Adorabile follia

di lorian
(/viewuser.php?uid=131913)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sensazioni, amici e soluzioni ***
Capitolo 2: *** Nel medesimo istante, in Italia ***
Capitolo 3: *** Ricordi, uscite e indizi ***
Capitolo 4: *** Viaggio alla ricerca dell'amore ***
Capitolo 5: *** Arrivo e richiesta di aiuto ***
Capitolo 6: *** Saggi consigli e gioco di sguardi ***
Capitolo 7: *** Molta rabbia e l'incontro tanto atteso ***
Capitolo 8: *** Dichiarazioni e reazioni ***
Capitolo 9: *** Preparativi per un viaggio d'amore ***
Capitolo 10: *** Una sorpresa del tutto inaspettata ***
Capitolo 11: *** Una famiglia veramente d'oro ***
Capitolo 12: *** Quel traditore di Tom ***
Capitolo 13: *** La mia Londra vista da me ***
Capitolo 14: *** Quattro pazzi in giro per Milano ***
Capitolo 15: *** Turisti per caso, innamorati per scelta ***
Capitolo 16: *** Lisa nella città degli angeli ***
Capitolo 17: *** Una coppia tutta simpatia ***
Capitolo 18: *** Milano nel palmo di una mano ***
Capitolo 19: *** Metto il mio cuore nelle tue mani ***
Capitolo 20: *** L'inizio di un sogno chiamato amore ***
Capitolo 21: *** Reazioni e conseguenze ***
Capitolo 22: *** Abituarsi ad un nuovo mondo ***
Capitolo 23: *** Una notte davvero speciale ***
Capitolo 24: *** Bruschi risvegli e prima incompresione ***
Capitolo 25: *** Chiarimenti e pace fatta ***
Capitolo 26: *** Presentazioni ufficiali ***
Capitolo 27: *** La festa continua e... ***
Capitolo 28: *** Progetti svelati e un dolore che annega nell'amicizia ***
Capitolo 29: *** La Grande Mela ***
Capitolo 30: *** Incontri inaspettati e notizie bomba ***
Capitolo 31: *** Ingiustificate gelosie e shock decisivi ***
Capitolo 32: *** Ritorno a casa ***
Capitolo 33: *** Home, sweet home ***
Capitolo 34: *** Non osi l'uomo separare, ciò che Dio ha unito ***
Capitolo 35: *** I problemi svaniscono davanti al valore dell'amicizia ***
Capitolo 36: *** La tanto temuta prima ***
Capitolo 37: *** Un nuovo momento di gioia ***
Capitolo 38: *** La magia del Natale ***
Capitolo 39: *** Regali e chiarimenti necessari ***
Capitolo 40: *** Un inatteso ritorno dal passato ***
Capitolo 41: *** Problemi risolti e nozze in vista ***
Capitolo 42: *** Profumo di fiori d'arancio ***
Capitolo 43: *** Un ricevimento di nozze, speciale ***
Capitolo 44: *** Parole di addio, partenze e nuovi trailer ***
Capitolo 45: *** Un matrimonio meraviglioso ***
Capitolo 46: *** Un ricevimento tutto scherzi, alcol e lieto fine ***
Capitolo 47: *** Shopping con sorpresa ***
Capitolo 48: *** Grossi guai in paradiso ***
Capitolo 49: *** Una dolorosa decisione ***
Capitolo 50: *** Messo di fronte al fatto compiuto ***
Capitolo 51: *** Fare i conti con i propri errori ***
Capitolo 52: *** Scontrarsi contro il dolore altrui ***
Capitolo 53: *** Una nuova speranza di vita felice ***
Capitolo 54: *** Mettersi a nudo ***
Capitolo 55: *** Emozioni indescrivibili ***
Capitolo 56: *** Finalmente nostra figlia ***
Capitolo 57: *** Becca Pattinson va a Londra ***
Capitolo 58: *** Una Londra ricca di sentimenti ***
Capitolo 59: *** Un cocktail di emozioni e pensieri ***
Capitolo 60: *** Tutti insieme appassionatamente ***
Capitolo 61: *** Nuovi arrivi e profumo di nozze ***
Capitolo 62: *** Finalmente sposi ***
Capitolo 63: *** Un ricevimento in stile Pattinson ***
Capitolo 64: *** Dichiarazioni, sorprese ed emozioni ***
Capitolo 65: *** Una dolce luna di miele ***
Capitolo 66: *** I mesi passano e il lieto giorno arriva ***
Capitolo 67: *** Benvenuta Susan ***
Capitolo 68: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Sensazioni, amici e soluzioni ***


AVVISO: La storia che ho scritto è solo il frutto della mia immaginazione.

Non conosco Robert Pattinson, anche se lo vorrei con tutto il cuore (e chi non lo vorrebbe!! N.d.A.)

e spero davvero che non offenda nessuno, lui per primo.

 

P.S. VISTA LA CHIUSURA DI TINYPIC, RIEDITERÒ TUTTE LE STORIE ELIMINANDO LE FOTOGRAFIE 

 

Capitolo 1 - Sensazioni, amici e soluzioni

 

POV ROBERT

 

Lo sciabordio delle onde che s'infrangono sulla deserta spiaggia di Malibù mi da un senso di calma irreale.

Ho sempre adorato camminare a pieni nudi nella risacca all'alba quando tutta la gente dorme, anche perchè non potrei permettermi di farlo durante la giornata.

Sono fondamentalmente molto conosciuto, faccio il lavoro che ho sempre sognato di fare ma l'improvviso successo della saga di Twilight, mi ha tolto la possibilità di godere di una tranquilla giornata al mare con gli amici senza essere assalito da un orda di femmine in calore che ambiscono nel migliore dei casi, a sfiorarmi mentre a volte mi è capitato di essere quasi del tutto spogliato.

Diamine sono Robert Pattinson, quell'Edward Cullen che è il sogno segreto di tutte le donne e le adolescenti in età di sviluppo.

Piano, piano sono rimasto solo; gli amici di vecchia data a parte Tom, mi hanno abbandonato stanchi di non poter uscire anche se solo per una pizza, senza rischiare di essere violentati.

Tom Sidney Jerome Sturridge, il mio migliore amico, l'unico che riesce a capire come mi sento veramente dentro.

Lui è l'unico che sa quanto essere diventato famoso mi pesi veramente, sopratutto quanto mi pesi il fatto di dover fare i conti con l'opinione pubblica che mi punta il dito e l'occhio addosso in quanto icona cinematografica del mondo moderno.

Non posso farmi vedere con nessuna che non sia Kristen, perchè per le fans i Robsten sono una istituzione e come tale devono essere preservati.

Se solo sapessero ...

Non ho più una vita e con il tempo ho iniziato ad odiare Edward Cullen con tutto me stesso perchè mi ha tolto la possibilità di respirare liberamente.

Né con il personaggio del Principe Giselher né con quello di Cedric Diggory avevo avuto tutto quel successo anche se mi ero guadagnato la mia piccola fetta di ammiratrici che mi riconoscevano per la strada.

Quando il mio agente mi aveva consigliato di presentarmi ai provini per il vampiro innamorato lo avevo fatto poco convinto di essere preso.

Secondo il mio agente era stata proprio la regista della saga a volermi dopo avermi visto nel ruolo del principe e quando ero stato scelto mi si era spalancato davanti agli occhi, un universo molto più vasto di quello a cui ero abituato.

Alla prima di Twilight avevo assistito a scene di vero e proprio delirio, tra le migliaia di fans giunti da ogni parte degli Stati Uniti e ne ero stato felice ma ben presto avevo dovuto fare i conti con il rovescio della medaglia.

Non ero più padrone di uscire fuori dal portone di casa mia per portare a spasso il mio cane, senza

essere assalito ed accerchiato.

Sono finito così ad essere prigioniero di casa mia con il permesso di uscire solo scortato da una coppia di nerboruti bodyguard, che mi accompagnano quasi finanche al bagno.

Sono stufo di tutta quest'attenzione mediatica e spero che con la fine della saga l'interesse nei miei confronti scemi almeno un pò.

Adoro le mie fans ma a volte sono intimidito da tutto questo clamore e questa passione.

Santo Dio sono un ragazzo come tutti gli altri che sogna solo di poter uscire una sera con gli amici per andare al cinema o in discoteca, senza preoccuparmi di niente.

Passeggio, perso nei miei pensieri con i piedi immersi nell'acqua ma in questo momento non sono qui per rilassarmi.

Sono qui perchè aspetto...

Aspetto colei che da cinque mesi è giunta nella mia vita a creare ancora più scompiglio di prima.

Mi sono deciso finalmente; questa volta lei mi dovrà dire chi è, dato che sono stanco di vederla, stringerla e baciarla per poi osservarla mentre se ne va via.

Ed eccola giungere leggiadra dalla parte opposta della spiaggia: cammina lenta con lo sguardo fisso verso l'orizzonte, con i piedi nudi che affondano nella sabbia, i capelli biondi lisci lunghi fino alle spalle che si muovono al vento.

Con una mano si protegge gli occhi castani dai raggi del sole nascente e sembra trovarsi lì per caso mentre entrambi sappiamo che non è così.

Io mi sono fermato ad attenderla mentre lei passo dopo passo, si avvicina a me con l'abito leggero che si muove danzando, mosso dalla brezza mattutina.

Quando quell'affascinante creatura è ad un palmo da me, l'afferro per la vita stringendola forte per paura di farmela scappare.

Lei mi fissa negli occhi mentre un sorriso lieve le si apre sul viso e in un attimo è passione allo stato puro.

Le nostre bocche si cercano ansiose di ritrovarsi, le nostre lingue si lambiscono unendosi in una lotta continua.

Mi sento leggero come mai mi capita durante il giorno.

Questa donna è la follia per me, uno stato mentale che mi lascia del tutto spossato e senza forze quando lei com'è venuta, se ne va.

Ma ora basta! Non sono più disposto a lasciarla andare senza sapere il suo nome o il suo numero di telefono, insomma qualcosa che mi permetta di ritrovarla quando ne ho bisogno.

Quando ansimanti ci separiamo da quel meraviglioso bacio, le chiedo: " Chi sei? Come ti chiami? Te ne prego ho bisogno di saperlo!".

Lei mi fissa con uno sguardo profondo e con la voce melodiosa, mi risponde: " Non è ancora il momento!".

" No" dico deciso " ti prego tu devi dirmelo!" ma lei sospirando mi risponde: " Svegliati Robert; per ora non posso fare di più!!".

E all'improvviso mi trovo il nulla tra le braccia e crollo sulle ginocchia urlando di rabbia.

                                                                                                                                                                                           Con un sussulto riapro i miei occhi ritrovandomi nel mio letto, sudato ed ansante mentre con una

mano mi ravvio i capelli portandomeli indietro.

E' successo ancora; da cinque mesi a questa parte quella strana donna appare nei miei sogni lasciandomi al mattino con una sensazione di vuoto nel cuore e un erezione da record nelle mutande.

Sono stanco di questa situazione.

Sono arrivato perfino ad essere dipendente dalla caffeina della quale faccio un uso spropositato per evitare di addormentarmi e allontanare la possibilità di rivederla.

Due occhiaie nerissime campeggiano sotto i miei occhi e una frustrazione ai limiti dell'assurdo mi fa preda di sé.

" Dannazione, dannazione, dannazione! E' successo di nuovo, non ce l'ha faccio più" dico stufo di quel problema.

Due colpi secchi e precisi alla porta della mia stanza d'albergo, mi distolgono dai miei pensieri e di malavoglia mi alzo per andare ad aprire.

Quando lo faccio mi trovo di fronte il viso sorridente di Taylor, che mi saluta felice ma che diviene subito serio quando vede l'espressione sul mio volto.

" E' accaduto di nuovo?" mi chiede con un misto di nervosismo ed apprensione nella voce e io annuisco desolato e spossato.

Taylor Lautner, il Jacob della saga, mio grande amico è al corrente dei continui e frustranti sogni che invadono le mie notti e non sa come aiutarmi ad uscirne fuori.

Vorrebbe avere la soluzione al mio problema a portata di mano ma è veramente a corto d'idee.

Si sente assurdamente in debito con me, perchè pur avendo sei anni più di lui lo tratto come un coetaneo, facendolo sentire più grande di quello che è in realtà.

Certo mal digerisce tutta la storia dei Robsten perchè, anche se per il mondo io sono il fidanzato di Kristen, nella realtà noi tre sappiamo che è lui che ama la ragazza, completamente e del tutto contraccambiato.

Ha fatto il callo ormai, alle tante foto che ci ritraggono con la sua ragazza a passeggiare, uniti mano nella mano, mentre languidi ci guardiamo negli occhi.

Tay non ne è geloso perchè sa che quella relazione è solo una mossa pubblicitaria ideata da quei

 gran cervelloni della Summit.

E spesso ci ritroviamo, la sera a ridere come pazzi, rileggendo gli articoli dei giornali che ci vedono ad un passo dalle nozze se non addirittura in attesa di un bambino e questo solo perchè Kristen si è fermata a specchiarsi in una vetrina di articoli per l'infanzia.

Ci ridiamo, si o almeno lo abbiamo fatto fino a che non sono cominciati quegli strani sogni che mi stanno facendo impazzire.

Tay continua a dire che anche se gli sembra assurdo, sono innamorato di quella misteriosa donna che non sappiamo neppure se esiste veramente o se sia un parto della mia immaginazione.

" Dobbiamo trovare una soluzione" dice nervoso Tay " non si può andare avanti così, Robert.

Questa cosa ti sta uccidendo, hai il terrore di addormentarti, t'imbottisci di caffeina tanto da farti sembrare una molla.

Non ti si può dire niente che scatti come avessi preso la scossa, la tua faccia fa schifo e in un mese ti sei sbronzato sette volte, tu che prima eri quasi astemio!".

" Queste cose lo so anche io Tay ma non so che fare; ogni volta che cerco di farmi dire il suo nome lei mi risponde che non è ancora il momento e io davvero non ce la faccio più!" gli rispondo serio.

" Proviamo a fare il punto della situazione" mi dice Tay sedendosi sul bordo del letto, seguito da me.

" Sappiamo che questa ragazza non è americana perchè da quello che hai detto, le poche parole che dice le pronuncia con accento strano.

Hai provato a chiederti di che nazionalità sia?" ed io gli rispondo: " Anche se non ne sono sicuro, credo che sia italiana o almeno è quello che credo di avere intuito!".

Taylor guardandomi negli occhi, mi chiede: " Come fai a saperlo? " e io sorridendo gli dico: " Sono stato in Italia per tre mesi, prima di lavorare in Harry Potter, quando ancora non mi conosceva nessuno.

Partecipai ad uno scambio culturale con una famiglia di Milano: io mi trasferì da loro mentre la loro figlia andò dai miei e in quel periodo imparai le basi della lingua italiana ma sono passati molti anni, per questo ti dico che non sono del tutto sicuro che sia italiana; diciamo che il mio è solo un sospetto".

Taylor annuisce poi si alza dal letto e si avvicina alla scrivania, dove prende un block notes e una penna iniziando a scrivere: ITALIANA.

Nel giro di mezz'ora sul foglio prima immacolato, appaiono le parole: CAPELLI BIONDI LUNGHI, OCCHI CASTANI, ALTA, DI COSTITUZIONE NORMALE E CON UN BEL SORRISO.

Poco! Davvero, davvero poco per poterci ricavare qualcosa.

Poi come se si fosse ricordato di una cosa importante, Taylor dice: " Rob mi stavo dimenticando

di dirti che Kris ha rintracciato una sua vecchia amica che è un fenomeno nel fare i ritratti e le ha chiesto di venire qui per parlare con te, in modo che tu possa descrivergliela permettendole di crearne una copia.

Almeno in questo modo avremo il suo viso davanti e sapremo che faccia ha il fantasma che ti sta stravolgendo tutte le notti!".

Annuisco ringraziandolo per l'interessamento ma rimango come sempre, spiazzato quando Tay mi chiede: " Ma tu pensi di esserne innamorato?".

Mi avvicino alla finestra e mi fermo a guardare il panorama poi girandomi, punto gli occhi sul mio amico e rispondo: " Farei la figura del coglione se ti dicessi di si?".

Tay sorride poi risponde: " No amico, non faresti la figura del coglione ma solo quella del povero disperato!".

Scoppio a ridere facendogli un gestaccio con il dito medio alzato, cosa che fa ridere anche lui.

Dopo circa due ore, siamo raggiunti da Kristen e dalla sua amica.

Mi fermo ad osservarla, soprapensiero: alta come Kris, con i capelli biondi e lunghi fino alla schiena, occhi azzurri profondi e indagatori, una deliziosa fossetta sul mento e un neo sopra il labbro superiore.

La ragazza si presenta col nome di Marissa e sono grato agli dei, che non sia una di quelle fans che si fanno venire gli svenimenti solo guardandomi.

Marissa porta sotto braccio un grosso album da disegno e dopo aver sentito il mio problema si mette subito al lavoro con uno schizzo iniziale.

All'inizio non è necessario il mio aiuto poi però, quando la ragazza comincia a chiedermi dei dettagli mi concentro in modo da potergliene dare il più possibile.

" Ho finito!" dice Marissa dopo due ore, fissando con uno sguardo indecifrabile il foglio davanti a

lei per poi passarmelo.

Davanti agli occhi miei, di Taylor e Kristen appare il volto che mi angoscia

da cinque mesi a questa parte.

" Allora che ne pensi, Robert? Ci sono andata vicina?" mi chiede Marissa con un sorriso e io con la bocca spalancata, le rispondo: " No, non ci sei andata vicina ma hai fatto di più! Sembra quasi che tu le abbia fatto una fotografia!".

Marissa sorride compiaciuta, di essere riuscita nel suo intento e delicatamente strappa il foglio con il disegno e me lo consegna; io lo prendo con delicatezza mettendomi ad guardarlo, emozionato.

Marissa si alza dal divano e dopo averci salutato viene accompagnata alla porta da Kristen che le dice: " Mari mi raccomando, non una parola deve uscire da questa stanza!" e la ragazza ridendo, le risponde: " Tranquilla Kiki, sarò muta come una tomba!" quindi si congeda.

" Kiki?" chiede interrogativo Tay alla sua ragazza e lei con un sorriso, gli risponde: " Si, al corso di arte mi chiamava così!".

" Mi piace Kiki!" dice sorridendo Taylor e Kristen gli si para davanti con aria seria dicendo: " Se non vuoi che rivaluti la possibilità di una nostra storia evita di chiamarmi così altrimenti, caro il mio signor Lautner non esiterò un solo istante a mollarti in mondovisione!".

Io e Tay scoppiamo a ridere poi lui dice: " A parte il trascurabile fatto che per l'opinione pubblica dell'intero pianeta, tu ti diletti a riscaldare le lenzuola del letto con il qui presente Pattinson, non credo che riusciresti a stare senza di me, amore!".

Io seguo divertito, la conversazione tra i due come se mi trovo ad un appassionante incontro di tennis, alternando lo sguardo ora su uno ora sull'altra.

Kristen piccata, risponde: " Presuntuoso!" e il suo ragazzo l'abbraccia stretta dicendole: " Tesoro mio, sarò pure presuntuoso ma sono di sicuro innamorato!".

Kris si scioglie del tutto davanti alle parole e al tono appassionato del suo Tay e lo ringrazia con un caldo bacio.

Poi riportando l'attenzione su di me, dice: " Ehi Pattinson, preparati perchè questa sera si esce!" e io mi gelo sul posto.

" Kris sai che non mi va!" le rispondo gentilmente ma lei non vuole sentire ragioni e ribatte decisa: " Rob non credo che rimanere chiuso come un fossile nella tua stanza, ti aiuterà a trovare la misteriosa donna in questione quindi non voglio sentire storie e preparati perché alle 21 io e Tay verremo a prenderti e ti trascineremo fuori dalla tua tana, a costo di usare i lacrimogeni!".

Io guardo Taylor, con aria preoccupata e con un broncio d'annata, dico: " Amico quando fa così, la tua ragazza mi fa paura!".

Tay scoppia a ridere poi quando si calma, prende tra le mani il ritratto e dice: " E' molto bella, Rob! Ora capisco come mai stai perdendo la testa e mi auguro amico, che tu possa trovarla perchè ti ci vedo davvero con lei!" poi aggiunge " Comunque Kris ha ragione; devi uscire e vedere della gente questo ti aiuterà almeno per qualche ora, a non pensare.

Quindi come ha detto la mia ragazza, niente storie e fatti trovare pronto per le 21!".

Verso le 15 Tay e Kristen lasciano la mia stanza ribadendo che non accetteranno ripensamenti e scuse.

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Nel medesimo istante, in Italia ***


Bene ragazze dopo aver postato il primo capitolo mi accingo a pubblicare il secondo.

Oggi faremo la conoscenza della ragazza misteriosa, cioè colei che dimora nei sogni di Robert.

Scopriremo la sua storia e vedremo che faccia ha.

Ora vi lascio alla lettura del capitolo ringraziandovi sempre con tutto l'affetto possibile.

Baci Lorian

 

Capitolo 2 - Nel medesimo istante, in Italia

 

POV LISA

 

Nel medesimo istante in Italia e più precisamente nell'estrema periferia ovest di Milano, in un anonimo caseggiato popolare, io mi rigiravo nel mio letto in preda ad un sogno alquanto agitato.

Era mezzanotte ed ero caduta tra le braccia di Morfeo da circa un'ora ma come ogni notte, da cinque mesi a questa parte, ero preda del mio solito sogno assurdo.

Mi trovavo come sempre su quella spiaggia, che sapevo di non aver mai visto nella mia vita e stavo camminando lenta, mentre guardavo fissa verso l'orizzonte.

Affondavo con i piedi nudi nella sabbia, perchè adoravo il contatto ruvido contro la mia pelle; mi faceva sentire in pace con il mondo.

Mi sentivo a stretto contatto con la natura e la leggera brezza che soffiava in quel momento, mi scompigliava i capelli.

Mi proteggevo con una mano, gli occhi dai raggi del sole e lentamente mi dirigevo in un punto preciso.

Sapevo che lì avrei trovato lui; lui che mi stava aspettando e che veniva a trovarmi nei miei sogni da cinque mesi a questa parte.

Era frustrante comprendere che era lì per me e non sapere chi fosse; nonostante non lo vedessi in volto, sapevo di non riuscire a fare a meno della sua presenza.

Quando lo vidi, con un sorriso mi avvicinai a lui che mi afferrò per la vita stringendomi forte.

Tra le sue forti braccia mi sentivo al sicuro, come se le brutture della vita non potessero scalfirmi né raggiungermi.

Finché lui mi stringeva a se, sentivo che nonostante la mia eterna indecisione e il mio pessimismo cronico, ero pronta ad affrontare la vita a muso duro.

Guardai verso il suo viso, che ai miei occhi, giungeva sfocato e mi avvicinai per baciarlo.

Lui ricambiò il mio bacio con una passione che mi lasciò stordita e senza forze, come se con il tocco delle sue labbra, avesse risucchiato in un sol colpo tutte le mie energie.

Le nostre bocche si mossero come se si conoscessero dalla notte dei tempi e le nostre lingue, avide, s'intrecciarono in un eterna danza sensuale e calda.

Quando ci separammo gli chiesi: " Questa volta me lo dici chi sei? Ti prego ho bisogno di saperlo!".

Lui mi fissò poi con il suo accento straniero, mi rispose come sempre: " Non è ancora il momento!".

" Perchè?" gli chiesi " non ti rendi conto di farmi del male? " ma lui sospirando, mi rispose: " Mi dispiace Lisa, ma per ora non posso fare di più!".

E come al solito sparì nel nulla, lasciandomi dentro al cuore, un profondo senso di abbandono.

Mi sveglio sudata e mi metto seduta sul letto ansimando irritata: era sempre così che mi sentivo ogni volta che lo sognavo e a volte avrei voluto non addormentarmi per evitare di sognarlo poi, però, mi rendevo conto di non poter fare a meno di vederlo dato che, solo la possibilità che questo avvenisse, mi faceva sentire bene.

Sapevo perfettamente che al mio risveglio mi sarei trovata con un pugno di mosche in mano ma mi bastava sentire le sue labbra sulle mie per farmi sentire al meglio.

Incrocio le gambe appoggiandomi con la schiena alla spalliera del letto poi inizio a pensare a quello strano ragazzo: all'inizio, ero terrorizzata alla sola idea, che potesse trattarsi di Lui ma poi con il tempo ero arrivata ad escludere quella orribile possibilità.

Lui non era altri che Valerio, un ragazzo che mi aveva fatto del male nel peggior modo, che si potesse fare ad una ragazza stupida ed innamorata come me.

Avevo creduto che potesse essere quello giusto, quello con cui crearmi una famiglia e un futuro; avevo cominciato a fantasticare su noi due dopo tre mesi che uscivamo insieme e lui non aveva mai fatto niente per convincermi del contrario, anzi.

Mi aveva fatto perfino vedere la casa dei suoi sogni, dicendomi che non vedeva l'ora di andarci a vivere con me e io avevo iniziato ad immaginarmi quali mobili comprare e quali colori usare per le pareti.

Che stupida! Ero stata solo io a sognare un futuro insieme mentre lui si limitava ad annuire ad ogni mia affermazione.

A me non sembrava vero che potessi avere avuto la fortuna di trovare una persona così speciale, che la pensava esattamente come me e la realtà mi assalì improvvisa e dolorante.

Valerio non mi aveva mai chiesto di fare l'amore con lui e io apprezzavo quel gesto, anche perchè non mi sentivo pronta a perdere la mia verginità ma dopo un anno che ci frequentavamo avevo cambiato idea e convinta della mia decisione ero andata a casa sua per dirglielo.

Mi aprì la porta sua sorella Miriam, che mi guardò con gli occhi tristi e io col senno di poi, mi pentì di non essermi fermata a chiederle spiegazioni del suo sguardo.

Miriam mi voleva bene e molte volte mi aveva velatamente, fatto capire che non riteneva Valerio la persona giusta per me ma io, ero così accecata da non averle prestato ascolto.

Quando quel giorno mi vide mi lasciò entrare e io dopo averla salutata, salì le scale per andare in camera di Valerio.

Prima che Miriam uscisse, ebbi l'impressione che stesse per dirmi qualcosa ma poi parve ripensarci e dopo aver alzato le spalle, aprì la porta e se ne andò chiudendosi l'uscio dietro di sé.

Mentre salivo le scale, fantasticavo su cosa avrebbe detto Valerio quando gli avrei detto che ero pronta a fare l'amore con lui e cercavo d'immaginare come sarebbe successo, quando e dove.

Ma avvicinandomi verso la sua porta, mi parve di sentire dei mugugni e dei sospiri strani e pensando che Valerio potesse sentirsi poco bene, aprì la porta di scatto.

Non appena i miei occhi si posarono su quello che c'era sul letto il mondo mi cadde addosso con una potenza mai vista e mai sentita.

Valerio stava facendo del volgarissimo sesso da quattro soldi con Stella, la mia cara " migliore amica" e io, anche se avrei voluto scappare da lì, non riuscivo a staccare gli occhi da quei due che mi stavano facendo venire voglia di vomitare.

Quando Valerio si accorse della mia presenza, si bloccò di colpo e sia lui che Stella mi fissarono

completamente interdetti.

Io scossi la testa mentre le lacrime cominciarono a scorrermi sulle guance e l'unica cosa che riuscì a dire, fu: " Mi fate schifo!".

Poi ritrovando il controllo del mio corpo, mi voltai e scappai da quella stanza correndo per le scale mentre la voce di Valerio, che mi giungeva affannata, urlava: " Lisa fermati! Non è come credi, fammi spiegare!".

Cosa? Cosa c'era da spiegare se il mio mondo era caduto a pezzi, in un solo istante.

Nelle settimane a seguire, sia Valerio che Stella, cercarono di parlarmi ma solo il fatto di vederli, mi dava il voltastomaco poi all'improvviso smisero di tentare di avvicinarmi e uscirono allo scoperto platealmente, mettendosi insieme davanti agli occhi di tutti.

Non si facevano remore di baciarsi dappertutto, fregandosene se io fossi lì oppure no e con il tempo mi resi conto che la cosa che mi faceva più male, non era il loro comportamento assurdo ma la pena che leggevo negli occhi delle persone.

In quel periodo, Miriam mi fu molto accanto e mi dimostrò il palese disgusto verso Stella e il suo tradimento e l'astio verso suo fratello.

Dopo tre mesi in cui i due facevano sesso come conigli, la passione che li univa si esaurì e dall'oggi al domani si lasciarono, comportandosi come se non si fossero mai conosciuti.

Subito dopo che si mollarono, Valerio tornò alla carica con me, arrivando anche a piangere per convincermi a tornare con lui ma io non ne volli sapere e due mesi dopo partì per andare a vivere a Rimini da suo zio, da dove non tornò più.

Anche Stella partì da Milano, per andare con la sua famiglia a vivere a Napoli e anche se mi ero tolta due spine dal fianco mi sentì vuota e senza scopi.

Mantenni per un anno la mia amicizia con Miriam, fino a quando anche lei partì per Rimini per raggiungere il fratello, con suo padre e sua madre.

Avremmo potuto continuare a sentirci per via e-mail ma entrambe, decidemmo di interrompere i nostri rapporti prima che peggiorassero del tutto, arrivando a non avere più nulla da dirci.

Era stato il timore che Valerio, in un modo o nell'altro, rientrasse nella mia vita a far credere al mio subconscio che la persona misteriosa, potesse essere lui.

Con il tempo, però, riflettendoci con calma scartai quell'ipotesi per varie ragioni: 1° perchè il tipo nei miei sogni mi trasmetteva solo delle sensazioni positive e benefiche, facendomi sentire al sicuro e protetta; 2° perchè il suo fisico non aveva nulla a che fare con quello di Valerio: l'uomo del mistero era alto, slanciato, poco muscoloso e si muoveva con eleganza e raffinatezza mentre Valerio era alto un metro e settanta, come me, aveva il fisico del classico palestrato e si muoveva a scatti, veloce e preciso; 3° il protagonista delle mie notti parlava con un accento straniero, forse inglese.

Non che mi intendessi di lingue straniere ma Londra mi era rimasta nel cuore, quando avevo preso parte ad uno di quegli scambi culturali che erano frequenti in quel periodo.

Rammento ancora, con gioia, quei mesi; mesi in cui venni a contatto con una realtà, diversa dalla mia.

Sento come se fosse ieri, ancora chiaramente, il clima diverso da quello italiano; lì era freddo, rigido e cozzava con il calore con la quale fui accolta dalla famiglia che mi ospitava.

La famiglia Pattinson ( si, avete capito proprio bene, si chiamavano come l'attore che ha recitato in

Twilight ) mi accolse con gioia e tenerezza.

Ricordo l'imbarazzo che provai al mio arrivo; imbarazzo che si sciolse, del tutto, davanti alla forza dei sentimenti e alla dolcezza di Claire e Richard, che cercarono di mettermi subito a mio agio.

Anche le altre due figlie che avevano, Victoria ed Elizabeth, mi trattarono come una loro amica di vecchia data.
Passai molto tempo con loro due, perchè i loro genitori erano spesso fuori per lavoro, fino a tardi.

Claire gestiva, splendidamente, un'agenzia di modelli mentre Richard importava auto d'epoca.

La cosa che mi stupì, non poco, fu di non trovare nessuna foto di loro in giro per la casa mentre nella mia, le pareti ne erano tappezzate.

Quando chiesi a Victoria di parlarmi di suo fratello, che era andato a vivere a casa dei miei, al mio posto, mi disse che Bobby era il classico adorabile rompipalle.

Quando quell'avventura finì, lasciai da loro una piccola parte del mio cuore e per qualche mese continuai a scrivere a Vicky e a Liz ma poi con il tempo la nostra corrispondenza si diradò fino a cessare del tutto.

Tornando ad analizzare la mia relazione con Valerio, avevo compreso che questa, mi aveva lasciato delle cicatrici abbastanza profonde e anche se io negavo a me stessa che fosse così, non avevo più fiducia nel genere maschile.

Non riuscivo a relazionarmi con loro e temevo che se mi fossi fidata nuovamente avrei finito con il soffrire ancora.

Non è che fossi diventata una monaca di clausura, intendiamoci, ero anche uscita con diversi ragazzi ma non mi ero mai spinta al di là dei baci.

Non appena sentivo odore di richiesta di sesso, me la davo a gambe il più velocemente possibile.

Con il tempo, questo mio comportamento, mi aveva fatto terra bruciata intorno e a scuola ero conosciuta con il soprannome di Regina di ghiaccio.

Non so quante lacrime mi causò, il sentirmi chiamare così; questo, almeno, per i primi tempi poi decisi che, se nell'immaginario della gente, io ero gelida, gelida sarei diventata.

Cominciai a chiudermi a riccio e a guardare tutto il genere maschile, professori compresi, dall'alto verso il basso, con freddezza e superiorità.

Solo con le ragazze e con le professoresse il mio comportamento era affabile e sereno.

Furono anni tristi e pesanti e, francamente, feci i salti di gioia quando la scuola finì chiudendo un capitolo della mia vita che avrei preferito dimenticare.

Ma sapevo che questo non era facile, anzi; con il tempo mi ero creata una corazza di puro granito e impedivo ad ogni ragazzo anche solo, di provare a scalfirla.

I miei genitori erano morti, l'anno prima, in un incidente e il fatto di essere orfana e figlia unica mi aiutò a prendere le redini della mia vita in mano.

La settimana dopo la fine della scuola, cambiai abitazione spostandomi dal centro di Milano alla periferia ovest della città, dove nessuno mi conosceva.

Mi cercai un lavoro che mi permettesse di mantenermi e lo trovai, come barista, in un area di servizio della tangenziale.

Essere a contatto con il pubblico, all'inizio, fu difficile ma poi con il tempo riuscì a cavarmela in modo egregio supportata dall'aiuto e dalla protezione delle mie colleghe, Lucia ed Erica, e da quella della mia superiore, Sabrina, alla quale avevo raccontato tutta la mia storia.

Loro compresero, alla perfezione, il mio comportamento dato che gli era successa la medesima cosa.

Ogni tanto m'irrigidivo davanti agli sguardi che mi lanciavano gli uomini e, in quelle occasioni, mi chiudevo a riccio.

Diamine, sapevo di essere una bella ragazza ma questo per me non era fondamentale.

Cercavo di non valorizzare la mia bellezza, vestendomi sempre con uno stile da maschiaccio; era come se, per me, fosse una sorta di armatura anti uomo.

Ero arrivata all'età di 26 anni e, ovviamente, ero ancora vergine e l'idea di donarmi a qualcuno non mi passava neppure per l'anticamera del cervello.

La mia vita era vuota e senza alcun fine: sapevo di essere ad un passo dall'essere definita un asociale ma, francamente, non me ne fregava altamente.

Questo, almeno, fino a quando non avevo cominciato a fare quel sogno.

All'inizio, ne ero spaventata, poi però decisi di parlarne con Sabrina, che per me era come una seconda mamma e lei mi disse che, con molta probabilità, quello era un segno del destino.

Lei credeva nei segnali e mi disse che forse nella mia vita, presto, ci sarebbero stati dei profondi cambiamenti.

Mi suggerì di cominciare a cambiare, prima esteticamente e poi caratterialmente e dopo un pò di tentennamenti, lo feci.

Durante un turno di riposo, io e Lucia, andammo in centro a saccheggiare i negozi facendo incetta di tutto quello che poteva definirsi femminile ed elegante.

I miei adorati jeans, di due taglie più grandi, furono gettati nei rifiuti facendo posto a quelli a vita bassa che fasciavano il mio corpo.

Avevo la fortuna di avere un metabolismo, che lavorando a pieno regime, mi permetteva di poter mangiare ogni cosa senza ingrassare di un solo etto e questa mia buona sorte era l'invidia, allo stato puro, di Lucia ed Erica, che erano perennemente in guerra con l'ago della bilancia.

Sapevo di non dovermi preoccupare dato che la loro invidia era, del tutto, benigna e tutt'al più era fonte di continua battutine stupide e comiche.

Le mie cosce era ben tornite e senza un filo di cellulite e il fatto di essermi sottoposta, un anno prima, ad un incessante ciclo di luce pulsata, le vedeva senza l'ombra di un solo pelo superfluo, così come per il resto del corpo.

Il mio sedere era sodo e ben alto, la mia pancia piatta e tonica e il mio seno svettava fiero nella sua quarta abbondante.

In definitiva, avevo un bel corpo agile ed atletico, senza aver mai messo piede in una palestra.

La stessa sorte dei miei jeans era toccata ai miei maglioni extralarge che aveva lasciato il posto a magliettine corte e sexy e a camicette semi trasparenti.

Le mie adorate scarpe da tennis, andarono a fare compagnia ai rifiuti di Milano, e al loro posto acquistai delle graziose decolleté con il tacco sette e delle comode ma eleganti ballerine, da indossare nelle ore di lavoro.

Quel giorno, facemmo incetta di minigonne, non troppo mini e di top allegri e fashion.

Dietro insistenza di Lucia, acquistai anche qualche abito da sera, lungo con uno spacco seducente e degli abiti da cocktail femminili ed eleganti.

Come ultimo gradino di quel tour de force, affrontai una successiva giornata in una Spa, fuori città,

dove mi rimisero seriamente a nuovo: pedicure, manicure, massaggi, sauna, trucco e pettinatura.

Ora al posto dei miei informi capelli, pieni di doppie punte, c'era un'acconciatura che li vedeva arrivare liscissimi e perfetti fino alle spalle e il mio viso sfoggiava un trucco delicato ma evidente.

In quei due giorni di rinnovamento, mi sputtanai quasi metà della mia carta di credito ma il risultato fu veramente positivo.

Me ne accorsi dagli sguardi di tutti gli uomini mentre camminavo per la strada, per non parlare di quelli che giornalmente entravano nel bar.

Non sapevo che cosa il destino avesse in serbo per me ma quello di cui ero sicura, era che questa volta, non sarei scappata a gambe levate ma avrei lottato per la mia fetta di felicità.

Sabrina, per prima, era felice del mio cambiamento e con consigli mirati e seri mi spiegò come capire chi fosse seriamente interessato a me e chi, invece, mi desiderava per una sola notte di sesso sfrenato.

Ovviamente la mia attenzione era tutta per i ragazzi alti e che sfoggiavano un accento straniero, dato che così era l'uomo che appariva nei miei sogni ma in nessuno di quelli che vedevo, ritrovavo le caratteristiche del mio principe.

Il fatto che lui continuasse a dirmi che non era ancora il momento, da una parte m'infastidiva mentre dall'altra mi dava la forza di continuare ad aspettare e a lottare.

Decido, finalmente di alzarmi dal letto, dato che sono le cinque e due ore dopo devo iniziare il mio turno di lavoro.

Mi stiracchio per bene, poi spalanco le finestre per far cambiare aria alla stanza e mi metto a rifare il letto.

Quando la camera è in ordine, mi fiondo in bagno dove mi faccio una doccia rigenerante e uno shampoo accurato.

Dopo essermi lavata mi metto un abbondante velo di crema idratante sul corpo, massaggiandola fino a che si assorbe del tutto, mi asciugo i capelli poi avvolta nel mio, candido e morbido, accappatoio mi dirigo verso il mio guardaroba.

Mi squadro nello specchio a figura intera, con l'occhio critico poi apro l'anta e m'immergo nei miei abiti per decidere cosa mettere.

L'estate è appena iniziata e il tepore del clima mi induce a scegliere, un delizioso jeans a vita bassa con dei ricami sulle tasche e un simpatico top verde smeraldo che risalta il colore dei miei occhi.

Il tutto è coordinato dalle mie comode ed irrinunciabili ballerine nere.

Mi trucco leggermente, come mi ha insegnato l'estetista e acconcio i capelli in una coda alta.

Quando finisco mi dirigo in cucina, dopo aver chiuso la finestra, per fare una colazione veloce.

Un succo di frutta e un caffè accompagnati da due fette biscottate integrali.

Una volta che termino di mangiare, sciacquo il bicchiere e la tazzina, vado in bagno a lavarmi i denti e prendo la borsa e le chiavi della macchina, uscendo fuori dall'appartamento.

Arrivata in cortile tolgo, con il telecomando, l'allarme della mia Renault Clio, blu elettrica e salgo in macchina.

Come se fosse un gesto meccanico, metto il frontalino dell'autoradio, prima ancora di accendere il motore e quando metto in moto, una musica allegra si sprigiona all'interno del veicolo.

Apro il cassettino del cruscotto e ne estraggo il solito cd, il mio preferito, quello con la colonna sonora di Twilight e lo faccio partire a volume alto.

Quando sono abbastanza caricata, dalle roccheggianti note di The supermassive black hole parto alla volta dell'area di servizio.

Quando arrivo nel piccolo parcheggio dei dipendenti, mi fermo a fumare una sigaretta mentre dall'autoradio esce la dolce melodia di Flightless bird american mouth, per intenderci quella che si sente quando Edward e Bella si baciano dopo il matrimonio.

Quando finisco la mia sigaretta, spengo l'autoradio ed esco dalla macchina, mettendo l'allarme.

Mi stiracchio, inspirando profondamente; quelli sono tutti gesti quotidiani, che chi mi conosce, mi vede fare ogni volta.

Non appena sono pronta, mi dirigo verso l'ingresso del personale e una volta dentro, saluto con un abbraccio Lucia, Erica e Sabrina che, come sempre, mi fanno i complimenti per il mio look.

Prima d'iniziare il nostro turno, scambiamo quattro chiacchiere, scherzando su quanto siano fighi Robert Pattinson, Taylor Lautner, Jackson Rathbone e Kellan Lutz quindi ci prendiamo un caffè energizzante e siamo tutte e quattro pronte ad iniziare una lunga giornata di duro lavoro.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Ricordi, uscite e indizi ***


Bene ragazze eccoci al nuovo capitolo di Adorabile follia.

Innanzitutto vorrei rispondere a tutte quelle che sono rimaste scioccate per la coppia Tay e Kris, dicendo che le capisco perfettamente ma per me era l'unica soluzione, perchè non avrei mai e poi mai scritto una Robsten.

Con questo non voglio dire che non credo al loro amore ma semplicemente che credo che loro siano già abbastanza tartassati dai media e dai paparazzi perchè debba farlo anche io.

Per me la vita privata è sacra e penso che in fondo tutti debbano avere il diritto di godersela.

Io dal canto mio, gli auguro di essere sempre felici e di vivere insieme per sempre.

Ora torniamo a questo capitolo: oggi vedremo che il destino darà a Robert qualche indizio in più e che un intervista sarà la molla decisiva.

Non posso dirvi di più se non continuate a seguirmi. Baci Lorian

 

Capitolo 3 - Ricordi, uscite e indizi

 

POV ROBERT

 

Qui a Los Angeles, il clima è caldo e avvolgente ma grazie al fresco del climatizzatore, della mia stanza d'albergo, non sudo e riesco anche a schiacciare un sereno pisolino.

Spesso mi manca il clima umido e piovoso della mia Londra, così come mi manca la mia adorabile famiglia.

Molte volte gli ho chiesto di venire a vivere qui, con me negli Stati Uniti ma loro non hanno voluto sentire ragioni, decidendo di restare dove hanno sempre abitato.

Da una parte mi dispiace ma dall'altra ne sono stato felice, perchè in quel modo mi sembra di poter avere un luogo personale, un punto fermo, un isola felice dove potermi rifugiare quando lo stress del mio lavoro tocca punte strategiche.

Quella è casa mia e solo lì mi sento veramente bene; solo in un altro luogo mi era successa la stessa cosa ed era stato quando avevo fatto quel viaggio a Milano, in Italia.

Non so come mai ma ricordo ancora alla perfezione, la meravigliosa accoglienza che ricevetti dalla famiglia Martini.

Fu con chiarezza che rammentai la simpatia di Francesco il capofamiglia, che era un operaio di una cartiera fuori città e la dolcezza di Monica la moglie, che faceva la casalinga.

Mai neppure una volta, mi fecero sentire di troppo e spesso io e Monica ci fermavamo a parlare di tante cose.

La loro casa era totalmente diversa dalla mia: innanzitutto era più piccola e raccolta ma piena di calore familiare e di colore, aveva meno stanze della mia e le pareti erano quasi del tutto, tappezzate da fotografie che ritraevano la loro famiglia e la loro figlia, che in quel periodo viveva a casa mia.

Avevano avuto solo una figlia, Lisa e tutto il loro mondo ruotava intorno a lei, che nonostante le loro attenzioni, a detta di Monica non era né viziata né indisponente, anzi me la dipingeva come dolce e fragile.

Con grande curiosità guardavo le sue foto, che la ritraevano come una bella bambina, sorridente e solare e non so perchè a volte provai dell'invidia nei suoi confronti.

Intendiamoci, la mia famiglia mi adorava ma dividersi l'affetto e le attenzioni con altre due sorelle, a volte era frustrante.

Forse, se avessi avuto un fratello con cui condividere i miei pensieri anziché due pazze componenti del sesso femminile, mi sarei sentito diverso.

D'altronde di cosa potevo parlare con loro, che non facevano altro che berciare di vestiti, trucchi e

ragazzi. 

In quei tre mesi, la famiglia Martini mi aveva fatto sentire come uno di loro e fu con una tristezza enorme, che partì per tornare a casa.

Nonostante mi ero ripromesso di continuare a mantenere con loro dei rapporti epistolari, non appena rientrai, mi ritrovai immerso nelle riprese della saga dei Nibelunghi e successivamente di Harry Potter e il calice di fuoco.

Senza volerlo mi dimenticai di loro, anche se a tutt'oggi, conservavo nel mio cuore il tenero ricordo di quei tre favolosi mesi.

Distrattamente volgo lo sguardo verso il comodino e vedo che la sveglia digitale segna le ore 20 e questo significa solo una cosa: Tay e Kiki, in arrivo!

Se non voglio dover combattere con un panzer in fase di sfondamento è meglio che mi alzo da questo letto e comincio a prepararmi.

L'ultimo dei miei sogni è essere tirato fuori dai vigili del fuoco, dalla stanza invasa di lacrimogeni.

Dannata Kristen! Quando si mette in testa una cosa, farle cambiare idea è praticamente, una causa persa in partenza.

Mi domando come mai, tutta questa grinta non l'abbia usata contro quei folli della Summit quando ci hanno imposto di fingerci fidanzati per pubblicizzare al meglio la saga.

Scocciato a più non posso, mi alzo dal letto per dirigermi verso il bagno; giunto lì, mi dirigo verso il water dove svuoto la mia vescica poi mi infilo nella doccia cominciando a lavarmi.

Quando esco da lì, con solo un asciugamano legato attorno ai fianchi, ributto un occhio alla sveglia che mi rimanda beffarda l'orario: 20.40.

Oh, oh guai in arrivo!

In preda al nervoso comincio a cercare i miei vestiti ma come mi ha sempre detto mia madre, quando si ha fretta non si trova mai niente e direi che questo è proprio il mio caso.

Mancano venti minuti all'arrivo dei miei amici tirannici e io sono ancora in boxer.

Ma si può essere più sfigati di così? E' necessario che mi calmi, altrimenti non verrò a capo di niente e francamente affrontare l'ira di Kristen è l'ultima cosa che voglio fare.

Finalmente trovo un paio di pantaloni che mi piacciono: di lino, neri, con tante tasche, comodi ma allo stesso tempo eleganti.

Infilo nei passanti una cintura nera, di cuoio lucido e prima di allacciarla indosso una camicia grigia, infilandola nei pantaloni.                                                                                                                                                 Dopo aver allacciato la cintura mi metto alla ricerca delle scarpe e trovo un paio di mocassini neri e decido che, per quella sera sono ottimi quindi l'indosso sempre guardando la sveglia: 20.55.                     Lascio i tre bottoni superiori della camicia aperti e metto al polso il mio Rolex.

Dopo aver messo un po' di acqua di colonia, mi specchio nell'armadio e sbuffando mi siedo nel

divano, congratulandomi con me stesso di essere riuscito a prepararmi in anticipo anche se solo di due minuti.

Alle 21.00 precise, puntuali come due alpini svizzeri, Tay e Kristen bussano e imprecando in giapponese, mi avvio ad aprire la porta.

Kris, seguita dal suo fido innamorato, entra nella mia stanza e girandomi intorno comincia a guardarmi, studiandomi come se fossi una cavia da laboratorio.

Alla fine dopo dieci secondi di silenzio, passati a scandagliarmi come se mi stesse facendo una

radiografia, mi dice: " Non male Bobby, non male!" e inaspettatamente sia io che Tay, tiriamo un sospiro di sollievo.

Finalmente, quando sua maestà Kristen Stewart, ci da il benestare usciamo per quella serata che a voler essere precisi, mi è stata imposta.

So che lei lo ha fatto con tutte le migliori intenzioni ma in quel momento non sono del tutto certo che uscire, andando in giro per locali sia la scelta giusta.

Se avessi dato ascolto al mio inconscio sarei rimasto in camera mia e in preda ad un inspiegabile gesto istintivo, avrei fatto le valigie e sarei corso con un taxi all'aeroporto, alla disperata ricerca di un volo per la mia amata Londra.

Avevo la tremenda necessità del calmante abbraccio di mia madre, delle parole pacate di mio padre e delle chiacchiere sconclusionate delle mie sorelle.

Aria di casa mia, per riappropriarmi di me stesso, del mio cuore e della mia sanità mentale.

Ma questo purtroppo, non è possibile: ora come ora, non posso muovermi da Los Angeles per via di tutte le interviste e le ospitate che dobbiamo fare con tutto il cast, per promuovere la prossima uscita di Breaking dawn - 1°parte.

Una volta usciti dal retro dell'hotel, per evitare l'ammasso di fans che vivono praticamente in pianta stabile sul marciapiede nella strenua speranza di vederci, saliamo su un'anonima macchina nera con i vetri scuri dove troviamo, ad aspettarci Kellan e Jackson.

Quando ci siamo accomodati, Kell mette in moto e con tranquillità si immette nel traffico mentre con il suo vocione allegro, ci dice: " Ragazzi, Ashley e Nikki con Paul, ci stanno aspettando al Divina! Sono andati avanti per prenotare un tavolo appartato!" poi rivolgendosi al sottoscritto, con un sorrisetto aggiunge: " Sono contento che il re degli zombie, ci abbia degnato della sua presenza!".

Io dopo avergli fatto una linguaccia, gli sibilo: " Kellan, fottiti!" ma lui pronto mi risponde: " Mi dispiace amico, ma non sei il mio tipo. A me piacciono ancora le belle donne!".

Tutti me compreso, scoppiamo a ridere e per un attimo dimentico la mia tristezza e lo sconforto che mi accompagna da cinque mesi a questa parte.

All'improvviso mi isolo, estraniandomi dal resto del gruppo, portando il mio sguardo fuori dal finestrino e la mia attenzione viene attirata da un grande cartellone che riporta una scritta fatta con i neon, che stranamente mi emoziona: IL DESTINO E' A MILANO.

Non so perchè quelle lettere mi turbino così ma imputo il motivo al ricordo improvviso della famiglia Martini, che mi ha assalito nel pomeriggio.

" Ehi Robert? Ma mi stai ascoltando?" la voce di Kristen mi riporta al presente e quando mi giro vedo gli occhi di tutti, puntati su di me.

" Scusami Kris, in effetti non ti stavo ascoltando! Mi dicevi qualcosa?" le chiedo, nervoso e lei con un sorriso comprensivo mi risponde: " Si, ti dicevo che oggi mi ha chiamato Alyssa!".

" Alyssa? Alyssa chi?" le domando confuso e lei alzando gli occhi al cielo, sbuffa prima di dirmi:

" Rob ma ci sei o ci fai? Sto parlando di Alyssa Milano!".

Ancora quella parola! Sembra che quel nome mi stia perseguitando e francamente mi domando il perchè.                                                                                                                                                                           " Ah si? E come sta?" le dico, più per non farle pensare che sia un idiota che per vero interesse e lei con un sorriso mi risponde: " Bene, ora si trova a New York per ricominciare le riprese di Streghe!".

Annuisco soprapensiero, volgo nuovamente il mio sguardo verso l'esterno e seguo i discorsi dei miei colleghi, distrattamente.

Poi nuovamente quella parola torna a farsi preda delle mie orecchie e stavolta pronunciarla è Jackson che dice: " Elizabeth mi ha raccontato che Rachelle ha praticamente dimezzato il suo patrimonio nel quadrilatero della moda a Milano!".

" A Milano? Chi è stata a Milano?" gli chiedo basito e lui scuotendo la testa mi risponde: " L'ho già detto Robert! Rachelle si è data alle spese folli a Milano in via Montenapoleone!".

Improvvisamente comincio ad agitarmi nel sedile, ansioso di arrivare al locale per mettere fine a quel viaggio che mi ha stravolto più di quel che credevo.

Quando finalmente Kellan spegne il motore, io mi fiondo letteralmente fuori dalla macchina respirando a pieni polmoni per cercare di calmarmi.

Gli altri cominciano ad entrare; tutti tranne Tay, che mi afferra serio per un braccio trascinandomi verso un punto isolato, chiedendomi: " Rob, ma si può sapere che diavolo hai stasera?" e io agitato gli rispondo: " Amico, se dovessi darti una risposta sincera ti direi... non lo so; non capisco perchè ma da quando siamo usciti la parola Milano mi sta perseguitando e se non pensassi di essere pazzo penserei che questo è un segno!".

" Pensi che lei sia a Milano?" mi chiede lui, curioso e io gli rispondo: " Francamente non lo so! So solo che il ricordo di quella città, dove ho vissuto per tre mesi, mi è tornato prepotente nella testa oggi pomeriggio e questa parola è saltata fuori, nei vostri discorsi due volte in dieci minuti dopo aver visto, per la strada la scritta: IL DESTINO E' A MILANO!".

Sospiro sconsolato, poi aggiungo: " Lo so che tu e tutti gli altri, pensate che io sia pazzo ma ora come ora io so che la donna dei miei sogni è italiana e che la parola Milano mi sta perseguitando.

Quindi facendo due più due, direi che si penso che lei stia a Milano!".

" Rob io non penso che tu sia pazzo" mi dice con un sorriso Taylor " così come non lo pensano gli altri.

Forse la parola giusta è preoccupazione! Siamo preoccupati, per te e per questi sogni che ti stanno prosciugando le energie.

Se la sensazione che hai è che lei sia a Milano forse dovresti seguire il tuo intuito; anche se sai, perfettamente, come lo so io che in mano non hai nulla.

Se almeno sapessi il suo cognome potresti affidare le sue ricerche ad investigatore privato ma solo con un ritratto e una città direi che è un impresa a dir poco impossibile.

Non voglio demolire le tue speranze amico ma quello che ti ritrovi per le mani è veramente troppo poco!".

" Lo so anche io, Tay" gli dico affranto " ma credimi se ti dico che ora come ora, mi attaccherei anche ad uno sbuffo di fumo per riuscire a rintracciarla!".

" Lo capisco e lo comprendo Rob" mi dice Tay con un sorriso " e ti posso assicurare che non appena avrai per le mani qualcosa di più sicuro, io stesso verrò con te a prenderla ma fino ad allora cerca di viverti l'esistenza in modo più sereno, altrimenti corri il rischio che quando finalmente la troverai, lei si veda davanti una larva e credo che tu questo non lo voglia, giusto?".

Io annuisco sorridendogli e dopo avergli afferrato il braccio gli dico: " Andiamo lupacchiotto, altrimenti Kristen penserà che ti ho rapito!".

" Spiritoso!" mi dice Taylor con una smorfia esilerante.

 

POV LISA

 

Dopo due ore d'intenso lavoro, finalmente riesco a prendermi una pausa, per potermi fumare in santa pace una sigaretta ma la mia tranquillità viene interrotta dall'arrivo di Sabrina, che con un espressione eccitata sul volto, mi dice: " Piccola, ci sono delle straordinarie novità!".

Quando le chiedo a che cosa si riferisce, lei mi risponde: " La direzione mi ha appena avvisato che più tardi a mezzogiorno, una troupe televisiva di un canale satellitare, verrà qui all'area di servizio per poter intervistare noi ragazze sul nostro lavoro.

Non so per quale arcano motivo, ritengono che sia interessante sentire il nostro parere!".

Io la fisso poi le dico: " Ovviamente ci parlerai solo tu, vero?" e lei sogghignando, mi dice: " Oh, ovviamente no bambina; ci parleremo tutte!".

" Cosa? No assolutamente no!" le dico perentoria ma lei ben decisa a non farsi sottomettere, mi

risponde: " Spiacente Lisa, ordine dei grandi capi!".

Sbuffo scocciata e mi preparo mentalmente, per evitare di mandare a quel paese quei poveri disgraziati, che verranno qui solo per fare il loro lavoro.

Le ore successive hanno quasi dell'assurdo: Sabry si scola tre caffè di fila, Lucia fa avanti e indietro per il bagno per ritoccarsi il trucco ed Erica continua a fissare con lo sguardo, la porta d'ingresso e il cortile antistante.

A mezzogiorno in punto Erica lancia un urletto riconoscendo il furgone, che riporta in bella vista il logo dell'emittente.

Il mio nervosismo è ai limite dell'impossibile e con la coda dell'occhio vedo Sabrina che in qualità di supervisore, accoglie il cameraman e la cronista.

Io osservo la ragazza che è veramente molto bella: alta più di me, con chilometriche gambe ben fatte, una vita sottile, fianchi snelli e seno prosperoso.

Sul suo volto campeggiano due occhi grandi e azzurri contornati da lunghe ciglia, dei zigomi alti, un nasino piccolo ed impertinente, delle labbra piene e carnose e il tutto è contornato da una lunga e fluente chioma di color rosso incandescente.

Devo dire che salta all'occhio di tutti, in particolare a quelli del genere maschile.

Vedo che Sabrina la fa accomodare ad un tavolino e dopo averle offerto un caffè, si siede a sua volta iniziando l'intervista.

Noto la mia amica, ridere serena alle domande che le fa la super vamp e questo mi tranquillizza un pò.

Dopo che Sabrina ha finito di rispondere alla donna, si alza dal tavolino e il suo posto è preso da Erica che nervosa al limite dell'impossibile, si sta torcendo le mani.

Evidentemente però la giornalista riesce a metterla a suo agio, perchè dopo pochi minuti Erica ride di gusto a qualcosa che la donna le ha detto.

Sabrina mi si avvicina e mi mette una mano sulla spalla dicendo:  " Preparati bambina, perchè dopo tocca a te!" poi vedendomi nervosa aggiunge: " Sta tranquilla piccola, a dispetto del suo aspetto quella donna è veramente simpatica e carina e riesce a metterti a tuo agio!".

Io annuisco facendole un sorriso e quando vedo che Erica da la mano alla cronista per ringraziarla, lascio le mie mansioni per avvicinarmi al tavolino.

Una volta giunta lì vedo la giornalista sorridermi affabile e un peso mi si toglie dal cuore.

Mi siedo e dandole la mano, le dico: " Buongiorno!" e lei mi risponde: " Salve il mio nome è Silvia Sarli e tu invece sei...?" e io con un sorriso le dico: " Sono Lisa Martini!".

" Bene Lisa, ti dispiace se ti do del tu? Non credo che tu sia molto più grande di me! Io ho 24 anni e tu?" mi chiede con cortesia.

Io le sorrido, rispondendole: " Due più di te!" e la donna scoppia a ridere per poi dire: " Vedi avevo ragione, non sei poi molto grande di me!".

Poi mi chiede: " Allora Lisa, dimmi com'è lavorare in un area di servizio?" e io sorridendo le rispondo: " Direi che nel mio caso è una fortuna!".                                                                                                   " Addirittura!" mi dice Silvia spalancando gli occhi " E perchè mai sarebbe una fortuna!" e io le dico: " Vedi, questo è stato il mio primo lavoro e quando sono arrivata qui ero timida e chiusa e sobbalzavo ogni volta che qualcuno mi rivolgeva la parola.

Ma con l'aiuto di Sabrina e il sostegno di Erica e Lucia, sono riuscita ad aprirmi e ora lavorare a contatto con il pubblico mi fa sentire bene.

Posso tranquillamente dire che questo, invece che un ambiente lavorativo è del tutto simile ad una grande famiglia.

Una famiglia che mi ha accolto, mi ha sostenuto, mi ha sfamato e mi ha aiutato a crescere!".

Silvia mi fissa e la sua bocca si apre in un sorriso radioso poi mi chiede: " E la tua famiglia cosa ne dice del fatto che tu lavori qui?".

Il mio sguardo si rabbuia leggermente e con la voce atona, le rispondo: " Sono orfana e non ho ne fratelli ne sorelle!".

Silvia imbarazzata, si scusa per la sua domanda ma io le rispondo: " Non devi scusarti, non potevi saperlo; la tua non è stata una domanda indelicata, anzi direi che era del tutto legittima ed io voglio risponderti lo stesso.

Lo faccio usando le parole che mio padre diceva spesso e cioè: " Ogni lavoro per pesante e duro che sia è un lavoro dignitoso; basta che sia nei limiti della legalità e che non offenda la propria

morale e quella di chi ti sta attorno!".

Silvia annuisce seria, poi mi fa ancora alcune domande inerenti al mio lavoro quindi finita l'intervista mi da la mano e a telecamere spente, mi dice: " E' stato un onore parlare con te, Lisa.

Nella tua vita ci sono stati dei grandi dolori ma hai avuto la forza e il coraggio di rinascere dalle tue ceneri, come l'araba fenice e questo ti fa davvero onore!".

Io la ringrazio di cuore poi dopo averla salutata cedo il mio posto a Lucia, uscendo fuori in cortile per fumarmi una sigaretta.

Dopo pochi minuti Sabrina mi raggiunge e chiudendomi in un caldo abbraccio mi dice: " Sei stata grande, bambina e io sono sicura che i tuoi genitori dall'alto dei cieli, sono orgogliosi di cotanta figlia così come lo sono io!".

Io abbraccio quella donna che mi è stata vicina nel momento del bisogno, tirandomi fuori dal baratro della solitudine nella quale stavo sprofondando.

 

POV KRISTEN       ( Due settimane dopo )

 

Che noia! Non ne posso davvero più! Interviste, ospitate, fotografie e pettegolezzi.

Sempre la solita solfa: la giornalista accoglie me e Robert e dopo due misere domande sulla saga, tutto il resto del programma, gira sul mio rapporto pseudo- sentimentale col mio collega.

Sembra che sapere quante volte io e Rob ci baciamo, i nostri programmi per il futuro e le nostre impressioni sia più importante della fame nel mondo.

Ma dico io! Si può essere più stupidi? Non so se reggerò ancora a lungo questa situazione e sopratutto, non so se la reggeranno Robert e Taylor.

Sono passate due settimane dalla nostra uscita al Divina e francamente io e Tay, siamo molto preoccupati per Rob.

I suoi sogni continuano, imperterriti ogni notte e ogni mattina lo vediamo sempre più spento e demotivato.

Non sappiamo come aiutarlo anche perchè fondamentalmente, lui non vuole farsi aiutare; non esagero se dico che si sta crogiolando nella sua apatia e questo non va assolutamente bene.

Sbuffando sprofondo nel divano e prendo il telecomando, accendendo la televisione.

Distrattamente comincio a fare zapping tra i canali dove campeggia il nulla più assoluto poi ad un tratto, qualcosa attira la mia attenzione.

E' un intervista sul mondo del lavoro femminile ma la cosa che cattura il mio interesse non è l'argomento che la giornalista, decisamente appariscente tra l'altro, sta trattando ma la ragazza che sta intervistando.

D'istinto faccio partire il dvd recorder di Tay, ringraziando il fatto che il mio amore ci tiene sempre un dvd vergine inserito dentro.

Se non fosse per i sottotitoli, non capirei niente di quello che stanno dicendo, dato che parlano in italiano ma in questo momento questa è l'ultima cosa che m'importa.

Continuo a fissare la ragazza che stanno intervistando e più la guardo, più sono certa della mia impressione: quella è la ragazza dei sogni di Rob.

Sono agitata e nervosa e quando finisce l'intervista spengo il dvd, visionandolo nuovamente per vedere come è venuto poi mi fiondo a prendere il cellulare nella borsetta, per chiamare Tay.

" Amore, ciao come stai?" mi chiede il mio cucciolo, non appena mi risponde e io sorrido come un ebete poi ricordandomi il motivo della chiamata, gli dico: " Sto bene, tesoro ma tu dove sei?" e lui mi dice: " Sono da Rob!".                                                                                                                                            Sono ancora più agitata e guardo ansiosa il video per ora spento, poi dico: " Tay potresti venire qui

un attimo, per favore?".

Lui con una nota di nervosismo nella voce, mi chiede: " Certo amore vengo subito ma c'è qualcosa che non va?" e io gli dico, sorridendo: " No, Tay non c'è nulla che non vada; devo solo farti vedere una cosa ed è abbastanza urgente quindi ti pregherei di venire subito!" poi aggiungo " Tay vieni da solo, per favore!".

Il mio tesoro sospira poi mi dice: " Tranquilla, dammi due minuti e sono da te!".

Chiudo la comunicazione, aspettando il mio ragazzo che effettivamente, non si fa attendere.

Quando apre la porta, lo vedo agitato ed ansioso e mi dispiace averlo fatto spaventare inutilmente quindi lo abbraccio stretto e lui ricambia con tanto amore. 

Quando ci stacchiamo Tay, mi fissa negli occhi poi mi dice: " Kris che è successo amore? Mi hai fatto spaventare!".                     

Ecco appunto, come volevasi dimostrare; io sospiro alzando gli occhi al cielo poi afferro la sua

mano e lo tiro per portarlo verso il divano dove lo faccio sedere.

" Tay, quello che ora ti farò vedere, credimi ti lascerà senza parole!" gli dico emozionata e vedo il suo sguardo farsi attento e curioso.

" Quando sono rientrata, ho acceso la televisione e ho cominciato a fare zapping tra i canali e poi all'improvviso, qualcosa ha attirato la mia attenzione!" gli dico solenne " Ringrazio Dio di averlo fatto, così come ringrazio te amore di avere l'abitudine di lasciare sempre un dvd vergine nel tuo

recorder perchè così ho potuto registrare quelle immagini!".

" Ma di che immagini stai parlando? " mi chiede curioso il mio cucciolo e io gli rispondo: " Osserva in silenzio e poi mi dirai!".

Non appena il dvd parte, Tay scatta in piedi e spalanca gli occhi poi guardandomi dice: " Kris ma... ma è... è lei!".

Io annuisco con un sorriso e Taylor inaspettatamente, comincia a saltare per la stanza urlando: " Finalmente, finalmente!".    

 

P.S. Ogni riferimento a luoghi, cose e personaggi è puramente casuale

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Viaggio alla ricerca dell'amore ***


Ragazze ci siete! Le recensioni sono calate e mi piacerebbe sapere se la storia non vi piace, perchè se sarà così credo che non la posterò più.

Piuttosto che scrivere qualcosa che non vi piace, preferisco concentrarmi su altro quindi fatemelo sapere.

D'altronde a parte il puro piacere di scrivere, noi autrici lo facciamo anche per il vostro ed è necessario avere i vostri consensi quindi non fatevi problemi e ditemi quello che pensate.

Baci Lorian

 

Capitolo 4 - Viaggio alla ricerca dell'amore

POV TAYLOR

Non posso crederci! Questa si che è una botta di culo ( e passatemi la finezza per favore!) del tutto inaspettata e immagino la faccia che farà Rob, non appena vedrà la donna dei suoi sogni.

Sto qui in attesa del suo arrivo, dopo che Kris lo ha chiamato dicendogli di venire nella nostra stanza.

Povero amore mio! Ha dovuto quasi arrivare a minacciarlo, per convincerlo ad uscire dal sepolcro nel quale si è seppellito.

Ora ho la certezza che tutto stia cominciando a girare per il verso giusto: non appena il mio caro amico vedrà quelle immagini, sono sicuro che il suo morale schizzerà alle stelle.

Mi alzo in fibrillazione e mi dirigo verso il frigo bar dove prendo una birra ghiacciata; dopo averla aperta ne bevo una sorsata, che sembra darmi un pò di respiro e calma in tutta questa agitazione che provo.

Sento due colpi alla porta e so che il momento clou è arrivato ed istintivamente stringo i pugni mentre aspetto che Kristen vada ad aprire.

Non appena il mio amore apre la porta, sento la voce scocciata di Robert che dice: " Ehi Kris, mi auguro che sia veramente importante come mi hai detto al telefono!" e quasi quasi mi verrebbe la voglia di non mostrargli quel video poi però penso che il suo tono acido è dovuto all'apatia e al dolore che lo sovrastano e la mia rabbia scompare come una nuvola di fumo.

Voglio un mondo di bene a quel testone; in questi anni in cui abbiamo recitato insieme, mi è stato accanto.

Devo ammettere che nel primo film, visto che il mio personaggio non era apparso molto, non avevo avuto modo di girare molte scene con lui, quindi non lo conoscevo bene ma da New Moon in poi la nostra amicizia si era rafforzata.

Diametralmente opposto al fatto che con il passare della saga i nostri personaggi si detestavano

sempre di più, nella realtà noi due diventammo come fratelli.

Rammento ancora il momento, in cui lui mi fu più vicino; i dirigenti della Summit ci avevano da

poco comunicato la decisione che Robert e Kristen, avrebbero dovuto fingersi fidanzati e il mio morale era sceso sotto i tacchi.

Nella mia mente mi ero già pregustata la possibilità di uscire allo scoperto, comunicando al mondo intero, che io e il mio amore stavamo insieme e questa notizia aveva ucciso tutte le mie speranze.

Un pomeriggio in palestra, ero scoppiato a piangere come un bambino e ad un tratto avevo sentito delle forti braccia stringermi in un tenero abbraccio e quando mi ero voltato avevo visto Robert che mi sorrideva.

Non so come mai ma vederlo lì a consolare me, un fidanzato innamorato e ferito, mi fece bene e quando gli esposi tutta la mia rabbia e la mia frustrazione lui mi consolò con belle parole e una stretta amichevole e calorosa.

Mi distolgo dai ricordi, quando Kristen entra seguita da lui, che sfoggia un volto stanco e provato.

Sento il mio cuore stringersi in una morsa e devo combattere ferocemente, l'istinto di correre ad abbracciarlo, così come aveva fatto lui con me.

" Ciao Robert, sono contento che tu sia venuto e sono sicuro che tra pochi minuti lo sarai anche tu, esattamente come me!" gli dico con un grande sorriso che mi campeggia sul volto e lui mi guarda con un espressione interrogativa che mi fa scoppiare a ridere.

" Premetto che devi ringraziare Kristen se oggi, la tua giornata cambierà in meglio; io e Kris ti abbiamo chiamato qui, perchè vogliamo farti vedere una cosa che ha registrato il mio tesoro, circa mezz'ora fa!" gli dico mettendogli una mano sulla spalla e spingendolo verso la poltrona dove lo

faccio sedere.

" Con tutto il rispetto Tay, ma in questo momento non sono proprio dell'umore giusto per gioire vedendo un film, uno spettacolo o un'intervista!" dice con voce atona, cercando di alzarsi dalla poltrona.                                                                                                                                                              Fortemente irritato lo rispingo a sedersi mentre con voce scocciata gli dico:

" Dannazione Robert, puoi smettere per un secondo di comportarti come la vittima sacrificale, che non sei.

Non avrei mai voluto arrivare a dirti questo ma se devo essere sincero, hai proprio rotto le scatole, con questo tuo vittimismo.

Porca miseria, non ti rendi conto che comportandoti così ci stai facendo del male, a me più che agli

altri.

Sei un fottuto egoista, che pensa solo a se stesso e francamente ne ho le scatole piene!".

Rob mi fissa con gli occhi fuori dalle orbite mentre Kris mi mette una mano sulla spalla per farmi calmare e io devo fare uno sforzo molto grande per non prenderlo per il colletto della sua camicia e suonargliele di santa ragione.

Io e Rob continuiamo a fissarci negli occhi, sfidandoci con lo sguardo e sono certo che se si potesse uccidere qualcuno fissandolo, saremmo già morti stecchiti da un pezzo.

" Robert ascoltami" sussurra Kristen " noi che siamo tuoi amici, capiamo perfettamente il tuo stato emotivo e non ti avremmo disturbato, se quello che dobbiamo farti vedere non fosse davvero importante.

La tua serenità è veramente fondamentale per noi e il minimo che tu possa fare è dedicarci un pò del tuo tempo, quindi ti chiedo di sederti e di goderti appieno quello che vedrai.

Come ha già detto Tay, sono certa che dopo che avrai visionato quello che vogliamo farti vedere tu

ti sentirai in Paradiso!".   

Robert la guarda scettico ma poi si siede dove si trovava prima, incrociando le braccia al torace.

Kristen si avvicina al televisore e io mi siedo accanto a Rob che prima che parta la registrazione, mi dice: " Scusami amico, hai ragione!

So che mi sto comportando come un deficiente ma credimi è più forte di me. Sto male e non mi rendo conto di fare soffrire chi mi sta accanto!".

Io lo guardo e dopo pochi secondi gli rispondo: " Sta tranquillo Rob, io capisco il tuo problema ma tu devi cercare di comprendere me.

Stavolta ci sei andato vicino tanto così, dal farmi sbroccare!".

Lui sogghigna poi porta la sua attenzione verso il video, che per ora è ancora tutto nero.

Kristen ci raggiunge sedendosi nella poltrona, con il telecomando tra le mani; sono certo che non si voglia perdere neppure un espressione che apparirà sul viso di Robert, quando vedrà il contenuto del dvd.

La prima persona che si vede sul video è la giornalista che per quanto possa essere bella, non provoca in Rob neppure una reazione.

Nonostante ciò lo sento irrigidirsi e credo di sapere perchè; penso che sentire la giornalista parlare in italiano lo abbia fatto innervosire ma niente può rendere giustizia alla sua espressione, quando la telecamera si sposta sull'altra persona.

Non appena l'immagine della bionda ragazza gli si para davanti, si blocca come se fosse diventato di marmo.

Io mi volto a guardarlo e spalanco la bocca mio malgrado, quando vedo le lacrime scorrergli sulle guance; sono felice per lui e l'unica cosa che posso fare è mettergli una mano sulla spalla per fargli sentire la mia presenza.

Il mio tocco lo risveglia da quella specie di trance in cui è sprofondato; Rob si volta verso di me con gli occhi spalancati e Kris blocca il video con l'immagine di lei.

" Tay dimmi... dimmi che... che è vero" mi dice con la voce rotta dai singhiozzi " dimmi che non... non sto sognando, perchè non potrei sopportare di svegliarmi da questo tipo di sogno!".

" No amico, è vero! Non è un sogno; non chiedermi come è potuto succedere un miracolo del genere, perchè non saprei che dirti.

So solo che lei è lì in quel video e sembra che il destino te la voglia far trovare!" gli dico con gioia e poi aggiungo: " Anche io sono rimasto di sasso, quando Kristen me lo ha mostrato ma credo che tu ti senta impazzire di felicità; o sbaglio?".

Robert si alza dal divano, senza rispondermi e si dirige verso Kristen, crollando in ginocchio davanti a lei, dicendo tra le lacrime: " Grazie Kris, grazie per davvero.

Io sento il mio cuore galoppare a folle velocità nel petto, tanto forte che mi sembra voglia uscirmi dal torace e devo ringraziarti per questo. Per la prima volta da cinque mesi e mezzo a questa parte, io mi sento vivo!".

Kris gli accarezza i capelli poi gli dice: " Rob, non devi ringraziare me ma solo il destino.

Io sono solo stata il suo tramite.

Mi ritengo fortunata per averti potuto dare di nuovo la gioia di vivere; ero preoccupata, perchè ti vedevo spegnere, giorno dopo giorno e il fatto di non poter fare nulla per aiutarti mi mandava in bestia.

Ora però, nel mio piccolo ci sono riuscita e questo per me conta più di qualunque altra cosa!".

Lui annuisce riportando lo sguardo verso il video sfiorandolo con le dita, come se temesse che possa sparire da un momento all'altro e Kristen fa ripartire la registrazione.

Poi ad un tratto, sento Robert dire ad alta voce: " KRIS BLOCCALA!" e lei lo fa all'istante, confusa come me.

Rob si alza di scatto, passandosi una mano tra i capelli e anche io mi alzo dal divano avvicinandomi a lui.

Sento il mio migliore amico dire: " No, non è possibile; non posso crederci!" ed io lo fisso, curioso

di capire il perchè della sua reazione.

Non ho fatto caso ai sottotitoli che traducono ciò che dice la ragazza, per cui non ho capito, una beneamata mazza di quello che ha risposto ma per un attimo temo che possa aver detto di essere sposata o fidanzata.

Metto nuovamente una mano sulla spalla di Rob, attirando la sua attenzione e quando lui si volta vedo un espressione di puro stupore impressa sul suo volto e questo, non so perchè mi fa ben sperare.

In ogni caso, gli porgo la mia domanda: " Rob, che diavolo succede?" e lui fissandomi in volto, mi dice: " Tay, se non sapessi che ci sento alla perfezione, direi che sono del tutto rimbecillito.

Hai per caso, sentito il suo nome?" e io girandomi verso Kris, alzo le spalle poi mi rivolto verso di lui e dico: " No amico, non ci ho fatto caso ma perchè me lo chiedi?".

Nuovamente senza rispondermi, Robert si gira verso Kris e le dice: " Mandalo indietro, per favore" e lei lo fa all'istante e quando riparte il video Robert, afferra l'altro telecomando alzando l'audio.

Continuo a non capire niente, di quello che stanno dicendo e Robert ci fa la traduzione simultanea.

Quando la cronista le chiede il suo nome, sento la ragazza dire: " Lisa Martini" e Rob dice a Kris: " Fermalo!".

Lei lo rifà e poi si alza avvicinandosi a noi; Rob trema, vistosamente e poi inspirando forte mi dice: " Tay, ora lo hai sentito?" ed io annuisco instupidito, dicendo: " Si, ha detto che si chiama Lisa Martini ma questo che significa?".

" Non so se pensare ad un caso di omonimia" ci dice con la voce scossa Robert " ma lei si chiama come la ragazza che aveva fatto lo scambio culturale con me, sette anni fa!".

Io e Kristen siamo sconvolti e la mia ragazza ritrova la voce, per dire: " Stai dicendo che lei è la ragazza che ha vissuto per tre mesi, a casa dei tuoi mentre tu eri in quella sua?".

Robert annuisce e io sento le mie gambe tremare, tanto che devo sedermi.

Il mio amico riprende a parlare: " Dio mio, sembra che il destino voglia giocare con noi!" e Kristen gli risponde: " Non stare a pensarci Rob.

In questi mesi, ti sei angustiato perchè non sapevi chi fosse la donna che ti aveva rubato il cuore,

né se esistesse veramente.

Beh, ora lo sai e il fatto che tu abbia incrociato la tua esistenza con la sua già una volta, deve solo darti la conferma che lei è quella giusta.

Il destino vi ha fatto camminare per strade parallele, senza mai farvi incontrare ma forse se l'avesse fatto allora, non sarebbe stato il momento giusto.

All'epoca tu avevi 18 anni e lo stesso credo fosse per lei e probabilmente nessuno dei due era pronto per vivere una storia seria.

Ora siete adulti e consapevoli di quello che volete e se è lei quella che tu vuoi, devi solo partire per  l'Italia e andare a prendertela!".

Io mi alzo dal divano e avvicinandomi a Kristen le dico: " Non è così semplice, amore!" e lei con un bel sorriso, mi chiede: " Cosa c'è di complicato, Tay?

Robert ne è innamorato e allora l'unica cosa da fare è andare da lei o vuoi che ricada nell'apatia che lo ha sconvolto fino ad ora?".

Scuotendo la testa, le rispondo: " No cucciola, certo che non voglio questo; dico solo che non è semplice perchè a parte il nome, noi non sappiamo nulla di lei.

Potrebbe essere fidanzata, se non addirittura sposata e se fosse così, come pensi che possa reagire Robert?".

Kristen abbassa lo sguardo a terra, comprendendo le mie parole e nervosamente comincia a mordersi il labbro inferiore.

Io le metto un dito sulla bocca, per farla smettere e lei lo fa, perchè sa quanto mi dia fastidio questa cosa.

Soprapensiero le dico: " Testona! Prima o poi te lo spacchi quel labbro" poi riportando lo sguardo verso Robert, che è rimasto in silenzio, gli dico: " Bisogna considerare anche il fatto che non sappiamo dove trovarla!" ma prima che Rob o Kristen mi possano rispondere, veniamo interrotti da un discreto bussare alla porta.

Kris si avvia per andare ad aprire e quando lo fa, vediamo entrare Jackson, Kellan, Ashley e Nikki, che ci raggiungono sorridenti.

Non appena si trovano davanti a noi, vedendo le nostre facce serie e accorgendosi che Robert ha pianto, perdono di botto la loro allegria.

Kellan ci chiede: " Che sta succedendo qui?" mentre Ashley accortasi dell'immagine ferma sul video, dice: " E quella chi è?".

Io, Robert e Kris non riusciamo a parlare fino a quando il mio amore, rivolta a Rob dice: " Posso?".

Lui annuisce in silenzio e Kristen fa un rapido riassunto di tutta la faccenda ai nostri colleghi ed amici.

Ora anche loro come noi, sono sconvolti e nessuno riesce a dire una sola parola fino a quando di botto, Kellan dice: " Non me ne frega un cavolo, dei se e dei ma!

Ora tu" dice rivolto a Rob " vai in camera tua, ti vai a fare una bella doccia, perchè francamente puzzi amico e noi cerchiamo un volo per l'Italia.

Io e Jackson verremo con te e non voglio sentire storie né recriminazioni.

Non credo che restare qui, a chiedersi come comportarsi o cosa ti riserverà ancora il destino, sia di alcun aiuto nel risolvere la faccenda.

Andremo in Italia e tu la incontrerai; non mi interessa di cosa parlerete né come intenderai conquistarla.

Se lei sarà fidanzata o sposata, agirai di conseguenza, togliendotela dalla testa ma se così non sarà allora le chiederai di diventare la tua donna e tanti auguri e figli maschi!".

Non so se sono le parole crude di Kellan a scuotere Rob, sta di fatto che lui si gira e fissandolo dice: " Va bene, voi cercate il volo mentre io vado a prepararmi" poi mentre si avvia verso la porta si ferma e girandosi aggiunge: " Oh Kellan, guarda che io non puzzo!" e tutti per la prima volta in un ora, scoppiamo a ridere.

Le due ore successive sono all'insegna della frenesia più pura: Ashley si occupa di cercare il volo che da Los Angeles accompagni Robert, Jackson e Kellan in Italia, Nikki contatta l'emittente che ha mandato in onda la trasmissione per farsi dire dove si trova l'area di servizio dove è stata girata, io e Kristen andiamo in camera di Rob per aiutarlo a fare la valigia mentre Kellan e Jackson vanno a preparare la loro.

Quando siamo tutti pronti, Jackson chiama la reception per chiedere una macchina che li attenda nel retro dell'albergo e che li possa accompagnare all'aeroporto.

Dopo un quarto d'ora il telefono in camera nostra squilla e Kristen va a rispondere.

La vedo annuire per poi ringraziare il suo interlocutore; quando riaggancia la cornetta si gira verso di noi e dice: " La macchina è giù che vi aspetta!".

Robert annuisce in silenzio ed io mi avvicino a lui mettendogli una mano sulla spalla poi gli dico:

" Ehi amico su con il morale! Sono sicuro che andrà tutto bene; vedrai che tu e lei, tornerete a Los Angeles insieme.

Non potrebbe andare diversamente da così, perchè siete destinati a stare uniti.

Il passato vi ha unito, anche se in maniera superficiale, il presente lo sta facendo in modo più netto e sono certo che conoscendovi getterete le basi di un futuro meraviglioso.

Devi crederci Rob, devi crederci con tutto te stesso perchè lei per prima si arrenderebbe, se ti vedesse indeciso e titubante!".

" Lo so" mi dice Robert con un sorriso " ma se devo essere sincero ho una paura fottuta.

Non fraintendermi Tay, ma io so di amarla mentre lei non sa neppure che esisto e questo direi che gioca nettamente a mio sfavore.

Sai oggi, mentre preparavo la valigia ci pensavo e credo di aver sempre saputo che era lei, anche se non lo avrei mai e poi mai detto.

La sua casa era piena di fotografie e anche se mi rimandavano l'immagine di una bambina serena e felice, la somiglianza c'era, eccome se c'era ma io non ho voluto né vedere né capire.

Sentivo di essere legato a lei da qualcosa di più forte dell'attrazione fisica ma non avrei mai immaginato che un giorno, mi sarei innamorato di quella splendida bambina.

Perchè ora lo so, io ne sono per davvero innamorato e non ho intenzione di farmela scappare, non mi arrenderò finché lei non sarà mia!".

Kristen si avvicina e accarezzandogli il viso, gli dice: " E' così che ti vogliamo Robert, sicuro di te e deciso.

Trovo che la vostra sia una storia decisamente romantica ed inusuale ma non per questo meno bella, anzi.

Parti a testa alta, va da lei con il cuore in mano, conquistala e portacela qui perchè non vediamo l'ora di conoscerla.

So già che io, lei, Ashley e Nikki diventeremo grandi, grandi amiche; quindi va e non pensare troppo alle conseguenze, agisci con il cuore e non con la testa, va bene?".

Robert annuisce, con un sorriso poi dopo aver ringraziato me, Kris, Nikki e Ashley prende il suo trolley e si avvia verso la porta, insieme a Kellan e Jackson.

Giunto lì si ferma poi si gira verso di noi e dice: " Auguratemi buona fortuna e incrociate le dita per me!" e noi con un sorriso lo facciamo.

Quindi Kellan apre la porta e in un secondo dei nostri amici non c'è più nemmeno l'ombra.

Io tiro un grosso respiro poi mi giro rivolgendomi verso le tre ragazze, rimaste con me e con voce trionfante dico: " Ehi madamigelle, pizza?" facendole scoppiare a ridere.

Tutte e tre dopo essersi guardate in faccia, ridendo mi rispondono: " Sushi!" e io sbuffando mi devo piegare davanti alla maggioranza per di più femminile e dico, rassegnato: " E sushi sia!".

 

POV ROBERT

 

E' incredibile! Se qualcuno stamattina mi avrebbe detto che oggi, si sarebbe finalmente risolto l'arcano che mi devasta da più di cinque mesi, come minimo gli avrei riso in faccia.

Invece ora, non solo ho scoperto chi è la mia donna misteriosa ma mi trovo qui nella hall, con Kell e Jackson, diretto nel retro dell'hotel per salire su una macchina che ci porterà all'aeroporto.

Mi sento in fibrillazione, in preda dell'euforia più pura, bruciato da una botta di adrenalina che non si accenna a spegnersi.

Con il cuore sono già lì, a Milano vicino a lei e spero ardentemente che tutto vada per il verso giusto.

Mi auguro di cuore che non sia né fidanzata né sposata ma sopratutto che possa ricambiare i miei sentimenti.

Non mi illudo, so che non sarà facile ma oramai arrivati a questo punto, non mi resta altro da fare che buttarmi a corpo morto, dentro una voragine nera e profonda pregando di arrivare, al più presto al fondo senza farmi troppo male.

Nel giro di mezz'ora arriviamo al Los Angeles International Airport ma con mia grande sorpresa, non ci fermiamo davanti all'entrata e proseguiamo verso un grosso cancello telecomandato.

Con molta probabilità, lo stupore deve essere impresso sulla mia faccia, infatti pochi secondi dopo, Kellan mi dice: " Sta tranquillo Rob, non abbiamo cambiato idea e solo che Ashley ha pensato che era meglio evitare un nostro arrivo all'interno del terminal, se volevamo ovviare lo scatenamento del caos più puro.

Sai perfettamente, che ci sono sempre dei fotografi appostati come falchi in attesa dell'arrivo o della partenza di qualche divo del cinema e se ci avessero visti, scoprire la destinazione del nostro viaggio, sarebbe stato un gioco da ragazzi.

Se avessero visto tre dei componenti del cast di Twilight, partire alla chetichella, oltre a scatenare scene da panico qui, avrebbero messo in avviso i paparazzi dell'Italia, con la conseguenza che questo viaggio sarebbe stato tutt'altro che tranquillo e non credo che sia quello che tu vuoi o no?".

Quando io scuoto la testa, lui annuisce e continua: " E' per questo che Ash ha preferito prenotare un aereo privato, dove viaggeremo solo noi tre ed è per questo che l'autista ci sta portando direttamente nella pista, dove è fermo il velivolo!".

Santa Ashley, quella ragazza è un angelo e io l'adoro ogni giorno di più.

Questo pensiero provoca un sorriso da ebete che si stampa sul mio viso, tanto che Jackson mi chiede: " Ehi fratello vampiro, perchè non fai sorridere anche noi dicendoci che cosa ti passa per quel cervellino strano?" e io sempre sorridendo, gli dico: " Niente di strano Jack, stavo solo pensando che dovrebbero fare santa Ashley, perchè pensa sempre a tutto.

Per quanto mi riguarda, ero pronto ad arrivare al terminal ed entrare come se nulla fosse a fare il

check-in come un comune mortale, non pensando minimamente al noioso fattore paparazzi!".

" Già" mi risponde Jackson " quella ragazza è una fonte inesauribile di soluzioni e idee!".

Sia io che Kellan annuiamo e pochi istanti dopo la macchina si ferma ai piedi di un piccolo per così dire, aereo che sta aspettando il nostro arrivo.

Prima di scendere dalla macchina tutti e tre, come se fosse un gesto meccanico, inforchiamo gli occhiali da sole e dopo essere scesi e aver salutato lo steward che ci attende ai piedi della scaletta, saliamo a bordo.

Lo sfarzo e il lusso che impera in quell'aereo mi fa sorprendere, anche se oramai dovrei esserci abituato.

Dopo aver sistemato i bagagli, il pilota si avvicina a noi e ci dice: "Benvenuti a bordo signori, sono il comandante Brian Harrison, sono qui per informarvi delle durata e della tratta di questo viaggio.

Le condizioni meteorologiche sono perfette e questo ci assicurerà un volo tranquillo.

Faremo solo uno scalo, che avverrà all'aeroporto di Šeremet'evo a Mosca dove ci riforniremo di carburante quindi ripartiremo verso l'Italia diretti verso il terminal di Malpensa 2000.

Una volta giunti lì, troverete ad attendervi a bordo pista, una macchina che vi porterà al vostro albergo.

Il volo in totale durerà 20 ore e 20 minuti e per qualsiasi cosa voi avrete bisogno, potrete fare riferimento allo steward Andrew Samson, che sarà a vostra completa disposizione!".

Noi lo ringraziamo e lui dopo averci salutati ritorna nella cabina di pilotaggio.

Dopo pochi secondi Andrew, ci raggiunge per avvisarci di allacciare le cinture perchè siamo in fase di decollo e noi ci affrettiamo a farlo.

Mentre sentiamo il rombo dei motori aumentare di giri, vedo il velivolo acquistare velocità e il mio pensiero va a Lisa che è entrata prepotente, nella mia vita e che spero di vero cuore, non ne esca più.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Arrivo e richiesta di aiuto ***


Ragazze in questo capitolo comincia a smuoversi qualcosa e ci saranno sorprese ed imprevisti per tutti.

Grazie ancora per il vostro tempo e per le vostre recensioni.

 

Capitolo 5 - Arrivo e richiesta di aiuto

 

POV LISA

 

Santo cielo! Devo correre, devo correre! Oh mammina mia, devo vedere Sabrina, le devo parlare assolutamente o altrimenti mi scoppierà il cuore.

Arrivo sgommando nel parcheggio dei dipendenti e diversamente dal solito, rinuncio alla sigaretta pre-inizio e ai miei stiracchiamenti, per catapultarmi all'interno dell'area di servizio.

Non appena avvisto la mia " mammina", mi fiondo su di lei abbracciandola ma lo faccio con un tale impeto, che ci manca poco per finire spiaccicate contro il muro.

" LISA, MA CHE DIAVOLO..." inizia a urlare lei ma io non la faccio finire e le dico: " Ti devo parlare, Sabrina ti prego, ti prego, ti prego!".

Lei scoppia a ridere, guardando la mia faccia disperata che secondo le sue parole, assomiglia pericolosamente a quella di una bambina che si deve fare perdonare una marachella.

" Va bene, va bene avanti sputa il rospo" mi dice aggiustandosi la targhetta con il suo nome sulla divisa, che le si era spostata per la mia irruenza.

" No, non qui! Andiamo nel tuo ufficio per favore e chiama anche Lucia ed Erica, almeno ripeterò la cosa solo una volta, dato che non credo di riuscire a farlo di nuovo!" le dico con il fiatone.

Lei annuisce con un sorriso e dopo aver fatto un cenno alle mie colleghe ci avviamo tutte e quattro nel suo ufficio.

Quando siamo dentro, Lucia dice: " Ehi pazzoide, ma che sta succedendo? " ed io saltellando da un piede all'altro, le rispondo: " Stanotte ho fatto il solito sogno...".

Erica sbuffando m'interrompe dicendo: " E sai che novità, lo fai tutte le notti!" ma io fulminandola

con lo sguardo, le rispondo: " Se mi faresti finire, forse capiresti il perchè sono così nervosa".

Lei alzando le spalle, mi dice: " Ok, ok mi cucio la bocca, tu però continua!".

Io annuisco e riprendo a parlare: " Come dicevo poco fa, prima di essere interrotta, stanotte ho fatto lo stesso sogno ma stavolta qualcosa è cambiato.

Dopo che io e il mio principe ci siamo baciati, gli ho chiesto come al solito il suo nome ma lui, invece di dirmi come sempre " Non è ancora il momento" mi ha risposto: " Aspettami, perchè sto venendo da te e non sono solo. Dì a Lucia ed Erica di prepararsi!".

Le mie amiche e colleghe spalancano gli occhi e la bocca, rimanendo senza parole, poi quando riacquistano l'uso dell'intelletto dicono, in coro: " Scusa e noi che cavolo c'entriamo?" ma io non sapendo che cosa dire, mi limito ad alzare le spalle.

Ora invece di essere solo io, in preda ad una crisi isterica, siamo in tre sull'orlo di un collasso e Sabrina dall'alto della sua sedia girevole ci guarda, quasi con compassione.

Ci scruta in silenzio, intrecciando le dita poi all'improvviso scoppia a ridere dicendo: " Beh, a quanto pare i pretendenti ora sono diventati tre.

Tre baldi principi per tre meravigliose principesse, è fantastico no?" e noi la fissiamo come se avesse detto un eresia, bella e buona.

" Non guardatemi così, tesorine! In fondo non ho detto una cosa assurda" ci dice Sabrina, come se ci avesse letto nel pensiero.

" Fino a adesso lo spasimante misterioso aveva nominato solo Lisa ma ora sta venendo qui con due ragazzi che sono destinati a voi, quindi a meno che non vogliate andare contro al destino, non potete opporvi ai suoi disegni.

In fondo cosa ci sarebbe di male? Siete tutte e due ragazze bellissime e se non sbaglio siete single e non per vostra scelta.

Quindi vivete la cosa con tranquillità, così come sta facendo Lisa!".

Le mie amiche portano entrambe, i loro occhi scettici su di me che sto saltellando sul posto come se stessi sui carboni ardenti e Lucia con un sorrisino, dice rivolta a Sabrina: " Vuoi dire che per vivere la situazione con tranquillità, dobbiamo saltellare sul posto come se avessimo le pulci!".

Erica, Lucia e Sabrina dopo avermi guardata, scoppiano a ridere di cuore ed io, comprendendo che si stanno prendendo gioco di me, faccio a tutte e tre una bella linguaccia poi mi unisco anche io alla loro risata.

Quando ci calmiamo, Sabrina riprende a parlare: " Allora ragazze mie, in attesa che arrivino i vostri principi azzurri che ne dite se oggi non lavorate e ve ne andate in un bel centro estetico a farvi coccolare e a rendervi bellissime?".

Noi la fissiamo come se ci avesse detto che il sole è verde a strisce rosse e nere, poi comprese per bene le sue parole, in preda all'euforia, l'abbracciamo stretta lanciando piccole urla di gioia che le hanno di sicuro, perforato il timpano.

Poi però, cercando di ragionare con la testa io le dico: " Ma Sabrina, come farai a mandare avanti

tutto da sola?" e lei con un sorriso, mi risponde: " Non sarò da sola, Lisa.

Chiederò a Pietro e a Melania di sostituirvi; in fondo è un pò di settimane che mi chiedono di fare dei straordinari.

Visto che tra tre mesi si devono sposare hanno bisogno di un gruzzoletto maggiore da trovare in busta paga e voi avete bisogno di un pò di ore tutte per voi e per i vostri principi!".

Poi mettendosi un dito sulle labbra, ci dice: " Ragazze, prima che vi lanciate in questa avventura, io vorrei farvi una domanda fondamentale e ci terrei ad avere una risposta, del tutto sincera".

Quando noi le facciamo cenno di proseguire lei, si schiarisce la voce e dice: " Tenendo in conto il fatto, che il principe di Lisa è straniero, possiamo pensare che anche gli altri due lo siano.

Questo potrebbe dire che vivono all'estero e che magari, si trovano qui solo di passaggio o che stanno venendo apposta per voi.

La mia domanda è: se vi chiedessero di partire con loro per il loro paese, voi cosa fareste?".

Io, Lucia ed Erica spalanchiamo la bocca, esterrefatte.

Dannazione non avevo mai considerato la cosa da questo punto di vista e se non l'ho fatto io figuriamoci se possono averlo fatto le mie amiche che si sono trovate catapultate nei miei sogni, all'improvviso.

La prima a parlare inaspettatamente, è Lucia che dice: "Suppongo che per quanto mi riguarda, dovrei vedere prima il mio principe!

Se mi rendessi conto che è l'uomo destinato a me, credo che non avrei problemi a seguirlo; in fondo qui a parte te e le ragazze, io non ho niente che mi trattiene dal restare; non so se questa è la risposta che tu ti aspettavi?".

" Lo stesso vale per me!" dice Erica con un sorriso e Sabrina, prima di rispondere a Lucia porta il suo sguardo su di me, così come fanno le mie amiche.

Io mi mordo il labbro nervosa e agitata, poi dico: " Se devo essere sincera fino in fondo, non avevo pensato alla cosa da quel punto di vista.

Sapete bene che nel mio caso, io ho sempre avuto dei problemi con il sesso maschile e se devo dire tutta la verità, mi fa paura la possibilità di abbandonare questo posto e voi, che siete il mio unico punto fermo!".

Erica, mi afferra le mani e dopo averle strette per bene, mi dice: " Lisa, posso capire le tue paure, ma se come suppone Sabrina i nostri principi sono amici del tuo, tu non ci perderai perchè noi ti staremmo sempre accanto.

So che può fare paura cambiare il proprio mondo ma in fondo, qui non avresti nulla che valga la pena di non essere lasciato.

Abiti da sola, non hai più una famiglia a parte noi e sono certa che un lavoro lo potresti trovare anche dove andresti a vivere; so che mollare tutto per qualcosa che è ignoto ti fa sorgere molti dubbi ed incertezze ma se per un malaugurato caso, non dovesse andare bene, sono sicura che

Sabrina non ti volterebbe le spalle e qui avresti sempre un posto d'onore!".

Porto il mio sguardo sulla mia " mammina " che annuisce con un sorriso e io, dopo aver tirato un profondo respiro, dico: " Hai ragione Erica, mi fa paura il fatto di lasciare il certo per l'incerto ma in fondo l'ho già fatto, quando mi sono spostata dalla mia vecchia casa per cambiare zona e vita, quindi tenendo in conto il fatto che sareste con me, credo che potrei prendere in considerazione

questa evenienza!".

Tutte e tre spostiamo nuovamente gli occhi su Sabrina, che dice: " E' proprio questa la risposta che volevo, ragazze e per quanto riguarda te piccola, ti confermo le parole di Erica.

Qui avrai sempre un posto conservato per te; anche se dovessi essere al completo, tu riavresti all'istante, il tuo posto di lavoro e per quanto riguarda la casa, io stessa ti ospiterei.

Ti voglio dare però un consiglio con tutta me stessa; cerca di viverti questa avventura con il cuore aperto, non avere paura di offrire i tuoi sentimenti e tutta te stessa all'uomo che ti amerà.

Non avere paura di gettarti a capofitto in questa cosa che può sembrarti indefinita, vivila per quello che è e non farti fermare da sciocchi dubbi e stupide riflessioni.

La stessa cosa vale anche per voi " dice diretta ad Erica e Lucia " vivetela come un'opportunità che 

la vita vi sta offrendo.

E ora piccole principesse, toglietevi dai cosiddetti e andatevi a fare belle; vi voglio vedere al meglio di voi, pronte a far cadere ai vostri piedi, i tre pollastri che stanno venendo a cercarvi, ok?".

Tutte e tre neanche ci fossimo messe d'accordo, ci mettiamo contemporaneamente sull'attenti facendo il saluto militare poi, dopo esserci rese conto di quello che avevamo fatto, scoppiamo a ridere come pazze, subito seguite da Sabrina. 

In un men che non si dica, io e le mie amiche ci troviamo fuori dall'area di servizio e dopo aver deciso in quale centro estetico andare, prendiamo la mia macchina perchè è l'unica con l'aria condizionata.

Giunte a destinazione, dopo aver parcheggiato, entriamo nel centro e dopo esserci assicurate che ci sia posto per tutte e tre ci separiamo, pronte ad affrontare un magnifico pomeriggio all'insegna del relax e delle cure estetiche.

 

POV ROBERT

 

Devo ammettere che non vedo l'ora che l'aereo atterri sul suolo italiano ma perchè questo possa avvenire, dovrò attendere ancora 8 lunghissime ore.

In questo momento ci troviamo fermi all'aeroporto di Šeremet'evo, per fare rifornimento e devo ringraziare il fatto che non sia stato necessario scendere dal velivolo, dato che fuori sta piovendo.

Per fortuna, Kellan e Jackson, mi hanno tenuto compagnia nel migliore dei modi: facendomi ridere a più non posso.

Le battute di Kellan sono veramente esileranti  ma la cosa più comica è che le dice, con l'assoluta convinzione di essere serio e la faccia che fa quando cerca di capire se lo stiamo o no prendendo in giro, non ha eguali.

Nei momenti di calma, mentre i miei amici riposavano, io mi sono riguardato non so quante volte il dvd che mi ha lasciato Kristen e ogni volta sentivo lo stomaco contrarsi per l'emozione.

La cosa che mi ha addolorato di più è stato scoprire che Francesco e Monica sono deceduti e il fatto di non poterli più vedere ha riacutizzato il mio senso di colpa per averli dimenticati.

In quei tre mesi meravigliosi che passai con loro, mi hanno fatto da genitori e il fatto di non poter vedere più i loro volti né poter scambiare due chiacchiere con loro mi intristisce da morire.

Mi sarebbe piaciuto vedere la faccia di Francesco quando gli avrei chiesto il permesso di amare sua figlia e la prima cosa che vorrei fare, dopo aver incontrato Lisa è chiederle di andare a trovarli al cimitero.

Un'altra cosa che ho capito da quella registrazione è che Lisa deve molto ad una certa Sabrina, che a quanto pare l'ha aiutata quando ne aveva più bisogno e secondo Jackson, io dovrei rivolgermi a lei per capire come comportarmi con il mio angelo.

Quello che mi ha più stupito è stato il luccichio che ho visto negli occhi di Kellan e Jackson, quando hanno visto inquadrate le colleghe di Lisa.

Sembravano molto interessati: Jack continuava a fissare quella che si chiama Lucia mentre Kellan non staccava gli occhi dall'altra ragazza che a quanto ho capito, si chiama Erica.

Ovviamente di fronte alle mie battute hanno negato spudoratamente ma io li ho fatti cadere nella mia trappola costringendoli a confessare.

E' bastato dirgli che mi ero pentito, che avevo cambiato idea e che volevo tornarmene a casa.

Il " NOOOOO!" che hanno urlato mi ha lasciato stordito per una ventina di secondi, poi quando sono scoppiato a ridere davanti a loro hanno abbassato la testa e hanno dovuto ammettere il loro interesse verso le due ragazze.

Finalmente dopo venti minuti partiamo da Mosca e ora non mi resta altro da fare che aspettare, con ansia, il nostro atterraggio all'aeroporto di Malpensa 2000.

Kellan si avvicina a me e mi mette una mano sulla spalla, per attirare la mia attenzione e quando mi giro verso di lui, mi dice: " Rob, hai deciso cosa farai quando atterreremo?" e io gli rispondo:

" Beh, calcolando che quando arriveremo all'aeroporto saranno le 18 e che dovremo prendere la macchina per Milano, non credo che sia il caso di andare subito all'area di servizio.

Direi di andare in albergo poi una volta lì, decideremo il da farsi.

Ashley ce ne ha trovato uno abbastanza vicino e poi, poco fa mi ha mandato un e-mail dove mi ha dato il numero di telefono del bar.

Ti confesso che non so come muovermi in una situazione del genere; non posso andare da lei, così come se niente fosse e dirle: " Ciao sono Robert Pattinson, forse tu non ti ricordi ma io ho vissuto a casa tua per tre mesi e da cinque mesi ti sogno costantemente tanto da essermi innamorato di te!".

" Ah beh, direi proprio di no" mi dice con un risolino Kellan " a meno che tu non ti voglia trovare gettato, nel parcheggio, con un bel calcio in culo!".                                               Io sorrido per la sua battuta, che però ha un fondo di verità e gli dico: " Già, credo che tu abbia

proprio ragione.

L'unica cosa che mi viene in mente di fare è contattare questa Sabrina e parlare con lei di questa faccenda, sperando che non mi prenda per un folle maniaco!".

Kellan annuisce, mostrandosi d'accordo con me e nelle ore successive insieme a Jack, mettiamo a punto dei piani, in verità uno più strampalato dell'altro.

All'improvviso, la voce di Andrew ci distoglie dai nostri pensieri: " Signor Pattinson, vorrei pregarvi di allacciare le cinture di sicurezza dato che il comandante ha iniziato la manovra di atterraggio per l'aeroporto di Malpensa 2000!".

Io, Kellan e Jackson lo ringraziamo e facciamo subito quello che ci ha detto; mi sporgo verso il finestrino e il vedere le luci che si stagliano sotto di noi, mi procura un buco alla bocca dello stomaco.

Lisa sto arrivando da te; non vedo l'ora di vederti e prego che tu possa ricambiare i miei sentimenti.

 

POV LISA

Ahhh! Sentirmi coccolata, mi fa davvero bene e qui altro che coccole: massaggio drenante total body, scrub epidermico (madonna che male), maschera al viso all'argilla, peeling corporeo, pulizia del viso, pedicure, manicure e dulcis in fundo una botta di lampada abbronzante.

Che dire, so di essere io perchè la voce è la mia ma non metterei la mano sul fuoco sul fatto che il corpo sia davvero il mio e la stessa cosa vale sia per Lucia ed Erica che si guardano incredule.

Ci fissiamo interdette e poi scoppiamo a ridere come sceme; Alba, Daisy e Nina, le nostre estetiste ci osservano compiaciute, fiere del loro operato e ci salutano dopo averci lasciate da Andrè .

Mentre attendiamo che il nostro coiffeur si liberi, osservo le mie amiche: Lucia è bellissima, è alta un metro e settanta come me, ha gli occhi verdi e dei lunghi capelli scuri che le arrivano alla schiena e che lei di solito tiene legati in una comoda treccia.

Erica è un pò più bassa di noi ma sprizza energia da tutti i pori.  

I suoi capelli le arrivano alle spalle, sono dolcemente mossi e di color castano scuro, i suoi occhi neri sono profondi e contornati da lunghissime ciglia.

Fisicamente, Lucia ed Erica si assomigliano, altezza a parte; sono entrambe ben messe con le curve al posto giusto.

Le adoro, sono le sorelle che non ho mai avuto e sono contenta che in questa avventura mi siano accanto.

Spero veramente che ciò che ho sognato si avveri e che i nostri tre principi azzurri arrivino per davvero, perchè sarebbe una grande delusione se questo non succedesse.

Già me lo immagino; io, Lucia ed Erica corteggiate da tre baldi ed affascinanti giovani che ci chiedono di seguirle e noi che innamorate, li seguiamo anche in capo al mondo.

Certo che sognare non costa niente e sognare in grande, fa sicuramente bene alla salute.

Finalmente arriva il nostro turno e sotto le sapienti mani di Andrè le nostre chiome diventano ancora più splendenti e lucide.

Uscite dal centro estetico ci gettiamo alla disperata ricerca dei vestiti che ci possono servire in caso i nostri cavalieri ci invitassero fuori.

Lucia acquista un tubino favoloso in seta, di colore blu che mette in risalto la lucentezza della sua lunga chioma.

Le arriva fino al ginocchio e ha una sola spallina ricca di luccicanti strass; prende anche dei bellissimi sandali color argento con il tacco a spillo che la slanciano ancora di più.

Erica invece, ha preso un due pezzi composto da una gonna nera che le arriva al ginocchio, in seta e un top con un adorabile scollo a cuore di color amaranto; le sue scarpe sono delle decolleté nere

con il tacco a spillo.

Il mio abito infine è in raso, di color verde petrolio, stretto in vita e la gonna scende a campana fino alle ginocchia.

Il corpetto è rigido e leggermente scollato sorretto da un allacciatura intorno al collo.

Le mie scarpe sono nere, di satin lucido, con il tacco a spillo e l'allacciatura alla schiava che mi slancia la caviglia.

Siamo da urlo e ora l'unica cosa che spero ardentemente è di non aver fatto tutto questo per niente.

POV SABRINA

 

Oh, sono veramente a pezzi.

Oggi la giornata sembrava non finire più e meno male che ora manca solo mezz'ora per finire il turno e andare a casa.

Sono le venti e mi chiedo che cosa abbiano combinato quelle tre pazze furiose; sono le mie piccole

e io gli voglio un mondo di bene.

La mia vita è stata difficile, dura e complicata come una perenne corsa su per un pendio.

Sono figlia di genitori separati che si sono decisi a farlo, dopo violenti e frequenti liti e mio padre si è rifatto una famiglia dimenticandosi letteralmente, di me e di mio fratello Matteo.

Non che la cosa mi dispiaccia, dato che anche quando stava in famiglia, non era un padre presente per noi.

Mia madre si è svenata fino al suo ultimo giorno di vita, per non farci mancare niente ed io gliene sarò per sempre grata.

Matteo ha deciso di seguire la carriera militare e adesso si trova in Afghanistan con il contingente di pace.

E' una gran brava persona e io gli voglio tanto bene e il saperlo in pericolo mi agita parecchio.

Quanto a me, sono arrivata alla soglia dei quaranta anni e vivo da sola, con due gatti persiani: Milo e Loca che sono veramente uno spasso.

A livello sentimentale sono stata molto sfortunata dato che ho incontrato sempre e solo, dei buoni a nulla che, o non avevano voglia di lavorare o assomigliavano tremendamente a mio padre.

Da questi ultimi in special modo, scappavo a gambe levate e francamente non me ne sono mai pentita anche se ora che sto per entrare negli " anta " mi ritrovo con un bagaglio emozionale non indifferente sulle spalle e un letto a due piazze desolatamente vuoto.

La cosa che più mi rattrista è il fatto di non aver avuto dei figli ma pensandoci bene, non è un male.

Ho sempre dovuto rimboccarmi le maniche, prima per aiutare mia madre a mandare avanti la famiglia e poi dopo la sua morte, per continuare a mandare avanti me.

Quindi non avrei avuto il tempo materiale per occuparmi di un bambino, che avrebbe richiesto gran parte della mia attenzione.

Per questo tutto il sentimento della mia mancata maternità l'ho riversato su Erica, Lucia e Lisa che sono le mie tre bambine.

" Sabry? Sabrina mi senti?" l'inconfondibile voce nasale di Pietro mi distoglie dai miei pensieri e volto lo sguardo verso di lui, dicendo: " Scusami ma mi ero persa nei miei pensieri e non ti sentivo. Avevi bisogno di me?".

Lui mi fissa con un sorriso poi dice: " Si, c'è una telefonata per te, nel tuo ufficio.

Non ho capito bene chi sia e che cosa voglia, perchè parla in modo strano; non ho capito se è ubriaco o straniero!".

Sorrido per la sua analisi e dopo averlo ringraziato mi dirigo verso il mio bugigattolo che mi ostino a chiamare ufficio, perchè fa tanto imprenditrice.

Mi siedo alla scrivania e alzata la cornetta, dico: " Pronto, sono Sabrina De Rossi, chi parla?".

La voce che mi risponde è con buona pace di Pietro, indubbiamente straniera e con uno spiccato

accento inglese, mi dice: " Buona sera, lei non mi conosce ma avrei bisogno di rubarle un pò del suo tempo!".

Non so perchè ma sentire la sua voce accende una piccola lampadina nel mio cervello e qualcosa mi dice che questo ragazzo abbia a che fare con Lisa.

Mi agito nervosamente nella sedia e poi dico: " Mi dica! In cosa posso esserle utile!" e la voce del ragazzo dice: " So che può sembrarle strano ma avrei bisogno di parlarle di persona, signora De Rossi.

Voglio rassicurarla nei miei limiti; non sono un delinquente né ho cattive intenzioni nei suoi confronti.

Mi chiamo Robert e sono inglese e avrei bisogno di vederla per parlarle di un argomento, che mi sta particolarmente a cuore!".

Sono sempre più certa che questo Robert sia il misterioso cavaliere di Lisa e quindi, decido di incontrarlo e gli chiedo: " Va bene! Dove ci incontriamo?".

Lui mi risponde: " Potrà sembrarle strano signora De Rossi, ma per un motivo che poi capirà io non posso incontrarla in un luogo aperto, dove ci sono altre persone, quindi mi dica lei dove possiamo vederci!".

Devo incontrarlo a tutti i costi, quindi senza esitare gli do l'indirizzo di casa mia e lui ringraziandomi mi dice che ci vedremo alle 21.30. 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Saggi consigli e gioco di sguardi ***


Eccoci ragazze siamo ad un passo dal tanto atteso incontro.

In questo capitolo sarà Sabrina ad incontrare i nostri tre principi e ad analizzare con loro tutta la faccenda dandogli loro dei consigli pratici ma illuminanti.

Il nostro Robbie avrà modo poi di trovarsi ad un passo dalla sua Lisa così come Kellan e Jackson, lo saranno di Erica e Lucia.

Assisteranno anche a qualcosa di brutto che farà provare una furia cieca al nostro Pattz.

Ora però non posso dirvi di più se non di leggere come fate sempre con simpatia e pazienza.

Grazie di tutto e tanti tanti baci.

 

Capitolo 6 - Saggi consigli e gioco di sguardi 

 

POV SABRINA

 

Ed eccomi qui a casa mia, ad attendere un misterioso ragazzo straniero che mi vuole parlare di Dio solo sa che cosa.

So che è stato imprudente da parte mia invitarlo a venire qui ma francamente, la curiosità ha avuto il sopravvento sulla prudenza e non ho resistito.

Chissà perchè non può incontrarmi, dove ci sono altre persone?

Forse è brutto o magari, a dispetto di ciò che mi ha detto, ha dei precedenti penali ed è ricercato.

Oh andiamo Sabrina, meno castelli in aria e più fatti: sono fortunata che ho seguito il corso di autodifesa e se volesse farmi del male, manderei i suoi gioielli di famiglia a far compagnia alle sue tonsille.

Tanto per essere ancora più coperti ho indossato una bella tuta antistupro e ho preparato in tasca lo spray al peperoncino.

Che ci provi a venire qui con cattive intenzioni e si accorgerà chi è Sabrina De Rossi.

Persa nei miei monologhi mentali, sento a malapena il citofono che suona e d'istinto butto un

occhio all'orologio appeso in corridoio.

Oh, perlomeno è puntuale! Odio da morire i ritardatari, specialmente quelli cronici che fanno finta di non capire di esserlo.

" Chi è?" chiedo, più per abitudine che per altro; in fondo so già chi è il proprietario della voce che mi risponderà.

" Sono Robert, possiamo salire?" mi dice infatti; un momento! Ha detto possiamo, perchè in quanti

sono?

" Scala B, terzo piano!" gli dico prima di aprire e dopo aver premuto il pulsante, corro a sbirciare dalle finestre.

Oh santo cielo, sono in tre! E mò che faccio? Stupida, idiota, deficiente, ecco cosa sono.

Uno posso abbatterlo ma con gli altri due come la mettiamo?

Calma Sabrina, devi stare calma! Sono sicura che sia qui con buone intenzioni e non penso che verrebbe con i suoi complici per farmi del male.

Sento il rumore dell'ascensore che si ferma al mio piano e spalanco la porta dell'ingresso, pronta a sbattergliela in faccia se non mi dovesse piacere il suo volto.

Quando si apre la porta dell'ascensore, i tre escono sul pianerottolo, girandosi verso di me e...

Per tutti i babbuini della Savana, appesi a testa in giù che situazione!

Sono impalata davanti alla porta del mio appartamento persa a fissare in faccia Kellan Lutz, Robert Pattinson e Jackson Rathbone che ricambiano il mio sguardo con un sorriso strano.

Meccanicamente, senza dire una sola parola di più, mi sposto per farli entrare e loro lo fanno.

Ecco svelato il motivo per cui non può incontrarmi, dove ci sono altre persone!

Se si sapesse che gli attori di Twilight sono venuti in Italia per incontrare una quasi quarantenne frustrata, scoppierebbe uno scandalo immane.

Tiro un profondo respiro, pregando che i miei neuroni si rimettano al lavoro e dopo aver chiuso la porta, li raggiungo nel soggiorno facendogli cenno di sedersi poi chiedo: " Posso offrirvi qualcosa?" e tutti e tre in contemporanea, mi rispondono: " Un caffè, grazie!" poi si guardano e scoppiano a ridere seguiti da me.

Ok, il ghiaccio si è rotto e l'imbarazzo si è dissolto come neve al sole ma mi chiedo perchè siano qui e mentre me lo chiedo, mi dirigo in cucina ad accendere la mia fedele macchinetta che fa il caffè migliore di Milano.

Nel frattempo preparo un vassoio, dove metto dei biscotti che ho fatto ieri, la zuccheriera e la lattiera.

Quando il caffè è pronto mi dirigo, con il vassoio, nel soggiorno e vedo Kellan e Jackson, seduti

ancora sul divano, mentre Robert è in piedi davanti alla finestra.

" Ecco il caffè!" dico con la voce allegra e tutti e tre si voltano a guardarmi, con un sorriso.

Robert si avvicina al divano, con la sua camminata sexy e ringraziandomi prende in mano la tazzina che gli sto porgendo.

" Quanto zucchero?" gli chiedo e lui scuotendo la testa, mi risponde: "Niente grazie, lo preferisco amaro!".

Faccio la stessa domanda agli altri due e Kellan mette nel suo caffè due zollette di zucchero mentre Jackson ne mette una.

Gli porgo anche la ciotola con i biscotti e tutti e tre ne prendono uno e dopo averlo mangiato, mi fanno i loro complimenti.

Ringrazio imbarazzata poi tirando un respiro chiedo: " Robert, non voglio sembrarti maleducata ma vorrei veramente sapere perchè siete qui!".

Lui s'irrigidisce e gli altri due lo guardano nervosi poi Jackson gli mette una mano sulla spalla e gli dice, con un sorriso: " Andiamo amico, forza che ce la fai!".

Lui lo fissa poi riportando su di me la sua attenzione mi dice: " Sono qui per... Lisa!".

Ecco, allora avevo visto giusto! Lui è il misterioso cavaliere della mia piccola.

Un momento sto veramente pensando questo? Robert Pattinson è veramente il cavaliere dei sogni della mia piccola Lisa?

Oh porca paletta, al mio tesoro verrà per davvero un infarto questa volta.

" Per... per Lisa?" gli chiedo io, balbettando e lui annuisce imbarazzato; allora gli chiedo: " Scusa come fai a conoscere Lisa?" e lui dopo avermi sorriso, mi dice: " E' una lunga storia!".

" Credo di avere del tempo per ascoltarla!" gli dico, sorridendo e lui dopo aver preso un grosso respiro mi risponde: " Probabilmente mi prenderai per pazzo ma io e lei ci siamo incontrati nei miei... sogni!".

Spalanco la bocca mentre il biscotto che avevo appena preso, mi cade di botto per terra; Kellan si abbassa per raccoglierlo e dopo averlo preso lo mette nel vassoio.

Io lo ringrazio per la premura, poi riporto il mio sguardo su Robert, che si sta agitando seduto sul

divano, come se stesse su una carbonella accesa.

" Vuoi... vuoi dire che tu hai sognato... Lisa?" gli chiedo per essere certa di aver capito bene e lui annuisce, prima di rispondere: " La sogno tutte le notti, da quasi sei mesi a questa parte!".

Mi alzo di scatto e comincio a passeggiare nervosamente, sotto lo sguardo curioso dei tre ragazzi e poi fermandomi di botto gli chiedo: " Sempre lo stesso sogno, nello stesso posto? " e lui mi dice di si, guardandomi sorpreso.

Io annuisco e gli domando: " Non è che per caso, questo posto è una spiaggia?" e lui e i suoi due amici spalancano gli occhi.

Robert si alza di scatto in piedi e con la voce agitata mi chiede: " E tu come diavolo fai a saperlo?".

Io mi avvicino alla poltrona, lasciandomi cadere di botto e Rob si risiede, continuando a fissarmi con gli occhi spalancati.

" Lo so perchè"  gli dico, schiarendomi la voce " è lo stesso sogno che fa Lisa da quasi sei mesi a questa parte!".

" Oh, merda!" dice Kellan " Appunto!" rispondo io.

Jackson respirando profondamente, mi chiede: " Cioè Sabrina, fammi capire bene. Mi stai dicendo che Lisa fa lo stesso sogno di Robert?" e io annuisco, prima di dire: " Non so se sia proprio del tutto identico; so solo che la mia piccola in questi mesi, ha fatto sempre lo stesso sogno, nella quale si trova a camminare in una spiaggia, fino a quando si trova davanti un uomo misterioso, del quale non vede il volto.

Loro due si baciano e quando lei gli chiede il suo nome, lui scompare nel nulla!".

"E' lo stesso sogno che faccio io, con la sola differenza che io il suo volto lo vedo!" mi dice Rob respirando velocemente, come se fosse colpito da un attacco di asma.

" Ma come diavolo può essere possibile? " chiede Kellan ed io alzo le spalle totalmente ignara, del perchè sia successo questo fatto strano.

" Io credo" dice serio e assorto, Jackson " che il vostro legame sia dovuto allo scambio culturale!" e io girando di scatto la testa, verso di lui gli chiedo: " Di che scambio culturale stai parlando?".

Robert mi risponde: " Vedi Sabrina, sette anni fa prima di diventare famoso, io partecipai ad uno scambio culturale e per tre mesi ho vissuto a casa di Lisa con i suoi genitori, Francesco e Monica, mentre lei ha vissuto con i miei, Claire e Richard e con le mie sorelle Victoria ed Elizabeth!".

" Mi stai dicendo che sei il famoso Bobby Pattinson?" gli chiedo con il cuore a mille e lui annuisce

con un bellissimo sorriso.

" Vuoi dire che tu sei il classico adorabile rompipalle?" mi scappa di dirgli, prima che possa solo pensare di fermarlo e lui spalanca di botto la bocca, poi dice: "Scommetto che c'è di mezzo mia sorella Victoria in questa tua analisi forense, giusto?" termina poi scoppiando a ridere di cuore.

" Scusa non volevo!" gli dico io mortificata ma lui, ridendo mi risponde: " Tranquilla Sabrina, so perfettamente come è fatta mia sorella e non ti devi scusare.

In fondo è sempre così che mi chiama, anche quando mi risponde al telefono; la cosa che mi stupisce semmai è che Lisa se lo ricordi ancora!".

" Oh se lo ricorda, eccome se se lo ricorda " gli dico con un sorriso " Parla sempre di quel periodo, descrivendolo come il più bello della sua adolescenza anche se credo che non abbia associato il cognome della tua famiglia con quello dell'attore più famoso del momento!

Credo che gli verrebbe un colpo se comprendesse che Robert Pattinson in persona, ha dormito nel suo letto per tre mesi!".

Robert scoppia a ridere e dice: " Mi auguro di no, perchè se gli viene un colpo per una storia che risale a sette anni fa, che cosa succederà quando gli dirò che sono venuto a prenderla per portarla via con me!".

Io divento seria di botto e gli dico: " Robert, stai dicendo davvero?" e lui con un sorriso annuisce, prima di dirmi: " Si Sabrina, io voglio che lei venga via con me.

So che può sembrare folle ma in questi mesi, io... mi sono innamorato di lei!".

" Ma tu sei fidanzato!" gli dico, con lo sguardo contrariato e lui scuotendo la testa mi risponde:

" L'ultima cosa che sono io per Kristen è essere il suo fidanzato! Siamo amici e lo siamo veramente.

Il nostro fidanzamento è solo una manovra pubblicitaria ideata, dalla casa produttrice di Twilight, che provvederà a romperlo quando la saga finirà.

Lei nella vita, sta con Taylor ed è felicemente innamorata e ricambiata, quindi come puoi capire da sola io sono single!".

" Capisco!" gli dico con un sorriso e lui tornato serio, mi dice: " Sabrina, mi devi credere se ti dico che voglio che Lisa mi stia accanto.

In questi mesi quando ancora non sapevo chi fosse, mi ero trasformato in un fossile, mi ero rinchiuso nella mia stanza a logorarmi il cervello e ad annegare nella mia frustrazione.

Se non mi credi possono dirtelo loro due, che mi sono stati per davvero vicini insieme a Tay e Kris!".

Kellan e Jackson annuiscono, in silenzio e io riportando la mia attenzione su Robert dico: " Come hai fatto a scoprire chi era? " e lui mi risponde: " Se devo essere sincero, è tutto merito di Kris, che ha registrato un'intervista che avete fatto sul posto di lavoro.

Credo però di averlo sempre saputo! Due settimane fa, Kris ha fatto fare da una sua amica, un ritratto di Lisa così come la vedevo nei miei sogni e nei giorni che ho passato sepolto in camera, lo guardavo spesso.

Ora che so chi è, riflettendoci ho associato il suo volto a quello che vedevo nelle fotografie appese in casa sua, solo che lì era una bambina mentre ora è una donna!".

" Bene ma io come posso aiutarti?" gli chiedo con un sorriso e lui ricambiandolo, mi dice: " Vedi io

vorrei il tuo aiuto per capire come mi devo comportare con lei.

La conosco esteticamente ma in fondo, di lei non so nulla e non vorrei mai fare qualcosa che la

metta in imbarazzo con la sola ed unica certezza che la farei fuggire lontano da me!".

" Robert devi capire principalmente una cosa di Lisa; nonostante lei sia anagraficamente una bellissima donna, psicologicamente è ancora una ragazza.

Molto forte, che ha trovato il coraggio di gettarsi tutto alle spalle; in passato è stata ferita, nel peggior modo possibile, da un suo ex che le ha inflitto un dolore grandissimo.

Negli anni successivi alla rottura con questo ragazzo, Lisa si è chiusa sempre di più, per il mondo maschile e non ha avuto altre esperienze.

Non si è fidata più di nessuno e dopo la morte dei suoi genitori si è affidata solo alle sue forze, fino a quando, non è arrivata a lavorare da me.

Ha dovuto percorrere un cammino veramente tortuoso ma ora sta cercando di uscire da quel baratro, nella quale era sprofondata.

E ha cominciato a farlo da quando sono iniziati i sogni con te; lei vuole fidarsi del suo cavaliere misterioso, come ti chiama sempre e mi auguro che tu non la faccia soffrire, perchè vanificheresti i suoi sforzi, in un batter d'occhio!".

" Di questo puoi stare tranquilla Sabrina, io non voglio fare soffrire Lisa. Voglio amarla e voglio essere amato, voglio proteggerla e voglio sopratutto, che faccia parte della mia vita per sempre!".

" Sono contenta delle tue parole, Robert" gli dico serena " e ti dirò anche che stamattina Lisa è venuta al lavoro al limite dell'euforia, perchè per la prima volta il suo sogno era cambiato.

Mi ha raccontato che, questa volta dopo esservi baciati quando lei ti ha chiesto il tuo nome, tu le hai detto di aspettarla perchè stavi venendo a prenderla!" poi sposto lo sguardo verso Kellan e Jackson dicendo: " Inoltre hai nominato anche loro due dicendo che venivano per Lucia ed Erica, che sono le colleghe di Lisa!".

I due ragazzi spalancano la bocca poi fulminando Robert, Kellan dice: " Oh, mai una volta che ti facessi i fatti tuoi!".

Robert spalanca le braccia e dice: " Ehi, non prendetevela con me! Io non c'entro niente, non le ho mica telefonato per avvertirla! E che cavolo!".

Tutti scoppiamo a ridere poi io riprendo a parlare: " Veramente ragazzi, vorrei che foste sicuri della vostra decisione.

Sono tre brave ragazze, che non meritano di soffrire e che credono ancora nel grande amore, quello che dura per sempre.

In pratica sono tre mosche bianche, pure e semplici e l'ultima cosa che vorrei è vedere nei loro occhi delle lacrime di dolore.

Io non ho avuto dei figli e loro per me sono importanti, come se fossero le mie bambine, quindi non accetterò da parte vostra il benché minimo atto di cattiveria, capito?".

Kellan mi prende la mano e mi dice: " Sabrina, io parlo per me ma sono sicuro di parlare anche per Jackson.

Non so che diavolo mi sia capitato ma quando ho visto Erica in quella registrazione, il cuore ha cominciato a battermi veloce dentro al petto.

Non posso dirti se quello che sento sia amore, anche perchè prima voglio conoscerla ma quello che posso assicurarti è che mai, nella mia vita, mi sono sentito così e ti prometto che non la farò mai soffrire. Hai la mia parola!".

Io annuisco e Jackson dice: " Kellan ha espresso il mio stesso concetto e anche io ti prometto che

farò tutto il possibile per rendere felice Lucia!".

" Grazie ragazzi ma ora veniamo al dunque; la situazione è un pò complicata dato che siete, chi sapete di essere.

Non potete di certo presentarvi all'area di servizio, dicendo alle ragazze che le amate e che siete venute a prenderle.

La notizia che siete in Italia, si spargerebbe in un men che non si dica e questa è sicuramente la cosa più controproducente che possa capitare nella vostra situazione!" gli dico e li vedo annuire, concordando con me.

" Ma allora, che diavolo possiamo fare? " mi chiede Robert esasperato ed io con un sorriso, gli rispondo: " Possiamo fare così! Voi domani mattina venite al bar cercando di camuffarvi il più possibile.

Ovviamente niente di eccentrico e esagerato; non so un berretto, una bandana, degli abiti diversi da quelli che portate di solito, degli occhiali a specchio, insomma qualsiasi cosa che possa servire a celare il vostro volto.

Osservatele mentre lavorano e cercate di capire se siete veramente convinti della vostra decisione poi quando avrete trovato una risposta fatemi un cenno ed io capirò.

Se le vostre intenzioni saranno confermate, io organizzerò qui a casa mia una cena, per domani sera, alla quale inviterò tutte e tre e dove interverrete anche voi.

Qui con la tranquillità necessaria avrete il tempo per parlare con loro e per convincerle dei vostri sentimenti. Allora che ne pensate del mio piano?".

Tutti e tre annuiscono, mostrandosi perfettamente d'accordo con me e dopo aver parlato ancora per qualche minuto si congedano dandomi appuntamento per la mattina successiva.

Durante la notte dormo sonni tranquilli ma quello che succederà fra qualche ora, condiziona anche i miei sogni ristoratori.

E ora sono qui al bar, in trepida attesa dell'arrivo delle mie bambine e dei tre baldi giovani.

Ma guarda te se io, una quarantenne senza nessuna preoccupazione al mondo, devo ritrovarmi sull'orlo di una sincope per l'innegabile fatto che non so come diavolo andrà a finire!

Ecco che arrivano le ragazze!

Mamma mia, come sono belle: Lisa ha indossato un delizioso abitino verde smeraldo, leggermente scollato sul davanti e un pò di più sulla schiena, con l'orlo che le arriva appena sopra il ginocchio e le sue immancabili ballerine.

Erica indossa dei bellissimi jeans a vita bassa, un delizioso top azzurro dello stesso colore delle sue scarpe da tennis.

Lucia invece, ha una minigonna di jeans con un cinturone nero, una semplicissima canotta nera con dei sandali dorati.

Devo dire che, le mie piccole, sono sempre bellissime ma oggi lo sono ancora di più; hanno una luce negli occhi particolarmente affascinante, come se nascondessero il più bello dei segreti.

E in effetti a ben vedere, è proprio così; solo io e loro, sappiamo che aspettano l'arrivo dei tre  principi misteriosi che a proposito, non vedo ancora spuntare.

Che abbiano cambiato idea? Mi auguro di no anche se, se fosse così forse sarebbe meglio perchè vorrebbe dire che non ci tengono più di tanto.

E invece devo rimangiarmi le parole perchè eccoli entrare; sono stati bravi a camuffarsi.

Solo io, che sono al corrente della loro presenza, li ho sgamati ed infatti Rob mi fa un gesto quasi impercettibile per poi spostare lo sguardo su Lisa.

Anche gli altri due continuano a spiare discretamente, le ragazze e ne contemplano il fascino e la simpatia.

In particolar modo per Kellan al quale, sono usciti gli occhi fuori dalle orbite, quando Erica si è piegata, per raccogliere una busta che gli era caduta e il suo tanga ha fatto maliziosamente la sua comparsa.

Poveraccio! Sembrava sull'orlo di un infarto e francamente, non lo invidio proprio.

" ORA BASTA DANIELE, VEDI DI FINIRLA E VATTENE!" la voce alterata di Lisa, mi riporta al presente e girandomi vedo quel buono a nulla di Daniele, che ci sta provando spudoratamente con la mia piccola.

Con la coda dell'occhio guardo la reazione di Robert e vedendolo stringere i pugni furibondo, decido d'intervenire, per calmare le acque.

" ALLORA, SIAMO SEMPRE ALLE SOLITE DANIELE? NON IMPARI MAI DAI TUOI ERRORI?

TI HO GIÀ DETTO CHE NON DEVI PERMETTERTI D'IMPORTUNARE LE MIE RAGAZZE, SONO STATA CHIARA?" gli dico con la voce imperiosa.

" Che esagerazione" mi dice con supponenza quell'idiota " e mica ce l'ha d'oro! L'ho solo invitata ad uscire!".

" Si e se non sbaglio lei ti ha detto di no e quando il no è no, tale deve rimanere e essere rispettato

e se tu non lo rispetti sarò costretta a chiamare il tuo caro fratellino Walter.

Non credo che il commissario di Polizia della zona, sarebbe felice di avere un fratello molestatore, tu che ne dici?" lo minaccio con un sogghigno.      

Daniele impallidisce pericolosamente poi sbuffando, dice: " Bah, in fondo guardandola bene non ne vale la proprio la pena!" e alzando una mano esce dal bar.

Riguardo Robert che sembra più rilassato, anche se l'ira la sta facendo ancora da padrona sul suo volto.                                                                                                                                                                       Me ne accorgo dalle labbra tirate all'inverosimile e dal rossore che gli brucia sulle guance.

So che avrebbe voluto intervenire in difesa della donna di cui è innamorato ma sa anche lui, che incasinerebbe tutto.

Ovviamente non è proprio una bella cosa vedere in pericolo, quella che si considera la propria donna e non poter intervenire.

Giro la testa verso la mia piccola e la vedo tremare, anche se cerca di nasconderlo, stampandosi un adorabile broncio sulla bocca.

E' spaventata ma per nessun motivo al mondo lo ammetterebbe; è troppo orgogliosa e spesso questo porta ad agire nel modo sbagliato.

Qualche ora dopo Lisa mi si avvicina, mettendomi una mano sulla spalla e, con fare complice, mi dice: " Certo che oggi non è giornata!" e io confusa, le chiedo: " A che ti riferisci piccola?".

Lei mi guarda e dice: " Prima quell'invertebrato di Daniele che ha rotto le scatole e ora se non te ne fossi accorta, ci sono quei tre tipi strani che sono lì da tre ore e che hanno consumato solo un caffè continuando a fissare me e le ragazze!".

Giro la testa in direzione del suo sguardo, per vedere a chi si riferisse e vedo che sta parlando dei

tre principi.

E te pareva che quei tre lumaconi non si facevano sgamare! E ora che m'invento?

Come ultima risorsa, ripesco la mia bravura nel raccontare bugie, che avevo riposto via prima della morte di mia madre e dico: " No piccola, stai tranquilla; vedi quelli sono poliziotti in incognito.

La direzione ieri mi ha avvisato che stanno cercando un possibile rapinatore e devono stare lì a controllare la situazione!".

Lisa tira un sospiro di sollievo poi dice: " Allora come mai non sono intervenuti quando Daniele mi stava importunando? Se non sbaglio è compito della polizia, aiutare chi è in difficoltà!".

Benedetta ragazza! Prima o poi tu mi manderai al manicomio.

" Non potevano farlo, tesoro " le dico arrampicandomi sugli specchi " perchè altrimenti avrebbero dovuto dire addio alla loro copertura ma credimi li ho visti tesi all'inverosimile mentre osservavano la situazione! ".

Che Dio mi perdoni! Quante bugie sto dicendo nell'ultimo quarto d'ora! Mi sto rifacendo di tutte quelle non dette negli ultimi quattro anni!

Tanta forza di volontà buttata nel cesso!

" Certo che però quello alto e magro è proprio carino" mi dice Lisa e io sgrano gli occhi allibita.

Quello alto e magro è proprio Robert! Bei gusti piccola, bei gusti.

" Tesoro ma che dici? E che fine ha fatto il tuo principe? " le chiedo con sorpresa e lei alzando le spalle mi dice: " Lui è sempre qui " mi dice indicandosi il cuore " ma che caspita, anche io ho gli occhi per guardare e ti dirò che quello è proprio un bel figo!".

Dandomi un bacetto se ne torna a lavorare, lasciandomi del tutto stordita.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Molta rabbia e l'incontro tanto atteso ***


Eccoci giunti all'incontro tanto atteso tra il nostro Robert e la dolce Lisa.

Cosa succederà tra i due? Scatterà la scintilla per entrambi o non ci sarà alcuna alchimia?

Non posso dirvi di più se non di leggere il capitolo.

Grazie di tutto e tanti baci Lorian

 

Capitolo 7 - Molta rabbia e l'incontro tanto atteso

 

POV ROBERT

 

Dio che rabbia! Mi stava per saltare un embolo quando quello stronzo ha cominciato a dare noia alla mia principessa.

Kellan mi ha messo una mano sul braccio, perchè ha visto che ero pronto a scagliarmi su di lui per rifargli i connotati.

Mi è bruciato parecchio non poter intervenire ma purtroppo la situazione, me lo vieta e devo dire che non mi sono mai sentito così frustrato.

Quando quel verme ha afferrato il braccio del mio tesoro, ho sentito il cuore salirmi in gola a far compagnia alle mie tonsille e sentivo il fumo uscirmi a getti dalle orecchie.

Per fortuna è intervenuta Sabrina, che lo ha rimesso al suo posto e quando quell'idiota ha detto, con la sua voce disgustosa: " Mica ce l'ha d'oro!" avrei voluto strizzargli le palle come uova crude.

Per non parlare di quando uscendo, ha detto: " Bah, in fondo guardandola bene non ne vale la proprio la pena!".

Mi sono trovato sull'orlo di una crisi isterica e la voglia di seguire quel verme fuori nel parcheggio, per dargli una sonora lezione è stata davvero tanta.

A fermarmi ci hanno pensato, sia i miei amici che il vedere la faccia sconvolta ed impaurita della mia piccolina.

Si vedeva lontano un miglio che era terrorizzata e l'unico desiderio che avevo in quel momento,

era correrle vicino per abbracciarla stretta e consolarla.

Che situazione del cavolo!

Ma dico io, giusto a me poteva capitare d'innamorarmi di una sconosciuta che lavora al di fuori del mio mondo e non potermi neppure avvicinare per salutarla.

Comunque l'idea di Sabrina non è stata affatto male; in queste tre ore ho avuto modo di osservarla e se prima ero quasi convinto di esserne innamorato ora ne sono del tutto certo.

Dio! E' così bella e affascinante, si muove leggiadra come se fosse una fatina e il suo sorriso è qualcosa d'incommensurabile.

Per non parlare dei suoi occhi che sono preziosi come due smeraldi e che quando mi hanno fissato hanno avuto la capacità di spedirmi il cuore giù, diritto fino allo stomaco.

Già, ma perchè mi ha fissato e continua ancora a farlo? Oh mamma, non è per caso che mi ha riconosciuto? No, non è possibile!

La vedo avvicinarsi a Sabrina e dirle qualcosa all'orecchio e dopo qualche secondo vedo la nostra complice spalancare gli occhi guardando me. 

Ahia! Mi sa che ha capito qualcosa; e ora che faccio? Come devo comportarmi?

Sabrina esce dal bancone e si avvicina a noi e fissandomi negli occhi con un sorriso malizioso, mi dice: " Certo che la classe non è acqua, eh Rob?" e io la guardo con un espressione idiota, dipinta sul volto.

" Ma di che parli? " le chiedo particolarmente confuso e lei sogghignando mi dice: " Lisa pensava che foste dei malintenzionati e io ho dovuto inventarmi che siete poliziotti in incognito e lei tra tutti e tre ha detto che tu, proprio tu sei davvero carino!".

Io sposto i miei occhi su Lisa che, distrattamente mi fissa per poi distogliere lo sguardo arrossendo leggermente.

Un sorrisino mi aleggia sulla bocca poi Sabrina dice: " Quando le ho chiesto che fine avesse fatto il suo principe misterioso, lei mi ha detto che lui è sempre nel suo cuore ma che ha gli occhi per guardare e che tu sei per davvero, un bel figo!".

Se fossi un pavone farei la ruota per quanto sono felice; allora non gli sono indifferente!

Bene, bene! Questa è proprio una bella notizia!

Piccolo tesoro, ora so che sei mia e tale devi rimanere e stasera a cena ti svelerò chi sono e ti dirò che ti amo.

Mi giro verso Sabrina e dico: " Per stasera la cena è confermata, vero?" e lei sorridendo, risponde: " Questo dipende da voi! Cosa avete deciso?" e io dico: " Sabrina, non c'è bisogno neppure di chiederlo.

Lei è mia! Solamente mia e voglio che lo sappia al più presto; non posso più aspettare!".

Sabrina annuisce poi porta lo sguardo verso Kellan e Jackson chiedendogli: " E voi che mi dite?" e i miei amici rispondono in coro: " Idem Sabrina, idem!".

Lei trattiene una risata poi dice: " Ok, allora cari i miei principi, la cena è fissata per stasera alle venti a casa mia.

La strada la sapete; le ragazze arriveranno mezz'ora dopo e mi raccomando siate galanti e portate delle rose; alle ragazze piace sempre ricevere dei fiori.

Ora me ne vado, altrimenti Lisa e le altre finiranno per sospettare qualcosa; voi state qui ma senza

fissarle troppo altrimenti addio sorpresa, ok?" noi annuiamo e lei si allontana.

Verso le 18.30 faccio un piccolo gesto a Sabrina, per farla avvicinare e quando lo fa le dico: " Noi andiamo via, ritorniamo in albergo per prepararci e per comprare i fiori.

Ci vediamo alle venti a casa tua; ti dirò che francamente, non vedo l'ora di poter parlare, faccia a faccia, con Lisa.

Non voglio più aspettare, voglio che mi conosca per come sono veramente, voglio abbracciarla e dirle che l'amo da morire e voglio che sappia che desidero averla al mio fianco per tutta la vita!".

Sabrina annuisce con un sorriso e io, Jackson e Kellan ci avviamo fuori dal locale.

Ad un tratto Jack mi afferra per il braccio tirandomi e quando mi giro per chiedergli che vuole, lui indicandomi un punto lontano, mi dice: " Guarda lì!".

Io mi volto nella direzione che il mio amico mi ha indicato e vedo appoggiato al muro, il verme che oggi ha dato fastidio a Lisa.

" Sono convinto che stia aspettando lei! " mi dice Kellan e sentendo le sue parole, avverto la rabbia salirmi in corpo, come lava incandescente.

Facendo finta di niente seguito dai miei amici, mi avvicino a quell'idiota che continua a stare fermo vicino al muro, gettando ogni tanto un occhiata all'interno del locale.

Quando siamo ad un passo da lui, Kellan lo afferra per il braccio e lo trascina verso il retro del bar.

Jackson gli mette una mano sulla bocca per evitare che le sue urla attirino fuori, Sabrina e le ragazze e quando siamo sicuri di non essere visti, ci fermiamo di botto.

Tremando di rabbia, lo afferro per il colletto della camicia e gli dico: " Forse Sabrina non è stata, abbastanza chiara con te; se è così, credo che dovremo pensarci noi! ".

Kellan comincia a farsi scrocchiare le nocche delle mani e vedo gli occhi di quell'essere insulso, spalancarsi di scatto.

" Ti sei permesso di mettere le tue luride mani addosso a Lisa e già per questo, meriteresti di sputare sangue ma non contento, sei rimasto qui ad aspettare che esca per prenderla di sorpresa.

Hai fatto un grossissimo sbaglio amico e ora ti renderai conto fino a che punto hai sbagliato!" gli dico, mollandogli un pugno violentissimo nella sua bocca dello stomaco.

Quello schifoso si piega in due, sputando sangue e dopo pochi secondi crolla a terra.

Io lo fisso furioso e al tempo stesso compiaciuto di aver potuto finalmente, difendere la mia donna e poi con rabbia gli dico: " Ti do un consiglio! Sparisci da qui, non tornare più e bada di non farlo davvero.

Se Lisa, Sabrina o le altre ci riferiranno di aver visto di nuovo la tua brutta faccia, la prossima volta lascerò il divertimento al mio collega, che credimi ha la mano molto più pesante della mia!".

Kellan sbatte forte il pugno destro nella mano sinistra, guardandolo con una faccia veramente incazzata e il mollusco comincia a tremare.

A fatica si rialza e barcollando s'allontana e dopo esserci assicurati che non ritorni sui suoi passi,

ci scambiamo un cinque di tutto rispetto poi più sereni e felici, ci avviamo verso il nostro albergo.

Giunti lì notiamo che a due passi dal portone d'ingresso della nostra dimora, c'e un piccolo negozio di fiori.

Uno di quegli esercizi che con molta probabilità, non noti mentre passi correndo.

Contenti di averlo  visto io, Kellan e Jackson ci dirigiamo verso quel piccolo bugigattolo.

Quando apriamo la porta, un allegro scampanellio annuncia il nostro arrivo e una donna molto, ma molto, anziana ci viene incontro con un sorriso.

" Cosa può fare questa vecchietta per soddisfare tre baldi giovani come voi?" ci chiede dolcemente provocando in noi, un sorriso spontaneo.

" Vorremmo dei fiori per le nostre ragazze!" gli dico io, cercando di spiegarmi nel migliore dei modi e lei, spalancando leggermente gli occhi, dice: " Ohhhh, siete stranieri!".

Noi annuiamo e lei riprende a parlare: " Anche mio marito lo era! Venne qui in Italia, sessant'anni fa, per fare delle fotografie e quando mi vide s'innamorò all'istante.

Sapete ero un bel bocconcino all'epoca; io e il mio Edward siamo stati tanto felici e anche se non abbiamo avuto figli, abbiamo fatto di tutto perchè nella vita non ci mancasse niente!

Con molti sacrifici, abbiamo aperto questo negozio e ce ne siamo occupati insieme fino all'anno scorso, quando il mio Ed è volato in Paradiso.

Ma io come al solito, sono logorroica e vi sto annoiando! Ditemi da quanto tempo state insieme a loro?".

Io, grattandomi la nuca, imbarazzato le rispondo: " Veramente, non stiamo ancora insieme ma siamo venuti qui da Los Angeles per conquistarle e per portarle via con noi!".

" Ohhhh, ma come siete romantici, ragazzi e io che pensavo che la gioventù moderna non fosse più capace di grandi slanci.

Beh, mi devo ricredere, per davvero!" dice la fioraia, sorridendo poi aggiunge: " Allora credo che dovremo stupire queste signorine, in modo che non possano dire di no, a dei ragazzi così speciali.

Facciamo così; voi andate a prepararvi, io intanto mi occuperò di preparare i vostri bouquet e vi assicuro che vi farò fare bella figura!".

Noi la ringraziamo ed usciamo dal negozietto, decisamente più sollevati.

Mezz'ora dopo, vestiti e profumati, facciamo nuovamente il nostro ingresso nel piccolo negozio e la dolce signora ci viene incontro dicendoci: " E' tutto pronto!".

Poi ci volta le spalle, scomparendo nel retrobottega per tornare con una composizione di fiori, tra le mani e avvicinandosi a me, me la consegna dicendo: " Questa è una composizione di rose rosse ad altezza media, arricchita con gypsophila.

La do a te perchè mi sembri un ragazzo passionale e con un fuoco che ti brucia nello sguardo!".

Fisso estasiato, quei magnifici fiori e ne aspiro il delicato ma persistente profumo, inebriandomi della loro bellezza.

Pochi secondi dopo la donna ritorna, con un altra composizione, del tutto diversa e la mette tra le mani di Kellan, che la guarda con la bocca spalancata.

La fioraia, con un dolce sorriso, gli dice: " Questo è un bouquet di lisianthus blu, veronica blu e astromeria con gypsophila e trachelium, salal e galax.

Non farti intimorire da questi nomi astrusi; è una composizione particolare creata per una persona timida che non riesce ad esternare i suoi sentimenti, mascherando spesso ciò che sente, dietro comportamenti spavaldi!".

Io e Jackson ci fissiamo negli occhi, increduli, perchè quella donna pur non avendo parlato con il nostro amico ha azzeccato perfettamente come è fatto Kellan.

Lui, esattamente come me è estasiato da quei fiori e sembra aver perso l'uso della parola.

Per l'ultima volta la donna scompare nel retrobottega, riemergendone dopo pochi secondi, con i fiori da consegnare a Jackson.

Dandoglieli nelle mani, dice: " Questa è un elegante composizione di fiori rosa misti, con rose,

anthurium, altri fiori e foglie decorative alla base creata per un ragazzo pieno di mistero e fascino, amante di culture diverse e che ha viaggiato tanto con il corpo e con lo spirito!".

Questa volta io, guardo Kellan e vedo che il mio amico, sta fissando con gli occhi spalancati la fioraia.

Anche lui come me è stupito dalla precisa descrizione che la donna ha fatto di Jack.

Dopo averla ringraziata, paghiamo i fiori e usciamo dal negozio diretti a casa di Sabrina dove, finalmente incontreremo le donne che ci hanno rubato il cuore.

Alle 20 precise siamo davanti al cancello della nostra complice e io con le mani tremanti, suono al citofono.

Pochi secondi dopo, Sabrina ci apre e noi lentamente, ci avviamo verso l'interno.

Nessuno dei tre apre bocca mentre siamo in ascensore ma ci basta guardarci negli occhi, per capire che siamo sull'orlo di una crisi nervosa.

Giunti al piano, apriamo la porta dell'ascensore e veniamo accolti da una Sabrina sorridente e gioiosa che spalanca la bocca, non appena i suoi occhi si posano sui fiori che teniamo tra le mani.

" Sono meravigliosi, ragazzi! Chi ha fatto queste composizioni deve avere un grande cuore e deve amare i fiori più di se stesso!" ci dice con enfasi e noi annuiamo ripensando alla dolcissima vecchietta che aveva azzeccato in pieno, come eravamo fatti.

" Le ragazze quando arrivano?" le chiedo, leggermente nervoso e lei con un risolino mi risponde:

" Direi che guardando l'ora, saranno qui tra venti minuti.

Mi sono raccomandata a Erica perchè lei è quella coscienziosa delle tre; se avessi fatto l'errore di affidarmi a Lisa e Lucia, non le avremmo viste spuntare prima delle 22!

Non lo fanno per male ma quando devono andare, tutte insieme da qualche parte, Erica viene eletta a furor di popolo, a capo guida perchè sa farsi rispettare!".

Kellan, sentendo quello che ha detto Sabrina, si inorgoglisce per il fatto che la donna che ha scelto sia così precisa ed io per farlo rientrare nei ranghi, gli dico: " Non gonfiare troppo il petto tacchino, perchè può esserci sempre la possibilità che la tua bella vedendoti, scappi a gambe levate.

Se resterà lo farà solo per due motivi: 1° perchè ti ama veramente e 2° perchè ha una spiccata componente masochista!

Lei che è così precisa non ha idea di che significa finire tra le braccia del re del caos, in persona!".

Seguito da Sabrina e Jackson scoppio a ridere, mentre fisso l'espressione corrucciata di Kellan.

All'improvviso le nostre risate muoiono sul colpo, quando sentiamo il suono del citofono che arriva alle nostre orecchie come uno sparo nel silenzio.

Istintivamente c'irrigidiamo mentre Sabrina, scuotendo la testa per la nostra reazione, va ad aprire.

Dopo aver posato la cornetta del citofono ci dice: " Ehi bronzi di Riace, scollatevi quella postura plastica e toglietevi quell'espressione idiota che vi aleggia sul volto!

Andate di là in camera e uscite solo quando vi chiamo, va bene?".

Noi annuiamo e velocemente di rinchiudiamo nella sua stanza da letto in attesa che le nostre principesse varchino la soglia di casa.

Sento il cuore salirmi in gola e temo che se non mi calmo a breve, me lo ritroverò tra le mani.

Mi sporgo appena un pò, per poter sbirciare nel corridoio e sento l'aria sparirmi del tutto, dai polmoni quando vedo Lisa passare sorridente, entrando nel salone.

Dio, come è bella, con quel jeans stretto e quella camicetta dai colori allegri e vivaci; porta i capelli lisci sulle spalle e il suo bellissimo volto è truccato leggermente.

Dietro di lei, vedo passare Erica, seguita da Lucia che stanno scherzando e sorridendo con Sabrina.

Come se fossi stato colpito in flagrante, mi sposto di colpo e giratomi verso Jackson e Kellan, gli

dico: " Ragazzi, qui la faccenda è grave! Le nostre principesse sono belle da perderci la testa e se non vogliamo fare la figura degli idioti, dobbiamo pensare bene a come comportarci!".

I miei amici annuiscono, nervosi quanto me e insieme cominciamo bisbigliando, a decidere cosa fare.

 

POV LISA

 

Quando entriamo in casa di Sabrina, uno strano profumo, arriva alle mie narici: non so definirlo con precisione visto che è un miscuglio strano.

Sembra prodotto da fiori diversi ma vedo che qui in casa non ce ne sono e la cosa che più mi stupisce e avvertire anche l'odore di un profumo maschile.

So che questo non è possibile perchè Sabrina è single e credo che se avesse trovato qualcuno ce l'ho avrebbe detto.

Non so perchè ma quella fragranza m'innervosisce e Sabrina si accorge del mio turbamento, tanto che due minuti dopo, mi chiede: " Ehi, piccola, che ti succede?".

Io decido di esternarle subito i miei dubbi, quindi le domando, con un sorrisetto: " Sabry, non è che ci nascondi qualcosa?" e lei spalancando gli occhi, mi chiede: " Ma che vuoi dire? In che senso ti nascondo qualcosa?".

Sempre sorridendo, le rispondo: " Sento che nell'aria c'è un profumo maschile quindi o hai deciso di cambiare tipo di profumo o qui c'è stato un uomo!".

Sabrina, spalanca di botto la bocca, poi mi dice: " Commissario Montalbano esci da questo corpo".

Io scoppio a ridere poi calmatomi, le rispondo: " Non cambiare argomento mammina!

Sto aspettando! Allora c'è qualcosa che devi dirci?".

" In effetti si, c'è qualcosa che devo dirvi ma non è di sicuro quello che pensi tu! E' vero, qui c'è stato qualcuno e ad essere precisi c'è ancora ma non è venuto qui per me!" ci dice sorridendo.

Giro lo sguardo attorno ma non vedo nessuno poi comprendendo solo allora, quello che mi ha detto, le dico: " In che senso non è venuto per te?".

Lei sorridendo, mi informa: " Nel senso che questo qualcuno è stato qui e ripeto è ancora qui, per voi non per me!".

Io, Lucia ed Erica crolliamo sedute sul divano e insieme con la voce stridula, le chiediamo: " Ma di che parli?". 

Sabrina scoppia a ridere poi ci dice: " Calmatevi, altrimenti rischiate di farvi venire un infarto.

Sto dicendo che qui e per la precisione di là in camera da letto, ci sono i vostri tre principi che sono venuti per conoscervi!".

Sento Erica e Lucia lanciare un urletto mentre a me cominciano a scendere le lacrime sulle guance e a fatica le dico: " Sabrina, non è divertente! ".

Lei mi si accuccia davanti poi prendendomi le mani, mi dice: " Tesoro, non potrei mai prendermi gioco di voi!

Quello che vi ho detto, è vero! Di là ci sono i vostri principi che sono a ben vedere, più nervosi di voi.

Sono uno straccio, perchè hanno il timore di essere rifiutati da voi tre, quindi ho deciso di mandarli di là per potervi preparare, prima di farveli incontrare.

Se devo essere sincera sono in imbarazzo, perchè quello che vedrete tra poco rischierà di farvi venire una sincope ma devo e voglio preparavi, in modo da farvi affrontare nel migliore dei modi quello che vedrete!".

Lucia schiarendosi la voce, le chiede: " In che senso rischiamo una sincope? Sono così brutti?" e lei scoppia a ridere di vero cuore, prima di dirci: " Altro che brutti, sono un vero schianto!

Se dico che rischiate una sincope è perchè in fondo voi li conoscete già, anche se non nella veste di principi!".

" Sabrina per favore" le dico io nervosa " se continui così, si che rischiamo un infarto!".

" Hai ragione Lisa" mi dice la mia mammina " credo che non ci sia un modo migliore per dirvelo se non quello di farli venire di qua!".

Quindi si alza e avvicinatasi al corridoio dice: " Ehi belli addormentati, che ne dite di venire a conoscere le vostre principesse?".

Sento la porta della camera aprirsi e alzandomi, il cuore mi arriva in gola.

Chiunque spunterà da quel corridoio rappresenterà la soluzione di quei sogni e inaspettatamente ho paura.

La voglia di scappare si fa preponderante e francamente me la darei a gambe ma non appena i miei occhi si posano sui quei volti sento tutte le forze abbandonarmi di colpo e crollo di botto sul divano.

Dio non è possibile! Ditemi che non sto sognando: Robert, Jackson e Kellan sono i nostri principi e io non posso assolutamente crederci.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Dichiarazioni e reazioni ***


Ecco finalmente l'incontro speciale tra le tre coppie e in particolar modo tra Robert e Lisa.

Oggi vedremo che succederà tra loro due e come reagirà Lisa alla dichiarazione del bel tenebroso.

Baci Lorian

 

Capitolo 8 - Dichiarazioni e reazioni

 

POV ROBERT

 

Quando Sabrina ci chiama, noi tre dopo esserci guardati in viso e aver tirato un grosso respiro usciamo dalla stanza per entrare in salone.

E ora siamo qui e davanti a noi ci sono le nostre tre principesse che sedute sul divano, ci stanno fissando con gli occhi e la bocca spalancate.

E' ovvio che sia così: voglio dire non è una cosa da tutti i giorni, trovarsi davanti tre attori di Hollywood, fermi come broccoli di fronte a te con in mano dei fiori.

Sopratutto se quegli attori di Hollywood, sono i tuoi preferiti, quelli che stanno recitando nella tua saga del cuore.

Pensandoci bene, questa cosa farebbe tremare il polso, anche alla più coraggiosa delle donne.

E noi come ci sentiamo? Beh non posso parlare per i miei colleghi, anche se guardandoli, la loro reazione non è differente dalla mia.

Tremore, sudore freddo, palpitazioni accelerate, secchezza delle fauci ecc. ecc.

E che diamine sembra che sto elencando i sintomi di un influenza quando, invece mi sento sull'orlo

di un precipizio.

Decido che devo essere io a farmi avanti per primo; in fondo tutto questo è stato creato da me e inoltre, se quello che ha detto Sabrina è vero, Lisa non può sapere che sono io il suo principe.

Nonostante sia dannatamente difficile, faccio un passo dopo l'altro, fermandomi davanti alla mia piccola che mi fissa con l'aria sconvolta e inginocchiandomi davanti a lei, le porgo i miei fiori.

Fissandola negli occhi, le dico: " Ciao Principessa, anche se credo che non sia necessario che mi presenti, voglio farlo lo stesso.

Sono Robert e sono qui perchè sono l'uomo dei tuoi sogni, così come tu sei la donna dei miei!".

Ok, come presentazione fa veramente schifo ma abbiate pietà di me, in questo momento è il meglio che posso fare.

Lisa spalanca gli occhi, prima di dire: "Che vuol dire che anche io lo sono dei tuoi?" e io sorridendo le dico: "Vuol dire che anche se ti sembrerà assurdo, ti sognavo pure io.

Sabrina mi ha spiegato il tuo sogno e incredibilmente è uguale al mio, con la sola differenza, che io il tuo volto lo vedevo chiaramente!".

Lisa sconvolta, porta il suo bellissimo sguardo verso Sabrina che annuisce in silenzio poi prende i miei fiori e delicatamente li annusa.

Infine guardandomi, mi risponde: " Benvenuto, mio cavaliere misterioso!".

Io le sorrido apertamente e le prendo una mano e immediatamente, sento una scossa scendermi attraverso la spina dorsale e credo che lo stesso sia capitato a lei, perchè la vedo sobbalzare.

Sabrina mi dice: " Rob, dille anche il resto!" e io deglutisco a fatica.

" Cosa mi devi dire?" mi chiede la mia piccola e io stringendole la mano, comincio a parlare: " So che sarà difficile da credere ma le nostre vite si sono già sfiorate in passato, anche se non si sono mai incrociate!".

" Non capisco, a che ti riferisci?" mi chiede lei confusa e io sorridendo le dico: " Sabrina mi ha detto che tu conservi un bel ricordo di un viaggio che hai fatto a Londra sette anni fa, non è così?" e lei annuisce, dicendo: " Si, si trattava di uno scambio culturale ma questo che c'entra?" e io

sempre più nervoso, le rispondo: " C'entra, perchè la famiglia dove tu sei stata, era la mia!".

Lisa scatta in piedi, con lo sguardo scioccato e tremando si rivolge ancora verso Sabrina che le dice: " Sta tranquilla piccola, lui non ti sta mentendo!".

Io mi alzo e fissandola, le dico: " Non potrei mentirti su questo; posso darti tutte le prove che vuoi! Anche io conservo di quel periodo, un bellissimo ricordo.

Da nessun'altra parte, oltre a casa mia, mi sono sentito così bene come da te.

L'accoglienza che mi hanno fatto i tuoi genitori, Francesco e Monica, è stata amorevole e calorosa e io mi sono sentito felice perchè mi hanno trattato, per davvero come un figlio!".

Vedo le lacrime scorrere sulle guance della mia piccola e l'istinto di asciugargliele si fa prepotente ma prima che possa solo pensare di muovermi, Lisa mi sciocca gettandosi tra le mie braccia a singhiozzare.

Io la stringo forte, socchiudendo gli occhi e beandomi del suo profumo e noto che per la prima volta, dopo tanto tempo mi sento a casa.

Le sue braccia sono un caldo rifugio dove mi sento al sicuro e dove trovo tutta la forza di proteggerla.

Non permetterò mai che qualcuno, tanto meno io stesso, possa farle del male dovessi prendere a

pugni il mondo intero.

Mentre io e la mia piccola siamo abbracciati con la coda dell'occhio vedo Sabrina asciugarsi le lacrime che le sono scivolate sulle guance e noto come, anche le sue colleghe siano emozionate.

Non riesco e non voglio staccarmi da lei e delicatamente comincio a massaggiarle la schiena dandole tanti piccoli baci sulla spalla.

Nel frattempo Kellan si fa avanti e arrivato davanti ad Erica le porge i suoi fiori e le dice, con la voce tremante: " Io non ti ho sognato ma da quando ti ho vista nel video, il mio cuore ha cominciato a battermi talmente forte, che sembrava volermi uscire dal petto.

Non sono bravo con le parole ma mi piacerebbe veramente se tu accettassi il mio misero dono e volessi conoscermi!".

Erica prende il mazzo di fiori, li guarda con gli occhi che le luccicano, poi dice:

" Per me è un onore accettare il tuo dono e sarà davvero un piacere conoscerti!" e aggiunge: " Ma di che video parli?".

Sciolgo lentamente l'abbraccio da Lisa e la guardo negli occhi mentre dico: " Quello che mi ha permesso di trovarti! Lo ha registrato Kristen e me lo ha dato!".

Non appena nomino la mia collega e amica, sento Lisa che s'irrigidisce tra le mie braccia e capisco che cosa le stia passando per la mente quindi per evitare ulteriori dubbi, decido di chiarire subito la faccenda: " Piccola, tra me e Kristen non c'è assolutamente nulla. Lei è la mia migliore amica ed è fidanzata con Taylor.

Il nostro fidanzamento è solo una montatura, che è stata ideata dalla Summit per fare ancora più pubblicità alla saga e verrà ufficialmente rotto, dopo la fine di Breaking dawn!".

Lei si rilassa facendomi un sorriso ed io sono felice della sua reazione; mentre continuo a fissarla, Jackson si avvicina a Lucia e le dice: " Quello che ha detto Kellan, vale anche per me, Lucia; sarei veramente onorato se mi dessi la possibilità di conoscerti e di farmi conoscere da te!".

Poi con un sorriso le porge i suoi fiori che lei prende con la mano tremante; dopo averli annusati con gli occhi chiusi, li riapre e dice: " L'ultima cosa che avrei mai immaginato era che il mio principe fossi tu, che per inciso, sei sempre stato il mio preferito.

E ti dico che sarei veramente felice di conoscerti e di farmi conoscere!".

Sono contento per i miei amici e lo sono ancora di più, quando vedo che entrambi prendono per mano le loro principesse, perdendosi negli occhi di ciascuna di loro.

Ad un tratto la voce di Sabrina ci fa sobbalzare tutti quanti, quando dice:

" Ragazzi, voi essendo giovani, forti e vigorosi riuscite di certo a sopravvivere con la sola forza del vostro amore ma io che sono quasi ad un passo dalla vecchiaia, ho bisogno di cibo per restare cosciente, quindi se non avete nulla in contrario, che ne dite se ci spostiamo in sala da pranzo in modo da iniziare a mangiare?".

Poi come se si fosse ricordata qualcosa d'importante aggiunge, sorniona: " Cari principi se volete, potete venire, uniti mano nella mano alle vostre dame!" quindi si avvia con passo deciso verso l'altra stanza, lasciandoci tutti lì fermi e basiti fino a quando all'unisono, scoppiamo a ridere seguendola.

Ovviamente, noi maschietti seguiamo il suo consiglio tenendoci ben strette le nostre principesse.

La cena inizia e prosegue con allegria e nelle successive tre ore, noi sei ragazzi parliamo di tutto; sopratutto io e Lisa ricordiamo il nostro scambio culturale e io mi sorprendo veramente, di quanto

siano chiari i suoi ricordi.

La mia piccola rammenta, ancora perfettamente, come sono fatte la mia casa e la mia stanza.

Descrive alla perfezione i luoghi e le persone che abitano tuttora, vicino alla mia famiglia, ricorda ancora chiaramente i miei genitori e le mie sorelle.

Questo ha dell'incredibile, anche se la stessa cosa capita a me: io mi ricordo nitidamente, il luogo dove abitavano Francesco e Monica, l'ambiente, i colori, gli odori e il calore che regnavano in quella casa.

Durante l'arco della cena chiacchieriamo di tutto, come se fossimo amici di vecchia data, che non s'incontravano da chissà quanto tempo, mentre noi sei non ci siamo mai visti.

Ad un tratto, io mi fermo posando la forchetta nel piatto e girandomi verso la mia piccola, dico:

" Lisa so che ai più, può sembrare assurda questa situazione e se qualcuno mi avesse raccontato una storia così, forse gli avrei dato totalmente del folle ma anche se lo ripeto può sembrare assurdo, io credo che il nostro incontro fosse destinato.

Per usare le parole che mi ha detto Kristen, quando mi ha mostrato quel video, il destino ci ha fatto camminare per strade parallele, senza mai farci incontrare perchè forse, se fosse successo allora, non saremmo stati pronti per una storia seria.

Ora però, io mi sento pronto e mi piacerebbe veramente provare a creare con te qualcosa d'importante.

Con molta probabilità, tu penserai che ti stia prendendo in giro ma ci tengo a spiegarti che non è così.

Non farti confondere dal fatto che sono un attore famoso, sempre circondato da belle ragazze, perchè per lo più, io non le vedo neanche.

Sono più timido di quello che pensi e ho sempre creduto che per innamorarsi bisognava avere delle qualità particolari e che era fondamentale, non fermarsi all'apparenza.

Una ragazza può anche essere bella, come una dea, ma essere vuota dentro mentre un'altra può essere semplice ed umile e trasmetterti molto più di quello che credi.

Io mi ritengo fortunato perchè tu, oltre che semplice ed umile, sei per davvero bellissima e ciò che sento, diventa forte ogni minuto che passa.

Sai, Taylor un mio grande amico e collega, mi ha sostenuto nel mio delirio continuando a dirmi che non ero folle se credevo nel mio sogno, perchè i veri folli sono coloro che rinunciano a sognare e io non lo avrei mai fatto.

Non sapevo se tu esistessi veramente o se la tua immagine fosse un parto della mia mente malata ma qualcosa, dentro di me, mi diceva che eri reale e mi spronava a continuare a cercarti.

Remavo contro corrente ma per fortuna, non lo facevo invano.

Quando Kristen mi ha mostrato il video ho compreso che il mio posto era qui, però...!"

" Però?" mi chiede, tra le lacrime la mia piccola e io dopo avergliele asciugate con il mio fazzoletto, riprendo a parlare: " Però, la verità è che noi dovremo tornare a Los Angeles.

La nostra vita, gli amici, le case e il lavoro sono lì; anche se la sola idea di lasciarti mi sta uccidendo.

Per questo vorrei chiederti qualcosa che forse tu riterrai folle ma non posso farne a meno: Lisa, tu verresti con me, a Los Angeles?".

Lisa mi fissa scioccata, poi tirando un grosso respiro, chiude gli occhi e quando li riapre, li fissa su di me e con la voce flebile, dice: " Si Rob, verrò con te a Los Angeles!".

Sento il cuore, scoppiarmi in petto, dalla felicità e d'impeto l'abbraccio stretta, per poi darle un bacio; il nostro primo bacio che mi lascia una sensazione meravigliosa.

Dopo che anche i miei amici, hanno fatto la loro proposta a Erica e Lucia e dopo che, hanno ottenuto una risposta positiva, ricominciamo a cenare molto più sereni.

Mi sono tolto un peso dal cuore: la paura che lei potesse dire di no, mi stava macerando il cervello, ma ora che so che lei verrà con me, mi sento realizzato e sereno.

Dopo aver finito di mangiare aiutiamo le ragazze a sparecchiare e mentre aspettiamo che Sabry ci porti il caffè, io prendo la mano di Lisa e le chiedo: " Piccola, verresti un secondo con me?".

Lei annuisce e insieme ci allontaniamo dagli altri, uscendo fuori in balcone.

Una volta soli, l'abbraccio stretta, inspirando il suo profumo poi mi stacco e guardandola negli occhi le dico: " Lisa io volevo chiederti una cosa" poi inspiro forte e riprendo a parlare: " Vorrei che domani, io e te andassimo al cimitero, a trovare Francesco e Monica.

Ti confesso che mi sento in colpa, perchè mi ero ripromesso di rimanere in contatto con loro, ma una volta tornato a casa gli impegni, con il teatro e il cinema, sono stati enormi e me ne sono dimenticato.

Quando nel video hai detto di essere orfana, mi sono sentito morire e avrei dato non so che cosa, per non aver perso i legami con loro!".

Lisa, mi guarda con gli occhi umidi, poi mi dice: " Non devi sentirti in colpa! La stessa cosa è successa a me ; per qualche periodo sono riuscita a rimanere in contatto con Vicky e Lizzy ma poi la vita ci ha inesorabilmente, allontanate.

Comunque riguardo alla tua richiesta, sarò felice di accompagnarti anche perchè, se devo partire con te, devo e voglio salutarli per l'ultima volta!".

" Non sarà l'ultima volta, amore mio" le dico, facendole una carezza " perchè ti prometto che noi torneremo in Italia, anche perchè qui c'è Sabrina e lei farà sempre parte della nostra vita!".

Lei annuisce, con un sorriso poi si avvicina e mi da un bacio dolcissimo.

Quando ci stacchiamo, io le chiedo: " Non odiarmi Lisa, ma devo chiederti un altra cosa!" e quando lei mi fa cenno di continuare, riprendo a parlare: " Io, Jackson e Kellan dobbiamo tornare a Los Angeles tra tre giorni ma mi piacerebbe che noi due, partissimo domani!".

Lisa spalanca gli occhi, prima di chiedermi: " Perchè domani?" e io con un sorriso, le rispondo:  

" Perchè vorrei tanto portarti a Londra, a trovare i miei.

Loro non sanno nulla dei mesi che ho passato pensando a te né del fatto che finalmente ti ho trovata.

Sono curioso di vedere la faccia che faranno, quando sapranno che sei tu, la ragazza del mio destino e del mio cuore!

Inoltre vorrei farti visitare il mio mondo attraverso i miei occhi".

Lisa mi sorride, arrossendo, poi mi dice: " Sarei veramente contenta, di rivedere i tuoi genitori e le tue sorelle ma...!".

Io la guardo e vedo che è nervosa, quindi accarezzandola, le chiedo: " Ma?" e lei deglutendo, mi dice: " Ho paura che loro non mi accettino, come tua fidanzata!".

La fisso scioccato dal suo pensiero, poi scoppio a ridere e quando mi calmo, le dico: " Amore, ma che dici?

Io sono sicuro che loro ti adoreranno! Tante volte ho sentito mia madre e le mie sorelle nominarti

chiedendosi che fine avessi fatto, quindi sono convinto che saranno euforiche all'idea che sia tu tutto il mio mondo!".

Poi diventando improvvisamente serio, le dico: " C'è un ultima cosa che devo dirti e anche se non vorrei farlo, so che non ho scelta.

So che questa cosa potrebbe essere la mia condanna ma non posso evitarmelo!".

Lei mi chiede: " Amore, che cosa c'è che ti preoccupa? " e io le rispondo: " Come ti ho detto prima, tra me e Kristen, non c'è assolutamente nulla se non una meravigliosa amicizia ma di fatto, siamo fidanzati o almeno lo siamo per l'opinione pubblica e tale dovremo restare ancora per un altro anno o poco più.

So che non è una bella cosa ma quando abbiamo preso gli accordi con la Summit, né io, né lei avevamo dei legami.

Era un modo come un altro per evitare la corte di tante oche o di tanti tacchini, che erano attirati solo dal nostro patrimonio o da quelli che lo facevano per avere il loro posto al sole o il loro quarto d'ora di celebrità.

Kristen mi è stata davvero vicina e so che se non fosse stato per lei, io non ti avrei mai trovato e di questo gliene sarò grato a vita.

Purtroppo il contratto che abbiamo firmato con la Summit, ci obbliga a continuare con questa buffonata, almeno fino alla fine di Breaking dawn, quindi se tu non te la sentissi di accettare questa cosa, io... diciamo che... po-potrei capirlo!".

Lisa mi sorride e mi accarezza, poi mi dice: " Rob, ascoltami; so che normalmente qualsiasi ragazza farebbe fatica ad accettare questa cosa ma io sento di potercela fare.

E poi non sarà mica per sempre!

Diciamo che fino a quando non vi lascerete, io sarò un fantasma ma voglio stare con te e di tutto il resto, non m'importa!".  

Io la guardo negli occhi, per vedere se mi stia mentendo ma ci leggo solo sincerità e tanto amore,

quindi l'abbraccio e le dico: " Grazie amore mio! Io non so che cosa ho fatto, per meritare una così bella opportunità ma qualunque cosa ho fatto, so che la rifarei un milione di volte, se servisse ad averti al mio fianco!

Tu sei entrata nella mia vita e spero con tutto il cuore che non esca mai più!".

Lisa mi sorride poi mi risponde: " Non ne ho la benché minima intenzione, signor Pattinson.

Fai parte di me, così come io faccio parte di te, quindi direi che domani dovrai darmi una mano!".

Io la guardo confuso poi le chiedo: " Una mano? A fare cosa?" e lei ridendo, mi risponde: " Come a fare cosa? A fare le valigie no?

Se vuoi partire domani per andare a Barnes, mi devi aiutare!".

Io scoppio ridere poi facendole un buffo inchino, le rispondo: " Servo vostro, mia principessa! Sarà un onore per me aiutarla!".

Lisa risponde al mio inchino, con un leggerissimo movimento del capo, poi dice: " Rob dobbiamo dirlo agli altri!" e io le rispondo: " Hai ragione, piccola!

Entriamo, così comunicheremo la nostra decisione ai nostri amici!" e presala per mano rientriamo in casa.

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Preparativi per un viaggio d'amore ***


Bene eccoci al nuovo  capitolo di questa strana storia! Temo che il mio racconto non convinca molto e di questo me ne dispiaccio ma per quelli che ancora la leggono continuerò a pubblicarla.

Se però preferite che la interrompa ditemelo e io vi accontenterò.

Baci Lorian

 

Capitolo 9 - Preparativi per un viaggio d'amore

 

POV LISA

 

Dal momento in cui io e Robert torniamo in soggiorno fino a quando usciamo per tornare ognuno alla propria abitazione, è un susseguirsi di emozioni.

Quando comunichiamo ai presenti la nostra decisione, le loro espressioni sono assolutamente impagabili.

Hanno tutti la bocca spalancata e qualche lacrima scende sulle guance di Sabrina.

Io e Robert ci guardiamo attoniti non sapendo che fare, quando una marea di braccia, inizia a stringerci emozionata.

Non so quante raccomandazioni escono dalle labbra di Sabrina, mentre mi augura di essere felice e io in questo momento lo sono davvero.

Se mi chiedessero di quantificare le sensazioni che sento, sono certa che farei scena muta.

Kellan e Jackson dicono che ci raggiungeranno a Los Angeles, in quanto preferiscono approfittare della situazione, per fare un pò i turisti e per visitare la città insieme alle loro ragazze.

Dopo aver salutato tutti, io prendo il mio meraviglioso bouquet e con il mio cavaliere ora non più misterioso, usciamo all'aria aperta.

Robert mi dice: " Piccola come ti senti?" e io guardandolo negli occhi gli rispondo: " Se devo essere sincera non lo so! Tutto sta accadendo talmente in fretta, che non ho avuto il tempo di rendermi conto di nulla!".

Rob mi accarezza dolcemente il viso poi mi sussurra ad un orecchio: " Posso capirti alla perfezione; anche per me è la stessa cosa.

Mi sento confuso e non so che cosa aspettarmi dal futuro! So solo che voglio passare ogni giorno della mia vita con te e questa è l'unica cosa veramente importante!".

Io fisso quella meraviglia di ragazzo che ho davanti a me e sorridendo, dico: " Anche per me è importante Rob! Devo ammettere che in questi mesi i continui sogni che facevo, mi lasciavano parecchio confusa.

All'inizio ne ero spaventata poi con il tempo invece mi sentivo sempre più bene!".

" Perchè ne eri spaventata?" mi chiede Robert e io tirando un grosso respiro, gli dico: " Provavo questa sensazione, perchè temevo che quel personaggio misterioso fosse un mio ex ragazzo che all'epoca mi aveva fatto molto male.

Temevo che quello fosse un modo alquanto astruso, per rientrare nella mia vita ma poi il fatto che fisicamente non gli somigliava, che mi trasmetteva solo sensazioni positive e che parlava con un accento straniero, mi aveva in qualche modo tranquillizzata!".

" Che ti aveva fatto quel bastardo?" mi chiede Robert e io sorrido per l'enfasi che ci ha messo nel definire, Valerio.

Decido di raccontargli tutto, perchè desidero che lui conosca ogni cosa di me, quindi mentre passeggiamo tenendoci per mano, gli narro tutta la vicenda.

Alla fine del racconto lui si ferma e guardandomi negli occhi mi dice: " Lisa quello è stato davvero un idiota perchè non sa quale tesoro si è perso, anche se pensandoci bene dovrei ringraziarlo, perchè se lui non ti avesse tradito tu ora saresti la sua ragazza e io ti avrei persa prima ancora di averti trovata!".

Sento il cuore battermi veloce nel petto e d'istinto gli butto le braccia al collo appoggiando le mie labbra sulle sue.

Robert mi stringe a se e risponde al mio bacio, con una passione mi sconvolge fin nel profondo.

Siamo persi entrambi e non ci rendiamo conto né del tempo che passa né del luogo nel quale ci troviamo.

Quando ci stacchiamo per la necessità di respirare ci guardiamo negli occhi e io posso leggere la felicità che lo stravolge che è la stessa che sconvolge me.

Sposto gli occhi dal suo viso e mi accorgo guardandomi attorno, di essere arrivati sotto casa mia e

arrossendo, gli dico: " Robert ti andrebbe di salire un attimo?".

Lui gira lo sguardo verso il portone e mi chiede: " Tu abiti qui?" e io annuisco in silenzio, quindi Rob con un sorriso mi tira a se e mi dice: " Non vedo l'ora, mio piccolo bocciolo di rosa!".

Io sorrido e in silenzio ci avviamo verso il portone; una volta entrati nell'androne prendiamo l'ascensore e durante il breve tragitto continuiamo a fissarci negli occhi.

So che c'è una tensione sessuale tra me e lui ma non me la sento di fare l'amore e voglio che Rob capisca quello che provo, quindi decido che non appena entreremo in casa glielo dirò subito.

Arrivati al piano, apriamo la porta dell'ascensore e una volta usciti nel pianerottolo, ci fermiamo davanti all'uscio del mio appartamento.

Con le mani tremanti inserisco la chiave e entriamo in casa.

Accendo la luce, ringraziando il cielo di aver lasciato tutto in ordine poi tiro un grosso respiro, per iniziare il mio discorso ma non appena apro la bocca, lui mi tira a se e mi bacia con una passione sconvolgente.

E ciao, ciao neuroni traditori! Giusto ora dovevate abbandonarmi per fuggire via? Come faccio ad affrontarlo se anche voi mi mollate così senza pensarci su un secondo?

Quando ci stacchiamo per poter respirare lo fisso negli occhi e apro la bocca per parlare ma lui mi batte sul tempo, dicendo: " Lisa, ti desidero da morire ma non voglio bruciare le tappe con te!

Voglio che tra me e te sia tutto perfetto e non credo che gettarci sul letto in preda agli ormoni, sia il modo giusto per iniziare.

Anche se passerò per uno volgare, te lo devo dire! Quando mi staccherò da te, credo che dovrò prendermi a padellate nelle palle ma l'ultima cosa che vorrei fare, in questo momento è lasciarmi guidare dai miei istinti!

Io ti amo completamente e questo comporta anche il fatto di desiderarti fisicamente ma prima di fare l'amore con te, voglio che anche tu sia convinta dei tuoi sentimenti.

Non vorrei mai che tu debba pentirti di essere stata mia, quindi per stasera è meglio se io vado in albergo, poi domani mattina passerò a riprenderti, va bene?".

Io lo guardo emozionata dalle sue parole e annuisco, prima di dire: " Robert apprezzo il tuo gesto.

Voglio essere del tutto sincera con te; io ti desidero tanto come non mi è mai capitato prima d'ora ma non mi sento pronta per fare l'amore con te.

Voglio che la mia prima volta sia speciale e desidero che sia con te, ma non ora!".

" La la tu... a p... prima v... volta?" balbetta Robert mentre spalanca gli occhi " Mi stai dicendo che tu non... non lo hai mai fa... fatto?".

" No, io non l'ho mai fatto! Ma è un problema per te?" gli chiedo timorosa che questo ostacolo

possa separarci ma lui mi afferra le mani e fissandomi negli occhi, mi dice: " Ma quale problema,

amore!

Non è affatto un problema anzi, direi che per un uomo sapere di essere il primo e spero l'unico è motivo di orgoglio.

So che ragioniamo con i paesi bassi ma avere la certezza che la tua donna è solo tua non ha prezzo.

Ora ancora più di prima, voglio che tu ed io pensiamo bene al momento in cui lo faremo.

Voglio che sia tutto perfetto e che ti rimanga un bellissimo ricordo.

Nel mio piccolo cercherò di essere il più delicato possibile e mi vivrò con te questo miracolo!".

Non appena finisce di dire quelle splendide parole Robert si china su di me e mi da un dolcissimo bacio che ha il potere di stordirmi facendomi dimenticare dove sono e chi sono.

Santo cielo, se con un semplice bacio riesce a farmi sentire così cosa succederà quando faremo l'amore?

Dopo che ci stacchiamo Robert mi sorride e lentamente si dirige verso la porta; io l'accompagno e prima di uscire nel pianerottolo mi fa una carezza e mi dice: " Ci vediamo domani alle 7 piccola, va bene?".

Io annuisco e lui continua: " Se gli orari sono rimasti quelli dell'anno scorso, dovrebbe esserci un aereo che parte alle 18; cercherò di prenotare quello, almeno impiegheremo queste ore a sistemare alcune cose tue e poi andremo al cimitero dai tuoi genitori, va bene?".

Io annuisco nuovamente, totalmente incapace di dire una sillaba che sia una e lui resosi conto del mio stato deplorevole mi fa un sorrisino sghembo che mi da il colpo di grazia.

Bene e ora chi dorme più! Sfido qualcuno di voi a riuscire a chiudere occhio, dopo che Robert Pattinson vi ha dichiarato il proprio amore, vi ha baciato dolcemente e vi ha sorriso in quel modo  che dovrebbero definire illegale!

Riesco a chiudere la porta con le mani tremanti e lentamente come se fossi in trance, mi dirigo verso la stanza da letto.

Giunta vicino al mio letto mi ci fiondo sopra, cominciando a scalciare mentre urlo a squarciagola:

" E VAIIIIIIIIIIIII!".

Contrariamente a quello che penso, il mio corpo reclama il riposo e dopo aver fermato il folle scalciare delle mie gambe, sento tutta la stanchezza di queste ore crollarmi addosso.

Prima di chiudere gli occhi mi fermo a pensare a questa giornata che ha avuto un che di folle.

Sento ancora serpeggiare sulla pelle, il brivido che mi ha scosso quando Sabrina mi ha detto che nella stanza accanto c'erano i nostri principi.

Ma nessuna sensazione poteva eguagliare lo stupore che ho provato, quando mi sono trovata Robert Pattinson davanti e la gioia, quando mi ha detto che mi ama e mi ha chiesto di partire con lui.

Non so cosa mi riserverà il destino; ora come ora so solo che sono felice come mai lo sono stata in tutta la mia vita e desidero con tutto il mio cuore che questa gioia non abbia mai fine.

Non sono stupida e so perfettamente che non sarà facile; io e lui non ci conosciamo e il nostro rapporto è come qualcosa che si acquista a scatola chiusa ma sono veramente intenzionata a fare di tutto per farlo funzionare nel migliore dei modi.

Voglio iniziare con lui il mio cammino e spero vivamente che anche Robert, voglia fare di tutto per provarci.

Un profondo sbadiglio mi coglie e prima che possa provare a resistere i miei occhi si chiudono,

facendomi sprofondare in un sonno rilassante.

 

E ora mi trovo di nuovo sulla nostra spiaggia mentre cammino serena e felice, affondando con i piedi nella sabbia.

Sento una pace nel cuore come non mi capitava da tanto tempo e so che ora ho un valido motivo per averla.

Alzo gli occhi e lo vedo; mi sta aspettando nello stesso punto di sempre ma stavolta vedo il suo viso e questo mi riempie di gioia.

Accelero il passo e quando sono ad un passo da lui, sul suo volto appare quel sorriso sghembo che mi fa tremare.

Robert mi afferra per la vita e mi stringe forte poi mi bacia con passione.

Quando ci stacchiamo lui mi dice: " Hai visto? Sono stato di parola, amore mio! Sono venuto a prenderti per portarti via con me per sempre!".

Io gli sorrido e lui mi afferra la mano e cominciamo a correre felici sulla spiaggia, fino a cadere esausti sulla sabbia calda.

" Ora sei mia, Lisa" mi dice con un sorriso " e sfido chiunque a provare solamente a dividerci.

Il destino ci ha messo insieme e non permetterò a nessuno di separarci! Tu vuoi stare con me?"

Io sorrido apertamente e dopo avergli dato un dolce bacio, gli dico: " Certo che lo voglio amore mio. Voglio stare con te per sempre!".

Poi un suono fastidioso mi penetra nelle orecchie e io guardandolo gli dico: " Robert sta suonando

il tuo cellulare!" ma lui continua a fissarmi sorridendo fino a quando comincia a svanire nel nulla.

 

Apro gli occhi con fatica e mi accorgo che quel suono fastidioso è il mio citofono e mi chiedo chi diavolo possa essere a quest'ora.

Mi alzo sbuffando e mi dirigo verso la porta e quasi imprecando rispondo: " Chi è?" e la voce di Robert mi arriva di botto.

Sento che ha una nota di ansia e preoccupazione ma non riesco a capirne il motivo: " Amore, stai bene?".

" Si!" gli rispondo e gli apro il cancello.

Dopo due secondi lo vedo arrivare sulle scale, affannato e guardandolo curiosamente gli chiedo:

" Rob ma che è successo? Perchè sei così agitato?".

" Come perchè, Lisa? Sono le otto ed è quasi un'ora che sono qui sotto a suonare! Ho pensato che ti fosse successo qualcosa e non sapevo più che fare!" mi dice fissandomi serio.

Io lo guardo come se avesse detto un'assurdità poi porto lo sguardo verso l'orologio appeso in soggiorno e vedo che mi ha detto la verità.

Porca miseria mi sono addormentata di brutto e non ho sentito niente! Non mi era mai capitato prima d'ora.

" Amore perdonami " gli dico sentendomi in colpa " non volevo farti spaventare ma mi sono addormentata e non ho sentito che suonavi.

Non mi è mai capitato di crollare così; ho sognato noi sulla spiaggia e le meravigliose sensazioni che ho provato mi hanno fatto stare talmente bene che non volevo svegliarmi!".

Robert mi abbraccia stretto; lo sento tremare e la sensazione di colpevolezza si fa preda di me.

" Rob, Robert calmati! Io sto bene lo vedi!" gli dico per tranquillizzarlo e lui staccandosi da me, mi fissa negli occhi con un espressione da cucciolo indifeso e dice: " Avevo paura che quel bastardo ti avesse fatto del male!".

" Bastardo? Che bastardo?" gli chiedo io confusa e lui mi risponde: " Parlo di quel porco del bar!".

" Ti riferisci a Daniele? E tu che ne sai di lui?" gli domando sempre più sconvolta e Robert con un sorrisetto mi risponde: " Perchè ero lì quando è successo!".

" Dove? Io non ti ho visto?" gli dico sentendo le gambe tremare e lui sorridendo ancora più apertamente, mi risponde: " Oh si che mi hai visto! Almeno secondo quello che ha detto Sabrina!".

" No Robert, ti posso assicurare che non ti ho visto" gli dico convinta " ma ti pare che se ti avessi vista non avrei avuto un minimo di reazione!".

Robert stavolta scoppia a ridere e io mi chiedo che diavolo gli sia preso poi non appena si calma,

mi dice: " Amore non per insistere ma tu mi hai visto e usando le tue parole, hai detto che hai gli occhi per guardare e che io sono un bel figo!".

Io spalanco gli occhi poi portandomi una mano tra i capelli, dico: " I... il po... po... poliziotto in incognito! Eri tu?" e lui ridendo, annuisce felice.

" Mamma che vergogna!" gli dico sentendomi male e desidero che una voragine mi si spalanchi sotto i piedi.

Ehi lassù, c'è qualcuno che abbia la benché minima compiacenza di farmi sprofondare un tantino più giù?

Lo so che siete presi con le guerre, la fame nel mondo e il debito pubblico ma il mio appello arriva dal più profondo del mio cuore! VOGLIO SPARIREEEEE!

" Per la Peppa e la Peppina che figura del cavolo che ho fatto!" riprendo a dire continuando a scuotere la testa poi alzo lo sguardo verso il volto di Robert e rimango stupita quando lo vedo con la bocca spalancata.

"Chi sono? " mi chiede lui e io basita gli domando: " Chi sono, chi? ".

Robert allargando le braccia come se dovesse essere chiaro che io capisca al volo cosa intende, mi risponde: " Quelle due! La Peppina e la Peppa, chi sono? ".

Io lo fisso scioccata poi non riuscendo a trattenermi, scoppio a ridere di cuore tenendomi la pancia scossa dalle grandi risate.

Quando mi calmo guardo Robert che mi sta fissando con un espressione scocciata, come se si ritenesse offeso per non essere stato preso sul serio.

Un nuovo attacco di risate sta dilagando in me ma a fatica riesco a contenerlo per evitare di peggiorare la situazione e trattenendo un sorriso mi avvicino a lui, che se ne sta tutto impettito con le braccia incrociate sul torace.

Quando sono ad un passo da lui gli faccio una carezza e gli dico: " E' solo una vecchia esclamazione che usava spesso mia nonna.

Per la Peppa e la Peppina si usava al posto di dire caspita, accidenti, mannaggia, incredibile!

Certo non si usa più, però a me capita a volte di usarla ed è un modo per sentire ancora mia nonna come se fosse vicina a me!".

Robert mi fissa con un sorriso mentre sulle sue guance, cresce il rosso per l'imbarazzo di aver frainteso quello che volevo dire.

Io non voglio che si vergogni del fatto di non capire i nostri modi di dire, quindi mi avvicino a lui e

dolcemente lo abbraccio poi poso le mie labbra sulle sue e lui mi stringe a se con forza e passione.

Sento alla perfezione il fuoco che ci divora e prima di non riuscire a fermarci mi stacco da lui, anche se devo ammettere di farlo con molta ma molta fatica.

E che diamine, sono una donna se pur non sessualmente attiva e so riconoscere quando mi trovo con una meraviglia tra le braccia.

Quando ci separiamo rimaniamo in contatto facendo sfiorare le nostre fronti e Rob inebriandomi con il suo alito fresco, mi dice: " Amore, mi sono spaventato da morire quando non rispondevi.

Sembra assurdo lo so ma mi sei entrata dentro sotto la pelle e non riesco più a fare a meno di te.

Ora prima che io faccia ancora qualche magra figura, che ti convinca a mollarmi che ne dici di andare al cimitero dai tuoi genitori?

Ho voglia di vederli e di salutarli poi quando torneremo ci occuperemo di preparare le valigie.

Stavo pensando di prepararne qualcuna di semplice, dove metterai lo stretto indispensabile dato che Sabrina ha detto che per il resto se ne occuperà lei.

Vuole prepararti le valigie e a spedirci il tutto a Los Angeles!".

" Va bene " gli dico io " sono d'accordo su tutto quello che hai detto e se mi dai cinque minuti mi vado a preparare in modo da poterci avviare.

Se nel frattempo vuoi farti un caffè, in cucina c'è la macchinetta; la sai usare vero?".

Robert annuisce con un sorriso e io dopo avergli dato un ultimo bacio, mi dirigo verso la camera da letto dove prendo l'occorrente per farmi una doccia.

Quando sono pronta mi fiondo dentro il box e mi faccio cullare dal dolce massaggio dell'acqua calda.

Quando finisco, esco dal box e mi asciugo con l'accappatoio poi mi metto un velo di crema idratante e indosso l'intimo.

Dopo essermi infilata i jeans e la maglietta, mi asciugo i capelli e quando sto per infilarmi i sabot sento la voce di Robert chiamarmi allarmata.

Esco dalla stanza da letto, vado in cucina e lo trovo in uno stato alquanto agitato mentre nervoso si passa le mani tra i capelli.

" Che succede amore?" gli chiedo con un sorriso e lui guardandomi con un aria colpevole, mi dice:

" Mi sa che la tua macchina non funziona; ho provato di tutto ma il caffè non vuole saperne di uscire, quindi mi sa che è rotta!".

Io sono stupita; come cavolo ha fatto a rompersi, se fino a ieri sera funzionava alla perfezione?

Mi avvicino all'oggetto incriminato e comincio ad analizzarlo: bene l'acqua c'è, il caffè anche e nonostante ciò, se accendo l'interruttore non da segno di vita.

Comincio a pensare che Robert abbia ragione e lui mi guarda come se volesse dirmi: " Che ti ho detto? E' rotta!".

Quando sto per arrendermi e per tirare fuori la moka, mi accorgo di un piccolissimo particolare non del tutto irrilevante, che impedisce alla macchina di funzionare.

" Robert amore, non hai inserito la presa della corrente!" gli dico con un sorriso e lui spalanca di botto la bocca poi inizia a passarsi ripetutamente la mano tra i capelli, segno che è davvero nervoso.

Mi fissa dispiaciuto poi mi dice: " Te l'ho detto che con te faccio solo delle figure pessime e mi sa che prima o poi ti renderai conto della cavolata che stai per fare a metterti con me!".

Io scoppiò a ridere e facendogli una carezza, gli dico: " Amore calmati! Secondo te ti lascerei per così poco?

Se volevo uno che mi facesse il caffè alla perfezione, mi sarei scelta un barista che poi se stiamo ben a guardare è il mio di mestiere, quindi smettila di dire fesserie e prendimi due tazzine dallo sportello!".

Lui si avvia verso il mobile e ne torna poco dopo, con due tazzine tra le mani; io le prendo e le metto sotto quella dannata macchina e pochi secondi dopo, ci sediamo sul divano a gustarci il nostro caldissimo caffè.

" Non ti ho ancora detto che sei bellissima, amore!" mi dice Robert e io sento le guance andarmi a fuoco per l'imbarazzo.

Quando abbiamo finito di bere il caffè, portiamo le tazzine in cucina e io le lavo poi indossate le scarpe e presa la borsa sono pronta per uscire.

Prima di andare fuori, Robert si mette la bandana, per mascherare i suoi bellissimi capelli e indossa i suoi mitici Ray Ban poi dopo avermi fatto un ok con le dita ci prendiamo per mano e scendiamo in cortile.

Saliti in macchina metto in moto e dopo circa venti minuti, arriviamo al cimitero maggiore.

Ogni volta che vengo in questo posto, mi sento in pace con il mondo e anche se so che è un luogo che dovrebbe richiamare la tristezza, per me non è così.

Certo mi mancano i miei genitori ma venirli a trovare, mi da sempre un senso di tranquillità e di calma.

Quando arriviamo al campo 73, vedo subito la loro tomba e tirando Robert per la mano mi ci avvicino.

Quando ci troviamo di fronte alla sepoltura, vedo con la coda dell'occhio l'espressione che aleggia sul viso del mio amore: una strana confusione!

Quando gliene chiedo il motivo lui indicandomi la foto di mia madre mi dice: " Chi è Susanna? Voglio dire la foto è di Monica ma il nome..." .

Io sorrido poi gli dico: " Susanna era il suo primo nome ma non lo usava mai perchè a quel tempo era litigata con sua nonna che si chiamava come lei e così per dispetto prese a farsi chiamare con il suo secondo nome!".

" Capisco" mi dice con la voce che cela una profonda tristezza mista ad un forte senso di colpa, per aver scordato i miei genitori.

" Francesco, Susanna perdonatemi" dice con la voce rotta dall'emozione " so che sono la persona più ingrata sulla faccia della Terra ma credetemi se vi dico che non l'ho fatto con cattiveria.

Non ho mai dimenticato il vostro amore e il vostro calore ma gli impegni mi hanno travolto e mi hanno allontanato anche dalla mia famiglia.

Per quanto io non riesca a comprendere i disegni del destino, ora sono qui con la vostra Lisa e sto per portarla via con me a Los Angeles.

Mi piacerebbe sapere che cosa ne pensate, se mi reputate la persona giusta per lei e se accettate che io ne sia del tutto e incondizionatamente, innamorato!"

Io muovo lentamente la mia mano, poggiandola sulla sua spalla e quando riesco ad attirare la sua

attenzione con un sorriso, gli dico: " Amore non devi crucciarti troppo; sono sicura che mio padre e mia madre ti abbiano perdonato per non esserti più fatto sentire.

Inoltre credo che conoscendo il loro carattere e i loro pensieri sarebbero orgogliosi del fatto che sia tu l'uomo della mia vita.

Anzi ti dirò che a questo punto mi sorge il dubbio che siano stati loro ad inviarci quei sogni per poterci unire!".

Robert mi sorride e alzandosi mi fa una carezza.

Io mi chino sulla tomba dei miei genitori e divido il mazzo di fiori nei due vasetti di vetro che sono posizionati sulla lastra di marmo poi unendo le mani dico: " Papà, mamma per un pò di tempo non ci potremo vedere ma continuerà a venire Sabrina al posto mio.

Io sarò a Los Angeles con Robert, per vivere con lui questa avventura che si prospetta davvero meravigliosa!".

Rob mi prende la mano e mi da un lieve bacio sulle labbra poi dopo aver salutato i miei, ci avviamo abbracciati verso l'uscita diretti a casa per fare le valigie.

Prossima tappa: Barnes vicino a Londra per rivedere la dolcissima e adorabile famiglia Pattinson. 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Una sorpresa del tutto inaspettata ***


Bene tesorine ora insieme a Robert e a Lisa ci prepariamo per affrontare la prima parte del viaggio che porterà i nostri piccioncini verso gli Stati Uniti.

Infatti oggi partiremo alla volta di Londra dove Lisa rivedrà la famiglia Pattinson dopo sette lunghi anni.

Vi lascio alla lettura del capitolo ringraziandovi come sempre.

Baci Lorian

 

Capitolo 10 - Una sorpresa del tutto inaspettata

 

POV ROBERT

 

Un'ora dopo siamo rientrati a casa di Lisa e insieme cominciamo a fare le valigie, che serviranno per il nostro viaggio verso Londra.

Se devo essere sincero non vedo l'ora di vedere che faccia faranno i miei genitori e le mie sorelle quando vedranno che è lei, la donna che mi ha rubato il cuore.

Ancora mi ricordo di come Liz e Victoria, mi parlavano di questa meraviglia che ora è al mio fianco.

Ero curioso di conoscerla di persona anche se avevo visto il suo viso da bambina, nelle numerose foto che Francesco e Susanna, a differenza dei miei avevano appeso al muro.

Vicky aveva pensato di invitare lei e la sua famiglia, a passare il Natale con noi ma poi nel 2004, io ero stato chiamato ad interpretare il ruolo del principe Giselher nella saga dei Nibelunghi.                                                                                                                                                                           Lo stress e gli improvvisi impegni ci portarono a dimenticarci di quel meraviglioso progetto.

In sette anni mi ritrovai a girare ben dodici film e con il tempo il ricordo di quei tre splendidi mesi passati con la famiglia Martini, si attenuò.

Se solo avessi saputo che lei era la ragazza del mio destino, avrei fatto di tutto per vivermela fino in fondo ma forse ha ragione Kristen quando dice che se ci fossimo conosciuti prima magari la nostra storia non sarebbe iniziata.

" Amore!" mi chiama Lisa con un sorriso e io girandomi verso di lei, le rispondo: " Dimmi tesoro che c'è?" e la mia piccola mi dice: " Stavo pensando che forse è il caso che tu avverta la tua famiglia del nostro arrivo e della nostra situazione!".

" Hai ragione Lisa lo faccio subito; tu intanto continua a preparare la valigia, va bene?" le dico facendole una carezza e lei sorridendo, annuisce dirigendosi verso la stanza da letto.

Lisa ha proprio ragione; è il caso che io li chiami per dirgli del nostro arrivo! Non vorrei mai che non fossero in casa.

Tiro fuori il cellulare e dopo aver composto il numero, lo sento squillare quattro volte prima che la squillante voce della mia adorata sorellina Lizzy, mi risponda: " Hallò who speaks?".

Tornando finalmente a parlare nella mia lingua la saluto e le spiego che in serata sarei arrivato a casa portando con me una persona.

Quando lei mi chiede chi mi accompagna, io le dico che è la mia fidanzata e sento le sue urla perforarmi un timpano.

" LA TUA FIDANZATA?" mi urlacchia incredula Lizzy e io le dico di si e quell'istante apriti cielo, le sue domande diventano un fiume in piena: " Chi è? Come si chiama? Quanti anni ha? Dove l'hai conosciuta? Da quanto tempo state insieme? L'ami? Ti ama? E' una cosa seria?".

" Ehi, ehi Lizzy per favore respira! E' perfettamente inutile che tu mi faccia tutte queste domande perchè tanto non ti dirò nulla.

Se ti ho chiamato è solo per avvisarvi del nostro avviso e per chiedervi di farvi trovare tutti a casa!

Vi posso garantire che sarà per davvero, una grossa sorpresa!" gli dico sorridendo.

"Ma fratello, non puoi darmi una notizia del genere e poi lasciarmi a bocca asciutta fino a stasera!

Ti prego, ti prego, ti pregooooo!" mi supplica con la vocina di una bimba capricciosa.

Se non sapessi di essere il più piccolo di casa Pattinson crederei di avere una sorella minore, ma no! Lei è quella di mezzo, che dovrebbe dimostrare più serietà di me.

Ma quando mai! La parola serietà fa a pugni con mia sorella Elizabeth!

" Mi dispiace" le dico sghignazzando " ma dovrai accontentarti e aspettare il nostro arrivo stasera"

e lei imperterrita, mi chiede: " A che ora arrivate? Se mi dici l'orario io e Vic, vi veniamo a prendere all'aeroporto!".

" Non provarci sorella pestifera" le dico scuotendo la testa " te l'ho già detto! Da me non saprai nulla e non ti preoccupare per il nostro arrivo ho già sistemato tutto.

L'unica cosa che voglio è che tu avvisi, la mamma, papà e Victoria e che prepariate la cena e le stanze per noi!".

" Wow, le stanze!" mi dice con un sospiro " vuoi dirmi che non dormite insieme?" e io con un ringhio, le rispondo: " Liiiizzzzz!".

" Ok, ok messaggio recepito fratellino!" mi risponde con un sogghigno la perfida peste poi io

sbuffando, aggiungo: " Fammi una cortesia Liz! Avvisa anche Tom e Sienna perchè ho proprio voglia di rivederli e di presentargli il mio amore!".

" Sentitelo! Il suo amore! Che tenero il mio fratellino!" mi dice lei con una vocina svampita e io alzo gli occhi al cielo sbuffando.

" Ok, ok niente battute idiote Rob! Messaggio recepito e sta tranquillo che avviso subito tutti! Ma quanto starete qui?" mi chiede ora più seria e io le rispondo: " Purtroppo possiamo restare solo due giorni, perchè giovedì io devo essere a Los Angeles per continuare le riprese di Breaking dawn!".

" Va bene" mi dice delusa " come al solito ti possiamo vedere con il contagocce!" e io mi sento stringere il cuore dalla tristezza.

In quel momento mi sento accarezzare il braccio e girandomi vedo Lisa che mi fissa con un sorriso e come un naufrago mi aggrappo al mio salvagente.

Lentamente inspiro il suo profumo e mi sento subito meglio quindi velocizzo la chiamata salutando la mia sorellina dicendole che ci saremmo visti quella sera.

" Non sbaglio se dico che Lizzy era euforica per la notizia, vero?" mi domanda Lisa e io annuendo le dico: " Già non sbagli per niente! E pensa che non sa ancora che la fidanzata sei tu!".

" Come? Non glielo hai detto? E perchè?" mi chiede agitata la mia piccola e io accarezzandola le rispondo: " Ehi calmati amore! Se non le ho detto niente è perchè voglio fare una sorpresa a tutti, quindi stai tranquilla va bene?".

Lei annuisce poco convinta, poi come se si fosse ricordata di una cosa importante, mi dice: " Rob io sono pronta quindi quando vuoi possiamo andare!" e io sorridendole, le rispondo: " Ok Lisa, allora passiamo dal mio albergo a prendere le valigie e poi ci dirigiamo all'aeroporto!".

Lisa mi sorride e si avvicina, dandomi un bacio che io ricambio con il cuore in gola poi quando ci stacchiamo rimaniamo a fissarci negli occhi per alcuni secondi quindi mano nella mano andiamo in camera sua a prendere il bagaglio.

Poco prima di arrivare all'ingresso mi squilla il cellulare e io prendendolo, rispondo: " Hallò who speaks?".

Il vocione allegro di Kellan mi arriva alle orecchie, forte e chiaro e con un sorriso gli dico: " Ehi Kell, come va fratello?" e lui serafico mi risponde: " Alla grande Rob!

Ascoltami, le tue valigie le abbiamo prese noi e te le porteremo in aeroporto con la macchina di Lucia quindi voi raggiungeteci là.

Verrà anche Sabrina che poi riporterà indietro la macchina di Lisa!"; prima che io possa rispondere aggiunge: " Ah Robert qui c'è Jackson che mi sta facendo dei gestacci per ricordarmi di avvisarti dell'aereo.

So che tu hai prenotato su un volo di linea ma come sempre hai dimenticato chi sei mentre noi,

che siamo tuoi amici non lo abbiamo scordato e siccome siamo dei geni, abbiamo ricontattato di corsa il comandante Harrison, che ha accettato di buon grado di accompagnarvi con l'aereo privato a Londra!".

Io sono senza parole e fisso con la bocca spalancata Lisa che ovviamente non ci sta capendo niente.

Quando riesco a fare accoppiare due neuroni che siano in grado di rispondere, dico: " Grazie Kell! Ho sempre detto che siete veramente delle persone speciali!".

" Lo so, lo so non c'è bisogno che tu ce lo dica ma in caso tu volessi ricompensarci per la premura sta pure tranquillo che ce ne ricorderemo noi, quando sarà il momento di ricambiare!" mi dice lui sogghignando e io scuotendo la testa, gli rispondo: " Sempre disinteressato tu, eh?".

E lui scoppiando a ridere, mi risponde: " Ne dubitavi fratello? Ora muovetevi che noi stiamo per andare all'aeroporto! Ah ovviamente lo scalo è quello di Malpensa 2000 come per l'arrivo".

Gli dico di si annuendo poi lo saluto, fissando Lisa che mi chiede: " Ma che è successo amore?" e io sorridendo, le dico: " Lisa preparati, perchè ti porto a Londra a bordo del più bel aereo privato che io conosca!".

Lisa scoppia a ridere abbracciandomi poi dopo esserci dati un bacio, usciamo di casa.

 

POV LISA 

                                                                                                                                                                               
Durante il viaggio verso l'aeroporto tengo gli occhi incollati al finestrino, intenta ad assorbire tutto quello che il paesaggio mi rimanda come per imprimermi bene nella memoria tutte le sensazioni che la terra natia che sto per lasciare, mi può trasmettere.

Robert guida in silenzio concentrato e io mi  sento come se camminassi in un limbo.

Sono felice di partire con lui ma se devo essere del tutto sincera con me stessa, l'euforia della sua proposta si è un pò scemata e l'inquietudine di ciò che mi aspetta, mi lascia un retrogusto amaro in bocca.

Ho paura! Si ho paura e non so perchè; mi sono sempre sentita una coraggiosa, che era pronta a partire a cavallo dei suoi calzoni senza riflettere sulle conseguenze.

Avevo sempre preso le mie decisioni sull'onda del momento, senza fermarmi a pensare a cosa dovessi aspettarmi.

Avevo fatto così con Valerio, quando era tornato da me quasi strisciando dopo aver piantato Stella.

Non gli avevo dato modo di scusarsi, anzi; lo avevo cacciato via senza farmi remore di ciò che lui sentisse o no, ammesso che provasse davvero qualcosa.

Per me era un traditore e tanto mi bastava; avevo fatto la stessa cosa con il mio mondo e i miei ricordi quando avevo deciso di cambiare casa, zona e amici.

Non mi ero fatta scrupoli a vendere la casa dei miei genitori e a cercarmi un lavoro che mi permettesse di mantenermi in modo normale.

Non volevo chissà che; mi bastava poter arrivare a fine mese e guardarmi allo specchio senza vergognarmi.

Con il senno di poi so di aver fatto la scelta giusta, perchè questo mi ha permesso di conoscere Sabrina, Erica e Lucia che sono state e sono tuttora la mia famiglia.

Loro mi hanno accolta a braccia aperte, mi hanno consolata, amata e capita quando ne avevo bisogno.

Per me non c'è mai stata da parte loro, pena, pietà o biasimo ma solo sorrisi, abbracci e tenere parole che mi hanno dato la forza e il coraggio per risalire la china nella quale ero sprofondata.

E ora sto rimettendo in gioco tutto e solo per amore di un uomo che in realtà neppure conosco.

Non so chi sia né quali siano le sue abitudini; so solo quello che mi dissero i miei genitori ma sono cose che risalgono a quasi otto anni fa.

Sono frasi che vedono come protagonista un ragazzo di diciotto anni che è sicuramente diverso dall'uomo di ventisei anni, che ora mi siede accanto.

Non posso pienamente fidarmi di quello che riportano i giornali e di quello che si legge su internet, perchè quello riguarda solo la sua maschera esteriore, quella che lui indossa a favore dei media.

E' un attore e sa recitare ma sono certa che con me è stato sincero; l'ho letto nei suoi occhi ma allora perchè ho paura?

Mi ha spiegato che per almeno un anno e mezzo la nostra storia non si dovrà scoprire, perchè lui è vincolato da un contratto e questo in fondo mi sta bene, visto che l'ultimo mio desiderio è di finire in pasto ai paparazzi.

So che prima o poi accadrà ma spero che per allora, saprò come muovermi in quel mondo strano ed effimero.

Come se mi leggesse nel pensiero, Robert mi dice: " Lisa, so che in questo momento hai tanti dubbi ma vedrai che tutto sarà perfetto."

Io annuisco sorridendogli  poi gli chiedo: " Rob, sai già dove andrò a stare? Perchè sicuramente Sabrina vorrà l'indirizzo per spedirmi tutto il resto delle mie cose!".

" Come dove andrai a stare?" mi chiede incredulo Robert per poi aggiungere: " Tu vivrai con me!".

" Ma...!" sto per dire io ma lui mi zittisce mettendomi un dito sulle labbra e mi dice: " No Lisa, non c'è ma che tenga.                                                                                                                                                                    
Su questa cosa non transigo; già vederci per noi sarà complicato, figuriamoci se non potremmo farlo tutti i giorni.

Se non posso camminare con te alla luce del sole voglio poter cenare con te, guardare insieme la televisione, ascoltare della buona musica e farci le coccole e quando ti sentirai pronta dormiremo insieme, perchè voglio tenerti stretta vicino al mio cuore e voglio dormire abbracciato a te.

Per troppo tempo sono stato solo, per troppi mesi mi sei venuta a trovare nei sogni, ora voglio la realtà.

Voglio stringerti forte, voglio baciarti, voglio accarezzarti, voglio fare l'amore con te e voglio svegliarmi al tuo fianco e darti il buongiorno tutte le mattine.

Sogno di aprire gli occhi e di trovarti accanto a me, sogno di darti il primo bacio della giornata, sogno di farci la doccia insieme e di fare la colazione tenendoci per mano.

Sogno di vestirmi e prepararmi per andare a lavorare, sapendo che quando tornerò la sera tu sarai lì ad aspettarmi come una mogliettina.

Con questo non voglio dire che desidero una donna sottomessa, questo mai! Se vorrai, potrai cercarti un lavoro oppure ti potrai occupare della nostra casa.

Sei padrona del tuo destino e anche del mio, che ora ti appartiene al 100%.

So di sembrarti smielato ma questo è quello che sento e quello che desidero! Comunque tu potrai decidere di cambiare le carte in tavola quando vuoi e anche se io spero che tu non lo faccia, ti prometto che accetterò qualsiasi decisione tu possa prendere!".  

Con gli occhi umidi di commozione per le sue parole, mi fiondo a dargli un bacio sulla guancia e lui scoppia a ridere seguito da me.

Poco dopo arriviamo al terminal e velocemente ci dirigiamo verso un gate esterno dove ci stanno aspettando tutti i nostri amici.

Dopo aver parcheggiato la macchina e preso i bagagli, salutiamo tutti e ci avviamo verso l'ingresso che c'immette direttamente verso la pista di decollo.

Giunti lì troviamo un aereo non molto grande che ci attende con i motori accesi.

Prima di salire mi getto con le lacrime agli occhi tra le braccia di Sabrina, dicendole: " Grazie di

tutto, mammina! Grazie per essermi stata accanto e per avermi capita più di chiunque altro.

Non dimenticherò mai quello che hai fatto per me e mi auguro che riusciremo a vederci presto!".

Sabrina dopo aver sciolto l'abbraccio, mi dice: " Piccola tu rimarrai sempre qui, dentro al mio cuore e già so che la mia vita sarà più vuota senza di te ma mi farò forza sapendo che starai vivendo con una persona che ti ama più di se stesso e questo non può che tranquillizzarmi.

Tu, Erica e Lucia siete le figlie che non ho mai avuto e come una madre so che i propri figli prima o poi devono spiccare il volo da soli.

Siete speciali e vi auguro di avere tutto quello che desiderate dalla vita, perchè se ci sono delle persone che se lo meritano, quelle siete senz'altro voi!".

Dopo esserci salutati e aver detto agli altri che si saremmo visti a Los Angeles, io e Robert saliamo sull'aereo dove veniamo accolti dal capitano e da quello che credo sia lo steward.

L'uomo che si presenta con il nome di Harrison, dopo aver stretto la mano di Rob e averci salutati dice: " E' un piacere rivederla signor Pattinson; colgo l'occasione per informarvi che le condizioni

climatiche sono perfette e che saremo ad Heathrow tra circa un'ora.

Per qualsiasi cosa voi abbiate bisogno potrete, come sempre fare affidamento su Andrew!".

Robert annuisce seguito da me poi stringe la mano del comandante che si ritira nella cabina di pilotaggio.

Io mi giro a contemplare per la prima volta l'interno dell'aereo e rimango completamente sconvolta.

Non sono abituata a tutto quel lusso e faccio fatica a pensare che questo d'ora in poi farà parte della mia vita.

Robert si avvicina e mi abbraccia da dietro sussurrando: " E' tutto a posto amore mio?" e io con un

sorriso annuisco, rispondendo: " Si, Robert è tutto a posto; è solo che non sono abituata a tutto questo!".

" Ti capisco Lisa" mi dice lui " anche io ho fatto fatica i primi tempi poi però, mi ci sono abituato e devo dire che in fondo non è poi così male!".

Dopo circa un'ora lo steward ci avvisa di allacciare le cinture di sicurezza dato che stiamo per atterrare sul suolo londinese.

Non appena i motori dell'aereo si spengono il comandante fa il suo ingresso, dicendo: " Signor Pattinson a bordo pista troverete la macchina che il signor Lutz ha provveduto a noleggiarvi poi visto che lui mi ha detto che fra due giorni dovrete tornare in America, mi sono permesso di dirgli che sarà un onore per me accompagnarvi, se per voi va bene!".

Robert si alza e si avvicina all'uomo stringendogli la mano poi gli dice: " Ne saremmo onorati, comandante Harrison!".

L'uomo sorride poi dopo averci salutati si ritira nella cabina di pilotaggio e noi prendiamo i bagagli aiutati dallo steward che li carica in macchina.

Robert lo saluta poi gli dice: " Bene, allora Andrew ci vediamo fra due giorni! " e il ragazzo gli sorride annuendo.

Io e Rob saliamo in macchina e in silenzio ci dirigiamo verso il traffico cittadino.

Sono sempre più nervosa: e se loro non mi accettassero come fidanzata di Rob? Lui che farebbe? Mi riporterebbe a Milano senza farsi scrupoli? Oddio mi sta fumando il cervello, non ce la faccio davvero più.

Sembra assurdo da dire ma mi rendo conto quasi subito che percorrendo la Great South West, mi ricordo ancora di alcuni luoghi che stiamo costeggiando e con la voce tremante lo dico a Robert:

" Oh mamma Robert quello è il Gunnersbury Park, vero?" e lui stupito mi chiede: " E tu come lo conosci?" e io sorridendo gli rispondo: " Me lo ricordo, perchè una domenica con i tuoi genitori e le tue sorelle ci siamo venuti a fare un picnic!".

Robert spalanca gli occhi poi con la voce strozzata dice: " Cioè tu mi stai dicendo che i miei cari e super impegnati genitori, quelli a cui non bastano le 24 ore di una giornata, hanno portato te e le mie sorelle a fare un picnic?".

Io annuisco sorridendo poi riporto la mia attenzione verso il finestrino e poco dopo dico: " Quello se non sbaglio è l'Homefield Recreation ground, giusto?".

" Ah - ah" mi dice Robert e io mi giro verso di lui che mi guarda con la coda dell'occhio rimanendo però sempre attento alla guida.

" Che c'è Rob?" gli chiedo nervosa e lui alzando leggermente le spalle dice: " Niente Lisa è solo che

mi fa strano che tu conosca tutti i posti che ho frequentato da ragazzo!

Non so è come se tu mi conoscessi da sempre mentre io non so nulla di te!".

" Non è così" gli rispondo con un sorriso " è solo che ho una buona memoria e di solito tendo a ricordarmi dei posti che mi hanno rubato il cuore!".

Quando imbocchiamo l'Hammersmith bridge  mi viene istintivo dirgli: " Siamo arrivati, vero?" e lui scoppia ridere dicendo: " Accidenti che memoria ragazza! Io non faccio fatica a ricordarmi le cose ma tu mi sorprendi davvero!".

Io rido a mia volta ma la risata mi muore sul colpo quando vedo che ferma la macchina davanti alla villetta che è sempre rimasta nei miei ricordi.

" Oh Dio, Robert ho paura!" gli dico con la voce tremante e lui mi guarda basito poi mi chiede: " Hai paura? E di che, se posso chiedere!".

Io stringo le mani l'una all'altra e gli dico: " Non so, se non dovessi piacergli come tua fidanzata? E se non mi accettassero?".

Lui mi guarda con un sorriso poi mi dice: " Amore ma che dici? Non pensarle neanche queste fesserie.

Tu li conquisterai esattamente come è successo sette anni fa e sono convinto che alla fine sarò io quello di troppo!".

Un pò più tranquilla annuisco e lui per darmi coraggio mi abbraccia forte e mi da un bacio.

Vorrei rimanere sempre così stretta tra le sue braccia ma so che non è possibile quindi tirando un bel respiro gli dico: " Forza coraggio, gettiamoci nella fossa dei leoni!".

Robert scoppia a ridere e scende facendo il giro della macchina ma prima che possa aprirmi la portiera vedo due cicloni biondi piombargli addosso e abbracciarlo stretto.

Lizzy e Victoria, quanto mi sono mancate!

Quando i tre fratelli si sciolgono dall'abbraccio, sento Robert dire: " Ragazze, ho bisogno che voi mi facciate un favore!

Ora rientrate a casa e insieme a papà e alla mamma sedetevi sul divano aspettandomi, dato che voglio farvi una sorpresa!".

Vedo Elizabeth sporgersi per guardare verso la macchina ma i vetri oscurati non le permettono di

vedermi quindi sbuffando, insieme a Victoria annuiscono e rientrano a casa.

Robert apre la portiera e mi prende la mano poi dice: " Accidenti Lisa come sei gelata!                             

Amore devi calmarti, ok? Così non va bene, se continui in questo modo ti verrà un infarto prima che possiamo arrivare alla porta d'ingresso!".

Io lo guardo negli occhi poi gli dico: " Non lo so Robert ma sento un peso qui, sul cuore!                                 

Ho paura che non mi vorranno come tua compagna e ho il terrore che tu possa lasciarmi!".

" Ma sei sciocca! Secondo te ho fatto un volo di 20 ore per lasciarti come niente? Tu sei mia e nessuno ci potrà separare, neppure la mia famiglia; cosa alquanto improbabile, dato che sono sicuro che faranno i salti di gioia quando ti vedranno!" mi dice convinto.

Poi prendendomi la mano chiude la portiera ed insieme ci avviamo verso casa sua.

Quando entriamo in casa lui mi dice: " Ok Lisa, vedo che sei ancora nervosa e così non va affatto bene, quindi ora tu rimani qui in anticamera e ascolta bene quello che dirò io e quello che diranno gli altri va bene?".

Annuisco e lui, dopo avermi dato un bacio sulla fronte mi gira le spalle ed entra in salone lasciando la porta socchiusa.

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Una famiglia veramente d'oro ***


Ragazze eccoci con il nuovo capitolo.

Baci Lorian

 
Capitolo 11 - Una famiglia veramente d'oro

 
POV ROBERT

 
Dopo aver lasciato sola Lisa in anticamera, socchiudo la porta ed entro nel soggiorno dove trovo i miei genitori e le mie sorelle seduti sul divano.

Non appena mia madre mi vede, mi corre incontro abbracciandomi e io la stringo forte mentre con la coda dell'occhio, vedo mia sorella Lizzy guardarsi attorno con espressione corrucciata stampata sul volto.

Quando mi stacco dall'abbraccio di mia madre, la riaccompagno al divano e la faccio sedere poi con un aria seria, dico: " Ben trovata famiglia! Mamma, papà, Vic, sicuramente Lizzy vi ha detto il motivo della mia visita e cioè il fatto che io voglio presentarvi una persona molto importante, una ragazza che è riuscita a rubarmi il cuore.

In questo momento lei non è qui accanto a me ma è vicina; prima di farvela incontrare però, voglio chiedere una cosa a te mamma e vorrei che mi rispondessi sinceramente".

Mia madre perplessa mi fa cenno di continuare e io le dico: " Ricordo alla perfezione, che una volta tu mi hai detto che un essere umano non può opporsi ai disegni imperscrutabili del destino e che se anche non siamo d'accordo sugli avvenimenti che si susseguono, dobbiamo accettarli con calma e tranquillità, non è così?".

Dopo aver ricevuto il segno di assenso di mia madre, io continuo: " Bene la mia domanda è questa;

nella tua vita ricordi una persona che ti è entrata dentro e che tuttora non riesci a dimenticare?".

Mia madre comincia a pensare mettendosi un dito sulle labbra poi dice: " Beh ce ne sono tante! Con il mio lavoro ne incontro a centinaia ma tu ti riferisci ad uomo o ad una donna?".

Io sorridendo le rispondo: " Ad una donna, mamma!" e lei concentrandosi mi dice: " Beh visto che si tratta di una ragazza il cerchio si restringe ma io non credo che tu ti riferisca ad una delle mie modelle quindi andando ad esclusione, forse la ragazza mi è rimasta nel cuore è quella che ha fatto lo scambio culturale con te sette anni fa; non l'abbiamo più vista né sentita ma a volte mi capita di pensarci!".

" Oh si, Lisa!" dicono con un sorriso le mie sorelle e mio padre annuisce serio.

" Era dolcissima" continua Victoria allegra " lei riusciva a farci ridere, era serena, sempre felice e mi dispiace aver perso i contatti con lei!".

Mia madre riprende a parlare: " Si effettivamente dispiace anche a me.

Una volta provai a chiamarla ma il suo numero risultò inesistente e allora mi arresi! Avrei voluto conoscerla meglio ma purtroppo nonostante lei rimase qui tre mesi, ebbi poco tempo per frequentarla perchè come sai già in quel periodo lavoravo davvero molto!".

" Già" gli dico io " ma avete trovato il tempo per fare un picnic insieme al Gunnersbury Park!".

Mia madre e mio padre spalancano gli occhi e all'unisono mi chiedono: " Ma tu come lo sai?" e io minimizzo con un gesto della mano, dicendo: " Ho le mie fonti!".

Mia madre mi fissa seria e io le sorrido dicendo: " Ok, forse ho divagato e non credo che ci sia un modo più veloce se non quello di mettervi davanti all'evidenza.

Ora vi presenterò la mia fidanzata e sono certo che sarà una bella sorpresa!" quindi dette quelle parole  mi giro e voltando loro le spalle mi dirigo verso l'ingresso.

Una volta giunto lì, apro leggermente la porta e vedo Lisa con le lacrime agli occhi, dopo aver sentito tutte le parole della mia famiglia.

Sorridendole le prendo la mano e la tiro verso di me portandola in soggiorno.

La faccio camminare dietro di me e non appena siamo davanti al divano, dico: " Famiglia ecco la mia fidanzata; non vi dico il nome, provate ad indovinare!" e detto questo mi sposto per permettere a loro di vedere il mio amore.

Non appena mia madre la vede, spalanca gli occhi e si porta una mano alla bocca trattenendo il respiro; Lizzy si alza di scatto dal divano dicendo: " No, non può essere!" e Victoria con la bocca spalancata, la fissa mentre mio padre è del tutto scioccato.

La prima a dire qualcosa è mia madre che a fatica sussurra: " Lisa?" e il mio amore annuisce felice.

" Oh mio Dio tu sei Lisa" continua a dire poi come se avesse compreso bene la faccenda, aggiunge: "Tu, tu sei la fi...fidanzata di mio fi...figlio?" e ancora una volta la mia ragazza annuisce.

Mia madre in due passi si avvicina e la stringe in un abbraccio caloroso e mia sorella Lizzy, con le lacrime agli occhi dice: " Fratello tu ora mi spieghi, vero? Non la conoscevi neanche, come diavolo fai ad essere il suo fidanzato?".

Io le rispondo con un sorrisino: " L'ho detto poco fa alla mamma; i disegni del destino non si possono cambiare!".

Vedo che la mia risposta non soddisfa mia sorella quindi sbuffando prendo per mano Lisa, che nel frattempo si è staccata da mia madre e insieme ci sediamo sul divano.

Cominciamo a raccontare a tutti la nostra storia a partire da quei sogni strani, fino ad arrivare a quel momento.

Alla fine del nostro racconto tutti ci fissano completamente sconvolti e io approfitto di quel silenzio per dire: " Lisa è un pò agitata, perchè teme che voi non l'accettiate come mia fidanzata!".

Mia madre con un sorriso le prende la mano poi le dice: " Come potremmo non accettarti Lisa? Tu sei il destino di nostro figlio; sei il suo passato, il suo presente e sono certa che sarai anche il suo futuro.

Sei la benvenuta piccola e io ti ringrazio perchè non ho mai visto mio figlio così sereno e felice ed è ovvio che è così perchè ci sei tu al suo fianco.

E' sempre stato serio e un pò musone ma ora sembra un'altro uomo e francamente lo preferisco!".

Io metto un pò il broncio per essere stato definito un musone e Lisa con una carezza mi scioglie definitivamente.  

Io le sorrido felice mentre tutta la mia famiglia ci guarda sorpresa poi mia sorella Lizzy chiede a Lisa: " Ma davvero non avevi collegato che la famiglia Pattinson era la stessa di un attore famoso?" e lei arrossendo le risponde: " Effettivamente no!

Sette anni fa Robert non aveva ancora intrapreso la carriera di attore e poi se ben ricordo voi non lo chiamavate mai per nome ma quando vi chiedevo come si chiamava mi dicevate che il suo

nome era Bobby e che era un adorabile rompipalle!".

Io fulmino le mie sorelle che arrossiscono di botto poi Lisa continua: " Inoltre mi pare di ricordare che qui in casa non avevate fotografie, da nessuna parte quindi non ho potuto collegare le due cose!".

" Oh beh se è per quello ne abbiamo un sacco di sue" le dice mia madre " specialmente di quando era bambino ma visto che con il mio lavoro di foto ne vedo tante, a casa non ne voglio esposte.

E' un modo strano per disintossicarmi dal lavoro; comunque se vuoi te le faccio vedere!".

" No mamma, non se ne parla! " le dico ammonendola con un'occhiata in preda ad un inizio di crisi di nervi ma è come parlare al vento e in due secondi, come se fosse dotata di poteri magici si alza dal divano, si allontana e torna poco dopo con tre grossi album pieni di foto.

Mi schiaffo una mano sulla fronte mentre invece Lisa fa un sorriso enorme che in parte mi scalda il cuore mentre mi preparo alla tortura.

" Allora " comincia mia madre aprendo il primo album " queste sono le foto di quando Robert era piccolo e devo dire che sono davvero adorabili, non trovi?".

Lisa le fissa con un sorriso favoloso stampato sul viso mentre io mi vorrei proprio eclissare e ad ogni foto che lei vede mi sotterrerei volentieri e mentre arrossisco, le mie sorelle sghignazzano impunite.

" Amore, sei meraviglioso! Spero proprio che i nostri figli ti somiglino" mi dice Lisa e io sento il cuore battermi forte nel petto.

Un figlio mio e suo! Devo ammettere di non averci pensato ma ora che ha sollevato l'argomento, devo dire che mi piacerebbe proprio tanto e anche se so che per il momento non è possibile, mi auguro che succeda al più presto.

Lisa imperterrita continua a sfogliare il mio album d'infanzia e io tremo perchè so che prima o poi arriveranno quelle davvero imbarazzanti.

"

" Guarda Lisa la mia preferita è proprio quella su triciclo" le dice mia madre con aria sognante " guarda la sua faccia e dimmi se secondo te non era proprio un birichino!".

" Mamma ti prego!" le dico con aria supplicante, perchè se proprio non posso evitare questa tortura almeno vorrei che si astenesse dal commentare.

Ma lei incurante mi fa un gesto annoiato, come se stesse scacciando una mosca fastidiosa e io spalanco la bocca sconvolto.

Insomma non è da mia madre comportarsi così; lei ci ha sempre rispettati mentre ora assomiglia tanto a quella pettegola di mia zia Gertrud.

 

" Vedi Lisa, lì è con le sue sorelle mentre l'ultima è una foto scolastica con la divisa dell'istituto dove andava!" le dice ancora mia madre sempre più carica e Lisa accarezza quelle foto come se fossero una reliquia.

Ma che bisogno c'è di accarezzare un pezzo di carta, quando la versione cresciuta e migliorata si trova al suo fianco?

Finalmente il primo album finisce ma so perfettamente che il peggio deve ancora arrivare; infatti il sadismo di mia madre e delle mie sorelle, viene fuori proprio con le mie foto da adolescente.

Mia madre prende l'album dalle mani di Lisa e lo posa sul divano sostituendolo proprio con quello che temevo.

" No mamma, ti prego quello no!" le dico disperato ma lei indifferente apre la copertina e io mi ritrovo ad invocare tutti i santi del Paradiso, perchè diano fuoco a quell'obbrobrio.

Dopo una serie di foto scolastiche che mi vedevano serio, imbranato e pieno di brufoli, arriva quella che fa scoppiare a ridere le mie sorelle e mia madre, che sghignazzano di vero cuore.

Con la coda dell'occhio vedo che anche Lisa sta trattenendo una risata e io sento il nervoso salirmi a getti come la marea.

Quella maledetta foto mi era stata scattata una mattina appena sveglio da mio zio e devo dire che ho sempre cercato di distruggerla ma come se mia madre sospettasse il mio intento, la faceva sparire per farla miracolosamente rientrare nell'album quando doveva mostrarla a qualcuno.

Infastidito incrocio le braccia al petto e assumo un broncio d'annata e Lisa si avvicina sfiorandomi il viso.

No, questa volta non ho intenzione di cedere, per nessun motivo al mondo.

Lo so che si stanno trattenendo dallo scoppiare a ridere e questo mi fa imbestialire quindi, non ci saranno carezze per il cane questa volta.

Lisa vedendo la mia reazione si avvicina ancora di più e mi bacia la guancia delicatamente e io stringo i pugni, perchè non devo cedere.

Ma porca miseria quanto è difficile! Il suo profumo mi sta mandando in pappa il cervello tanto è inebriante; dovrebbero bandirlo dal mercato e dichiararlo pericoloso per la popolazione maschile.

Una vera e propria arma infida e subdola con la quale devo lottare con tutte le mie forze ma sono sicuro che stavolta ce la posso fare.

Il mio tesoro mi fissa negli occhi e implacabile mi bacia sulle labbra sfiorandomele con la lingua e lì il mio contegno crolla miserevolmente.

Non posso farci niente se sono diventato schiavo di quelle labbra; Lisa vedendo la sua vittoria palesarsi su tutti i fronti si allontana e riporta la sua attenzione verso l'album.

Che figura pessima ho fatto! Come uomo credevo di durare di più ma sono bastate due moine e un bacio dato al posto giusto, per farmi fare la figura di Napoleone a Waterloo e cioè una disfatta totale.

La foto successiva mi ritrae mentre sono al ballo scolastico di fine anno con Janette che era la ragazza per cui mi ero preso una cotta e se penso a come mi comportavo allora, mi viene ancora da ridere.

Mi ero umiliato oltremodo ma alla fine non era servito a niente; lei era invaghita di Alan, il nostro quarterback, che ovviamente non se la filava per niente dato che era il fidanzato di Nancy il capo delle nostre cheerleader.

In realtà, in parecchie scuole funziona così: i belli stanno con le belle mentre gli sfigati restano a guardare e io ero decisamente uno sfigato.

Se penso che ora non posso uscire di casa senza che uno stuolo di invasate mi salti addosso per baciarmi, abbracciarmi e quasi stuprarmi ha dell'incredibile.

Chissà che fine hanno fatto Alan, Nancy e Janette? Chissà se si ricordano di quei tempi? Ad ogni modo io non farei mai a cambio con quello ho adesso e non parlo del denaro e della fama ma della serenità e dell'amore della mia Lisa.

Esaurito anche quell'album, mia madre estrae quello che spero sia l'ultimo anche se non ci credo poi tanto e lì ci sono tutte le foto tratte dai miei film e io mi sento un pò più sereno.

" Guarda " dice mia sorella Lizzy " queste foto sono quelle fatte nei set di registrazione: la prima ritrae Robert quando ha fatto il principe Giselher nella saga dei Nibelunghi, la seconda è quella fatta sul set di Harry Potter e il calice di fuoco dove impersonava il bel Cedric Diggory.

Figo! Peccato che lo abbiano ucciso subito; la terza invece è quella in cui interpreta Toby Jugg in The haunted airman.

Se devo essere sincera quel film mi ha inquietata non poco ma lui, il mio fratellino era spettacolare e bravissimo.

Qui invece Rob interpreta Daniel Gale in The bad mother's handbook e devo dire che la parte del nerd gli veniva proprio bene!".

Io le faccio una linguaccia poi le rispondo: " Ma lo sai che sei proprio spiritosa, sorellina!" e lei scoppia a ridere seguita subito dopo dagli altri.

Poi Lizzy riprende ad illustrare le varie foto, partendo da quella del personaggio di Art che avevo fatto in How to be per poi passare a quella del cortometraggio intitolato The Summer House dove interpretavo il donnaiolo Richard.

" Questa è quella in cui impersonava quel pittore famoso, come si chiama? Ah si, Salvador Dalì e se non sbaglio il film si chiamava Little Ashes" dice facendo una smorfia.

Ed ecco che infine arriva il personaggio che mi ha fatto sfondare e che nel bene o nel male mi ha reso celebre: Edward Cullen, il sogno proibito e segreto di tutte le teenejers.

Poi la foto successiva è quella fatta sul set di Remember me dove impersonavo Tyler Hawkins che è stato un personaggio che ho sentito davvero tanto e anche se il finale non è proprio finito bene mi ha trasmesso tante emozioni.

Ma il film che finora mi ha regalato delle emozioni profonde è stato Water for Elephants dove ero Jacob Jankowski da giovane.

Lavorare con tanti animali feroci o meno è stato veramente bellissimo ed è un esperienza che non dimenticherò facilmente.

Finalmente con quest'ultima foto si conclude questa tortura che si è protratta per quasi un'ora e fregandomene di tutti, prendo Lisa per la vita stringendola forte a me e dandole un bacio che mi rimette al mondo.

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Quel traditore di Tom ***


Ok ora siamo giunti al 12° capitolo di questa storia e mi auguro come sempre che vi piaccia e vi emozioni come succede a me.

So che lo leggete in tante e mi dispiace ricevere cosi pochi commenti ma tant'è dovrò farmene una ragione.

Baci Lorian

 
Capitolo 12 - Quel traditore di Tom

 
POV ROBERT

 
Dopo che mia madre si decide a sotterrare quegli incubi di carta, tutti insieme ci dirigiamo verso la cucina dove le mie sorelle si occupano di preparare il pranzo, premurandosi di sequestrare il mio tesoro per subissarla di domande.

A me e a mio padre rimane il compito di apparecchiare il tavolo.

In questo momento mi sembra di essere tornato ai vecchi tempi, quando io vivevo ancora qui e per il mondo non ero nessuno.

Anche allora i compiti erano ben definiti in casa nostra e una cosa sacra per me e mio padre era proprio apparecchiare il tavolo.

C'è complicità tra noi due e ci divertiamo un mondo a contenderci i tovaglioli e le stoviglie.

Anche se la maggior parte della gente crede che io viva attorniato dalla servitù, la realtà dei fatti è che a me certe cose piace farle da solo.

Anche a casa mia preparo il tavolo personalmente e l'unica persona che mi aiuta è Mary, che si preoccupa di cucinarmi qualcosa di commestibile.

Lei dice sempre, che io ho dichiarato guerra ai fornelli e in effetti non posso darle tutti i torti.

Se penso a quando è arrivata a casa mia, mi viene ancora da ridere.

 
FLASHBACK

 
Era una mattina di giugno e io mi stavo accingendo a prepararmi qualcosa da mettere sotto i denti, quando suonano alla porta.

Sbuffando vado ad aprire e mi trovo davanti una signora di mezza età che mi squadra con l'occhio critico, mentre tiene tra le mani un grosso pacco giallo.

Curioso le domando: " Buongiorno! Cosa desidera?" e lei con un piglio che mi ricorda qualcuno, mi chiede: " Tu sei Robert Pattinson?".

Io annuisco perplesso e lei si presenta dicendomi: " Salve io sono Mary, la zia di Kellan e avrei bisogno di consegnargli questo pacco urgentemente ma non sapendo dov'è, non ho idea di come fare.

Spulciando tra i documenti che mio nipote ha lasciato da me, ho trovato il tuo indirizzo e ho pensato che venire da te, fosse l'unico modo per recapitare il pacco in modo che non si perda!".

Io annuisco comprendendo finalmente chi mi ricorda e mi sposto dall'ingresso facendole segno di entrare e quando lei lo fa, mi avvicino per toglierle quell'ingombrante involucro dalle mani.

Lei me lo consegna e dopo averlo appoggiato sul divano, mi dirigo alla scrivania e prendo il mio cellulare per chiamare Kellan.

Quando lui mi risponde, gli dico: " Kell ti ho chiamato perchè qui, a casa mia c'e tua zia Mary con un pacco per te!".

Kellan, in imbarazzo mi risponde: " Accidenti Robert mi dispiace che abbia disturbato te ma non temere, perchè vengo subito a togliertela da torno!".

Io gli dico di non preoccuparsi poi chiudo la telefonata dicendo alla signora che suo nipote sta arrivando quindi le chiedo se posso offrirle qualcosa e lei mi chiede un bicchiere d'acqua.

Quando ci spostiamo in cucina, le porgo il bicchiere pieno e mi dedico nuovamente a scolare i miei spaghetti troppo scotti che oramai sono diventati colla e dopo averli versati nel piatto, mi giro per prendere dal frigo la bottiglia di ketchup per condire quell'ammasso inguardabile.

Un piccolo urlo mi blocca mentre sto per aprire il tappo e alzando gli occhi verso la provenienza di quel grido, vedo la zia Mary che mi fissa con uno sguardo furioso e con le braccia incrociate.

Non riuscendo a capire con chi ce l'abbia, mi giro per vedere se alle mie spalle ci sia qualcuno che non ho notato poi vedendo che sono solo, mi scruto per constatare che non mi sia sporcato ma miracolosamente sono pulito quindi non riuscendo a scorgere il bandolo della matassa, la fisso per chiederle che cosa le sia successo.

Lei fulminandomi mi dice: " E hai pure il coraggio di chiedermi che cosa è successo, ragazzo? Non mi dirai che tu hai veramente l'intenzione di pranzare con quello schifo?".

Io avvampo di vergogna ma con fatica annuisco chiedendo: " Perchè? Che cosa ha che non va?" e lei ghignando mi risponde " Faresti prima a dirmi che cosa ha che va! No dico, quella pasta se così si può ancora chiamare, è diventata colla e scommetto che non ci hai neppure messo il sale! Per non parlare del fatto che la stavi condendo con il ketchup!".

Io confuso e basito mi gratto la testa poi le dico: " Perchè ci andava il sale?".

Lei si sbatte una mano sulla fronte in un modo teatrale e io sobbalzo sul posto, spaventato dal suo gesto.

L'energica zia Mary, fa il gesto di rimboccarsi le maniche e si avvicina a me in due passi e ad una velocità supersonica afferra il piatto e getta il suo contenuto nel tritarifiuti.

Io sono scioccato! Addio pranzo e già sento il mio stomaco che rumoreggia contrariato.

Sto per lamentarmi, quando vedo quella brava donna che comincia ad aprire gli sportelli e il frigo e in poco tempo nell'aria aleggia un delizioso profumino di pancetta che mi fa salire l'acquolina in bocca.

La osservo mentre come la dea Kalì sembra avere mille mani: affetta la cipolla, mette la pentola sul fuoco, sbatte le uova e quando l'acqua bolle butta la pasta e ci mette il sale.

In pochi minuti mentre io apparecchio il tavolo anche per lei, la zia Mary che mi spiega avere radici italiane, mi mette davanti un fumante piatto che lei chiama bucatini all'amatriciana.

Non appena porto la prima forchettata in bocca, mi viene istintivo chiudere gli occhi per trattenere le lacrime di felicità.

Era una vita che non mangiavo una cosa così buona e vorrei alzarmi per gettarle le braccia al collo e ringraziarla ma il suono del campanello, blocca ogni mio intento.

Sto per alzarmi, quando quella santa donna mi dice: " Tu continua ragazzo, che ad aprire ci penso io!" e di certo non me lo faccio ridire due volte.

Kell fa il suo ingresso, scusandosi per l'invadenza di sua zia e rimane scioccato quando mi trova seduto a tavola, in piena estasi da amatriciana.

Tra un boccone e un altro gli dico che non c'è problema ma che anzi, mi ha fatto piacere avere compagnia.

Dopo pranzo mi sento pieno come un uovo e velocemente sparecchio, caricando la lavastoviglie poi mi occupo di preparare il caffè per tutti.

Quando nel pomeriggio Kellan e sua zia se ne vanno, la tristezza mi assale perchè penso che l'indomani mi attenderanno nuovamente i miei spaghetti scotti, senza sale e conditi con il ketchup.

Ma devo ricredermi perchè il giorno dopo, poco prima di pranzo suonano alla porta e quando vado ad aprire mi trovo davanti la zia Mary, che entra come un fulmine con varie buste della spesa.

Senza che io possa dire una sola parola, si mette subito ai fornelli e in meno di mezz'ora un fumante piatto di spaghetti al pesto si trova davanti ai miei luccicanti occhi.

Da quel giorno sono passati due anni ed è ormai un abitudine per la zia Mary quella di venire a cucinare per me.

Alla fine ho scoperto che abitavamo a due isolati l'uno dall'altro e il fatto di averla a pranzo da me è diventata un allegra abitudine che ancora sussiste.

 

FINE FLASHBACK

 

Mentre sorrido al ricordo, posiziono le posate e sento che suonano alla porta; già immaginando chi possa essere, mi dirigo ad aprire con il sorriso stampato sulle labbra.

Non appena lo faccio mi ritrovo davanti il meraviglioso viso della dolcissima Sienna e quello passabile del suo degno compagno, il mio caro amico Tom Sturridge che non appena mi vede sbuffa teatralmente, poi con un ghigno mi dice: " Ohi Pattinson, finalmente ti sei deciso a scendere dall'Olimpo, per venire a trovare noi poveri comuni mortali!".

Io sorrido felice di vederlo e due secondi dopo, ci abbracciamo allegramente.

Quando tutti e tre rientriamo chiudendoci la porta alle spalle, vedo che dalla cucina ci viene incontro il mio amore e con la coda dell'occhio noto lo sguardo stupito di Tom.

Ridacchiando faccio le presentazioni: " Lisa, questi sono i miei migliori amici, Thomas Sturridge e quella santa donna della sua fidanzata Sienna Miller.

Tom, Sienna lei è Lisa Martini la mia... fidanzata!".

Non appena finisco di dire l'ultima parola, mi arriva uno schiaffo sulla nuca da parte di Tom.

" AHIO! MA CAVOLO TOM E QUESTO PERCHÈ?" gli chiedo massaggiandomi il collo e lui con un sadico sorrisetto mi risponde: " Hai pure il coraggio di chiedermi il perchè? No dico, ma dove la tenevi nascosta una tale meraviglia!".

Sienna e Lisa scoppiano a ridere insieme, davanti alla mia faccia basita e io poco dopo le seguo a ruota.

In breve spieghiamo ai due nuovi arrivati la nostra storia e alla fine del racconto tutti e due i nostri amici, sono sorpresi e confusi.

 Tom con la sua mimica facciale da schiaffi, rivolto a Lisa le dice: " Oh mamma ragazza, non sai in che casino ti sei infilata! Ci vuole un gran coraggio a mettersi con un tale esemplare di uomo!".

Io lo fulmino con lo sguardo poi cominciamo a farci il solletico e finiamo con il boxare per finta.

Sento Sienna che dice a Lisa: " Lasciali perdere, perchè fanno sempre così! Per quanto gli anni trascorrano, per loro il tempo sembra essersi fermato!".

Dopo che i due miei amici hanno salutato la mia famiglia, ci sediamo a cenare e mentre stiamo mangiando, io rivolto a Tom dico: " Domani voglio portare Lisa in giro per Londra e farle vedere la città a modo nostro.

Purtroppo abbiamo solo due giorni, perchè giovedì io devo essere a Los Angeles per le riprese di Breaking dawn quindi dovremo accontentarci ma farò in modo di farle vedere più cose possibili!".

Tom sorridendo mi risponde: " Oh sono sicuro che riuscirai a farle vedere le cose più importanti o per lo meno quelle che contano!".

In quel momento Liz prende la parola e rivolta a Tom dice: " Ehi little Tom, sono sicura che faresti la felicità di mio fratello se tirassi fuori i due trofei che porti sempre dietro con te, per mostrarli a Lisa!".

Io impallidisco e comincio a sudare freddo; non può essere, non posso credere che Tom si porti dietro ancora quelle cose.

Mi auguro con tutto il cuore che non sia davvero come penso e comincio a pregare in cinese per ottenere che il mio quasi ex amico, le risponda picche.

Ma la fortuna come al solito si è girata dalla parte opposta, infatti due secondi dopo il mio ormai perso amico, annuisce con un sorriso e mette mano al portafoglio.

" Thomas Sidney Jerome Sturridge, non ti azzardare a tirare fuori quello che penso, altrimenti dovrai andare a casa strisciando sulle ginocchia!" gli dico contrariato.

Le mie minacce sono come sabbia al vento, alle quali Tom risponde con un risolino che mi sa tanto di presa in giro e con una maestria degna di Houdinì, estrae le due foto incriminate passandole a Lisa che le guarda trattenendo una risata.

Ma porca miseria, la mia famiglia e i miei amici si sono di sicuro coalizzati contro di me per farmi fare delle teatrali figure di m...

La prima foto ritrae me e Tom giovanissimi e io con i capelli lunghissimi che mi coprono gli occhi ho l'aspetto di un tossico con quella sigaretta stretta tra le labbra mentre la seconda immagine, relativamente più recente è stata scattata nel 2007 quando girammo il primo film di Twilight.

In questa foto ci siamo io, Tom e Kristen e siamo stati ripresi mentre eravamo in un pub di Los Angeles.

Io sono vestito con una magliettina bianca con le mezze maniche e il mio berretto porta fortuna, Tom con il suo adorato cappellino con la firma del suo amato giocatore di baseball Derek Jeter mentre Kris sfoggia una maglietta di un improponibile colore arancione e una faccia sbattuta e stanca.

Ma dico io, come diavolo si fa a portarsi dietro quelle oscenità come se fossero delle reliquie, per mostrarle a tutti quelli che le richiedono?

Questa è cattiveria pura e mia sorella pagherà per averlo invitato a tirarle fuori.

Dopo aver preso il caffè finalmente il traditore leva le tende e dopo esserci abbracciati, ci diamo appuntamento alla prima di Breaking dawn che avverrà a novembre.

Dopo che ho chiuso la porta, ritorno in sala e vedo Lisa che sbadiglia mettendosi una mano sulla bocca.

Povero tesoro! Deve essere stanca per il viaggio e per tutte le emozioni di questa giornata.

Mi avvicino lentamente e mi siedo accanto a lei, che automaticamente appoggia la testa sulla mia spalla.

Io l'abbraccio stretta e mi beo del suo calore e del suo profumo che arriva profondo alle mie narici.

Mi sento felice veramente e non farei a cambio di questo momento per niente al mondo; tenere stretta tra le braccia la persona che ami, equivale a possedere il tesoro più prezioso esistente sulla faccia della terra.

Qualche minuto dopo, davanti a me arriva mia sorella Victoria che attirando la mia attenzione, mi dice: " Rob, guarda che Lisa si è addormentata!".

Io la fisso e mi accorgo che in effetti la mia piccola è crollata quindi chiedo a Vic quale stanza le hanno preparato e lei mi dice: " Quella accanto alla tua!".

Io annuisco ringraziandola e con una complicata manovra per evitare di svegliarla la prendo in braccio portandola al piano di sopra, seguito da mia sorella.

Giunti davanti alla porta Vic mi apre l'uscio e dopo il mio ingresso si eclissa in silenzio; io poggio delicatamente Lisa sul letto e rimango fermo ad osservarla.

Sembra una bambina che ha bisogno di cure e di attenzioni e sono pronto a dargliele per tutta la mia vita.

Lentamente la copro con il lenzuolo e dopo averle dato un leggero bacio sulla fronte, esco dalla stanza lasciandola dormire.

Poi scendo giù in soggiorno dove trovo solo i miei genitori che stanno parlando della serata.

Non appena mia madre mi vede, mi abbraccia e mi dice: " Oh Robert, non sai quanto mi hai fatto felice portandola qui!

Quella ragazza mi è sempre rimasta nel cuore e ora sapere che è diventata la tua fidanzata mi riempie di gioia!".

Le sorrido ringraziandola poi saluto tutti e due e mi dirigo nella mia stanza, perchè anche se sento l'adrenalina a mille comincio ad avvertire la stanchezza raggiungermi a grandi passi e se penso alla giornata di domani sento già il desiderio di crollare tra le braccia di Morfeo.

L'indomani mattina apro gli occhi, infastidito da un raggio di sole che entra dalla finestra e per un attimo non riesco ad orientarmi.

Poi i ricordi mi raggiungono improvvisi e mi alzo di botto dal letto diretto nel mio bagno per farmi una doccia veloce, ansioso di rivedere la mia piccolina.

Chissà se il mio dolcissimo tesoro sta ancora dormendo? Mi piacerebbe sfiorarla con un bacio e vedere i suoi bellissimi occhi aprirsi davanti a me mentre un sorriso stupendo le illumina il viso.

Non appena sono pronto, mi fiondo fuori dalla mia stanza e in due passi sono davanti alla porta della sua camera.

Cercando di non fare troppo rumore apro l'uscio e butto uno sguardo al suo letto ma con mio grande disappunto vedo che, non solo è vuoto ma anche che è già stato rifatto.

Ma allora dov'è il mio amore? Mentre mi passo confuso una mano tra i capelli, sento delle voci e delle risate provenire dalla cucina e velocemente scendo al piano di sotto.

Quando apro la porta vedo la mia Lisa che sta preparando la colazione mentre ride e scherza con mia madre.

Sento un calore proprio al centro del petto e comprendo che osservare quella scena mi scalda il cuore all'inverosimile.

Mia madre non è mai stata molto espansiva con le altre mie ragazze mentre se la guardo parlare con Lisa, mi accorgo che sprizza gioia da tutti i pori.

Sogghigno leggermente ma il piccolo verso che faccio è sufficiente a farmi sentire da Lisa che si gira verso la porta e non appena si accorge della mia presenza, poggia le tazze sul tavolo volando tra le mie braccia mentre il suo splendido sorriso le illumina il volto.

Per la miseria quanto amo questa donna! Solo a tenerla stretta mi sento completo.

Quando ci stacchiamo dal nostro abbraccio, ci guardiamo negli occhi poi la mia piccola mi dice: " Amore, scusami se ieri mi sono addormentata come un pesce lesso! Ma mi hai portata tu a letto?".

Io le sorrido rassicurante poi le rispondo: " Si tesoro, ti ho messa io a letto ma mi ha aiutato Vic e comunque non ti devi scusare se ti sei addormentata; d'altronde era normale che succedesse dopo tutte le emozioni che hai provato!".

Lei annuisce con un sorriso poi mi prende per mano e mi trascina dentro la cucina; giunto lì, saluto mia madre e Lisa mi versa una bella e calda tazza di caffè, che riesce a svegliarmi del tutto.

Quando finiamo la colazione mi rivolgo al mio tesoro e le dico: " Allora piccola, sei pronta per una full immersion nell'atmosfera londinese?".

Lei mi sorride e annuisce poi tornando seria, mi chiede: " Amore, ma sei sicuro di poter girare con me per la città? Se ci sono dei paparazzi ci scatteranno delle foto e tu potresti finire nei casini!".

Io le accarezzo dolcemente il viso poi le dico: " Sta tranquilla tesoro! Questa è la mia città e qui posso girare libero con un passero quindi niente storie e vai a prepararti!".

" Agli ordini, mio capitano!" dice lei facendomi il saluto militare e dopo due secondi schizza in camera a mettersi le scarpe.

Quando mi raggiunge le dico: " Forza Lisa Martini, che la mia Londra ti aspetta!".

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** La mia Londra vista da me ***


Ciao ragazze oggi facciamo un bel giro per Londra in compagnia di Robert e Lisa, immergendoci nella magia di questa splendida città e nel marasma dei loro sentimenti.

Tante grazie come sempre ciao Lorian.

 

Capitolo 13 - La mia Londra vista da me

POV LISA

Non appena usciamo all'aperto, inspiro profondamente quindi stringo forte la mano di Robert che mi sorride.

Poi mi guardo intorno mettendomi ad osservare Barnes che è un quartiere meraviglioso posto nella zona sud-ovest di Londra.

I ricordi di quei tre favolosi mesi mi riassalgono veloci e mi sembra di essere sempre stata qui senza che questi anni siano passati.

La cosa bella è che nonostante io sia vissuta più che bene a Milano, mi ritrovavo a volte ad immaginare questo favoloso paesaggio e tutte le bellezze naturalistiche ed artistiche che ti offre.

Nel quartiere si trovano numerosi edifici del XVIII e del XIX secolo ma è sopratutto noto per la presenza di un meraviglioso e romantico stagno.

Io e Robert mano nella mano c'incamminiamo per la strada e quando arriviamo in Lonsdale Road, il mio tesoro mi mostra la scuola maschile St Paul's, una scuola pubblica dei giovani rampolli della buona borghesia inglese facendomi scoppiare a ridere mentre si atteggia a nobiluomo spocchioso.

Vedo i suoi occhi illuminarsi come stelle quando giungiamo in Church Road, dove mi indica la sede dei celebri Olympic Studios.                                                                                                                                      

Mi racconta con enfasi, che in questi studi di registrazione hanno inciso le loro canzoni molti artisti famosi, tra cui i Beatles,  i Rolling Stones, i Pink Floyd, i Queen e anche Lucio Battisti.                                                                                                          

E' quasi con rammarico che lo vedo allontanarsi da quel tempio della musica mentre mi sussurra: 

" Chissà che un giorno anche io non riesca ad inciderci qualcosa!".

Continuiamo la nostra passeggiata per Barnes, intervallata dalle varie volte in cui Rob si ferma a salutare le persone che lo conoscono.

Per fortuna non si sono visti ancora dei paparazzi e chi l'ha fermato non gli ha chiesto chi sono: non so cosa dovrei rispondere anche se sono sincera, sarei curiosa di sapere cosa risponderebbe lui.

La mia curiosità viene soddisfatta pochi minuti dopo, quando un'adorabile vecchietta si avvicina al mio amore chiamandolo: " Robert!" e quando lui si gira, noto un sorriso sereno aleggiare nei suoi occhi.

Si allontana da me per avvicinarsi a quella canuta donna e serrarla in un caldo abbraccio che mi scalda il cuore, che si era improvvisamente raggelato quando lui mi aveva lasciata.

Dannazione devo cercare di controllare le mie emozioni perchè se, come dice lui qui a Londra può girare indisturbato con me al suo fianco, lo stesso non accadrà a Los Angeles e devo preparare il mio cuore alle dolorose delusioni che verranno.

Dopo qualche secondo, Robert si accorge che non sono vicino a lui ed interrompendo la sua chiacchierata con quell'adorabile vecchina si avvicina a me, con un espressione interrogativa sul volto.

Non mi chiede niente però mi tira con lui verso la sua interlocutrice che è rimasta a bordo della strada a fissarci e quando arriviamo lì davanti, lei gli chiede: " Robert, chi è questa bellissima ragazza?".

Io istintivamente socchiudo gli occhi e mi mordo leggermente il labbro inferiore aspettandomi un gelido no comment, che però non arriva anzi.

La sua risposta, che mi scalda l'anima è: " Questa è la donna del mio cuore!".

Sento scoppiare il petto di felicità e vorrei gettargli le braccia al collo e riempirlo di baci ma forse lui non apprezzerebbe questo slancio affettuoso quindi mi limito a guardarlo con un luminoso sorriso che lui ricambia velocemente.

L'anziana donna mi sorride poi dice: " Complimenti Robert, finalmente hai fatto un ottima scelta! Non come quella che appare con te sui giornali.

Per carità quella ragazza è bellissima e dolce ma non ce la vedo accanto a te mentre lei sembra nata per essere al tuo fianco!".

Sono senza parole, sopratutto quando vedo Robert annuire convinto mentre sorride poi dopo aver salutato la donna, ci avviamo nuovamente per la strada.

Dopo pochi minuti di silenzio, Robert mi dice: " Quella era Henriette, la nonna di Tom ed è come se fosse mia nonna! Sono cresciuto con lei ed è veramente adorabile!" poi dopo un attimo di pausa sfoggiando un broncio favoloso, mi dice: " Comunque mi aspettavo un pò più di partecipazione da parte tua alle mie parole e non solo un bellissimo sorriso!".

Lo ammetto in questo momento devo avere la faccia da pesce lesso, perchè la mia bocca che si è spalancata di botto, boccheggia in cerca di aria.

Quando mi riprendo gli rispondo: " Non hai neppure la più pallida idea di cosa volevo farti in quel momento e forse è meglio che io taccia.

Ti assicuro che il mio pensiero più casto mi vedeva ricoprirti di baci!". "                                                        

Perchè non l'hai fatto allora?" mi chiede lui sconvolgendomi nuovamente e a fatica, dico: " Non l'ho fatto, perchè credo che sia meglio che cominci fin da ora ad abituarmi a come invece dovrò nascondermi a Los Angeles.

Come hai detto tu stamattina questa città è casa tua, così come lo è Los Angeles ma le due cose sono diverse.

Questi luoghi ti hanno visto nascere e crescere mentre la città degli angeli, ti ha visto arrivarci da divo del cinema.

Per loro tu sei e rimarrai il fidanzato di Kristen Stewart e io sarei solo la pietra nella scarpa di molti e devo essere sincera, anche se so che io stessa ho accettato di seguirti, sono pienamente consapevole che sarà davvero difficile controllare le mie emozioni quindi preferisco cominciare già da adesso!".

Rob mi guarda con serio poi mi afferra la mano e risponde: " Amore, so che sarà dura ma vedrai che insieme ce la faremo e ora bando ai sentimentalismi altrimenti non riusciamo a vedere nulla di quello che voglio mostrarti.

Per questi due giorni avrai il grandissimo onore di avere come guida il famosissimo attore Robert Pattinson e se io fossi in te, ne approfitterei spudoratamente!".

Io scoppio a ridere dandogli un bacio poi ricominciamo a camminare e Robert s'immedesima perfettamente nella parte della guida turistica spiegandomi che Barnes è un quartiere situato in un’ansa del Tamigi, con delle viste eccezionali e l'accesso al Barnes Commons, un parco naturale di quasi 50 ettari di verde, foresta e stagni.

Mi dice che il parco ospita anche il Wildfowl and Wetlands Trust - London Wetlands Center, un importante rifugio zoologico e sito di conservazione ecologica in ambiente urbano.

Poco dopo arriviamo alla fermata della metropolitana di Hammersmith & City e dopo aver preso la vettura, in una ventina di minuti giungiamo nel cuore di Londra.

Dopo essere scesi alla fermata di Westminster saliamo in superficie e devo mio malgrado spalancare la bocca quando mi ritrovo davanti all'imponenza del grandissimo palazzo di Westminster, conosciuto anche come House of

Parliament dal quale troneggia il mitico Big Ben.

Robert mi spiega: “ Qui hanno sede le due camere del Parlamento del Regno Unito.                                

Come vedi si trova sulla riva settentrionale del Tamigi, nella City of Westminster.                                             

La parte più antica del palazzo è ancora esistente e risale agli inizi dell’anno 1000.  Era stato costruito come residenza reale ma nessun re vi ha più vissuto dal sedicesimo secolo.                 

Nel 1834 fu ricostruito, dopo essere stato interamente distrutto da un incendio.”                               

Continuando a passeggiare mano nella mano nel distretto di Westminster, arriviamo davanti alla torre del Big Ben e Rob mi dice che quello è il nome della campana maggiore della torre del palazzo e inoltre che la campana posta al suo interno pesa più di 13 tonnellate.                                                                                     

Poi proseguendo a ovest del palazzo ci troviamo davanti all'abbazia di Westminster e Robert con un grande sorriso mi sussurra ad un orecchio che quella chiesa in stile gotico, era la sede delle incoronazioni e delle sepolture dei monarchi britannici.

Mi fa strano avere un divo del cinema come Cicerone ma ovviamente la cosa più strana è sapere che questo Cicerone è l'uomo della mia vita.

Robert mi chiede se ho voglia di camminare e quando gli dico di si, lui mi propone di fare una passeggiata lungo le rive del Tamigi.

In silenzio cominciamo questa passeggiata e mentre ognuno è perso nei propri pensieri mi accorgo di numerose persone che fanno jogging, camminano con i loro cani o fanno veri e propri pic-nic sugli spazi verdi.
All'improvviso mi fermo e con la voce tremante gli chiedo: " Robert amore, che hai?" e lui mi fissa come se mi stesse studiando.

Ho il sacro terrore che si sia pentito di mettersi con me, consapevole di tutti i casini nel quale si sta per infilare ma lui mi sciocca, dicendomi: " Ho paura che tu ti sia pentita di essere la mia ragazza!".

I nostri pensieri hanno viaggiato sulla stessa lunghezza d'onda e questa cosa del tutto inattesa mi sciocca da morire, comunque cercando di chiudere la bocca che mi era spalancata, gli rispondo:

" Come puoi solo pensarlo? Robert tu sei la mia vita e non posso realmente immaginare la mia esistenza senza di te.

La mia paura era esattamente la stessa che hai tu ma con la sola differenza che pensavo fossi tu ad essertene pentito!".

Lui mi afferra per le spalle e mi spinge verso il tronco di un albero, gettandosi poi sulle mie labbra in un bacio duro, esigente e voglioso.

Quando ci stacchiamo ansimanti, lui fissandomi negli occhi, mi dice: " Questo non succederà mai Lisa, perchè tu mi sei entrata sotto la pelle, scorri nelle vene insieme al mio sangue e ti sento dentro la mia testa in ogni istante.

E' stato così mentre ti sognavo ed è così ora che ti stringo tra le mie braccia; l'ultima cosa che farei

al mondo è lasciarti, perchè quel giorno smetterei di vivere, nell'esatto istante in cui ti chiuderesti la porta alle spalle.

Sono però pronto a rinunciare a te, se tu ritieni che sia troppo complicato essere la ragazza di uno come me!

Quella che dovrà sopportare il peso più grande in questa storia, sei tu ed io vorrei veramente esserti di aiuto ma non posso e questo mi fa infuriare.

Vorrei essere libero di camminare con te alla luce del sole come stiamo facendo ora, in ogni parte del globo terrestre e vorrei correre nella prima chiesa disponibile e sposarci, anche se in gran segreto.

La mia vita è un gran casino e il solo pensiero che ci sto trascinando dentro anche te, mi fa provare schifo per me stesso.

Forse dovrei veramente lasciarti libera di vivere la tua vita e venirti a cercare fra un anno e mezzo ma la paura che tu nel frattempo possa incontrare qualcun'altro che prenda il mio posto nel tuo cuore, mi fa desistere da questo mostruoso intento.

La verità è che sono un maledetto egoista che pensa per prima cosa al suo equilibrio, quindi voglio che tu rifletta bene su quello che comporta scegliere di percorrere la mia strada, desidero che ne valuti tutte le conseguenze e che poi tu mi dica che cosa hai deciso e io ti giuro che accetterò qualunque cosa che sceglierai, anche se mi farà male!".

Mentre lui faceva quel lunghissimo discorso, io ho provato ad immaginare la mia vita senza di lui e francamente proprio non riesco a vedermi da sola quindi con un sorriso gli dico: " Robert, mai e poi mai al mondo io rinuncerei a te, perchè tu sei parte di me quindi non pensare più di essere un egoista perchè se tu lo sei, vuol dire che lo sono anche io!".

Rob mi stordisce con il più bel sorriso che riesce a stampare sul suo viso poi mi abbraccia stretta.

Mi stringe talmente forte che quasi non riesco a respirare ma per niente al mondo mi lamenterei, neppure se dovessi diventare cianotica.

Quando si stacca da me Robert mi sussurra ad un orecchio: " Ti amo tesoro mio!" poi aggiunge:

" Senti che ne dici di riprendere la nostra passeggiata altrimenti non riuscirai per davvero a vedere niente!".

Io annuisco con un sorriso e dopo avermi presa per mano lui mi tira a se, abbracciandomi stretta.

Lentamente ricominciamo a camminare lungo la sponda del Tamigi e mi accorgo subito che sulla riva opposta troneggia immenso il London Eye, che con i suoi 135 metri di altezza è la seconda ruota panoramica al mondo.

Robert vede i miei occhi brillare e facendomi una carezza con il dorso della mano mi sussurra:

" Domani ti porterò a fare un giro là sopra!" e io gli salto al collo abbracciandolo stretto e urlando

un grazie stratosferico.

Lui scoppia a ridere poi dice: " Ecco, è così che ti voglio piccola!" e io annuisco felice.

Attraversando la passerella di Hungerfold arriviamo direttamente a Trafalgar Square ed alle zone turistiche di Covent Garden e di Picadilly Circus.

Poi costeggiando il Tamigi arriviamo al Millenium Bridge; guardandolo Robert mi dice: " Fu aperto al pubblico il 10 giugno del 2000 ma inaspettate vibrazioni costrinsero i loro costruttori a chiuderlo già due giorni dopo.

Tra i londinesi si scatenò una grande critica e fu considerato da parte dell'opinione pubblica, un fallimento.

A causa di queste oscillazioni il ponte si guadagnò l'appellativo di Wobbly Bridge e cioè ponte

instabile.

Un ordinanza governativa obbligò i loro realizzatori a chiuderlo, per risolvere i problemi esistenti e loro dopo diversi controlli, lo riaprirono il 22 febbraio 2002 e da allora non ha più dato problemi!".

All'improvviso il mio stomaco comincia a rumoreggiare e devo ammettere, sotto lo sguardo divertito di Robert di essere stanca oltre che affamata quindi lui accarezzandomi dolcemente, mi propone di arrivare al London Bridge per poi proseguire per il Borough market, dove potremo  pranzare scegliendo il piatto che più ci gusta da una delle tante bancarelle enogastronomiche!

Il mio stomaco urlante approva in pieno, quindi circa venti minuti dopo ci troviamo immersi in un atmosfera favolosa.

Robert con un sorriso, mi dice: " E' uno dei più grandi mercati alimentari della città e si estende

sotto e attorno agli archi della ferrovia del London Bridge.                                                                                             

È il paradiso dei buongustai, che qui trovano prodotti di alta qualità e cibo artigianale proveniente da tutta la Gran Bretagna e dal continente."

Quando finalmente ci sediamo per mangiare tiro un leggerissimo respiro di sollievo ma Robert se ne accorge e sogghignando mi dice: " Amore scusami, non ho pensato al fatto che ti potessi stancare.

Senti facciamo una cosa! Dopo aver finito, ti porto a vedere il Tower Bridge e la Tower of London mentre il rimanente giro turistico lo faremo domani, va bene?".

Io annuisco ringraziandolo sottovoce e in silenzio cominciamo a mangiare.

Quando finiamo di pranzare, un pò più riposata lo seguo fino al Tower brigde e giunti lì Robert mi dice:  “ Il ponte fu terminato nel 1894 ed era alto 40 metri e largo 60 e divenne in breve tempo uno dei simboli della capitale britannica.                                                                                                                                

Le sue torri, con le guglie e le passerelle di collegamento, sostengono il meccanismo che solleva il ponte durante il passaggio di grandi navi e in occasioni speciali.                                                                          

Nel suo periodo di massimo splendore veniva aperto fino a cinque volte al giorno.                      

Quando il passaggio coperto è aperto al pubblico, offre una magnifica vista sul fiume Tamigi specialmente per chi affronta i quasi 300 gradini per raggiungere la cima delle torri.                                 

Tutta questa meraviglia è un’opera di ingegneria vittoriana.”                                                                  

Rimango senza parole ad osservare l'imponenza di quella costruzione e quando Robert mi tira verso di se per incamminarci verso la Tower of London, mi sento tanto una dama del settecento che passeggia con il suo fidanzato.

Rob mi spiega che quella meraviglia è un complesso costruito nel medioevo, che è composto da diversi edifici fortificati e che anch’essa era annoverata fra i patrimoni dell'umanità dell'Unesco dal 1988.

Giunti qui ci dirigiamo alla Tower hill che è la fermata della metropolitana più vicina e ci dirigiamo verso casa dove finalmente potrò riposare.

Sono felice di questo giro ma sono anche notevolmente esausta e poi voglio stare un pò con la famiglia di Robert e ovviamente con lui.

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Quattro pazzi in giro per Milano ***


Bene ragazze come mi ha giustamente fatto notare DarkViolet92 si rimasti all'oscuro di cosa sia capitato alle altre due coppie della storia quindi ho deciso di lasciare i due piccioncini tranquilli a viaggiare e di occuparmi di Kellan, Erica, Jackson e Lucia per vedere come va tra di loro e che cosa combinano.

Quindi oggi e nei prossimi capitoli parleremo un pò di loro.

Grazie come sempre del vostro tempo che sprecate leggendo la mia storia e delle recensioni che mi lasciate. Baci Lorian

 

Capitolo 14 - Quattro pazzi in giro per Milano

POV KELLAN

Quando l'aereo che porta a bordo i nostri amici scompare all'orizzonte, la nostra attenzione viene attirata da un lieve singhiozzo e girandoci tutti e quattro all'unisono, vediamo le lacrime silenziose scendere sulle guance di Sabrina.

In un lampo sia Erica che Lucia le accorrono a fianco stringendola forte in un abbraccio consolatore, lasciando me e Jackson nell'imbarazzo più totale.

Io e il mio amico non sappiamo realmente come comportarci; è come se la partenza di Robert e Lisa, ci avesse azzerato la capacità di ragionare liberamente.

Comprendo perfettamente le sensazioni che sta provando in quel momento quella santa donna e vorrei davvero avere la soluzione per i suoi problemi ma porca miseria, la mia sfera pensante è completamente annientata.

Per noi le cose non cambieranno poi tanto; infatti fra due giorni io e Jackson faremo ritorno a Los Angeles in compagnia delle nostre fidanzate, mentre per Sabrina sarà tutto diverso.

Lei in un colpo solo, perderà tre ragazze che fino ad ora ha considerato come sue figlie e rimarrà qui a Milano da sola.

Vorrei trovare le parole giuste da dire ma non sono mai stato bravo a consolare le persone e se devo essere sincero non mi sono mai trovato nella situazione di doverlo fare.

Eppure adesso vorrei davvero poter dire anche una cavolata che servisse a far stemperare il clima gelido che è sceso tra di noi.

Mi giro verso Jackson nella vana speranza che almeno lui sappia

cosa dire ma mi basta un occhiata per capire che siamo entrambi sulla stessa barca che si sta

trasformando via, via nella perfetta fotocopia del Titanic con tanto di relativo blocco di ghiaccio.

L'iceberg contro il quale io e Jackson impattiamo violentemente è composto dallo scoramento e

dalla tristezza di Sabrina, Erica e Lucia che si stanno facendo forza stringendosi tra di loro.

Quando si tratta di sentimenti, non ci vuole una laurea in psicologia ad ammettere che le donne sono più ferrate in materia.

Noi uomini davanti a questi argomenti pressoché sconosciuti, anneghiamo in una tazzina di caffè.

Non appena Sabrina riesce a calmare i suoi singhiozzi, Erica e Lucia si staccano da lei asciugandosi meccanicamente gli occhi poi tutte e tre si voltano verso di noi ed io all'improvviso mi sento come se fossi un maledetto pennuto, preso sotto mira da un fucile di alta precisione.

Credo che anche per Jackson sia così; infatti pur non guardandolo sento che emette un singulto di nervoso che quasi, quasi mi farebbe scoppiare a ridere se non sapessi di darmi la zappa sui piedi da solo.

Mi volto verso di lui e vedo che in quel momento sfoggia un espressione che deve essere uguale alla mia: completamente e assurdamente basita.

Erica e Lucia ci guardano serie e con un evidente sguardo di disapprovazione ed io sento un rivolo di sudore gelido scendermi lungo la schiena.

Robert porca miseria ritorna indietro, fratello! Non lasciarci con queste virago in cerca di vendetta.

Quando sento che il mio cuore minaccia di farmi ciao, ciao con la manina sento Sabrina dire: " Ora basta ragazze, credo che li abbiate spaventati a sufficienza!".

Perchè ho la fottuta sensazione che queste rappresentanti del gentil sesso, ci abbiamo preso bellamente per il fondoschiena?

E la situazione peggiora di netto quando quelle tre fissandoci, scoppiano a ridere senza ritegno.

Io e Jackson mettiamo simultaneamente le mani sui fianchi, esibendo un espressione truce che invece di farle spaventare, le fa scoppiare a ridere ancora di più.

Non capisco! Con mio padre funzionava sempre; quando lui e mia madre litigavano bastava che mio padre assumesse quella posizione da " questa è casa mia e qui comando io" per fare diventare la sua mogliettina tenera come un gattino che fa le fusa.

Ma temo che con Erica non sarà così e credo che la stessa cosa avverrà per Jackson con Lucia.

Quelle due sono pericolose prese sia separatamente che in coppia e sono quasi certo che non ci

saranno per noi, frasi tenere da cioccolatini.

Io e il mio compare ci guardiamo e ci diamo una pacca sulle spalle in segno di solidarietà, perchè abbiamo compreso che quelle due fate, ci faranno tremare parecchio i polsi.

Eh si l'emancipazione della donna ha fatto parecchi danni e temo che io e Jackson saremo le prossime vittime.

Comprendendoci con uno sguardo, io e il mio amico ci giriamo lasciandoci alle spalle quegli esemplari sghignazzanti e lentamente, come condannati al patibolo ci avviamo verso le macchine.

Sentiamo ancora come un eco lontano le risate delle nostre ragazze e Jackson a bassa voce mi dice: " Fratello, ho la vaga impressione che per noi i problemi siano appena cominciati!" e io non posso fare altro che assentire desolato.

Dopo circa venti minuti saliamo nella macchina di Lucia per dirigerci verso Milano mentre Sabrina prende l'auto di Lisa per riportarla a casa.

Io e Jackson abbiamo deciso di comune accordo di fare buon viso a cattivo gioco, tanto non credo serva a nulla tenere il muso.

Le nostre principesse sono toste e in realtà questo non può che farci piacere.

L'ultima cosa che volevo per me era proprio avere al mio fianco la classica bambolina, pronta a dire sempre di si a tutto quello che gli proponevo.

Mi stuzzica da morire, stare con qualcuno che mi stimola in continuazione.

Dopo aver superato un'infinità di macchine e camion che sembrano essersi dati appuntamento lì, finalmente vediamo la barriera dell'autostrada e Lucia prendendo la parola, dice: " Ragazzi che cosa volete fare?".

Io e Jackson ci guardiamo confusi poi in coro le chiediamo: " In che senso? " e lei dopo averci sorriso ci risponde: " Nel senso che siamo in estate e abbiamo la fortuna dalla nostra, visto che in questo periodo le giornate sono molto più lunghe.

Quindi nonostante siano quasi le 19.30, c'è ancora molta luce perciò, ci chiedevamo cosa voleste fare.

Volete tornare in albergo oppure vi va di fare un giro per la città?".

A rispondere per noi è Jackson che dopo avermi sorriso e fatto l'occhiolino, dice: " Ah no! Vogliamo andare in giro, non tornare di certo in albergo!

Purtroppo come già sapete abbiamo solo due giorni, dato che a Los Angeles ci aspettano per le riprese di Breaking dawn quindi mi sembra il minimo sfruttare ogni singolo istante, per poter vedere dei posti diversi.

Io e Kellan vogliamo fare i turisti con tanto di macchina fotografica al collo, bermuda e ciabattine quindi possiamo cominciare anche subito!".

Erica e Lucia si guardano negli occhi perplesse poi scoppiano a ridere di botto.

Io confuso attiro la loro attenzione, chiedendo: " Beh che c'è da ridere? " e Erica facendo fatica tra

una risata e l'altra, risponde: " No, niente e che cercavamo di immaginarvi con i bermuda fiorati, le

ciabattine infradito, le camicie hawaiane e la macchina fotografica al collo e tutto l'insieme era davvero esilerante!".

Finito di dire quelle parole entrambe riscoppiano a ridere, tenendosi forte la pancia.

Io e Jackson le fissiamo poi ci guardiamo, ognuno figurandoci l'altro vestito in quel modo e dopo pochi secondi, anche noi ci uniamo alle risate convulse delle ragazze.

Dal di fuori, chi ci vede penserà di sicuro che siamo quattro pazzi ma francamente in questo momento non ce ne frega proprio niente.

Non mi sono mai divertito tanto in vita mia e credo che la stessa cosa valga per Jackson e se devo essere sincero ogni istante di più, non mi pento di aver accompagnato Robert qui da Lisa.

Dopo aver parcheggiato la macchina sotto casa di Erica, ci dirigiamo verso l'ingresso della metropolitana e scendiamo di sotto.

Le nostre ragazze si avviano verso l'edicola e acquistano dei biglietti poi una volta oltrepassati i tornelli d'ingresso, Lucia ci dice: " Allora io direi di dirigerci direttamente nel cuore pulsante di Milano, là dove splende il suo simbolo e cioè in piazza del Duomo.

Da lì potremo visitare la galleria di Vittorio Emanuele e piazza della Scala, che ne dite?".

Erica annuisce in silenzio così come faccio io mentre Jackson scoccandole un dolce bacio sulle labbra, le sussurra: " Siamo in mano vostra!".

Erica a quel punto fissandomi mi chiede: " Ma voi potete girare liberamente? Cioè voglio dire se ci saranno dei fotografi come vi comporterete?".

Con la coda dell'occhio vedo Jackson che sorride e lo stesso faccio io.

La mia piccola non può sapere che io e il mio amico abbiamo già parlato di questa eventualità e siamo giunti alla stessa conclusione.                                                                                                             Conclusione che ora mi accingo a comunicare alla mia principessa e alla sua amica: " Se caso mai dovessimo incontrare dei giornalisti... gli chiederemo di scattarci delle bellissime foto ricordo con le nostre fidanzate!".

Erica spalanca gli occhi e mentre mi stringe impercettibilmente la mano, Lucia ci chiede: " Ma siete sicuri? Voglio dire, se i paparazzi ci faranno delle fotografie la cosa diventerà ufficiale!".

Jackson accarezza lentamente la guancia di Lucia, prima di risponderle: " Ed è proprio quello che vogliamo.

Noi a differenza di Robert, non abbiamo nessun legame che ci obbliga a fingerci accoppiati ed essendo single, siamo liberi di trovarci delle fidanzate e dichiarare al mondo intero quanto le amiamo.

Prima si saprà la cosa e meglio sarà ma forse siete voi che non volete ufficializzare la nostra relazione!".

Sento un inspiegabile brivido gelido scendermi lungo la schiena, non appena Jackson pronuncia quella frase.

Se le ragazze ammettessero di non voler ufficializzare il nostro legame sarebbe come se ponessero dei paletti alla nostra storia e questo, devo essere sincero mi fa male.

Fissiamo Erica e Lucia con un senso di ansia crescente in attesa della loro risposta e mi sorprendo quando la mia piccola si getta tra le mie braccia, donandomi un caldissimo bacio al quale non

riesco a non rispondere.

Quando mi stacco da quelle invitanti labbra, Erica fissandomi negli occhi mi dice: " Signor Lutz, la

sua fidanzata è pronta ad uscire allo scoperto!".

L'abbraccio stretta al colmo della felicità poi entrambi ci voltiamo verso Lucia, che ancora non ha parlato.

Vedo Jackson in uno stato di tensione e mi sento male per lui, perchè fino a due secondi fa mi trovavo anche io nella stessa situazione e comprendo che deve sentirsi proprio da schifo.

Dopo quello che sembra un infinito silenzio, Lucia gli sorride timidamente prima di dirgli: " Sono davvero onorata di essere la ragazza di Monroe Jackson Rathbone V e non vedo l'ora che il mondo intero lo sappia ma non sono felice perchè sono la fidanzata di un attore famoso ma perchè sono la tua.

Quindi mi auguro proprio di incontrarli questi paparazzi!".

Jackson sospira forte, per gettare fuori tutta la tensione accumulata poi l'afferra per un braccio e prima di stringerla forte a se, mormora: " Donna, tu mi vuoi morto!".

Io ed Erica ridacchiamo alla sua battuta mentre Lucia sorridendo, gli risponde: " Non potrei mai volerlo.

Sei entrato nella mia vita come un ciclone e con la stessa potenza, hai spazzato via tutte le convinzioni che si erano ancorate nel mio cervello.

Ora sono indifesa, la mia unica certezza sei tu e se dovessi sparire dalla mia vita, credo che non avrei neppure più la forza di respirare!".

Jackson guarda Lucia con gli occhi spalancati poi si avvicina a lei e la bacia con una passione estrema.

Io ed Erica li guardiamo soddisfatti poi per stemperare la situazione, dico: " Ma quanto zucchero, ragazzi.                                                                                                                                                                              Se continuate così mi fate venire il diabete; per quanto sia bello stare qui a vedere le vostre lingue che fanno conoscenza, io e la mia principessa vogliamo andare a vedere il Duomo quindi che ne dite di staccare le vostre labbra e decidervi ad avviarci?".

Lucia arrossisce deliziosamente mentre Jackson mi fulmina con lo sguardo poi dopo pochi secondi tutti e quattro scoppiamo a ridere.

Pochi secondi dopo arriva la vettura e non appena si spalancano le porte noi quattro saliamo.

Erica e Lucia si guardano attorno nervose e sia io che Jackson sappiamo cosa sta passando nel loro cervellino.

Per tranquillizzarle le stringiamo saldamente e loro ci ricambiano con un dolcissimo bacio.

Dopo venti minuti le porte della metropolitana si aprono sulla fermata del Duomo e noi scendiamo allegramente diretti in superficie.

Quando arriviamo nella piazza io e Jackson siamo letteralmente senza parole.

Siamo ancora lì a bocca aperta, quando Erica dice: " Bello vero? Per noi milanesi è una cosa ormai scontata ma per chi non lo vive quotidianamente, immagino che sia emozionante!

Io sono l'esperta della movida quindi non ne so molto sulla sua storia ma Lucia di sicuro si.

D'altronde è lei quella appassionata di architettura, quindi le lascio volentieri la parola!".

Noi portiamo lo sguardo verso Lucia che dopo aver fatto un buffissimo inchino di ringraziamento verso Erica, ci guarda dicendo: " Il Duomo è il simbolo di Milano, è costruito in stile gotico ed è

dedicato a Santa Maria Nascente.

Per superficie è la quarta chiesa d'Europa dopo quella di San Pietro in Vaticano, quella di Saint Paul's a Londra e la cattedrale di Siviglia.                                                                                                           E' la chiesa più grande d'Italia dopo la basilica di San Pietro e la sua effettiva costruzione iniziò nel gennaio 1387.

Che ne dite ora, vi va di entrare dentro a vederlo? Siamo fortunati perchè essendo in estate le porte vengono chiuse verso le 21, quindi direi di approfittarne."

Noi annuiamo e prendendo per mano le rispettive fidanzate ci avviamo verso l'interno.

Avvicinandoci al portone sono sempre più sconvolto e mi viene d'istinto esclamare: " Accidenti quante statue!" e Lucia guardandomi, con un sorriso mi dice: " Sono in totale 3400, di cui 2300 solo all'esterno!".

Lancio un fischio di ammirazione poi in un religioso silenzio oltrepassiamo il grandissimo portone finemente lavorato, ritrovandoci in un ambiente che ti trasmette una pace incredibile.

Ad un tratto Jackson porta il suo sguardo verso una strana costruzione in ottone e a voce bassa chiede a Lucia di che si tratti.

La sua ragazza giratasi verso il punto che le indica lui, gli risponde: " E' la meridiana del capricorno ed è composta da una striscia d'ottone incassata nel pavimento che attraversa la navata.                                                                                                                                                                                Lo strumento fu realizzato nel 1786 dagli astronomi di Brera, restaurato più volte e modificato nel 1827 in seguito al rifacimento del pavimento del Duomo!".

" Accidenti Lucia " sibilo io "sei proprio un enciclopedia vivente!" e lei alle mie parole ridacchia sotto lo sguardo fiero ed orgoglioso di Jackson.

Dopo aver fatto un giro veloce dell'interno della cattedrale usciamo nuovamente all'aperto e facendolo i rumori della città ci ripiombano fastidiosi dentro le orecchie.

Erica ci guarda poi ci chiede: " Qualcuno di voi due soffre di vertigini? " e io e Jackson non comprendendo il motivo della sua domanda ci guardiamo negli occhi poi rispondiamo di no e lei sogghignando, ci risponde: " Bene perchè oggi vi portiamo a toccare il cielo con un dito!".

Sempre più basiti la guardiamo come se avesse perso improvvisamente la ragione e lei e Lucia ridacchiando ci prendono per mano tirandoci con loro.

Dopo cinque minuti di cammino ci ritroviamo davanti ad una porta dove c'è una breve fila di persone.

Notando il nostro sguardo, Erica dice: " Niente domande ragazzi; fidatevi di noi e godetevi lo spettacolo!".

Quando arriva il nostro turno le ragazze acquistano dei biglietti e ci pilotano verso un ascensore che quando si mette in moto ci porta su molto lentamente.

Non appena si aprono le porte ci troviamo con nostra immensa meraviglia, sulla fiancata del Duomo e lentamente passiamo attraverso vari terrazzamenti fino ad arrivare ad una piccola scala.

Salendola ci ritroviamo sul tetto del Duomo e da lì riusciamo a godere di una vista della città a dir poco fantastica e spettacolare.

Sento l'aria abbandonare i miei polmoni e lentamente mi giro alzando gli occhi verso il cielo.

Così facendo i miei occhi si posano sulla Madonnina che troneggia in alto.

E' bellissima e mi trasmette un emozione unica e profonda; Lucia si avvicina a me e a Jackson e con un sorriso ci dice: " Da qui vi sembra piccola ma le sue dimensione sono veramente ragguardevoli.

Infatti misura poco più di 4 metri ed è interamente rivestita da una filigrana d'oro puro.

E' l'effettivo simbolo di Milano ed è stata posta lì per proteggere la città intera!".

In questo luogo meraviglioso mi sento in pace con il mondo e ho veramente la sensazione di poter toccare il cielo con un dito.

Sopraffatto dalle emozioni afferro la mano di Erica e stringendogliela forte le dico: " Ti amo Erica!".

Lei mi fissa con un grande e luminoso sorriso impresso sul volto e ingoiando il groppo che le si è formato in gola, mi risponde: " Anche io Kellan; anche io ti amo tanto!".

Ecco adesso non mi manca più nulla per essere felice.

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Turisti per caso, innamorati per scelta ***


Bene tesorine care con questo capitolo vi do ufficialmente il mio saluto perchè domenica sera parto alla volta della Sicilia con mio marito e mio figlio, per delle meritate vacanze.

Sono sicura che mi mancherete, anche se credo che voi tirerete finalmente un ansito di sollievo sospirando: " Finalmente si è tolta per un pò dalle scatole!".

Comunque non mi avrete tra i piedi fino alla fine di luglio, quindi godetevi questo capitolo e tornate a trovarmi il 28 che sarà il sabato in cui tornerò a pubblicare.

Grazie ancora del vostro affetto baci Lorian

 

Capitolo 15 - Turisti per caso, innamorati per scelta

 

POV JACKSON

Dopo essere scesi dal tetto del Duomo, Lucia ci dice: " Ragazzi che ne dite di prenderci qualcosa di fresco? Sto morendo di sete!".

Prima che possa rispondere al mio amore, quel decerebrato del mio amico, dice ghignando: " Vedi quanto pesa la cultura, Lucia? A forza di parlare ti si è seccata la gola!".

Lo fulmino con gli occhi ma il mio amore si difende da sola mollandogli una pacca sul collo mentre ghignando, dice: " Gné gné gné " poi gli fa una linguaccia e mormora: " E' tutta invidia la tua, Kell!".

Lui si gira verso di me e assumendo l'espressione da trota, mi dice: " Ehi Rathbone, tira il freno alla tua ragazza!".

Io scoppio a ridergli in faccia e lui girandosi verso Erica con lo sguardo lacrimoso, si lagna: " Piccola, almeno tu difendimi!" ma per lui non deve essere un bel momento dato che la sberla se la becca anche dalla sua fidanzata che ridendo, gli dice: " La mamma non ti ha detto di non stuzzicare il cane che dorme?". 

Kellan sbuffa contrariato, anche se un leggero sorrisino gli aleggia sulle labbra poi fissandoci tutti

alternativamente, ci dice: " Uff e che due bolle! Andiamo a prenderci questa cosa fresca da bere, che devo affogare i miei dispiaceri!" quindi si avvia allontanandosi con il passo pesante.

Io, Lucia ed Erica ci guardiamo negli occhi poi simultaneamente scoppiamo a ridere quindi gli corriamo dietro raggiungendolo e Erica gli da un grande bacio sulla guancia dicendogli: " Buono, amore!".

Lui appiccica le sue labbra in quelle della sua ragazza quindi l'abbraccia e seguito da me e Lucia, si avvia verso il grande bar che si trova sotto i portici.

Appena giungiamo lì ci accomodiamo ai tavolini e quando arriva il cameriere gli facciamo il nostro ordine.

Sia io che Lucia prendiamo una freschissima granita al limone, Kellan ne prende una alla menta mentre Erica ordina un caffè freddo shakerato.

Dopo pochi minuti il cameriere ci porta le nostre ordinazioni e il conto.

Io e Kellan paghiamo per tutti poi quando il cameriere se ne va noi e le ragazze cominciamo a parlare di Los Angeles e di quello che ci aspetta al nostro ritorno.

Lucia abbassando lievemente gli occhi, mi chiede: " Jack ma io, Erica e Lisa dove andremo ad abitare una volta giunti a Los Angeles?".

Io la guardo poi le prendo la mano e le rispondo: " La tua domanda è legittima così come la mia risposta è ovvia.

Erica vivrà con Kellan, Lisa dividerà la casa con Robert mentre tu abiterai con me, amore mio!

Per quanto mi riguarda non voglio perdere un secondo di più e credo che anche per Kellan sia lo stesso ".

Quando lo guardiamo, il mio amico afferra la mano di un Erica emozionata da morire e annuisce con un sorriso poi io riprendo a parlare: " In particolar modo Robert non rinuncerà a condividere la sua quotidianità con Lisa, dato che giunti lì non potranno vivere alla luce del sole quindi non rinuncerebbe mai a stare con lei almeno la sera e la notte.

Io voglio viverti ogni istante della mia giornata e voglio averti sempre al mio fianco.

So che sembra assurdo dirti questo ma mi sei entrata dentro e non posso fare a meno di te!".

Una lacrima traditrice scivola lenta sulla guancia di Lucia e io velocemente, gliela asciugo con un bacio e in quel momento accade quello che le ragazze più temevano.

Un flash ci acceca violento e Erica e Lucia sobbalzano sgranando gli occhi e cercando di allontanarsi da noi ma né io né Kellan glielo permettiamo.

Anzi ci mettiamo in posa per farci fotografare, fieri di stare con due splendide donne del genere.

Il paparazzo ci scatta altre tre foto poi si allontana sorpreso del fatto, che noi non ci siamo opposti ai suoi scatti.

Le ragazze si guardano in faccia preoccupate poi vedendoci tranquilli e sorridenti si rilassano, tornando a respirare sollevate.

Dopo aver consumato la nostra ordinazione, tutti e quattro ci alziamo e sotto lo sguardo curioso

dei presenti, usciamo diretti verso la piazza.

Intanto il cielo si è fatto buio ma l'atmosfera che regna in quella piazza è davvero magica.

Io e Kellan ci voltiamo ad ammirare la galleria di Vittorio Emanuele illuminata dalle luci poi le ragazze ci prendono per mano ed insieme entriamo dentro per ammirarla.

Con quell'illuminazione sembra di vivere in un tempo passato e Erica e Lucia ci fanno da ciceroni, parlandoci di tutti i negozi che si trovano al suo interno.

Giunti a metà, i nostri tesori ci guidano verso un punto della galleria mostrandoci un mosaico

posto sul pavimento che raffigura un toro e Erica sogghignando ci dice: " Ecco questo è il toro della galleria!"

Davanti al nostro sguardo confuso, Lucia ridacchia poi dice: " C'è un usanza che vale come per la fontana di Trevi a Roma.

Lì buttare una monetina dentro l'acqua, porta fortuna e ti fa tornare di nuovo in quella città.

Noi siamo più generosi e per il rito fortunato non facciamo spendere neppure un centesimo.

E' sufficiente che con il tacco vi posizionate sulle palle del toro e giriate su voi stessi per tre volte!".

Io e Kellan ci fissiamo con gli occhi spalancati poi il mio collega leggermente rosso in volto le dice:

" Le pa...palle? Amore, mi stai dicendo che se voglio tornare a Milano, devo fare il giro, giro tondo sulle palle di quel povero toro?".

Lei annuisce con un sorriso e io e il mio amico scoppiamo a ridere come pazzi, piegandoci in due poi però tornati seri ci apprestiamo a fare il rito e dopo averlo terminato riscoppiamo a ridere come due scemi, seguiti dalle nostre ragazze.

Riprendiamo il nostro cammino ancora sogghignando e in breve giungiamo nella piazza della Scala dove sorge il meraviglioso teatro da cui prende il nome.

Al centro della piazza c'è una statua e Lucia si affretta a dirci che raffigura Leonardo da Vinci.

Il grande teatro osservato da fuori non sembra un granché ma ho visto una volta su internet, delle foto del suo interno e devo dire che è davvero spettacolare.

Kellan provvede così come ha fatto negli altri posti a fare le foto con il suo cellulare poi Lucia prende la parola per dire: " Ragazzi ormai si è fatto buio e non credo che apprezzeremmo molto quello che ci circonda a quest'ora.

Quindi proporrei di tornare a casa e di rimandare il resto del giro, a domani; che ne dite?".

Noi annuiamo seppur a malincuore, perchè tornare a casa vuol dire anche e sopratutto separarsi dalle nostre principesse e questo ci fa stare da cani.

All'improvviso Lucia mi guarda e come se potesse leggermi dentro, mi dice: " Amore, che ne dici se accompagniamo Kellan e Erica e poi io e te ce ne andiamo a casa?".

No, fermi tutti! Ho capito bene quello che questo angelo mi ha appena detto? Voglio dire, so che il mio udito è perfetto ma francamente ora come ora non è che ci scommetterei più di tanto.

Vedendo che non le do la mia risposta, Lucia delusa si affretta ad aggiungere: " Ma se preferisci che ti accompagni in albergo non c'è problema... davvero!".

" NO! " le rispondo di fretta non curandomi del tono che ho usato che in quel momento è stato un tantinello alto, tanto da far girare dei ragazzi seduti poco più in là.

" Voglio dire... mi va bene il fatto di andare a casa, non in albergo!" concludo soddisfatto di me sentendo un moto di orgoglio sopratutto quando vedo le guance di Lucia, arrossarsi come se andassero a fuoco.

E porca miseria vorrei vedere voi; la più bella ragazza che conosco, che da quasi ventiquattro ore è la mia e sottolineo la mia ragazza, mi ha invitato ad andare a dormire a casa sua e dovrei rifiutare?

Va bene la cavalleria ma io non sono mai stato un cavaliere e sono un uomo con tutti gli ormoni perfettamente funzionanti e il testosterone che in questo momento sta facendo la ola da stadio.

A quel punto anche Erica decide di invitare Kellan a rimanere da lei e lui devo dire che accetta subito facendo una figura migliore di quella che ho fatto io.

Dopo aver deciso la nostra destinazione ci prendiamo per mano e torniamo verso la piazza del Duomo dove prendiamo la metropolitana.

Durante il tragitto nessuno dice una parola; ci limitiamo solo a rimanere abbracciati stretti.

Quando manca una fermata al nostro arrivo Lucia mi guarda e sottovoce mi dice: " Perdonami Jackson, non volevo metterti in imbarazzo!

Ti ho fatto questa richiesta, perchè non volevo separarmi da te ma se tu non te la senti, dimmelo pure.

In fondo avremo tutto il tempo per stare insieme a Los Angeles!".

Io la guardo accarezzandole il viso e a bassa voce le dico: " Amore, non pensarlo assolutamente! Se non ti ho dato subito una risposta è solo perchè non me lo aspettavo.

Insomma lo desideravo veramente, così come lo desidero ancora ma non volevo fare la figura del maniaco, proponendotelo io!".

Lei mi sorride, dandomi un leggerissimo bacio sulla punta del naso poi mi sussurra: " Non lo avrei mai pensato!".

Io la amo! L'ho già detto che amo questa donna? Si? Va beh fa lo stesso, lo ridico! Io - la - amo - da - morire!

Arrivati a destinazione saliamo in superficie e ci dirigiamo verso il portone della casa di Erica, che si trova a pochi passi dalla metropolitana.

Lì c'e parcheggiata la macchina di Lucia e dopo aver salutato i nostri amici, che si affrettano a entrare nel palazzo, ci dirigiamo per prenderla.

Dopo dieci minuti, Lucia spegne il motore e con un dito mi indica un portone, dicendo: " Ecco io abito lì!".

Io annuisco con un lieve sorriso e dopo essere usciti dalla macchina, entriamo nel portone.

Prendiamo l'ascensore senza parlare; c'è un silenzio strano tra di noi, non mi da fastidio ma mi fa pensare.

E se si è pentita? Se non vuole realmente passare la notte con me e non ha il coraggio di dirmelo?

Questi dubbi continuano a lambiccarmi nel cervello e lo fanno, fino a quando giunti alla porta di

casa sua Lucia la apre e dopo essere entrati la chiude dietro di se.

Sto per domandarle qualcosa ma lei non me ne da il tempo e pochi secondi dopo sento le sue meravigliose labbra incollarsi sulle mie.

Dio che sensazione meravigliosa, mi sembra di poter volare e vorrei che questo non finisse mai.

Quando ci separiamo, i nostri respiri son ansanti e affaticati ma non rinuncerei a questa apnea per niente al mondo.

Sono felice e mi sento per la prima volta completo! Forse dovrei dire che sono quasi completo e che lo sarò solo quando lei sarà veramente mia.

Desidero da morire fare l'amore con lei ma non voglio essere io a prendere l'iniziativa.

Per niente al mondo vorrei fare qualcosa che possa offenderla.

L'abbraccio con forza e sento il suo cuore battere all'unisono con il mio; mentre la tengo stretta a me, ho modo di guardare la stanza dove siamo che deve essere il soggiorno o la sala da pranzo.

E' molto carina e arredata con gusto e la cosa non so perchè, mi fa piacere.

Forse è il fatto che da quello che vedo io e lei abbiamo gli stessi gusti, sia in fatto di arredamento che di colori.

Certo casa mia è molto più grande ma in fondo questo non è importante; la cosa fondamentale per me è scoprire che io e Lucia, abbiamo diversi punti in comune.

Il mio tesoro si stacca da me e dopo avermi guardato in un modo particolare, mi prende per mano e senza dire una parola mi tira verso di lei, incamminandosi verso la stanza accanto.

Non appena apre la porta, mi ritrovo ad ammirare una deliziosa stanza, dove troneggia un letto tutto laccato di bianco e ricoperto da un copriletto beige.

Involontariamente sorrido, perchè quelli sono i miei colori preferiti e Lucia se ne accorge.

Con uno sguardo serio mi fissa poi mi chiede: " Perchè quel sorrisino?" e io accentuandolo di più, le dico: " Nulla di che, stavo solo guardando l'arredamento e devo dire che è di mio gusto, dai mobili, allo stile e dai tessuti all'accostamento dei colori!".

Lucia ghigna pericolosamente poi scoppiando a ridere, mi dice: " Caspita ho trovato un fidanzato attore e arredatore, insomma due piccioni con una fava!".

Sfodero un espressione indignata e dopo averla afferrata per la vita mi getto nel letto, con lei che lancia un piccolo urlo di spavento.

Scoppio a ridere e dico: " Forza signorina ammetta che si ritiene fortunata ad essere la compagna di cotanto magnifico esemplare di uomo!".

Lucia trattiene uno scoppio di risate poi assumendo una finta aria seria, risponde: " Mai!".

Spalanco gli occhi poi alzo la voce di mezzo tono e dico: " Mai? Mai? Mi stai forse dicendo che non vuoi ammettere di essere fortunata a stare con una meraviglia come me?" e quando lei annuisce

io le dico: " Va bene lo hai voluto tu!".

Spietatamente comincio a farle il solletico e mentre lei si contorce sotto di me, io mi inebrio del suo profumo che invade lento le mie narici.

" BASTA, BASTA TI PREGO! JACKSON SMETTILA TI SCONGIURO!" mi dice Lucia affannata ma io imperterrito continuo, dicendole: " Se vuoi che smetta, devi dire ad alta voce quanto tu ti ritenga fortunata ad essere la mia compagna!".

Lei cerca di resistere alla mia tortura ma dopo qualche secondo è costretta ad ammettere: " Va bene, hai vinto vile ricattatore.

Io Lucia Sangiusti, sono fiera di avere come fidanzato Jackson Rathbone che è un uomo perfetto!".

La fisso soddisfatto del mio operato e pochi secondi dopo, senza che io riesca a domandarmi chi abbia cominciato dei due, ci stiamo baciando sempre con più passione.

Le nostre mani vagano inquiete sui nostri corpi, liberandoli dalla costrizione dei vestiti e quando finalmente io e Lucia uniamo le nostre entità in un unico essere, mi sembra di poter volare più in alto che mai.

Raggiungere il paradiso tenendosi per mano è qualcosa che non ha valore e al quale non voglio rinunciare per nulla al mondo.

Ora lei è mia e lo sarà per sempre, dovessi mettermi contro il mondo intero per difendere il nostro

amore.

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Lisa nella città degli angeli ***


Eccoci arrivate alla tanto sospirata e attesa partenza dei due ragazzi per il continente americano. Seguiremo la partenza e il viaggio dei due protagonisti condito dai racconti e dalle descrizioni di Robert.

Riuscirà il bel tenebroso con le sue parole a calmare la tensione nervosa che aleggia nel cuore della bella italiana?

Leggete e lo scoprirete.

Grazie ancora per il vostro affetto baci Lorian

 

Capitolo 16 - Lisa nella città degli angeli

 

POV LISA

 

Non appena arriviamo a casa Pattinson sento l'ansia stringermi il cuore ma tento di mascherare la cosa, stampandomi un bel sorriso sulla faccia.

Claire e Richard sembrano credere alla mia espressione ma lo stesso non posso dire di Robert ed Elizabeth.

Lui sa quanto la partenza mi spaventi e anche sua sorella, riesce a percepire il mio stato d'animo.

Comunque nessuno dei due dice una parola e io e Robert saliamo in camera per preparare i bagagli.

Dopo circa un'ora ci troviamo tutti in salone e Claire mi abbraccia stretta dicendo: " Lisa, sono stata veramente felice di poterti rivedere e riabbracciare.

Voglio che tu affronti tutto quello che verrà, con il sorriso sulle labbra così come hai fatto finora.

Sei un miracolo, piccola e non devi dimenticarlo mai; lascia che il tuo cuore si apra all'amore di mio figlio, che sono sicura ti farà felice!".

Io ricambio il suo abbraccio, annuendo sulla sua spalla cercando di scacciare le lacrime che lottano per uscire dai miei occhi.

Quando io e Claire ci separiamo è Richard ad afferrarmi e a stringermi forte e inevitabilmente sento la mancanza dell'abbraccio di mio padre.

Il padre di Robert è un uomo di poche parole, che sciolto l'abbraccio si limita a farmi una carezza dicendomi: " Siate felici!".

Io annuisco e pochi secondi dopo mi ritrovo strizzata tra le braccia di Victoria e Lizzy che non si fanno remore a piangere, facendo scoppiare a piangere anche me.

Robert mi stacca da loro fissandole con un aria contrariata, dicendogli: " Ma brave, alla fine siete riuscite a farla piangere!".

Lizzy sbuffa scocciata, non curandosi minimamente di asciugarsi le lacrime che le sono scese sulle

guance mentre Victoria le toglie con il dorso della mano.

Quando tutti siamo pronti, il padre di Robert prende i due trolley che compongono il nostro bagaglio ed esce per caricarle in macchina.

Il  mio amore lo segue uscendo con lui e lasciandomi da sola con le donne di casa Pattinson.

Prima di salutarci definitivamente, Claire mi mette tra le mani una scatola e quando le chiedo di che si tratta, lei alza incurante le spalle e mi risponde: " Niente di ché solo la torta preferita di Rob e cioè quella di mele e due confezioni del nostro migliore the inglese.

Anche se vive negli Stati Uniti, lui non rinuncia all'usanze anglosassoni!".

Io annuisco ringraziandola con un sorriso quindi seguita da Lizzy usciamo in strada dato che lei e suo padre, ci accompagneranno all'aeroporto.

Lizzy si avvicina a suo fratello guardandosi intorno distrattamente mentre io rimango accanto a Victoria salutandola nuovamente.

Quando siamo pronti io salgo sulla macchina sedendomi nel posto del passeggero e dietro i vetri

scuri vedo Robert avvicinarsi a Vicky e a sua madre per salutarle.

Non appena ha finito, lui fa il giro della macchina e sale al posto di guida facendomi un sorriso triste.

Immagino che per lui partire e lasciare la sua famiglia, sia ogni volta più doloroso; d'altronde lo è stato per me con Sabrina che non ha alcun legame di sangue con me, figuriamoci se non lo è per lui.

Delicatamente gli passo le nocche delle mani sulla guancia e lui mi sorride dolcemente, prima di mettere in moto la macchina.

Dopo circa mezz'ora arriviamo al terminal e Robert si dirige verso il gate dove ci sta attendendo il comandante Harrison.

Scendiamo dalla macchina e alzando lo sguardo vediamo subito l'aereo che ci porterà a Los Angeles fermo sulla pista ad attenderci.

Fa bella mostra di se, fiero ed imponente e anche se so che è la quintessenza della tecnologia e della comodità, in quel momento lo sto odiando come non mai.

Andrew prende dalle mani di Richard i trolley caricandoli sull'aereo mentre noi ci accingiamo agli ultimi saluti.

Robert, consegna a Liz le chiavi dell'auto con la quale siamo arrivati, chiedendole di riconsegnarla all'ufficio del rent to car.

Lei annuisce con un sorriso e poco dopo io e Robert saliamo a bordo.

Come all'andata, l'interno dell'aereo mi toglie leggermente il fiato ma la sensazione è mitigata della dolorosa necessità di salutare Lizzy e Richard, che sono rimasti fermi sulla pista.

Robert fa lo stesso, guardando suo padre e sua sorella dal finestrino e distrattamente vedo che i suoi occhi sono umidi di pianto.

Come vorrei poter fare qualcosa per aiutarlo ma so che questo non è possibile; è una cosa che lui deve combattere da solo.

Il comandante Harrison si avvicina a noi dandoci il benvenuto e dicendoci che le condizioni meteo sono perfette e che il viaggio sarebbe durato all'incirca 15 ore.

Dopo aver fatto il suo dovere, ci saluta rinchiudendosi nella cabina di pilotaggio e pochi secondi dopo sentiamo il motore del velivolo rombare deciso.

Andrew ci avvisa di allacciarci le cinture e noi velocemente lo facciamo, riportando poi lo sguardo al finestrino.

Richard e Lizzy si allontanano dalla pista e dopo un veloce saluto si dileguano fuori dal gate mentre Robert accarezza lentamente il vetro dell'oblò, così come vorrebbe fare con i loro volti.

Non abbiamo neppure il tempo di accorgercene che l'aereo è già alto in cielo e Rob, slacciandosi la cintura di sicurezza si alza dalla poltrona e mi dice con un sorriso che va un attimo alla toilette.

So che vuole stare da solo quindi annuisco serena e pochi secondi dopo lui si dilegua.

Siamo in volo da quasi un'ora e stiamo sorvolando la vastità dell'oceano Atlantico e Robert mi sembra già più sereno infatti fino ad ora abbiamo parlato veramente di tutto, tranne dell'unica cosa che veramente temo.

Decisa a togliermi un peso dallo stomaco gli chiedo: " Rob, parlami di Los Angeles!".

Lui facendomi un dolce sorriso, mi dice: " Beh che posso dirti, è la più grande città della California ed è un centro economico, culturale, cinematografico e scientifico di rilevanza mondiale.

Con la sua grandezza supera città, come New York o Chicago ed è divisa in diversi distretti.

I più importanti sono Long Beach, Santa Monica con il suo molo, gli Universal studios di Hollywood, Pasadena, le ville dei divi dello spettacolo negli splendidi e ricchi quartieri di Beverly Hills e Malibù.

Poi ci sono i fantastici negozi di Rodeo Drive e Bel Air dove c'è casa nostra.

Quando avremo un pò di tempo ti porterò a vedere le residenze di personaggi del calibro di Tom Cruise, Angelina Jolie, Madonna, Sean Connery e leggende come Elvis Presley, Marilyn Monroe e Frank Sinatra.

E' una città estremamente modaiola e carica di eventi, divertente ed eccitante ma è anche ricca di

cultura con una vasta gamma di attrazioni interessanti, da prestigiose gallerie e musei d'arte a

favolosi teatri, che mettono in scena sia produzioni famose che spettacoli di minor risonanza.

Voglio portarti a vedere la famosa "Walk of Fame" che è il viale dove vengono posizionate le famose stelle delle star.

Sai che anche noi attori di Twilight abbiamo lasciato la nostra impronta? Io, Taylor e Kristen abbiamo impresso l'orma delle nostre mani e dei nostri piedi e poi abbiamo inciso le nostre firme nel cemento fresco.

Poi questo capolavoro è stato posizionato davanti al celebre Grauman's Chinese Theatre!".

Lo osservo attentamente in silenzio mentre continua a parlare della città dove svolge il suo lavoro.

Si vede che è compiaciuto e ama molto quello che fa e anche se Londra rimarrà sempre nel suo cuore, non rinnega di essere felice di vivere a Los Angeles.

Spero con tutto il mio cuore che la stessa cosa possa capitare anche me.

Mi auguro di riuscire ad abituarmi ad una città che non conosco e a convivere con delle persone che non conoscono me.

Poco dopo Andrew interrompe le mie riflessioni, per portarci la cena e mentre io e Robert la consumiamo, lui mi parla dell'ultimo film di Breaking dawn e di come procedono le riprese.

In quel momento mi rendo conto per la prima volta, che dopo quel film la nostra felicità potrà prendere finalmente corpo.

Dopo aver finito di cenare, ci distendiamo per riposare e mentre lui crolla subito, io mi rigiro continuamente sulla poltrona reclinata, fino ad addormentarmi alle prime luci dell'alba.

Anche i miei sogni sono agitati e mi vedo a camminare sul red carpet con un magnifico vestito addosso mentre davanti a me sfilano sorridenti Kellan e Erica e Jackson e Lucia che mi ignorano come se non mi vedessero.

Ma la peggiore coltellata mi arriva quando da una limousine nera, scende Robert stringendo la mano di Kristen e quando io mi avvicino, lui mi scaccia dicendo di non conoscermi.

Tutte le sue fans mi deridono e io mi sento morire dalla vergogna.

Mi risveglio completamente sudata mentre lo sguardo insondabile di Rob è fisso su di me.

Sembra chiedersi che diavolo abbia sognato per avere quel risveglio brusco ma fortunatamente non mi pone nessuna domanda.

Andrew si avvicina dicendoci di allacciare le cinture e quando finalmente riesco a tranquillizzarmi un pò, mi rendo conto che l'aereo sta iniziando la fase della discesa.

Poco prima di cena atterriamo all'aeroporto di Los Angeles e dopo aver salutato il comandante Harrison e Andrew metto piede sul suolo americano e Robert mi afferra la mano stringendola forte.

Questo gesto mi trasmette una calma che non credevo di raggiungere e mi sento pronta per affrontare quello che la vita mi presenterà davanti.

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Una coppia tutta simpatia ***


Eccomi ragazze anche con questa storia sono tornata, anche se con due giorni di ritardo ma dalla settimana prossima il sabato torna ad essere il giorno canonico.

Buona lettura e come sempre grazie.

 

Capitolo 17 - Una coppia tutta simpatia

 

POV ERICA

 

Non appena salutiamo Lucia e Jackson, io e Kellan entriamo nel portone chiudendocelo alle spalle.

In silenzio ci dirigiamo verso l'ascensore e una volta dentro schiaccio il pulsante del quarto piano.

Questa atmosfera che c'è tra me e Kellan non è imbarazzante ma complice; ci guardiamo negli occhi studiandoci e mi rianimo quando vedo un dolce sorriso, aleggiare sulla bocca del marcantonio che mi sta davanti.

Di fronte alla sua stazza imponente mi sento così piccola e debole che se lui ora mi prendesse tra le braccia, mi romperei come un fragile cristallo.

Arrivati al piano Kellan passa per primo aprendo la porta dell'ascensore e mantenendola aperta.

Lo ringrazio con un sorriso poi mi dirigo verso la porta di casa mia.

Sono talmente nervosa per la sua presenza che faccio una fatica boia a centrare la serratura con le chiavi.

In mio soccorso arriva lui che mi sfila le chiavi dalle mani e le inserisce nel modo giusto.

Vorrei sprofondare per la pessima figura che sto facendo ma una volta chiusa la porta alle nostre spalle, Kellan mi prende tra le braccia tenendomi stretta.

Se non fossimo all'inizio dell'estate, penserei che sto per andare in autocombustione ma le temperature calde mi aiutano a credere che il calore che sento, non sia tutto dovuto a lui.

Kellan prende a strofinare il suo volto contro il mio e la piacevole frizione della sua barba sulla mia pelle, mi trasmette dei brividi profondi.

So che lo desidero, così come so che probabilmente questa sera finiremo con il fare l'amore e se

devo essere sincera lo avverto veramente tanto.

Non voglio fermarmi a pensare che stasera farò l'amore con un uomo che conosco solo da ventiquattro ore ma ad onor del vero questo è la persona con cui ho accettato di andare a vivere, lasciando la mia patria natia per trasferirmi negli Stati Uniti.

Quando Kellan si separa da me mi fissa in volto con gli occhi celesti che brillano poi la sua espressione cambia assumendo un aria colpevole.

Mi chiedo che cosa gli stia succedendo e quando la curiosità prende il sopravvento gli chiedo:

" Kell tesoro, che cosa ti succede?" e lui arrossendo mi risponde: " Mi dispiace piccola ma con la mia barba ti ho irritato tutta la guancia.

Sono una bestia! Non ho pensato a quello che facevo, volevo solo... sentirti!".

Porto istintivamente una mano sulla mia guancia e la sento bollente e mi viene da sorridere per la sua premura.

" Non preoccuparti Kellan non è poi così grave!" gli dico convinta ma lui non sembra d'accordo con me.

Infatti pochi secondi dopo, dice: " No, invece questa cosa è grave perchè so che non rinuncerei a farlo e non voglio irritarti tutta.

Se solo avessi con me la schiuma da barba e il rasoio risolverei la situazione ma come sempre la fortuna non mi sorride!".

Scuoto la testa poi indicandogli una porta, gli dico: " Se è solo per questo in bagno troverai un barattolo di schiuma e un rasoio nuovo!".

Kellan mi sorride felice e mi sussurra all'orecchio: " Bene, allora io vado a fare piazza pulita; tu aspettami però, chiaro?".

Io annuisco serena poi lo osservo mentre si gira per andare verso la porta che gli ho indicato ma all'improvviso si blocca girandosi verso di me.

Il suo sguardo è inquieto e leggermente perplessa lo guardo inarcando un sopraciglio, chiedendomi che cosa gli stia passando ora nel cervello.

Lui si gira del tutto verso di me e con la voce tetra mi chiede: " Di chi sono la schiuma da barba e il

rasoio?".

Scoppio a ridere davanti alla sua espressione quasi furiosa e continuando a ridere, gli chiedo: " Kell ma non mi dirai che sei geloso?".

Lui scocciandosi di più per la mia domanda, annuisce deciso, dicendo: " Certo che lo sono! Non credo che tu ti faccia la barba quindi deduco che quegli oggetti siano di un uomo!".

Decido di giocare un pò con lui e sogghignando gli dico: " E' ovvio!" e lui si incupisce ancora di più.

Poi spazientito mi chiede: " Chi diavolo è questo tipo?" e io gli rispondo: " Questo tipo come lo hai chiamato tu, è mio fratello Andrea che in questo momento è in Messico con la sua fidanzata.

Ogni tanto passa di qui e per evitare di comprare ogni volta le cose, lascia qui alcuni oggetti per la sua igiene personale!".

Il viso di Kellan prende fuoco mentre imbarazzato sussurra: " Oh sacripante che idiota che sono!

Scusami Erica, ti prego di perdonare questo stupido che non è in grado di tenere a bada la sua possessività.

Tu sei mia e io sono molto geloso delle persone alle quali tengo; ti amo piccola e mi contorco alla sola idea che qualcun'altro osi solo posare i suoi occhi su di te!

So che il mio comportamento è inqualificabile ma io sono fatto così, non ho mezze misure! O amo o odio e quando lo faccio, ci metto tutto me stesso.

Probabilmente dopo questa magra figura, tu non vorrai più stare con me e io mi vorrei prendere a schiaffi per il mio comportamento!".

Kellan è nervoso e so che ha paura che io possa cambiare idea sulla nostra storia ma quello che lui non sa è che io adoro le persone gelose.

Mi sento amata e protetta se qualcuno mi dimostra il suo attaccamento a me e lui in questo momento e con il suo modo di fare, lo ha fatto eccome.

So che il mio comportamento potrebbe denotare un insicurezza di fondo che probabilmente c'è  ma nella mia vita è sempre stato tutto così.

Ho sempre sentito la necessità si sentirmi rassicurata nei rapporti con gli altri, sia che si trattasse di amore che di amicizia.

Kell tiene lo sguardo basso, probabilmente soffrendo in silenzio e questo non lo posso permettere quindi mi avvicino a lui e gli dico: " Amore calmati! La tua gelosia non può che farmi piacere perciò stai tranquillo, ok?

Sapere che c'è qualcuno che mi ama così tanto, mi fa sentire bene e se devo dirla tutta anche io

sono molto gelosa quindi stai attento, signor Lutz a come ti comporti se non vuoi avere a che fare con l'ira funesta della tua fidanzata!

Ti informo che tra i miei avi c'erano molti siciliani, gelosi per antonomasia e facili ai regolamenti di conti quindi come si dice, uomo avvisato mezzo salvato!".

Kellan scoppia a ridere per poi avvicinarsi a me e stringermi in un abbraccio quasi letale quindi si stacca da me e dice: " Bene allora mia fidanzata, vado a consumare la schiuma da barba del mio futuro cognato!" e conclude il suo discorso dandomi un bacio leggero sulla fronte per poi sparire verso il bagno.

Ora che lui non può vedermi, posso lasciarmi andare sul divano accontentando le mie ginocchia che sono diventate di gelatina.

Quando ho la certezza di aver riacquistato la padronanza delle mie articolazioni, mi alzo e mi dirigo verso la cucina accendendo la macchina del caffè per intossicarmi di caffeina.

Mi alzo i capelli in un improvvisato chignon, bloccandolo con una matita e con la tazza fumante di caffè nelle mani mi siedo sulla sedia vicino alla tavola e comincio a sorseggiarlo lentamente.

I miei occhi sono fissi in quel liquido scuro, nonostante questo però avverto la presenza e il profumo di Kellan che è appena entrato in cucina e scopro che mi è quasi impossibile alzare gli occhi e guardarlo.

Quando finalmente sono convinta di farcela sposto lo sguardo verso di lui ma devo ricredermi perchè vederlo sbarbato è un vero colpo per il mio cuore e i miei ormoni in astinenza forzata.

Il disgraziato attentatore della mia pseudo virtù, si è tolto la camicia rimanendo con la maglietta intima e io mi stupisco di non avere la bava alla bocca che scende a fiumi.

Ciononostante non riesco ad evitare alla mia bocca di spalancarsi di botto davanti alla visione di tutto quel ben di Dio.

Kellan si rende conto della mia reazione e in due passi si avvicina a me, tirandomi su dalla sedia come se fossi un fuscello e baciandomi con passione.

Mi sento come se fossi stata lanciata di getto nello spazio profondo e sono certa di vivere questo straordinario momento come se fossi in piena assenza di gravità.

Non so come, né quando ci siamo arrivati ma in questo momento ci troviamo stretti sul mio letto; i nostri vestiti sono magicamente scomparsi e non riesco proprio a ricordare chi li abbia tolti a chi e chi abbia cominciato per primo.

Resta il fatto che Kellan sta baciando il mio corpo con una maestria degna di un prestigiatore e io spero di non fare la fine del coniglio che scompare nel cilindro.

Vabbé abbiate pietà di me; il mio cervello è partito per i Tropici senza neppure avvisarmi quando le morbide labbra di Kell si sono posate sul mio collo quindi cercate di comprendermi se sparo solo cavolate.

Mi sento in Paradiso e non voglio più tornare sulla Terra e la cosa assurda è che il meglio deve ancora arrivare perchè in questo istante io e il mio amore non ci siamo ancora uniti totalmente e tremo al solo pensiero di quello che accadrà o di quello che proverò, quando questo succederà.

Con la voce distorta dalla passione, Kellan mi chiede: " Sei sicura amore mio? Anche se fermarmi ora equivale ad un suicidio del mio testosterone, se non te la senti posso ancora bloccarmi!".

Lo guardo con gli occhi velati dal desiderio e a fatica gli rispondo: " Non provarci neanche a fermarti, hai capito?" e lui sorride intimamente soddisfatto.

Quando finalmente l'unione dei nostri corpi si concretizza, vorrei urlare al mondo intero quanto mi sento felice e realizzata.

Non ho poi chissà quale esperienza dato che prima di Kellan ho avuto solo un ragazzo che è quello con cui ho perso la mia verginità e che mi ha fatto più male di chiunque altro ma posso dire di non aver mai provato delle sensazioni così potenti e assolute.

Fare l'amore con Kellan mi fa sentire per la prima volta una vera donna e non ho timore di ammettere che mi sento come se fosse stato lui il mio primo uomo.

Quando raggiungiamo il culmine del nostro amore, mi sembra di essermi divisa in mille pezzi per poi tornare ad unirmi nuovamente.

Ora che l'appagamento è stato raggiunto e la calma dei sensi è entrata a far parte di noi, Kellan mi sta viziando ricoprendomi di teneri baci che vorrei che non finissero mai.

Ma la stanchezza sta prendendo velocemente il sopravvento e senza che ce ne rendiamo conto io e il mio tesoro ci addormentiamo continuando a stringerci forte.

 

POV KELLAN

 

La mattina successiva mi sveglio e per un istante, non riesco a capire dove diavolo mi trovo.

Quando mi giro e vedo la mia piccola che dorme serena accanto a me, tutto mi torna in mente e il cuore comincia a battermi veloce nel petto.

Santo cielo che sensazione strana! Non ho mai provato tutto questo con le altre quindi credo che Erica sia quella giusta, quella che riuscirà ad intrappolare il mio cuore ribelle.

Sospirando profondamente mi alzo dal letto continuando a fissarla e cerco di fare piano, perchè la sveglia segna le 6.30 e non voglio svegliare il mio tesoro così presto.

Vado in bagno e dopo aver constatato che il suo bagnoschiuma non è alla fragola o ad altri odori terribilmente femminili, mi fiondo sotto la doccia per lavarmi e potermi rinfrescare.

Quando ho terminato esco dal box e mi asciugo con un accappatoio da uomo che deve essere del mio caro cognatino, visto che le dimensioni sono prettamente maschili.

La mia piccola qui dentro ci affogherebbe.

Certo che sono stato davvero un idiota ieri sera e la possibilità che Erica mi sbattesse fuori a calci da casa sua, era molto concreta e francamente non l'avrei biasimata.

Mi meritavo tutto ma per fortuna il mio tesoro mi ha perdonato e abbiamo fatto l'amore nel modo più bello del mondo.

Non mi sono mai sentito così unito ad una ragazza come mi è successo con lei e anche questo mi fa credere che sia la metà della mela che cercavo.

Quando sono asciutto, mi metto i boxer e mi dirigo in cucina; giunto lì apro il frigo e nel cassetto della frutta e verdura, trovo delle fragole e dell'ananas.

Decido di preparare a Erica un fresca macedonia quindi mi metto all'opera e quando è pronta accendo la macchina del caffè e gliene preparo uno bello e cremoso.

Non appena tutto è pronto mi fiondo in camera da letto dove la mia piccola sta ancora dormendo.

Mi appoggio alla balaustra del letto e mi perdo ad osservarla.

Sembra un angelo bellissimo e sono fiero ed orgoglioso che una così bella e dolce creatura faccia parte della mia vita e mi auguro che ci resti per sempre.

La mia piccola dorme serena ma purtroppo mi tocca svegliarla anche perchè alle 8.30 quei due pazzi di Jackson e Lucia ci aspettano alla metropolitana per continuare il giro di Milano e non voglio che Erica sia costretta a fare tutto di corsa.

Desidero che faccia una colazione sana e completa e che sopratutto la faccia con calma.

Credo che l'odore del caffè sia giunto alle sue narici, perchè le vedo arricciare deliziosamente il naso poi strizza gli occhi fino a che li apre.

Quando mi vede mi fa un bellissimo sorriso e mi chiede: " Ciao amore mio ma che ore sono? E' da molto che sei sveglio?".

Io scuoto la testa e le rispondo: " No, tesoro non sono sveglio da molto.

Sono le 7.10 e sono in piedi da 40 minuti; mi sono fatto una doccia e ti ho preparato un caffè e una macedonia!".

Erica spalanca la bocca sorpresa poi batte le mani come una bambina piccola che ha ricevuto un dono bellissimo.

Come è dolce in questo momento, me la mangerei di baci!

La mia piccola sorseggia il caffè e mangia voracemente la sua macedonia poi quando ha finito le dico: " Cucciola, mi dispiace che ti sia dovuta svegliare così presto ma tra quasi un'ora dobbiamo incontrare quel parassita con la sua fidanzata quindi è il caso che ci prepariamo!".

Lei sbadiglia mettendosi una mano davanti alla bocca poi annuisce stiracchiandosi, infine si alza e si avvicina a me dandomi un caldissimo bacio per poi rifugiarsi in bagno.

Accidenti a Jackson, a Lucia e al giro turistico di Milano, quel bacio ha svegliato qualcuno a sud dell'ombelico e purtroppo mi sa che stamattina vado in bianco.

Tu là sotto a cuccia, che per ora non c'è trippa per gatti.

Quando Erica esce dal bagno, io sono già vestito ed insieme usciamo di casa dirigendoci verso la fermata della metropolitana per incontrarci con il mio amico e la sua ragazza e riprendere il tour di Milano.

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Milano nel palmo di una mano ***


Ragazze non posso crederci! Ho scritto questo capitolo in dodici ore e ho il cervello che mi fuma.

Mi auguro che sia di vostro gradimento che vi soddisfi.

Con questo capitolo si concludono le vacanze di Kellan e Jackson e dalla prossima settimana torneremo a parlare di Robert e Lisa descrivendo il loro arrivo sul suolo americano.

Vi lascio ora alla lettura del capitolo ringraziando come sempre tutte le persone che lo leggono e quelle che lo recensiscono.

 

Capitolo 18 - Milano nel palmo di una mano

 

POV JACKSON

 

Uff! E ti pareva se quel disgraziato di Kellan per una volta poteva essere puntuale!

E' un ritardatario cronico che fa della sbadataggine il suo credo personale ma speravo che la presenza di Erica, che Sabrina aveva definito precisa e pignola, lo aiutasse a migliorare.

Ma a quanto pare devo ricredermi.

Si dice che chi pratica lo zoppo impara a zoppicare e a quanto pare il proverbio è proprio esatto.

Kellan con la sua sbadataggine sta fuorviando una perfettina come la sua fidanzata, facendola diventare come lui.

Poverina, quanto mi dispiace.

Mentre continuo a guardare l'orologio constatando che il ritardo dei due desaparecidos ora è salito a mezz'ora, al mio fianco il mio angelo sbuffa scocciata.

E le do pure tutte le ragioni e che cavolo!

Finalmente dopo trentacinque minuti di incredibile ritardo vediamo quei due disgraziati arrivare

trafelati mentre corrono tenendosi per la mano.

Io fulmino con lo sguardo Kellan che istintivamente abbassa gli occhi mentre Lucia fa la stessa cosa con una super imbarazzata Erica.

Quando si trovano ad un passo da noi partono con le scuse ma Lucia arrabbiata rivolgendosi a Erica le dice: " Ehi miss perfettina, ti faccio notare che l'appuntamento era alle 8.30 non alle 09.05.

Mi stupisci tesoro, non è da te comportarti così ma si può sapere che diavolo è successo?".

Erica avvampa poi con la voce tremolante dice: " E' colpa mia! Kellan mi ha svegliata alle 07.15 e mi ha anche preparato la colazione ma io dopo essermi fatta la doccia mi sono accorta di non riuscire più a trovare le scarpe.

E si che ieri mi ricordo bene di averle tolte vicino al letto o almeno credo.

Fatto sta che stamattina non c'erano più e io non potevo di certo venire a piedi nudi.

Così con l'aiuto di Kellan ho cominciato a cercarle e finalmente dopo quasi mezz'ora le abbiamo trovate in cucina.

Ora, non chiedetemi come diavolo fossero arrivate lì, perchè proprio non saprei che rispondervi!".

Io e Lucia ci guardiamo negli occhi e pochi secondi dopo scoppiamo a ridere a crepapelle.

Kellan e Erica ci fissano con tanto di occhi poi si uniscono alle nostre risate.

Quando riacquistiamo una certa serietà decidiamo di recuperare quella mezz'ora passata ad attenderli e ci fiondiamo di getto in metropolitana.

Dopo venti minuti ci troviamo ad ammirare la superba facciata del castello Sforzesco e Lucia subito inizia a dire: " Questo castello fu costruito nel 1370 sui resti di una precedente fortificazione e fu ultimato e perfezionato da Francesco Sforza nel 1450.

In seguito Ludovico il Moro chiamò grandi artisti per decorarlo, tra i quali Bramante e Leonardo.

Nel 1476, sotto la reggenza di Bona di Savoia, fu costruita la torre omonima.                                                Nel corso del XX secolo il castello venne danneggiato e ristrutturato dopo la seconda guerra mondiale e negli anni novanta fu costruita in Piazza Castello questa grande fontana, ispirata ad una precedentemente installata sul posto, che venne smantellata negli anni '60 durante i lavori per la costruzione della prima linea della metropolitana e non più rimessa dopo il termine dei lavori.

Tutto il perimetro del castello è contornato da un profondo fossato ora del tutto asciutto."

Quando entriamo all'interno del castello io e Kellan rimaniamo a bocca aperta osservando la vastità del cortile che si presenta ai nostri occhi.

E' bellissimo e magico, oserei dire quasi fiabesco e ammirando queste mura si può quasi sentire il peso degli anni che si portano dietro.

Lucia mi prende per mano e io istintivamente le sorrido abbracciandola stretta e con la coda

dell'occhio vedo che la stessa cosa la sta facendo Kellan con Erica.

Sono veramente felice di essere qui a Milano con il mio migliore amico e con le nostre principesse, anche se di questo dobbiamo sicuramente ringraziare il destino e Robert , perchè è grazie al suo tormentato amore per Lisa, se ora noi quattro stiamo insieme.

Dopo aver attraversato l'immenso cortile usciamo da un grande portone sul retro e ci troviamo davanti ad un parco sconfinato che mi toglie il fiato.

Lucia dice che si chiama Parco Sempione, che è davvero molto grande e che rappresenta uno dei più vasti polmoni verdi di Milano.

Io guardo il panorama e vedo che in fondo c'è una specie di arco, che mi ricorda molto l'Arc du Triomphe che ho visto a Parigi quindi curioso chiedo a Lucia di che si tratti.

Lei sorridendomi mi risponde: " Quello è l'arco della Pace e adesso attraversando il parco lo andremo a vedere!".

In questo paradiso c'è una pace incredibile e faccio una fatica immensa a pensare che ci troviamo nel cuore di una metropoli come Milano.

Passeggiando lentamente, attraversiamo prati, alberi secolari, laghetti e ponti e come al solito quell'ipermuscoloso del mio amico ne approfitta per fare degli esercizi.

Ha una passione smodata per il suo corpo e devo dire che sta veramente bene e credo che la stessa cosa la pensi la sua ragazza, che in questo momento se lo sta mangiando con gli occhi.

Finalmente dopo tanto camminare ci troviamo alla base di quell'arco che tanto mi ha incuriosito e devo ammettere che è davvero bellissimo ed emozionante.

D'istinto mi giro e guardo il panorama all'inverso e stavolta riesco a vedere la facciata posteriore del Castello Sforzesco dalla quale siamo partiti.

Certo che ne abbiamo fatta di strada e se devo essere sincero mi aspettavo di essere molto più stanco mentre mi sento davvero bene.

Lucia schiarendosi la voce dice: " I lavori per la costruzione dell'arco iniziarono nel 1807 sotto il

progetto di Luigi Cagnola e dietro la spinta del comune di Milano e di Napoleone.

Purtroppo quando la costruzione era arrivata a due terzi, avvenne la caduta del Regno Italico e il progetto venne abbandonato.

Solo nel 1826 venne ripresa la riedificazione dell'edificio sotto ordine dell'imperatore asburgico Francesco I d'Austria, che lo dedicò alla pace che aveva riunito le diverse potenze europee nel 1815.

Dopo la morte di Cagnola i lavori passarono nelle mani di Francesco Londonio e Francesco Peverelli, che lo completarono nel 1838.

Il monumento è in marmo di Crevola ed è alto 25 metri e largo 24!".

Orgoglioso della mia intelligentissima ragazza le do un bacio sulla punta del naso poi ridendo, tutti e quattro riprendiamo a camminare.

Ripassando per ponti e laghetti arriviamo verso l'uscita est del parco e Lucia ci mostra la grande Arena di Milano.

Mi giro verso la mia adorabile fidanzata e incrociando le braccia attendo fiducioso le spiegazioni illuminanti.

Lei sogghigna divertita poi alza gli occhi al cielo e dice: " L’Arena Civica  è stata dedicata nel 2002 al grande giornalista “Gianni Brera”  ed è opera dell’architetto neoclassico Luigi Canonica che terminò i lavori nel 1807 dopo due anni esatti dall'inizio della costruzione.

Per la sua realizzazione furono impiegate le pietre ricavate dalla demolizione delle fortificazioni spagnole del Castello Sforzesco e gli avanzi del castello di Trezzo sull'Adda, cosicché la struttura venne realizzata interamente in pietra viva.

Dopo un breve periodo di abbandono, a partire dagli anni  settanta l'Arena ricominciò ad ospitare gare di atletica, incontri di rugby (anche della nazionale italiana), di calcio e di football americano, oltre che spettacoli all'aperto.

Attualmente l'Arena è un impianto rinnovato, con una capienza di 10.000 posti!".

Dopo questa esauriente spiegazione riprendiamo il nostro cammino e dopo quasi mezz'ora di passeggiata nella quale abbiamo parlato di tutto, arriviamo nella zona in di Milano.

Lucia la chiama la zona Brera e ci dice che lì hanno sede dei grandi Musei tra i quali la famosa Pinacoteca.

Mi piacerebbe davvero visitarla ma Lucia mi fa presente che è davvero grande e ci ruberebbe troppo tempo quindi alzando le spalle sbuffo, lasciandomi dietro quella magnificenza.

Kellan delicato come sempre, sogghigna prima di dirmi: " Ehi fratello non ti facevo così acculturato!".

Io lo fulmino con gli occhi e lui per tutta risposta, scoppia a ridere con enfasi facendo girare parecchie persone intorno a noi.

Rassegnato sospiro: Kellan è così, o lo si ama o lo si odia e io dal canto mio lo reputo più di un amico, direi quasi un fratello.

Quindi che mi piaccia o no devo accettarlo così com'è.

Continuando a camminare arriviamo in via della Spiga che insieme a via Montenapoleone rappresenta la parte chic di Milano, quella dove i vip come me e Kellan vengono a fare spese folli.

Sembrerà strano ma io qui mi sento un pesce fuor d'acqua; forse perchè non ho mai avuto una passione smodata per la moda.

Al posto mio Ashley e Nikki andrebbero in brodo di giuggiole e si scioglierebbero come neve al sole.

E' stato proprio qui che Rachelle si è data alle spese folli, dimezzando quasi il suo patrimonio.

Dopo aver ripreso a camminare attraversiamo vicoli e vicoletti e approdiamo nelle vicinanze della piazza del Duomo e Lucia ci porta a vedere un piccolo scorcio che io trovo veramente adorabile.

Lei ce la presenta come Piazza Mercanti dicendo: " Questa è una piazza creata come centro della vita cittadina in epoca medioevale.

Fu ideata e costruita a partire dalla metà del XIII secolo con una pianta rettangolare, in origine più ampia dell'attuale.

Vi si aprivano sei accessi riferiti agli altrettanti sestieri cittadini.

Le vie attigue prendevano il nome delle diverse attività svolte: Armorari, Spadari, Cappellari, Orefici, Speronari, Fustagnari.

I principali palazzi della piazza sono: il palazzo della Ragione, la Loggia degli Osii, le Scuole Palatine e la Casa dei Panigarola!".

Attraversando una lunghissima via Torino, arriviamo in un grande spiazzo dove si trova una curiosa costruzione antica e quando chiedo a Lucia di che si tratti lei mi dice: " Queste sono le colonne di San Lorenzo!

Sono un'antica costruzione di epoca romana e sono situate di fronte alla basilica omonima in prossimità della porta Ticinese medievale.

Si tratta di sedici colonne in marmo con capitelli corinzi che sostengono la trabeazione che fu di un edificio romano risalente al III secolo".

Camminando per una via stretta e antica arriviamo davanti

ad una costruzione altissima e Lucia ci dice: " Questa è la grande porta Ticinese.

Fa parte di sei porte famose che circondavano la parte esterna della città.

A sua volta all'interno c'erano altrettante porte che dividevano la Milano povera dalla Milano

antica e ad ognuna di queste porte erano collegate delle antiche mura spagnole che delimitavano l'area.

A tutti gli effetti queste porte rappresentavano gli unici ingressi nel centro cittadino ed erano provviste di guardie che perquisivano i passanti e costringevano al pagamento del dazio chi voleva entrare in città.

Le porte esterne tuttora esistenti a parte questa sono: Porta Nuova, Porta Magenta, Porta Venezia, Porta Romana e Porta Garibaldi.

Mentre quelle interne sono poche, perchè molte sono state abbattute per l'ingrandirsi della città."

Lucia ci mostra la Darsena dicendoci che da lì partono due lunghi corsi d'acqua noti con il nome di Naviglio Grande e Naviglio Pavese.

E proprio percorrendo il Naviglio Grande, la mia ragazza ci porta a vedere una vecchia costruzione che ci presenta come vicolo dei lavandai dicendo: " Questo è l'antico lavatoio dove le massaie milanesi venivano a lavare a mano il loro bucato.
Prende tuttora le acque direttamente dalla Darsena di Porta Ticinese e rientra nel Naviglio Grande.
Dalla fine '800 al 1950 venne utilizzato come lavatoio delle classi più povere, che ne ricavarono una vera e propria attività al servizio delle famiglie benestanti!".

Intanto si è fatto tardi e comincia a fare buio quindi Lucia ci riporta verso la Darsena alla ricerca di un posteggio dei taxi per trovarne uno che ci riporti a casa.

La nostra avventura milanese volge ormai al termine e devo dire che domani mattina partirò da questa città, lasciandoci il cuore.

Mi volto a guardare alle mie spalle e devo mio malgrado trattenere il fiato davanti alla magia che mi trasmette quel grande corso d'acqua ora illuminato dalle luci della sera.

Lucia mi abbraccia e mi stringe forte e io la ricambio con tutto me stesso poi una volta sciolto

l'abbraccio troviamo un taxi che ci riporta a casa di Erica e dopo che i nostri amici sono scesi, io e il mio amore proseguiamo verso casa sua non prima di aver rammentato a quei due disgraziati di recuperare le valigie e di farsi trovare l'indomani mattina sotto casa di Sabrina per i saluti finali.

L'indomani mattina ci alziamo presto e dopo aver recuperato i miei trolley e quelli strettamente necessari di Lucia, ci avviamo verso la casa di Sabrina.

Il mio tesoro ha sul volto un espressione desolata e io per un attimo mi sento veramente male e non riuscendo a frenarmi, le chiedo: " Amore, sei veramente decisa a partire? Non fraintendermi, io ti amo tanto e non vedo l'ora di vivere con te ma non vorrei farlo, se questo dovesse essere fonte per te di un devastante dolore!".

Lei si volta verso di me e facendomi un debole sorriso, mi sussurra: " Jack tesoro, non dirlo neppure per scherzo! Io sono felicissima di venire via con te ma devo fare anche il conto con le sensazioni che provo, sapendo che abbandono la mia patria natale e Sabrina.

Ti prego non dire più di essere la fonte del mio dolore, perchè tu sei la mia vita e il principio di tutta la mia felicità!".

Con tutto il mio amore le do un bacio che serve per tranquillizzare sia lei che me.

Per un attimo ho avuto il terrore che mi dicesse che aveva deciso di restare qui in Italia ma questo per fortuna non è accaduto.

Stranamente quando arriviamo a casa di Sabrina la troviamo già giù in cortile che ci aspetta, in compagnia di Kellan ed Erica e le loro valigie.

Io e Lucia scendiamo dalla macchina e il mio angelo vola tra le braccia di Sabrina che la stringe

calorosamente e nel suo abbraccio inizia a singhiozzare.

Guardo in volto Erica e mi rendo conto che anche lei ha pianto, insieme alla donna che ha fatto loro da madre.

Kellan la sta stringendo teneramente mentre lei si soffia il naso con un fazzoletto.

Quando Lucia si stacca da Sabrina, io ne approfitto per salutarla con affetto e lei mi ricambia con calore poi aiutato da Kellan, carichiamo i bagagli nel baule dell'auto di Sabrina che si occuperà di accompagnarci a Malpensa.

Quando siamo pronti, Erica e Lucia parcheggiano le loro macchine sotto casa di Sabrina e poi salgono a bordo e partiamo alla volta dell'aeroporto.

Dopo un ora arriviamo a destinazione e Kellan recuperato un carrello ci carica le valigie e si precipita a fare il check-in, mentre io, Lucia e Erica rimaniamo con Sabrina per gli ultimi saluti.

Mi viene da pensare che sarebbe meraviglioso se anche Sabrina venisse a vivere con noi a Los Angeles ma preferisco tenere per me questo pensiero, per non dare inutili speranze alla mia cucciola e a Erica.

Quando Kellan ci raggiunge salutiamo quella meravigliosa donna che si affretta a dirci, che al più presto si sarebbe occupata di inviarci tutto il resto dei bagagli delle nostre fidanzate.

Dopo averla ringraziata ci dirigiamo verso il gate e dopo averlo attraversato, ci giriamo per salutarla per l'ultima volta .

Lei ci manda un bacio poi si volta e se ne va e io e Kellan abbracciando le nostre fidanzate ci avviamo verso l'imbarco: Los Angeles stiamo arrivando!

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Metto il mio cuore nelle tue mani ***


Eccoci giunte all'arrivo a Los Angeles di Robert e Lisa che sarà alquanto movimentato.

Servirà comunque ai due ragazzi per definire per bene il loro rapporto.

Come sempre grazie a tutti e vi lascio alla lettura

 

Capitolo 19 - Metto il mio cuore nelle tue mani

 

POV LISA

 

Non appena mettiamo piede sul suolo americano, rimango ferma sul posto con un espressione basita impressa sulla faccia.

Robert si avvicina a me e mi chiede: " Amore che c'è? Che hai?" e io guardandolo gli dico: " Sono confusa Robert! Come mai qui è notte? E che ore sono?".

Lui mi fissa sorridendo poi mi risponde: " Sono le due di notte, Lisa e qui è buio, perchè il fuso orario di differenza tra l'Europa e gli Stati Uniti è di 9 ore in meno!

Se non esisterebbero i fusi, in questo momento sarebbero le 11 di mattina, capito?".

Io annuisco ancora un pò confusa poi Rob continua: " Ora dobbiamo solo trovare un taxi che ci porti a Bel Air sperando di non beccare qualche fotografo appostato fuori dal terminal!".

M'irrigidisco di scatto sentendo le sue parole; d'altronde dovevo aspettarmelo ma fa comunque male.

Coraggio Lisa ora si va in scena, da questo momento comincia la commedia e mi auguro con tutto il cuore, che non si trasformi in una tragedia.

Mentre attraversiamo mano nella mano la pista per andare verso i parcheggi, il suo cellulare emette il classico suono dell'arrivo di un sms.

Robert si ferma e tira fuori l'apparecchio dalla tasca posteriore dei jeans e dopo aver aperto il

menù, va a cercare il messaggio.

Subito la sua espressione si distende in un largo sorriso e guardandomi mi dice: " E' un messaggio di Kristen che mi avverte di aver lasciato la mia macchina parcheggiata nell'area di sosta H24.

Per fortuna ho un doppione delle chiavi sempre con me, quindi direi che siamo apposto!".

Io gli sorrido rassicurante e lui dopo avermi presa per mano si avvicina e mi da un dolcissimo bacio al quale rispondo con calore poi trascinando i nostri trolley, ci avviamo verso il parcheggio.

Giunti lì, Robert mi indica la sua macchina e a me scappa una risatina incredula.

Lui si blocca e mi guarda con curiosità prima di chiedermi: " Cosa c'è da ridere, signorina?" e io continuando a ridacchiare gli rispondo: " Beh rido perchè, ora si che mi sembrerà di viaggiare per davvero con Edward Cullen!".

Robert sembra non capire a che cosa mi riferisco e quando io gli indico la macchina, lui scoppia a ridere.

Davanti a noi c'è una meravigliosa Volvo S60R color grigio metallizzata, identica a quella che il suo personaggio usa nel film.

Sono senza parole; è bellissima ed è sempre stata la mia macchina preferita.

Robert continua a ridere poi quando riesce a calmarsi, si avvicina a me e arrivando vicino al mio orecchio dice: " Bene allora mia dolce Bella Swan, ti fidi a salire in macchina con un temibile vampiro? Sei certa di voler affidare a me la tua vita?".

Io tornando seria di botto, lo fisso negli occhi e gli dico: " Io ti affiderei la mia eternità, amore!".

Lui spalanca gli occhi stupito poi si avvicina a me, donandomi il più caldo dei suoi baci ed io sento le mie gambe diventare di gelatina.

Santo cielo se questa tentazione vivente continua così, mi toccherà arrivare all'auto strisciando sulle ginocchia!

Quando finalmente raggiungiamo la macchina, Robert si ferma e apre una tasca del trolley, dal quale tira fuori un mazzo di chiavi munito di telecomando e schiacciato il pulsante, toglie l'allarme poi si avvicina e dopo aver aperto il portabagagli, inserisce le nostre valigie nel vano, per poi chiudere il portellone.

Quindi mi prende per mano scortandomi verso il lato del passeggero, mi apre la portiera e dopo che sono salita, la chiude fiondandosi al posto di guida.

Prima di girare le chiavi di accensione Robert mi guarda e dopo avermi fatto una carezza, mi sorride felice.

Quando mette in moto la macchina, sento il motore fare letteralmente le fusa e la convinzione che questa sia la mia macchina preferita, si concretizza.

Mentre ci lasciamo alle spalle il Los Angeles International Airport, Robert inizia a parlarmi degli impegni che lo attendono già dalla mattina successiva, dato che si deve presentare alle 9.00 sul set per girare delle scene.

Le sue parole m'intristiscono ma mi do ufficialmente e silenziosamente della stupida, perchè sapevo già perfettamente che Robert qui a Los Angeles ha un lavoro che lo attende e che di conseguenza non potrà stare con me tutto il tempo.

Sono addolorata ma comprendo che farglielo capire non servirebbe a nulla, se non a farlo soffrire di più quindi mentre lui continua a descrivermi che cosa dovrà fare, lo guardo stampandomi il più bel sorriso che ho.

Porto il mio sguardo fuori dal finestrino continuando ad ascoltarlo e osservo il paesaggio che nonostante l'oscurità della notte scorre luminoso davanti ai miei occhi per via dell'illuminazione elettrica.

Vedo che Robert imbocca l'autostrada che si chiama 405N e su un grande cartello leggo che porta a Sacramento.

Robert smette di parlare e io mi volto verso di lui che mi

fissa curioso e quando gli chiedo che succede, mi risponde: " Non lo so Lisa, mi sembrava che non fossi qui! Ovviamente non intendo fisicamente ma con la testa ed il pensiero.

Sai, mi piacerebbe che tu ti sentissi libera di dirmi tutto ciò che passa dentro a quel tuo adorabile cervellino, senza preoccuparti se è una cosa che può farmi soffrire.

Se continuerai a tenerti tutto dentro, non riuscirò mai a conoscerti veramente!".

Io lo guardo cercando di costringere le mie lacrime a non uscire ma all'improvviso perdo la mia lotta e quelle gocce traditrici tracimano dai miei occhi.

Sento Robert sobbalzare e subito dopo aver accostato la macchina al bordo strada, spegne il motore e mi tira a se stringendomi in un caldo abbraccio che fa aumentare i miei singhiozzi.

" Lisa per l'amor del cielo, che hai piccola? Ti prego dimmelo amore, mi stai facendo spaventare!" mi dice Rob con la voce tesa e preoccupata e io mi sento in colpa perchè sta succedendo quello che volevo evitare.

Sono stata una debole e ora mi vergogno di queste lacrime e di questa scenata esagerata.

" Rob R-Robert pe-perdonami ti pre-prego!" gli dico tra i singhiozzi e accarezzandomi dolcemente la testa, lui mi sussurra: " Cosa ti dovrei perdonare, amore?".

Tirando su con il naso, gli dico: " Mi sento così stu...stupida! Mi ero ripromessa di non pi...piangere mai da...davanti a te ma ho fallito miseramente!".

" Che vuoi dire Lisa? In che cosa hai fallito? Non riesco a capire, per favore spiegati!" mi chiede lui e io sento che glielo devo ma poi penso al fatto che ci troviamo fermi nel bordo dell'autostrada e che qui lui è un bersaglio facile per i paparazzi, anche a quest'ora quindi dopo aver deglutito, gli dico: " Robert, ti prometto che ti dirò tutto ma non qui.

Per favore andiamo a casa e quando saremo lì, ti giuro che ti aprirò il mio cuore!".

Lui mi fissa scettico poi sbuffando rimette in moto la macchina rientrando in carreggiata.

Quando vedo apparire un cartello che dice Stone Canyon Rd, Robert mi dice che manca poco e che presto avvisteremo le colline di Bel Air.

Dopo dieci minuti vedo a destra un cartello pieno di ghirigori che riporta la scritta Bel Air e comprendo che il tempo delle mie ritrosie si sta esaurendo.

Anche se non avrei mai voluto farlo, come avevo detto a Claire, so che non posso e non voglio più mentire a Robert anche perchè iniziare un rapporto su delle basi fatte di menzogne, lo farebbe crollare come un castello di carte.

La voce troppo seria di Robert mi risveglia dai miei pensieri, mentre dice: " Dobbiamo proseguire per lo Stone Canyon Reservoir e poco prima che inizi, troveremo la nostra casa!".

Mi giro a osservarlo e vedo che sta facendo di tutto per non guardarmi e questo mi fa provare un dolore fortissimo nel petto, al punto che mi sento mancare l'aria e la sensazione di soffocamento diventa prorompente ma riesco a celarglielo.

Quando lo sento rallentare ed inserire l'indicatore di direzione mi giro a guardare verso di lui e

vedo una bellissima villa tutta illuminata con i muri di intonaco bianco e mattoni.

Robert stringendo leggermente il volante mi dice: " Questa è casa nostra!" e io sgranando gli occhi, riesco solo a chiedergli: " Perchè è tutta accesa?".

Non credo di sbagliare se asserisco di averlo sentito sogghignare, prima di rispondermi: " Ho fatto installare un congegno temporizzato che quando sono via, si accende e si spegne ad un'ora che io imposto!"

Annuisco sentendomi una stupida e lui schiacciando un pulsante posto sul cruscotto, fa aprire elettronicamente il cancello che scorre silenzioso e lento.

Quando il cancello è del tutto aperto, Robert entra nello spiazzo e parcheggia la macchina dentro il box.

Dopo aver spento il motore, lo sento sospirare e gli vedo chiudere gli occhi, come se all'improvviso tutto il peso del mondo si trovasse sulle sue spalle.

So che sta male e la convinzione di essere io la sola responsabile del suo dolore, mi fa mancare nuovamente l'aria nei polmoni ma questa volta non riesco a nasconderglielo.

Robert si accorge del mio malessere e all'istante apre la portiera ed esce all'esterno per poi fare il giro e raggiungermi.

Quando apre il mio sportello lo vedo chinarsi su di me e con la voce tesa, mi chiede: " Amore, ti prego che hai? Non farmi spaventare! Rispondimi!".

Giuro che vorrei farlo ma anche provandoci non ci riesco e Robert accorgendosene mi prende in braccio e dopo aver chiuso la portiera con un calcio, si avvia verso un ingresso che c'è dentro il garage.

Con una manovra complicata riesce ad aprire l'uscio senza farmi cadere e dopo aver salito cinque gradini, entra in un grande e luminoso soggiorno.

Mi appoggia delicatamente sul divano per poi fiondarsi in un'altra stanza che credo sia la cucina, perchè ne ritorna con un bicchiere di acqua in mano.

Lo afferro con la mano tremante e lo bevo velocemente, rischiando quasi il soffocamento ma quando ho finito mi sento meglio.

Robert mi toglie il bicchiere dalle mani e lo poggia sul tavolino poi si siede accanto a me sul divano e guardandomi serio, mi dice: " Ti ascolto!".

Mi stringo forte da sola in un abbraccio, per potermi fare forza poi lo guardo e gli dico: " Robert, so che ti devo delle spiegazioni ma francamente credo che non saprei davvero da dove cominciare!".

Lui fissandomi, mi dice: " Credo che sia meglio che tu mi dica che cosa ti passa per la testa Lisa, perchè se mi chiudi fuori dai tuoi pensieri la nostra storia non potrà mai iniziare.

Io ti amo e ti sento sotto la pelle ma anche il sentimento più forte s'infrangerebbe, se dalla tua parte non trovassi lo stesso riscontro.

Non fraintendermi, io lo so che mi ami ma a volte questo non è sufficiente.

Devi imparare ad aprirmi il tuo cuore, così che io possa davvero capirti! So che non è semplice e io voglio aiutarti quindi penso che se ti farò delle domande mirate alle quali tu potrai rispondere liberamente, potrei aiutarti a sbloccarti!".

Io lo guardo teneramente e sento l'amore nei suoi confronti colmarmi fin nel profondo; mi fido di lui e del suo giudizio, quindi annuisco con sorriso alla sua proposta.

Lui mi accarezza dolcemente poi inizia a parlare: " Innanzitutto vorrei che mi dicessi che cosa avevi quella mattina a casa dei miei, quando ti sei spaventata trovandomi al tuo fianco!".

Capisco subito a che cosa si riferisce e arrossisco di conseguenza.

Robert mi afferra una mano e la stringe delicatamente, prima di chiamarmi: " Lisa, per favore sto aspettando!".

Mi mordo il labbro nervosa poi inizio a dire: " Beh quel giorno, prima di venire in camera tua a svegliarti, avevo avuto una conversazione particolare con tua madre che mi aveva fatto pensare!".

" Ah si? E che cosa vi eravate dette?" mi chiede curioso il mio cucciolo e sospirando, gli rispondo:

" Lei mi disse di aver sempre saputo che avevo un grande cuore e che non vedeva l'ora di vederci sposati e di poter stringere tra le braccia... un figlio nostro!".

Avvampo concludendo la frase e lui sogghigna prima di dirmi: " E questo che c'entra con il tuo comportamento?".

Decido che non voglio più mentire a Robert quindi, con fatica gli dico: " C'entra, perchè mentre eravamo in camera dopo che tu avevi finito di farmi il solletico, cominciai ad osservarti e sentii la voglia improvvisa... di avere un figlio da te!

La cosa che più mi imbarazzò in quel momento fu pensare al fatto, che per avere dei bambini

avremmo prima dovuto fare l'amore e anche se lo desidero, ho paura che arrivi quel momento!".

Il mio tesoro si avvicina a me e con un sorriso dolcissimo mi chiede: " Perchè hai paura, Lisa?" e io abbassando lo sguardo, gli dico: " Ho paura che tu possa considerarmi troppo inesperta e che magari finisca con il decidere che non sono adatta a te!".

Rob spalanca gli occhi incredulo e aggrotta la fronte poi mi prende una mano, mi costringe a guardarlo e quando lo faccio, lui mi dice: " Spero che tu stia scherzando, Lisa?

Ti ho già detto che saperti solo mia, ha un valore importante per me.

Sono felice di essere il primo e spero anche che sarò l'unico! Non devi vergognarti di non avere esperienza, perchè mi occuperò io di te e con il tempo vedrai che anche quel lato sarà perfetto.

Amore, tra di noi c'è un affinità straordinaria e non dimenticare che siamo stati destinati dal fato, che ha deciso di unire le nostre vite e mai per nessun motivo al mondo, io farei a meno di te!".

Sento le lacrime pizzicarmi i lati degli occhi per uscire e decido di non fermarle, cosicché iniziano a scorrermi sulle guance ma né io né Robert ce ne preoccupiamo, perché sappiamo entrambi che quelle sono lacrime di pura felicità.

Robert si avvicina al mio volto e mi da un bacio sulle labbra che mi toglie per un attimo la cognizione del tempo e del luogo dove siamo.

Quando ci stacchiamo Robert, mi chiede: " Adesso puoi spiegarmi che cosa ti è successo poco fa in macchina?".

Io torno ad avvampare ma annuisco, decisa ad essere del tutto sincera con lui.

Tirando un profondo respiro, gli dico: " E' stata una reazione che non sono riuscita a controllare e ti chiedo ancora scusa, per averti fatto preoccupare!".

Il mio tesoro scuote la testa e nel contempo mi fa cenno di continuare quindi io riprendo a parlare: " Non so se riuscirò a farti capire realmente quello che ho sentito ma voglio provarci veramente.

Rob, tu sei entrato nella mia vita in un modo speciale; sognarti tutte le notti era per me, fonte di

gioia e di speranza.

Gioia, perchè sentivo di appartenere a qualcuno e speranza, perché il mio unico desiderio era

sapere a chi appartenevo!

Quando ti ho visto per la prima volta in carne e ossa non riuscivo a credere che quella cosa fosse vera: tu un divo di fama internazionale si era fatto un viaggio di 20 ore, attraversando l'oceano Atlantico solo per venire a conoscere un umile barista come me e già quello era incredibile se poi ci aggiungi il fatto che, come me ti eri innamorato era quasi anacronistico.

Quando mi hai chiesto di venire con te a Los Angeles mi sono sentita improvvisamente più ricca e completa e la possibilità di dividere la mia quotidianità, con te era a dir poco fantastica.

Sapevo che la tua situazione era... diciamo un pò complicata e capire che sarei dovuta essere un fantasma fino alla fine di Breaking Dawn, mi ha un pò spaventata ma sapevo di riuscirci e non volevo arrendermi.

Scoprire inoltre che tu eri il ragazzo che aveva fatto lo scambio culturale con me, era quasi assurdo e quando mi hai portato a Londra ho rivissuto un sogno.

Rivedere i tuoi genitori, le tue sorelle e i luoghi che mi erano ancora cari, mi ha fatto tornare una ragazza e tu mi hai trattata come una regina, colmandomi di attenzioni e carinerie.

Mi sei entrato sotto la pelle e ti sei radicato nel mio cuore e quando poco fa, mi hai detto che già da domani avrei dovuto fare a meno della tua presenza, mi sono spaventata.

So che è assurdo ma io qui non conosco nessuno e la prospettiva di rimanere da sola, mi ha terrorizzata!".

Robert mi fissa senza parlare poi mi prende la mano e si alza tirandomi a se quindi si sposta verso una grande porta finestra e dopo averla aperta usciamo in un magnifico giardino dove troneggia una grande e spettacolare piscina.

Sono senza parole per lo spettacolo che mi si presenta davanti ma Rob continua a tirarmi e io non faccio alcuna resistenza.

Oltrepassata la piscina giungiamo al bordo del giardino e lì il mio tesoro mi dice: " Amore mio, posso capire che cosa tu abbia provato ma credimi domani non sarai sola!".

Poi indicandomi due grandi ville poste lì vicino, riprende a parlare: " Vedi quelle dimore? Sono le case di Emmett e Jackson e ovviamente di Erica e di Lucia così come la mia è la tua.

Come vedi non sarai da sola visto che le tue amiche si troveranno ad un passo da te.

Posso comprendere il tuo sconforto tesoro, perché anche io mi sento così; forse non lo dimostro ma il fatto di doverti lasciare domani, mi fa stare da cani.

Purtroppo il mio lavoro mi reclama e non mi posso rifiutare.

Tu potrai fare quello che più ti aggrada per ingannare il tempo fino al mio ritorno: familiarizza con la nostra casa dato che ne sei la regina o chiama le ragazze e fatevi un bel bagno in piscina oppure andate a farvi una bella passeggiata.

Io ti prometto che cercherò di tornare da te il più presto possibile e passeremo la serata insieme e m'impegnerò a trovare tutti i modi possibili per farti felice, te lo giuro!

Lisa io metto il mio cuore nelle tue mani e te lo lascio in custodia, confidando nel fatto che tu sappia che lui ti appartiene di diritto!".

Terminate le sue splendide parole Robert si avvicina a me dandomi un bacio caldo e passionale, che cancella in un attimo tutti i dubbi e tutte le incertezze.

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** L'inizio di un sogno chiamato amore ***


Eccoci giunte al primo risveglio di Lisa in casa Pattinson e alle sue prime impressioni.

Mi auguro come sempre che sia di vostro gradimento.

Ringraziandovi di cuore vi mando un mega bacio e vi auguro una tranquilla lettura

 

Capitolo 20 - L'inizio di un sogno chiamato amore

 

POV ROBERT

 

Quando io e Lisa separiamo le nostre labbra rimaniamo a fissarci negli occhi, persi ognuno nei propri pensieri.

Se ci penso posso comprendere perfettamente le sue paure, perchè sono anche le mie.

L'ho sognata per quasi sei mesi e pur essendo totalmente all'oscuro del fatto di aver incrociato le nostre vite già precedentemente, sento un legame forte con lei.

Lei mi ha rassicurato sul fatto che è pronta ad accettare tutto quello che arriverà ma so che le cose non stanno proprio così.

Ero sicuro, come poi è successo che prima o poi sarebbe crollata; certo non mi credevo che succedesse così presto ma in fin dei conti è stato solo un bene, perchè non avrei voluto che si portasse dentro questo peso per troppo tempo, con il profondo rischio di rimanerne schiacciata.

Tornando al presente la guardo negli occhi, cercando di trasmetterle tutto il mio amore e le chiedo: " Tesoro mio, ti senti meglio?".

Lisa annuisce con un sorriso poi mi abbraccia stretto e sono ben felice di accoglierla tra le mie braccia.

Butto uno sguardo veloce all'orologio e mi accorgo che sono già le 3.30 e forse è il caso che ci apprestiamo ad andare a dormire perchè altrimenti domani, anzi direi più tardi rischio di addormentarmi sul set.

Tra il fuso orario, l'emozioni travolgenti e la tarda ora credo che avrò le borse sotto gli occhi, grandi come due valigie.

Sciogliendo con disappunto quell'abbraccio, le dico: " Lisa credo che sia il caso di andare a dormire, almeno ti riposerai un pò.

Se ti va le valigie, le potrai sistemare quando ti alzi! Io non ho mai voluto del personale di servizio per occuparmi della casa ma se vuoi, possiamo assumere qualcuno!".

Lei mi guarda scuotendo la testa poi con un sorriso, dice: " No Rob, non voglio nessuno! Come hai detto tu, io sono la regina di questa casa e voglio essere io ad occuparmi sia di lei che di te!".

Quanto amo questa donna l'ho già detto? Le faccio un sorriso, annuendo deciso poi all'improvviso mi ricordo di un particolare e mi appresto a dirglielo: " Ah Lisa, non so se capiterà già più tardi ma ti volevo avvisare che potrebbe passare di qui Mary!".                " Mary? E chi è Mary? Non mi dirai che devo avere a che fare già da subito con le tue

spasimanti?" mi chiede con un sorriso e io non posso fare altro che scoppiare a ridere.

Quando mi calmo le dico: " No amore sta tranquilla, nessuna spasimante.

Si tratta solo della zia di Kellan che di solito viene qui ogni giorno!".

" E come mai viene?" mi chiede lei curiosa e io sento l'imbarazzo crescere a dismisura.

Mi passo una mano tra i capelli e dico: " Beh, mi aiuta a preparare il pranzo o meglio lo prepara lei, perchè dice che io ho dichiarato guerra ai fornelli e non posso darle torto!".

Le racconto del nostro primo incontro e quando ho finito di parlare vedo Lisa piegata in due dalle risate.

Mi sento un pò offeso dalla sua reazione, anche se so che ne ha tutte le ragioni.

L'incontro ravvicinato con gli spaghetti scotti, senza sale e conditi con il ketchup mi perseguiterà a vita.

Lisa si asciuga le lacrime che le sono scese per il troppo ridere e mi dice: " Oh amore mio, non ci posso credere! Mi domando come facessi a stare in piedi, mangiando tutte quelle schifezze!".

Sempre più rosso in viso, le dico: " Hai mai sentito parlare di consegne a domicilio? Sono diventato il migliore amico di pizzaioli, fast food e ristoranti cinesi!".

La mia piccola scuote la testa poi puntandomi un dito addosso, mi dice: " Robert Douglas Thomas Pattinson, quella roba fa male!

Ora però ci sono io e sono sicura che con l'aiuto della zia Mary ti sistemeremo per le feste!".

Rabbrividisco per le sue parole e le dico: " Amore mi sta bene qualsiasi cosa, a patto che voi due non facciate lievitare il mio giro vita e mi riempiate la faccia di brufoli!

Sono un attore santo cielo e devo mantenere un certo aspetto, non voglio andare in giro con un salvagente ancorato alla mia pancia e una faccia simile ad un campo di patate svuotato di fresco!".

Lisa scoppia a ridere ancora e ne approfitto per farle il solletico per prolungare quelle risate che sono un balsamo per me.

Quando vedo che fa fatica a respirare, la prendo in braccio e la porto al piano di sopra;

lei mi abbraccia stretto e io con una manovra complicata, riesco ad aprire la stanza degli ospiti e ad adagiarla sul letto.

Con un sorriso, le dico: "Amore ho scelto questa stanza perchè si trova di fronte alla mia, così se dovessi avere bisogno di qualcosa ti basterà aprire la porta e bussare a quella di fronte.

In questa casa ci sono cinque stanze da letto ognuna provvista di bagno e se non ti piace questa, sappi che puoi scegliere quella che vuoi!".

Lei mi fissa e rossa in viso mi dice: " Questa andrà benissimo Robert, in fondo non credo e spero di non occuparla per molto.

Non appena mi sentirò pronta voglio fare l'amore con te e allora la tua stanza diventerà la nostra!".

Lisa abbassa lo sguardo e io sento qualcosa rimescolarsi nel mio basso ventre.

Bestia che non sono altro! Lei sta lì, totalmente imbarazzata per aver detto qualcosa di difficile e io mi eccito con un ragazzino alla sua prima volta.

Recuperando il controllo dei sensi, mi accoscio vicino a lei e dico: " Sta tranquilla, Lisa non avere fretta. Io e te faremo l'amore solo quando tu lo vorrai e saprò aspettare!".

" Non lo metto in dubbio Rob, solo che credo che sarò io a non riuscire ad aspettare!" mi dice con le guance infuocate e io riesco solo a spalancare la bocca.

E' mai possibile che questa donna riesca a lasciarmi completamente senza parole?

Con lei mi sento un vero inetto ma un inetto felice allo stato massimo.

Prima che il mio corpo possa tradire sensazioni pericolose e vi giuro che ci sono vicino, mi rialzo dal letto e le dico con un sorriso: " Ora dormi amore mio, altrimenti più tardi non riuscirai a svegliarti!".

Lei annuisce restituendomi quel sorriso e dopo esserci scambiati un bacio che mi spedisce in paradiso, mi allontano da lei uscendo dalla stanza.

Per alcuni secondi fisso la porta chiusa della sua camera poi sospirando per calmarmi, mi

dirigo nella mia.

Tre ore dopo quella stramaledetta sveglia suona, fracassandomi le orecchie e dopo che la spengo, resistendo alla voglia improvvisa di frantumarla contro il muro, mi alzo.

Mi massaggio il collo che sento tutto intorpidito poi lentamente mi avvio verso il bagno per farmi una mega doccia, nella speranza che mi aiuti a svegliarmi.                      Fortunatamente è così! Infatti quando esco dal box mi sento ritemprato e fresco anche se non dubito che durante la giornata, la sonnolenza tornerà a farmi visita.

Mi avvolgo un asciugamano intorno alla vita e mi dirigo verso la camera per vestirmi.

Mi metto dei jeans e una camicia bianca poi mi allaccio la cravatta e m'infilo le scarpe.

Ho finito, ora mi manca solo di prendermi un buon caffè amaro e sono pronto per affrontare gli impegni.

Uscendo dalla mia stanza butto uno sguardo verso quella di Lisa e la voglia di vederla si fa impellente.

Non resistendo più, apro con calma la porta e mi avvicino al suo letto, per ammirarla mentre dorme.

Dio quanto è bella, sembra un angelo e sapere che è tutta mia, mi fa sentire al settimo cielo.

Mi volto verso la scrivania e prendo una penna e un foglio e gli scrivo un messaggio che le appoggio sul cuscino quindi le mando un bacio con la mano ed esco dalla sua stanza.

Robert Pattinson è pronto per ritornare nel suo mondo, solo che lo fa più ricco di cinque giorni fa.

 

POV LISA

 

Apro gli occhi lentamente e per un secondo, guardandomi intorno faccio fatica a capire dove diavolo mi trovo.

Poi come un fulmine mi ricordo tutto e l'emozione che sento raggiunge i massimi storici: sono a casa di Robert Pattinson, il mio ragazzo; sono a casa mia.

Guardo la sveglia che è appoggiata sul comodino e vedo che sono già le 11 e sento uno strano magone affollarmi la gola.

Sono sola perchè Rob è già al lavoro! So che il mio comportamento è ridicolo ma abbiate pietà di me, mi devo ancora abituare.

Mi stiracchio come una gatta, per fare risvegliare le mie membra intorpidite e girandomi vedo un biglietto appoggiato sul mio cuscino.

Sorrido al dolce pensiero di Rob e con le mani tremanti lo apro ed inizio a leggerlo:

 

Dolcissimo amore mio,

ero entrato con l'idea di guardarti

dormire ma ora devo fare

violenza su me stesso

per uscire da questa stanza.

Sembri un angelo, il mio angelo

e io sono orgoglioso di essere

il tuo compagno.

Vorrei restare a casa con te

e non lasciarti ma purtroppo

non mi è possibile farlo.

Cercherò di tornare presto

per poterti riabbracciare.

Goditi la giornata:

ti lascio il numero di casa

di Kellan e Jackson

in modo che potrai sentire

Erica e Lucia e sperando

che non ti offenda

ti lascio anche un pò di soldi,

cosicché se vorrai uscire

potrai comprarti quello che vuoi.

Ricordati che quello che è mio è tuo

e che ti amo da impazzire.

Tuo Robert.

 

Sento le lacrime bagnarmi le guance e distrattamente le asciugo, poi mi alzo dal letto e scendo al piano di sotto per recuperare la mia valigia.

Prima di prendere le mie cose decido di fare un giro per la casa, per poterla ammirare con la luce del caldo sole di Los Angeles.

E' bella, ampia e spaziosa. A tutti gli effetti si tratta di open space con i muri bianchi e il parquet sul pavimento.

Arrivo nel lato dove è posta la cucina e ripenso a quello che mi ha raccontato Rob, al suo odio per i fornelli e alla sua pasta condita con il ketchup e inevitabilmente scoppio a ridere.

Povero amore mio! Sono certa che ha fatto del suo meglio ma non si può essere bravi in tutto.

Meno male che ha trovato la zia di Kellan che lo ha aiutato; sono certa che sia una brava donna, dolce e gentile.

Apro gli sportelli e il frigorifero e vedo che traboccano di ogni qualità di cibo possibile e

questo non può che farmi piacere.

L'unica cosa che dovrò fare, sarà decidere cosa cucinare a cena per il mio tesoro.

Individuo subito la macchina del caffè e vedo che accanto all'apparecchio c'è il barattolo con la polvere più profumata che esista.

Sarà perchè sono una barista ma l'odore del caffè mi inebria come non mai.

Recupero una tazza e me ne faccio uno bello caldo poi con la bevanda fumante in mano decido di continuare la mia visita.

Mi sposto nel soggiorno e vedo un grande divano pieno di cuscini e una serie di poltrone

 poste davanti ad un meraviglioso camino e già immagino me e Robert seduti su quel sofà ad accoccolarci al caldo delle fiamme.

Esco fuori e sento il calore del sole californiano riscaldarmi la pelle.

Ora posso ammirare in tutta la sua magnificenza la piscina che ho intravisto ieri e devo dire che è davvero spettacolare.

Mi spingo verso il giardino e arrivo davanti ad un bellissimo gazebo dove c'è un tavolo per 8 persone.

E' tutto così bello che mi sembra un sogno dal quale spero di non svegliarmi mai

Inspiro profondamente l'odore del mare che mi arriva, nonostante non sia così vicino poi rientro in casa, sciacquo la tazza mettendola al suo posto e presa la valigia, salgo al piano di sopra.

Entro nella mia camera e guardo quanto sia bella con quelle finestre enormi che le trasmetto luce e con il tetto di listoni che le danno calore.

Metto la valigia sul letto e dopo averla aperta tiro fuori l'intimo e un vestitino con delle figure strane colorate di lilla e con l'allacciatura intorno al collo.

Entrando nel bagno rimango senza parole, perchè ho modo di ammirare quanto sia bello e spazioso.

Mi fiondo sotto la doccia e quando ho finito mi vesto e scendo nuovamente al piano di sotto stringendo tra le mani il biglietto di Robert.

E' mia intenzione chiamare le mie sorelline per sapere come stanno e per chiedere loro di vederci.

Afferro il cordless ed esco in giardino ma mentre sto per fare il numero di Lucia, sento la sua voce che mi chiama.

Mi giro e la vedo lì, come sempre bellissima che sorride con le mani ai fianchi.

Indossa quel meraviglioso vestito in stile gitano che io francamente adoro: le arriva fino alle caviglie ed è un misto tra colori caldi e freddi.

Sventolo il braccio per rispondere al suo saluto e le chiedo dove sia Erica.

Lei si sposta e vedo subito la mia amica seduta che mi sorride.

Lucia mi dice che in fondo al giardino c'è un cancelletto che unisce le due proprietà e mi invita a raggiungerle.

Io annuisco e di corsa rientro in casa, afferro il cellulare e mi fiondo da loro.

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** Reazioni e conseguenze ***


Come mi ha chiesto Darkviolet oggi ho scritto un capitolo dove troverete il ritorno al lavoro di Robert e le reazioni di alcuni suoi colleghi.

Mi auguro vi piaccia e vi prego commentate perchè mi mancano tanto le vostre bellissime recensioni.

Ciao Lorian

 

Capitolo 21 - Reazioni e conseguenze

 

POV ROBERT

 

Dannazione! Mi chiedo come sia possibile che mi senta così male, solo al pensiero di aver lasciato il mio tesoro a casa da appena un'ora.

Chi mi conosce mi darebbe del pazzo, pensando che di solito il mio comportamento è differente.

Solitamente tendo a non attaccarmi alle persone più del dovuto ma ad onor del vero questa volta si sta parlando della donna della mia vita, quindi credo di essere giustificato.

Probabilmente il mio stato di nervoso perenne, sta anche nel fatto che la settimana prossima

inizieranno le riprese di Cosmopolis, che mi vedranno impegnato fino ad agosto e il fatto che si svolgano a New York, dovrebbe farvi capire quanto sto da cani.

Infatti sarò costretto a partire e non ho ancora deciso se portare Lisa con me.

Sono indeciso, perchè non vorrei esporla troppo all'attenzione dei media ma d'altra parte mi sento in colpa a lasciarla da sola, ora che ci siamo appena incontrati.

So che il mio lavoro mi porterà spesso lontano, questo almeno fino a quando non ufficializzeremo la nostra relazione, perchè poi la vorrò sempre al mio fianco.

Ma purtroppo per ora non se ne parla! Per l'opinione pubblica io sono il fidanzato di Kristen e non gioverebbe né a me né a Lisa, il fatto di apparire con lei in pubblico.

Che situazione del cavolo! L'unica consolazione è il fatto di aver terminato  a maggio le riprese di Bel Amì, perchè solo l'idea di allontanarmi così tanto da lei mi avrebbe fatto impazzire.

I continui viaggi che dovevo fare tra Budapest, Hertfordshire e Londra mi avrebbero mandato al Creatore prima del tempo.

Già durante le riprese vivevo quasi al limite del borderline, visto che ero nel pieno dei sogni dove la incontravo e ora che lei è con me, l'idea di partire per posti così lontani lasciandola da sola, mi terrebbero sveglio tutte le notti.

Già i quasi 4000 km che separano New York da Los Angeles mi sembrano incolmabili, figuriamoci se sarei dovuto partire per il vecchio continente.

Oggi mi devo incontrare con il cast di Breaking dawn, per decidere con loro e i rappresentanti della Summit che strategia usare per la promozione del film.

A novembre avremo la prima sul red carpet e già ribollo di rabbia, se penso che Lisa non potrà

prendervi parte mentre Erica e Lucia ci saranno.

Per Kellan e Jackson è tutto più semplice e in questo momento li invidio da morire, perchè vorrei anche io fare la passeggiata sul mitico tappeto rosso stringendo la mano della donna che amo.

Invece sarò costretto a farlo al fianco di Kristen e questo mi fa fumare le orecchie dal nervoso.

Ecco finalmente sono arrivato agli studi della Summit e ora rivedrò tutti i miei amici e colleghi e già lo so, sarò sottoposto ad un vero e proprio terzo grado sull'esito del mio viaggio in Italia.

Non ho dato loro nessuna notizia, perchè sinceramente non sapevo se Lisa sarebbe o no venuta con me e quando ha accettato, i miei pensieri sono stati solo in funzione di lei.

Quindi so che non appena metterò piede alla Summit dovrò vedermela con Kristen, Taylor e tutti gli altri e già tremo all'idea.

Non fraintendetemi, sono felice ma parlare della mia vita privata mi ha sempre messo in soggezione.

So però che almeno a Kris e Tay devo delle spiegazioni, perchè sono state le persone che più mi hanno aiutato in questi mesi e di certo non posso dimenticare, che è proprio grazie alla mia falsa fidanzata, se ho trovato quella vera.

Quindi forza Robert armati di coraggio, stampati un bel sorriso sulle labbra e preparati ad affrontare la marea di domande che ti faranno.

 

POV KRISTEN

 

Siamo qui agli studi della Summit, per definire con i dirigenti la promozione del penultimo film

della saga.

Ci siamo tutti, tranne Elizabeth che è a Nashville impegnata nelle riprese del suo film Young Adult che terminerà fra due mesi, Ashley che si è trasferita a New Orleans e che è nel pieno della realizzazione di LOL - Pazza del mio migliore amico che sarà ultimato a settembre, Nikki che è alle ultime battute del suo film Catch. 44 che ultimerà ad agosto e Kellan che è a Century City, qui a Los Angeles perchè il mese prossimo concluderà il suo film Death Games.

Quindi qui oltre a me ci sono Taylor, Peter, Jackson, Dakota ( Jane ) Michael, ( Aro) Daniel ( Felix) e  Billy ( Charlie).

Ma l'unico che stiamo tutti aspettando è Robert: quel disgraziato è partito cinque giorni fa, per andare in Italia a conoscere la sua Lisa e non ci ha fatto sapere più nulla.

Ho cercato di sapere qualcosa da Jackson ma quel maledetto non ha voluto dirci niente e non sono riuscita a capire nulla neppure dall'espressioni del suo viso, perchè il mio caro collega ha messo su una vera e propria faccia da poker, che non faceva trasparire la benché minima emozione.

Tutti noi colleghi abbiamo vissuto chi più chi meno, il tormento di Robert e gli siamo stati vicino quindi ora non vediamo l'ora di sapere come sia finita questa avventura.

Ecco! Finalmente è arrivato ma è ancora troppo lontano per capire qualcosa dal suo volto.

Uffa accidenti ma quanto ci mette? Oh finalmente eccolo qui e guardandolo posso vedere che...

sta sorridendo!

E' felice e questo non può significare altro che la sua Lisa è tornata con lui!

Quando mi guarda vedo i suoi occhi brillare e d'istinto gli salto addosso stile koala, urlandogli nelle orecchie: " E VAIIIII ROBERT! ORA LA VOGLIO CONOSCERE!".

Lui scoppia a ridere abbracciandomi stretta e ringrazio Dio, perchè il mio più caro amico è tornato finalmente a vivere.

 

POV TAYLOR

 

Posso comprendere il nervosismo di Kristen, perchè è lo stesso che provo io.

Robert è un mio caro amico e il fatto di averlo visto spegnersi in questi mesi, mi faceva veramente male.

Rob è una persona semplice, umile e unica.

Non si atteggia a vip e vive ancora attaccato alle sue abitudini inglesi: basti pensare che non ha mai voluto assumere del personale di servizio per la sua casa, adora passare le sue serate a bere birra in un pub giocando a freccette con gli amici, gli piace circondarsi di persone e spesso facciamo delle cene con tutto il cast a casa sua o meglio le facevamo, prima che tutta questa storia iniziasse.

Si rifiuta per lo più di vestirsi con roba elegante preferendo ai capi firmati e di haute couture, jeans strappati e camicie scozzesi e per ultimo ma non meno importante non rinuncerebbe mai e poi mai al suo the delle diciassette.

L'unico strappo a queste regole, è stato quello di acquistare la villa paradisiaca dove vive ma lo ha fatto solo dopo aver saputo che era confinante con quella di Kellan e Jackson.

E' un brav'uomo e un ottimo amico: ti sa tirare su anche quando ti sembra che nessuno ne sia capace e lo fa con un sorriso, le parole giuste e una mano battuta sulla spalla.

Per me è come un fratello e io mi sento orgoglioso e fortunato di averlo conosciuto.

Ad un tratto sento Kristen tirare un piccolo urlo e vedo uno splendido sorriso aprirsi sulle labbra della mia ragazza.

Questo può significare solo che Robert è arrivato e che finalmente avremo le risposte a tutte le nostre domande.

Mi auguro solo che sia riuscito a portare con se quella splendida ragazza e che riesca grazie a lei, a ritrovare il sorriso che lo contraddistingue.

Vedo la mia piccola prendere la rincorsa e aggrapparsi al suo collo come se fosse un koala e istintivamente scoppio a ridere.

Non potrei mai essere geloso di Robert, anche perchè so che lui non è innamorato di Kris, così come lei non lo è di lui.

La frase della mia piccola: " E VAIIIII ROBERT! ORA LA VOGLIO CONOSCERE!" mi fa comprendere che la misteriosa Lisa è qui a Los Angeles e francamente anche io non vedo l'ora di incontrarla per ringraziarla di aver riportato il sorriso sulle labbra di Robert.

 

POV DAKOTA

 

Kristen ieri mi ha raccontato a grandi linee quello che sta succedendo a Robert.

Tutti nel cast sapevamo dei suoi continui sogni e lo vedevamo spegnersi ogni giorno di più.

Mi dispiaceva tanto, anche perchè trovo che il sorriso di Robert sia il più bello che io abbia mai visto.

E' un ottimo collega e un caro amico e vedere che si isolava lasciando fuori tutti noi, mi rendeva veramente triste.

Quindi come potete immaginare, quando Kristen mi ha raccontato che lui aveva trovato la ragazza che vedeva nei suoi sogni, ne sono stata davvero felice.

E caspita, come tutte le ragazze sono romantica fino al midollo e questa mi sembra davvero una bellissima storia d'amore.

E ora vedere di nuovo il sorriso campeggiare sul bellissimo volto di Robert, mi da la conferma che questa sia una relazione iniziata sotto i migliori auspici.

 

POV PETER

 

Sarà perchè conosco Robert oramai da tre anni e lo reputo per davvero un bravo ragazzo, non posso che essere felice per lui.

Le notizie poco confortanti che mi arrivavano fino a pochi mesi fa quando stava girando Bel Amì, mi facevamo preoccupare.

Un nostro amico in comune mi raccontava che lui dormiva male e si svegliava ancora peggio, si imbottiva di caffè a qualunque ora del giorno, aveva il terrore di addormentarsi, scattava come una molla non appena qualcuno lo sfiorava e in un mese si era sbronzato sette volte.

Questo non era il Robert che conoscevo e la cosa mi faceva preoccupare parecchio.

Purtroppo non potevo assentarmi per correre da lui, perchè ero nel pieno delle riprese di Loosies ma quando a maggio ho terminato di girarlo, ho preso con Jennie e le nostre figlie, il primo volo per l'Europa e siamo atterrati all'aeroporto di Ferihegy, a Budapest.

Sono corso da lui, che quando mi ha visto mi ha gettato le braccia al collo stringendomi forte e il mio cuore ha tremato, quando l'ho sentito piangere.

Quando si è calmato, mi ha raccontato tutta l'odissea che stava vivendo e io ho cercato nel mio piccolo, di farlo tranquillizzare.

Con la mia famiglia siamo rimasti in Ungheria fino al termine delle riprese di Bel Amì e poi abbiamo fatto ritorno negli Stati Uniti, insieme a lui.

Non me la sentivo di lasciarlo e cercavo in tutti i modi di tirarlo su di morale.

Solo giocare con le mie figlie lo faceva sorridere un pò e in quel momento mi dava l'impressione che potesse uscire da quel tunnel dentro il quale si stava volontariamente infilando.

Quando siamo arrivati a Los Angeles, l'ho messo nelle mani amiche di Taylor e Kristen e saperlo con loro mi ha tranquillizzato.

Dopo venti giorni Tay mi ha chiamato, per dirmi che era successa una cosa incredibile e mi aveva raccontato che Robert aveva trovato la ragazza dei suoi sogni e che in quel momento, era in volo verso l'Italia con Kellan e Jackson.

Ero sconcertato e a dir poco sorpreso ma fondamentalmente ero felice per lui, anche se non sapevamo che cosa sarebbe uscito da quel viaggio.

Ora vedermelo davanti totalmente rinato, con quel sorriso speciale sul volto mi fa tirare un sospiro di sollievo e non posso che gioire, se il mio figliolo mediatico è tornato a vivere.

 

POV MICHAEL

 

Tutti noi, amici e colleghi di Twilight spesso ci trovavamo a parlare del problema

che affliggeva Robert.

Ci sentivamo veramente impotenti di fronte all'intensità del suo dolore.

Non è mai facile giudicare chi ama e di certo non può farlo qualcuno, che in quel momento ha il suo amore accanto.

Io forse potevo capirlo di più, perchè la mia compagna mi aveva lasciato durante le riprese di Underworld, per frequentare il regista del film con il quale poi si è sposata.

Sono un fatalista e credo che tutto avvenga per un disegno preciso del destino, quindi anche se mi fossi disperato oltremodo, non credo che Kate sarebbe tornata con me.

L'unica cosa bella che avevo era Lily Mo, la bambina che era nata dalla nostra relazione e a lei, io davo e do tutto il mio amore.

Proprio perchè credo nel destino, penso che i segnali che Robert ha ricevuto riguardo a questa misteriosa ragazza, siano il segno incontrovertibile che lei farà parte della sua vita.

 

POV DANIEL

 

Quando ho visto Kristen gettarsi tra le braccia di Robert arrampicandosi su di lui come se fosse un piccolo koala, sono scoppiato a ridere perchè quei due insieme sono una vera forza.

Devo ammettere di esserci rimasto male, quando Robert mi ha confessato che loro due stavano insieme per finta e che lei era innamorata di Taylor.

Non fraintendetemi non ho nulla contro Tay ma forse il fatto che nonostante sia un colosso di 2

metri, ho un cuore fin troppo romantico come dice mia madre.

Non mi vergogno ad ammettere che piango sempre quando vedo Titanic e Ghost, che sono i miei film preferiti e anche se so che questo è fonte di continua presa in giro da parte di mio fratello, io me ne frego e cammino a testa alta.

Credo fortemente nel grande amore, quello che ha il sapore di una favola e quale poteva essere più vicino all'amore perfetto se non quello che lega Edward e Bella.

Comunque se loro due non erano innamorati, nulla poteva costringerli ad esserlo quindi anche un super romantico come me, doveva rassegnarsi all'evidenza dei fatti.

In fondo però anche quello che stava vivendo Robert con questa ragazza misteriosa, aveva un che di magico.

Il fatto di averla sognata per tanti mesi e di averla poi trovata, era quasi incredibile e io mi sono ritrovato ad invidiare una storia così.

Spero veramente che un giorno capiti anche a me, qualcosa di così perfetto.

 

POV BILLY

 

Oh finalmente! Vedere ridere nuovamente quel fantastico ragazzo, mi riempie il cuore di gioia.

Lui si merita veramente di essere felice, se si pensa che deve portare avanti una messinscena, che francamente trovo ridicola.

Fingersi il fidanzato di Kristen dietro richiesta dei dirigenti della Summit è assurdo e veramente increscioso.

Nessuno dovrebbe poter decidere della nostra vita e tantomeno dovrebbero farlo, per degli scopi puramente economici.

Robert e Kristen hanno accettato quell'offerta, perchè a quel tempo non avevano alcun legame ma ora che lei è innamorata di Taylor e lui ha trovato la donna del suo cuore, prevedo tempi duri e scelte che porteranno grandi scossoni per tutti.

 

POV ROBERT

 

Quando finalmente riesco ad entrare negli uffici della Summit, mi chiudo le porte a vetri alle spalle, lasciandomi dietro i paparazzi che come al solito sono appostati lì per farci delle foto.

Ho appena il tempo di tornare a respirare che un tornado con gambe e braccia, che corrisponde al nome di Kristen mi si appolipa addosso.

Sento le risate di Daniel e Taylor e d'istinto scoppio a ridere anche io, specialmente quando Kristen mi urla nelle orecchie: " E VAIIIII ROBERT! ORA LA VOGLIO CONOSCERE!".                                              

Quando finalmente riesco a staccarmela di dosso, le dico: " E' scontato piccola, proprio tu non puoi non conoscerla.

Non posso dimenticare che se sono l'uomo più felice del mondo, io lo devo a te!" poi girandomi verso gli altri dico: " Devo ringraziare tutti voi per aver sopportato con calma e tranquillità, il mio pessimo carattere e la mia negatività.

Ora, come ho appena detto sono felice; la mia Lisa ha accettato di venire qui con me e non posso desiderare nient'altro!

Vi chiedo solo un pò di pazienza, perchè per lei è tutto nuovo ed è molto nervosa.

Non appena si sentirà un pò più tranquilla, vi prometto che organizzeremo una festa a casa nostra, in modo che possiate conoscerla!".

Tutti annuiscono con un sorriso e io continuo: " Per ora vi potrete rifare con Erica e Lucia, che sono le amiche di Lisa e le fidanzate di Kellan e Jackson!".

Vedo tutti girarsi verso Jack che diventa bordeaux e io comprendo che lui non aveva ancora raccontato nulla.

" Ops, scusa Jack pensavo che avessi già raccontato tutto!" gli dico imbarazzato e lui scuote la testa sorridendo, poi mi risponde: " No, in effetti non gli avevo detto ancora niente ma non ti preoccupare non è successo nulla di grave!".

Poi però vedendo che tutti lo fissano con le mani poste sui fianchi e lo sguardo poco rassicurante, fa un passo indietro e si da ad una disonorevole fuga che mi fa scoppiare a ridere.

Peter, Daniel, Michael e Billy lo inseguono per fermarlo mentre Tay, Kris e Dakota rimangono al mio fianco a ridere del suo increscioso incidente.

Sono felice, sono veramente felice di essere tornato.

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** Abituarsi ad un nuovo mondo ***


Ciao a tutte oggi assisteremo ad un interessante conversazione tra Lisa e le sue amiche che sfocerà in una decisione alquanto improvvisa ed importante.

Vi lascio alla lettura e come sempre vi ringrazio. Ciao Lorian

 

Capitolo 22 - Abituarsi ad un nuovo mondo

 

POV LISA

 

Con il cellulare in mano mi dirigo verso il giardino dove trovo il cancelletto che unisce le nostre proprietà e dopo averlo aperto varco la soglia.

Dopo pochi secondi di cammino mi vedo piombare addosso sia Erica che Lucia che mi abbracciano stretta e nel loro abbraccio mi sento nuovamente a casa.

Quando ci stacchiamo, ridiamo come tre sceme poi ci avviamo verso la villa che scopro essere quella di Jackson e Lucia.

Ci sediamo sotto il gazebo e Lucia mi offre del the freddo che io accetto molto volentieri poi Erica mi chiede: " Allora amica mia, come stai?" e io scuotendo la testa racconto alle mie amiche del crollo emotivo che ho avuto la sera prima con Robert.

Loro mi ascoltano impassibili poi quando ho finito di parlare uno strano silenzio cade tra di noi.

E' Lucia a rompere quella magica bolla, dicendomi: " Lisa è stato sicuramente un bene che questo sia successo subito.

Io penso che se ti fossi tenuta tutto dentro prima o poi saresti scoppiata e credimi non sarebbe stato un bene per il vostro rapporto!".

Io annuisco e lei continua: " So che la nostra situazione non ha niente a che vedere con la tua e che

noi non abbiamo di certo i vostri problemi ma io sono sicura che con l'aiuto di Robert, riuscirai a venirne fuori!".

" Si ci voglio davvero credere Lucia!" le dico annuendo convinta e lei mi sorride facendomi sentire bene poi Erica, mi dice: " Come ha detto Lucia per noi è più facile, infatti con molta probabilità presto appariranno le nostre prime foto fatte insieme."

Io spalanco la bocca poi le chiedo di che parla e Lucia mi risponde raccontandomi quello che è successo in piazza del Duomo.

Sono contenta per loro quattro, anche se sento una punta di invidia farsi strada in me e questo davvero non mi piace.

Cerco di cambiare argomento chiedendo loro di raccontarmi qualcosa di quei giorni e lì un altra botta alla mia autostima, arriva come una mazzata al collo.

Erica e Lucia hanno già fatto sesso con i loro compagni mentre io sono ancora ai bacetti con Robert.

Vabbé proprio bacetti non li definirei, dato che quando ce li scambiamo perdo il senso del luogo e del tempo ma in fondo sempre baci sono.

Lucia mi chiama e io mi rendo conto di essermi incantata.

" A che stavi pensando Lisa?" mi chiede Erica e io sbuffando glielo dico.

Loro mi fissano con tanto d'occhi poi Lucia incredula, mi chiede: " Mi stai dicendo che tu non hai ancora fatto l'amore con quel Dio sceso in terra?".

Io annuisco paonazza in volto e loro scoppiano a ridere a crepapelle; so che non lo stanno facendo con cattiveria per questo non mi offendo.

Infatti pochi istanti dopo, Erica mi dice: " Lisa tesoro, Robert non è Valerio.

Quel ragazzo divino ha attraversato mezzo mondo per venirti a cercare e per poterti portare via

con lui.

Come puoi solo pensare che lui ti voglia solo per il sesso?".

Io avvampo nuovamente e a fatica le rispondo: " No, io non lo penso ma..." e loro due fissandomi comprendono finalmente tutto.

Erica si alza dalla sua sedia e avvicinandosi a me mi prende una mano e mi dice: " Ho capito, tu hai paura di non essere alla sua altezza, non è così?".

Io annuisco bordeaux in viso e lei mi dice: " Prima di dirti ciò che penso ho bisogno di sapere se tu desideri fare l'amore con lui!" e io sorridendo imbarazzata le rispondo: " Non hai idea di quanto lo voglia!".

" Ottimo, allora ascolta bene quello che facciamo!

Ora noi ci occupiamo di te facendoti bella all'ennesima potenza poi tu gli prepari una bella cenetta, metti dello spumante in frigo e ti lasci coccolare da lui.

Lascia che tutto avvenga in modo naturale; non programmare mosse, gesti o comportamenti, perchè rischieresti che tutto vada a rotoli.

Se lui avvertisse dell'esitazione in te, finirebbe col bloccarsi per evitare di farti del male e di farti soffrire.

Invece se ti vedrà tranquilla e serena anche lui si vivrà quel momento come il più magico che esista!".

Rifletto sulle sue parole e mi rendo conto che ha ragione; d'altronde continuare a perdere tempo su una cosa che prima o poi succederà, è solo stupido, inutile e deleterio.

Io sono di Robert, gli appartengo così come lui appartiene a me quindi voglio che tra di noi le cose si definiscano per bene.

" D'accordo" dico decisa " mi avete convinta; quindi ora che facciamo?" chiedo più per curiosità che per altro e le mie adorabili amiche si guardano negli occhi prima di urlare: " MA È OVVIO NO? E' TEMPO DI RESTYLING!".

Scoppio a ridere ed insieme a loro mi dirigo verso casa mia dove per le successive quattro ore mi

lascio coccolare o dovrei dire torturare da massaggi, manicure, pedicure e scelte di abiti più o meno inverosimili.

Ridiamo come pazze e passare quel tempo con loro non può che farmi bene, infatti riesco a non pensare quasi per niente a ciò che succederà quella sera.

Dopo essermi fatta una magnifica doccia, Erica mi mette i bigodini nei capelli e Lucia mi stende una maschera sul viso.

Così conciata e avvolta in un candido accappatoio scendo al piano di sotto diretta in cucina e quando io e le mie amiche giungiamo lì, do un occhiata al frigorifero e alla dispensa per decidere che cosa fare da mangiare per cena.

A quel punto mi fermo a pensare che non so nulla dei gusti di Robert e il timore di sbagliare qualcosa, mi assale all'improvviso.

A calmarmi ci pensa Lucia che dice: " Lisa, perchè non gli prepari l'arrosto con le patate? Ricordo che quando lo ha fatto Sabrina, lui lo ha letteralmente divorato!".

Annuisco decisa, guardo nel freezer e dopo una veloce ricerca, ringrazio la mia fortuna sfacciata.

Infatti un bel pezzo di arrosto fa bella mostra di se, come se mi chiamasse per essere cucinato e io lo prendo mettendolo sul ripiano della cucina.

Dopo un pò, mentre pelo le patate aiutata dalle mie amiche, dico: " Speriamo che Rob non arrivi ora, altrimenti sai che figura se mi trovasse in accappatoio, con i bigodini in testa e la faccia ricoperta di questa melma nauseabonda!".

Le mie amiche scoppiano a ridere immaginandosi la scena poi Lucia mi dice: " Non ti preoccupare tesoro, perchè Jackson mi ha mandato un sms poco fa, per avvisarmi che non si libereranno prima delle 18.30 e che non saranno qui prima dell'ora successiva, quindi complessivamente abbiano ancora quattro ore!".

Decisamente più tranquilla, mi rimetto subito al lavoro.

In breve tempo l'arrosto è pronto da mettere in forno e dopo averlo fatto decido di preparare anche alcune bruschette miste da mangiare come antipasti e una buonissima torta Paradiso da gustarci come dessert.

Guardando nella dispensa trovo tutto il necessario e in un men che non si dica, finisco di preparare la cena mia e di Robert.

Lucia nel frattempo ha apparecchiato la tavola, con tanto di candele e bicchieri di cristallo ed Erica ha scelto la musica giusta, da ascoltare come sottofondo.

Sulla tavola riccamente imbandita fanno bella mostra di se il vassoio con le bruschette e quello con l'arrosto mentre la torta è in forno a cuocersi.

Perfetto manca solo un'ora al rientro di Rob e con le ragazze, mi fiondo al piano di sopra per finire di vestirmi. 

L'abbigliamento che ho scelto con le ragazze è un semplicissimo jeans a vita bassa, con una t-shirt bianca e una giacca dello stesso colore.

A dire il vero loro vorrebbero che indossassi qualcosa di più elegante ma io mi oppongo, perchè non voglio che Robert capisca fin da subito le mie intenzioni.

Quando finalmente sono pronta, le ragazze mi salutano e vanno nelle loro abitazioni a preparare la cena ai loro uomini mentre io mi siedo sul divano, con il cuore in fibrillazione in attesa dell'arrivo del mio tesoro.

Finalmente venti minuti dopo, sento il cancello automatico aprirsi, segno che Rob sta rientrando e io velocemente mi fiondo in cucina.

Apro il forno e tiro fuori la torta, ponendola in un vassoio che appoggio sul ripiano della cucina poi al suo posto metto l'arrosto e le bruschette, per fare in modo che si riscaldino quindi finito di fare ciò, mi fermo tirando un grosso respiro di sollievo.

Dopo pochi secondi, sento la porta aprirsi e con il cuore in gola ascolto la melodiosa voce di Rob, che dice: " Amore, sono a casa!" poi aggiunge: " Ehi, ma che profumino delizioso che c'è qui!" e quando finalmente spunta in cucina, a me sembra che il sole non sia ancora tramontato.

Felice gli corro incontro e mi getto tra le sue braccia, stringendolo stretto.

Lo sento ridere felice dell'accoglienza che ha ricevuto e quando mi stacco da lui, ci guardiamo negli occhi e lentamente ci avviciniamo per far unire le nostre labbra in uno dei nostri magnifici baci.

 

POV ROBERT

 

Finalmente sto tornando a casa! Non sono particolarmente stanco, dato che oggi non abbiamo veramente ripreso a girare.

Questo perchè mancavano Elizabeth, Ashley, Nikki e Kellan che sono impegnati nell'ultimazione di altri film.

Certo avremmo potuto girare le scene con me, Kristen e Taylor ma il regista e i produttori hanno preferito parlare della promozione e della prima che avverrà tra cinque mesi.

E' scontato dire che i dirigenti della Summit non saranno messi al corrente della presenza di Lisa nella mia vita, perchè userebbero la loro totale mancanza di scrupoli per farla stare male e questo lo devo evitare a qualunque costo.

So che è brutto parlare male di chi non è presente ma ad onor del vero so che quello che penso corrisponde a realtà e lo so perchè per queste persone, il guadagno economico viene prima di tutto anche delle coscienze della gente.

Eccomi, finalmente sono arrivato. Saluto Jackson, che mi sorpassa facendomi un colpo di clacson e faccio aprire il cancello automatico.

Sapere che tra pochi minuti potrò rivedere il mio amore, mi riempie il cuore di gioia.

Oggi mi è mancata un sacco e il mio pensiero volava sempre da lei, facendomi chiedere che cosa stesse facendo o pensando.

Entro nel box e spengo la macchina con un gran sospiro.

Se penso che ieri ero nella stessa situazione ma stavo male da cani per la sua reazione, mi fa venire i brividi lungo tutta la schiena.

Per un attimo avevo avuto il terrore che mi chiedesse di riportarla in Italia e il solo pensiero mi toglieva il fiato nei polmoni.

Per fortuna non è stato così e tutto si è sistemato.

Apro la porta e con la voce allegra dico: " Amore, sono a casa!".                                                              All'improvviso un invitante aroma mi giunge alle narici e sento il morso della fame diventare enorme.

Leccandomi simbolicamente i baffi, dico: " Ehi, ma che profumino delizioso che c'è qui!" e quasi di corsa mi dirigo in cucina.

Lei è lì che mi sorride, bella come una stella e io sento che nulla può farmi del male, finché Lisa è al mio fianco.

Il mio amore mi corre incontro e si getta tra le mie braccia; io la stringo forte al mio cuore e sento il suo, battere a livelli pazzeschi.

Rido di cuore per il suo gesto, perchè è riuscita a battermi in volata; ancora pochi secondi e l'avrei stretta io, senza più lasciarla andare.

Quando ci dividiamo, ci guardiamo negli occhi e io sento la necessità impellente di appropriarmi delle sue dolcissime labbra.

Senza pensarci un secondo di più la bacio e veramente tutto, torna al suo posto.

Quando mi stacco dalle sue dolci labbra, le sorrido felice poi le chiedo: " Amore, sento un profumo invitante! Che cosa hai preparato per cena?".

Lei mi prende per mano e mi accompagna a tavola dove mi siedo, veramente curioso di scoprire che cosa offre il menù.

Lisa si allontana e poco dopo una dolce musica giunge alle mie orecchie; che bello cenare con un sottofondo musicale.

Mi rilassa e mi fa dimenticare tutti i problemi.

Lisa con vassoio tra le mani, si avvicina e quando guardo il suo contenuto un languorino particolare mi coglie alla bocca dello stomaco.

Lisa mi dice: " Queste sono delle bruschette miste! Spero che ti piacciano perchè io non conosco i tuoi gusti quindi sono andata a tentativi."

" Sono perfette amore non preoccuparti, davvero.                                                         

Non sono particolarmente schizzinoso e mangio un pò tutto e adesso non vedo l'ora di assaggiare queste meraviglie!" le dico portandomene una alla bocca.

Uhm è paradisiaca e lo dico sul serio! Questa con il formaggio fuso è qualcosa di veramente unico e delizioso.

Quando finiamo le bruschette, Lisa si alza e apre il forno tirando fuori un vassoio dove troneggia un meraviglioso arrosto con le patate e io mi sento l'uomo più fortunato del mondo.

Ho trovato la donna del mio destino che mi ama quanto io la amo e inoltre è una magnifica cuoca.

Cosa posso desiderare di più?

Terminato anche l'arrosto, io e Lisa parliamo un pò della giornata che abbiamo passato poi lei si alza e porta davanti ai miei occhi una bellissima torta, che mi fa spalancare la bocca dalla sorpresa.

E va bene lo ammetto, sono goloso come un bambino e davanti ad una torta o un pasticcino, davvero non so dire di no.

Mamma mia questa torta è davvero favolosa e la crema al cioccolato che c'è al suo interno, mi riscalda profondamente il cuore.

Finita la cena, preparo i caffè poi Lisa carica la lavastoviglie e mette a posto tutto il resto.

Quando la cucina è in ordine, le dico: " Amore, mi hai veramente sorpreso, io non so che dire se non che sei veramente speciale ed unica e tutto questo è perfetto!".

Lisa arrossendo mi guarda, poi dice: " E non è ancora finita!".

Spalanco gli occhi incredulo, augurandomi che non ci sia altro da mangiare, perchè francamente sto scoppiando ma quando vedo che il mio tesoro mi prende la mano e mi tira verso il piano di sopra, il cuore inizia a battermi forte.

Non voglio lanciarmi in congetture varie, perchè se mi convincessi di qualcosa ci rimarrei male per davvero, se poi non si realizzasse.

Quindi mi limito a fare da spettatore ma quando vedo che Lisa entra nella mia stanza e si ferma a guardarmi, posso dire di essere quasi certo dei suoi intenti e il mio cuore schizza in gola.

Lei mi fissa poi completamente in imbarazzo, mi dice: " Robert, io ti desidero e vorrei tanto che tu stasera facessi l'amore con me!".

" Lisa ne sei sicura? " le chiedo per esserne certo " l'ultima cosa che vorrei è che tu lo facessi solo per farmi piacere.

Sappi che se è così non devi preoccuparti, perchè io posso aspettare davvero!".

" Si lo so che tu aspetteresti, per darmi la tranquillità che mi necessita ma sono io a non volere più aspettare " mi dice lei con un sorriso poi aggiunge " ti chiedo solo di essere dolce con me e di avere pazienza, se non sarò brava come tu vorrai!".

" Ssshh, zitta non dire stupidate" le dico mettendole un dito sulle labbra " non mi interessa che tu sia brava oppure no.

L'unica cosa che voglio è che tu ne sia sicura e per quanto riguarda la dolcezza, posso assicurarti che sarò tenero e cercherò di non farti del male, anche se è inevitabile che la prima volta tu senta un pò di dolore!".

Siamo emozionati e nervosi tutti e due ma sappiamo che questa notte faremo finalmente un passo avanti nella nostra storia e che questo sarà quello decisivo.

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** Una notte davvero speciale ***


Bene ragazze, eccoci giunti alla notte speciale di Robert e Lisa, quella in cui si uniranno per diventare una sola cosa.

Mi auguro di averla scritta con semplicità e senza scadere nel volgare.

Finché si tratta di personaggi televisivi come Edward Cullen e Draco Malfoy, riesco ancora a scrivere con più tranquillità immaginandomeli in quel momento con un altro volto ma in questa storia dove il protagonista è Robert in persona, mi riesce davvero difficile.

Fatemi sapere che ne pensate e come sempre grazie di tutto.

 

Capitolo 23 - Una notte davvero speciale

 

POV ROBERT

 

La guardo negli occhi in attesa di una sua risposta, che pochi secondi dopo arriva: " Io sono sicura, Robert.

Stanotte desidero essere tua, in ogni modo possibile; voglio diventare la tua donna a tutti gli effetti, voglio appartenerti come tu appartieni a me e desidero che succeda adesso!".

Mi sento il cuore che mi scoppia nel petto dalla gioia e ho paura che tutta questa felicità, possa svanire da un momento all'altro.

Ho il profondo timore che domani svegliandomi, io possa scoprire che è stato tutto un bellissimo sogno e che nel mio letto, ci sto dormendo da solo.

Ma con la paura, i dubbi e il timore non si arriva a niente; lei è qui di fronte a me e mi sta offrendo la cosa più bella che possa esserci per un innamorato e cioè tutta se stessa e io mi sento per davvero, fortunato di questo dono.

L'abbraccio stretta e il suo profumo mi entra dentro, come se fosse linfa vitale per me.

Lisa è mia, lo è sempre stata e sono sicuro che sempre lo sarà e questa notte, nella nostra notte io e lei ci uniremo per dare vita a qualcosa di unico e speciale.

Fonderemo le nostre anime e i nostri corpi e diventeremo un'unica essenza e questo è veramente magico.

Quando sciogliamo il nostro abbraccio, ci guardiamo negli occhi e rimaniamo senza nulla da dire.

Questo silenzio non mi fa paura, perchè è come se ci stessimo dicendo un milione di parole.

Mi sembra di conoscerla da una vita e ringrazio Dio di averla portata nella mia esistenza, perchè

ora tutto ha veramente un senso.

Prima mi sembrava di camminare sul filo, senza nessuna rete sotto pronta ad accogliere la mia caduta mentre ora so che è Lisa la mia protezione.

Lei ci sarà sempre al mio fianco, a proteggermi, a spronarmi e ad incoraggiarmi quando vorrò mollare tutto.

Perchè so che prima o poi arriverà quel momento ma so anche che se Lisa sarà con me, qualunque strada io prenderò diventerà quella giusta.

Sarà giusta perchè lei la percorrerà con me, al mio fianco e di questo non posso che esserne felice.

Sempre in silenzio le sfilo la maglia, lasciandola in reggiseno e per un attimo sento l'aria abbandonare i miei polmoni.

E' bella, lo è per davvero e faccio una fatica enorme, a pensare che questa dea sia la mia eterna compagna.

Devo aver fatto qualcosa di veramente buono, se mi sono meritato una così grande fortuna.

Anche lei mi sfila la maglia e io la lascio fare e dopo pochi minuti siamo entrambi quasi nudi.

Solo l'intimo ci copre ancora e io la prendo in braccio, poggiandola delicatamente sul letto.

La guardo beandomi del suo viso mentre rabbrividisco per le sue carezze.

Vorrei tanto piangere di gioia ma ho paura di farla spaventare e quindi decido di trattenermi.

Lisa è molto fragile, come un cristallo purissimo e questo momento si basa su un equilibrio, leggero come una folata di vento.

Se lei ora mi chiedesse di fermarmi, lo farei anche se devo ammettere che ci starei male da morire.

Anche Lisa mi guarda e con immensa gioia, leggo nei suoi occhi che non vuole fermarsi.

Ha deciso di essere mia questa notte e io voglio cercare di farle realizzare ciò che desidera, senza farla spaventare e senza lasciarle dei brutti ricordi.

La prima volta è speciale e si rammenta per tutta la vita e io voglio e desidero, che lei abbia di questa notte solo dei magnifici pensieri.

Mi prendo cura del suo corpo, donandole un piacere mai provato e quando lei mi dice di essere pronta ad accogliermi, la bacio con tutta la passione che mi sta bruciando dentro.

Mi metto il preservativo e non appena entro in lei, la sento irrigidirsi e tremo alla vista delle lacrime e della smorfia di dolore che vedo sul suo viso.

Mi dispiace che soffra e mi fermo in lei per farla abituare a me e quando si calma, mi fa capire di continuare.

Inizio la nostra danza e mi sembra di galleggiare nell'aria, da quanto sono felice.

Mi muovo in lei con dolcezza e passione e vorrei che questo momento non finisse mai e che l'unione dei nostri corpi non s'interrompesse.

Ma so, come lo sa anche lei che presto raggiungeremo l'apice della nostra gioia e quando lei urla il mio nome, comprendo che è arrivato il momento.

Intensifico le spinte e dopo pochi minuti mi libero in lei, con tutta la forza dell'amore che sento per la mia donna.

Dio è successo! Finalmente ora lei è mia e io sono suo e questo mi ha arricchito di qualcosa di più.

Sono felice come mai lo sono stato nella mia vita e mi rendo conto che tutti i soldi, il successo e i premi, passano all'ultimo posto finché la stringo tra le mie braccia.

Un giorno coroneremo questa unione con il matrimonio e poi avremo dei bambini, che porteranno

la gioia nella nostra vita.

Mi sento in grado di fare di tutto, solo se lei è e sarà al mio fianco.

Quando i nostri respiri si calmano, la guardo negli occhi e le chiedo: " Come stai amore? Mi dispiace di averti fatto male!".

Lei mi fa un sorriso dolcissimo poi mi risponde: " Sto bene Robert, non mi sono mai sentita meglio.

Ora so di appartenere veramente a qualcuno e questo non può che rendermi felice e se anche un giorno tra noi due finisse, tu rimarresti per sempre nel mio cuore!".

Le metto un dito sulle labbra poi le dico: " Zitta, non dirle neppure per scherzo queste eresie.

Io e te non ci lasceremo mai, perchè siamo nati per essere una cosa sola; non dimenticare che è stato il destino a metterci insieme e un giorno tu diventerai la signora Pattinson e sarai la madre dei miei figli.

Nessuno potrà separarci, perchè io lotterò con tutto me stesso per impedire che questo avvenga.

Mi sei entrata dentro e hai preso il posto del sangue che mi circola nelle vene, sei la mia linfa vitale e io ho bisogno di te.

Non mi sono mai sentito vivo come in questo momento e non potrei mai accettare di perderti, perchè quel giorno sicuramente morirei di crepacuore".

La bacio per dare forza al mio discorso poi mi stendo al suo fianco e un silenzio strano scende tra di noi.

Silenzio che rompe Lisa, pochi secondi dopo: " Robert ti andrebbe di parlare un pò?" e io le chiedo: "Certo amore ma di che cosa vuoi parlare?".

Lisa fa un grosso respiro poi dice: " Vorrei parlare di noi! Ora stiamo insieme ma di fatto non ci conosciamo o almeno non ci conosciamo come dovrebbero fare due compagni, quindi mi piacerebbe non so farci delle domande, per scoprire più cose possibili l'uno dell'altro!".

" Vuole per caso farmi una specie di intervista, mia bella giornalista?" le chiedo con un sorrisino malizioso e quando la vedo arrossire mentre annuisce, le dico: " Si, mi piace.

La trovo una cosa carina e veramente utile quindi forza amore, comincia; sono pronto a rispondere a tutte le domande che mi farai e ti giuro fin d'ora di dire tutta la verità ma la stessa cosa dovrai fare anche tu!".

Lisa sorride poi annuisce dicendo: " Si, signor Pattinson le giuro fin d'ora che sarò sincera!".

" Ottimo, allora vai con la prima domanda!" le dico deciso.

" Va bene" mi dice lei " allora mi piacerebbe sapere per esempio cosa ti piace mangiare e cosa invece odi?".

Io sorrido poi le dico: " Come ti ho già detto stasera, io mangio di tutto.

Se devo proprio trovare qualcosa che non mi piace, ti dico che non impazzisco per le carne e il pesce crudo tu invece?".

" Io amo tutti i tipi di crostacei mentre odio la carne di maiale; è più forte di me, non riesco proprio

 a mangiarla! Bene seconda domanda, che strumenti suoni?".

" Allora, io suono la chitarra e il pianoforte e tu?" le chiedo e quando la vedo arrossire, le rivolgo uno sguardo curioso.

Lei abbassando gli occhi, mi risponde: " Il campanello della porta può andar bene come risposta?".

Io scoppio a ridere e lei mi segue a ruota poi quando torniamo seri, mi dice: " A parte gli scherzi sono veramente negata e direi che sono anche discretamente stonata ma in fondo l'artista tra noi

due sei tu quindi andiamo avanti, con buona pace di tutti e dimmi che tipo di musica ti piace?".

" Mi piace molto la vecchia musica blues, adoro Van Morrison e Terry Reid e per anni non ho praticamente ascoltato altro. A te invece che musica piace?".

Lei mi risponde: " Adoro i Beatles, Lucio Battisti e Mia Martini! E dimmi amore, suonavi in qualche band?".

" Si, si chiamava Bad Girls e con i ragazzi suonavamo “rock duro tipo i Led Zeppelin.

Ovviamente questa è una domanda che a te non faccio, giusto?" le dico sogghignando e lei mi fa una linguaccia in segno di risposta poi sorridendo mi chiede: " Quali sono la tua attrice e il tuo attore preferiti?".

" Allora come attrice mi piace molto Meryl Streep mentre il mio attore preferito è Jack Nicholson. I tuoi invece quali sono?".

Lei sorride poi mi risponde: " In assoluto Julia Roberts è la mia attrice preferita mentre per gli attori, direi Robert De Niro e di recente un attorino esordiente, un certo Robert Pattinson non so se lo conosci!".
Stavolta la linguaccia gliela faccio io e lei scoppia a ridere poi torna seria e mi chiede: " Che scuole hai fatto?" e io le dico: " A parte quelle dell'obbligo, fino ai sedici anni ho frequentato la scuola privata Harrodian dove ho conosciuto Tom!".
 "Che tipo di scuola era?" mi chiede Lisa e io sorridendole le rispondo: " Oh molto bella, moderna che ti offriva un istruzione perfetta a 360°.

Aveva una bellissima palestra, dove potevi praticare il rugby, l'hockey, il football, le arti marziali, il tennis, il cricket e anche l'atletica.

Insomma tutto il massimo, per me che sono pigro per natura e che quindi non impazzivo quando c'era l'ora di ginnastica, poi c'era una magnifica piscina olimpionica e un attrezzatissima sala per l'informatica!".

Lei sorridendo per la mia battuta sulla pigrizia, mi chiede: "Che materie studiavate?" e io alzando gli occhi al cielo, le rispondo: " Beh facevamo danza, recitazione, canto specializzandoci nelle canzoni italiane, teatro dove inscenavamo molti drammi spagnoli, moda dove davamo vita a delle vere e proprie sfilate, poi fotografia, disegno e anche giardinaggio.

Inoltre c'era anche un corso dove potevi perfezionare la calligrafia anche se devo dire che con me non ha avuto molto successo, dato che dicono che io scriva come una gallina.

No dico, qualcuno hai mai visto scrivere una gallina? Io no e allora come fanno a dire che la mia scrittura gli somiglia?".

Lisa scoppia a ridere piegandosi in due per le troppe risate e io ne approfitto per chiederle: " E tu che scuole hai fatto?".

Lei ridiventa seria di botto e io temo di aver toccato un tasto dolente, anche se non so perchè.

Senza l'ombra di un sorriso, mi risponde: " Ho frequentato il liceo Carlo Cattaneo dove ho ottenuto il diploma di tecnico informatico!".

La sua risposta schematica non mi soddisfa e decido di osare il tutto per tutto, dicendogli: " Sbaglio o hai cattivi ricordi di quel periodo?".

Lei abbassa lo sguardo poi annuisce e io imperterrito le chiedo: " Che cosa è successo?".

Lisa sospirando rialza lo sguardo nel mio e dice: " Diciamo che grazie a Valerio sono stati gli anni più brutti della mia vita!".

Decido di non mollare perchè voglio che lei si apra con me, quindi le dico: " Parlamene!" e lei stringendo i pugni dice: "All'inizio era tutto perfetto ma quando Valerio mi tradii con Stella e si misero insieme sotto gli occhi dei compagni, divenni la poverina che andava compatita da tutti.

Dopo che quei due disgraziati se ne andarono, non riuscii più a relazionarmi con il sesso maschile e a poco a poco mi guadagnai il soprannome di Regina dei ghiacci, cosa che mi causò non poche lacrime!

Finalmente quando finì tutto, cambiai zona e iniziai a lavorare con Sabrina e le altre".

Le accarezzo il viso e le dico: " Amore mio, non sai quanto mi dispiace per tutto quello che hai dovuto passare.

A volte la gente è proprio cattiva e per lo più sa di esserlo e ci gode a comportarsi così.

Mi piacerebbe proprio avere tra le mani quel bastardo per potergli rifare i connotati, anche se come ti ho già detto l'altra volta gli sono grato per quello che ha fatto, perchè altrimenti ora noi non saremmo qui insieme!".

Lei mi sorride poi riprende a domandarmi: " Avevi qualche soprannome da ragazzo?" e io ridendo le rispondo: " Si, mi chiamavano Patty per via del mio cognome!".

Lei annuisce poi mi chiede: "Dopo la scuola che hai fatto?" e io comprendendo che non vuole più parlare di quella cosa, le rispondo: " Beh dopo, per un anno ho fatto delle sfilate per l'agenzia di mia madre ed infine ho preso la decisione di mettermi alla prova e a 17 anni ho fatto lo scambio culturale con te!".

Lisa annuisce poi mi chiede: "Qual'è stato il tuo primo lavoro?" e sorridendo le dico: " Oh direi che il primo e vero lavoro è stato a dieci anni".

Il mio amore spalanca gli occhi e mi chiede: "A dieci anni? E che cosa hai fatto?" e io le rispondo:    " Lavorai per un giornale, consegnando con la bicicletta le riviste casa per casa.

Mi ricordo che guadagnai 10 sterline per una settimana di lavoro.

Comunque penso che tu intendessi un lavoro vero e in quel caso posso dirti che fu una parte nel film Vanity fair.

Ero emozionato come un bambino che riceveva il giocattolo tanto desiderato; avrei lavorato con artisti del calibro di Reese Witherspoon, Jonathan Rhys Meyers, Gabriel Byrne e Bob Hoskins.

Dovevo fare la parte del figlio di Reese ma poi alla fine le mie scene vennero tagliate, perchè dissero che ero troppo grande per essere suo figlio.

Sai, quando incontrai Reese sul set di Water for Elephants, ridemmo come due pazzi per quella storia.

Io la prendevo in giro, specie quando dovevamo girare le scene dei baci e le dicevo che stava commettendo un incesto baciando suo figlio.

Comunque all'epoca fu una grande delusione, anche se poi quell'esperienza negativa mi servii perchè fui notato da Uli Edel che era il regista dell'Anello dei Nibelunghi, che mi volle a tutti i costi per interpretare il personaggio del principe Giselher.

Quella partecipazione e la successiva in Harry Potter e il calice di fuoco mi fecero guadagnare il titolo di “Star britannica di domani” dal Times On line ed ebbi le prime copertine su Teen People's che credo mia madre conservi ancora come reliquie.

Quando mi chiamarono per fare la parte di Cedric mi diedero il libro della Rowling da leggere e mi

ricordo che lo finii in due giorni!".

Lisa annuisce poi mi chiede: " Sei rimasto in contatto con qualcuno degli attori di quel film?".

Io annuisco sorridendole poi le dico: " Si, ho una buona amicizia con Katie Leung la ragazza che impersonava la mia fidanzata Cho Chang e  Warwick Davis che interpretava il professor Vitious.

Non sai lo shock che provai quando me lo vidi davanti!".

"Perchè?" mi chiede curiosa il mio dolce amore e io sogghignando le dico: " Perchè scoprii che lui era il protagonista di Willow, uno dei miei film preferiti e vedermelo davanti fu uno sballo!".

" Anche io adoro quel film, era... magico!" mi dice il mio tesoro con un espressione estasiata e io annuisco rispondendole: " Già hai ragione, era per davvero magico!

Comunque tornando alla tua domanda, sono rimasto in ottimi rapporti anche con quei pazzi di James e Oliver Phelps e mi ricordo che andai con loro, ad un concerto degli Oasis. 

Infine ogni tanto mi sento con Daniel, Tom ed Emma che mi fanno sentire a casa, raccontandomi cosa succede in quel di Londra!".

Lisa arrossendo mi chiede: " Non ti è mai piaciuta qualcuna sul set?" e io sogghignando le rispondo: " Se devo essere sincero a quel tempo mi piaceva un sacco Emma ma tutti sapevamo che lei spasimava per Tom, che però la considerava solo una buona amica.

Ho preferito non avvicinarmi, anche perchè volevo evitarmi un bel due di picche e perchè in fondo ero comunque un ragazzo molto timido.

Con i ragazzi potevo sembrare un cazzone mentre con le ragazze diventavo di gelatina.

Perfino con Katie, che era quella che per via delle riprese frequentavo di più, quando dovetti girare le scene del ballo tremai per tutto il tempo!".

Lei spalanca gli occhi poi mi dice: " Mi stai dicendo che Robert Pattinson, il divo sexy del momento, l'uomo più desiderato e desiderabile, era un imbranato con le donne?" e io l'afferro per un braccio tirandola verso di me poi le do un bacio passionale, quindi le rispondo: " Si lo ero ma penso di essermi rifatto alla grande, no?".

Lei annuisce con un sorriso poi mi chiede: " E invece al di fuori dei film quante ragazze hai avuto?".

Io sorrido poi le rispondo: " Beh all'Harrodian mi ero preso una cotta per Janette ma lei nemmeno mi vedeva, dato che era persa di Alan il quarterback che a sua volta non se la filava per niente.

Poi ho conosciuto Judy, con cui sono stato per tre mesi ed è con lei che ho fatto sesso per la prima volta, infine ci sono state altre tre storie ma sono durate veramente pochissimo.

Non avevo il tempo materiale per cercarmi o tenermi una ragazza, dato che ero sempre sui set e in fondo la cosa non è che mi interessasse poi molto.

Quello che è importante per me è che ora io abbia trovato te, che sei la donna della mia vita!".

Lei sorride e io non mi azzardo a farle la stessa domanda, anche perchè mi ha già detto che per lei l'unico importante è stato quello stronzo, tutti gli altri con cui magari c'è stato solo un bacio, non contano poi molto.

Ci baciamo per quello che mi sembra un tempo infinito poi quando ci stacchiamo, lei mi chiede:

"Quali sono i tuoi animali preferiti?" e io sorridendo le dico: " Un pò tutti credo ma quello che amo di più, è il cane.

Mi manca tanto la mia Patty; avrei voluto portarla con me ma sono stato costretto a lasciarla dai miei, perchè i miei vari impegni di lavoro non mi permettevano di occuparmi di lei come avrei voluto!".

Lisa abbassando lo sguardo, mi dice: "Beh se vuoi ora ci sono io e mi piacerebbe per davvero

occuparmi di lei!".

Io spalanco gli occhi poi gli chiedo: " Dici davvero amore mio?" e lei annuisce, dicendo: " Si, Robert lo farei veramente con gioia!".

Sento il cuore scoppiarmi in petto dalla felicità e con impeto l'abbraccio stringendola a me, poi le dico con tutto me stesso: " Ti amo lo sai Lisa, sei veramente unica" e quando lei annuisce continuo:

"Ok, allora non appena ci sistemeremo chiederò a Lizzy di portarmi Patty e grazie ancora!".

"Figurati!" mi dice lei con un sorriso.

Butto un occhiata alla sveglia e vedo che sono già le quattro! Caspita abbiamo parlato per quasi tre ore.

Meno male che domani non devo andare al lavoro, altrimenti dovrebbero alzarmi dal letto con la gru.

Che poi chi ha voglia di alzarsi ora che lei dorme con me, al mio fianco.

Reprimendo uno sbadiglio, le dico: " Futura signora Pattinson, questa è stata l'intervista più bella della mia carriera ma credo che ora sia il caso d'interromperla, perchè fra un pò spunterà l'alba e penso che sia meglio dormire un pò.

Domani non vado a lavorare e se ti va potremo riprendere il discorso!".

Lei guarda la sveglia e spalanca gli occhi poi annuisce e mi dice: " Hai ragione, è meglio dormire!".

Quindi si distende girandosi su un fianco ma io l'afferro e la porto verso di me, dicendole: " Eh no amore mio, voglio dormire stringendoti tra le braccia quindi vieni qui e niente storie!".

Lei sorride e mi abbraccia stretto e io mi sento l'uomo più felice e realizzato del mondo.

Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** Bruschi risvegli e prima incompresione ***


Carissime ragazze eccoci giunti al primo risveglio dei nostri piccioncini e al primo... diciamo litigio.

Ovviamente non posso dirvi di più se non leggete e commentate.

Grazie come sempre baci Lorian

 

Capitolo 24 - Bruschi risvegli e presentazioni

 

POV ROBERT

 

Un raggio di sole entrato dalle grandi vetrate poste in camera mia, s'infrange sul mio volto e mi fa svegliare.

All'inizio mi sento confuso e cerco di riafferrare quel meraviglioso sogno che stavo facendo.

Era stato il più bello ed intenso di tutta la mia vita e ora sapere che era scivolato via dalle mie mani, come sabbia tra le dita mi faceva contorcere dalla rabbia.

Avevo sognato di fare l'amore con la mia Lisa e tutto era stato davvero perfetto e ora sapere che mi ritrovavo nuovamente da solo dentro al mio letto, mi dava un forte senso di frustrazione.

Le ho detto che avrei aspettato e lo farò veramente ma porca miseria quanto è difficile saperla ad una porta di distanza dalla mia e non poterla accarezzare, baciare e amare.

Grugnisco leggermente di insoddisfazione e mi muovo sotto le lenzuola ma all'improvviso sfioro qualcosa.

Mi rendo conto di non essere da solo in questo letto e dopo aver spalancato gli occhi, mi giro.

Santo cielo ma accanto a me c'è Lisa! Ma allora il mio sogno era realtà?

No, non è possibile e devo convincermene prima che si svegli.

Con delicatezza alzo il lenzuolo e do un occhiata al suo corpo e il fatto di vederla nuda mi fa sentire al settimo cielo.

E' vero lei è stata mia e io mi sento del tutto felice e completo.

Nei miei paesi bassi qualcuno si sta risvegliando ma cerco di controllarmi, perchè non voglio che mi prenda per un maniaco ma se devo essere sincero, avrei una voglia matta di rifare l'amore con lei.

Mi sono sentito per la prima volta un'unica entità con qualcuno e non parlo solo fisicamente.

No, io intendo sopratutto spiritualmente ed è stata un emozione, che davvero non riesco a descrivere a parole.

Perchè per quanto mi sforzi, proprio non ce la faccio a trovare dei vocaboli adatti a farvi capire l'intensità di quello che ho provato.

Mi giro lentamente verso di lei e la guardo beandomi della sua bellezza poi delicatamente passo un dito sul suo profilo, nella vana speranza di non svegliarla.

Ho bisogno di sentire il contatto con la sua pelle, d'intossicarmi del suo profumo che è diventato

come una droga per me e di riempire i miei occhi della sua visione.

Lo so, starete ridendo delle mie parole ma giuro che non ho mai provato questo, per nessuna donna.

Lisa mi sta mandando sulla soglia del manicomio e io ci sto andando felicemente e senza neanche protestare.

Come dicevo prima, la speranza di non svegliarla si rivela vana, infatti pochi secondi dopo i suoi splendidi occhi si aprono al mondo e io mi sento annegare in tutto quel castano.

Lisa abbassa lo sguardo e con le guance imporporate mi sorride; il suo volto s'illumina e credo che non ci sia niente di più bello al mondo in questo momento.

" Buongiorno amore mio, come ti senti?" le chiedo sinceramente preoccupato.

Diamine! E' legittimo da parte mia chiederglielo, perchè stanotte ha perso la verginità e potrebbe essersene pentita o provare ancora dolore.

Lei alza gli occhi e sempre sorridendo, mi risponde: " Mi sento finalmente completa!".

Un fuoco immenso si sprigiona nel mio cuore e un assurda sensazione di gioia mi pervade: la mia piccola non si è pentita anzi; è felice almeno quanto lo sono io.

Mi avvicino alle sue splendide labbra e le dono un caldissimo bacio che fa ansimare tutti e due.

Quando ci stacchiamo le dico: " Amore, per i prossimi tre giorni non dobbiamo lavorare, perchè aspettiamo il ritorno di Elizabeth, Nikki ed Ashley che sono via per ultimare le riprese di altri film

quindi io e te, possiamo passare questi giorni totalmente insieme!".

Lisa non mi fa finire di parlare e con un piccolo urlo, si getta tra le mie braccia felice di poter passare del tempo con me.

Ricambio il suo abbraccio e all'improvviso sento il mio membro risvegliarsi e mettersi sull'attenti.

Mi stacco a malincuore dal mio tesoro che mi fissa incuriosita, chiedendosi perchè io mi sia allontanato da lei.

Ecco e ora come glielo dico senza sembrare un maniaco?

" Amore perdonami" le dico imbarazzato " ma vedi se mi sono staccato è perchè il tuo abbraccio mi stava destabilizzando!".

Lei continua a fissarmi confusa e allora io decido di parlale apertamente e tirando un grosso respiro, le dico: " Tesoro mio non ti preoccupare; non è nulla di male, è solo che il desiderio di fare l'amore con te stava diventando molto forte, capisci ora?".

Lei annuisce arrossendo deliziosamente e io le accarezzo le guance accaldate poi le dico: " Sono

libero da impegni per tutto il week-end e se ti va possiamo starcene tutto il giorno a letto a coccolarci e a fare l'amore!".

Lisa sta per parlare quando dal piano di sotto, sento un rumore e una voce indesiderata mi fa accapponare la pelle.

" ROBBINO? LISETTA? DOVE SIETE?" urlacchia Kellan a gran voce e io stringo i pugni, totalmente infastidito.

" LA FINITE DI DARCI SOTTO COME DUE CONIGLI?".

Lo ammazzo! No, giuro che lo ammazzo per davvero; in fondo il personaggio di Emmett non è poi così fondamentale, no?

Mi alzo dal letto grugnendo per la rabbia poi mi vesto mentre Lisa scoppia a ridere per la mia reazione.

Mio Dio è bellissima con solo il lenzuolo addosso e io sto sbavando indecentemente.

Nuovamente la voce di Kellan mi fa imprecare: " ROOOOB! DOVE SEI AMORUCCIO DELLA MIA VITA?".

Stringo i pugni e alzo gli occhi al cielo poi girandomi verso la mia piccola, dico: " Lisa amore mio, perdonami ma vado, l'ammazzo e torno, ok?".

Lei annuisce, tenendosi la pancia per le troppe risate e io sbuffando come un toro inferocito, esco dalla mia stanza e scendo al piano di sotto, per andare incontro a quell'incubo con le gambe.

Non appena arrivo giù, vedo quell'infame che sta spaparanzato sul divano mentre mi guarda con un sorrisetto malefico e malizioso.

In due passi gli sono davanti e furioso gli dico: " Ora bestia, tu mi spieghi che cavolo ci fai a casa mia a quest'ora e fa che sia una spiegazione convincente, se non vuoi uscire da questa stanza strisciando sulle ginocchia!".

So che sto dicendo una castronata colossale, perchè se solo lui volesse mi spezzerebbe come un grissino ma in questo momento sono talmente incavolato, che i miei poveri neuroni mi fanno dire cose che di norma non penserebbero neanche.

Lui scoppia a ridermi in faccia, ottenendo solo di farmi infuriare ancora di più poi quando smette di ridere, dice: " Ehi fratello scemo, sono qui per avvisarti che io e Jackson stiamo preparando una festa con i colleghi e gli amici e tutti sono ansiosi di conoscere i nostri amori e questo comprende anche la tua Lisa.

Quindi vedete di prepararvi, perchè la festa inizia tra un'ora e se non vi vediamo spuntare di vostra iniziativa, giuro che veniamo tutti qui in blocco a festeggiare a casa vostra!".

Aggrotto le sopraciglia poi gli rispondo: " Forse tutti i sollevamenti che fai, hanno atrofizzato le tue povere cellule neurali, Kellino caro ma sappi che io e Lisa non prenderemo parte a nessuna festa, sono stato chiaro?

Ho già detto a tutti ieri mattina, che per Lisa è ancora troppo presto e voglio che li conosca con calma e tranquillità quindi smettila di sparare stronzate, alza il tuo gluteo scolpito dal mio divano bellissimo ed esci fuori da casa nostra!".

" Oh andiamo Robbino " mi dice Kellan con un sorriso mellifluo " non puoi dire sul serio. Non credo che tenere nascosta Lisa possa servirle veramente!".

Io porto un pugno alla bocca in un moto d'insofferenza poi con un ringhio gli dico: " Io non tengo nascosto proprio nessuno Kellan.

Da come ne parli sembra che io faccia così perchè mi vergogno di lei ma questo non è affatto vero.

Voglio solo evitarle uno stress maggiore, che finirebbe per farla innervosire inutilmente considerando il fatto che lei si sente fuori posto.

Ha già dimostrato un coraggio enorme a lasciare tutto il suo mondo per seguirmi qui e non voglio che la tensione nervosa la faccia stare male ancora di più!".

Ad un tratto la voce del mio amore mi giunge alle spalle come una doccia gelata: " Robert tesoro, non devi preoccuparti per me!

Ha ragione Kellan; credo che sia inutile e superfluo rimandare la conoscenza con i tuoi colleghi e amici, perchè tanto prima o poi li vedrò quindi meglio farlo subito, no? Sai come si dice, via il dente via il dolore!".

Mi giro e la vedo scendere le scale, più bella che mai.

Indossa un paio di jeans chiari e una maglietta bianca con dei disegni gialli e neri; ha legato i suoi splendidi capelli in una coda bassa e mi sembra ancora più affascinante di prima anche se poco fa era completamente nuda nel letto.

Basta Robert! Smettila santo cielo altrimenti prima o poi ti verrà un infarto bello e buono.

Le magnifiche labbra del mio amore si aprono in caldo sorriso, un secondo prima di gettarsi tra le braccia muscolose del mio collega.

Un assurdo senso di oppressione mi prende la bocca dello stomaco a quella vista.

E mai possibile dico io, che sia geloso perfino di Kellan? Lui per me è come un fratello e so per certo che non mi farebbe mai una cosa tanto sporca.

Per non parlare di Lisa, che mi ama follemente tanto quanto la amo io; ma allora che diavolo è questa cosa che mi sta attorcigliando le viscere?

So che Kellan ama da morire Erica e che lei lo ama esattamente come lui ma vedere Lisa tra le braccia di un altro, anche se è un amico mi fa stare male da morire e in questo momento vorrei tanto buttare fuori il mio caro collega fuori da casa mia ma so che Lisa non me lo perdonerebbe e avrebbe pure ragione.

Non devo farmi prendere dal mostro verde della gelosia, anche perchè il mio tesoro non me ne ha mai dato motivo e perchè posso mettere una mano sul fuoco sulla fedeltà e sull'amicizia di Kellan.

I miei folli pensieri sono distolti da un allegra risata e quando mi giro, vedo Erica che sta ridendo per la mia faccia.

Oh Dio, che abbia capito che cosa mi sta passando per la testa?

La ragazza del mio amico, distoglie lo sguardo da me facendomi un sorrisino sarcastico che mi da la matematica certezza che abbia compreso alla perfezione i miei pensieri e io mi sto vergognando

da morire per la situazione.

Girandosi verso Kellan e Lisa fa un gesto spazientito poi sbuffando, dice: " Lo sapevo, sei assurdo Kell!

Ma credevi veramente che riempirmi di cose da fare non mi avrebbe fatto capire quali erano le tue intenzioni?".

Non riesco a capire di cosa parla e rimango ancora più basito quando vedo il volto mortificato del mio amico.

Se non fossi del tutto perso, gli scoppierei a ridere in faccia ma ora come ora l'unica cosa che mi preme è svelare l'arcano della frase detta da Erica, quindi prendendo il coraggio a due mani, le

chiedo: " A che ti riferisci Erica? Cosa voleva fare Kellan?".

Lei sorridendo mi guarda poi mi risponde: " Mi riferisco al fatto che questo scimmione si è aggirato per casa come un anima in pena, fin dalle sette di stamattina fremendo per venirvi a chiamare.

Ho cercato di farlo ragionare e un paio di volte ho dovuto fare dei placcaggi degni del miglior rugby della storia americana per allontanarlo dal cancello.

Ho usato tutte le armi in mio possesso, dalla gentilezza alle minacce e solo quando gli ho detto che se veniva a rompervi le scatole lo avrei messo a digiuno per almeno un mese si è calmato o almeno così credevo!".

Io scoppio a ridere in faccia a Kell che in quel momento ha il viso rosso come un peperone e con tanta ma tanta malizia, gli dico: " Ahi fratello non vorrei essere nei tuoi panni per tutto l'oro al mondo, credimi!

Hai trovato finalmente una che ti sa tenere a freno anche se per farlo ti deve minacciare di lasciarti in astinenza!".

Io, Lisa ed Erica scoppiamo a ridere a crepapelle mentre il mio amico emette un ringhio degno di un felino della Savana.

Erica riprende a parlare: " Circa mezz'ora fa ha cominciato a riempirmi di cose da fare e all'inizio ammetto che ci sono cascata con tutte le scarpe ma quando mi sono girata per cercarlo e non l'ho visto in giro, ho compreso subito dove potesse essere andato e sono corsa immediatamente qui e vedo che non mi sono sbagliata.

Mi dispiace veramente amore ma sei troppo prevedibile!".

Un nuovo grugnito ci fa spanciare dalle risate poi quando mi riprendo

le dico: " Si Erica, avevi ragione. Il tuo fidanzato è piombato qui poco fa rompendo le scatole a me e a Lisa per invitarci a questa festa alla quale non abbiamo intenzione di partecipare!".

Una brutta sensazione mi coglie all'improvviso e quando mi giro, mi sento gelare il sangue nelle vene.

Lisa mi sta fissando con rabbia e con le mani poste sui fianchi e io mi sento il cappio che si stringe intorno al collo.

Il mio tesoro furiosa mi punta un dito contro ed io sobbalzo poi mi con la voce tetra, sibila: " Ehi scusami, potresti ripetere ciò che hai detto per favore?".

Ahi e mò so cavoli! Sento l'odore dei guai inseguirmi per poi raggiungermi.

Ciononostante le ripeto quello che ho detto; lei in due passi mi raggiunge e io per puro istinto di conservazione indietreggio, bloccandomi sul posto quando le sento dire: " Allora avevo capito bene!

Mettiamo in chiaro una cosa principino, ora questa è casa mia tanto quanto lo è la tua e se vuoi prendere delle decisioni, esigo di esserne messa al corrente prima di ogni cosa.

Tu hai già deciso di non andare a questa festa e lo hai fatto senza neppure chiedermi che cosa ne penso.

Beh vedi caro il mio tesoro, io non la penso come te! Andrò a quella festa con o senza di te e che ti piaccia oppure no.

Anzi vedi di fartelo piacere, perchè altrimenti il mese di astinenza dal sesso di Kellan ti sembrerà un week-end in confronto a quello che dovrai fare tu, siamo intesi?".

Cosa? No, aspetta ma che diavolo sta succedendo adesso? Qualcuno mi spiega perchè il mio tesoro

mi ha appena minacciato di lasciarmi a digiuno, proprio ora che l'ho appena assaggiata?

Spalanco la bocca e assumo un espressione da cucciolo bastonato mentre sento in sottofondo le risate sghignazzanti di quell'emerito imbecille di Kellan.

Bastardo! E' tutta colpa sua se io e Lisa stiamo litigando.

Proprio litigando non direi, dato che è lei che mi sta facendo affondare come un canotto bucato ma questi sono dettagli.

Sbuffando mi giro, lasciandomi tutti alle spalle poi comincio a salire le scale in silenzio mentre sento il mio dannato collega scoppiare a ridere soddisfatto.

Rientro nella stanza e mi butto sul letto aspirando profondamente il profumo del mio amore, ancora impresso nelle lenzuola e nel cuscino.

Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** Chiarimenti e pace fatta ***


Dai ragazze, io non resisto troppo a farli stare litigati questi due quindi come avete capito dal titolo oggi i due piccioncini faranno pace.

Sono dolci ed innamorati ma sono all'inizio del loro cammino e la mia storia, epilogo a parte si svolge tutta nell'arco di un anno e mezzo quindi di situazioni, problemi, lacrime e gioie ne vivranno tante.

Ora vi lascio alla lettura ringraziandovi come sempre.

 

Capitolo 25 - Chiarimenti e pace fatta

 

POV LISA

 

Dio, quando l'ho visto andarsene di sopra con le spalle curve e la faccia da cagnolino bastonato, mi sono sentita davvero male.

Che cosa ho fatto! Povero amore mio, deve proprio essere deluso da me.

Le mie elucubrazioni sono interrotte dal rumore di uno schiaffo, in verità parecchio debole che Erica ha appena tirato nel braccio di Kellan e dalle parole che dice subito dopo.

" Hai visto che hai fatto, scimmione? Ora vai a casa immediatamente o altrimenti non rispondo più di me.

Dopo facciamo i conti, tesoruccio!".

Se non mi sentissi uno schifo, scoppierei a ridere per la faccia scoraggiata di Kellan, che con le spalle curve esce dal soggiorno.

Mi sento debole e barcollo leggermente; in due passi Erica mi è affianco e dopo avermi aiutato a sedermi, mi dice: " Lisa calmati tesoro, vedrai che si sistemerà tutto.

Robert ti ama e sicuramente si è già dimenticato di quello che hai detto; in ogni caso ora tu vai da lui e chiaritevi.

Fregatene della festa e di quello che dice o dirà la gente; ora la cosa importante è che tu e il tuo amore sistemiate la faccenda.

Per conoscere gli altri c'è tutto il tempo del mondo quindi ti prego, ora prendi un bel respiro e affronta Robert, chiaro?".

Io annuisco sconsolata quindi entrambe ci alziamo dal divano e lei dopo avermi fatto un sorriso e una carezza, si allontana uscendo.

Volgo lo sguardo al piano di sopra e sento un macigno posarsi dentro al mio cuore; ho paura che

lui non mi perdoni quello che ho detto ma ha ragione Erica, quando dice che devo affrontarlo

subito.

Tiro un grosso respiro e lentamente comincio a salire le scale ma poi quando arrivo davanti alla sua porta chiusa, sento il coraggio abbandonarmi di botto.

E se lui non mi aprisse la porta? E se invece l'aprisse per dirmi che si è reso conto che sono solo una bambina viziata, che pur di andare ad una festa si rivolta contro all'uomo che l'ama alla follia?

O se, nella peggiore delle ipotesi mi dicesse che ha capito di non amarmi veramente e mi chiedesse di tornare in Italia?

Dio morirei se questo accadesse! Non potrei sopportarlo, non ora che sono stata sua.

Sopratutto non ora che sento di appartenere per davvero a qualcuno.

Stringo gli occhi con stizza, maledicendo il mio poco coraggio poi decido che devo andare incontro al mio destino, mandando al diavolo tutto e tutti.

Stringo la mano sulla maniglia e lentamente l'abbasso aprendo la porta della nostra stanza.

Non appena lo faccio lo vedo lì; vedo il mio amore sdraiato sul letto che mi fissa con la fronte aggrottata e il senso di colpa dilaga dentro il mio torace.

Vorrei correre da lui e buttargli le braccia al collo, chiedendogli scusa per il mio commento poco felice ma in questo momento i muscoli del mio corpo non collaborano.

Mi sento come se fossi fatta interamente di ghiaccio e se camminando, corressi il rischio di rompermi.

Robert vedendo che non mi muovo, si gira fissando il soffitto in silenzio e io mi sento morire.

Non può privarmi dei suoi occhi, no non può; questa è una cattiveria pura da parte sua.

Il suo dolcissimo sguardo mi è indispensabile per trovare la forza di andare avanti e se lui me ne priva, mi sento persa.

Sospiro pesantemente poi pur sentendomi un impedita, lentamente mi muovo all'interno della stanza e giunta vicino al letto, mi sdraio accanto a lui fissandolo.

All'inizio lui mi ignora poi dopo due minuti si gira verso di me e guardandomi, mi dice: " Scusami Lisa, sono stato un imbecille; non avevo il diritto di decidere anche per te.

So che tu fai parte della mia vita ma quando poco fa Kellan si è impuntato per farci fare qualcosa che non avevamo previsto, mi è andato il sangue al cervello.

Non volevo prevaricare le tue scelte ma desideravo veramente passare la giornata con te e non ho riflettuto, che forse tu preferivi svagarti!".

E' assurdo io mi sono sentita in colpa fino ad un attimo fa, per avergli risposto male e adesso in due secondi lui ha ribaltato tutto.

Non ho neppure il tempo di rispondergli, che Robert salta su dal letto facendomi prendere un colpo.

Poi quando è in piedi si gira a guardarmi e mettendosi le mani dietro la nuca, dice: " Forza amore mio, preparati che si va ad una festa!".

Poi dopo aver afferrato una camicia bianca e dei pantaloni neri, si dilegua dentro il bagno lasciandomi con la bocca spalancata a chiedermi che cavolo sia successo.

Sorrido scuotendo la testa; non ci vuole un genio a capire il mio amore.

Probabilmente ha pensato che io me la fossi presa particolarmente, per il fatto che lui non volesse andare a quella festa e decidendo nuovamente da solo, ha scelto di andarci.                                                     E va bene, farò finta che anche stavolta non abbia preso le decisioni per conto suo e andremo a

quel party, in modo che così conoscerò tutti i suoi colleghi ma di certo non gli permetterò di andarci vestito come un pinguino.

Voglio che si senta tranquillo e a suo agio quindi senza pensarci, apro il suo armadio e prendo un jeans scolorito ad arte e una delle sue adorate camicie scozzesi e con quegli abiti in mano, vado nel bagno.

Lo trovo seduto sul mobiletto, con un espressione concentrata stampata in volto mentre con accuratezza, si sta abbottonando la camicia.

Non appena mi vede mi fa un ampio sorriso che si spegne subito dopo, quando vede che sono ancora vestita come prima.

Scuotendo la testa, gli dico: " Eh no amore mio, proprio non ci siamo!".

Lui mi guarda confuso e mi chiede: " Scusa, in che senso non ci siamo?" e io sorridendo, gli porgo i jeans e la camicia dicendo: " Non voglio un pinguino affianco, mettiti questi!".

Quando il suo sguardo si posa sugli abiti che gli sto porgendo, spalanca gli occhi per poi scoppiare a ridere di vero cuore.

La sua espressione si può paragonare a quella di un bambino, che ha ricevuto il regalo che tanto ha desiderato.

Robert scende veloce dal mobiletto e si getta tra le mie braccia, continuando a dirmi: " Ti amo Lisa, sappi che io ti amo da morire!".

Poi inizia a togliersi la camicia bianca e i pantaloni neri, con un espressione veramente soddisfatta nel volto.

Anche se non dovrei più imbarazzarmi con lui in deshabillé, quando lo vedo rimanere solo in boxer e maglietta intima, sento andarmi le guance a fuoco e sospirando leggermente, mi volto per uscire dal bagno.

Lui se ne accorge e mi placca, prendendomi per i fianchi poi mi dice: " Grazie amore mio, per la tua comprensione, per la scelta degli abiti e per il fatto di capirmi così bene.

Mi spiace solo di non poter stare a letto a fare l'amore ma ti prometto che nei prossimi due giorni, mi dedicherò completamente a te!".

Io annuisco, dandogli un bacio poi vado in camera a prepararmi.

Dopo circa venti minuti, io e Robert siamo pronti e mano nella mano scendiamo al piano di sotto, uscendo poi in giardino.

Quando entriamo in quello di Jackson e Lucia, vediamo Kellan venirci incontro con una faccia colpevole e Robert non resistendo più, si stacca da me e si avvicina al suo amico dandogli due pacche nelle spalle.

L'espressione di Kellan è impagabile: probabilmente si aspettava qualcosa di peggio e vedere Robert così tranquillo e sorridente, lo destabilizza un pò.

Dopo due secondi quegli elementi da ricovero si abbracciano sghignazzando.

Da lontano vedo Jackson, guardarli con un sorriso compassato impresso sul volto

mentre scuote la testa come se li compatisse.

Io sorrido a mia volta alzando le spalle, come per dirgli che ci vuole molta pazienza con due tipi così.

Lui annuisce con un sorriso poi si avvicina per abbracciarmi.

Pochi istanti dopo sento la voce di Erica che rivolta al suo ragazzo, dice: " Sei fortunato tesoro e direi che ti è anche andata bene!".

Kellan si stacca dall'abbraccio di Robert, per fulminare scherzosamente la mia amica e in un lampo la raggiunge, tirandola su e mettendola su una spalla.

Erica gli urla di metterla giù ma lui spavaldo se la porta in giro per il giardino in quella posizione, facendo scoppiare a ridere tutti noi.

Robert rimasto solo mi raggiunge, dandomi un caldo bacio che mi fa tremare le ginocchia.

Santo cielo, quasi quasi mi pento di essere uscita dalla stanza da letto.

Eh no Lisa, cerca di darti una calmata, perchè altrimenti il mio tesoro penserà di essersi messo con una ninfomane in erba.

Dopo qualche minuto, Lucia ci raggiunge con un grande vassoio pieno di carne e lo appoggia vicino alla griglia.

Mmmmm! Che fame che ho! A vedere tutto quel ben di Dio mi sorprendo a sperare che tutti gli altri invitati arrivino subito.

Lucia chiama Jackson, dicendogli: " Ehi mio cavaliere qui c'è una donzella in difficoltà! Sarebbe così audace e gentile, da aiutarmi per favore."

Jackson in un attimo la raggiunge e dopo essersi buffamente inchinato, le risponde: " Eccomi mia dama, il suo cavalier servente è pronto a servirla in ogni cosa lei mi chiederà!" poi si lega i capelli con un elastico.

Lucia accarezza teneramente il volto del suo amore e lui senza perdere un secondo di più, la bacia con fervore e passione.

Sono proprio contenta per le mie amiche, perchè nessuno più di loro si merita tutta questa felicità.

Mi manca solo la mia mammina e mi piacerebbe veramente tanto averla qui con noi.

Distogliendomi dai tristi pensieri mi giro verso Kellan, che nel frattempo ha messo giù Erica e si è tolto la maglietta rimanendo a torso nudo.

Quel disperato vedendo Jackson e Lucia baciarsi, urlacchia: " EHI VOI DUE, VEDETE DI FINIRLA.

NOI VOGLIAMO MANGIARE, MICA ASSISTERE AD UN FILM A LUCI ROSSE!".

I due soggetti interpellati, si staccano malvolentieri ed entrambi fanno la linguaccia a Kellan.

Mentre stiamo ancora ridendo per la scena, sentiamo il citofono suonare e vedo Robert fissarmi con aria dispiaciuta.

Mi avvicino a lui e gli chiedo: " Amore, che cosa c'è che non va? " e lui scuotendo la testa, mi risponde: " Niente di che tesoro! E solo che avrei voluto presentarti tutti gli altri, un pò per volta.

Sai presi uno per uno sono gestibili ma affrontati tutti insieme, sono panico puro; non volevo crearti nessun motivo di tensione!".

Gli accarezzo il viso poi sorridendo gli dico: " Stai tranquillo Robert, va bene così.

Solo... non lasciarmi sola, ok?".

Lui annuisce sorridendo poi mi sussurra ad un orecchio: " Dovranno usare la fiamma ossidrica per

staccarmi da te, piccola mia!".

Ci abbracciamo stretti e mentre siamo persi uno nell'altro sentiamo un gran vociare.

Caspita! Temo che sarà peggio di quel che immaginavo.

Forza ce la puoi fare! Dimostra a Robert e a tutti gli altri, di che pasta è fatta Lisa Martini.

Ritorna all'indice


Capitolo 26
*** Presentazioni ufficiali ***


Allora eccoci giunti alla festa in cui tutti conosceranno Lisa.

Vedremo gran parte se non quasi tutti i componenti del cast ma per mia scelta ho volutamente deciso di rimandare alla settimana prossima l'incontro di Lisa con Kristen e Taylor perchè voglio dedicare a loro molto più tempo e il capitolo era già lungo così.

Quindi per ora accontentatevi di quello che vi propino che ovviamente mi auguro sia di vostro gradimento.

Baci Lorian

 

 Capitolo 26 - Presentazioni ufficiali

 

POV ROBERT

 

Sento il mio amore irrigidirsi appena, quando vede la moltitudine di persone che stanno facendo il loro ingresso, nel giardino di Jackson e Lucia.

La stringo forte, accarezzandole la spalla poi all'orecchio le dico: " Forza bambina, io dico che ce la puoi fare.

In fondo non sono così male come sembrano; ti aiuterò io e vedrai che arriverai alla fine di questa giornata, senza troppe ferite addosso!".

Lisa si gira verso di me, mi fa una linguaccia ed io scoppio a ridere sonoramente.

La mia risata però attira tutti i miei colleghi che contemporaneamente puntano tutti gli occhi addosso a Lisa.

Capperi però fanno paura pure a me, figuriamoci a Lisa!

Il primo a farsi avanti è il mio paparino mediatico, che si avvicina a noi con un grande sorriso poi rivolto al mio tesoro, le tende la mano e le dice: " Ciao Lisa io sono Peter, ti do il benvenuto in questo mondo di pazzi! Sei consapevole di esserti appena infilata nella gabbia dei leoni?".

Butto uno sguardo verso la mia piccola, pensando che quella frase possa averla fatta preoccupare ma rimango di sasso quando la vedo stringergli la mano e sorridere fiera e decisa per poi sentirle dire: " Certo che ne sono consapevole Peter ma ti posso assicurare, che anche io so usare per bene gli artigli!".

Pet porta gli occhi su di me poi battendo una mano sulla mia spalla, mi dice: " E bravo figliolo, te la sei scelta indomita la gattina.

Sono certo che darà del filo da torcere a tutti quanti" poi sciogliendosi in un dolcissimo sorriso, si volta di nuovo verso il mio amore e le dice: " Benvenuta davvero Lisa, sono contento di vedere questo zuccone finalmente ridere!".

Poi l'abbraccia teneramente e io mi rendo conto che quei due mi hanno solo preso in giro.

Santo cielo da Pet potevo aspettarmelo ma che lo facesse anche Lisa, proprio non me lo sarei mai immaginato.

Tiro un sospiro di rilassamento; tanto meglio, se le cose stanno andando così, vuol dire che la mia piccola saprà difendersi bene da sola.

Con questo non voglio dire che ho intenzione di allontanarmi da lei ma so che non posso starle 24 ore su 24, attaccato.

Anzi stasera dovrò dirle che fra dieci giorni partirò per New York, per girare Cosmopolis e che starò via un mese.

Francamente temo il momento in cui glielo dirò, anche perchè non ho ancora deciso cosa fare.

Cioè non so se portarla con me o no e la paura di una sua reazione, mi fa sentire le gambe che fanno giacomo giacomo.

La persona successiva che si avvicina a noi è Ashley che senza dire una parola, abbraccia stretta Lisa che all'inizio s'irrigidisce per poi contraccambiare la stretta, lasciandosi andare.

Quando la mia collega si separa dal mio amore, con un sorriso le dice: " E' un vero piacere per me fare la tua conoscenza Lisa.

Vedere di persona la ragazza che si è assunta l'impegno gravoso di sopportare un tale testone, è davvero un onore!".

Ohhh ma che è? Qui si sono coalizzati contro di me? No, sicuramente è solo un impressione mia.

Quando Ashley si allontana, vedo fermarsi davanti a noi Michael che si presenta in modo galante alla mia ragazza, facendole un baciamano per poi dirle: " Lisa cara mi presento; io sono Michael Sheen.

Esattamente come il re dei Volturi ha fatto con Bella ed Edward, posso dire con tutta tranquillità che il nostro Robert qui, ha trovato la sua cantante.

Se me lo consenti posso dirti che sei molto bella e sicuramente coraggiosa, perchè hai lasciato il tuo mondo per andare dietro ad una testa dura come lui!".

E sono tre! Forza continuate pure, tanto io ho le spalle larghe e posso sopportare di tutto.

Lisa lo ringrazia di cuore con un sorriso, mentre arrossisce per i complimenti ricevuti.

Beh, a parte il fatto che sono diventato il bersaglio preferito dei miei colleghi, posso dire che la giornata non sta andando poi tanto male quindi anche se le persone che il mio amore deve conoscere sono ancora tante, posso tirare un piccolo respiro di sollievo.

Sembra che Lisa stia reagendo bene e io non posso che esserne contento.

Mentre rifletto su queste cose vedo avvicinarsi Nikki con il suo fidanzato Paul e già mi preparo mentalmente alla cattiveria numero quattro, diretta al sottoscritto.

Se l'ha fatto Pet, sicuramente la mia cara sorella mediatica non si farà scappare questa possibilità.

Paul e Nikki sorridenti ed abbracciati si presentano a Lisa che con un grande sorriso ricambia il loro abbraccio poi... ecco la bomba!

La mia cara collega con un ghigno pericoloso, mi guarda con la coda dell'occhio poi riportando lo sguardo verso il mio amore, dice: " Ohi Lisa, certo che sei fortunata a trovarti un Robert così, al tuo fianco!".

Io e il mio tesoro la fissiamo interdetti e quando la mia piccola, le chiede: " Scusa in che senso sono fortunata?".

Lei ghignando, le risponde: " Oh beh, nel senso che se lo avessi visto quando ancora ti sognava e non sapeva chi fossi, saresti scappata a gambe levate.

Gli mancava solo di succhiarsi il pollice e il moccio al naso per sembrare un marmocchio fatto e rifinito!".

Io la guardo con gli occhi spalancati, indignato dalle sue parole e mettendo i pugni sui fianchi, con la voce strozzata le sibilo: " Ehi! " ma lei alza le spalle mentre Lisa e Paul ridacchiano delle nostre espressioni.

Inaspettatamente il mio tesoro ci mette il carico da quaranta, chiedendo: " Era messo così male?".

Io la fisso con lo sguardo supplicante, mentre le dico: " Lisa ti prego lasciala perdere!" ma Nikki come se non avessi aperto bocca, dice: " Messo male? Oh no, io direi messo peggio! Era apatico, intrattabile, dispotico, asociale e permaloso".

Vorrei sprofondare fino a ritrovarmi dall'altra parte del globo! Oh ma questa Nikki me la paga.

Non appena ricominciamo le riprese, gli brucio i suoi splendidi capelli con la fiamma ossidrica almeno aprirà la bocca non solo per sparlare.

In quell'istante succede qualcosa che mi lascia del tutto basito e cioè mi ritrovo le

magnifiche labbra della mia donna, incollate alle mie e vorrei che questo momento non finisse mai

e che tutti sparissero magicamente, lasciandoci soli.

Beh se questo è il risultato che ottengo per le mie sofferenze, credo che per questa volta i capelli di quella strega possano ritenersi salvi.

Quando io e Lisa ci separiamo vediamo che Nikki e Paul non ci sono più e inconsapevolmente scoppiamo a ridere.

Poco dopo vedo sette dei miei colleghi farsi avanti, sei maschi e una femmina e il sorriso spunta

spontaneo sul mio volto.

Ragazzi e ragazze ecco a voi i lupacchiotti!

Quando si fermano davanti a noi, io prendo la mano di Lisa e le dico: " Amore, questi come avrai già capito sono i licantropi ma il mio compito è quello di presentarteli uno ad uno, nelle vesti umane.

Allora, questo bel ragazzone qui è Chaske Spencer ed è quello che interpreta il serioso ed imperioso Sam Uley, l'alfa del branco".

Lisa gli stringe la mano facendogli un sorriso che lui ricambia, poi io ricomincio: " Lui invece è Alex Meraz il collerico e istintivo Paul Lahote, quello a cui sale più facilmente la scimmia urlatrice sulle spalle!".

Tutti compresa Lisa, scoppiano a ridere mentre Alex mi mostra il dito medio poi anche lui da la mano al mio amore salutandola.

" Qui invece abbiamo Bronson Pelletier che è Jared Cameron il secondo in ordine di tempo a trasformarsi in licans!" gli dico indicando il mio amico, che in tutta risposta fa un buffo inchino verso la mia ragazza facendoci ridere a crepapelle.

Io mi sposto leggermente di fronte alla persona successiva e dico: " Lei è Tinsel Korey la dolcissima e sfortunata Leah Clearwater, l'unica femmina del branco innamorata senza via di uscita di Sam.

Che ci avrà visto poi ancora me lo domando!".

Stavolta il dito medio me lo becco da Chaske mentre tutti gli altri scoppiano di nuovo a ridere.

Tinsel si avvicina a Lisa e la cinge in un abbraccio affettuoso poi dice: " Benvenuta, siamo davvero

felici che tu sia qui!".

Il mio tesoro la ringrazia poi porta la sua attenzione verso l'altro ragazzo che sta attendendo di essere presentato e io dico: " Lui è Kiowa Gordon il goliardico e simpatico Embry Call che con il qui presente Tyson Houseman e cioè Quill Ateara rappresentano i migliori amici di Jacob Black!".

I miei due colleghi a turno salutano Lisa poi si spostano per fare posto all'ultimo del gruppo che esibisce un sorriso sfavillante.

" Per ultimo ma non meno importante, abbiamo il cucciolo del branco e cioè il tenero e dolce Seth Clearwater, che è magistralmente interpretato dal bravissimo Boo Boo Stewart!" gli dico quasi in completa adorazione, cosa che fa sogghignare tutti gli altri.

Boo Boo mi fissa quasi con scherno poi mi dice: " Ehi amico, guarda che non serve intortarmi di complimenti più o meno mielosi, perchè tanto i soldi me li devi lo stesso!".

Io sbuffo mentre con la coda dell'occhio vedo Lisa, che mi fissa con un'espressione interrogativa stampata sul volto.

Dopo qualche secondo si mette le mani sui fianchi e battendo ritmicamente il piede destro sul pavimento, mi chiede: " Amore, vuoi gentilmente dirmi di che soldi sta parlando Boo Boo?".

Mi giro verso di lei e sibilo: " Questa sottospecie di nano qui, ha scommesso con me 1000$ e i termini della scommessa erano che secondo lui mi sarei innamorato prima di Alex, mentre io asserivo il contrario.

Ora, nonostante io sia felicissimo di essere arrivato prima del mio collerico nemico personale, devo dire che mi infastidisce un pò il fatto di dover dare dei soldi a questo moccioso!".

Lisa scoppia a ridere poi mi dice: " Amore, chi è causa del suo mal pianga se stesso, quindi paga e taci!".

Io spalanco la bocca esterrefatto mentre Boo Boo guardando adorante il mio tesoro, dice: " Lisa e' ufficiale, io ti adoro!".

Lei s'inchina leggermente poi risponde: " Oh grazie microbo ma vedi di non fare più scommesse con il mio ragazzo, perchè è talmente sfigato che nel giro di poco tempo me lo mandi in rovina!".

Tutti scoppiano a ridere mentre io gonfio le guance scocciato ed incrocio le braccia al torace in segno di chiusura.

Lisa rendendosi conto che sono arrabbiato, mi getta le braccia al collo ma io voglio farle capire che stavolta sono proprio incorruttibile.

Lei non perdendosi d'animo si avvicina e mi passa la punta della lingua sulle labbra e io comincio a sentire caldo, molto molto caldo.

Ma uffa non è giusto! Questa diabolica donna riesce sempre a farmi capitolare.

Consapevole di aver perso con lei, l'afferro per i fianchi e mi fiondo a sbranarle quelle succulente labbra.

Persi nel nostro caldissimo bacio, sentiamo dei fischi lontani e quando ci separiamo ansanti, ci giriamo e al posto dei licans troviamo l'altra faccia della medaglia e cioè i Volturi.

Sei facce, cinque maschili e una femminile ci fissano sornioni e io sospirando profondamente, mi sciolgo dall'abbraccio del mio amore e inizio le nuove presentazioni.

" Allora Lisa, loro sono i Volturi e cioè l'altra faccia della medaglia di quel branco di pazzi che ti ho presentato prima.

Lui " le dico indicando il primo uomo " è Christopher Heyerdahl, l'eterno annoiato, serio e compassato Marcus mentre quello che gli è accanto è Jamie Campbell, il gelido e cattivo Caius!".

I miei due colleghi stringono le mani alla mia ragazza poi io riprendo a parlare: " E ora arriva la nota dolente della saga; gli elementi più pericolosi e ti posso assicurare che lo sono in tutti i sensi.

Mi sto riferendo a lui, Cameron Bright e a lei, Dakota Fanning e cioè i diabolici fratelli Alec e Jane!".

I miei due colleghi ridacchiano divertiti dalla mia presentazione poi salutano Lisa dandole il benvenuto.

Io ricomincio a dire: " Questo colosso grande e grosso è quello da cui ne ho prese un sacco in Eclipse e cioè Daniel Cudmore alias Felix, la forza sovrumana fatta vampiro.

Non farti però intimorire dalla sua stazza, perchè Dan è la persona più dolce e tenera del mondo, quello che cerca di evitare che anche una formica venga calpestata!".

Dan arrossisce in modo impressionante prima di salutare Lisa e darle il benvenuto poi rivolgendosi a me dice: " Sarò pure una mammoletta Robbino ma ricordati che nell'ultimo film dovrai scontrarti con me e mi sa che potrei ricordarmi di questa colossale figura che mi stai facendo fare e non vorrei che ciò mi facesse calcare un pò troppo la mano!".

Io sbianco mentre tutti scoppiano a ridere a crepapelle.

Tossendo nervoso, mi rivolgo all'ultimo sghignazzante ragazzo e dico: " Questo essere infido che ride delle disgrazie altrui è Charlie Bewley e cioè l'enigmatico Demetri!".

Anche lui saluta Lisa e dopo aver parlato del più e del meno per qualche minuto, tutti come sono venuti si allontanano.

Mi volto verso il mio amore e le prendo la mano poi lentamente la tiro verso di me e cominciamo a passeggiare all'interno del grande giardino.

Stiamo in silenzio ma non è un silenzio fastidioso, direi piuttosto rilassante.

Arrivati vicino alla piscina mi volto verso di lei e le chiedo: " Allora amore, che ne dici di questa giornata? Ti stai divertendo? Io un pò meno, dato che sono diventato la vittima predestinata di tutti loro.

Giuro che non so che cavolo hanno per la testa; perchè non hanno fatto così anche con Kellan e Jackson?".

Lisa mi accarezza dolcemente una guancia sorridendo e mentre lo fa, un brivido mi scende lungo la schiena.

Già lo so, questa donna mi manderà al manicomio prima o poi.

Con le dita mi accarezza le labbra poi alzandosi sulla punta dei piedi, poggia la sua bocca sulla mia in un bacio dolcissimo che riesce ad infuocarmi fin nel profondo.

Quanto si stacca, punta i suoi magnifici occhi castani su di me e dice: " Pensavo che ti fosse chiaro il perchè si comportano così.

Lo fanno per me, per farmi sciogliere perchè immaginano che io sia nervosa ed agitata dal fatto di trovarmi qui.

Con Erica e Lucia non è stato necessario, perchè hanno capito subito tutti che sono più a loro agio di quanto lo sia io.

E' solo per farmi ridere che ti usano come bersaglio dei loro scherzi e frecciatine.

Non prendertela con loro amore, perchè lo stanno facendo solo a fin di bene!".

Accidenti quanto sono idiota! Non avevo capito nulla dei miei colleghi, nonostante li conosca oramai da quasi tre anni mentre Lisa che li ha conosciuti da meno di un'ora, ha già compreso come sono fatti e come si comportano.

L'ho detto io che la mia donna è veramente speciale e io sono così orgoglioso di essere il suo compagno.

Annuisco in silenzio perso nella profondità del suo sguardo poi preso da un irrefrenabile desiderio la stringo forte a me in un abbraccio deciso.

Mentre siamo ancora uniti, sento un piccolo colpo di tosse fatto solo con lo scopo di farsi notare e quando ci separiamo, vedo fermo di fronte a noi Billy Burke, il mitico sceriffo Charlie Swan.

Bill ci sta guardando leggermente imbarazzato, per il fatto di averci interrotto e prima che diventi bordeaux, decido di venirgli incontro.

" Lisa, lui è il mio caro suocero mediatico, il grande capo Swan alias Billy Burke.

E' una persona eccezionale di cui puoi veramente fidarti ad occhi chiusi; con questo non voglio dire che degli altri non puoi fidarti ma di lui puoi farlo a cuor leggero."

Bill abbassa lo sguardo imbarazzato poi quando lo rialza, fissa Lisa con un sorriso e dice: " Volevo darti il benvenuto Lisa.

Siamo veramente felici che siate riusciti a trovarvi, siete davvero una bella coppia ed io vi auguro tutta la felicità che meritate!".

Lisa lo ringrazia stringendogli la mano e quando lui se ne va, il suo posto viene preso da Elizabeth.

Mi giro verso il mio amore ed esclamo: " Tesoro questa è la mia cara mammina, la mia dolce Esme e cioè Elizabeth Reaser.

Proprio come il suo personaggio è capace di donarti tanto ma tanto amore, senza chiederti nulla in cambio.

E' la persona più generosa che io conosca e credo che anche tu la penserai come me, quando la

conoscerai!".

Lisa sogghignando si rivolge a Beth, chiedendole: " Hai per caso vinto anche tu qualche scommessa con lui?".

La mia collega scoppia a ridere mentre io fisso la mia fidanzata, totalmente scioccato.

Quando smette di ridere Beth, le dice: " No nessuna scommessa! Questo caprone le fa solo contro Boo Boo; non ha ancora capito che è meglio evitarle, dato che lui le vince sempre.

Credo che quel ragazzo deve avere una palla di vetro che gli predice il futuro, dato che sa sempre come una cosa finirà prima ancora che inizi! E solo un intelligentone come Rob, non lo ha capito ancora".

Sbuffo contrariato, dicendo: " No ma... non fatevi remore della mia presenza, continuate pure eh.

Fate pure come se non ci fossi, tanto mi sento una specie di soprammobile inutile; ma come siete iene voi donne.

Perfide, subdole e pericolose, sopratutto quando trovate la vostra degna alleata, ovviamente a

mio discapito!".

Lisa e Beth scoppiano a ridere di vero cuore e io non posso che gioire del fatto che il mio amore sia così serena.

Poi con la coda dell'occhio vedo Billy farmi un cenno di richiamo e dopo aver annuito, mi volto verso Lisa e le dico: " Amore mi allontano un attimo, tanto so che ti lascio in buone mani; almeno potrete tramare liberamente ai miei danni!".

Lisa annuisce poi guarda Beth e insieme riscoppiano a ridere.

Io scuoto la testa rassegnato e mi allontano verso Billy, che mi sta aspettando vicino al confine con casa mia.

Giunto lì, gli chiedo: " Che succede Billy?" e lui mi dice: " Rob avrei bisogno di parlarti un secondo, possiamo andare a casa tua?".

Io annuisco e dopo aver aperto il cancello entriamo nel mio giardino, proseguendo poi verso casa.

Quando siamo dentro, Billy si siede sul divano e io vado in cucina a prendere due birre ben ghiacciate.

Dopo averle aperte, ritorno da lui e gliene porgo una; Bill la prende ringraziandomi e se la porta alle labbra dando una profonda sorsata.

Mi siedo davanti a lui e gli chiedo: " Che succede Bill, di che volevi parlarmi?" e lui abbassa lievemente lo sguardo e dice: " Volevo parlarti di Peter!".

" Di Peter? E cosa c'entra lui?" gli chiedo curioso ed improvvisamente attento alla questione.

Lui tossisce lievemente poi dice: " Mi stavo chiedendo se ti sei accorto del fatto che Jenny oggi non è qui con lui!".

Spalanco gli occhi poi mi fermo a riflettere e devo ammettere che proprio non ci avevo fatto caso.

Jenny è sempre stata l'ombra di Peter, anche quando giravano nell'umida Forks e lei veniva con tutte le tre figlie, sopratutto con la piccola Fiona Eve che all'epoca del primo film aveva solo due anni.

La loro è sempre stata una famiglia bellissima e felice e devo dire che a volte li ho invidiati molto.

Non ho mai visto due persone amarsi come Peter e Jennie, a parte forse i miei genitori che vivono insieme da quasi quarant'anni ma in quel caso io sono di parte.

Riporto la mia attenzione verso Billy e gli dico: " Veramente non ci avevo fatto molto caso ma sai

com'è, oggi ero molto preoccupato per Lisa ma tu sai qualcosa del perchè lei non sia qui?".

Lui annuisce serio poi mi risponde: " Come tu sai già io abito vicino a loro e ultimamente li ho visti litigare spesso.

L'altro giorno sono volate parole grosse e poco dopo Pet è venuto da me per confidarsi.

Sembra che Jennie voglia chiedere la separazione e ancora lui non sa nemmeno il perchè!".

Spalanco gli occhi letteralmente scioccato dalla notizia poi quando riesco a far connettere il mio traballante cervello con il battito forsennato del mio cuore, dico: " Come non sa il perchè? Lei non gli ha dato nessuna spiegazione?".

Billy scuote la testa desolato di non potermi dire di più poi però mormora: " Rob, dobbiamo stare vicino a Pet; io, te e Jackson siamo i suoi migliori amici.

Non ho ancora avuto modo di parlare con Jack, dato che è molto preso dal barbecue; potresti farlo tu quando andremo via tutti?".

Io annuisco deciso e lui riprende a parlare: " Peter se lo merita il nostro aiuto! Mi è stato molto vicino quando tra me e Sandra è finita e credo che neppure tu abbia dimenticato il fatto che lui sia corso da te a Budapest, quando stavi male.

Ora è lui a stare da schifo anche se maschera il tutto con un sorriso!".

Annuisco nuovamente, ripensando al periodo in cui stavo girando Bel amì e a quanto era stato importante per me avere Peter al mio fianco.

Do l'ultimo sorso alla birra poi prendo la lattina vuota di Billy e dopo averla buttata, usciamo di casa diretti da Jackson.

Mentre camminiamo Bill, mi dice: " Per ora non dire a Pet che te l'ho detto.

Sarebbe umiliante per lui se la cosa venisse fuori oggi davanti a tutti i suoi colleghi, tanto più che questa è la festa di Erica, Lucia e della tua Lisa e non sarebbe giusto rovinarla con una notizia del genere!".

" Si, hai ragione " gli dico serio " non sarebbe per niente giusto.

Stasera quando andrete via tutti, ne parlerò con Jackson e vedremo che cosa fare, va bene?".

Lui annuisce e dopo che siamo arrivati da Jackson, si allontana mentre io cerco con lo sguardo il mio tesoro.

Devo ammettere che una notizia così mi ha scosso profondamente, perchè mi ha dato la certezza che nessun rapporto, neppure il più bello è al sicuro dai fallimenti.

Prima di raggiungere Lisa, mi giro verso Peter e lo vedo ridere con Michael e Daniel ma mi accorgo solo ora che il suo sorriso non contagia i suoi occhi che rimangono velati e tristi.

Deve veramente fare male quando si perde la persona che ami e io so che morirei se perdessi Lisa.

Riscuotendomi da miei pensieri raggiungo il mio amore e la trovo che sta scherzando con Taylor e Kristen e in preda ad uno sconvolgimento emotivo, giuro a me stesso che farò l'impossibile per renderla felice.

Ritorna all'indice


Capitolo 27
*** La festa continua e... ***


Ok mie care oggi in questo capitolo assisteremo al concludersi della festa e alla notizia della separazione di Peter che Robert darà a Kellan e agli altri.

Vedremo lo stato d'animo dei ragazzi e capiremo quanto bene vogliono al dottore-vampiro più famoso del mondo.

Ci tengo a precisare che i fatti della mia storia sono risalenti al giugno del 2011.

Lo dico perchè per molti avvenimenti che accadranno userò le date originali " vedi nozze di Nikki e Paul).

Bene ora vi lascio alla lettura ringraziandovi come sempre.

 

Capitolo 27 - La festa continua e...

 

POV LISA

 

Mentre sto ancora parlando con Elizabeth, vedo Rob che si allontana per raggiungere Billy Burke.

Credo che debbano parlare di qualcosa di importante o almeno me lo fa pensare la faccia seria dello sceriffo più famoso del mondo.

Spero che non sia nulla di grave e che possa risolversi facilmente.

Continuo a chiacchierare con Beth che trovo veramente adorabile anche se devo dire che tutti finora sono stati perfetti.

Non mi aspettavo tanto affetto; credo che debbano amare molto Robert e che abbiano sofferto tanto per il suo dolore.

Beth si scusa dicendomi: " Lisa, se mi permetti vado a prendere qualcosa da bere!".

Io annuisco con un sorriso e quando lei si allontana vedo avvicinarsi quelli che ritengo le persone più importanti per Rob: Kristen e Taylor.

So che loro lo hanno aiutato molto e che se non fosse stato per lei che mi aveva riconosciuto in quel filmato ora non sarei qui ma non riesco a non pensare che a causa di questa situazione io per un anno e mezzo dovrò essere poco meno che un fantasma.

So che la colpa non è né di Robert né di Kristen ma non posso impedirmi di starci male.

Desidero comunque riuscire ad essere loro amica, perchè non voglio essere il motivo di sofferenza per il mio amore.

Il periodo in cui non sapevo ancora nulla, era una continua attesa che con il tempo era diventata un'agonia.

Sorrido istintivamente alle due persone che si avvicinano a me e loro ricambiano il mio sorriso poi  Kristen dice: " Non sai come sono felice di conoscerti Lisa; finalmente rivediamo il sorriso sul volto di Robert e questo lo dobbiamo a te.

Non oso neppure immaginare che cosa ne sarebbe stato di lui, se tu non avessi voluto seguirlo qui a Los Angeles!".

Io annuisco poi le dico: " So che se io sono qui è sopratutto merito tuo che mi hai riconosciuto in quella intervista, che per inciso non volevo neppure fare!".

" Beh allora meno male che hai cambiato idea" dice Taylor " altrimenti saremmo ancora qui a non sapere come consolare quel damerino.

Era veramente disperato e tutto per lui aveva perso il piacere; lavorava solo perchè doveva farlo ma non ci metteva la passione che solitamente aveva!".

Kristen annuisce poi dice: " Si, sembrava come se si fosse spento qualcosa dentro di lui, come se avesse perso lo scopo della sua vita, come se avesse smarrito la strada giusta e noi non sapevamo come aiutarlo!".

M'intristisco ad immaginarmelo come me lo stanno descrivendo Kristen e Taylor ma poi penso che ora è tutto sistemato e non posso che esserne felice.

La voce sghignazzante di Taylor mi riscuote dai miei pensieri, quando dice: " L'unica cosa che mi mancherà di quella situazione sarà vedere Robbie ubriaco fradicio.

Oh ti assicuro Lisa che è uno spettacolo da non perdersi!".

Io, lui e Kristen scoppiamo a ridere e poco dopo sento la voce del mio amore che dice: " Perchè non fate ridere anche me? Che cos'è che vi provoca una tale ilarità?".

Taylor si avvicina a lui e gli da una pacca sulle spalle poi dice: " Oh niente di che fratello! Io, Kristen e il tuo amore stavamo spaziando sulle varie possibilità dell'essere ubriachi!".

Il cipiglio di Robert mi fa capire che lui non ha apprezzato la battuta infatti pochi istanti dopo, dice:

" Tay non avrai osato, vero?" ma lui imperterrito continua: " Oh si che l'ho fatto amico.

D'altronde credo che Lisa avesse il diritto di sapere come ti eri conciato quando ancora non sapevi chi lei fosse!".

Vedo Rob stringere i pugni quindi decido d'intervenire per calmare le acque e dopo aver fatto due passi butto le braccia intorno al collo del mio amore e lo bacio con una passione che non mi è congeniale.

In lontananza sento la voce di Taylor che dice: " Ecco Kris, questo si che è buon modo di zittire la gente; dovresti metterlo in pratica anche tu, amore!".

Se Kristen abbia risposto alla frase di Taylor oppure no, non mi è dato saperlo e francamente non è che me ne freghi poi tanto.

Ora sono qui tra le braccia del mio principe e non posso chiedere niente di meglio.                                            La festa si protrae per tutto il pomeriggio dividendosi tra grigliate, scherzi, baci, risate e bagni non programmati in piscina.

Devo ammettere che i colleghi e gli amici di Robert sono davvero speciali e divertentissimi e sono veramente felice di averli conosciuti.

Alle sette, la festa volge al termine e piano piano gli invitati cominciano a salutare andando via.

In breve nella villa rimaniamo io e Robert, Jackson e Lucia, Kellan ed Erica e Taylor e Kristen.

Quando anche questi ultimi due stanno per andarsene, Robert li blocca e attirando l'attenzione di tutti, dice: " Ragazzi ho bisogno che mi dedichiate un pò del vostro tempo, perchè dobbiamo parlare di una cosa importante!".

I presenti annuiscono e lo seguono dentro il salone di Jackson.

Rob accorgendosi che io, Erica e Lucia siamo rimaste in giardino, si ferma e dice: " Ragazze venite anche voi, per favore!".

Lentamente lo raggiungiamo e lui mi da un bacio poi dopo avermi sorriso, mi circonda la vita con un braccio pilotandomi all'interno della villa.

Giunti in sala da pranzo, ci sediamo tutti attorno al grande tavolo e quando il silenzio scende tra noi, Robert prende la parola: " Vi ho riunito qui, perchè c'è qualcosa di cui dobbiamo parlare.

Oggi Billy mi ha messo al corrente di una cosa che di sicuro non mi aspettavo e che mi ha lasciato veramente con l'amaro in bocca!".

Taylor fissando lo sguardo in quello di Rob, chiede: " Amico puoi essere più chiaro, perchè ci stai facendo preoccupare e ancora non sappiamo di che cosa!".

Il mio amore annuisce serio poi dice: " Tay ascoltami bene, anzi ascoltatemi tutti perchè non so se avrò la calma necessaria per ripetervi le cose.

Oggi Billy mi ha detto che Peter e Jenny sono in fase di rottura e che lei ha chiesto e preteso la separazione, senza per altro dargli un motivo valido!".

Vedo i ragazzi spalancare la bocca scioccati e anche io, che non sono coinvolta mi sento male per

la notizia.

Peter mi è sembrata una gran brava persona e mi dispiace veramente per lui.

Jackson passandosi una mano tra i capelli dice: " Robert ma stai dicendo sul serio? No, perchè se è uno scherzo guarda che non fa ridere nessuno!".

Rob scuote la testa desolato poi dice: " Jack credimi, vorrei tanto che fosse uno scherzo ma così non è, purtroppo.

Billy che come sai abita vicino a loro, ultimamente li ha visti litigare spesso.

Mi ha detto che l'altro giorno sono volate parole grosse e poco dopo, Peter è andato da lui per confidarsi.

Sembra che, come ho già detto, Jenny voglia chiedere la separazione senza per altro fornirgli una spiegazione valida!

Billy mi ha chiesto di stare vicino a Peter, così come lui ci è stato molto vicino quando ne avevamo bisogno!".

Kell da un forte pugno sul tavolo per la rabbia e quel gesto fa girare Erica per la preoccupazione mentre tutti siamo ammutoliti per le contrastanti emozioni che si agitano dentro ognuno di noi.

Mi sento inutile mentre vedo il dolore e la tristezza prendere dimora degli occhi di Robert poi agitandomi sulla sedia, dico: " Rob, amore io non posso aiutarti come vorrei fare, anche perchè non conosco bene queste persone.

Non ho la presunzione di sapere tutto ma quello che so è che Peter è fortunato ad avere degli amici come voi, così come voi lo siete ad averne uno come lui.

Non avete il potere di cambiare le cose, anche se so che lo vorreste con tutto il cuore.

Se questa Jenny non ama più suo marito e distrugge il suo matrimonio, non potrete certo farle cambiare idea voi.

L'unica cosa che tu e gli altri potrete fare ora è stare vicino a Peter, che avrà bisogno di tutto il sostegno possibile.

E questo potete darglielo solamente voi, unendo i vostri cuori, fornendogli le vostre braccia che lo sosterranno quando sentirà venir meno le sue forze, le vostre spalle su cui potrà piangere e i vostri sorrisi che gli scalderanno l'anima".

Robert mi abbraccia stretto e pochi secondi dopo, lo sento singhiozzare sulla mia spalla mentre mi dice: " So che hai ragione Lisa ma fa dannatamente male lo stesso!".

A rispondere non sono io ma Erica che gli dice: " Lo so che fa male Robert e ne fa anche tanto ma come ha detto Lisa, non potete cambiare il corso degli eventi!".

Taylor si alza dalla sedia e si avvicina alla vetrata poi si gira verso di noi e dice: " Lisa ed Erica hanno perfettamente ragione e credo che sia giunto il momento di smettere di piangersi addosso.

Quello a cui dobbiamo pensare è solamente Peter e anche se avrei un irrefrenabile voglia di mettere le mani intorno al collo di Jenny mi dovrò contenere, perchè so che lui non ne sarebbe felice!".

Erica riprese: " Credo che tu non sia l'unico qui che abbia voglia di conciarla per le feste, Taylor ma sono fermamente convinta che lei avrà la sua punizione, quando si renderà conto di ciò che ha perso.

E se ne renderà conto guardandosi intorno, chiedendo alla gente, parlando con i figli.

Non mi avete detto se Peter ha o non ha avuto dei figli con lei! Li ha avuti?".

Annuiscono tutti ma a rispondere è Kristen che lo fa con un lieve sorriso: " Si ne hanno avuti tre.

Tre splendide femmine, una più bella dell'altra.

La prima è Luca Bella, che è nata nel 1998 quando ancora Jenny faceva parte del cast di Beverly Hills 90210 e che ha compiuto 15 anni da poco, poi c'è Lola Ray, che è nata nel 2002 e che ha 11 anni ed infine c'è la mascotte di Twilight e cioè Fiona Eve, che è nata nel 2006 e che ha 7 anni!".

Lucia si alza lentamente dalla sedia e si gira prima verso Kristen poi verso Jackson e dice: " Vedrete

che saranno proprio loro tre, i suoi giudici più imparziali e incorruttibili.

Non c'è cosa più pura dell'anima di un bambino, che esprime pareri e giudizi senza fermarsi a riflettere e ponderare ed è per questo, credo che sono sempre diretti, crudi e sinceri.

Io per parlo per esperienza personale; quando i miei si separarono per colpa di mio padre, io gli rivolsi le peggiori occhiate della mia vita e credo sinceramente anche della sua.

Lo vidi abbassare gli occhi pieno di sensi di colpa, con le mani giunte come se chiedesse perdono ma io non potevo perdonarlo se stava abbandonando me e mia madre, per andare a vivere con un altra donna che aveva a sua volta due figli!".

Vedo Lucia stringere i pugni mentre due lacrime le scendono lente sulle guance.

Sia io che Erica conosciamo la sua storia e capiamo quanto male deve sentirsi in questo momento e credo che lo abbia capito anche Jackson, che di volata si alza e corre ad abbracciarla stretta accarezzandone la schiena.

Tra le braccia del suo amore, i singhiozzi di Lucia aumentano d'intensità per poi cessare quasi del tutto.

Io mi alzo dalla sedia poi guardando tutti, dico: "Ragazzi io credo che qui stiamo dimenticando il punto focale della situazione.

Non dobbiamo disquisire su quanto saranno imparziali, fredde o crude le figlie di Peter né se lei starà male o se si accorgerà dell'errore che ha fatto.

Qui dobbiamo solo cercare di capire come poter aiutare Peter standogli vicino, scoprire quali parole usare per confortarlo e quali gesti commettere per farlo sfogare.

Del resto non ci deve interessare, quindi ora cerchiamo di calmarci tutti e proviamo a respirare poi ognuno di noi inizierà a pensare a qualcosa che gli sia di aiuto!".

Tutti annuiscono alle mie parole poi vedo Robert alzarsi e raggiungermi per abbracciarmi stretto e mentre lo fa, mi sussurra all'orecchio: " Sei stata splendida amore mio; sono veramente fiero di essere l'uomo che ti ama di più sulla faccia della Terra!".

Io gli sorrido poi tutti ci avviamo un pò più sereni fuori dalla villa e dopo averci salutati Tay e Kris si dileguano mentre io e Erica promettiamo a Lucia che l'indomani saremmo venute ad aiutarla a sistemare tutto quel casino.

Lei annuisce ringraziandomi poi dopo esserci salutate ci separiamo, ognuna tornando con il proprio compagno, nella propria abitazione.

Ritorna all'indice


Capitolo 28
*** Progetti svelati e un dolore che annega nell'amicizia ***


Bene ragazze eccomi qui a postare il nuovo capitolo.

Oggi vedremo Robert alle prese con Lisa e con il momento in cui dovrà dirle dell'imminente partenza per la Grande Mela inoltre vedremo l'incontro che il nostro protagonista avrà con Peter.

Riuscirà Robert ad aiutare il suo amico e dirgli le parole giuste per farlo stare meglio.

Io non credo voi che ne dite?

Vi ringrazio come sempre e vi mando un grosso bacio.

 

Capitolo 28 - Progetti svelati e un dolore che annega nell'amicizia

 

POV LISA

 

Quando rientriamo in casa nostra, Robert mi porta fino al divano poi mi fa sedere e con un sorriso

mi domanda: " Allora piccola mia, ti sei divertita?" e io gli rispondo: " Oh si tesoro! Non mi sono

mai divertita tanto.

Non credevo che i tuoi amici fossero così simpatici e la giornata è stata strepitosa anche se all'ultimo purtroppo, il discorso su Peter l'ha un pò guastata!".

L'espressione sul volto di Robert cambia, scurendosi poi a bassa voce dice: " E ora sto per guastarla ancora di più io!".

Lo guardo confusa poi gli chiedo: " A che ti riferisci Rob?" e lui stringendo i pugni, risponde: " Non avrei mai voluto affrontare questa discussione Lisa ma purtroppo ci sono costretto e credimi se ti dico che ci sto male da cani!".

" Robert calmati per favore " gli dico sorridendo con un pizzico di preoccupazione " così mi fai agitare!".

Lui mi fissa poi mi fa una carezza e dice: " L'ultima cosa che vorrei fare è farti preoccupare, amore mio ma voglio essere del tutto sincero con te, anche se so che ti darò un dolore grande.

Non so veramente come comportarmi ma credo che sia inutile girarci intorno; presto dovrò partire per New York per iniziare le riprese di Cosmopolis e starò via un mese."

Sento il gelo scendermi nelle vene e a fatica cerco di deglutire poi riporto gli occhi su di lui e dico:

" Quando partirai?" e lui abbassando lo sguardo, mi dice: " Fra una settimana!".

" Una settimana... così presto?" gli dico con la voce rotta dal pianto imminente poi continuo: " E mancherai un mese?".

" Si" mi risponde lui poi mi dice " starò via un mese e se devo essere sincero non so ancora cosa fare".

" Riguardo a cosa?" gli chiedo con la voce tetra e lui dopo avermi afferrato la mano, dice: " Stavo riflettendo sulla possibilità di portarti con me a New York!".

Lo fisso sconvolta poi quando riesco a riprendere il controllo delle mie emozioni, gli chiedo: " Stai dicendo davvero, Robert?" e lui serio mi risponde: " Si amore, sto dicendo davvero.

C'è però da riflettere su alcuni punti e cioè che se io ti porto con me, saremo costretti a prendere due stanze separate, non potremo mangiare allo stesso tavolo, mentre giro le scene sarai costretta a rimanere da sola, dato che non potrò portarti con me sul set e se ci incontreremo davanti ad altre persone, dovremo fare finta di non conoscerci.

Sei sicura di riuscire a sopportare tutto questo?".

" Beh, questi sono ostacoli facilmente aggirabili!" gli dico convinta e lui fissandomi, chiede: " Che vuoi dire?".

Io sorrido e poi rispondo: " Posso accettare di dormire in due stanze separate, solo se le prendi vicine o comunicanti in modo che così, nella privacy della nostra camera ci potremo incontrare quando vogliamo.

Per quanto riguarda la cena o il pranzo basterà cenare o pranzare in stanza, usufruendo del servizio in camera.

Per il fatto di rimanere da sola mentre lavori, potrei utilizzare quel tempo per fare la turista, dato che non ho mai visto la città ed infine per quanto riguarda il problema di ignorarci davanti agli altri, nonostante so che sarà difficile non gettarti le braccia al collo, stringerò i pugni in attesa di vederti in camera".

Robert ghigna prima di dirmi: " Caspita Lisa, se non ti amassi tanto potrei definirti un vero e proprio genio del male.

In pochi secondi hai trovato la soluzione a tutti i nostri problemi quindi direi che da domani potrai iniziare a fare le valigie, dato che ti porterò con me nella Grande Mela!".

Felice come non mai, mi avvicino e gli accarezzo il viso mentre lui inebriato da quella coccola, chiude gli occhi inspirando profondamente.

Dopo che termino la mia carezza, Robert apre gli occhi e dice: " Se questa è la ricompensa che

riceverò per portarti con me, credo che presto ti farò fare il giro del mondo!".

Io sorrido maliziosa poi gli dico: " Veramente stavo pensando a ricompensarti in un altro modo!".

Rob captato il mio messaggio subliminale, spalanca gli occhi e senza stare a ripeterlo due volte si alza dal divano e corre a chiudere la porta finestra a chiave e quando gli chiedo perchè lo ha fatto, lui ghignando mi risponde: " L'ho chiusa per evitare altre visite a sorpresa non tanto gradite!".

Io annuisco e lui in due passi mi raggiunge, si piega verso di me e con un solo gesto mi solleva in braccio e si dirige verso la stanza da letto.

Giunti lì, mi appoggia delicatamente sul letto poi mormora: " Sappi tesoro che ho intenzione di fare l'amore con te per tutta la notte, quindi non provare a ribellarti, perchè sei mia, ti voglio e ti desidero.

Ti amo da impazzire mia piccola stella e stanotte ti donerò il mio cuore, unito a tutta la passione di cui sono capace!".

Lo guardo profondamente poi mormoro: " Non vedo l'ora tesoro!".

Poi non ci c'è più posto per i pensieri e i progetti; Robert è di parola e ci amiamo tutta la notte, con passione, dedizione e completezza.

E quando giunge l'alba, io e il mio amore crolliamo distrutti ma soddisfatti.

 

POV ROBERT

 

Sono passati due giorni da quella magnifica notte e l'intesa che c'è tra me e Lisa non è scemata neppure un secondo.

Lei è la metà della mia mela, è colei che mi completa e a volte mi sorprende vedere quanto riesce a capirmi.

Le basta guardarmi negli occhi per capire i miei stati d'animo e per trovare le parole giuste per aiutarmi.

Come stamattina, che mi ha sostenuto sapendo che avrei dovuto incontrare Peter.

Lisa sa quanto questo appuntamento mi metta l'ansia addosso e ha trovato le parole giuste per aiutarmi.

E ora che sono qui, seduto sul mio divano in attesa dell'arrivo del mio collega ha compreso che voglio restare da solo con lui e senza dire una parola, è andata da Erica.

Devo ammettere che non sapere come comportarmi con Peter, mi mette l'ansia addosso ma so che glielo devo, perchè lui non ha esitato neppure un secondo a prendere un aereo con tutta la sua famiglia, per raggiungermi a Budapest.

Sobbalzo quando sento il campanello suonare e senza pensarci più un secondo mi fiondo ad aprire la porta e non appena lo faccio, mi trovo davanti la persona che più mi è stata vicina in questi mesi e che ora ha bisogno di me. 

Mi sposto per fare entrare Peter e lo faccio accomodare in salotto poi vado in cucina a prendere due birre ghiacciate e ne passo una a lui che la prende ringraziandomi.

Dopo aver fatto una lunga sorsata, lui mi guarda e mi dice: " Robert, sono corso qui quando mi hai chiamato. Che è successo, c'è qualche problema con Lisa?"

Io scuoto la testa poi tirando un sospiro profondo gli dico: " No Peter, con Lisa va più che bene e non ci sono problemi, piuttosto vorrei sapere che cosa sta succedendo a te con Jenny!".

Peter si rabbuia poi fa un sorriso triste e mi risponde: " Lo sapevo che Billy non avrebbe perso tempo nel dirtelo!".

" Non prendertela con lui" dico per difendere il nostro collega e Peter sconsolato, scuote la testa prima di dire: " Non lo sto facendo Robert! So che tutti voi avevate diritto di saperlo, prima di apprenderlo dai giornali ma non ho voluto rovinare la vostra felicità, nell'aver trovato le vostre fidanzate".

Lo guardo sentendo stringermi il cuore e cercando di mantenere il controllo delle mie emozioni, gli dico: " Potresti spiegarmi che cavolo è passato nella testa di Jenny?".

Peter scoppia a ridere, di una risata amara poi tornato serio mi risponde: " Sai Robert, vorrei proprio saperlo anche io!

So solamente che ha deciso da un giorno all'altro, che non valeva più la pena di far continuare il nostro matrimonio.

Quando le ho chiesto le motivazioni, mi ha detto che non era tenuta a dirmele e che mi doveva bastare sapere, che non voleva essere più mia moglie!".

Mi sento male per lui e vorrei trovare davvero le parole per aiutarlo ma non so che cosa fare e non sapere come comportarmi mi fa infuriare quindi cerco se pur nel mio piccolo, di cercare di capire e con la voce tetra gli dico: " Ma tutto questo non ha senso! Sei sicuro che lei non abbia un altro?".

Lui mi guarda negli occhi poi mi dice: " Che il Diavolo mi porti se lo so!

Se mi avesse detto che si era innamorata di un altro, al massimo della mia bastardaggine lo avrei anche accettato ma quando glielo chiesto non mi ha risposto.

Dopo che mi ha dato quella bellissima notizia è uscita di casa sbattendo la porta e io ho passato tre ore seduto sul pavimento della cucina a guardare le nostre foto, per cercare di capire dai suoi sguardi quando avesse smesso di amarmi.

Mi sono sentito un patetico idiota, che poteva solo stare fermo a vedere il treno della sua vita passargli davanti, senza che lui fosse a bordo!".

Io mi avvicino a lui, gli metto una mano sulla spalla e gli dico: " Peter non dire idiozie.

Tu non sei né patetico né idiota, perchè hai avuto un comportamento normale.

Credo che anche io se perdessi Lisa, farei esattamente come te e anche se la mia storia non si può neanche lontanamente paragonare alla vostra, credo che mi comporterei allo stesso modo!".

Peter annuisce poi si alza e si toglie la giacca quindi in maniche di camicie, si risiede sul divano e dice: " Tu mi conosci da tanto tempo Robert e sai quanto Jenny sia stata importante per me.

Io ci mettevo una mano sul fuoco per il nostro matrimonio e penso che se lei è arrivata a prendere una tale decisione, anche io devo avere le mie colpe.

La rabbia che ho adesso è dettata dal fatto che francamente per quanto ci provi, non riesco a trovare il vero momento in cui il nostro matrimonio a cominciato a colare a picco!

Stavo bene con lei e l'amavo e l'amo come il primo giorno ma lo stesso non è per lei e non posso fare altro che accettare la sua decisione.

Non ho mai creduto nei matrimoni tenuti su solo per il bene dei figli, perchè penso che poi a farne le spese siano solo loro e l'ultima cosa che voglio è fare del male alle mie piccole!".

Abbasso lo sguardo di fronte al suo dolore e comprendo che quello che sta dicendo è veramente sacrosanto.

Peter si alza dal divano e dandomi le spalle, si avvicina alla vetrata che da sul giardino poi dopo

qualche minuto di silenzio riprende a parlare: " Sai cos'è che mi fa più male, Robert?

E' il fatto di capire che ora, risvegliarmi a 38 anni e trovarmi con un pugno di mosche nelle mani, mi da il vero senso che la mia vita è stata tutta una grande farsa.

Certo sono conosciuto e amato da milioni di fans in tutto il mondo, grazie al personaggio di Carlisle che mi ha dato notorietà ma ora come ora vorrei essere come lui, che ha accanto la sua splendida famiglia e l'avrà per l'eternità.

Anche io pensavo che la mia fosse perfetta ma evidentemente devo fare il conto con la consapevolezza che non era affatto così e che devo solo farci l'abitudine.

Non sono il gelido Carlisle che tutto può e tutto sistema, sono solo Peter l'uomo che dopo 15 anni di matrimonio si trova senza nulla in mano.

La mia unica gioia sono solo le mie figlie e per il loro amore cercherò di separarmi dalla loro madre senza coinvolgerle nel nostro dolore, perchè sarebbe il peccato più grande che potrei commettere!

Loro sono l'unico motivo per cui vado avanti e non posso gettare la spugna, facendomi sopraffare dalla rabbia e dalla disperazione.

Se non ci fossero le mie figlie a quest'ora credo che mi sarei attaccata al collo della bottiglia e avrei annegato il mio dolore nell'alcool ma per l'amore che provo, non posso fare questo quindi giorno dopo giorno mi sveglierò e mi alzerò dal letto, ricordandomi di respirare nonostante faccia male e lo farò sempre, fino a quando smetterà di fare così male!".

Lo guardo e maledico Jenny per aver distrutto un uomo così speciale poi passo dopo passo mi avvicino a lui e gli metto una mano sulla spalla.

Lui si gira e non appena mi vede, mi abbraccia cominciando a singhiozzare disperato e ogni suo singhiozzo mi lacera il cuore ma so che gli fa bene sfogarsi quindi stringo forte i pugni e l'abbraccio stretto come farebbe un fratello, cercando di confortarlo come posso.

Perchè il dolore di perdere una persona, non è mai quantificabile e lascia sempre delle cicatrici profonde nel cuore che, anche se con il tempo si chiuderanno rimarranno sempre latenti dentro di te.

Ritorna all'indice


Capitolo 29
*** La Grande Mela ***


Ciao ragazze eccoci arrivate al viaggio tanto atteso che Robert e Lisa faranno nella Grande Mela. Riusciranno i nostri piccioncini a vivere sereni e in armonia senza farsi beccare dai paparazzi?

Leggete e commentate baci Lorian

 

Capitolo 29 - La Grande Mela

 

POV LISA

 

Sono passati cinque giorni dalla chiacchierata che hanno fatto Robert e Peter e ora, io e il mio amore stiamo ultimando la preparazione delle valigie.

Ancora non ci credo che tra poche ore calpesterò il suolo della Grande Mela ma sopratutto sono felice, perchè Robert ha deciso di portarmi con lui.

Sarei impazzita dalla tristezza, se dovevo rimanere qui a Los Angeles senza vederlo per un mese.

So che prima o poi capiterà che dovrà partire per qualche viaggio al quale io non potrò presenziare ma ora come ora, il distacco mi pesa molto di più.

In fondo sono arrivata qui da quasi dieci giorni e già sapere che dovevo separarmi da lui, mi faceva stringere il cuore in una morsa di ansia e gelosia.

Ora voi mi direte che a me non è permesso provare questi sentimenti ma io vi rispondo che invece

li provo eccome: ansia, perchè ho paura che lui prima o poi possa rendersi conto che non mi ama poi abbastanza e gelosia, perchè è sempre attorniato da bellissime ragazze, sempre pronte ad irretirlo.

E va bene, lo so che questo denota il fatto che io sia insicura e sembra che non mi fidi di lui ma vi giuro che non è così.

Credetemi se vi dico che sono sincera; io mi fido di lui e anche tanto ma se devo dire la verità, non è che ci conosciamo poi così bene.

So solo che lo amo più di me stessa e so che lui ama me ma a volte questo può non bastare.

Mentre penso a tutte queste cose, Robert arriva alle mie spalle e delicatamente si abbassa per baciarmi il collo.

Sento i brividi scendermi lungo la schiena e con un gesto solo, mi giro fra le sue braccia poi inizio a baciarlo sulla bocca.

Per quanto so che continuerei e farei l'amore con lui, sono consapevole che siamo obbligati a fermarci perchè dobbiamo prendere un aereo che ci porterà a New York.

Robert respira a fondo e dopo avermi dato un ultimo bacio, mi dice: " Lisa ho deciso di contattare il comandante Harrison, per chiedergli di accompagnarci a New York e lui ha accettato molto volentieri.

In questo modo non dovremo viaggiare separati, fosse anche solamente per sei ore!".

Io annuisco con un sorriso, mi avvicino a lui e gli do un bacio sulla fronte poi con un espressione da educanda intimorita, mi allontano tenendo le mani intrecciate dietro la schiena.

Robert mi guarda con un espressione basita, mentre un suo sopraciglio schizza in alto poi con la voce divertita, dice: " Scusa ma quello cos'era?" e io facendo finta di cadere dalle nuvole, gli rispondo: " Quello cosa, tesoro?".

Rob respira profondamente, come se volesse cercare di mantenere la calma poi mi dice: " Quel

bacio cos'era?" e io bastarda fino al midollo, mormoro: " L'hai appena detto tu tesoro; era un bacio!".

" Mmm!" mormora Robert " ho come l'impressione che tu ti stia divertendo da morire a mie spese e allora visto che sei così esauriente nelle tue spiegazioni, vorresti illuminarmi sul motivo reale del perchè mi hai baciato in quel modo!".

Io sorrido poi gli dico: " Ma è semplice, tesoro. L'ho fatto, perchè tu poco fa sei stato così bravo da pensare a tutti i particolari del viaggio come un perfetto professore.

E io da brava allieva, ho ringraziato il mio insegnante con un bacio sulla fronte!".

Robert scoppia a ridere poi dice: " Ma guarda che sei tremenda! Secondo il tuo pensiero quindi, non dovresti dirmi ti amo, baciarmi e fare l'amore quando programmo qualcosa, giusto?".

" Beh, si" gli dico poco convinta di dover rinunciare a tutte quelle magnifiche cose poi alzo gli occhi verso di lui e dico: " Oh al diavolo!" e mi getto tra le sue braccia, incollando le mie labbra sulle sue e dando vita ad un bacio meraviglioso.

Quando ci separiamo, ci guardiamo negli occhi e poi scoppiamo a ridere rimanendo abbracciati.

Dopo un paio di ore arriviamo al famoso terminal del LAX, accompagnati dai nostri quattro vicini, che si sono offerti di farci da chaperon.

Sia Erica che Lucia sono divise tra la tristezza per il fatto che mancherò un mese e l'invidia perchè vorrebbero essere al mio posto.

Credo che non servirebbe poi a molto, se gli dicessi che io vorrei tanto essere al loro di posto.

La mia non è rabbia o gelosia, perchè non ho il diritto di provare tali sentimenti ma solo tristezza perchè vorrei tanto arrivare a New York e poter passeggiare alla luce del sole, con Robert mano nella mano.

Fa quasi ridere pensare al fatto che almeno per un anno e mezzo, questa possibilità sarà solo una fottuta utopia.

Robert come al solito si è vestito nel modo più semplice possibile, con i suoi mitici occhiali da sole e il suo inseparabile cappellino da baseball.

Quello che non ho ancora capito è perchè lui si ostina a coprirsi così! Credo che non abbia preso in considerazione che le sue fans conoscono tutto di lui.

Sanno a memoria come si veste, come cammina, come ride, come parla, insomma tutto.

Quindi va da sé che questo travestimento non serve poi a molto ma non sarò io a dirglielo, perchè forse lui si sente tranquillo così e io voglio che continui a sentirsi così.

Non appena arriviamo sulla pista, un addetto al decollo indica a Kellan qual'è il nostro aereo e posso vedere fin da subito che è un altro modello, diverso da quello che abbiamo preso da Milano per Londra e da Londra per Los Angeles.

Il comandante Harrison ci sta aspettando a bordo pista e devo dire che vedere un viso conosciuto, mi tranquillizza non poco.

L'uomo dopo essersi avvicinato ci porge i suoi saluti e ci invita a salire a bordo.                                                                                                                                                                    Noi salutiamo Lucia, Erica, Jackson e Kellan ed entriamo all'interno del velivolo.

L'ambiente è a dir poco meraviglioso e rilassante con tutto quel beige e con i schermi, le poltrone e tutto il resto.

Accanto al comandante appare un uomo che non conosciamo e quando Robert gli chiede chi è, lui ce lo presenta con il nome di Thomas Sanders.

" Thomas ha preso il posto di Andrew che è andato in aspettativa, perchè domani si sposa e per un pò vuole fare solo il marito!".

Io e Robert, chiediamo al comandante di fare gli auguri al ragazzo da parte nostra e diamo il benvenuto a bordo a Thomas, che ci ringrazia con un sorriso.

Quando i motori si mettono in moto, lo steward ci raggiunge per chiederci di allacciare le cinture e per comunicarci che il cielo è sereno e che tra tre ore saremmo atterrati all'aeroporto di Fiorello Laguardia.

Poi in silenzio si ritira nel suo andito.

Quando finalmente siamo in volo, ci slacciamo le cinture e ci rilassiamo impercettibilmente.

" Perchè atterriamo al Fiorello Laguardia e non al JFK?" gli chiedo curiosa e lui, dopo avermi fatto una carezza, mi sorride e mi risponde: " Certo sarebbe stato logico atterrare al JFK ma per noi è più comodo il Laguardia.

Innanzitutto si trova a pochi isolati dallo studio di registrazione e ciò mi permetterà di evitare la ressa e il caos più totale, che di solito si formano quando mi sposto.

Poi tieni conto del fatto che la struttura si trova al limitare della no fly zone, vicino all'albergo e a pochi passi dalla metropolitana.

In questo modo potrai spostarti come meglio credi, senza avere nessun tipo di problema.

Stephanie si è occupata della prenotazione dell'albergo e ha fatto in modo di farci avere le tanto

sospirate camere comunicanti.

Così io e te potremo dormire insieme tranquillamente, amore; purtroppo non potremo cenare sempre insieme, perchè io avrò delle interviste da fare e anche delle ospitate nei vari programmi e in alcuni locali.

So che detta così non è una bella cosa ma il mio lavoro consiste anche in questo.

Non posso limitarmi a girare le scene e poi lavarmene le mani, perchè non funziona così.

Lo show-business richiede la mia presenza anche nel settore mondanità e te lo dico, perchè tu ti prepari fin d'ora.

Quando usciremo allo scoperto, anche tu verrai coinvolta volente o nolente in tutto questo e anche se ogni tanto ti sarà concessa la possibilità di stare tranquilla a casa, il più delle volte dovrai partecipare al mio fianco.

Per esempio a delle premiazioni o alle prime dei film sia miei che non.

Quello che ti posso giurare fin da ora è che cercherò di starti vicino il più possibile, in modo da aiutarti e darti il mio sostegno.

Vedrai che dopo un pò ti abituerai a tutto e non farai più caso alla presenza dei paparazzi e dei vari appuntamenti.

Non voglio spaventarti piccola! Voglio solo che tu sia preparata, perchè essere la fidanzata di Robert Pattinson e in seguito la sua futura moglie e la madre dei suoi figli comporta una serie di sacrifici, più o meno grandi. 

Anche se mi terrorizza la tua risposta, devo chiedertelo. Ti senti davvero pronta ad affrontare tutto questo?".

Io lo guardo poi sorrido e dico: " Se devo essere sincera , ti dico di no! Non mi sento pronta per tutto questo ".

Vedo lo sguardo di Robert spegnersi all'istante quindi mi affretto a fargli capire quello che penso:

" Ma se devo dare retta al mio cuore, posso dirti che se tu sarai al mio fianco, affronterò qualsiasi cosa.

In fondo si tratta solo di stringere i pugni per un anno e mezzo poi tutto sarà a dir poco perfetto!".

Il sorriso torna a fare capolino sul volto del mio amore che mi stringe in un abbraccio caloroso e mi coinvolge in un bacio mozzafiato.

Verso le 21, Thomas appare davanti a noi per dirci di portare indietro le lancette dell'orologio di tre ore poi ci passa il menù per la cena e si allontana.          

Io prendo un filetto al pepe e un insalata mista mentre Robert ordina una bistecca cotta ai ferri e un piatto di patate al forno.

Dopo cena, Robert mi spiega come si svolgeranno le prime settimane di riprese e i vari impegni.

Mi spiega alcune cose su New York ma io lo fermo, perchè voglio potermela godere in tutta tranquillità.

Robert mi guarda e dice: " Non sai quanto ti invidio in questo momento? Tu sei libera di gestirti la giornata mentre io so già chi incontrerò alle 10, con chi pranzerò alle 12, con chi parlerò alle 14 e così via!

A volte la stanchezza mi assale ma non posso permettermi di fermarmi, perchè questo è un mondo effimero dove si da importanza al singolo istante e al singolare comportamento.

Se fai qualcosa che i registi, i produttori e i fan non si aspettano, rischi di finire nel dimenticatoio in

un lampo.

Capisci ora perchè ti invidio? Perchè tu non hai tutte queste preoccupazioni e puoi vivere serena e lo potrai fare almeno fino a quando non dovrai uscire allo scoperto con me.

A volte mi fa paura questo, perchè so che quando arriverà quel momento mi sembrerà di uccidere la tua essenza, la tua vera te e ti chiedo perdono di questo fin da ora!".

Io mi alzo dal mio posto e mi avvicino lentamente a lui poi mi siedo al suo fianco e gli faccio una lieve carezza sul volto, quindi gli dico: " Robert smettila! Tu non ucciderai nessun essenza e nessuna vera me, perchè se ci riuscissi vorrebbe dire che non hai commesso un omicidio ma un suicidio.

Si hai sentito bene; un suicidio perchè avresti ucciso te stesso, che sei la mia vera essenza.

Non scusarti ti prego! L'amore che sento per te, ti giustifica di qualunque atto tu farai a me o a chi mi sta accanto.

Non voglio passare per la vittima della situazione ma solo per la donna innamorata che sono!".

Rob mi bacia con passione e io mi sento nuovamente in pace con me stessa.

Thomas fa il suo ingresso per avvisarci di allacciare le cinture, perchè stiamo iniziando la fase di atterraggio all'aeroporto di Fiorello Laguardia.

Non appena il velivolo atterra e si ferma, il portellone si apre e sale sull'aereo una sorridente Stephenie, l'agente di Robert.

Dopo essersi avvicinata ci saluta, a me con un abbraccio e a Robert con una pacca sulla spalla, quindi dice: "Ciao ragazzi e ben arrivati a New York! Come da accordi presi con te Robert, ho prenotato un albergo nel cuore di Manhattan, a due passi dal Greenwhich village.

Come sai già, è lì che inizierai le riprese di Cosmopolis e credo che non avrai problemi, in fondo hai  già lavorato lì quando giravi Remember me.

Quanto all'hotel, alloggerete al 24° piano dell' Hotel Elysée che si trova al 60 East 54th Street.                                                                                                                                    Le vostre suite, che sono comunicanti così come avete chiesto, sono di 424 metri quadrati ciascuna.

Sono dotate di un divano letto, un letto king size da due piazze e mezzo, una terrazza di 46 m² con vista su Park Avenue, cassaforte, minibar, lettore dvd, tv con schermo piatto da 40", un bagno in marmo rosa e una scrivania master.

Credo che vi troverete bene; in caso contrario fatemelo sapere e cercherò di sistemare le cose!".

Noi la ringraziamo e lei dopo aver annuito, rivolta a Robert dice: " Tu e Lisa arriverete con due macchina separate.

Tu userai quella della produzione mentre Lisa dovrà prendere un taxi!".

Vedo Robert stringere i pugni ma io mi avvicino e dopo aver preso le sue mani tra le mie, gli faccio stendere le dita, sorridendogli.

Lui mi ricambia poi dopo aver salutato il comandante Harrison e Thomas, scendiamo dalla scaletta e con il primo passo su quel suolo, inizia per me la mia avventura nella Grande Mela.                                                                                                                                                                                                                      

Ritorna all'indice


Capitolo 30
*** Incontri inaspettati e notizie bomba ***


Eccoci qua ragassuole siamo arrivati ad un nuovo capitolo della storia che ora apre i suoi battenti in quel di New York.

Oggi vedremo la vita che faranno i due piccioncini nella grande metropoli e faremo la conoscenza di due nuovi ed importanti personaggi.

Arrivano qui in prima visione sul canale di Efp, Andrea e Martina e cioè il fratello di Erica e la sua fidanzata.

Spero vi piacciano, così come è piaciuto a me parlare di loro.

Ora vi lascio alla lettura del capitolo ringraziandovi come sempre.

 

Capitolo 30 - Incontri inaspettati e notizie bomba

 

POV ROBERT

 

Siamo arrivati qui a New York da quasi cinque giorni e il ritmo del mio lavoro, sta diventando soffocante.

Meno male che quando torno in albergo, ad aspettarmi c'è la mia piccola Lisa che è la mia oasi nel deserto.

Dolce, paziente, tenera e comprensiva; sono così orgoglioso che lei sia mia e che alla fine il marasma che avevo nel cervello sull'indecisione di portarla con me o no, si era risolto positivamente.

In questi giorni lei ha preferito rimanere in albergo ma stamattina andrà a fare il suo primo giro turistico e non posso neppure spiegarvi quanto questa cosa mi sta rodendo dentro.

Vorrei poterla accompagnare e camminare con lei per le strade della Grande Mela fregandomene dei paparazzi, degli scandali e dei fans troppo ossessivi che già mi vedono sposato con Kristen con magari, due o tre marmocchi al seguito.

E' quasi assurdo pensare a questa eventualità, anche perchè io la fede al dito voglio metterla solo a Lisa ed è da lei che voglio tanti piccoli Pattinson, che non vedo l'ora di vedere scorazzare per casa.

Caspita però, se ci penso questa è la prima volta in tutta la mia vita che sento lo stimolo di creare una nuova vita.

Fremo dal desiderio di sapere che cresce sereno nel ventre di colei che sarà mia moglie, tremo al solo pensiero di sentirlo scalciare dentro la sua pancia e ardo dalla voglia di tenerlo per la prima volta tra le braccia, ancora sporco di sangue e placenta.

Un figlio è un dono di Dio e ogni uomo che può fregiarsi di tale appellativo, dovrebbe sentire il desiderio di procreare un suo simile da amare, coccolare e crescere con tutto l'impegno che ha.

Non è fondamentale il sesso, la cosa importante è sapere che cresca sano e forte.

Mi distolgo da questi magnifici pensieri, gettando un occhio distratto alla sveglia e...........

Dannazione, sono in ritardo! Stavolta si, che David mi uccide. (Cronenberg il regista del film N.d.A.)

Mi getto di filato sotto la doccia poi quando sono pronto, inizio a vestirmi gettando un occhio alla mia bellissima ragazza che sta dormendo il sonno dei giusti.

Non appena ho finito di prepararmi, prendo una rosa rossa dal vaso di cristallo e la poggio sul comodino posto dal suo lato del letto e accanto a quella profumata meraviglia della natura, poso un bigliettino con scritto: " Ti amo mio piccolo fiore!" quindi esco dalla suite, diretto al Greenwhich village.

Nell'atrio dell'hotel trovo ad attendermi Michael, la mia guardia del corpo che in realtà è un caro amico ed insieme ci avviamo verso la macchina.
Dopo un quarto d'ora di viaggio, Michael parcheggia il veicolo e dopo aver chiuso con l'antifurto, attraversiamo la strada.

Io, con la mia fedele bottiglietta di acqua in una mano e il copione nell'altra, ripeto con il suo aiuto le battute che dovrò recitare quel giorno.

Quando arrivo sul set, vengo letteralmente rapito da Charlotte Tilbury la mia truccatrice, Denise  Cronenberg la costumista e da Stuart Gavert il parrucchiere che in mezz'ora mi trasformano.

Quando esco dalla mia roulotte, il casinista e casual Robert Pattinson, ha lasciato il posto al cinico ed elegantissimo Eric Packer.

Sembra quasi assurdo che un semplice abito di Gucci, possa cambiare tanto una persona.

Il mio costume di scena è composto da un completo nero con due bottoni e il risvolto sul bavero, una camicia bianca fatta su misura e sempre firmata Gucci, una cravatta sottile di seta nera, una cintura di cuoio con fibbia d'argento e delle scarpe di pelle nera eleganti con le stringhe.
Ora che sono pronto raggiungo il regista, che sta dettando al tecnico delle luci, alcune modifiche che intende fare.

Non appena David mi vede, tira un sospiro di sollievo e mi invita a ad adottare l'algida espressione di Eric e io lo faccio.

Mi concentro e in un attimo il mio viso si congela nella smorfia più bastarda che riesco a fare.

Forza Robert, si comincia una nuova giornata all'insegna dello stress e della collaborazione tra tutto il team.

 

POV LISA

 

Quando mi sveglio so già di essere sola, perchè buttando un occhio alla sveglia che c'è sul comodino di Robert mi accorgo che sono le dieci e so che a quest'ora lui è già sul set.

Da una parte sono un pò contrariata, perchè avrei preferito essere sveglia per salutarlo come si deve ma evidentemente lui non ha ritenuto giusto farlo.

Non appena mi giro e vedo quella magnifica rosa poggiata sul mio comodino, la tristezza si volatilizza all'istante per lasciare il posto alla gioia che mi pervade specialmente quando leggo le parole che mi ha scritto sul bigliettino.

Lo amo e non smetterò mai di dirlo e se solo potessi, lo urlerei al mondo intero ma per ora non mi è possibile farlo.

Dovrò solo armarmi di santa pazienza e prima o poi arriverà anche per me quel magico momento.
Sbuffando leggermente mi dirigo in bagno e dopo essermi fatta una corroborante doccia, mi vesto e mi trucco poi quando sono pronta mi siedo alla scrivania e dopo aver acceso il computer, mando un e-mail alla mia mammina raccontandole tutte le novità che sto vivendo e quanto io sia felice.

Dopo averla inviata, vado su Skype e pur sapendo che è presto mi collego con Lizzy, la mia dolce cognatina.

So per certo, che lei si alza praticamente all'alba e che prima di andare in sala di registrazione

passa un paio di ore al computer.

Mi sento rallegrare il cuore quando vedo il volto sorridente di Elizabeth apparirmi sullo schermo e le dico: " Ciao Liz come stai?".

Lei mi saluta con la mano poi mi risponde: " Ciao cognatina, che bello vederti! Che si dice in quel di Los Angeles?".

Io sorrido poi le dico: " Non siamo a Los Angeles Liz, ma a New York. Tuo fratello doveva iniziare le riprese di Cosmopolis e ha voluto portarmi con lui quindi siamo qui e ci resteremo ancora 25 giorni poi torneremo a casa!".

Lei annuisce poi mi chiede: " E come va tra voi due? Spero che quel demente del mio fratellino ti stia trattando bene, altrimenti sappi che prendo il primo volo per la Grande Mela e lo sistemo per le feste!".

Io scoppio a ridere poi le rispondo: " Sta tranquilla Liz, tuo fratello è davvero un angelo e mi tratta come una regina.

Certo agli occhi di tutti dobbiamo fare finta di non conoscerci e lui è il primo che ci sta male ma quando siamo soli, mi riempie di coccole e di attenzioni.

Ti ho chiamato perchè volevo chiederti un favore e spero che tu possa farmelo!".

Lei annuisce poi mi dice: " Certo cognatina dimmi pure quello di cui hai bisogno!" e io sorridendo, le rispondo: " Come ti ho già detto noi torneremo a casa tra 25 giorni e io vorrei tanto che al nostro ritorno, Robert trovi ad attenderlo a casa la sua dolce Patty.

So che gli manca da morire e che è stato costretto a lasciarla a voi, per via dei suoi vari impegni ma ora ci sono io che posso occuparmene e voglio farlo davvero con tutto il cuore!".

Liz batte le mani contenta poi mi dice: " Conta pure su di me Lisa! Stai tranquilla che al vostro rientro, Patty sarà lì ad attendervi!".

Io la ringrazio poi la saluto e le chiedo di dare i miei abbracci a tutta la famiglia poi chiudo la comunicazione e spengo il pc.

Butto un occhio alla stanza e la vedo perfettamente in ordine quindi dopo aver fatto un grosso respiro, esco dalla camera e mi dirigo verso l'ascensore.

Giunta nella hall centrale mi dirigo verso la reception e con fare del tutto casuale, chiedo alla ragazza che è impegnata a lavorare al computer: " Mi scusi, potrebbe essere così gentile da indicarmi come arrivare a Central Park?".
Lei mi guarda poi si alza dalla sua postazione, si avvicina a me e facendomi un sorriso, mi dice: " Ma certo signorina, è semplicissimo! Appena esce dall'hotel, giri sulla sinistra per l'East 54th Street poi poco dopo aver passato il Clearview Cinemas Ziegfeld, giri a destra per la 7° Avenue e prosegua sempre dritto e in un attimo arriverà a Central Park!".

La ringrazio annuendo e dopo averle consegnato la chiave della suite, la saluto dirigendomi verso l'esterno.

Lo ammetto sono davvero emozionata, perchè questa è la prima uscita che faccio totalmente da sola e in fondo un pò di timore devo ammettere che c'è ma voglio dimostrare a me stessa che posso essere in grado di farcela.

L'altra sera stavo pensando a tutta questa situazione e sono giunta alla conclusione che per quanto sia bella la mia vita con Robert, ho bisogno di stimoli nuovi e sopratutto voglio avere la mia indipendenza.

So che il mio tesoro non mi farebbe mancare nulla e che mi darebbe la luna se glielo chiedessi ma non posso approfittare della situazione.

Io me la sono sempre cavata da sola, sopratutto da quando sono morti i miei genitori e anche se ho dovuto fare mille sacrifici e ho ingoiato non so più quanti rospi, con il mio lavoro mi sono sempre potuta guardare allo specchio con tanta ma tanta dignità.

Per questo, quando torneremo a Los Angeles voglio dire a Robert che intendo trovarmi un lavoro.

Ancora non so cosa potrei fare ma so che ho tutta l'intenzione di farlo.

Mentre mi arrovello su ciò che mi aspetto dal futuro, alzo gli occhi e mi ritrovo davanti un meraviglioso viale alberato che mi segnala l'inizio vero e proprio del grande Central Park.

Camminare in mezzo a tutto quel verde mi distende e mi rilassa i nervi.

Sembra quasi assurdo pensarlo come il polmone di una città cosmopolita e caotica come New York.

Qui è come essere in un altro pianeta, un pianeta non ancora corrotto dallo sfruttamento esagitato dell'uomo.

Si vedono tanti uccellini, scoiattoli e lepri che mi sembra quasi un paesaggio delle fiabe e se non sapessi che una volta attraversato questo luogo magico, mi aspetta il mio amore in questa caotica città resterei qui a vivere.

Dopo circa mezz'ora di cammino arrivo in una piccola piazzetta dove troneggia una statua di Daniel Webster, un politico vissuto nel 1800 e la frase riportata alla base del suo piedistallo mi fa riflettere: "Libertà e unione, adesso e per sempre, unico ed inseparabile".

E' una frase chiaramente riferita agli Stati Uniti ma per una romantica fino al midollo come me, potrebbe anche applicarsi al mio amore per Robert.

Mentre sto per rimettermi in cammino sento che qualcuno chiama a gran voce il mio nome e pur sapendo che probabilmente si tratta di un altra Lisa, mi girò d'istinto.

Quando lo faccio rimango a bocca aperta, perchè davanti a me c'è quel gran figo di Andrea il fratello di Erica.

Ma non doveva essere in Messico insieme a Martina? Boh chi ci capisce qualcosa è bravo.

Andrea mi saluta con la mano e io gli sorrido, fermandomi ad aspettarlo.

Subito dopo mi accorgo che c'è anche Martina con lui e ne sono contenta perchè adoro letteralmente la cognata di Erica.

Quei due matti mi raggiungono e dopo esserci scambiati abbracci e saluti, Andrea mi chiede: " Ehi Lisetta ma si può sapere che diavolo ci fai qui a New York!".

Oh cavolo e adesso che faccio? Se gli racconto tutta la storia, dovrò dirgli anche di Erica e so perfettamente quanto lui sia geloso di sua sorella.

Decido di non dirgli di lei ma di raccontargli solo di me quindi preso un bel respiro gli rispondo:

" Sono qui a New York per accompagnare il mio compagno in un viaggio di lavoro!".

Andrea spalanca gli occhi poi rivolto a Martina, dice: " Amore ma l'hai sentita questa? No dico, mi chiedo ma per quanto siamo stati via, anni? Quando siamo partiti questa brufoletta prendeva ancora il latte con il biberon e ora millanta di avere un compagno!".

Io lo guardo con la bocca spalancata mentre Martina scoppia a ridere allegramente e lì mi accorgo che quel disgraziato mi sta solo sfottendo.

Sogghigno al pensiero di quando scoprirà che a crescere non sono stata solo io!

Mentre parliamo del più e del meno ricominciamo a camminare e loro mi raccontano che dopo essere stati in Messico, hanno deciso di venire a vedere New York e di fare una capatina poi a Los Angeles prima di fare ritorno nella cara vecchia Italia.

Ad un tratto, Andrea mi chiede: " E quella matta di mia sorella come sta?" e io comincio a tossire per cercare di prendere tempo.

Il fratellone di Erica mi batte sulla schiena poi Martina gli dice di andare a prendere una bottiglietta di acqua nel chioschetto in fondo e lui dopo aver annuito, si avvia a passo veloce.

Martina sorridendo, mi dice: " Lisa puoi smetterla di fingere! Solo uno sciocco come il mio fidanzato non si è accorto che annaspavi in cerca di risposte ma io invece l'ho capito; si può sapere che succede?".

Io smetto di tossire e sorridendo, le rispondo: " Marti mi devi aiutare perchè davvero non so che fare.

Vedi io, Erica e Lucia abbiamo conosciuto tre ragazzi a dir poco fantastici e ci siamo innamorate totalmente ricambiate ma i nostri ragazzi vivono e lavorano a Los Angeles e quando ci hanno chiesto di seguirli abbiamo accettato al volo, quindi come avrai capito tua cognata è qui negli Stati Uniti e io davvero non so come dirlo ad Andrea!".

" Oh porca miseria!" dice Martina sbiancando " quello l'ammazza!".

" Appunto!" dico io e lei si mette un dito sul mento prima di continuare " ma sei sicura che lui la ami?".

Io sorrido annuendo poi le rispondo: " Credimi non ho mai visto un uomo più innamorato di lui, a parte il mio forse.

E' un omone grande e grosso che davanti a lei diventa come Winnie the Pooh, alle prese con un vasetto di miele!".

Martina scoppia a ridere figurandosi l'immagine poi torna seria e dice: " Puoi chiamare Erica adesso?" e quando io annuisco, lei mi dice: " Fallo! Io terrò occupata la belva in modo che tu possa avvisarla e con lei deciderai cosa fare".                                                 

Io la ringrazio e mentre controllo che Andrea sia ancora lontano, tiro fuori il cellulare dalla borsa e dopo aver fatto il numero di Erica attendo che risponda.

" Ehi ciao cucciola, come si sta nella Grande Mela?" mi chiede con la voce allegra la mia cara amica e io sento un brivido gelido scendermi lungo la spina dorsale, al pensiero che tra pochi secondi non sarà più così tanto felice.

Stringendo a pugno la mano sinistra, ansiosa dico: " Ehm Eri qui si sta bene ma c'è una cosa che devo dirti e devo farla subito!".

Lei con una voce preoccupata mi chiede: " Che succede tesoro? Non avrai litigato con Robert?" e io sorrido pensando al fatto che si preoccupa sempre per me.

" No Erica, tra me e lui va tutto bene semmai il problema riguarda te!" le dico lanciando la bomba e lei mi chiede: " Io e che diavolo c'entro io?".

Sospiro profondamente e preparandomi allo scoppio nucleare, dico: " C'entri perchè stamattina sono uscita dall'hotel per farmi un giro e sono venuta al Central Park ma qui ho fatto un incontro un pò particolare!".

" Un incontro? E chi hai visto di così terribile?" mi dice sogghignando e io stringo fortemente gli occhi prima di rispondere: " Andrea e Martina!".

Dall'altra parte del telefono c'è un silenzio preoccupante poi Erica scoppia a ridere, dicendo: " Lisa guarda che siamo in estate e non è il 1° aprile.

Se volevi essere spiritosa credimi che ci sei riuscita e sto ridendo a crepapelle!".

Deglutisco preoccupata perchè non mi ha creduta e controllando che Andrea ancora non ritorni, le dico: " Erica, sai bene che su queste cose non scherzo! Martina e Andrea sono qui a New York e poi hanno intenzione di fare un salto a Los Angeles.

Poco fa tuo fratello mi ha chiesto di te e io mi sono dovuta inventare un colpo di tosse per sviare le sue domande.

Martina lo ha mandato a prendere dell'acqua e poi mi ha chiesto di dirle la verità, dato che a differenza di tuo fratello aveva capito che stavo fingendo.

E' stata lei a dirmi di chiamarti e ora è qui accanto a me, che sta controllando che tuo fratello non ritorni!".

Erica tace ancora per qualche secondo poi come mi aspettavo esplode: " Mi stai dicendo che quell'Otello di mio fratello è lì a New York con quell'angelo della sua fidanzata e ti ha chiesto di me?".

" Bingo!" dico io alzando gli occhi al cielo poi aggiungo: " Si può sapere che diavolo devo fare?".

Dopo due secondi di silenzio Erica sbotta: " Ma porcaccia di quella miseriaccia ma che cappero ci fa quel deficiente a New York? E poi guarda che sfiga! Tra tutte le persone che poteva incontrare, proprio te doveva beccare sulla sua strada?".

" Non dirlo a me che mi sono beccato un doppio infarto!" le dico con la voce sofferente poi aggiungo: " Allora vuoi dirmi che devo fare e fallo adesso, perchè vedo che sta tornando e io non so ancora che diavolo dirgli!".

Erica mi dice: " Non dirgli niente! Digli solo che sto bene e che tutto procede come sempre. Dammi il tempo di pensarci e magari più tardi lo chiamo io, va bene?".

" Ok!" le dico affranta poi aggiungo: " Eri mi dispiace davvero! " e lei sospirando mi dice: " Lisa sta tranquilla, non è colpa tua ma solo del dannato destino che gioca con tutti noi.

Ora rilassati, goditi il tuo soggiorno newyorchese e non pensare più a niente, che con mio fratello me la vedo io!".

Io annuisco poco convinta della sua soluzione poi ci salutiamo e chiudo la chiamata.  

Mi giro verso Martina e le ripeto quello che mi ha detto Erica e anche lei assume un espressione simile alla mia poi alza le spalle e insieme attendiamo che ritorni quel virago del suo ragazzo.

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 31
*** Ingiustificate gelosie e shock decisivi ***


Eccoci giunti al nuovo appuntamento dove la nostra Lisa dovrà destreggiarsi per non fare capire ad Andrea, nulla di ciò che riguarda sua sorella Erica.

Riuscirà la nostra eroina nel suo intento? Leggete e lo scoprirete.

Grazie come sempre del vostro affetto e del fatto che continuiate a seguirmi.

Baci Lorian

 

Capitolo 31 - Ingiustificate gelosie e shock decisivi

 

POV LISA

 

Pochi secondi dopo che avevo chiuso la telefonata con Erica, Andrea arriva vicino a me e Martina con una bottiglietta di acqua naturale, porgendomela.

Lo ringrazio, la prendo e dopo aver aperto il tappo ne bevo un lungo sorso che sembra restituirmi un pò di calma.

Andrea attende che io finisca di bere poi mi chiede: " Ehi scimmietta, ti senti meglio?".

Annuisco facendogli un sorriso poi per evitare che mi richieda di Erica, dirotto la conversazione chiedendogli del loro viaggio.

Andrea s'infervora subito cominciando a tessere le lodi delle città meravigliose del paese.

Fortemente preso dal suo racconto, dice: " Io e Martina siamo stati letteralmente rapiti dal bellissimo museo delle cere, dalla stupenda Plaza Monumental e dal Museo El Trompo di Tijuana che tratta la scienza e la tecnologia, ci siamo rifatti lo stomaco con los tacos oriental mejor de lo mundo che si mangiano a Puebla, siamo rimasti scioccati dal moderno centro industriale e commerciale di Monterrey.

Per non parlare poi della mitica Acapulco! Sai che cosa ci ha sconvolto di più?" e quando io nego con la testa, lui riprende a dire: " Di sicuro la Quebrada!".

Io lo guardo curiosa e quando gli chiedo che cosa sia, lui mi risponde: " La Quebrada è una parete rocciosa a strapiombo sul mare molto suggestiva, dove ogni giorno coraggiosissimi tuffatori sfidano le altezze con un volo di ben 45 metri!".

Io spalanco la bocca poi rabbrividisco comicamente, facendoli scoppiare a ridere.

Stavolta a prendere la parola è Martina che con gli occhi lucidi, mi dice: " Io mi sono letteralmente innamorata di Cancùn dove c'è la bellissima laguna Nichuptè, separata dal mare da un finissima striscia di sabbia.

Ma non si possono di certo dimenticare le sue meravigliose spiagge di sabbia fine e bianca tipica dei Caraibi!".

Mentre mi raccontano le prodezze naturaliste e civiche del Messico, abbiamo ripreso a camminare e io affascinata mi perdo nelle spiegazioni di Martina, che dice: " Credimi Lisa è stato davvero fantastico.

Mi ha rapito il cuore la bellezza storica di Guadalajara, la magia che ti trasmette Veracruz, la pace e

la serenità di Puerto Vallarta o la freneticità di Città del Messico che è la città più popolata del paese!".

Ad ogni parola uscita dalle labbra di Martina, Andrea non fa altro che annuire e quando lei smette di parlare, lui con uno sguardo tra il serio e il comico, dice:

" Per non parlare dell'ottimo cibo!".

" Che cosa mangiavate?" gli chiedo io veramente curiosa e lui con un sorriso aperto, mi risponde:

" Il mais è l'elemento base della cucina messicana, preparato in vari modi e in particolare utilizzato per le tortillas, che sono delle sfogliatine farcite con fagioli, peperoni, formaggio o carne.

Il peperoncino è molto usato per salse e ripieni mentre i fagioli, altro elemento tipico del Messico accompagnano insieme al riso, i piatti di maiale, pollo o verdura.

Credo di essere ingrassato come minimo cinque chili con tutto quello che ho mangiato!".

Io scoppio a ridere mentre lo vedo massaggiarsi la sua piattissima pancia.

Poi guardo distrattamente l'ora sul mio orologio da polso e dico: " Diamine ragazzi, a forza di sentire parlare di cibo mi è venuta davvero una fame che non ci vedo!".

" Ottimo! " dice Andrea poi vedendo il mio sguardo confuso, si affretta a dirmi: " Oggi Lisetta, ti affidi a noi due che ti portiamo in un posto veramente magnifico!".

Quando gli chiedo dove sia questo posto da favola, lui sogghigna e dice: " Non è molto lontano da dove dormiamo noi.

Tu dove alloggi?" e io con un sorriso gli rispondo: " Noi alloggiamo all'Hotel Elysée!".

Andrea lancia un fischio acuto prima di dire: " Caspita è un bellissimo hotel; però che coincidenza! Noi alloggiamo lì vicino e precisamente all'Hilton New York.

Comunque come ti dicevo il posto dove vogliamo portarti è proprio lì vicino.

Si chiama Gallagher's ed è una Steak House che si trova al 228 West 52° Street

E' in servizio da più di 80 anni e lì puoi mangiare le bistecche alla griglia più buone del mondo!".

" Perfetto! Allora direi di andare prima che il mio stomaco si metta a cantare l'Aida!" dico con un aria seria e contrita e i miei amici scoppiano a ridere a crepapelle.

Parlando del più e del meno, usciamo dal Central Park e dopo circa un quarto d'ora di cammino, ci troviamo davanti all'ingresso della Steak house.

Quando entriamo all'interno del locale, l'allegria del posto si trasmette in me che guardo avida, le bellissime tovaglie a quadri bianchi e rossi che sanno tanto di picnic.

Quando ci accomodiamo al tavolo, un ragazzo vestito da cowboy ci porta i menù e noi cominciamo a dargli un veloce occhiata.

Mentre decidiamo che cosa prendere, Martina mi guarda e dice: " Ehi Lisa, perchè stasera non ceniamo tutti insieme noi, tu e il tuo ragazzo almeno così ce lo fai conoscere?".

Io assumo un aria pensierosa e portandomi un dito al mento, rispondo: " Non so, credo che sarà difficile, perchè lui non può uscire!".

Attirato dalla mia risposta, Andrea mi fissa e mi chiede: " Come mai? E' malato?" e io sorridendo rispondo: " No, no è sanissimo grazie a Dio e la cosa è un tantino più complicata del previsto.

Però possiamo fare diversamente! Perchè non venite voi a mangiare nella nostra suite?".

Martina guarda Andrea che annuisce e subito dopo, mi risponde: " Si, si può fare! Pensi che per lui non ci siamo problemi?".

In quel momento il cameriere- cowboy torna per prendere le nostre ordinazioni e dopo averle scritte, si allontana verso la cucina.

Io riprendendo il discorso, dico: " Non credo! Comunque per toglierci il dubbio lo chiamo subito; a quest'ora dovrebbe essere in pausa!".

Prendo il cellulare dalla borsa e dopo aver fatto il numero di Robert, attendo che risponda; cosa che avviene dopo venti secondi esatti.

Felice di sentirlo, dico: " Ciao amore, stai lavorando?" e lui mi risponde: " No cucciola, dimmi che stai facendo?".

Io mi ravvio i capelli con una mano poi gli rispondo: " Sono andata a fare una passeggiata al Central park e il destino ha voluto che incontrassi delle persone che conosco.

Sto pranzando con loro in questo momento e pensavo che magari potevano cenare insieme a noi in camera, perchè ci terrei tanto che tu li conoscessi, che ne dici?".

Dopo pochi secondi di silenzio, Robert mi risponde: "Credo che non ci siano problemi amore mio ma... devo essere geloso?" conclude con un sogghigno.

Io scoppio a ridere poi gli dico: " Oh siiiiiiiii da morire!" e lui ringhiando comicamente, mormora:

" Sei una streghetta amore! Oh David mi sta chiamando, ti devo lasciare; comunque  ci vediamo stasera in suite!".

Io annuisco anche se non mi può vedere e gli dico: " Ok amore a dopo! Non vedo l'ora di vederti; bacio!" poi chiudo la comunicazione e rimetto in borsa il cellulare.

Non appena mi rivolgo verso Andrea e Martina per dirgli l'esito della chiamata, m'interrompo per l'arrivo del cameriere che ci porta le nostre ordinazioni.

Guardo quella meravigliosa bistecca contornata dalle patatine fritte e il mio stomaco brontola a dismisura.

Quel piccolo, secondo me rumore fa ridere convulsamente quei due scemi.

Io assumo un espressione imbronciata ma pochi secondi dopo scoppio a ridere unendomi a loro.

Quando riusciamo a calmarci da quello scoppio convulso di risate, gli dico: " Allora, per Robert non ci sono problemi e possiamo tranquillamente vederci da noi in hotel.

Non so, se per voi va bene potremmo fare alle 19!" e loro dopo essersi guardati, annuiscono.

Prendo il coltello e mentre mi accingo a tagliare la meraviglia che dimora nel mio piatto, gli dico:

" Quando arrivate in hotel chiedete alla reception della suite di Lisa Martini!".

Andrea e Martina annuiscono e subito dopo tra un boccone e un altro riprendiamo a parlare e a scherzare ridendo come matti.

Quando oramai sono le 15, finiamo di pranzare e dopo esserci presi un bel caffé, Andrea si alza per

andare a pagare.

Ribatto storcendo la bocca, sul fatto che io non sia d'accordo ma lui mi mette a tacere, dicendo:

" Non sia mai che un uomo faccia pagare due belle donzelle!".

Quando usciamo fuori dal locale, c'è uno splendido sole e tutti e tre passeggiamo per le strade della Grande Mela, buttando un occhiata distratta ai negozi.

Arrivati davanti all'hotel dei miei amici, Andrea mi chiede: " Lisetta quanti giorni resterete qui a New York?" e con un sorriso gli dico: " Fra venticinque giorni, Robert avrà terminato il suo lavoro e quindi torneremo a Los Angeles, perchè è lì che io e lui abitiamo!".

Andrea scoppia a ridere poi dice: " Caspita non posso ancora crederci! La mia piccola Lisa ora è una cittadina americana.

Sai in fondo mi dispiace, perchè quando torneremo in Italia non potrò più incontrarti; ero abituato

a vederti scorazzare con quelle pazze di mia sorella e Lucia!".

Io deglutisco a fatica, gettando un occhiata a Martina che ridacchia nervosa poi gli rispondo: " Si, in effetti mancherete tanto anche a me!".

Lui annuisce poi si illumina e mormora: " Però sai cosa possiamo fare?" e quando io nego con la testa, lui mi dice: " Noi resteremo qui altri quindici giorni, prima di andare nella città degli angeli e potremmo passarli insieme.

Io e Martina conosciamo New York come le nostre tasche e potremmo fartela girare portandoti nei posti più belli e suggestivi, che ne dici?".

Io batto le mani contenta poi mi getto addosso a Martina stringendola in un grosso abbraccio.

Andrea assume l'aria di un cane bastonato, prima di dire: " Ehi, mi spieghi come funziona? L'idea l'ho avuta io e tu abbracci lei! Non è giusto!".

Io e Martina scoppiamo a ridere poi ci salutiamo dandoci appuntamento per le 19.

Quando rientro nella suite, trovo Robert seduto sul divano e corro buttandogli le braccia al collo, dicendo: " Amore mio sei già tornato, non hai neppure la più pallida idea di quanto tu mi sia mancato!".

Lui mi fa un sorriso poi mi risponde: " Anche tu mi sei mancata tesoro ma ora puoi spiegarmi chi sono questi amici che hai incontrato qui a New York?"

Io annuisco poi gli dico: " Le persone che verranno stasera qui a cenare, sono Andrea e la sua fidanzata Martina e lui è il fratello maggiore di Erica.

A tal proposito lui non deve sapere nulla di lei e Kellan, capito?".

Robert spalanca gli occhi scioccato poi dice: " Scusa ma perchè non deve sapere nulla di lei?".

Io deglutisco a fatica poi dico: " Perchè Andrea è particolarmente geloso di sua sorella e lei non gli ha ancora detto nulla del fatto che ora vive a Los Angeles con Kell.

Stamattina quando li ho incontrati al Central Park, mi è preso un colpo.

Ho chiamato Erica e lei ovviamente ha dato in escandescenze, facendomi promettere che non dirò nulla dato che vuole essere lei a dirglielo!".

Robert annuisce poi mi fa sedere sulle sue ginocchia e mi racconta la sua giornata di lavoro così come io gli racconto quello che ho fatto con Andrea e Martina.

Il tempo vola veloce e alle 19 in punto, il cicalino del mio interfono suona.

Io mi alzo per andare a rispondere e quando lo faccio, il receptionist mi avvisa che nella hall ci sono dei miei amici che desiderano vedermi.

Io dico all'addetto di lasciarli salire, poi chiudo la comunicazione e dico a Robert di andare nella sua stanza, dato che ho deciso di fare una sorpresa a Andrea e Martina.

Il mio tesoro mi fissa poi mi chiede: " Vuoi dirmi che non gli hai detto che il tuo fidanzato, sono io?".

Io annuisco e lui scuotendo la testa, si avvia con un sorriso verso l'altra stanza.

Dopo pochi minuti bussano alla mia porta e dopo essermi guardata velocemente allo specchio, con il cuore stranamente in tumulto corro ad aprire.

Sono nervosa lo ammetto, perchè non so che reazione avranno i miei amici quando si troveranno davanti ai loro occhi Robert Pattinson, il divo del momento.

Senza attendere oltre apro la porta e mi trovo davanti i volti sorridenti di Andrea e Martina.

Mi sposto per farli entrare poi chiudo dietro di me la porta.

Bene, basta esitazioni! Siamo alla prova del nove e o la va o la spacca!

Saluto tutti e due poi gli dico: " Benvenuti ragazzi, sono contenta che siate venuti!

Robert arriva subito e andato nella stanza accanto a cambiarsi, dato che è appena arrivato anche lui dal lavoro.

Che ne dite se ceniamo in terrazza? In fondo è una bella serata, no?".

Loro annuiscono e poco dopo sento la voce, tipicamente inglese di Rob dire: " Benvenuti!".

Sposto il mio sguardo verso Andrea e Martina e giuro che devo farmi violenza per non scoppiare a ridere.

L'espressione di tutti e due è a dir poco esilerante.

Sono scioccati, fissano Robert come se fosse un fantasma e credo che non si siano ancora resi conto di cosa stia succedendo realmente.

Posso capirli in fondo non è una cosa usuale, trovarsi davanti un divo del cinema internazionale dopo aver scoperto che è il fidanzato di una persona che conosci da anni.

Fortunatamente la situazione si sblocca e dopo l'imbarazzo iniziale e lo shock, i miei amici riescono a sorridere e a stringere la mano a Robert.

Bene, ora inizio la serata storica che tanto ho atteso!

Ritorna all'indice


Capitolo 32
*** Ritorno a casa ***


Ciao a tutte ragassuole, come sempre vi do il benvenuto nel mio angolo di mondo e vi invito a leggere questo nuovo capitolo.

Oggi vedremo come si svolge la permanenza dei due nostri eroi e gioiremo con loro per gli avvenimenti che si succederanno.

Grazie come sempre di tutto il vostro affetto ciao Lorian

 

Capitolo 32 - Ritorno a casa

 

POV ROBERT

 

Dalla sera della cena con gli amici di Lisa, sono trascorsi quindici giorni e so che domani, i due ragazzi partiranno alla volta di Los Angeles.

Da una parte sono contento, perchè tornerò ad avere Lisa tutta per me mentre dall'altra, la cosa un pò mi preoccupa perchè finora sapere che lei era in giro per la città in loro compagnia, mi tranquillizzava.

Ora il solo pensiero che Lisa inizierà a girare per le strade della Grande Mela completamente da sola, mi fa fumare il cervello.

Dannazione, so che è in grado di cavarsela ma è pur sempre una donna sola e per di più bellissima e il pensiero che possa essere presa di mira da qualche malintenzionato, mi fa accapponare la pelle.

Andrea e Martina sono davvero simpatici e mi viene da ridere se penso all'imbarazzo che hanno provato in mia presenza, il primo giorno.

Per fortuna poi Lisa ha provveduto a scongelare la situazione, raccontando due o tre episodi buffi che li avevano visti protagonisti insieme e la serata è finita con allegre risate e solenni giuramenti.

Andrea mi aveva promesso che nei giorni a seguire si sarebbe preso cura di Lisa; io gliene ero stato davvero grato e devo dire che lui è stato di parola.

Qualche giorno dopo, i due avevano saputo della relazione che Erica aveva con Kellan e la reazione che aveva avuto Andrea, aveva lasciato tutti a bocca aperta.

Quel giorno io mi trovavo in hotel, perchè non dovevo girare nessuna scena e quando li avevo visti arrivare in camera di Lisa con quell'espressione seria in volto, avevo capito che cosa era successo.

Lentamente mi ero avvicinato ad Andrea, che in quel momento stava fulminando con lo sguardo la

 mia ragazza e gli avevo messo una mano sulla spalla, portandolo fuori in terrazza.

Una volta lì ci eravamo seduti sul divanetto e con la voce seria e decisa gli avevo detto: " Andrea, posso capire che ora tu ti senta tradito sia da tua sorella che da Lisa e da me ma non spettava a noi dirtelo ma bensì a Erica e lei lo ha fatto.

Anche io ho due sorelle e nonostante siano più grandi di me, spesso mi sono sentito in dovere di proteggerle ma non possiamo fare poi molto per loro.

Ogni individuo ha il destino già segnato e per quanto i propri cari possono lottare per difenderli, non si può fare niente contro il fato.

Dal canto mio posso assicurarti che Kellan è un bravissimo ragazzo, serio, onesto e terribilmente innamorato di Erica.

All'apparenza può sembrare che sia lui quello che porta i pantaloni in casa ma forse ti tranquillizza sapere che in realtà è Erica ad indossarli.

Per quanto sia grande e grosso, Kellan è un pezzo di pane e davanti a tua sorella diventa una mammoletta!".

Andrea aveva sorriso della mia battuta poi mi aveva raccontato della loro infanzia e del perchè era così protettivo verso la sorella.

Mi aveva detto che avevano perso i genitori in un incidente ferroviario quando lui aveva 19 anni e Erica solo 13 e che lui si era dovuto occupare della sua istruzione e del suo mantenimento in modo da evitare che intervenissero gli assistenti sociali.

Era stata dura ma ce l'aveva fatta e quando Erica aveva trovato lavoro all'area di servizio si era sentito più tranquillo riguardo al loro futuro.

Io avevo annuito alle sue parole ma avevo voluto rassicurarlo ancora una volta riguardo a Kellan e alle sue intenzioni nei riguardi di Erica e lui mi aveva detto che lo faceva soffrire sapere che non l'avrebbe più vista ma saperla felice con Kell, non poteva che tranquillizzarlo.

Ora però la loro partenza mi lascia un gusto amaro tra le labbra, perchè so che al nostro rientro a Los Angeles mancano ancora dieci giorni e Lisa sicuramente non rimarrà in camera da sola quindi saperla in giro per la città mi da un forte senso di inquietudine.

Mentre sono immerso nei miei pensieri, arriviamo al viale d'ingresso del Village.

Pochi minuti dopo Michael parcheggia la macchina ed insieme ci avviamo verso il set.

Ad un tratto mi sento chiamare e quando mi giro vedo venirmi incontro Christopher, il cameraman della speedy-cam.

Mi fermo ad aspettarlo e quando lui mi raggiunge, mi dice: " Rob, guarda che David ti sta cercando e mi ha detto di dirti che ti attende all'ingresso dello Stonewall Inn!".

Io annuisco e dopo averlo ringraziato, mi dirigo verso il mio regista.

Arrivato davanti al famoso pub, vedo David e alcuni addetti video intenti a parlare fra loro.

Non appena il regista mi nota, mi saluta con la mano e mi fa cenno di avvicinarmi.

Io lo faccio e quando sono ad un passo da lui, tutti gli addetti si allontanano salutandoci.

David mi passa una mano intorno alle spalle e mi dice: " Robert, ti ho fatto chiamare perchè ci sono alcune cose di cui vorrei parlare con te!".

Io annuisco e gli faccio segno di proseguire; lui mi sorride poi mi risponde: " Juliette ( Binoche ), Sarah ( Gadon ), Kevin ( Durand ) e gli altri sono stati già avvisati.

All'appello mancate solo tu e Samantha ( Morton ) e ora che sei qui posso dirlo anche a te.

Grazie al vostro impegno e alla vostra professionalità, le riprese del film sono filate più veloci di quello che prevedevo e oggi credo che riusciremo ad ultimare le scene mancanti.

Se le cose vanno come mi aspetto, credo che potremo terminare il nostro lavoro con dieci giorni di anticipo e che quindi da domani, potrete ritenervi liberi!".

Abbasso lo sguardo sorridendo felice.

Oggi devo impegnarmi al 100% così domani io e Lisa potremo partire insieme ad Andrea e Martina e potrò sentirmi meno teso e nervoso.

Ringrazio David per la bella notizia poi gli prometto che darò il meglio e mi fiondo verso la roulotte del trucco.

 

POV LISA

 

Devo dire che avere qui Andrea e Martina in questi giorni, mi ha reso davvero felice e mi ha fatto sopportare con più forza la lontananza da Robert.

All'inizio spiegare al mio amico il motivo per cui dovevamo fingere non è stato semplice, perchè per sua natura lui è molto protettivo e non trovava giusto che io non dovessi apparire come la compagna ufficiale di Robert Pattinson.

Poi per fortuna è riuscito ad accettarlo con più serenità e ad instaurare con Rob un rapporto di amicizia.

Quei due insieme sono davvero pericolosi, perchè non sai mai che cosa aspettarti.

Sono passati dieci giorni e domani Andrea  e Martina partiranno alla volta di Los Angeles e devo ammettere che mi sento un pò triste.

Insieme ai miei amici ho girato praticamente tutta New York e devo ammettere che loro sapevano veramente dove portarmi e cosa farmi vedere.

Il primo posto dove ho chiesto di andare è stato Ground zero.

Avevo ancora in mente la terribile sensazione che avevo provato, quando avevo visto in televisione il crollo delle Twin Towers quindi era quello il primo posto che volevo vedere.

Andrea e Marina mi avevano accontentata di buon grado e la mattina presto ci eravamo messi in cammino per arrivare sul luogo in breve tempo.

Arrivati lì, l'emozione di vedere quel luogo teatro di tanto dolore è stata veramente tanta e ora potevo ammirare al posto di quelle spettacolari torri, una grande fontana realizzata in marmo nero.

Andrea mi spiegò i vari progetti che erano previsti per quel luogo e mi disse che per l'autunno del 2013 era prevista la fine della costruzione di un nuovo grattacielo al quale avrebbero dato il nome di One World Trade Center.

Inoltre mi disse che dove sorgevano le fondamenta delle Torri Gemelle, sarebbe stato costruito un parco in memoria delle vittime e un museo con gli oggetti recuperati da Ground Zero dopo l'attentato.

Dopo quell'emozionante visita,  visto che ci trovavamo nel cuore di Manhattan, i miei amici pensarono bene di proseguire attraverso il Battery Park per giungere alle rive del fiume Hudson dove prendemmo il Liberty ferry che ci portò a Liberty Island, dove sorge la famosissima Statua della libertà.

Trovarmi davanti a quella vecchia signora, che da il benvenuto a tutti coloro che arrivano negli USA è stato davvero emozionante.

Andrea mi disse che era stata progettata da Auguste Eiffel, lo stesso ideatore della famosa torre che svetta sugli Champs Elisée a Parigi e che è alta 93 metri, compresi i 47 m del piedistallo e visibile fino a 40 chilometri di distanza.

Quando tornammo sulla terraferma, i miei amici mi dissero che la successiva e ultima visita per quel giorno sarebbero stati i suggestivi quartieri di Chinatown e Little Italy.

Non appena arrivammo nel quartiere cinese mi sembrò di aver lasciato gli Stati Uniti per approdare direttamente a Pechino.

Il quartiere è principalmente attraversato da un grande viale pieno di negozi rigorosamente cinesi

ed è reso allegro da tante bandiere dai mille colori che raffigurano tutti gli stati del mondo.

A Little Italy invece la cosa che saltava subito agli occhi era il tripudio di bianco, rosso e verde che spiccava praticamente ovunque, dai palazzi ai negozi.

La sera al rientro in hotel i miei amici mangiarono nuovamente con me e Robert, visto che per lui era praticamente impossibile uscire da lì, senza essere visto.

Il secondo giorno di visita della grande mela, Andrea e Martina lo dedicarono alla visita dei musei e mi portarono a vedere il Moma, il Guggenheim e l'American Museum of Natural History.

Il Museum of Modern Art o meglio conosciuto con l'acronimo Moma si trova sulla 53ª strada, tra la Quinta e la Sesta Avenue e ha una straordinaria importanza per lo sviluppo dell'arte moderna.

Il secondo museo che vedemmo e cioè il Guggenheim è stato inaugurato nel 1959 e espone una collezione di pittura e scultura contemporanea, inclusi lavori di Wassily Kandinsky, Pablo Picasso e Paul Klee.

Infine l'ultimo gioiello di quella giornata veramente istruttiva, fu il museo americano di storia naturale.                                                                                                                          

Situato nell'Upper West Side di Manhattan, sulla Central Park West, fra la 79a street e il Central Park, ha al suo attivo un personale impiegato di oltre 1.200 unità.

Andrea mi spiegò che le aree in cui è suddiviso il museo sono: antropologia, paleontologia, informatica, biodiversità e zoologia  che a sua volta è comprende l'ornitologia, l'ittiologia, la genomica e la fisica.

Inoltre andammo a visitare l'Hayden Planetarium che è ospitato in un cubo di vetro e che contiene la volta celeste.  

Al quinto giorno di visite, avevo visto arrivare in hotel i miei amici con una faccia tetra e seriosa.  

Quando gli avevo chiesto cosa fosse successo, Andrea mi aveva fulminato con lo sguardo poi mi aveva sibilato: " Sei proprio sicura di non saperlo, Lisetta?".

L'avevo fissato con l'aria del tutto confusa poi con la coda dell'occhio, avevo notato Martina che con le labbra aveva sillabato il nome di Erica.

Comprendendo quello che era successo, mi ero lasciata cadere sul divano come un sacco vuoto.

Robert quel giorno era con noi, dato che non doveva girare nessuna scena e capito quello che era successo si era avvicinato ad Andrea e dopo avergli messo una mano sulla spalla, l'aveva pilotato fuori in terrazza.

Io e Martina, rimaste sole ci eravamo guardate negli occhi poi le avevo chiesto che cavolo fosse successo e lei con la voce tetra, mi aveva detto: " Ieri sera Erica ci ha chiamati e dopo dieci minuti che parlavamo, c'ha detto che ora convive con l'attore che lavora con Robert, così com'è successo anche a Lucia.

Credimi per un attimo ho avuto il terrore che ad Andrea prendesse un infarto, perchè il suo viso è diventato bordeaux e le vene del collo gli pulsavano furiose!".

Io l'avevo fissata poi le avevo detto: " Martina, posso capire la reazione di Andrea anche se la trovo un tantino esagerata.

Voi siete partiti lasciando un Erica single convinta per poi ritrovarla accoppiata e per di più con l'ultima persona che vi sarebbe venuta in mente ma vi posso assicurare che Kellan adora tua cognata e vive esclusivamente per lei.

Credo che Andrea sia rimasto scioccato quando ha scoperto che questa relazione era collegata al fatto che lei si era trasferita in altro stato e che lui non avrebbe potuto vederla spesso, non è

così?".

Martina aveva annuito decisa poi però mi aveva detto: " Hai ragione, principalmente si tratta di quello ma c'è anche da dire che lui si è sempre sentito responsabile di sua sorella e ora si è visto defraudare di un ruolo per lui fondamentale!".

Poco dopo Andrea e Robert erano rientrati e vedere il volto del mio amico molto più sereno mi aveva fatto sentire decisamente meglio.

Lui mi aveva chiesto scusa per la sua reazione e mi aveva detto che grazie a Robert aveva capito che Erica era in buone mani e che lui non poteva essere più felice.

Io mi ero alzata dal divano e avevo raggiunto Robert dandogli un caldo bacio di ringraziamento che lui aveva ricambiato di buon grado.

Dopo aver superato quell'impasse io, Andrea e Martina eravamo usciti per il nostro giro e Robert ci aveva detto che si doveva preparare dato che doveva presenziare ad un'intervista alla radio.

L'avevo salutato augurandogli buona fortuna poi ero uscita con i miei amici.

Quel giorno ci eravamo dedicati alla visita dei grandi grattacieli di New York e avevamo iniziato col vedere il Flatiron per poi passare All'Empire State building e al Chrysler Building.                                                                                                                                            

Il vero nome del Flatiron è Fuller Building, è alto 86,9 metri di altezza ed è stato uno dei primi e più alti edifici di New York sin dal suo completamento nel 1902.

E' situato a Manhattan ed è stato soprannominato Flatiron, proprio per via della sua forma che ricorda molto quella di un ferro da stiro.

Per quanto riguarda l'Empire state building si è detto di tutto e di più ma Andrea mi aveva spiegato che è il più famoso grattacielo della città di New York e probabilmente del mondo.                               

Con i suoi 381 metri di altezza, 443,2 m se si considera anche l'antenna televisiva sulla sua cima, è stato il grattacielo più alto del mondo fino a quando furono inaugurate le Torri Gemelle del World Trade Center.                                                              

In seguito al crollo di queste ultime negli attentati terroristici dell'11 settembre 2001, era tornato ad essere l'edificio più alto della città.

Andrea da vero esperto mi aveva detto che era stato progettato in stile Art Deco ed inaugurato il 1º maggio 1931, che era composto da 102 piani serviti da 73 ascensori.                                                                                                                               

L'altro grattacielo famoso che andammo a vedere fu il Chrysler Building che aprì al pubblico il 27 maggio 1930.

Nel 2005 questo edificio in Art déco è stato definito il "più bel grattacielo di New York" da 90 dei

100 membri della giuria americana composta da architetti, critici, ingegneri, storici dell'arte, avvocati e studenti.                                                                                                                              

Di colore grigio-argento chiaro, si erge su una base di venti piani, al di sopra della quale si staglia un fusto intermedio alto 170 metri per un totale definitivo di 270 metri.

Nell'ultima gita di ieri siamo andati a vedere il quartiere di Brooklin con il suo famoso ponte, il Rockfeller center e Times Square.

Brooklyn è il più popoloso dei cinque borough ( quartieri ) di New York.

Infatti ha una popolazione di circa 2,5 milioni di persone e se fosse una città autonoma, sarebbe la terza più popolosa degli Stati Uniti.

Il quartiere è collegato all'isola di Manhattan dal celebre ponte omonimo, che attraversa tutto il letto del fiume Hudson.

La caratteristica principale di questo ponte che è stato completato nel 1883, sono i due piloni, posti a circa 300 metri dalle calotte e tutti cavi di acciaio che sostengono la struttura.  

Dopo il ponte più famoso del mondo, insieme ai miei amici andai a visitare il Rockfeller center che è un gruppo di 19 edifici commerciali di New York, sito in Manhattan e che si affaccia sulla fifth avenue a pochi passi dal Central park in direzione sud.                                                                        

Andrea mi aveva detto che era stato costruito dalla famiglia di banchieri statunitensi Rockefeller e

che è uno dei più grandi complessi privati del suo genere al mondo.

L'ultimo luogo che andai a vedere con Andrea e Martina fu la celebre Times Square.

Andrea mi aveva detto che quello era uno dei maggiori incroci del distretto di Manhattan, che si trova all'intersezione tra Broadway e la Seventh Avenue e si estende dalla West 42nd Street alla West 47th Street.

Aveva aggiunto anche che nell'immaginario dei turisti, Times Square ha raggiunto lo status di icona paesaggistica, che è divenuta un simbolo della sua città e che è nota soprattutto per i grandi e numerosi cartelloni pubblicitari animati e digitali.   

Oggi sono qui in albergo da sola dato che Andrea e Martina sono impegnati a preparare le loro valigie.

Infatti domani i miei amici partiranno e devo ammettere che un pò mi dispiace.

Mi ero abituata alla loro presenza e ora sapere che dovrò passare i prossimi dieci giorni da sola, m'intristisce parecchio.

All'improvviso si apre la porta e un raggiante Robert fa il suo ingresso correndo verso di me e prendendomi in braccio poi quando meno me lo aspetto comincia a farmi girare, facendomi urlare e ridere nel contempo.

Quando finalmente mi mette giù, mi dice con un gran sorriso: " Amore prepara le valigie, perchè qui abbiamo finito e già domani possiamo tornare a casa.

Anzi avvisa Andrea e Martina e digli che li aspettiamo qui per le nove, così partiremo tutti insieme con l'aereo privato!".

Sono senza parole e lo sto fissando con la bocca aperta poi quando riesco a realizzare per bene quello che ha detto, gli getto le braccia al collo felice, perchè finalmente si torna a casa.                                                                                                                 

Ritorna all'indice


Capitolo 33
*** Home, sweet home ***


Carissime eccomi qui con il nuovo capitolo che vedrà i nostri protagonisti, seguiti da Andrea e Martina fare ritorno a casa loro dove c'è una sorpresa per Robert.

Buona lettura e grazie come sempre.

 

Capitolo 33 - Home, sweet home

 

POV LISA

 

Vi lascio immaginare la felicità che hanno esternato Andrea e Martina, quando l'ho chiamati per avvisarli che saremmo partiti con loro la mattina successiva e che inoltre saremmo tornati a Los Angeles, a bordo di un aereo privato.

Sento ancora le orecchie fischiarmi, per l'urlo che ha lanciato nella cornetta la mia amica e dopo che finalmente entrambi sono riusciti a calmarsi, mi hanno detto che ci avrebbero pensato loro ad avvisare Erica del nostro arrivo.

E ora sono qui seduta sul divano, stanca morta.

Si sono stanca, perchè ho appena finito di fare sia le valigie mie che quelle di Robert.

Lui purtroppo non ha potuto aiutarmi, dato che Stephanie l'aveva avvisato all'ultimo minuto di un intervista che doveva tenere alla radio.

E così tre ore fa è uscito, lasciandomi in balia di trolley assassini e valigie che non ne volevano sapere di chiudersi.

Mi sono presa solo una pausa per mettermi in contatto via Skype con la mia cara cognatina, per avvisarla del cambio di programma.

Lei con un sorriso, mi ha detto che non c'erano problemi e che sarebbe partita subito in modo da essere a casa nostra con Patty, per il nostro arrivo.

Dopo averla salutata, chiudo la comunicazione e do un occhiata in giro al caos primordiale che regna sovrano nelle nostre stanze.

Quando finalmente riesco a sigillare l'ultima stramaledetta valigia, crollo senza più forze sul divano e in quel momento il mio bellissimo ragazzo apre la porta comunicante, facendomi un dolcissimo sorriso.

Però non appena mi vede lì, buttata sul sofà come un sacco vuoto, assume un espressione preoccupata e corre ad abbracciarmi, mentre suadente come miele caldo mi dice: " Amore mio che cosa è successo? Ti prego dimmi che hai, altrimenti il cuore mi scoppia in petto dall'ansia!".

Gli faccio un sorriso che lo tranquillizza all'istante, poi con l'aria afflitta gli dico: " Vorrei vedere te, tesoro se avessi appena finito di combattere un estenuante guerra con valigie e trolley per niente collaborativi!".

Robert da un occhiata intorno poi non appena vede la montagna di valigie, si passa una mano nei capelli e scoppia a ridere, subito seguito da me.

Ceniamo in modo leggero e poi di filato andiamo a coricarci per riposare un pò, in vista del tour de force di domani.

Io e Rob saremo raggiunti, verso le nove da Andrea e da Martina e con loro faremo la colazione poi ricomincerà la solita solfa e il mio tesoro dovrà essere il primo ad uscire dalla stanza seguito da me e dai miei amici, che lo faremo mezz'ora dopo.

Lui andrà via con la macchina della produzione, portandosi dietro gran parte delle valigie nostre e di Andrea e Martina e lasciando a noi solo un trolley a testa.

Io invece, dopo aver pagato il conto, lascerò l'hotel a bordo di un taxi diretta all'aeroporto in compagnia dei miei amici.

Smetto di pensare al bailamme che ci aspetta e subito dopo, mi lascio andare tra le braccia di Morfeo.

L'indomani mattina mi sveglio e vedo che sono già le 7.30, quindi mi giro verso Robert e m'incanto a guardarlo.

Santo cielo, sembra un angioletto.

In questo momento sta dormendo con una mano davanti alla bocca e mi dispiace davvero doverlo svegliare ma se non voglio rischiare che Andrea e Martina lo vedano ancora poltrire a letto, devo proprio farlo.

Quindi piano piano, mi avvicino al suo orecchio e comincio a sussurargli: " Amore, è ora di alzarsi.

Lo so che hai sonno ma se non vuoi che i nostri amici ti vedano ancora così, ti conviene aprire i tuoi dolci occhietti!".

Lui si gira verso di me, mugugnando qualche parola strana poi mi sorride e come un automa si alza tenendo sempre gli occhi chiusi.

Io scoppio a ridere e lui finalmente mi guarda e mi fa una linguaccia, quindi si fionda in bagno per farsi una doccia.

Dopo circa un ora, mentre ci vestiamo lui seriamente mi dice: " Sai Lisa mi dispiace veramente di non poter uscire insieme a te dall'hotel!".

Io lo guardo poi gli dico: " Dispiace anche a me Robert ma è così che deve andare.

In fondo stasera saremo a casa nostra e lì non dovremo nasconderci da nessuno" poi aggiungo:

" Beh non proprio ma mi hai capito, no?".

Lui annuisce e continua a vestirsi.

Pochi minuti dopo la reception mi avvisa che sono arrivati i miei amici e io gli chiedo di farli salire.

Quando arrivano ci salutiamo e ordiniamo la colazione e non appena l'abbiamo finita, Robert si appresta ad avviarsi, dandoci appuntamento all'hangar dell'aeroporto.

Dopo mezz'ora dalla sua partenza, chiamo la reception e chiedo il conto e la prenotazione di un taxi.

Poi chiedo di mandare qualcuno per ritirare le valigie e insieme ad Andrea e Martina, scendo giù.

Dopo un'ora giungiamo all'aeroporto di Laguardia e ci facciamo portare dal taxi fino all'imbarco dell'aereo, dove troviamo ad attenderci il comandante Harrison e Thomas.

Io li saluto e gli presento i miei amici poi Thomas prende i bagagli e li carica sull'aereo e tutti saliamo sul velivolo.

Questa volta tocca ai miei amici rimanere senza fiato, per il lusso che impera all'interno del mezzo e io mi fiondo tra le braccia del mio amore, che ci sta aspettando seduto sulle poltrone.

Dopo gli annunci di rito, l'aereo decolla e in pochi minuti ci lasciamo alle spalle la Grande Mela; se devo essere del tutto sincera, un pò mi dispiace ma sono felicissima di tornare a casa nostra.

Quando è passata un'ora dal decollo mi metto in comunicazione con Erica, tramite il telefono satellitare e non appena risponde le comunico il nostro arrivo.

Lei mi dice che non vede l'ora e che ci aspetta per cena.

Dopo averle confermato la nostra presenza, chiudo la comunicazione e ritorno a parlare con il mio ragazzo e con i miei amici.

Finalmente verso le 16 atterriamo al Lax e davanti alla scaletta troviamo ad attenderci la macchina che ci porterà a casa.

Dopo che l'autista ha caricato i bagagli, salutiamo il comandante Harrison e Thomas poi saliamo a bordo e partiamo subito alla volta di Bel Air.

Durante il viaggio, Andrea e Martina guardano il paesaggio con gli occhi spalancati e Robert spiega loro tutto quello che c'è da sapere.

Dopo circa un'ora arriviamo a casa e dopo aver parcheggiato, scendiamo dall'auto ed entriamo in casa.

Lì ad attenderci impazienti troviamo Kellan, Erica, Jackson e Lucia.

Andrea e Martina guardano Erica con espressione seria dipinta sul volto e io temo che tra le due fazioni, possa scoppiare una guerra da un momento all'altro.

Robert sarcastico, dice: " No, prego fate come se foste a casa vostra eh?" poi borbottando a mezza voce, aggiunge: " Un giorno o l'altro cambio tutte le serrature!".

Tutti scoppiamo a ridere e io mi rendo conto che lui ha fatto quelle battute, solo per alleggerire la tensione che c'era in quel momento.

Jackson con il sorrisino sulle labbra gli risponde: " Robert fratello, tu lo dici ma non lo pensi! Sai bene che non potresti mai fare a meno della nostra presenza quindi regolati di conseguenza!".

Robert gli fa una linguaccia e noi riscoppiamo a ridere ma torniamo seri, quando vedo Andrea che si avvicina lentamente a Erica e quando si trova ad un passo da lei, volge lo sguardo verso Kellan e gli chiede: " E' riuscita a metterti il guinzaglio?".

Lui all'inizio appare basito per la sua domanda poi scoppia a ridere e risponde: " Oh puoi starne certo! Sembra uno scricciolo ma riesce a farmi stare zitto, anche solo alzando un dito!".

Erica lo guarda facendogli una smorfia poi volge nuovamente lo sguardo verso il fratello e lui con un sorriso, le dice: " Brava sorellina, così si fa!".

Erica gli sorride e tutti noi tiriamo un grosso respiro di sollievo: pericolo di guerra scampato.

Vedendo che la situazione non era poi così terribile, Robert con un sorriso dice: " Bene, visto che ormai sapete muovervi meglio di me in casa mia, vi lascio soli e mi vado a cambiare!".

Quindi si avvia al piano di sopra sparendo dalla nostra vista.

Lucia con un grosso sorriso si avvicina a me e mi dice: " Lisa, fuori in giardino c'è la sorella di Robert con il suo cane!".

Io mi illumino e di getto mi fiondo fuori, seguita da tutti gli altri.

Quando arrivo fuori vedo la cara cognatina che mi sorride ferma danti alla piscina.

Felice di vederla mi fiondo letteralmente tra le sue braccia ed insieme ridiamo a crepapelle poi ci stacchiamo e Liz mi mostra la tanto famosa Patty.

Io mi accoscio avvicinando la mia mano e lei me l'annusa cominciando a leccarla.

" Le piaci!" mi dice Liz e io sorridendo mentre continuo a guardare e ad accarezzare la cagnolina, le rispondo:  " Meno male, perchè sarebbe stato un macello se mi avesse odiata dato che è con me che dovrà stare per gran parte del tempo!

Purtroppo sai benissimo che Robert dovrà stare via per parecchio tempo."

Non appena Patty sente il nome del suo adorato padrone drizza le orecchie e felice comincia a scodinzolare piena di aspettativa.

Io le sorrido poi dico: " Tranquilla piccolina che ora Robert arriva!".

Come se lo avessi chiamato Rob, vestito con dei jeans, una tshirt e la sua adorata camicia a quadri fa il suo ingresso in giardino ma non nota subito la presenza della sorella ne tantomeno quella di Patty.

Con espressione serena stampata sul volto dice: " Ragazzi finalmente si, che mi sento comodo!".

Andrea sogghigna poi gli dice: " Da quello che ho capito credo che tra poco ti sentirai ancora meglio!".

Robert lo guarda come se non capisse e in quel momento io mi sposto facendo in modo che lui veda Lizzy che tiene ferma la piccola Patty.

L'espressione di Robert, non appena vede la sua cagnolina cambia di botto.

I suoi occhi si illuminano e un dolce sorriso gli compare sul volto; lentamente si accoscia a terra e tende una mano verso Patty che lasciata libera da Liz corre felice verso il suo padrone.

Quando lo raggiunge spicca un salto e si getta tra le braccia di Robert che l'abbraccia con le lacrime agli occhi e io sono felice di aver fatto qualcosa per dargli un pò di serenità.

Ritorna all'indice


Capitolo 34
*** Non osi l'uomo separare, ciò che Dio ha unito ***


Ciao a tutte siamo giunte al nuovo capitolo.

Oggi facciamo un piccolo salto temporale e arriveremo al 16 ottobre 2011, giorno in cui succederà qualcosa.

Leggete e commentate baci Lorian

 

Capitolo 34 - Non osi l'uomo separare, ciò che Dio ha unito

 

POV LISA

 

Dal giorno del nostro rientro dalla Grande Mela, sono passati oramai tre mesi e un infinità di cose sono accadute.

Ho ancora davanti l'espressione estasiata di Robert, quando aveva visto apparirgli di fronte la sua adorata cagnolina.

Aveva giocato con lei per quasi un ora, completamente dimentico di tutti, compresa me e sua sorella.

Poi la sera mi aveva ringraziato a dovere, per avergli fatto quella sorpresa.

I rapporti tra Andrea e Kellan si sono del tutto distesi e non sbaglio se dico che i due sono diventati amiconi che eccellono in goliardie e scherzi, con vittime preferite Robert e Jackson.  

Come quello che hanno fatto a Rob un pomeriggio, quando si era addormentato sulla sdraio mentre leggeva un libro e dopo averglielo tolto dalle mani, quei due disgraziati hanno sollevato la sedia senza svegliare il mio tesoro e l'hanno portata sul bordo della piscina.

Poi all'improvviso gli hanno urlato nelle orecchie e Rob ha fatto un balzo improvviso, finendo dritto dritto nell'acqua.

Ovviamente, è inutile sottolineare il fatto che poi lui si sia vendicato e che lo abbia fatto con mia grande soddisfazione.

Infatti con la complicità mia, di Erica e di Martina, gli abbiamo nascosto tutti i vestiti mentre le due vittime si stavano facendo la doccia.

Dopo venti giorni dal loro arrivo qui a Los Angeles, per i due si avvicinava il giorno della partenza e sorprendendo tutti, Erica per prima, Kellan aveva proposto ad Andrea e Martina di restare a vivere con loro.

In più aveva offerto al mio amico, un lavoro presso una casa di registrazione, di proprietà di un suo cugino.

Non credo sia necessario dire che l'offerta è stata subito accettata e per la gioia di tutti noi, i nostri amici sono rimasti a vivere a Los Angeles.

Elizabeth, Ashley, Nikki e Kellan hanno nel frattempo finito i loro film e spesso ci troviamo tutti insieme a festeggiare qui da noi o a casa loro, facendo cene o pranzi simpatici e divertenti.

Tutti quanti sono stati messi al corrente della disastrosa situazione matrimoniale di Pet e ognuno

a modo suo, gli è stato vicino nel miglior modo possibile.

Oramai la notizia della loro crisi è diventata di dominio pubblico e una volta di troppo, mi rendo conto di quanto sia poco privata la vita degli attori.

Anche se lo conosco da pochi mesi, ho avuto modo di rendermi conto che Peter è una persona meravigliosa, capace di sentimenti estremi e che sta soffrendo come un cane per questa situazione.

Finalmente anche le riprese della prima parte di Breaking dawn sono terminate e Robert ha potuto rilassarsi a casa con me, con Patty e con i nostri amici.

Ultimamente però lo vedo spesso nervoso e serioso e francamente non so che cosa possa preoccuparlo così tanto; ho provato a chiederglielo ma lui ogni volta dopo aver alzato le spalle, mi ha risposto che non era nulla di preoccupante.   

Spero che prima o poi decida di confidarsi con me, perchè francamente mi fa stare male vederlo in queste condizioni, senza saperne il motivo.

Tornando alle cose accadute, ho finalmente avuto modo di conoscere la mitica zia Mary e devo dire che l'ho trovata davvero adorabile e spesso quando riesce a ritagliarsi del tempo per se, viene a trovarci e io e lei ci dilettiamo in cucina.

Un giorno mi ha fatto scoppiare a ridere quando ha detto, davanti a Robert: " Era ora ragazzo che trovassi qualcuna che ti fa mangiare, perchè se dovevi affidarti a te saresti finito avvelenato o nel più grave dei casi, saresti morto di fame!".

Robert le aveva fatto una linguaccia, prima di scoppiare a ridere con noi.

E' quasi incredibile pensare che sono già quasi quattro mesi che sono qui, negli Stati Uniti e mi sembra ieri che sono arrivata.

Finora ho vissuto tante emozioni e in questa giornata, ne vivrò sicuramente molte altre.

Infatti oggi 16 ottobre 2011, si celebrano le nozze tra Nikki e Paul e anche se mi vergogno da morire, sono sincera se ammetto che sto morendo d'invidia.

Sogno che arrivi anche per me e Robert, quel magnifico giorno ma purtroppo manca ancora molto.

Un mese fa hanno finalmente terminato le riprese della 1° parte di Breaking dawn e fra due settimane ci sarà la prima mondiale e francamente non vedo l'ora di vederla.

Poi per me dovrà iniziare un altro anno di attesa, prima di poter vedere realizzati i nostri sogni.

So già che sarà dura ma cercherò di avere pazienza e sono sicura che prima o poi tutto si sistemerà.

L'unica nota negativa di oggi è che io e Robert non potremo stare insieme nella location delle nozze, per evitare qualche fotografo noioso ma Nikki ci ha detto che dopo la cerimonia, andremo in un posto veramente blindato e lì, io e il mio tesoro potremo finalmente stare insieme.

Dopo aver indossato il mio elegantissimo e lungo abito nero e aver sistemato il trucco, sono pronta per raggiungere Kellan, Erica, Jackson e Lucia che mi scorteranno fino al luogo delle nozze, dove troverò Robert.

Lui è già lì, perchè deve fare da testimone a Nikki e non vedo l'ora che mi veda vestita così.

Il mio tesoro non ha ancora visto il mio abito, perchè gliel'ho tenuto nascosto e ora sono ansiosa, perchè ho il timore che non possa piacergli.

Quando sono pronta comincio a scendere in salone dove trovo ad attendermi i miei amici.

Lucia è meravigliosa con il suo lungo abito di raso color rosa champagne ed è perfetta accanto a

Jackson, elegantissimo con il suo completo grigio chiaro e la camicia e la cravatta di una tonalità più scura mentre Erica è strepitosa con quel vestito verde acqua con lo scollo particolare e uno spacco vertiginoso e spicca molto, accanto a Kellan che sfoggia un look total black.

A noi si uniscono anche Martina, che indossa un bellissimo abito color grigio perla e Andrea con un completo nero con la camicia bianca e la cravatta lilla.

Tutti mi fanno i complimenti per il mio vestito e io arrossisco come una matta poi dopo averli ringraziati, saliamo in macchina e partiamo per il luogo dove si svolgeranno le nozze.

Dopo circa mezz'ora di viaggio arriviamo in un ranch che si trova a Malibù e dopo essere entrati veniamo raggiunti da tutti i nostri amici.

Con lo sguardo cerco Robert e Andrea, che lo ha già visto mi indica il punto dove si trova.

Mentre mi avvio verso il mio tesoro, incontro Peter che elegantissimo mi saluta e Elizabeth, che con il suo lungo abito color grigio perla, è meravigliosa.

In angolo ben nascosto noto Taylor e Kristen che si stringono abbracciati e dentro di me comprendo alla perfezione quello che provano.

Finalmente in lontananza vedo il mio amore che sta parlando con Boo Boo e quando lui mi nota,

gli indica la mia presenza.

Robert si gira e dalla sua espressione posso capire che il mio vestito gli piace davvero tanto e questo non può che farmi felice.

Dire che è sconvolto e scioccato, credo che sia un eufemismo e mi fissa come si trovasse davanti una statua di un capolavoro oltremodo perfetto.

Poi sul suo viso appare il più bello dei sorrisi, che io mi affretto a ricambiare.

Poco dopo ha inizio la cerimonia e io mi accomodo nelle panche in prima fila, in modo che sia io che Robert possiamo vederci.

Quando la sposa fa la sua comparsa, tutti rimangono estasiati: indossa un abito meraviglioso di color bianco avorio, con lo strascico lungo quasi due metri e i bottoni in cristallo.

Sul bordo del seno ha una preziosa decorazione fatta con tantissimi cristalli di Swarovski, che contornano tutta la scollatura e tra le mani regge un bellissimo mazzo di girasoli che danno una nota di colore a tutto l'insieme.

Durante la cerimonia, la commozione è palpabile e non dimenticherò mai l'emozione che vedo negli occhi dei due sposi mentre Nikki si avvicina all'altare.

Stanno entrambi piangendo e d'istinto mi volto verso Robert e lo vedo guardarmi emozionato.

Poi la cerimonia ha inizio e quando il giudice di pace dice: " Vi dichiaro marito e moglie!", Nikki scoppia a piangere gettandosi tra le braccia di un emozionato e sorridente Paul che le da un dolce bacio sulla fronte.

Finita la funzione, Paul si gira verso di noi e dopo aver preso il microfono dice: " Io e la mia dolce sposa vi ringraziamo per essere venuti qui a condividere la nostra gioia e di questo ve ne saremo grati per sempre.

Io e Nikki volevamo che il nostro matrimonio fosse come un festival di musica all'aperto, per questo vi invitiamo a divertirvi e a ballare!

I festeggiamenti andranno avanti fino a tarda notte per questo motivo abbiamo preparato tante coperte, in modo che vi potrete sdraiare a guardare le stelle, quando sarete stanchi di ballare".

Tutti applaudiamo alle sue parole e subito dopo ci avviamo a piedi verso il posto blindato che mi permetterà finalmente di baciare e abbracciare il mio tesoro, che mi sta fissando con un gran sorriso.

Tutti insieme seguiamo gli sposi, che a piedi percorrono un viale delimitato da un lungo recinto bianco dentro il quale si trovano tante specie di animali.

Guardare la felicità immensa dei due sposi, mi fa provare un fastidioso groppo alla gola e devo lottare per non fare scendere le lacrime, che minacciano di tracimare dai miei occhi.

In quel momento sento il profumo di Robert avvolgermi fin dentro l'anima e quando mi giro, lo vedo sorridermi.

Poi con la voce emozionata, mi dice: " Amore, sei un vero e proprio incanto!" quindi mi prende a braccetto e insieme scendiamo una scalinata che ci porta nel luogo dove si terrà il pranzo di nozze.

Robert si è tolto la cravatta e io ho sciolto i miei capelli, perchè così mi sento più comoda.

Insieme ci avviamo verso gli sposi, per fargli i nostri auguri e quando siamo lì, io chiedo a Nikki come si sente.

Lei con un gran sorriso, mi dice: " Oh Lisa, non so se riesco a spiegarti quello che sento dentro.

Quando l'ho visto lì fermo che mi aspettava, mi sono sentita improvvisamente leggera.

Nonostante volessi gettarmi tra le sue braccia, la distanza che ci separava sembrava non voler finire mai.

Sono stati i 10 metri più lunghi della mia vita".                                                           

Dopo la cena sono iniziati i balli, che sono veramente andati avanti per tutta la notte e devo dire che non mi sono mai divertita tanto in vita mia.

Verso le tre di mattina, poco prima di andare via, ho visto lo sguardo di Rob scurirsi di nuovo e ho compreso subito che i soliti pensieri a me preclusi, erano nuovamente tornati.

Mi fa stare da schifo non sapere che cosa lo faccia stare in questo stato ma non voglio arrendermi e ho intenzione di scoprire che cosa faccia stare così male il mio amore.

Ritorna all'indice


Capitolo 35
*** I problemi svaniscono davanti al valore dell'amicizia ***


Ciao ragazze, è proprio vero che l'amicizia ha un valore importante e in questo capitolo ne avremo la conferma.

Spero che ciò che leggerete vi piaccia e come sempre vi ringrazio per il vostro affetto.

Ciao Lorian

 

Capitolo 35 - I problemi svaniscono davanti al valore dell'amicizia

 

POV LISA

 

Una settimana dopo le nozze, mi sveglio stiracchiandomi ma quando mi giro per dare un bacio a Robert, mi accorgo che il lato del suo letto è vuoto e freddo, segno che si è alzato molte ore fa.

Mi alzo dal letto e mi avvicino alla finestra e lo vedo seduto sulla sedia a sdraio vicino al bordo della piscina.

Ha nuovamente quello sguardo perso che tanto odio e improvvisamente sento una rabbia feroce infuocarmi il petto.

In tutti questi dannati giorni che sono trascorsi dal matrimonio di Nikki, ho provato e riprovato a farlo parlare e a confidarsi con me ma non c'è stato nulla da fare.

Sempre con lo sguardo rivolto al nulla, non faceva altro che ripetermi che non aveva niente e che

mi stavo preoccupando inutilmente.

All'inizio ho voluto crederci con tutte le mie forze poi però la situazione peggiorata e il mutismo è diventato dilagante.

Sono veramente stufa e non ho più intenzione di passare sopra al suo essere lunatico e sfuggente.

Se con me non vuole parlare, so già con chi sicuramente non si rifiuterà di farlo.

 

POV TAYLOR

 

Apro gli occhi accorgendomi che è già mattina e che la mia piccola non si trova accanto a me.

Sorrido, perchè so con perfezione dov'è: la cucina è il suo regno e a lei piace da matti prepararmi la colazione.

Mi alzo e mi metto la vestaglia quindi scrollo un pò le spalle e stiracchio il collo poi decido di raggiungerla al piano di sotto.

Appena arrivato in prossimità della cucina, un meraviglioso odore di caffè mi stuzzica le narici e io lo inspiro come un drogato farebbe con la sua dose.

Mi sporgo con il viso oltre la porta e la vedo intenta a trafficare ai fornelli.

Istintivamente sorrido, pensando che finalmente anche io e lei viviamo insieme; dopo che Robert aveva fatto quella scelta con la sua Lisa, anche noi avevamo voluto imitarlo.

Mi ricordo che quando glielo avevo proposto, i suoi occhi brillavano come due stelle e non l'avevo mai vista così bella.

Mentre sono immerso nei miei pensieri, lo squillo del telefono mi riporta con i piedi per terra.

Kristen si gira e si accorge della mia presenza, regalandomi un meraviglioso sorriso poi si asciuga le mani per andare a rispondere.

Io però la fermo, dicendole: " Tranquilla amore, vado io!".

Lei annuisce sorridendo e io mi volto per andare in soggiorno a prendere il telefono.

Quando rispondo, sento dall'altra parte dell'apparecchio, la voce nervosa di Lisa che mi saluta.

Ricambio il saluto chiedendole se le ha bisogno di qualcosa e lei, dopo aver fatto un grosso respiro dice: " Si in effetti avrei bisogno di tutti e due!".

Io assumo un espressione confusa e in quel momento Kristen fa il suo ingresso, con due tazze fumanti di caffè tra le mani.

Non appena vede la mia espressione si blocca e mi chiede che cosa stia succedendo.

Io alzo le spalle per farle capire che ne so meno di lei poi rivolgendomi alla mia interlocutrice, chiedo: " Che succede Lisa? C'è qualche problema?".

" Si, c'è un problema Tay" mi risponde lei poi continua: " e avrei bisogno di voi per risolverlo!".

Sempre più confuso, gli dico: " Aspetta, metto il vivavoce così ti sente anche Kris!".

Dopo aver schiacciato il pulsante metto giù la cornetta e dico: " Ora puoi parlare! Noi ti sentiamo chiaramente!"

Dopo pochi secondi, lei dice: " Il problema è Robert! C'è qualcosa che non va e francamente non so proprio come aiutarlo, perchè lui si rifiuta di parlare con me.

Continua a dirmi che è la solo mia immaginazione a farmi brutti scherzi ma poi il suo sguardo si spegne e lui si isola del tutto."

Kristen le chiede: " Da quanto va avanti questa storia?" e lei dopo un secondo, risponde: " Oramai sono già due settimane che è in quello stato; pensavo che con la fine delle riprese avrebbe avuto il modo di tranquillizzarsi un pò ma evidentemente c'è qualcosa che lo fa stare male e io sto peggio, visto che lui mi ha chiuso fuori e non vuole farsi aiutare!".

Io sospiro poi le dico: " Tranquilla Lisa, dacci il tempo di vestirci e arriviamo!".

Lei ci ringrazia e io chiudo la comunicazione poi mi rivolgo verso Kristen e le chiedo: " Secondo te che cosa sta succedendo?".

Lei scuote la testa mentre contemporaneamente alza le spalle, poi mi dice: " Non ne ho la più pallida idea. Robert è sempre stato un mistero per me!

Probabilmente comincia a sentire il peso di tutto questo inganno o forse ha paura che Lisa possa stancarsi di lui!".

Io sorseggio il mio caffè poi mi passo una mano tra i capelli e dico: " A chiacchiere stiamo a zero, vestiamoci e andiamo a vedere che cavolo nasconde quel caprone e spero per lui che sia una cosa seria, perchè se mi ha fatto perdere la tua magnifica colazione per i suoi capricci da primadonna, come minimo lo gonfio!".

Kristen scoppia a ridere e io la bacio, perso di lei poi andiamo al piano di sopra per prepararci.

Quando siamo pronti saliamo in macchina e uscendo dal garage ci immettiamo in strada diretti a Bel Air.

Dopo mezz'ora siamo lì e come sempre vediamo un nugolo di paparazzi, appostati di fronte a casa di Robert.

Un moto d'insofferenza mi coglie e ringrazio il cielo di aver preso la macchina con i vetri oscurati, altrimenti tutti avrebbero visto che con me c'e Kristen, dando vita a numerosi pettegolezzi.

Kris fa uno squillo con il cellulare a Lisa, che subito dopo fa azionare il cancello automatico.

Noi entriamo con la macchina e quando il cancello alle nostre spalle si chiude, usciamo dall'auto entrando in casa.

Lisa ci accoglie con un mesto sorriso, abbracciandoci e noi la ringraziamo ricambiando la stretta.

Poi esauriti i convenevoli, io le chiedo: " Dov'è lui?" e lei mi segnala la grande vetrata che porta al giardino.

Io e Kris ci avviciniamo e lo vedo lì, fermo con le spalle appoggiate alla dependance.

Non posso che dare ragione a Lisa, perchè anche a me lo sguardo che ha, non piace per niente.

Mi giro verso le due ragazze e dico: " State tranquille, ora ci penso io!".

Loro annuiscono e io con un sospiro, mi preparo allo scontro con quello che reputo il mio migliore amico.

Mentre mi avvicino lo osservo e comprendo che deve stare proprio male, perchè quello sguardo è

lo stesso che aveva quando non sapeva ancora chi era Lisa ma ora lo sa quindi non riesco a capire che cosa cavolo gli stia succedendo.

Quando sono ad un passo da lui, Robert si gira e spalanca gli occhi vedendomi.

Sorridendo, dico: " Caro Robbino, mi auguro che quello che ti porti addosso e non negare perchè so che hai qualcosa, sia davvero importante.

Perchè ti informo che la mia splendida ragazza, mi aveva preparato una meravigliosa colazione e a causa tua, ho dovuto fargli ciao ciao con la manina!".

Lui sorride stanco poi mi chiede: " A chi? Alla tua splendida ragazza o alla meravigliosa colazione?".

Scoppio a ridere, tranquillizzato dal fatto che il mio amico è ancora presente poi tornato serio, gli metto una mano sulla spalla e gli chiedo: " Rob, si può sapere che cavolo hai? Lisa è davvero preoccupata, se è arrivata a chiamare noi.

Dice che tu l'hai allontanata e questo lo sai che non è affatto un bene.

Voi siete stati scelti dal destino per stare insieme quindi puoi spiegarmi che cosa cavolo ti fa stare così da schifo?".

" Non ho niente Tay!" mi dice cercando di apparire convinto e io sbuffo, rispondendo: " Questa fa più ridere di quella di prima!

Dico ma mi hai preso per un deficiente, per caso? Guarda che non ci casco per niente!".

Robert si porta un dito alla bocca poi dice: " Tra una settimana c'è la prima di Breaking dawn e io sarò costretto ad andarci con Kristen, per saziare la curiosità di paparazzi e fan e per accontentare la Summit.

Kellan e Jack potranno tranquillamente andarci con Erica e Lucia mentre la mia Lisa, sarà costretta a rimanere a casa.

Come credi che posso stare in una situazione del genere?

Sono stanco Taylor e ho il profondo terrore che presto anche Lisa si scoccerà di questa situazione e se io la perdessi, so già che ne morirei!".

Io spalanco gli occhi poi annuisco consapevole della sua frustrazione poi guardandolo, gli dico: " Si amico, posso comprendere che questa cosa ti faccia stare male ma non potevi parlarne anche con lei?

Sai che è uno straccio? Si sente impotente, perchè tu l'hai lasciata fuori dal tuo problema e ovviamente essendo all'oscuro di tutto, sta soffrendo!".

Lui stringe i pugni poi mi risponde: " Non ce l'ho fatta Tay! Come potevo andare da lei e dirle che stavo male perchè lei doveva rimanere nascosta, quando sono stato proprio io a dirle avrebbe dovuto essere un fantasma almeno per un anno e mezzo?

Dimmi pure che sono un vigliacco ma non me la sono sentita!".

Ad un tratto la voce dura di Lisa ci fa sobbalzare: " E quindi per la tua vigliaccheria hai preferito farmi morire di dolore! Certo così è stato meglio, no?".

Robert abbassa lo sguardo poi dice: " Mi dispiace veramente amore ma mi sono sentito schiacciato da tutto questo peso.

So di non meritare il tuo perdono e non mi azzardo a chiedertelo ma credimi se ti dico che non avrei voluto farti stare male!".

" Sappiamo che sei pentito Robert" gli dice Kristen " ma devi imparare una volta per tutte, che ci sono cose che non puoi risolvere da solo.

Confidarti con la tua ragazza l'avrebbe fatta soffrire di meno, del non sapere niente di ciò che ti passava nel cuore.

Sai che per un attimo ha pensato che non la volessi più e che stessi cercando un modo per liberarti di lei?".

Robert spalanca gli occhi e li punta su Lisa, dicendo: " Hai davvero pensato questo?".

Lei annuisce abbassando lo sguardo e in due passi lui la raggiunge stringendola forte a se, per poi dirle: " Sei una sciocca amore mio, perchè io non potrei mai liberarmi di te.

Nel momento esatto che commetterei questa bestialità la mia esistenza perderebbe di significato, perchè tu e solo tu sei la mia vita!".

In quel momento un'idea mi balena nel cervello e sorridendo dico: " Io credo di avere la soluzione al nostro problema!".

Sei paia di occhi si puntano verso di me, alternando la curiosità alla speranza.

Robert mi chiede: " Di che soluzione parli, Tay? " e io sorridendo gli dico: " E' molto semplice in realtà.

Come hai detto poc'anzi tu devi andare alla prima con Kristen mentre Jackson e Kellan possono andarci alla luce del sole con le loro ragazze, no?".

Lui annuisce e io continuo: " Beh per la legge di compensazione, visto che tu andrai con la mia ragazza, io andrò con la tua".

Tutti e tre spalancano gli occhi, fissandomi come se all'improvviso fossi diventato del tutto scemo

e io mi affretto a spiegare il mio piano: " Io sarei comunque andato da solo mentre così Lisa potrà intervenire, senza dover rimanere a casa da sola.

Potremmo chiedere a Stephanie di fare in modo che tutti e quattro possiamo sederci vicini e col favore del buio, voi due potrete stare accanto l'uno all'altra!".

Poi aggiungo: " E' vero che così io e Kris saremo comunque separati ma in fondo noi siamo già abituati a partecipare a delle serate mentre per Lisa, questa sarebbe la prima volta e credo che si meriti di viverla al tuo fianco anche se dovrà farlo nell'oscurità!".

Una luce di speranza aleggia lieve negli occhi di Robert per poi spegnersi del tutto, quando dice: "Io credo che così incasineremmo tutto ancora di più!".

Io lo guardo confuso poi gli chiedo: " A che ti riferisci?" e lui mi dice: " Se tu portassi Lisa con te alla prima, tutti i paparazzi penserebbero che lei è la tua nuova ragazza!".

Grugnisco di rabbia perchè non avevo pensato a quello ma in quel momento la voce di Kellan, alle nostre spalle dice: " Beh, secondo me basterà che Taylor presenti Lisa come sua cugina e tutto si sistemerà!".

Erica al suo fianco, si limita ad annuire poi dice: " Credo che Kellan abbia ragione e credetemi che per ammetterlo io, deve proprio avercela!" poi rivolta al suo ragazzo dice: " Tu non ti ci abituare!".

Mentre lui grugnisce scocciato, sibilando un: " Simpatica!" altrettanto convinto, tutti noi scoppiamo a ridere poi Kristen dice: " Bene, ora appurato che abbiamo trovato la soluzione al problema che affliggeva Robert, voi maschietti ve ne starete qui comodi comodi mentre noi femminucce, usciamo a cercare i vestiti per la prima!".

Poi rivolgendosi a Erica dice: " Eri, va a chiamare anche Lucia e Martina così almeno andremo tutte assieme!".

Erica annuisce poi si allontana diretta verso casa sua.

Robert più tranquillo abbraccia la sua Lisa e le dice: " Perdonami amore per quello che ti ho fatto passare.

Ti prometto che d'ora in poi qualunque problema mi affliggerà, te ne parlerò apertamente!".

Lisa annuisce con un sorriso poi i due si scambiano un bacio, che rimette tutti gli equilibri a posto.

Quando si staccano, io dico: " Bene ora che tutto è risolto, che ne dite di offrirci la colazione, visto che per colpa di questo qui," dico indicando Robert " io ho dovuto rinunciare a quella che mi aveva preparato il mio amore!".

Robert mi fa una linguaccia mentre tutti scoppiamo a ridere.

Ritorna all'indice


Capitolo 36
*** La tanto temuta prima ***


Ciao ragazze, eccoci arrivate alla vera prima prova che dovrà superare la nostra Lisa.

Oggi verrà messa a confronto con un mondo alla quale non sente di appartenere ma che per amore di Robert, sarà costretta a farsi piacere.

Vivremo con lei le sue ansie e le sue paure e incroceremo le dita perchè tutto fili liscio.

No ma dico, secondo voi qualcuno potrà bersi la frottola della sua parentela con Taylor?

Io la vedo molto improbabile come cosa ma tant'è, quindi non ci resta che fare il tifo per lei e farle un bel in bocca al lupo.

Quindi forza Lisa, stringi i denti e vai!

Quanto a voi, come sempre vi ringrazio per il vostro affetto e dopo aver parlato tanto mi tappo la bocca e vi lascio alla lettura del capitolo.

Baci Lorian

 

Capitolo 36 - La tanto temuta prima

 

POV LISA

 

Il momento tanto temuto è arrivato.

Ora mi trovo qui, seduta davanti alla consolle per potermi truccare; ho già indossato il mio vestito e l'ansia mi sta davvero stravolgendo.

Ho paura, lo devo ammettere! Ho paura di non essere in grado di affrontare, tutto quello che succederà oggi.

Non ho voluto esternare i miei timori a Robert, perchè per la prima volta dopo tanti giorni, l'ho visto di nuovo felice ma affrontare un così grande avvenimento, mi fa tremare fin dentro alle ossa.

Anche il fatto di presentarmi ai giornalisti come la cugina di Taylor Lautner, mi sembra a dir poco allucinante.

Non credo che esista al mondo una persona di buon senso, che si berrebbe una così assurda bugia.

Andiamo non ci vuole certo una laurea per capire che siamo così diversi.

Io ho la pelle chiara quasi diafana, il viso cosparso di lentiggini, sono magra, bionda con gli occhi scuri mentre la sua pelle è scura, tipica degli indiani nativi d'America, moro con gli occhi neri.

Nessuno crederà mai ad una bugia del genere ma non potevo rifiutarmi, quindi eccomi qua con indosso il mio bellissimo abito che è costato un'occhio della testa, i capelli in perfetto ordine e con il trucco leggero, che spero possa nascondere l'ansia che mi stravolge.

Non appena sono pronta, tiro un grosso respiro, afferro la mia pochette e scendo.

Giù in salone mi aspettano impazienti i miei amici.

Vedo Erica che indossa un bellissimo abito bianco con una profonda scollatura e un coprispalle di piume bianche come l'abito.

Kellan, che è stato il primo a tornare del suo colore naturale di capelli una volta finito il film, è veramente molto elegante con il suo completo nero e la sua cravatta di color grigio scuro.

Anche il vestito di Lucia è a dir poco fantastico, pieno di pietre luccicanti e di un nero profondo.

La vedo parlare e ridere con Jackson che sfoggia un abito elegante e allo stesso tempo semplice che gli da un aria quasi seriosa.

Se non sapessi che sto parlando di Jackson Rathbone, l'anima del gruppo penserei di avere davanti un'altra persona.

Lui unito ad Andrea e Kellan, formano una miscela veramente esplosiva e sono sempre loro i fautori dei maggiori scherzi e goliardie che vedono come vittima, mio malgrado il povero Robert che si limita ad alzare le spalle rassegnato davanti all'infantilismo, come lo chiama lui, di quei tre.                 Solo io so che poi quando rientriamo in casa, il mio amore si sganascia dal ridere.

Non ammetterebbe mai di fronte ai suoi amici, che li ammira per tutti i colpi geniali che gli passano per il cervello.

Sposto la mia attenzione verso Martina e Andrea e devo ammettere che sono a dir poco favolosi.

Lei è bellissima con il suo abito nero con quella particolare decorazione di strass dorati mentre lui, sembra un modello con un portamento fantastico.

L'ultima persona che è presente nel salone è il mio accompagnatore ufficiale: il dolcissimo Taylor Lautner, colui che solo per oggi sarà il mio adorato cuginetto.

Tay indossa un completo grigio fumo, corredato da una camicia nera e una cravatta dal tema scozzese.

Non appena lui mi vede, mi fa un grande sorriso e avvicinandosi a me mi dice: " Per tutti gli Oscar,

Lisa sei davvero bellissima.

Hai per caso deciso di fare prendere un colpo a Robert? Beh io di certo non mi lamento, in fondo farò davvero una bella figura con al fianco la mia cuginetta!".

Io arrossisco facendogli un sorriso poi gli dico: " Tay sei sicuro di voler venire con me?

Non fraintendermi ma veramente non credo che qualcuno possa bersi la favoletta che io e te siamo cugini e l'ultima cosa che vorrei è creare altri problemi!".

Lui mi guarda e sogghigna poi dice: " Ehi donna, non è che stai cercando un modo per mollarmi? Avresti davvero il barbaro coraggio di farmi andare da solo, lasciandomi in pasto agli squali, dopo che ho avuto l'onore di poter rimirare la tua superba bellezza?".

Vedendo che non rispondo, Tay si affretta ad aggiungere seriamente: " Lisa, non farti prendere dal panico anzitempo.

E' vero che probabilmente nessuno crederà al fatto che io e te siamo parenti ma questa è l'ultima situazione di cui devi preoccuparti!

L'unica cosa importante è che tu potrai trascorrere questo momento accanto a Robert, anche perchè lui non se lo godrebbe di certo se ti sapesse a casa da sola.

Hai visto anche tu l'umore nero che sfoggiava la settimana scorsa, no?".

Io annuisco e lui fa altrettanto prima di dire: " Appunto, quindi ora tu ti stampi un bel sorriso su quella bellissima bocca e affronti tutti a testa alta, ok?".

Lo abbraccio stretto per ringraziarlo di quello che sta facendo per me e per Robert poi una volta che mi separo da lui, gli dico: " Hai pienamente ragione Tay, sono una sciocca che si perde in inutili pensieri quindi ora andiamo e immergiamoci nella vasca dei piranha e godiamoci la serata!".

Tutti i miei amici tirano un sospiro di sollievo poi ci dirigiamo verso la limousine, che ci aspetta in giardino.

Il viaggio verso l'auditorium dura complessivamente mezz'ora e durante tutto il tragitto, i miei amici mi sollevano il morale con battute e barzellette per farmi scemare la tensione.

E devo dire che ci riescono alla perfezione: mi sento tranquilla e pronta ad affrontare quello che verrà.

Quando la macchina si ferma, un addetto ci apre la portiera e i primi a scendere sono Kellan e Erica seguiti da Andrea e Martina.

Sento grida e urla che mi stordiscono, per non parlare di quei milioni di flash che quasi quasi mi accecano.

Pochi secondi dopo anche Jackson e Lucia scendono dalla macchina ma prima di uscire Jack mi dice: " Forza Lisa dimostra a tutti di che pasta è fatta una vera Martini!".

Io annuisco facendogli un sorriso quindi li guardo scendere.

Taylor mi afferra la mano e con la voce seria mi chiede: " Sei pronta bambina?".

Io stringo forte i pugni e annuisco dicendo: " Mai stata più pronta!", lui mi sorride e scende dalla macchina porgendomi la mano.

Ora che sono fuori da quella autovettura le urla e i flash sono a dir poco triplicati e mi sembra di non avere più il controllo del mio corpo e della mia testa.                                                           

Vedo Erica e Kellan posare in due luoghi differenti, felici e sorridenti e non posso che invidiarli tanto.

Poco più in là vedo anche Lucia e Jackson fare lo stesso.

E' quasi incredibile vedere come le mie amiche si sono abituate subito a questo mondo ma forse il fatto di non doversi nascondere come devo fare io, le ha aiutate molto.

Avanzo come un automa cercando Robert tra tutte le persone sul red carpet, perchè in questo momento ho proprio la necessità di vederlo.

Lo vedo poco più in là, intento a firmare autografi e a posare per una moltitudine di fotografie.

E' felice e totalmente a suo agio: questo è il suo mondo, sembra nato per fare solo questo e temo che non sarò mai al suo livello o anche solo accostabile a lui.

Taylor mi chiama e io mi avvicino a lui che sta rilasciando alcune interviste.

Quando lo raggiungo, il giornalista mi fissa poi chiede a Tay: " Signor Lautner e questo splendore chi è? E' la sua nuova ragazza?".

Secondo un copione già prestabilito, io scoppio a ridere poi rispondo: " Dio me ne scampi, per carità! No, io sono Lisa e Tay è solo mio cugino da parte di madre!".

Lui ci fissa scettico poi Tay aggiunge: " Vede come mi tratta? Ho pure la sfiga di avere una cugina che mi prende a pesci in faccia, nonostante io l'abbia portata alla prima del mio film!".

Io scuoto la testa poi sorridendo, rispondo: " Oh cuginetto ma io lo faccio solo perchè so che mi ci hai portato, perchè non hai trovato nessuna che prendesse il mio posto!".

Il giornalista scoppia a ridere mentre Tay mi fissa con la bocca aperta; io gli faccio una linguaccia, seguita subito dopo da un occhiolino e mi allontano verso l'entrata.

Poco più in là vedo Peter ed Elizabeth che elegantissimi posano per delle foto.

Ma la più bella ed elegante secondo me, è Ashley che sfoggia un meraviglioso vestito e una guardia del corpo di tutto rispetto; infatti Joe non le toglie gli occhi dosso neppure un istante.

Poco dopo mi sento chiamare e quando mi giro vedo Elizabeth che mi saluta e io contraccambio di vero cuore.

In quel momento mi sento osservata ed è una sensazione strana e quando mi

giro per vedere chi è, incontro i più bei occhi che io abbia mai visto: gli occhi del mio amore che mi fissano estasiati.

Dio è bellissimo ed è tutto mio; sento il cuore battermi forte nel petto e devo farmi violenza per allontanare il mio sguardo dal suo, perchè non so cosa potrei fare altrimenti.

Al suo fianco come da copione c'è Kristen che non appena mi vede mi sorride.

Io ricambio il suo sorriso e vedo Robert dirle qualcosa all'orecchio, lei mi guarda e annuisce con un sorriso.

Poco più in là c'è Nikki, bellissima nel suo vestito bianco che è guardata a vista dal suo Paul.

Nikki mi vede e mi chiama; io la raggiungo e ci salutiamo con un bacio sulla guancia poi lei mi fa i complimenti per il vestito, io faccio lo stesso con lei e noi due insieme seguiti da Paul e Taylor raggiungiamo finalmente l'ingresso dell'auditorium.

Una volta sorpassate quelle porte ritorno a respirare rendendomi conto che fino a quel momento ero rimasta totalmente in apnea.

Mi giro e vedo Robert che mi sta ancora fissando con un sorrisino impresso nelle labbra poi lo vedo voltarsi verso il suo pubblico per posare ancora per delle foto.

In quel momento vengo raggiunta da Stephanie che mi fa i complimenti per l'abito e dopo avermi presa sottobraccio mi scorta al mio posto.

Infatti sulla poltrona vedo scritto il mio nome e noto che è posto tra quello di Robert e quello di

Taylor.

La ringrazio di cuore e lei mi fa un sorriso.

Pochi istanti dopo veniamo raggiunte da Robert che dopo aver salutato Steph mi dice: " Amore mio, sei a dir poco fantastica e non hai idea di quanto mi sia dovuto trattenere per non correrti incontro e baciarti davanti a tutti!".

Io annuisco con un sorriso poi gli dico: " Lo so amore e la stessa cosa vale anche per me!".

Stephanie ci guarda poi dice: " Devo farti i miei complimenti Lisa, perchè lì fuori ti sei comportata perfettamente!".

Io la ringrazio e Robert sorridendo soddisfatto, le dice: " Beh Steph, dopotutto è la mia donna!".

Finalmente tutti prendiamo posto e poco dopo le luci si abbassano fino a spegnersi del tutto.

Robert afferra la mia mano e stringendola forte mi dice: " Ti amo Lisa Martini!"; io lo guardo poi gli dico a mia volta: " Ti amo Robert Pattinson!".

Lo schermo davanti a noi si accende e ufficialmente inizia la visione della prima di Breaking dawn.

Ritorna all'indice


Capitolo 37
*** Un nuovo momento di gioia ***


Eccoci ragazze oggi assisteremo ad altri momenti gioiosi o meno che vivranno i nostri protagonisti.

Passeremo dalla rabbia di Robert, alla sua pura sorpresa e alla gioia di tutti.

Poi vivremo insieme a Kellan e a Erica un momento particolarmente felice della loro vita.

Vi lascio alla lettura del capitolo ringraziandovi come sempre .

Baci Lorian

 

Capitolo 37 - Un nuovo momento di gioia

 

POV LISA

 

Dalla sera della prima di Breaking dawn, era già passato un mese e mezzo.

Come avevamo immaginato, l'indomani i titoli dei giornali riportavano tutti pressappoco la stessa domanda: " Chi è la misteriosa bionda apparsa al fianco di Taylor Lautner?

E' davvero sua cugina o solo l'ultima delle sue conquiste?".

Ci avevamo riso tutti sopra, anche se a volte avevo visto Robert stringere i pugni arrabbiato, specie di fronte a quei titoli che mi definivano una poco di buono e un arrampicatrice sociale.

C'era voluto del bello e del buono per farlo tranquillizzare, specialmente una volta quando un giornale mi aveva definito, una pronta ad allargare le cosce per rimpinguare il conto in banca.

Quella volta Robert era diventato matto; aveva afferrato il giubbotto e si era diretto a lunghi passi verso la macchina, con l'intento di andare alla sede del giornale a chiedere la testa del giornalista che aveva scritto quell'obbrobrio.

C'erano voluti Jackson e Kellan per fermarlo, perchè sembrava davvero una furia.

 

INIZIO FLASHBACK

 

" IO LI AMMAZZO QUEGLI SCHIFOSI!" urla Robert in preda ai fumi della rabbia mentre Kellan lo blocca, mettendogli le mani sulle spalle.

Jackson si avvicina e gli dice: " Rob calmati! Così fai solo il loro gioco.

So che la cosa ti fa male ma non credi che se ti presentassi lì a mettere a fuoco la redazione, la reputazione di Lisa peggiorerebbe?".

" Che vuoi dire? gli chiede confuso Robert e Jackson, gli risponde: " Rifletti amico, ufficialmente Lisa è stata presentata come la cugina di Taylor quindi ci si aspetterebbe che fosse lui a presentarsi lì, a maledirli.

Se lo fai tu, loro scriveranno che Lisa è riuscita ad infinocchiare anche te e magari la definirebbero

come una rovina famiglie!".

A Robert crollano letteralmente le spalle poi dice: " E allora che lo faccia lui!

Lisa deve uscirne pulita altrimenti quando usciremo allo scoperto, i giornalisti la distruggeranno."

" Sai che lo faranno in ogni caso, Robert" gli dice Kellan " perchè quelli sono degli squali affamati pronti a buttarsi addosso a qualsiasi cosa che si muove o respira.

Sono sicuro che Taylor sa già che cosa deve fare!

Il tuo compito ora è quello di stare accanto alla tua donna e di darle la forza per affrontare tutto questo schifo!".

Rob annuisce decisamente più tranquillo poi con uno scatto della testa, si gira verso Jackson e gli dice: " Chiama subito Tay e digli di risolvere la situazione, perchè altrimenti giuro che lo faccio io!".

Jackson annuisce e una volta tranquillizzato, lo riportano a casa.

 

FINE FLASHBACK

 

Così come aveva chiesto Robert, Taylor fu avvisato e si mosse nei confronti della redazione con tanto di avvocati, costringendoli a ritrattare quanto scritto precedentemente e a farmi le loro scuse pubbliche.

Passata quella bufera, la situazione rientrò nella normalità fino a sfociare nella gioia e nella felicità,

quando ricevemmo la visita di Tom e Sienna che ci portarono una magnifica notizia.

Vennero da noi per dirci che aspettavano il loro primo figlio e ancora mi viene da ridere, se ripenso alla faccia sconvolta che fece Robert.

Era letteralmente scioccato e mi venne naturale chiedermi che faccia avrebbe fatto, se un giorno fosse toccato a noi diventare genitori.

Il 1° dicembre eravamo tutti seduti a tavola e all'improvviso Kellan, completamente rosso in viso si era alzato e davanti a noi aveva preso la mano di Erica dicendole: " Amore mio, qui di fronte ai nostri amici volevo ufficialmente chiederti di diventare la mia fidanzata e mi piacerebbe farlo con una bella festa; che ne dici?".

Erica era sbiancata poi con un grande sorriso impresso sulla bocca aveva detto di si e tutti noi, avevamo fatto gli auguri alla coppia.

La festa era stata programmata per il 15 dicembre, quindi avevamo due settimane per organizzare il tutto.

E anche se sembra incredibile ci siamo riusciti alla perfezione.

Oggi la festa si terrà a casa mia e di Rob, perchè il nostro giardino è più grande di quelli di Jackson ed Kellan.

Di comune accordo, lui ed Erica hanno voluto un tavolo unico e così abbia deciso di farlo a forma di U, lasciando che contorni la fine della piscina e loro si siederanno al centro in modo da essere visti da tutti.

Devo ammetterlo, sono emozionata per loro e forse anche un pò invidiosa, nonostante questo sia un sentimento che odio provare.

La prima ad arrivare in giardino è Martina che sta divinamente con quell'abito da cocktail nero.

In pochi passi si avvicina a me e mi dice: " Ragazzi, bisogna dire che abbiamo proprio fatto un bel lavoro!".

Io annuisco in silenzio e lei, pochi secondi dopo continua: " Ti svelo un segreto che Kellan ha detto

ad Andrea; pare che oggi lui abbia intenzione di chiedere a Erica di sposarlo!".

Spalanco la bocca scioccata e la piccola serpe strisciante d'invidia, comincia ad agitarsi nel mio petto.

" Dici sul serio?" le chiedo stupita e lei annuisce per poi dire: " Io e Andrea avevamo intenzione di tornare a Milano per qualche giorno, in modo da recuperare tutte le nostre cose.

Inoltre, vogliamo mettere in vendita le case che abbiamo in Italia visto che oramai la nostra vita è qui ma a questo punto attenderemo di sapere la data delle nozze.

In questo quando partiremo ne approfitteremo per ritornare con Sabrina, che sicuramente non vedrà l'ora di esserci!".

Un grande sorriso si apre sul mio volto al pensiero di rivedere la mia mammina e la sensazione di fastidio al centro del petto, si volatilizza all'istante.

Poco dopo, vediamo arrivare insieme Kristen con Tay e Nikki con Paul che si avvicinano a noi per farci i complimenti per la sistemazione del giardino.

Noi li ringraziamo poi ci allontaniamo per andare a controllare che tutto sia apposto.

Mi aggiro nel giardino immersa nei miei pensieri; sono felice per le nozze della mia amica anche se mi piacerebbe davvero essere al suo posto.

Purtroppo so già da me che questa cosa non potrà avvenire ancora per un pò;

Robert mi ha detto che a gennaio inizieranno le riprese dell'ultimo film e poi finalmente quando lo finiranno potremo uscire allo scoperto.

Quindi mi rimangono ancora 10 mesi di attesa e poi io e il mio amore potremo uscire alla luce del sole.

Lucia e Jackson mi fissano sorridendo e anche se

so perfettamente che non possono leggermi dentro, arrossisco al pensiero che capiscano che cosa mi sta passando per il cervello in questo momento.

All'improvviso mi sento afferrare la mano e quando mi giro vedo Robert che mi sta fissando con un sorrisino per poi dirmi: " Amore, in quale pianeta eri arrivata? Ti ho chiamata cinque volte ma non hai sentita!".

Io scuoto la testa poi gli rispondo: " In nessun pianeta amore, ero solo soprapensiero perchè spero che tutto oggi vada bene!".

Lui annuisce con un sorriso dandomi un bacio che mi riscalda il cuore e che cancella tutti i miei timori: dovessi aspettare 10 anni lo farò, perchè è con lui che voglio vivere.

Mano nella mano cominciamo a camminare per poi arrivare davanti al tavolo dove è posizionata la torta dei festeggiati: è bellissima coperta per metà da rose vere e profumate.

Dopo mezz'ora arrivano i due festeggiati e finalmente possiamo iniziare la cena.

Devo ammettere che siamo un bel gruppo unito e compatto e che mi trovo veramente bene con tutti loro.

Quando finiamo di mangiare, Kellan si alza in piedi e dopo aver attirato la nostra attenzione, si volta verso la sua ragazza e dice: " Amore mio, davanti a tutti i nostri amici e a tuo fratello voglio donarti il segno dell'unione e del nostro amore!".

Quindi si mette una mano dentro la tasca e tira fuori una piccola scatola blu porgendola a Erica che la fissa estasiata.

Dalla mia posizione posso vedere bene l'espressione di Andrea, che fissa sua sorella emozionato e contento.

Kellan apre la scatola, mostrandole l'anello che è contenuto al suo interno e io vedo una piccola lacrima scendere sul volto della mia amica.

Poi toglie il gioiello dal suo alloggiamento e lo posiziona nell'anulare sinistro della sua ragazza.

Dopo aver fatto questo, le dice: " Erica, tu sei entrata nella mia vita come un tornado!

Chi mi conosce, sa perfettamente che prima del tuo arrivo ero uno scapestrato senza uno scopo nella vita, se non quello di recitare ma tu hai cambiato tutto.

Ora io mi sono abituato a questa mia vita e non voglio più farne a meno quindi ti chiedo, con il cuore in mano, se vuoi farmi l'onore di diventare mia moglie!".

Erica lo fissa con un grande sorriso mentre io sento lo sguardo di Robert fisso su di me.

Lo evito, perchè se lo guardassi in questo momento, potrei finire con lo scoppiare a piangere e non voglio rovinare questo bellissimo momento a Erica.

La mia amica dopo un momento di silenzio risponde: " Kellan Lutz, io sarei veramente onorata di diventare tua moglie quindi sappi che accetto con tutto il cuore!" e tra gli applausi di tutti noi, i due innamorati si scambiano un bacio meraviglioso.

All'improvviso la voce di Andrea, sovrasta tutti quegli applausi per dire: " Ehi biondino, vedi di trattarmela bene la mia sorellina!" e mentre tutti ridono della sua battuta, io sento una voragine scavarsi in fondo al mio cuore.

P.S. Che ne dite della reazione di Lisa? La trovate esagerata e la comprendete? Fatemelo sapere!

Ritorna all'indice


Capitolo 38
*** La magia del Natale ***


Ciao ragazze, innanzi tutto mi scuso per il ritardo nel pubblicare ma credetemi questi giorni sono proprio concitati e allucinanti.

Approfitto del capitolo per farvi gli auguri di un gioioso e sereno Natale e oggi festeggeremo insieme ai nostri beniamini.

Ancora auguri e tanti baci Lorian

 

Capitolo 38 - La magia del Natale

 

POV EDWARD

 

Altri nove giorni sono passati dal fidanzamento di Kellan ed Erica e domani festeggeremo il Santo Natale.

Sono già sei mesi che io e Lisa viviamo insieme e devo dire che sono stati i mesi più belli della mia vita ma se devo essere sincero, proprio questo mese è quello che m'impensierisce di più.

La sento distante, come se volesse tirare su una barriera tra me e lei e questa cosa mi fa stare veramente male.

Ho il terrore di vedermela sgusciare via dalle mani da un momento all'altro, che apra la porta di casa e che sparisca nel nulla, senza che io possa fare niente per impedirlo.

A volte di notte mi sveglio di soprassalto e mi tranquillizzo, solo quando la vedo distesa accanto a me.

Dopo l'Epifania, dovrò cominciare le riprese dell'ultimo film della Saga e temo che se la situazione tra me e lei non migliora, io non avrò la testa abbastanza concentrata per fare il mio lavoro.

Ho bisogno di parlarne con qualcuno, con una persona che non sia coinvolta con noi o almeno che non lo sia in prima persona.

Ecco, perchè oggi sono venuto qui da Peter; lui mi ha sempre ascoltato e capito, inoltre da buon padre di famiglia sa dirmi sempre le parole giuste, per farmi capire il problema che mi assilla.

Quando Peter spalanca la porta assume un'espressione sorpresa per il fatto di trovarmi lì davanti a lui, ciononostante si sposta per farmi entrare.

Mezz'ora dopo, ci troviamo seduti nel suo soggiorno intenti a sorseggiare due birre e io gli ho raccontato tutta l'inquietudine che mi porto dentro.

All'improvviso lui mi mette una mano sulla spalla e mi dice: " Robert, io credo di aver capito che cosa sta succedendo a Lisa!".

" Meraviglioso! Almeno tu ci hai capito qualcosa!" gli dico ironico e lui mi fissa con uno sguardo di rimprovero che mi fa sentire uno schifo.

" Scusami Pet, è solo che veramente non so come affrontare questa cosa e mi faccio prendere dal nervoso!" gli dico seriamente contrito.

Lui annuisce poi inizia a parlare: " Robert devi cercare di comprendere che Lisa si trova a vivere in una situazione decisamente particolare.

Vive insieme all'uomo che ama ma che allo stesso tempo, non vuole fare soffrire.

Deve nascondersi dal mondo intero e vive nella tensione più radicata che prima o poi qualcuno capisca che cosa sta succedendo, procurandoti così dei seri problemi.

Inoltre a tutto questo ci aggiungiamo Kellan ed Erica che si fidanzano e in breve si sposeranno e i tuoi amici che diventeranno genitori!".

" Non capisco, che diavolo c'entrano loro?" gli chiedo confuso e lui, dopo avermi sorriso mi dice:

" Robert, io ti considero veramente il mio fratellino piccolo ma santo cielo devi ammettere che a volte anneghi in una tazzina di caffè!".

Io sbuffo contrariato dalle sue parole e Peter scoppia a ridere per poi dire: " Rob è così difficile da comprendere? Lisa sta soffrendo, perchè gli altri stanno realizzando le cose che vorrebbe tanto fare lei.

Il fidanzamento, le nozze e il bambino in arrivo, sono cose che desidererebbe fare lei con te ma sa che non può e allora si limita a tenersi tutto dentro pur di non farti soffrire con inutili lamenti!". 

Io spalanco gli occhi comprendendo all'improvviso a cosa lui si riferisca: Lisa vuole essere la mia fidanzata, in seguito mia moglie e desidera un figlio da me.

Capire queste verità, mi fa sentire un calore nel petto che non avevo mai provato prima.

Mi rivolgo a Peter e dico: " Posso comprendere i suoi desideri, perchè anche io voglio le stesse cose ma per ora non è proprio possibile!".

" Questo Lisa lo sa Rob ma farlo capire al suo cuore è tutt'altra cosa!" mi dice Pet con un sorriso.

" Allora che cosa posso fare per aiutarla?" gli chiedo sconfortato e lui, dopo avermi battuto una mano sulla spalla mi dice: " Parlane con lei e non permetterle di tenersi tutto dentro!".

Io annuisco poi lo ringrazio e dopo averlo salutato mi avvio verso casa.

Ho deciso che passate queste feste, parlerò con Lisa a quattr'occhi e cercherò di venirle incontro il più possibile.

L'indomani quando mi sveglio, vedo che Lisa non è al mio fianco e per un istante mi faccio prendere dal panico ma poi mi ricordo che deve dare una mano alle ragazze per decorare la casa e preparare il pranzo quindi mi rilasso.

Devo darmi una calmata, altrimenti un giorno di questi mi beccherò un bell'infarto con i fiocchi.

Dopo essermi vestito scendo e vedo Lucia intenta a decorare l'albero; è molto elegante vestita di rosso e poi mi rammento che tutte saranno vestite di quel colore e non vedo l'ora di vedere il mio amore indossare l'abito con il colore della passione.

Saluto Lucia e le chiedo dove sia Lisa e lei mi dice che è a casa di Erica quindi, dopo aver annuito esco in giardino alla ricerca del mio tesoro.

All'entrata della villa, vengo fermato da Erica che mi mette in testa un buffo cappello da Babbo Natale e io la guardo scettico.

E' davvero così convinta che io vada in giro con quel coso sulla testa?

Lei sembra comprendere ciò che penso, perchè mi dice: " Caro Robert questa è la regola; tutti voi maschietti dovrete portare il cappello, altrimenti subirete una punizione!".

Sbuffando entro nel salone e vedo Lisa insieme a Martina intenta a decorare il camino con delle calze e dei cordoni di agrifoglio e felci, con un grande sorriso sulle labbra.

In questo momento è la persona più felice del mondo e la convinzione che lei non lo sia del tutto quando è con me, mi fa stare male da morire.

All'improvviso

davanti ai miei occhi increduli, sfilano consecutivamente Kellan, Jackson e Taylor con in testa i loro cappellini rossi e l'allegria scoppia serena e gioviale.

Lisa si gira verso di me e dopo avermi rivolto un bellissimo sorriso, mi manda un bacio con una mano.

Poco dopo sento la voce di Andrea, che dice: " Ragazzi ma vi rendete conto che avete messo sotto i piedi la vostra dignità, per delle donne?

Andiamo, chi vorrebbe mai andare in giro conciato in quel modo, di propria assoluta volontà?" poi rivolto verso di me dice: " Beh a parte Rob?" facendo scoppiare a ridere gli altri tre.

Io, che oltre il danno ho scelto anche la beffa, ho appena indossato un orribile maglione rosso con dei pupazzi di neve ricamati sopra e mimando un balletto e rispondo:

" Vorresti forse dirmi che se Martina ti obbligasse a conciarti come noi, tu non lo faresti?".

" Puoi scommetterci che non lo farei! " sibila Andrea e in quell'istante un sepolcrale silenzio scende tra tutti noi, interrotto subito dopo dalla voce gelida di Martina che, puntandogli un dito addosso dice: " Scusa tesoro non ho capito bene, puoi ripetere per favore?".

Tutti vediamo la faccia di Andrea sbiancare di colpo e a fatica tratteniamo lo scoppio di risate che sta nascendo nelle nostre gole.

La povera vittima si gira lentamente verso la sua carnefice e mimando uno stentato sorriso, dice:

" A...amore non ti ho sentita a...arrivare!".

Lei, ghignando risponde: " Non ho dubbi su questo tesoro, altrimenti non avresti avuto il coraggio di dire quelle parole, non è così?".

Andrea si passa una mano sui capelli balbettando: " Oh, ehm no ma...ma che di...dici? Fo...forse non hai ca...capito bene te...tesoro ma noi stavamo pa...parlando di la...lavoro!".

" Ah volevo ben dire tesoro. Eh si, devo aver capito proprio male!" poi richiamandolo con un dito continua: " Allora se non hai niente in contrario, perchè non vieni qui a metterti il tuo cappello, dato che sei l'unico che è rimasto senza?".

Con il viso in fiamme e la testa incassata sulle spalle, Andrea si avvicina alla sua ragazza che con un

velocissimo gesto, gli mette sul capo il tanto famigerato cappello.

Poi come è venuta se ne va, lasciando dietro di se uno sconfitto Andrea che non appena si gira, deve vedersela con i nostri ghigni tendenti più alle risate convulse.

All'improvviso, Taylor dice: " Caro Andrea, sarei curioso di sapere dove si è andata a nascondere adesso la tua dignità!" e a quelle parole tutti e quattro scoppiamo a ridere come folli.

Le nostre ululanti risate attirano Kristen e Lucia che ci chiedono il motivo di quella ilarità e io minimizzando, tra le risate dico: " Oh nulla di che, parlavamo solo di dignità e cappelli!" facendo riscoppiare a ridere tutti gli altri.

Finalmente tutto è pronto e noi ragazzi corriamo a cambiarci, provvedendo anche a fare sparire quegli orribili cappelli.

Poi ci sediamo a tavola ed iniziamo a mangiare.

Parliamo serenamente del più e del meno e ridiamo spensieratamente; spesso con la coda dell'occhio guardo Lisa e vederla così felice, mi fa rallegrare il cuore.

Già solo il fatto di vederla serena mi fa stare meglio ma ho sempre l'intenzione di affrontare con lei i nostri problemi e cercare di trovare una soluzione adeguata per tutti.

Ormai manca meno di anno alla fine della saga e dopo potremo uscire finalmente allo scoperto, vivendo alla luce del sole il nostro amore.

Terminato il pranzo, ci alziamo per sparecchiare e sistemare la stanza e poi Lucia mette un pò di musica.

Io e Lisa si sediamo sul divano abbracciati e sento di non avere più bisogno di altro in questo momento.

Sono qui con la donna che amo e con i miei amici più cari a festeggiare un momento felice e sacro dell'anno e niente può essere più bello di questo.

Mi guardo intorno e vedo i nostri amici abbracciati e felici e questo non può che farmi piacere.

Poi Lucia, staccandosi da Jack ci guarda e dice: " Ragazzi è ora di aprire i regali!" e tutti ci avviamo sotto il grande albero di Natale.

Ritorna all'indice


Capitolo 39
*** Regali e chiarimenti necessari ***


Ragazze innanzitutto mi scuso per il ritardo ma sto ancora smaltendo le festività natalizie.

Inizialmente avevo pensato di saltare la pubblicazione settimanale ma poi non mi è sembrato corretto, poi volevo scrivere un capitolo che parlava direttamente del dopo feste ma la mia dolce DarkViolet92 mi ha fatto notare che sarebbe stato carino vedere che cosa si erano regalati i nostri beniamini.

Così ho deciso di accontentarla sperando che piaccia sia a lei che a voi.

Questo capitolo mi è costato un gran bel mal di testa ma credo che ne sia valsa la pena.

Comunque direi che mi sembra d'obbligo dire che ogni riferimento a marche e nomi di stilisti è puramente casuale.

Ora vi lascio alla lettura ringraziandovi come sempre.

Baci Lorian

 

Capitolo 39 - Regali e chiarimenti necessari

 

POV ROBERT

 

Tutti insieme seguiamo Lucia che si dirige verso il grande albero di Natale meravigliosamente addobbato.

Alla sua base ci sono una miriade di pacchetti multicolore arricchiti di nastri e fiocchetti.

A turno li prendiamo, donandoli al destinatario che li apre con un grande sorriso stampato sulla faccia.

Alla fine di quell'incessante lavoro c'e una montagna di carta e nastri e tanti regali nelle mani di ognuno.

Molti regali sono simili mentre altri sono del tutto unici; Taylor ha ricevuto un bellissimo orologio da parte di Lucia e Jackson, dei jeans da Andrea e Martina, degli stivali da me e Lisa, una cintura da Erica e Kellan e un profumo da parte di Kristen.

Andrea invece ha ricevuto un orologio da parte di Kristen e Taylor, da Erica e Kellan un paio di occhiali da sole, da Lucia e Jackson un elegante cintura , da parte mia e di Lisa un set di cravatte e da Martina un bracciale.

Kellan ha ricevuto un set di camicie da parte di Kristen e Taylor , da parte mia e di Lisa una cintura

di cuoio, da Lucia e Jackson un bracciale, da Andrea e Martina un paio di gemelli di oro bianco e da parte di Erica un orologio.

Jackson invece da parte mia e Lisa un profumo, da parte di Erica un orologio, da parte di Andrea e Martina un gilet di pelle, da Kristen e Taylor un giubbotto di pelle e dalla sua Lucia un bracciale di oro bianco.

Io invece ho ricevuto da parte di Andrea e Martina un paio di jeans ,  da parte di Erica e Kellan un profumo , da Kristen e Taylor un pacco pieno delle mie preferite camicie scozzesi, da Lucia e Jack una cintura e dal mio amore un bellissimo bracciale.                                                                                                                                                                   Erica da Lucia e Jackson ha avuto un bellissimo servizio di piatti mentre da Andrea e Martina ha ricevuto un servizio completo di posate, da Kristen e Taylor un bel profumo, da me e da Lisa un coloratissimo servizio di bicchieri di vetro di Murano e dal suo Kellan una collana di oro bianco con un pendente che raffigurava tre bellissimi fiocchi di neve.                                                                                                                                     Io e Lisa abbiamo regalato a Kristen un elegante orologio bianco mentre Andrea e Martina gli hanno donato un buonissimo profumo, Erica e Kell gli hanno regalato due orecchini con la forma di una foglia , Lucia e Jackson invece le hanno dato una borsetta nera mentre Taylor le ha regalato una collana con un ciondolo a forma di cuore.

Lucia da parte mia e di Lisa ha avuto un orologio tempestato di brillanti, da Kristen e Taylor un paio

di orecchini a forma di foglia, da Erica e Kellan un buon profumo, da Martina e Andrea una borsa di raso bianco mentre Jackson le ha dato una collana con un cuore stilizzato.

Martina da Erica e Kellan ha avuto un bell'orologio, da Kristen e Taylor degli orecchini, da me e da Lisa un buon profumo, da Lucia e Jackson un borsetta di seta nera mentre Andrea le ha regalato una collana con il suo nome.

Il mio amore invece, da parte di Kristen e Taylor ha avuto uno splendido orologio, da Andrea e Martina un paio di orecchini con un cuore e un pendente a goccia, da Erica e da Kellan ha avuto un bel profumo, da Lucia e Jackson una borsetta piena di paillettes blu mentre io le ho regalato una collana di oro bianco con un cuore tempestato di diamanti.

Finita la distribuzione dei regali abbiamo iniziato a mangiare parlando del più e del meno ma io continuo a guardare Lisa per cercare di vedere le sue reazioni, specialmente quando si parla delle prossime nozze di Erica e di Kellan.

Mi sembra particolarmente tranquilla ma so bene che non è così e mi riprometto di affrontare con lei l'argomento, il più presto possibile.

Le vacanze di Natale sono trascorse, così come quelle di Capodanno e purtroppo non ho ancora trovato il coraggio di parlare con lei ma so che devo farlo, altrimenti se lascerò cadere la cosa nel dimenticatoio, rimarrà come una frattura latente dentro di noi.

L'occasione giusta si presenta la mattina del 6 gennaio, quando viene resa pubblica la notizia della gravidanza di Sienna e Tom.

Quel giorno quando scendo a fare colazione, vedo Lisa seduta al tavolo davanti ad una tazza di caffé, con lo sguardo perso dentro ad un quotidiano.

Quando mi avvicino, quello che vedo mi fa seccare la gola all'istante.

Nella prima pagina che Lisa stringe tra le mani, c'è una foto di Tom e Sienna che annunciano al mondo intero la loro gravidanza.

Porto il mio sguardo verso il volto della mia ragazza e mi sento morire quando le vedo scendere

una lacrima sulla guancia.

Mi maledico, perchè so che sono il solo responsabile della sua tristezza.

Io e la mia dannata situazione sentimentale e lavorativa; non so davvero che cosa fare, anche perchè comprendo perfettamente quello che ora Lisa sta provando, così come so che non potrei mai e poi mai rinunciare a lei.

Le metto una mano sulla spalla e la sento sobbalzare.

Vedo che con una mano fa sparire velocemente quella lacrima traditrice e quando si volta verso di me, mi fissa con un grande sorriso sulle labbra.

" Buongiorno amore!" mi dice e io continuo a guardarla in silenzio poi mi avvicino a lei sedendomi al suo fianco e dico: " Lisa non serve fingere! So perfettamente quello che provi, perchè provo anche io la stessa cosa.

Credi veramente che la notizia delle nozze di Erica e Kellan mi abbia lasciato indifferente o che quella della gravidanza di Sienna e Tom non mi abbia scosso?

No tesoro, anche io ci sto male perchè vorrei vivere quelle esperienze con te ma purtroppo ora non mi è possibile.

Ti posso però promettere che fra meno di un anno, io e te saremo sposati e penseremo a mettere in cantiere un bambino!".

Per tutto il tempo del mio discorso lei mi ha fissato con le lacrime agli occhi e quando finisco di parlare, si getta tra le mie braccia stringendomi forte.

So che i problemi si ripresenteranno ma cercheremo di affrontarli al momento giusto, forti del nostro amore.

Ritorna all'indice


Capitolo 40
*** Un inatteso ritorno dal passato ***


Ciao ragazze innanzitutto approfitto del capitolo per farvi i miei migliori auguri per un inizio d'anno felice.

Parlando del capitolo, come vedrete dal titolo oggi succederà qualcosa che porterà un bel pò di scompiglio tra Lisa e Robert ma tranquille non litigheranno.

La situazione particolare li porterà ad uno stato di tensione emotiva un pò dura ma presto tutto rientrerà nella norma.

Grazie sempre della vostra attenzione e vi auguro buona lettura.

Baci Lorian

 

Capitolo 40 - Un inatteso ritorno dal passato

 

POV ROBERT

 

La chiacchierata che avevo fatto con Lisa, sembrava aver messo tutto sul binario giusto.

Lei era più tranquilla e di riflesso, anche io ero più rilassato.

I giorni passavano e il timore che Lisa si facesse prendere nuovamente dallo sconforto, era stato smentito dal fatto che quando Kellan e Erica ci avevano comunicato la data del loro matrimonio, lei non aveva fatto una piega.

Aveva sorriso felice ai loro amici e a me e questo mi era più che sufficiente.

Inoltre sia Lucia che Erica, l'avevano coinvolta in prima linea nell'organizzazione di queste nozze, che si sarebbero svolte il giorno di San Valentino e cioè esattamente tra un mese.

Stamattina mi sono svegliato tranquillo e sereno; dopo essermi vestito, sono sceso a fare colazione.

A tavola, mi fiondo sulla meravigliosa cheese-cake, che mi ha preparato Lisa.

Lei mi ha detto che mi devo nutrire, in particolar modo oggi che tutti avremmo iniziato le riprese dell'ultimo film della saga dei vampiri più amati dell'intero pianeta.

E io, da goloso incallito quale sono, non me lo faccio ripetere una volta di più.

Dopo aver finito di fare colazione, mi preparo e sto per uscire diretto agli studi, quando un tetro Taylor e una seria Kristen fanno il loro ingresso nella stanza.

Li fisso per cercare di comprendere che diavolo stia accadendo ma entrambi sembrano non essere

presente se non con il corpo.

Stanco di essere ignorato, mi rivolgo a lui chiedendo: " Di grazia, è possibile sapere che cavolo ti passa per il cervello, Tay?

Mi sembra che uno scorpione ti abbia morso il sedere, da quanto sei furioso!".

Lui, dopo essersi girato verso di me e avermi guardato, mi dice: " Se io sto così di merda, provo solo ad immaginare come diavolo starai tu, fra qualche minuto!".

Dopo averlo fissato basito, gli chiedo: " Ma di che caspita stai parlando Taylor?" e lui sospirando profondamente, mi domanda: " Il nome Valerio Sammartino ti dice qualcosa?".

Io scuoto la testa per poi dirgli: " No, non l'ho mai sentito nominare! Perchè me lo chiedi? E poi chi cavolo sarebbe questo Sammartino?".

Taylor sta per rispondermi, quando la voce tetra di Lisa mi raggiunge come una doccia fredda: " Si può sapere che diavolo c'entra lui?".

Io, Kristen e Taylor ci giriamo verso di lei che ci sta fissando con un espressione seria, impressa sul viso.

Mi avvicino e dopo averle preso la mano, le chiedo: " Tu lo conosci?" e lei dopo aver annuito, mi dice: " Questo tizio è il Valerio di cui ti ho parlato! Ora si può sapere perchè lo avete nominato?".

La guardo scioccato poi le chiedo: " Scusa, non credo di aver capito bene; hai per caso detto che è quel Valerio?".

Lei annuisce sbuffando e io sento montarmi una rabbia feroce dentro.

" E comunque" riprende a dire lei " non mi hai ancora detto perchè lo hai nominato!".

Io alzo le spalle poi le dico: " Non l'ho fatto io ma Taylor e ancora non so il perchè!".

Entrambi ci voltiamo verso di lui, che ci sta fissando basito con la bocca aperta.

" Ehi moro, scongelati e dicci che cavolo ne sai di questo Sammartino!" gli dico scocciato.

Lui si riscuote e assumendo un'aria confusa dice: " Beh tanto prima o poi lo verrete a sapere e quindi meglio io che un altro!

Sul giornale di oggi c'è un'intervista di questo tipo, che dice di essere il fidanzato della cugina di Taylor Lautner!".

Sia io che Lisa spalanchiamo la bocca poi lei di scatto stringe i pugni e dice: " Perdonami Tay ma credo di non aver capito bene.

Anzi ti prego dimmi che ho frainteso le tue parole e lui non ha usato il presente!".

Taylor scuote la testa poi dice: " Mi dispiace Lisa ma hai compreso esattamente le parole che ho

detto.

Lui asserisce e conferma di essere il tuo attuale fidanzato e che avete intenzione di sposarvi al più presto!".

Io faccio una faccia schifata poi dico: " Ma per la miseria, che cavolo sta dicendo quel folle!".

Lisa si stacca da me e si avvicina alla finestra, dandoci le spalle poi dice: " E' chiaro no?

Lui deve aver visto gli articoli dove vengo ritratta con Tay durante la notte della prima e ha deciso di trarne il massimo vantaggio!".

Prima che io possa rispondere, Kellan con Erica, Andrea con Martina e Jackson con Lucia, fanno il loro ingresso nel salone e si accorgono subito della brutta aria che tira.

Kellan è il primo a chiederci: " Ehi ragazzi, che sono queste facce tristi? In fondo stiamo solo

tornando al lavoro!" poi vedendo che nessuno ride della sua battuta, mi guarda e mi domanda:

" Rob che cavolo sta succedendo?".

Io fisso Lisa poi racconto a tutti la tegola che ci è caduta sulla testa quella mattina.

I nostri amici mi fissano come se avessi detto loro che la terra è piatta e il sole è blu.

In particolar modo Erica e Lucia guardano Lisa che da loro le spalle continuando a fissare il parco.

Loro sanno quello che ha passato la mia piccola quindi capiscono alla perfezione quello che sta provando.

Andrea e Martina sfoggiano un'espressione dura e severa e sono certo che sarebbero pronti come me, a tirare il collo a quella sottospecie di damerino.

Quando finisco di parlare, Kell prende la parola e dice: " Fammi capire bene Lisa, questo deficiente sarebbe il tuo ex ragazzo?

Cioè è quello con cui sei stata quando avevi vent'anni e che ti ha tradito con la tua, per così dire, migliore amica?".

La mia piccola annuisce in silenzio e lui chiede: " E ora che cosa avete intenzione di fare?"

Io sbuffo d'insoddisfazione e dico: " Spaccargli la faccia, sarebbe già un buon punto di partenza!".

Kellan e Jackson ridacchiano alle mie parole mentre Lisa abbassa lo sguardo affranta.

So che si sente colpevole dell'aria che si respira in casa in questo momento, anche se lei è la prima ad essere una vittima della situazione.

Questo essere immondo si è rifatto vivo dopo sei anni, per sfruttare il momento cavalcando l'onda dell'improvvisa e non voluta popolarità di Lisa.

Con l'espressione contrita, Kellan mormora: " Mi dispiace tanto, ragazzi!".

Io e Lisa annuiamo poi sospirando mi avvicino a lei e la stringo forte al mio torace.

Martina dà un pugno sul bracciolo del divano e dice: " Eh no, questo deficiente deve pagarla cara.

Non è giusto che si rifaccia vivo dopo tutti questi anni e si prenda un merito che non gli compete, tanto più se pensi a come si è comportato con lei!".

Tutti noi annuiamo ma in verità non sappiamo proprio come agire in merito.

La cosa giusta sarebbe che Lisa rilasciasse un'intervista dove lo smentisse su tutta la linea, in modo da tutelarsi ma io non voglio che lei si esponga; no, nella maniera più assoluta.

Senza dire una parola, mi avvicino a Taylor che mi fissa interdetto e con un gesto rapido e preciso, gli strappo dalle mani il giornale.

Ho la necessità fisica di vedere in faccia quel bastardo, per capire che razza di uomo può agire in questo modo subdolo.

Quando i miei occhi si posano su quel volto, l'unica parola che mi viene in mente è: indegno.

Quella bestia è indegna dell'amore che aveva ricevuto da Lisa, è indegno delle lacrime che lei ha versato per lui, è indegno di essere chiamato uomo.

Non si può infatti chiamare uomo, uno che sparisce per sei anni per poi tornare all'improvviso quando scopre che lei ha un legame, se pur falso, con un noto attore americano.

Lui è solo alla ricerca di un modo facile per ottenere un effimera notorietà, in cerca di un modo semplice di fare soldi e ottenere una fama immeritata!

Sento una rabbia folle incendiarmi il petto e mi devo trattenere dal fare a pezzi quell'immagine stampata sul giornale.

Andrea con un espressione furiosa sul viso dice: " Eppure ci deve essere un modo per smentirlo ufficialmente!" e in quel momento una luce si accende dentro la mia testa.

Senza pensarci un secondo di più, afferro il mio cellulare mentre tutti compresa Lisa, mi fissano interdetti.

Dopo aver composto il numero, attendo un paio di squilli e la voce di Stephanie mi risponde.

Io le spiego che ho l'urgenza di vederla a casa mia e lei mi dice che mi raggiungerà al più presto.

Quando chiudo la chiamata, so che tutti mi stanno fissando in attesa delle mie spiegazioni ma gli chiedo, con un sorriso di attendere l'arrivo della mia agente che giunge circa mezz'ora dopo.

Non appena le spiego che cosa è successo, la sua espressione è a dir poco scioccata.

Quando si riprende, Steph si gira verso Lisa e le fa un sorriso poi guardando tutti, dice: " A quel borioso idiota ci penso io, voi intanto andate a lavorare.

Siete già in ritardo e sul set vi stanno attendendo tutti e non è certo il modo migliore d'iniziare un film!".

All'unisono io, Kellan, Jackson, Kristen e Taylor annuiamo e dopo aver dato un caldo bacio sulle labbra alla mia ragazza, le sorrido.

Lei ancora incerta ricambia il mio sorriso e io le dico: " Sta tranquilla tesoro! Vedrai che Steph troverà la soluzione a questo spinoso problema.

Io intanto vado a lavorare, almeno prima inizio questo film e prima lo finisco.

Se lavoreremo bene potremo accorciare i tempi che mancano ad uscire allo scoperto!".

Lei annuisce con un sorriso e io, dopo essermi messo il cappellino mi dirigo verso la macchina diretto agli studios.

Ritorna all'indice


Capitolo 41
*** Problemi risolti e nozze in vista ***


Eccoci ragazze oggi vediamo come si è risolto il problema " Sammartino " e le reazioni che hanno avuto i nostri beniamini.

Inoltre assisteremo ai preparativi per le tanto attese nozze tra il nostro Kellan e la sua dolce fidanzata Erica.

Come vedrete tutto si è sistemato e noi possiamo tirare un piccolo sospiro di sollievo insieme a loro.

Vi lascio alla lettura del capitolo augurandomi che sia di vostro gradimento.

Baci Lorian

 

Capitolo 41 - Problemi risolti e nozze in vista

 

POV ROBERT

 

Tre giorni dopo l'apparizione improvvisa di quel bastardo, mi ritrovo nuovamente qui in cucina intento a leggere il giornale.

Stringo tra le mani quei fogli e sfoggio un sorriso compiaciuto e soddisfatto.

Lisa entra nella stanza e mi fissa confusa prima di chiedermi: " Come mai hai quell'espressione sul viso?"

" Che espressione?" gli chiedo io, facendo lo gnorri e lei dopo aver scosso la testa mi dice: " Quella di una volpe, che è appena riuscita ad afferrare una succulenta gallina!".

Io scoppio a ridere poi le rispondo: " Più che una gallina direi che si tratta di un bel pollo!".

" Ma a che ti riferisci?" mi chiede lei basita e io le porgo il giornale.

Lisa si avvicina e dopo averlo preso tra le mani si appresta a leggere ciò che c'è scritto.

Prima che inizi le dico: " Leggilo ad alta voce Lisa, perchè ho proprio voglia di gongolare ancora un pò!".

Lei mi fissa sorridendo poi annuisce e inizia a leggere.

" Oggi riportiamo le dichiarazioni che William Morris, l'agente dell'attore Taylor Lautner, ha rilasciato alla nostra redazione in merito all'intervista rilasciata dal signor Valerio Sammartino.

Il suddetto signor Sammartino aveva dichiarato tre giorni fa, di essere il fidanzato ufficiale di Lisa Martini, la cugina dell'attore e di stare programmando con lei le sue prossime nozze.

Il signor Morris non solo ha provveduto a smentire questa notizia ma ci ha tenuto a precisare alcune cose che ora noi riportiamo in questo articolo.

- Il mio cliente, Taylor Daniel Lautner mi ha incaricato di smentire qualsiasi legame sia sentimentale che non, tra il signor Sammartino e sua cugina Lisa Martini.

Non c'è e non ci sarà mai nessun fidanzamento né tantomeno un matrimonio tra i due; inoltre il signor Lautner ci tiene a precisare che tra questo italiano e la sua parente, c'è stato si un rapporto ma che risale a sei anni fa.

Suddetto rapporto è stato interrotto dalla signorina Martini, dopo aver trovato il suo ex fidanzato a letto con la sua migliore amica.

Dopo essere stato colto in flagrante, il signor Sammartino e la sua amante erano spariti nel nulla.

Solo ora che il nome della signorina Martini è stato accostato al mio cliente, questa dubbia persona ha ritenuto di dover apparire nuovamente nella vita della sua ex ragazza, adducendo un fidanzamento e un matrimonio del tutto inesistente.

Ci chiediamo come potrebbe essere preso in considerazione un elemento del genere tanto più che abbiamo saputo che il signor Sammartino è totalmente coperto di debiti, per delle azzardate speculazioni in borsa e per il suo conclamato vizio del gioco.

Inoltre siamo stati informati che la fedina penale di questa " ligia" persona, è indissolubilmente macchiata di vari reati come truffa, furto e contrabbando.

Ci teniamo quindi a confermare pubblicamente, che la signorina Lisa Martini non ha e non avrà mai nulla da spartire con il suddetto individuo! -

Noi della redazione abbiamo preso atto delle parole del signor Morris che ci ha inoltre fornito le prove di quello che ha detto.

Infatti ci ha consegnato delle foto risalenti a sei anni fa, la fedina penale del signor Sammartino e alcune pagine dei diari della signorina Martini, dove veniva riportata la rabbia e il dolore per il tradimento subito.

Come ultima notizia aggiungiamo che il nostro giornalista si è presentato in albergo per parlare con il signor Sammartino e quando gli ha mostrato le prove in nostro possesso, ha visto sbiancare il suddetto che si è poi precipitato in camera sua.

Dopo mezz'ora ne è uscito con una valigia consunta e dopo aver pagato il conto, tramite un taxi si è diretto all'aeroporto.

Lì, il nostro giornalista ha scoperto che il signor Valerio Sammartino ha prenotato un volo diretto in Italia e che si è imbarcato lasciando il suolo americano.

Noi giornalisti della redazione porgiamo le nostre più sentite scuse alla signorina Martini e a suo cugino, per l'increscioso incidente!".

Non appena finisce di leggere l'articolo, Lisa scoppia a ridere e di getto butta le braccia al mio collo che non mi faccio di certo pregare, stringendola forte a me.

Quando ci stacchiamo, lei mi guarda negli occhi poi mi chiede: " Scusami Robert ma mi togli una curiosità?".

Io annuisco, facendole cenno di parlare e lei mi domanda: " Come mai l'articolo parla di questo William Morris? Non doveva essere Steph ad occuparsene?".

Io annuisco poi le rispondo: " In un certo senso è stata lei ad occuparsene ma a rigor di logica, sarebbe stato strano se a fare quella dichiarazione sarebbe stata la manager di Robert Pattinson e non quella del tuo adorato cuginetto!

E' stata Stephanie che si è incaricata di indagare sul passato di quell'idiota e sempre lei, ha preso i contatti con William che si è detto ben disposto a collaborare.

Credimi, avrei voluto essere io a difenderti pubblicamente ma anche se il fatto di non poterlo fare ora mi fa rabbia, comprendo da solo che avremmo incasinato di più le cose se fossi intervenuto!".

Lisa annuisce e dopo avermi sorriso mi ringrazia e mi da un bacio e io la stringo a me, ridendo molto più sollevato e tranquillo.

Mentre siamo abbracciati, la voce profonda di Kellan dice: " Ma è mai possibile che voi state sempre appiccicati? Siete peggio dello scoglio con la cozza!".

Lisa si stacca da me e dopo essersi girata verso di lui gli fa una linguaccia, che fa scoppiare a ridere il mio amico e collega.

" Ora prima che io mi scandalizzi più del necessario, perchè non mi dite cosa festeggiate?" dice lui, dopo aver terminato la sua risata.

Io lo fisso serio poi gli dico: " A parte il fatto che credo, tu abbia passato già da un pezzo l'età degli sconvolgimenti e che ci voglia altro per scandalizzarti, penso che tu debba rifarti gli occhi leggendo questo!" concludo passandogli il giornale incriminato.

Non appena Kell finisce la lettura dell'articolo, alza gli occhi e mi guarda con un gran sorriso poi rivolto a Lisa dice: " Certo che è un vero cuor di leone questo tipo!".

Lisa annuisce ridacchiando e io la guardo sorridendo e beandomi di lei, poi rivolto a Kellan dico: " Ci siamo tolti di torno questa palla al piede finalmente e ora possiamo continuare le nostre vite serenamente!".

Lisa scoppia a ridere e poi guardandomi dice: " Si, hai ragione amore e ti dirò che non vedo proprio

l'ora.

Da adesso in poi, voglio solo pensare a quello che di più bello può offrirci la nostra vita insieme e non pensare più al passato e a tutto il dolore che rappresenta per me!".

Mi alzo dalla mia sedia e mi avvicino a lei poi dopo averle preso la mano, la fisso negli occhi e le dico: " Brava tesoro, voglio che dai un bel colpo di spugna su tutta la tristezza e l'infelicità.

Ora sei la mia compagna e presto sarai mia moglie e in futuro la madre dei miei figli e solo pensare a questo, mi riempie di pace!".

Lisa annuisce poi dice: " Non dimentichiamoci che se ora siamo sereni dobbiamo anche ringraziare Taylor!".

Io annuisco poi prima che possa solo pensare di parlare, la voce di Tay mi perfora le orecchie: " No, non dovete ma se proprio volete farlo, allora eccomi qui!".

Lisa si stacca da me e corre tra le braccia di Taylor, continuando a dirgli: " Grazie, grazie, grazie!".

 

POV LISA

 

Sono passati tre giorni dalla lettura del giornale e oggi noi ragazze siamo riunite a casa di Lucia e Jackson per parlare delle imminenti nozze di Erica e per aiutarla nell'organizzazione.

Erica ci guarda poi dice: " Grazie per davvero ragazze, per tutto questo!".

Io la guardo poi le rispondo: " Non devi ringraziarci tesoro, perchè per noi è davvero un piacere!".

Lei sorride e torna a guardare le varie riviste dedicate ai matrimoni, che sono sparpagliate sul divano.

Martina con un sorriso dice: " Allora credo che sia utile fare un resoconto di quello che abbiamo già fatto.

Innanzitutto abbiamo i fiori, la location, i confetti e le bomboniere.

La musica l'ha fornita Jackson che ha convinto i 100 Monkeys a suonare durante il ricevimento e gli inviti sono già stati spediti!

Quindi che cosa ci manca ancora?".

" Ovviamente i vestiti, il trucco e il parrucco!" dice Lucia, facendoci scoppiare a ridere tutte.

All'improvviso una Mary sorniona, dice: " Temo ragazze che voi vi stiate scordando la cosa più importante!".

E quando noi le chiediamo a che cosa si riferisce, lei alzando le spalle risponde: " Ma è ovvio che mi riferisco all'abito della sposa!

Non mi sembra che l'abbiate elencato, nelle cose già presenti o mi sbaglio?".

Noi siamo letteralmente scioccate per aver dimenticato la cosa forse più importante e lei dopo aver visto le nostre facce sconvolte e quella di Erica in preda al panico, con un sorriso tira fuori una grande scatola con un fiocco e dice: " Erica, probabilmente non sarà neppure di tuo gusto ma qui in questa scatola c'è il mio vestito da sposa.

A me ha portato molta fortuna e io lo vorrei donare a te ma se non ti piace, non farti problemi e dimmelo serenamente!".

Dopo aver detto questo apre la confezione e ne estrae un bellissimo abito bianco, che posa tra le braccia di Erica.

Io, Lucia e Kristen, che siamo quelle che ancora per un pò non si sposeranno, guardiamo quella stoffa candida con la bocca spalancata e un sorriso emozionato.

Mary fissa l'espressione di Erica che sta ammirando il vestito e con un sorriso le chiede: " Allora piccola, che ne dici?".

La mia amica totalmente estasiata le risponde: " Mary io non so che dire, se non che è perfetto.

E' il vestito che ho sempre sognato e sarò veramente onorata d'indossarlo!".

Lei e Mary si abbracciano e io dico: " Ottimo, allora direi che a dieci giorni dalle nozze, possiamo dire che abbiamo tutto a parte, come ha detto Lucia i nostri vestiti.

Quindi ragazze... SHOPPING!".

Ritorna all'indice


Capitolo 42
*** Profumo di fiori d'arancio ***


Ci siamo ragazze, oggi assisteremo alla ricomparsa della nostra amata Sabrina e al matrimonio tra Kellan e Erica.

Mi sento di rassicurare tutte dicendo che Lisa, qui non avrà cedimenti né crisi di gelosia.

La gioia per la sua migliore amica, viaggia di pari passo con la felicità che finalmente rivedrà la sua tanto amata mammina, in carne ed ossa.

Ok, ora smetto di chiacchierare al vento e  vi lascio alla lettura del capitolo.

Come sempre grazie di tutto.

Alla prossima, baci Lorian.

 

Capitolo 42 - Profumo di fiori d'arancio

 

POV LISA

 

Oramai il giorno di San Valentino si sta avvicinando e domani mattina scoccherà l'ora x.

Per ora x, intendo lo svolgimento delle nozze di Kellan ed Erica, che si sposeranno proprio quel giorno.

Quattro giorni fa, Andrea e Martina sono partiti alla volta di Milano, da dove torneranno oggi, insieme alla mia dolce mammina.

Sapere che fra poche ore rivedrò di nuovo Sabrina, mi riempie di una strana elettricità.

Sono già sette mesi e mezzo che non la vedo fisicamente; mi devo accontentare dell'immagine che mi viene riportata dal computer, quando conversiamo su Skype ma ovviamente non è la stessa cosa.

So che anche Robert non vede l'ora di vederla e lo stesso vale per Lucia, Jackson, Kellan ed Erica.

Quanto a quest'ultima, l'ansia prematrimoniale la sta facendo impazzire: sembra sempre come se cammini su un tappeto di cocci di vetro e tutti cerchiamo, per quanto è possibile, di non farle saltare i nervi.

La mia dolce Eri ha il timore che possa accadere qualcosa che rovini la cerimonia o il ricevimento e se ne sta sempre lì, a controllare che tutto fili liscio come l'olio.

Per quanto anche lei sa che tutto è ormai pronto, non si sente ancora sicura e vive nello stato di tensione più completo.

Due giorni fa, Erica ha chiesto a Peter di accompagnarla all'altare e lui ha accettato con un evidente gioia.

La chiesa che i due sposi hanno scelto è piccola, carina ma sopratutto decisamente anonima e per gente come i nostri fidanzati, questa è una cosa fondamentale.

Sia Kellan che lei hanno cercato di non far trapelare la notizia del loro matrimonio, per evitare di vedersi avvicinare da orde assatanate di fan e di giornalisti a caccia di scoop.

Erica ha voluto me e Rob come testimoni mentre Kellan ha scelto Lucia e Jackson e il ricevimento, per la gioia di tutti noi, si terrà qui a casa nostra.

Questa scelta è stata presa per evitare sorprese poco gradite, da parte dei paparazzi che di sicuro rovinerebbero tutto.

Ora sono qui seduta sul divano contando i minuti che mi separano dall'arrivo della mia mammina.

Andrea ha chiamato poco fa, per dirmi che sono già atterrati e che non appena avrebbero trovato le valigie, le avrebbero caricate in macchina per poi fiondarsi qui.

Le braccia del mio tesoro mi avvolgono le spalle e il calore del suo fiato mi riscalda le orecchie, provocandomi un brivido che scende lento lungo tutta la spina dorsale.

Questo uomo è la mia dannazione e sento che con lui, sono e sarò finalmente felice.

Mi giro tra le sue braccia e rimango letteralmente affascinata dal suo sorriso; diamine sto con lui oramai da sette mesi e mezzo, eppure ogni volta che mi sorride, mi sembra di vederlo per la prima volta.

 " Sei nervosa, amore?" mi chiede Robert e io scuoto la testa poi rispondo: " Più che nervosa direi che sono ansiosa.

Non vedo l'ora di rivedere la mia mammina e di stringerla forte.

Credo che tu possa capire ciò che provo, no? Penso che anche tu staresti così se dovessi rivedere tua madre dopo tanti mesi!

So che Sabrina non è la mia vera mamma ma è come se lo fosse, perchè lei mi ha fatto rinascere a nuova vita.

Per questo avrà sempre nel mio cuore un posto fondamentale!".

Robert annuisce sorridendo e poi appoggia le sue labbra sulle mie, facendomi provare dei brividi meravigliosi.

Poco dopo il suono nel citofono ci distoglie dal nostro abbraccio e io corro ad aprire ad Andrea,

Martina e la mia Sabrina.

Dopo pochi istanti, il volto della donna più importante della mia vita, mi appare davanti e io non riesco a frenare le mie lacrime mentre mi fiondo tra le sue braccia.

Quando ci separiamo, sento la voce di Robert che dice: " Benvenuta a casa nostra Sabrina! E' veramente un piacere rivederti!".

La mia mammina si stacca del tutto da me, per avvicinarsi al mio amore e dopo averlo abbracciato,

gli dice: " Sono io a dirti che è una gioia rivederti ragazzo e che non finirò mai di ringraziarti, perchè è grazie a te se rivedo finalmente il sorriso sul volto della mia piccola!".

Prima che Robert possa rispondere, sentiamo la voce di Andrea dire: " Si, si belle parole ma qui nessuno mi aiuta con le valigie?

Guardate che siete proprio forti! Mi avete piantato in asso, a scaricare la macchine e nessuno ha pietà di un povero uomo incompreso, che è costretto a caricarsi di tutto il peso degli indumenti femminili!".

La mia mammina, con un cipiglio serio gli risponde: " Andrea Ferrari, stai forse insinuando che io e la tua ragazza saremmo delle schiaviste?".

Andrea apre la bocca per rispondere ma Sabrina lo batte sul tempo dicendo: " Devi ringraziarci ragazzo, perchè quello che ora ti trovi a scaricare è solo la metà di quello che volevamo portarci in realtà.

La tua fortuna è che esistono le spedizioni e il resto delle cose arriveranno la settimana prossima quindi ti consiglio caldamente di tacere e di fare lavorare i muscoli!".

Robert sogghigna, vedendo la faccia basita di Andrea poi dice: " Ahi amico mi sa tanto che stai annegando in cattive acque!".

Andrea sbuffa prima di iniziare a parlare ma la sua protesta, viene bloccata dalla voce divertita di Erica che dice: " Robert ha ragione fratellone, così come ha detto il giusto anche Sabrina!" poi si interrompe per correre ad abbracciare la nostra ex datrice di lavoro, dicendo: " Benvenuta Sabry, sono veramente felice di vederti qui e di sapere che sarai presente al mio matrimonio!".

Sabrina le sorride poi dopo averle fatto una carezza, mormora: " La gioia è tutta mia piccola e di certo puoi immaginare da sola che non sarei mai mancata ad un appuntamento così importante per te. Piuttosto dov'è lo sposo?".

Andrea sogghignando dice: " Secondo me è scappato prima del tempo, perchè si deve essere reso conto del pericolo reale che correva a sposarsi con una virago come mia sorella!".

E subito dopo aver finito di parlare si becca in contemporanea, una linguaccia da Erica e un bel coppino da Martina.

Mentre io, Robert e Sabrina scoppiamo a ridere a crepapelle, Erica dice: " Contrariamente a quello che pensi e speri fratello, il mio fidanzato non è scappato ma ci sta aspettando di là con Jackson e Lucia quindi taci per favore!" .

Robert sogghigna e vedendo la faccia imbronciata dell'amico, dice: " Caro Andrea non sei in cattive acque ma dentro alle sabbie mobili!" poi tra le risate di noi tutti, riporta la sua attenzione su Sabrina dicendo: " Forza allora, andiamo dagli altri!".

Tutti insieme usciamo e dopo aver attraversato il nostro giardino, sotto gli occhi stupiti della mia mammina, arriviamo a casa di Erica e Kellan e troviamo subito quest'ultimo, seduto sul ripiano del barbecue mentre è intento a intagliare un pezzo di legno.

Non appena ci vede arrivare, ci fa un grande sorriso e dopo essere sceso dal ripiano ci raggiunge, stringendo in un forte abbraccio Sabrina.

La voce di Lucia attira la nostra attenzione, quando dice: " Ehi e noi chi siamo? I servi della gleba?".

Sabrina non appena la vede, le apre le braccia e lei corre ad abbracciarla sotto il sorriso di Jackson.

Dopo tutti i saluti, io e Robert mostriamo alla mia mammina la sua stanza e quando lei si è sistemata, ci fiondiamo a cenare.

L'indomani mattina una Sabrina con uno strepitoso vestito di velluto blu, mi raggiunge dicendomi: " Tesoro ci conviene andare da Erica, dato che è un fascio di nervi e ha bisogno di tutte noi!".

Io annuisco facendole un sorriso e la seguo velocemente verso casa della mia amica.

Al nostro arrivo troviamo una Erica che sfoggia un espressione quasi sconvolta.

Non appena mi vede, si fionda tra le mie braccia dicendo: " Oh Lisa e se Kellan non viene? E se ha

cambiato idea e mi pianta sull'altare? Che faccio?".

Io sorrido poi le dico: " Tesoro non è possibile che questo avvenga.

Innanzitutto, perchè lui ti ama da morire e poi perchè anche se solo ci provasse, si ritroverebbe placcato dalle guardie del corpo che gli ho messo alle calcagna.

Infatti stamattina sia Rob che Andrea e Jackson, l'hanno prelevato con la scusa che non ti doveva vedere e lo hanno portato diretto alla chiesa!".

Erica sogghigna poi dice: "Beh allora se è in loro compagnia, ho la certezza matematica che non mi pianterà sull'altare, dato che quei tre sono peggio dei mastini!".

Io, Sabrina, Lucia ed Erica scoppiamo a ridere poi quando siamo pronte, ci avviamo al piano di sotto dove troviamo ad attenderci Peter, che è veramente elegante.

Lui non appena vede Erica, rimane letteralmente estasiato e con la voce emozionata dice: " Sei veramente bellissima bambina!".

Erica con un sorriso lo ringrazia e dopo avergli dato un bacio sulla guancia gli presenta Sabrina.

La mia mammina sorride ma poi arrossisce quando Peter, dopo averle afferrata la mano le fa un tenero baciamano.

Io e Lucia ci guardiamo negli occhi poi per non perdere altro tempo, ci fiondiamo fuori casa.

 

POV ROBERT

 

Stamattina reggere il nervoso di Kellan è stata davvero un'impresa ardua e anche se in parte posso capirlo, devo dire che sono stato ad un passo dal piantarlo in asso.

Non ho mai visto un uomo farsi tante seghe mentali come lui ma poi ho provato a mettermi nei suoi panni e ho compreso che probabilmente quando toccherà a me, farò anche peggio.

Nonostante si ami tanto una persona e si sia sicuri dei propri sentimenti, il giorno del matrimonio tutte le insicurezze vengono fuori.

Per fortuna alla fine Kellan si è tranquillizzato e ora siamo qui fuori dalla chiesa ad aspettare l'arrivo della sposa.

Ho sentito Lisa al telefono e mi ha detto che sono già in viaggio; in questo modo sono riuscito a tranquillizzare il mio amico.

Dopo aver lasciato il futuro sposo all'altare, sono uscito fuori dalla chiesa a vedere se la macchina arrivava.

Finalmente vedo arrivare la Rolls Royce bianca e corro ad avvisare Kellan, che mi gratifica con un gran bel sorriso.

Poco dopo vedo entrare la mia stella che è davvero bellissima con il suo abito lilla e ogni momento di più, mi sento fortunato ad essere il compagno di una persona così meravigliosa.

Lisa ci raggiunge all'altare poi dopo aver sorriso allo sposo e aver mandato un bacio volante a me, si posiziona al mio fianco dal lato della sposa mentre Lucia e Jackson, si mettono dalla parte dello sposo.

All'improvviso la marcia nuziale risuona forte e vedo Kellan trasalire quando Erica, accompagnata da Peter, fa il suo ingresso in chiesa.

Osservo gli sposi e posso notare che entrambi non si tolgono gli occhi di dosso come se stessero comunicando telepaticamente.

In pochi passi i due raggiungono l'altare poi la musica cessa e un silenzio emozionante si spande intorno a noi.

Peter da un bacio a Erica augurandole tanta felicità e subito dopo la cerimonia ha inizio.

Dopo le parole del parroco, gli sposi si scambiano le loro promesse seguite poi dalle fedi.

Il " si lo voglio" detto da Erica è tenue e delicato mentre quello di Kellan è forte e sicuro.

E il sorriso che traspare dal volto della sposa, quando il prete dice: " Vi dichiaro marito e moglie " è veramente qualcosa di unico ed inimmaginabile.

Capisco ora come deve essersi sentita Lisa quando si è sposata Nikki; la sensazione che provo io è quella di una voglia irrefrenabile di dire io quel si lo voglio e di passare con lei tutto il resto della mia vita.

Ritorna all'indice


Capitolo 43
*** Un ricevimento di nozze, speciale ***


Ciao ragazze oggi, dopo aver assistito all'arrivo di Sabrina, alle tensioni degli sposi e al primo incontro tra Peter e la mammina di Lisa e allo svolgimento della cerimonia, vedremo come si svolgerà la festa di Kellan ed Erica.

Avremo modo di ammirare i nostri beniamini con degli abiti favolosi e verranno gettate le basi per una nuova unione, che avverrà a breve: quella di Jackson e di Lucia.

Bene ora vi lascio alla vostra lettura, ringraziandovi come sempre e mandandovi un grande bacio, ciao Lorian

 

Capitolo 43 - Un ricevimento di nozze, speciale

 

POV LUCIA

 

Dopo la toccante cerimonia ci dirigiamo tutti verso casa, dato che Erica e Kellan hanno deciso di festeggiare a casa di Robert e Lisa.

In fondo per noi è sicuramente meglio così, almeno non rischieremo l'assalto di giornalisti e fan che finirebbero per rovinare tutto.

Quando arriviamo nel giardino, la prima cosa che salta all'occhio è la bellezza con il quale è stato decorato.

 Il primo tavolo che vediamo è quello dei cocktail, che è stato arredato con delle grandi tovaglie candide e degli originali rami argentati.

Subito dopo entriamo sotto il grande gazebo che è stato allestito nel mezzo del giardino; lì sono stati messi i tavoli per la cena e tutto l'ambiente è elegante e con un vago sapore bohemienne!

L'atmosfera è calda e accogliente e nell'aria aleggia un profumo di vaniglia e rose.

Tutti entriamo in giardino, commentando la bellissima cerimonia e sentendoci comunque al sicuro da occhi e orecchie indiscrete.

Quelli più tranquilli sono per ovvie ragioni Lisa, Robert, Taylor e Kristen che posso abbracciarsi e baciarsi, senza timore di creare scandali e titoli di giornali esplosivi.

Certo che per loro deve essere alquanto logorante doversi nascondere da tutti e in particolar

modo, credo che lo sia più per Lisa che per gli altri.

Robert e i suoi colleghi sono abituati a questo mondo effimero mentre per lei è tutto nuovo.

La guardo e la trovo bellissima con il suo abito monospalla, dalla forma vagamente a sirena, di seta

color lilla.

Trovo che sia elegantissima e bellissima e accanto a Robert fa una figura eccellente.  

Anche Sabrina, con il suo abito di velluto blu è meravigliosa e sorprendente.

Forse il fatto di averla sempre vista in jeans e felpe, me la fa apprezzare ancora di più.

Ashley e Nikki invece sono sempre bellissime: la prima indossa un abito lungo di voile color cipria con una fascia color oro ricamata, che circonda tutto il seno mentre la seconda è l'unica tra noi donne ad esibire un abito corto e nero, con delle spalline sottili e la gonna a balze.

Kristen ha un abito con uno spacco strepitoso, con un disegno damascato di colore blu cobalto.

Martina indossa un vestito lungo bicolore, bianco e nero con una linea di strass che segue tutto il ventre.

Io ho scelto un vestito nero lungo e senza spalline e dagli sguardi che Jackson mi sta lanciando, credo di aver fatto la scelta giusta.

Erica, la dolce sposina, ha scelto di andarsi a cambiare in modo da non rovinare il suo vestito e sentirsi allo stesso tempo un pò più comoda.

Kellan a quanto pare ha apprezzato anche questa sua nuova mise ma, come dice Jackson, in questo momento è così innamorato che anche se lei si mettesse addosso un sacco di tela juta, lui la troverebbe affascinante e bellissima.

Poco dopo si aprono le danze e ovviamente i primi a ballare sono gli sposi e poi a poco a poco anche le altre coppie si uniscono a loro.

A bordo pista rimane Sabrina che guarda tutti con un grande sorriso impresso

sul viso.

Sono così felice che lei sia qui con noi a festeggiare, anche perchè mi è mancata davvero tanto.

Ad un certo punto Peter si avvicina agli sposi e dopo aver fatto un buffo inchino, chiede a Kellan il permesso di ballare con sua moglie.

Permesso che ovviamente gli viene accordato e mentre loro volteggiano lievi sulla pista, Kellan si

avvicina a Sabrina invitandola a ballare.

Io mi stringo a Jackson mentre i 100 Monkeys suonano dei brani favolosi.

Poco dopo il posto di Peter, viene preso da Andrea che fa ballare sua sorella con un espressione fiera in volto.

Kellan si stacca da Sabrina e invita a ballare Martina, che accetta di buon grado.

La mia cara ex titolare si ferma a bordo pista ma con nostra grande sorpresa, non rimane sola a lungo dato che un sorridente e galante Peter, le chiede di danzare con lui.

Sabrina gli fa un sorriso e annuisce in silenzio mentre le sue gote si colorano leggermente.

Jackson, avvicinandosi al mio orecchio dice: " Amore, non ce li vedi bene quei due insieme?" e io, non posso che annuire consenziente.

So che per Peter è ancora troppo presto ma nessuno mi può impedire di sognare e sarebbe davvero troppo bello, se alla fine la nostra Sabrina diventasse la sua compagna.

In questo modo anche lei verrebbe a stare qui a Los Angeles e tutte saremmo nuovamente riunite.

Con la coda dell'occhio vedo che anche Andrea, Robert e Taylor stanno fissando Sabrina e Peter

che continuano a ballare, ignari di essere al centro di bisbigli e progetti.

Ad un certo punto io e Jackson ci stacchiamo e mentre lui va a parlare con i ragazzi della sua band, io vengo avvicinata da Martina che mi dice: " Diamine Lucia ma hai visto quei due?

Stanno continuando a ballare come se nulla fosse e sono certa che la penserai come me, sul fatto

che sono proprio una bella coppia!".

" Si Martina, lo penso anche io ma se devo essere del tutto sincera mi auguro che Sabrina non perda la testa per Peter!" le dico mordendomi le labbra nervosamente.

Martina mi fissa con la bocca spalancata poi mi chiede: " Scusa è come mai dici questo?".

Io sorrido leggermente poi le rispondo: " Non fraintendermi Marti anche io vorrei vederli insieme ma so anche che in questo momento, Peter è ancora scottato dalla fine del matrimonio con quella e se Sabrina se ne innamorasse, finirebbe col soffrire più del dovuto!".

Lei annuisce comprendendo le mie parole poi, alzando leggermente le spalle dice: " Si, forse hai ragione ma io sono un inguaribile romantica e spero sempre nei lieto fine.

Sono certa che se tra loro è destino che avvenga un unione, accadrà sicuramente!".

La voce di Kellan mi giunge chiara e precisa quando dice: " Io penso che Peter sia sulla buona strada.

Sono già sette mesi che non lo perdo di vista e cioè da quando Robert ci ha detto della separazione e posso affermare con sicurezza, che questa è la prima volta che lo vedo ridere anche con gli occhi.

Prima lo faceva solo con la bocca ma il suo sguardo rimaneva freddo e spento mentre adesso, è del tutto diverso.

Con questo non voglio dire che lui ha scordato Jenny; in fondo sono rimasti insieme quasi sedici anni e questo di certo non è semplice da dimenticare, specialmente se da quell'unione sono nate tre splendide figlie però sono più che sicuro che il nostro amico è molto più tranquillo di prima e non nego, che magari il merito sia anche di Sabrina.

Comunque non fasciamoci la testa prima di essercela rotta; io la penso come Martina e cioè se sono rose fioriranno e credo che sia meglio lasciare tutto in mano al destino!".

Ad un tratto sento le note di Wings on fire e quando mi giro, devo faticare per non fare crollare la mia mascella sul pavimento.

Sul palco insieme agli altri componenti dei 100 Monkeys, c'è il mio Jackson che sta cantando quella meravigliosa canzone, dedicandola agli sposi.

A volte dimentico che anche lui faceva parte della band e vederlo lì sopra, mi fa battere il cuore a mille.

Gli altri tre componenti e cioè: Jerad (Anderson), Ben (Graupner) e Lawrence (Abrams) lo accompagnano in modo egregio ed efficiente e tutti ma proprio tutti, li ascoltiamo rapiti.

Quando la canzone finisce, Jackson si alza in piedi e ci fa un buffo inchino guadagnandosi un grosso applauso e un caldo bacio da me che lo amo ogni giorno di più.

In un angolo del giardino, Robert, Kellan e Taylor ci stanno guardando e lo sposo ride a crepapelle, per qualcosa che ha detto Rob.

Io  e Jackson ci avviciniamo e quando siamo ad un passo da loro, gli chiedo: " Sareste così gentili da dirci che cosa avete così tanto da ridere voi tre?".

Robert sogghignando risponde: " Oh Lucia tu non puoi saperlo ma quando Jackson aveva deciso di mollare la band, aveva detto che non sarebbe più salito sul palco.

Io non ci credevo realmente e quando gli ho esternato i miei dubbi, lui mi ha detto che sarebbe ritornato a cantare solo se avesse preso una bella tranvata per una donna!

Quindi deduco che se lo abbiamo visto là sopra a strimpellare, la tranvata l'ha presa bella forte."

Jackson gli alza il dito medio e quei tre matti riscoppiano a ridere come scemi.

Poco dopo i camerieri entrano portando la torta e gli sposi si recano lì per tagliarla e farsi fare le foto.

Tra gli applausi generali, Erica e Kellan fanno un brindisi con tutti noi poi ad uno ad uno, tutti iniziano a dire delle frasi carine a mò di auguri per gli sposi.

Quando è il turno di Jack, lui sale sul palco e dice: " Poco fa i miei più cari amici mi hanno ricordato

che devo ringraziare tutte le entità superiori se ho al mio fianco la donna che amo e anche se so che oggi è la giornata speciale di Kellan ed Erica, alla quale dedico tutta la felicità di questo mondo, ne approfitto per chiedere una cosa alla mia ragazza!".              

Io lo guardo confusa e lui dopo avermi sorriso dice: " Lucia, tu sei la mia vita e fino ad otto mesi fa non avrei mai immaginato di avere al mio fianco qualcuno che mi avrebbe conquistato in questo modo.

Invece ora tu ci sei ed è per questo che davanti a tutti i nostri più cari amici, io voglio farti una domanda.

Lucia Sangiusti, vorresti farmi l'onore di diventare mia moglie?".

Sento l'aria sparire dai miei polmoni, in particolar modo quando dalla tasca dei pantaloni, tira fuori un cofanetto di una gioielleria e quando lo apre mi mostra il più bel solitario che abbia mai visto.

Sento tutti i nostri amici farci un applauso e allora con un grande sorriso gli dico di si.

Lui felice come non mai si avvicina a me e dopo avermi preso la mano, me la bacia e mi mette al dito quello splendido anello.

Infine mi bacia, mettendo fine a quella giornata ricca di emozioni.

Ritorna all'indice


Capitolo 44
*** Parole di addio, partenze e nuovi trailer ***


Benvenute a tutte! Eccoci arrivate ad un capitolo che considero il giro di boa.

Infatti dopo questo e il prossimo capitolo, inizieranno i problemi che movimenteranno un bel pò la vita del nostro caro attorino.

Ovviamente non posso dirvi nulla di più ma fidatevi sulla parola se vi dico, che ne vedremo delle belle.

Ora vi lascio alla lettura del capitolo, ringraziandovi come sempre e salutandovi con affetto.

Baci Lorian

 

Capitolo 44 - Parole di addio, partenze e nuovi trailer  

 

POV ROBERT

 

E' già passato un mese dalle nozze di Kellan e Erica e i nostri amici sono rientrati dalla luna di miele, più felici che mai.

Io e Lisa abbiamo ripreso a vivere la nostra quotidianità anche se mio malgrado ci vediamo poco,

dato che io sono impegnato con le riprese dell'ultimo Breaking dawn e lei si barcamena tra la cura della casa e la programmazione delle nozze tra Jackson e Lucia.

Dannazione! Quando Jack è venuto da noi per dirci che avevano scelto come data il 25 aprile, per un attimo avrei voluto spaccargli la faccia.

Dico ma che fretta c'era, non potevano aspettare che digerissimo le nozze degli altri due?

So che è assurdo ma per un momento, mi era sembrato che avesse fatto questa scelta per farmi del male, perchè sa bene che a me questo non è proprio concesso ma poi riflettendo ho compreso che quest'ipotesi era del tutto assurda, perchè in questo caso non sarei stato l'unico a soffrire e penso che Lucia non vorrebbe mai e poi mai fare stare male una delle sue migliori amiche.

Qualche giorno dopo le nozze di Kellan, Andrea ha riaccompagnato Sabrina all'aeroporto.

La nostra amica infatti aveva deciso di tornare a Milano per seguire il suo lavoro e davanti alle lacrime di Lisa, l'aveva abbracciata ricordandole che sarebbe ritornata per il matrimonio di Lucia.

Quella mattina, che per altro coincideva con quella della partenza degli sposini, ci eravamo trovati tutti a casa nostra e il clima di tristezza che si respirava nell'aria, mi aveva colpito al cuore.

Quelle più tristi della sua partenza erano senza dubbio il mio amore, Erica e Martina che stavano facendo una fatica boia  per trattenere le lacrime.

Con questo non voglio dire che Lucia se ne fregasse ma sfoggiava un grande sorriso, convincendosi del fatto che presto l'avrebbero rivista per il suo matrimonio.

Jack era serio e pensieroso e fissava alternativamente me e Andrea, nella speranza che qualcuno di noi gli dicesse che cosa fare.

Kellan non era presente, perchè era dovuto andare a registrare alcune scene del film, per evitare di bloccarci dopo, dato la sua partenza imminente.

Se devo essere sincero, in quel momento lo invidiavo da morire, perchè anche io avrei voluto non assistere a quel clima di tristezza.

Andy per cercare di tirare su il morale a tutti, aveva detto: " Ehi ma cosa sono queste facce tristi?

Non credo che a Sabrina faccia piacere partire, sapendo di lasciarvi in questo stato!".

Sabry l'aveva ringraziato con un gran sorriso e ad uno ad uno aveva abbracciato tutti, salutandoli.

Martina aveva ingoiato un groppo alla gola, aveva sorriso e dopo averla abbracciata aveva detto:

" Andrea, una volta tanto ha ragione.

In fondo ci vedremo presto per il matrimonio di Lucia e Jackson e poi chissà più avanti verrai per quello mio e di Andrea o per quello di Lisa e Robert!".

Andrea sogghignando aveva detto: " Mmm, sento odore di cappio al collo o sbaglio?" e tutti noi eravamo scoppiati a ridere.

Poi prima che la tristezza dilagasse nuovamente, aveva preso la mano di Sabrina e l'aveva portata fuori diretto alla macchina.

Lisa si era appoggiata a me trattenendo le lacrime, sotto lo sguardo curioso di Patty.

So che per Lisa, Erica e Lucia, Sabrina è come una madre e che vederla partire le fa stare male.

Il giorno dopo le nozze Jackson era venuto da me a dirmi una cosa che mi aveva lasciato del tutto sorpreso.

 

INIZIO FLASHBACK

 

Me ne sto appoggiato al muro, seduto per terra perso nei miei pensieri, quando Jack si avvicina, chiamandomi a gran voce.

Mi giro e dopo averlo salutato, attendo che mi raggiunga.

Quando lo fa, parliamo un pò del matrimonio e della sua dichiarazione poi all'improvviso, lui dice una frase che mi fa spalancare la bocca.

" Rob non so se lo hai notato ma Peter è stato particolarmente galante con Sabrina, non trovi?".

Io lo fisso del tutto basito chiedendomi dove voglia arrivare e lui, sogghignando mormora: " So che per il nostro amico è ancora troppo presto ma non credi che sarebbe davvero bello, se lui finisse con il mettersi con Sabrina?".

Io mordicchio l'astina degli occhiali poi rispondo: " Beh suppongo di si ma come penseresti di fare

 avvenire questa unione?".                                                                                                                                          Lui sorride poi dice: " Se devo essere sincero, in questo momento non ci ho pensato ma sono certo

che prima o poi mi verrà qualcosa in mente!".

Io scoppio a ridere e mormoro: "Non so che ne pensi tu amico, ma io ti ci vedo nei panni di Cupido con tanto di arco, frecce e pannolino!".

Lui inarca un sopraciglio poi dice: " Sai che sei proprio spiritoso? Anzi no, non fai ridere nessuno.

Dì la verità Robbino, ti stai divertendo un sacco alle mie spalle, non è così?" e quando io annuisco, lui con uno sbuffo risponde: " Si, ridi ridi che tanto l'ultimo qui a ridere sarò io e quando quei due annunceranno il loro fidanzamento, tu dovrai farmi le tue scuse pubbliche!".

La sua aria offesa fa ridere ancora di più e lui si allontana sacramentando.

 

FINE FLASHBACK

 

Anche se quel giorno avevo riso della sua battuta, devo ammettere che sarebbe davvero bello se Peter e Sabrina si mettessero insieme.

Almeno così anche lei verrebbe qui a Los Angeles e la mia piccola e le sue amiche, sarebbero più felici e serene.

Una settimana fa però, c'è stata un'altra cosa che ci ha preoccupato particolarmente e cioè la conferenza stampa che Peter avevano indetto insieme a Jennie, per annunciare pubblicamente la loro separazione.

So quanto questa cosa lo faceva stare male ma devo anche dire che ultimamente lo vedo più sereno e forse Jackson non ha tutti i torti, quando pensa che Sabrina possa essere la cura per il nostro collega.

Tutti noi avevamo seguito la conferenza in televisione ed eravamo rimasti impressionati dal numero di giornalisti accorsi al loro richiamo.

Certo la notizia della separazione di una delle coppie più solide dello star system, era un boccone succulento per tutto il mondo mediatico.

Inevitabilmente mi sono messo a pensare a quello che succederà quando al posto del nostro amico, ci saremo io e Kristen, per annunciare al mondo intero che la nostra storia è un falso.

Peter e Jennie avevano fatto il loro ingresso nella stanza e dopo essersi seduti, avevano atteso che il silenzio scendesse sovrano tra i giornalisti.                                                                                                                                                        Quando l'avevano ottenuto, Peter aveva preso la parola, dicendo: " Vi abbiamo riuniti qui per annunciarvi che io e Jennie abbiamo deciso di concludere la nostra unione sentimentale!".

Jennie a sua volta, con un sorriso aveva aggiunto: " Nonostante io e Peter abbiamo deciso di concludere il nostro matrimonio, entrambi condividiamo lo stesso profondo amore e la stessa devozione per i nostri figli e rimaniamo in buoni rapporti per il bene dei nostri figli.

Chiediamo a voi giornalisti di rispettare la privacy della nostra famiglia."

Quindi finito di parlare, si erano alzati contemporaneamente ed erano usciti dalla stanza, lasciando tutti i giornalisti basiti e pieni di domande, che erano rimaste inespresse.

Le stesse domande che anche noi ci eravamo posti, ormai rassegnati al fatto che non avremmo trovato risposte a questi quesiti.

Oggi invece mi aspetta un altro impegno importante e mi sto preparando per questo.

Infatti sono stato invitato al David Letterman show per parlare del trailer di Cosmopolis, che è appena uscito a livello mondiale.

Lisa mi ha aiutato a scegliere il completo grigio da indossare e quando ho finito, mi ha augurato un bel in bocca al lupo dandomi un bacio meraviglioso, che mi ha fatto venire una voglia pazza di non uscire più di casa e di chiudermi con lei in camera da letto.

Arrivato davanti al garage ho trovato tutti i miei colleghi, schierati lì per farmi gli auguri e mi sono sentito per davvero amato e fortunato.

Stephanie è venuta a prendermi con la sua macchina che ha i vetri oscurati e insieme siamo partiti alla volta dello studio.

Una volta giunto lì, avevo trovato una folla immensa ad accogliermi e avevo sorriso a tutti, firmando autografi, facendo fotografie e stringendo tante mani.

Quando finalmente ero riuscito ad entrare negli studi, avevo atteso mezz'ora prima di essere chiamato e in quel momento inevitabilmente mi ero messo a pensare.

La prima cosa che mi è venuta in mente è che quando ci sarà la prima del film, sarà difficile andarci con Lisa.

La volta scorsa eravamo riusciti a raggirare l'ostacolo presentandola come la cugina di Taylor ma stavolta non credo che sarà possibile, perchè lui non lavora con me nel film e non avrebbe senso che ci fosse lo stesso.

Poi anche se per caso trovassi una scusa per riuscire a farli partecipare entrambi, dovrebbero comunque accomodarsi lontani, perchè accanto a me dovranno sedersi Juliette e Sarah che hanno lavorato con me.

Sapere di non poterla avere accanto, mi sta facendo male da morire e sento che la mia pazienza si sta esaurendo ad un ritmo indiavolato.

Finalmente mi chiamano e non appena entro nello studio, la simpatia travolgente di David, mi fa dimenticare tutti i miei problemi e le mie frustrazioni.

Rido e scherzo e devo dire che mi sento davvero bene.

Ritorna all'indice


Capitolo 45
*** Un matrimonio meraviglioso ***


Ciao ragazze, so che devo cospargermi il capo di cenere e vi faccio le mie più profonde scuse per il ritardo nel pubblicare il capitolo.

So che sono in ritardo di due settimane ma devo ammetterlo sono a corto di idee; ho scritto il capitolo due volte e tutte e due le volte l'ho cancellato.

Alla fine ho scelto di scriverlo così nella speranza che vi possa piacere anche se a volte mi sfiora l'idea di interromperlo in attesa di tempi migliori.

Oggi siamo giunti al capitolo dove vedremo le nozze tra Lucia e Jackson, che per comodità divideremo in due parti.

Preparatevi, perchè dopo questi due capitoli inizieranno i problemi.

Ora vi lascio alla lettura e come sempre vi ringrazio di vero cuore per il vostro affetto.

Baci Lorian

 

Capitolo 45 - Un matrimonio meraviglioso

 

POV LISA

 

Sono sincera se dico che non ho avuto veramente il tempo di accorgermi della partenza di Sabrina, che già era ritornata.

La mia mammina è arrivata a Los Angeles per le nozze di Lucia e Jackson e di questo sono molto felice.

Robert mi ha detto che secondo il futuro sposo, Peter è interessato a Sabrina e mi ha paventato l'ipotesi più che concreta, che se un giorno quei due si mettessero insieme, lei verrebbe a stare con noi in America.

Devo dire la verità: questa cosa sarebbe davvero meravigliosa, perchè avere accanto la persona che mi ha aiutata ad uscire dal baratro della mia solitudine, non può che farmi bene ma vorrei che tra loro le cose fossero davvero chiare.

Sarebbe doloroso per la mia mammina se si illudesse e poi tutto svanisse come neve al sole.

So che l'amore che ha legato Peter a Jennie è stato grande, lungo e ricco di sentimenti e immagino che per lui sia stato devastante comprendere che tutto era finito.

Non credo che un amore così unico e totalizzante possa svanire nel nulla dall'oggi al domani.

Jennie non ha mai voluto dare spiegazioni a nessuno, per motivare la sua decisione e questo di certo non aiuta Peter a dimenticarla.

Se lei l'avesse tradito o si fosse innamorata di un altro, forse sarebbe intervenuto il rancore che a lungo andare avrebbe ucciso ogni sentimento ma così non è stato, anzi.

Il non sapere il reale motivo della fine di un matrimonio, può lasciarti dei rimpianti che comunque non ti permetterebbero di viverti appieno una nuova storia.

So che la mia mammina aveva rinunciato al'amore dopo aver avuto a che fare con Emanuele e

Federico, che erano solo dei buoni a nulla.

Quelle due storie hanno minato la fiducia di Sabrina negli uomini e temo che possa chiudersi a riccio anche con Peter.

Ovviamente non sta né a me né a nessun altro interferire nella loro vita; possiamo solo fare da spettatori e assistere impotenti agli eventi che si succederanno.

In questo momento l'unica cosa a cui devo pensare è finire di prepararmi.

Tra poche ore si svolgeranno le nozze dei nostri amici e io devo ancora finire di truccarmi e come sempre sento la testa andarmi nel pallone.

Dopo mezz'ora finalmente sono pronta e dopo aver preso la pochette, mi fiondo letteralmente al piano di sotto.

Anche questa volta come per le nozze di Kellan ed Erica, io andrò con Taylor mentre Robert mi aspetterà nel luogo dove si terrà la cerimonia.

Non appena arrivo al piano di sotto, sento la voce di Tay dire: " Se non fossi felicemente fidanzato, farei carte false per farti mia pupa, altro che cuginetta!".

Mi giro a guardarlo poi scoppio a ridere ed infine gli rispondo: " Andiamo che facciamo tardi, Casanova!".

Lui sorride della mia battuta e in un lampo ci infiliamo in macchina uscendo dal garage della casa di Kellan.

Dopo circa mezz'ora giungiamo al country club e io vedo subito il mio amore, che mi fissa concentrato mentre se ne sta appoggiato alla macchina.

Io e Taylor lo raggiungiamo e lui guardandomi in viso, mi dice: " Santo cielo amore, sei bellissima e una volta di più mi sento l'uomo più fortunato del pianeta!".

Vorrei abbracciarlo e ma so di non poterlo fare quindi lo ringrazio poi mi allontano, raggiungendo Erica che si trova ferma vicino all'inizio della passatoia, a parlare con Sabrina.

Le osservo ammirandole per l'estrema eleganza e quando sono vicina, mormoro: " Diamine come siete belle, ragazze!".

Entrambe si girano verso di me e io osservo lo stupendo abito che indossa Erica: lungo fino ai piedi, di color prugna, con una sopragonna di voile e due spalline larghe.

Mentre Sabrina indossa un abito monospalla di colore blu scuro, con una sopragonna di voile dello stesso tono.

Chiedo ad Erica di girarsi per poter ammirare la sua splendida pettinatura e devo dire che è veramente bella.

Poco dopo veniamo raggiunte da Ash che indossa un elegantissimo abito rosso semi trasparente e da Kristen che invece ne ha uno nero tutto ricamato e ricoperto di cristalli.

Al nostro gruppo si unisce anche Nikki e tutte insieme entriamo dentro al country club.

Da lontano vediamo un Jackson decisamente sorridente, che ci saluta più felice che mai e io, come al solito immagino al suo posto Robert nel giorno in cui toccherà a noi.

Guardiamo estasiate la lunga passerella bianca che porta fino al luogo dove saranno gli sposi con il giudice di pace poi qualcuno ci avvisa che Lucia è appena arrivata e noi ci affrettiamo a prendere posto.

Pochi secondi dopo Jackson passa accanto a noi e si posiziona davanti all'officiante mentre io mi siedo accanto a Taylor.

Subito il posto alla mia destra viene occupato da Robert che mi fissa con un sorriso.

Quando la musica inizia, tutti ci giriamo e vedo la mia amica in tutto il suo splendore; d'istinto guardo verso lo sposo e lo vedo assorto in contemplazione della sua futura moglie.

Lucia gli fa un gran sorriso poi lenta si avvicina, poggiandosi al braccio di Billy che l'accompagna all'altare facendo le veci di suo padre.

Quando la sposa raggiunge il suo futuro marito, noi tutti ci sediamo e la cerimonia può avere inizio.

Robert senza farsi vedere mi prende la mano stringendola forte e accarezzandomi il palmo con il pollice.

Sento il cuore battermi forte nel petto e l'emozione si fa preda di me, che vorrei abbracciarlo e stringerlo forte e non lasciarlo più.

Il giudice di pace pronuncia la formula chiedendo agli sposi di esprimere la loro volontà di sposarsi e quando loro dicono di si, procede con lo scambio degli anelli.

Quando finalmente pronuncia la fatidica frase: " Vi dichiaro marito e moglie!" i due sposi si baciano e in automatico parte l'applauso di tutti noi.

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 46
*** Un ricevimento tutto scherzi, alcol e lieto fine ***


Ciao ragazze, innanzitutto grazie per la vostra pazienza e per non avermi mandato a quel paese.

Con questo capitolo cerco di tornare in pari con quelli che avevo saltato e spero proprio di non deludervi.

Come ho già detto la scorsa settimana,  con il prossimo capitolo avremo sorprese, momenti gioiosi, di tensione e inizieranno i problemi che faranno tremare i polsi al nostro Robert.

Vi lascio alla lettura ringraziandovi come sempre.

Baci Lorian

 

Capitolo 46 - Un ricevimento tutto scherzi, alcol e lieto fine

 

POV ROBERT

 

Dopo le foto di rito, risaliamo in macchina e torniamo a casa nostra dove, per comodità di tutti ma

sopratutto mia e di Lisa, si terrà la festa.

Il giardino riccamente addobbato in stile Total White è elegantissimo e nell'aria si respira una gioia estrema e gioviale.

Gli antipasti sono coloratissimi e buonissimi e danno una botta di colore non indifferente.

Dopo il pranzo iniziano i balli e subito Peter invita Sabrina a ballare, per la gioia di tutti noi.

Quei due sono davvero belli da vedere e ogni volta che li vedo, mi convinco che facciano proprio una bella coppia.

Ashley attira la mia attenzione e io annuisco, facendole capire che ho compreso il suo messaggio.

Gli accordi presi con gli altri erano che dovendo evitare il lancio del riso fuori dal country club per non attirare l'attenzione dei paparazzi, l'avremmo fatto nel nostro giardino non appena entrambi gli sposi sarebbero arrivati.

Il compito di fare da spia era di Ashley e devo dire che lei lo ha svolto egregiamente.

Io mi volto e lancio il segnale a Lisa, Kellan, Erica, Andrea e Martina e loro come una perfetta catena di montaggio, annuiscono avvisando gli altri.

In pochi istanti siamo tutti pronti ed è una vera pioggia di riso, quella che si riversa su Jackson e Lucia che rimangono basiti e sorpresi.

L'espressione sul viso della sposa, quando al suo arrivo ha visto come avevamo sistemato il luogo del suo rinfresco, è tutta un programma.

Si vede chiaramente che è senza parole e questo non può che farmi piacere.

Lisa si è rivolta ad un wedding planner con i controfiocchi e devo dire che il risultato è veramente da mozzare il fiato.

Quando il pranzo è a metà, Sabry si avvicina a me perchè mi ha definito non so se a torto, l'anima della festa e mi sussurra ad un orecchio che ora Jack dovrebbe sfilare la giarrettiera dalla gamba della sposa.

Io scoppio a ridere solo immaginandomi la scena e trovandomi perfettamente d'accordo, corro a prelevare i miei adorati complici e cioè Kellan e Andrea, svelandogli ciò che mi ha detto Sabrina.

Loro annuiscono sorridendo; Kellan sale sul palco dell'orchestra e dopo aver preso il microfono da il benvenuto a tutti poi dice: " Credo che sia giunto il momento clou della festa e cioè uno dei compiti che spettano allo sposo!".

Jackson lo guarda basito e Kell continua: " Oh non temere fratello, lo sai che i tuoi amici non ti vorrebbero mai del male!".

Ancora una volta lo sposo si mostra scettico e Kell sbuffa, prima di dire: " Vabbé ok te lo concedo, forse a volte io e Rob esageriamo un pò ma in fondo che male c'è?

Comunque sto divagando e credo che prima di portare avanti il tuo compito, tocchi alla sposa mostrarci se è fornita di ciò che ci serve!".

Stavolta l'espressione basita si stampa sul volto di Lucia e io stufo dei giri di parola di Kellan, urlo:

" LUCY FACCI VEDERE SE INDOSSI LA GIARRETTIERA!".

Lucia avvampa come un peperone però poi sostenuta dalle sue amiche, si alza lentamente la gonna ci mostra una giarrettiera bianca che avvolge la sua coscia destra.

Io sogghigno poi guardo il viso di Jackson che ha raggiunto una colorazione amaranto.

Il mio amico si accorge della mia espressione e quasi ringhiando si rivolge alla moglie, dicendo in un finto accento siciliano: " Nascondi le tue grazie, svergognata!".

Tutti scoppiamo a ridere e io raggiungo Kellan sul palco poi dopo avergli preso il microfono dalle mani, dico: " Caro sposo, il tuo compito è quello di togliere la giarrettiera dalla coscia di tua moglie ma il bello è che lo devi fare con i denti!".

Jack mi guarda come se fossi impazzito poi vedendo che tutti gli altri applaudono, ridendo convinti si avvicina a Lucia e dopo averla presa per mano, la fa sedere su una sedia quindi si inginocchia

mentre Boo Boo alza la gonna di Lucia tra i nostri incitamenti.

Lui si fionda sotto i strati di tulle e seta e mentre Lucia urlacchia, ne esce con la giarrettiera tra i denti.

Tutti applaudiamo la sua performance e la sposa, fintamente scandalizzata dice: " Tesoro, guarda che dovevi usare solo i denti non la lingua!".

Kellan scoppia a ridere praticamente ululando poi tutti rimaniamo quasi senza fiato per le risate

quando Lucia per punire Jackson, lo spinge dentro la piscina.

Non c'è che dire, questo matrimonio è veramente uno spasso e tutto mi sarei immaginato tranne il

fatto di divertirmi così.

Poco dopo vedo passare Lisa con in mano il bouquet della sposa e le chiedo dove lo stia portando.

Lei mi sorride e mi dice che lo sta consegnando alla sposa per farglielo lanciare.

Infatti poco dopo Lucia lancia il bouquet e con mia grande gioia, vedo che la mia piccola ad afferrarlo.

So che sono solo superstizioni ma io voglio veramente credere al fatto che la prossima a sposarsi sia la mia Lisa e che ovviamente lo faccia con me.

Durante tutto l'arco della festa lo champagne è stato versato a fiumi e il risultato ora comincia a vedersi.

Siamo tutti allegri e con tanta voglia di divertirci e lasciarci andare.

Verso la fine della festa, viene portata in giardino la torta degli sposi che devo dire è veramente splendida: è composta da tre piani di forme diverse e decorata con rose di zucchero.

Jackson e Lucia brindano con tutti noi che auguriamo a loro un amore splendido.

I camerieri dietro ordine di Kell continuano a versare lo champagne e alla fine della festa i risultati si vedono, dato che siamo tutti ubriachi ma contenti.

Quando il ricevimento finisce, io e Lisa ci ritiriamo a casa e io completamente brillo comincio a baciarla con foga e passione.

Lentamente le sfilo il vestito mentre lei in un barlume di sobrietà, cerca di fermarmi ma io non

voglio saperne e alla fine dopo tante insistenze, riesco a convincerla; infatti lei ricambia i miei baci con una passione crescente e dirompente.

Completamente stravolti ed entrambi nudi finiamo nel letto e lì iniziamo a fare l'amore con un coinvolgimento che raramente abbiamo usato.

Non voglio dire che di solito tra noi non sia bello fare l'amore, anzi ma questa volta è come se stessimo unendo le nostre anime oltre che i nostri corpi.

Nonostante entrambi siamo ubriachi, finiamo con il fare l'amore per tutta la notte e crolliamo completamente distrutti solo quando su Los Angeles sta spuntando l'alba.

Anche se più tardi avremo l'aspetto di due zombie, posso dire francamente di aver passato la più bella notte della mia vita, pari solo a quella in cui lei è stata mia per la prima volta.

Ritorna all'indice


Capitolo 47
*** Shopping con sorpresa ***


Ciao ragazze, oggi ci troviamo davanti ad un capitolo di cambiamenti, che fa da apripista ad una serie di avvenimenti sconvolgenti e per lo più drammatici.

Già dal prossimo cominceranno i dolori, le lacrime e verranno prese decisioni importanti e fondamentali.

Ovviamente di più non posso dire se non, buona lettura.

Ne approfitto per mandare una grande bacio alla dolcissima DarkViolet92 che è l'unica che commenta la mia storia.

So che c'è chi legge senza recensire e mi sta bene anche se, se devo essere sincera, mi piacerebbe un sacco avere qualche recensione in più.

Ora basta con i sproloqui, vi lascio alla lettura augurandovi una lieta settimana.

Baci Lorian.

 

Capitolo 47 - Shopping con sorpresa

 

POV LISA

 

E' passato un mese e mezzo dalle nozze di Jackson e Lucia e oramai siamo giunti ai primi di giugno.

Se penso che è quasi un anno che vivo qui a Los Angeles con Robert, mi stupisco di come il tempo sia volato.

Tante cose sono accadute e di certo tante altre ne succederanno ma l'unica cosa che è importante per me è che finalmente fra tre mesi, le riprese dell'ultimo film della saga finiranno e io e Robert potremo uscire allo scoperto.

Il mese scorso c'è stata la prima di Cosmopolis e questa volta io non sono potuta andare con il mio

compagno, perchè non avevo la scusa di Taylor che potesse accompagnarmici.

L'unica cosa che in un certo senso mi ha rallegrata è che neppure Kristen è andata con lui.

Infatti di comune accordo, hanno deciso di ignorare le pressioni della Summit che volevano Kris al fianco di Robert e lei è rimasta a casa inventandosi un'influenza colossale.

Poco prima dell'inizio della prima, il mio amore mi ha chiamata e mi ha detto che gli mancavo e che avrebbe voluto avermi al suo fianco.

Mi riscuoto dai miei pensieri e decido di prepararmi, nonostante non mi senta poi così bene. Infatti è un paio di giorni che mi sento da schifo ma oggi proprio non posso esimermi dall'uscire, perchè Ashley mi sta aspettando in centro per la nostra sessione di shopping.

Saremmo dovute andare insieme a Erica e Lucia ma la prima è partita con Kell per andare a trovare i suoi suoceri e la seconda rientrerà domani sera, dal viaggio di nozze.

Non appena sono pronta, esco di casa e salgo sull'auto uscendo dal portone ma la mia attenzione viene attirata da un uomo che si sta sbracciando chiamandomi.

L'ho già visto altre volte fermo davanti a casa nostra e so che è un paparazzo.

Sono combattuta sul fatto di fermarmi o no ma poi ho penso che se scappo potrei insospettirlo di

più quindi mi fermo e aspetto che attraversi la strada e mi raggiunga.                                                                   Non appena lo fa, abbasso il vetro del finestrino e gli chiedo di cosa ha bisogno.

Lui mi fissa poi mi domanda: " Mi scusi se l'ho disturbata signorina ma l'ho vista uscire parecchie volte da questa casa e mi chiedevo lei chi fosse e come mai è sempre qui!".

Sento un'ansia improvvisa stringermi il cuore ma cerco di dominare le mie sensazioni!

Gli faccio un sorriso e gli rispondo: " Sono la domestica del signor Pattinson!".

Lui annuisce e dopo essersi scusato con me per l'indiscrezione, si allontana con il passo veloce.

Io rimetto in moto la macchina con il cuore che batte a mille e dopo aver tirato un grosso respiro mi immetto nel traffico Californiano per raggiungere Ashley.

Giunta in centro, parcheggio l'auto e tolgo le chiavi dal quadro, chiudendo gli occhi pensierosa.

L'ansia che mi divorava il cuore si è un pò attenuata e come una stupida, inizio a ridere da sola.

La voce di Ashley mi fa sobbalzare, quando dice: " Ehi perchè non fai ridere anche me?".

Guardo i suoi occhi per un attimo poi scoppio a ridere nuovamente; quando mi calmo le racconto di quello strano incontro e anche lei inizia a ridere di vero cuore.

" Diamine Lisa, certo che sei geniale! Solo a te poteva venire in mente di passarti per la domestica di Robert " mi dice con un sorriso.

Io la ricambio poi le dico: " E' stata la prima cosa che mi è venuta in mente; d'altronde non potevo certo dirgli che sono la sua compagna, no?"

" Già non potevi ma vedrai che presto uscirete allo scoperto e allora ti prenderai tante rivincite, su tutti quelli che in un modo o nell'altro ti hanno umiliato!".

Poi dopo avermi abbracciato, aggiunge: " Ora basta parlare di quel paparazzo! Dobbiamo darci da fare dato che il nostro shopping ci aspetta".

Io annuisco ma appena mi giro per chiudere la macchina, un violento capogiro mi coglie del tutto impreparata.

Mi appoggio al tetto dell'auto, sotto lo sguardo preoccupato di Ashley.

Non appena quella brutta sensazione passa, le faccio un sorriso e le dico: " Sta tranquilla tesoro,

deve essere la botta di adrenalina che mi sta passando!".

Lei annuisce poco convinta e dopo avermi preso sotto braccio, ci avviamo verso i negozi di Rodeo drive.

Dopo tre ore di estenuanti entrate e uscite dai negozi, le buste in mano di Ash si sono moltiplicate come il pane e i pesci mentre io non ho ancora comprato niente.

La strana sensazione che mi accompagna da stamattina non mi ha più lasciato.

All'improvviso, una signora molto elegante mi passa accanto e una zaffata del suo profumo mi penetra nelle narici, provocandomi una nausea pazzesca.

Per la miseria ma che ci si è fatta la doccia con quello schifo?

La testa ricomincia a girarmi e sento le gambe farsi molli, al punto che devo appoggiarmi al muro subito sorretta da Ashley, che continua a fissarmi pensierosa.

Quando mi riprendo le dico: " Credo di avere un pò di fame, sai com'è stamattina non ho fatto colazione e adesso il mio fisico reclama il cibo!".

Lei annuisce e subito dopo attraversiamo la strada, per avviarci verso un bar.

Ci sediamo nei tavolini all'aperto e lei mi dice: " Lisa puoi scusarmi un secondo? Devo andare a prendere una cosa, tu intanto ordina anche per me; un'insalata andrà più che bene!".

Io annuisco e lei si allontana.

Non appena arriva il cameriere, ordino due insalate e una bottiglia di acqua minerale poi aspetto che ritorni la mia amica, cosa che avviene dieci minuti dopo.

Pranziamo parlando delle nozze di Lucia e Jackson e di come io e Robert ci siamo sbronzati da matti.

Ridiamo come sceme, ripensando alla faccia dello sposo quando ha dovuto frugare sotto la gonna di Lucia, per toglierle la giarrettiera e poi parliamo di Peter e di come abbiamo avuto la sensazione che gravitasse attorno a Sabrina.

Finito il pranzo Ashley mi dice: " Lisa tesoro, io credo che i malori che hai avuto questa mattina non siano da sottovalutare e mi è venuto un dubbio che vorrei fugare al più presto!".

" Di che dubbio parli?" le chiedo confusa e lei, dopo aver frugato nella sua borsa, mi porge un sacchetto bianco di carta che riporta la scritta della farmacia.

Io lo prendo e quando lo apro, per poco non mi prende un colpo.

" Stai scherzando vero? " le dico scioccata ridandole la busta che si trova tra le mie mani.

Lei scuote la testa e dice: " No tesoro, non sto scherzando affatto!".

Io la fisso con la bocca spalancata, scuotendo allo stesso tempo la testa incredula per quello che le

mie orecchie hanno sentito e i miei occhi hanno visto.

" Forza Lisa devi farti coraggio e toglierti questo dubbio una volta per tutte!" mi dice Ashley, ridandomi la busta che contiene il test di gravidanza.

Con la mano tremante l'afferro; titubante mi dirigo verso il bagno del bar e dopo essere entrata, tiro fuori la scatola blu dalla busta, fissandola come se fosse una mia nemica.

Estraggo il bastoncino che c'è all'interno e lo tengo tra le mani tremando come una foglia.

Non so davvero cosa aspettarmi né cosa voglio vedere apparire su questo dannato aggeggio; le istruzioni dicono che se in entrambe le caselle appariranno due linee viola, vuol dire che sono incinta mentre se rimangono bianche non lo sono.

Certo che è buffo e mi viene da ridere se penso che il viola è il colore che odio e ora non so come reagirei se lo vedessi comparire davanti ai miei occhi.

La cosa che più mi agita è non sapere come reagirebbe Robert se dovessi essere incinta e il terrore di una sua reazione negativa, mi fa tremare dentro.

So che se lui non gioirebbe con me della notizia, il mio cuore scoppierebbe in mille piccoli pezzi.

L'unica certezza che ho, è che se i quadratini diventassero viola io non rinuncerei mai e poi mai a mio figlio, neppure se a chiedermelo fosse l'uomo che amo di più sulla faccia della terra.

Con le dita tremanti sollevo il bastoncino e lo porto all'altezza dei miei occhi e...

Viola! Santo cielo ci sono entrambe le linee viola e sento il cuore fermarsi per un secondo nel petto per poi riprendere a battere veloce e sicuro.

Sono incinta e mi sento al settimo cielo; tutte le preoccupazioni che mi affliggevano un secondo fa si sono volatilizzate come neve al sole.

Se nella peggiore delle ipotesi Robert non dovesse volere questo bambino, io me ne occuperò da sola.

So già che sarà difficile ma per la miseria mi sono mantenuta per sei anni e potrò vivere con mio figlio senza farmi nessun problema.

Ovviamente la prima cosa che farei, sarebbe quella di andare via da Los Angeles! Non potrei mai rimanere nella stessa città dell'uomo che rifiuterebbe me e suo figlio.

Voglio convincermi che questo non accadrà, perchè Robert non è quel tipo di persona; lui è dolce e tenero e mi ama tanto.

Di questo sono più che certa quindi non voglio farmi prendere dal panico.

" Lisa tutto bene?" la voce di Ashley mi riporta alla realtà e sospirando rumorosamente mi dirigo fuori dal bagno.                                                                                                                                                                

Non appena apro la porta mi ritrovo il viso preoccupato della mia amica che mi scruta ansioso e quando io le sorrido allegra, lei risucchia l'aria nei polmoni poi mi abbraccia felice urlacchiando

insieme a me.

Quando ci stacchiamo e riusciamo a recuperare una certa calma, le dico: " Ash te ne prego non dirlo a nessuno, perchè voglio essere io a dirlo a Rob!".

Lei annuendo mi risponde: " E' ovvio che devi essere tu a farlo Lisa ma dimmi che lo farai stasera! Te lo chiedo, perchè non so per davvero per quanto tempo riuscirò a tenere il segreto!".

Io scoppio a ridere poi le rispondo: " Sta tranquilla Ash!

Glielo dirò subito non appena rientrerò a casa quindi se vuoi scusarmi io andrei, perchè credo che ci sia una persona al quale devo annunciare la lieta novella!".

Ashley annuisce decisa poi mi abbraccia augurandomi buona fortuna e poi ci separiamo ognuna diretta alla propria auto.

Non appena salgo sull'autovettura mi guardo nello specchio retrovisore e vedo che le lacrime mi stanno bagnando il viso ma non me ne preoccupo, perchè so per certo che quelle gocce sono dovute alla grande felicità.

Sospiro profondamente poi metto in moto la macchina e mi dirigo verso casa; giunta lì parcheggio la macchina nel garage e salgo i gradini due a due: devo dirglielo non appena entro in casa, perchè so già che se attendo troppo, finirò con il perdere il coraggio.

Quindi forza Lisa, respira a fondo e buttati.

Ritorna all'indice


Capitolo 48
*** Grossi guai in paradiso ***


Ciao ragazze oggi vedremo la reazione che avrà Robert all'eclatante notizia che diventerà padre.

Come reagirà il protagonista della nostra storia? Sarà felice o sarà scioccato?

Ovviamente tutti speriamo che la prenda bene e che stia al fianco della sua donna, dandole forza e amore.

Inoltre oggi ci troveremo ad affrontare una situazione alquanto spinosa ma come sapete già non posso dirvi di più.

Vi lascio alla lettura del capitolo ringraziandovi come sempre del vostro affetto.

Ciao Lorian

 

Capitolo 48 - Grossi guai in paradiso

 

POV LISA

 

Apro la porta e mi dirigo verso il soggiorno e in quel momento vedo Robert, uscire dalla cucina con due lattine di birra nelle mani.

Lui mi vede e mi fa un sorriso enorme e io mi fiondo tra le sue braccia ricoprendo il suo volto di baci.

" Ehi, ehi tesoro che ho fatto? A che devo questo trattamento speciale?" mi chiede con un sorriso compiaciuto e io guardandolo negli occhi gli dico: " Te lo meriti, perchè oggi mi hai reso la donna più felice del mondo!".

 " E di grazia come avrei fatto, esattamente?" mi domanda con lo sguardo perplesso e io ingoiando il groppo che mi si è fermato in gola, gli tolgo la lattina di birra e la poso sul tavolo poi gli afferro la mano destra e gliela faccio appoggiare delicatamente sulla mia pancia, non distogliendo il mio sguardo dal suo mentre un sorriso splendido mi si stampa sulla bocca.

Vedo i suoi occhi spalancarsi a dismisura per poi spostarsi sulla sua mano che è ancora appoggiata sul mio ventre e pochi secondi dopo mi sento sollevare in aria.

Rob ride felice come un bambino mentre mi solleva con le sue forti braccia e mi fa girare intorno.

" Sei sicura? Dimmi di si, dimmi che è vero! Dimmi che aspettiamo veramente un bambino!" mi domanda con la voce mista tra l'ansioso e l'euforico e io annuisco, rispondendogli: " Si Rob, sono sicura! Ho fatto il test poche ore fa ed è sicuro, tra meno di nove mesi io e te avremo un figlio!".

Robert torna ad abbracciarmi e io mi sento veramente felice e completa per la prima volta in tutta la mia vita.

Due voci che conosco mi distolgono dal paradiso dove avevo preso fissa dimora, quando ci dicono all'unisono: " Auguri!".

Io mi sciolgo dall'abbraccio di Robert e mi giro e per la prima volta da quando sono entrata in casa,  mi accorgo che sul divano ci sono seduti Tay e Kris che ci stanno guardando felici ed emozionati.

All'improvviso riesco a collegare la presenza delle due birre nelle mani del mio tesoro e arrossisco d'imbarazzo.

Robert vedendo il colorito del mio volto scoppia a ridere e Tay e Kris si alzano dal divano venendo ad abbracciarci stretti poi dopo che ci hanno sommersi di complimenti Kris dice: " Ora noi leviamo le tende perchè voi futuri genitori possiate festeggiare in santa pace e state tranquilli il vostro segreto con noi è al sicuro.

In fondo spetta a voi annunciarlo a tutti, quindi dormite pure sonni sereni!".

Noi la ringraziamo e pochi minuti dopo, io e Robert siamo da soli fermi a guardarci negli occhi.

" Santo cielo amore mio mi hai reso l'uomo più felice della Terra con questa

notizia e non vedo l'ora che nostro figlio venga al mondo per mostrarlo orgoglioso al mondo intero!" mi dice Robert euforico e con gli occhi umidi di commozione.

Io mi rattristo all'istante, rispondendo: " Certo sarebbe bello ma sai bene che non lo potrai fare!".

Robert mi fissa come se non capisse poi intuendo a che cosa mi riferisco, la sua espressione si adombra prima di dire: " Amore so che hai ragione ma prima o poi tutti sapranno di nostro figlio e vedranno quanto è bello!".

Io abbasso lo sguardo poi gli chiedo: " E nel frattempo che ne sarà di me e del nostro bambino?".

" Lisa per favore" mi dice Robert, con un tono alquanto scocciato " non capisco perchè adesso devi chiedermi questa cosa!".

" Perchè? Perchè? Mi stai chiedendo perchè?" gli rispondo io con le lacrime agli occhi " come puoi farlo Robert? Non mi sembra di aver chiesto qualcosa di così assurdo.

Voglio solo sapere che ne sarà di me e nostro figlio! Puoi rispondere o per te è troppo difficile?".

Rob mi fissa poi sbuffa e dice: " Non credo sia il caso di parlare di questo argomento!".

" IO INVECE CREDO CHE SIA PROPRIO ARRIVATO IL MOMENTO, TESORO E NON HO INTENZIONE DI ASPETTARNE UN ALTRO!" gli dico arrabbiata stringendo i pugni.

Poi girando leggermente di lato la testa per non incrociare il suo sguardo, riprendo a dire: " ORA BASTA ROB, COSA PRETENDI ANCORA DA ME? IO NON CE L'HA FACCIO PIÙ!".

Robert mi afferra per le spalle e delicatamente porta i miei occhi verso i suoi e mi blocco vedendo il dolore che vi alberga dentro.

Poi con la voce rotta dall'emozione, mi dice: " Io non pretendo niente da te, Lisa.

Si pretende con la forza e si desidera con il cuore e io desidero con tutto il mio cuore che tu mi ascolti, ti prego.

So che ho sbagliato, che tutta questa situazione è sbagliata ma sapevi già che le cose stavano così.

Capisco che le riviste che riportano le foto e i gossip di me e Kristen fanno schifo ma è il mio lavoro e io non so come altro giustificarmi.

So che dette così queste cose non hanno alcun senso ma è la mia realtà e io ci sono dentro con tutte le scarpe.

Le cose non sono cambiate da un mese a questa parte, quindi ora cosa c'è di diverso?".

" COSA C'È DI DIVERSO?" gli sibilo io furibonda " MA DAVVERO ME LO STAI CHIEDENDO?" poi cercando di calmarmi, abbasso il tono di voce e aggiungo: " Mi sembra quasi assurdo parlarne con te ma forse occorre che ti spieghi fino in fondo come mi sento, in modo da farti capire una volta per tutte la portata della situazione.

Stamattina io sono uscita per andare in centro, dove mi stava aspettando Ashley e non appena sono arrivata sul marciapiede davanti a casa nostra, un paparazzo mi ha chiamata.

Ero combattuta sul fatto di fermarmi oppure no ma poi ho pensato che se fossi scappata avrei insospettito quell'uomo.

Così mi sono fermata ad aspettarlo mentre attraversava la strada e quando è stato ad un passo da me mi ha chiesto chi fossi e perchè uscissi tutti i giorni da casa tua.

Mi è crollato il mondo addosso; l'ultima cosa che volevo era di dare modo a quelle bestie di poter avere un appiglio per malignare su di te, quindi ho deciso in quel momento di dirgli che ero la tua domestica.

E' stato umiliante ma almeno ne sono uscita a testa alta e mi sono potuta allontanare con la morte nel cuore.

Lì in centro, mentre la voglia di piangere era tanta, mi sono sentita male e Ashley mi ha convinto a comprare il test di gravidanza.

Quando ho visto il risultato, il mio cuore è scoppiato dalla gioia e dopo aver salutato Ashley, sono corsa qui da te per fartelo sapere.

Ed è in nome di quella gioia che ti ho posto quella domanda! E' grazie a nostro figlio se ho trovato il coraggio di farlo!".

" Cosa c'entra nostro figlio?" mi chiede Robert stringendo i pugni e io m'infiammo di nuovo.

" Come cosa c'entra, Robert? Ma ti senti quando parli? Guarda la nostra situazione amore, prova a prendere in considerazione tutto.

Io vivo qui con te e ti giuro che ne sono felice.

Sono felice di essere la tua donna, ne sono fiera ed orgogliosa ma ti prego osserva la situazione, fallo attraverso i miei occhi per una volta nella tua vita; affacciati, sposta le tende e dimmi quello che vedi.

Guarda tutti quei paparazzi che sembrano aver preso la fissa dimora davanti a casa nostra; cosa credi che dovrò dire a quegli avvoltoi quando vedranno la mia pancia crescere, mese dopo mese.

Che scusa dovrò rifilare? Quante bugie dovrò dire per non far sapere a loro e al mondo intero che

qui dentro il mio ventre, sta crescendo il figlio di Robert Pattinson che viene creduto dal mondo intero come il fidanzato fedele di Kristen Stewart?

Dammi una risposta, dammi un appiglio, dammi una soluzione e io ti prometto che la seguirò ad occhi chiusi ma dammela, però!

Io ho accettato di essere un fantasma per l'opinione pubblica ma ora mi sembra corretto chiederti se anche per mio figlio varrà la stessa regola.

Mi sembra giusto chiederti se anche lui sarà un ectoplasma, per il mondo intero.

Robert è un bambino santo Dio, è tuo figlio! Io non ce l'ha faccio ad affrontare tutto questo schifo anche per lui!".

Robert crolla seduto sul divano sconfitto, con le spalle curve come se il peso di tutto il mondo fosse stato posato su di lui e con voce greve, mormora: " Hai ragione, come sempre e io sono proprio uno stupido.

Ti ho lasciata sola ad affrontare tutto questo, convinto che non ne saresti stata coinvolta ma ora vedo che non è stato così e credo che ci sia un'unica cosa da fare.

Oggi stesso chiederò a Stephanie di cercarti un'altra casa, un posto che non conosce nessuno e nel quale potrai stare tranquilla.

Verrò a trovarti ogni volta che mi sarà possibile, facendo in modo che i giornalisti non mi vedano, ok?".

No, non è possibile! Ditemi che quello che ha detto, non è vero! Se mi avesse accoltellato avrebbe fatto meno male.

Robert incurante del mio dolore, continua a parlare: " Nessuno saprà, vedrà o sarà al corrente di nulla.

Potrai vivere serenamente la tua gravidanza e io cercherò di essere al tuo fianco ogni volta che mi sarà possibile.

Vivremo questi mesi in pace, sereni, nascosti da tutto e vedrai che presto il termine di questa buffonata arriverà e noi potremo uscire allo scoperto!".

Santo cielo che schifo! Mi sta trattando come se fossi la sua amante clandestina, qualcosa da nascondere e da celare al mondo intero!

Che devo fare? Come posso reagire? Non ho nessun'arma né una possibilità! Se solo non lo amassi così tanto quanto lo amo, lo lascerei ma è la mia vita e anche se adesso mi sento violata nell'animo devo resistere perchè prima o poi tutto si sistemerà.

Forte della mia decisione porto lo sguardo verso Robert e serrando i pugni gli dico: " D'accordo

Robert! Credo che la soluzione che mi hai proposto sia l'unica; occupatene tu, io adesso ho bisogno di dormire.

Sono stanca e nel mio stato devo riposare il più possibile!" e senza attendere una sua risposta mi ritiro in camera nostra.

Lì non appena appoggio la testa sul cuscino, do sfogo a tutto il mio dolore piangendo a calde lacrime, perchè proprio non trovo una via d'uscita.

Circa un'ora dopo, sento Robert entrare in camera e fingo di dormire: non ce la faccio proprio ad affrontarlo ancora e fortunatamente lui non insiste.

Ritorna all'indice


Capitolo 49
*** Una dolorosa decisione ***


Ciao ragazze oggi vedremo che cosa succederà tra i nostri due beniamini.

Sapremo se Lisa accetterà di vivere come un amante clandestina o se il suo orgoglio la porterà a delle scelte difficili.

Ovviamente non posso dirvi di più se non augurarvi una buona lettura.

Baci Lorian

 

Capitolo 49 - Una dolorosa decisione

 

POV LISA

 

L'indomani non appena mi sveglio, vengo colta da un feroce senso di nausea e devo correre in bagno dove gentilmente, deposito tutto quello che ho mangiato il giorno prima.

Mi guardo allo specchio e mi faccio paura da sola: le occhiaie che contornano i miei occhi sono a dir poco terribili e il colorito pallido del mio viso, mi fa sembrare emaciata e debole.

Mi detesto quando sono così, quando mi sento in trappola, senza nessuno sbocco.

Mi era già successo con Valerio quando lo avevo trovato a sollazzarsi con Stella, tra le lenzuola del suo letto.

M'infilo sotto la doccia e mi lavo con cura sfregando, con maggior attenzione il mio viso nella speranza di ridargli un pò di colore.

Quando ho finito esco dalla doccia e mi avvolgo nell'accappatoio dirigendomi, senza guardarmi allo specchio, nella camera da letto.

Giunta lì vedo che sul cuscino di Robert c'è posata una rosa rossa con sotto un biglietto.

Ingoiando il magone che è preda di me dalla sera precedente, mi avvicino e prendo il biglietto per leggerlo:

Amore mio, devo scappare perchè il lavoro mi chiama.

Sei bellissima mentre dormi;

sembri un angelo e io mi sento così fortunato

ad averti al mio fianco.

Prima di uscire ho accarezzato il tuo ventre salutando mio figlio.

L'ho fatto delicatamente perchè non volevo svegliarti.

Mi mancano già i tuoi occhi e il tuo splendido sorriso.

Purtroppo devo andare ma conterò le ore che

mi separano da te.

Ti amo da morire; tuo per sempre Robert

 

P.S. Oggi incaricherò Stephanie di trovare al più presto una casa per te.

 

Le lacrime offuscano i miei occhi ma so che devo farmi forza quindi mi vesto e decido di chiamare

Meredith, la mia ginecologa.

Voglio farmi fare un ecografia, perchè voglio essere certa che tutto vada bene.

Nonostante io ami alla follia Robert, ora come ora l'essere più importante della mia vita è mio figlio e almeno per quanto lo riguarda, voglio dormire tra due guanciali.

Dopo che Meredith mi ha dato l'appuntamento, scendo in cucina per fare la colazione poi vado in garage e salgo sulla macchina.

Non appena sono sulla strada vedere tutti quei paparazzi mi fa tornare alla mente la discussione avuta con Robert e sento le lacrime pungermi gli occhi ma decido di ricacciarle indietro.

Tra poco vedrò mio figlio e voglio farlo con l'animo sereno.

Arrivata sotto lo studio medico, parcheggio la macchina e salgo al primo piano.

Dopo aver suonato al campanello mi apre la porta Beth la sorella di Meredith, che le fa da segretaria e con un sorriso m'invita ad entrare.

Dopo dieci minuti di attesa, Beth mi dice che mi posso accomodare e io in preda all'ansia e al nervoso lo faccio.

Come vorrei che Robert fosse qui con me adesso ma so che non è possibile, lui non c'è e non ci sarà mai per me, quindi che mi piaccia o no devo accettare la cosa come viene.

Meredith mi accoglie con un sorriso e io le dico: " Ciao Meredith sono qui perchè vorrei fare un ecografia.

Ieri ho fatto un test di gravidanza ed è risultato positivo ma vorrei avere la certezza, anche se io sento già la presenza di mio figlio dentro di me!".

Meredith mi sorride, con dolcezza e mi risponde: " Certo Lisa accomodati pure sul lettino che ti raggiungo subito!".

Mentre mi siedo, sollevando la maglia fino all'altezza del seno, mi fermo ad osservare la donna della quale ho avuto la fortuna di diventare amica.

Mi viene da sorridere ancora adesso se ripenso al modo in cui ci siamo incontrate.

Eravamo entrambe all'edicola e nel medesimo istante avevamo preso la stessa rivista, che per altro era l'ultima.

In realtà io la volevo solo per leggere l'ultimo articolo che vedeva immortalati Rob e Kris, con tanto di didascalia che recitava: I Robsten amore a gonfie vele!

Che titolo stupido, scelto solo perchè Robert e Kristen erano fermi davanti ad un negozio di nautica.

A volte mi domando se questi giornalisti hanno veramente studiato per diventare tali o se prima facevano i pescivendoli, con tutto il rispetto per quella categoria di lavoratori.

Meredith si era accorta del fatto che la rivista fosse l'ultima e gentilmente me l'aveva ceduta ma io non avevo voluto sentire ragioni.

D'altronde se volevo, Robert me ne avrebbe portate 100 copie ma lei questo non poteva saperlo.

Meredith, diplomaticamente mi invitò a bere un caffè da Starbucks per poter visionare insieme la rivista.

Anche a lei ovviamente, interessavano le foto del mio amore e si lasciò andare a diversi simpatici apprezzamenti che stranamente non mi diedero alcun fastidio, al contrario mi fecero ridere di cuore.

Lei trovava Robert un figo spaziale con un che di misterioso, con due occhi magnetici e un sorriso da sturbo.

Ancora mi viene da sghignazzare ripensando a quando la invitai a casa nostra e si trovò Robert che passava, davanti a lei tranquillo.

Fortunatamente si trovava vicino al divano perchè altrimenti credo che sarebbe caduta, lunga e distesa sul pavimento. 

Pensavo che si arrabbiasse con me per non averle detto la verità ma lei sorprendendomi, quando si riprese cominciò a sghignazzare impunita.

In quel momento ebbi la certezza che la nostra sarebbe diventata una meravigliosa amicizia.

Non c'era alcuna invidia nel suo sguardo, mentre osservava Rob che teneramente mi abbracciava né aveva fatto una piega quando le avevamo spiegato perchè Kristen risultasse la fidanzata ufficiale del mio uomo.

Aveva compreso il mio stato d'animo anche se aveva alzato un sopracciglio, segno che era scettica sul fatto che io prima o poi non scoppiassi.

A quella visita ne seguirono altre e spesso capitava che Meredith si trovasse a pranzo con me, Lucia, Erica e tutto il cast di Twilight.

I miei amici e le mie amiche furono conquistate dall'esuberanza e dalla simpatia di Meredith e ben presto anche Ashley, Nikki, Elizabeth, Lucia ed Erica divennero sue amiche e pazienti.

Oltre alla simpatia, Meredith aveva dalla sua il fatto di essere molto bella: alta come me, magra, con un sorriso dolcissimo, dei grandi occhi castani e dei riccissimi capelli scuri.

" Eccoci Lisa sei pronta?" la voce della mia amica mi riporta al presente e io annuendo mi distendo sul lettino.

Lei prende il sensore tra le mani e dopo avermi messo del gel freddissimo sul ventre, sorridendomi mi dice: " Forza vediamo se tra qualche mese ci sarà un baby Pattinson a scorazzare per casa!".

Non appena Meredith appoggia il sensore sulla mia pancia un immagine alquanto distorta appare sul video e lei comincia a descrivermene le parti, anche se io con tutta la buona volontà, proprio non ci capisco niente.

Comprendendo la mia perplessità, Meredith allunga un braccio e schiaccia un piccolo pulsante e subito il battito velocissimo del cuore di mio figlio rimbomba in tutta la stanza.

Le lacrime cominciano a scendermi veloci sulle guance ma non le tolgo perchè ne vado fiera, visto che sono lì perchè sono felice.

Quando finiamo la visita mi rivesto e dopo essermi accomodata in una sedia vicino alla scrivania Meredith, mi dice: " Allora Lisa, direi che è tutto a posto! Il feto è della misura giusta e in questo momento sei all'inizio della 7° settimana e il tuo bambino pesa 3 g. ed è lungo 2 - 3 cm circa e devo dire che deve essere davvero forte, dato che solitamente il battito del cuore non si sente in questo periodo.

Comunque è tutto perfetto e credo che l'unica cosa che ti posso dire è auguri mammina!".

Meredith si alza dalla sedia e facendo il giro della scrivania, mi viene ad abbracciare stretta e io nel suo abbraccio mi sciolgo in lacrime, sentendo ancora di più la mancanza di Robert al mio fianco. 

Dopo le ultime raccomandazioni, saluto Meredith con la promessa di rivederci al più presto a pranzo e il mese successivo al controllo.

Salita in macchina inspiro profondamente, mi guardo nello specchietto retrovisore e vedo i miei

occhi splendere felici se pur arrossati dalle lacrime.

Metto in moto la macchina e mi dirigo verso casa immaginando il momento in cui stringerò, tra le mie braccia il mio adorabile bambino.

Non mi importa se sarà maschio o femmina, l'unica cosa fondamentale è che sia sano.

Giunta a casa vedo il giornalista che mi aveva fermato la mattina precedente, sbracciarsi per farmi fermare e sospirando rumorosamente rallento la macchina.

Il tizio mi raggiunge e ansimando mi dice: " Signorina, buongiorno! Mi scusi se la disturbo ma vorrei proporle un accordo che secondo me lei troverà molto vantaggioso!".

Vedendo la mia reazione alquanto perplessa, lui continua a parlare: " L'ho fermata per proporle un affare che sono sicuro lei non perderà tempo ad accettare.

Volevo proporle di rivelarmi ovviamente dietro lauto compenso, dei segreti succulenti del suo datore di lavoro, che ne dice?".

Se non trovassi questa offerta del tutto schifosa, gli scoppierei a ridere in faccia: no dico ma non so se avete compreso; io dovrei fare la spia su Robert.

E' pazzesco ed inconcepibile e un fiotto di nausea mi sale in gola e prima di vomitare sulle scarpe di quel mollusco gli dico: " Ci penserò!" per poi vederlo annuire soddisfatto di se stesso.

Riparto con la macchina ed entro in garage, spengo il motore e salgo in casa.

Quando chiudo la porta alle spalle, crollo in ginocchio cominciando a piangere disperata e senza forze, pensando alla vita che aspetta il mio bambino, sempre sotto i riflettori, sempre rincorso dai paparazzi e la voglia di vomitare mi riassale prepotente.

Basta non ne posso davvero più e in preda al nervoso mi fiondo in camera e prendo dal ripostiglio una valigia dove caccio gran parte della mia roba.

Una volta pronto il mio bagaglio, mi siedo alla scrivania e scrivo una lettera per Rob poggiandola vicino al vaso del salotto.

Poi scendo nuovamente in garage portandomi dietro la valigia e posizionandola nel bagagliaio poi risalgo in casa per prendere i soldi e il passaporto.

Voglio tornarmene a casa mia a Milano, da Sabrina; non posso e non voglio restare un secondo di più a Los Angeles.

Devo andarmene per buona pace del mio sistema nervoso.

Mentre vedo l'abitazione di Robert, scomparire alle mie spalle le lacrime ricominciano a sgorgarmi dagli occhi e anche volendo non riesco a fermarle.

Dopo circa mezz'ora arrivo all'aeroporto e dopo aver parcheggiato la macchina nell'area di sosta per i passeggeri in partenza, mi dirigo verso l'ufficio informazioni.

Lì una ragazza molto carina, m'informa che il primo aereo per l'Italia partirà dopo un'ora circa.

Perfetto ho giusto il tempo di fare il check-in e di prendermi un caffè.

Dopo aver consegnato la valigia mi dirigo al bar e lì dopo aver ingerito un corroborante caffè mi fermo a pensare: a Robert, a Erica e Lucia e a tutti i miei amici che sicuramente soffriranno da morire quando sapranno della mia partenza ma pur dispiacendomene, mi rendo conto di non aver altra scelta.

Poco dopo una voce all'altoparlante, annuncia che sta per avere inizio l'imbarco dei passeggeri per il volo verso l'Italia e scacciando l'ultima lacrima, mi avvio verso il mio nuovo futuro.

Un futuro che non contempla la presenza di Robert nella mia vita.

Ora che l'aereo è decollato e io sono qui seduta al mio posto, con il viso rivolto verso il finestrino

posso finalmente permettermi di piangere.

Sento il peso reale della mia decisione cadermi di botto sulle spalle.

Se le ragazzine dell'intero pianeta, quelle con gli ormoni in subbuglio sapessero che io ho appena lasciato Robert Pattinson mi rincorrerebbero per rinchiudermi in manicomio.

Io una ragazza qualsiasi, che s'innamora ricambiata del divo più sexy del momento ma che non esita a lasciarlo, quando si trova in un vicolo cieco senza via di sbocchi.

Certo detto così, fa accapponare la pelle ma la realtà è ben peggiore: nonostante la nostra sia una storia decisa dal destino, si è infranta contro i complicati ingranaggi della pubblicità mediatica.

Ero pronta ad accettare di essere l'evanescente compagna del vampiro più ricercato e amato di tutti i continenti ma quando a questa condanna, si è aggiunto mio figlio non ho retto più.

Un bambino è una creatura pulita, che nasce senza colpe e che non deve pagare quelle che i suoi genitori hanno commesso e continuano a commettere.

Per amore di mio figlio ho preso una decisione che sono sicura, avrà delle ripercussioni su tutti.

Guardo distratta l'orologio e vedo che sono le ventuno e un brivido involontario mi scende lungo la spina dorsale: a quest'ora Robert avrà già scoperto la mia fuga e avrà letto la mia lettera.

Povero amore mio, so che starà soffrendo le pene dell'inferno ma non posso farci nulla se non pregare che tutto questo, prima o poi abbia fine.

Mi asciugo una lacrima, che impertinente mi è scesa lungo la guancia e piano, piano il sonno mi fa preda di se, facendomi crollare in un limbo confuso e pieno di immagini tristi.

Vedo Robert piangere disperato, Lucia e Erica cercarmi dappertutto con Emmett e Jackson, Kristen e Tay fare appelli in tv e alla radio e i titoli dei giornali che mi danno addosso dicendo le peggiori cose di me.

Poi le immagini cambiano e mi sento stringere il cuore in una morsa quando vedo il mio amore tra le braccia di un'altra, ridere felice e tutti i miei amici rivolgermi frasi di odio e rancore.

Infine sprofondando sempre più giù vedo un tetro cimitero, io che mi trovo davanti ad una lapide e fissandola mi accorgo che è quella di Robert.

Sotto la data della sua morte vedo la scritta: " Morto di dolore per aver perso il suo amore e suo figlio!".

Un urlo silenzioso esce dalla mia gola e mi risveglio di soprassalto sudata ed ansante trovandomi davanti l'hostess che mi guarda con un sorriso, mentre mi avvisa che siamo atterrati a Malpensa 2000.

Passandomi una mano sul viso stanco, la ringrazio e barcollando mi alzo dalla poltrona, ancora scossa dal mio incubo.

Un ronzio fastidioso mi penetra nelle orecchie e ci rimane mentre attendo la mia valigia, vicino al nastro trasportatore.

Sono confusa e agitata e sento l'aria sparirmi dai polmoni; lo so, lo sento sto per avere un attacco di panico e mentre le ginocchia mi si piegano, l'hostess di prima mi si avvicina spaventata e prima di perdere i sensi, le dico di avvisare Sabrina De Rossi poi tutto si fa buio.

Quando riapro i miei occhi, vedo davanti a me il volto spaventato della mia mammina e lottando contro una nausea allucinante, mi alzo a sedere e le butto le braccia al collo.

" Piccola, mio Dio che spavento mi hai fatto prendere! Ma che è successo?" mi chiede lei con la

 voce angosciata e l'unica cosa che riesco a fare e scuotere la testa, per farle capire che non me la sento di parlare.

" Te la senti di alzarti?" mi chiede ancora lei e io annuisco, con le lacrime agli occhi.

Sabry aiutata da uno steward, mi fa alzare e mi fanno sedere su una sedia a rotelle poi mi portano fuori dall'aeroporto, diretti verso la macchina della mia amica.

Durante il tragitto non riesco ad aprire la bocca continuando a piangere, mentre fisso il paesaggio scorrere veloce fuori dal finestrino.

Non appena arriviamo Sabrina mi aiuta a scendere dalla macchina e sempre in silenzio saliamo in casa.

Ritorna all'indice


Capitolo 50
*** Messo di fronte al fatto compiuto ***


Ciao ragazze come avete visto la settimana scorsa, Lisa ha preso una decisione abbastanza drastica che l'ha portata ad abbandonare Los Angeles per tornare in a Milano.

Mi sarebbe piaciuto sapere cosa ne avreste pensato voi ma mio malgrado non ho ricevuto recensioni.

Vabbè non ha importanza! Io vi dico cosa ne penso personalmente; secondo me ha fatto bene anche perchè in questo momento, per lei la persona più importante è la creatura che porta in grembo.

Ora sarà tutto nelle mani di Robert.

Secondo voi come reagirà il nostro beniamino? Andrà a cercarla o si piegherà ancora una volta alle regole dello star system?

Bene vi lascio alla lettura per scoprirlo e come sempre vi ringrazio, perchè anche se non recensite so che leggete quindi va bene anche così.

Ciao Lorian.

 

Capitolo 50 - Messo di fronte al fatto compiuto

 

POV LISA

 

Arrivati nel soggiorno lei mi fa sedere poi, dopo avermi portato un bicchiere d'acqua, mi dice: " Tu ora mi dici che cavolo è successo e che cosa ci fai qui, chiaro?".

Tirando un grosso respiro le dico: " Sabrina, io sono incinta!".

Vedo i suoi occhi allargarsi di stupore mentre un sorriso le spunta sulle labbra per poi spegnersi del tutto, quando aggiungo: " E ho lasciato Robert!".                                                                                                                                     " COSA HAI FATTO? MA PERCHÈ? FORSE LUI NON VUOLE IL BAMBINO?" chiede la mia mammina furiosa e io scuotendo la testa, le rispondo: " No, è felicissimo per questa novità ma io non potevo più stare con lui, così ho fatto le valigie e me ne sono andata!".

Sabry mi guarda negli occhi seriamente, poi dice: " Spero che tu stia scherzando, bambina!

Me lo auguro, perchè se così non fosse, vorrebbe dire che hai perso l'ultimo neurone che ti rimaneva.

Ascoltami bene Lisa, io posso capire perfettamente che non sia facile abituarsi ad un mondo che non ci appartiene ma tu non hai scusanti!

So che ti aspettavi la mia comprensione ma mi dispiace per te tesoro, questa volta non l'avrai.

Tu hai abbandonato il tuo uomo e per di più lo hai fatto dopo avergli rivelato di attendere un figlio da lui.

Questa è immaturità bella e buona ed io non sono disposta ad aiutarti in questa follia.

Robert ti ama, bambina e tu ami lui! E mai possibile che il tuo amore non sia così forte da reggere questi scossoni?".

Le lacrime scorrono veloci sulle mie guance e io vorrei cercare di fermarle ma non ne ho davvero la forza.

" Sabry, ascoltami ti prego! Fallo, prima di giudicarmi" le dico stringendo i pugni disperata.

" Io amo Robert più della mia stessa vita e so che anche lui mi ama e qui non si tratta di non essersi abituati ad un mondo che non mi appartiene.

Io vivevo con lui a Los Angeles ma ufficialmente non esistevo.

Per tutto il mondo lui è fidanzato con Kris e ti giuro che all'inizio la cosa riuscivo a gestirla, anche perchè lui mi diceva che si trattava di una situazione temporanea.

Avrebbero dovuto fingersi fidanzati ancora per un anno o poco più, poi si sarebbero lasciati e lui

avrebbe detto al mondo intero che stava con me!".

Singhiozzando inizio a raccontare alla mia mammina tutto quello che ho passato, a partire dal giornalista che mi ha fermato per poi passare a quando ho scoperto di essere incinta.

Le racconto della reazione felice di Robert e del nostro successivo litigio, terminato con la sua ignobile proposta.

Le dico di come mi sono sentita umiliata, ridotta alla stregua dell'amante clandestina e parlo delle sensazioni che ho provato quando ho sentito il cuore della mia creatura battere.

Mi asciugo una lacrima e riprendo a raccontarle dell'offerta fattami da quel paparazzo e di come ho deciso di partire per tornare in Italia.                                                                            

" Ora puoi capire il perchè del mio comportamento?" le chiedo disperata e Sabry con il viso scuro e tetro, annuisce poi mi dice: " Tesoro ascoltami, davanti a questo racconto non posso che darti ragione ma comunque hai sbagliato a partire senza dare uno straccio di vera spiegazione al tuo uomo.

Prova a pensare a come si possa sentire, dopo aver perso la sua donna e il suo bambino.

Sei intelligente, piccola e sai per certo che hai sbagliato!

Comunque io non ti volterò le spalle, perchè tu per me sei come la figlia che non ho mai avuto e i genitori sono pronti a fare follie per i propri figli sia che li abbiano partoriti o meno.

Potrai tornare a lavorare all'area di servizio e vivrai con me ma solo a patto che tu lo comunichi a Robert, dicendogli dove siete e che state bene, d'accordo?".

Io annuisco incapace di parlare, poi l'abbraccio stretta e serena.

 

POV ROBERT

 

Finalmente dopo una dura giornata di riprese, sto tornando a casa e non vedo l'ora di stringere il mio amore tra le braccia.

Con lei accanto mi sento realizzato e ora che mi ha dato la bellissima possibilità di diventare padre, un'immensa gioia mi sta scaldando il cuore.

Perchè la mia vita sia del tutto completa, manca solo che questa buffonata del finto fidanzamento finisca al più presto.

Voglio poter uscire allo scoperto con la mia fidanzata e spero presto futura moglie e con mio figlio senza dovermi più nascondere.

Ieri abbiamo litigato e le parole che le ho detto, hanno fatto più male a me che a lei.

Mi sono sentito un essere abbietto quando le ho proposto di andare ad abitare in un'altra casa dove l'avrei raggiunta non appena gli impegni me lo permettevano.

Avevo il terrore che lei mi odiasse per questa proposta ma fortunatamente non è stato così; la mia piccola è comprensiva e capisce i miei problemi.

Non so quante altre ragazze avrebbero accettato un così pesante fardello.

L'allegria che sento si smorza di colpo, quando vedo tutti quei paparazzi appostati davanti a casa mia e sento la rabbia salirmi di botto.

Senza fermarmi entro con la macchina dentro il cortile e m'infilo direttamente nel garage mentre vedo quell'orda umana, corrermi incontro scattando furiosamente una moltitudine di fotografie.

Una volta al sicuro dentro il mio garage, spengo la macchina e scendo dal veicolo sentendo ancora

in lontananza le voci di quegli avvoltoi, che continuano a chiamarmi.

Sbuffando salgo le scale poi giunto davanti alla porta mi stampo un bel sorriso sulla faccia: l'ultima cosa che voglio è che la mia piccola s'innervosisca, vedendomi arrabbiato.

Apro la porta di casa, dicendo: " Amore sono tornato!" ma un silenzio opprimente mi accoglie.

Probabilmente deve essere uscita a fare due passi quindi ne approfitto per farmi una bella doccia rilassante.

Sotto il getto dell'acqua calda sento scivolarmi di dosso tutta la stanchezza e sono pronto per una bella serata in compagnia del mio tesoro.

Quando esco dal bagno, con solo un asciugamano avvolto intorno ai fianchi, la chiamo per vedere se nel frattempo sia tornata ma ancora lo stesso silenzio mi accoglie.

Alzando le spalle comincio a vestirmi poi mi getto sul letto e pur non volendolo, mi addormento di botto.

Quando mi risveglio porto gli occhi verso la sveglia sul comodino e vedo che sono già le ventuno! Caspita ho dormito tre ore!                                                                                                  

A quest'ora la mia piccola sarà tornata e magari vedendo che dormivo non ha voluto svegliarmi.

Mi alzo stiracchiandomi e uscito in corridoio comincio ad aprire ad una ad una, tutte le stanze trovandole vuote.

Arrivato in salone, comprendo che Lisa non è ancora tornata e questo non so perchè, mi mette una strana agitazione addosso.

Prendo il cellulare per chiamarla in modo che mi dica dove si trova ma dopo aver fatto il numero, una voce registrata mi dice che il suo telefono non è raggiungibile.

Non piace, non mi piace per niente; sono agitato e d'istinto comincio a passeggiare nervoso nel salone.

Poi ad un tratto i miei occhi si posano su una busta, che riporta il mio nome e che è appoggiata al vaso di vetro.

Meccanicamente mi avvicino mentre sento il fiato farsi corto; la prendo tra le mani e la paura si fa padrona di me.

Non voglio aprirla ma devo farlo; sento che in questa busta non ci saranno belle notizie ma pur volendomi fermare,  le mie mani non collaborano e in pochi istanti la lettera che era dentro, si trova davanti ai miei occhi.

Inizio a leggerla mentre le lacrime cominciano a scendermi sulle guance:

 

Mio dolce amore,

quando leggerai questa lettera io sarò lontana.

Perdonami ma era inevitabile

questa situazione mi sta logorando dentro.

All'inizio ero convinta di poterla accettare e ti giuro

di averlo fatto con il sorriso sulle labbra.

Qui con te ho trovato tanti veri amici,

che mi hanno accolto come se mi conoscessero

da sempre ma con l'arrivo del bambino

ho capito che questo non mi bastava più.

Come ti ho già raccontato, un paparazzo mi ha chiesto

chi fossi, dopo avermi visto uscire da casa tua

e io per non crearti dei guai inutili, gli ho

detto di essere la tua cameriera.

Credimi è stato davvero umiliante ma ho

cercato di farmelo scivolare addosso.

Quel pomeriggio ho scoperto di aspettare

nostro figlio ed ero al settimo cielo.

Quando te l'ho detto e tu ne sei stato felice,

sentivo che non mi mancava niente ma poi abbiamo

finito con il litigare per la tua situazione.

La tua proposta mi ha umiliato ancora più, di quello

che aveva fatto quel paparazzo che di me non sa niente.

Ho finto di accettarla perchè non volevo

continuare a litigare con te ma credimi, avevo

la morte dentro al cuore.

Stamattina sono stata da Meredith per

farmi la prima ecografia e non puoi neanche

immaginare la gioia che ho provato nel

sentire il suo cuore battere.

Ma la felicità che sentivo dentro è stata

offuscata dalla tua assenza e dalla profonda

consapevolezza che tu non saresti mai potuto

starmi vicino in questi momenti, per via dei tuoi

impegni e perchè non puoi rischiare che qualche

paparazzo ti veda entrare da una ginecologa,

con una donna che non sia Kristen.

Tornando a casa lo stesso paparazzo del

giorno prima, mi ha fermata per farmi una proposta.

Mi ha detto di essere pronto a pagarmi

un bel pò di soldi se gli raccontavo qualche

pettegolezzo su di te.

La nausea mi ha colpito prepotente e pur di

andarmene da lì, ho finto di accettare.

Una volta entrata in casa, ho pianto 

tutte le mie lacrime poi ho fatto

le valigie e me ne sono andata.

Voglio che tu stia tranquillo perchè io e

nostro figlio, stiamo bene ma non credo che sia

più il caso che io viva insieme a te.

Non ce l'ha faccio più e prima che questa rabbia

che sento dentro uccida l'amore che provo per te,

ho deciso di allontanarmi.

Non cercarmi te ne prego, ho bisogno di tempo per

riprendermi da tutto questo schifo.

Sappi solo che ti amo sempre e più di

prima ma che questo ora non mi basta più.

Ti amerò per sempre tua Lisa.

 

No, non è possibile! Il mio amore mi ha lasciato! Se ne è andata e io sono sull'orlo della follia.

Accartoccio con rabbia la lettera e poi la tiro sul divano, avvicinandomi alla finestra.

Non appena vedo fuori tutti quei paparazzi, la rabbia mi esplode dentro e comincio a prendere a pugni il muro senza fermarmi un secondo, neppure quando vedo il mio sangue, macchiare di rosso il bianco dell'intonaco.

Continuo a picchiare con forza invocando il suo nome poi mi accascio sul pavimento mettendomi in posizione fetale, per proteggermi da un dolore così devastante.

Dopo un'ora che mi trovo sul pavimento, continuando a piangere mi alzo faticosamente e mi trascino fino al telefono.

Compongo il numero di casa di Kristen e pochi secondi dopo la voce allegra di Taylor mi risponde:

" Pronto!" e io singhiozzando gli dico: " Tay, ti prego vieni da me!".

Il mio amico alza di un tono la voce e mi chiede: " ROB MA CHE DIAVOLO È SUCCESSO?" e io non avendo la forza di dirgli altro gli ripeto: " Vieni te ne prego!" poi chiudo la conversazione crollando sul divano stravolto dai singhiozzi.

Dopo circa mezz'ora Taylor e Kristen arrivano a casa mia e aprono la porta, con la copia delle chiavi che gli ho dato e Kris lancia un piccolo urlo quando mi vede gettato sul divano come un sacco vuoto, con la mano insanguinata e il volto devastato dalle lacrime.

Immediatamente  i miei amici accorrono al mio fianco e s'inginocchiano accanto a me.

Kristen mi chiede: " Rob ti prego, dimmi che è successo!" e io con la voce rotta dal pianto, le dico:

" Se ne è andata Kris; Lisa mi ha lasciato!".

La mia migliore amica si porta una mano alla bocca per soffocare un urlo e Tay mi chiede: " Ma come se ne è andata? Così senza dirti niente?" e io gli rispondo: " Mi ha lasciato una lettera!".

Gliela indico, lui si alza, va a prenderla e comincia a leggerla ad alta voce.

Risentire quelle parole mi fa ricominciare a piangere e lo faccio stretto tra le braccia di Kristen.

Dio che dolore immenso che sento dentro al cuore; sono devastato e l'unico desiderio che ho adesso è di farla finita per sempre.

Taylor con la voce nervosa, mi chiede: " Rob, perchè avete litigato ieri?" e io a fatica gli dico: " Lo abbiamo fatto perchè sono uno stronzo.

È colpa mia che non ho voluto vedere quanto lei fosse infelice.

Mi andava bene il fatto che non si lamentasse mai e continuavo per la mia strada non pensando minimamente a come lei si sentisse!

Sono un bastardo, perchè quando mi ha detto del bambino, io sono stato felice ma poi ho preteso che tutto rimanesse come era adesso.

Lei però mi ha fatto giustamente notare che con il passare dei mesi, la sua pancia si sarebbe vista sempre di più e non sapeva come avrebbe giustificato la sua gravidanza, di fronte a tutti quei paparazzi che vivono appostati qui davanti.

Hai letto la lettera, no? Uno di quegli schifosi credendola la mia donna di servizio, le ha offerto del denaro perchè gli raccontasse qualche segreto che mi riguardava.

Dio che schifo! Povero amore mio! Si è trovata da sola in questo inferno e quando ha chiesto il mio aiuto, io ho solo peggiorato le cose!".

Kris mi chiede: " In che senso le hai peggiorate?" e io sorridendo amaramente, le dico: " Da brava merda quale sono le ho proposto di trasferirsi in un'altra casa, dove le avrei fatto visita quando gli impegni me lo permettevano, trattandola come un amante clandestina!".

Kristen mi fissa sconvolta poi mi urla: " ROB MA COME CAVOLO HAI POTUTO?" e io annuendo, le dico: " Sai come ho potuto? Semplicemente comportandomi da bastardo.

Invece di mettere fine a tutta questa follia ho proposto la soluzione secondo me, più indolore e cioè continuare a fingere fino a che fosse possibile!

Il cuore del mio amore non ha retto e se ne è andata e adesso ho solo voglia di morire!" concludo ricominciando a piangere.

Kristen mi accarezza i capelli poi facendo un cenno a Taylor, mi sollevano dal divano e mi portano in bagno.

Li lascio fare perchè sinceramente, non ho neanche la forza di ribellarmi a niente.

Giunti lì, Taylor apre l'armadietto dei medicinali e dopo aver imbevuto una garza con dell'alcool mi pulisce la mano martoriata.

Sento il disinfettante bruciare sulle ferite ma non mi lamento, perchè so che questo è il minimo che mi merito.

Io che avevo giurato a me stesso di non fare mai del male alla mia piccola, sono stato il principale fautore delle sue lacrime.

Mi guardo allo specchio, per qualche secondo poi distolgo lo sguardo!

Mi faccio schifo da solo e la sensazione di disgusto che provo, non è solo dovuta alle occhiaie che contornano i miei occhi o alle lacrime che ancora bagnano le mie guance ma sopratutto al mio comportamento.

Inevitabilmente risento nelle orecchie le parole che mi disse mia madre il giorno in cui partimmo da Londra: " Tu devi promettermi che la renderai felice sempre.

Non merita di soffrire e anche se ora sembra impossibile, so che sei la sua unica ragione di felicità.

Non dare modo mai ai suoi occhi di piangere a causa tua; la situazione nella quale vi trovate è difficile.

Lo sarebbe per tutti e per lei in particolar modo, ma Lisa ti ama e con la forza del suo amore può riuscire a trovare lo stimolo necessario per superare tutto e ad attendere questo anno e mezzo che la separa dalla felicità assoluta.

Ma tu devi aiutarla più che puoi, standole vicino, confortandola quando si sentirà triste e depressa e comprendendola quando ne avrà bisogno!".

Ripensando a quelle parole mi viene istintivo pensare: " Mi dispiace mamma, ho fallito!".

Taylor mi solleva nuovamente e con l'aiuto di Kristen mi mettono a letto.

Sento la stanchezza prendere il sopravvento su di me ma voglio resistere, perchè il pensiero di non sapere nulla di Lisa e del mio bambino mi sta uccidendo.

Purtroppo il mio corpo non è d'accordo con il mio cuore e il sonno giunge impietoso, spedendomi in un mondo fatto di sogni agitati e confusi.

Ritorna all'indice


Capitolo 51
*** Fare i conti con i propri errori ***


Ciao ragazze benvenute.

Come dice il titolo, in questo capitolo Robert avrà modo di comprendere dove ha sbagliato con Lisa e dovrà fare i conti con i propri errori.

L'unica cosa che ci resta da chiederci è: riuscirà il nostro protagonista a fare tesoro dei suoi sbagli o manderà tutto all'aria?

Per saperlo dovrete solo leggere.

Vi ringrazio come sempre, vi faccio tanti auguri per una felice Pasqua e vi mando un mega bacio.

Ciao Lorian

 

Capitolo 51 - Fare i conti con i propri errori

 

POV ROBERT

 

L'indomani quando riapro gli occhi, spero che quello che è successo sia stato solo uno stupido incubo ma mi basta vedere la parte del letto, dove dorme Lisa intatta, a farmi comprendere che è accaduto per davvero.

Faticosamente mi alzo dal letto, sentendo tutte le mie ossa scricchiolare dolorosamente e lento mi dirigo verso la cucina dove trovo Tay e Kris, intenti a fare colazione in silenzio.

Mi dispiace aver coinvolto anche loro nei miei casini ma veramente in quel momento, non sapevo a chi rivolgermi.

Kris si accorge della mia silenziosa presenza e velocemente mi viene accanto prendendomi sotto

braccio, come se ha paura che crolli inerme sul pavimento.

Docile come un agnellino mi faccio portare verso la penisola e mi siedo su uno sgabello.

Mi sento vuoto, come se fossi un involucro di cartone bagnato; ho bisogno della mia piccola per vivere o per sopravvivere e il non sapere dove si trovi, mi stringe il cuore in una morsa.

Kristen mi mette davanti una tazza con del tè fumante e io seppur controvoglia, la sollevo per bere ma non appena i miei occhi si posano sul contenitore di quella bevanda ambrata, il mondo mi cade addosso.

E' la tazza che usa Lisa e il fatto che ora ci stia bevendo io, mi fa comprendere del tutto la sua assenza.

Riposo la tazza sul tavolo e scoppio a piangere a dirotto, dando dei forti pugni sulla superficie di legno.

Sono talmente disperato, che sento a malapena squillare il telefono e francamente per quanto mi riguarda, chiunque sia dall'altra parte del ricevitore può andarsene al diavolo.

Taylor si alza per andare a rispondere e poco dopo lo sento dire: " Ciao come stai? Dove sei?" e dopo pochi secondi, aggiunge: " È qui e sta male! Si, ora te lo passo!".

No, io non voglio parlare con nessuno e mi giro per dirlo a Tay ma il suo sorriso mi blocca e le sue parole mi gelano sul posto: " E' Lisa!".

Mi catapulto letteralmente giù dallo sgabello e strappo con furia dalle mani di Taylor il cordless, portandolo al mio orecchio e subito dico: " Amore, mio Dio dove sei? Come state tu e il bambino? Perdonami tesoro, so che non me lo merito ma ti chiedo di perdonarmi!".

La voce di Lisa mi giunge chiara e decisa, come se allungassi la mano potessi afferrarla: " Rob ti prego calmati! Lasciami parlare!".

Io mi siedo sul divano tremando e le dico: " Si, scusami tesoro ma sono preoccupato per te; ora sto zitto, parla pure!" e lei tirando un grosso respiro, mi dice: " Io sto bene, Rob! Noi stiamo bene e tu devi stare tranquillo.

Mi dispiace per essere andata via così, lasciandoti solo una lettera ma questa situazione mi stava uccidendo e non faceva bene al bambino! Dovevo allontanarmi ma ti prego, tu non fartene una colpa.

E' vero che mi hai fatto male, quando mi hai fatto quella proposta ma in fondo posso capirti e solo che questo non fa per me.

Ora voglio solo che tu stia tranquillo e che non ti preoccupi per noi.

Prometto che mi prenderò cura di me e del bambino, che cercherò nei miei limiti di andare avanti, così come voglio che faccia tu!".

Io stringo convulsamente il cordless mentre le dico: " Lisa ti prego, come puoi pensare che io stia tranquillo se tu non mi dici dove sei?

Per favore tesoro, io so di non meritarti ma l'amore che provo per te è grande e mi sta esplodendo nel petto.

Io non posso vivere senza di te! Ho bisogno della tua presenza; della tua e di quella di mio figlio.

Ti supplico amore dimmi dove siete? Se vuoi io non verrò a trovarti ma voglio sapere dove siete!" concludo con un singhiozzo.

Il silenzio dall'altra parte del telefono sembra perdurare all'infinito poi Lisa mi risponde: " Robert ti ho chiamato con la convinzione di non dirti dove mi trovo ma ora so che non sarebbe corretto nei

tuoi confronti, quindi ti dirò dove sono ma voglio che sia chiara una cosa: io non ti voglio qui!".

Le sue parole sono come coltellate che affondano nel mio cuore ma facendomi forza le dico:

" Va bene amore, ti prometto che se mi confermerai che stai bene, io non verrò da te!" e lei mi risponde: " Si te lo confermo io e tuo figlio stiamo bene. Non voglio che tu ti senta in colpa per le mie decisioni!

Io non tornerò a casa, perchè non posso più calpestare la mia dignità rientrando in quell'immensa bugia che era il nostro rapporto.

Ti terrò informato sulla gravidanza perchè voglio che tu faccia parte della vita di tuo figlio ma i rapporti che ci legano, terminano qui!".

Mi sta lasciando! Dio, mi sta lasciando! Come faccio senza la mia piccola, senza le sue carezze e senza i suoi baci?

Come posso andare avanti senza di lei? Tutta la mia vita è un immensa bugia senza la sua presenza e io mi sento morire solo al pensiero che lei non sarà più mia.

Lisa tra i singhiozzi, riprende a parlare: " Robert, noi... noi siamo da Sabrina!".

Io spalanco gli occhi scattando all'inpiedi, attirando l'attenzione di Tay e Kristen che mi corrono accanto e dico: " Cosa? Lisa stai dicendo sul serio? Tu sei in Italia?".

Kristen spalanca la bocca, come se volesse dire qualcosa ma poi scuotendo la testa ci ripensa e abbraccia stretto Tay che la ricambia con amore.

Dio come vorrei farlo anche io con la mia Lisa ma purtroppo devo limitarmi a vederlo fare gli altri.

" Si " mi risponde la mia piccola " sono a Milano, perchè qui è l'unico posto dove mi sento al sicuro da tutto il male che mi circonda.

Te lo ripeto Rob, voglio che tu stia tranquillo e che riprenda le redini della tua vita tra le mani.

Non voglio che io e mio figlio diventiamo un motivo di problemi per te!".

Un moto di rabbia mi scoppia nel petto e con la voce dura le dico: " E' NOSTRO LISA! E' NOSTRO FIGLIO NON SOLO TUO, PER FAVORE.                                                                          

COME PUOI DIRE CHE VOI SIETE DEI PROBLEMI PER ME, QUANDO SAI BENE CHE TUTTA LA MIA ESISTENZA RUOTA INTORNO A VOI DUE!" ma lei mi risponde: " No Rob, ti stai sbagliando! La tua esistenza ruota intorno al tuo lavoro, a Breaking dawn, ai Robsten, alla Summit ma di certo non ruota intorno a me e a tuo figlio.

Non fraintendermi so che ci ami, così come noi amiamo te ma so anche che la situazione in cui ti trovi e in cui mi trovavo fino a ieri ti va bene così, altrimenti non mi avresti fatto quella proposta.

Ora ti prego, ho bisogno di tempo per capire se veramente vale ancora la pena di salvare il nostro rapporto e voglio farlo, senza pressioni da parte tua.

Continua la tua vita, continua il tuo lavoro, fallo sapendo che noi stiamo bene e solo così, anche noi riusciremo a sopportare tutto questo dolore.

Non voglio sapere che sei crollato, perchè tu sei la mia roccia e se crolli tu, io non riuscirò più a rialzarmi.

Ti ho detto che ti terrò informato sul bambino, così come ti chiamerò quando verrà al mondo e forse un giorno, quando finalmente ti sarai liberato dei Robsten, riusciremo a guardarci negli occhi e a rivalutare la nostra storia.

Io ti amo e ti prego di non dimenticarlo mai; non farlo perchè se lo facessi, io... ne morirei!".

Sto per risponderle ma sento che la comunicazione viene chiusa; Lisa ha riattaccato senza darmi la

possibilità di dirle quello che sento.

Maledetta Summit! Lisa ha ragione, io sono stato veramente un egoista perchè non ho pensato a lei e a nostro figlio ma solo alla mia carriera e a evitare eventuali scandali.

Che persona misera sono diventato! Non è così che intendevo fare l'attore.

Me ne sono bellamente infischiato dei sentimenti di Lisa, di quelli di Tay, dei miei e di quelli di Kristen ma ora basta!

E' giunto il momento che Robert Pattinson, riprenda in mano i cocci della sua vita e so già quale sarà la prima cosa che voglio fare, quindi posando il cordless mi rivolgo verso la mia amica e le dico: " Kris, per favore contatta Stephanie e falle fissare un incontro urgentissimo, con i dirigenti della Summit!".

Kristen e Tay mi fissano con gli occhi sgranati poi la mia collega, mi chiede: " Perchè Rob? Cosa vuoi fare?" e io con un sorrisino, le rispondo: " Voglio dare una degna sepoltura ai Robsten e ora che questa buffonata finisca nel cesso.

È ora che io e te ci riprendiamo in mano la nostra vita, non permettendo più a nessuno di giocare con lei!

Per dar fede a quei maledetti della Summit, sto perdendo la mia compagna e mio figlio e questo non posso permetterlo, quindi loro dovranno ascoltarmi altrimenti che comincino pure a cercarsi un altro Edward Cullen!".

Kristen mi poggia delicatamente una mano sul braccio poi mi chiede: " Sei sicuro di volerlo fare Rob?" e io risoluto le rispondo: " Al 100% Kris e su questa cosa non intendo discutere ancora.

Quegli stronzi devono rendersi conto che le nostre vite, non gli appartengono e che devono finirla

una buona volta d'imporci i loro capricci.

Sono stufo di non poter uscire con chi voglio senza prima aver contattato loro, sono stanco del fatto che ogni volta ci dicano dove farci vedere in modo da mandare un fotografo che ci immortali, facendoci passare per una tenera coppia d'innamorati.

Siate sinceri per una volta, a voi va bene questa spinosa situazione?

Siete contenti di essere privi di uscire a passeggiare mano nella mano, senza che venga gridato allo scandalo?".

Taylor mi risponde stringendo forte il pugno: " E' ovvio che non siamo contenti Robert, non devi neppure chiederlo ma...".

Io non lo faccio finire e spazientito gli dico: " No Tay, non c'è ma che tenga! So perfettamente che per voi non è così tragica come nel mio caso.

Voi convivete già, così come facevo io con Lisa ma per me, l'arrivo di mio figlio ha cambiato le cose notevolmente.

Non voglio inoltre ignorare il fatto che questa situazione, per la mia piccola sia stata difficile da accettare, ancora prima di scoprire la gravidanza.

Credete che ignorassi il fatto che lei desiderava come tutte le ragazze di questo mondo, di poter uscire con il proprio fidanzato a passeggiare mano nella mano, anche se questo voleva dire essere bersagliati in continuo dai paparazzi?

Per noi questo non poteva succedere, perchè io dovevo uscire solo con Kris perchè altrimenti se avessi fatto come volevo, il giorno dopo sui giornali sarebbe capeggiata in prima pagina, una foto mia e di Lisa con sotto il titolo che avrebbe gridato allo scandalo e al tradimento e con un articolo che sarebbe stato condito da richiami di sensi di colpa e da pena e pietà per te Kris, che saresti stata la povera fidanzata cornuta.

Credete che Lisa non sognasse di potermi baciare, abbracciare davanti a tutti o di potersi fermare con me, davanti a una vetrina di abiti di sposa o di articoli per l'infanzia?

Credete che non fosse doloroso vedere spiaccicate nelle prime pagine, dei giornali scandalistici delle foto del suo fidanzato che in quel momento si stava mangiando con gli occhi, la sua migliore amica?

No, statene pur certi che per lei era doloroso così come di sicuro, lo è per te Tay!"

Il mio migliore amico abbassa lo sguardo, prima di rispondermi: " È vero, è stato doloroso anche per me e tu lo sai Robert ma ho dovuto fare buon viso a cattivo gioco e andare avanti nonostante tutto!".

" E io ti devo fare i miei più sinceri complimenti per esserci riuscito, amico" gli rispondo " ma per Lisa le cose si sono complicate e credo che lo comprendiate da soli.

Ragionate e provate ad immaginare la scena!                                                                                                Finalmente Breaking dawn finisce e dopo qualche settimana esce fuori su tutti i giornali, su tutte le

televisioni e sul web che i Robsten si sono divisi, magari per inconciliabili diverbi e all'improvviso

Robert Pattinson viene fotografato a passeggio con un'altra donna mentre sono intenti a spingere una carrozzina con un frugoletto di pochi mesi.

Secondo voi cosa scriverebbero i giornali il giorno successivo?

I titoli di tutte quelle testate sarebbero, pressappoco questi: " I Robsten non si sono separati per dei diverbi ma per volgari questioni di corna!" e Lisa verrebbe descritta come una rovina famiglie. Per non parlare di mio figlio che diventerebbe automaticamente, il figlio dello scandalo e della colpa e non il frutto dell'amore che ci lega se non addirittura il figlio di un altro!

Beh, io questo non posso accettarlo! Possono giocare con me, con la mia vita, con il mio lavoro ma non si devono permettere di toccare Lisa e nostro figlio.

Sono stato fin troppo egoista pensando solo alla mia carriera, anziché mettere al primo posto la mia famiglia!

Comunque visto che la cosa riguarda solo me, se voi non volete entrarci restatene fuori!                            Sono io che mi presenterò all'incontro con i dirigenti della Summit, pretendendo che venga messa fine a questa buffonata!                                                                                                                                              Sono io che minaccerò di abbandonare il ruolo di Edward Cullen, pronto a pagare qualsiasi penale vorranno sbattermi addosso.

Io mi prenderò tutta la colpa e fra qualche mese tu Kris, potrai uscire fuori allo scoperto con Taylor facendo sapere al mondo intero che, grazie a lui sei riuscita a riprenderti dal mio tradimento!".

Kristen posandomi le mani sulle spalle, dice: " Per favore Rob, calmati!

Quello che hai detto è sacrosanto; anche io sto male per Taylor quando appaiono le foto mie e tue su tutti i giornali.

Anche se all'inizio ci ridevamo, sapevamo che ci stavamo ingannando perchè faceva male; faceva male a tutti e tre.

So perfettamente, quello che provi perchè lo provo sulla mia pelle, tutti i giorni.

Anche a me piacerebbe uscire alla luce del sole con Taylor, anche io vorrei baciarlo, abbracciarlo, anche a me piacerebbe fermarmi davanti alla vetrina dei negozi di abiti da sposa o di articoli per l'infanzia, senza il profondo terrore di uno scandalo e senza vedermi sbattuta in prima pagina come la traditrice dei Robsten!

Non sono una stupida Robert e non mi tiro indietro.                                                                                                Se questo è quello vuoi, io sono con te! Sai come si dice, se affondi tu affondo anche io!

Io e te ci presenteremo davanti alla Summit, in tutta la sua gloria e li metteremo davanti al fatto compiuto e se loro non vorranno sentire ragioni, oltre a doversi cercare un altro Edward Cullen dovranno cercarsi anche un'altra Bella Swan!".

" Grazie Kris, grazie per il tuo appoggio sapevo di poter contare su di te!" le dico sentendomi improvvisamente più sollevato.

" Ehi non dimenticatevi di me" dice piccato Taylor " ci sono dentro anche io fino al collo, almeno quanto voi e per quanto mi riguarda potranno aggiungere alla ricerca, anche un altro Jacob Black.

Credo però che per essere coerenti fino in fondo, sia giusto che comunichiamo anche al resto del cast la nostra decisione.

Sono nostri amici, così come lo sono di Lisa e non sarebbe corretto da parte nostra agire tenendoli all'oscuro e costringendoli a girare delle scene, con dei perfetti sconosciuti!".

" Hai perfettamente ragione" gli dico io mettendogli una mano sulla spalla " quindi occupatevi voi di chiamare tutti quanti e ditegli di venire qui al più presto in modo che quando ci saranno tutti, gli comunicheremo quello che abbiamo deciso!".

" Ok!" mi rispondono all'unisono Taylor e Kristen, prima di separarsi muniti di cellulari alle mani.

Ritorna all'indice


Capitolo 52
*** Scontrarsi contro il dolore altrui ***


Ciao ragazze oggi vedremo cosa succederà riguardo alla decisione che Robert ha preso la settimana scorsa.

Sarà in grado di portarle a termine o si farà nuovamente condizionare dalle regole dello star

system?

Lo scoprirete solo leggendo.

Vi ringrazio come sempre e vi mando un mega bacio.

Ciao Lorian

 

Capitolo 52 - Scontrarsi contro il dolore altrui

 

POV ROBERT

 

Due ore dopo il salone di casa mia, sembra essere stato preso d'assalto.

Sul divano ci sono seduti Erica e Kellan rientrati dal viaggio a Dickinson nel Dakota del nord, Lucia e Jackson appena tornati dal loro viaggio di nozze, Nikki e Paul, Peter, Elizabeth e il suo compagno Justin, Ashley e il suo ragazzo Joe, Andrea e Martina e per ultimo ma non meno importante Billy.

In piedi davanti a loro ci siamo io, Taylor e Kristen che ci apprestiamo a spiegare a tutti loro, il motivo di questa convocazione.

Quando riesco ad ottenere la loro attenzione, mi rivolgo a Lucia ed Erica dicendogli: " Ragazze, immagino che vi starete chiedendo dove sia Lisa.

Beh è giusto che siate informate che Lisa è... in Italia a Milano, da... Sabrina!".

Lucia ed Erica si alzano in piedi di scatto, chiedendomi: " In Italia? Ma perchè? Che è successo?" e io stringendo i pugni, rispondo: " Se ne è andata, mi ha... lasciato!

Dio, quanto fa male dirlo! Ogni volta mi sembra che una voragine mi si scavi nel petto!

" Credo che" aggiungo " abbia raggiunto il punto di rottura e non ha sopportato oltre la storia dei Robsten.

Ha cercato da parte mia un aiuto che non ha trovato, perchè io da egoista ho preferito fare come gli struzzi e mettere la testa sotto la sabbia, per non vedere che fallimento fosse la mia vita e che situazione pessima, avessi dentro casa.

Ero convinto che le andasse bene così, complice il fatto che non si lamentasse mai e continuavo

per la mia strada ignorando tutti i segnali che lei mi lanciava!

Prima di spiegarvi per bene, come sono andate le cose c'è una notizia che voglio comunicarvi.

Avremmo dovuto farlo io e Lisa, una di queste sere ma purtroppo le circostanze mi costringono a farlo io da solo.

Ashley so che tu sei già al corrente di quello che voglio dirvi, così come lo sono Taylor e Kristen.

Ora è giunto il momento che lo sappiate tutti.

Io e Lisa... aspettiamo un bambino!"

Tutti sono scioccati ed increduli davanti alla notizia che ho appena dato, in special modo Lucia, Erica e Martina che stanno scoppiando di felicità.

Mi sembra però corretto che spieghi loro qualcosa: " Non abbiamo voluto fare delle differenze, specialmente con voi ragazze, che siete le sue migliori amiche ma per quanto riguarda Ashley era con Lisa quando lo ha scoperto e Tay e Kris erano qui, quando lei lo ha detto a me!".

Lucia ed Erica si risiedono sul divano e vengono subito riabbracciate dai loro compagni, che le cullano delicatamente poi io riprendo a parlare: " Ora Taylor vi leggerà la lettera che Lisa mi ha lasciato, in modo che possiate farvi un'idea precisa di quello che ha passato e del perchè è arrivata a prendere una decisione così repentina!".

Passo con la mano tremante la lettera al mio amico, che comincia a leggerla serio.

Alla fine della lettura tutti sono visibilmente scossi e io ne approfitto per dire: " Mi prendo tutte le colpe che mi competono in questa faccenda ma voglio dirvi che ora non sono più disposto a passare sopra a tutto questo schifo.

 Io, Kristen e Taylor abbiamo richiesto un appuntamento con la Summit al gran completo, per imporre a loro la nostra decisione.

Noi pretendiamo che venga indetta una conferenza stampa, nella quale venga ufficialmente smentita la notizia dell'esistenza dei Robsten, una volta per tutte.

Non vogliamo che comunichino che io e Kris, ci siamo lasciati ma bensì che io e lei non siamo mai stati insieme!

Voglio camminare a testa alta, mano nella mano con la mia futura moglie, spingendo il passeggino di nostro figlio senza dover temere, che delle notizie orribili escano su tutti i giornali.

E lo stesso vale per Taylor e Kristen, che desiderano vivere il loro amore sotto gli occhi di tutti. Sappiamo perfettamente che loro si opporranno ma noi abbiamo già deciso di conseguenza come agire.

Se la loro decisione sarà negativa io, Tay e Kris ci ritireremo da Breaking dawn costringendoli a cercare dei sostituti per terminare le riprese.

Ci è sembrato giusto avvertirvi perchè in tal caso, vi troverete a girare con altre persone la fine della saga!".

 " No questo non potete farlo" ci dice Kellan, stringendo i pugni " voi non potete andarvene.

Edward Cullen sei tu Rob, così come Bella Swan e Jacob Black sono Kris e Tay e noi non gireremo con altre persone che non siate voi!".

Tutti annuiscono alle parole di Kellan ma io rispondo: " Io ti ringrazio Kell per le tue parole ma credimi se ti dico che non sto prendendo sottogamba la faccenda.

Qui si tratta di sopravvivenza, di salvaguardare l'amore mio e di Lisa, di Tay e di Kristen e si tratta sopratutto di creare le basi per un futuro migliore per noi e per mio figlio!".

Pet inizia a parlare dicendo: " Robert, capisco perfettamente la vostra situazione; la capisco e la comprendo e credo che Kellan con il suo intervento, intendesse dire ciò che ognuno di noi sta pensando.

Voi siete Edward, Bella e Jacob e su questo non ci piove e noi come ha detto Kell, non gireremo con delle altre persone.

Credo di parlare a nome di tutti; siamo una grande famiglia e nelle migliori famiglie ci si aiuta l'un l'altro, ed è proprio per questo che ti confermo che se voi tre vi ritirerete, la Summit dovrà cercare un cast al completo, perchè anche noi abbandoneremo i nostri ruoli!".

Io sono basito e scioccato dalla loro decisione e vedo che anche per Tay e Kris è la stessa cosa ed emozionato dico: " Grazie a tutti, siete davvero degli amici! Non avrei mai voluto mettervi davanti ad una scelta del genere...".

Elizabeth m'interrompe per dire: " Robert non sei stato tu a metterci davanti a questa scelta ma è stata la Summit, che ha giocato con i sentimenti di voi quattro.                                                                     Siamo degli attori ma non siamo proprietà di nessuno e nessuno ha il diritto di decidere della nostra vita come se ne fosse il padrone.

Quindi non ci devi ringraziare, perché stiamo facendo quello che sentiamo sia giusto fare e nulla di più!".

Io fortemente turbato, riprendo a parlare: " Grazie Lizzy! L'appuntamento con la Summit sarà per domani mattina alle 10 e io, Tay e Kris andremo a questo incontro...".

" No" ci dice Billy " voi non andrete all'incontro ma andremo tutti insieme, pronti a

far valere le nostre ragioni!".

Dopo avergli stretto la mano ringraziandolo di cuore, decidiamo come agire e come comportarci e ci diamo appuntamento per l'indomani quindi tutti se ne vanno via più sereni.

La mattina successiva ci troviamo al gran completo, davanti ai quartieri alti della Universal City a San Fernando Valley, pronti ad uno scontro epocale con David Garrett, Robert Friedman, Patrick Wachsberger e Richie Fay.                                    

I quattro dirigenti ignari della bufera che sta per abbattersi su di loro, rimangono alquanto scossi

quando vedono che all'appuntamento, si è presentato quasi tutto il cast della saga.

Così come avevamo dedotto, quando espongo il problema facendo la nostra richiesta, i quattro pezzi grossi della Summit si oppongono con tutte le loro forze ma devono miseramente capitolare di fronte alla minaccia di doversi vedere costretti a cercare un nuovo cast al completo, per terminare la saga.

Quando due ore dopo, usciamo dagli uffici della famosa casa di produzione, io e i miei colleghi abbiamo vinto su tutta la linea e non ci resta altro da fare che goderci il terremoto mediatico che esploderà il giorno successivo dopo la conferenza stampa, quando la Summit annunzierà al mondo intero che i Robsten non sono mai esistiti e che la nostra storia è stata una manovra pubblicitaria.

Dietro suggerimento della Summit stessa, l'intero cast della saga si dovrà prendere dei giorni di ferie partendo ognuno per dei lidi nascosti in modo da far scoppiare la bomba e far calmare le acque.

Io ovviamente parto immediatamente alla volta di Milano per andare da Lisa, finalmente libero di vivere la nostra storia d'amore alla luce del sole.

Non appena il mio aereo atterra all'aeroporto di Malpensa 2000 io, insieme agli altri passeggeri mi

appresto a scendere dall'aereo.

Ad un tratto la mia attenzione viene catturata da una bella bambina castana, che sfoggia uno sguardo che definire doloroso è veramente riduttivo.

Sento l'istinto di avvicinarmi a lei e lo faccio e quando le sono di fronte, mi accoscio per arrivare all'altezza del suo viso e con un sorriso, le dico: " Ehi ciao io sono Robert e tu come ti chiami, principessa?".

Lei alza il suo sguardo e a me sembra di sprofondare in tutto quel dolore; mi domando come gli occhi di una bambina così piccola, possano contenere tanta tristezza!

Lei mi fissa mordendosi il labbro inferiore, chiaramente sull'orlo di piangere.

"Becca!" la risposta non mi giunge da lei ma da una voce adulta alle mie spalle; io mi giro e vedo una donna sulla quarantina, che mi sta sorridendo triste.

Mi alzo dalla mia posizione e mi avvicino a lei, chiedendole: " Ha detto che si chiama Becca?" e lei

annuisce rispondendomi: " Il suo nome completo è Rebecca Jean ma suo padre la chiamava Becca e lei preferisce essere chiamata così!".

Istintivamente un gelo improvviso mi attanaglia il cuore e serrando leggermente il pugno, chiedo:

" Ha detto che... la chiamava?" e la donna annuisce con le lacrime che lottano per non scendere.

Mi fa segno di allontanarci e io lo faccio, perchè in quel momento sento una voglia improvvisa di saperne di più.

Quando siamo relativamente lontani, la donna si ferma e inizia a dire: " I genitori e il fratellino di Becca sono morti sei mesi fa, in un incidente d'auto sull'autostrada del Sole vicino a Roma e lei è l'unica sopravvissuta.

Io sono sua zia Veronica, la sua parente più prossima e quando mia sorella Serena, mio cognato William e il mio nipotino Matthew sono morti, sono diventata la sua tutrice.

Lei vive con me ma ora purtroppo non potrà più farlo!".

Sento l'aria abbandonare i miei polmoni, subito dopo aver chiesto: " Perchè non potrà più farlo?".

Lei mi guarda come se non mi vedesse, poi mi dice: " Perchè io sono malata e sto morendo!".

Vorrei che una voragine mi si aprisse sotto i piedi.

La lontananza dalla mia famiglia, lo stress del lavoro, l'improvviso e dilagante successo, l'invadenza dei paparazzi e l'affare dei Robsten mi sono sempre sembrati dei problemi difficili da digerire ma di fronte al dolore contenuto nel cuore di Veronica mi sento all'improvviso, piccolo come una formica.

Santo cielo, in poco tempo questa donna ha perso sua sorella, suo cognato e il suo nipotino in modo tragico e doloroso, si è trovata ad occuparsi della sua nipotina, ha scoperto di essere malata e ora si vede costretta ad abbandonarla e io mi chiedo quanto è il limite del dolore che il cuore di una persona può contenere.

Il mio lavoro mi avrà tolto la possibilità di vivere come tutte le persone comuni ma mio Dio io sto vivendo!

Ho trovato molti amici che a differenza di quelli che credevo eterni, non mi hanno abbandonato; hanno condiviso con me la separazione dai propri cari, le risate nei momenti felici, la fatica su set improponibili, il dolore negli istanti bui, i segreti e i successi.

Sono arrivati ad un passo dal rinunciare ad un loro lavoro pur di starmi vicino e aiutarmi.

Ho sempre i miei genitori e le mie sorelle e anche se ci vediamo poco riusciamo in qualche modo a

rifarci con telefonate, e-mail, e videochiamate su Skype.

Ho trovato l'amore della mia vita, la mia dolcissima Lisa che mi ha amato fin dal primo istante in modo incondizionato, accettando di essere un fantasma per il mondo intero e tutto per non farmi del male.

Mi ha fatto il dono più bello che un uomo possa ricevere: mio figlio anche se ora e solo ora, sto seriamente cominciando a capire che significa diventare padre.

Ho un lavoro che mi piace fare, che mi da soddisfazioni, che mi fa vivere nell'agio, che mi ha fatto conoscere al mondo intero e che mi fa sentire in qualche modo amato per quello che sono e per

quello che faccio.

Posso fare sicuramente un bilancio positivo della mia vita e ora, quella che credevo un esistenza pressoché perfetta diventa insulsa di fronte al dolore di quella donna e di quella bambina.   

Ritrovo il fiato per chiederle: " Ma qual'è il destino di Becca?" e asciugandosi gli occhi, lei mi risponde: "Io e la mia piccola siamo appena tornate da Los Angeles, dove siamo state perchè mi avevano detto che c'era la possibilità di una cura per la mia malattia ma una volta giunte lì, mi è stato detto quello che già fondamentalmente sapevo.

La mia malattia è in uno stadio avanzato e mi rimane poco da vivere.

Io non mi sono mai sposata e non ho avuto figli, i miei genitori sono morti molti anni fa e la mia unica parente era mia sorella Serena quindi con la sua morte, io sono ufficialmente sola.

Nonostante tutto però, io sono felice di aver potuto passare questi mesi con Becca perchè tutte e due ci eravamo fatte forza l'un l'altra ma il fatto di aver scoperto la mia malattia ha messo in discussione tutto.

Purtroppo il destino di Becca è già segnato, esattamente come il mio.

Io morirò presto e una volta da sola, lei sarà portata in un orfanotrofio in attesa di essere adottata da qualche famiglia!".

Mi giro istintivamente ad osservare quello scricciolo che sta stringendo al petto il suo orsetto di peluche, come se fosse la sua ancora di salvezza e il desiderio di fare qualcosa per lei mi assale improvviso.

Mi giro verso Veronica e le dico: " Senta Veronica, so che può sembrarle folle perchè in fondo lei non sa niente di me ma se le dicessi di volermi occupare io di Becca, lei cosa mi risponderebbe?".

La donna spalanca gli occhi mentre una lacrima le scende lenta su una guancia poi mi dice: " Io so chi è lei signor Pattinson ma vorrei capire perchè lo fa?

Non è facile occuparsi di Becca. C'è una cosa che ancora non le ho detto e cioè che Becca non parla.

Con questo non voglio dire che sia muta ma non parla più dal giorno dell'incidente.

Gli psicologi hanno detto che è una specie di barriera che ha innalzato allo scopo di proteggersi da tutto il dolore che sta provando quindi comunicare con lei, diventa quasi del tutto impossibile!".

Torno a guardare quella piccola creatura e il mio pensiero va a Lisa, che sono sicuro amerebbe Becca come già sento di amarla io, quindi sposto il mio sguardo nuovamente su Veronica e dico:

"Ora ancora più di prima voglio occuparmi di lei! Non so spiegarle il motivo ma sento che devo e voglio farlo.

La storia di Becca, per certi versi è uguale a quella della mia fidanzata; anche lei ha perso i suoi

genitori in un incidente d'auto, rimanendo sola al mondo ed è riuscita a crescere con le sue sole

forze.

Sono certo che riuscirebbe ad aiutare Becca, a tirarla fuori dalla sua apatia e a farla crescere forte e coraggiosa!".

Veronica mi fissa oserei dire speranzosa, poi mi dice: " Signor Pattinson sarei una bugiarda se le dicessi che non apprezzo la sua richiesta ma preferirei che prima ne parli con la sua fidanzata in modo che siate veramente sicuri della vostra scelta.

L'ultima cosa che vorrei è che Becca si affezionasse a lei per poi patire un altro abbandono" poi con un sorriso gentile, aggiunge: " Facciamo così; io le lascio il mio numero di telefono e il mio indirizzo e quando ne avrà parlato con la sua fidanzata, se ancora sarete del parere di occuparvi di Becca mi contatterete, va bene?".

Io annuisco prendendo il biglietto da visita che mi sta porgendo poi lentamente mi avvicino a Becca e inginocchiandomi davanti a lei le dico: " Ciao piccola principessa, ci vediamo presto!" quindi mi sporgo per darle un lieve bacio sulla testa ma mi sorprendo quando dopo essermi allontanato, mi sento afferrare.

Mi giro verso quella piccola creatura e vedo che mi sta trattenendo per un braccio.

Sento un forte magone stringermi la gola, talmente forte che mi sembra di non riuscire a respirare quando Becca mi porge il suo orsetto, mettendomelo tra le mani.

Guardo quel giocattolo morbido poi alzo gli occhi sul suo viso, chiedendole:

" Vuoi che lo tenga io?".

Lei annuisce sempre in silenzio e io con un sorriso, le dico: " Senti Becca facciamo così; per ora questo lo tengo io, come un dono veramente prezioso ma giuro che te lo riporterò quando verrò a trovarti, va bene?".

Lei mi fa un pallido sorriso e sempre in silenzio, annuisce.

Io mi rimetto in piedi tenendo tra le mani, il tesoro più grande di quella bambina e girandomi verso Veronica mi accorgo che sta piangendo.

Lei dietro la mia muta domanda, mi risponde: " L'ha scelta signor Pattinson! Becca ha scelto lei! Non ha mai sorriso né ha mai annuito e questo è davvero un buon segno.

Mi auguro che la sua fidanzata sia d'accordo ad occuparsi di Becca e mi auguro di risentirvi presto.

Non mi rimane molto tempo e se gli assistenti sociali la prenderanno in custodia, per voi averla sarà pressoché impossibile!".

" Stia tranquilla Veronica" le dico sicuro dell'esito della mia decisione " sono più che certo che Lisa sarà felice di occuparsi di Becca e io mi farò sentire al più presto!".

Dopo aver salutato la donna e quel piccolo splendore, mi avvio fuori dall'aereo certo di aver lasciato un pezzo del mio cuore a quella bambina.

Ritorna all'indice


Capitolo 53
*** Una nuova speranza di vita felice ***


Ciao ragazze, oggi risolveremo tutti i quesiti che si affollano nei nostri cervellini: vedremo se Robert riuscirà a riprendersi Lisa e se lei accetterà di diventare la mamma di Becca.

Il capitolo sarà leggermente più corto degli altri ma capitemi, ormai ci stiamo avvicinando al finale e di cose da dire ne sono rimaste ben poche.

Ora vi lascio alla lettura del capitolo, ringraziandovi come sempre per il vostro affetto e dandovi appuntamento alla settimana prossima.

Baci Lorian

 

Capitolo 53 - Una nuova speranza di vita felice

 

POV ROBERT

 

Una volta giunto all'interno del terminal, vedere quei grandi ambienti mi riporta con il pensiero al mio primo viaggio quando, io, Kellan e Jackson arrivammo per conoscere le nostre tre principesse.

E ora a distanza di un anno mi ritrovo qui, con un bagaglio emozionale non indifferente alle spalle.

Ripensando alla situazione mia e di Lisa, sento una leggera ansia farsi preda di me: e se lei non mi volesse più? Se avesse scoperto con la lontananza, che non mi ama poi così tanto?

No, sono sicuro che non sarà così perché l'amore che lega me e la mia piccola è stato deciso dal destino e nulla potrà spezzarlo: né la Summit con i suoi orditi, né i paparazzi con la loro invadenza, né la mia immaturità, né le migliaia di chilometri che separano l'Italia dagli Stati Uniti.

Decido che prima di presentarmi da Lisa, devo essere certo che Lisa provi ancora qualcosa per me e l'unica che può darmi una risposta è come sempre Sabrina, quindi mi fermo in un angolo e tiro fuori il mio telefono componendo velocemente il suo numero.

Dopo qualche squillo lei mi risponde e dopo che l'ho salutata, le chiedo se il mio tesoro è lì con lei.

Quando mi conferma di essere sola, le dico: " Sabry so che ti avevo promesso di non farla soffrire e che con il mio comportamento ho fatto l'esatto contrario ma adessi ti sto chiamando, perchè voglio che tu sappia quello che è successo in queste ore.

Insieme a tutto il cast abbiamo obbligato la Summit a indire una conferenza stampa, nel quale hanno comunicato che i Robsten non sono mai esistiti ergo, da questo momento io e Lisa potremo uscire allo scoperto.

Immagino che lei ti avrà raccontato di quanto io sia stato stronzo e pur sapendo che non la merito, in questo momento sono qui a Malpensa 2000 pronto ad andare da lei per riprendermi la mia donna e mio figlio!".

Sabrina nervosa mi dice: " Robert, francamente io sono senza parole e ti dirò che non mi aspettavo che tu lo facessi per davvero!" e io le rispondo: " Dovevo sbatterci la testa, per capire quanto stava soffrendo Lisa e anche se so di non meritarmi il suo amore, sono talmente egoista da non riuscire a rinunciare a lei.

Ti confesso però che ho paura di affrontarla, perchè ho il timore che lei non mi ami più!".

Sabrina scoppia a ridere, poi mi dice: " Rob, Rob, Rob! Sai che mi fai una grande tenerezza! Il tuo timore è del tutto infondato.

Io non ho mai visto una ragazza più innamorata di Lisa; non dorme, piange, ti chiama, non mangia e nonostante tutti i miei sforzi non vuole reagire!".

" Che significa che non mangia?" gli dico arrabbiato " Nel suo stato lei deve nutrirsi; potrebbe fare del male al bambino!".

Sabrina sospirando mi risponde: " Robert non mi dici nulla di nuovo! So perfettamente che deve nutrirsi ma per lei il suo nutrimento sei tu.

Come puoi solo pensare che lei non ti ami, se rifiuta anche solo il pensiero di andare avanti senza di te!".

Io mi passo una mano sugli occhi, come se con quel gesto potessi cancellare tutta la stanchezza che mi sento addosso, poi dico: " Sabrina ti prego dimmi dove si trova Lisa!

Io ho bisogno di vederla, di parlarle, di abbracciarla, di baciarla, di dirle quanto la amo e sopratutto ho bisogno di chiederle perdono per non averla capita e averla fatta soffrire!".

Sabrina mi risponde: " Rob, Lisa è a casa mia ma tu ora passa qui all'area di servizio in modo che io possa darti le chiavi di casa, perchè se andassi direttamente da lei sono sicura che per orgoglio non ti aprirebbe!".

" Va bene Sabrina, arrivo e... grazie!" le dico per poi chiudere la comunicazione ed affrettarmi a cercare un taxi.

L'ultima cosa di cui ho bisogno, ora come ora è di essere riconosciuto dai paparazzi, con l'unico risultato che non riuscirei più a parlare serenamente con il mio amore.

Vedo che mi è arrivato un messaggio e decido di aprirlo; non appena lo faccio, scopro che è stato scritto da Taylor che mi informa di aver rilasciato la prima intervista insieme a Kristen, come coppia.

Per quanto mi riguarda, spero che la notizia non sia arrivata già alla stampa italiana, anche se non mi faccio illusioni.

So da solo che con l'avvento del web, i gossip viaggiano da un capo all'altro del mondo, più veloci di un Concorde ma mi auguro che almeno questa volta, la fortuna mi voglia assistere.

Trovo un taxi disponibile e mi ci fiondo dentro e mentre l'auto parte mi accorgo che dal terminal stanno uscendo Veronica e Becca.

Non temere piccolina io sarò di parola e presto ti verrò a prendere. 

Dopo un'ora di viaggio il taxi si ferma nel retro dell'area di servizio, dove trovo Sabrina che mi sta aspettando e che attraverso il finestrino, mi passa le chiavi di casa sua augurandomi buona fortuna.

Si effettivamente ne ho bisogno e anche tanta.                                                                                                         Dopo aver dato il nuovo recapito al tassista, comincio a pensare a cosa posso dire alla mia piccola, per convincerla a tornare con me e mentre sto vagliando le varie possibilità, il conducente mi avvisa che siamo arrivati.

Pago la mia corsa e scendo dalla vettura poi dopo aver ritirato il mio bagaglio, con le chiavi di Sabrina apro il cancello e a passo lento attraverso il cortile per entrare nell'androne del palazzo.

Prendo l'ascensore e in pochi secondi mi trovo al piano, fermo davanti alla porta d'ingresso con il cuore che mi batte veloce nel petto.

Inserisco le chiavi nella serratura e una volta aperta la porta, mi trovo nel soggiorno che tanto ricordo.

Subito il cuore mi fa un balzo nel petto e mi manca l'aria quando la vedo seduta sul divano, con lo sguardo perso nel vuoto.

Mi avvicino lentamente e le metto una mano sulla spalla e non appena si gira, vedo l'espressione sul suo volto cambiare da quella apatica in una sorpresa e sconvolta.

" Rob ma che cosa ci fai qui" mi chiede con la voce tremante mentre una lacrima le scende veloce sulla guancia.

" Zitta piccola ti prego!" le dico con la voce bassa " per una volta fa parlare me, per favore.

So che non ho rispettato la promessa di non venirti a cercare ma ricordo anche quello che mi hai detto tu e cioè che se un giorno mi fossi liberato dei Robsten, avremmo rivalutato la nostra storia.

Beh amore, io sono qui per dirti che da ieri mattina i Robsten sono morti e sepolti!".

" Cosa vuoi dire?" mi chiede la mia piccola sgranando gli occhi e io con un sorriso le dico: " Voglio dire che l'altro ieri sera dopo la tua telefonata, ho deciso che era giunta l'ora di mettere fine a questa storia quindi con Kris, Tay e tutto il resto del cast, siamo andati alla Summit pretendendo che tramite una conferenza stampa, annunciassero che i Robsten non esistevano e che si trattava di una manovra pubblicitaria.

Ovviamente non ne volevano sapere ma noi li abbiamo obbligati con la minaccia di ritirarci dalle riprese di Breaking dawn e loro sono stati costretti a piegarsi alla nostra volontà!

Da questo momento amore mio, potremo vivere alla luce del sole senza doverci più nascondere, così come non dovranno farlo Kristen e Taylor!".

Lisa mi fissa con un espressione di puro stupore dipinta sul volto, che viene subito sostituita dal più bel sorriso che io abbia mai visto.

Il mio amore si getta tra le mie braccia ed io felice l'accolgo sentendomi nuovamente a casa.

Il nostro abbraccio viene interrotto dal suono del mio telefonino, che mi segnala l'arrivo di un sms.

Seppur di malavoglia mi separo dalla mia piccola, estraggo il cellulare dalla tasca dei jeans e dopo aver letto il testo un sorriso mi si apre sul volto.

Velocemente passo il cellulare a Lisa dicendole: " E' da parte di Sabrina!".                                                                 Lei lo prende e legge il testo: " Piccioncini la mia casa e la mia macchina sono a vostra completa disposizione.

Stasera andrò a dormire da Melania e Pietro; mi raccomando Lisa, perdona questo poveraccio, perchè un vampiro con la faccia triste non si può vedere! Vi voglio bene e siate felici".

Io e la mia piccola scoppiamo a ridere mentre torniamo ad abbracciarci stretti e finalmente dopo tanta attesa posso nuovamente riappropriarmi delle sua magnifiche labbra.

Il nostro bacio all'inizio titubante, si trasforma ben presto in uno infuocato e appassionato.

Quando ci separiamo ansimanti, ci guardiamo negli occhi per un lasso di tempo che mi sembra infinito poi l'attenzione di Lisa è catturata dall'orsetto di peluche che senza accorgermi, sto ancora stringendo tra le mani.

Guardandolo mi chiede: " E' quello cos'è? E' il primo regalo per tuo figlio?".

Io fisso quel giochino e sorridendo le rispondo: " No tesoro, questo è un dono che ho ricevuto da una persona speciale di cui ti vorrei parlare!".

Lisa mi guarda poi mi dice: " Ti ascolto!" e io inizio a raccontarle di Becca, del suo dolore, del suo destino e di ciò che vorrei fare.

Quando finisco di parlare la fisso nel volto e le chiedo: " Che ne pensi?" e lei con le lacrime agli occhi, mi risponde: " Penso che tu debba chiamare subito quella donna, per dirle che da questo momento Becca ha una nuova mamma, un nuovo papà e un futuro fratellino!".

Io abbraccio Lisa al culmine della gioia e prima di fare quella telefonata, le chiedo nuovamente se è sicura e quando lei mi dice di si, chiamo Veronica per darle la notizia.

Quando lei mi risponde, le dico chi sono e le confermo la nostra intenzione di occuparci di Becca.

Veronica scoppia in lacrime felice per la notizia e mi da appuntamento per l'indomani pomeriggio per andare a casa sua.

Io dopo averle confermato la nostra presenza, la saluto e chiudo la telefonata.

Guardo negli occhi il mio amore e in un attimo la passione tra me e lei, prende il sopravvento e dopo averla presa tra le braccia, la porto in camera da letto, iniziando a baciarla disperatamente.

Accarezzo il suo corpo delicatamente come se fosse fatto di cristallo e temessi di romperla.

Ho il timore che la mia piccola mi fermi, dicendomi che ha cambiato idea e che non vuole più starmi accanto.

Lisa è la mia follia più pura, la mia dannazione, è la mia pace dei sensi, è la tempesta, è il fuoco e l'acqua, è tutto.

La percepisco, la tocco, odo il suo cuore battere e il suo sangue scorrerle veloce nelle vene, aspiro

il suo profumo che mi arriva forte alle narici ma so che se volessi di più diventerebbe come aria,

impossibile da afferrare.

Lentamente le sfilo la maglietta, lasciandola con solo il reggiseno addosso.

Quanto è bella e quanto mi è mancata; mi sono sentito vuoto e perso senza di lei e se ho provato questo in soli tre giorni di assenza, mi posso solo immaginare cosa avrei sentito se l'avessi persa.

Le sfilo anche quell'indumento e mi fermo ad ammirare il suo seno ma ora non è quello che m'interessa.

La mia attenzione si sposta verso il suo ventre, dove sta riposando mio figlio e dopo averlo sfiorato comincio a parlare: " Ciao piccolo io sono Robert, il tuo papà! Noi due non ci conosciamo ma io ho tanto sentito parlare di te.

Non vedo l'ora che tu venga al mondo, perchè voglio stringerti tra le braccia e darti tutto il mio amore.

Sai sei fortunato, perchè crescerai circondato da tante persone che già ti vogliono bene: io, tua madre, le tue zie e i tuoi zii e per ultima ma non meno importante, la tua sorellina Becca.

Siamo gente strana forte ma capace di grandi sentimenti e tu avrai l'intelligenza della tua mamma, la testardaggine del tuo papà, la saggezza dello zio Jack, la dolcezza delle zie Erica e Lucia, la calma delle tue nonne Sabrina e Claire, la simpatia delle tue zie Victoria ed Elizabeth e la follia di quel pazzo di tuo zio Kellan.

I tuoi zii Kristen e Taylor t'insegneranno la profondità dell'amore, tuo nonno Richard il valore della famiglia e le tue zie Ashley e Nikki l'importanza dell'amicizia.

Come vedi tante persone attendono il tuo arrivo quindi sbrigati perchè non farò altro che contare i giorni!".

Dopo aver finito di parlare con mio figlio, alzo gli occhi verso il volto del mio amore e vedo che sta piangendo ma che lo fa con un grande sorriso impresso sulle labbra.

Io mi sento leggero come se potessi alzarmi in volo e mi avvicino alla sua bocca, per donarle un bacio che mi fa tornare a respirare.

E pochi minuti dopo l'unione dei nostri corpi scatena in me un'onda potente di calore e fuoco che mi fa perdere la cognizione del luogo e del tempo.

Sento i suoi gemiti giungermi lontani e la morbidezza del suo corpo tra le mie mani, scorrere liscia e lieve.                                                                                                                                                                     I nostri movimenti sono fluidi e potenti e i nostri corpi sembrano essere stati creati per incastrarsi

alla perfezione.

Quando insieme giungiamo all'apice del nostro piacere urlando in contemporanea i nostri nomi, io crollo su di lei spostandomi velocemente per non farle male.

Sono felice come non ricordavo da tanto tempo e dandole tanti piccoli baci, intervallati da tanti ti amo ci addormentiamo sereni stringendoci stretti.

Ritorna all'indice


Capitolo 54
*** Mettersi a nudo ***


Ragazze, io mi chiedo chi di voi resisterebbe ad un Robert dolce come quello che sveglia la sua Lisa in questo capitolo.

Fatemelo sapere, perchè sono veramente curiosa.

Potremmo stilare una classifica ponendo due capisaldi: da un lato quelle che resisterebbero indifferenti mentre dall'altro quelle che si scioglierebbero come neve al sole.

Credo che la mia opinione non influenzerà nessuno, quindi posso tranquillamente dirvi che io faccio parte della seconda opzione.

Ora vi lascio alla lettura del capitolo ringraziandovi come sempre.

Baci Lorian

 

Capitolo 54 - Mettersi a nudo

 

POV ROBERT

 

L'indomani mattina mi sveglio ma mi rifiuto di aprire gli occhi perchè il timore, che la notte appena passata sia stata tutto un sogno, mi coglie violento.

Ho paura che se li apro potrei scoprire di essere ancora a Los Angeles, senza il mio amore al fianco, con il lato del suo letto ancora intatto ma devo farmi forza.

Lentamente apro gli occhi e provo un'emozione assurda quando riconosco la stanza dove mi trovo.

Non è un sogno e girando la testa, vedo il mio amore con lo sguardo perso nel vuoto intenta a pensare a chissà cosa e cercando di essere più dolce possibile, mi avvicino lei chiedendole: " Lisa che hai?".

Lei mi guarda come se non mi vedesse poi con voce atona, mi risponde: " Niente!".

Io sbuffo leggermente poi gli dico: " Non dire che non hai niente!

Te lo leggo in faccia che c'è qualcosa che ti preoccupa!" e lei sorridendo lievemente, mi dice: " Non sono preoccupata Rob, è solo che... tutto questo mi sembra un sogno!".

Mi stupisce sempre il fatto che io e lei abbiamo la stessa connessione e con due dita le faccio una carezza lungo tutto il viso poi le dico: " Anche io ha avuto lo stesso terrore ma per fortuna è tutto reale, amore mio!

Io sono qui, così come lo sei tu con il tuo splendido corpo che mi fa letteralmente impazzire!".

Lisa si gira a pancia sotto poi scoppia a ridere e mormora: " Ora è assodato, Rob tu sei un vero e proprio maniaco!".

" Ehi donna, porta rispetto al tuo uomo" le rispondo con finto risentimento " guarda che sei tu che mi fai diventare un maniaco.

Fondamentalmente io sono un romantico, disperato ed incompreso! Sono capace di parole tenere e dolci e non è colpa mia se amo ogni parte di te.

Mi piace accarezzare il tuo ventre, dove sta riposando tranquillo mio figlio e sfiorare il tuo seno che morbido mi chiama a se!

Amo il tuo collo flessuoso e impazzisco per le tue labbra morbide e succose, così come mi perdo nei tuoi magnifici occhi!"

Sensualmente la sfioro e la sento rabbrividire un secondo prima che mi riprenda, con la voce malferma: " Robert!".

" Cosa c'è piccola? Non mi dirai che ti vergogni? " le chiedo con un sorriso malandrino e scuotendo la testa lei mi dice: " No, non mi vergogno ma...!".

Ben deciso a continuare quel gioco che mi sta facendo eccitare le chiedo: " Ma... cosa tesoro? "

Lei cercando di spostarsi mi dice: " Robert Douglas Thomas Pattinson, vedi di smetterla perchè è scorretto da parte tua!".

Io scoppio a ridere poi le dico: " Sarà anche scorretto amore mio, ma sarei veramente uno stupido a non dirti quello che provo!

Tu sei il mio ossigeno, tesoro e ho bisogno di te per vivere! Non riesco neanche ad immaginare di poter provare di nuovo il dolore che ho sentito, quando ho scoperto che tu e nostro figlio ve ne eravate andati.

In quei momenti avevo paura di soffocare, mi era sembrato di tornare indietro ai tempi in cui non sapevo ancora chi fossi ma il dolore era molto più potente, perchè invece sapevo perfettamente chi eri!

Avevo sentito la potenza dei tuoi sentimenti, avevo sentito battere forte il tuo cuore e sapevo che c'era mio figlio dentro di te.

Avere la consapevolezza che per la mia idiozia non lo avrei visto nascere e non lo avrei tenuto

stretto tra le mie braccia, mi stava uccidendo dentro.

So che ti ho fatta stare male e che ti ho offeso con la mia proposta assurda ma credimi se ti dico che non avrei mai voluto farlo veramente.

Ero arrabbiato e frustrato perchè non riuscivo a trovare una soluzione alla situazione! Sono stato un perfetto egoista, perchè non ho pensato a te e a nostro figlio.

Sapevo che avevi ragione su tutta la linea, quando mi dicevi che sarebbe stato assurdo spuntare, dopo un anno e mezzo quando nostro figlio era già nato, dicendo a tutti " Ecco la compagna e il figlio di Robert Pattinson" quando fino a una settimana prima, per il mondo intero io stavo ancora con Kristen!

La gente avrebbe malignato che tu eri una rovina famiglie e che il bambino non era figlio mio!".

" Basta Rob non angustiarti più! Ora tutto è sistemato!" mi dice Lisa con un sorriso ma io scuoto la testa e riprendo a dire: " Lo so ma io non merito che tu mi sia accanto con nostro figlio.

Sono così orgoglioso di diventare il padre del tuo bambino, proprio perchè è il tuo e da te io vorrei dieci, venti figli!".

" Ehi vacci piano, amore" mi dice Lisa con un sorrisetto " cominciamo con il fare questo, ok?".

Io scoppio a ridere poi le rispondo: " Va bene, allora intanto aspetteremo questo ma sappi fin da ora, che amo le famiglie numerose!".

Lei ridacchia e io tornato serio le dico: " Ti amo piccola mia e voglio che tu, nostro figlio e la piccola Becca facciate parte della mia vita per sempre e quindi voglio chiederti una cosa importante!".

" Che cosa?" mi chiede Lisa curiosa e ancora emozionata dalle parole che le ho detto e io stranamente imbarazzato, le rispondo: " Voglio farti una semplice domanda e voglio che tu mi dia una risposta!" poi guardandola negli occhi, le dico: " Lisa Martini, vuoi sposarmi?".

Il mio piccolo amore spalanca gli occhi mentre delle calde lacrime le scendono sulle guance poi sfiorandomi il viso con due dita, mi dice: " Certo che lo voglio, Robert!".

Io la bacio con ardore poi quando riesco a staccarmi dalle sue invitanti labbra, dico: " Grazie amore mio, mi hai reso l'uomo più felice di tutto il pianeta.

Grazie perchè mi stai donando il tuo cuore, che è la cosa più preziosa che abbia mai visto, ne sono onorato e ti prometto che per tutta la vita per ogni singolo istante che passerai con me,  m'impegnerò per rendere felici te, nostro figlio e Becca.

Non voglio più che succeda quello che è capitato, non permetterò più a nessuno me compreso, di farti soffrire piccola.

Sei mia, solo mia, per sempre mia; ti ho persa già una volta e non voglio che succeda più!".

Lisa mi ribacia poi con un sorriso, mi domanda: " E sentiamo signor Pattinson, quando avrebbe intenzione di convolare a giuste nozze?".

" Ah guarda" le dico con un sogghigno " se dipendesse da me, lo farei domani stesso, rapendoti e portandoti a Las Vegas per farci sposare da un Elvis grasso e sudaticcio!".

" Beh devo dire che non è male come proposta!" mi dice Lisa con un sorriso e io scuotendo la testa le dico: " No piccola per quanto sarei tentato di fare questa follia, ho altre idee in mente!" e quando lei mi chiede quali, le dico: " Visto che questo sarà il nostro unico matrimonio, voglio che sia speciale e romantico e desidero che sia celebrato sulla nostra spiaggia a Malibù, perchè è lì che è iniziato tutto e lì voglio confermarti il mio amore.

Ci sposeremo di sera al tramonto, circondati dai nostri amici e dai nostri parenti anche se so che

quel giorno mancheranno coloro che sono più importanti per te.

So che il dolore dell'assenza dei tuoi genitori sarà ancora più grande quel giorno ma io ti prometto che ti starò ancora più vicino, tanto che mi scaccerai scocciata!".

Lisa si asciuga sorridendo le lacrime che le sono scese giù sentendo le mie parole, poi mi dice: " So che loro mi mancheranno tanto ma sono altrettanto certa che saranno al mio fianco, felici che sia tu l'uomo che sposerò!".

Io e Lisa rimaniamo in silenzio per qualche minuto, persi ognuno nei propri pensieri poi lei mi dice: " Sai Robert, stavo pensando a una cosa!" e quando gli chiedo a cosa pensa, mi risponde: " Stavo pensando al fatto che tu non hai ancora assistito ad un'ecografia e che quindi non hai visto nostro figlio!".

Il pensiero di poterlo vedere, mi provoca al tempo stesso una forte emozione e un rimorso atroce.

Un emozione perchè francamente non vedo l'ora di vedere il frutto del nostro amore e rimorso perchè inevitabilmente, mi tornano in mente le parole che lei aveva scritto nella lettera.

Sono state parole dure ma giuste e veritiere e Lisa comprendendo quello che provo, mi dice: " Rob dimentica il passato; ora ci siamo io, te, nostro figlio e Becca e il resto lasciamolo chiuso fuori, ok? Ho pensato a questa cosa solo perchè essendo in Italia potremo andare da un ginecologo per farne eseguire una.

Qui è più difficile che ci sia qualche paparazzo pronto a scattarti qualche foto, se mi accompagni dal dottore!".

Sorrido del fatto che lei metta la mia carriera sempre al primo posto, le rispondo: " Se devo essere sincero non me ne frega un cavolo se mi riprendono o mi fotografano con te, all'uscita da uno studio medico.

Ti ho già detto che finalmente l'agonia di quel fantomatico fidanzamento è finita.

Tay e Kris hanno già rilasciato la loro prima intervista insieme da fidanzati, così come prima o poi dovremo fare noi, quindi direi tirando le somme che non vedo l'ora di vedere nostro figlio!".

Lisa mi fissa con uno sguardo strano e quando le chiedo che cosa la preoccupa, mi chiede: " Rob dici sul serio quando parli di un'intervista che dovremo rilasciare?".

Io ridacchio per la sua reazione e le dico: " Amore calmati, non farti prendere dal panico!                                 E' più che normale; non dimenticare che sei la compagna del sex simbol del nuovo millennio!".

Il mio tesoro mi guarda con gli occhi sgranati poi ridacchiando, mi molla un piccolo schiaffo sul braccio e mi dice: " No, mi sa tanto che non riuscirò mai ad abituarmi a questa cosa.

Io Lisa Martini, una semplicissima e comune barista italiana sono la fidanzata di Robert Pattinson! E' quasi anacronistico!".

Io le sorrido poi con un'espressione imbronciata, le dico: " Ah, ah errore amore mio, mi sa proprio che mi tocca correggerti.

Tu non sei la fidanzata di Robert Pattinson ma sei la sua futura moglie; senti suonano bene i nostri nomi messi insieme: Robert e Lisa Pattinson!".

La mia piccola annuisce con un sorriso poi mi dice: " Robert a proposito di nomi, hai pensato a dei nomi per nostro figlio?" e io le dico: " Beh se devo essere sincero, non sono stato dell'umore giusto

per pensarci!".

Lisa annuisce poi esclama: "Io invece ci ho pensato e credo che se fosse un maschio il nome adatto sarebbe, Thomas!".

" Thomas?" le chiedo io e lei annuendo mi risponde: " Si Thomas; mi piace molto e poi è anche il tuo terzo nome, quindi ti appartiene!".

Io rimuginandoci su le rispondo: " Ok allora e Thomas sia ma se tu hai scelto il nome del maschio, io vorrei scegliere quello della femmina e a tal proposito avrei già in mente quello perfetto!".

Lisa mi guarda fisso negli occhi poi mi chiede: " Ah si? E quale sarebbe questo nome perfetto?" e io con un sorriso, le rispondo: " Voglio che nostra figlia si chiami Susan, come tua madre!".

Due piccole lacrime scorrono lente sulle sue guance, prima che si butti tra le mie braccia dicendo:

" Grazie, grazie, grazie!".

" Deduco che tu sia d'accordo?" chiedo sorridendo e lei ancora tra le mie braccia, annuisce decisa quindi io le dico: "Allora visto che questo problema è risolto quando dici che potrò vedere Thomas o Susan?".

Lisa si stacca dalle mie braccia e mi dice: " Beh direi che se facciamo un piccolo giro di telefonate, possiamo farlo anche oggi, privatamente!".

" Ottimo!" le dico io alzandomi dal letto " tu comincia a chiamare mentre io vado di là a prepararti una sana e robusta colazione, amore mio!".  

Dopo circa mezz'ora mentre sto versando il succo d'arancia in un bicchiere, Lisa spunta in cucina con un grande sorriso stampato sulla faccia e abbracciandomi mi dice: " Signor Pattinson spero che tu sia pronto, perchè tra due ore vedrai per la prima volta tuo figlio.

Ho trovato uno studio medico che ha posto proprio oggi, quindi direi di fare colazione e poi di avviarci lì!

Infine dopo aver fatto l'ecografia andremo a trovare Becca perchè francamente non vedo l'ora di conoscerla".

Sono felice ma al tempo stesso nervoso, Lisa se ne accorge e me ne chiede il motivo ed io le dico: " Non so tesoro perchè sono nervoso!

Forse ho paura di quello che proverò, quando vedrò la sua immagine e sentirò il suo cuore!".

Il mio amore mi abbraccia stretta poi mi dice: " Devi stare tranquillo Rob; credimi non è nulla che tu non possa superare anzi, credo che sarà l'emozione più grande che proverai, che ti rimarrà nel cuore fino a quando verrà sostituita da quella che sentirai prendendo la nostra creatura per la prima volta tra le braccia, quando nascerà!".

Sospiro profondamente per farmi un pò di coraggio e in silenzio annuisco.

Lisa dopo avermi sorriso, mi fa una carezza e poi si siede a fare colazione; io la imito ma i miei pensieri viaggiano veloci e mi vedono farmela sotto mentre davanti ai miei occhi si materializza l'immagine del figlio che per la mia stupidità stavo per perdere.

Quando finiamo di mangiare, ci prepariamo ad uscire e usando la macchina che Sabrina ci ha gentilmente offerto, ci dirigiamo verso lo studio medico.

Man mano che la strada si accorcia sento il battito del mio cuore accelerare esponenzialmente.

Troppo presto per i miei gusti arriviamo a destinazione e una volta parcheggiata l'auto, Lisa si gira a fissarmi e mi dice: " Amore non devi essere così agitato; se non te la senti, possiamo pure rimandare!".

Io la guardo negli occhi poi sentendo un rigurgito di coraggio ruggirmi nel petto, le rispondo: " No tesoro, io voglio vedere il frutto del nostro amore, però ti prego di non lasciarmi solo, ok? ".

Lisa annuisce con un sorriso e contemporaneamente usciamo dalla macchina poi lei corre ad

afferrarmi la mano e io mi sento nuovamente al sicuro.

Mentre ci avviamo verso lo studio medico, attraverso gli occhiali scuri vedo diverse ragazze ferme ad osservarci e penso che probabilmente mi abbiano riconosciuto.

Per un attimo prego che non ci fermino, perchè questo momento è solo nostro e voglio che niente lo rovini.

Fortunatamente giungiamo allo studio senza interruzioni e una volta saliti in ascensore, tiro un grosso respiro.

Lisa mi guarda e dopo avermi regalato uno splendido sorriso, mi fa una carezza.

Bene, ora sono pronto ad affrontare i dubbi e le incertezze e a mettere a tacere i numerosi sensi di colpa che mi attanagliano il cuore.

Ritorna all'indice


Capitolo 55
*** Emozioni indescrivibili ***


Ciao ragazze oggi assisteremo insieme a Robert alla sua prima ecografia poi lui ci porterà a casa di Veronica e Rebecca per dare modo a Lisa, di conoscere la loro futura figlia adottiva.

Sarà un capitolo ricco di emozioni e spero che vi possa trasmettere le stesse sensazioni che ha dato a me scriverlo.

Quando ci sono di mezzi i bambini neonati o no, è d'obbligo la dolcezza e mi chiedo che cosa ci sia di più dolce di una vita dentro la pancia della sua mamma.

Ora vi lascio alla lettura, augurandovi un bel weekend e ringraziandovi come sempre.

Baci Lorian

 

Capitolo 55 - Emozioni indescrivibili

 

POV LISA

 

Dopo dieci minuti di attesa, veniamo chiamati per effettuare l'ecografia e lentamente, mano nella mano ci dirigiamo verso lo studio.

Sento che Robert è molto nervoso ma in realtà non so davvero come aiutarlo.

So che si sente in colpa per quello che è successo e anche se io non glielo faccio pesare, per lui è molto difficile superare questa cosa.

Ad accoglierci, c'è il sorriso gentile e il volto sereno della dottoressa che dovrà farmi l'ecografia.

Con gentilezza si avvicina poi si presenta: " Innanzitutto, benvenuti nel mio studio.

Io sono Aurora Simionetti e oggi vi farò vedere la vostra creatura!" poi portando gli occhi su Robert dice: " Dalla sua espressione, credo che per lei sarà la prima volta, vero?".

Robert annuisce in silenzio poi deglutendo aggiunge: " In effetti si! La mia fidanzata l'ha già visto ma io... ero impegnato e ora vorrei veramente vedere mio figlio!".

La dottoressa gli sorride poi ci fa accomodare davanti alla scrivania e prende dallo schedario un modulo da compilare.

Quindi riportando gli occhi nei nostri, dice: " Prima di fare l'ecografia dovrò farvi alcune domande per capire a che punto è la gravidanza!".

Io annuisco e lei mi chiede: " Innanzitutto mi serve sapere a che settimana è signorina...".

Io la interrompo per dirle: " Mi scusi sono stata maleducata! Mi chiamo Lisa Martini e lui è il mio fidanzato Robert Pattinson!".

La dottoressa porta lo sguardo su Rob poi sorride e dice: " Allora non mi ero sbagliata! D'altronde come potevo farlo; mia figlia ha la sua stanza tappezzata di poster con la sua faccia!".

Robert sorride poi dice: " Si, in effetti non si è sbagliata! Sono proprio io".                                                         

La dottoressa annuisce poi professionalmente riporta lo sguardo verso di me e mi chiede: " Allora signorina Martini, di quante settimane è?" e io sorridendo le rispondo: " La mia ginecologa ha detto sono all'inizio della 7° settimana, che il bambino pesa 3g ed è lungo 2 - 3 cm circa!".

Lei annuisce segnando tutto quello che le dico poi mi chiede: " Ha avuto dei problemi? Nausee, svenimenti o altro?".

Io dopo aver sospirato, rispondo: " Nessuna nausea ma ho avuto uno svenimento due giorni fa!".

Robert al mio fianco s'irrigidisce poi strabuzzando gli occhi, mi chiede: " Lisa, perchè non me lo hai detto? " e io sorridendo gli rispondo: " Non te l'ho detto, perchè non è stato nulla d'importante.

Ero un pò... sotto stress ma ora è tutto apposto!".

La dottoressa annuisce poi m'invita a spogliarmi e ad accomodarmi su lettino.

Vado dietro il paravento e lentamente mi spoglio poi indosso il camice e quando sono pronta, ritorno nella stanza avvicinandomi al lettino.

Robert si posiziona vicino al mio fianco sinistro e la dottoressa, dopo aver acceso l'ecografo, mi mette il gel sulla pancia poi ci posiziona sopra il cursore.

Vedo Rob teso, con gli occhi fissi sullo schermo per ora ancora nero.

Il colorito del volto impallidisce leggermente, tendendo al verdognolo mentre vedo delle gocce di sudore imperlargli la fronte.

Sono preoccupata, perchè non so davvero come aiutarlo ma credo di non poter fare molto per lui: questa è una cosa che deve superare da solo.

E' talmente rigido che lo vedo sobbalzare quando appare l'immagine confusa di nostro figlio.

Quando la dottoressa Simionetti comincia a spiegarci i vari passaggi, io non tolgo lo sguardo dal viso di Robert e noto all'istante i suoi occhi farsi lucidi di lacrime.

Il suo volto è in estasi ed è in adorata contemplazione di quell'immagine.

Ha la bocca spalancata ed è completamente estraniato da tutto quello che lo circonda.

L'unica cosa che posso fare è prendergli la mano e non appena lo faccio, lui si riscuote portando il suo sguardo su di me.

Quando i suoi occhi incontrano i miei, vedo una lacrima scendere lenta dal suo occhio sinistro e d'istinto gli stringo ancora di più la mano.

In quell'istante la dottoressa accende le casse e nella stanza rimbomba forte e chiaro il battito del cuore della nostra creatura.

Stavolta temo veramente che Robert rischi un infarto, mentre con gli occhi spalancati ascolta quei rumori precisi e ben scanditi.

La dottoressa stampa una foto dell'ecografia e la porge con un sorriso a Robert che la prende con la mano tremante, poi mi dà dei fazzoletti di carta per ripulirmi il ventre e spegne l'ecografo.

Quindi invita Robert ad attenderci nella stanza affianco in modo che possa farmi la visita e quando tutto finisce, lo richiama.

Io mi rialzo poi mi dirigo verso il paravento per rivestirmi e quando sono pronta li raggiungo nello studio sedendomi nella sedia.

La dottoressa mi guarda poi con un grande sorriso ci dice: " Devo farvi i miei complimenti, la vostra creatura è molto forte e sana.

I dati che lei mi ha fornito corrispondono alla perfezione, direi che tutto procede magnificamente

e immagino che lei sarà seguita dalla sua dottoressa negli Stati Uniti!".

Io felice per le belle notizie, annuisco con un grande sorriso impresso sulla faccia.

Robert non ha ancora aperto bocca poi all'improvviso dice: " Dottoressa... è sicura che nostro figlio stia veramente bene?".

Lei annuisce convinta e lui rilassandosi la guarda, poi le chiede: " Come si chiama sua figlia?".

La dottoressa inarca un sopraciglio poi risponde: " Alessandra, perché?".

Robert le chiede un foglio di carta e una penna e quando li ottiene, si concentra a scrivere.

Quando finisce la dedica, me la passa e io la leggo:

 

Cara Alessandra, oggi sono più felice che mai e lo devo anche a tua madre! Ti ringrazio di essere una mia fan e ti auguro un futuro felice e pieno di gioia.  Con affetto Robert Pattinson.

 

Non appena finisco di leggere quelle parole, sorrido e porgo quel foglietto alla dottoressa che lo prende leggendolo.

Anche lei sorride e lo ringrazia poi però poi Robert le dice: " Dottoressa, il suo telefono fa le foto?" e quando lei annuisce, lui si gira verso di me e mi chiede: " Amore, faresti una foto a me e alla dottoressa? Così almeno sua figlia potrà anche vedermi!".

Io annuisco e quando la dottoressa mi passa il cellulare, Robert si mette in posa abbracciandola e io scatto la foto.

La dottoressa lo ringrazia nuovamente poi ci da la cartella con l'esito della visita e dell'ecografia quindi ci fa gli auguri.

Noi la ringraziamo poi paghiamo il conto e mano nella mano ci dirigiamo fuori dallo studio.

Quando saliamo in macchina, Robert prende la foto dell'ecografia e con la voce rotta dalla commozione mi dice: " Grazie amore mio, non sai come sono felice in questo momento; guardalo è perfetto!".

Io annuisco con un sorriso poi gli dico: " Si hai ragione Rob è bellissimo, ora però che ne dici di andare da Rebecca? Ho voglia di conoscere nostra figlia!".

Lui annuisce ancora emozionato poi mette via l'ecografia, dandomi l'appunto con l'indirizzo di casa di Veronica e io dopo aver impostato il navigatore, parto per andare a destinazione.

 

POV ROBERT

 

Continuo a fissare completamente inebetito la piccola foto che raffigura in modo confuso, il frutto dei miei lombi e mi sento decisamente su di giri.

Se penso che per la mia stupidità stavo per perdere tutto questo, mi assale ancora l'ansia ma per fortuna il gesto estremo di Lisa, mi ha fatto comprendere i reali valori della nostra storia.

E ora stiamo andando a trovare Becca, in modo che Lisa possa conoscerla.

Spero proprio che tra loro sia amore a prima vista, come lo è stato per me; così almeno quando la piccola verrà a stare da noi, Lisa potrà esserle veramente di aiuto.

La mia piccola parcheggia la macchina poi si gira a guardarmi e con un sorriso mi dice: " Rob, siamo arrivati!".

Io annuisco poi mi metto gli occhiali da sole e scendo dall'auto.

Mi guardo intorno e vedo che siamo in un bel quartiere, tranquillo ed immerso nel verde.

Certo non ha nulla a che vedere con Bel Air ma immagino che Becca qui, non sarebbe cresciuta male e mi auguro che possa trovarsi bene anche con noi.

Prendo la mano di Lisa e lentamente ci avviamo verso il cancello di una villetta poi dopo aver suonato al campanello, attendiamo che qualcuno venga ad aprirci.

Due minuti dopo, Veronica appare alla porta e dopo averci fatto uno stanco ma bel sorriso, apre il cancello.

Io e Lisa varchiamo la soglia camminando nel vialetto e pochi istanti dopo, siamo davanti a quella coraggiosa donna che sta lottando contro la malattia e il dolore per la consapevolezza di dover abbandonare e non veder crescere la nipote.

Dopo le dovute presentazioni, Veronica ci sorride e ci dice: " Se volete scusarmi, vado a chiamare Becca!".

Noi annuiamo e pochi minuti dopo ritorna, tenendo per mano la più bella bambina che io abbia mai visto, anche se sul suo volto, non c'è neppure l'ombra di un sorriso.

Con la coda dell'occhio, guardo la reazione di Lisa e la vedo portarsi una mano alla bocca mentre nei suoi occhi luccicano delle lacrime.

Io mi avvicino a Becca poi dopo averle fatto un grande sorriso, mi inginocchio davanti a lei e le dico: " Ciao principessa, hai visto? Sono stato di parola e non solo ti ho riportato il tuo orsacchiotto ma ho condotto con me anche la mia regina, che aveva tanta voglia di conoscerti!".

Prima di portarla dal mio amore, le porgo il suo orso di peluche quindi le metto davanti la mia mano in attesa che lei l'afferri.

Lei lentamente lo fa, sempre non togliendo gli occhi dai miei e io con un sorriso la porto da Lisa, che in quel momento la sta guardando con un grande sorriso impresso sul volto.

Eccole le mie due donne! Spero che Becca accetti di venire a vivere con noi, perchè so che il mio cuore già le appartiene.

La mia donna si inginocchia davanti a lei e dolcemente le dice: " Ciao, io sono Lisa ed è un vero onore per me conoscere la ragazza per la quale Robert ha perso la testa!".

Becca gira di scatto la testa verso di me e quando vede che io le sto sorridendo, arrossisce lievemente.

Mi avvicino lentamente a Veronica e a bassa voce le chiedo: " Gliene ha già parlato?" e lei mi fa cenno di si con la testa.

Vorrei chiederle che reazione ha avuto Becca ma ho paura che mi dica che non è d'accordo sul fatto di diventare nostra figlia e di venire a vivere a Los Angeles.

Dopo pochi secondi sento Lisa che ci dice: " Veronica, Robert potreste lasciarmi un attimo da sola con Becca?".

Veronica annuisce e anche io lo faccio, nonostante mi chieda che cosa ha in mente, poi insieme usciamo diretti in giardino.

 

POV LISA

 

Una volta che io e Becca siamo rimaste da sole, la prendo per mano e lentamente ci avviciniamo al divano, dove ci sediamo.

Faccio un grosso respiro poi guardandola negli occhi le dico: " Becca, innanzitutto devo proprio dirtelo: sei davvero una bellissima bambina!".

Lei mi fissa in silenzio e io mormoro: " Robert mi ha detto che cosa è successo ai tuoi genitori e al tuo fratellino e anche se non mi crederai, posso dirti che capisco alla perfezione il tuo dolore.

Anche la mia mamma e il mio papà sono morti in un incidente con la macchina e mi hanno lasciata

da sola.

Immagino che tu, esattamente come me ti senta arrabbiata e forse non ti perdoni il fatto di essere sopravvissuta ma voglio dirti che non devi farlo.

La vita è bella, mia piccola Becca ed è degna di essere vissuta al pieno delle proprie capacità e se me ne darai la possibilità, vorrei aiutarti a farlo.

Non penso che ai tuoi genitori faccia piacere il fatto di vederti sempre triste, che non fai vedere al mondo il tuo splendido sorriso e che non fai sentire la tua meravigliosa voce.

Sai, io ho sempre pensato che i miei genitori siano sempre con me, al mio fianco e a volte se mi concentro posso ancora sentire le loro voci.

Sono come un sussurro portato da un alito di vento ma ci sono, esattamente come ci sono i tuoi!".

Lei mi fissa in silenzio, squadrandomi e io riprendo a parlare: " Sai dove li puoi trovare Becca?".

Lentamente scuote la testa e io, dopo averle fatto un sorriso le metto una mano sul cuore e le dico: " Proprio qui! Loro sono qui dentro e non ne usciranno mai.

Ti staranno vicino sempre e ti aiuteranno a diventare una splendida donna e anche io e Robert, ti aiuteremo!

In realtà ti confido un segreto! " e quando vedo i suoi occhioni spalancarsi continuo a parlare: " Io penso che siano stati proprio la mia mamma e il mio papà a portare da me Robert e a farlo innamorare di me!".

Becca mi fa un pallido sorriso e io le dico: " Potrei chiederti un favore?" e quando lei annuisce lentamente, le dico: " Io vorrei che tu mi aiutassi, perchè qui dentro la mia pancia sta crescendo un bambino e io vorrei tanto che tu fossi la sua sorellina.

Sono sincera se ti dico che sono spaventata da morire ma se tu mi starai accanto, insieme a Robert sono certa di poter affrontare la cosa.

Allora che ne dici? Ti va di diventare la nostra bambina e la sorellina di questo angioletto?".

Becca si mordicchia nervosa l'unghia del pollice poi annuisce lentamente e di getto mi butta le braccia al collo.

Io la stringo forte a me e pochi secondi dopo, Robert e Veronica rientrano nella stanza fissandoci con la bocca spalancata.

Io li vedo e sempre stringendo a me Becca, concentro lo sguardo sul mio fidanzato e dico: " Rob, ti presento nostra figlia!".

Lui scoppia in una risata felice, subito seguito da me e Veronica.

Ritorna all'indice


Capitolo 56
*** Finalmente nostra figlia ***


Ciao ragazze, oggi assisteremo all'ufficializzazione dell'adozione di Becca da parte di Robert e Lisa e poi vedremo i nostri tre protagonisti, prepararsi a partire alla volta di Londra per presentare la new entry al resto della famiglia e per comunicargli l'arrivo dell'erede.

Credo di aver chiacchierato troppo e presentandovi le mie scuse formali, mi ritiro in buon ordine lasciandovi alla lettura del capitolo.

Baci Lorian

 

Capitolo 56 - Finalmente nostra figlia

 

POV ROBERT

 

Dopo che usciamo da casa di Veronica, saliamo in macchina e torniamo nell'abitazione di Sabrina.

Non appena giungiamo lì, parcheggiamo e dopo aver chiuso la macchina, andiamo su.

In casa troviamo ad attenderci la nostra amica e Lisa non appena la vede, le corre incontro abbracciandola.

Lei ricambia il suo abbraccio, sorridendo poi ci sediamo tutti sul divano.

Sabry, dopo qualche secondo chiede: " Ragazzi, volevo sapere se avevate avuto qualche problema per la strada!" e noi dopo averla guardata basiti, le diciamo di no.

Lisa le chiede: " Scusa mammina ma che problemi avremmo dovuto avere?" e lei sogghignando le risponde: " Dalla tua risposta deduco che non abbiate ancora letto i giornali né tantomeno avete

visto la tv o internet!".

Lisa scuote la testa poi con un sorriso, risponde: " No, in effetti abbiamo avuto di meglio da fare!".

Io scoppio a ridere e poco dopo anche lei e Sabrina mi imitano.

Quando ci riprendiamo, la nostra amica ci porge il giornale e dice: " Bene, allora credo sia il caso che vi rifacciate gli occhi.

Ci sono la bellezza di cinque pagine che parlano dell'avvenimento!".

Io e Lisa ci fissiamo confusi poi con un gesto deciso, prendo il giornale e quando i miei occhi si posano sulla copertina, si spalancano di botto.

Sotto una foto mia e di Kristen, a caratteri cubitali c'è scritto: LA LOVE STORY TRA BELLA E EDWARD E' TUTTA UNA FINZIONE!

Passo il giornale a Lisa che come me, spalanca gli occhi poi lentamente apre la rivista ed inizia a leggere alcuni articoli.

In poche parole, in quelle pagine viene detto che la relazione tra me e Kristen è tutta una farsa voluta ed orchestrata dalla Summit e che la mia collega è già uscita allo scoperto, mostrando a tutti chi è il suo vero compagno e cioè Taylor.

A passo lento mi alzo dal divano e vado verso la scrivania poi accendo il mio portatile e vado su internet.

Nella homepage di Google, digito il mio nome e una miriade di file si aprono ed in ciascuno di questi si parla dello scandalo della finzione.

Tiro un grosso respiro poi spengo il computer, mi giro verso Lisa e vedo che mi sta guardando.

Le faccio un sorriso, prima di dire: " Sapevo che sarebbe accaduto e ti dirò che ne sono felice! Spero solo che tutto questo, non ci crei dei problemi con Becca!".

Lisa trasale spalancando la bocca e Sabrina mi chiede a chi mi riferisco.

Io raggiungo il mio amore sul divano e raccontiamo alla nostra amica tutta la storia di quella meravigliosa bambina, che sta per diventare legalmente nostra figlia.

Quando finiamo il nostro racconto, Sabrina ci guarda con gli occhi pieni di lacrime poi ci abbraccia dicendo: " Ragazzi, quello che state facendo è veramente bellissimo e sono sicura che tutto andrà bene!".

Noi la ringraziamo poi Lisa, tira fuori l'ecografia della nostra creatura e

gliela mostra orgogliosa.

Io mi alzo dal divano e vado nella stanza accanto, tirando poi fuori il cellulare e componendo il numero di Veronica.

Dopo due squilli, lei mi risponde e io mi affretto a dirle: " Ciao sono Robert, Becca è lì?".

Veronica mi risponde che è in camera sua e io riprendo a parlare, dicendo: " Ti ho chiamata solo perchè in questo momento il mio nome è su tutti i giornali e i computer del mondo.

Vedi, per poter stare con Lisa alla luce del sole ho dovuto minacciare la mia casa di produzione, perchè mettesse fine al finto fidanzamento nel quale mi avevano ingabbiato.

Ora io vorrei sapere se la situazione in corso, creerà qualche problema con l'adozione di Becca!".

Dopo qualche secondo, lei mi risponde: " Io direi che questo avvenimento, non cambierà affatto le cose anzi.

Ti avrei chiamato io più tardi, per avvisarti che domani mattina alle dieci verrà a casa mia il notaio che dovrà certificare il cambio di cognome ed è necessario che tu e Lisa siate qui!".

Respiro più sollevato poi le garantisco la nostra presenza quindi le dico: " Veronica, io credo che tu sappia che subito dopo, io e Lisa dovremo partire per tornare a casa e come immaginerai già, vorrei che Becca venisse con noi.

Prima di tornare a Los Angeles è mia intenzione andare a Londra, per vedere la mia famiglia e presentargli ufficialmente Becca!".

Dopo un pò, lei mi dice: " Si Robert, ci avevo già pensato e credo che sia meglio così!" quindi io mormoro: " Veronica, perchè non vieni anche tu con noi, così Becca starà con te fino all'ultimo!".

Lei con la voce commossa mi risponde: " Io ti ringrazio per la tua offerta, Robert ma sono costretta a rifiutare, perchè mia nipote ha già avuto a che fare troppe volte con la morte e voglio che si ricordi di me, come sono ora.

L'ultima cosa che desidero è vedere i suoi occhi riempirsi ancora di lacrime e non sopporterei se questa volta, la responsabile fossi io!".

Posso comprendere il suo pensiero e annuisco anche se so che lei non può vedermi poi dopo aver fatto un lungo sospiro, le confermo la nostra presenza per l'indomani e la saluto chiudendo la comunicazione.

Quindi un pò più tranquillo, mi dirigo nell'altra stanza per raggiungere il mio amore.

 

POV LISA

 

L'indomani mi sveglio, mi stiracchio e butto uno sguardo alla sveglia scoprendo che sono già le 8.30.

Considerando il fatto che tra un ora e mezza dobbiamo essere a casa di Veronica decido di svegliare Robert, che sta dormendo beato al mio fianco.

Gli accarezzo lentamente il viso e quando lui apre gli occhi e mi rivolge un meraviglioso sorriso, gli dico: " Amore, sono le 8.30 e dobbiamo prepararci!".

Lui annuisce e dopo avermi dato un lieve bacio, si alza diretto verso il bagno.

Sento scorrere l'acqua della doccia e decido di alzarmi per andare in cucina a preparare la colazione; mentre sto spalmando la marmellata sul pane tostato, vedo entrare Robert già vestito e con i capelli ancora umidi.

Dopo avermi sorriso si siede e mi dice: " Amore, il bagno è tutto tuo!" poi prende una fetta di pane e gli da un morso vigoroso.

Io sorrido e mi abbasso a dargli un bacio sulla fronte poi esco decisa a farmi una doccia.

Dopo circa un'ora, siamo pronti e scendiamo in strada per prendere l'auto.

Durante il tragitto, Rob non fa altro che fantasticare sull'adozione, sul nostro viaggio a Londra e su quello di rientro a Los Angeles.

Io al contrario non ci riesco, anche perchè finché non firmeremo i documenti che attesteranno che Becca è nostra figlia, non mi sentirò sicura.

Robert aveva ragione: mi è bastato un semplice sguardo per innamorarmi di lei.

E' una bimba fragile e terribilmente bisognosa di affetto; mi ricorda tremendamente me, quando ho perso i miei genitori e sento la necessità di aiutarla.

Solo quando la vedrò sorridere e la sentirò parlare, saprò di non aver fallito.

Dopo venti minuti, arriviamo davanti a casa di Veronica e io guardo l'orologio, accorgendomi che sono le dieci meno cinque.

Sospiro, perchè sono contenta del fatto di essere puntuali ma l'ansia e il nervoso si fanno preda nuovamente di me.

Robert mi prende la mano per trasmettermi un pò di forza ma si vede benissimo che anche lui è teso.

Arrivati davanti al cancello della villetta, suoniamo e pochi istanti dopo Veronica appare davanti a noi, facendoci un sorriso.

Noi la salutiamo poi lei si sposta per farci passare e tutti insieme entriamo in casa.

Giunti in soggiorno, troviamo ad attenderci un uomo vestito con giacca e cravatta e credo senza timore di errore che quello sia il notaio.

Infatti due secondi dopo, Veronica ce lo presenta dicendo: " Robert, Lisa lui è un mio grande amico.

Si chiama Mattia Salvemini ed è il notaio che si occuperà delle pratiche di adozione!".

Noi lo salutiamo stringendogli la mano poi lui inizia ad elencarci le leggi inerenti all'adozione ma io lo fermo, girandomi verso Veronica e dicendo: " Perdonami ma prima di continuare vorrei vedere Becca, se è possibile!".

Lei annuisce con un sorriso e sale al piano di sopra a chiamarla.

Sento su di me lo sguardo curioso di Robert e del notaio ma decido di ignorarli e non tolgo gli occhi dalle scale dove è sparita Veronica.

Pochi secondi dopo quella meravigliosa bambina appare davanti a me e io mi avvicino, facendole un grande sorriso.

Lei mi fissa come sempre in silenzio e io le prendo la mano portandola verso il divano.

Giunte lì ci sediamo e io le dico: " Becca, ho voluto vederti perchè voglio che tu sia al corrente di quello che succede qui!

Io e Robert, siamo qui per firmare i documenti che quel gentile signore ci ha portato.

Voglio che sia consapevole che una volta firmate quelle carte, tu diventerai a tutti gli effetti nostra figlia e desidero sapere se sei veramente d'accordo.

Rob e io non faremmo mai qualcosa contro la tua volontà e anche per questo desidero che tu sia messa al corrente di tutto.

Voglio anche che tu sappia che se accetterai di essere nostra figlia, noi tre poi partiremo alla volta di Londra dove conoscerai i tuoi nonni e le tue zie ed infine torneremo a Los Angeles.

E' lì infatti che abitiamo e tu vivrai con noi; prima però di firmare qualsiasi documento, voglio che mi faccia capire, se sei veramente d'accordo!".

Lei mi fissa poi guarda Robert che le fa un sorriso quindi riporta lo sguardo su di me e alza la mano portandola sulla mia guancia.

Lentamente mi fa una carezza poi sempre rimanendo seria, annuisce decisa.

Sento il peso che avevo nel cuore, svanire di botto e dopo averle dato un bacio sulla fronte prendo la sua mano e la porto con me vicino al notaio.

Lui fa un sorriso e riprende a parlare di leggi, quindi una volta che ha finito ci passa i documenti da firmare e ancora una volta io guardo Becca, che annuisce sicura.

Le rivolgo un solare sorriso e sia io che Rob afferriamo la penna e poniamo le nostre firme su quei documenti.

Poi è il turno di Veronica che firma i suoi, quindi il notaio mette alcuni timbri sui fogli e ci consegna le nostre copie dicendo: " Da questo momento Rebecca Jean Sanders è diventata a tutti gli effetti Rebecca Jean Pattinson, figlia di Robert Douglas Thomas Pattinson e di Lisa Martini.

Complimenti ragazzi, avete fatto una cosa bellissima e io vi auguro tanta gioia e serenità!".

Noi lo ringraziamo stringendogli la mano quindi dopo aver annuito dice: " Oggi stesso mi occuperò di depositare gli atti in tribunale, in modo che tutto diventi effettivo e voi fin da ora, siete liberi di partire per andare ovunque vogliate!".

Robert annuisce e Veronica, scorta il notaio fuori da casa sua. 

Io mi siedo sul divano e prendo in braccio Becca stringendola a me poi subito dopo siamo raggiunti da Robert che s'inginocchia davanti a noi e dice: " Ora sono l'uomo più felice del mondo.

Ho al mio fianco la mia fidanzata che presto sarà mia moglie, ho una figlia bellissima che sono sicuro mi darà tantissime soddisfazioni e tra pochi mesi avremo un altro bambino a rallegrare ed ingrandire la nostra famiglia.

Non credo di poter desiderare nulla di più per me!".

Poco dopo rientra Veronica che emozionata, ci raggiunge sul divano sedendosi accanto a me e a Becca poi dopo aver tossito leggermente, afferra la mano di sua nipote e dice: " Tesoro, io sono molto più tranquilla ora che so che loro si prenderanno cura di te.

Non ho mai voluto mentirti e sai perfettamente qual'è il mio destino!

Fra qualche mese, i miei occhi si chiuderanno per sempre ma ora a differenza di prima, affiderò il mio destino a Dio in pace con me stessa dato che so che tu starai bene.

Non voglio più che tu abbia a che fare con il dolore e la morte e a tal proposito ho già detto a tuo padre che non verrò con voi, quando partirete!".

Sento Becca irrigidirsi tra le mie braccia e quando mi abbasso a guardarle il viso noto che ha un espressione triste e corrucciata.

Cerco di farmi coraggio e rivolgendomi a quella donna coraggiosa le dico: " Veronica, sei davvero convinta? Io credo che tu debba pensarci ancora una volta.

Sappi che io e Robert saremmo veramente felici di ospitarti a casa nostra, così tu potrai stare con Becca fino all'ultimo!".

Lei mi guarda e dopo avermi fatto un sorriso mi risponde: " Ti ringrazio per la tua offerta, Lisa ma credo che la mia, sia una decisione irrevocabile!" poi dopo aver fatto una leggera carezza sul viso di mia figlia, aggiunge: " Becca ha solo otto anni ma nella sua vita ci sono stati molti dolori, molti più di quelli che dovrebbero esserci in una vita intera.

Quando mia sorella Serena, mio cognato William e il mio nipotino Matthew sono morti, lei in un colpo solo si è ritrovata da sola e senza più nessun appiglio.

Allora fui chiamata io a farle da tutrice ma per Becca questo fu ancora più difficile da accettare, dato che non ci conoscevamo quasi per niente.

Vedete io abitavo in un'altra città e i rapporti con mia sorella si erano un pò allentati per via degli impegni di entrambe.

Io non c'ero quando è nata Becca, né quando è nato Matthew.

Non c'ero quando sono stati battezzati e neppure per i loro primi compleanni.

Ho sempre dato la preferenza alla carriera, all'affermazione professionale e questo a discapito della mia vita personale e dei miei affetti.

All'improvviso mi sono trovata a fare da madre ad una bambina, che per me era praticamente una sconosciuta.

All'inizio è stata dura, per tutte e due poi con il tempo ci siamo, per così dire abituate e abbiamo cominciato a conoscerci e a volerci bene.

Purtroppo, subito dopo ho scoperto di essere malata e tutto si è cristallizzato.

Vivevo con terrore tutte le mie visite e i miei esami, perchè tremavo alla sola idea che il medico mi dicesse quanti mesi mi restavano da vivere.

La mia preoccupazione era ovviamente per Becca, perchè sapevo che una volta morta io sarebbe rimasta di nuovo da sola.

Quando abbiamo incontrato Robert, io e Becca stavamo tornando da Los Angeles.

Il mio dottore mi aveva mandato lì, perchè diceva che c'era un luminare che faceva miracoli nel campo della mia malattia ma purtroppo anche lui non ha potuto fare niente per me.

Mi ha detto che nel mio caso, lo stadio è troppo avanzato e che arrivati a questo punto, non ci sono cure possibili.

Per questo quando Robert si è offerto di prendersi cura di Becca, ho visto questa come un'ultima spiaggia.

Ora lei è legalmente vostra figlia e io sono pronta a cedervela, sapendo che la lascerò in buone mani.

Desidero che lei ricominci a vivere, a ridere e a parlare e se dovesse stare al mio fianco mentre mi vede spegnere giorno dopo giorno, sarebbe troppo doloroso.

Quindi vi chiedo, come un favore personale di portare con voi Becca e di allontanarla da tutto questo dolore.

Se saprò che lei sta bene ed è amata, anche io affronterò la mia malattia con un'altra carica e un altro coraggio che finora non mi sono stati congeniali.

Mia nipote si merita di essere felice e sono certa che con voi lo sarà sicuramente.

Siete delle brave persone, si vede quanto vi amate e sono sicura che darete tutto questo amore anche a Becca.

Questa è la sola cosa che mi importa, il resto è polvere!".

Becca si stringe a me e io l'abbraccio stretta poi guardo Robert e lo vedo che ci sta fissando con un espressione seria in volto.

Quindi prendendo il coraggio a due mani, dico: " Va bene Veronica, Becca partirà con noi ma per questa sera la lasceremo con te, in modo che possiate salutarvi tranquillamente e preparare i suoi bagagli.

Domani mattina verremo a prenderla e tutti insieme partiremo per Londra!".

Lei annuisce e mi ringrazia; io dopo aver dato un bacio a mia figlia, mi alzo dal divano e attendo che anche Robert la saluti quindi insieme mano nella mano, ci dirigiamo verso casa a fare le valigie per l'indomani.

Ritorna all'indice


Capitolo 57
*** Becca Pattinson va a Londra ***


Dolcissime ragazze, eccoci giunte al capitolo nel quale inizierà la nuova vita della piccola Becca.

Oggi infatti, assisteremo al viaggio dei nostri protagonisti alla volta di Londra dove la figlia di Robert e Lisa, farà la conoscenza dei nuovi nonni e delle pazze zie.

Vedremo la reazione della famiglia di Rob davanti a questa bella novità e all'arrivo del nuovo nascituro.

Vi ringrazio come sempre dell'affetto che mi dimostrate e vi lascio alla lettura. avvisandovi che mancano oramai pochi capitoli alla conclusione di questa storia.

Baci Lorian

 

Capitolo 57 - Becca Pattinson va a Londra

 

POV LISA

 

L'indomani mattina ci alziamo presto e dopo esserci preparati, Robert chiama con il cellulare il comandante Harrison per chiedergli se è disponibile ad accompagnarci a Londra e poi a Los Angeles.

Lui dopo aver accettato, lo avvisa che in quel momento si trova all'aeroporto di Charles De Gaulle di Parigi e che si farà trovare alla solita uscita di Malpensa 2000, per le cinque del pomeriggio.

Robert lo ringrazia poi dopo aver chiuso la comunicazione, avvisa Veronica che verso le quindici  andremo lì a prendere Becca.

Quella donna meravigliosa, gli conferma il suo assenso poi gli dice che ci avrebbe accompagnato lei all'aeroporto.

Robert la ringrazia poi chiude la telefonata.

Pochi minuti dopo sentiamo le chiavi girare nella serratura e la mia dolcissima mammina fa la sua comparsa davanti ai nostri occhi, con un vassoio ricolmo di fragranti e calde briosce.

Rob le corre letteralmente contro e dopo averle tolto il vassoio dalle mani, lo annusa estasiato prima di dire: " Mia dolce Sabry, se non fossi già innamorato della mia Lisa, ti sposerei!".

Sabrina scoppia a ridere poi gli risponde: " Ruffiano!".

Io rido a crepapelle quando vedo la faccia buffa di Robert poi, anche lui mi segue a ruota.

Mentre facciamo colazione, Sabrina ci dice: " Oggi voglio venire all'aeroporto per potervi salutare e per conoscere finalmente quest'amore di bambina!".

Noi annuiamo felici della sua scelta e io mi precipito a chiamare Veronica, per avvisarla del cambio di programma.

Dopo due squilli lei mi risponde e io dopo averla salutata, le dico: " Veronica, abbiamo deciso che ci muoveremo diversamente.

Per te è un problema raggiungerci direttamente all'aeroporto?".

Lei mi dice di no e io riprendo a parlare: " Ci terremo in contatto via cellulare, perchè il nostro aereo partirà da una pista privata.

Questo per evitare di dover entrare dentro il terminal e venire assaliti da giornalisti e paparazzi.

Sia io che Robert, non vogliamo che la partenza diventi per Becca, una fonte maggiore di stress e di certo vedersi assediata da una miriade di fotografi impazziti, non aiuterebbe!".

Lei mi da ragione e io le chiedo: " Senti potresti preparare una valigia piccola per Becca, dove mettere tutto il cambio necessario per cinque giorni?".

Lei mi dice che non c'è problema ma poi, quando mi chiede il motivo le dico: " Vedi, io e Robert abbiamo deciso di fermarci a Londra per quei giorni e visto che sarà nuovamente il comandante Harrison a portarci a Los Angeles, lasceremo tutti i bagagli sull'aereo in modo da viaggiare più comodi e leggeri!".

Veronica mi conferma che tutto sarà fatto alla perfezione e io la ringrazio poi le do appuntamento a Malpensa 2000 per le 16.30.

Chiudo la telefonata e torno in salone, dove trovo il mio ragazzo in piena estasi da croissant e devo fare una fatica tremenda, per non scoppiargli a ridere in faccia.  

Sembra un bambino nel paese dei balocchi ed è davvero tenero e coccolone; questo è di certo un aspetto che tutte le sue fans, non hanno e non avranno mai modo di vedere.

E' qualcosa che solo io e i nostri figli, potremo gustarci.

Quando mi riprendo dai miei pensieri, mi avvicino al divoratore di briosce e gli chiedo: " Amore, hai avvisato i tuoi del nostro arrivo?".

Lui mi fissa con la bocca piena e scuote la testa; io stringo le labbra per non ridere e gli dico: " Ok, allora mangia tranquillo uccellino, che ad avvisarli ci penso io!".

Lui annuisce tutto soddisfatto e io scuoto la testa, sotto lo sguardo divertito di Sabrina.

Esco in balcone e compongo il numero di casa Pattinson e dopo tre squilli, mi risponde Claire.

Dopo i saluti di rito, le dico: " Ti ho chiamata per avvisarvi che stasera verremo lì a trovarvi; in questo momento siamo a Milano e prima di tornare a Los Angeles, passeremo da voi per parlare di alcune cose!".

Lei mi dice che non vede l'ora di vederci e io dopo averla salutata, chiudo la comunicazione.

Quando rientro in casa, vedo che finalmente il mio caro fidanzato ha terminato di mangiare ed in questo momento è lì seduto che si sta massaggiando la pancia, soddisfatto.

Sabrina mi guarda e mi dice: " Lisa, giuro che non ho parole! Si è fatto fuori cinque croissant nel tempo che ci metto io, a mangiarne uno!".

Io vedo la sua espressione basita e non riuscendo più a trattenermi, scoppio a ridere a crepapelle subito raggiunta da lei.

Quando finalmente siamo pronti, io e Robert usciamo di casa per andare al cimitero dai miei mentre Sabrina, ci dice che rimane a casa per prepararci il pranzo.

Per la prima volta da quando è arrivato a Milano, Rob sta uscendo per strada senza maschere o camuffamenti e sono davvero sorpresa che ancora nessuno ci abbia fermato per degli autografi o delle foto.

Dopo aver salutato i miei genitori, io e il mio amore torniamo a casa e dopo aver pranzato con Sabrina, prepariamo le ultime cose e ci avviamo verso l'aeroporto.

Giunti lì con la macchina di Sabrina, mi affretto a chiamare Veronica e dopo averle spiegato la strada, ci dirigiamo verso l'ingresso della pista privata.

Cinque minuti dopo, Sabrina parcheggia davanti al cancello e Rob scende per prendere le valigie.

Subito viene raggiunto da Thomas, l'assistente di volo, che dopo averci salutati mette le valigie su un carrello e le trasporta all'interno dell'aereo.

Io e Robert teniamo in macchina solo due piccoli trolley che ci serviranno per quei cinque giorni e diciamo a Thomas, che attendiamo un altro passeggero con altre valigie.

Lui annuisce e si avvia a sistemare quelle.

Poco dopo, vediamo arrivare la macchina di Veronica che parcheggia vicino a quella di Sabrina.

Sento il cuore battermi veloce nel petto, mentre vedo Becca scendere di corsa dall'autovettura e fiondarsi tra le braccia di Robert.

Thomas fa la sua ricomparsa con il carrello e lentamente, ci carica su tutte le valigie di nostra figlia.

Robert si avvicina a me tenendo un braccio sulle spalle di Becca e lei, mi getta le braccia al collo non appena mi vede.

La stringo forte a me beandomi del suo profumo e mi sento veramente felice e serena.

Quando mi stacco da lei, le do un leggero bacio sulla fronte poi mi giro a salutare Veronica e

approfitto dell'occasione per presentarle Sabrina.

Le due donne si salutano con un sorriso e una stretta di mano poi la mia mammina guarda Becca e dice: " Dio, Lisa mi ricorda lo sguardo che avevi tu quando ti ho conosciuta!".

Io annuisco poi mi giro verso Becca e le dico: " Tesoro vedi questa persona? E' la donna che mi ha fatto da mamma e che mi ha aiutato a venire fuori dal dolore che mi stringeva il cuore.

Anche io farò così con te e mi auguro che tu un giorno possa volermi bene, almeno un decimo di quello che io voglio a lei!".

Becca annuisce e dopo avermi fatto una carezza, si gira verso Veronica per salutarla.

Zia e nipote si abbracciano strette sotto lo sguardo commosso di tutti noi poi quando si staccano, Veronica punta gli occhi in quelli di Becca e dice: " Amore mio, io mi sento davvero onorata di aver avuto la possibilità di farti da mamma.

Sei un angelo e io sono davvero fiera di te; so che quando meno ce lo aspetteremo, tu tornerai a parlare e a ridere e quel giorno capirò di non aver vissuto invano.

Mi auguro di esserci ancora e di gioire con te al telefono!

Ti meriti tutta la gioia di questo mondo e sono certa che con Robert, Lisa e la nuova creatura che è in arrivo, la troverai di sicuro!".

Becca le getta le braccia al collo, singhiozzando a più non posso; io e Robert ci fissiamo negli occhi sentendoci inutili.

Non possiamo fare nulla per lei, per mitigare il suo tormento e il suo dolore.

Il distacco da sua zia deve avvenire, anche se so che le farà male ma questo le servirà per poter fortificare il carattere.

Quando gli animi si sono rasserenati un pò, mi avvicino lentamente e metto una mano sulla spalla della mia piccola.

Becca si gira verso di me, facendomi un fievole sorriso che ricambio, con uno caldo e luminoso.

Non appena ottengo la loro attenzione, informo mia figlia che è giunta l'ora di partire e dopo che lei annuisce, io la prendo per mano e stringendo anche quella del mio fidanzato, saluto Veronica e la mia mammina.

Robert e Becca si avviano verso l'aereo e io gli dico che li avrei raggiunti subito.

Abbraccio stretta Sabrina e le sussurro all'orecchio: " Ti prego mammina, prenditi cura di Veronica e tienici informati sulla sua salute, sopratutto quando arriverà quel momento!".

Lei annuisce giurandomelo e io, un pò più tranquilla le saluto tutte e due poi mi inoltro verso la pista privata, dove mi attende il comandante Harrison sereno e sorridente.

Mi dice che Robert e Becca sono già saliti a bordo e io lo ringrazio per la sua cortesia.

Quando salgo sull'aereo, vedo Robert descrivere a nostra figlia tutto quello che la circonda e che lei sta guardando con gli occhi spalancati.

Dopo circa un'ora di volo, atterriamo ad Heathrow e il comandante ci informa che ci ha noleggiato

una macchina, che ci sta aspettando a bordo pista.

Sia io che Robert lo ringraziamo poi il mio fidanzato gli chiede la conferma della sua disponibilità per il volo di ritorno tra cinque giorni e quando la ottiene, gli stringe la mano e lo saluta.

Io avvolgo con un braccio le spalle di Becca e la sento tremare e una volta saliti in macchina, mi giro verso di lei e le dico: " Piccola mia, non devi essere nervosa!

I tuoi nonni e le tue zie sono delle persone meravigliose che, sono certa, ti accoglieranno a braccia

aperte non appena supereranno la sorpresa!".

Lei annuisce facendo un grande sospiro e accennando un tiepido sorriso.

Poco dopo arriviamo a Barnes e quando ci fermiamo davanti alla casa dei miei futuri suoceri, Rob con gli occhi che gli luccicano, scende dalla macchina a grandi passi.

Io scoppio a ridere poi girandomi verso Becca dico: " Guardalo amore, non sembra un bambino?".

Lei, per la prima volta ride di cuore e io mi sento commossa nel sentire i tintinnii di quella risata.

Per chissà quale miracolo, Rob si ricorda di noi due che siamo rimaste in macchina a sghignazzare e battendosi una mano sulla fronte, torna velocemente sui suoi passi.

Quando apre la portiera, si accorge della risata argentina di Becca e sgrana gli occhi esterrefatto

poi appoggia un ginocchio sul sedile e dice: " Mio Dio che sensazione meravigliosa! Sentirti ridere è un regalo bellissimo, piccola mia".

Becca lo abbraccia stretto poi io e lei scendiamo dalla macchina e raggiungiamo l'entrata della casa dei genitori di Rob.

Lui apre la porta con le sue chiavi e in silenzio, entriamo nell'abitazione.

In soggiorno troviamo le mie cognate e i miei futuri suoceri che ci accolgono, facendoci tante feste per poi stranirsi davanti alla presenza di Becca.

Lei è rimasta nascosta dietro di me continuando a tenere gli occhi bassi, diretti verso il pavimento.

Rob si avvicina e le prende una mano portandola poi con se verso il divano, dove ci sediamo tutti.

Io inizio a parlare dicendo: " Claire, Richard, Liz, Victoria noi volevamo presentarvi nostra figlia!".

Tutti e quattro ci fissano con gli occhi sgranati e la bocca spalancata.

Rob inizia a raccontare loro, la storia di quella splendida bambina e alla fine del racconto, i miei suoceri e le mie cognate la guardano con tanto amore.

Becca li guarda intimidita ma fa un tiepido sorriso, quando le dicono: " Sei davvero una bambina bellissima e noi siamo fieri di averti in famiglia!".

Liz si alza dal divano e avvicinandosi a Becca, l'abbraccia stretta.

Lei all'inizio rimane un pò rigida poi però si lascia andare al suo abbraccio, singhiozzando forte.

Subito dopo, Robert euforico dice: " Ehi famiglia, le novità non sono ancora finite!".

Quando tutti lo fissano curiosi, lui riprende a dire: " Come sapete già, sono riuscito ad eliminare quel falso fidanzamento e ora io e Lisa, siamo liberi di uscire alla luce del sole!".

Quindi mette la mano dentro la giacca e tira fuori l'ecografia di nostro figlio poi dice: " Inoltre, per ultimo ma non meno importante, vi comunichiamo che siamo in attesa di un bambino!".

Un esplosione di gioia avviene davanti a noi e io mi emoziono come non mai.

Dopo tanti baci e abbracci, Liz attira l'attenzione di tutti chiedendo a suo fratello: " Scusami Rob ma non sono ancora riuscita a capire un paio di cose.

Innanzitutto come hai conosciuto Becca e poi che diavolo ci facevate in Italia!".

Il sorriso muore sul volto del mio fidanzato e mentre io gli prendo la mano, lui inizia a raccontare tutto quello che è successo.

Alla fine delle sue parole, le mie cognate lo fissano con disapprovazione per come si è comportato con me e sua madre, ha le lacrime agli occhi.

Vedo Robert stare male per i sensi di colpa e allora decido di intervenire, dicendo: " Non importa quello che è successo.

Anzi questo punto benedico ogni lacrima che ho versato, perchè è proprio grazie a quel litigio se

Rob è riuscito a liberarsi di quella schiavitù.

Ora non voglio pensare a niente, se non al fatto che grazie a quella situazione incresciosa, ora abbiamo nostra figlia al fianco e non dobbiamo più nasconderci come degli amanti clandestini e questo mi va bene così!".

Poi guardo Robert e gli sorrido quindi dico: " L'uomo che amo ha mostrato un grande coraggio e senza pensarci un secondo di più, ha sfidato un colosso come la Summit.

Per fortuna ha vinto ed è l'unica cosa che conta per me!".

Robert mi sorride e si avvicina per darmi un dolcissimo bacio, sotto gli occhi contenti di nostra figlia e della sua famiglia.

Ritorna all'indice


Capitolo 58
*** Una Londra ricca di sentimenti ***


Ciao a tutte voi! Innanzitutto devo scusarmi con coloro che seguivano la mia storia, se per tanto tempo non l'ho continuata.

Purtroppo ho avuto un calo d'ispirazione e tutti i miei pochi neuroni, erano concentrati nella Dramione che stavo terminando.

Ora che quella è conclusa, ho deciso di riprendere in mano questa fan fiction per portarla alla conclusione.

Ci tengo a precisare che mancano ormai pochissimi capitoli al suo termine, all'incirca sei o al massimo sette.

Spero con tutto il cuore che la mia prolungata attesa, non vi abbia fatto abbandonare la mia storia.

Ora vi lascio alla lettura e vi ringrazio come sempre.

Baci Lorian

 

Capitolo 58 - Una Londra ricca di sentimenti

 

POV ROBERT

 

L'indomani mattina mi sveglio presto e dopo essermi stiracchiato, mi accorgo che Lisa non a letto.

Mi alzo e mi dirigo in bagno poi dopo aver fatto i miei bisogni, mi fiondo sotto il getto rigenerante dell'acqua e mi faccio una doccia rinvigorente.

Quando sono pronto, mi dirigo al piano di sotto ma tutto è al buio e in silenzio.

Mi gratto la testa poi mi dirigo in giardino e lì vedo la mia fidanzata e nostra figlia, addormentate sul divanetto di vimini posto vicino alla fontana.

Sento il cuore battermi forte nel petto mentre lento mi avvicino a loro.

Quando le ho raggiunte, appoggio piano la mia mano sulla spalla di Lisa, che subito dopo apre gli occhi fissandomi.

Non appena prende coscienza di sé, si alza cominciando a scuotersi i capelli; io le faccio un sorriso poi le chiedo: " Ma cos'è successo? Come mai siete qui fuori? Mi sembrava di ricordare, che in casa dei miei genitori ci fossero dei letti!".

Lisa tira fuori la lingua e io ridacchio impunemente.

Dopo che la mia bellissima donna ha terminato di stiracchiarsi, mi dice: " Stamattina mi sono alzata per andare in bagno e siccome non volevo disturbarti, ho deciso di andare in quello del corridoio.

Non appena ho finito, stavo tornando in camera ma ho sentito dei rumori provenire dalla stanza di Becca e ho deciso di andare a controllare.

L'ho trovata in preda ad un incubo: si agitava nel letto, mugugnava ed era tutta sudata.

Così l'ho svegliata poi l'ho presa per mano e siamo scese qui.

Ho passato quasi un'ora a parlarle della mia vita, fino a quando lei si è addormentata e io l'ho imitata subito dopo!".

Io annuisco con un sorriso, mentre mi figuro la scena.

Poco dopo anche nostra figlia apre gli occhi e non appena si rende conto di dove si trova, spalanca la bocca e arrossisce furiosamente.

Io scoppio a ridere e mentre Lisa risistema i codini di Becca, io le do il buongiorno al quale lei risponde con un lievissimo sorriso.

Poco dopo sentiamo la casa rianimarsi di colpo, segno che anche gli altri si stanno alzando e io

rivolto a Lisa e Becca, faccio un cenno con la testa in direzione dell'abitazione e dico: " Forza donne Pattinson, armatevi di coraggio e andiamo ad affrontare l'alba dei morti viventi!".

Entrambe ridacchiano e dopo essersi alzate dal divanetto, si dirigono con me all'interno della casa.

Quando finiamo la colazione, Lisa si alza dal tavolo dicendomi: " Amore, io vado a chiamare Erica.

Voglio metterla al corrente del nostro rientro ma non le dirò nulla di Becca.

Le chiederò solamente di prepararci una stanza tutta per lei, in modo che al nostro arrivo, tutto sarà perfetto e nostra figlia avrà tutto ciò che le serve!".

Io annuisco facendole un sorriso e lei esce dalla stanza; porto il mio sguardo su Becca e la vedo serena e questa cosa non può che farmi felice.

 

POV LISA

 

Mi dirigo nella stanza mia e di Robert e dopo essermi seduta nel bordo del letto, alzo la cornetta del telefono e compongo il numero di casa di Erica e Kellan.

Dopo tre squilli, sento la voce allegra della mia dolce amica e le dico: " Ciao cucciola, sono Lisa come stai?" e lei, dopo qualche secondo di silenzio mi risponde: " Tu chiedi a me come sto io? Sono io che lo chiedo a te, tesoro!".

Io sorrido poi le dico: " Sto bene Erica, anzi è meglio dire che stiamo bene.

Ora sono a Londra con Robert e posso sinceramente dire, che non sono mai stata così felice!".

La sento ridere poi lei mi domanda: " Vuoi forse dirmi che avete fatto pace?

Spero di si, perchè credimi quel poveraccio sembrava uno straccio vecchio, quando pensava di

averti perso!".

Io mi passo una mano tra i capelli poi le rispondo: " Si Erica, abbiamo fatto la pace e ora è tutto perfetto.

Mi dispiace che lui sia stato male ma quello che ho fatto, andava fatto!

Immagino che tu sappia già che aspetto un bambino e non potevo accettare che anche lui, pagasse per la situazione che stavamo vivendo!".

La sento sospirare poi dice: " Hai perfettamente ragione tesoro ma posso assicurarti che se avevo ancora qualche dubbio sui sentimenti di Robert, quel giorno si sono del tutto dissolti.

Dovevi vederlo con che grinta aveva deciso di affrontare i dirigenti della Summit!

Era pronto a mollare tutto e non gliene fregava niente, né dello scandalo né della penale che gli avrebbero fatto pagare quei vampiri.

L'unica cosa che gli premeva, era quella di liberarsi una volta e per tutte di quel cappio al collo e di correre da te e da vostro figlio!".

Sento gli occhi inumidirsi per la commozione poi dico solo: " Lo immagino!" e lei mi chiede: " Ma quando avete intenzione di tornare?" e io le rispondo: " Ti ho chiamato proprio per questo!

Il nostro rientro è previsto per tra quattro giorni e ho il disperato bisogno che voi tutti, ci facciate un grande favore!".

Erica mi chiede di spiegarle di che favore parlo e io le dico: " Avrei bisogno che coinvolgessi tutti e che ci preparaste una stanza da cima a fondo.

Io e Robert pensiamo che sia perfetta, quella che ha la vista rivolta verso la piscina.

Dovrete colorare le pareti e comprare dei mobili nuovi ma devi fare attenzione che l'arredamento,

 sia adatto per una bambina di otto anni!".

Erica tace per qualche secondo poi mi dice: " Scusa credo di non aver capito bene! Hai detto che dobbiamo sistemare una stanza per una bambina di otto anni? " e quando io glielo confermo, lei mi dice: " Ma si può sapere che diavolo state combinando?".

Io sorrido poi le dico: " Erica ti prego, non farmi domande su questo! Io e Robert vogliamo che sia una sorpresa quindi te lo richiedo: puoi farmi questo favore?".

Lei sospira poi mi risponde: " Sai che non riesco a dirti di no!

State pure tranquilli che al vostro rientro, avrete la vostra stanza e ovviamente mi premurerò che le decisioni siano prese da me, Lucia e Kris, perchè se solo ci mettono becco Kellan e Jackson, temo che diventerà un'accozzaglia inguardabile!".

Io scoppio a ridere, anche se non posso che darle ragione poi le dico: " Grazie sorellina, ti voglio un mondo di bene!".

Lei mi risponde: " Anche io, con tutto il cuore!" e dopo avermi salutata, chiude la comunicazione.

Mi stendo sul letto in preda alle emozioni poi sento il suono del campanello e incuriosita, mi alzo e scendo giù a vedere chi è arrivato.

 

POV ROBERT

 

Il suono del campanello, attira la nostra attenzione.

Mia madre fa il cenno di alzarsi per andare ad aprire ma io la fermo: so già chi può essere e voglio essere io ad aprire la porta.

Quando spalanco l'uscio, vedo davanti a me una splendida Sienna che sfoggia un pancione veramente enorme e al suo fianco c'è quel disperato del mio migliore amico.

Guardando il ventre prominente di Sienna per un istante, al suo posto vedo la mia Lisa.

L'abbraccio con calore poi mi sposto, per farla entrare.

Io e Tom da veri uomini ci salutiamo con una pacca sulle spalle poi lo invito ad entrare e quando lo fa, chiudo la porta di casa.

Raggiungiamo gli altri in sala da pranzo e vedo negli occhi di Sienna e Tom, una grande curiosità nei confronti di Becca, che in quel momento sta guardando i miei amici, con una grande timidezza.

Sto per rispondere alla loro evidente domanda ma mentre apro la bocca, Lisa rientra nella stanza.

Non appena vede i miei amici, il mio amore corre ad abbracciarli poi alla vista di Sienna, gli occhi le si riempiono di lacrime.

Io mi avvicino per abbracciarla e poi tutti ci dirigiamo in cucina per sederci a tavola.

Quando siamo seduti, Tom prende la parola e facendo il suo sorriso da seduttore, dice: " Allora potreste gentilmente spiegarci, chi è questo splendore di giovane donna?".

Io guardo Becca, la vedo arrossire e inspiegabilmente sento una strana rabbia divampare nel petto quindi, con una voce alquanto contrariata rispondo: " Ehi stordito, togli gli occhi di dosso da mia figlia!".

Sia Sienna che il mio amico spalancano gli occhi e lui sconvolto, grida: " LA TUA CHE?".

Al loro urlo, Becca sobbalza e io mollo un piccolo ceffone sulla testa di Tom, dicendo: " Abbassa la voce bestia, che la fai spaventare!".

Lui si scusa a bassa voce e Lisa, dice: " Lei si chiama Rebecca Jean e come ha appena detto Robert

è nostra figlia!".

Raccontiamo ai due tutta la storia di quell'angelo e mentre loro ci guardano attoniti, gli diamo

anche la notizia della gravidanza di Lisa.

Sienna lentamente si alza e abbraccia commossa la mia ragazza poi, Tom mi dice: " Ehi stallone, mi pare quasi impossibile pensare al fatto che fino ad un anno fa, tu ti struggessi dietro a dei sogni misteriosi mentre ora sei fidanzato, papà e futuro papà.

Ora ti manca solo di convolare a giuste nozze! Quando hai intenzione d'impalmare la biondina al tuo fianco? Perchè la vuoi sposare, vero? Non è che me la lasci disonorata?".

Tutti lo fissiamo allibiti per il fiume di parole che gli sono uscite dalla bocca poi scoppiamo a ridere a crepapelle.

Con la coda dell'occhio vedo che anche Becca fa fatica a trattenere le risate e devo ringraziare il mio amico per questo.

Eh si, Tom sarà anche un rompiscatole ma è un rompiscatole insostituibile.

Quando ci riprendiamo da quell'attacco ridanciano, io dico: " Se fosse per me Tom, questa splendida ragazza sarebbe mia moglie già da parecchio tempo ma come sicuramente sai, la mia situazione privata che poi è pubblica, non era delle migliori.

Per la mia idiozia ho rischiato di perdere le cose più preziose che Dio mi aveva donato ma per fortuna questo non è successo, anzi.

Grazie a quella follia e all'appoggio di tutti i miei colleghi, sono riuscito a liberarmi del giogo della Summit e la prima cosa che ho fatto è stata correre a cercare la mia Lisa, nella disperata speranza che potesse perdonarmi.

Benedico quel viaggio, perchè mi ha permesso di incontrare questa meraviglia di bambina, che ora è nostra figlia!".

Becca sentendo le mie parole, arrossisce furiosamente e Lisa l'abbraccia, ridendo allegramente.

Io sorrido poi continuo: " Quindi come avrai capito, non vedo l'ora che Lisa diventi mia moglie e penso che questa domanda, avresti dovuto farla a lei!".

Tom con un sorriso largo trentadue denti, si gira verso la mia ragazza e le chiede: " Ok allora! Stessa domanda ma in formato ridotto: quando hai intenzione di sposare questo cucciolotto? Scusa la rima!".

Lisa scuote la testa ridacchiando mentre io fulmino il mio amico, per il modo in cui mi ha chiamato poi il mio tesoro riporta gli occhi su di me e fissandomi, risponde: " Direi che la data delle nostre nozze, dipende da quanto tempo ci metteremo per i preparativi!".

Io spalanco gli occhi poi inarco un sopraciglio e dico: " Scusa non ho capito! Che vuoi dire?" e lei, sorridendo dice: " Oh, hai capito benissimo!

Per quanto mi riguarda, una volta tornati a Los Angeles coinvolgeremo tutti nell'organizzazione e potremo sposarci.

Meno tempo ci metteremo e prima arriverà quel giorno!".

Lo ammetto, sono senza parole! Chissà perchè, ero convinto che volesse aspettare dopo la nascita del bambino ma il fatto che voglia sposarmi subito, non può che farmi felice e sento il mio cuore battere forte nel petto. 

Mi alzo lentamente e dopo averla presa per mano, la bacio dolcemente davanti a tutti poi le dico:

" Bene futura signora Pattinson, non appena torneremo a Los Angeles inizieremo i preparativi per

le nostre nozze.

Non vedo l'ora di diventare tuo marito e di ufficializzare la nostra famiglia!" poi girandomi verso Becca, le chiedo: " Tesoro, sei contenta se papà e mamma si sposano?" e lei, dopo avermi fatto un grande sorriso, annuisce felice.

Riceviamo i complimenti di tutta la mia famiglia poi io rivolto a loro dico: " Visto che siete presenti a questo memorabile momento, vi consiglio di prepararvi a quel grande giorno!".

Tom mi fissa poi mi dice: " Sono contento per voi ragazzi ma temo che né io né Sienna potremo esserci, perchè come sapete già, il tempo della gravidanza sta per terminare e già che ci siamo vi comunichiamo che sarà una splendida bambina!".

Tutti ci congratuliamo con loro poi io dico: " Mi dispiace che non ci sarete ma so, che diserterete per un valido motivo!".

Dopo un pò mia madre e mio padre ci dicono: " Ragazzi che ne dite se portiamo questa splendida principessa, al Homefield recreation ground?".

Sia io che Lisa annuiamo mentre Becca ci fissa con un aria perplessa.

Io mi affretto a dirle: " Vedrai tesoro, che questo posto ti conquisterà sicuramente!".

Lei annuisce e io e Lisa saliamo in camera a cambiarci.

Non appena entriamo in camera l'afferro per le spalle e la spingo verso il muro, dandole un bacio caldo e sensuale poi quando ci stacchiamo, le dico: " Ti amo da morire, mia futura sposa!" e lei mi ripaga con una dolcissima carezza.

Dopo circa mezz'ora arriviamo al Homefield e vedere il sorriso apparire sul volto di mia figlia, mi ripaga di tutto il dolore che ho provato ultimamente.

Ora sono felice e lo sarò ancora di più, quando metterò la fede al dito di Lisa e stringerò tra le braccia il frutto del nostro amore.

Ritorna all'indice


Capitolo 59
*** Un cocktail di emozioni e pensieri ***


Ciao ragazze, eccomi con un nuovo capitolo di questa sofferta storia.

Qualche tempo fa, DarkViolet mi ha chiesto di scrivere un capitolo sulle impressione degli altri e con un increscioso ritardo, ho deciso di accontentarla.

Quindi quello di oggi, sarà completamente incentrato sui pensieri e le emozioni di tutti coloro che circondano Lisa e Rob.

Spero che vi piaccia e come sempre, vi ringrazio per il vostro affetto.

Baci Lorian

 

Capitolo 59 - Un cocktail di emozioni e pensieri

 

POV ERICA

 

Chiudo una telefonata strana con Lisa poi chiamo a gran voce Kellan.

Lui accorre subito e mi chiede: " Amore, che succede?"; io mi gratto pensierosa la nuca, quindi guardandolo negli occhi gli rispondo: " Guarda Kell che ci capisco meno di te!".

Mio marito mi fissa serio poi mormora: " Ery, tu lo sai che ti amo ma quando sei così enigmatica, mi fai fondere le poche cellule cerebrali superstite che ho, quindi ti sarei grato se mi spiegassi per bene che cosa è accaduto di così assurdo, da farti stare così!".

Io rido per quello che ha detto poi mi riscuoto e dico: " Hai ragione, scusa amore!".

Kellan si avvicina alzando un sopraciglio e con un sorriso storto mi chiede: " Ho ragione sul fatto che sei enigmatica o che ho poche cellule cerebrali?".

Lotto per non scoppiare a ridere poi porto l'indice sulle labbra e con un finto cipiglio, gli rispondo: " Uhm, credo tutte e due!".

Kellan assume un'aria terribilmente scandalizzata e si getta su di me per farmi il solletico, perchè sa bene quanto io sia sensibile a quello.

Quando mi ritrovo quasi senza fiato, gli chiedo scusa poi non appena recuperò un pò di calma gli

dico: " Ho appena finito di parlare con Lisa, che mi chiamava da Londra!".

Kellan esulta poi gongola: " Oh bene! Se lei ti chiamava da Londra, vuol dire che il mio amico idiota è riuscito a fare pace con la sua donna".

Io annuisco poi dico: " Si, hanno fatto pace ma la cosa strana non è questa!".

Kellan mi fissa basito poi mi chiede: " Ery ma si può sapere di che cosa stai parlando?

Faccio sempre più fatica a seguirti" poi aggiunge puntandomi l'indice contro: " E niente battute idiote per favore!".

Io sorrido poi scuoto la testa e dico: " Lisa mi ha detto che torneranno a casa tra quattro giorni e mi ha chiesto il favore di preparare la stanza che ha la vista sulla piscina e di farlo da cima a fondo.

E quando dico da cima a fondo, intendo pittura, mobili e tutto il resto.

La cosa strana però è che mi ha detto di fare una stanza adatta ad una bambina di otto anni!".

Kellan sgrana gli occhi poi mi guarda come se volesse capire se scherzo e quando comprende che sono seria, scuote la testa e dice: " Io ci rinuncio! Quei due sono folli ma se hanno chiesto questo, è ciò che avranno.

Forza andiamo ad arruolare gli altri, perchè visto il lavoro che ci sarà da fare e il poco tempo, più siamo più in fretta finiremo!".

Io annuisco poi lo abbraccio e insieme usciamo a cercare Lucia, Jackson, Martina e Andrea.

 

POV TAYLOR

 

Poso il ricevitore del telefono e mi avvicino alla vetrata, fissando il paesaggio e sorridendo in modo pensieroso.

Poco dopo sento le mani della mia Kris, accarezzarmi i fianchi.

Mi giro verso di lei e la guardo: osservo ammirato ed estasiato, la sua  bellezza e mi sembra ancora un incredibile sogno, il fatto che lei ormai sia mia e che finalmente possiamo camminare alla luce del sole.

Certo abbiamo rischiato parecchio ma alla fine siamo riusciti ad ottenere, ciò che tanto ambivamo.

Robert per primo ha sofferto e ha dovuto quasi perdere la sua donna e suo figlio, per trovare il

coraggio necessario ad affrontare il colosso della Summit.

E' anche vero che la spinta decisiva l'ha avuta da tutti i nostri colleghi.

Io e Kris, essendo coinvolti in prima persona, eravamo pronti a spalleggiarlo ma non ci saremmo mai aspettati che anche tutti gli altri, fossero concordi con noi.

Alla Summit non è rimasto altro da fare, che doversi arrendere alla volontà di un gruppo di amici fiero e compatto.

Mi ricordo che quando io e Kristen siamo tornati a casa, per la prima volta come una coppia libera, sono uscito fuori in giardino e sono scoppiato a piangere come un bambino.

Non mi vergogno a dirlo, ma la tensione che mi si è accumulata sulle spalle in questi anni è stata davvero pesante.

Mi dava un senso di estrema felicità, il sapere di non doversi più nascondere, poter camminare a testa alta e pensare alle future prime, nelle quali finalmente sarei potuto andare con la mia donna, anziché limitarmi a spiarla da lontano mentre si vedeva costretta ad abbracciare e baciare un suo caro amico.

So che per entrambi era un gioco e che non c'è mai stata della tensione sessuale tra di loro ma per quanto mi riguarda, faceva un male cane doverci andare da solo e vederli come una coppia affiatata.

L'indomani mattina poi, era stato meraviglioso quando il mio amore era venuta incontro quando uscivo dal bagno e mi aveva baciato con tutta se stessa.

La sentivo veramente mia e la sento tuttora mia, così come io ero e sono tuttora suo.

Mi riscuoto dai miei pensieri e mi rivolgo a lei che mi guarda sorridendo, dicendole: " Amore, ha appena chiamato Kell.

Mi ha detto che hanno ricevuto una telefonata da parte di Lisa, che li informava del fatto che lei e Rob hanno fatto la pace e che in questo momento si trovano a Londra, dai genitori di lui!".

Kristen mi fa un sorriso enorme poi mi dice: " Sono veramente felice per loro; finalmente hanno risolto tutto e da questo momento in poi potranno vivere sereni e alla luce del sole!".

Io annuisco poi le dico: " Kellan ci ha chiamati a rapporto.

A quanto pare Lisa ha chiesto ad Erica di preparare una stanza speciale, anche se non ha voluto specificare nulla di più e loro ci hanno chiesto aiuto, dato che c'è molto da fare!".

Sul viso di Kris appare un'espressione sorpresa, che fa da gemella con la mia del tutto confusa, ciononostante scatta scherzosamente sull'attenti e dice: " E allora forza operaio, ci aspettano sul cantiere e non è il caso di farli attendere!".

La seguo inebetito mentre mi tira per mano poi una volta fuori da casa, saliamo in macchina e ci dirigiamo a Bel Air.

Non appena giungiamo a casa di Kell e Erica, scendiamo dalla macchina e ci avviciniamo alla porta poi dopo aver suonato aspettiamo.

Pochi minuti dopo il nostro collega ci viene ad aprire e la mia ragazza tutta pimpante e contenta gli dice: " Eccoci, Tay e Kris a rapporto!".

 

POV LUCIA

Siamo tutti qui in casa di Robert e Lisa, pronti a iniziare i lavori nella camera che ha la vista rivolta verso la piscina, così come ha chiesto la mia amica.

In realtà, lei non ci ha dato molti spunti su come muoverci, a parte il fatto che deve essere una camera adatta ad una bambina di otto anni, quindi dovremo agire in preda alle nostre sensazioni.

E' stata davvero divertente la faccia che ha fatto Jackson, quando gli ho detto di questa novità; si era appena alzato dal letto e sbuffando si è tolto la maglia mormorando: " Tanto lo so che prima o poi, Robert ci schiavizzerà tutti!".

Ho sorriso della sua battuta poi gli ho detto che iniziavo a scendere e lui mi ha risposto con una specie di grugnito che mi ha fatto scoppiare a ridere.

Nonostante si lamenti, so che gli fa piacere aiutare i nostri amici, così come fa piacere a me.

E poi Lisa se lo merita; è stata a tanto così, dal perdere tutto il suo mondo un'altra volta.

Non la conoscevo quando fu devastata da quel farabutto di Valerio ma mi ricordo perfettamente in che stato era, quando aveva iniziato a lavorare all'autogrill.

Saltava in aria per niente, teneva sempre gli occhi bassi, rispondeva con monosillabi, non rideva mai e si conciava come una monaca di clausura, vestendosi con gonnelloni lunghi fino alle caviglie, maglioni informi e jeans di due taglie più grandi.

Sabrina aveva sentito subito un'empatia particolare con lei e la stessa cosa era successa ad Erica; io invece facevo più fatica ad aprirmi ma poi, quasi fosse uno scherzo del destino, quello che ci fece diventare profondamente amiche, fu proprio la saga di Twilight.

Tutte e tre, anzi quattro con Sabrina, parlavamo solo di quei film gioendo e soffrendo con loro ma di certo non avremmo mai immaginato, che nel giro di un anno ci saremmo trovate unite ai tre attori principali.

Ora io e Erica siamo sposate con Jackson e Kellan, Lisa aspetta addirittura un bimbo da Robert e Sabrina secondo me, è sulla buona strada con Peter.

Mentre sono persa nei miei pensieri, sento le forti braccia del mio amore stringermi con calma e io lo fisso, rendendomi conto di amarlo di più, ogni giorno che passa.

Ci scambiamo un bacio poi lui mi dice: " Tesoro, aspettiamo solo l'arrivo di Peter e di Ashley e poi inizieremo i lavori!".

Io annuisco con un sorriso poi rientriamo in casa.

 

POV PETER

 

Finalmente sono arrivato!

Quando stamattina Kellan mi ha avvisato di questi lavori da fare in casa di Rob e Lisa, ho accettato più che volentieri.

Robert ha fatto tanto per me, quando ero in crisi per la separazione e anche se i più potrebbero dire che siamo pari, visto che sono corso da lui a Budapest quando stava male per i sogni che faceva su Lisa, io mi sentirò sempre in debito nei suoi confronti.

Ma oggi sono venuto qui anche per un altro motivo; voglio parlare con Jackson di un'altra cosa che mi sta a cuore.

Credo senza timore di sbagliare, di essermi preso una bella sbandata per Sabrina, l'amica delle ragazze.

All'inizio ho cercato di non fare caso a quello che provavo, anche perchè la prima volta che l'ho vista, ero nel pieno del caos creato dalla fine del mio matrimonio con Jennie.

Ma adesso però, che sono passati quasi due mesi dall'ultima volta che è stata qui, posso affermare con certezza quasi matematica che lei sta diventando importante per me.

Jackson si avvicina e io gli faccio segno di venire un attimo con me.

Quando ci appartiamo, io mi passo una mano tra i capelli poi cercando di uscire fuori da questo avviluppante imbarazzo, gli dico: " Jack, volevo chiederti come... come sta Sa... Lisa?".

Il mio amico ridacchia, anche se davvero non so perchè, poi spalanco gli occhi quando mi risponde: " Pet, basta chiedere! Sabrina sta bene e secondo me, tu gli piaci un sacco!".

Non ho mai fatto caso se arrossisco o meno ma sono certo che in questo momento, devo essere rosso come un semaforo.

Jackson scoppia a ridere poi mi dice: " Tranquillo amico, lo abbiamo capito tutti!

Si vede lontano un miglio che c'è qualcosa che vi lega e se fossi in te, ne approfitterei la prossima volta che viene.

La ubriacherei di chiacchiere e la conquisterei con la mia cavalleria; tutto questo, per non farla tornare a Milano.

Pet, pensa solo che ti rimangono due possibilità; voglio dire Erica si è sposata, Lucia pure e adesso rimangono solo Lisa e Martina; a meno che, lei non torni anche per vedere ogni figlio che nascerà.

Sei un uomo quindi... fa l'uomo!

Nascondersi dietro ad un dito, non porta mai a niente di buono.

Se ti servirà aiuto, sappi che tutti noi siamo pronti e che ad ogni tua richiesta, diventeremo una vera  squadra efficientissima!".

Sono basito da tutte le parole che ha detto: io mi sono fermato a " c'è qualcosa che vi lega ".

Comunque per ogni buon conto, gli dico: " Grazie Jack e mi sa tanto che approfitterò presto del vostro aiuto.

Sono sempre stato capace di conquistare le donne che mi piacevano ma l'aver passato quindici anni con Jennie, mi ha fatto uscire un pò dal giro e davvero adesso, non so che pesci prendere.

Non voglio fare brutte figure e soprattutto non voglio deluderla!".

Jackson, stranamente serio annuisce poi mi risponde: " Tu non la deluderai; quanto al metodo di conquista, credo che tu debba comportarti come sempre.

Non dimenticare che Sabrina ha la tua età quindi è più vicina a te nei gusti, di quanto non sia con noi.

In realtà per capire che cosa le piace e cosa odia, credo che tu debba parlare con le ragazze, quindi da bravo stratega, più tardi te le manderò qui e tratterrò con me il Winnie the Pooh dei poveri e il mancato modello, perchè sono sicuro che ti prenderebbero in giro!".

Io annuisco poi per non dare troppo nell'occhio, ci riuniamo agli altri pronti a metterci al lavoro.

 

POV NIKKI

 

Io e Paul oggi siamo venuti qui per dare una mano agli altri, per preparare la stanza che ci ha chiesto Lisa.

Credo che in fondo, quei due se la meritino, perchè ne hanno passate davvero tante.

Rob è un caro amico, un ottimo collega, nonché il mio testimone di nozze e Lisa, si è conquistata il mio affetto.

Inoltre mi fa un piacere enorme, pensare che hanno risolto quel guazzabuglio nel quale erano rimasti invischiati anche Tay e Kris.

Ora finalmente potranno godersi la loro relazione alla luce del sole e la presenza del loro splendido bambino, renderà tutto perfetto.

 

POV MARTINA

 

Io e Andrea, guardiamo sorridendo i salti mortali che sta facendo Jackson per farsi sentire e sopratutto per far tacere Kellan, che è davvero una forza della natura.

Per prima cosa, il nostro riflessivo ma pazzo amico ci dice che dovremo dividerci, nel senso che gli uomini rimarranno qui a casa a fare il lavoro sporco mentre noi donne usciremo, per acquistare i mobili e i suppellettili vari.

Ad un tratto Lucia si avvicina a lui e dopo avergli accarezzato una guancia, gli dice: " Amore della mia vita, credo che la tua idea sia perfetta ma... eh si, c'è un ma.

Voglio avvisarti, anzi mi rivolgo a tutti voi: ora noi ragazze usciremo, per andare ad acquistare il necessario e voi farete il lavoro sporco, come ha detto il mio tesoro.

Il mio ma, però è dettato dal fatto che il lavoro che intendo io, va svolto con coscienziosità e  non comporta il sedervi al bordo della piscina a bere la birra e a guardare il football.

Mi auguro che vi impegnerete, perchè altrimenti in quella piscina ci dormirete anche a tempo indeterminato, sono stata chiara?".

Noi donne annuiamo tutte in blocco e Kellan crolla sul divano di Robert mettendosi una mano in faccia, in un modo talmente comico che ci fa scoppiare tutti a ridere specialmente quando con la voce coccolosa dice: " E se poi mi vengono i reumatismi?".

 

POV ASHLEY

Quando finiamo di ridere, ci separiamo e Joe cerca di convincermi a farlo venire con noi, perchè dice che quei pazzi dei nostri amici lo porterebbero in una cattiva strada.

Quando vede che tutte scuotiamo la testa, si piega su se stesso e totalmente affranto, rientra in casa mentre io, Elizabeth, Kristen, Nikki, Erica, Lucia e Martina ci rechiamo in centro a cercare i mobili.

E' sempre rilassante condividere con le proprie amiche, una giornata di sano shopping, anche se non si tratta di abiti o scarpe.

Lo trovo divertente e penso che dovremmo farlo più spesso; non sai mai che possa succedere.

Per esempio nell'ultimo che ho fatto con Lisa, abbiamo scoperto l'arrivo del bambino, dando il via a tutto il caos che ne è conseguito.

Per fortuna tutto è finito bene e ora finalmente i nostri amici potranno vivere sereni e felici.

 

POV ELIZABETH

 

Justin con l'accordo di tutti, viene nominato direttore dei lavori anche perchè lui in quel campo ci vive.

E' uno dei più bravi imprenditori edili e credo che sarà la leva giusta per far filare diritto i nostri operai improvvisati.

Finalmente, dopo quasi quattro ore di cammino, riusciamo a trovare la stanza che mette d'accordo tutte e dopo aver pagato con la carta di credito di Lucia, chiediamo all'incaricato di consegnarci tutto non prima di tre giorni.

Quando usciamo dal negozio, veniamo fermate da alcune fans che ci chiedono degli autografi e di poter scattare delle foto poi dopo aver risolto quell'incombenza, ci rimettiamo in cammino.

Ad un tratto Ashley dice: " Ragazze, io direi di dividerci la giornata in modo equo e proficuo.

Voglio dire che visto che è già mezzogiorno, prendiamo delle meravigliose e succulente pizze e andiamo a Bel Air a sfamare i nostri operai.

Ovviamente in questo modo potremo anche controllare che cosa hanno combinato, poi dopo aver mangiato, usciremo di nuovo per acquistare suppellettili vari come album, matite, pennarelli e tutto quello che può servire ad una bambina.

Pensavo anche di prenderle un computer di ultima generazione, una televisione e dulcis in fundo un immancabile impianto stereo, che ne dite?".

Tutte ci mostriamo d'accordo quindi, senza perdere altro tempo ci mettiamo in cammino: prima tappa PIZZERIA. 

Ritorna all'indice


Capitolo 60
*** Tutti insieme appassionatamente ***


Ciao ragazze oggi siamo giunte al rientro di Robert, Lisa e la loro figlioletta a Los Angeles.

I nostri beniamini presenteranno la piccola Becca a tutti i loro amici e vedremo la loro reazione.

Come sempre vi ringrazio per il vostro affetto che non è mai venuto meno e per la vostra pazienza dato che tra un capitolo e l'altro ci metto più tempo del previsto.

Vi lascio un grande bacio.

Ciao Lorian

 

Capitolo 60 - Tutti insieme appassionatamente

 

POV ROBERT

 

I quattro giorni che avevamo preannunciato ai nostri amici, sono passati e finalmente siamo tornati a Los Angeles.

Ancora faccio un pò di fatica a credere che il mio amore sia qui con me e che con noi, ci sia anche Becca.

Se ripenso al fatto che poco meno di dieci giorni fa mi ritrovavo nel mio salone a piangere per la partenza di Lisa, mi sembra quasi un sogno.

Ho paura di svegliarmi e di ritrovarmi ancora lì da solo ma poi guardo quelle meraviglie e mi rendo conto, di essere solo un fottutissimo uomo fortunato.

So di aver fatto male a Lisa e di essermi comportato veramente da schifo, quando le ho proposto quell'ignobile possibilità ma a mia discolpa, se mai ne ho una, posso dire di averlo fatto davvero ingenuamente.

Le mie recriminazione vengono dissolte da Thomas, che entrando ci dice che possiamo toglierci le cinture di sicurezza.

Rivolgo lo sguardo verso il finestrino e vedo che l'aereo è appena atterrato sul suolo americano.

Ero così assorto nei miei pensieri, che non mi sono neppure accorto che il comandante Harrison aveva terminato la manovra di atterraggio.

Dopo aver salutato il pilota e il suo assistente e averli ringraziati per la loro disponibilità, saliamo sulla macchina che è ferma a bordo pista.

Attendiamo che l'autista finisca, con l'aiuto di Thomas, di impostare le valigie e quando sale in macchina, gli do l'indirizzo di casa nostra.

Quando l'auto parte, mi giro a guardare Becca e la vedo intenta ad osservare il panorama, con un espressione seria in volto.

La cosa che mi fa stringere il cuore e vedere che neppure per un secondo, ha lasciato la mano di Lisa.

Probabilmente teme che se lo farebbe, perderebbe anche lei.

Ma questo non avverrà mai, perchè oramai Becca fa parte della nostra vita e non riuscirei ad immaginarmela, senza la sua presenza.

Senza che me ne renda effettivamente conto, arriviamo a Bel air e pochi secondi dopo, quando sento la macchina rallentare, odo la voce di Lisa dire a Becca: " Ecco amore, questa è casa tua!".

Vedo mia figlia spalancare la bocca, scioccata dall'imponenza della villa e un sorriso leggero mi nasce sulle labbra.

E io che la ritenevo una dimora semplice.

Un altro dettaglio che mi fa tornare a respirare è il fatto di non vedere più tutti quei paparazzi fermi davanti a casa nostra.

So perfettamente che è una cosa che non durerà ma per adesso, non posso che esserne felice.

Con un movimento veloce, tiro fuori dalla tasca il telecomando del cancello e dopo averlo azionato, attendiamo che completi la sua apertura.

Non appena questa cosa accade, l'autista riprende la sua marcia ed entra nel garage.

Io faccio richiudere il cancello e subito dopo scendo dalla macchina, seguito da Lisa e da una nervosissima Becca.

So che la mia piccola è agitata e lentamente mi avvicino poi dopo essermi accosciato, la guardo

 negli occhi e le dico: " Sta tranquilla tesoro, vedrai che tutto andrà bene!".

Lei mi fissa poi mi rivolge un grande sorriso, che mi riscalda il cuore.

Le poso un leggero bacio sulla fronte poi mi rialzo, avvicinandomi all'autista per dargli una mano a scaricare tutti i bagagli.

Quando abbiamo finito di tirare fuori le valigie, gli riapro il cancello per fargli uscire la macchina.

Dopo che lui ha terminato la manovra, lo richiudo e prendendo due trolley, mi accomodo dentro casa seguito da Lisa e da Becca.

Non appena entriamo in casa, mi blocco di scatto vedendo tutti i nostri amici seduti sul divano intenti a chiacchierare.

Sono così presi che non si sono accorti del nostro arrivo.

Con immensa soddisfazione e divertimento, attiro la loro attenzione dicendo: " E lo detto io che devo decidermi a cambiare le serrature.

Questa casa, sembra un porto di mare!".

In un attimo quindici paia di occhi si spostano su di noi, sorridendo felici ma si bloccano curiosi, quando si accorgono della presenza di Becca.

Io poso le valigie e prendo la mano di nostra figlia, pilotandola verso il grande divano.

Insieme a Becca e a Lisa, mi siedo e dopo aver tirato un profondo respiro dico: " Credo che sia il caso di fare le presentazioni ufficiali.

Ragazzi, ragazze lei è Rebecca Jean... nostra figlia!".

Tutti spalancano gli occhi esterrefatti poi Lisa prende la parola e racconta brevemente la storia di Becca mentre lei guarda tutti timidamente e con un espressione seria.

Quando il mio amore finisce di parlare, notiamo che ciascuno di loro è letteralmente sconvolto ed emozionato e posso comprenderne il motivo.

La prima a parlare è Martina, che dopo aver fatto un grande sorriso a mia figlia dice: " Benvenuta Becca! E' davvero un grande un piacere poter fare la conoscenza di una così bella bambina.

Io mi chiamo Martina mentre lui che è il mio fidanzato, si chiama Andrea e siamo dei grandi amici della tua mamma e del tuo papà!".

Becca annuisce facendo un timido sorriso poi la sua attenzione viene attirata dalla voce di Kris, che dice: " Anche io ti do il benvenuto, tesoro.

Il mio nome è Kristen mentre quest'orso al mio fianco, si chiama Taylor ed il mio fidanzato.

Non farti ingannare piccola, sembra serioso ma è un grande coccolone, che si scioglie come neve al sole se gli fai una carezza!".

Becca scoppia a ridere, quando Tay rivolge una linguaccia alla sua ragazza.

Subito dopo Ash, che non le ha tolto gli occhi di dosso dice: " Sono certa che io e te ci divertiremo un sacco, Becca.

Io mi chiamo Ashley mentre questo al mio fianco è il mio fidanzato, che si chiama Joe.

Ti dicevo che sono sicura che ci divertiremo tanto quando andremo a fare shopping, perchè a te piace farlo, non è vero?".

Mi sbatto teatralmente una mano sulla fronte ma mi blocco, quando vedo annuire Becca felice.

Ash vedendo la mia reazione, scoppia a ridere poi aggiunge: " Ehi troglodita, guarda che tra donne ci capiamo perfettamente.

Tu devi pensare solo a tirare fuori la tua tanto amata carta di credito dal portafogli e a tacere!".

Io, con un leggero sorriso sulle labbra mugugno: " Come se avessi qualche altra opzione!" facendo scoppiare tutti a ridere.

Quando ci calmiamo dalle risate convulse, a prendere la parola è la mia mammina mediatica che dice: " Ciao tesoro, io mi chiamo Elizabeth mentre questo al mio fianco è il mio fidanzato che si chiama Justin ed entrambi ti diamo il benvenuto qui a Los Angeles!".

Becca annuisce sorridendo poi sposta il viso verso Lisa che le fa una tenera carezza sulla guancia.

Stavolta a parlare è Erica che dice: " Ciao Becca, non ti fare confondere da Kristen.

Qui se c'è un orso buono come il pane è lui che mio marito e che si chiama Kellan; io invece sono Erica e sono una grande amica della tua mamma e del tuo papà e spero che presto anche io e te lo diventeremo!".

Becca annuisce emozionata e un pò frastornata.

La mia mediatica sorella vampira, attira l'attenzione di nostra figlia dicendo: " Io invece mi chiamo

Nicole ma come tutti ormai fanno, puoi chiamarmi Nikki.

Sono una collega del tuo papà e un'amica di tutti e due.

L'uomo al mio fianco è mio marito Paul che è un cantante e tutti e due ti diamo il benvenuto!".

Becca annuisce fissandola intensamente, come se la stesse studiando a fondo.

La voce del mio caro amico Pet, fa voltare di scatto nostra figlia.

Finora hanno solo parlato le ragazze per metterla a suo agio ma per ovvie ragioni, a lui tocca presentarsi da solo.

Quindi con un tono scherzoso dice: " Io sono Peter e sono un collega di tuo padre.

Anche io sono un papà e mi piacerebbe farti conoscere le mie figlie; sono sicuro che andreste veramente d'accordo.

Come sicuramente avrai notato, a differenza degli altri, io non ho nessuno da presentarti!".

Jackson sogghignando sussurra: " Ancora per poco!", ricevendo un occhiataccia da Pet.

Io li fisso basito, del tutto certo di essermi perso qualche passaggio.

Prima che possa fare qualche domanda in merito, il mio amico si rivolge alla donna al suo fianco e dice: " A te la parola!".

Lei annuisce sorridendo poi rivolta a mia figlia dice: " Ciao Becca, io mi chiamo Lucia e sono una cara amica della tua mamma mentre questo imbranato al mio fianco è mio marito Jackson che lavora con il tuo papà!".

Jackson mettendo su una faccia fintamente offesa dice: " Ehi donna, imbranato a chi? Mi domando dove sia finito il rispetto!

Ricordati che a casa facciamo i conti, noi due!" conclude, ricevendo anche lui una linguaccia che fa scoppiare tutti a ridere.

Becca fissa tutta quella marmaglia di persone, con un espressione seria in viso anche se mi accorgo che sta lottando per non scoppiare a ridere.

Sono contento di come stiano andando le cose, perchè la nostra piccola sta facendo davvero dei passi da gigante e di questo non posso che esserne felice, anche se non vedo l'ora di poter sentire la sua voce.

Finalmente tutti si sono presentati e Lisa, giusto per riportare la calma e la tranquillità, tira fuori l'ecografia del nostro bambino mostrandola a tutti.

Man mano che gli altri la vedono, si avvicinano per farci gli auguri e mentre stiamo chiacchierando,

sento la risata di Becca alzarsi come un coro di campanelle.

Quando mi giro, la vedo intenta a giocare con la mia cagnolina e sono sicuro che questo l'aiuterà davvero molto.

Staccandomi dagli altri, mi avvicino a lei e mi accoscio al suo fianco dicendo: " Becca, lei è la nostra Patti e se ti va da questo momento ti potrai occupare di lei!".

Mia figlia mi fissa negli occhi, prima di annuire sorridendo poi mi butta le braccia al collo e io mi sento in paradiso.

 Vedo che Lisa ci sta fissando con un grande sorriso e io mi beo profondamente di quell'espressione.

Dopo essermi rialzato mi avvicino a lei e la prendo per mano per farla avvicinare a me, quindi dico a tutti: " Ragazzi, le sorprese non sono finite!

Quando eravamo a Londra, con il benestare di Becca, ho chiesto a Lisa di diventare mia moglie e lei ha accettato.

Quindi ci sposeremo non appena tutto sarà pronto, ergo prima vi sbrigate e prima me la sposo!".

Tutti scoppiano a ridere, abbracciandoci felici e facendoci gli auguri.

Erica si fa portavoce di tutti dicendo: " Rob, lascia tutto nelle nostre mani e puoi già considerarti un marito!".

Io la ringrazio facendogli una profonda riverenza che fa scoppiare tutti a ridere poi chiedo alle ragazze se hanno preparato la stanza di Becca e quando loro annuiscono, saliamo a vederla.

Non appena entriamo nella stanza, Becca si blocca con la bocca spalancata e una lacrima di gioia le scende sulla guancia.

Io la osservo, felice di vederla così serena e mi sento profondamente realizzato.

Ritorna all'indice


Capitolo 61
*** Nuovi arrivi e profumo di nozze ***


Ciao ragazze, eccoci al nuovo appuntamento con questa fiction.

Ormai posso dire a gran voce che siamo giunti agli sgoccioli e che mancano si e no, quattro o cinque capitoli.

Devo ammettere che quando l'ho iniziata non pensavo che venisse fuori così ma poi si è sviluppata ed è cresciuta praticamente da sola.

Ma basta chiacchiere, come sempre vi ringrazio per l'affetto che mi dimostrate, vi lascio alla lettura e vi do appuntamento alla prossima settimana.

Baci Lorian.

 

Capitolo 61 - Nuovi arrivi e profumo di nozze

 

POV ROBERT

 

Dal nostro ritorno a Los Angeles, i giorni si sono susseguiti con un ritmo frenetico e convulso.

Le ragazze sono nel pieno del loro tour de force, per lo svolgimento del matrimonio tra me e Lisa e questo non può che farmi piacere.

Io non ho avuto voce in capitolo praticamente su nulla, a parte la location delle nozze.

Mi sono impuntato e con orgoglio ho vinto, nello scegliere di celebrarle sulla spiaggia di Malibù al tramonto.

In realtà avrei voluto farlo all'alba, come nei nostri sogni ma per questioni logistiche, sono dovuto giungere a più miti consigli.

Infatti sia io che Lisa, preferiamo avere degli invitati al nostro matrimonio, piuttosto che un branco di zombie assonnati in preda allo sbadiglio facile.

Alla fine di tutte le programmazioni Erica, che era stata designata a furor di popolo la portavoce, mi ha comunicato come data definitiva per le nostre nozze, il sette luglio e cioè tra quindici giorni.

Jackson si è occupato di richiedere i permessi per il luogo del matrimonio che quel giorno, sarebbe stato chiuso e recintato per permetterci di avere un minimo di privacy.

Non sto più nella pelle dalla gioia, anche se a volte sento una punta di nervosismo farsi strada in me.

Con molta probabilità, credo che sia il timore che qualcosa possa andare irrimediabilmente storta.

Solitamente quando si è troppo felici, avviene sempre un imprevisto che rimette in discussione tutto quanto e io non voglio che questa catastrofe si avveri.

Non voglio più stare male, come lo sono stato due settimane fa.

Rischiare di perderla è stato troppo doloroso per il mio povero cuore malandato, tanto più che ora non perderei solo lei ma anche Becca e Thomas o Susan.

Di comune accordo con Lisa, nell'ultima visita fatta con Meredith, abbiamo deciso di non voler sapere il sesso di nostro figlio.

Desideriamo entrambi scoprirlo il giorno del parto, perchè pensiamo che viverci tutto senza alcuna pretesa, abbia un valore ancora maggiore.

Qualche giorno dopo il nostro rientro, dietro consiglio di Stephanie, io e Lisa abbiamo indetto una conferenza stampa per annunciare al mondo intero la nostra imminente unione.

Diamine, mi ricordo ancora la tensione nervosa che aveva colto la mia fidanzata, al solo pensiero di affrontare tutti quei paparazzi.

Quando glielo avevo detto, era sobbalzata sul divano e istintivamente si era portata una mano sul ventre, come se volesse proteggere la nostra creatura e io ero impazzito davanti a quel semplice gesto.

Mi era sembrato il più bello che avessi mai visto e mi sentivo orgoglioso di poter fare parte della vita di quella magnifica ragazza.

Con estrema fatica ero riuscito a tranquillizzarla, spiegandole che era ora che anche noi, oltre a Tay e Kris, uscissimo allo scoperto.

Per lo meno per garantire sia a Becca che ai nostri futuri figli, di poter camminare alla luce del sole senza doversi nascondere o vergognare.

 

INIZIO FLASHBACK

Vedo il nervosismo che sta pervadendo il mio tesoro mentre siamo seduti nella limousine che ci sta portando verso gli studi televisivi, dove terremo la nostra conferenza stampa.

Stringe furiosamente i pugni tanto che le sue nocche impallidiscono.

Non va bene e devo farglielo capire! Questa tensione non fa bene al nostro bambino e sopratutto  non fa bene a lei.

Di scatto le prendo la mano e lentamente le distendo le dita continuando a massaggiarle il palmo.

Lei mi fissa con gli occhi lucidi e allora io le dico: " Lisa sta tranquilla, vedrai che sarà più semplice di quello che pensi.

So che per Tay e Kris è all'ordine del giorno il fatto di comportarsi così ma sono certo che anche tu sarai in grado di affrontare tutto quello che ne conseguirà!".

Lei annuisce poi mi chiede: " Come pensi di giustificare il fatto che tutti mi credono la cugina di Taylor?".

Io sospiro poi le rispondo: " Semplicemente non lo giustificheremo!

Per l'opinione pubblica, tu sei e rimarrai sua cugina e noi diremo solo che frequentandoci, ci siamo innamorati!".

Lisa alza gli occhi al cielo poi dice: " La fai troppo semplice!".

Io sogghigno poi le rispondo: " Forse perchè è davvero più semplice di quel che credi, amore.

Non farti prendere dal panico e vedrai che fra due ore, tutto ti sarà sembrato solo un sogno che è svanito al tuo risveglio!".

Lei mi fa un pallido sorriso poi mi chiede: " Dobbiamo anche raccontare di Becca!" e io annuisco, dicendo: " Si, in fondo non c'è nulla di male.

Lei è e rimarrà nostra figlia legalmente e puoi stare certa che se non glielo diciamo noi, quelli lo scopriranno di certo e non voglio che scrivano sui giornali che ci vergogniamo di lei!".

Lisa annuisce ma la vedo irrigidirsi quando la macchina si ferma a bordo strada.

Le do un bacio per farla calmare poi l'autista mi apre la portiera e io scendo porgendole la mano.

Quando lei esce dalla vettura, una marea di flash ci accecano e io le sussurro, di stamparsi un bel sorriso sulle labbra.

Lei lo fa e imitandomi, con la mano saluta tutti per poi seguirmi dentro l'auditorium.

Quando siamo dentro, l'abbraccio e la sento tremare quindi le do un bacio caldo, che sembra darle un pò di calma poi le dico: " Amore ti prego, cerca di tranquillizzarti!

So che per te è difficile ma devi mettercela tutta; questa tensione non fa bene né a te né a nostro figlio e di certo non aiuta neppure me.

So che ce la puoi fare, perchè sei una donna forte e con un carattere ben preciso e io sono molto orgoglioso di te!".

Lei mi sorride leggermente poi annuisce e mi segue, mentre la scorto nel grande salone dove ci sono già seduti diversi giornalisti.

Noi ci accomodiamo dietro al bancone, accanto a Steph poi all'orecchio le dico: " Fa parlare me, ok? Tu risponderai, solo se ti faranno qualche domanda diretta.

Kell, Jack e Tay ti hanno già spiegato cosa devi dire, no? Quindi tu attieniti al programma e vedrai che tutto andrà bene!".

Quando tutto è pronto, i giornalisti partono con le domande che sono gestite da Steph e io con la coda dell'occhio, guardo Lisa che sembra rilassarsi un pò.

Rispondendo ai loro quesiti, gli spiego che Lisa è la cugina di Tay e che quando io l'ho conosciuta me ne sono innamorato all'istante.

Per buttarla a ridere, mugugno che è stata una preda dura da catturare e che mi ha fatto penare parecchio.

Loro scoppiano a ridere e vedo che anche Lisa lo fa, portando gli occhi in gloria.

All'improvviso la sento irrigidirsi e quando mi giro, la vedo sgranare gli occhi.

Mi avvicino e a bassa voce le chiedo che diavolo stia succedendo; lei mi dice che tra quei reporter, c'è quello a cui lei ha detto di essere la mia cameriera.

Io impreco lentamente poi le faccio un sorriso e le dico di tranquillizzarsi.

Lisa mi afferra per un braccio poi, quando vede quell'uomo alzare la mano per fare una domanda, mi chiede di lasciarla rispondere.

Io sono basito ma annuisco poi spiego la situazione a Steph che mi conferma che sia meglio fare rispondere lei e io prego che la mia piccola sia in grado di cavarsela.

Lui ci fissa e poi lancia la bomba dicendo: " Buongiorno signor Pattinson, buongiorno signorina Martini, io sono William Moses e scrivo per conto della rivista National Inquirer.

Mi chiedevo come mai la signorina, si fosse presentata proprio a me sotto le vesti della domestica del signor Pattinson ed uscisse da casa sua ogni giorno!".

Lisa calma come non mai, dice: " Se permette signor Moses, rispondo io alla sua domanda.

Io mi recavo tutti i giorni a casa di Robert, perchè sono molto amica di Mary Miller, che come tutti sapete è la zia di Kellan Lutz.

Mary giornalmente si occupa del cibo di Robert, perchè usando parole sue lui ha dichiarato guerra ai fornelli da tanto tempo!".

Tutti compresa Steph, scoppiano a ridere e io mi giro sconvolto verso di lei, dicendo: " Ehi! Questo avevi giurato di non dirlo".

La mia futura moglie alza le spalle poi mi risponde: " E' vero amore ma se non erro sei stato tu a dirmi che è meglio essere sinceri ed io sto facendo questo!" poi girandosi verso quella iena, dice:

" Ora però se permette, vorrei farle io una domanda, signor Moses!

So che non rientra nella normalità ma gradirei da lei una risposta".

Lui annuisce basito e Lisa ghignando, gli domanda: " Vorrei capire se è consentito dall'etica del giornalismo, semmai lei ne abbia una, il fatto di proporre del denaro ad una ragazza che crede una domestica, dicendole che è disposto a darle un bel pò di soldi, solo allo scopo di sapere scandali e pettegolezzi atti a ledere l'immagine del mio fidanzato!".

L'uomo sbianca pericolosamente mentre tutti gli altri giornalisti, lo fissano con disapprovazione.

Lisa, sotto lo sguardo scioccato mio e di Steph, sembra un'Erinni e vendicativa mormora: " A me non sembra che rientri in quei canoni.

I suoi colleghi fanno il loro lavoro nel modo più pulito possibile mentre lei ha preferito aggirare l'ostacolo e attingere a piene mani, a tutto quello che lei poi avrebbe trasformato in scandalo.

Per lei andava bene sapere perfino che colore erano le mutande di Robert e di certo ci avrebbe ricamato sopra.

Mia nonna diceva sempre che è meglio conoscere i propri nemici e per questo mi sono trovata a leggere spesso i suoi articoli, che trovo falsi e pregiudiziali.

Lei non è degno di fare questo mestiere e posso assicurarle che farò tutto il possibile per farle cambiare al più presto lavoro, per evitare che possa fare ancora del male ad altre persone!".

Il caro signor Moses scatta in piedi e furibondo lascia la sala, mentre tutti gli altri giornalisti fanno un lungo applauso alla mia fidanzata.

Io la fisso con la bocca spalancata e lei dopo avermi guardato mi sorride e mi da un bacio sulla guancia quindi mi dice: " Ora sono tutti tuoi, amore!".

Giuro che se non fossimo davanti alla presenza di Steph e di tutti i giornalisti, la prenderei qui in questo momento.

Il suo comportamento mi ha eccitato da morire e io stringo fortemente i pugni per calmarmi e mi

 rivolgo ai giornalisti che stanno ancora applaudendo la mia fantastica futura moglie.

 

FINE FLASHBACK

 

Ovviamente quella conferenza stampa si è rivelata un pieno successo e l'opinione pubblica ha fatto diventare Lisa, una specie di eroina moderna.

Hanno apprezzato molto il fatto che abbiamo adottato Becca e che ora che aspettiamo un figlio, abbiamo deciso di sposarci.

Secondo le ultime notizie ricevute, il caro signor Moses è stato licenziato dal National Inquirer e

dopo non essere riuscito a trovare un nuovo ingaggio è partito per il vecchio continente.

Ancora adesso, se ripenso al fuoco che aveva negli occhi il mio amore, sento un'eccitazione forte e avrei una voglia matta di andarla a prendere ovunque si trovi, caricarmela sulle spalle come un perfetto troglodita e chiudermi in camera con lei per fare l'amore fino a sfinirci.

Sono però abbastanza intelligente da sapere di non poterlo fare, per tre motivi ben precisi: primo perchè Lisa non me lo perdonerebbe mai, secondo perchè abbiamo la casa invasa dai nostri amici che ci stanno aiutando nella preparazione delle nozze e io non voglio fare niente per ritardarle e terzo ma non meno importante, perchè non voglio scioccare la mia piccola Becca.

Ma porca miseria, quanto è difficile!.

A proposito della piccola bambina, devo dire che giorno dopo giorno si era ambientata sempre più.

Si sta divertendo un sacco a preparare le nostre nozze e un paio di volte è capitato che quella matta di Ashley se la portasse fuori per poi tornare a casa, piene di sacchetti stracolmi di vestiti e accessori.

A volte si è unita a loro anche Nikki, che coccola mia figlia come se fosse la sua e aiuta Ash a coprirla di regali.

Non mi importa quanto Becca possa spendere, voglio solo che stia bene e che dimentichi lentamente, tutto il dolore che ha subito.

Certo non voglio che diventi una viziata ma in questo momento, metto la sua serenità davanti a tutto.

Becca ha legato con tutti ma oltre alle mie due

sorelline mediatiche, quelli con cui è più unita sono Taylor e Kristen, che a loro volta le vogliono molto bene. 

A volte mi sembra di essere tremendamente geloso di quei quattro e Lisa scoppia a ridere vedendo le mie smorfie.

Si avvicina a me poi dopo avermi accarezzato lentamente, mi rassicura con un caldo bacio.

Voglio dire non che abbia bisogno di essere rassicurato! So che il rapporto che ho con mia figlia è totale ed esclusivo.

Io l'ho amata fin dal primo momento e non ho dubbi nel pensare, che sarà così per sempre.

Anche lei mi adora, infatti ogni volta che torno a casa dal lavoro, mi corre incontro abbracciandomi stretto.

Sono felice che lei faccia parte della mia vita, anche se sto spasimando per poter sentire la sua voce e mi auguro che accada al più presto.

Un altra cosa che è accaduta in questo periodo è stata la conversazione che Peter ha avuto con me

 e Lisa, riguardo a Sabrina.

Lui nervosamente ci ha girato attorno poi supportato e spronato da Jackson, ci ha detto di provare un serio interesse per la nostra amica e che ha intenzione di dichiararsi non appena lei verrà per il nostro matrimonio.

Lisa ne è stata felice e si è detta certa che anche Sabrina, prova qualcosa per Peter.

Io non mi sono espresso a riguardo e mi sono limitato a guardare gli occhi del mio collega e amico, felice di vederli brillare di nuovo.

All'improvviso quella iena di Jackson ha tossicchiato per attirare la mia attenzione e quando io l'ho guardato, lui ha riso e ha detto: " Non devi dirmi niente, fratello scemo?".

Io l'ho guardato basito poi le sue parole che mi ha detto tempo fa, mi sono tornate alla mente, colpendomi come un fulmine.

 

" Ridi ridi, tanto l'ultimo qui a ridere sarò io e quando quei due annunceranno il loro fidanzamento, tu dovrai farmi le tue scuse pubbliche!".

 

Ho spalancato gli occhi poi sotto lo sguardo curioso di Lisa e di Peter, ho sbuffato e ho risposto:

" Amico, frequentare troppo Boo Boo comincia a farti male, comunque quando è tua è tua quindi non posso che dire, che ti devo le mie scuse!".

La mia bellissima ragazza mi ha fissato in modo interrogativo e quando Jack le ha spiegato qual'era

il discorso in merito, mi ha fulminato con il sorrisino sulle labbra.

Anche Peter è scoppiato a ridere vedendo la mia faccia poi ha detto: " Se sapevo che rischiavi di perdere... mi sarei fatto avanti prima!", facendo scoppiare a ridere tutti.

Ma vedi un pò che begli amici che ho!

Oramai manca solo un giorno alle nozze mie e di Lisa e mentre sono immerso nei miei pensieri sento il caratteristico suono di un mms ricevuto.

Quando lo vado a leggere, un sorriso mi si apre sul volto e chiamo all'istante Lisa che accorre accanto a me, chiedendomi che succede.

Io, sempre sorridendo, le giro lo schermo del telefonino e mostrandole la foto di una bellissima neonata che dorme, le dico: " Amore, questa è la figlia di Tom e Sienna.

E' nata stamattina, si chiama Marlowe Ottoline Layng e pesa 3 chili e 400 grammi!".

Lisa sorride poi mi guarda negli occhi e dopo avermi preso la mano, se la porta sul ventre e io

sento un nodo che si forma nella mia gola.

Non vedo l'ora di stringere la nostra creatura tra le braccia e prometto fin da ora, che sarò il padre migliore che posso.

 

POV BECCA

 

Lo ammetto, sono felice!

Felice di essere qui, con tutte queste persone attorno e con la mia mamma e il mio papà che mi amano davvero tanto.

Purtroppo non me la sento ancora di parlare, perchè temo che la felicità mi venga strappata nuovamente dalle mani e stavolta non riuscirei a sopportarlo.

So che non dovrei essere così negativa ma finora, mi è stata portata via ogni cosa che amavo.

La mia vera mamma, il mio vero papà, il mio fratellino Matthew e mia zia Veronica!

Se adesso perdessi anche papà Robert e mamma Lisa, non credo che mi riprenderei dal dolore.

Per non parlare della mia sorellina in arrivo!

Oh si, io sono sicura che sia una femmina; non chiedetemi perchè ma me lo sento e finora non ho mai sbagliato.

Anche Ashley, Nikki e tutti gli altri mi sono stati molto accanto e oramai voglio loro un mondo di bene.

Quel matto di Kellan, il saggio Jackson, il buffo Andrea, le scatenate Erica e Martina, la dolce Lucia, la tenera Kristen, quell'esaurito di Taylor e tutti gli altri.

Loro ora sono la mia caotica e super numerosa famiglia! Certo mi manca molto la mia sfortunata zia ma so che aveva ragione, quando mi ha detto di non volermi accanto a lei mentre diceva addio alla vita.

Non lo avrei sopportato affatto e anche se a volte mi sento un pò in colpa, so che non c'era altro modo che questo.

Domani la mia mamma e il mio papà si sposeranno e finalmente saremo una vera famiglia.

Ritorna all'indice


Capitolo 62
*** Finalmente sposi ***


Ragazze, finalmente ci siamo!

Faccio davvero fatica a crederci ma siamo arrivate al capitolo delle nozze tra Robert e Lisa.

Chi è contrario a queste nozze, parli adesso o taccia per sempre! Ma che brave, silenzio di tomba. Così mi piace.

Chi ha detto io, io? Presto fatela tacere e portatela fuori, perchè non ho proprio voglia di creare altri impedimenti a questi poveracci.

Credo che sarete d'accordo con me nel dire che hanno passate un bel pò quindi ora è giunto il momento di vederli felici e sereni con la loro Becca, con il figlio in arrivo e circondati da parenti e amici.

Ora basta con le chiacchiere, altrimenti la prossima ad essere buttata fuori, sarò proprio io.

E che diamine però, un pò di pazienza!

Vi ringrazio come sempre e vi lascio alla lettura del capitolo dandovi appuntamento alla prossima settimana.

Baci Lorian

 

Capitolo 62 - Finalmente sposi

 

POV ROBERT

 

Mammina bella, come sono nervoso!

Finalmente il gran giorno è arrivato e fra poco più di quattro ore, Lisa diventerà mia moglie agli occhi del mondo.

Mi sento come se fossi fatto di vetro e mi potessi infrangere con un nonnulla.

Sono qui fermo da venti minuti, intento a cercare di sistemare questi dannati gemelli, che non ne vogliono sapere di collaborare e il nervosismo sta crescendo in modo esponenziale.

Un discreto picchiettio alla porta, mi distrae da quel insulso lavoro e quando do il permesso di entrare, la mia dolce bambina fa capolino dalla porta.

Mi rivolge un sorriso e io la guardo orgoglioso, osservando quanto è bella fasciata nel suo elegante abito azzurro.

Lei si avvicina a me e senza dire una parola, mi afferra il polso e con un semplice gesto delle dita, mi sistema quei maledetti gemelli del cavolo.

Io alzo gli occhi al cielo e lei sogghigna inarcando un sopraciglio, come se mi volesse dire che senza di lei non ci sarei mai riuscito.

E non sa quanto abbia ragione!

Sospirando le chiedo: " Hai già visto la mamma?" e lei annuisce con un sorriso, quindi mi avvicino al tavolo, prendo il bouquet di rose bianche e glielo porgo dicendo: " Potresti portarle questo da parte mia?".

Lei annuisce nuovamente e io sogghignando le domando: " Visto che hai avuto modo di vedere già il suo vestito, non potresti dare una piccola anticipazione al tuo paparino?".

Lei spalanca gli occhi poi, come se ce ne fosse bisogno, fa il gesto di cucirsi la bocca.

Metto le mani sui fianchi poi mormoro: " Traditrice!" e lei scoppia a ridere, riscaldandomi il cuore.

La guardo e mi sento davvero un uomo fortunato, che non ha bisogno di chiedere più nulla alla vita.

Ho tutto quello che mi serve per essere sereno e felice: una donna meravigliosa che tra poche ore sarà mia moglie, una figlia bellissima che sono certo mi darà molte soddisfazioni, un altro figlio in arrivo che non vedo l'ora di stringere forte, una famiglia forte e unita alle spalle, tanti amici veri e sinceri, una salute buona, una bella e grande casa confortevole, un lavoro che adoro fare e un più che discreto conto in banca.

Mi riscuoto dai miei pensieri e dico: " E va bene signorina Pattinson, visto che non ho speranze di corromperla, mi auguro che lei possa ripagarmi del torto subito concedendomi un ballo più tardi!".

Lei annuisce con un sorriso poi si avvicina a me e mi da un tenero bacio sulla guancia quindi si fionda fuori dalla stanza, stringendo tra le mani il bouquet della sposa.

Passano altre due ore e finalmente Stephanie appare davanti alla porta dicendomi: " Forza Rob, dobbiamo andare!".

Io annuisco, sentendo le gambe farmi giacomo - giacomo ma mi concentro per non fare la figura del cretino e la seguo, facendole un breve sorriso.

Steph, che è molto elegante nel suo abito blu, mi segue in silenzio, senza dire una parola.

E' una valida collaboratrice e sono davvero fortunato ad averla incontrata nel mio cammino.

Oltre ad essere una valida collaboratrice è anche una buona amica, che mi ha tolto le castagne dal fuoco parecchie volte.

Io e Steph saliamo in macchina e mentre ci dirigiamo verso Malibù, mi dice: " Sono davvero felice per te e Lisa.

Siete una coppia bellissima e sono orgogliosa di fare parte della vostra vita!".

La ringrazio di cuore poi, fortemente emozionato, mi giro a guardare il paesaggio che scorre veloce dal finestrino.

Una volta giunti alla spiaggia, l'autista ferma la macchina e io e Steph scendiamo, entrando in una specie di tunnel bianco.

Procediamo sul marciapiede, fino ad arrivare ad una passerella di legno che s'inoltra sulla spiaggia.

Lì incontro il giornalista e il fotografo che ci stanno aspettando.

Di comune accordo con Lisa, abbiamo deciso di vendere il servizio fotografico del matrimonio e di devolvere interamente il ricavato in beneficienza.

Vedo mia madre e mio padre fermi poco più in là e quando loro si accorgono del mio arrivo, si avvicinano abbracciandomi stretto.

Mia madre, mi guarda con i lucciconi negli occhi poi dice: " Oggi è il vostro giorno, tesoro e so che sarete felici.

Siete stati uniti dal destino e niente potrà separarvi!".

Annuisco ringraziandola poi giro lo sguardo verso la spiaggia e l'ammiro in silenzio.

Delle sedie decorate da dei teli di organza bianca e un fiore, compongono la platea mentre un semplicissimo gazebo ricoperto da dei veli e delle composizioni di fiori, rappresentano l'altare dove io e la mia Lisa fra un ora ci uniremo in matrimonio.

E' semplice, minimalista ma incredibilmente elegante.

 

POV LISA

 

Sono pronta, ora sono quasi pronta e mi sembra impossibile pensare, che tra quatto ore sarò la moglie di Robert.

Sono passati tredici mesi dal mio arrivo qui a Los Angeles e molte cose sono accadute.

Benedico questi sentimenti, perchè posso dire di aver vissuto questo amore con perseveranza.

E grazie a tutto questo, ora sono qui ad attendere la parrucchiera che viene ad acconciarmi i capelli per poi andare in spiaggia ad unirmi alla perfetta metà della mia mela.

La porta della camera che si apre, mi distoglie dai miei pensieri e vedo di fronte a me la mia bellissima figlia, che stringe tra le mani il bouquet che le ha consegnato Robert.

Mi avvicino per prenderlo e le do un dolcissimo bacio sulla fronte.

Lei mi guarda e mi sorride e mi riscopro ansiosa di poter sentire la sua voce; so che non devo metterle fretta ma diamine, è mia figlia e io voglio vederla finalmente felice.

So che non potrà dimenticare davvero, tutto il dolore che ha caratterizzato la sua vita ma giuro a me stessa, che ce la metterò tutta per aiutarla.

 Lei mi fissa con un sorriso e io lo contraccambio, chiedendole: " Papà è già partito?".

Lei scuote la testa con convinzione e io riprendo a dire: " Sei bellissima, amore e lui... com'è?".

Becca alza gli occhi al cielo sbuffando poi fa il gesto di cucirsi la bocca.

Io scoppio a ridere poi dico: " Ho capito! Anche lui ha cercato di corromperti, non è così?".

Lei annuisce sorridendo e io dico: " Ok allora, sappi che io non lo farò!" poi le faccio una carezza

e mormoro: " Tesoro, potresti controllare se è arrivata la parrucchiera? Poi vai a chiamare Michael e digli di venire su che sono quasi pronta!".

Lei annuisce e si fionda saltellando, fuori dalla stanza.

Dopo due ore e mezza, scendo in giardino e mentre mi aggiusto l'orlo del vestito che si è infilato sotto le scarpe, sento la voce di Michael che dice: " Diamine Lisa, se non fosse che rischio il linciaggio da parte di Robert e di tutti gli invitati, ti rapirei per portarti su

un'isola deserta.

Sei uno splendore, piccola e io sono davvero onorato che tu abbia scelto me, per accompagnarti all'altare!".

Io ridacchio, porgendogli la mano poi rispondo: " L'onore è tutto mio, Mike!".

Usciamo di casa, salendo con Becca sulla macchina e l'autista mette in moto, dirigendosi verso Malibù.

Una volta giunti a destinazione, Michael scende dalla macchina e mi porge la mano per farmi scendere poi fa la stessa cosa con Becca, che lo ringrazia con un sorriso.

La mia piccola va avanti, stringendo tra le mani il cestino con i petali di rose, che dovrà far cadere prima della mia entrata.

Stretta al braccio di Michael, tremo per l'emozione e lentamente entriamo sotto il tunnel bianco, che è stato fortemente voluto da Erica.

Continuiamo a camminare, fino ad arrivare ad una passerella di legno dove ci attende il fotografo.

Io e Michael, posiamo per qualche foto poi lo ringrazio e mi dirigo verso il mio amore.

Giunta all'inizio della passerella, vedo le mie adorate cognate guardarmi con un sorriso.

Gli mando un bacio con la punta delle dita poi riprendo a camminare puntando gli occhi in quelli di

Robert.

E' lì fermo e mi sta fissando come se volesse mangiarmi con gli occhi e io mi farei dare volentieri un morsetto.

 

POV ROBERT

 

Per tutti gli Oscar, quanto è bella la mia donna!

Sono qui, fermo come un broccolo, che la guardo fiero e innamorato e ancora non credo davvero a tutta la fortuna che ho avuto.

Lei mi ha perdonato, anche quando io per primo, ero convinto di non meritarmelo.

Lisa si ferma e io l'ammiro fasciata nel suo splendido vestito bianco.

L'abito è semplice ma al tempo stesso elegante, proprio come lei e sono orgoglioso di diventare suo marito.

Tra le mani stringe il bouquet che le ho regalato e non posso non dire che è bellissima.

Finalmente mi raggiunge e io le porgo la mano afferrando la sua e quando lo faccio, subito tutta l'ansia e il nervoso si dileguano come neve al sole.

Il parroco inizia a leggere dei brani per noi molto importanti poi ci benedice dicendoci tante cose, che in realtà, se devo essere sincero non ho proprio sentito.

Alla mia destra, ci sono mia sorella Elizabeth con il suo fidanzato David in qualità di miei testimoni mentre al fianco di Lisa, ci sono Peter e Sabrina.

Quella streghetta li ha uniti in quel compito, nella speranza di spronare il mio amico e collega a dichiararsi alla sua mammina.

Becca si avvicina con il cuscinetto delle fedi e io lo prendo con un sorriso, mandandole un bacio con la punta delle dita.

Finalmente arriva il momento delle nostre promesse e io, con la voce piena di emozione mormoro: " Fai parte della mia vita da sempre, sei entrata nel mio cuore e nella mia anima con la forza di un tornado e sono grato davvero a Dio, per la fortuna di averti al mio fianco.

Io Robert prendo te Lisa, come mia sposa e prometto di amarti, onorarti e proteggerti, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà fino all'ultimo giorno della nostra vita!".

Poi prendo la vera e mettendogliela nell'anulare dico: " Con questo anello, io ti sposo!".

Lisa deglutisce a fatica poi dice: " Per me la fiducia, la gioia e l'amore hanno il tuo viso.

Non posso immaginare, neppure per un secondo, di essere lontana da te e dai nostri figli che siete la mia unica ragione di vita.

Io prendo te Robert come mio sposo e prometto di amarti, onorarti e proteggerti, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà fino all'ultimo giorno della nostra vita!".

Poi anche lei, mi mette al dito la fede mentre dice: " Con questo anello, io ti sposo!".

Il parroco ci guarda e sorride compiaciuto poi con la voce solenne, mormora: " E con grande gioia che vi dichiaro marito e moglie" poi aggiunge sornione: " Caro sposo, ora può baciare la sposa!".

Ovviamente non me lo faccio ripetere una seconda volta e con tanto amore, unisco le mie labbra a quelle di mia moglie.

Santo cielo che parola meravigliosa! Mia moglie... sono certo che non mi stancherò mai di dirlo.

All'improvviso, mi sento tirare per la giacca e quando mi stacco malvolentieri da Lisa, mi giro e

vedo Becca che ci sta fissando con le lacrime agli occhi.

Sto per abbassarmi verso di lei ma mia figlia, mi ferma con il gesto della mano.

Sono perplesso e davvero non capisco che succede! Guardo Lisa e vedo che anche lei ha la mia stessa reazione.

Riporto lo sguardo su Becca e la vedo deglutire, prima di dire: " Mamma, papà tanti auguri!".

Spalanco gli occhi, mentre sento le lacrime scendermi sulle guance.

Crollo in ginocchio, con il cuore che mi batte forte nel petto! La nostra piccola ha parlato e non può sapere che regalo grande ci ha fatto.

Anche Lisa si china, avvicinandosi a noi e uniti da un grande amore stringiamo nostra figlia, felici come non mai.

Ritorna all'indice


Capitolo 63
*** Un ricevimento in stile Pattinson ***


Allora ragazze, innanzitutto vi porgo un buon weekend tutto meritato.

Dopo una settimana di duro studio e di massacrante lavoro, ci meritiamo di sicuro un pò di relax in più.

Dopo questo mio piccolo e personale delirio, vi do il benvenuto al nostro appuntamento settimanale.

Ci tengo ad informarvi che dopo questo capitolo, ce ne saranno ancora altri tre, seguiti poi da l'epilogo e questa storia si concluderà.

Oggi festeggeremo con Robert e Lisa e scopriremo se Peter avrà o no il coraggio di dichiararsi a Sabrina.

Come sempre vi ringrazio per il vostro affetto e vi lascio alla lettura.

Baci Lorian

 

Capitolo 63 - Un ricevimento in stile Pattinson

 

POV LISA

 

Un silenzio attonito e commosso si è perpetrato a lungo, dopo che la nostra piccola Becca ci ha fatto questo meraviglioso regalo.

Sentirla parlare mi ha fatto provare un'emozione tremenda e ho sentito le lacrime scendermi sulle guance, senza che volessi o potessi fermarle.

Quando dalla bocca del nostro angelo sono uscite quelle quattro stupende parole, mi sono girata verso Robert e l'ho visto piangere dalla gioia, prima di vederlo cadere in ginocchio totalmente attonito.

Anche io mi sono avvicinata e mi sono unita al loro abbraccio, sentendomi finalmente felice e completa.

Alzo gli occhi per guardare la reazione dei nostri invitati, per quanto il velo di lacrime me lo permetta e vedo Kristen singhiozzare tra le braccia di Taylor mentre lui ha la bocca spalancata.

Anche Ashley sta piangendo, così come Nikki e Erica.

Gli altri proprio non riesco a vederli ma so per certo che sono commossi, almeno quanto noi.

Tutti hanno imparato a voler bene a Becca, come se fosse sempre vissuta con noi e sapere che finalmente ha superato uno scoglio così grande, non può che renderci tutti felici. 

Quando riusciamo a riprenderci da quella grande emozione, ci alziamo in piedi e prendiamo per mano nostra figlia, che ci guarda con un grande sorriso sulle labbra.

Rob le sorride di rimando poi con la voce rotta dall'emozione le dice: " Tesoro, non puoi neppure immaginare che regalo splendido tu abbia fatto a me e alla mamma.

Sentire la tua voce è stato qualcosa d'incommensurabile e io ti adoro per questo.

Sei stata coraggiosa e sono sicuro che da ora in poi, tutto sarà davvero perfetto ed eccezionale!".

Io annuisco con un sorriso poi Robert si volta verso tutti gli invitati e dice: " E grazie anche a tutti voi, per essere intervenuti in questo nostro giorno felice.

Ora io e mia moglie" si gira a guardarmi con un sorriso interrompendosi per poi dire " cielo che bello poterti chiamare mia moglie!".

Tutti scoppiano a ridere e lui riprendere a dire: " Dicevo, io e mia moglie vi invitiamo a seguirci a casa nostra, dove festeggeremo per tutta la sera!".

Tutti applaudono poi lentamente usciamo diretti alle nostre macchine.

 

POV JACKSON

 

E' davvero una cosa meravigliosa il fatto di aver sentito la voce di quell'angelo, così come è bello vedere finalmente Robert e Lisa uniti in matrimonio ma io ho un altro obiettivo da portare a termine e temo che se non m'impegno, tutto sfumerà nuovamente.

Con estrema attenzione mi avvicino a Peter e gli metto una mano sulla spalla, attirando la sua attenzione, poi gli dico: " Ehi amico, vedi di non deludermi e fatti avanti con Sabrina, perchè ti giuro che se non ti muovi lo farò io al posto tuo!".

Lui mi fissa in modo strano poi tira un grosso sospiro e annuisce in silenzio, dileguandosi in mezzo alla folla.

E ora, speriamo bene!

 

POV PETER

 

E certo, per Jackson è tutto facile!

E' semplice venire qui e ordinarmi di darmi una mossa ma io davvero, non so come fare.

Per non trascurare il piccolissimo particolare, che me la sto facendo letteralmente nelle mutande.

Non c'è bisogno che lui mi dica di muovermi a dichiararmi a Sabrina, perchè lo so già da me che se non lo faccio, lei tornerà di nuovo a Milano e chissà quanti mesi passeranno prima che possa rivederla.

Quella donna mi piace e anche tanto direi ma mi porto dentro ancora le ferite, che mi ha inflitto Jennie e non so neppure quando si richiuderanno.

Se solo lei mi avesse detto il reale motivo per cui ha deciso di mettere fine al nostro matrimonio, avrei potuto mettermi il cuore in pace ma invece si è sempre tenuta tutto dentro.

Forse dovrei dare retta a Robert e lasciarmi tutto alle spalle.

Sono più che sicuro di non amare più Jennie ma ho paura veramente di affidare il mio cuore ad un altra persona.

Se anche lei finisse per abbandonarmi, questa volta non reggerei al contraccolpo.

L'altro giorno Lisa mi ha raccontato che questa è anche la paura di Sabrina quindi a rigor di logica,   lei non dovrebbe giocare con i miei sentimenti ma la paura serpeggia latente.

Poi c'è un altro motivo per cui mi blocco nel fare questo passo ed è che da troppo tempo sono fuori dal giro.

Non mi ricordo più come si fa a corteggiare una donna; e se sbagliassi qualcosa? Se la offendessi senza accorgermene?

Dannazione, perchè deve essere tutto così difficile?

 

POV ASHLEY

 

Di certo l'ultima cosa che mi sarei aspettata in questa giornata meravigliosa, era proprio quella di sentir parlare la piccola Becca.

Non so come ma mi sono davvero affezionata a lei, che è entrata nel mio cuore riempiendolo di amore.

Posso comprendere come Robert se ne sia innamorato a prima vista.

La prima sera che l'abbiamo conosciuta e cioè quando Rob e Lisa l'hanno portata a Bel Air, lei era molto chiusa, non rideva e ovviamente non parlava.

Con molta probabilità era stata letteralmente travolta dalla nostra massiccia presenza, che deve averla spaventata non poco.

Lisa in seguito mi ha detto che lei dopo la morte dei suoi genitori e del suo fratellino, aveva vissuto da sola con sua zia e che di propria volontà, rifiutava il contatto con gli altri.

Quindi è facile capire come l'essere accolta da quindici persone sconosciute, l'avesse destabilizzata un bel pò.

I suoi timidi sorrisi erano solo diretti alla sua mamma e al suo papà, che vedeva come l'unico appiglio a cui aggrapparsi.

Poi dopo qualche giorno, aveva cominciato a lasciarsi andare e quando l'avevo portata con me a fare shopping, l'avevo vista finalmente sorridere e ora sentirla parlare mi ha riempito il cuore di gioia.

 

POV PETER

 

Ce la faccio! Si, sono più che sicuro di farcela.

E che ci vuole; basta andare da lei, prenderla per mano, farle un sorriso, magari invitarla a ballare e mentre stiamo stretti dirle che mi sono innamorato di lei.

E... già... niente di più facile ma magari lo faccio dopo, eh?

 

POV ROBERT

 

Finalmente arriviamo tutti a casa e so che quando chiuderò la porta alle nostre spalle, mi sentirò più sicuro e potrò festeggiare in santa pace.

La nostra piccola Becca, sembra aver messo la quarta e da quando siamo entrati nella limousine, non ha più smesso di parlare e ogni sua parola è un tuffo al cuore per me.

Sembra che voglia recuperare tutto il tempo perso e io non posso che esserne più felice.

Quando arriviamo in giardino, rimango senza parole nel vedere quelle meravigliose decorazioni e i tavoli imbanditi e per un attimo, mi sembra di essere in un bellissimo sogno dal quale ho il terrore di svegliarmi.

Ma poi mi basta buttare lo sguardo sulla mia Lisa che è stupenda con il suo abito da sposa e sul mio anulare dove brilla la fede nuova, per comprendere che è una splendida realtà.

Oggi ci sono tutti i nostri più cari amici a festeggiare con noi: Andrea e Martina, Alex e Kim in felice

attesa del loro primo figlio, Ashley e Joe, Jamie e Bonnie, Bronson e Frances, Charlie e Asrah,

Chaske e Emily, Elizabeth e Justin.

Sono solo alcune delle persone a me più care e non li ringrazierò mai abbastanza per essere intervenuti in questo nostro giorno stupendo.

 

POV LISA

 

Essere qui a casa nostra ha tutto un sapore nuovo.

Voglio dire, ora ci sono entrata come signora Pattinson e mi sembra di vederla per la prima volta, nonostante qui io ci abbia vissuto gioie, emozioni ma anche tristezza e dolore.

Da questo momento, voglio passare un bel colpo di spugna su tutto il passato e vivermi in modo sereno e felice la mia nuova vita, insieme a Robert, Becca e al bebè in arrivo.

Anche la presenza di tutti i nostri amici, contribuisce a creare un atmosfera più serena e io non posso che essere euforica per questo.

Ci sono Jackson e Lucia, Julia e Josh, Kellan e Erica, Kiowa e Dalal, Nikki e Paul, Taylor e Kristen, Tyson e Sameja e Billy e Pollyanna.

Ma ovviamente non ci solo coppie ma molti single come la mia mammina e Pet, anche se Jackson è super convinto che per loro qualcosa stia per muoversi.

Ci sono Cameron,  Dakota, Billy, Daniel, Christopher ( anche se solo perchè Sara, la sua fidanzata è impegnata per lavoro), Boo Boo, Tinsel e la nostra adorabile zia Mary.

Per non parlare dei miei suoceri e delle mie splendide cognate.

Sono tutte le persone che ci vogliono bene e credo che non si possa chiedere di più.

 

POV PETER

 

Ecco ora ci siamo! La musica inizia e io mi avvicino a Sabrina, un passo dopo l'altro.

Hai visto Pet non è poi così difficile, devi solo avvicinarti a lei, porgerle la tua mano ed invitarla a ballare!

Poi quando sarete in mezzo alla pista, le rivelerai i tuoi sentimenti.

Si, la fai facile tu coscienza! In fondo non sei tu che rischi di vederti rifiutare.

E' vero ma non dimenticare che io sono dentro la tua testa, quindi se lei dice di no a te, lo dice anche a me.

Si ma il dolore al cuore, lo sentirò solo io.

Oh guarda sta parlando con Claire e non voglio disturbarla, magari passo dopo eh?

Vigliacco!

Ma smettila e almeno evitami le prediche, che già mi basta sentire lo sguardo di Jackson che mi sta perforando il collo.

 

POV BECCA

 

Ce l'ho fatta e non mi sembra ancora vero!

Sono riuscita a parlare e ho fatto felici la mia mamma e il mio papà, che di certo non se lo aspettavano.

Forse posso dire che il peggio è passato: certo mi mancheranno sempre i miei veri genitori, il mio fratellino e la zia Veronica ma qui ho tante persone che mi vogliono bene e non mi sento più sola.

Sento la mia mamma e il mio papà, invitare tutti a unirsi al loro brindisi e i loro parenti e amici, lo fanno più che volentieri.

Dopo la cena i camerieri del catering, portano la torta che è veramente bellissima e subito dopo, si riaprono le danze.

Papà dopo aver fatto un buffo inchino invita la mia mamma a ballare e devo dire che insieme sono bellissimi e io sento il cuore battermi forte.

Quando si separano, lui con un grande sorriso si avvicina a me e dopo avermi porto la mano, mi dice: " Mia donzella, le ricordo che mi deve un ballo!".

Io annuisco sorridendo e unisco la mia mano con la sua.

Papà mi porta al centro della pista ed iniziamo a dondolarci lentamente.

Lui ad un tratto mi dice: " Becca, ho bisogno del tuo aiuto.

Vedi io ho fatto una sorpresa alla mamma e cioè volevo portarla alle Maldive in luna di miele.

È convinta di non farla, perchè le ho detto di essere impegnato con il lavoro ma invece non è così.

Erica e Lucia le hanno già preparato di nascosto la valigia, così come ho fatto io con la mia.

Ciò che volevo chiederti è se tu te la sentiresti di rimanere per una settimana con i nostri amici!".

Io lo guardo negli occhi poi rispondo: " Ma certo papà, non devi preoccuparti!

L'unica cosa a cui devi pensare è essere felice con la mamma e a divertiti con lei; io starò bene e vi aspetterò qui, ansiosa di rivedervi!".

Lui mi abbraccia stretta poi mi fa un sorriso e mi ringrazia.

La voce della mamma ci distoglie dal nostro discorso e ci giriamo a guardarla.

Lei sta chiamando a raccolta tutte le donne single per lanciare il bouquet e quando finalmente il gruppo si forma, la mamma si avvicina alla piscina e lancia il mazzo di fiori, che finisce tra le mani di Sabrina.

Papà sghignazza e quando io gli chiedo il perchè, lui mi dice: " Guarda la faccia di Peter!".

Io lo faccio e in effetti lo vedo completamente bordeaux e mi scappa da ridere, poi però mi giro verso mio padre e gli chiedo: " Scusa ma perchè sta così?" e lui mi risponde: " Perchè è innamorato di lei ma non ha il coraggio di dichiararsi!".

Io sbuffo, perchè penso che gli adulti siano così complicati! Mi sa che è meglio che intervenga io.

 

POV PETER

 

Ecco, mò ci si mette pure quel dannato mazzo di verdure colorate a farmi sentire un completo deficiente.

Quando Sabrina l'ha afferrato, il cuore mi è arrivato in gola mentre dietro di me, ho sentito le risate di quegli scemi di Kellan e Jackson.

Ad un tratto si avvicina Becca e mi prende per mano poi mi dice: " Mi piaci Peter ma mi piaceresti ancora di più, se trovassi il coraggio.

Vai da lei, perchè secondo la mamma e papà, Sabrina non ti dirà di no!".

Oh porca miseria! Se anche Becca l'ha capito, mi sa che non ho più scampo.

Poi la piccola Cupida mi dice una cosa che mi fa fermare il cuore e cioè: " E mi sa che è meglio che ti sbrighi, perchè vedo che Christopher la sta puntando!".

Giro di scatto la testa così velocemente, che sento un dolore alla base del collo e quando guardo in direzione del mio infingardo collega, lo vedo effettivamente fissare Sabrina come se la volesse spogliare.

E no bello, quello posso farlo solo io!

Senza pensarci un secondo, mi allontano da Becca e in due passi raggiungo Sabrina poi le faccio un tiepido sorriso e le dico: " Posso parlarti un attimo?".

Lei arrossisce poi annuisce e io la piloto dall'altra parte del giardino!

E che Dio me la mandi buona!

 

POV ROBERT

 

Io e Jackson ci avviciniamo a Becca e perplessi le chiediamo: " Scusa ma si può sapere che cavolo gli hai detto per farlo scattare così?".

Lei ci fissa con un sorrisino poi dice: " Niente di che, gli ho solo fatto credere che il vostro collega Christopher, stesse puntando Sabrina e che volesse fregargliela!".

Noi due la fissiamo con la bocca spalancata poi Jackson dice: " Ma se lo sanno tutti che Chris è fidanzato e che oggi Sara non è qui per via del suo lavoro!".

Becca alza le spalle incurante poi dice: " Beh, mi sa che lui se lo è dimenticato!".

Io continuo a fissarla scioccato poi ritrovo le parole e dico: " Per la miseria figlia mia, tu si che sei diabolica!".

Lei scoppia a ridere e si getta tra le mie braccia che subito la stringono forte.

Poi Lisa si avvicina e così anche Kellan, Erica, Lucia e Martina e tutti scoppiano a ridere quando gli dico cosa ha fatto Becca.

Riportiamo lo sguardo verso quei due, incrociando le dita e tiriamo un grosso respiro di sollievo, quando vediamo Sabrina abbracciare e baciare Peter.

Figlia mia, sei davvero un genio all'ennesima potenza!

Ritorna all'indice


Capitolo 64
*** Dichiarazioni, sorprese ed emozioni ***


Ciao ragazze devo chiedervi scusa, perchè mi ero ripromessa che nel capitolo di oggi avrei parlato del loro viaggio di nozze ma come sempre, mi sono fatta prendere la mano ed è venuto fuori un altro capitolo sul matrimonio.

Chiedo venia e vi posso assicurare con cognizione di causa, che il prossimo sarà proprio sulla loro luna di miele.

Dopo di quello, avremo ancora due capitoli più l'epilogo, che metterà fine a questa lunga e sofferta storia.

Ora vi lascio alla lettura e vi ringrazio come sempre.

Baci Lorian

 

Capitolo 64 - Dichiarazioni, sorprese ed emozioni

 

POV PETER

 

Mentre mi avvio verso il bordo del giardino, seguito da una curiosa Sabrina, sento il cuore salirmi fino all'esofago e prenderci dimora stabile.

Dannazione, non mi ricordavo che fosse così difficile.

Mi viene quasi da piangere, se penso che nei prossimi secondi rischio di rovinarmi tutto il futuro sentimentale.

Io sento con estrema precisione, che Sabrina è la donna perfetta per me.

Entrambi abbiamo amato e sofferto, anche se forse io meno di lei ma a conti fatti ognuno si porta delle esperienze, dolorose o no, sulle spalle.

La mia paura, deriva dal fatto che non so davvero come affrontare il discorso con lei.

Non credo che esista un manuale del perfetto corteggiatore ma dire le parole giuste al momento giusto, ha la sua discreta importanza.

Quando arriviamo al bordo del giardino, sento il fiato morirmi in gola.                                                              So sicuro che in questo momento, avremo come minimo gli occhi di tutti puntati addosso ma devo cercare di fregarmene e trovare il coraggio per portare a termine, quello che mi sono prefissato

di fare.

Punto lo sguardo su di lei, che mi sta fissando perplessa e ingoiando il groppo che mi si è fermato in gola, dico: " Sabrina, so che in questo momento sei particolarmente confusa dalla mia richiesta

ma vorrei che tu comprendessi per bene, quello che provo.

Come sai già il mio matrimonio con Jennie è naufragato nel peggiore dei modi e nei primi tempi devo ammettere, che ci stavo da schifo.

Il mio era più un puntiglio bello e buono; non accettavo che lei avesse messo fine alla nostra unione, senza darmi una valida spiegazione.

In tutta questa confusione però, mi era apparsa una luce che mi aveva portato un pò di pace dentro e quella luce eri tu!".

Lei spalanca la bocca e vedo che sta per parlare ma io la fermo, mettendole un dito sulle labbra poi continuo: " Ti prego lasciami finire, perchè se m'interrompi, non troverò più il coraggio per ricominciare.

Come ho detto spesso a me stesso, sono fuori dal giro da parecchio tempo e non ricordo più come si fa a corteggiare una donna.

Per questo ti chiedo perdono anzitempo, se sbaglierò qualcosa.

Sabrina, tu sei importante per me e anche se è vero che ci conosciamo poco, vorrei davvero provare a frequentarci e a vedere come va, che ne dici?".

Lei mi guarda con un grande sorriso impresso sulla faccia poi mi dice: " Dico che mi sembra una bellissima idea!

Anche tu mi piaci molto Peter e sarei davvero felice di conoscerti meglio ma io purtroppo, devo rientrare a Milano.

In questo momento non posso né voglio allontanarmi da lì, per nessun motivo al mondo.

Come saprai già, la zia di Becca purtroppo sta morendo e Lisa mi aveva affidato il compito di starle vicina.

All'inizio lo ammetto, l'ho fatto per dovere ma poi siamo diventate amiche e non me la sento di abbandonarla al suo destino!".

Io annuisco anche se non posso non ammettere di esserci rimasto male poi però mi riprendo e dico: " Va bene Sabrina, questa cosa ti fa onore e io non posso che ammirarti.

Senti facciamo così; nel tempo che resta a Veronica, ci sentiremo per telefono e ci scriveremo mille e-mail.

Ci racconteremo tutto quello che ci riguarda, così potremo conoscerci meglio poi al più presto è mia intenzione di venirti a trovare a Milano, ovviamente se non ti do fastidio.

Poi quando accadrà quello che purtroppo deve succedere, farò di tutto per convincerti a venire con me qui a Los Angeles, che ne pensi?".

Lei mi fa un grande sorriso poi mi risponde: " Penso che sia perfetto così " poi mi chiede: " Quindi, ora io e te cosa siamo?" e le rispondo: " E' ovvio che ora mia cara Sabrina De Rossi, tu sei la mia fidanzata!".

Lei annuisce con un sorriso e io le chiedo: " Posso ambire a dare un bacio alla mia donna?" e lei mi fa un cenno positivo con la testa quindi senza pensarci un secondo di più, avvicino le mie labbra

alle sue e ci scambiamo un bacio dolcissimo.

 

POV ROBERT

 

Mentre tutti insieme guardiamo quel bacio tanto atteso, ci sembra che un peso enorme si sia volatilizzato dal nostro torace.

Finalmente Peter ha trovato il coraggio di dichiarare i suoi sentimenti a Sabrina e come sospettavamo tutti, lei li ha ricambiati.

Siamo davvero euforici e prime tra tutti lo sono la mia Lisa, Erica e Lucia, perchè un unione tra i nostri due amici significa che anche Sabrina si trasferirà a Los Angeles e loro torneranno ad essere un quartetto completo.

Anche se la mia piccola sorride, io so che la sua mammina come la chiama lei, le manca da morire e ora finalmente questo sarà un ostacolo superato.

Quando Peter e Sabrina si separano da quel lungo bacio, si prendono per mano e si avvicinano a noi che siamo fermi a bordo piscina, con un sorrisetto malizioso e sornione impresso sulle bocche.

Non appena arrivano davanti a noi, il solito Kellan molla una pacca sulla spalla di Peter tanto forte da farlo ondeggiare poi sghignazzando dice: " Dai vecchio, non avrei mai detto che avresti trovato il coraggio di dichiararti a questa splendida fata.

E anche vero però, che hai dovuto ricevere la spinta necessaria da una frugoletta come Becca!".

Ahi povero Kellan, non imparerà mai a tenere la bocca chiusa e se tanto mi da tanto, mia figlia questa non gliela fa passare liscia.

Infatti vedo Becca incrociare le braccia al torace e devo trattenermi dallo scoppiare a ridere, quando lei gli dice: " Non chiamarmi frugoletta, sottospecie di Winnie the Pooh dei poveri!".

Poi davanti alla faccia allibita di Kellan, la mia piccola gli fa una linguaccia e a passo marziale si allontana verso Dakota, che le sta facendo cenno di raggiungerla.

Il mio muscoloso amico si volta verso di me e Lisa e con la faccia imbronciata, ci dice: " Caspita, si vede proprio che è figlia vostra!".

Tutti noi scoppiamo a ridere tenendoci la pancia, mentre Erica cercando di trattenere le risate, da delle piccole pacche sulle spalle a suo marito.

Quando riusciamo a riprendere il controllo, Jackson si gira verso Peter e gli dice: " Sono davvero contento per voi!

Sapevo che lei era la donna giusta per te e sono davvero fiero del fatto che tu abbia trovato il coraggio di dichiararti, Becca o non Becca!".

Kellan borbottando dice: " Guardatelo, ha parlato il diplomatico!".

Io sorrido poi mi giro verso Peter e dico: " Jack ha ragione! Siamo davvero felici per voi, perchè siete i nostri migliori amici e tutti sappiamo quanto avete sofferto e se c'è qualcuno che si merita un pò di felicità, quelli siete senz'altro voi!".

Loro mi ringraziano poi la mia adorata mogliettina, con un grande sorriso sulle labbra si rivolge a Sabrina e le chiede: " Allora mammina, cosa hai deciso di fare ora?".                                                                 Lei ci osserva tutti poi si volta verso Peter che annuisce e ritorna a guardarci, dicendo: " Torno a

vivere a Milano!".

Il sorriso si spegne sulle nostre labbra poi Lisa fa un passo verso di lei e le dice: " Scusa Sabry ma temo di essermi persa un pezzo della storia.

Tutti abbiamo visto quel bacio e quindi questo vuol dire che vi siete messi insieme.

Questa cosa inoltre è confermata dal fatto che state tuttora tenendovi per mano, quindi vuoi spiegarci perchè torni a vivere a Milano e non vieni a stare qui?".

Sabrina tira un grosso respiro poi risponde: " Tesoro, ti confermo che io e Peter ci siamo dichiarati i nostri sentimenti, così come ti ribadisco che ora noi due stiamo insieme ma la sostanza non cambia.

Io non verrò a vivere qui a Los Angeles o almeno non lo farò per il momento!".

Erica la guarda poi dice: " Scusa ma potresti spiegarci il perchè?" e Sabrina dopo aver annuito, si volta verso mia figlia guardandola quindi si gira verso di noi e risponde: " Perchè ho preso un impegno e ho intenzione di rimanere a Milano, fino a quando non lo porterò a termine!".

Pur sospettando di che si tratta, le chiedo: " E che impegno sarebbe?", lei mi guarda e risponde:

" Credo che tu lo abbia già capito, non è vero Robert?".                                                                                        Io con la coda dell'occhio guardo Becca poi annuisco e lei dice: " Il mio impegno consiste nel stare

vicina a Veronica.

Siamo diventate molto amiche in questo periodo e non me la sento di disinteressarmi di lei.

Purtroppo la sua malattia sta peggiorando giorno per giorno e non so quanti mesi le rimarranno da vivere ma una cosa la so ed è che non ho intenzione di abbandonarla al suo destino!

Le sessioni di chemioterapia la sfiancano ogni giorno di più e spesso passa intere giornate a letto e non riuscirei a vivere serena, se sapessi che per essere felice, io l'abbia lasciata da sola".

Io e Lisa annuiamo poi lei continua e dice: " Spesso ho cercato di convincerla a raggiungere voi e Becca qui ma su quel punto è stata davvero irremovibile!

Veronica ama da morire sua nipote e non vorrebbe mai vederla ancora soffrire, anzi credo che dovreste chiamarla più tardi, per farla parlare con lei.

Sono sicura che quando sentirà la sua piccola nipotina felice e serena, anche lei si sentirà meglio!".

Io e Lisa annuiamo con un sorriso e Lucia a quel punto le domanda: " Perdonami Sabry, ti ammiro per la tua scelta ma mi viene spontaneo chiedermi, che cosa farete tu e Peter!".

Lui si gira verso Lucia e dice: " In questo periodo, ci scriveremo e ci sentiremo per telefono poi sarò io a raggiungerla a Milano.

Quando accadrà ciò che purtroppo tutti ci aspettiamo, io stesso andrò in Italia per aiutare Sabrina con il trasloco.

Anche a me mancherà e mi azzardo a dire che forse mancherà più a me che a voi ma comprendo alla perfezione la sua richiesta e non posso fare altro che accettarla!

Nel frattempo ci sentiremo e impareremo a conoscerci e se la cosa sarà destinata a durare, quando arriverà il momento decideremo se sposarci oppure no".

Tutti ci limitiamo ad annuire poi io, per alleggerire la tensione, dico: " Bene allora, vi facciamo gli auguri e ora se permettete vorrei rubarvi la sposa, perchè devo fare un annuncio.

Mi farebbe piacere, se anche voi lo ascoltaste!".

Lei mi fissa basita e dopo averle fatto un sorriso, la prendo per mano e la porto vicino all'orchestra che sta suonando un lento.

Faccio un cenno al bassista, che non appena mi vede interrompe la musica.

Io, sempre tenendo per mano mia moglie, prendo il microfono e dico: " Scusate per l'interruzione

ma devo dire alcune parole alla sposa e vorrei che le sentiste tutti!".

Poi mi giro verso Lisa e facendole un sorriso, inizio a parlare: " Amore mio, io ti ringrazio con tutto

il mio cuore per essere entrata nella mia vita.

L'hai arricchita con la tua presenza e con il tuo carisma e io mi sono assuefatto di te.

Hai dato uno scopo alla mia esistenza e grazie alla tua vicinanza, ho trovato il cammino che era giusto per me.

Ora siamo sposati, genitori di Becca e di questo bambino" le dico sfiorandole il ventre " e siamo felici.

Ma a questa felicità manca ancora qualcosa e cioè una cosa che fanno tutte le coppie sposate.

Mi riferisco al nostro viaggio di nozze!".

Lei mi fissa con tanto di occhi poi dice: " Ma avevi detto che dovevi lavorare e che non avremmo potuto farlo!".

Io sogghigno poi dico: " E' vero, te l'ho detto ma ho mentito, perchè volevo farti una sorpresa e credo di esserci riuscito.                                                                                                                                        Grazie alla collaborazione di Ashley, che si è occupata del viaggio e di Erica e Lucia che ti hanno

preparato la valigia, t'informo signora Pattinson che io e te domani partiremo e andremo per una

settimana... alle Maldive!".

Lisa spalanca gli occhi poi mi rivolge un sorriso esagerato e mi getta le braccia al collo.

Tutti applaudono davanti alle mie parole e al nostro abbraccio poi io faccio un cenno al bassista che riprende subito a suonare.

Prendo per mano Lisa e la porto al centro del giardino poi la stringo forte a me e iniziamo ad ondeggiare, seguendo il ritmo della musica.

Ad un tratto lei si stacca leggermente da me e mi chiede: " E sentiamo maritino, dov'è che esattamente andiamo?".

Io sogghigno poi le rispondo: " La nostra meta è Kanuhura che è una delle isole Madoogali.

Distese d’arena bianchissime e finissime, nonché un’acqua cristallina paradisiaca e dei fondali da sogno, ne fanno una sorta di paradiso in Terra!".                                                                                                   Lisa ghigna poi dice: " Caspita, parli come se fossi un depliant turistico!".

Io la guardo scioccato, consapevole del fatto che mi stia sfottendo e con un espressione di finta arrabbiatura dico: " Hei signora Pattinson, sbaglio o mi stai prendendo bellamente per il lato B?".

Lei annuisce angelica, prima di dirmi: " Beh si, giusto un pochino ma non ho potuto farne a meno.

La tua espressione era davvero tutta uno spettacolo!".

Metto su un'aria decisamente imbronciata poi concludo dicendo: " Attenta amore, che stasera sono pronto a vendicarmi di questo oltraggio!" facendola scoppiare a ridere.

Dopo un'ora la festa volge al termine e io e Lisa ci fermiamo a salutare tutti, ringraziandoli della loro presenza.

Quando la villa si svuota e il silenzio scende sovrano, abbraccio le mie donne poi guardo l'orologio e vedo che sono le 02.00 quindi facendo un calcolo, comprendo che sarebbe l'orario perfetto per chiamare Veronica.

Mi giro verso Becca e le dico: " Tesoro, so che le emozioni di oggi sono state tante ma mi trovo costretto a chiederti un ultimo sacrificio."

Lei mi guarda confusa poi annuisce, facendomi segno di continuare e io lo faccio: " Grazie al PST, ovvero Pacific Standard Time e cioè il fuso che ci caratterizza, qui da noi sono le due di notte mentre in Italia sono le 11.

Io e la mamma, vorremmo che tu chiamassi tua zia Veronica, per farle sentire che ora parli.

Credo che la farebbe davvero felice, sentirti serena e tranquilla ma se non te la senti, basta dirlo!".

Lei mi guarda poi scuote la testa e mi dice: " No papà, voglio sentirla ti prego, chiamiamola!".

Io le sorrido poi guardo Lisa, che annuisce e va a prendere il cordless in casa.

Ci sediamo sulle sedie a sdraio, poste a bordo piscina e prima di fare il numero, chiedo a Becca:

" Vuoi che ti lasciamo sola?".

Lei scuote la testa e io annuisco in silenzio, cominciando a fare il numero.

Metto il vivavoce e dopo pochi squilli sento rispondere la voce di Veronica; deglutendo a fatica le dico: " Ciao sono Robert, come stai?".

Lei, dopo qualche secondo mi risponde: " Ciao Rob, io sto bene!

So che oggi tu e Lisa vi siete sposati e colgo l'occasione di farvi tanti auguri di vero cuore" poi dice

" e la mia piccola Becca, come sta?".

Io guardo mia figlia, rivolgendole un sorriso e lei dopo aver annuito dice: " Io sto bene, zia!".

Un silenzio pesante arriva dall'altro lato poi questo viene interrotto da una serie di singhiozzi, che ci fanno comprendere che Veronica sta piangendo.

Dopo qualche secondo, quella meravigliosa donna dice: " Becca, amore mio non sai quanto mi ha fatto felice sentirti parlare.

Ho il cuore che mi batte forte nel petto e sto piangendo come una fontana dalla gioia!".

Vedo le lacrime scendere anche dagli occhi di mia figlia, che dopo alcuni secondi dice: " Anche io sono felice zia e non ti ringrazierò mai abbastanza, per quello che hai fatto per me.

Mi sei stata vicina e io questo non lo dimenticherò mai.

Mi manchi tanto ma comprendo la tua scelta, perchè so che mi farebbe tanto male vederti soffrire!".

Veronica le risponde: " Anche tu mi manchi tanto piccola ma sono serena, perchè so che con Robert e Lisa sei al sicuro e protetta" poi rivolgendosi a noi dice " Grazie ragazzi, perchè mi avete dato una gioia immensa.

Sentire la voce della mia piccola è una sorpresa enorme e non mi pento neppure un attimo, della scelta che ho fatto.

So che Becca con voi è amata e che le starete accanto, aiutandola a crescere nel migliore dei modi!".

Noi la ringraziamo poi promettendole che ci saremmo sentiti presto, la salutiamo e Becca, dopo averci dato il bacio della buona notte, si fionda in camera sua.

Io e Lisa rimaniamo in giardino per qualche altro minuto poi, io mi giro verso di lei e con un sorriso impresso sulla bocca, dico: " Forza signora Pattinson, affronta con coraggio il tuo fato e preparati a ricevere il giusto castigo, che mi permetterà di vendicare l'onta subita!".

Lei scoppia a ridere e dopo esserci scambiati un languido bacio, mano nella mano di dirigiamo in camera nostra, pronti a fare l'amore per la prima volta da sposati.

Ritorna all'indice


Capitolo 65
*** Una dolce luna di miele ***


Ciao ragazze, eccoci ad un nuovo appuntamento con questa fan fiction.

Un altro passo verso la conclusione, che si avvicina velocemente e senza ripensamenti di sorta.

Oggi partiremo finalmente con Robert e Lisa, alla volta delle Maldive per vivere con loro, la luna di miele.

Vabbè non è che gli staremo sempre addosso, ergo tutte fuori dalla camera da letto, chiaro?

Ok, ora basta con le chiacchiere e vi lascio alla lettura del capitolo, ringraziandovi come sempre.

Baci Lorian

 

Capitolo 65 - Una dolce luna di miele

 

POV LISA

 

L'indomani mattina, io e Robert ci alziamo presto e dopo esserci lavati e vestiti, scendiamo a fare colazione.

Senza farmi accorgere da Rob, continuo a guardare la fede che orna il mio anulare e faccio fatica a credere che finalmente ci siamo sposati.

Ho desiderato tanto questa cosa, che ora che l'abbiamo raggiunta, temo con tutto il cuore che sia solo un bellissimo sogno.

Ad un tratto, Robert giunge alle mie spalle e mi abbraccia tirandomi verso di lui poi appoggiando la sua bocca al mio collo, mormora: " Buongiorno signora Pattinson!".

Sentirmi chiamare così, mi scalda il cuore e girandomi tra le sue braccia, sorrido poi dico: " Dimmi che tutto questo non è un sogno!".

Lui sogghigna poi mi risponde: " No, amore questa è una meravigliosa realtà!" poi mi bacia con passione per confermare quelle parole.

Mentre facciamo colazione, veniamo raggiunti da un assonnata Becca e da Sabrina, che l'indomani ripartirà per l'Italia.

Mi dispiace che la mia mammina vada via ma comprendo che non voglia abbandonare da sola Veronica.

L'ammiro per il suo carattere e questo me la fa stimare sempre di più.

Tra una chiacchiera e l'altra, mi giro verso Becca e le chiedo: " Tesoro, sei davvero sicura che non ti crei problemi a rimanere qui con gli altri?".

Lei scuote la testa mentre addenta un cornetto poi quando riesce ad ingoiare il boccone, risponde: " Stai tranquilla mamma, sono certa che starò benissimo qui con i ragazzi.

Tu e papà, pensate a divertirvi perchè vi meritate un pò di pace e di tranquillità.

Io non so tutta la storia ma da quello che sono riuscita a capire, avete dovuto penare un bel pò prima di raggiungere il traguardo di ieri, quindi parti pure tranquilla.

Io vi aspetterò qui e vi accoglierò a braccia aperte al vostro ritorno!".

Io l'abbraccio stretta, sentendo un meraviglioso calore nascermi dentro: ho la fortuna di avere una figlia splendida, che sono certa mi darà tante soddisfazioni.

Quando finiamo di mangiare, Robert prende le valigie e dopo aver salutato tutti, si avvia verso la macchina per caricarle.

Jack ci accompagnerà all'aeroporto, dove ci sta attendendo il comandante Harrison, per portarci alle Maldive.

Quando arriviamo al Lax, Robert scende dalla macchina e consegna le valigie a Thomas poi saluta il capitano, subito imitato da me.

Io e Rob, abbracciamo Jackson raccomandandogli Becca, dicendogli di evitare di lasciarla da sola con quel folle di Kellan e quella pazzoide di Ashley.

Lui ridacchia e ci assicura che se ne sarebbe occupato di persona.

Robert m'invita a salire a bordo e quando lo faccio, il capitano Harrison ci da il benvenuto poi dice: " Siamo in partenza per le Maldive e il tempo fuori ci agevola di molto.

La destinazione finale è l'aeroporto di Malé International di Hulhulé Island.

Il fuso orario tra Los Angeles e Malé è di quattordici ore e quando sarà il momento giusto, Thomas vi avviserà di spostare l'ora.

La distanza tra le due destinazioni è di 19666 km e una volta atterrati sulla pista, vi dirigerete verso

l'imbarcadero dove vi attende un Dhoni, che la tipica imbarcazione maldiviana.

Questo natante vi porterà alle isole Madoogali e più precisamente a Kanuhura, che è la metà della vostra luna di miele.

A tal proposito, io e Thomas cogliamo l'occasione per farvi i nostri più sinceri auguri per le vostre nozze!".

Noi lo ringraziamo con un sorriso e lui continua: " Ora vi lascio alle cure di Tom e inizio la manovra di decollo!".

Quando noi annuiamo, lui si allontana entrando nella cabina di pilotaggio.

 

POV ROBERT

 

Siamo in volo oramai da sei ore e sia io che Lisa, non vediamo l'ora di arrivare a Malé.

Porto lo sguardo verso il finestrino, ammirando la bellezza e la vastità dell'oceano che scorre sotto di noi.

Ripenso a quello che mi ha detto Ashley, riguardo alla nostra destinazione.

Madoogali è una delle isole più belle alle Maldive, sotto il punto di vista naturalistico.

Ha infatti uno dei reef meglio conservati e popolati dell'arcipelago.

Grazie alle lagune turchesi e alla spiaggia di sabbia bianca, incarna fantasie di luoghi incontaminati. La spa del Kanuhura, innalza ulteriormente questo senso di distacco dal quotidiano.

Il design, grazie alla luce soffusa, ai pavimenti in legno e ai delicati profumi che pervadono questo rifugio olistico, fornisce uno sfondo perfetto per i 40 trattamenti, molti dei quali utilizzano prodotti marini completamente naturali.

Molto bella è la spiaggia di fronte al beach bar.

Il ristorante ci offrirà tutti i piatti più buoni della zona.

Ashley mi ha detto che il pesce e il riso sono gli ingredienti principali della cucina delle Maldive e che carne e pollo, sono mangiati solo in occasioni particolari.

Quindi in questa settimana, io e Lisa vivremo di pesce fritto, pesce al curry e zuppa di pesce.

La bevanda locale è il raa, un vino di palma dolce.

Fatta eccezione per il cocco, sulle isole delle Maldive non cresce molta frutta e verdura, quindi la maggior parte è importata.

L'alloggio che ci ha prenotato Ashley è grande e spazioso ed è provvisto di una terrazza solarium con l'accesso diretto al caldo oceano Indiano.

Francamente, non vedo l'ora di atterrare per potermi godere questi giorni con la mia sposa.

POV LISA

Thomas ci è venuto ad avvisare di spostare le lancette dell'orologio e ci ha detto che tra mezz'ora, atterreremo a Hulhulé Island.

Santo cielo, non sto più nella pelle e vorrei già essere lì per immergermi nelle acque dell'oceano.

Quando finalmente l'aereo inizia la sua manovra di atterraggio, mi volto verso il finestrino per guardare il paesaggio e rimango letteralmente incantata.

Los Angeles è bellissima ma qui mi sembra di essere in paradiso.

Mi giro verso Robert e gli faccio un grande sorriso poi gli dico: " Grazie amore, non sai quanto sono

felice di essere qui con te!".

Lui mi abbraccia poi mi risponde: " Anche io sono felice tesoro e non riesco neppure a spiegarti

quanto!".

Quando il velivolo atterra, Thomas ci dice che possiamo slacciare le cinture di sicurezza poi il comandante Harrison, esce dalla cabina di pilotaggio e ci raggiunge.

Con un sorriso ci dice: " Bene siamo giunti a destinazione! Io e Thomas vi auguriamo di rilassarvi e divertirvi.

Come da accordi presi con la signorina Greene, ritorneremo a prendervi fra sette giorni!".

Noi lo ringraziamo poi Thomas prende i nostri bagagli e ci accompagna all'imbarcadero, dove troviamo un Dhoni attraccato alla banchina, che attende proprio noi.

E' un imbarcazione strana, con una forma alquanto svasata, simile a quella di un drakkar.

A occhio e croce, dovrebbe misurare un 6/8 metri e Thomas di dice che ce ne sono anche di più grandi che raggiungono la misura di 12 metri.

Ci spiega che queste barche, sono costruite artigianalmente partendo da dei tronchi di palma da cocco.

L'addetto che si occupa di pilotare questa imbarcazione, ci saluta poi prende le nostre valigie e le carica sulla barca quindi mi da una mano a salire e la stessa cosa fa con Robert.

Noi due ci voltiamo per salutare Thomas e gli diamo appuntamento fra sette giorni.

Lui annuisce poi ci saluta e se ne va.

La spiaggia dove attracchiamo un quarto d'ora dopo, è a dir poco spettacolare e toglie il fiato da quanto è paradisiaca.

Quando scendiamo a terra, un ragazzo maldiviano si avvicina a noi e parlando un inglese a dir poco perfetto, ci dice: " Signori Pattinson benvenuti.

Io sono Kajaru e nei prossimi giorni, sarò a vostra completa disposizione!".

Noi lo ringraziamo poi lui prende le valigie e di dice di seguirlo.

Ci porta in un bungalow bellissimo dove regna una pace incredibile e che è invaso dall'odore della salsedine.

Quando Kajaru si allontana lasciandoci soli, io mi giro verso Robert e dico: " Amore, che ne dici se andiamo a metterci il costume e corriamo a farci un bagno?".

Lui annuisce con un sorriso e in pochi minuti siamo pronti per gettarci nelle acque dell'oceano.

Arrivati vicino ad un piccolo molo, Robert ridacchia poi dice: " Amore ora ti

farò vedere quanto è bravo il tuo maritino nei tuffi!".                              

Io sorrido poi gli faccio cenno di procedere; lui mi fa una linguaccia quindi si aggiusta il costume e dopo aver preso la rincorsa, spicca un grosso salto inabissandosi in mare.

Io rimasta sulla riva, gli faccio un grosso applauso e lo raggiungo in un modo un pò meno impetuoso.

Quando sono ad un passo da lui, m'immergo e non appena torno in superficie, lo bacio con amore e passione.

Dopo una calda sessione di baci e carezze, intervallati dalle salutari nuotate, io e Rob decidiamo di andare a mangiare.

Giunti nel settore ristorante, rimaniamo a dir poco estasiati davanti all'imponenza di una tavola piena zeppa di piatti, tutti a base di pesce.

Ceniamo parlando del più e del meno poi ci dirigiamo in camera per andare a riposare o almeno questo è quello che dovremmo fare.

In realtà quando entriamo in camera da letto, Robert mi prende in braccio e mi deposita con leggerezza sul materasso quindi si toglie il costume, rimanendo totalmente nudo.

Poi si occupa di togliere il mio quindi si sdraia accanto a me per coccolarmi, vezzeggiarmi e amarmi e vi posso assicurare che porta a termine il suo compito, nel modo più passionale possibile.

Intanto i giorni a nostra disposizione stanno passando ma né io né Robert ci badiamo un granché.

Le nostre giornate sono scandite da un identico itinerario: la mattina ci svegliamo e facciamo l'amore, poi ci alziamo e andiamo a farci la doccia, quindi voliamo a fare un'ottima colazione.

Dopo aver mangiato, andiamo a fare una passeggiata quindi ci mettiamo in costume e andiamo diretti in spiaggia.

Restiamo in acqua o a prendere il sole, fino all'ora di pranzo poi andiamo a fare un riposino.

Quando ci svegliamo, torniamo al mare per uscirne quasi all'orario della cena.

Dopo esserci lavati e vestiti, chiamiamo Becca per sapere come sta poi andiamo al ristorante e

dopo esserci rimpinzati per bene, andiamo a passeggiare quindi torniamo in camera a fare l'amore e a dormire.

Al quinto giorno, Robert mi dice di non avere voglia di farsi il bagno ma che mi accompagnerà volentieri.

Si veste con un semplice jeans e una tshirt bianca e si siede su un muro, limitandosi a guardarmi mentre nuoto nell'oceano.

Io esco dall'acqua e mi avvicino a lui, quindi innocentemente mi getto, totalmente bagnata tra le sue braccia.

Lui scuote la testa, dicendo: " Ehi ma che stai facendo, streghetta? Guarda qui mi hai bagnato tutto!" poi vedendo la mia faccina triste e coccolosa, scoppia a ridere di vero cuore e dice: " Ma guarda che sei davvero impossibile!".

Io rido di rimando e lui mi afferra, dandomi un bacio davvero profondo.

A fatica ci stacchiamo rimanendo a fissarci, totalmente estasiati, certi di appartenere del tutto all'altro.

L'ultimo giorno della luna di miele era arrivato e io ero stesa sul divano a pensare.

Sono triste all'idea di partire, anche se mi manca da morire mia figlia.

Becca è una parte integrante della nostra vita e a volte mi chiedo come abbiamo fatto ad esistere prima del suo arrivo.

E' come se abbia sempre fatto parte di noi e la ritengo una delle cose più importanti della mia vita.

Vengo distolta dai miei pensieri, dalla voce del mio splendido marito, che porgendomi una mano m'invita a raggiungerlo nel letto.

Lo faccio e mi ritrovo stritolata in un abbraccio, che mi riscalda il cuore.

Sono pronta! Pronta a tornare a casa e a lasciarmi alle spalle questo paradiso.

Ritorna all'indice


Capitolo 66
*** I mesi passano e il lieto giorno arriva ***


Ciao ragazze, eccoci giunti all'ennesimo appuntamento con questa fic.

Vi dico subito che sabato prossimo ci sarà il penultimo capitolo, seguito poi dall'epilogo che metterà un punto a questa lunghissima e tormentata storia.

Ora vi lascio alla lettura, ringraziandovi come sempre di tutto il vostro affetto.

Baci Lorian

 

Capitolo 66 - I mesi passano e il lieto giorno arriva

 

POV ROBERT

 

Sono passati ormai quasi sette mesi dalla fine del nostro viaggio di nozze e una marea di cose sono accadute.

A volte sembra quasi assurdo che possano succedere così tanti fatti, in così poco tempo, eppure è così.

 

INIZIO FLASHBACK

 

All'inizio tutto sembra scorrere liscio e sereno; la gravidanza di Lisa, procede perfettamente e Becca cresce in grazia e bellezza.

Abbiamo fatto una bella festa, per gioire con Erica e Kellan, che hanno scoperto di attendere un bambino.

Eri, l'aveva saputo due giorni dopo la nostra partenza ma aveva voluto attendere il nostro rientro, per dirlo a tutti.

Neppure Kell lo sapeva ed è stata impagabile la faccia che ha fatto, quando sua moglie glielo ha detto.

Mentre tutti abbracciamo e baciamo la futura mammina, lui è rimasto seduto impalato, con un espressione che è tutta un programma.

Io, Jackson e Andrea abbiamo riso fino alle lacrime, mentre lo guardiamo in viso e lui neppure se ne accorge.

La pancia della mia piccola, comincia a farsi vedere e io la trovo, davvero adorabile.

Passo le notti ad abbracciarla, accarezzandole il ventre, nella segreta speranza di poter sentire mio figlio scalciare.

Intanto, cerco di non allontanarmi neppure per un secondo da Becca, perchè non voglio che si senta abbandonata e si metta in testa la stupida convinzione, che voglio più bene al nuovo arrivato che a lei.

L'adoro ed è sempre nel mio cuore, nonostante non l'abbia creata io, quindi non manco mai di giocare con lei.

Facciamo a cuscinate, ci rincorriamo per casa, disegniamo e leggiamo insieme, guardiamo la tv, facciamo il bagno in piscina e parliamo tanto.

Anche mia moglie si unisce a noi, tranne che nelle cuscinate e nelle corse, perchè non voglio che si faccia male.

Quando, Lisa entra nel quarto mese, ci cade in testa la prima tegola e cioè Stephanie viene a dirci che dobbiamo partecipare ad una serata di beneficenza, indetta per la ricerca contro i tumori e che è meglio che sia presente tutta la famiglia al completo.

Io non sono d'accordo, perchè non voglio che Lisa e Becca, vengano messi in mostra come trofei e sono davvero furibondo.

Il mio tesoro però, viene da me dicendomi: " Amore stai tranquillo, non devi arrabbiarti.

In fondo me lo hai detto tempo fa, che prima o poi mi sarebbe toccato.

Non voglio rimanere nascosta come se mi vergognassi di apparire, perchè non è assolutamente così.

Io sono orgogliosa di essere tua moglie, così come Becca lo è di essere nostra figlia.

Inoltre per la nostra piccola credo sia importante esserci, perchè sarebbe come fare qualcosa per

Veronica.

So che lei comunque non gioverà di questo ma magari molti altri, potranno essere aiutati dalla ricerca e la raccolta fondi è importante per questo!".

Alla fine mi sono convinto e la sera della festa mi sono preparato di tutto punto.

La mia Lisa è bellissima con quell'abito verde smeraldo, che mette in mostra il piccolo rigonfiamento che racchiude il nostro tesoro più grande.

E' luminosa e leggiadra come una fatina e io mi sento pieno di orgoglio, ad averla con me ma fatico a chiudere la bocca, quando Becca appare sulle scale in tutta la sua grazia.

Indossa un abitino di velluto color blu scuro, con il colletto tempestato di perline.

I suoi lunghi capelli, sono stati raccolti in uno chignon elaborato e per un attimo me l'immagino ventenne, con una scia di ragazzi che le corre dietro.

Eh no, quell'immagine proprio non mi piace.

Anche i nostri amici partecipano al ricevimento e alla fine, la festa è andata davvero bene.

L'associazione ha raccolto molti soldi e tutti speriamo, che servano per scoprire qualcosa di utile.

Sabrina informa settimanalmente me o Lisa, delle condizioni di Veronica e purtroppo le cose non stanno andando bene.

Quella donna coraggiosissima, si sta spegnendo sempre di più ma noi evitiamo di comunicare queste notizie a Becca.

Già mi tremano i polsi, al solo pensiero di quando dovrò dirle della morte di sua zia e non trovo giusto darle anche questi dolori.

L'inglese di nostra figlia è diventato oramai fluente e fra pochi giorni, dovrà iniziare la scuola.

E' letteralmente euforica e questo non può che farci piacere.

Il cambiamento che ha fatto, da quando è arrivata qui a Los Angeles, è stato strabiliante.

Da chiusa, triste e apatica è diventata allegra, comunicativa e ciarliera.

La gioia le si legge negli occhi e io e Lisa ci sentiamo orgogliosi, dei suoi traguardi raggiunti.

Intanto i mesi passano e la pancia di Lisa cresce sempre di più.

Finalmente sono riuscito a sentire mio figlio scalciare e in quel momento, ho pianto come un bambino.

E' successo mentre siamo a letto e io ringrazio mia moglie per quel regalo, con un tenero bacio sulla fronte.

Anche Becca passa delle ore accarezzando la pancia di Lisa e quando l'ha sentito scalciare, ha detto: " Buongiorno sorellina!".

Non so perchè ma lei è sicura che sia una femmina e a poco a poco, ha convinto anche me e Lisa.

Mia moglie passa ore, seduta nella panchina in giardino e spesso, m'incanto a guardarla ritenendomi davvero fortunato.

Partecipo ad ogni ecografia e ad ogni visita e tutte le volte, è un'emozione enorme vedere il frutto del nostro amore, crescere sereno dentro al suo ventre.

Peter intanto ha iniziato una fitta corrispondenza con Sabrina e dopo tre mesi, ha deciso di andare da lei, a Milano.

Ha approfittato del fatto che abbiamo qualche settimana di ferie dal lavoro e subito è salito su un jet alla volta dell'Italia.

Ridendo e scherzando, ci è rimasto quasi un mese ma secondo me, se non fosse stato per l'inizio

delle riprese, ci sarebbe rimasto ancora di più.

Quando ritorna negli studi, ha una luce negli occhi che da tempo non gli vedevo più e Kellan, come al suo solito, ridacchia dicendo: " Guardalo Jack, sembra la copia cresciuta di Robert.

Anche lui sembrava un pesce lesso, quando si parlava di Lisa; non che adesso sia migliorato ma ora diciamo che ci abbiamo fatto il callo!".

Non appena ho avuto la possibilità, mi avvicino al mio paparino mediatico e gli chiedo: " Come va Pet?".

Lui con un sorriso enorme, mi risponde: " Non credo possa andare meglio!

Non esagero se ti dico, che lei è la donna perfetta per me.

E' forte, con un cuore grande, simpatica, solare e saggia; riflette sempre prima di prendere una decisione, anche se questa calma rischia di farle perdere le occasioni.

Preferisce ponderare bene la situazione, analizzando i pro e i contro e finisce con il trovare sempre la giusta soluzione!".

Sorrido poi rispondo: " Quindi devo dedurre, che sei sicuro del fatto di esserti fidanzato con lei?".                                                                                                                                                         Lui annuisce poi dice: " Al 100% anzi ti dirò di più, se non fosse stato per il problema di Veronica,

avrei già iniziato le pratiche per sposarla!".

Il nome di quella donna meravigliosa, mi fa tornare serio e con un grande sforzo, gli chiedo: " Ma come va la situazione lì?".

Lui scuote la testa poi mi risponde: " Da quel lato è davvero pessima!

Non so quanto ancora potrà reggere, perchè il suo fisico è davvero debilitato e sofferente.

Io non l'ho vista prima ma ti posso assicurare che è ridotta uno straccio: è magra come un fuscello, completamente senza capelli, con delle grosse borse sotto gli occhi e delle nere occhiaie.

Ma la cosa che più mi ha impressionato, sono le sue braccia che sono piene di lividi viola, per via di tutti gli aghi che gli infilano per iniettarle la medicina e per poterla nutrire, dato che non può più deglutire.

E' davvero una pena vederla soffrire così, nessun essere umano dovrebbe patire quell'inferno, è abominevole e devastante!".

Sento i miei occhi inumidirsi poi gli dico: " Ti prego Pet, non farti scappare una sola parola né con Lisa e soprattutto non con Becca.

Quello che mi hai detto è terribile ma purtroppo non possiamo fare molto per lei, se non pregare che le sue sofferenze finiscano presto!".

Peter annuisce poi ci separiamo per tornare a lavorare.

Intanto, giungiamo al settimo mese di gravidanza e Lisa, insieme a me, a Becca o con una delle sue amiche fa sempre delle grandi passeggiate, così come le ha consigliato Meredith.                                                                                                           

Sono apparse sui giornali, le prime foto con il pancione e se in un primo momento questo mi aveva infastidito, alla fine mi sono sentito orgoglioso del fatto che il mondo intero sappia che dentro il ventre di Lisa, c'è mio figlio.

Chiamatelo orgoglio maschile ma in realtà, gongolo come uno scemo.

Con un largo anticipo, abbiamo finito di preparare la stanza che accoglierà la nostra creatura.

Si trova esattamente tra quella mia e di Lisa e quella di Becca, la quale è stata coinvolta fin da subito, praticamente in tutto.

Lei ha scelto i mobili, i giocattoli, e i vestitini.

Ovviamente tutti di colore neutro, divisi tra il bianco, il giallo e il verde acqua, perchè anche se Becca è più che certa che nel ventre di Lisa ci sia Susan, noi vogliamo attendere la sua nascita per acquistare qualcosa di rosa.

E' un pò come un gesto di scaramanzia e sia io che mia moglie, non abbiamo voluto farne a meno.

Quando manca solo un mese alla data definitiva del parto, tutti noi terminiamo di girare l'ultimo film della saga e ora finalmente il gelido Edward Cullen e la dolce Bella Swan, i vampiri più famosi dell'etere, possono andare in pensione.

Non fraintendetemi! Io ho adorato il mio personaggio, perchè è quello che mi ha dato la notorietà e il successo ma non voglio rimanere ancorato per tutta la vita, alla figura del vampiro vegetariano.

Spesso mi capita di parlare con Daniel e Tom e anche loro si lamentano di non riuscire a scrollarsi di dosso, la nomea dell'occhialuto Harry Potter e del platinato Draco Malfoy.

Anche loro, esattamente come me, hanno girato altri film ma per l'immaginario collettivo, sono ancora accomunati a quei personaggi.

In quattro anni, ho dato vita ai volti di Tyler, Jacob, Georges e Eric ma quando la gente mi incrocia per strada, continuano a dire: " GUARDATE, C'È EDWARD!" per poi trascendere nel ridicolo quando urlano: " EDWARD TI PREGO, MORDIMI!".

All'inizio sorridevo di questa cosa ma devo ammettere che poi con il tempo, ho cominciato a provare una certa insofferenza.

Quando finalmente siamo giunti al termine della gestazione, la tensione nervosa dilaga in me, anche se esteriormente cerco nei miei limiti, di non far trasparire nulla.

Ho chiesto a Stephanie di non prendere più nessun appuntamento per me, perchè non voglio staccarmi un secondo da Lisa.

Nel contempo, però non voglio neppure far innervosire mia moglie con una soffocante presenza.

Quindi per buona pace di tutti, mi do il cambio con Lucia ed Erica che ora sfoggia un discreto pancino.

 

FINE FLASHBACK

                                                                                                                                                                                           

La voce ansiosa e nervosa di Lucia, mi riscuote dai miei pensieri e sento franare il terreno sotto i

miei piedi quando mi dice: " Robert è ora! A Lisa sono iniziate le contrazioni!".

Mi girò di scatto verso di lei, fissandola con gli occhi sgranati poi venti secondi dopo, la sua frase giunge chiara nei meandri del mio cervello. Sto per diventare padre! Di nuovo!

E senza pensarci un secondo di più, corro al piano di sopra a recuperare il borsone dei vestiti da portare in ospedale poi mi fiondo di fianco a mia moglie, stringendola tra le braccia.

La faccio camminare lentamente fino alla macchina, quindi la faccio salire e faccio il giro della vettura poi mi siedo al posto di guida.

Nervosamente metto in moto ed esco dal garage, immettendomi nella strada, diretto verso la clinica dove vedrà la luce il frutto del nostro amore.

Ritorna all'indice


Capitolo 67
*** Benvenuta Susan ***


Ragazze ci siamo, eccoci finalmente giunte al penultimo capitolo di questa fiction.

Sabato prossimo posterò l'epilogo che chiuderà definitivamente la storia d'amore tra Robert Pattinson e Lisa Martini.

Mi spiace aver ricevuto poche recensioni ma non ha poi così importanza.

Ringrazio di cuore quelle che hanno commentato in special modo DarkViolet92, monica87mi, Anna_Ira, James Potter, Simo72, Minelli, Angelina, evakant2010, missriccia87, babycullen, epril68, aricullen93, mammafelice, bedw, maila 79 e WeloveSneakers.

Spero di non aver dimenticato nessuna,

Grazie ancora anche a chi ha letto, rimanendo in silenzio e ora buona lettura.

Un bacio Lorian

 

Capitolo 67 - Benvenuta Susan

 

POV ROBERT

 

Durante il tragitto che separa l'ospedale da casa nostra, la tensione mi ha reso un fascio di nervi.

La mia piccola si lamenta leggermente, cercando di non lasciarsi andare con grida di dolore.

Probabilmente lo fa sopratutto per me, per non farmi agitare ancora di più.

So che può sembrare assurdo ma tra i due quello più nervoso, sono proprio io mentre mia moglie trattiene stoicamente la sua sofferenza, celandomi il suo malore.

Mentre siamo fermi ad un semaforo rosso, il mio cellulare squilla e io aziono il vivavoce.

Sento la voce di Jackson che dice: " Ragazzi, vi ho chiamato innanzitutto per farvi i miei auguri per questo momento felice poi per dirvi che Lucia ha avvisato Meredith e che lei vi sta già aspettando al Ronald Reagan UCLA Medical Center.

Tranquillizzatevi, Becca sta benissimo ed è ansiosa che la vostra creatura nasca".

Io e Lisa sorridiamo al pensiero della nostra piccola, grande donnina e Jackson continua, dicendo:

" Lei rimarrà qui con Erica e Kellan mentre io e Lucia, vi raggiungeremo a breve!".

Lo ringrazio poi chiudo la comunicazione, girandomi verso Lisa che mi guarda con gli occhi lucidi.

Dopo aver deglutito, le chiedo: " Amore, come ti senti?" e lei, dopo essersi morsa il labbro inferiore, mi sorride e dice: " Mmmm, diciamo che sono stata meglio ma per adesso penso che il peggio non sia ancora arrivato!" poi stringendo i denti, inizia a respirare come le hanno insegnato.

Finalmente arrivo nel quartiere di Westwood che è quello dove si trova l'ospedale.

Fortunatamente non c'è traffico e questa cosa, mi tranquillizza non poco.

dopo cinque minuti arriviamo al 757 Westwood Plz e vedo la facciata della struttura.

All'ingresso troviamo Meredith che ci accoglie con un sorriso e una sedia a rotelle, dove fa sedere Lisa.

Una volta che mia moglie si è accomodata, la nostra amica si rivolge a me dicendo: " Rob, tu vai a parcheggiare la macchina poi raggiungici al reparto di ostetricia!".

Io annuisco meccanicamente poi mi dirigo verso il parcheggio mentre lei entra nell'ospedale con Lisa.

Dopo aver spento la macchina mi accascio sullo schienale del sedile e tiro un respiro lunghissimo quindi conto fino a dieci e mi fiondo fuori dall'auto, dirigendomi dentro la struttura ospedaliera.

Una volta nell'atrio, controllo i cartelli e trovo subito il reparto di ostetricia quindi inizio a correre come se avessi il diavolo alle calcagna.

Arrivato al piano giusto, individuo subito Meredith che è ferma nel corridoio e mi dirigo verso di lei, chiedendole: " Che è successo Merry?" e lei dopo avermi fatto un sorriso, mi risponde: " Nulla di che Rob, stai tranquillo.

Ho visitato Lisa ed è quasi completamente dilatata; ora è in sala travaglio ma fra poco, la farò spostare in sala parto.

Sono qui fuori, perchè aspettavo te per darti sue notizie e poi perchè voglio chiederti, se tu intendi assistere alla nascita della vostra creatura!".

Sento l'aria svanirmi dai polmoni, perchè sinceramente non ci ho mai pensato ma poi rifletto sul fatto che non posso lasciare mia moglie da sola, quindi dopo essermi passato una mano tra i capelli, guardo Merry e rispondo: " Sono pronto!".

Lei annuisce e mi porge un camice che mi aiuta ad indossare poi dopo avermi preso per mano, mi porta dentro la sala travaglio.

 

POV JACKSON

                                                                                                                                                                                   Siamo praticamente tutti qui fuori, a parte Kellan, Erica e Becca, che stanno aspettando le notizie a

casa.

Qui ci siamo io e Lucia, Andrea e Martina, Kristen e Taylor, Ashley, Peter e Nikki.

Da quello che ho capito sono già passate due ore, da quando Rob e Lisa sono entrati in sala parto e ancora non abbiamo loro notizie.

Poco fa ho espresso la mia preoccupazione ma poi Lucia mi ha detto, che è normale quest'attesa e che non posso aspettarmi di certo, che lo tirino fuori come un tappo di champagne.

Un parto richiede il tempo necessario; le più fortunate se la cavano in un paio di ore mentre ci sono quelle poverine, che passano perfino ventiquattro ore con i dolori.

Mi auguro con tutto il cuore, che se un giorno la mia Lucia avrà un figlio da me, non soffra così tanto.

 

POV ROBERT

 

Sono già tre ore che siamo qui dentro e devo dire che la mia piccola finora è stata davvero molto brava.

All'inizio cercava di trattenere le grida ma poi Meredith le ha detto di lasciarle andare, perchè l'avrebbe aiutata e lei lo ha fatto.

Al suo primo urlo, mi sono spuntate le lacrime agli occhi, perchè stavo male per lei.

Mi sentivo in colpa per la sua sofferenza, anche se so perfettamente che è inevitabile per mettere al mondo la nostra creatura.

Con un rigurgito di orgoglio mi sono ripromesso di non metterla più incinta, perchè non voglio che lei soffra ancora così, anche se so che questa è una decisione da prendere in due.

Non voglio più imporre le mie scelte a Lisa, perchè l'ho fatto in passato e ho sbagliato in modo clamoroso.

" Forza tesoro, dai che ci siamo; vedo la testa!" quelle parole uscite dalla bocca di Meredith mi distolgono dai miei pensieri e di scatto mi giro verso il mio amore.

La vedo concentrata e la sento stringermi la mano, con una forza che non credevo potesse possedere.

Per la miseria mi ha disintegrato le falangi!

La vedo spingere con forza, prima di crollare sul lettino totalmente spossata.

Un pianto flebile, che sembra quasi un miagolio, mi mozza il respiro in gola e come un ebete guardo Meredith che mi dice: " E' una femmina!".

Mi giro verso Lisa con le lacrime agli occhi e lei, all'unisono con me, dice: " Benvenuta, Susan!".

E' nata, nostra figlia è nata e io mi sento al settimo cielo.

Dopo che l'infermiera l'ha lavata e pesata, passa mia figlia a Meredith che delicatamente la pone tra le mie braccia.

Santo cielo, com'è piccola! Stento a credere che l'abbiamo creata io e Lisa, con un semplice atto d'amore.

Una perfetta unione di due corpi, uno scambio di fluidi che ha dato la vita a questo miracolo.                                                                                                                                                            Per la prima volta mi sento del tutto completo e con le lacrime agli occhi mi avvicino alla mia Lisa,                                                                                ponendole Susan sul seno, poi con la voce flebile le dico: " Grazie amore mio, mi hai fatto un dono meraviglioso!".

Lei mi sorride poi torna ad accarezzare il capino di nostra figlia che come un richiamo primordiale, si attacca al capezzolo di Lisa iniziando a nutrirsi.

 

POV JACKSON

 

Sono passate quasi quattro ore e non abbiamo ancora saputo nulla.

Ringrazio il cielo di non avere il vizio del fumo, perchè altrimenti a quest'ora mi sarei fatto fuori una stecca intera.

All'improvviso la porta davanti a noi, si apre e spunta Meredith che sfoggia uno splendido sorriso.

Tutti ci alziamo in piedi e lei, dopo averci guardato, dice: " E' nata, è una femmina, pesa 3 kg e 250 grammi e Rob e Lisa l'hanno chiamata Susan!". 

Io e Lucia esultiamo poi ci abbracciamo mentre mia moglie chiede a Meredith: " E Lisa come sta?".

Lei la guarda poi risponde: " Sta bene ed è stata davvero brava!".

Allora io a fatica, ritrovo le parole e le domando: " E Robert?".

Lei sghignazza poi dice: " E' totalmente rimbecillito! Se ne sta lì a piangere e a tremare ma devo dire che anche lui è stato molto bravo.

E' stato molto vicino a Lisa e l'ha spronata in modo ottimale!".

Noi la ringraziamo e lei rientra in sala parto; Andrea mi dice: " Vado ad avvisare Erica!" e quando io annuisco si dilegua, così come fa Peter che credo corra ad informare Sabrina.

 

POV ERICA

 

Siamo qui ad aspettare qualche notizia e stranamente, quella più tranquilla è proprio Becca.

Io e Kellan abbiamo i nervi a fior di pelle, anche perchè fra pochi mesi toccherà anche a noi e spero di avere la forza che ha mostrato Lisa in questi mesi.

All'improvviso mi squilla il cellulare e io corro a rispondere, vedendo che è Andrea a chiamarmi.

" Andy allora, ci sono novità? " e lui con un tono di voce felice mi dice: " Si sorellina, è nata poco fa ed è femmina.

Meredith ha detto che pesa 3 kg e 250 grammi e che Rob e Lisa l'hanno chiamata Susan!".

Lo ringrazio per le notizie poi chiudo la telefonata girandomi verso mio marito e la piccola Becca.

Con un sorriso enorme impresso sulla faccia dico a Becca: " E' nata tua sorella e papà e la mamma l'hanno chiamata Susan!".

Kellan sorride estasiato mentre Becca inizia a saltare sul divano urlando: " LO SAPEVO CHE ERA FEMMINA! EVVIVA È NATA MIA SORELLA!".

Poi quando si calma, si gira verso di me e dice: " Andiamo a vederla?"; io annuisco e lei corre a cambiarsi di abito.

Quando siamo pronti, saliamo in macchina diretti all'ospedale.

 

POV SABRINA

 

Mentre sto sistemando gli scaffali, Pietro si avvicina e mi dice: " Sabry, guarda che sta squillando il telefono del tuo ufficio!".

Io lo ringrazio e corro a rispondere!

La voce di Peter mi fa tremare il cuore e sento una gioia enorme esplodermi in petto, quando dice: " Amore, ti ho chiamato per avvisarti che è nata la figlia di Robert e Lisa.

Sia la madre che la bambina stanno bene e l'hanno chiamata Susan!".

Lo ammetto, sono felice e in questo momento se passasse qualcuno di qui, mi prenderebbe per pazza perchè sto ridendo come una scema.

Ringrazio Peter poi prima di salutarlo, gli dico che lo amo quindi chiudo la comunicazione e corro al bar dicendo: " Pietro, Melania Peter mi ha avvisato che Lisa ha partorito e mi ha detto che ha avuto una femmina che ha chiamato Susan!".

I due ragazzi mi abbracciano felici, festeggiando con me poi io mi dirigo verso il mio ufficio, per

avvisare Veronica della lieta notizia.

 

POV ROBERT

                                                                                                                                                                                     Dopo le dovute medicazioni, gli infermieri hanno portato Lisa e Susan in camera e io sono qui a

fissare come un ebete nostra figlia.

La prendo in braccio e sento un dolce profumo di latte e la stringo forte a me, innamorandomene ogni istante di più.

Poi la porgo a Lisa che la stende sul lettino giocandoci un pò; manca solo nostra figlia Becca per avere la famiglia al completo ma sono certo che Erica e Kellan la stiano portando qui.

Ad un tratto la porta si apre e davanti ai nostri occhi sfilano i nostri amici che guardano mia moglie e mia figlia, con una felicità enorme impressa nello sguardo.

Peter ci avvisa del fatto che ha avvisato Sabrina mentre Martina ci dice che Andrea ha fatto la stessa cosa con Erica, Kellan e Becca.

Le mie sorelline mediatiche guardano Susan con i lucciconi agli occhi e Ash va in brodo di giuggiole, quando Lisa gliela mette tra le braccia.

Susan sembra guardare tutti con una grande curiosità e fa delle strane smorfie con la bocca, che fa scoppiare tutti a ridere.

Avviso Lisa che mi assento un secondo per telefonare ai miei e quando lei annuisce con un sorriso, esco dalla stanza, sentendo una stanchezza improvvisa scendermi sulle gambe.

Crollo sulla panchina mentre compongo il numero di casa dei miei genitori.

Mi risponde mia sorella Liz e prima che abbia il tempo di realizzare chi sono, le dico: " Sorellina, sei diventata zia!".

Un urlo esagerato rischia di spaccarmi i timpani poi come al solito, parte con le sue mille domande: " Com'è? Come si chiama? E'maschio o femmina? Quanto pesa? Come sta Lisa? E tu come stai?".

Io scoppio a ridere poi le dico: " Ehi calma pazzotica! Se non mi dai il tempo per rispondere, mi spieghi come faccio?

Allora adesso taci un attimo, così posso risponderti.

Innanzitutto è una femmina, è bellissima e io e Lisa l'abbiamo chiamata Susan come sua madre.

Pesa 3 kg e 250 grammi, Lisa sta bene ed è stata davvero bravissima mentre io sono del tutto rimbecillito.

Oh Liz, mi sono innamorato di mia figlia, così come è successo con Becca e non vedo l'ora che la mia piccola veda la sua sorellina.

Avvisa tu la mamma, papà e Victoria perchè ora io torno in camera da Lisa e mia figlia.

Ah, fammi il favore di comunicarlo anche a Tom e Sienna!" poi dopo averla salutata, chiudo la comunicazione.

Rientro nella stanza e vedo Kristen e Tay, fissare mia figlia con le lacrime agli occhi quindi dopo aver fatto un cenno a Lisa, che mi risponde annuendo con un sorriso, mi avvicino ai miei amici e dico: " Ragazzi, so che se oggi stiamo vivendo questa felicità lo dobbiamo principalmente a voi, che non ci avete mai abbandonato.

Neppure gli altri lo hanno fatto ma tu Kristen hai riconosciuto Lisa in quel video e tu Tay mi hai spronato a non mollare, quando ero davvero pronto a farlo.

Per questo, in completo accordo con mia moglie, saremmo davvero felici se voleste fare da padrini a Susan!".

Loro mi fissano con gli occhi spalancati poi spostano lo sguardo verso Lisa, che annuisce decisa.  

Taylor mi abbraccia stretto dicendo: "Accettiamo!" mentre Kris corre a farlo con Lisa.

E' tutto perfetto e sono davvero felice come non pensavo di esserlo.

Ho tutto quello che un uomo può desiderare: una moglie bellissima che mi ama alla follia, due splendide figlie che adoro, una grande famiglia unita, tanti amici che rispetto come fratelli, un ottimo lavoro che mi da tante soddisfazioni e un futuro, da scrivere di sana pianta.

Ritorna all'indice


Capitolo 68
*** Epilogo ***


Ebbene si ragazze, siamo davvero giunte alla fine di questa storia.

Oggi posto l'epilogo che vi avviso fin da ora sarà un pò più lungo del normale ma non mi andava proprio di spezzarlo a metà.

Ho preferito fare i ringraziamenti dovuti la settimana scorsa, perchè immaginavo che oggi sarebbe stato più complicato.

Non posso però fare a meno di ridirvi quanto sia stato importante per il vostro affetto.

Ora basta con le chiacchiere, vi lascio alla lettura del capitolo e vi saluto con un grosso abbraccio.

Un bacio Lorian

 

Capitolo 68 - Epilogo

 

POV LISA

 

Sono passati tre anni dalla nascita della nostra piccola Susan e davvero tante cose sono successe.

No, qui si sono succeduti realmente molti avvenimenti e il mio compito oggi è quello di raccontarvi tutto.

La nascita di Susan è stata una grande, grandissima gioia sopratutto per Robert e Becca.

Non dico che io non fossi entusiasta, questo no ma dovevo ancora abituarmi ai ritmi stravolti, per rendermi veramente conto del mio stato d'animo.

Susy era una neonata buonissima, per quanto riguarda i canoni dei neonati ma non era un bambolotto di plastica.

Anche lei aveva le sue necessità che solitamente significavano per me, la sveglia ogni due ore per la poppata, la passeggiata di un'ora per il ruttino e per farla riaddormentare e quando ci riuscivo e la mettevo a letto, dopo sessanta minuti si ricominciava.

Ero distrutta, anzi direi che la parola che rendeva meglio la portata della situazione era devastata!

Robert era preoccupato, perchè vedeva il mio volto deperirsi e non solo.

Anche il mio umore cominciava a risentirne, scattavo per un nonnulla ed ero sempre nervosa.

D'altronde, nessuno sembrava capire che mi sentivo come una mucca che doveva stare pronta con

le mammelle al vento, per quando la sua vitellina ne richiedeva la presenza.

Non fraintendetemi vi prego, io amavo mia figlia ma mi stavo davvero distruggendo: sotto i miei occhi, le borse gonfie e le occhiaie nerissime sembravano moltiplicarsi come un lampo, la pelle mi sembrava grigia e spenta, avevo sempre la bocca impastata, i miei capelli sembravano fatti di stoppa e vedevo il mio corpo devastato dagli effetti del dopo parto.

Ero sull'orlo delle depressione post partum, anzi direi che ci ero finita dentro, con tutte le scarpe.

Robert dopo venti giorni di martirio, non ne aveva potuto più: gli era bastato trovarmi un'altra volta addormentata sul divano, in una posizione assurda e ad un'ora del giorno improbabile, per poi vedermi scattare in piedi con gli occhi chiusi, al primo segnale di pianto da parte di Susy.

Aveva subito chiamato sua madre e la mia dolcissima suocera gli aveva spiegato che cosa mi stava succedendo e che dovevano porvi rimedio subito, prima che la situazione peggiorasse.

Innanzitutto, Claire e Richard si erano messi subito in viaggio ed erano corsi da noi e al loro arrivo, di cui per altro io non sapevo niente, le cose avevano iniziato a migliorare.

Mia suocera mi aveva convertito all'uso del tiralatte, convincendomi che l'unione con mia figlia non sarebbe venuta a scemare e che potevo allattarla comunque al seno, durante il giorno.

Quindi l'operazione di mungitura si era spostata alla sera: ne preparavo tre biberon con la quantità giusta da dargli e li mettevamo in frigo.

Poi durante la notte a turno, Claire, Robert o Richard, si alzavano per allattarla e per la prima volta io ero riuscita a dormire tutta la notte, anche se scattavo lo stesso quando la sentivo piangere ma mio marito mi diceva: " Tranquilla amore, ora è il mio turno!" e io crollavo nuovamente come una pera cotta.

Finalmente dopo due settimane la situazione era migliorata e anche il fisico ne aveva guadagnato: le borse sotto gli occhi erano scomparse e anche le occhiaie si erano volatilizzate, i miei capelli erano tornati ad essere toccabili e mi ero resa conto che il mio corpo non era poi così malridotto.

Inoltre nostra figlia crescendo, aveva ridotto le richieste di latte notturne e così tutti potevamo dormire di più.

Quando Susan aveva compiuto tre mesi ci era caduta in testa la prima tegola e la mazzata era stata bella forte.

Sabrina ci aveva avvisato che Veronica si era purtroppo spenta, debilitata dalla sua malattia.

Comunicarlo a Becca era stato devastante: nostra figlia aveva reagito malissimo.

Non c'erano stati pianti o urla o strepiti ma francamente li avrei preferiti, perchè invece la nostra piccola si era come spenta.                                                                                                                                            Si era chiusa nel suo dolore, rifiutava il cibo e se ne stava tutto il giorno a letto e avevamo paura che ricominciasse a rifiutarsi di parlare.

Per fortuna quello che più temevamo non era accaduto e l'inizio della sua ripresa era coinciso, con

un giorno in cui io mi ero presa un bello spavento.

Quel pomeriggio ero salita in camera per andare a controllare Susan ma con mio grande orrore, non l'avevo trovata nel lettino.

In preda all'angoscia ero scesa al piano di sotto per vedere se per caso l'avesse presa Robert ma anche lui, era caduto dalle nuvole.

Allora eravamo corsi da Erica, nella speranza che la bambina fosse con loro ma anche lì, nulla di fatto.

Sentivo il terreno franarmi metaforicamente sotto i piedi, tremavo ed ero sull'orlo delle lacrime quando Lucia aveva detto: " Avete controllato se per caso è con Becca?".

Io ero scettica ma la disperazione mi aveva messo le ali ai piedi e tutti ci eravamo catapultati dentro casa.

Quando la mandria di bufali impazziti si era fermata davanti alla porta di nostra figlia, io avevo aperto l'uscio e lo spettacolo che ci si era presentato mi aveva tolto il fiato.

Le due sorelle dormivano abbracciate nello stesso letto.

Sul volto di Becca erano ancora visibile le tracce delle lacrime e la piccola mano di Susan, era ferma sul cuore della sorella.

Tutta la paura e l'angoscia si erano volatilizzate e lentamente avevamo chiuso la porta, lasciandole dormire poi io mi ero gettata tra le braccia di Robert ed ero scoppiata a piangere mentre lui tremando, mi accarezzava la schiena.

Da quel giorno Becca era tornata a sorridere e il pericolo che si chiudesse in se stessa, era svanito nel nulla.

Era nuovamente la nostra chiacchierona, era molto brava a scuola e dopo i compiti, passava tutto il tempo che poteva insieme a sua sorella.

Quelle due sembravano legate dallo stesso cordone ombelicale e noi, non potevamo essere più fieri di così.

Dopo due settimane, ci era toccato correre all'ospedale dato che il tempo della gestazione di Erica si era concluso e la sua bambina stava per nascere.

Si, anche loro aspettavano una femmina e Kellan era sull'orlo di una crisi di nervi.

Per fortuna tutto era andato bene e la piccola Luna era venuta al mondo sana e bella.

La mia amica e suo marito erano davvero il ritratto della felicità e tutto era perfetto.

Luna era una bambina davvero tranquilla e bella e gioivo all'idea che le nostre figlie sarebbero cresciute insieme, unite come me ed Erica.

Ma la cicogna sembrava aver messo le radici a Bel Air e un mese dopo la nascita della piccola di casa Lutz, anche Lucia e Jackson avevano scoperto di essere in attesa di un bambino.

Jack quando lo aveva saputo, aveva passato un'ora a saltellare in giardino, ridendo come un pazzo e scatenando l'ilarità di Robert e Kellan e lo sguardo di compatimento di Becca.

Quando le avevo chiesto il perchè della sua espressione, lei mi aveva risposto: " Se anche il serio e compassato Jackson è impazzito, questo vuol dire che per il mondo non c'è più speranza!" e io a quelle parole ero scoppiata a ridere.

Jack si allenava di continuo con Susan e la teneva sempre in braccio, perchè diceva di voler essere pronto per l'arrivo del suo.

Le carriere dei nostri mariti procedevano a gonfie vele: dopo la fine della saga di Twilight, erano stati impegnati in diversi altri film e tutti avevano riscosso parecchio successo.

Nel frattempo anche Sabrina era venuta a vivere qui a Los Angeles, per la gioia mia e delle mie amiche e dopo un mese, lei e Pet avevano avuto la possibilità, di acquistare la villa vicino a quella mia e di Robert, così come Andrea e Martina avevano comperato quella vicino a Erica e Kellan.

Sembravamo una grande famiglia felice e io mi sentivo davvero serena.

Anche le figlie di Peter, almeno le due più grandi, erano venute a vivere lì e andavano molto d'accordo con la mia mammina.

La più piccola era rimasta a vivere con Jennie ma spesso Peter andava a prendersela.

Lui e Sabrina avevano deciso di comune accordo di non sposarsi per adesso ma di farlo solamente quando si sarebbero sentiti pronti.

Il tempo era volato incredibilmente veloce ed era arrivato anche il giorno del primo compleanno di Susan.

La tribù era al gran completo e si erano uniti a noi, anche Alex e Kim con il loro piccolo Joshua e Chaske e Emily in attesa del loro primo figlio.

Le pance di Lucia e di Emily rivaleggiavano di poco, solo che in quella della mia amica, vivevano due piccoli gemelli.

Era stata una sorpresa per tutti, specialmente per i due futuri genitori ma dopo lo sbandamento

iniziale erano stati nuovamente felici.

Oramai mancavano due mesi all'arrivo della coppia e tutte noi ragazze, mamme e non, ci eravamo date alla pazza gioia per gli acquisti nei negozi per neonati.

Ogni volta che uscivamo per strada, c'era sempre qualche paparazzo che ci scattava delle foto ma nel complesso, non erano così angoscianti come i primi tempi.

Robert diceva che oramai non facevamo più notizia ma Stephanie non la pensava così, perchè diceva che quegli aguzzini erano sempre in agguato per cogliere qualche sentore di crisi tra me e mio marito.

Anche per quanto riguarda i nostri amici, tutto procedeva a gonfie vele.                              

Elizabeth era molto impegnata con il lavoro e ci vedevamo di meno ma da quello che sapevamo, era felice e la sua storia con Justin andava bene.

Anche loro, come Peter e Sabrina, avevano deciso di non sposarsi per il momento e convivevano allegramente così.

Chi invece non aveva resistito all'odore dei fiori di arancio, erano stati Martina e Andrea che si erano sposati un mese dopo il compleanno di Susan.

Anche Ashley e Nikki erano molto impegnate ma trovavamo sempre il modo per incontrarci.

Noi ragazze ci eravamo scelte un giorno della settimana, di solito il sabato e andavamo a pranzare fuori tutte insieme.

Venti giorni dopo le nozze di Martina, a Lucia si erano rotte le acque e velocemente era stata portata in ospedale.

Merry era corsa subito ma dopo un'ora ci aveva avvisato che c'erano alcune piccole complicazioni e d'accordo con l'altra ostetrica, avevano deciso di praticare il cesareo alla futura mamma.

Jackson alla notizia era sbiancato e noi avevamo fatto di tutto per tranquillizzarlo ma non c'era stato verso.

Questo fino a quando la nostra cara dottoressa non era uscita fuori dalla sala parto con un sorriso a trentadue denti, dicendo che la mamma e i gemellini godevano di ottima salute.

Negli occhi del nostro amico erano spuntate le lacrime di gioia e Robert e Kellan, che ci erano già passati da poco, l'avevano stretto in un forte abbraccio.

A turno eravamo andati a fare la conoscenza di Matthew e Kyra, che erano giunti ad allietare la famiglia Rathbone.

Erano davvero bellissimi e dolci e anche Lucia li guardava estasiata.

Quando la neo mamma e i gemellini avevano potuto lasciare l'ospedale, io e Robert avevamo dato

una bella festa in giardino per il loro arrivo e Jackson e Lucia, ci avevano ringraziati commossi.

Jackson passeggiava tra gli invitati,

mostrando orgoglioso il suo Matthew mentre Lucia, per non stancarsi, se ne stava sdraiata con Kyra tra le braccia.

Vedere quelle due piccole pesti, era davvero uno spettacolo senza precedenti.

Sembrava che loro sapessero di essere al centro dell'attenzione e ne approfittavano in un modo spudorato.

Tre mesi dopo c'era stata la prima uscita ufficiale, mia e di Robert, dopo quella della conferenza stampa ed era avvenuta per la prima del suo nuovo film The Rover, che tra l'altro aveva tenuto mio marito lontano da casa per alcuni mesi.

Infatti la pellicola era stata girata in Australia e Susan era troppo piccola, perchè io e lei potessimo seguirlo.

Inoltre la nostra prima figlia era impegnata con la scuola e quindi avevamo dovuto soprassedere.

Però ci sentivamo tutti i giorni al telefono e ci vedevamo ogni volta che era possibile, su Skype.

Robert mi chiedeva sempre di vedere sia Susan che Becca e ogni volta che doveva chiudere il collegamento, lo vedevo molto triste.

Per fortuna quell'angoscia era terminata e ora Robert, aveva iniziato un nuovo film che però stava girando a Los Angeles.                                                                                                                                            Altre due novità degne di nota erano state le altre due gravidanze che avevano allietato il nostro

già nutrito gruppo: infatti, quasi contemporaneamente, avevano scoperto di attendere un figlio sia Nikki e Paul e con nostra e loro grande sorpresa, anche Sabrina e Peter.

La mia mammina era al settimo cielo e io lo ero per lei.

Peter poi non stava più nella pelle, anche se Sabrina doveva essere tenuta costantemente sotto

controllo, per il fatto che era il primo figlio all'età di trentanove anni.

La mia mammina si era sottoposta a tutti gli esami di rito e tramite l'amniocentesi, lei e Peter avevano scoperto che attendevano un maschio, che in questo caso era il primo per entrambi.

Tra un parto e l'altro la nostra adorata Meredith aveva avuto il tempo di presentarci il suo fidanzato David, con il quale conviveva da tre mesi e che si era rivelato davvero simpatico.

La nostra amica scherzava dicendo che da quando ci conosceva, non aveva mai lavorato tanto e che sopratutto prima non lo faceva con così tanta felicità.

Le nostre figlie crescevano in salute e bellezza ed erano l'orgoglio mio e di Robert.

Susy era dolce e coccolona, aveva un attaccamento morboso con suo padre e quando Rob non c'era, la sua coperta di Linus diventava sua sorella che per lei stravedeva.

Tra le nostre due amiche in attesa, la prima a partorire era stata Nikki, che aveva dato alla luce Stephen in meno di due ore e dopo un'ora dal parto, zompettava felice per i corridoi dell'ospedale.

Una settimana dopo era toccato a Sabrina che per sicurezza, aveva deciso di partorire con il cesareo e prima di quanto pensasse, teneva tra le braccia Damien.

Peter fissava suo figlio con gli occhi lucidi e anche Luca Bella, Lola Ray e Fiona Eve l'avevano eletto

come loro mascotte personale.

Anche per i nuovi arrivati c'era stata la festa di benvenuto a casa nostra ma per non far stancare Sabrina, l'avevamo spostata di tre mesi.

Nikki coccolava Stephen, seguita passo, passo da Paul che fissava i suoi amori con lo sguardo

orgoglioso.

Tay e Kris scherzando, avevano detto a Meredith che per quanto li riguardava l'avrebbero fatta riposare, dato che non erano intenzionati ad avere un figlio ancora per un bel pò.

E oggi che la nostra piccola Susan compie tre anni posso dire di essere davvero felice.

Mai avrei immaginato che quei sogni strani, mi avrebbero portato a tutto questo: ora ho 31 anni, sono la moglie super felice di un attore di fama internazionale, che quando è a casa con noi è l'essere più coccolone e pigro che esista, sono la mamma di due splendide bellezze una di undici anni e l'altra appunto di tre e sto per averne un altro.

Si, avete capito bene! Stamattina ho scoperto di essere nuovamente incinta e Robert ancora non

lo sa ma presto glielo dirò e sono sicura che farà i salti di gioia, perchè mi ha sempre detto che desidera una famiglia numerosa.

Quindi a conti fatti posso davvero definirmi una donna felice, circondata da tutte le persone che amo di più e che tiene nel cuore il ricordo di quelle che con il tempo, mi hanno lasciato.

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=992427