?» chiede
mesta. Volge lo sguardo verso il suo orologio a rana: se volete sapere qualcosa
in più di Lee, è che ha diversi accessori eclettici. «Cavolo, pensavo di averlo
perfezionato e averlo reso più potente, ma lui non cede!» brontola.
Ridacchio
divertita. «Non so, forse ha strani poteri. In ogni caso devo andare a comprare
delle carote e a trovare la nostra vittima innocente per carpirgli un po’ di
informazioni»
Detto
e fatto, mi alzo dalla sedia velocemente, troppo velocemente, cosicché provochi
la caduta del portapenne di Lee, che non si spreca a comprarle – penne a rana,
penne a coniglio, penne a carota, penne con scritto sopra uno slogan, penne a
cani – e di conseguenza la sua ira molesta.
«Be’,
io vado. Organizza un po’ quello che dovremo metterci e niente… ciao!»
Meglio
fuggire di qui prima che si accorga del casino che c’è a terra, in camera sua.
Fortunatamente l’auto non è molto lontana e neanche la casa di Louis lo è,
perciò mi trovo in un attimo di fronte a quella che sarà – spero proprio di no
– la dimora di Hello Kitty, ma non ha ancora subito cambiamenti. Menomale.
Con
il mio irrinunciabile mazzo di carote in mano con le quali mi
farò subito
perdonare, suono il campanello e poco dopo Louis viene ad aprirmi,
squadrandomi
da capo a piedi. Se Louis dovesse venire a controllare la mia macchina,
troverebbe tutti i suoi inviti sparsi sul sedile posteriore.
«Sei
già qui?»
Eh
no, dove dovevo essere, Tomlinson? A provarmi il vestito da meringa?
«Certo
che sono qui, tutta per te. Ed ecco le tue carote» mi faccio scrupolo di
mettergliele di fronte al naso. «So che le ami e hai bisogno di un po’ di svago,
quindi eccoci qui entrambe. Ora vuoi farci entrare?»
Louis
si scosta il giusto per farmi passare, ma il suo comportamento mi
insospettisce: che si sia accorto di quello che sta succedendo? Louis si lascia
cadere sul divano con aria passiva, imitato subito dalla sottoscritta.
«Ehi,
che cosa ti prende?» chiedo preoccupata, mentre lui si passa una mano tra i
capelli. «E’ successo qualcosa?»
Comincio
a sudare freddo, magari mi ha scoperta e mi dirà che non sono più la sua
migliore amica, che mi odia! Nervosa mi scosto una ciocca di capelli dietro
l’orecchio.
«Joy
mi ha chiamato e mi ha detto che il vestito è completamente tagliato in una
parte: la sarta ha detto che una ragazza si è scambiata per lei e ne ha
approfittato.» spiega Louis stanco. «Forse avevano lo stesso vestito e allora…
ma chi è la persona che farebbe una cosa del genere?!»
Io,
Louis. Sono stata io. Perché tu non sei il mio migliore amico, perché sei di
più. Sono tentata dal dirti la verità, ma mi trattengo.
«Non
so. Louis, sei sicuro di quello che stai facendo?» chiedo finalmente, mostrando
un po’ della mia disapprovazione. «Dopo che ti sarai sposato non potrai più
fare niente»
«Diane,
smettila. Tutti mi appoggiano, perché tu no? Sei la mia migliore amica,
dovresti farlo»
«Non
ti ho detto che non ti appoggio. Voglio solo sapere se sei sicuro di quello che
stai per fare… ecco, sei troppo giovane»
Louis sposta lo sguardo altrove, non vuole rispondermi. «Andiamo, Louis!
Vuoi davvero stare a sentire Joy per il resto della tua vita?»
Lui
non risponde, continua a guardare fisso il pavimento, stringendosi le braccia.
Alzo gli occhi al cielo rassegnata: è così testardo! Quando fa una cosa non
puoi smuoverlo da quell’obbiettivo.
«Va
bene, fai come ti pare. Poi non venire da me il giorno prima a dire che vuoi
annullare tutto» velocemente scatto in piedi, vado in cucina e tiro fuori dal
frigorifero una lattina di Coca Cola. «Esiste il divorzio, ma è brutto da
pensare»
«Diane…»
«Scusami»
dico, sedendo di nuovo sul divano e sorseggiando la Coca Cola con gusto.
«Insomma, è una tua scelta; forse è meglio se me ne sto zitta: non ho voce in
capitolo. Da una parte avrei preferito che tu fossi insieme ad Harry, ma…»
Louis
prende un cuscino e se lo pianta in faccia, nonostante non respiri: per lui è
meglio morire soffocato che ascoltare i miei deliri pomeridiani. Mugugna
qualcosa che non riesco a capire per colpa del cuscino, ma suppongo non sia una
cosa molto carina.
«Dai,
non fare così. Io vi ho trovati sempre molto carini… meglio che sposarsi con
Joy, non credi? A New York li fanno, i matrimoni tra gay» ridacchio, perché mi
diverto a stuzzicarlo in questo modo e a fargli saltare i nervi. «Io ci farei
un pensierino, Louis»
«Vaffanculo»
Con
un sorriso che mi increspa le labbra appoggio la lattina quasi finita sul
tavolino di cristallo di fronte a noi e lo abbraccio (cosa che succede
raramente). In tutti questi anni non ci siamo scambiati molte dimostrazioni
d’affetto, a parte il bacio al gioco della bottiglia, e gli abbracci rari. Per
lui non sarebbe un problema, sono io quella che rischia un embolo ogni volta e
in questo periodo sento molto il bisogno di stare attaccata a Louis come una
cozza a uno scoglio. Perché poi sua moglie – se si sposerà dopo quello che ho
combinato e se la nostra amicizia resisterà – sarà gelosa.
«Anch’io
ti voglio tanto bene» mormoro, un po’ di amaro mi rimane in bocca, mentre lui
ha ancora quel dannato cuscino sulla faccia. «E togliti ‘sto dannato cuscino
dalla faccia!»
Finalmente
dopo un po’ appare da dietro quell’irritante insieme di piume con un sorriso,
sorriso che si ingrandisce appena gli strappo il cuscino dalle mani e lo getto
dall’altra parte del divano.
«Diane,
ti voglio bene. Grazie per tutto quello che stai facendo: so che Lucy ha dei
gusti osceni eppure tu indosserai lo stesso quel catarifrangente verde e rosa»
dice sincero, e il senso di colpa mi attanaglia. «A proposito, com’è andata?»
Santo
Cielo, me ne ero dimenticata! È anche sulla lista! Sono messa peggio di quanto
già dica Liam.
«Ehm…
non sono ancora andata, se devo essere sincera: me ne sono dimenticata»
Louis
ridacchia. «Sempre la solita... devo chiamare il catering per comunicargli
delle piccole modifiche»
Alla
parola magica scatto in piedi, eccitata. Louis si sporge oltre il divano,
prende il cellulare dal tavolino e mentre sta cercando il numero della rubrica
riesco a vedere il nome del catering. Non è stato faticoso, dopotutto. Dopo
attimi di attesa riattacca dicendo che non rispondevano.
«Louis,
stavo pensando un’altra valida alternativa al tuo matrimonio» esordisco con una
mano tra i capelli e un gomito appoggiato sulla sua spalla. «Potremmo sposarci
noi due, se restiamo senza compagnia. Tipo quel film con Julia Roberts»
E
qui sì che Louis scoppia a ridere, ma non perché non voglia. O almeno credo. «E
se io mi sposo e tu resti sola?»
«Mi
sposo con Liam»
«E
Aileen?»
«Chi
se ne frega, sono io quella che avrà bisogno di Liam» ridacchio.
Mi
potrei sposare tutti i One Direction, ma solo lui sarebbe l’unico.
Carrot's Corner ♥
Salve, carissime e carissimi!
Eccomi qui per vostra sfortuna che dovete assistere a 'sto scempio LOL
No, che devo dire? Cioè, vi fa schifo lasciare una recensioncina?
4 preferite, 5 ricordate, 8 seguite! LOLLISSIMO.
No,
comunque, 'sto capitolo fa cagare ma tanto bastava per farvi capire
com'è Aileen [Andreea, non dirmi che non ti ho fatta bene
perché mi inbufalisco come un bufalo (?)], t'ho messo anche le
parentesi quadre AHAH
Grazie a tutti quelli che mi stanno facendo i complimenti su Twitter! *frigna*
Grazie alla mia Carotina Fotocopiata, Giulia ♥
a mia sorella gemella Aileen, Andreea ♥
a Rebecca, perché ti voglio tanto bene ♥
a Silvia, perché tu sei forte, lo so. ♥
a If_you_belive (spero di averlo scritto bene) che recensisce sempre :)
Maaari :)
Follow me on Twitter: __ohluna
I'll follow you back!
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Capitolo 4 *** 4. ***
cap 4 wedding
~Wedding
4.
«Diane,
mi spieghi perché ti fai trattare così? Cos’è questa specie di vomito? Sembri
fuoriuscita dal mio stomaco dopo che ho bevuto quindici vodka lemon»
«Seriamente,
Lee, con questo paragone mi hai disgustata come non mai»
Dopo
essermene andata da casa di Louis e prima di andare a boicottare il catering,
sono venuta a provarmi questo schifo di tulle. A parere di Aileen sono peggio
di un catarifrangente, molto peggio. E se a lei disgusta in modo particolare,
Lucy non può che pensare il contrario anche se non è qui – e menomale non è
qui, perché altrimenti Aileen le avrebbe tirato un pugno in faccia urlandole
che per colpa di Joy eravamo costrette a fare le delinquenti. La sarta mi sta
applicando delle piccole modifiche come allargarlo sul fondo, ma visto che temo
seriamente di essere scambiata per una bottiglia di champagne, Aileen
convincerà la giovane ad accorciare il vestito e a renderlo più stretto.
«Sembri
una pera, così» commenta Lee con una smorfia.
Le
lancio un’occhiataccia, occhiataccia che si rivolge alla sarta che mi ha appena
bucato un polpaccio con un fottutissimo ago. Reprimendo il dolore e la voglia
di picchiarla, scendo dal piedistallo e osservo la mia figura allo specchio. Oh
santo Cielo, sembro proprio una pera o una bottiglia o il vomito. Neanche fosse
un bel verde brillante, è pistacchio, esattamente come il rosa che è bebè.
«Sinceramente?
La signorina Lucy Johnson ha davvero dei gusti pessimi» commenta la ragazza, di
tre o quattro anni più grande di noi. «Non indosserei mai una cosa del genere»
Gemo
in preda al disgusto. «Hai ragione da vendere»
Aileen,
spaparanzata sul divanetto color crema, osserva la scena con una smorfia che
trasmette tutto il suo schifo nei confronti del vestito. Poi si alza con uno
scatto, mi si avvicina e comincia a piegare l’abito verso l’interno, per
accorciarlo, creando uno strano sbuffo.
«Toglierei
tutto il rosa e il verde deve essere più brillante, che così fa seriamente
pensare a del vomito. Poi lo accorcerei di molti centimetri, leverei questa
specie di spola rosa di tulle che non serve a un cavolo e anche le spalline»
Aileen mi gira attorno come se fossi una preda e lei il lupo che vuole
mangiarmi. «Sì, più sexy e meno da suora di clausura» conclude.
Sospiro
divertita. «Lee, non siamo a uno strip club, ma a un matrimonio»
«Senti,
Diane, vuoi farti lo sposo sì o no?»
Spero
che non abbia detto quello che ho sentito, ma dall’espressione attonita della
sarta capisco che Aileen ha davvero detto quello che non doveva dire. È scema?!
Così ci fa scoprire!
«Ops»
Sbalordita
mi sbatto una mano sulla fronte, mentre Aileen fa di tutto per cambiare
argomento o eliminare dalla mente della ragazza quello che ha rivelato.
«Okay,
è una lunga storia. La sposa e l’altra damigella mi stanno antipatiche, lo
sposo è il mio migliore amico nonché ragazzo che mi piace, e sto boicottando il
matrimonio. Ora puoi andare a dirlo al mondo» spiego borbottando mesta.
La
ragazza inizia a ridere di gusto, poi si siede accanto a me e posa la sua mano
sulla mia spalla. Aileen, perplessa, osserva la scena con qualche senso di
colpa per aver svelato il piano.
«Non
sapete quanto non sopporto Lucy, è sempre a dare ordini!» ridacchia la ragazza
con un sorriso. Sorpresa lancio un’occhiata a Lee, che si stringe nelle spalle.
«Mi chiamo Sidney. E siccome mi state simpatiche, » e afferrò delle forbici, «vi
aiuterò a distruggere questa cosa oscena»
Aileen
la guardò basita mentre lei mi intimava di togliermi il vestito in fretta e
furia. Sorrido quando Sidney mi dice che il vestito me lo rifarà da capo e da
sola, senza il consiglio né della sua principale né di Eliza, e come Aileen lo
ha progettato.
«Se
ti scopriranno, perderai il tuo lavoro in un attimo» dice Lee, sentendosi un
po’ in colpa. «Diane combina già tanti guai da sola, non c’è bisogno che tu
rischi»
Wow,
grazie della considerazione, Lee. Sei un’amica, davvero. Sidney sorride,
stringendosi nelle spalle con noncuranza.
«Non
ho mai voluto fare la sarta, e poi adoro combinare guai! Per me sarà un
piacere»
Non
mi resta che ridere: o la sorte mi ama fottutamente oppure ho solo un gran
culo. Ora ho perfino la sarta personale che mi fa il vestito come voglio!
«A
me va bene» convengo, anche Lee annuisce e Sidney sorride orgogliosa, prendendo
un metro in mano e cominciando a misurarmi da capo a piedi.
«Dobbiamo
cercare il catering, o almeno la sede, e confonderli. Poi penseremo al
fotografo, facendoci dire da loro chi è»
Aileen,
che ora sta completamente distesa sul divanetto color crema, annuisce
svogliata, poi afferra il telefono e comincia a giocarci. Dopo secoli di
chiacchiere e di risate, Sidney afferma di aver finito e ci lascia andare verso
la macchina.
«Santo
Cielo, quella Sidney non smetteva di parlare!» brontola Lee entrando in auto e
mettendosi al posto di guida. Con uno scatto afferra da una busta dietro i
sedili due parrucche e me ne porge una. «Mettiti questa e muoviamoci»
«Ma
non sappiamo dove andare!» protesto, mentre lei parte a tutta con i capelli
castani che le spuntano da sotto quelli rossi.
Lei
sospira scocciata. «Ma secondo te cosa stavo facendo con lo smart phone mentre
te ti provavi quella meringa di vestito?»
«Cazzeggiavi?
Di solito lo fai sempre»
Aileen
sterza velocemente ad una curva, così forte che vado a battere la testa contro
il finestrino: non mi chiedo a quale velocità stia andando. Mi massaggio
dolorante la parte colpita, cercando allo stesso tempo di infilarmi la parrucca
in testa con scarso successo.
«Macché
cazzeggiavo! Stavo guardando su Google dove abita il proprietario del catering
e ho trovato due opzioni: la prima è esclusa perché è a Edimburgo, la seconda
invece è possibile perché è a pochi isolati da qui»
Il
quartiere dove siamo arrivate non è niente di lussuoso. I palazzi sono quasi
tutti di mattonelle di vari colori, alcuni invece sono dei terra tetti con un
piccolo giardino, ma per il resto sembrano tutti uguali. Ci sono pochissime
auto, alcune malandate e risalenti a chissà quale epoca: forse qualcuno le
colleziona.
«Sei
sicura che sia il posto giusto?»
Aileen
annuisce convinta e guarda sul suo smart phone. «Sì, ne sono sicura. Il palazzo
dove sta il signor Blake dovrebbe essere quello» e addita l’edificio un po’ più
in là dalla nostra posizione.
Lee
si guarda riflessa nello specchietto, sistemandosi con cura la parrucca rossa,
mentre la sottoscritta si osserva cinica con addosso quella castana. L’ho
sempre detto che non mi sarei mai tinta i capelli di castano.
Non
dovrebbe essere difficile dire al tizio che Joy ha le idee confuse riguardo ai
loro servizi, né disdire ogni cosa e chiedere chi è il fotografo. Ci saremmo
presentate come amiche della sposa, tranne me ovviamente, eccetera, eccetera…
«Dai,
Lee, suona te» dico appena arrivate alla porta. «Esordisci te»
Lei
sbuffa. «Stai scherzando, spero. Sei tu quella che vuoi impedire un matrimonio»
«Per
favore.»
«No»
«Ti
supplico»
«No»
«Ti
faccio fidanzare con Liam»
«No»
«Ma
come, non vorresti essere la sua ragazza?!»
«Sì,
ma ti dico sempre no»
«Ti
prego»
«Diane…»
«Dai!»
«Va
bene!» sbotta Lee spazientita. «L’hai avuta vinta tu, meglio muoversi
altrimenti restiamo qui a vita»
Bruscamente
Lee si sistema la parrucca, poi preme il campanello che suona in maniera
spettrale. Un signore sulla sessantina quasi completamente calvo ci apre la
porta e sorride alla nostra vista in modo cordiale.
«Salve,
posso esservi d’aiuto?»
Vorrei
urlargli contro di non venire al matrimonio di Louis e Joy, ma riesco a
mantenere un’espressione neutra mentre Lee sorride affettata.
«Buonasera,
è lei il signor Blake?» l’uomo annuisce impercettibilmente, «siamo
rispettivamente un’amica e una damigella di Joy Johnson, la ragazza che ha
prenotato il catering per il suo matrimonio.»
Ma
che brava che sei, Lee! Sai mentire in modo eccellente, quasi meglio di me, ma
forse è tutto merito della tua vena artistica.
«Oh,
sì, mi ricordo di lei! Be’, accomodatevi»
L’uomo
si scosta un attimo per far passare sia me che Aileen e ci invita a sederci con
un cenno su un divano vecchio e logoro: evidentemente il signore vive da solo e
non si preoccupa dell’avere ospiti, forse siamo gli unici in dieci
anni.
«Signor
Blake» esordisco tormentandomi le mani. Lo sguardo di Lee si sposta turbato da
ogni parte e da ogni dove per vedere fotografie vecchie o ritagli di giornali.
«La signorina Johnson vorrebbe annullare la prenotazione che aveva fatto per il
suo matrimonio. Ci ha detto di venire qui»
Lo
sguardo dell’uomo è sospettoso. «E perché non ha telefonato? Poi per quale
motivo vuole annullare la prenotazione?»
«Be’»
risponde Lee con voce vellutata. «Il matrimonio è stato annullato e la
signorina Johnson è troppo scossa così non ci ha dato i numeri telefonici
necessari, né il suo né quello del fotografo»
Annuisco
convinta della sua teoria. Povero signor Blake, i soldi gli farebbero comodo
almeno per sistemare casa. Ma forse questa casa raccoglie dei ricordi che lui
non vuole cancellare, magari una moglie scomparsa oppure memorie d’infanzia.
«Be’,
mi dispiace molto per la signorina Johnson. Al fotografo penserò io: siamo grandi amici.» dice
dispiaciuto Blake con una mano sulla tasca della camicia, «pensavo che con
questo matrimonio la mia attività sarebbe risalita, ma invece…»
Questo
uomo ha la capacità di farmi sentire una merda, e io non mi sono mai sentita in
questo modo, né quando ho scambiato il bouquet né quando ho tagliato il vestito
né quando Liam ha intercettato gli inviti sotto mia richiesta. Mai.
«Può
contare sul mio matrimonio, quando convolerò» mi viene spontaneo dirlo, almeno
per consolare quell’anima affranta.
Aileen
mi guarda come se avessi detto che voglio buttarmi di sotto da un ponte perché
Louis è troppo occupato con Joy, ma ignoro la sua occhiata sbalordita.
L’uomo
mi sorride riconoscente. «La ringrazio.»
Il
‘lei’ mi fa sentire vecchia! Lee si schiarisce la voce, si alza, si passa una
mano tra i capelli e fa un breve inchino per poi porgere la mano al signor
Blake con una strana posizione formale (forse non sono abituata a vederla
così).
«Be’,
grazie per la sua disponibilità e ci scusi per l’arrivo così improvviso»
Anch’io
stringo la mano all’uomo, che non esita a farci il baciamano come i vecchi
tempi. Argh, mi fa sentire ancora più vecchia!
«Le
saluteremo Joy, arrivederci»
Appena
la porta sbatte e siamo in macchina, tiro un sospiro di sollievo e mi tolgo
quella dannata parrucca. Lee fa lo stesso, per poi prendere una sigaretta e
accenderla: è nervosa, fuma soltanto in quei momenti.
«Si
può sapere da dove ti è venuta quell’uscita sul tuo matrimonio?» chiede lei,
aspirando e poi espirando il fumo.
«Mi
sono sentita una merda, in quel momento. Penso che Joy abbia scelto il suo
catering solo per fare una buona azione»
Lee
inizia a tossire convulsamente, aggrappandosi al mio braccio e guardandomi con
gli occhi spalancati dalla meraviglia.
«Non
devi sentirti in colpa adesso, Diane. Sta andando tutto bene, pensa che c’è una
probabilità che Louis non si sposerà e che tu potrai dirgli tutto» dice. Veloce
infila la chiave nel cruscotto e fa partire l’auto con un rombo. «Consolante
poi il fatto che tu non ti sposerai mai»
Il
mio viso si piega in una smorfia. «Chi l’ha detto, Lee? Potrei sposarmi prima
di te»
«Ne
dubito fortemente»
«Vedremo
che cosa ci riserverà il futuro. Ora andiamocene» taglio corto, tirando fuori
dalla tasca la lista e cancellando gli obbiettivi.
1. Rovinare il vestito da sposa. X
2. Boicottare il catering. X
3. Far urlare la Strega alla cerimonia.
4. Scambiare il bouquet della sposa. X
5. Distruggere la meringa verde. X
6. Chiamare Aileen. X
7. Trasformare la torta. X
8. Recapitare e intercettare gli inviti. X
9. Far mancare il prete per qualche assurdo motivo.
10.
Continuare a fingere con
Hello Kitty e la Strega.
11. Allontanare il fotografo con un tranello. X
12.Scambiare le decorazioni da matrimonio con quelle di
Carnevale. X
13. Convincere gli altri al mio proposito.
14. Mettere un cerotto alla bocca di Zayn. X
15.Comprare le carote. X
Ancora
poche cose e tutto si compirà. A meno che non provi di nuovo quella strana
sensazione di colpa di oggi.
Carrot's Corner
YAAAAAAAA, people, eccomi qui (?)
come state, gente? *mastica la carota tipo bugsbunny*
eccoci
con questo nuovo scempio. Se le cose vi sembrano troppo veloci, vi
avverto che è totalmente normale, come ho progettato. Il
prossimo capitolo avrà un piccolo problemino... non vi dico
quale.
MA CIOOOOOOOOèèè!!!
No, davvero, thanks so much a tutte le persone che hanno recensito LOL
E PORCO PAYNE (?) 6 preferite, 4 ricordate, 14 seguite...
GLASSIE! *momento truzzo*
ma, appunto, una recensioncina in più, no?
Anyway, capitolo dedicato a Sarah, cioè Demsmuffin, che in 'sta storia è ufficialmente la ragazza di Harry <3
(i tuoi sogni sono realizzati)
E ora mi ritiro nel mio angolo scuro a mangiare carote con Louis.
Adios! (?)
Maaari :)
follow me on twitter: __ohluna
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Capitolo 5 *** 5 ***
cap 5 wedidng
~ Wedding
5
Oggi
non faccio un cazzo per quel matrimonio, ieri ho guadagnato tempo prezioso e
questa mattina me ne sto spaparanzata sul letto a mangiare cioccolato al latte
e a guardare le repliche di ‘How I met your mother’ alla televisione. Il
cellulare è in silenzioso, sommerso dai cuscini viola, i miei genitori non ci
sono perché al lavoro, il telefono di casa è staccato e il campanello è fuori
uso. A meno che qualcuno non entri dalla finestra a mo’ di Spiderman, nessuno
potrà interrompere la mia quiete e vedere il mio corpo fasciato da un ridicolo
pigiama a pecorelle.
Il
tempo al di fuori della finestra è brutto: grosse e dense nuvole grigie coprono
il cielo, il vento violento sferza le finestre, una pioggerellina leggera
scroscia sull’asfalto della strada, ben presto sarà pesante.
Mentre
Robin e Barney si scambiano il loro primo bacio – puntata vista chissà quante
volte – il cielo diventa ancora più scuro: sembra che mi voglia rimproverare
per il mio dolce far niente di oggi.
La
pubblicità mi fa cadere in uno stato di semi depressione, perciò afferro con
pigrizia il computer portatile sulla scrivania e me lo porto sulle ginocchia.
Nell’attesa che si accenda, scarto un’altra barretta al cioccolato e le do un
morso, affondando la lingua in quel morbido triplo ripieno.
Decido
di andare a fare una capatina su Facebook e una su Twitter, tanto per tenermi
aggiornata.
Tempi duri oggi alle
prove!
Ha scritto Harry su Twitter e come previsto, ha più di cento retweet in un
attimo con fan che gli mandano messaggi imploranti.
Che
cavolo, io neanche raggiungo i venti!
Come
al solito Niall ha twettato che ha fame e che andrà in palestra perché a forza
di mangiare ingrasserà; Zayn invece ha un scritto un tweet in urdu e non ci
capisco una mazza.
Liam
ripete sempre la stessa solfa: che giorno
bellissimo! Grazie a tutti. Un bellissimo modo per nascondere il fatto che
ieri ha praticamente intercettato più di duecento inviti correndo dietro al
postino: insomma, mica tanto bella, come giornata.
Dormo sognandoti… santo Cielo, Louis.
Non puoi mandare a giro per il mondo tweet di questo genere nei quali esprimi
il tuo amore nei confronti di quella gallina bionda di Joy. E le fan sono
impazzite, ovviamente. E alcune ti insultano anche!
Aileen
mi ha almeno menzionata in sette tweet dicendomi che se non accendo il
cellulare, mi abbatterà.
Facebook
è invece una noia mortale: sempre i soliti link, le solite persone, e qui non
ci sono né Harry né Niall né Zayn né Liam né Louis che dicono cazzate, di
conseguenza non posso sfotterli nascondendomi tra le fan.
Aileen
mi ha mandato otto messaggi colmi di insulti, uguali a quelli di Twitter. Che
ci sarà di tanto importante?!
Faccio
per afferrare il telefono per poterlo finalmente accendere, ma la mia
attenzione viene attirata dalla schermata di Twitter, che mi informa che il dedica canzoni mi ha menzionata.
Chi
è quella persona che mi dedica “what
makes you beautiful” dei One Direction affermando che sono bellissima? Bah,
magari Louis – nei miei sogni. Oppure gli altri quattro coglioni che mi
vogliono prendere per il culo e così si fanno anche pubblicità.
Con
un sospiro chiudo tutte le finestre, mi stendo sul letto e rivolgo la mia
attenzione verso lo schermo della televisione, dove si sta svolgendo un litigio
tra Marshall e Lily – anche questa l’ho vista chissà quante volte.
Appena
il mio cellulare torna libero, comincia a vibrare come un dannato ricevendo
messaggi di chiamata e appunto, una chiamata.
«Pronto?»
biascico con il cioccolato in bocca.
«Si
può sapere per quale motivo hai spento il telefono?!»
«Ero
in uno dei miei momenti relax!» spiego inviperita. «E ora hai rovinato tutto!
Che cazzo vuoi, Lee?»
«Riguarda
il matrimonio che vuoi ostacolare, Diane. O forse ti sei già dimenticata?»
«Sta’
zitta. Già mi girano le palle perché hai rovinato il mio momento…»
«Ora
il tuo relax è meno importante!» Lee mi interrompe sbraitando. «Vuoi che quel
cretino di Louis non si sposi?»
«Sì!
Che domande stupide fai?!»
«Bene,
allora emergi dal tuo letargo, vestiti e vieni a casa mia: ho una brutta
notizia da darti»
Annoiata
spengo la televisione. «Non puoi dirmela ora?»
«No,
non posso. Poi dopo andiamo dai ragazzi»
«Sono
alle prove» biascico, alzandomi a fatica dal letto e prendendo un paio di jeans
da una sedia.
«Non
me ne frega un cazzo se sono alle prove. Ora muovi quel bel culetto e vieni
qua!»
Lei
riattacca borbottando: quando è arrabbiata, Lee è davvero volgare. Con un lungo
e prolungato sospiro riattacco anch’io, mi infilo un paio di jeans e una
maglietta, raccolgo tutte le cartacce delle barrette di cioccolato e le getto
nel cestino, prendo le chiavi e un lecca lecca alla fragola e parto.
In
macchina sembra che il tempo voglia prendersi gioco di me: se prima era brutto
e nuvoloso, ora il cielo si sta piano piano riaprendo mostrando un sole
primaverile e anche le rondini hanno deciso di volare sopra la mia testa. Il
traffico è quello di sempre, la vita scorre come sempre.
La
casa di Aileen è una delle villette a schiera che si vedono nei film, dai
mattoni rossi e con un cancello bianco macchiato un po’ di ruggine. Nonostante
sembri una casa del secolo scorso, è più tecnologica di qualunque altra: i suoi
genitori, a parte temere i ladri, hanno sempre ritenuto la tecnologia un dono
di Dio. I miei invece pensano che sia la cosa peggiore mai inventata.
Appena
suono il campanello, Lee appare con un tic nervoso sul viso quasi fossi in
ritardo.
«Dobbiamo
andare, Diane, muoversi. Adesso.» sillaba affannata prendendomi un braccio e
trascinandomi all’auto.
Sospiro.
«Puoi dirmi che sta succedendo?»
«Te
lo spiego in macchina. Ora muoviti e andiamo da quei cinque coglioni» dice
affannata. «Louis mi dovrà spiegare molte cose, esattamente come dovrà fare
anche Zayn.»
Parto
velocemente, per evitare che Lee scleri prima del dovuto. E mi chiedo: che cosa
hanno combinato Louis e Zayn? Lee magari ha scoperto che sono stati loro a
mandarmi quella dedica ridicola su Twitter e vuole ucciderli con violenza.
Intanto
lei continua a mangiarsi nervosamente le unghie, qualche volta guardando in
modo febbrile il display del cellulare. Okay, ora mi sto innervosendo: che cosa
sta succedendo? Odio quando le persone nascondono le cose per evitare che le
sappia, esattamente come sta facendo Aileen adesso.
«Lee?
Dimmi subito che sta succedendo o ti scarico qui»
Lei
mi guarda allarmata. «Vuoi davvero saperlo, Diane? Moriremo dopo che te lo
dirò»
«Oh,
andiamo! Non essere melodrammatica!» sbuffo scocciata. «Dimmelo e basta!»
Lee
tira dei lunghi e prolungati respiri, per temporeggiare, mentre mi sto adirando
sempre di più nei suoi confronti e in quelli del segreto.
«Joy
ha anticipato il matrimonio»
E
Lee lo sputa così, facendomi fermare all’improvviso e rischiando di creare un
tamponamento sulla strada. I clacson delle altre auto mi giungono all’orecchie,
molesti, ma ho altro cui pensare.
Nonostante
tutto il nostro lavoro, nonostante le abbia rovinato il vestito, Joy ha deciso
di sposarsi prima.
«Perché?»
sbotto incredula. Lee è tutta preoccupata a massaggiarsi il gomito che ha
sbattuto contro il vetro del finestrino. «Perché vuole sposarsi prima?!»
«E’
stato Zayn a dirmelo» spiega Lee. «Joy dice che c’è qualcuno che vuole
ostacolare il matrimonio: quando ha chiamato il catering per comunicare la
decisione, il signor Blake ha detto che aveva disdetto; il bouquet è stato
cambiato; il fotografo è stato di nuovo chiamato; il vestito messo a posto, e
quando ha chiamato la sua amica lei le ha detto che non sapeva nulla del
matrimonio» Lee mi guarda per cercare una mia reazione, poi sospira. «In
pratica il nostro lavoro è andato a puttane»
Dannazione!
E adesso? Non abbiamo più tempo per compiere di nuovo tutto daccapo, come
minimo faremo solo un cinque percento su cento. In più gli altri ci conoscono,
quindi Iris potrà rivelare la nostra identità o almeno descrivermi, a patto che
si ricordi come sono fatta. Al signor Blake mi sono presentata come la
damigella, ma non credo che abbia detto a Joy che sono stata io.
Bene,
ho una probabilità su due di essere beccata e ho una gran voglia di scappare: e
se tutto quello che ho ipotizzato succedesse? Ora arriveremo dai ragazzi e
appena entrerò da quella porta, Louis mi lancerà un coltello urlandomi contro
che ero la sua migliore amica e mi chiederà per quale motivo ho fatto una cosa
del genere. Sto seriamente cominciando a sudare freddo, ora cosa facciamo?
Lasciamo perdere tutto e permettiamo che Louis si sposi? Ma certo che no.
Troveremo
un’altra soluzione.
«E
ora cosa facciamo?» chiede Lee preoccupata dal mio silenzio. «Non possiamo
cominciare daccapo: perderemo solo tempo.»
«Già.
Considera che c’è una probabilità che sia stata scoperta, quindi dobbiamo
muoverci alla svelta»
Lee
comincia a giocherellare con il finestrino pensierosa, aprendolo e chiudendolo
ritmicamente cosicché il vento possa entrare e sferzarmi il viso.
Rabbrividisco.
«Be’,
il tuo vestito sarà sicuramente diverso da quello di Lucy, e non ti hanno
scoperta.» conviene Lee poco dopo, mentre posteggio l’auto con prudenza.
«Dovremmo lasciare che i preparativi si compiano»
Il
mio viso è piegato in una smorfia di stupore. «Stai scherzando, vero? Così
Louis si sposerà e non potrò fare niente per impedirglielo»
«Non
necessariamente sarà così. Il meteo su internet predice che per quel giorno
pioverà incessantemente: il catering, il bouquet e il vestito potrebbero
arrivare in ritardo per il traffico»
«Le
previsioni non sono mai azzeccate» borbotto amareggiata. «Come facciamo, Lee?»
Lei
ridacchia senza motivo. «Potresti fare un’entrata trionfale al momento in cui
il prete dirà la famosa frase ‘parli ora o taccia per sempre’ e urlare ‘Louis,
non ti sposare! Io ti amo!’»
«Non
è vero che lo amo»
«Certo,
certo… tu neghi sempre questo genere di cose»
«Mi
piace e basta.»
«Piacere
e amare sono la stessa cosa da una parte, no?» trilla lei divertita. Con uno
scatto balzo fuori dalla macchina, sbatto la portiera e guardo Aileen con
un’espressione preoccupata ma furiosa al tempo stesso. «Non fare quella faccia,
Diane: ti vengono le rughe»
Con
uno sbuffo la ignoro e, quando entro dentro la stanza dei ragazzi insieme a
lei, vedo tutti e cinque i One Direction sdraiati sui divanetti a non far
niente, in una depressione assoluta.
«Tempi
duri alle prove un cazzo, Harry» borbotto scocciata, ormai mi sono quasi dimenticata
di quello che potrebbe succedere. «Wow, che botta di vita che siete»
Niall,
a testa in giù dal divano, alza un attimo lo sguardo. «Non rompere, Diane, sei
arrivata ora.»
Aileen
saltella per la stanza, sollevata che non dicano niente di ciò che è successo.
Poi si lancia accanto a Harry, con lo sguardo fisso sul pavimento: sembra
almeno quello più loquace. Louis giace mezzo addormentato sul divanetto, con la
testa sulle gambe di Liam, che in pratica sonnecchia sui cuscini; Niall è a
testa in giù, Harry guarda come un ebete il pavimento e Zayn ci è sdraiato
sopra, ticchettando le dita su di esso.
«Okay,
chi è dei cinque morti che resuscita un attimo e mi spiega la situazione?»
Nessuna
risposta dai One Direction, Harry si limita ad alzare la testa tre secondi.
«Il
matrimonio è stato anticipato e qualcuno sta combinando casini» spiega
finalmente lui. «Louis è stressato perché vuole scoprire chi è e noi lo abbiamo
seguito a ruota»
Aileen
lo stuzzica con un dito, poi sposta lo sguardo sugli altri e su di me, che sto
cercando un posto dove sedermi perché ovunque è occupato. Sono vicina a Zayn,
le mie scarpe lo sfiorano.
«Chi
vorrebbe fare una cosa del genere?» chiede indignata Aileen, e quasi scoppio a
ridere.
«Ma
che ne so!» Louis scatta all’improvviso, adirato.
«Qui
c’è una talpa, ma nessuno di noi lo è» Zayn tossisce, e io gli tiro un calcio.
«In fondo Louis dovresti esserne contento: ti sposi in anticipo. Da una parte
avrei preferito che ti sposassi con Harry, ma non si può avere tutto dalla
vita…»
Niall
riemerge dal suo stato comatoso, stato da cui Liam non vuole uscire.
«Secondo
me sei tu, Diane. Sei tu quella più riluttante tra di noi, e poi Louis è il tuo
migliore amico»
Scoppio
a ridere, ma dentro di me avvampo: lo sapevo che Niall avrebbe intuito
qualcosa, è peggio di uno psicologo.
«Figurati
se sono io, Niall. Appunto perché è il mio migliore amico non lo ostacolerei
mai.» Eh, certo, viva la sincerità. «Be’, potrebbe anche essere Harry, allora»
Il
chiamato in causa alza la testa sorpreso. «Che cavolo c’entro io, Diane?»
Aileen
scoppia a ridere e si stringe nelle spalle, mentre Zayn mi fissa accusatorio
dal pavimento: probabilmente sa che sono stata io e mi appoggia anche, solo che
non vuole ammetterlo. Proprio come Niall, potrebbe essere sollevato di tutti
questi imprevisti. E Liam intanto è in coma.
«State
sempre insieme»
«Ma
non c’entra niente…!» protesta Harry infervorato da così tante accuse.
«Sì, voi due siete fidanzati!»
«Ma
Diane…»
«Harry,
santo cielo, non negare l’evidenza» ridacchio, mentre Louis mi rivolge il dito
medio. «Sì, Louis, ti voglio anch’io tanto bene»
Stanca
del battibecco con Styles che imbronciato sta borbottando maledizioni contro di
me, mi accascio accanto a Zayn, proprio sotto Liam, che riceve uno schiaffo
dalla sottoscritta: mi sento molto meglio dopo aver saputo che nessuno sospetta
di me, a parte Zayn e Niall ovviamente.
«Sapete
che qualcuno mi ha dedicato una canzone su Twitter? La vostra per la
precisione» esordisco. «E ora potete anche smetterla di prendermi per il culo,
grazie»
Liam
biascica qualcosa contro il cuscino che non riesco a capire e Harry mi fa
sapere che non gliene frega un cavolo di quello che mi dedicano su Twitter e
che non sono stati loro. Eh, Madonna, che allegria che c’è oggi! Poi io speravo
in Louis, ma invece…
«Bene,
e ora che siamo tutti qui mezzi depressi su un divano cosa facciamo?» chiede
sarcastica Lee, tirando una botta a Liam. «Stiamo qui a contare le mattonelle
del pavimento?»
Liam
riemerge dai cuscini un po’ intontito.
«Io
penso che non sia stato nessuno di noi a boicottare il tuo matrimonio, Louis.
Poi ha ragione Diane, dovresti esserne contento… lo sei?»
Louis
alza pigramente la testa e la scuote incerto. «Forse… non sono sicuro»
«Come
non puoi farlo?!» grida Zayn tutto ad un tratto, convinto che abbia intenzione
di mollare tutto. Magari. «Stai dicendo che mollerai tutto all’ultimo momento?
Joy è praticamente perfetta»
E
per questo mi sta sul cazzo. E poi, Zayn, tu da che parte stai? Nervosa, mi
passo una mano tra i capelli, ora voglio sapere che cosa risponderà Louis,
mentre Harry fa una smorfia di disappunto e Niall scuote la testa. Né Liam né
Aileen si pronunciano, ma io so quello che vorrebbero dire.
«Non
sto dicendo che voglio bloccare tutto, Zayn. E se solo mi lasciasse dopo due
mesi chiedendomi il divorzio? Io a vent’anni avrò già un matrimonio alle
spalle!» ah, mi sento un genio! Louis sta avendo già i primi ripensamenti e
Aileen mi scocca un’occhiata di approvazione: evidentemente l’ho tartassato
così tanto che ora si trova a pensarla come me.
Nascondendo
un ghigno, scuoto la testa fintamente dispiaciuta quando vorrei strofinarmi le
mani con aria malvagia.
«Poi
potresti incontrare una meravigliosa ragazza dai capelli arancioni: la ragazza
carota» dico entusiasta, ridacchiando. Sappi che i capelli me li tingerei per
te, razza di stupido.«Vi sposerete e avrete tanti carotini»
Zayn
mi guarda divertito, Niall mi tira uno schiaffo, Liam e Harry scoppiano a ridere,
Lee scuote la testa, mentre Louis imbarazzato vorrebbe uccidermi sul posto:
dai, faccio per sdrammatizzare.
«Già,
Louis ha la fissa per le carote» commenta Zayn con un sorriso. «Specialmente
per quella di Harry!»
Ma
allora non sono l’unica a pensare che insieme sono carini! E qui mi sganascio
dal ridere, sdraiandomi completamente su Zayn, con Niall e Liam ormai sul punto
di morire.
«Non
commento» borbotta Harry imbarazzato, coprendosi il viso con una mano.
Louis
si alza con un sorriso poco raccomandabile – molto serafico in realtà -, siede
accanto a me e mi osserva prima di dire la battuta che probabilmente mi
rovinerà la vita.
«Ma
evidentemente due anni fa la mia, di carota, ti è piaciuta, Diane»
Un
coro di “oh” stupito si alza dal gruppetto composto da Niall, Zayn e Liam,
mentre Aileen boccheggia in preda alla meraviglia: se il primo citato di One
Direction sta morendo dal ridere, il secondo ha una faccia da pervertito e il
terzo non si sa cosa stia facendo, Louis sorride trionfante e io non riesco a
muovermi.
«Siamo
stati insieme un mese e basta, non abbiamo fatto quello»
«E’
sempre un mese» ripete lui con un sorriso.
Il
mio viso si piega in una smorfia. «Già, un mese dove tu sei stato in vacanza
due settimane con i tuoi amici in Scozia, mentre io ero segregata a Doncaster,
con quella rompi palle di Katrin. Ufficialmente sarebbero soltanto due
settimane»
Louis
si passa una mano tra i capelli, esasperato, commentando che sono impossibile
da sconfiggere: trovo appigli ovunque, anche quelli più disparati. Aileen sta
ancora boccheggiando meravigliata, come se avesse vinto alla lotteria e avesse
così tanti soldi che è priva di idee riguardo al metodo per liberarsene.
«Perché
non mi hai detto che eravate stati insieme?»
È
importante? E comunque qui ognuno deve farsi i cazzi suoi, che quello che
succede tra me e Louis è nostro e basta.
Nonostante
Aileen sia la mia migliore amica, non siamo mai state tanto tempo insieme: ci
conosciamo da più o meno un anno e mezzo, ed è incredibile come il nostro
rapporto si sia costruito così in fretta. Infatti Lee sarebbe teoricamente la
migliore amica di Liam, che me l’ha presentata quando per la prima volta ho
incontrato i ragazzi e Louis mi ci aveva trascinato dicendomi che erano
simpatici (e non si sbagliava) e che avrei conosciuto gente nuova.
Ora
più che amica di Liam è mia. Trascorriamo il tempo quasi sempre insieme,
dicendo cazzate e raccontandoci le nostre vite precedenti, quando i One
Direction non esistevano e siamo entrate nel giro. In pratica lei sa tutto di
me e io so tutto di lei, non proprio tutto a dir la verità: le ho raccontato
che ho dato quasi fuoco a casa mia quando avevo quattro anni per colpa di una
candela per le zanzare; che ho tagliato i capelli di Louis a sei per vendicarmi
del fatto che lui avesse rubato la mia bambola; che proprio quel cretino del
mio migliore amico ha ricevuto il mio primo bacio al gioco della bottiglia
quando ne avevo tredici; che ho provato a fumare ma mi ha fatto schifo, che
bevo poche volte; che (segretamente ovviamente) fui io a organizzare una
protesta alla scuola, protesta che causò l’espulsione di un’altra persona e che
alla fine fui beccata ed espulsa due volte di fila.
E
lei mi ha raccontato che a cinque anni aveva incontrato Liam all’asilo e come
benvenuto gli aveva tirato una matita in un occhio; che lui per ripicca aveva
buttato tutti i suoi pennarelli dalla finestra e che poi le aveva fatto lo
sgambetto; che quando quel cretino – a suo parere- era finito in ospedale per
quell’incidente e gli avevano tolto il rene, lei era stata la prima ad andare
lì; che non ha mai trovato un ragazzo che la capisse veramente; che ha
cominciato a fumare per il nervosismo da quando i suoi avevano litigato in modo
tremendo; che Liam non ci provava neanche a prendere una sigaretta o un bicchiere
di vino in mano; che veniva messa in punizione molte volte solo perché si
ribellava al bullismo compiendo scherzi.
Be’,
le ho solo trascurato il fatto che fossi stata insieme a Louis un mese, anzi,
quindici giorni.
«Perché
me ne sono dimenticata» decreto infine, mentre tutti e cinque i ragazzi si
alzano dicendo che devono tornare alle loro prove. Ma prima che se ne vadano
però, lancio un cuscino in faccia a Louis, che lo para in tempo e scappa via
con una linguaccia.
«A
me sembra una cosa importante» mormora Lee con un sopracciglio inarcato. Si
sdraia comodamente sul divanetto. «Vi vedrei bene insieme»
Trascino
i piedi verso di lei, poi mi accomodo vicina alla sua pancia con un sorrisetto
birichino.
«Come
ha detto Zayn “solo nei tuoi sogni, Diane”» sospiro rassegnata.
Aileen
mi stuzzica con un dito. «Allora lasciamo perdere tutto?»
«No»
scuoto la testa, mentre Lee si alza sui gomiti con un espressione
interrogativa. «Improvviseremo al momento, non mi sono mica arresa»
«Ci
vuole un po’ prima di farti rassegnare; sei un po’ come Louis: una testarda
cronica. Non mi stupisco che siate amici»
Ridacchio,
tormentando un lembo della maglietta. «Da una parte è vero, dall’altra no. Non
cedo facilmente – solo in casi in cui Zayn mi faccia sentire una merda – mentre
lui sì»
Aileen
mi guarda comprensiva: forse lei sa cosa sto passando interiormente, quando
vorrei intensamente uccidere Joy e occultare il suo cadavere.
«Ti
capisco, da una parte» sorride lei, mettendomi una mano sulla spalla. «Ti
voglio bene, sappilo. E sei molto forte.»
«Questa
tua dimostrazione d’affetto mi preoccupa, Lee. Però ti voglio bene anch’io»
Aileen
scoppia a ridere: già, sono forte. Molto forte. Ma nei miei pensieri non c’è
altro che una grande amarezza.
Carrot's Corner
Salve gente :)
Sono triste in questi giorni, quindi non dirò niente di particolarmente scandalizzante come ho fatto precedentemente.
Ho
cambiato caratteri, perché mi hanno detto che non ci si capiva
nulla negli scorsi capitoli, perciò... non volevo mai postare,
in questi giorni.
Oggi 4 Novembre, la mia Firenze veniva alluvionata. Oggi 4 Novembre, Genova è stata alluvionata.
Non posso altro se non esprimere tutta la mia tristezza per la Liguria.
In ogni caso, gli altri motivi per cui sono triste sono più banali.
Non dico mai niente sulle recensioni, non oso mai dire niente, ma ragazzi...
6 preferite, 6 ricordate, 22 seguite.
Grazie
moltissimo a tutte, ma mi farebbe piacere davvero che qualcuno
recensisse e dicesse la sua opinione... avevo già in mente di
chiudere la storia, e così non fate altro che aumentare le
possibilità di chiusura. Se vi piace davvero o trovate l'idea
carina o patetica, accetto tutto, critiche e non.
Ringrazio PandaMito, Andreea, Rebecca, Sarah, Giulia.
Ah,
per amore di contestualizzazione... Aileen Sparks è Andreea
cioè __PleaseStay. Non ho copiato il personaggio di Aileen della
sua fanfiction, ma ci siamo messe d'accordo. Se io l'avessi infilata
nella mia ff, lei mi avrebbe infilata nella sua.. e sono Brittany. AHAH
grazie a tutti per gli insulti (nella realtà non sono
così tranquille) LOL Perché Aileen? Aileen è
già apparsa nella mia ff Hopeless, dove la protagonista è
Brittany.
Perciò, c'è stato uno scambio :)
Grazie a tutte voi per seguirmi, vi adoro *tante carote per tutti!*
Oh, una cazzata dovevo dirla ;)
Maari
Follow me on twitter? I'll follow you back!
__ohluna
|
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Capitolo 6 *** 6. ***
cap 6 wedding
~ Wedding
6
I
giorni successivi alla mia quasi sconfitta sono già passati, trascorsi a
fingere con Joy e congratularmi per il suo meraviglioso vestito ormai
sistemato, annuendo quando lei diceva che la persona che si era permessa di ritoccarglielo
era stata meschina e codarda, sorridendo di fronte alla gioia che mostrava.
Contrariamente
a quelli lasciati alle spalle, colmi di attività, questi ultimi sono stati
parecchio noiosi: ho visto soltanto la
prova ufficiale del vestito di Joy, per il resto ho cazzeggiato con Aileen per
la città, facendo shopping o andando a rompere le palle agli altri cinque.
Zayn
non vede l’ora del matrimonio, come Harry tutto felice di mettere il suo
smoking da testimone, Liam si incupisce spesso e non si capisce cos’abbia,
Niall è quello di sempre e anela al buffet che ci sarà dopo la cerimonia. Le
uniche che sembrano scontente siamo io e Lee, ma dopotutto ci siamo promesse di
improvvisare. Entrambe. Perché se a
quella cavolo di cerimonia Lee non finirà insieme a Liam, li costringerò a
stare chiusi in una stanza senza cibo né acqua per tre giorni.
In
questo momento siamo a Starbucks, a uno di quei tanti tavolini che ci sono
fuori, e mentre sorseggio il mio frappuccino
al caramello e aspetto che Lee finisca la chiamata con un’amica che l’ha appena
contattata, vedo un giornale scandalistico messo da una parte. Pigramente lo
prendo, tanto per passare il tempo, e lo sfoglio con poco interesse.
Le
faccende di David e Victoria Beckham mi sfilano davanti senza farmi né caldo né
freddo, esattamente come quelle di Cheril Cole, di Katy Perry e Justin Bieber.
Oh, ma somiglia a Liam. Ma soltanto di capelli.
Mi
fermo di fronte ad un articolo dei One Direction, dove spicca il titolo: “sono
già grandi!” e la foto di una Joy abbarbicata a Louis che non si fa scrupolo di
mostrare la felicità e l’anello. Mi piego in una smorfia e noto che il viso del
mio migliore amico è pensieroso: in nessuno delle foto accenna un sorriso, solo
quando giro pagina e mi trovo nel pieno dell’obbiettivo vedo che gli si sono
increspate le labbra.
Curiosa leggo la didascalia, scoprendo con amarezza
che sono menzionata come “l’amica Diane che accompagna il suo ragazzo Niall
Horan, altro membro dei One Direction”. Ecco, sono stata scambiata per la
fidanzata di Niall. Non a caso il titolo a caratteri cubitale dice: “uscita a
quattro per gli One Direction! (Più un’intrusa?)”
E
l’intrusa in causa non è altro che la povera Aileen che stava aspettando in
macchina, perché quel giorno dovevamo andare a vedere la partita di calcio
della squadra locale allo stadio.
È
incredibile quante cose si inventino i giornalisti solo per fare scoop o
scandali per attirare i lettori, che uno di questi giorni dovrebbero farsi i
cazzi loro. Certo, chi legge cose di questo genere deve avere davvero una vita
noiosa ed essere privo di quella sociale.
Sfoglio
un altro po’ il terribile giornalino, non trattenendo delle smorfie disgustate
quando passo di fronte ad articoli come “a vent’anni, il matrimonio è giusto?”
oppure “Louis Tomlinson si rovinerà la vita”. Quando giungo alla fine non c’è
altro che l’oroscopo e una rubrica sul rapporto genitori-figli e una
sull’alimentazione.
Siccome
non mi piace leggere il mio, di oroscopo, quasi sempre do una sbirciatina a
quello di Lee, che essendo nata a febbraio, è Pesci (o almeno credo).
Sono state giornate
turbolenti, giovani Pesci. Fortunatamente qualche strano incontro vi permetterà
di racimolare qualche soldo in più, perché la Luna in Giove vi sta aiutando
molto sia nel campo professionale che in quello economico.
Non disperate in amore:
arriverà presto la felicità.
A
meno che questo sia uno di quegli oroscopi che ti prendono per il culo e che
spesso c’è il link su Facebook, sembra dire tutto il contrario della vita di
Lee. In quanto a quattrini li spende sempre tutti in accessori, il suo lavoro
va abbastanza bene ma non così… bene,
e in amore è in pratica una sfigata. Oppure tutte queste cose potranno
avverarsi e dare una svolta alla sua vita.
Do
un altro sorso al frappuccino. L’oroscopo di Louis – che è lo stesso di Zayn - dice
che avrà qualche ripensamento. Bah, forse comincerà a comprare delle camice da
boscaiolo invece che le solite felpe. E Zayn forse smetterà di rompere le palle
e passerà dalla mia parte.
Dopo
aver passato quello di Harry (grande
fortuna in amore!) , tocca al mio che
non è altro quello di Niall e Liam. E siccome dice due cose diverse
perché diviso in due parti – Lei, Lui – in cui il loro li congratula per la
fantasia, il mio non può essere che sfigato:
Tempi duri per te. Con
Marte in Venere tutte le situazioni si complicheranno, qualcosa si sconvolgerà!
State attente ai possibili nemici – sono letali – e tenetevi stretti gli amici,
quelli sinceri, e anche quelli che non sono vostri amici. Anche voi guardatevi intorno: ci sono tanti ragazzi a
disposizione!
Eh
grazie, lo so che ci sono tanti ragazzi a disposizione, ma se volessi Louis? È
un problema? Poi io non ho nemici: questo oroscopo è una stronzata.
«Eccomi
qui» Aileen ripone il cellulare nella borsa e sorride. «Che stai leggendo?»
Sorseggio
un’altra volta il mio frappuccino. «Questa stronzata di oroscopo: dice che
avrai fortuna in amore, mentre io dovrò guardarmi attorno»
«Davvero?»
domanda Lee illuminandosi. «Be’, d’altra parte ha ragione, Diane. Non puoi mica
andare dietro a Louis a vita»
«Non
dirmi che credi agli oroscopi!»
Lei
si stringe nelle spalle. «A volte ci danno»
«Non
sempre» biascico scettica. «Secondo te una persona può prevedere il futuro
guardando delle carte o le stelle? Stai scherzando»
Aileen
sorseggia con calma il suo caffè, guardandomi da dietro la tazza. Poi la ripone
con cura e mi pianta gli occhi nei miei, cosicché il ghiaccio e il cioccolato
possano scontrarsi. Ma come sono poetica!
«A
volte ci danno» ripete con convinzione. Turbata dal suo sguardo accusatorio,
tiro fuori dalla borsa il mio specchietto e inizio a osservare il mio make up,
cioè solo l’eye-liner e tanta tanta
matita. «Sta attenta con quello specchietto»
Sussulto.
«Sei superstiziosa?»
«Sì»
annuisce Lee, mordicchiandosi un’unghia. «E’ un problema? Ognuno ha le sue
fobie o le sue fisse»
Dopo
aver controllato il trucco e nonostante Lee mi faccia pressione affinché chiuda
lo specchietto, finalmente lo ripongo al suo posto in modo che lei si senta più
a suo agio, perché conoscendomi avrebbe giurato che mi sarebbe accidentalmente caduto di mano.
«Certo,
questo non lo metto in dubbio. Ogni volta che passa un gatto nero scappi come
se avessi visto la morte»
Lee
incrocia le braccia sotto il seno. «Be’, e allora? Liam ha paura dei cucchiai,
Niall ha perennemente fame, Louis ha la fissa per le carote e gli altri non so
che hanno» beve il suo caffè, «e tu sei aracnofobica»
«I
ragni fanno schifo a chiunque»
«Non
a me» mi corregge divertita. «E io sono superstiziosa e credo agli oroscopi,
anche»
Evviva,
benvenuti nel club della stranezza. Presiedono l’Aracnofobica e la Superstiziosa
in collaborazione con il Carotomane, il Cucchiaiofobo, il Mangione, il Riccio
Pazzo e il Pervertito. Che bella compagnia!
«So
anche leggere la mano. Posso?» e mi chiede di farle vedere la mia mano.
Con
una sopracciglio inarcato gliela porgo un po’ riluttante. È strana, ma
dopotutto è un’artista.
«Ehi,
Diane, lo sai che la tua linea dell’amore è lunghissima? Invece quella della
vita è un po’ corta…» la ritraggo immediatamente.
«Lee,
non ti ho dato la mia mano per predire la morte. E comunque, se avessi la linea
dell’amore lunghissima come dici tu, a quest’ora avrei un ragazzo» ringhio,
riafferrando il mio consolante frappuccino.
Aileen
ride. «Se non ci credi perché hai ritirato la mano? Hai detto che non credi a
simili profezie»
«Tu
mi inquieti, Lee. Molto»
Lei
continua a ridere, poi lascia la sua tazza sul tavolo e mi fa cenno di alzarmi:
andiamo a vedere un po’ di negozi, dice. Io odio lo shopping a prescindere,
perché non trovo mai qualcosa che mi piace veramente e l’unico posto che
adoravo è stato chiuso. Da nessuna parte si trova un bel capo rock!
«Aileen,
oggi sei strana. È successo qualcosa?»
Lei
scuote la testa. «No, perché?»
«Sei
tutta euforica e tutta hippie. E non credo sia l’effetto della collana»
Lee
sorride e si stringe nelle spalle, prima di illuminarsi alla vista di un
negozietto minuscolo tutto luccicante.
«Non
lo so, sento che succederà qualcosa di bello oggi» e scappa via, trascinandomi
per un braccio.
Io
invece ho tutt’altra sensazione, penso che qualcosa di sgradevole succederà a
breve e l’ottimismo di Lee non fa altro che peggiorare il mio umore già nero
come il petrolio. O è il mio pessimismo cosmico, o è il troppo far niente e
quindi la mancanza di stimoli per fermare il matrimonio, oppure la tristezza si
sta prendendo il mio animo… troppi discorsi con Aileen al riguardo.
«Novità
sul tuo ammiratore segreto?» chiede Lee mentre si sta provando una maglietta
piena di paillettes argentate. «Dev’essere carino avere qualcuno che ti dedica
delle canzoni su Twitter»
Una
smorfia mi occupa il viso. «A me piacerebbe che si facesse vivo, per almeno
vedere chi è. Preferisce stare nascosto»
«Aspetta
e vedrai» commenta Lee. «Ti ha già dedicato qualcos’altro?»
Scuoto
la testa. «No, figurati. A parte non mi interessa, se devo dire la verità»
«Dai,
l’elemento misterioso dovrebbe attrarre tutti, no?»
«Forse
sono un’eccezione a questo mondo uguale e monotono» commento schioccando il
palato. «Ehi, questa maglietta ti sta bene!»
Aileen
si rigira di fronte allo specchio con una faccia orgogliosa: sì, le sta davvero
bene il rosso. Velocemente va a pagare alla cassa sorridendo al ragazzo rasta e
con tre piercing all’orecchio che le fa lo scontrino e le dice il prezzo con
un’aria da morto, che scontra con la personalità vivace di Aileen. Nel mentre,
il cellulare decide di vibrare nella tasca dei jeans e osservo compiaciuta il
display illuminato.
«Pronto?»
«Si
può sapere perché l’hai fatto?! Eh, Diane?» il grido di Louis mi arriva nelle orecchie,
arrabbiato, glaciale.
«Che
cosa ho fatto, Louis? Cosa?» chiedo allarmata.
«Non
posso credere che tu abbia spinto Harry a rovinare tutto. Harry, poi! Harry, il
mio testimone!»
Boccheggio
incredula. «Louis, non ho fatto niente!»
«E
tu saresti la mia migliore amica?» continua a sbraitare, arrabbiato. Aileen si
volta per vedere che cosa sta succedendo e il suo sorriso si spegne appena
incontra i miei occhi lucidi. Non mi aveva mai parlato così, mai si era
arrabbiato così tanto. «Quel giorno non ti presentare, Diane. Non sei la
persona che pensavo che tu fossi»
«Ma
cosa ho fatto?»
«Hai
anche il coraggio di chiedermi cosa hai fatto?» ringhia Louis. «Carino il
vestito, sì. E anche gli inviti, il catering, il fotografo. E tutto questo con
Harry!» sospira, «dovevo ascoltare Niall un paio di giorni fa»
«Louis…»
Ma
lui ha già riattaccato. Passivamente osservo il display del cellulare che si
spegne, lasciandomi in una confusione immensa. Qualcuno ha cantato, ma cosa
c’entra il povero Harry? Ma chi ha rovinato tutto? Liam? Zayn?
«Che
è successo, Diane?»
Lancio
il telefono nella borsa con stizza e tiro su con il naso. «Devo parlare con
Harry»
Con
uno scatto felino corro fuori dal negozio, trascinando Aileen con me e
dirigendomi come una furia verso l’auto. Nonostante le proteste di Lee e i suoi
ripetuti consigli secondo i quali avrei dovuto lasciar perdere e presentarmi lo
stesso al matrimonio, quando arrivo dai ragazzi Harry sembra quello più triste.
Louis non parla, gli volta le spalle adirato; Niall scuote la testa; Liam parla
con Zayn sottovoce probabilmente riguardo a quello che ho fatto io e non Harry.
«Harry,
vieni con me» lancio un’occhiata glaciale a Louis: non può permettersi di
trattarlo così male quando non è certo della sua colpevolezza.
Quando
siamo abbastanza lontani affinché gli altri non ci sentissero, Harry sbianca e
comincia a parlare tutto insieme, in preda al panico.
«Non
sono stato io, Diane, te lo giuro! Non sapevo neanche il nome del catering o
della sartoria!»
Sospirando
e fissandolo intensamente negli occhi, gli poggio le mani sulle spalle.
«Harry,
i colpevoli sono più vicini di quanto pensi. Sono stata io, Aileen e Liam, ma
non accusarli e fammi un piacere» spiego, è l’unica idea che mi è venuta in
mente. «Prenditi tutta la colpa. Fallo per me»
«Diane,
ti rendi conto di quello che hai fatto? E
poi stai scherzando?! Non mi prenderò mai le tue responsabilità» sibila, gli
occhi verdastri gli si illuminano inquietanti. «Diane, sei tu quella che fa
casino»
Il
mio viso si piega in una smorfia. «Ti prego, Harry, ti prego.»
«No.
Cavolo, sei stata tu a combinare tutto questo casino e non ho intenzione di non
fare più da testimone a Louis. Arrangiati»
Ora
mi piego ai suoi piedi, glieli bacio e prego. Se Harry accetterà la mia
proposta, allora potrò proseguire con il mio piano dell’ultimo momento.
«Harry,
ti prego. Ho in mente un piano, e tu devi aiutarmi. Ti prego» pigolo, «so che
tu non sei d’accordo. Aiutami, Harry, aiutami»
Harry
sospira, passandosi una mano sul viso. Tutto dipende da lui, da quello che mi
dirà.
«Va
bene, Diane, ma voglio essere lo stesso il testimone di Louis» borbotta
rassegnato. «E tieni gli occhi ben aperti»
«Perché?»
Con
un sorrisetto mesto mi batte una mano sulla spalla. «Perché tutti si sono
accorti che Joy non è così simpatica e onesta come tutti pensano.»
Harry
abbozza poi un altro sorrisetto, uno di quei sorrisetti che lo fa assomigliare
a un castoro. Un castoro dolcissimo e indifeso, quasi da sbaciucchiare tutto.
Ma non lo farò.
«Grazie,
Harry. Si può sapere chi è che è stato?»
Lui
si stringe nelle spalle. «Non lo so. Louis ha ricevuto una chiamata e si è
incazzato»
Appena
ci riavviciniamo sento le urla di Aileen, potenti e isteriche, e Louis che le
risponde in modo altrettanto isterico.
«Ma
sei un coglione! Non puoi dire delle cose del genere a Harry!»
«Io
dico quel che voglio, figurati se ti sto a sentire!» eh Madonna, Louis, ma sei
peggio di una donna con il ciclo! «Non sono affari tuoi, Aileen! Torna a fare
casino con la tua amichetta!»
«Quella
che tu definisci “la mia amichetta” è la tua migliore amica!»
«Non
credo proprio!»
«E
invece sì! E’ da secoli che ti sta avvisando e tu non l’ascolti!»
«Perché
dice cose insensate! Diane sta diventando un’altra persona! Quella che conosco
non è così stronza, superficiale, sospettosa!»
«Sta
cercando di proteggerti, Louis! Sei così cieco?»
«Che
strano modo di proteggermi!» grida Louis, «Se avesse voluto proteggermi, allora
non avrebbe cercato di buttare all’aria un intero matrimonio!»
«Louis,
per la miseria! E Harry? Hai intenzione di eliminare il tuo testimone
all’ultimo momento? Sei un idiota!»
«Non
credo che sarò così idiota come è stata Diane! Aileen, perché ti ostini a
difenderla?»
«Perché
è la mia migliore amica, perché è la tua migliore amica! E tu sei così cieco
che non ti accorge che vuole proteggerti da una cosa che ti rovinerà la vita!
Ma evidentemente vuoi sposarti con una specie di Hello Kitty vivente! Vero,
Louis? Ma certo, preferisci vivere i migliori anni legato a una che neanche ti
ama» Aileen urla spazientita, facendo tremare quasi la stanza. «Magari se ti
accorgessi che Diane…»
No,
sta per svelare quello che non deve svelare. Con uno scatto entro nella stanza,
tenendo Harry per un braccio. Louis e Aileen si interrompono e mi sento ferita,
tanto, ma non ci faccio caso, così scocco un’occhiata a Harry, che rilascia un
profondo respiro. Liam si stringe nelle spalle.
«Louis,
sono stato io. Ho chiesto scusa a Diane per averla coinvolta.»
Carrot's Corner
*Louis' Dance*
Pipooool!!
Eccomi
qui, con un nuovo aggiornamento. Non potevo starci senza, capitemi,
sono contenta perché ho un culo allucinante: oggi ho saltato il
compito di matematica! LOL
E abbiamo 9 recensioni! Ma grazie, spero che continuiate così: vi adoro da morire ;D
Ah,
volevo dirvi, il carattere di Diane è il mio carattere: io sono
fatta così, io mi comporto così (sono tremendamente
sarcastica), io ho delle amiche così, io farò una cosa
del genere con un ragazzo.
How
I met your mother è la mia serie tv preferita, ho inventato
anche un dedica canzoni, e adoro il frappuccino ma al cioccolato ;)
JSODJAODSJADJAO.
12 preferite, 6 ricordate, 28 seguite!
MA IO VI FACCIO UNA STATUA, PERCHè VI AMO COSì TANTO. AHAHHA
#justsaying. La mia autostima è cresciuta, grazie davvero a tutte.
Tanta stima per Harry, povero cucciolo. Ma non vi sembra un castorino? A me sì. AHAH
Ad Andreea, a Rebecca, a Sarah, a Giulia, a Silvia. Vi mao <3
Ah,
siccome sono triste perché il ragazzo che "amo" non mi caga
manco di striscio, ho in serbo per voi 6 one shot deprimenti
(più o meno). AHAHA scusatemi.
Maaari :)
haven't you follow me on twitter yet? What are you waiting for?
__ohluna
I'll follow you back!
*mi sono preparata tutta la cosa pubblicitaria, sono una ganza* AHAHH
|
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Capitolo 7 *** 7. ***
cap 7 wedding
~ Wedding
7.
Se
potessi e non rovinassi la mia reputazione da innocente, bacerei Harry. Sulle
guance, ovviamente. Lui sa, eppure sta al piano perché evidentemente neanche a
lui piace questa idea del matrimonio e vuole aiutarmi.
Ora
Aileen e Liam non possono fare più niente, dipende tutto da me: sarò io quella
che compirà tutto, una cosa dell’ultimo momento.
Louis è sorpreso, i suoi occhi comunicano
un’enorme tristezza: si sente ferito, ferito da uno dei suoi migliori amici.
Contrariamente a lui, percepisco un gigantesco nodo alla gola e socchiudo gli
occhi sospirando, con la coda riesco a intravvedere Aileen che trema dalla
rabbia, tenuta ferma da Liam.
«Non
ci posso credere, Harry» sillaba Louis alla fine. Zayn mi lancia un’occhiata di
disapprovazione, Niall schiocca le labbra: hanno capito, eppure stanno zitti.
«Sei stato tu, non Diane.»
Sembra
distrutto, e nella mia mente ancora mi chiedo perché Zayn e Niall stiano in
silenzio e non gli svelino nulla, mentre la mia sicurezza e la mia resistenza
vacilla pericolosamente.
Quelle
parole di prima… erano pesanti, letali, pungenti come un coltello nello
stomaco. Vere, forse.
«Mi
dispiace tanto» continua Harry veramente dispiaciuto. Mi sento instabile, debole,
e ho realmente bisogno di sedermi. Trascinando i piedi mi accuccio a terra.
«Non avresti dovuto dire quelle cose su Diane, però. Non se le merita»
Gli
occhi di Louis si spostano su di me: sono nuda, senza difese, a disagio.
Nessuno osa avvicinarsi, perché Aileen è troppo… scossa con Liam che sta
cercando di calmarla; Niall mi guarda comprensivo, Zayn scuote la testa. E
Harry subisce le mie responsabilità senza battere ciglio, subisce le domande
continue di Louis, subisce e basta.
«Anche
se Harry ha sbagliato, dovresti lo stesso mantenerlo come testimone» solo
questo riesco a mormorare, il resto della conversazione lo perdo tra fiumi di
parole. «Ora tutto va bene, no? Lascialo stare al suo posto»
È
l’unica cosa che posso fare per Harry, mi sta salvando la pelle in questo
momento, e ormai tutti sanno. Sanno ma tacciono, sanno ma permettono che questo
succeda, sanno e non si intromettono.
Lee
mi si avvicina, si china verso di me e mi picchietta su una spalla. Alzo un
attimo lo sguardo, spento.
«Andiamo,
dai»
Barcollando
sorpasso Zayn, con una mano tra i capelli, Niall che sta riflettendo, Liam con
vaghi sensi di colpa, Louis che si sta passando una mano sugli occhi e infine
Harry, cui rivolgo un grazie sillabato.
Appena
entrate in macchina, né io né Aileen parliamo neanche quando lei parte e
imbocca la strada principale. È una situazione pesante, grave, che risentiamo
entrambe.
«Ti
senti bene?» chiede lei, continuando a guardare fisso la strada.
«Sì»
«Stai
mentendo»
Il
silenzio si diffonde per l’abitacolo, non rispondo. Ciò che si sente sono
soltanto il groviglio dei nostri respiri: i suoi pesanti e affannati, i miei
veloci e leggeri.
«E
tu, tu ti senti bene?» domando.
«Sì»
«Stai
mentendo»
Abbasso
lo sguardo, mentre il desiderio irrefrenabile di piangere si insinua dentro di
me e mi spinge verso il baratro. Aileen continua a guidare.
«Forse»
«Forse
cosa?»
«Forse
sto mentendo»
«E
allora non mentire»
«Ma
anche tu lo stai facendo»
Volto
il viso verso il finestrino, nascondendolo, in modo che Lee non possa vedere
quell’unica lacrima che ha rotto le mie difese, che varca inevitabilmente la
mia pelle. Ciò che fa più male è che Harry abbia preso la colpa, che Louis
abbia detto quelle parole, che Liam rischi per me.
«Vedi?
Tu menti sempre, Diane. Perfino su te stessa»
«Non
è vero»
«Tu
ti mostri agli altri come la menefreghista casinista, ma dentro di te sai
benissimo di non esserlo.»
«Smettila
di fare la psicologa saputella, Lee. Non mi conosci abbastanza per esprimere un
giudizio sulla mia personalità»
«E
invece sì.» continua imperterrita lei. «Sei emotiva e odi esserlo.»
«Piantala
con ‘ste cazzate, per favore»
«Diane,
tu menti anche quando stai piangendo»
«Non
è vero che sto piangendo!»
Sì,
io mento, perché non vedo cos’altro potrei fare in questo momento. Sono infantile
quanto una bambina, isterica come una zitella, vile come se vedessi un
assassino, innamorata come non so cosa.
Le
persone si rifugiano nelle menzogne, esattamente come me. Si nascondono da ciò
che l’intimorisce, da quello che hanno paura di affrontare.
Io
ho paura di affrontare Joy. Io sono sempre confrontata a lei, anche quando la
insulto. Perché lei è intelligente, gentile, disponibile, generosa. Perché io
sono stupida, sarcastica, vile, isterica, infantile.
«E
tu, Lee? Tu stai mentendo?»
«No,
non sono capace di farlo: arrossisco subito» risponde lei, seria. «Io non mi
vergogno ad essere chi sono»
«Neanche
io, se è per questo»
«Tu
ti confronti a Joy per colpa di Louis, e ti chiedi sempre: “Cos’ha lei in più
di me?”»
«Be’,
quello che ha salta subito all’occhio» commento amareggiata.
«Quello
che non ha salta subito all’occhio.
Joy è fatta con lo stampino, prevedibile, noiosa, al contrario tuo.» ribatte
Lee, continuando a guardare lungo la strada. «Tu ti alzi un giorno e fai le
cose come ti girano di farle: sei imprevedibile, divertente, e anche un po’
rompipalle…»
«Grazie,
lo prenderò come un complimento»
«…
ma è per questo che io ti voglio bene»
Trattengo
a stento un sorriso. «Anche se ho delle idee assurde?»
«Anche
se hai delle idee assurde» ripete Lee. «E smettila di piangere»
«Va
bene»
Ora
mi sento decisamente rincuorata. Aileen è dotata di una sensibilità unica,
quasi quanto quella di Niall, ma lei riesce a beccare il punto cardine al primo
colpo.
«Mi
sorprendo però che Louis abbia scelto lei invece che te. Insomma, non è mica
così stupido!»
Peggio,
avrei voluto rispondere. Le sue parole ancora sono presenti nella mia mente e
rimbombano prepotenti, tormentandomi.
«E
io mi sorprendo che Liam non abbia preso un’isterica, pigra, superstiziosa ragazza
come te.»
Lee
si volta verso di me con un sorriso. «Che bella considerazione hai di me.
Comunque dovresti chiedergli per quale motivo non mi è ancora saltato addosso.
Insomma, sono una figa…!»
Per
un momento ho sperato che usasse quella parola con cui ci tormenta, per lei è
il massimo da usare insieme alle parolacce che le scappano quando è arrabbiata.
«Veramente
sei faiga. Lee, ti sei scordata della tua parola preferita!» la correggo
divertita, «poi sarei io quella smemorata, eh?»
«Scusami.
Sì, siamo molto faighe, e i maschi sono idioti»
Lee
ride. Sarà anche lunatica, pigra, un’artista, ma è pur sempre un’amica.
Un’amica che ha trecento parrucche che usa per far ridere la gente con i suoi
video che pubblica su Youtube. Non mi sorprendo per il fatto che abbia
moltissimo contatti, perché riesce in qualche modo a strappare i sorrisi a
tutti, perfino quando fa la parodia del suo migliore amico.
«Su
questo non c’è dubbio»
Lee
si scosta una ciocca di capelli dal viso. «Mi dispiace di essermi arrabbiata,
Diane, ma Louis ha cominciato a dire cose spiacevoli su di te… non volevo: è
stato ingiusto»
«Da
una parte gli insulti li merito» sospiro affranta, asciugandomi quella lacrima
che era sfuggita. «D’altra parte però, non posso dargli che ragione»
«Tu
stai cercando di proteggerlo, e lui è un coglione che ti ignora» sputa lei,
«no, gli insulti non li meriti» Lee resta pensierosa, poi svolta a destra: «Chi
è stato a chiamare Louis, secondo te?»
«Boh,
non lo so. Harry mi ha solamente detto che ha ricevuto una chiamata e si è
incazzato» mi stringo nelle spalle, pensierosa. «Zayn non può essere stato,
anche perché lo trincio altrimenti»
Lee
posteggia cautamente di fronte alla sartoria, scende dall’auto dicendomi di
aspettare e quando esce dal negozio, ha una gruccia a cui è attaccato un
vestito, coperto da una stoffa scura. Quello è il mio vestito: Sidney deve
averlo finito all’ultimo momento. Un attimo dopo Lucy Johnson, quella razza di
Strega, varca la soglia del negozio, fischiettando di felicità. E qui capisco.
È
stata lei. È stata lei a dire tutto a Louis, è lei che ci ha scoperte. Senza
farmi scrupolo di pensare alle conseguenze, esco dall’auto sbattendo la
portiera con rabbia e marcio verso di lei, sotto lo sguardo dapprima perplesso
e poi spaventato di Aileen. Appena però sono dietro le sue spalle, la stuzzico
con un dito e lei si volta con un sorrisetto irritante: ha capito, ‘sta
stronza.
«Ciao,
Lucy»
Lei
si attorciglia una ciocca bionda attorno al dito. «Ehi, Diane, Louis non ti ha
ancora uccisa? Io l’avrei fatto»
«Si
è incazzato, sì.» ringhio. Non deve sapere che Harry si è sacrificato per me.
«Puoi soltanto dirmi come hai fatto?»
Lei
alza le spalle noncurante. «E’ stato facile» spiega, e già vorrei tirarle un
pugno. «Eliza ha detto che la ragazza che l’ha ingannata era bionda e con gli
occhi grigi, che sapeva il nome della sposa. Guarda caso tu corrispondevi alla
descrizione, ma Joy non voleva credermi quando gliel’ho detto. Quando ho
chiamato Iris per sapere se il bouquet stava andando bene, lei mi ha detto che
Joy l’aveva cambiato, cosa che non aveva fatto.» Lucy sorride diabolica. «La
ragazza che aveva combinato quel pasticcio era bionda e con gli occhi grigi.
Successivamente, Blake ha incontrato Joy e le ha chiesto come stava per
l’annullamento del matrimonio. Ovviamente mia cugina era perplessa: Blake le ha
rivelato che due ragazze – una damigella, e una sconosciuta – dai capelli
castani e rossi avevano disdetto anche il fotografo e non ho avuto dubbi: eri
stata tu, Diane»
Stringo i pugni convulsamente: per una serie di
stupide coincidenze sono stata scoperta, e non c’è cosa peggiore di una Johnson
che fa la saputella e ti ride in faccia.
«Tu
e Aileen» ripete, «Ma visto che Harry mi affascina, ho dato la colpa a lui,
così Sarah potrà togliersi di torno, e tu non ostacolerai il matrimonio tra mia
cugina e Louis»
«Già,
non l’ostacolerò»
Be’,
se voleva l’attenzione di Harry poteva chiedergli di uscire invece di combinare
questo casino, casino che Sarah – la fidanzata di Harry – non approverà per
niente.
«Ti
rode, Diane? Oh, il tuo migliore amico
si sposa! Ma forse non è il tuo migliore amico…»
Tutta
tranquilla, Lucy sorride serafica, mentre socchiudo gli occhi con un sospiro
per evitare che il pugno mi scatti con inaudita violenza e di conseguenza il
suo occhio nero come la pece. Aileen intuisce che cosa sta succedendo, la vedo
di sbieco che si avvicina per interrompere la futura rissa che si scatenerà.
«Lucy,
hai una mente perversa» decreto con un sorrisetto che mi increspa le labbra.
Dentro di me, però, contrariamente all’esterna spavalderia, sto morendo dalla
rabbia. Lei si sistema il vestito con noncuranza. «E’ vero, Louis è il mio
migliore amico e si sposa, e io non sono d’accordo. Ma non cederò alla
tentazione di spaccarti il naso per colpa delle tue frecciatine continue»
Lucy
alza le spalle come per sfidarmi: se non fossi stata educata rispettando e
seguendo valori come la pace, allora sarebbe già in una cassa da morto,
sottoterra.
«Allora
fallo, Diane, ma aggraverai solo la tua situazione. E lì riderò davvero»
ridacchia.
Lee
fa a tempo a trascinarmi per un braccio verso l’auto, fumante di rabbia, mentre
Lucy sorride beffarda e ci saluta con una mano.
«Le
avrei tirato un pugno»
«Anch’io»
conviene Lee, mettendo in moto e partendo. Comincio a torturare il lembo della
maglietta, quasi lo strappo sotto la pressione delle dita. «Intanto Lucy non sa
che Harry si è preso la colpa e che tu andrai al matrimonio»
Sbuffo.
«Non sarà questo a fermarla: l’avrà già detto a Joy»
«Joy
non vale un cazzo se c’è Louis a volerti dentro quella chiesa. Il matrimonio è
tra quasi una settimana, e tu dovrai presentarti con quel meraviglioso vestito che
Sidney ti ha preparato – quella ragazza è dotata. Poi penserai a cosa fare»
borbotta Lee, mentre la macchina svolta a destra, verso casa mia. «Louis non
può permettere a sé stesso di perdere la sua libertà, e in più non mi sembra
tanto convinto»
«A
me sì, sembra convintissimo invece. Hai visto come urlava?»
Con
un gesto nervoso mi metto una ciocca di capelli biondi dietro l’orecchio, in
attesa della risposta di Lee. Louis vuole sposarsi, si sa, si vede e
soprattutto quando lo si contraddice, comincia a urlare dicendo che sono sue,
le decisioni. Nemmeno io riesco a farlo ragionare quando si impunta in quel
modo, ma ciononostante Aileen continua a sostenere che Louis non vuole
realmente sposarsi con Joy.
«Penso
che lo facesse più per una questione di orgoglio. Anche Niall ha detto che
qualcosa puzza, e forse Louis lo sente più come un dovere che per vero amore»
Mi
scappa un risolino. «Be’, e allora perché si sposa? È intelligente abbastanza
per dire no.»
«C’è
qualcosa che non quadra» continua a dire Aileen, ignorandomi. «Quando andremo
al matrimonio non devi farti assolutamente vedere da Lucy: lei pensa che tu non
venga, ma sarai presente all’ultimo minuto»
«Ti
ricordi quel giornale da cui ho letto l’0roscopo un paio di giorni fa?» Lee
annuisce, sempre fissa sulla strada. «Nelle foto non sorrideva mai, anche se
era con Joy. Forse è innamorato di Niall: quando è apparso lui rideva, e c’ero
anche io»
Lee
frena di colpo, sorpresa forse dalle mie parole, e manca poco batto la bocca
sul cruscotto.
«Che
cazzo, Diane, Louis è innamorato di te!»
Scoppio
a ridere. «Figurati se è innamorato di me. Sono solo la sua migliore amica!»
«Sei
una cretina!» esclama adirata.
E
tanto ormai sono stata ricoperta di insulti da chiunque, uno in più uno in meno
non fa differenza. Lee comincia di nuovo a guidare, stavolta fumante di rabbia,
mentre scuoto la testa alle sue continue insinuazioni.
Io
sono innamorata di Louis, non lui di me.
Appena
arrivate di fronte a casa mia, Aileen mi butta poco gentilmente fuori dalla
macchina e mi urla di nuovo la sua teoria, ma non ci credo. E se lei dice che
l’elemento storto è questo, allora non avrà mai ragione perché non ci dà mai in
questi casi amorosi.
Sospirando
rientro a casa: il matrimonio andrà avanti, e quello che succederà è ancora
tutto da vedere.
Carrot's Corner
HARRY NON HAI MICA TANTO VINTO, COGLIONE.
LOUIS TI AMO. SAPPILO. AHAHAH (lo sapevi anche prima) e LIAM AMO I TUOI CAPELLI.
Harry sputtanato in diretta, amo Louis e probabilmente ha tirato anche una sprangata a Caroline ahahah
Comunque, ciaooo gente! :3
Vi amo, anche se questo capitolo fa cagare i piccioni stitici (?)
Non l'ho riletto,
mi faceva fatica, magari c'è qualche errore, non lo so. Sono
ancora fogata per la figura di merda di Harry AHAHAH
Ah, mi sono basata su un matrimonio cattolico non anglicano. Di solito in Inghilterra sono così.
Vabbé, vi lascio :3
Maaari :)
Mi manca un solo follower per arrivare a 200: chi mi aiuta?
__ohluna
|
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Capitolo 8 *** 8. ***
cap 8 wedding
~ Wedding
8
Oggi
la noia non fa parte di noi. Perché se Harry sta andando a giro con la parte
superiore di un cestino in testa dicendo di essere un robot che vuole
conquistare il mondo e Louis lo segue con una baguette in mano urlando che lo
sconfiggerà, Niall e Zayn si stanno ingozzando di patatine con una Aileen
impegnata a gareggiare con quei due. Liam e io siamo seduti uno accanto all’altro
e stiamo guardando un po’ schifati quei tre, e perplessi gli altri due che
stanno sbriciolando due baguette solo per fare “Star Wars”.
«Louis,
sono tuo padre!» strilla Harry in una ridicola imitazione di Dart Wader.
Lui
in risposta gli punta la baguette contro, tirandosi su con un dito la ciotola
che si è messo in testa. Poi gli salta addosso e lo butta a terra, tra i
bricioli delle patatine di Zayn e Niall e tra le loro baguette.
Mi
faccio scrupolo di tirare su i piedi sul divano, mentre Liam arriccia le labbra
in uno strano sorriso.
«Ma
sono normali?» chiedo.
Lui
scuote la testa. «Non credo, non sono mai stati normali»
«Be’,
Louis aveva un pizzico di cervello in più quando non era fidanzato
ufficialmente con Joy… ma purtroppo l’ha perso recentemente. RIP cervello di
L0uis» dico tetra.
Liam
scoppia a ridere, poi la sua espressione diventa incerta tutta in un colpo.
Comincia nervosamente a torturarsi le mani, e mi chiedo per quale motivo sia
diventato così.
«Liam,
stai bene?»
Lui
annuisce con energia. «Sì, sì, Diane.»
Chissà
come ma la sua risposta non mi convince per niente, e in più sta guardando
turbato Louis e Harry che si azzuffano per la stanza, scatenando l’ilarità di
Aileen, Niall e Zayn.
«Secondo
te c’è un modo per rovinare qualcosa di nuovo? Insomma, Louis non sembra più
molto arrabbiato con Harry per quella faccenda.» dico tutt’ad un tratto.
«Sembra sollevato che sia stato lui o che abbia fatto quelle cose, quando in
realtà la vera colpevole sono io»
«Forse
l’ha presa alla leggera e vuole divertirsi prima di rovinarsi la vita»
Ridacchio,
mordendomi un labbro. «Hai qualche idea per boicottare il matrimonio di nuovo?»
Farei
tutto da capo se avessi abbastanza tempo, tempo che scarseggia. Ora Aileen si è
gettata su Harry, che sta addosso a Louis, mentre Niall si affretta a finire le
patatine per lanciarsi anche lui nella mischia. Zayn rumina tranquillo, ogni
tanto un sorriso gli increspa le labbra.
«No»
Liam scuote la testa. «Altrimenti ‘stavolta te lo giochi sul serio il
matrimonio, Diane»
«E’
un’ingiustizia!» borbotto contrariata.
Una
scarpa di Niall quasi mi arriva in testa, Aileen emerge affannata dalla mischia
tirando con una mano la maglietta di Louis e con l’altra quella di Harry,
cercando di trattenersi a loro in modo che non possano prenderla in collo o
farle chissà cosa. E intanto sta strillando come una matta.
«Anch’io
voglio unirmi» sospira Liam, «ma non posso»
«Perché
non puoi?»
Lui
ridacchia. «Ma vedi in che condizioni stanno? Mi si rovinano i capelli»
Come
se a Liam interessassero realmente i suoi capelli: mi sta nascondendo qualcosa,
per questo penso sia così turbato.
«Be’,
io non entro nella mischia perché rischierei di perdere un orecchino, e non ho
intenzione di farmi ricucire l’orecchio all’ospedale» spiego divertita dalla
vista di Zayn che si unisce alla massa informe di corpi umani sul pavimento e dalle
grida terrorizzate di Lee.
Con
uno scatto affrettato afferro la videocamera, pronta a registrare il tentativo
di stupro di gruppo da parte di quattro dei cinque membri dei One Direction.
Ridacchio, mentre l’immagine di lei che cerca di rotolarsi per sfuggire alle
grinfie di Zayn passa di fronte a me.
«Oh,
questo video finirà su Facebook, Twitter e Youtube» commento, prima di
riprendere un primo piano di Lee alzata di peso dai quattro ragazzi e portata
come un sacco di patate verso la piscina.
Seguendoli
con un sorriso e pedinata da Liam, filmo tutta la scena: Lee che si divincola
inutilmente come un maiale che sta andando dal macellaio, Harry che le tiene la
gamba destra, Louis quella sinistra, mentre Zayn e Niall la trattengono per le
braccia.
«Diane,
aiutami, cazzo!»
Sospiro.
«Tesoro, non posso, ho una telecamera in mano e in più devo riprendere la scena
e metterla su Youtube con il titolo di “Quattro quinti dei One Direction tentano
di stuprare un’amica”
«Sei
una stronza, Diane! Ehi, gente lì sotto.» grida Lee, continuando a
divincolarsi. «Vi rovinerà la reputazione se non la buttate in acqua, quella
lì»
«Dubito
che Diane lo metterà su Youtube o su Twitter» borbotta Louis con un sorrisetto,
prima di fare la conta.
Odo
solo il coro di Niall, Zayn, Louis e Harry, mischiato alle grida di Aileen, che
poi finisce in acqua con un gigantesco spruzzo: poco dopo anche gli altri si
tuffano nella piscina.
Con
una risata abbasso la videocamera, mentre scorgo Aileen che riemerge
sputacchiando e imprecando. Poi guardo Liam, che si morde un labbro pensieroso.
«Si
può sapere cos’hai, Liam?» chiedo incuriosita. «Sei strano»
Lui
è incerto, mentre una battaglia di spruzzi inizia nella piscina con quello
stupido di Harry che tenta di affogare Louis e Niall che ridacchia prendendo
Lee per la vita e lanciandola a Zayn come se fosse una palla. È terrorizzata
dal pensiero di poter affogare, poverina.
«Notizie
del tuo ammiratore segreto di Twitter?»
Scuoto
la testa con un labbro arricciato e poso la videocamera su un tavolino vicino.
«No, non si vuole svelare, ma pazienza. Ora ho ben altro nella testa, anche se
mi lusinga che mi abbiano dedicato una canzone»
«Io
so chi è il tuo ammiratore»
La
mia testa si alza di scatto, con uno sguardo meravigliato guardo Liam, che
scrolla le spalle con un sorriso.
«Davvero?»
chiedo incredula. «E chi è?»
«Non
te lo dico»
«Va
bene»
Non
mi è mai interessato sapere chi è il misterioso ammiratore segreto, tanto mi ha
dedicato una cosa e basta. Poi sono stata tutto il tempo dietro al matrimonio
di Louis e cercarlo mi fa fatica, quindi se Liam sa chi è… meglio per lui.
Mi
strattona per un braccio. «Non vuoi
sapere chi è?»
«Certo
che voglio sape…»
No,
no, no, no. NO. Liam Payne muori, vai sotto un autobus, ingozzati di patatine e
buttati nella piscina.
Per
quale assurdo motivo Liam Payne mi
sta baciando?! Di fronte a Louis, a Harry, a Niall, a Zayn… ad Aileen. E non ho neanche il coraggio di
spingerlo via, perché mi dispiacerebbe vederlo soffrire al mio rifiuto.
Diamine,
che casino. Resto immobile, in attesa che si stacchi, perché altrimenti
rischierò la vita a causa della sua migliore amica e non ho intenzione di
morire adesso.
«Uuuh,
Liam e Diane!» grida Zayn eccitato.
Anche
lui dopo l’ammazzo. Non mi sto immaginando la reazione di Lee: starà piangendo
immersa nell’acqua? Starà cercando di affogarsi? Sta sfogando la propria rabbia
su Louis per ucciderlo e vendicarsi?
Finalmente
Liam decide di separare la sua bocca dalla mia, e io boccheggio. Che devo dire?
Che devo fare?
Il
mio sguardo si sposta immediatamente su Lee che incredula sta osservando la
scena: i suoi occhi non sono lucidi, ma si sono assottigliati in una fessura
scura; il suo viso esprime una grande delusione, nonché meraviglia per il
tradimento da parte della sua migliore amica. Vedo che lentamente si avvicina
alla scaletta ed esce dalla piscina e dalla casa, mentre rimango immobile per
attimi prima di scattare verso di lei e lasciare basiti tutti quanti.
«Lee,
fermati, per favore…»
Ma
lei continua ad andare, a percorrere le stanze di casa Tomlinson tutta
gocciolante, marciando come se fosse una comandante di un esercito. Come mi è
venuto solamente in mente di non respingere Liam al momento giusto? Nella
meraviglia il mio cervello non ha elaborato abbastanza velocemente delle
soluzioni, con la conseguenza che sono rimasta immobile.
«Ti
prego, Lee… io non sapevo, non volevo…»
Non
c’è una scusa esauriente a quello che ho fatto. Preferirei perdere Liam,
piuttosto che la mia migliore amica, ma quanto tempo mi ci vorrà prima di rimediare
al mio imperdonabile errore? Lee non piange, non lo fa mai.
Cerco
di afferrarla per un braccio. «Lee, fermati, io non volevo, io non sapevo che…»
La
parola manca pure a me, che non smetto mai di chiacchierare. Ormai siamo giunte
in giardino e Lee ha raccolto tutte le sue cose, la sua borsa e tiene in mano
le chiavi della sua auto.
«Lee,
mi dispiace davvero, io non sapevo che…»
«Avresti
dovuto respingerlo, se non ti fosse interessato» mi interrompe lei, nel momento
in cui si volta verso di me. Scuote la testa ripetutamente. «Diane, sapevi che
Liam… insomma, lo sapevi»
«Che
faresti se un tuo amico ti baciasse all’improvviso?! Sai cosa mi passava per la
testa in quel momento?»
«Be’,
non ci vuole molto a tirare una spinta! Non era Louis che ti piaceva?»
Cioè,
Lee sta insinuando che a me piaccia Liam? Scuoto la testa meravigliata.
«Lee..»
le sue braccia cadono inermi sui fianchi, «non puoi pensare che Liam mi
piaccia, insomma…! Tu sai benissimo di Louis!»
«Pensavo
che tu fossi la mia migliore amica… e invece no: un’altra che ti pugnala alle
spalle senza ritegno» commenta amareggiata. «Me lo dovevo aspettare, da una
parte»
«Stai
scherzando, spero. Non ti ho mai pugnalata alle spalle, né mai lo farò. Come
puoi solamente pensare che fossi d’accordo con quel bacio?» sbotto incredula.
Nervosa batto il piede sul pavimento. «Ho boicottato un matrimonio…!»
«Diane,
io…» la sua faccia si sotterra in una mano.
«Tu,
Lee, stai sbagliando. Mentre succedeva quella cosa, pensavo alla tua reazione,
a che cosa avresti fatto, a cosa avrebbe pensato Liam se lo respingevo…»
«E
allora perché non l’hai fatto?» chiede.
«Perché
avevo paura!»
«Di
cosa avevi paura, Diane? Di cosa avrebbe detto Liam se tu l’avessi respinto?»
«Avevo
paura di ferire i suoi sentimenti!» esclamo, sorpresa dalla sua poca
sensibilità. «Ero combattuta tra te e lui!»
«Ma
hai preferito Liam, evidentemente. Be’, il mio migliore amico barra ragazzo che
mi piace mi ha rubato il posto…» Aileen schiocca il palato con ovvietà, «Allora
scusami se mi sono intromessa»
«Ma
cosa stai dicendo?! Lee, tu non capisci…!»
Lei
scuote la testa. «No, basta, Diane. Sono stanca dei tuoi tentativi di
arrampicarti sugli specchi alla ricerca di una scusa… stai mentendo perfino ora
a te stessa»
Scuotendo
di nuovo la testa, Aileen si volta e se ne va verso la macchina, per poi
aprirla e infilarsi dentro senza tanti complimenti. Vedo la sua auto che
scompare dietro l’angolo, mentre sono immobile nello stupore più grande che mi
avesse mai coinvolta.
Apatica,
mi lascio cadere sull’erba del giardino. Come può soltanto pensare che mi
potesse piacere Liam? Diamine, è un amico! Mi alzo sui gomiti, con una mano tra
i capelli e sospiro pesantemente.
«Ehi»
Una
mano si posa sulla mia spalla: è Louis, che mi sorride comprensivo. Ma quel
sorriso è incerto, mesto. Scorgo con la coda dell’occhio tutti gli altri
ragazzi che alla finestra ci stanno guardando, e Liam mi sembra che voglia
battere la testa contro il muro.
«Non
è successo niente» dichiaro, alzandomi in piedi.
Lui
mi segue a ruota ed evito di fissarlo negli occhi, ma non reggo e mi rifugio
tra le sue braccia. Per ora è l’unico che può capirmi.
Carrot's Corner
Salve :)
In
questo momento sto indossando un'armatura di ferro - tipo i
cavalieri medievali - e ho una carota in mano per difendermi,
perché so che appena aprirò la porta di casa, voi sarete
lì ad uccidermi.
Insomma, ve lo dovevate aspettare di Liam! E' un coglionHazzo anche lui ùù
Vi
avverto che le cose avverranno abbastanza velocemente: non ho scritto
sta cosa per far piangere ma per far ridere e spero di riuscirci. Ecco,
il momento che sto passando non è esattamente positivo ma oggi
so che sarà una giornata stupenda perchè Up All Night
è sulla mia scrivania in attesa di essere ascoltato.
ANOSDJSOIJDAOISJDAOIZJ.
Farò una twitcam dove sclererò per due ore e mezza fregandomene della scuola (?) AHAH
Ho
deciso che alla fine della FF ci sarà un MM su LEEAM (LiamxLee)
i diritti d'autore per questi nomi vanno a Jas, che se li è
inventata di sana pianta :)
Grazie
a tutti per le recensioni, per quelle 14 preferite, per quelle 6
ricordate, per quelle 33 seguite e grazie a quei 30 che mi hanno messo
negli autori preferiti!!
UUUUU *O*
Ah, i diritti d'autore sull'inserire le gif sono di egg_s
A presto, spero! Vi adoro :3
Mariii
Follow me on twitter!
__ohluna
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Capitolo 9 *** 9. ***
wedding cap 9
~ Wedding
9
Gli
ultimi due giorni li ho passati in casa, da sola, sotto le coperte e travolta
da dolci di ogni genere per sfogare la tristezza. In questo periodo Harry,
Niall e Zayn sono venuti a trovarmi spesso, almeno per farmi compagnia, mentre
Louis non ha neanche accennato l’idea di una visita, quando l’ho sentito al
telefono un’ora fa. Ma cosa pretendo da lui, dal mio migliore amico? È troppo
occupato con il matrimonio per pensare a me e a i miei complessi d’inferiorità.
Tra
una merendina e l’altra, ho cercato di contattare Aileen, ma i risultati sono
stati inutili e deludenti: al cellulare non risponde e in qualunque modo lo
tiene occupato o staccato, al telefono fisso sua madre dice sempre che Lee non
c’è mai quando – forse – è accanto a lei, su Twitter o Facebook o chissà quale
altro social network non dà segni di vita.
Non
si sa quante canzoni le ho dedicato con quello stupido dedica canzoni. Il coraggio per andare a trovarla mi manca e di
sicuro troverebbe un modo per fuggire, anche dalla finestra.
Come
Aileen, Liam non l’ho più sentito e ho sprecato la maggior parte del mio tempo
ad ascoltare canzoni deprimenti come “Wish you were here” dei Pink Floyd o
“Someone like you” di Adele, che ricalca pienamente la mia depressione da
matrimonio del mio migliore amico e litigio con la migliore amica.
In
questi giorni mia madre è preoccupata per il mio comportamento e la mia scarsa
vita sociale: è abituata a vedermi sempre fuori con Aileen o con Louis o con
Harry o con Liam o con Zayn o con Niall, e adesso sono da sola in camera a
immergermi nei dolci. “Diventerai una balena”, dice mamma.
Sospiro
per l’ennesima volta, vagando per il mio profilo Twitter in cerca di qualcosa
da fare. La mia attenzione viene catturata da qualcosa di curioso: tutti stanno
rispondendo a delle domande, intasando la mia home.
Decido
di aggiungermi alla massa, tanto devo distrarmi in qualche modo, anche se le
canzoni deprimenti del giorno mi stanno facendo saltare i nervi. Con un clic
secco elimino dalla tracklist “I miss you” dei Blink182, torno sulla finestra
di Twitter e inizio queste ridicole domande.
1. Come ti chiami? Diane.
Ma
che domanda stupida. Ho scritto il mio nome nella biografia, non penso di
chiamarmi diversamente, ma visto che sono delle domande per passare il tempo,
meglio non criticare niente.
2. Secondo nome? Ho un secondo nome? Se ce l’avessi, fatemelo
sapere.
Sto
sfogando la mia acidità su delle domande! Se qualcuno le dovesse leggere, mi
sentirei veramente in imbarazzo: magari Aileen sta sghignazzando di fronte allo
schermo.
3. Che nome ti piacerebbe avere?
Sinceramente
non lo so, non c’ho mai pensato. Dipende dalle giornate: a volte amo il nome
Diane, a volte lo odio perché sa di anziana decrepita anche se significa
“luminosa”; altre volte vorrei chiamarmi Dakota, che significa “amica”… velocemente
lo digito: per ora è l’unica cosa che occupa la mia mente.
4. Cantante preferita/o? Celine Dion.
Okay,
mi piace Celine Dion, e allora? La sua canzone della colonna sonora del Titanic
è meravigliosa e molte volte salto sul letto cercando di eseguire l’acuto
finale, con il risultato che incrino gli specchi o i vetri delle finestre.
5. Gruppo preferito? Muse.
Insomma,
scrivere One Direction è scontatissimo, e tra l’altro nella mia biografia ho
scritto anche che sono la migliore amica di Louis. Poi ognuno ha i suoi gusti e
se nella mia vita non ci fossero i Muse, probabilmente ora non sarei qui.
6. Menziona una persona che stimi su Twitter.
Avrei
voluto menzionare Liam, ma la mia scelta capita su una mia vecchia amica di
Doncaster, quella con cui combinavo casini ovunque e ci facevamo espellere
dalle scuole, Kathy.
7. Menziona una persona che vorresti conoscere su Twitter.
Boh,
una a caso: non sto mai molto sui social network a guardare chi sono i più
popolari o fighi del web.
8. Menziona una persona senza cui non potresti vivere.
Il
mio pensiero scatta immediatamente verso Louis, che in questo momento è di
sicuro in una sartoria a provarsi lo smoking e a rimirarsi allo specchio.
Appena sfioro i tasti per menzionarlo, cancello il suo nome: potrei scrivere
Aileen, ma lei non mi risponderebbe mai, e non c’è qualcuno di importante
abbastanza da essere infilato come risposta a questa domanda.
9. Menziona una persona che hai conosciuto da poco ma a cui
vuoi molto bene.
Sidney,
a lei devo moltissimo, prima di tutto un vestito meraviglioso per il matrimonio
di Louis, un vestito diverso che non
somiglia ad una meringa o ad un catarifrangente della strada. Velocemente
digito il suo nickname, poi passo alla prossima domanda.
10. Canzone preferita? Knockin’
on heaven doors – Guns N’ Roses
Su
questa non ho assolutamente dubbi: è la canzone del CD che rubavo a mio padre
quando tornavo a scuola e dovevo liberarmi di qualche peso. In pratica cantavo
a squarciagola mentre svolgevo i miei compiti (non li facevo mai, di
conseguenza).
11. Persona famosa a cui vorresti assomigliare?
A
Natalie Portman o a Hayley Williams o a Taylor Momsen… alla fine scelgo Hayley,
per renderle onore in quanto è una delle mie cantanti preferite (se fosse
questo il motivo reale della mia scelta, allora digitata ci sarebbe anche
Taylor).
12. Persona non famosa a cui vorresti assomigliare? Nessuno.
Mai,
mai cambierei me stessa con una. Be’, onestamente all’inizio pensavo di
scrivere il nome di Joy Johnson solo per il semplice fatto che è la futura
moglie di Louis… ma il pensiero di essere lei mi ha schifata subito.
13. Menziona 5 persone che scrivono i migliori Tweet.
Altre
cinque persone a caso, tanto manco mi conoscono.
14. Film
preferito? Neverland – un sogno per la vita.
Quanto
ho pianto per quel film! Lo vidi con Louis a casa mia in cassetta, quando avevo
la febbre, e lui aveva marinato la scuola solo per venire in mio aiuto.
15. Menziona
cinque persone con la migliore icon.
Altre
cinque persone a caso, sì! Le prime che mi vengono in mente, dai, allora con la
lettera a inizia questo…
16.Perché ti piace Twitter? E chi ha detto che mi piace?
17. Menziona una persona
davvero importante per te.
Louis,
il mio migliore amico. Louis, il ragazzo che mi piace. Louis, il mio
confidente. Louis, l’uomo che sta per sposarsi con un’altra.
18.Perché stai rispondendo a queste domande? Perché non so cosa
fare, ho una situazione di merda e mi sto deprimendo.
Fantastico,
ho finito anche queste stupide domande. E ora come passo il tempo? Con uno
scatto secco chiudo il computer, lo lascio sul letto e accendo la televisione,
proprio mentre la pubblicità sull’elettricità sta finendo. La sigla di
“Friends” risuona per la stanza, allungo le gambe e alzo i cuscini per vedere
meglio lo schermo.
Mia
madre fa capolino dalla porta. «Diane?» sembra preoccupata.
«Sì?»
«C’è
qualcuno per te»
Non
ho voglia di parlare con nessuno, in questo momento, né riguardo a quello che è
successo, a quello che accadrà e alla mia vita. Ma quando vedo la capigliatura
bionda di Niall, il mio broncio si stende in un sorriso.
«Ehi,
Niall, vieni» e batto la mano sul letto.
Lui
entra con un sorrisetto e qualcosa nascosto dietro la schiena: deve essere
pesante, considerando che il suo viso è in questo momento piegato in una
piccolissima smorfia.
«Ciao,
Diane» saluta Niall, sedendosi sul bordo del letto e tirando fuori da dietro la
schiena il suo “piccolo” regalino. «Ecco il mio regalo…»
È
un gigantesco barattolo di Nutella, di quelli da cinque chili che vendono al
supermercato: non mi meraviglio che abbia faticato a portarlo fin qui.
«…
e due cucchiai giganti per immergerci all’interno di questa delizia!» Niall
tira fuori entusiasta due cucchiai enormi, di quelli che farebbero paura a
Liam.
Ridacchio,
mentre lui si stende accanto a me e a fatica apre il barattolo dell’enorme
Nutella.
«Diventerò
obesa per colpa vostra» commento, affondando golosamente il cucchiaio nella
crema alla nocciola e infilandomelo in bocca con gusto. «Mi viziate»
«Non
credo che Harry o Zayn ti abbiano portato una bontà come questa» biascica
Niall. La sua bocca è contornata dal cioccolato. «Chi è venuto ieri?»
«Zayn.
Ieri mi ha insegnato un po’ di urdu, visto che voglio provare a capirci
qualcosa nei suoi Tweet… sai, potrebbero essere offensivi…»
Niall
ridacchia all’immagine della sottoscritta china su un libro pieno di scritte in
urdu, che studia diligentemente (cosa che non ho mai fatto nella mia vita,
anzi, li ho abbastanza trascurati).
«E
poi la volta prima di Zayn è venuto Harry, che mi ha portato Scary Movie: non
ho mai visto un film più demenziale di quello» continuo, leccandomi il labbro.
«Louis?»
Niall
si stringe nelle spalle. «Non lo so; dovrebbe essere a fare gli ultimi
preparativi per il matrimonio»
L’occhiata
che mi scocca mi fa capire che lui non crede alla colpevolezza di Harry, bensì
alla mia, ma lo ignoro bellamente e trattengo il cucchiaio tra le labbra.
«Diane,
tutti sanno che sei stata tu, non Harry. Non farebbe mai una cosa del genere a
Lou»
«Niall,
stai diventando come Zayn: un ficcanaso, invece che uno psicologo» borbotto.
Afferro un fazzolettino di carta dal comodino e mi pulisco la bocca. «Come sta Lee?»
chiedo. Sono costretta a cambiare argomento, un argomento molto più doloroso e
nuovo del matrimonio di Louis e della mia colpevolezza.
Niall
sospira, gli occhi al cielo. «E’ distrutta» risponde infine. «Ora Zayn è con
lei, mentre Harry è con Liam: facciamo un po’ a turno per consolarvi»
«Lee
non mi perdonerà mai. Ho provato a spiegarle che non volevo, ma…»
«Ci
sei stata»
«Non
ci sono stata, Niall! Avevo paura di ferire i suoi sentimenti…»
Niall
si pulisce la bocca con una mano. «Sono più importanti i sentimenti della tua
migliore amica o l’illusione di Liam?»
Diamine,
è proprio uno psicologo. Turbata appoggio il cucchiaio da una parte.
«Che
intendi dire?» chiedo infine, «che non penso ogni santo giorno a come rimediare
al mio errore? Che Liam ha creduto davvero che avrei potuto stare con lui?»
«Intendo
dire» Niall chiude il barattolo di Nutella a malincuore, cercando bene le
parole da usare. «Che la tua reazione è stata sbagliata. Hai fatto errori
ovunque»
«Allora
spiegami come avrei dovuto reagire» ribatto stizzita.
Lui
alza gli occhi al cielo. «Per prima cosa avresti dovuto respingere Liam, così
non lo illudevi e Aileen non pensava male; seconda cosa avresti dovuto dire
veramente che sei tu la colpevole dei boicottaggi a Louis»
«Hai
intenzione di battere più volte su quest’ultimo argomento?» chiedo sarcastica.
Niall si stringe nelle spalle.
«Può
darsi»
Con
uno scatto mi alzo da letto su cui sono sdraiata. «Niall, sono stata colta
all’improvviso, e non ho riflettuto.» con un sospiro mi ributto sulle coperte,
«da quanto tempo Liam aveva questa cotta per me?»
Niall
comincia a giocherellare con un braccialetto, storcendo la bocca,
soprappensiero.
«Un
mese e mezzo circa» decreta infine, «e tu, da quanto tempo vai dietro a Louis?»
Lo
fulmino. «Da tre anni» biascico piano.
«Davvero?
E perché non gliel’hai detto prima?!»
«Ehi,
Horan, non è mica facile! Tu quanto ci metterai prima di trovarti una ragazza
che ti piaccia seriamente?»
Niall,
sorpreso dalla mia ira, alza le mani in segno di resa. «Passiamo al prossimo
argomento, per favore, o mi farai sputare la Nutella»
«E
Liam, come sta?» chiedo un po’ esitante.
Se
l’argomento “colpevolezza per il misfatto del matrimonio” è tabù, questo lo è
ancora di più. Non sono mai stata una persona timorosa di affrontare i problemi
– a parte la cotta colossale per Louis – né tantomeno codarda a esprimere le
mie opinioni o le mie idee nonostante andassi contro tutto e tutti.
«Liam
sta come uno che si è accorto di aver sbagliato» dice Niall amareggiato. So
perfettamente che gli dispiace per il suo migliore amico, forse non lo ritiene
colpevole, ma lui riesce sempre a vedere più lati di una situazione, sia
negativi che positivi. «Si è accorto della reazione di Lee e della tua, di
conseguenza ha capito: non è mica scemo»
Forse
sì, forse no. Forse la scema qui sono io, quella che l’ha illuso, quella che ha
distrutto un’amicizia per un ragazzo che non le piaceva.
«Liam
sapeva di Louis, perché l’avrebbe fatto? Così? Forse gli piace Aileen e voleva
vedere la sua reazione…»
«Non
è che cercando altre scuse troverai una soluzione a questo enorme problema»
soffia Niall, «mi dispiace, Diane»
«Hai
la capacità di farmi sentire una merda, Horan, e non voglio esserlo» borbotto,
incrociando le braccia al seno.
Niall
abbozza un sorrisetto. «Be’, forse lo sei» la mia occhiata lo fulmina, occhiata
che viene scansata subito. «Chiama subito Zayn: è lui che è con Aileen»
Niall
ha in mano un cellulare, il suo, e me lo porge. Alla mia esitazione nel
prenderlo, nell’indecisione, i suoi occhi pensano a rassicurarmi con un cenno;
se Horan dovesse avere per forza un difetto, non gliene troverei manco uno – a
parte la fame chimica. Ma forse è perché lo vedo come un salvatore in questo
momento, come la persona che accomoderà tutto.
«Niall,
se la carriera di musicista dovesse andare male hai un posto assicurato come
psicologo» esalo con un sorriso, afferrando il cellulare. Finalmente Niall si
lascia andare a un gigantesco sorriso. «Puoi farmi un favore?»
«Se
è fattibile, allora sì»
Arriccio
il labbro. «Un abbraccio è fattibile»
Lo
stringo forte, mentre un Horan decisamente molto perplesso ricambia l’abbraccio
corrucciando la fronte davanti a tutta questa mancanza di affetto improvvisa.
«Questa
cosa dovrai spiegarmela, Diane» borbotta Niall un po’ imbarazzato un po’
compiaciuto. «La Nutella non ti ha scaldata abbastanza?»
Ridacchio.
«Mi mancano gli abbracci stritolatori di Aileen e quelli impacciati di Louis,
ma tu vai benissimo»
«Allora
posso riportare il barattolo di Nutella a casa?» chiede divertito.
«Con
il cazzo, quello me lo mangio io»
Niall
scoppia a ridere. Poi indica il cellulare tra le mia mani e mi affretto a
comporre il numero di Zayn, che so a memoria (non chiedetemi come faccio a
ricordarlo).
So
che Zayn sta esitando, non vuole rispondere al telefono, ma poi sento la sua
voce: sta parlando piano, quasi non volesse disturbare qualcosa.
«Ciao,
Zayn. Non sono Niall, sono Diane.»
«Ehi,
Niall»
Capisco
all’istante il suo piano: Aileen è accanto a lui e se sentisse soltanto il mio
nome, gli ordinerebbe di riappendere subito senza darmi l’occasione di
spiegare.
«Passami
Lee, adesso.» esalo.
Zayn
sembra indeciso, mugugna qualcosa che non riesco a comprendere: Niall accanto a
me è molto perplesso.
«Zayn,
ti ho detto di passarmi Aileen. Adesso.»
«Non
penso sia una buona idea, Niall.» borbotta.
Il
ghiaccio si appropria della mia lingua, divento fredda. «Passami Aileen, Zayn.
Devo parlare con lei»
«Non
puoi»
«Come
non posso?!» sbotto. Niall osserva la scena interrogativo. «Zayn, passami Aileen. E non te lo chiedo
perché voglio prenderla in giro o roba del genere, voglio chiarire perché mi
sento una merda» sospiro, «perciò stacca quella cornetta dall’orecchio e dalla
a Lee»
«Niall,
lascia stare. Non è il momento»
«Bene,
allora verrò lì!»
«NO!
Dian… Niall, stai fermo!» annaspa Zayn, cercando di fermare la mia furia. «Non
fare cazzate»
«Me
ne frega il giusto, delle cazzate. Ora vengo lì e se hai intenzione di
fermarmi, allora chiama i pompieri in anticipo, perché la tua macchina
esploderà»
Zayn
sta per ribattere, ma gli riattacco in faccia: se pensa di fermarmi si sbaglia
di grosso, e tutta questa strana nuova decisione è dovuta a Niall e alla sua
Nutella da cinque chili. Con uno scatto mi alzo dal letto, mi pettino
velocemente i capelli – anzi, meglio dire, una massa informe di giallo – e
senza eye-liner né niente, afferro Niall per un braccio.
«Forza,
Niall, alzati e portami con la tua macchina da Lee»
Lui
sembra stupito. «La Nutella ha effetto allora!»
«Non
è la Nutella, sei stato tu, Horan! Ora andiamo!»
Anche
lui scatta in piedi, entusiasta, e si fa trascinare dalla sottoscritta che
scende le scale quasi correndo. Mia madre guarda allibita le nostre figure che
si infilano senza tanti complimenti dentro l’auto di Niall.
Se
Zayn oserà solo mettersi tra me e la porta, non esiterò a prendere la rincorsa,
sfracellargli il fegato ed entrare in casa di Lee. E chiamatemi pure lunatica:
non posso permettere di lasciar andare via un’amicizia come quella. Prima che
il legame tra me e Lee si possa distruggere definitivamente, noi saremo già
morte e in una bara con tanto di figli attorno che piangono la nostra
scomparsa. Che cosa inquietante.
«Ora,
Diane, è il tuo turno. Entra, spacca il culo a tutti e vai a riprenderti la tua
migliore amica!» esclama Niall entusiasta, mentre lo guardo sbigottita.
Povero
Niall, così emotivo.
«Ora
tu vieni con me, Horan. Devi tenere fermo Zayn se oserà ostacolarmi. Andiamo,
fedele compagno!»
Quando
sbatto la portiera, vedo che lui sta un po’ esitando, ancora in auto con le
mani sul volante. Sbuffo.
«Stai
scherzando, Diane? Zayn può uccidere!»
Ridacchio.
«Zayn è un ficcanaso, ma è buono come il pane. E andiamo, perché altrimenti
divento vecchia»
Che
Zayn possa uccidere è la cosa più bizzarra che abbia mai sentito: non farebbe
male neanche ad una mosca! Eccetto quando si incazza, però… lì sì, che è una
bestia.
Busso
alla porta e impaziente attendo che una buona anima mi apra; Niall è alle mie
spalle, che batte il piede sul marciapiede con evidente nervosismo. Quando la
faccia di Zayn appare da dietro la porta, la prima cosa che mi chiedo è per
quale motivo abbia aperto lui invece che la madre di Lee. Poi, quando mi dice
“vas happening”, allora capisco che: o Aileen gliel’ha data, o lei ha tirato
fuori quelle sigarette strane che tiene nel cassetto.
«Zayn,
fammi passare. E no, non me ne frega niente delle tue condizioni di salute: ho
portato Niall apposta» esalo, prima di schivarlo e correre su per le scale,
sfiatando come una locomotiva.
Non
sono mai stata una cima in ginnastica, devo ammetterlo. Appena arrivo di fronte
alla porta della camera di Lee, leggermente socchiusa, un acre odore di
sigarette mi arriva al naso. Con una smorfia schifata, apro la porta
all’improvviso e lo spettacolo che vedo mi fa ancora sentire di più una merda:
Lee è distesa sul letto, immersa tra dei fazzoletti sporchi, con una puzzolente
sigaretta in mano.
Quando
alza la testa per vedere chi fosse entrato, scorgo i suoi occhi cerchiati da
delle pesanti ombre nere, come se non avesse dormito da giorni.
«Va’
via»
Senza
ascoltare le sue proteste, mi avvicino a lei con sicurezza, le strappo la
sigaretta di mano, la spengo e la butto di sotto dalla finestra: Lee tira su
con il naso e singhiozza.
«Dobbiamo
chiarire»
«Non
c’è niente da chiarire» dice lei, piano, quasi senza voce. «Mi hai tradita»
«Tradita
un cazzo, Lee!» viva la scurrilità! Bruscamente libero tutto il suo letto da
quei sudici fazzoletti di carta, fregandomene altamente dei batteri, e siedo
accanto a lei, «tu non capisci» esalo poi stanca.
Lee
continua a non voltarsi verso di me, e fissa il muro con aria imbambolata. «Io
capisco tutto. Non c’è bisogno che tu mi spieghi che piaci a Liam, che tu ci
sei pure stata…» afferra un’altra sigaretta, l’accende e se la porta alla
bocca, «non sono così cretina»
«Io
non ci sono stata! E dammi ‘sta sigaretta» gliela levo dalle mani, poi inspiro:
sto diventando nervosa. «Liam ha sbagliato, io ho sbagliato, okay? Non possiamo
perdere il nostro legame ad alto contenuto sclerotico in questo modo»
«Be’,
il legame mi sa che l’hai già fatto con qualcun altro…»
«Smettila
di fare la depressa! Come devo dirti che sto peggio di te?» sbraito, «sai
com’è, l’amore della mia vita si sta per sposare con una che odio, ho litigato
con la mia migliore amica, un altro amico si è messo in testa la vaga idea di baciarmi
di fronte a tutti, mando delle stupide dediche e rispondo a delle domande
idiote su Twitter, guardo film idioti con Harry, sto ingrassando per colpa
della Nutella di Niall e imparo l’urdu da Zayn come passatempo… ti sembra una
cosa normale?!»
Lee
accenna un sorrisetto. «Scary Movie?»
«Già»
«Che
film idiota» commenta lei monocorde.
Il
silenzio che si diffonde nella stanza è sempre un po’ teso. Immersa nei cuscini
azzurri di Lee, mi chiedo per quale stupido motivo le sto raccontando la mia
vita disperata invece che scusarmi.
«Senti,
Lee» sospiro, una mano sugli occhi, «mi dispiace davvero tanto. Non so cosa sia
passato per la testa di Liam in quel momento, né perché io non abbia reagito.
Forse per paura di ferirlo, e facendo così la situazione è peggiorata.»
Lei
non dice niente, ma so che ascolta con attenzione: è una sua caratteristica,
che a volte può risultare tremendamente fastidiosa perché sembra quasi che ti
ignori. Ma non è così.
«Sono
stata stupida perché…»
«Ho
visto Scary Movie insieme a Harry, ho mangiato cioccolato con Zayn e Niall mi
ha raccontato che cosa diceva Liam su di te, ma non me la sono presa. Cioè, non
è colpa tua se gli piaci…» mi interrompe tutta d’un fiato, «non avrei dovuto
reagire così»
«Invece
hai ragione. Liam è un coglione, Niall un pettegolo, Zayn un ficcanaso, Harry
un pazzo e Louis un triplo coglione» borbotto, «e tu devi smettere di fumare…
puzzi»
Le
labbra di Lee si increspano in sorrisetto. «Sei tu che stai fumando la mia
sigaretta!»
«Non
sto fumando. Sto solo espirando qualcosa di a me sconosciuto fuori dalle mie
labbra» spiego sardonica.
«Sei
una cogliona»
Ridacchio,
mentre Lee si volta finalmente verso di me con un minuscolo sorriso.
«Ma
ti voglio bene per questo» sussurra.
Faccio
finta di asciugarmi una lacrima. «Aileen, smettila, potrei commuovermi» tiro su
con il naso. «Ma anch’io ti voglio bene»
Il
silenzio che segue dopo non è né teso, né imbarazzato, né niente: tra amiche
molto spesso non c’è bisogno di parole.
Carrot's Corner anzi Louise's Corner
Salve Peopleeeeeeeeee!
Come
state? Sono immensamente felice e immensamente triste allo stesso
tempo: uno, questo capitolo fa cagare gli uccelli stitici, secondo,
tutto accade troppo velocemente ma l'ho fatto apposta quindi non mi
tirate dietro le scarpe, terzo, amo Niall Horan. AHAHAH
Non
sono stata a rileggerlo, mi faceva un po' di fatica :3 In questo
capitolo c'è molto di me: amo Taylor Momsen (che è Diane,
tra l'altro) e Hayley Williams, amo i Guns 'n' Roses e i Muse, e penso
che Scary Movie sia una cagata, ma mi ha fatto ridere AHAHHA
Comunque
quelle domande sono apparse un po' di tempo fa su twitter: le ho fatte
anch'io e l'ho copiate bellamente da lì :3
Spero
non vi abbia delusa con 'sta cagata e grazie a tutte voi per quei 16
preferiti, quelle 6 ricordate, quelle 33 seguite :3 vi amo.
Ah,
siccome ho una mente bacata, su Twitter sono quella che ha avuto l'idea
di fare un gruppo femminile che fa la parodia dei 1D, insieme a Juls
(Lady Jonas qui); Sarah (DemsMuffin qui); Rebecca (_Ladyme qui);
Andreea (__PleaseStay). Ognuna di noi fa uno 1D al femminile AAHHAHA
Siamo troppo fighe ùù
Ebbene sì, sono una UANDAIRESCION AHAH perciò, followateci tutti quanti.
@uandairescion
@NiallaOfficial (Becky)
@Louise_Tomlinso (la sottoscritta)
@Real_LiamaPayn (Andreea)
@Harriet_Styles (Sarah)
@ZaynaMalik1D (Juls)
Ma se volete followarci come personcine normali e non i nostri alter ego, eccoci qui:
@__ohluna
@_Ladyme
@TheHariboGirl
@__PleaseStay
@DemsMuffin
Ah, e ordinate il nostro singolo Cosa Ti Fa Bella su Itunes AHAHAH
Alle mie quattro pazzoidi, perché vi voglio tanto bene :3
Marii/Luna/Louise
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Capitolo 10 *** 10. ***
cap 10 wedding
~Wedding
10
«Voglio
far pace con Liam» esordisce all’improvviso, ancora distese sul suo letto, «dopotutto
è ancora il mio miglior amico, no? Anche se sarà un po’ più difficile…»
«Non
sarà difficile! A meno che tu non te lo sbatti appena girate l’angolo!»
«Diane,
sei oscena»
«Lo
so,» ridacchio, «sarà solo un’amicizia un po’ cauta… anche lui è parecchio
confuso in questo momento…»
Lee
si gira su un fianco per guardarmi e un sorriso malizioso le dipinge il viso
stanco.
«Chissà
come l’ha presa Louis…»
Di
scatto volto la testa verso di lei. «E ora cosa c’entra Louis?»
«Be’,
è innamorato di te» dice Lee, stringendosi nelle spalle. «Siamo finite in un
quadrilatero amoroso…»
Annuisco.
«Già… altro che triangolo! E poi cosa stai dicendo, Lou non è mica innamorato
di me! Ora mancano solo Zayn e Niall, tanto Harry è già innamorato di Louis!»
«Appunto,
dove sono loro due?» chiede Lee, alzandosi dal letto con un’andatura
altalenante, come se non si fosse mai alzata in quei giorni. «Li hai lasciati
giù, vero?»
«Sì,
probabilmente ti staranno svuotando la dispensa»
Aileen
ride, prima di rimirarsi allo specchio e sistemarsi i capelli arruffati;
d’altro canto io mi alzo con una fatica immensa, apro la porta ed esco sul
pianerottolo, per poi scendere le scale.
«A
proposito, perché prima Zayn era così sconvolto?» chiedo incuriosita, saltando
l’ultimo scalino.
Aileen
mi precede in cucina. «L’ho esasperato un po’ su Liam, poi ci siamo
addormentati»
Appena
varchiamo l’arco della cucina, vediamo i due in questione che stanno mettendo
merendine, cioccolatini, caramelle, patatine sul tavolo per divorarle.
«Vedo
che avete fatto pace» commenta Niall, infilandosi in bocca una buona dose di
patatine alla paprika. «Sono contento»
Il
viso di Aileen si piega in una smorfia. «Sei contento perché ti stai mangiando
la mia scorta anti depressione»
Con
un sorriso frego a Zayn il cioccolatino che ha in mano, siedo vicino a lui e
comincio a torturarlo di domande, tutte contenenti “vas happening”, tanto per
farlo arrabbiare.
«Smettila,
Diane. Mi stai facendo venire i nervi, non solo perché la gente ha cominciato
ad andare a giro con le magliette con scritto “vas happening” sopra, ma anche
perché mi stai rompendo quelli che ho»
Lee
ridacchia, addentando una barretta al triplo cioccolato bianco. «Fai moda,
Zayn»
Niall
non dice niente, troppo occupato ad ingozzarsi di cibo: manca poco si strozza
con una caramella alla menta, sotto le risate spasmodiche di Zayn e quelle
soffocate di Lee.
Mi
passo una mano tra i capelli, sorridendo lievemente alla scena di Niall che,
rosso come un pomodoro maturo, si sta riprendendo con lentezza. Lee gli porge
un bicchiere d’acqua, tanto per farlo calmare.
«Psicologo,
non mi puoi morire ora» commento sarcastica, mentre Niall ingolla tutta l’acqua
in un sorso. «Dobbiamo affrontare la situazione Liam Payne»
E
l’acqua attenta alla vita di Niall un’altra volta: pare che questo ragazzo
debba morire da un momento all’altro. Zayn è allibito, ma non perché gli
dispiaccia aiutarci o roba del genere, credo che sia meravigliato dalla
velocità delle cose.
«Di
già? In un attimo siete tornate migliori amiche, ora volete andare a cercare
Liam come se lui non avesse baciato te, Diane… ma che vi prende?» esclama Zayn.
Lee
si stringe nelle spalle. «Ho pianto in solitudine per tre giorni, e ora voglio
mettere a posto le cose… Diane vuole arrivare preparata al matrimonio» e
sorride maliziosa.
Con
“Diane vuole arrivare preparata al matrimonio” non so cosa intenda quella mente
perversa di Lee – sicuramente si sarà già fatta una di quei filmini mentali
dove la protagonista e il promesso sposo si saltano addosso (non che mi schifi
l’idea) e si promettono amore eterno – ma non ho veramente intenzione di
presentarmi al matrimonio di Louis con un litigio alle spalle. Voglio bene a
Liam: sono sicura che, anche con un po’ di diffidenza, riuscirà a ricostruire
un rapporto con Lee.
…
se me lo ripeterò all’infinito ci crederò.
«Con
“voglio mettere a posto le cose” intendi che lo stuprerai?» chiedo divertita,
scatenando l’ira di Lee. Lei prende un biscotto al cioccolato e me lo lancia
addosso. «Non lo so, potrebbe succedere…»
Zayn
è ancora più allibito di prima, povero cucciolo, non è abituato ai discorsi
perversi tra me e Lee; Niall fissa golosamente una barretta di cioccolato al
latte. Poi una ragazza non si deve incazzare: Horan mangia quanto Harry, Louis
e Liam messi insieme e non ingrassa neanche di un etto; se fossi al suo posto,
adesso mi starebbero caricando con una gru su un elicottero per portarmi in
ospedale per una lavanda gastrica.
«Allora
tu e L…» a interrompere Lee è la mano di Zayn, che scuote la testa scioccato.
«Non
voglio sentire i vostri discorsi perversi su due dei miei migliori amici, e
neanche Niall vuole sentire voi che decantate…»
Lee
scoppia a ridere spasmodicamente, quasi si butta di sotto dalla sedia, e io non
posso fare a meno di seguirla a ruota, ma non mi sganascio: ridacchio
sottovoce, attenta a non farmi scoprire. Niall sembra essere in un universo
parallelo, impegnato in una dura relazione con il cibo.
«Zayn,
sei geloso!» boccheggia lei, tenendosi la mano sulla pancia, «Ti piacerebbe che
si decantasse le tue, di doti, vero?»
E
qui non ce la faccio, tutta quella santa serietà che ho appena raccolto da
quelle povere scorte che ho dentro di me, va a farsi fottere; e mentre Lee sta
ululando come una matta, la sottoscritta si sta rotolando in terra e Niall sta
mangiando beatamente il suo cioccolato, Zayn ci manda gentilmente a fare in
culo, molto imbarazzato.
«Scordatevi
che vi porto da Liam!» ringhia irritato.
Lee
continua a ridere. «Tanto abbiamo Niall! Vero che ci accompagni, Nialluccio?» miagola.
Okay,
Nialluccio non l’ho mai sentito nella
mia vita, e in più è tremendamente rivoltante: Aileen sembra che voglia
ricordarmi sempre di più la figura scheletrica di Joy.
«Devo
finire di mangiare» biascica lui, gli occhi concentrati sul cibo. Poi alza di
scatto la testa. «Come mi hai chiamato, Lee?»
«Nialluccio» ripete lei, tra le lacrime.
Niall
inarca un sopracciglio biondo. «Nialluccio?»
«Sì,
Nialluccio»
Sembra
che a Niall ci voglia un po’ prima di assimilare l’orrendo nomignolo che Lee
gli ha affibbiato.
«No,
Nialluccio, non ti accompagna»
biascica lui. Allontana pigramente una carta di una barretta Mars. «Hai la tua
macchina, Lee, perché preferisci che sprechi la benzina?»
«Perché
siete voi quelli ricchi, qui. E ho finito i soldi per pagarmi la benzina: li ho
usati per pagare questa maglietta» Lee indica la canottiera azzurra che ha
addosso.
Zayn
la guarda allibito, ancora scosso per le battutacce di prima. «Hai speso tutti
i tuoi soldi in vestiti? Sei sicura di stare bene, Lee?»
Mentre
osservo divertita il battibecco tra i due, mi sporgo verso Niall per afferrare
la bottiglia di Coca Cola da un litro e rovesciandola nel bicchiere, continuo
ad ascoltare Lee e Zayn che discutono sulla sanità mentale della prima.
«Non
sono mai stata meglio di così! Tutto merito di Diane»
«Ehi,
grazie, Lee!» esclamo compiaciuta: ho finalmente il merito di qualcosa! Zayn
non ribatte, si rifiuta. «Allora chi ci accompagna a casa Payne?»
Niall
pilucca distrattamente da un sacchetto di patatine vuoto, Zayn borbotta, Lee
picchietta impaziente le dita sul tavolo.
«Io
no» decreta Niall. «Ho già accompagnato Diane»
«E
io sono già venuto qui e accompagnato Harry da Liam»
Roteo
gli occhi al cielo: perché ci sono capitati due che pensano soltanto al cibo,
che sono un ficcanaso e uno psicologo, e anche un po’ tirchi?
«Dai,
Nialluccio»
Niall
scuote la testa ripetutamente, e Lee si scoraggia di fronte alla sua
espressione: poi con un sorrisetto si rivolge a Zayn.
«E
tu, Zaynuccio? Ti prego, ti sei già
mangiato la mia scorta anti depressione!»
Dopo
varie ore di preghiere di Lee a Zayn, che povero cristo stava ad ascoltarla con
la sua vocina irritante, lui accetta e si alza in piedi mormorando insulti.
Niall lo segue e afferra con un gesto brusco le chiavi della sua auto: alla
fine capita che finisco nell’auto di Niall e Lee in quella di Zayn, tanto
perché nessuno restasse solo.
Appena
siamo di fronte a casa Payne, vedo che Lee non osa scendere da quella macchina
e il mio cellulare vibra nella tasca. Ecco, ha i primi ripensamenti.
«Diane,
non posso farcela»
Sospiro.
«Sì, che ce la puoi fare! Ora alza quel culetto dal sedile ed esci, poi se ci
riuscirò farò il lavoro sporco per te»
«Ma
Diane, non sei tu quella che deve ammettere di avere una cotta!»
«Non
è necessario che tu glielo dica!» esclamo, dando un’occhiata a Niall, che tra
poco si addormenta sul sedile. Gli mollo un pizzicotto e lui si lamenta.
«Insomma, Lee, dirai che la tua reazione è stata sconsiderata o roba del
genere: se non vuoi che capisca, non devi farglielo comprendere e sfoderare la
tua vena artistica»
«E
se quella vena artistica è andata in vacanza? … Ahi, smettila, Zayn»
Alzo
gli occhi al cielo. «Non c’è mai stato un momento in cui la tua vena artistica
sia andata in vacanza» mugugno spazientita. «Ora esci dall’auto di Zayn»
«Devo
uscire: ho un braccio nero per colpa dei suoi pizzichi» bofonchia Lee,
riappendendo.
Ripongo
il cellulare nella tasca dei jeans, mi volto verso Niall che sta quasi
sonnecchiando – dopotutto dopo una scorpacciata ci vuole un pisolino, ma non
riuscirà mai a raggiungere la grande capacità di addormentarsi ovunque come
Louis.
«Niall,
andiamo»
Lui
mugugna. Ma è possibile che ogni santa volta che entra in macchina cada in uno
stato comatoso? Sarà forse per i tre Kinder Bueno, i cinque Mars, i due Duplo,
le sette caramelle alla menta, i quattro pacchetti di patatine, il mezzo litro
di Coca Cola… anch’io starei male se mangiassi tutta ‘sta roba solo a merenda.
«Se
ti fa male la pancia, sono cavoli tuoi: mangi quanto un maiale. Ora muoviti»
borbotto, spingendolo con molta delicatezza – il sarcasmo è evidente – verso la
portiera. Niall la apre e si trascina verso di me. «Che hai?»
Lui
si stringe nelle spalle. «Non voglio sentire le urla-scuse di Liam: fanno
venire il mal di testa»
«Liam
urlerà?»
Niall
annuisce con aria grave. «Comincerà a urlare e poi si calmerà… ovviamente dopo
quindici minuti»
«Pace,
Aileen si farà venire il mal di testa e tu e Zayn lo stesso»
Comincio
a camminare per il “sentiero” di ghiaia che porta a casa di Liam: già scorgo la
figura di Lee che sta sbattendo i piedi dal nervoso, mentre Zayn cerca di
calmarla ma inutilmente.
«Posso
astenermi?» biascica ancora Niall, e roteo gli occhi al cielo. «Ti accompagno a
casa, in cambio»
«Con
il cavolo, Horan» lo afferro violentemente per un braccio, trascinandomelo
dietro come un cane al guinzaglio. «Dovrai subire la sorte»
Niall
rilascia un prolungato lamento, che non fa altro che aumentare il mio
nervosismo già instabile. Senza che nessuno mi dica niente, né protesti –
saggia decisione – suono il campanello di casa Payne e, come è successo prima
con Lee, ad aprirci è Harry che mostra il suo solito sorriso smagliante da
castorino.
Ora,
sono l’unica persona in questo mondo che dice che assomiglia ad un castoro
dolce e simpatico… be’, c’è una vaga sembianza, no? … no.
«Ciao,
ragazzi… state cercando Liam?»
Eh
no, Harry, siamo venuti qui per raccontarti di come ci siamo tutti
riappacificati e come viviamo bene tutti insieme allegramente a casa di Lee,
dove si diffondono sostanze allucinogene non identificate.
Lee
annuisce impercettibilmente, stringendo un braccio di Zayn con così tanta
potenza che lui manca poca crolla ai suoi piedi, agonizzante.
«Lee,
il braccio di Zayn sta per diventare viola» le fa osservare Harry,
indicandoglielo; lei lo molla subito e borbotta qualche scusa.
«Dobbiamo
parlare con Liam, sta piangendo chiuso in camera sua?» chiedo sarcastica,
«dobbiamo chiarire un paio di cosette»
«Se
inizi così inizi male, Diane» dice Harry, un po’ risentito.
Okay,
o è incavolato con me per la faccenda di Louis, o prende le parti di Liam nella
vicenda.
Roteo
gli occhi al cielo. «Non voglio replicare… ora ci fai cortesemente passare?
Altrimenti Lee esplode e Niall temporeggia»
Nel
mentre, Harry mi scocca un’occhiata torva. Poi, con un sospiro, si scosta, ci
fa passare e richiude la porta alle sue spalle; Aileen sta cercando
freneticamente Liam per le stanze – pare che la paura sia passata -, Zayn sta
già chiacchierando con Harry e Niall sul divano, probabilmente sul fatto che
sono stata io a fare casino e tutto.
Non
mi resta che seguire quella scalmanata di Lee, che saltella da una parte
all’altra del corridoio.
«Liam?»
I
capelli spettinati di Payne fanno capolino da una porta poco più in là, e Lee
si blocca all’improvviso. Poi saluta imbarazzata con una mano, mentre mi
avvicino a lei con cautela. Nel silenzio che segue dopo si sentono soltanto i
bisbigli e le risate di Niall, Zayn e Harry, provenienti dal salotto accanto.
«Ciao,
Liam. Come va?»
Lui
si stringe nelle spalle. «Va» replica asciutto.
«Possiamo parlare tutti e tre insieme?» pigola Lee,
dondolandosi sui talloni con aria imbarazzata.
Liam
annuisce e scostandosi ci fa cenno di entrare in quella stanza che poi si
rivela un’enorme posto dove c’è di tutto: da una chitarra a un pallone da
calcio a un canestro per il basket. E c’è puzza di maschio. Forse i ragazzi
hanno trascorso qui gli ultimi due giorni, o forse è camera di Liam.
Lee
entra in quella stanza come se fosse perfettamente a suo agio e la conoscesse
da una vita, scosta con tranquillità un mucchio di panni – non mi chiedo che
cosa siano – e si siede sul divano. Decido saggiamente di sedere a terra,
appoggiando la testa accanto alle gambe di Aileen, che ancora nervosamente le
muove.
«Bene»
esordisco dopo attimi di silenzio imbarazzato, «siamo qui per parlare di quello
che è successo l’altro giorno… già, siamo qui per questo»
«Okay…»
Lee
è incerta e preferisce guardare degli strani quadri attaccati alla parete,
piuttosto che fissare Liam in faccia; lui, d’altro canto, sembra in un’altra
dimensione, e gli unici rumori che si sentono sono gli sghignazzi di Zayn.
«Oh, andiamo, Lee, sei stata tutto il tempo a
dirmi che ti dispiaceva per Liam, poi ti fai venire l’indecisione e non parli!»
Lei
inarca un sopracciglio. «Potevi evitare di rivelare questi dettagli, magari»
«Be’,
allora datevi una mossa e chiaritevi: tanto so che c’entro anche io in mezzo,
quindi magari prima iniziamo prima finiamo.» bofonchio spazientita. Lee fa per
afferrare qualcosa di metallico da un tavolino, poi ritira la mano. «Devo
boicottare un matrimonio, e non mi sono venute ancora idee brillanti»
«Certo,
il tuo problema è solo quello» borbotta Liam, incupendosi.
Lee
gli lancia un’occhiataccia. «E il tuo è quello di baciarla per mandarla in
confusione, vero, Liam? Lo sai che è innamorata di Louis!»
Perfetto.
Grazie Aileen per questo tuo esauriente riassunto su ciò che è successo nelle
puntate precedenti di questa Soap Opera chiamata “la vita di Diane”. Almeno
siamo arrivati al punto cardine, ma Liam sta rischiando un embolo.
«Bene,
parliamo di questa cosa» sbotto finalmente con ovvietà. «Da dove iniziamo?
Dalla cotta di un mese e mezzo di Liam oppure dal tuo innamoramento per lui di
cui non vuoi parlargli?»
Ora
Lee mi ammazza, mi uccide con violenza con un calzino di uno dei ragazzi tirato
fuori da sotto il divano e me lo fa annusare.
«O
parliamo del fatto che tu debba dire a Louis del tuo innamoramento di tre
anni?» sibila Lee, fulminandomi. Liam sta boccheggiando incredulo: ebbene, non
crede che la sua migliore amica sia cotta di lui.
Gonfio
le guance. «Quello che devo dirgli saranno profondi cavolacci miei!» ringhio,
«e tu, Liam, di’ qualcosa!»
«Già,
visto che ormai Diane ti ha informato di tutto, sarebbe bello che tu dicessi la
tua» biascica Lee accigliata. Si lascia sprofondare sul divano. «Rispondi»
Liam
sembra risvegliarsi da un coma e scuote la testa con veemenza prima di passarsi
con aria corrucciata una mano tra i capelli. Mi sto innervosendo in un modo
incredibile: se questa situazione non si risolverà in meno di due minuti, rinchiuderò
quei due zucconi in una stanza, ma invece mi sono infilata nel mezzo ed è
inevitabile che in quella stanza ci finisca anch’io. Oh povera me.
«Be’…
Diane, mi dispiace. Sapevo che tu non volevi, eppure l’ho fatto lo stesso… e
Lee, non so che dirti: sono confuso» borbotta Liam sincero, mentre Lee annuisce
inespressiva. Avrebbe voluto sentire altro, ma non replica e si impone di
accennare un sorriso. «Avrei voluto tanto non dire queste parole…»
«Ti
capisco, non ti preoccupare.» lo interrompe lei: non vuole sentire altro, vuole
rinchiudersi in sé stessa, «ma Diane non vuole essere infilata in questo
casino»
Tanto
ormai nella merda ci sono già, Lee, c’è una probabilità su due che non saremo
più amiche come prima solo perché il tuo migliore amico è un coglione che per
confondermi si mette a baciarmi di fronte all’universo intero. E menomale
diceva che l’Italia gli piaceva di più!
«Ormai
ci sono di già» preciso, scoccandole un’0cchiata. Lee mi fulmina, come dire ‘ti
sto proteggendo io’, non ci giurerei. «Devi solo promettermi Liam che non farai
mai più una cosa del genere, perché se ci riprovi diventi femmina»
Esauriente,
come spiegazione. Lui si limita ad annuire, ma non riesco realmente a decifrare
la sua reazione; sembra che stiamo affrontando la situazione con leggerezza e
superficialità. Ed è così, ma forse è un argomento troppo delicato da trattare.
A
me basta che si torni tutti amici e basta, il resto che importa.
«Ora
siamo tutti amici di nuovo! Yuppi! Bene, ciao» e sgattaiolo fuori dalla porta,
perché so che Aileen vuole parlare da sola con Liam.
Con
la fortuna che ho forse si salteranno addosso e si dichiareranno amore eterno,
mentre io resterò sempre zitella perché permetterò che Louis si sposi con una
sottospecie di Hello Kitty. MAI!
Piombo
da Zayn, Niall e Harry come un uragano, spaventandoli e lanciandomi
precisamente sopra le loro ginocchia. Hanno una grande voglia di uccidermi, lo
so.
«Secondo
voi se metto del veleno in un bicchiere d’acqua Joy lo beve?»
Zayn
geme, Niall ridacchia e Harry – sono con la testa sulle sue ginocchia – mi fa
un dolce pat-pat sul capo.
«Ancora
con ‘sta storia, Diane?» mugola Zayn, «lascia stare quella poveraccia»
«Quella
poveraccia è più ricca di me e Aileen messe insieme» velocemente tiro un calcio
a Zayn, «e poi con il cavolo che mi arrendo»
Harry
alza il pugno al cielo, con entusiasmo. «Ben detto, Diane! Secondo te una
pasticca di ecstasy in un drink e un modello di intimo vanno bene per tradire
Lou?»
Ridacchio,
seguita a ruota da Niall, Zayn è allibito come non mai: lo sapevo che avevo
degli alleati nascosti! Ah, cinque contro uno, Malik!
«Harry!»
«Harry,
che ne dici di tagliarle i freni dell’auto?» propongo, gli occhi mi brillano.
«Diane!»
Sbuffo.
«Sta’ zitto, Zayn, non capisci l’importanza di avere un alleato come Harry e
uno come Liam e anche uno come Niall!»
«Io
non sono un tuo alleato, Diane» dice Niall, e picchietta le mani sulla mia
pancia. Poi sorride, un sorriso malefico. Oh no, oh no, no no no no.
«No,
Niall, non azzardarti a farmi il solletico!»
Niall
Horan potrà sembrarvi dolce, simpatico, tanto tenero, un panda con la fame
chimica, ma in fondo è una merdaccia.
Perché mi fa da psicologo, quello stronzo sa ogni dettaglio oscuro di me, a
partire dal fatto che non sopporto il solletico sulla pancia. E Louis ama
torturarmi per ore, magari a digiuno perché altrimenti gli vomito addosso.
«Ti
regalo il barattolo di Nutella da cinque chili, lo prometto, ma tu non osare
avvicinare quelle manacce alla mia panza…»
«In
effetti sei un po’ ingrassata, Diane, sicura che ti stia il vestito?»
«Harry!»
lo riprendo irritata, mentre vedo che le mani di Niall si avvicinano
pericolosamente. Zayn è ancora allibito per prima, quindi inizia a prendermi a
pizzicotti. «E tu, Malik, smettila di pizzicottarmi o altrimenti alzo una gamba
e ti spacco il nasino»
Velocemente,
sia per sfuggire alle mani di Niall che ai pizzicotti di Zayn, mi rigiro tanto
che cado dalle ginocchia dei ragazzi e batto il mento sul pavimento: subito
Harry si china su di me con aria preoccupata. Gemo, con il vago desiderio di
uccidere Zayn a pizzicotti e Niall con il barattolo della Nutella.
«Diane,
stai bene?»
Ancora
sono distesa a terra a faccia in giù, con una smorfia. « No » biascico, «
dovrei stare bene?»
Zayn
si fa scrupolo di tirarmi un calcio per vedere se sono ancora viva, poi con
l’aiuto di Niall riescono a mettermi a pancia in su: vedo tre paia di occhi che
mi scrutano incerti.
«Porca
vacca che livido che hai…» commenta Zayn con un sorrisetto.
Ho un livido?! Ho un cazzo di livido? Quanto
fondotinta mi ci vorrà per nasconderlo? Santo Cielo che disgrazia!
Subito
scatto in avanti, quasi battendo la testa contro il tavolino di cristallo. «Ho
un livido?!» sbraito esasperata, «un livido prima del matrimonio! Disgrazia!»
Niall
ridacchia. «Così assomigli molto di più a Joy… magari Louis ti scambia…»
«COSA?!»
urlo, alzandomi di scatto e andando verso lo specchio più vicino. «Non posso
assomigliare a Joy! Non posso!»
Mi
osservo bene allo specchio: non sono Joy, sono me. Sono una me messa male senza
eye-liner, con dei capelli osceni e senza lividi da nessuna parte. Sento che
Harry e Niall ridacchiano, mentre scorgo Zayn che fa per accendersi una
sigaretta.
«Non
fumare qui dentro!» sbraito, lanciandogli dietro un pupazzetto che lui
facilmente scansa. «Sei un pericolo per gli altri!»
«Ma
Diane, tu hai fumato quando eravamo da Lee…» mi fa notare infastidito Zayn, ma
la mia occhiataccia lo convince a riporre la sigaretta.
«Fumare
fa male alla tua salute e a quella di chi ti sta intorno… non ti senti in
colpa, Zayn? Accorci la vita degli altri ragazzi!»
L’insulto
che mi rivolge può essere riassunto in un “vaffanculo” chiaro e tondo, mentre
Niall si massaggia lo stomaco informando tutti che la sua fame chimica sta
tornando all’attacco; Harry mi scruta sospettoso.
«E
smettila di fissarmi, Styles! Poi non ho un livido, non ce l’ho!»
So
quello che sta passando per la testa di Harry: le sue facoltà mentali sono
andate perdute, povera Diane. Sono sana, invece, e totalmente capace di dire,
fare e decidere da sola.
«Diane,
ti si sente sin dall’altra stanza» commenta divertito Liam entrando nel
salotto. Aileen lo segue subito con un sorrisetto, che però nasconde una
traccia di illusione.
«Allora
siete vivi!» esclama Harry felice, «Be’, pensavo che Lee ti uccidesse, Liam, e
allora i One Direction sarebbero andati a quel paese…»
«Ho
fame»
«In
realtà non è successo niente, abbiamo parlato e basta dopo che Diane ci ha
mollati ed è venuta di qua…» spiega Liam, stringendosi nella spalle.
Lee
annuisce. «Già, quindi abbiamo deciso di tornare amici… senza complicazioni
amorose in mezzo» aggiunge.
Quel
tono di voce allegro non mi convince affatto, ma so che Lee è forte e se ne
farà una ragione.
«Ho
fame» ripete Niall.
«Non
ce ne frega nulla, Niall.» sbotta Zayn, con la faccia desiderosa di prendere la
sua sigaretta. «Ora manchi solo tu, Diane…»
«Già,
che farai?» chiede Liam.
«Ho
fame»
Sbuffo.
«E basta, Niall» mi passo una mano tra i capelli, «Joy dovrà prima passare sul
mio cadavere per mettersi quella fede»
«Così
ti voglio!» esclama Harry entusiasta: ormai che è entrato nel giro non ne esce
più. Zayn inarca un sopracciglio scettico, Lee accenna un sorrisetto. «E che
hai intenzione di fare?»
Mi
stringo nelle spalle. «Improvviserò» rispondo semplicemente.
Gli
altri ridacchiano, tutti tranne Niall e Zayn, il primo borbotta mentre il
secondo si rigira la sigaretta tra le mani.
«Ho
fame…»
«NIALL!»
esclamo sorpresa dalla sua fame chimica così… chimica? «Va, andiamo a mangiare, così quest’altro fuma»
«Ehi,
Zayn, posso rubarti una sigaretta?»
Rapidamente
ci allontaniamo tutti e sei da casa di Liam, ma in macchina di Niall non riesco
altro a pensare se non al fatto che Louis si sposerà tra meno di due giorni.
Carrot's Corner
Buonasera donzelle!
Ho appena finito di fare l'albero di Natale e ho due mani nere come
carboni, delle serie sono andata a lavorare in miniera.
Quindi... eccomi
qui con un capitolo che fa cagare i cinghiali stitici (i poveri
piccioni sono morti da quanto poverini non sono andati in bagno...
meglio cambiare animale, va) (?) AHAHHA
Avviso che questo
è il prossimo capitolo è il penultimo, poi c'è
l'ultimo e poi un Missing Moment sulla coppia Liam/Aileen, che tutti
reclamano. In pratica c'è la gente mi sta facendo scoppiare il
cervello (?) AHAHHA
Grazie per i 17 preferiti, i 7 ricordate e i 34 seguiti! Siete la mia forza! :)
Se volete leggere
tra poco - non so quando - posterò una nuova long che si
chiamerà - o almeno il titolo provvisorio è questo -
"Like an Extra"... spero che possiate farci un salto. Quando la
posterò. AHAHHA
Adoro quella gif di sopra, soprattutto la faccia tranquilla di Niall AHAHHA tanto cuore per lui <3
Ora me ne vado :3
Au revoir! (come so bene il francese, ohohohh (?))
Marii :)
|
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Capitolo 11 *** 11. ***
cap 11 wedding
~ Wedding
11
Nel
mio cervello sento già le campane che suonano festose, ma forse è solo una mia
illusione: sono in ritardo, un ritardo voluto, perché ho intenzione di
presentarmi all’ultimo minuto e proprio da Louis, tanto per fargli vedere che
non l’ho abbandonato.
Harry
sarà comunque il suo testimone dopo quello che è successo; Zayn è più eccitato
dello sposo mentre Niall non vede l’ora di abbuffarsi al ricevimento.
«Ahi!
Lee, stai attenta…»
Finalmente
il rumore della zip che viene tirata su si diffonde nel silenzio: Lee è più
nervosa di me, preoccupata per la riuscita della mia opera per lei impossibile.
È tutto il giorno che mi dice che gli permetterò di sposarsi.
«Ecco
fatto» biascica lei, dando un ultimo tocco ai miei capelli. Con una smorfia
guardo lo specchio che riflette la mia immagine con l’eye-liner parecchio
ridotto e i capelli raccolti in qualcosa di a me incomprensibile: sembro una
bambina di due anni. «Sei carina così… anche se non ti sei voluta togliere
tutto l’eye-liner almeno ora ti si vedono gli occhi»
Sbuffo.
«Sembro una bambina di due anni»
Il
riflesso di Lee sparisce dallo specchio, i suoi capelli castani acconciati
semplicemente appaiono di nuovo accanto a me, che ancora mi osservo cinica.
«Dai,
Diane, stai bene. Magari incontrerai qualcuno dopo che avrai permesso a Louis
di sposarsi»
«Smettila»
sbotto, alzandomi dalla sedia e facendo svolazzare il vestito verde. «Sai cosa
farò, Lee… aspetta, ma che c’entra quella borsa verde con il tuo vestito rosa?
Poi che schifo il rosa, scusa…»
«NON
E’ ROSA!» sbraita, «è cipria, non rosa! Poi il verde gli dà un tocco di colore
in più»
Ridacchio, affrettandomi a prendere la mia
borsa poco più in là e dando un’occhiata schifata allo specchio. Se mai doveste
incontrare Aileen Sparks, mai giudicare il suo look: potrebbe squartarvi in
mezzo alla strada e lasciarvi lì agonizzanti.
«Di’
la verità: volevi intonarti con me» ridacchio.
Lee
accenna un sorriso, poi mi strattona per un braccio fino alla sua auto, dove mi
infila dentro senza tanti complimenti e parte – come al solito – con una
velocità da Formula 1.
«Potevi
dirmelo se volevi farmi vomitare» commento sarcastica.
Lei
si stringe nelle spalle. «Tanto il vestito è verde»
Me
ne sto in silenzio, che è meglio, altrimenti Liam Payne si trova la migliore amica
uccisa dall’improbabile ex damigella.
Non
c’è nessuno sul sagrato della chiesa, quando arriviamo. Liam ci sta aspettando
vicino alla porta, per scortarmi da Louis senza che mi si veda, e appena scendo
mi fa un cenno sbrigativo. Lee si fa scrupolo di parcheggiare in mezzo alla
strada per impedire un probabile passaggio della sposa: grande donna.
«Diane,
vuoi dirmi quanto c’hai messo per arrivare?» bisbiglia Liam, spingendomi senza
tanti complimenti dentro la chiesa. Aileen mi strizza l’occhio e cammina verso
la navata, per poi infilarsi accanto a Zayn; Louis non è ancora arrivato e
neanche Harry. «Non hai neanche troppo eye-liner…»
«Sta’
zitto, Payne, che qualcuno potrebbe scoprirci» borbotto, mentre lui mi infila
dentro una stanza divisa dal resto delle cinquantamila persone che pullulano lì
dentro. «Sì, ho capito che è laggiù in fondo… smettila di ripetermelo»
Liam
mi batte una mano sulla spalla, mi strizza l’occhio e sparisce, lasciando la
sottoscritta sola in una corridoio buio: una luce debole filtra da una porta e
quando sento la voce di Harry, capisco che quella è la stanza giusta.
Silenziosamente
accapo dalla porticina per fare in modo che Harry scorga la mia testolina
bionda perfettamente acconciata da quella stilista improvvisata che è Lee. Appena
mi vede, Styles sorride e apre la porta per permettermi di passare, per poi
scavalcarmi e battermi una mano sulla spalla.
E
basta con queste manate sulle spalle! Perdo un’articolazione!
«Promesso
sposo, potresti cagare la tua migliore amica che è appena arrivata?»
Louis
ha lo sguardo incollato allo specchio, ma quando sente la mia voce si volta e
le labbra si increspano in un sorriso. La mia mente sta elaborando un film
romantico nel quale i due innamorati si saltano addosso, si promettono amore
eterno e scappano via fregandosene del matrimonio imminente.
Eh,
magari.
«Oh,
ciao, Diane» il suo sguardo si sposta sul mio vestito, «come sei bella oggi…
c’è qualcosa di importante?»
Inarco
un sopracciglio. «E’ sorprendente che tu scherzi anche in queste occasioni,
sai?» borbotto divertita. Louis si alza, ha un’aria molto nervosa. «Smettila di
girare attorno»
«Diane,
io non sono sicuro…» biascica, una mano tra i capelli – fortunatamente – non
pieni di gel.
La
mia borsetta finisce qualche metro più in là, su un divanetto.
«Ti
avevo detto che saresti venuto da me all’ultimo minuto e avresti detto di non
essere sicuro… ma sei testardo, perciò…» sospiro, e poso le mani sulle sue
spalle per poi cominciare a giocherellare con la sua cravatta messa male. «Ti
voglio bene, sai, è normale che all’inizio tu abbia qualche ripensamento, ma
forse all’altare sarai sicurissimo…» squadrai infastidita la cravatta, «chi è
che ti ha fatto questo stupido nodo?»
«Harry»
Harry
Styles è un disadatto di prima categoria. Velocemente gliela svolgo, un
pensiero alquanto sconcio si fa largo nella mia mente.
Togligli tutto!
«Joy
mi ha detto che ti sei ritirata all’ultimo minuto dal tuo compito… perché?»
Istintivamente
stringo maggiormente la cravatta, ma mi sorprendo dal sapere che quella stronza
della sua futura moglie non gli ha detto niente… e da una parte gliene sono
grata.
«Capirai»
sospiro. Ora la sua cravatta è a posto, gli tiro due pacche sulle spalle prima
di allontanarmi. «E ora il mio ex-futuro marito sta per abbandonare la sua
compagna ormai zitella per sposarsi con una bambolina» un sorrisetto mesto mi
increspa le labbra, «non dimenticarti di me, Lou»
Sembra
più una dichiarazione, ma devo mentire giusto il tanto per fargli credere che
sono d’accordo con lui sul matrimonio… non permetterò mai che Hello Kitty lo
tenga tra le sue grinfie.
«Se
avrò una figlia la chiamerò come te» ridacchia.
«Spero
che tu non abbia una figlia a vent’anni perché dopo quella stai sicuro che non
ne avrai più a causa mia… diventerai sterile a forza di calci»
Lui
gonfia le guance come un bambino. «E’ il ringraziamento per la mia futura
figlia?»
«Di’
ancora “futura figlia” e arrivi zoppo all’altare, Tomlinson»
«Ma
perché sei diventata così aggressiva all’improvviso?»
Perché,
Louis, il solo pensiero che tu possa condividere un letto con quella zoccola di
ragazza che ti sei trovato – probabilmente l’hai già fatto – mi ripugna
enormemente, ma forse dovrei pensare ai cazzi miei invece di essere gelosa di
quella lì.
«Lascia
stare… niente di importante» biascico contrariata.
Louis
si passa una mano tra i capelli castani, scompigliati. Fortunatamente non ha
usato il gel perché altrimenti l’avrei colpito ripetutamente con la lampada che
sta sul tavolo accanto a me.
«Se
lo dici te…» borbotta con un sopracciglio inarcato. «Diane, vorrei che tu
facessi una cosa per me»
«Dipende
se la cosa è fattibile»
Louis
arriccia un labbro. «Dovresti parlare di me di fronte a tutti» la mia
espressione diventa attonita: come posso passare inosservata se devo parlare di
fronte a trecento o giù di lì, invitati? «Cioè, Joy non sa di questa cosa ma so
che approverebbe… all’inizio, voglio che tu parli di me» si affretta ad
aggiungere affannato.
Resto
alcuni attimi in silenzio, poi scorgo in quella alquanto strana proposta uno
spicchio di opportunità.
«Va
bene» annuisco convinta. «Ci vediamo dopo, allora»
Con
un sorriso mi allontano, la mente tremendamente occupata a pensare qualcosa di
decente da dire. Improvviserò. Ecco,
improvvisare. La vita è un eterno improvvisare, probabilmente neanche Louis sa
che cosa deve dire al momento di scambiarsi gli anelli con Joy – se ci
arriverà, a quel momento.
«Louis?»
Appena
sono alla porta mi volto, vedendolo ancora lì in piedi a squadrarmi (c’è una
probabilità su due che stesse guardando il mio culo, ma potrei anche
sbagliare…). Lui alza la testa, come confuso.
«Sai
già cosa dire al momento “x”?»
Louis
si stringe nelle spalle, con un sorriso sulle labbra. «Improvviserò»
Improvviserò. Anch’io, improvviserò.
***
La
cerimonia è appena iniziata e sono infilata in un angusto angolino tra Liam e
Niall, in mezzo, con il respiro che mi si sta mozzando perché cercano di
nascondermi per bene, visto che Lucy è proprio accanto a Harry e gli sorride
affettatamente. Accanto a lui, Sarah sta cercando di non tirare la borsetta
addosso alla meringa viaggiante.
«Dove
cazzo è Lee?»
«E’
accanto a Zayn, in quella panca laggiù» sussurra Liam, spostandosi verso Niall.
L’altro si avvicina a lui e si schiarisce la gola con molta disinvoltura.
«Niall, sei rigido!» sibila di nuovo Liam.
«Tanto
non ci scopre nessuno… tra poco è il momento» ribatte infastidito il biondo.
Devo
dire che mi era venuto da vomitare al sentire la marcia nuziale, si nota che il
vestito di Joy è un po’ malmesso (la parte ricucita la vedo solo io, perché l’ho
manomessa, però al resto del mondo è quasi invisibile) e Louis non fa altro che
girarsi per cercare la sottoscritta.
«Niall,
mi stai infilando il tuo braccio nella costola e tu, Liam, evita di sorridere
maliziosamente quando mi sistemo il vestito ad altezza tette»
Niall
grugnisce una risata.
«Se
ce l’hai troppo piccole per quel vestito…» sghignazza Liam. Ho una gran voglia
di infilargli il tacco nel ginocchio. «Diane, esiste anche la carta igienica o
la plastica»
«Che
coglioni che fate! Prima mi dite che ho le tettone, poi ce l’ho troppo piccole…
ma andate a fare in culo»
Mi
sembra di scorgere una smorfia sul viso di Niall. «Diane, siamo in una chiesa:
sta’ zitta»
«Niall,
riprendi Liam, che sta facendo osservazioni sulle mie tette» sibilo, mentre
vedo Niall che ridacchia. «E prendigli la mano, così fate la bromance»
«E
comunque le osservazioni sulle tue tette le fa anche Louis» precisa Liam con un
sorriso.
«Louis
le fa da sempre, anche a tredici anni le faceva» bisbiglio adirata, «non mi
chiedo in che posto l’abbiate portato per celebrare l’addio al celibato»
Liam
si stringe nella spalle. «Siamo stati a casa»
«Eh,
certo…» sussurro, «quante bottiglie di birra e spogliarelliste c’erano?»
Niall
infila il suo gomito contro le mie costole, ancor più profondamente. «Nessuna»
ripete.
«Sicuri?»
Mi
do ancora una piccola sistematina al vestito: è vero, mi sta largo alle tette.
«Sta’
zitta e muoviti; è il tuo momento» sibila Niall, allontanandosi da Liam e
guardandomi mentre mi acconcio i capelli. «Diane, porca vacca!»
«Gente,
non siamo a uno spettacolo! È un assurdissimo matrimonio!»
Liam
mi dà una spinta con una mano. «Se non ti dai una mossa, questo assurdissimo
matrimonio sarà fatto e Louis si sposerà con Joy»
«Col
ca…» l’occhiata che mi rivolge Niall mi fa zittire. «Ehi, volevo dire “col
cavolo”!»
Liam
finalmente smette di fissarmi, Niall si scosta il giusto per permettere che ci
passi con comodità, poi entrambi sospirano quando per l’ennesima volta alzo il
vestito ad altezza tette e sistemo i capelli.
«Ma
vuoi muovere quel culo?!» sbraita Liam, sembra quasi isterico. «E’ la quarta
volta che Louis ti chiama e Lucy sta sghignazzando come una gallina!»
«Sembra
che stia per morire soffocata»
Increspo
le labbra in un sorriso. «A me non dispiacerebbe per niente»
«Vai,
Diane!» gli occhi azzurri di Niall si sono trasformati in fuoco puro.
Alla
svelta, varco la navata tipo modella a New York (ci manca solo la musica sexy
di sottofondo) sotto lo sguardo allibito della Strega, che boccheggia e mi
indica ripetutamente: Sarah le tira la borsetta nello stomaco, e solo per
questo merita la mia stima.
Lancio
un sorriso radioso a Louis, che orgoglioso si aspetta un discorso carino e
pieno di ricordi affettuosi. Se davvero vuole questo, allora rimarrà un po’
deluso dalla mia improvvisazione; perché nonostante fossi schiacciata contro
Niall e Liam e stessi litigando con loro riguardo alle mie tette, un’idea ha
già attraversato la mia mente.
Mi
schiarisco la gola. «Circa mezzora fa, non so quanto tempo sia passato da
quell’orribile marcia nuziale che mi
risuona nel cervello, Louis mi ha chiesto di parlare di lui. E so che l’inizio
può sembrare un po’ negativo, anche perché io non mi sarei dovuta presentare
come avevo promesso a te, Strega, e sì, sto parlando di te, Lucy.» Scorgo l’occhiata
orgogliosa che Lee mi lancia, Harry che sta applaudendo di già sotto la panca e
la faccia rossa pomodoro di Lucy. Il mormorio tra gli invitati aumenta a
dismisura. «Ehi, ehi, gente, datemi un po’ d’attenzione: non siamo qui a
parlare di quanto sono contraria a questo stupido
matrimonio, ma sto cercando di esprimere i pregi del mio migliore amico,
perciò ascoltatemi.
«Be’,
Louis è… Louis, sei… un emerito cretino»
sbraito, «mi vuoi spiegare che cavolo ti è venuto in mente sposando una come
lei? Ma l’hai vista?! Joy, da dove sei uscita, da Hello Kitty o dalle favole
dei Grimm?! … Ma lasciando perdere la tua sconosciuta provenienza, Johnson, e
la tua stupidità immensa, Tomlinson, che spero vivamente che dopo questo
discorso l’intelligenza ti riprenda completamente e che l’effetto del filtro
d’Amore che la bacucca ti ha spruzzato addosso finisca, dobbiamo parlare
veramente delle cose importanti, iniziando dal motivo per cui io non dovrei
essere qui, ma ci sono.
«Tutti
sapevano che ero contraria a tutto ‘sto casino. Be’, non vi siete neanche
arresi quando ho tagliato il vestito a Joy, quando ho cambiato il bouquet,
quando ho riprogrammato le damigelle, quando mi sono messa un paio di capelli
castani in testa e sono andata dal catering per eliminare il tutto» la madre di
Louis sta diventando paonazza, come Lucy, mentre il resto degli invitati
continua a bisbigliare sorpreso. Louis
mi fissa come se fossi un alieno e una morsa si stringe dentro di me. «Mi
dispiace, Louis, sono stata io. Ho pregato Harry perché si prendesse la colpa
di qualcosa che avevo compiuto io stessa, e lui l’ha fatto. So benissimo che la
nostra amicizia è finita, ma ho un buon motivo per cui ho organizzato tutto
questo piano e adesso te lo spiegherò» Lui continua a guardarmi sorpreso, gli
occhi azzurri quasi lucidi e la testa che si muove ripetutamente a destra e a
sinistra.
Prendo
un profondo respiro prima di continuare. «Due anni fa, non so se ti ricordi, tu
mi dissi che se non ti fossi trovato una ragazza prima, sarei stata io la tua futura
moglie. Ovviamente stavi scherzando, ma il mio cuore un po’ ha creduto a quello
strano scherzo, e ci crede tuttora» vedo Lee che tira fuori un fazzoletto, così
per prendermi in giro. «Sparks, rimetti quel fazzoletto a posto: non voglio far
piangere nessuno» ringhio. «Comunque stavo dicendo… ah, invece di temporeggiare
inutilmente, vengo subito al sodo: Louis Tomlinson, io ti amo. Mmh… è strano
che io lo dica così facilmente, ma qualcuno mi ha detto che tra “piacere” e
“amare” non c’è tanta differenza: amare non è altro se non piacere
intensamente»
Rimango
pensierosa alla mia affermazione, come se il tempo si fosse fermato, poi
scoppio a ridere.
«Ho
davvero detto queste parole?» boccheggio incredula. «Comunque ora ho finito,
non resta che scusarmi e basta: sposatevi e ponete fine alla mia tortura, così
sarete felici e contenti, ci saranno gli arcobaleni nel cielo, gli unicorni
attraverseranno felici Doncaster in tutta la sua integrità, sfornerete una
squadra di calcio e… che schifo, dai, non ci posso neanche pensare» mi passo
una mano tra i capelli con un sorriso nervoso. «Felicitazioni, e basta. Potete
andare avanti»
Gli
unici rumori che si sentono sono i rumori dei miei tacchi che scendono le scale
e quelli di Lee, che mi seguono nel percorrere la lunga navata scossa dai
brusii. Non lancio né un’occhiata a Louis, né a Joy, né a Lucy; so solo che me
ne sto andando.
Da
vincitrice.
Il
sole picchia forte su di noi appena usciamo: il sagrato sembra un lastra di
carboni ardenti, e fa caldo, tanto caldo. In realtà sento freddo: mi sembra di
camminare con i piedi nudi sul ghiaccio, ovunque si è espanso.
«E’
stato un discorso geniale» commenta Lee con un sorriso. «Un po’ doloroso, ma
geniale…»
«Volgare,
ma ad effetto» la voce di Niall riecheggia alle mie spalle: lo immagino già con
un sorrisetto timido e le mani nelle tasche dello smoking. Insomma… metà
popolazione femminile morta perché tenta di stuprarlo. Sta attento, Horan!
«A
me è piaciuta la parte finale»
Appena
mi volto, vedo Liam che mi fa il verso e istintivamente mi vien voglia di
prendere una scarpa e lanciargliela dietro. Poi non riesco a non sorridere
quando fa finta di sistemarsi le tette; proprio in quel momento Harry esce
urlando: pare che tutti i sostenitori di Louis abbiano scelto di seguire la cattiva
via.
«Standing
ovation per Diane!» grida, spettinandosi i capelli ricci con una mano. Mi
indica con una mano. «Sì, sorella, tu sei il nostro futuro!»
A
momenti mi aspetto che anche Louis esca fuori con Zayn e dica una delle sue
tremende cazzate, solo per informarci di essere scappato da Hello Kitty.
Sospiro, osservando con un sorrisetto amaro Niall e Harry che si rincorrono per
il sagrato per un cavolo di cioccolatino alla menta e Liam che si sta
totalmente spogliando di giacca, cravatta e si sbottona pure la camicia.
Cioè,
se vuole che Lee muoia in sua presenza potrebbe dirlo subito.
Improvvisamente
due mani mi coprono gli occhi: no, non è Louis, non è il suo profumo.
«Et
voilà, Diane, pensavi che il rompipalle di turno non fosse dalla tua parte?»
«Zayn,
tutti i santissimi giorni mi hai rimproverata perché facevo casino e ora mi
dici che anche tu eri d’accordo?» borbotto divertita, lasciando che il suo
braccio si posi attorno mie spalle. «Sei un camaleonte»
Lui
sospira. «No, è una decisione dell’ultimo minuto… non potevo restare l’unico
d’accordo, meglio seguire la massa» con un gesto fluido tira fuori una
sigaretta dalla tasca, «ti prometto che ci sposeremo noi due»
«Certo,
Malik, ma vedi di ricordartelo perché altrimenti fai una brutta fine»
ridacchio. Zayn si allontana per accendersi la sigaretta, poi ne porge una a
Lee che la prende senza fiatare. «Certo, mica mi ascolta» biascico poco dopo.
E
seriamente, quando mi volto di nuovo verso la porta, spero davvero che Louis
esca da lì con il suo solito sorriso.
Ma
ovviamente lui non c’è.
Carrot's Corner
AHAHAH è BELLISSIMA STA GIF AHAHAH
Questo era l'ultimo capitolo, il prossimo è l'epilogo.
E
voi vi aspettavate Louis che saltava addosso a Diane urlando? Ma certo
che no ùù In ogni caso vi ringrazio moltissimo a tutte:
18 preferite, 8 ricordate, 34 seguite!
Avrei preferito un po' di recensioni, ma chi se ne importa. Spero che vi abbia fatto divertire, almeno sorridere.
Ci vediamo presto all'epilogo e poi al probabile MM di Lee e Liam! *ho detto probabile*
Grazie veramente a tutte!
Ad Andreea, Juls, Becky, Sarah, Jas <3
Maari :)
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Capitolo 12 *** Epilogo. ***
epilogo wedding
~ Wedding
Epilogo
Il
dolce rumore delle onde che si abbattono sulla battigia, la sabbia che si
infiltra tra le dita, i gabbiani che volano sopra le nostre teste… tutto troppo
romantico.
Sono
passati cinque mesi dal matrimonio, e Louis sta camminando vicino a me, in
tranquillità. Il cielo è nuvoloso, non proprio l’ideale per un barbecue per la
spiaggia ma abbastanza per farmi apprezzare il fatto che siamo tutti insieme.
«Ti
odio quando stai zitta»
Il
mio sguardo si sposta dalla sabbia a Louis, che mi fissa sospettoso.
«Sono
abituato a sentirti parlare di continuo» aggiunge poi, una mano tra i capelli
scuri. «Cosa c’è?»
«Il
tempo» rispondo, indicando il cielo con un cenno.
Louis
sembra confuso. «E cos’ha il tempo?»
«Niente…
il cielo scuro è brutto e basta» dico, pensierosa. Non so cosa mi stia
succedendo in questi momenti, sono turbata. «Ho finito il mio libro» sputo
tutto insieme.
Per
chi non lo sapesse, negli ultimi cinque mesi sono stata appiccicata a un
computer a scrivere una storia decente, che spero venga accettata dagli editori
e messa in commercio sotto forma di libro. O almeno che sia abbastanza
demenziale e comica, come il titolo. Non so quanto le persone si aspetteranno
da un libro che si chiama “come boicottare il matrimonio del tuo migliore
amico”.
«E
come finisce?» chiede Louis, curioso. In pratica ha seguito tutta la faccenda
del libro di prima persona, visto che la storia raccontata è la sua. E non mi
vergogno affatto ad averla scritta: certo, ho cambiato nomi, case, strade,
città, negozi… ma è pur sempre una cosa ad alto contenuto sclerotico.
In
più aggiungete Aileen che si propone di farvi la copertina e il libro è fatto.
«Ha
un lieto fine» sorrido, e il cielo sembra aprirsi.
Louis
sbuffa scherzoso, un sorriso che gli varca il viso. «Ah, che palle! Sarà il
solito finale con “vissero felici e contenti”, tanti figli, l’auto di lusso, la
casa bellissima, il matrimonio perfetto…»
«Io
non mi abbasso a quei livelli, Tomlinson!» sbraito.
Lui
sorride, fermandosi in mezzo alla spiaggia. «E allora come finisce, Diane?»
«Con
un bacio»
Louis
sorride malizioso, poi mi si avvicina così tanto che il mio naso sfiora il suo,
dopo anche le labbra si toccano. Troppo presi, forse, non lo so, non sento
neanche Aileen che urla per richiamarmi.
«Ehm,
scusate? DIANE, porca miseriaccia ladra, staccati da Tomlinson per una volta,
che da quando state insieme sembrate due cozze!» sbraita Lee, con gli occhi
dardeggianti, almeno è così quando rivolgo la mia attenzione altrove. «Oh, ecco»
«Muoviti,
Lee, che siamo occupati, forza» sibila Louis, stringendo i miei fianchi.
Mi
stringo nelle spalle con ovvietà. «Già, siamo occupati, muoviti»
Lee
è arrabbiata, gli occhi le dardeggiano, il piede ha cominciato a muoversi
ritmicamente sulla sabbia, innervosita.
«Volevo
solo dirvi che Niall sta finendo la dispensa e se volete mangiare, invece di
stare qui a pomiciare, dovete muovere il culo»
Impettita
si gira, ritorna indietro verso la casa e comincia a salire le scale, poi si
immobilizza: ridacchio alla sua reazione.
«Horan,
smetti di mangiare! E tu, Malik, piantala di girare attorno a Liam! QUELLO E’
IL MIO UOMO, capito?!?» sbraita, prima di sparire come un fulmine.
Come
Aileen Sparks avesse fatto cadere ai suoi piedi Liam Payne, per noi è ancora un
mistero: forse l’ha drogato, l’ha pagato, boh, non si sa. Per ora stanno
insieme e stanno bene, a parte le sclerate di Lee quando una fan si avvicina a
Liam e gli chiede l’autografo; non posso biasimarla, perché le faccio anch’io
con Louis.
Sinceramente
non dimenticherò mai il momento di cinque mesi fa, quando Louis uscì dalla
chiesa senza cravatta e giacca, con il suo solito sorriso e mi aveva detto:
«Amare
è piacere intensamente, no?»
Carrot's Corner
Dopo
centinaia di minacce ricevute su Twitter, ho deciso di postare per la
vigilia. xD Non solo perché l'amore della mia vita Louis che
oggi diventa un ventenne a tutti gli effetti (spero che Eleanor te
l'abbia data) AHAHAHHA ma anche perché siamo vicine a Natale e
siamo tutti più buoni.
Grazie
innanzitutto per avermi fatto sorridere con le vostre recensioni
sclerotiche, per il vostro supporto e per non esservi accorti di
qualche errori da dislessica (?) AHAHAHHAh in ogni caso, vi ho fatto
prendere un colpo perchè pensavate che tutto andasse male vero?
#yo
Lee
e Liam sono finalmente insieme e devo appunto scrivere il momento
mancante (trad. Missing Moment) in cui si inciucciano ma ancora ci devo
pensare AHAH e poi devo salvare Andreea dai vicini rompibalss che
sennò mi si scarica sul pavimento e poi chi la ripiglia (?) Lo
posterò qui.
Grazie a quei 20 preferiti, 9 ricordate e 36 seguite! Siete la mia forza!
E un super mega grazie a quei 31 che mi tengono tra gli autori preferiti! çç Che bel regalo di Natale, davvero :)
Ad Andreea, Sarah, Juls, Becky per avermi sopportata e per appoggiarmi. Vi amo <3
A
G, perchè sei un coglione e perchè io sono fottutamente
innamorata di te e sono arrivata a fare una cosa di sto genere.
Ringrazia il cielo che non ti ho preso a sprangate. AHAHAH
Ci vediamo presto con una mia nuova long - Like an Extra. :)
Un Horan hug a tutte e Buon Natale!
AUGURI CAROTAAAA :3
Maaari :)
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Capitolo 13 *** Non pensavo che i panda fossero così intelligenti. ***
mm liam-lee
"Non pensavo che i panda fossero così intelligenti"
Che
sia la più stupida di questo universo non ci sono assolutamente dubbi. Forse mi
supera soltanto Diane che si è messa in
testa di impedire un matrimonio e ce l’ha fatta, considerando che appena Louis
è uscito dalla chiesa lei è stata tre minuti a guardarlo e poi l’ha
letteralmente travolto. Non voglio solamente chiedermi che cosa abbiano
combinato dopo, in quel momento non riuscivo a immaginarlo per colpa di Liam
che si stava togliendo tutto di fronte a me e il mio cervello era andato in
pappa.
Idiota
perché sono innamorata del mio migliore amico. Stupida quanto Diane.
Ed
evidentemente il mio cervello è andato in vacanza quando ho chiesto a Liam di
guardare la mia twitcam pomeridiana durante la quale l’avrei sfottuto di fronte
a mezzo mondo. Stupido anche lui che ha accettato.
Manco
debba fare il discorso per l’Oscar, mi stanno sudando le mani e sono
leggermente agitata. Roba da niente, pensando che dovrò dire “Liam Payne, sono
innamorata di te” a tutte le Directioners, che poi mi uccideranno senza pietà
con dei tweets particolarmente inquietanti. Magari circoleranno anche quegli
stupidi test odiosi e si organizzeranno per farmi fuori in un modo nascosto ma
tremendo.
Porca merda.
Dopo
questa twitcam scapperò a casa di Diane e Louis, mi nasconderò nella soffitta e
vivrò lì con pane e acqua. E se poi una Directioner mi scopre e si infila nella
soffitta versione bambina dell’Esorcista? Porca
merda. Di nuovo.
Ripensandoci
è più probabile che scappi io da casa di Diane e Louis, dopo la fantastica idea
che hanno avuto di andare a convivere immediatamente. E non si devono neanche
sposare! Cazzo, ho paura di trovarmi un bambino biondo che gironzola per casa
con l’atteggiamento di Louis e l’esuberanza di Diane.
Che incubo, porca merda.
Quanti porca merda ho detto?
Potrei
utilizzare un bunker o infilarmi sotto il letto di Niall, nascosta dai residui
di cibo che mangia la sera e poi nasconde. Non entrerò mai in quello di Zayn:
ho sbagliato una volta, ci sono quasi ricascata e fortunatamente quel
pomeriggio è arrivata Diane perché altrimenti mi sarei ritrovata nuovamente
aggrappata a lui come un koala al bambù.
Va
beh, nessuno sa che sono andata a letto con Zayn. E poi ero ubriaca.
…
okay, Harry ci ha beccati ma ha capito l’errore e non l’ha detto a nessuno.
Suppongo che se Liam ne viene a conoscenza squarterà prima Zayn, poi Harry per
l’alto tradimento e poi me perché sono una cogliona. C’est la vie.
Ho
bisogno di conforto, meglio chiamare Diane tanto so che non mi risponderà e di
conseguenza la mia ansia aumenterà inevitabilmente cosicché scleri e butti giù
la casa.
Lancio
il cellulare nel cuscino, afferro il mio cappello a panda e me lo infilo in
testa: speriamo che il panda mi aiuti. Se poi ci penso, un giorno ho detto a
Liam che era un panda e lui ha riso. Quindi se io ho un cappello a panda in
testa, è come se avessi il mio migliore amico in testa?
Certo, Aileen, tu sei normale. Mi sorprende che Liam
non ti abbia ancora ricoverata in un reparto psichiatrico insieme a Diane, sai?
Entrambe siete dotate di un’intelligenza sovrannaturale, davvero.
Ma
perché il mio cervello tende sempre a sfottere me e la mia migliore amica? È
come se facesse una congiura contro se stesso.
Smettila di dialogare
con te stessa e fa’ sta cazzo di twitcam, di’ al mondo che ami Liam Payne e non
romperci più le palle.
Perfino
il mio cervello è stanco di sentire la sottoscritta che tenta di svicolare la
situazione in un modo ridicolo. Forse rifletto una Directioner e quindi
teoricamente la mia materia grigia sarebbe come una di quelle fans maniache del
sesso? Porca merda.
Osservo
il mio riflesso nel computer, aggrotto la fronte così che il panda possa
storcere il musetto bianco e nero e sorrido nervosa ma compiaciuta al tempo
stesso nel vedere che i “viewers” stanno salendo in modo incredibile.
Cento, duecento,
trecento… porco Payne,
cinquecentosessanta.
Devo
seriamente togliermi Liam dalla testa, cominciando dal fatto di non paragonarlo
a un porco ogni santissima volta. Un panda carino e coccoloso non può essere un
maiale sporco e puzzone.
Il
contatore continua a salire, mi chiedo perché cazzo la gente deve prendersi il
giorno di festa proprio quando faccio la twitcam e devo fare un annuncio
importante. Ma un uragano su metà Inghilterra, no?
Il
cellulare comincia a vibrare sotto il mio sedere, guardo il messaggio di Diane
con un sorriso.
Minchia, Lee, vuoi
muoverti? Invece di stare a fissare la web con aria imbambolata, muovi il culo!
Lancio
il telefono oltre le spalle, accenno un saluto a quel cavolo di contatore che
sta aumentando di numero e cerco di trovare una buona formula di inizio: il
panda mi facilita le cose, ma il successivo messaggio di Liam me le complica in
modo inevitabile.
Il
mio cuore sale in gola e scende dopo aver letto quelle parole: “Lee, sono qui. Vai e spacca i culi”.
Cazzo di cuore, sta’
fermo. Okay, non fermo perché altrimenti morirei ma
non subire effetti collaterali; devo sembrare una lucida e non una con un tic
nervoso al sopracciglio.
«
Ciao gente! » ecco, che inizio di merda. Voglio sotterrarmi. « Io e il panda
vogliamo salutarvi e annunciarvi che il tour europeo dei One Direction inizierà
fra poco! »
Panda. Panda uguale
Liam. Liam uguale panda. Ho Liam sulla mia testa.
Squittisco
dalla gioia. « Evviva, Parigi e i suoi vestiti mi aspettano! Oppure Roma e la
pizza! O Madrid e i churros! » Dio, non so cosa inventarmi.
Che
cazzo devo dire? Mi immagino la faccia allarmata di Diane sdraiata su Louis a
mangiare patatine e ad aspettare quel momento santissimo che arriverà presto. O
almeno spero.
Vai, Lee. Non puoi stare
qui in silenzio.
«
Ecco, ho fatto questa twitcam per prendere per il culo Liam ma non mi viene
alcuna buona idea in mente, perciò potrete chiedermi qualunque cosa vogliate
nella chat » annuisco poco convinta. Aggrotto le sopracciglia e il panda imita
i miei movimenti. « Diamo il via alla tortura, poi sputerò il rospo quando avrò
il coraggio che mi manca »
Sento
le menzioni che cominciano a fluire tutte insieme nel mio profilo, mentre nel
mio cervello si va a creare qualche opzione che non prendo in considerazione.
Mi sto spazientendo, non rispondo a nessuna domanda e la gente comincia a
incazzarsi.
Significativo
il tweet di Diane: le Directioners ti
verranno a cercare nella mia soffitta anche se non dirai quello che devi dire…
Porca
merda, questa donna sa anche dove mi nascondo senza che io l’abbia informata di
nulla. È così scontato dire che è la mia migliore amica?
E
Liam è ancora lì a fissare lo schermo con aria annoiata? Porco Payne.
Cervello, smettila di
paragonare il panda al maiale. Liam è un panda coccoloso, non un maiale.
Ho un panda sulla testa.
Ho Liam sulla testa.
Sto diventando schizofrenica o questo pensiero mi sta torturando?
Sei già schizofrenica di
tuo, Lee.
Sta
zitto, cervello, non hai parola in capitolo.
Di’ quello che devi
dire, minchia, allenta la tortura della tua migliore amica che si sta
letteralmente strafogando di patatine. Aspetta, forse ci sono anche gli altri
che ti stanno guardando! Non ti senti in colpa, Aileen? Forza, parla! Parla!
Mi
ammazzo prima della fine della twitcam: prendo il cellulare e lo ingollo finché
non sento andare via l’aria. Non posso pensare al suicidio per una cosa così
ridicola!
«
Okay, basta, il mio cervello sta letteralmente impazzendo » mi tolgo il panda
con un gesto brusco, lo guardo con aria incazzata e lo butto oltre il cuscino.
Stupido panda. E quindi stupido Liam? « Devo dire una cosa a Liam James Payne e
probabilmente le Directioners mi uccideranno senza pietà »
Pazienza,
una Sparks in meno. Appena spiccico quelle parole, i visitatori della twitcam
aumentano vertiginosamente tanto che sento un vago attacco di panico che mi
afferra.
Che cazzo stai dicendo,
Sparks? Tu non l’hai mai avuto un attacco di panico nella tua vita, non puoi
cominciare a diventare nevrotica adesso. Sputa il panda!
Non
si diceva “sputare il rospo”? Sputare un
panda però sembra più gradevole: almeno questo è una palla di pelo, il rospo è
viscido e schifoso.
Bene,
ora sputo il panda. E no, non sputo Liam.
«
Perché diamine dovete aumentare in queste situazioni? » biascico disperata, con
le mani tra i capelli. Vai, Lee. «
Okay, adesso sputo il panda… cioè, il rospo, scherzavo » indugio ancora un po’
e quasi sento le urla di Diane nelle mie orecchie. « Liam, tu mi piaci »
Santissimo
Panda, non posso averlo detto seriamente. Anche se percepisco una sensazione di
libertà, non posso essermi sputtanata in questo modo di fronte a mezzo mondo.
Accidenti
ai panda.
Mezzo
mondo sta parlando di me, mezzo mondo mi sta sputtanando, mezzo mondo mi odia,
mezzo mondo mi manderà stupidi tweet offensivi, mezzo mondo riderà di me. Ma
non me ne frega un benemerito niente del “mezzo mondo”, mi interessa di Liam.
Allo
sbattere della porta di camera mia, alzo la testa incuriosita e vedo il mio
migliore amico (ricordiamo di metterlo con un punto interrogativo) che si sta
completamente e letteralmente gettando su di me. Manco mi accorgo che mi sta
baciando.
Cazzo, Lee, devi essere
davvero forte in perspicacia.
Sta’
zitto, cervello rompipalle, che nella mia vita non sei servito a niente e
riprenditi la tua posizione passiva nella mia testa.
«
Cazzo, Liam, la webcam! La webcam! » mezzo mondo sta osservando interessato le
nostre effusioni e mi dà leggermente fastidio che succeda.
Liam
– razza di maleducato, non mi ha neanche salutato decentemente – si sporge
oltre di me e sopra di me per
afferrare qualcosa: il mio cappello a panda, che prontamente viene infilato
sulla webcam per coprirla.
«
Ma quello è il mio cappello! » protesto inviperita.
«
Sparks, potresti stare zitta un momento nella tua cazzo di vita? Grazie »
Per
tutti i panda, adoro quando è possessivo in questo modo.
«
E perché Diane ha scritto “assistiamo
tutti insieme a una scena sconcia! Yuppi!” … perché non vi ricoverate? »
«
E perché tu invece di stare a dare aria alla bocca non chiudi quella cavolo di
webcam e mi baci?! »
E
in un attimo mi travolge di nuovo.
Non
avrei mai detto che i panda fossero così intelligenti.
Carrot's Corner (oppure sono un panda?)
Eccolo
qui il famigerato missing moment tra Liam e Lee. Porco cazzo, mi
è piaciuto un casino scriverlo, forse perchè è
sclerotico quanto la sottoscritta. #proudofmyself
Andreea mi aveva
chiaramente chiesto di essere sclerotica e giuro che posso arrivare
oltre a questo limite, forse meglio controllarsi. Ringrazio il suo
cappello da panda che mi ha ispirata durante la sua twitcam. Lo voglio
anch'io, il panda çç Quella nella foto è
teoricamente Aileen cioè Andreea, con il suo inimitabile
cappello da panda. Ammetto che i discorsi che il cervello di Lee tende
a fare li ho ripresi dal cervello di Liam di Prince Charming; della
serie sono diversi, ma la tecnica è quella. Spero soltanto che
vi abbia divertito quanto me a scriverlo :)
Quindi un grazie GIGANTERRIMO a
tutte voi, che avete seguito Wedding fin dall'inizio! Grazie ai 26
preferiti, ai 10 ricordati, alle 36 seguite. E GRAZIE A QUELLE 36
PERSONE CHE MI TENGONO TRA GLI AUTORI PREFERITI! siete bellerrimi :")
Grazie ad Andreea che è
sclerotica fino al punto da ispirarmi una cosa del genere e
perchè mi rintontisce con le immagini da panda di Liam;
Grazie a mia moglie Sarah, nonché Harry, per essere a studiare latino e italiano (?), no per essere mia moglie. <3
Grazie a Becky perché ascolta tutto, tutto.
Grazie a Juls, perchè la mia fotocopia è fotocopiosa a livelli massimi (?)
Grazie a Jas, perché sono Luna e perchè aggiorna anche se è ai Caraibi! LOL.
Grazie a tutte voi che mi fate i complimenti su twitter, che veramente non merito. :")
Spero possiate seguirmi anche alla mia nuova long, Like an Extra in uscita a Gennaio! :3 *musica pubblicitaria*
E ora vado ad accoppiarmi con
Andreea (?) AHAHHAHAHHA no, bisogna fare la SISTROMANCE e quindi la
Paynlinson perchè è risaputo che io sono Louis e lei Liam
e quindi... (?) Ma tradirei Sarah che è Harry e quindi morirebbe
la Larry Stylinson! çç La mia vita privata è
così complicata. AHAHHAHAHAH <3
Grazie per aver ascoltato lo
sclero, ora mi dileguo seriamente. E ricordatevi che PANDA IS A LIFE
STYLE(S) AHAHAH da quando ho scritto sta frase non me la tolgo
più dalla testa :P
BE PANDA, BE YOURSELF. NO PANDA, NO PARTY. {cit. Mari e Andreea su msn} AAHHAH <3
*pew pew pew!*
Maari :)
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