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di costy24
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una maledizione ***
Capitolo 2: *** Scommettiamo che...? ***
Capitolo 3: *** 3. Londra, parte 1 ***
Capitolo 4: *** 4. Londra, parte 2 ***



Capitolo 1
*** Una maledizione ***


1.

 

 

Lily alzò gli occhi dal libro di Pozioni, irritata.

Potter. Ancora lui.

-Evans! Cosa ci fai qui tutta sola? E con quel libro, poi! Andiamo, Evans, mi deludi! Pensavo che sapessi i giorni della settimana!- proruppe James Potter, sprofondando in una poltrona di velluto rosso.

Lily corrugò le sopracciglia. Dove diavolo voleva andare a parare?

-Perché?- borbottò la ragazza, sfogliando il libro.

-Evans, oggi è sabato! Sabato, capito? È vietato studiare di sabato! È sacro!- replicò James, roteando gli occhi, con fare stralunato.

-Potter, si da il caso che io studi di sabato perché lunedì c’è il compito di Pozioni, e non ho la benché minima voglia di prendere una T per colpa tua e delle tue stupide teorie sul sabato!-ribattè Lily.

-Andiamo, Evans! Saranno almeno 3 giorni che studi giorno e notte per quello stupido compito! Fa male sai, studiare troppo? Dai, Lilyna mia, facciamo un giro- supplicò James, gli occhi ingranditi dagli occhiali.

-Piuttosto la morte- rispose Lily, chiudendo con veemenza Pozioni, e ricacciando il volume nella borsa di cuoio ormai sformata da tutti i libri che portava quotidianamente.

-Sai quante ragazze vorrebbero uscire con James Potter? Sai quante? Più o meno tutta la metà della scuola, ma no, io voglio uscire con te!- replicò James, rincorrendola.

-Hai ragione, quasi tutte tranne me! E- soggiunse, girandosi a guardare il ragazzo- Smettila di seguirmi!-

La ragazza uscì come un fulmine dalla Sala Comune, imprecando e spaventando la Signora Grassa e un gruppetto di ragazzine del primo anno.

James rimase fermo in mezzo alla Sala, una mano tra i capelli, irrimediabilmente arruffati.

-Accidenti! Possibile che proprio di Evans dovevo essere preso? Cos’è questa, una maledizione?- pensò, sferrando un potente calcio alla poltrona.

 

 

 

 

-Rassegnati Ramoso e letteralmente impossibile piegare la Evans!- disse Sirius, seduto sotto il grande faggio in riva al lago.

-Concordo con lui, James. Lily è nota per la sua intransigenza, soprattutto nei tuoi confronti!- aggiunse Remus, il viso pallido immerso nelle pagine di un voluminoso libro.

Peter si limitò ad annuire sommessamente e riprese a fissare il vuoto.

-Quello che non capisco- escalmò James – è il perché! Insomma, diavolo, io sono James Potter! Non uno qualunque! Quando le ho detto che praticamente mezza Hogwarts mi viene dietro lei mi ha sbraitato contro che lei non mi veniva dietro! E poi è scappata!-

-Bè, mio caro Ramoso, non te l’ha insegnato la mamma che è maleducazione offendere le fanciulle?- rise Sirius, lanciando un’occhiata verso destra.

-Ah sì, Felpato? E la tua cara mammina non ti ha mai detto che è maleducazione anche fissare le ragazze, per quanto carine possano essere?- replicò James, malizioso.

-Taci tu- sbottò Sirius, infastidito.

 

 

Lily tirò un sospiro di sollievo. Non l’aveva seguita. Non questa volta, almeno.

Non riusciva a capire come mai Potter continuasse a tormentarla. In fondo non gli aveva mai tolto punti, né richiamato in corridoio. Eppure, James Potter continuava imperterrito dei numerosi rifiuti ad invitarla a uscire.

-Non basterebbe nemmeno un incantesimo per fermarlo… è peggio della varicella!- pensò la ragazza, camminando –Cos’è questa, una maledizione?-

 

 

qst cappy è molto corto, ma recensite cmq!

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Capitolo 2
*** Scommettiamo che...? ***


2. Scommettiamo che…?

 

 

-Ho visto Potter oggi- commentò Alicia, alzando la testa dal libro di Trasfigurazione.

-E questo dovrebbe interessarmi?-chiese irritata Lily, continuando a scrivere il tema per compito.

-Non so, forse dovresti dirmelo tu-replicò l’amica.

Lily alzò un sopracciglio.

-In che senso, scusa?-

-Ah, non so, il fatto che stesse con Sara Lambert non ti sfiora minimamente, giusto?-insinuò Alicia, lo sguardo malizioso.

-No, assolutamente. Può stare con chi gli pare, anzi sono ben felice, così mi lascia un po’ in pace, e sarebbe proprio l’ora!- ribattè Lily.

-Comunque hai detto Lambert, giusto? Che pessimi gusti, tutta la scuola sa della sua fama da poco di buono!- aggiunse acida.

-Davvero a lui non sembrava importasse molto, da come la abbracciava…-continò Alicia, con fare indifferente.

-Insomma Alicia, cosa diavolo vuoi insinuare! A me non piace Potter, va bene? Anzi, lo sai come la penso su di lui, quindi, ti prego, lasciamo stare!-sbraitò Lily, il viso rosso intonato ai capelli vermigli che le ricadevano sulle spalle.

-E sentiamo, cosa pensi di tanto spiacevole sul mio conto?- una voce alle sue spalle irruppe nella conversazione, e James si sedette comodamente su una sedia, accanto alla ragazza.

Il rossore del volto di Lily si fece più acceso.

-Oh mio Dio, oh mio Dio, oh mio Dio!- pensò, cercando di recuperare un briciolo di autocontrollo.

-Nulla che ti possa interessare, Potter!-rispose Lily, tutto d’un fiato.

-Davvero Evans? Ti prego rinfrescami la memoria, perché non mi ricordo bene- replicò James, con un sorrisetto divertito.

-Ma, sai, le solite cose, Potter. Quel tuo stupido boccino che esibisci come trofeo, il tuo modo di crederti sempre il più bravo in tutto, la tua arroganza, la tua innaturale avversione per le regole. Nulla di nuovo, Potter- ribattè Lily, continuando a scrivere.

-Dimentichi quanto sono affascinante, Evans! E comunque, tu non sai proprio nulla di me- disse James, beffardo.

-Ma davvero? Credi che in sei lunghi anni in cui mi hai tormentato, irritato, quasi fatta impazzire io non ti conosca per niente?-insinuò Lily, alzandosi in piedi accaldata e avvicinandosi a Potter.

-Sì, penso proprio che tu non sappia nulla di me-

Il loro volti ormai erano vicini, gli sguardi di sfida.

-E come fai ad essere così sicuro?- chiese la ragazza.

-Lo so e basta, Evans. Si chiama sesto senso-

-Non mi importa nulla del tuo stupido sesto senso, Potter! Voglio dimostrarti che invece ho capito tutto di te!-

-Oh, Lily, mai sfidare James Potter, non lo sapevi? Potter raccoglie tutte le sfide, anche quelle lanciate da graziose signorine come te- rispose James, gli occhi lampeggianti.

-Allora scommettiamo, Potter- ribattè risoluta Lily.

-Va bene, Evans, ma sappi che poi non potrai più tornare indietro- concordò James.

-Prima le regole Potter. Cosa devo fare per dimostrarti che ti conosco bene?- chiese la ragazza.

-Uscire assieme a me-

-No-

-Bè, allora Evans, mi dispiace niente scommessa- disse James, voltandosi.

-No! Non vale Potter! Cosa c’entra uscire assieme con la nostra scommessa, scusa? Nulla!- replicò Lily, prendendolo per un braccio e facendolo voltare.

-C’entra, c’entra fidati. Così capirai chi è il vero James Potter- rispose James, avvicinandosi paurosamente al suo viso.

-Io… io non capisco Potter, vedi di spiegarti!- balbettò Lily, arrossendo.

-Io e te usciremo questo sabato, ma non andremo a Hogsmeade, come tutti. No, noi andremo a Londra.-

-Dove? A Londra? Ma sei impazzito per caso? E sentiamo, sua genialità, come facciamo a uscire così dal castello e andarcene a Londra, come turisti?- urlò Lily

-Punto primo: abbassa la voce. Punto secondo: non ti preoccupare sul come, devi solo decidere se accettare o meno la scommessa. Te l’ho già detto Evans, non potrai più andare indietro dopo che avrai detto di sì- rispose James, lo sguardo duro e deciso, di chi faceva sul serio.

-Ma… ma non si può lo sai! È vietare le regole della scuola! E io sono Prefetto, non posso permettermi alcun infrazione!- disse la ragazza, alzando gli occhi smeraldini al cielo.

-Non ti preoccupare, Evans, torneremo in tempo per la cena, e potrai salvare il tuo amato distintivo!- la rassicurò James, ridendo.

-Allora, accetti sì o no?-

Lily guardò con la coda dell’occhio Alicia, che sembrava sconvolta per quello che avevano appena detto.

-No no no, mia cara Evans, non si accettano suggerimenti!- disse James, prendendole delicatamente il mento e spostandolo verso di lui.

-Emh… io…-

-Cos’è, la grande Evans che vacilla?-

-Accetto Potter, e ti dimostrerò che so perfettamente che razza di idiota e presuntuoso sei!E così avrai un’umiliazione tale da non farti più vedere in giro!-

- Non ci contare troppo, comunque va bene. Allora è deciso Evans. Alle nove in punto al cancello della scuola. Sii puntuale, mi raccomando!- concluse James, allontanandosi.

Lily si risedette interdetta sulla sedia, la bocca semiaperta per l’incredulità.

-Ho appena scommesso con… con Potter!- balbettò

-Lily tu devi essere pazza! Chissà ora cosa architetterà… auguri!- disse Alicia, lanciando all’amica un’occhiata significativa.

 

 

 

 

-Sirius! Remus! La Evans è mia!- proruppe James, entrando nel dormitorio maschile.

-Cosa?- fu la risposta incredula di Sirius.

-Eh sì, mio caro Felpato! Entro sabato la mia Lilyna sarà tutta per me!- affermò James saltando su letto.

-E cosa farai?- chiese Lunastorta

-Piccolo segretuccio, amici miei! No comment!- rispose James, sorridendo.

-Mah…- commentarono i due, guardandosi.

-Lunastorta, incomincio a preoccuparmi seriamente per l’incolumità della Evans- disse Sirius, lanciando all’amico un’occhiata significativa.

 

 

 

 

 

 

Ciao a tutti! eccomi di nuovo qui! come vedete la storia sta prendendo una piega un po' insolita: cosa avrà in mente James?

cmq ringrazio di cuore tutti coloro che mi hanno recensito e li incito a continuare! ;)

LadyBlack_  Ahimè, purtroppo James è già stato con mezza Hogwarts, dato il suo fascino da latin lover... ma spreo noterai come era serio nel dialogo con Lily, speriamo che la sua influenza abbia effetti positivi... ;) grazie 1000 per la recensione!

Elfetta_ grazie 1000 stellina mia, spero che mi seguirai anche nei prox cap, anche perchè se no farai una brutta fine... SCHERZO! bacio!

Katia37_ veramente grazie per la recensione mi ha fatto molto piacere che ti sia piaciuto il cap e spero di nn deluderti con questo!

Rinoa_ sono felice che ti sia piaciuta e che sei una fan delle James/Lily... anche a me piacciono tanto! grazie 1000!

Pippimas_ grazie x la bella recensione e spero che questo chap ti piaccia come il precendente! grazie ancora!

Kla_ grazie 1000 per la tua recensione e spero di nn deludere le tue aspettative!

Bluking_ Sono molto felice che ti piaccia e sono d'accordo con te sul fatto che le J/L sn fantastiche! Grazie!

 

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Capitolo 3
*** 3. Londra, parte 1 ***


3. Londra, parte 1

 

James guardò nervosamente la sveglia babbana sul comodino. Segnava le 6:35.

Il ragazzo si passò una mano tra i capelli e si rigirò nel letto.

-Speriamo che l’incantesimo funzioni… forse prima avrei dovuto consultare Remus…-

 

 

Lily si infilò il pesante maglione verde, che si intonava ai suoi occhi smeraldini.

Era ansiosa, e leggermente preoccupata, e prendendo la giacca notò il suo distintivo appoggiato sul baule.

-Fa che possa portarti ancora… e che non lanci più sfide a Potter!-

 

James si appoggiò al cancello dell’ingresso, ignorando gli sguardi diffidenti e non esattamente discreti di Gazza.

Incominciava a sentirsi agitato, non sapeva esattamente che imprevisti avrebbe potuto incontrare; tastò in tasca la fedele mappa dei Malandrini, e si augurò che il piccolo incantesimo che aveva apportato la sera precedente funzionasse.

Dopo qualche minuto arrivò Lily, anche lei emozionata e imbarazzata.

James sfoggiò un sorriso tranquillo e fascinoso, e la salutò.

-Pochi convenevoli Potter. Prima ti batto meglio è; perciò io direi di muoverci- ribattè secca Lily.

-Come desideri tu Evans. Sappi che ti ricrederai- rispose James, prendendola sotto braccio, ma Lily si divincolò in fretta.

-Questo non fa parte dei piani. Perciò, se non ti dispiace, vuoi dirmi dove stiamo andando?- chiese, portandosi a un metro di distanza da lui.

-Alla Testa di Porco-

-Cosa? Non avevi forse detto che andavamo a Londra?- domandò perplessa Lily.

-Calma, calma, Evans! Come vuoi che ci arriviamo a Londra, facendo un bel annuncio a tutto il mondo e partendo? Abbiamo bisogno di discrezione, perché, come ben saprai, non è esattamente contemplato nelle regole- rispose James.

Il ragazzo camminava veloce, e Lily faceva fatica a stargli dietro.

-Scusa, ma non c’è bisogno di correre no? Aspetta un secondo, non ci corre dietro nessuno!- sbraitò Lily, affannata.

-Scusi principessa, ma non era lei che voleva fare in fretta? Io mi stavo solo adeguando- replicò James, rallentando il passo.

Lily sbuffò. Incominciava ad avere seri ripensamenti su quella stupida scommessa, che la portava a infrangere alcune delle regole base di Hogwarts e minacciava la sua reputazione da Prefetto modello.

I due in breve tempo raggiunsero il locale, notoriamente conosciuto per i suoi clienti malfamati, che cercavano di attaccare briga con chiunque, specialmente coi giovani studenti.

James entrò per primo nel bar, raggiungendo il bancone con indifferenza e ordinando due burrobirre.

-Cos’è, ci fermiamo anche a bere una burrobirra, ora? E poi, per l’amor del cielo, proprio qui?- sussurrò Lily, guardandosi attorno.

James le rivolse un sorriso beffardo.

-Avanti, Evans, non dirmi che hai paura? Questo comunque è il nostro luogo di partenza, e mi sembrava decisamente più adatto dei Tre Manici di Scopa. Qui si ha più privacy-

-Se lo dici tu, capitan Potter… sappi comunque che io non ho paura, la mia è semplice curiosità- ribattè Lily, seguendo James che si sedette a un tavolo.

Dopo un minuto di silenzio, James si avvicinò al viso della ragazza, sussurrandole:- Tu adesso andrai nel bagno dei maschi, senza darlo però troppo a vedere. È al primo piano, la prima porta a sinistra. Io ti raggiungerò a breve-

-Cosa? Nel bagno dei maschi? E perché, scusa?- chiese Lily, guardandolo negli occhi.

-Evans, niente domande. Adesso fa come ti ho detto e… sorridi- replicò James, lo sguardo fermo e autoritario.

Lily si alzò incerta e increspò leggermente le labbra in un sorriso.

Salì le scale di legno, sotto lo sguardo vigile di James. A metà della scalinata si voltò verso il ragazzo, e gli lanciò un’occhiata titubante. Poi, senza che James potesse dirle nulla, continuò a salire le scale, fino a che scomparve dietro a una porta.

James mise sul tavolo due falci, e si alzò.

Si sentiva gli sguardi di tutto il locale puntati sulla schiena, ma li ignorò, raggiungendo il bagno.

Trovò Lily intenta a pettinarsi i lunghi capelli, cercando di sistemare un ciuffo particolarmente ribelle.

James sorrise. Era così bella che gli venivano le vertigini.

La ragazza si accorse di lui, ed esclamò scocciata:-Cos’hai da guardare? Purtroppo ho dei capelli stupidi e non ci posso fare niente!-

-Tranquilla Evans, non ti rovino mica se ti guardo un po’-

Lily arrossì di colpo.

-Ma che diavolo dici!- sbottò

Il ragazzo si limitò a sorridere e avanzò nell’abitacolo.

Raggiunse le porte dei vari bagni, prese la mappa dalla tasca e la srotolò attentamente.

-Cos’è?-chiese Lily incuriosita, dalle spalle di James.

-Nulla. O meglio, è una… cartina di Londra – rispose affrettato James, nascondendo velocemente la pergamene.

-Potter, ti prego. Si vede lontano un miglio che non è così, ma comunque, non ti faccio domande, perché sai, io sono ancora un Prefetto, e quella cosa non è certamente regolare- ribattè Lily, voltandosi dall’altra parte.

Allora James ritirò fuori la mappa e agitò la bacchetta, mormorando qualche parola.

La pergamena si colorò immediatamente, riproducendo la pianta della Testa di Porco e segnando con dei puntini i vari clienti del locale.

-Perfetto- sussurrò James, avvicinandosi al lavandino del bagno.

Agitò di nuovo la bacchetta e chiamò Lily.

-Ora aggrappati a me- le disse e la ragazza ubbidì.

Dopo qualche attimo si innescò un forte vortice, che invase il bagno e che li sollevò da terra.

-Tieniti a me!-urlò James, mentre il vortice li risucchiava nel lavandino.

 

 

 

Lily cadde malamente in un cespuglio, seguita da James.

-Ahia!- esclamò la ragazza, che cercava di divincolarsi dal ragazzo.

-Non mi sento più l’osso sacro… secondo te è normale?- chiese James alzandosi.

-Potter, si può sapere che diavolo hai fatto per portarmi qui?!- sbraitò Lily, alzandosi a sua volta, e squadrando il ragazzo.

-Oh, Lily Lily, non posso certo svelarti i miei trucchi, non ti pare?- commentò James.

-Potter, ti avviso: se qualunque cosa andasse storta accuserò te di tutto. Hai capito?- puntualizzò Lily, gli occhi puntati su di lui.

-Ma certo Evans! Comunque non ti devi preoccupare, perché nulla andrà storto- la rassicurò il ragazzo, incominciando a girarsi attorno.

-Bè, credo proprio che siamo finiti nel bel mezzo del parco... il famosissimo…- James lanciò un’occhiata alla Mappa –Hyde Park-

Lily lo guardò sospettosa- E da quando conosci Londra?-

-Andiamo Evans, Londra è quasi una seconda casa per me- disse James, rimettendo la Mappa in tasca.

La ragazza alzò le sopracciglia.

-Su, Evans, abbi un po’ di fiducia!-

-Potter, ti conviene non farmi scherzi. Ricorda che la scommessa è ancora aperta, e sappi che sarà un gioco da ragazzi dimostrarti che sei un arrogante e viziato figlio di papà- lo ammonì Lily, girando su se stessa, ammirando il parco.

-Ma questa è la Londra babbana, giusto?- chiese lei, raccogliendo la sua borsa da terra.

-Ovviamente mia cara Lily. Per dimostrarti chi sono realmente dovevamo allontanarci dal mondo magico, dove sai, ho una certa reputazione!- confermò James, sorridendo.

-Potter, non mi incanti. E sì, purtroppo sono a conoscenza della tua reputazione, e sono qui per dimostrartelo- disse Lily –Bè,- soggiunse –andiamo sì o no?-

 

 

 

 

 

Ciao a tutti!! come va? io ttt ok, la scuola è ricominciata e già si fa sentire... infatti ha ritardato qst chappy, che dv dire è abbastanza corto, ma, cercate di capirmi, è sl un'introduzione!

apparte qst ringrazio di cuore ttt qll che recensiscono, veramente, nn so se avete idea di qnt bello sia x una scrittrice in erba cm me [ che di strada ne deve ancora fare e moltaaa x diventare giornalista! ] leggere tante cs belle, consigli e approvazioni...

sono felice anche perchè so che sn sincere e ciò mi fa impazzire di gioia! grazieeeeeeee

e vi invito gentilmente a continuare... ;) bacio, costy

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Capitolo 4
*** 4. Londra, parte 2 ***


4. Londra, parte 2

 

 

Lily sorrideva.

Londra era proprio fantastica.

E, al contrario di quello che credeva, anche a Potter sembrava piacere quella meravigliosa città.

La ragazza sorrise, scuotendo leggermente il capo.

Non voleva dire a Potter che l’aveva visto quando sbirciava quella strana cartina che teneva in tasca, per cercare di impressionarla.

Con un altro sorriso, Lily indicò un imponente palazzo, che si erigeva sulla famosa Piccadilly Circus. –Quello cos’è?- chiese.

James srotolò furtivamente la Mappa.

-Quello è…- balbettò, un’occhiata alla Mappa quando Lily era girata-il Trocadero Center, una specie di Zonko, pieno di diavolerie babbane- e il gioco era fatto.

I due ragazzi percorsero tutta Oxford Street, mentre Lily guardava affascinata le luccicanti vetrine.

A un certo punto, la ragazza si fermò di colpo, incantata da un vestito verde smeraldo, esibito in una vetrina.

-Ma è letteralmente meraviglioso!!- esclamò, appoggiando le dita affusolate al vetro.

James le si avvicinò.

-Già, non è male- concordò, lanciando uno sguardo distratto all’abito.

-Non è male? Ma stai scherzando? È fantastico!- puntualizzò Lily, entrando come un tornado nel negozio.

James sbuffò, scuotendo il capo.

-Non la capirò mai la mania delle ragazza per le cose brillanti e costose… chissà se Lunastorta e Felpato ne sanno qualcosa- pensò il ragazzo, varcando anche lui la soglia del negozio.

Lily stava accarezzando la seta leggera del vestito, che si intonava alle sue iridi.

-Oh, Potter, guarda, non è una meraviglia?- chiese, danzando per il negozio con l’abito in mano.

-Sì, te l’ho già detto Evans, è molto carino, va bene?- chiese lui, sbuffando.

-Dio, quanto sei noioso! Altro punto del tuo carattere che ho individuato! 1 a 0 per me, mio caro!- commentò Lily, sorridendo.

James non potè fare a meno di sorridere a sua volta.

-Evans assomiglia a una bambina a Natale quando scopre sotto l’albero la bambola tanto desiderata- pensò tra sé e sé.

-Perché non te lo provi, visto che ti pavoneggi tanto?- la sfidò James, incrociando le braccia.

-Non so… insomma, guarda già che ore sono… è l’una!- dubitò Lily, continuando a guardare l’abito.

-Appunto, abbiamo ancora tutta la giornata a disposizione- ribattè il ragazzo.

-Umh… va bene, ci sto- concordò Lily, entrando in un camerino.

James si sedette pazientemente su una poltrona, tirando fuori dalla tasca la Mappa dei Malandrini e agitando di nascosto la bacchetta, osservò la cartina magica.

-Per fortuna sta andando tutto bene- pensò, e la richiuse.

In quel momento, la tenda del camerino si scostò, e uscì Lily.

James aprì la bocca per lo stupore.

-Sei, sei… bellissima- balbettando, facendo arrossire la ragazza, che volteggiò davanti allo specchio.

-Certo che quando vuole Potter è davvero dolce- pensò Lily, guardandosi.

-Comunque questo rimane un bel sogno. Guarda come costa! 100 sterline! È una follia!- escalmò la ragazza, rifugiandosi nel camerino, da dove uscì poco dopo, l’abito in mano e lo sguardo un po’ triste.

-Ehi, è solo un abito- esclamò James, confuso.

-Ma sì Potter, chissene frega giusto? Sei il solito egoista! Fosse anche uno straccio a me piace perché viene da Londra, capisci? Ma no, immagino che per te sia troppo difficile- disse Lily, ripiegando il vestito sull’ometto e rimettendolo al suo posto.

I due ragazzi uscirono dal negozio.

Lily stava davanti a James di qualche metro, e il ragazzo la raggiunse.

-Ehi, Evans, scusa, non credevo che quel vestito significasse tanto per te- si scusò il ragazzo.

-No, scusami tu Potter, sono stata un po’… esagerata- disse Lily, sorridendo.

-Wow, la Evans che si scusa! Una data da segnare sul calendario!- scherzò James, guardandola negli occhi.

-Quanto sei stupido- rise Lily, abbassando lo sguardo e arrossendo leggermente.

-Che ne dici di mangiare? Ho una fame!- propose il ragazzo, camminando all’indietro, in modo da vedere la ragazza in viso.

-Va bene! Che ne dici di Mc Donald’s? Mi ricordo che quando ero piccola ci andavo spesso con mio papà e mia mamma, a volte addirittura con Petunia- soggiunse, la voce rotta leggermente dalla tristezza.

Il ragazzo, intuito che quel particolare ricordo le faceva male, annuì, e le prese la mano.

Lily non lasciò la presa, ma strinse forte la mano del ragazzo nella sua.

-Ma che caspita sto facendo? È… è Potter! Per diamine, Lily, lascia quella mano!- pensò la ragazza, e lasciò di colpo la mano del ragazzo.

James sorrise lo stesso –Non voglio farle pressioni… ma diavolo, quanto era bello tenerla per mano!- pensò.

-Eccolo, è questo il posto. Cibo babbano!- esclamò Lily, entrando nel fast-food, seguita da un intimorito James.

 

 

 

-Ma è buonissimo!- esclamò James, intingendo una patatina fritta nel kechup.

-Concordo in pieno! Adoro questo posto!- rise Lily, mordicchiando un polletto.

Un imbarazzante silenzio percorse i due.

-Chi è Petunia?- chiese a bruciapelo il ragazzo, serio.

-è mia sorella- rispose Lily, abbassando lo sguardo.

-Perché… perché non sembri felice quando ne parli?-

-Non siamo esattamente in ottimi rapporti- spiegò la ragazza.

-Ho capito, la pianto- disse James, ricominciando a intingere patatine fritte nella salsa.

-No!- esclamò Lily, guardandolo negli occhi.

-Nel senso, scusa… è che è difficile parlarne…- balbettò la ragazza.

-Quando… quando ho saputo che ero una strega, i miei erano… gasati, non so se capisci quello che intendo dire…- incominciò Lily, cercando approvazione negli occhi del ragazzo.

James annuì.

-Bè, lei era… non so, gelosa, credo. Gelosa per l’attenzione che i miei mi riservavano.

In occasione dell’ultima estate prima di andare a Hogwarts, i miei mi portarono qui a Londra, una specie di "viaggio di famiglia". Mi divertii un sacco, ma Petunia no, e per tutto il viaggio fu antipatica.

Quando tornammo a casa, la sera prima della mia partenza andai in camera mia. In quel viaggio a Londra, i miei mi avevano regalato un vestito bellissimo, proprio come… come quello che ho provato… "per la strega più bella" avevano scritto. Quando andai in camera trovai il mio vestito fatto a pezzi, e Petunia con le forbici in mano…- un singhiozzo interruppe il racconto.

-Non dissi nulla ai miei, ma da allora, i nostri rapporti non sono più come prima… quando mi vede è un miracolo se mi saluta-

James abbassò lo sguardo.

-Una volta avevo una civetta. Era una civetta bellissima- incominciò il ragazzo.

Lily corrugò le sopracciglia.

-Una volta mio padre portò a casa un’altra civetta, e io la portai in camera mia. Ero piccolo, avrò avuto sì o no sette anni, e non avevo previsto che la mia civetta avesse potuto essere gelosa.

Lo so che è stupido, una civetta non può essere gelosa, ma non so, evidentemente doveva essere strana come il suo padrone… fatto sta che scappò e io stetti una notte intera a cercarla, e mio padre nemmeno lo sapeva!

Quando la ritrovai piansi tanto. Ma poi siamo diventati più amici di prima-

-Con questa stupida storia- soggiunse – vorrei dirti che sono sicuro che prima o poi tua sorella supererà la gelosia. Veramente… e ora fammi un bel sorriso-

-Grazie Potter. Anche se la storia era leggermente inverosimile mi ha fatto molto piacere.-

-Figurati Evans-

 

 

 

 

 

 

 

Ciao a tutti!! allora cm va? io tutto a posto, anche se sn letteralmente sommersa di compiti!

ed è proprio x qst che ci ho messo così tanto a postare qst chappy, che spero proprio vi piaccia...

qst cap è un po' + riflessivo, si parla della "simpatica" Petunia, e di una civetta gelosa...

cmq continuate a seguirmi e a recensire, xk ce ne saranno nelle belle!!

bacio enorme a tutti!, costy

 

Bluking_ ehehehe! sì, James è propro un bel furbetto... ma è proprio x qst che lo adoro cs tanto!! grazie 1000 x la recensione! bacio

Didi e Lulina92_ ma grazieeeee! spero di nn averti deluso cn qst chappy! bacio,

_darklily_ grazie 1000, continua a leggere e... a recensire! =) bacio,

pippimag_ grazie grazie grazie! spero di averti accontentata cs qst chappy! bacio,

GRAZIE A TUTTI!! costy

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