The Way Back Into Love

di Little_Lotte
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 17: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


" Chi è Blaine Anderson?!"

Sette anni fa una domanda simile avrebbe trovato facilmente risposta; tutti conoscevano il nome di Blaine Anderson, anche solo per sentito dire. Del resto, era difficile non averlo mai sentito nominare neanche per caso, dal momento che ogni canale televisivo e stazione radiofonica mandava in onda le sue canzoni, praticamente ventiquattrore su ventiquattro. 

Era un vero e proprio idolo e anche se generalmente erano solo gli adolescenti ad ascoltare la sua musica, non vi era nessuno che non avesse sentito parlare di lui almeno una volta.

Era il 2007 e i Warblers erano in testa a tutte le classifiche americane, la loro musica risuonava in ogni pub, discoteca, negozio di musica e centro commerciale degli Stati Uniti; Blaine era il loro leader, un interprete sensazionale e un ottimo compositore.  Assieme a Flint Wilson, paroliere del gruppo e suo co-capitano, era la vera e propria stella dei Warblers, idolo di tutti gli adolescenti e non solo.

Lui e i Warblers erano dei miti, dei veri e propri artisti e il loro successo era impareggiabile; nessuno poteva eguagliare il loro talento e la loro straordinaria capacità di emozionare ed entusiasmare il pubblico.

Già: in quegli anni, i Warblers erano in cima al mondo.

Purtroppo, però, le cose belle non durano per sempre e la stella dei Warblers non era destinata a brillare a lungo; dopo due anni di grandi successi, concerti con tutto esaurito, premi e riconoscimenti, le cose iniziarono rapidamente a precipitare.

Le canzoni un tempo così piacevoli e dal ritmo tanto recchiabile divennero banali e scontate, i ragazzi iniziarono a perdere il loro entusiasmo e persino il loro affiatamento sembrò affievolirsi sempre più; neanche il carisma di Blaine e la sua innata capacità di trascinare le folle furono in grado di tenere uniti i Warblers.

Nonostante tutte le loro promesse di rimanere sempre insieme, qualunque cosa fosse accaduta, non ci volle poi molto prima che Flint decidesse di abbandonare il gruppo per dedicarsi alla sua carriera da solista: qualche moina da parte del suo manager, un paio di "tu sei molto meglio di tutti loro messi insieme" e di " da solo otterresti molto più successo che con questi quattro pezzenti",  ed ecco che i Warblers erano diventati solamente un ricordo.

Evidentemente Flint teneva alla sua carriera molto più di quanto tenesse ai Warblers e alla loro amicizia.

Blaine aveva provato a tenere insieme il resto del gruppo, ma non ce l'aveva fatta; in fin dei conti erano lui e Flint a tenere in piedi i Warblers e quando Blaine era rimasto da solo, a nessuno dei suoi compagni era sembrato che valesse ancora la pena di continuare.

Forse non ne avevano più voglia, non se non avrebbero potuto più fare affidamento su Blaine e Flint; certo, Blaine c'era ancora...ma non era la stessa cosa! Per quanto lui fosse così entusiasta e talentuoso, da solo non era in grado di mandare avanti i Warblers.

Erano una squadra lui e Flint, l'uno non poteva funzionare senza l'altro.

O almeno, questo era quello che Blaine aveva sempre creduto prima che Flint mollasse il gruppo; evidentemente il suo "amico" era perfettamente in grado di farcela anche da solo, sebbene non si potesse certo dire lo stesso di lui. Certo, Blaine era senza dubbio un eccellente interprete e un compositore sensazionale, ma quello non bastava, non se non aveva al suo fianco uno come Flint; tutto il suo entusiasmo e la sua tenacia non erano abbastanza, se non c'era con lui Flint a dargli la carica.

Perchè, in fin dei conti, Blaine era molto meno sicuro di sè e molto più spaventato di quanto volesse far credere al suo pubblico, e la presenza costante di Flint era una specie di corazza per lui, lo aiutava a sentirsi protetto e invulnerabile.

Per questo, quando il giovane Wilson decise di abbandonare i Warblers e il gruppo si scolse, a Blaine sembrò che il mondo fosse sul punto di crollargli addosso da un momento all'altro; nonostante la sua bravura e la sua incredibile capacità di comunicare tutti i suoi sentimenti attraverso la musica, non era stato capace di andare avanti da solo, senza il suo - non troppo - fedele compagno al suo fianco.

Ci aveva provato, per un po': aveva trovato un nuovo manager, provato a comporre nuovi pezzi, aveva persino registrato un disco da solista! Ma niente di tutto ciò aveva lo stesso sapore di un tempo, ogni cosa che gli usciva dalla testa sembrava essere quasi priva di gusto e di colore, niente a che vedere con i brani che lui e Flint scrivevano assieme.

Evidentemente Blaine Anderson non valeva niente, da solo.

Per un po' di tempo aveva creduto di essere speciale, aveva sperato che essere nei Warblers ed essere adorato da milioni di fan lo avrebbe fatto sentire importante e unico; ma forse non lo era poi così tanto, se nel giro di appena un paio di anni tutto ciò che si era ritrovato fra le mani era di colpo andato in fumo.

Non c'era più niente, solamente ricordi.

Ma quelli non possono darti ciò di cui hai veramente bisogno, non valgono tutti i sogni spezzati, le promesse infrante e le delusioni.

Purtroppo a volte la vita va così: un giorno sei il re del mondo e il giorno dopo ti ritrovi a terra, da solo, circondato solo da mille ricordi e rimpianti. Ma con ancora una flebile speranza nel cuore: quella che, un giorno, arrivi qualcuno in grado di tirare fuori tutto il coraggio e la forza che c'è in te e che da solo non sei in grado di trovare.

Può essere rischioso, sotto certi aspetti, a volte c'è il rischio di buttarsi a capofitto in qualcosa di troppo grande e di non riuscire ad uscirne da vincitori; ma in fin dei conti, quando non si ha più niente, non si ha neanche niente da perdere.






N.d.A: Alloooooora.... devo dire che è da tantissimo tempo che desideravo scrivere questa cross over, e adesso finalmente ho trovato il tempo per farlo. Per chi non avesse mai visto il film "Scrivimi una Canzone" ( o "Music and Lyrics", se preferite il titolo originale ), consiglio vivamente di vederlo, perchè è carinissimo, senza dubbio uno dei miei preferiti! Per chi invece lo conosce...beh, cercherò di seguire in maniera più o meno fedele la trama, ma ovviamente saranno necessaria alcune forzature e anche per quanto riguarda l'IC dei personaggi farò il possibile, ma molto spesso per assecondare le cose, alcuni di loro potranno risultare un po' OOC.

Beh, che altro dire... lo so che questo primo capitolo è piuttosto corto, ma in fin dei conti si tratta solamente di un prologo e non so ancora quanto potranno essere lunghi i prossimi...in ogni caso, spero di avervi almeno un po' incuriosito e che questo mio nuovo lavoro vi piaccia!

Ci sarebbero anche tante altre cose da dire, ma al momento preferisco aspettare a dirle, perchè sarebbero degli spoiler enormi e voglio andare di pari passo con i prossimi capitoli.

Grazie in anticipo a chiunque deciderà di seguirmi. :)

Baci a tutti! <3

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


<< Allora, quali sono i tuoi progetti per il futuro? >>

Blaine si morse il labbro con forza, cercando di impedirsi di sbuffare; aveva perso il conto dei minuti trascorsi su quella poltrona, in quel dannatissimo studio televisivo, a rispondere alle domande più stupide e ridicole che quella maledetta presentatrice potesse porre. Ma per quale assurdo motivo si trovava lì, come ospite a quel cavolo di talk show del quale non aveva mai sentito parlare fino a tre giorni prima, invece che starsene a casa, beatamente spaparanzato sul divano a guardare la sua serie tv preferita?!

Ah, già; il suo manager gli aveva detto che doveva cercare di tenere ancora in vita la sua popolarità! Ma di quale popolarità stava parlando, dal momento che era ormai da anni che Blaine non era più sulla cresta dell' onda?!

<< Beh, ecco... >>

Blaine si mise a giocherellare nervosamente con i suoi riccioli neri - cosa che faceva ogni volta che si sentiva a disagio per qualcosa - e spalancò i suoi enormi occhi color caramello, rivolgendo alla sua interlocutrice uno sguardo visibilmente spaesato.

<< Diciamo che cerco di tenermi impegnato. >> rispose distrattamente, tentando di mantenersi sul vago << Il mio manager è sempre alla ricerca di nuove offerte di lavoro da propormi! >>

" Ultimamente con risultati piuttosto scarsi."  aggiunse fra sè e sè.

La presentatrice ( della quale Blaine non riusciva proprio a ricordare il nome ) fece un sorretto - piuttosto falso, Blaine avrebbe potuto giurarlo - e domandò nuovamente: << E al momento, c'è qualcosa di interessante all'orizzonte?! >>

Blaine deglutì e continuò a tormentarsi i riccioli; sembrava quasi che quella donna sapesse di stare toccando un tasto dolente, ma che fosse talmente sadica e crudele da voler continuare a rigirare il coltello nella piaga.

<< Beh, per scaramanzia preferirei non dire niente. >> rispose Blaine, cercando di sviare l'argomento.

E in effetti ci riuscì, peccato che la conversazione fu dirottata su temi ancora più spiacevoli; dopo aver ingoiato il rospo per quella risposta mancata, la presentatrice rivolse a Blaine uno sguardo di sfida, prima di dire in tono quasi saccente: << Ho saputo che Flint Wilson, il tuo vecchio compagno di gruppo, in questo momento è a Londra e sta avendo molto successo; pare che sia stato perfino eletto baronetto, a soli ventisette anni! Devi essere molto orgoglioso di lui! >>

Lo sguardo di Blaine si incupì.

<< Sono contento per lui. >> rispose a mezza voce << Anche se, in effetti, io e Flint non ci sentiamo da diverso tempo. >>

<< Oh, davvero?! >> replicò la presentatrice con tono sorpreso; un po' troppo, a dire il vero! Blaine avrebbe potuto giurare che quella fosse esattamente il tipo di risposta che la donna si aspettasse da lui << E gli altri vecchi membri del vostro gruppo?! I Warblers erano così affiatati, mi sembra davvero strano che noi siate più in contatto! Non hai idea di quello che stiano facendo in questo momento?! >>

Blaine sospirò profondamente.

<< So che hanno smesso di dedicarsi alla musica, si sono iscritti all'università e hanno preso una laurea in economia, o giurisprudenza...non ricordo bene. >>

<< Quindi tu e Flint siete rimasti gli unici che ancora fanno musica! >> esclamò la presentatrice - accidenti, Blaine non ne poteva davvero più di tutte quelle domande senza senso! << Beh, è senza dubbio una cosa affascinante! E dicci, con tutti i tuoi impegni riesci ancora a gestire la tua vita privata?! Chissà quante ragazze innamorate di te ci sono in giro, credi che prima o poi riuscirai a trovare il tempo per una di loro?! >>

Blaine stavolta dovette trattenersi parecchio per non rispondere troppo sgarbatamente; aveva capito da subito che quella donna -  Alice, ecco come si chiamava! - non sapeva assolutamente niente di lui, dei Warblers e della loro carriera, e con quella domanda gliene aveva appena dato un'ulteriore conferma.

<< Beh, Alice. >> rispose Blaine, promunciando il suo nome con una certa enfasi << A dire il vero in questo periodo la mia vita privata e un tantino vuota; in ogni caso, credo proprio che nessuna di quelle ragazze avrebbe qualche possibilita con me: io sono gay. >>

Alice guardò Blaine con espressione attonita e stavolta il moro poteva dire con assuluta certezza che non stesse affatto fingendo.

<< Oh... beh...wow! >> balbettò la donna, cercando di darsi un contegno << Questa è davvero un'incredibile sorpresa! >>

<< A dire il vero, non così tanto. >>  ribattè Blaine, facendo una smorfia << Ho sempre dichiarato apertamente la mia omosessualità, tutti i miei fan ne sono sempre stati al corrente; non ho mai voluto nasconderlo, non ne avevo il motivo! >>

La situazione era diventata piuttosto imbarazzante; Alice adesso non aveva neanche il coraggio di guardare Blaine in faccia, tanta era la vergogna per aver fatto quella pessima figura. Blaine si morse un labbro; aveva ormai raggiunto il limite della sopportazione, voleva solamente che quella terribile intervista finisse il prima possibile!

<< Beh, mi fanno segno dalla regia che dobbiamo andare in pubblicità! >> esclamò all'improvviso Alice, con enorme sollievo di Blaine << Ringraziamo Blaine Anderson per questa piacevole chiacchierata! E' stato davvero bello, grazie ancora Blaine! >>

Blaine si rialzò dalla sua poltrona e i due si strinsero cortesemente la mano, mentre la voce del registra gridava da dietro le quinte : << Stop! Bene così, ragazzi! >>
Il moro tirò un enorme sospiro di sollievo; era finita, poteva finalmente tornare a casa e rilassarsi! Quella era stata decisamente la peggiore intervista di tutta la sua vita, di certo le cose non sarebbero potute andare peggio.

Non c'era niente che avrebbe potuto peggiorare quella giornata disastrosa.

<< Arrivederci, Blaine! >>  esclamò allegramente Alice, con un sorriso che Blaine non potè definire altrimenti che come falso << E in bocca al lupo! >>

Blaine alzò gli occhi al cielo.

Ecco, adesso le cose non potevano davvero andare peggio di così.
 

 
*
 
 

Quel pomeriggio Blaine ritornò a casa a piedi, aveva voglia di camminare un po' e togliersi dalla testa tutti i cattivi pensieri che gli stavano offuscando la mente sin da quando era uscito dagli studi televisivi; avrebbe volentieri respirato un po' di aria fresca, ma vivendo a New York non poteva certo pretendere un simile lusso.

Si guardò distrattamente intorno, facendo bene attenzione a dove camminava; aveva sempre amato New York, vi si era trasferito perchè era una città favolosa e dalle mille opportunità, una sorta di terra promessa, soprattutto per quelli come lui. La adorava, ma quel giorno gli sembrava quasi che fosse spenta, priva di vita; e ovviamente la colpa era tutta di quella maledetta presentatrice, sembrava quasi che lo avesse fatto apposta a mettere Blaine tanto a disagio, facendolo sentire un vero e proprio perdente.

Anche se, tutto sommato, la colpa non era solamente di Alice; non era certo sua la responsabilità della rottura dei Warblers e del declino di Blaine, non era stata lei a rovinare tutto e di certo il ragazzo non poteva prendersela con lei se non era stato capace di tenersi stretto il successo.

Se Blaine era un perdente, la responsabilità era solo sua; non di Alice, nè di Flint, nè di nessun altro, soltanto sua. Ma ormai, dopo sette anni, aveva imparato a farci l'abitudine, anche se la sconfitta continuava a bruciare da morire.

Con quei fastidiosi pensieri che lo accompagnavano, raggiunse in fretta il suo palazzo, dove venne accolto con entusiasmo da Tony, il portiere, un uomo corpulento e particolarmente allegro e gentile.

<< Salve signor Anderson! >> esclamò briosamente Tony, sorridendo ampiamente << E' stata una buona giornata?! >>

Blaine sospirò.

<< Ne ho avute di migliori, a dire il vero. >> rispose mestamente << C'è posta per me? >>

Tony fece segno di no con la testa.

<< No, ma è passato il suo manager circa mezz'ora fa; ha insistito per entrare, dicendo che aveva una chiave di riserva e che lei non avrebbe avuto niente da obiettare. >>

<< No, infatti. >> rispose immediatamente Blaine << E' tutto apposto, grazie Tony. >>

<< Buona serata, signor Anderson! >>

Blaine salutò il portiere con un cenno e si precipitò velocemente su per le scale, fino a raggiungere il suo appartamento al secondo piano; infilò la chiave nella toppa ed aprì la porta, ritrovandosi di fronte un ragazzo robusto, con i capelli rasati e un sorrisetto sghembo dipinto sulle labbra, non appena varcò la soglia e si introdusse nell'appartamento.

<< Ciao Puck. >> Blaine salutò il suo manager, senza un briciolo d'entusiasmo.

Noah  Puckerman ( più semplicemente Puck ) lo guardò di traverso.

<< Uhm, è davvero bello essere accolti così calorosamente! >> commentò con sarcasmo << Sul serio Blaine, calmati! Rischierai di farmi soffocare fra gli abbracci. >>

Blaine fece una smorfia.

<< Scusa, Puck. >>  disse mestamente << E' che ho avuto una pessima giornata. >>

<< Ti riferisci all'intervista con Alice Morris? >> domandò Puck, guardando Blaine con espressione di conforto << Sì, ho sentito dire che le cose non sono andate molto bene! Non sai quanto mi senta in colpa, in fondo sono stato io a organizzare tutto! Avrei dovuto ascoltare mio padre, quando mi aveva detto che quella donna aveva una pessima reputazione della comunità ebraica! >>

Blaine abbozzò un sorriso; per quanto molto spesso trovasse l'eccessivo attaccamento di Puck per la religione ebraica decisamente fuori luogo, stavolta non poteva che dargli ragione.

<< Beh, non fa niente. >>  disse il moro, facendo spallucce << Tutto sommato, sarebbe anche potuto andare peggio; potevo essere messo sotto da una macchina mentre tornavo a casa, se non altro sono ancora vivo! >>

Si sfilò il cappottò e lo lanciò sull'attaccapanni nell'ingresso, proseguendo poi fino al soggiorno, dove si lasciò cadere a peso morto sul divano; Puck sorrise e si mise a sedere di fianco a lui, guardandolo con i suoi enormi occhi castani spalancati.

<< Ascolta Blaine, lo so che sei parecchio deluso per come sono andate le cose oggi. >> disse Puck, cercando di confortare il povero Anderson << Ma vedrai, le cose andranno meglio d'ora in poi! >>

Blaine inarcò un sopracciglio, guardando il suo manager di traverso.

<< Davvero?! >> domandò scettico << E che cosa te lo fa pensare?! >>

Il sorriso sul volto di Noah si allargò ulteriormente.

<< Perchè... >> allungò la mano verso il tavolino da caffè di fronte a loro, afferrando una rivista alla quale prima Blaine non aveva fatto caso << Ta-dan! >>

Porse la rivista a Blaine, che se se la rigirò fra le mani per qualche secondo, prima di sfogliarne qualche pagina e porre poi la sua attenzione sulla copertina, sulla quale era stampata la foto di una ragazza bionda, con i capelli raccolti in un'acconciatura piuttosto elaborata e le mani giunte, quasi in segno di preghiera; sotto la fotografia, a caratteri cubitali, vi era una scritta dorata che diceva: " Brittany S. : Io non penso, semplicemente esisto."

<< Brittany S.? >> domandò Blaine, senza staccare gli occhi dalla copertina << Come mai questo nome e questa faccia non mi sono nuovi?! >>

<< Beh, perchè Brittany è la nuova stella emergente del pop! >>  esclamò Puck << Tutti la conoscono, pare che abbia tutte le carte in regola per diventare la nuova Britney Spears! >>

Blaine scrollò le spalle.

<< Beh, con il nome ci si sta già avvicinando! >> commentò << E dimmi un po', che cosa c'entra questa futura reginetta del pop con me?! >>

Puck continuava a guardarlo con quel sorrisino beffardo sulle labbra, cosa che stava iniziando seriamente ad infastidire il povero Blaine.

<< Pare che la piccola Brittany sia una fan dei Warblers! >> rivelò l'ebreo << Non capisco come sia possibile, dal momento che ha solamente diciotto anni, ma ha espressamente dichiarato di adorarli. E non è tutto: vuole conoscerti, Blaine! >>

Blaine rivolse al suo manager uno sguardo visibilmente confuso.

<< Conoscermi? E perchè mai? >>

<< Beh, perchè sei un musicista di talento! >> rispose Puck, in tono volutamente lusinghiero << E credo che lei sia interessata ad una qualche collaborazione. >>

<< Con me?! >> esclamò il moro, con fare perplesso << Beh, ma quello non è il mio genere! >>

Puck storse la bocca.

<< Che c'è, ora ti metti pure a fare lo schizzinoso?! Devo ricordarti che non fai un disco da più di quattro anni e che non hai un lavoro decente da una vita? E no, le fiere e i parchi a tema non sono considerati veri lavori. >>

Blaine fece una smorfia e alzò gli occhi al cielo.

<< Non lo so, Puck... non sono convinto! >>  bubbolò, alzandosi dal divano e iniziando a vagare nervosamente per la stanza.

Puck fece per replicare, ma venne interrotto dal suono stridulo e metallico del citofono; Blaine si precipitò a rispondere.

<< Sì?! >>

<< Signor Anderson, c'è qui Kurt per lei. >> rispose Tony, dall'altro capo dell' apparecchio.

Blaine sollevò le sue sopracciglia triangolari, in segno di perplessità; non conosceva nessuno che si chiamasse Kurt, che qualcuno avesse deciso di fargli uno scherzo?!

<< Chi, scusa?! >>  domandò il moro confusamente.

<< Dice che è qui per le tue piante. >>

Le piante?! E da quando in qua questo fantomatico Kurt si prendeva cura delle piante di Blaine?!

<< Beh, ma è Jane che si occupa delle mie piante! >> obiettò Anderson, sempre più confuso.

<< Ha detto che non gli ci vorrà molto e che questo per lui era l'orario migliore. >>

Blaine sospirò con fare esasperato.

<< Ok, fallo salire! >> si arrese.

Puck guardò Blaine con sguardo interdetto, mentre il moro spegneva il pulsante del citofono.

<< Scusa tanto, che diavolo te ne fai di qualcuno che venga a curare le tue piante?! >> chiese scettico << Anzi, che diavolo te ne fai delle piante?! >>

Blaine scrollò le spalle.

<< A mia madre piacciono tanto. >> rispose << Qualche volta capita che venga a trovarmi e ci tiene a vederle sempre in ordine e perfettamente curate; io sono un disastro in questo genere di lavori, per questo ho assunto una specialista che se ne prenda cura. >>

<< Beh, non mi sembra che questo Kurt sia una lei! >> osservò Puck, con una certa ovvietà << Non è che per caso mi stai nascondendo qualcosa, Anderson ?! >>

<< Puckerman, non dire idiozie! >>  ribattè nervosamente Blaine << Neanche lo conosco questo tizio! In ogni caso, che cosa stavi dicendo di questa Brittany?! Parlami ancora di lei. >>

<< E' una stella del pop, che altro devo dirti?! E' in vetta a tutte le classifiche, qualsiasi musicista venderebbe l'anima per poter lavorare con lei; diamine Blaine, ma dove accidenti vivi?! >>

<< Beh, devo essere rimasto a Katy Perry! >>  sbraitò Blaine, mentre qualcuno iniziò a bussare insistentemente alla porta.

Il moro andò ad aprire e si ritrovò di fronte uno spettacolo a dir poco mozzafiato; dovette faticare parecchio per non rimanere a bocca aperta, rischiando di fare la figura del perfetto idiota.

Davanti a lui c'era un ragazzo, sicuramente un po' più giovane di Blaine ( non avrà avuto più di ventidue anni ) e abbastanza alto, con i capelli castani e gli occhi azzurri, talmente splendenti e luminosi che tutto intorno a lui sembrava essere diventato del tutto opaco, al confronto; il ragazzo aveva dei lineamenti molto delicati - sembrava quasi una bambola di porcellana - e un sorriso dolce e radioso gli solcava il volto, dandogli un aspetto quasi angelico.

Blaine deglutì; era senza dubbio il ragazzo più bello che avesse mai visto in tutta la sua vita.

<< Salve, io sono Kurt Hummel! >> esclamò il ragazzo, con una voce chiara e cristallina, decisamente un po' troppo acuta per appartenere ad un maschio.

Non che a Blaine importasse particolarmente di questo dettaglio, per lui quella voce era spendida ed incantevole, esattamente come chi la possedeva; gli sembrava quasi di avere di fronte una creatura magica, una specie di Elfo o di Ninfa Boschiva.

Difficile credere che fosse una persona reale.

<< Hey...tutto bene?! >>

Blaine sussultò.

<< Oh...sì, certo! >> farfugliò << Piacere, sono Blaine Anderson! Scusa, è che...beh, sinceramente il tuo arrivo mi ha un tantino sorpreso! >> 

Kurt gli rivolse uno sguardo un tantino perplesso.

<< Non hai ricevuto il messaggio di Jane?! >> domandò, infilandosi nell'appartamento di Blaine senza neanche chiedere "permesso".

<< Cosa?! No, a dire il vero no! >> replicò Blaine, richiudendosi la porta alle spalle e inseguendo il ragazzo, che si era già diretto a colpo sicuro nel suo salotto << In effetti, è da qualche giorno che non controllo la segreteria telefonica. >>

<< Beh, lei è fuori città per qualche giorno e la sostituisco io. >> spiegò il ragazzo, togliendosi il cappotto e gettandolo violentemente sull'enorme pianoforte in noce che si trovava nel centro della stanza, assieme alla sua borsa a tracolla  << Spero che tu abbia il tuo innaffiatoio personale; Jane mi ha spiegato che è molto importante che ognuno abbia il proprio, ma l'ultima persona da cui sono andato a lavorare - il signor Werther, di circa ottant' anni - non ce l'aveva e quando ha scoperto che io non ne aveva uno, ha iniziato a urlarmi contro in tedesco, parole brutte e molto offensive! Beh, in realtà io non parlo tedesco, ma a giudicare dall' espressione e dal suo tono di voce, non dovevano essere complimenti quelli che mi stava rivolgendo! >>

Blaine ridacchiò, afferrando la borsa e il cappotto di Kurt e gettandoli su una poltrona lì vicino; detestava che qualcun altro toccasse il suo piano, era una cosa che lo mandava completamente fuori di testa.  Ma quel ragazzo sembrava non averci fatto minimamente caso e, a dire il vero, sembrava anche non avere la minima idea di chi fosse Blaine; beh, non era un fan dei Warblers, questo era poco ma sicuro!

<< Sì, immagino che debba essere spiacevole venire insultati gratuitamente! >> rispose Blaine, sorridendo cortesemente << Beh, comunque prometto di essere gentile con te! Troverai tutto quello che ti serve in cucina, sotto il lavandino..e sarai felice di sapere che io ho il mio innaffiatorio personale! >>

Kurt rise: << Beh, direi che è perfetto! >>

Blaine arrossì lievemente e proprio in quel momento Puck, che fino ad allora era rimasto in silenzio nel suo angolino, si alzò in piedi e si avvicinò a Kurt, guardandolo con espressione lievemente irritata.

<< Salve, io sono Noah Puckerman. >> disse, porgendo la mano al nuovo arrivato << Sono il manager di Blaine. >>

Kurt sorrise, ignorando completamente il fatto che il giovane manager fosse visibilmente seccato da quella sua visita improvvisa.

<< Kurt Hummel, molto piacere! >> rispose allegramente, e subito dopo calò nella stanza un silenzio imbarazzante.

I tre rimasero a guardarsi per qualche secondo, prima che Kurt, nel tentativo di rompere quell'imbarazzo, dicesse piuttosto distrattamente: << Allora...cucina?! >>

Lo disse guardando Blaine dritto negli occhi, e l'intensità del suo sguardò provocò un improvviso brivido lungo la schiena del moro riccioluto; Blaine abbassò leggermente lo sguardo, mentre le sue guance si arrossavano maggiormente.

<< S-sì, certo! >> 

Kurt sorrise nuovamente e si diresse trotterellando verso la cucina, fischiettando un motivetto allegro; Blaine tirò un sospiro di sollievo e poi si rivolse nuovamente al suo manager.

<< Allora, parlami ancora di Brittany. >> disse << Credi che dovrei incontrarla?! >>

<< Assolutamente sì! >> rispose immediatamente Puck, senza un briciolo di esitazione << Insomma Blaine, potrebbe essere la tua occasione per farti nuovamente notare! E' una grande star, guadagna un sacco di soldi...hai idea dell'enorme pubblicità che potrebbe farti?! >>

Blaine guardò Puck con espressione pensierosa.

<< Beh, ammetto che sono tutti ottimi argomenti. >> disse << Forse dovrei pensarci su! >> 

<< Dovresti decisamente pensarci su! >>  esclamò Noah, rimettendosi a sedere sul divano << Blaine, te lo ripeto: potrebbe essere una grande occasione per te! Ascolta, stasera Brittany registrerà il suo nuovo videoclip e vuole incontrarci tutti e due dopo le riprese. >>

<< Aspetta, stasera?! >>

<< Sì, stasera! E' molto ansiosa di incontrarti, per cui.. >>

<< Oh, no! Accidenti! >>

I due si voltarono; non si erano minimamente accorti del fatto che Kurt era ritornato in salotto con un innaffiatoio e una serie di utensili da giardinaggio e che avesse per sbaglio fatto cadere una pianta sul pavimento, macchiandosi completamente la maglietta di terra.

Blaine lo guardò attentamente: aveva un'espressione a dir poco scioccata e di sicuro non era solamente a causa della pianta caduta a terra.

<< Va...va tutto bene? >> osò domandare Blaine, non sapendo come avrebbe reagito il ragazzo.

Kurt impallidì e rivolse a Blaine uno sguardo vacuo, quasi come se fosse in trance.

<< C-ce l'hai uno smacchiatore, per caso?! >> domandò con voce tremolante << Uno di quelli ad azione rapida?! >>

Blaine e Puck si scambiarono uno sguardo perplesso.

<< Ecco...no, a dire il vero non credo. >> rispose Blaine, in tono quasi mortificato << Mi dispiace, in genere il mio bucato lo faccio sempre in lavanderia. >>

<< B-bene! >> 

Kurt si ripulì le mani alla bell'e meglio (cercando di non macchiarsi i vestiti più di quanto già non avesse fatto ) e poi ripose tutti gli utensili da giardinaggio, recuperando in fretta il suo cappotto e la sua borsa a tracolla.

<< I-io allora devo andare! >> disse, senza neanche preoccuparsi di ripulire quel disastro per terra << Sai, in questi casi bisogna agire il prima possibile, altrimenti c'è il rischio che la macchia rimanga per sempre! E questa...beh, è una maglia a cui tengo parecchio, sarebbe davvero un dramma se non riuscissi a ripulirla! >>

Si diresse nervosamente verso la porta, immediatamente seguito da Blaine e Puck, che non la smettevano di guardarlo come se fosse appena uscito da un manicomio.

<< Mi dispiace, devo andare! >> ripetè Kurt, aprendo la porta e rivolgendo un ultimo saluto ai due uomini << Tornerò un'altra volta per finire il lavoro, scusami tanto! Davvero, mi dispiace....però dovresti averlo in casa uno smacchiatore, per l'amor del cielo! Comunque mi dispiace, credimi...mi dispiace tanto! >>

Continuò a ripetere "scusami" e " mi dispiace" ancora a lungo, fino a che finalmente non si decise ad abbandonare l'appartamento, lasciando Blaine e Puck nuovamente da soli, entrambi piuttosto sconvolti da quel bizzarro incontro.

<< E' un tipo.... interessante. >> commentò Blaine con gli occhi ancora puntati sulla porta, nel punto esatto dove, pochi minuti prima, lui e Kurt si erano incontrati per la prima volta.

Nonostante quel ragazzo fosse indubbiamente un tantino bizzarro, Blaine non aveva potuto fare a meno di notare quanto fosse affascinante ed era rimasto estremamente colpito da quel suo aspetto così delicato e da quell'intensa luce che brillava nei suoi occhi.

Blaine sospirò; chissà se lo avrebbe mai più rivisto! Beh, lui aveva detto che sarebbe tornato per finire il lavoro, e probabilmente lo avrebbe fatto, a meno che per un motivo o per un altro non se ne fosse dimenticato. Ovviamente Blaine sperava che non lo avrebbe fatto e che si sarebbero rivisti da lì a breve, anche se non era del tutto sicuro di saperne il motivo; non era neanche certo che Kurt fosse gay, per quanto un po' lo sospettasse, a giudicare dalla sua prima impressione.

Ma naturalmente si trattava solo di una prima impressione, e dal momento che ultimamente la vita di Blaine non era stata particolarmente fortunata, era certo che anche questa volta le cose non sarebbero state tanto facili.

<< Beh, lo vuoi un consiglio? >> disse Puckerman, facendo una smorfia << Non dargli mai la chiave di casa! >>

Blaine inarcò il sopracciglio e guardò il suo manager di traverso.

<< Se ne ho data una copia a te, non vedo perchè dovrei farmi tanti problemi con lui! >> commentò.

Noah ridacchiò e poi diede a Blaine un' affettuosa pacca sulla spalla.

<< Allora, siamo d'accordo per stasera?! Abbiamo un appuntamento con Brittany! >>

Blaine sospirò.

<< Ho un'altra scelta, per caso? >> domandò, pur sapendo molto bene quale sarebbe stata la risposta di Puck.

<< Assolutamente no! Tu ed io stasera incontreremo Brittany, capitolo chiuso! >>

Blaine alzò gli occhi al cielo e spalancò le braccia con fare esasperato; tutto sommato, non sembrava una cosa così complicata, di sicuro sarebbe andato tutto per il meglio. Ma forse, se avesse saputo come sarebbero andate le cose, sarebbe stato molto più preoccupato di quanto in realtà stesse fingendo di non essere.








N.d.A: Allora... torno da una giornata folle al Lucca Comics, assolutamente meravigliosa! Se qualcuno di voi era presente e ha visto un gruppone disneyano molto numeroso, io ero Cenerentola! x3 E' stato fantastico e ho trovato un ragazzo vestito da Blaine, col quale ho fatto una fotografia, dopo aver fangirlizzato appena lìho visto ed averlo quasi assaltato nel tentativo di chiedergli la foto (sì, sono una donna pericolosa! xD)

Vi comunico che domani vado a Roma e tornerò il 2, quindi non so se potrò aggiornare la mia raccolta di drabble, in ogni caso prometto di postare il prossimo capitolo di questa fic mercoledì sera al mio ritorno e di scrivere tanto in treno! x3

Riguardo al capitolo....ovviamente all'inizio è tutto confusionario, ma anche nel film non è tutto molto chiaro fino a questo punto, quindi non preoccupatevi... piano piano si farà luce su ogni cosa.

Ah, altra cosa: Avrete notato che non tutti i personaggi hanno la stessa età; onde evitare dubbi in futuro, vi chiarirò più o meno sin da ora i loro anni:

Blaine: circa 27 anni

Kurt: 23 anni

Puck: 30 anni

Brittany: 18 anni

Santana: 28 anni

Rachel: 25 anni

Finn: 25 anni

Un bacione, al prossimo capitolo!

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Quella sera,  alle otto e trenta in punto, Blaine e Puck si presentarono agli studi televisivi nei quali Brittany stava girando il suo video.

Prima di uscire di casa, Blaine aveva fatto una rapida ricerca su google e aveva scoperto che Brittany Susan Pierce ( questo era il suo nome per esteso ) aveva compiuto da poco 18 anni, veniva dall'Ohio ed era - sue testuali parole- una grande amante della natura e degli animali, in particolar modo degli unicorni; inoltre, la giovane artista si dichiarava una fervente sostenitrice del credo Buddhista e la sua religiosità influenzava moltissimo il suo modo di esibirsi e di fare musica.

Sulle prime, Blaine credette che quella di Brittany fosse una musica spirituale e sofisticata , e si domandò che diavolo c'entrasse tutto questo con il pop e come accidenti facesse quella ragazzina ad avere così tanto successo fra i giovani.

Non ci mise poi molto a scoprirlo.

<< Puck, sei sicuro che non abbiamo sbagliato posto?! >> domandò Blaine, guardandosi nervosamente intorno, non appena lui e il suo manager entrarono dentro la sala in cui a breve avrebbero incominciato a girare <<  Qui è tutto così buio e non c'è assolutamente niente, a parte tutto questo fumo e quegli alberi mezzi spogli! Sembra quasi di stare in una di quelle foreste dell'orrore che si vedono nei film! >>

<< Blaine, non dire idiozie! >> esclamò Puckerman, guardandolo di traverso << E' una normalissima scenografia e ci hanno fatto un grande favore a permetterci di assistere! Adesso stai zitto e non ti muovere da qui, altrimenti rischi di dare fastidio alle riprese; guarda e basta! >>

Blaine sospirò con rassegnazione e poi si zittì, limitandosi a guardare la scena: adesso erano apparsi anche una decina di ballerini muscolosi, che si erano disposti in semicerchio proprio nel bel mezzo della sala, ormai completamente invasa dal fumo; non appena il regista strillò << Azione! >>  partì anche la musica - una melodia dei toni cupi, quasi mistici - e pochi istanti dopo ecco arrivare lei, Brittany, interamente avvolta in una lunga tunica nera, con i suoi lunghi capelli biondi che le ricadevano disordinatamente lungo tutto il corpo.

Blaine la osservò attentamente, cercando di capire che cosa in quella ragazza e nealla sua musica potesse attirare così tanta gente e suscitare l'entusiasmo dei suoi fan; ad un tratto, prima ancora che Blaine facesse in tempo a rendersene conto, Brittany si sfilò la tunica e la gettò a terra, rimanendo con indosso solo un minuscolo costume da bagno due pezzi, di colore verde, che lasciava molto poco spazio all'immaginazione.

Blaine rimase  bocca aperta e lo stesso fece Puck, sebbene per ragioni completamente differenti: il manager era rimasto senza dubbio colpito dal corpo da favola di Brittany e dal suo modo di ballare - perchè diciamo la verità, Brittany era davvero sexy e di sicuro sapeva come muoversi - ma Blaine non sembrava apprezzare così tanto;  al contrario, era letterlamente scioccato.

A quanto pare Brittany aveva capito perfettamente come funzionavano le cose: esibirsi con indosso solamente un bikini striminzito e ballare in maniera così sensuale e provocante, era certamente un ottimo modo per guadagnarsi il consenso dei suoi ammiratori. Ovviamente non si trattava solo di quello, Brittany aveva sicuramente una bella voce ( almeno, a giudicare dal playback, a Blaine sembrava proprio che fosse così ) e il ritmo della canzone era decisamente orecchiabile, ma si vedeva benissimo che non erano quelli i suoi punti di forza; la sua sensualità e la capacità di eccitare - in tutti i sensi - il suo pubblico, erano decisamente i suoi assi nella manica.

<< Accidenti! >> commentò Puckerman a bassa voce, con uno sorrisetto malizioso sulle labbra << E' bello vedere tanta spiritualità in una ragazza così giovane, vero?! >>

Blaine guardò Noah sguardo perplesso e poi si voltò nuovamente verso Brittany, che in quel momento si stava strofinando a due dei suoi dieci ballerini seminudi e ricorperti di olio; una scena decisamente molto poco spirituale.

<< Beh, non so! >> rispose Blaine, con fare decisamente scettico << L'ultima volta che ho controllato, non mi sembrava che la religione Buddhista approvasse questo genere di cose! >>

<< Blaine, quanto sei antico! >> esclamò Puckerman, senza togliere gli occhi di dosso a Brittany << Adesso non ci sono più tutti questi tabù, c'è molta più libertà di espressione! Tu non apprezzi solamente perchè sei gay! >>

 Blaine fece una smorfia.

" Non apprezzo perchè non approvo chi utilizza il proprio corpo piuttosto che il proprio talento per fare successo! " rispose fra sè e sè.

Ma si guardò bene dal ripeterlo a voce alta; non sarebbe stato carino da dire, soprattutto se Brittany aveva davvero intenzione di aiutarlo a rimettersi in gioco con la sua carriera, come gli aveva precedentemente detto Puckerman.

Aspettarono la fine delle riprese, poi finalmente una ragazza più o meno dell'età di Blaine, con lunghi capelli corvini, occhi neri e lineamenti ispanici, si avvicinò a loro, sorridendo ampiamente.
 

<< Salve ragazzi, come state?! >> disse allegramente, stringendo la mano prima a Puck e poi a Blaine << Io sono Santana Lopez, la manager di Brittany. Blaine Anderson, giusto?! >>

<< Sì, esattamente! >> esclamò Blaine, indicando poi Puck con un gesto del capo << E lui è Noah Puckerman, il mio manager. >>

<< Piacere! >>

Santana si tirò indietro i capelli, sotto lo sguardo entusiastico di Puckerman; Blaine guardò male il suo manager, che come al solito non era in grado di trattenere i suoi ormodi di fronte ad una bella ragazza.

<< Beh, venite con me. >>  disse poi la  ragazza, facendo segno ai due uomini di seguirla << Vi accompagno nel camerino di Brittany, lei è già lì che si sta rinfrescando; sapete, questo genere di riprese stanca parecchio! >>

Puck fece un sorrisetto malizioso.

<< Oh, sì...immagino! >> commentò a bassa voce, ma non abbastanza da non farsi sentire da Blaine, che gli tirò una - non troppo - violenta gomitata nelle costole.

<< Sii serio! >> lo ammonì sottovoce << Siamo qui per lavorare, ricordi?! E tu sei un uomo impegnato. >>

Puck sbuffò e poi si zittì, continuando a camminare assieme a Blaine dietro a Santana, fino a raggiungere il camerino di Brittany; una volta davanti alla porta, Santana bussò gentilmente, domandando in tono cortese: << Britt, siamo noi; possiamo entrare?! >>

Una vocina dall'altra parte della porta esclamò allegramente : << Certo Tannie, venite pure! >> e Santana aprì la porta, che si spalancò su un'enorme stanza, completamente decorata in stile orientale, con tanto di candele, un intenso odore di incenso e statuette con le sembianze di Buddha.

Blaine e Puck si guardarono con espressione sconvolta; sembrava proprio di essere entrati in un tempio Buddhista. Brittany era seduta su una specie di seggiolina da regista, con indosso una tuta da ginnastica aderente, i capelli ordinatamente raccolti in una treccia, che ricadeva morbidamente lungo le sue spalle, e un sorriso placido sul volto.

<< Britt, questi sono Blaine Anderson e il suo manager, Noah Puckerman. >> disse Santana, indicando alla ragazza i due ospiti, con un movimento del braccio.

<< E' stata davvero una bellissima esibizione! >> intervenne Puck, in tono entusiastico << Avrei dovuto portare qui la mia ragazza, Lauren, lei ha un debole per la tua musica! In realtà lei non vuole che si sappia in giro, a dire il vero....e, in effetti, forse non sarebbe neanche felice di sapere che sono venuto ad assistere a questo video! Sai, è un tantino...gelosa e possessiva. >>

Blaine ridacchiò; non riusciva affatto ad immaginarsi Lauren Zyzes - una ragazza corpulenta e dal carattere decisamente tosto - mentre ascoltava la musica di Brittany, ballando e cantando assieme a lei, ma non gli era per niente difficile a pensare a lei mentre minacciava Puckerman di non guardare le altre donne, se non avesse voluto ricevere in cambio un bel pugno in faccia. 

Brittany si alzò dalla sedia e si diresse lentamente verso i due uomini, con le mani giunte in segno di preghiera, guardando prima l'uno e poi l'altro con sguardo serafico. 

<< Signor Anderson, è un vero piacere. >> disse in tono mellifluo, facendo un piccolo inchino << Sono davvero onorata di conoscerla, lei è davvero un musicista fantastico. >>

Blaine sorrise ed arrossì.

<< Beh..grazie! >> balbettò << In effetti, non credevo che una ragazza così giovane conoscesse la mia musica, visto che all'epoca avevi...beh, undici anni! Comunque non darmi del lei, ti prego... mi fa sentire vecchio, e ho solo ventisette anni! >>

Brittany ridacchiò gentilmente e Blaine sorrise ampiamente; c'era qualcosa di davvero dolce in lei, eppure...beh, sembrava anche un tantino svampita! Non era del tutto sicuro che sapesse con certezza tutto ciò di cui stava parlando.

<< Beh, è un vero onore conoscerti. >> ripetè Brittany << Sai, la tua canzone " Dance with me tonight*" mi ha aiutato moltissimo a superare il terribile momento in cui i miei genitori mi hanno rivelato che la fatina dei dentini non esiste, quando avevo dodici anni. >>

Blaine non rispose e guardò Puck con sguardo allibito; Puck fece spallucce, un po' come a dire " Non preoccuparti e lasciala parlare".

 << Vorrei poter rivivere quella magia anche adesso, per questo mi piacerebbe poter collaborare con te. >> proseguì Brittany, ignorando completamente lo sguardo stranito di Blaine << Sai, fra poco uscirà il mio nuovo cd e sarebbe davvero fantastico inserirvi anche un duetto con te! >>

Il volto di Blaine si illuminò di colpo; aveva capito bene?! Brittany S. Pierce - nuova stella del pop, nuova icona della musica contemporanea - voleva davvero inserire nel suo nuovo album un duetto con lui?! Sarebbe stata una vera e propria manna dal cielo, un modo perfetto per ritornare nuovamente alla ribalta! Cantando con Brittany, Blaine avrebbe di nuovo ritrovato il successo di cui era stato così brutalmente privato tanto tempo fa.

<< Wow, sarebbe strepitoso! >> esclamò felicemente Blaine << Davvero grandioso! In effetti, ora che ci penso, ci sono due o tre pezzi che potrei riarrangiare e che sarebbero davvero perfetti come duetto, e poi.. >>

<< Oh, no! >> lo interruppe Brittany, molto pacatamente << Io non vivo nel passato, Blaine; non voglio niente del genere, ho bisogno che tu scriva per me una nuova canzone. >>

Blaine impallidì di colpo; a questo non era assolutamente preparato.

<< U-una nuova canzone?! >> 

<< Sai, io ho da poco rotto con il mio ex fidanzato. >> spiegò Brittany, piuttosto mestamente << Siamo stati assieme per due mesi interi ed è stata davvero una tragica esperienza! >>

Blaine rimase in silenzio, sempre più perplesso.

<< Ma poi ho letto un meraviglioso libro del famoso Guru Matashaari, dal titolo "Ritrovare la Strada dell' Amore" **. >> proseguì Brittany, ritrovando nuovamente il sorriso << Sarà questo il titolo della canzone che dovrai scrivere per me e la sera del concerto di apertura del mio nuovo tour, al Madison Square Garden, la canteremo insieme! >>

Blaine si voltò verso Puck, in cerca di conforto; avrebbe davvero dovuto scrivere una canzone intera, così di suo pugno?! Non ci era abituato, in genere erano sempre lui e Flint a scrivere i brani per il loro gruppo e Blaine si occupava solamente della musica, mentre al suo amico spettava il compito di scrivere i testi. Come avrebbe potuto fare tutto da solo?!

<< Il nuovo cd di Brittany è quasi finito, mancano solo alcuni ritocchi in qua e là. >> aggiunse Santana, che fino a quel momento era rimasta in silenzio e in disparte, ad ascoltare la conversazione << E sabato dobbiamo andare a Los Angeles per sbrigare alcune formalità, per cui avremmo bisogno che il pezzo sia pronto entro venerdì. >>

<< Che cosa?! >> saltò su Blaine << Ma mancano solamente tre giorni, non è abbastanza tempo! >>

<< Oh, non preoccuparti! >> lo rassicurò Santana << Abbiamo altri sette artisti che hanno accettato di lavorare su questa canzone, per cui se tu non riesci noi siamo comunque coperti! >>

Blaine fece una smorfia; non era esattamente quello il modo migliore per tranquillizzare un ipotetico collaboratore e convincerlo ad accettare l'incarico, forse Santana avrebbe dovuto esserne messa al corrente.

<< Blaine, non prenderla come una sfida. >> disse dolcemente Brittany, rivolgendo al moro uno dei suoi più radiosi sorrisi << Se deve accadere, allora accadrà: è il Karma! >>

Blaine alzò gli occhi al cielo; aveva sempre creduto che tutte quelle storie sul Karma, la reincarnazione e il " Se deve accadere, accadrà"  fossero una grandissima scemenza e in quel momento ne era più convinto che mai.

Ma, evidentemente, Puck non era dello stesso parere.

<< Saremo felici di accettare la vostra proposta. >> rispose l'ebreo, senza neanche dare a Blaine la possibilità di replicare << Ci vedremo venerdì, con la canzone ultimata! >>

Blaine fece per aprire bocca, ma naturalmente Puck non glielo permise e la discussione si concluse così, con una non del tutto convinta accettazione da parte di Blaine ed un entusiastica approvazione di Brittany, che si dichiarò " estremamente eccitata all'idea  di poter collaborare con un così talentuoso musicista".

Dopo aver definito gli ultimi dettagli, Puck e Blaine abbandonarono gli studi televisivi, salutando Santana e Brittany cortesemente e promettendo ancora una volta di consegnare il brano entro la data definita.
 


*
 


<< Ancora non riesco a credere che tu mi abbia convinto ad accettare, ma che cosa diavolo ti passa per la testa?! >>

Blaine e Puck stavano facendo ritorno a casa a piedi, e Blaine non la smetteva di sbraitare riguardo al fatto che era stata una pessima idea accettare quell'incarico, senza neanche essersi presi abbastanza tempo per pensarci su.

<< Puck, continuo a credere che sia davvero una cosa folle! Voglio dire, hai la minima idea di che cosa significhi... >>

<< Ok, Blaine...smettila! >> lo interruppe Puck, sbuffando rumorosamente << Ascoltami, non volevo dirtelo prima per evitare di demoralizzarti troppo, ma credo che adesso sia arrivato il momento di spiegarti bene come stanno le cose! Posso essere sincero con te?! >>

Blaine si fermò e guardò il suo manager con espressione preoccupata.

<< Ok.. >> balbettò << Ma ricordati, sincero non significa anche "brutale"! >>

Puckerman si fermò di fronte a lui e lo guardò dritto negli occhi.

<< Ne abbiamo bisogno, ok?! >> disse, cercando di non suonare troppo scorbutico << In questo periodo le cose stanno andando troppo male per permetterti di rinunciare ad un incarico del genere! >>

<< Aspetta, perchè dici questo? >> domandò Blaine, decisamente sorpreso << Insomma, abbiamo ancora l'esibizione al Six Flags di sabato, e poi ci sarà la Blueberry Farm e... >> 

Puck si morse un labbro, guardando Blaine con espressione rammaricata.

<< L'hanno cancellata. >> rispose semplicemente.

Blaine impallidì.

<< C-cancellata?! >> farfugliò << Stai scherzando?! >>

Puckerman sospirò.

<< Ascolta, ci rimane ancora la serata danzante di domani sera al Plaza e forse, se giochiamo bene le nostre carte, anche quell'intrevista al David Letterman show di cui ti ho parlato la settimana scorsa, ma niente di più! >> sentenziò << Mi dispiace Blaine, io ci ho provato...ma non è affatto facile trovarti dei buoni incarichi, c'è troppa concorrenza! Senza i Warblers non sei più lo stesso e, in ogni caso, il pubblico cerca qualcosa di nuovo, qualcosa di diverso; niente che tu possa offrire, purtroppo. >>

Blaine abbassò lo sguardo, mortificato.

<< Q-questo vuol dire che sono finito?! >> domandò tristemente << Insomma, non riuscirò mai più a risollevare la mia carriera?! Finirò con l'esibirmi ai Bar mitzvah***?! >>

<< Andiamo, non dire sciocchezze! >> esclamò Puck, inarcando un sopracciglio << I tredicenni della comunità ebraica neanche sanno chi sei! >>

Blaine sospirò tristemente.

<< E allora, che cosa devo fare?! >> bubbolò.

Noah sospirò a sua volta e alzò gli occhi al cielo.

<< Scrivi quella canzone! >> disse, in tono quasi imperativo << Che ti costa?! In fondo si tratta solo di una cazone, non è certo la fine del mondo! >>

<< Puck, ma lo hai detto anche tu! >> ribatte lagnosamente Blaine << Senza i Warblers non sono più lo stesso e l'ultima volta che ho provato a scrivere da solo delle canzoni, ho combinato un disastro! Posso essere bravo a comporre, ma mi serve un bravo paroliere e non abbiamo mai trovato nessuno come Flint! >>

Puck ci pensò su per qualche istante e poi sorrise.

<< Senti, ho appena avuto un'idea. >> disse << C'è questo ragazzo, un giovane molto talentuoso, che a quanto pare è un vero e proprio mago con le parole! Pare che sia molto ricercato, soprattutto dagli artisti più giovani! >>

Blaine sollevò un sopracciglio.

<< Nome? >> domandò, con una punta di scetticismo.

<< Greg Antonsky. >> rispose fieramente Puck << Promette bene, eh?! >>

<< Oddio, non è che stai cercando di propormi uno dei tuoi ragazzi della comunità ebraica spacciandolo per un paroliere di talento?! >>

<< Hey, non fare l' antisemita! >> protestò il suo manager << Io sto semplicemente cercando di venirti in contro! E' il mio lavoro, ricordi?! E tu dovresti cercare di mostrarmi un po' di riconoscenza! >>

Blaine si morse un labbro, guardando Puck con sguardo colpevole.

<< Hai ragione, scusami. >> mormorò << Credo che tu abbia ragione, dovrei provare a parlare con questo Greg; hai il suo numero?! >>

<< Naturalmente! >> rispose Puck allegramente, estrendo un'agendina dalla tasca della giacca << Nella comunità ebraica ci conosciamo tutti! >>

<< Allora lo vedi che avevo ragione io?! >> Blaine fulminò Puck con lo sguardo << Stai cercando di spacciarmi un tuo amico della comunità per un paroliere famoso! >>

Puck fece spallucce.

<< E' solo un caso. >> rispose distrattamente << Allora, lo vuoi il suo numero oppure no?! >>

Blaine sospirò e allargò le braccia, in segno di resa.

<< Immagino di non avere scelta! >> rispose << Tanto dubito che le cose potranno andarmi peggio di così! >>

Puck sorrise con soddisfazione e si mise a sfogliare la sua agendina, mentre Blaine si guardava nervosamente intorno; per qualche strana ragione, aveva la netta sensazione che le cose sarebbe davvero potute andare peggio di così.
 





N.d.A: * " Dance with me Tonight" è una canzone presente nel film...andando avanti troverete parecchi di questi riferimenti, che ovviamente non trascurerò e che spiegherò mano a mano.

** Il titolo della canzone è " Way back into Love", che celebra per l'appunto il ritorno sulla strada dell'amore.
 
*** Per chi non lo sapesse, il Bar Mitzvah rappresenta il momento n cui un bambino ebreo raggiunge l'età della maturità (12 anni e un giorno per le femmine, 13 anni e un giorno per i maschi) e diventa responsabile per sé stesso nei confronti della legge ebraica. In genere viene sempre fatta una festa per questa occasione e non è insolito che venga chiamato qualche musicista per allietare l'evento.


E piano piano si inizia ad entrare nel vivo della storia... spero di poter pubblicare in tempo il prossimo capitolo, purtroppo non è ancora finito, dal momento che oggi in treno avrei voluto scrivere, ma il mio vicino di posto che ha attaccato bottone me lo ha impedito! Per altro dovrei pure lavorare sull'altra mia long...ahahaha...smetterò di dormire! xD

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Blaine decise di fidarsi del suo manager e la mattina successiva al loro incontro con Brittany, telefonò immediatamente a quel Greg Antowfsky, il quale - una volta informato della situazione - accettò la proposta senza la minima esitazione, informandolo che si sarebbe presentato a casa sua nel primo pomeriggio perchè - sue testuali parole - aveva già un milione di fantastiche idee.
 
Blaine non era ancora del tutto sicuro di quello che stava facendo, anche se Puck lo aveva rassicurato più di una volta, dicendogli che Greg era assolutamente fantastico e che la sola ragione per cui non aveva ancora ottenuto il successo che meritava, era perchè non tutti erano in grado di apprezzare appieno il suo talento e la sua brillante creatività.
 
Una sorta di genio incompreso, in un certo senso.
 
Ma dopo pochi minuti assieme a quel Greg, Blaine non potè fare a meno di pensare che forse era davvero un bene che il suo genio fosse rimasto incompreso perchè, altrimenti, chiunque avrebbe potuto chiaramente affermare che il posto migliore per lui non fosse la vetta delle classifiche, ma un ospedale psichiatrico.
 
In genere Blaine detestava dare giudizi troppo affrettati sulle persone, ma per una volta avrebbe potuto tranquillamente fare un'eccezione: Greg - un piccoletto dal fisico piuttosto tozzo, con un ammasso di capelli neri crespi e uno sguardo da psicopatico - sembrava appena uscito da uno di quei film dell'orrore in cui il protagonista impazzisce e in preda al delirio uccide tutta la sua famiglia. Un vero e proprio matto degno di "Shining", e  non si trattava solo del suo aspetto fisico: Blaine tutto questo lo aveva dedotto soprattutto dal suo modo di pensare, di parlare e, soprattutto, di scrivere.
 
Anderson aveva esaminato attentamente la situazione di Brittany ed era giunto alla conclusione che un brano dal titolo "Way back into love"*, anche se trattava il tema di un amore ormai finito, dovesse essere un pezzo molto dolce, con un testo deciso ma non troppo crudo, che racchiudesse al suo interno sia il senso di riscatto, sia la sensazione di malinconia per qualcosa che ormai non c'è più.
 
Ma, evidentemente, Greg non la pensava allo stesso modo e dopo quasi due ore di seduta di composizione, Blaine stava iniziando seriamente a perdere le speranze.
 
<< Hey, va tutto bene? >> domandò ad un certo punto Greg, mentre Blaine aveva ormai smesso di improvvisare melodie e stava semplimente battendo nervosamente le sue dita sui tasti, in segno d' insofferenza.
 
Il moro guardò il paroliere con espressione vacua, prima di rispondere piuttosto distrattamente: << Sì, scusami...è che sono un tantino...beh, bloccato. >>
 
Greg fece una smorfia e lanciò a Blaine uno sguardo truce.
 
<< Senti, se non ti piacciono le mie parole basta che tu lo dica! >> rispose, in tono quasi rabbioso.
 
Blaine si morse un labbro; dire che le sue parole non gli piacevano era un gentile eufemismo, ma non poteva certo essere così diretto e dirgli chiaramente ciò che pensava, per cui si limitò a scrollare le spalle e a rispondere: << Beh, no... le tue parole sono molto potenti, davvero! E' solo che.. >>
 
<< Forse stavi cercando qualcosa di diverso?! >> lo interruppe bruscamente Greg << Magari volevi qualcosa di più smelenso e romantico?! Una di quelle canzoncine d'amore da ragazzina?! >>
 
Blaine stava per rispondere qualcosa di davvero scortese, ma fortunatamente venne interrotto da un rumore provenieviente dal pianerottolo, dall'altro lato della porta: qualcuno stava bussando, piuttosto energicamente.
 
<< Vuoi scusarmi? >> disse Blaine, alzandosi dal pianoforte << Torno fra un attimo. >>
 
Greg sbuffò sonoramente e Blaine non potè che sentirsi estremamente sollevato da quella provvidenziale interruzione; chiunque fosse il suo misterioso visitatore, Blaine gliene sarebbe stato indubbiamente grato per sempre.
 
<< Hey, ciao! >>
 
Blaine trasalì; non appena aprì la porta, si ritrovò davanti lo stesso ragazzo che il giorno precedente era arrivato così all'improvviso per prendersi cura delle sue piante e che poi era così misteriosamente scappato dopo essersi completamente macchiato i vestiti di terra.
 
Ricordava anche il suo nome: Kurt.
 
<< C-ciao! >> balbettò Blaine, ancora una volta iptonizzato dagli occhi azzurri e splendenti del ragazzo e dai suoi lineamenti così perfetti; guardò i suoi vestiti e si accorse che indossava la stessa maglia del giorno prima, adesso perfettamente pulita e immacolata << Hey, vedo che sei riuscito a salvare la maglietta! >>
 
Kurt arrossì e si introdusse dentro casa di Blaine con passo felpato, ancora una volta senza chiedere il permesso.
 
<< Sì, lo so...ho fatto un dramma per niente! >> esclamò il ragazzo dagli occhi chiari, mentre Blaine si richiudeva la porta alle spalle << E' solo che io sono un tipo molto preciso e, soprattutto, un patito della moda; ci tengo che i miei vestiti siano sempre perfettamente apposto, anche se so che può sembrare una cosa un tantino maniacale! >>
 
Blaine sorrise, facendo molta attenzione a non darlo troppo a vedere; Kurt era davvero un tipo strano, non c'erano dubbi al riguardo, ma era anche così....beh, c'era decisamente qualcosa di intrigante in lui, questo Blaine doveva assolutamente riconoscerto! Inoltre, le probabilità che fosse realmente gay stavano decisamente aumentando a dismisura; insomma, quanti ragazzi eterosessuali sarebbero così dannatamente attenti alla moda, a tal punto da andare completamente fuori di testa per una macchia di terra sui vestiti?!
 
<< Comunque, sono passato a finire il lavoro di ieri. >> proseguì Kurt, togliendosi borsa e giaccia e lanciandole come suo solito sul pianoforte - e Blaine si precipitò ancora una volta a prenderle, riponendole accuratamente sull'attaccapanni << Me ne sono andato così velocemente e in modo tanto scortese... il minimo è che adesso finisca tutto quello che ho lasciato a metà! >>
 
Blaine sorrise ampiamente e proprio in quel momento Greg cercò di attirare l' attenzione, simulando un colpo di tosse.
 
<< Ehm, scusate! >> bubbolò << Possiamo tornare al lavoro?! >>
 
Blaine alzò gli occhi al cielo e Kurt arrossì violentemente, guardando il paroliere con sguardo avvilito.
 
<< Scusami, non ti avevo visto. >> disse Kurt, in tono estremamente mortificato << Comunque piacere, sono Kurt Hummel. >>
 
Greg non rispose e Blaine, irritato da quel suo atteggiamento così spocchioso e maleducato, disse in sua vece: << Kurt, questo è Greg Antowfsky e mi sta dando una mano a comporre una canzone. >>
 
Il paroliere sbuffò, mentre Kurt rivolse a Blaine uno dei suoi sorrisi radiosi.
 
<< Beh, allora non voglio interrompervi...cosa che, in effetti, ormai ho già fatto! Beh, vado a prendere tutto l'occorrente in cucina; non preoccuparti Blaine, ricordo molto bene dove si trova, faccio da solo. >>
 
Kurt si diresse in cucina, sotto lo sguardo quasi sprezzante di Greg.
 
<< Accidenti, quanto è gay! >> commentò, sollevando le sue folte sopracciglia.
 
<< Trovi?! >> disse Blaine, cercando di non sembrare troppo interessato alla cosa, mentre riprendeva posto dietro al suo pianoforte << Che cosa te lo fa pensare?! >>
 
<< Amico, si vede lontano un centinaio di miglia! Ma non vedi come si muove e come parla?! E la storia dei vestiti?! Ce lo avete entrambi scritto in faccia, io certe cose le capisco al volo! >>
 
Blaine fece una smorfia, lanciandogli un'occhiataccia di nascosto.
 
" L'unica cosa che capisci, a quanto sembra!"
 
<< Allora, vogliamo tornare a lavoro?! >> sbraitò Greg impazientemente << Diamo un senso al mio lavoro! >>
 
Blaine si morse un labbro - contando mentalmente fino a dieci per impedirsi di offenderlo -  e poi annuì, abbozzando perfino una specie di sorriso.
 
<< Ok, credo di avere un'idea! >> disse, posizionando le mani a mezz'aria sopra la tasiera << Che ne pensi di questo?! >>
 
Ottenne finalmente l'attenzione di Greg e si mise a suonare, cantando i primi versi della strofa.
 
" Give it up, I'm a bad hot witch:  I look really good, but I'm a nasty bitch! I can scream and claw and curcle your blood, but you'll die on your way back into love! *"
 
Dovette faticare parecchio per trattenere una smorfia di disgusto alla fine di quell'imbarazzante tentativo; aveva cercato di rendere quel testo meno sgradevole scegliendo una melodia abbastanza allegra ed orecchiabile, ma le cose non erano cambiate; quella canzone era semplicemente raccapricciante.
 
Persino Kurt, che in quel momento era rientrando in salotto con in mano un innafiatoio e si stava dirigendo lentamente verso le piante, sembrava non apprezzare affatto le parole di Greg, a giudicare dall'espressione attonita che si stava piano piano disegnando sul suo volto.
 
<< Non so, non mi convince troppo. >> commentò l'ebreo, avvicinandosi alla postazione di Blaine al piano << Insomma, questa musica è troppo allegra! Prova con una terza minore. >>
 
Blaine ci pensò su per qualche secondo.
 
<< Intendi dire così?! >>
 
Ripetè la strofa cambiando la tonalità come aveva suggerito Greg, ma questi lo interruppe prima ancora che potesse concludere.
 
<< No, così perde tutto il senso! Non capisci?! >> sbraitò il paroliere spazientito << " Give it up, I'm a bad hot witch" va benissimo, ma dopo dovrebbe essere.. >>
 
" But with some magic I just might switch!" **
 
Blaine e Greg si voltarono di scatto verso Kurt, il quale aveva appena concluso la strofa al posto loro, canticchiando con voce perfettamente intonata, mentre continuava imperterrito a dedicarsi alla cura delle piante. 
 
Il moro rimase a fissare Kurt per qualche secondo, senza aprire bocca; era letteralmente estasiato.
 
<< C-che cosa hai detto?! >> domandò a mezza voce, rivolgendosi a Kurt.
 
Il ragazzo dagli occhi chiari interruppe le sue attività e si voltò lentamente.
 
<< Non... non me lo ricordo. >> rispose in un sussurro, guardando Blaine timidamente.
 
Blaine sorrise e guardò Greg - il quale invece sembrava molto poco entusiasta dell' intervento di Kurt - con sguardo raggiante.
 
<< Era qualcosa tipo.. " But with some magic I just might switch". >>  disse Blaine allegramente << E' davvero bello! >>
 
<< Beh, ma non sono quelle le mie parole! >> intervenne Greg, in tono palesemente irritato.
 
<< Sì, lo so! >> replicò Blaine << Però potremmo anche prendere in considerazione le sue idee, insomma... Kurt ha avuto davvero una buona intuizione! >>
 
Kurt arrossì di colpo, mentre Greg fece una smorfia e sbuffò pesantemente.
 
<< Beh, se tutto quello che vuoi è solo una stupida canzoncina piena di amore e di zucchero, perchè non la lasci finire al "Ragazzo Ramoscello" ?! >> borbottò  l'ebreo.
 
<< Ragazzo Ramoscello?! >> ribatte Kurt, con fare stizzito << Occhio a come parli, con quei vestiti non sei assolutamente nella posizione di offendere nessuno! >>
 
Greg lanciò a Kurt un'occhiata torva, mentre Blaine si mise una mano davanti alla bocca, cercando in tutti i modi di trattenersi dallo scoppiare a ridere.
 
<< E comunque > aggiunse Kurt, tornando a dedicarsi alle piante << Io sono qui solamente per prendermi cura delle piante. >>
 
Blaine sorrise.
 
<< E devo dire che stai facendo un ottimo lavoro! >> disse << Anche se quella che stai innaffiando adesso è di plastica! >>
 
Kurt fece un balzo all'indietro, facendo cadere a terra l'innaffiatoio, e stavolta Blaine non riuscì a trattenere le risate; Greg, intanto, batteva nervosamente un piede a terra, spazientito.
 
<< Allora?! >> disse nuovamente << Nessuna idea, Ramoscello?! >>
 
Blaine alzò gli occhi al cielo.
 
<< Greg, per favore... adesso stai un tantino esagerando! >> lo ammonì.
 
<< Beh, scusa tanto! >> replicò rabbiosamente Greg << Ma non accetto che mi si tratti in questo modo! >>
 
<< Andiamo, sei troppo suscettibile! E comunque, perchè non dovremmo ascoltare le idee di Kurt?! A me sembrano molto valide! >>
 
<< Stai scherzando?! Ha avuto solo un colpo di fortuna, probabilmente non riuscirebbe più a mettere altre due parole di fila, e... >>
 
<< " Let's fly  my broom to the stars above and we will charm our way back into love".*** >> 
 
Kurt lanciò a Greg uno sguardo di sfida, dopo aver recitato tutto d'un fiato quell'ultima strofa, sotto gli occhi e le orecchie increduli - e al contempo affascinati - di Blaine.
 
<< Wow.. >> mormorò il moro, guardando Kurt con sguardo incantato << Meraviglioso. >>
 
Ovviamente, però, Greg non era dello stesso parere.
 
<< Tutto qui?! >> domandò astiosamente << E' la sola cosa a cui riuscite a pensare?! Sentimenti?! Nient'altro che stupidi sentimenti?! Oh, mi date la nausea! >>
 
Si diresse a passo svelto verso l' ingresso ed abbandonò l'appartamento di Blaine, sbattendo violentemente la porta e borbottando qualche incomprensibile insulto - almeno, Blaine era certo che si trattasse di insulti - in ebraico. 
 
Non appena il paroliere se ne andò, Kurt si voltò verso Blaine, rivolgendo lui uno sguardo di puro rammarico.
 
<< Mi..mi dispiace! >> gemette << Non volevo farlo andar via, non avrei davvero dovuto rispondere in quel modo! E' che purtroppo io sono fatto così, detesto quando le persone si accaniscono contro di me e non riesco proprio a stare zitto se.. >>
 
<< Hey, tranquillo! >> lo rassicurò Blaine << A dire il vero mi hai fatto un enorme favore, quel tizio iniziava seriamente ad inquietarmi! Credimi, è stato un bene che tu lo abbia fatto scappare! >>
 
<< Beh, in ogni caso mi sono intromesso in faccende che non mi riguardavano! >> replicò Kurt << Avrei davvero fatto meglio a rimanere in silenzio. >>
 
Blaine guardò il ragazzo con espressione allibita; stava scherzando?! Possibile che non si rendesse conto di ciò che aveva appena fatto?!
 
<< Kurt, posso farti una domanda? >> chiese il moro, avvicinandosi lentamente al suo interlocutore << Hai mai scritto niente, prima d'ora?! >>
 
Kurt si irrigidì leggermente e abbassò lo sguardo.
 
<< Beh, a volte. >> rispose a mezza voce, quasi come se stesse cercando di non farsi sentire << Insomma, un po'! Tutti scrivono qualcosa nella loro vita, io non sono diverso da altre persone! >>
 
Blaine studiò attentamente il ragazzo, senza dire una sola parola; oltre ad essere incredibilmente bello ed affascinante, Kurt aveva anche un enorme talento e sembrava quasi che lui stesso facesse un'enorme fatica a riconoscerlo.
 
Davvero strano, dal momento che Blaine invece ne era rimasto così visibilmente colpito.
 
<< Ascolta, tu hai mai sentito parlare dei Warblers?! >> chiese nuovamente Blaine, con un sorrisetto sgembo che si faceva lentamente strada sul suo volto.
 
Kurt sorrise a sua volta.
 
<< Sì, certo! >> rispose << Beh, non erano fra i miei cantanti preferiti - io sono più un tipo da musical - ma ne ho sentito parlare spesso! Rachel, la fidanzata di mio fratello, ne andava pazza e ogni tanto mi faceva ascoltare qualche loro canzone; non erano male, anche se indossavano quelle orribili divise anti estetiche e andavano in giro con quei ridicoli capelli strapieni di gel e.. >>
 
Si interrubbe bruscamente,  di fronte all'espressione decisamente contrariata di Blaine.
 
<< Tutto bene? >> domandò.
 
Blaine non rispose, ma alzò leggermente gli occhi al cielo come ad indicare qualcosa; Kurt guardò in alto, nella direzione indicata da Blaine, e per poco non gli si mozzò il fiato in gola, alla vista di un poster al quale prima non aveva fatto caso, che ritraeva cinque ragazzi vestiti con un completo che ricordava vagamente una divisa scolastica e i capelli completamente ricoperti di gelatina.
 
Non ci volle molto perchè Kurt capisse di chi si trattasse.
 
<< Oh no! >> farfugliò nervosamente << Tu eri uno di loro. >>
 
Blaine sorrise piuttosto impacciatamente, cercando di non sembrare troppo offeso per ciò che Kurt gli aveva appena detto.
 
<< Beh, il nostro manager pensava che quel look ci desse un certo fascino. >>  rispose Blaine ridacchiando << Ma in effetti, ripensandoci adesso, avevamo un aspetto abbastanza ridicolo! >>
 
Kurt arrossì.
 
<< Scusami tanto, non volevo essere scortese! >>  mormorò, abbassando timidamente lo sguardo << Accidenti, che razza di figura! Farei meglio ad andarmene, ho già combinato abbastanza guai per oggi! >>
 
<< No, aspetta! >> lo bloccò Blaine, avvicinandosi a lui << Ascolta, non me la sono presa; dico, davvero, non devi preoccuparti! Piuttosto, volevo chiederti una cosa. >>
 
Kurt lo guardò curiosamente.
 
<< Hai mai provato a scrivere una canzone? >> domandò Blaine, con fare speranzoso.
 
Sapeva che quella richiesta era un tantino da disperati, in fondo si stava affidando ad un perfetto sconosciuto, della cui abilità di paroliere non era neanche del tutto certo, ma dopo la sua terribile esperienza con l'ebreo psicopatico, sentiva di non avere davvero nulla da perdere.
 
Sperava che in qualche modo quella domanda avrebbe suscitato ulteriormente la curiosità di Kurt, invece il ragazzo sembrò irrigidirsi di colpo, quasi come se quelle ultime parole di Blaine avessero fatto scattare in lui una sorta di meccanismo di difesa.
 
<< No! >>  rispose con decisione, indietreggiando << No, e neanche credo di esserne capace!  >>
 
<< Beh, ma prima sei riuscito a completare la strofa ci versi mancanti! >> osservò Blaine << Non può essere solamente un caso, si vede che hai talento! >>
 
<< P-per così poco?! >> balbettò Kurt, dirigendosi nervosamente verso l'appendiabiti per recuperare il suo cappotto e la borsa << E' stato un colpo di fortuna, niente di chè! >>
 
<< Stai scherzando?! >> replicò Blaine, correndogli dietro << Per ben due volte?! Altro che colpo di fortuna, quello era un vero e proprio colpo di genio! Sei davvero sicuro di non aver mai scritto niente prima d'ora?! >>
 
<< Beh, magari l'ho fatto! >> rispose frettolosamente il ragazzo dagli occhi chiari << Ma infondo tutti hanno scritto qualcosa nella loro vita, no?! Un diario, un tema scolastico...una cartolina d'auguri! Questo di certo non significa che io sappia scrivere una canzone! >>
 
Aprì la porta e si precipitò sul pianerottolo, sperando che Blaine avesse il buongusto di non corrergli dietro, ma ovviamente non fu così; il moro non gli lasciò neanche il tempo di chiudere la porta, che immediatamente lo seguì fuori dal suo appartamento.
 
<< Hey, aspetta un attimo! >> disse non appena i due arrivarono all'ascensore, il quale fortunatamente non aveva ancora raggiunto il piano << Hai mai sentito parlare di Brittany S.? >>
 
<< Oh, certo! >> rispose Kurt sorridendo << Il mio fratellastro Finn ha una specie di cotta per lei! Ovviamente se ne vergogna da morire, visto che lei è una ragazzina e lui sta per sposarsi, ma del resto la carne è debole, come si suol dire! >>
 
Blaine guardò il ragazzo curiosamente; non aveva espresso alcun parere personale su Brittany, questo significava per caso che era davvero gay, come aveva sospettato inizialmente ( e come aveva detto anche Greg ) ?!  Beh, non che quello fosse il momento adatto per pensarci! 

<< Beh, in ogni caso, io sono stato assunto per scrivere una canzone per lei! >> aggiunse Blaine, battendo nervosamente un piede a terra, sperando che l'ascensore non arrivasse proprio in quel momento << Visto che sei così bravo, pensavo che magari potresti darmi una mano con le parole e.. >>

<< No, non posso! >> ribattè immediatamente Kurt, premendo ripetutamente il pulsante dell'ascensore, come se in qualche modo questo potesse farlo arrivare prima << Mi dispiace, come ti ho già detto, non credo proprio di esserne in grado! >>

In quel momento arrivò l'ascensore e Blaine si precipitò a bloccarne l'ingresso, per evitare che Kurt potesse andarsene senza avergli dato il tempo di aggiungere altro.

<< Ok, questo l'ho capito! >> esclamò Blaine insistentemente << Però non significa che tu  non possa pensarci un po' su! >>

Kurt rimase qualche secondo in silenzio, come se stesse effettivamente riflettendo sull'idea di prendere in  seria considerazione la proposta di Blaine.

<< Beh, ecco.. >> balbettò << Io non so se.. >>

<< Oh, ma non devi rispondermi per forza adesso! >> ribattè Blaine, cercando in tutti i modi di trattenere Kurt ancora per un po' << Perchè non passi al Plaza, stasera?! Ho una serata lì, mi esibirò sul tardi ad una festa di ex compagni di classe del liceo; mi farebbe piacere se tu riuscissi a venire. >>

Il moro si morse un labbro; non era del tutto certo di aver fatto quell'ultima proposta solamente per puro interesse lavorativo, una parte di lui credeva di averlo fatto più  che altro per poter rivedere Kurt ancora una volta, e non solamente per fargli innaffiare le sue piante.

<< Mi piacerebbe davvero tanto, ma non posso! >>  rispose Kurt, facendo il vado << Questa sera ho un'importantissima cena a casa di mio fratello e della sua ragazza, non posso proprio mancare! Lo so che sembra una scusa, ma ti assicuro che non lo è, io non posso veramente! Mi dispiace tanto, scusami... scusami! >>

Blaine fece per replicare nuovamente, ma questa volta Kurt non gliene dette modo, infilandosi rapidamente in ascensore e premendo il pulsante del piano terra, sparendo così definitivamente dalla vista del musicista.

Blaine chiuse gli occhi e sospirò profondamente; si stava comportanto in modo decisamente patetico, doveva ammetterlo! Prima cercava in tutti i modi di convincere un perfetto sconosciuto a scrivere una canzone per lui - senza neanche sapere quali fossero le sue reali capacità - e poi flirtava con lui in maniera a dir poco spudorata, facendo sicuramente la figura dell'idiota.

" Bravo Blaine, i miei complimenti!" si disse mentalmente " Riesci davvero ad essere un perfetto imbecille, quando ti metti d'impegno!" 

Riaprì gli occhi e lanciò un ultimo sguardo alle porte dell'ascensore - che ormai doveva aver già raggiunto il piano terra- prima di ritornare dentro casa e cercare una volta per tutte di smetterla di pensare a Kurt; aveva uno spettacolo da mandare avanti quella sera e, almeno per qualche ora, sarebbe stato meglio evitare qualsiasi tipo di distrazione.
 


*
 


<< Stavo pensando che, magari, come colore principale per la cerimonia potremmo scegliere il rosa pesca! E' un colore semplice, non troppo appariscente, ma che fa comunque un gran bell'effetto e si adatta perfettamente all' ambiente e all'atmosfera ! Tu che ne pensi, Kurt?! Kurt?! KURT! >>

Kurt sussultò.

Era dall'inizio della cena che Rachel Berry - la fidanzata del suo fratellastro, una ragazza ebrea dai lunghi capelli castani, un naso pronunciato e due enormi occhi scurii ed espressivi - stava parlando ininterrottamente dei preparativi del suo imminente matrimonio e Kurt non ne poteva davvero più; in effetti, aveva smesso di prestare attenzione da diverso tempo, scegliendo così di mettersi a fantasticare su ben altre cose, come ad esempio, la proposta che quel Blaine Anderson gli aveva fatto nel pomeriggio.

A dire il vero, se Kurt avesse voluto essere del tutto sincero con sè stesso, avrebbe ammesso che sin dall'inizio della cena con Rachel e suo fratello Finn non aveva fatto altro che pensare a Blaine, e non certo per la sua proposta di scrivere quella canzone con lui; a dire il vero, Kurt era molto più concentrato sui suoi occhi color caramello - talmente luminosi e splendenti da sembrargli addirittura dorati -  sul suo sorriso dolce e radioso, sul tono caldo e rassicurante della sua voce e sui suoi splendidi lineamenti.  Avevano parlato per pochissimo tempo, si poteva dire che non si conoscessero affatto, eppure Kurt non aveva potuto fare a meno di restare così affascinato da quell'uomo.

Anche se, naturalmente, Kurt non aveva alcuna intenzione di essere sincero con sè stesso.

<< Scusami tanto, Rachel. >> disse il ragazzo dagli occhi chiari, in tono mortificato << Credo di essere un tantino stanco. >>

Rachel guardò il suo amico di traverso, per niente persuasa dalla sua risposta.

Kurt arrossì; conosceva molto bene la ragazza e sapeva che non sarebbe mai e poi mai riuscito a nascondergli tutti i suoi pensieri e le sue sensazioni. Non che volesse realmente farlo, ma preferiva evitare di parlare di certe cose di fronte al suo fratellastro, di sicuro Finn avrebbe fatto qualche battutina stupida e non avrebbe mai preso sul serio le sue parole.

Fortunatamente, anche Rachel conosceva molto bene Kurt, abbastanza da sapere tutto ciò di cui avesse bisogno.

 << Finn, tesoro... ti dispiace scusarci un attimo? >> disse dolcemente la ragazza, rivolgendosi al fidanzato << Io e Kurt dobbiamo rimettere apposto la cucina. >>

<< Beh, ma abbiamo appena finito di mangiare! >> replicò Finn << Abbiamo ancora tempo. >>

<< Finn, non discutere e aspettaci qui! Fai il bravo! >>

Finn sbuffò, mentre Kurt ridacchiò sotto i baffi, seguendo velocemente Rachel in cucina.

<< Allora, che cosa ti succede?! >> domandò questa, non appena i due misero piede in cucina, richiudendosi immediatamente la porta alle spalle.

Kurt sbuffò.

<< Che cosa ti fa pensare che mi stia succedendo qualcosa?! >> domandò, fingendo un certo distacco, ma non riuscendo comunque a nascondere il suo sollievo di fronte a quella domanda. 

<< Kurt, ti prego! >> esclamò Rachel, guardandolo di traverso << Sono la tua migliore amica, ti conosco meglio di chiunque altro al mondo! Lo capisco con un sguardo se c'è qualcosa che ti turba e, in questo momento, direi che hai parecchi grilli per la testa! >>

Kurt si morse un labbro e abbassò timidamente lo sguardo.

<< Beh, ecco.. >> mormorò << Diciamo che in questi ultimi due giorni mi sono successe alcune cose. >>

<< Oh, davvero?! >> chiese Rachel con interesse, mettendosi a sedere su una sedia e guardando il ragazzo con espressione di aspettativa << Allora, dimmi tutto! >>

Kurt abbozzò un sorriso e guardò Rachel con sguardo smaliziato.

<< Beh, hai presente Jane Miller, la signora per la quale lavoro saltuariamente? >> 

<< Quella delle piante? >>

<< Sì, proprio lei! Beh, in questi giorni è assente e mi ha chiesto di sostituirla per un po', almeno fino a che non torna in città..e indovina un po'?! Sono stato a casa di Blaine Anderson, il leader del Warblers - quel gruppo che ti piaceva tanto al liceo, se non sbaglio! - e abbiamo chiacchierato a lungo.. >>

<< Frena, freana, frena! >> lo interruppe bruscamente Rachel, alzandosi di scatto dalla sedia << Tu sei stato a casa di Blaine Anderson?! Quel Blaine Anderson?! >>

Kurt fece spallucce.

<< Ne conosci altri, per caso?! >> ribattè << Te l'ho detto, Blaine dei Warblers! A quanto pare è un cliente di Jane e sia ieri che oggi sono passato a casa sua per prendermi cura delle sue piante, così.. >>

<< Quindi tu hai conosciuto Blaine Anderson?! >> intervenne ancora una volta Rachel, eccitatissima << Oddio, e come è?! Bellissimo come era un tempo?! >>

Kurt arrossì e si morse un labbro.

<< B-beh, non so esattamente che aspetto avesse un tempo. >> rispose tartagliando << Ma quello che ha adesso è decisamente apprezzabile! >>

" Solo apprezzabile, Kurt?!" si disse mentalmente " Perchè non ammetti di averlo trovato semplicemente bellissimo ed irresistibile?! "

Un gigantesco sorriso a trentadue denti si fece lentamente strada lungo le labbra di Rachel.

<< Non posso crederci, Blaine Anderson! >> squittì, saltellando sul posto con la stessa euforia di una ragazzina adolescente al concerto del suo cantante preferito << Non sai quanto ti invidio Kurt, ho sempre desiderato conoscerlo e riuscire a farlo innamorare di me! Beh, non che avessi qualche possibilità, dubito che avrebbe cambiato i suoi gusti sessuali per me, comunque.. >>

<< Hey, aspetta! >> questa volta fu Kurt ad interromperla << Che cosa intendi dire?! Blaine è gay?! >>

Rachel fece segno di sì con la testa.

<< Sfortunatamente per noi povere fan sì. >> rispose << Beh, ma tu sei ancora in gioco, se è questo che ti interessa! >>

Kurt diventò rosso di colpo.

<< Non dire assurdità Rachel! >> farfugliò << Insomma, chi ha mai parlato di una cosa simile?! Stavo solamente cercando di decidere se accettare la sua proposta lavorativa e se andare a sentire il suo concerto che si terrà stasera all'Hotel Plaza! >>

<< Stasera?! >>  strillò Rachel, ormai quasi in preda ad una crisi isterica << E quando pensavi di dirmelo, scusa?! >>

<< Te lo sto dicendo adesso! >> le fece notare Kurt << E poi, credevo che alla tua età avessi spesso di correre appresso alle pop star come una ragazzina indemoniata! >>

Rachel fece una smorfia.

<< Primo, ho venticinque anni e quindi non sono poi tanto vecchia per fare certe cose; secondo, Blaine Anderson non è una pop star qualunque; terzo, adesso vieni in camera con me e aiutami a scegliere un vestito adatto, perchè noi due stasera andiamo al Plaza! >>

<< E Finn, scusa?! >> domandò Kurt, cercando di tergiversare; non era ancora del tutto sicuro di voler andare a vedere quello spettacolo << Lo lasciamo qui, da solo?! >>

<< Se la caverà, vedrai! Per una volta potrà lavare lui i piatti! >> 

Kurt fece per replicare, ma Rachel non glielo permise, afferrandolo con forza per un braccio e trascinandolo prepotentemente in camera sua.







N.d.A: * Trad:   " Arrenditi, sono una strega sexy e cattiva! Posso avere un bell'aspetto, ma sono una vera stronza! Posso urlare e artigliare, farti raggelare il sangue, ma tu morira sulla tua via di ritorno verso l'amore"

** Trad: " Ma con un po' di magia, potrei anche cambiare."

*** Trad: " Facciamo volare la mia scopa verso le stelle al di sopra di noi e celebreremo il nostro ritorno verso la strada dell'amore".



Allora, un paio di cose da dire; d'ora in avanti ci saranno diversi riferimenti alle canzoni, soprattutto ai versi e alle strofe, e per quanto mi renda conto che suoni parecchio strano veder parlare Kurt e Blaine in italiano e poi esordire di punto in bianco con frasi in inglese, decisamente questa mi era sembrata la soluzione migliore! Purtroppo non esistono vere e proprie traduzioni delle canzoni che mano a mano verranno citate e quelle che ci sono (anche nel film) secondo me non rendono giustizia al testo originale, per cui credo che l'unica scelta che mi rimane sia scrivere in inglese e lasciare una traduzione nelle note finali, casomai qualcuno avesse problemi con la lingua,

Detto questo....sono devastata dagli spoiler per questa puntata epica, per cui al momento non so bene che cosa dire o fare...credo quindi che mi limiterò ad andare  a dormire, con la consapevolezza che mancano 3 giorni alla puntata più bella di Glee... x3

Notte! <3

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Dopo aver passato circa un'ora ad aiutare Rachel a trovare un vestito adatto per la serata - e la sola ragione per cui ci avevano messo così tanto era che la ragazza aveva un pessimo gusto nel vestire e Kurt si era sentito in dovere di fare qualcosa al riguardo - lei e Kurt arrivarono all'Hotel Plaza, dove si sarebbe tenuto il concerto di Blaine.

Beh, sempre che di concerto si potesse parlare! Era stato allestito un enorme palcoscenico nel salone principale e Blaine si stava esibendo di fronte ad un gruppo di ex studenti liceali, tutti apparentemente molto più interessanti a conversare fra di loro che ad ascoltare il ragazzo che si stava esibendo.

<< Oddio, eccolo! >> strillò Rachel, iniziando a saltellare nervosamente non appena vide Blaine sul palco, intento a cantare una struggente canzone d'amore che Kurt non aveva mai sentito in vita sua  << Santo cielo, quanto è bello! Lo è ancora di più visto dal vivo e a distanza di qualche anno! >>

Kurt fece una smorfia.

<< Rachel, ti supplico! >> bubbolò << Potresti cercare di darti un contegno, vorrei evitare di dare nell'occhio! >>

<< Ma dai, guarda quante persone ci sono! >> replicò Rachel << Figurati se faranno caso a noi! >>

<< Beh..non stanno neanche facendo caso allo spettacolo, se è per questo! >> osservò Kurt, facendo una smorfia.

Rachel lo ignorò e lo afferrò per un braccio, trascinandolo in prossimità del palco, così da poter ammirare lo spettacolo più da vicino; mentre la ragazza andò a piazzarsi proprio al di sotto del palco, Kurt preferì osservare l'esibizione di Blaine a qualche metro di distanza, da solo, in modo da potersi godere il concerto con la massima attenzione, senza distrazioni.

Non poteva certo ascoltare Blaine con quella matta di Rachel che gli saltellava intorno e gli strillava nell'orecchio imbarazzanti frasi da adolescente in piena tempesta ormonale; non voleva che niente e nessuno lo distraesse da Blaine.

Nonostante il pubblico non fosse particolarmente partecipe e Rachel fosse effettivamente la sola ad essere davvero entusiasta di quella performance, il ragazzo riccioluto non aveva perso neanche un briciolo del suo entusiasmo e continuava a cantare con passione e devozione, quasi come se in realtà non gliene importasse affatto del pubblico e lo stesse facendo solamente per sè stesso, come se fosse quello il solo modo che conosceva per esprimere veramente tutto ciò che sentiva dentro di sè.

Kurt lo guardò con adorazione, appoggiandosi ad una colonna e incrociando le braccia al petto, sospirando beatamente; non potè fare a meno di pensare che Blaine avesse davvero una bellissima voce - calda e baritonale - e che si muovesse sul palco con un'innata grazia ed eleganza. Inoltre, non riusciva a smetterla di guardare i suoi lineamenti perfetti, ritrovandosi ad arrossire e ad abbassare lo sguardo ogni volta che il ragazzo apriva gli occhi e guardava nella sua direzione, per paura di essere scoperto.

Era abbastanza inutile negare l'evidenza: Blaine gli piaceva parecchio, anche se si erano visti solamente un paio di volte e non avevano mai effettivamente parlato; non lo conosceva, ma quello che sapeva di lui era abbastanza da farglielo apprezzare moltissimo, non solo come persona, ma anche - e soprattutto- come uomo.

C'era qualcosa di davvero incredibile e meraviglioso in lui e Kurt moriva dalla voglia di saperne di più, avrebbe tanto desiderato conoscerlo meglio e scoprire che cosa si celava veramente dietro a Blaine Anderson. Chissà, forse avrebbe davvero potuto accettare la sua proposta; in quel modo avrebbe sicuramente passato più tempo con Blaine, avrebbe imparato a conoscerlo meglio, e..

" Frena Kurt, smettila di fantasticare!"  si ammonì mentalmente, prima che le sue fantasie incominciassero a galoppare troppo velocemente "Ricordati che cosa è successo l'ultima volta! Dovresti imparare a prenderti cura di te stesso, invece che continuare a fare sciocchezze! "

Cercò di scacciare via quei pensieri, limitandosi ad apprezzare Blaine esclusivamente per la sua voce e per l'orecchiabilità delle sue canzoni, aspettando con impazienza la fine del concerto per potersi avvicinare a lui - e per tutto il tempo continuò a pregare disperatamente affinchè Rachel non gli facesse fare una pessima figura.  Quando finalmente l'esibizione di Blaine si concluse, il pubblico si alzò in piedi ed applaudì - con ben poco entusiasmo - per poi rimettersi a sedere e ritornare alle proprie chiacchiere come se niente fosse, ignorando completamente il povero cantante che, ancora in piedi sul palco, si aspettava certamente che qualcuno domandasse lui il bis.

<< Kurt, che accidenti ci fai ancora qui?! Su, sbrigati a presentarmelo prima che se ne vada! >>

Kurt fece un balzo; era talmenete concentrato su Blaine, che non si era minimamente accorto del fatto che Rachel avesse abbandonato il suo posto in prima fila e che si fosse avvicinata a lui, tendendogli quell'agguato.

<< Rachel, accidenti! >> sbraitò il giovane Hummel << Mi hai fatto prendere un colpo! >>

<< Ho il defibrillatore in macchina, se dovessi avere un attacco di cuore ho i mezzi per soccorrerti! >> rispose la ragazza, afferrandolo per un braccio e trascinandolo verso il palco << Andiamo, devi presentarmi Blaine! >>

Kurt sospirò profondamente e alla fine si arrese, dirigendosi con Rachel verso Blaine, il quale era sceso dal palco e stava parlando con un ragazzo alto, coi capelli rasati e un sorrisetto sghembo sul volto, che Kurt riconobbe immediatamente come il manager di Blaine. Non appena i due si avvicinarono e Blaine li vide, quest'ultimo non riuscì a trattenere un enorme sorriso raggiante.

<< Kurt, che bello vederti! >> esclamò Blaine allegramente, rivolgendo al ragazzo dagli occhi chiari uno sguardo particolarmente entusiasta << Accidenti, alla fine sei venuto davvero! Avevo perso le speranze, credevo che mi avresti dato buca! >>

Kurt arrossì violentemente.

<< Beh, ecco.. >>  balbettò, cercando di non lasciarsi distrarre da Rachel, che continuava a riempirlo di gomitate << Diciamo che ci ho pensato su e alla fine ho deciso che venirti a sentire sarebbe stata una buona idea. >>

<< Oh, non sai quanto mi faccia piacere! >> disse nuovamente Blaine, mettendosi quasi a saltellare dalla contentezza << Puck, ti ricordi di Kurt?! E' il ragazzo che è venuto l'altro giorno ad innaffiarmi le piante. >>

<< Oh, sì! >> rispose Puckerman, ridacchiando << Il ragazzo della maglietta! >>

Kurt arrossì maggiormente; ricordare quell'episodio non era decisamente il modo migliore per fare bella figura con Blaine, assolutamente no!

<< Pss.. Kurt! >>

Kurt alzò gli occhi al cielo, cercando di trattenere quell'irrefrenabile pulsione che aveva di strangolare Rachel, la quale non la smetteva di tirargli gomitate e strattonarlo per un braccio.

<< Giusto.. >> disse a bassa voce, sforzandosi di non essere scortese con la ragazza << Blaine, questa è Rachel, la mia futura cognata; ti avevo parlato di lei, ricordi?! Era una tua grande fan da ragazzina. >>

<< Beh, lo sono ancora! >> intervenne Rachel, spingendo via Kurt e parandosi di fronte a Blaine, guardandolo con un sorriso a trentadue denti << Ho sempre adorato i Warblers, ma devo dire che anche da solo tu non perdi assolutamente tutto il tuo fascino e il tuo meraviglioso carisma di sempre! >>

Blaine sorrise con compiacimento.

<< Felice di sapere che c'è almeno qualcuno che ha apprezzato lo spettacolo! >> disse, con una punta di malinconia << In tutta onestà, credo che sia stato un fiasco totale! >>

<< No, non è affatto vero! >> ribattè immediatamente Rachel << Sei stato strepitoso, davvero fantastico! Guarda che io me ne intendo di musica, sono un'insegnante di canto e ho parecchia esperienza nel settore. >>

Blaine sorrise: << Quindi non lo dici solo perchè sei una mia fan?! >>

<< Assolutamente no! Dico davvero, sei stato grande! >>

Blaine sorrise maggiormente e poi si voltò verso Kurt.

<< E tu che ne pensi? >> domandò << Ti è piaciuto lo spettacolo? >>

Kurt sorrise a sua volta e fece segno di sì con la testa.

<< Trovo che tu sia davvero un bravissimo cantante, Blaine. >> rispose << A dire il vero non conoscevo nessuna delle canzoni che hai cantato, ma le ho apprezzate moltissimo! Hanno un testo ed una melodia molto belli e, inoltre, la tua voce è davvero magnifica! >>

Blaine si morse un labbro.

<< Beh, per la melodia e la voce ti ringrazio tanto. >> disse << Ma per i testi, non sono io il responsabile; era Flint, il vecchio paroliere dei Warblers, che si occupava di scrivere i testi. >>

<< Già, e da quando i Warblers si sono sciolti le cose non sono state più le stesse! >> intervenne Puck, beccandosi in cambio un'occhiataccia da parte di Blaine << Diciamo che non è facile trovare dei bravi parolieri al gorndo d'oggi. >>

<< Sì, infatti! >> fece eco Blaine, tagliando corto << Ed è proprio per questo motivo che vorrei chiederti se hai preso in considerazione l'ipotesi di accettare la mia proposta, Kurt; ci hai pensato?! >>

Puck e Rachel si scambiarono uno sguardo perplesso.

<< Che proposta?! >> domandarono in coro.

Blaine sorrise.

<< Sai Puck, a quanto pare Kurt se la cava davvero bene nello scrivere canzoni! >> dichiarò << Oggi mentre stavo lavorando con Greg, se ne è uscito con delle rime pazzesche! E' stato fantastico, avresti dovuto vedere la faccia di Greg quando se ne è andato! >> 

<< Come sarebbe a dire che Greg se ne è andato?! >> lo interruppe Puck, piuttosto confuso << Non vorrai mica dirmi che lo hai cacciato tu, spero! >>

Blaine scrollò le spalle.

<< Credimi, quel tipo ha seriamente bisogno di essere rinchiuso in una comunità. >> commentò << E non sto parlando di quella ebraica! >>

Kurt soffocò una risata, mentre Puck alzò gli occhi al cielo e fece una smorfia di irritazione.

<< In ogni caso, Kurt ha davvero del talento! >> proseguì Blaine << E credo che sarebbe davvero fantastico se accettasse di lavorare con me a quella canzone. >>

<< Wow, lavorerai con Blaine Anderson! >> gioì Rachel, battendo le mani per la contentezza << Kurt, questa è una notizia fantastica! Oddio, non sai quanto ti invidio! >>

<< Volete darci un taglio tutti quanti?! >> sbraitò Kurt, in tono seccato << Non ho mai detto di voler accettare quell'incarico, anzi! Non credo proprio che lo farò Blaine, mi dispiace. >>

<< Kurt, ti supplicò! >> lo implorò il moro, rivolgendogli uno sguardo che ricordava vagamente quello di un cucciolotto in cerca di affetto e che provocò un leggero turbamento nel giovane Hummel << Ho davvero bisogno di te, non posso fare questo lavoro da solo! >>

Kurt sospirò rumorosamente.

<< Stai riponendo troppa fiducia in me, Blaine! >> disse << Che cosa ti fa credere che io sia davvero capace a scrivere una canzone?! >>

<< Beh, non puoi certo essere peggio di lui! >> commentò Puck, inarcando un sopracciglio << L'ultima volta che provò a scrivere una canzone venne fuori una cosa a dir poco assurda, ricordo che era riuscito a fare una rima fra " You and me " e "authopsy". >>

Blaine fece una smorfia.

<< Beh, non mi erano venute in mente altre parole con cui poter fare una rima! >> si giustificò.

Kurt ci pensò su per qualche secondo.

<< Non è detto che debba essere un male. >> disse << Avresti potuto scrivere qualcosa come.. "Figuring out you and me it's like doing a love authopsy"*. >>

Rachel, Puck e Blaine si voltarono di scatto verso di lui, guardandolo con espressione incredula e allo stesso tempo affascinata.

<< Wow! >> mormorò Blaine << Non era davvero niente male. >>

Kurt arrossì.

<< Sì, beh... >> balbettò << Magari andrebbe un tantino risistemata e andrebbero aggiunte altre frasi, come ad esempio: "They could operate all day long and never figurate what went wrong".** >>

Blaine rimase letteralmente a bocca aperta e così fecero anche Rachel e Puck.

<< Incredibile! >> fu il commento estasiato di Rachel << E chi lo sapeva che avevi questo dono, Kurt. >>

<< Andiamo, non dire sciocchezze! >> replicò Kurt, guardando verso il basso << Non è un dono e io non sono in grado di scrivere canzoni! Per favore, possiamo archiviare questo argomento una volta per tutte?! >>

<< Ma perchè?! >> insistette Blaine, per niente deciso ad arrendersi << Insomma, Rachel ha ragione; è molto evidente che tu hai un dono Kurt, per quale motivo non vuoi sfruttarlo?! >>

Kurt rimase in silenzio, chiaramente in cerca di qualcosa di convincente da dire.

<< Non...semplicemente non voglio! >> rispose, sperando che quella risposta potessere essere più che sufficiente << Non mi va e non sono capace, fine della storia! E' stato bello conoscerti e sei stato davvero bravissimo stasera; è stato un gran bello spettacolo e spero che ci rivedremo, ma non ti auterò a scrivere quella canzone! >>

Blaine rimase in silenzio e si limitò ad annuire; era evidente che non avesse ancora alcuna intenzione di gettare la spugna, ma non era quello il luogo nè il momento adatto per continuare la sua operazione di convincimento.

<< Si è fatto piuttosto tardi. >> disse Kurt, dando un'occhiata al suo orologio << Dobbiamo andare; ci rivedremo la prossima volta che verrò a casa tua ad innafiarti le piante, Blaine. >>

<< Hey, aspetta un attimo! >> protestò Rachel << Prima voglio una foto assieme a Blaine! Non sono venuta fino a qui per niente! >>

La ragazza estrasse dalla sua borsetta una piccola macchina fotografica e la porse a Kurt, mettendosi poi in posa per essere immortalata di fianco al suo beniamino; dopo aver scattato la foto, Kurt restituì la macchina fotografica alla ragazza e rivolse a Blaine un sorrisetto impacciato.

<< Ci vediamo, Blaine. >> disse, lottando con tutte le sue forze per non arrossire << Grazie ancora, a presto! >>

Blaine fece per replicare, ma Kurt non gliene dette il tempo, afferrando Rachel per un braccio e trascinandola velocemente e con forza fuori da quell'enorme salone.

<< Di un po', ma ti ha dato di volta il cervello?! >> sbraitò la ragazza, non appena i due si furono allontanati a sufficienza << Ti sembra questo il modo di rivolgersi a Blaine Anderson?! Ma sei davvero sicuro di aver capito chi è quel ragazzo?! Perchè a giudicare dal tuo comportamento, si direbbe che ancora le cose non ti siano del tutto chiare! >>

Kurt sbuffò.

<< Rachel, ho capito benissimo invece! >> rispose scontroso << Ma che cosa c'entra, solo perchè è un artista famoso - o meglio, che un tempo è stato famoso - questo non significa che io debba prostrarmi ai suoi piedi come hai fatto tu! >>

Rachel fece una smorfia.

<< Gli stavo solo mostrando la mia devozione di fan! >>  farfugliò, con un leggero imbarazzo << E comunque, non cambiare discorso! Qui non stiamo parlando di me, ma di te; mi vuoi dire perchè non vuoi accettare la sua proposta lavorativa?! Non ti rendi conto della grande occasione che ti si sta presentando di fronte?! >>

Kurt alzò gli occhi al cielo e sospirò.

<< Rachel, ti prego...non iniziare anche tu! >>

<< Oh, e invece inizio eccome! >> bubbolò la ragazza << Continuo a non capire questa tua ridicola avversione per la scrittura; se ti avessero fatto una proposta simile due anni fa avresti immediatamente detto di sì, mi spieghi che cosa è cambiato?! >>

<< Rachel, hai davvero il coraggio di chiedermelo?! >> ribattè nervosamente Kurt << Non dirmi che hai dimenticato tutto quello che è successo?! >>

Rachel allargò le braccia, con fare esasperato.

<< Kurt, ma è passato un sacco di tempo! >> osservò << Non posso crederci che ancora pensi a questa storia! >>

<< Sì, ci penso ancora! >> esclamò Kurt, in tono sempre più adirato << E fa ancora molto male! Tu probabilmente non te ne rendi conto, perchè non è capitato a te e non hai la minima idea di quanto una cosa del genere possa essere dolorosa, ma ti assicuro che ci vuole del tempo prima che una ferita del genere possa rimarginarsi! >>

Rachel sbuffò.

<< Quindi hai deciso di non provare neanche a pensarci un po' su?! >> domandò al suo amico << Non vuoi dargli nemmeno una minima, minuscola possibilità?! >>

Kurt sospirò tristemente e fece spallucce.

<< Rachel, te l'ho già detto. >> rispose a mezza voce << Non posso farlo; ho ancora addosso troppe cicatrici. >>

Rachel pensò di ribattere, ma alla fine decise che la cosa migliore era semplicemente restarsene in silenzio e smetterla di insistere con quella storia; senza dire altro, si limitò a seguire Kurt fuori dall'albergo fino alla sua macchina, per poi salirvi e riaccompagnare il suo amico a casa, percorrendo tutto il tragitto in religioso silenzio.
 
 


*
 
 


Quella notte Blaine non riuscì a prendere sonno, a causa dei troppi pensieri che gli affollavano la mente; non faceva che pensare a Kurt e a quanto quel ragazzo così strano e misterioso lo avesse completamente stregato e terribilmente incuriosito; era davvero strano, Blaine non si era mai sentito così attratto da una persona come lo era da lui, e non solo fisicamente! Kurt non era solamente bello - anzi, bellissimo -  e affascinante, Blaine sentiva che c'era molto di più dietro a quel viso angelico e perfetto; sapeva che c'era molto di più in lui, quel ragazzo era pieno di talento ed era come se fosse interamente circondato da una specie di aurea, qualcosa che nessun altro avrebbe potuto vedere ma che non era assolutamente passata inosservata agli occhi del moro.

Eppure, per una ragione che Blaine non riusciva proprio a spiegarsi, sembrava quasi che Kurt facesse di tutto per oscurare tutto il suo splendore, quasi come se ne avesse paura; assurdo, pensò Blaine, chiunque altro al posto suo avrebbe fatto di tutto per farsi notare se avesse avuto anche solo la metà di tutto il talento che aveva Kurt.

<< Tu lo stai sopravvalutando, Blaine! >> gli aveva detto Puck qualche ora prima, mentre lo stava riaccompagnando a casa in macchina << Non lo conosci neanche, lo stai semplicemente idealizzando! Ti sei costruito un'immagine di lui che rappresenta ciò che vorresti che lui fosse, non ciò che è veramente! >>

Blaine, di fronte a quell'affermazione, era rimasto in silenzio e si era semplicemente limitato a scrollare le spalle e ad ammonirlo di guardare la strada mentre guidava, per evitare di andare a sbattere contro qualche lampione o di investire qualche pedone ignaro ed innocente; ma una volta tornato a casa, non aveva fatto altro che pensare a Kurt e anche in quel momento continuava a rigirarsi nervosamente fra le lenzuola, cercando in tutti i modi di trovare una soluzione al suo problema.

Doveva assolutamente convincere Kurt ad accettare la sua offerta e doveva farlo subito, perchè gli erano rimasti solamente due giorni per scrivere quella canzone e se non ce l'avesse fatta, avrebbe potuto dire tranquillamente addio al suo sogno di riscattarsi come cantante grazie all'aiuto di Brittany; e poi, non era solamente una questione di fama: lui voleva davvero rivedere Kurt, lavorare con lui e capire che cosa si nascondesse veramente dietro tutto quel mistero e quella sua insicurezza.

Aveva bisogno di di un piano, e ne aveva bisogno al più presto possibile.

Ad un tratto, ebbe un'illuminazione; si tirò su di scatto, battendosi una mano sulla fronte ed esclamando: << Che idiota, perchè non ci ho pensato subito?! >>

Si precipitò fuori dal letto e corse in salotto a rotta di collo, dirigendosi a colpo sicuro verso il pianoforte; c'era solamente un modo per convincere Kurt a dargli ascolto, e Blaine non aveva intenzione di perdere neanche un minuto di tempo.






N.d.A: * Ancora una volta, mi vedo costretta ad utilizzare il testo in inglese, per dare un senso alla canzone ( perchè in italiano faceva abbastanza pena, e poi credo che sia giusto mantenere l'originale); la traduzione della frase dovrebbe essere qualcosa del tipo " Capire che cosa è successo a me e a te, è come fare un'autopsia d'amore."
 
** Ennesima traduzione: " Potrebbero operare per tutto il giorno e non capire mai che cosa è andato storto."


Alloooooora...come ho scritto nell'ultimo capitolo dell'altra mia ff, vi chiedo scusa per averci messo così tanto ad aggiornare, ma tra impegni personali, aspettative per l'episodio3x5 e episodio stesso (dal quale, per la cronaca, credo che non mi riprenderò mai più) non ho mai avuto un attimo di tregua per scrivere! Ma adesso sono qui e prometto di ritornare ad aggiornare con maggiore frequenza e regolarità!

Riguardo a questo capitolo...vi ho incuriosito, dite la verità! xD
Beh, spero di sì, altrimenti la mia capacità di creare suspance fa veramente schifo! XD Per chi conosce il film, avrete notato che ho variato alcune cose, soprattutto il rapporto fra Kurt e Blaine, nel senso che nel film non si capisce subito che c'è questa attrazione fra di loro e io invece volevo che si notasse sin dall'inizio. Per altro, Kurt mi sembra sempre tanto OOC, spero tanto che andando avanti le cose migliorino!

A presto miei adorati!! <3

 

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


La mattina seguente Blaine uscì di casa di buon' ora, senza neanche aver fatto colazione, dopo un'intera nottata passata in bianco a pensare a Kurt e ad escogitare un modo per convincerlo ad accettare la sua proposta; gli erano rimasti solamente due giorni e aveva assolutamente bisogno di lui per scrivere quella maledetta canzone, altrimenti la sua carriera sarebbe caduta a picco definitivamente.

Raggiunse in breve tempo l'officina in cui lavoravano Kurt e il suo fratellastro Finn - ne aveva scoperto l'esistenza solamente quella notte, dopo aver passato diverse ore su Google in cerca di notizie su Kurt; era talmente disperato che non sapeva dove altro cercare e fu davvero sorpreso quando riuscì davvero a trovare tutte le informazioni che cercava - e immediatamente si presentò dinnanzi al proprietario ( per l'appunto, il fratellastro di Kurt ), domandando urgentemente del ragazzo dagli occhi chiari.

<< E' nel retro. >> rispose Finn, squadrando Blaine dalla testa ai piedi con fare inquisitorio << Non sono sicuro che possa venire, al momento. >>

<< Oh, per favore! >> insistette Blaine, in tono lamentoso << E' una cosa importante! >>

<< Amico, non posso interrompere il suo lavoro! >> replicò Finn nervosamente << Sta scrivendo i nuovi slogan pubblicitari, hai idea di quanto tempo e concentrazione siano necessari per un simile lavoro?! >>

Blaine sbuffò, facendo una smorfia e mettendosi a braccia conserte.

Aveva scoperto - sempre grazie a Google - che Kurt lavorava attualmente presso la vecchia officina di suo padre, adesso gestita dal fratello, come addetto agli slogan pubblicitari; un lavoro che indubbiamente non rendeva giustizia alle sue capacità di scrittore, che lo stesso Blaine aveva avuto modo di apprezzare la sera prima, leggendo sul sito dell' università che il giovane Hummel aveva frequentato, alcuni brevi racconti da lui scritti all'epoca in cui frequentava i corsi.

Era davvero un ragazzo brillante e pieno di talento e Blaine non riusciva a capacitarsi di come fosse finito a scrivere stupidi slogan pubblicitari per una banalissima officina meccanica.

<<  Hey, ma sei ancora qua?! In che lingua te lo devo dire che in questo momento Kurt è occupato e che non può assolutamente venire a parlarti? >>

<< Finn, se permetti decido io se e quando sono occupato. >> disse all'improvviso una voce alle loro spalle << Ho finito gli ultimi bozzetti, devo solamente darci un' ultima occhiata prima di metterli a stampare. Adesso, se non ti dispiace, potresti per favore lasciarci soli? >>

Blaine si voltò verso Kurt, che aveva appena fatto il suo ingresso nell'officina, con un'espressione lievemente imbronciata sul volto; il giovane Hummel si guardava intorno con aria semi disgustata e si vedeva chiaramente quanto fosse terrorizzato all'idea di potersi macchiare tutti i vestiti.

<< Kurt, ma qui ci sono io! >>  protestò Finn, rivolgendo al fratello uno sguardo di sfida << Non puoi chiedermi di andarmene, è questo il mio posto di lavoro. >>

Kurt fece spallucce.

<< Benissimo, allora ce ne andiamo noi; Blaine, seguimi! >>

Afferrò il moro per un braccio e lo condusse nel retro, dove si trovava il suo ufficio, un vecchio e minuscolo ripostiglio che lui aveva completamente riarredato a suo gusto.

<< Scusa, mio fratello certe volte sa essere davvero scortese. >> disse gentilmente il ragazzo dagli occhi chiari, mettendosi a sedere dietro una piccola scrivania, sul quale erano disordinatamente sparsi una serie di fogli, pennarelli e qualche rivista di moda << Non lo fa per cattiveria, credo semplicemente che voglia proteggermi da... beh, a dire il vero non saprei nemmeno io da cosa! >>

Blaine ridacchiò e si mise a sedere su uno sgabello a pochi centimentri dalla scrivania di Kurt.

<< Allora, che cosa ci fai tu qui? >> domandò Kurt, piuttosto sorpreso << Come facevi a sapere che lavoro qui, chi hai dovuto pagare per simili informazioni?! >>

Blaine scoppiò a ridere.

<< A dire il vero, ho fatto tutto da solo. >> rispose << Ti ho certato su Google ieri notte; mi rendo conto che è stato un gesto un tantino da disperati, ma alla fine si è rivelato davvero proficuo! Ho scoperto un sacco di cose interessanti su di te. >>

<< Oh, davvero?! >> domandò Kurt distrattamente, cercando di nascondere il suo enorme stato di disagio << E che cosa avrsti scoperto?! >>

<< Beh, ad esempio che sei davvero un grandissimo scrittore! Ho trovato per puro caso i tuoi racconti, sul sito della Columbias: sono davvero stupendi, non immaginavo che tu avessi tutto questo talento! >>

Kurt non rispose, limitandosi a sorridere piuttosto impacciatamente.

Blaine storse il naso; si vedeva benissimo quanto fosse lusingato da tutti quei complimenti, per quale motivo continuava ad essere così freddo e distaccato?!

<< Sai, mi sono chiesto per quale motivo uno scrittore così bravo sia finito a scrivere slogan per l'officina di suo fratello. >> proseguì Blaine, ben intento ad arrivare fino in fondo << Non credi che tutto il tuo talento sia un tantino sprecato qui dentro?! >>

Kurt alzò gli occhi al cielo e sospirò.

<< Blaine, ma quale talento?! >> esclamò con esasperazione << Ho solamente scritto un paio di storielle quando ero al College, chi non l'ha mai fatto in vita sua?! Non vuol dire che io sia uno scrittore di talento, senza contrare che probabilmente quelle storie le hanno lette solamente dieci persone, te incluso. >>

Si voltò verso Blaine, che in quel momento lo stava guardando con espressione avvilita, quasi come se si sentisse in colpa per ciò che lo aveva appena costretto a dire; a quel punto, lo stesso Kurt non potè fare a meno di sentirsi colpevole per averlo aggredito in quel modo.

<< Perdonami, non volevo essere così acido e scortese. >> si scusò Kurt, rivolgendo a Blaine un sorrisetto abbozzato << E ti ringrazio davvero per tutta la fiducia che stai riponendo in me, ma prima che tu mi domandi nuovamente di accettare la tua proposta, preferisco dirti subito che non me la sento.  Lo so che sei venuto fino a qui per chiedermi di ripensarci, e mi dispiace di averti fatto fare un viaggio a vuoto...ma dico sul serio, non posso proprio accettare! >>

<< Oh, ma questo non sarà un viaggio a vuoto, Kurt. >> gli rispose Blaine, in tono leggermente strafottente << Avevo messo in conto che avresti continuato a rifiutare la mia offerta, ma ti assicuro che non ho nessuna intenzione di rinunciare; quando voglio una cosa faccio tutto il possibile per ottenerla, e con te è esattamente lo stesso! >>

Kurt arrossì di colpo e Blaine fece lo stesso; solamente quando quelle parole uscirono dalla sua bocca si rese conto di quanto, effettivamente, potessero essere fraintendibili. 

<< A-apprezzo molto la tua determinazione. >> balbettò Kurt, abbassando lo sguardo per evitare di guardare Blaine negli occhi << E' molto ammirevole, dico davvero; ma non voglio farti perdere tempo, potresti trovare un milione di persone migliori di me in questo campo! Forse me la cavo a scrivere storielle senza senso e slogan pubblicitari, ma questo non significa che io sia in grado di scrivere una canzone! >>

Un sorrisetto malizioso comparve immediatamente sul volto di Blaine.

<< Qui ti sbagli, Kurt. >>  disse << Lo hai già fatto! >>

Kurt rivolse al moro uno sguardo perplesso.

<< Come, scusa?! >>

<< Kurt, ti chiedo solamente di concedermi una mezz'ora del tuo tempo. >> lo implorò Blaine, alzandosi in piedi << Per favore, prova a fidarti di me! Soltanto mezz'ora, se poi continuerai a pensarla nello stesso modo, allora prometto che ti lascerò in pace. >>

Kurt allargò le braccia con fare sconsolato.

<< Mezz'ora. >> acconsentì << Non un minuto di più. >>

Blaine sorrise ampiamente e meno di cinque minuti dopo i due si ritrovarono fuori dall' officina, pronti ad incamminarsi verso la loro meta; fortunatamente il luogo in cui erano diretti era abbastanza vicino e in circa quindici minuti, Kurt e Blaine arrivarono a destinazione.

<< Un negozio di pianoforti?! >> fece Kurt con enorme sorpresa, non appena si ritrovò di fronte alla gigantesca insegna a caratteri cubitali << Che diavolo ci facciamo qui?! >>

Blaine non rispose, lo afferrò per un braccio e lo trascinò dentro al negozio, senza fare minimamente caso alle sue proteste. Una volta entrati, vennero immediatamente intercettati da una donna dal'aspetto giovanile, vestita di tutto punto e dall'aria sorridente, che si rivolse a Blaine come ad un amico di vecchia data.

<< Blaine, da quanto tempo! >> esclamò briosamente la donna << Sei interessato all'acquisto di un nuovo pianoforte o sei qui solamente per farti un giro?! >>

<< La seconda che hai detto, Emily. >> rispose Blaine sorridendo << Hai qualche nuovo modello da farmi provare?! >>

<< L'ultimo Schimmel ha un suono davvero fantastico! E' arrivato appena tre giorni fa, vuoi provarlo?! >>

Blaine non se lo lasciò ripetere una seconda volta e seguì Emily fino al pianoforte da lei indicato, trascinandosi Kurt con sè. Il ragazzo dagli occhi chiari era del tutto spaesato, non riusciva davvero a capire che cosa stesse succedendo e perchè Blaine lo avesse portato in quel negozio di pianoforti.

<< Spero sia di tuo gradimento, Blaine. >> disse Emily, prima di congedarsi << Buon divertimento ragazzi. >>

Blaine sorrise e iniziò a stiracchiarsi ad una ad una tutte le dita, dopo essersi messo a sedere sul panchetto del pianoforte e aver tirato un enorme sospiro beato. Kurt continuava a guardare il musicista con espressione fortemente perplessa.

<< Blaine, vuoi dirmi che cosa stai facendo?! Perchè mi hai portato qui, che cosa c'entra tutto questo con la tua proposta di.. >>

Blaine lo interruppe, iniziando a suonare una melodia dolce e rilassante, che Kurt non aveva mai udito prima di allora e a cui pian piano andarono ad affiancarsi delle parole; parole che, al contrario, Kurt non esitò minimamente a riconoscere.

<< Figuring out you and me it's like doing a love autopsy... They could operate all day long and never figurate what went wrong! Love autopsy...love autopsy.. ooooh... what went wrong?! >>

Blaine concluse quella canzone - poteva essere definita così?! Beh, cera la musica e c'era un testo con le rime e tutto il resto, quindi doveva per forza essere considerata tale! - con un ultimo arpeggio, poi si voltò verso Kurt e gli rivolse un sorrisetto radioso, carico di aspettativa.

Kurt si portò entrambe le mani alla bocca, in segno di sorpresa; decisamente non si aspettava nulla del genere, non credeva certo che un paio di versi inventati così su due piedi, per puro caso, potessero trasformarsi davvero in una canzone.

<< E'.. è.. >> farfugliò il giovane Hummel, ancora piuttosto frastornato << Oddio, è davvero... >>

<< Lo so, è un tantino abbozzata! >> disse Blaine, alzandosi in piedi << Ma quello che stavo cercando di dimostrarti è che tu sei perfettamente in grado di scrivere una canzone! Guarda che meraviglia mi hai aiutato a creare con appena un paio di versi e pensa a che cosa saresti in grado di fare con un testo intero! >>

Kurt sorrise.

<< Devo ammettere che sei quasi riuscito a convincermi. >> disse << Però continuo a non capire una cosa: perchè ci tieni così tanto a lavorare con me?! Ci sono un sacco di persone che scrivono canzoni, sicuramente molto più esperte e più brave di me... perchè proprio io?! >>

Blaine si morse un labbro e guardò Kurt con espressione seria e concentrata.

<< Kurt, ascolta. >> rispose << Non mi interessa di tutti gli alti; non importa se là fuori ci sono un milione di scrittori e parolieri con molta più esperienza di te alle spalle, io non voglio lavorare con nessuno di loro! Io voglio solo te. >>

Kurt arrossì violentemente.

<< P-perchè?! >> domandò nuovamente.

Blaine sorrise.

<< Non lo so. >> rispose sinceramente << Ma ho una strana sensazione, il mio istinto mi dice che è la cosa giusta da fare! E' assurdo, me ne rendo perfettamente conto...ma questa sensazione continua a non darmi tregua e voglio provare a darle ascolto. >>

Si avvicinò ulteriormente a Kurt, senza mai smetterla di guardarlo negli occhi.

<< Kurt Hummel, te lo chiedo ufficialmente. >> disse in tono solenne << Vuoi essere il mio paroliere? >>

Kurt abbassò timidamente lo sguardo e sorrise appena, poi tornò  a guardare Blaine con un'espressione finalmente serena e radiosa sul volto.

<< Abbiamo tempo solo fino a domani sera, giusto?! Su, mettiamoci all'opera! >>
 
 


*
 
 


Nel giro di poco più di mezz'ora, i due raggiunsero l'appartamento di Blaine, designata dallo stesso musicista come luogo perfetto per lavorare; non appena i due arrivarono, Kurt lanciò come al suo solito giacca e borsa a tracolla sul pianoforte, di fronte allo sguardo sconsolato del povero Anderson.

<< Te l'hanno mai detto che non è per questo motivo che hanno inventato i pianoforti? >> domandò il moro con sarcasmo, spostando la roba di Kurt dallo strumento.
Il ragazzo dagli occhi chiari non lo ascoltò neanche, troppo occupato a guardarsi intorno, come alla ricerca di qualcosa.

<< Hai un blocco note e una penna? >> chiese << Non posso lavorare senza. >>

Blaine procurò a Kurt tutto il materiale richiesto e poco dopo erano finalmente seduti al pianoforte - Kurt di fianco, a dire il vero - pronti per iniziare il loro lavoro di composizione.

<< Allora, una canzone per Brittany. >> mormorò Kurt, con fare pensieroso << Che deve intitolarsi "The way back into love", giusto?! >>

Blaine fece segno di sì con la testa.

<< Dovrebbe raccontare qualcosa di cui Brittany parlerebbe. >> osservò poi Kurt argutamente.

<< Giusto. >> 

<< E dovrebbe raccontare qualcosa di cui tu parleresti. >>

<< Sì, immagino di sì. >>

Kurt sospirò, giocherellando nervosamente col tappo della penna.

<< Tu di che cosa parleresti? >> chiese.

Blaine fece per rispondere, ma si interruppe di colpo, quasi come se gli mancassero le parole; Kurt lo guardò curiosamente, in attesa di una risposta.

<< Ecco.. >> balbettò il riccio << In effetti non ci ho proprio pensato! Immagino di essermi semplicemente focalizzato sul mio desiderio di ottenere quel lavoro, non ho avuto modo di rifletterci. >>

Kurt fece una smorfia. 

<< Questo non è molto ispirante! >> bubbolò << Sarebbe stato utile avere un buon punto di partenza. >>

<< Beh, ma tu ce la puoi fare! >> replicò Blaine << Non è un lavoro tanto complicato, sono solo parole:; sputale fuori! >>

Kurt inarcò un sopracciglio e rivolse al moro un'occhiata torva.

<< Solo parole? >>

Blaine fece spallucce.

<< La parole sono importanti, certo! >> sentenziò << Ma non lo sono quanto la melodia! >>

Improvvisò una serie di arpeggi in crescendo, guardando Kurt con un sorrisetto beffardo sulle labbra.

Kurt fece una smorfia.

<< Mi sa tanto che tu non capisci come funzionano le cose. >> disse il giovane Hummel, con superiorità.

<< Oh, davvero?! >> gli rispose Blaine a tono << Tu credi di saperne più di me?! >>

<< Ovviamente! >>

Kurt si alzò dalla sua postazione e si avvicinò a Blaine, appoggiandosi al pianoforte.

<< La melodia rappresenta ciò che ti colpisce a prima vista di una persona. >> spiegò << E' attrazione fisica, sesso..qualcosa che a primo impatto senti di desiderare solamente con il corpo. >>

Blaine guardò Kurt con espressione letteralmente rapita.

<< Continua, per favore. >> disse in tono inebedito << E' interessante. >>

Kurt sospirò.

<< Ma quando inizi a conoscere davvero quella persona... beh, quelle sono le parole: la sua storia, i suoi modi di fare, i suoi pensieri! >>

Blaine rimase in silenzio, con un enorme groppo in gola e la salivazione azzerata, incapace di staccare i suoi occhi dalla figura di Kurt.

<< E' la combinazione fra le due cose che crea la magia. >>

Il più piccolo dei due arrossì, guardando il suo interlocutore con sguardo quasi vergognoso, come se in effetti si fosse pentito di aver detto tutto ciò. Blaine, invece, era ancora completamente immerso nel suo stato di torpore .

<< Wow... >> momorò il musicista << E tu ancora ti chiedi perchè voglio lavorare con te?! >>

Kurt rise, le guance sempre più rosse ed accaldate.

<< E' un onore. >> rispose << E adesso mettiamoci seriamente al lavoro, ok? >>

Blaine annuì, battendo giocosamente un paio di dita sui tasti, mentre Kurt ritornava a sedersi al suo posto ridacchiando. Andarono avanti a parlare per ore - interrompendosi solo per prepararsi il pranzo - immaginandosi ogni possibile scenario per la loro canzone, senza però riuscire ad arrivare a qualcosa di concreto; Kurt ci provò con tutte le sue forze, ma era come bloccato, non riusciva a trovare le parole adatte per esprimere ciò che lui e Blaine avevano immaginaro quella canzone dovesse rappresentare.

<< Sai, credo che dovremmo uscire a fare due passi. >> suggerì ad un certo punto Kurt , quando il buio era omai calato e le idee sembravano seriamente intenzionate a rimanere ben nascoste.

<< Stai scherzando? >> replicò Blaine, guardandolo storto << Non possiamo andare da nessuna parte, non abbiamo scritto neanche una parola! Non ce lo possiamo proprio permettere! >>

<< Eddai, Blaine! >> insistette Kurt << Ci serve una pausa, non possiamo andare avanti così! Inoltre, per strada potremmo trovare un sacco di ispirazione: suoni, rumori, sapori... ci sbloccheremo! >>

Blaine sembrava ancora piuttosto restio a quell'idea; Kurt sbuffò.

<< Se non altro, andiamo a mangiare qualcosa! >> aggiunse Kurt << Mi sta tornando la fame  e non ho alcuna voglia di mangiare qualche altra robaccia ipercalorica proveniente dal tuo frigorifero! >>

Blaine provò a fare ancora un po' di resistenza, ma alla fine Kurt riuscì a spuntarla e un'ora dopo i due si ritrovarono in giro per le vie della città, in cerca di ispirazione; camminavano lungo le strade di Time Square, mangiando la loro cena - un panino vegetariano per Kurt e un pezzo di pizza con salsiccia per Blaine - parlando del più e del meno. 

Ad un certo punto, Kurt osò fare a Blaine una domanda un po' più personale.

<< Sai, mi stavo chiedendo.. >> disse, cercando di non suonare troppo sfacciato << Come sei finito nei Warblers?! Cioè, quello che voglio dire è : come avete iniziato a fare musica insieme? >>

Blaine abbozzò un sorriso piuttosto impacciato e Kurt si adombrò di colpo.

<< Scusami, era una domanda inopportuna. >> disse in tono mortificato << Probabilmente non hai voglia di parlarne; anzi, magari ti ho appena ricordato dei momenti della tua vita che stavi cercando di dimenticare e adesso tu vorresti uccidermi per essere stato tanto inappropriato! Oddio, sono davvero uno stupido.. >>

<< Kurt, calmati! >> lo interruppe Blaine, scoppiando a ridere << Va tutto bene, stai tranquillo. >>

Ingoiò l'ultimo boccone di pizza, pulendosi la bocca con un tovagliolo, e poi guardò Kurt con sguardo sorridente.

<< Io e i ragazzi frequentavamo lo stesso liceo. >> raccontò << Scoprimmo per puro caso di essere tutti grandi appassionati di musica e di essere  anche molto bravi a cantare. Inziammo ad esibirci assieme per puro divertimento, senza vere e proprie pretese, e un giorno ci iscrivemmo ad un concorso di canto per nuovi talenti emergenti; lo facemmo solo per scherzo, chi avrebbe mai detto che alla fine avremmo vinto e che ci avrebbero offerto un contratto discografico?! >>

Kurt sorrise ampiamente;  c' era una splendida luce negli occhi di Blaine mentre raccontava quella storia, sembrava quasi che ricordsre quei momenti gli stesse infondendo un'enorme sensazione di serenità e non di ansia e disagio, come invece aveva temuto Kurt.

<< Già all'epoca ci esibivamo con pezzi nostri. >> proseguì Blaine << Eravamo davvero bravi, sai?! Io me la cavavo benissimo con la composizione, senza contare che sin da quando ero alle elementari suono molto bene sia basso, che chitarra e pianoforte. >>

<< Wow! >> esclamò Kurt, sinceramente colpito << Un vero e proprio talento musicale! >>

Blaine sorrise e arrossì leggermente; non sembrava che volesse vantarsene o che cercasse di fare lo sbruffone, era semplicemente un ragazzo fiero delle sue abilità e dotato di incredibile modestia ed umiltà.

E Kurt ne era tremendamente affascinato.

<< Diciamo che sono un musicista poliedrico. >>  rispose Blaine, sorridendo dolcemente << E un cantante piuttosto bravo. Ma non sono mai stato capace di scrivere i testi delle nostre canzoni, quello era compito di Flint; per questo motivo quando ha lasciato il gruppo ci siamo ritrovati nei pasticci: nessuno era in grado di prendere il posto di Flint, sia come paroliere che come secondo leader, per cui decidemmo che la soluzione migliore era sciogliere definitivamente il gruppo. >>

Kurt guardò Blaine tristemente, non potendo fare a meno di notare che quell'espressione radiosa che prima solcava il suo volto si stava lentamente spegnendo.

<< E' stata un'esperienza tanto brutta? >> domandò il ragazzo dagli occhi chiari << Non sei tenuto a rispondermi se non vuoi, io.. >>

<< Kurt, non preoccuparti. >> lo rassicurò Blaine << E' tutto apposto; lavoriamo insieme, è giusto che io ti racconti tutto di me e della mia carriera, anche se non sono del tutto certo che sia qualcosa di cui vantarmi. Sai, i primi tempi fu davvero fantastico, i Warblers erano letteralmente in cima al mondo e io ero considerato come una specie di divinità! Ma quando ci separammo... beh, a quel punto iniziò il mio declino: da solo non valevo più niente, ero incapace di fare musica per conto mio e senza la presenza dei miei compagni, non avevo più tutto il fascino e il carisma che avevo sempre creduto di avere. >>

Kurt continuò ad ascoltare Blaine, finendo di mangiare il suo panino in silenzio; sembrava incredibile, ma più il ragazzo parlava, più Kurt sentiva crescere dentro di sè quella sensazione di calore che aveva incominciato a provare sin dal loro primo incontro.

<< Trasferirmi a New York è stata una specie di fuga. >> proseguì Anderson << L'idea era quella di ricominciare tutto da capo, in una città che mi offrisse nuove opportunità; diciamo che ci ho provato, ma non è andata come speravo, come puoi vedere. L'aspetto positivo, comunque, è che non ho mai perso il mio grande amore e la mia devozione per la musica. >>

Kurt sorrise; adesso sembrava che quella luce negli occhi di Blaine stesse lentamente ricominciando a splendere.

<< Sai, la musica è sempre stata molto importante per me. >> disse il ragazzo dagli occhi nocciola, sorridendo a sua volta << Mi ha aiutato in momenti difficili della mia vita, come quando ho fatto coming out al primo anno di liceo; i miei compagni di scuola mi prendevano in giro, mi insultavamo pesantemente, e la musica era il solo modo che avevo per non sentirmi solo e deriso da tutti. >>

Kurt rimase in silenzio, semplicemente ascoltando le parole di Blaine; aveva appena parlato di coming out, rivelandogli quindi apertamente di essere gay, ma lo aveva fatto con una tale disinvoltura, come se non se ne facesse alcun problema.

Come se - al contrario - fosse qualcosa di cui andava davvero fiero.

<< Non che mi sia stato sempre utile. >> aggiunse Blaine << Rinchiudermi nel mio mondo perfetto non bastava a tenere lontani i bulli e le cattiverie delle persone, così dopo il primo anno di scuola superiore mi trasferì in un liceo privato, dove non era tollerato alcun tipo di discriminazione e dove avrei potuto continuare i miei studi al sicuro; fu lì che conobbi i ragazzi. >>

Kurt abbozzò un sorriso, rivolgendo a Blaine uno sguardo di conforto.

<< E' stata dura per te? >> domandò << Fare coming out, intendo; sai, quando io rivelai a mio padre di essere gay lui la prese piuttosto bene e mi offrì tutto il suo appoggio, ma a scuola le cose non erano affatto facili e più di una volta sono stato preso di mira dai bulli; fortunatamente il mio fratellastro mi stette vicino e mi aiuterò a superare quei brutti momenti.* >>

Soltanto dopo che tutte le sue parole furono uscite dalla sua bocca, Kurt si rese affettivamente conto di ciò che aveva appena fatto; aveva veramente rivelato a Blaine di essere anche lui omosessuale, così, come se nulla fosse?! Si sorprese particolarmente della sua disinvoltura e sperò con tutto sè stesso di non aver messo ulteriormente a disagio il povero Blaine, che però in quel momento sembrava essere semplicemente turbato da quei tristi ricordi. 

Blaine abbassò lo sguardo e si morse un labbro.

<< Direi che è stata molto dura. >> rispose << Mio padre, al contrario del tuo, la prese davvero malissimo e non mi rivolse pià la parola per giorni! Mia madre all'inizio ne rimase fortemente scioccata, ma alla fine capì che non c'era nulla di sbagliato in me, che ero sempre suo figlio e che solo perchè non ero come lei si aspettava che fossi, questo non significava che dovesse smetterla di volermi bene. Immagino comunque che l'incidente aiutò entrambi a riavvicinarsi a me. >>

Kurt guardò Blaine con espressione attonita; aveva quasi paura a formulare quella domanda.

<< C-che incidente? >>  riuscì a domandare dopo qualche secondo.

Blaine sospirò tristemente e tirò su la testa.

<< In primavera organizzavano un ballo, nella mia vecchia scuola. >> sussurrò << Io ci andai con un mio amico, l'unico altro ragazzo gay di tutta la scuola. Stavamo aspettando che suo padre ci venisse a prendere per riportarci a casa, e... beh, arrivarono tre energumeni - sicuramente pieni di alcool fino alle orecchie - che iniziarono ad insultarci e che, alla fine, ci picchiarono a sangue. >>
Kurt rimase a bocca aperta, letteralmente senza parole; non riusciva a credere che qualcuno avesse potuto davvero fare una cosa del genere, per quanto lui stesso ne avesse passate di tutti i colori al liceo! Ma essere picchiato a sangue, gonfiato di botte fino a perdere addirittura i sensi... gli sembrava davvero la cosa peggiore del mondo. 

<< Mi.. mi dispiace. >>  fu l'unica cosa che riuscì a dire.

Blaine fece un sorriso - impercettibile, ma che Kurt riuscì comunque a cogliere - e scrollò le spalle.

<< E' successo tanto tempo fa. >> disse << Adesso sono cresciuto, ho imparato a cavarmela anche di fronte a simili cattiverie; e poi, da allora nessuno mi ha più picchiato, e io sono assolutamente fiero di ciò che sono! >>

Kurt sorrise ampiamente, guardando il musicista con occhi colmi di ammirazione.

<< E' una cosa che ti fa davvero onore. >> commentò << Credo che tu sia una persona davvero fantastica, Blaine. >>

Il moro arrossì e ridacchiò, compiaciuto dalle parole del giovane scrittore; poi diede uno sguardo al suo orologio e sorrise.

<< Vieni, voglio portarti in un posto. >> disse << Abbiamo ancora un po' di tempo prima che chiuda. >>

Kurt non fece in tempo a replicare, che Blaine immediatamente lo prese per mano e lo trascinò dentro ad un negozio di musica che si trovava proprio dal lato opposto della strada, a pochi mentri da loro; si diressero a colpo sicuro al primo piano, Blaine in testa alla spedizione e Kurt che arrancava dietro di lui, sempre più confuso.

<< Che cosa ci facciamo qui? >> domandò il più giovane, mentre Blaine curiosava fra gli scaffali << Stai cercando qualcosa? >>

<< Trovato! >>

Blaine sorrise con soddisfazione, esibendo un cd con una copertina nera ed una scritta viola, come se fosse un trofeo.

<< " Even though I was blind before."**  >> disse << Il mio primo - ed unico - cd da solista, uscito circa tre anni fa. Ha venduto pochissime copie, molte delle quali sono state comprate da mia madre; questa copia è qui da almeno due anni, ogni giorno vengo a controllare se qualcuno fosse passato a comprarla, ma ovviamente non è mai successo. >>

Kurt inarcò un sopracciglio.

<< Non dici sul serio! >> 

<< Te lo giuro! >> Blaine mostrò lui il retro della copertina << Vedi questa x alla base?! L'ho fatta io con un pennarello indelebile, per rendera la copia riconoscibile. Te l'ho detto, è stato un vero fiasco: tutte le migliori riviste di musica mi hanno completamente disintegrato con le loro recensioni! >>

Kurt guardò Blaine con sguardo rammaricato.

<< Mi dispiace davvero. >> mormorò << Deve essere davvero tremendo per te. >>

<< No, non troppo. >> replicò Blaine, con un'alzata di spalle << Cioè, in realtà lo è! Ma quelle riviste non avevano tutti i torni, questo disco è davvero pessimo; non devo prendermela troppo, anche se la verità fa male, è molto meglio accettarla, piuttosto che vivere d'illusioni. >>

Rimise il cd a posto, sospirando tristemente. Kurt sorrise, gli occhi ancora puntati su Blaine, in uno sguardo a metà fra l'intenerito e il rattristato.

 << Comunque è stato davvero bello da parte tua raccontarmi tutte queste cose su di te. >> disse con voce morbida << Ti sei aperto tantissimo e lo apprezzo molto. Capisco molto bene come tu ti debba sentire; so che non è facile vivere con un'ombra sopra la testa! >>

In quel momento si interruppe, quasi come se fosse stato appena colpito da un fulmine; Blaine lo guardò confusamente.

<< Hey, va tutto bene?! >> chiese.

Il sorriso sul volto di Kurt si allargò e il suo sguardo si illuminò di colpo.

<< Benissimo! Blaine, torniamo a casa.. credo che questa serata abbia portato buoni frutti! >>






N.d.A: * Sì, lo so...Finn che spalleggia Kurt e lo protegge dai bulli non è la cosa più credibile del mondo...ma suvvia, per una volta diamogli un po' di fiducia!
 
** Avete ovviamente riconosciuto la citazione, tratta dalla bellissima canzone di Darren "Even though" 

Allora, innanzi tutto vi chiedo scusa per averci messo così tanto ad aggiornare! Giuro che non lo farò più, ma ho avuto un bel po' di cose da fare e dovevo assolutamente scrivere l'ultimo capitolo della mia fan fiction sulla terza stagione, quello dedicato all'episodio 5; era davvero importante, per cui spero che possiate perdonarmi se per scrivere quello ho dovuto trascurare questa storia ( per chi fosse interessato, il capitolo è questo: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=870692 ).

Avrete notato che il passato di Kurt è Blaine è ispirato alle loro effettive vicende nel telefilm; diciamo che non me la sentivo di cambiare le cose, avevo bisogno di definire delle storyline che ricalcassero i personaggi originali, così da potermi distaccare un po' dal film (cosa che purtroppo non potrò fare a lungo per Kurt, altrimenti sarebbe difficile portare avanti la storia...vedrete a breve! xD )

Avrei tanto voluto farvi vedere la bellissima scena in cui Alex e Sophy entrano nel negozio di piano e Alex canta la sua canzone, ma Youtube ha evidentemente deciso di non venirmi incontro; la sola cosa che ho trovato è un tizio che cerca di coverizzare la canzone...meglio di niente, almeno vi fate un'idea su come è il pezzo! xD http://www.youtube.com/watch?v=syd72Gb066Q&feature=related

 
 Un bacione a tutti!! <3

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


<< " I've been living with a shadow over head." * >>

Blaine canticchiò ancora una volta quel motivetto, non del tutto certo di come potesse suonare; dopo quella lunga camminata - e chiacchierata - Kurt era finalmente riuscito a trovare un ottimo incipit per la loro canzone e, sebbene non fosse andato oltre quel primo verso, lui e Blaine avevano comunque trovato una melodia davvero interessante e da quel momento in poi, il lavoro sarebbe stato sicuramente molto più facile.

 << Che ne pensi? >>  chiese Blaine, guardando Kurt con un enorme sorriso sulle labbra << Trovi che vada bene in questa tonalità, oppure dovremmo cambiarla?! Forse se provassi in sol minore... >>

Ripetè la strofa - cantandola nella nuova tonalità da lui scelta - e poi si voltò nuovamente verso Kurt, in cerca di risposte; il ragazzo dagli occhi chiari sospirò e inclinò la testa, dalla sua postazione sul divano.

<< Quella che avevi scelto prima mi piaceva di più. >> rispose << Non me ne intendo moltissimo, ma mi sembra che suoni molto meglio! >>

 Blaine annuì allegramente, ricominciando a giocherellare coi le dita sui tasti; era mattina ormai e anche se i due non avevano chiuso occhio per tutta la notte, non erano troppo stanchi ed erano perfettamente in grado di continuare a lavorare ancora per qualche ora.

Beh, Blaine almeno; Kurt iniziava lentamente ad avvertire i primi sintomi di sonnolenza.

<< Sai, credo che dovremmo uscire a fare colazione. >> suggerì il giovane Hummel << Mi occorre una pausa, se non bevo immediatamente un caffè rischio di addormentarmi proprio qui, sul tuo divano! >>

<< Cosa, una pausa adesso?! >> ribattè Blaine, con una smorfia << Kurt, ma abbiamo appena iniziato! Stasera alle otto dobbiamo presentarci con la canzone, non abbiano tempo da perdere! >>

<< Blaine, ho promesso che ti avrei aiutato con la canzone e che avrei fatto il possibile affinchè tu ottenessi quel lavoro! >> disse Kurt, spalancando le braccia con fare esasperato << Ho intenzione di mantenere quella promessa, ma non potrò esserti utile se non mi riposo un po'! >>

Blaine sospirò, guardando Kurt con espressione ancora parecchio incerta.

<< Blaine, ti prego! >>  lo implorò Kurt, in tono lamentoso << Non dormo da più di ventiquattr'ore e so che non potrò farlo almeno per le prossime quindici; fermiamoci solo per un'oretta, giusto il tempo di fare colazione! >>

Blaine fece un secondo sospiro e poi sorrise, rivolgendo al ragazzo un' espressione particolarmente intenerita.

<< C'è uno Starbucks a cinque minuti da qui. >> disse, in tono ormai del tutto rassegnato << Il tempo di un caffè e di un paio di muffin, poi ci rimettiamo al lavoro! >>

Kurt rise soddisfatto, mettendosi quasi a saltellare sul divano - e probabilmente lo avrebbe fatto davvero se fosse stato meno stanco - per la contentezza, facendo così sorridere maggiormente il musicista. Blaine doveva proprio ammetterlo, Kurt gli piaceva un sacco; era inutile negare quanto fosse rimasto affascinato da quel suo atteggiamento così misterioso, da quella sua assurda euforia che in alcuni casi poteva perfino essere irritante (per una persona normale, per Blaine era semplicemente adorabile) e da quel suo modo di fare così gentile e premuroso. 

Per non parlare poi del fatto che Kurt fosse, senza alcuna ombra di dubbio, il ragazzo più bello che Blaine avesse mai visto in tutta la sua vita!

<< Blaine, sei d'accordo allora? Blaine?! >>

Il moro trasalì; Kurt era adesso davanti a lui e lo guardava con un'espressione piuttosto perplessa, quasi come se si stesse aspettando che Blaine gli dicesse qualcosa. Evidentemente doveva aver domandato qualcosa che Blaine non aveva minimamente udito, troppo impegnato come era ad ammirare il bel ragazzo dagli occhi chiari.

<< Come?! Hai detto qualcosa? >> chiese confusamente.

Kurt sospirò e rise.

<< Stavo dicendo che posso portare con me il blocco note. >> ripetè, scandendo ogni singola parola << Così se nel frattempo ci vengono delle idee, non rischiamo di dimenticarcele! >>

Blaine sorrise e fece segno di sì con la testa, poi i due furono finalmente pronti per uscire.

<< Blaine, che cosa ne pensi di questo? >> domandò Kurt, mentre lasciavano l'appartamento del musicista e svoltavano l'angolo per raggiungere la caffetteria << " I've been looking for someone to shed some light"?!**  Ho pensato che dopo aver parlato di ombre, il contrasto con la luce potrebbe essere interessante. >>

<< Hey, mi piace un sacco! >> approvò Blaine, con un sorrisone sulle labbra << Sei davvero profondo, sai?! Ho fatto davvero bene a fidarmi di te, io non sarei mai riuscito a pensare nulla di simile, e poi.. >>

Non riuscì a finire la frase, colto di sorpresa da un frastuono assordante proveniente da dietro di lui; Blaine si voltò di scatto e vide Kurt completamente schiacciato contro la saracinesca di un negozio ancora chiuso - ecco spiegato quel boato, pensò il moro - e con un'espressione quasi terrorizzata sul volto.

Sembrava quasi che avesse visto un fantasma.

<< K-Kurt? >>  chiese Blaine, avvicinandosi lentamente a lui << Va tutto bene? >>

Kurt annuì, sebbene con poca convinzione.

<< B-benissimo. >> balbettò << Ho solo avuto un attimo di... beh, diciamo solamente che... senti, non dovevamo andare a fare colazione? >>

Fece per incamminarsi, ma Blaine non gliene dette alcun modo, prendendolo per un braccio e impedendogli qualsiasi movimento.

<< Kurt, non pensarci neanche. >> disse, con voce ferma << Ascolta, fino ad ora sono sempre rimasto in silenzio di fronte a questo tuo modo di fare così sfuggente e misterioso, perchè - strano ma vero - lo trovavo molto interessante e affascinante, ma adesso inizia ad essere un tantino snervante! Io ieri notte ti ho aperto il mio cuore, ti ho raccontato cose che non avevo mai detto neanche al mio manager; credo che se vogliamo davvero continuare a lavorare assieme, il minimo che possiamo fare è essere davvero sinceri l'uno con l'altro, fino in fondo. >>

Kurt abbassò lo sguardo e sospirò tristemente, poi tirò su la testa e indicò con un cenno del capo una libreria di fianco a loro, alla quale prima Blaine non aveva minimamente fatto caso. Il moro si sporse leggermente per guardare in vetrina, domandandosi che diamine ci fosse di tanto terribile da spaventare Kurt in quel modo, ma tutto ciò che vide fu semplicemente un enorme cartellone pubblicitario, di fianco ad un ammasso di libri, disposti ordinatamente l'uno sopra l'altro.

<< Tu... tu conosci quel libro? >> domandò a bassa voce Kurt, indicando il manifesto in vetrina.

Blaine diede una seconda occhiata, stavolta prestando maggiore attenzione a ciò che vi era scritto sul manifesto.

<< " Sally Michaels" , di Sloan Cates.>> lesse a voce alta << Sì, ne ho sentito parlare diverse volte, pare che sia un vero e proprio best seller! >>

Kurt arrossì.

<< E.. e l'hai letto? >> domandò con una certa preoccupazione.

Blaine fece segno di no con la testa.

<< No, a dire il vero detesto questo genere di libri. >>  rispose << Ma perchè me lo domandi? >>

Kurt rimase in silenzio, la sua solita espressione cupa e il suo sguardo misterioso; Blaine sbuffò e guardò il ragazzo con aria leggermente irritata.

<< Kurt. >>  disse il moro, in tono severo << Vuoi deciderti a parlare?! Perchè questo libro ti turba così tanto?! Che diavolo c'entri tu con questa Sally Michaels?! >>

Kurt fece una specie di smorfia e poi sospirò profondamente, come per farsi coraggio.

Poi, finalmente, si decise a parlare.

<< Sono io. >> rivelò, abbassando vergognosamente lo sguardo  << Io sono Sally Michaels. >>
 
 
 
*
 
 

<< L'ultimo anno di College mi iscrissi ad un corso di scrittura creativa; non era un corso obbligatorio, mi servivano semplicemente dei crediti extra e dovevo scegliere fra quello e un noiosissimo corso di poesia antica... non c'erano molti dubbi su ciò che avrei scelto! >>

Kurt interruppe per un attimo il suo racconto per dare un sorso al suo cappuccino caldo; lui e Blaine avevano deciso di continuare la loro conversazione da Starbucks, così da poter fare anche colazione ( dal momento che era quella la ragione effettiva per qui erano usciti quella mattina).

<< Il mio insegnante era proprio Sloan Cates. >> proseguì Kurt, pulendosi i baffi di latte con un tovagliolo << Un uomo davvero affascinante, un ottimo insegnante e un bravissimo scrittore; era un personaggio davvero influente all'interno dell'università e nonostante all'epoca avesse solamente trent'anni, era importante almeno quanto gli insegnanti più anziani e più facoltosi della facoltà. >>

Altro sorso di caffè; Blaine lo guardò con sguardo sempre più curioso, sorseggiando anche lui il suo caffè e spilluzzicando il suo muffin al cioccolato.

<< Naturalmente io avevo un'enorme cotta per lui! >> disse poi Kurt, sorridendo con imbarazzo << Non che mi aspettassi che ricambiasse i miei sentimenti, in fondo ero solamente uno studente come tutti gli altri, anche se lui non faceva che ripetermi quanto fossi brillante e indubbiamente molto più bravo e talentuoso di tutti i miei colleghi; sapevo di essere uno dei suoi allievi preferiti, ma di certo non mi aspettavo di poter essere qualcosa di più! >>

<< Beh, ma questo Sloan è.. >> lo interruppe Blaine, arrossendo leggermente << Sì, insomma... è anche lui gay?! >>

Kurt sospirò, afferrando il suo croissant alla crema e spezzandolo a metà.

<< Giravano delle voci sul suo conto: si diceva che fosse bisessuale, ma nessuno ne aveva l'assoluta certezza. >> rispose, prima di mettersi in bocca una parte del croissant e mettersela in bocca.

<< In ogni caso, ebbi modo di scoprirlo personalmente. >> continuò il ragazzo dagli occhi chiari, dopo aver mandato giù il boccone << Il professor Cates...Sloan... beh, lui non faceva che riempirmi di complimenti per come scrivevo e nel giro di pochissino tempo diventammo molto intimi.. >>

<< Intimi?! >> lo interruppe Blaine, allibito; per una ragione che non riusciva davvero a spiegarsi, l'idea di Kurt in intimità con quell'uomo lo infastidiva da morire. << Vorresti dire che tu e lui... >>

<< Cosa?! No, no, no, no! >> si affrettò a rispondere Kurt, quasi scioccato da quell'insinuazione << Assolutamente no! No, noi... beh, semplicemente ci vedevamo anche al di fuori dell'orario delle lezioni, e ogni volta eravamo sempre molto a nostro agio, non c'era il tipico imbarazzo che si riscontra di solito fra studente e professore; era come se fossimo due grandi amici, amici molto... appunto, intimi! >>

<< Ed eravate davvero solo amici? >> domandò nuovamente Blaine, cercando di nascondere quella punta di irritazione.

Kurt si morse un labbro e poi sospirò.

<< Ammetto che per qualche tempo avevo creduto di essere qualcosa di più per lui. >> disse << Non che mi avesse mai fatto promesse o altro, però... beh, mi aveva sempre fatto credere che potesse esserci qualcosa fra di noi, in un modo o nell'altro; gesti, parole dolci...una volta per poco non mi diede un bacio mentre eravamo assieme in biblioteca, e probabilmente lo avrebbe fatto se non fosse arrivata la bibliotecaria! >>

Blaine rimase a bocca aperta, continuando a fissare Kurt con espressione assolutamente basita; aveva ormai perso completamente interesse per la sua colazione, adesso pendeva letteralmente dalle labbra di Kurt. 

<< Sembrava davvero che le cose potessero andare in porto, per questo mi sorpresi parecchio quando la sua fidanzata fece ritorno dalla Spagna. >> 

<< F-fidanzata? >> 

Blaine era sempre più allibito; quella storia stava prendendo una piega davvero assurda, almeno per come la vedeva lui.

<< Esatto. >> rispose Kurt, dando un altro sorso alla sua bevanda ormai tiepida << Ovviamente lui si era ben guardato dall'informarmi che aveva una fidanzata, che stava passando l'anno sabatico in Europa, ma lei non ci mise molto a presentarsi di fronte a me, accusandomi di essere solamente un ragazzino depravato che cercava di sedurre il suo professore pur di ottenere dei voti più alti. >>

<< Che cosa?! >> sbraitò Blaine, adesso completamente inorridito << Ma tutto questo è assurdo! Insomma, tu non hai mai fatto niente del genere, lui è stato al gioco almeno quanto te! >>

<< Beh, evidentemente non è questo quello che Sloan ha detto alla sua fidanzata. >> osservò Kurt, sorridendo nervosamente << E non è tutto: lei non sapeva delle "strane" tendenze sessuali del suo fidanzato, per cui mi addossò anche la colpa di aver tentato di "deviare" il suo futuro sposo. >>

Blaine non rispose, troppo scioccato per poter dire anche una sola parola; non riusciva davvero a credere che tutto ciò fosse vero, che Kurt avesse davvero passato quelle assurde e spiacevoli situazioni. 

<< Alla fine mi ritirai dal corso. >>  concluse Kurt << Non volevo continuare a frequentarlo - non dopo quello che era successo - e comunque anche Sloan ne fu parecchio sollevato; dopo che abbandonai il suo corso iniziò a lavorare ad un nuovo romanzo e dopo qualche mese venne pubblicato "Sally Michaels". >>

<< E tu credi che questo libro sia ispirato a ciò che è successo fra te e Sloan? >> domandò Blaine, cercando di riprendersi dal suo stato di shock.

<< Tu che ne pensi?! >> domandò Kurt, con una punta di sarcasmo << La storia di una brillante studentessa che cerca di irretire il suo affascinante professore per poter ottenere dei favori ed agevolare la sua futura carriera di scrittrice. >>

<< Beh, non è detto che sia davvero tu! >> replicò Blaine, afferrando nuovamente il suo caffè e portandoselo alle labbra.

Kurt ridacchiò e fece un ennesimo sospiro.

<< Dunque, vediamo: si è laureata alla Columbias con il massimo dei voti; occhi azzurri e luminosi, voce acuta e cristallina, naso a punta, fisico esile e mingherlino. >> elencò Kurt, contando sulle dita << Ha tutte le mie passioni e le mie abitudini: è un'amante della moda, va pazza per i musical, quando si arrabbia con qualcuno è in grado di tenergli il muso per una settimana intera e molto spesso parla a sproposito, senza rendersi conto di quando sarebbe meglio starsene zitti... oh, e senti questa: il suo fratellastro ha rilevato l'officina di suo padre quando questo è andato in pensione! >>

Blaine si grattò la testa, guardando Kurt con espressione arrendevole, non sapendo bene che cosa rispondere; ok, evidentemente il ragazzo aveva ragione su tutto.

<< Non ero del tutto sicuro di voler leggere quel libro. >> mormorò Kurt, incupendosi << Ero certo che avrei finito col pentirmente, ma alla fine la curiosità ebbe la meglio su di me e non riuscii a farne a meno. Quello che lessi fu... beh, fu davvero spiacevole! >>

Si interruppe, mordendosi un labbro e tirando su col naso, di fronte allo sguardo intenerito e mortificato di Blaine; Kurt gli sembrava così piccolo e fragile in quel momento, e avrebbe tanto voluto alzarsi dal suo posto e andare ad abbracciarlo, stringendolo semplicemente fra le sue braccia e dicendo lui che sarebbe andato tutto bene.

Ma non lo fece.

Piuttosto, allungò la mano verso di lui e strinse forte la sua, cercando di infondergli un po' di coraggio; gli sembrava la cosa più giusta da fare in quel momento.

<< Sai, ricordo ancora le sue parole. >> disse Kurt, in tono lacrimoso << Sono impresse nella mia mente, credo che non riuscirò mai a cancellarle: " Era la penna più mediocre che io avessi mai incontrato durante tutta la mia carriera di insegnante; sapeva scimmiottare Emily Dickinson e Walt Whitman, ma quando veniva messa davvero alla prova, diventava semplicemente la patetica e squallida caricatura di una scrittrice". >>

Strinse forte la mano di Blaine, mordendosi un labbro per impedirsi di scoppiare a piangere, gli occhi che lentamente si riempirono di lacrime. Blaine, dal canto suo, poggiò anche l'altra mano su quella di Kurt e strinse ancora più forte la presa, carezzandogli gentilmente le nocche.

<< Santo cielo, non riesco a credere che quell'uomo sia stato così stronzo! >> ringhiò << Come può averti fatto una cosa del genere?! E' semplicemente disgustoso! >>

<< Beh, non è uno stronzo. >> obiettò Kurt, tirando su col naso << Voglio dire, ovviamente lo è! Ma ha ottenuto un sacco di successo e il suo romanzo ha venduto un milione di copie; il suo pubblico lo adora, nessuno oserebbe mai dire una cosa del genere sul suo conto. Sloan Cates è una specie di Dio. >>

Blaine fece una smorfia, sinceramente disgustato.

<< Che fai, adesso lo difendi?! >> brontolò << Quell'uomo non è un Dio, è il peggiore dei bastardi, un essere schifoso che meriterebbe semplicemente di essere preso a calci nel sedere da un mulo! >>

Quell'ultima affermazione riuscì a strappare un sorrisetto a Kurt, che si asciugò le lacrime con una manica e sospirò nuovamente. Blaine lo guardò con espressione intenerita, un sorriso appena impercettibile che si fece lentamente strada sul suo volto.

<< E' per questo che non volevi scrivere la canzone per Brittany, vero? >> domandò Blaine in tono mellifluo << Era a causa di Sloan e delle sue orribili parole che avevi deciso di mettere da parte la scrittura, dico bene? >>

Kurt annuì tristemente.

<< Sono passati due anni da allora. >> disse a mezza voce << Ci ho provato spesso, ma ogni volta che prendevo in mano una penna, le sue parole mi ritornavano alla mente e la sola cosa che riuscivo a fare era piangere e ripetermi che non sarei mai stato capace di scrivere come avrei voluto; in un modo o nell'altro, Sloan è arrivato a farmi credere davvero che tutto ciò che aveva scritto sul mio conto fosse vero. >>

<< Beh, ma non lo è! >> rispose immediatamente Blaine, stringendo di nuovo la mano di Kurt fra le sue << Non lo è, e tu non devi neanche pensare a quello stronzo! E' soltanto un imbecille, un pallone gonfiato che dovrebbe solo baciare la terra su cui cammini. Lui non si merita le tue lacrime, Kurt. >>

Allungò una mano verso di lui e gli asciugò con due dita una lacrima errante lungo la sua guancia.

<< Nessuno merita le tue lacrime, Kurt. >> mormorò Blaine, guardando Kurt dritto negli occhi << Sei la persona più bella che io abbia mai conosciuto in tutta la mia vita; sei dolce, gentile, così pieno di vita... sì, certe volte sei un tantino nevrotico e rischio davvero di impazzire quando sono con te, ma ogni volta che guardo nei tuoi occhi non posso fare a meno di notare quella meravigliosa luce che vi risplende! Queste non sono cose che si vedono tutti i giorni, Kurt; solamente le persone speciali come te hanno quella luce negli occhi. >>

Kurt rimase in silenzio, notevolmente rosso in volto, con il cuore che gli batteva all'impazzata ed una strana sensazione di calore in petto; Blaine era davvero incredibile, nonostante si conoscessero da appena tre giorni, sembrava che riuscisse davvero a capire tutto di lui, quasi come se potesse leggergli dentro.

Come se si conoscessero da tutta una vita.

<< Kurt, questa è la tua occasione. >> disse ancora Blaine, rivolgendo al ragazzo dagli occhi chiari un tenero sorriso << Puoi scrivere una canzone di successo e dimostrare a Sloan che si sbagliava, che tu sei uno scrittore di talento che non ha nulla da invidiare a nessuno, neanche a lui! >>

Kurt fece una risatina nervosa.

<< Andiamo, Blaine! >> esclamò, guardandolo di traverso << Stiamo parlando di una canzone pop, non credo proprio che avrai alcun effetto su Sloan Cates! >>

<< E perchè no?! >> ribattè Blaine, in tono quasi offeso << Guarda che moltissimo cantautori sono considerati dei veri e proprio poeti! E' una forma d'arte anche quella, no?! E non credi che una cosa del genere potrebbe anche far capire a Sloan che si sbagliava su di te?! D'accordo, adesso ti senti uno straccio perchè una persona a cui tenevi tanto e della quale ti fidavi ciecamente ti ha deluso e demolito come scrittore, ma non pensi che il modo migliore per ottenere la tua rivincita sia proprio quella di dimostrargli che ha torto?! >>

Kurt non disse nulla, ma guardò Blaine con interesse; sembrava quasi che con le sue parole Blaine stesse piano piano riuscendo a convincerlo.

<< Lo sai che cosa farei io se uno dei miei grandi idoli musicali venisse da me e mi dicesse senza troppi giri di parole che sono un musicista terribile, senza un briciolo di talento e del tutto privo di prospettive per il futuro?! Tirerei fuori le palle, inizierei a comporre e nel giro di poco tempo gli farei ascoltare la canzone più bella di sempre, mostrandogli tutto il mio talento e dimostrandogli che nessuna delle sue parole era abbastanza da farmi rinunciare ai miei sogni e alla mia voglia di farmi valere e di riscattarmi! >>

Si infilò in bocca l'ultimo pezzetto di muffin e mandò già un altro sorso di caffè, rivolgendo poi a Kurt un sorrisetto sghembo, che il ragazzo ricambiò immediatamente, con un leggero rossore sulle guance.

Il giovane Hummel si asciugò le ultime lacrime e poi sospirò, guardando Blaine con sguardo colmo di gratitudine e sorridendogli dolcemente.

<< Sarà meglio che tu finisca il tuo caffè mentre torniamo a casa, Blaine. >> disse, alzandosi in piedi << Muoviamoci, ci rimangono poco più di dieci ore per scrivere la canzone d'amore più bella di sempre! >>





N.d.A: * " Ho vissuto con un ombra sopra la mia testa"; ecco che qui si riprende il tema dell' "ombra" trattato nel capitolo scorso. So che purtroppo è difficile far combaciare italiano e inglese, spero mi perdonerete! x3
 
** " Ho cercato qualcuno che diffondesse un po' di luce"... traduzione letterlae pessima, ma il senso è questo! xD
 
Allora, riguardo a questo capitolo...vi chiedo scusa se c'è un po' di confusione, ma la storia dell'insegnante non poteva assolutamente essere esclusa dal racconto, altrimenti non avrei saputo come spiegare il rifiuto di Kurt per la scrittura (del resto, è così che va nel film). E' stato un po' difficile riadattare tutto, con il fatto che Kurt è gay e tutto il resto, quindi spero di essere più o meno riuscita a non combinare disastri e soprattutto di non aver portato Kurt troppo sulla strada dell'OOC..anche se un po' ce lo vedo a prendersi simili sbandate.
 
Vogliamo parlare del fatto che non riesco a non far trapelare l'amore di Blaine per Kurt?! Non posso farci niente, è più forte di me...  in questo momento annego fra lacrime e spoiler Klaine, e ho un disperato bisogno di vedere la scena di "Perfect", così da poter essere di nuovo felice ( e riannegare fra le mie lacrime di gioia).  Diciamo che sono nella fase "si amano così tanto e staranno insieme per sempre" e guai a chi cerca di farmi cambiare idea! u.u
 
Al prossimo aggiornamento, miei cari! x3


 

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


Erano passate diverse ore da quella chiacchierata da Starbucks e, a quel che sembrava, le parole di Blaine avevato avuto un effetto decisamente positivo su Kurt, quasi come una vera e propria magia; era bastato scoprire quanto Blaine credesse nel giovane Hummel e quanta fiducia riponesse nelle sue capacità di scrittore, per far sì che Kurt acquisisse immediatamente tutta la sicurezza e la determinazione che fino a quel momento gli erano mancate.

Era incredibile: Kurt sembrava essersi trasformato in un'altra persona, un vero e proprio vulcano attivo! Nel giro di poco più di tre ore aveva buttato giù una prima stesura di tutta la canzone - dal primo all'ultimo verso - e dopo altre due ore, anche Blaine aveva concluso il suo lavoro di composizione, realizzando così finalmente la loro canzone.

Mancava ancora qualche ora prima del loro incontro con Brittany e i due ragazzi si stavano dedicando alla loro ultima revisione del brano, prima di passare alla fase successiva, quella della registrazione.

<< Blaine, non sono del tutto convinto della seconda strofa. >> disse ad un certo punto Kurt, rileggendo il testo << Secondo me andrebbe cambiato qualcosa. >>

Il moro rivolse lui un'occhiata dubbiosa.

<< Ma che stai dicendo, Kurt? >> obiettò << A me sembra che vada benissimo così. >>

<< Ma no, guarda qui! >>

Kurt si alzò in piedi e si avvicinò a Blaine, seduto al pianoforte, per mostrargli il testo della canzone.

<< Non mi piace la parola "spaces", non è abbastanza forte. >> sentenziò << Che ne pensi se la cambiassimo con " corners"?!  Suona meglio, a mio parere: " To clear a little space in the corners of my mind".. non è migliore così?! >>

Blaine fece spallucce.

<< Non saprei. >> rispose semplicemente << Per me anche l'idea di prima era buona. >>

Kurt fece una smorfia.

<< Buona?! >> brontolò, quasi inorridito dal suono di quella parola << Blaine, non deve essere buona, deve essere ottima! Vuoi o non vuoi realizzare la migliore canzone di sempre?! " Buona" non è abbastanza! >>

Blaine guardò il ragazzo con gli occhi chiari e non potè proprio impedirsi di sorridere, rivolgendo lui uno sguardo di pura adorazione.

Kurt se ne accorse e arrossì violentemente, abbassando timidamente lo sguardo.

<< C-che succede? >> domandò imbarazzato << Perchè mi guardi così?! >>

Blaine ridacchiò.

<< Beh, stavo solo pensando a quanto sia bello vederti così determinato. >> rispose, continuando a fissare il ragazzo << Questa mattina eri ancora molto titubante e fino a due giorni fa non avevi alcuna intenzione di lavorare assieme a me! La tua tenacia e determinazione mi riempiono il cuore di gioia, dico davvero! Non hai idea di quanto sia luminosa in questo momento la luce che brilla nei tuoi occhi. >>

Kurt arrossì ulteriormente e lo stesso Blaine non potè evitare di fare altrettanto, abbassando a sua volta lo sguardo per l'imbarazzo.

" Santo cielo Blaine, ma che diavolo ti è preso?! Dovrebbero darti un premio per le tue innate abilità  nel mettere a disagio le persone, te lo meritersti proprio! "

Avrebbe voluto volentieri sotterrarsi per aver detto quell'ultima frase, ma fortunatamente Kurt non sembrava essere troppo a disagio, al contrario di quanto il moro effettivamente pensasse; certo, era senza dubbio imbarazzato, ma non sembrava per niente infastidito.

Al contrario, aveva un'aria particolarmente compiaciuta e lusingata.

<< E' bello sapere che credi in me, Blaine. >> disse il giovane Hummel, sorridendo dolcemente << Se non fosse stato per te io non avrei mai trovato il coraggio di affrontare i miei demoni e di ricominciare a scrivere. E' tutto merito tuo se ho deciso di mettermi nuovamente in gioco, e non sai quanto tutto questo sia importante per me; tu mi stai salvando la vita, Blaine! >>

Blaine arrossì maggiormente, cercando in tutti i modi di sostenere lo sguardo di Kurt, in questo momento più profondo ed intenso che mai. Non era il momento di lasciarsi andare, anche se in un'altra situazione probabilmente lo avrebbe fatto; insomma, era inutile negare l'enorme attrazione che provava nei confronti di Kurt, sarebbe stato solamente un ipocrita se avesse cercato di ignorarla.

Ma quello non era nè il luogo, nè il momento adatto per cedere.

Doveva comportarsi in maniera professionale, almeno fino a che lui e Kurt non avessero concluso la loro collaborazione; avrebbe avuto tutto il tempo che voleva - dopo aver fatto ascoltare la loro canzone a Brittany - per corteggiarlo, e fino ad allora avrebbe dovuto semplicemente trattenere tutti i suoi istinti e le sue pulsioni, limitandosi a pensare esclusivamente al loro lavoro. 

<< Non devi ringraziarmi, Kurt. >> rispose il moro, cercando di non far notare al ragazzo quanto fosse in imbarazzo << Credo davvero che tu sia uno scrittore di talento e non posso che ritenermi onorato di averti al mio fianco per questo lavoro; sono assolutamente certo che insieme creeremo un vero capolavoro! >>

Kurt sorrise.

<< Questo vuol dire che mi lascerai cambiare la seconda strofa? >> domandò con fare allusivo, un'espressione quasi maliziosa che si fece strada sul suo volto.

Blaine alzò gli occhi al cielo e sospirò, allargando le braccia con fare sconsolato.

<< Mi arrendo! >> esclamò << Fai pure tutto quello che vuoi! >>

Kurt rise e alzò un pugno in aria, in segno di vittoria.

<< Evvai, grazie! >>  esultò << Non te ne pentirai, lo prometto! >>

Blaine ridacchiò e poi si alzò dalla sua postazione al pianoforte, guardando l'enorme orologio a muro appeso alla parete del soggiorno.

<< Mancano poche ore prima del nostro incontro con Brittany. >> disse << Dobbiamo muoverci a registrare il brano. >>

<< Registrare? >> domandò Kurt, con aria lievemente perplessa << Ma come facciamo a registrare, scusa? Qui siamo solamente io e te! >>

Blaine inarcò un sopracciglio e guardò il giovane Hummel con un sorrisetto sghembo sulle labbra.

<< Non abbiamo mica bisogno di un'intera orchestra! >> commentò << Io basto e avanzo! >>

Kurt continuava a guardare il musicista con sguardo confuso; non aveva la minima idea di ciò che Blaine avesse intenzione di fare e ne era anche un tantino infastidito.

Blaine sorrise dolcemente e lo prese per mano.

<< Su, vieni con me. >> disse, prendendo in mano tutti i suoi spartiti musicali e trascinando Kurt lontano dal salotto << Ti mostro una cosa. >>

Kurt provò a fare altre domande, ma Blaine non gliene diede alcun modo, conducendolo in un'enorme stanza proprio di fianco alla cucina. Lo scrittore si guardò attentamente intorno, con espressione meravigliata; quel posto gli ricordava vagamente una sala d'incisione, come quelle che aveva sempre visto alla tv, in cui generalmente gli artisti registrano tutte le loro canzoni.

Non ci mise molto a realizzare che la sua prima impressione era quella giusta e che si trovava davvero in una sala d'incisione.  

Una vera e proria sala d'incisione.

<< Hey, ma questo posto è fantastico! >> esclamò, continuando a guardarsi intorno con sguardo incantato << Non sapevo che in casa tua ci fosse anche una sala di registrazione! >>

Blaine sorrise con soddisfazione.

<< Sono un musicista, no?! >> disse, guardando Kurt con una punta di orgoglio << La prima cosa che ho fatto quando ho comprato questa casa è stato allestire questa sala, così avrei potuto lavorare tranquillamente senza muovermi di qua; sai, sono un tantino pigro! >>

Kurt rise di gusto, senza riuscire a togliere neanche per un secondo il suo sguardo da Blaine; lo osservò mentre radunava un ammasso di fili e cavi elettrici  - il cui scopo era lui completamente ignoto - in mezzo alla stanza, per poi andare a prendere alcuni strumenti musicali - una chitarra elettrica e un basso - e posizionarli accuratamente di fianco a sè.  Lo guardò attaccare ad uno ad uno tutti i cavi, maneggiando con cura i suoi strumenti come se fossero oggetti di enorme valore - ed in effetti, probabilmente dovevano esserlo per Blaine - e poi accordandoli con la massima attenzione e concentrazione.

Inaspettatamente il suo cuore si ritrovò a battere più forte del normale, e Kurt non capì se il motivo fosse il caldo, il fatto che avesse bevuto almeno tre caffè per tenersi sveglio, o più semplicemente perchè in quel momento Blaine era senza dubbio la creatura più bella che avesse mai visto in tutta la sua vita.

<< Kurt, avrei un favore da chiederti. >> disse ad un tratto Anderson, poggiando a terra - sempre con estrema cautela-  la sua chitarra << Dovrei registrare la base per la canzone e mi occorrono il massimo silenzio e la massima concentrazione; ti dispiacerebbe lasciarmi solo mentre io finisco il lavoro?! Puoi restare qui a quardare, ma sappi che non sentirai nulla e magari potresti annoiarti. >>

<< Oh, non preoccuparti! >> rispose Kurt, le guance che lentamente si tingevano di rosso << Vorrei rimanere, se per te non è un problema; lo so che non riuscirei a sentire, ma voglio solamente guardarti mentre suoni. >>

Blaine deglutì, arrossendo a suo volta.

<< G-guardarmi mentre suono? >> balbettò.

Kurt fece nervosamente segno di sì con la testa.

<< Lo so, è stupido. >> disse a mezza voce << Ma quando ti ho visto esibirti al Plaza, l'altra notte, ho visto quanta magia e quanto splendore emani quando canti e.. e anche se non potrò sentire le note che verranno emesse dagli strumenti, vorrei almeno poterti guardare e percepire ancora nei tuoi occhi quella magia. >>

Blaine non disse nulla e rimase semplicemente in silenzio, il cuore che gli batteva all'impazzata e un fastidioso sfarfallio nello stomaco; non gli avevano mai detto nulla di simile in tutta la sua vita, neanche quando lui e i Warblers erano ancora famosi ed aveva orde di fan adoranti al suo seguito.

Si era sentito dire molto spesso di essere un mito, un genio della musica, un ragazzo incredibilmente estroso e talentuoso, capace di entusiasmare tutti i suoi ammiratori grazie al suo carisma e alla sua splendida voce.

Ma nessuno gli avea mai parlato di magia, nè gli aveva mai detto di essere riuscito a leggerla nei suoi occhi.

<< Ok. >> mormorò Blaine, ancora un po' scombussolato dalle parole del suo collega << Allora tu resta qui, io cercherò di fare il prima possibile. >>

Kurt fece segno di sì con la testa e si mise buono buono in un angolino della sala, mentre Blaine si dirigeva verso la sua postazione per iniziare il suo lavoro di registrazione. Ci volle un po' prima che tutto fosse pronto, Blaine dovette registrare prima la parte strumentale del basso, poi della chitarra, della tastiera e infine aggiungere anche il ritmo della batteria, con un apposito programma del suo computer.

Fu un lavoro molto lungo, ma per niente noioso; neanche per Kurt, che trascorse tutto il tempo a fissa Blaine con sguardo ammaliato e con il cuore che non la smetteva di battergli all'impazzata.

Se prima pensava di poter attribuire quell'aritmia alle troppe tazze di caffè, adesso sapeva che non c'era alcun modo per lui di scampare alla verità; era ovvio, non avrebbe avuto il minimo senso continuare a far finta che tutto quello che sentiva dentro di sè non fosse a causa di Blaine.

Blaine che lo aveva spronato e convinto a ricominciare a scrivere, dopo che per anni gliene era mancata la forza.

Blaine che lo aveva stregato sin dal primo istante, con quel suo sorriso mozzafiato, i suoi brillanti occhi color caramello e quella sua voce così calda e melodiosa.

Blaine, che persino nel silenzio di quella sala d'incisione, riusciva a trasmettergli tutto il suo amore e la sua passione per la musica, grazie solamente ad uno sguardo.

Kurt si morse energicamente un labbro, mentre riascoltava assieme al musicista il risultato finale di quella registrazione, troppo impegnato a pensare a lui per fare realmente caso a ciò che stava sentendo; era ufficiale, ormai ne era del tutto certo: si era preso un'enorme cotta per Blaine Anderson, e non una di quelle cotte che si prendono generlamente a quattordici anni per la propria rockstar preferita.

Quello che sentiva Kurt per Blaine era qualcosa di ben più profondo e pericoloso.

<< Allora, che ne pensi? >> domandò euforicamente Blaine, alla fine del loro ascolto << Suona bene, vero?! >>

Kurt sussultò.

<< Cosa?! Oh, sì..certo! >> farfugliò, cercando di nascondere il fatto che per tutto quel tempo avesse pensato a ben altre cose, piuttosto che alla canzone << Mi piace un sacco e sono sicuro che Brittany farà altrettanto! >>

<< Beh, ma non abbiamo ancora finito! >> puntalizzò Blaine, prendendo Kurt per un braccio e trascinandolo con sè dentro lo studio dove prima si era rinchiuso lui stesso per registrare << Adesso dobbiamo aggiungere le voci! >>

<< Le voci? >> domandò Kurt confusamente, mentre Blaine accendeva alcune spie del mixer e trafficava con qualche cavo.

<< Ovviamente! >> rispose Blaine, ridacchiando e afferrando due paia di cuffie fra quell'ammasso di cavi << E' una canzone, no?! Ci vuole qualcuno che la canti! >>

<< E io che cosa ci faccio qui con te, scusa? >> chiese ancora Kurt, sempre più confuso.

Blaine sorrise, un po'impacciatamente.

<< Questa canzone è un duetto, per cui serve che siano due persone a cantarla. >> spiegò << In effetti occorerebbe una voce femminile, ma la tua andrà bene lo stesso; è abbastanza acuta e, in ogni caso, non credo proprio che Brittany avrà niente da ridire al riguardo. >>

<< Aspetta, ma io non so cantare! >> protestò Kurt << Ok, no..aspetta! In realtà me la cavo abbastanza bene e sotto la doccia mi cimento molto spesso in svariate performarce tratte dai migliori musical di Broadway, ma non ho mai cantato di fronte a nessuno prima d'ora! Neanche al karaoke. >>

Blaine inarcò un sopracciglio e guardò Kurt di traverso.

<< Stai per caso dicendo che ti vergogni di me? >> chiese.

Kurt arrossì.

<< Di te e di Brittany. >> ammise << Siete dei cantanti professionisti e io invece sono il tipico esemplare da doccia e da pulizie domestiche! >>

Blaine ridacchiò, ancora una volta intenerito dall'adorabile insicurezza del ragazzo.

<< Kurt, dai! >> disse, con voce calma e rassicurante << Non hai alcun motivo di vergognarti, non con me! Ti ho già sentito cantare, ricordi?! Quando litigasti con quel paroliere pazzoide e ti mettesti a canticchiare le parole della canzone; non sei affatto stonato, anzi, hai un timbro niente male! >>

<< Non stavo propriamente cantando. >> puntualizzò Kurt << Era sottovoce, in pratica stavo a malapena mugolando. >>

<< Kurt, ti prego! >>

Blaine afferrò la mano di Kurt e la strinse forte, guardandolo intensamente con i suoi grandi occhi nocciola.

<< Abbiamo cominciato tutto questo assieme. >> disse, sostenendo con decisione il suo sguardo << E dobbiamo rimanere uniti fino alla fine. Ti prego, resta assieme a me. >>

Kurt deglutì e rimase per qualche secondo in silenzio, a fissare quell'enorme distesa dorata di fronte a sè; se prima il suo cuore sembrava essere sul punto di uscirgli dal petto, adesso Kurt aveva semplicemente la sensazione che avrebbe finito con lo scoppiare da un momento all'altro.

<< O-ok. >> rispose a mezza voce, lottando con tutte le sue forze per non arrossire << Va bene, ma solo a patto che tu non dica a Brittany che sono io a cantare! >>

Blaine rise e fece segno di sì con la testa; poi afferrò una delle due cuffie e la sistemò sulla testa di Kurt, indossando poi l'altra e pigiando un piccolo bottone di colore rosso posizionato proprio in cima al mixer.

<< Benissimo: " Way Back Into Love" prima. >>

Kurt tirò un enorme sospiro d'incoraggiamento, mentre nelle sue cuffie si diffondeva lentamente la musica  d'introduzione al brano; sapeva che spettava a lui la prima strofa e aspettò in silenzio che arrivasse il suo momento per iniziare a cantare, giocherellando nervosamente con i lembi della sua maglietta. Poi, quando Blaine lo guardò e gli fece un cenno col capo, capì che il momento era arrivato ed aprì finalmente la bocca per dar voce alle parole.
 
I've been living with a shadow overhead, I've been sleeping with a cloud above my bed
I've been lonely for so long.. Trapped in the past, I just can't seem to move on.
 

La strofa di Kurt era quasi giunta alla fine e Blaine per un pelo non si scordò di entrare sulla seconda; era rimasto semplicemente ammaliato dalla voce di Kurt, tanto che per un attimò credette di essersi dimenticato persino il suo stesso nome, dove si trovasse e che cosa stesse facendo.

Perchè la voce di Kurt, così dolce, acuta e melodiosa, assomigliava moltissimo a quella di un angelo; aveva un timbro talmente chiaro da sembrare quasi femminile, ma era anche calda e corposa, come quella di un giovane ragazzo.

Chissà, forse tutte le sue percezioni erano alterate dal crescente sentimento che il giovane cantante nutriva nei confronti di quello straordinario e brillante ragazzo, ma Blaine era piuttosto sicuro di non aver mai udito in tutta la sua vita una voce tanto bella quanto quella di Kurt.

Avrebbe potuto continuare ad ascoltarla in eterno, ma decise piuttosto di essere professionale e limitarsi a cantare assieme a lui il resto della canzone.
 

I've been hiding all my hopes and dreams away, just in case I ever need em again someday;
I've been setting aside time to clear a little space in the corners of my mind.
 

A quel punto Kurt e Blaine si guardarono e sorridendosi a vicenda, con estremo compiacimento, continuarono a cantare assieme il ritornello della canzone.
 
 
All I want to do is find a way back into love...
I can't make it through without a way back into love
Oh oh oh
 

La musica andava avanti e Kurt e Blaine sembravano aver trovato una perfetta sintonia; le loro voci si incastravanno a meraviglia in quella canzone, sembrava quasi che fossero fatte per cantare assieme.
 

I've been watching but the stars refuse to shine, I've been searching but I just don't see the signs
I know that it's out there..there's got to be something for my soul somewhere
 

I've been looking for someone to shed some light, not somebody just to get me through the night.
I could use some direction and I'm open to your suggestions.
 
 

Sembrava quasi che Kurt e Blaine fossero fatti per cantare assieme.
 
 
All I want to do is find a way back into love
I can't make it through without a way back into love
And if I open my heart again
I guess I'm hoping you'll be there for me in the end
oh, oh, oh, oh, oh
 
 
Alla fine della canzone - incredibilmente riuscita alla perfezione già al primo tentativo - i due ragazzi si sfilarono velocemente le loro cuffie ed abbassarono timidamente lo sguardo, entrambi troppo in imbarazzo per guardarsi negli occhi.  

Sembrava sciocco, in effetti non avevano fatto nulla di troppo strano o imbarazzante, eppure entrambi sapevano che era appena successo qualcosa fra di loro; avevano condiviso qualcosa di davvero speciale, un momento significativo, che da quel momento in poi gli avrebbe uniti ancora di più.

Avevano cantanto assieme**.

Entrambi sapevano che le cose fra di loro non sarebbero più state le stesse.

<< Era.. era davvero molto buona. >> farfugliò ad un certo punto Blaine, senza però decidersi ad alzare la testa e a guardare verso Kurt << Tu canti veramente bene, Kurt. >>

Kurt abbozzò un sorriso, tirando leggermente su la testa.

<< Grazie. >> mormorò << Mi sembra che abbiamo fatto un buon lavoro. >>

Blaine fece segno di sì con la testa e poi si decise finalmente a guardare Kurt negli occhi; il giovane Hummel aveva le guance di un leggero colorito roseo e un dolcissimo sorriso dipinto sul volto.

Blaine si stupì di come con tanta facilità riuscì a non cedere di fronte a quell'immagine.

<< Si sta facendo tardi. >> disse, cercando di ricomporsi e dopo aver controllato l'orologio  << E' meglio che prepariamo il cd per Brittany e ci muoviamo ad andare da lei: il suo aereo parte fra poco più di un'ora. >>

 
 

*
 
 


Ci vollero pochi minuti per preparare il cd, ma non fu altrettanto facile raggiungere il luogo d'incontro con Brittany, presso i suoi studi di registrazione; a quanto pare il suo jet privato sarebbe passata a prenderla proprio lì (cosa che sia Kurt e Blaine faticavano a credere potesse essere possibile) e il solo modo per essere certi che la ragazza ricevesse la canzone, era quello di presentarsi sul posto prima dell'aereo.

Ma naturalmente la sorte aveva deciso di ostacolare Kurt e Blaine in tutti i modi possibili.

<< Come è possibile che non ci sia un taxi a quest'ora?! >> sbraitò Blaine, sotto la pioggia battente << E perchè doveva mettersi a piovere proprio adesso?! Dannazione, non ce la faremo mai! >>

<< Blaine, qui! Corri! >>  

Kurt riuscì a bloccare un taxi - rischiando quasi di farsi investire - e così i due poterono finalmente partire, in direzione degli studi di Brittany; per tutta la durata del tragitto, Blaine non fece che tamburellare nervosamente con le dita sulla sua gamba, guardandosi nervosamente intorno, con espressione quasi angosciata.

Kurt se ne accorse e non potè proprio fare a meno di sorridere.

<< Calmati, va tutto bene. >> sussurrò, mettendo una mano sopra quella del moro << Non ti devi preoccupare, sono certo che Brittany adorerà la nostra canzone; non hai alcun motivo di essere in ansia. >>

Blaine guardò il ragazzo dagli occhi chiari e abbozzò un sorriso.

<< Come fai ad essere così tranquillo? >> domandò << Io non riesco a smetterla di tremare! >>

Kurt sorrise maggiormente e arrossì.

<< Perchè siamo assieme. >>  rispose con voce flebile << E questo mi basta per non avere più paura. >>

Blaine arrossì violentemente e sorrise a sua volta, il cuore che ricominciò a battergli all'impazzata; poi intrecciò le sue dita con quelle di Kurt e strinse forte la presa, rivolgendo al ragazzo uno sguardo complice.

Sì, Kurt aveva perfettamente ragione: finchè fossero rimasti assieme, non avrebbero avuto niente di cui aver paura.

Arrivarono agli studi di Brittany dopo diversi minuti e fortunatamente prima dell'aereo privato della ragazza; non appena scesero dal taxi, i due ragazzi corsero immediatamente da Brittany e la sua manager, che stavano aspettando il loro arrivo con aria palesemente impaziente.

Se non altro, aveva smesso di piovere.

<< Hey, eccoti qua! >> esclamò Santana, in tono di voce lievemente irritato << Credevamo che non saresti  più venuto! >>

<< Chiedo scusa, c'era un traffico pazzesco! >> si giustificò Blaine, rivolgendo alle due ragazze uno sguardo mortificato << Ci abbiamo messo un po' ad arrivare! A proposito, questo è Kurt Hummel, il mio paroliere. >>

Kurt sorrise e porse la mano a Santana, che la strinse con decisione.

<< Abbiamo qui la canzone! >>  aggiuse il moro, tirando il cd fuori dalla tasca della sua giacca e porgendolo a Brittany.

La ragazza quasi glielo strappò via dalle mani e subito lo infilò dentro ad un lettore portatile, appena estratto dalla sua borsa.

<< Lo..lo vuoi ascoltare adesso? >>  domandò Blaine, con una certa apprensione << Beh, in effetti mi sembra una buona idea; infondo, non c'è momento migliore del presente, no?! >>

Kurt non potè fare a meno di notare quanto in quel momento Blaine fosse in ansia e così afferrò ancora una volta la sua mano e la strinse forte, cercando di infondergli coraggio; Brittany, intanto, era già all'ascolto del brano, con gli occhi chiusi ed un'espressione particolarmente concentrata, la testa che dondolava leggermente a tempo di musica.

Blaine si voltò verso Kurt, in cerca di conforto; il ragazzo dagli occhi chiari rinsaldò la presa, mimando con le labbra un << Calmati >> e rivolgendogli poi un sorriso rassicurante. Blaine fece segno di sì con la testa e sospirò profondamente, in attesa di un verdetto da parte di Brittany.

Non fu necessario attendere a lungo; dopo pochi minuti Brittany si tolse le cuffie e porse il suo lettore a Santana, avvicinandosi a Kurt e Blaine con uno sguardo particolarmente serio sul volto.

Blaine per un attimo ebbe il terrore che le cose stessero per prendere una brutta piega, ma prima ancora che lui facesse in tempo a rendersene conto, si ritrovò Brittany fra le braccia, in un intenso e sentito abbraccio; dopo essersi staccata dal moro, Brittany riservò lo stesso identico trattamento anche a Kurt, che rimase ugualmente spiazzato da quell'improvviso ed inaspettato gesto di affetto.

Infine, Brittany si ricompose e dopo aver nuovamente raggiunto Santana, esclamò con estremo entusiasmo: << E' lei! E' questa la canzone che stavo cercando, senza alcun dubbio! >>

Blaine ci mise qualche secondo prima di realizzare; era tutto vero?! Brittany aveva appena detto di volere quella canzone?! La loro canzone?! Stentava addirittura a crederci.

<< D-davvero? >> farfugliò Kurt, altrettanto incredulo e felice << Questo vuol dire che abbiamo ottenuto il lavoro?! >>

<< Beh, direi proprio di sì! >> rispose Santana, sorridendo ampiamente << Congratulazioni ragazzi! Noi adesso dobbiamo proprio andare, ma vi terremo aggiornati sui nostri prossimi incontri. >>

<< Non vedo l'ora di cantare con te, Blaine! >> fece eco Brittany, alzando la voce per sovrastare il rumore assordante del suo aereo che stava lentamente atterrando vicino a loro.

Kurt e Blaine ringraziarono e salutarono le due ragazze, prima che queste salissero sul loro aereo alla volta di Los Angeles; poi si voltarono l'uno verso l'altro e rimasero a fissarsi in silenzio per qualche secondo, prima di saltare letterlamente l'uno fra le braccia dell'altro, esultando e strillando di gioia.

<< Oddio, ce l'abbiamo fatta! Non ci posso credere, abbiamo davvero ottenuto quel lavoro! >>

<< E tu che neanche volevi scrivere quella canzone! Accidenti Kurt, mi hai salvato la vita...sei il mio eroe! >>

<< Beh, ma sei tu che mi hai convinto a lavorare assieme a te! Sei tu il mio eroe Blaine, senza ombra di dubbio! >>

Continuarono ad esultare e a saltellare a lungo, fino a che non furono troppo stanchi per farlo e si fermarono, ancora l'uno fra le braccia dell'altro, i loro visi vicinissimi e i loro occhi puntati gli uni sugli altri. Blaine arrossì ed emise una specie di risolino imbarazzato, senza però staccare il suo sguardo da quello di Kurt, il quale si morse un labbro e poi sorrise a sua volta, un po' vergognosamente.

Adesso che l'aereo di Brittany era partito non si sentiva più alcun suono, se non quello dei loro respiri affannosi e del battito accelerato dei loro cuori; sembrava che non ci fosse più niente e nessuno in quel momento, solamente Kurt e Blaine. 

Ora che finalmente il loro lavoro era terminato, potevano tranquillamente decidere di mettere le loro responsabilità da parte per un po' e non preoccuparsi più di niente che non fosse loro due;  non c'era spazio per niente se non per loro, era senza dubbio quello il momento perfetto per..

Driin...driin...driin.

Il telefono di Blaine incominciò a squillare e per quanto rispondere fosse davvero l'ultima cosa che il mucisista volesse fare, si vide costretto a cedere.

<< Pronto?! Oh, Puck...sei tu! Sì...sì,  le è piaciuta! Abbiamo ottenuto il lavoro, Puck...oddio sì, mi sembra ancora incredibile! Cosa? Sì...sì, certo! >>

Per tutta la durata della conversazione Kurt rimase in silenzio ed in disparte, le braccia incrociate al petto ed un'espressione imbronciata sul volto; era per caso scritto da qualche parte che ogni volta che le cose sembrava iniziare ad andare per il verso giusto, poi qualcosa - o qualcuno -  doveva mettersi in mezzo e rovinare tutto?!

Poco dopo Blaine si riavvicinò nuovamente a lui, uno sguardo lievemente imbarazzato e il telefono in mano, la conversazione ormai conclusa.

<< Puck ci ha invitati a cena per festeggiare. >> comunicò, cercando di non suonare troppo imbarazzato << Ci aspetta con la sua ragazza da Serendipity***; non chiedermi come abbia fatto a trovare posto, credo che abbia corrotto qualcuno! >>

Kurt ridacchiò e poi annuì.

<< Bene, allora andiamo. >>  disse << Con un po' di fortuna troveremo un taxi e riusciremo a raggiungere il ristorante in meno di un'ora. >>







N.d.A:  * Trad: " Per ritagliarmi un piccolo spazio negli angoli della mia mente"; onestamete non capisco perchè nel film Sophie avesse inizialmente scritto " To clear a little space in the spaces of my mind", visto che sarebbe stata una ripetizione del tutto fuori luogo ( a mio parere) .. ma vabbè, ho voluto mettere lo stesso questo particolare nella storia. :)
 
** Allora, so che sembra una cosa stupida...ma ci tengo a condividere con voi questa mia riflessione: allora, io sono una cantante ( non a livello professionale, ma diciamo che studio canto da dieci anni e che mi mancano 3 anni al diploma) e credo fermamente che quando si condivide con una persona un momento così speciale come un duetto, si crea una specie di legame; ora, non dico che tutte le volte che si canta con una persona debba per forza crearsi questo legame (per dire, di certo non avviene con lo sconosciuto del karaoke) ma io penso davvero che quando due persone fra cui c'è già qualcosa di molto forte cantano assieme, allora si crea davvero qualcosa di grande, qualcosa che non fa che rinsaldare ulteriormente quel legame. Generalmente, quando due persone si vogliono bene, condividere una canzone è un po' come condividere una parte di sè stessi.
 
*** Serendipity è il nome di un famosissimo ristorante di New York, la cui lista è davvero lunghissima, per cui per riuscire a prenotare un tavolo ci vuole moltissimo tempo di attesa (oppure una persona molto persuasiva come Puck ) :)
 
Lo so, mi odiate a morte per quel bacio mancato... ma dai, non si può mica avere tutto e subito! Pensavate davvero che la storia sarebbe finita con la canzone?! Assolutamente no, anche perchè ci sono ancora parecchie cose che devono succedere... per cui, abbiate ancora un po' di pazienza! Intanto vi anticipo che nel prossimo capitolo ci saranno un po' di.. movimenti, se così possiamo chiamarli! Non preoccupatevi, la vostra Kiki non vi lascia a bocca asciutta! x3
 
Ah, un'ultima cosa... immagino che siate incuriositi dalla canzone, giusto?! Io ve la posterei anche tutta, ma rischio di rovinarvi alcune cose che ci saranno in futuro...per cui, per il momento, preferisco aspettare.  Però, nel frattempo, posso lasciarvi la scena di loro due che registrano assieme la canzone, così potete farvi più o meno un'idea di come suona: http://www.youtube.com/watch?v=psFcio2Za2A&feature=related
Ah, non fate caso a quanto i personaggi e la situazione siano completamente diversi da come li ho descritti io nella fanfiction; come vi avevo già detto, tante cose cambieranno rispetto al film :) 

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


<< Beh, io vorrei proprorre un bel brindisi: a Kurt, per aver scritto una futura hit di successo e per aver salvato la vita e la carriera del nostro adorato Blaine! >>

<< Puckerman, che vorresti insinuare?! Guarda che ho collaborato anche io a scrivere quella canzone; chi pensi che abbia composto la musica, scusa?! >>

Kurt ridacchiò sotto i baffi, guardando Blaine - seduto di fianco a lui - con sguardo divertito; quella era la prima volta che il giovane Hummel cenava da Serendipity e non poteva certo nascondere di essere un tantino a disagio in quell'ambiente tanto di lusso, in mezzo a tutte quelle persone dall'aria così elegante e persino un tantino snob.

Ma la presenza di Blaine, in qualche modo, lo faceva sentire del tutto a suo agio e al sicuro.

<< Blaine, devi ammetterlo però! >> esclamò vivacemente il ragazzo dagli occhi chiari, con un sorrisino beffardo sulle labbra << Se non fosse stato per me, non avresti mai finito quella canzone in tempo e noi adesso non saremmo qui a festeggiare! >>

Blaine fece una smorfia e Puck sorrise, guardando Kurt con approvazione.

<< Kurt, devo proprio dirlo: mi piaci un sacco! >> dichiarò l'ebreo, prima di mandar giù il suo bicchiere di vino rosso, tutto d'un fiato.

Kurt sorrise con compiacimento, mentre Blaine sbuffava e dava anche lui un sorso al suo Borgogna, fingendosi offeso. Puck rise e mise un braccio attorno alle spalle della sua fidanzata, Lauren Zyzes, una donna decisamente corpulenta e dallo sguardo un tantino truce; in effetti, Kurt si era sentito parecchio in soggezione nel momento in cui la ragazza gli era stata presentata e aveva stretto lui la mano, con la stessa forza che avrebbe potuto avere un lottatore di sumo.

<< Beh Lauren, non sei contenta di essere qui stasera?! >> disse Puck allegramente << Dici sempre che non ti porto mai in nessun posto carino, adesso finalmente abbiamo qualcosa da festeggiare! >>

Lauren guardò il suo compagno di traverso, quasi con rabbia.

<< Era il mio compleanno la settimana scorsa. >> replicò a denti stretti.

Kurt e Blaine soffocarono una risata, mentre Puck sorrise imbarazzato, grattandosi la testa e roteando gli occhi, cercando di non mostrare quanto fosse chiaramente in difficoltà.

<< Ecco, beh...insomma... vuoi dell'altro vino, Lauren?! >>

Kurt ridacchiò e decise di intervenire in soccorso del povero Puckerman.

<< Allora, Lauren! >>  disse il giovano scrittore, rivolgendosi alla ragazza << Raccontami un po' di te; di che cosa ti occupi?! >>

Lauren sorrise, particolarmente compiaciuta e lusingata da tutto quell' interesse nei suoi confronti ; non doveva essere molto abituata a fare conversazioni del genere - pensò Kurt - se bastava una domanda così semplice e banale a renderla tanto contenta.

<< Gestisco una palestra! >> rispose orgogliosamente << E sono anche insegnate di lotta libera; è un lavoro molto gratificante, ti aiuta a sfogare tutta la tensione e la rabbia repressa! >>

Kurt spalancò gli occhi in un'espressione di sorpresa; aveva capito bene?! In effetti c'era da aspettarselo, da un donnone del genere, ma quella rivelazione era stata comunque piuttosto inaspettata. Si voltò verso Blaine, il quale stava tranquillamente sfogliando il menu, per niente turbato da ciò che Lauren aveva appena detto; del resto, perchè mai avrebbe dovuto?! Conosceva molto bene Lauren e Puck, ormai non c'era più niente di loro due che lo sorprendesse o lo mettesse a disagio.

<< Wow. >> disse il giovane Hummel, sorridendo impacciatamente << Sembra molto interessante. >>

<< Oh, lo è! >> rispose Lauren con entusiasmo << Perchè non passi qualche volta, potrei farti fare una prima lezione gratuita! Sei talmente pelle e ossa, avresti bisogno di mettere su un po' più di muscoli addosso! >>

Kurt inarcò un sopracciglio.

<< Ti...ti ringrazio, Lauren. >> disse, cercando di non sembrare troppo scortese << E' un'offerta molto gentile, ma non credo che questo sia il mio genere di sport! >>

<< Oh, ma la lotta libera non è uno sport! >> replicò insistentemente Lauren << E' molto di più: è uno stile di vita! >>

Kurt sollevò anche l'altro sopracciglio, un'espressione sempre più incerta e titubante sul volto.

<< Non...non so, Lauren. >> balbettò, guardandosi distrattamente intorno << Credo di doverci pensare un po', non sono del tutto sicuro di esserne portato, e poi.. >>

Si interruppe bruscamente, il fiato che quasi gli si mozzò in gola, rischiando di farlo addirittura soffocare.  Blaine, insospettito da quell'improvviso silenzio, si voltò verso di lui per capire che cosa stesse succedendo: Kurt stava guardando nel vuoto, il suo colorito era più pallido del solito e sembrava quasi che avesse appena visto un fantasma.

Naturalmente Blaine non poteva saperlo ma, in effetti, era proprio un fantasma quello che Kurt aveva appena visto, un fantasma del suo passato dal quale lottava disperatamente di liberarsi da troppo tempo ormai, ma che ancora aleggiava sopra la sua testa.

<< Kurt? Va tutto bene? >>

Kurt fece segno di no con la testa ed abbassò di colpo lo sguardo.

<< E' lui. >>  mormorò, a voce talmente bassa che Blaine riscì a malapena a capire che cosa stesse dicende << E' qui. >>

Blaine sembrò non capire.

<< Lui?! >> ripetè << Di chi stai parlando, Kurt?! >>

Kurt si morse un labbro, lo sguardo ancora fisso sul piatto che aveva davanti a sè.

<< Sloan. >>  bisbigliò, poggiandosi una mano sulla fronte, come  se sperasse che questo potesse nasconderlo.

Blaine strabuzzò gli occhi.

<< SLOAN?! >> 

<< Shhh...non urlare! >> lo ammonì Kurt.

<< Sì, scusami! >> rispose Blaine, abbassando il tono di voce << Sloan?! Ma sei sicuro?! >>

Kurt fece segno di sì con la testa.

<< Vorrei essermi sbagliato. >> bubbolò << Purtroppo però lo riconoscerei ovunque; è lui, e io non posso permettere che mi veda! >>

<< Ma se si volta e ti vede tu non puoi farci niente, Kurt! La sola cosa che puoi fare è... hey, ma che cosa stai facendo?! >>

Blaine non riusciva a credere ai suoi occhi: Kurt aveva appena afferrato uno dei menu che si trovavano sulla tavola e lo stava usando a mo' di ventaglio per coprirsi in viso; poi, molto velocemente, si era alzato dalla sua sedia ed era corso via, in direzione delle toilettes, sotto gli sguardi attoniti dei suoi tre commensali.

Puck e Lauren si guardarono confusamente negli occhi e poi si voltarono verso Blaine, in cerca di una valida spiegazione al comportamento del giovane Hummel.

Il moro scrollò le spalle e abbozzò un sorrisetto impacciato.

<< Ha...ha bisogno di andare in bagno! >> rispose qualche secondo, dopo aver pensato a qualcosa di vagamente credibile da dire << Ha bevuto tanta acqua durante la giornata, credo che la sua vescica stia per esplodere! Probabilmente ha portato con sè il menu per non perdere altro tempo ed essere pronto ad ordinare al suo ritorno! >> 

Lauren soffocò una risata e Puck guardò Blaine con un'espressione per niente convinta; Blaine arrossì e fece una smorfia.

<< Non l'avete bevuta, lo immaginavo. >> disse con imbarazzo << In effetti, era davvero pessima! Scusatemi, vado a controllare che sia tutto apposto. >>

Si alzò da tavola e corse a sua volta verso le toilettes, in cerca di Kurt; fortunatamente non c'era nessuno in coda, altrimenti avrebbe rischiato seriamente di mettersi a litigare con qualcuno.

<< Kurt?! >> domandò il musicista, bussando alla porta del bagno degli uomini << Kurt, sei qui dentro?! >>

<< E' ancora lì?! >> chiese il giovane Hummel dall'altro lato della porta.

Blaine si affacciò per controllare; fortunatamente aveva un'ottima memoria fotografica e ricordava perfettamente che aspetto avesse quell'uomo, dopo aver visto la sua immagine sulla copertina del suo libro. Sloan Cates - un uomo poco più che trentenne, dall'aspetto elegante e con un'aria po' troppo altezzosa - se ne stava seduto al bar del ristorante, assieme ad un gruppo di amici altrettanto eleganti ed altezzosi, intento a consumare un aperitivo e a chiacchierare allegramente del più e del meno.

<< E' al bar. >> disse Blaine, avvicinandosi di nuovo alla porta del bagno << Sta prendendo l'aperitivo. >>

<< Oddio, non posso assolutamente incontrarlo! >> sbraitò Kurt, che dal tono di voce sembrava essere letteralmente piombato nel panico più totale << Non ci vediamo da più di due anni, sarebbe davvero troppo imbarazzante! Credo che rimarrò qui dentro. >>

<< Cosa?! Stai scherzando?! >> ribattè Blaine, sempre più incredulo.

<< Assolutamente no! Per favore, potresti dire al cameriere di portarmi qui un insalata mista ed una Coca Cola Light?! >>

Blaine rimase a bocca aperta, semplicemente basito per quell'assurda situazione; Kurt voleva davvero consumare la sua cena dentro al bagno, pur di non vedere Sloan Cates?! Gli sembrava veramente la cosa più ridicola del mondo.

<< Kurt, non dirai sul serio! >> esclamò il moro << Non puoi passare il resto della serata dentro quel bagno, dovrai uscir fuori prima o poi! >>

<< Ma io non sono pronto ad affrontarlo! >> replicò Kurt, con disperazione << Insomma, avevo tenuto in conto l'eventualità di farlo un giorno, ma non ora...non così! Ho sempre immaginato il momento in cui avrei avuto la mia rivincita su quell'uomo, e certamente non è questo; mi ero persino preparato un apposito discorso per l'occasione. >>

Blaine sentì il rumore della serratura del bagno che si apriva e si allontanò dalla porta, immaginando che Kurt avesse finalmente deciso di uscire; ma il ragazzo si limitò ad affacciarsi e a guardarlo con i suoi enormi occhioni azzurri spalancati e leggermente lucidi.

<< Ti va di sentirlo? >> domandò timidamente.

Blaine fece segno di sì con la testa e Kurt lo fece entrare nel bagno assieme a lui, richiudendosi immediatamente la porta alle spale.

<< Sloan. >> incominciò << Anche se Sally Michaels vive solamente sulla carta stampata, io vivo nel mondo reale...e non potrò mai perdonarti per tutto ciò che mi hai fatto passare, per tutte le bugie che mi hai raccontato e per il male che mi hai inflitto! Sally Michaels è il mio fantasma personale, qualcosa con cui devo convivere da troppo tempo ormai e che a causa tua mi ha trasformato in qualcosa che non sono realmente! Io so che cosa significa provare dei sentimenti veri, al contrario di te, e il giorno in cui tu ti ritroverai da solo, senza nessuno al tuo fianco, completamente consumato da tutto quel maledetto successo che ti ha dato così tanto alla testa, probabilmente guarderai indietro e non mi troverai; non sarò lì a piangere, a disperarmi per te, nè tanto meno ti consolerò e ti offrirò tutta la mia devozione come ho fatto in passato! Sarai da solo, semplicemente in compagnia della tua stupida gloria, e anche se potrà sembrarti sufficiente, vivrai per sempre una vita misera, vuota e frivola, quella stessa vita che avevi cercato di far vivere a me... e non proverai mai niente; non un'emozione, nessun nobile sentimento...niente. E allora forse capirai davvero che cosa significa essere privati della propria linfa vitale. >>

Poi abbassò lo sguardo e rimase in silenzio, gli occhi colmi di lacrime e le guance leggermente arrossate. Blaine lo guardò e non potè impedirsi di sorridere con orgoglio; non conosceva Kurt da molto tempo, ma capiva perfettamente quanto dovesse essersi sentito ferito per colpa di quel tizio e vederlo così combattivo, così determinato a riscattarsi e a punirlo per tutto ciò che aveva passato a causa sua, gli riscaldava davvero il cuore.

Sembrava assurdo, ma Blaine aveva la sensazione di essere veramente legato a Kurt, anche se non era del tutto sicuro di capirne il motivo; sapeva che c'era qualcosa che gli univa e anche se Kurt probabilmente non la pensava come lui, Blaine era certo che fosse così, e in quel momento più che mai voleva che Kurt si esponesse, che avesse finalmente la sua rivincita contro quello stronzo di Sloan.

Voleva che lo facesse, perchè sapeva quanto Kurt valesse e voleva che anche lui avesse il coraggio di ammerlo e di dimostrarlo apertamente.

<< Kurt, è perfetto. >> disse Blaine, avvicinandosi al ragazzo dagli occhi chiari e continuando a sorridergli orgoliosamente << E' assolutamente perfetto. >>

<< Sì, beh.. >> balbettò Kurt, tirando su la testa ed asciugandosi le lacrime << Diciamo che forse andrebbe risistemato un po'. >>

<< No, invece! >> replicò Blaine, afferrandolo per le spalle << Kurt, va benissimo così! Anzi, lo sai che cosa penso?! Che non dovresti perdere neanche un istante e dovresti correre immediatamente da lui, per dirgli tutto quello che hai appena detto a me! >>

<< Cosa?! No, non posso! >> 

Kurt fuggì dalla presa di Blaine e si allontanò da lui di qualche passo.

<< Blaine, non sono pronto! >> bubbolò << Il fatto che ricordi alla perfezione tutto ciò che voglio dire, non significa che sia anche nelle condizioni fisiche e mentali per farlo! Insomma, mi hai visto?! >>

Si fermò nel bel mezzo della stanza, davanti agli occhi di Blaine, facendo lui segno di guardarlo.

<< Sono in uno stato pietoso, ho passato gli ultimi due giorni fuori casa... ho ancora addosso gli stessi vestiti che avevo ieri mattina quando sono venuto a casa tua! >>  sbraitò << Ho un aspetto a dir poco ripugnante! >>

Blaine lo squadrò attentamente dal basso verso l'alto e dovette faticare parecchio per non restare a bocca aperta, lasciando così trapelare quanto effettivamente l'aspetto del ragazzo lo mandasse su di giri; insomma, forse aveva davvero un' aria molto trasandata...ma Blaine non lo aveva mai reputato tanto sexy come in quel momento.

<< Io credo che tu stia da favola. >> ribattè il moro in tono inebetito.

In una qualsiasi altra circostanza Kurt non avrebbe sicuramente ignorato quello sguardo da pesce lesso che il giovane Anderson gli stava rivolgendo,  ma in quel momento era davvero troppo agitato per farci anche solo minimamente caso.

<< Non posso farlo! >> insistette Kurt, iniziando a camminare avanti e indietro per il bagno << Non qui e non ora! >> 

Blaine si morse un labbro con forza; non lo avrebbe permesso, non avrebbe lasciato che Kurt si lasciasse sfuggire quella perfetta occasione per ottenere la sua rivalsa su Sloan.

<< Kurt, ascoltami. >> disse, afferrando Kurt per un braccio e costringendolo così a fermarsi << Devi farlo adesso! E' il tuo momento, non c'è occasione migliore di questa: hai appena scritto una canzone che diventerà sicuramente una grandissima hit di successo, hai finalmente ritrovato la voglia ed il coraggio di ricominciare a scrivere... hai già vinto Kurt, adesso devi soltanto sbattergli in faccia la realtà! >>

Kurt abbozzò un sorriso; sembrava sinceramente rincuorato da quelle parole, ma non abbastanza da decidersi ad ascoltarle. Blaine afferrò entrambe le mani del giovane scrittore e le strinse fra le sue.

<< Kurt, è il tuo momento. >> ripetè, con tono di voce calmo e rassicurante << Lo so che sei spaventatissimo all'idea di farlo, ma non devi! Puoi farcela, ne sono certo: io credo in te. >>

Kurt deglutì e le sue guance arrossirono ulteriormente.

Blaine credeva in lui; anche se glielo aveva già fatto capire molte altre volte negli ultimi due giorni, fu solamente in quel momento che Kurt realizzò appieno che cosa significasse tutto ciò per lui.

<< Tu.. tu credi davvero in me? >> domandò con incertezza, pur sapendo perfettamente quale sarebbe stata la risposta che avrebbe ricevuto.

Blaine sorrise ampiamente e fece segno di sì con la testa, stringendo più forte le mani del ragazzo.

<< Ciecamente. >> fu la sua risposta.

Kurt sorrise a sua volta, una piccola lacrima che scivolò lentamente lungo la sua guancia.

Non gli importava più se quello non era il momento adatto per affrontare Sloan, se non era esattamente come se lo era immaginato lui più volte; non gliene importava più di niente, nè di Sloan nè del resto del mondo, perchè Blaine credeva in lui.

Blaine, la persona che Kurt sentiva più vicina a sè in assoluto, anche se si conoscevano da così poco tempo; Kurt lo sapeva, sentiva che c'era una profonda connessione fra di loro e sperava tanto che lo percepisse anche Blaine, che si rendesse conto anche lui di quel legame così profondo che si era così brevemente creato fra di loro.

Tirò su col naso e rivolse a Blaine un'espressione colma di gratitudine.

<< Ok, lo farò. >> rispose con determinazione << Ma solo se tu mi prometti una cosa. >>

<< Qualsiasi cosa. >> replicò Blaine, stringendo più forte la presa delle sue mani.

Kurt sospirò profondamente e poi ebbe il coraggio di dire: << Voglio che tu sia al mio fianco. >>

Blaine non disse nulla e si limitò semplicemente ad abbracciarlo, stringendolo forte fra le sue braccia.

<< Te lo prometto, Kurt. >> sussurrò, strofinando dolcemente il viso contro quello dello scrittore << Sarò lì con te, non ti abbandonerò. >>

 Sentì Kurt sorridere fra le sue braccia e sospirare ancora una volta, probabilmente nel tentativo di placare quelle ultime lacrime che stava versando; Blaine si staccò dall'abbraccio e prese il suo viso fra le mani, asciugandogli le lacrime ed accarezzandogli una guancia con il dorso della mano sinistra.

<< Sei pronto? >> domandò dolcemente.

Kurt fece segno di sì con la testa e dopo essersi ricomposto, lasciò che Blaine gli accarezzasse un'ultima volta la guancia, prima di aprire la porta del bagno e uscirne fuori, finalmente pronto ad affrontare i suoi demoni.

Era terrorizzato all'idea di farlo, non poteva certo negarlo; ma il fatto che Blaine fosse lì con lui e che gli avesse promesso di restare al suo fianco, era abbastanza da permettergli di fare qualsiasi cosa al mondo.

 

 
*
 
 

<< Oddio, non riesco a credere di aver fatto una cosa così stupida! Ma che diamine stavo pensando?! >>

Kurt sbattè violentemente la porta di casa Anderson, andando poi a gettarsi a peso morto sul divano, non curante del fatto che Blaine, dietro di lui, fosse ancora in stato semi-agonizzante; il moro, infatti, aveva un enorme livido violaceo sotto l'occhio destro, i capelli completamente sconvolti e un'aria talmente devastata che sembrava quasi fosse stato appena investito da un camion.

O, molto più semplicemente, che avesse appena fatto a botte con qualcuno.

<< E' stata davvero una follia, non avrei dovuto affrontare Sloan proprio stasera! >> bofonchiò Kurt, afferrando un cuscino e stringendoselo al petto << E soprattutto non avrei dovuto permettere che anche tu lo affrontassi, è stata una pessima mossa! >>

Blaine sospirò profondamente e si mise a sedere anche lui sul divano, di fianco a Kurt.

<< In effetti, neanche io sono contento che le cose siano andate in questo modo! >> esclamò con fare divertito, tentando di sdrammatizzare << Le botte me le sarei volentieri rismarmiate. >>

Kurt mise da parte il cuscino e si avvicinò a Blaine, guardandolo con espressione profondamente rammaricata.

<< Mi dispiace davvero che le cose siano andate a finire così. >> disse, accarezzandogli delicatamente il viso, cercando di non fargli male << Tu non te lo meritavi davvero. >>

Blaine sorrise appena, cercando disperatamente di non pensare a quello che era successo quella sera e a quanto si sentisse in colpa per l'accaduto; era riuscito a convincere Kurt ad affrontare Sloan pensando che fosse una buona idea e non aveva minimamente pensato al fatto le cose avrebbero potuto andare diversamente da come le aveva pensate.

Soprattutto, non aveva minimamente pensato che sarebbe potuto succedere causa sua.

 
<< S-Sloan?! >>

Sloan si voltò lentamente, incuriosito da quella flebile voce alle sue spalle che chiamava così timidamente il suo nome; l'uomo non potè fare a meno di sorridere quando si ritrovò di fronte Kurt, con quella sua aria ancora tremendamente spaventata, nonostante le parole e la rassicurante presenza di Blaine al suo fianco.

<< Kurt?! >> disse Sloan, con estrema sorpresa << Non posso crederci, sei veramente tu?! Oddio, ma che bella sorpresa! >>

Lo abbracciò affettuosamente, proprio come si abbraccia un amico di vecchia data che non si vede da moltissimo tempo; un gesto decisamente ipocrita, pensò Blaine, e anche decisamente fuori luogo.

Senza contare, poi, che nel momento esatto in cui Sloan mise le sue mani addosso a Kurt, Blaine avvertì dentro di sè un'enorma vampata di gelosia e la voglia di prendere quel tizio a cazzotti fu talmente tanta che il moro dovette serrare i pugni con tutte le sue forze, conficcandosi le unghie nella carne e provocandosi così non poco dolore.

<< E' incredibile vederti qui, non credevo che frequentassi questo genere di posti. >> disse Sloan, staccandosi dall'abbraccio e tenendo lo sguardo ancora saldamente puntato su Kurt.

Fin troppo saldamente, Blaine moriva sempre più dalla voglia di spaccargli la faccia.

<< Hey, ma sei davvero in grande forma! >> disse ancora Sloan, con un sorrisetto sghembo sulle labbra, che fece desiderare ulteriormente a Blaine di accanirsi violentemente contro di lui << Sei davvero uno splendore. >>

Kurt non disse nulla ed arrossì violentemente; da quando Sloan aveva aperto bocca per la prima volta, lui non aveva ancora detto neanche una parola.

Blaine decise che era l'ora di farla finita.

<< Sloan, Kurt avrebbe alcune cose da dirti. >> si intromise, senza neanche prendersi la briga di domandare all'uomo il permesso di dargli del " tu".

Sloan guardò Blaine con espressione chiaramente turbata; era evidente quanto fosse indispettito dall'insolenza del ragazzo, ma la cosa non era assolutamente un problema per Blaine.

Al contrario, era ben felice di poterlo infastidire.

Sloan fece una smorfia di disgusto e la rivolse a Blaine, domandando poi in tono scortese: << E tu saresti?! >>

<< Blaine Anderson! >> rispose immediatamente il moro, ignorando la mano che Sloan gli aveva teso freddamente, più per cortesia di circostanza che per reale gentilezza << Sono un cantante e compositore e Kurt è il mio paroliere. >>

Sloan si voltò immediatamente verso Kurt, guardandolo con stupore.

<< Paroliere?! Kurt, tu scrivi canzoni? >>

Kurt fece per rispondere, ma rimase semplicemente a bocca aperta e il suono gli si mozzò in gola; sembrava quasi che qualcosa gli impedisse di esprimere coerentemente e a voce alta i suoi pensieri.

<< Canzoni strepitose, in effetti. >> rispose Blaine al posto suo, sperando che in qualche modo il ragazzo si sbloccasse << Dico sul serio, non ho mai conosciuto uno scrittore così talentuoso come Kurt! E' davvero sensazionale e la sua canzone è già in lizza per diventare una delle più gettonate della classifica. >>

Kurt continuò a non parlare, sempre più rosso in volto; voleva davvero dire qualcosa, qualsiasi cosa...ma era come bloccato, anche se la sua testa sapeva esattamente cosa dire, le sue labbra sembravano voler fare di tutto per non lasciarglielo dire.

<< Beh, ma è fantastico. >> esclamò allegramente Sloan, dando a Kurt un'affettuosa pacca sulla spalla << E' bello vedere che le cose iniziano a girare anche per te! >>

Kurt si morse un labbro, sempre più imbarazzato, e abbassò vergognosamente lo sguardo.

Blaine avrebbe voluto uccidere quell'uomo; con che coraggio si rivolgeva a Kurt in quel modo, come diavolo poteva essere così cinico,crudele e bastardo?! Dio, se solo avesse potuto fargliela pagare lui stesso! Perchè Kurt non parlava?! Per quale motivo continuava a rimanere in silenzio e non reagiva?!

<< Sai, mi hai beccato per un puro colpo di fortuna stasera. >> aggiunse Sloan, continuando a rivolgere a Kurt e Blaine lo stesso sorriso ipocrita << Domattina parto per Hollywood. >>

<< H-Hollywood?! >> disse finalmente Kurt, con appena un filo di voce.

Sloan sorrise orgogliosamente.

<< Sì, ho ricevuto un'offerta davvero allettante. >> rispose << Vogliono fare un film su "Sally Michaels". >>

Kurt impallidì e un'espressione letteralmente sconvolta comparve sul suo volto.

<< D-davvero?! >> osò domandare.

Si chiese come fosse possibile che riuscisse ancora a tenersi in piedi, dal momento che le gambe stavano chiaramente per cedergli; sperava tanto di aver capito male, ma le parole di Sloan erano state abbastanza chiare.

Un film su "Sally Michaels"... avrebbero fatto davvero un film su "Sally Michaels".

Quello era decisamente un incubo divenuto realtà.

<< Assolutamente sì! >> esultò Sloan << Non è grandioso?! E' senza dubbio la cosa migliore che potesse capitarmi. >>

Kurt non ebbe il coraggio di replicare oltre, mentre Blaine avvertì quel sentimento di rabbia dentro di sè crescere ancora di più; era rimasto zitto troppo a lungo, adesso era arrivato il momento di fare qualcosa.

<< Sloan, non ti stanchi mai di essere così stronzo?! >> domandò il moro, guardando lo scrittore con aria di sfida.

Era ovvio che Kurt non avrebbe detto niente, per cui toccava a lui affrontare quel tipo a muso duro.

Sloan si voltò verso Blaine  e lo guardò in silenzio, a bocca aperta; sapeva di aver sentito bene ciò che il musicista gli aveva appena detto, ma non gli sembrava davvero possibile che quel ragazzo fosse capace di tanta sfacciataggine.

<< Prego? >> domandò con tono di voce stizzito.

Blaine rise nervosamente.

<< Andiamo, hai sentito benissimo! >> disse, guardandolo dritto negli occhi con sguardo carico di rancore << Non fare finta di non capire a che cosa mi riferisco! >>

<< Blaine, ti prego. >> lo ammonì Kurt, piuttosto timidamente.

Blaine non lo ascoltò.

<< Credi davvero che Kurt sia così stupido? Che non capisca che in questo momento ti stai prendendo solamente gioco di lui e che gli stai rinfacciando tutte le tue fottutissime conquiste?! >>

Sloan era lettalmente esterrefatto; che diavolo ne sapeva quel tipo di lui? E soprattutto, che cosa gli dava il diritto di rivolgersi a lui in quel modo?

<< Si può sapere chi accidenti sei e che cosa diamine vuoi da me?! >> sbraitò, senza preoccuparsi del fatto che i toni di quella conversazione si erano fatti decisamente accesi e che tutti intorno a loro si erano voltati a guardarli.

<< Sono una persona a cui Kurt sta molto a cuore, a differenza di te! >> replicò Blaine, avanzando coraggiosamente verso di lui << Forse tu credi che sia giusto giocare con i sentimenti delle persone, ma non è così! Soprattutto non lo è quando la persona in questione è un ragazzo puro e di buon cuore come Kurt. >>

Kurt arrossì notevolmente.

La situazione si stava facendo davvero assurda e il ragazzo dagli occhi chiari non sapeva se dovesse sentirsi  lusingato dalle parole di Blaine, o piuttosto spaventato per le conseguenze che quella discussione avrebbe potuto portare.

<< E tu che cazzo ne sai di me, nanerottolo?! >> ringhiò Sloan, avvicinandosi ulteriormente a Blaine << Chi ti da il diritto di giudicarmi?! >>

<< La stessa persona che ti ha dato il diritto di prendere in giro Kurt, facendogli credere che signficasse qualcosa per te, per poi nasconderti dietro quella tua fottutissima maschera d'innocenza quando ti sei accorto che le cose non andavano esattamente come volevi tu. >>

A quel punto fu davvero troppo.

Sloan si scagliò contro Blaine e lo spintonò contro un muro, iniziando ad accanirsi violentemente contro di lui; Anderson provò a difendersi, ma la sua minuscola mole gli impedì di farlo come si deve e non potè proprio evitare quel dolorosissimo cazzoto in pieno viso.

Fortunatamente quella rissa non durò tanto, il proprietario del ristorante venne informato immediatamente dell'accaduto e in men che non si dica i due furono sbattuti fuori, banditi ufficialmente dal ristorante per il resto delle loro vite e costretti anche a pagare una salatissima multa per danni.

Per tutta la durata di quella gazzarra, Kurt se ne era rimasto semplicemente in un angolo in silenzio, le mani sugli occhi per non dover assistere a tutta quella baraonda, terrorizzato da quello che sarebbe potuto essere l'esito di una simile litigata.

Blaine, fortunatamente, se la cavò con un semplice ematoma e un leggero stordimento, decisamente molto più sopportabili di quella fastidiosissima lavata di capo da parte di Puckerman, estremamente infastidito per il fatto che il suo cliente avesse avuto la brillante idea di fare a botte il giorno prima di un'importantissima esibizione.

<< Mettiti molto fondotinta su quel livido, Blaine! >> gli aveva detto Puck, mentre lui e Kurt si allontavano dal ristorante, in cerca di un taxi per raggiungere la casa del musicista << Se domani ti presenti al Six Flags in quello stato, puoi dire addio al tuo contratto, perchè te lo strapperò io davanti agli occhi, con le mie stesse mani! >>
 


<< Blaine, mi sento davvero in colpa. >>  mormorò Kurt, continuando ad accarezzare gentilmente il viso del cantante << Se solo avessi provato a fare qualcosa per fermarti..sono stato un completo idiota! >>

Blaine guardò Kurt dolcemente e sorrise.

<< Kurt, non è colpa tua. >> rispose << Sono stato io a cominciare, ho provocato io Sloan! >>

<< Sì, ma lo hai fatto per aiutare me! >>  osservò Kurt << Avrei dovuto affrontare io Sloan e non ne ho avuto il coraggio; se avessi avuto il fegato di dirgli apertamente tutto ciò che pensavo, a quest'ora tu non ti ritroveresti in questo stato! >>

Blaine sospirò tristemente.

<< E' stata comunque colpa mia. >> disse << Io ho cercato di convincerti a parlare con Sloan, io ti ho detto che era quello il momento adatto per farlo, io ho.. >>

<< Beh, ma avevi ragione! >> lo interruppe Kurt, alzandosi di scatto dal divano e mettendosi a vagare nervosamente per il salotto << Era quello il momento perfetto per affrontare Sloan, eppure io non ce l' ho fatta! Non so perchè, ma non appena me lo sono ritrovato davanti, ho perso completamente la testa; ha ancora un enorme potere su di me, ancora mi interessa che cosa pensa di me! Non riuscirò mai a liberarmi di lui. >>

Blaine fece una smorfia.

<< Potresti farlo, invece. >> lo contraddisse << Se almeno provassi a.. >>

<< E lo sai qual'è la cosa peggiore in tutta questa faccenda?! >> proseguì Kurt, senza neanche stare ad ascoltarlo << Che adesso il mio fantasma personale verrà proiettato sul grande schermo, tutto il mondo lo vedrà, tutti quanti sapranno chi sono e che razza di fallito sono diventato. >>

<< Andiamo, non dire sciocchezze! >>  replicò Blaine << Nessuna di quelle persone saprà che sei veramente tu e comunque, nessuna di quelle persone ti conosce! >>

Kurt arrossì violentemente e fermò la sua ansiosa camminata.

<< Beh... f-fa lo stesso! >> balbettò << In ogni caso, è ancora il mio incubo personale e diventerà realtà! Sloan ha ottenuto quello che vuole e io ho di nuovo perso la mia battaglia! >>

<< Certo, ma solamente perchè tu ti ostini a non volerla combattere! >> rispose nervosamente Blaine, alzandosi anche lui dal divano << Insomma, continui a dire di essere stanco di tutto questo e di volerti riscattare, ma non stai muovendo un solo dito per farlo! Ti comporti esattamente come se in realtà tu volessi continuare a vivere all'ombra di Sally Michaels, come se quello stupido fantasma ti desse sicurezza, perchè non hai abbastanza coraggio da mostrare al mondo chi sei veramente e continui a nasconderti dietro di lei perchè sei troppo vigliacco per uscire allo scoperto! >>

Kurt rimase in silenzio, a fissare il vuoto.

Avrebbe avuto molto senso arrabbiarsi, forse sarebbe stata la reazione più plausibile e normale del mondo; eppure Kurt non era arrabbiato con Blaine, si sentiva come... beh, come se avesse appena ricevuto un'illuminazione.

<< Wow. >> mormorò << Nessuno me l'aveva mai messa sotto questo punto di vista. >>

Blaine si morse un labbro e ritornò a sedersi sul divano.

<< Mi dispiace, non avrei dovuto essere così brutale. >> si scusò << In effetti, avrei potuto davvero risparmiarmelo. >>

<< No, non è vero! >> rispose Kurt, con una calma decisamente inusuale per una persona che si era appena sentita rivolgere simili parole << Hai perfettamente ragione; insomma, hai centrato il problema: io ho davvero paura di staccarmi da Sally Michaels, lei è diventata la mia ombra perchè io ho voluto che lo diventasse! Oddio, sono così ridicolo. >>

<< No, non lo sei! >> replicò immediatamente Blaine, sporgendosi verso di lui << Ascolta, se ti ho appena detto tutte quelle cose così spiacevoli, non è perchè penso che tu non valga niente; al contrario, io credo che tu abbia veramente molto da dare! Tu sei una stella Kurt, e se desidero così tanto che tu ti scrolli quest'ombra di dosso, è perchè voglio vedere finalmente risplendere tutta la tua luce. >>

Kurt sorrise ampiamente ed arrossì di nuovo, rivolgendo a Blaine l'ennesimo sguardo di gratitudine.

<< Credo che tu abbia bisogno di un po' di ghiaccio per quell'occhio. >> disse con voce melliflua << Vado a prendertelo. >>

Corse velocemente in cucina e ritornò dopo pochi minuti con un po' di ghiaccio secco, avvolto in un panno colorato; si mise a sedere di fianco a Blaine e posò il panno sulla sua guancia, accarezzando l'altra con il dorso della mano.

<< Comunque grazie. >> disse il ragazzo dagli occhi chiari con voce sussurrata, guardando Blaine con adorazione << Sei stato davvero fantastico stasera. >>

Blaine sorrise.

<< Beh, anche tu. >> rispose scherzosamente << Le poche parole che hai emesso sono state eccezionali! >>

Kurt rise, abbassando leggermente lo sguardo, e poi rialzandolo nuovamente per guardare ancora una volta Blaine dritto negli occhi.

<< Va un po' meglio? >> domandò Kurt, continuando ad accarezzare il viso di Blaine.

Il moro ridacchiò: << Forse se tu mettessi il ghiaccio sulla guancia giusta.. >> 

<< Oddio, scusa! >> rispose Kurt, allontanando immediatamente il ghiaccio dal viso del cantante << Che sciocco che sono! >>

Blaine sorrise ampiamente.

<< Non fa niente. >> mormorò, guardandolo dritto negli occhi.

Kurt sorrise a sua volta e mise da parte il panno con il ghiaccio, prendendo poi il viso di Blaine fra le mani e baciandolo dolcemente sulla guancia dolorante; Blaine chiuse gli occhi e sospirò beatamente, al contatto delle labbra morbide di Kurt con la sua pelle.

<< Va meglio adesso? >> chiese nuovamente Kurt, a bassa voce, senza staccare le labbra dalla guancia di Blaine.

Il moro fece segno di sì con la testa, sospirando di nuovo; sentiva il cuore battergli all'impazzata e quella sensazione di calore al petto che provava solitamente quando era assieme a Kurt acuirsi sempre di più. Posò istintivamente le mani sui fianchi del ragazzo e appoggiò la fronte contro quella di Kurt, facendo sfiorare appena appena i loro nasi; poi riaprì gli occhi e si ritrovò completamente disperso in quelli di Kurt, un enorme distesa di azzurro, profonda come l'oceano. 

Kurt sorrise con leggero imbarazzo, continuando ad accarezzare con le dita il viso di Blaine, strofinando dolcemente il naso contro il suo; Blaine fece un ennesimo sospirò e socchiuse nuovamente gli occhi.

<< Non sono mai stato meglio di così. >> sussurrò, prima di avvicinare la sua bocca a quella di Kurt e posare appena le labbra sulle sue.

E poi accadde.

Kurt gettò le sue braccia al collo di Blaine e questi ne avvolse completamente la vita con le braccia, stringendolo a sè con fare possessivo; Blaine emise un lieve gemito, mentre Kurt affondava entrambe le mani fra i riccioli spettinati del ragazzo.

Sembrava impossibile credere che fosse tutto vero, ma entrambi sapevano molto bene che quello non era un sogno e che tutto ciò che stava accandendo non era solamente frutto della loro fantastia. In quel momento, la realtà era del tutto inequivocabile: Kurt e Blaine si stavano baciando.





 
N.d.A: Allora... puntualizziamo alcune cose: 
1 Vi chiedi innanzitutto scusa per averci messo così tanto ad aggiornare, ma tra episodio, "Perfect" che mi ha rincoglionita da morire, studio per gli esami e altra fanfiction, è stata davvero un'impresa! xD Spero che almeno ne sia valsa la pena. :)
 
2 Questo capitolo è stato spezzato e vi chiedo scusa! In realtò la mia idea era di fargli prendere tutt'altra piega, però rischiava di venire troppo lungo...e poi, ripensandoci, quello che doveva succedere in questo capitolo si merita mooolto spazio, per cui è giusto che abbia un capitolo tutto per sè (e con questo vi ho spoilerato che cosa succede nel prossimo capitolo! xD )
 
3 La scena della rissa... non so perchè mi è venuto da descriverla come un flashback, diciamo che è semplicemente successo! xD Non sono sicura che sia venuta benissimo, per altro Kurt in questo capitolo mi sembra troppo insicuro per i suoi standard...ma vabbè, esigenze di copione! xD
 
A presto! x3

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


Non era un sogno, stava accadendo davvero.

Kurt era sdraiato sul pavimento del salotto di Blaine, vicino al pianoforte, intento a baciare con veeemenza le labbra del musicista, giocherellando con i suoi riccioli, mentre questi - disteso sopra di lui - faceva scorrere delicatamente una mano lungo i suoi fianchi e le sue gambe.

Non sapevano neanche come tutto questo fosse successo; dopo aver passato diversi minuti a baciarsi seduti sopra il divano, si erano lasciati completamente trasportare da quella passione brulicante che da giorni ormai avvampava fra di loro, arrendendosi semplicemente ad essa.

In fin dei conti sia Kurt che Blaine sapevano che sarebbe stato inevitabile, prima o poi, ritrovarsi assieme; era decisamente impossibile ignorare l'attrazione che c'era fra di loro, e anche quel legame così forte che si era instaurato tanto velocemente, non lasciava molti dubbi al riguardo. 

Certo, non si aspettavano che sarebbe successo così in fretta, ma non sembravano intenzionati a lamentarsene; al contrario, avevano semplicemente deciso di bearsi fino in fondo di quella incredibile e meravigliosa sensazione. Kurt aveva adesso agganciato le sue gambe alla vita di Blaine, continuando a baciare con ardore le sue labbra, affondando le mani fra i suoi capelli ricci e spingendo leggermente il bacino contro quello del cantante, facendo scontrare le loro erezioni, abbastanza da provocare ad entrambi un violento brivido lungo la schiena.

Blaine emise un gemito, senza staccarsi dalle labbra di Kurt; per un attimo aveva creduto di aver fatto le cose troppo velocemente, che fosse ancora troppo presto per lasciarsi andare del tutto, ma le gambe del giovane Hummel così strette al suo corpo, la sua lingua che si spingeva prepotentemente dentro la bocca di Blaine e le sue mani che adesso vagavano con sicurezza lungo la sua schiena, erano un inequivocabile segnale di quanto Kurt volesse esattamente tutto ciò che desiderava anche Blaine.

Il musicista si fece coraggio ed infilò lentamente una mano sotto la maglia di Kurt, accarezzandone la pelle morbida, con fare un po' incerto; Kurt ridacchiò per il solletico e poi si lasciò andare ad un sospiro beato, mentre il giovane Anderson continuava a muovere la mano sul suo petto, con movimenti lenti e quasi timorosi.

Quella titubanza non passò inosservata a Kurt, che si staccò per un attimo dalle labbra di Blaine e lo guardò curiosamente.

<< Va tutto bene? >> domandò a mezza voce.

Blaine sorrise dolcemente.

<< Sì. >> rispose con voce melliflua << In effetti, non stavo così bene da molto tempo. >>

Un enorme sorriso si dipinse sul volto di Kurt, che guardò Blaine con adorazione, accarezzandogli il viso con il dorso della mano.

<< Sei così bello. >> mormorò << E io ti voglio così tanto. >>

 Blaine afferrò la mano di Kurt e se la portò alle labbra, baciandone le dita ad una ad una.

<< Ti voglio anche io, Kurt. >> disse di rimando, scivolando nuovamente sopra di lui e ritornando a baciare le sue labbra, stavolta con dolcezza, senza alcuna fretta.

Nonostante l'urgenza, sentivano di non avere davvero bisogno di correre.

Kurt incomincio a sganciare ad uno ad uno i bottoni della camicia di Blaine, con una lentezza quasi estenuante, mentre il musicista continuava ad accarezzare la pelle lattea del giovane scrittore da sotto la sua maglia. Poi, dopo essersi disfatto del tutto dell' indumento, afferrò i lembi della maglia di Kurt e gliela sfilò via con decisione, gettandola dalla parte opposta della stanza e concedendosi poi qualche istante di silenzio per contemplare con adorazione la figura seminuda del giovane Hummel.

Kurt arrossì leggermente, i suoi occhi ancora fissi su quelli del moro; Blaine gli si avvicinò ulteriormente e, senza togliergli gli occhi di dosso neanche per un secondo, si apprestò ad aprire anche i bottoni dei suoi pantaloni, intanto che il ragazzo ritornava a giocherallare con i suoi capelli ricci, arrotolandoseli fra l'indice e il pollice. 

Ci vollero pochi minuti per liberarlo dalla morsa di quell'indumento - ormai talmente stretto da far quasi male - e quando finalmente Kurt si ritrovò con indosso solamente un paio di minuscoli boxer, Blaine si tuffò nuovamente sulle sue labbra, baciandole con tanta irruenza da rischiare quasi di staccargliele. Kurt afferrò con decisione le natiche di Blaine, ancora imprigionate nei suoi jeans aderenti, spingendo con forza il bacino contro il suo e facendolo gemere sommessamente.

Poi entrambi persero letteralmente il controllo.

Prima ancora che Blaine avesse il tempo di rendersene conto, si ritrovò anche lui con addosso solamente i boxer, sdraiato supino sul pavimento, con un Kurt quasi famelico disteso sopra di lui, intento a succhiare voracemente la pelle del suo collo, quasi come se avesse intenzione di cibarsi di lui. Il musicista sospirò profondamente, mentre le labbra di Kurt scivolavano lungo il suo collo fino a raggiungere le spalle, che ricoprì di teneri baci, intanto che la sua mano vagava lungo tutto il suo busto, accarezzandogli prima il petto e poi gli addominali, per poi raggiungere il bordo dei suoi boxer; il giovane Hummel indugiò per qualche istante, prima di infilare la mano dentro all'indumento e avvolgere gentilmente il pene di Blaine fra le dita, massaggiandolo con delicatezza.

Blaine si lasciò sfuggire un ennesimo gemito, più acuto dei precedenti, e affondò una mano fra i capelli di Kurt, accarezzandone poi il collo con fare sensuale, mentre il giovane dagli occhi chiari continuava a massaggiare il suo membro e a stuzzicare la sua pelle con la lingua e con le labbra. Poi, molto lentamente, fece scivolare la mano lungo tutto il corpo di Kurt, fino a raggiungere il suo sedere, che accarezzò per qualche mimuto da sopra il tessuto dei boxer, prima di decidersi a sfilarglieli completamente. 

Il musicista non potè trattenersi dal gemere ancora una volta, al contatto della pelle morbida e vellutata di Kurt con la sua mano; gli sembrava incredibile che stesse succedendo davvero, che quello che aveva fra le sue braccia fosse veramente Kurt, nudo e completamente consumato dal desiderio di appartenergli.

<< Blaine.. >> mormorò Kurt nell'orecchio del moro, con voce talmente bassa da fargli ribollire il sangue nelle vene per l'eccitazione << Sei ancora troppo vestito, per i miei gusti. >>

Blaine rise e baciò ancora una volta le labbra di Kurt in risposta, mentre questi lo disfava dall' impiccio dei boxer, liberando finalmente la sua erezione, adesso tanto vistosa quando pulsante e dolorante; poi, senza staccarsi dalle sue labbra, il giovane Hummel si mise a cavalcioni sopra di lui, facendo scontrare nuovamente le loro eccitazioni, provocando stavolta ben più di un semplice brivido lungo la schiena.

Blaine afferrò istintivamente i fianchi di Kurt e si spinse contro di lui, facendolo mugolare fra le sue labbra.

<< Kurt.. >>  bisbigliò il moro, mordicchiando il labbro inferiore dello scrittore << Ti voglio così tanto.. adesso. >>

Kurt non rispose immediatamente, preferendo continuare a baciare insistentemente la bocca di Blaine, fino a che non fu costretto a separarsi dalle sue labbra per riprendere fiato; a quel punto poggiò la fronte contro quella del ragazzo riccioluto e, rivolgendo lui un sorrisetto raggiante, bisbigliò dolcemente quelle due parole che Blaine desiderava tanto sentirsi dire in quel momento.

<< Anche io. >>

Blaine allora avvolse completamente la vita di Kurt con le sue braccia e lo fece rotolare sul pavimento, ribaltando le posizioni e ritrovandosi così sopra di lui, a baciare ancora una volta le sue labbra, con il corpo del ragazzo saldamente avvinghiato al suo.

Avrebbe potuto restare in quella posizione per sempre, ma non era esattamente così che voleva che andassero avanti le cose fra di loro; così, seppur a malincuore, si staccò dalle labbra del giovane scrittore e lo guardò negli occhi, un'espressione tremendamente vogliosa dipinta sul volto.

<< Aspettami qui. >> sussurrò il moro, prima di stampare un ennesimo bacio sulla labbra di Kurt << Torno subito. >>

Il ragazzo dagli occhi chiari lo liberò dalla morsa delle sue gambe e Blaine corse immediatamente in camera sua, dirigendosi a colpo sicuro verso l'enorme cassapanca che si trovava ai piedi del letto; dopo aver cercato a lungo, ne estrasse finalmente una bottiglietta di colore rosso e una confezione di preservativi, entrambe ancora perfettamente intatte.

E dire che quando Puckerman gli aveva comprato tutta quella roba come regalo di compleanno - dicendo lui che prima o poi ne avrebbe avuto bisogno, nel momento in cui finalmente avrebbe deciso di risvegliare i suoi istinti sessuali -  gli era letteralmente scoppiato a ridere in faccia.

Chi l'avrebbe detto che prima o poi quel regalo si sarebbe rivelato così estremamente utile?!

Dopo aver recuperato tutto il necessario, Blaine ritornò in salotto da Kurt e dovette faticare parecchio per non restare completamente impietrito di fronte al meraviglioso spettacolo che si trovava dinnanzi a lui: Kurt era lì, semi straiato sul pavimento, con le gambe leggermente aperte ed un espressione così innocentemente sexy, da fargli perdere completamente la testa.

Blaine si morse con forza il labbro inferiore e poi sospirò, avvicinandosi nuovamente a Kurt e mettendosi in ginocchio di fianco a lui, mentre il ragazzo dagli occhi chiari non la smetteva di fissarlo così intentamente e con i suoi enormi occhi colmi di lussuria e di desiderio.

Blaine ebbe un fremito; riusciva a percepire quanto Kurt lo volesse in quel momento e tutto ciò non faceva che aumentare quel già crescente bisogno di sentirlo suo, di avvertire il suo sapore ed il suo odore su di sè, di essere la sua metà perfetta.

Con un gesto fulmineo, il musicista afferrò la boccetta del lubrificante e se ne spalmò una prima abbondante dose sulle mani, sotto lo sguardo estasiato di Kurt, che sembrava non poterne davvero più di tutta quella estenuante attesa; poi si avvicinò un po' di più a lui e mentre questi allargava ulteriormente le gambe, Blaine fece scorrere lentamente una mano untuosa lungo tutto il suo addome, fino ad arrivare al suo inguine e, infine, alla sua apertura, che stuzzicò per qualche istante prima di andare ad inserire un primo dito, con molta delicatezza.

Kurt emise un gemito e si morse un labbro.

Faceva male, inutile negare quando dolore avvertisse in quel momento; ma era decisamente sopportabile, nessun dolore al mondo sarebbe mai stato altrettanto piacevole quanto la meravigliosa sensazione di avere Blaine dentro di sè.

Kurt chiuse gli occhi e sospirò beatamente, dimenticandosi per un attimo del dolore; sarebbe successo presto, ancora pochi istanti e Blaine sarebbe stato dentro di lui.

Kurt avrebbe avuto davvero la sensazione di appartenergli.

Il ragazzo dagli occhi chiari si lasciò sfuggire un secondo gemito di dolore, nel momento esatto in cui Blaine andò a inserire un secondo dito e lo arricciò col primo, alla ricerca della sua prostata; non fu una ricerca molto lunga, Blaine non ci mise molto a raggiungere quel punto tanto sensibile e quando lo fece, Kurt emise un urlo acuto e cristallino, spingendo in avanti il bacino per permettere a Blaine di toccarlo di nuovo.

Blaine andò a stimolare quel punto ancora una volta, ma poi si fermò, perchè non voleva che le cose si consumassero troppo velocemente; voleva Kurt, con tutto sè stesso, voleva sentirlo su di sè, appartenergli, avvertire ogni singola cellula del suo corpo in totale connessione con le sue.

Semplicemente, voleva essere parte di lui.

Allora sfilò lentamente le sue dita dall'apertura di Kurt e andò ad afferrare la confezione di preservativi; ne prese uno e lo aprì con molta attenzione, sotto lo sguardo sempre più voglioso  di Kurt, che in quel momento sembrava davvero intenzionato a divorare il giovane Anderson. 

Poi, dopo aver indossato il profilattico, Blaine si distese di nuovo sopra Kurt, il quale sollevò il bacino ed allargò le gambe, per permettere al musicista di muoversi con maggiore facilità; Blaine si sporse verso Kurt e lo baciò con ardore sulle labbra, sprofondando dentro di lui, mentre questi gli gettava le braccia al collo ed agganciava le gambe alla sue vita, emettendo un sonoro verso gutturale.

Rimasero così per qualche istante, i muscoli in tensione, le loro labbra premute le une contro le altre, in quel momento di attesa necessario a Kurt per abituarsi del tutto alla presenza di Blaine dentro di sè; poi Kurt si avvinghiò con forza alle spalle di Blaine, aggrappandosi ai suoi capelli e spingendo il bacino contro di lui, e Blaine capì che quell'attesa era finita.

Incominciò a spingere, senza fretta, facendo scorrere le sue mani lungo i fianchi di Kurt, staccandosi dalle sua labbra e precipitandosi sul suo collo, succhiandone e leccandone la pelle, ascoltando in silenzio i gemiti sommessi che le sue spinte facevano emettere al suo amante.

La più bella melodia che avesse mai udito in tutta la sua vita.

Blaine sospirò profondamente, mentre Kurt continuava a gemere e ad ansimare, mappando la schiena ed il sedere del moro con le sue mani morbide, succhiando e leccando i lobi delle sue orecchie con la sua lingua calda e bagnata. I movimenti iniziarono a farsi più intensi e decisi, Blaine che aumentava sempre di più il ritmo del suo respiro e Kurt che si stringeva a lui più che poteva, quasi piagnucolando dal piacere, ogni volta che Blaine sembrava essere sempre più vicino a toccare quel punto dentro di lui.

Poi, ad un tratto, Kurt si lasciò scappare un ulteriore gemito, decisamente acuto e molto simile ad un miagolio, che portò Blaine ad aumentare ancora di più l'intensità delle sue spinte, prendendo il viso di Kurt fra le mani e baciando le sue labbra con una voracità quasi animalesca.

Era una sensazione incredibile e Blaine si rese improvvisamente conto che non gliene importava proprio niente della sua carriera, in quel momento, nè della canzone per Brittany o di tutte le sue speranze per il suo futuro artistico.

Perchè adesso aveva Kurt.

Blaine aveva passato tutta la vita a dedicarsi alla musica, ma solo adesso si rendeva conto che era quella la vera musica: i loro corpi uniti in quell'intenso vortice di emozioni. 

Gli sembrava quasi di sentirla, quella splendida sinfonia; una sinfonia fatta di soli respiri, di carezze e di baci, di cuori che battevano all'unisono al ritmo di quel sentimento così travolgente che bruciava con ardore dentro di loro.

Il musicista si ritrovò improvvisamente a ripensare alle parole che Kurt gli aveva detto due giorni prima, quando avevano iniziato a lavorare alla loro canzone: 

" La melodia rappresenta ciò che ti colpisce a prima vista di una persona. E' attrazione fisica, sesso... ma quando inizi a conoscere davvero quella persona, quelle sono le parole: la sua storia, i suoi modi di fare e i suoi pensieri. E' la combinazione fra le due cose che crea la magia."

In quel momento, con il corpo di Kurt così stretto al suo, in quegli ultimi istanti che precedevano l'orgasmo, Blaine pensò a quanto vere fossero quelle parole, molto più di quanto gli erano sembrate la prima volta che le aveva udite. Il giovane Anderson andò in cerca delle mani di Kurt e le strinse forte fra le sue, per poi venire assieme a lui dopo un'ultima spinta, fra gemiti, mugolii e respiri affannosi.

Ci volle qualche minuto prima che entrambi riuscissero a rifiatare, dopo quell' intenso atto d'amore, e una volta che ebbero nuovamente recuperato le forze, Blaine si sfilò lentamente ed atterrò sul pavimento, di schiena, guardando Kurt con espressione beata. Il ragazzo dagli occhi chiari sorrise ampiamente e rimase in silenzio, accarezzando dolcemente il viso di Blaine con il dorso della mano, uno sguardo altrettanto sereno e rilassato che gli illuminava il volto.

Non c'era alcun bisogno delle parole; quella musica che ancora risuonava ben distintamente nei loro cuori, era tutto ciò che sentivano veramente il bisogno di ascoltare in quel momento.
 
 


*
 
 


Blaine guardò ancora una volta Kurt e sorrise beatamente, trattenendo un sospiro per non rischiare di svegliare il ragazzo, adesso profondamente addormentato fra le sue braccia. Erano rimasti così avvinghiati l'uno all'altro per ore, non avevano neanche trovato la forza di alzarsi e rivestirsi, scegliendo piuttosto di rimanere distesi sulla moquette, avvolti solamente da una leggera copertina di flanella che troneggiava abitualmente sopra il divano.

Era quasi l'alba ormai e Blaine non riusciva più a dormire, fin troppo preso dal corpo tanto esile quanto perfetto che in quel momento stava stringendo fra le braccia; non gli sembrava ancora vero, faceva fatica a credere che fosse successo veramente, che lui e Kurt avessero davvero fatto l'amore sul pavimento di casa sua.

Il musicista rivolse un ennesimo sguardo adorante al ragazzo dormiente e gli accarezzo il viso con due dita, molto delicatamente; aveva sempre pensato che Kurt fosse la creatura più bella che avesse mai visto in tutta la sua vita, ma solo adesso si rendeva conto che non lo era mai stato così tanto, non quanto lo era in quel momento: quell'espressione beata, quel sorriso radioso e rilassato, i capelli che gli ricadevano appena sopra la fronte e il suo nasetto a punta che si arricciava di tanto in tanto.. Blaine credeva di non aver mai visto niente di tanto incredibile e meraviglioso.

Si sporse leggermente verso Kurt e posò un tenero bacio sulle sue tempie, che lo fece sussultare appena, senza però riuscire a svegliarlo; Blaine sorrise ampiamente e si strinse forte il ragazzo al petto.

" Accidenti, Kurt...ma che cosa mi hai fatto?! "

Si sentiva completamente inerme, come se tutte le sue difese fossero state di colpo abbattute, come se in qualche modo la sua sicurezza adesso dipendesse solamente da Kurt.

Ed era così, in un certo senso.

Blaine sentiva molto chiaramente quanto quel ragazzo tanto meraviglioso avesse il pieno controllo su di lui e su tutte le sue azioni, e la cosa non faceva che spaventarlo a morte; eppure, in un modo o nell'altro, sentiva di esserne anche incredibilmente felice e rasserenato.

Perchè adesso, per la prima volta dopo tanto tempo, Blaine credeva di avere finalmente capito che cosa significasse davvero essere innamorati di qualcuno.










N.d. A:  Allora, eccoci qua! Le cose si sono parecchio surriscaldate, anzi, direi proprio che hanno letteralmente preso fuoco! xD

In realtà questa non è la migliore lemon che io abbia mai scritto, non sono neanche del tutto certa di andarne particolarmente fiera, ma mi ero ripromessa che l'avrei scritta e che avrei dedicato a questa scena un capitoletto a parte, sebbene non mi sia venuto poi tanto lungo.

Diciamo che apparentemente sembra che le cose vadano a gonfie vele per i due ragazzi...ma la storia è ancora lunga, per cui chissà che cosa potrebbe succedere! xD
Al momento, però, vi permetto di crogiolarvi nel loro amore, anche perchè pure nel prossimo capitolo ci saranno dei bei momenti fluffosi fra di loro! x3

Una piccola precisazione riguardo a Kurt: mi rendo conto di averlo reso piuttosto intraprendente, ma non credo di essere andata troppo nell'OOC, perchè infondo non si tratta del nostro solito Kurt, ma di un ragazzo più grande e con maggiori esperienze alle spalle; forse è successo davvero un po' troppo presto, ma con la chimica che c'è tra questi due, potete forse biasimarmi?! xD



Mi spiace non aver pubblicato un po' prima; avrei voluto finire il capitolo ieri, ma l'altra sera mentre ascoltavo la musica ho avuo l'improvvisa ispirazione per una one shot e ho dovuto assolutamente scriverla; se a qualcuno interessasse darci un'occhiata, la trovate qui: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=884358&i=1

Un bacione e al prossimo capitolo! <3

 

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Capitolo 11
*** Capitolo 10 ***


La mattina seguente, Blaine venne svegliato bruscamente dal suono insistente del suo telefono cellulare; il musicista, preoccupato che quel frastuono potesse svegliare Kurt, si precipitò a rispondere, afferrando i suoi boxer e i pantaloni, dirigendosi poi in cucina per poter parlare indisturbato.

<< Pronto?! >>  rispose, incastrando il telefono fra il collo e la spalla per infilarsi più facilemente i vestiti.

<< Blaine, va tutto bene? >> la voce di Puckerman echeggiò dall'altro capo della cornetta.

Blaine sospirò e aprì la porta del terrazzo, uscendo fuori.

<< Puck, ciao. >>  disse << Sto bene, la testa non mi fa più male e anche la guancia non è più tanto gonfia. Non temere, sono presentabile per lo spettacolo al Six Flags! >>

<< Beh, voglio sperare! >> esclamò l'ebreo, in tono stizzito << Ci mancherebbe solamente che tu mandassi tutto a monte! Sai quanto ho faticato per farti ottenere questo incarico?! Ti spezzerei tutte le ossa se tu non ti presentassi oggi. >>

Blaine ridacchiò; per quanto volesse apparire minaccioso, il suo manager non era minimamente credibile e il musicista non si lasciò certo spaventare dalle sue affermazioni e dal suo tono di voce tanto imponente.

Inoltre, non c'era proprio niente quel giorno che avrebbe potuto turbare la sua serenità, in alcun modo.

<< Blaine, sei davvero sicuro che sia tutto apposto?! >> domandò di nuovo Puck, sospettosamente.

Anderson arrossì di colpo, ringraziando il cielo che in quel momento Puck non potesse vederlo.

<< C-certo. >> balbettò << Te l'ho già detto, sto bene.  >>

Puck emise una specie di verso gutturale, segno evidente che non credeva affatto alle parole di Blaine; del resto, perchè mai avrebbe dovuto?! Non ci voleva certo un genio per capire che il giovane musicista stesse nascondendo qualcosa.

<< Blaine, ti conosco come le mie tasche. >> disse l'ebreo, in tono severo << Sai bene che non puoi nascondermi niente! Avanti, vuota il sacco: che cosa è successo?! >>

Blaine sospirò profondamente.

No, non avrebbe davvero potuto tenergli nascosta la verità; conosceva Puck abbastanza bene da sapere che avrebbe continuato a tormentarlo fino a che non fosse riuscito ad estorcergliela, per cui decise che non valeva neanche la pena di continuare a desidestere.

<< Va bene, Puck. >>  cedette << Ti dirò che cosa è successo, ma tu devi promettermi che non ti agiterai, nè ti metterai a fare una delle tue solite scenate! >>

<< Te lo prometto, cercherò di mantenere la calma. >>

Blaine tirò un bel respiro d'incoraggiamento e poi si decise a parlare.

<< Ho fatto l'amore con Kurt, ieri notte. >> confessò.

<< CHE COSA?! >>

Blaine dovette allontanare il telefono dall'orecchio, per evitare di venire completamente assordato dalle urla del suo manager; fortuna che gli aveva assicurato che avrebbe mantenuto la calma!

<< Puck, quale parte di "Non agitarti" e "Non fare scenate"  non ti era ben chiara?! >> ironizzò il musicista, quando le urla di Puck sembrarono essersi più o meno placate << Forse dovresti urlare un po' più forte, Kurt sta ancora dormendo di là e non credo che ti abbia ancora sentito! >>

<< Blaine, la vuoi smettere di dire stronzate?! >> lo ammonì nervosamente Puck << Ti rendi conto di quello che è successo?! Non puoi andare a letto con un collega di lavoro, non è professionale! Insomma, se poi gli spezzi il cuore?! Non si manda all'aria una collaborazione solamente per una scopata. >>

Blaine fece una smorfia.

<< Puck, frena! >> lo interruppe << Chi ha mai parlato di una scopata?! Non credi che quello che è successo ieri notte fra me e Kurt fosse dovuto a ben altro che ai nostri ormoni impazziti e bisognosi di darsi un po' da fare?! >>

Puck rimase per un attimo in silenzio, pensieroso.

<< Stai per caso dicendo che.. >>

<< Sì, sto dicendo proprio questo! >> rispose Blaine, prima che l'ebreo avesse il tempo di finire la frase << Fra me e Kurt sta nascendo qualcosa di davvero profondo; non si tratta solo di sesso Puck, qui ci sono in ballo anche dei sentimenti. >>

Puck si schiarì la gola con un colpo di tosse.

<< Che tipo di sentimenti?! >> domandò << Insomma, stiamo parlando di un'amicizia molto profonda che per sbaglio è sfociata in qualcosa di molto più serio e... fisico... oppure mi stai dicendo che tu e Kurt vi siete... >>

Rimase in silenzio, senza concludere la frase, aspettando semplicemente una risposta da parte di Blaine; il moro sospirò profondamente, portandosi una mano alla fronte con fare pensieroso.

<< Puck, io.. >> balbettò << Ascolta, lo so che sembra assurdo e che io e Kurt ci conosciamo da troppo poco tempo, ma... beh, io credo proprio di essermi innamorato di lui. >>

Puck aspettò qualche istante prima di trovare il coraggio di domandare: << E lui?! Che cosa prova lui per te?! >>

Blaine scrollò le spalle.

<< Questo non lo so. >> rispose tristemente << Voglio dire, non abbiamo avuto il tempo di parlarne, ma di sicuro non gli sono indifferente! >>

<< Beh, questo è ovvio. >> commentò Puck in tono saccente << Altrimenti non sarebbe stato a letto con te! >>

Blaine inarcò un sopracciglio.

<< Non parlo solo di questo, Puckerman! >> replicò << Quello che sto cercando di dirti è che, in tutta onestà, ho avuto la sensazione che anche lui provasse qualcosa di forte per me! Non so dirti se sia venuto anche a lui il dubbio di essersi innamorato di me, ma certamente avverte qualcosa di davvero forte nei miei confronti. >>

Puck sospirò profondamente.

<< Beh, non potrai saperlo finchè non glielo chiederai. >> osservò giustamente << Cosa che però ti consiglio di rimandare ad un altro momento, perchè adesso devi prepararti per il tuo spettacolo. >>

Blaine si battè una mano sulla fronte.

<< Giusto, lo spettacolo! >> esclamò << Ok, niente panico: posso farcela, sono un uomo adulto e vaccinato; riuscirò a gestire questa situazione senza alcun problema. >>

Puck emise una specie di versaccio - che Blaine interpretò come una sorta di " Sarà bene che tu ci riesca, altrimenti ti ucciderò con le mie stesse mani" - e poi i due posero fine a quella conversazione, dandosi appuntamento all'ingresso del Parco Divertimenti per le due in punto di quel pomeriggio. Blaine fece appena in tempo a chiudere la telefonata e improvvisamente sentì una voce cristallina chiamare il suo nome da dietro di lui.

<< Blaine?! >>

Blaine si voltò e sorrise; Kurt se ne stava appoggiato allo stipite della porta, con indosso solamente i boxer e la maglia, guardando Blaine con espressione ancora lievemente assonnata. Era ancora un tantino frastornato, aveva i capelli spettitani e i vestiti completamente stropicciati, ma Blaine non potè fare a meno di pensare che, in quel momento, Kurt fosse senza alcuna ombra di dubbio la creatura più bella che il musicista avesse mai avuto il privilegio di vedere.

<< Buongiorno. >> disse dolcemente Blaine, avvicinandosi a Kurt << Ero al telefono con Puck, voleva sapere come stavo. Non ti ho svegliato io, vero?! >>

Kurt sorrise.

<< No, non preoccuparti. >> lo rassicurò << Mi sono svegliato da solo; dopo diverse ore passate a dormire su una moquette, inizi a sentire il bisogno di alzarti. >>

Blaine ridacchiò.

<< Mi dispiace. >> disse, avvicinandosi ulteriormente allo scrittore << Spero che tu non sia stato troppo scomodo durante la notte e che sia riuscito a dormire. >>

Kurt sorrise maggiormente e colmò la distanza fra lui e Blaine, tenendo i suoi occhi saldamente incollati a quelli del musicista.

<< Ho dormito benissimo. >> rispose in un sussurro, sporgendosi verso Blaine << Meglio di quanto abbia mai fatto in tutta la mia vita. >>

Il moro sorrise e con un braccio avvolse la vita di Kurt, premendo le labbra sulle sue e muovendole in un tenero bacio, che il ragazzo ricambio senza esitazione, poggiando la sua mano a coppa sul viso di Blaine.

Avrebbero potuto continuare a baciarsi a lungo, se in quel momento il telefono di Blaine non avesse ripreso a squillare insistentemente. Il musicista fu costretto a staccarsi dalle labbra di Kurt, estraendo poi il cellulare dalla tasca e rispondendo con fare visibilmente seccato. 

<< Pronto?! Puck, per favore...parla piano! Cosa?! Avevi detto alle due, che diamine... sì... sì, d'accordo! Ho capito, non sono sordo! Va bene... sì, va bene... ascolta, se non mi lasci andare non arriverò mai in orario, per cui adesso riattacca questo cavolo di telefono! Ciao. >>

Riattaccò bruscamente il telefono, sbuffando sonoramente.

<< Problemi? >> domandò curiosamente Kurt.

Blaine fece una smorfia.

<< Quel cretino di Puckerman non ne combina una giusta. >> rispose con irritazione << Mi ha appena telefonato per dirmi che ha litigato con l'organizzatore dell'evento a cui dovrei partecipare oggi al Six Flags e che se non voglio perdere l'incarico devo presentarmi lì fra poco più di due ore, il che significa uscire di casa più o meno... >>

Controllò l'orologio a pendolo della cucina e sgranò gli occhi, quasi in preda al panico.

<< Santo cielo, adesso! >> esclamò << Devo muovermi, altrimenti perderò quell'incarico e Puckerman mi farà a fettine! >>

<< Oh, allora io tolgo il disturbo. >> replicò Kurt, abbassando timidamente lo sguardo << E' meglio che non ti faccia perdere altro tempo, non voglio avere il tuo lavoro sulla coscienza! Me ne torno a casa. >>

Fece per voltarsi ed uscire dalla cucina, ma Blaine lo afferrò per un braccio e glielo impedì.

<< Aspetta, Kurt. >> gli disse dolcemente << Perchè non vieni anche tu?! Sarà divertente, potrai farti tutti i giri che vorrai sulle  giostre e assisterai ad un fantastico concerto del sottoscritto, senza pagare neanche un centesimo! >>

Kurt guardò Blaine e sorrise ampiamente; sembrava effettivamente molto allettato da quella proposta, anche se una piccola parte di lui era ancora piuttosto incerta se accettarla o meno.

<< Beh, devo dire che non mi dispiacerebbe. >> rispose, arrossendo per l'imbarazzo << Anche se non credo di avere un gran bell'aspetto, ho ancora addosso i vestiti di due giorni fa! >>

Blaine ridacchio.

<< Beh, se vuoi posso prestarti qualcosa di mio. >> propose << Sempre che non ti dispiaccia indossare i miei vestiti! >>

Kurt si mise a ridere ed arrossì ulteriormente.

<< Credo di poter fare questo sacrificio. >> rispose in tono divertito << Tu però devi promettermi che potrò fare tutti i giri che voglio sulla ruota panoramica. >>

Blaine fece segno di sì con la testa, senza smetterla di ridacchiare; poi si avvicinò nuovamente a Kurt e, con estrema cautela, allungò una mano verso il suo viso e gli accarezzò teneramente la guancia sinistra con due dita, soffermandovisi un po' più del necessario. Kurt sorrise e non disse niente, guardandolo semplicemente negli occhi e beandosi della meravigliosa sensazione che il calore della mano di Blaine gli infondeva in quel momento, al contatto con la sua pelle morbida.

Poi, entrambi abbassarono lo sguardo per l'imbarazzo e sorrisero impacciatamente.

<< Vieni, ti mostro il mio armadio. >> disse Blaine dopo qualche istante di silenzio, rivolgendo nuovamente il suo sguardo a Kurt << Così potrai scegliere tu stesso i vestiti che preferisci. >>

Kurt annuì silenziosamente e poi i due abbandonarono la cucina, senza aggiungere altro e scambiandosi un ultimo fugace sguardo, fin troppo eloquente perchè anche uno solo dei due potesse in un modo o nell'altro ignorarlo.
 
 


*
 



<< Puck, ti prego...non ce la faccio più! Fra quanto ce ne possiamo andare a casa?! >>

<< Blaine, qui nel contratto c'è scritto chiaramente che devi fare un ultimo numero per il Bis; non ci vorrà molto, canti un'altra canzone e poi ce ne possiamo andare! >>

Blaine alzò gli occhi al cielo, sbuffando sonoramente.

Non era andata bene come sperava, a dire il vero non era andata bene per niente; la maggior parte delle persone presenti in quel parco di divertimenti sembrava non avere la minima idea di chi fosse Blaine e quei pochi che lo conoscevano, mostravano il più assoluto menefreghismo nei suoi confronti e per le sue canzoni.

Il povero Anderson non si era mai sentito tanto avvilito; aveva messo in conto il fatto che non tutti avrebbero apprezzato quel concerto all'aperto, ma non credeva che sarebbe stato così disastroso! Dopo aver cantato per circa due ore, sotto gli sguardi annoiati e irritati di decine di adolescenti - che per tutta la durata del concerto non avevano fatto altro che sbuffare e domandare insistentemente "Perchè diamine  hanno chiamato questo matusa e non quel gran figo di Justin Bieber?! " -  il suo morale era ormai sotto i tacchi e l'ultima cosa che Blaine volesse fare, era proprio mettersi a cantare un'ultima canzone, giusto per rendersi ancora più ridicolo agli occhi di tutti quei ragazzini.

<< Puck, devo proprio?! >> bubbolò il musicista, con un tono di voce quasi infantile << Insomma, hai visto come ha reagito il pubblico fino ad ora?! E' annoiato, non interessa a nessuno di sentirmi cantare! Per quale motivo dovrei tediarli ulteriormente con un'altra canzone?! >>

Puck fece una smorfia.

<< Blaine, ti hanno pagato per questa giornata lavorativa! >> osservò << E anche piuttosto bene, aggiungerei; per cui adesso smettila di fare la lagna e muoviti a tornare su quel palco! Dai, non sarà tanto terribile come credi tu; puoi scegliere fra " Meaningless kiss"  e "Dance with me tonight".* >>

Blaine si morse un labbro e non rispose, abbassando lo sguardo mestamente.

Puck alzò gli occhi al cielo con esasperazione.

<< Blaine, ti supplico! >> lo ammonì << Hai quasi trent'anni, vuoi fare la persona adulta e salire su quel palco?! >>

<< Hai detto bene Puck, ho quasi trent'anni! >> replicò nervosamente il musicista << A nessuno di questi ragazzini interesso, loro vogliono qualcuno di più giovane e più alla loro portata! Io ormai sono roba vecchia, da buttar via. >>

<< Blaine, la vuoi smettere di essere così infantile?! Ti ho detto di salire su quel palco e di comportarti da adulto. >>

<< E perchè dovrei, per farmi ridere in faccia?! Ma non lo capisci che io.. >>

<< Insomma, la volete smettere voi due?! >>

Puck e Blaine interruppero la loro discussione e si voltarono di scatto; Kurt era in piedi di fronte a loro, guardava entrambi con espressione particolarmente severa e scuoteva la testa con fare sconsolato.

<< Siete proprio due bambini. >> sentenziò << E dire che vi facevo entrambi così responsabili! A quanto pare devo essermi sbagliato! >>

Puck inarcò un sopracciglio e guardò il ragazzo dagli occhi chiari facendo una smorfia.

<< Kurt, di che ti impicci?! >> domandò con una - non troppo leggera - punta di irritazione << Non sono fatti tuoi, questi sono discorsi d'affari! >>

Kurt guardò l'ebreo di traverso e storse il naso.

<< Puck, senza offesa. >> disse << Ma non mi sembra che tu stia facendo particolarmente bene il tuo lavoro! Ti dispiace se ci provo io?! >>

Puck fece per replicare, ma Kurt lo ignorò completamente, voltandosi verso Blaine e rivolgendo lui uno sguardo rassicurante.

<< Devi salire su quel palco e cantare un'altra canzone. >> gli disse, con voce morbida e sorridendogli dolcemente.

Blaine aggrottò le sopracciglia in segno di perplessità.

<< Perchè dovrei farlo?! Non interessa a nessuno, nessuna di quelle persone vuole ascoltare le mie canzoni. >>

<< Ma io sì! >> ribattè immediatamente Kurt, guardandolo dritto negli occhi << Non avevo mai sentito nessuna di quelle canzoni prima d'ora, ma devi credermi quando ti dico che lo trovate tutte semplicemente bellissime! Lo so che non le hai scritte da solo, ma che importa?! Hai contribuito a creare qualcosa di davvero meraviglioso e vederti cantare su quel palco mi ha trasmesso delle emozioni pazzesche! >>

Le guance di Blaine si tinsero rapidamente di rosso e il moro sorrise con soddisfazione.

<< Dici davvero?! >>

Kurt si morse un labbro e poi sorrise anche lui, afferrando le mani di Blaine e stringendole forte fra le sue.

<< Non so come sia possibile, Blaine >> disse dolcemente << Ma quando canti, è come se tu emanassi una specie di aurea luminosa; sembra quasi che tu risplenda e che anche tutto ciò che ti circonda si metta a brillare. Lo so che forse tutti quei ragazzini non la pensano come me, ma che ti importa?! Se non riescono a vedere quanto tu sia incredibile e speciale... beh, è un problema loro, non tuo! Non devi privare il resto del mondo della tua bellezza, solamente perchè c'è chi non riesce ad apprezzarla fino in fondo. >>

Blaine rimase per qualche secondo in silenzio, semplicemente guardando Kurt dritto negli occhi, perdendosi completamente in quel color acquamarina. 

Gli sembrava di aver trascorso gli ultimi sette anni a inseguire qualcosa di irraggiungibile, senza rendersi conto che sarebbe bastato talmente poco a renderlo veramente felice, così come si sentiva in quel preciso istante assieme a Kurt.

Che cosa importava se il suo pubblico non lo apprezzava abbastanza, se nessuno di loro era interessato a lui o alle sue canzoni?!

Blaine aveva Kurt.

Non era un premio, un primo posto in vetta alle classifiche, un disco di platino o un tutto esaurito ad un concerto; lui valeva molto più di tutto questo.

<< Allora? >> domandò nuovamente Kurt, rafforzando la presa delle loro mani << Canterai questa canzone per me?! >>

Blaine arrossì ulteriormente e rivolse a Kurt un sorrisetto impacciato.

<< Eri sincero quando hai detto tutte quelle cose, vero? >> chiese << Non è perchè hai fatto cinque giri gratis sulla ruota panoramica, vero?! >>

Kurt rise e fece segno di no con la testa.

<< Avanti. >> lo esortò << Fai vedere a tutti di che pasta sei fatto! >>

Blaine sorrise ampiamente e si decise finalmente a salire di nuovo su quel palco, voltandosi verso Puck ed esclamando con decisione: << "Dance with me Tonight". >>

Puck sorrise con soddisfazione e poi rivolse a Kurt uno sguardo colmo di gratitudine, prima di premere qualche tasto sul mixer e far partire la base musicale della canzone scelta da Blaine. Il ragazzo iniziò a dondolarsi a tempo di musica, mentre Kurt sorrideva a qualche metro di distanza, mettendosi a braccia incrociate e guardandolo con adorazione, mentre questi si apprestava a cantare la sua canzone. 
 
 
It’s been so long
Since I’ve known right from wrong
Got no job, sometimes I just sit down and sob
Wondering if anything will go right
Or will you dance with me tonight
 
 

Kurt sospirò beatamente, senza togliere neanche per un attimo gli occhi da Blaine; non gli era mai sembrato così bello come in quel momento, eppure lo aveva già visto esibirsi prima, quello stesso pomeriggio e persino qualche giorno prima, all'Hotel Plaza.

Ma adesso era diverso.
 
 
When the sun departs
I feel a hole down in my heart
Put on some shoes
Come down here and listen to the blues
Wondering if anything will go right
Or will you dance with me tonight
 


Era come se le sue parole avessero fatto scattare qualcosa in lui, come se avessero riacceso in Blaine una magia tenuta celata per troppo tempo; Blaine stava brillando più del solito in quel momento e Kurt aveva la netta sensazione che lo stesse facendo solamente per lui.
 
 
 
I’m looking at you
You’re looking at me
We’re the only two off the dance floor
Do you see what I see
Two broken lives working in harmony
Might make for a decent time
So get up and dance with me
 
 

Ad un tratto, mentre era ancora intento a cantare e volteggiare su quel palco, Blaine rivolse a Kurt uno sguardo intenso ed adorante, e in quel momento il giovane Hummel capì che non si trattava solamente di una sua sensazione; Blaine stava davvero cantanto per lui, non c'erano altre spiegazioni.

Ogni nota, ogni singola parola di quella canzone era dedicata a lui; Blaine stava cantando con il cuore in mano, anzi, stava facendo molto di più: glielo stava letteralmente affidando.
 
 
I know that it seems that the grass will grow 
Better on the other side of the barb wire fence
But that other side is not in sight
So I’m fine with what I have now 
If you’ll dance with me tonight
 


Kurt si strinse forte le braccia al petto e sospirò più forte, con aria sognante.

Tutte le sue difese erano ormai crollate e non gli restava altro da fare che arrendersi di fronte all'evidenza: non aveva più via di fuga, aveva capito sin dall'inizio come sarebbero andate a finire le cose, ed infatti era accaduto.

Si era innamorato di Blaine.

 
What’s the point of life
If risk is just a board game
You roll the dice
But you’re just hoping that the rules change
What’s the point if you can’t bring yourself to say
Things you wanna say like 
Dance with me tonight
 
 


Blaine concluse la canzone con un ultima piroetta e anche se ricevette ben pochi applausi, non potè fare a meno di sorridere, perchè il rumore inconfondibile delle mani di Kurt che battevano l'una contro l'altra, fu abbastanza da riscaldargli il cuore.

Kurt si portò una mano al cuore e sorrise ampiamente, quel solito sguardo di adorazione ancora ben visibile nei suoi occhi; Blaine era stato perfetto. Forse tutte le sue sensazioni erano semplicmente amplificate dal profondo sentimento che nutriva nei suoi confronti, eppure Kurt era davvero convinto che Blaine fosse perfetto, sotto ogni punto di vista.

Per questo, non appena Blaine scese giù dal palco, il giovane Hummel gli corse immediatamente incontro, gettandosi letteralmente fra le sue braccia.

<< Sei stato fantastico! >> esclamò << Davvero, sono senza parole! >>

Blaine rise, staccandosi poi dall'abbraccio e guardando Kurt con adorazione, la stessa che in quel momento il giovane Hummel stava rivolgendo a lui.

Avrebbero potuto continuare a guardarsi in quel modo per il resto delle loro vite.

<< Grazie, Kurt. >> mormorò il riccio << Non avrei mai trovato il coraggio di salire di nuovo su quel palco, se non fosse stato per te. >>

Kurt arrossì ed assunse un'espressione lievemente impacciata.

<< Io..io credo che lo avresti trovato. >> balbettò, abbassando lo sguardo << Avevi solamente bisogno di un po' di ispirazione. >>

Blaine afferrò una mano di Kurt e la strinse fra le sue.

<< Sei tu la mia ispirazione, Kurt. >> disse semplicemente, avvicinando il viso a quello di Kurt e portando a guardarlo negli occhi.

Kurt sollevò lo sguardo ed arrossì violentemente non appena i suoi occhi si specchiarono in quelli di Blaine, adesso talmente luminosi da sembrare quasi dorati; il giovane Hummel deglutì e, istintivamente, aprì leggermente le labbra, come se si stesse preparando ad accogliere quelle del musicista.

Ma proprio in quel momento, il telefonino di Kurt si mise a squillare e il ragazzo fu costretto a rispondere.

<< Pronto?! Sì.. Rachel, che cosa... aspetta, qui c'è troppo rumore e non riesco a sentirti. >>

Si allontanò di qualche metro per proseguire la sua conversazione telefonica, e in quello stesso momento Blaine venne letteralmente assalito da Puck, che gli si avvinghiò alle spalle, urlando a squarciagola: << E bravo il mio Anderson! Te l'avevo detto che ce l'avresti fatta! >>

Blaine fece una smorfia e si scrollò di dosso il suo manager.

<< Puckerman, sei insopportabile! >> bofonchiò << Ti ho mai detto che odio queste tue improvvise e brutali dimostrazioni d'affetto?! >>

<< Eddai Blaine, in realtà sappiamo benissimo entrambi che ti fanno piacere! Sei tu quello tenero, non io! >>

<< E questo ti darebbe il diritto di tendermi agguati?! Insomma, ma ti sembra il modo di.. >>

<< Ragazzi?! >>

Kurt aveva smesso di parlare al telefono e si era nuovamente avvicinato ai due, con un'espressione particolarmente seria sul volto.

<< Non vorrei mettervi fretta, ma mi ero completamente dimenticato che questa sera dovrei essere a cena a casa di mio fratello e della sua fidanzata. >> comunicò << Sarebbe un problema enorme per voi andarcene adesso?! >>

Puck e Blaine si guardarono.

<< Beh, io sto aspettando Lauren. >> disse l'ebreo << Stamani aveva delle gare e credo che non siano ancora finite; sicuramente non sarà qui prima di un paio d'ore. >>

Kurt sbuffò e lanciò a Blaine uno sguardo implorante; Blaine abbozzò un sorriso e guardò prima Puck e poi Kurt.

<< Beh, immagino di non avere più niente da fare qui. >> disse, grattandosi la testa con fare pensieroso << Per cui credo di poterti accompagnare io a casa di tuo fratello. >>

Un enorme sorriso si dipinse sul volto di Kurt e il ragazzo si mise addirittura a saltellare per la contentezza.

<< Grazie, grazie! >> esultò << Ah, e considerati ufficialmente invitato anche tu! Sono sicuro che Rachel non si lascerebbe mai sfuggire l'occasione di avere Blaine Anderson a cena a casa sua. >>

Blaine assunse un'espressione leggermente preoccupata.

<< Credi che sopravviverò?! >> chiese << Non voglio rischiare di morire a causa dell'Uragano Rachel! >>

Kurt scoppiò a ridere.

<< Tranquillo, la terrò a bada io. >> lo rassicurò << Ti prometto che si comporterà bene. >>

Blaine tirò un enorme sospiro di sollievo e sorrise; poi Kurt si morse un labbro e guardò il musicista con espressione divertita.

<< Beh, a meno che non ci sia del vino rosso in tavola. >> aggiunse << In quel caso non sono del tutto sicuro di essere in grado di proteggerti! >>







N.d.A: * Le canzoni citate sono entrambe presenti nel film; quella cantata da Blaine in questo capitolo, "Dance With me tonight" è proprio quella cantata da Hugh Grant nel film, e potete trovarla qui:http://www.youtube.com/watch?v=BpUQo4uXc8I ( non fate caso all'ora di fan adoranti..ho volutamente cambiato le cose nel capitolo.)

Beh.. Di nuovo "Happy Birthday to me", perchè fino a mezzanotte è ancora il mio compleanno! x3

Chiedo scusa per aver aggiornato così tardi la fan fiction (per altro, per niente...visto che non posso neanche dare l'esame domani, tanto valeva continuare a scrivere! -.- ), ma vi prometto che i prossimi aggiornamenti torneranno ad essere un po' più celeri! Spero di riuscire a mantenere viva la vostra attenzione...in effetti, non capita moltissimo in questo capitolo, ma diciamo che iniziano a scoprirsi tutte le carte in tavola, almeno per quanto riguarda i sentimenti di Kurt e Blaine.

Sul prossimo capitolo, vi posso anticipare una cosa: Uragano Berry in arrivo! xD

Un bacio a tutti. :)

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Capitolo 12
*** Capitolo 11 ***


<< Blaine Anderson...non posso crederci, Blaine Anderson! Sono a cena con Blaine Anderson..Blaine Anderson è a cena a casa mia! >>

<< Rachel, per favore! E' da più di mezz'ora che ripeti sempre la stessa filastrocca, ormai lo abbiamo capito! >>

Blaine ridacchiò sotto i baffi, mentre Finn e Kurt si scambiarono uno sguardo sconsolato da un capo all'altro della tavola e Rachel arrossì leggermente, continuando a servire ai suoi ospiti il suo famosissimo purè di patate; come aveva predetto Kurt, la ragazza si era rivelata particolarmente felice di vedere Blaine quella sera, e non aveva esitato minimamente ad invitarlo a cena con loro, rifiutandosi categoricamente di accettare una qualsiasi risposta negativa da parte sua.

Non che Blaine avesse intenzione di tirarsi indietro, naturalmente; anche se l'idea di passare una serata assieme a Rachel lo spaventava parecchio, sapeva che ne sarebbe sicuramente valsa la pena, dal momento che non sarebbe stato costretto a separarsi da Kurt troppo in fretta.

Inoltre, non vi era nessuna traccia di vino rosso in tavola, segno che - come gli aveva detto Kurt quel pomeriggio - Rachel sarebbe stata molto più facile da domare e non avrebbe creato troppi problemi al giovane musicista.

<< Scusami, Kurt! >> disse la ragazza, servendo una prima dose di purè al suo fidanzato << E' solo che non capita tutti i giorni di avere Blaine Anderson come ospite a casa propria, non puoi certo biasimarmi se non riesco a contenere l'eccitazione! E' davvero fantastico, se me lo avessero detto quando avevo ancora diciotto anni non ci avrei mai creduto! >>

Kurt alzò gli occhi al cielo e sospirò con esasperazione, mentre Rachel si apprestava a versare una seconda quantità di cibo nel piatto di Blaine.

<< Oh, no..grazie! >> replicò prontamente il cantante, cercando di fermarla << Sono apposto così, davvero! >>

<< Oh, ma che stai dicendo tesoro?! >> rispose allegramente Rachel, ignorando le richieste di Blaine e continuando a servirgli quantità esorbitanti di cibo << Tu sei un ospite e gli ospiti vanno trattati con riguardo, specialmente quanto sono tanto importanti come lo sei tu! >>

Finn e Kurt si guardarono e sospirarono all'unisono, scuotendo la testa con fare sconsolato; conoscevano molto bene Rachel, abbastanza da sapere che non avrebbe certo smesso di essere così fastidiosamente servizievole con Blaine, neanche se questi glielo avesse domandando in cinese. Inoltre, Kurt credeva di conoscere Blaine a sufficienza da intuire che non avrebbe mai osato ribellarsi più di tanto al volere della padrona di casa. 

<< Ecco qua! >> esclamò Rachel con soddisfazione, dopo aver riempito interamente il piatto di Blaine - e Blaine non potè fare a meno di chiedersi come diavolo avrebbe fatto a mangiare tutta quella roba  << Adesso possiamo finalmente dare inizio alla cena! >>

Kurt tirò un sospiro di sollievo; se non altro, con la bocca piena Rachel avrebbe avuto qualche difficoltà a parlare a macchinetta come suo solito, e forse sarebbero riusciti tutti ad avere un po' di tregua.

Almeno, questo era quello che sperava.

<< Wow, Rachel.. questo piatto è ottimo! >> esclamò Blaine, dopo aver inghiottitto un primo boccone << A dire il vero non sono mai stato un amante della cucina vegetariana, ma questo è davvero delizioso! >>

Rachel arrossì e sorrise con soddisfazione.

<< Oh, beh.. >> rispose, in tono compiaciuto << Sai, io sono vegana da quando avevo quindici anni e ho dovuto imparare a cavarmela, per non morire di fame in una famiglia di carnivori; ho scoperto che esistono tante ricette molto interessanti ed appetitose anche per chi non mangia carne e sono diventata un'ottima cuoca! Pensa che i miei papà - sì, io ho due papà gay e sono cresciuta benissimo anche senza una mamma; insomma, ci tengo a smentire il fatto che due uomini non siano in grado di crescere un bambino senza una presenza femminile, infondo io sono venuta su meravigliosamente - beh, loro non sono mai stati amanti della cugina vegetariana, eppure io sono riuscita a fargliela apprezzare! Del resto, sono sempre stata particolarmente brava in tutto, era ovvio che alla fine avrei avuto successo anche in questo campo e in fin dei conti... >>

<< Blaine, Kurt..perchè non ci raccontate come vanno le cose con la vostra canzone?! >> domandò all'improvviso Finn, lanciando ai due ragazzi uno sguardo implorante.

Rachel fece una smorfia - chiaramente infastidita dal fatto che Finn l'avesse appena interrotta- e Kurt e Blaine si guardarono, trattenendo a fatica una risata; a quanto pare Finn aveva già raggiunto il limite massimo di sopportazione, e la cena era iniziata da soli cinque minuti! Era evidente che le cose avrebbero potuto solamente peggiorare, per cui Kurt e Blaine decisero che era arrivato per loro il momento di intervenire, prima che fosse troppo tardi.

<< Beh, direi piuttosto bene. >> rispose Blaine allegramente << A Brittany è piaciuta moltissimo e stiamo solo aspettando sue notizie per sapere come dobbiamo muoverci nei prossimi giorni. >>

<< Non riesco ancora a crederci! >>  squittì Rachel, mettendosi quasi a saltellare sulla sedia << Il nostro piccolo Kurt è diventato un paroliere di successo! >>

<< Hey, vacci piano! >> esclamò il giovane Hummel, ridacchiando << Guarda che non lo sono ancora! >>

<< Beh, ma ormai è solo questione di tempo! >> replicò Blaine, sorridendogli affettuosamente << Vedrai come cambieranno le cose una volta uscito il disco, diventeremo delle star! >>

Kurt sorrise ampiamente, rivolgendo a Blaine uno sguardo di adorazione, che non si preoccupò minimamente di nascondere agli altri commensali; Rachel - alla quale quell'occhiata non era assolutamente passata inosservata - fece per parlare, ma venne immediatamente interrotta dal telefonino di Blaine, che si mise a squillare insistentemente.

<< Oh, chiedo scusa! >>  disse Blaine, alzandosi in piedi << Credo che sia una telefona di lavoro, è un problema se rispondo?! >>

<< Certo che no, caro! >> lo rassicurò Rachel << Fai pure, non preoccuparti. >>

Blaine sorrise e si allontanò da tavola per rispondere al telefono; Rachel sospirò beatamente e si voltò verso Kurt, guardandolo con espressione eloquente.

Il giovane Hummel arrossì violentemente.

<< C-che c'è?! >> domandò con imbarazzo, abbassando lo sguardo timidamente.

Rachel fece un sorrisetto malizioso.

<< Niente. >> disse, in un tono di voce che dimostrava chiaramente il contrario << Ti trovo bene, Kurt. >>

Kurt si morse un labbro e non rispose; aveva la netta sensazione che Rachel avesse intuito che fra lui e Blaine le cose stavano prendendo una certa piega e conoscendo bene sua cognata, sapeva che non avrebbe dovuto attendere molto prima che la ragazza iniziasse a rivolgergli una serie di imbarazzantissime domande indiscrete.

Fortunatamente, Blaine fece ritorno prima che Rachel avesse il tempo di aprire nuovamente bocca.

<< Kurt, era Santana! >> disse Blaine, rimettendosi a sedere << Lei e Brittany sono tornate in città e vogliono vederci domattina alle undici per discutere delle ultime cose da fare prima dell'incisione definitiva. >>

<< Oddio, sembra una cosa seria! >>  rispose il giovane Hummel, un'espressione preoccupata che comparve improvvisamente sul suo volto << Credi che ci siano dei problemi?! >>

Blaine lo guardò e sorrise, intenerito da quella sua reazione tanto ansiosa.

<< Hey, non dirmi che sei preoccupato! >> esclamò, prendendosi affettuosamente gioco di lui << Andrà tutto bene, non devi avere paura! Sono sicuro che vorranno vederci solamente per definire qualche ultimo piccolo dettaglio. >>

Kurt fece una smorfia, fingendosi offeso.

<< Guarda che non sono affatto preoccupato! >> ribattè << Piuttosto, volevo assicurarmi che non fossi tu quello divorato dall'ansia! >>

Blaine scoppiò a ridere.

<< Stai scherzando?! Perchè mai dovrei essere in ansia?! >>

<< Beh, mi guardi con quella faccia da cucciolotto spaventato! >> osservò Kurt << Anche se, in effetti, devo ammettere che tu hai sempre quell' adorabile sguardo da cucciolotto! >>  

Blaine sorrise timidamente e abbassò lo sguardo, le guance che si tingevano lentamente di rosso; Finn e Rachel si scambiarono uno sguardo incuriosito, ma nessuno dei due osò proferire parola, limitandosi semplicemente a finire silenziosamente il resto della loro cena.

Una volta arrivati all'ultima portata, Kurt si offrì di aiutare Rachel a mettere in ordine la cucina e a lavare i piatti, mentre Finn e Blaine si spostavano in salotto per guardare assieme la finale football; avevano scoperto di essere entrambi sostenitori della medesima squadra e per niente al mondo si sarebbero mai persi quella partita. 

<< Kurt, passami quei piatti per favore. >> disse Rachel, sistemando ordinatamente i bicchieri nella lavastoviglie.

Kurt porse alla ragazza le stoviglie, sospirando beatamente; era stata una giornata davvero fantastica e il fatto che Blaine fosse rimasto a cena con loro, aveva contribuito a renderla assolutamente perfetta. Dopo aver finito di rimettere tutto in ordine, Rachel si voltò verso Kurt e soffermò il suo sguardo su di lui, incrociando le braccia al petto, in segno di attesa; Kurt la guardò con aria perplessa, non riuscendo a capire dove volesse arrivare.

O più semplicemente, fingendo di non capire.

<< Allora?! >> domandò nervosamente il ragazzo << Perchè continui a guardarmi in quel modo?! >> 

Rachel rise sommessamente.

<< Per favore, non fingere con me! >> esclamò, con fare divertito << Sto semplicemente cercando di essere discreta e non farti domande troppo esplicite e dirette, per evitare di metterti in eccessivo imbarazzo. >>

Kurt fece una smorfia.

<< Beh, mi dispiace dirti che il tuo tentativo di non mettermi in imbarazzo è fallito miseramente. >> le rispose << Mettere le persone a disagio è la tua specialità, ti riesce benissimo anche senza il minimo sforzo! >>

Rachel fece una linguaccia in risposta e poi rise di nuovo.

<< Dai, non costringermi ad essere troppo diretta. >> disse << Raccontami semplicemente tutto! >>

<< Ma che diavolo dovrei raccontarti, Rachel?! >> ribatte Kurt, in tono seccato << Non ho ancora capito che cosa vuoi sapere esattamente! >>

<< Oh, certo! >> esclamò Rachel con sarcasmo << E scommetto che vorresti anche farmi credere che fra te e Blaine non c'è niente! >>

Kurt a quel punto arrossì violentemente e rimase in silenzio, il fiato che gli si mozzò completamente in gola; Rachel sorrise con compiacimento.

<< Hey, allora avevo ragione! >> disse in tono soddisfatto << C'è davvero qualcosa fra voi due. >>

<< N-non dire sciocchezze! >> balbettò Kurt, sempre più rosso in volto << Siamo diventati buoni amici, è vero... ma questo non vuol dire certo che ci sia qualcosa sotto! >>

Rachel guardò Kurt con espressione per niente convinta.

<< Kurt. >> lo ammonì << Non credere di potermi prendere in giro! Ho visto come vi guardate, non avete fatto altro che lanciarvi sguardi languidi per tutta la durata della cena. Insomma, se davvero vuoi dirmi una bugia, almeno cerca di essere un po' più credibile! >>

Kurt sospirò con fare di esasperazione.

<< Perchè devi sempre essere così inopportuna?! >> domandò, con una punta di acidume.

<< Perchè mi preoccupo per te, Kurt! >> rispose immediatamente la ragazza << Ovviamente sono anche tremendamente curiosa e un'amante dei pettegolezzi, ma principalmente è perchè tengo a te e non voglio che tu soffra! Lo so che tipo di persona sei, quando ti innamori non capisci più niente, e io voglio solamente assicurarmi che almeno per questa volta tu non rimanga scottato. >>

Kurt sospirò nuovamente e rivolse alla sua amica uno sguardo colmo di riconoscenza.

<< E' una cosa davvero dolce e l'apprezzo molto. >> rispose gentilmente << Ma non devi assolutamente preoccuparti per me, è tutto apposto! Sì, forse mi sto innamorando di Blaine - no, ok...togli il forse, mi sono decisamente innamorato di lui - ma non c'è nessun pericolo che io mi faccia del male questa volta! Del resto, quando abbiamo fatto l'amore è stato tutto così dolce e romantico, e poi... >>

<< Frena, frena, frena! >> lo interruppe Rachel, gli occhi spalancati in un'espressione quasi spiritata << Tu e Blaine Anderson siete andati a letto insieme?! >>

Kurt sbuffò.

<< Io non l'ho messa esattamente in questi termini. >> osservò stuzzito.

Ma Rachel lo ignorò, mettendosi a saltellare attorno a lui, emettendo una serie di fastidiosissimi versi striduli.

<< Non ci credo, non ci credo! Il mio migliore amico è andato a letto con Blaine Anderson, è fantastico! >>

<< Senti, la vuoi smettere?! >> la interruppe Kurt, mettendole una mano sulla bocca per farla tacere <<  Vuoi per caso che Finn e Blaine ci sentano?! Ti prego Rachel, un po' di contegno; non sei più una ragazzina! >>

<< Sì, scusami. >> rispose Rachel, dopo essersi ricomposta e liberata dalla presa di Kurt << Hai ragione, devo darmi una calmata. E' solo che non me l'aspettavo, insomma... tu e Blaine Anderson! Il mio migliore amico con l'idolo della mia adolescenza.. ha davvero dell'incredibile! >>

Kurt sorrise ampiamente, con sguardo beato.

<< Già. >> mormorò << Incredibilmente meraviglioso. >>

Rachel sorrise e sospirò beatamente; inutile dire che, oltre ad essere una gran pettegola e una ragazza estremamente logorroica, era anche un'inguaribile romantica.

<< Come è stato?! >> chiese << Voglio dire, nell'insieme; non voglio che tu mi racconti i dettagli, quelli puoi tranquillamente risparmiarmeli! >>

Kurt ridacchiò.

<< E' stato... un sogno! >> rispose, con voce sognante << Non credevo che avrei mai provato niente di simile in tutta la mia vita! Non era certo la prima volta - per nessuno dei due - ma in un certo senso, mi sono sentito come se lo fosse. >>

Il sorriso sul volto di Rachel si ampliò e i suoi occhi si spalancarono in un'espressione incantanta.

<< Davvero?! >> domandò, con uno spudoratissimo interesse che solo una grande amica ed una ragazza incredibilmente romantica poteva avere  << Dai, dimmi di più! >>

Kurt rise: << Credevo che non ti interessassero i dettagli! >>

<< Certo, non voglio i minimi particolari del momento, ma mi interessa ogni cosa del prima e del dopo! >> 

Kurt sospirò e allargò le braccia in segno di resa; i due ragazzi si misero a sedere comodamente, per dare a Kurt la possibilità di dilungarsi un po' di più nel suo racconto, soffermandosi sui particolari che riteneva essere i più rilevanti, raccontando tutto ciò che poteve essere raccontato, senza alcuna vergogna. Alla fine di quella chiacchierata, Rachel non potè fare a meno di abbracciare il suo amico più forte che potè, rischiando addirittura di farlo soffocare.

<< Rachel, ti prego! >> implorò Kurt << Così finirai per uccidermi! >>

Rachel rise, staccandosi dalla presa e guardando il ragazzo dagli occhi chiari con adorazione.

<< Sono davvero felice per te, Kurt. >> disse << Però mi raccomando, fai molta attenzione! Per adesso mi sembra che vada tutto per il meglio, ma tu non abbassare la guardia; sarebbe terribile se anche questa volta tu ti ritrovassi con il cuore spezzato. >>

Kurt si morse un labbro e annuì silenziosamente.

<< Non preoccuparti. >> disse poi, con tono di voce rassicurante << Lo so che fino ad ora non sono mai stato particolarmente fortunato con gli uomini, ma stavolta sento che sarà diverso; so che Blaine è diverso da tutti gli altri e credo davvero che le cose fra di noi potrebbero funzionare. >>

Rachel sospirò.

<< Mi auguro che tu abbia ragione, Kurt. >> disse, rialzandosi poi in piedi e ricominciando a mettere in ordine la cucina.

Kurt non disse niente e si avvicinò alla porta della cucina, sporgendosi appena appena fuori dall'uscio, per sbirciare nel salotto sul quale si affacciava quella porta; Finn e Blaine erano ancora sul divano, intenti a guardare gli ultimi minuti della partita di football con la massima concentrazione.

Kurt si strinse entrambe la braccia al petto ed emise un sospiro beato, rivolgendo a Blaine uno sguardo colmo di amore.

<< Stavolta sono sicuro. >> bisbigliò, accarezzandosi le nocche della mano con due dita << Stavolta so che andrà tutto bene. >>
 
 


*
 
 
 

<< Accidenti, credevo che Rachel non ci avrebbe mai più lasciati andare! Per un attimo ho temuto che avrebbe voluto rinchiudermi nel tinello e non lasciarmi andare mai più! >>

Kurt scoppiò a ridere.

Si era fatto piuttosto tardi e Kurt e Blaine erano finalmente riusciti a convincere Rachel a lasciarli andare a casa, non senza qualche difficoltà; la ragazza era decisamente un'ospite affettuosa e premurosa, ma sopportarla per più di una serata intera diventava a dir poco insostenibile.

<< Beh, dovresti ritenerti fortunato! >> esclamò Kurt, con fare divertito << Poteva andare molto peggio! Ricordi che cosa ti ho detto riguardo al vino rosso?! >>

Blaine rise.

<< Mi stai davvero incuriosendo adesso! >> rispose << Cos'è questa storia del vino rosso?! >>

<< Credimi, non vuoi saperlo! >> disse di rimando il giovane Hummel, scrollando le spalle.

Blaine si fece bastare quella risposta e fece semplicemente segno di sì con la testa, aprendo cortesemente il portone di ingresso e facendo segno a Kurt di uscire per primo.

<< Hey, che gentiluomo! >>  commentò il ragazzo dagli occhi chiari, uscendo sulla strada mentre Blaine si richiudeva la porta alle spalle << Devi dire che non la smetti mai di sorprendermi, Anderson! >>

<< Beh, che cosa vorresti dire?! >> ribattè Blaine, fingendosi offeso << Che non ti aspettavi che fossi un tipo così cavalleresco?! Lo trovo davvero ingiusto, tanto più che avevo addirittura pensato di accompagnarti a casa stasera! >>

Kurt sorrise e arrossì leggermente.

<< Apprezzo il pensiero, ma non ce n'è bisogno. >> rispose << Io abito a due isolati da qui, ci metto pochissimo a raggiungere casa mia a piedi. >>

<< Oh. >> 

Blaine sembrò particolarmente deluso da quella risposta; era abbastanza ovvio che quella di accompagnare Kurt a casa era semplicemente una banalissima scusa per poter passare ancora un po' di tempo assieme a lui.

Il ragazzo dagli occhi chiari si morse un labbro.

<< Beh, ma puoi accompagnarmi fino a casa a piedi se ti va. >> propose << Sempre che non ti dispiaccia dover ritornare indietro per riprendere la macchina. >>

<< No, certo che no! >> rispose prontamente Blaine, con un enorme sorriso sulle labbra << Sarò felice di poterti scortare fino a casa! >>

Un'espressione particolarmente soddisfatta fece capolino sul volto di Kurt e i due si incamminarono verso casa del giovane Hummel, chiacchierando distrattamente del più e del meno, l'uno di fianco all'altro.

Una volta arrivati davanti alla porta dell'appartamento di Kurt - e ci misero effettivamente molto poco a raggiungerlo - i due indugiarono per qualche istante, Kurt giocherellando nervosamente con le chiavi di casa e Blaine dondolandosi avanti e indietro sul posto, entrambi senza dire una sola parola; poi, finalmente, Blaine si decise a parlare, domandando con la massima disinvoltura: << Beh, che ne dici? Domani mattina ci andiamo insieme da Brittany?! >>

Kurt si rigirò ancora le chiavi fra le mani, abbassando timidamente lo sguardo.

<< Sì, beh... >> balbettò << Immagino che si possa fare! Insomma, dal momento che io non ho una macchina non saprei come raggiungere gli studi, visto che non ci sono mezzi pubblici che arrivano fino a lì; prenderei un taxi, ma costano davvero un sacco di soldi e forse non è davvero il caso di spendere così tanto denaro, non trovi?! >>

<< Sì, certo! >> ribattè Blaine, grattandosi nervosamente la testa << C'è così tanta crisi in giro, è molto meglio risparmiare i soldi quando è possibile, non credi?! >>

<< Sì, decisamente sì! >>

I due rimasero a guardarsi negli occhi per qualche secondo, in silenzio, fino a che Blaine non prese nuovamente parola per dire: << Beh, allora siamo d'accordo; passo a prenderti domattina verso le dieci e mezzo, in modo da essere da Brittany per le undici. >>

Kurt annuì con fare di approvazione.

<< Mi sembra perfetto. >> concordò.

Blaine avrebbe voluto dire qualcosa di carino, ma l'eccessivo imbarazzo del momento glielo impedì e così si limitò semplicemente a sorridergli gentilmente e a rispondere un banalissimo: << Molto bene; a domani, allora. >>

Kurt sorrise e fece segno di sì con la testa.

<< Sì. >> ripetè, con voce sussurrata << A domani. >>

Blaine si avvicinò a lui, colmando lo spazio fra i loro corpi e protendendosi verso di lui per baciarlo sulla guancia, soffermandosi con le labbra su quel punto un po' più a lungo del necessario; poi, istintivamente, prese il volto di Kurt fra le mani e lo tirò gentilmente a sè, premendo le sue labbra su quelle del ragazzo per lasciarvi un tenero e morbido bacio, che il ragazzo ricambiò senza esitazione, avvolgendo interamente il musicista fra le sue braccia.

Continuarono a baciarsi per diversi minuti e anche quando le loro labbra si separarono, i loro corpi rimasero comunque stretti l'uno all'altro, guardandosi negli occhi e sorridendosi con leggero imbarazzo.

<< Credo davvero di dover andare, adesso. >> disse Blaine, con un filo di voce << Ci vediamo domattina. >>

Kurt fece segno di sì con la testa e sorrise maggiormente, accarezzando il viso di Blaine con il dorso della mano.

<< D'accordo. >> rispose << Ci vediamo domani. >>

Posò un ultimo bacio sulla fronte di Blaine, per poi staccarsi dall'abbraccio e dirigersi verso la porta di casa, infilando le chiavi nella toppa senza smetterla di guardare il musicista con sguardo inebetito, cosa che dilungò di qualche secondo quell'operazione; poi, dopo aver bisbigliato un ultimo << Buonanotte >>  si infilò dentro casa, richiudendosi lentamente la porta alle spalle.

Blaine sospirò beatamente e poi si voltò di scatto con una piroetta, alzando un pugno per aria in segno di vittoria;  gli sembrava ancora impossibile da credere, eppure era tutto assolutamente vero.

Aveva Kurt.

In tutta la sua vita non aveva mai pensato che fosse possibile provare dei sentimenti così profondi per qualcuno, eppure eccolo là, davanti alla porta di casa del ragazzo di cui era completamente pazzo, aspettando con trepitazione che arrivasse l'indomani per poterlo vedere di nuovo.

Rise di gusto; sapeva di avere un aspetto assolutamente patetico, ma non gliene importava niente! Si diresse nuovamente verso la sua macchina, le mani in tasca e lo sguardo fiero, fischiettando allegramente una delle sue canzoni d'amore preferite.

In effetti, era molto più che patetico.

Era semplicemente innamorato perso.








N.d.A: Eccomi, ce l'ho fatta!!! xD

Sono estremamente soddisfatta di me stessa, perchè non credevo di riuscire a postare oggi questo capitolo e invece alla fine ce l'ho fatta! Scusate come sempre il ritardo, ma con mille mila fan fiction da portare avanti ( aggiungendo poi le one shot la cui ispirazione arriva quasi dal nulla ) non so come fare a non impazzire! xD

In ogni caso, tornando al capitolo...l'Uragano Berry è arrivato!!! xD
Mi sono divertita un sacco a scrivere di lei in questo modo, è talmente logorroica e inopportuna che non si può non volerle bene! Poi dai, lei versione Tribunale dell'Inquisizione è fantastica! xD

Non so che altro dire, se non che nei prossimi capitoli inizierà ad esserci un po' più di movimento! Non anticipo nulla per chi non avesse visto il film, in ogni caso ci sarà da ridere (?) .

Un bacione e a presto!! x3

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Capitolo 13
*** Capitolo 12 ***


Quella notte, nè Kurt nè Blaine riuscirono a chiudere occhio, trascorrendo praticamente tutto il tempo a pensare esclusivamente l'uno all'altro.

Blaine, senza dire niente al giovane scrittore, aveva acquistato il libro di Sloan Cates e passato gran parte della nottata a leggerlo; non sapeva il perchè di quella decisione, era stato un gesto del tutto spontaneo, dettato più che altro dalla curiosità di sapere che cosa Sloan avesse osato inventarsi su Kurt.  

Si sentiva un po' in colpa a nascondere la verità a Kurt, ma in fin dei conti credeva che fosse molto meglio così; di certo il ragazzo non avrebbe mai voluto che Blaine leggesse quel libro, forse si sarebbe addirittura arrabbiato con lui, per cui Blaine convenne che la soluzione migliore fosse semplicemente continuare a tenerlo all'oscuro di tutto.

Kurt, da parte sua, non era stato da meno; anche lui non aveva trovato il coraggio di dire a Blaine che aveva comprato il suo cd da solista - proprio quella famosa copia che da ben due anni troneggiava ancora sugli scaffali del negozio di musica - e certamente non gli avrebbe mai rivelato di aver passato una nottata intera ad ascoltarlo, concentrandosi su ogni singola canzone e cercando di capire chi fosse realmente il Blaine Anderson di quel periodo.

Fu una notte molto lunga e faticosa per entrambi, ma la mattina dopo riuscirono comunque a presentarsi all'appuntamento con Brittany in perfetto orario, sebbene con un aspetto non particolarmente fresco e radioso.

<< Hey, sei stanco? >> domandò Blaine a Kurt, dal momento che questi era arrivato almeno al ventesimo sbadiglio, nell'arco di quasi mezz'ora.

Kurt non disse nulla e si limitò ad emettere uno stranissimo verso gutturale, che fece scoppiare a ridere Blaine; per quanto anche lui fosse piuttosto stanco, gli riusciva sicuramente molto meglio non darlo a vedere, anche si era visto costretto ad indossare un paio di occhiali da sole neri, per nascondere le sue profonde occhiaie.

<< C'è poco da ridere, Blaine. >> lo ammonì Kurt, sbadigliando per l'ennesima volta << Non sono riuscito a chiudere occhio stanotte! >>

<< Davvero? >> chiese immediatamente il moro, abbassando leggermente gli occhiali per permettersi di guardarlo negli occhi << Che buffo, anche io! >>

<< Sul serio? >> ribattè Kurt << E come mai?! >>

Blaine arrossì violentemente; non era davvero il caso di dirgli la verità, certamente non lo avrebbe apprezzato.

<< Ecco...diciamo che ero...beh, ero un tantino nervoso per oggi! >> farfugliò << Sai, avevo addosso un sacco di adrenalina...impossibile addormentarsi! >>

Kurt annuì silenziosamente, mentre le guance di Blaine si tingevano ulteriormente di rosso.

<< E tu, invece? >> aggiunse immediatamente il musicista, cercando di non suonare troppo imbarazzato << Come mai non sei riuscito a dormire? >>

Kurt diventò rosso a sua volta e incominciò a balbettare.

<< E-ecco... io...diciamo che... sì, beh..anche io! >>  iniziò a guardarsi distrattamente intorno, cercando di non incrociare lo sguardo di Blaine << Ero preoccupato per l'appuntamento di oggi con Brittany e non sono riuscito a dormire! >>

Blaine guardò il ragazzo dagli occhi chiari con aria perplessa; non sembrava affatto convinto di ciò che aveva appena detto, anzi, sembrava quasi che stesse cercando di convincere sè stesso piuttosto che Blaine.

" Beh, in fin dei conti tu non sei stato sincero con lui! " si ammonì mentalmente il musicista " Non biasimarlo troppo se anche lui si comporta nello stesso modo."

<< Hey, a che stai pensando? >>

Blaine sussultò; Kurt lo guardava curiosamente, i suoi dolcissimi occhi azzurri ancora leggermente socchiusi a causa del sonno.

<< A..a niente. >> mentì Blaine << Mi stavo solamente chiedendo quanto tempo ci vorrà ancora prima che Brittany... >>

Ma non fece in tempo a finire la frase, perchè proprio in quel momento Brittany fece il suo ingresso trionfale nella stanza, immediatamente seguita dalla sua manager Santana e da un enorme energumeno, che ricordava vagamente una specie di Bonzo orientale e che Blaine non aveva mai visto prima di allora.

Quel giorno la cantante indossava una tuta da ginnastica di colore grigio - un po' troppo casta per il suo genere, non potè fare a meno di pensare Blaine non appena la vide -  e teneva i suoi lunghi capelli biondi raccolti in una coda di cavallo. 

<< Chiedo scusa per il ritardo. >>  disse la ragazza, sorridendo ampiamente << Stavo meditando, in genere quando mi dedico a questo tipo di attività non riesco a rendermi conto del tempo che passa! >>

La giovane cantante rivolse ai due uomini un piccolo inchino, le mani giunge in segno di preghiera.

<< Sono lieta di vedervi, ragazzi. >>  disse con voce melliflua << Ci sono alcune cose di cui dovremmo parlare. >>

<< C'è qualcosa che non va con la canzone? >> domandò ansiosamente Blaine, togliendosi gli occhiali da sole e mostrando a Brittany uno dei suoi soliti sguardi da cucciolotto impaurito << Non...non dobbiamo ricominciare tutto da capo, vero? >>

<< Oh no, tranquilli. >>  lo rassicurò Brittany << Voglio solamente farvi sentire la mia versione del pezzo; sapete, abbiamo dovuto riarrangiarlo un po' per renderlo più adatto al mio stile. >>

Kurt e Blaine si scambiarono un'occhiata visibilmente perplessa.

<< Ehm...riarrangiarlo?! >> chiese Blaine, sospettosamente.

Brittany fece segno di sì con la testa, con entusiasmo.

<< Lo abbiamo solo reso un po' più movimentato. >> si intromise Santana << Nessuno stravolgimento! >>

Blaine non sembrava ancora del tutto convinto - e neanche Kurt, a giudicare dal suo sguardo - ma rimase in silenzio, aspettando semplicemente che Brittany mostrasse lui in che modo aveva deciso di riadattare la sua canzone.

<< Derek, sai che cosa devi fare. >>  disse Brittany al Bonzo, togliendosi il sopra della tutta e gettandolo a terra, rimanendo con indosso solamente i pantaloni ed un minuscolo top dorato << Mi raccomando, carnale e sensuale! >>

Kurt si voltò immediatamente verso Blaine, guardandolo con espressione preoccupata.

<< Carnale e sensuale? >> ripetè a bassa voce, in modo tale che fosse solamente lui a sentirlo.

Blaine fece spallucce e in quel momento Derek incominciò ad emettere degli strani suoni dalla gola, poggiando le labbra davanti al microfono che teneva in mano, così da amplificare meglio; sembrava quasi che con la voce stesse cercando di imitare il suono di una batteria, o dell'accompagnamento di un basso elettrico, una sorta di sottofondo musicale in mancanza di veri e propri strumenti.

Poi quei versi diventarono parole, che Blaine riconobbe immediatamente come quelle della loro canzone; ma non suonavano affatto come quando lui e Kurt l'avevano cantata assieme e registrata, c'era qualcosa di completamente diverso.

Qualcosa che non gli andava minimamente a genio.

<< Way back into love.. >>

Kurt e Blaine sussultarono; Brittany aveva iniziato a cantare assieme a Derek, improvvisando un balletto particolarmente sensuale e provocante, mentre in sottofondo si diffondevano le note di una chitarra indiana, suonata da un tipo nascosto in un angolo della stanza, al quale prima nessuno dei due aveva fatto minimamente caso.

Blaine strabuzzò gli occhi, guardandosi nervosamente intorno come farebbe un prigioniero alla disperata ricerca di una via di uscita dalla sua cella; lo spettacolo che si stava consumando davanti ai suoi occhi era a dir poco raccapricciante: Brittany si stava letteralmente rotolando per terra, stusciandosi al pavimento ed emettendo suoni gutturali e - almeno, così Blaine li stava interpretando - di eccitazione.

<< Non ci credo.. >>  mormorò Kurt,  il fiato che gli si mozzò quasi in gola << Sto sognando, vero? >>

Blaine fece segno di no con la testa.

<< Temo proprio di no. >> rispose, con lo sguardo ancora fisso su Brittany, intenta a portare avanti quel suo sensualissimo balletto, mentre Derek in sottofondo continuava a recitare le frasi della canzone, con una specie di cadenza rappata.

Anderson rabbrividì.

Non era decisamente così che si immaginava il suo pezzo, non aveva niente a che vedere con il suo stile e il suo modo di fare musica; era diventato un brano completamente estraneo alle sue orecchie, e anche se la melodia originale era ancora perfettamente riconoscible, adesso vi era qualcosa che l'aveva completamente deturbata.

Qualcosa che, però, avrebbe fruttato a Blaine un sacco di soldi; il modo in cui Brittany ballava, la sua espressione così accattivante e concentrata, quel ritmo orientale e seducente... Blaine sapeva che tutto ciò equivaleva a vendere sè stesso e la sua opera, ad un prezzo che forse non sarebbe nanche bastato a misurare il suo valore effettivo.

Ma in fin dei conti, gli stava bene così.

Blaine non era un grande artista, non era neanche un artista mediocre; era solamente un musicista di passaggio, una meteora, uno di quelli che si ricordano per qualche anno, per poi andare inesorabilmente a finire nel dimenticatoio, senza neanche un briciolo di rispetto o di considerazione. Non poteva permettersi di mettere in dubbio le decisioni di Brittany, lui era alle sue dipendenze e doveva semplicemente fare tutto ciò che la ragazza riteneva giusto dover fare; lavorava per lei, e non assieme a lei.

Era una differenza importante quella, che doveva tenere molto bene a mente: Blaine era al servizio di Brittany, non il contraio; qualunque cosa la ragazza avesse voluto fare, il musicista avrebbe semplicemente dovuto adattarsi di conseguenza e senza alcuna protesta.

Era quello il solo modo per non rischiare di perdere il suo lavoro.

Alla fine della sua esibizione - durante la quale Kurt non aveva fatto altro che muovere nervosamente una gamba avanti e indietro, chiaramente in segno di disagio - Brittany si inchinò nuovamente di fronte a Kurt e Blaine, rivolgendogli poi un'occhiata speranzosa.

<< Allora?! >> domandò eccitatissima << Che ne pensate? >>

Kurt e Blaine si scambiarono un ennesimo sguardo fugace, entrambi incerti sulla risposta da fare alla cantante; era abbastanza ovvio che nessuno dei due avesse apprezzato particolarmente quella performance, ma chi avrebbe mai avuto il coraggio di ammetterlo davanti a Brittany?! Di certo non Blaine, sapendo molto bene quello che avrebbe rischiato se avesse osato mettere in discussione le scelte della ragazza.

<< Beh, ecco.. >>  disse a un certo punto Kurt, piuttosto timidamente << E' un tantino... beh, diverso da come lo avevamo pensato noi. >>

<< Oh, lo so! >> esclamò allegramente Brittany << Non è fantastico?! >>

Kurt fece per replicare, ma Blaine afferrò prontamente il suo polso e lo strinse, guardandolo con sguardo implorante, supplicandolo silenziosamente di non dire altro. Kurt si morse un labbro e poi deglutì; avrebbe voluto dire a Brittany che cosa pensava veramente, ma aveva capito che Blaine non ne sarebbe stato contento, per cui decise di restare semplicemente in silenzio, sebbene a malincuore.

Blaine fece un sospiro e sorrise a Brittany - un sorriso decisamente forzato, ma sembrò che solamente Kurt se ne fosse davvero accorto -cercando di mascherare in un modo o nell'altro il suo enorme stato di disagio.

<< E' un arraggiamento davvero interessante, Brittany. >> disse, in tono fintamente lusinghiero << Hai avuto davvero un'ottima intuizione. >>

Il volto di Brittany si illuminò e un sorriso radioso si dipinse rapidamente sulle sue labbra.

<< Oh, è meraviglioso! >> esultò << Sapevo che anche voi avreste colto immediatamente il messaggio spirituale di questo pezzo! >>

Kurt trattenne a fatica una smorfia.

" Messaggio spirituale?! " pensò  " Che cosa c'è di tanto spirituale in una ragazza poco più che adolescente che si contorce a terra e tenta di violentare il pavimento?! "

Blaine alzò gli occhi al soffitto, quasi come se sperasse di trovarvi una risposta, un segno che lo ispirasse e gli suggerisse qualcosa di vagamente intelligente da dire; alla fine, però, si limitò semplicemente ad annuire, continuando a sorridere educatamente alla cantante.

<< Hey, Brit.. dobbiamo andare. >> disse ad un certo punto Santana, avvicinandosi alla sua cliente, con un palmare fra le mani << Ha chiamato Zack il costumista, ha detto che... beh, a quanto pare ha avuto dei problemi a trovare quei...nani tessitori che ti eri così tanto raccomandata di avere per cucirti i costumi per il concerto. >>

Kurt e Blaine si guardarono con aria letteralmente sconvolta, mentre la giovane cantante sbuffava sonoramente e batteva i piedi per terra, con irritazione.

<< Accidenti, gli avevo chiesto una cosa sola! >> sbraitò << Possibile che non riesca a fare neanche quella?! Eppure non mi sembrava così complicata! >>

Si voltò verso Kurt e Blaine - basiti più che mai - rivolgendo loro un sorrisetto imbarazzato.

<< Vi chiedo scusa, ma devo proprio andare. >> disse con voce morbida << In ogni caso, questa sera alle sette darò una festa a casa mia per celebrare l'inizio del mio nuovo tour e mi piacerebbe moltissimo che anche voi due foste presenti. >>

Kurt non sembrò essere particolarmente convinto.

<< Beh, ecco.. diciamo che noi.. >>

<< Saremo felici di partecipare! >> lo interruppe Blaine, sorridendo ampiamente alla giovane cantante << Verremo senz'altro, ci puoi scommettere! >>

Kurt fece una smorfia e guardò il moro con sguardo truce; si stava comportando da vero e proprio leccapiedi, ed era un atteggiamento che mandava il giovane Hummel completamente fuori dai gangheri.

<< Oh, è meraviglioso! >> gioì Brittany, mettendosi addirittura a saltellare dalla contentezza << Allora ci vediamo questa sera a casa mia! Ah, un'altra cosa: vorrei che aggiungeste un'altra strofa alla canzone, sento che ancora non è del tutto completa. >>

" Qualcos'altro, principessa?! "  domandò mentalmente Kurt, lottando con tutte le sue forze per non pronunciarsi ad alta voce.

Blaine, al contrario, fu molto più diplomatico.

<< Lo faremo senz'altro, Brittany. >> disse, in tono cortese << Adesso è meglio che ce ne andiamo, così tu potrai discutere con il tuo...ehm...costumista! Ci vediamo questa sera  alla festa; su, andiamo Kurt! >>

Non gli diede neanche il tempo di replicare, afferrò semplicemente il ragazzo per un braccio e lo trascinò fuori dalla sala, noncurante dei versi lamentosi che stava emettendo in quel momento.

<< A stasera! >> echeggiò la voce di Brittany alle loro spalle, prima che i due richiudessero la porta e si dirigessero verso l'uscita degli studios.
 
 


*
 


<< Non riesco davvero a capire come tu abbia potuto restare in silenzio di fronte a quello scempio! Ma ti rendi conto di quello che ha fatto?! >>

Blaine alzò gli occhi al cielo e sbuffò sonoramente, allargando le braccia con fare sconsolato.

<< Kurt, ti prego! >> esclamò con esasperazione << Non è stato certo facile per me, ma che cos'altro avrei dovuto fare?! >>

<< Beh...per esempio dire la verità a Brittany, cioè che quel pezzo è inascoltabile e che non ha niente a che vedere con ciò che avevamo in mente noi due quando lo abbiamo scritto?! >>

Blaine non disse niente e si fermò; avevano ormai raggiunto la sua macchina, ma nessuno dei due aveva ancora voglia di salire e ritornare a casa, almeno non prima di aver concluso quella discussione.

<< Kurt, ascolta... lo so che ti sembra una follia. >> proseguì il moro, con una punta di imbarazzo << E so anche che in questo momento ti sembra che io abbia tradito completamente tutto ciò per cui abbiamo lavorato così duramente negli ultimi giorni...ma c'è un motivo per cui ho dovuto farlo! >>

Kurt lo guardò severamente.

<< Ah, davvero?! >> domandò con sarcasmo << Illuminami allora, perchè io non riesco davvero a trovarlo! >>

Blaine sospirò profondamente.

<< Kurt, questa è la mia occasione! >> replicò << Hai idea di quanto io abbia aspettato che mi si presentasse questa possibilità?! Potrò tornare ad essere un artista di successo, potrò essere di nuovo in vetta alle classifiche, solamente grazie a questa canzone! >>

<< Ma questa non è più la tua canzone, Blaine! >> obiettò Kurt << Non è neanche la nostra canzone, è soltanto qualcosa che gli rassomiglia vagamente ma che non ha più niente a che vedere con quello che avevamo creato assieme. Non c'è più la magia, Blaine! Te ne sei accorto anche tu, perchè vuoi lasciare che Brittany rovini tutto?! >>

Blaine si morse un labbro e abbassò tristemente lo sguardo.

<< Diventerà una hit di successo, Kurt. >> mormorò << Tutti sapranno che sono stato io a scrivere quel pezzo e al quel punto forse inizieranno a parlare di me con un minimo di gentilezza in più, smettendola di gettare continuamente fango sul mio nome! So che non è il massimo, ne sono perfettamente consapevole...ma che cos'altro potrei fare?! >>

Kurt lo guardò con espressione avvilita; si sentiva morire, gli si spezzava letteralmente il cuore nel vedere quanta poca fiducia Blaine nutrisse nelle sue capacità, a tal punto da decidere di vendersi ad un prezzo per cui, probabilmente, non ne sarebbe valsa neanche la pena.

Come era possibile che Blaine - il suo Blaine, l'uomo di cui era così ciecamente e follemente innamorato e nel quale riponeva tutta la sua fiducia - fosse così vigliacco?!

<< Blaine, quello non sei tu. >> disse il giovane Hummel, guardando dritto negli occhi il musicista << Forse nessuno lo saprà mai, perchè tutti crederanno che sia quello il vero Blaine Anderson, ma chi ti conosce veramente sa che non è quella la realtà e che ti stai semplicemente nascondendo dietro qualcosa che non ti rappresenta veramente! E per cosa, poi?! Per il successo?! Santo cielo Blaine, tu non sei così! >>

Blaine abbozzò un sorriso e rivolse al giovane Hummel uno sguardo di riconoscenza.

<< E' davvero bello da parte tua dirmi tutte queste cose. >> mormorò << Ma non serve a niente, Kurt; probabilmente tu sei la sola persona al mondo a pensarle e se davvero voglio tornare ad essere una persona importante, devo farlo seguendo le regole imposte da Brittany. >>

<< No, non devi! >> esclamò Kurt, alterandosi << Perchè non vuoi capire, Blaine?! Tu non hai bisogno di stare alle regole di Brittany, tu sei migliore di lei! Hai tutte le carte in regola per farcela anche da solo! >>

Blaine sospirò tristemente.

<< Kurt, io non sono così speciale come pensi tu. >> disse a mezza voce << Non sono un artista di talento, io sono solamente uno dei tanti cantantucoli da quattro soldi che scalano la vetta delle classifiche per un anno e poi precipitano inesorabilmente nel baratro! I veri grandi artisti sono altri, sono le loro canzoni quelle che verranno ricordate da qui all'eternità, di certo non le mie; loro scrivono la cena e io... beh, io sono solamente il dessert.* >>

Kurt guardò Blaine silenziosamente e strinse i pugni.

In quel momento la voglia di schiaffeggiarlo era più forte che mai, ma riuscì comunque a trovare la forza necessaria per trattenersi; sapeva che non sarebbe servito a niente, se non a peggiorare notevolmente le cose, rischiando addirittura di farli litigare pesantemente.

Però non poteva certo ignorare quel sentimento di rabbia, delusione e frustrazione che stava provando in quel momento a causa di Blaine.

<< Tu sei molto meglio del dessert. >> rispose a denti stretti, con un tono di voce a metà fra l'irritato e il consolatorio << E ho intenzione di dimostrartelo. >>

Si incamminò in direzione opposta alla macchina di Blaine, verso un enorme taxi posteggiato a pochi metri di distanza da loro.

<< Hey, dove stai andando?! >> domandò Blaine, senza però muoversi di un solo passo << Guarda che la mia macchina è qui! >>

<< Torno a casa da solo. >> rispose Kurt, quasi atono, senza neanche voltarsi << Ci vediamo direttamente stasera alla festa. >>

Blaine avrebbe voluto aggiungere altro - o provare almeno a rincorrerlo per fermarlo - ma  Kurt fu più veloce di lui e in men che non si dica salì a bordo del taxi, che partì alla volta di casa sua, nel giro di pochi rapidissimi istanti.

<< Ah...cazzo! >> imprecò il moro, tirando un calcio all' aria e poi sbuffando con tutto il fiato che aveva in corpo.

Era andato tutto troppo bene fino ad ora, era inevitabile che prima o poi ci sarebbero stati dei problemi; del resto, non sarebbe stata la sua vita se almeno per una volta fosse filato tutto liscio come l'olio! Ma per quale motivo i problemi dovevano essere proprio con Kurt?! 

Blaine salì velocemente in macchina, sbattendo con forza la portiera e infilando la chiave con un gesto secco.

" Coraggio Blaine, ora datti una calmata e vedi di non combinare casini. " si ammonì mentalmente, mettendo in moto l'auto " Questa sera alla festa si risolverà tutto quanto. "

Poi accese l'autoradio e partì in direzione di casa sua, canticchiando ad alta voce, così che il suono del suo canto potesse distoglierlo almeno per qualche minuto dal frastuono dei suoi pensieri.







N.d.A:  * Questa frase è presente anche nel film e mi andava sinceramente di riprenderla, perchè trovo che esprima alla perfezione il concetto e soprattutto descrive molto bene la sensazione di Alex/Blaine di non essere all'altezza degli altri. 

Eccoci qua... come vi avevo detto, le cose iniziano a movimentarsi! Del resto, non poteva mica andare sempre tutto per il meglio, qualche problemuccio è necessario, altrimenti poi che gusto c'è?!  Non posso naturalmente anticipare nulla a chi non ha mai visto il film, ma in fin dei conti mi conoscete, no? Vi prometto che farò del mio meglio per non creare problemi fra i nostri due innamorati. :)

Per il resto, non so ancora se il prossimo aggiornamento arriverà il 25 o il 26, ma dubito di poter postare prima, perchè il 24 dovrò già pubblicare altre due fan fiction ( il sesto capitolo della mia raccolta di Drabble, che se siete interessati è questa http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=888647&i=1 , e poi ho anche una one shot natalizia Klaine ) e devo anche lavorare sul capitolo dell'episodio natalizio per l'altra mia longfic su Blaine ( Sempre a titolo puramente informativo, questa http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=823418&i=1 ) .. per cui, vedreamo se riuscirò a non impazzire!

Voglio dirvi grazie per essere sempre così pazienti e sono contenta di poter condividere questa storia con voi. Ci tengo inoltre a ringraziare la mia "Musa", che ogni giorno mi sprona ad andare avanti, dimostrandomi che se voglio posso davvero fare tutto ciò che voglio.. inutile dirti ancora quanto tutto questo sia importante per me. Grazie.

Un bacione a tutti e... beh, Buon Natale. :)

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Capitolo 14
*** Capitolo 13 ***


Quella sera Kurt e Blaine andarono alla festa di Brittany da soli.

O meglio, Kurt andò da solo e Blaine si fece accompagnare dal suo manager, che aveva tanto insistito affinchè il musicista lo portasse con sè, per quanto quest'ultimo non avesse alcuna voglia di trascinarselo dietro; doveva fare pace con Kurt e con Puckerman appresso le cose non sarebbero state affatto semplici.

<< Wow, che casa enorme! >> esclamò Puck, non appena i due varcarono la soglia della villa di Brittany << Deve avere un sacco di soldi per permettersela! >>

<< Beh, è una stella del pop! >>  rispose Blaine, guardandosi intorno e cercando di farsi strada fra quella marea di persone << Immagino che tutti quei dischi e i concerti le fruttino parecchio denaro! >>

Puck storse il naso.

<< E dire che se avessi saputo giocare bene le tue carte, anche tu a quest'ora avresti una casa del genere. >> commentò << Ma chissà che tu non riesca finalmente a fare un po' di fortuna grazie a questo incarico! >>

Blaine sbuffò e lanciò al suo manager un'occhiata omicida.

<< Sbaglio o avevamo detto di non toccare l'argomento?! >> ribattè nervosamente << Piuttosto, hai visto Kurt per caso?! >>

<< Blaine, siamo qui da quindici secondi e ci sono all'incirca un'ottantina di persone solamente nell'atrio! >> replicò Puck << Che cosa diamine ti fa pensare che io sia riuscito a vedere Kurt qui nei paraggi?! >>

Blaine roteò gli occhi e fece una smorfia.

<< Devo trovarlo assolutamente. >> disse << Ho provato a chiamarlo per tutto il pomeriggio e non mi ha mai risposto; ho la sensazione che ce l'abbia con me! >>

Puck fece spallucce.

<< Non che abbia tutti i torti! >> fu il suo commento << Immagino che non gli vada giù il fatto che tu sia d'accordo con l'idea di modificare la vostra canzone secondo il volere di Brittany. >>

<< Beh, quindi tu pensi che non dovrei farlo? >> domandò confusamente Blaine.

<< Assolutamente no! >> ribattè Puckerman con decisione << Tu devi farlo, altrimenti rischi di rovinare ogni cosa! Insomma, lo vuoi o no quel lavoro?! >>

<< Dannazione Puck, ma da che parte stai?! >> esclamò Blaine esasperato << E tu dovevi essermi d'aiuto stasera?! Avrei fatto meglio a lasciarti a casa! >>

<< Perchè mi tratti così, io cerco di esserti utile! >>

<< Non mi sei affatto utile, mi irriti e basta! >>

<< Beh, allora non dovevi chiedermi di accompagnarti stasera! >>

<< Non ti ho mai chiesto di accompagnarmi, hai fatto tutto da solo e.. >>

<< Voi due sempre a discutere, eh?! Ogni volta che vi vede assieme state litigando per qualcosa! >>

Blaine e Puck si voltarono di scatto, ritrovandosi di fronte ad un sorridente e particolarmente raggiante Kurt, che teneva in mano un pacchetto di colore bianco avvolto da un nastrino dorato; per quell'occasione aveva scelto di indossare un paio di pantaloni rossi aderenti - e Blaine dovette faticare parecchio per non mettersi a fissarli in maniera troppo eloquente - abbinati ad una camicia bianca e ad un maglioncino che riprendeva lo stesso colore dei pantaloni, il tutto adornato da un cappello, anch'esso rosso.

Blaine trattenne il respiro e si morse con forza il labbro inferiore; il suo primo impulso sarebbe stato quello di correre fra le sue braccia e baciarlo con ardore, ma si rendeva conto che la situazione non era decisamente favorevole, per cui si limitò semplicemente a sorridergli e fargli un cenno con il capo.

<< Ciao. >> disse a mezza voce, guardando il giovane scrittore con espressione inebetita << Allora ce l'hai fatta a venire. >>

<< Non è stato poi tanto difficile. >> rispose Kurt, con un sorrisetto abbozzato << Mi è bastato prendere un taxi, ci ho impiegato meno di venti minuti! Non potevo certo restarmene a casa e permettere a Brittany di rovinare tutto il nostro lavoro! >>

Blaine e Puck si scambiarono uno sguardo preoccupato; non c'era niente di buono in quelle parole, entrambi avrebbero potuto scommetterci la testa.

<< Kurt, che cosa significa.. >>

<< Dov'è Brittany? >> domandò Kurt, senza neanche aspettare la fine della domanda << Ho urgentemente bisogno di parlare con lei, senza contare che questi dolcetti che le ho portato andrebbero messi in frigorifero! >>

Puck inarcò un sopracciglio.

<< Le hai portato dei dolcetti? >> domandò con fare diverito.

<< Mi hanno insegnato che non ci si presenta mai ad una festa a mani vuote! >> rispose Kurt, in tono quasi saccente << E poi, devo cercare di arrufianarmi un po' Brittany, data la richiesta che sto per farle! >>

Blaine lo guardò con espressione preoccupata.

<< Che richiesta? >> chiese.

<< Beh, mi sembra ovvio! >> replicò Kurt immediatamente << Voglio convincerla a non cambiare l'arrangiamento della nostra canzone! Mi rendo conto che quello che abbiamo scritto noi due non è carnale e sensuale come vorrebbe lei, ma quello che ha intenzione di fare distruggerebbe completamente tutto ciò che abbiamo fatto e demolirebbe il vero significato di quel brano! Lo sai anche tu Blaine, è inutile che mi guardi con quella faccia! >>

Si allontanò verso le scale che portavano al piano superiore, immediatamente seguito da Puck e Blaine, che arrancavano dietro di lui nel tentativo di fermarlo.

<< Kurt, ascolta...sei certo di volerlo fare?! >> strillò Puck alle sue spalle << Questa è una grande occasione per te e per Blaine, non ha molto senso rifiutarla solamente perchè Brittany ha deciso di fare qualche lieve ritocco alla vostra canzone! >>

Blaine fece una smorfia.

Non si trattava solo di qualche lieve ritocco, Kurt aveva ragione: Brittany aveva stravolto interamente il senso della loro canzone, a tal punto che Blaine aveva quasi la sensazione di aver lavorato a qualcosa di completamente diverso. Purtroppo, però, anche Puck aveva perfettamente ragione e Blaine sapeva benissimo che non poteva permettersi affatto di rinunciare a quell'incarico solamente per una sciocca questione di orgoglio.

Si sentiva completamente spaccato a metà: da una parte c'era la sua carriera, i suoi sogni di gloria e il suo irrefrenabile desiderio di rivalsa; dall'altra parte, c'era il suo cuore.

Una lotta decisamente impari, eppure Blaine  continuava a non capire a quale delle due parti dovesse arrendersi.

<< Kurt, dai....torna indietro! >> insistette Puck, dal momento che lo scrittore continuava ad ignorarlo << Blaine, porca miseria...dammi una mano! >>

Blaine fece per aprire bocca ed intervenire, ma proprio in quel momento i tre raggiunsero il primo piano e si ritrovarono di fronte proprio Brittany, che gli accolse calorosamente, gettandosi fra le braccia di Kurt e strillando di gioia.

<< Eccovi, finalmente! I miei compositori! >>

Kurt fece appena in tempo a cedere il suo pacchetto a Blaine per metterlo in salvo, prima di ritrovarsi intrappolato nella morsa della cantante, che si avvinghiò a lui e lo strinse a sè con fare quasi possessivo, come una bambina con il suo animaletto di peluche preferito.

<< Brittany, è bello vederti! >> rispose il giovane Hummel, con voce soffocata << Ma ho bisogno di aria, adesso! >>

Brittany si staccò dall'abbraccio, ridendo sommessamente.

<< Sono davvero felice che siate qui! >> esclamò << Che cos'è quello?! >>

Indicò con lo sguardo il pacchetto bianco, adesso fra le mani di Blaine.

<< Un pensierino per te, Brittany. >> rispose immediatamente il moro << Credo che tu debba metterlo in frigorifero. >>

Porse il pacchetto a Brittany, che subito lo consegnò ad un enorme energumeno dietro di lui, con la raccomandazione di seguire il consiglio di Blaine; poi si voltò nuovamente verso i tre uomini e sorrise ampiamente.

<< Allora, che ne pensate di questa festa?! >> chiese briosamente << Ho scelto di decorare tutto in stile orientale, proprio come un tempio di Buddha; non è semplicemente fantastico?! >>

 Blaine si guardò intorno e studiò attentamente l'arredamento; sembrava di essere davvero in un tempio di Buddha - prima era troppo concentrato su Kurt per rendersene conto- e doveva ammettere di trovare la cosa un tantino inquietante.

<< E' bellissimo, Brittany. >> rispose Kurt, frettolosamente << Comunque, ci sono alcune di cui vorremmo parlarti; io e Blaine siamo venuti qui per.. >>

<< Per dirti che non possiamo restare a lungo, perchè dobbiamo tornare a casa per scrivere l'ultimo verso che tu hai richiesto per la nostra canzone! >> lo interruppe Blaine, afferrando una tartina dal vassoio di un cameriere che passava di lì e ficcandoglielo in bocca << Ci dispiace, perchè questa festa sembra promettere molto bene... ma dobbiamo proprio andare! >>

Kurt lanciò a Blaine uno sguardo omicida, masticando lentamente e ingoiando il boccone, mentre Puckerman rideva sotto i baffi.

<< Cosa?! No, non potete andarvene adesso! >> protestò Brittany << E' ancora presto e poi non vi ho ancora mostrato la casa! Voglio farvi vedere il terrazzo, c'è una vista fantastica! >>

Kurt fece per replicare, ma la ragazza non gliene lasciò il tempo, afferrandolo per un braccio e trascinandolo con sè su per le scale, assieme a Blaine; ci vollero appena un altro paio di rampe prima di arrivare all'ultimo piano, poi i tre percorsero un lunghissimo corridoio, che sbucava proprio sull'enorme terrazza di cui Brittany aveva parlato.

<< Wow, è davvero immensa! >> esclamò Blaine, non appena si ritrovò fuori << Brittany, è da togliere il fiato! >>

Andò di corsa ad affacciarsi alla ringhiera, ammirando il meraviglioso panorama notturno di New York, con tutte le sue splendide luci e i rumori del traffico e delle strade; Blaine aveva sempre creduto che ci fosse qualcosa di davvero magico in tutta quella frenesia e poterla osservare così dall'alto dava lui un'incredibile  sensazione di potere e di superiorità.

" Allora è così che ci si sente ad essere in cima al mondo! " pensò " E' questo che si prova ad essere una leggenda! "

Si morse un labbro, appoggiandosi alla ringhiera con espressione pensierosa.

Che cosa avrebbe dovuto fare?! Rinunciare a tutto quello per seguire il suo cuore, facendo così ciò che era veramente giusto per Kurt e per sè stesso, oppure scegliere di essere egoista e andare in cerca di una felicità apparente, che lo avrebbe certamente ricoperto di gloria, costringendolo però a sacrificare ciò che veramente aveva un significato per lui?!

Blaine sbuffò; era ormai ad un impasse, prima o poi avrebbe dovuto prendere una decisione per non rischiare di impazzire. 

A quanto pare, però, Kurt aveva già scelto per conto suo quale dovesse essere la cosa migliore da fare e questa volta Blaine non potè impedirgli di farne parola a Brittany. Il ragazzo, infatti, prima ancora che Blaine avesse il tempo di intervenire, l'aveva presa da parte e, molto gentilmente, le aveva domandato di non apportare alcuna variazione alla loro canzone, così da non rischiare di andare ad intaccare il vero spirito di quel pezzo.

Purtroppo, però, la ragazza sembrò non capire quale fosse il problema.

<< Mi stai dicendo che non ti piace la canzone? >> chiese tristemente << Ma l' hai scritta tu! In fondo il testo resta sempre lo stesso, no?! >>

<< Brittany, non è questo il punto! >> replicò Kurt, cercando di non alterarsi troppo ma non riuscendo comunque a nascondere una punta d'irritazione  << Non è la stessa cosa, il tuo arraggiamento da tutto un altro senso a quel pezzo! Tu vuoi qualcosa di sensuale, ma questa canzone non ha niente di sensuale; parla di amore, di rivalsa, di ritrovare il coraggio di andare avanti anche con il cuore spezzato... così diventa un pezzo totalmente vuoto! Nessuno farà mai caso al testo, saranno tutti troppo concentrati su di te per apprezzare il vero significato di ciò che io e Blaine abbiamo scritto! >>

Il giovane Hummel si voltò verso Blaine, in cerca di sostegno, ma tutto ciò che ottenne fu semplicemente un suo sguardo mortificato.

Abbastanza da spezzargli letteralmente il cuore.

Come poteva Blaine restare in silenzio in un momento del genere?! Non aveva un briciolo di orgoglio, non un minimo di amor proprio?! Aveva deciso di svendersi per così poco, per uno stupidissimo primo posto in classifica?!  

Kurt si morse un labbro per trattenere le lacrime; non era quello il vero Blaine, non era il ragazzo orgoglioso, sensibile e fiero di cui si era innamorato.

Non era il suo Blaine.

<< Kurt, apprezzo moltissimo la tua sincerità. >> disse Brittany in tono pacato << Sul serio, è una cosa che ammiro molto in una persona e sono certa che tu sei davvero un incredibile Unicorno...ma questa è la mia canzone e voglio che le cose vadano come dico io! >>

Kurt guardò Brittany con sguardo attonito.

<< Unicorno? >> 

<< Sì Kurt, tu sei una persona fantastica! >> proseguì Brittany  << Sei speciale come un Unicorno, ma devi sapere che ci sono un sacco di artisti molto talentuosi e popolari che mi stanno con il fiato sul collo e l'unico modo che ho per assicurarmi il primo posto è sfruttare al massimo i miei talenti, perciò io voglio ballare! >>

Kurt abbassò tristemente lo sguardo, mordendosi ancora una volta il labbro e trattenendo le lacrime con tutte le sue forze.

<< Sei stato coraggioso, comunque. >> aggiunse Brittany, rivolgendo a Kurt un tenero sorriso << La tua franchezza è davvero lodevole! Tu e Blaine avete già fatto un ottimo lavoro, sono certa che anche l'ultima strofa della canzone sarà bellissima. >>

Kurt tirò su la testa e ricambiò il sorriso della ragazza con uno appena impercettibile.

<< Oddio, che sbadata! >> disse improvvisamente Brittany << Ho dimenticato di dare da mangiare al mio gatto, Lord Tubbington! E' meglio che vada immediatamente, non vorrei che a causa della fame venisse a infastidirci al Buffet! A presto ragazzi, ci vediamo per la registrazione del pezzo! >>

I due uomini salutarono allegramente Brittany e poi questa se ne andò di corsa, lasciandoli da soli su quell'enorme terrazza; per un po' rimasero semplicemente in silenzio, senza neanche incrociare i loro sguardi, fino a che Kurt finalmente non si decise a prendere la parola e a domandare, piuttosto nervosamente: << Perchè l'hai fatto?! >>

Blaine sollevò lo sguardo, indirizzandolo verso Kurt.

<< Che cosa?! >>

<< Blaine, non fare finta di non capire! >> ribattè Kurt, in tono adirato << Perchè non sei intervenuto?! Perchè non hai appoggiato la mia proposta di non toccare la nostra canzone?! Hai davvero deciso di non fare niente, di permettere a Brittany di rovinare tutto quello per cui tu ed io abbiamo lottato?! >>

Blaine sospirò con fare sconsolato.

<< Kurt, ne abbiamo già parlato! >> rispose << Hai perfettamente ragione, è sbagliatissimo nei miei confronti e non mi renderebbe certo una persona migliore! Ma hai una minima idea di quanto io abbia atteso questo momento, il momento in cui finalmente riesco a fare qualcosa di buono nella mia carriera di musicista?! Non posso rinunciarvi, non posso davvero permettermelo! >>

<< Blaine, perchè non capisci?! >> urlò Kurt, ormai del tutto spazientito << Non combinerai niente di buono così, finirai solo per dare agli altri un'immagine diversa da ciò che sei realmente, un'immagine vuota e superficiale.. proprio come quella che hai dato con il tuo vecchio disco! >>

Blaine lo guardò con espressione interdetta, la bocca semiaperta e gli occhi lucidi.

<< Il..il mio disco? >> domandò, con voce talmente lieve che Kurt quasi non riuscì a sentirlo.

Kurt si morse un labbro.

<< Ho comprato il tuo disco. >> confessò << L'ho ascoltato ieri notte, e... Blaine, quello non sei tu! Quei pezzi sono così vuoti, così privi di sentimento... tu non sei così, hai così tante cosa da dare al mondo! Non permettere a Brittany di rovinare tutto, non lasciare che distrugga quello che hai creato...quello che abbiamo creato! >>

Blaine sospirò tristemente e storse il naso.

<< Tu mi sopravvaluti, Kurt. >> rispose << Io non sono così speciale come credi. >>

<< Lo sei, invece! >> insistette Kurt << Molto più di quanto credi! >>

Blaine non disse niente e guardò il ragazzo dagli occhi chiari dritto negli occhi; aveva uno sguardo così puro e sincero, sapeva che per nulla al mondo avrebbe mai potuto mentirgli.

E allora perchè si rifiutava di crederci?!

<< Kurt, io.. >> balbettò il musicista, distogliendo lo sguardo << Ascolta, è meglio se ce ne torniamo a casa e cerchiamo di scrivere quell'ultima strofa; fra due giorni dobbiamo registrare. >>

Kurt sospirò tristemente e fece segno di sì con la testa.

<< Bene. >> fu la sua risposta secca, la voce rotta dalle lacrime che stava disperamente cercando di trattenere << Andiamo. >>
 
 
 


*
 
 


Erano già trascorse due ore da quando Kurt e Blaine avevano abbandonato la festa per recarsi a casa del musicista, nel tentativo di buttare giù qualche idea per quell'ultima strofa, ma tutto quel tempo non erano riusciti a scrivere neanche una sola parola. Kurt era come bloccato, sembrava quasi che non avesse più energie, come se qualcuno avesse completamente risucchiato ogni essenza vitale dal suo corpo.

Come un giocattolo senza le sue pile, abbandonato a terra del tutto privo di vita, senza un'anima.

Blaine, seduto al suo solito posto al pianoforte, guardò il giovane Hummel con sguardo implorante, alla disperata ricerca di un segno; sarebbe stata sufficiente solo una parola, anche solo uno sguardo che lo rassicurasse e che lo facesse sentire al sicuro, dandogli così la sensazione che tutto sarebbe andato per il meglio.

Ma Kurt non riusciva neanche a trovare il coraggio per guardarlo negli occhi.

Dopo aver tamburellato a lungo con le dita sul suo blocco note, il giovane scrittore gettò a terra la penna che teneva in mano e si alzò di scatto dalla sua postazione sul divano.

<< Non posso farlo. >> disse << Scusami Blaine, così non ci riesco! >>

<< Kurt, ti prego! >> lo implorò Blaine, alzandosi a sua volta << Non puoi lasciarmi proprio adesso, non ora che siamo quasi arrivati alla meta! Ho bisogno di te, Kurt! >>

<< Ah sì, e per cosa?! >> replicò astiosamente Kurt << Per aiutarti a svenderti meglio?! Scordatelo, non ci penso neanche! Non ho alcuna intenzione di assecondarti, sai come la penso; per me avresti dovuto rinunciare a questo stupido incarico. >>

<< Kurt, ma perchè fai così?! >> gli rispose Blaine a tono << Perchè non provi per un attimo a metterti nei miei panni, perchè non cerchi di  capire come mi sento io?! Sei davvero così ottuso?! >>

Kurt fece una smorfia.

<< Ottuso?! Io?! Come puoi essere così ingrato?! Io ti ho supportato, ho creduto in te quando tu avevi paura di non farcela...ho creduto in te anche se non ero in grado di credere in me stesso! >>

Era completamente rosso in volto e respirava affannosamente; da molto tempo non si sentiva così arrabbiato con qualcuno, non ricordava di esserlo stato tanto neanche con Sloan.

Forse perchè Sloan non contava per lui neanche la metà di quanto facesse Blaine.

<< Sai una cosa, lascia perdere! >> esclamò poi, alzando le braccia al cielo in segno di resa << Tanto non sarei stato comunque in grado di scrivere nulla, me ne vado! >>

Si diresse verso l'attaccapanni per recuperare il suo cappotto e proprio in quel momento Blaine strillò alle sue spalle: << Certo, vattene...scappa via come fai sempre! Dimostra ancora una volta che Sloan aveva ragione! >>

Kurt si voltò lentamente verso di lui, con sguardo vacuo.

<< Che cosa? >> chiese con voce flebile.

Blaine si morse un labbro, pentendosi amaramente per ciò che aveva appena detto; la rabbia gli aveva fatto dire cose che non pensava davvero, cose talmente cattive da fargli semplicemente desiderare di prendersi a pugni da solo.

Ormai, però, non poteva più tirarsi indietro.

<< Ho detto che Sloan aveva ragione. >> ripetè << Tu sei davvero come Sally Michaels, completamente! >>

Kurt sentì il cuore sgretolarglisi in petto lentamente; non poteva credere che Blaine - proprio Blaine, il ragazzo che amava e che mai e poi mai avrebbe desiderato ferire o deludere - pensasse una cosa simile su di lui.

<< Tu non.. tu non lo hai letto, vero? >> domandò, nonostante già conoscesse alla perfezione la risposta.

Voleva sentirla uscire dalle labbra di Blaine, pur sapendo che ciò non avrebbe fatto altro che incrementare il suo già immenso dolore.

Blaine abbassò nuovamente lo sguardo, gli occhi che lentamente gli si riempirono di lacrime. 

<< L'ho fatto. >> rispose, tirando su col naso << L'ho letto perchè volevo poter venire da te e dirti che quello stronzo di Sloan si sbagliava e che tu non sei affatto come Sally Michaels...ma temo di essermi sbagliato! >>

Kurt si mise a singhiozzare, le lacrime che senza sosta gli rigavano le guance ed un enorme groppo in gola che quasi gli impediva di parlare.

<< Non è vero.. >> gemette << Tu non lo pensi davvero! >>

<< " Una ragazza fragile, insicura, che si nasconde dietro la sua mediocrità pur di non ammettere la sua totale mancanza di coraggio". >> recitò Blaine, sollevando lo sguardo in direzione di Kurt << Sei tu Kurt, dalla prima all'ultima parola, e non te ne vuoi rendere conto! Te la prendi con me, mi rinfacci di non avere il coraggio di essere me stesso, ma tu non sei certo da meno: non riesci ad accettare il fatto di avere uno stramaledettisimo talento, hai troppa paura di far vedere agli altri quanto sei speciale e così ti nascondi dietro tutti quelli stupidi "Non sono capace" e "Non ce la posso fare".  Sei un insicuro Kurt e non ti libererai mai del fantasma di Sally Michaels, perchè tu vuoi che lei rimanga attaccata a te! Per cui non venire a farmi la predica, non sei certo la persona più adatta. >>

Kurt era ormai in un mare di lacrime; quelle parole penetravano nella sua carne come lame arrugginite, feceva così male che il giovane scrittore avrebbe tanto voluto mettersi a urlare e contorcersi a terra per il dolore.

Ma non fece niente di tutto ciò.

Piuttosto, si asciugò le lacrime e cercò di ricomporsi, infilando il cappotto e afferrando il suo cappello.

<< Bene. >> mormorò, avviandosi verso la porta d'ingresso  << Io allora tolgo il disturbo! Tanto è evidente che qui sono di troppo. >>

<< Kurt, aspett.. >>

Blaine non fece in tempo a finire la frase che Kurt era già corso fuori da casa sua, sbattendo violentemente la porta; i suoi singhiozzi erano così forti che Blaine riusciva a sentirli persino dal suo soggiorno.

Il musicista si lasciò cadere a peso morto sul divano, lanciando un grido strozzato.

<< Dio, quanto sei stupido! >>

Si coprì il viso con le mani e si abbandonò ad un pianto silenzioso, che non gli procurò alcun dolore, facendolo semplicemente sentire vuoto e freddo dentro.

Del resto, come avrebbe potuto sentire dolore, se ormai non c'era rimasto più niente dentro di lui?! Aveva perso tutto: il suo orgoglio, la sua dignità, quel poco di amore che provava ancora nei suoi confronti.

Aveva perso Kurt.

Improvvisamente tutto sembrò avere nuovamente un senso e gli parve di avere finalmente davanti agli occhi le risposte a tutte quelle domande che lo avevano così tanto tormentato nell'arco delle ultime ore.

Solo che, adesso, di quelle rispose lui non sapeva proprio che cosa farsene.








N.d.A: Vi chiedo perdono; non ho aggiornato per una settimana e adesso me ne esco con un capitolo del genere...so che vorreste uccidermi!

Cercherò di giustificarmi dicendovi che la storia deve andare così, che senza un po' di drama non si può andare avanti e che comunque stiamo parlando dei Klaine, per cui alla fine il lieto fine non può che essere assicurato! xD

Vi prego, non odiate Blaine...lo so che sembra uno stronzo (un po' lo è, va bene) ma ovviamente non lo fa con cattiveria! E' sempre vissuto con il desiderio di riscatto,  con la voglia di dimostrare la sua forza e il suo talento, ma anche lui ha tanta paura di non essere all'altezza delle sue aspettative. E' insicuro, proprio come il vero Blaine (quello della serie) nel quale, devo ammettere, io mi identifico moltissimo. Forse giustifico questo Blaine perchè mi ci rivedo un sacco, non so...ma prometto che alla fine della storia non vi deluderà.

A presto (prometto che adesso gli aggiornamenti saranno nuovamente più rapidi! )

Un bacione. <3

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Capitolo 15
*** Capitolo 14 ***


Quella notte Blaine non riuscì a chiudere occhio, rimase per tutto il tempo sveglio a rigirarsi frale lenzuola, maledicendosi mentalmente per essere stato tanto cattivo con Kurt; non capiva perchè avesse reagito in quel modo, non riusciva proprio a spiegarsi il motivo che lo avesse indotto a dire tutte quelle cose tanto crudeli, che forse neanche pensava veramente.

Paragonare Kurt a Sally Michaels...che diavolo gli passava per la testa?!

Aveva spezzato il cuore del ragazzo che amava -  gli erano bastate poche parole per ridurlo completamente in frantumi - e la cosa peggiore era che Blaine se ne rendeva perfettamente conto, tanto che avrebbe voluto volentieri  prendersi a pugni da solo per tutto ciò che aveva fatto. 

Puck aveva cercato di tranquillizzarlo, dicendogli di non prendersela più di tanto e di pensare esclusivamente alla carriera - "Lascia stare Blaine, non ne vale la pena! Gli uomini vanno e vengono, ma questa è la tua grande occasione e non avrai alcuna seconda possibilità; devi cogliere la palla al balzo, e devi farlo adesso! " -  ma non era servito a niente, Blaine non riusciva comunque a smetterla di pensare a Kurt e a tutto il male che gli aveva fatto.

Avrebbe volentieri passato tutta la giornata a maledirsi fra le coperte, ma fu costretto a cambiare il suo programma, a causa di una telefonata improvvisa della manager di Brittany, che lo informava del fatto che - per una serie di ragioni burocratiche - avevano dovuto anticipare la registrazione del brano di un giorno e che, di conseguenza, avrebbe dovuto presentarsi agli studi di registrazione a mezzogiorno in punto.

Fu davvero faticoso per Blaine, qualunque cosa che riguardasse quella canzone lo costringeva  inevitabilmente a pensare a Kurt, senza contare poi che - e questo gli venne in mente solo quando si trovava già a metà strada per gli studios ed era ormai troppo tardi per tornare indietro - non era riuscito a scrivere la strofa mancante che Brittany aveva richiesto, per cui non aveva la minima idea di come avrebbero potuto registrare una canzone incompleta.

<< Hey, eccoti qua! >> lo accolse allegramente Santana, non appena il giovane musicista mise piede dentro all'edificio << Sei perfettamente puntuale! Vieni, Brittany ti aspetta al piano di sopra. >>

La ragazza lo scortò al piano superiore, percorrendo una ripida scalinata, che lasciò il musicista completamente senza fiato; decisamente aveva bisogno di ritornare in palestra, stava diventanto davvero troppo fiacco per essere un ragazzo che non aveva neanche raggiunto i trent'anni.

<< Beh, eccoci qua. >>  esclamò Santana, non appena i due giunsero in cima << La sala di registrazione è in fondo a destra, Brittany è già dentr..ehy, ma che hai?! Sembri distrutto! Bastano così pochi gradini per metterti ko?! >>

Blaine non rispose e cercò di rifiatare.

Ovviamente non si trattava solo dei gradini - per quanto anch' essi avessero comunque contribuito a provarlo ulteriormente - lui era già abbastanza depresso ed avvilito a causa di Kurt, anche se non avrebbe mai avuto il coraggio di ammetterlo davanti a Santana; del resto lei era una perfetta sconosciuta e se non si era sfogato fino in fondo neanche con Puck, perchè mai avrebbe dovuto farlo con lei?!

<< Sono.. fuori allentamento. >> ansimò << Immagino di dover tornare in palestra. >>

La mora sgignazzò e poi rivolse al riccio uno sguardo eloquente.

<< E dimmi, dove sta Kurt?! >> chiese, in tono allusivo << Mi aspettavo di vederlo qui assieme a te! >>

Blaine si morse un labbro e poi fece una smorfia; ecco che cosa detestava nelle donne, il loro maledettissimo e fin troppo pungente sesto senso!

<< Beh, ecco.. >> balbettò, abbassando lo sguardo per l'imbarazzo << Lui aveva da fare. >>

Santana emise una specie di verso gutturale, con scetticismo; era abbastanza chiaro che non se la fosse bevuta.

<< Oh, è un vero peccato! >> disse, facendo spallucce << Salutalo tanto da parte mia, quando lo vedi. >>

Blaine annuì silenzioso.

Se solo avesse saputo se e quando avrebbe potuto rivederlo!

<< Beh, ci vediamo, Santana. >>  fece il moro frettolosamente, allontanandosi verso la sala di incisione << Grazie di tutto. >>

La ragazza lo salutò con un cenno del capo, per poi urlare alle sue spalle - una volta che si fu allontanato abbastanza - in tono quasi provocatorio: << E' davvero un ragazzo speciale; tienitelo stretto! >>

Blaine non rispose - non aveva molto senso farlo - e continuò a camminare a testa bassa, mordendosi energicamente il labbro inferiore; sembrava quasi che Santana lo facesse apposta - che avesse qualche speciale potere psichico, oltre ad un eccellente e pericoloso sesto senso? - e che in un modo o nell'altro stesse cercando di sgridarlo o, peggio ancora, di infierire su ciò che era accaduto.

" Come se non stessi già abbastanza di merda per conto mio! " bubbolò mentalmente il musicista, raggiungendo finalmente la sala dove Brittany lo stava aspettando.

Riusciva a vedere la ragazza attraverso la porta a vetri: stava provando alcuni passi di danza particolarmente sensuali, probabilmente la coreografia di qualche canzone, forse proprio della loro canzone.

La loro canzone.

Blaine si chiese se poteva ancora definirla tale, se davvero quella fosse ancora la loro canzone, sua e di Kurt; Brittany aveva davvero rovinato tutto?! Era riuscita a rompere tutta la magia che lui e Kurt erano riusciti a creare grazie a quella provvidenziale collaborazione?! Era riuscita a spegnere persino i loro sentimenti?!

Blaine si morse nuovamente il labbro e battè piano un pugno contro il vetro.

No, non era così, non per lui; niente avrebbe mai potuto distruggere ciò che provava per Kurt, niente lo avrebbe mai costretto a rinunciare ai suoi sentimenti per lui. Niente avrebbe potuto cambiare le cose, Blaine avrebbe continuato ad amare Kurt, qualunque cosa fosse successa! 

Se solo fosse stato lo stesso per Kurt, se solo...

<< Blaine, eccoti! >> 

Il musicista sussultò; era talmente preso dai suoi pensieri che non si era neanche accorto del fatto che Brittany si fosse appena affacciata alla porta, guardandolo con un enorme sorriso raggiante.

<< Ti stavo aspettando per registrare! >> disse allegramente  << Dai, andiamo! >>

Lo afferrò per un braccio e lo trascinò dentro alla sala d'incisione, assieme ad un gruppo di tecnici del suono, tutti visibilmente impazienti di dare inizio al lavoro.

<< Brittany, aspetta! >> la interruppe Blaine << Ascolta, sono davvero contento di vederti così entusiasta, però... beh, c'è una cosa di cui dovrei parlarti! >>

Brittany lo guardò curiosamente.

<< Che succede? >> chiese.

Blaine deglutì e abbassò vergognosamente lo sguardo.

Sapeva che avrebbe perso il lavoro se avesse detto lei la verità, ma non poteva certo nasconderle il fatto che lui e Kurt non avevano portato a termine il loro incarico e che non erano riusciti a scrivere la strofa mancante della canzone.  Probabilmente quella sarebbe stata la fine della sua carriera e di tutti i suoi sogni, ma in fin dei conti che importanza aveva?! Se non c'era più Kurt assieme a lui, tutto il resto non aveva davvero alcun senso.

 << Ecco..io... >> balbettò Blaine nervosamente <<  Beh, riguardo alla strofa mancante.. >>

<< Oh, sì! >> lo interruppe Brittany, saltellando con entusiasmo << Kurt mi ha fatto arrivare le parole per fax proprio questa mattina, sono bellissime! >>

Blaine guardò la cantante confusamente; di quali parole stava parlando?! In genere quella ragazza diceva tante cose strane, ma questa volta sembrava essere tremendamente seria; che Kurt avesse davvero scritto l'ultima strofa da solo, di suo pugno e senza dire niente a Blaine?!

<< Le... le parole? >> chiese il musicista, sempre più perplesso.

Brittany annuì ed estrasse dalla tasca dei pantaloni un foglietto spiegazzato, per poi porgerlo al ragazzo, che quasi glielo strappò dalle mani per leggerne il contenuto; il cantante riconnobbe immediatamente la calligrafia ordinata e svolazzante di Kurt - nonostante fosse piuttosto sbiadita a causa del fax - e non potè proprio trattenere le lacrime, una volta che i suoi occhi si posarono con attenzione su di essa.
 

" There are moments when I don't know if it's real, or if anybody feels the way I feel.
I need inspiration...not just another negotiation."  *   


Blaine cercò di non far vedere a Brittany quanto fosse toccato da ciò che aveva appena letto; lei  non lo sapeva - del resto, come avrebbe potuto?! - ma quelle parole erano indirizzate a lui, non c'era alcun dubbio.

Kurt voleva che Blaine sapesse come si sentiva in quel momento, a causa sua.

<< Blaine, tutto apposto?! >> domandò ad un tratto Brittany, incuriosita dallo sguardo perso del musicista.

Blaine tirò su col naso e abbozzò un sorriso, molto forzatamente.

" No, certo che no. " pensò  " Non può essere tutto apposto, non senza Kurt qui con me. "

<< Sì, certo. >> mentì << E' tutto ok. >>

Brittany sorrise allegramente.

Chiunque altro avrebbe capito immediatamente che c'era qualcosa sotto e che Blaine non stava affatto bene, ma fortunatamente la ragazza era abbastanza ingenua e svampita da non farci minimamente caso; se al posto suo ci fosse stata Santana, di certo sarebbe stato smascherato in meno di due secondi.

<< Dai Blaine, muoviamoci! >> esclamò con brio la cantante << Dobbiamo registrare due versioni della canzone, quella originale e il brano riarrangiato; ovviamente al concerto eseguiremo la mia versione, ma dobbiamo comunque registarle entrambe. >>

Il riccio fece segno di sì con la testa e poi seguì Brittany dentro alla cabina di registrazione, senza aggiungere altro;  se non altro, grazie a Kurt, Blaine aveva ancora quell'incarico e poteva ancora sperare nei suoi sogni di gloria e di rivalsa.

Che Kurt lo avesse fatto di proposito?! Che avesse voluto aiutare Blaine, nonostante fosse così irrimediabilmente arrabbiato con lui?! E tutto questo che cosa significava allora, che Kurt era davvero innamorato di Blaine e che lo era ancora, sebbene avesse il cuore completamente spezzato proprio a causa sua?!

Troppe domande e Blaine non era abbastanza lucido per sforzarsi di cercarvi risposta; lo avrebbe fatto più tardi, adesso doveva concentrarsi esclusivamente sul suo lavoro e non lasciarsi distrarre da nessuno di quei pensieri.

Poi, avrebbe avuto tutto il tempo che gli serviva per porre rimedio ai suoi sbagli.
 
 


*
 
 


<< Bene, allora ci vediamo sabato per il concerto! Mi raccomando, ricordati che ti aspetto nel primo pomeriggio per le prove, non fare tardi! >>

Blaine fece segno di sì con la testa e dopo aver stretto la mano a Brittany, abbandonò di corsa gli studi di registrazione e si precipitò al parcheggio, montando in macchina e partendo a tutto gas verso l'officina dove lavorava Finn, il fratellastro di Kurt.

Non sapeva per quale ragione avesse deciso di andarci, fu una decisione del tutto spontanea e per niente ponderata; era certo di trovarvi anche Kurt e aveva semplicemente deciso di volerlo vedere, di parlargli e cercare di convincerlo a perdonarlo per ciò che aveva fatto.

Non aveva la più pallida idea di che cosa dirgli, non sapeva neanche se lui avrebbe voluto ascoltarlo, ma doveva tentare; non poteva rinunciare a lui senza lottare, non se lo sarebbe mai e poi mai perdonato.

Poteva anche essere un vigliacco, ma non avrebbe mai lasciato che Kurt uscisse dalla sua vita tanto facilmente.

Quando finalmente raggiunse la sua meta, ci mise un po' prima di decidersi finalmente ad entrare; non era del tutto certo di ciò che stava per fare e aveva tanta paura di combinare uno dei suoi soliti disastri e di rovinare ulteriormente le cose. Beh, non che ci fosse rimasto poi molto da rovinare, Blaine credeva ormai di aver commesso già fin troppi errori.

Chiuse gli occhi e tirò un enorme sospiro d'incoraggiamento.

" Coraggio Blaine, devi farlo! Non puoi rinunciare a lui senza combattere. "

Poi riaprì gli occhi e, con passo sicuro, si avviò verso l'ingresso dell'officina, rallentando tuttavia a pochi passi dalla porta; si soffermò per pochi istanti, prima di emettere un secondo respiro profondo e decidersi finalmente a varcare la soglia.

<< E' permesso? >> domandò timidamente.

L'officina era completamente vuota, fatta eccezione per un' unica persona che Blaine riconobbe immediatamente come il fratellastro di Kurt, sebbene questi fosse rivolto di spalle e il musicista non potesse distinguerne i lineamenti del viso.

Finn si voltò lentamente e non appena i suoi occhi si posarono sulla figura di Blaine, il suo volto venne solcato da un'espressione visibilmente furente.

<< Tu che diavolo ci fai qui? >> domandò rabbiosamente << Chi ti ha dato il permesso di venire a disturbare?! >>

Blaine sussultò.

L'ultima volta che lui e Finn avevano passato del tempo assieme, quest'ultimo si era comportato in maniera decisamente cortese ed amichevole nei suoi confronti, per cui Blaine presumette che Kurt gli avesse raccontato tutto della loro discussione della sera precedente.

Beh, non poteva certo dargli torto se ce l'aveva così tanto con lui.

<< Finn, ascolta.. >> farfugliò Blaine << Volevo solo parlare con Kurt. >>

<< E tu pensi che io te lo permetterò?! Scordatelo amico, non lo farai soffrire un'altra volta. >>

Blaine sospirò: << Finn, per favore! Non voglio fargli del male, io.. >>

<< E dire che all'inizio mi piacevi anche! >> sbraitò Hudson << Pensavo che tu fossi un tipo apposto, che per una volta mio fratello non avrebbe sofferto... sei davvero uno stronzo! >>

Blaine incominciò ad innervosirsi.

<< Finn, dannazione! Perchè non ti fai i fatti tuoi e non mi lasci parlare con Kurt?! >>

<< Hey, non farmi arrabbiare Hobbit! Non ci metto niente a farti un occhio nero, sai?! Se provi anche solamente a... >>

<< Finn, ma allora lo fai apposta?! Quante volte devo dirti che non voglio che tu ti immischi nella mia vita privata?! >>

Finn e Blaine si voltarono e si ritrovarono di fronte Kurt, con le braccia posate sui fianchi in segno di irritazione ed uno sguardo particolarmente stizzito; Finn arrossì e abbassò timidamente lo sguardo.

<< Scusa Kurt, ho pensato.. >>

<< Qualunque cosa tu abbia pensato, ora non è più necessaria! >> rispose Kurt severamente << Me la sbrigo da solo, ok?! Ora vai in ufficio, Rachel ti vuole al telefono. >>

Finn fece segno di sì con la testa e si allontanò, rivolgendo a Blaine un ennesimo sguardo omicida prima di scomparire del tutto; il musicista si voltò verso Kurt e lo sguardò con aria perplessa.

<< Tuo fratello ha la pessima abitudine di mettersi sempre in mezzo! >> disse in tono divertito, cercando di sdrammatizzare << E' una specie di talento naturale, per caso?! >>

Kurt non rise - neanche un sorrisetto abbozzato - e abbassò di colpo lo sguardo, per non costringersi a guardare Blaine dritto negli occhi; sapeva che si sarebbe sentito estremamente vulnerabile se mai l'avesse fatto.

<< Che cosa ci fai qui? >> domandò a mezza voce.

Blaine si morse un labbro e si lasciò sfuggire un lieve sospiro.

<< Volevo... volevo parlarti, Kurt. >> rispose << Oggi io e Brittany abbiamo registrato la canzone, e... beh, la tua ultima strofa era davvero molto bella. >>

Kurt sollevò leggermente lo sguardo, senza però decidersi a rivolgerlo direttamente a Blaine.

<< Grazie. >> disse semplicemente, con voce atona.

Blaine deglutì e cercò di avvicinarsi un po' di più a lui.

<< Kurt, ascolta.. io.. >>

Si interruppe.

Lui che cosa?! Che cosa voleva dire a Kurt?! Che era uno stronzo, che l'ultima cosa al mondo che avrebbe voluto fare era ferirlo, che si sarebbe volentieri preso a pugni da solo per essere stato così stronzo e insensibile?! Che lo amava, lo amava pazzamente, a tal punto da non riuscire a dormire la notte senza di lui?!

Alla fine, optò per la cosa più semplice da dire.

<< Mi dispiace. >>

Kurt tirò su col naso e si asciugò le lacrime - lo fece di nascosto, ma Blaine se ne accorse comunque e questo lo portò ad avvicinarsi ulteriormente a lui - senza dire neanche una parola.

<< Kurt, mi dispiace. >> disse ancora Blaine << Non avrei dovuto dirti tutte quelle cose, non le pensavo davvero! Tu non sei come Sally Michaels, io non so perchè l'ho detto; ero arrabbiato, nervoso, avevo paura di perdere quell'incarico e di ritrovarmi di nuovo senza sogni e senza speranze, ma non ho mai pensato nulla di simile! Ti prego, Kurt.. perdonami. >>

Kurt abbozzò un sorriso e finalmente si decise a guardare Blaine negli occhi; aveva un'espressione a dir poco afflitta, sembrava davvero sul punto di scoppiare a piangere da un momento all'altro.

Ma non lo fece, sicuramente per non dare a Blaine la soddisfazione di vederlo così debole di fronte a lui.

<< Apprezzo molto le tue scuse. >> rispose, piuttosto freddamente << E sappi anche che le accetto, Blaine. Ma forse non avevi poi tutti i torti riguardo alla storia di Sally Michaels: a volte mi comporto
davvero come se fossi lei. >>

<< Che cos...no! Kurt, questo non è vero..io.. >>

<< Blaine, va benissimo così. >> lo interruppe lo scrittore << Avevi perfettamente ragione, io ancora non  sono abbastanza forte per liberarmi dallo spettro di Sally Michaels! Ma lo farò, lo prometto; a partire dalla prossima settimana. >>

Blaine guardò il ragazzo confusamente.

<< Che..che cosa succede la prossima settimana? >> osò domandare.

Kurt sospirò profondamente.

<< Me ne vado in Florida. >> rispose << Mi trasferisco lì; mia zia lavora come pubblicitaria e mi ha proposto di andare a lavorare per lei. A dire il vero, non lavorerò proprio per lei e non è che questo si possa definire un vero e proprio lavoro, ma.. beh, è comunque un punto di partenza. >>

Blaine rimase letteralmente senza parole.

Florida?! Kurt aveva davvero intenzione di partire, di andarsene e non ritornare più?! E che cosa avrebbe fatto Blaine senza di lui?!No, non poteva permetterlo... assolutamente no.

<< Kurt, non puoi! >> obiettò il musicista, in tono implorante << Non ha alcun senso, perchè in Florida?! Puoi restare anche qui a New York, potrebbe essere proprio questo il tuo punto di partenza! Non hai bisogno di andare tanto lontano, puoi restare anche qui.. puoi restare con me. >>

Si avvicinò ulteriormente a Kurt e lo prese per mano.

<< Resta qui con me, ti prego. >> disse, guardandolo dritto negli occhi.

Kurt emise una specie di gemito e per qualche secondo sembrò davvero essere sul punto di cedere; ma gli bastarono appena pochi secondi per abbandonare quello stato di torpore e staccarsi da lui, un un gesto secco e immediato.

<< Blaine, mi dispiace. >> bubbolò << Ho preso questa decisione e non ho intenzione di tornare indietro. Ho promesso a Brittany che avrei assistito al concerto, per cui sabato sera ci sarò...ma non verrò a cercarti, e credo che tu dovresti fare lo stesso. Mi dispiace Blaine, ma è la soluzione migliore per entrambi. >>

Blaine serrò i pugni e si morse con figore il labbro inferiore.

Come poteva essere la soluzione migliore, se faceva così male?! Kurt non capiva, non si rendeva conto che non era così che dovevano essere affrontare le cose. Ancora una volta, lui stava scappando dalle sue paure senza neanche provare ad affrontarle a viso aperto.

<< Kurt, io.. >>

<< Blaine, vorrei che tu te ne andassi. >> disse Kurt, ormai sull'orlo delle lacrime << Per favore, vattene via. >>

Blaine non aggiunse altro e si limitò a salutare Kurt con un lieve cenno del capo, uscendo dall'officina e dirigendosi lentamente verso la sua macchina.

Non poteva essere finita davvero, si rifiutava categoricamente di crederlo; sapeva che Kurt era innamorato di lui, poteva sentirlo chiaramente. 

Non era qualcosa che riusciva a spiegarsi, però Blaine  sapeva che era esattamente così che stavano le cose: sentiva che Kurt lo amava proprio come faceva lui e non gli avrebbe mai e poi mai permesso di andarsene.

Una volta montato in macchina, accese l'autoradio e aspettò qualche minuto prima di mettere in moto, concedendosi un po' di tempo per riflettere; doveva trovare il modo di convincere Kurt a restare e doveva farlo il prima possibile, non più tardi del concerto di Brittany.

Ad un tratto, ebbe un'illuminazione: eccola lì, la soluzione perfetta, ciò che avrebbe permesso a Blaine di riconquistare Kurt, mostrandoli quanto sincero e profondo fosse il suo amore.

Blaine sorrise con soddisfazione e mise in modo l'auto.

Sarebbe riuscito a riconquistare Kurt, e lo avrebbe fatto nel migliore dei modi: esattamente come aveva cominciato.








N.d.A: * TRAD: Ci sono dei momenti in cui non so se questo è reale, o se qualcun altro si sente come mi sento io. Ho bisogno di ispirazione e non solo di un altro compromesso."

Allora... Questo capitolo non è molto lungo, chiedo venia! Diciamo che il prossimo sarà molto più denso e corposo, per cui per adesso non potevo sbilanciarmi più di tanto! La situazione è quella che è, Kurt e Blaine sono ormai arrivato ad un punto di non ritorno...ma chi lo sa come andranno a finire davvero le cose! Beh, chiunque abbia visto il film lo sa... in ogni caso, assicuro che ci saranno interessanti risvolti.

Un buon 2012 a tutti, sebbene un pelino in ritardo... spero che anche quest'anno lo passeremo all'insegna di Glee e della Klaine..e io, personalmente, spero di continuare ad avere al mio fianco le persone meravigliose che ho avuto fino ad ora.

Un bacio e a presto.

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Capitolo 16
*** Capitolo 17 ***


Sabato sera arrivò più velocemente di quanto Kurt e Blaine avessero pensato e in men che non si dica, entrambi si ritrovarono al Madison Square Garden per il concerto di Brittany.

Non insieme, naturalmente: Blaine era dietro le quinte, dopo un'estenuante pomeriggio di prove assieme a Brittany, in attesa che arrivasse il suo turno di salire sul palco; Kurt, invece, se ne stava fuori dal teatro, in coda assieme a Finn e Rachel, aspettando che finalmente venissero aperte le porte e inveendo mentalmente - e non solo - contro tutti quelli adolescenti sovreccitati.

<< Dio, ma perchè ci troviamo qui?! >> bofonchiò Finn, dopo aver ricevuto l'ennesima gomitata nello stomaco da parte di qualche ragazzino << Uno di voi due potrebbe ricordarmelo, per favore?! >>

Kurt fece una smorfia.

<< Me lo sto chiedendo anche io. >> mormorò.

<< Kurt, che diamine stai dicendo?! >> lo ammonì Rachel << Non avevi detto che ci tenevi tanto a venire perchè lo avevi promesso a Brittany?! E anche tu, Finn, credi che non sappia quanto tu sia contento di trovarti qui?! Guarda che lo so che non vedevi l'ora di passare una serata a guardare Brittany mentre balla seminuda a pochi metri di distanza da te! >>

Finn arrossì di colpo.

<< G-guarda che non lo faccio con piacere! >> farfugliò, abbassando vergognosamente lo sguardo << Non ho alcuna voglia di vedere quello stronzo di Blain... aih! Rachel, ma sei pazza?! Perchè accidenti mi hai tirato un calcio?! >>

Rachel lanciò al suo fidanzato uno sguardo omicida.

<< Ci sei nato idiota, oppure hai avuto un tragico incidente durante la tua infanzia?! >> sbraitò << Non hai neanche un briciolo di sensibilità nei confronti di tuo fratello?! >>

<< Rachel, lascia stare. >> replicò Kurt << Non è un problema, davvero! Io..io sto bene. >>

Rachel lo guardò con espressione per niente convinta.

<< Ne sei davvero certo?! >> chiese << Senti, se vuoi possiamo anche andarcene! >>

<< Rachel, stai scherzando?! Ormai siamo in fila, non possiamo andare via! >> ribattè Kurt, con espressione accigliata << E poi, non sarebbe giusto; anche io ho scritto quella canzone e voglio essere presente quando verrà cantata, anche se non sarà nella versione che preferisco. >>

La giovane ebrea guardò il suo amico con una leggera punta di incertezza.

<< Kurt, sei sicuro che non ti faccia troppo male? >> insistette.

Kurt si morse un labbro e abbassò tristemente lo sguardo.

<< Fa male da morire. >> rispose sinceramente << Ma non ho alcuna intenzione di tirarmi indietro; non voglio dare a Blaine la soddisfazione di guardare fra il pubblico e non vedermi, non voglio che pensi che io sia scappato via ancora una volta! >>

Rachel annuì, mettendogli una mano sulla spalla.

" E poi "  aggiunse mentalmente  " Voglio rivederlo un'ultima volta, prima di partire."

Finn si guardò nervosamente intorno, sbuffando.

<< Insomma, quanto ci vuole ancora?! >> bofonchiò << Ho bisogno di sedermi, stiamo in coda da troppo tempo e mi fanno male le gambe! >>

<< Finn, smettila di lamentarmi come se fossi un bambino di cinque anni! >> replicò Rachel, al culmine dell'esasperazione << Oh, guarda: stanno aprendo le porte! Adesso vuoi darti una calmata, per favore?! >>

Finn annuì silenziosamente e Kurt si lasciò sfuggire un risolino; se non altro quell'imbranato di suo fratello avrebbe risollevato notevolmente i toni di quella serata, probabilmente Kurt sarebbe stato troppo impegnato a guardarlo male o a sgridarlo per qualcosa, e così non sarebbe riuscito neanche a trovare il tempo per pensare a Blaine.

O almeno, questo era ciò che sperava; il giovane scrittore sapeva quanto fosse difficile per lui non pensare a Blaine, lo faceva ininterrottamente da giorni ormai.

Buffo, aveva già sofferto per amore, eppure stavolta era completamente diverso; le altre volte era stato facile dimenticare, nonostante il dolore, ogni volta Kurt era sempre riuscito a riprendersi facilmente perchè, in fin dei conti, con nessuna di quelle persone aveva mai avuto la sensazione che sarebbe durata per sempre.

Neanche con Sloan.

Sì, Kurt comprendeva molto bene di essere stato notevolmente attratto da quell'uomo un tempo, ma probabilmente non ne era mai stato davvero innamorato! Lo ammirava, era indubbiamente soggetto al suo fascino, forse all'epoca credeva veramente di provare qualcosa di profondo ed intenso per lui.

Ma non era così: Kurt non aveva mai sentito il cuore battergli talmente forte da rischiare addirittura di scoppiargli in petto; non si era mai letteralmente perso nei suoi occhi castani - neanche lontanamente belli ed espressivi come quelli caramellati di Blaine -  dimenticandosi perfino chi fosse e dove si trovasse; non si sentiva cedere le gambe, aggrovigliarglisi lo stomaco e mancare completamente il fiato ogni volta che lui gli sfiorava la mano, o gli sorrideva,  o pronunciava il suo nome.

Non era Sloan la sua anima gemella, l'altra metà del suo cuore, la tessera mancante che completava alla perfezione il suo mosaico...lui non era niente.

Lui non era Blaine.

Kurt tirò su col naso, mentre finalmente lui e i suoi amici riuscivano ad entrare dentro al teatro, con i loro biglietti saldamente in mano, come a voler rivendicare il loro diritto di trovarsi lì. 

Blaine, Blaine, Blaine, Blaine... era la sola cosa a cui riusciva a pensare, la sola cosa per cui sentiva che valesse davvero la pena vivere.  

Il solo che avrebbe voluto davvero al suo fianco, per il resto della sua vita.

E allora perchè aveva deciso di rinunciarvi?! Perchè voleva privarsi di qualcosa che avrebbe potuto renderlo tanto felice? Da che cosa voleva scappare?! Era praticamente ad un passo dalla felicità e invece di provare ad allungare una mano verso di essa per provare ad afferrarla, aveva deciso di fare un balzo all'indietro, rischiando così di sprofondare nell'abisso più totale.

Sin da quando era piccolo, suo padre gli aveva sempre detto che quando si desidera una cosa con tutto il cuore bisogna lottare con le unghie e con i denti pur di ottenerlo, e che rinunciare senza neanche aver fatto un tentativo è decisamente la cosa peggiore che si possa fare.

" Nessuno mette all'angolo gli Hummel", questo diceva sempre; certamente non sarebbe stato fiero di lui se avesse saputo a che cosa sta rinunciando, senza neanche sforzarsi di combattere.

<< Kurt, i nostri posti sono da quella parte. >> disse ad un tratto Rachel, senza però che il ragazzo riuscisse a prestare effettiva attenzione alle sue parole; quella voce era solamente un indistinto e fastidioso sottofondo dei suoi pensieri.

<< Kurt, mi senti?! >> ripetè la sua amica, afferrando per un braccio e dandogli uno strattone << I nostri posti sono in quel settore, muoviamoci ad occuparli prima che tutta questa marea di gente ci calpesti! >>

Kurt annuì senza troppo entusiasmo, seguendo silenziosamente Rachel e Finn verso i loro posti; erano pericolosamente vicini al palco ed in una posizione perfettamente centrale, così che Kurt sarebbe certamente riuscito a vedere Blaine in maniera assolutamente perfetta e ben definita.

Diamine, da quella distanza avrebbe potuto persino distinguere il colore dei suoi occhi! Come accidenti era venuto in mente a Brittany di riservare loro delle postazioni tanto privilegiate?!

<< Wow, ma si vede benissimo! >> esultà Finn, rigirando così - sebbene involontariamente- il coltello nella piaga << Scommetto che da qui potrei addirittura contare tutte le goccioline di sudore dei ballerini! >>

Kurt fece una smorfia; disgustoso, oltre che del tutto inappropriato.

<< Ti auguro che Rachel abbia il mal di testa ogni sera per le prossime tre settimane! >> blaterò a bassa voce, ma non abbastanza da non permettere al fratellastro di udirlo << Mai una volta che tu sappia quando è il momento di tacere! >>

Finn inarcò entrambe le sopracciglia e storse il naso.

<< Hey, si può sapere perchè ce l'hai con me?! >> sbraitò << E' da quando siamo arrivati che mi tratti male, che cosa ti ho fatto?! >>

<< Sai Rachel, credo di aver risolto il mistero! >> bubbolò Kurt << Nessun incidente durante la sua infanzia, probabilmente Carole lo ha partorito con qualche neurone in meno! >>

<< INSOMMA, LA VOLETE SMETTERE TUTTI E DUE?! >>

Rachel si mise di fronte ai due ragazzi, con le braccia strette forte al petto ed un'espressione livida sul volto; si vedeva persino una piccola vena pulsare leggermente sopra la sua fronte. 

<< Ora voi due vi date una calmata,  vi mettete a sedere composti e guardate  tutto lo spettacolo in religioso silenzio. >>  disse, con tono di voce autoritario << Non sono venuta qui per sentire le vostre litigate, tanto più che voi non avete otto anni e io non sono certo la vostra baby sitter! Kurt, tu cercherai di goderti il concerto senza farti troppe masturbazioni mentali e senza lagnarti troppo tra una canzone e l'altra; Finn, tu te ne starai semplicemente zitto e immobile, senza dare alcun fastidio a Kurt! E se ti pesco anche solo una volta a sbavare su Brittany, sappi che tre settimane di mal di testa saranno il minimo! Sono stata abbastanza chiara?! >>

Kurt e Finn abbassarono lo sguardo contemporaneamente e fecero segno di sì con la testa.

<< Hai ragione, scusa. >> dissero all'unisono ( e Rachel per un attimo si aspettò che uno dei due avrebbe aggiunto un "mamma" alla fine della frase ).

La ragazza si mise a sedere in mezzo ai due, con un sorrisetto soddisfatto sulle labbra.

<< Fantastico! >> esclamò << Adesso siamo tutti dell'umore adatto per goderci questo meraviglioso concerto! >>

Finn fece una smorfia e Kurt si morse con forza il labbro inferiore, sospirando tristemente.

Aveva la netta sensazione che quella sarebbe stata la notte più lunga di tutta la sua vita.
 
 


*
 
 



Il concerto era iniziato da poco più di mezz'ora e Kurt già non vedeva l'ora di ritornarsene a casa.

Continuava a chiedersi che cosa lo avesse spinto ad essere così altruista nei confronti di Brittany e accettare quell'invito, dal momento che in genere non riusciva davvero a sopportare quel genere di musica; insomma, che cosa c'era di tanto entusiasmante in una ragazza poco più che adolescente, seminuda, che si dimenava su un palco con delle movenze sensuali e provocanti, al ritmo di canzoni del tutto prive di sentimento e terribilmente commerciali?!

Il giovane scrittore si sporse leggermente dalla sua poltrona e guardò curiosamente in direzione di suo fratello: aveva gli occhi e la bocca spalancati, un'espressione che ricordava vagamente quella di un pesce appeso all'amo di un pescatore e forse presto avrebbe avuto bisogno di una bacinella per contenere tutta la sua bava.

Kurt rabbrividì.

" Disgustoso! Non ero mai stato tanto felice di essere gay come lo sono adesso! "

Poi guardò Rachel, seduta di fianco a lui, che stava chiaramente lottanto con tutte le sue forze per non mettersi a saltellare sulla sedia, in maniera a dir poco imbarazzante; Kurt alzò gli occhi al cielo e sospirò con esasperazione.

Avrebbe voluto essere interessanto allo spettacolo esattamente come lo erano i suoi amici, ma tutto quello che riusciva a fare era pensare a Blaine, domandandosi continuamente che cosa stesse facendo adesso che Brittany era da sola su quel palcoscenico; sapeva che si trovava da qualche parte dietro le quinte, aspettando con ansia il suo tanto atteso momento di gloria, il momento in cui finalmente avrebbe potuto mostrarsi al suo pubblico per ciò che era davvero: un vero e proprio artista, dotato di grande talento, anche se per dimostrarlo era stato costretto ad  accettare i peggior tipi di compromessi.

Quello che non sapeva, però, era che Blaine non era neanche lontanamente nervoso per la sua imminente esibizione con Brittany e che, al contrario, quella era decisamente l'ultima delle sue preoccupazioni; Kurt non poteva sapere - del resto, come avrebbe potuto? - che proprio mentre lui stava lottando strenuamente per non pensare a Blaine, questi non faceva che camminare nervosamente avanti e indietro per il suo camerino, domandandosi quanto lontano Kurt fosse dal palco, se fosse riuscito a guardarlo negli occhi durante la sua canzone, se le sue parole sarebbero arrivate al cuore del ragazzo che amava esattamente come lui sperava.

Nè Kurt nè Blaine sapevano che cosa stesse pensando l'altro, ma entrambi sentivano che qualcosa sarebbe presto accaduto, qualcosa di veramente intenso ed incredibilmente inaspettato.

Accadde all'improvviso: Brittany, dopo aver terminato il suo ennesimo numero, si avvicinò al bordo del palco, sollevando il microfono per aria e urlando con tutto il fiato che aveva in corpo: << Ciao New York, ti adoro! >>

Poi, dopo che gli applausi furono scemati, la ragazza rivolse al suo pubblico un piccolo inchino, per poi risollevarsi e portarsi nuovamente il microfono alle labbra per parlare.

<< Sono davvero felice di vedervi così numerosi. >> disse dolcemente << Adesso però vorrei farvi ascoltare qualcosa di nuovo e davvero originale, qualcosa che nessuno ha mai ascoltato fino ad ora. >>

<< Hey, ci siamo! >> sussurrò Rachel, tirando una leggera gomitata a Kurt e sorridendo ampiamente << Ora sicuramente canterà la vostra canzone! >>

Kurt sussultò, lo stomaco gli si aggovigliò completamente e il cuore iniziò a battere all'impazzata; era già arrivato il momento?! Possibile che avesse trascorso la metà del tempo a pensare a Blaine, e adesso che finalmente questi stava per salire sul palco, fosse tanto terrorizzato all'idea di vederlo?!

Rachel afferrò la sua mano e la strinse forte.

<< Tranquillo. >> bisbigliò << Andrà tutto bene. >>

Kurt annuì - sebbene con ben poca convinzione - e sospirò profondamente, puntando nuovamente il suo sguardo su Brittany.

<< Sto per presentarvi una nuovissima canzone. >> proseguì la cantante << In anteprima assoluta, ecco a voi un brano scritto interamente dal meraviglio Blaine Anderson! >>

La folla scoppiò in un'applauso fragoroso, al quale non si unirono unicamente Kurt, Finn e Rachel, tutti e tre particolarmente scioccati e sorpresi da ciò che Brittany aveva appena detto: 

Un brano scritto interamente dal meraviglio Blaine Anderson.

<< Che diavolo significa?! >> ruggì Finn << Blaine Anderson?! Blaine Anderson e mio fratello, chi accidenti si crede di essere quello sbruffone?! >>

Kurt si morse un labbro e tirò su col naso, sforzandosi per non mettersi a piangere.

<> mormorò, abbozzando un sorriso << Va..va benissimo così. >>

<< No, non va bene affatto! >> ribattè nervosamente Rachel << Non ti ha fatto già soffrire abbastanza?! Adesso anche questo?! >> 

Kurt fece per replicare, ma proprio in quel momento Blaine fece il suo ingresso sul palco e la folla - compresi i due fratelli e la giovane ebrea -  si alzò in piedi, ricominciando ad applaudire fragorosamente; Kurt provò a non voltarsi verso di lui, ma fu del tutto inutile e in men che non si dica, i suoi occhi azzurri videro il loro riflesso in quelli color nocciola di Blaine.

Evidentemente il palco era più vicino di quanto pensasse.

<< N-non..non posso restare. >> balbettò il giovane Hummel, voltandosi nuovamente e afferrando il suo cappotto << Mi dispiace, ma non ce la faccio! Vi aspetto fuoi dal teatro alla fine del concerto, voi godetevi pure il resto dello spettacolo. >>

Finn e Rachel provarono a trattenerlo, ma non ci fu verso di convincere Kurt a rimanere; il ragazzo si allontanò di corsa in direzione dell'uscita, mentre alle sue spalle Blaine prendeva posto dietro ad un enorme piano forte lucido, arrivato sul palco chissà come. Poi le luci si spensero all'improvviso e Kurt fu costretto a fermarsi, perchè il buio nella sala non gli permetteva di muoversi e di raggiungere l'uscita senza inciampare o rischiare di farsi male.

E poi, a quel punto, Blaine incominciò a suonare.
 
 
 
I've been alone, surrounded by darkness
 I've seen how heartless the world can be..
 
 

Kurt si voltò lentamente, guardando Blaine seduto dietro a quel gigantesco pianoforte, illuminato solamente da una flebile luce, che ne metteva incredibilmente in risalto il colore degli occhi; non gli era mai sembrato di vederli brillare così tanto, sembrava quasi che fossero dorati.

Poi, Kurt cercò di soffermare la sua attenzione sulla canzone che il giovane Anderson stava cantando.
 
 
 
I've seen you crying, you felt like it's hopeless
 I'll always do my best to make you see
 
 

Non era la loro canzone, non ci somigliava per niente: la musica, le parole...era tutto assolutamente diverso! Era una nuova canzone, che Blaine aveva ovviamente scritto per conto suo...ma quando lo aveva fatto?! E perchè?!

Tutto iniziò a diventare più chiaro nel momento esatto in cui Blaine incominciò a cantare il ritornello, sollevando leggermente lo sguardo dal pianoforte, alla ricerca di Kurt.
 
 
 
Baby, you're not alone, 'cause you're here with me
And nothing's ever gonna bring us down
'Cause nothing can keep me from lovin' you
And you know it's true! It don't matter what'll come to be,
Our love is all we need to make it through
 
 

Kurt sorrise ampiamente, in maniera a dir poco imbarazzante, mentre il suo cuore aveva ormai incominciato a battere più velocemente di quanto avesse mai fatto in tutta la sua vita. Era ovvio, era talmente chiaro e lampante che Kurt per la prima volta credeva di non avere più alcun bisogno di aiuti o di conferme per capire che cosa stesse accadendo in quel momento: 

Blaine aveva scritto quella canzone per lui.

Blaine stava cantando quella canzone per lui, davanti a tutta quella gente, durante un concerto che non era neanche il suo, semplicemente perchè voleva che tutti sapessero quanto lo amava.

Semplicemente perchè voleva che Kurt lo sapesse e perchè aveva bisogno di lui - di lui soltanto - per riuscire a fare funzionare la sua vita.
 
 

 Now I know it ain't easy, but it ain't hard trying
 Every time I see you smiling and I feel you so close to me
 And you tell me
 
 Baby, you're not alone, 'cause you're here with me
 And nothing's ever gonna bring us down
 ' Cause nothing can keep me from lovin' you
 And you know it's true! It don't matter what'll come to be
 Our love is all we need to make it through
 
 
 

Stavolta Kurt non riuscì proprio a trattenersi e scoppiò in un pianto a dirotto, le lacrime che scendevano a fiumi lungo le sue guance e quella sensazione di magone allo stomaco che si faceva sempre più forte.

Quanto era stato sciocco a credere di poter davvero fare a meno di Blaine! Insomma, aveva veramente creduto che la sua vita sarebbe stata la stessa anche senza di lui?! Non era assolutamente vero e questo adesso Kurt lo aveva capito perfettamente.

Perchè amava Blaine.
 
 
I still have trouble
 


Perchè nonostante tutte le paure, le incomprensioni, le battaglie che sapeva di dover combattere con e contro di lui, Kurt lo voleva ancora.
 
 

 I trip and stumble
 
 

Perchè sapeva che non ci sarebbe stato niente di più giusto al mondo che trascorrere il resto della sua vita assieme a Blaine.
 
 
 

Trying to make sense of things sometimes
 I look for reasons, but I don't need 'em
 All I need is to look in your eyes, and I realize...
 
 
 
 
Kurt non riusciva a togliere gli occhi di dosso a Blaine; in quel momento era talmente bello e perfetto da sembrare quasi irreale ed era come se stesse brillando di luce propria.

Il giovane scrittore sorrise ampiamente, lasciando che le lacrime continuassero a scorgare ininterrottamente dai suoi occhi; era quello il suo Blaine, il ragazzo sensibile e talentuoso di cui si era innamorato, il solo capace di emozionarlo anche solo con un gesto o con una semplice parola. 

Era lì, su quel palcoscenico, a trasmettere le sue emozioni non solo a Kurt, ma anche a tutte quelle migliaia di persone che erano venute lì quella sera per assistere al concerto di Brittany;  era riuscito finalmente a realizzare il suo grande sogno e Kurt non poteva che essere orgoglioso di lui.
 
 
 
 Baby I'm not alone, 'cause you're here with me
 And nothing's ever gonna take us down
 


E innamorato. 
 


Cause nothing can keep me from lovin' you
And you know it's true! It don't matter what'll come to be
Our love is all we need to make it through, ooh
 
 

Profondamente innamorato, così tanto da stare male fisicamente senza di lui; e adesso che finalmente aveva capito che cosa Blaine significasse per lui, non gli avrebbe certo permesso di uscire dalla sua vita.
 
 

Cause you're here with me and nothing's ever gonna bring us down
 Cause nothing, nothing, nothing can keep me from lovin' you
 And you know it's true! It don't matter what'll come to be
 You know our love is all we need..
 
 
 

Del resto, Kurt sapeva che Blaine non lo avrebbe mai lasciato andare; glielo aveva detto chiaramente e adesso glielo stava dimostrando ancora una volta con quella canzone: loro due si appartenevano.

Il resto del mondo avrebbe anche potuto ritorcersi contro di loro, ma finchè sarebbero rimasti assieme, tutto sarebbe sempre andato per il verso giusto.

Il loro amore era tutto ciò di cui avevano bisogno per sopravvivere.
 
 
 

Our love is all we need to make it through
 
 


Quando le luci si riaccesero e la canzone finì, il pubblico scoppiò in un applauso scrosciante, talmente forte da far crollare giù il teatro; solamente Kurt non applaudì, ancora in preda ad uno stato di torpore e di apatia che non gli consentiva praticamente di fare alcun movimento.

A malapena gli sembrava di essere ancora in grado di respirare.

<< Kurt...Kurt! Oddio, Kurt! >>

Rachel e Finn arrivarono alle sue spalle e gli saltarono letteralmente addosso, rischiando addirittura di fargli male.

<< Ma siete stupidi o cosa?! >> sbraitò Kurt, uscendo da quel suo stato di torpore << Mi avete fatto prendere un infarto! >>

I due fidanzati lo ignorarono, entrambi fin troppo eccitati per far caso alle sue ramanzine.

<< Kurt, ma non l'hai sentito?! >> strillò Rachel con entusiasmo << E' stato davvero fantastico, incredibile! Blaine era...oh, lui era assolutamente perfetto! >>

<< Decisamente! >>  echeggiò Finn << Quel ragazzo è davvero fantastico! >>

Kurt sollevò un sopracciglio e rivolse al fratellastro un sguardo perplesso.

<< Ma se fino a mezz'ora fa non riuscivi a sopportarlo! >> commentò, con una punta di acidume << Coerenza, Finn...sai almeno che cosa significa?! >>

Hudson fece spallucce.

<< Beh, ammetto di essermi sbagliato. >> rispose semplicemente << Ammetterai anche tu che è stata davvero una bella sorpresa, no?! >>

Kurt non rispose e si voltò nuovamente verso Blaine, guardandolo con adorazione, mentre questi riceveva dal pubblico le loro meritatissime ovazioni.

<< Oddio, ho il cuore che mi batte fortissimo! >> esclamò Rachel, portandosi una mano all'altezza del petto << Blaine è stato così dolce, così romantico! E quella canzone era.. >>

<< La cena. >> mormorò Kurt, senza lasciare alla sua amica il tempo si finire la frase << Quella canzone era la cena. >>

<< Sì, esat...cosa?! >>

Rachel e Finn si scambiarono uno sguardo confuso, mentre Kurt continuava a fissare ininterrottamente Blaine, con un enorme sorrisone sulle labbra.

<< Kurt, va tutto bene? >> domandò Rachel, avvicinandosi a lui.

Kurt annuì, senza smetterla di sorridere.

<< Benissimo. >> confermò << In effetti, non sono mai stato meglio di così. >>

Rachel inarcò un sopracciglio; era felice di vedere il suo amico nuovamente sereno, ma detestava essere tenuta all'oscuro di tutto e in quel momento non riusciva davvero a capire che cosa diavolo passasse per la testa di Kurt.

<< Grazie, siete stati fantastici! E adesso, siete pronti a dare di nuovo il benvenuto a Brittany su questo palco?! >>

Una serie di urla si levarono dal pubblico, mentre Blaine dava il suo ultimo saluto con un ennesimo inchino, prima di correre dietro le quinte e lasciare di nuovo il posto a Brittany.

Kurt lo guardò mentre si allontanava e in quel momento avvertì un' improvvisa fitta allo stomaco. Non avrebbe commesso errori; stavolta sapeva perfettamente che cosa doveva fare.

<< Devo andare. >> disse.

Finn e Rachel lo guardarono curiosamente.

<< Andare? >>  

<< Da Blaine. >> spiegò lo scrittore << Devo parlare con lui, assolutamente! >>

Gettò il suo cappottò fra le braccia di Rachel e corse via, verso il backstage.

<< Non preoccupatevi per me, tornate ai vostri posti e godetevi il resto dello spettacolo! >> strillò << Io adesso devo rimettere a posto alcune cose! >>

Rachel provò a protestare, ma Kurt era ormai troppo lontano e di certo non aveva alcuna intenzione di ascoltare le sue parole; la ragazza sbuffò e si voltò verso il suo fidanzato, guardandolo con aria esasperata.

<< Tuo fratello è davvero assurdo! >> commentò con una smorfia << Ti sembra questo il modo di comportarsi?! Che cafone! >>

Finn guardò Kurt scomparire dietro le quinte e sorrise.

<< Non è un cafone. >> rispose dolcemente, mettendo un braccio attorno alle spalle di Rachel << E' solamente innamorato. >>

Rachel provò a fare la sostenuta, ma non riuscì a resistere per più di due secondi, ridacchiando dolcemente e tirando poi un enorme sospiro.

<< Pensi che stavolta ce la faranno? >>  domandò l'ebrea, poggiando la testa sulla spalla di Finn.

Il ragazzo sorrise maggiormente e fece segno di sì con la testa.

<< Credo proprio di sì, sai?? >> rispose << In fin dei conti, io l' ho sempre saputo che quei due erano fatti l'uno per l'altro! >>

Rachel scoppiò a ridere.

<< Scherzi?! Ma se fino a ieri non facevi che parlare male di Blaine, ribadendo quanto fosse sbagliato per Kurt! >>

<< Mi sbagliavo, d'accordo?! >> ribattè Finn, storcendo il naso << In ogni caso, stavo solo cercando di proteggere Kurt! Insomma, sono o non sono il suo fratello maggiore?! >>

Rachel alzò gli occhi al cielo e sospirò.

<< Dai fratello maggiore, torniamo a sederci! >> disse, prendendo Finn sottobraccio << Il concerto non è ancora finito. >> 

Finn annuì allegramente e i due ritornarono ai loro posti, ben consapevoli del fatto che avrebbero trascorso molto più tempo a domandarsi come sarebbero andate a finire le cose fra Kurt e Blaine, piuttosto che a prestare attenzione allo spettacolo di Brittany.
 
 


*
 


<< Wow Blaine, sei stato fantastico! Un'esibizione a dir poco perfetta! >>

Blaine sorrise ampiamente, afferrando la bottiglietta d'acqua che gli stava porgendo il suo manager, con il quale si trovava dietro le quinte; Brittany si stava nuovamente esibendo in una delle sue sensualissime performance e ci sarebbero volute ancora un altro paio di canzoni prima che Blaine potesse raggiungerla su quel palco.

<< Devo proprio dirtelo, questa è senza dubbio la canzone più bella che tu abbia mai scritto in tutta la tua carriera di musicista! >> disse Puck con particolare entusiasmo << E' stata un'interpretazione davvero intensa, ammetto di essermi quasi commosso ad un certo punto! Ok, no...dimentica il "quasi": mi sono davvero commosso. >>

Blaine rise, prima di dare un sorso alla sua acqua.

Si sentiva stanco e accaldato, ma allo stesso tempo felice; aveva ottenuto un sacco di successo  - molto più di quanto si aspettasse - e si sentiva finalmente realizzato, per la prima volta dopo anni gli sembrava di avere fatto veramente qualcosa di buono.

<< Credi che sia andata bene? >>  domandò il moro, richiudendo la bottiglietta già semivuota.

<< Bene?! Stai scherzando?! E' andata stupendamente! >> esclamò allegramente Puck << Un vero successo, ti meriteresti un bacio! No, aspetta...ho detto meriteresti, io non ci penso neanche a farlo! >>

Blaine rise di gusto.

<< Non preoccuparti, Puck! >> lo rassicurò << Non sei affatto il mio tipo, in genere mi piacciono con i capelli lunghi! >>

Puck fece una smorfia e si passò una mano fra i capelli rasati.

<< Non sei divertente, Blaine! >> protestò << E io che stavo addirittura per.. >>

<< INSOMMA,LASCIATEMI STARE! NON TOCCATEMI IN QUESTO MODO, MI SGUALCITE LA GIACCA NUOVA! >>

Puck e Blaine si voltarono di scatto: di fronte a loro c'erano due addetti alla sicurezza - degli energumeni vestiti di nero, con tanto di occhiali da sole e di cravatta - che tenevano per i polsi un giovane ragazzo, che si era introdotto furtivamente dietro le quinte.

Ovviamente Blaine non ci mise molto a capire di chi si trattasse.

<< Kurt?! >> esclamò con sorpresa << Che cosa ci fai tu qui?! >>

<< Ero venuto per parlarti, ma questi due gorilla non volevano farmi passare! >> bofonchiò Kurt, lanciando un'occhiata assassina ad entrambe le guardie del corpo << Insomma, mi volete lasciare?! Questa giacca è della collezione di Mark Jacobs, l'ho pagata un sacco di soldi! >>

<< Ragazzi, lasciatelo andare. >>  intervenne Puck << Garantiamo noi per lui, è a posto. >>

I due gorilla si guardarono e finalmente si decisero a lasciare andare Kurt, che fece una smorfia e si risistemo con cura la giaccia, borbottando fra i denti qualche incomprensivile ingiuria.

<< Io credo che dovremmo andare a farci un giretto! >> propose poi Puck, mettendo un braccio attorno alle spalle dei due addetti alla sicurezza << Che ne dite se vi offro un caffè?! Blaine ne ha una scorta in camerino, potremmo andare a berne una tazza; scommetto che lui non si offenderà, dico bene Blaine? >>

Blaine scrollò le spalle.

<< No, in effetti non credo che.. >>

<< Benissimo, allora andiamo! >> esclamò Puck, senza dargli il tempo di concludere la frase << Su, muovetemi Rosencrantz e Guildenstern*; lasciamoli soli. >>    

Così i tre si allontanarono, lasciando finalmente a Kurt e Blaine un po' di intimità.

Per i primi minuti i due rimasero semplicemente in silenzio, guardandosi di sottecchi e rivolgendosi una serie di sorrisetti impacciati, entrambi troppo in imbarazzo per parlare; alla fine fu Kurt il primo ad aprire bocca, avvicinandosi leggermente a Blaine e guardandolo con un lieve rossore sulle guance.

<< Sei...sei stato davvero fantastico. >> bisbigliò, giocherellando nervosamente con i bottoni della sua giacca << Dico sul serio Blaine, tu...sei stato grandioso. >>

Blaine arrossì, un sorrisetto imbarazzato che si faceva lentamente strada lungo le sue labbra.

<< G-grazie. >> balbettò << Beh, a dire il vero quella canzone era un tantino troppo abbozzata; avrei potuto fare di meglio, ma ho avuto così poco tempo a disposizione per lavorarci sopra! >>

<< No, non lo era! >> replicò Kurt, afferrando la mano di Blaine e stringendola forte fra le sue << Blaine, sei stato davvero meraviglioso! Quella canzone...beh, è senza dubbio la canzone più bella che io abbia mai ascoltato in vita mia! >>

Blaine fece una risata.

<< Lo dici solo perchè sai che l'ho scritta pensando a te! >> scherzò << Ammettilo, stai solo facendo il ruffiano! >>

Kurt rise a sua volta e poi si portò la mano di Blaine al petto, all'altezza del cuore.

<< Lo senti, Blaine? >> domandò il giovane scrittore, guardando il moro dritto negli occhi << Riesci a sentirlo, vero? >>

Blaine fece segno di sì con la testa.

<< Batte forte. >>  osservò, sorridendo dolcemente.

Kurt intrecciò le sue dita con quelle di Blaine, strigendo più forte la mano al suo petto.

<< E' merito tuo, sai? >> gli rispose, con voce morbida e sguardo sognante << Ha iniziato a battere così forte quando ci siamo conosciuti e da allora non ha mai smesso, perchè tu non hai mai smesso di emozionarmi! Tu mi hai riportato in vita, Blaine; non avevo idea di che cosa significasse davvero essere felici con qualcuno, avevo dimenticato persino che cosa significasse amare  veramente una persona! Ho fatto tante cose stupide in passato, ma questa volta non ho intenzione di rovinare tutto: non voglio rinunciare alla cosa più bella e più importante della mia vita. >>

A quel punto anche il cuore di Blaine si mise a battere all'impazzata - tanto che il musicista ebbe davvero la sensazione che fosse sul punto di esplodere - e i suoi occhi iniziarono a riempirsi lentamente di lacrime.

<< Questo vuol dire che non andrai in Florida? >> domandò fra i singhiozzi.

Conosceva bene la risposta - riusciva a leggerla con chiarezza negli occhi color acquamarina del giovane scrittore -  ma desiderava che fosse Kurt a dargliela, voleva sentire quelle parole uscire proprio dalle sue labbra.

Kurt fece segno di no con la testa e allungò una mano verso il viso di Blaine, per asciugargli le lacrime.

<< Non andrò da nessuna parte. >> disse dolcemente, accarezzandogli il volto con il dorso della mano << Il mio posto è qui, assieme a te. >>

Blaine avrebbe voluto rispondere qualcosa, ma le parole gli si fermarono in gola.

Forse, tutto sommato, non c'era alcun bisogno di parlare; forse Blaine avrebbe dovuto semplicemente stringere Kurt fra le sue braccia e baciarlo appassionatamente, dimenticarsi completamente del resto del mondo e lasciarsi andare semplicemente ai suoi istinti, farsi trasportare da quell'amore travolgente che - adesso lo sapeva - li avrebbe legati per sempre.

Ma proprio in quel momento, prima ancora che Blaine potesse fare qualcosa, i due ragazzi sentirono la voce di Brittany dal palco, la quale aveva appena concluso un numero e si stava apprestando a presentare il successivo.

<< Grazie, siete meravigliosi! >> disse felicemente la ragazza << E adesso, vorrei presentarvi in anteprima assoluta il mio nuovo singolo dal titolo " Way Back into love", musica e parole di Blaine Anderson e Kurt Hummel! >>

Il pubblicò scoppiò in un ennesimo applauso e subito iniziò a diffondersi una musica dolce, una soave melodia suonata al pianoforte, che Kurt non esitò neanche un istante a riconoscere.

<< Ma questa è la nostra canzone! >> esclamò il giovane Hummel, guardando Blaine con espressione di sorpresa << Che fine ha fatto la versione carnale e sensuale, come sei riuscito a.. >>

<< Beh, all'inizio ho provato a convincerla che la sua versione distruggeva completamente tutto ciò che tu ed io avevamo contribuito a creare con il nostro lavoro. >> rispose con un sorriso << Ovviamente non è servito a nulla, così le ho detto che se l'avessi persuasa a ripristinare la versione originale del brano forse sarei finalmente riuscito a riconquistarti! Credevo che mi avrebbe riso in faccia, ma a quanto pare - per quanto svampita e fuori di testa possa essere - è davvero una gran romanticona e ha deciso che avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di farci  ritornare assieme. >>

Kurt ridacchiò sommessamente,  mentre la voce morbida di Brittany incominciava a cantare la prima strofa della canzone.
 
 

I’ve been living with a shadow overhead
I’ve been sleeping with a cloud above my bed
I’ve been lonely for so long
Trapped in the past, I just can’t seem to move on
 
 

<< Tocca a te! >> disse dolcemente Kurt, posando un lieve bacio sulla guancia di Blaine << Vai e falli tutti secchi! >>

Blaine fece segno di sì con la testa e corse immediatamente sul palco, afferrando al volo un microfono e incominciando a cantare a sua volta.
 
 

I’ve been hiding all my hopes and dreams away
Just in case I ever need them again someday
I’ve been setting aside time
To clear a little space in the corners of my mind
 
 

Kurt si avvicinò ulteriormente e si affacciò da dietro le quinte, per poter guardare meglio Blaine e Brittany sul palco; era tutto così bello, talmente meraviglioso da sembrargli quasi irreale.
 
 
 

All I wanna do is find a way back into love
 
 

Ma era tutto reale.
 

 
I can’t make it through without a way back into love
 
 

Quella era la loro canzone, la canzone che lui e Blaine avevano scritto assieme, la canzone che aveva fatto sì che fra di loro nascesse l'amore e che, nonostante le difficoltà, aveva permesso loro di ritrovarsi ancora una volta.
 

 
I’ve been watching but the stars refuse to shine
I’ve been searching but I just don’t see the signs
I know that it’s out there
There’s gotta be something for my soul somewhere
 
I’ve been looking for someone to shed some light
Not somebody just to get me through the night
I could use some direction
And I’m open to your suggestions
 
 
 

Kurt sorrise ampiamente, senza riuscire a trattenere le sue lacrime di gioia.

Era tutto così perfetto, la sua vita era assolutamente perfetta: non aveva più alcuna paura, era finalmente riuscito a dimostrare a sè stesso e al resto del mondo quanto valesse e quanto coraggio e determinazione possedesse.
 

 
All I wanna do is find a way back into love
 


E aveva Blaine.
 

I can’t make it through without a way back into love
 
 
 

Grazie a lui, Kurt era finalmente riuscito a trovare l'amore; e questa volta, non se lo sarebbe mai più lasciato scappare.
 

 
And if I open my heart again
I guess I’m hoping you’ll be there for me in the end
 
 
 


Blaine e Brittany smisero di cantare per lasciare il posto ad un breve assolo di pianoforte e dopo aver sussurrato qualcosa all'orecchio della ragazza, il moro abbandonò il palco e corse nuovamente dietro le quinte, fiondandosi fra le braccia di Kurt e facendogli fare una giravolta.

Il giovane Hummel rise e gli gettò le braccia al collo, ascoltando in sottofondo la voce di Brittany che, da sola, si apprestava a concludere il resto della canzone.
 
 

There are moments when I don’t know if it’s real

Or if anybody feels the way I feel
I need inspiration 
Not just another negotiation
 
 
 

<< Ti amo. >> disse Blaine all'improvviso, guardando Kurt dritto negli occhi, con uno sguardo talmente serio ed intenso da far sciogliere persino un cubetto di ghiaccio al Polo Nord.
 
 

All I wanna do is find a way back into love
I can’t make it through without a way back into love
 
 


<< Ti amo. >> rispose immediamente Kurt, aggrappandosi ai capelli ricci di Blaine e protendendosi verso di lui, catturando le sue labbra in un bacio quasi vorace, dettato da quell'impellente urgenza che aveva di sentirlo suo. 

Blaine avvolse la vita del giovane scrittore fra le sue braccia e si strinse forte a lui, facendo scontrare  la sua lingua contro quella del ragazzo come in una specie di danza febbrile, mentre questi gli saltava letteralmente in braccio, agganciandosi con le gambe al suo bacino. Blaine ridacchiò, ma non si staccò neanche per un istante dalle labbra di Kurt, continuando a baciarle avidamente - come se stesse cercando di cibarsene - mentre la canzone di Brittany giungeva al termine.
 
 
 
And if I open my heart to you
I’m hoping you’ll show me what to do
And if you help me to start again
You know that I’ll be there for you in the end
 
 
 
Il pubblico applaudì sonoramente - più forte di quanto avesse fatto fino a quel momento - chiamando a gran voce il nome di Brittany e lanciando fischi e grida di approvazione. Naturalmente nessuna di quelle persone fra la folla poteva saperlo, ma quegli applausi e quelle acclamazioni non erano solamente per Brittany e per la sua nuova, futura hit di successo.

In primo luogo, essi erano per Kurt e Blaine, che insieme avevano avuto il coraggio e la forza di combattere contro il loro passato e ne erano usciti vincitori, dandosi fiducia a vicenda, spalleggiandosi l'un l'altro fino in fondo e scroprendo così che, il più delle volte, basta veramente poco per raggiungere davvero la felicità.

Insieme, avevano finalmente trovato la strada che li aveva condotti entrambi sulla via dell'amore.













N.d.A: * Rosencrantz e Guildenstern sono due personaggi dell'Amleto, due ex amici universitari del principe, che si presentano sempre in coppia durante la storia. In genere èun appellativo ironico molto usato per due persone che viaggiano sempre in coppia.

Allora... innanzitutto la prima cosa che devo fare è ovviamente chiedervi scusa per averci messo tanto a pubblicare! Lo so, non facevo che rimandare...ma questo capitolo era di un'importanza vitale e di certo non potevo non trattarlo con la dovuta cura, non trovate?! :)

Immagino che adesso io debba darvi qualche spiegazione: La canzone che Blaine canta a Kurt è ( l'avete sicuramente riconosciuta tutti ) "Not Alone" del nostro adoratissimo Darren Criss (che in questo momento è a Broadway... *___* .. scusate, momento personale di sclero! xD ).  In effetti, Alex canta davvero una canzone a Sophie, dal titolo "Don't write me off just yet" ( che potete trovare qui, se siete curiosi e/o interessati: http://www.youtube.com/watch?v=N60MRkqlJgc ) e che molto probabilmente si presta molto meglio alla situazione di quanto faccia il brano che ho scelto io; purtroppo, però, questa canzone è decisamente troppo specifica e avendo io cambiato un sacco di cose nella storia, non potevo certo utilizzarla, altrimenti avrei rischiato di fare troppa confusione.

Riguardo all' ultima canzone, naturalmente si tratta della canzone che da il titolo a tutta la storia e che qui potete trovare in versione estesa, cantanta (secondo me molto bene) da Hugh Grant e Haley Bennet : http://www.youtube.com/watch?v=cbYGomf2BEU.  E con questa canzone, ecco spiegato il motivo di questa fan fiction: se ascoltate attentamente le parole, ripensando anche a ciò che ho scritto in questa storia, scommetto che anche voi ritroverete Kurt e Blaine in questo brano; sembra strano, eppure questa canzone mi da davvero la sensazione di sentire la loro storia, la storia del loro amore.

Ecco il motivo per cui ho voluto scrivere questa fan fiction: Kurt e Blaine dimostrano alla perfezione che la strada per la via dell'amore esiste davvero e che non è poi tanto difficile da raggiungere.

Questa storia in teoria potrebbe anche considerarsi conclusa, ma ho intenzione di scriverci un epilogo, che probabilmente dovrei riuscire a postare (salvo inconvenienti) entro mercoledì.
In ogni caso, ringrazi sin da ora tutti coloro che hanno seguito con pazienza e fedeltà... non sapete quanto mi renda felice tutto questo. :)

Un bacione e a presto con il gran finale. :) 

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Capitolo 17
*** Epilogo ***


Sei mesi dopo..



<< Blaine... Blaine, muoviti! Siamo in ritardo! >>

Blaine sospirò e si sistemò l'ultima manata di gel fra i capelli, guardandosi allo specchio con aria soddisfatta; sì, aveva decisamente un gran bell'aspetto.

Kurt piombò improvvisamente nel bagno, lanciandogli un'occhiata assassina e mettendosi a braccia conserte.

<< Blaine! >> strillò << Non mi hai sentito?! Ti ho già detto che è tardi, vuoi darci un taglio con tutto quel gel?! >>

Blaine richiuse la bottiglietta e sbuffò, ripulendosi le mani sotto il getto d' acqua ed asciugandosi rapidamente al suo asciugamano personale.

<< Quante storie, guarda che ho finito! >> esclamò, voltandosi verso il suo compagno << Allora, come sto?! >>

Kurt sgranò gli occhi e sorrise, letteralmente estasiato dall'immagine che gli si parò di fronte: Blaine indossava un semplice completo nero, con una camicia bianca e un papillon molto semplice di colore nero; i suoi capelli ricci erano intrappolati in una massiccia quantità di gel e gli lasciavano quasi del tutto scoperta la fronte, mostrando i suoi brillanti occhi color caramello. Il suo sorriso, poi, era più luminoso e splendente che mai e sembrava quasi irradiare completamente la stanza.

Kurt deglutì; decisamente Blaine non era mai stato così bello.

<< Hey, che ti succede? >> domandò il musicista, accorgendosi dello stato di torpore in cui era appena piombato Kurt << Ti sei incantato?! >>

Kurt sorrise e abbassò timidamente lo sguardo.

<< Scusami, è solo che.. >> farfugliò << Beh, tu sei...sei talmente bello oggi! >>

Blaine ridacchiò e poi rivolse al giovane Hummel uno sguardo compiaciuto.

<< Trovi?! >> chiese maliziosamente << E dire che io, invece, non ero del tutto sicuro che questo vestito mi stesse bene! >>

Kurt lo guardò dal basso verso l' alto e si morse un labbro.

<< Ti calza a pennello! >> commentò con voce tremolante << Sei davvero...sexy. >>

Blaine sogghignò.

A quanto pare era proprio quello che sperava di sentirsi dire 

<< Beh, devo ammettere che anche tu stai davvero bene, Kurt. >> disse, avvicinandosi allo scrittore e poggiando entrambe le mani sui fianchi << Questo smocking ti sta d'incanto, sai?! >>

Kurt arrossì lievemente.

<< E'... è della collezione di Valentino. >> spiegò << Me lo ha regalato Brittany perchè aveva sbagliato un'ordinazione, acquistando un abito da uomo invece che uno femminile. >>

<< Di certo non le avrebbe donato quanto a te. >> replicò Blaine, avvicinando il viso a quello del compagno << Sei molto affascinante stasera, sai? >>

Kurt rabbrividì, non appena Blaine si azzardò a posare un leggero bacio sul suo collo, ma poi si retrasse immediatamente.

<< Blaine! >> strilò, cercando di ricomporsi << N-non ora! Siamo già in ritardo, non abbiamo altro tempo da perdere; Brittany e gli altri ci aspettano in teatro, non possiamo fargli attendere troppo. >>

Blaine mise il broncio e sbuffò.

<< Beh, non possono fare a meno di noi? >> bubbolò << O magari aspettare un paio d'ore; scommetto che nessuno noterebbe la nostra assenza! >>

Kurt scoppiò a ridere.

<< La nostra canzone è in lista per diventare Disco D'Oro dell'anno e tu credi che nessuno noterebbe la nostra assenza?! >> commentò << Dai, prendi il tuo cappotto e andiamo. >>

Blaine storse la bocca.

<< Non è giusto! >> bubbolò << Hai idea di quanto tu sia eccitante con quel vestito addosso?! >>

Kurt lo guardò e sorrise maliziosamente.

<< Beh.. >> rispose, con voce altrettanto maliziosa << Potrai sempre sfilarmelo stanotte, una volta tornati a casa! Se le cose andranno bene, potremmo avere qualcosa da festeggiare. >>

Blaine si morse energicamente un labbro e poi sorrise ampiamente.

<< Beh, allora andiamo! >> esclamò, prendendo Kurt sottobraccio e scortandolo fuori dal bagno << Corriamo a ritirare questo premio! >>

Kurt ridacchiò.

<< Sembri molto sicuro di vincere, Anderson. >> disse in tono divertito << Hai così tanta fiducia in te?! >>

Blaine sorrise dolcemente e afferrò la sua mano.

<< In noi. >> rispose << Ho fiducia in noi, Kurt; e in tutto quello che abbiamo costruito assieme. >>

Kurt guardò il suo ragazzo con sguardo adorante ed intrecciò le dita con le sue, sospirando beatamente.

<< Bene: andiamo a prendere il nostro premio. >>

 
 
*
 

 
<< Dio, sono così nervoso...quanto tempo ci vorrà ancora?! >>

Madison Square Garden, circa un paio di ore più tardi.

Kurt e Blaine erano seduti nelle prime file, in attesa che venisse finalmente fatto il nome del brano vincitore del Disco D'Oro dell'anno; assieme a loro vi erano anche Finn e Rachel - novelli sposi, appena reduci dalla Luna di Miele - Noah Puckerman, la sua fidanzata Lauren Zyzes e, naturalmente, Brittany e la sua manager Santana.

Blaine si voltò verso il suo compagno, in quel momento pallido come non lo era stato mai e con uno sguardo letteralmente terrorizzato sul volto; Anderson sorrise, intenerito da così tanta ansia.

Neanche Brittany era così agitata; al contrario, la ragazza aveva un' aspetto particolarmente calmo e rilassato.

<< Andrà tutto bene. >> momorò Blaine, afferrando la mano di Kurt e stringendola forte << Rilassati. >>

<< Non avere paura, Kurt. >> fece eco Rachel, alle loro spalle << Scommetto che sarete voi a vincere, ne sono certissima! >> 

Kurt trattenne il fiato per qualche secondo e poi espirò.

<< Sei tanto nervoso, Kurt? >> chiese Brittany, seduta di fianco a lui << Non devi esserlo, andrà tutto benissimo. >>

Kurt la guardò di traverso e fece una smorfia.

<< Come fai ad essere così calma?! >> sbraitò << E' anche la tua canzone, come puoi essere così apatica?! >>

Brittany fece un sorrisetto serafico.

<< Questa mattina ho letto nei miei fondi di tè che sarebbe stata una giornata perfetta! >> rispose << Per cui non ho alcun motivo per essere preoccupata. >>

<< Ho fatto un breve calcolo. >> aggiunse Santana, con un sorrisetto sornione << Il titolo è praticamente nostro, questa cerimonia è solo una formalità. >>

<< Esattamente! >> aggiunse Puckerman, sporgendosi verso di loro << Lo sanno tutti ormai, gli unici che ancora non se ne rendono conto siete voi due! >>

Blaine sorrise e strinse più forte la mano di Kurt, il quale fece un ennesimo sospiro profondo.

<< Beh, io non ci crederò fino a che non lo sentirò con le mie orecchie. >> disse il ragazzo dagli occhi chiari, con tono di voce puerile.

Rachel roteò gli occhi.

<< Sei sempre il solito! >> esclamò << La tua è ansia patologica, Kurt! Chissà se è curabile?! >>

Kurt le lanciò un'occhiata omicida.

<< Rachel, non iniziare! >> l'ammonì << Questa non è la serata adatta per farmi arrabbiare! >>

<< Ok, adesso fate tutti silenzio! >> intervenne Santana << Stanno per fare l'annuncio! >>

Tutti si zittirono immediatamente e puntarono lo sguardo sul palco, dove era appena salita una giovane ragazza con indosso un mini abito nero ed una busta in mano, contenente il nome del vincitore del Disco D'Oro. Kurt affondò le unghie nella carne di Blaine, mordendosi forte un labbro e lasciandosi sfuggire un leggero gemito.

Blaine sorrise.

<< Stai calmo. >> sussurrò, accarezzando dolcemente le nocche del compagno.

Kurt chiuse gli occhi e provò a respirare regolarmente, mentre la giovane presentatrice si avvicinava alla pedana con il microfono e apriva lentamente la busta.

<< So che stavate aspettando questo momento dall'inizio della serata. >> disse << Ed ecco che finalmente è arrivato: in questa busta è racchiuso il nome del vincitore del Disco D'Oro dell'anno. >>

Kurt e Blaine si guardarono e si scambiarono uno sguardo di conforto, mentre di fianco a loro Brittany giocherellava distrattamente con i suoi capelli, quasi ignara di ciò le stava accadendo intorno.

<< E il vincitore è.. >> la ragazza estrasse del tutto il foglio dalla busta e lesse a voce alta << " Way Back into Love" di Brittany S. Pierce. >>

Gli applausi si levarono scroscianti nel teatro e Brittany si alzò lentamente in piedi, sorridendo e mandando baci a destra e a manca.

<< Grazie.. grazie! >>

Kurt quasi si mise a piangere e Blaine dovette stringergli la mano più forte che potè, per cercare di tranquillizzarlo almeno un po'.

<< Va tutto bene. >> gli disse dolcemente, con voce rotta dall'emozione << Hai visto?! Ce l'abbiamo fatta! >>

Kurt si morse un labbro per trattenere le lacrime, mentre tutti nel teatro chiamavano a gran voce il nome di Brittany.

<< Su, vai. >> le disse la sua manager con voce melliflua << Va a prendere il tuo premio. >>

Brittany si diresse orgogliosamente sul palco, afferrando immediatamente il premio che due ragazzi in giacca e cravatta le porgevano e raggiungendo poi la presentatrice, posizionandosi proprio di fronte al microfono.

<< Grazie, vi ringrazio moltissimo! >> disse allegramente << E' solo merito vostro se questo premio adesso si trova nelle mie mani...e anche dei miei fondi di tè, a dire il vero. >>

Kurt e Blaine ridacchiarono, mentre la folla scoppiava in un ennesimo applauso.

<< Sono davvero molto orgogliosa di essere qui stasera. >> proseguì la cantante, sorridendo ampiamente << Ma sapete una cosa?! Non sarebbe mai stato possibile se non fosse stato per due persone meravigliose, che hanno lavorato così duramente alla realizzazione di questo brano, creando qualcosa di veramente magico e speciale! Vorrei dedicare questo premio a Kurt Hummel e Blaine Anderson; in fin dei conti, è anche vostro! >>

Kurt e Blaine si alzarono in piedi, arrossendo entrambi per l'imbarazzo, mentre il pubblico ricominciava ad applaudire.

<< Oh, è fantastico! >> commentò Rachel, commossa << Sono così fiera di voi, ragazzi! >>

<< Ottimo lavoro! >> disse Puck, guardando Blaine con sguardo compiaciuto << Ce l'hai fatta, amico mio! >>

I due innamorati si guardarono e si sorrisero, entrambi con occhi colmi di lacrime; ce l'avevano fatta davvero, erano riusciti finalmente a raggiungere il loro tanto ambito traguardo.

E lo avevano fatto assieme.

<< Vorrei invitare Kurt e Blaine a salire sul palco. >> disse ancora Brittany, guardando verso i suoi amici << Ci terrei molto a condividere questo premio speciale con loro. >>

Kurt e Blaine - tutti e due ancora in lacrime - si guardarono ancora una volta.

<< Sei pronto? >> domandò Blaine, porgendogli la mano.

Kurt fece segno di sì e si asciugò le lacrime.

<< Certo. >> rispose, afferrando la sua mano e stringendola forte << Con te sono in grado di fare qualsiasi cosa. >>

Così, mentre in sottofondo gli applausi si facevano sempre più forti, i due uomini raggiunsero Brittany sul palco, dove vennero accolti da una serie di grida di approvazione del pubblico e da un abbraccio della stessa cantante, che si rivelò un tantino doloroso, a causa del premio che si trovava ancora fra le sue mani.

<< Oh,  dimenticavo di dirvi che loro due stanno insieme! >> strillò poi Brittany, dopo aver liberato Kurt e Blaine dall'abbraccio << Anche se forse ve ne siete accorti da soli! >>

Il pubblico rise e così fecero anche Kurt e Blaine, ancora avvinghiati l'uno all'altro, in una posa che decisamente non lasciava alcun dubbio al riguardo.

<< Grazie, Brittany. >> disse poi Blaine, sporgendosi verso il microfono << Credo di poter parlare a nome di tutti e due, quando dico che siamo davvero emozionati per questo premio... e che, senza di te, a quest'ora non ci troveremmo qui e certamente non saremmo così felici come lo siamo adesso. >>

Kurt poggiò la testa sulla spalla di Kurt, senza preoccuparsi di tutta la marea di gente che si trovava di fronte a loro; sapeva che nessuno lo avrebbe mai giudicato per questo, e in ogni caso non gliene importava poi molto. Aveva smesso di preoccuparsi dei pregiudizi della gente, aveva imparato che nella vita non conta quello he gli altri vorrebbero da te, ma solamente ciò che tu desideri tanto ardentemente per te stesso.

Adesso, di fronte a quella folla adorante, con la mano del suo innamorato stretta forte alla sua ed un premio tanto importante dedicato a lui, Kurt aveva finalmente ritrovato sè stesso e non avrebbe mai più permesso a nessuno di distruggerlo.

Blaine si voltò verso di lui e sorrise, intrecciando le dita con le sue e carezzandogli dolcemente la mano; incredibile come in quel momento gliene importasse così poco di quel premio. Aveva aspettato quel momento - il suo momento di gloria, il momento in cui finalmente tutti avrebbero ammesso il suo talento e le sue brillanti capacità - per tutta una vita, e adesso che finalmente questo era arrivato,

Blaine aveva capito che non era ciò di cui aveva davvero bisogno per essere felice.

Perchè adesso era Kurt la sua felicità e non c'era nient'altro al mondo che valesse così tanto; non c'era niente al mondo che avrebbe mai potuto eguagliare il suo amore per lui.

I due innamorati si guardarono e rimasero in silenzio a fissarsi, ignorando completamente la folla acclamante e il discorso sconclusionato di Brittany, che la ragazza aveva preparato con così tanta cura qualche giorno prima, in caso di vittoria.  

Niente sembrava avere più alcun significato, adesso; in mezzo a quel marasma di persone, era come se vi fossero solamente loro due.

Kurt e Blaine: i due perfetti compagni di un viaggio senza fine.
 

 




 
Inizialmente viaggiamo per perderci, poi viaggiamo per ritrovarci. 
Viaggiamo per aprire il nostro cuore e i nostri occhi e conoscere del mondo più di quanto sta nei giornali.
Viaggiamo per portare quel poco che possiamo – nella nostra conoscenza e ignoranza – a quelle parti del globo le cui ricchezze sono diversamente distribuite.
E, in sostanza, viaggiamo per ritornare ad essere dei giovani pazzi, per rallentare il tempo, farci ingannare e innamorarci di nuovo. 

 ( Pico Iyer, Why we travel. )








N.d.A:   Allora... mi sento infinitamente triste in questo momento, come ogni volta che concludo una Long.

Sono come sempre felice di aver portato a termine questa storia, ma non posso fare a meno di sentirmi un po' malinconica, perchè questi aggiornamenti non riempiranno più le mie giornate come hanno fanno nell'arco dell'ultimo mese. 

Quando ho iniziato a scrivere questa storia è stato per caso, semplicemente perchè sono innamorata del film ( e adesso che la fan fiction è finita, invito tutti coloro che non lo hanno ancora visto di farlo) e perchè trovo che questa storia d'amore si presti perfettamente alla Klaine, per la quale nutro un'amore altrettanto grande. Sono felice per tutto ciò che sono riuscita a trasmettere con questa mia storia, in tanti mi hanno più volte ringraziato per le emozioni che ho dato loro e io non posso che dire grazie a tutti voi, per avermi seguito, per essere sempre al mio fianco come lettori e per spronarmi sempre come scrittrice. 

Sono sempre incredibilmente felice di riuscire ad emozionarvi con ciò che scrivo. :)

Adesso che questa long è conclusa, cercherò di dedicarmi anche all'altra (la mia fan fiction sulla season 3 ) e tra una one shot e l'altra (ebbene sì, ne ho diverse in cantiere) fra poco dovrei iniziare a lavorare su una nuova long, che vedrà come protagonisti Kurt e Blaine (ovviamente) e la nostra Rachel, in una veste un tantino diversa dal solito.. :)

Ringrazio come sempre tutti coloro che mi hanno recensito, messo la fan fiction fra le seguite, chi fra le preferite, chi semplicemente ha letto senza commentare e chi mi è sempre stato vicino durante la scrittura... un grazie a quelle persone speciali che mi sono vicine...e a quelle ancora pià speciali, che significano per me il mondo intero. :)

Vi abbraccio forte.

Federica 

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