Tu che non conosci il nome dell'arcobaleno di Manindra (/viewuser.php?uid=179481)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tu che non conosci il nome dell'arcobaleno ***
Capitolo 2: *** Persone ***
Capitolo 3: *** La storia di Franca, iniziata su un fazzoletto di carta, lieve come una farfalla ***
Capitolo 4: *** Un pugno di girasoli spenti ***
Capitolo 5: *** Le mie montagne ***
Capitolo 6: *** Il bosco ***
Capitolo 7: *** L’ultima poesia; la creazione vera, dopo tante parole ***
Capitolo 9: *** Terremoto ***
Capitolo 1 *** Tu che non conosci il nome dell'arcobaleno ***
Tu che non sapevi
Il nome dell’arcobaleno
E che la pioggia ha quel torpore
Infantile e gaio
Quando il tuono ha quel grido
Non crederesti che la mia vita
Sia anni passati
Ad ascoltare la pioggia
A rincorrere case
Profilate da case
Tu che cammini
Col tuo passo pesante
Ed hai solide mani grandi
Da contadina
Chissà se invidiavi
I miei passi leggeri
La mia danza irridente sui giorni
Tu certo non temi
Di calpestare le nuvole
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Capitolo 2 *** Persone ***
Quella notte
Gonfia di vino e di pioggia
Fragile primavera dei nostri corpi
E il vento si divertiva
A far tremare le nostre vite
Poi un mattino
Abbiamo incontrato
Le nostre maschere stanche
Fingendoci soltanto
Di ricordare
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Se solo sapessi
Smontare pezzo a pezzo
Il tuo sorriso
Forse ancora in fondo troverei
La tua anima che grida
E guarda il cielo
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Come uccelli
pazzi di vento
come l'erba che ride
come me e te
che siamo
un inutile grumo di carne
che corre verso la morte
Il tempo e' un treno
che mi attraversa la fronte |
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Capitolo 3 *** La storia di Franca, iniziata su un fazzoletto di carta, lieve come una farfalla ***
C’è un’ora nella sera che amavi
E la ritrovo,
fra il tramonto e l’imbrunire
….
In cambio di quel po’ di vita
Mi hai dato tanta poesia
Ti sia lieve la terra
Come in quei versi che amavi
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Capitolo 4 *** Un pugno di girasoli spenti ***
Inciampo sul tuo sorriso
Per la strada
E hai per le mani
Quel bambino sconosciuto
In bicicletta
Poi il cielo si squaglia
Complice la tua voce
Contro la mia tristezza
In temporale
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Che cosa mi spinge, lontano
Giù per le gallerie buie del treno
Io che per te ero un bicchiere d’acqua fresca
Grande come il perimetro,
del tuo cuore?
Che cosa mi tiene, lontana?
In quella casa ho soltanto
Un pugno di girasoli
Spenti
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Bocca di Magra
Là dove il fiume
Si confonde col mare
Come una linea di vita
Di cui si sperde il confine
Agitavo come un baluardo
Al sorgere dell’ombra
Il pugno delle tue rose
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Piove e sono sola
Di fronte al copione un po’ trito
Delle loro parole
Ti cerco e mi pento
Di non cercarti
Per un attimo solo di vita
Ho atteso tanto questa luce
Che ora non comprendo
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Ho acceso il fuoco e le candele
Come quando c’eri tu
E quando verrà il tempo
Di partire
Sembrerà che tutto
Debba ancora cominciare
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Weissburgunder
Il fumo che ci univa
Ho ritrovato
E il vino
Batte la neve o il sole
Sulla camera 12
E voci dei bambini
In quest’ora lieta
D’aria o di luce
Bello è il tuo viso
Di riso e sole
Libera la mano
Tesa,
alla montagna silenziosa
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Capitolo 5 *** Le mie montagne ***
A volte é troppo difficile
anche dirsi addio
E parlerò
al tuo fantasma nei boschi,
agli alberi ed al vento leggero
ai pesci trasportati via dalla corrente
Ho cercato per giorni
una verità da capire
e ho capito alla fine
che la verità non esiste
e nessuno ha torto
e nessuno ha ragione
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Frullo d'ali degli aironi sul fiume
mentre ripenso a un sentiero
che non c'è più
Vomita turisti la seggiovia
Mi guida il profumo dei rododentri
verso la montagna
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Capitolo 6 *** Il bosco ***
Tuffarsi nel bosco
e' una vertigine cupa
nel silenzio ascolto
la voce degli alberi
Il vecchio castagno
ha squame impazzite
di mille dolori
......................................
Mi sveglia l'urlo della sirena
ad un dolore nuovo |
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Capitolo 7 *** L’ultima poesia; la creazione vera, dopo tante parole ***
Lieve verrai
Quando nel cielo
Scoppierà la luna
Fiorirai per noi
Tu che ci ascolti
E non ti fai sentire
Tu che sei acqua e sangue e vita
Fertile turgore del mio ventre
Gonfio di primavera
Tu che sei io e non io
E noi e dio
Un volo di farfalle
Una bolla d’aria
Un groviglio di cellule
In un sogno
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Capitolo 9 *** Terremoto ***
Nel parcheggio deserto
la fontanella é rimasta aperta
e disegna nell'erba
il suo ricamo di ghiaccio
Al posto delle auto
grosse pietre
dalle case sventrate
Anche le finestre
sembrano esplose
Sciamano i corvi
e si nascondono
nelle crepe del torrione
Camminiamo soli nella neve
preda dei ricordi |
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