~ Wedding

di __MariMalfoy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2. ***
Capitolo 3: *** 3. ***
Capitolo 4: *** 4. ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6. ***
Capitolo 7: *** 7. ***
Capitolo 8: *** 8. ***
Capitolo 9: *** 9. ***
Capitolo 10: *** 10. ***
Capitolo 11: *** 11. ***
Capitolo 12: *** Epilogo. ***
Capitolo 13: *** Non pensavo che i panda fossero così intelligenti. ***



Capitolo 1
*** 1 ***


cap 1 wedding
~ Wedding

wedding

1

 

Se avete come migliore amico uno come Louis Tomlinson, allora siete cretini. Rettifico: se avete due migliori amici come Louis Tomlinson  e Harry Styles, siete doppiamente cretini.

E be’, se avete cinque migliori amici come Louis Tomlinson, Harry Styles, Zayn Malik, Niall Horan e Liam Payne, allora andatevi a rinchiudere in un manicomio, perché la vostra sanità mentale è compromessa. Proprio come la mia.

E se siete cotte di uno di loro, non fatevi neanche passare per la testa l’idea che lui vi possa guardare un minimo; e se lui si sposa ancora peggio.

Che cazzo, sono sempre stata io la biondina del suo cuore, quella scema che rubava l’eye-liner alle altre ragazze perché il suo lo finiva tutto solo per fare il primo occhio; quella che si è fatta in quattro per mandarlo a quello stupido programma televisivo da cui ne è fuoriuscito come membro degli One Direction.

Sono sempre, sempre, stata io. E non ho intenzione di tingermi i capelli di castano.

E sono io in questo momento a boicottare il matrimonio tra Louis e Joy, fingendomi la sposa e tagliuzzandole il vestito con un paio di forbici prese di nascosto dalla sarta, che mi ha scambiata per lei. Non che ci sia tanta differenza, visto che siamo entrambe bionde.

Perché, in realtà, sono qui in anticipo di ben dieci minuti. Tutto il tempo per rovinarle il vestito, quel candido vestito tanto carino che tocca a lei invece che a me. Infatti in qualità di damigella devo assolutamente provare un abito che sembra una meringa viaggiante, così rosa e così verde da apparire un catarifrangente della strada. Fortunatamente mentirò dicendo che ho un problema familiare, così nessuno saprà che sarò stata io e tornerò quando non ci sarà la solita sarta.

Io, in quell’ammasso di tulle, non mi ci voglio infilare, poi magari mi scambiano per una caramella gommosa.

Ecco, ora il vestito fa proprio schifo: è tagliato nella parte inferiore, come se avesse centinaia di frange a mo’ di gonnellino hawaiano; vado fiera del mio lavoro… se Louis lo sapesse, mi ucciderebbe. A rovinare il mio momento di gloria ci pensa il cellulare, che vibra nella tasca dei jeans.

«Che vuoi, Zayn?»

Lo sento sospirare dall’altra parte. «Dimmi che non stai facendo niente di cattivo a Joy»

«Se con cattivo intendi rovinarle il vestito da sposa allora sì, sto facendo qualcosa di cattivo» borbotto, tenendo il telefono tra la spalla e il viso e dando un ultimo tocco artistico all’abito,«Harry ti ha assoldato come spia? Scommetto che stai facendo il lavoro al posto suo»

«Non è Harry a comandare, Diane. Diamine, stai rovinando il matrimonio del tuo migliore amico! Se Louis ti scoprisse, non ti rivolgerebbe più la parola… vuoi davvero questo, Diane?»

Odio quando Zayn ripete il mio nome per farmi sentire in colpa, cosa che sta succedendo realmente, ma non cederò alle pressione che gli altri quattro esercitano su di me continuamente.

«Se Louis mi scoprisse, allora saprebbe quello che non deve sapere e che tu sai» rispondo acida, alzandomi dalla mia postazione e stiracchiandomi la schiena. Velocemente ripongo le forbici al loro posto. «Ha vent’anni, Zayn! Non può sposarsi!»

«Diane, se Louis vuole sposarsi e ritiene la cosa giusta può farlo: è una sua scelta, non tua. Smettila di infastidire Joy, di rompere le cose casualmente, di contraddire tutto quello che dice Lucy, di contrastare in qualunque modo questo matrimonio.» sospira Zayn, e ora sicuramente si starà passando una mano tra i capelli come fa sempre quando si innervosisce.

Sbuffo contrariata. «E tu, Zayn, smettila di fare la lega della giustizia con Harry, Niall e Liam: non vi ascolto e non vi ascolterò. E in più Lucy è la strega che mi farà assomigliare a un bignè il giorno del matrimonio.»

«Sei irragionevole, Diane. E completamente pazza.»

«Per la cronaca, Zayn, io non sono né pazza né irragionevole: quello di cui stai parlando è Louis» mugugno irritata, «e se soltanto troverò fuori di casa te o uno dei tuoi alleati, stai certo che vi sbatterò la porta in faccia»

Zayn sospira: lo sto facendo esasperare, ma combatto per una buona causa.

«Diane, cazzo, con i tuoi boicottaggi farai spendere un sacco di soldi sia ai genitori di Louis che a quelli di Joy! Lo sai come sono fatti nella famiglia Tomlinson: Louis non ti perdonerà mai e neppure noi»

Sbuffo scocciata.

«Vi muovete tutti e cinque come un branco di scimmie: Dio, Zayn, vorresti un po’ staccarti? Ho capito che siete migliori amici e bla bla bla, ma… Cielo! E comunque ho solo tagliuzzato un po’ il vestito della sposa» dico ostinata, guardandomi attorno nel negozio. La sarta dovrebbe tornare da un momento all’altro: mi aveva detto che era andata a prendere un merletto in più da applicare alla gonna. Gonna che ormai non esiste più.

«Diamine, ma sai quanto costa un vestito del genere?! Diane, oggi tagliuzzi il vestito e domani uccidi Joy! E per tua informazione, questa ramanzina non ha ricevuto l’approvazione di nessuno, né di Harry né di Liam né di Niall, perciò piantala» grida Zayn ormai allo stremo.

«Né tu né gli altri potete darmi ordini, Zayn. Se distruggerò il rapporto tra me e Louis, ne pagherò le conseguenze, ma intanto non si sposerà a vent’anni.»

«Diane, solo nei tuoi sogni Louis ti starà accanto a vita, ma non nella realtà! Se lui ama Joy, permettigli di amarla; se ti considera solo un’amica accontentati.» borbotta esasperato lui.

No, io non mi arrendo. Figurati se lascio che il mio migliore amico barra ragazzo che mi piace da morire si sposi con una zuccherosa biondina uscita da un libro dei fratelli Grimm. O forse è la Hello Kitty europea, solo in forma umana, e in ugual modo mi disgusta: Joy è fottutamente perfetta. Non è stupida, né infantile, né isterica come me.

«Zayn, non permetterò che Louis si rovini la vita. Non farò niente di grave, te lo prometto: non ucciderò, non darò fuoco alla damigella, non tingerò i capelli della sposa di fucsia.» sospiro con un minuscolo sorriso. Non farò mai niente di quello che ho detto, mi limiterò a cose più piccole. «Te lo prometto»

Zayn mugugna qualcosa di incomprensibile: non mi crede, e ha ragione da vendere.

«Ricordati che ti teniamo d’occhio, anche perché non ti credo. Davvero, Diane, molla tutto e non combinare casini come sempre o sarò costretto a parlarne con Louis» mugugna Zayn.

«Mi stai minacciando, Zayn? Comunque va bene, mi conterrò… » lo squittio della voce della sarta mi fa sobbalzare. «Devo andare, adesso.»

Zayn fa per interrompermi, ma gli sbatto il telefono in faccia, mentre la sarta appare con il famoso merletto in mano e con un’espressione compiaciuta sul viso.

«Eccomi qui, signorina Johnson, il su… Santo Cielo, ma cosa è successo qui?» esclama sorpresa la signora grassoccia con il metro al collo. Il suo sguardo si sposta su di me, stupito da così tanti cambiamenti. «Cosa le è preso?»

Schiocco le labbra, indicando la gonna. «Ho ritenuto necessario fare qualche cambiamento; sa, lo trovavo troppo casto per i miei gusti.»

«Signorina, ma l’aveva scelto lei!»

Scrollo le spalle noncurante, mi volto verso la vetrina e noto con timore che Joy e quella strega di sua cugina stanno scendendo dalla macchina con tanto di occhiali da sole e sorriso smagliante.

«Okay, scusi ma devo andarmene… ho un impegno con il mio futuro marito» squittisco, trotterellando verso l’uscita e infilandomi dietro al primo angolo.

Sono un genio: è scientificamente provato.

Correndo, per quanto possa farlo con questi tacchi assurdi che mi ostino a mettere, investo la maggior parte delle persone per la strada: devo allontanarmi il più possibile dalla sartoria, così incontrerò Zayn per tranquillizzarlo che non ho fatto niente. Prima però chiamerò Joy affinché sappia che ho un problema e che non posso venire.

Dopo essermi accertata di stare abbastanza lontana da Hello Kitty e dall’arpia, afferro il cellulare e compongo il suo numero.

«Ciao Joy, tesoro, scusami ma oggi non posso venire perché ho un problema con mio fratello… devo andare a prenderlo a scuola e non posso evitare l’impegno impostomi da mia madre, ti dispiace?» dico fingendomi dispiaciuta. Non mi sono mai sentita così falsa in vita mia, e poi nemmeno un dizionario parla in questo modo (anche perché un dizionario non parla). «Domani sarà assolutamente perfetto.»

«Ma Diane, domani Eliza non c’è… sai, è quella che ci segue solitamente» pigola Joy, vagamente mesta e vagamente falsa come una banconota da tre sterline.

Eliza deve essere la sarta grassoccia, sono fiera di me stessa; scommetto che anche Liam, esperto in vendette, sarebbe contento della sua piccola allieva.

«Non ti preoccupare, mi arrangerò. E in più domani devo andare a controllare se il tuo bouquet è pronto»

Quel profumato bouquet di rose bianche e rosa si trasformerà in un puzzolente insieme di gelsomini. Oppure in rose gialle o blu: Joy è sempre molto attenta ai significati e il blu in fiori come quelli significa tradimento… lascerà Louis all’istante.

A meno che non lo ami così tanto – lo dubito fortemente – da lasciare perdere il messaggio e precipitarsi da lui urlando parole disgustosamente dolci. Che schifo.

Mi limiterò a cambiare i fiori del bouquet, a rovinare un po’ i vestiti, a confondere il catering, a recapitare gli inviti alle persone sbagliate, a intercettare quelli giusti, a cambiare location e invece di far venire al ricevimento un cantante eccezionale, inviterò un gruppo folk irlandese (Niall me ne consiglierà qualcuno). Al momento in cui il prete dirà la famosa frase ‘chi è contrario a questa unione parli ora o taccia per sempre’, tirerò un calcio con il tacco dodici a Lucy, facendola strillare, così sua sorella si renderà conto del disastro che l’ha colpita e scapperà.

Amo Liam: devo ringraziarlo di queste lezioni così proficue.

«Okay, va bene… mi dispiace, Diane, purtroppo domani non ci sono: mi sarebbe piaciuto vederti quel meraviglioso vestito addosso» meraviglioso? Un evento può essere meraviglioso, il tuo ragazzo potrebbe essere meraviglioso – e lo è, nel suo caso -, il tuo cane può essere meraviglioso… ma certamente non quel vestito: è tutto, tranne che meraviglioso.

«Oh, non preoccuparti. Aileen verrà con me»

Aileen non verrà mai con me. Si rifiuta di stare con Joy, figurati venire a provare un vestito da damigella.

Appena chiudo la chiamata, sorrido serafica. Ho già detto che sono un genio? Un genio ricercato, a quanto pare: quel dannato cellulare squilla ancora e ancora e ancora.

«Louis!»

Come posso non rispondergli? Se fosse stato Zayn con un’altra delle sue innumerevoli ramanzine, allora avrei buttato il telefono sul marciapiede.

«Diane» il mio nome è pronunciato con freddezza, quasi rimprovero. Improvvisamente nervosa mi sposto una ciocca di capelli biondi dietro l’orecchio. «Mi ha chiamato Joy. Sai chi è, vero?»

Oh no, un’altra ramanzina e proprio dal promesso sposo. Mi ringrazierà quando gli salverò la vita da quella razza di Hello Kitty opportunista, ma d’altro canto mi dispiace mostrargli la verità.

«E’ ovvio che sappia chi sia, Louis. È la tua futura moglie» rispondo turbata,  «e con ciò? Che vuoi dirmi?»

Lo sento sospirare dall’altra parte del telefono. «Ha detto che oggi non ci sarai alle prove del vestito perché devi andare a prendere tuo fratello a scuola»

«E allora?»

«Diane, tu non hai un fratello. Né una sorella.»

Ma Joy mica sa che sono figlia unica, quindi perché si arrabbia? Mi mordo un labbro alla ricerca di una balla da rifilargli, una balla rapida e indolore e soprattutto senza conseguenze.

«Dai Louis, non avevo voglia di provarmi un vestito… è un problema per te?» dico tranquilla – o almeno è quello che voglio sembrare. «Le ho promesso che domani andrò personalmente con Aileen, quindi stai tranquillo»

«Diane, il matrimonio è tra poco! Se tu non fossi la mia migliore amica e non temessi di offenderti, ti direi di essere un’irresponsabile… però ho sempre saputo che eri fatta così» Louis sospira, mugugnando intanto qualcosa. «Sto tranquillo, te lo prometto»

Abbozzo un sorrisetto. «Perfetto; domani sono da te per raccontarti quanto somiglio ad un catarifrangente verde e rosa»

Louis ridacchia; insomma, gliela devo un po’ di presenza: è pur sempre il mio migliore amico! Quando riattacca, sospiro. Odio mentirgli, eppure devo farlo… non si aspetta neanche che uno dei suoi migliori amici è un congiurato, esattamente come me.

 A Carrot's corner

Buonsalve Peooooooooople (?)

Mi presento: mi chiamo Maria Giulia, sono nuova di qui e sicuramente questa storia farà schifo. Ma pace, io ci provo. Ah, sono sclerotica quanto __PleaseStay, e non mi vergogno a dirlo (?) E ora vi chiederete: ma da dove spunta fuori, 'sta qui? Semplice, dal fandom dei Jonas Brothers, ma siccome mi sono rotta le palle ho cambiato... no, via, sclero. Vi lascio al capitolo: ricordatevi che le recensioni sono ben accette, anche le critiche e spero che non mi buttiate fuori dal fandom per questo improponibile esordio *sorride innocentemente*

Se lascerete qualche recensione sarò così:

yeah

   Ah, amo le carote. Ma non vi interessa, forse. :) 

Mari


Grazie a egg__s per il banner; a __PleaseStay perchè sarà Aileen; a tutto il mio Esercito puccioso :)

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Capitolo 2
*** 2. ***


wedding 2
~ Wedding

wedding

2.

Questa mattina è un dramma: il solo pensiero di andare  a provare quel dannato vestito a meringa mi ha tormentato anche la notte e non sono riuscita a dormire serenamente.

La colazione è un insieme confuso di biscotti, di marmellate, di latte e di cereali, mangiati durante la lettura della mia lista ‘come boicottare il matrimonio del tuo migliore amico barra ragazzo che ti piace’.

1.      Rovinare il vestito da sposa. X

2.    Boicottare il catering.

3.    Far urlare la Strega alla cerimonia.

4.    Scambiare il bouquet della sposa.

5.     Distruggere la meringa verde.

6.    Chiamare Aileen.

7.     Trasformare la torta.

8.    Recapitare e intercettare gli inviti.

9.    Far mancare il prete per qualche assurdo motivo.

10.   Continuare a fingere con Hello Kitty e la Strega.

11.  Allontanare il fotografo con un tranello.

12.Scambiare le decorazioni da matrimonio con quelle di Carnevale.

13.Convincere gli altri al mio proposito.

14. Mettere un cerotto alla bocca di Zayn.

15.  Comprare le carote.

Delle quindici cose che ho listato, ho compiuto soltanto la prima e mi meraviglio di quanto poco tempo mi rimanga per il mio piano malefico, perciò vado subito a cambiare il bouquet e a comprare le carote – Louis le ama, gliele porterò per attenuare la sua ira dopo quello che ho combinato.

Il negozio non è tanto lontano da casa, il problema è non farsi scoprire: mi sono quasi sempre scoperta e mostrata in pubblico con il mio vero aspetto, quasi tutti mi conoscono come ‘la damigella della sposa’ a parte la sarta, che ieri c’è cascata in pieno, e la fioraia. Mi farò procurare una parrucca e rinuncerò all’eye-liner per un po’.

Mentre cammino – o forse meglio dire corro? – verso il negozio con una presunta faccia tranquilla, dentro di me temo di incontrare qualcuno di terribilmente ficcanaso come Zayn – riferimenti a persone e cose è puramente casuale. Prima di entrare lì dentro do un’occhiata alla gente presente: non c’è nessuno, tranne me ovviamente.

«Buongiorno» saluto educatamente con un sorriso a quarantadue denti.

Una ragazza bassa, vestita di verde, con gli occhi verdi, un paio di gioielli verdi, degli occhiali spessi di colore verde, una meche verde tra i capelli, appare con un sorriso d’argento da dietro il bancone, facendomi scattare all’improvviso. Il pensiero che viva in questo posto mi si fa capolino nella testa e mi provoca un’irrinunciabile domanda: “è un’elfa?”

«Salve! Posso esserle d’aiuto?» la ragazza salta con uno scatto felino di fronte a me. «abbiamo questi fiori bellissimi e questi e questi e questi…»

È asfissiante, ‘sta ragazza. Istintivamente stringo un pugno per evitare che mi parta contro la sua piccola, irritante e suina faccia.

«Veramente sono venuta per conto di Joy Johnson. Voleva apportare alcune modifiche al suo bouquet»

L’Elfa si illumina di contentezza. «Oh! La novella sposa! Sì, sì, sì, fortunatamente non avevamo ancora iniziato! Sa, io amo moltissimo i fiori non a  caso mi chiamo Iris»

Fare a chiacchiere è l’ultima cosa che voglio: sembra che questa presunta Iris non abbia visto essere umano da chissà quanti anni e io non voglio essere quello sfortunato essere umano che dovrà sentirla. Inquieta, comincio a camminare per la stanza osservando tutti i fiori presenti e analizzando quale fosse quello più puzzolente, mentre Iris tira fuori dal bancone qualsiasi tipo di foglio per prendere nota.

«Uhm, il bouquet iniziale era di rose bianche e rose rosa» legge l’Elfa con interesse. Mi avvicino ad un fiore per osservarlo e annusarlo. «Simbolo di amore eterno e tenerezza» prosegue «che cosa dolce, vero?»

Puah, mi sta venendo il diabete. Arriccio il naso disgustata quando annuso i gelsomini; il sorriso nasce di nuovo però alla vista delle rose gialle e blu.

«La signorina Johnson vorrebbe un bouquet di rose gialle e blu, sì, sono decisamente degne di lei» dico, ostentando un sorriso falso.

Iris mi guarda sorpresa. «La signorina Johnson quasi in Tomlinson l’altra volta ha detto che sa tutti i significati dei fiori.»

E ora cosa mi invento? Intanto l’espressione dell’Elfa è tesa e confusa.

«Ah, Joy è sempre così indecisa!» ridacchio affettata, ma Iris non cambia. «Sai, lei è sempre un po’ eclettica! Ha cambiato anche il vestito!»

La ragazza sfoglia turbata i suoi appunti, la bocca arricciata, mentre la sottoscritta suda freddo. Dopo attimi di attesa infinita, l’Elfa alza la testa  di scatto.

«Oh be’, è un po’ bizzarro per un matrimonio, visto che le rose blu indicano tradimento e quelle gialle debolezza… ma se lei ha detto che la signorina Johnson cambia molto spesso opinione, allora…» Iris annuisce con un sorriso, «va bene, il giorno del matrimonio il corriere andrà a casa della signorina Johnson e gliele consegnerà»

Perfetto, devo eliminare l’obbiettivo dalla lista. Ora mi restano soltanto centinaia di cose da fare, ma sono convinta che riuscirò nel mio intento nonostante il poco tempo.

«Sa, se non ci fosse stata lei e non me l’avesse detto in tempo avremmo realizzato un bouquet che non sarebbe assolutamente piaciuto alla sposa, e la proprietaria non si può permettere simili errori» squittisce fiera Iris, annotando qualche altra cosa sul foglio e poi riponendolo nel suo cassetto. «Quindi grazie molte»

Sorrido enormemente e con un cenno veloce mi congedo dalla strana commessa. Sono davvero un genio malvagio, forse dovrei allearmi con Liam e fare una congrega del male per poi conquistare il mondo. Io sarei il capo supremo con tanto di tutina rossa stretta e scettro in mano, lui il mio fedele compagno, Niall il mio consigliere, Zayn la mia spia, Harry il giullare. E Louis sarebbe stato il principe da salvare dalla superficiale Joy.

«Diane?»

Riemergo dai miei pensieri alquanto malvagi e alquanto strani, trovandomi davanti due occhi castani e un sorriso birichino sulle labbra.

Liam.

«Aspetta, mi sono dimenticata di dire una cosa all’Elfa»

Velocemente faccio capolino dalla porta di vetro, mi guardo attorno e non notando nessuno, schiarisco la gola per attirare l’attenzione. Esattamente come prima, Iris spunta dal bancone.

«Elf… cioè, Iris, non dimenticarti di qualche gelsomino» sorrido affabile, «la signorina Johnson li adora»

Sì, li ama esattamente come il diavolo ama l’angelo. Un giorno li aveva definiti come i fiori più osceni, più inutili e più puzzolenti dell’intero mondo. La faccia che mi accoglie poco dopo, quella di Liam, è piuttosto confusa.

«Si può sapere che hai combinato?»

Mi stringo nelle spalle con un sorrisetto. «L’allieva supera il maestro»

«Zayn mi ha detto che hai tagliato un po’ il vestito di Joy» dice Liam perplesso, mentre mi osserva tirare fuori dalla tasca degli shorts un foglio stropicciato. Con un gesto veloce cancello il mio quarto obbiettivo. «Che roba è questa?!»

L’intelligenza dei ragazzi è direttamente proporzionale alla mia voglia di partecipare a quel matrimonio, cioè zero. Nonostante abbia sempre saputo che la mente degli One Direction è parecchio ristretta – notare i comportamenti di Harry e Louis, la fame chimica di Niall, la strana fobia di Liam, la ‘discrezione’ di Zayn – ho sempre considerato ‘colui che ha il terrore dei cucchiai’ come un inevitabile alleato in qualche marachella. Evidentemente mi sbagliavo.

«E’ la lista dei nostri obbiettivi, Liam» sospiro rassegnata. «Sei tu il mio alleato, Payne, dovresti saperlo»

Lui in risposta ridacchia e mi cinge le spalle con un braccio. «Diane, un vero maestro delle vendette sa benissimo che le liste sono stupide. E se tu hai una memoria scarsa non è certamente colpa mia, ma una lista…!»

«Payne, una lista è utile. Molto utile. Questa» con un gesto brusco estraggo il foglio di carta, «contiene pillole di saggezza, contiene i nostri obbiettivi»

Liam continua a ridacchiare e le sue risate aumentano la mia irritazione: mi faccio il culo per salvare il nostro amico e lui non appoggia le mie idee geniali? Che cretino, poi mi stupisco se Aileen ha un cotta per lui: Dio li fa e li accoppia.

«Diane, se Louis o Harry o Niall o Zayn la trovassero che cosa faresti? I tuoi piani salterebbero. Se invece» Liam si tocca ripetutamente la tempia con un sorriso ovvio, «tutti i tuoi obbiettivi li tieni in testa, nessuno li saprà mai»

«Quando è il mio compleanno?»

«Eh? E ora cosa c’entra con Louis, il matrimonio e gli altri?» borbotta Liam confuso.

«Dimmi quand’è il mio compleanno»

Liam resta in silenzio, grattandosi la testa imbarazzato e cambiando subito discorso. Si ricorda i compleanni di quelle conosce per la strada, delle fan, e non si ricorda il mio?!

«Comunque hai ragione: è meglio intervenire subito con la faccenda ‘matrimonio’…» prosegue ignorandomi.

«Liam, quand’è il mio compleanno?» chiedo sorpresa. Lui continua a restare in silenzio o a parlare di altro. «Diamine, non ti ricordi quand’è il mio compleanno? Ma è quando il tuo, idiota!»

Come può essere nato anche lui il 29 agosto? Saranno state le annate diverse… nel 1992 le cose andavano bene, nel 1993 tutto è precipitato, colpa della sua nascita.

Incrocio le braccia irritata. «Non ci posso credere che tu ti sia scordato il mio compleanno»

«Ora il tuo compleanno è la cosa meno importante» ribatte inviperito. Bruscamente toglie il braccio dalle mie spalle, borbottando. «Dobbiamo pensare al matrimonio di Louis e come rovinarlo»

E pensiamo che Louis non sa che Liam e io siamo in combutta per ritardare il momento in cui quella razza di Hello Kitty vivente diventerà sua moglie. Se solo venisse a saperlo ci ucciderebbe entrambi, ma d’altra parte cosa dobbiamo fare? Abbiamo i nostri buoni motivi. Rettifico: io ho un buon motivo, il suo non so quale sia.

«Liam, ma perché vuoi ostacolare il matrimonio di Louis?» chiedo, mentre mi sposto una ciocca di capelli dietro l’orecchio. «Io ho un buon motivo, ma tu…»

Lui alza gli occhi al cielo. «Perché non voglio che si sposi? Be’, è troppo presto e poi Louis comincerebbe a farci strani discorsi che non voglio sentire»

Oh, non oso immaginare quali discorsi: smancerie? Dichiarazioni d’amore? Richieste per far entrare dentro gli One Direction un sesto membro di sesso femminile? Difficoltà nell’accudire tale essere infame?

«Allora mettiamoci al lavoro: abbiamo poco tempo» dico fiduciosa, cacciando una mano in tasca e prendendo la lista. «Dovremmo chiamare Aileen. È lei l’esperta in travestimenti, devo ancora capire come boicottare il catering, la pasticceria e disdire il fotografo»

Con un sorriso malizioso Liam indica un punto del foglio. «Insieme a quella pazza scatenata dovreste procurarvi un paio di  numeri di telefono oppure chiedi il nome di entrambi a Louis… per il fotografo potresti esibirti in uno spogliarello»

La mia occhiataccia lo zittisce, ma un lamento gli sfugge quando lo colpisco violentemente con una gomitata nello stomaco. Pensa se vado a fare gli spogliarelli, io.

«E tu cosa faresti, mentre io e la tua amica siamo impegnate in questi propositi?» chiedo, continuando a camminare indifferente al suo dolore.

La voce di Liam è soffocata. «Un’amica di mia madre lavora alla posta: proverò a intercettare gli inviti»

Annuisco convinta, poi lo coinvolgo in un abbraccio stritolante. Mi sento in colpa per avergli fatto male… dopotutto mi sta aiutando! Anche se le sue battutine sono veramente irritanti.

«Grazie, Liam» sussurro «chiamami quando sei riuscito in qualcosa; io e Aileen penseremo domani al resto, perché per ora mi sono troppo esposta»

«D’accordo. E in più con la mia naturale discrezione, cercherò di zittire Zayn abbastanza perché niente trapeli del nostro patto» dice con un sorriso. La sua voce è quasi tornata normale, con un gesto affettuoso mi spettina i capelli. «Al lavoro!»

Trotterellando, sparisco dietro l’angolo e nella mia mente elenco tutti i miei obbiettivi di domani:

1.      Elaborare con Aileen una strategia per compiere le cose più difficili.

2.    Andare da Louis per le informazioni e per le carote.

Se non fosse per questo matrimonio me ne starei volentieri sul divano a guardare ‘Gossip Girl’ e a ingozzarmi di gelato al cioccolato insieme ad Aileen, spettegolando.

Peccato però che Joy Johnson esista, e con lei quella Strega di sua cugina Lucy.

Carrot's Corner

              lol     

   LOLLISSIIIIMO! 

               La mia faccia era come quella di Liam *O*  

3 recensioni e basta? Fa tanto schifo, be' se vi fa schifo abituatevi ad avere 'sta fic tra i piedi perchè non la chiuderò... certo, che una recensioncina in più vi fa fatica? Cioè, capisco gli impegni e roba varia, ma anche io faccio la terza liceo eppure recensisco sempre :)

ANCORA PIù LOLLISSIMO! 4 PREFERITE, 4 RICORDATE, 6 SEGUITE!

E allora che vi costa una recensioncina?

No, comunque, vi spiegherò una cosuccia: la lista è una mia idea, ma non tutti i capitoli saranno strutturati in questo modo, nel senso che non accadranno tutte le cose della lista.

Liam - per chi non l'avesse capito - è il congiurato, insieme ad Aileen che apparirà nel prossimo capitolo.

Ah, per amore di contestualizzazione: ho invecchiato tutti; siamo nella primavera del 2012.

Spero vi gusti (?)

        Maari :)         

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Capitolo 3
*** 3. ***


cap 3 wedding
~ Wedding

weeding

3

 

«Si può sapere perché mi hai svegliata a quest’ora?! Volevo dormire!»

Aileen Sparks è di una pigrizia allucinante: in pratica è attiva soltanto in caso di guai o roba del genere, proprio come me. Non a caso ha un cotta mastodontica per il mio adorato alleato Liam, con il quale vorrebbe fondare una società malefica per conquistare il mondo.

È priva di razionalità -non a caso siamo una coppia di idiote- ma è abbastanza sana di mente per giudicare le cose che sono giuste e quelle errate. È come se fosse una specie di luce nel buio più profondo? Le similitudini non sono mai per me, mi astengo dal formularle.

«Lee, sono le undici e mezza! So che ieri sera sei tornata tardi, verso le cinque immagino, ma sei ore quasi sette sono abbastanza» bruscamente le tolgo le coperte di dosso, «hai capito?»

In risposta lei mugugna qualcosa, si alza sui gomiti e mi fulmina con un’occhiataccia.

«Per quale motivo mia madre ha permesso che tu entrassi?» chiede pigra, mettendo i piedi fuori dal letto e trascinandosi verso il bagno.

Senza risponderle apro il suo armadio – che è immenso -, osservo i vestiti con attenzione e glieli lancio sul letto con fare sbrigativo, cosicché quando torna dalla sua doccia ha già tutto pronto. Resto concentrata qualche attimo di più sul suo armadio: dentro è un’esplosione di colori. Ci sono parrucche colorate, magliette e pantaloni tigrati, zebrati, color arcobaleno; collane con il segno della pace, anelli con teschi; scarpe di pitone, sneakers di qualsiasi colore; cinture di pelle. Non mi stupisco che ogni santo giorno abbia un look diverso.

«Muoviti, la colazione è già qui.» grido, tirando fuori dalla borsa la mia immancabile lista dei propositi – in questo caso cattivi.

1.      Rovinare il vestito da sposa. X

2.    Boicottare il catering.

3.     Far urlare la Strega alla cerimonia.

4.    Scambiare il bouquet della sposa. X

5.     Distruggere la meringa verde.

6.    Chiamare Aileen. X

7.     Trasformare la torta.

8.    Recapitare e intercettare gli inviti.

9.    Far mancare il prete per qualche assurdo motivo.

10.  Continuare a fingere con Hello Kitty e la Strega.

11.  Allontanare il fotografo con un tranello.

12. Scambiare le decorazioni da matrimonio con quelle di Carnevale.

13. Convincere gli altri al mio proposito.

14. Mettere un cerotto alla bocca di Zayn.

     15. Comprare le carote.

Come posso boicottare il catering e la pasticceria? Potrei fingermi qualcun’ altra… sono priva di idee, così tanto che mi sento in un vicolo cieco.

«Guarda che tutte le queste cose le puoi racchiudere nel catering» suggerisce Aileen alle mie spalle, facendomi sobbalzare. «penso che loro le facciano le torte, così come le decorazioni»

Ah, già. Non c’avevo pensato. Con un gesto veloce racchiudo le opzioni in un cerchio, scrivendoci catering accanto, poi faccio cenno ad Aileen di sedersi accanto a me per aiutarmi.

«Come faccio a confondere un catering?»

Aileen mi guarda come se fossi scema. «Diane, a ogni problema c’è una soluzione, e questa soluzione si trova attraverso la fantasia. Perciò» gocciolante, la mia amica si alza dalla sedia su cui era seduta e si infila nel suo immenso armadio, riemergendone un attimo dopo con due parrucche, «ci travestiremo e andremo a cercare questo fantomatico catering»

«Aileen, io non so niente di questo – appunto – fantomatico catering» dico scuotendo la testa. «Liam mi ha consigliato di chiederlo a Louis, ovviamente con discrezione»

Aileen si illumina di una strana luce: oh, no. Ora inizierà una solfa che ha come protagonista Liam e comincerà a brontolare il fatto che lui non è interessato  a lei, che è un idiota perché non si accorge di niente, che le piace tanto, che vorrebbe un appuntamento.

Eh no, perché se le cose vanno male con Louis e quindi di conseguenza il mio piano va di cacca, Liam me lo sposo io. Sicuramente con ogni probabilità Zayn mi potrebbe dire “te l’avevo detto”, Harry non mi parlerebbe più e anche Niall mi lascerebbe al mio atroce destino, così i One Direction si scioglierebbero per colpa mia, visto che Liam è dalla mia parte.

«Non pronunciare quel nome, Lee, altrimenti ti mozzo una mano. E stai sbavando» sibilo, lanciandole un’occhiataccia. Dopo aver notato la mia espressione, lei si ricompone e si siede di nuovo accanto a me, in ascolto. «Hai intenzione di travestirti?» chiedo.

Aileen si guarda un’unghia, poi annuisce. «Sì, vedrai, non ci riconoscerà nessuno, a meno che il catering insospettito non chiami Joy e le chieda il motivo per cui ha disdetto»

«Già. Ma rimane comunque il problema principale: come si chiama il catering, dove si trova, il numero di cellulare e il resto del casino»

«Diane, noi abbiamo la soluzione a tutti i problemi» Aileen mi guarda fissa negli occhi, «Louis, Louis, Louis e Louis»

«Ci andrò questa sera, dobbiamo parlare» glisso con un gesto della mano.

Mentre ognuna di noi si fa i cazzi suoi, chi pensa a qualcuno – o almeno presumo che Aileen stia pensando a Liam – chi si scervella per trovare una soluzione ai restanti problemi – cioè me -, il mio cellulare squilla, vibrando sulla scrivania e rischiando di cadere di sotto.

Con aria scocciata, mentre osservo Aileen che appunta qualcosa sul foglio, guardo il display illuminato: Liam.

«Liam, cosa hai combinato?» dico divertita con un sorriso.

«Ho preso tutti gli inviti: ho dovuto correre dietro al postino per fermarlo e farmi dare questi stupidi foglietti rosa» borbotta affannato, «dovresti ringraziarmi, dove sei?»

Inviti rosa?! Ma cosa è preso a Louis? Lui odia il rosa, esattamente come lo odio io, come lo odia Aileen, come lo odia Niall, come lo odia Harry, come lo odia Liam, come lo odia Zayn. E invece gli inviti sono rosa.

«Sono a casa di Aileen, se proprio vuoi venirci…»

La porta della camera della mia amica si apre velocemente, mostrando un Payne affannato ma con il sorriso e con centinaia di biglietti rosa tra le mani.

«Ero già qui» dice semplicemente, entrando e sbatacchiando quei cosi sulla scrivania. Poi guarda Aileen ancora in accappatoio, che arrossisce e se la svigna in bagno. «Sono arrivato in un momento poco opportuno»

Non lo ascolto neanche, sono troppo occupata a osservare con disgusto quei cartoncini che recano la scritta: “Louis Tomlinson e Joy Johnson sono lieti di annunciare il loro matrimonio”.

«Hai visto che schifo?»

Annuisco impercettibilmente, controllando i nomi di coloro che li avrebbero ricevuti. Liam si siede accanto a me e si rigira con una smorfia un cartellino tra le mani.

«Non ci posso credere» sbotto, «non posso credere che Harry, Niall e Zayn permettano tutto questo. Louis non può sposarsi! Diamine, siete tutti molto amici eppure tu sei l’unico che dice no»

Liam si stringe nelle spalle. «Gli altri ritengono giusto che sia così.»

«Be’, che cosa ce ne facciamo di tutti questi inviti?»

Il mio sguardo si sposta su Liam che si stringe nelle spalle, mentre nella mia testa si propongono varie idee su come distruggere questi dannati cartoncini.

«Perché non li bruciate? O li nascondete, ma bruciarli è un’idea migliore» interviene Aileen, sbucando dal suo bagno già vestita e profumata.

Annuisco sadica: è una buona idea, ma dove possiamo bruciarli o nasconderli?

«Non possiamo bruciarli, Lee» dice Liam che, essendo un amico dello sposo, ci tiene a non fare troppi danni. «Meglio nasconderli»

«Hai qualche idea, Liam? Dove hai intenzione di nasconderli? In garage?» dice sarcastica Aileen. Nello stesso momento ha la fantastica idea di sedersi sulla sottoscritta, che sta pensando a dove nasconderli.

«In camera mia» decreto infine. «Li metteremo in una scatola, poi la nasconderò nel doppiofondo del mio cassetto, sotto i libri scolastici. Nessuno entra nel mio covo»

Vorrei vedere anche chi ha il coraggio di entrarci, in quella stanza. I vestiti sono sparsi ovunque, le scarpe sono spaiate, i libri e le riviste abbandonate sulla scrivania, i CD fuori dalle loro custodie, i poster mezzi strappati – sono pigra per toglierli -, il letto quasi sempre disfatto.

«In quella camera a gas che tu definisci camera tua non ci entrerà nessuna persona sana di mente, tranquilla» borbotta sarcastica Aileen, alzandosi dalle mie ginocchia. «A meno che non si metta una mascherina e una tuta per proteggersi dai batteri che ci sono lì dentro»

Liam, non trattenendosi, scoppia a ridere. «Allora menomale che ho rifiutato quell’invito dell’anno scorso!»

«Sta zitto, Payne, o ti tolgo l’altro rene. Prenderò questi cosi non identificati e li porterò a casa, poi andrò da Louis per carpirgli un po’ di informazioni riguardo al catering e al numero di telefono» dico annuendo. Con una mano riesco malapena a raccogliere tutti gli inviti per liberarmene. «Poi dovremo pensare al resto»

Aileen dà una scrollata ai suoi capelli umidi facendomi una doccia, Liam giocherella con un cerotto di quelli da bambini, colorati. Perplessa lo osservo attentamente: che diavolo sta pensando? E perché ha un cerotto?

«Liam, perché hai un cerotto in mano?»

Lui distoglie l’attenzione da quel coso e sorride, porgendomelo. «Oh, era solo il cerotto per la bocca di Zayn. Carino, vero?»

«Di una bellezza folgorante, guarda» dico sarcastica. Con un gesto brusco lo prendo e lo rigiro tra le mani, poi glielo rendo scettica. «Dovresti pensarci te a Zayn… devo andare a comprare le carote per Louis, a nascondere ‘sti cosi e appunto andare da quel cretino mangia carote»

«Va bene, Diane, tanto sei tu quella a comandare»

Io non comando mai la gente, propongo idee e basta, poi dipende da loro se vogliono seguirle o no. Evidentemente Liam e Aileen pensano che sia una specie di generale dell’Esercito, ma in questo caso esserlo è importante: un solo sgarro è tutto potrebbe andare a farsi fottere e di conseguenza Louis si sposerebbe.

«Io mi occupo del travestimento: nel mio armadio c’è sempre qualcosa che potrebbe farci comodo.» esordisce Aileen rompendo il silenzio.

Liam sembra stupito dalla stupidità che c’è in questa stanza: ritiene infatti che basti un  numero di telefono per ingannare catering e fotografo, ma poi dov’è il divertimento?

Mordicchiando la gomma di una matita trovata sulla scrivania, penso a quello che sto per fare. Da una parte ritengo che sia giusto perché – a parte la tizia con cui convolerà – Louis non può rovinarsi la vita sposandosi a vent’anni, dall’altra la situazione è in bilico su un filo: se solo sbagliassi e mi scoprissero, non solo perderei la persona più bella che esista in questo mondo ma rischierei di distruggere una boy band che sta facendo un sacco di quattrini.

E chissà poi come mi uccideranno.

«… tutto è meno divertente. Diane, che ne pensi?» mi sono persa la maggior parte della conversazione, pazienza.

Alzo la testa e mi trovo gli occhi nocciola di Aileen che mi fissano in attesa di una risposta.

«Eh?»

Liam sbuffa e quasi sbatte la testa contro la scrivania. «Lee stava dicendo che era più divertente presentarsi dai tizi mascherate per non dare nell’occhio, mentre io penso che sia più facile chiamarli e dire loro che il matrimonio è stato annullato…»

Questa razionalità da dove viene fuori, Liam? Mi stupisce. Pensierosa mi passo una mano tra i capelli: certamente, l’idea di Lee è molto più divertente ma ci sono dei rischi; e quella di Liam è più ragionevole ma si sente meno l’adrenalina.

«A me piace l’idea di Lee, però anche tu hai ragione da una parte. Risparmieremo più tempo» convengo con un cenno.

Lee sbuffa scocciata. «Diane, devo rinnovare la nuova parrucca rossa che mi sono comprata… quando mi capiterà un’occasione simile?!»

«Quando farai uno dei tuoi spettacoli in pubblico» la rimbecca Liam con un sorrisetto.

Ridacchio, scorgendo l’espressione offesa di Lee, che non esita a tirare uno schiaffo in testa a Liam. Bruscamente si siede sul letto, le braccia incrociate sotto il seno e il viso imbronciato.

«Dai, Diane» dice supplicante Lee, mostrando la sua faccia da cucciolo bastonato. «Sarà divertente»

Liam intanto mi scuote per un braccio con violenza, quasi volesse svegliarmi da una trance.

«Non cadere in tentazione! Non cedere!» grida.

Rido in preda agli spasmi alla vista di un Payne allarmato che continua a scuotermi, di una Lee imbronciata e implorante e di un problema alquanto insolito da risolvere.

«Non vincerai mai, Lee! Diane è una persona forte, può farcela!» continua a gridare Liam contro la mia amica che intanto, offesa, si era accovacciata sul letto nella sua migliore imitazione di un cucciolo abbandonato.

Non posso resistere a quell’espressione.

«Mi dispiace, Liam» sorrido rassegnata, mentre Lee si alza in piedi ed esulta. «Non posso resisterle: vada per la trasformazione»

Liam si fa scrupolo di guardarmi bene negli occhi e di scuotere la testa in segno di disapprovazione; Aileen sta tirando frenetica fuori dal suo armadio centinaia di parrucche diverse, di vestiti e di scarpe.

«Ho perso anche te, Diane.» con un sorrisetto e una scrollata di spalle, Liam si alza dalla sedia e va verso la porta. «Vi lascio al vostro destino: vado a mettere il cerotto a Zayn, se lo trovo»

Dopo averci salutate ed essersene andato così come era venuto, Aileen riemerge dai suoi vestiti e mi guarda perplessa, come per chiedermi qualcosa. I capelli castani le ricadono informi sul viso.

«Mi spieghi perché Liam è immune al mio sguardo da cucciolo e gli altri no?» chiede mesta. Volge lo sguardo verso il suo orologio a rana: se volete sapere qualcosa in più di Lee, è che ha diversi accessori eclettici. «Cavolo, pensavo di averlo perfezionato e averlo reso più potente, ma lui non cede!» brontola.

Ridacchio divertita. «Non so, forse ha strani poteri. In ogni caso devo andare a comprare delle carote e a trovare la nostra vittima innocente per carpirgli un po’ di informazioni»

Detto e fatto, mi alzo dalla sedia velocemente, troppo velocemente, cosicché provochi la caduta del portapenne di Lee, che non si spreca a comprarle – penne a rana, penne a coniglio, penne a carota, penne con scritto sopra uno slogan, penne a cani – e di conseguenza la sua ira molesta.

«Be’, io vado. Organizza un po’ quello che dovremo metterci e niente… ciao!»

Meglio fuggire di qui prima che si accorga del casino che c’è a terra, in camera sua. Fortunatamente l’auto non è molto lontana e neanche la casa di Louis lo è, perciò mi trovo in un attimo di fronte a quella che sarà – spero proprio di no – la dimora di Hello Kitty, ma non ha ancora subito cambiamenti. Menomale.

Con il mio irrinunciabile mazzo di carote in mano con le quali mi farò subito perdonare, suono il campanello e poco dopo Louis viene ad aprirmi, squadrandomi da capo a piedi. Se Louis dovesse venire a controllare la mia macchina, troverebbe tutti i suoi inviti sparsi sul sedile posteriore.

«Sei già qui?»

Eh no, dove dovevo essere, Tomlinson? A provarmi il vestito da meringa?

«Certo che sono qui, tutta per te. Ed ecco le tue carote» mi faccio scrupolo di mettergliele di fronte al naso. «So che le ami e hai bisogno di un po’ di svago, quindi eccoci qui entrambe. Ora vuoi farci entrare?»

Louis si scosta il giusto per farmi passare, ma il suo comportamento mi insospettisce: che si sia accorto di quello che sta succedendo? Louis si lascia cadere sul divano con aria passiva, imitato subito dalla sottoscritta.

«Ehi, che cosa ti prende?» chiedo preoccupata, mentre lui si passa una mano tra i capelli. «E’ successo qualcosa?»

Comincio a sudare freddo, magari mi ha scoperta e mi dirà che non sono più la sua migliore amica, che mi odia! Nervosa mi scosto una ciocca di capelli dietro l’orecchio.

«Joy mi ha chiamato e mi ha detto che il vestito è completamente tagliato in una parte: la sarta ha detto che una ragazza si è scambiata per lei e ne ha approfittato.» spiega Louis stanco. «Forse avevano lo stesso vestito e allora… ma chi è la persona che farebbe una cosa del genere?!»

Io, Louis. Sono stata io. Perché tu non sei il mio migliore amico, perché sei di più. Sono tentata dal dirti la verità, ma mi trattengo.

«Non so. Louis, sei sicuro di quello che stai facendo?» chiedo finalmente, mostrando un po’ della mia disapprovazione. «Dopo che ti sarai sposato non potrai più fare niente»

«Diane, smettila. Tutti mi appoggiano, perché tu no? Sei la mia migliore amica, dovresti farlo»

«Non ti ho detto che non ti appoggio. Voglio solo sapere se sei sicuro di quello che stai per fare… ecco, sei troppo giovane»  Louis sposta lo sguardo altrove, non vuole rispondermi. «Andiamo, Louis! Vuoi davvero stare a sentire Joy per il resto della tua vita?»

Lui non risponde, continua a guardare fisso il pavimento, stringendosi le braccia. Alzo gli occhi al cielo rassegnata: è così testardo! Quando fa una cosa non puoi smuoverlo da quell’obbiettivo.

«Va bene, fai come ti pare. Poi non venire da me il giorno prima a dire che vuoi annullare tutto» velocemente scatto in piedi, vado in cucina e tiro fuori dal frigorifero una lattina di Coca Cola. «Esiste il divorzio, ma è brutto da pensare»

«Diane…»

«Scusami» dico, sedendo di nuovo sul divano e sorseggiando la Coca Cola con gusto. «Insomma, è una tua scelta; forse è meglio se me ne sto zitta: non ho voce in capitolo. Da una parte avrei preferito che tu fossi insieme ad Harry, ma…»

Louis prende un cuscino e se lo pianta in faccia, nonostante non respiri: per lui è meglio morire soffocato che ascoltare i miei deliri pomeridiani. Mugugna qualcosa che non riesco a capire per colpa del cuscino, ma suppongo non sia una cosa molto carina.

«Dai, non fare così. Io vi ho trovati sempre molto carini… meglio che sposarsi con Joy, non credi? A New York li fanno, i matrimoni tra gay» ridacchio, perché mi diverto a stuzzicarlo in questo modo e a fargli saltare i nervi. «Io ci farei un pensierino, Louis»

«Vaffanculo»

Con un sorriso che mi increspa le labbra appoggio la lattina quasi finita sul tavolino di cristallo di fronte a noi e lo abbraccio (cosa che succede raramente). In tutti questi anni non ci siamo scambiati molte dimostrazioni d’affetto, a parte il bacio al gioco della bottiglia, e gli abbracci rari. Per lui non sarebbe un problema, sono io quella che rischia un embolo ogni volta e in questo periodo sento molto il bisogno di stare attaccata a Louis come una cozza a uno scoglio. Perché poi sua moglie – se si sposerà dopo quello che ho combinato e se la nostra amicizia resisterà – sarà gelosa.

«Anch’io ti voglio tanto bene» mormoro, un po’ di amaro mi rimane in bocca, mentre lui ha ancora quel dannato cuscino sulla faccia. «E togliti ‘sto dannato cuscino dalla faccia!»

Finalmente dopo un po’ appare da dietro quell’irritante insieme di piume con un sorriso, sorriso che si ingrandisce appena gli strappo il cuscino dalle mani e lo getto dall’altra parte del divano.

«Diane, ti voglio bene. Grazie per tutto quello che stai facendo: so che Lucy ha dei gusti osceni eppure tu indosserai lo stesso quel catarifrangente verde e rosa» dice sincero, e il senso di colpa mi attanaglia. «A proposito, com’è andata?»

Santo Cielo, me ne ero dimenticata! È anche sulla lista! Sono messa peggio di quanto già dica Liam.

«Ehm… non sono ancora andata, se devo essere sincera: me ne sono dimenticata»

Louis ridacchia. «Sempre la solita... devo chiamare il catering per comunicargli delle piccole modifiche»

Alla parola magica scatto in piedi, eccitata. Louis si sporge oltre il divano, prende il cellulare dal tavolino e mentre sta cercando il numero della rubrica riesco a vedere il nome del catering. Non è stato faticoso, dopotutto. Dopo attimi di attesa riattacca dicendo che non rispondevano.

«Louis, stavo pensando un’altra valida alternativa al tuo matrimonio» esordisco con una mano tra i capelli e un gomito appoggiato sulla sua spalla. «Potremmo sposarci noi due, se restiamo senza compagnia. Tipo quel film con Julia Roberts»

E qui sì che Louis scoppia a ridere, ma non perché non voglia. O almeno credo. «E se io mi sposo e tu resti sola?»

«Mi sposo con Liam»

«E Aileen?»

«Chi se ne frega, sono io quella che avrà bisogno di Liam» ridacchio.

Mi potrei sposare tutti i One Direction, ma solo lui sarebbe l’unico.

 Carrot's Corner

Salve, carissime e carissimi!

Eccomi qui per vostra sfortuna che dovete assistere a 'sto scempio LOL

No, che devo dire? Cioè, vi fa schifo lasciare una recensioncina? 

4 preferite, 5 ricordate, 8 seguite! LOLLISSIMO.

No, comunque, 'sto capitolo fa cagare ma tanto bastava per farvi capire com'è Aileen [Andreea, non dirmi che non ti ho fatta bene perché mi inbufalisco come un bufalo (?)], t'ho messo anche le parentesi quadre AHAH

Grazie a tutti quelli che mi stanno facendo i complimenti su Twitter! *frigna* 

Grazie alla mia Carotina Fotocopiata, Giulia 

a mia sorella gemella Aileen, Andreea

a Rebecca, perché ti voglio tanto bene

a Silvia, perché tu sei forte, lo so.

a If_you_belive (spero di averlo scritto bene) che recensisce sempre :)

Maaari :)

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Capitolo 4
*** 4. ***


cap 4 wedding

~Wedding

wedding

4.

«Diane, mi spieghi perché ti fai trattare così? Cos’è questa specie di vomito? Sembri fuoriuscita dal mio stomaco dopo che ho bevuto quindici vodka lemon»

«Seriamente, Lee, con questo paragone mi hai disgustata come non mai»

Dopo essermene andata da casa di Louis e prima di andare a boicottare il catering, sono venuta a provarmi questo schifo di tulle. A parere di Aileen sono peggio di un catarifrangente, molto peggio. E se a lei disgusta in modo particolare, Lucy non può che pensare il contrario anche se non è qui – e menomale non è qui, perché altrimenti Aileen le avrebbe tirato un pugno in faccia urlandole che per colpa di Joy eravamo costrette a fare le delinquenti. La sarta mi sta applicando delle piccole modifiche come allargarlo sul fondo, ma visto che temo seriamente di essere scambiata per una bottiglia di champagne, Aileen convincerà la giovane ad accorciare il vestito e a renderlo più stretto.

«Sembri una pera, così» commenta Lee con una smorfia.

Le lancio un’occhiataccia, occhiataccia che si rivolge alla sarta che mi ha appena bucato un polpaccio con un fottutissimo ago. Reprimendo il dolore e la voglia di picchiarla, scendo dal piedistallo e osservo la mia figura allo specchio. Oh santo Cielo, sembro proprio una pera o una bottiglia o il vomito. Neanche fosse un bel verde brillante, è pistacchio, esattamente come il rosa che è bebè.

«Sinceramente? La signorina Lucy Johnson ha davvero dei gusti pessimi» commenta la ragazza, di tre o quattro anni più grande di noi. «Non indosserei mai una cosa del genere»

Gemo in preda al disgusto. «Hai ragione da vendere»

Aileen, spaparanzata sul divanetto color crema, osserva la scena con una smorfia che trasmette tutto il suo schifo nei confronti del vestito. Poi si alza con uno scatto, mi si avvicina e comincia a piegare l’abito verso l’interno, per accorciarlo, creando uno strano sbuffo.

«Toglierei tutto il rosa e il verde deve essere più brillante, che così fa seriamente pensare a del vomito. Poi lo accorcerei di molti centimetri, leverei questa specie di spola rosa di tulle che non serve a un cavolo e anche le spalline» Aileen mi gira attorno come se fossi una preda e lei il lupo che vuole mangiarmi. «Sì, più sexy e meno da suora di clausura» conclude.

Sospiro divertita. «Lee, non siamo a uno strip club, ma a un matrimonio»

«Senti, Diane, vuoi farti lo sposo sì o no?»

Spero che non abbia detto quello che ho sentito, ma dall’espressione attonita della sarta capisco che Aileen ha davvero detto quello che non doveva dire. È scema?! Così ci fa scoprire!

«Ops»

Sbalordita mi sbatto una mano sulla fronte, mentre Aileen fa di tutto per cambiare argomento o eliminare dalla mente della ragazza quello che ha rivelato.

«Okay, è una lunga storia. La sposa e l’altra damigella mi stanno antipatiche, lo sposo è il mio migliore amico nonché ragazzo che mi piace, e sto boicottando il matrimonio. Ora puoi andare a dirlo al mondo» spiego borbottando mesta.

La ragazza inizia a ridere di gusto, poi si siede accanto a me e posa la sua mano sulla mia spalla. Aileen, perplessa, osserva la scena con qualche senso di colpa per aver svelato il piano.

«Non sapete quanto non sopporto Lucy, è sempre a dare ordini!» ridacchia la ragazza con un sorriso. Sorpresa lancio un’occhiata a Lee, che si stringe nelle spalle. «Mi chiamo Sidney. E siccome mi state simpatiche, » e afferrò delle forbici, «vi aiuterò a distruggere questa cosa oscena»

Aileen la guardò basita mentre lei mi intimava di togliermi il vestito in fretta e furia. Sorrido quando Sidney mi dice che il vestito me lo rifarà da capo e da sola, senza il consiglio né della sua principale né di Eliza, e come Aileen lo ha progettato.

«Se ti scopriranno, perderai il tuo lavoro in un attimo» dice Lee, sentendosi un po’ in colpa. «Diane combina già tanti guai da sola, non c’è bisogno che tu rischi»

Wow, grazie della considerazione, Lee. Sei un’amica, davvero. Sidney sorride, stringendosi nelle spalle con noncuranza.

«Non ho mai voluto fare la sarta, e poi adoro combinare guai! Per me sarà un piacere»

Non mi resta che ridere: o la sorte mi ama fottutamente oppure ho solo un gran culo. Ora ho perfino la sarta personale che mi fa il vestito come voglio!

«A me va bene» convengo, anche Lee annuisce e Sidney sorride orgogliosa, prendendo un metro in mano e cominciando a misurarmi da capo a piedi.

«Dobbiamo cercare il catering, o almeno la sede, e confonderli. Poi penseremo al fotografo, facendoci dire da loro chi è»

Aileen, che ora sta completamente distesa sul divanetto color crema, annuisce svogliata, poi afferra il telefono e comincia a giocarci. Dopo secoli di chiacchiere e di risate, Sidney afferma di aver finito e ci lascia andare verso la macchina.

«Santo Cielo, quella Sidney non smetteva di parlare!» brontola Lee entrando in auto e mettendosi al posto di guida. Con uno scatto afferra da una busta dietro i sedili due parrucche e me ne porge una. «Mettiti questa e muoviamoci»

«Ma non sappiamo dove andare!» protesto, mentre lei parte a tutta con i capelli castani che le spuntano da sotto quelli rossi.

Lei sospira scocciata. «Ma secondo te cosa stavo facendo con lo smart phone mentre te ti provavi quella meringa di vestito?»

«Cazzeggiavi? Di solito lo fai sempre»

Aileen sterza velocemente ad una curva, così forte che vado a battere la testa contro il finestrino: non mi chiedo a quale velocità stia andando. Mi massaggio dolorante la parte colpita, cercando allo stesso tempo di infilarmi la parrucca in testa con scarso successo.

«Macché cazzeggiavo! Stavo guardando su Google dove abita il proprietario del catering e ho trovato due opzioni: la prima è esclusa perché è a Edimburgo, la seconda invece è possibile perché è a pochi isolati da qui»

Il quartiere dove siamo arrivate non è niente di lussuoso. I palazzi sono quasi tutti di mattonelle di vari colori, alcuni invece sono dei terra tetti con un piccolo giardino, ma per il resto sembrano tutti uguali. Ci sono pochissime auto, alcune malandate e risalenti a chissà quale epoca: forse qualcuno le colleziona.

«Sei sicura che sia il posto giusto?»

Aileen annuisce convinta e guarda sul suo smart phone. «Sì, ne sono sicura. Il palazzo dove sta il signor Blake dovrebbe essere quello» e addita l’edificio un po’ più in là dalla nostra posizione.

Lee si guarda riflessa nello specchietto, sistemandosi con cura la parrucca rossa, mentre la sottoscritta si osserva cinica con addosso quella castana. L’ho sempre detto che non mi sarei mai tinta i capelli di castano.

Non dovrebbe essere difficile dire al tizio che Joy ha le idee confuse riguardo ai loro servizi, né disdire ogni cosa e chiedere chi è il fotografo. Ci saremmo presentate come amiche della sposa, tranne me ovviamente, eccetera, eccetera…

«Dai, Lee, suona te» dico appena arrivate alla porta. «Esordisci te»

Lei sbuffa. «Stai scherzando, spero. Sei tu quella che vuoi impedire un matrimonio»

«Per favore.»

«No»

«Ti supplico»

«No»

«Ti faccio fidanzare con Liam»

«No»

«Ma come, non vorresti essere la sua ragazza?!»

«Sì, ma ti dico sempre no»

«Ti prego»

«Diane…»

«Dai!»

«Va bene!» sbotta Lee spazientita. «L’hai avuta vinta tu, meglio muoversi altrimenti restiamo qui a vita»

Bruscamente Lee si sistema la parrucca, poi preme il campanello che suona in maniera spettrale. Un signore sulla sessantina quasi completamente calvo ci apre la porta e sorride alla nostra vista in modo cordiale.

«Salve, posso esservi d’aiuto?»

Vorrei urlargli contro di non venire al matrimonio di Louis e Joy, ma riesco a mantenere un’espressione neutra mentre Lee sorride affettata.

«Buonasera, è lei il signor Blake?» l’uomo annuisce impercettibilmente, «siamo rispettivamente un’amica e una damigella di Joy Johnson, la ragazza che ha prenotato il catering per il suo matrimonio.»

Ma che brava che sei, Lee! Sai mentire in modo eccellente, quasi meglio di me, ma forse è tutto merito della tua vena artistica.

«Oh, sì, mi ricordo di lei! Be’, accomodatevi»

L’uomo si scosta un attimo per far passare sia me che Aileen e ci invita a sederci con un cenno su un divano vecchio e logoro: evidentemente il signore vive da solo e non si preoccupa dell’avere ospiti, forse siamo gli unici  in dieci anni.

«Signor Blake» esordisco tormentandomi le mani. Lo sguardo di Lee si sposta turbato da ogni parte e da ogni dove per vedere fotografie vecchie o ritagli di giornali. «La signorina Johnson vorrebbe annullare la prenotazione che aveva fatto per il suo matrimonio. Ci ha detto di venire qui»

Lo sguardo dell’uomo è sospettoso. «E perché non ha telefonato? Poi per quale motivo vuole annullare la prenotazione?»

«Be’» risponde Lee con voce vellutata. «Il matrimonio è stato annullato e la signorina Johnson è troppo scossa così non ci ha dato i numeri telefonici necessari, né il suo né quello del fotografo»

Annuisco convinta della sua teoria. Povero signor Blake, i soldi gli farebbero comodo almeno per sistemare casa. Ma forse questa casa raccoglie dei ricordi che lui non vuole cancellare, magari una moglie scomparsa oppure memorie d’infanzia.

«Be’, mi dispiace molto per la signorina Johnson. Al fotografo  penserò io: siamo grandi amici.» dice dispiaciuto Blake con una mano sulla tasca della camicia, «pensavo che con questo matrimonio la mia attività sarebbe risalita, ma invece…»

Questo uomo ha la capacità di farmi sentire una merda, e io non mi sono mai sentita in questo modo, né quando ho scambiato il bouquet né quando ho tagliato il vestito né quando Liam ha intercettato gli inviti sotto mia richiesta. Mai.

«Può contare sul mio matrimonio, quando convolerò» mi viene spontaneo dirlo, almeno per consolare quell’anima affranta.

Aileen mi guarda come se avessi detto che voglio buttarmi di sotto da un ponte perché Louis è troppo occupato con Joy, ma ignoro la sua occhiata sbalordita.

L’uomo mi sorride riconoscente. «La ringrazio.»

Il ‘lei’ mi fa sentire vecchia! Lee si schiarisce la voce, si alza, si passa una mano tra i capelli e fa un breve inchino per poi porgere la mano al signor Blake con una strana posizione formale (forse non sono abituata a vederla così).

«Be’, grazie per la sua disponibilità e ci scusi per l’arrivo così improvviso»

Anch’io stringo la mano all’uomo, che non esita a farci il baciamano come i vecchi tempi. Argh, mi fa sentire ancora più vecchia!

«Le saluteremo Joy, arrivederci»

Appena la porta sbatte e siamo in macchina, tiro un sospiro di sollievo e mi tolgo quella dannata parrucca. Lee fa lo stesso, per poi prendere una sigaretta e accenderla: è nervosa, fuma soltanto in quei momenti.

«Si può sapere da dove ti è venuta quell’uscita sul tuo matrimonio?» chiede lei, aspirando e poi espirando il fumo.

«Mi sono sentita una merda, in quel momento. Penso che Joy abbia scelto il suo catering solo per fare una buona azione»

Lee inizia a tossire convulsamente, aggrappandosi al mio braccio e guardandomi con gli occhi spalancati dalla meraviglia.

«Non devi sentirti in colpa adesso, Diane. Sta andando tutto bene, pensa che c’è una probabilità che Louis non si sposerà e che tu potrai dirgli tutto» dice. Veloce infila la chiave nel cruscotto e fa partire l’auto con un rombo. «Consolante poi il fatto che tu non ti sposerai mai»

Il mio viso si piega in una smorfia. «Chi l’ha detto, Lee? Potrei sposarmi prima di te»

«Ne dubito fortemente»

«Vedremo che cosa ci riserverà il futuro. Ora andiamocene» taglio corto, tirando fuori dalla tasca la lista e cancellando gli obbiettivi.

1.      Rovinare il vestito da sposa. X

2.    Boicottare il catering. X

3.     Far urlare la Strega alla cerimonia.

4.    Scambiare il bouquet della sposa. X

5.     Distruggere la meringa verde. X

6.    Chiamare Aileen. X

7.     Trasformare la torta. X

8.    Recapitare e intercettare gli inviti. X

9.    Far mancare il prete per qualche assurdo motivo.

10.                       Continuare a fingere con Hello Kitty e la Strega.

11.  Allontanare il fotografo con un tranello. X

12.Scambiare le decorazioni da matrimonio con quelle di Carnevale. X

13. Convincere gli altri al mio proposito.

14. Mettere un cerotto alla bocca di Zayn. X

     15.Comprare le carote. X

Ancora poche cose e tutto si compirà. A meno che non provi di nuovo quella strana sensazione di colpa di oggi.

 Carrot's Corner 

YAAAAAAAA, people, eccomi qui (?)

come state, gente? *mastica la carota tipo bugsbunny*

eccoci con questo nuovo scempio. Se le cose vi sembrano troppo veloci, vi avverto che è totalmente normale, come ho progettato. Il prossimo capitolo avrà un piccolo problemino... non vi dico quale.

MA CIOOOOOOOOèèè!!!

No, davvero, thanks so much a tutte le persone che hanno recensito LOL

E PORCO PAYNE (?) 6 preferite, 4 ricordate, 14 seguite... 

GLASSIE! *momento truzzo*

ma, appunto, una recensioncina in più, no?

Anyway, capitolo dedicato a Sarah, cioè Demsmuffin, che in 'sta storia è ufficialmente la ragazza di Harry <3

(i tuoi sogni sono realizzati)

E ora mi ritiro nel mio angolo scuro a mangiare carote con Louis.

Adios! (?)

Maaari :)

follow me on twitter: __ohluna

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Capitolo 5
*** 5 ***


cap 5 wedidng

~ Wedding

wedding

5

 

Oggi non faccio un cazzo per quel matrimonio, ieri ho guadagnato tempo prezioso e questa mattina me ne sto spaparanzata sul letto a mangiare cioccolato al latte e a guardare le repliche di ‘How I met your mother’ alla televisione. Il cellulare è in silenzioso, sommerso dai cuscini viola, i miei genitori non ci sono perché al lavoro, il telefono di casa è staccato e il campanello è fuori uso. A meno che qualcuno non entri dalla finestra a mo’ di Spiderman, nessuno potrà interrompere la mia quiete e vedere il mio corpo fasciato da un ridicolo pigiama a pecorelle.

Il tempo al di fuori della finestra è brutto: grosse e dense nuvole grigie coprono il cielo, il vento violento sferza le finestre, una pioggerellina leggera scroscia sull’asfalto della strada, ben presto sarà pesante.

Mentre Robin e Barney si scambiano il loro primo bacio – puntata vista chissà quante volte – il cielo diventa ancora più scuro: sembra che mi voglia rimproverare per il mio dolce far niente di oggi.

La pubblicità mi fa cadere in uno stato di semi depressione, perciò afferro con pigrizia il computer portatile sulla scrivania e me lo porto sulle ginocchia. Nell’attesa che si accenda, scarto un’altra barretta al cioccolato e le do un morso, affondando la lingua in quel morbido triplo ripieno.

Decido di andare a fare una capatina su Facebook e una su Twitter, tanto per tenermi aggiornata.

Tempi duri oggi alle prove! Ha scritto Harry su Twitter e come previsto, ha più di cento retweet in un attimo con fan che gli mandano messaggi imploranti.

Che cavolo, io neanche raggiungo i venti!

Come al solito Niall ha twettato che ha fame e che andrà in palestra perché a forza di mangiare ingrasserà; Zayn invece ha un scritto un tweet in urdu e non ci capisco una mazza.

Liam ripete sempre la stessa solfa: che giorno bellissimo! Grazie a tutti. Un bellissimo modo per nascondere il fatto che ieri ha praticamente intercettato più di duecento inviti correndo dietro al postino: insomma, mica tanto bella, come giornata.

Dormo sognandoti… santo Cielo, Louis. Non puoi mandare a giro per il mondo tweet di questo genere nei quali esprimi il tuo amore nei confronti di quella gallina bionda di Joy. E le fan sono impazzite, ovviamente. E alcune ti insultano anche!

Aileen mi ha almeno menzionata in sette tweet dicendomi che se non accendo il cellulare, mi abbatterà.

Facebook è invece una noia mortale: sempre i soliti link, le solite persone, e qui non ci sono né Harry né Niall né Zayn né Liam né Louis che dicono cazzate, di conseguenza non posso sfotterli nascondendomi tra le fan.

Aileen mi ha mandato otto messaggi colmi di insulti, uguali a quelli di Twitter. Che ci sarà di tanto importante?!

Faccio per afferrare il telefono per poterlo finalmente accendere, ma la mia attenzione viene attirata dalla schermata di Twitter, che mi informa che il dedica canzoni mi ha menzionata.

Chi è quella persona  che mi dedica “what makes you beautiful” dei One Direction affermando che sono bellissima? Bah, magari Louis – nei miei sogni. Oppure gli altri quattro coglioni che mi vogliono prendere per il culo e così si fanno anche pubblicità.

Con un sospiro chiudo tutte le finestre, mi stendo sul letto e rivolgo la mia attenzione verso lo schermo della televisione, dove si sta svolgendo un litigio tra Marshall e Lily – anche questa l’ho vista chissà quante volte.

Appena il mio cellulare torna libero, comincia a vibrare come un dannato ricevendo messaggi di chiamata e appunto, una chiamata.

«Pronto?» biascico con il cioccolato in bocca.

«Si può sapere per quale motivo hai spento il telefono?!»

«Ero in uno dei miei momenti relax!» spiego inviperita. «E ora hai rovinato tutto! Che cazzo vuoi, Lee?»

«Riguarda il matrimonio che vuoi ostacolare, Diane. O forse ti sei già dimenticata?»

«Sta’ zitta. Già mi girano le palle perché hai rovinato il mio momento…»

«Ora il tuo relax è meno importante!» Lee mi interrompe sbraitando. «Vuoi che quel cretino di Louis non si sposi?»

«Sì! Che domande stupide fai?!»

«Bene, allora emergi dal tuo letargo, vestiti e vieni a casa mia: ho una brutta notizia da darti»

Annoiata spengo la televisione. «Non puoi dirmela ora?»

«No, non posso. Poi dopo andiamo dai ragazzi»

«Sono alle prove» biascico, alzandomi a fatica dal letto e prendendo un paio di jeans da una sedia.

«Non me ne frega un cazzo se sono alle prove. Ora muovi quel bel culetto e vieni qua!»

Lei riattacca borbottando: quando è arrabbiata, Lee è davvero volgare. Con un lungo e prolungato sospiro riattacco anch’io, mi infilo un paio di jeans e una maglietta, raccolgo tutte le cartacce delle barrette di cioccolato e le getto nel cestino, prendo le chiavi e un lecca lecca alla fragola e parto.

In macchina sembra che il tempo voglia prendersi gioco di me: se prima era brutto e nuvoloso, ora il cielo si sta piano piano riaprendo mostrando un sole primaverile e anche le rondini hanno deciso di volare sopra la mia testa. Il traffico è quello di sempre, la vita scorre come sempre.

La casa di Aileen è una delle villette a schiera che si vedono nei film, dai mattoni rossi e con un cancello bianco macchiato un po’ di ruggine. Nonostante sembri una casa del secolo scorso, è più tecnologica di qualunque altra: i suoi genitori, a parte temere i ladri, hanno sempre ritenuto la tecnologia un dono di Dio. I miei invece pensano che sia la cosa peggiore mai inventata.

Appena suono il campanello, Lee appare con un tic nervoso sul viso quasi fossi in ritardo.

«Dobbiamo andare, Diane, muoversi. Adesso.» sillaba affannata prendendomi un braccio e trascinandomi all’auto.

Sospiro. «Puoi dirmi che sta succedendo?»

«Te lo spiego in macchina. Ora muoviti e andiamo da quei cinque coglioni» dice affannata. «Louis mi dovrà spiegare molte cose, esattamente come dovrà fare anche Zayn.»

Parto velocemente, per evitare che Lee scleri prima del dovuto. E mi chiedo: che cosa hanno combinato Louis e Zayn? Lee magari ha scoperto che sono stati loro a mandarmi quella dedica ridicola su Twitter e vuole ucciderli con violenza.

Intanto lei continua a mangiarsi nervosamente le unghie, qualche volta guardando in modo febbrile il display del cellulare. Okay, ora mi sto innervosendo: che cosa sta succedendo? Odio quando le persone nascondono le cose per evitare che le sappia, esattamente come sta facendo Aileen adesso.

«Lee? Dimmi subito che sta succedendo o ti scarico qui»

Lei mi guarda allarmata. «Vuoi davvero saperlo, Diane? Moriremo dopo che te lo dirò»

«Oh, andiamo! Non essere melodrammatica!» sbuffo scocciata. «Dimmelo e basta!»

Lee tira dei lunghi e prolungati respiri, per temporeggiare, mentre mi sto adirando sempre di più nei suoi confronti e in quelli del segreto.

«Joy ha anticipato il matrimonio»

E Lee lo sputa così, facendomi fermare all’improvviso e rischiando di creare un tamponamento sulla strada. I clacson delle altre auto mi giungono all’orecchie, molesti, ma ho altro cui pensare.

Nonostante tutto il nostro lavoro, nonostante le abbia rovinato il vestito, Joy ha deciso di sposarsi prima.

«Perché?» sbotto incredula. Lee è tutta preoccupata a massaggiarsi il gomito che ha sbattuto contro il vetro del finestrino. «Perché vuole sposarsi prima?!»

«E’ stato Zayn a dirmelo» spiega Lee. «Joy dice che c’è qualcuno che vuole ostacolare il matrimonio: quando ha chiamato il catering per comunicare la decisione, il signor Blake ha detto che aveva disdetto; il bouquet è stato cambiato; il fotografo è stato di nuovo chiamato; il vestito messo a posto, e quando ha chiamato la sua amica lei le ha detto che non sapeva nulla del matrimonio» Lee mi guarda per cercare una mia reazione, poi sospira. «In pratica il nostro lavoro è andato a puttane»

Dannazione! E adesso? Non abbiamo più tempo per compiere di nuovo tutto daccapo, come minimo faremo solo un cinque percento su cento. In più gli altri ci conoscono, quindi Iris potrà rivelare la nostra identità o almeno descrivermi, a patto che si ricordi come sono fatta. Al signor Blake mi sono presentata come la damigella, ma non credo che abbia detto a Joy che sono stata io.

Bene, ho una probabilità su due di essere beccata e ho una gran voglia di scappare: e se tutto quello che ho ipotizzato succedesse? Ora arriveremo dai ragazzi e appena entrerò da quella porta, Louis mi lancerà un coltello urlandomi contro che ero la sua migliore amica e mi chiederà per quale motivo ho fatto una cosa del genere. Sto seriamente cominciando a sudare freddo, ora cosa facciamo? Lasciamo perdere tutto e permettiamo che Louis si sposi? Ma certo che no.

Troveremo un’altra soluzione.

«E ora cosa facciamo?» chiede Lee preoccupata dal mio silenzio. «Non possiamo cominciare daccapo: perderemo solo tempo.»

«Già. Considera che c’è una probabilità che sia stata scoperta, quindi dobbiamo muoverci alla svelta»

Lee comincia a giocherellare con il finestrino pensierosa, aprendolo e chiudendolo ritmicamente cosicché il vento possa entrare e sferzarmi il viso. Rabbrividisco.

«Be’, il tuo vestito sarà sicuramente diverso da quello di Lucy, e non ti hanno scoperta.» conviene Lee poco dopo, mentre posteggio l’auto con prudenza. «Dovremmo lasciare che i preparativi si compiano»

Il mio viso è piegato in una smorfia di stupore. «Stai scherzando, vero? Così Louis si sposerà e non potrò fare niente per impedirglielo»

«Non necessariamente sarà così. Il meteo su internet predice che per quel giorno pioverà incessantemente: il catering, il bouquet e il vestito potrebbero arrivare in ritardo per il traffico»

«Le previsioni non sono mai azzeccate» borbotto amareggiata. «Come facciamo, Lee?»

Lei ridacchia senza motivo. «Potresti fare un’entrata trionfale al momento in cui il prete dirà la famosa frase ‘parli ora o taccia per sempre’ e urlare ‘Louis, non ti sposare! Io ti amo!’»

«Non è vero che lo amo»

«Certo, certo… tu neghi sempre questo genere di cose»

«Mi piace e basta.»

«Piacere e amare sono la stessa cosa da una parte, no?» trilla lei divertita. Con uno scatto balzo fuori dalla macchina, sbatto la portiera e guardo Aileen con un’espressione preoccupata ma furiosa al tempo stesso. «Non fare quella faccia, Diane: ti vengono le rughe»

Con uno sbuffo la ignoro e, quando entro dentro la stanza dei ragazzi insieme a lei, vedo tutti e cinque i One Direction sdraiati sui divanetti a non far niente, in una depressione assoluta.

«Tempi duri alle prove un cazzo, Harry» borbotto scocciata, ormai mi sono quasi dimenticata di quello che potrebbe succedere. «Wow, che botta di vita che siete»

Niall, a testa in giù dal divano, alza un attimo lo sguardo. «Non rompere, Diane, sei arrivata ora.»

Aileen saltella per la stanza, sollevata che non dicano niente di ciò che è successo. Poi si lancia accanto a Harry, con lo sguardo fisso sul pavimento: sembra almeno quello più loquace. Louis giace mezzo addormentato sul divanetto, con la testa sulle gambe di Liam, che in pratica sonnecchia sui cuscini; Niall è a testa in giù, Harry guarda come un ebete il pavimento e Zayn ci è sdraiato sopra, ticchettando le dita su di esso.

«Okay, chi è dei cinque morti che resuscita un attimo e mi spiega la situazione?»

Nessuna risposta dai One Direction, Harry si limita ad alzare la testa tre secondi.

«Il matrimonio è stato anticipato e qualcuno sta combinando casini» spiega finalmente lui. «Louis è stressato perché vuole scoprire chi è e noi lo abbiamo seguito a ruota»

Aileen lo stuzzica con un dito, poi sposta lo sguardo sugli altri e su di me, che sto cercando un posto dove sedermi perché ovunque è occupato. Sono vicina a Zayn, le mie scarpe lo sfiorano.

«Chi vorrebbe fare una cosa del genere?» chiede indignata Aileen, e quasi scoppio a ridere.

«Ma che ne so!» Louis scatta all’improvviso, adirato.

«Qui c’è una talpa, ma nessuno di noi lo è» Zayn tossisce, e io gli tiro un calcio. «In fondo Louis dovresti esserne contento: ti sposi in anticipo. Da una parte avrei preferito che ti sposassi con Harry, ma non si può avere tutto dalla vita…»

Niall riemerge dal suo stato comatoso, stato da cui Liam non vuole uscire.

«Secondo me sei tu, Diane. Sei tu quella più riluttante tra di noi, e poi Louis è il tuo migliore amico»

Scoppio a ridere, ma dentro di me avvampo: lo sapevo che Niall avrebbe intuito qualcosa, è peggio di uno psicologo.

«Figurati se sono io, Niall. Appunto perché è il mio migliore amico non lo ostacolerei mai.» Eh, certo, viva la sincerità. «Be’, potrebbe anche essere Harry, allora»

Il chiamato in causa alza la testa sorpreso. «Che cavolo c’entro io, Diane?»

Aileen scoppia a ridere e si stringe nelle spalle, mentre Zayn mi fissa accusatorio dal pavimento: probabilmente sa che sono stata io e mi appoggia anche, solo che non vuole ammetterlo. Proprio come Niall, potrebbe essere sollevato di tutti questi imprevisti. E Liam intanto è in coma.

«State sempre insieme»

«Ma non c’entra niente…!» protesta Harry infervorato da così tante accuse.

«Sì,  voi due siete fidanzati!»

«Ma Diane…»

«Harry, santo cielo, non negare l’evidenza» ridacchio, mentre Louis mi rivolge il dito medio. «Sì, Louis, ti voglio anch’io tanto bene»

Stanca del battibecco con Styles che imbronciato sta borbottando maledizioni contro di me, mi accascio accanto a Zayn, proprio sotto Liam, che riceve uno schiaffo dalla sottoscritta: mi sento molto meglio dopo aver saputo che nessuno sospetta di me, a parte Zayn e Niall ovviamente.

«Sapete che qualcuno mi ha dedicato una canzone su Twitter? La vostra per la precisione» esordisco. «E ora potete anche smetterla di prendermi per il culo, grazie»

Liam biascica qualcosa contro il cuscino che non riesco a capire e Harry mi fa sapere che non gliene frega un cavolo di quello che mi dedicano su Twitter e che non sono stati loro. Eh, Madonna, che allegria che c’è oggi! Poi io speravo in Louis, ma invece…

«Bene, e ora che siamo tutti qui mezzi depressi su un divano cosa facciamo?» chiede sarcastica Lee, tirando una botta a Liam. «Stiamo qui a contare le mattonelle del pavimento?»

Liam riemerge dai cuscini un po’ intontito.

«Io penso che non sia stato nessuno di noi a boicottare il tuo matrimonio, Louis. Poi ha ragione Diane, dovresti esserne contento… lo sei?»

Louis alza pigramente la testa e la scuote incerto. «Forse… non sono sicuro»

«Come non puoi farlo?!» grida Zayn tutto ad un tratto, convinto che abbia intenzione di mollare tutto. Magari. «Stai dicendo che mollerai tutto all’ultimo momento? Joy è praticamente perfetta»

E per questo mi sta sul cazzo. E poi, Zayn, tu da che parte stai? Nervosa, mi passo una mano tra i capelli, ora voglio sapere che cosa risponderà Louis, mentre Harry fa una smorfia di disappunto e Niall scuote la testa. Né Liam né Aileen si pronunciano, ma io so quello che vorrebbero dire.

«Non sto dicendo che voglio bloccare tutto, Zayn. E se solo mi lasciasse dopo due mesi chiedendomi il divorzio? Io a vent’anni avrò già un matrimonio alle spalle!» ah, mi sento un genio! Louis sta avendo già i primi ripensamenti e Aileen mi scocca un’occhiata di approvazione: evidentemente l’ho tartassato così tanto che ora si trova a pensarla come me.

Nascondendo un ghigno, scuoto la testa fintamente dispiaciuta quando vorrei strofinarmi le mani con aria malvagia.

«Poi potresti incontrare una meravigliosa ragazza dai capelli arancioni: la ragazza carota» dico entusiasta, ridacchiando. Sappi che i capelli me li tingerei per te, razza di stupido.«Vi sposerete e avrete tanti carotini»

Zayn mi guarda divertito, Niall mi tira uno schiaffo, Liam e Harry scoppiano a ridere, Lee scuote la testa, mentre Louis imbarazzato vorrebbe uccidermi sul posto: dai, faccio per sdrammatizzare.

«Già, Louis ha la fissa per le carote» commenta Zayn con un sorriso. «Specialmente per quella di Harry!»

Ma allora non sono l’unica a pensare che insieme sono carini! E qui mi sganascio dal ridere, sdraiandomi completamente su Zayn, con Niall e Liam ormai sul punto di morire.

«Non commento» borbotta Harry imbarazzato, coprendosi il viso con una mano.

Louis si alza con un sorriso poco raccomandabile – molto serafico in realtà -, siede accanto a me e mi osserva prima di dire la battuta che probabilmente mi rovinerà la vita.

«Ma evidentemente due anni fa la mia, di carota, ti è piaciuta, Diane»

Un coro di “oh” stupito si alza dal gruppetto composto da Niall, Zayn e Liam, mentre Aileen boccheggia in preda alla meraviglia: se il primo citato di One Direction sta morendo dal ridere, il secondo ha una faccia da pervertito e il terzo non si sa cosa stia facendo, Louis sorride trionfante e io non riesco a muovermi.

«Siamo stati insieme un mese e basta, non abbiamo fatto quello»

«E’ sempre un mese» ripete lui con un sorriso.

Il mio viso si piega in una smorfia. «Già, un mese dove tu sei stato in vacanza due settimane con i tuoi amici in Scozia, mentre io ero segregata a Doncaster, con quella rompi palle di Katrin. Ufficialmente sarebbero soltanto due settimane»

Louis si passa una mano tra i capelli, esasperato, commentando che sono impossibile da sconfiggere: trovo appigli ovunque, anche quelli più disparati. Aileen sta ancora boccheggiando meravigliata, come se avesse vinto alla lotteria e avesse così tanti soldi che è priva di idee riguardo al metodo per liberarsene.

«Perché non mi hai detto che eravate stati insieme?»

È importante? E comunque qui ognuno deve farsi i cazzi suoi, che quello che succede tra me e Louis è nostro e basta.

Nonostante Aileen sia la mia migliore amica, non siamo mai state tanto tempo insieme: ci conosciamo da più o meno un anno e mezzo, ed è incredibile come il nostro rapporto si sia costruito così in fretta. Infatti Lee sarebbe teoricamente la migliore amica di Liam, che me l’ha presentata quando per la prima volta ho incontrato i ragazzi e Louis mi ci aveva trascinato dicendomi che erano simpatici (e non si sbagliava) e che avrei conosciuto gente nuova.

Ora più che amica di Liam è mia. Trascorriamo il tempo quasi sempre insieme, dicendo cazzate e raccontandoci le nostre vite precedenti, quando i One Direction non esistevano e siamo entrate nel giro. In pratica lei sa tutto di me e io so tutto di lei, non proprio tutto a dir la verità: le ho raccontato che ho dato quasi fuoco a casa mia quando avevo quattro anni per colpa di una candela per le zanzare; che ho tagliato i capelli di Louis a sei per vendicarmi del fatto che lui avesse rubato la mia bambola; che proprio quel cretino del mio migliore amico ha ricevuto il mio primo bacio al gioco della bottiglia quando ne avevo tredici; che ho provato a fumare ma mi ha fatto schifo, che bevo poche volte; che (segretamente ovviamente) fui io a organizzare una protesta alla scuola, protesta che causò l’espulsione di un’altra persona e che alla fine fui beccata ed espulsa due volte di fila.

E lei mi ha raccontato che a cinque anni aveva incontrato Liam all’asilo e come benvenuto gli aveva tirato una matita in un occhio; che lui per ripicca aveva buttato tutti i suoi pennarelli dalla finestra e che poi le aveva fatto lo sgambetto; che quando quel cretino – a suo parere- era finito in ospedale per quell’incidente e gli avevano tolto il rene, lei era stata la prima ad andare lì; che non ha mai trovato un ragazzo che la capisse veramente; che ha cominciato a fumare per il nervosismo da quando i suoi avevano litigato in modo tremendo; che Liam non ci provava neanche a prendere una sigaretta o un bicchiere di vino in mano; che veniva messa in punizione molte volte solo perché si ribellava al bullismo compiendo scherzi.

Be’, le ho solo trascurato il fatto che fossi stata insieme a Louis un mese, anzi, quindici giorni.

«Perché me ne sono dimenticata» decreto infine, mentre tutti e cinque i ragazzi si alzano dicendo che devono tornare alle loro prove. Ma prima che se ne vadano però, lancio un cuscino in faccia a Louis, che lo para in tempo e scappa via con una linguaccia.

«A me sembra una cosa importante» mormora Lee con un sopracciglio inarcato. Si sdraia comodamente sul divanetto. «Vi vedrei bene insieme»

Trascino i piedi verso di lei, poi mi accomodo vicina alla sua pancia con un sorrisetto birichino.

«Come ha detto Zayn “solo nei tuoi sogni, Diane”» sospiro rassegnata.

Aileen mi stuzzica con un dito. «Allora lasciamo perdere tutto?»

«No» scuoto la testa, mentre Lee si alza sui gomiti con un espressione interrogativa. «Improvviseremo al momento, non mi sono mica arresa»

«Ci vuole un po’ prima di farti rassegnare; sei un po’ come Louis: una testarda cronica. Non mi stupisco che siate amici»

Ridacchio, tormentando un lembo della maglietta. «Da una parte è vero, dall’altra no. Non cedo facilmente – solo in casi in cui Zayn mi faccia sentire una merda – mentre lui sì»

Aileen mi guarda comprensiva: forse lei sa cosa sto passando interiormente, quando vorrei intensamente uccidere Joy e occultare il suo cadavere.

«Ti capisco, da una parte» sorride lei, mettendomi una mano sulla spalla. «Ti voglio bene, sappilo. E sei molto forte.»

«Questa tua dimostrazione d’affetto mi preoccupa, Lee. Però ti voglio bene anch’io»

Aileen scoppia a ridere: già, sono forte. Molto forte. Ma nei miei pensieri non c’è altro che una grande amarezza.

Carrot's Corner

Salve gente :)

Sono triste in questi giorni, quindi non dirò niente di particolarmente scandalizzante come ho fatto precedentemente.

Ho cambiato caratteri, perché mi hanno detto che non ci si capiva nulla negli scorsi capitoli, perciò... non volevo mai postare, in questi giorni.

Oggi 4 Novembre, la mia Firenze veniva alluvionata. Oggi 4 Novembre, Genova è stata alluvionata.

Non posso altro se non esprimere tutta la mia tristezza per la Liguria.

In ogni caso, gli altri motivi per cui sono triste sono più banali.

Non dico mai niente sulle recensioni, non oso mai dire niente, ma ragazzi...

6 preferite, 6 ricordate, 22 seguite.

Grazie moltissimo a tutte, ma mi farebbe piacere davvero che qualcuno recensisse e dicesse la sua opinione... avevo già in mente di chiudere la storia, e così non fate altro che aumentare le possibilità di chiusura. Se vi piace davvero o trovate l'idea carina o patetica, accetto tutto, critiche e non.

Ringrazio PandaMito, Andreea, Rebecca, Sarah, Giulia.

Ah, per amore di contestualizzazione... Aileen Sparks è Andreea cioè __PleaseStay. Non ho copiato il personaggio di Aileen della sua fanfiction, ma ci siamo messe d'accordo. Se io l'avessi infilata nella mia ff, lei mi avrebbe infilata nella sua.. e sono Brittany. AHAH grazie a tutti per gli insulti (nella realtà non sono così tranquille) LOL Perché Aileen? Aileen è già apparsa nella mia ff Hopeless, dove la protagonista è Brittany.

Perciò, c'è stato uno scambio :)

Grazie a tutte voi per seguirmi, vi adoro *tante carote per tutti!*

Oh, una cazzata dovevo dirla ;)

Maari 

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__ohluna

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Capitolo 6
*** 6. ***


cap 6 wedding
~ Wedding

wedding

6

 

I giorni successivi alla mia quasi sconfitta sono già passati, trascorsi a fingere con Joy e congratularmi per il suo meraviglioso vestito ormai sistemato, annuendo quando lei diceva che la persona che si era permessa di ritoccarglielo era stata meschina e codarda, sorridendo di fronte alla gioia che mostrava.

Contrariamente a quelli lasciati alle spalle, colmi di attività, questi ultimi sono stati parecchio noiosi:  ho visto soltanto la prova ufficiale del vestito di Joy, per il resto ho cazzeggiato con Aileen per la città, facendo shopping o andando a rompere le palle agli altri cinque.

Zayn non vede l’ora del matrimonio, come Harry tutto felice di mettere il suo smoking da testimone, Liam si incupisce spesso e non si capisce cos’abbia, Niall è quello di sempre e anela al buffet che ci sarà dopo la cerimonia. Le uniche che sembrano scontente siamo io e Lee, ma dopotutto ci siamo promesse di improvvisare. Entrambe. Perché se a quella cavolo di cerimonia Lee non finirà insieme a Liam, li costringerò a stare chiusi in una stanza senza cibo né acqua per tre giorni.

In questo momento siamo a Starbucks, a uno di quei tanti tavolini che ci sono fuori, e mentre sorseggio il mio frappuccino al caramello e aspetto che Lee finisca la chiamata con un’amica che l’ha appena contattata, vedo un giornale scandalistico messo da una parte. Pigramente lo prendo, tanto per passare il tempo, e lo sfoglio con poco interesse.

Le faccende di David e Victoria Beckham mi sfilano davanti senza farmi né caldo né freddo, esattamente come quelle di Cheril Cole, di Katy Perry e Justin Bieber.

Oh, ma somiglia a Liam. Ma soltanto di capelli.

Mi fermo di fronte ad un articolo dei One Direction, dove spicca il titolo: “sono già grandi!” e la foto di una Joy abbarbicata a Louis che non si fa scrupolo di mostrare la felicità e l’anello. Mi piego in una smorfia e noto che il viso del mio migliore amico è pensieroso: in nessuno delle foto accenna un sorriso, solo quando giro pagina e mi trovo nel pieno dell’obbiettivo vedo che gli si sono increspate le labbra.

Curiosa  leggo la didascalia, scoprendo con amarezza che sono menzionata come “l’amica Diane che accompagna il suo ragazzo Niall Horan, altro membro dei One Direction”. Ecco, sono stata scambiata per la fidanzata di Niall. Non a caso il titolo a caratteri cubitale dice: “uscita a quattro per gli One Direction! (Più un’intrusa?)”

E l’intrusa in causa non è altro che la povera Aileen che stava aspettando in macchina, perché quel giorno dovevamo andare a vedere la partita di calcio della squadra locale allo stadio.

È incredibile quante cose si inventino i giornalisti solo per fare scoop o scandali per attirare i lettori, che uno di questi giorni dovrebbero farsi i cazzi loro. Certo, chi legge cose di questo genere deve avere davvero una vita noiosa ed essere privo di quella sociale.

Sfoglio un altro po’ il terribile giornalino, non trattenendo delle smorfie disgustate quando passo di fronte ad articoli come “a vent’anni, il matrimonio è giusto?” oppure “Louis Tomlinson si rovinerà la vita”. Quando giungo alla fine non c’è altro che l’oroscopo e una rubrica sul rapporto genitori-figli e una sull’alimentazione.

Siccome non mi piace leggere il mio, di oroscopo, quasi sempre do una sbirciatina a quello di Lee, che essendo nata a febbraio, è Pesci (o almeno credo).

Sono state giornate turbolenti, giovani Pesci. Fortunatamente qualche strano incontro vi permetterà di racimolare qualche soldo in più, perché la Luna in Giove vi sta aiutando molto sia nel campo professionale che in quello economico.

Non disperate in amore: arriverà presto la felicità.

A meno che questo sia uno di quegli oroscopi che ti prendono per il culo e che spesso c’è il link su Facebook, sembra dire tutto il contrario della vita di Lee. In quanto a quattrini li spende sempre tutti in accessori, il suo lavoro va abbastanza bene ma non così… bene, e in amore è in pratica una sfigata. Oppure tutte queste cose potranno avverarsi e dare una svolta alla sua vita.

Do un altro sorso al frappuccino. L’oroscopo di Louis – che è lo stesso di Zayn - dice che avrà qualche ripensamento. Bah, forse comincerà a comprare delle camice da boscaiolo invece che le solite felpe. E Zayn forse smetterà di rompere le palle e passerà dalla mia parte.

Dopo aver passato quello di Harry (grande fortuna in amore!) , tocca al mio che  non è altro quello di Niall e Liam. E siccome dice due cose diverse perché diviso in due parti – Lei, Lui – in cui il loro li congratula per la fantasia, il mio non può essere che sfigato:

Tempi duri per te. Con Marte in Venere tutte le situazioni si complicheranno, qualcosa si sconvolgerà! State attente ai possibili nemici – sono letali – e tenetevi stretti gli amici, quelli sinceri, e anche quelli che non sono vostri amici. Anche voi  guardatevi intorno: ci sono tanti ragazzi a disposizione!

Eh grazie, lo so che ci sono tanti ragazzi a disposizione, ma se volessi Louis? È un problema? Poi io non ho nemici: questo oroscopo è una stronzata.

«Eccomi qui» Aileen ripone il cellulare nella borsa e sorride. «Che stai leggendo?»

Sorseggio un’altra volta il mio frappuccino. «Questa stronzata di oroscopo: dice che avrai fortuna in amore, mentre io dovrò guardarmi attorno»

«Davvero?» domanda Lee illuminandosi. «Be’, d’altra parte ha ragione, Diane. Non puoi mica andare dietro a Louis a vita»

«Non dirmi che credi agli oroscopi!»

Lei si stringe nelle spalle. «A volte ci danno»

«Non sempre» biascico scettica. «Secondo te una persona può prevedere il futuro guardando delle carte o le stelle? Stai scherzando»

Aileen sorseggia con calma il suo caffè, guardandomi da dietro la tazza. Poi la ripone con cura e mi pianta gli occhi nei miei, cosicché il ghiaccio e il cioccolato possano scontrarsi. Ma come sono poetica!

«A volte ci danno» ripete con convinzione. Turbata dal suo sguardo accusatorio, tiro fuori dalla borsa il mio specchietto e inizio a osservare il mio make up, cioè solo l’eye-liner e tanta tanta matita. «Sta attenta con quello specchietto»

Sussulto. «Sei superstiziosa?»

«Sì» annuisce Lee, mordicchiandosi un’unghia. «E’ un problema? Ognuno ha le sue fobie o le sue fisse»

Dopo aver controllato il trucco e nonostante Lee mi faccia pressione affinché chiuda lo specchietto, finalmente lo ripongo al suo posto in modo che lei si senta più a suo agio, perché conoscendomi avrebbe giurato che mi sarebbe accidentalmente caduto di mano.

«Certo, questo non lo metto in dubbio. Ogni volta che passa un gatto nero scappi come se avessi visto la morte»

Lee incrocia le braccia sotto il seno. «Be’, e allora? Liam ha paura dei cucchiai, Niall ha perennemente fame, Louis ha la fissa per le carote e gli altri non so che hanno» beve il suo caffè, «e tu sei aracnofobica»

«I ragni fanno schifo a chiunque»

«Non a me» mi corregge divertita. «E io sono superstiziosa e credo agli oroscopi, anche»

Evviva, benvenuti nel club della stranezza. Presiedono l’Aracnofobica e la Superstiziosa in collaborazione con il Carotomane, il Cucchiaiofobo, il Mangione, il Riccio Pazzo e il Pervertito. Che bella compagnia!

«So anche leggere la mano. Posso?» e mi chiede di farle vedere la mia mano.

Con una sopracciglio inarcato gliela porgo un po’ riluttante. È strana, ma dopotutto è un’artista.

«Ehi, Diane, lo sai che la tua linea dell’amore è lunghissima? Invece quella della vita è un po’ corta…» la ritraggo immediatamente.

«Lee, non ti ho dato la mia mano per predire la morte. E comunque, se avessi la linea dell’amore lunghissima come dici tu, a quest’ora avrei un ragazzo» ringhio, riafferrando il mio consolante frappuccino.

Aileen ride. «Se non ci credi perché hai ritirato la mano? Hai detto che non credi a simili profezie»

«Tu mi inquieti, Lee. Molto»

Lei continua a ridere, poi lascia la sua tazza sul tavolo e mi fa cenno di alzarmi: andiamo a vedere un po’ di negozi, dice. Io odio lo shopping a prescindere, perché non trovo mai qualcosa che mi piace veramente e l’unico posto che adoravo è stato chiuso. Da nessuna parte si trova un bel capo rock!

«Aileen, oggi sei strana. È successo qualcosa?»

Lei scuote la testa. «No, perché?»

«Sei tutta euforica e tutta hippie. E non credo sia l’effetto della collana»

Lee sorride e si stringe nelle spalle, prima di illuminarsi alla vista di un negozietto minuscolo tutto luccicante.

«Non lo so, sento che succederà qualcosa di bello oggi» e scappa via, trascinandomi per un braccio.

Io invece ho tutt’altra sensazione, penso che qualcosa di sgradevole succederà a breve e l’ottimismo di Lee non fa altro che peggiorare il mio umore già nero come il petrolio. O è il mio pessimismo cosmico, o è il troppo far niente e quindi la mancanza di stimoli per fermare il matrimonio, oppure la tristezza si sta prendendo il mio animo… troppi discorsi con Aileen al riguardo.

«Novità sul tuo ammiratore segreto?» chiede Lee mentre si sta provando una maglietta piena di paillettes argentate. «Dev’essere carino avere qualcuno che ti dedica delle canzoni su Twitter»

Una smorfia mi occupa il viso. «A me piacerebbe che si facesse vivo, per almeno vedere chi è. Preferisce stare nascosto»

«Aspetta e vedrai» commenta Lee. «Ti ha già dedicato qualcos’altro?»

Scuoto la testa. «No, figurati. A parte non mi interessa, se devo dire la verità»

«Dai, l’elemento misterioso dovrebbe attrarre tutti, no?»

«Forse sono un’eccezione a questo mondo uguale e monotono» commento schioccando il palato. «Ehi, questa maglietta ti sta bene!»

Aileen si rigira di fronte allo specchio con una faccia orgogliosa: sì, le sta davvero bene il rosso. Velocemente va a pagare alla cassa sorridendo al ragazzo rasta e con tre piercing all’orecchio che le fa lo scontrino e le dice il prezzo con un’aria da morto, che scontra con la personalità vivace di Aileen. Nel mentre, il cellulare decide di vibrare nella tasca dei jeans e osservo compiaciuta il display illuminato.

«Pronto?»

«Si può sapere perché l’hai fatto?! Eh, Diane?» il grido di Louis mi arriva nelle orecchie, arrabbiato, glaciale.

«Che cosa ho fatto, Louis? Cosa?» chiedo allarmata.

«Non posso credere che tu abbia spinto Harry a rovinare tutto. Harry, poi! Harry, il mio testimone!»

Boccheggio incredula. «Louis, non ho fatto niente!»

«E tu saresti la mia migliore amica?» continua a sbraitare, arrabbiato. Aileen si volta per vedere che cosa sta succedendo e il suo sorriso si spegne appena incontra i miei occhi lucidi. Non mi aveva mai parlato così, mai si era arrabbiato così tanto. «Quel giorno non ti presentare, Diane. Non sei la persona che pensavo che tu fossi»

«Ma cosa ho fatto?»

«Hai anche il coraggio di chiedermi cosa hai fatto?» ringhia Louis. «Carino il vestito, sì. E anche gli inviti, il catering, il fotografo. E tutto questo con Harry!» sospira, «dovevo ascoltare Niall un paio di giorni fa»

«Louis…»

Ma lui ha già riattaccato. Passivamente osservo il display del cellulare che si spegne, lasciandomi in una confusione immensa. Qualcuno ha cantato, ma cosa c’entra il povero Harry? Ma chi ha rovinato tutto? Liam? Zayn?

«Che è successo, Diane?»

Lancio il telefono nella borsa con stizza e tiro su con il naso. «Devo parlare con Harry»

Con uno scatto felino corro fuori dal negozio, trascinando Aileen con me e dirigendomi come una furia verso l’auto. Nonostante le proteste di Lee e i suoi ripetuti consigli secondo i quali avrei dovuto lasciar perdere e presentarmi lo stesso al matrimonio, quando arrivo dai ragazzi Harry sembra quello più triste. Louis non parla, gli volta le spalle adirato; Niall scuote la testa; Liam parla con Zayn sottovoce probabilmente riguardo a quello che ho fatto io e non Harry.

«Harry, vieni con me» lancio un’occhiata glaciale a Louis: non può permettersi di trattarlo così male quando non è certo della sua colpevolezza.

Quando siamo abbastanza lontani affinché gli altri non ci sentissero, Harry sbianca e comincia a parlare tutto insieme, in preda al panico.

«Non sono stato io, Diane, te lo giuro! Non sapevo neanche il nome del catering o della sartoria!»

Sospirando e fissandolo intensamente negli occhi, gli poggio le mani sulle spalle.

«Harry, i colpevoli sono più vicini di quanto pensi. Sono stata io, Aileen e Liam, ma non accusarli e fammi un piacere» spiego, è l’unica idea che mi è venuta in mente. «Prenditi tutta la colpa. Fallo per me»

«Diane, ti  rendi conto di quello che hai fatto? E poi stai scherzando?! Non mi prenderò mai le tue responsabilità» sibila, gli occhi verdastri gli si illuminano inquietanti. «Diane, sei tu quella che fa casino»

Il mio viso si piega in una smorfia. «Ti prego, Harry, ti prego.»

«No. Cavolo, sei stata tu a combinare tutto questo casino e non ho intenzione di non fare più da testimone a Louis. Arrangiati»

Ora mi piego ai suoi piedi, glieli bacio e prego. Se Harry accetterà la mia proposta, allora potrò proseguire con il mio piano dell’ultimo momento.

«Harry, ti prego. Ho in mente un piano, e tu devi aiutarmi. Ti prego» pigolo, «so che tu non sei d’accordo. Aiutami, Harry, aiutami»

Harry sospira, passandosi una mano sul viso. Tutto dipende da lui, da quello che mi dirà.

«Va bene, Diane, ma voglio essere lo stesso il testimone di Louis» borbotta rassegnato. «E tieni gli occhi ben aperti»

«Perché?»

Con un sorrisetto mesto mi batte una mano sulla spalla. «Perché tutti si sono accorti che Joy non è così simpatica e onesta come tutti pensano.»

Harry abbozza poi un altro sorrisetto, uno di quei sorrisetti che lo fa assomigliare a un castoro. Un castoro dolcissimo e indifeso, quasi da sbaciucchiare tutto. Ma non lo farò.

«Grazie, Harry. Si può sapere chi è che è stato?»

Lui si stringe nelle spalle. «Non lo so. Louis ha ricevuto una chiamata e si è incazzato»

Appena ci riavviciniamo sento le urla di Aileen, potenti e isteriche, e Louis che le risponde in modo altrettanto isterico.

«Ma sei un coglione! Non puoi dire delle cose del genere a Harry!»

«Io dico quel che voglio, figurati se ti sto a sentire!» eh Madonna, Louis, ma sei peggio di una donna con il ciclo! «Non sono affari tuoi, Aileen! Torna a fare casino con la tua amichetta!»

«Quella che tu definisci “la mia amichetta” è la tua migliore amica!»

«Non credo proprio!»

«E invece sì! E’ da secoli che ti sta avvisando e tu non l’ascolti!»

«Perché dice cose insensate! Diane sta diventando un’altra persona! Quella che conosco non è così stronza, superficiale, sospettosa!»

«Sta cercando di proteggerti, Louis! Sei così cieco?»

«Che strano modo di proteggermi!» grida Louis, «Se avesse voluto proteggermi, allora non avrebbe cercato di buttare all’aria un intero matrimonio!»

«Louis, per la miseria! E Harry? Hai intenzione di eliminare il tuo testimone all’ultimo momento? Sei un idiota!»

«Non credo che sarò così idiota come è stata Diane! Aileen, perché ti ostini a difenderla?»

«Perché è la mia migliore amica, perché è la tua migliore amica! E tu sei così cieco che non ti accorge che vuole proteggerti da una cosa che ti rovinerà la vita! Ma evidentemente vuoi sposarti con una specie di Hello Kitty vivente! Vero, Louis? Ma certo, preferisci vivere i migliori anni legato a una che neanche ti ama» Aileen urla spazientita, facendo tremare quasi la stanza. «Magari se ti accorgessi che Diane…»

No, sta per svelare quello che non deve svelare. Con uno scatto entro nella stanza, tenendo Harry per un braccio. Louis e Aileen si interrompono e mi sento ferita, tanto, ma non ci faccio caso, così scocco un’occhiata a Harry, che rilascia un profondo respiro. Liam si stringe nelle spalle.

«Louis, sono stato io. Ho chiesto scusa a Diane per averla coinvolta.»

Carrot's Corner

louis dance

*Louis' Dance*

Pipooool!! 

Eccomi qui, con un nuovo aggiornamento. Non potevo starci senza, capitemi, sono contenta perché ho un culo allucinante: oggi ho saltato il compito di matematica! LOL

E abbiamo 9 recensioni! Ma grazie, spero che continuiate così: vi adoro da morire ;D

Ah, volevo dirvi, il carattere di Diane è il mio carattere: io sono fatta così, io mi comporto così (sono tremendamente sarcastica), io ho delle amiche così, io farò una cosa del genere con un ragazzo. 

How I met your mother è la mia serie tv preferita, ho inventato anche un dedica canzoni, e adoro il frappuccino ma al cioccolato ;)

JSODJAODSJADJAO.

12 preferite, 6 ricordate, 28 seguite!

MA IO VI FACCIO UNA STATUA, PERCHè VI AMO COSì TANTO. AHAHHA

#justsaying. La mia autostima è cresciuta, grazie davvero a tutte.

Tanta stima per Harry, povero cucciolo. Ma non vi sembra un castorino? A me sì. AHAH

Ad Andreea, a Rebecca, a Sarah, a Giulia, a Silvia. Vi mao <3

Ah, siccome sono triste perché il ragazzo che "amo" non mi caga manco di striscio, ho in serbo per voi 6 one shot deprimenti (più o meno). AHAHA scusatemi.

Maaari :)

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__ohluna

I'll follow you back!

*mi sono preparata tutta la cosa pubblicitaria, sono una ganza* AHAHH

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Capitolo 7
*** 7. ***


cap 7 wedding

~  Wedding

wedding

7.

Se potessi e non rovinassi la mia reputazione da innocente, bacerei Harry. Sulle guance, ovviamente. Lui sa, eppure sta al piano perché evidentemente neanche a lui piace questa idea del matrimonio e vuole aiutarmi.

Ora Aileen e Liam non possono fare più niente, dipende tutto da me: sarò io quella che compirà tutto, una cosa dell’ultimo momento.

 Louis è sorpreso, i suoi occhi comunicano un’enorme tristezza: si sente ferito, ferito da uno dei suoi migliori amici. Contrariamente a lui, percepisco un gigantesco nodo alla gola e socchiudo gli occhi sospirando, con la coda riesco a intravvedere Aileen che trema dalla rabbia, tenuta ferma da Liam.

«Non ci posso credere, Harry» sillaba Louis alla fine. Zayn mi lancia un’occhiata di disapprovazione, Niall schiocca le labbra: hanno capito, eppure stanno zitti. «Sei stato tu, non Diane.»

Sembra distrutto, e nella mia mente ancora mi chiedo perché Zayn e Niall stiano in silenzio e non gli svelino nulla, mentre la mia sicurezza e la mia resistenza vacilla pericolosamente.

Quelle parole di prima… erano pesanti, letali, pungenti come un coltello nello stomaco. Vere, forse.

«Mi dispiace tanto» continua Harry veramente dispiaciuto. Mi sento instabile, debole, e ho realmente bisogno di sedermi. Trascinando i piedi mi accuccio a terra. «Non avresti dovuto dire quelle cose su Diane, però. Non se le merita»

Gli occhi di Louis si spostano su di me: sono nuda, senza difese, a disagio. Nessuno osa avvicinarsi, perché Aileen è troppo… scossa con Liam che sta cercando di calmarla; Niall mi guarda comprensivo, Zayn scuote la testa. E Harry subisce le mie responsabilità senza battere ciglio, subisce le domande continue di Louis, subisce e basta.

«Anche se Harry ha sbagliato, dovresti lo stesso mantenerlo come testimone» solo questo riesco a mormorare, il resto della conversazione lo perdo tra fiumi di parole. «Ora tutto va bene, no? Lascialo stare al suo posto»

È l’unica cosa che posso fare per Harry, mi sta salvando la pelle in questo momento, e ormai tutti sanno. Sanno ma tacciono, sanno ma permettono che questo succeda, sanno e non si intromettono.

Lee mi si avvicina, si china verso di me e mi picchietta su una spalla. Alzo un attimo lo sguardo, spento.

«Andiamo, dai»

Barcollando sorpasso Zayn, con una mano tra i capelli, Niall che sta riflettendo, Liam con vaghi sensi di colpa, Louis che si sta passando una mano sugli occhi e infine Harry, cui rivolgo un grazie sillabato.

Appena entrate in macchina, né io né Aileen parliamo neanche quando lei parte e imbocca la strada principale. È una situazione pesante, grave, che risentiamo entrambe.

«Ti senti bene?» chiede lei, continuando a guardare fisso la strada.

«Sì»

«Stai mentendo»

Il silenzio si diffonde per l’abitacolo, non rispondo. Ciò che si sente sono soltanto il groviglio dei nostri respiri: i suoi pesanti e affannati, i miei veloci e leggeri.

«E tu, tu ti senti bene?» domando.

«Sì»

«Stai mentendo»

Abbasso lo sguardo, mentre il desiderio irrefrenabile di piangere si insinua dentro di me e mi spinge verso il baratro. Aileen continua a guidare.

«Forse»

«Forse cosa?»

«Forse sto mentendo»

«E allora non mentire»

«Ma anche tu lo stai facendo»

Volto il viso verso il finestrino, nascondendolo, in modo che Lee non possa vedere quell’unica lacrima che ha rotto le mie difese, che varca inevitabilmente la mia pelle. Ciò che fa più male è che Harry abbia preso la colpa, che Louis abbia detto quelle parole, che Liam rischi per me.

«Vedi? Tu menti sempre, Diane. Perfino su te stessa»

«Non è vero»

«Tu ti mostri agli altri come la menefreghista casinista, ma dentro di te sai benissimo di non esserlo.»

«Smettila di fare la psicologa saputella, Lee. Non mi conosci abbastanza per esprimere un giudizio sulla mia personalità»

«E invece sì.» continua imperterrita lei. «Sei emotiva e odi esserlo.»

«Piantala con ‘ste cazzate, per favore»

«Diane, tu menti anche quando stai piangendo»

«Non è vero che sto piangendo!»

Sì, io mento, perché non vedo cos’altro potrei fare in questo momento. Sono infantile quanto una bambina, isterica come una zitella, vile come se vedessi un assassino, innamorata come non so cosa.

Le persone si rifugiano nelle menzogne, esattamente come me. Si nascondono da ciò che l’intimorisce, da quello che hanno paura di affrontare.

Io ho paura di affrontare Joy. Io sono sempre confrontata a lei, anche quando la insulto. Perché lei è intelligente, gentile, disponibile, generosa. Perché io sono stupida, sarcastica, vile, isterica, infantile.

«E tu, Lee? Tu stai mentendo?»

«No, non sono capace di farlo: arrossisco subito» risponde lei, seria. «Io non mi vergogno ad essere chi sono»

«Neanche io, se è per questo»

«Tu ti confronti a Joy per colpa di Louis, e ti chiedi sempre: “Cos’ha lei in più di me?”»

«Be’, quello che ha salta subito all’occhio» commento amareggiata.

«Quello che non ha salta subito all’occhio. Joy è fatta con lo stampino, prevedibile, noiosa, al contrario tuo.» ribatte Lee, continuando a guardare lungo la strada. «Tu ti alzi un giorno e fai le cose come ti girano di farle: sei imprevedibile, divertente, e anche un po’ rompipalle…»

«Grazie, lo prenderò come un complimento»

«… ma è per questo che io ti voglio bene»

Trattengo a stento un sorriso. «Anche se ho delle idee assurde?»

«Anche se hai delle idee assurde» ripete Lee. «E smettila di piangere»

«Va bene»

Ora mi sento decisamente rincuorata. Aileen è dotata di una sensibilità unica, quasi quanto quella di Niall, ma lei riesce a beccare il punto cardine al primo colpo.

«Mi sorprendo però che Louis abbia scelto lei invece che te. Insomma, non è mica così stupido!»

Peggio, avrei voluto rispondere. Le sue parole ancora sono presenti nella mia mente e rimbombano prepotenti, tormentandomi.

«E io mi sorprendo che Liam non abbia preso un’isterica, pigra, superstiziosa ragazza come te.»

Lee si volta verso di me con un sorriso. «Che bella considerazione hai di me. Comunque dovresti chiedergli per quale motivo non mi è ancora saltato addosso. Insomma, sono una figa…!»

Per un momento ho sperato che usasse quella parola con cui ci tormenta, per lei è il massimo da usare insieme alle parolacce che le scappano quando è arrabbiata.

«Veramente sei faiga. Lee, ti sei scordata della tua parola preferita!» la correggo divertita, «poi sarei io quella smemorata, eh?»

«Scusami. Sì, siamo molto faighe, e i maschi sono idioti»

Lee ride. Sarà anche lunatica, pigra, un’artista, ma è pur sempre un’amica. Un’amica che ha trecento parrucche che usa per far ridere la gente con i suoi video che pubblica su Youtube. Non mi sorprendo per il fatto che abbia moltissimo contatti, perché riesce in qualche modo a strappare i sorrisi a tutti, perfino quando fa la parodia del suo migliore amico.

«Su questo non c’è dubbio»

Lee si scosta una ciocca di capelli dal viso. «Mi dispiace di essermi arrabbiata, Diane, ma Louis ha cominciato a dire cose spiacevoli su di te… non volevo: è stato ingiusto»

«Da una parte gli insulti li merito» sospiro affranta, asciugandomi quella lacrima che era sfuggita. «D’altra parte però, non posso dargli che ragione»

«Tu stai cercando di proteggerlo, e lui è un coglione che ti ignora» sputa lei, «no, gli insulti non li meriti» Lee resta pensierosa, poi svolta a destra: «Chi è stato a chiamare Louis, secondo te?»

«Boh, non lo so. Harry mi ha solamente detto che ha ricevuto una chiamata e si è incazzato» mi stringo nelle spalle, pensierosa. «Zayn non può essere stato, anche perché lo trincio altrimenti»

Lee posteggia cautamente di fronte alla sartoria, scende dall’auto dicendomi di aspettare e quando esce dal negozio, ha una gruccia a cui è attaccato un vestito, coperto da una stoffa scura. Quello è il mio vestito: Sidney deve averlo finito all’ultimo momento. Un attimo dopo Lucy Johnson, quella razza di Strega, varca la soglia del negozio, fischiettando di felicità. E qui capisco.

È stata lei. È stata lei a dire tutto a Louis, è lei che ci ha scoperte. Senza farmi scrupolo di pensare alle conseguenze, esco dall’auto sbattendo la portiera con rabbia e marcio verso di lei, sotto lo sguardo dapprima perplesso e poi spaventato di Aileen. Appena però sono dietro le sue spalle, la stuzzico con un dito e lei si volta con un sorrisetto irritante: ha capito, ‘sta stronza.

«Ciao, Lucy»

Lei si attorciglia una ciocca bionda attorno al dito. «Ehi, Diane, Louis non ti ha ancora uccisa? Io l’avrei fatto»

«Si è incazzato, sì.» ringhio. Non deve sapere che Harry si è sacrificato per me. «Puoi soltanto dirmi come hai fatto?»

Lei alza le spalle noncurante. «E’ stato facile» spiega, e già vorrei tirarle un pugno. «Eliza ha detto che la ragazza che l’ha ingannata era bionda e con gli occhi grigi, che sapeva il nome della sposa. Guarda caso tu corrispondevi alla descrizione, ma Joy non voleva credermi quando gliel’ho detto. Quando ho chiamato Iris per sapere se il bouquet stava andando bene, lei mi ha detto che Joy l’aveva cambiato, cosa che non aveva fatto.» Lucy sorride diabolica. «La ragazza che aveva combinato quel pasticcio era bionda e con gli occhi grigi. Successivamente, Blake ha incontrato Joy e le ha chiesto come stava per l’annullamento del matrimonio. Ovviamente mia cugina era perplessa: Blake le ha rivelato che due ragazze – una damigella, e una sconosciuta – dai capelli castani e rossi avevano disdetto anche il fotografo e non ho avuto dubbi: eri stata tu, Diane»

Stringo  i pugni convulsamente: per una serie di stupide coincidenze sono stata scoperta, e non c’è cosa peggiore di una Johnson che fa la saputella e ti ride in faccia.

«Tu e Aileen» ripete, «Ma visto che Harry mi affascina, ho dato la colpa a lui, così Sarah potrà togliersi di torno, e tu non ostacolerai il matrimonio tra mia cugina e Louis»

«Già, non l’ostacolerò»

Be’, se voleva l’attenzione di Harry poteva chiedergli di uscire invece di combinare questo casino, casino che Sarah – la fidanzata di Harry – non approverà per niente.

«Ti rode, Diane? Oh, il  tuo migliore amico si sposa! Ma forse non è il tuo migliore amico…»

Tutta tranquilla, Lucy sorride serafica, mentre socchiudo gli occhi con un sospiro per evitare che il pugno mi scatti con inaudita violenza e di conseguenza il suo occhio nero come la pece. Aileen intuisce che cosa sta succedendo, la vedo di sbieco che si avvicina per interrompere la futura rissa che si scatenerà.

«Lucy, hai una mente perversa» decreto con un sorrisetto che mi increspa le labbra. Dentro di me, però, contrariamente all’esterna spavalderia, sto morendo dalla rabbia. Lei si sistema il vestito con noncuranza. «E’ vero, Louis è il mio migliore amico e si sposa, e io non sono d’accordo. Ma non cederò alla tentazione di spaccarti il naso per colpa delle tue frecciatine continue»

Lucy alza le spalle come per sfidarmi: se non fossi stata educata rispettando e seguendo valori come la pace, allora sarebbe già in una cassa da morto, sottoterra.

«Allora fallo, Diane, ma aggraverai solo la tua situazione. E lì riderò davvero» ridacchia.

Lee fa a tempo a trascinarmi per un braccio verso l’auto, fumante di rabbia, mentre Lucy sorride beffarda e ci saluta con una mano.

«Le avrei tirato un pugno»

«Anch’io» conviene Lee, mettendo in moto e partendo. Comincio a torturare il lembo della maglietta, quasi lo strappo sotto la pressione delle dita. «Intanto Lucy non sa che Harry si è preso la colpa e che tu andrai al matrimonio»

Sbuffo. «Non sarà questo a fermarla: l’avrà già detto a Joy»

«Joy non vale un cazzo se c’è Louis a volerti dentro quella chiesa. Il matrimonio è tra quasi una settimana, e tu dovrai presentarti con quel meraviglioso vestito che Sidney ti ha preparato – quella ragazza è dotata. Poi penserai a cosa fare» borbotta Lee, mentre la macchina svolta a destra, verso casa mia. «Louis non può permettere a sé stesso di perdere la sua libertà, e in più non mi sembra tanto convinto»

«A me sì, sembra convintissimo invece. Hai visto come urlava?»

Con un gesto nervoso mi metto una ciocca di capelli biondi dietro l’orecchio, in attesa della risposta di Lee. Louis vuole sposarsi, si sa, si vede e soprattutto quando lo si contraddice, comincia a urlare dicendo che sono sue, le decisioni. Nemmeno io riesco a farlo ragionare quando si impunta in quel modo, ma ciononostante Aileen continua a sostenere che Louis non vuole realmente sposarsi con Joy.

«Penso che lo facesse più per una questione di orgoglio. Anche Niall ha detto che qualcosa puzza, e forse Louis lo sente più come un dovere che per vero amore»

Mi scappa un risolino. «Be’, e allora perché si sposa? È intelligente abbastanza per dire no.»

«C’è qualcosa che non quadra» continua a dire Aileen, ignorandomi. «Quando andremo al matrimonio non devi farti assolutamente vedere da Lucy: lei pensa che tu non venga, ma sarai presente all’ultimo minuto»

«Ti ricordi quel giornale da cui ho letto l’0roscopo un paio di giorni fa?» Lee annuisce, sempre fissa sulla strada. «Nelle foto non sorrideva mai, anche se era con Joy. Forse è innamorato di Niall: quando è apparso lui rideva, e c’ero anche io»

Lee frena di colpo, sorpresa forse dalle mie parole, e manca poco batto la bocca sul cruscotto.

«Che cazzo, Diane, Louis è innamorato di te!»

Scoppio a ridere. «Figurati se è innamorato di me. Sono solo la sua migliore amica!»

«Sei una cretina!» esclama adirata.

E tanto ormai sono stata ricoperta di insulti da chiunque, uno in più uno in meno non fa differenza. Lee comincia di nuovo a guidare, stavolta fumante di rabbia, mentre scuoto la testa alle sue continue insinuazioni.

Io sono innamorata di Louis, non lui di me.

Appena arrivate di fronte a casa mia, Aileen mi butta poco gentilmente fuori dalla macchina e mi urla di nuovo la sua teoria, ma non ci credo. E se lei dice che l’elemento storto è questo, allora non avrà mai ragione perché non ci dà mai in questi casi amorosi.

Sospirando rientro a casa: il matrimonio andrà avanti, e quello che succederà è ancora tutto da vedere.

Carrot's Corner

yeaaah

HARRY NON HAI MICA TANTO VINTO, COGLIONE.

LOUIS TI AMO. SAPPILO. AHAHAH (lo sapevi anche prima) e LIAM AMO I TUOI CAPELLI.

Harry sputtanato in diretta, amo Louis e probabilmente ha tirato anche una sprangata a Caroline ahahah

Comunque, ciaooo gente! :3

Vi amo, anche se questo capitolo fa cagare i piccioni stitici (?) 

Non l'ho riletto, mi faceva fatica, magari c'è qualche errore, non lo so. Sono ancora fogata per la figura di merda di Harry AHAHAH

Ah, mi sono basata su un matrimonio cattolico non anglicano. Di solito in Inghilterra sono così.

Vabbé, vi lascio :3

Maaari :)

Mi manca un solo follower per arrivare a 200: chi mi aiuta?

__ohluna

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Capitolo 8
*** 8. ***


cap 8 wedding
~ Wedding

wedding

8

 

Oggi la noia non fa parte di noi. Perché se Harry sta andando a giro con la parte superiore di un cestino in testa dicendo di essere un robot che vuole conquistare il mondo e Louis lo segue con una baguette in mano urlando che lo sconfiggerà, Niall e Zayn si stanno ingozzando di patatine con una Aileen impegnata a gareggiare con quei due. Liam e io siamo seduti uno accanto all’altro e stiamo guardando un po’ schifati quei tre, e perplessi gli altri due che stanno sbriciolando due baguette solo per fare “Star Wars”.

«Louis, sono tuo padre!» strilla Harry in una ridicola imitazione di Dart Wader.

Lui in risposta gli punta la baguette contro, tirandosi su con un dito la ciotola che si è messo in testa. Poi gli salta addosso e lo butta a terra, tra i bricioli delle patatine di Zayn e Niall e tra le loro baguette.

Mi faccio scrupolo di tirare su i piedi sul divano, mentre Liam arriccia le labbra in uno strano sorriso.

«Ma sono normali?» chiedo.

Lui scuote la testa. «Non credo, non sono mai stati normali»

«Be’, Louis aveva un pizzico di cervello in più quando non era fidanzato ufficialmente con Joy… ma purtroppo l’ha perso recentemente. RIP cervello di L0uis» dico tetra.

Liam scoppia a ridere, poi la sua espressione diventa incerta tutta in un colpo. Comincia nervosamente a torturarsi le mani, e mi chiedo per quale motivo sia diventato così.

«Liam, stai bene?»

Lui annuisce con energia. «Sì, sì, Diane.»

Chissà come ma la sua risposta non mi convince per niente, e in più sta guardando turbato Louis e Harry che si azzuffano per la stanza, scatenando l’ilarità di Aileen, Niall e Zayn.

«Secondo te c’è un modo per rovinare qualcosa di nuovo? Insomma, Louis non sembra più molto arrabbiato con Harry per quella faccenda.» dico tutt’ad un tratto. «Sembra sollevato che sia stato lui o che abbia fatto quelle cose, quando in realtà la vera colpevole sono io»

«Forse l’ha presa alla leggera e vuole divertirsi prima di rovinarsi la vita»

Ridacchio, mordendomi un labbro. «Hai qualche idea per boicottare il matrimonio di nuovo?»

Farei tutto da capo se avessi abbastanza tempo, tempo che scarseggia. Ora Aileen si è gettata su Harry, che sta addosso a Louis, mentre Niall si affretta a finire le patatine per lanciarsi anche lui nella mischia. Zayn rumina tranquillo, ogni tanto un sorriso gli increspa le labbra.

«No» Liam scuote la testa. «Altrimenti ‘stavolta te lo giochi sul serio il matrimonio, Diane»

«E’ un’ingiustizia!» borbotto contrariata.

Una scarpa di Niall quasi mi arriva in testa, Aileen emerge affannata dalla mischia tirando con una mano la maglietta di Louis e con l’altra quella di Harry, cercando di trattenersi a loro in modo che non possano prenderla in collo o farle chissà cosa. E intanto sta strillando come una matta.

«Anch’io voglio unirmi» sospira Liam, «ma non posso»

«Perché non puoi?»

Lui ridacchia. «Ma vedi in che condizioni stanno? Mi si rovinano i capelli»

Come se a Liam interessassero realmente i suoi capelli: mi sta nascondendo qualcosa, per questo penso sia così turbato.

«Be’, io non entro nella mischia perché rischierei di perdere un orecchino, e non ho intenzione di farmi ricucire l’orecchio all’ospedale» spiego divertita dalla vista di Zayn che si unisce alla massa informe di corpi umani sul pavimento e dalle grida terrorizzate di Lee.

Con uno scatto affrettato afferro la videocamera, pronta a registrare il tentativo di stupro di gruppo da parte di quattro dei cinque membri dei One Direction. Ridacchio, mentre l’immagine di lei che cerca di rotolarsi per sfuggire alle grinfie di Zayn passa di fronte a me.

«Oh, questo video finirà su Facebook, Twitter e Youtube» commento, prima di riprendere un primo piano di Lee alzata di peso dai quattro ragazzi e portata come un sacco di patate verso la piscina.

Seguendoli con un sorriso e pedinata da Liam, filmo tutta la scena: Lee che si divincola inutilmente come un maiale che sta andando dal macellaio, Harry che le tiene la gamba destra, Louis quella sinistra, mentre Zayn e Niall la trattengono per le braccia.

«Diane, aiutami, cazzo!»

Sospiro. «Tesoro, non posso, ho una telecamera in mano e in più devo riprendere la scena e metterla su Youtube con il titolo di “Quattro quinti dei One Direction tentano di stuprare un’amica”

«Sei una stronza, Diane! Ehi, gente lì sotto.» grida Lee, continuando a divincolarsi. «Vi rovinerà la reputazione se non la buttate in acqua, quella lì»

«Dubito che Diane lo metterà su Youtube o su Twitter» borbotta Louis con un sorrisetto, prima di fare la conta.

Odo solo il coro di Niall, Zayn, Louis e Harry, mischiato alle grida di Aileen, che poi finisce in acqua con un gigantesco spruzzo: poco dopo anche gli altri si tuffano nella piscina.

Con una risata abbasso la videocamera, mentre scorgo Aileen che riemerge sputacchiando e imprecando. Poi guardo Liam, che si morde un labbro pensieroso.

«Si può sapere cos’hai, Liam?» chiedo incuriosita. «Sei strano»

Lui è incerto, mentre una battaglia di spruzzi inizia nella piscina con quello stupido di Harry che tenta di affogare Louis e Niall che ridacchia prendendo Lee per la vita e lanciandola a Zayn come se fosse una palla. È terrorizzata dal pensiero di poter affogare, poverina.

«Notizie del tuo ammiratore segreto di Twitter?»

Scuoto la testa con un labbro arricciato e poso la videocamera su un tavolino vicino. «No, non si vuole svelare, ma pazienza. Ora ho ben altro nella testa, anche se mi lusinga che mi abbiano dedicato una canzone»

«Io so chi è il tuo ammiratore»

La mia testa si alza di scatto, con uno sguardo meravigliato guardo Liam, che scrolla le spalle con un sorriso.

«Davvero?» chiedo incredula. «E chi è?»

«Non te lo dico»

«Va bene»

Non mi è mai interessato sapere chi è il misterioso ammiratore segreto, tanto mi ha dedicato una cosa e basta. Poi sono stata tutto il tempo dietro al matrimonio di Louis e cercarlo mi fa fatica, quindi se Liam sa chi è… meglio per lui.

Mi strattona per un braccio.  «Non vuoi sapere chi è?»

«Certo che voglio sape…»

No, no, no, no. NO. Liam Payne muori, vai sotto un autobus, ingozzati di patatine e buttati nella piscina.

Per quale assurdo motivo Liam Payne mi sta baciando?! Di fronte a Louis, a Harry, a Niall, a Zayn… ad Aileen. E non ho neanche il coraggio di spingerlo via, perché mi dispiacerebbe vederlo soffrire al mio rifiuto.

Diamine, che casino. Resto immobile, in attesa che si stacchi, perché altrimenti rischierò la vita a causa della sua migliore amica e non ho intenzione di morire adesso.

«Uuuh, Liam e Diane!» grida Zayn eccitato.

Anche lui dopo l’ammazzo. Non mi sto immaginando la reazione di Lee: starà piangendo immersa nell’acqua? Starà cercando di affogarsi? Sta sfogando la propria rabbia su Louis per ucciderlo e vendicarsi?

Finalmente Liam decide di separare la sua bocca dalla mia, e io boccheggio. Che devo dire? Che devo fare?

Il mio sguardo si sposta immediatamente su Lee che incredula sta osservando la scena: i suoi occhi non sono lucidi, ma si sono assottigliati in una fessura scura; il suo viso esprime una grande delusione, nonché meraviglia per il tradimento da parte della sua migliore amica. Vedo che lentamente si avvicina alla scaletta ed esce dalla piscina e dalla casa, mentre rimango immobile per attimi prima di scattare verso di lei e lasciare basiti tutti quanti.

«Lee, fermati, per favore…»

Ma lei continua ad andare, a percorrere le stanze di casa Tomlinson tutta gocciolante, marciando come se fosse una comandante di un esercito. Come mi è venuto solamente in mente di non respingere Liam al momento giusto? Nella meraviglia il mio cervello non ha elaborato abbastanza velocemente delle soluzioni, con la conseguenza che sono rimasta immobile.

«Ti prego, Lee… io non sapevo, non volevo…»

Non c’è una scusa esauriente a quello che ho fatto. Preferirei perdere Liam, piuttosto che la mia migliore amica, ma quanto tempo mi ci vorrà prima di rimediare al mio imperdonabile errore? Lee non piange, non lo fa mai.

Cerco di afferrarla per un braccio. «Lee, fermati, io non volevo, io non sapevo che…»

La parola manca pure a me, che non smetto mai di chiacchierare. Ormai siamo giunte in giardino e Lee ha raccolto tutte le sue cose, la sua borsa e tiene in mano le chiavi della sua auto.

«Lee, mi dispiace davvero, io non sapevo che…»

«Avresti dovuto respingerlo, se non ti fosse interessato» mi interrompe lei, nel momento in cui si volta verso di me. Scuote la testa ripetutamente. «Diane, sapevi che Liam… insomma, lo sapevi»

«Che faresti se un tuo amico ti baciasse all’improvviso?! Sai cosa mi passava per la testa in quel momento?»

«Be’, non ci vuole molto a tirare una spinta! Non era Louis che ti piaceva?»

Cioè, Lee sta insinuando che a me piaccia Liam? Scuoto la testa meravigliata.

«Lee..» le sue braccia cadono inermi sui fianchi, «non puoi pensare che Liam mi piaccia, insomma…! Tu sai benissimo di Louis!»

«Pensavo che tu fossi la mia migliore amica… e invece no: un’altra che ti pugnala alle spalle senza ritegno» commenta amareggiata. «Me lo dovevo aspettare, da una parte»

«Stai scherzando, spero. Non ti ho mai pugnalata alle spalle, né mai lo farò. Come puoi solamente pensare che fossi d’accordo con quel bacio?» sbotto incredula. Nervosa batto il piede sul pavimento. «Ho boicottato un matrimonio…!»

«Diane, io…» la sua faccia si sotterra in una mano.

«Tu, Lee, stai sbagliando. Mentre succedeva quella cosa, pensavo alla tua reazione, a che cosa avresti fatto, a cosa avrebbe pensato Liam se lo respingevo…»

«E allora perché non l’hai fatto?» chiede.

«Perché avevo paura!»

«Di cosa avevi paura, Diane? Di cosa avrebbe detto Liam se tu l’avessi respinto?»

«Avevo paura di ferire i suoi sentimenti!» esclamo, sorpresa dalla sua poca sensibilità. «Ero combattuta tra te e lui!»

«Ma hai preferito Liam, evidentemente. Be’, il mio migliore amico barra ragazzo che mi piace mi ha rubato il posto…» Aileen schiocca il palato con ovvietà, «Allora scusami se mi sono intromessa»

«Ma cosa stai dicendo?! Lee, tu non capisci…!»

Lei scuote la testa. «No, basta, Diane. Sono stanca dei tuoi tentativi di arrampicarti sugli specchi alla ricerca di una scusa… stai mentendo perfino ora a te stessa»

Scuotendo di nuovo la testa, Aileen si volta e se ne va verso la macchina, per poi aprirla e infilarsi dentro senza tanti complimenti. Vedo la sua auto che scompare dietro l’angolo, mentre sono immobile nello stupore più grande che mi avesse mai coinvolta.

Apatica, mi lascio cadere sull’erba del giardino. Come può soltanto pensare che mi potesse piacere Liam? Diamine, è un amico! Mi alzo sui gomiti, con una mano tra i capelli e sospiro pesantemente.

«Ehi»

Una mano si posa sulla mia spalla: è Louis, che mi sorride comprensivo. Ma quel sorriso è incerto, mesto. Scorgo con la coda dell’occhio tutti gli altri ragazzi che alla finestra ci stanno guardando, e Liam mi sembra che voglia battere la testa contro il muro.

«Non è successo niente» dichiaro, alzandomi in piedi.

Lui mi segue a ruota ed evito di fissarlo negli occhi, ma non reggo e mi rifugio tra le sue braccia. Per ora è l’unico che può capirmi.

Carrot's Corner

smile

Salve :)

In questo momento sto indossando un'armatura di  ferro - tipo i cavalieri medievali - e ho una carota in mano per difendermi, perché so che appena aprirò la porta di casa, voi sarete lì ad uccidermi.

Insomma, ve lo dovevate aspettare di Liam! E' un coglionHazzo anche lui ùù 

Vi avverto che le cose avverranno abbastanza velocemente: non ho scritto sta cosa per far piangere ma per far ridere e spero di riuscirci. Ecco, il momento che sto passando non è esattamente positivo ma oggi so che sarà una giornata stupenda perchè Up All Night è sulla mia scrivania in attesa di essere ascoltato. ANOSDJSOIJDAOISJDAOIZJ.

Farò una twitcam dove sclererò per due ore e mezza fregandomene della scuola (?) AHAH

Ho deciso che alla fine della FF ci sarà un MM su LEEAM (LiamxLee) i diritti d'autore per questi nomi vanno a Jas, che se li è inventata di sana pianta :)

Grazie a tutti per le recensioni, per quelle 14 preferite, per quelle 6 ricordate, per quelle 33 seguite e grazie a quei 30 che mi hanno messo negli autori preferiti!!

UUUUU *O*

Ah, i diritti d'autore sull'inserire le gif sono di egg_s 

A presto, spero! Vi adoro :3

Mariii

Follow me on twitter!

__ohluna

 

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Capitolo 9
*** 9. ***


wedding cap 9

~ Wedding

wedding

9

 

Gli ultimi due giorni li ho passati in casa, da sola, sotto le coperte e travolta da dolci di ogni genere per sfogare la tristezza. In questo periodo Harry, Niall e Zayn sono venuti a trovarmi spesso, almeno per farmi compagnia, mentre Louis non ha neanche accennato l’idea di una visita, quando l’ho sentito al telefono un’ora fa. Ma cosa pretendo da lui, dal mio migliore amico? È troppo occupato con il matrimonio per pensare a me e a i miei complessi d’inferiorità.

Tra una merendina e l’altra, ho cercato di contattare Aileen, ma i risultati sono stati inutili e deludenti: al cellulare non risponde e in qualunque modo lo tiene occupato o staccato, al telefono fisso sua madre dice sempre che Lee non c’è mai quando – forse – è accanto a lei, su Twitter o Facebook o chissà quale altro social network non dà segni di vita.

Non si sa quante canzoni le ho dedicato con quello stupido dedica canzoni. Il coraggio per andare a trovarla mi manca e di sicuro troverebbe un modo per fuggire, anche dalla finestra.

Come Aileen, Liam non l’ho più sentito e ho sprecato la maggior parte del mio tempo ad ascoltare canzoni deprimenti come “Wish you were here” dei Pink Floyd o “Someone like you” di Adele, che ricalca pienamente la mia depressione da matrimonio del mio migliore amico e litigio con la migliore amica.

In questi giorni mia madre è preoccupata per il mio comportamento e la mia scarsa vita sociale: è abituata a vedermi sempre fuori con Aileen o con Louis o con Harry o con Liam o con Zayn o con Niall, e adesso sono da sola in camera a immergermi nei dolci. “Diventerai una balena”, dice mamma.

Sospiro per l’ennesima volta, vagando per il mio profilo Twitter in cerca di qualcosa da fare. La mia attenzione viene catturata da qualcosa di curioso: tutti stanno rispondendo a delle domande, intasando la mia home.

Decido di aggiungermi alla massa, tanto devo distrarmi in qualche modo, anche se le canzoni deprimenti del giorno mi stanno facendo saltare i nervi. Con un clic secco elimino dalla tracklist “I miss you” dei Blink182, torno sulla finestra di Twitter e inizio queste ridicole domande.

1.      Come ti chiami? Diane.

Ma che domanda stupida. Ho scritto il mio nome nella biografia, non penso di chiamarmi diversamente, ma visto che sono delle domande per passare il tempo, meglio non criticare niente.

2.    Secondo nome? Ho un secondo nome? Se ce l’avessi, fatemelo sapere.

Sto sfogando la mia acidità su delle domande! Se qualcuno le dovesse leggere, mi sentirei veramente in imbarazzo: magari Aileen sta sghignazzando di fronte allo schermo.

3.    Che nome ti piacerebbe avere?

Sinceramente non lo so, non c’ho mai pensato. Dipende dalle giornate: a volte amo il nome Diane, a volte lo odio perché sa di anziana decrepita anche se significa “luminosa”; altre volte vorrei chiamarmi Dakota, che significa “amica”… velocemente lo digito: per ora è l’unica cosa che occupa la mia mente.

4.    Cantante preferita/o? Celine Dion.

Okay, mi piace Celine Dion, e allora? La sua canzone della colonna sonora del Titanic è meravigliosa e molte volte salto sul letto cercando di eseguire l’acuto finale, con il risultato che incrino gli specchi o i vetri delle finestre.

5.     Gruppo preferito? Muse.

Insomma, scrivere One Direction è scontatissimo, e tra l’altro nella mia biografia ho scritto anche che sono la migliore amica di Louis. Poi ognuno ha i suoi gusti e se nella mia vita non ci fossero i Muse, probabilmente ora non sarei qui.

6.    Menziona una persona che stimi su Twitter.

Avrei voluto menzionare Liam, ma la mia scelta capita su una mia vecchia amica di Doncaster, quella con cui combinavo casini ovunque e ci facevamo espellere dalle scuole, Kathy.

7.     Menziona una persona che vorresti conoscere su Twitter.

Boh, una a caso: non sto mai molto sui social network a guardare chi sono i più popolari o fighi del web.

8.    Menziona una persona senza cui non potresti vivere.

Il mio pensiero scatta immediatamente verso Louis, che in questo momento è di sicuro in una sartoria a provarsi lo smoking e a rimirarsi allo specchio. Appena sfioro i tasti per menzionarlo, cancello il suo nome: potrei scrivere Aileen, ma lei non mi risponderebbe mai, e non c’è qualcuno di importante abbastanza da essere infilato come risposta a questa domanda.

9.    Menziona una persona che hai conosciuto da poco ma a cui vuoi molto bene.

Sidney, a lei devo moltissimo, prima di tutto un vestito meraviglioso per il matrimonio di Louis, un vestito diverso che non somiglia ad una meringa o ad un catarifrangente della strada. Velocemente digito il suo nickname, poi passo alla prossima domanda.

10.  Canzone preferita? Knockin’ on heaven doors – Guns N’ Roses

Su questa non ho assolutamente dubbi: è la canzone del CD che rubavo a mio padre quando tornavo a scuola e dovevo liberarmi di qualche peso. In pratica cantavo a squarciagola mentre svolgevo i miei compiti (non li facevo mai, di conseguenza).

11.  Persona famosa a cui vorresti assomigliare?

A Natalie Portman o a Hayley Williams o a Taylor Momsen… alla fine scelgo Hayley, per renderle onore in quanto è una delle mie cantanti preferite (se fosse questo il motivo reale della mia scelta, allora digitata ci sarebbe anche Taylor).

12. Persona non famosa a cui vorresti assomigliare? Nessuno.

Mai, mai cambierei me stessa con una. Be’, onestamente all’inizio pensavo di scrivere il nome di Joy Johnson solo per il semplice fatto che è la futura moglie di Louis… ma il pensiero di essere lei mi ha schifata subito.

13. Menziona 5 persone che scrivono i migliori Tweet.

Altre cinque persone a caso, tanto manco mi conoscono.

14. Film preferito? Neverland – un sogno per la vita.

Quanto ho pianto per quel film! Lo vidi con Louis a casa mia in cassetta, quando avevo la febbre, e lui aveva marinato la scuola solo per venire in mio aiuto.

15.  Menziona cinque persone con la migliore icon.

Altre cinque persone a caso, sì! Le prime che mi vengono in mente, dai, allora con la lettera a inizia questo…

16.Perché ti piace Twitter? E chi ha detto che mi piace?

17.  Menziona una persona davvero importante per te.

Louis, il mio migliore amico. Louis, il ragazzo che mi piace. Louis, il mio confidente. Louis, l’uomo che sta per sposarsi con un’altra.

18.Perché stai rispondendo a queste domande? Perché non so cosa fare, ho una situazione di merda e mi sto deprimendo.

Fantastico, ho finito anche queste stupide domande. E ora come passo il tempo? Con uno scatto secco chiudo il computer, lo lascio sul letto e accendo la televisione, proprio mentre la pubblicità sull’elettricità sta finendo. La sigla di “Friends” risuona per la stanza, allungo le gambe e alzo i cuscini per vedere meglio lo schermo.

Mia madre fa capolino dalla porta. «Diane?» sembra preoccupata.

«Sì?»

«C’è qualcuno per te»

Non ho voglia di parlare con nessuno, in questo momento, né riguardo a quello che è successo, a quello che accadrà e alla mia vita. Ma quando vedo la capigliatura bionda di Niall, il mio broncio si stende in un sorriso.

«Ehi, Niall, vieni» e batto la mano sul letto.

Lui entra con un sorrisetto e qualcosa nascosto dietro la schiena: deve essere pesante, considerando che il suo viso è in questo momento piegato in una piccolissima smorfia.

«Ciao, Diane» saluta Niall, sedendosi sul bordo del letto e tirando fuori da dietro la schiena il suo “piccolo” regalino. «Ecco il mio regalo…»

È un gigantesco barattolo di Nutella, di quelli da cinque chili che vendono al supermercato: non mi meraviglio che abbia faticato a portarlo fin qui.

«… e due cucchiai giganti per immergerci all’interno di questa delizia!» Niall tira fuori entusiasta due cucchiai enormi, di quelli che farebbero paura a Liam.

Ridacchio, mentre lui si stende accanto a me e a fatica apre il barattolo dell’enorme Nutella.

«Diventerò obesa per colpa vostra» commento, affondando golosamente il cucchiaio nella crema alla nocciola e infilandomelo in bocca con gusto. «Mi viziate»

«Non credo che Harry o Zayn ti abbiano portato una bontà come questa» biascica Niall. La sua bocca è contornata dal cioccolato. «Chi è venuto ieri?»

«Zayn. Ieri mi ha insegnato un po’ di urdu, visto che voglio provare a capirci qualcosa nei suoi Tweet… sai, potrebbero essere offensivi…»

Niall ridacchia all’immagine della sottoscritta china su un libro pieno di scritte in urdu, che studia diligentemente (cosa che non ho mai fatto nella mia vita, anzi, li ho abbastanza trascurati).

«E poi la volta prima di Zayn è venuto Harry, che mi ha portato Scary Movie: non ho mai visto un film più demenziale di quello» continuo, leccandomi il labbro. «Louis?»

Niall si stringe nelle spalle. «Non lo so; dovrebbe essere a fare gli ultimi preparativi per il matrimonio»

L’occhiata che mi scocca mi fa capire che lui non crede alla colpevolezza di Harry, bensì alla mia, ma lo ignoro bellamente e trattengo il cucchiaio tra le labbra.

«Diane, tutti sanno che sei stata tu, non Harry. Non farebbe mai una cosa del genere a Lou»

«Niall, stai diventando come Zayn: un ficcanaso, invece che uno psicologo» borbotto. Afferro un fazzolettino di carta dal comodino e mi pulisco la bocca. «Come sta Lee?» chiedo. Sono costretta a cambiare argomento, un argomento molto più doloroso e nuovo del matrimonio di Louis e della mia colpevolezza.

Niall sospira, gli occhi al cielo. «E’ distrutta» risponde infine. «Ora Zayn è con lei, mentre Harry è con Liam: facciamo un po’ a turno per consolarvi»

«Lee non mi perdonerà mai. Ho provato a spiegarle che non volevo, ma…»

«Ci sei stata»

«Non ci sono stata, Niall! Avevo paura di ferire i suoi sentimenti…»

Niall si pulisce la bocca con una mano. «Sono più importanti i sentimenti della tua migliore amica o l’illusione di Liam?»

Diamine, è proprio uno psicologo. Turbata appoggio il cucchiaio da una parte.

«Che intendi dire?» chiedo infine, «che non penso ogni santo giorno a come rimediare al mio errore? Che Liam ha creduto davvero che avrei potuto stare con lui?»

«Intendo dire» Niall chiude il barattolo di Nutella a malincuore, cercando bene le parole da usare. «Che la tua reazione è stata sbagliata. Hai fatto errori ovunque»

«Allora spiegami come avrei dovuto reagire» ribatto stizzita.

Lui alza gli occhi al cielo. «Per prima cosa avresti dovuto respingere Liam, così non lo illudevi e Aileen non pensava male; seconda cosa avresti dovuto dire veramente che sei tu la colpevole dei boicottaggi a Louis»

«Hai intenzione di battere più volte su quest’ultimo argomento?» chiedo sarcastica. Niall si stringe nelle spalle.

«Può darsi»

Con uno scatto mi alzo da letto su cui sono sdraiata. «Niall, sono stata colta all’improvviso, e non ho riflettuto.» con un sospiro mi ributto sulle coperte, «da quanto tempo Liam aveva questa cotta per me?»

Niall comincia a giocherellare con un braccialetto, storcendo la bocca, soprappensiero.

«Un mese e mezzo circa» decreta infine, «e tu, da quanto tempo vai dietro a Louis?»

Lo fulmino. «Da tre anni» biascico piano.

«Davvero? E perché non gliel’hai detto prima?!»

«Ehi, Horan, non è mica facile! Tu quanto ci metterai prima di trovarti una ragazza che ti piaccia seriamente?»

Niall, sorpreso dalla mia ira, alza le mani in segno di resa. «Passiamo al prossimo argomento, per favore, o mi farai sputare la Nutella»

«E Liam, come sta?» chiedo un po’ esitante.

Se l’argomento “colpevolezza per il misfatto del matrimonio” è tabù, questo lo è ancora di più. Non sono mai stata una persona timorosa di affrontare i problemi – a parte la cotta colossale per Louis – né tantomeno codarda a esprimere le mie opinioni o le mie idee nonostante andassi contro tutto e tutti.

«Liam sta come uno che si è accorto di aver sbagliato» dice Niall amareggiato. So perfettamente che gli dispiace per il suo migliore amico, forse non lo ritiene colpevole, ma lui riesce sempre a vedere più lati di una situazione, sia negativi che positivi. «Si è accorto della reazione di Lee e della tua, di conseguenza ha capito: non è mica scemo»

Forse sì, forse no. Forse la scema qui sono io, quella che l’ha illuso, quella che ha distrutto un’amicizia per un ragazzo che non le piaceva.

«Liam sapeva di Louis, perché l’avrebbe fatto? Così? Forse gli piace Aileen e voleva vedere la sua reazione…»

«Non è che cercando altre scuse troverai una soluzione a questo enorme problema» soffia Niall, «mi dispiace, Diane»

«Hai la capacità di farmi sentire una merda, Horan, e non voglio esserlo» borbotto, incrociando le braccia al seno.

Niall abbozza un sorrisetto. «Be’, forse lo sei» la mia occhiata lo fulmina, occhiata che viene scansata subito. «Chiama subito Zayn: è lui che è con Aileen»

Niall ha in mano un cellulare, il suo, e me lo porge. Alla mia esitazione nel prenderlo, nell’indecisione, i suoi occhi pensano a rassicurarmi con un cenno; se Horan dovesse avere per forza un difetto, non gliene troverei manco uno – a parte la fame chimica. Ma forse è perché lo vedo come un salvatore in questo momento, come la persona che accomoderà tutto.

«Niall, se la carriera di musicista dovesse andare male hai un posto assicurato come psicologo» esalo con un sorriso, afferrando il cellulare. Finalmente Niall si lascia andare a un gigantesco sorriso. «Puoi farmi un favore?»

«Se è fattibile, allora sì»

Arriccio il labbro. «Un abbraccio è fattibile»

Lo stringo forte, mentre un Horan decisamente molto perplesso ricambia l’abbraccio corrucciando la fronte davanti a tutta questa mancanza di affetto improvvisa.

«Questa cosa dovrai spiegarmela, Diane» borbotta Niall un po’ imbarazzato un po’ compiaciuto. «La Nutella non ti ha scaldata abbastanza?»

Ridacchio. «Mi mancano gli abbracci stritolatori di Aileen e quelli impacciati di Louis, ma tu vai benissimo»

«Allora posso riportare il barattolo di Nutella a casa?» chiede divertito.

«Con il cazzo, quello me lo mangio io»

Niall scoppia a ridere. Poi indica il cellulare tra le mia mani e mi affretto a comporre il numero di Zayn, che so a memoria (non chiedetemi come faccio a ricordarlo).

So che Zayn sta esitando, non vuole rispondere al telefono, ma poi sento la sua voce: sta parlando piano, quasi non volesse disturbare qualcosa.

«Ciao, Zayn. Non sono Niall, sono Diane.»

«Ehi, Niall»

Capisco all’istante il suo piano: Aileen è accanto a lui e se sentisse soltanto il mio nome, gli ordinerebbe di riappendere subito senza darmi l’occasione di spiegare.

«Passami Lee, adesso.» esalo.

Zayn sembra indeciso, mugugna qualcosa che non riesco a comprendere: Niall accanto a me è molto perplesso.

«Zayn, ti ho detto di passarmi Aileen. Adesso.»

«Non penso sia una buona idea, Niall.» borbotta.

Il ghiaccio si appropria della mia lingua, divento fredda. «Passami Aileen, Zayn. Devo parlare con lei»

«Non puoi»

«Come non posso?!» sbotto. Niall osserva la scena interrogativo.  «Zayn, passami Aileen. E non te lo chiedo perché voglio prenderla in giro o roba del genere, voglio chiarire perché mi sento una merda» sospiro, «perciò stacca quella cornetta dall’orecchio e dalla a Lee»

«Niall, lascia stare. Non è il momento»

«Bene, allora verrò lì!»

«NO! Dian… Niall, stai fermo!» annaspa Zayn, cercando di fermare la mia furia. «Non fare cazzate»

«Me ne frega il giusto, delle cazzate. Ora vengo lì e se hai intenzione di fermarmi, allora chiama i pompieri in anticipo, perché la tua macchina esploderà»

Zayn sta per ribattere, ma gli riattacco in faccia: se pensa di fermarmi si sbaglia di grosso, e tutta questa strana nuova decisione è dovuta a Niall e alla sua Nutella da cinque chili. Con uno scatto mi alzo dal letto, mi pettino velocemente i capelli – anzi, meglio dire, una massa informe di giallo – e senza eye-liner né niente, afferro Niall per un braccio.

«Forza, Niall, alzati e portami con la tua macchina da Lee»

Lui sembra stupito. «La Nutella ha effetto allora!»

«Non è la Nutella, sei stato tu, Horan! Ora andiamo!»

Anche lui scatta in piedi, entusiasta, e si fa trascinare dalla sottoscritta che scende le scale quasi correndo. Mia madre guarda allibita le nostre figure che si infilano senza tanti complimenti dentro l’auto di Niall.

Se Zayn oserà solo mettersi tra me e la porta, non esiterò a prendere la rincorsa, sfracellargli il fegato ed entrare in casa di Lee. E chiamatemi pure lunatica: non posso permettere di lasciar andare via un’amicizia come quella. Prima che il legame tra me e Lee si possa distruggere definitivamente, noi saremo già morte e in una bara con tanto di figli attorno che piangono la nostra scomparsa. Che cosa inquietante.

«Ora, Diane, è il tuo turno. Entra, spacca il culo a tutti e vai a riprenderti la tua migliore amica!» esclama Niall entusiasta, mentre lo guardo sbigottita.

Povero Niall, così emotivo.

«Ora tu vieni con me, Horan. Devi tenere fermo Zayn se oserà ostacolarmi. Andiamo, fedele compagno!»

Quando sbatto la portiera, vedo che lui sta un po’ esitando, ancora in auto con le mani sul volante. Sbuffo.

«Stai scherzando, Diane? Zayn può uccidere!»

Ridacchio. «Zayn è un ficcanaso, ma è buono come il pane. E andiamo, perché altrimenti divento vecchia»

Che Zayn possa uccidere è la cosa più bizzarra che abbia mai sentito: non farebbe male neanche ad una mosca! Eccetto quando si incazza, però… lì sì, che è una bestia.

Busso alla porta e impaziente attendo che una buona anima mi apra; Niall è alle mie spalle, che batte il piede sul marciapiede con evidente nervosismo. Quando la faccia di Zayn appare da dietro la porta, la prima cosa che mi chiedo è per quale motivo abbia aperto lui invece che la madre di Lee. Poi, quando mi dice “vas happening”, allora capisco che: o Aileen gliel’ha data, o lei ha tirato fuori quelle sigarette strane che tiene nel cassetto.

«Zayn, fammi passare. E no, non me ne frega niente delle tue condizioni di salute: ho portato Niall apposta» esalo, prima di schivarlo e correre su per le scale, sfiatando come una locomotiva.

Non sono mai stata una cima in ginnastica, devo ammetterlo. Appena arrivo di fronte alla porta della camera di Lee, leggermente socchiusa, un acre odore di sigarette mi arriva al naso. Con una smorfia schifata, apro la porta all’improvviso e lo spettacolo che vedo mi fa ancora sentire di più una merda: Lee è distesa sul letto, immersa tra dei fazzoletti sporchi, con una puzzolente sigaretta in mano.

Quando alza la testa per vedere chi fosse entrato, scorgo i suoi occhi cerchiati da delle pesanti ombre nere, come se non avesse dormito da giorni.

«Va’ via»

Senza ascoltare le sue proteste, mi avvicino a lei con sicurezza, le strappo la sigaretta di mano, la spengo e la butto di sotto dalla finestra: Lee tira su con il naso e singhiozza.

«Dobbiamo chiarire»

«Non c’è niente da chiarire» dice lei, piano, quasi senza voce. «Mi hai tradita»

«Tradita un cazzo, Lee!» viva la scurrilità! Bruscamente libero tutto il suo letto da quei sudici fazzoletti di carta, fregandomene altamente dei batteri, e siedo accanto a lei, «tu non capisci» esalo poi stanca.

Lee continua a non voltarsi verso di me, e fissa il muro con aria imbambolata. «Io capisco tutto. Non c’è bisogno che tu mi spieghi che piaci a Liam, che tu ci sei pure stata…» afferra un’altra sigaretta, l’accende e se la porta alla bocca, «non sono così cretina»

«Io non ci sono stata! E dammi ‘sta sigaretta» gliela levo dalle mani, poi inspiro: sto diventando nervosa. «Liam ha sbagliato, io ho sbagliato, okay? Non possiamo perdere il nostro legame ad alto contenuto sclerotico in questo modo»

«Be’, il legame mi sa che l’hai già fatto con qualcun altro…»

«Smettila di fare la depressa! Come devo dirti che sto peggio di te?» sbraito, «sai com’è, l’amore della mia vita si sta per sposare con una che odio, ho litigato con la mia migliore amica, un altro amico si è messo in testa la vaga idea di baciarmi di fronte a tutti, mando delle stupide dediche e rispondo a delle domande idiote su Twitter, guardo film idioti con Harry, sto ingrassando per colpa della Nutella di Niall e imparo l’urdu da Zayn come passatempo… ti sembra una cosa normale?!»

Lee accenna un sorrisetto. «Scary Movie?»

«Già»

«Che film idiota» commenta lei monocorde.

Il silenzio che si diffonde nella stanza è sempre un po’ teso. Immersa nei cuscini azzurri di Lee, mi chiedo per quale stupido motivo le sto raccontando la mia vita disperata invece che scusarmi.

«Senti, Lee» sospiro, una mano sugli occhi, «mi dispiace davvero tanto. Non so cosa sia passato per la testa di Liam in quel momento, né perché io non abbia reagito. Forse per paura di ferirlo, e facendo così la situazione è peggiorata.»

Lei non dice niente, ma so che ascolta con attenzione: è una sua caratteristica, che a volte può risultare tremendamente fastidiosa perché sembra quasi che ti ignori. Ma non è così.

«Sono stata stupida perché…»

«Ho visto Scary Movie insieme a Harry, ho mangiato cioccolato con Zayn e Niall mi ha raccontato che cosa diceva Liam su di te, ma non me la sono presa. Cioè, non è colpa tua se gli piaci…» mi interrompe tutta d’un fiato, «non avrei dovuto reagire così»

«Invece hai ragione. Liam è un coglione, Niall un pettegolo, Zayn un ficcanaso, Harry un pazzo e Louis un triplo coglione» borbotto, «e tu devi smettere di fumare… puzzi»

Le labbra di Lee si increspano in sorrisetto. «Sei tu che stai fumando la mia sigaretta!»

«Non sto fumando. Sto solo espirando qualcosa di a me sconosciuto fuori dalle mie labbra» spiego sardonica.

«Sei una cogliona»

Ridacchio, mentre Lee si volta finalmente verso di me con un minuscolo sorriso.

«Ma ti voglio bene per questo» sussurra.

Faccio finta di asciugarmi una lacrima. «Aileen, smettila, potrei commuovermi» tiro su con il naso. «Ma anch’io ti voglio bene»

Il silenzio che segue dopo non è né teso, né imbarazzato, né niente: tra amiche molto spesso non c’è bisogno di parole.

 Carrot's Corner anzi Louise's Corner

yay

Salve Peopleeeeeeeeee!

Come state? Sono immensamente felice e immensamente triste allo stesso tempo: uno, questo capitolo fa cagare gli uccelli stitici, secondo, tutto accade troppo velocemente ma l'ho fatto apposta quindi non mi tirate dietro le scarpe, terzo, amo Niall Horan. AHAHAH

Non sono stata a rileggerlo, mi faceva un po' di fatica :3 In questo capitolo c'è molto di me: amo Taylor Momsen (che è Diane, tra l'altro) e Hayley Williams, amo i Guns 'n' Roses e i Muse, e penso che Scary Movie sia una cagata, ma mi ha fatto ridere AHAHHA

Comunque quelle domande sono apparse un po' di tempo fa su twitter: le ho fatte anch'io e l'ho copiate bellamente da lì :3

Spero non vi abbia delusa con 'sta cagata e grazie a tutte voi per quei 16 preferiti, quelle 6 ricordate, quelle 33 seguite :3 vi amo.

Ah, siccome ho una mente bacata, su Twitter sono quella che ha avuto l'idea di fare un gruppo femminile che fa la parodia dei 1D, insieme a Juls (Lady Jonas qui); Sarah (DemsMuffin qui); Rebecca (_Ladyme qui); Andreea (__PleaseStay). Ognuna di noi fa uno 1D al femminile AAHHAHA Siamo troppo fighe ùù

Ebbene sì, sono una UANDAIRESCION AHAH perciò, followateci tutti quanti.

@uandairescion 

@NiallaOfficial (Becky)

@Louise_Tomlinso (la sottoscritta)

@Real_LiamaPayn (Andreea)

@Harriet_Styles (Sarah)

@ZaynaMalik1D (Juls)

Ma se volete followarci come personcine normali e non i nostri alter ego, eccoci qui:

@__ohluna

@_Ladyme

@TheHariboGirl

@__PleaseStay

@DemsMuffin

Ah, e ordinate il nostro singolo Cosa Ti Fa Bella su Itunes AHAHAH

Alle mie quattro pazzoidi, perché vi voglio tanto bene :3 

Marii/Luna/Louise

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Capitolo 10
*** 10. ***


cap 10 wedding

~Wedding

wedding

10

 

«Voglio far pace con Liam» esordisce all’improvviso, ancora distese sul suo letto, «dopotutto è ancora il mio miglior amico, no? Anche se sarà un po’ più difficile…»

«Non sarà difficile! A meno che tu non te lo sbatti appena girate l’angolo!»

«Diane, sei oscena»

«Lo so,» ridacchio, «sarà solo un’amicizia un po’ cauta… anche lui è parecchio confuso in questo momento…»

Lee si gira su un fianco per guardarmi e un sorriso malizioso le dipinge il viso stanco.

«Chissà come l’ha presa Louis…»

Di scatto volto la testa verso di lei. «E ora cosa c’entra Louis?»

«Be’, è innamorato di te» dice Lee, stringendosi nelle spalle. «Siamo finite in un quadrilatero amoroso…»

Annuisco. «Già… altro che triangolo! E poi cosa stai dicendo, Lou non è mica innamorato di me! Ora mancano solo Zayn e Niall, tanto Harry è già innamorato di Louis!»

«Appunto, dove sono loro due?» chiede Lee, alzandosi dal letto con un’andatura altalenante, come se non si fosse mai alzata in quei giorni. «Li hai lasciati giù, vero?»

«Sì, probabilmente ti staranno svuotando la dispensa»

Aileen ride, prima di rimirarsi allo specchio e sistemarsi i capelli arruffati; d’altro canto io mi alzo con una fatica immensa, apro la porta ed esco sul pianerottolo, per poi scendere le scale.

«A proposito, perché prima Zayn era così sconvolto?» chiedo incuriosita, saltando l’ultimo scalino.

Aileen mi precede in cucina. «L’ho esasperato un po’ su Liam, poi ci siamo addormentati»

Appena varchiamo l’arco della cucina, vediamo i due in questione che stanno mettendo merendine, cioccolatini, caramelle, patatine sul tavolo per divorarle.

«Vedo che avete fatto pace» commenta Niall, infilandosi in bocca una buona dose di patatine alla paprika. «Sono contento»

Il viso di Aileen si piega in una smorfia. «Sei contento perché ti stai mangiando la mia scorta anti depressione»

Con un sorriso frego a Zayn il cioccolatino che ha in mano, siedo vicino a lui e comincio a torturarlo di domande, tutte contenenti “vas happening”, tanto per farlo arrabbiare.

«Smettila, Diane. Mi stai facendo venire i nervi, non solo perché la gente ha cominciato ad andare a giro con le magliette con scritto “vas happening” sopra, ma anche perché mi stai rompendo quelli che ho»

Lee ridacchia, addentando una barretta al triplo cioccolato bianco. «Fai moda, Zayn»

Niall non dice niente, troppo occupato ad ingozzarsi di cibo: manca poco si strozza con una caramella alla menta, sotto le risate spasmodiche di Zayn e quelle soffocate di Lee.

Mi passo una mano tra i capelli, sorridendo lievemente alla scena di Niall che, rosso come un pomodoro maturo, si sta riprendendo con lentezza. Lee gli porge un bicchiere d’acqua, tanto per farlo calmare.

«Psicologo, non mi puoi morire ora» commento sarcastica, mentre Niall ingolla tutta l’acqua in un sorso. «Dobbiamo affrontare la situazione Liam Payne»

E l’acqua attenta alla vita di Niall un’altra volta: pare che questo ragazzo debba morire da un momento all’altro. Zayn è allibito, ma non perché gli dispiaccia aiutarci o roba del genere, credo che sia meravigliato dalla velocità delle cose.

«Di già? In un attimo siete tornate migliori amiche, ora volete andare a cercare Liam come se lui non avesse baciato te, Diane… ma che vi prende?» esclama Zayn.

Lee si stringe nelle spalle. «Ho pianto in solitudine per tre giorni, e ora voglio mettere a posto le cose… Diane vuole arrivare preparata al matrimonio» e sorride maliziosa.

Con “Diane vuole arrivare preparata al matrimonio” non so cosa intenda quella mente perversa di Lee – sicuramente si sarà già fatta una di quei filmini mentali dove la protagonista e il promesso sposo si saltano addosso (non che mi schifi l’idea) e si promettono amore eterno – ma non ho veramente intenzione di presentarmi al matrimonio di Louis con un litigio alle spalle. Voglio bene a Liam: sono sicura che, anche con un po’ di diffidenza, riuscirà a ricostruire un rapporto con Lee.

… se me lo ripeterò all’infinito ci crederò.

«Con “voglio mettere a posto le cose” intendi che lo stuprerai?» chiedo divertita, scatenando l’ira di Lee. Lei prende un biscotto al cioccolato e me lo lancia addosso. «Non lo so, potrebbe succedere…»

Zayn è ancora più allibito di prima, povero cucciolo, non è abituato ai discorsi perversi tra me e Lee; Niall fissa golosamente una barretta di cioccolato al latte. Poi una ragazza non si deve incazzare: Horan mangia quanto Harry, Louis e Liam messi insieme e non ingrassa neanche di un etto; se fossi al suo posto, adesso mi starebbero caricando con una gru su un elicottero per portarmi in ospedale per una lavanda gastrica.

«Allora tu e L…» a interrompere Lee è la mano di Zayn, che scuote la testa scioccato.

«Non voglio sentire i vostri discorsi perversi su due dei miei migliori amici, e neanche Niall vuole sentire voi che decantate…»

Lee scoppia a ridere spasmodicamente, quasi si butta di sotto dalla sedia, e io non posso fare a meno di seguirla a ruota, ma non mi sganascio: ridacchio sottovoce, attenta a non farmi scoprire. Niall sembra essere in un universo parallelo, impegnato in una dura relazione con il cibo.

«Zayn, sei geloso!» boccheggia lei, tenendosi la mano sulla pancia, «Ti piacerebbe che si decantasse le tue, di doti, vero?»

E qui non ce la faccio, tutta quella santa serietà che ho appena raccolto da quelle povere scorte che ho dentro di me, va a farsi fottere; e mentre Lee sta ululando come una matta, la sottoscritta si sta rotolando in terra e Niall sta mangiando beatamente il suo cioccolato, Zayn ci manda gentilmente a fare in culo, molto imbarazzato.

«Scordatevi che vi porto da Liam!» ringhia irritato.

Lee continua a ridere. «Tanto abbiamo Niall! Vero che ci accompagni, Nialluccio?» miagola.

Okay, Nialluccio non l’ho mai sentito nella mia vita, e in più è tremendamente rivoltante: Aileen sembra che voglia ricordarmi sempre di più la figura scheletrica di Joy.

«Devo finire di mangiare» biascica lui, gli occhi concentrati sul cibo. Poi alza di scatto la testa. «Come mi hai chiamato, Lee?»

«Nialluccio» ripete lei, tra le lacrime.

Niall inarca un sopracciglio biondo. «Nialluccio?»

«Sì,  Nialluccio»

Sembra che a Niall ci voglia un po’ prima di assimilare l’orrendo nomignolo che Lee gli ha affibbiato.

«No, Nialluccio, non ti accompagna» biascica lui. Allontana pigramente una carta di una barretta Mars. «Hai la tua macchina, Lee, perché preferisci che sprechi la benzina?»

«Perché siete voi quelli ricchi, qui. E ho finito i soldi per pagarmi la benzina: li ho usati per pagare questa maglietta» Lee indica la canottiera azzurra che ha addosso.

Zayn la guarda allibito, ancora scosso per le battutacce di prima. «Hai speso tutti i tuoi soldi in vestiti? Sei sicura di stare bene, Lee?»

Mentre osservo divertita il battibecco tra i due, mi sporgo verso Niall per afferrare la bottiglia di Coca Cola da un litro e rovesciandola nel bicchiere, continuo ad ascoltare Lee e Zayn che discutono sulla sanità mentale della prima.

«Non sono mai stata meglio di così! Tutto merito di Diane»

«Ehi, grazie, Lee!» esclamo compiaciuta: ho finalmente il merito di qualcosa! Zayn non ribatte, si rifiuta. «Allora chi ci accompagna a casa Payne?»

Niall pilucca distrattamente da un sacchetto di patatine vuoto, Zayn borbotta, Lee picchietta impaziente le dita sul tavolo.

«Io no» decreta Niall. «Ho già accompagnato Diane»

«E io sono già venuto qui e accompagnato Harry da Liam»

Roteo gli occhi al cielo: perché ci sono capitati due che pensano soltanto al cibo, che sono un ficcanaso e uno psicologo, e anche un po’ tirchi?

«Dai, Nialluccio»

Niall scuote la testa ripetutamente, e Lee si scoraggia di fronte alla sua espressione: poi con un sorrisetto si rivolge a Zayn.

«E tu, Zaynuccio? Ti prego, ti sei già mangiato la mia scorta anti depressione!»

Dopo varie ore di preghiere di Lee a Zayn, che povero cristo stava ad ascoltarla con la sua vocina irritante, lui accetta e si alza in piedi mormorando insulti. Niall lo segue e afferra con un gesto brusco le chiavi della sua auto: alla fine capita che finisco nell’auto di Niall e Lee in quella di Zayn, tanto perché nessuno restasse solo.

Appena siamo di fronte a casa Payne, vedo che Lee non osa scendere da quella macchina e il mio cellulare vibra nella tasca. Ecco, ha i primi ripensamenti.

«Diane, non posso farcela»

Sospiro. «Sì, che ce la puoi fare! Ora alza quel culetto dal sedile ed esci, poi se ci riuscirò farò il lavoro sporco per te»

«Ma Diane, non sei tu quella che deve ammettere di avere una cotta!»

«Non è necessario che tu glielo dica!» esclamo, dando un’occhiata a Niall, che tra poco si addormenta sul sedile. Gli mollo un pizzicotto e lui si lamenta. «Insomma, Lee, dirai che la tua reazione è stata sconsiderata o roba del genere: se non vuoi che capisca, non devi farglielo comprendere e sfoderare la tua vena artistica»

«E se quella vena artistica è andata in vacanza? … Ahi, smettila, Zayn»

Alzo gli occhi al cielo. «Non c’è mai stato un momento in cui la tua vena artistica sia andata in vacanza» mugugno spazientita. «Ora esci dall’auto di Zayn»

«Devo uscire: ho un braccio nero per colpa dei suoi pizzichi» bofonchia Lee, riappendendo.

Ripongo il cellulare nella tasca dei jeans, mi volto verso Niall che sta quasi sonnecchiando – dopotutto dopo una scorpacciata ci vuole un pisolino, ma non riuscirà mai a raggiungere la grande capacità di addormentarsi ovunque come Louis.

«Niall, andiamo»

Lui mugugna. Ma è possibile che ogni santa volta che entra in macchina cada in uno stato comatoso? Sarà forse per i tre Kinder Bueno, i cinque Mars, i due Duplo, le sette caramelle alla menta, i quattro pacchetti di patatine, il mezzo litro di Coca Cola… anch’io starei male se mangiassi tutta ‘sta roba solo a merenda.

«Se ti fa male la pancia, sono cavoli tuoi: mangi quanto un maiale. Ora muoviti» borbotto, spingendolo con molta delicatezza – il sarcasmo è evidente – verso la portiera. Niall la apre e si trascina verso di me. «Che hai?»

Lui si stringe nelle spalle. «Non voglio sentire le urla-scuse di Liam: fanno venire il mal di testa»

«Liam urlerà?»

Niall annuisce con aria grave. «Comincerà a urlare e poi si calmerà… ovviamente dopo quindici minuti»

«Pace, Aileen si farà venire il mal di testa e tu e Zayn lo stesso»

Comincio a camminare per il “sentiero” di ghiaia che porta a casa di Liam: già scorgo la figura di Lee che sta sbattendo i piedi dal nervoso, mentre Zayn cerca di calmarla ma inutilmente.

«Posso astenermi?» biascica ancora Niall, e roteo gli occhi al cielo. «Ti accompagno a casa, in cambio»

«Con il cavolo, Horan» lo afferro violentemente per un braccio, trascinandomelo dietro come un cane al guinzaglio. «Dovrai subire la sorte»

Niall rilascia un prolungato lamento, che non fa altro che aumentare il mio nervosismo già instabile. Senza che nessuno mi dica niente, né protesti – saggia decisione – suono il campanello di casa Payne e, come è successo prima con Lee, ad aprirci è Harry che mostra il suo solito sorriso smagliante da castorino.

Ora, sono l’unica persona in questo mondo che dice che assomiglia ad un castoro dolce e simpatico… be’, c’è una vaga sembianza, no? … no.

«Ciao, ragazzi… state cercando Liam?»

Eh no, Harry, siamo venuti qui per raccontarti di come ci siamo tutti riappacificati e come viviamo bene tutti insieme allegramente a casa di Lee, dove si diffondono sostanze allucinogene non identificate.

Lee annuisce impercettibilmente, stringendo un braccio di Zayn con così tanta potenza che lui manca poca crolla ai suoi piedi, agonizzante.

«Lee, il braccio di Zayn sta per diventare viola» le fa osservare Harry, indicandoglielo; lei lo molla subito e borbotta qualche scusa.

«Dobbiamo parlare con Liam, sta piangendo chiuso in camera sua?» chiedo sarcastica, «dobbiamo chiarire un paio di cosette»

«Se inizi così inizi male, Diane» dice Harry, un po’ risentito.

Okay, o è incavolato con me per la faccenda di Louis, o prende le parti di Liam nella vicenda.

Roteo gli occhi al cielo. «Non voglio replicare… ora ci fai cortesemente passare? Altrimenti Lee esplode e Niall temporeggia»

Nel mentre, Harry mi scocca un’occhiata torva. Poi, con un sospiro, si scosta, ci fa passare e richiude la porta alle sue spalle; Aileen sta cercando freneticamente Liam per le stanze – pare che la paura sia passata -, Zayn sta già chiacchierando con Harry e Niall sul divano, probabilmente sul fatto che sono stata io a fare casino e tutto.

Non mi resta che seguire quella scalmanata di Lee, che saltella da una parte all’altra del corridoio.

«Liam?»

I capelli spettinati di Payne fanno capolino da una porta poco più in là, e Lee si blocca all’improvviso. Poi saluta imbarazzata con una mano, mentre mi avvicino a lei con cautela. Nel silenzio che segue dopo si sentono soltanto i bisbigli e le risate di Niall, Zayn e Harry, provenienti dal salotto accanto.

«Ciao, Liam. Come va?»

Lui si stringe nelle spalle. «Va» replica asciutto.

«Possiamo  parlare tutti e tre insieme?» pigola Lee, dondolandosi sui talloni con aria imbarazzata.

Liam annuisce e scostandosi ci fa cenno di entrare in quella stanza che poi si rivela un’enorme posto dove c’è di tutto: da una chitarra a un pallone da calcio a un canestro per il basket. E c’è puzza di maschio. Forse i ragazzi hanno trascorso qui gli ultimi due giorni, o forse è camera di Liam.

Lee entra in quella stanza come se fosse perfettamente a suo agio e la conoscesse da una vita, scosta con tranquillità un mucchio di panni – non mi chiedo che cosa siano – e si siede sul divano. Decido saggiamente di sedere a terra, appoggiando la testa accanto alle gambe di Aileen, che ancora nervosamente le muove.

«Bene» esordisco dopo attimi di silenzio imbarazzato, «siamo qui per parlare di quello che è successo l’altro giorno… già, siamo qui per questo»

«Okay…»

Lee è incerta e preferisce guardare degli strani quadri attaccati alla parete, piuttosto che fissare Liam in faccia; lui, d’altro canto, sembra in un’altra dimensione, e gli unici rumori che si sentono sono gli sghignazzi di Zayn.

 «Oh, andiamo, Lee, sei stata tutto il tempo a dirmi che ti dispiaceva per Liam, poi ti fai venire l’indecisione e non parli!»

Lei inarca un sopracciglio. «Potevi evitare di rivelare questi dettagli, magari»

«Be’, allora datevi una mossa e chiaritevi: tanto so che c’entro anche io in mezzo, quindi magari prima iniziamo prima finiamo.» bofonchio spazientita. Lee fa per afferrare qualcosa di metallico da un tavolino, poi ritira la mano. «Devo boicottare un matrimonio, e non mi sono venute ancora idee brillanti»

«Certo, il tuo problema è solo quello» borbotta Liam, incupendosi.

Lee gli lancia un’occhiataccia. «E il tuo è quello di baciarla per mandarla in confusione, vero, Liam? Lo sai che è innamorata di Louis!»

Perfetto. Grazie Aileen per questo tuo esauriente riassunto su ciò che è successo nelle puntate precedenti di questa Soap Opera chiamata “la vita di Diane”. Almeno siamo arrivati al punto cardine, ma Liam sta rischiando un embolo.

«Bene, parliamo di questa cosa» sbotto finalmente con ovvietà. «Da dove iniziamo? Dalla cotta di un mese e mezzo di Liam oppure dal tuo innamoramento per lui di cui non vuoi parlargli?»

Ora Lee mi ammazza, mi uccide con violenza con un calzino di uno dei ragazzi tirato fuori da sotto il divano e me lo fa annusare.

«O parliamo del fatto che tu debba dire a Louis del tuo innamoramento di tre anni?» sibila Lee, fulminandomi. Liam sta boccheggiando incredulo: ebbene, non crede che la sua migliore amica sia cotta di lui.

Gonfio le guance. «Quello che devo dirgli saranno profondi cavolacci miei!» ringhio, «e tu, Liam, di’ qualcosa!»

«Già, visto che ormai Diane ti ha informato di tutto, sarebbe bello che tu dicessi la tua» biascica Lee accigliata. Si lascia sprofondare sul divano. «Rispondi»

Liam sembra risvegliarsi da un coma e scuote la testa con veemenza prima di passarsi con aria corrucciata una mano tra i capelli. Mi sto innervosendo in un modo incredibile: se questa situazione non si risolverà in meno di due minuti, rinchiuderò quei due zucconi in una stanza, ma invece mi sono infilata nel mezzo ed è inevitabile che in quella stanza ci finisca anch’io. Oh povera me.

«Be’… Diane, mi dispiace. Sapevo che tu non volevi, eppure l’ho fatto lo stesso… e Lee, non so che dirti: sono confuso» borbotta Liam sincero, mentre Lee annuisce inespressiva. Avrebbe voluto sentire altro, ma non replica e si impone di accennare un sorriso. «Avrei voluto tanto non dire queste parole…»

«Ti capisco, non ti preoccupare.» lo interrompe lei: non vuole sentire altro, vuole rinchiudersi in sé stessa, «ma Diane non vuole essere infilata in questo casino»

Tanto ormai nella merda ci sono già, Lee, c’è una probabilità su due che non saremo più amiche come prima solo perché il tuo migliore amico è un coglione che per confondermi si mette a baciarmi di fronte all’universo intero. E menomale diceva che l’Italia gli piaceva di più!

«Ormai ci sono di già» preciso, scoccandole un’0cchiata. Lee mi fulmina, come dire ‘ti sto proteggendo io’, non ci giurerei. «Devi solo promettermi Liam che non farai mai più una cosa del genere, perché se ci riprovi diventi femmina»

Esauriente, come spiegazione. Lui si limita ad annuire, ma non riesco realmente a decifrare la sua reazione; sembra che stiamo affrontando la situazione con leggerezza e superficialità. Ed è così, ma forse è un argomento troppo delicato da trattare.

A me basta che si torni tutti amici e basta, il resto che importa.

«Ora siamo tutti amici di nuovo! Yuppi! Bene, ciao» e sgattaiolo fuori dalla porta, perché so che Aileen vuole parlare da sola con Liam.

Con la fortuna che ho forse si salteranno addosso e si dichiareranno amore eterno, mentre io resterò sempre zitella perché permetterò che Louis si sposi con una sottospecie di Hello Kitty. MAI!

Piombo da Zayn, Niall e Harry come un uragano, spaventandoli e lanciandomi precisamente sopra le loro ginocchia. Hanno una grande voglia di uccidermi, lo so.

«Secondo voi se metto del veleno in un bicchiere d’acqua Joy lo beve?»

Zayn geme, Niall ridacchia e Harry – sono con la testa sulle sue ginocchia – mi fa un dolce pat-pat sul capo.

«Ancora con ‘sta storia, Diane?» mugola Zayn, «lascia stare quella poveraccia»

«Quella poveraccia è più ricca di me e Aileen messe insieme» velocemente tiro un calcio a Zayn, «e poi con il cavolo che mi arrendo»

Harry alza il pugno al cielo, con entusiasmo. «Ben detto, Diane! Secondo te una pasticca di ecstasy in un drink e un modello di intimo vanno bene per tradire Lou?»

Ridacchio, seguita a ruota da Niall, Zayn è allibito come non mai: lo sapevo che avevo degli alleati nascosti! Ah, cinque contro uno, Malik!

«Harry!»

«Harry, che ne dici di tagliarle i freni dell’auto?» propongo, gli occhi mi brillano.

«Diane!»

Sbuffo. «Sta’ zitto, Zayn, non capisci l’importanza di avere un alleato come Harry e uno come Liam e anche uno come Niall!»

«Io non sono un tuo alleato, Diane» dice Niall, e picchietta le mani sulla mia pancia. Poi sorride, un sorriso malefico. Oh no, oh no, no no no no.

«No, Niall, non azzardarti a farmi il solletico!»

Niall Horan potrà sembrarvi dolce, simpatico, tanto tenero, un panda con la fame chimica, ma in fondo è una merdaccia. Perché mi fa da psicologo, quello stronzo sa ogni dettaglio oscuro di me, a partire dal fatto che non sopporto il solletico sulla pancia. E Louis ama torturarmi per ore, magari a digiuno perché altrimenti gli vomito addosso.

«Ti regalo il barattolo di Nutella da cinque chili, lo prometto, ma tu non osare avvicinare quelle manacce alla mia panza…»

«In effetti sei un po’ ingrassata, Diane, sicura che ti stia il vestito?»

«Harry!» lo riprendo irritata, mentre vedo che le mani di Niall si avvicinano pericolosamente. Zayn è ancora allibito per prima, quindi inizia a prendermi a pizzicotti. «E tu, Malik, smettila di pizzicottarmi o altrimenti alzo una gamba e ti spacco il nasino»

Velocemente, sia per sfuggire alle mani di Niall che ai pizzicotti di Zayn, mi rigiro tanto che cado dalle ginocchia dei ragazzi e batto il mento sul pavimento: subito Harry si china su di me con aria preoccupata. Gemo, con il vago desiderio di uccidere Zayn a pizzicotti e Niall con il barattolo della Nutella.

«Diane, stai bene?»

Ancora sono distesa a terra a faccia in giù, con una smorfia. « No » biascico, « dovrei stare bene?»

Zayn si fa scrupolo di tirarmi un calcio per vedere se sono ancora viva, poi con l’aiuto di Niall riescono a mettermi a pancia in su: vedo tre paia di occhi che mi scrutano incerti.

«Porca vacca che livido che hai…» commenta Zayn con un sorrisetto.

Ho  un livido?! Ho un cazzo di livido? Quanto fondotinta mi ci vorrà per nasconderlo? Santo Cielo che disgrazia!

Subito scatto in avanti, quasi battendo la testa contro il tavolino di cristallo. «Ho un livido?!» sbraito esasperata, «un livido prima del matrimonio! Disgrazia!»

Niall ridacchia. «Così assomigli molto di più a Joy… magari Louis ti scambia…»

«COSA?!» urlo, alzandomi di scatto e andando verso lo specchio più vicino. «Non posso assomigliare a Joy! Non posso!»

Mi osservo bene allo specchio: non sono Joy, sono me. Sono una me messa male senza eye-liner, con dei capelli osceni e senza lividi da nessuna parte. Sento che Harry e Niall ridacchiano, mentre scorgo Zayn che fa per accendersi una sigaretta.

«Non fumare qui dentro!» sbraito, lanciandogli dietro un pupazzetto che lui facilmente scansa. «Sei un pericolo per gli altri!»

«Ma Diane, tu hai fumato quando eravamo da Lee…» mi fa notare infastidito Zayn, ma la mia occhiataccia lo convince a riporre la sigaretta.

«Fumare fa male alla tua salute e a quella di chi ti sta intorno… non ti senti in colpa, Zayn? Accorci la vita degli altri ragazzi!»

L’insulto che mi rivolge può essere riassunto in un “vaffanculo” chiaro e tondo, mentre Niall si massaggia lo stomaco informando tutti che la sua fame chimica sta tornando all’attacco; Harry mi scruta sospettoso.

«E smettila di fissarmi, Styles! Poi non ho un livido, non ce l’ho!»

So quello che sta passando per la testa di Harry: le sue facoltà mentali sono andate perdute, povera Diane. Sono sana, invece, e totalmente capace di dire, fare e decidere da sola.

«Diane, ti si sente sin dall’altra stanza» commenta divertito Liam entrando nel salotto. Aileen lo segue subito con un sorrisetto, che però nasconde una traccia di illusione.

«Allora siete vivi!» esclama Harry felice, «Be’, pensavo che Lee ti uccidesse, Liam, e allora i One Direction sarebbero andati a quel paese…»

«Ho fame»

«In realtà non è successo niente, abbiamo parlato e basta dopo che Diane ci ha mollati ed è venuta di qua…» spiega Liam, stringendosi nella spalle.

Lee annuisce. «Già, quindi abbiamo deciso di tornare amici… senza complicazioni amorose in mezzo» aggiunge.

Quel tono di voce allegro non mi convince affatto, ma so che Lee è forte e se ne farà una ragione.

«Ho fame» ripete Niall.

«Non ce ne frega nulla, Niall.» sbotta Zayn, con la faccia desiderosa di prendere la sua sigaretta. «Ora manchi solo tu, Diane…»

«Già, che farai?» chiede Liam.

«Ho fame»

Sbuffo. «E basta, Niall» mi passo una mano tra i capelli, «Joy dovrà prima passare sul mio cadavere per mettersi quella fede»

«Così ti voglio!» esclama Harry entusiasta: ormai che è entrato nel giro non ne esce più. Zayn inarca un sopracciglio scettico, Lee accenna un sorrisetto. «E che hai intenzione di fare?»

Mi stringo nelle spalle. «Improvviserò» rispondo semplicemente.

Gli altri ridacchiano, tutti tranne Niall e Zayn, il primo borbotta mentre il secondo si rigira la sigaretta tra le mani.

«Ho fame…»

«NIALL!» esclamo sorpresa dalla sua fame chimica così… chimica? «Va, andiamo a mangiare, così quest’altro fuma»

«Ehi, Zayn, posso rubarti una sigaretta?»

Rapidamente ci allontaniamo tutti e sei da casa di Liam, ma in macchina di Niall non riesco altro a pensare se non al fatto che Louis si sposerà tra meno di due giorni.

Carrot's Corner

...

Buonasera donzelle! Ho appena finito di fare l'albero di Natale e ho due mani nere come carboni, delle serie sono andata a lavorare in miniera.

Quindi... eccomi qui con un capitolo che fa cagare i cinghiali stitici (i poveri piccioni sono morti da quanto poverini non sono andati in bagno... meglio cambiare animale, va) (?) AHAHHA

Avviso che questo è il prossimo capitolo è il penultimo, poi c'è l'ultimo e poi un Missing Moment sulla coppia Liam/Aileen, che tutti reclamano. In pratica c'è la gente mi sta facendo scoppiare il cervello (?) AHAHHA

Grazie per i 17 preferiti, i 7 ricordate e i 34 seguiti! Siete la mia forza! :)

Se volete leggere tra poco - non so quando - posterò una nuova long che si chiamerà - o almeno il titolo provvisorio è questo - "Like an Extra"... spero che possiate farci un salto. Quando la posterò. AHAHHA

Adoro quella gif di sopra, soprattutto la faccia tranquilla di Niall AHAHHA tanto cuore per lui <3

Ora me ne vado :3

Au revoir! (come so bene il francese, ohohohh (?))

Marii :)

                                                                     

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Capitolo 11
*** 11. ***


cap 11 wedding

~ Wedding

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11

 
Nel mio cervello sento già le campane che suonano festose, ma forse è solo una mia illusione: sono in ritardo, un ritardo voluto, perché ho intenzione di presentarmi all’ultimo minuto e proprio da Louis, tanto per fargli vedere che non l’ho abbandonato.

Harry sarà comunque il suo testimone dopo quello che è successo; Zayn è più eccitato dello sposo mentre Niall non vede l’ora di abbuffarsi al ricevimento.

«Ahi! Lee, stai attenta…»

Finalmente il rumore della zip che viene tirata su si diffonde nel silenzio: Lee è più nervosa di me, preoccupata per la riuscita della mia opera per lei impossibile. È tutto il giorno che mi dice che gli permetterò di sposarsi.

«Ecco fatto» biascica lei, dando un ultimo tocco ai miei capelli. Con una smorfia guardo lo specchio che riflette la mia immagine con l’eye-liner parecchio ridotto e i capelli raccolti in qualcosa di a me incomprensibile: sembro una bambina di due anni. «Sei carina così… anche se non ti sei voluta togliere tutto l’eye-liner almeno ora ti si vedono gli occhi»

Sbuffo. «Sembro una bambina di due anni»

Il riflesso di Lee sparisce dallo specchio, i suoi capelli castani acconciati semplicemente appaiono di nuovo accanto a me, che ancora mi osservo cinica.

«Dai, Diane, stai bene. Magari incontrerai qualcuno dopo che avrai permesso a Louis di sposarsi»

«Smettila» sbotto, alzandomi dalla sedia e facendo svolazzare il vestito verde. «Sai cosa farò, Lee… aspetta, ma che c’entra quella borsa verde con il tuo vestito rosa? Poi che schifo il rosa, scusa…»

«NON E’ ROSA!» sbraita, «è cipria, non rosa! Poi il verde gli dà un tocco di colore in più»

 Ridacchio, affrettandomi a prendere la mia borsa poco più in là e dando un’occhiata schifata allo specchio. Se mai doveste incontrare Aileen Sparks, mai giudicare il suo look: potrebbe squartarvi in mezzo alla strada e lasciarvi lì agonizzanti.

«Di’ la verità: volevi intonarti con me» ridacchio.

Lee accenna un sorriso, poi mi strattona per un braccio fino alla sua auto, dove mi infila dentro senza tanti complimenti e parte – come al solito – con una velocità da Formula 1.

«Potevi dirmelo se volevi farmi vomitare» commento sarcastica.

Lei si stringe nelle spalle. «Tanto il vestito è verde»

Me ne sto in silenzio, che è meglio, altrimenti Liam Payne si trova la migliore amica uccisa dall’improbabile ex damigella.

Non c’è nessuno sul sagrato della chiesa, quando arriviamo. Liam ci sta aspettando vicino alla porta, per scortarmi da Louis senza che mi si veda, e appena scendo mi fa un cenno sbrigativo. Lee si fa scrupolo di parcheggiare in mezzo alla strada per impedire un probabile passaggio della sposa: grande donna.

«Diane, vuoi dirmi quanto c’hai messo per arrivare?» bisbiglia Liam, spingendomi senza tanti complimenti dentro la chiesa. Aileen mi strizza l’occhio e cammina verso la navata, per poi infilarsi accanto a Zayn; Louis non è ancora arrivato e neanche Harry. «Non hai neanche troppo eye-liner…»

«Sta’ zitto, Payne, che qualcuno potrebbe scoprirci» borbotto, mentre lui mi infila dentro una stanza divisa dal resto delle cinquantamila persone che pullulano lì dentro. «Sì, ho capito che è laggiù in fondo… smettila di ripetermelo»

Liam mi batte una mano sulla spalla, mi strizza l’occhio e sparisce, lasciando la sottoscritta sola in una corridoio buio: una luce debole filtra da una porta e quando sento la voce di Harry, capisco che quella è la stanza giusta.

Silenziosamente accapo dalla porticina per fare in modo che Harry scorga la mia testolina bionda perfettamente acconciata da quella stilista improvvisata che è Lee. Appena mi vede, Styles sorride e apre la porta per permettermi di passare, per poi scavalcarmi e battermi una mano sulla spalla.

E basta con queste manate sulle spalle! Perdo un’articolazione!

«Promesso sposo, potresti cagare la tua migliore amica che è appena arrivata?»

Louis ha lo sguardo incollato allo specchio, ma quando sente la mia voce si volta e le labbra si increspano in un sorriso. La mia mente sta elaborando un film romantico nel quale i due innamorati si saltano addosso, si promettono amore eterno e scappano via fregandosene del matrimonio imminente.

Eh, magari.

«Oh, ciao, Diane» il suo sguardo si sposta sul mio vestito, «come sei bella oggi… c’è qualcosa di importante?»

Inarco un sopracciglio. «E’ sorprendente che tu scherzi anche in queste occasioni, sai?» borbotto divertita. Louis si alza, ha un’aria molto nervosa. «Smettila di girare attorno»

«Diane, io non sono sicuro…» biascica, una mano tra i capelli – fortunatamente – non pieni di gel.

La mia borsetta finisce qualche metro più in là, su un divanetto.

«Ti avevo detto che saresti venuto da me all’ultimo minuto e avresti detto di non essere sicuro… ma sei testardo, perciò…» sospiro, e poso le mani sulle sue spalle per poi cominciare a giocherellare con la sua cravatta messa male. «Ti voglio bene, sai, è normale che all’inizio tu abbia qualche ripensamento, ma forse all’altare sarai sicurissimo…» squadrai infastidita la cravatta, «chi è che ti ha fatto questo stupido nodo?»

«Harry»

Harry Styles è un disadatto di prima categoria. Velocemente gliela svolgo, un pensiero alquanto sconcio si fa largo nella mia mente.

Togligli tutto!

«Joy mi ha detto che ti sei ritirata all’ultimo minuto dal tuo compito… perché?»

Istintivamente stringo maggiormente la cravatta, ma mi sorprendo dal sapere che quella stronza della sua futura moglie non gli ha detto niente… e da una parte gliene sono grata.

«Capirai» sospiro. Ora la sua cravatta è a posto, gli tiro due pacche sulle spalle prima di allontanarmi. «E ora il mio ex-futuro marito sta per abbandonare la sua compagna ormai zitella per sposarsi con una bambolina» un sorrisetto mesto mi increspa le labbra, «non dimenticarti di me, Lou»

Sembra più una dichiarazione, ma devo mentire giusto il tanto per fargli credere che sono d’accordo con lui sul matrimonio… non permetterò mai che Hello Kitty lo tenga tra le sue grinfie.

«Se avrò una figlia la chiamerò come te» ridacchia.

«Spero che tu non abbia una figlia a vent’anni perché dopo quella stai sicuro che non ne avrai più a causa mia… diventerai sterile a forza di calci»

Lui gonfia le guance come un bambino. «E’ il ringraziamento per la mia futura figlia?»

«Di’ ancora “futura figlia” e arrivi zoppo all’altare, Tomlinson»

«Ma perché sei diventata così aggressiva all’improvviso?»

Perché, Louis, il solo pensiero che tu possa condividere un letto con quella zoccola di ragazza che ti sei trovato – probabilmente l’hai già fatto – mi ripugna enormemente, ma forse dovrei pensare ai cazzi miei invece di essere gelosa di quella lì.

«Lascia stare… niente di importante» biascico contrariata.

Louis si passa una mano tra i capelli castani, scompigliati. Fortunatamente non ha usato il gel perché altrimenti l’avrei colpito ripetutamente con la lampada che sta sul tavolo accanto a me.

«Se lo dici te…» borbotta con un sopracciglio inarcato. «Diane, vorrei che tu facessi una cosa per me»

«Dipende se la cosa è fattibile»

Louis arriccia un labbro. «Dovresti parlare di me di fronte a tutti» la mia espressione diventa attonita: come posso passare inosservata se devo parlare di fronte a trecento o giù di lì, invitati? «Cioè, Joy non sa di questa cosa ma so che approverebbe… all’inizio, voglio che tu parli di me» si affretta ad aggiungere affannato.

Resto alcuni attimi in silenzio, poi scorgo in quella alquanto strana proposta uno spicchio di opportunità.

«Va bene» annuisco convinta. «Ci vediamo dopo, allora»

Con un sorriso mi allontano, la mente tremendamente occupata a pensare qualcosa di decente da dire. Improvviserò. Ecco, improvvisare. La vita è un eterno improvvisare, probabilmente neanche Louis sa che cosa deve dire al momento di scambiarsi gli anelli con Joy – se ci arriverà, a quel momento.

«Louis?»

Appena sono alla porta mi volto, vedendolo ancora lì in piedi a squadrarmi (c’è una probabilità su due che stesse guardando il mio culo, ma potrei anche sbagliare…). Lui alza la testa, come confuso.

«Sai già cosa dire al momento “x”?»

Louis si stringe nelle spalle, con un sorriso sulle labbra. «Improvviserò»

Improvviserò. Anch’io, improvviserò.

 

***

 

La cerimonia è appena iniziata e sono infilata in un angusto angolino tra Liam e Niall, in mezzo, con il respiro che mi si sta mozzando perché cercano di nascondermi per bene, visto che Lucy è proprio accanto a Harry e gli sorride affettatamente. Accanto a lui, Sarah sta cercando di non tirare la borsetta addosso alla meringa viaggiante.

«Dove cazzo è Lee?»

«E’ accanto a Zayn, in quella panca laggiù» sussurra Liam, spostandosi verso Niall. L’altro si avvicina a lui e si schiarisce la gola con molta disinvoltura. «Niall, sei rigido!» sibila di nuovo Liam.

«Tanto non ci scopre nessuno… tra poco è il momento» ribatte infastidito il biondo.

Devo dire che mi era venuto da vomitare al sentire la marcia nuziale, si nota che il vestito di Joy è un po’ malmesso (la parte ricucita la vedo solo io, perché l’ho manomessa, però al resto del mondo è quasi invisibile) e Louis non fa altro che girarsi per cercare la sottoscritta.

«Niall, mi stai infilando il tuo braccio nella costola e tu, Liam, evita di sorridere maliziosamente quando mi sistemo il vestito ad altezza tette»

Niall grugnisce una risata.

«Se ce l’hai troppo piccole per quel vestito…» sghignazza Liam. Ho una gran voglia di infilargli il tacco nel ginocchio. «Diane, esiste anche la carta igienica o la plastica»

«Che coglioni che fate! Prima mi dite che ho le tettone, poi ce l’ho troppo piccole… ma andate a fare in culo»

Mi sembra di scorgere una smorfia sul viso di Niall. «Diane, siamo in una chiesa: sta’ zitta»

«Niall, riprendi Liam, che sta facendo osservazioni sulle mie tette» sibilo, mentre vedo Niall che ridacchia. «E prendigli la mano, così fate la bromance»

«E comunque le osservazioni sulle tue tette le fa anche Louis» precisa Liam con un sorriso.

«Louis le fa da sempre, anche a tredici anni le faceva» bisbiglio adirata, «non mi chiedo in che posto l’abbiate portato per celebrare l’addio al celibato»

Liam si stringe nella spalle. «Siamo stati a casa»

«Eh, certo…» sussurro, «quante bottiglie di birra e spogliarelliste c’erano?»

Niall infila il suo gomito contro le mie costole, ancor più profondamente. «Nessuna» ripete.

«Sicuri?»

Mi do ancora una piccola sistematina al vestito: è vero, mi sta largo alle tette.

«Sta’ zitta e muoviti; è il tuo momento» sibila Niall, allontanandosi da Liam e guardandomi mentre mi acconcio i capelli. «Diane, porca vacca!»

«Gente, non siamo a uno spettacolo! È un assurdissimo matrimonio!»

Liam mi dà una spinta con una mano. «Se non ti dai una mossa, questo assurdissimo matrimonio sarà fatto e Louis si sposerà con Joy»

«Col ca…» l’occhiata che mi rivolge Niall mi fa zittire. «Ehi, volevo dire “col cavolo”!»

Liam finalmente smette di fissarmi, Niall si scosta il giusto per permettere che ci passi con comodità, poi entrambi sospirano quando per l’ennesima volta alzo il vestito ad altezza tette e sistemo i capelli.

«Ma vuoi muovere quel culo?!» sbraita Liam, sembra quasi isterico. «E’ la quarta volta che Louis ti chiama e Lucy sta sghignazzando come una gallina!»

«Sembra che stia per morire soffocata»

Increspo le labbra in un sorriso. «A me non dispiacerebbe per niente»

«Vai, Diane!» gli occhi azzurri di Niall si sono trasformati in fuoco puro.

Alla svelta, varco la navata tipo modella a New York (ci manca solo la musica sexy di sottofondo) sotto lo sguardo allibito della Strega, che boccheggia e mi indica ripetutamente: Sarah le tira la borsetta nello stomaco, e solo per questo merita la mia stima.

Lancio un sorriso radioso a Louis, che orgoglioso si aspetta un discorso carino e pieno di ricordi affettuosi. Se davvero vuole questo, allora rimarrà un po’ deluso dalla mia improvvisazione; perché nonostante fossi schiacciata contro Niall e Liam e stessi litigando con loro riguardo alle mie tette, un’idea ha già attraversato la mia mente.

Mi schiarisco la gola. «Circa mezzora fa, non so quanto tempo sia passato da quell’orribile marcia nuziale che mi risuona nel cervello, Louis mi ha chiesto di parlare di lui. E so che l’inizio può sembrare un po’ negativo, anche perché io non mi sarei dovuta presentare come avevo promesso a te, Strega, e sì, sto parlando di te, Lucy.» Scorgo l’occhiata orgogliosa che Lee mi lancia, Harry che sta applaudendo di già sotto la panca e la faccia rossa pomodoro di Lucy. Il mormorio tra gli invitati aumenta a dismisura. «Ehi, ehi, gente, datemi un po’ d’attenzione: non siamo qui a parlare di quanto sono contraria a questo stupido matrimonio, ma sto cercando di esprimere i pregi del mio migliore amico, perciò ascoltatemi.

«Be’, Louis è… Louis, sei… un emerito cretino» sbraito, «mi vuoi spiegare che cavolo ti è venuto in mente sposando una come lei? Ma l’hai vista?! Joy, da dove sei uscita, da Hello Kitty o dalle favole dei Grimm?! … Ma lasciando perdere la tua sconosciuta provenienza, Johnson, e la tua stupidità immensa, Tomlinson, che spero vivamente che dopo questo discorso l’intelligenza ti riprenda completamente e che l’effetto del filtro d’Amore che la bacucca ti ha spruzzato addosso finisca, dobbiamo parlare veramente delle cose importanti, iniziando dal motivo per cui io non dovrei essere qui, ma ci sono.

«Tutti sapevano che ero contraria a tutto ‘sto casino. Be’, non vi siete neanche arresi quando ho tagliato il vestito a Joy, quando ho cambiato il bouquet, quando ho riprogrammato le damigelle, quando mi sono messa un paio di capelli castani in testa e sono andata dal catering per eliminare il tutto» la madre di Louis sta diventando paonazza, come Lucy, mentre il resto degli invitati continua  a bisbigliare sorpreso. Louis mi fissa come se fossi un alieno e una morsa si stringe dentro di me. «Mi dispiace, Louis, sono stata io. Ho pregato Harry perché si prendesse la colpa di qualcosa che avevo compiuto io stessa, e lui l’ha fatto. So benissimo che la nostra amicizia è finita, ma ho un buon motivo per cui ho organizzato tutto questo piano e adesso te lo spiegherò» Lui continua a guardarmi sorpreso, gli occhi azzurri quasi lucidi e la testa che si muove ripetutamente a destra e a sinistra.

Prendo un profondo respiro prima di continuare. «Due anni fa, non so se ti ricordi, tu mi dissi che se non ti fossi trovato una ragazza prima, sarei stata io la tua futura moglie. Ovviamente stavi scherzando, ma il mio cuore un po’ ha creduto a quello strano scherzo, e ci crede tuttora» vedo Lee che tira fuori un fazzoletto, così per prendermi in giro. «Sparks, rimetti quel fazzoletto a posto: non voglio far piangere nessuno» ringhio. «Comunque stavo dicendo… ah, invece di temporeggiare inutilmente, vengo subito al sodo: Louis Tomlinson, io ti amo. Mmh… è strano che io lo dica così facilmente, ma qualcuno mi ha detto che tra “piacere” e “amare” non c’è tanta differenza: amare non è altro se non piacere intensamente»

Rimango pensierosa alla mia affermazione, come se il tempo si fosse fermato, poi scoppio a ridere.

«Ho davvero detto queste parole?» boccheggio incredula. «Comunque ora ho finito, non resta che scusarmi e basta: sposatevi e ponete fine alla mia tortura, così sarete felici e contenti, ci saranno gli arcobaleni nel cielo, gli unicorni attraverseranno felici Doncaster in tutta la sua integrità, sfornerete una squadra di calcio e… che schifo, dai, non ci posso neanche pensare» mi passo una mano tra i capelli con un sorriso nervoso. «Felicitazioni, e basta. Potete andare avanti»

Gli unici rumori che si sentono sono i rumori dei miei tacchi che scendono le scale e quelli di Lee, che mi seguono nel percorrere la lunga navata scossa dai brusii. Non lancio né un’occhiata a Louis, né a Joy, né a Lucy; so solo che me ne sto andando.

Da vincitrice.

Il sole picchia forte su di noi appena usciamo: il sagrato sembra un lastra di carboni ardenti, e fa caldo, tanto caldo. In realtà sento freddo: mi sembra di camminare con i piedi nudi sul ghiaccio, ovunque si è espanso.

«E’ stato un discorso geniale» commenta Lee con un sorriso. «Un po’ doloroso, ma geniale…»

«Volgare, ma ad effetto» la voce di Niall riecheggia alle mie spalle: lo immagino già con un sorrisetto timido e le mani nelle tasche dello smoking. Insomma… metà popolazione femminile morta perché tenta di stuprarlo. Sta attento, Horan!

«A me è piaciuta la parte finale»

Appena mi volto, vedo Liam che mi fa il verso e istintivamente mi vien voglia di prendere una scarpa e lanciargliela dietro. Poi non riesco a non sorridere quando fa finta di sistemarsi le tette; proprio in quel momento Harry esce urlando: pare che tutti i sostenitori di Louis abbiano scelto di seguire la cattiva via.

«Standing ovation per Diane!» grida, spettinandosi i capelli ricci con una mano. Mi indica con una mano. «Sì, sorella, tu sei il nostro futuro!»

A momenti mi aspetto che anche Louis esca fuori con Zayn e dica una delle sue tremende cazzate, solo per informarci di essere scappato da Hello Kitty. Sospiro, osservando con un sorrisetto amaro Niall e Harry che si rincorrono per il sagrato per un cavolo di cioccolatino alla menta e Liam che si sta totalmente spogliando di giacca, cravatta e si sbottona pure la camicia.

Cioè, se vuole che Lee muoia in sua presenza potrebbe dirlo subito.

Improvvisamente due mani mi coprono gli occhi: no, non è Louis, non è il suo profumo.

«Et voilà, Diane, pensavi che il rompipalle di turno non fosse dalla tua parte?»

«Zayn, tutti i santissimi giorni mi hai rimproverata perché facevo casino e ora mi dici che anche tu eri d’accordo?» borbotto divertita, lasciando che il suo braccio si posi attorno mie spalle. «Sei un camaleonte»

Lui sospira. «No, è una decisione dell’ultimo minuto… non potevo restare l’unico d’accordo, meglio seguire la massa» con un gesto fluido tira fuori una sigaretta dalla tasca, «ti prometto che ci sposeremo noi due»

«Certo, Malik, ma vedi di ricordartelo perché altrimenti fai una brutta fine» ridacchio. Zayn si allontana per accendersi la sigaretta, poi ne porge una a Lee che la prende senza fiatare. «Certo, mica mi ascolta» biascico poco dopo.

E seriamente, quando mi volto di nuovo verso la porta, spero davvero che Louis esca da lì con il suo solito sorriso.

Ma ovviamente lui non c’è.

 Carrot's Corner

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AHAHAH è BELLISSIMA STA GIF AHAHAH

Questo era l'ultimo capitolo, il prossimo è l'epilogo. 

E voi vi aspettavate Louis che saltava addosso a Diane urlando? Ma certo che no ùù In ogni caso vi ringrazio moltissimo a tutte:

18 preferite, 8 ricordate, 34 seguite!

Avrei preferito un po' di recensioni, ma chi se ne importa. Spero che vi abbia fatto divertire, almeno sorridere.

Ci vediamo presto all'epilogo e poi al probabile MM di Lee e Liam! *ho detto probabile* 

Grazie veramente a tutte!

Ad Andreea, Juls, Becky, Sarah, Jas <3

Maari :)

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Capitolo 12
*** Epilogo. ***


epilogo wedding

~ Wedding

wedding


Epilogo

 
Il dolce rumore delle onde che si abbattono sulla battigia, la sabbia che si infiltra tra le dita, i gabbiani che volano sopra le nostre teste… tutto troppo romantico.

Sono passati cinque mesi dal matrimonio, e Louis sta camminando vicino a me, in tranquillità. Il cielo è nuvoloso, non proprio l’ideale per un barbecue per la spiaggia ma abbastanza per farmi apprezzare il fatto che siamo tutti insieme.

«Ti odio quando stai zitta»

Il mio sguardo si sposta dalla sabbia a Louis, che mi fissa sospettoso.

«Sono abituato a sentirti parlare di continuo» aggiunge poi, una mano tra i capelli scuri. «Cosa c’è?»

«Il tempo» rispondo, indicando il cielo con un cenno.

Louis sembra confuso. «E cos’ha il tempo?»

«Niente… il cielo scuro è brutto e basta» dico, pensierosa. Non so cosa mi stia succedendo in questi momenti, sono turbata. «Ho finito il mio libro» sputo tutto insieme.

Per chi non lo sapesse, negli ultimi cinque mesi sono stata appiccicata a un computer a scrivere una storia decente, che spero venga accettata dagli editori e messa in commercio sotto forma di libro. O almeno che sia abbastanza demenziale e comica, come il titolo. Non so quanto le persone si aspetteranno da un libro che si chiama “come boicottare il matrimonio del tuo migliore amico”.

«E come finisce?» chiede Louis, curioso. In pratica ha seguito tutta la faccenda del libro di prima persona, visto che la storia raccontata è la sua. E non mi vergogno affatto ad averla scritta: certo, ho cambiato nomi, case, strade, città, negozi… ma è pur sempre una cosa ad alto contenuto sclerotico.

In più aggiungete Aileen che si propone di farvi la copertina e il libro è fatto.

«Ha un lieto fine» sorrido, e il cielo sembra aprirsi.

Louis sbuffa scherzoso, un sorriso che gli varca il viso. «Ah, che palle! Sarà il solito finale con “vissero felici e contenti”, tanti figli, l’auto di lusso, la casa bellissima, il matrimonio perfetto…»

«Io non mi abbasso a quei livelli, Tomlinson!» sbraito.

Lui sorride, fermandosi in mezzo alla spiaggia. «E allora come finisce, Diane?»

«Con un bacio»

Louis sorride malizioso, poi mi si avvicina così tanto che il mio naso sfiora il suo, dopo anche le labbra si toccano. Troppo presi, forse, non lo so, non sento neanche Aileen che urla per richiamarmi.

«Ehm, scusate? DIANE, porca miseriaccia ladra, staccati da Tomlinson per una volta, che da quando state insieme sembrate due cozze!» sbraita Lee, con gli occhi dardeggianti, almeno è così quando rivolgo la mia attenzione altrove.  «Oh, ecco»

«Muoviti, Lee, che siamo occupati, forza» sibila Louis, stringendo i miei fianchi.

Mi stringo nelle spalle con ovvietà. «Già, siamo occupati, muoviti»

Lee è arrabbiata, gli occhi le dardeggiano, il piede ha cominciato a muoversi ritmicamente sulla sabbia, innervosita.

«Volevo solo dirvi che Niall sta finendo la dispensa e se volete mangiare, invece di stare qui a pomiciare, dovete muovere il culo»

Impettita si gira, ritorna indietro verso la casa e comincia a salire le scale, poi si immobilizza: ridacchio alla sua reazione.

«Horan, smetti di mangiare! E tu, Malik, piantala di girare attorno a Liam! QUELLO E’ IL MIO UOMO, capito?!?» sbraita, prima di sparire come un fulmine.

Come Aileen Sparks avesse fatto cadere ai suoi piedi Liam Payne, per noi è ancora un mistero: forse l’ha drogato, l’ha pagato, boh, non si sa. Per ora stanno insieme e stanno bene, a parte le sclerate di Lee quando una fan si avvicina a Liam e gli chiede l’autografo; non posso biasimarla, perché le faccio anch’io con Louis.

Sinceramente non dimenticherò mai il momento di cinque mesi fa, quando Louis uscì dalla chiesa senza cravatta e giacca, con il suo solito sorriso e mi aveva detto:

«Amare è piacere intensamente, no?»

 

 Carrot's Corner

asijdoiajsdoiajsoida

Dopo centinaia di minacce ricevute su Twitter, ho deciso di postare per la vigilia. xD Non solo perché l'amore della mia vita Louis che oggi diventa un ventenne a tutti gli effetti (spero che Eleanor te l'abbia data) AHAHAHHA ma anche perché siamo vicine a Natale e siamo tutti più buoni.

Grazie innanzitutto per avermi fatto sorridere con le vostre recensioni sclerotiche, per il vostro supporto e per non esservi accorti di qualche errori da dislessica (?) AHAHAHHAh in ogni caso, vi ho fatto prendere un colpo perchè pensavate che tutto andasse male vero? #yo

Lee e Liam sono finalmente insieme e devo appunto scrivere il momento mancante (trad. Missing Moment) in cui si inciucciano ma ancora ci devo pensare AHAH e poi devo salvare Andreea dai vicini rompibalss che sennò mi si scarica sul pavimento e poi chi la ripiglia (?) Lo posterò qui. 

Grazie a quei 20 preferiti, 9 ricordate e 36 seguite! Siete la mia forza!

E un super mega grazie a quei 31 che mi tengono tra gli autori preferiti! çç Che bel regalo di Natale, davvero :)

Ad Andreea, Sarah, Juls, Becky per avermi sopportata e per appoggiarmi. Vi amo <3

A G, perchè sei un coglione e perchè io sono fottutamente innamorata di te e sono arrivata a fare una cosa di sto genere. Ringrazia il cielo che non ti ho preso a sprangate. AHAHAH

Ci vediamo presto con una mia nuova long - Like an Extra. :)

Un Horan hug a tutte e Buon Natale!

AUGURI CAROTAAAA :3

Maaari :)

 

 

 

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Capitolo 13
*** Non pensavo che i panda fossero così intelligenti. ***


mm liam-lee

"Non pensavo che i panda fossero così intelligenti"

pandass

Che sia la più stupida di questo universo non ci sono assolutamente dubbi. Forse mi supera soltanto Diane che  si è messa in testa di impedire un matrimonio e ce l’ha fatta, considerando che appena Louis è uscito dalla chiesa lei è stata tre minuti a guardarlo e poi l’ha letteralmente travolto. Non voglio solamente chiedermi che cosa abbiano combinato dopo, in quel momento non riuscivo a immaginarlo per colpa di Liam che si stava togliendo tutto di fronte a me e il mio cervello era andato in pappa.

Idiota perché sono innamorata del mio migliore amico. Stupida quanto Diane.

Ed evidentemente il mio cervello è andato in vacanza quando ho chiesto a Liam di guardare la mia twitcam pomeridiana durante la quale l’avrei sfottuto di fronte a mezzo mondo. Stupido anche lui che ha accettato.

Manco debba fare il discorso per l’Oscar, mi stanno sudando le mani e sono leggermente agitata. Roba da niente, pensando che dovrò dire “Liam Payne, sono innamorata di te” a tutte le Directioners, che poi mi uccideranno senza pietà con dei tweets particolarmente inquietanti. Magari circoleranno anche quegli stupidi test odiosi e si organizzeranno per farmi fuori in un modo nascosto ma tremendo.

Porca merda.

Dopo questa twitcam scapperò a casa di Diane e Louis, mi nasconderò nella soffitta e vivrò lì con pane e acqua. E se poi una Directioner mi scopre e si infila nella soffitta versione bambina dell’Esorcista? Porca merda. Di nuovo.

Ripensandoci è più probabile che scappi io da casa di Diane e Louis, dopo la fantastica idea che hanno avuto di andare a convivere immediatamente. E non si devono neanche sposare! Cazzo, ho paura di trovarmi un bambino biondo che gironzola per casa con l’atteggiamento di Louis e l’esuberanza di Diane.

Che incubo, porca merda. Quanti porca merda ho detto?

Potrei utilizzare un bunker o infilarmi sotto il letto di Niall, nascosta dai residui di cibo che mangia la sera e poi nasconde. Non entrerò mai in quello di Zayn: ho sbagliato una volta, ci sono quasi ricascata e fortunatamente quel pomeriggio è arrivata Diane perché altrimenti mi sarei ritrovata nuovamente aggrappata a lui come un koala al bambù.

Va beh, nessuno sa che sono andata a letto con Zayn. E poi ero ubriaca.

… okay, Harry ci ha beccati ma ha capito l’errore e non l’ha detto a nessuno. Suppongo che se Liam ne viene a conoscenza squarterà prima Zayn, poi Harry per l’alto tradimento e poi me perché sono una cogliona. C’est la vie.

Ho bisogno di conforto, meglio chiamare Diane tanto so che non mi risponderà e di conseguenza la mia ansia aumenterà inevitabilmente cosicché scleri e butti giù la casa.

Lancio il cellulare nel cuscino, afferro il mio cappello a panda e me lo infilo in testa: speriamo che il panda mi aiuti. Se poi ci penso, un giorno ho detto a Liam che era un panda e lui ha riso. Quindi se io ho un cappello a panda in testa, è come se avessi il mio migliore amico in testa?

Certo,  Aileen, tu sei normale. Mi sorprende che Liam non ti abbia ancora ricoverata in un reparto psichiatrico insieme a Diane, sai? Entrambe siete dotate di un’intelligenza sovrannaturale, davvero.

Ma perché il mio cervello tende sempre a sfottere me e la mia migliore amica? È come se facesse una congiura contro se stesso.

Smettila di dialogare con te stessa e fa’ sta cazzo di twitcam, di’ al mondo che ami Liam Payne e non romperci più le palle.

Perfino il mio cervello è stanco di sentire la sottoscritta che tenta di svicolare la situazione in un modo ridicolo. Forse rifletto una Directioner e quindi teoricamente la mia materia grigia sarebbe come una di quelle fans maniache del sesso? Porca merda.

Osservo il mio riflesso nel computer, aggrotto la fronte così che il panda possa storcere il musetto bianco e nero e sorrido nervosa ma compiaciuta al tempo stesso nel vedere che i “viewers” stanno salendo in modo incredibile.

Cento, duecento, trecento…  porco Payne, cinquecentosessanta.

Devo seriamente togliermi Liam dalla testa, cominciando dal fatto di non paragonarlo a un porco ogni santissima volta. Un panda carino e coccoloso non può essere un maiale sporco e puzzone.

Il contatore continua a salire, mi chiedo perché cazzo la gente deve prendersi il giorno di festa proprio quando faccio la twitcam e devo fare un annuncio importante. Ma un uragano su metà Inghilterra, no?

Il cellulare comincia a vibrare sotto il mio sedere, guardo il messaggio di Diane con un sorriso.

Minchia, Lee, vuoi muoverti? Invece di stare a fissare la web con aria imbambolata, muovi il culo!

Lancio il telefono oltre le spalle, accenno un saluto a quel cavolo di contatore che sta aumentando di numero e cerco di trovare una buona formula di inizio: il panda mi facilita le cose, ma il successivo messaggio di Liam me le complica in modo inevitabile.

Il mio cuore sale in gola e scende dopo aver letto quelle parole: “Lee, sono qui. Vai e spacca i culi”.

Cazzo di cuore, sta’ fermo. Okay, non fermo perché altrimenti morirei ma non subire effetti collaterali; devo sembrare una lucida e non una con un tic nervoso al sopracciglio.

« Ciao gente! » ecco, che inizio di merda. Voglio sotterrarmi. « Io e il panda vogliamo salutarvi e annunciarvi che il tour europeo dei One Direction inizierà fra poco! »

Panda. Panda uguale Liam. Liam uguale panda. Ho Liam sulla mia testa.

Squittisco dalla gioia. « Evviva, Parigi e i suoi vestiti mi aspettano! Oppure Roma e la pizza! O Madrid e i churros! » Dio, non so cosa inventarmi.

Che cazzo devo dire? Mi immagino la faccia allarmata di Diane sdraiata su Louis a mangiare patatine e ad aspettare quel momento santissimo che arriverà presto. O almeno spero.

Vai, Lee. Non puoi stare qui in silenzio.

« Ecco, ho fatto questa twitcam per prendere per il culo Liam ma non mi viene alcuna buona idea in mente, perciò potrete chiedermi qualunque cosa vogliate nella chat » annuisco poco convinta. Aggrotto le sopracciglia e il panda imita i miei movimenti. « Diamo il via alla tortura, poi sputerò il rospo quando avrò il coraggio che mi manca »

Sento le menzioni che cominciano a fluire tutte insieme nel mio profilo, mentre nel mio cervello si va a creare qualche opzione che non prendo in considerazione. Mi sto spazientendo, non rispondo a nessuna domanda e la gente comincia a incazzarsi.

Significativo il tweet di Diane: le Directioners ti verranno a cercare nella mia soffitta anche se non dirai quello che devi dire…

Porca merda, questa donna sa anche dove mi nascondo senza che io l’abbia informata di nulla. È così scontato dire che è la mia migliore amica?

E Liam è ancora lì a fissare lo schermo con aria annoiata? Porco Payne.

Cervello, smettila di paragonare il panda al maiale. Liam è un panda coccoloso, non un maiale.

Ho un panda sulla testa. Ho Liam sulla testa. Sto diventando schizofrenica o questo pensiero mi sta torturando?

Sei già schizofrenica di tuo, Lee.

Sta zitto, cervello, non hai parola in capitolo.

Di’ quello che devi dire, minchia, allenta la tortura della tua migliore amica che si sta letteralmente strafogando di patatine. Aspetta, forse ci sono anche gli altri che ti stanno guardando! Non ti senti in colpa, Aileen? Forza, parla! Parla!

Mi ammazzo prima della fine della twitcam: prendo il cellulare e lo ingollo finché non sento andare via l’aria. Non posso pensare al suicidio per una cosa così ridicola!

« Okay, basta, il mio cervello sta letteralmente impazzendo » mi tolgo il panda con un gesto brusco, lo guardo con aria incazzata e lo butto oltre il cuscino. Stupido panda. E quindi stupido Liam? « Devo dire una cosa a Liam James Payne e probabilmente le Directioners mi uccideranno senza pietà »

Pazienza, una Sparks in meno. Appena spiccico quelle parole, i visitatori della twitcam aumentano vertiginosamente tanto che sento un vago attacco di panico che mi afferra.

Che cazzo stai dicendo, Sparks? Tu non l’hai mai avuto un attacco di panico nella tua vita, non puoi cominciare a diventare nevrotica adesso. Sputa il panda!

Non si diceva “sputare il rospo”?  Sputare un panda però sembra più gradevole: almeno questo è una palla di pelo, il rospo è viscido e schifoso.

Bene, ora sputo il panda. E no, non sputo Liam.

« Perché diamine dovete aumentare in queste situazioni? » biascico disperata, con le mani tra i capelli. Vai, Lee. « Okay, adesso sputo il panda… cioè, il rospo, scherzavo » indugio ancora un po’ e quasi sento le urla di Diane nelle mie orecchie. « Liam, tu mi piaci »

Santissimo Panda, non posso averlo detto seriamente. Anche se percepisco una sensazione di libertà, non posso essermi sputtanata in questo modo di fronte a mezzo mondo.

Accidenti ai panda.

Mezzo mondo sta parlando di me, mezzo mondo mi sta sputtanando, mezzo mondo mi odia, mezzo mondo mi manderà stupidi tweet offensivi, mezzo mondo riderà di me. Ma non me ne frega un benemerito niente del “mezzo mondo”, mi interessa di Liam.

Allo sbattere della porta di camera mia, alzo la testa incuriosita e vedo il mio migliore amico (ricordiamo di metterlo con un punto interrogativo) che si sta completamente e letteralmente gettando su di me. Manco mi accorgo che mi sta baciando.

Cazzo, Lee, devi essere davvero forte in perspicacia.

Sta’ zitto, cervello rompipalle, che nella mia vita non sei servito a niente e riprenditi la tua posizione passiva nella mia testa.

« Cazzo, Liam, la webcam! La webcam! » mezzo mondo sta osservando interessato le nostre effusioni e mi dà leggermente fastidio che succeda.

Liam – razza di maleducato, non mi ha neanche salutato decentemente – si sporge oltre di me e sopra di me per afferrare qualcosa: il mio cappello a panda, che prontamente viene infilato sulla webcam per coprirla.

« Ma quello è il mio cappello! » protesto inviperita.

« Sparks, potresti stare zitta un momento nella tua cazzo di vita? Grazie »

Per tutti i panda, adoro quando è possessivo in questo modo.

« E perché Diane ha scritto “assistiamo tutti insieme a una scena sconcia! Yuppi!” … perché non vi ricoverate? »

« E perché tu invece di stare a dare aria alla bocca non chiudi quella cavolo di webcam e mi baci?! »

E in un attimo mi travolge di nuovo.

Non avrei mai detto che i panda fossero così intelligenti.

 Carrot's Corner (oppure sono un panda?)

Eccolo qui il famigerato missing moment tra Liam e Lee. Porco cazzo, mi è piaciuto un casino scriverlo, forse perchè è sclerotico quanto la sottoscritta. #proudofmyself

Andreea mi aveva chiaramente chiesto di essere sclerotica e giuro che posso arrivare oltre a questo limite, forse meglio controllarsi. Ringrazio il suo cappello da panda che mi ha ispirata durante la sua twitcam. Lo voglio anch'io, il panda çç Quella nella foto è teoricamente Aileen cioè Andreea, con il suo inimitabile cappello da panda. Ammetto che i discorsi che il cervello di Lee tende a fare li ho ripresi dal cervello di Liam di Prince Charming; della serie sono diversi, ma la tecnica è quella. Spero soltanto che vi abbia divertito quanto me a scriverlo :)

Quindi un grazie GIGANTERRIMO a tutte voi, che avete seguito Wedding fin dall'inizio! Grazie ai 26 preferiti, ai 10 ricordati, alle 36 seguite. E GRAZIE A QUELLE 36 PERSONE CHE MI TENGONO TRA GLI AUTORI PREFERITI! siete bellerrimi :")

Grazie ad Andreea che è sclerotica fino al punto da ispirarmi una cosa del genere e perchè mi rintontisce con le immagini da panda di Liam;
Grazie a mia moglie Sarah, nonché Harry, per essere a studiare latino e italiano (?), no per essere mia moglie. <3
Grazie a Becky perché ascolta tutto, tutto.
Grazie a Juls, perchè la mia fotocopia è fotocopiosa a livelli massimi (?)
Grazie a Jas, perché sono Luna e perchè aggiorna anche se è ai Caraibi! LOL.
Grazie a tutte voi che mi fate i complimenti su twitter, che veramente non merito. :")

Spero possiate seguirmi anche alla mia nuova long, Like an Extra in uscita a Gennaio! :3 *musica pubblicitaria*
E ora vado ad accoppiarmi con Andreea (?) AHAHHAHAHHA no, bisogna fare la SISTROMANCE e quindi la Paynlinson perchè è risaputo che io sono Louis e lei Liam e quindi... (?) Ma tradirei Sarah che è Harry e quindi morirebbe la Larry Stylinson! çç La mia vita privata è così complicata. AHAHHAHAHAH <3

Grazie per aver ascoltato lo sclero, ora mi dileguo seriamente. E ricordatevi che PANDA IS A LIFE STYLE(S) AHAHAH da quando ho scritto sta frase non me la tolgo più dalla testa :P

BE PANDA, BE YOURSELF. NO PANDA, NO PARTY. {cit. Mari e Andreea su msn} AAHHAH <3

pew!

*pew pew pew!*

Maari :)

 

 

 

 

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