Adorabile follia di lorian (/viewuser.php?uid=131913)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sensazioni, amici e soluzioni ***
Capitolo 2: *** Nel medesimo istante, in Italia ***
Capitolo 3: *** Ricordi, uscite e indizi ***
Capitolo 4: *** Viaggio alla ricerca dell'amore ***
Capitolo 5: *** Arrivo e richiesta di aiuto ***
Capitolo 6: *** Saggi consigli e gioco di sguardi ***
Capitolo 7: *** Molta rabbia e l'incontro tanto atteso ***
Capitolo 8: *** Dichiarazioni e reazioni ***
Capitolo 9: *** Preparativi per un viaggio d'amore ***
Capitolo 10: *** Una sorpresa del tutto inaspettata ***
Capitolo 11: *** Una famiglia veramente d'oro ***
Capitolo 12: *** Quel traditore di Tom ***
Capitolo 13: *** La mia Londra vista da me ***
Capitolo 14: *** Quattro pazzi in giro per Milano ***
Capitolo 15: *** Turisti per caso, innamorati per scelta ***
Capitolo 16: *** Lisa nella città degli angeli ***
Capitolo 17: *** Una coppia tutta simpatia ***
Capitolo 18: *** Milano nel palmo di una mano ***
Capitolo 19: *** Metto il mio cuore nelle tue mani ***
Capitolo 20: *** L'inizio di un sogno chiamato amore ***
Capitolo 21: *** Reazioni e conseguenze ***
Capitolo 22: *** Abituarsi ad un nuovo mondo ***
Capitolo 23: *** Una notte davvero speciale ***
Capitolo 24: *** Bruschi risvegli e prima incompresione ***
Capitolo 25: *** Chiarimenti e pace fatta ***
Capitolo 26: *** Presentazioni ufficiali ***
Capitolo 27: *** La festa continua e... ***
Capitolo 28: *** Progetti svelati e un dolore che annega nell'amicizia ***
Capitolo 29: *** La Grande Mela ***
Capitolo 30: *** Incontri inaspettati e notizie bomba ***
Capitolo 31: *** Ingiustificate gelosie e shock decisivi ***
Capitolo 32: *** Ritorno a casa ***
Capitolo 33: *** Home, sweet home ***
Capitolo 34: *** Non osi l'uomo separare, ciò che Dio ha unito ***
Capitolo 35: *** I problemi svaniscono davanti al valore dell'amicizia ***
Capitolo 36: *** La tanto temuta prima ***
Capitolo 37: *** Un nuovo momento di gioia ***
Capitolo 38: *** La magia del Natale ***
Capitolo 39: *** Regali e chiarimenti necessari ***
Capitolo 40: *** Un inatteso ritorno dal passato ***
Capitolo 41: *** Problemi risolti e nozze in vista ***
Capitolo 42: *** Profumo di fiori d'arancio ***
Capitolo 43: *** Un ricevimento di nozze, speciale ***
Capitolo 44: *** Parole di addio, partenze e nuovi trailer ***
Capitolo 45: *** Un matrimonio meraviglioso ***
Capitolo 46: *** Un ricevimento tutto scherzi, alcol e lieto fine ***
Capitolo 47: *** Shopping con sorpresa ***
Capitolo 48: *** Grossi guai in paradiso ***
Capitolo 49: *** Una dolorosa decisione ***
Capitolo 50: *** Messo di fronte al fatto compiuto ***
Capitolo 51: *** Fare i conti con i propri errori ***
Capitolo 52: *** Scontrarsi contro il dolore altrui ***
Capitolo 53: *** Una nuova speranza di vita felice ***
Capitolo 54: *** Mettersi a nudo ***
Capitolo 55: *** Emozioni indescrivibili ***
Capitolo 56: *** Finalmente nostra figlia ***
Capitolo 57: *** Becca Pattinson va a Londra ***
Capitolo 58: *** Una Londra ricca di sentimenti ***
Capitolo 59: *** Un cocktail di emozioni e pensieri ***
Capitolo 60: *** Tutti insieme appassionatamente ***
Capitolo 61: *** Nuovi arrivi e profumo di nozze ***
Capitolo 62: *** Finalmente sposi ***
Capitolo 63: *** Un ricevimento in stile Pattinson ***
Capitolo 64: *** Dichiarazioni, sorprese ed emozioni ***
Capitolo 65: *** Una dolce luna di miele ***
Capitolo 66: *** I mesi passano e il lieto giorno arriva ***
Capitolo 67: *** Benvenuta Susan ***
Capitolo 68: *** Epilogo ***
Capitolo 1 *** Sensazioni, amici e soluzioni ***
AVVISO: La
storia che ho scritto è solo il frutto della
mia immaginazione.
Non
conosco Robert Pattinson, anche se lo vorrei con
tutto il cuore (e chi non lo vorrebbe!! N.d.A.)
e
spero davvero che non offenda nessuno, lui per
primo.
P.S.
VISTA LA CHIUSURA DI TINYPIC, RIEDITERÒ TUTTE LE STORIE
ELIMINANDO LE
FOTOGRAFIE
Capitolo
1 - Sensazioni, amici e soluzioni
POV
ROBERT
Lo
sciabordio delle onde che s'infrangono sulla
deserta spiaggia di Malibù mi da un senso di calma irreale.
Ho
sempre adorato camminare a pieni nudi nella risacca
all'alba quando tutta la gente dorme, anche perchè non
potrei permettermi di
farlo durante la giornata.
Sono
fondamentalmente molto conosciuto, faccio il
lavoro che ho sempre sognato di fare ma l'improvviso successo della
saga di
Twilight, mi ha tolto la possibilità di godere di una
tranquilla giornata al
mare con gli amici senza essere assalito da un orda di femmine in
calore che
ambiscono nel migliore dei casi, a sfiorarmi mentre a volte mi
è capitato di
essere quasi del tutto spogliato.
Diamine
sono Robert Pattinson, quell'Edward Cullen che
è il sogno segreto di tutte le donne e le adolescenti in
età di sviluppo.
Piano,
piano sono rimasto solo; gli amici di vecchia
data a parte Tom, mi hanno abbandonato stanchi di non poter uscire
anche se
solo per una pizza, senza rischiare di essere violentati.
Tom
Sidney Jerome Sturridge, il
mio migliore amico, l'unico che riesce a capire come mi sento veramente
dentro.
Lui
è l'unico che sa quanto essere diventato famoso mi
pesi veramente, sopratutto quanto mi pesi il fatto di dover fare i
conti con
l'opinione pubblica che mi punta il dito e l'occhio addosso in quanto
icona
cinematografica del mondo moderno.
Non
posso farmi vedere con nessuna che non sia
Kristen, perchè per le fans i Robsten sono una istituzione e
come tale devono
essere preservati.
Se
solo sapessero ...
Non
ho più una vita e con il tempo ho iniziato ad
odiare Edward Cullen con tutto me stesso perchè mi ha tolto
la possibilità di
respirare liberamente.
Né
con il personaggio del Principe Giselher né con
quello di Cedric Diggory avevo avuto tutto quel successo anche se mi
ero
guadagnato la mia piccola fetta di ammiratrici che mi riconoscevano per
la
strada.
Quando
il mio agente mi aveva consigliato di
presentarmi ai provini per il vampiro innamorato lo avevo fatto poco
convinto
di essere preso.
Secondo
il mio agente era stata proprio la regista
della saga a volermi dopo avermi visto nel ruolo del principe e quando
ero
stato scelto mi si era spalancato davanti agli occhi, un universo molto
più
vasto di quello a cui ero abituato.
Alla
prima di Twilight avevo assistito a scene di vero
e proprio delirio, tra le migliaia di fans giunti da ogni parte degli
Stati
Uniti e ne ero stato felice ma ben presto avevo dovuto fare i conti con
il
rovescio della medaglia.
Non
ero più padrone di uscire fuori dal portone di
casa mia per portare a spasso il mio cane, senza
essere
assalito ed accerchiato.
Sono
finito così ad essere prigioniero di casa mia con
il permesso di uscire solo scortato da una coppia di nerboruti
bodyguard, che
mi accompagnano quasi finanche al bagno.
Sono
stufo di tutta quest'attenzione mediatica e spero
che con la fine della saga l'interesse nei miei confronti scemi almeno
un pò.
Adoro
le mie fans ma a volte sono intimidito da tutto
questo clamore e questa passione.
Santo
Dio sono un ragazzo come tutti gli altri che
sogna solo di poter uscire una sera con gli amici per andare al cinema
o in
discoteca, senza preoccuparmi di niente.
Passeggio,
perso nei miei pensieri con i piedi immersi
nell'acqua ma in questo momento non sono qui per rilassarmi.
Sono
qui perchè aspetto...
Aspetto
colei che da cinque mesi è giunta nella mia
vita a creare ancora più scompiglio di prima.
Mi
sono deciso finalmente; questa volta lei mi dovrà
dire chi è, dato che sono stanco di vederla, stringerla e
baciarla per poi
osservarla mentre se ne va via.
Ed
eccola giungere leggiadra dalla parte opposta della
spiaggia: cammina lenta con lo sguardo fisso verso l'orizzonte, con i
piedi
nudi che affondano nella sabbia, i capelli biondi lisci lunghi fino
alle spalle
che si muovono al vento.
Con
una mano si protegge gli occhi castani dai raggi
del sole nascente e sembra trovarsi lì per caso mentre
entrambi sappiamo che
non è così.
Io
mi sono fermato ad attenderla mentre lei passo dopo
passo, si avvicina a me con l'abito leggero che si muove danzando,
mosso dalla
brezza mattutina.
Quando
quell'affascinante creatura è ad un palmo da
me, l'afferro per la vita stringendola forte per paura di farmela
scappare.
Lei
mi fissa negli occhi mentre un sorriso lieve le si
apre sul viso e in un attimo è passione allo stato puro.
Le
nostre bocche si cercano ansiose di ritrovarsi, le
nostre lingue si lambiscono unendosi in una lotta continua.
Mi
sento leggero come mai mi capita durante il giorno.
Questa
donna è la follia per me, uno stato mentale che
mi lascia del tutto spossato e senza forze quando lei com'è
venuta, se ne va.
Ma
ora basta! Non sono più disposto a lasciarla andare
senza sapere il suo nome o il suo numero di telefono, insomma qualcosa
che mi
permetta di ritrovarla quando ne ho bisogno.
Quando
ansimanti ci separiamo da quel meraviglioso
bacio, le chiedo: " Chi sei? Come ti chiami? Te ne prego ho bisogno di
saperlo!".
Lei
mi fissa con uno sguardo profondo e con la voce
melodiosa, mi risponde: " Non è ancora il momento!".
"
No" dico deciso " ti prego tu devi
dirmelo!" ma lei sospirando mi risponde: " Svegliati Robert; per ora
non posso fare di più!!".
E
all'improvviso mi trovo il nulla tra le braccia e
crollo sulle ginocchia urlando di rabbia.
Con
un sussulto riapro i miei occhi ritrovandomi nel mio letto, sudato ed
ansante
mentre con una
mano
mi ravvio i capelli portandomeli indietro.
E'
successo ancora; da cinque mesi a questa parte
quella strana donna appare nei miei sogni lasciandomi al mattino con
una
sensazione di vuoto nel cuore e un erezione da record nelle mutande.
Sono
stanco di questa situazione.
Sono
arrivato perfino ad essere dipendente dalla
caffeina della quale faccio un uso spropositato per evitare di
addormentarmi e
allontanare la possibilità di rivederla.
Due
occhiaie nerissime campeggiano sotto i miei occhi
e una frustrazione ai limiti dell'assurdo mi fa preda di sé.
"
Dannazione, dannazione, dannazione! E' successo
di nuovo, non ce l'ha faccio più" dico stufo di quel
problema.
Due
colpi secchi e precisi alla porta della mia stanza
d'albergo, mi distolgono dai miei pensieri e di malavoglia mi alzo per
andare
ad aprire.
Quando
lo faccio mi trovo di fronte il viso sorridente
di Taylor, che mi saluta felice ma che diviene subito serio quando vede
l'espressione sul mio volto.
"
E' accaduto di nuovo?" mi chiede con un
misto di nervosismo ed apprensione nella voce e io annuisco desolato e
spossato.
Taylor
Lautner, il Jacob della saga, mio grande amico
è al corrente dei continui e frustranti sogni che invadono
le mie notti e non
sa come aiutarmi ad uscirne fuori.
Vorrebbe
avere la soluzione al mio problema a portata
di mano ma è veramente a corto d'idee.
Si
sente assurdamente in debito con me, perchè pur
avendo sei anni più di lui lo tratto come un coetaneo,
facendolo sentire più
grande di quello che è in realtà.
Certo
mal digerisce tutta la storia dei Robsten
perchè, anche se per il mondo io sono il fidanzato di
Kristen, nella realtà noi
tre sappiamo che è lui che ama la ragazza, completamente e
del tutto
contraccambiato.
Ha
fatto il callo ormai, alle tante foto che ci
ritraggono con la sua ragazza a passeggiare, uniti mano nella mano,
mentre
languidi ci guardiamo negli occhi.
Tay
non ne è geloso perchè sa che quella relazione
è
solo una mossa pubblicitaria ideata da quei
gran
cervelloni della Summit.
E
spesso ci ritroviamo, la sera a ridere come pazzi,
rileggendo gli articoli dei giornali che ci vedono ad un passo dalle
nozze se
non addirittura in attesa di un bambino e questo solo perchè
Kristen si è
fermata a specchiarsi in una vetrina di articoli per l'infanzia.
Ci
ridiamo, si o almeno lo abbiamo fatto fino a che
non sono cominciati quegli strani sogni che mi stanno facendo impazzire.
Tay
continua a dire che anche se gli sembra assurdo,
sono innamorato di quella misteriosa donna che non sappiamo neppure se
esiste
veramente o se sia un parto della mia immaginazione.
"
Dobbiamo trovare una soluzione" dice
nervoso Tay " non si può andare avanti così,
Robert.
Questa
cosa ti sta uccidendo, hai il terrore di
addormentarti, t'imbottisci di caffeina tanto da farti sembrare una
molla.
Non
ti si può dire niente che scatti come avessi preso
la scossa, la tua faccia fa schifo e in un mese ti sei sbronzato sette
volte,
tu che prima eri quasi astemio!".
"
Queste cose lo so anche io Tay ma non so che
fare; ogni volta che cerco di farmi dire il suo nome lei mi risponde
che non è
ancora il momento e io davvero non ce la faccio più!" gli
rispondo serio.
"
Proviamo a fare il punto della situazione"
mi dice Tay sedendosi sul bordo del letto, seguito da me.
"
Sappiamo che questa ragazza non è americana
perchè da quello che hai detto, le poche parole che dice le
pronuncia con
accento strano.
Hai
provato a chiederti di che nazionalità sia?"
ed io gli rispondo: " Anche se non ne sono sicuro, credo che sia
italiana
o almeno è quello che credo di avere intuito!".
Taylor
guardandomi negli occhi, mi chiede: " Come
fai a saperlo? " e io sorridendo gli dico: " Sono stato in Italia per
tre mesi, prima di lavorare in Harry Potter, quando ancora non mi
conosceva
nessuno.
Partecipai
ad uno scambio culturale con una famiglia
di Milano: io mi trasferì da loro mentre la loro figlia
andò dai miei e in quel
periodo imparai le basi della lingua italiana ma sono passati molti
anni, per
questo ti dico che non sono del tutto sicuro che sia italiana; diciamo
che il
mio è solo un sospetto".
Taylor
annuisce poi si alza dal letto e si avvicina
alla scrivania, dove prende un block notes e una penna iniziando a
scrivere:
ITALIANA.
Nel
giro di mezz'ora sul foglio prima immacolato,
appaiono le parole: CAPELLI BIONDI LUNGHI, OCCHI CASTANI, ALTA, DI
COSTITUZIONE
NORMALE E CON UN BEL SORRISO.
Poco!
Davvero, davvero poco per poterci ricavare
qualcosa.
Poi
come se si fosse ricordato di una cosa importante,
Taylor dice: " Rob mi stavo dimenticando
di
dirti che Kris ha rintracciato una sua vecchia
amica che è un fenomeno nel fare i ritratti e le ha chiesto
di venire qui per
parlare con te, in modo che tu possa descrivergliela permettendole di
crearne
una copia.
Almeno
in questo modo avremo il suo viso davanti e
sapremo che faccia ha il fantasma che ti sta stravolgendo tutte le
notti!".
Annuisco
ringraziandolo per l'interessamento ma
rimango come sempre, spiazzato quando Tay mi chiede: " Ma tu pensi di
esserne innamorato?".
Mi
avvicino alla finestra e mi fermo a guardare il
panorama poi girandomi, punto gli occhi sul mio amico e rispondo: "
Farei
la figura del coglione se ti dicessi di si?".
Tay
sorride poi risponde: " No amico, non faresti
la figura del coglione ma solo quella del povero disperato!".
Scoppio
a ridere facendogli un gestaccio con il dito
medio alzato, cosa che fa ridere anche lui.
Dopo
circa due ore, siamo raggiunti da Kristen e dalla
sua amica.
Mi
fermo ad osservarla, soprapensiero: alta come Kris,
con i capelli biondi e lunghi fino alla schiena, occhi azzurri profondi
e
indagatori, una deliziosa fossetta sul mento e un neo sopra il labbro
superiore.
La
ragazza si presenta col nome di Marissa e sono
grato agli dei, che non sia una di quelle fans che si fanno venire gli
svenimenti solo guardandomi.
Marissa
porta sotto braccio un grosso album da disegno
e dopo aver sentito il mio problema si mette subito al lavoro con uno
schizzo
iniziale.
All'inizio
non è necessario il mio aiuto poi però,
quando la ragazza comincia a chiedermi dei dettagli mi concentro in
modo da
potergliene dare il più possibile.
"
Ho finito!" dice Marissa dopo due ore,
fissando con uno sguardo indecifrabile il foglio davanti a
lei
per poi passarmelo.
Davanti
agli occhi miei, di Taylor e Kristen appare il
volto che mi angoscia
da
cinque mesi a questa parte.
"
Allora che ne pensi, Robert? Ci sono andata
vicina?" mi chiede Marissa con un sorriso e io con la bocca spalancata,
le
rispondo: " No, non ci sei andata vicina ma hai fatto di
più! Sembra quasi
che tu le abbia fatto una fotografia!".
Marissa
sorride compiaciuta, di essere riuscita nel
suo intento e delicatamente strappa il foglio con il disegno e me lo
consegna;
io lo prendo con delicatezza mettendomi ad guardarlo, emozionato.
Marissa
si alza dal divano e dopo averci salutato
viene accompagnata alla porta da Kristen che le dice: " Mari mi
raccomando, non una parola deve uscire da questa stanza!" e la ragazza
ridendo, le risponde: " Tranquilla Kiki, sarò muta come una
tomba!"
quindi si congeda.
"
Kiki?" chiede interrogativo Tay alla sua
ragazza e lei con un sorriso, gli risponde: " Si, al corso di arte mi
chiamava così!".
"
Mi piace Kiki!" dice sorridendo Taylor e
Kristen gli si para davanti con aria seria dicendo: " Se non vuoi che
rivaluti la possibilità di una nostra storia evita di
chiamarmi così
altrimenti, caro il mio signor Lautner non esiterò un solo
istante a mollarti
in mondovisione!".
Io
e Tay scoppiamo a ridere poi lui dice: " A
parte il trascurabile fatto che per l'opinione pubblica dell'intero
pianeta, tu
ti diletti a riscaldare le lenzuola del letto con il qui presente
Pattinson,
non credo che riusciresti a stare senza di me, amore!".
Io
seguo divertito, la conversazione tra i due come se
mi trovo ad un appassionante incontro di tennis, alternando lo sguardo
ora su
uno ora sull'altra.
Kristen
piccata, risponde: " Presuntuoso!" e
il suo ragazzo l'abbraccia stretta dicendole: " Tesoro mio,
sarò pure
presuntuoso ma sono di sicuro innamorato!".
Kris
si scioglie del tutto davanti alle parole e al
tono appassionato del suo Tay e lo ringrazia con un caldo bacio.
Poi
riportando l'attenzione su di me, dice: " Ehi
Pattinson, preparati perchè questa sera si esce!" e io mi
gelo sul posto.
"
Kris sai che non mi va!" le rispondo
gentilmente ma lei non vuole sentire ragioni e ribatte decisa: " Rob
non
credo che rimanere chiuso come un fossile nella tua stanza, ti
aiuterà a
trovare la misteriosa donna in questione quindi non voglio sentire
storie e
preparati perché alle 21 io e Tay verremo a prenderti e ti
trascineremo fuori
dalla tua tana, a costo di usare i lacrimogeni!".
Io
guardo Taylor, con aria preoccupata e con un
broncio d'annata, dico: " Amico quando fa così, la tua
ragazza mi fa
paura!".
Tay
scoppia a ridere poi quando si calma, prende tra
le mani il ritratto e dice: " E' molto bella, Rob! Ora capisco come mai
stai perdendo la testa e mi auguro amico, che tu possa trovarla
perchè ti ci
vedo davvero con lei!" poi aggiunge " Comunque Kris ha ragione; devi
uscire e vedere della gente questo ti aiuterà almeno per
qualche ora, a non
pensare.
Quindi
come ha detto la mia ragazza, niente storie e
fatti trovare pronto per le 21!".
Verso
le 15 Tay e Kristen lasciano la mia stanza
ribadendo che non accetteranno ripensamenti e scuse.
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Capitolo 2 *** Nel medesimo istante, in Italia ***
Bene
ragazze dopo aver postato il primo capitolo mi
accingo a pubblicare il secondo.
Oggi
faremo la conoscenza della ragazza misteriosa,
cioè colei che dimora nei sogni di Robert.
Scopriremo
la sua storia e vedremo che faccia ha.
Ora
vi lascio alla lettura del capitolo ringraziandovi
sempre con tutto l'affetto possibile.
Baci
Lorian
Capitolo
2 - Nel medesimo istante, in Italia
POV
LISA
Nel
medesimo istante in Italia e più precisamente
nell'estrema periferia ovest di Milano, in un anonimo caseggiato
popolare, io
mi rigiravo nel mio letto in preda ad un sogno alquanto agitato.
Era
mezzanotte ed ero caduta tra le braccia di Morfeo
da circa un'ora ma come ogni notte, da cinque mesi a questa parte, ero
preda
del mio solito sogno assurdo.
Mi
trovavo come sempre su quella spiaggia, che sapevo
di non aver mai visto nella mia vita e stavo camminando lenta, mentre
guardavo
fissa verso l'orizzonte.
Affondavo
con i piedi nudi nella sabbia, perchè
adoravo il contatto ruvido contro la mia pelle; mi faceva sentire in
pace con
il mondo.
Mi
sentivo a stretto contatto con la natura e la
leggera brezza che soffiava in quel momento, mi scompigliava i capelli.
Mi
proteggevo con una mano, gli occhi dai raggi del
sole e lentamente mi dirigevo in un punto preciso.
Sapevo
che lì avrei trovato lui; lui che mi stava
aspettando e che veniva a trovarmi nei miei sogni da cinque mesi a
questa
parte.
Era
frustrante comprendere che era lì per me e non
sapere chi fosse; nonostante non lo vedessi in volto, sapevo di non
riuscire a
fare a meno della sua presenza.
Quando
lo vidi, con un sorriso mi avvicinai a lui che
mi afferrò per la vita stringendomi forte.
Tra
le sue forti braccia mi sentivo al sicuro, come se
le brutture della vita non potessero scalfirmi né
raggiungermi.
Finché
lui mi stringeva a se, sentivo che nonostante
la mia eterna indecisione e il mio pessimismo cronico, ero pronta ad
affrontare
la vita a muso duro.
Guardai
verso il suo viso, che ai miei occhi, giungeva
sfocato e mi avvicinai per baciarlo.
Lui
ricambiò il mio bacio con una passione che mi
lasciò stordita e senza forze, come se con il tocco delle
sue labbra, avesse
risucchiato in un sol colpo tutte le mie energie.
Le
nostre bocche si mossero come se si conoscessero
dalla notte dei tempi e le nostre lingue, avide, s'intrecciarono in un
eterna
danza sensuale e calda.
Quando
ci separammo gli chiesi: " Questa volta me
lo dici chi sei? Ti prego ho bisogno di saperlo!".
Lui
mi fissò poi con il suo accento straniero, mi
rispose come sempre: " Non è ancora il momento!".
"
Perchè?" gli chiesi " non ti rendi
conto di farmi del male? " ma lui sospirando, mi rispose: " Mi
dispiace Lisa, ma per ora non posso fare di più!".
E
come al solito sparì nel nulla, lasciandomi dentro
al cuore, un profondo senso di abbandono.
Mi
sveglio sudata e mi metto seduta sul letto
ansimando irritata: era sempre così che mi sentivo ogni
volta che lo sognavo e
a volte avrei voluto non addormentarmi per evitare di sognarlo poi,
però, mi rendevo
conto di non poter fare a meno di vederlo dato che, solo la
possibilità che
questo avvenisse, mi faceva sentire bene.
Sapevo
perfettamente che al mio risveglio mi sarei
trovata con un pugno di mosche in mano ma mi bastava sentire le sue
labbra sulle
mie per farmi sentire al meglio.
Incrocio
le gambe appoggiandomi con la schiena alla
spalliera del letto poi inizio a pensare a quello strano ragazzo:
all'inizio,
ero terrorizzata alla sola idea, che potesse trattarsi di Lui ma poi
con il
tempo ero arrivata ad escludere quella orribile possibilità.
Lui
non era altri che Valerio, un ragazzo che mi aveva fatto del male nel
peggior
modo, che si potesse fare ad una ragazza stupida ed innamorata come me.
Avevo
creduto che potesse essere quello giusto, quello
con cui crearmi una famiglia e un futuro; avevo cominciato a
fantasticare su
noi due dopo tre mesi che uscivamo insieme e lui non aveva mai fatto
niente per
convincermi del contrario, anzi.
Mi
aveva fatto perfino vedere la casa dei suoi sogni,
dicendomi che non vedeva l'ora di andarci a vivere con me e io avevo
iniziato
ad immaginarmi quali mobili comprare e quali colori usare per le pareti.
Che
stupida! Ero stata solo io a sognare un futuro
insieme mentre lui si limitava ad annuire ad ogni mia affermazione.
A
me non sembrava vero che potessi avere avuto la
fortuna di trovare una persona così speciale, che la pensava
esattamente come
me e la realtà mi assalì improvvisa e dolorante.
Valerio
non mi aveva mai chiesto di fare l'amore con
lui e io apprezzavo quel gesto, anche perchè non mi sentivo
pronta a perdere la
mia verginità ma dopo un anno che ci frequentavamo avevo
cambiato idea e
convinta della mia decisione ero andata a casa sua per dirglielo.
Mi
aprì la porta sua sorella Miriam, che mi guardò
con
gli occhi tristi e io col senno di poi, mi pentì di non
essermi fermata a
chiederle spiegazioni del suo sguardo.
Miriam
mi voleva bene e molte volte mi aveva
velatamente, fatto capire che non riteneva Valerio la persona giusta
per me ma
io, ero così accecata da non averle prestato ascolto.
Quando
quel giorno mi vide mi lasciò entrare e io dopo
averla salutata, salì le scale per andare in camera di
Valerio.
Prima
che Miriam uscisse, ebbi l'impressione che stesse
per dirmi qualcosa ma poi parve ripensarci e dopo aver alzato le
spalle, aprì
la porta e se ne andò chiudendosi l'uscio dietro di
sé.
Mentre
salivo le scale, fantasticavo su cosa avrebbe
detto Valerio quando gli avrei detto che ero pronta a fare l'amore con
lui e
cercavo d'immaginare come sarebbe successo, quando e dove.
Ma
avvicinandomi verso la sua porta, mi parve di
sentire dei mugugni e dei sospiri strani e pensando che Valerio potesse
sentirsi poco bene, aprì la porta di scatto.
Non
appena i miei occhi si posarono su quello che
c'era sul letto il mondo mi cadde addosso con una potenza mai vista e
mai
sentita.
Valerio
stava facendo del volgarissimo sesso da quattro soldi con Stella, la
mia cara
" migliore amica" e io, anche se avrei
voluto scappare da
lì, non riuscivo a staccare gli occhi da quei due che mi
stavano facendo venire
voglia di vomitare.
Quando
Valerio si accorse della mia presenza, si
bloccò di colpo e sia lui che Stella mi fissarono
completamente
interdetti.
Io
scossi la testa mentre le lacrime cominciarono a
scorrermi sulle guance e l'unica cosa che riuscì a dire, fu:
" Mi fate
schifo!".
Poi
ritrovando il controllo del mio corpo, mi voltai e
scappai da quella stanza correndo per le scale mentre la voce di
Valerio, che
mi giungeva affannata, urlava: " Lisa fermati! Non è come
credi, fammi
spiegare!".
Cosa?
Cosa c'era da spiegare se il mio mondo era
caduto a pezzi, in un solo istante.
Nelle
settimane a seguire, sia Valerio che Stella,
cercarono di parlarmi ma solo il fatto di vederli, mi dava il
voltastomaco poi
all'improvviso smisero di tentare di avvicinarmi e uscirono allo
scoperto
platealmente, mettendosi insieme davanti agli occhi di tutti.
Non
si facevano remore di baciarsi dappertutto,
fregandosene se io fossi lì oppure no e con il tempo mi resi
conto che la cosa
che mi faceva più male, non era il loro comportamento
assurdo ma la pena che
leggevo negli occhi delle persone.
In
quel periodo, Miriam mi fu molto accanto e mi
dimostrò il palese disgusto verso Stella e il suo tradimento
e l'astio verso
suo fratello.
Dopo
tre mesi in cui i due facevano sesso come
conigli, la passione che li univa si esaurì e dall'oggi al
domani si
lasciarono, comportandosi come se non si fossero mai conosciuti.
Subito
dopo che si mollarono, Valerio tornò alla
carica con me, arrivando anche a piangere per convincermi a tornare con
lui ma
io non ne volli sapere e due mesi dopo partì per andare a
vivere a Rimini da
suo zio, da dove non tornò più.
Anche
Stella partì da Milano, per andare con la sua
famiglia a vivere a Napoli e anche se mi ero tolta due spine dal fianco
mi
sentì vuota e senza scopi.
Mantenni
per un anno la mia amicizia con Miriam, fino
a quando anche lei partì per Rimini per raggiungere il
fratello, con suo padre
e sua madre.
Avremmo
potuto continuare a sentirci per via e-mail ma
entrambe, decidemmo di interrompere i nostri rapporti prima che
peggiorassero
del tutto, arrivando a non avere più nulla da dirci.
Era
stato il timore che Valerio, in un modo o
nell'altro, rientrasse nella mia vita a far credere al mio subconscio
che la
persona misteriosa, potesse essere lui.
Con
il tempo, però, riflettendoci con calma scartai
quell'ipotesi per varie ragioni: 1° perchè il tipo
nei miei sogni mi
trasmetteva solo delle sensazioni positive e benefiche, facendomi
sentire al
sicuro e protetta; 2° perchè il suo fisico non aveva
nulla a che fare con
quello di Valerio: l'uomo del mistero era alto, slanciato, poco
muscoloso e si
muoveva con eleganza e raffinatezza mentre Valerio era alto un metro e
settanta, come me, aveva il fisico del classico palestrato e si muoveva
a
scatti, veloce e preciso; 3° il protagonista delle mie notti
parlava con un
accento straniero, forse inglese.
Non
che mi intendessi di lingue straniere ma Londra mi
era rimasta nel cuore, quando avevo preso parte ad uno di quegli scambi
culturali che erano frequenti in quel periodo.
Rammento
ancora, con gioia, quei mesi; mesi in cui
venni a contatto con una realtà, diversa dalla mia.
Sento
come se fosse ieri, ancora chiaramente, il clima
diverso da quello italiano; lì era freddo, rigido e cozzava
con il calore con
la quale fui accolta dalla famiglia che mi ospitava.
La
famiglia Pattinson ( si, avete capito proprio bene,
si chiamavano come l'attore che ha recitato in
Twilight
) mi accolse con gioia e tenerezza.
Ricordo
l'imbarazzo che provai al mio arrivo;
imbarazzo che si sciolse, del tutto, davanti alla forza dei sentimenti
e alla
dolcezza di Claire e Richard, che cercarono di mettermi subito a mio
agio.
Anche
le altre due figlie che avevano, Victoria ed Elizabeth, mi trattarono
come una loro amica di vecchia data.
Passai molto tempo con loro due, perchè i loro genitori
erano spesso fuori per
lavoro, fino a tardi.
Claire
gestiva, splendidamente, un'agenzia di modelli
mentre Richard importava auto d'epoca.
La
cosa che mi stupì, non poco, fu di non trovare
nessuna foto di loro in giro per la casa mentre nella mia, le pareti ne
erano
tappezzate.
Quando
chiesi a Victoria di parlarmi di suo fratello,
che era andato a vivere a casa dei miei, al mio posto, mi disse che
Bobby era
il classico adorabile rompipalle.
Quando
quell'avventura finì, lasciai da loro una
piccola parte del mio cuore e per qualche mese continuai a scrivere a
Vicky e a
Liz ma poi con il tempo la nostra corrispondenza si diradò
fino a cessare del
tutto.
Tornando
ad analizzare la mia relazione con Valerio,
avevo compreso che questa, mi aveva lasciato delle cicatrici abbastanza
profonde e anche se io negavo a me stessa che fosse così,
non avevo più fiducia
nel genere maschile.
Non
riuscivo a relazionarmi con loro e temevo che se
mi fossi fidata nuovamente avrei finito con il soffrire ancora.
Non
è che fossi diventata una monaca di clausura,
intendiamoci, ero anche uscita con diversi ragazzi ma non mi ero mai
spinta al
di là dei baci.
Non
appena sentivo odore di richiesta di sesso, me la
davo a gambe il più velocemente possibile.
Con
il tempo, questo mio comportamento, mi aveva fatto
terra bruciata intorno e a scuola ero conosciuta con il soprannome di
Regina di
ghiaccio.
Non
so quante lacrime mi causò, il sentirmi chiamare
così; questo, almeno, per i primi tempi poi decisi che, se
nell'immaginario
della gente, io ero gelida, gelida sarei diventata.
Cominciai
a chiudermi a riccio e a guardare tutto il
genere maschile, professori compresi, dall'alto verso il basso, con
freddezza e
superiorità.
Solo
con le ragazze e con le professoresse il mio
comportamento era affabile e sereno.
Furono
anni tristi e pesanti e, francamente, feci i
salti di gioia quando la scuola finì chiudendo un capitolo
della mia vita che
avrei preferito dimenticare.
Ma
sapevo che questo non era facile, anzi; con il
tempo mi ero creata una corazza di puro granito e impedivo ad ogni
ragazzo
anche solo, di provare a scalfirla.
I
miei genitori erano morti, l'anno prima, in un incidente
e il fatto di essere orfana e figlia unica mi aiutò a
prendere le redini della
mia vita in mano.
La
settimana dopo la fine della scuola, cambiai
abitazione spostandomi dal centro di Milano alla periferia ovest della
città,
dove nessuno mi conosceva.
Mi
cercai un lavoro che mi permettesse di mantenermi e
lo trovai, come barista, in un area di servizio della tangenziale.
Essere
a contatto con il pubblico, all'inizio, fu
difficile ma poi con il tempo riuscì a cavarmela in modo
egregio supportata
dall'aiuto e dalla protezione delle mie colleghe, Lucia ed Erica, e da
quella
della mia superiore, Sabrina, alla quale avevo raccontato tutta la mia
storia.
Loro
compresero, alla perfezione, il mio comportamento
dato che gli era successa la medesima cosa.
Ogni
tanto m'irrigidivo davanti agli sguardi che mi
lanciavano gli uomini e, in quelle occasioni, mi chiudevo a riccio.
Diamine,
sapevo di essere una bella ragazza ma questo
per me non era fondamentale.
Cercavo
di non valorizzare la mia bellezza, vestendomi
sempre con uno stile da maschiaccio; era come se, per me, fosse una
sorta di
armatura anti uomo.
Ero
arrivata all'età di 26 anni e, ovviamente, ero
ancora vergine e l'idea di donarmi a qualcuno non mi passava neppure
per
l'anticamera del cervello.
La
mia vita era vuota e senza alcun fine: sapevo di
essere ad un passo dall'essere definita un asociale ma, francamente,
non me ne
fregava altamente.
Questo,
almeno, fino a quando non avevo cominciato a
fare quel sogno.
All'inizio,
ne ero spaventata, poi però decisi di
parlarne con Sabrina, che per me era come una seconda mamma e lei mi
disse che,
con molta probabilità, quello era un segno del destino.
Lei
credeva nei segnali e mi disse che forse nella mia
vita, presto, ci sarebbero stati dei profondi cambiamenti.
Mi
suggerì di cominciare a cambiare, prima
esteticamente e poi caratterialmente e dopo un pò di
tentennamenti, lo feci.
Durante
un turno di riposo, io e Lucia, andammo in
centro a saccheggiare i negozi facendo incetta di tutto quello che
poteva
definirsi femminile ed elegante.
I
miei adorati jeans, di due taglie più grandi, furono
gettati nei rifiuti facendo posto a quelli a vita bassa che fasciavano
il mio
corpo.
Avevo
la fortuna di avere un metabolismo, che
lavorando a pieno regime, mi permetteva di poter mangiare ogni cosa
senza
ingrassare di un solo etto e questa mia buona sorte era l'invidia, allo
stato
puro, di Lucia ed Erica, che erano perennemente in guerra con l'ago
della
bilancia.
Sapevo
di non dovermi preoccupare dato che la loro
invidia era, del tutto, benigna e tutt'al più era fonte di
continua battutine
stupide e comiche.
Le
mie cosce era ben tornite e senza un filo di
cellulite e il fatto di essermi sottoposta, un anno prima, ad un
incessante
ciclo di luce pulsata, le vedeva senza l'ombra di un solo pelo
superfluo, così
come per il resto del corpo.
Il
mio sedere era sodo e ben alto, la mia pancia
piatta e tonica e il mio seno svettava fiero nella sua quarta
abbondante.
In
definitiva, avevo un bel corpo agile ed atletico,
senza aver mai messo piede in una palestra.
La
stessa sorte dei miei jeans era toccata ai miei
maglioni extralarge che aveva lasciato il posto a magliettine corte e
sexy e a
camicette semi trasparenti.
Le
mie adorate scarpe da tennis, andarono a fare
compagnia ai rifiuti di Milano, e al loro posto acquistai delle
graziose
decolleté con il tacco sette e delle comode ma eleganti
ballerine, da indossare
nelle ore di lavoro.
Quel
giorno, facemmo incetta di minigonne, non troppo
mini e di top allegri e fashion.
Dietro
insistenza di Lucia, acquistai anche qualche
abito da sera, lungo con uno spacco seducente e degli abiti da cocktail
femminili ed eleganti.
Come
ultimo gradino di quel tour de force, affrontai
una successiva giornata in una Spa, fuori città,
dove
mi rimisero seriamente a nuovo: pedicure,
manicure, massaggi, sauna, trucco e pettinatura.
Ora
al posto dei miei informi capelli, pieni di doppie
punte, c'era un'acconciatura che li vedeva arrivare liscissimi e
perfetti fino
alle spalle e il mio viso sfoggiava un trucco delicato ma evidente.
In
quei due giorni di rinnovamento, mi sputtanai quasi
metà della mia carta di credito ma il risultato fu veramente
positivo.
Me
ne accorsi dagli sguardi di tutti gli uomini mentre
camminavo per la strada, per non parlare di quelli che giornalmente
entravano
nel bar.
Non
sapevo che cosa il destino avesse in serbo per me
ma quello di cui ero sicura, era che questa volta, non sarei scappata a
gambe
levate ma avrei lottato per la mia fetta di felicità.
Sabrina,
per prima, era felice del mio cambiamento e
con consigli mirati e seri mi spiegò come capire chi fosse
seriamente
interessato a me e chi, invece, mi desiderava per una sola notte di
sesso
sfrenato.
Ovviamente
la mia attenzione era tutta per i ragazzi
alti e che sfoggiavano un accento straniero, dato che così
era l'uomo che
appariva nei miei sogni ma in nessuno di quelli che vedevo, ritrovavo
le
caratteristiche del mio principe.
Il
fatto che lui continuasse a dirmi che non era
ancora il momento, da una parte m'infastidiva mentre dall'altra mi dava
la
forza di continuare ad aspettare e a lottare.
Decido,
finalmente di alzarmi dal letto, dato che sono
le cinque e due ore dopo devo iniziare il mio turno di lavoro.
Mi
stiracchio per bene, poi spalanco le finestre per
far cambiare aria alla stanza e mi metto a rifare il letto.
Quando
la camera è in ordine, mi fiondo in bagno dove
mi faccio una doccia rigenerante e uno shampoo accurato.
Dopo
essermi lavata mi metto un abbondante velo di
crema idratante sul corpo, massaggiandola fino a che si assorbe del
tutto, mi
asciugo i capelli poi avvolta nel mio, candido e morbido, accappatoio
mi dirigo
verso il mio guardaroba.
Mi
squadro nello specchio a figura intera, con
l'occhio critico poi apro l'anta e m'immergo nei miei abiti per
decidere cosa
mettere.
L'estate
è appena iniziata e il tepore del clima mi
induce a scegliere, un delizioso jeans a vita bassa con dei ricami
sulle tasche
e un simpatico top verde smeraldo che risalta il colore dei miei occhi.
Il
tutto è coordinato dalle mie comode ed
irrinunciabili ballerine nere.
Mi
trucco leggermente, come mi ha insegnato
l'estetista e acconcio i capelli in una coda alta.
Quando
finisco mi dirigo in cucina, dopo aver chiuso
la finestra, per fare una colazione veloce.
Un
succo di frutta e un caffè accompagnati da due
fette biscottate integrali.
Una
volta che termino di mangiare, sciacquo il
bicchiere e la tazzina, vado in bagno a lavarmi i denti e prendo la
borsa e le
chiavi della macchina, uscendo fuori dall'appartamento.
Arrivata
in cortile tolgo, con il telecomando,
l'allarme della mia Renault Clio, blu elettrica e salgo in macchina.
Come
se fosse un gesto meccanico, metto il frontalino
dell'autoradio, prima ancora di accendere il motore e quando metto in
moto, una
musica allegra si sprigiona all'interno del veicolo.
Apro
il cassettino del cruscotto e ne estraggo il
solito cd, il mio preferito, quello con la colonna sonora di Twilight e
lo
faccio partire a volume alto.
Quando
sono abbastanza caricata, dalle roccheggianti note
di The supermassive black hole parto alla volta dell'area di servizio.
Quando
arrivo nel piccolo parcheggio dei dipendenti,
mi fermo a fumare una sigaretta mentre dall'autoradio esce la dolce
melodia di
Flightless bird american mouth, per intenderci quella che si sente
quando
Edward e Bella si baciano dopo il matrimonio.
Quando
finisco la mia sigaretta, spengo l'autoradio ed
esco dalla macchina, mettendo l'allarme.
Mi
stiracchio, inspirando profondamente; quelli sono
tutti gesti quotidiani, che chi mi conosce, mi vede fare ogni volta.
Non
appena sono pronta, mi dirigo verso l'ingresso del
personale e una volta dentro, saluto con un abbraccio Lucia, Erica e
Sabrina
che, come sempre, mi fanno i complimenti per il mio look.
Prima
d'iniziare il nostro turno, scambiamo quattro
chiacchiere, scherzando su quanto siano fighi Robert Pattinson, Taylor
Lautner,
Jackson Rathbone e Kellan Lutz quindi ci prendiamo un caffè
energizzante e
siamo tutte e quattro pronte ad iniziare una lunga giornata di duro
lavoro.
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Capitolo 3 *** Ricordi, uscite e indizi ***
Bene
ragazze eccoci al nuovo capitolo di Adorabile
follia.
Innanzitutto
vorrei rispondere a tutte quelle che sono
rimaste scioccate per la coppia Tay e Kris, dicendo che le capisco
perfettamente ma per me era l'unica soluzione, perchè non
avrei mai e poi mai
scritto una Robsten.
Con
questo non voglio dire che non credo al loro amore
ma semplicemente che credo che loro siano già abbastanza
tartassati dai media e
dai paparazzi perchè debba farlo anche io.
Per
me la vita privata è sacra e penso che in fondo
tutti debbano avere il diritto di godersela.
Io
dal canto mio, gli auguro di essere sempre
felici e di vivere insieme per sempre.
Ora
torniamo a questo capitolo: oggi vedremo che il
destino darà a Robert qualche indizio in più e
che un intervista sarà la molla
decisiva.
Non
posso dirvi di più se non continuate a seguirmi.
Baci Lorian
Capitolo 3 -
Ricordi, uscite e indizi
POV ROBERT
Qui a Los
Angeles, il clima è caldo e
avvolgente ma grazie al fresco del climatizzatore, della mia stanza
d'albergo,
non sudo e riesco anche a schiacciare un sereno pisolino.
Spesso mi manca
il clima umido e
piovoso della mia Londra, così come mi manca la mia
adorabile famiglia.
Molte volte gli
ho chiesto di venire
a vivere qui, con me negli Stati Uniti ma loro non hanno voluto sentire
ragioni,
decidendo di restare dove hanno sempre abitato.
Da una parte mi
dispiace ma
dall'altra ne sono stato felice, perchè in quel modo mi
sembra di poter avere
un luogo personale, un punto fermo, un isola felice dove potermi
rifugiare
quando lo stress del mio lavoro tocca punte strategiche.
Quella
è casa mia e solo lì mi sento
veramente bene; solo in un altro luogo mi era successa la stessa cosa
ed era
stato quando avevo fatto quel viaggio a Milano, in Italia.
Non so come mai
ma ricordo ancora
alla perfezione, la meravigliosa accoglienza che ricevetti dalla
famiglia
Martini.
Fu con chiarezza
che rammentai la
simpatia di Francesco il capofamiglia, che era un operaio di una
cartiera fuori
città e la dolcezza di Monica la moglie, che faceva la
casalinga.
Mai neppure una
volta, mi fecero
sentire di troppo e spesso io e Monica ci fermavamo a parlare di tante
cose.
La loro casa era
totalmente diversa
dalla mia: innanzitutto era più piccola e raccolta ma piena
di calore familiare
e di colore, aveva meno stanze della mia e le pareti erano quasi del
tutto,
tappezzate da fotografie che ritraevano la loro famiglia e la loro
figlia, che
in quel periodo viveva a casa mia.
Avevano avuto
solo una figlia, Lisa e
tutto il loro mondo ruotava intorno a lei, che nonostante le loro
attenzioni, a
detta di Monica non era né viziata né
indisponente, anzi me la dipingeva come
dolce e fragile.
Con grande
curiosità guardavo le sue foto,
che la ritraevano come una bella bambina, sorridente e solare e non so
perchè a
volte provai dell'invidia nei suoi confronti.
Intendiamoci, la
mia famiglia mi
adorava ma dividersi l'affetto e le attenzioni con altre due sorelle, a
volte
era frustrante.
Forse, se avessi
avuto un fratello
con cui condividere i miei pensieri anziché due pazze
componenti del sesso
femminile, mi sarei sentito diverso.
D'altronde di
cosa potevo parlare con
loro, che non facevano altro che berciare di vestiti, trucchi e
ragazzi.
In quei tre
mesi, la famiglia Martini
mi aveva fatto sentire come uno di loro e fu con una tristezza enorme,
che
partì per tornare a casa.
Nonostante mi
ero ripromesso di
continuare a mantenere con loro dei rapporti epistolari, non appena
rientrai,
mi ritrovai immerso nelle riprese della
saga dei Nibelunghi e
successivamente di Harry Potter e il calice di fuoco.
Senza
volerlo mi dimenticai di loro, anche se a tutt'oggi, conservavo nel mio
cuore
il tenero ricordo di quei tre favolosi mesi.
Distrattamente
volgo lo sguardo verso il comodino e vedo che la sveglia digitale segna
le ore
20 e questo significa solo una cosa: Tay e Kiki, in arrivo!
Se non
voglio dover combattere con un panzer in fase di sfondamento
è meglio che mi
alzo da questo letto e comincio a prepararmi.
L'ultimo
dei miei sogni è essere tirato fuori dai vigili del fuoco,
dalla stanza invasa
di lacrimogeni.
Dannata
Kristen! Quando si mette in testa una cosa, farle cambiare idea
è praticamente,
una causa persa in partenza.
Mi domando
come mai, tutta questa grinta non l'abbia usata contro quei folli della
Summit
quando ci hanno imposto di fingerci fidanzati per pubblicizzare al
meglio la
saga.
Scocciato
a più non posso, mi alzo dal letto per dirigermi verso il
bagno; giunto lì, mi
dirigo verso il water dove svuoto la mia vescica poi mi infilo nella
doccia
cominciando a lavarmi.
Quando
esco da lì, con solo un asciugamano legato attorno ai
fianchi, ributto un occhio
alla sveglia che mi rimanda beffarda l'orario: 20.40.
Oh, oh
guai in arrivo!
In preda
al nervoso comincio a cercare i miei vestiti ma come mi ha sempre detto
mia
madre, quando si ha fretta non si trova mai niente e direi che questo
è proprio
il mio caso.
Mancano
venti minuti all'arrivo dei miei amici tirannici e io sono ancora in
boxer.
Ma si
può
essere più sfigati di così? E' necessario che mi
calmi, altrimenti non verrò a
capo di niente e francamente affrontare l'ira di Kristen è
l'ultima cosa che
voglio fare.
Finalmente
trovo un paio di pantaloni che mi piacciono: di lino, neri, con tante
tasche,
comodi ma allo stesso tempo eleganti.
Infilo nei
passanti una cintura nera, di cuoio lucido e prima di allacciarla
indosso una
camicia grigia, infilandola nei pantaloni. Dopo
aver allacciato la cintura mi metto alla ricerca delle scarpe e trovo
un paio
di mocassini neri e decido che, per quella sera sono ottimi quindi
l'indosso
sempre guardando la sveglia: 20.55. Lascio
i tre bottoni
superiori della camicia aperti e metto al polso il mio Rolex.
Dopo aver
messo un po' di acqua di colonia, mi specchio nell'armadio e sbuffando
mi siedo
nel
divano,
congratulandomi con me stesso di essere riuscito a prepararmi in
anticipo anche
se solo di due minuti.
Alle 21.00
precise, puntuali come due alpini svizzeri, Tay e Kristen bussano e
imprecando
in giapponese, mi avvio ad aprire la porta.
Kris,
seguita dal suo fido innamorato, entra nella mia stanza e girandomi
intorno
comincia a guardarmi, studiandomi come se fossi una cavia da
laboratorio.
Alla fine
dopo dieci secondi di silenzio, passati a scandagliarmi come se mi
stesse
facendo una
radiografia,
mi dice: " Non male Bobby, non male!" e inaspettatamente sia io che
Tay, tiriamo un sospiro di sollievo.
Finalmente,
quando sua maestà Kristen
Stewart, ci da il benestare usciamo per quella serata che a voler
essere
precisi, mi è stata imposta.
So che lei lo ha
fatto con tutte le
migliori intenzioni ma in quel momento non sono del tutto certo che
uscire,
andando in giro per locali sia la scelta giusta.
Se avessi dato
ascolto al mio
inconscio sarei rimasto in camera mia e in preda ad un inspiegabile
gesto
istintivo, avrei fatto le valigie e sarei corso con un taxi
all'aeroporto, alla
disperata ricerca di un volo per la mia amata Londra.
Avevo la
tremenda necessità del
calmante abbraccio di mia madre, delle parole pacate di mio padre e
delle
chiacchiere sconclusionate delle mie sorelle.
Aria di casa
mia, per riappropriarmi
di me stesso, del mio cuore e della mia sanità mentale.
Ma questo
purtroppo, non è possibile:
ora come ora, non posso muovermi da Los Angeles per via di tutte le
interviste
e le ospitate che dobbiamo fare con tutto il cast, per promuovere la
prossima
uscita di Breaking dawn - 1°parte.
Una volta usciti
dal retro
dell'hotel, per evitare l'ammasso di fans che vivono praticamente in
pianta
stabile sul marciapiede nella strenua speranza di vederci, saliamo su
un'anonima
macchina nera con i vetri scuri dove troviamo, ad aspettarci Kellan e
Jackson.
Quando ci siamo
accomodati, Kell mette
in moto e con tranquillità si immette nel traffico mentre
con il suo vocione
allegro, ci dice: " Ragazzi, Ashley e Nikki con Paul, ci stanno
aspettando
al Divina! Sono andati avanti per prenotare un tavolo appartato!" poi
rivolgendosi al sottoscritto, con un sorrisetto aggiunge: " Sono
contento
che il re degli zombie, ci abbia degnato della sua presenza!".
Io dopo avergli
fatto una linguaccia,
gli sibilo: " Kellan, fottiti!" ma lui pronto mi risponde: " Mi
dispiace amico, ma non sei il mio tipo. A me piacciono ancora le belle
donne!".
Tutti me
compreso, scoppiamo a ridere
e per un attimo dimentico la mia tristezza e lo sconforto che mi
accompagna da
cinque mesi a questa parte.
All'improvviso
mi isolo,
estraniandomi dal resto del gruppo, portando il mio sguardo fuori dal
finestrino e la mia attenzione viene attirata da un grande cartellone
che
riporta una scritta fatta con i neon, che stranamente mi emoziona: IL
DESTINO
E' A MILANO.
Non so
perchè quelle lettere mi
turbino così ma imputo il motivo al ricordo improvviso della
famiglia Martini,
che mi ha assalito nel pomeriggio.
" Ehi Robert? Ma
mi stai
ascoltando?" la voce di Kristen mi riporta al presente e quando mi giro
vedo gli occhi di tutti, puntati su di me.
" Scusami Kris,
in effetti non
ti stavo ascoltando! Mi dicevi qualcosa?" le chiedo, nervoso e lei con
un
sorriso comprensivo mi risponde: " Si, ti dicevo che oggi mi ha
chiamato
Alyssa!".
" Alyssa? Alyssa
chi?" le
domando confuso e lei alzando gli occhi al cielo, sbuffa prima di
dirmi:
" Rob ma ci sei
o ci fai? Sto
parlando di Alyssa Milano!".
Ancora
quella parola! Sembra che quel nome mi stia perseguitando e
francamente mi domando il perchè.
" Ah si?
E come sta?" le dico, più per non farle pensare che sia un
idiota che per
vero interesse e lei con un sorriso mi risponde: " Bene, ora si trova a
New York per ricominciare le riprese di Streghe!".
Annuisco
soprapensiero, volgo
nuovamente il mio sguardo verso l'esterno e seguo i discorsi dei miei
colleghi,
distrattamente.
Poi nuovamente
quella parola torna a
farsi preda delle mie orecchie e stavolta pronunciarla è
Jackson che dice:
" Elizabeth mi ha raccontato che Rachelle ha praticamente dimezzato il
suo
patrimonio nel quadrilatero della moda a Milano!".
" A Milano? Chi
è stata a
Milano?" gli chiedo basito e lui scuotendo la testa mi risponde: "
L'ho già detto Robert! Rachelle si è data alle
spese folli a Milano in via
Montenapoleone!".
Improvvisamente
comincio ad agitarmi
nel sedile, ansioso di arrivare al locale per mettere fine a quel
viaggio che
mi ha stravolto più di quel che credevo.
Quando
finalmente Kellan spegne il
motore, io mi fiondo letteralmente fuori dalla macchina respirando a
pieni
polmoni per cercare di calmarmi.
Gli altri
cominciano ad entrare;
tutti tranne Tay, che mi afferra serio per un braccio trascinandomi
verso un
punto isolato, chiedendomi: " Rob, ma si può sapere che
diavolo hai
stasera?" e io agitato gli rispondo: " Amico, se dovessi darti una
risposta sincera ti direi... non lo so; non capisco perchè
ma da quando siamo
usciti la parola Milano mi sta perseguitando e se non pensassi di
essere pazzo penserei
che questo è un segno!".
" Pensi che lei
sia a
Milano?" mi chiede lui, curioso e io gli rispondo: " Francamente non
lo so! So solo che il ricordo di quella città, dove ho
vissuto per tre mesi, mi
è tornato prepotente nella testa oggi pomeriggio e questa
parola è saltata
fuori, nei vostri discorsi due volte in dieci minuti dopo aver visto,
per la
strada la scritta: IL DESTINO E' A MILANO!".
Sospiro
sconsolato, poi aggiungo:
" Lo so che tu e tutti gli altri, pensate che io sia pazzo ma ora come
ora
io so che la donna dei miei sogni è italiana e che la parola
Milano mi sta
perseguitando.
Quindi facendo
due più due, direi che
si penso che lei stia a Milano!".
" Rob io non
penso che tu sia
pazzo" mi dice con un sorriso Taylor " così come non lo
pensano gli
altri.
Forse la parola
giusta è
preoccupazione! Siamo preoccupati, per te e per questi sogni che ti
stanno
prosciugando le energie.
Se la sensazione
che hai è che lei
sia a Milano forse dovresti seguire il tuo intuito; anche se sai,
perfettamente, come lo so io che in mano non hai nulla.
Se almeno
sapessi il suo cognome
potresti affidare le sue ricerche ad investigatore privato ma solo con
un
ritratto e una città direi che è un impresa a dir
poco impossibile.
Non voglio
demolire le tue speranze amico
ma quello che ti ritrovi per le mani è veramente troppo
poco!".
" Lo so anche
io, Tay" gli
dico affranto " ma credimi se ti dico che ora come ora, mi attaccherei
anche ad uno sbuffo di fumo per riuscire a rintracciarla!".
" Lo capisco e
lo comprendo
Rob" mi dice Tay con un sorriso " e ti posso assicurare che non
appena avrai per le mani qualcosa di più sicuro, io stesso
verrò con te a prenderla
ma fino ad allora cerca di viverti l'esistenza in modo più
sereno, altrimenti
corri il rischio che quando finalmente la troverai, lei si veda davanti
una
larva e credo che tu questo non lo voglia, giusto?".
Io annuisco
sorridendogli e dopo
avergli afferrato il braccio gli dico: " Andiamo lupacchiotto,
altrimenti
Kristen penserà che ti ho rapito!".
" Spiritoso!" mi
dice
Taylor con una smorfia esilerante.
POV LISA
Dopo due ore
d'intenso lavoro,
finalmente riesco a prendermi una pausa, per potermi fumare in santa
pace una
sigaretta ma la mia tranquillità viene interrotta
dall'arrivo di Sabrina, che
con un espressione eccitata sul volto, mi dice: " Piccola, ci sono
delle
straordinarie novità!".
Quando le chiedo
a che cosa si
riferisce, lei mi risponde: " La direzione mi ha appena avvisato che
più
tardi a mezzogiorno, una troupe televisiva di un canale satellitare,
verrà qui
all'area di servizio per poter intervistare noi ragazze sul nostro
lavoro.
Non so per quale
arcano motivo,
ritengono che sia interessante sentire il nostro parere!".
Io la fisso poi
le dico: "
Ovviamente ci parlerai solo tu, vero?" e lei sogghignando, mi dice: "
Oh, ovviamente no bambina; ci parleremo tutte!".
" Cosa? No
assolutamente no!"
le dico perentoria ma lei ben decisa a non farsi sottomettere, mi
risponde: "
Spiacente Lisa,
ordine dei grandi capi!".
Sbuffo scocciata
e mi preparo
mentalmente, per evitare di mandare a quel paese quei poveri
disgraziati, che
verranno qui solo per fare il loro lavoro.
Le ore
successive hanno quasi
dell'assurdo: Sabry si scola tre caffè di fila, Lucia fa
avanti e indietro per
il bagno per ritoccarsi il trucco ed Erica continua a fissare con lo
sguardo,
la porta d'ingresso e il cortile antistante.
A mezzogiorno in
punto Erica lancia
un urletto riconoscendo il furgone, che riporta in bella vista il logo
dell'emittente.
Il mio
nervosismo è ai limite
dell'impossibile e con la coda dell'occhio vedo Sabrina che in
qualità di
supervisore, accoglie il cameraman e la cronista.
Io osservo la
ragazza che è veramente
molto bella: alta più di me, con chilometriche
gambe ben fatte, una vita sottile, fianchi snelli e seno prosperoso.
Sul suo volto
campeggiano due occhi grandi e
azzurri contornati da lunghe ciglia, dei zigomi alti, un nasino piccolo
ed
impertinente, delle labbra piene e carnose e il tutto è
contornato da una lunga
e fluente chioma di color rosso incandescente.
Devo dire che
salta all'occhio di tutti, in
particolare a quelli del genere maschile.
Vedo che Sabrina
la fa accomodare ad un
tavolino e dopo averle offerto un caffè, si siede a sua
volta iniziando
l'intervista.
Noto la mia
amica, ridere serena alle domande
che le fa la super vamp e questo mi tranquillizza un pò.
Dopo che Sabrina
ha finito di rispondere alla
donna, si alza dal tavolino e il suo posto è preso da Erica
che nervosa al
limite dell'impossibile, si sta torcendo le mani.
Evidentemente
però la giornalista riesce a
metterla a suo agio, perchè dopo pochi minuti Erica ride di
gusto a qualcosa
che la donna le ha detto.
Sabrina mi si
avvicina e mi mette una mano
sulla spalla dicendo: "
Preparati bambina,
perchè dopo tocca a te!" poi vedendomi nervosa aggiunge: "
Sta
tranquilla piccola, a dispetto del suo aspetto quella donna
è veramente
simpatica e carina e riesce a metterti a tuo agio!".
Io annuisco
facendole un sorriso e quando vedo
che Erica da la mano alla cronista per ringraziarla, lascio le mie
mansioni per
avvicinarmi al tavolino.
Una volta giunta
lì vedo la giornalista
sorridermi affabile e un peso mi si toglie dal cuore.
Mi siedo e
dandole la mano, le dico: "
Buongiorno!" e lei mi risponde: " Salve il mio nome è Silvia
Sarli e
tu invece sei...?" e io con un sorriso le dico: " Sono Lisa Martini!".
" Bene Lisa, ti
dispiace se ti do del tu?
Non credo che tu sia molto più grande di me! Io ho 24 anni e
tu?" mi
chiede con cortesia.
Io le sorrido,
rispondendole: " Due più
di te!" e la donna scoppia a ridere per poi dire: " Vedi avevo
ragione, non sei poi molto grande di me!".
Poi mi chiede: "
Allora Lisa, dimmi com'è
lavorare in un area di servizio?" e io sorridendo le rispondo: "
Direi che nel mio caso è una fortuna!".
" Addirittura!" mi dice Silvia spalancando gli occhi " E
perchè
mai sarebbe una fortuna!" e io le dico: " Vedi, questo è
stato il mio
primo lavoro e quando sono arrivata qui ero timida e chiusa e
sobbalzavo ogni
volta che qualcuno mi rivolgeva la parola.
Ma con l'aiuto
di Sabrina e il sostegno di
Erica e Lucia, sono riuscita ad aprirmi e ora lavorare a contatto con
il
pubblico mi fa sentire bene.
Posso
tranquillamente dire che questo, invece
che un ambiente lavorativo è del tutto simile ad una grande
famiglia.
Una famiglia che
mi ha accolto, mi ha
sostenuto, mi ha sfamato e mi ha aiutato a crescere!".
Silvia mi fissa
e la sua bocca si apre in un
sorriso radioso poi mi chiede: " E la tua famiglia cosa ne dice del
fatto
che tu lavori qui?".
Il mio sguardo
si rabbuia leggermente e con la
voce atona, le rispondo: " Sono orfana e non ho ne fratelli ne
sorelle!".
Silvia
imbarazzata, si scusa per la sua
domanda ma io le rispondo: " Non devi scusarti, non potevi saperlo; la
tua
non è stata una domanda indelicata, anzi direi che era del
tutto legittima ed
io voglio risponderti lo stesso.
Lo faccio usando
le parole che mio padre diceva
spesso e cioè: " Ogni lavoro per pesante e duro che sia
è un lavoro
dignitoso; basta che sia nei limiti della legalità e che non
offenda la propria
morale e quella
di chi ti sta attorno!".
Silvia annuisce
seria, poi mi fa ancora alcune
domande inerenti al mio lavoro quindi finita l'intervista mi da la mano
e a
telecamere spente, mi dice: " E' stato un onore parlare con te, Lisa.
Nella tua vita
ci sono stati dei grandi dolori
ma hai avuto la forza e il coraggio di rinascere dalle tue ceneri, come
l'araba
fenice e questo ti fa davvero onore!".
Io la ringrazio
di cuore poi dopo averla
salutata cedo il mio posto a Lucia, uscendo fuori in cortile per
fumarmi una
sigaretta.
Dopo pochi
minuti Sabrina mi raggiunge e
chiudendomi in un caldo abbraccio mi dice: " Sei stata grande, bambina
e
io sono sicura che i tuoi genitori dall'alto dei cieli, sono orgogliosi
di
cotanta figlia così come lo sono io!".
Io abbraccio
quella donna che mi è stata
vicina nel momento del bisogno, tirandomi fuori dal baratro della
solitudine
nella quale stavo sprofondando.
POV KRISTEN (
Due settimane dopo )
Che noia! Non ne
posso davvero più!
Interviste, ospitate, fotografie e pettegolezzi.
Sempre la solita
solfa: la giornalista
accoglie me e Robert e dopo due misere domande sulla saga, tutto il
resto del
programma, gira sul mio rapporto pseudo- sentimentale col mio collega.
Sembra che
sapere quante volte io e Rob ci baciamo,
i nostri programmi per il futuro e le nostre impressioni sia
più importante
della fame nel mondo.
Ma dico io! Si
può essere più stupidi? Non so
se reggerò ancora a lungo questa situazione e sopratutto,
non so se la
reggeranno Robert e Taylor.
Sono passate due
settimane dalla nostra uscita
al Divina e francamente io e Tay, siamo molto preoccupati per Rob.
I suoi sogni
continuano, imperterriti ogni
notte e ogni mattina lo vediamo sempre più spento e
demotivato.
Non sappiamo
come aiutarlo anche perchè
fondamentalmente, lui non vuole farsi aiutare; non esagero se dico che
si sta
crogiolando nella sua apatia e questo non va assolutamente bene.
Sbuffando
sprofondo nel divano e prendo il
telecomando, accendendo la televisione.
Distrattamente
comincio a fare zapping tra i
canali dove campeggia il nulla più assoluto poi ad un
tratto, qualcosa attira
la mia attenzione.
E' un intervista
sul mondo del lavoro
femminile ma la cosa che cattura il mio interesse non è
l'argomento che la
giornalista, decisamente appariscente tra l'altro, sta trattando ma la
ragazza
che sta intervistando.
D'istinto faccio
partire il dvd recorder di
Tay, ringraziando il fatto che il mio amore ci tiene sempre un dvd
vergine
inserito dentro.
Se non fosse per
i sottotitoli, non capirei
niente di quello che stanno dicendo, dato che parlano in italiano ma in
questo
momento questa è l'ultima cosa che m'importa.
Continuo a
fissare la ragazza che stanno
intervistando e più la guardo, più sono certa
della mia impressione: quella è
la ragazza dei sogni di Rob.
Sono agitata e
nervosa e quando finisce
l'intervista spengo il dvd, visionandolo nuovamente per vedere come
è venuto
poi mi fiondo a prendere il cellulare nella borsetta, per chiamare Tay.
" Amore, ciao
come stai?" mi chiede
il mio cucciolo, non appena mi risponde e io sorrido come un ebete poi
ricordandomi il motivo della chiamata, gli dico: " Sto bene, tesoro ma
tu
dove sei?" e lui mi dice: " Sono da Rob!". Sono
ancora più agitata e guardo ansiosa il video per ora spento,
poi dico: "
Tay potresti venire qui
un attimo, per
favore?".
Lui con una nota
di nervosismo nella voce, mi
chiede: " Certo amore vengo subito ma c'è qualcosa che non
va?" e io
gli dico, sorridendo: " No, Tay non c'è nulla che non vada;
devo solo
farti vedere una cosa ed è abbastanza urgente quindi ti
pregherei di venire
subito!" poi aggiungo " Tay vieni da solo, per favore!".
Il mio tesoro
sospira poi mi dice: "
Tranquilla, dammi due minuti e sono da te!".
Chiudo la
comunicazione, aspettando il mio
ragazzo che effettivamente, non si fa attendere.
Quando apre la
porta, lo vedo agitato ed
ansioso e mi dispiace averlo fatto spaventare inutilmente quindi lo
abbraccio
stretto e lui ricambia con tanto amore.
Quando ci
stacchiamo Tay, mi fissa negli occhi
poi mi dice: " Kris che è successo amore? Mi hai fatto
spaventare!".
Ecco appunto,
come volevasi dimostrare; io
sospiro alzando gli occhi al cielo poi afferro la sua
mano e lo tiro
per portarlo verso il divano
dove lo faccio sedere.
" Tay, quello
che ora ti farò vedere, credimi
ti lascerà senza parole!" gli dico emozionata e vedo il suo
sguardo farsi
attento e curioso.
" Quando sono
rientrata, ho acceso la
televisione e ho cominciato a fare zapping tra i canali e poi
all'improvviso,
qualcosa ha attirato la mia attenzione!" gli dico solenne " Ringrazio
Dio di averlo fatto, così come ringrazio te amore di avere
l'abitudine di
lasciare sempre un dvd vergine nel tuo
recorder
perchè così ho potuto registrare
quelle immagini!".
" Ma di che
immagini stai parlando?
" mi chiede curioso il mio cucciolo e io gli rispondo: " Osserva in
silenzio e poi mi dirai!".
Non appena il
dvd parte, Tay scatta in piedi e
spalanca gli occhi poi guardandomi dice: " Kris ma... ma
è... è lei!".
Io annuisco con
un sorriso e Taylor
inaspettatamente, comincia a saltare per la stanza urlando: "
Finalmente,
finalmente!".
P.S.
Ogni riferimento a luoghi, cose e personaggi è puramente
casuale
|
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Capitolo 4 *** Viaggio alla ricerca dell'amore ***
Ragazze
ci siete! Le recensioni sono calate e mi
piacerebbe sapere se la storia non vi piace, perchè se
sarà così credo che non
la posterò più.
Piuttosto
che scrivere qualcosa che non vi piace,
preferisco concentrarmi su altro quindi fatemelo sapere.
D'altronde
a parte il puro piacere di scrivere, noi
autrici lo facciamo anche per il vostro ed è necessario
avere i vostri consensi
quindi non fatevi problemi e ditemi quello che pensate.
Baci
Lorian
Capitolo 4 -
Viaggio alla ricerca dell'amore
POV TAYLOR
Non posso
crederci! Questa si che è
una botta di culo ( e passatemi la finezza per favore!) del tutto
inaspettata e
immagino la faccia che farà Rob, non appena vedrà
la donna dei suoi sogni.
Sto qui in
attesa del suo arrivo,
dopo che Kris lo ha chiamato dicendogli di venire nella nostra stanza.
Povero amore
mio! Ha dovuto quasi
arrivare a minacciarlo, per convincerlo ad uscire dal sepolcro nel
quale si è
seppellito.
Ora ho la
certezza che tutto stia
cominciando a girare per il verso giusto: non appena il mio caro amico
vedrà
quelle immagini, sono sicuro che il suo morale schizzerà
alle stelle.
Mi alzo in
fibrillazione e mi dirigo
verso il frigo bar dove prendo una birra ghiacciata; dopo averla aperta
ne bevo
una sorsata, che sembra darmi un pò di respiro e calma in
tutta questa
agitazione che provo.
Sento due colpi
alla porta e so che
il momento clou è arrivato ed istintivamente stringo i pugni
mentre aspetto che
Kristen vada ad aprire.
Non appena il
mio amore apre la
porta, sento la voce scocciata di Robert che dice: " Ehi Kris, mi
auguro
che sia veramente importante come mi hai detto al telefono!" e quasi
quasi
mi verrebbe la voglia di non mostrargli quel video poi però
penso che il suo
tono acido è dovuto all'apatia e al dolore che lo sovrastano
e la mia rabbia
scompare come una nuvola di fumo.
Voglio un mondo
di bene a quel
testone; in questi anni in cui abbiamo recitato insieme, mi
è stato accanto.
Devo ammettere
che nel primo film, visto
che il mio personaggio non era apparso molto, non avevo avuto modo di
girare
molte scene con lui, quindi non lo conoscevo bene ma da New Moon in poi
la
nostra amicizia si era rafforzata.
Diametralmente
opposto al fatto che
con il passare della saga i nostri personaggi si detestavano
sempre di
più, nella realtà noi due
diventammo come fratelli.
Rammento ancora
il momento, in cui
lui mi fu più vicino; i dirigenti della Summit ci avevano da
poco comunicato
la decisione che
Robert e Kristen, avrebbero dovuto fingersi fidanzati e il mio morale
era sceso
sotto i tacchi.
Nella mia mente
mi ero già pregustata
la possibilità di uscire allo scoperto, comunicando al mondo
intero, che io e
il mio amore stavamo insieme e questa notizia aveva ucciso tutte le mie
speranze.
Un pomeriggio in
palestra, ero
scoppiato a piangere come un bambino e ad un tratto avevo sentito delle
forti
braccia stringermi in un tenero abbraccio e quando mi ero voltato avevo
visto
Robert che mi sorrideva.
Non so come mai
ma vederlo lì a
consolare me, un fidanzato innamorato e ferito, mi fece bene e quando
gli
esposi tutta la mia rabbia e la mia frustrazione lui mi
consolò con belle
parole e una stretta amichevole e calorosa.
Mi distolgo dai
ricordi, quando Kristen
entra seguita da lui, che sfoggia un volto stanco e provato.
Sento il mio
cuore stringersi in una
morsa e devo combattere ferocemente, l'istinto di correre ad
abbracciarlo, così
come aveva fatto lui con me.
" Ciao Robert,
sono contento che
tu sia venuto e sono sicuro che tra pochi minuti lo sarai anche tu,
esattamente
come me!" gli dico con un grande sorriso che mi campeggia sul volto e
lui
mi guarda con un espressione interrogativa che mi fa scoppiare a ridere.
" Premetto che
devi ringraziare
Kristen se oggi, la tua giornata cambierà in meglio; io e
Kris ti abbiamo
chiamato qui, perchè vogliamo farti vedere una cosa che ha
registrato il mio
tesoro, circa mezz'ora fa!" gli dico mettendogli una mano sulla spalla
e
spingendolo verso la poltrona dove lo
faccio sedere.
" Con tutto il
rispetto Tay, ma
in questo momento non sono proprio dell'umore giusto per gioire vedendo
un
film, uno spettacolo o un'intervista!" dice con voce atona, cercando di
alzarsi dalla poltrona.
Fortemente
irritato lo rispingo a sedersi mentre con voce scocciata gli dico:
" Dannazione Robert, puoi
smettere per un secondo
di comportarti come la vittima sacrificale, che non sei.
Non avrei mai
voluto arrivare a dirti
questo ma se devo essere sincero, hai proprio rotto le scatole, con
questo tuo
vittimismo.
Porca miseria,
non ti rendi conto che
comportandoti così ci stai facendo del male, a me
più che agli
altri.
Sei un fottuto
egoista, che pensa solo
a se stesso e francamente ne ho le scatole piene!".
Rob mi fissa con
gli occhi fuori dalle
orbite mentre Kris mi mette una mano sulla spalla per farmi calmare e
io devo
fare uno sforzo molto grande per non prenderlo per il colletto della
sua
camicia e suonargliele di santa ragione.
Io e Rob
continuiamo a fissarci negli
occhi, sfidandoci con lo sguardo e sono certo che se si potesse
uccidere
qualcuno fissandolo, saremmo già morti stecchiti da un pezzo.
" Robert
ascoltami" sussurra
Kristen " noi che siamo tuoi amici, capiamo perfettamente il tuo stato
emotivo e non ti avremmo disturbato, se quello che dobbiamo farti
vedere non
fosse davvero importante.
La tua
serenità è veramente
fondamentale per noi e il minimo che tu possa fare è
dedicarci un pò del tuo
tempo, quindi ti chiedo di sederti e di goderti appieno quello che
vedrai.
Come ha
già detto Tay, sono certa che
dopo che avrai visionato quello che vogliamo farti vedere tu
ti sentirai in
Paradiso!".
Robert la guarda
scettico ma poi si
siede dove si trovava prima, incrociando le braccia al torace.
Kristen si
avvicina al televisore e
io mi siedo accanto a Rob che prima che parta la registrazione, mi
dice: "
Scusami amico, hai ragione!
So che mi sto
comportando come un
deficiente ma credimi è più forte di me. Sto male
e non mi rendo conto di fare
soffrire chi mi sta accanto!".
Io lo guardo e
dopo pochi secondi gli
rispondo: " Sta tranquillo Rob, io capisco il tuo problema ma tu devi
cercare di comprendere me.
Stavolta ci sei
andato vicino tanto
così, dal farmi sbroccare!".
Lui sogghigna
poi porta la sua
attenzione verso il video, che per ora è ancora tutto nero.
Kristen ci
raggiunge sedendosi nella
poltrona, con il telecomando tra le mani; sono certo che non si voglia
perdere
neppure un espressione che apparirà sul viso di Robert,
quando vedrà il
contenuto del dvd.
La prima persona
che si vede sul
video è la giornalista che per quanto possa essere bella,
non provoca in Rob
neppure una reazione.
Nonostante
ciò lo sento irrigidirsi e
credo di sapere perchè; penso che sentire la giornalista
parlare in italiano lo
abbia fatto innervosire ma niente può rendere giustizia alla
sua espressione,
quando la telecamera si sposta sull'altra persona.
Non appena
l'immagine della bionda
ragazza gli si para davanti, si blocca come se fosse diventato di marmo.
Io mi volto a
guardarlo e spalanco la
bocca mio malgrado, quando vedo le lacrime scorrergli sulle guance;
sono felice
per lui e l'unica cosa che posso fare è mettergli una mano
sulla spalla per
fargli sentire la mia presenza.
Il mio tocco lo
risveglia da quella
specie di trance in cui è sprofondato; Rob si volta verso di
me con gli occhi
spalancati e Kris blocca il video con l'immagine di lei.
" Tay dimmi...
dimmi che... che
è vero" mi dice con la voce rotta dai singhiozzi " dimmi che
non...
non sto sognando, perchè non potrei sopportare di svegliarmi
da questo tipo di
sogno!".
" No amico,
è vero! Non è un
sogno; non chiedermi come è potuto succedere un miracolo del
genere, perchè non
saprei che dirti.
So solo che lei
è lì in quel video e
sembra che il destino te la voglia far trovare!" gli dico con gioia e
poi
aggiungo: " Anche io sono rimasto di sasso, quando Kristen me lo ha
mostrato ma credo che tu ti senta impazzire di felicità; o
sbaglio?".
Robert si alza
dal divano, senza
rispondermi e si dirige verso Kristen, crollando in ginocchio davanti a
lei, dicendo
tra le lacrime: " Grazie Kris, grazie per davvero.
Io sento il mio
cuore galoppare a
folle velocità nel petto, tanto forte che mi sembra voglia
uscirmi dal torace e
devo ringraziarti per questo. Per la prima volta da cinque mesi e mezzo
a questa
parte, io mi sento vivo!".
Kris gli
accarezza i capelli poi gli
dice: " Rob, non devi ringraziare me ma solo il destino.
Io sono solo
stata il suo tramite.
Mi ritengo
fortunata per averti
potuto dare di nuovo la gioia di vivere; ero preoccupata,
perchè ti vedevo
spegnere, giorno dopo giorno e il fatto di non poter fare nulla per
aiutarti mi
mandava in bestia.
Ora
però, nel mio piccolo ci sono
riuscita e questo per me conta più di qualunque altra cosa!".
Lui annuisce
riportando lo sguardo
verso il video sfiorandolo con le dita, come se temesse che possa
sparire da un
momento all'altro e Kristen fa ripartire la registrazione.
Poi ad un
tratto, sento Robert dire
ad alta voce: " KRIS BLOCCALA!" e lei lo fa all'istante, confusa come
me.
Rob si alza di
scatto, passandosi una
mano tra i capelli e anche io mi alzo dal divano avvicinandomi a lui.
Sento il mio
migliore amico dire:
" No, non è possibile; non posso crederci!" ed io lo fisso,
curioso
di capire il
perchè della sua
reazione.
Non ho fatto
caso ai sottotitoli che
traducono ciò che dice la ragazza, per cui non ho capito,
una beneamata mazza
di quello che ha risposto ma per un attimo temo che possa aver detto di
essere
sposata o fidanzata.
Metto nuovamente
una mano sulla
spalla di Rob, attirando la sua attenzione e quando lui si volta vedo
un
espressione di puro stupore impressa sul suo volto e questo, non so
perchè mi
fa ben sperare.
In ogni caso,
gli porgo la mia
domanda: " Rob, che diavolo succede?" e lui fissandomi in volto, mi
dice: " Tay, se non sapessi che ci sento alla perfezione, direi che
sono
del tutto rimbecillito.
Hai per caso,
sentito il suo
nome?" e io girandomi verso Kris, alzo le spalle poi mi rivolto verso
di
lui e dico: " No amico, non ci ho fatto caso ma perchè me lo
chiedi?".
Nuovamente senza
rispondermi, Robert
si gira verso Kris e le dice: " Mandalo indietro, per favore" e lei
lo fa all'istante e quando riparte il video Robert, afferra l'altro
telecomando
alzando l'audio.
Continuo a non
capire niente, di
quello che stanno dicendo e Robert ci fa la traduzione simultanea.
Quando la
cronista le chiede il suo
nome, sento la ragazza dire: " Lisa Martini" e Rob dice a Kris: "
Fermalo!".
Lei lo
rifà e poi si alza
avvicinandosi a noi; Rob trema, vistosamente e poi inspirando forte mi
dice:
" Tay, ora lo hai sentito?" ed io annuisco instupidito, dicendo:
" Si, ha detto che si chiama Lisa Martini ma questo che significa?".
" Non so se
pensare ad un caso
di omonimia" ci dice con la voce scossa Robert " ma lei si chiama
come la ragazza che aveva fatto lo scambio culturale con me, sette anni
fa!".
Io e Kristen
siamo sconvolti e la mia
ragazza ritrova la voce, per dire: " Stai dicendo che lei è
la ragazza che
ha vissuto per tre mesi, a casa dei tuoi mentre tu eri in quella sua?".
Robert annuisce
e io sento le mie
gambe tremare, tanto che devo sedermi.
Il mio amico
riprende a parlare:
" Dio mio, sembra che il destino voglia giocare con noi!" e Kristen
gli risponde: " Non stare a pensarci Rob.
In questi mesi,
ti sei angustiato
perchè non sapevi chi fosse la donna che ti aveva rubato il
cuore,
né se
esistesse veramente.
Beh, ora lo sai
e il fatto che tu
abbia incrociato la tua esistenza con la sua già una volta,
deve solo darti la
conferma che lei è quella giusta.
Il destino vi ha
fatto camminare per
strade parallele, senza mai farvi incontrare ma forse se l'avesse fatto
allora,
non sarebbe stato il momento giusto.
All'epoca tu
avevi 18 anni e lo
stesso credo fosse per lei e probabilmente nessuno dei due era pronto
per
vivere una storia seria.
Ora siete adulti
e consapevoli di
quello che volete e se è lei quella che tu vuoi, devi solo
partire per l'Italia
e andare a prendertela!".
Io mi alzo dal
divano e avvicinandomi
a Kristen le dico: " Non è così semplice, amore!"
e lei con un bel
sorriso, mi chiede: " Cosa c'è di complicato, Tay?
Robert ne
è innamorato e allora
l'unica cosa da fare è andare da lei o vuoi che ricada
nell'apatia che lo ha
sconvolto fino ad ora?".
Scuotendo la
testa, le rispondo:
" No cucciola, certo che non voglio questo; dico solo che non
è semplice
perchè a parte il nome, noi non sappiamo nulla di lei.
Potrebbe essere
fidanzata, se non
addirittura sposata e se fosse così, come pensi che possa
reagire
Robert?".
Kristen abbassa
lo sguardo a terra,
comprendendo le mie parole e nervosamente comincia a mordersi il labbro
inferiore.
Io le metto un
dito sulla bocca, per
farla smettere e lei lo fa, perchè sa quanto mi dia fastidio
questa cosa.
Soprapensiero le
dico: "
Testona! Prima o poi te lo spacchi quel labbro" poi riportando lo
sguardo
verso Robert, che è rimasto in silenzio, gli dico: " Bisogna
considerare
anche il fatto che non sappiamo dove trovarla!" ma prima che Rob o
Kristen
mi possano rispondere, veniamo interrotti da un discreto bussare alla
porta.
Kris si avvia
per andare ad aprire e
quando lo fa, vediamo entrare Jackson, Kellan, Ashley e Nikki, che ci
raggiungono sorridenti.
Non appena si
trovano davanti a noi,
vedendo le nostre facce serie e accorgendosi che Robert ha pianto,
perdono di
botto la loro allegria.
Kellan ci
chiede: " Che sta
succedendo qui?" mentre Ashley accortasi dell'immagine ferma sul video,
dice: " E quella chi è?".
Io, Robert e
Kris non riusciamo a
parlare fino a quando il mio amore, rivolta a Rob dice: " Posso?".
Lui annuisce in
silenzio e Kristen fa
un rapido riassunto di tutta la faccenda ai nostri colleghi ed amici.
Ora anche loro
come noi, sono
sconvolti e nessuno riesce a dire una sola parola fino a quando di
botto,
Kellan dice: " Non me ne frega un cavolo, dei se e dei ma!
Ora tu" dice
rivolto a Rob
" vai in camera tua, ti vai a fare una bella doccia, perchè
francamente
puzzi amico e noi cerchiamo un volo per l'Italia.
Io e Jackson
verremo con te e non
voglio sentire storie né recriminazioni.
Non credo che
restare qui, a
chiedersi come comportarsi o cosa ti riserverà ancora il
destino, sia di alcun
aiuto nel risolvere la faccenda.
Andremo in
Italia e tu la
incontrerai; non mi interessa di cosa parlerete né come
intenderai
conquistarla.
Se lei
sarà fidanzata o sposata,
agirai di conseguenza, togliendotela dalla testa ma se così
non sarà allora le
chiederai di diventare la tua donna e tanti auguri e figli maschi!".
Non so se sono
le parole crude di
Kellan a scuotere Rob, sta di fatto che lui si gira e fissandolo dice:
"
Va bene, voi cercate il volo mentre io vado a prepararmi" poi mentre si
avvia verso la porta si ferma e girandosi aggiunge: " Oh Kellan, guarda
che io non puzzo!" e tutti per la prima volta in un ora, scoppiamo a
ridere.
Le due ore
successive sono
all'insegna della frenesia più pura: Ashley si occupa di
cercare il volo che da
Los Angeles accompagni Robert, Jackson e Kellan in Italia, Nikki
contatta
l'emittente che ha mandato in onda la trasmissione per farsi dire dove
si trova
l'area di servizio dove è stata girata, io e Kristen andiamo
in camera di Rob
per aiutarlo a fare la valigia mentre Kellan e Jackson vanno a
preparare la
loro.
Quando siamo
tutti pronti, Jackson
chiama la reception per chiedere una macchina che li attenda nel retro
dell'albergo e che li possa accompagnare all'aeroporto.
Dopo un quarto
d'ora il telefono in
camera nostra squilla e Kristen va a rispondere.
La vedo annuire
per poi ringraziare
il suo interlocutore; quando riaggancia la cornetta si gira verso di
noi e
dice: " La macchina è giù che vi aspetta!".
Robert annuisce
in silenzio ed io mi
avvicino a lui mettendogli una mano sulla spalla poi gli dico:
" Ehi amico su
con il morale!
Sono sicuro che andrà tutto bene; vedrai che tu e lei,
tornerete a Los Angeles
insieme.
Non potrebbe
andare diversamente da
così, perchè siete destinati a stare uniti.
Il passato vi ha
unito, anche se in
maniera superficiale, il presente lo sta facendo in modo più
netto e sono certo
che conoscendovi getterete le basi di un futuro meraviglioso.
Devi crederci
Rob, devi crederci con
tutto te stesso perchè lei per prima si arrenderebbe, se ti
vedesse indeciso e
titubante!".
" Lo so" mi dice
Robert con
un sorriso " ma se devo essere sincero ho una paura fottuta.
Non
fraintendermi Tay, ma io so di
amarla mentre lei non sa neppure che esisto e questo direi che gioca
nettamente
a mio sfavore.
Sai oggi, mentre
preparavo la valigia
ci pensavo e credo di aver sempre saputo che era lei, anche se non lo
avrei mai
e poi mai detto.
La sua casa era
piena di fotografie e
anche se mi rimandavano l'immagine di una bambina serena e felice, la
somiglianza c'era, eccome se c'era ma io non ho voluto né
vedere né capire.
Sentivo di
essere legato a lei da
qualcosa di più forte dell'attrazione fisica ma non avrei
mai immaginato che un
giorno, mi sarei innamorato di quella splendida bambina.
Perchè
ora lo so, io ne sono per
davvero innamorato e non ho intenzione di farmela scappare, non mi
arrenderò
finché lei non sarà mia!".
Kristen si
avvicina e accarezzandogli
il viso, gli dice: " E' così che ti vogliamo Robert, sicuro
di te e
deciso.
Trovo che la
vostra sia una storia
decisamente romantica ed inusuale ma non per questo meno bella, anzi.
Parti a testa
alta, va da lei con il
cuore in mano, conquistala e portacela qui perchè non
vediamo l'ora di
conoscerla.
So
già che io, lei, Ashley e Nikki
diventeremo grandi, grandi amiche; quindi va e non pensare troppo alle
conseguenze, agisci con il cuore e non con la testa, va bene?".
Robert annuisce,
con un sorriso poi
dopo aver ringraziato me, Kris, Nikki e Ashley prende il suo trolley e
si avvia
verso la porta, insieme a Kellan e Jackson.
Giunto
lì si ferma poi si gira verso
di noi e dice: " Auguratemi buona fortuna e incrociate le dita per
me!" e noi con un sorriso lo facciamo.
Quindi Kellan
apre la porta e in un
secondo dei nostri amici non c'è più nemmeno
l'ombra.
Io tiro un
grosso respiro poi mi giro
rivolgendomi verso le tre ragazze, rimaste con me e con voce trionfante
dico:
" Ehi madamigelle, pizza?" facendole scoppiare a ridere.
Tutte e tre dopo
essersi guardate in
faccia, ridendo mi rispondono: " Sushi!" e io sbuffando mi devo piegare
davanti alla maggioranza per di più femminile e dico,
rassegnato: " E
sushi sia!".
POV ROBERT
E' incredibile!
Se qualcuno
stamattina mi avrebbe detto che oggi, si sarebbe finalmente risolto
l'arcano
che mi devasta da più di cinque mesi, come minimo gli avrei
riso in faccia.
Invece ora, non
solo ho scoperto chi
è la mia donna misteriosa ma mi trovo qui nella hall, con
Kell e Jackson,
diretto nel retro dell'hotel per salire su una macchina che ci
porterà
all'aeroporto.
Mi sento in
fibrillazione, in preda
dell'euforia più pura, bruciato da una botta di adrenalina
che non si accenna a
spegnersi.
Con il cuore
sono già lì, a Milano
vicino a lei e spero ardentemente che tutto vada per il verso giusto.
Mi auguro di
cuore che non sia né
fidanzata né sposata ma sopratutto che possa ricambiare i
miei sentimenti.
Non mi illudo,
so che non sarà facile
ma oramai arrivati a questo punto, non mi resta altro da fare che
buttarmi a
corpo morto, dentro una voragine nera e profonda pregando di arrivare,
al più
presto al fondo senza farmi troppo male.
Nel giro di
mezz'ora arriviamo al Los
Angeles International Airport ma con mia grande sorpresa, non ci
fermiamo
davanti all'entrata e proseguiamo verso un grosso cancello
telecomandato.
Con molta
probabilità, lo stupore
deve essere impresso sulla mia faccia, infatti pochi secondi dopo,
Kellan mi
dice: " Sta tranquillo Rob, non abbiamo cambiato idea e solo che Ashley
ha
pensato che era meglio evitare
un
nostro arrivo all'interno del
terminal, se volevamo ovviare lo scatenamento
del caos più puro.
Sai
perfettamente, che ci sono sempre
dei fotografi appostati come falchi in attesa dell'arrivo o della
partenza di
qualche divo del cinema e se ci avessero visti, scoprire la
destinazione del
nostro viaggio, sarebbe stato un gioco da ragazzi.
Se avessero
visto tre dei componenti
del cast di Twilight, partire alla chetichella, oltre a scatenare scene
da
panico qui, avrebbero messo in avviso i paparazzi dell'Italia, con la
conseguenza che questo viaggio sarebbe stato tutt'altro che tranquillo
e non
credo che sia quello che tu vuoi o no?".
Quando io scuoto
la testa, lui
annuisce e continua: " E' per questo che Ash ha preferito prenotare un
aereo privato, dove viaggeremo solo noi tre ed è per questo
che l'autista ci
sta portando direttamente nella pista, dove è fermo il
velivolo!".
Santa Ashley,
quella ragazza è un
angelo e io l'adoro ogni giorno di più.
Questo pensiero
provoca un sorriso da
ebete che si stampa sul mio viso, tanto che Jackson mi chiede: " Ehi
fratello vampiro, perchè non fai sorridere anche noi
dicendoci che cosa ti
passa per quel cervellino strano?" e io sempre sorridendo, gli dico:
" Niente di strano Jack, stavo solo pensando che dovrebbero fare santa
Ashley, perchè pensa sempre a tutto.
Per quanto mi
riguarda, ero pronto ad
arrivare al terminal ed entrare come se nulla fosse a fare il
check-in come un
comune mortale, non pensando
minimamente al noioso fattore paparazzi!".
"
Già" mi risponde Jackson
" quella ragazza è una fonte inesauribile di soluzioni e
idee!".
Sia io che
Kellan annuiamo e pochi
istanti dopo la macchina si ferma ai piedi di un piccolo per
così dire, aereo
che sta aspettando il nostro arrivo.
Prima di
scendere dalla macchina
tutti e tre, come se fosse un gesto meccanico, inforchiamo gli occhiali
da sole
e dopo essere scesi e aver salutato lo steward che ci attende ai piedi
della
scaletta, saliamo a bordo.
Lo sfarzo e il
lusso che impera in
quell'aereo mi fa sorprendere, anche se oramai dovrei esserci abituato.
Dopo aver
sistemato i bagagli, il
pilota si avvicina a noi e ci dice: "Benvenuti a bordo signori, sono il
comandante Brian Harrison, sono qui per informarvi delle durata e della
tratta
di questo viaggio.
Le condizioni
meteorologiche sono
perfette e questo ci assicurerà un volo tranquillo.
Faremo solo uno
scalo, che avverrà
all'aeroporto di Šeremet'evo a Mosca dove ci
riforniremo di
carburante quindi ripartiremo verso l'Italia diretti verso il terminal
di
Malpensa 2000.
Una volta giunti
lì, troverete ad
attendervi a bordo pista, una macchina che vi porterà al
vostro albergo.
Il volo in
totale durerà 20 ore e 20
minuti e per qualsiasi cosa voi avrete bisogno, potrete fare
riferimento allo
steward Andrew Samson, che sarà a vostra completa
disposizione!".
Noi lo
ringraziamo e lui dopo averci
salutati ritorna nella cabina di pilotaggio.
Dopo pochi
secondi Andrew, ci
raggiunge per avvisarci di allacciare le cinture perchè
siamo in fase di
decollo e noi ci affrettiamo a farlo.
Mentre sentiamo
il rombo dei motori
aumentare di giri, vedo il velivolo acquistare velocità e il
mio pensiero va a
Lisa che è entrata prepotente, nella mia vita e che spero di
vero cuore, non ne
esca più.
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Capitolo 5 *** Arrivo e richiesta di aiuto ***
Ragazze
in questo capitolo comincia a smuoversi
qualcosa e ci saranno sorprese ed imprevisti per tutti.
Grazie
ancora per il vostro tempo e per le vostre
recensioni.
Capitolo 5 -
Arrivo e richiesta di
aiuto
POV LISA
Santo
cielo! Devo correre, devo correre! Oh mammina mia, devo vedere
Sabrina, le devo parlare assolutamente o altrimenti mi
scoppierà il cuore.
Arrivo sgommando
nel parcheggio dei
dipendenti e diversamente dal solito, rinuncio alla sigaretta
pre-inizio e ai
miei stiracchiamenti, per catapultarmi all'interno dell'area di
servizio.
Non appena
avvisto la mia "
mammina", mi fiondo su di lei abbracciandola ma lo faccio con un tale
impeto, che ci manca poco per finire spiaccicate contro il muro.
" LISA, MA CHE
DIAVOLO..."
inizia a urlare lei ma io non la faccio finire e le dico: " Ti devo
parlare, Sabrina ti prego, ti prego, ti prego!".
Lei scoppia a
ridere, guardando la
mia faccia disperata che secondo le sue parole, assomiglia
pericolosamente a
quella di una bambina che si deve fare perdonare una marachella.
" Va bene, va
bene avanti sputa
il rospo" mi dice aggiustandosi la targhetta con il suo nome sulla
divisa,
che le si era spostata per la mia irruenza.
" No, non qui!
Andiamo nel tuo
ufficio per favore e chiama anche Lucia ed Erica, almeno
ripeterò la cosa solo
una volta, dato che non credo di riuscire a farlo di nuovo!" le dico
con
il fiatone.
Lei annuisce con
un sorriso e dopo
aver fatto un cenno alle mie colleghe ci avviamo tutte e quattro nel
suo
ufficio.
Quando siamo
dentro, Lucia dice:
" Ehi pazzoide, ma che sta succedendo? " ed io saltellando da un
piede all'altro, le rispondo: " Stanotte ho fatto il solito sogno...".
Erica sbuffando
m'interrompe dicendo:
" E sai che novità, lo fai tutte le notti!" ma io
fulminandola
con lo sguardo,
le rispondo: "
Se mi faresti finire, forse capiresti il perchè sono
così nervosa".
Lei alzando le
spalle, mi dice:
" Ok, ok mi cucio la bocca, tu però continua!".
Io annuisco e
riprendo a parlare:
" Come dicevo poco fa, prima di essere interrotta, stanotte ho fatto lo
stesso sogno ma stavolta qualcosa è cambiato.
Dopo che io e il
mio principe ci
siamo baciati, gli ho chiesto come al solito il suo nome ma lui, invece
di
dirmi come sempre " Non è ancora il momento" mi ha risposto:
"
Aspettami, perchè sto venendo da te e non sono solo.
Dì a Lucia ed Erica di
prepararsi!".
Le mie amiche e
colleghe spalancano
gli occhi e la bocca, rimanendo senza parole, poi quando riacquistano
l'uso
dell'intelletto dicono, in coro: " Scusa e noi che cavolo
c'entriamo?" ma io non sapendo che cosa dire, mi limito ad alzare le
spalle.
Ora invece di
essere solo io, in
preda ad una crisi isterica, siamo in tre sull'orlo di un collasso e
Sabrina
dall'alto della sua sedia girevole ci guarda, quasi con compassione.
Ci scruta in
silenzio, intrecciando
le dita poi all'improvviso scoppia a ridere dicendo: " Beh, a quanto
pare
i pretendenti ora sono diventati tre.
Tre baldi
principi per tre meravigliose
principesse, è fantastico no?" e noi la fissiamo come se
avesse detto un
eresia, bella e buona.
" Non guardatemi
così, tesorine!
In fondo non ho detto una cosa assurda" ci dice Sabrina, come se ci
avesse
letto nel pensiero.
" Fino a adesso
lo spasimante
misterioso aveva nominato solo Lisa ma ora sta venendo qui con due
ragazzi che
sono destinati a voi, quindi a meno che non vogliate andare contro al
destino,
non potete opporvi ai suoi disegni.
In fondo cosa ci
sarebbe di male?
Siete tutte e due ragazze bellissime e se non sbaglio siete single e
non per
vostra scelta.
Quindi vivete la
cosa con tranquillità,
così come sta facendo Lisa!".
Le mie amiche
portano entrambe, i
loro occhi scettici su di me che sto saltellando sul posto come se
stessi sui
carboni ardenti e Lucia con un sorrisino, dice rivolta a Sabrina: "
Vuoi
dire che per vivere la situazione con tranquillità, dobbiamo
saltellare sul
posto come se avessimo le pulci!".
Erica, Lucia e
Sabrina dopo avermi
guardata, scoppiano a ridere di cuore ed io, comprendendo che si stanno
prendendo gioco di me, faccio a tutte e tre una bella linguaccia poi mi
unisco
anche io alla loro risata.
Quando ci
calmiamo, Sabrina riprende
a parlare: " Allora ragazze mie, in attesa che arrivino i vostri
principi
azzurri che ne dite se oggi non lavorate e ve ne andate in un bel
centro
estetico a farvi coccolare e a rendervi bellissime?".
Noi la fissiamo
come se ci avesse
detto che il sole è verde a strisce rosse e nere, poi
comprese per bene le sue
parole, in preda all'euforia, l'abbracciamo stretta lanciando piccole
urla di
gioia che le hanno di sicuro, perforato il timpano.
Poi
però, cercando di ragionare con
la testa io le dico: " Ma Sabrina, come farai a mandare avanti
tutto da sola?"
e lei con un
sorriso, mi risponde: " Non sarò da sola, Lisa.
Chiederò
a Pietro e a Melania di
sostituirvi; in fondo è un pò di settimane che mi
chiedono di fare dei
straordinari.
Visto che tra
tre mesi si devono
sposare hanno bisogno di un gruzzoletto maggiore da trovare in busta
paga e voi
avete bisogno di un pò di ore tutte per voi e per i vostri
principi!".
Poi mettendosi
un dito sulle labbra,
ci dice: " Ragazze, prima che vi lanciate in questa avventura, io
vorrei
farvi una domanda fondamentale e ci terrei ad avere una risposta, del
tutto
sincera".
Quando noi le
facciamo cenno di
proseguire lei, si schiarisce la voce e dice: " Tenendo in conto il
fatto,
che il principe di Lisa è straniero, possiamo pensare che
anche gli altri due
lo siano.
Questo potrebbe
dire che vivono
all'estero e che magari, si trovano qui solo di passaggio o che stanno
venendo apposta
per voi.
La mia domanda
è: se vi chiedessero
di partire con loro per il loro paese, voi cosa fareste?".
Io, Lucia ed
Erica spalanchiamo la bocca,
esterrefatte.
Dannazione non
avevo mai considerato la
cosa da questo punto di vista e se non l'ho fatto io figuriamoci se
possono
averlo fatto le mie amiche che si sono trovate catapultate nei miei
sogni,
all'improvviso.
La prima a
parlare inaspettatamente, è
Lucia che dice: "Suppongo che per quanto mi riguarda, dovrei vedere
prima
il mio principe!
Se mi rendessi
conto che è l'uomo
destinato a me, credo che non avrei problemi a seguirlo; in fondo qui a
parte
te e le ragazze, io non ho niente che mi trattiene dal restare; non so
se
questa è la risposta che tu ti aspettavi?".
" Lo stesso vale
per me!"
dice Erica con un sorriso e Sabrina, prima di rispondere a Lucia porta
il suo
sguardo su di me, così come fanno le mie amiche.
Io mi mordo il
labbro nervosa e
agitata, poi dico: " Se devo essere sincera fino in fondo, non avevo
pensato alla cosa da quel punto di vista.
Sapete bene che
nel mio caso, io ho
sempre avuto dei problemi con il sesso maschile e se devo dire tutta la
verità,
mi fa paura la possibilità di abbandonare questo posto e
voi, che siete il mio
unico punto fermo!".
Erica, mi
afferra le mani e dopo
averle strette per bene, mi dice: " Lisa, posso capire le tue paure, ma
se
come suppone Sabrina i nostri principi sono amici del tuo, tu non ci
perderai
perchè noi ti staremmo sempre accanto.
So che
può fare paura cambiare il
proprio mondo ma in fondo, qui non avresti nulla che valga la pena di
non
essere lasciato.
Abiti da sola,
non hai più una
famiglia a parte noi e sono certa che un lavoro lo potresti trovare
anche dove
andresti a vivere; so che mollare tutto per qualcosa che è
ignoto ti fa sorgere
molti dubbi ed incertezze ma se per un malaugurato caso, non dovesse
andare
bene, sono sicura che
Sabrina non ti
volterebbe le spalle e
qui avresti sempre un posto d'onore!".
Porto il mio
sguardo sulla mia "
mammina " che annuisce con un sorriso e io, dopo aver tirato un
profondo
respiro, dico: " Hai ragione Erica, mi fa paura il fatto di lasciare il
certo per l'incerto ma in fondo l'ho già fatto, quando mi
sono spostata dalla
mia vecchia casa per cambiare zona e vita, quindi tenendo in conto il
fatto che
sareste con me, credo che potrei prendere in considerazione
questa
evenienza!".
Tutte e tre
spostiamo nuovamente gli
occhi su Sabrina, che dice: " E' proprio questa la risposta che volevo,
ragazze
e per quanto riguarda te piccola, ti confermo le parole di Erica.
Qui avrai sempre
un posto conservato
per te; anche se dovessi essere al completo, tu riavresti all'istante,
il tuo
posto di lavoro e per quanto riguarda la casa, io stessa ti ospiterei.
Ti voglio dare
però un consiglio con
tutta me stessa; cerca di viverti questa avventura con il cuore aperto,
non
avere paura di offrire i tuoi sentimenti e tutta te stessa all'uomo che
ti
amerà.
Non avere paura
di gettarti a
capofitto in questa cosa che può sembrarti indefinita,
vivila per quello che è
e non farti fermare da sciocchi dubbi e stupide riflessioni.
La stessa cosa
vale anche per voi
" dice diretta ad Erica e Lucia " vivetela come
un'opportunità
che
la vita vi sta
offrendo.
E ora piccole
principesse, toglietevi
dai cosiddetti e andatevi a fare belle; vi voglio vedere al meglio di
voi,
pronte a far cadere ai vostri piedi, i tre pollastri che stanno venendo
a
cercarvi, ok?".
Tutte e tre
neanche ci fossimo messe
d'accordo, ci mettiamo contemporaneamente sull'attenti facendo il
saluto
militare poi, dopo esserci rese conto di quello che avevamo fatto,
scoppiamo a
ridere come pazze, subito seguite da Sabrina.
In un men che
non si dica, io e le
mie amiche ci troviamo fuori dall'area di servizio e dopo aver deciso
in quale
centro estetico andare, prendiamo la mia macchina perchè
è l'unica con l'aria
condizionata.
Giunte a
destinazione, dopo aver
parcheggiato, entriamo nel centro e dopo esserci assicurate che ci sia
posto
per tutte e tre ci separiamo, pronte ad affrontare un magnifico
pomeriggio
all'insegna del relax e delle cure estetiche.
POV ROBERT
Devo ammettere
che non vedo l'ora che
l'aereo atterri sul suolo italiano ma perchè questo possa
avvenire, dovrò
attendere ancora 8 lunghissime ore.
In questo
momento ci troviamo fermi
all'aeroporto di Šeremet'evo,
per fare
rifornimento e devo
ringraziare il fatto che non sia stato necessario scendere dal
velivolo, dato
che fuori sta piovendo.
Per fortuna,
Kellan e Jackson, mi
hanno tenuto compagnia nel migliore dei modi: facendomi ridere a
più non posso.
Le battute di
Kellan sono veramente
esileranti ma la
cosa più comica è che le
dice, con l'assoluta convinzione di essere serio e la faccia che fa
quando
cerca di capire se lo stiamo o no prendendo in giro, non ha eguali.
Nei momenti di
calma, mentre i miei
amici riposavano, io mi sono riguardato non so quante volte il dvd che
mi ha
lasciato Kristen e ogni volta sentivo lo stomaco contrarsi per
l'emozione.
La cosa che mi
ha addolorato di più è
stato scoprire che Francesco e Monica sono deceduti e il fatto di non
poterli
più vedere ha riacutizzato il mio senso di colpa per averli
dimenticati.
In quei tre mesi
meravigliosi che
passai con loro, mi hanno fatto da genitori e il fatto di non poter
vedere più
i loro volti né poter scambiare due chiacchiere con loro mi
intristisce da
morire.
Mi sarebbe
piaciuto vedere la faccia
di Francesco quando gli avrei chiesto il permesso di amare sua figlia e
la
prima cosa che vorrei fare, dopo aver incontrato Lisa è
chiederle di andare a
trovarli al cimitero.
Un'altra cosa
che ho capito da quella
registrazione è che Lisa deve molto ad una certa Sabrina,
che a quanto pare
l'ha aiutata quando ne aveva più bisogno e secondo Jackson,
io dovrei
rivolgermi a lei per capire come comportarmi con il mio angelo.
Quello che mi ha
più stupito è stato
il luccichio che ho visto negli occhi di Kellan e Jackson, quando hanno
visto
inquadrate le colleghe di Lisa.
Sembravano molto
interessati: Jack
continuava a fissare quella che si chiama Lucia mentre Kellan non
staccava gli
occhi dall'altra ragazza che a quanto ho capito, si chiama Erica.
Ovviamente di
fronte alle mie battute
hanno negato spudoratamente ma io li ho fatti cadere nella mia trappola
costringendoli a confessare.
E' bastato
dirgli che mi ero pentito,
che avevo cambiato idea e che volevo tornarmene a casa.
Il " NOOOOO!"
che hanno
urlato mi ha lasciato stordito per una ventina di secondi, poi quando
sono scoppiato
a ridere davanti a loro hanno abbassato la testa e hanno dovuto
ammettere il
loro interesse verso le due ragazze.
Finalmente dopo
venti minuti partiamo
da Mosca e ora non mi resta altro da fare che aspettare, con ansia, il
nostro
atterraggio all'aeroporto di Malpensa 2000.
Kellan si
avvicina a me e mi mette
una mano sulla spalla, per attirare la mia attenzione e quando mi giro
verso di
lui, mi dice: " Rob, hai deciso cosa farai quando atterreremo?" e io
gli rispondo:
" Beh,
calcolando che quando
arriveremo all'aeroporto saranno le 18 e che dovremo prendere la
macchina per
Milano, non credo che sia il caso di andare subito all'area di servizio.
Direi di andare
in albergo poi una volta
lì, decideremo il da farsi.
Ashley ce ne ha
trovato uno abbastanza
vicino e poi, poco fa mi ha mandato un e-mail dove mi ha dato il numero
di
telefono del bar.
Ti confesso che
non so come muovermi
in una situazione del genere; non posso andare da lei, così
come se niente
fosse e dirle: " Ciao sono Robert Pattinson, forse tu non ti ricordi ma
io
ho vissuto a casa tua per tre mesi e da cinque mesi ti sogno
costantemente
tanto da essermi innamorato di te!".
" Ah beh, direi
proprio di
no" mi dice con un risolino Kellan " a meno che tu non ti voglia
trovare gettato, nel parcheggio, con un bel calcio in culo!".
Io
sorrido per la sua battuta, che però ha un fondo di
verità e gli dico: "
Già, credo che tu abbia
proprio ragione.
L'unica cosa che
mi viene in mente di
fare è contattare questa Sabrina e parlare con lei di questa
faccenda, sperando
che non mi prenda per un folle maniaco!".
Kellan annuisce,
mostrandosi d'accordo
con me e nelle ore successive insieme a Jack, mettiamo a punto dei
piani, in
verità uno più strampalato dell'altro.
All'improvviso,
la voce di Andrew ci
distoglie dai nostri pensieri: " Signor Pattinson, vorrei pregarvi di
allacciare le cinture di sicurezza dato che il comandante ha iniziato
la
manovra di atterraggio per l'aeroporto di Malpensa 2000!".
Io, Kellan e
Jackson lo ringraziamo e
facciamo subito quello che ci ha detto; mi sporgo verso il finestrino e
il vedere
le luci che si stagliano sotto di noi, mi procura un buco alla bocca
dello
stomaco.
Lisa
sto arrivando da te; non vedo l'ora di vederti e prego che tu possa
ricambiare i miei sentimenti.
POV LISA
Ahhh! Sentirmi
coccolata, mi fa
davvero bene e qui altro che coccole: massaggio drenante total body,
scrub
epidermico (madonna che male), maschera al viso all'argilla, peeling
corporeo,
pulizia del viso, pedicure, manicure e dulcis in fundo una botta di
lampada
abbronzante.
Che dire, so di
essere io perchè la
voce è la mia ma non metterei la mano sul fuoco sul fatto
che il corpo sia
davvero il mio e la stessa cosa vale sia per Lucia ed Erica che si
guardano
incredule.
Ci fissiamo
interdette e poi
scoppiamo a ridere come sceme; Alba, Daisy e Nina, le nostre estetiste
ci
osservano compiaciute, fiere del loro operato e ci salutano dopo averci
lasciate
da Andrè .
Mentre
attendiamo che il nostro coiffeur
si liberi, osservo le mie amiche: Lucia è bellissima,
è alta un metro e
settanta come me, ha gli occhi verdi e dei lunghi capelli scuri che le
arrivano
alla schiena e che lei di solito tiene legati in una comoda treccia.
Erica
è un pò più bassa di noi ma sprizza
energia da tutti i pori.
I suoi capelli
le arrivano alle
spalle, sono dolcemente mossi e di color castano scuro, i suoi occhi
neri sono
profondi e contornati da lunghissime ciglia.
Fisicamente,
Lucia ed Erica si
assomigliano, altezza a parte; sono entrambe ben messe con le curve al
posto
giusto.
Le adoro, sono
le sorelle che non ho
mai avuto e sono contenta che in questa avventura mi siano accanto.
Spero veramente
che ciò che ho
sognato si avveri e che i nostri tre principi azzurri arrivino per
davvero,
perchè sarebbe una grande delusione se questo non succedesse.
Già
me lo immagino; io, Lucia ed
Erica corteggiate da tre baldi ed affascinanti giovani che ci chiedono
di
seguirle e noi che innamorate, li seguiamo anche in capo al mondo.
Certo che
sognare non costa niente e
sognare in grande, fa sicuramente bene alla salute.
Finalmente
arriva il nostro turno e
sotto le sapienti mani di Andrè le nostre chiome diventano
ancora più
splendenti e lucide.
Uscite dal
centro estetico ci
gettiamo alla disperata ricerca dei vestiti che ci possono servire in
caso i
nostri cavalieri ci invitassero fuori.
Lucia acquista
un tubino favoloso in
seta, di colore blu che mette in risalto la lucentezza della sua lunga
chioma.
Le arriva fino
al ginocchio e ha una
sola spallina ricca di luccicanti strass; prende anche dei bellissimi
sandali
color argento con il tacco a spillo che la slanciano ancora di
più.
Erica invece, ha
preso un due pezzi
composto da una gonna nera che le arriva al ginocchio, in seta e un top
con un
adorabile scollo a cuore di color amaranto; le sue scarpe sono delle
decolleté
nere
con il tacco a
spillo.
Il mio abito
infine è in raso, di
color verde petrolio, stretto in vita e la gonna scende a campana fino
alle
ginocchia.
Il corpetto
è rigido e leggermente
scollato sorretto da un allacciatura intorno al collo.
Le mie scarpe
sono nere, di satin
lucido, con il tacco a spillo e l'allacciatura alla schiava che mi
slancia la
caviglia.
Siamo da urlo e
ora l'unica cosa che
spero ardentemente è di non aver fatto tutto questo per
niente.
POV SABRINA
Oh, sono
veramente a pezzi.
Oggi la giornata
sembrava non finire
più e meno male che ora manca solo mezz'ora per finire il
turno e andare a
casa.
Sono le venti e
mi chiedo che cosa
abbiano combinato quelle tre pazze furiose; sono le mie piccole
e io gli voglio
un mondo di bene.
La mia vita
è stata difficile, dura e
complicata come una perenne corsa su per un pendio.
Sono figlia di
genitori separati che
si sono decisi a farlo, dopo violenti e frequenti liti e mio padre si
è rifatto
una famiglia dimenticandosi letteralmente, di me e di mio fratello
Matteo.
Non che la cosa
mi dispiaccia, dato
che anche quando stava in famiglia, non era un padre presente per noi.
Mia madre si
è svenata fino al suo
ultimo giorno di vita, per non farci mancare niente ed io gliene
sarò per
sempre grata.
Matteo ha deciso
di seguire la
carriera militare e adesso si trova in Afghanistan con il contingente
di pace.
E' una gran
brava persona e io gli
voglio tanto bene e il saperlo in pericolo mi agita parecchio.
Quanto a me,
sono arrivata alla
soglia dei quaranta anni e vivo da sola, con due gatti persiani: Milo e
Loca
che sono veramente uno spasso.
A livello
sentimentale sono stata
molto sfortunata dato che ho incontrato sempre e solo, dei buoni a
nulla che, o
non avevano voglia di lavorare o assomigliavano tremendamente a mio
padre.
Da questi ultimi
in special modo,
scappavo a gambe levate e francamente non me ne sono mai pentita anche
se ora
che sto per entrare negli " anta " mi ritrovo con un bagaglio
emozionale non indifferente sulle spalle e un letto a due piazze
desolatamente
vuoto.
La cosa che
più mi rattrista è il
fatto di non aver avuto dei figli ma pensandoci bene, non è
un male.
Ho sempre dovuto
rimboccarmi le
maniche, prima per aiutare mia madre a mandare avanti la famiglia e poi
dopo la
sua morte, per continuare a mandare avanti me.
Quindi non avrei
avuto il tempo
materiale per occuparmi di un bambino, che avrebbe richiesto gran parte
della
mia attenzione.
Per questo tutto
il sentimento della
mia mancata maternità l'ho riversato su Erica, Lucia e Lisa
che sono le mie tre
bambine.
" Sabry? Sabrina
mi senti?"
l'inconfondibile voce nasale di Pietro mi distoglie dai miei pensieri e
volto
lo sguardo verso di lui, dicendo: " Scusami ma mi ero persa nei miei
pensieri e non ti sentivo. Avevi bisogno di me?".
Lui mi fissa con
un sorriso poi dice:
" Si, c'è una telefonata per te, nel tuo ufficio.
Non ho capito
bene chi sia e che cosa
voglia, perchè parla in modo strano; non ho capito se
è ubriaco o straniero!".
Sorrido per la
sua analisi e dopo
averlo ringraziato mi dirigo verso il mio bugigattolo che mi ostino a
chiamare
ufficio, perchè fa tanto imprenditrice.
Mi siedo alla
scrivania e alzata la
cornetta, dico: " Pronto, sono Sabrina De Rossi, chi parla?".
La voce che mi
risponde è con buona
pace di Pietro, indubbiamente straniera e con uno spiccato
accento inglese,
mi dice: "
Buona sera, lei non mi conosce ma avrei bisogno di rubarle un
pò del suo tempo!".
Non so
perchè ma sentire la sua voce
accende una piccola lampadina nel mio cervello e qualcosa mi dice che
questo
ragazzo abbia a che fare con Lisa.
Mi agito
nervosamente nella sedia e
poi dico: " Mi dica! In cosa posso esserle utile!" e la voce del
ragazzo dice: " So che può sembrarle strano ma avrei bisogno
di parlarle
di persona, signora De Rossi.
Voglio
rassicurarla nei miei limiti;
non sono un delinquente né ho cattive intenzioni nei suoi
confronti.
Mi chiamo Robert
e sono inglese e
avrei bisogno di vederla per parlarle di un argomento, che mi sta
particolarmente a cuore!".
Sono sempre
più certa che questo
Robert sia il misterioso cavaliere di Lisa e quindi, decido di
incontrarlo e
gli chiedo: " Va bene! Dove ci incontriamo?".
Lui mi risponde:
" Potrà
sembrarle strano signora De Rossi, ma per un motivo che poi
capirà io non posso
incontrarla in un luogo aperto, dove ci sono altre persone, quindi mi
dica lei
dove possiamo vederci!".
Devo incontrarlo
a tutti i costi,
quindi senza esitare gli do l'indirizzo di casa mia e lui
ringraziandomi mi
dice che ci vedremo alle 21.30.
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Capitolo 6 *** Saggi consigli e gioco di sguardi ***
Eccoci
ragazze siamo ad un passo dal tanto atteso
incontro.
In
questo capitolo sarà Sabrina ad incontrare i nostri
tre principi e ad analizzare con loro tutta la faccenda dandogli loro
dei
consigli pratici ma illuminanti.
Il
nostro Robbie avrà modo poi di trovarsi ad un passo
dalla sua Lisa così come Kellan e Jackson, lo saranno di
Erica e Lucia.
Assisteranno
anche a qualcosa di brutto che farà
provare una furia cieca al nostro Pattz.
Ora
però non posso dirvi di più se non di leggere
come
fate sempre con simpatia e pazienza.
Grazie
di tutto e tanti tanti baci.
Capitolo 6 -
Saggi consigli e gioco
di sguardi
POV SABRINA
Ed eccomi qui a
casa mia, ad
attendere un misterioso ragazzo straniero che mi vuole parlare di Dio
solo sa
che cosa.
So che
è stato imprudente da parte mia
invitarlo a venire qui ma francamente, la curiosità ha avuto
il sopravvento
sulla prudenza e non ho resistito.
Chissà
perchè non può incontrarmi,
dove ci sono altre persone?
Forse
è brutto o magari, a dispetto
di ciò che mi ha detto, ha dei precedenti penali ed
è ricercato.
Oh
andiamo Sabrina, meno castelli in aria e più fatti: sono
fortunata che
ho seguito il corso di autodifesa e se volesse farmi del male, manderei
i suoi
gioielli di famiglia a far compagnia alle sue tonsille.
Tanto per essere
ancora più coperti
ho indossato una bella tuta antistupro e ho preparato in tasca lo spray
al
peperoncino.
Che ci provi a
venire qui con cattive
intenzioni e si accorgerà chi è Sabrina De Rossi.
Persa nei miei
monologhi mentali,
sento a malapena il citofono che suona e d'istinto butto un
occhio
all'orologio appeso in
corridoio.
Oh, perlomeno
è puntuale! Odio da
morire i ritardatari, specialmente quelli cronici che fanno finta di
non capire
di esserlo.
" Chi
è?" chiedo, più per
abitudine che per altro; in fondo so già chi è il
proprietario della voce che
mi risponderà.
" Sono Robert,
possiamo
salire?" mi dice infatti; un momento!
Ha detto possiamo, perchè in quanti
sono?
" Scala B, terzo
piano!"
gli dico prima di aprire e dopo aver premuto il pulsante, corro a
sbirciare
dalle finestre.
Oh
santo cielo, sono in tre! E mò che faccio? Stupida, idiota,
deficiente, ecco cosa sono.
Uno
posso abbatterlo ma con gli altri due come la mettiamo?
Calma
Sabrina, devi stare calma! Sono sicura che sia qui con buone
intenzioni e non penso che verrebbe con i suoi complici per farmi del
male.
Sento il rumore
dell'ascensore che si
ferma al mio piano e spalanco la porta dell'ingresso, pronta a
sbattergliela in
faccia se non mi dovesse piacere il suo volto.
Quando si apre
la porta dell'ascensore,
i tre escono sul pianerottolo, girandosi verso di me e...
Per
tutti i babbuini della Savana, appesi a testa in giù che
situazione!
Sono impalata
davanti alla porta del
mio appartamento persa a fissare in faccia Kellan Lutz, Robert
Pattinson e Jackson
Rathbone che ricambiano il mio sguardo con un sorriso strano.
Meccanicamente,
senza dire una sola
parola di più, mi sposto per farli entrare e loro lo fanno.
Ecco svelato il
motivo per cui non
può incontrarmi, dove ci sono altre persone!
Se si sapesse
che gli attori di
Twilight sono venuti in Italia per incontrare una quasi quarantenne
frustrata,
scoppierebbe uno scandalo immane.
Tiro un profondo
respiro, pregando
che i miei neuroni si rimettano al lavoro e dopo aver chiuso la porta,
li
raggiungo nel soggiorno facendogli cenno di sedersi poi chiedo: " Posso
offrirvi
qualcosa?" e tutti e tre in contemporanea, mi rispondono: " Un
caffè,
grazie!" poi si guardano e scoppiano a ridere seguiti da me.
Ok, il ghiaccio
si è rotto e
l'imbarazzo si è dissolto come neve al sole ma mi chiedo
perchè siano qui e
mentre me lo chiedo, mi dirigo in cucina ad accendere la mia fedele
macchinetta
che fa il caffè migliore di Milano.
Nel frattempo
preparo un vassoio,
dove metto dei biscotti che ho fatto ieri, la zuccheriera e la lattiera.
Quando il
caffè è pronto mi dirigo,
con il vassoio, nel soggiorno e vedo Kellan e Jackson, seduti
ancora sul
divano, mentre Robert è in
piedi davanti alla finestra.
" Ecco il
caffè!" dico con
la voce allegra e tutti e tre si voltano a guardarmi, con un sorriso.
Robert si
avvicina al divano, con la
sua camminata sexy e ringraziandomi prende in mano la tazzina che gli
sto
porgendo.
" Quanto
zucchero?" gli
chiedo e lui scuotendo la testa, mi risponde: "Niente grazie, lo
preferisco amaro!".
Faccio la stessa
domanda agli altri
due e Kellan mette nel suo caffè due zollette di zucchero
mentre Jackson ne
mette una.
Gli porgo anche
la ciotola con i
biscotti e tutti e tre ne prendono uno e dopo averlo mangiato, mi fanno
i loro
complimenti.
Ringrazio
imbarazzata poi tirando un respiro
chiedo: " Robert, non voglio sembrarti maleducata ma vorrei veramente
sapere perchè siete qui!".
Lui
s'irrigidisce e gli altri due lo
guardano nervosi poi Jackson gli mette una mano sulla spalla e gli
dice, con un
sorriso: " Andiamo amico, forza che ce la fai!".
Lui lo fissa poi
riportando su di me
la sua attenzione mi dice: " Sono qui per... Lisa!".
Ecco, allora
avevo visto giusto! Lui
è il misterioso cavaliere della mia piccola.
Un momento sto
veramente pensando
questo? Robert Pattinson è veramente il cavaliere dei sogni
della mia piccola
Lisa?
Oh
porca paletta, al mio tesoro verrà per davvero un infarto
questa
volta.
" Per... per
Lisa?" gli
chiedo io, balbettando e lui annuisce imbarazzato; allora gli chiedo: "
Scusa come fai a conoscere Lisa?" e lui dopo avermi sorriso, mi dice:
" E' una lunga storia!".
" Credo di avere
del tempo per
ascoltarla!" gli dico, sorridendo e lui dopo aver preso un grosso
respiro
mi risponde: " Probabilmente mi prenderai per pazzo ma io e lei ci
siamo
incontrati nei miei... sogni!".
Spalanco la
bocca mentre il biscotto
che avevo appena preso, mi cade di botto per terra; Kellan si abbassa
per
raccoglierlo e dopo averlo preso lo mette nel vassoio.
Io lo ringrazio
per la premura, poi
riporto il mio sguardo su Robert, che si sta agitando seduto sul
divano, come se
stesse su una
carbonella accesa.
" Vuoi... vuoi
dire che tu hai
sognato... Lisa?" gli chiedo per essere certa di aver capito bene e lui
annuisce, prima di rispondere: " La sogno tutte le notti, da quasi sei
mesi a questa parte!".
Mi alzo di
scatto e comincio a
passeggiare nervosamente, sotto lo sguardo curioso dei tre ragazzi e
poi
fermandomi di botto gli chiedo: " Sempre lo stesso sogno, nello stesso
posto? " e lui mi dice di si, guardandomi sorpreso.
Io annuisco e
gli domando: " Non
è che per caso, questo posto è una spiaggia?" e
lui e i suoi due amici
spalancano gli occhi.
Robert si alza
di scatto in piedi e
con la voce agitata mi chiede: " E tu come diavolo fai a saperlo?".
Io mi avvicino
alla poltrona,
lasciandomi cadere di botto e Rob si risiede, continuando a fissarmi
con gli
occhi spalancati.
" Lo so
perchè" gli
dico, schiarendomi la voce " è lo
stesso sogno che fa Lisa da quasi sei mesi a questa parte!".
" Oh, merda!"
dice Kellan
" Appunto!" rispondo io.
Jackson
respirando profondamente, mi
chiede: " Cioè Sabrina, fammi capire bene. Mi stai dicendo
che Lisa fa lo
stesso sogno di Robert?" e io annuisco, prima di dire: " Non so se
sia proprio del tutto identico; so solo che la mia piccola in questi
mesi, ha
fatto sempre lo stesso sogno, nella quale si trova a camminare in una
spiaggia,
fino a quando si trova davanti un uomo misterioso, del quale non vede
il volto.
Loro due si
baciano e quando lei gli
chiede il suo nome, lui scompare nel nulla!".
"E' lo stesso
sogno che faccio
io, con la sola differenza che io il suo volto lo vedo!" mi dice Rob
respirando velocemente, come se fosse colpito da un attacco di asma.
" Ma come
diavolo può essere
possibile? " chiede Kellan ed io alzo le spalle totalmente ignara, del
perchè sia successo questo fatto strano.
" Io credo" dice
serio e
assorto, Jackson " che il vostro legame sia dovuto allo scambio
culturale!"
e io girando di scatto la testa, verso di lui gli chiedo: " Di che
scambio
culturale stai parlando?".
Robert mi
risponde: " Vedi
Sabrina, sette anni fa prima di diventare famoso, io partecipai ad uno
scambio
culturale e per tre mesi ho vissuto a casa di Lisa con i suoi genitori,
Francesco e Monica, mentre lei ha vissuto con i miei, Claire e Richard
e con le
mie sorelle Victoria ed Elizabeth!".
" Mi stai
dicendo che sei il
famoso Bobby Pattinson?" gli chiedo con il cuore a mille e lui annuisce
con un
bellissimo sorriso.
" Vuoi dire che
tu sei il
classico adorabile rompipalle?" mi scappa di dirgli, prima che possa
solo
pensare di fermarlo e lui spalanca di botto la bocca, poi dice:
"Scommetto
che c'è di mezzo mia sorella Victoria in questa tua analisi
forense,
giusto?" termina poi scoppiando a ridere di cuore.
" Scusa non
volevo!" gli
dico io mortificata ma lui, ridendo mi risponde: " Tranquilla Sabrina,
so
perfettamente come è fatta mia sorella e non ti devi scusare.
In fondo
è sempre così che mi chiama,
anche quando mi risponde al telefono; la cosa che mi stupisce semmai
è che Lisa
se lo ricordi ancora!".
" Oh se lo
ricorda, eccome se se
lo ricorda " gli dico con un sorriso " Parla sempre di quel periodo,
descrivendolo come il più bello della sua adolescenza anche
se credo che non
abbia associato il cognome della tua famiglia con quello dell'attore
più famoso
del momento!
Credo che gli
verrebbe un colpo se comprendesse
che Robert Pattinson in persona, ha dormito nel suo letto per tre
mesi!".
Robert scoppia a
ridere e dice:
" Mi auguro di no, perchè se gli viene un colpo per una
storia che risale
a sette anni fa, che cosa succederà quando gli
dirò che sono venuto a prenderla
per portarla via con me!".
Io divento seria
di botto e gli dico:
" Robert, stai dicendo davvero?" e lui con un sorriso annuisce, prima
di dirmi: " Si Sabrina, io voglio che lei venga via con me.
So che
può sembrare folle ma in
questi mesi, io... mi sono innamorato di lei!".
" Ma tu sei
fidanzato!" gli
dico, con lo sguardo contrariato e lui scuotendo la testa mi risponde:
" L'ultima cosa
che sono io per
Kristen è essere il suo fidanzato! Siamo amici e lo siamo
veramente.
Il nostro
fidanzamento è solo una
manovra pubblicitaria ideata, dalla casa produttrice di Twilight, che
provvederà a romperlo quando la saga finirà.
Lei nella vita,
sta con Taylor ed è
felicemente innamorata e ricambiata, quindi come puoi capire da sola io
sono
single!".
" Capisco!" gli
dico con un
sorriso e lui tornato serio, mi dice: " Sabrina, mi devi credere se ti
dico che voglio che Lisa mi stia accanto.
In questi mesi
quando ancora non
sapevo chi fosse, mi ero trasformato in un fossile, mi ero rinchiuso
nella mia
stanza a logorarmi il cervello e ad annegare nella mia frustrazione.
Se non mi credi
possono dirtelo loro
due, che mi sono stati per davvero vicini insieme a Tay e Kris!".
Kellan e Jackson
annuiscono, in
silenzio e io riportando la mia attenzione su Robert dico: " Come hai
fatto a scoprire chi era? " e lui mi risponde: " Se devo essere
sincero, è tutto merito di Kris, che ha registrato
un'intervista che avete
fatto sul posto di lavoro.
Credo
però di averlo sempre saputo!
Due settimane fa, Kris ha fatto fare da una sua amica, un ritratto di
Lisa così
come la vedevo nei miei sogni e nei giorni che ho passato sepolto in
camera, lo
guardavo spesso.
Ora che so chi
è, riflettendoci ho
associato il suo volto a quello che vedevo nelle fotografie appese in
casa sua,
solo che lì era una bambina mentre ora è una
donna!".
" Bene ma io
come posso
aiutarti?" gli chiedo con un sorriso e lui ricambiandolo, mi dice: "
Vedi io
vorrei il tuo
aiuto per capire come
mi devo comportare con lei.
La conosco
esteticamente ma in fondo,
di lei non so nulla e non vorrei mai fare qualcosa che la
metta in
imbarazzo con la sola ed
unica certezza che la farei fuggire lontano da me!".
" Robert devi
capire
principalmente una cosa di Lisa; nonostante lei sia anagraficamente una
bellissima
donna, psicologicamente è ancora una ragazza.
Molto forte, che
ha trovato il
coraggio di gettarsi tutto alle spalle; in passato è stata
ferita, nel peggior
modo possibile, da un suo ex che le ha inflitto un dolore grandissimo.
Negli anni
successivi alla rottura
con questo ragazzo, Lisa si è chiusa sempre di
più, per il mondo maschile e non
ha avuto altre esperienze.
Non si
è fidata più di nessuno e dopo
la morte dei suoi genitori si è affidata solo alle sue
forze, fino a quando,
non è arrivata a lavorare da me.
Ha dovuto
percorrere un cammino
veramente tortuoso ma ora sta cercando di uscire da quel baratro, nella
quale
era sprofondata.
E ha cominciato
a farlo da quando
sono iniziati i sogni con te; lei vuole fidarsi del suo cavaliere
misterioso,
come ti chiama sempre e mi auguro che tu non la faccia soffrire,
perchè
vanificheresti i suoi sforzi, in un batter d'occhio!".
" Di questo puoi
stare
tranquilla Sabrina, io non voglio fare soffrire Lisa. Voglio amarla e
voglio
essere amato, voglio proteggerla e voglio sopratutto, che faccia parte
della
mia vita per sempre!".
" Sono contenta
delle tue
parole, Robert" gli dico serena " e ti dirò anche che
stamattina Lisa
è venuta al lavoro al limite dell'euforia, perchè
per la prima volta il suo
sogno era cambiato.
Mi ha raccontato
che, questa volta
dopo esservi baciati quando lei ti ha chiesto il tuo nome, tu le hai
detto di
aspettarla perchè stavi venendo a prenderla!" poi sposto lo
sguardo verso
Kellan e Jackson dicendo: " Inoltre hai nominato anche loro due dicendo
che venivano per Lucia ed Erica, che sono le colleghe di Lisa!".
I due ragazzi
spalancano la bocca poi
fulminando Robert, Kellan dice: " Oh, mai una volta che ti facessi i
fatti
tuoi!".
Robert spalanca
le braccia e dice: "
Ehi, non prendetevela con me! Io non c'entro niente, non le ho mica
telefonato
per avvertirla! E che cavolo!".
Tutti scoppiamo
a ridere poi io
riprendo a parlare: " Veramente ragazzi, vorrei che foste sicuri della
vostra decisione.
Sono tre brave
ragazze, che non
meritano di soffrire e che credono ancora nel grande amore, quello che
dura per
sempre.
In pratica sono
tre mosche bianche,
pure e semplici e l'ultima cosa che vorrei è vedere nei loro
occhi delle
lacrime di dolore.
Io non ho avuto
dei figli e loro per
me sono importanti, come se fossero le mie bambine, quindi non
accetterò da
parte vostra il benché minimo atto di cattiveria, capito?".
Kellan mi prende
la mano e mi dice:
" Sabrina, io parlo per me ma sono sicuro di parlare anche per Jackson.
Non so che
diavolo mi sia capitato ma
quando ho visto Erica in quella registrazione, il cuore ha cominciato a
battermi veloce dentro al petto.
Non posso dirti
se quello che sento
sia amore, anche perchè prima voglio conoscerla ma quello
che posso assicurarti
è che mai, nella mia vita, mi sono sentito così e
ti prometto che non la farò mai
soffrire. Hai la mia parola!".
Io annuisco e
Jackson dice: "
Kellan ha espresso il mio stesso concetto e anche io ti prometto che
farò
tutto il possibile per rendere
felice Lucia!".
" Grazie ragazzi
ma ora veniamo
al dunque; la situazione è un pò complicata dato
che siete, chi sapete di
essere.
Non potete di
certo presentarvi
all'area di servizio, dicendo alle ragazze che le amate e che siete
venute a
prenderle.
La notizia che
siete in Italia, si
spargerebbe in un men che non si dica e questa è sicuramente
la cosa più
controproducente che possa capitare nella vostra situazione!" gli dico
e
li vedo annuire, concordando con me.
" Ma allora, che
diavolo
possiamo fare? " mi chiede Robert esasperato ed io con un sorriso, gli
rispondo:
" Possiamo fare così! Voi domani mattina venite al bar
cercando di
camuffarvi il più possibile.
Ovviamente
niente di eccentrico e
esagerato; non so un berretto, una bandana, degli abiti diversi da
quelli che
portate di solito, degli occhiali a specchio, insomma qualsiasi cosa
che possa
servire a celare il vostro volto.
Osservatele
mentre lavorano e cercate
di capire se siete veramente convinti della vostra decisione poi quando
avrete
trovato una risposta fatemi un cenno ed io capirò.
Se le vostre
intenzioni saranno
confermate, io organizzerò qui a casa mia una cena, per
domani sera, alla quale
inviterò tutte e tre e dove interverrete anche voi.
Qui con la
tranquillità necessaria
avrete il tempo per parlare con loro e per convincerle dei vostri
sentimenti.
Allora che ne pensate del mio piano?".
Tutti e tre
annuiscono, mostrandosi
perfettamente d'accordo con me e dopo aver parlato ancora per qualche
minuto si
congedano dandomi appuntamento per la mattina successiva.
Durante la notte
dormo sonni
tranquilli ma quello che succederà fra qualche ora,
condiziona anche i miei
sogni ristoratori.
E ora sono qui
al bar, in trepida
attesa dell'arrivo delle mie bambine e dei tre baldi giovani.
Ma
guarda te se io, una quarantenne senza nessuna preoccupazione al
mondo, devo ritrovarmi sull'orlo di una sincope per l'innegabile fatto
che non so
come diavolo andrà a finire!
Ecco che
arrivano le ragazze!
Mamma mia, come
sono belle: Lisa ha
indossato un delizioso abitino verde smeraldo, leggermente scollato sul
davanti
e un pò di più sulla schiena, con l'orlo che le
arriva appena sopra il
ginocchio e le sue immancabili ballerine.
Erica indossa
dei bellissimi jeans a
vita bassa, un delizioso top azzurro dello stesso colore delle sue
scarpe da
tennis.
Lucia invece, ha
una minigonna di
jeans con un cinturone nero, una semplicissima canotta nera con dei
sandali
dorati.
Devo dire che,
le mie piccole, sono
sempre bellissime ma oggi lo sono ancora di più; hanno una
luce negli occhi
particolarmente affascinante, come se nascondessero il più
bello dei segreti.
E in effetti a
ben vedere, è proprio
così; solo io e loro, sappiamo che aspettano l'arrivo dei tre principi misteriosi che a
proposito, non vedo
ancora spuntare.
Che abbiano
cambiato idea? Mi auguro
di no anche se, se fosse così forse sarebbe meglio
perchè vorrebbe dire che non
ci tengono più di tanto.
E invece devo
rimangiarmi le parole
perchè eccoli entrare; sono stati bravi a camuffarsi.
Solo io, che
sono al corrente della
loro presenza, li ho sgamati ed infatti Rob mi fa un gesto quasi
impercettibile
per poi spostare lo sguardo su Lisa.
Anche gli altri
due continuano a spiare
discretamente, le ragazze e ne contemplano il fascino e la simpatia.
In particolar
modo per Kellan al
quale, sono usciti gli occhi fuori dalle orbite, quando Erica si
è piegata, per
raccogliere una busta che gli era caduta e il suo tanga ha fatto
maliziosamente
la sua comparsa.
Poveraccio!
Sembrava sull'orlo di un
infarto e francamente, non lo invidio proprio.
" ORA BASTA
DANIELE, VEDI DI
FINIRLA E VATTENE!" la voce alterata di Lisa, mi riporta al presente e
girandomi vedo quel buono a nulla di Daniele, che ci sta provando
spudoratamente con la mia piccola.
Con la coda
dell'occhio guardo la
reazione di Robert e vedendolo stringere i pugni furibondo, decido
d'intervenire, per calmare le acque.
" ALLORA, SIAMO
SEMPRE ALLE
SOLITE DANIELE? NON IMPARI MAI DAI TUOI ERRORI?
TI HO
GIÀ DETTO CHE NON DEVI
PERMETTERTI D'IMPORTUNARE LE MIE RAGAZZE, SONO STATA CHIARA?" gli dico
con
la voce imperiosa.
" Che
esagerazione" mi dice
con supponenza quell'idiota " e mica ce l'ha d'oro! L'ho solo invitata
ad
uscire!".
" Si e se non
sbaglio lei ti ha
detto di no e quando il no è no, tale deve rimanere e essere
rispettato
e se tu non lo
rispetti sarò
costretta a chiamare il tuo caro fratellino Walter.
Non credo che il
commissario di
Polizia della zona, sarebbe felice di avere un fratello molestatore, tu
che ne
dici?" lo minaccio con un sogghigno.
Daniele
impallidisce pericolosamente
poi sbuffando, dice: " Bah, in fondo guardandola bene non ne vale la
proprio la pena!" e alzando una mano esce dal bar.
Riguardo Robert
che sembra più
rilassato, anche se l'ira la sta facendo ancora da padrona sul suo
volto.
Me
ne accorgo dalle labbra tirate all'inverosimile e dal rossore che gli
brucia
sulle guance.
So che avrebbe
voluto intervenire in
difesa della donna di cui è innamorato ma sa anche lui, che
incasinerebbe
tutto.
Ovviamente non
è proprio una bella
cosa vedere in pericolo, quella che si considera la propria donna e non
poter
intervenire.
Giro la testa
verso la mia piccola e
la vedo tremare, anche se cerca di nasconderlo, stampandosi un
adorabile
broncio sulla bocca.
E' spaventata ma
per nessun motivo al
mondo lo ammetterebbe; è troppo orgogliosa e spesso questo
porta ad agire nel
modo sbagliato.
Qualche ora dopo
Lisa mi si avvicina,
mettendomi una mano sulla spalla e, con fare complice, mi dice: " Certo
che oggi non è giornata!" e io confusa, le chiedo: " A che
ti
riferisci piccola?".
Lei mi guarda e
dice: " Prima
quell'invertebrato di Daniele che ha rotto le scatole e ora se non te
ne fossi
accorta, ci sono quei tre tipi strani che sono lì da tre ore
e che hanno
consumato solo un caffè continuando a fissare me e le
ragazze!".
Giro la testa in
direzione del suo
sguardo, per vedere a chi si riferisse e vedo che sta parlando dei
tre principi.
E
te pareva che quei tre lumaconi non si facevano sgamare! E ora che
m'invento?
Come ultima
risorsa, ripesco la mia
bravura nel raccontare bugie, che avevo riposto via prima della morte
di mia
madre e dico: " No piccola, stai tranquilla; vedi quelli sono
poliziotti
in incognito.
La direzione
ieri mi ha avvisato che
stanno cercando un possibile rapinatore e devono stare lì a
controllare la
situazione!".
Lisa tira un
sospiro di sollievo poi
dice: " Allora come mai non sono intervenuti quando Daniele mi stava
importunando? Se non sbaglio è compito della polizia,
aiutare chi è in
difficoltà!".
Benedetta
ragazza! Prima o poi tu mi manderai al manicomio.
" Non potevano
farlo, tesoro
" le dico arrampicandomi sugli specchi " perchè altrimenti
avrebbero
dovuto dire addio alla loro copertura ma credimi li ho visti tesi
all'inverosimile mentre osservavano la situazione! ".
Che
Dio mi perdoni! Quante bugie sto dicendo nell'ultimo quarto d'ora! Mi
sto rifacendo di tutte quelle non dette negli ultimi quattro anni!
Tanta
forza di volontà buttata nel cesso!
" Certo che
però quello alto e
magro è proprio carino" mi dice Lisa e io sgrano gli occhi
allibita.
Quello alto e
magro è proprio Robert!
Bei gusti piccola, bei gusti.
" Tesoro ma che
dici? E che fine
ha fatto il tuo principe? " le chiedo con sorpresa e lei alzando le
spalle
mi dice: " Lui è sempre qui " mi dice indicandosi il cuore "
ma
che caspita, anche io ho gli occhi per guardare e ti dirò
che quello è proprio
un bel figo!".
Dandomi un
bacetto se ne torna a
lavorare, lasciandomi del tutto stordita.
|
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Capitolo 7 *** Molta rabbia e l'incontro tanto atteso ***
Eccoci
giunti all'incontro tanto atteso tra il nostro
Robert e la dolce Lisa.
Cosa
succederà tra i due? Scatterà la scintilla per
entrambi o non ci sarà alcuna alchimia?
Non
posso dirvi di più se non di leggere il capitolo.
Grazie
di tutto e tanti baci Lorian
Capitolo 7 -
Molta rabbia e l'incontro
tanto atteso
POV ROBERT
Dio che rabbia!
Mi stava per saltare
un embolo quando quello stronzo ha cominciato a dare noia alla mia
principessa.
Kellan mi ha
messo una mano sul
braccio, perchè ha visto che ero pronto a scagliarmi su di
lui per rifargli i
connotati.
Mi è
bruciato parecchio non poter
intervenire ma purtroppo la situazione, me lo vieta e devo dire che non
mi sono
mai sentito così frustrato.
Quando quel
verme ha afferrato il
braccio del mio tesoro, ho sentito il cuore salirmi in gola a far
compagnia
alle mie tonsille e sentivo il fumo uscirmi a getti dalle orecchie.
Per fortuna
è intervenuta Sabrina,
che lo ha rimesso al suo posto e quando quell'idiota ha detto, con la
sua voce
disgustosa: " Mica ce l'ha d'oro!" avrei voluto strizzargli le palle
come uova crude.
Per non parlare
di quando uscendo, ha
detto: " Bah, in fondo guardandola bene non ne vale la proprio la
pena!".
Mi sono trovato
sull'orlo di una
crisi isterica e la voglia di seguire quel verme fuori nel parcheggio,
per
dargli una sonora lezione è stata davvero tanta.
A fermarmi ci
hanno pensato, sia i
miei amici che il vedere la faccia sconvolta ed impaurita della mia
piccolina.
Si vedeva
lontano un miglio che era
terrorizzata e l'unico desiderio che avevo in quel momento,
era correrle
vicino per abbracciarla
stretta e consolarla.
Che situazione
del cavolo!
Ma dico io,
giusto a me poteva
capitare d'innamorarmi di una sconosciuta che lavora al di fuori del
mio mondo
e non potermi neppure avvicinare per salutarla.
Comunque l'idea
di Sabrina non è
stata affatto male; in queste tre ore ho avuto modo di osservarla e se
prima
ero quasi convinto di esserne innamorato ora ne sono del tutto certo.
Dio! E'
così bella e affascinante, si
muove leggiadra come se fosse una fatina e il suo sorriso è
qualcosa
d'incommensurabile.
Per non parlare
dei suoi occhi che
sono preziosi come due smeraldi e che quando mi hanno fissato hanno
avuto la
capacità di spedirmi il cuore giù, diritto fino
allo stomaco.
Già,
ma perchè mi ha fissato e continua ancora a farlo? Oh mamma,
non è
per caso che mi ha riconosciuto? No, non è possibile!
La vedo
avvicinarsi a Sabrina e dirle
qualcosa all'orecchio e dopo qualche secondo vedo la nostra complice
spalancare
gli occhi guardando me.
Ahia!
Mi sa che ha capito qualcosa; e ora che faccio? Come devo
comportarmi?
Sabrina esce dal
bancone e si
avvicina a noi e fissandomi negli occhi con un sorriso malizioso, mi
dice:
" Certo che la classe non è acqua, eh Rob?" e io la guardo
con un
espressione idiota, dipinta sul volto.
" Ma di che
parli? " le
chiedo particolarmente confuso e lei sogghignando mi dice: " Lisa
pensava
che foste dei malintenzionati e io ho dovuto inventarmi che siete
poliziotti in
incognito e lei tra tutti e tre ha detto che tu, proprio tu sei davvero
carino!".
Io sposto i miei
occhi su Lisa che,
distrattamente mi fissa per poi distogliere lo sguardo arrossendo
leggermente.
Un sorrisino mi
aleggia sulla bocca
poi Sabrina dice: " Quando le ho chiesto che fine avesse fatto il suo
principe misterioso, lei mi ha detto che lui è sempre nel
suo cuore ma che ha
gli occhi per guardare e che tu sei per davvero, un bel figo!".
Se fossi un
pavone farei la ruota per
quanto sono felice; allora non gli sono indifferente!
Bene,
bene! Questa è proprio una bella notizia!
Piccolo
tesoro, ora so che sei mia e tale devi rimanere e stasera a cena
ti svelerò chi sono e ti dirò che ti amo.
Mi giro verso
Sabrina e dico: "
Per stasera la cena è confermata, vero?" e lei sorridendo,
risponde:
" Questo dipende da voi! Cosa avete deciso?" e io dico: "
Sabrina, non c'è bisogno neppure di chiederlo.
Lei è
mia! Solamente mia e voglio che
lo sappia al più presto; non posso più
aspettare!".
Sabrina annuisce
poi porta lo sguardo
verso Kellan e Jackson chiedendogli: " E voi che mi dite?" e i miei
amici
rispondono in coro: " Idem Sabrina, idem!".
Lei trattiene
una risata poi dice:
" Ok, allora cari i miei principi, la cena è fissata per
stasera alle venti
a casa mia.
La strada la
sapete; le ragazze
arriveranno mezz'ora dopo e mi raccomando siate galanti e portate delle
rose;
alle ragazze piace sempre ricevere dei fiori.
Ora me ne vado,
altrimenti Lisa e le
altre finiranno per sospettare qualcosa; voi state qui ma senza
fissarle troppo
altrimenti addio
sorpresa, ok?" noi annuiamo e lei si allontana.
Verso le 18.30
faccio un piccolo
gesto a Sabrina, per farla avvicinare e quando lo fa le dico: " Noi
andiamo via, ritorniamo in albergo per prepararci e per comprare i
fiori.
Ci vediamo alle
venti a casa tua; ti
dirò che francamente, non vedo l'ora di poter parlare,
faccia a faccia, con
Lisa.
Non voglio
più aspettare, voglio che
mi conosca per come sono veramente, voglio abbracciarla e dirle che
l'amo da
morire e voglio che sappia che desidero averla al mio fianco per tutta
la vita!".
Sabrina annuisce
con un sorriso e io,
Jackson e Kellan ci avviamo fuori dal locale.
Ad un tratto
Jack mi afferra per il
braccio tirandomi e quando mi giro per chiedergli che vuole, lui
indicandomi un
punto lontano, mi dice: " Guarda lì!".
Io mi volto
nella direzione che il mio
amico mi ha indicato e vedo appoggiato al muro, il verme che oggi ha
dato
fastidio a Lisa.
" Sono convinto
che stia
aspettando lei! " mi dice Kellan e sentendo le sue parole, avverto la
rabbia salirmi in corpo, come lava incandescente.
Facendo finta di
niente seguito dai
miei amici, mi avvicino a quell'idiota che continua a stare fermo
vicino al
muro, gettando ogni tanto un occhiata all'interno del locale.
Quando siamo ad
un passo da lui,
Kellan lo afferra per il braccio e lo trascina verso il retro del bar.
Jackson gli
mette una mano sulla
bocca per evitare che le sue urla attirino fuori, Sabrina e le ragazze
e quando
siamo sicuri di non essere visti, ci fermiamo di botto.
Tremando di
rabbia, lo afferro per il
colletto della camicia e gli dico: " Forse Sabrina non è
stata, abbastanza
chiara con te; se è così, credo che dovremo
pensarci noi! ".
Kellan comincia
a farsi scrocchiare
le nocche delle mani e vedo gli occhi di quell'essere insulso,
spalancarsi di
scatto.
" Ti sei
permesso di mettere le
tue luride mani addosso a Lisa e già per questo, meriteresti
di sputare sangue
ma non contento, sei rimasto qui ad aspettare che esca per prenderla di
sorpresa.
Hai fatto un
grossissimo sbaglio
amico e ora ti renderai conto fino a che punto hai sbagliato!" gli
dico,
mollandogli un pugno violentissimo nella sua bocca dello stomaco.
Quello schifoso
si piega in due,
sputando sangue e dopo pochi secondi crolla a terra.
Io lo fisso
furioso e al tempo stesso
compiaciuto di aver potuto finalmente, difendere la mia donna e poi con
rabbia gli
dico: " Ti do un consiglio! Sparisci da qui, non tornare più
e bada di non
farlo davvero.
Se Lisa, Sabrina
o le altre ci
riferiranno di aver visto di nuovo la tua brutta faccia, la prossima
volta
lascerò il divertimento al mio collega, che credimi ha la
mano molto più
pesante della mia!".
Kellan sbatte
forte il pugno destro
nella mano sinistra, guardandolo con una faccia veramente incazzata e
il mollusco
comincia a tremare.
A fatica si
rialza e barcollando
s'allontana e dopo esserci assicurati che non ritorni sui suoi passi,
ci scambiamo un
cinque di tutto
rispetto poi più sereni e felici, ci avviamo verso il nostro
albergo.
Giunti
lì notiamo che a due passi dal
portone d'ingresso della nostra dimora, c'e un piccolo negozio di fiori.
Uno di quegli
esercizi che con molta
probabilità, non noti mentre passi correndo.
Contenti di
averlo visto io,
Kellan e Jackson ci dirigiamo verso
quel piccolo bugigattolo.
Quando apriamo
la porta, un allegro
scampanellio annuncia il nostro arrivo e una donna molto, ma molto,
anziana ci
viene incontro con un sorriso.
" Cosa
può fare questa
vecchietta per soddisfare tre baldi giovani come voi?" ci chiede
dolcemente provocando in noi, un sorriso spontaneo.
" Vorremmo dei
fiori per le
nostre ragazze!" gli dico io, cercando di spiegarmi nel migliore dei
modi
e lei, spalancando leggermente gli occhi, dice: " Ohhhh, siete
stranieri!".
Noi annuiamo e
lei riprende a parlare:
" Anche mio marito lo era! Venne qui in Italia, sessant'anni fa, per
fare
delle fotografie e quando mi vide s'innamorò all'istante.
Sapete ero un
bel bocconcino
all'epoca; io e il mio Edward siamo stati tanto felici e anche se non
abbiamo
avuto figli, abbiamo fatto di tutto perchè nella vita non ci
mancasse niente!
Con molti
sacrifici, abbiamo aperto
questo negozio e ce ne siamo occupati insieme fino all'anno scorso,
quando il
mio Ed è volato in Paradiso.
Ma io come al
solito, sono logorroica
e vi sto annoiando! Ditemi da quanto tempo state insieme a loro?".
Io, grattandomi
la nuca, imbarazzato
le rispondo: " Veramente, non stiamo ancora insieme ma siamo venuti qui
da
Los Angeles per conquistarle e per portarle via con noi!".
" Ohhhh, ma come
siete
romantici, ragazzi e io che pensavo che la gioventù moderna
non fosse più
capace di grandi slanci.
Beh, mi devo
ricredere, per davvero!"
dice la fioraia, sorridendo poi aggiunge: " Allora credo che dovremo
stupire queste signorine, in modo che non possano dire di no, a dei
ragazzi
così speciali.
Facciamo
così; voi andate a
prepararvi, io intanto mi occuperò di preparare i vostri
bouquet e vi assicuro che
vi farò fare bella figura!".
Noi la
ringraziamo ed usciamo dal
negozietto, decisamente più sollevati.
Mezz'ora dopo,
vestiti e profumati,
facciamo nuovamente il nostro ingresso nel piccolo negozio e la dolce
signora
ci viene incontro dicendoci: " E' tutto pronto!".
Poi ci volta le
spalle, scomparendo nel
retrobottega per tornare con una composizione di fiori, tra le mani e
avvicinandosi a me, me la consegna dicendo: " Questa è una composizione di rose rosse
ad altezza media, arricchita
con gypsophila.
La
do a te perchè mi sembri un
ragazzo passionale e con un fuoco che ti brucia nello sguardo!".
Fisso
estasiato, quei magnifici
fiori e ne aspiro il delicato ma persistente profumo, inebriandomi
della loro
bellezza.
Pochi
secondi dopo la donna
ritorna, con un altra composizione, del tutto diversa e la mette tra le
mani di
Kellan, che la guarda con la bocca spalancata.
La
fioraia, con un dolce
sorriso, gli dice: " Questo è un bouquet
di lisianthus blu, veronica blu e astromeria con gypsophila e
trachelium, salal
e galax.
Non farti
intimorire da questi nomi astrusi; è
una composizione particolare creata per una persona timida che non
riesce ad
esternare i suoi sentimenti, mascherando spesso ciò che
sente, dietro
comportamenti spavaldi!".
Io e Jackson ci
fissiamo negli occhi,
increduli, perchè quella donna pur non avendo parlato con il
nostro amico ha
azzeccato perfettamente come è fatto Kellan.
Lui, esattamente
come me è estasiato da quei
fiori e sembra aver perso l'uso della parola.
Per l'ultima
volta la donna scompare nel
retrobottega, riemergendone dopo pochi secondi, con i fiori da
consegnare a
Jackson.
Dandoglieli
nelle mani, dice: " Questa è
un elegante composizione di fiori rosa misti, con rose,
anthurium, altri
fiori e foglie decorative
alla base creata per un ragazzo pieno di mistero e fascino, amante di
culture
diverse e che ha viaggiato tanto con il corpo e con lo spirito!".
Questa volta io,
guardo Kellan e vedo
che il mio amico, sta fissando con gli occhi spalancati la fioraia.
Anche lui come
me è stupito dalla
precisa descrizione che la donna ha fatto di Jack.
Dopo averla
ringraziata, paghiamo i
fiori e usciamo dal negozio diretti a casa di Sabrina dove, finalmente
incontreremo le donne che ci hanno rubato il cuore.
Alle
20 precise siamo davanti al
cancello della nostra complice e io con le mani tremanti, suono al
citofono.
Pochi
secondi dopo, Sabrina ci
apre e noi lentamente, ci avviamo verso l'interno.
Nessuno
dei tre apre bocca mentre
siamo in ascensore ma ci basta guardarci negli occhi, per capire che
siamo
sull'orlo di una crisi nervosa.
Giunti
al piano, apriamo la porta
dell'ascensore e veniamo accolti da una Sabrina sorridente e gioiosa
che
spalanca la bocca, non appena i suoi occhi si posano sui fiori che
teniamo tra
le mani.
" Sono
meravigliosi, ragazzi!
Chi ha fatto queste composizioni deve avere un grande cuore e deve
amare i
fiori più di se stesso!" ci dice con enfasi e noi annuiamo
ripensando alla
dolcissima vecchietta che aveva azzeccato in pieno, come eravamo fatti.
" Le ragazze
quando
arrivano?" le chiedo, leggermente nervoso e lei con un risolino mi
risponde:
" Direi che
guardando l'ora,
saranno qui tra venti minuti.
Mi sono
raccomandata a Erica perchè
lei è quella coscienziosa delle tre; se avessi fatto
l'errore di affidarmi a
Lisa e Lucia, non le avremmo viste spuntare prima delle 22!
Non lo fanno per
male ma quando
devono andare, tutte insieme da qualche parte, Erica viene eletta a
furor di
popolo, a capo guida perchè sa farsi rispettare!".
Kellan, sentendo
quello che ha detto
Sabrina, si inorgoglisce per il fatto che la donna che ha scelto sia
così
precisa ed io per farlo rientrare nei ranghi, gli dico: " Non gonfiare
troppo il petto tacchino, perchè può esserci
sempre la possibilità che la tua
bella vedendoti, scappi a gambe levate.
Se
resterà lo farà solo per due
motivi: 1° perchè ti ama veramente e 2°
perchè ha una spiccata componente
masochista!
Lei che
è così precisa non ha idea di
che significa finire tra le braccia del re del caos, in persona!".
Seguito da
Sabrina e Jackson scoppio
a ridere, mentre fisso l'espressione corrucciata di Kellan.
All'improvviso
le nostre risate
muoiono sul colpo, quando sentiamo il suono del citofono che arriva
alle nostre
orecchie come uno sparo nel silenzio.
Istintivamente
c'irrigidiamo mentre
Sabrina, scuotendo la testa per la nostra reazione, va ad aprire.
Dopo aver posato
la cornetta del
citofono ci dice: " Ehi bronzi di Riace, scollatevi quella postura
plastica e toglietevi quell'espressione idiota che vi aleggia sul volto!
Andate di
là in camera e uscite solo
quando vi chiamo, va bene?".
Noi annuiamo e
velocemente di
rinchiudiamo nella sua stanza da letto in attesa che le nostre
principesse
varchino la soglia di casa.
Sento il cuore
salirmi in gola e temo
che se non mi calmo a breve, me lo ritroverò tra le mani.
Mi sporgo appena
un pò, per poter
sbirciare nel corridoio e sento l'aria sparirmi del tutto, dai polmoni
quando
vedo Lisa passare sorridente, entrando nel salone.
Dio, come
è bella, con quel jeans
stretto e quella camicetta dai colori allegri e vivaci; porta i capelli
lisci
sulle spalle e il suo bellissimo volto è truccato
leggermente.
Dietro di lei,
vedo passare Erica,
seguita da Lucia che stanno scherzando e sorridendo con Sabrina.
Come se fossi
stato colpito in flagrante,
mi sposto di colpo e giratomi verso Jackson e Kellan, gli
dico: " Ragazzi,
qui la faccenda
è grave! Le nostre principesse sono belle da perderci la
testa e se non
vogliamo fare la figura degli idioti, dobbiamo pensare bene a come
comportarci!".
I miei amici
annuiscono, nervosi
quanto me e insieme cominciamo bisbigliando, a decidere cosa fare.
POV LISA
Quando entriamo
in casa di Sabrina,
uno strano profumo, arriva alle mie narici: non so definirlo con
precisione
visto che è un miscuglio strano.
Sembra prodotto
da fiori diversi ma
vedo che qui in casa non ce ne sono e la cosa che più mi
stupisce e avvertire
anche l'odore di un profumo maschile.
So che questo
non è possibile perchè
Sabrina è single e credo che se avesse trovato qualcuno ce
l'ho avrebbe detto.
Non so
perchè ma quella fragranza
m'innervosisce e Sabrina si accorge del mio turbamento, tanto che due
minuti
dopo, mi chiede: " Ehi, piccola, che ti succede?".
Io decido di
esternarle subito i miei
dubbi, quindi le domando, con un sorrisetto: " Sabry, non è
che ci
nascondi qualcosa?" e lei spalancando gli occhi, mi chiede: " Ma che
vuoi dire? In che senso ti nascondo qualcosa?".
Sempre
sorridendo, le rispondo:
" Sento che nell'aria c'è un profumo maschile quindi o hai
deciso di
cambiare tipo di profumo o qui c'è stato un uomo!".
Sabrina,
spalanca di botto la bocca,
poi mi dice: " Commissario Montalbano esci da questo corpo".
Io scoppio a
ridere poi calmatomi, le
rispondo: " Non cambiare argomento mammina!
Sto aspettando!
Allora c'è qualcosa
che devi dirci?".
" In effetti si,
c'è qualcosa
che devo dirvi ma non è di sicuro quello che pensi tu! E'
vero, qui c'è stato
qualcuno e ad essere precisi c'è ancora ma non è
venuto qui per me!" ci
dice sorridendo.
Giro lo sguardo
attorno ma non vedo
nessuno poi comprendendo solo allora, quello che mi ha detto, le dico:
"
In che senso non è venuto per te?".
Lei sorridendo,
mi informa: "
Nel senso che questo qualcuno è stato qui e ripeto
è ancora qui, per voi non
per me!".
Io, Lucia ed
Erica crolliamo sedute
sul divano e insieme con la voce stridula, le chiediamo: " Ma di che
parli?".
Sabrina scoppia
a ridere poi ci dice:
" Calmatevi, altrimenti rischiate di farvi venire un infarto.
Sto dicendo che
qui e per la
precisione di là in camera da letto, ci sono i vostri tre
principi che sono
venuti per conoscervi!".
Sento Erica e
Lucia lanciare un
urletto mentre a me cominciano a scendere le lacrime sulle guance e a
fatica le
dico: " Sabrina, non è divertente! ".
Lei mi si
accuccia davanti poi
prendendomi le mani, mi dice: " Tesoro, non potrei mai prendermi gioco
di
voi!
Quello che vi ho
detto, è vero! Di là
ci sono i vostri principi che sono a ben vedere, più nervosi
di voi.
Sono uno
straccio, perchè hanno il
timore di essere rifiutati da voi tre, quindi ho deciso di mandarli di
là per
potervi preparare, prima di farveli incontrare.
Se devo essere
sincera sono in
imbarazzo, perchè quello che vedrete tra poco
rischierà di farvi venire una
sincope ma devo e voglio preparavi, in modo da farvi affrontare nel
migliore
dei modi quello che vedrete!".
Lucia
schiarendosi la voce, le
chiede: " In che senso rischiamo una sincope? Sono così
brutti?" e
lei scoppia a ridere di vero cuore, prima di dirci: " Altro che brutti,
sono un vero schianto!
Se dico che
rischiate una sincope è
perchè in fondo voi li conoscete già, anche se
non nella veste di
principi!".
" Sabrina per
favore" le
dico io nervosa " se continui così, si che rischiamo un
infarto!".
" Hai ragione
Lisa" mi dice
la mia mammina " credo che non ci sia un modo migliore per dirvelo se
non
quello di farli venire di qua!".
Quindi si alza e
avvicinatasi al
corridoio dice: " Ehi belli addormentati, che ne dite di venire a
conoscere le vostre principesse?".
Sento la porta
della camera aprirsi e
alzandomi, il cuore mi arriva in gola.
Chiunque
spunterà da quel corridoio
rappresenterà la soluzione di quei sogni e inaspettatamente
ho paura.
La voglia di
scappare si fa preponderante
e francamente me la darei a gambe ma non appena i miei occhi si posano
sui quei
volti sento tutte le forze abbandonarmi di colpo e crollo di botto sul
divano.
Dio non
è possibile! Ditemi che non
sto sognando: Robert, Jackson e Kellan sono i nostri principi e io non
posso
assolutamente crederci.
|
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Capitolo 8 *** Dichiarazioni e reazioni ***
Ecco
finalmente l'incontro speciale tra le tre coppie
e in particolar modo tra Robert e Lisa.
Oggi
vedremo che succederà tra loro due e come reagirà
Lisa alla dichiarazione del bel tenebroso.
Baci
Lorian
Capitolo 8 -
Dichiarazioni e reazioni
POV ROBERT
Quando Sabrina
ci chiama, noi tre
dopo esserci guardati in viso e aver tirato un grosso respiro usciamo
dalla
stanza per entrare in salone.
E ora siamo qui
e davanti a noi ci
sono le nostre tre principesse che sedute sul divano, ci stanno
fissando con
gli occhi e la bocca spalancate.
E' ovvio che sia
così: voglio dire
non è una cosa da tutti i giorni, trovarsi davanti tre
attori di Hollywood,
fermi come broccoli di fronte a te con in mano dei fiori.
Sopratutto se
quegli attori di
Hollywood, sono i tuoi preferiti, quelli che stanno recitando nella tua
saga
del cuore.
Pensandoci bene,
questa cosa farebbe
tremare il polso, anche alla più coraggiosa delle donne.
E noi come ci
sentiamo? Beh non posso
parlare per i miei colleghi, anche se guardandoli, la loro reazione non
è
differente dalla mia.
Tremore, sudore
freddo, palpitazioni
accelerate, secchezza delle fauci ecc. ecc.
E
che diamine sembra che sto elencando i sintomi di un influenza quando,
invece mi sento sull'orlo
di
un precipizio.
Decido che devo
essere io a farmi
avanti per primo; in fondo tutto questo è stato creato da me
e inoltre, se
quello che ha detto Sabrina è vero, Lisa non può
sapere che sono io il suo
principe.
Nonostante sia
dannatamente
difficile, faccio un passo dopo l'altro, fermandomi davanti alla mia
piccola
che mi fissa con l'aria sconvolta e inginocchiandomi davanti a lei, le
porgo i
miei fiori.
Fissandola negli
occhi, le dico:
" Ciao Principessa, anche se credo che non sia necessario che mi
presenti,
voglio farlo lo stesso.
Sono Robert e
sono qui perchè sono
l'uomo dei tuoi sogni, così come tu sei la donna dei miei!".
Ok,
come presentazione fa veramente schifo ma abbiate pietà di
me, in
questo momento è il meglio che posso fare.
Lisa spalanca
gli occhi, prima di
dire: "Che vuol dire che anche io lo sono dei tuoi?" e io sorridendo
le dico: "Vuol dire che anche se ti sembrerà assurdo, ti
sognavo pure io.
Sabrina mi ha
spiegato il tuo sogno e
incredibilmente è uguale al mio, con la sola differenza, che
io il tuo volto lo
vedevo chiaramente!".
Lisa sconvolta,
porta il suo
bellissimo sguardo verso Sabrina che annuisce in silenzio poi prende i
miei
fiori e delicatamente li annusa.
Infine
guardandomi, mi risponde:
" Benvenuto, mio cavaliere misterioso!".
Io le sorrido
apertamente e le prendo
una mano e immediatamente, sento una scossa scendermi attraverso la
spina
dorsale e credo che lo stesso sia capitato a lei, perchè la
vedo sobbalzare.
Sabrina mi dice:
" Rob, dille
anche il resto!" e io deglutisco a fatica.
" Cosa mi devi
dire?" mi
chiede la mia piccola e io stringendole la mano, comincio a parlare: "
So
che sarà difficile da credere ma le nostre vite si sono
già sfiorate in
passato, anche se non si sono mai incrociate!".
" Non capisco, a
che ti
riferisci?" mi chiede lei confusa e io sorridendo le dico: " Sabrina
mi ha detto che tu conservi un bel ricordo di un viaggio che hai fatto
a Londra
sette anni fa, non è così?" e lei annuisce,
dicendo: " Si, si
trattava di uno scambio culturale ma questo che c'entra?" e io
sempre
più nervoso, le rispondo:
" C'entra, perchè la famiglia dove tu sei stata, era la
mia!".
Lisa scatta in
piedi, con lo sguardo
scioccato e tremando si rivolge ancora verso Sabrina che le dice: " Sta
tranquilla piccola, lui non ti sta mentendo!".
Io mi alzo e
fissandola, le dico:
" Non potrei mentirti su questo; posso darti tutte le prove che vuoi!
Anche io conservo di quel periodo, un bellissimo ricordo.
Da nessun'altra
parte, oltre a casa
mia, mi sono sentito così bene come da te.
L'accoglienza
che mi hanno fatto i tuoi
genitori, Francesco e Monica, è stata amorevole e calorosa e
io mi sono sentito
felice perchè mi hanno trattato, per davvero come un
figlio!".
Vedo le lacrime
scorrere sulle guance
della mia piccola e l'istinto di asciugargliele si fa prepotente ma
prima che
possa solo pensare di muovermi, Lisa mi sciocca gettandosi tra le mie
braccia a
singhiozzare.
Io la stringo
forte, socchiudendo gli
occhi e beandomi del suo profumo e noto che per la prima volta, dopo
tanto
tempo mi sento a casa.
Le sue braccia
sono un caldo rifugio
dove mi sento al sicuro e dove trovo tutta la forza di proteggerla.
Non
permetterò mai che qualcuno,
tanto meno io stesso, possa farle del male dovessi prendere a
pugni il mondo
intero.
Mentre io e la
mia piccola siamo
abbracciati con la coda dell'occhio vedo Sabrina asciugarsi le lacrime
che le
sono scivolate sulle guance e noto come, anche le sue colleghe siano
emozionate.
Non riesco e non
voglio staccarmi da
lei e delicatamente comincio a massaggiarle la schiena dandole tanti
piccoli
baci sulla spalla.
Nel frattempo
Kellan si fa avanti e
arrivato davanti ad Erica le porge i suoi fiori e le dice, con la voce
tremante: " Io non ti ho sognato ma da quando ti ho vista nel video, il
mio cuore ha cominciato a battermi talmente forte, che sembrava volermi
uscire
dal petto.
Non sono bravo
con le parole ma mi
piacerebbe veramente se tu accettassi il mio misero dono e volessi
conoscermi!".
Erica prende il
mazzo di fiori, li
guarda con gli occhi che le luccicano, poi dice:
" Per me
è un onore accettare il
tuo dono e sarà davvero un piacere conoscerti!" e aggiunge:
" Ma di
che video parli?".
Sciolgo
lentamente l'abbraccio da
Lisa e la guardo negli occhi mentre dico: " Quello che mi ha permesso
di
trovarti! Lo ha registrato Kristen e me lo ha dato!".
Non appena
nomino la mia collega e
amica, sento Lisa che s'irrigidisce tra le mie braccia e capisco che
cosa le stia
passando per la mente quindi per evitare ulteriori dubbi, decido di
chiarire
subito la faccenda: " Piccola, tra me e Kristen non c'è
assolutamente
nulla. Lei è la mia migliore amica ed è fidanzata
con Taylor.
Il nostro
fidanzamento è solo una
montatura, che è stata ideata dalla Summit per fare ancora
più pubblicità alla
saga e verrà ufficialmente rotto, dopo la fine di Breaking
dawn!".
Lei si rilassa
facendomi un sorriso
ed io sono felice della sua reazione; mentre continuo a fissarla,
Jackson si
avvicina a Lucia e le dice: " Quello che ha detto Kellan, vale anche
per
me, Lucia; sarei veramente onorato se mi dessi la
possibilità di conoscerti e di
farmi conoscere da te!".
Poi con un
sorriso le porge i suoi
fiori che lei prende con la mano tremante; dopo averli annusati con gli
occhi
chiusi, li riapre e dice: " L'ultima cosa che avrei mai immaginato era
che
il mio principe fossi tu, che per inciso, sei sempre stato il mio
preferito.
E ti dico che
sarei veramente felice
di conoscerti e di farmi conoscere!".
Sono contento
per i miei amici e lo
sono ancora di più, quando vedo che entrambi prendono per
mano le loro
principesse, perdendosi negli occhi di ciascuna di loro.
Ad un tratto la
voce di Sabrina ci fa
sobbalzare tutti quanti, quando dice:
" Ragazzi, voi
essendo giovani,
forti e vigorosi riuscite di certo a sopravvivere con la sola forza del
vostro
amore ma io che sono quasi ad un passo dalla vecchiaia, ho bisogno di
cibo per
restare cosciente, quindi se non avete nulla in contrario, che ne dite
se ci
spostiamo in sala da pranzo in modo da iniziare a mangiare?".
Poi come se si
fosse ricordata
qualcosa d'importante aggiunge, sorniona: " Cari principi se volete,
potete venire, uniti mano nella mano alle vostre dame!" quindi si avvia
con passo deciso verso l'altra stanza, lasciandoci tutti lì
fermi e basiti fino
a quando all'unisono, scoppiamo a ridere seguendola.
Ovviamente, noi
maschietti seguiamo
il suo consiglio tenendoci ben strette le nostre principesse.
La cena inizia e
prosegue con
allegria e nelle successive tre ore, noi sei ragazzi parliamo di tutto;
sopratutto io e Lisa ricordiamo il nostro scambio culturale e io mi
sorprendo
veramente, di quanto
siano chiari i
suoi ricordi.
La mia piccola
rammenta, ancora
perfettamente, come sono fatte la mia casa e la mia stanza.
Descrive alla
perfezione i luoghi e
le persone che abitano tuttora, vicino alla mia famiglia, ricorda
ancora chiaramente
i miei genitori e le mie sorelle.
Questo ha
dell'incredibile, anche se
la stessa cosa capita a me: io mi ricordo nitidamente, il luogo dove
abitavano
Francesco e Monica, l'ambiente, i colori, gli odori e il calore che
regnavano
in quella casa.
Durante l'arco
della cena chiacchieriamo
di tutto, come se fossimo amici di vecchia data, che non s'incontravano
da
chissà quanto tempo, mentre noi sei non ci siamo mai visti.
Ad un tratto, io
mi fermo posando la
forchetta nel piatto e girandomi verso la mia piccola, dico:
" Lisa so che ai
più, può
sembrare assurda questa situazione e se qualcuno mi avesse raccontato
una
storia così, forse gli avrei dato totalmente del folle ma
anche se lo ripeto
può sembrare assurdo, io credo che il nostro incontro fosse
destinato.
Per usare le
parole che mi ha detto
Kristen, quando mi ha mostrato quel video, il destino ci ha fatto
camminare per
strade parallele, senza mai farci incontrare perchè forse,
se fosse successo
allora, non saremmo stati pronti per una storia seria.
Ora
però, io mi sento pronto e mi
piacerebbe veramente provare a creare con te qualcosa d'importante.
Con molta
probabilità, tu penserai
che ti stia prendendo in giro ma ci tengo a spiegarti che non
è così.
Non farti
confondere dal fatto che
sono un attore famoso, sempre circondato da belle ragazze,
perchè per lo più,
io non le vedo neanche.
Sono
più timido di quello che pensi e
ho sempre creduto che per innamorarsi bisognava avere delle
qualità particolari
e che era fondamentale, non fermarsi all'apparenza.
Una ragazza
può anche essere bella,
come una dea, ma essere vuota dentro mentre un'altra può
essere semplice ed
umile e trasmetterti molto più di quello che credi.
Io mi ritengo
fortunato perchè tu,
oltre che semplice ed umile, sei per davvero bellissima e
ciò che sento,
diventa forte ogni minuto che passa.
Sai, Taylor un
mio grande amico e
collega, mi ha sostenuto nel mio delirio continuando a dirmi che non
ero folle
se credevo nel mio sogno, perchè i veri folli sono coloro
che rinunciano a
sognare e io non lo avrei mai fatto.
Non sapevo se tu
esistessi veramente
o se la tua immagine fosse un parto della mia mente malata ma qualcosa,
dentro
di me, mi diceva che eri reale e mi spronava a continuare a cercarti.
Remavo contro
corrente ma per fortuna,
non lo facevo invano.
Quando Kristen
mi ha mostrato il
video ho compreso che il mio posto era qui, però...!"
"
Però?" mi chiede, tra le
lacrime la mia piccola e io dopo avergliele asciugate con il mio
fazzoletto,
riprendo a parlare: " Però, la verità
è che noi dovremo tornare a Los
Angeles.
La nostra vita,
gli amici, le case e
il lavoro sono lì; anche se la sola idea di lasciarti mi sta
uccidendo.
Per questo
vorrei chiederti qualcosa
che forse tu riterrai folle ma non posso farne a meno: Lisa, tu
verresti con
me, a Los Angeles?".
Lisa mi fissa
scioccata, poi tirando
un grosso respiro, chiude gli occhi e quando li riapre, li fissa su di
me e con
la voce flebile, dice: " Si Rob, verrò con te a Los
Angeles!".
Sento il cuore,
scoppiarmi in petto,
dalla felicità e d'impeto l'abbraccio stretta, per poi darle
un bacio; il
nostro primo bacio che mi lascia una sensazione meravigliosa.
Dopo che anche i
miei amici, hanno
fatto la loro proposta a Erica e Lucia e dopo che, hanno ottenuto una
risposta
positiva, ricominciamo a cenare molto più sereni.
Mi sono tolto un
peso dal cuore: la
paura che lei potesse dire di no, mi stava macerando il cervello, ma
ora che so
che lei verrà con me, mi sento realizzato e sereno.
Dopo aver finito
di mangiare aiutiamo
le ragazze a sparecchiare e mentre aspettiamo che Sabry ci porti il
caffè, io
prendo la mano di Lisa e le chiedo: " Piccola, verresti un secondo con
me?".
Lei annuisce e
insieme ci
allontaniamo dagli altri, uscendo fuori in balcone.
Una volta soli,
l'abbraccio stretta,
inspirando il suo profumo poi mi stacco e guardandola negli occhi le
dico:
" Lisa io volevo chiederti una cosa" poi inspiro forte e riprendo a
parlare: " Vorrei che domani, io e te andassimo al cimitero, a trovare
Francesco
e Monica.
Ti confesso che
mi sento in colpa,
perchè mi ero ripromesso di rimanere in contatto con loro,
ma una volta tornato
a casa gli impegni, con il teatro e il cinema, sono stati enormi e me
ne sono
dimenticato.
Quando nel video
hai detto di essere
orfana, mi sono sentito morire e avrei dato non so che cosa, per non
aver perso
i legami con loro!".
Lisa, mi guarda
con gli occhi umidi,
poi mi dice: " Non devi sentirti in colpa! La stessa cosa è
successa a me
; per qualche periodo sono riuscita a rimanere in contatto con Vicky e
Lizzy ma
poi la vita ci ha inesorabilmente, allontanate.
Comunque
riguardo alla tua richiesta,
sarò felice di accompagnarti anche perchè, se
devo partire con te, devo e voglio
salutarli per l'ultima volta!".
" Non
sarà l'ultima volta, amore
mio" le dico, facendole una carezza " perchè ti prometto che
noi
torneremo in Italia, anche perchè qui c'è Sabrina
e lei farà sempre parte della
nostra vita!".
Lei annuisce,
con un sorriso poi si
avvicina e mi da un bacio dolcissimo.
Quando ci
stacchiamo, io le chiedo:
" Non odiarmi Lisa, ma devo chiederti un altra cosa!" e quando lei mi
fa cenno di continuare, riprendo a parlare: " Io, Jackson e Kellan
dobbiamo tornare a Los Angeles tra tre giorni ma mi piacerebbe che noi
due,
partissimo domani!".
Lisa spalanca
gli occhi, prima di
chiedermi: " Perchè domani?" e io con un sorriso, le
rispondo:
"
Perchè vorrei tanto portarti a
Londra, a trovare i miei.
Loro non sanno
nulla dei mesi che ho
passato pensando a te né del fatto che finalmente ti ho
trovata.
Sono curioso di
vedere la faccia che
faranno, quando sapranno che sei tu, la ragazza del mio destino e del
mio
cuore!
Inoltre vorrei
farti visitare il mio
mondo attraverso i miei occhi".
Lisa mi sorride,
arrossendo, poi mi
dice: " Sarei veramente contenta, di rivedere i tuoi genitori e le tue
sorelle ma...!".
Io la guardo e
vedo che è nervosa,
quindi accarezzandola, le chiedo: " Ma?" e lei deglutendo, mi dice:
" Ho paura che loro non mi accettino, come tua fidanzata!".
La fisso
scioccato dal suo pensiero,
poi scoppio a ridere e quando mi calmo, le dico: " Amore, ma che dici?
Io sono sicuro
che loro ti
adoreranno! Tante volte ho sentito mia madre e le mie sorelle nominarti
chiedendosi che
fine avessi fatto,
quindi sono convinto che saranno euforiche all'idea che sia tu tutto il
mio
mondo!".
Poi diventando
improvvisamente serio,
le dico: " C'è un ultima cosa che devo dirti e anche se non
vorrei farlo,
so che non ho scelta.
So che questa
cosa potrebbe essere la
mia condanna ma non posso evitarmelo!".
Lei mi chiede: "
Amore, che cosa
c'è che ti preoccupa? " e io le rispondo: " Come ti ho detto
prima,
tra me e Kristen, non c'è assolutamente nulla se non una
meravigliosa amicizia
ma di fatto, siamo fidanzati o almeno lo siamo per l'opinione pubblica
e tale
dovremo restare ancora per un altro anno o poco più.
So che non
è una bella cosa ma quando
abbiamo preso gli accordi con la Summit, né io,
né lei avevamo dei legami.
Era un modo come
un altro per evitare
la corte di tante oche o di tanti tacchini, che erano attirati solo dal
nostro
patrimonio o da quelli che lo facevano per avere il loro posto al sole
o il
loro quarto d'ora di celebrità.
Kristen mi
è stata davvero vicina e
so che se non fosse stato per lei, io non ti avrei mai trovato e di
questo
gliene sarò grato a vita.
Purtroppo il
contratto che abbiamo
firmato con la Summit, ci obbliga a continuare con questa buffonata,
almeno
fino alla fine di Breaking dawn, quindi se tu non te la sentissi di
accettare
questa cosa, io... diciamo che... po-potrei capirlo!".
Lisa mi sorride
e mi accarezza, poi
mi dice: " Rob, ascoltami; so che normalmente qualsiasi ragazza farebbe
fatica ad accettare questa cosa ma io sento di potercela fare.
E poi non
sarà mica per sempre!
Diciamo che fino
a quando non vi
lascerete, io sarò un fantasma ma voglio stare con te e di
tutto il resto, non
m'importa!".
Io la guardo
negli occhi, per vedere
se mi stia mentendo ma ci leggo solo sincerità e tanto
amore,
quindi
l'abbraccio e le dico: "
Grazie amore mio! Io non so che cosa ho fatto, per meritare una
così bella
opportunità ma qualunque cosa ho fatto, so che la rifarei un
milione di volte,
se servisse ad averti al mio fianco!
Tu sei entrata
nella mia vita e spero
con tutto il cuore che non esca mai più!".
Lisa mi sorride
poi mi risponde:
" Non ne ho la benché minima intenzione, signor Pattinson.
Fai parte di me,
così come io faccio
parte di te, quindi direi che domani dovrai darmi una mano!".
Io la guardo
confuso poi le chiedo:
" Una mano? A fare cosa?" e lei ridendo, mi risponde: " Come a
fare cosa? A fare le valigie no?
Se vuoi partire
domani per andare a
Barnes, mi devi aiutare!".
Io scoppio
ridere poi facendole un
buffo inchino, le rispondo: " Servo vostro, mia principessa!
Sarà un onore
per me aiutarla!".
Lisa risponde al
mio inchino, con un
leggerissimo movimento del capo, poi dice: " Rob dobbiamo dirlo agli
altri!" e io le rispondo: " Hai ragione, piccola!
Entriamo,
così comunicheremo la nostra
decisione ai nostri amici!" e presala per mano rientriamo in casa.
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Capitolo 9 *** Preparativi per un viaggio d'amore ***
Bene
eccoci al nuovo capitolo di questa
strana storia! Temo che il mio racconto non convinca molto e di questo
me ne
dispiaccio ma per quelli che ancora la leggono continuerò a
pubblicarla.
Se
però preferite che la interrompa ditemelo e io vi
accontenterò.
Baci
Lorian
Capitolo 9 -
Preparativi per un
viaggio d'amore
POV LISA
Dal momento in
cui io e Robert torniamo
in soggiorno fino a quando usciamo per tornare ognuno alla propria
abitazione,
è un susseguirsi di emozioni.
Quando
comunichiamo ai presenti la
nostra decisione, le loro espressioni sono assolutamente impagabili.
Hanno tutti la
bocca spalancata e
qualche lacrima scende sulle guance di Sabrina.
Io e Robert ci
guardiamo attoniti non
sapendo che fare, quando una marea di braccia, inizia a stringerci
emozionata.
Non so quante
raccomandazioni escono
dalle labbra di Sabrina, mentre mi augura di essere felice e io in
questo
momento lo sono davvero.
Se mi
chiedessero di quantificare le
sensazioni che sento, sono certa che farei scena muta.
Kellan e Jackson
dicono che ci
raggiungeranno a Los Angeles, in quanto preferiscono approfittare della
situazione, per fare un pò i turisti e per visitare la
città insieme alle loro
ragazze.
Dopo aver
salutato tutti, io prendo
il mio meraviglioso bouquet e con il mio cavaliere ora non
più misterioso,
usciamo all'aria aperta.
Robert mi dice:
" Piccola come
ti senti?" e io guardandolo negli occhi gli rispondo: " Se devo essere
sincera non lo so! Tutto sta accadendo talmente in fretta, che non ho
avuto il
tempo di rendermi conto di nulla!".
Rob mi accarezza
dolcemente il viso
poi mi sussurra ad un orecchio: " Posso capirti alla perfezione; anche
per
me è la stessa cosa.
Mi sento confuso
e non so che cosa
aspettarmi dal futuro! So solo che voglio passare ogni giorno della mia
vita
con te e questa è l'unica cosa veramente importante!".
Io fisso quella
meraviglia di ragazzo
che ho davanti a me e sorridendo, dico: " Anche per me è
importante Rob!
Devo ammettere che in questi mesi i continui sogni che facevo, mi
lasciavano
parecchio confusa.
All'inizio ne
ero spaventata poi con
il tempo invece mi sentivo sempre più bene!".
"
Perchè ne eri spaventata?"
mi chiede Robert e io tirando un grosso respiro, gli dico: " Provavo
questa sensazione, perchè temevo che quel personaggio
misterioso fosse un mio
ex ragazzo che all'epoca mi aveva fatto molto male.
Temevo che
quello fosse un modo
alquanto astruso, per rientrare nella mia vita ma poi il fatto che
fisicamente
non gli somigliava, che mi trasmetteva solo sensazioni positive e che
parlava
con un accento straniero, mi aveva in qualche modo tranquillizzata!".
" Che ti aveva
fatto quel
bastardo?" mi chiede Robert e io sorrido per l'enfasi che ci ha messo
nel
definire, Valerio.
Decido di
raccontargli tutto, perchè desidero
che lui conosca ogni cosa di me, quindi mentre passeggiamo tenendoci
per mano,
gli narro tutta la vicenda.
Alla fine del
racconto lui si ferma e
guardandomi negli occhi mi dice: " Lisa quello è stato
davvero un idiota
perchè non sa quale tesoro si è perso, anche se
pensandoci bene dovrei
ringraziarlo, perchè se lui non ti avesse tradito tu ora
saresti la sua ragazza
e io ti avrei persa prima ancora di averti trovata!".
Sento il cuore
battermi veloce nel
petto e d'istinto gli butto le braccia al collo appoggiando le mie
labbra sulle
sue.
Robert mi
stringe a se e risponde al
mio bacio, con una passione mi sconvolge fin nel profondo.
Siamo persi
entrambi e non ci
rendiamo conto né del tempo che passa né del
luogo nel quale ci troviamo.
Quando ci
stacchiamo per la necessità
di respirare ci guardiamo negli occhi e io posso leggere la
felicità che lo
stravolge che è la stessa che sconvolge me.
Sposto gli occhi
dal suo viso e mi
accorgo guardandomi attorno, di essere arrivati sotto casa mia e
arrossendo, gli
dico: " Robert
ti andrebbe di salire un attimo?".
Lui gira lo
sguardo verso il portone
e mi chiede: " Tu abiti qui?" e io annuisco in silenzio, quindi Rob
con un sorriso mi tira a se e mi dice: " Non vedo l'ora, mio piccolo
bocciolo di rosa!".
Io sorrido e in
silenzio ci avviamo
verso il portone; una volta entrati nell'androne prendiamo l'ascensore
e
durante il breve tragitto continuiamo a fissarci negli occhi.
So che
c'è una tensione sessuale tra
me e lui ma non me la sento di fare l'amore e voglio che Rob capisca
quello che
provo, quindi decido che non appena entreremo in casa glielo
dirò subito.
Arrivati al
piano, apriamo la porta
dell'ascensore e una volta usciti nel pianerottolo, ci fermiamo davanti
all'uscio del mio appartamento.
Con le mani
tremanti inserisco la
chiave e entriamo in casa.
Accendo la luce,
ringraziando il
cielo di aver lasciato tutto in ordine poi tiro un grosso respiro, per
iniziare
il mio discorso ma non appena apro la bocca, lui mi tira a se e mi
bacia con
una passione sconvolgente.
E
ciao, ciao neuroni traditori! Giusto ora dovevate abbandonarmi per
fuggire via? Come faccio ad affrontarlo se anche voi mi mollate
così senza
pensarci su un secondo?
Quando ci
stacchiamo per poter
respirare lo fisso negli occhi e apro la bocca per parlare ma lui mi
batte sul
tempo, dicendo: " Lisa, ti desidero da morire ma non voglio bruciare le
tappe con te!
Voglio che tra
me e te sia tutto
perfetto e non credo che gettarci sul letto in preda agli ormoni, sia
il modo
giusto per iniziare.
Anche se
passerò per uno volgare, te
lo devo dire! Quando mi staccherò da te, credo che
dovrò prendermi a padellate
nelle palle ma l'ultima cosa che vorrei fare, in questo momento
è lasciarmi
guidare dai miei istinti!
Io ti amo
completamente e questo
comporta anche il fatto di desiderarti fisicamente ma prima di fare
l'amore con
te, voglio che anche tu sia convinta dei tuoi sentimenti.
Non vorrei mai
che tu debba pentirti
di essere stata mia, quindi per stasera è meglio se io vado
in albergo, poi
domani mattina passerò a riprenderti, va bene?".
Io lo guardo
emozionata dalle sue
parole e annuisco, prima di dire: " Robert apprezzo il tuo gesto.
Voglio essere
del tutto sincera con
te; io ti desidero tanto come non mi è mai capitato prima
d'ora ma non mi sento
pronta per fare l'amore con te.
Voglio che la
mia prima volta sia
speciale e desidero che sia con te, ma non ora!".
" La la tu... a
p... prima v... volta?"
balbetta Robert mentre spalanca gli occhi " Mi stai dicendo che tu
non...
non lo hai mai fa... fatto?".
" No, io non
l'ho mai fatto! Ma
è un problema per te?" gli chiedo timorosa che questo
ostacolo
possa separarci
ma lui mi afferra le
mani e fissandomi negli occhi, mi dice: " Ma quale problema,
amore!
Non è
affatto un problema anzi, direi
che per un uomo sapere di essere il primo e spero l'unico è
motivo di orgoglio.
So che
ragioniamo con i paesi bassi
ma avere la certezza che la tua donna è solo tua non ha
prezzo.
Ora ancora
più di prima, voglio che
tu ed io pensiamo bene al momento in cui lo faremo.
Voglio che sia
tutto perfetto e che
ti rimanga un bellissimo ricordo.
Nel mio piccolo
cercherò di essere il
più delicato possibile e mi vivrò con te questo
miracolo!".
Non appena
finisce di dire quelle
splendide parole Robert si china su di me e mi da un dolcissimo bacio
che ha il
potere di stordirmi facendomi dimenticare dove sono e chi sono.
Santo
cielo, se con un semplice bacio riesce a farmi sentire così
cosa
succederà quando faremo l'amore?
Dopo che ci
stacchiamo Robert mi
sorride e lentamente si dirige verso la porta; io l'accompagno e prima
di
uscire nel pianerottolo mi fa una carezza e mi dice: " Ci vediamo
domani
alle 7 piccola, va bene?".
Io annuisco e
lui continua: " Se
gli orari sono rimasti quelli dell'anno scorso, dovrebbe esserci un
aereo che
parte alle 18; cercherò di prenotare quello, almeno
impiegheremo queste ore a
sistemare alcune cose tue e poi andremo al cimitero dai tuoi genitori,
va
bene?".
Io annuisco
nuovamente, totalmente
incapace di dire una sillaba che sia una e lui resosi conto del mio
stato
deplorevole mi fa un sorrisino sghembo che mi da il colpo di grazia.
Bene
e ora chi dorme più! Sfido qualcuno di voi a riuscire a
chiudere
occhio, dopo che Robert Pattinson vi ha dichiarato il proprio amore, vi
ha
baciato dolcemente e vi ha sorriso in quel modo
che dovrebbero definire illegale!
Riesco a
chiudere la porta con le
mani tremanti e lentamente come se fossi in trance, mi dirigo verso la
stanza
da letto.
Giunta vicino al
mio letto mi ci
fiondo sopra, cominciando a scalciare mentre urlo a squarciagola:
" E
VAIIIIIIIIIIIII!".
Contrariamente a
quello che penso, il
mio corpo reclama il riposo e dopo aver fermato il folle scalciare
delle mie
gambe, sento tutta la stanchezza di queste ore crollarmi addosso.
Prima di
chiudere gli occhi mi fermo
a pensare a questa giornata che ha avuto un che di folle.
Sento ancora
serpeggiare sulla pelle,
il brivido che mi ha scosso quando Sabrina mi ha detto che nella stanza
accanto
c'erano i nostri principi.
Ma nessuna
sensazione poteva
eguagliare lo stupore che ho provato, quando mi sono trovata Robert
Pattinson
davanti e la gioia, quando mi ha detto che mi ama e mi ha chiesto di
partire
con lui.
Non so cosa mi
riserverà il destino;
ora come ora so solo che sono felice come mai lo sono stata in tutta la
mia
vita e desidero con tutto il mio cuore che questa gioia non abbia mai
fine.
Non sono stupida
e so perfettamente
che non sarà facile; io e lui non ci conosciamo e il nostro
rapporto è come
qualcosa che si acquista a scatola chiusa ma sono veramente
intenzionata a fare
di tutto per farlo funzionare nel migliore dei modi.
Voglio iniziare
con lui il mio
cammino e spero vivamente che anche Robert, voglia fare di tutto per
provarci.
Un profondo
sbadiglio mi coglie e
prima che possa provare a resistere i miei occhi si chiudono,
facendomi
sprofondare in un sonno
rilassante.
E
ora mi trovo di nuovo sulla nostra spiaggia mentre cammino serena e
felice, affondando con i piedi nella sabbia.
Sento
una pace nel cuore come non mi capitava da tanto tempo e so che ora
ho un valido motivo per averla.
Alzo
gli occhi e lo vedo; mi sta aspettando nello stesso punto di sempre
ma stavolta vedo il suo viso e questo mi riempie di gioia.
Accelero
il passo e quando sono ad un passo da lui, sul suo volto appare
quel sorriso sghembo che mi fa tremare.
Robert
mi afferra per la vita e mi stringe forte poi mi bacia con
passione.
Quando
ci stacchiamo lui mi dice: " Hai visto? Sono stato di parola,
amore mio! Sono venuto a prenderti per portarti via con me per sempre!".
Io
gli sorrido e lui mi afferra la mano e cominciamo a correre felici
sulla spiaggia, fino a cadere esausti sulla sabbia calda.
"
Ora sei mia, Lisa" mi dice con un sorriso " e sfido
chiunque a provare solamente a dividerci.
Il
destino ci ha messo insieme e non permetterò a nessuno di
separarci!
Tu vuoi stare con me?"
Io
sorrido apertamente e dopo avergli dato un dolce bacio, gli dico:
" Certo che lo voglio amore mio. Voglio stare con te per sempre!".
Poi
un suono fastidioso mi penetra nelle orecchie e io guardandolo gli
dico: " Robert sta suonando
il
tuo cellulare!" ma lui continua a fissarmi sorridendo fino a
quando comincia a svanire nel nulla.
Apro gli occhi
con fatica e mi
accorgo che quel suono fastidioso è il mio citofono e mi
chiedo chi diavolo
possa essere a quest'ora.
Mi alzo
sbuffando e mi dirigo verso la
porta e quasi imprecando rispondo: " Chi è?" e la voce di
Robert mi
arriva di botto.
Sento che ha una
nota di ansia e
preoccupazione ma non riesco a capirne il motivo: " Amore, stai
bene?".
" Si!" gli
rispondo e gli
apro il cancello.
Dopo due secondi
lo vedo arrivare
sulle scale, affannato e guardandolo curiosamente gli chiedo:
" Rob ma che
è successo? Perchè
sei così agitato?".
" Come
perchè, Lisa? Sono le
otto ed è quasi un'ora che sono qui sotto a suonare! Ho
pensato che ti fosse
successo qualcosa e non sapevo più che fare!" mi dice
fissandomi serio.
Io lo guardo
come se avesse detto un'assurdità
poi porto lo sguardo verso l'orologio appeso in soggiorno e vedo che mi
ha
detto la verità.
Porca
miseria mi sono addormentata di brutto e non ho sentito niente! Non
mi era mai capitato prima d'ora.
" Amore
perdonami " gli
dico sentendomi in colpa " non volevo farti spaventare ma mi sono
addormentata e non ho sentito che suonavi.
Non mi
è mai capitato di crollare
così; ho sognato noi sulla spiaggia e le meravigliose
sensazioni che ho provato
mi hanno fatto stare talmente bene che non volevo svegliarmi!".
Robert mi
abbraccia stretto; lo sento
tremare e la sensazione di colpevolezza si fa preda di me.
" Rob, Robert
calmati! Io sto
bene lo vedi!" gli dico per tranquillizzarlo e lui staccandosi da me,
mi
fissa negli occhi con un espressione da cucciolo indifeso e dice: "
Avevo
paura che quel bastardo ti avesse fatto del male!".
" Bastardo? Che
bastardo?"
gli chiedo io confusa e lui mi risponde: " Parlo di quel porco del
bar!".
" Ti riferisci a
Daniele? E tu
che ne sai di lui?" gli domando sempre più sconvolta e
Robert con un
sorrisetto mi risponde: " Perchè ero lì quando
è successo!".
" Dove? Io non
ti ho
visto?" gli dico sentendo le gambe tremare e lui sorridendo ancora
più
apertamente, mi risponde: " Oh si che mi hai visto! Almeno secondo
quello
che ha detto Sabrina!".
" No Robert, ti
posso assicurare
che non ti ho visto" gli dico convinta " ma ti pare che se ti avessi
vista non avrei avuto un minimo di reazione!".
Robert stavolta
scoppia a ridere e io
mi chiedo che diavolo gli sia preso poi non appena si calma,
mi dice: " Amore
non per
insistere ma tu mi hai visto e usando le tue parole, hai detto che hai
gli
occhi per guardare e che io sono un bel figo!".
Io spalanco gli
occhi poi portandomi
una mano tra i capelli, dico: " I... il po... po... poliziotto in
incognito! Eri tu?" e lui ridendo, annuisce felice.
" Mamma che
vergogna!" gli
dico sentendomi male e desidero che una voragine mi si spalanchi sotto
i piedi.
Ehi
lassù, c'è qualcuno che abbia la
benché minima compiacenza di farmi
sprofondare un tantino più giù?
Lo
so che siete presi con le guerre, la fame nel mondo e il debito
pubblico ma il mio appello arriva dal più profondo del mio
cuore! VOGLIO
SPARIREEEEE!
" Per la Peppa e
la Peppina che
figura del cavolo che ho fatto!" riprendo a dire continuando a scuotere
la
testa poi alzo lo sguardo verso il volto di Robert e rimango stupita
quando lo
vedo con la bocca spalancata.
"Chi sono? " mi
chiede lui
e io basita gli domando: " Chi sono, chi? ".
Robert
allargando le braccia come se
dovesse essere chiaro che io capisca al volo cosa intende, mi risponde:
"
Quelle due! La Peppina e la Peppa, chi sono? ".
Io lo fisso
scioccata poi non
riuscendo a trattenermi, scoppio a ridere di cuore tenendomi la pancia
scossa
dalle grandi risate.
Quando mi calmo
guardo Robert che mi
sta fissando con un espressione scocciata, come se si ritenesse offeso
per non
essere stato preso sul serio.
Un nuovo attacco
di risate sta
dilagando in me ma a fatica riesco a contenerlo per evitare di
peggiorare la
situazione e trattenendo un sorriso mi avvicino a lui, che se ne sta
tutto
impettito con le braccia incrociate sul torace.
Quando sono ad
un passo da lui gli
faccio una carezza e gli dico: " E' solo una vecchia esclamazione che
usava spesso mia nonna.
Per la Peppa e
la Peppina si usava al
posto di dire caspita, accidenti, mannaggia, incredibile!
Certo non si usa
più, però a me
capita a volte di usarla ed è un modo per sentire ancora mia
nonna come se fosse
vicina a me!".
Robert mi fissa
con un sorriso mentre
sulle sue guance, cresce il rosso per l'imbarazzo di aver frainteso
quello che
volevo dire.
Io non voglio
che si vergogni del
fatto di non capire i nostri modi di dire, quindi mi avvicino a lui e
dolcemente lo
abbraccio poi poso le
mie labbra sulle sue e lui mi stringe a se con forza e passione.
Sento alla
perfezione il fuoco che ci
divora e prima di non riuscire a fermarci mi stacco da lui, anche se
devo
ammettere di farlo con molta ma molta fatica.
E
che diamine, sono una donna se pur non sessualmente attiva e so
riconoscere quando mi trovo con una meraviglia tra le braccia.
Quando ci
separiamo rimaniamo in contatto
facendo sfiorare le nostre fronti e Rob inebriandomi con il suo alito
fresco,
mi dice: " Amore, mi sono spaventato da morire quando non rispondevi.
Sembra assurdo
lo so ma mi sei
entrata dentro sotto la pelle e non riesco più a fare a meno
di te.
Ora prima che io
faccia ancora
qualche magra figura, che ti convinca a mollarmi che ne dici di andare
al
cimitero dai tuoi genitori?
Ho voglia di
vederli e di salutarli
poi quando torneremo ci occuperemo di preparare le valigie.
Stavo pensando
di prepararne qualcuna
di semplice, dove metterai lo stretto indispensabile dato che Sabrina
ha detto
che per il resto se ne occuperà lei.
Vuole prepararti
le valigie e a spedirci
il tutto a Los Angeles!".
" Va bene " gli
dico io
" sono d'accordo su tutto quello che hai detto e se mi dai cinque
minuti
mi vado a preparare in modo da poterci avviare.
Se nel frattempo
vuoi farti un caffè,
in cucina c'è la macchinetta; la sai usare vero?".
Robert annuisce
con un sorriso e io
dopo avergli dato un ultimo bacio, mi dirigo verso la camera da letto
dove
prendo l'occorrente per farmi una doccia.
Quando sono
pronta mi fiondo dentro
il box e mi faccio cullare dal dolce massaggio dell'acqua calda.
Quando finisco,
esco dal box e mi
asciugo con l'accappatoio poi mi metto un velo di crema idratante e
indosso
l'intimo.
Dopo essermi
infilata i jeans e la
maglietta, mi asciugo i capelli e quando sto per infilarmi i sabot
sento la
voce di Robert chiamarmi allarmata.
Esco dalla
stanza da letto, vado in
cucina e lo trovo in uno stato alquanto agitato mentre nervoso si passa
le mani
tra i capelli.
" Che succede
amore?" gli
chiedo con un sorriso e lui guardandomi con un aria colpevole, mi dice:
" Mi sa che la
tua macchina non
funziona; ho provato di tutto ma il caffè non vuole saperne
di uscire, quindi
mi sa che è rotta!".
Io sono stupita;
come cavolo ha fatto
a rompersi, se fino a ieri sera funzionava alla perfezione?
Mi avvicino
all'oggetto incriminato e
comincio ad analizzarlo: bene l'acqua c'è, il
caffè anche e nonostante ciò, se
accendo l'interruttore non da segno di vita.
Comincio a
pensare che Robert abbia
ragione e lui mi guarda come se volesse dirmi: " Che ti ho detto? E'
rotta!".
Quando sto per
arrendermi e per
tirare fuori la moka, mi accorgo di un piccolissimo particolare non del
tutto
irrilevante, che impedisce alla macchina di funzionare.
" Robert amore,
non hai inserito
la presa della corrente!" gli dico con un sorriso e lui spalanca di
botto
la bocca poi inizia a passarsi ripetutamente la mano tra i capelli,
segno che è
davvero nervoso.
Mi fissa
dispiaciuto poi mi dice:
" Te l'ho detto che con te faccio solo delle figure pessime e mi sa che
prima o poi ti renderai conto della cavolata che stai per fare a
metterti con
me!".
Io
scoppiò a ridere e facendogli una
carezza, gli dico: " Amore calmati! Secondo te ti lascerei per
così poco?
Se volevo uno
che mi facesse il caffè
alla perfezione, mi sarei scelta un barista che poi se stiamo ben a
guardare è
il mio di mestiere, quindi smettila di dire fesserie e prendimi due
tazzine
dallo sportello!".
Lui si avvia
verso il mobile e ne
torna poco dopo, con due tazzine tra le mani; io le prendo e le metto
sotto
quella dannata macchina e pochi secondi dopo, ci sediamo sul divano a
gustarci
il nostro caldissimo caffè.
" Non ti ho
ancora detto che sei
bellissima, amore!" mi dice Robert e io sento le guance andarmi a fuoco
per l'imbarazzo.
Quando abbiamo
finito di bere il
caffè, portiamo le tazzine in cucina e io le lavo poi
indossate le scarpe e
presa la borsa sono pronta per uscire.
Prima di andare
fuori, Robert si
mette la bandana, per mascherare i suoi bellissimi capelli e indossa i
suoi
mitici Ray Ban poi dopo avermi fatto un ok con le dita ci prendiamo per
mano e
scendiamo in cortile.
Saliti in
macchina metto in moto e
dopo circa venti minuti, arriviamo al cimitero maggiore.
Ogni volta che
vengo in questo posto,
mi sento in pace con il mondo e anche se so che è un luogo
che dovrebbe
richiamare la tristezza, per me non è così.
Certo mi mancano
i miei genitori ma
venirli a trovare, mi da sempre un senso di tranquillità e
di calma.
Quando arriviamo
al campo 73, vedo
subito la loro tomba e tirando Robert per la mano mi ci avvicino.
Quando ci
troviamo di fronte alla
sepoltura, vedo con la coda dell'occhio l'espressione che aleggia sul
viso del
mio amore: una strana confusione!
Quando gliene
chiedo il motivo lui
indicandomi la foto di mia madre mi dice: " Chi è Susanna?
Voglio dire la
foto è di Monica ma il nome..." .
Io sorrido poi
gli dico: " Susanna
era il suo primo nome ma non lo usava mai perchè a quel
tempo era litigata con
sua nonna che si chiamava come lei e così per dispetto prese
a farsi chiamare
con il suo secondo nome!".
" Capisco" mi
dice con la
voce che cela una profonda tristezza mista ad un forte senso di colpa,
per aver
scordato i miei genitori.
" Francesco,
Susanna
perdonatemi" dice con la voce rotta dall'emozione " so che sono la
persona più ingrata sulla faccia della Terra ma credetemi se
vi dico che non
l'ho fatto con cattiveria.
Non ho mai
dimenticato il vostro
amore e il vostro calore ma gli impegni mi hanno travolto e mi hanno
allontanato anche dalla mia famiglia.
Per quanto io
non riesca a
comprendere i disegni del destino, ora sono qui con la vostra Lisa e
sto per
portarla via con me a Los Angeles.
Mi piacerebbe
sapere che cosa ne
pensate, se mi reputate la persona giusta per lei e se accettate che io
ne sia
del tutto e incondizionatamente, innamorato!"
Io muovo
lentamente la mia mano,
poggiandola sulla sua spalla e quando riesco ad attirare la sua
attenzione con
un sorriso, gli dico:
" Amore non devi crucciarti troppo; sono sicura che mio padre e mia
madre
ti abbiano perdonato per non esserti più fatto sentire.
Inoltre credo
che conoscendo il loro
carattere e i loro pensieri sarebbero orgogliosi del fatto che sia tu
l'uomo
della mia vita.
Anzi ti
dirò che a questo punto mi
sorge il dubbio che siano stati loro ad inviarci quei sogni per poterci
unire!".
Robert mi
sorride e alzandosi mi fa
una carezza.
Io mi chino
sulla tomba dei miei
genitori e divido il mazzo di fiori nei due vasetti di vetro che sono
posizionati sulla lastra di marmo poi unendo le mani dico: "
Papà, mamma
per un pò di tempo non ci potremo vedere ma
continuerà a venire Sabrina al
posto mio.
Io
sarò a Los Angeles con Robert, per
vivere con lui questa avventura che si prospetta davvero meravigliosa!".
Rob mi prende la
mano e mi da un
lieve bacio sulle labbra poi dopo aver salutato i miei, ci avviamo
abbracciati
verso l'uscita diretti a casa per fare le valigie.
Prossima tappa:
Barnes vicino a
Londra per rivedere la dolcissima e adorabile famiglia Pattinson.
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Capitolo 10 *** Una sorpresa del tutto inaspettata ***
Bene
tesorine ora insieme a Robert e a Lisa ci
prepariamo per affrontare la prima parte del viaggio che
porterà i nostri
piccioncini verso gli Stati Uniti.
Infatti
oggi partiremo alla volta di Londra dove Lisa
rivedrà la famiglia Pattinson dopo sette lunghi anni.
Vi
lascio alla lettura del capitolo ringraziandovi
come sempre.
Baci
Lorian
Capitolo 10 -
Una sorpresa del tutto
inaspettata
POV ROBERT
Un'ora dopo
siamo rientrati a casa di
Lisa e insieme cominciamo a fare le valigie, che serviranno per il
nostro
viaggio verso Londra.
Se devo essere
sincero non vedo l'ora
di vedere che faccia faranno i miei genitori e le mie sorelle quando
vedranno
che è lei, la donna che mi ha rubato il cuore.
Ancora mi
ricordo di come Liz e
Victoria, mi parlavano di questa meraviglia che ora è al mio
fianco.
Ero curioso di
conoscerla di persona
anche se avevo visto il suo viso da bambina, nelle numerose foto che
Francesco
e Susanna, a differenza dei miei avevano appeso al muro.
Vicky aveva
pensato di invitare lei e
la sua famiglia, a passare il Natale con noi ma poi nel 2004, io ero
stato
chiamato ad interpretare il ruolo del principe Giselher nella saga
dei Nibelunghi.
Lo
stress e gli improvvisi impegni ci portarono a dimenticarci di quel
meraviglioso progetto.
In sette
anni mi ritrovai a girare ben dodici film e con il tempo il ricordo di
quei tre
splendidi mesi passati con la famiglia Martini, si attenuò.
Se solo avessi
saputo che lei era la
ragazza del mio destino, avrei fatto di tutto per vivermela fino in
fondo ma
forse ha ragione Kristen quando dice che se ci fossimo conosciuti prima
magari
la nostra storia non sarebbe iniziata.
" Amore!" mi
chiama Lisa
con un sorriso e io girandomi verso di lei, le rispondo: " Dimmi tesoro
che c'è?" e la mia piccola mi dice: " Stavo pensando che
forse è il
caso che tu avverta la tua famiglia del nostro arrivo e della nostra
situazione!".
" Hai ragione
Lisa lo faccio
subito; tu intanto continua a preparare la valigia, va bene?" le dico
facendole una carezza e lei sorridendo, annuisce dirigendosi verso la
stanza da
letto.
Lisa ha proprio
ragione; è il caso
che io li chiami per dirgli del nostro arrivo! Non vorrei mai che non
fossero
in casa.
Tiro fuori il
cellulare e dopo aver
composto il numero, lo sento squillare quattro volte prima che la
squillante
voce della mia adorata sorellina Lizzy, mi risponda: " Hallò
who
speaks?".
Tornando
finalmente a parlare nella mia lingua
la saluto e le spiego che in serata sarei arrivato a casa portando con
me una
persona.
Quando lei mi
chiede chi mi accompagna, io le
dico che è la mia fidanzata e sento le sue urla perforarmi
un timpano.
" LA TUA
FIDANZATA?" mi urlacchia
incredula Lizzy e io le dico di si e quell'istante apriti cielo, le sue
domande
diventano un fiume in piena: " Chi
è? Come si chiama? Quanti anni ha? Dove l'hai conosciuta? Da
quanto tempo state insieme? L'ami? Ti ama? E' una cosa seria?".
" Ehi, ehi Lizzy
per favore
respira! E' perfettamente inutile che tu mi faccia tutte queste domande
perchè
tanto non ti dirò nulla.
Se ti ho
chiamato è solo per
avvisarvi del nostro avviso e per chiedervi di farvi trovare tutti a
casa!
Vi posso
garantire che sarà per
davvero, una grossa sorpresa!" gli dico sorridendo.
"Ma fratello,
non puoi darmi una
notizia del genere e poi lasciarmi a bocca asciutta fino a stasera!
Ti prego, ti
prego, ti pregooooo!"
mi supplica con la vocina di una bimba capricciosa.
Se non sapessi
di essere il più
piccolo di casa Pattinson crederei di avere una sorella minore, ma no!
Lei è
quella di mezzo, che dovrebbe dimostrare più
serietà di me.
Ma quando mai!
La parola serietà fa a
pugni con mia sorella Elizabeth!
" Mi dispiace"
le dico
sghignazzando " ma dovrai accontentarti e aspettare il nostro arrivo
stasera"
e lei
imperterrita, mi chiede: "
A che ora arrivate? Se mi dici l'orario io e Vic, vi veniamo a prendere
all'aeroporto!".
" Non provarci
sorella
pestifera" le dico scuotendo la testa " te l'ho già detto!
Da me non
saprai nulla e non ti preoccupare per il nostro arrivo ho
già sistemato tutto.
L'unica cosa che
voglio è che tu
avvisi, la mamma, papà e Victoria e che prepariate la cena e
le stanze per noi!".
" Wow, le
stanze!" mi dice
con un sospiro " vuoi dirmi che non dormite insieme?" e io con un
ringhio, le rispondo: " Liiiizzzzz!".
" Ok, ok
messaggio recepito
fratellino!" mi risponde con un sogghigno la perfida peste poi io
sbuffando,
aggiungo: " Fammi una
cortesia Liz! Avvisa anche Tom e Sienna perchè ho proprio
voglia di rivederli e
di presentargli il mio amore!".
" Sentitelo! Il
suo amore! Che
tenero il mio fratellino!" mi dice lei con una vocina svampita e io
alzo
gli occhi al cielo sbuffando.
" Ok, ok niente
battute idiote
Rob! Messaggio recepito e sta tranquillo che avviso subito tutti! Ma
quanto
starete qui?" mi chiede ora più seria e io le rispondo: "
Purtroppo
possiamo restare solo due giorni, perchè giovedì
io devo essere a Los Angeles
per continuare le riprese di Breaking dawn!".
" Va bene" mi
dice delusa
" come al solito ti possiamo vedere con il contagocce!" e io mi sento
stringere il cuore dalla tristezza.
In quel momento
mi sento accarezzare
il braccio e girandomi vedo Lisa che mi fissa con un sorriso e come un
naufrago
mi aggrappo al mio salvagente.
Lentamente
inspiro il suo profumo e
mi sento subito meglio quindi velocizzo la chiamata salutando la mia
sorellina
dicendole che ci saremmo visti quella sera.
" Non sbaglio se
dico che Lizzy
era euforica per la notizia, vero?" mi domanda Lisa e io annuendo le
dico:
" Già non sbagli per niente! E pensa che non sa ancora che
la fidanzata
sei tu!".
" Come? Non
glielo hai detto? E
perchè?" mi chiede agitata la mia piccola e io
accarezzandola le rispondo:
" Ehi calmati amore! Se non le ho detto niente è
perchè voglio fare una
sorpresa a tutti, quindi stai tranquilla va bene?".
Lei annuisce
poco convinta, poi come
se si fosse ricordata di una cosa importante, mi dice: " Rob io sono
pronta quindi quando vuoi possiamo andare!" e io sorridendole, le
rispondo:
" Ok Lisa, allora passiamo dal mio albergo a prendere le valigie e poi
ci
dirigiamo all'aeroporto!".
Lisa mi sorride
e si avvicina,
dandomi un bacio che io ricambio con il cuore in gola poi quando ci
stacchiamo
rimaniamo a fissarci negli occhi per alcuni secondi quindi mano nella
mano
andiamo in camera sua a prendere il bagaglio.
Poco prima di
arrivare all'ingresso
mi squilla il cellulare e io prendendolo, rispondo: " Hallò who speaks?".
Il vocione
allegro di Kellan mi
arriva alle orecchie, forte e chiaro e con un sorriso gli dico: " Ehi
Kell, come va fratello?" e lui serafico mi risponde: " Alla grande
Rob!
Ascoltami, le
tue valigie le abbiamo
prese noi e te le porteremo in aeroporto con la macchina di Lucia
quindi voi
raggiungeteci là.
Verrà
anche Sabrina che poi riporterà
indietro la macchina di Lisa!"; prima che io possa rispondere aggiunge:
" Ah Robert qui c'è Jackson che mi sta facendo dei gestacci
per ricordarmi
di avvisarti dell'aereo.
So che tu hai
prenotato su un volo di
linea ma come sempre hai dimenticato chi sei mentre noi,
che siamo tuoi
amici non lo abbiamo
scordato e siccome siamo dei geni, abbiamo ricontattato di corsa il
comandante
Harrison, che ha accettato di buon grado di accompagnarvi con l'aereo
privato a
Londra!".
Io sono senza
parole e fisso con la
bocca spalancata Lisa che ovviamente non ci sta capendo niente.
Quando riesco a
fare accoppiare due
neuroni che siano in grado di rispondere, dico: " Grazie Kell! Ho
sempre
detto che siete veramente delle persone speciali!".
" Lo so, lo so
non c'è bisogno
che tu ce lo dica ma in caso tu volessi ricompensarci per la premura
sta pure
tranquillo che ce ne ricorderemo noi, quando sarà il momento
di
ricambiare!" mi dice lui sogghignando e io scuotendo la testa, gli
rispondo: " Sempre disinteressato tu, eh?".
E lui scoppiando
a ridere, mi
risponde: " Ne dubitavi fratello? Ora muovetevi che noi stiamo per
andare
all'aeroporto! Ah ovviamente lo scalo è quello di Malpensa
2000 come per
l'arrivo".
Gli dico di si
annuendo poi lo
saluto, fissando Lisa che mi chiede: " Ma che è successo
amore?" e io
sorridendo, le dico: " Lisa preparati, perchè ti porto a
Londra a bordo
del più bel aereo privato che io conosca!".
Lisa scoppia a
ridere abbracciandomi
poi dopo esserci dati un bacio, usciamo di casa.
POV LISA
Durante il viaggio verso l'aeroporto tengo gli occhi incollati al
finestrino,
intenta ad assorbire tutto quello che il paesaggio mi rimanda come per
imprimermi bene nella memoria tutte le sensazioni che la terra natia
che sto
per lasciare, mi può trasmettere.
Robert guida in
silenzio concentrato
e io mi sento come
se camminassi in un
limbo.
Sono felice di
partire con lui ma se
devo essere del tutto sincera con me stessa, l'euforia della sua
proposta si è
un pò scemata e l'inquietudine di ciò che mi
aspetta, mi lascia un retrogusto
amaro in bocca.
Ho paura! Si ho
paura e non so
perchè; mi sono sempre sentita una coraggiosa, che era
pronta a partire a
cavallo dei suoi calzoni senza riflettere sulle conseguenze.
Avevo sempre
preso le mie decisioni
sull'onda del momento, senza fermarmi a pensare a cosa dovessi
aspettarmi.
Avevo fatto
così con Valerio, quando
era tornato da me quasi strisciando dopo aver piantato Stella.
Non gli avevo
dato modo di scusarsi,
anzi; lo avevo cacciato via senza farmi remore di ciò che
lui sentisse o no,
ammesso che provasse davvero qualcosa.
Per me era un
traditore e tanto mi
bastava; avevo fatto la stessa cosa con il mio mondo e i miei ricordi
quando
avevo deciso di cambiare casa, zona e amici.
Non mi ero fatta
scrupoli a vendere
la casa dei miei genitori e a cercarmi un lavoro che mi permettesse di
mantenermi in modo normale.
Non volevo
chissà che; mi bastava
poter arrivare a fine mese e guardarmi allo specchio senza vergognarmi.
Con il senno di
poi so di aver fatto
la scelta giusta, perchè questo mi ha permesso di conoscere
Sabrina, Erica e
Lucia che sono state e sono tuttora la mia famiglia.
Loro mi hanno
accolta a braccia
aperte, mi hanno consolata, amata e capita quando ne avevo bisogno.
Per me non
c'è mai stata da parte
loro, pena, pietà o biasimo ma solo sorrisi, abbracci e
tenere parole che mi
hanno dato la forza e il coraggio per risalire la china nella quale ero
sprofondata.
E ora sto
rimettendo in gioco tutto e
solo per amore di un uomo che in realtà neppure conosco.
Non so chi sia
né quali siano le sue
abitudini; so solo quello che mi dissero i miei genitori ma sono cose
che
risalgono a quasi otto anni fa.
Sono frasi che
vedono come
protagonista un ragazzo di diciotto anni che è sicuramente
diverso dall'uomo di
ventisei anni, che ora mi siede accanto.
Non posso
pienamente fidarmi di
quello che riportano i giornali e di quello che si legge su internet,
perchè
quello riguarda solo la sua maschera esteriore, quella che lui indossa
a favore
dei media.
E' un attore e
sa recitare ma sono
certa che con me è stato sincero; l'ho letto nei suoi occhi
ma allora perchè ho
paura?
Mi ha spiegato
che per almeno un anno
e mezzo la nostra storia non si dovrà scoprire,
perchè lui è vincolato da un
contratto e questo in fondo mi sta bene, visto che l'ultimo mio
desiderio è di
finire in pasto ai paparazzi.
So che prima o
poi accadrà ma spero
che per allora, saprò come muovermi in quel mondo strano ed
effimero.
Come se mi
leggesse nel pensiero,
Robert mi dice: " Lisa, so che in questo momento hai tanti dubbi ma
vedrai
che tutto sarà perfetto."
Io annuisco
sorridendogli poi
gli chiedo: " Rob, sai già dove
andrò a stare? Perchè sicuramente Sabrina
vorrà l'indirizzo per spedirmi tutto
il resto delle mie cose!".
" Come dove
andrai a
stare?" mi chiede incredulo Robert per poi aggiungere: " Tu vivrai
con me!".
" Ma...!" sto
per dire io
ma lui mi zittisce mettendomi un dito sulle labbra e mi dice: " No
Lisa,
non c'è
ma che tenga.
Su questa cosa non
transigo; già vederci per noi sarà complicato,
figuriamoci se non potremmo
farlo tutti i giorni.
Se non posso
camminare con te alla
luce del sole voglio poter cenare con te, guardare insieme la
televisione,
ascoltare della buona musica e farci le coccole e quando ti sentirai
pronta
dormiremo insieme, perchè voglio tenerti stretta vicino al
mio cuore e voglio
dormire abbracciato a te.
Per troppo tempo
sono stato solo, per
troppi mesi mi sei venuta a trovare nei sogni, ora voglio la
realtà.
Voglio
stringerti forte, voglio
baciarti, voglio accarezzarti, voglio fare l'amore con te e voglio
svegliarmi
al tuo fianco e darti il buongiorno tutte le mattine.
Sogno di aprire
gli occhi e di
trovarti accanto a me, sogno di darti il primo bacio della giornata,
sogno di
farci la doccia insieme e di fare la colazione tenendoci per mano.
Sogno di
vestirmi e prepararmi per
andare a lavorare, sapendo che quando tornerò la sera tu
sarai lì ad aspettarmi
come una mogliettina.
Con questo non
voglio dire che
desidero una donna sottomessa, questo mai! Se vorrai, potrai cercarti
un lavoro
oppure ti potrai occupare della nostra casa.
Sei padrona del
tuo destino e anche
del mio, che ora ti appartiene al 100%.
So di sembrarti
smielato ma questo è
quello che sento e quello che desidero! Comunque tu potrai decidere di
cambiare
le carte in tavola quando vuoi e anche se io spero che tu non lo
faccia, ti
prometto che accetterò qualsiasi decisione tu possa
prendere!".
Con gli occhi
umidi di commozione per
le sue parole, mi fiondo a dargli un bacio sulla guancia e lui scoppia
a ridere
seguito da me.
Poco dopo
arriviamo al terminal e
velocemente ci dirigiamo verso un gate esterno dove ci stanno
aspettando tutti
i nostri amici.
Dopo aver
parcheggiato la macchina e
preso i bagagli, salutiamo tutti e ci avviamo verso l'ingresso che
c'immette
direttamente verso la pista di decollo.
Giunti
lì troviamo un aereo non molto
grande che ci attende con i motori accesi.
Prima di salire
mi getto con le
lacrime agli occhi tra le braccia di Sabrina, dicendole: " Grazie di
tutto, mammina!
Grazie per essermi
stata accanto e per avermi capita più di chiunque altro.
Non
dimenticherò mai quello che hai
fatto per me e mi auguro che riusciremo a vederci presto!".
Sabrina dopo
aver sciolto l'abbraccio,
mi dice: " Piccola tu rimarrai sempre qui, dentro al mio cuore e
già so
che la mia vita sarà più vuota senza di te ma mi
farò forza sapendo che starai
vivendo con una persona che ti ama più di se stesso e questo
non può che
tranquillizzarmi.
Tu, Erica e
Lucia siete le figlie che
non ho mai avuto e come una madre so che i propri figli prima o poi
devono
spiccare il volo da soli.
Siete speciali e
vi auguro di avere
tutto quello che desiderate dalla vita, perchè se ci sono
delle persone che se
lo meritano, quelle siete senz'altro voi!".
Dopo esserci
salutati e aver detto
agli altri che si saremmo visti a Los Angeles, io e Robert saliamo
sull'aereo
dove veniamo accolti dal capitano e da quello che credo sia lo steward.
L'uomo che si
presenta con il nome di
Harrison, dopo aver stretto la mano di Rob e averci salutati dice: " E'
un
piacere rivederla signor Pattinson; colgo l'occasione per informarvi
che le condizioni
climatiche sono
perfette e che saremo
ad Heathrow tra circa un'ora.
Per qualsiasi
cosa voi abbiate
bisogno potrete, come sempre fare affidamento su Andrew!".
Robert annuisce
seguito da me poi
stringe la mano del comandante che si ritira nella cabina di pilotaggio.
Io mi giro a
contemplare per la prima
volta l'interno dell'aereo e rimango completamente sconvolta.
Non sono
abituata a tutto quel lusso
e faccio fatica a pensare che questo d'ora in poi farà parte
della mia vita.
Robert si
avvicina e mi abbraccia da
dietro sussurrando: " E' tutto a posto amore mio?" e io con un
sorriso
annuisco, rispondendo: "
Si, Robert è tutto a posto; è solo che non sono
abituata a tutto questo!".
" Ti capisco
Lisa" mi dice lui
" anche io ho fatto fatica i primi tempi poi però, mi ci
sono abituato e
devo dire che in fondo non è poi così male!".
Dopo circa
un'ora lo steward ci
avvisa di allacciare le cinture di sicurezza dato che stiamo per
atterrare sul
suolo londinese.
Non appena i
motori dell'aereo si
spengono il comandante fa il suo ingresso, dicendo: " Signor Pattinson
a
bordo pista troverete la macchina che il signor Lutz ha provveduto a
noleggiarvi poi visto che lui mi ha detto che fra due giorni dovrete
tornare in
America, mi sono permesso di dirgli che sarà un onore per me
accompagnarvi, se
per voi va bene!".
Robert si alza e
si avvicina all'uomo
stringendogli la mano poi gli dice: " Ne saremmo onorati, comandante
Harrison!".
L'uomo sorride
poi dopo averci
salutati si ritira nella cabina di pilotaggio e noi prendiamo i bagagli
aiutati
dallo steward che li carica in macchina.
Robert lo saluta
poi gli dice: "
Bene, allora Andrew ci vediamo fra due giorni! " e il ragazzo gli
sorride
annuendo.
Io e Rob saliamo
in macchina e in
silenzio ci dirigiamo verso il traffico cittadino.
Sono sempre
più nervosa: e se loro
non mi accettassero come fidanzata di Rob? Lui che farebbe? Mi
riporterebbe a
Milano senza farsi scrupoli? Oddio mi sta fumando il cervello, non ce
la faccio
davvero più.
Sembra assurdo
da dire ma mi rendo
conto quasi subito che percorrendo la Great South West, mi ricordo
ancora di
alcuni luoghi che stiamo costeggiando e con la voce tremante lo dico a
Robert:
" Oh mamma
Robert quello è il
Gunnersbury Park, vero?" e lui stupito mi chiede: " E tu come lo
conosci?" e io sorridendo gli rispondo: " Me lo ricordo,
perchè una
domenica con i tuoi genitori e le tue sorelle ci siamo venuti a fare un
picnic!".
Robert spalanca
gli occhi poi con la
voce strozzata dice: " Cioè tu mi stai dicendo che i miei
cari e super
impegnati genitori, quelli a cui non bastano le 24 ore di una giornata,
hanno
portato te e le mie sorelle a fare un picnic?".
Io annuisco
sorridendo poi riporto la
mia attenzione verso il finestrino e poco dopo dico: " Quello se non
sbaglio è l'Homefield
Recreation ground,
giusto?".
" Ah - ah" mi
dice Robert e io mi
giro verso di lui che mi guarda con la coda dell'occhio rimanendo
però sempre
attento alla guida.
" Che
c'è Rob?" gli chiedo nervosa e
lui alzando leggermente le spalle dice: " Niente Lisa è solo
che
mi fa strano che
tu conosca tutti i posti che
ho frequentato da ragazzo!
Non so
è come se tu mi conoscessi da sempre
mentre io non so nulla di te!".
" Non
è così" gli rispondo
con un sorriso " è solo che ho una buona memoria e di solito
tendo a
ricordarmi dei posti che mi hanno rubato il cuore!".
Quando
imbocchiamo l'Hammersmith
bridge mi viene
istintivo dirgli: "
Siamo arrivati, vero?" e lui scoppia ridere dicendo: " Accidenti che
memoria ragazza! Io non faccio fatica a ricordarmi le cose ma tu mi
sorprendi
davvero!".
Io rido a mia
volta ma la risata mi
muore sul colpo quando vedo che ferma la macchina davanti alla villetta
che è
sempre rimasta nei miei ricordi.
" Oh Dio, Robert
ho paura!"
gli dico con la voce tremante e lui mi guarda basito poi mi chiede: "
Hai
paura? E di che, se posso chiedere!".
Io stringo le
mani l'una all'altra e
gli dico: " Non so, se non dovessi piacergli come tua fidanzata? E se
non
mi accettassero?".
Lui mi guarda
con un sorriso poi mi
dice: " Amore ma che dici? Non pensarle neanche queste fesserie.
Tu li
conquisterai esattamente come è
successo sette anni fa e sono convinto che alla fine sarò io
quello di
troppo!".
Un pò
più tranquilla annuisco e lui
per darmi coraggio mi abbraccia forte e mi da un bacio.
Vorrei rimanere
sempre così stretta
tra le sue braccia ma so che non è possibile quindi tirando
un bel respiro gli
dico: " Forza coraggio, gettiamoci nella fossa dei leoni!".
Robert scoppia a
ridere e scende
facendo il giro della macchina ma prima che possa aprirmi la portiera
vedo due
cicloni biondi piombargli addosso e abbracciarlo stretto.
Lizzy
e Victoria, quanto mi sono mancate!
Quando i tre
fratelli si sciolgono dall'abbraccio,
sento Robert dire: " Ragazze, ho bisogno che voi mi facciate un favore!
Ora rientrate a
casa e insieme a papà
e alla mamma sedetevi sul divano aspettandomi, dato che voglio farvi
una
sorpresa!".
Vedo Elizabeth
sporgersi per guardare
verso la macchina ma i vetri oscurati non le permettono di
vedermi quindi
sbuffando, insieme a
Victoria annuiscono e rientrano a casa.
Robert apre la
portiera e mi prende
la mano poi dice: " Accidenti Lisa come sei gelata!
Amore devi
calmarti,
ok? Così non va bene, se continui in questo modo ti
verrà un infarto prima che
possiamo arrivare alla porta d'ingresso!".
Io lo guardo
negli occhi poi gli
dico: " Non lo so Robert ma sento un peso qui, sul cuore!
Ho paura che
non mi vorranno come tua compagna e ho il terrore che tu possa
lasciarmi!".
" Ma sei
sciocca! Secondo te ho
fatto un volo di 20 ore per lasciarti come niente? Tu sei mia e nessuno
ci
potrà separare, neppure la mia famiglia; cosa alquanto
improbabile, dato che
sono sicuro che faranno i salti di gioia quando ti vedranno!" mi dice
convinto.
Poi prendendomi
la mano chiude la
portiera ed insieme ci avviamo verso casa sua.
Quando entriamo
in casa lui mi dice:
" Ok Lisa, vedo che sei ancora nervosa e così non va affatto
bene, quindi
ora tu rimani qui in anticamera e ascolta bene quello che
dirò io e quello che
diranno gli altri va bene?".
Annuisco e lui,
dopo avermi dato un
bacio sulla fronte mi gira le spalle ed entra in salone lasciando
la porta socchiusa.
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Capitolo 11 *** Una famiglia veramente d'oro ***
Ragazze
eccoci con il nuovo capitolo.
Baci
Lorian
Capitolo 11 - Una famiglia veramente
d'oro
POV ROBERT
Dopo aver lasciato sola Lisa in
anticamera, socchiudo la porta ed entro nel soggiorno dove trovo i miei
genitori e le mie sorelle seduti sul divano.
Non appena mia
madre mi vede, mi
corre incontro abbracciandomi e io la stringo forte mentre con la coda
dell'occhio, vedo mia sorella Lizzy guardarsi attorno con espressione
corrucciata stampata sul volto.
Quando mi stacco
dall'abbraccio di
mia madre, la riaccompagno al divano e la faccio sedere poi con un aria
seria,
dico: " Ben trovata famiglia! Mamma, papà, Vic, sicuramente
Lizzy vi ha
detto il motivo della mia visita e cioè il fatto che io
voglio presentarvi una
persona molto importante, una ragazza che è riuscita a
rubarmi il cuore.
In questo
momento lei non è qui
accanto a me ma è vicina; prima di farvela incontrare
però, voglio chiedere una
cosa a te mamma e vorrei che mi rispondessi sinceramente".
Mia madre
perplessa mi fa cenno di
continuare e io le dico: " Ricordo alla perfezione, che una volta tu mi
hai detto che un essere umano non può opporsi ai disegni
imperscrutabili del
destino e che se anche non siamo d'accordo sugli avvenimenti che si
susseguono,
dobbiamo accettarli con calma e tranquillità, non
è così?".
Dopo aver
ricevuto il segno di assenso
di mia madre, io continuo: " Bene la mia domanda è questa;
nella tua vita
ricordi una persona
che ti è entrata dentro e che tuttora non riesci a
dimenticare?".
Mia madre
comincia a pensare
mettendosi un dito sulle labbra poi dice: " Beh ce ne sono tante! Con
il
mio lavoro ne incontro a centinaia ma tu ti riferisci ad uomo o ad una
donna?".
Io sorridendo le
rispondo: " Ad
una donna, mamma!" e lei concentrandosi mi dice: " Beh visto che si
tratta di una ragazza il cerchio si restringe ma io non credo che tu ti
riferisca ad una delle mie modelle quindi andando ad esclusione, forse
la
ragazza mi è rimasta nel cuore è quella che ha
fatto lo scambio culturale con
te sette anni fa; non l'abbiamo più vista né
sentita ma a volte mi capita di
pensarci!".
" Oh si, Lisa!"
dicono con
un sorriso le mie sorelle e mio padre annuisce serio.
" Era
dolcissima" continua
Victoria allegra " lei riusciva a farci ridere, era serena, sempre
felice
e mi dispiace aver perso i contatti con lei!".
Mia madre
riprende a parlare: "
Si effettivamente dispiace anche a me.
Una volta provai
a chiamarla ma il
suo numero risultò inesistente e allora mi arresi! Avrei
voluto conoscerla
meglio ma purtroppo nonostante lei rimase qui tre mesi, ebbi poco tempo
per
frequentarla perchè come sai già in quel periodo
lavoravo davvero molto!".
"
Già" gli dico io "
ma avete trovato il tempo per fare un picnic insieme al Gunnersbury
Park!".
Mia madre e mio
padre spalancano gli
occhi e all'unisono mi chiedono: " Ma tu come lo sai?" e io minimizzo
con un gesto della mano, dicendo: " Ho le mie fonti!".
Mia madre mi
fissa seria e io le
sorrido dicendo: " Ok, forse ho divagato e non credo che ci sia un modo
più veloce se non quello di mettervi davanti all'evidenza.
Ora vi
presenterò la mia fidanzata e
sono certo che sarà una bella sorpresa!" quindi dette quelle
parole mi giro e
voltando loro le spalle mi dirigo
verso l'ingresso.
Una volta giunto
lì, apro leggermente
la porta e vedo Lisa con le lacrime agli occhi, dopo aver sentito tutte
le
parole della mia famiglia.
Sorridendole le
prendo la mano e la
tiro verso di me portandola in soggiorno.
La faccio
camminare dietro di me e
non appena siamo davanti al divano, dico: " Famiglia ecco la mia
fidanzata; non vi dico il nome, provate ad indovinare!" e detto questo
mi
sposto per permettere a loro di vedere il mio amore.
Non appena mia
madre la vede,
spalanca gli occhi e si porta una mano alla bocca trattenendo il
respiro; Lizzy
si alza di scatto dal divano dicendo: " No, non può essere!"
e
Victoria con la bocca spalancata, la fissa mentre mio padre
è del tutto
scioccato.
La prima a dire
qualcosa è mia madre
che a fatica sussurra: " Lisa?" e il mio amore annuisce felice.
" Oh mio Dio tu
sei Lisa"
continua a dire poi come se avesse compreso bene la faccenda, aggiunge:
"Tu,
tu sei la fi...fidanzata di mio fi...figlio?" e ancora una volta la mia
ragazza annuisce.
Mia madre in due
passi si avvicina e
la stringe in un abbraccio caloroso e mia sorella Lizzy, con le lacrime
agli
occhi dice: " Fratello tu ora mi spieghi, vero? Non la conoscevi
neanche,
come diavolo fai ad essere il suo fidanzato?".
Io le rispondo
con un sorrisino:
" L'ho detto poco fa alla mamma; i disegni del destino non si possono
cambiare!".
Vedo che la mia
risposta non soddisfa
mia sorella quindi sbuffando prendo per mano Lisa, che nel frattempo si
è
staccata da mia madre e insieme ci sediamo sul divano.
Cominciamo a
raccontare a tutti la
nostra storia a partire da quei sogni strani, fino ad arrivare a quel
momento.
Alla fine del
nostro racconto tutti
ci fissano completamente sconvolti e io approfitto di quel silenzio per
dire:
" Lisa è un pò agitata, perchè teme
che voi non l'accettiate come mia
fidanzata!".
Mia madre con un
sorriso le prende la
mano poi le dice: " Come potremmo non accettarti Lisa? Tu sei il
destino
di nostro figlio; sei il suo passato, il suo presente e sono certa che
sarai
anche il suo futuro.
Sei la benvenuta
piccola e io ti
ringrazio perchè non ho mai visto mio figlio così
sereno e felice ed è ovvio
che è così perchè ci sei tu al suo
fianco.
E' sempre stato
serio e un pò musone
ma ora sembra un'altro uomo e francamente lo preferisco!".
Io metto un
pò il broncio per essere
stato definito un musone e Lisa con una carezza mi scioglie
definitivamente.
Io le sorrido
felice mentre tutta la
mia famiglia ci guarda sorpresa poi mia sorella Lizzy chiede a Lisa: "
Ma
davvero non avevi collegato che la famiglia Pattinson era la stessa di
un
attore famoso?" e lei arrossendo le risponde: " Effettivamente no!
Sette anni fa
Robert non aveva ancora
intrapreso la carriera di attore e poi se ben ricordo voi non lo
chiamavate mai
per nome ma quando vi chiedevo come si chiamava mi dicevate che il suo
nome era Bobby e
che era un adorabile
rompipalle!".
Io fulmino le
mie sorelle che
arrossiscono di botto poi Lisa continua: " Inoltre mi pare di ricordare
che qui in casa non avevate fotografie, da nessuna parte quindi non ho
potuto
collegare le due cose!".
" Oh beh se
è per quello ne
abbiamo un sacco di sue" le dice mia madre " specialmente di quando
era bambino ma visto che con il mio lavoro di foto ne vedo tante, a
casa non ne
voglio esposte.
E' un modo
strano per disintossicarmi
dal lavoro; comunque se vuoi te le faccio vedere!".
" No mamma, non
se ne parla!
" le dico ammonendola con un'occhiata in preda ad un inizio di crisi di
nervi ma è come parlare al vento e in due secondi, come se
fosse dotata di
poteri magici si alza dal divano, si allontana e torna poco dopo con
tre grossi
album pieni di foto.
Mi schiaffo una
mano sulla fronte
mentre invece Lisa fa un sorriso enorme che in parte mi scalda il cuore
mentre
mi preparo alla tortura.
" Allora "
comincia mia
madre aprendo il primo album " queste sono le foto di quando Robert era
piccolo e devo dire che sono davvero adorabili, non trovi?".
Lisa le fissa
con un sorriso favoloso
stampato sul viso mentre io mi vorrei proprio eclissare e ad ogni foto
che lei
vede mi sotterrerei volentieri e mentre arrossisco, le mie sorelle
sghignazzano
impunite.
" Amore, sei
meraviglioso! Spero
proprio che i nostri figli ti somiglino" mi dice Lisa e io sento il
cuore
battermi forte nel petto.
Un figlio mio e
suo! Devo ammettere
di non averci pensato ma ora che ha sollevato l'argomento, devo dire
che mi
piacerebbe proprio tanto e anche se so che per il momento non
è possibile, mi
auguro che succeda al più presto.
Lisa
imperterrita continua a
sfogliare il mio album d'infanzia e io tremo perchè so che
prima o poi
arriveranno quelle davvero imbarazzanti.
"
" Guarda Lisa la
mia preferita è
proprio quella su triciclo" le dice mia madre con aria sognante "
guarda la sua faccia e dimmi
se secondo te non era proprio un birichino!".
" Mamma ti
prego!" le dico
con aria supplicante, perchè se proprio non posso evitare
questa tortura almeno
vorrei che si astenesse dal commentare.
Ma lei incurante
mi fa un gesto
annoiato, come se stesse scacciando una mosca fastidiosa e io spalanco
la bocca
sconvolto.
Insomma non
è da mia madre
comportarsi così; lei ci ha sempre rispettati mentre ora
assomiglia tanto a
quella pettegola di mia zia Gertrud.
" Vedi Lisa,
lì è con le sue
sorelle mentre l'ultima è una foto scolastica con la divisa
dell'istituto dove
andava!" le dice ancora mia madre sempre più carica e Lisa
accarezza
quelle foto come se fossero una reliquia.
Ma
che bisogno c'è di accarezzare un pezzo di carta, quando la
versione
cresciuta e migliorata si trova al suo fianco?
Finalmente il
primo album finisce ma
so perfettamente che il peggio deve ancora arrivare; infatti il sadismo
di mia
madre e delle mie sorelle, viene fuori proprio con le mie foto da
adolescente.
Mia madre prende
l'album dalle mani
di Lisa e lo posa sul divano sostituendolo proprio con quello che
temevo.
" No mamma, ti
prego quello
no!" le dico disperato ma lei indifferente apre la copertina e io mi
ritrovo ad invocare tutti i santi del Paradiso, perchè diano
fuoco a
quell'obbrobrio.
Dopo una serie
di foto scolastiche
che mi vedevano serio, imbranato e pieno di brufoli, arriva quella che
fa
scoppiare a ridere le mie sorelle e mia madre, che sghignazzano di vero
cuore.
Con la coda
dell'occhio vedo che
anche Lisa sta trattenendo una risata e io sento il nervoso salirmi a
getti come la marea.
Quella maledetta
foto mi era stata
scattata una mattina appena sveglio da mio zio e devo dire che ho
sempre
cercato di distruggerla ma come se mia madre sospettasse il mio
intento, la
faceva sparire per farla miracolosamente rientrare nell'album quando
doveva
mostrarla a qualcuno.
Infastidito
incrocio le braccia al
petto e assumo un broncio d'annata e Lisa si avvicina sfiorandomi il
viso.
No, questa volta
non ho intenzione di
cedere, per nessun motivo al mondo.
Lo so che si
stanno trattenendo dallo
scoppiare a ridere e questo mi fa imbestialire quindi, non ci saranno
carezze
per il cane questa volta.
Lisa vedendo la
mia reazione si
avvicina ancora di più e mi bacia la guancia delicatamente e
io stringo i pugni,
perchè non devo cedere.
Ma porca miseria
quanto è difficile!
Il suo profumo mi sta mandando in pappa il cervello tanto è
inebriante;
dovrebbero bandirlo dal mercato e dichiararlo pericoloso per la
popolazione
maschile.
Una vera e
propria arma infida e
subdola con la quale devo lottare con tutte le mie forze ma sono sicuro
che
stavolta ce la posso fare.
Il mio tesoro mi
fissa negli occhi e
implacabile mi bacia sulle labbra sfiorandomele con la lingua e
lì il mio
contegno crolla miserevolmente.
Non posso farci
niente se sono
diventato schiavo di quelle labbra; Lisa vedendo la sua vittoria
palesarsi su
tutti i fronti si allontana e riporta la sua attenzione verso l'album.
Che figura
pessima ho fatto! Come
uomo credevo di durare di più ma sono bastate due moine e un
bacio dato al
posto giusto, per farmi fare la figura di Napoleone a Waterloo e
cioè una
disfatta totale.
La foto
successiva mi ritrae mentre
sono al ballo scolastico di fine anno con Janette che era la ragazza
per cui mi
ero preso una cotta e se penso a come mi comportavo allora, mi viene
ancora da
ridere.
Mi ero umiliato
oltremodo ma alla
fine non era servito a niente; lei era invaghita di Alan, il nostro
quarterback,
che ovviamente non se la filava per niente dato che era il fidanzato di
Nancy
il capo delle nostre cheerleader.
In
realtà, in parecchie scuole
funziona così: i belli stanno con le belle mentre gli
sfigati restano a
guardare e io ero decisamente uno sfigato.
Se penso che ora
non posso uscire di
casa senza che uno stuolo di invasate mi salti addosso per baciarmi,
abbracciarmi e quasi stuprarmi ha dell'incredibile.
Chissà
che fine hanno fatto Alan,
Nancy e Janette? Chissà se si ricordano di quei tempi? Ad
ogni modo io non
farei mai a cambio con quello ho adesso e non parlo del denaro e della
fama ma
della serenità e dell'amore della mia Lisa.
Esaurito anche
quell'album, mia madre
estrae quello che spero sia l'ultimo anche se non ci credo poi tanto e
lì ci
sono tutte le foto tratte dai miei film e io mi sento un pò
più sereno.
" Guarda " dice
mia sorella
Lizzy " queste foto sono quelle fatte nei set di registrazione: la
prima
ritrae Robert quando ha fatto il principe Giselher nella saga dei
Nibelunghi,
la seconda è quella fatta sul set di Harry Potter e il
calice di fuoco dove
impersonava il bel Cedric Diggory.
Figo! Peccato
che lo abbiano ucciso
subito; la terza invece è quella in cui interpreta Toby Jugg
in The haunted
airman.
Se devo essere
sincera quel film mi
ha inquietata non poco ma lui, il mio fratellino era spettacolare e
bravissimo.
Qui invece Rob
interpreta Daniel Gale
in The
bad mother's handbook e devo dire che
la parte del nerd gli veniva
proprio bene!".
Io le faccio una
linguaccia poi le rispondo:
" Ma lo sai che sei proprio spiritosa, sorellina!" e lei scoppia a
ridere seguita subito dopo dagli altri.
Poi Lizzy
riprende ad illustrare le
varie foto, partendo da quella del personaggio di Art che avevo fatto
in How to
be per poi passare a quella del cortometraggio intitolato The
Summer House
dove interpretavo il
donnaiolo Richard.
" Questa
è quella in cui
impersonava quel pittore famoso, come si chiama? Ah si, Salvador
Dalì e se non
sbaglio il film si chiamava Little Ashes" dice facendo una smorfia.
Ed ecco che
infine arriva il personaggio che
mi ha fatto sfondare e che nel bene o nel male mi ha reso celebre:
Edward
Cullen, il sogno proibito e segreto di tutte le teenejers.
Poi la foto
successiva è quella fatta sul set
di Remember me dove impersonavo Tyler Hawkins
che è stato un personaggio che ho sentito
davvero tanto e anche se il finale non è proprio finito bene
mi ha trasmesso
tante emozioni.
Ma il film che
finora mi ha regalato
delle emozioni profonde è stato Water for Elephants dove ero
Jacob Jankowski da
giovane.
Lavorare con
tanti animali feroci o
meno è stato veramente bellissimo ed è un
esperienza che non dimenticherò
facilmente.
Finalmente con
quest'ultima foto si
conclude questa tortura che si è protratta per quasi un'ora
e fregandomene di
tutti, prendo Lisa per la vita stringendola forte a me e dandole un
bacio che
mi rimette al mondo.
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Capitolo 12 *** Quel traditore di Tom ***
Ok
ora siamo giunti al 12° capitolo di questa storia e
mi auguro come sempre che vi piaccia e vi emozioni come succede a me.
So
che lo leggete in tante e mi dispiace ricevere cosi
pochi commenti ma tant'è dovrò farmene una
ragione.
Baci
Lorian
Capitolo
12 - Quel
traditore di Tom
POV
ROBERT
Dopo
che mia madre si decide a sotterrare quegli incubi di carta, tutti
insieme ci
dirigiamo verso la cucina dove le mie sorelle si occupano di preparare
il
pranzo, premurandosi di sequestrare il mio tesoro per subissarla di
domande.
A
me e
a mio padre rimane il compito di apparecchiare il tavolo.
In
questo momento mi sembra di essere tornato ai vecchi tempi, quando io
vivevo
ancora qui e per il mondo non ero nessuno.
Anche
allora i compiti erano ben definiti in casa nostra e una cosa sacra per
me e
mio padre era proprio apparecchiare il tavolo.
C'è
complicità tra noi due e ci divertiamo un mondo a
contenderci i tovaglioli e le
stoviglie.
Anche
se
la maggior parte della gente crede che io viva attorniato dalla
servitù, la
realtà dei fatti è che a me certe cose piace
farle da solo.
Anche
a
casa mia preparo il tavolo personalmente e l'unica persona che mi aiuta
è Mary,
che si preoccupa di cucinarmi qualcosa di commestibile.
Lei
dice sempre, che io ho dichiarato guerra ai fornelli e in effetti non
posso
darle tutti i torti.
Se
penso a quando è arrivata a casa mia, mi viene ancora da
ridere.
FLASHBACK
Era una
mattina di giugno e io mi stavo accingendo a prepararmi qualcosa da
mettere
sotto i denti, quando suonano alla porta.
Sbuffando
vado ad aprire e mi trovo davanti una signora di mezza età
che mi squadra con
l'occhio critico, mentre tiene tra le mani un grosso pacco giallo.
Curioso
le domando: " Buongiorno! Cosa desidera?" e lei con un piglio che mi
ricorda qualcuno, mi chiede: " Tu sei Robert Pattinson?".
Io
annuisco perplesso e lei si presenta dicendomi: " Salve io sono Mary,
la
zia di Kellan e avrei bisogno di consegnargli questo pacco urgentemente
ma non
sapendo dov'è, non ho idea di come fare.
Spulciando
tra i documenti che mio nipote ha lasciato da me, ho trovato il tuo
indirizzo e
ho pensato che venire da te, fosse l'unico modo per recapitare il pacco
in modo
che non si perda!".
Io
annuisco comprendendo finalmente chi mi ricorda e mi sposto
dall'ingresso
facendole segno di entrare e quando lei lo fa, mi avvicino per
toglierle
quell'ingombrante involucro dalle mani.
Lei
me
lo consegna e dopo averlo appoggiato sul divano, mi dirigo alla
scrivania e
prendo il mio cellulare per chiamare Kellan.
Quando
lui mi risponde, gli dico: " Kell ti ho chiamato perchè qui,
a casa mia
c'e tua zia Mary con un pacco per te!".
Kellan,
in imbarazzo mi risponde: " Accidenti Robert mi dispiace che abbia
disturbato te ma non temere, perchè vengo subito a
togliertela da torno!".
Io
gli
dico di non preoccuparsi poi chiudo la telefonata dicendo alla signora
che suo
nipote sta arrivando quindi le chiedo se posso offrirle qualcosa e lei
mi
chiede un bicchiere d'acqua.
Quando
ci spostiamo in cucina, le porgo il bicchiere pieno e mi dedico
nuovamente a
scolare i miei spaghetti troppo scotti che oramai sono diventati colla
e dopo
averli versati nel piatto, mi giro per prendere dal frigo la bottiglia
di
ketchup per condire quell'ammasso inguardabile.
Un
piccolo urlo mi blocca mentre sto per aprire il tappo e alzando gli
occhi verso
la provenienza di quel grido, vedo la zia Mary che mi fissa con uno
sguardo furioso
e con le braccia incrociate.
Non
riuscendo a capire con chi ce l'abbia, mi giro per vedere se alle mie
spalle ci
sia qualcuno che non ho notato poi vedendo che sono solo, mi scruto per
constatare che non mi sia sporcato ma miracolosamente sono pulito
quindi non
riuscendo a scorgere il bandolo della matassa, la fisso per chiederle
che cosa
le sia successo.
Lei
fulminandomi mi dice: " E hai pure il coraggio di chiedermi che cosa
è
successo, ragazzo? Non mi dirai che tu hai veramente l'intenzione di
pranzare
con quello schifo?".
Io
avvampo di vergogna ma con fatica annuisco chiedendo: "
Perchè? Che cosa
ha che non va?" e lei ghignando mi risponde " Faresti prima a dirmi
che cosa ha che va! No dico, quella pasta se così si
può ancora chiamare, è
diventata colla e scommetto che non ci hai neppure messo il sale! Per
non
parlare del fatto che la stavi condendo con il ketchup!".
Io
confuso e basito mi gratto la testa poi le dico: " Perchè ci
andava il
sale?".
Lei
si
sbatte una mano sulla fronte in un modo teatrale e io sobbalzo sul
posto,
spaventato dal suo gesto.
L'energica
zia Mary, fa il gesto di rimboccarsi le maniche e si avvicina a me in
due passi
e ad una velocità supersonica afferra il piatto e getta il
suo contenuto nel
tritarifiuti.
Io
sono
scioccato! Addio pranzo e già sento il mio stomaco che
rumoreggia contrariato.
Sto
per
lamentarmi, quando vedo quella brava donna che comincia ad aprire gli
sportelli
e il frigo e in poco tempo nell'aria aleggia un delizioso profumino di
pancetta
che mi fa salire l'acquolina in bocca.
La
osservo mentre come la dea Kalì sembra avere mille mani:
affetta la cipolla,
mette la pentola sul fuoco, sbatte le uova e quando l'acqua bolle butta
la
pasta e ci mette il sale.
In
pochi minuti mentre io apparecchio il tavolo anche per lei, la zia Mary
che mi
spiega avere radici italiane, mi mette davanti un fumante piatto che
lei chiama
bucatini all'amatriciana.
Non
appena porto la prima forchettata in bocca, mi viene istintivo chiudere
gli
occhi per trattenere le lacrime di felicità.
Era
una
vita che non mangiavo una cosa così buona e vorrei alzarmi
per gettarle le
braccia al collo e ringraziarla ma il suono del campanello, blocca ogni
mio
intento.
Sto
per
alzarmi, quando quella santa donna mi dice: " Tu continua ragazzo, che
ad
aprire ci penso io!" e di certo non me lo faccio ridire due volte.
Kell
fa
il suo ingresso, scusandosi per l'invadenza di sua zia e rimane
scioccato
quando mi trova seduto a tavola, in piena estasi da amatriciana.
Tra
un
boccone e un altro gli dico che non c'è problema ma che
anzi, mi ha fatto
piacere avere compagnia.
Dopo
pranzo mi sento pieno come un uovo e velocemente sparecchio, caricando
la
lavastoviglie poi mi
occupo di preparare il caffè per tutti.
Quando
nel pomeriggio Kellan e sua zia se ne vanno, la tristezza mi assale
perchè
penso che l'indomani mi attenderanno nuovamente i miei spaghetti
scotti, senza
sale e conditi con il ketchup.
Ma
devo
ricredermi perchè il giorno dopo, poco prima di pranzo
suonano alla porta e
quando vado ad aprire mi trovo davanti la zia Mary, che entra come un
fulmine
con varie buste della spesa.
Senza
che io possa dire una sola parola, si mette subito ai fornelli e in
meno di
mezz'ora un fumante piatto di spaghetti al pesto si trova davanti ai
miei
luccicanti occhi.
Da
quel
giorno sono passati due anni ed è ormai un abitudine per la
zia Mary quella di
venire a cucinare per me.
Alla
fine ho scoperto che abitavamo a due isolati l'uno dall'altro e il
fatto di
averla a pranzo da me è diventata un allegra abitudine che
ancora sussiste.
FINE
FLASHBACK
Mentre
sorrido al ricordo, posiziono le posate e sento che suonano alla porta;
già
immaginando chi possa essere, mi dirigo ad aprire con il sorriso
stampato sulle
labbra.
Non
appena lo faccio mi ritrovo davanti il meraviglioso viso della
dolcissima
Sienna e quello passabile del suo degno compagno, il mio caro amico Tom
Sturridge che non appena mi vede sbuffa teatralmente, poi con un ghigno
mi
dice: " Ohi Pattinson, finalmente ti sei deciso a scendere dall'Olimpo,
per venire a trovare noi poveri comuni mortali!".
Io
sorrido felice di vederlo e due secondi dopo, ci abbracciamo
allegramente.
Quando
tutti e tre rientriamo chiudendoci la porta alle spalle, vedo che dalla
cucina
ci viene incontro il mio amore e con la coda dell'occhio noto lo
sguardo
stupito di Tom.
Ridacchiando
faccio le presentazioni: " Lisa, questi
sono i miei migliori amici, Thomas Sturridge e quella santa donna della
sua
fidanzata Sienna Miller.
Tom,
Sienna lei è Lisa Martini la mia...
fidanzata!".
Non
appena finisco di dire l'ultima parola, mi arriva
uno schiaffo sulla nuca da parte di Tom.
"
AHIO! MA CAVOLO TOM E QUESTO PERCHÈ?" gli
chiedo massaggiandomi il collo e lui con un sadico sorrisetto mi
risponde:
" Hai pure il coraggio di chiedermi il perchè? No dico, ma
dove la tenevi
nascosta una tale meraviglia!".
Sienna
e Lisa scoppiano a ridere insieme, davanti alla mia faccia basita e io
poco
dopo le seguo a ruota.
In
breve spieghiamo ai due nuovi arrivati la nostra storia e alla fine del
racconto tutti e due i nostri amici, sono sorpresi e confusi.
Tom con la sua mimica
facciale da schiaffi,
rivolto a Lisa le dice: " Oh mamma ragazza, non sai in che casino ti
sei
infilata! Ci vuole un gran coraggio a mettersi con un tale esemplare di
uomo!".
Io
lo
fulmino con lo sguardo poi cominciamo a farci il solletico e finiamo
con il
boxare per finta.
Sento
Sienna che dice a Lisa: " Lasciali perdere, perchè fanno
sempre così! Per
quanto gli anni trascorrano, per loro il tempo sembra essersi fermato!".
Dopo
che i due miei amici hanno salutato la mia famiglia, ci sediamo a
cenare e
mentre stiamo mangiando, io rivolto a Tom dico: " Domani voglio portare
Lisa in giro per Londra e farle vedere la città a modo
nostro.
Purtroppo
abbiamo solo due giorni, perchè
giovedì io devo essere a Los Angeles per le riprese di
Breaking dawn
quindi dovremo accontentarci ma farò in modo di farle vedere
più cose
possibili!".
Tom
sorridendo mi risponde: " Oh sono sicuro che riuscirai a farle vedere
le
cose più importanti o per lo meno quelle che contano!".
In
quel
momento Liz prende la parola e rivolta a Tom dice: " Ehi little Tom,
sono
sicura che faresti la
felicità di mio fratello se tirassi fuori i due trofei che
porti sempre dietro
con te, per mostrarli a Lisa!".
Io
impallidisco e comincio a sudare freddo; non può essere, non
posso credere che
Tom si porti dietro ancora quelle cose.
Mi
auguro con tutto il cuore che non sia davvero come penso e comincio a
pregare
in cinese per ottenere che il mio quasi ex amico, le risponda picche.
Ma
la
fortuna come al solito si è girata dalla parte opposta,
infatti due secondi
dopo il mio ormai perso amico, annuisce con un sorriso e mette mano al
portafoglio.
" Thomas
Sidney Jerome Sturridge,
non ti azzardare a tirare fuori quello che penso, altrimenti dovrai
andare a
casa strisciando sulle ginocchia!" gli dico contrariato.
Le
mie minacce sono come sabbia al
vento, alle quali Tom risponde con un risolino che mi sa tanto di presa
in giro
e con una maestria degna di Houdinì, estrae le due foto
incriminate passandole
a Lisa che le guarda trattenendo una risata.
Ma
porca miseria, la mia famiglia
e i miei amici si sono di sicuro coalizzati contro di me per farmi fare
delle teatrali figure di m...
La
prima foto ritrae me e Tom
giovanissimi e io con i capelli lunghissimi che mi coprono gli occhi ho
l'aspetto di un tossico con quella sigaretta stretta tra le labbra
mentre la
seconda immagine, relativamente più recente è
stata scattata nel 2007 quando
girammo il primo film di Twilight.
In
questa foto ci siamo io, Tom e
Kristen e siamo stati ripresi mentre eravamo in un pub di Los Angeles.
Io
sono vestito con una
magliettina bianca con le mezze maniche e il mio berretto porta
fortuna, Tom
con il suo adorato cappellino con la firma del suo amato giocatore di
baseball Derek
Jeter mentre Kris
sfoggia una maglietta di
un improponibile colore arancione e una faccia sbattuta e stanca.
Ma dico io, come
diavolo si fa a
portarsi dietro quelle oscenità come se fossero delle
reliquie, per mostrarle a
tutti quelli che le richiedono?
Questa
è cattiveria pura e mia
sorella pagherà per averlo invitato a tirarle fuori.
Dopo aver preso
il caffè finalmente
il traditore leva le tende e dopo esserci abbracciati, ci diamo
appuntamento
alla prima di Breaking dawn che avverrà a novembre.
Dopo che ho
chiuso la porta, ritorno
in sala e vedo Lisa che sbadiglia mettendosi una mano sulla bocca.
Povero tesoro!
Deve essere stanca per
il viaggio e per tutte le emozioni di questa giornata.
Mi avvicino
lentamente e mi siedo
accanto a lei, che automaticamente appoggia la testa sulla mia spalla.
Io l'abbraccio
stretta e mi beo del
suo calore e del suo profumo che arriva profondo alle mie narici.
Mi sento felice
veramente e non farei
a cambio di questo momento per niente al mondo; tenere stretta tra le
braccia
la persona che ami, equivale a possedere il tesoro più
prezioso esistente sulla
faccia della terra.
Qualche minuto
dopo, davanti a me
arriva mia sorella Victoria che attirando la mia attenzione, mi dice: "
Rob, guarda che Lisa si è addormentata!".
Io la fisso e mi
accorgo che in
effetti la mia piccola è crollata quindi chiedo a Vic quale
stanza le hanno
preparato e lei mi dice: " Quella accanto alla tua!".
Io annuisco
ringraziandola e con una
complicata manovra per evitare di svegliarla la prendo in braccio
portandola al
piano di sopra, seguito da mia sorella.
Giunti davanti
alla porta Vic mi apre
l'uscio e dopo il mio ingresso si eclissa in silenzio; io poggio
delicatamente
Lisa sul letto e rimango fermo ad osservarla.
Sembra una
bambina che ha bisogno di
cure e di attenzioni e sono pronto a dargliele per tutta la mia vita.
Lentamente la
copro con il lenzuolo e
dopo averle dato un leggero bacio sulla fronte, esco dalla stanza
lasciandola
dormire.
Poi scendo
giù in soggiorno dove
trovo solo i miei genitori che stanno parlando della serata.
Non appena mia
madre mi vede, mi
abbraccia e mi dice: " Oh Robert, non sai quanto mi hai fatto felice
portandola qui!
Quella ragazza
mi è sempre rimasta
nel cuore e ora sapere che è diventata la tua fidanzata mi
riempie di
gioia!".
Le sorrido
ringraziandola poi saluto
tutti e due e mi dirigo nella mia stanza, perchè anche se
sento l'adrenalina a mille comincio ad
avvertire la stanchezza raggiungermi a grandi passi e se penso alla
giornata di
domani sento già il desiderio di crollare tra le braccia di
Morfeo.
L'indomani
mattina apro gli occhi,
infastidito da un raggio di sole che entra dalla finestra e per un
attimo non
riesco ad orientarmi.
Poi i ricordi mi
raggiungono
improvvisi e mi alzo di botto dal letto diretto nel mio bagno per farmi
una
doccia veloce, ansioso di rivedere la mia piccolina.
Chissà
se il mio dolcissimo tesoro
sta ancora dormendo? Mi piacerebbe sfiorarla con un bacio e vedere i
suoi
bellissimi occhi aprirsi davanti a me mentre un sorriso stupendo le
illumina il
viso.
Non appena sono
pronto, mi fiondo
fuori dalla mia stanza e in due passi sono davanti alla porta della sua
camera.
Cercando di non
fare troppo rumore
apro l'uscio e butto uno sguardo al suo letto ma con mio grande
disappunto vedo
che, non solo è vuoto ma anche che è
già stato rifatto.
Ma allora
dov'è il mio amore? Mentre
mi passo confuso una mano tra i capelli, sento delle voci e delle
risate
provenire dalla cucina e velocemente scendo al piano di sotto.
Quando apro la
porta vedo la mia Lisa
che sta preparando la colazione mentre ride e scherza con mia madre.
Sento un calore
proprio al centro del
petto e comprendo che osservare quella scena mi scalda il cuore
all'inverosimile.
Mia madre non
è mai stata molto
espansiva con le altre mie ragazze mentre se la guardo parlare con
Lisa, mi
accorgo che sprizza gioia da tutti i pori.
Sogghigno
leggermente ma il piccolo
verso che faccio è sufficiente a farmi sentire da Lisa che
si gira verso la
porta e non appena si accorge della mia presenza, poggia le tazze sul
tavolo volando
tra le mie braccia mentre il suo splendido sorriso le illumina il volto.
Per
la miseria quanto amo questa donna! Solo a tenerla stretta mi sento
completo.
Quando ci
stacchiamo dal nostro
abbraccio, ci guardiamo negli occhi poi la mia piccola mi dice: "
Amore, scusami se ieri mi sono
addormentata come un pesce lesso! Ma mi hai portata tu a letto?".
Io le sorrido
rassicurante poi le
rispondo: " Si tesoro, ti ho messa io a letto ma mi ha aiutato Vic e
comunque non ti devi scusare se ti sei addormentata; d'altronde era
normale che
succedesse dopo tutte le emozioni che hai provato!".
Lei annuisce con
un sorriso poi mi
prende per mano e mi trascina dentro la cucina; giunto lì,
saluto mia madre e
Lisa mi versa una bella e calda tazza di caffè, che riesce a
svegliarmi del
tutto.
Quando finiamo
la colazione mi
rivolgo al mio tesoro e le dico: " Allora piccola, sei pronta per una
full
immersion nell'atmosfera londinese?".
Lei mi sorride e
annuisce poi
tornando seria, mi chiede: " Amore, ma sei
sicuro di poter girare con me per la
città? Se ci sono dei paparazzi ci scatteranno delle foto e
tu potresti finire
nei casini!".
Io le accarezzo
dolcemente il viso
poi le dico: " Sta tranquilla tesoro! Questa è la mia
città e qui posso
girare libero con un passero quindi niente storie e vai a prepararti!".
" Agli ordini,
mio
capitano!" dice lei facendomi il saluto militare e dopo due secondi
schizza in camera a mettersi le scarpe.
Quando mi
raggiunge le dico: "
Forza Lisa Martini, che la mia Londra ti aspetta!".
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Capitolo 13 *** La mia Londra vista da me ***
Ciao
ragazze oggi facciamo un bel
giro per Londra in compagnia di Robert e Lisa, immergendoci nella magia
di
questa splendida città e nel marasma dei loro sentimenti.
Tante
grazie come sempre ciao Lorian.
Capitolo
13 - La mia Londra vista da me
POV
LISA
Non appena
usciamo all'aperto, inspiro
profondamente quindi stringo forte la mano di Robert che mi sorride.
Poi mi guardo
intorno mettendomi ad
osservare Barnes che
è un quartiere meraviglioso posto
nella zona sud-ovest di Londra.
I ricordi di
quei tre favolosi mesi mi riassalgono veloci e mi
sembra di essere sempre stata qui senza che questi anni siano passati.
La cosa bella
è che nonostante io sia vissuta più che bene a
Milano, mi ritrovavo a volte ad immaginare questo favoloso paesaggio e
tutte le
bellezze naturalistiche ed artistiche che ti offre.
Nel quartiere
si trovano numerosi edifici del XVIII e del XIX
secolo ma è sopratutto noto per la presenza di un
meraviglioso e romantico
stagno.
Io e Robert
mano nella mano c'incamminiamo per la strada e quando
arriviamo in Lonsdale Road, il mio tesoro mi mostra la scuola maschile
St
Paul's, una scuola pubblica dei giovani rampolli della buona borghesia
inglese
facendomi scoppiare a ridere mentre si atteggia a nobiluomo spocchioso.
Vedo i suoi
occhi illuminarsi come stelle quando giungiamo in
Church Road, dove mi indica la sede dei celebri Olympic
Studios.
Mi racconta con
enfasi, che in questi studi di registrazione hanno
inciso le loro canzoni molti artisti famosi, tra cui i Beatles, i Rolling Stones, i Pink
Floyd, i Queen
e anche
Lucio
Battisti.
E' quasi con
rammarico che
lo vedo allontanarsi da quel tempio della musica mentre mi sussurra:
"
Chissà che un giorno
anche io non riesca ad inciderci qualcosa!".
Continuiamo la
nostra
passeggiata per Barnes, intervallata dalle varie volte in cui Rob si
ferma a
salutare le persone che lo conoscono.
Per fortuna non
si sono
visti ancora dei paparazzi e chi l'ha fermato non gli ha chiesto chi
sono: non
so cosa dovrei rispondere anche se sono sincera, sarei curiosa di
sapere cosa
risponderebbe lui.
La mia
curiosità viene soddisfatta
pochi minuti dopo, quando un'adorabile vecchietta si avvicina al mio
amore
chiamandolo: " Robert!" e quando lui si gira, noto un sorriso sereno
aleggiare nei suoi occhi.
Si allontana da
me per
avvicinarsi a quella canuta donna e serrarla in un caldo abbraccio che
mi
scalda il cuore, che si era improvvisamente raggelato quando lui mi
aveva
lasciata.
Dannazione devo
cercare di
controllare le mie emozioni perchè se, come dice lui qui a
Londra può girare
indisturbato con me al suo fianco, lo stesso non accadrà a
Los Angeles e devo
preparare il mio cuore alle dolorose delusioni che verranno.
Dopo qualche
secondo, Robert
si accorge che non sono vicino a lui ed interrompendo la sua
chiacchierata con
quell'adorabile vecchina si avvicina a me, con un espressione
interrogativa sul
volto.
Non mi chiede
niente però mi
tira con lui verso la sua interlocutrice che è rimasta a
bordo della strada a
fissarci e quando arriviamo lì davanti, lei gli chiede: "
Robert, chi è
questa bellissima ragazza?".
Io
istintivamente socchiudo
gli occhi e mi mordo leggermente il labbro inferiore aspettandomi un gelido
no comment, che però
non arriva anzi.
La sua risposta,
che mi
scalda l'anima è: " Questa è la donna del mio
cuore!".
Sento scoppiare
il petto di
felicità e vorrei gettargli le braccia al collo e riempirlo
di baci ma forse
lui non apprezzerebbe questo slancio affettuoso quindi mi limito a
guardarlo
con un luminoso sorriso che lui ricambia velocemente.
L'anziana donna
mi sorride
poi dice: " Complimenti Robert, finalmente hai fatto un ottima scelta!
Non
come quella che appare con te sui giornali.
Per
carità quella ragazza è
bellissima e dolce ma non ce la vedo accanto a te mentre lei sembra
nata per
essere al tuo fianco!".
Sono senza
parole,
sopratutto quando vedo Robert annuire convinto mentre sorride poi dopo
aver
salutato la donna, ci avviamo nuovamente per la strada.
Dopo pochi
minuti di
silenzio, Robert mi dice: " Quella era Henriette, la nonna di Tom ed
è
come se fosse mia nonna! Sono cresciuto con lei ed è
veramente adorabile!"
poi dopo un attimo di pausa sfoggiando un broncio favoloso, mi dice: "
Comunque mi aspettavo un pò più di partecipazione
da parte tua alle mie parole
e non solo un bellissimo sorriso!".
Lo ammetto in
questo momento
devo avere la faccia da pesce lesso, perchè la mia bocca che
si è spalancata di
botto, boccheggia in cerca di aria.
Quando mi
riprendo gli
rispondo: " Non hai neppure la più pallida idea di cosa
volevo farti in
quel momento e forse è meglio che io taccia.
Ti assicuro che
il mio
pensiero più casto mi vedeva ricoprirti di baci!". "
Perchè
non l'hai fatto allora?" mi chiede lui sconvolgendomi
nuovamente e a fatica, dico: " Non l'ho fatto,
perchè credo che
sia meglio che cominci fin da ora ad abituarmi a come invece
dovrò nascondermi a Los Angeles.
Come hai detto
tu stamattina
questa città è casa tua, così come lo
è Los Angeles ma le due cose sono
diverse.
Questi luoghi ti
hanno visto
nascere e crescere mentre la città degli angeli, ti ha visto
arrivarci da divo
del cinema.
Per loro tu sei
e rimarrai
il fidanzato di Kristen Stewart e io sarei solo la pietra nella scarpa
di molti
e devo essere sincera, anche se so che io stessa ho accettato di
seguirti, sono
pienamente consapevole che sarà davvero difficile
controllare le mie emozioni
quindi preferisco cominciare già da adesso!".
Rob mi guarda
con serio poi
mi afferra la mano e risponde: " Amore, so che sarà dura ma
vedrai che
insieme ce la faremo e ora bando ai sentimentalismi altrimenti non
riusciamo a
vedere nulla di quello che voglio mostrarti.
Per questi due
giorni avrai
il grandissimo onore di avere come guida il famosissimo attore Robert
Pattinson
e se io fossi in te, ne approfitterei spudoratamente!".
Io scoppio a
ridere dandogli
un bacio poi ricominciamo a camminare e Robert s'immedesima
perfettamente nella
parte della guida turistica spiegandomi che Barnes è un
quartiere situato in
un’ansa del Tamigi, con delle viste eccezionali e l'accesso
al Barnes Commons,
un parco naturale di quasi 50 ettari di verde, foresta e stagni.
Mi dice che il
parco ospita anche il Wildfowl and
Wetlands Trust - London Wetlands Center, un importante rifugio
zoologico e sito
di conservazione ecologica in ambiente urbano.
Poco dopo
arriviamo alla fermata della metropolitana di
Hammersmith & City e dopo aver preso la vettura, in una ventina
di minuti
giungiamo nel cuore di Londra.
Dopo essere
scesi alla fermata di Westminster saliamo
in superficie e devo mio malgrado spalancare la bocca quando mi ritrovo
davanti
all'imponenza del grandissimo palazzo di Westminster,
conosciuto anche come House of
Parliament dal
quale troneggia il mitico Big Ben.
Robert mi
spiega: “
Qui hanno sede le due camere del Parlamento
del Regno Unito.
Come vedi si
trova sulla riva settentrionale del Tamigi, nella City
of Westminster.
La parte
più antica del palazzo è ancora esistente e
risale agli inizi
dell’anno 1000. Era
stato
costruito come residenza reale ma nessun re vi ha più
vissuto dal sedicesimo
secolo.
Nel 1834 fu
ricostruito, dopo essere stato interamente distrutto da un
incendio.”
Continuando
a passeggiare mano nella mano nel distretto di Westminster, arriviamo
davanti
alla torre del Big Ben e Rob
mi
dice che quello è il nome della campana maggiore della
torre del palazzo e inoltre
che la campana posta al suo interno pesa più di 13
tonnellate.
Poi
proseguendo a ovest del palazzo ci
troviamo davanti all'abbazia di
Westminster e Robert con un grande sorriso mi sussurra ad
un orecchio
che quella chiesa in stile gotico,
era la sede delle incoronazioni e delle sepolture dei monarchi
britannici.
Mi fa strano
avere un divo del cinema
come Cicerone ma ovviamente la cosa più strana è
sapere che questo Cicerone è
l'uomo della mia vita.
Robert
mi chiede se ho voglia di camminare e
quando gli dico di si, lui mi propone di fare una passeggiata lungo le
rive del
Tamigi.
In
silenzio cominciamo questa
passeggiata e mentre ognuno è perso nei propri pensieri mi
accorgo di numerose
persone che fanno jogging, camminano con i loro cani o fanno veri e
propri
pic-nic sugli spazi verdi.
All'improvviso mi fermo e con la voce tremante gli chiedo: " Robert
amore,
che hai?" e lui mi fissa come se mi stesse studiando.
Ho
il sacro terrore che si sia pentito
di mettersi con me, consapevole di tutti i casini nel quale si sta per
infilare
ma lui mi sciocca, dicendomi: " Ho paura che tu ti sia pentita di
essere
la mia ragazza!".
I
nostri pensieri hanno viaggiato
sulla stessa lunghezza d'onda e questa cosa del tutto inattesa mi
sciocca da
morire, comunque cercando di chiudere la bocca che mi era spalancata,
gli
rispondo:
"
Come puoi solo pensarlo? Robert
tu sei la mia vita e non posso realmente immaginare la mia esistenza
senza di
te.
La
mia paura era esattamente la stessa
che hai tu ma con la sola differenza che pensavo fossi tu ad essertene
pentito!".
Lui
mi afferra per le spalle e mi
spinge verso il tronco di un albero, gettandosi poi sulle mie labbra in
un
bacio duro, esigente e voglioso.
Quando
ci stacchiamo ansimanti, lui
fissandomi negli occhi, mi dice: " Questo non succederà mai
Lisa, perchè
tu mi sei entrata sotto la pelle, scorri nelle vene insieme al mio
sangue e ti
sento dentro la mia testa in ogni istante.
E'
stato così mentre ti sognavo ed è
così ora che ti stringo tra le mie braccia; l'ultima cosa
che farei
al
mondo è lasciarti, perchè quel
giorno smetterei di vivere, nell'esatto istante in cui ti chiuderesti
la porta
alle spalle.
Sono
però pronto a rinunciare a te, se
tu ritieni che sia troppo complicato essere la ragazza di uno come me!
Quella
che dovrà sopportare il peso
più grande in questa storia, sei tu ed io vorrei veramente
esserti di aiuto ma
non posso e questo mi fa infuriare.
Vorrei
essere libero di camminare con
te alla luce del sole come stiamo facendo ora, in ogni parte del globo
terrestre
e vorrei correre nella prima chiesa disponibile e sposarci, anche se in
gran
segreto.
La
mia vita è un gran casino e il solo
pensiero che ci sto trascinando dentro anche te, mi fa provare schifo
per me
stesso.
Forse
dovrei veramente lasciarti libera
di vivere la tua vita e venirti a cercare fra un anno e mezzo ma la
paura che
tu nel frattempo possa incontrare qualcun'altro che prenda il mio posto
nel tuo
cuore, mi fa desistere da questo mostruoso intento.
La
verità è che sono un maledetto
egoista che pensa per prima cosa al suo equilibrio, quindi voglio che
tu
rifletta bene su quello che comporta scegliere di percorrere la mia
strada,
desidero che ne valuti tutte le conseguenze e che poi tu mi dica che
cosa hai
deciso e io ti giuro che accetterò qualunque cosa che
sceglierai, anche se mi
farà male!".
Mentre
lui faceva quel lunghissimo
discorso, io ho provato ad immaginare la mia vita senza di lui e
francamente
proprio non riesco a vedermi da sola quindi con un sorriso gli dico: "
Robert, mai e poi mai al mondo io rinuncerei a te, perchè tu
sei parte di me
quindi non pensare più di essere un egoista
perchè se tu lo sei, vuol dire che
lo sono anche io!".
Rob
mi stordisce con il più bel
sorriso che riesce a stampare sul suo viso poi mi abbraccia stretta.
Mi
stringe talmente forte che quasi
non riesco a respirare ma per niente al mondo mi lamenterei, neppure se
dovessi
diventare cianotica.
Quando
si stacca da me Robert mi
sussurra ad un orecchio: " Ti amo tesoro mio!" poi aggiunge:
"
Senti che ne dici di riprendere
la nostra passeggiata altrimenti non riuscirai per davvero a vedere
niente!".
Io
annuisco con un sorriso e dopo
avermi presa per mano lui mi tira a se, abbracciandomi stretta.
Lentamente
ricominciamo a camminare
lungo la sponda del Tamigi e mi accorgo subito che sulla riva opposta
troneggia
immenso il London Eye, che con i suoi 135 metri di altezza è
la seconda ruota
panoramica al mondo.
Robert
vede i miei occhi brillare e
facendomi una carezza con il dorso della mano mi sussurra:
"
Domani ti porterò a fare un
giro là sopra!" e io gli salto al collo abbracciandolo
stretto e urlando
un
grazie stratosferico.
Lui
scoppia a ridere poi dice: "
Ecco, è così che ti voglio piccola!" e io
annuisco felice.
Attraversando
la passerella di Hungerfold
arriviamo direttamente a Trafalgar Square ed alle zone turistiche di
Covent
Garden e di Picadilly Circus.
Poi
costeggiando il Tamigi arriviamo
al Millenium Bridge; guardandolo Robert mi dice: " Fu aperto al
pubblico
il 10 giugno del 2000 ma inaspettate vibrazioni costrinsero i loro
costruttori
a chiuderlo già due giorni dopo.
Tra
i londinesi si scatenò una grande
critica e fu considerato da parte dell'opinione pubblica, un fallimento.
A
causa di queste oscillazioni il
ponte si guadagnò l'appellativo di Wobbly Bridge
e cioè ponte
instabile.
Un
ordinanza governativa obbligò i
loro realizzatori a chiuderlo, per risolvere i problemi esistenti e
loro dopo
diversi controlli, lo riaprirono
il 22 febbraio
2002
e da allora non ha
più dato problemi!".
All'improvviso
il mio stomaco comincia a
rumoreggiare e devo ammettere, sotto lo sguardo divertito di Robert di
essere
stanca oltre che affamata quindi lui accarezzandomi dolcemente, mi
propone di
arrivare al London Bridge per poi proseguire per il Borough market,
dove
potremo pranzare
scegliendo il piatto che più ci gusta
da una delle tante bancarelle enogastronomiche!
Il mio stomaco
urlante approva in pieno,
quindi circa venti minuti dopo ci troviamo immersi in un atmosfera
favolosa.
Robert
con un sorriso, mi dice: "
E'
uno dei più grandi mercati
alimentari della città e si estende
sotto
e attorno agli archi della
ferrovia del London Bridge.
È
il paradiso dei buongustai, che qui trovano prodotti di alta
qualità e cibo
artigianale proveniente da tutta la Gran Bretagna e dal continente."
Quando
finalmente ci sediamo per
mangiare tiro un leggerissimo respiro di sollievo ma Robert se ne
accorge e
sogghignando mi dice: " Amore scusami, non ho pensato al fatto che ti
potessi stancare.
Senti
facciamo una cosa! Dopo aver
finito, ti porto a vedere il Tower Bridge e la Tower of London mentre
il
rimanente giro turistico lo faremo domani, va bene?".
Io
annuisco ringraziandolo sottovoce e
in silenzio cominciamo a mangiare.
Quando
finiamo di pranzare, un pò più
riposata lo seguo fino al Tower brigde e giunti lì Robert mi
dice: “ Il ponte fu
terminato nel 1894
ed era alto 40 metri
e largo 60 e divenne in breve tempo uno dei simboli della capitale
britannica.
Le
sue torri, con le guglie e le passerelle di collegamento, sostengono il
meccanismo che solleva il ponte durante il passaggio di grandi navi e
in
occasioni speciali.
Nel
suo periodo di massimo splendore veniva aperto fino a cinque volte al
giorno.
Quando il
passaggio coperto è aperto al
pubblico, offre una magnifica vista sul fiume Tamigi specialmente
per chi affronta i quasi 300 gradini per raggiungere la cima delle
torri.
Tutta questa
meraviglia è un’opera di ingegneria vittoriana.”
Rimango senza
parole ad osservare l'imponenza di quella costruzione e
quando Robert mi tira verso di se per incamminarci verso la Tower of
London, mi
sento tanto una dama del settecento che passeggia con il suo fidanzato.
Rob mi spiega
che quella meraviglia è un
complesso costruito nel medioevo, che
è composto da diversi edifici
fortificati e che anch’essa era annoverata fra i patrimoni
dell'umanità
dell'Unesco dal 1988.
Giunti qui ci
dirigiamo alla Tower
hill che è la fermata della metropolitana più
vicina e ci dirigiamo verso casa
dove finalmente potrò riposare.
Sono felice di
questo giro ma sono
anche notevolmente esausta e poi voglio stare un pò con la
famiglia di Robert e
ovviamente con lui.
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Capitolo 14 *** Quattro pazzi in giro per Milano ***
Bene
ragazze
come mi ha giustamente fatto notare DarkViolet92 si
rimasti all'oscuro
di cosa sia capitato alle altre due coppie della storia quindi ho
deciso di
lasciare i due piccioncini tranquilli a viaggiare e di occuparmi di
Kellan,
Erica, Jackson e Lucia per vedere come va tra di loro e che cosa
combinano.
Quindi
oggi e nei prossimi capitoli parleremo un
pò di loro.
Grazie
come sempre del vostro tempo che sprecate
leggendo la mia storia e delle recensioni che mi lasciate. Baci Lorian
Capitolo 14
- Quattro pazzi in giro per Milano
POV KELLAN
Quando l'aereo
che porta a bordo i
nostri amici scompare all'orizzonte, la nostra attenzione viene
attirata da un
lieve singhiozzo e girandoci tutti e quattro all'unisono, vediamo le
lacrime
silenziose scendere sulle guance di Sabrina.
In un lampo sia
Erica che Lucia le
accorrono a fianco stringendola forte in un abbraccio consolatore,
lasciando me
e Jackson nell'imbarazzo più totale.
Io e il mio
amico non sappiamo
realmente come comportarci; è come se la partenza di Robert
e Lisa, ci avesse azzerato
la capacità di ragionare liberamente.
Comprendo
perfettamente le sensazioni
che sta provando in quel momento quella santa donna e vorrei davvero
avere la
soluzione per i suoi problemi ma porca miseria, la mia sfera pensante
è
completamente annientata.
Per noi le cose
non cambieranno poi
tanto; infatti fra due giorni io e Jackson faremo ritorno a Los Angeles
in
compagnia delle nostre fidanzate, mentre per Sabrina sarà
tutto diverso.
Lei in un colpo
solo, perderà tre
ragazze che fino ad ora ha considerato come sue figlie e
rimarrà qui a Milano
da sola.
Vorrei trovare
le parole giuste da
dire ma non sono mai stato bravo a consolare le persone e se devo
essere
sincero non mi sono mai trovato nella situazione di doverlo fare.
Eppure adesso
vorrei davvero poter
dire anche una cavolata che servisse a far stemperare il clima gelido
che è
sceso tra di noi.
Mi giro verso
Jackson nella vana
speranza che almeno lui sappia
cosa dire ma mi
basta un occhiata per
capire che siamo entrambi sulla stessa barca che si sta
trasformando
via, via nella perfetta
fotocopia del Titanic con tanto di relativo blocco di ghiaccio.
L'iceberg contro
il quale io e
Jackson impattiamo violentemente è composto dallo scoramento
e
dalla tristezza
di Sabrina, Erica e
Lucia che si stanno facendo forza stringendosi tra di loro.
Quando si tratta
di sentimenti, non
ci vuole una laurea in psicologia ad ammettere che le donne sono
più ferrate in
materia.
Noi uomini
davanti a questi argomenti
pressoché sconosciuti, anneghiamo in una tazzina di
caffè.
Non appena
Sabrina riesce a calmare i
suoi singhiozzi, Erica e Lucia si staccano da lei asciugandosi
meccanicamente
gli occhi poi tutte e tre si voltano verso di noi ed io all'improvviso
mi sento
come se fossi un maledetto pennuto, preso sotto mira da un fucile di
alta
precisione.
Credo che anche
per Jackson sia così;
infatti pur non guardandolo sento che emette un singulto di nervoso che
quasi,
quasi mi farebbe scoppiare a ridere se non sapessi di darmi la zappa
sui piedi da
solo.
Mi volto verso
di lui e vedo che in
quel momento sfoggia un espressione che deve essere uguale alla mia:
completamente e assurdamente basita.
Erica e Lucia ci
guardano serie e con
un evidente sguardo di disapprovazione ed io sento un rivolo di sudore
gelido
scendermi lungo la schiena.
Robert
porca miseria ritorna indietro, fratello! Non lasciarci con queste
virago in cerca di vendetta.
Quando sento che
il mio cuore
minaccia di farmi ciao, ciao con la manina sento Sabrina dire: " Ora
basta
ragazze, credo che li abbiate spaventati a sufficienza!".
Perchè
ho la fottuta sensazione che queste rappresentanti del gentil
sesso, ci abbiamo preso bellamente per il fondoschiena?
E la situazione
peggiora di netto
quando quelle tre fissandoci, scoppiano a ridere senza ritegno.
Io e Jackson
mettiamo simultaneamente
le mani sui fianchi, esibendo un espressione truce che invece di farle
spaventare, le fa scoppiare a ridere ancora di più.
Non capisco! Con
mio padre funzionava
sempre; quando lui e mia madre litigavano bastava che mio padre
assumesse
quella posizione da " questa è casa mia e qui comando io"
per fare
diventare la sua mogliettina tenera come un gattino che fa le fusa.
Ma temo che con
Erica non sarà così e
credo che la stessa cosa avverrà per Jackson con Lucia.
Quelle due sono
pericolose prese sia
separatamente che in coppia e sono quasi certo che non ci
saranno per noi,
frasi tenere da
cioccolatini.
Io e il mio
compare ci guardiamo e ci
diamo una pacca sulle spalle in segno di solidarietà,
perchè abbiamo compreso
che quelle due fate, ci faranno tremare parecchio i polsi.
Eh si
l'emancipazione della donna ha
fatto parecchi danni e temo che io e Jackson saremo le prossime vittime.
Comprendendoci
con uno sguardo, io e
il mio amico ci giriamo lasciandoci alle spalle quegli esemplari
sghignazzanti
e lentamente, come condannati al patibolo ci avviamo verso le macchine.
Sentiamo ancora
come un eco lontano
le risate delle nostre ragazze e Jackson a bassa voce mi dice: "
Fratello,
ho la vaga impressione che per noi i problemi siano appena cominciati!"
e
io non posso fare altro che assentire desolato.
Dopo circa venti
minuti saliamo nella
macchina di Lucia per dirigerci verso Milano mentre Sabrina prende
l'auto di
Lisa per riportarla a casa.
Io e Jackson
abbiamo deciso di comune
accordo di fare buon viso a cattivo gioco, tanto non credo serva a
nulla tenere
il muso.
Le nostre
principesse sono toste e in
realtà questo non può che farci piacere.
L'ultima cosa
che volevo per me era
proprio avere al mio fianco la classica bambolina, pronta a dire sempre
di si a
tutto quello che gli proponevo.
Mi stuzzica da
morire, stare con
qualcuno che mi stimola in continuazione.
Dopo aver
superato un'infinità di
macchine e camion che sembrano essersi dati appuntamento lì,
finalmente vediamo
la barriera dell'autostrada e Lucia prendendo la parola, dice: "
Ragazzi
che cosa volete fare?".
Io e Jackson ci
guardiamo confusi poi
in coro le chiediamo: " In che senso? " e lei dopo averci sorriso ci
risponde: " Nel senso che siamo in estate e abbiamo la fortuna dalla
nostra,
visto che in questo periodo le giornate sono molto più
lunghe.
Quindi
nonostante siano quasi le
19.30, c'è ancora molta luce perciò, ci
chiedevamo cosa voleste fare.
Volete tornare
in albergo oppure vi
va di fare un giro per la città?".
A rispondere per
noi è Jackson che
dopo avermi sorriso e fatto l'occhiolino, dice: " Ah no! Vogliamo
andare
in giro, non tornare di certo in albergo!
Purtroppo come
già sapete abbiamo
solo due giorni, dato che a Los Angeles ci aspettano per le riprese di
Breaking
dawn quindi mi sembra il minimo sfruttare ogni singolo istante, per
poter
vedere dei posti diversi.
Io e Kellan
vogliamo fare i turisti
con tanto di macchina fotografica al collo, bermuda e ciabattine quindi
possiamo cominciare anche subito!".
Erica e Lucia si
guardano negli occhi
perplesse poi scoppiano a ridere di botto.
Io confuso
attiro la loro attenzione,
chiedendo: " Beh che c'è da ridere? " e Erica facendo fatica
tra
una risata e
l'altra, risponde:
" No, niente e che cercavamo di immaginarvi con i bermuda fiorati, le
ciabattine
infradito, le camicie
hawaiane e la macchina fotografica al collo e tutto l'insieme era
davvero
esilerante!".
Finito di dire
quelle parole entrambe
riscoppiano a ridere, tenendosi forte la pancia.
Io e Jackson le
fissiamo poi ci guardiamo,
ognuno figurandoci l'altro vestito in quel modo e dopo pochi secondi,
anche noi
ci uniamo alle risate convulse delle ragazze.
Dal di fuori,
chi ci vede penserà di
sicuro che siamo quattro pazzi ma francamente in questo momento non ce
ne frega
proprio niente.
Non mi sono mai
divertito tanto in
vita mia e credo che la stessa cosa valga per Jackson e se devo essere
sincero
ogni istante di più, non mi pento di aver accompagnato
Robert qui da Lisa.
Dopo aver
parcheggiato la macchina
sotto casa di Erica, ci dirigiamo verso l'ingresso della metropolitana
e
scendiamo di sotto.
Le nostre
ragazze si avviano verso
l'edicola e acquistano dei biglietti poi una volta oltrepassati i
tornelli
d'ingresso, Lucia ci dice: " Allora io direi di dirigerci direttamente
nel
cuore pulsante di Milano, là dove splende il suo simbolo e
cioè in piazza del
Duomo.
Da lì
potremo visitare la galleria di
Vittorio Emanuele e piazza della Scala, che ne dite?".
Erica annuisce
in silenzio così come
faccio io mentre Jackson scoccandole un dolce bacio sulle labbra, le
sussurra:
" Siamo in mano vostra!".
Erica a quel
punto fissandomi mi
chiede: " Ma voi potete girare liberamente? Cioè voglio dire
se ci saranno
dei fotografi come vi comporterete?".
Con la coda
dell'occhio vedo Jackson
che sorride e lo stesso faccio io.
La mia piccola
non può sapere che io
e il mio amico abbiamo già parlato di questa
eventualità e siamo giunti alla
stessa conclusione.
Conclusione
che
ora mi accingo a comunicare alla mia principessa e alla sua amica: " Se
caso mai dovessimo incontrare dei giornalisti... gli chiederemo di
scattarci
delle bellissime foto ricordo con le nostre fidanzate!".
Erica spalanca
gli occhi e mentre mi
stringe impercettibilmente la mano, Lucia ci chiede: " Ma siete sicuri?
Voglio dire, se i paparazzi ci faranno delle fotografie la cosa
diventerà
ufficiale!".
Jackson
accarezza lentamente la
guancia di Lucia, prima di risponderle: " Ed è proprio
quello che
vogliamo.
Noi a differenza
di Robert, non
abbiamo nessun legame che ci obbliga a fingerci accoppiati ed essendo
single,
siamo liberi di trovarci delle fidanzate e dichiarare al mondo intero
quanto le
amiamo.
Prima si
saprà la cosa e meglio sarà
ma forse siete voi che non volete ufficializzare la nostra relazione!".
Sento un
inspiegabile brivido gelido
scendermi lungo la schiena, non appena Jackson pronuncia quella frase.
Se le ragazze
ammettessero di non
voler ufficializzare il nostro legame sarebbe come se ponessero dei
paletti
alla nostra storia e questo, devo essere sincero mi fa male.
Fissiamo Erica e
Lucia con un senso
di ansia crescente in attesa della loro risposta e mi sorprendo quando
la mia
piccola si getta tra le mie braccia, donandomi un caldissimo bacio al
quale non
riesco a non
rispondere.
Quando mi stacco
da quelle invitanti
labbra, Erica fissandomi negli occhi mi dice: " Signor Lutz, la
sua fidanzata
è pronta ad uscire allo
scoperto!".
L'abbraccio
stretta al colmo della felicità
poi entrambi ci voltiamo verso Lucia, che ancora non ha parlato.
Vedo Jackson in
uno stato di tensione
e mi sento male per lui, perchè fino a due secondi fa mi
trovavo anche io nella
stessa situazione e comprendo che deve sentirsi proprio da schifo.
Dopo quello che
sembra un infinito
silenzio, Lucia gli sorride timidamente prima di dirgli: " Sono davvero
onorata di essere la ragazza di Monroe
Jackson Rathbone V e non vedo l'ora che il mondo intero lo
sappia ma non
sono felice perchè sono la fidanzata di un attore famoso ma
perchè sono la tua.
Quindi mi auguro
proprio di
incontrarli questi paparazzi!".
Jackson sospira
forte, per gettare
fuori tutta la tensione accumulata poi l'afferra per un braccio e prima
di
stringerla forte a se, mormora: " Donna, tu mi vuoi morto!".
Io ed Erica
ridacchiamo alla sua
battuta mentre Lucia sorridendo, gli risponde: " Non potrei mai volerlo.
Sei entrato
nella mia vita come un
ciclone e con la stessa potenza, hai spazzato via tutte le convinzioni
che si
erano ancorate nel mio cervello.
Ora sono
indifesa, la mia unica
certezza sei tu e se dovessi sparire dalla mia vita, credo che non
avrei
neppure più la forza di respirare!".
Jackson guarda
Lucia con gli occhi
spalancati poi si avvicina a lei e la bacia con una passione estrema.
Io ed Erica li
guardiamo soddisfatti
poi per stemperare la situazione, dico: " Ma quanto zucchero,
ragazzi.
Se
continuate così mi fate venire il diabete; per quanto sia
bello stare qui a
vedere le vostre lingue che fanno conoscenza, io e la mia principessa
vogliamo
andare a vedere il Duomo quindi che ne dite di staccare le vostre
labbra e
decidervi ad avviarci?".
Lucia arrossisce
deliziosamente
mentre Jackson mi fulmina con lo sguardo poi dopo pochi secondi tutti e
quattro
scoppiamo a ridere.
Pochi secondi
dopo arriva la vettura
e non appena si spalancano le porte noi quattro saliamo.
Erica e Lucia si
guardano attorno
nervose e sia io che Jackson sappiamo cosa sta passando nel loro
cervellino.
Per
tranquillizzarle le stringiamo
saldamente e loro ci ricambiano con un dolcissimo bacio.
Dopo venti
minuti le porte della
metropolitana si aprono sulla fermata del Duomo e noi scendiamo
allegramente
diretti in superficie.
Quando arriviamo
nella piazza io e
Jackson siamo letteralmente senza parole.
Siamo ancora
lì a bocca aperta,
quando Erica dice: " Bello vero? Per noi milanesi è una cosa
ormai
scontata ma per chi non lo vive quotidianamente, immagino che sia
emozionante!
Io sono
l'esperta della movida quindi
non ne so molto sulla sua storia ma Lucia di sicuro si.
D'altronde
è lei quella appassionata
di architettura, quindi le lascio volentieri la parola!".
Noi portiamo lo
sguardo verso Lucia
che dopo aver fatto un buffissimo inchino di ringraziamento verso
Erica, ci
guarda dicendo: " Il Duomo è il simbolo di
Milano, è
costruito in stile gotico ed è
dedicato a Santa
Maria Nascente.
Per superficie
è la quarta chiesa d'Europa dopo quella
di San
Pietro in Vaticano,
quella di Saint
Paul's a Londra e la cattedrale
di Siviglia.
E' la chiesa più grande d'Italia dopo la
basilica di San Pietro e la
sua effettiva costruzione iniziò nel gennaio 1387.
Che ne dite ora,
vi va di entrare dentro a
vederlo? Siamo fortunati perchè essendo in estate le porte
vengono chiuse verso
le 21, quindi direi di approfittarne."
Noi annuiamo e
prendendo per mano le
rispettive fidanzate ci avviamo verso l'interno.
Avvicinandoci al
portone sono sempre più
sconvolto e mi viene d'istinto esclamare: " Accidenti quante statue!"
e Lucia guardandomi, con un sorriso mi dice: " Sono in totale 3400, di cui
2300 solo all'esterno!".
Lancio un
fischio di ammirazione poi in un religioso silenzio oltrepassiamo
il grandissimo portone finemente lavorato, ritrovandoci in un ambiente
che ti
trasmette una pace incredibile.
Ad un tratto
Jackson porta il suo sguardo verso una strana costruzione in
ottone e a voce bassa chiede a Lucia di che si tratti.
La sua ragazza
giratasi verso il punto che le indica lui, gli risponde:
" E' la
meridiana del capricorno ed è
composta da una striscia d'ottone incassata nel
pavimento che attraversa la navata.
Lo
strumento fu realizzato nel 1786 dagli astronomi
di Brera, restaurato
più volte e modificato nel 1827 in seguito al
rifacimento del pavimento del
Duomo!".
" Accidenti
Lucia " sibilo io
"sei proprio un enciclopedia vivente!" e lei alle mie parole
ridacchia sotto lo sguardo fiero ed orgoglioso di Jackson.
Dopo aver fatto
un giro veloce dell'interno
della cattedrale usciamo nuovamente all'aperto e facendolo i rumori
della città
ci ripiombano fastidiosi dentro le orecchie.
Erica ci guarda
poi ci chiede: " Qualcuno
di voi due soffre di vertigini? " e io e Jackson non comprendendo il
motivo della sua domanda ci guardiamo negli occhi poi rispondiamo di no
e lei
sogghignando, ci risponde: " Bene perchè oggi vi portiamo a
toccare il
cielo con un dito!".
Sempre
più basiti la guardiamo come se avesse
perso improvvisamente la ragione e lei e Lucia ridacchiando ci prendono
per
mano tirandoci con loro.
Dopo cinque
minuti di cammino ci ritroviamo
davanti ad una porta dove c'è una breve fila di persone.
Notando il
nostro sguardo, Erica dice: "
Niente domande ragazzi; fidatevi di noi e godetevi lo spettacolo!".
Quando arriva il
nostro turno le ragazze
acquistano dei biglietti e ci pilotano verso un ascensore che quando si
mette
in moto ci porta su molto lentamente.
Non appena si
aprono le porte ci troviamo con
nostra immensa meraviglia, sulla fiancata del Duomo e lentamente
passiamo
attraverso vari terrazzamenti fino ad arrivare ad una piccola scala.
Salendola ci
ritroviamo sul tetto del Duomo e
da lì riusciamo a godere di una vista della città
a dir poco fantastica e
spettacolare.
Sento l'aria
abbandonare i miei polmoni e
lentamente mi giro alzando gli occhi verso il cielo.
Così
facendo i miei occhi si posano sulla
Madonnina che troneggia in alto.
E' bellissima e
mi trasmette un emozione unica
e profonda; Lucia si avvicina a me e a Jackson e con un sorriso ci
dice: "
Da qui vi sembra piccola ma le sue dimensione sono veramente
ragguardevoli.
Infatti misura
poco più di 4 metri ed è
interamente rivestita da una filigrana d'oro puro.
E' l'effettivo
simbolo di Milano ed è stata
posta lì per proteggere la città intera!".
In questo luogo
meraviglioso mi sento in pace
con il mondo e ho veramente la sensazione di poter toccare il cielo con
un
dito.
Sopraffatto
dalle emozioni afferro la mano di
Erica e stringendogliela forte le dico: " Ti amo Erica!".
Lei mi fissa con
un grande e luminoso sorriso
impresso sul volto e ingoiando il groppo che le si è formato
in gola, mi
risponde: " Anche io Kellan; anche io ti amo tanto!".
Ecco adesso non
mi manca più nulla per essere
felice.
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Capitolo 15 *** Turisti per caso, innamorati per scelta ***
Bene
tesorine care con questo capitolo vi do
ufficialmente il mio saluto perchè domenica sera parto alla
volta della Sicilia
con mio marito e mio figlio, per delle meritate vacanze.
Sono
sicura che mi mancherete, anche se credo che voi
tirerete finalmente un ansito di sollievo sospirando: " Finalmente si
è
tolta per un pò dalle scatole!".
Comunque
non mi avrete tra i piedi fino alla fine di
luglio, quindi godetevi questo capitolo e tornate a trovarmi il 28 che
sarà il
sabato in cui tornerò a pubblicare.
Grazie
ancora del vostro affetto baci Lorian
Capitolo 15 -
Turisti per caso,
innamorati per scelta
POV JACKSON
Dopo essere
scesi dal tetto del
Duomo, Lucia ci dice: " Ragazzi che ne dite di prenderci qualcosa di
fresco? Sto morendo di sete!".
Prima che possa
rispondere al mio
amore, quel decerebrato del mio amico, dice ghignando: " Vedi quanto
pesa
la cultura, Lucia? A forza di parlare ti si è seccata la
gola!".
Lo fulmino con
gli occhi ma il mio
amore si difende da sola mollandogli una pacca sul collo mentre
ghignando,
dice: " Gné gné gné " poi gli fa una
linguaccia e mormora: " E'
tutta invidia la tua, Kell!".
Lui si gira
verso di me e assumendo
l'espressione da trota, mi dice: " Ehi Rathbone, tira il freno alla tua
ragazza!".
Io scoppio a
ridergli in faccia e lui
girandosi verso Erica con lo sguardo lacrimoso, si lagna: " Piccola,
almeno tu difendimi!" ma per lui non deve essere un bel momento dato
che la
sberla se la becca anche dalla sua fidanzata che ridendo, gli dice: "
La
mamma non ti ha detto di non stuzzicare il cane che dorme?".
Kellan sbuffa
contrariato, anche se
un leggero sorrisino gli aleggia sulle labbra poi fissandoci tutti
alternativamente,
ci dice: " Uff
e che due bolle! Andiamo a prenderci questa cosa fresca da bere, che
devo
affogare i miei dispiaceri!" quindi si avvia allontanandosi con il
passo
pesante.
Io, Lucia ed
Erica ci guardiamo negli
occhi poi simultaneamente scoppiamo a ridere quindi gli corriamo dietro
raggiungendolo e Erica gli da un grande bacio sulla guancia dicendogli:
"
Buono, amore!".
Lui appiccica le
sue labbra in quelle
della sua ragazza quindi l'abbraccia e seguito da me e Lucia, si avvia
verso il
grande bar che si trova sotto i portici.
Appena giungiamo
lì ci accomodiamo ai
tavolini e quando arriva il cameriere gli facciamo il nostro ordine.
Sia io che Lucia
prendiamo una
freschissima granita al limone, Kellan ne prende una alla menta mentre
Erica ordina
un caffè freddo shakerato.
Dopo pochi
minuti il cameriere ci
porta le nostre ordinazioni e il conto.
Io e Kellan
paghiamo per tutti poi
quando il cameriere se ne va noi e le ragazze cominciamo a parlare di
Los
Angeles e di quello che ci aspetta al nostro ritorno.
Lucia abbassando
lievemente gli
occhi, mi chiede: " Jack ma io, Erica e Lisa dove andremo ad abitare
una
volta giunti a Los Angeles?".
Io la guardo poi
le prendo la mano e
le rispondo: " La tua domanda è legittima così
come la mia risposta è
ovvia.
Erica
vivrà con Kellan, Lisa dividerà
la casa con Robert mentre tu abiterai con me, amore mio!
Per quanto mi
riguarda non voglio
perdere un secondo di più e credo che anche per Kellan sia
lo stesso ".
Quando lo
guardiamo, il mio amico
afferra la mano di un Erica emozionata da morire e annuisce con un
sorriso poi
io riprendo a parlare: " In particolar modo Robert non
rinuncerà a
condividere la sua quotidianità con Lisa, dato che giunti
lì non potranno
vivere alla luce del sole quindi non rinuncerebbe mai a stare con lei
almeno la
sera e la notte.
Io voglio
viverti ogni istante della
mia giornata e voglio averti sempre al mio fianco.
So che sembra
assurdo dirti questo ma
mi sei entrata dentro e non posso fare a meno di te!".
Una lacrima
traditrice scivola lenta
sulla guancia di Lucia e io velocemente, gliela asciugo con un bacio e
in quel
momento accade quello che le ragazze più temevano.
Un flash ci
acceca violento e Erica e
Lucia sobbalzano sgranando gli occhi e cercando di allontanarsi da noi
ma né io
né Kellan glielo permettiamo.
Anzi ci mettiamo
in posa per farci
fotografare, fieri di stare con due splendide donne del genere.
Il paparazzo ci
scatta altre tre foto
poi si allontana sorpreso del fatto, che noi non ci siamo opposti ai
suoi
scatti.
Le ragazze si
guardano in faccia
preoccupate poi vedendoci tranquilli e sorridenti si rilassano,
tornando a
respirare sollevate.
Dopo aver
consumato la nostra
ordinazione, tutti e quattro ci alziamo e sotto lo sguardo curioso
dei presenti,
usciamo diretti verso
la piazza.
Intanto il cielo
si è fatto buio ma
l'atmosfera che regna in quella piazza è davvero magica.
Io e Kellan ci
voltiamo ad ammirare
la galleria di Vittorio Emanuele illuminata dalle luci poi le ragazze
ci
prendono per mano ed insieme entriamo dentro per ammirarla.
Con
quell'illuminazione sembra di
vivere in un tempo passato e Erica e Lucia ci fanno da ciceroni,
parlandoci di
tutti i negozi che si trovano al suo interno.
Giunti a
metà, i nostri tesori ci
guidano verso un punto della galleria mostrandoci un mosaico
posto sul
pavimento che raffigura un
toro e Erica sogghignando ci dice: " Ecco questo è il toro
della galleria!"
Davanti al
nostro sguardo confuso,
Lucia ridacchia poi dice: " C'è un usanza che vale come per
la fontana di
Trevi a Roma.
Lì
buttare una monetina dentro
l'acqua, porta fortuna e ti fa tornare di nuovo in quella
città.
Noi siamo
più generosi e per il rito
fortunato non facciamo spendere neppure un centesimo.
E' sufficiente
che con il tacco vi
posizionate sulle palle del toro e giriate su voi stessi per tre
volte!".
Io e Kellan ci
fissiamo con gli occhi
spalancati poi il mio collega leggermente rosso in volto le dice:
" Le pa...palle?
Amore, mi stai
dicendo che se voglio tornare a Milano, devo fare il giro, giro tondo
sulle
palle di quel povero toro?".
Lei annuisce con
un sorriso e io e il
mio amico scoppiamo a ridere come pazzi, piegandoci in due poi
però tornati
seri ci apprestiamo a fare il rito e dopo averlo terminato riscoppiamo
a ridere
come due scemi, seguiti dalle nostre ragazze.
Riprendiamo il
nostro cammino ancora
sogghignando e in breve giungiamo nella piazza della Scala dove sorge
il
meraviglioso teatro da cui prende il nome.
Al centro della
piazza c'è una statua
e Lucia si affretta a dirci che raffigura Leonardo da Vinci.
Il grande teatro
osservato da fuori
non sembra un granché ma ho visto una volta su internet,
delle foto del suo
interno e devo dire che è davvero spettacolare.
Kellan provvede
così come ha fatto
negli altri posti a fare le foto con il suo cellulare poi Lucia prende
la
parola per dire: " Ragazzi ormai si è fatto buio e non credo
che
apprezzeremmo molto quello che ci circonda a quest'ora.
Quindi proporrei
di tornare a casa e
di rimandare il resto del giro, a domani; che ne dite?".
Noi annuiamo
seppur a malincuore,
perchè tornare a casa vuol dire anche e sopratutto separarsi
dalle nostre
principesse e questo ci fa stare da cani.
All'improvviso
Lucia mi guarda e come
se potesse leggermi dentro, mi dice: " Amore, che ne dici se
accompagniamo
Kellan e Erica e poi io e te ce ne andiamo a casa?".
No, fermi tutti!
Ho capito bene
quello che questo angelo mi ha appena detto? Voglio dire, so che il mio
udito è
perfetto ma francamente ora come ora non è che ci
scommetterei più di tanto.
Vedendo che non
le do la mia risposta,
Lucia delusa si affretta ad aggiungere: " Ma se preferisci che ti
accompagni in albergo non c'è problema... davvero!".
" NO! " le
rispondo di
fretta non curandomi del tono che ho usato che in quel momento
è stato un
tantinello alto, tanto da far girare dei ragazzi seduti poco
più in là.
" Voglio dire...
mi va bene il
fatto di andare a casa, non in albergo!" concludo soddisfatto di me
sentendo un moto di orgoglio sopratutto quando vedo le guance di Lucia,
arrossarsi come se andassero a fuoco.
E porca miseria
vorrei vedere voi; la
più bella ragazza che conosco, che da quasi ventiquattro ore
è la mia e
sottolineo la mia ragazza, mi ha invitato ad andare a dormire a casa
sua e dovrei
rifiutare?
Va bene la
cavalleria ma io non sono
mai stato un cavaliere e sono un uomo con tutti gli ormoni
perfettamente
funzionanti e il testosterone che in questo momento sta facendo la ola
da
stadio.
A quel punto
anche Erica decide di
invitare Kellan a rimanere da lei e lui devo dire che accetta subito
facendo
una figura migliore di quella che ho fatto io.
Dopo aver deciso
la nostra
destinazione ci prendiamo per mano e torniamo verso la piazza del Duomo
dove
prendiamo la metropolitana.
Durante il
tragitto nessuno dice una
parola; ci limitiamo solo a rimanere abbracciati stretti.
Quando manca una
fermata al nostro
arrivo Lucia mi guarda e sottovoce mi dice: " Perdonami Jackson, non
volevo metterti in imbarazzo!
Ti ho fatto
questa richiesta, perchè
non volevo separarmi da te ma se tu non te la senti, dimmelo pure.
In fondo avremo
tutto il tempo per
stare insieme a Los Angeles!".
Io la guardo
accarezzandole il viso e
a bassa voce le dico: " Amore, non pensarlo assolutamente! Se non ti ho
dato subito una risposta è solo perchè non me lo
aspettavo.
Insomma lo
desideravo veramente, così
come lo desidero ancora ma non volevo fare la figura del maniaco,
proponendotelo io!".
Lei mi sorride,
dandomi un
leggerissimo bacio sulla punta del naso poi mi sussurra: " Non lo avrei
mai pensato!".
Io
la amo! L'ho già detto che amo questa donna? Si? Va beh fa
lo stesso,
lo ridico! Io - la - amo - da - morire!
Arrivati a
destinazione saliamo in
superficie e ci dirigiamo verso il portone della casa di Erica, che si
trova a
pochi passi dalla metropolitana.
Lì
c'e parcheggiata la macchina di
Lucia e dopo aver salutato i nostri amici, che si affrettano a entrare
nel
palazzo, ci dirigiamo per prenderla.
Dopo dieci
minuti, Lucia spegne il
motore e con un dito mi indica un portone, dicendo: " Ecco io abito
lì!".
Io annuisco con
un lieve sorriso e
dopo essere usciti dalla macchina, entriamo nel portone.
Prendiamo
l'ascensore senza parlare;
c'è un silenzio strano tra di noi, non mi da fastidio ma mi
fa pensare.
E
se si è pentita? Se non vuole realmente passare la notte con
me e non
ha il coraggio di dirmelo?
Questi dubbi
continuano a lambiccarmi
nel cervello e lo fanno, fino a quando giunti alla porta di
casa sua Lucia
la apre e dopo essere
entrati la chiude dietro di se.
Sto per
domandarle qualcosa ma lei
non me ne da il tempo e pochi secondi dopo sento le sue meravigliose
labbra
incollarsi sulle mie.
Dio che
sensazione meravigliosa, mi
sembra di poter volare e vorrei che questo non finisse mai.
Quando ci
separiamo, i nostri respiri
son ansanti e affaticati ma non rinuncerei a questa apnea per niente al
mondo.
Sono felice e mi
sento per la prima
volta completo! Forse dovrei dire che sono quasi completo e che lo
sarò solo
quando lei sarà veramente mia.
Desidero da
morire fare l'amore con
lei ma non voglio essere io a prendere l'iniziativa.
Per niente al
mondo vorrei fare
qualcosa che possa offenderla.
L'abbraccio con
forza e sento il suo
cuore battere all'unisono con il mio; mentre la tengo stretta a me, ho
modo di
guardare la stanza dove siamo che deve essere il soggiorno o la sala da
pranzo.
E' molto carina
e arredata con gusto
e la cosa non so perchè, mi fa piacere.
Forse
è il fatto che da quello che
vedo io e lei abbiamo gli stessi gusti, sia in fatto di arredamento che
di colori.
Certo casa mia
è molto più grande ma
in fondo questo non è importante; la cosa fondamentale per
me è scoprire che io
e Lucia, abbiamo diversi punti in comune.
Il mio tesoro si
stacca da me e dopo
avermi guardato in un modo particolare, mi prende per mano e senza dire
una
parola mi tira verso di lei, incamminandosi verso la stanza accanto.
Non appena apre
la porta, mi ritrovo
ad ammirare una deliziosa stanza, dove troneggia un letto tutto laccato
di
bianco e ricoperto da un copriletto beige.
Involontariamente
sorrido, perchè
quelli sono i miei colori preferiti e Lucia se ne accorge.
Con uno sguardo
serio mi fissa poi mi
chiede: " Perchè quel sorrisino?" e io accentuandolo di
più, le dico:
" Nulla di che, stavo solo guardando l'arredamento e devo dire che
è di
mio gusto, dai mobili, allo stile e dai tessuti all'accostamento dei
colori!".
Lucia ghigna
pericolosamente poi
scoppiando a ridere, mi dice: " Caspita ho trovato un fidanzato attore
e
arredatore, insomma due piccioni con una fava!".
Sfodero un
espressione indignata e
dopo averla afferrata per la vita mi getto nel letto, con lei che
lancia un
piccolo urlo di spavento.
Scoppio a ridere
e dico: " Forza
signorina ammetta che si ritiene fortunata ad essere la compagna di
cotanto
magnifico esemplare di uomo!".
Lucia trattiene
uno scoppio di risate
poi assumendo una finta aria seria, risponde: " Mai!".
Spalanco gli
occhi poi alzo la voce
di mezzo tono e dico: " Mai? Mai? Mi stai forse dicendo che non vuoi
ammettere di essere fortunata a stare con una meraviglia come me?" e
quando
lei annuisce
io le dico: " Va
bene lo hai
voluto tu!".
Spietatamente
comincio a farle il
solletico e mentre lei si contorce sotto di me, io mi inebrio del suo
profumo
che invade lento le mie narici.
" BASTA, BASTA
TI PREGO! JACKSON
SMETTILA TI SCONGIURO!" mi dice Lucia affannata ma io imperterrito
continuo, dicendole: " Se vuoi che smetta, devi dire ad alta voce
quanto
tu ti ritenga fortunata ad essere la mia compagna!".
Lei cerca di
resistere alla mia
tortura ma dopo qualche secondo è costretta ad ammettere: "
Va bene, hai
vinto vile ricattatore.
Io Lucia
Sangiusti, sono fiera di
avere come fidanzato Jackson Rathbone che è un uomo
perfetto!".
La fisso
soddisfatto del mio operato
e pochi secondi dopo, senza che io riesca a domandarmi chi abbia
cominciato dei
due, ci stiamo baciando sempre con più passione.
Le nostre mani
vagano inquiete sui
nostri corpi, liberandoli dalla costrizione dei vestiti e quando
finalmente io
e Lucia uniamo le nostre entità in un unico essere, mi
sembra di poter volare
più in alto che mai.
Raggiungere il
paradiso tenendosi per
mano è qualcosa che non ha valore e al quale non voglio
rinunciare per nulla al
mondo.
Ora lei
è mia e lo sarà per sempre,
dovessi mettermi contro il mondo intero per difendere il nostro
amore.
|
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Capitolo 16 *** Lisa nella città degli angeli ***
Eccoci
arrivate alla tanto sospirata e attesa partenza
dei due ragazzi per il continente americano. Seguiremo la partenza e il
viaggio
dei due protagonisti condito dai racconti e dalle descrizioni di Robert.
Riuscirà
il bel tenebroso con le sue parole a calmare
la tensione nervosa che aleggia nel cuore della bella italiana?
Leggete
e lo scoprirete.
Grazie
ancora per il vostro affetto baci Lorian
Capitolo 16 -
Lisa nella città degli angeli
POV LISA
Non appena
arriviamo a casa Pattinson
sento l'ansia stringermi il cuore ma tento di mascherare la cosa,
stampandomi
un bel sorriso sulla faccia.
Claire e Richard
sembrano credere alla
mia espressione ma lo stesso non posso dire di Robert ed Elizabeth.
Lui sa quanto la
partenza mi spaventi
e anche sua sorella, riesce a percepire il mio stato d'animo.
Comunque nessuno
dei due dice una
parola e io e Robert saliamo in camera per preparare i bagagli.
Dopo circa
un'ora ci troviamo tutti
in salone e Claire mi abbraccia stretta dicendo: " Lisa, sono stata
veramente felice di poterti rivedere e riabbracciare.
Voglio che tu
affronti tutto quello
che verrà, con il sorriso sulle labbra così come
hai fatto finora.
Sei un miracolo,
piccola e non devi
dimenticarlo mai; lascia che il tuo cuore si apra all'amore di mio
figlio, che
sono sicura ti farà felice!".
Io ricambio il
suo abbraccio,
annuendo sulla sua spalla cercando di scacciare le lacrime che lottano
per
uscire dai miei occhi.
Quando io e
Claire ci separiamo è
Richard ad afferrarmi e a stringermi forte e inevitabilmente sento la
mancanza
dell'abbraccio di mio padre.
Il padre di
Robert è un uomo di poche
parole, che sciolto l'abbraccio si limita a farmi una carezza
dicendomi: "
Siate felici!".
Io annuisco e
pochi secondi dopo mi
ritrovo strizzata tra le braccia di Victoria e Lizzy che non si fanno
remore a
piangere, facendo scoppiare a piangere anche me.
Robert mi stacca
da loro fissandole
con un aria contrariata, dicendogli: " Ma brave, alla fine siete
riuscite
a farla piangere!".
Lizzy sbuffa
scocciata, non curandosi
minimamente di asciugarsi le lacrime che le sono scese sulle
guance mentre
Victoria le toglie con
il dorso della mano.
Quando tutti
siamo pronti, il padre
di Robert prende i due trolley che compongono il nostro bagaglio ed
esce per
caricarle in macchina.
Il
mio amore lo segue uscendo con lui e lasciandomi da sola
con le donne di
casa Pattinson.
Prima di
salutarci definitivamente,
Claire mi mette tra le mani una scatola e quando le chiedo di che si
tratta,
lei alza incurante le spalle e mi risponde: " Niente di ché
solo la torta
preferita di Rob e cioè quella di mele e due confezioni del
nostro migliore the
inglese.
Anche se vive
negli Stati Uniti, lui
non rinuncia all'usanze anglosassoni!".
Io annuisco
ringraziandola con un sorriso
quindi seguita da Lizzy usciamo in strada dato che lei e suo padre, ci
accompagneranno all'aeroporto.
Lizzy si
avvicina a suo fratello
guardandosi intorno distrattamente mentre io rimango accanto a Victoria
salutandola nuovamente.
Quando siamo
pronti io salgo sulla
macchina sedendomi nel posto del passeggero e dietro i vetri
scuri vedo
Robert avvicinarsi a Vicky
e a sua madre per salutarle.
Non appena ha
finito, lui fa il giro
della macchina e sale al posto di guida facendomi un sorriso triste.
Immagino che per
lui partire e
lasciare la sua famiglia, sia ogni volta più doloroso;
d'altronde lo è stato
per me con Sabrina che non ha alcun legame di sangue con me,
figuriamoci se non
lo è per lui.
Delicatamente
gli passo le nocche
delle mani sulla guancia e lui mi sorride dolcemente, prima di mettere
in moto
la macchina.
Dopo circa
mezz'ora arriviamo al
terminal e Robert si dirige verso il gate dove ci sta attendendo il
comandante
Harrison.
Scendiamo dalla
macchina e alzando lo
sguardo vediamo subito l'aereo che ci porterà a Los Angeles
fermo sulla pista
ad attenderci.
Fa bella mostra
di se, fiero ed
imponente e anche se so che è la quintessenza della
tecnologia e della
comodità, in quel momento lo sto odiando come non mai.
Andrew prende
dalle mani di Richard i
trolley caricandoli sull'aereo mentre noi ci accingiamo agli ultimi
saluti.
Robert, consegna
a Liz le chiavi dell'auto
con la quale siamo arrivati, chiedendole di riconsegnarla all'ufficio
del rent
to car.
Lei annuisce con
un sorriso e poco
dopo io e Robert saliamo a bordo.
Come all'andata,
l'interno dell'aereo
mi toglie leggermente il fiato ma la sensazione è mitigata
della dolorosa
necessità di salutare Lizzy e Richard, che sono rimasti
fermi sulla pista.
Robert fa lo
stesso, guardando suo
padre e sua sorella dal finestrino e distrattamente vedo che i suoi
occhi sono
umidi di pianto.
Come vorrei
poter fare qualcosa per
aiutarlo ma so che questo non è possibile; è una
cosa che lui deve combattere
da solo.
Il comandante
Harrison si avvicina a
noi dandoci il benvenuto e dicendoci che le condizioni meteo sono
perfette e
che il viaggio sarebbe durato all'incirca 15 ore.
Dopo aver fatto
il suo dovere, ci
saluta rinchiudendosi nella cabina di pilotaggio e pochi secondi dopo
sentiamo
il motore del velivolo rombare deciso.
Andrew ci avvisa
di allacciarci le
cinture e noi velocemente lo facciamo, riportando poi lo sguardo al
finestrino.
Richard e Lizzy
si allontanano dalla
pista e dopo un veloce saluto si dileguano fuori dal gate mentre Robert
accarezza lentamente il vetro dell'oblò, così
come vorrebbe fare con i loro
volti.
Non abbiamo
neppure il tempo di
accorgercene che l'aereo è già alto in cielo e
Rob, slacciandosi la cintura di
sicurezza si alza dalla poltrona e mi dice con un sorriso che va un
attimo alla
toilette.
So che vuole
stare da solo quindi
annuisco serena e pochi secondi dopo lui si dilegua.
Siamo in volo da
quasi un'ora e
stiamo sorvolando la vastità dell'oceano Atlantico e Robert
mi sembra già più
sereno infatti fino ad ora abbiamo parlato veramente di tutto, tranne
dell'unica cosa che veramente temo.
Decisa a
togliermi un peso dallo
stomaco gli chiedo: " Rob,
parlami di Los Angeles!".
Lui facendomi un
dolce sorriso, mi dice:
" Beh che posso dirti, è la più grande
città della California ed è
un centro economico, culturale, cinematografico
e scientifico di rilevanza
mondiale.
Con la sua
grandezza supera città, come New
York o Chicago ed è
divisa in diversi distretti.
I più
importanti sono Long
Beach, Santa
Monica con
il suo
molo, gli Universal
studios
di Hollywood, Pasadena, le ville dei
divi dello spettacolo negli
splendidi e ricchi quartieri di Beverly
Hills e Malibù.
Poi ci sono i
fantastici negozi di Rodeo
Drive e Bel
Air dove
c'è casa nostra.
Quando avremo un
pò di tempo ti porterò a
vedere le residenze di personaggi del calibro di Tom Cruise, Angelina
Jolie,
Madonna, Sean Connery e leggende come Elvis Presley, Marilyn Monroe e
Frank
Sinatra.
E' una
città estremamente modaiola e carica di
eventi, divertente ed eccitante ma è anche ricca di
cultura con una
vasta gamma di attrazioni
interessanti, da prestigiose gallerie e musei d'arte a
favolosi teatri,
che mettono in scena sia
produzioni famose che spettacoli di minor risonanza.
Voglio portarti
a vedere la famosa "Walk
of Fame" che è il viale dove vengono posizionate le famose
stelle delle star.
Sai che anche
noi attori di Twilight abbiamo
lasciato la nostra impronta? Io, Taylor e Kristen abbiamo impresso
l'orma delle
nostre mani e dei nostri piedi e poi abbiamo inciso le nostre firme nel
cemento
fresco.
Poi questo
capolavoro è stato posizionato davanti al celebre Grauman's
Chinese Theatre!".
Lo
osservo attentamente in silenzio mentre continua a parlare della
città dove
svolge il suo lavoro.
Si
vede che è compiaciuto e ama molto quello che fa e anche se
Londra rimarrà
sempre nel suo cuore, non rinnega di essere felice di vivere a Los
Angeles.
Spero
con tutto il mio cuore che la stessa cosa possa capitare anche me.
Mi
auguro di riuscire ad abituarmi ad una città che non conosco
e a convivere con
delle persone che non conoscono me.
Poco
dopo Andrew interrompe le mie riflessioni, per portarci la cena e
mentre io e
Robert la consumiamo, lui mi parla dell'ultimo film di Breaking dawn e
di come
procedono le riprese.
In
quel momento mi rendo conto per la prima volta, che dopo quel film la
nostra
felicità potrà prendere finalmente corpo.
Dopo
aver finito di cenare, ci distendiamo per riposare e mentre lui crolla
subito,
io mi rigiro continuamente sulla poltrona reclinata, fino ad
addormentarmi alle
prime luci dell'alba.
Anche
i miei sogni sono agitati e mi vedo a camminare sul red carpet con un
magnifico
vestito addosso mentre davanti a me sfilano sorridenti Kellan e Erica e
Jackson
e Lucia che mi ignorano come se non mi vedessero.
Ma
la
peggiore coltellata mi arriva quando da una limousine nera, scende
Robert
stringendo la mano di Kristen e quando io mi avvicino, lui mi scaccia
dicendo
di non conoscermi.
Tutte
le sue fans mi deridono e io mi sento morire dalla vergogna.
Mi
risveglio completamente sudata mentre lo sguardo insondabile di Rob
è fisso su
di me.
Sembra
chiedersi che diavolo abbia sognato per avere quel risveglio brusco ma
fortunatamente non mi pone nessuna domanda.
Andrew
si avvicina dicendoci di allacciare le cinture e quando finalmente
riesco a
tranquillizzarmi un pò, mi rendo conto che l'aereo sta
iniziando la fase della
discesa.
Poco
prima di cena atterriamo all'aeroporto di Los Angeles e dopo aver
salutato il
comandante Harrison e Andrew metto piede sul suolo americano e Robert
mi
afferra la mano stringendola forte.
Questo
gesto mi trasmette una calma che non credevo di raggiungere e mi sento
pronta
per affrontare quello che la vita mi presenterà davanti.
|
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Capitolo 17 *** Una coppia tutta simpatia ***
Eccomi
ragazze anche con questa storia sono tornata,
anche se con due giorni di ritardo ma dalla settimana prossima il
sabato torna
ad essere il giorno canonico.
Buona
lettura e come sempre grazie.
Capitolo 17 -
Una coppia tutta
simpatia
POV ERICA
Non appena
salutiamo Lucia e Jackson,
io e Kellan entriamo nel portone chiudendocelo alle spalle.
In silenzio ci
dirigiamo verso
l'ascensore e una volta dentro schiaccio il pulsante del quarto piano.
Questa atmosfera
che c'è tra me e
Kellan non è imbarazzante ma complice; ci guardiamo negli
occhi studiandoci e
mi rianimo quando vedo un dolce sorriso, aleggiare sulla bocca del
marcantonio
che mi sta davanti.
Di fronte alla
sua stazza imponente
mi sento così piccola e debole che se lui ora mi prendesse
tra le braccia, mi
romperei come un fragile cristallo.
Arrivati al
piano Kellan passa per primo
aprendo la porta dell'ascensore e mantenendola aperta.
Lo ringrazio con
un sorriso poi mi
dirigo verso la porta di casa mia.
Sono talmente
nervosa per la sua
presenza che faccio una fatica boia a centrare la serratura con le
chiavi.
In mio soccorso
arriva lui che mi
sfila le chiavi dalle mani e le inserisce nel modo giusto.
Vorrei
sprofondare per la pessima
figura che sto facendo ma una volta chiusa la porta alle nostre spalle,
Kellan
mi prende tra le braccia tenendomi stretta.
Se non fossimo
all'inizio dell'estate,
penserei che sto per andare in autocombustione ma le temperature calde
mi
aiutano a credere che il calore che sento, non sia tutto dovuto a lui.
Kellan prende a
strofinare il suo
volto contro il mio e la piacevole frizione della sua barba sulla mia
pelle, mi
trasmette dei brividi profondi.
So che lo
desidero, così come so che
probabilmente questa sera finiremo con il fare l'amore e se
devo essere
sincera lo avverto
veramente tanto.
Non voglio
fermarmi a pensare che
stasera farò l'amore con un uomo che conosco solo da
ventiquattro ore ma ad
onor del vero questo è la persona con cui ho accettato di
andare a vivere,
lasciando la mia patria natia per trasferirmi negli Stati Uniti.
Quando Kellan si
separa da me mi
fissa in volto con gli occhi celesti che brillano poi la sua
espressione cambia
assumendo un aria colpevole.
Mi chiedo che
cosa gli stia
succedendo e quando la curiosità prende il sopravvento gli
chiedo:
" Kell tesoro,
che cosa ti
succede?" e lui arrossendo mi risponde: " Mi dispiace piccola ma con
la mia barba ti ho irritato tutta la guancia.
Sono una bestia!
Non ho pensato a
quello che facevo, volevo solo... sentirti!".
Porto
istintivamente una mano sulla
mia guancia e la sento bollente e mi viene da sorridere per la sua
premura.
" Non
preoccuparti Kellan non è
poi così grave!" gli dico convinta ma lui non sembra
d'accordo con me.
Infatti pochi
secondi dopo, dice:
" No, invece questa cosa è grave perchè so che
non rinuncerei a farlo e
non voglio irritarti tutta.
Se solo avessi
con me la schiuma da
barba e il rasoio risolverei la situazione ma come sempre la fortuna
non mi
sorride!".
Scuoto la testa
poi indicandogli una
porta, gli dico: " Se è solo per questo in bagno troverai un
barattolo di
schiuma e un rasoio nuovo!".
Kellan mi
sorride felice e mi
sussurra all'orecchio: " Bene, allora io vado a fare piazza pulita; tu
aspettami però, chiaro?".
Io annuisco
serena poi lo osservo
mentre si gira per andare verso la porta che gli ho indicato ma
all'improvviso
si blocca girandosi verso di me.
Il suo sguardo
è inquieto e
leggermente perplessa lo guardo inarcando un sopraciglio, chiedendomi
che cosa
gli stia passando ora nel cervello.
Lui si gira del
tutto verso di me e
con la voce tetra mi chiede: " Di chi sono la schiuma da barba e il
rasoio?".
Scoppio a ridere
davanti alla sua
espressione quasi furiosa e continuando a ridere, gli chiedo: " Kell ma
non mi dirai che sei geloso?".
Lui scocciandosi
di più per la mia
domanda, annuisce deciso, dicendo: " Certo che lo sono! Non credo che
tu
ti faccia la barba quindi deduco che quegli oggetti siano di un uomo!".
Decido di
giocare un pò con lui e
sogghignando gli dico: " E' ovvio!" e lui si incupisce ancora di
più.
Poi spazientito
mi chiede: " Chi
diavolo è questo tipo?" e io gli rispondo: " Questo tipo
come lo hai
chiamato tu, è mio fratello Andrea che in questo momento
è in Messico con la
sua fidanzata.
Ogni tanto passa
di qui e per evitare
di comprare ogni volta le cose, lascia qui alcuni oggetti per la sua
igiene
personale!".
Il viso di
Kellan prende fuoco mentre
imbarazzato sussurra: " Oh sacripante che idiota che sono!
Scusami Erica,
ti prego di perdonare
questo stupido che non è in grado di tenere a bada la sua
possessività.
Tu sei mia e io
sono molto geloso
delle persone alle quali tengo; ti amo piccola e mi contorco alla sola
idea che
qualcun'altro osi solo posare i suoi occhi su di te!
So che il mio
comportamento è
inqualificabile ma io sono fatto così, non ho mezze misure!
O amo o odio e
quando lo faccio, ci metto tutto me stesso.
Probabilmente
dopo questa magra
figura, tu non vorrai più stare con me e io mi vorrei
prendere a schiaffi per
il mio comportamento!".
Kellan
è nervoso e so che ha paura
che io possa cambiare idea sulla nostra storia ma quello che lui non sa
è che
io adoro le persone gelose.
Mi sento amata e
protetta se qualcuno
mi dimostra il suo attaccamento a me e lui in questo momento e con il
suo modo
di fare, lo ha fatto eccome.
So che il mio
comportamento potrebbe
denotare un insicurezza di fondo che probabilmente c'è ma nella mia vita
è sempre stato tutto così.
Ho sempre
sentito la necessità si
sentirmi rassicurata nei rapporti con gli altri, sia che si trattasse
di amore
che di amicizia.
Kell tiene lo
sguardo basso,
probabilmente soffrendo in silenzio e questo non lo posso permettere
quindi mi
avvicino a lui e gli dico: " Amore calmati! La tua gelosia non
può che
farmi piacere perciò stai tranquillo, ok?
Sapere che
c'è qualcuno che mi ama
così tanto, mi fa sentire bene e se devo dirla tutta anche
io
sono molto
gelosa quindi stai
attento, signor Lutz a come ti comporti se non vuoi avere a che fare
con l'ira
funesta della tua fidanzata!
Ti informo che
tra i miei avi c'erano
molti siciliani, gelosi per antonomasia e facili ai regolamenti di
conti quindi
come si dice, uomo avvisato mezzo salvato!".
Kellan scoppia a
ridere per poi
avvicinarsi a me e stringermi in un abbraccio quasi letale quindi si
stacca da
me e dice: " Bene allora mia fidanzata, vado a consumare la schiuma da
barba del mio futuro cognato!" e conclude il suo discorso dandomi un
bacio
leggero sulla fronte per poi sparire verso il bagno.
Ora che lui non
può vedermi, posso
lasciarmi andare sul divano accontentando le mie ginocchia che sono
diventate
di gelatina.
Quando ho la
certezza di aver
riacquistato la padronanza delle mie articolazioni, mi alzo e mi dirigo
verso
la cucina accendendo la macchina del caffè per intossicarmi
di caffeina.
Mi alzo i
capelli in un improvvisato
chignon, bloccandolo con una matita e con la tazza fumante di
caffè nelle mani
mi siedo sulla sedia vicino alla tavola e comincio a sorseggiarlo
lentamente.
I miei occhi
sono fissi in quel
liquido scuro, nonostante questo però avverto la presenza e
il profumo di
Kellan che è appena entrato in cucina e scopro che mi
è quasi impossibile
alzare gli occhi e guardarlo.
Quando
finalmente sono convinta di
farcela sposto lo sguardo verso di lui ma devo ricredermi
perchè vederlo
sbarbato è un vero colpo per il mio cuore e i miei ormoni in
astinenza forzata.
Il disgraziato
attentatore della mia
pseudo virtù, si è tolto la camicia rimanendo con
la maglietta intima e io mi
stupisco di non avere la bava alla bocca che scende a fiumi.
Ciononostante
non riesco ad evitare
alla mia bocca di spalancarsi di botto davanti alla visione di tutto
quel ben
di Dio.
Kellan si rende
conto della mia
reazione e in due passi si avvicina a me, tirandomi su dalla sedia come
se
fossi un fuscello e baciandomi con passione.
Mi sento come se
fossi stata lanciata
di getto nello spazio profondo e sono certa di vivere questo
straordinario momento
come se fossi in piena assenza di gravità.
Non so come,
né quando ci siamo
arrivati ma in questo momento ci troviamo stretti sul mio letto; i
nostri
vestiti sono magicamente scomparsi e non riesco proprio a ricordare chi
li
abbia tolti a chi e chi abbia cominciato per primo.
Resta il fatto
che Kellan sta
baciando il mio corpo con una maestria degna di un prestigiatore e io
spero di
non fare la fine del coniglio che scompare nel cilindro.
Vabbé
abbiate pietà di me; il mio
cervello è partito per i Tropici senza neppure avvisarmi
quando le morbide
labbra di Kell si sono posate sul mio collo quindi cercate di
comprendermi se
sparo solo cavolate.
Mi sento in
Paradiso e non voglio più
tornare sulla Terra e la cosa assurda è che il meglio deve
ancora arrivare
perchè in questo istante io e il mio amore non ci siamo
ancora uniti totalmente
e tremo al solo pensiero di quello che accadrà o di quello
che proverò, quando
questo succederà.
Con la voce
distorta dalla passione,
Kellan mi chiede: " Sei sicura amore mio? Anche se fermarmi ora
equivale
ad un suicidio del mio testosterone, se non te la senti posso ancora
bloccarmi!".
Lo guardo con
gli occhi velati dal
desiderio e a fatica gli rispondo: " Non provarci neanche a fermarti,
hai
capito?" e lui sorride intimamente soddisfatto.
Quando
finalmente l'unione dei nostri
corpi si concretizza, vorrei urlare al mondo intero quanto mi sento
felice e
realizzata.
Non ho poi
chissà quale esperienza
dato che prima di Kellan ho avuto solo un ragazzo che è
quello con cui ho perso
la mia verginità e che mi ha fatto più male di
chiunque altro ma posso dire di
non aver mai provato delle sensazioni così potenti e
assolute.
Fare l'amore con
Kellan mi fa sentire
per la prima volta una vera donna e non ho timore di ammettere che mi
sento
come se fosse stato lui il mio primo uomo.
Quando
raggiungiamo il culmine del
nostro amore, mi sembra di essermi divisa in mille pezzi per poi
tornare ad
unirmi nuovamente.
Ora che
l'appagamento è stato
raggiunto e la calma dei sensi è entrata a far parte di noi,
Kellan mi sta
viziando ricoprendomi di teneri baci che vorrei che non finissero mai.
Ma la stanchezza
sta prendendo
velocemente il sopravvento e senza che ce ne rendiamo conto io e il mio
tesoro
ci addormentiamo continuando a stringerci forte.
POV KELLAN
La mattina
successiva mi sveglio e
per un istante, non riesco a capire dove diavolo mi trovo.
Quando mi giro e
vedo la mia piccola
che dorme serena accanto a me, tutto mi torna in mente e il cuore
comincia a
battermi veloce nel petto.
Santo cielo che
sensazione strana!
Non ho mai provato tutto questo con le altre quindi credo che Erica sia
quella
giusta, quella che riuscirà ad intrappolare il mio cuore
ribelle.
Sospirando
profondamente mi alzo dal
letto continuando a fissarla e cerco di fare piano, perchè
la sveglia segna le
6.30 e non voglio svegliare il mio tesoro così presto.
Vado in bagno e
dopo aver constatato
che il suo bagnoschiuma non è alla fragola o ad altri odori
terribilmente
femminili, mi fiondo sotto la doccia per lavarmi e potermi rinfrescare.
Quando ho
terminato esco dal box e mi
asciugo con un accappatoio da uomo che deve essere del mio caro
cognatino,
visto che le dimensioni sono prettamente maschili.
La mia piccola
qui dentro ci
affogherebbe.
Certo che sono
stato davvero un idiota
ieri sera e la possibilità che Erica mi sbattesse fuori a
calci da casa sua,
era molto concreta e francamente non l'avrei biasimata.
Mi meritavo
tutto ma per fortuna il
mio tesoro mi ha perdonato e abbiamo fatto l'amore nel modo
più bello del
mondo.
Non mi sono mai
sentito così unito ad
una ragazza come mi è successo con lei e anche questo mi fa
credere che sia la
metà della mela che cercavo.
Quando sono
asciutto, mi metto i
boxer e mi dirigo in cucina; giunto lì apro il frigo e nel
cassetto della
frutta e verdura, trovo delle fragole e dell'ananas.
Decido di
preparare a Erica un fresca
macedonia quindi mi metto all'opera e quando è pronta
accendo la macchina del
caffè e gliene preparo uno bello e cremoso.
Non appena tutto
è pronto mi fiondo
in camera da letto dove la mia piccola sta ancora dormendo.
Mi appoggio alla
balaustra del letto
e mi perdo ad osservarla.
Sembra un angelo
bellissimo e sono
fiero ed orgoglioso che una così bella e dolce creatura
faccia parte della mia
vita e mi auguro che ci resti per sempre.
La mia piccola
dorme serena ma
purtroppo mi tocca svegliarla anche perchè alle 8.30 quei
due pazzi di Jackson
e Lucia ci aspettano alla metropolitana per continuare il giro di
Milano e non
voglio che Erica sia costretta a fare tutto di corsa.
Desidero che
faccia una colazione
sana e completa e che sopratutto la faccia con calma.
Credo che
l'odore del caffè sia
giunto alle sue narici, perchè le vedo arricciare
deliziosamente il naso poi
strizza gli occhi fino a che li apre.
Quando mi vede
mi fa un bellissimo
sorriso e mi chiede: " Ciao amore mio ma che ore sono? E' da molto che
sei
sveglio?".
Io scuoto la
testa e le rispondo:
" No, tesoro non sono sveglio da molto.
Sono le 7.10 e
sono in piedi da 40
minuti; mi sono fatto una doccia e ti ho preparato un caffè
e una
macedonia!".
Erica spalanca
la bocca sorpresa poi
batte le mani come una bambina piccola che ha ricevuto un dono
bellissimo.
Come
è dolce in questo momento, me la
mangerei di baci!
La mia piccola
sorseggia il caffè e
mangia voracemente la sua macedonia poi quando ha finito le dico: "
Cucciola, mi dispiace che ti sia dovuta svegliare così
presto ma tra quasi un'ora
dobbiamo incontrare quel parassita con la sua fidanzata quindi
è il caso che ci
prepariamo!".
Lei sbadiglia
mettendosi una mano davanti
alla bocca poi annuisce stiracchiandosi, infine si alza e si avvicina a
me
dandomi un caldissimo bacio per poi rifugiarsi in bagno.
Accidenti a
Jackson, a Lucia e al
giro turistico di Milano, quel bacio ha svegliato qualcuno a sud
dell'ombelico
e purtroppo mi sa che stamattina vado in bianco.
Tu
là sotto a cuccia, che per ora non c'è trippa per
gatti.
Quando Erica
esce dal bagno, io sono
già vestito ed insieme usciamo di casa dirigendoci verso la
fermata della
metropolitana per incontrarci con il mio amico e la sua ragazza e
riprendere il
tour di Milano.
|
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Capitolo 18 *** Milano nel palmo di una mano ***
Ragazze
non posso crederci! Ho scritto questo capitolo
in dodici ore e ho il cervello che mi fuma.
Mi
auguro che sia di vostro gradimento che vi
soddisfi.
Con
questo capitolo si concludono le vacanze di Kellan
e Jackson e dalla prossima settimana torneremo a parlare di Robert e
Lisa
descrivendo il loro arrivo sul suolo americano.
Vi
lascio ora alla lettura del capitolo ringraziando
come sempre tutte le persone che lo leggono e quelle che lo
recensiscono.
Capitolo 18 -
Milano nel palmo di una
mano
POV JACKSON
Uff! E ti pareva
se quel disgraziato
di Kellan per una volta poteva essere puntuale!
E' un
ritardatario cronico che fa
della sbadataggine il suo credo personale ma speravo che la presenza di
Erica,
che Sabrina aveva definito precisa e pignola, lo aiutasse a migliorare.
Ma a quanto pare
devo ricredermi.
Si dice che chi
pratica lo zoppo
impara a zoppicare e a quanto pare il proverbio è proprio
esatto.
Kellan con la
sua sbadataggine sta
fuorviando una perfettina come la sua fidanzata, facendola diventare
come lui.
Poverina, quanto
mi dispiace.
Mentre continuo
a guardare l'orologio
constatando che il ritardo dei due desaparecidos ora è
salito a mezz'ora, al
mio fianco il mio angelo sbuffa scocciata.
E le do pure
tutte le ragioni e che
cavolo!
Finalmente dopo
trentacinque minuti
di incredibile ritardo vediamo quei due disgraziati arrivare
trafelati mentre
corrono tenendosi
per la mano.
Io fulmino con
lo sguardo Kellan che
istintivamente abbassa gli occhi mentre Lucia fa la stessa cosa con una
super
imbarazzata Erica.
Quando si
trovano ad un passo da noi
partono con le scuse ma Lucia arrabbiata rivolgendosi a Erica le dice:
" Ehi
miss perfettina, ti faccio notare che l'appuntamento era alle 8.30 non
alle
09.05.
Mi stupisci
tesoro, non è da te
comportarti così ma si può sapere che diavolo
è successo?".
Erica avvampa
poi con la voce
tremolante dice: " E' colpa mia! Kellan mi ha svegliata alle 07.15 e mi
ha
anche preparato la colazione ma io dopo essermi fatta la doccia mi sono
accorta
di non riuscire più a trovare le scarpe.
E si che ieri mi
ricordo bene di
averle tolte vicino al letto o almeno credo.
Fatto sta che
stamattina non c'erano
più e io non potevo di certo venire a piedi nudi.
Così
con l'aiuto di Kellan ho
cominciato a cercarle e finalmente dopo quasi mezz'ora le abbiamo
trovate in
cucina.
Ora, non
chiedetemi come diavolo
fossero arrivate lì, perchè proprio non saprei
che rispondervi!".
Io e Lucia ci
guardiamo negli occhi e
pochi secondi dopo scoppiamo a ridere a crepapelle.
Kellan e Erica
ci fissano con tanto
di occhi poi si uniscono alle nostre risate.
Quando
riacquistiamo una certa
serietà decidiamo di recuperare quella mezz'ora passata ad
attenderli e ci
fiondiamo di getto in metropolitana.
Dopo venti
minuti ci troviamo ad
ammirare la superba facciata del castello Sforzesco e Lucia subito
inizia a
dire: " Questo castello
fu costruito nel 1370 sui resti di una
precedente fortificazione e
fu ultimato e perfezionato da Francesco Sforza nel 1450.
In seguito
Ludovico il Moro chiamò
grandi artisti per decorarlo, tra i quali Bramante
e Leonardo.
Nel 1476, sotto la
reggenza di Bona
di Savoia, fu costruita
la torre omonima.
Nel corso del XX
secolo il castello
venne danneggiato e ristrutturato dopo la seconda
guerra mondiale e negli anni
novanta fu costruita in
Piazza Castello questa grande
fontana, ispirata ad una precedentemente installata sul posto, che
venne
smantellata negli anni '60 durante i lavori per la costruzione della
prima
linea della metropolitana e non più rimessa dopo il termine
dei lavori.
Tutto il
perimetro del castello è contornato
da un profondo fossato ora del tutto asciutto."
Quando entriamo
all'interno del
castello io e Kellan rimaniamo a bocca aperta osservando la
vastità del cortile
che si presenta ai nostri occhi.
E' bellissimo e
magico, oserei dire
quasi fiabesco e ammirando queste mura si può quasi sentire
il peso degli anni
che si portano dietro.
Lucia mi prende
per mano e io
istintivamente le sorrido abbracciandola stretta e con la coda
dell'occhio vedo
che la stessa cosa
la sta facendo Kellan con Erica.
Sono veramente
felice di essere qui a
Milano con il mio migliore amico e con le nostre principesse, anche se
di
questo dobbiamo sicuramente ringraziare il destino e Robert ,
perchè è grazie
al suo tormentato amore per Lisa, se ora noi quattro stiamo insieme.
Dopo aver
attraversato l'immenso
cortile usciamo da un grande portone sul retro e ci troviamo davanti ad
un
parco sconfinato che mi toglie il fiato.
Lucia dice che
si chiama Parco
Sempione, che è davvero molto grande e che rappresenta uno
dei più vasti
polmoni verdi di Milano.
Io guardo il
panorama e vedo che in
fondo c'è una specie di arco, che mi ricorda molto l'Arc du
Triomphe che ho
visto a Parigi quindi curioso chiedo a Lucia di che si tratti.
Lei sorridendomi
mi risponde: "
Quello è l'arco della Pace e adesso attraversando il parco
lo andremo a
vedere!".
In questo
paradiso c'è una pace
incredibile e faccio una fatica immensa a pensare che ci troviamo nel
cuore di
una metropoli come Milano.
Passeggiando
lentamente,
attraversiamo prati, alberi secolari, laghetti e ponti e come al solito
quell'ipermuscoloso del mio amico ne approfitta per fare degli esercizi.
Ha una passione
smodata per il suo
corpo e devo dire che sta veramente bene e credo che la stessa cosa la
pensi la
sua ragazza, che in questo momento se lo sta mangiando con gli occhi.
Finalmente dopo
tanto camminare ci
troviamo alla base di quell'arco che tanto mi ha incuriosito e devo
ammettere
che è davvero bellissimo ed emozionante.
D'istinto mi
giro e guardo il
panorama all'inverso e stavolta riesco a vedere la facciata posteriore
del
Castello Sforzesco dalla quale siamo partiti.
Certo che ne
abbiamo fatta di strada
e se devo essere sincero mi aspettavo di essere molto più
stanco mentre mi
sento davvero bene.
Lucia
schiarendosi la voce dice: " I lavori per la
costruzione dell'arco iniziarono nel 1807 sotto il
progetto di Luigi
Cagnola e
dietro la spinta del comune di Milano e di Napoleone.
Purtroppo
quando la costruzione era arrivata a due terzi, avvenne
la caduta
del Regno
Italico e il progetto
venne abbandonato.
Solo nel 1826 venne ripresa
la riedificazione dell'edificio sotto ordine
dell'imperatore asburgico Francesco
I d'Austria, che lo
dedicò alla pace
che aveva
riunito le diverse potenze europee nel 1815.
Dopo la morte
di Cagnola i lavori
passarono nelle mani di
Francesco Londonio e Francesco
Peverelli, che lo
completarono nel 1838.
Il monumento
è in marmo di Crevola ed è alto 25 metri e largo
24!".
Orgoglioso
della mia intelligentissima ragazza le do un bacio
sulla punta del naso poi ridendo, tutti e quattro riprendiamo a
camminare.
Ripassando per
ponti e laghetti
arriviamo verso l'uscita est del parco e Lucia ci mostra la grande
Arena di
Milano.
Mi giro verso la
mia adorabile
fidanzata e incrociando le braccia attendo fiducioso le spiegazioni
illuminanti.
Lei sogghigna
divertita poi alza gli
occhi al cielo e dice: " L’Arena Civica
è stata dedicata nel 2002 al grande
giornalista “Gianni Brera”
ed è opera dell’architetto neoclassico Luigi
Canonica che terminò i
lavori nel 1807 dopo due anni esatti dall'inizio della costruzione.
Per la sua
realizzazione furono impiegate le
pietre ricavate dalla demolizione delle fortificazioni spagnole del Castello
Sforzesco e gli avanzi
del castello di Trezzo
sull'Adda,
cosicché la struttura venne realizzata
interamente in pietra viva.
Dopo un breve
periodo di abbandono, a partire dagli anni settanta l'Arena
ricominciò ad ospitare gare di atletica, incontri di rugby (anche della nazionale
italiana), di calcio e
di football
americano, oltre che
spettacoli all'aperto.
Attualmente
l'Arena è un impianto
rinnovato, con una capienza di 10.000 posti!".
Dopo questa
esauriente spiegazione riprendiamo il nostro cammino e
dopo quasi mezz'ora di passeggiata nella quale abbiamo parlato di
tutto,
arriviamo nella zona in di Milano.
Lucia la chiama
la zona Brera e ci dice che lì hanno sede dei
grandi Musei tra i quali la famosa Pinacoteca.
Mi piacerebbe
davvero visitarla ma Lucia mi fa presente che è
davvero grande e ci ruberebbe troppo tempo quindi alzando le spalle
sbuffo,
lasciandomi dietro quella magnificenza.
Kellan delicato
come sempre, sogghigna prima di dirmi: " Ehi
fratello non ti facevo così acculturato!".
Io lo fulmino
con gli occhi e lui per tutta risposta, scoppia a
ridere con enfasi facendo girare parecchie persone intorno a noi.
Rassegnato
sospiro: Kellan è così, o lo si ama o lo si odia
e io
dal canto mio lo reputo più di un amico, direi quasi un
fratello.
Quindi che mi
piaccia o no devo accettarlo così com'è.
Continuando a
camminare arriviamo in
via della Spiga che insieme a via Montenapoleone rappresenta la parte
chic di
Milano, quella dove i vip come me e Kellan vengono a fare spese folli.
Sembrerà
strano ma io qui mi sento un pesce fuor d'acqua; forse
perchè non ho mai avuto una passione smodata per la moda.
Al posto mio
Ashley e Nikki andrebbero in brodo di giuggiole e si
scioglierebbero come neve al sole.
E' stato
proprio qui che Rachelle si è data
alle spese folli, dimezzando quasi il suo patrimonio.
Dopo aver
ripreso a camminare attraversiamo vicoli e vicoletti e
approdiamo nelle vicinanze della piazza del Duomo e Lucia ci porta a
vedere un
piccolo scorcio che io trovo veramente adorabile.
Lei ce la
presenta come Piazza Mercanti dicendo: " Questa
è una piazza creata come
centro della vita
cittadina in epoca medioevale.
Fu ideata e
costruita a partire dalla metà del XIII
secolo con una
pianta rettangolare, in origine più ampia dell'attuale.
Vi si aprivano
sei accessi riferiti agli altrettanti sestieri cittadini.
Le vie attigue
prendevano il nome delle diverse attività svolte: Armorari,
Spadari, Cappellari, Orefici, Speronari,
Fustagnari.
I principali
palazzi della piazza sono: il palazzo
della Ragione, la Loggia
degli Osii, le Scuole
Palatine e la Casa
dei Panigarola!".
Attraversando
una lunghissima via Torino, arriviamo in un grande spiazzo
dove si trova una curiosa costruzione antica e quando chiedo a Lucia di
che si
tratti lei mi dice: " Queste sono le colonne di San
Lorenzo!
Sono un'antica
costruzione di epoca
romana e sono situate
di fronte alla basilica
omonima in
prossimità della porta Ticinese
medievale.
Si tratta di
sedici colonne in marmo
con capitelli corinzi che sostengono la trabeazione che fu di un
edificio romano
risalente al III
secolo".
Camminando per
una via stretta e
antica arriviamo davanti
ad una
costruzione altissima e Lucia
ci dice: " Questa è la grande porta Ticinese.
Fa parte di sei
porte famose che
circondavano la parte esterna della città.
A sua volta
all'interno c'erano
altrettante porte che dividevano la Milano povera dalla Milano
antica e ad
ognuna di queste porte
erano collegate delle antiche mura spagnole che delimitavano l'area.
A tutti gli
effetti queste porte
rappresentavano gli unici ingressi nel centro cittadino ed erano
provviste di
guardie che perquisivano i passanti e costringevano al pagamento del dazio chi voleva
entrare in città.
Le porte esterne
tuttora esistenti a
parte questa sono: Porta Nuova, Porta Magenta, Porta Venezia, Porta
Romana e
Porta Garibaldi.
Mentre quelle
interne sono poche, perchè molte sono state abbattute per
l'ingrandirsi della città."
Lucia ci mostra
la Darsena dicendoci che da lì partono due lunghi
corsi d'acqua noti con il nome di Naviglio Grande e Naviglio Pavese.
E proprio
percorrendo il Naviglio Grande, la mia ragazza ci porta
a vedere una vecchia costruzione che ci presenta come vicolo dei
lavandai
dicendo: " Questo è l'antico lavatoio dove le massaie
milanesi venivano a
lavare a mano il loro bucato.
Prende tuttora le acque direttamente dalla Darsena di Porta Ticinese e
rientra
nel Naviglio Grande.
Dalla fine '800 al 1950 venne utilizzato come lavatoio delle classi
più povere,
che ne ricavarono una vera e propria attività al servizio
delle famiglie
benestanti!".
Intanto si
è fatto tardi e comincia a fare buio quindi Lucia ci
riporta verso la Darsena alla ricerca di un posteggio dei taxi per
trovarne uno
che ci riporti a casa.
La nostra
avventura milanese volge ormai al termine e devo dire
che domani mattina partirò da questa città,
lasciandoci il cuore.
Mi volto a
guardare alle mie spalle e devo mio malgrado trattenere
il fiato davanti alla magia che mi trasmette quel grande corso d'acqua
ora
illuminato dalle luci della sera.
Lucia mi
abbraccia e mi stringe forte e io la ricambio con tutto
me stesso poi una volta sciolto
l'abbraccio
troviamo un taxi che ci riporta a casa di Erica e dopo
che i nostri amici sono scesi, io e il mio amore proseguiamo verso casa
sua non
prima di aver rammentato a quei due disgraziati di recuperare le
valigie e di
farsi trovare l'indomani mattina sotto casa di Sabrina per i saluti
finali.
L'indomani
mattina ci alziamo presto
e dopo aver recuperato i miei trolley e quelli strettamente necessari
di Lucia,
ci avviamo verso la casa di Sabrina.
Il mio tesoro ha
sul volto un
espressione desolata e io per un attimo mi sento veramente male e non
riuscendo
a frenarmi, le chiedo: " Amore, sei veramente decisa a partire? Non
fraintendermi, io ti amo tanto e non vedo l'ora di vivere con te ma non
vorrei
farlo, se questo dovesse essere fonte per te di un devastante dolore!".
Lei si volta
verso di me e facendomi
un debole sorriso, mi sussurra: " Jack tesoro, non dirlo neppure per
scherzo! Io sono felicissima di venire via con te ma devo fare anche il
conto
con le sensazioni che provo, sapendo che abbandono la mia patria natale
e
Sabrina.
Ti prego non
dire più di essere la
fonte del mio dolore, perchè tu sei la mia vita e il
principio di tutta la mia
felicità!".
Con tutto il mio
amore le do un bacio
che serve per tranquillizzare sia lei che me.
Per un attimo ho
avuto il terrore che
mi dicesse che aveva deciso di restare qui in Italia ma questo per
fortuna non
è accaduto.
Stranamente
quando arriviamo a casa
di Sabrina la troviamo già giù in cortile che ci
aspetta, in compagnia di
Kellan ed Erica e le loro valigie.
Io e Lucia
scendiamo dalla macchina e
il mio angelo vola tra le braccia di Sabrina che la stringe
calorosamente e
nel suo abbraccio
inizia a singhiozzare.
Guardo in volto
Erica e mi rendo
conto che anche lei ha pianto, insieme alla donna che ha fatto loro da
madre.
Kellan la sta
stringendo teneramente
mentre lei si soffia il naso con un fazzoletto.
Quando Lucia si
stacca da Sabrina, io
ne approfitto per salutarla con affetto e lei mi ricambia con calore
poi
aiutato da Kellan, carichiamo i bagagli nel baule dell'auto di Sabrina
che si
occuperà di accompagnarci a Malpensa.
Quando siamo
pronti, Erica e Lucia
parcheggiano le loro macchine sotto casa di Sabrina e poi salgono a
bordo e
partiamo alla volta dell'aeroporto.
Dopo un ora
arriviamo a destinazione
e Kellan recuperato un carrello ci carica le valigie e si precipita a
fare il
check-in, mentre io, Lucia e Erica rimaniamo con Sabrina per gli ultimi
saluti.
Mi viene da
pensare che sarebbe
meraviglioso se anche Sabrina venisse a vivere con noi a Los Angeles ma
preferisco tenere per me questo pensiero, per non dare inutili speranze
alla
mia cucciola e a Erica.
Quando Kellan ci
raggiunge salutiamo
quella meravigliosa donna che si affretta a dirci, che al
più presto si sarebbe
occupata di inviarci tutto il resto dei bagagli delle nostre fidanzate.
Dopo averla
ringraziata ci dirigiamo
verso il gate e dopo averlo attraversato, ci giriamo per salutarla per
l'ultima
volta .
Lei ci manda un
bacio poi si volta e
se ne va e io e Kellan abbracciando le nostre fidanzate ci avviamo
verso
l'imbarco: Los Angeles stiamo arrivando!
|
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Capitolo 19 *** Metto il mio cuore nelle tue mani ***
Eccoci
giunte all'arrivo a Los Angeles di Robert e
Lisa che sarà alquanto movimentato.
Servirà
comunque ai due ragazzi per definire per bene
il loro rapporto.
Come
sempre grazie a tutti e vi lascio alla lettura
Capitolo 19 -
Metto il mio cuore
nelle tue mani
POV LISA
Non appena
mettiamo piede sul suolo
americano, rimango ferma sul posto con un espressione basita impressa
sulla
faccia.
Robert si
avvicina a me e mi chiede:
" Amore che c'è? Che hai?" e io guardandolo gli dico: " Sono
confusa Robert! Come mai qui è notte? E che ore sono?".
Lui mi fissa
sorridendo poi mi
risponde: " Sono le due di notte, Lisa e qui è buio,
perchè il fuso orario
di differenza tra l'Europa e gli Stati Uniti è di 9 ore in
meno!
Se non
esisterebbero i fusi, in
questo momento sarebbero le 11 di mattina, capito?".
Io annuisco
ancora un pò confusa poi
Rob continua: " Ora dobbiamo solo trovare un taxi che ci porti a Bel
Air
sperando di non beccare qualche fotografo appostato fuori dal
terminal!".
M'irrigidisco di
scatto sentendo le
sue parole; d'altronde dovevo aspettarmelo ma fa comunque male.
Coraggio Lisa
ora si va in scena, da
questo momento comincia la commedia e mi auguro con tutto il cuore, che
non si
trasformi in una tragedia.
Mentre
attraversiamo mano nella mano
la pista per andare verso i parcheggi, il suo cellulare emette il
classico
suono dell'arrivo di un sms.
Robert si ferma
e tira fuori
l'apparecchio dalla tasca posteriore dei jeans e dopo aver aperto il
menù,
va a cercare il messaggio.
Subito la sua
espressione si distende
in un largo sorriso e guardandomi mi dice: " E' un messaggio di Kristen
che mi avverte di aver lasciato la mia macchina parcheggiata nell'area
di sosta
H24.
Per fortuna ho
un doppione delle
chiavi sempre con me, quindi direi che siamo apposto!".
Io gli sorrido
rassicurante e lui
dopo avermi presa per mano si avvicina e mi da un dolcissimo bacio al
quale
rispondo con calore poi trascinando i nostri trolley, ci avviamo verso
il
parcheggio.
Giunti
lì, Robert mi indica la sua
macchina e a me scappa una risatina incredula.
Lui si blocca e
mi guarda con
curiosità prima di chiedermi: " Cosa c'è da
ridere, signorina?" e io
continuando a ridacchiare gli rispondo: " Beh rido perchè,
ora si che mi
sembrerà di viaggiare per davvero con Edward Cullen!".
Robert sembra
non capire a che cosa
mi riferisco e quando io gli indico la macchina, lui scoppia a ridere.
Davanti a noi
c'è una meravigliosa
Volvo S60R color grigio metallizzata, identica a quella che il suo
personaggio
usa nel film.
Sono senza
parole; è bellissima ed è
sempre stata la mia macchina preferita.
Robert continua
a ridere poi quando
riesce a calmarsi, si avvicina a me e arrivando vicino al mio orecchio
dice:
" Bene allora mia dolce Bella Swan, ti fidi a salire in macchina con un
temibile vampiro? Sei certa di voler affidare a me la tua vita?".
Io tornando
seria di botto, lo fisso
negli occhi e gli dico: " Io ti affiderei la mia eternità,
amore!".
Lui spalanca gli
occhi stupito poi si
avvicina a me, donandomi il più caldo dei suoi baci ed io
sento le mie gambe
diventare di gelatina.
Santo cielo se
questa tentazione
vivente continua così, mi toccherà arrivare
all'auto strisciando sulle
ginocchia!
Quando
finalmente raggiungiamo la
macchina, Robert si ferma e apre una tasca del trolley, dal quale tira
fuori un
mazzo di chiavi munito di telecomando e schiacciato il pulsante, toglie
l'allarme poi si avvicina e dopo aver aperto il portabagagli, inserisce
le
nostre valigie nel vano, per poi chiudere il portellone.
Quindi mi prende
per mano scortandomi
verso il lato del passeggero, mi apre la portiera e dopo che sono
salita, la
chiude fiondandosi al posto di guida.
Prima di girare
le chiavi di
accensione Robert mi guarda e dopo avermi fatto una carezza, mi sorride
felice.
Quando mette in
moto la macchina,
sento il motore fare letteralmente le fusa e la convinzione che questa
sia la
mia macchina preferita, si concretizza.
Mentre ci
lasciamo alle spalle il Los
Angeles International Airport, Robert inizia a parlarmi degli impegni
che lo
attendono già dalla mattina successiva, dato che si deve
presentare alle 9.00
sul set per girare delle scene.
Le sue parole
m'intristiscono ma mi
do ufficialmente e silenziosamente della stupida, perchè
sapevo già
perfettamente che Robert qui a Los Angeles ha un lavoro che lo attende
e che di
conseguenza non potrà stare con me tutto il tempo.
Sono addolorata
ma comprendo che
farglielo capire non servirebbe a nulla, se non a farlo soffrire di
più quindi
mentre lui continua a descrivermi che cosa dovrà fare, lo
guardo stampandomi il
più bel sorriso che ho.
Porto il mio
sguardo fuori dal
finestrino continuando ad ascoltarlo e osservo il paesaggio che
nonostante
l'oscurità della notte scorre luminoso davanti ai miei occhi
per via
dell'illuminazione elettrica.
Vedo che Robert
imbocca l'autostrada
che si chiama 405N e su un grande cartello leggo che porta a Sacramento.
Robert smette di
parlare e io mi
volto verso di lui che mi
fissa curioso e
quando gli chiedo che
succede, mi risponde: " Non lo so Lisa, mi sembrava che non fossi qui!
Ovviamente non intendo fisicamente ma con la testa ed il pensiero.
Sai, mi
piacerebbe che tu ti sentissi
libera di dirmi tutto ciò che passa dentro a quel tuo
adorabile cervellino,
senza preoccuparti se è una cosa che può farmi
soffrire.
Se continuerai a
tenerti tutto dentro,
non riuscirò mai a conoscerti veramente!".
Io lo guardo
cercando di costringere
le mie lacrime a non uscire ma all'improvviso perdo la mia lotta e
quelle gocce
traditrici tracimano dai miei occhi.
Sento Robert
sobbalzare e subito dopo
aver accostato la macchina al bordo strada, spegne il motore e mi tira
a se
stringendomi in un caldo abbraccio che fa aumentare i miei singhiozzi.
" Lisa per
l'amor del cielo, che
hai piccola? Ti prego dimmelo amore, mi stai facendo spaventare!" mi
dice
Rob con la voce tesa e preoccupata e io mi sento in colpa
perchè sta succedendo
quello che volevo evitare.
Sono stata una
debole e ora mi
vergogno di queste lacrime e di questa scenata esagerata.
" Rob R-Robert
pe-perdonami ti
pre-prego!" gli dico tra i singhiozzi e accarezzandomi dolcemente la
testa, lui mi sussurra: " Cosa ti dovrei perdonare, amore?".
Tirando su con
il naso, gli dico:
" Mi sento così stu...stupida! Mi ero ripromessa di non
pi...piangere mai da...davanti
a te ma ho fallito miseramente!".
" Che vuoi dire
Lisa? In che
cosa hai fallito? Non riesco a capire, per favore spiegati!" mi chiede
lui
e io sento che glielo devo ma poi penso al fatto che ci troviamo fermi
nel
bordo dell'autostrada e che qui lui è un bersaglio facile
per i paparazzi,
anche a quest'ora quindi dopo aver deglutito, gli dico: " Robert, ti
prometto che ti dirò tutto ma non qui.
Per favore
andiamo a casa e quando
saremo lì, ti giuro che ti aprirò il mio cuore!".
Lui mi fissa
scettico poi sbuffando
rimette in moto la macchina rientrando in carreggiata.
Quando vedo
apparire un cartello che
dice Stone
Canyon Rd,
Robert mi dice che manca poco e che presto avvisteremo le colline di
Bel Air.
Dopo
dieci minuti vedo a destra
un cartello pieno di ghirigori che riporta la scritta Bel Air e
comprendo che
il tempo delle mie ritrosie si sta esaurendo.
Anche
se non avrei mai
voluto farlo, come avevo detto a Claire, so che non posso e non voglio
più
mentire a Robert anche perchè iniziare un rapporto su delle
basi fatte di
menzogne, lo farebbe crollare come un castello di carte.
La
voce troppo seria di
Robert mi risveglia dai miei pensieri, mentre dice: " Dobbiamo
proseguire
per lo
Stone Canyon
Reservoir e poco prima che inizi, troveremo la nostra casa!".
Mi giro a
osservarlo e vedo che sta
facendo di tutto per non guardarmi e questo mi fa provare un dolore
fortissimo
nel petto, al punto che mi sento mancare l'aria e la sensazione di
soffocamento
diventa prorompente ma riesco a celarglielo.
Quando lo sento
rallentare ed
inserire l'indicatore di direzione mi giro a guardare verso di lui e
vedo una
bellissima villa tutta
illuminata con i muri di intonaco bianco e mattoni.
Robert
stringendo leggermente il
volante mi dice: " Questa è casa nostra!" e io sgranando gli
occhi,
riesco solo a chiedergli: " Perchè è tutta
accesa?".
Non credo di
sbagliare se asserisco
di averlo sentito sogghignare, prima di rispondermi: " Ho fatto
installare
un congegno temporizzato che quando sono via, si accende e si spegne ad
un'ora
che io imposto!"
Annuisco
sentendomi una stupida e lui
schiacciando un pulsante posto sul cruscotto, fa aprire
elettronicamente il
cancello che scorre silenzioso e lento.
Quando il
cancello è del tutto
aperto, Robert entra nello spiazzo e parcheggia la macchina dentro il
box.
Dopo aver spento
il motore, lo sento
sospirare e gli vedo chiudere gli occhi, come se all'improvviso tutto
il peso
del mondo si trovasse sulle sue spalle.
So che sta male
e la convinzione di
essere io la sola responsabile del suo dolore, mi fa mancare nuovamente
l'aria
nei polmoni ma questa volta non riesco a nasconderglielo.
Robert si
accorge del mio malessere e
all'istante apre la portiera ed esce all'esterno per poi fare il giro e
raggiungermi.
Quando apre il
mio sportello lo vedo
chinarsi su di me e con la voce tesa, mi chiede: " Amore, ti prego che
hai? Non farmi spaventare! Rispondimi!".
Giuro che vorrei
farlo ma anche
provandoci non ci riesco e Robert accorgendosene mi prende in braccio e
dopo
aver chiuso la portiera con un calcio, si avvia verso un ingresso che
c'è
dentro il garage.
Con una manovra
complicata riesce ad
aprire l'uscio senza farmi cadere e dopo aver salito cinque gradini,
entra in
un grande e luminoso soggiorno.
Mi appoggia
delicatamente sul divano
per poi fiondarsi in un'altra stanza che credo sia la cucina,
perchè ne ritorna
con un bicchiere di acqua in mano.
Lo afferro con
la mano tremante e lo
bevo velocemente, rischiando quasi il soffocamento ma quando ho finito
mi sento
meglio.
Robert mi toglie
il bicchiere dalle
mani e lo poggia sul tavolino poi si siede accanto a me sul divano e
guardandomi serio, mi dice: " Ti ascolto!".
Mi stringo forte
da sola in un
abbraccio, per potermi fare forza poi lo guardo e gli dico: " Robert,
so
che ti devo delle spiegazioni ma francamente credo che non saprei
davvero da
dove cominciare!".
Lui fissandomi,
mi dice: " Credo
che sia meglio che tu mi dica che cosa ti passa per la testa Lisa,
perchè se mi
chiudi fuori dai tuoi pensieri la nostra storia non potrà
mai iniziare.
Io ti amo e ti
sento sotto la pelle ma
anche il sentimento più forte s'infrangerebbe, se dalla tua
parte non trovassi
lo stesso riscontro.
Non
fraintendermi, io lo so che mi
ami ma a volte questo non è sufficiente.
Devi imparare ad
aprirmi il tuo cuore,
così che io possa davvero capirti! So che non è
semplice e io voglio aiutarti
quindi penso che se ti farò delle domande mirate alle quali
tu potrai
rispondere liberamente, potrei aiutarti a sbloccarti!".
Io lo guardo
teneramente e sento
l'amore nei suoi confronti colmarmi fin nel profondo; mi fido di lui e
del suo
giudizio, quindi annuisco con sorriso alla sua proposta.
Lui mi accarezza
dolcemente poi
inizia a parlare: " Innanzitutto vorrei che mi dicessi che cosa avevi
quella mattina a casa dei miei, quando ti sei spaventata trovandomi al
tuo fianco!".
Capisco subito a
che cosa si
riferisce e arrossisco di conseguenza.
Robert mi
afferra una mano e la
stringe delicatamente, prima di chiamarmi: " Lisa, per favore sto
aspettando!".
Mi mordo il
labbro nervosa poi inizio
a dire: " Beh quel giorno, prima di venire in camera tua a svegliarti,
avevo avuto una conversazione particolare con tua madre che mi aveva
fatto
pensare!".
" Ah si? E che
cosa vi eravate
dette?" mi chiede curioso il mio cucciolo e sospirando, gli rispondo:
" Lei mi disse
di aver sempre
saputo che avevo un grande cuore e che non vedeva
l'ora di vederci sposati e di
poter stringere tra le braccia... un figlio nostro!".
Avvampo
concludendo la frase e lui sogghigna prima di dirmi: " E questo che
c'entra
con il tuo comportamento?".
Decido
che non voglio più mentire a Robert quindi, con fatica gli
dico: " C'entra,
perchè mentre eravamo in camera dopo che tu avevi finito di
farmi il solletico,
cominciai ad osservarti e sentii la voglia improvvisa... di avere un
figlio da
te!
La
cosa
che più mi imbarazzò in quel momento fu pensare
al fatto, che per avere dei
bambini
avremmo
prima dovuto fare l'amore e anche se lo desidero, ho paura che arrivi
quel
momento!".
Il
mio
tesoro si avvicina a me e con un sorriso dolcissimo mi chiede: "
Perchè
hai paura, Lisa?" e io abbassando lo sguardo, gli dico: " Ho paura
che tu possa considerarmi troppo inesperta e che magari finisca con il
decidere
che non sono adatta a te!".
Rob
spalanca gli occhi incredulo e aggrotta la fronte poi mi prende una
mano, mi
costringe a guardarlo e quando lo faccio, lui mi dice: " Spero che tu
stia
scherzando, Lisa?
Ti
ho
già detto che saperti solo mia, ha un valore importante per
me.
Sono
felice di essere il primo e spero anche che sarò l'unico!
Non devi vergognarti
di non avere esperienza, perchè mi occuperò io di
te e con il tempo vedrai che
anche quel lato sarà perfetto.
Amore,
tra di noi c'è un affinità straordinaria e non
dimenticare che siamo stati
destinati dal fato, che ha deciso di unire le nostre vite e mai per
nessun motivo
al mondo, io farei a meno di te!".
Sento
le lacrime pizzicarmi i lati degli occhi per uscire e decido di non
fermarle,
cosicché iniziano a scorrermi sulle guance ma né
io né Robert ce ne
preoccupiamo, perché sappiamo entrambi che quelle sono
lacrime di pura
felicità.
Robert
si avvicina al mio volto e mi da un bacio sulle labbra che mi toglie
per un
attimo la cognizione del tempo e del luogo dove siamo.
Quando
ci stacchiamo Robert, mi chiede: " Adesso puoi spiegarmi che cosa ti
è
successo poco fa in macchina?".
Io
torno ad avvampare ma annuisco, decisa ad essere del tutto sincera con
lui.
Tirando
un profondo respiro, gli dico: " E' stata una reazione che non sono
riuscita a controllare e ti chiedo ancora scusa, per averti fatto
preoccupare!".
Il
mio
tesoro scuote la testa e nel contempo mi fa cenno di continuare quindi
io
riprendo a parlare: " Non so se riuscirò a farti capire
realmente quello
che ho sentito ma voglio provarci veramente.
Rob,
tu
sei entrato nella mia vita in un modo speciale; sognarti tutte le notti
era per
me, fonte di
gioia
e
di speranza.
Gioia,
perchè sentivo di appartenere a qualcuno e speranza,
perché il mio unico
desiderio era
sapere
a chi appartenevo!
Quando
ti ho visto per la prima volta in carne e ossa non riuscivo a credere
che
quella cosa fosse vera: tu un divo di fama internazionale si era fatto
un
viaggio di 20 ore, attraversando l'oceano Atlantico solo per venire a
conoscere
un umile barista come me e già quello era incredibile se poi
ci aggiungi il
fatto che, come me ti eri innamorato era quasi anacronistico.
Quando
mi hai chiesto di venire con te a Los Angeles mi sono sentita
improvvisamente
più ricca e completa e la possibilità di dividere
la mia quotidianità, con te
era a dir poco fantastica.
Sapevo
che la tua situazione era... diciamo un pò complicata e
capire che sarei dovuta
essere un fantasma fino alla fine di Breaking Dawn, mi ha un
pò spaventata ma
sapevo di riuscirci e non volevo arrendermi.
Scoprire
inoltre che tu eri il ragazzo che aveva fatto lo scambio culturale con
me, era
quasi assurdo e quando mi hai portato a Londra ho rivissuto un sogno.
Rivedere
i tuoi genitori, le tue sorelle e i luoghi che mi erano ancora cari, mi
ha
fatto tornare una ragazza e tu mi hai trattata come una regina,
colmandomi di
attenzioni e carinerie.
Mi
sei
entrato sotto la pelle e ti sei radicato nel mio cuore e quando poco
fa, mi hai
detto che già da domani avrei dovuto fare a meno della tua
presenza, mi sono
spaventata.
So
che
è assurdo ma io qui non conosco nessuno e la prospettiva di
rimanere da sola,
mi ha terrorizzata!".
Robert
mi fissa senza parlare poi mi prende la mano e si alza tirandomi a se
quindi si
sposta verso una grande porta finestra e dopo averla aperta usciamo in
un
magnifico giardino dove troneggia una grande e spettacolare piscina.
Sono
senza parole per lo spettacolo che mi si presenta davanti ma Rob
continua a
tirarmi e io non faccio alcuna resistenza.
Oltrepassata
la piscina giungiamo al bordo del giardino e lì il mio
tesoro mi dice: "
Amore mio, posso capire che cosa tu abbia provato ma credimi domani non
sarai
sola!".
Poi
indicandomi due grandi ville poste lì vicino, riprende a
parlare: " Vedi
quelle dimore? Sono le case di Emmett e Jackson e ovviamente di Erica e
di
Lucia così come la mia è la tua.
Come
vedi non sarai da sola visto che le tue amiche si troveranno ad un
passo da te.
Posso
comprendere il tuo sconforto tesoro, perché anche io mi
sento così; forse non
lo dimostro ma il fatto di doverti lasciare domani, mi fa stare da cani.
Purtroppo
il mio lavoro mi reclama e non mi posso rifiutare.
Tu
potrai fare quello che più ti aggrada per ingannare il tempo
fino al mio
ritorno: familiarizza con la nostra casa dato che ne sei la regina o
chiama le
ragazze e fatevi un bel bagno in piscina oppure andate a farvi una
bella
passeggiata.
Io
ti
prometto che cercherò di tornare da te il più
presto possibile e passeremo la
serata insieme e m'impegnerò a trovare tutti i modi
possibili per farti felice,
te lo giuro!
Lisa
io
metto il mio cuore nelle tue mani e te lo lascio in custodia,
confidando nel
fatto che tu sappia che lui ti appartiene di diritto!".
Terminate
le sue splendide parole Robert si avvicina a me dandomi un bacio caldo
e
passionale, che cancella in un attimo tutti i dubbi e tutte le
incertezze.
|
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Capitolo 20 *** L'inizio di un sogno chiamato amore ***
Eccoci
giunte al primo risveglio di Lisa in casa
Pattinson e alle sue prime impressioni.
Mi
auguro come sempre che sia di vostro gradimento.
Ringraziandovi
di cuore vi mando un mega bacio e vi
auguro una tranquilla lettura
Capitolo 20 -
L'inizio di un sogno
chiamato amore
POV ROBERT
Quando io e Lisa
separiamo le nostre
labbra rimaniamo a fissarci negli occhi, persi ognuno nei propri
pensieri.
Se ci penso
posso comprendere perfettamente
le sue paure, perchè sono anche le mie.
L'ho sognata per
quasi sei mesi e pur
essendo totalmente all'oscuro del fatto di aver incrociato le nostre
vite già
precedentemente, sento un legame forte con lei.
Lei mi ha
rassicurato sul fatto che è
pronta ad accettare tutto quello che arriverà ma so che le
cose non stanno
proprio così.
Ero sicuro, come
poi è successo che
prima o poi sarebbe crollata; certo non mi credevo che succedesse
così presto
ma in fin dei conti è stato solo un bene, perchè
non avrei voluto che si
portasse dentro questo peso per troppo tempo, con il profondo rischio
di rimanerne
schiacciata.
Tornando
al presente la
guardo negli occhi, cercando di trasmetterle tutto il mio amore e le
chiedo:
" Tesoro mio, ti senti meglio?".
Lisa
annuisce con un
sorriso poi mi abbraccia stretto e sono ben felice di accoglierla tra
le mie
braccia.
Butto
uno sguardo veloce
all'orologio e mi accorgo che sono già le 3.30 e forse
è il caso che ci
apprestiamo ad andare a dormire perchè altrimenti domani,
anzi direi più tardi
rischio di addormentarmi sul set.
Tra
il fuso orario,
l'emozioni travolgenti e la tarda ora credo che avrò le
borse sotto gli occhi,
grandi come due valigie.
Sciogliendo
con
disappunto quell'abbraccio, le dico: " Lisa credo che sia il caso di
andare a dormire, almeno ti riposerai un pò.
Se
ti va le valigie, le
potrai sistemare quando ti alzi! Io non ho mai voluto del personale di
servizio
per occuparmi della casa ma se vuoi, possiamo assumere qualcuno!".
Lei
mi guarda scuotendo la testa poi con un
sorriso, dice: " No Rob, non voglio
nessuno! Come hai detto tu, io sono la regina di questa
casa e voglio essere io ad occuparmi sia di lei che di te!".
Quanto
amo questa donna
l'ho già detto? Le faccio un sorriso, annuendo deciso poi
all'improvviso mi
ricordo di un particolare e mi appresto a dirglielo: " Ah Lisa, non so
se
capiterà già più tardi ma ti volevo
avvisare che potrebbe passare di qui
Mary!".
" Mary?
E chi è Mary? Non mi dirai che devo avere a che fare
già da subito con le tue
spasimanti?"
mi
chiede con un sorriso e io non posso fare altro che scoppiare a ridere.
Quando
mi calmo le dico:
" No amore sta tranquilla, nessuna spasimante.
Si
tratta solo della zia
di Kellan che di solito viene qui ogni giorno!".
"
E come mai
viene?" mi chiede lei curiosa e io sento l'imbarazzo crescere a
dismisura.
Mi
passo una mano tra i
capelli e dico: " Beh, mi aiuta a preparare il pranzo o meglio lo
prepara
lei, perchè dice che io
ho dichiarato guerra ai fornelli e non posso darle
torto!".
Le
racconto del nostro primo incontro e quando ho finito di parlare vedo
Lisa
piegata in due dalle risate.
Mi
sento un pò offeso dalla sua reazione, anche se so che ne ha
tutte le ragioni.
L'incontro
ravvicinato con gli spaghetti scotti, senza sale e conditi con il
ketchup mi
perseguiterà a vita.
Lisa
si
asciuga le lacrime che le sono scese per il troppo ridere e mi dice: "
Oh
amore mio, non ci posso credere! Mi domando come facessi a stare in
piedi,
mangiando tutte quelle schifezze!".
Sempre
più rosso in viso, le dico: " Hai mai sentito parlare di
consegne a
domicilio? Sono diventato il migliore amico di pizzaioli, fast food e
ristoranti cinesi!".
La
mia
piccola scuote la testa poi puntandomi un dito addosso, mi dice: "
Robert
Douglas Thomas Pattinson, quella roba fa male!
Ora
però ci sono io e sono sicura che con l'aiuto della zia Mary
ti sistemeremo per
le feste!".
Rabbrividisco
per le sue parole e le dico: " Amore mi sta bene qualsiasi cosa, a
patto
che voi due non facciate lievitare il mio giro vita e mi riempiate la
faccia di
brufoli!
Sono
un
attore santo cielo e devo mantenere un certo aspetto, non voglio andare
in giro
con un salvagente ancorato alla mia pancia e una faccia simile ad un
campo di
patate svuotato di fresco!".
Lisa
scoppia a ridere
ancora e ne approfitto per farle il solletico per prolungare quelle
risate che
sono un balsamo per me.
Quando
vedo che fa fatica
a respirare, la prendo in braccio e la porto al piano di sopra;
lei
mi abbraccia stretto
e io con una manovra complicata, riesco ad aprire la stanza degli
ospiti e ad
adagiarla sul letto.
Con
un sorriso, le dico:
"Amore ho scelto questa stanza perchè si trova di fronte
alla mia, così se
dovessi avere bisogno di qualcosa ti basterà aprire la porta
e bussare a quella
di fronte.
In
questa casa ci sono
cinque stanze da letto ognuna provvista di bagno e se non ti piace
questa,
sappi che puoi scegliere quella che vuoi!".
Lei
mi fissa e rossa in
viso mi dice: " Questa andrà benissimo Robert, in fondo non
credo e spero
di non occuparla per molto.
Non
appena mi sentirò
pronta voglio fare l'amore con te e allora la tua stanza
diventerà la
nostra!".
Lisa
abbassa lo sguardo e
io sento qualcosa rimescolarsi nel mio basso ventre.
Bestia
che non sono
altro! Lei sta lì, totalmente imbarazzata per aver detto
qualcosa di difficile
e io mi eccito con un ragazzino alla sua prima volta.
Recuperando
il controllo
dei sensi, mi accoscio vicino a lei e dico: " Sta tranquilla, Lisa non
avere fretta. Io e te faremo l'amore solo quando tu lo vorrai e
saprò
aspettare!".
"
Non lo metto in
dubbio Rob, solo che credo che sarò io a non riuscire ad
aspettare!" mi
dice con le guance infuocate e io riesco solo a spalancare la bocca.
E'
mai possibile che questa donna riesca a lasciarmi completamente senza
parole?
Con
lei mi sento un vero
inetto ma un inetto felice allo stato massimo.
Prima
che il mio corpo
possa tradire sensazioni pericolose e vi giuro che ci sono vicino, mi
rialzo
dal letto e le dico con un sorriso: " Ora dormi amore mio, altrimenti
più
tardi non riuscirai a svegliarti!".
Lei
annuisce
restituendomi quel sorriso e dopo esserci scambiati un bacio che mi
spedisce in
paradiso, mi allontano da lei uscendo dalla stanza.
Per
alcuni secondi fisso
la porta chiusa della sua camera poi sospirando per calmarmi, mi
dirigo
nella mia.
Tre
ore dopo quella
stramaledetta sveglia suona, fracassandomi le orecchie e dopo che la
spengo,
resistendo alla voglia improvvisa di frantumarla contro il muro, mi
alzo.
Mi
massaggio il collo che
sento tutto intorpidito poi lentamente mi avvio verso il bagno per
farmi una
mega doccia, nella speranza che mi aiuti a svegliarmi.
Fortunatamente è così!
Infatti quando esco dal box mi sento ritemprato e fresco anche se non
dubito
che durante la giornata, la sonnolenza tornerà a farmi
visita.
Mi
avvolgo un asciugamano
intorno alla vita e mi dirigo verso la camera per vestirmi.
Mi
metto dei jeans e una
camicia bianca poi mi allaccio la cravatta e m'infilo le scarpe.
Ho
finito, ora mi manca
solo di prendermi un buon caffè amaro e sono pronto per
affrontare gli impegni.
Uscendo
dalla mia stanza
butto uno sguardo verso quella di Lisa e la voglia di vederla si fa
impellente.
Non
resistendo più, apro
con calma la porta e mi avvicino al suo letto, per ammirarla mentre
dorme.
Dio
quanto è bella,
sembra un angelo e sapere che è tutta mia, mi fa sentire al
settimo cielo.
Mi
volto verso la
scrivania e prendo una penna e un foglio e gli scrivo un messaggio che
le
appoggio sul cuscino quindi le mando un bacio con la mano ed esco dalla
sua
stanza.
Robert
Pattinson è pronto
per ritornare nel suo mondo, solo che lo fa più ricco di
cinque giorni fa.
POV
LISA
Apro
gli occhi lentamente
e per un secondo, guardandomi intorno faccio fatica a capire dove
diavolo mi
trovo.
Poi
come un fulmine mi
ricordo tutto e l'emozione che sento raggiunge i massimi storici: sono
a casa
di Robert Pattinson, il mio ragazzo; sono a casa mia.
Guardo
la sveglia che è
appoggiata sul comodino e vedo che sono già le 11 e sento
uno strano magone
affollarmi la gola.
Sono
sola perchè Rob è
già al lavoro! So che il mio comportamento è
ridicolo ma abbiate pietà di me,
mi devo ancora abituare.
Mi
stiracchio come una
gatta, per fare risvegliare le mie membra intorpidite e girandomi vedo
un
biglietto appoggiato sul mio cuscino.
Sorrido
al dolce pensiero
di Rob e con le mani tremanti lo apro ed inizio a leggerlo:
Dolcissimo
amore
mio,
ero
entrato con
l'idea di guardarti
dormire
ma ora
devo fare
violenza
su me
stesso
per
uscire da
questa stanza.
Sembri
un angelo,
il mio angelo
e
io sono
orgoglioso di essere
il
tuo compagno.
Vorrei
restare a
casa con te
e
non lasciarti
ma purtroppo
non
mi è
possibile farlo.
Cercherò
di
tornare presto
per
poterti
riabbracciare.
Goditi
la
giornata:
ti
lascio il
numero di casa
di
Kellan e
Jackson
in
modo che
potrai sentire
Erica
e Lucia e
sperando
che
non ti
offenda
ti
lascio anche
un pò di soldi,
cosicché
se
vorrai uscire
potrai
comprarti
quello che vuoi.
Ricordati
che
quello che è mio è tuo
e
che ti amo da
impazzire.
Tuo
Robert.
Sento
le lacrime bagnarmi
le guance e distrattamente le asciugo, poi mi alzo dal letto e scendo
al piano
di sotto per recuperare la mia valigia.
Prima
di prendere le mie
cose decido di fare un giro per la casa, per poterla ammirare con la
luce del
caldo sole di Los Angeles.
E'
bella, ampia e
spaziosa. A tutti gli effetti si tratta di open space con i muri
bianchi e il
parquet sul pavimento.
Arrivo
nel lato dove è
posta la cucina e ripenso a quello che mi ha raccontato Rob, al suo
odio per i
fornelli e alla sua pasta condita con il ketchup e inevitabilmente
scoppio a
ridere.
Povero
amore mio! Sono
certa che ha fatto del suo meglio ma non si può essere bravi
in tutto.
Meno
male che ha trovato
la zia di Kellan che lo ha aiutato; sono certa che sia una brava donna,
dolce e
gentile.
Apro
gli sportelli e il
frigorifero e vedo che traboccano di ogni qualità di cibo
possibile e
questo
non può che farmi
piacere.
L'unica
cosa che dovrò
fare, sarà decidere cosa cucinare a cena per il mio tesoro.
Individuo
subito la
macchina del caffè e vedo che accanto all'apparecchio
c'è il barattolo con la
polvere più profumata che esista.
Sarà
perchè sono una
barista ma l'odore del caffè mi inebria come non mai.
Recupero
una tazza e me
ne faccio uno bello caldo poi con la bevanda fumante in mano decido di
continuare la mia visita.
Mi
sposto nel soggiorno e
vedo un grande divano pieno di cuscini e una serie di poltrone
poste davanti ad un
meraviglioso camino e già
immagino me e Robert seduti su quel sofà ad accoccolarci al
caldo delle fiamme.
Esco
fuori e sento il
calore del sole californiano riscaldarmi la pelle.
Ora
posso ammirare in
tutta la sua magnificenza la piscina che ho intravisto ieri e devo dire
che è
davvero spettacolare.
Mi
spingo verso il
giardino e arrivo davanti ad un bellissimo gazebo dove c'è
un tavolo per 8
persone.
E'
tutto così bello che
mi sembra un sogno dal quale spero di non svegliarmi mai
Inspiro
profondamente
l'odore del mare che mi arriva, nonostante non sia così
vicino poi rientro in
casa, sciacquo la tazza mettendola al suo posto e presa la valigia,
salgo al
piano di sopra.
Entro
nella mia camera e
guardo quanto sia bella con quelle finestre enormi che le trasmetto
luce e con
il tetto di listoni che le danno calore.
Metto
la valigia sul
letto e dopo averla aperta tiro fuori l'intimo e un vestitino con delle
figure
strane colorate di lilla e con l'allacciatura intorno al collo.
Entrando
nel bagno
rimango senza parole, perchè ho modo di ammirare quanto sia
bello e spazioso.
Mi
fiondo sotto la doccia
e quando ho finito mi vesto e scendo nuovamente al piano di sotto
stringendo
tra le mani il biglietto di Robert.
E'
mia intenzione
chiamare le mie sorelline per sapere come stanno e per chiedere loro di
vederci.
Afferro
il cordless ed
esco in giardino ma mentre sto per fare il numero di Lucia, sento la
sua voce
che mi chiama.
Mi
giro e la vedo lì,
come sempre bellissima che sorride con le mani ai fianchi.
Indossa
quel meraviglioso
vestito in stile gitano che io francamente adoro: le arriva fino alle
caviglie
ed è un misto tra colori caldi e freddi.
Sventolo
il braccio per
rispondere al suo saluto e le chiedo dove sia Erica.
Lei
si sposta e vedo
subito la mia amica seduta che mi sorride.
Lucia
mi dice che in
fondo al giardino c'è un cancelletto che unisce le due
proprietà e mi invita a
raggiungerle.
Io
annuisco e di corsa
rientro in casa, afferro il cellulare e mi fiondo da loro.
|
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Capitolo 21 *** Reazioni e conseguenze ***
Come
mi ha chiesto Darkviolet oggi ho scritto un
capitolo dove troverete il ritorno al lavoro di Robert e le reazioni di
alcuni
suoi colleghi.
Mi
auguro vi piaccia e vi prego commentate perchè mi
mancano tanto le vostre bellissime recensioni.
Ciao
Lorian
Capitolo 21 -
Reazioni e conseguenze
POV ROBERT
Dannazione! Mi
chiedo come sia
possibile che mi senta così male, solo al pensiero di aver
lasciato il mio
tesoro a casa da appena un'ora.
Chi mi conosce
mi darebbe del pazzo,
pensando che di solito il mio comportamento è differente.
Solitamente
tendo a non attaccarmi
alle persone più del dovuto ma ad onor del vero questa volta
si sta parlando
della donna della mia vita, quindi credo di essere giustificato.
Probabilmente il
mio stato di nervoso
perenne, sta anche nel fatto che la settimana prossima
inizieranno le
riprese di Cosmopolis,
che mi vedranno impegnato fino ad agosto e il fatto che si svolgano a
New York,
dovrebbe farvi capire quanto sto da cani.
Infatti
sarò costretto a partire e
non ho ancora deciso se portare Lisa con me.
Sono indeciso,
perchè non vorrei
esporla troppo all'attenzione dei media ma d'altra parte mi sento in
colpa a
lasciarla da sola, ora che ci siamo appena incontrati.
So che il mio
lavoro mi porterà
spesso lontano, questo almeno fino a quando non ufficializzeremo la
nostra
relazione, perchè poi la vorrò sempre al mio
fianco.
Ma purtroppo per
ora non se ne parla!
Per l'opinione pubblica io sono il fidanzato di Kristen e non
gioverebbe né a
me né a Lisa, il fatto di apparire con lei in pubblico.
Che situazione
del cavolo! L'unica consolazione
è il fatto di aver terminato
a maggio le
riprese di Bel Amì, perchè solo l'idea di
allontanarmi così tanto da lei mi
avrebbe fatto impazzire.
I continui
viaggi che dovevo fare tra
Budapest, Hertfordshire e Londra mi avrebbero
mandato al Creatore
prima del tempo.
Già
durante le riprese vivevo quasi
al limite del borderline, visto che ero nel pieno dei sogni dove la
incontravo e
ora che lei è con me, l'idea di partire per posti
così lontani lasciandola da
sola, mi terrebbero sveglio tutte le notti.
Già i
quasi 4000 km che separano New
York da Los Angeles mi sembrano incolmabili, figuriamoci se sarei
dovuto
partire per il vecchio continente.
Oggi mi devo
incontrare con il cast
di Breaking dawn, per decidere con loro e i rappresentanti della Summit
che
strategia usare per la promozione del film.
A novembre
avremo la prima sul red
carpet e già ribollo di rabbia, se penso che Lisa non
potrà
prendervi parte
mentre Erica e Lucia
ci saranno.
Per Kellan e
Jackson è tutto più
semplice e in questo momento li invidio da morire, perchè
vorrei anche io fare
la passeggiata sul mitico tappeto rosso stringendo la mano della donna
che amo.
Invece
sarò costretto a farlo al
fianco di Kristen e questo mi fa fumare le orecchie dal nervoso.
Ecco finalmente
sono arrivato agli
studi della Summit e ora rivedrò tutti i miei amici e
colleghi e già lo so,
sarò sottoposto ad un vero e proprio terzo grado sull'esito
del mio viaggio in
Italia.
Non ho dato loro
nessuna notizia,
perchè sinceramente non sapevo se Lisa sarebbe o no venuta
con me e quando ha
accettato, i miei pensieri sono stati solo in funzione di lei.
Quindi so che
non appena metterò
piede alla Summit dovrò vedermela con Kristen, Taylor e
tutti gli altri e già
tremo all'idea.
Non
fraintendetemi, sono felice ma
parlare della mia vita privata mi ha sempre messo in soggezione.
So
però che almeno a Kris e Tay devo
delle spiegazioni, perchè sono state le persone che
più mi hanno aiutato in
questi mesi e di certo non posso dimenticare, che è proprio
grazie alla mia
falsa fidanzata, se ho trovato quella vera.
Quindi forza
Robert armati di
coraggio, stampati un bel sorriso sulle labbra e preparati ad
affrontare la
marea di domande che ti faranno.
POV KRISTEN
Siamo qui agli
studi della Summit,
per definire con i dirigenti la promozione del penultimo film
della saga.
Ci siamo tutti,
tranne Elizabeth che
è a Nashville impegnata nelle riprese del suo film Young
Adult
che terminerà fra due mesi, Ashley che si è
trasferita a New Orleans e che è
nel pieno della realizzazione di LOL
- Pazza del
mio migliore amico che
sarà ultimato a settembre, Nikki che
è alle ultime battute del
suo film Catch.
44 che ultimerà ad agosto e Kellan
che è a Century
City, qui a Los Angeles
perchè
il
mese prossimo concluderà il suo film Death
Games.
Quindi qui oltre
a me ci sono Taylor,
Peter, Jackson, Dakota ( Jane ) Michael, ( Aro) Daniel
( Felix) e Billy
( Charlie).
Ma l'unico che
stiamo tutti
aspettando è Robert: quel disgraziato è partito
cinque giorni fa, per andare in
Italia a conoscere la sua Lisa e non ci ha fatto sapere più
nulla.
Ho cercato di
sapere qualcosa da
Jackson ma quel maledetto non ha voluto dirci niente e non sono
riuscita a
capire nulla neppure dall'espressioni del suo viso, perchè
il mio caro collega
ha messo su una vera e propria faccia da poker, che non faceva
trasparire la
benché minima emozione.
Tutti noi
colleghi abbiamo vissuto
chi più chi meno, il tormento di Robert e gli siamo stati
vicino quindi ora non
vediamo l'ora di sapere come sia finita questa avventura.
Ecco! Finalmente
è arrivato ma è
ancora troppo lontano per capire qualcosa dal suo volto.
Uffa accidenti
ma quanto ci mette? Oh
finalmente eccolo qui e guardandolo posso vedere che...
sta sorridendo!
E' felice e
questo non può
significare altro che la sua Lisa è tornata con lui!
Quando mi guarda
vedo i suoi occhi
brillare e d'istinto gli salto addosso stile koala, urlandogli nelle
orecchie:
" E VAIIIII ROBERT! ORA LA VOGLIO CONOSCERE!".
Lui scoppia a
ridere abbracciandomi
stretta e ringrazio Dio, perchè il mio più caro
amico è tornato finalmente a
vivere.
POV TAYLOR
Posso
comprendere il nervosismo di
Kristen, perchè è lo stesso che provo io.
Robert
è un mio caro amico e il fatto
di averlo visto spegnersi in questi mesi, mi faceva veramente male.
Rob è
una persona semplice, umile e
unica.
Non si atteggia
a vip e vive ancora
attaccato alle sue abitudini inglesi: basti pensare che non ha mai
voluto
assumere del personale di servizio per la sua casa, adora passare le
sue serate
a bere birra in un pub giocando a freccette con gli amici, gli piace
circondarsi
di persone e spesso facciamo delle cene con tutto il cast a casa sua o
meglio
le facevamo, prima che tutta questa storia iniziasse.
Si rifiuta per
lo più di vestirsi con
roba elegante preferendo ai capi firmati e di haute couture, jeans
strappati e
camicie scozzesi e per ultimo ma non meno importante non rinuncerebbe
mai e poi
mai al suo the delle diciassette.
L'unico strappo
a queste regole, è
stato quello di acquistare la villa paradisiaca dove vive ma lo ha
fatto solo
dopo aver saputo che era confinante con quella di Kellan e Jackson.
E' un brav'uomo
e un ottimo amico: ti
sa tirare su anche quando ti sembra che nessuno ne sia capace e lo fa
con un
sorriso, le parole giuste e una mano battuta sulla spalla.
Per me
è come un fratello e io mi
sento orgoglioso e fortunato di averlo conosciuto.
Ad un tratto
sento Kristen tirare un
piccolo urlo e vedo uno splendido sorriso aprirsi sulle labbra della
mia
ragazza.
Questo
può significare solo che
Robert è arrivato e che finalmente avremo le risposte a
tutte le nostre
domande.
Mi auguro solo
che sia riuscito a
portare con se quella splendida ragazza e che riesca grazie a lei, a
ritrovare
il sorriso che lo contraddistingue.
Vedo la mia
piccola prendere la
rincorsa e aggrapparsi al suo collo come se fosse un koala e
istintivamente
scoppio a ridere.
Non potrei mai
essere geloso di
Robert, anche perchè so che lui non è innamorato
di Kris, così come lei non lo
è di lui.
La frase della
mia piccola: " E
VAIIIII ROBERT! ORA LA VOGLIO CONOSCERE!" mi fa comprendere che la
misteriosa Lisa è qui a Los Angeles e francamente anche io
non vedo l'ora di
incontrarla per ringraziarla di aver riportato il sorriso sulle labbra
di
Robert.
POV DAKOTA
Kristen ieri mi
ha raccontato a
grandi linee quello che sta succedendo a Robert.
Tutti nel cast
sapevamo dei suoi
continui sogni e lo vedevamo spegnersi ogni giorno di più.
Mi dispiaceva
tanto, anche perchè
trovo che il sorriso di Robert sia il più bello che io abbia
mai visto.
E' un ottimo
collega e un caro amico
e vedere che si isolava lasciando fuori tutti noi, mi rendeva veramente
triste.
Quindi come
potete immaginare, quando
Kristen mi ha raccontato che lui aveva trovato la ragazza che vedeva
nei suoi
sogni, ne sono stata davvero felice.
E caspita, come
tutte le ragazze sono
romantica fino al midollo e questa mi sembra davvero una bellissima
storia
d'amore.
E ora vedere di
nuovo il sorriso
campeggiare sul bellissimo volto di Robert, mi da la conferma che
questa sia
una relazione iniziata sotto i migliori auspici.
POV PETER
Sarà
perchè conosco Robert oramai da
tre anni e lo reputo per davvero un bravo ragazzo, non posso che essere
felice
per lui.
Le notizie poco
confortanti che mi
arrivavano fino a pochi mesi fa quando stava girando Bel
Amì, mi facevamo
preoccupare.
Un nostro amico
in comune mi
raccontava che lui dormiva male e si svegliava ancora peggio, si
imbottiva di
caffè a qualunque ora del giorno, aveva il terrore di
addormentarsi, scattava
come una molla non appena qualcuno lo sfiorava e in un mese si era
sbronzato
sette volte.
Questo non era
il Robert che
conoscevo e la cosa mi faceva preoccupare parecchio.
Purtroppo non
potevo assentarmi per
correre da lui, perchè ero nel pieno delle riprese di Loosies ma quando a
maggio ho terminato di
girarlo, ho preso con Jennie e le nostre figlie, il primo volo per
l'Europa e
siamo atterrati all'aeroporto
di Ferihegy, a Budapest.
Sono corso da
lui, che quando mi ha
visto mi ha gettato le braccia al collo stringendomi forte e il mio
cuore ha
tremato, quando l'ho sentito piangere.
Quando si
è calmato, mi ha raccontato
tutta l'odissea che stava vivendo e io ho cercato nel mio piccolo, di
farlo
tranquillizzare.
Con la mia
famiglia siamo rimasti in
Ungheria fino al termine delle riprese di Bel Amì e poi
abbiamo fatto ritorno
negli Stati Uniti, insieme a lui.
Non me la
sentivo di lasciarlo e
cercavo in tutti i modi di tirarlo su di morale.
Solo giocare con
le mie figlie lo
faceva sorridere un pò e in quel momento mi dava
l'impressione che potesse
uscire da quel tunnel dentro il quale si stava volontariamente
infilando.
Quando siamo
arrivati a Los Angeles,
l'ho messo nelle mani amiche di Taylor e Kristen e saperlo con loro mi
ha
tranquillizzato.
Dopo venti
giorni Tay mi ha chiamato,
per dirmi che era successa una cosa incredibile e mi aveva raccontato
che
Robert aveva trovato la ragazza dei suoi sogni e che in quel momento,
era in
volo verso l'Italia con Kellan e Jackson.
Ero sconcertato
e a dir poco sorpreso
ma fondamentalmente ero felice per lui, anche se non sapevamo che cosa
sarebbe
uscito da quel viaggio.
Ora vedermelo
davanti totalmente
rinato, con quel sorriso speciale sul volto mi fa tirare un sospiro di
sollievo
e non posso che gioire, se il mio figliolo mediatico è
tornato a vivere.
POV MICHAEL
Tutti noi, amici
e colleghi di
Twilight spesso ci trovavamo a parlare del problema
che affliggeva
Robert.
Ci sentivamo
veramente impotenti di
fronte all'intensità del suo dolore.
Non è
mai facile giudicare chi ama e
di certo non può farlo qualcuno, che in quel momento ha il
suo amore accanto.
Io forse potevo
capirlo di più,
perchè la mia compagna mi aveva lasciato durante le riprese
di Underworld, per
frequentare il regista del film con il quale poi si è
sposata.
Sono un
fatalista e credo che tutto avvenga per un disegno preciso del destino,
quindi
anche se mi fossi disperato oltremodo, non credo che Kate sarebbe
tornata con
me.
L'unica
cosa bella che avevo era Lily
Mo, la bambina che era nata dalla nostra relazione e a lei, io davo e
do tutto
il mio amore.
Proprio
perchè credo nel destino,
penso che i segnali che Robert ha ricevuto riguardo a questa misteriosa
ragazza, siano il segno incontrovertibile che lei farà parte
della sua vita.
POV DANIEL
Quando ho visto
Kristen gettarsi tra
le braccia di Robert arrampicandosi su di lui come se fosse un piccolo
koala,
sono scoppiato a ridere perchè quei due insieme sono una
vera forza.
Devo ammettere
di esserci rimasto
male, quando Robert mi ha confessato che loro due stavano insieme per
finta e
che lei era innamorata di Taylor.
Non
fraintendetemi non ho nulla
contro Tay ma forse il fatto che nonostante sia un colosso di 2
metri, ho un
cuore fin troppo
romantico come dice mia madre.
Non mi vergogno
ad ammettere che
piango sempre quando vedo Titanic e Ghost, che sono i miei film
preferiti e
anche se so che questo è fonte di continua presa in giro da
parte di mio
fratello, io me ne frego e cammino a testa alta.
Credo fortemente
nel grande amore,
quello che ha il sapore di una favola e quale poteva essere
più vicino
all'amore perfetto se non quello che lega Edward e Bella.
Comunque se loro
due non erano
innamorati, nulla poteva costringerli ad esserlo quindi anche un super
romantico come me, doveva rassegnarsi all'evidenza dei fatti.
In fondo
però anche quello che stava
vivendo Robert con questa ragazza misteriosa, aveva un che di magico.
Il fatto di
averla sognata per tanti
mesi e di averla poi trovata, era quasi incredibile e io mi sono
ritrovato ad
invidiare una storia così.
Spero veramente
che un giorno capiti
anche a me, qualcosa di così perfetto.
POV BILLY
Oh finalmente!
Vedere ridere
nuovamente quel fantastico ragazzo, mi riempie il cuore di gioia.
Lui si merita
veramente di essere
felice, se si pensa che deve portare avanti una messinscena, che
francamente
trovo ridicola.
Fingersi il
fidanzato di Kristen
dietro richiesta dei dirigenti della Summit è assurdo e
veramente increscioso.
Nessuno dovrebbe
poter decidere della
nostra vita e tantomeno dovrebbero farlo, per degli scopi puramente
economici.
Robert e Kristen
hanno accettato
quell'offerta, perchè a quel tempo non avevano alcun legame
ma ora che lei è
innamorata di Taylor e lui ha trovato la donna del suo cuore, prevedo
tempi
duri e scelte che porteranno grandi scossoni per tutti.
POV ROBERT
Quando
finalmente riesco ad entrare
negli uffici della Summit, mi chiudo le porte a vetri alle spalle,
lasciandomi
dietro i paparazzi che come al solito sono appostati lì per
farci delle foto.
Ho appena il
tempo di tornare a
respirare che un tornado con gambe e braccia, che corrisponde al nome
di Kristen
mi si appolipa addosso.
Sento le risate
di Daniel e Taylor e
d'istinto scoppio a ridere anche io, specialmente quando Kristen mi
urla nelle
orecchie: " E VAIIIII ROBERT! ORA LA VOGLIO CONOSCERE!".
Quando
finalmente riesco a staccarmela di dosso, le dico: " E' scontato
piccola,
proprio tu non puoi non conoscerla.
Non posso
dimenticare che se sono
l'uomo più felice del mondo, io lo devo a te!" poi girandomi
verso gli
altri dico: " Devo ringraziare tutti voi per aver sopportato con calma
e
tranquillità, il mio pessimo carattere e la mia
negatività.
Ora, come ho
appena detto sono
felice; la mia Lisa ha accettato di venire qui con me e non posso
desiderare
nient'altro!
Vi chiedo solo
un pò di pazienza,
perchè per lei è tutto nuovo ed è
molto nervosa.
Non appena si
sentirà un pò più
tranquilla, vi prometto che organizzeremo una festa a casa nostra, in
modo che
possiate conoscerla!".
Tutti annuiscono
con un sorriso e io
continuo: " Per ora vi potrete rifare con Erica e Lucia, che sono le
amiche di Lisa e le fidanzate di Kellan e Jackson!".
Vedo tutti
girarsi verso Jack che
diventa bordeaux e io comprendo che lui non aveva ancora raccontato
nulla.
" Ops, scusa
Jack pensavo che
avessi già raccontato tutto!" gli dico imbarazzato e lui
scuote la testa
sorridendo, poi mi risponde: " No, in effetti non gli avevo detto
ancora
niente ma non ti preoccupare non è successo nulla di grave!".
Poi
però vedendo che tutti lo fissano
con le mani poste sui fianchi e lo sguardo poco rassicurante, fa un
passo
indietro e si da ad una disonorevole fuga che mi fa scoppiare a ridere.
Peter, Daniel,
Michael e Billy lo
inseguono per fermarlo mentre Tay, Kris e Dakota rimangono al mio
fianco a
ridere del suo increscioso incidente.
Sono felice,
sono veramente felice di
essere tornato.
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Capitolo 22 *** Abituarsi ad un nuovo mondo ***
Ciao
a tutte oggi assisteremo ad un interessante
conversazione tra Lisa e le sue amiche che sfocerà in una
decisione alquanto
improvvisa ed importante.
Vi
lascio alla lettura e come sempre vi ringrazio.
Ciao Lorian
Capitolo 22 -
Abituarsi ad un nuovo
mondo
POV LISA
Con il cellulare
in mano mi dirigo
verso il giardino dove trovo il cancelletto che unisce le nostre
proprietà e
dopo averlo aperto varco la soglia.
Dopo pochi
secondi di cammino mi vedo
piombare addosso sia Erica che Lucia che mi abbracciano stretta e nel
loro
abbraccio mi sento nuovamente a casa.
Quando ci
stacchiamo, ridiamo come
tre sceme poi ci avviamo verso la villa che scopro essere quella di
Jackson e
Lucia.
Ci sediamo sotto
il gazebo e Lucia mi
offre del the freddo che io accetto molto volentieri poi Erica mi
chiede:
" Allora amica mia, come stai?" e io scuotendo la testa racconto alle
mie amiche del crollo emotivo che ho avuto la sera prima con Robert.
Loro mi
ascoltano impassibili poi
quando ho finito di parlare uno strano silenzio cade tra di noi.
E' Lucia a
rompere quella magica
bolla, dicendomi: " Lisa è stato sicuramente un bene che
questo sia
successo subito.
Io penso che se
ti fossi tenuta tutto
dentro prima o poi saresti scoppiata e credimi non sarebbe stato un
bene per il
vostro rapporto!".
Io annuisco e
lei continua: " So
che la nostra situazione non ha niente a che vedere con la tua e che
noi non abbiamo
di certo i vostri
problemi ma io sono sicura che con l'aiuto di Robert, riuscirai a
venirne
fuori!".
" Si ci voglio
davvero credere
Lucia!" le dico annuendo convinta e lei mi sorride facendomi sentire
bene
poi Erica, mi dice: " Come ha detto Lucia per noi è
più facile, infatti
con molta probabilità presto appariranno le nostre prime
foto fatte
insieme."
Io spalanco la
bocca poi le chiedo di
che parla e Lucia mi risponde raccontandomi quello che è
successo in piazza del
Duomo.
Sono contenta
per loro quattro, anche
se sento una punta di invidia farsi strada in me e questo davvero non
mi piace.
Cerco di
cambiare argomento chiedendo
loro di raccontarmi qualcosa di quei giorni e lì un altra
botta alla mia
autostima, arriva come una mazzata al collo.
Erica e Lucia
hanno già fatto sesso
con i loro compagni mentre io sono ancora ai bacetti con Robert.
Vabbé
proprio bacetti non li
definirei, dato che quando ce li scambiamo perdo il senso del luogo e
del tempo
ma in fondo sempre baci sono.
Lucia mi chiama
e io mi rendo conto
di essermi incantata.
" A che stavi
pensando
Lisa?" mi chiede Erica e io sbuffando glielo dico.
Loro mi fissano
con tanto d'occhi poi
Lucia incredula, mi chiede: " Mi stai dicendo che tu non hai ancora
fatto
l'amore con quel Dio sceso in terra?".
Io annuisco
paonazza in volto e loro
scoppiano a ridere a crepapelle; so che non lo stanno facendo con
cattiveria
per questo non mi offendo.
Infatti pochi
istanti dopo, Erica mi
dice: " Lisa tesoro, Robert non è Valerio.
Quel ragazzo
divino ha attraversato
mezzo mondo per venirti a cercare e per poterti portare via
con lui.
Come puoi solo
pensare che lui ti
voglia solo per il sesso?".
Io avvampo
nuovamente e a fatica le
rispondo: " No, io non lo penso ma..." e loro due fissandomi
comprendono finalmente tutto.
Erica si alza
dalla sua sedia e
avvicinandosi a me mi prende una mano e mi dice: " Ho capito, tu hai
paura
di non essere alla sua altezza, non è così?".
Io annuisco
bordeaux in viso e lei mi
dice: " Prima di dirti ciò che penso ho bisogno di sapere se
tu desideri
fare l'amore con lui!" e io sorridendo imbarazzata le rispondo: " Non
hai idea di quanto lo voglia!".
" Ottimo, allora
ascolta bene
quello che facciamo!
Ora noi ci
occupiamo di te facendoti
bella all'ennesima potenza poi tu gli prepari una bella cenetta, metti
dello
spumante in frigo e ti lasci coccolare da lui.
Lascia che tutto
avvenga in modo
naturale; non programmare mosse, gesti o comportamenti,
perchè rischieresti che
tutto vada a rotoli.
Se lui
avvertisse dell'esitazione in
te, finirebbe col bloccarsi per evitare di farti del male e di farti
soffrire.
Invece se ti
vedrà tranquilla e
serena anche lui si vivrà quel momento come il
più magico che esista!".
Rifletto sulle
sue parole e mi rendo
conto che ha ragione; d'altronde continuare a perdere tempo su una cosa
che
prima o poi succederà, è solo stupido, inutile e
deleterio.
Io sono di
Robert, gli appartengo
così come lui appartiene a me quindi voglio che tra di noi
le cose si
definiscano per bene.
" D'accordo"
dico decisa
" mi avete convinta; quindi ora che facciamo?" chiedo più
per curiosità
che per altro e le mie adorabili amiche si guardano negli occhi prima
di
urlare: " MA È OVVIO NO? E' TEMPO DI RESTYLING!".
Scoppio a ridere
ed insieme a loro mi
dirigo verso casa mia dove per le successive quattro ore mi
lascio coccolare
o dovrei dire
torturare da massaggi, manicure, pedicure e scelte di abiti
più o meno
inverosimili.
Ridiamo come
pazze e passare quel
tempo con loro non può che farmi bene, infatti riesco a non
pensare quasi per
niente a ciò che succederà quella sera.
Dopo essermi
fatta una magnifica
doccia, Erica mi mette i bigodini nei capelli e Lucia mi stende una
maschera
sul viso.
Così
conciata e avvolta in un candido
accappatoio scendo al piano di sotto diretta in cucina e quando io e le
mie
amiche giungiamo lì, do un occhiata al frigorifero e alla
dispensa per decidere
che cosa fare da mangiare per cena.
A quel punto mi
fermo a pensare che
non so nulla dei gusti di Robert e il timore di sbagliare qualcosa, mi
assale
all'improvviso.
A calmarmi ci
pensa Lucia che dice:
" Lisa, perchè non gli prepari l'arrosto con le patate?
Ricordo che quando
lo ha fatto Sabrina, lui lo ha letteralmente divorato!".
Annuisco decisa,
guardo nel freezer e
dopo una veloce ricerca, ringrazio la mia fortuna sfacciata.
Infatti un bel
pezzo di arrosto fa
bella mostra di se, come se mi chiamasse per essere cucinato e io lo
prendo
mettendolo sul ripiano della cucina.
Dopo un
pò, mentre pelo le patate
aiutata dalle mie amiche, dico: " Speriamo che Rob non arrivi ora,
altrimenti sai che figura se mi trovasse in accappatoio, con i bigodini
in
testa e la faccia ricoperta di questa melma nauseabonda!".
Le mie amiche
scoppiano a ridere
immaginandosi la scena poi Lucia mi dice: " Non ti preoccupare tesoro,
perchè Jackson mi ha mandato un sms poco fa, per avvisarmi
che non si
libereranno prima delle 18.30 e che non saranno qui prima dell'ora
successiva,
quindi complessivamente abbiano ancora quattro ore!".
Decisamente
più tranquilla, mi
rimetto subito al lavoro.
In breve tempo
l'arrosto è pronto da
mettere in forno e dopo averlo fatto decido di preparare anche alcune
bruschette miste da mangiare come antipasti e una buonissima torta
Paradiso da
gustarci come dessert.
Guardando nella
dispensa trovo tutto
il necessario e in un men che non si dica, finisco di preparare la cena
mia e
di Robert.
Lucia nel
frattempo ha apparecchiato
la tavola, con tanto di candele e bicchieri di cristallo ed Erica ha
scelto la
musica giusta, da ascoltare come sottofondo.
Sulla tavola
riccamente imbandita
fanno bella mostra di se il vassoio con le bruschette e quello con
l'arrosto
mentre la torta è in forno a cuocersi.
Perfetto manca
solo un'ora al rientro
di Rob e con le ragazze, mi fiondo al piano di sopra per finire di
vestirmi.
L'abbigliamento
che ho scelto con le
ragazze è un semplicissimo jeans a vita bassa, con una
t-shirt bianca e una
giacca dello stesso colore.
A dire il vero
loro vorrebbero che
indossassi qualcosa di più elegante ma io mi oppongo,
perchè non voglio che
Robert capisca fin da subito le mie intenzioni.
Quando
finalmente sono pronta, le
ragazze mi salutano e vanno nelle loro abitazioni a preparare la cena
ai loro
uomini mentre io mi siedo sul divano, con il cuore in fibrillazione in
attesa
dell'arrivo del mio tesoro.
Finalmente venti
minuti dopo, sento
il cancello automatico aprirsi, segno che Rob sta rientrando e io
velocemente
mi fiondo in cucina.
Apro il forno e
tiro fuori la torta,
ponendola in un vassoio che appoggio sul ripiano della cucina poi al
suo posto
metto l'arrosto e le bruschette, per fare in modo che si riscaldino
quindi
finito di fare ciò, mi fermo tirando un grosso respiro di
sollievo.
Dopo pochi
secondi, sento la porta
aprirsi e con il cuore in gola ascolto la melodiosa voce di Rob, che
dice:
" Amore, sono a casa!" poi aggiunge: " Ehi, ma che profumino delizioso
che c'è qui!" e quando finalmente spunta in cucina, a me
sembra che il
sole non sia ancora tramontato.
Felice gli corro
incontro e mi getto
tra le sue braccia, stringendolo stretto.
Lo sento ridere
felice
dell'accoglienza che ha ricevuto e quando mi stacco da lui, ci
guardiamo negli
occhi e lentamente ci avviciniamo per far unire le nostre labbra in uno
dei
nostri magnifici baci.
POV ROBERT
Finalmente sto
tornando a casa! Non
sono particolarmente stanco, dato che oggi non abbiamo veramente
ripreso a
girare.
Questo
perchè mancavano Elizabeth,
Ashley, Nikki e Kellan che sono impegnati nell'ultimazione di altri
film.
Certo avremmo
potuto girare le scene
con me, Kristen e Taylor ma il regista e i produttori hanno preferito
parlare
della promozione e della prima che avverrà tra cinque mesi.
E' scontato dire
che i dirigenti
della Summit non saranno messi al corrente della presenza di Lisa nella
mia
vita, perchè userebbero la loro totale mancanza di scrupoli
per farla stare
male e questo lo devo evitare a qualunque costo.
So che
è brutto parlare male di chi
non è presente ma ad onor del vero so che quello che penso
corrisponde a realtà
e lo so perchè per queste persone, il guadagno economico
viene prima di tutto
anche delle coscienze della gente.
Eccomi,
finalmente sono arrivato.
Saluto Jackson, che mi sorpassa facendomi un colpo di clacson e faccio
aprire
il cancello automatico.
Sapere che tra
pochi minuti potrò
rivedere il mio amore, mi riempie il cuore di gioia.
Oggi mi
è mancata un sacco e il mio
pensiero volava sempre da lei, facendomi chiedere che cosa stesse
facendo o
pensando.
Entro nel box e
spengo la macchina
con un gran sospiro.
Se penso che
ieri ero nella stessa
situazione ma stavo male da cani per la sua reazione, mi fa venire i
brividi
lungo tutta la schiena.
Per un attimo
avevo avuto il terrore
che mi chiedesse di riportarla in Italia e il solo pensiero mi toglieva
il
fiato nei polmoni.
Per fortuna non
è stato così e tutto
si è sistemato.
Apro la porta e
con la voce allegra
dico: " Amore, sono a casa!".
All'improvviso un invitante aroma mi giunge alle narici e
sento il morso
della fame diventare enorme.
Leccandomi
simbolicamente i baffi,
dico: " Ehi, ma che profumino delizioso che c'è qui!" e
quasi di
corsa mi dirigo in cucina.
Lei è
lì che mi sorride, bella come
una stella e io sento che nulla può farmi del male,
finché Lisa è al mio
fianco.
Il mio amore mi
corre incontro e si
getta tra le mie braccia; io la stringo forte al mio cuore e sento il
suo,
battere a livelli pazzeschi.
Rido di cuore
per il suo gesto,
perchè è riuscita a battermi in volata; ancora
pochi secondi e l'avrei stretta
io, senza più lasciarla andare.
Quando ci
dividiamo, ci guardiamo
negli occhi e io sento la necessità impellente di
appropriarmi delle sue
dolcissime labbra.
Senza pensarci
un secondo di più la
bacio e veramente tutto, torna al suo posto.
Quando mi stacco
dalle sue dolci
labbra, le sorrido felice poi le chiedo: " Amore, sento un profumo
invitante! Che cosa hai preparato per cena?".
Lei mi prende
per mano e mi
accompagna a tavola dove mi siedo, veramente curioso di scoprire che
cosa offre
il menù.
Lisa si
allontana e poco dopo una
dolce musica giunge alle mie orecchie; che bello cenare con un
sottofondo musicale.
Mi rilassa e mi
fa dimenticare tutti
i problemi.
Lisa con vassoio
tra le mani, si
avvicina e quando guardo il suo contenuto un languorino particolare mi
coglie
alla bocca dello stomaco.
Lisa mi dice: "
Queste sono
delle bruschette miste! Spero che ti piacciano perchè io non
conosco i tuoi
gusti quindi sono andata a tentativi."
" Sono perfette
amore non
preoccuparti, davvero.
Non sono
particolarmente schizzinoso
e mangio un pò tutto e adesso non vedo l'ora di assaggiare
queste
meraviglie!" le dico portandomene una alla bocca.
Uhm è
paradisiaca e lo dico sul
serio! Questa con il formaggio fuso è qualcosa di veramente
unico e delizioso.
Quando finiamo
le bruschette, Lisa si
alza e apre il forno tirando fuori un vassoio dove troneggia un
meraviglioso
arrosto con le patate e io mi sento l'uomo più fortunato del
mondo.
Ho trovato la
donna del mio destino
che mi ama quanto io la amo e inoltre è una magnifica cuoca.
Cosa posso
desiderare di più?
Terminato anche
l'arrosto, io e Lisa
parliamo un pò della giornata che abbiamo passato poi lei si
alza e porta
davanti ai miei occhi una bellissima torta, che mi fa spalancare la
bocca dalla
sorpresa.
E va bene lo
ammetto, sono goloso
come un bambino e davanti ad una torta o un pasticcino, davvero non so
dire di
no.
Mamma mia questa
torta è davvero
favolosa e la crema al cioccolato che c'è al suo interno, mi
riscalda
profondamente il cuore.
Finita la cena,
preparo i caffè poi
Lisa carica la lavastoviglie e mette a posto tutto il resto.
Quando la cucina
è in ordine, le
dico: " Amore, mi hai veramente sorpreso, io non so che dire se non che
sei veramente speciale ed unica e tutto questo è perfetto!".
Lisa arrossendo
mi guarda, poi dice:
" E non è ancora finita!".
Spalanco gli
occhi incredulo,
augurandomi che non ci sia altro da mangiare, perchè
francamente sto scoppiando
ma quando vedo che il mio tesoro mi prende la mano e mi tira verso il
piano di
sopra, il cuore inizia a battermi forte.
Non voglio
lanciarmi in congetture
varie, perchè se mi convincessi di qualcosa ci rimarrei male
per davvero, se
poi non si realizzasse.
Quindi mi limito
a fare da spettatore
ma quando vedo che Lisa entra nella mia stanza e si ferma a guardarmi,
posso
dire di essere quasi certo dei suoi intenti e il mio cuore schizza in
gola.
Lei mi fissa poi
completamente in
imbarazzo, mi dice: " Robert, io ti desidero e vorrei tanto che tu
stasera
facessi l'amore con me!".
" Lisa ne sei
sicura? " le
chiedo per esserne certo " l'ultima cosa che vorrei è che tu
lo facessi
solo per farmi piacere.
Sappi che se
è così non devi
preoccuparti, perchè io posso aspettare davvero!".
" Si lo so che
tu aspetteresti,
per darmi la tranquillità che mi necessita ma sono io a non
volere più
aspettare " mi dice lei con un sorriso poi aggiunge " ti chiedo solo
di essere dolce con me e di avere pazienza, se non sarò
brava come tu
vorrai!".
" Ssshh, zitta
non dire
stupidate" le dico mettendole un dito sulle labbra " non mi interessa
che tu sia brava oppure no.
L'unica cosa che
voglio è che tu ne
sia sicura e per quanto riguarda la dolcezza, posso assicurarti che
sarò tenero
e cercherò di non farti del male, anche se è
inevitabile che la prima volta tu
senta un pò di dolore!".
Siamo
emozionati e nervosi tutti e due ma sappiamo che questa notte faremo
finalmente
un passo avanti nella nostra storia e che questo sarà quello
decisivo.
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Capitolo 23 *** Una notte davvero speciale ***
Bene
ragazze, eccoci giunti alla notte speciale di
Robert e Lisa, quella in cui si uniranno per diventare una sola cosa.
Mi
auguro di averla scritta con semplicità e senza
scadere nel volgare.
Finché
si tratta di personaggi televisivi come Edward
Cullen e Draco Malfoy, riesco ancora a scrivere con più
tranquillità
immaginandomeli in quel momento con un altro volto ma in questa storia
dove il
protagonista è Robert in persona, mi riesce davvero
difficile.
Fatemi
sapere che ne pensate e come sempre grazie di
tutto.
Capitolo 23 -
Una notte davvero
speciale
POV ROBERT
La guardo negli
occhi in attesa di
una sua risposta, che pochi secondi dopo arriva: " Io sono sicura,
Robert.
Stanotte
desidero essere tua, in ogni
modo possibile; voglio diventare la tua donna a tutti gli effetti,
voglio
appartenerti come tu appartieni a me e desidero che succeda adesso!".
Mi sento il
cuore che mi scoppia nel
petto dalla gioia e ho paura che tutta questa felicità,
possa svanire da un
momento all'altro.
Ho il profondo
timore che domani
svegliandomi, io possa scoprire che è stato tutto un
bellissimo sogno e che nel
mio letto, ci sto dormendo da solo.
Ma con la paura,
i dubbi e il timore
non si arriva a niente; lei è qui di fronte a me e mi sta
offrendo la cosa più
bella che possa esserci per un innamorato e cioè tutta se
stessa e io mi sento
per davvero, fortunato di questo dono.
L'abbraccio
stretta e il suo profumo
mi entra dentro, come se fosse linfa vitale per me.
Lisa
è mia, lo è sempre stata e sono
sicuro che sempre lo sarà e questa notte, nella nostra notte
io e lei ci
uniremo per dare vita a qualcosa di unico e speciale.
Fonderemo le
nostre anime e i nostri
corpi e diventeremo un'unica essenza e questo è veramente
magico.
Quando
sciogliamo il nostro
abbraccio, ci guardiamo negli occhi e rimaniamo senza nulla da dire.
Questo silenzio
non mi fa paura,
perchè è come se ci stessimo dicendo un milione
di parole.
Mi sembra di
conoscerla da una vita e
ringrazio Dio di averla portata nella mia esistenza, perchè
ora tutto ha
veramente un senso.
Prima mi
sembrava di camminare sul
filo, senza nessuna rete sotto pronta ad accogliere la mia caduta
mentre ora so
che è Lisa la mia protezione.
Lei ci
sarà sempre al mio fianco, a
proteggermi, a spronarmi e ad incoraggiarmi quando vorrò
mollare tutto.
Perchè
so che prima o poi arriverà
quel momento ma so anche che se Lisa sarà con me, qualunque
strada io prenderò
diventerà quella giusta.
Sarà
giusta perchè lei la percorrerà
con me, al mio fianco e di questo non posso che esserne felice.
Sempre in
silenzio le sfilo la
maglia, lasciandola in reggiseno e per un attimo sento l'aria
abbandonare i
miei polmoni.
E' bella, lo
è per davvero e faccio
una fatica enorme, a pensare che questa dea sia la mia eterna compagna.
Devo aver fatto
qualcosa di veramente
buono, se mi sono meritato una così grande fortuna.
Anche lei mi
sfila la maglia e io la
lascio fare e dopo pochi minuti siamo entrambi quasi nudi.
Solo l'intimo ci
copre ancora e io la
prendo in braccio, poggiandola delicatamente sul letto.
La guardo
beandomi del suo viso
mentre rabbrividisco per le sue carezze.
Vorrei tanto
piangere di gioia ma ho
paura di farla spaventare e quindi decido di trattenermi.
Lisa
è molto fragile, come un
cristallo purissimo e questo momento si basa su un equilibrio, leggero
come una
folata di vento.
Se lei ora mi
chiedesse di fermarmi,
lo farei anche se devo ammettere che ci starei male da morire.
Anche Lisa mi
guarda e con immensa
gioia, leggo nei suoi occhi che non vuole fermarsi.
Ha deciso di
essere mia questa notte
e io voglio cercare di farle realizzare ciò che desidera,
senza farla
spaventare e senza lasciarle dei brutti ricordi.
La prima volta
è speciale e si
rammenta per tutta la vita e io voglio e desidero, che lei abbia di
questa
notte solo dei magnifici pensieri.
Mi prendo cura
del suo corpo,
donandole un piacere mai provato e quando lei mi dice di essere pronta
ad
accogliermi, la bacio con tutta la passione che mi sta bruciando dentro.
Mi metto il
preservativo e non appena
entro in lei, la sento irrigidirsi e tremo alla vista delle lacrime e
della
smorfia di dolore che vedo sul suo viso.
Mi dispiace che
soffra e mi fermo in
lei per farla abituare a me e quando si calma, mi fa capire di
continuare.
Inizio la nostra
danza e mi sembra di
galleggiare nell'aria, da quanto sono felice.
Mi muovo in lei
con dolcezza e
passione e vorrei che questo momento non finisse mai e che l'unione dei
nostri
corpi non s'interrompesse.
Ma so, come lo
sa anche lei che
presto raggiungeremo l'apice della nostra gioia e quando lei urla il
mio nome,
comprendo che è arrivato il momento.
Intensifico le
spinte e dopo pochi
minuti mi libero in lei, con tutta la forza dell'amore che sento per la
mia donna.
Dio è
successo! Finalmente ora lei è
mia e io sono suo e questo mi ha arricchito di qualcosa di
più.
Sono felice come
mai lo sono stato
nella mia vita e mi rendo conto che tutti i soldi, il successo e i
premi,
passano all'ultimo posto finché la stringo tra le mie
braccia.
Un giorno
coroneremo questa unione
con il matrimonio e poi avremo dei bambini, che porteranno
la gioia nella
nostra vita.
Mi sento in
grado di fare di tutto,
solo se lei è e sarà al mio fianco.
Quando i nostri
respiri si calmano,
la guardo negli occhi e le chiedo: " Come stai amore? Mi dispiace di
averti fatto male!".
Lei mi fa un
sorriso dolcissimo poi
mi risponde: " Sto bene Robert, non mi sono mai sentita meglio.
Ora so di
appartenere veramente a
qualcuno e questo non può che rendermi felice e se anche un
giorno tra noi due
finisse, tu rimarresti per sempre nel mio cuore!".
Le metto un dito
sulle labbra poi le
dico: " Zitta, non dirle neppure per scherzo queste eresie.
Io e te non ci
lasceremo mai, perchè
siamo nati per essere una cosa sola; non dimenticare che è
stato il destino a
metterci insieme e un giorno tu diventerai la signora Pattinson e sarai
la
madre dei miei figli.
Nessuno
potrà separarci, perchè io
lotterò con tutto me stesso per impedire che questo avvenga.
Mi sei entrata
dentro e hai preso il
posto del sangue che mi circola nelle vene, sei la mia linfa vitale e
io ho
bisogno di te.
Non mi sono mai
sentito vivo come in
questo momento e non potrei mai accettare di perderti,
perchè quel giorno
sicuramente morirei di crepacuore".
La bacio per
dare forza al mio
discorso poi mi stendo al suo fianco e un silenzio strano scende tra di
noi.
Silenzio che
rompe Lisa, pochi
secondi dopo: " Robert ti andrebbe di parlare un pò?" e io
le chiedo:
"Certo amore ma di che cosa vuoi parlare?".
Lisa fa un
grosso respiro poi dice:
" Vorrei parlare di noi! Ora stiamo insieme ma di fatto non ci
conosciamo
o almeno non ci conosciamo come dovrebbero fare due compagni, quindi mi
piacerebbe non so farci delle domande, per scoprire più cose
possibili l'uno
dell'altro!".
" Vuole per caso
farmi una
specie di intervista, mia bella giornalista?" le chiedo con un
sorrisino
malizioso e quando la vedo arrossire mentre annuisce, le dico: " Si, mi
piace.
La trovo una
cosa carina e veramente
utile quindi forza amore, comincia; sono pronto a rispondere a tutte le
domande
che mi farai e ti giuro fin d'ora di dire tutta la verità ma
la stessa cosa
dovrai fare anche tu!".
Lisa sorride poi
annuisce dicendo:
" Si, signor Pattinson le giuro fin d'ora che sarò sincera!".
" Ottimo, allora
vai con la
prima domanda!" le dico deciso.
" Va bene" mi
dice lei
" allora mi piacerebbe sapere per esempio cosa
ti piace mangiare e cosa invece odi?".
Io sorrido poi
le dico: " Come ti ho già
detto stasera, io mangio di tutto.
Se devo proprio
trovare qualcosa che non mi
piace, ti dico che non impazzisco per le carne e il pesce crudo tu
invece?".
" Io amo tutti i
tipi di crostacei mentre
odio la carne di maiale; è più forte di me, non
riesco proprio
a
mangiarla! Bene seconda domanda, che strumenti suoni?".
" Allora, io
suono la chitarra e il pianoforte
e tu?" le chiedo e quando la vedo arrossire, le rivolgo uno sguardo
curioso.
Lei abbassando
gli occhi, mi risponde: "
Il campanello della porta può andar bene come risposta?".
Io scoppio a
ridere e lei mi segue a ruota poi
quando torniamo seri, mi dice: " A parte gli scherzi sono veramente
negata
e direi che sono anche discretamente stonata ma in fondo l'artista tra
noi
due sei tu
quindi andiamo avanti, con buona
pace di tutti e dimmi che tipo di musica ti piace?".
" Mi piace molto
la vecchia musica blues,
adoro Van Morrison e Terry Reid e per anni non ho praticamente
ascoltato altro.
A te invece che musica piace?".
Lei mi risponde:
" Adoro i Beatles, Lucio
Battisti e Mia Martini! E dimmi amore, suonavi in qualche band?".
" Si, si
chiamava Bad Girls e con i
ragazzi suonavamo “rock duro tipo i Led Zeppelin.
Ovviamente
questa è una domanda che a te non
faccio, giusto?" le dico sogghignando e lei mi fa una linguaccia in
segno
di risposta poi sorridendo mi chiede: " Quali sono la tua attrice e il
tuo
attore preferiti?".
" Allora come
attrice mi piace molto
Meryl Streep mentre il mio attore preferito è Jack
Nicholson. I tuoi invece
quali sono?".
Lei sorride poi
mi risponde: " In
assoluto Julia Roberts è la mia attrice preferita mentre per
gli attori, direi
Robert De Niro e di recente un attorino esordiente, un certo Robert
Pattinson
non so se lo conosci!".
Stavolta la linguaccia gliela faccio io e lei scoppia a ridere poi
torna seria
e mi chiede: " Che scuole hai fatto?" e io le dico: " A parte
quelle dell'obbligo, fino ai sedici anni ho frequentato la scuola
privata
Harrodian dove ho conosciuto Tom!".
"Che tipo di scuola
era?" mi
chiede Lisa e io sorridendole le rispondo: " Oh molto bella, moderna
che
ti offriva un istruzione perfetta a 360°.
Aveva una
bellissima palestra, dove potevi
praticare il rugby, l'hockey, il football, le
arti marziali, il tennis, il
cricket e anche
l'atletica.
Insomma tutto il
massimo, per me che sono
pigro per natura e che quindi non impazzivo quando c'era l'ora di
ginnastica,
poi c'era una magnifica piscina olimpionica e un attrezzatissima sala
per
l'informatica!".
Lei
sorridendo per la mia battuta sulla
pigrizia, mi chiede: "Che materie studiavate?" e io alzando gli occhi
al cielo, le rispondo: " Beh facevamo danza, recitazione, canto
specializzandoci nelle canzoni italiane, teatro dove inscenavamo molti
drammi
spagnoli, moda dove davamo vita a delle vere e proprie sfilate, poi
fotografia,
disegno e anche giardinaggio.
Inoltre
c'era anche un corso dove potevi
perfezionare la calligrafia anche se devo dire che con me non ha avuto
molto
successo, dato che dicono che io scriva come una gallina.
No
dico, qualcuno hai mai visto scrivere
una gallina? Io no e allora come fanno a dire che la mia scrittura gli
somiglia?".
Lisa
scoppia a ridere piegandosi in due
per le troppe risate e io ne approfitto per chiederle: " E tu che
scuole
hai fatto?".
Lei
ridiventa seria di botto e io temo di
aver toccato un tasto dolente, anche se non so perchè.
Senza
l'ombra di un sorriso, mi risponde: "
Ho frequentato il liceo Carlo
Cattaneo
dove ho ottenuto il diploma di tecnico
informatico!".
La
sua risposta schematica non mi soddisfa
e decido di osare il tutto per tutto, dicendogli: " Sbaglio o hai
cattivi
ricordi di quel periodo?".
Lei
abbassa lo sguardo poi annuisce e io
imperterrito le chiedo: " Che cosa è successo?".
Lisa
sospirando rialza lo sguardo nel mio
e dice: " Diciamo che grazie a Valerio sono stati gli anni
più brutti
della mia vita!".
Decido
di non mollare perchè voglio che
lei si apra con me, quindi le dico: " Parlamene!" e lei stringendo i
pugni dice: "All'inizio era tutto perfetto ma quando Valerio mi tradii
con
Stella e si misero insieme sotto gli occhi dei compagni, divenni la
poverina
che andava compatita da tutti.
Dopo
che quei due disgraziati se ne
andarono, non riuscii più a relazionarmi con il sesso
maschile e a poco a poco
mi guadagnai il soprannome di Regina dei ghiacci, cosa che mi
causò non poche
lacrime!
Finalmente
quando finì tutto, cambiai zona
e iniziai a lavorare con Sabrina e le altre".
Le
accarezzo il viso e le dico: "
Amore mio, non sai quanto mi dispiace per tutto quello che hai dovuto
passare.
A
volte la gente è proprio cattiva e per
lo più sa di esserlo e ci gode a comportarsi così.
Mi
piacerebbe proprio avere tra le mani
quel bastardo per potergli rifare i connotati, anche se come ti ho
già detto
l'altra volta gli sono grato per quello che ha fatto, perchè
altrimenti ora noi
non saremmo qui insieme!".
Lei
mi sorride poi riprende a domandarmi: " Avevi qualche
soprannome da ragazzo?"
e io ridendo le rispondo: " Si, mi chiamavano Patty per via del mio
cognome!".
Lei annuisce poi
mi chiede: "Dopo
la scuola che hai fatto?" e io
comprendendo che non vuole più parlare di quella cosa, le
rispondo: " Beh
dopo, per un anno ho fatto delle sfilate per l'agenzia di mia madre ed
infine ho
preso la decisione di mettermi alla prova e a 17 anni ho fatto lo
scambio
culturale con te!".
Lisa
annuisce poi mi chiede: "Qual'è
stato il tuo primo lavoro?" e sorridendo le dico: " Oh direi che il
primo e vero lavoro è stato a dieci anni".
Il
mio amore spalanca gli occhi e mi
chiede: "A dieci anni? E che cosa hai fatto?" e io le rispondo: " Lavorai
per un giornale, consegnando con la bicicletta le riviste casa per
casa.
Mi ricordo che
guadagnai 10 sterline
per una settimana di lavoro.
Comunque penso
che tu intendessi un
lavoro vero e in quel caso posso dirti che fu una parte nel film Vanity
fair.
Ero emozionato
come un bambino che riceveva
il giocattolo tanto desiderato; avrei lavorato con artisti del calibro
di Reese
Witherspoon, Jonathan
Rhys Meyers,
Gabriel Byrne e Bob Hoskins.
Dovevo
fare la parte del figlio di Reese
ma poi alla fine le mie scene vennero tagliate, perchè
dissero che ero troppo
grande per essere suo figlio.
Sai, quando
incontrai Reese sul set di Water
for Elephants, ridemmo come due pazzi per quella storia.
Io la prendevo
in giro, specie quando dovevamo
girare le scene dei baci e le dicevo che stava commettendo un incesto
baciando
suo figlio.
Comunque
all'epoca fu una grande delusione,
anche se poi quell'esperienza negativa mi servii perchè fui
notato da Uli Edel
che era il regista dell'Anello dei Nibelunghi, che mi volle a tutti i
costi per
interpretare il personaggio del principe Giselher.
Quella
partecipazione e la successiva in Harry
Potter e il calice di fuoco mi fecero guadagnare il titolo di
“Star britannica
di domani” dal Times On line ed ebbi le prime copertine su
Teen People's che
credo mia madre conservi ancora come reliquie.
Quando mi
chiamarono per fare la parte di
Cedric mi diedero il libro della Rowling da leggere e mi
ricordo che lo
finii in due giorni!".
Lisa annuisce
poi mi chiede: " Sei
rimasto in contatto con qualcuno degli attori di quel film?".
Io annuisco
sorridendole poi le dico: "
Si, ho una buona amicizia con Katie Leung la ragazza che impersonava la
mia
fidanzata Cho Chang e Warwick
Davis che
interpretava il professor Vitious.
Non sai lo shock
che provai quando me lo vidi
davanti!".
"Perchè?"
mi chiede curiosa il mio
dolce amore e io sogghignando le dico: " Perchè scoprii che
lui era il
protagonista di Willow, uno dei miei film preferiti e vedermelo davanti
fu uno
sballo!".
" Anche io adoro
quel film, era...
magico!" mi dice il mio tesoro con un espressione estasiata e io
annuisco
rispondendole: " Già hai ragione, era per davvero magico!
Comunque
tornando alla tua domanda, sono
rimasto in ottimi rapporti anche con quei pazzi di James e Oliver
Phelps e mi
ricordo che andai con loro, ad un concerto degli Oasis.
Infine ogni
tanto mi sento con Daniel, Tom ed
Emma che mi fanno sentire a casa, raccontandomi cosa succede in quel di
Londra!".
Lisa arrossendo
mi chiede: " Non ti è mai
piaciuta qualcuna sul set?" e io sogghignando le rispondo: " Se devo
essere sincero a quel tempo mi piaceva un sacco Emma ma tutti sapevamo
che lei
spasimava per Tom, che però la considerava solo una buona
amica.
Ho preferito non
avvicinarmi, anche perchè
volevo evitarmi un bel due di picche e perchè in fondo ero
comunque un ragazzo
molto timido.
Con i ragazzi
potevo sembrare un cazzone
mentre con le ragazze diventavo di gelatina.
Perfino con
Katie, che era quella che per via
delle riprese frequentavo di più, quando dovetti girare le
scene del ballo
tremai per tutto il tempo!".
Lei spalanca gli
occhi poi mi dice: " Mi
stai dicendo che Robert Pattinson, il divo sexy del momento, l'uomo
più
desiderato e desiderabile, era un imbranato con le donne?" e io
l'afferro
per un braccio tirandola verso di me poi le do un bacio passionale,
quindi le
rispondo: " Si lo ero ma penso di essermi rifatto alla grande, no?".
Lei annuisce con
un sorriso poi mi chiede:
" E invece al di fuori dei film quante ragazze hai avuto?".
Io sorrido poi
le rispondo: " Beh
all'Harrodian mi ero preso una cotta per Janette ma lei nemmeno mi
vedeva, dato
che era persa di Alan il quarterback che a sua volta non se la filava
per
niente.
Poi ho
conosciuto Judy, con cui sono stato per
tre mesi ed è con lei che ho fatto sesso per la prima volta,
infine ci sono
state altre tre storie ma sono durate veramente pochissimo.
Non avevo il
tempo materiale per cercarmi o
tenermi una ragazza, dato che ero sempre sui set e in fondo la cosa non
è che
mi interessasse poi molto.
Quello che
è importante per me è che ora io
abbia trovato te, che sei la donna della mia vita!".
Lei sorride e io
non mi azzardo a farle la
stessa domanda, anche perchè mi ha già detto che
per lei l'unico importante è
stato quello stronzo, tutti gli altri con cui magari c'è
stato solo un bacio,
non contano poi molto.
Ci baciamo per
quello che mi sembra un tempo
infinito poi quando ci stacchiamo, lei mi chiede:
"Quali sono i
tuoi animali preferiti?"
e io sorridendo le dico: " Un pò tutti credo ma quello che
amo di più, è
il cane.
Mi manca tanto
la mia Patty; avrei voluto
portarla con me ma sono stato costretto a lasciarla dai miei,
perchè i miei
vari impegni di lavoro non mi permettevano di occuparmi di lei come
avrei
voluto!".
Lisa abbassando
lo sguardo, mi dice: "Beh
se vuoi ora ci sono io e mi piacerebbe per davvero
occuparmi di
lei!".
Io spalanco gli
occhi poi gli chiedo: " Dici
davvero amore mio?" e lei annuisce, dicendo: " Si, Robert lo farei
veramente con gioia!".
Sento il cuore
scoppiarmi in petto dalla
felicità e con impeto l'abbraccio stringendola a me, poi le
dico con tutto me
stesso: " Ti amo lo sai Lisa, sei veramente unica" e quando lei
annuisce continuo:
"Ok, allora non
appena ci sistemeremo
chiederò a Lizzy di portarmi Patty e grazie ancora!".
"Figurati!" mi
dice lei con un
sorriso.
Butto un
occhiata alla sveglia e vedo che sono
già le quattro! Caspita abbiamo parlato per quasi tre ore.
Meno male che
domani non devo andare al
lavoro, altrimenti dovrebbero alzarmi dal letto con la gru.
Che poi chi ha
voglia di alzarsi ora che lei
dorme con me, al mio fianco.
Reprimendo uno
sbadiglio, le dico: "
Futura signora Pattinson, questa è stata l'intervista
più bella della mia
carriera ma credo che ora sia il caso d'interromperla,
perchè fra un pò
spunterà l'alba e penso che sia meglio dormire un
pò.
Domani non vado
a lavorare e se ti va potremo
riprendere il discorso!".
Lei guarda la
sveglia e spalanca gli occhi poi
annuisce e mi dice: " Hai ragione, è meglio dormire!".
Quindi si
distende girandosi su un fianco ma
io l'afferro e la porto verso di me, dicendole: " Eh no amore mio,
voglio
dormire stringendoti tra le braccia quindi vieni qui e niente storie!".
Lei sorride e mi
abbraccia stretto e io mi
sento l'uomo più felice e realizzato del mondo.
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Capitolo 24 *** Bruschi risvegli e prima incompresione ***
Carissime
ragazze eccoci giunti al primo risveglio dei
nostri piccioncini e al primo... diciamo litigio.
Ovviamente
non posso dirvi di più se non leggete e
commentate.
Grazie
come sempre baci Lorian
Capitolo 24 -
Bruschi risvegli e
presentazioni
POV ROBERT
Un raggio di
sole entrato dalle
grandi vetrate poste in camera mia, s'infrange sul mio volto e mi fa
svegliare.
All'inizio mi
sento confuso e cerco
di riafferrare quel meraviglioso sogno che stavo facendo.
Era stato il
più bello ed intenso di
tutta la mia vita e ora sapere che era scivolato via dalle mie mani,
come
sabbia tra le dita mi faceva contorcere dalla rabbia.
Avevo sognato di
fare l'amore con la
mia Lisa e tutto era stato davvero perfetto e ora sapere che mi
ritrovavo
nuovamente da solo dentro al mio letto, mi dava un forte senso di
frustrazione.
Le ho detto che
avrei aspettato e lo
farò veramente ma porca miseria quanto è
difficile saperla ad una porta di
distanza dalla mia e non poterla accarezzare, baciare e amare.
Grugnisco
leggermente di
insoddisfazione e mi muovo sotto le lenzuola ma all'improvviso sfioro
qualcosa.
Mi rendo conto
di non essere da solo
in questo letto e dopo aver spalancato gli occhi, mi giro.
Santo cielo ma
accanto a me c'è Lisa!
Ma allora il mio sogno era realtà?
No, non
è possibile e devo
convincermene prima che si svegli.
Con delicatezza
alzo il lenzuolo e do
un occhiata al suo corpo e il fatto di vederla nuda mi fa sentire al
settimo
cielo.
E' vero lei
è stata mia e io mi sento
del tutto felice e completo.
Nei miei paesi
bassi qualcuno si sta
risvegliando ma cerco di controllarmi, perchè non voglio che
mi prenda per un
maniaco ma se devo essere sincero, avrei una voglia matta di rifare
l'amore con
lei.
Mi sono sentito
per la prima volta
un'unica entità con qualcuno e non parlo solo fisicamente.
No, io intendo
sopratutto
spiritualmente ed è stata un emozione, che davvero non
riesco a descrivere a
parole.
Perchè
per quanto mi sforzi, proprio
non ce la faccio a trovare dei vocaboli adatti a farvi capire
l'intensità di
quello che ho provato.
Mi giro
lentamente verso di lei e la
guardo beandomi della sua bellezza poi delicatamente passo un dito sul
suo
profilo, nella vana speranza di non svegliarla.
Ho bisogno di
sentire il contatto con
la sua pelle, d'intossicarmi del suo profumo che è diventato
come una droga
per me e di riempire i
miei occhi della sua visione.
Lo so, starete
ridendo delle mie
parole ma giuro che non ho mai provato questo, per nessuna donna.
Lisa mi sta
mandando sulla soglia del
manicomio e io ci sto andando felicemente e senza neanche protestare.
Come dicevo
prima, la speranza di non
svegliarla si rivela vana, infatti pochi secondi dopo i suoi splendidi
occhi si
aprono al mondo e io mi sento annegare in tutto quel castano.
Lisa abbassa lo
sguardo e con le
guance imporporate mi sorride; il suo volto s'illumina e credo che non
ci sia
niente di più bello al mondo in questo momento.
" Buongiorno
amore mio, come ti
senti?" le chiedo sinceramente preoccupato.
Diamine! E'
legittimo da parte mia
chiederglielo, perchè stanotte ha perso la
verginità e potrebbe essersene
pentita o provare ancora dolore.
Lei alza gli
occhi e sempre
sorridendo, mi risponde: " Mi sento finalmente completa!".
Un fuoco immenso
si sprigiona nel mio
cuore e un assurda sensazione di gioia mi pervade: la mia piccola non
si è
pentita anzi; è felice almeno quanto lo sono io.
Mi avvicino alle
sue splendide labbra
e le dono un caldissimo bacio che fa ansimare tutti e due.
Quando ci
stacchiamo le dico: "
Amore, per i prossimi tre giorni non dobbiamo lavorare,
perchè aspettiamo il
ritorno di Elizabeth, Nikki ed Ashley che sono via per ultimare le
riprese di
altri film
quindi io e te,
possiamo passare
questi giorni totalmente insieme!".
Lisa non mi fa
finire di parlare e
con un piccolo urlo, si getta tra le mie braccia felice di poter
passare del
tempo con me.
Ricambio il suo
abbraccio e all'improvviso
sento il mio membro risvegliarsi e mettersi sull'attenti.
Mi stacco a
malincuore dal mio tesoro
che mi fissa incuriosita, chiedendosi perchè io mi sia
allontanato da lei.
Ecco e ora come
glielo dico senza
sembrare un maniaco?
" Amore
perdonami" le dico
imbarazzato " ma vedi se mi sono staccato è
perchè il tuo abbraccio mi
stava destabilizzando!".
Lei continua a
fissarmi confusa e
allora io decido di parlale apertamente e tirando un grosso respiro, le
dico:
" Tesoro mio non ti preoccupare; non è nulla di male,
è solo che il
desiderio di fare l'amore con te stava diventando molto forte, capisci
ora?".
Lei annuisce
arrossendo
deliziosamente e io le accarezzo le guance accaldate poi le dico: "
Sono
libero da
impegni per tutto il
week-end e se ti va possiamo starcene tutto il giorno a letto a
coccolarci e a
fare l'amore!".
Lisa sta per
parlare quando dal piano
di sotto, sento un rumore e una voce indesiderata mi fa accapponare la
pelle.
" ROBBINO?
LISETTA? DOVE
SIETE?" urlacchia Kellan a gran voce e io stringo i pugni, totalmente
infastidito.
" LA FINITE DI
DARCI SOTTO COME
DUE CONIGLI?".
Lo
ammazzo! No, giuro che lo ammazzo per davvero; in fondo il personaggio
di Emmett non è poi così fondamentale, no?
Mi alzo dal
letto grugnendo per la
rabbia poi mi vesto mentre Lisa scoppia a ridere per la mia reazione.
Mio Dio
è bellissima con solo il
lenzuolo addosso e io sto sbavando indecentemente.
Nuovamente la
voce di Kellan mi fa
imprecare: " ROOOOB! DOVE SEI AMORUCCIO DELLA MIA VITA?".
Stringo i pugni
e alzo gli occhi al
cielo poi girandomi verso la mia piccola, dico: " Lisa amore mio,
perdonami ma vado, l'ammazzo e torno, ok?".
Lei annuisce,
tenendosi la pancia per
le troppe risate e io sbuffando come un toro inferocito, esco dalla mia
stanza
e scendo al piano di sotto, per andare incontro a quell'incubo con le
gambe.
Non appena
arrivo giù, vedo
quell'infame che sta spaparanzato sul divano mentre mi guarda con un
sorrisetto
malefico e malizioso.
In due passi gli
sono davanti e
furioso gli dico: " Ora bestia, tu mi spieghi che cavolo ci fai a casa
mia
a quest'ora e fa che sia una spiegazione convincente, se non vuoi
uscire da
questa stanza strisciando sulle ginocchia!".
So che sto
dicendo una castronata
colossale, perchè se solo lui volesse mi spezzerebbe come un
grissino ma in
questo momento sono talmente incavolato, che i miei poveri neuroni mi
fanno
dire cose che di norma non penserebbero neanche.
Lui scoppia a
ridermi in faccia,
ottenendo solo di farmi infuriare ancora di più poi quando
smette di ridere,
dice: " Ehi fratello scemo, sono qui per avvisarti che io e Jackson
stiamo
preparando una festa con i colleghi e gli amici e tutti sono ansiosi di
conoscere i nostri amori e questo comprende anche la tua Lisa.
Quindi vedete di
prepararvi, perchè
la festa inizia tra un'ora e se non vi vediamo spuntare di vostra
iniziativa,
giuro che veniamo tutti qui in blocco a festeggiare a casa vostra!".
Aggrotto le
sopraciglia poi gli
rispondo: " Forse tutti i sollevamenti che fai, hanno atrofizzato le
tue
povere cellule neurali, Kellino caro ma sappi che io e Lisa non
prenderemo
parte a nessuna festa, sono stato chiaro?
Ho
già detto a tutti ieri mattina,
che per Lisa è ancora troppo presto e voglio che li conosca
con calma e
tranquillità quindi smettila di sparare stronzate, alza il
tuo gluteo scolpito
dal mio divano bellissimo ed esci fuori da casa nostra!".
" Oh andiamo
Robbino " mi
dice Kellan con un sorriso mellifluo " non puoi dire sul serio. Non
credo
che tenere nascosta Lisa possa servirle veramente!".
Io porto un
pugno alla bocca in un
moto d'insofferenza poi con un ringhio gli dico: " Io non tengo
nascosto
proprio nessuno Kellan.
Da come ne parli
sembra che io faccia
così perchè mi vergogno di lei ma questo non
è affatto vero.
Voglio solo
evitarle uno stress
maggiore, che finirebbe per farla innervosire inutilmente considerando
il fatto
che lei si sente fuori posto.
Ha
già dimostrato un coraggio enorme
a lasciare tutto il suo mondo per seguirmi qui e non voglio che la
tensione
nervosa la faccia stare male ancora di più!".
Ad un tratto la
voce del mio amore mi
giunge alle spalle come una doccia gelata: " Robert tesoro, non devi
preoccuparti per me!
Ha ragione
Kellan; credo che sia
inutile e superfluo rimandare la conoscenza con i tuoi colleghi e
amici, perchè
tanto prima o poi li vedrò quindi meglio farlo subito, no?
Sai come si dice,
via il dente via il dolore!".
Mi giro e la
vedo scendere le scale,
più bella che mai.
Indossa un paio
di jeans chiari e una
maglietta bianca con dei disegni gialli e neri; ha legato i suoi
splendidi
capelli in una coda bassa e mi sembra ancora più
affascinante di prima anche se
poco fa era completamente nuda nel letto.
Basta
Robert! Smettila santo cielo altrimenti prima o poi ti verrà
un
infarto bello e buono.
Le magnifiche
labbra del mio amore si
aprono in caldo sorriso, un secondo prima di gettarsi tra le braccia
muscolose
del mio collega.
Un assurdo senso
di oppressione mi
prende la bocca dello stomaco a quella vista.
E mai possibile
dico io, che sia
geloso perfino di Kellan? Lui per me è come un fratello e so
per certo che non
mi farebbe mai una cosa tanto sporca.
Per non parlare
di Lisa, che mi ama
follemente tanto quanto la amo io; ma allora che diavolo è
questa cosa che mi
sta attorcigliando le viscere?
So che Kellan
ama da morire Erica e
che lei lo ama esattamente come lui ma vedere Lisa tra le braccia di un
altro,
anche se è un amico mi fa stare male da morire e in questo
momento vorrei tanto
buttare fuori il mio caro collega fuori da casa mia ma so che Lisa non
me lo
perdonerebbe e avrebbe pure ragione.
Non devo farmi
prendere dal mostro
verde della gelosia, anche perchè il mio tesoro non me ne ha
mai dato motivo e
perchè posso mettere una mano sul fuoco sulla
fedeltà e sull'amicizia di
Kellan.
I miei folli
pensieri sono distolti
da un allegra risata e quando mi giro, vedo Erica che sta ridendo per
la mia
faccia.
Oh
Dio, che abbia capito che cosa mi sta passando per la testa?
La ragazza del
mio amico, distoglie
lo sguardo da me facendomi un sorrisino sarcastico che mi da la
matematica certezza
che abbia compreso alla perfezione i miei pensieri e io mi sto
vergognando
da morire per la
situazione.
Girandosi verso
Kellan e Lisa fa un
gesto spazientito poi sbuffando, dice: " Lo sapevo, sei assurdo Kell!
Ma credevi
veramente che riempirmi di
cose da fare non mi avrebbe fatto capire quali erano le tue
intenzioni?".
Non riesco a
capire di cosa parla e
rimango ancora più basito quando vedo il volto mortificato
del mio amico.
Se non fossi del
tutto perso, gli
scoppierei a ridere in faccia ma ora come ora l'unica cosa che mi preme
è
svelare l'arcano della frase detta da Erica, quindi prendendo il
coraggio a due
mani, le
chiedo: " A che
ti riferisci
Erica? Cosa voleva fare Kellan?".
Lei sorridendo
mi guarda poi mi
risponde: " Mi riferisco al fatto che questo scimmione si è
aggirato per
casa come un anima in pena, fin dalle sette di stamattina fremendo per
venirvi
a chiamare.
Ho cercato di
farlo ragionare e un
paio di volte ho dovuto fare dei placcaggi degni del miglior rugby
della storia
americana per allontanarlo dal cancello.
Ho usato tutte
le armi in mio
possesso, dalla gentilezza alle minacce e solo quando gli ho detto che
se
veniva a rompervi le scatole lo avrei messo a digiuno per almeno un
mese si è
calmato o almeno così credevo!".
Io scoppio a
ridere in faccia a Kell
che in quel momento ha il viso rosso come un peperone e con tanta ma
tanta
malizia, gli dico: " Ahi fratello non vorrei essere nei tuoi panni per
tutto l'oro al mondo, credimi!
Hai trovato
finalmente una che ti sa
tenere a freno anche se per farlo ti deve minacciare di lasciarti in
astinenza!".
Io, Lisa ed
Erica scoppiamo a ridere
a crepapelle mentre il mio amico emette un ringhio degno di un felino
della
Savana.
Erica riprende a
parlare: "
Circa mezz'ora fa ha cominciato a riempirmi di cose da fare e
all'inizio
ammetto che ci sono cascata con tutte le scarpe ma quando mi sono
girata per
cercarlo e non l'ho visto in giro, ho compreso subito dove potesse
essere
andato e sono corsa immediatamente qui e vedo che non mi sono sbagliata.
Mi dispiace
veramente amore ma sei
troppo prevedibile!".
Un nuovo
grugnito ci fa spanciare
dalle risate poi quando mi riprendo
le dico: " Si
Erica, avevi
ragione. Il tuo fidanzato è piombato qui poco fa rompendo le
scatole a me e a
Lisa per invitarci a questa festa alla quale non abbiamo intenzione di
partecipare!".
Una brutta
sensazione mi coglie
all'improvviso e quando mi giro, mi sento gelare il sangue nelle vene.
Lisa mi sta
fissando con rabbia e con
le mani poste sui fianchi e io mi sento il cappio che si stringe
intorno al
collo.
Il mio tesoro
furiosa mi punta un
dito contro ed io sobbalzo poi mi con la voce tetra, sibila: " Ehi
scusami,
potresti ripetere ciò che hai detto per favore?".
Ahi
e mò so cavoli! Sento l'odore dei guai inseguirmi per poi
raggiungermi.
Ciononostante le
ripeto quello che ho
detto; lei in due passi mi raggiunge e io per puro istinto di
conservazione
indietreggio, bloccandomi sul posto quando le sento dire: " Allora
avevo
capito bene!
Mettiamo in
chiaro una cosa
principino, ora questa è casa mia tanto quanto lo
è la tua e se vuoi prendere
delle decisioni, esigo di esserne messa al corrente prima di ogni cosa.
Tu hai
già deciso di non andare a
questa festa e lo hai fatto senza neppure chiedermi che cosa ne penso.
Beh vedi caro il
mio tesoro, io non
la penso come te! Andrò a quella festa con o senza di te e
che ti piaccia
oppure no.
Anzi vedi di
fartelo piacere, perchè
altrimenti il mese di astinenza dal sesso di Kellan ti
sembrerà un week-end in
confronto a quello che dovrai fare tu, siamo intesi?".
Cosa?
No, aspetta ma che diavolo sta succedendo adesso? Qualcuno mi
spiega perchè il mio tesoro
mi
ha appena minacciato di lasciarmi a digiuno, proprio ora che l'ho
appena assaggiata?
Spalanco la
bocca e assumo un espressione da cucciolo bastonato mentre
sento in sottofondo le risate sghignazzanti di quell'emerito imbecille
di
Kellan.
Bastardo!
E' tutta colpa sua se
io e Lisa stiamo litigando.
Proprio
litigando non direi, dato che è lei che mi sta facendo
affondare
come un canotto bucato ma questi sono dettagli.
Sbuffando mi
giro, lasciandomi tutti alle spalle poi comincio a salire le
scale in silenzio mentre sento il mio dannato collega scoppiare a
ridere
soddisfatto.
Rientro nella
stanza e mi butto sul letto aspirando profondamente il profumo
del mio amore, ancora impresso nelle lenzuola e nel cuscino.
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Capitolo 25 *** Chiarimenti e pace fatta ***
Dai
ragazze, io non resisto troppo a farli stare
litigati questi due quindi come avete capito dal titolo oggi i due
piccioncini
faranno pace.
Sono
dolci ed innamorati ma sono all'inizio del loro
cammino e la mia storia, epilogo a parte si svolge tutta nell'arco di
un anno e
mezzo quindi di situazioni, problemi, lacrime e gioie ne vivranno tante.
Ora
vi lascio alla lettura ringraziandovi come sempre.
Capitolo 25 -
Chiarimenti e pace
fatta
POV LISA
Dio, quando l'ho
visto andarsene di
sopra con le spalle curve e la faccia da cagnolino bastonato, mi sono
sentita
davvero male.
Che
cosa ho fatto! Povero amore mio, deve proprio essere deluso da me.
Le mie
elucubrazioni sono interrotte
dal rumore di uno schiaffo, in verità parecchio debole che
Erica ha appena
tirato nel braccio di Kellan e dalle parole che dice subito dopo.
" Hai visto che
hai fatto,
scimmione? Ora vai a casa immediatamente o altrimenti non rispondo
più di me.
Dopo facciamo i
conti,
tesoruccio!".
Se non mi
sentissi uno schifo,
scoppierei a ridere per la faccia scoraggiata di Kellan, che con le
spalle
curve esce dal soggiorno.
Mi sento debole
e barcollo
leggermente; in due passi Erica mi è affianco e dopo avermi
aiutato a sedermi,
mi dice: " Lisa calmati tesoro, vedrai che si sistemerà
tutto.
Robert ti ama e
sicuramente si è già
dimenticato di quello che hai detto; in ogni caso ora tu vai da lui e
chiaritevi.
Fregatene della
festa e di quello che
dice o dirà la gente; ora la cosa importante è
che tu e il tuo amore sistemiate
la faccenda.
Per conoscere
gli altri c'è tutto il
tempo del mondo quindi ti prego, ora prendi un bel respiro e affronta
Robert,
chiaro?".
Io annuisco
sconsolata quindi
entrambe ci alziamo dal divano e lei dopo avermi fatto un sorriso e una
carezza,
si allontana uscendo.
Volgo lo sguardo
al piano di sopra e
sento un macigno posarsi dentro al mio cuore; ho paura che
lui non mi
perdoni quello che ho
detto ma ha ragione Erica, quando dice che devo affrontarlo
subito.
Tiro un grosso
respiro e lentamente
comincio a salire le scale ma poi quando arrivo davanti alla sua porta
chiusa,
sento il coraggio abbandonarmi di botto.
E se lui non mi
aprisse la porta? E
se invece l'aprisse per dirmi che si è reso conto che sono
solo una bambina
viziata, che pur di andare ad una festa si rivolta contro all'uomo che
l'ama
alla follia?
O se, nella
peggiore delle ipotesi mi
dicesse che ha capito di non amarmi veramente e mi chiedesse di tornare
in
Italia?
Dio morirei se
questo accadesse! Non
potrei sopportarlo, non ora che sono stata sua.
Sopratutto non
ora che sento di
appartenere per davvero a qualcuno.
Stringo gli
occhi con stizza,
maledicendo il mio poco coraggio poi decido che devo andare incontro al
mio
destino, mandando al diavolo tutto e tutti.
Stringo la mano
sulla maniglia e
lentamente l'abbasso aprendo la porta della nostra stanza.
Non appena lo
faccio lo vedo lì; vedo
il mio amore sdraiato sul letto che mi fissa con la fronte aggrottata e
il
senso di colpa dilaga dentro il mio torace.
Vorrei correre
da lui e buttargli le
braccia al collo, chiedendogli scusa per il mio commento poco felice ma
in
questo momento i muscoli del mio corpo non collaborano.
Mi sento come se
fossi fatta
interamente di ghiaccio e se camminando, corressi il rischio di
rompermi.
Robert vedendo
che non mi muovo, si
gira fissando il soffitto in silenzio e io mi sento morire.
Non
può privarmi dei suoi occhi, no non può; questa
è una cattiveria pura
da parte sua.
Il suo
dolcissimo sguardo mi è
indispensabile per trovare la forza di andare avanti e se lui me ne
priva, mi
sento persa.
Sospiro
pesantemente poi pur
sentendomi un impedita, lentamente mi muovo all'interno della stanza e
giunta
vicino al letto, mi sdraio accanto a lui fissandolo.
All'inizio lui
mi ignora poi dopo due
minuti si gira verso di me e guardandomi, mi dice: " Scusami Lisa, sono
stato un imbecille; non avevo il diritto di decidere anche per te.
So che tu fai
parte della mia vita ma
quando poco fa Kellan si è impuntato per farci fare qualcosa
che non avevamo
previsto, mi è andato il sangue al cervello.
Non volevo
prevaricare le tue scelte
ma desideravo veramente passare la giornata con te e non ho riflettuto,
che
forse tu preferivi svagarti!".
E' assurdo io mi
sono sentita in
colpa fino ad un attimo fa, per avergli risposto male e adesso in due
secondi
lui ha ribaltato tutto.
Non ho neppure
il tempo di
rispondergli, che Robert salta su dal letto facendomi prendere un colpo.
Poi quando
è in piedi si gira a
guardarmi e mettendosi le mani dietro la nuca, dice: " Forza amore mio,
preparati che si va ad una festa!".
Poi dopo aver
afferrato una camicia
bianca e dei pantaloni neri, si dilegua dentro il bagno lasciandomi con
la
bocca spalancata a chiedermi che cavolo sia successo.
Sorrido
scuotendo la testa; non ci
vuole un genio a capire il mio amore.
Probabilmente ha
pensato che io me la
fossi presa particolarmente, per il fatto che lui non volesse andare a
quella
festa e decidendo nuovamente da solo, ha scelto di andarci.
E va bene, farò finta che anche stavolta non
abbia preso le decisioni
per conto suo e andremo a
quel party, in
modo che così conoscerò
tutti i suoi colleghi ma di certo non gli permetterò di
andarci vestito come un
pinguino.
Voglio che si
senta tranquillo e a
suo agio quindi senza pensarci, apro il suo armadio e prendo un jeans
scolorito
ad arte e una delle sue adorate camicie scozzesi e con quegli abiti in
mano,
vado nel bagno.
Lo trovo seduto
sul mobiletto, con un
espressione concentrata stampata in volto mentre con accuratezza, si
sta
abbottonando la camicia.
Non appena mi
vede mi fa un ampio
sorriso che si spegne subito dopo, quando vede che sono ancora vestita
come
prima.
Scuotendo la
testa, gli dico: "
Eh no amore mio, proprio non ci siamo!".
Lui mi guarda
confuso e mi chiede:
" Scusa, in che senso non ci siamo?" e io sorridendo, gli porgo i
jeans e la camicia dicendo: " Non voglio un pinguino affianco, mettiti
questi!".
Quando il suo
sguardo si posa sugli
abiti che gli sto porgendo, spalanca gli occhi per poi scoppiare a
ridere di
vero cuore.
La sua
espressione si può paragonare
a quella di un bambino, che ha ricevuto il regalo che tanto ha
desiderato.
Robert scende
veloce dal mobiletto e
si getta tra le mie braccia, continuando a dirmi: " Ti amo Lisa, sappi
che
io ti amo da morire!".
Poi inizia a
togliersi la camicia
bianca e i pantaloni neri, con un espressione veramente soddisfatta nel
volto.
Anche se non
dovrei più imbarazzarmi
con lui in deshabillé, quando lo vedo rimanere solo in boxer
e maglietta
intima, sento andarmi le guance a fuoco e sospirando leggermente, mi
volto per
uscire dal bagno.
Lui se ne
accorge e mi placca,
prendendomi per i fianchi poi mi dice: " Grazie amore mio, per la tua
comprensione, per la scelta degli abiti e per il fatto di capirmi
così bene.
Mi spiace solo
di non poter stare a
letto a fare l'amore ma ti prometto che nei prossimi due giorni, mi
dedicherò
completamente a te!".
Io annuisco,
dandogli un bacio poi
vado in camera a prepararmi.
Dopo circa venti
minuti, io e Robert
siamo pronti e mano nella mano scendiamo al piano di sotto, uscendo poi
in
giardino.
Quando entriamo
in quello di Jackson
e Lucia, vediamo Kellan venirci incontro con una faccia colpevole e
Robert non
resistendo più, si stacca da me e si avvicina al suo amico
dandogli due pacche
nelle spalle.
L'espressione di
Kellan è impagabile:
probabilmente si aspettava qualcosa di peggio e vedere Robert
così tranquillo e
sorridente, lo destabilizza un pò.
Dopo due secondi
quegli elementi da
ricovero si abbracciano sghignazzando.
Da lontano vedo
Jackson, guardarli
con un sorriso compassato impresso sul volto
mentre scuote la
testa come se li compatisse.
Io sorrido a mia
volta alzando le
spalle, come per dirgli che ci vuole molta pazienza con due tipi
così.
Lui annuisce con
un sorriso poi si
avvicina per abbracciarmi.
Pochi istanti
dopo sento la voce di
Erica che rivolta al suo ragazzo, dice: " Sei fortunato tesoro e direi
che
ti è anche andata bene!".
Kellan si stacca
dall'abbraccio di
Robert, per fulminare scherzosamente la mia amica e in un lampo la
raggiunge,
tirandola su e mettendola su una spalla.
Erica gli urla
di metterla giù ma lui
spavaldo se la porta in giro per il giardino in quella posizione,
facendo
scoppiare a ridere tutti noi.
Robert rimasto
solo mi raggiunge,
dandomi un caldo bacio che mi fa tremare le ginocchia.
Santo cielo,
quasi quasi mi pento di
essere uscita dalla stanza da letto.
Eh
no Lisa, cerca di darti una calmata, perchè altrimenti il
mio tesoro
penserà di essersi messo con una ninfomane in erba.
Dopo qualche
minuto, Lucia ci
raggiunge con un grande vassoio pieno di carne e lo appoggia vicino
alla
griglia.
Mmmmm! Che fame
che ho! A vedere
tutto quel ben di Dio mi sorprendo a sperare che tutti gli altri
invitati
arrivino subito.
Lucia chiama
Jackson, dicendogli:
" Ehi mio cavaliere qui c'è una donzella in
difficoltà! Sarebbe così
audace e gentile, da aiutarmi per favore."
Jackson in un
attimo la raggiunge e
dopo essersi buffamente inchinato, le risponde: " Eccomi mia dama, il
suo
cavalier servente è pronto a servirla in ogni cosa lei mi
chiederà!" poi
si lega i capelli con un elastico.
Lucia accarezza
teneramente il volto del
suo amore e lui senza perdere un secondo di più, la bacia
con fervore e
passione.
Sono proprio
contenta per le mie
amiche, perchè nessuno più di loro si merita
tutta questa felicità.
Mi manca solo la
mia mammina e mi
piacerebbe veramente tanto averla qui con noi.
Distogliendomi
dai tristi pensieri mi
giro verso Kellan, che nel frattempo ha messo giù Erica e si
è tolto la
maglietta rimanendo a torso nudo.
Quel disperato
vedendo Jackson e
Lucia baciarsi, urlacchia: " EHI VOI DUE, VEDETE DI FINIRLA.
NOI VOGLIAMO
MANGIARE, MICA ASSISTERE
AD UN FILM A LUCI ROSSE!".
I due soggetti
interpellati, si
staccano malvolentieri ed entrambi fanno la linguaccia a Kellan.
Mentre stiamo
ancora ridendo per la
scena, sentiamo il citofono suonare e vedo Robert fissarmi con aria
dispiaciuta.
Mi avvicino a
lui e gli chiedo:
" Amore, che cosa c'è che non va? " e lui scuotendo la
testa, mi
risponde: " Niente di che tesoro! E solo che avrei voluto presentarti
tutti gli altri, un pò per volta.
Sai presi uno
per uno sono gestibili
ma affrontati tutti insieme, sono panico puro; non volevo crearti
nessun motivo
di tensione!".
Gli accarezzo il
viso poi sorridendo
gli dico: " Stai tranquillo Robert, va bene così.
Solo... non
lasciarmi sola,
ok?".
Lui annuisce
sorridendo poi mi
sussurra ad un orecchio: " Dovranno usare la fiamma ossidrica per
staccarmi da te,
piccola mia!".
Ci abbracciamo
stretti e mentre siamo
persi uno nell'altro sentiamo un gran vociare.
Caspita! Temo
che sarà peggio di quel
che immaginavo.
Forza
ce la puoi fare! Dimostra a Robert e a tutti gli altri, di che
pasta è fatta Lisa Martini.
|
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Capitolo 26 *** Presentazioni ufficiali ***
Allora
eccoci giunti alla festa in cui tutti
conosceranno Lisa.
Vedremo
gran parte se non quasi tutti i componenti del
cast ma per mia scelta ho volutamente deciso di rimandare alla
settimana
prossima l'incontro di Lisa con Kristen e Taylor perchè
voglio dedicare a loro
molto più tempo e il capitolo era già lungo
così.
Quindi
per ora accontentatevi di quello che vi propino
che ovviamente mi auguro sia di vostro gradimento.
Baci
Lorian
Capitolo
26 - Presentazioni ufficiali
POV ROBERT
Sento il mio
amore irrigidirsi
appena, quando vede la moltitudine di persone che stanno facendo il
loro
ingresso, nel giardino di Jackson e Lucia.
La stringo
forte, accarezzandole la
spalla poi all'orecchio le dico: " Forza bambina, io dico che ce la
puoi
fare.
In fondo non
sono così male come
sembrano; ti aiuterò io e vedrai che arriverai alla fine di
questa giornata,
senza troppe ferite addosso!".
Lisa si gira
verso di me, mi fa una
linguaccia ed io scoppio a ridere sonoramente.
La mia risata
però attira tutti i
miei colleghi che contemporaneamente puntano tutti gli occhi addosso a
Lisa.
Capperi
però fanno paura pure a me, figuriamoci a Lisa!
Il primo a farsi
avanti è il mio
paparino mediatico, che si avvicina a noi con un grande sorriso poi
rivolto al
mio tesoro, le tende la mano e le dice: " Ciao Lisa io sono Peter, ti
do
il benvenuto in questo mondo di pazzi! Sei consapevole di esserti
appena
infilata nella gabbia dei leoni?".
Butto uno
sguardo verso la mia
piccola, pensando che quella frase possa averla fatta preoccupare ma
rimango di
sasso quando la vedo stringergli la mano e sorridere fiera e decisa per
poi
sentirle dire: " Certo che ne sono consapevole Peter ma ti posso
assicurare, che anche io so usare per bene gli artigli!".
Pet porta gli
occhi su di me poi
battendo una mano sulla mia spalla, mi dice: " E bravo figliolo, te la
sei
scelta indomita la gattina.
Sono certo che
darà del filo da
torcere a tutti quanti" poi sciogliendosi in un dolcissimo sorriso, si
volta di nuovo verso il mio amore e le dice: " Benvenuta davvero Lisa,
sono contento di vedere questo zuccone finalmente ridere!".
Poi l'abbraccia
teneramente e io mi
rendo conto che quei due mi hanno solo preso in giro.
Santo cielo da
Pet potevo
aspettarmelo ma che lo facesse anche Lisa, proprio non me lo sarei mai
immaginato.
Tiro un sospiro
di rilassamento;
tanto meglio, se le cose stanno andando così, vuol dire che
la mia piccola
saprà difendersi bene da sola.
Con questo non
voglio dire che ho
intenzione di allontanarmi da lei ma so che non posso starle 24 ore su
24,
attaccato.
Anzi stasera
dovrò dirle che fra
dieci giorni partirò per New York, per girare Cosmopolis e
che starò via un
mese.
Francamente temo
il momento in cui
glielo dirò, anche perchè non ho ancora deciso
cosa fare.
Cioè
non so se portarla con me o no e
la paura di una sua reazione, mi fa sentire le gambe che fanno giacomo
giacomo.
La persona
successiva che si avvicina
a noi è Ashley che senza dire una parola, abbraccia stretta
Lisa che all'inizio
s'irrigidisce per poi contraccambiare la stretta, lasciandosi andare.
Quando la mia
collega si separa dal
mio amore, con un sorriso le dice: " E' un vero piacere per me fare la
tua
conoscenza Lisa.
Vedere di
persona la ragazza che si è
assunta l'impegno gravoso di sopportare un tale testone, è
davvero un
onore!".
Ohhh
ma che è? Qui si sono coalizzati contro di me? No,
sicuramente è
solo un impressione mia.
Quando Ashley si
allontana, vedo
fermarsi davanti a noi Michael che si presenta in modo galante alla mia
ragazza, facendole un baciamano per poi dirle: " Lisa cara mi presento;
io
sono Michael Sheen.
Esattamente come
il re dei Volturi ha
fatto con Bella ed Edward, posso dire con tutta tranquillità
che il nostro
Robert qui, ha trovato la sua cantante.
Se me lo
consenti posso dirti che sei
molto bella e sicuramente coraggiosa, perchè hai lasciato il
tuo mondo per
andare dietro ad una testa dura come lui!".
E
sono tre! Forza continuate pure, tanto io ho le spalle larghe e posso
sopportare di tutto.
Lisa lo
ringrazia di cuore con un
sorriso, mentre arrossisce per i complimenti ricevuti.
Beh, a parte il
fatto che sono
diventato il bersaglio preferito dei miei colleghi, posso dire che la
giornata
non sta andando poi tanto male quindi anche se le persone che il mio
amore deve
conoscere sono ancora tante, posso tirare un piccolo respiro di
sollievo.
Sembra che Lisa
stia reagendo bene e
io non posso che esserne contento.
Mentre rifletto
su queste cose vedo
avvicinarsi Nikki con il suo fidanzato Paul e già mi preparo
mentalmente alla
cattiveria numero quattro, diretta al sottoscritto.
Se l'ha fatto
Pet, sicuramente la mia
cara sorella mediatica non si farà scappare questa
possibilità.
Paul e Nikki
sorridenti ed
abbracciati si presentano a Lisa che con un grande sorriso ricambia il
loro
abbraccio poi... ecco la bomba!
La mia cara
collega con un ghigno
pericoloso, mi guarda con la coda dell'occhio poi riportando lo sguardo
verso
il mio amore, dice: " Ohi Lisa, certo che sei fortunata a trovarti un
Robert così, al tuo fianco!".
Io e il mio
tesoro la fissiamo
interdetti e quando la mia piccola, le chiede: " Scusa in che senso
sono
fortunata?".
Lei ghignando,
le risponde: " Oh
beh, nel senso che se lo avessi visto quando ancora ti sognava e non
sapeva chi
fossi, saresti scappata a gambe levate.
Gli mancava solo
di succhiarsi il
pollice e il moccio al naso per sembrare un marmocchio fatto e
rifinito!".
Io la guardo con
gli occhi spalancati,
indignato dalle sue parole e mettendo i pugni sui fianchi, con la voce
strozzata le sibilo: " Ehi! " ma lei alza le spalle mentre Lisa e
Paul ridacchiano delle nostre espressioni.
Inaspettatamente
il mio tesoro ci
mette il carico da quaranta, chiedendo: " Era messo così
male?".
Io la fisso con
lo sguardo
supplicante, mentre le dico: " Lisa ti prego lasciala perdere!" ma
Nikki come se non avessi aperto bocca, dice: " Messo male? Oh no, io
direi
messo peggio! Era apatico, intrattabile, dispotico, asociale e
permaloso".
Vorrei
sprofondare fino a ritrovarmi
dall'altra parte del globo! Oh ma questa
Nikki me la paga.
Non
appena ricominciamo le riprese, gli brucio i suoi splendidi capelli
con la fiamma ossidrica almeno aprirà la bocca non solo per
sparlare.
In quell'istante
succede qualcosa che
mi lascia del tutto basito e cioè mi ritrovo le
magnifiche
labbra della mia donna,
incollate alle mie e vorrei che questo momento non finisse mai
e che tutti
sparissero magicamente,
lasciandoci soli.
Beh se questo
è il risultato che
ottengo per le mie sofferenze, credo che per questa volta i capelli di
quella
strega possano ritenersi salvi.
Quando io e Lisa
ci separiamo vediamo
che Nikki e Paul non ci sono più e inconsapevolmente
scoppiamo a ridere.
Poco dopo vedo
sette dei miei
colleghi farsi avanti, sei maschi e una femmina e il sorriso spunta
spontaneo sul
mio volto.
Ragazzi
e ragazze ecco a voi i lupacchiotti!
Quando si
fermano davanti a noi, io
prendo la mano di Lisa e le dico: " Amore, questi come avrai
già capito
sono i licantropi ma il mio compito è quello di
presentarteli uno ad uno, nelle
vesti umane.
Allora, questo
bel ragazzone qui è Chaske
Spencer ed è quello che interpreta il serioso ed imperioso
Sam Uley, l'alfa del
branco".
Lisa gli stringe
la mano facendogli
un sorriso che lui ricambia, poi io ricomincio: " Lui invece
è Alex Meraz
il collerico e istintivo Paul Lahote, quello a cui sale più
facilmente la
scimmia urlatrice sulle spalle!".
Tutti compresa
Lisa, scoppiano a
ridere mentre Alex mi mostra il dito medio poi anche lui da la mano al
mio
amore salutandola.
" Qui invece
abbiamo Bronson
Pelletier che è Jared Cameron il secondo in ordine di tempo
a trasformarsi in
licans!" gli dico indicando il mio amico, che in tutta risposta fa un
buffo inchino verso la mia ragazza facendoci ridere a crepapelle.
Io mi sposto
leggermente di fronte
alla persona successiva e dico: " Lei è Tinsel Korey la
dolcissima e
sfortunata Leah Clearwater, l'unica femmina del branco innamorata senza
via di
uscita di Sam.
Che ci
avrà visto poi ancora me lo
domando!".
Stavolta il dito
medio me lo becco da
Chaske mentre tutti gli altri scoppiano di nuovo a ridere.
Tinsel si
avvicina a Lisa e la cinge
in un abbraccio affettuoso poi dice: " Benvenuta, siamo davvero
felici che tu
sia qui!".
Il mio tesoro la
ringrazia poi porta
la sua attenzione verso l'altro ragazzo che sta attendendo di essere
presentato
e io dico: " Lui è Kiowa Gordon il goliardico e simpatico
Embry Call che
con il qui presente Tyson Houseman e cioè Quill Ateara
rappresentano i migliori
amici di Jacob Black!".
I miei due
colleghi a turno salutano
Lisa poi si spostano per fare posto all'ultimo del gruppo che esibisce
un
sorriso sfavillante.
" Per ultimo ma
non meno
importante, abbiamo il cucciolo del branco e cioè il tenero
e dolce Seth
Clearwater, che è magistralmente interpretato dal bravissimo
Boo Boo
Stewart!" gli dico quasi in completa adorazione, cosa che fa
sogghignare
tutti gli altri.
Boo Boo mi fissa
quasi con scherno
poi mi dice: " Ehi amico, guarda che non serve intortarmi di
complimenti
più o meno mielosi, perchè tanto i soldi me li
devi lo stesso!".
Io sbuffo mentre
con la coda
dell'occhio vedo Lisa, che mi fissa con un'espressione interrogativa
stampata
sul volto.
Dopo qualche
secondo si mette le mani
sui fianchi e battendo ritmicamente il piede destro sul pavimento, mi
chiede:
" Amore, vuoi gentilmente dirmi di che soldi sta parlando Boo Boo?".
Mi giro verso di
lei e sibilo: "
Questa sottospecie di nano qui, ha scommesso con me 1000$ e i termini
della scommessa
erano che secondo lui mi sarei innamorato prima di Alex, mentre io
asserivo il
contrario.
Ora, nonostante
io sia felicissimo di
essere arrivato prima del mio collerico nemico personale, devo dire che
mi
infastidisce un pò il fatto di dover dare dei soldi a questo
moccioso!".
Lisa scoppia a
ridere poi mi dice:
" Amore, chi è causa del suo mal pianga se stesso, quindi
paga e
taci!".
Io spalanco la
bocca esterrefatto
mentre Boo Boo guardando adorante il mio tesoro, dice: " Lisa e'
ufficiale, io ti adoro!".
Lei s'inchina
leggermente poi
risponde: " Oh grazie microbo ma vedi di non fare più
scommesse con il mio
ragazzo, perchè è talmente sfigato che nel giro
di poco tempo me lo mandi in rovina!".
Tutti scoppiano
a ridere mentre io
gonfio le guance scocciato ed incrocio le braccia al torace in segno di
chiusura.
Lisa rendendosi
conto che sono
arrabbiato, mi getta le braccia al collo ma io voglio farle capire che
stavolta
sono proprio incorruttibile.
Lei non
perdendosi d'animo si
avvicina e mi passa la punta della lingua sulle labbra e io comincio a
sentire
caldo, molto molto caldo.
Ma
uffa non è giusto! Questa diabolica donna riesce sempre a
farmi
capitolare.
Consapevole di
aver perso con lei,
l'afferro per i fianchi e mi fiondo a sbranarle quelle succulente
labbra.
Persi nel nostro
caldissimo bacio,
sentiamo dei fischi lontani e quando ci separiamo ansanti, ci giriamo e
al
posto dei licans troviamo l'altra faccia della medaglia e
cioè i Volturi.
Sei facce,
cinque maschili e una
femminile ci fissano sornioni e io sospirando profondamente, mi sciolgo
dall'abbraccio del mio amore e inizio le nuove presentazioni.
" Allora Lisa,
loro sono i
Volturi e cioè l'altra faccia della medaglia di quel branco
di pazzi che ti ho
presentato prima.
Lui " le dico
indicando il primo
uomo " è Christopher Heyerdahl, l'eterno annoiato, serio e
compassato
Marcus mentre quello che gli è accanto è Jamie
Campbell, il gelido e cattivo
Caius!".
I miei due
colleghi stringono le mani
alla mia ragazza poi io riprendo a parlare: " E ora arriva la nota
dolente
della saga; gli elementi più pericolosi e ti posso
assicurare che lo sono in
tutti i sensi.
Mi sto riferendo
a lui, Cameron
Bright e a lei, Dakota Fanning e cioè i diabolici fratelli
Alec e Jane!".
I miei due
colleghi ridacchiano
divertiti dalla mia presentazione poi salutano Lisa dandole il
benvenuto.
Io ricomincio a
dire: " Questo
colosso grande e grosso è quello da cui ne ho prese un sacco
in Eclipse e cioè Daniel
Cudmore alias Felix, la forza sovrumana fatta vampiro.
Non farti
però intimorire dalla sua
stazza, perchè Dan è la persona più
dolce e tenera del mondo, quello che cerca
di evitare che anche una formica venga calpestata!".
Dan arrossisce
in modo impressionante
prima di salutare Lisa e darle il benvenuto poi rivolgendosi a me dice:
"
Sarò pure una mammoletta Robbino ma ricordati che
nell'ultimo film dovrai
scontrarti con me e mi sa che potrei ricordarmi di questa colossale
figura che
mi stai facendo fare e non vorrei che ciò mi facesse calcare
un pò troppo la
mano!".
Io sbianco
mentre tutti scoppiano a
ridere a crepapelle.
Tossendo
nervoso, mi rivolgo
all'ultimo sghignazzante ragazzo e dico: " Questo essere infido che
ride
delle disgrazie altrui è Charlie Bewley e cioè
l'enigmatico Demetri!".
Anche lui saluta
Lisa e dopo aver
parlato del più e del meno per qualche minuto, tutti come
sono venuti si
allontanano.
Mi volto verso
il mio amore e le
prendo la mano poi lentamente la tiro verso di me e cominciamo a
passeggiare
all'interno del grande giardino.
Stiamo in
silenzio ma non è un
silenzio fastidioso, direi piuttosto rilassante.
Arrivati vicino
alla piscina mi volto
verso di lei e le chiedo: " Allora amore, che ne dici di questa
giornata?
Ti stai divertendo? Io un pò meno, dato che sono diventato
la vittima
predestinata di tutti loro.
Giuro che non so
che cavolo hanno per
la testa; perchè non hanno fatto così anche con
Kellan e Jackson?".
Lisa mi
accarezza dolcemente una
guancia sorridendo e mentre lo fa, un brivido mi scende lungo la
schiena.
Già
lo so, questa donna mi manderà al
manicomio prima o poi.
Con le dita mi
accarezza le labbra
poi alzandosi sulla punta dei piedi, poggia la sua bocca sulla mia in
un bacio
dolcissimo che riesce ad infuocarmi fin nel profondo.
Quanto si
stacca, punta i suoi
magnifici occhi castani su di me e dice: " Pensavo che ti fosse chiaro
il
perchè si comportano così.
Lo fanno per me,
per farmi sciogliere
perchè immaginano che io sia nervosa ed agitata dal fatto di
trovarmi qui.
Con Erica e
Lucia non è stato
necessario, perchè hanno capito subito tutti che sono
più a loro agio di quanto
lo sia io.
E' solo per
farmi ridere che ti usano
come bersaglio dei loro scherzi e frecciatine.
Non prendertela
con loro amore,
perchè lo stanno facendo solo a fin di bene!".
Accidenti quanto
sono idiota! Non
avevo capito nulla dei miei colleghi, nonostante li conosca oramai da
quasi tre
anni mentre Lisa che li ha conosciuti da meno di un'ora, ha
già compreso come
sono fatti e come si comportano.
L'ho detto io
che la mia donna è
veramente speciale e io sono così orgoglioso di essere il
suo compagno.
Annuisco in
silenzio perso nella
profondità del suo sguardo poi preso da un irrefrenabile
desiderio la stringo
forte a me in un abbraccio deciso.
Mentre siamo
ancora uniti, sento un
piccolo colpo di tosse fatto solo con lo scopo di farsi notare e quando
ci
separiamo, vedo fermo di fronte a noi Billy Burke, il mitico sceriffo
Charlie
Swan.
Bill ci sta
guardando leggermente
imbarazzato, per il fatto di averci interrotto e prima che diventi
bordeaux,
decido di venirgli incontro.
" Lisa, lui
è il mio caro
suocero mediatico, il grande capo Swan alias Billy Burke.
E' una persona
eccezionale di cui
puoi veramente fidarti ad occhi chiusi; con questo non voglio dire che
degli
altri non puoi fidarti ma di lui puoi farlo a cuor leggero."
Bill abbassa lo
sguardo imbarazzato
poi quando lo rialza, fissa Lisa con un sorriso e dice: " Volevo darti
il
benvenuto Lisa.
Siamo veramente
felici che siate
riusciti a trovarvi, siete davvero una bella coppia ed io vi auguro
tutta la
felicità che meritate!".
Lisa lo
ringrazia stringendogli la
mano e quando lui se ne va, il suo posto viene preso da Elizabeth.
Mi giro verso il
mio amore ed
esclamo: " Tesoro questa è la mia cara mammina, la mia dolce
Esme e cioè
Elizabeth Reaser.
Proprio come il
suo personaggio è
capace di donarti tanto ma tanto amore, senza chiederti nulla in cambio.
E' la persona
più generosa che io
conosca e credo che anche tu la penserai come me, quando la
conoscerai!".
Lisa
sogghignando si rivolge a Beth,
chiedendole: " Hai per caso vinto anche tu qualche scommessa con
lui?".
La mia collega
scoppia a ridere
mentre io fisso la mia fidanzata, totalmente scioccato.
Quando smette di
ridere Beth, le
dice: " No nessuna scommessa! Questo caprone le fa solo contro Boo Boo;
non ha ancora capito che è meglio evitarle, dato che lui le
vince sempre.
Credo che quel
ragazzo deve avere una
palla di vetro che gli predice il futuro, dato che sa sempre come una
cosa
finirà prima ancora che inizi! E solo un intelligentone come
Rob, non lo ha
capito ancora".
Sbuffo
contrariato, dicendo: "
No ma... non fatevi remore della mia presenza, continuate pure eh.
Fate pure come
se non ci fossi, tanto
mi sento una specie di soprammobile inutile; ma come siete iene voi
donne.
Perfide, subdole
e pericolose,
sopratutto quando trovate la vostra degna alleata, ovviamente a
mio discapito!".
Lisa e Beth
scoppiano a ridere di
vero cuore e io non posso che gioire del fatto che il mio amore sia
così
serena.
Poi con la coda
dell'occhio vedo
Billy farmi un cenno di richiamo e dopo aver annuito, mi volto verso
Lisa e le
dico: " Amore mi allontano un attimo, tanto so che ti lascio in buone
mani; almeno potrete tramare liberamente ai miei danni!".
Lisa annuisce
poi guarda Beth e
insieme riscoppiano a ridere.
Io scuoto la
testa rassegnato e mi
allontano verso Billy, che mi sta aspettando vicino al confine con casa
mia.
Giunto
lì, gli chiedo: " Che
succede Billy?" e lui mi dice: " Rob avrei bisogno di parlarti un
secondo, possiamo andare a casa tua?".
Io annuisco e
dopo aver aperto il
cancello entriamo nel mio giardino, proseguendo poi verso casa.
Quando siamo
dentro, Billy si siede
sul divano e io vado in cucina a prendere due birre ben ghiacciate.
Dopo averle
aperte, ritorno da lui e
gliene porgo una; Bill la prende ringraziandomi e se la porta alle
labbra dando
una profonda sorsata.
Mi siedo davanti
a lui e gli chiedo:
" Che succede Bill, di che volevi parlarmi?" e lui abbassa lievemente
lo sguardo e dice: " Volevo parlarti di Peter!".
" Di Peter? E
cosa c'entra
lui?" gli chiedo curioso ed improvvisamente attento alla questione.
Lui tossisce
lievemente poi dice:
" Mi stavo chiedendo se ti sei accorto del fatto che Jenny oggi non
è qui
con lui!".
Spalanco gli
occhi poi mi fermo a
riflettere e devo ammettere che proprio non ci avevo fatto caso.
Jenny
è sempre stata l'ombra di
Peter, anche quando giravano nell'umida Forks e lei veniva con tutte le
tre
figlie, sopratutto con la piccola Fiona Eve che all'epoca del primo
film aveva
solo due anni.
La loro
è sempre stata una famiglia
bellissima e felice e devo dire che a volte li ho invidiati molto.
Non ho mai visto
due persone amarsi
come Peter e Jennie, a parte forse i miei genitori che vivono insieme
da quasi
quarant'anni ma in quel caso io sono di parte.
Riporto la mia
attenzione verso Billy
e gli dico: " Veramente non ci avevo fatto molto caso ma sai
com'è,
oggi ero molto preoccupato per
Lisa ma tu sai qualcosa del perchè lei non sia qui?".
Lui annuisce
serio poi mi risponde:
" Come tu sai già io abito vicino a loro e ultimamente li ho
visti
litigare spesso.
L'altro giorno
sono volate parole
grosse e poco dopo Pet è venuto da me per confidarsi.
Sembra che
Jennie voglia chiedere la
separazione e ancora lui non sa nemmeno il perchè!".
Spalanco gli
occhi letteralmente
scioccato dalla notizia poi quando riesco a far connettere il mio
traballante
cervello con il battito forsennato del mio cuore, dico: " Come non sa
il
perchè? Lei non gli ha dato nessuna spiegazione?".
Billy scuote la
testa desolato di non
potermi dire di più poi però mormora: " Rob,
dobbiamo stare vicino a Pet;
io, te e Jackson siamo i suoi migliori amici.
Non ho ancora
avuto modo di parlare
con Jack, dato che è molto preso dal barbecue; potresti
farlo tu quando andremo
via tutti?".
Io annuisco
deciso e lui riprende a
parlare: " Peter se lo merita il nostro aiuto! Mi è stato
molto vicino
quando tra me e Sandra è finita e credo che neppure tu abbia
dimenticato il
fatto che lui sia corso da te a Budapest, quando stavi male.
Ora è
lui a stare da schifo anche se
maschera il tutto con un sorriso!".
Annuisco
nuovamente, ripensando al
periodo in cui stavo girando Bel amì e a quanto era stato
importante per me
avere Peter al mio fianco.
Do l'ultimo
sorso alla birra poi
prendo la lattina vuota di Billy e dopo averla buttata, usciamo di casa
diretti
da Jackson.
Mentre
camminiamo Bill, mi dice:
" Per ora non dire a Pet che te l'ho detto.
Sarebbe
umiliante per lui se la cosa
venisse fuori oggi davanti a tutti i suoi colleghi, tanto
più che questa è la
festa di Erica, Lucia e della tua Lisa e non sarebbe giusto rovinarla
con una
notizia del genere!".
" Si, hai
ragione " gli
dico serio " non sarebbe per niente giusto.
Stasera quando
andrete via tutti, ne
parlerò con Jackson e vedremo che cosa fare, va bene?".
Lui annuisce e
dopo che siamo
arrivati da Jackson, si allontana mentre io cerco con lo sguardo il mio
tesoro.
Devo ammettere
che una notizia così
mi ha scosso profondamente, perchè mi ha dato la certezza
che nessun rapporto,
neppure il più bello è al sicuro dai fallimenti.
Prima di
raggiungere Lisa, mi giro
verso Peter e lo vedo ridere con Michael e Daniel ma mi accorgo solo
ora che il
suo sorriso non contagia i suoi occhi che rimangono velati e tristi.
Deve veramente
fare male quando si
perde la persona che ami e io so che morirei se perdessi Lisa.
Riscuotendomi da
miei pensieri
raggiungo il mio amore e la trovo che sta scherzando con Taylor e
Kristen e in
preda ad uno sconvolgimento emotivo, giuro a me stesso che
farò l'impossibile
per renderla felice.
|
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Capitolo 27 *** La festa continua e... ***
Ok
mie care oggi in questo capitolo assisteremo al
concludersi della festa e alla notizia della separazione di Peter che
Robert
darà a Kellan e agli altri.
Vedremo
lo stato d'animo dei ragazzi e capiremo quanto
bene vogliono al dottore-vampiro più famoso del mondo.
Ci
tengo a precisare che i fatti della mia storia sono
risalenti al giugno del 2011.
Lo
dico perchè per molti avvenimenti che accadranno
userò le date originali " vedi nozze di Nikki e Paul).
Bene
ora vi lascio alla lettura ringraziandovi come
sempre.
Capitolo 27 - La
festa continua e...
POV LISA
Mentre sto
ancora parlando con
Elizabeth, vedo Rob che si allontana per raggiungere Billy Burke.
Credo che
debbano parlare di qualcosa
di importante o almeno me lo fa pensare la faccia seria dello sceriffo
più
famoso del mondo.
Spero che non
sia nulla di grave e
che possa risolversi facilmente.
Continuo a
chiacchierare con Beth che
trovo veramente adorabile anche se devo dire che tutti finora sono
stati
perfetti.
Non mi aspettavo
tanto affetto; credo
che debbano amare molto Robert e che abbiano sofferto tanto per il suo
dolore.
Beth si scusa
dicendomi: " Lisa,
se mi permetti vado a prendere qualcosa da bere!".
Io annuisco con
un sorriso e quando
lei si allontana vedo avvicinarsi quelli che ritengo le persone
più importanti
per Rob: Kristen e Taylor.
So che loro lo
hanno aiutato molto e
che se non fosse stato per lei che mi aveva riconosciuto in quel
filmato ora
non sarei qui ma non riesco a non pensare che a causa di questa
situazione io
per un anno e mezzo dovrò essere poco meno che un fantasma.
So che la colpa
non è né di Robert né
di Kristen ma non posso impedirmi di starci male.
Desidero
comunque riuscire ad essere
loro amica, perchè non voglio essere il motivo di sofferenza
per il mio amore.
Il periodo in
cui non sapevo ancora
nulla, era una continua attesa che con il tempo era diventata un'agonia.
Sorrido
istintivamente alle due
persone che si avvicinano a me e loro ricambiano il mio sorriso poi Kristen dice: " Non sai come
sono felice
di conoscerti Lisa; finalmente rivediamo il sorriso sul volto di Robert
e
questo lo dobbiamo a te.
Non oso neppure
immaginare che cosa
ne sarebbe stato di lui, se tu non avessi voluto seguirlo qui a Los
Angeles!".
Io annuisco poi
le dico: " So
che se io sono qui è sopratutto merito tuo che mi hai
riconosciuto in quella
intervista, che per inciso non volevo neppure fare!".
" Beh allora
meno male che hai
cambiato idea" dice Taylor " altrimenti saremmo ancora qui a non
sapere come consolare quel damerino.
Era veramente
disperato e tutto per
lui aveva perso il piacere; lavorava solo perchè doveva
farlo ma non ci metteva
la passione che solitamente aveva!".
Kristen annuisce
poi dice: " Si,
sembrava come se si fosse spento qualcosa dentro di lui, come se avesse
perso
lo scopo della sua vita, come se avesse smarrito la strada giusta e noi
non
sapevamo come aiutarlo!".
M'intristisco ad
immaginarmelo come
me lo stanno descrivendo Kristen e Taylor ma poi penso che ora
è tutto
sistemato e non posso che esserne felice.
La voce
sghignazzante di Taylor mi
riscuote dai miei pensieri, quando dice: " L'unica cosa che mi
mancherà di
quella situazione sarà vedere Robbie ubriaco fradicio.
Oh ti assicuro
Lisa che è uno
spettacolo da non perdersi!".
Io, lui e
Kristen scoppiamo a ridere
e poco dopo sento la voce del mio amore che dice: " Perchè
non fate ridere
anche me? Che cos'è che vi provoca una tale
ilarità?".
Taylor si
avvicina a lui e gli da una
pacca sulle spalle poi dice: " Oh niente di che fratello! Io, Kristen e
il
tuo amore stavamo spaziando sulle varie possibilità
dell'essere
ubriachi!".
Il cipiglio di
Robert mi fa capire
che lui non ha apprezzato la battuta infatti pochi istanti dopo, dice:
" Tay non avrai
osato,
vero?" ma lui imperterrito continua: " Oh si che l'ho fatto amico.
D'altronde credo
che Lisa avesse il
diritto di sapere come ti eri conciato quando ancora non sapevi chi lei
fosse!".
Vedo Rob
stringere i pugni quindi
decido d'intervenire per calmare le acque e dopo aver fatto due passi
butto le
braccia intorno al collo del mio amore e lo bacio con una passione che
non mi è
congeniale.
In lontananza
sento la voce di Taylor
che dice: " Ecco Kris, questo si che è buon modo di zittire
la gente;
dovresti metterlo in pratica anche tu, amore!".
Se Kristen abbia
risposto alla frase
di Taylor oppure no, non mi è dato saperlo e francamente non
è che me ne freghi
poi tanto.
Ora sono qui tra
le braccia del mio
principe e non posso chiedere niente di meglio. La
festa si protrae per tutto il pomeriggio dividendosi tra grigliate,
scherzi,
baci, risate e bagni non programmati in piscina.
Devo ammettere
che i colleghi e gli
amici di Robert sono davvero speciali e divertentissimi e sono
veramente felice
di averli conosciuti.
Alle sette, la
festa volge al termine
e piano piano gli invitati cominciano a salutare andando via.
In breve nella
villa rimaniamo io e
Robert, Jackson e Lucia, Kellan ed Erica e Taylor e Kristen.
Quando anche
questi ultimi due stanno
per andarsene, Robert li blocca e attirando l'attenzione di tutti,
dice: "
Ragazzi ho bisogno che mi dedichiate un pò del vostro tempo,
perchè dobbiamo
parlare di una cosa importante!".
I presenti
annuiscono e lo seguono
dentro il salone di Jackson.
Rob accorgendosi
che io, Erica e
Lucia siamo rimaste in giardino, si ferma e dice: " Ragazze venite
anche
voi, per favore!".
Lentamente lo
raggiungiamo e lui mi da
un bacio poi dopo avermi sorriso, mi circonda la vita con un braccio
pilotandomi all'interno della villa.
Giunti in sala
da pranzo, ci sediamo
tutti attorno al grande tavolo e quando il silenzio scende tra noi,
Robert prende
la parola: " Vi ho riunito qui, perchè c'è
qualcosa di cui dobbiamo
parlare.
Oggi Billy mi ha
messo al corrente di
una cosa che di sicuro non mi aspettavo e che mi ha lasciato veramente
con
l'amaro in bocca!".
Taylor fissando
lo sguardo in quello
di Rob, chiede: " Amico puoi essere più chiaro,
perchè ci stai facendo
preoccupare e ancora non sappiamo di che cosa!".
Il mio amore
annuisce serio poi dice:
" Tay ascoltami bene, anzi ascoltatemi tutti perchè non so
se avrò la
calma necessaria per ripetervi le cose.
Oggi Billy mi ha
detto che Peter e
Jenny sono in fase di rottura e che lei ha chiesto e preteso la
separazione,
senza per altro dargli un motivo valido!".
Vedo i ragazzi
spalancare la bocca
scioccati e anche io, che non sono coinvolta mi sento male per
la notizia.
Peter mi
è sembrata una gran brava
persona e mi dispiace veramente per lui.
Jackson
passandosi una mano tra i
capelli dice: " Robert ma stai dicendo sul serio? No, perchè
se è uno
scherzo guarda che non fa ridere nessuno!".
Rob scuote la
testa desolato poi
dice: " Jack credimi, vorrei tanto che fosse uno scherzo ma
così non è, purtroppo.
Billy che come
sai abita vicino a
loro, ultimamente li ha visti litigare spesso.
Mi ha detto che
l'altro giorno sono
volate parole grosse e poco dopo, Peter è andato da lui per
confidarsi.
Sembra che, come
ho già detto, Jenny
voglia chiedere la separazione senza per altro fornirgli una
spiegazione
valida!
Billy mi ha
chiesto di stare vicino a
Peter, così come lui ci è stato molto vicino
quando ne avevamo bisogno!".
Kell da un forte
pugno sul tavolo per
la rabbia e quel gesto fa girare Erica per la preoccupazione mentre
tutti siamo
ammutoliti per le contrastanti emozioni che si agitano dentro ognuno di
noi.
Mi sento inutile
mentre vedo il
dolore e la tristezza prendere dimora degli occhi di Robert poi
agitandomi
sulla sedia, dico: " Rob, amore io non posso aiutarti come vorrei fare,
anche perchè non conosco bene queste persone.
Non ho la
presunzione di sapere tutto
ma quello che so è che Peter è fortunato ad avere
degli amici come voi, così
come voi lo siete ad averne uno come lui.
Non avete il
potere di cambiare le
cose, anche se so che lo vorreste con tutto il cuore.
Se questa Jenny
non ama più suo
marito e distrugge il suo matrimonio, non potrete certo farle cambiare
idea
voi.
L'unica cosa che
tu e gli altri
potrete fare ora è stare vicino a Peter, che avrà
bisogno di tutto il sostegno
possibile.
E questo potete
darglielo solamente
voi, unendo i vostri cuori, fornendogli le vostre braccia che lo
sosterranno quando
sentirà venir meno le sue forze, le vostre spalle su cui
potrà piangere e i
vostri sorrisi che gli scalderanno l'anima".
Robert mi
abbraccia stretto e pochi
secondi dopo, lo sento singhiozzare sulla mia spalla mentre mi dice: "
So
che hai ragione Lisa ma fa dannatamente male lo stesso!".
A rispondere non
sono io ma Erica che
gli dice: " Lo so che fa male Robert e ne fa anche tanto ma come ha
detto
Lisa, non potete cambiare il corso degli eventi!".
Taylor si alza
dalla sedia e si
avvicina alla vetrata poi si gira verso di noi e dice: " Lisa ed Erica
hanno
perfettamente ragione e credo che sia giunto il momento di smettere di
piangersi addosso.
Quello a cui
dobbiamo pensare è
solamente Peter e anche se avrei un irrefrenabile voglia di mettere le
mani intorno
al collo di Jenny mi dovrò contenere, perchè so
che lui non ne sarebbe
felice!".
Erica riprese: "
Credo che tu
non sia l'unico qui che abbia voglia di conciarla per le feste, Taylor
ma sono
fermamente convinta che lei avrà la sua punizione, quando si
renderà conto di
ciò che ha perso.
E se ne
renderà conto guardandosi
intorno, chiedendo alla gente, parlando con i figli.
Non mi avete
detto se Peter ha o non
ha avuto dei figli con lei! Li ha avuti?".
Annuiscono tutti
ma a rispondere è
Kristen che lo fa con un lieve sorriso: " Si ne hanno avuti tre.
Tre splendide
femmine, una più bella
dell'altra.
La prima
è Luca Bella, che è nata nel
1998 quando ancora Jenny faceva parte del cast di Beverly Hills 90210 e che ha
compiuto
15 anni da poco, poi c'è Lola
Ray, che è nata nel 2002 e che ha 11 anni ed
infine c'è
la mascotte di Twilight e cioè Fiona Eve, che
è nata nel 2006 e che ha 7
anni!".
Lucia si alza
lentamente dalla sedia e si gira prima verso Kristen poi verso Jackson
e dice:
" Vedrete
che saranno
proprio
loro tre, i suoi giudici più imparziali e incorruttibili.
Non
c'è cosa più
pura dell'anima di un bambino, che esprime pareri e giudizi senza
fermarsi a
riflettere e ponderare ed è per questo, credo che sono
sempre diretti, crudi e
sinceri.
Io per parlo per
esperienza personale; quando i miei si separarono per colpa di mio
padre, io
gli rivolsi le peggiori occhiate della mia vita e credo sinceramente
anche
della sua.
Lo vidi
abbassare
gli occhi pieno di sensi di colpa, con le mani giunte come se chiedesse
perdono
ma io non potevo perdonarlo se stava abbandonando me e mia madre, per
andare a
vivere con un altra donna che aveva a sua volta due figli!".
Vedo Lucia
stringere i pugni mentre due lacrime le scendono lente sulle guance.
Sia io che Erica
conosciamo la sua storia e capiamo quanto male deve sentirsi in questo
momento
e credo che lo abbia capito anche Jackson, che di volata si alza e
corre ad
abbracciarla stretta accarezzandone la schiena.
Tra le braccia
del
suo amore, i singhiozzi di Lucia aumentano d'intensità per
poi cessare quasi
del tutto.
Io mi alzo dalla
sedia poi guardando tutti, dico: "Ragazzi io credo che qui stiamo
dimenticando il punto focale della situazione.
Non dobbiamo
disquisire su quanto saranno imparziali, fredde o crude le figlie di
Peter né se
lei starà male o se si accorgerà dell'errore che
ha fatto.
Qui dobbiamo
solo
cercare di capire come poter aiutare Peter standogli vicino, scoprire
quali
parole usare per confortarlo e quali gesti commettere per farlo sfogare.
Del resto non ci
deve interessare, quindi ora cerchiamo di calmarci tutti e proviamo a
respirare
poi ognuno di noi inizierà a pensare a qualcosa che gli sia
di aiuto!".
Tutti annuiscono
alle mie parole poi vedo Robert alzarsi e raggiungermi per abbracciarmi
stretto
e mentre lo fa, mi sussurra all'orecchio: " Sei stata splendida amore
mio;
sono veramente fiero di essere l'uomo che ti ama di più
sulla faccia della
Terra!".
Io gli sorrido
poi
tutti ci avviamo un pò più sereni fuori dalla
villa e dopo averci salutati Tay
e Kris si dileguano mentre io e Erica promettiamo a Lucia che
l'indomani
saremmo venute ad aiutarla a sistemare tutto quel casino.
Lei annuisce
ringraziandomi
poi dopo esserci salutate ci separiamo, ognuna tornando con il proprio
compagno, nella propria abitazione.
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Capitolo 28 *** Progetti svelati e un dolore che annega nell'amicizia ***
Bene
ragazze eccomi qui a postare il nuovo capitolo.
Oggi
vedremo Robert alle prese con Lisa e con il
momento in cui dovrà dirle dell'imminente partenza per la
Grande Mela inoltre
vedremo l'incontro che il nostro protagonista avrà con Peter.
Riuscirà
Robert ad aiutare il suo amico e dirgli le
parole giuste per farlo stare meglio.
Io
non credo voi che ne dite?
Vi
ringrazio come sempre e vi mando un grosso bacio.
Capitolo 28 -
Progetti svelati e un
dolore che annega nell'amicizia
POV LISA
Quando
rientriamo in casa nostra,
Robert mi porta fino al divano poi mi fa sedere e con un sorriso
mi domanda: "
Allora piccola mia,
ti sei divertita?" e io gli rispondo: " Oh si tesoro! Non mi sono
mai divertita
tanto.
Non credevo che
i tuoi amici fossero
così simpatici e la giornata è stata strepitosa
anche se all'ultimo purtroppo,
il discorso su Peter l'ha un pò guastata!".
L'espressione
sul volto di Robert
cambia, scurendosi poi a bassa voce dice: " E ora sto per guastarla
ancora
di più io!".
Lo guardo
confusa poi gli chiedo:
" A che ti riferisci Rob?" e lui stringendo i pugni, risponde: "
Non avrei mai voluto affrontare questa discussione Lisa ma purtroppo ci
sono
costretto e credimi se ti dico che ci sto male da cani!".
" Robert calmati
per favore
" gli dico sorridendo con un pizzico di preoccupazione "
così mi fai agitare!".
Lui mi fissa poi
mi fa una carezza e
dice: " L'ultima cosa che vorrei fare è farti preoccupare,
amore mio ma
voglio essere del tutto sincero con te, anche se so che ti
darò un dolore
grande.
Non so veramente
come comportarmi ma
credo che sia inutile girarci intorno; presto dovrò partire
per New York per
iniziare le riprese di Cosmopolis e starò via un mese."
Sento il gelo
scendermi nelle vene e
a fatica cerco di deglutire poi riporto gli occhi su di lui e dico:
" Quando
partirai?" e lui abbassando
lo sguardo, mi dice: " Fra una settimana!".
" Una
settimana... così
presto?" gli dico con la voce rotta dal pianto imminente poi continuo:
" E mancherai un mese?".
" Si" mi
risponde lui poi
mi dice " starò via un mese e se devo essere sincero non so
ancora cosa
fare".
" Riguardo a
cosa?" gli
chiedo con la voce tetra e lui dopo avermi afferrato la mano, dice: "
Stavo riflettendo sulla possibilità di portarti con me a New
York!".
Lo fisso
sconvolta poi quando riesco
a riprendere il controllo delle mie emozioni, gli chiedo: " Stai
dicendo
davvero, Robert?" e lui serio mi risponde: " Si amore, sto dicendo
davvero.
C'è
però da riflettere su alcuni
punti e cioè che se io ti porto con me, saremo costretti a
prendere due stanze
separate, non potremo mangiare allo stesso tavolo, mentre giro le scene
sarai
costretta a rimanere da sola, dato che non potrò portarti
con me sul set e se
ci incontreremo davanti ad altre persone, dovremo fare finta di non
conoscerci.
Sei sicura di
riuscire a sopportare
tutto questo?".
" Beh, questi
sono ostacoli
facilmente aggirabili!" gli dico convinta e lui fissandomi, chiede: "
Che vuoi dire?".
Io sorrido e poi
rispondo: " Posso
accettare di dormire in due stanze separate, solo se le prendi vicine o
comunicanti in modo che così, nella privacy della nostra
camera ci potremo
incontrare quando vogliamo.
Per quanto
riguarda la cena o il
pranzo basterà cenare o pranzare in stanza, usufruendo del
servizio in camera.
Per il fatto di
rimanere da sola
mentre lavori, potrei utilizzare quel tempo per fare la turista, dato
che non
ho mai visto la città ed infine per quanto riguarda il
problema di ignorarci
davanti agli altri, nonostante so che sarà difficile non
gettarti le braccia al
collo, stringerò i pugni in attesa di vederti in camera".
Robert ghigna
prima di dirmi: "
Caspita Lisa, se non ti amassi tanto potrei definirti un vero e proprio
genio
del male.
In pochi secondi
hai trovato la
soluzione a tutti i nostri problemi quindi direi che da domani potrai
iniziare
a fare le valigie, dato che ti porterò con me nella Grande
Mela!".
Felice come non
mai, mi avvicino e
gli accarezzo il viso mentre lui inebriato da quella coccola, chiude
gli occhi
inspirando profondamente.
Dopo che termino
la mia carezza,
Robert apre gli occhi e dice: " Se questa è la ricompensa che
riceverò
per portarti con me, credo
che presto ti farò fare il giro del mondo!".
Io sorrido
maliziosa poi gli dico:
" Veramente stavo pensando a ricompensarti in un altro modo!".
Rob captato il
mio messaggio
subliminale, spalanca gli occhi e senza stare a ripeterlo due volte si
alza dal
divano e corre a chiudere la porta finestra a chiave e quando gli
chiedo perchè
lo ha fatto, lui ghignando mi risponde: " L'ho chiusa per evitare altre
visite a sorpresa non tanto gradite!".
Io annuisco e
lui in due passi mi
raggiunge, si piega verso di me e con un solo gesto mi solleva in
braccio e si
dirige verso la stanza da letto.
Giunti
lì, mi appoggia delicatamente
sul letto poi mormora: " Sappi tesoro che ho intenzione di fare l'amore
con te per tutta la notte, quindi non provare a ribellarti,
perchè sei mia, ti
voglio e ti desidero.
Ti amo da
impazzire mia piccola
stella e stanotte ti donerò il mio cuore, unito a tutta la
passione di cui sono
capace!".
Lo guardo
profondamente poi mormoro:
" Non vedo l'ora tesoro!".
Poi non ci
c'è più posto per i
pensieri e i progetti; Robert è di parola e ci amiamo tutta
la notte, con
passione, dedizione e completezza.
E quando giunge
l'alba, io e il mio
amore crolliamo distrutti ma soddisfatti.
POV ROBERT
Sono passati due
giorni da quella
magnifica notte e l'intesa che c'è tra me e Lisa non
è scemata neppure un
secondo.
Lei è
la metà della mia mela, è colei
che mi completa e a volte mi sorprende vedere quanto riesce a capirmi.
Le basta
guardarmi negli occhi per capire
i miei stati d'animo e per trovare le parole giuste per aiutarmi.
Come stamattina,
che mi ha sostenuto
sapendo che avrei dovuto incontrare Peter.
Lisa sa quanto
questo appuntamento mi
metta l'ansia addosso e ha trovato le parole giuste per aiutarmi.
E ora che sono
qui, seduto sul mio
divano in attesa dell'arrivo del mio collega ha compreso che voglio
restare da
solo con lui e senza dire una parola, è andata da Erica.
Devo ammettere
che non sapere come
comportarmi con Peter, mi mette l'ansia addosso ma so che glielo devo,
perchè
lui non ha esitato neppure un secondo a prendere un aereo con tutta la
sua
famiglia, per raggiungermi a Budapest.
Sobbalzo quando
sento il campanello
suonare e senza pensarci più un secondo mi fiondo ad aprire
la porta e non appena
lo faccio, mi trovo davanti la persona che più mi
è stata vicina in questi mesi
e che ora ha bisogno di me.
Mi sposto per
fare entrare Peter e lo
faccio accomodare in salotto poi vado in cucina a prendere due birre
ghiacciate
e ne passo una a lui che la prende ringraziandomi.
Dopo aver fatto
una lunga sorsata,
lui mi guarda e mi dice: " Robert, sono corso qui quando mi hai
chiamato.
Che è successo, c'è qualche problema con Lisa?"
Io scuoto la
testa poi tirando un
sospiro profondo gli dico: " No Peter, con Lisa va più che
bene e non ci
sono problemi, piuttosto vorrei sapere che cosa sta succedendo a te con
Jenny!".
Peter si rabbuia
poi fa un sorriso
triste e mi risponde: " Lo sapevo che Billy non avrebbe perso tempo nel
dirtelo!".
" Non
prendertela con lui"
dico per difendere il nostro collega e Peter sconsolato, scuote la
testa prima
di dire: " Non lo sto facendo Robert! So che tutti voi avevate diritto
di
saperlo, prima di apprenderlo dai giornali ma non ho voluto rovinare la
vostra
felicità, nell'aver trovato le vostre fidanzate".
Lo guardo
sentendo stringermi il
cuore e cercando di mantenere il controllo delle mie emozioni, gli
dico: "
Potresti spiegarmi che cavolo è passato nella testa di
Jenny?".
Peter scoppia a
ridere, di una risata
amara poi tornato serio mi risponde: " Sai Robert, vorrei proprio
saperlo
anche io!
So solamente che
ha deciso da un
giorno all'altro, che non valeva più la pena di far
continuare il nostro
matrimonio.
Quando le ho
chiesto le motivazioni, mi
ha detto che non era tenuta a dirmele e che mi doveva bastare sapere,
che non
voleva essere più mia moglie!".
Mi sento male
per lui e vorrei
trovare davvero le parole per aiutarlo ma non so che cosa fare e non
sapere
come comportarmi mi fa infuriare quindi cerco se pur nel mio piccolo,
di
cercare di capire e con la voce tetra gli dico: " Ma tutto questo non
ha
senso! Sei sicuro che lei non abbia un altro?".
Lui mi guarda
negli occhi poi mi
dice: " Che il Diavolo mi porti se lo so!
Se mi avesse
detto che si era
innamorata di un altro, al massimo della mia bastardaggine lo avrei
anche
accettato ma quando glielo chiesto non mi ha risposto.
Dopo che mi ha
dato quella bellissima
notizia è uscita di casa sbattendo la porta e io ho passato
tre ore seduto sul
pavimento della cucina a guardare le nostre foto, per cercare di capire
dai
suoi sguardi quando avesse smesso di amarmi.
Mi sono sentito
un patetico idiota,
che poteva solo stare fermo a vedere il treno della sua vita passargli
davanti,
senza che lui fosse a bordo!".
Io mi avvicino a
lui, gli metto una
mano sulla spalla e gli dico: " Peter non dire idiozie.
Tu non sei
né patetico né idiota,
perchè hai avuto un comportamento normale.
Credo che anche
io se perdessi Lisa,
farei esattamente come te e anche se la mia storia non si
può neanche lontanamente
paragonare alla vostra, credo che mi comporterei allo stesso modo!".
Peter annuisce
poi si alza e si
toglie la giacca quindi in maniche di camicie, si risiede sul divano e
dice:
" Tu mi conosci da tanto tempo Robert e sai quanto Jenny sia stata
importante
per me.
Io ci mettevo
una mano sul fuoco per
il nostro matrimonio e penso che se lei è arrivata a
prendere una tale
decisione, anche io devo avere le mie colpe.
La rabbia che ho
adesso è dettata dal
fatto che francamente per quanto ci provi, non riesco a trovare il vero
momento
in cui il nostro matrimonio a cominciato a colare a picco!
Stavo bene con
lei e l'amavo e l'amo
come il primo giorno ma lo stesso non è per lei e non posso
fare altro che
accettare la sua decisione.
Non ho mai
creduto nei matrimoni
tenuti su solo per il bene dei figli, perchè penso che poi a
farne le spese
siano solo loro e l'ultima cosa che voglio è fare del male
alle mie
piccole!".
Abbasso lo
sguardo di fronte al suo
dolore e comprendo che quello che sta dicendo è veramente
sacrosanto.
Peter si alza
dal divano e dandomi le
spalle, si avvicina alla vetrata che da sul giardino poi dopo
qualche minuto
di silenzio riprende a
parlare: " Sai cos'è che mi fa più male, Robert?
E' il fatto di
capire che ora,
risvegliarmi a 38 anni e trovarmi con un pugno di mosche nelle mani, mi
da il
vero senso che la mia vita è stata tutta una grande farsa.
Certo sono
conosciuto e amato da
milioni di fans in tutto il mondo, grazie al personaggio di Carlisle
che mi ha
dato notorietà ma ora come ora vorrei essere come lui, che
ha accanto la sua
splendida famiglia e l'avrà per l'eternità.
Anche io pensavo
che la mia fosse
perfetta ma evidentemente devo fare il conto con la consapevolezza che
non era
affatto così e che devo solo farci l'abitudine.
Non sono il
gelido Carlisle che tutto
può e tutto sistema, sono solo Peter l'uomo che dopo 15 anni
di matrimonio si
trova senza nulla in mano.
La mia unica
gioia sono solo le mie
figlie e per il loro amore cercherò di separarmi dalla loro
madre senza coinvolgerle
nel nostro dolore, perchè sarebbe il peccato più
grande che potrei commettere!
Loro sono
l'unico motivo per cui vado
avanti e non posso gettare la spugna, facendomi sopraffare dalla rabbia
e dalla
disperazione.
Se non ci
fossero le mie figlie a
quest'ora credo che mi sarei attaccata al collo della bottiglia e avrei
annegato il mio dolore nell'alcool ma per l'amore che provo, non posso
fare
questo quindi giorno dopo giorno mi sveglierò e mi
alzerò dal letto,
ricordandomi di respirare nonostante faccia male e lo farò
sempre, fino a
quando smetterà di fare così male!".
Lo guardo e
maledico Jenny per aver
distrutto un uomo così speciale poi passo dopo passo mi
avvicino a lui e gli
metto una mano sulla spalla.
Lui si gira e
non appena mi vede, mi
abbraccia cominciando a singhiozzare disperato e ogni suo singhiozzo mi
lacera
il cuore ma so che gli fa bene sfogarsi quindi stringo forte i pugni e
l'abbraccio
stretto come farebbe un fratello, cercando di confortarlo come posso.
Perchè
il dolore di perdere una persona,
non è mai quantificabile e lascia sempre delle cicatrici
profonde nel cuore
che, anche se con il tempo si chiuderanno rimarranno sempre latenti
dentro di
te.
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Capitolo 29 *** La Grande Mela ***
Ciao
ragazze eccoci arrivate al viaggio tanto atteso
che Robert e Lisa faranno nella Grande Mela. Riusciranno i nostri
piccioncini a
vivere sereni e in armonia senza farsi beccare dai paparazzi?
Leggete
e commentate baci Lorian
Capitolo 29 - La
Grande Mela
POV LISA
Sono passati
cinque giorni dalla
chiacchierata che hanno fatto Robert e Peter e ora, io e il mio amore
stiamo
ultimando la preparazione delle valigie.
Ancora non ci
credo che tra poche ore
calpesterò il suolo della Grande Mela ma sopratutto sono
felice, perchè Robert
ha deciso di portarmi con lui.
Sarei impazzita
dalla tristezza, se
dovevo rimanere qui a Los Angeles senza vederlo per un mese.
So che prima o
poi capiterà che dovrà
partire per qualche viaggio al quale io non potrò
presenziare ma ora come ora,
il distacco mi pesa molto di più.
In fondo sono
arrivata qui da quasi
dieci giorni e già sapere che dovevo separarmi da lui, mi
faceva stringere il
cuore in una morsa di ansia e gelosia.
Ora voi mi
direte che a me non è
permesso provare questi sentimenti ma io vi rispondo che invece
li provo eccome:
ansia, perchè ho
paura che lui prima o poi possa rendersi conto che non mi ama poi
abbastanza e
gelosia, perchè è sempre attorniato da bellissime
ragazze, sempre pronte ad
irretirlo.
E va bene, lo so
che questo denota il
fatto che io sia insicura e sembra che non mi fidi di lui ma vi giuro
che non è
così.
Credetemi se vi
dico che sono sincera;
io mi fido di lui e anche tanto ma se devo dire la verità,
non è che ci
conosciamo poi così bene.
So solo che lo
amo più di me stessa e
so che lui ama me ma a volte questo può non bastare.
Mentre penso a
tutte queste cose,
Robert arriva alle mie spalle e delicatamente si abbassa per baciarmi
il collo.
Sento i brividi
scendermi lungo la
schiena e con un gesto solo, mi giro fra le sue braccia poi inizio a
baciarlo
sulla bocca.
Per quanto so
che continuerei e farei
l'amore con lui, sono consapevole che siamo obbligati a fermarci
perchè
dobbiamo prendere un aereo che ci porterà a New York.
Robert respira a
fondo e dopo avermi
dato un ultimo bacio, mi dice: " Lisa ho deciso di contattare il
comandante Harrison, per chiedergli di accompagnarci a New York e lui
ha
accettato molto volentieri.
In questo modo
non dovremo viaggiare
separati, fosse anche solamente per sei ore!".
Io annuisco con
un sorriso, mi
avvicino a lui e gli do un bacio sulla fronte poi con un espressione da
educanda intimorita, mi allontano tenendo le mani intrecciate dietro la
schiena.
Robert mi guarda
con un espressione
basita, mentre un suo sopraciglio schizza in alto poi con la voce
divertita,
dice: " Scusa ma quello cos'era?" e io facendo finta di cadere dalle
nuvole, gli rispondo: " Quello cosa, tesoro?".
Rob respira
profondamente, come se
volesse cercare di mantenere la calma poi mi dice: " Quel
bacio cos'era?"
e io bastarda
fino al midollo, mormoro: " L'hai appena detto tu tesoro; era un
bacio!".
" Mmm!" mormora
Robert
" ho come l'impressione che tu ti stia divertendo da morire a mie spese
e
allora visto che sei così esauriente nelle tue spiegazioni,
vorresti
illuminarmi sul motivo reale del perchè mi hai baciato in
quel modo!".
Io sorrido poi
gli dico: " Ma è
semplice, tesoro. L'ho fatto, perchè tu poco fa sei stato
così bravo da pensare
a tutti i particolari del viaggio come un perfetto professore.
E io da brava
allieva, ho ringraziato
il mio insegnante con un bacio sulla fronte!".
Robert scoppia a
ridere poi dice:
" Ma guarda che sei tremenda! Secondo il tuo pensiero quindi, non
dovresti
dirmi ti amo, baciarmi e fare l'amore quando programmo qualcosa,
giusto?".
" Beh, si" gli
dico poco
convinta di dover rinunciare a tutte quelle magnifiche cose poi alzo
gli occhi
verso di lui e dico: " Oh al diavolo!" e mi getto tra le sue braccia,
incollando le mie labbra sulle sue e dando vita ad un bacio
meraviglioso.
Quando ci
separiamo, ci guardiamo
negli occhi e poi scoppiamo a ridere rimanendo abbracciati.
Dopo un paio di
ore arriviamo al
famoso terminal del LAX, accompagnati dai nostri quattro vicini, che si
sono
offerti di farci da chaperon.
Sia Erica che
Lucia sono divise tra
la tristezza per il fatto che mancherò un mese e l'invidia
perchè vorrebbero
essere al mio posto.
Credo che non
servirebbe poi a molto,
se gli dicessi che io vorrei tanto essere al loro di posto.
La mia non
è rabbia o gelosia, perchè
non ho il diritto di provare tali sentimenti ma solo tristezza
perchè vorrei
tanto arrivare a New York e poter passeggiare alla luce del sole, con
Robert
mano nella mano.
Fa quasi ridere
pensare al fatto che
almeno per un anno e mezzo, questa possibilità
sarà solo una fottuta utopia.
Robert come al
solito si è vestito
nel modo più semplice possibile, con i suoi mitici occhiali
da sole e il suo
inseparabile cappellino da baseball.
Quello che non
ho ancora capito è
perchè lui si ostina a coprirsi così! Credo che
non abbia preso in
considerazione che le sue fans conoscono tutto di lui.
Sanno a memoria
come si veste, come
cammina, come ride, come parla, insomma tutto.
Quindi va da
sé che questo travestimento
non serve poi a molto ma non sarò io a dirglielo,
perchè forse lui si sente
tranquillo così e io voglio che continui a sentirsi
così.
Non appena
arriviamo sulla pista, un
addetto al decollo indica a Kellan qual'è il nostro aereo e
posso vedere fin da
subito che è un altro modello, diverso da quello che abbiamo
preso da Milano
per Londra e da Londra per Los Angeles.
Il comandante
Harrison ci sta
aspettando a bordo pista e devo dire che vedere un viso conosciuto, mi
tranquillizza non poco.
L'uomo dopo
essersi avvicinato ci
porge i suoi saluti e ci invita a salire a bordo.
Noi
salutiamo Lucia, Erica, Jackson e Kellan ed entriamo all'interno del
velivolo.
L'ambiente
è a dir poco meraviglioso
e rilassante con tutto quel beige e con i schermi, le poltrone e tutto
il
resto.
Accanto al
comandante appare un uomo
che non conosciamo e quando Robert gli chiede chi è, lui ce
lo presenta con il
nome di Thomas Sanders.
" Thomas ha
preso il posto di
Andrew che è andato in aspettativa, perchè domani
si sposa e per un pò vuole
fare solo il marito!".
Io e Robert,
chiediamo al comandante
di fare gli auguri al ragazzo da parte nostra e diamo il benvenuto a
bordo a
Thomas, che ci ringrazia con un sorriso.
Quando i motori
si mettono in moto,
lo steward ci raggiunge per chiederci di allacciare le cinture e per
comunicarci che il cielo è sereno e che tra tre ore saremmo
atterrati
all'aeroporto di Fiorello Laguardia.
Poi in silenzio
si ritira nel suo
andito.
Quando
finalmente siamo in volo, ci
slacciamo le cinture e ci rilassiamo impercettibilmente.
"
Perchè atterriamo al Fiorello
Laguardia e non al JFK?" gli chiedo curiosa e lui, dopo avermi fatto
una
carezza, mi sorride e mi risponde: " Certo sarebbe stato logico
atterrare
al JFK ma per noi è più comodo il Laguardia.
Innanzitutto si
trova a pochi isolati
dallo studio di registrazione e ciò mi permetterà
di evitare la ressa e il caos
più totale, che di solito si formano quando mi sposto.
Poi tieni conto
del fatto che la
struttura si trova al limitare della no
fly zone, vicino all'albergo e a pochi passi dalla
metropolitana.
In questo modo
potrai spostarti come
meglio credi, senza avere nessun tipo di problema.
Stephanie si
è occupata della
prenotazione dell'albergo e ha fatto in modo di farci avere le tanto
sospirate camere
comunicanti.
Così
io e te potremo dormire insieme
tranquillamente, amore; purtroppo non potremo cenare sempre insieme,
perchè io
avrò delle interviste da fare e anche delle ospitate nei
vari programmi e in
alcuni locali.
So che detta
così non è una bella
cosa ma il mio lavoro consiste anche in questo.
Non posso
limitarmi a girare le scene
e poi lavarmene le mani, perchè non funziona così.
Lo show-business
richiede la mia
presenza anche nel settore mondanità e te lo dico,
perchè tu ti prepari fin
d'ora.
Quando usciremo
allo scoperto, anche
tu verrai coinvolta volente o nolente in tutto questo e anche se ogni
tanto ti
sarà concessa la possibilità di stare tranquilla
a casa, il più delle volte
dovrai partecipare al mio fianco.
Per esempio a
delle premiazioni o
alle prime dei film sia miei che non.
Quello che ti
posso giurare fin da
ora è che cercherò di starti vicino il
più possibile, in modo da aiutarti e
darti il mio sostegno.
Vedrai che dopo
un pò ti abituerai a
tutto e non farai più caso alla presenza dei paparazzi e dei
vari appuntamenti.
Non voglio
spaventarti piccola!
Voglio solo che tu sia preparata, perchè essere la fidanzata
di Robert
Pattinson e in seguito la sua futura moglie e la madre dei suoi figli
comporta
una serie di sacrifici, più o meno grandi.
Anche se mi
terrorizza la tua
risposta, devo chiedertelo. Ti senti davvero pronta ad affrontare tutto
questo?".
Io lo guardo poi
sorrido e dico:
" Se devo essere sincera , ti dico di no! Non mi sento pronta per tutto
questo ".
Vedo lo sguardo
di Robert spegnersi
all'istante quindi mi affretto a fargli capire quello che penso:
" Ma se devo
dare retta al mio
cuore, posso dirti che se tu sarai al mio fianco, affronterò
qualsiasi cosa.
In fondo si
tratta solo di stringere
i pugni per un anno e mezzo poi tutto sarà a dir poco
perfetto!".
Il sorriso torna
a fare capolino sul
volto del mio amore che mi stringe in un abbraccio caloroso e mi
coinvolge in
un bacio mozzafiato.
Verso le 21,
Thomas appare davanti a
noi per dirci di portare indietro le lancette dell'orologio di tre ore
poi ci
passa il menù per la cena e si allontana.
Io prendo un
filetto al pepe e un
insalata mista mentre Robert ordina una bistecca cotta ai ferri e un
piatto di
patate al forno.
Dopo cena,
Robert mi spiega come si
svolgeranno le prime settimane di riprese e i vari impegni.
Mi spiega alcune
cose su New York ma
io lo fermo, perchè voglio potermela godere in tutta
tranquillità.
Robert mi guarda
e dice: " Non
sai quanto ti invidio in questo momento? Tu sei libera di gestirti la
giornata
mentre io so già chi incontrerò alle 10, con chi
pranzerò alle 12, con chi
parlerò alle 14 e così via!
A volte la
stanchezza mi assale ma
non posso permettermi di fermarmi, perchè questo
è un mondo effimero dove si da
importanza al singolo istante e al singolare comportamento.
Se fai qualcosa
che i registi, i
produttori e i fan non si aspettano, rischi di finire nel dimenticatoio
in
un lampo.
Capisci ora
perchè ti invidio? Perchè
tu non hai tutte queste preoccupazioni e puoi vivere serena e lo potrai
fare
almeno fino a quando non dovrai uscire allo scoperto con me.
A volte mi fa
paura questo, perchè so
che quando arriverà quel momento mi sembrerà di
uccidere la tua essenza, la tua
vera te e ti chiedo perdono di questo fin da ora!".
Io mi alzo dal
mio posto e mi
avvicino lentamente a lui poi mi siedo al suo fianco e gli faccio una
lieve
carezza sul volto, quindi gli dico: " Robert smettila! Tu non ucciderai
nessun essenza e nessuna vera me, perchè se ci riuscissi
vorrebbe dire che non
hai commesso un omicidio ma un suicidio.
Si hai sentito
bene; un suicidio
perchè avresti ucciso te stesso, che sei la mia vera essenza.
Non scusarti ti
prego! L'amore che
sento per te, ti giustifica di qualunque atto tu farai a me o a chi mi
sta
accanto.
Non voglio
passare per la vittima
della situazione ma solo per la donna innamorata che sono!".
Rob mi bacia con
passione e io mi
sento nuovamente in pace con me stessa.
Thomas fa il suo
ingresso per
avvisarci di allacciare le cinture, perchè stiamo iniziando
la fase di
atterraggio all'aeroporto di Fiorello Laguardia.
Non appena il
velivolo atterra e si
ferma, il portellone si apre e sale sull'aereo una sorridente
Stephenie,
l'agente di Robert.
Dopo essersi
avvicinata ci saluta, a
me con un abbraccio e a Robert con una pacca sulla spalla, quindi dice:
"Ciao ragazzi e ben arrivati a New York! Come da accordi presi con te
Robert, ho prenotato un albergo nel cuore di Manhattan, a due passi dal
Greenwhich village.
Come sai
già, è lì che inizierai le
riprese di Cosmopolis e credo che non avrai problemi, in fondo hai già lavorato
lì quando giravi Remember me.
Quanto
all'hotel, alloggerete al 24°
piano dell' Hotel Elysée che si trova al 60 East 54th
Street.
Le vostre suite,
che sono comunicanti così come avete chiesto, sono di 424
metri quadrati ciascuna.
Sono dotate di
un divano letto, un letto king size da due piazze e mezzo,
una terrazza di 46 m² con vista su Park Avenue, cassaforte,
minibar, lettore
dvd, tv con schermo piatto da 40", un bagno in marmo rosa e una
scrivania
master.
Credo che vi
troverete bene; in caso contrario fatemelo sapere e cercherò
di sistemare le cose!".
Noi la
ringraziamo e lei dopo aver annuito, rivolta a Robert dice: "
Tu e Lisa arriverete con due macchina separate.
Tu userai quella
della produzione mentre Lisa dovrà prendere un
taxi!".
Vedo Robert
stringere i pugni ma io mi avvicino e dopo aver preso le sue
mani tra le mie, gli faccio stendere le dita, sorridendogli.
Lui mi ricambia
poi dopo aver salutato il comandante Harrison e Thomas,
scendiamo dalla scaletta e con il primo passo su quel suolo, inizia per
me la
mia avventura nella Grande Mela.
|
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Capitolo 30 *** Incontri inaspettati e notizie bomba ***
Eccoci
qua
ragassuole siamo arrivati ad un nuovo capitolo della storia che ora
apre i suoi
battenti in quel di New York.
Oggi
vedremo la vita che faranno i due
piccioncini nella grande metropoli e faremo la conoscenza di due nuovi
ed
importanti personaggi.
Arrivano
qui in prima visione sul canale di Efp,
Andrea e Martina e cioè il fratello di Erica e la sua
fidanzata.
Spero
vi piacciano, così come è piaciuto a me
parlare di loro.
Ora
vi lascio alla lettura del capitolo
ringraziandovi come sempre.
Capitolo
30 - Incontri inaspettati e notizie bomba
POV
ROBERT
Siamo
arrivati qui a New
York da quasi cinque giorni e il ritmo del mio lavoro, sta diventando
soffocante.
Meno
male
che quando torno in albergo, ad aspettarmi c'è la mia
piccola Lisa che è la mia
oasi nel deserto.
Dolce,
paziente, tenera e comprensiva; sono così
orgoglioso che lei sia mia e che alla fine il marasma che avevo nel
cervello
sull'indecisione di portarla con me o no, si era risolto positivamente.
In
questi giorni lei ha
preferito rimanere in albergo ma stamattina andrà a fare il
suo primo giro
turistico e non posso neppure spiegarvi quanto questa cosa mi sta
rodendo
dentro.
Vorrei
poterla accompagnare e camminare con lei per le strade della Grande
Mela
fregandomene dei paparazzi, degli scandali e dei fans troppo ossessivi
che già
mi vedono sposato con Kristen con magari, due o tre marmocchi al
seguito.
E'
quasi assurdo pensare a questa eventualità,
anche perchè io la fede al dito voglio metterla solo a Lisa
ed è da lei che
voglio tanti piccoli Pattinson, che non vedo l'ora di vedere scorazzare
per
casa.
Caspita
però, se ci penso questa è la prima volta
in tutta la mia vita che sento lo stimolo di creare una nuova vita.
Fremo
dal desiderio di sapere che cresce sereno
nel ventre di colei che sarà mia moglie, tremo al solo
pensiero di sentirlo
scalciare dentro la sua pancia e ardo dalla voglia di tenerlo per la
prima
volta tra le braccia, ancora sporco di sangue e placenta.
Un
figlio è un dono di Dio e ogni uomo che può
fregiarsi di tale appellativo, dovrebbe sentire il desiderio di
procreare un
suo simile da amare, coccolare e crescere con tutto l'impegno che ha.
Non
è fondamentale il sesso, la cosa importante è
sapere che cresca sano e forte.
Mi
distolgo da questi magnifici pensieri,
gettando un occhio distratto alla sveglia e...........
Dannazione,
sono in ritardo! Stavolta si, che
David mi uccide. (Cronenberg il
regista del film N.d.A.)
Mi
getto di filato sotto la doccia poi quando
sono pronto, inizio a vestirmi gettando un occhio alla mia bellissima
ragazza
che sta dormendo il sonno dei giusti.
Non
appena ho finito di prepararmi, prendo una
rosa rossa dal vaso di cristallo e la poggio sul comodino posto dal suo
lato
del letto e accanto a quella profumata meraviglia della natura, poso un
bigliettino con scritto: " Ti amo mio piccolo fiore!" quindi esco
dalla suite, diretto al Greenwhich village.
Nell'atrio
dell'hotel trovo ad attendermi Michael, la mia guardia del corpo che in
realtà
è un caro amico ed insieme ci avviamo verso la macchina.
Dopo
un
quarto d'ora di viaggio, Michael parcheggia il veicolo e dopo aver
chiuso con
l'antifurto, attraversiamo la strada.
Io,
con la
mia fedele bottiglietta di acqua in una mano e il copione nell'altra,
ripeto
con il suo aiuto le battute che dovrò recitare quel giorno.
Quando
arrivo sul set, vengo letteralmente rapito da Charlotte Tilbury la mia
truccatrice, Denise Cronenberg
la costumista
e da Stuart Gavert il parrucchiere che in mezz'ora mi trasformano.
Quando
esco dalla mia
roulotte, il casinista e casual Robert Pattinson, ha lasciato il posto
al
cinico ed elegantissimo Eric Packer.
Sembra
quasi
assurdo che un semplice abito di Gucci, possa cambiare tanto una
persona.
Il
mio costume di scena è composto da un completo
nero con due bottoni e il risvolto sul bavero, una camicia
bianca fatta su
misura e sempre firmata Gucci, una cravatta sottile di seta nera, una
cintura
di cuoio con fibbia d'argento e delle scarpe di pelle nera eleganti con
le
stringhe.
Ora che sono pronto raggiungo il regista, che sta dettando al tecnico
delle
luci, alcune modifiche che intende fare.
Non
appena David mi vede, tira un sospiro di
sollievo e mi invita a ad adottare l'algida espressione di Eric e io lo
faccio.
Mi
concentro e in un
attimo il mio viso si congela nella smorfia più bastarda che
riesco a fare.
Forza
Robert, si comincia una nuova giornata all'insegna dello stress e della
collaborazione tra tutto il team.
POV
LISA
Quando
mi sveglio so già di essere sola, perchè
buttando un occhio alla sveglia che c'è sul comodino di
Robert mi accorgo che
sono le dieci e so che a quest'ora lui è già sul
set.
Da
una parte sono un pò contrariata, perchè avrei
preferito essere sveglia per salutarlo come si deve ma evidentemente
lui non ha
ritenuto giusto farlo.
Non
appena mi giro e vedo
quella magnifica rosa poggiata sul mio comodino, la tristezza si
volatilizza
all'istante per lasciare il posto alla gioia che mi pervade
specialmente quando
leggo le parole che mi ha scritto sul bigliettino.
Lo
amo e non
smetterò mai di dirlo e se solo potessi, lo urlerei al mondo
intero ma per ora
non mi è possibile farlo.
Dovrò
solo armarmi di santa pazienza e prima o poi arriverà anche
per me quel magico
momento.
Sbuffando
leggermente mi dirigo in bagno e dopo essermi fatta una corroborante
doccia, mi
vesto e mi trucco poi quando sono pronta mi siedo alla scrivania e dopo
aver
acceso il computer, mando un e-mail alla mia mammina raccontandole
tutte le
novità che sto vivendo e quanto io sia felice.
Dopo
averla
inviata, vado su Skype e pur sapendo che è presto mi collego
con Lizzy, la mia
dolce cognatina.
So
per certo, che lei si alza praticamente
all'alba e che prima di andare in sala di registrazione
passa
un
paio di ore al computer.
Mi
sento rallegrare il cuore quando vedo il volto
sorridente di Elizabeth apparirmi sullo schermo e le dico: " Ciao Liz
come
stai?".
Lei
mi saluta con la mano poi mi risponde: "
Ciao cognatina, che bello vederti! Che si dice in quel di Los Angeles?".
Io
sorrido poi le dico: " Non siamo a Los
Angeles Liz, ma a New York. Tuo fratello doveva iniziare le riprese di
Cosmopolis e ha voluto portarmi con lui quindi siamo qui e ci resteremo
ancora
25 giorni poi torneremo a casa!".
Lei
annuisce
poi mi chiede: " E come va tra voi due? Spero che quel demente del mio
fratellino ti stia trattando bene, altrimenti sappi che prendo il primo
volo
per la Grande Mela e lo sistemo per le feste!".
Io
scoppio a ridere poi le rispondo: " Sta
tranquilla Liz, tuo fratello è davvero un angelo e mi tratta
come una regina.
Certo
agli occhi di tutti dobbiamo fare finta di
non conoscerci e lui è il primo che ci sta male ma quando
siamo soli, mi
riempie di coccole e di attenzioni.
Ti
ho chiamato perchè volevo chiederti un favore
e spero che tu possa farmelo!".
Lei
annuisce poi mi dice: " Certo cognatina
dimmi pure quello di cui hai bisogno!" e io sorridendo, le rispondo:
" Come ti ho già detto noi torneremo a casa tra 25 giorni e
io vorrei
tanto che al nostro ritorno, Robert trovi ad attenderlo a casa la sua
dolce
Patty.
So
che gli manca da morire e che è stato
costretto a lasciarla a voi, per via dei suoi vari impegni ma ora ci
sono io
che posso occuparmene e voglio farlo davvero con tutto il cuore!".
Liz
batte le mani contenta poi mi dice: "
Conta pure su di me Lisa! Stai tranquilla che al vostro rientro, Patty
sarà lì
ad attendervi!".
Io
la ringrazio poi la saluto e le chiedo di dare
i miei abbracci a tutta la famiglia poi chiudo la comunicazione e
spengo il pc.
Butto
un occhio alla
stanza e la vedo perfettamente in ordine quindi dopo aver fatto un
grosso
respiro, esco dalla camera e mi dirigo verso l'ascensore.
Giunta
nella hall centrale mi dirigo verso la reception e con fare del tutto
casuale,
chiedo alla ragazza che è impegnata a lavorare al computer:
" Mi scusi,
potrebbe essere così gentile da indicarmi come arrivare a
Central Park?".
Lei mi guarda poi si alza dalla sua postazione, si avvicina a me e
facendomi un
sorriso, mi dice: " Ma certo signorina, è semplicissimo!
Appena esce
dall'hotel, giri sulla sinistra per l'East 54th Street poi poco dopo
aver
passato il Clearview Cinemas Ziegfeld, giri a destra per la
7° Avenue e
prosegua sempre dritto e in un attimo arriverà a Central
Park!".
La
ringrazio
annuendo e dopo averle consegnato la chiave della suite, la saluto
dirigendomi
verso l'esterno.
Lo
ammetto sono davvero emozionata, perchè questa
è la prima uscita che faccio totalmente da sola e in fondo
un pò di timore devo
ammettere che c'è ma voglio dimostrare a me stessa che posso
essere in grado di
farcela.
L'altra
sera stavo pensando a tutta questa
situazione e sono giunta alla conclusione che per quanto sia bella la
mia vita
con Robert, ho bisogno di stimoli nuovi e sopratutto voglio avere la
mia
indipendenza.
So
che il mio tesoro non mi farebbe mancare nulla
e che mi darebbe la luna se glielo chiedessi ma non posso approfittare
della
situazione.
Io
me la sono sempre cavata da sola, sopratutto
da quando sono morti i miei genitori e anche se ho dovuto fare mille
sacrifici
e ho ingoiato non so più quanti rospi, con il mio lavoro mi
sono sempre potuta
guardare allo specchio con tanta ma tanta dignità.
Per
questo, quando torneremo a Los Angeles voglio
dire a Robert che intendo trovarmi un lavoro.
Ancora
non so cosa potrei fare ma so che ho tutta
l'intenzione di farlo.
Mentre
mi arrovello su
ciò che mi aspetto dal futuro, alzo gli occhi e mi ritrovo
davanti un
meraviglioso viale alberato che mi segnala l'inizio vero e proprio del
grande
Central Park.
Camminare
in
mezzo a tutto quel verde mi distende e mi rilassa i nervi.
Sembra
quasi assurdo
pensarlo come il polmone di una città cosmopolita e caotica
come New York.
Qui
è come
essere in un altro pianeta, un pianeta non ancora corrotto dallo
sfruttamento
esagitato dell'uomo.
Si
vedono tanti uccellini, scoiattoli e lepri che
mi sembra quasi un paesaggio delle fiabe e se non sapessi che una volta
attraversato questo luogo magico, mi aspetta il mio amore in questa
caotica
città resterei qui a vivere.
Dopo
circa mezz'ora di
cammino arrivo in una piccola piazzetta dove troneggia una statua di
Daniel
Webster, un politico vissuto nel 1800 e la frase riportata alla base
del suo
piedistallo mi fa riflettere: "Libertà e unione, adesso e
per sempre, unico
ed inseparabile".
E'
una frase
chiaramente riferita agli Stati Uniti ma per una romantica fino al
midollo come
me, potrebbe anche applicarsi al mio amore per Robert.
Mentre
sto per rimettermi
in cammino sento che qualcuno chiama a gran voce il mio nome e pur
sapendo che
probabilmente si tratta di un altra Lisa, mi girò d'istinto.
Quando
lo
faccio rimango a bocca aperta, perchè davanti a me
c'è quel gran figo di Andrea
il fratello di Erica.
Ma
non doveva essere in Messico insieme a
Martina? Boh chi ci capisce qualcosa è bravo.
Andrea
mi
saluta con la mano e io gli sorrido, fermandomi ad aspettarlo.
Subito
dopo
mi accorgo che c'è anche Martina con lui e ne sono contenta
perchè adoro
letteralmente la cognata di Erica.
Quei
due
matti mi raggiungono e dopo esserci scambiati abbracci e saluti, Andrea
mi
chiede: " Ehi Lisetta ma si può sapere che diavolo ci fai
qui a New
York!".
Oh
cavolo e adesso che faccio? Se gli
racconto tutta la storia, dovrò dirgli anche di Erica e so
perfettamente quanto
lui sia geloso di sua sorella.
Decido
di non dirgli di lei ma di raccontargli
solo di me quindi preso un bel respiro gli rispondo:
"
Sono qui a New York per accompagnare il
mio compagno in un viaggio di lavoro!".
Andrea
spalanca gli occhi poi rivolto a Martina,
dice: " Amore ma l'hai sentita questa? No dico, mi chiedo ma per quanto
siamo stati via, anni? Quando siamo partiti questa brufoletta prendeva
ancora
il latte con il biberon e ora millanta di avere un compagno!".
Io
lo guardo con la bocca spalancata mentre
Martina scoppia a ridere allegramente e lì mi accorgo che
quel disgraziato mi
sta solo sfottendo.
Sogghigno
al pensiero di quando scoprirà che a
crescere non sono stata solo io!
Mentre
parliamo
del più e del meno ricominciamo a camminare e loro
mi raccontano che dopo
essere stati in Messico, hanno deciso di venire a vedere New York e di
fare una
capatina poi a Los Angeles prima di fare ritorno nella cara vecchia
Italia.
Ad
un
tratto, Andrea mi chiede: " E quella matta di mia sorella come sta?"
e io comincio a tossire per cercare di prendere tempo.
Il
fratellone di Erica mi batte sulla schiena poi
Martina gli dice di andare a prendere una bottiglietta di acqua nel
chioschetto
in fondo e lui dopo aver annuito, si avvia a passo veloce.
Martina
sorridendo, mi dice: " Lisa puoi
smetterla di fingere! Solo uno sciocco come il mio fidanzato non si
è accorto
che annaspavi in cerca di risposte ma io invece l'ho capito; si
può sapere che
succede?".
Io
smetto di tossire e sorridendo, le rispondo:
" Marti mi devi aiutare perchè davvero non so che fare.
Vedi
io, Erica e Lucia abbiamo conosciuto tre
ragazzi a dir poco fantastici e ci siamo innamorate totalmente
ricambiate ma i
nostri ragazzi vivono e lavorano a Los Angeles e quando ci hanno
chiesto di
seguirli abbiamo accettato al volo, quindi come avrai capito tua
cognata è qui
negli Stati Uniti e io davvero non so come dirlo ad Andrea!".
"
Oh porca miseria!" dice Martina
sbiancando " quello l'ammazza!".
"
Appunto!" dico io e lei si mette un
dito sul mento prima di continuare " ma sei sicura che lui la ami?".
Io
sorrido annuendo poi le rispondo: "
Credimi non ho mai visto un uomo più innamorato di lui, a
parte il mio forse.
E'
un omone grande e grosso che davanti a lei
diventa come Winnie the Pooh, alle prese con un vasetto di miele!".
Martina
scoppia a ridere figurandosi l'immagine
poi torna seria e dice: " Puoi chiamare Erica adesso?" e quando io
annuisco, lei mi dice: " Fallo! Io terrò occupata la belva
in modo che tu
possa avvisarla e con lei deciderai cosa
fare".
Io
la ringrazio e mentre controllo che Andrea sia
ancora lontano, tiro fuori il cellulare dalla borsa e dopo aver fatto
il numero
di Erica attendo che risponda.
"
Ehi ciao cucciola, come si sta nella
Grande Mela?" mi chiede con la voce allegra la mia cara amica e io
sento
un brivido gelido scendermi lungo la spina dorsale, al pensiero che tra
pochi
secondi non sarà più così tanto felice.
Stringendo
a pugno la mano sinistra, ansiosa
dico: " Ehm Eri qui si sta bene ma c'è una cosa che devo
dirti e devo
farla subito!".
Lei
con una voce
preoccupata mi chiede: " Che succede tesoro? Non avrai litigato con
Robert?" e io sorrido pensando al fatto che si preoccupa sempre per me.
"
No
Erica, tra me e lui va tutto bene semmai il problema riguarda te!" le
dico
lanciando la bomba e lei mi chiede: " Io e che diavolo c'entro io?".
Sospiro
profondamente e preparandomi allo scoppio
nucleare, dico: " C'entri perchè stamattina sono uscita
dall'hotel per
farmi un giro e sono venuta al Central Park ma qui ho fatto un incontro
un pò
particolare!".
"
Un incontro? E chi hai visto di così
terribile?" mi dice sogghignando e io stringo fortemente gli occhi
prima
di rispondere: " Andrea e Martina!".
Dall'altra
parte del telefono c'è un silenzio
preoccupante poi Erica scoppia a ridere, dicendo: " Lisa guarda che
siamo
in estate e non è il 1° aprile.
Se
volevi essere spiritosa credimi che ci sei
riuscita e sto ridendo a crepapelle!".
Deglutisco
preoccupata perchè non mi ha creduta e
controllando che Andrea ancora non ritorni, le dico: " Erica, sai bene
che
su queste cose non scherzo! Martina e Andrea sono qui a New York e poi
hanno
intenzione di fare un salto a Los Angeles.
Poco
fa tuo fratello mi ha chiesto di te e io mi
sono dovuta inventare un colpo di tosse per sviare le sue domande.
Martina
lo ha mandato a prendere dell'acqua e poi
mi ha chiesto di dirle la verità, dato che a differenza di
tuo fratello aveva
capito che stavo fingendo.
E'
stata lei a dirmi di chiamarti e ora è qui
accanto a me, che sta controllando che tuo fratello non ritorni!".
Erica
tace ancora per qualche secondo poi come mi
aspettavo esplode: " Mi stai dicendo che quell'Otello di mio fratello
è lì
a New York con quell'angelo della sua fidanzata e ti ha chiesto di me?".
"
Bingo!" dico io alzando gli occhi al
cielo poi aggiungo: " Si può sapere che diavolo devo fare?".
Dopo
due secondi di
silenzio Erica sbotta: " Ma porcaccia di quella miseriaccia ma che
cappero
ci fa quel deficiente a New York? E poi guarda che sfiga! Tra tutte le
persone
che poteva incontrare, proprio te doveva beccare sulla sua strada?".
"
Non
dirlo a me che mi sono beccato un doppio infarto!" le dico con la voce
sofferente poi aggiungo: " Allora vuoi dirmi che devo fare e fallo
adesso,
perchè vedo che sta tornando e io non so ancora che diavolo
dirgli!".
Erica
mi dice: " Non dirgli niente! Digli
solo che sto bene e che tutto procede come sempre. Dammi il tempo di
pensarci e
magari più tardi lo chiamo io, va bene?".
"
Ok!" le dico affranta poi aggiungo:
" Eri mi dispiace davvero! " e lei sospirando mi dice: " Lisa
sta tranquilla, non è colpa tua ma solo del dannato destino
che gioca con tutti
noi.
Ora
rilassati, goditi il tuo soggiorno
newyorchese e non pensare più a niente, che con mio fratello
me la vedo
io!".
Io
annuisco poco convinta della sua soluzione poi
ci salutiamo e chiudo la chiamata.
Mi
giro verso Martina e le ripeto quello che mi
ha detto Erica e anche lei assume un espressione simile alla mia poi
alza le
spalle e insieme attendiamo che ritorni quel virago del suo ragazzo.
|
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Capitolo 31 *** Ingiustificate gelosie e shock decisivi ***
Eccoci
giunti al nuovo appuntamento dove la nostra
Lisa dovrà destreggiarsi per non fare capire ad Andrea,
nulla di ciò che
riguarda sua sorella Erica.
Riuscirà
la nostra eroina nel suo intento? Leggete e
lo scoprirete.
Grazie
come sempre del vostro affetto e del fatto che
continuiate a seguirmi.
Baci
Lorian
Capitolo 31 - Ingiustificate
gelosie e shock decisivi
POV LISA
Pochi secondi dopo che avevo chiuso
la telefonata con Erica, Andrea arriva
vicino a me e Martina con una bottiglietta di acqua naturale,
porgendomela.
Lo ringrazio, la prendo e dopo aver
aperto il tappo ne bevo un lungo sorso
che sembra restituirmi un pò di calma.
Andrea attende che io finisca di
bere poi mi chiede: " Ehi scimmietta,
ti senti meglio?".
Annuisco facendogli un sorriso poi
per evitare che mi richieda di Erica,
dirotto la conversazione chiedendogli del loro viaggio.
Andrea s'infervora subito
cominciando a tessere le lodi delle città
meravigliose del
paese.
Fortemente preso
dal suo racconto, dice:
" Io e Martina siamo stati letteralmente rapiti dal bellissimo museo
delle
cere, dalla stupenda Plaza Monumental e dal Museo El Trompo di Tijuana
che
tratta la scienza e la tecnologia, ci siamo rifatti lo stomaco con los
tacos
oriental mejor de lo mundo che si mangiano a Puebla, siamo rimasti
scioccati dal
moderno centro industriale e commerciale di Monterrey.
Per non parlare
poi della mitica Acapulco! Sai
che cosa ci ha sconvolto di più?" e quando io nego con la
testa, lui
riprende a dire: " Di sicuro la Quebrada!".
Io lo guardo
curiosa e quando gli chiedo che
cosa sia, lui mi risponde: " La Quebrada è una parete
rocciosa a
strapiombo sul mare molto suggestiva, dove ogni giorno coraggiosissimi
tuffatori sfidano le altezze con un volo di ben 45 metri!".
Io spalanco la
bocca poi rabbrividisco
comicamente, facendoli scoppiare a ridere.
Stavolta a
prendere la parola è Martina che
con gli occhi lucidi, mi dice: " Io mi sono letteralmente innamorata di
Cancùn
dove c'è la bellissima laguna Nichuptè,
separata dal mare da un finissima
striscia di sabbia.
Ma non si
possono di certo dimenticare le sue
meravigliose spiagge di sabbia fine e bianca tipica dei Caraibi!".
Mentre mi
raccontano le prodezze naturaliste e
civiche del Messico, abbiamo ripreso a camminare e io affascinata mi
perdo
nelle spiegazioni di Martina, che dice: " Credimi Lisa è
stato davvero
fantastico.
Mi ha rapito il
cuore la bellezza storica di Guadalajara, la magia che ti
trasmette Veracruz, la pace e
la
serenità di Puerto Vallarta o la freneticità di
Città del Messico che è la
città più popolata del paese!".
Ad ogni parola
uscita dalle labbra di Martina, Andrea non fa altro che
annuire e quando lei smette di parlare, lui con uno sguardo tra il
serio e il
comico, dice:
" Per non
parlare dell'ottimo cibo!".
" Che cosa
mangiavate?" gli chiedo io veramente curiosa e lui con
un sorriso aperto, mi risponde:
" Il mais
è l'elemento base della cucina
messicana, preparato in vari modi e in particolare utilizzato per le tortillas,
che
sono delle sfogliatine farcite con fagioli, peperoni, formaggio o
carne.
Il peperoncino
è molto usato per salse e
ripieni mentre i fagioli, altro elemento tipico del Messico
accompagnano
insieme al riso, i piatti di maiale, pollo o verdura.
Credo di essere
ingrassato come minimo cinque
chili con tutto quello che ho mangiato!".
Io scoppio a
ridere mentre lo vedo
massaggiarsi la sua piattissima pancia.
Poi guardo
distrattamente l'ora sul mio
orologio da polso e dico: " Diamine ragazzi, a forza di sentire parlare
di
cibo mi è venuta davvero una fame che non ci vedo!".
" Ottimo! " dice
Andrea poi vedendo
il mio sguardo confuso, si affretta a dirmi: " Oggi Lisetta, ti affidi
a
noi due che ti portiamo in un posto veramente magnifico!".
Quando gli
chiedo dove sia questo posto da
favola, lui sogghigna e dice: " Non è molto lontano da dove
dormiamo noi.
Tu dove
alloggi?" e io con un sorriso gli
rispondo: " Noi alloggiamo
all'Hotel Elysée!".
Andrea lancia un
fischio acuto prima di dire: " Caspita è un
bellissimo hotel; però che coincidenza! Noi alloggiamo
lì vicino e precisamente
all'Hilton New York.
Comunque come ti
dicevo il posto dove vogliamo portarti è proprio
lì vicino.
Si chiama
Gallagher's ed è una Steak
House
che si trova al 228 West 52° Street
E' in servizio
da più di 80 anni e lì puoi
mangiare le bistecche alla griglia più buone del mondo!".
" Perfetto!
Allora direi di andare prima
che il mio stomaco si metta a cantare l'Aida!" dico con un aria seria e
contrita e i miei amici scoppiano a ridere a crepapelle.
Parlando del
più e del meno, usciamo dal
Central Park e dopo circa un quarto d'ora di cammino, ci troviamo
davanti
all'ingresso della Steak house.
Quando entriamo all'interno del
locale, l'allegria del posto si trasmette
in me che guardo avida, le bellissime tovaglie a quadri bianchi e rossi
che
sanno tanto di picnic.
Quando ci accomodiamo al tavolo, un
ragazzo vestito da cowboy ci porta i
menù e noi cominciamo a dargli un veloce occhiata.
Mentre decidiamo che cosa prendere,
Martina mi guarda e dice: " Ehi
Lisa, perchè
stasera non ceniamo tutti insieme noi,
tu e il tuo ragazzo almeno così ce lo fai conoscere?".
Io assumo un
aria pensierosa e portandomi un
dito al mento, rispondo: " Non so, credo che sarà difficile,
perchè lui
non può uscire!".
Attirato dalla
mia risposta, Andrea mi fissa e
mi chiede: " Come mai? E' malato?" e io sorridendo rispondo: "
No, no è sanissimo grazie a Dio e la cosa è un
tantino più complicata del
previsto.
Però
possiamo fare diversamente! Perchè non
venite voi a mangiare nella nostra suite?".
Martina guarda
Andrea che annuisce e subito dopo,
mi risponde: " Si, si può fare! Pensi che per lui non ci
siamo
problemi?".
In quel momento
il cameriere- cowboy torna per
prendere le nostre ordinazioni e dopo averle scritte, si allontana
verso la
cucina.
Io riprendendo
il discorso, dico: " Non
credo! Comunque per toglierci il dubbio lo chiamo subito; a quest'ora
dovrebbe
essere in pausa!".
Prendo il
cellulare dalla borsa e dopo aver
fatto il numero di Robert, attendo che risponda; cosa che avviene dopo
venti
secondi esatti.
Felice di
sentirlo, dico: " Ciao amore,
stai lavorando?" e lui mi risponde: " No cucciola, dimmi che stai
facendo?".
Io mi ravvio i
capelli con una mano poi gli
rispondo: " Sono andata a fare una passeggiata al Central park e il
destino ha voluto che incontrassi delle persone che conosco.
Sto pranzando
con loro in questo momento e pensavo
che magari potevano cenare insieme a noi in camera, perchè
ci terrei tanto che
tu li conoscessi, che ne dici?".
Dopo pochi
secondi di silenzio, Robert mi
risponde: "Credo che non ci siano problemi amore mio ma... devo essere
geloso?" conclude con un sogghigno.
Io scoppio a
ridere poi gli dico: " Oh
siiiiiiiii da morire!" e lui ringhiando comicamente, mormora:
" Sei una
streghetta amore! Oh David mi
sta chiamando, ti devo lasciare; comunque
ci vediamo stasera in suite!".
Io annuisco
anche se non mi può vedere e gli
dico: " Ok amore a dopo! Non vedo l'ora di vederti; bacio!" poi
chiudo la comunicazione e rimetto in borsa il cellulare.
Non appena mi
rivolgo verso Andrea e Martina
per dirgli l'esito della chiamata, m'interrompo per l'arrivo del
cameriere che
ci porta le nostre ordinazioni.
Guardo quella
meravigliosa bistecca contornata
dalle patatine fritte e il mio stomaco brontola a dismisura.
Quel piccolo,
secondo me rumore fa ridere
convulsamente quei due scemi.
Io assumo un
espressione imbronciata
ma pochi secondi dopo scoppio a ridere unendomi a loro.
Quando riusciamo
a calmarci da quello
scoppio convulso di risate, gli dico: " Allora, per Robert non ci sono
problemi e possiamo tranquillamente vederci da noi in hotel.
Non so, se per
voi va bene potremmo
fare alle 19!" e loro dopo essersi guardati, annuiscono.
Prendo il
coltello e mentre mi
accingo a tagliare la meraviglia che dimora nel mio piatto, gli dico:
" Quando
arrivate in hotel
chiedete alla reception della suite di Lisa Martini!".
Andrea e Martina
annuiscono e subito
dopo tra un boccone e un altro riprendiamo a parlare e a scherzare
ridendo come
matti.
Quando oramai
sono le 15, finiamo di
pranzare e dopo esserci presi un bel caffé, Andrea si alza
per
andare a pagare.
Ribatto
storcendo la bocca, sul fatto
che io non sia d'accordo ma lui mi mette a tacere, dicendo:
" Non sia mai
che un uomo faccia
pagare due belle donzelle!".
Quando usciamo
fuori dal locale, c'è
uno splendido sole e tutti e tre passeggiamo per le strade della Grande
Mela,
buttando un occhiata distratta ai negozi.
Arrivati davanti
all'hotel dei miei
amici, Andrea mi chiede: " Lisetta quanti giorni resterete qui a New
York?" e con un sorriso gli dico: " Fra venticinque giorni, Robert
avrà terminato il suo lavoro e quindi torneremo a Los
Angeles, perchè è lì che
io e lui abitiamo!".
Andrea scoppia a
ridere poi dice:
" Caspita non posso ancora crederci! La mia piccola Lisa ora
è una
cittadina americana.
Sai in fondo mi
dispiace, perchè
quando torneremo in Italia non potrò più
incontrarti; ero abituato
a vederti
scorazzare con quelle pazze
di mia sorella e Lucia!".
Io deglutisco a
fatica, gettando un
occhiata a Martina che ridacchia nervosa poi gli rispondo: " Si, in
effetti mancherete tanto anche a me!".
Lui annuisce poi
si illumina e
mormora: " Però sai cosa possiamo fare?" e quando io nego
con la
testa, lui mi dice: " Noi resteremo qui altri quindici giorni, prima di
andare nella città degli angeli e potremmo passarli insieme.
Io e Martina
conosciamo New York come
le nostre tasche e potremmo fartela girare portandoti nei posti
più belli e
suggestivi, che ne dici?".
Io batto le mani
contenta poi mi
getto addosso a Martina stringendola in un grosso abbraccio.
Andrea assume
l'aria di un cane
bastonato, prima di dire: " Ehi, mi spieghi come funziona? L'idea l'ho
avuta io e tu abbracci lei! Non è giusto!".
Io e Martina
scoppiamo a ridere poi
ci salutiamo dandoci appuntamento per le 19.
Quando rientro
nella suite, trovo
Robert seduto sul divano e corro buttandogli le braccia al collo,
dicendo:
" Amore mio sei già tornato, non hai neppure la
più pallida idea di quanto
tu mi sia mancato!".
Lui mi fa un
sorriso poi mi risponde:
" Anche tu mi sei mancata tesoro ma ora puoi spiegarmi chi sono questi
amici che hai incontrato qui a New York?"
Io annuisco poi
gli dico: " Le
persone che verranno stasera qui a cenare, sono Andrea e la sua
fidanzata
Martina e lui è il fratello maggiore di Erica.
A tal proposito
lui non deve sapere
nulla di lei e Kellan, capito?".
Robert spalanca
gli occhi scioccato
poi dice: " Scusa ma perchè non deve sapere nulla di lei?".
Io deglutisco a
fatica poi dico:
" Perchè Andrea è particolarmente geloso di sua
sorella e lei non gli ha
ancora detto nulla del fatto che ora vive a Los Angeles con Kell.
Stamattina
quando li ho incontrati al
Central Park, mi è preso un colpo.
Ho chiamato
Erica e lei ovviamente ha
dato in escandescenze, facendomi promettere che non dirò
nulla dato che vuole
essere lei a dirglielo!".
Robert annuisce
poi mi fa sedere
sulle sue ginocchia e mi racconta la sua giornata di lavoro
così come io gli
racconto quello che ho fatto con Andrea e Martina.
Il tempo vola
veloce e alle 19 in
punto, il cicalino del mio interfono suona.
Io mi alzo per
andare a rispondere e
quando lo faccio, il receptionist mi avvisa che nella hall ci sono dei
miei
amici che desiderano vedermi.
Io dico
all'addetto di lasciarli
salire, poi chiudo la comunicazione e dico a Robert di andare nella sua
stanza,
dato che ho deciso di fare una sorpresa a Andrea e Martina.
Il mio tesoro mi
fissa poi mi chiede:
" Vuoi dirmi che non gli hai detto che il tuo fidanzato, sono io?".
Io annuisco e
lui scuotendo la testa,
si avvia con un sorriso verso l'altra stanza.
Dopo pochi
minuti bussano alla mia
porta e dopo essermi guardata velocemente allo specchio, con il cuore
stranamente in tumulto corro ad aprire.
Sono nervosa lo
ammetto, perchè non
so che reazione avranno i miei amici quando si troveranno davanti ai
loro occhi
Robert Pattinson, il divo del momento.
Senza attendere
oltre apro la porta e
mi trovo davanti i volti sorridenti di Andrea e Martina.
Mi sposto per
farli entrare poi
chiudo dietro di me la porta.
Bene, basta
esitazioni! Siamo alla
prova del nove e o la va o la spacca!
Saluto tutti e
due poi gli dico:
" Benvenuti ragazzi, sono contenta che siate venuti!
Robert arriva
subito e andato nella
stanza accanto a cambiarsi, dato che è appena arrivato anche
lui dal lavoro.
Che ne dite se
ceniamo in terrazza?
In fondo è una bella serata, no?".
Loro annuiscono
e poco dopo sento la
voce, tipicamente inglese di Rob dire: " Benvenuti!".
Sposto il mio
sguardo verso Andrea e
Martina e giuro che devo farmi violenza per non scoppiare a ridere.
L'espressione di
tutti e due è a dir
poco esilerante.
Sono scioccati,
fissano Robert come
se fosse un fantasma e credo che non si siano ancora resi conto di cosa
stia
succedendo realmente.
Posso capirli in
fondo non è una cosa
usuale, trovarsi davanti un divo del cinema internazionale dopo aver
scoperto
che è il fidanzato di una persona che conosci da anni.
Fortunatamente
la situazione si
sblocca e dopo l'imbarazzo iniziale e lo shock, i miei amici riescono a
sorridere e a stringere la mano a Robert.
Bene, ora inizio
la serata storica
che tanto ho atteso!
|
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Capitolo 32 *** Ritorno a casa ***
Ciao
a tutte ragassuole, come sempre vi do il
benvenuto nel mio angolo di mondo e vi invito a leggere questo nuovo
capitolo.
Oggi
vedremo come si svolge la permanenza dei due
nostri eroi e gioiremo con loro per gli avvenimenti che si succederanno.
Grazie
come sempre di tutto il vostro affetto ciao
Lorian
Capitolo 32 -
Ritorno a casa
POV ROBERT
Dalla sera della
cena con gli amici
di Lisa, sono trascorsi quindici giorni e so che domani, i due ragazzi
partiranno alla volta di Los Angeles.
Da una parte
sono contento, perchè
tornerò ad avere Lisa tutta per me mentre dall'altra, la
cosa un pò mi
preoccupa perchè finora sapere che lei era in giro per la
città in loro
compagnia, mi tranquillizzava.
Ora il solo
pensiero che Lisa
inizierà a girare per le strade della Grande Mela
completamente da sola, mi fa
fumare il cervello.
Dannazione, so
che è in grado di
cavarsela ma è pur sempre una donna sola e per di
più bellissima e il pensiero
che possa essere presa di mira da qualche malintenzionato, mi fa
accapponare la
pelle.
Andrea e Martina
sono davvero
simpatici e mi viene da ridere se penso all'imbarazzo che hanno provato
in mia
presenza, il primo giorno.
Per fortuna poi
Lisa ha provveduto a
scongelare la situazione, raccontando due o tre episodi buffi che li
avevano
visti protagonisti insieme e la serata è finita con allegre
risate e solenni giuramenti.
Andrea mi aveva
promesso che nei
giorni a seguire si sarebbe preso cura di Lisa; io gliene ero stato
davvero
grato e devo dire che lui è stato di parola.
Qualche giorno
dopo, i due avevano
saputo della relazione che Erica aveva con Kellan e la reazione che
aveva avuto
Andrea, aveva lasciato tutti a bocca aperta.
Quel giorno io
mi trovavo in hotel,
perchè non dovevo girare nessuna scena e quando li avevo
visti arrivare in
camera di Lisa con quell'espressione seria in volto, avevo capito che
cosa era
successo.
Lentamente mi
ero avvicinato ad
Andrea, che in quel momento stava fulminando con lo sguardo la
mia
ragazza e gli avevo messo una mano sulla
spalla, portandolo fuori in terrazza.
Una volta
lì ci eravamo seduti sul
divanetto e con la voce seria e decisa gli avevo detto: " Andrea, posso
capire che ora tu ti senta tradito sia da tua sorella che da Lisa e da
me ma
non spettava a noi dirtelo ma bensì a Erica e lei lo ha
fatto.
Anche io ho due
sorelle e nonostante
siano più grandi di me, spesso mi sono sentito in dovere di
proteggerle ma non
possiamo fare poi molto per loro.
Ogni individuo
ha il destino già
segnato e per quanto i propri cari possono lottare per difenderli, non
si può
fare niente contro il fato.
Dal canto mio
posso assicurarti che
Kellan è un bravissimo ragazzo, serio, onesto e
terribilmente innamorato di
Erica.
All'apparenza
può sembrare che sia
lui quello che porta i pantaloni in casa ma forse ti tranquillizza
sapere che
in realtà è Erica ad indossarli.
Per quanto sia
grande e grosso,
Kellan è un pezzo di pane e davanti a tua sorella diventa
una
mammoletta!".
Andrea aveva
sorriso della mia
battuta poi mi aveva raccontato della loro infanzia e del
perchè era così
protettivo verso la sorella.
Mi aveva detto
che avevano perso i
genitori in un incidente ferroviario quando lui aveva 19 anni e Erica
solo 13 e
che lui si era dovuto occupare della sua istruzione e del suo
mantenimento in
modo da evitare che intervenissero gli assistenti sociali.
Era stata dura
ma ce l'aveva fatta e
quando Erica aveva trovato lavoro all'area di servizio si era sentito
più
tranquillo riguardo al loro futuro.
Io avevo annuito
alle sue parole ma avevo
voluto rassicurarlo ancora una volta riguardo a Kellan e alle sue
intenzioni nei
riguardi di Erica e lui mi aveva detto che lo faceva soffrire sapere
che non
l'avrebbe più vista ma saperla felice con Kell, non poteva
che
tranquillizzarlo.
Ora
però la loro partenza mi lascia
un gusto amaro tra le labbra, perchè so che al nostro
rientro a Los Angeles
mancano ancora dieci giorni e Lisa sicuramente non rimarrà
in camera da sola
quindi saperla in giro per la città mi da un forte senso di
inquietudine.
Mentre sono
immerso nei miei
pensieri, arriviamo al viale d'ingresso del Village.
Pochi minuti
dopo Michael parcheggia
la macchina ed insieme ci avviamo verso il set.
Ad un tratto mi
sento chiamare e
quando mi giro vedo venirmi incontro Christopher, il cameraman della
speedy-cam.
Mi fermo ad
aspettarlo e quando lui
mi raggiunge, mi dice: " Rob, guarda che David ti sta cercando e mi ha
detto di dirti che ti attende all'ingresso dello Stonewall Inn!".
Io annuisco e
dopo averlo
ringraziato, mi dirigo verso il mio regista.
Arrivato davanti
al famoso pub, vedo
David e alcuni addetti video intenti a parlare fra loro.
Non appena il
regista mi nota, mi
saluta con la mano e mi fa cenno di avvicinarmi.
Io lo faccio e
quando sono ad un
passo da lui, tutti gli addetti si allontanano salutandoci.
David mi passa
una mano intorno alle
spalle e mi dice: " Robert, ti ho fatto chiamare perchè ci
sono alcune
cose di cui vorrei parlare con te!".
Io annuisco e
gli faccio segno di
proseguire; lui mi sorride poi mi risponde: " Juliette
(
Binoche ), Sarah
(
Gadon ), Kevin
(
Durand ) e gli altri
sono stati già
avvisati.
All'appello
mancate solo tu e Samantha
(
Morton ) e ora che sei
qui posso dirlo anche a te.
Grazie al vostro
impegno e alla
vostra professionalità, le riprese del film sono filate
più veloci di quello
che prevedevo e oggi credo che riusciremo ad ultimare le scene mancanti.
Se le cose vanno
come mi aspetto,
credo che potremo terminare il nostro lavoro con dieci giorni di
anticipo e che
quindi da domani, potrete ritenervi liberi!".
Abbasso lo
sguardo sorridendo felice.
Oggi devo
impegnarmi al 100% così
domani io e Lisa potremo partire insieme ad Andrea e Martina e
potrò sentirmi
meno teso e nervoso.
Ringrazio David
per la bella notizia
poi gli prometto che darò il meglio e mi fiondo verso la
roulotte del trucco.
POV LISA
Devo dire che
avere qui Andrea e
Martina in questi giorni, mi ha reso davvero felice e mi ha fatto
sopportare
con più forza la lontananza da Robert.
All'inizio
spiegare al mio amico il
motivo per cui dovevamo fingere non è stato semplice,
perchè per sua natura lui
è molto protettivo e non trovava giusto che io non dovessi
apparire come la
compagna ufficiale di Robert Pattinson.
Poi per fortuna
è riuscito ad
accettarlo con più serenità e ad instaurare con
Rob un rapporto di amicizia.
Quei due insieme
sono davvero pericolosi,
perchè non sai mai che cosa aspettarti.
Sono passati
dieci giorni e domani
Andrea e Martina
partiranno alla volta
di Los Angeles e devo ammettere che mi sento un pò triste.
Insieme ai miei
amici ho girato
praticamente tutta New York e devo ammettere che loro sapevano
veramente dove
portarmi e cosa farmi vedere.
Il primo posto
dove ho chiesto di
andare è stato Ground zero.
Avevo ancora in
mente la terribile
sensazione che avevo provato, quando avevo visto in televisione il
crollo delle
Twin Towers quindi era quello il primo posto che volevo vedere.
Andrea e Marina
mi avevano
accontentata di buon grado e la mattina presto ci eravamo messi in
cammino per
arrivare sul luogo in breve tempo.
Arrivati
lì, l'emozione di vedere
quel luogo teatro di tanto dolore è stata veramente tanta e
ora potevo ammirare
al posto di quelle spettacolari torri, una grande fontana realizzata in
marmo
nero.
Andrea mi
spiegò i vari progetti che
erano previsti per quel luogo e mi disse che per l'autunno del 2013 era
prevista la fine della costruzione di un nuovo grattacielo al quale
avrebbero
dato il nome di One
World Trade Center.
Inoltre mi disse
che dove sorgevano le fondamenta delle Torri Gemelle,
sarebbe stato costruito un parco in memoria delle vittime e un museo
con gli
oggetti recuperati da Ground Zero dopo l'attentato.
Dopo
quell'emozionante visita, visto
che ci trovavamo nel cuore di Manhattan, i miei amici pensarono bene di
proseguire
attraverso il Battery Park per giungere alle rive del fiume Hudson dove
prendemmo il Liberty ferry che ci portò a Liberty Island,
dove sorge la
famosissima Statua della libertà.
Trovarmi davanti
a quella vecchia
signora, che da il benvenuto a
tutti
coloro che arrivano negli USA è
stato davvero emozionante.
Andrea mi disse
che era stata
progettata da Auguste Eiffel, lo stesso ideatore della famosa torre che
svetta
sugli Champs Elisée a Parigi e che è alta
93 metri, compresi i 47 m del piedistallo e visibile fino
a 40 chilometri di distanza.
Quando tornammo
sulla terraferma, i miei amici
mi dissero che la successiva e ultima visita per quel giorno sarebbero
stati i
suggestivi quartieri di Chinatown e Little Italy.
Non appena
arrivammo nel quartiere cinese mi
sembrò di aver lasciato gli Stati Uniti per approdare
direttamente a Pechino.
Il quartiere
è principalmente attraversato da
un grande viale pieno di negozi rigorosamente cinesi
ed è
reso allegro da tante bandiere dai mille
colori che raffigurano tutti gli stati del mondo.
A Little Italy
invece la cosa che saltava
subito agli occhi era il tripudio di bianco, rosso e verde che spiccava
praticamente ovunque, dai palazzi ai negozi.
La sera al
rientro in hotel i miei amici
mangiarono nuovamente con me e Robert, visto che per lui era
praticamente
impossibile uscire da lì, senza essere visto.
Il secondo
giorno di visita della grande mela,
Andrea e Martina lo dedicarono alla visita dei musei e mi portarono a
vedere il
Moma, il Guggenheim e l'American Museum
of Natural History.
Il Museum of
Modern
Art o meglio conosciuto con l'acronimo Moma si trova sulla
53ª strada, tra la Quinta e la Sesta
Avenue e ha una straordinaria importanza per lo sviluppo dell'arte
moderna.
Il secondo museo
che vedemmo e cioè il Guggenheim
è stato inaugurato nel 1959 e espone una collezione di
pittura e scultura
contemporanea, inclusi lavori di Wassily
Kandinsky, Pablo
Picasso e Paul
Klee.
Infine l'ultimo
gioiello di quella giornata
veramente istruttiva, fu il museo americano di storia naturale.
Situato nell'Upper
West Side di Manhattan, sulla Central
Park West, fra la 79a street e il Central
Park, ha al suo
attivo un personale impiegato di
oltre 1.200 unità.
Andrea mi
spiegò che le aree in cui è suddiviso il museo
sono: antropologia,
paleontologia, informatica,
biodiversità e zoologia
che
a sua volta è comprende l'ornitologia,
l'ittiologia,
la
genomica e la
fisica.
Inoltre andammo
a visitare l'Hayden Planetarium che è ospitato in un cubo
di vetro e che contiene la volta
celeste.
Al quinto giorno
di visite, avevo visto
arrivare in hotel i miei amici con una faccia tetra e seriosa.
Quando gli avevo
chiesto cosa fosse successo,
Andrea mi aveva fulminato con lo sguardo poi mi aveva sibilato: " Sei
proprio sicura di non saperlo, Lisetta?".
L'avevo fissato
con l'aria del tutto confusa
poi con la coda dell'occhio, avevo notato Martina che con le labbra
aveva sillabato
il nome di Erica.
Comprendendo
quello che era successo, mi ero lasciata
cadere sul divano come un sacco vuoto.
Robert quel
giorno era con noi, dato che non
doveva girare nessuna scena e capito quello che era successo si era
avvicinato
ad Andrea e dopo avergli messo una mano sulla spalla, l'aveva pilotato
fuori in
terrazza.
Io e Martina,
rimaste sole ci eravamo guardate
negli occhi poi le avevo chiesto che cavolo fosse successo e lei con la
voce
tetra, mi aveva detto: " Ieri sera Erica ci ha chiamati e dopo dieci
minuti che parlavamo, c'ha detto che ora convive con l'attore che
lavora con
Robert, così com'è successo anche a Lucia.
Credimi per un
attimo ho avuto il terrore che
ad Andrea prendesse un infarto, perchè il suo viso
è diventato bordeaux e le
vene del collo gli pulsavano furiose!".
Io l'avevo
fissata poi le avevo detto: "
Martina, posso capire la reazione di Andrea anche se la trovo un
tantino
esagerata.
Voi siete
partiti lasciando un Erica single
convinta per poi ritrovarla accoppiata e per di più con
l'ultima persona che vi
sarebbe venuta in mente ma vi posso assicurare che Kellan adora tua
cognata e
vive esclusivamente per lei.
Credo che Andrea
sia rimasto scioccato quando
ha scoperto che questa relazione era collegata al fatto che lei si era
trasferita in altro stato e che lui non avrebbe potuto vederla spesso,
non è
così?".
Martina aveva
annuito decisa poi però mi aveva
detto: " Hai ragione, principalmente si tratta di quello ma
c'è anche da
dire che lui si è sempre sentito responsabile di sua sorella
e ora si è visto
defraudare di un ruolo per lui fondamentale!".
Poco dopo Andrea
e Robert erano rientrati e
vedere il volto del mio amico molto più sereno mi aveva
fatto sentire
decisamente meglio.
Lui mi aveva
chiesto scusa per la sua reazione
e mi aveva detto che grazie a Robert aveva capito che Erica era in
buone mani e
che lui non poteva essere più felice.
Io mi ero alzata
dal divano e avevo raggiunto
Robert dandogli un caldo bacio di ringraziamento che lui aveva
ricambiato di
buon grado.
Dopo aver
superato quell'impasse io, Andrea e
Martina eravamo usciti per il nostro giro e Robert ci aveva detto che
si doveva
preparare dato che doveva presenziare ad un'intervista alla radio.
L'avevo salutato
augurandogli buona fortuna
poi ero uscita con i miei amici.
Quel giorno ci
eravamo dedicati alla visita dei
grandi grattacieli di New York e avevamo iniziato col vedere il
Flatiron per
poi passare All'Empire State building e al Chrysler Building.
Il vero nome del
Flatiron è Fuller Building,
è alto 86,9 metri di
altezza ed è stato uno dei primi e più alti
edifici di New
York sin dal suo
completamento nel 1902.
E' situato a Manhattan ed
è
stato soprannominato Flatiron, proprio per via della sua forma che
ricorda
molto quella di un ferro da stiro.
Per quanto
riguarda l'Empire state
building si è detto di tutto e di più ma Andrea
mi aveva spiegato che è il
più famoso grattacielo della
città di New
York e probabilmente
del mondo.
Con i suoi 381
metri di altezza, 443,2 m se si
considera anche l'antenna televisiva sulla sua cima,
è stato il grattacielo più
alto del mondo fino a quando furono inaugurate le Torri Gemelle del World
Trade Center.
In seguito al
crollo di queste ultime negli
attentati terroristici dell'11
settembre 2001, era tornato ad
essere l'edificio più alto
della città.
Andrea da vero
esperto mi aveva detto che era
stato progettato in stile Art
Deco ed inaugurato
il 1º
maggio 1931, che era
composto da 102 piani serviti
da 73 ascensori.
L'altro
grattacielo famoso che
andammo a vedere fu il Chrysler
Building
che aprì al pubblico il 27
maggio 1930.
Nel 2005 questo
edificio in Art
déco è
stato definito il "più bel grattacielo di New York" da
90 dei
100 membri della
giuria americana composta da architetti, critici, ingegneri, storici dell'arte, avvocati e
studenti.
Di colore
grigio-argento chiaro, si erge su
una base di venti piani, al di sopra della quale si staglia un fusto
intermedio
alto 170 metri per un totale definitivo di 270 metri.
Nell'ultima gita
di ieri siamo andati a vedere
il quartiere di Brooklin con il suo famoso ponte, il Rockfeller center
e Times
Square.
Brooklyn è il
più popoloso dei cinque borough
( quartieri ) di New
York.
Infatti ha una
popolazione di circa 2,5
milioni di persone e se fosse una città autonoma, sarebbe la
terza più popolosa
degli Stati Uniti.
Il quartiere
è collegato all'isola di
Manhattan dal celebre ponte omonimo, che attraversa tutto il letto del
fiume
Hudson.
La
caratteristica principale di questo ponte
che è stato completato nel 1883,
sono i
due piloni,
posti a circa 300 metri dalle calotte
e tutti cavi di acciaio che sostengono la struttura.
Dopo il ponte
più famoso del mondo, insieme ai
miei amici andai a visitare il Rockfeller center che è un
gruppo di 19 edifici commerciali di New
York, sito in Manhattan e che si
affaccia sulla fifth
avenue a pochi passi
dal Central
park in direzione
sud.
Andrea mi aveva
detto che era stato costruito dalla famiglia di banchieri
statunitensi Rockefeller e
che è
uno dei più grandi complessi privati del suo genere al mondo.
L'ultimo luogo
che andai a vedere con Andrea e
Martina fu la celebre Times Square.
Andrea mi aveva
detto che quello era uno dei
maggiori incroci del distretto di Manhattan, che si trova
all'intersezione tra Broadway e la Seventh
Avenue e si estende
dalla West 42nd Street alla
West 47th Street.
Aveva aggiunto
anche che nell'immaginario dei
turisti, Times Square ha raggiunto lo status di icona paesaggistica,
che è
divenuta un simbolo della sua città e che è nota
soprattutto per i grandi e
numerosi cartelloni pubblicitari animati e digitali.
Oggi sono qui in
albergo da sola dato che
Andrea e Martina sono impegnati a preparare le loro valigie.
Infatti domani i
miei amici partiranno e devo
ammettere che un pò mi dispiace.
Mi ero abituata
alla loro presenza e ora
sapere che dovrò passare i prossimi dieci giorni da sola,
m'intristisce
parecchio.
All'improvviso
si apre la porta e un raggiante
Robert fa il suo ingresso correndo verso di me e prendendomi in braccio
poi
quando meno me lo aspetto comincia a farmi girare, facendomi urlare e
ridere
nel contempo.
Quando
finalmente mi mette giù, mi dice con un
gran sorriso: " Amore prepara le valigie, perchè qui abbiamo
finito e già
domani possiamo tornare a casa.
Anzi avvisa
Andrea e Martina e digli che li
aspettiamo qui per le nove, così partiremo tutti insieme con
l'aereo
privato!".
Sono
senza parole e lo sto fissando con la bocca aperta
poi quando riesco a realizzare per bene quello che ha detto, gli getto
le
braccia al collo felice, perchè finalmente si torna a casa.
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Capitolo 33 *** Home, sweet home ***
Carissime
eccomi qui con il nuovo capitolo che vedrà i
nostri protagonisti, seguiti da Andrea e Martina fare ritorno a casa
loro dove
c'è una sorpresa per Robert.
Buona
lettura e grazie come sempre.
Capitolo
33 - Home, sweet home
POV
LISA
Vi lascio
immaginare la felicità che
hanno esternato Andrea e Martina, quando l'ho chiamati per avvisarli
che
saremmo partiti con loro la mattina successiva e che inoltre saremmo
tornati a
Los Angeles, a bordo di un aereo privato.
Sento ancora le
orecchie fischiarmi,
per l'urlo che ha lanciato nella cornetta la mia amica e dopo che
finalmente
entrambi sono riusciti a calmarsi, mi hanno detto che ci avrebbero
pensato loro
ad avvisare Erica del nostro arrivo.
E ora sono qui
seduta sul divano,
stanca morta.
Si sono stanca,
perchè ho appena
finito di fare sia le valigie mie che quelle di Robert.
Lui purtroppo
non ha potuto aiutarmi,
dato che Stephanie l'aveva avvisato all'ultimo minuto di un intervista
che
doveva tenere alla radio.
E
così tre ore fa è uscito,
lasciandomi in balia di trolley assassini e valigie che non ne volevano
sapere
di chiudersi.
Mi sono presa
solo una pausa per
mettermi in contatto via Skype con la mia cara cognatina, per avvisarla
del
cambio di programma.
Lei con un
sorriso, mi ha detto che
non c'erano problemi e che sarebbe partita subito in modo da essere a
casa
nostra con Patty, per il nostro arrivo.
Dopo averla
salutata, chiudo la
comunicazione e do un occhiata in giro al caos primordiale che regna
sovrano
nelle nostre stanze.
Quando
finalmente riesco a sigillare
l'ultima stramaledetta valigia, crollo senza più forze sul
divano e in quel
momento il mio bellissimo ragazzo apre la porta comunicante, facendomi
un
dolcissimo sorriso.
Però
non appena mi vede lì, buttata
sul sofà come un sacco vuoto, assume un espressione
preoccupata e corre ad
abbracciarmi, mentre suadente come miele caldo mi dice: " Amore mio che
cosa è successo? Ti prego dimmi che hai, altrimenti il cuore
mi scoppia in
petto dall'ansia!".
Gli faccio un
sorriso che lo
tranquillizza all'istante, poi con l'aria afflitta gli dico: " Vorrei
vedere te, tesoro se avessi appena finito di combattere un estenuante
guerra
con valigie e trolley per niente collaborativi!".
Robert da un
occhiata intorno poi non
appena vede la montagna di valigie, si passa una mano nei capelli e
scoppia a
ridere, subito seguito da me.
Ceniamo in modo
leggero e poi di
filato andiamo a coricarci per riposare un pò, in vista del
tour de force di
domani.
Io e Rob saremo
raggiunti, verso le
nove da Andrea e da Martina e con loro faremo la colazione poi
ricomincerà la
solita solfa e il mio tesoro dovrà essere il primo ad uscire
dalla stanza
seguito da me e dai miei amici, che lo faremo mezz'ora dopo.
Lui
andrà via con la macchina della
produzione, portandosi dietro gran parte delle valigie nostre e di
Andrea e
Martina e lasciando a noi solo un trolley a testa.
Io invece, dopo
aver pagato il conto,
lascerò l'hotel a bordo di un taxi diretta all'aeroporto in
compagnia dei miei
amici.
Smetto di
pensare al bailamme che ci
aspetta e subito dopo, mi lascio andare tra le braccia di Morfeo.
L'indomani
mattina mi sveglio e vedo
che sono già le 7.30, quindi mi giro verso Robert e
m'incanto a guardarlo.
Santo cielo,
sembra un angioletto.
In questo
momento sta dormendo con
una mano davanti alla bocca e mi dispiace davvero doverlo svegliare ma
se non
voglio rischiare che Andrea e Martina lo vedano ancora poltrire a
letto, devo
proprio farlo.
Quindi piano
piano, mi avvicino al
suo orecchio e comincio a sussurargli: " Amore, è ora di
alzarsi.
Lo so che hai
sonno ma se non vuoi
che i nostri amici ti vedano ancora così, ti conviene aprire
i tuoi dolci
occhietti!".
Lui si gira
verso di me, mugugnando
qualche parola strana poi mi sorride e come un automa si alza tenendo
sempre
gli occhi chiusi.
Io scoppio a
ridere e lui finalmente
mi guarda e mi fa una linguaccia, quindi si fionda in bagno per farsi
una
doccia.
Dopo circa un
ora, mentre ci vestiamo
lui seriamente mi dice: " Sai Lisa mi dispiace veramente di non poter
uscire insieme a te dall'hotel!".
Io lo guardo poi
gli dico: "
Dispiace anche a me Robert ma è così che deve
andare.
In fondo stasera
saremo a casa nostra
e lì non dovremo nasconderci da nessuno" poi aggiungo:
" Beh non
proprio ma mi hai
capito, no?".
Lui annuisce e
continua a vestirsi.
Pochi minuti
dopo la reception mi
avvisa che sono arrivati i miei amici e io gli chiedo di farli salire.
Quando arrivano
ci salutiamo e
ordiniamo la colazione e non appena l'abbiamo finita, Robert si
appresta ad
avviarsi, dandoci appuntamento all'hangar dell'aeroporto.
Dopo mezz'ora
dalla sua partenza,
chiamo la reception e chiedo il conto e la prenotazione di un taxi.
Poi chiedo di
mandare qualcuno per
ritirare le valigie e insieme ad Andrea e Martina, scendo
giù.
Dopo un'ora
giungiamo all'aeroporto
di Laguardia e ci facciamo portare dal taxi fino all'imbarco
dell'aereo, dove
troviamo ad attenderci il comandante Harrison e Thomas.
Io li saluto e
gli presento i miei
amici poi Thomas prende i bagagli e li carica sull'aereo e tutti
saliamo sul
velivolo.
Questa volta
tocca ai miei amici
rimanere senza fiato, per il lusso che impera all'interno del mezzo e
io mi
fiondo tra le braccia del mio amore, che ci sta aspettando seduto sulle
poltrone.
Dopo gli annunci
di rito, l'aereo
decolla e in pochi minuti ci lasciamo alle spalle la Grande Mela; se
devo
essere del tutto sincera, un pò mi dispiace ma sono
felicissima di tornare a
casa nostra.
Quando
è passata un'ora dal decollo
mi metto in comunicazione con Erica, tramite il telefono satellitare e
non
appena risponde le comunico il nostro arrivo.
Lei mi dice che
non vede l'ora e che
ci aspetta per cena.
Dopo averle
confermato la nostra
presenza, chiudo la comunicazione e ritorno a parlare con il mio
ragazzo e con
i miei amici.
Finalmente verso
le 16 atterriamo al
Lax e davanti alla scaletta troviamo ad attenderci la macchina che ci
porterà a
casa.
Dopo che
l'autista ha caricato i
bagagli, salutiamo il comandante Harrison e Thomas poi saliamo a bordo
e
partiamo subito alla volta di Bel Air.
Durante il
viaggio, Andrea e Martina
guardano il paesaggio con gli occhi spalancati e Robert spiega loro
tutto
quello che c'è da sapere.
Dopo circa
un'ora arriviamo a casa e
dopo aver parcheggiato, scendiamo dall'auto ed entriamo in casa.
Lì ad
attenderci impazienti troviamo
Kellan, Erica, Jackson e Lucia.
Andrea e Martina
guardano Erica con
espressione seria dipinta sul volto e io temo che tra le due fazioni,
possa
scoppiare una guerra da un momento all'altro.
Robert
sarcastico, dice: " No,
prego fate come se foste a casa vostra eh?" poi borbottando a mezza
voce,
aggiunge: " Un giorno o l'altro cambio tutte le serrature!".
Tutti scoppiamo
a ridere e io mi
rendo conto che lui ha fatto quelle battute, solo per alleggerire la
tensione
che c'era in quel momento.
Jackson con il
sorrisino sulle labbra
gli risponde: " Robert fratello, tu lo dici ma non lo pensi! Sai bene
che
non potresti mai fare a meno della nostra presenza quindi regolati di
conseguenza!".
Robert gli fa
una linguaccia e noi
riscoppiamo a ridere ma torniamo seri, quando vedo Andrea che si
avvicina
lentamente a Erica e quando si trova ad un passo da lei, volge lo
sguardo verso
Kellan e gli chiede: " E' riuscita a metterti il guinzaglio?".
Lui all'inizio
appare basito per la
sua domanda poi scoppia a ridere e risponde: " Oh puoi starne certo!
Sembra uno scricciolo ma riesce a farmi stare zitto, anche solo alzando
un
dito!".
Erica lo guarda
facendogli una
smorfia poi volge nuovamente lo sguardo verso il fratello e lui con un
sorriso,
le dice: " Brava sorellina, così si fa!".
Erica gli
sorride e tutti noi tiriamo
un grosso respiro di sollievo: pericolo di guerra scampato.
Vedendo che la
situazione non era poi
così terribile, Robert con un sorriso dice: " Bene, visto
che ormai sapete
muovervi meglio di me in casa mia, vi lascio soli e mi vado a
cambiare!".
Quindi si avvia
al piano di sopra
sparendo dalla nostra vista.
Lucia con un
grosso sorriso si
avvicina a me e mi dice: " Lisa, fuori in giardino c'è la
sorella di
Robert con il suo cane!".
Io mi illumino e
di getto mi fiondo
fuori, seguita da tutti gli altri.
Quando arrivo
fuori vedo la cara
cognatina che mi sorride ferma danti alla piscina.
Felice di
vederla mi fiondo
letteralmente tra le sue braccia ed insieme ridiamo a crepapelle poi ci
stacchiamo e Liz mi mostra la tanto famosa Patty.
Io mi accoscio
avvicinando la mia
mano e lei me l'annusa cominciando a leccarla.
" Le piaci!" mi
dice Liz e
io sorridendo mentre continuo a guardare e ad accarezzare la cagnolina,
le
rispondo: " Meno
male, perchè
sarebbe stato un macello se mi avesse odiata dato che è con
me che dovrà stare
per gran parte del tempo!
Purtroppo sai
benissimo che Robert
dovrà stare via per parecchio tempo."
Non appena Patty
sente il nome del
suo adorato padrone drizza le orecchie e felice comincia a scodinzolare
piena
di aspettativa.
Io le sorrido
poi dico: "
Tranquilla piccolina che ora Robert arriva!".
Come se lo
avessi chiamato Rob,
vestito con dei jeans, una tshirt e la sua adorata camicia a quadri fa
il suo
ingresso in giardino ma non nota subito la presenza della sorella ne
tantomeno
quella di Patty.
Con espressione
serena stampata sul
volto dice: " Ragazzi finalmente si, che mi sento comodo!".
Andrea sogghigna
poi gli dice: "
Da quello che ho capito credo che tra poco ti sentirai ancora meglio!".
Robert lo guarda
come se non capisse
e in quel momento io mi sposto facendo in modo che lui veda Lizzy che
tiene
ferma la piccola Patty.
L'espressione di
Robert, non appena
vede la sua cagnolina cambia di botto.
I suoi occhi si
illuminano e un dolce
sorriso gli compare sul volto; lentamente si accoscia a terra e tende
una mano
verso Patty che lasciata libera da Liz corre felice verso il suo
padrone.
Quando lo
raggiunge spicca un salto e
si getta tra le braccia di Robert che l'abbraccia con le lacrime agli
occhi e
io sono felice di aver fatto qualcosa per dargli un pò di
serenità.
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Capitolo 34 *** Non osi l'uomo separare, ciò che Dio ha unito ***
Ciao
a tutte siamo giunte al nuovo capitolo.
Oggi
facciamo un piccolo salto temporale e arriveremo
al 16 ottobre 2011, giorno in cui succederà qualcosa.
Leggete
e commentate baci Lorian
Capitolo 34 -
Non osi l'uomo
separare, ciò che Dio ha unito
POV LISA
Dal giorno del
nostro rientro dalla
Grande Mela, sono passati oramai tre mesi e un infinità di
cose sono accadute.
Ho ancora
davanti l'espressione
estasiata di Robert, quando aveva visto apparirgli di fronte la sua
adorata
cagnolina.
Aveva giocato
con lei per quasi un
ora, completamente dimentico di tutti, compresa me e sua sorella.
Poi la sera mi
aveva ringraziato a
dovere, per avergli fatto quella sorpresa.
I rapporti tra
Andrea e Kellan si
sono del tutto distesi e non sbaglio se dico che i due sono diventati
amiconi
che eccellono in goliardie e scherzi, con vittime preferite Robert e
Jackson.
Come quello che
hanno fatto a Rob un
pomeriggio, quando si era addormentato sulla sdraio mentre leggeva un
libro e
dopo averglielo tolto dalle mani, quei due disgraziati hanno sollevato
la sedia
senza svegliare il mio tesoro e l'hanno portata sul bordo della piscina.
Poi
all'improvviso gli hanno urlato
nelle orecchie e Rob ha fatto un balzo improvviso, finendo dritto
dritto
nell'acqua.
Ovviamente,
è inutile sottolineare il
fatto che poi lui si sia vendicato e che lo abbia fatto con mia grande
soddisfazione.
Infatti con la
complicità mia, di
Erica e di Martina, gli abbiamo nascosto tutti i vestiti mentre le due
vittime
si stavano facendo la doccia.
Dopo venti
giorni dal loro arrivo qui
a Los Angeles, per i due si avvicinava il giorno della partenza e
sorprendendo
tutti, Erica per prima, Kellan aveva proposto ad Andrea e Martina di
restare a
vivere con loro.
In
più aveva offerto al mio amico, un
lavoro presso una casa di registrazione, di proprietà di un
suo cugino.
Non credo sia
necessario dire che
l'offerta è stata subito accettata e per la gioia di tutti
noi, i nostri amici
sono rimasti a vivere a Los Angeles.
Elizabeth,
Ashley, Nikki e Kellan
hanno nel frattempo finito i loro film e spesso ci troviamo tutti
insieme a
festeggiare qui da noi o a casa loro, facendo cene o pranzi simpatici e
divertenti.
Tutti quanti
sono stati messi al
corrente della disastrosa situazione matrimoniale di Pet e ognuno
a modo suo, gli
è stato vicino nel
miglior modo possibile.
Oramai la
notizia della loro crisi è
diventata di dominio pubblico e una volta di troppo, mi rendo conto di
quanto
sia poco privata la vita degli attori.
Anche se lo
conosco da pochi mesi, ho
avuto modo di rendermi conto che Peter è una persona
meravigliosa, capace di
sentimenti estremi e che sta soffrendo come un cane per questa
situazione.
Finalmente anche
le riprese della
prima parte di Breaking dawn sono terminate e Robert ha potuto
rilassarsi a
casa con me, con Patty e con i nostri amici.
Ultimamente
però lo vedo spesso
nervoso e serioso e francamente non so che cosa possa preoccuparlo
così tanto;
ho provato a chiederglielo ma lui ogni volta dopo aver alzato le
spalle, mi ha
risposto che non era nulla di preoccupante.
Spero che prima
o poi decida di
confidarsi con me, perchè francamente mi fa stare male
vederlo in queste
condizioni, senza saperne il motivo.
Tornando alle
cose accadute, ho
finalmente avuto modo di conoscere la mitica zia Mary e devo dire che
l'ho
trovata davvero adorabile e spesso quando riesce a ritagliarsi del
tempo per
se, viene a trovarci e io e lei ci dilettiamo in cucina.
Un giorno mi ha
fatto scoppiare a
ridere quando ha detto, davanti a Robert: " Era ora ragazzo che
trovassi
qualcuna che ti fa mangiare, perchè se dovevi affidarti a te
saresti finito
avvelenato o nel più grave dei casi, saresti morto di fame!".
Robert le aveva
fatto una linguaccia,
prima di scoppiare a ridere con noi.
E' quasi
incredibile pensare che sono
già quasi quattro mesi che sono qui, negli Stati Uniti e mi
sembra ieri che
sono arrivata.
Finora ho
vissuto tante emozioni e in
questa giornata, ne vivrò sicuramente molte altre.
Infatti oggi 16
ottobre 2011, si
celebrano le nozze tra Nikki e Paul e anche se mi vergogno da morire,
sono
sincera se ammetto che sto morendo d'invidia.
Sogno che arrivi
anche per me e
Robert, quel magnifico giorno ma purtroppo manca ancora molto.
Un mese fa hanno
finalmente terminato
le riprese della 1° parte di Breaking dawn e fra due settimane
ci sarà la prima
mondiale e francamente non vedo l'ora di vederla.
Poi per me
dovrà iniziare un altro
anno di attesa, prima di poter vedere realizzati i nostri sogni.
So
già che sarà dura ma cercherò di
avere pazienza e sono sicura che prima o poi tutto si
sistemerà.
L'unica nota
negativa di oggi è che
io e Robert non potremo stare insieme nella location delle nozze, per
evitare
qualche fotografo noioso ma Nikki ci ha detto che dopo la cerimonia,
andremo in
un posto veramente blindato e lì, io e il mio tesoro potremo
finalmente stare
insieme.
Dopo aver
indossato il mio
elegantissimo e lungo abito nero e aver sistemato il trucco, sono
pronta per
raggiungere Kellan, Erica, Jackson e Lucia che mi scorteranno fino al
luogo
delle nozze, dove troverò Robert.
Lui è
già lì, perchè deve fare da
testimone a Nikki e non vedo l'ora che mi veda vestita così.
Il mio tesoro
non ha ancora visto il
mio abito, perchè gliel'ho tenuto nascosto e ora sono
ansiosa, perchè ho il
timore che non possa piacergli.
Quando sono
pronta comincio a
scendere in salone dove trovo ad attendermi i miei amici.
Lucia
è meravigliosa con il suo lungo
abito di raso color rosa champagne ed è perfetta accanto a
Jackson,
elegantissimo con il suo
completo grigio chiaro e la camicia e la cravatta di una
tonalità più scura
mentre Erica è strepitosa con quel vestito verde acqua con
lo scollo
particolare e uno spacco vertiginoso e spicca molto, accanto a Kellan
che
sfoggia un look total black.
A noi si
uniscono anche Martina, che
indossa un bellissimo abito color grigio perla e Andrea con un completo
nero
con la camicia bianca e la cravatta lilla.
Tutti mi fanno i
complimenti per il
mio vestito e io arrossisco come una matta poi dopo averli ringraziati,
saliamo
in macchina e partiamo per il luogo dove si svolgeranno le nozze.
Dopo circa
mezz'ora di viaggio
arriviamo in un ranch che si trova a Malibù e dopo essere
entrati veniamo
raggiunti da tutti i nostri amici.
Con lo sguardo
cerco Robert e Andrea,
che lo ha già visto mi indica il punto dove si trova.
Mentre mi avvio
verso il mio tesoro,
incontro Peter che elegantissimo mi saluta e Elizabeth, che con il suo
lungo
abito color grigio perla, è meravigliosa.
In angolo ben
nascosto noto Taylor e
Kristen che si stringono abbracciati e dentro di me comprendo alla
perfezione
quello che provano.
Finalmente in
lontananza vedo il mio
amore che sta parlando con Boo Boo e quando lui mi nota,
gli indica la
mia presenza.
Robert si gira e
dalla sua
espressione posso capire che il mio vestito gli piace davvero tanto e
questo
non può che farmi felice.
Dire che
è sconvolto e scioccato,
credo che sia un eufemismo e mi fissa come si trovasse davanti una
statua di un
capolavoro oltremodo perfetto.
Poi sul suo viso
appare il più bello
dei sorrisi, che io mi affretto a ricambiare.
Poco dopo ha
inizio la cerimonia e io
mi accomodo nelle panche in prima fila, in modo che sia io che Robert
possiamo
vederci.
Quando la sposa
fa la sua comparsa,
tutti rimangono estasiati: indossa un abito meraviglioso di color
bianco
avorio, con lo strascico lungo quasi due metri e i bottoni in cristallo.
Sul bordo del
seno ha una preziosa
decorazione fatta con tantissimi cristalli di Swarovski,
che contornano tutta
la scollatura e tra le mani regge un bellissimo mazzo di girasoli che
danno una
nota di colore a tutto l'insieme.
Durante
la cerimonia, la commozione è palpabile e non
dimenticherò mai l'emozione che vedo
negli occhi dei due sposi mentre Nikki si avvicina all'altare.
Stanno
entrambi piangendo e d'istinto mi volto verso Robert e lo vedo
guardarmi
emozionato.
Poi la cerimonia
ha inizio e quando
il giudice di pace dice: " Vi dichiaro marito e moglie!", Nikki
scoppia a piangere gettandosi tra le braccia di un emozionato e
sorridente Paul
che le da un dolce bacio sulla fronte.
Finita la
funzione, Paul si gira
verso di noi e dopo aver preso il microfono dice: " Io e la mia dolce
sposa vi ringraziamo per essere venuti qui a condividere la nostra
gioia e di
questo ve ne saremo grati per sempre.
Io e Nikki
volevamo che il nostro
matrimonio fosse
come un festival di musica all'aperto,
per questo vi invitiamo a divertirvi e a ballare!
I
festeggiamenti andranno avanti fino a tarda notte per questo motivo
abbiamo
preparato tante coperte, in modo che vi potrete sdraiare a guardare le
stelle,
quando sarete stanchi di ballare".
Tutti
applaudiamo alle sue parole e subito dopo ci avviamo a piedi verso il
posto
blindato che mi permetterà finalmente di baciare e
abbracciare il mio tesoro,
che mi sta fissando con un gran sorriso.
Tutti insieme
seguiamo gli sposi, che
a piedi percorrono un viale delimitato da un lungo recinto bianco
dentro il
quale si trovano tante specie di animali.
Guardare la
felicità immensa dei due
sposi, mi fa provare un fastidioso groppo alla gola e devo lottare per
non fare
scendere le lacrime, che minacciano di tracimare dai miei occhi.
In quel momento
sento il profumo di
Robert avvolgermi fin dentro l'anima e quando mi giro, lo vedo
sorridermi.
Poi con la voce
emozionata, mi dice:
" Amore, sei un vero e proprio incanto!" quindi mi prende a braccetto
e insieme scendiamo una scalinata che ci porta nel luogo dove si
terrà il
pranzo di nozze.
Robert si
è tolto la cravatta e io ho
sciolto i miei capelli, perchè così mi sento
più comoda.
Insieme ci
avviamo verso gli sposi,
per fargli i nostri auguri e quando siamo lì, io chiedo a
Nikki come si sente.
Lei con un gran
sorriso, mi dice:
" Oh Lisa, non so se riesco a spiegarti quello che sento dentro.
Quando l'ho
visto lì fermo che mi
aspettava, mi sono sentita improvvisamente leggera.
Nonostante
volessi gettarmi tra le
sue braccia, la distanza che ci separava sembrava non voler finire mai.
Sono
stati i 10 metri più lunghi della mia vita".
Dopo
la cena sono iniziati i balli, che sono veramente andati avanti per
tutta la notte
e devo dire che non mi sono mai divertita tanto in vita mia.
Verso
le tre di mattina, poco prima di andare via, ho visto lo sguardo di Rob
scurirsi di nuovo e ho compreso subito che i soliti pensieri a me
preclusi, erano
nuovamente tornati.
Mi
fa stare da schifo non sapere che cosa lo faccia stare in questo stato
ma non
voglio arrendermi e ho intenzione di scoprire che cosa faccia stare
così male
il mio amore.
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Capitolo 35 *** I problemi svaniscono davanti al valore dell'amicizia ***
Ciao
ragazze, è proprio vero che l'amicizia ha un
valore importante e in questo capitolo ne avremo la conferma.
Spero
che ciò che leggerete vi piaccia e come sempre
vi ringrazio per il vostro affetto.
Ciao
Lorian
Capitolo 35 - I
problemi svaniscono
davanti al valore dell'amicizia
POV LISA
Una settimana
dopo le nozze, mi
sveglio stiracchiandomi ma quando mi giro per dare un bacio a Robert,
mi
accorgo che il lato del suo letto è vuoto e freddo, segno
che si è alzato molte
ore fa.
Mi alzo dal
letto e mi avvicino alla
finestra e lo vedo seduto sulla sedia a sdraio vicino al bordo della
piscina.
Ha nuovamente
quello sguardo perso
che tanto odio e improvvisamente sento una rabbia feroce infuocarmi il
petto.
In tutti questi
dannati giorni che
sono trascorsi dal matrimonio di Nikki, ho provato e riprovato a farlo
parlare
e a confidarsi con me ma non c'è stato nulla da fare.
Sempre con lo
sguardo rivolto al
nulla, non faceva altro che ripetermi che non aveva niente e che
mi stavo
preoccupando inutilmente.
All'inizio ho
voluto crederci con
tutte le mie forze poi però la situazione peggiorata e il
mutismo è diventato
dilagante.
Sono veramente
stufa e non ho più
intenzione di passare sopra al suo essere lunatico e sfuggente.
Se con me non
vuole parlare, so già
con chi sicuramente non si rifiuterà di farlo.
POV TAYLOR
Apro gli occhi
accorgendomi che è già
mattina e che la mia piccola non si trova accanto a me.
Sorrido,
perchè so con perfezione
dov'è: la cucina è il suo regno e a lei piace da
matti prepararmi la colazione.
Mi alzo e mi
metto la vestaglia
quindi scrollo un pò le spalle e stiracchio il collo poi
decido di raggiungerla
al piano di sotto.
Appena arrivato
in prossimità della
cucina, un meraviglioso odore di caffè mi stuzzica le narici
e io lo inspiro
come un drogato farebbe con la sua dose.
Mi sporgo con il
viso oltre la porta
e la vedo intenta a trafficare ai fornelli.
Istintivamente
sorrido, pensando che
finalmente anche io e lei viviamo insieme; dopo che Robert aveva fatto
quella
scelta con la sua Lisa, anche noi avevamo voluto imitarlo.
Mi ricordo che
quando glielo avevo
proposto, i suoi occhi brillavano come due stelle e non l'avevo mai
vista così
bella.
Mentre sono
immerso nei miei
pensieri, lo squillo del telefono mi riporta con i piedi per terra.
Kristen si gira
e si accorge della
mia presenza, regalandomi un meraviglioso sorriso poi si asciuga le
mani per
andare a rispondere.
Io
però la fermo, dicendole: "
Tranquilla amore, vado io!".
Lei annuisce
sorridendo e io mi volto
per andare in soggiorno a prendere il telefono.
Quando rispondo,
sento dall'altra
parte dell'apparecchio, la voce nervosa di Lisa che mi saluta.
Ricambio il
saluto chiedendole se le
ha bisogno di qualcosa e lei, dopo aver fatto un grosso respiro dice: "
Si
in effetti avrei bisogno di tutti e due!".
Io assumo un
espressione confusa e in
quel momento Kristen fa il suo ingresso, con due tazze fumanti di
caffè tra le
mani.
Non appena vede
la mia espressione si
blocca e mi chiede che cosa stia succedendo.
Io alzo le
spalle per farle capire
che ne so meno di lei poi rivolgendomi alla mia interlocutrice, chiedo:
"
Che succede Lisa? C'è qualche problema?".
" Si,
c'è un problema Tay"
mi risponde lei poi continua: " e avrei bisogno di voi per
risolverlo!".
Sempre
più confuso, gli dico: "
Aspetta, metto il vivavoce così ti sente anche Kris!".
Dopo aver
schiacciato il pulsante
metto giù la cornetta e dico: " Ora puoi parlare! Noi ti
sentiamo
chiaramente!"
Dopo pochi
secondi, lei dice: "
Il problema è Robert! C'è qualcosa che non va e
francamente non so proprio come
aiutarlo, perchè lui si rifiuta di parlare con me.
Continua a dirmi
che è la solo mia
immaginazione a farmi brutti scherzi ma poi il suo sguardo si spegne e
lui si
isola del tutto."
Kristen le
chiede: " Da quanto
va avanti questa storia?" e lei dopo un secondo, risponde: " Oramai
sono già due settimane che è in quello stato;
pensavo che con la fine delle
riprese avrebbe avuto il modo di tranquillizzarsi un pò ma
evidentemente c'è
qualcosa che lo fa stare male e io sto peggio, visto che lui mi ha
chiuso fuori
e non vuole farsi aiutare!".
Io sospiro poi
le dico: "
Tranquilla Lisa, dacci il tempo di vestirci e arriviamo!".
Lei ci ringrazia
e io chiudo la
comunicazione poi mi rivolgo verso Kristen e le chiedo: " Secondo te
che
cosa sta succedendo?".
Lei scuote la
testa mentre
contemporaneamente alza le spalle, poi mi dice: " Non ne ho la
più pallida
idea. Robert è sempre stato un mistero per me!
Probabilmente
comincia a sentire il
peso di tutto questo inganno o forse ha paura che Lisa possa stancarsi
di
lui!".
Io sorseggio il
mio caffè poi mi passo
una mano tra i capelli e dico: " A chiacchiere stiamo a zero,
vestiamoci e
andiamo a vedere che cavolo nasconde quel caprone e spero per lui che
sia una
cosa seria, perchè se mi ha fatto perdere la tua magnifica
colazione per i suoi
capricci da primadonna, come minimo lo gonfio!".
Kristen scoppia
a ridere e io la
bacio, perso di lei poi andiamo al piano di sopra per prepararci.
Quando siamo
pronti saliamo in
macchina e uscendo dal garage ci immettiamo in strada diretti a Bel Air.
Dopo mezz'ora
siamo lì e come sempre
vediamo un nugolo di paparazzi, appostati di fronte a casa di Robert.
Un moto
d'insofferenza mi coglie e
ringrazio il cielo di aver preso la macchina con i vetri oscurati,
altrimenti
tutti avrebbero visto che con me c'e Kristen, dando vita a numerosi
pettegolezzi.
Kris fa uno
squillo con il cellulare
a Lisa, che subito dopo fa azionare il cancello automatico.
Noi entriamo con
la macchina e quando
il cancello alle nostre spalle si chiude, usciamo dall'auto entrando in
casa.
Lisa ci accoglie
con un mesto
sorriso, abbracciandoci e noi la ringraziamo ricambiando la stretta.
Poi esauriti i
convenevoli, io le
chiedo: " Dov'è lui?" e lei mi segnala la grande vetrata che
porta al
giardino.
Io e Kris ci
avviciniamo e lo vedo
lì, fermo con le spalle appoggiate alla dependance.
Non posso che
dare ragione a Lisa,
perchè anche a me lo sguardo che ha, non piace per niente.
Mi giro verso le
due ragazze e dico:
" State tranquille, ora ci penso io!".
Loro annuiscono
e io con un sospiro,
mi preparo allo scontro con quello che reputo il mio migliore amico.
Mentre mi
avvicino lo osservo e
comprendo che deve stare proprio male, perchè quello sguardo
è
lo stesso che
aveva quando non sapeva
ancora chi era Lisa ma ora lo sa quindi non riesco a capire che cosa
cavolo gli
stia succedendo.
Quando sono ad
un passo da lui,
Robert si gira e spalanca gli occhi vedendomi.
Sorridendo,
dico: " Caro
Robbino, mi auguro che quello che ti porti addosso e non negare
perchè so che
hai qualcosa, sia davvero importante.
Perchè
ti informo che la mia
splendida ragazza, mi aveva preparato una meravigliosa colazione e a
causa tua,
ho dovuto fargli ciao ciao con la manina!".
Lui sorride
stanco poi mi chiede:
" A chi? Alla tua splendida ragazza o alla meravigliosa colazione?".
Scoppio a
ridere, tranquillizzato dal
fatto che il mio amico è ancora presente poi tornato serio,
gli metto una mano
sulla spalla e gli chiedo: " Rob, si può sapere che cavolo
hai? Lisa è
davvero preoccupata, se è arrivata a chiamare noi.
Dice che tu
l'hai allontanata e questo
lo sai che non è affatto un bene.
Voi siete stati
scelti dal destino
per stare insieme quindi puoi spiegarmi che cosa cavolo ti fa stare
così da
schifo?".
"
Non ho niente Tay!" mi dice cercando di
apparire convinto e io sbuffo, rispondendo: " Questa fa più
ridere di
quella di prima!
Dico
ma mi hai preso per un deficiente, per caso? Guarda che non ci casco
per
niente!".
Robert si porta
un dito alla bocca
poi dice: " Tra una settimana c'è la prima di Breaking dawn
e io sarò
costretto ad andarci con Kristen, per saziare la curiosità
di paparazzi e fan e
per accontentare la Summit.
Kellan e Jack
potranno
tranquillamente andarci con Erica e Lucia mentre la mia Lisa,
sarà costretta a
rimanere a casa.
Come credi che
posso stare in una
situazione del genere?
Sono stanco
Taylor e ho il profondo
terrore che presto anche Lisa si scoccerà di questa
situazione e se io la
perdessi, so già che ne morirei!".
Io spalanco gli
occhi poi annuisco
consapevole della sua frustrazione poi guardandolo, gli dico: " Si
amico,
posso comprendere che questa cosa ti faccia stare male ma non potevi
parlarne
anche con lei?
Sai che
è uno straccio? Si sente
impotente, perchè tu l'hai lasciata fuori dal tuo problema e
ovviamente essendo
all'oscuro di tutto, sta soffrendo!".
Lui stringe i
pugni poi mi risponde:
" Non ce l'ho fatta Tay! Come potevo andare da lei e dirle che stavo
male
perchè lei doveva rimanere nascosta, quando sono stato
proprio io a dirle
avrebbe dovuto essere un fantasma almeno per un anno e mezzo?
Dimmi pure che
sono un vigliacco ma
non me la sono sentita!".
Ad un tratto la
voce dura di Lisa ci
fa sobbalzare: " E quindi per la tua vigliaccheria hai preferito farmi
morire di dolore! Certo così è stato meglio, no?".
Robert abbassa
lo sguardo poi dice:
" Mi dispiace veramente amore ma mi sono sentito schiacciato da tutto
questo peso.
So di non
meritare il tuo perdono e
non mi azzardo a chiedertelo ma credimi se ti dico che non avrei voluto
farti
stare male!".
" Sappiamo che
sei pentito
Robert" gli dice Kristen " ma devi imparare una volta per tutte, che
ci sono cose che non puoi risolvere da solo.
Confidarti con
la tua ragazza
l'avrebbe fatta soffrire di meno, del non sapere niente di
ciò che ti passava
nel cuore.
Sai che per un
attimo ha pensato che non
la volessi più e che stessi cercando un modo per liberarti
di lei?".
Robert spalanca
gli occhi e li punta
su Lisa, dicendo: " Hai davvero pensato questo?".
Lei annuisce
abbassando lo sguardo e
in due passi lui la raggiunge stringendola forte a se, per poi dirle: "
Sei una sciocca amore mio, perchè io non potrei mai
liberarmi di te.
Nel momento
esatto che commetterei
questa bestialità la mia esistenza perderebbe di
significato, perchè tu e solo
tu sei la mia vita!".
In quel momento
un'idea mi balena nel
cervello e sorridendo dico: " Io credo di avere la soluzione al nostro
problema!".
Sei paia di
occhi si puntano verso di
me, alternando la curiosità alla speranza.
Robert mi
chiede: " Di che
soluzione parli, Tay? " e io sorridendo gli dico: " E' molto semplice
in realtà.
Come hai detto
poc'anzi tu devi
andare alla prima con Kristen mentre Jackson e Kellan possono andarci
alla luce
del sole con le loro ragazze, no?".
Lui annuisce e
io continuo: "
Beh per la legge di compensazione, visto che tu andrai con la mia
ragazza, io
andrò con la tua".
Tutti e tre
spalancano gli occhi,
fissandomi come se all'improvviso fossi diventato del tutto scemo
e io mi affretto
a spiegare il mio
piano: " Io sarei comunque andato da solo mentre così Lisa
potrà
intervenire, senza dover rimanere a casa da sola.
Potremmo
chiedere a Stephanie di fare
in modo che tutti e quattro possiamo sederci vicini e col favore del
buio, voi
due potrete stare accanto l'uno all'altra!".
Poi aggiungo: "
E' vero che così
io e Kris saremo comunque separati ma in fondo noi siamo già
abituati a
partecipare a delle serate mentre per Lisa, questa sarebbe la prima
volta e
credo che si meriti di viverla al tuo fianco anche se dovrà
farlo
nell'oscurità!".
Una luce di
speranza aleggia lieve
negli occhi di Robert per poi spegnersi del tutto, quando dice: "Io
credo
che così incasineremmo tutto ancora di più!".
Io lo guardo
confuso poi gli chiedo:
" A che ti riferisci?" e lui mi dice: " Se tu portassi Lisa con
te alla prima, tutti i paparazzi penserebbero che lei è la
tua nuova
ragazza!".
Grugnisco di
rabbia perchè non avevo
pensato a quello ma in quel momento la voce di Kellan, alle nostre
spalle dice:
" Beh, secondo me basterà che Taylor presenti Lisa come sua
cugina e tutto
si sistemerà!".
Erica al suo
fianco, si limita ad
annuire poi dice: " Credo che Kellan abbia ragione e credetemi che per
ammetterlo io, deve proprio avercela!" poi rivolta al suo ragazzo dice:
" Tu non ti ci abituare!".
Mentre lui
grugnisce scocciato,
sibilando un: " Simpatica!" altrettanto convinto, tutti noi scoppiamo
a ridere poi Kristen dice: " Bene, ora appurato che abbiamo trovato la
soluzione al problema che affliggeva Robert, voi maschietti ve ne
starete qui
comodi comodi mentre noi femminucce, usciamo a cercare i vestiti per la
prima!".
Poi rivolgendosi
a Erica dice: "
Eri, va a chiamare anche Lucia e Martina così almeno andremo
tutte
assieme!".
Erica annuisce
poi si allontana
diretta verso casa sua.
Robert
più tranquillo abbraccia la
sua Lisa e le dice: " Perdonami amore per quello che ti ho fatto
passare.
Ti prometto che
d'ora in poi
qualunque problema mi affliggerà, te ne parlerò
apertamente!".
Lisa annuisce
con un sorriso poi i
due si scambiano un bacio, che rimette tutti gli equilibri a posto.
Quando si
staccano, io dico: "
Bene ora che tutto è risolto, che ne dite di offrirci la
colazione, visto che
per colpa di questo qui," dico indicando Robert " io ho dovuto
rinunciare a quella che mi aveva preparato il mio amore!".
Robert mi fa una
linguaccia mentre
tutti scoppiamo a ridere.
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Capitolo 36 *** La tanto temuta prima ***
Ciao
ragazze, eccoci arrivate alla vera prima prova
che dovrà superare la nostra Lisa.
Oggi
verrà messa a confronto con un mondo alla quale
non sente di appartenere ma che per amore di Robert, sarà
costretta a farsi
piacere.
Vivremo
con lei le sue ansie e le sue paure e
incroceremo le dita perchè tutto fili liscio.
No
ma dico, secondo voi qualcuno potrà bersi la
frottola della sua parentela con Taylor?
Io
la vedo molto improbabile come cosa ma tant'è,
quindi non ci resta che fare il tifo per lei e farle un bel in bocca al
lupo.
Quindi
forza Lisa, stringi i denti e vai!
Quanto
a voi, come sempre vi ringrazio per il vostro
affetto e dopo aver parlato tanto mi tappo la bocca e vi lascio alla
lettura
del capitolo.
Baci
Lorian
Capitolo 36 - La
tanto temuta prima
POV LISA
Il momento tanto
temuto è arrivato.
Ora mi trovo
qui, seduta davanti alla
consolle per potermi truccare; ho già indossato il mio
vestito e l'ansia mi sta
davvero stravolgendo.
Ho paura, lo
devo ammettere! Ho paura
di non essere in grado di affrontare, tutto quello che
succederà oggi.
Non ho voluto
esternare i miei timori
a Robert, perchè per la prima volta dopo tanti giorni, l'ho
visto di nuovo
felice ma affrontare un così grande avvenimento, mi fa
tremare fin dentro alle
ossa.
Anche il fatto
di presentarmi ai
giornalisti come la cugina di Taylor Lautner, mi sembra a dir poco
allucinante.
Non credo che
esista al mondo una
persona di buon senso, che si berrebbe una così assurda
bugia.
Andiamo non ci
vuole certo una laurea
per capire che siamo così diversi.
Io ho la pelle
chiara quasi diafana,
il viso cosparso di lentiggini, sono magra, bionda con gli occhi scuri
mentre
la sua pelle è scura, tipica degli indiani nativi d'America,
moro con gli occhi
neri.
Nessuno
crederà mai ad una bugia del
genere ma non potevo rifiutarmi, quindi eccomi qua con indosso il mio
bellissimo
abito che è costato un'occhio della testa, i capelli in
perfetto ordine e con
il trucco leggero, che spero possa nascondere l'ansia che mi stravolge.
Non appena sono
pronta, tiro un
grosso respiro, afferro la mia pochette e scendo.
Giù
in salone mi aspettano impazienti
i miei amici.
Vedo Erica che
indossa un bellissimo
abito bianco con una profonda scollatura e un coprispalle di piume
bianche come
l'abito.
Kellan, che
è stato il primo a
tornare del suo colore naturale di capelli una volta finito il film,
è
veramente molto elegante con il suo completo nero e la sua cravatta di
color
grigio scuro.
Anche il vestito
di Lucia è a dir
poco fantastico, pieno di pietre luccicanti e di un nero profondo.
La vedo parlare
e ridere con Jackson
che sfoggia un abito elegante e allo stesso tempo semplice che gli da
un aria
quasi seriosa.
Se non sapessi
che sto parlando di
Jackson Rathbone, l'anima del gruppo penserei di avere davanti un'altra
persona.
Lui unito ad
Andrea e Kellan, formano
una miscela veramente esplosiva e sono sempre loro i fautori dei
maggiori
scherzi e goliardie che vedono come vittima, mio malgrado il povero
Robert che
si limita ad alzare le spalle rassegnato davanti all'infantilismo, come
lo
chiama lui, di quei tre.
Solo io so che poi quando rientriamo in casa, il mio amore
si sganascia
dal ridere.
Non ammetterebbe
mai di fronte ai
suoi amici, che li ammira per tutti i colpi geniali che gli passano per
il
cervello.
Sposto la mia
attenzione verso
Martina e Andrea e devo ammettere che sono a dir poco favolosi.
Lei è
bellissima con il suo abito
nero con quella particolare decorazione di strass dorati mentre lui,
sembra un
modello con un portamento fantastico.
L'ultima persona
che è presente nel
salone è il mio accompagnatore ufficiale: il dolcissimo
Taylor Lautner, colui
che solo per oggi sarà il mio adorato cuginetto.
Tay indossa un
completo grigio fumo,
corredato da una camicia nera e una cravatta dal tema scozzese.
Non appena lui
mi vede, mi fa un
grande sorriso e avvicinandosi a me mi dice: " Per tutti gli Oscar,
Lisa sei davvero
bellissima.
Hai per caso
deciso di fare prendere
un colpo a Robert? Beh io di certo non mi lamento, in fondo
farò davvero una
bella figura con al fianco la mia cuginetta!".
Io arrossisco
facendogli un sorriso
poi gli dico: " Tay sei sicuro di voler venire con me?
Non
fraintendermi ma veramente non
credo che qualcuno possa bersi la favoletta che io e te siamo cugini e
l'ultima
cosa che vorrei è creare altri problemi!".
Lui mi guarda e
sogghigna poi dice:
" Ehi donna, non è che stai cercando un modo per mollarmi?
Avresti davvero
il barbaro coraggio di farmi andare da solo, lasciandomi in pasto agli
squali,
dopo che ho avuto l'onore di poter rimirare la tua superba bellezza?".
Vedendo che non
rispondo, Tay si
affretta ad aggiungere seriamente: " Lisa, non farti prendere dal
panico
anzitempo.
E' vero che
probabilmente nessuno
crederà al fatto che io e te siamo parenti ma questa
è l'ultima situazione di
cui devi preoccuparti!
L'unica cosa
importante è che tu
potrai trascorrere questo momento accanto a Robert, anche
perchè lui non se lo
godrebbe di certo se ti sapesse a casa da sola.
Hai visto anche
tu l'umore nero che
sfoggiava la settimana scorsa, no?".
Io annuisco e
lui fa altrettanto
prima di dire: " Appunto, quindi ora tu ti stampi un bel sorriso su
quella
bellissima bocca e affronti tutti a testa alta, ok?".
Lo abbraccio
stretto per ringraziarlo
di quello che sta facendo per me e per Robert poi una volta che mi
separo da
lui, gli dico: " Hai pienamente ragione Tay, sono una sciocca che si
perde
in inutili pensieri quindi ora andiamo e immergiamoci nella vasca dei
piranha e
godiamoci la serata!".
Tutti i miei
amici tirano un sospiro
di sollievo poi ci dirigiamo verso la limousine, che ci aspetta in
giardino.
Il viaggio verso
l'auditorium dura
complessivamente mezz'ora e durante tutto il tragitto, i miei amici mi
sollevano il morale con battute e barzellette per farmi scemare la
tensione.
E devo dire che
ci riescono alla
perfezione: mi sento tranquilla e pronta ad affrontare quello che
verrà.
Quando la
macchina si ferma, un
addetto ci apre la portiera e i primi a scendere sono Kellan e Erica
seguiti da
Andrea e Martina.
Sento grida e
urla che mi stordiscono,
per non parlare di quei milioni di flash che quasi quasi mi accecano.
Pochi secondi
dopo anche Jackson e
Lucia scendono dalla macchina ma prima di uscire Jack mi dice: " Forza
Lisa dimostra a tutti di che pasta è fatta una vera
Martini!".
Io annuisco
facendogli un sorriso
quindi li guardo scendere.
Taylor mi
afferra la mano e con la
voce seria mi chiede: " Sei pronta bambina?".
Io stringo forte
i pugni e annuisco
dicendo: " Mai stata più pronta!", lui mi sorride e scende
dalla
macchina porgendomi la mano.
Ora che sono
fuori da quella
autovettura le urla e i flash sono a dir poco triplicati e mi sembra di
non
avere più il controllo del mio corpo e della mia testa.
Vedo Erica e
Kellan posare in due
luoghi differenti, felici e sorridenti e non posso che invidiarli tanto.
Poco
più in là vedo anche Lucia e
Jackson fare lo stesso.
E' quasi
incredibile vedere come le
mie amiche si sono abituate subito a questo mondo ma forse il fatto di
non
doversi nascondere come devo fare io, le ha aiutate molto.
Avanzo come un
automa cercando Robert
tra tutte le persone sul red carpet, perchè in questo
momento ho proprio la
necessità di vederlo.
Lo vedo poco
più in là, intento a
firmare autografi e a posare per una moltitudine di fotografie.
E' felice e
totalmente a suo agio:
questo è il suo mondo, sembra nato per fare solo questo e
temo che non sarò mai
al suo livello o anche solo accostabile a lui.
Taylor mi chiama
e io mi avvicino a
lui che sta rilasciando alcune interviste.
Quando lo
raggiungo, il giornalista
mi fissa poi chiede a Tay: " Signor Lautner e questo splendore chi
è? E'
la sua nuova ragazza?".
Secondo un
copione già prestabilito,
io scoppio a ridere poi rispondo: " Dio me ne scampi, per
carità! No, io
sono Lisa e Tay è solo mio cugino da parte di madre!".
Lui ci fissa
scettico poi Tay
aggiunge: " Vede come mi tratta? Ho pure la sfiga di avere una cugina
che
mi prende a pesci in faccia, nonostante io l'abbia portata alla prima
del mio
film!".
Io scuoto la
testa poi sorridendo,
rispondo: " Oh cuginetto ma io lo faccio solo perchè so che
mi ci hai
portato, perchè non hai trovato nessuna che prendesse il mio
posto!".
Il giornalista
scoppia a ridere
mentre Tay mi fissa con la bocca aperta; io gli faccio una linguaccia,
seguita
subito dopo da un occhiolino e mi allontano verso l'entrata.
Poco
più in là vedo Peter ed
Elizabeth che elegantissimi posano per delle foto.
Ma la
più bella ed elegante secondo
me, è Ashley che sfoggia un meraviglioso vestito e una
guardia del corpo di
tutto rispetto; infatti Joe non le toglie gli occhi dosso neppure un
istante.
Poco dopo mi
sento chiamare e quando
mi giro vedo Elizabeth che mi saluta e io contraccambio di vero cuore.
In quel momento
mi sento osservata ed
è una sensazione strana e quando mi
giro per vedere
chi è, incontro i più
bei occhi che io abbia mai visto: gli occhi del mio amore che mi
fissano
estasiati.
Dio è
bellissimo ed è tutto mio;
sento il cuore battermi forte nel petto e devo farmi violenza per
allontanare
il mio sguardo dal suo, perchè non so cosa potrei fare
altrimenti.
Al suo fianco
come da copione c'è
Kristen che non appena mi vede mi sorride.
Io ricambio il
suo sorriso e vedo
Robert dirle qualcosa all'orecchio, lei mi guarda e annuisce con un
sorriso.
Poco
più in là c'è Nikki, bellissima
nel suo vestito bianco che è guardata a vista dal suo Paul.
Nikki mi vede e
mi chiama; io la
raggiungo e ci salutiamo con un bacio sulla guancia poi lei mi fa i
complimenti
per il vestito, io faccio lo stesso con lei e noi due insieme seguiti
da Paul e
Taylor raggiungiamo finalmente l'ingresso dell'auditorium.
Una volta
sorpassate quelle porte
ritorno a respirare rendendomi conto che fino a quel momento ero
rimasta
totalmente in apnea.
Mi giro e vedo
Robert che mi sta ancora
fissando con un sorrisino impresso nelle labbra poi lo vedo voltarsi
verso il
suo pubblico per posare ancora per delle foto.
In quel momento
vengo raggiunta da
Stephanie che mi fa i complimenti per l'abito e dopo avermi presa
sottobraccio
mi scorta al mio posto.
Infatti sulla
poltrona vedo scritto
il mio nome e noto che è posto tra quello di Robert e quello
di
Taylor.
La ringrazio di
cuore e lei mi fa un
sorriso.
Pochi istanti
dopo veniamo raggiunte
da Robert che dopo aver salutato Steph mi dice: " Amore mio, sei a dir
poco fantastica e non hai idea di quanto mi sia dovuto trattenere per
non
correrti incontro e baciarti davanti a tutti!".
Io annuisco con
un sorriso poi gli
dico: " Lo so amore e la stessa cosa vale anche per me!".
Stephanie ci
guarda poi dice: "
Devo farti i miei complimenti Lisa, perchè lì
fuori ti sei comportata
perfettamente!".
Io la ringrazio
e Robert sorridendo
soddisfatto, le dice: " Beh Steph, dopotutto è la mia
donna!".
Finalmente tutti
prendiamo posto e
poco dopo le luci si abbassano fino a spegnersi del tutto.
Robert afferra
la mia mano e
stringendola forte mi dice: " Ti amo Lisa Martini!"; io lo guardo poi
gli dico a mia volta: " Ti amo Robert Pattinson!".
Lo schermo
davanti a noi si accende e
ufficialmente inizia la visione della prima di Breaking dawn.
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Capitolo 37 *** Un nuovo momento di gioia ***
Eccoci
ragazze oggi assisteremo ad altri momenti
gioiosi o meno che vivranno i nostri protagonisti.
Passeremo
dalla rabbia di Robert, alla sua pura
sorpresa e alla gioia di tutti.
Poi
vivremo insieme a Kellan e a Erica un momento
particolarmente felice della loro vita.
Vi
lascio alla lettura del capitolo ringraziandovi
come sempre .
Baci
Lorian
Capitolo 37 - Un
nuovo momento di
gioia
POV LISA
Dalla sera della
prima di Breaking
dawn, era già passato un mese e mezzo.
Come avevamo
immaginato, l'indomani i
titoli dei giornali riportavano tutti pressappoco la stessa domanda: "
Chi
è la misteriosa bionda apparsa al fianco di Taylor Lautner?
E' davvero sua
cugina o solo l'ultima
delle sue conquiste?".
Ci avevamo riso
tutti sopra, anche se
a volte avevo visto Robert stringere i pugni arrabbiato, specie di
fronte a
quei titoli che mi definivano una poco di buono e un arrampicatrice
sociale.
C'era voluto del
bello e del buono
per farlo tranquillizzare, specialmente una volta quando un giornale mi
aveva
definito, una pronta ad allargare le cosce per rimpinguare il conto in
banca.
Quella volta
Robert era diventato
matto; aveva afferrato il giubbotto e si era diretto a lunghi passi
verso la
macchina, con l'intento di andare alla sede del giornale a chiedere la
testa
del giornalista che aveva scritto quell'obbrobrio.
C'erano voluti
Jackson e Kellan per
fermarlo, perchè sembrava davvero una furia.
INIZIO FLASHBACK
" IO LI AMMAZZO
QUEGLI SCHIFOSI!"
urla Robert in preda ai fumi della rabbia mentre Kellan lo blocca,
mettendogli
le mani sulle spalle.
Jackson si
avvicina e gli dice:
" Rob calmati! Così fai solo il loro gioco.
So che la cosa
ti fa male ma non
credi che se ti presentassi lì a mettere a fuoco la
redazione, la reputazione
di Lisa peggiorerebbe?".
" Che vuoi dire?
gli chiede confuso
Robert e Jackson, gli risponde: " Rifletti amico, ufficialmente Lisa
è
stata presentata come la cugina di Taylor quindi ci si aspetterebbe che
fosse
lui a presentarsi lì, a maledirli.
Se lo fai tu,
loro scriveranno che
Lisa è riuscita ad infinocchiare anche te e magari la
definirebbero
come una rovina
famiglie!".
A Robert
crollano letteralmente le
spalle poi dice: " E allora che lo faccia lui!
Lisa deve
uscirne pulita altrimenti
quando usciremo allo scoperto, i giornalisti la distruggeranno."
" Sai che lo
faranno in ogni
caso, Robert" gli dice Kellan " perchè quelli sono degli
squali
affamati pronti a buttarsi addosso a qualsiasi cosa che si muove o
respira.
Sono sicuro che
Taylor sa già che
cosa deve fare!
Il tuo compito
ora è quello di stare
accanto alla tua donna e di darle la forza per affrontare tutto questo
schifo!".
Rob annuisce
decisamente più
tranquillo poi con uno scatto della testa, si gira verso Jackson e gli
dice:
" Chiama subito Tay e digli di risolvere la situazione,
perchè altrimenti
giuro che lo faccio io!".
Jackson annuisce
e una volta
tranquillizzato, lo riportano a casa.
FINE FLASHBACK
Così
come aveva chiesto Robert,
Taylor fu avvisato e si mosse nei confronti della redazione con tanto
di
avvocati, costringendoli a ritrattare quanto scritto precedentemente e
a farmi
le loro scuse pubbliche.
Passata quella
bufera, la situazione
rientrò nella normalità fino a sfociare nella
gioia e nella felicità,
quando ricevemmo
la visita di Tom e
Sienna che ci portarono una magnifica notizia.
Vennero da noi
per dirci che
aspettavano il loro primo figlio e ancora mi viene da ridere, se
ripenso alla
faccia sconvolta che fece Robert.
Era
letteralmente scioccato e mi
venne naturale chiedermi che faccia avrebbe fatto, se un giorno fosse
toccato a
noi diventare genitori.
Il 1°
dicembre eravamo tutti seduti a
tavola e all'improvviso Kellan, completamente rosso in viso si era
alzato e
davanti a noi aveva preso la mano di Erica dicendole: " Amore mio, qui
di
fronte ai nostri amici volevo ufficialmente chiederti di diventare la
mia
fidanzata e mi piacerebbe farlo con una bella festa; che ne dici?".
Erica era
sbiancata poi con un grande
sorriso impresso sulla bocca aveva detto di si e tutti noi, avevamo
fatto gli
auguri alla coppia.
La festa era
stata programmata per il
15 dicembre, quindi avevamo due settimane per organizzare il tutto.
E anche se
sembra incredibile ci
siamo riusciti alla perfezione.
Oggi la festa si
terrà a casa mia e
di Rob, perchè il nostro giardino è
più grande di quelli di Jackson ed Kellan.
Di comune
accordo, lui ed Erica hanno
voluto un tavolo unico e così abbia deciso di farlo a forma
di U, lasciando che
contorni la fine della piscina e loro si siederanno al centro in modo
da essere
visti da tutti.
Devo ammetterlo,
sono emozionata per
loro e forse anche un pò invidiosa, nonostante questo sia un
sentimento che
odio provare.
La prima ad
arrivare in giardino è
Martina che sta divinamente con quell'abito da cocktail nero.
In pochi passi
si avvicina a me e mi
dice: " Ragazzi, bisogna dire che abbiamo proprio fatto un bel
lavoro!".
Io annuisco in
silenzio e lei, pochi
secondi dopo continua: " Ti svelo un segreto che Kellan ha detto
ad Andrea; pare
che oggi lui abbia
intenzione di chiedere a Erica di sposarlo!".
Spalanco la
bocca scioccata e la
piccola serpe strisciante d'invidia, comincia ad agitarsi nel mio petto.
" Dici sul
serio?" le
chiedo stupita e lei annuisce per poi dire: " Io e Andrea avevamo
intenzione di tornare a Milano per qualche giorno, in modo da
recuperare tutte
le nostre cose.
Inoltre,
vogliamo mettere in vendita
le case che abbiamo in Italia visto che oramai la nostra vita
è qui ma a questo
punto attenderemo di sapere la data delle nozze.
In questo quando
partiremo ne
approfitteremo per ritornare con Sabrina, che sicuramente non
vedrà l'ora di
esserci!".
Un grande
sorriso si apre sul mio
volto al pensiero di rivedere la mia mammina e la sensazione di
fastidio al
centro del petto, si volatilizza all'istante.
Poco dopo,
vediamo arrivare insieme
Kristen con Tay e Nikki con Paul che si avvicinano a noi per farci i
complimenti per la sistemazione del giardino.
Noi li
ringraziamo poi ci
allontaniamo per andare a controllare che tutto sia apposto.
Mi aggiro nel
giardino immersa nei
miei pensieri; sono felice per le nozze della mia amica anche se mi
piacerebbe
davvero essere al suo posto.
Purtroppo so
già da me che questa
cosa non potrà avvenire ancora per un pò;
Robert mi ha
detto che a gennaio
inizieranno le riprese dell'ultimo film e poi finalmente quando lo
finiranno
potremo uscire allo scoperto.
Quindi mi
rimangono ancora 10 mesi di
attesa e poi io e il mio amore potremo uscire alla luce del sole.
Lucia e Jackson
mi fissano sorridendo
e anche se
so perfettamente
che non possono
leggermi dentro, arrossisco al pensiero che capiscano che cosa mi sta
passando
per il cervello in questo momento.
All'improvviso
mi sento afferrare la
mano e quando mi giro vedo Robert che mi sta fissando con un sorrisino
per poi
dirmi: " Amore, in quale pianeta eri arrivata? Ti ho chiamata cinque
volte
ma non hai sentita!".
Io scuoto la
testa poi gli rispondo:
" In nessun pianeta amore, ero solo soprapensiero perchè
spero che tutto
oggi vada bene!".
Lui annuisce con
un sorriso dandomi
un bacio che mi riscalda il cuore e che cancella tutti i miei timori:
dovessi
aspettare 10 anni lo farò, perchè è
con lui che voglio vivere.
Mano nella mano
cominciamo a
camminare per poi arrivare davanti al tavolo dove è
posizionata la torta dei
festeggiati: è bellissima coperta per metà da
rose vere e profumate.
Dopo mezz'ora
arrivano i due
festeggiati e finalmente possiamo iniziare la cena.
Devo ammettere
che siamo un bel
gruppo unito e compatto e che mi trovo veramente bene con tutti loro.
Quando finiamo
di mangiare, Kellan si
alza in piedi e dopo aver attirato la nostra attenzione, si volta verso
la sua
ragazza e dice: " Amore mio, davanti a tutti i nostri amici e a tuo
fratello voglio donarti il segno dell'unione e del nostro amore!".
Quindi si mette
una mano dentro la
tasca e tira fuori una piccola scatola blu porgendola a Erica che la
fissa
estasiata.
Dalla mia
posizione posso vedere bene
l'espressione di Andrea, che fissa sua sorella emozionato e contento.
Kellan apre la
scatola, mostrandole
l'anello che è contenuto al suo interno e io vedo una
piccola lacrima scendere
sul volto della mia amica.
Poi toglie il
gioiello dal suo
alloggiamento e lo posiziona nell'anulare sinistro della sua ragazza.
Dopo aver fatto
questo, le dice:
" Erica, tu sei entrata nella mia vita come un tornado!
Chi mi conosce,
sa perfettamente che
prima del tuo arrivo ero uno scapestrato senza uno scopo nella vita, se
non
quello di recitare ma tu hai cambiato tutto.
Ora io mi sono
abituato a questa mia
vita e non voglio più farne a meno quindi ti chiedo, con il
cuore in mano, se
vuoi farmi l'onore di diventare mia moglie!".
Erica lo fissa
con un grande sorriso
mentre io sento lo sguardo di Robert fisso su di me.
Lo evito,
perchè se lo guardassi in
questo momento, potrei finire con lo scoppiare a piangere e non voglio
rovinare
questo bellissimo momento a Erica.
La mia amica
dopo un momento di
silenzio risponde: " Kellan Lutz, io sarei veramente onorata di
diventare
tua moglie quindi sappi che accetto con tutto il cuore!" e tra gli
applausi di tutti noi, i due innamorati si scambiano un bacio
meraviglioso.
All'improvviso
la voce di Andrea,
sovrasta tutti quegli applausi per dire: " Ehi biondino, vedi di
trattarmela bene la mia sorellina!" e mentre tutti ridono della sua
battuta, io sento una voragine scavarsi in fondo al mio cuore.
P.S.
Che ne dite della reazione di Lisa? La trovate esagerata e la
comprendete? Fatemelo sapere!
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Capitolo 38 *** La magia del Natale ***
Ciao
ragazze, innanzi tutto mi scuso per il ritardo
nel pubblicare ma credetemi questi giorni sono proprio concitati e
allucinanti.
Approfitto
del capitolo per farvi gli auguri di un
gioioso e sereno Natale e oggi festeggeremo insieme ai nostri beniamini.
Ancora
auguri e tanti baci Lorian
Capitolo 38 - La
magia del Natale
POV EDWARD
Altri nove
giorni sono passati dal
fidanzamento di Kellan ed Erica e domani festeggeremo il Santo Natale.
Sono
già sei mesi che io e Lisa
viviamo insieme e devo dire che sono stati i mesi più belli
della mia vita ma
se devo essere sincero, proprio questo mese è quello che
m'impensierisce di
più.
La sento
distante, come se volesse
tirare su una barriera tra me e lei e questa cosa mi fa stare veramente
male.
Ho il terrore di
vedermela sgusciare
via dalle mani da un momento all'altro, che apra la porta di casa e che
sparisca nel nulla, senza che io possa fare niente per impedirlo.
A volte di notte
mi sveglio di
soprassalto e mi tranquillizzo, solo quando la vedo distesa accanto a
me.
Dopo l'Epifania,
dovrò cominciare le
riprese dell'ultimo film della Saga e temo che se la situazione tra me
e lei
non migliora, io non avrò la testa abbastanza concentrata
per fare il mio
lavoro.
Ho bisogno di
parlarne con qualcuno,
con una persona che non sia coinvolta con noi o almeno che non lo sia
in prima
persona.
Ecco,
perchè oggi sono venuto qui da Peter;
lui mi ha sempre ascoltato e capito, inoltre da buon padre di famiglia
sa dirmi
sempre le parole giuste, per farmi capire il problema che mi assilla.
Quando Peter
spalanca la porta assume
un'espressione sorpresa per il fatto di trovarmi lì davanti
a lui,
ciononostante si sposta per farmi entrare.
Mezz'ora dopo,
ci troviamo seduti nel
suo soggiorno intenti a sorseggiare due birre e io gli ho raccontato
tutta
l'inquietudine che mi porto dentro.
All'improvviso
lui mi mette una mano
sulla spalla e mi dice: " Robert, io credo di aver capito che cosa sta
succedendo a Lisa!".
" Meraviglioso!
Almeno tu ci hai
capito qualcosa!" gli dico ironico e lui mi fissa con uno sguardo di
rimprovero che mi fa sentire uno schifo.
" Scusami Pet,
è solo che
veramente non so come affrontare questa cosa e mi faccio prendere dal
nervoso!" gli dico seriamente contrito.
Lui annuisce poi
inizia a parlare:
" Robert devi cercare di comprendere che Lisa si trova a vivere in una
situazione decisamente particolare.
Vive insieme
all'uomo che ama ma che
allo stesso tempo, non vuole fare soffrire.
Deve nascondersi
dal mondo intero e
vive nella tensione più radicata che prima o poi qualcuno
capisca che cosa sta
succedendo, procurandoti così dei seri problemi.
Inoltre a tutto
questo ci aggiungiamo
Kellan ed Erica che si fidanzano e in breve si sposeranno e i tuoi
amici che
diventeranno genitori!".
" Non capisco,
che diavolo
c'entrano loro?" gli chiedo confuso e lui, dopo avermi sorriso mi dice:
" Robert, io ti
considero
veramente il mio fratellino piccolo ma santo cielo devi ammettere che a
volte
anneghi in una tazzina di caffè!".
Io sbuffo
contrariato dalle sue
parole e Peter scoppia a ridere per poi dire: " Rob è
così difficile da
comprendere? Lisa sta soffrendo, perchè gli altri stanno
realizzando le cose
che vorrebbe tanto fare lei.
Il fidanzamento,
le nozze e il
bambino in arrivo, sono cose che desidererebbe fare lei con te ma sa
che non
può e allora si limita a tenersi tutto dentro pur di non
farti soffrire con
inutili lamenti!".
Io spalanco gli
occhi comprendendo
all'improvviso a cosa lui si riferisca: Lisa vuole essere la mia
fidanzata, in
seguito mia moglie e desidera un figlio da me.
Capire queste
verità, mi fa sentire
un calore nel petto che non avevo mai provato prima.
Mi rivolgo a
Peter e dico: "
Posso comprendere i suoi desideri, perchè anche io voglio le
stesse cose ma per
ora non è proprio possibile!".
" Questo Lisa lo
sa Rob ma farlo
capire al suo cuore è tutt'altra cosa!" mi dice Pet con un
sorriso.
" Allora che
cosa posso fare per
aiutarla?" gli chiedo sconfortato e lui, dopo avermi battuto una mano
sulla spalla mi dice: " Parlane con lei e non permetterle di tenersi
tutto
dentro!".
Io annuisco poi
lo ringrazio e dopo
averlo salutato mi avvio verso casa.
Ho deciso che
passate queste feste,
parlerò con Lisa a quattr'occhi e cercherò di
venirle incontro il più
possibile.
L'indomani
quando mi sveglio, vedo
che Lisa non è al mio fianco e per un istante mi faccio
prendere dal panico ma
poi mi ricordo che deve dare una mano alle ragazze per decorare la casa
e
preparare il pranzo quindi mi rilasso.
Devo darmi una
calmata, altrimenti un
giorno di questi mi beccherò un bell'infarto con i fiocchi.
Dopo essermi
vestito scendo e vedo
Lucia intenta a decorare l'albero; è molto elegante vestita
di rosso e poi mi
rammento che tutte saranno vestite di quel colore e non vedo l'ora di
vedere il
mio amore indossare l'abito con il colore della passione.
Saluto Lucia e
le chiedo dove sia
Lisa e lei mi dice che è a casa di Erica quindi, dopo aver
annuito esco in
giardino alla ricerca del mio tesoro.
All'entrata
della villa, vengo
fermato da Erica che mi mette in testa un buffo cappello da Babbo
Natale e io
la guardo scettico.
E' davvero
così convinta che io vada
in giro con quel coso sulla testa?
Lei sembra
comprendere ciò che penso,
perchè mi dice: " Caro Robert questa è la regola;
tutti voi maschietti
dovrete portare il cappello, altrimenti subirete una punizione!".
Sbuffando entro
nel salone e vedo Lisa
insieme a Martina intenta a decorare il camino con delle calze e dei
cordoni di
agrifoglio e felci, con un grande sorriso sulle labbra.
In questo
momento è la persona più
felice del mondo e la convinzione che lei non lo sia del tutto quando
è con me,
mi fa stare male da morire.
All'improvviso
davanti ai miei
occhi increduli,
sfilano consecutivamente Kellan, Jackson e Taylor con in testa i loro
cappellini
rossi e l'allegria scoppia serena e gioviale.
Lisa si gira
verso di me e dopo
avermi rivolto un bellissimo sorriso, mi manda un bacio con una mano.
Poco dopo sento
la voce di Andrea,
che dice: " Ragazzi ma vi rendete conto che avete messo sotto i piedi
la
vostra dignità, per delle donne?
Andiamo, chi
vorrebbe mai andare in
giro conciato in quel modo, di propria assoluta volontà?"
poi rivolto
verso di me dice: " Beh a parte Rob?" facendo scoppiare a ridere gli
altri tre.
Io, che oltre il
danno ho scelto
anche la beffa, ho appena indossato un orribile maglione rosso con dei
pupazzi
di neve ricamati sopra e mimando un balletto e rispondo:
" Vorresti forse
dirmi che se
Martina ti obbligasse a conciarti come noi, tu non lo faresti?".
" Puoi
scommetterci che non lo
farei! " sibila Andrea e in quell'istante un sepolcrale silenzio scende
tra tutti noi, interrotto subito dopo dalla voce gelida di Martina che,
puntandogli
un dito addosso dice: " Scusa tesoro non ho capito bene, puoi ripetere
per
favore?".
Tutti vediamo la
faccia di Andrea
sbiancare di colpo e a fatica tratteniamo lo scoppio di risate che sta
nascendo
nelle nostre gole.
La povera
vittima si gira lentamente
verso la sua carnefice e mimando uno stentato sorriso, dice:
" A...amore non
ti ho sentita
a...arrivare!".
Lei, ghignando
risponde: " Non
ho dubbi su questo tesoro, altrimenti non avresti avuto il coraggio di
dire
quelle parole, non è così?".
Andrea si passa
una mano sui capelli
balbettando: " Oh, ehm no ma...ma che di...dici? Fo...forse non hai
ca...capito bene te...tesoro ma noi stavamo pa...parlando di
la...lavoro!".
" Ah volevo ben
dire tesoro. Eh
si, devo aver capito proprio male!" poi richiamandolo con un dito
continua: " Allora se non hai niente in contrario, perchè
non vieni qui a
metterti il tuo cappello, dato che sei l'unico che è rimasto
senza?".
Con il viso in
fiamme e la testa
incassata sulle spalle, Andrea si avvicina alla sua ragazza che con un
velocissimo
gesto, gli mette sul capo
il tanto famigerato cappello.
Poi come
è venuta se ne va, lasciando
dietro di se uno sconfitto Andrea che non appena si gira, deve
vedersela con i
nostri ghigni tendenti più alle risate convulse.
All'improvviso,
Taylor dice: "
Caro Andrea, sarei curioso di sapere dove si è andata a
nascondere adesso la
tua dignità!" e a quelle parole tutti e quattro scoppiamo a
ridere come
folli.
Le nostre
ululanti risate attirano
Kristen e Lucia che ci chiedono il motivo di quella ilarità
e io minimizzando,
tra le risate dico: " Oh nulla di che, parlavamo solo di
dignità e
cappelli!" facendo riscoppiare a ridere tutti gli altri.
Finalmente tutto
è pronto e noi
ragazzi corriamo a cambiarci, provvedendo anche a fare sparire quegli
orribili
cappelli.
Poi ci sediamo a
tavola ed iniziamo a
mangiare.
Parliamo
serenamente del più e del
meno e ridiamo spensieratamente; spesso con la coda dell'occhio guardo
Lisa e
vederla così felice, mi fa rallegrare il cuore.
Già
solo il fatto di vederla serena
mi fa stare meglio ma ho sempre l'intenzione di affrontare con lei i
nostri
problemi e cercare di trovare una soluzione adeguata per tutti.
Ormai manca meno
di anno alla fine
della saga e dopo potremo uscire finalmente allo scoperto, vivendo alla
luce
del sole il nostro amore.
Terminato il
pranzo, ci alziamo per
sparecchiare e sistemare la stanza e poi Lucia mette un pò
di musica.
Io e Lisa si
sediamo sul divano
abbracciati e sento di non avere più bisogno di altro in
questo momento.
Sono qui con la
donna che amo e con i
miei amici più cari a festeggiare un momento felice e sacro
dell'anno e niente
può essere più bello di questo.
Mi guardo
intorno e vedo i nostri
amici abbracciati e felici e questo non può che farmi
piacere.
Poi Lucia,
staccandosi da Jack ci
guarda e dice: " Ragazzi è ora di aprire i regali!" e tutti
ci
avviamo sotto il grande albero di Natale.
|
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Capitolo 39 *** Regali e chiarimenti necessari ***
Ragazze
innanzitutto mi scuso per il ritardo ma sto
ancora smaltendo le festività natalizie.
Inizialmente
avevo pensato di saltare la pubblicazione
settimanale ma poi non mi è sembrato corretto, poi volevo
scrivere un capitolo
che parlava direttamente del dopo feste ma la mia dolce DarkViolet92 mi
ha
fatto notare che sarebbe stato carino vedere che cosa si erano regalati
i
nostri beniamini.
Così
ho deciso di accontentarla sperando che piaccia
sia a lei che a voi.
Questo
capitolo mi è costato un gran bel mal di testa
ma credo che ne sia valsa la pena.
Comunque
direi che mi sembra d'obbligo dire che ogni
riferimento a marche e nomi di stilisti è puramente casuale.
Ora
vi lascio alla lettura ringraziandovi come sempre.
Baci Lorian
Capitolo 39 -
Regali e chiarimenti
necessari
POV ROBERT
Tutti insieme
seguiamo Lucia che si
dirige verso il grande albero di Natale meravigliosamente addobbato.
Alla sua base ci
sono una miriade di
pacchetti multicolore arricchiti di nastri e fiocchetti.
A turno li
prendiamo, donandoli al
destinatario che li apre con un grande sorriso stampato sulla faccia.
Alla fine di
quell'incessante lavoro
c'e una montagna di carta e nastri e tanti regali nelle mani di ognuno.
Molti regali
sono simili mentre altri
sono del tutto unici; Taylor ha ricevuto un bellissimo orologio da
parte di Lucia
e Jackson, dei
jeans da Andrea e Martina, degli stivali da me e Lisa, una cintura da
Erica e Kellan e un profumo da parte di Kristen.
Andrea invece ha
ricevuto un orologio
da parte di Kristen e Taylor, da Erica e Kellan un paio di occhiali da
sole, da
Lucia e Jackson un elegante cintura
,
da
parte mia e di Lisa un set di cravatte e da Martina un bracciale.
Kellan ha
ricevuto un set di camicie da parte di Kristen e Taylor
,
da
parte mia e di Lisa una cintura
di cuoio, da
Lucia e Jackson un bracciale, da Andrea e Martina un paio di gemelli di
oro
bianco e da parte di
Erica un orologio.
Jackson invece
da parte mia e Lisa un
profumo, da parte di Erica un orologio, da parte di
Andrea e Martina un
gilet di pelle, da Kristen e Taylor un giubbotto di pelle e dalla sua
Lucia un
bracciale di oro bianco.
Io invece ho
ricevuto da parte di
Andrea e Martina un paio di jeans
,
da parte di
Erica e Kellan un profumo
,
da
Kristen e Taylor un pacco pieno delle mie preferite
camicie scozzesi, da Lucia e Jack
una cintura e dal mio
amore un bellissimo bracciale. Erica
da Lucia e Jackson ha avuto un bellissimo servizio di piatti mentre da
Andrea e
Martina ha ricevuto un servizio completo di posate, da Kristen e Taylor
un bel
profumo, da me e da Lisa
un coloratissimo servizio di bicchieri di vetro di Murano e dal suo
Kellan una
collana di oro bianco con un pendente che raffigurava tre bellissimi
fiocchi di
neve.
Io e Lisa
abbiamo regalato a Kristen
un elegante orologio bianco mentre Andrea e
Martina gli hanno donato un buonissimo
profumo,
Erica
e Kell gli hanno regalato due orecchini con la forma di una foglia
,
Lucia
e Jackson invece le hanno dato una borsetta nera mentre
Taylor le ha regalato una collana con un ciondolo a forma di cuore.
Lucia da parte
mia e di Lisa ha avuto
un orologio tempestato di brillanti, da Kristen e Taylor un paio
di orecchini a
forma di foglia, da
Erica e Kellan un buon profumo, da Martina e Andrea una borsa di raso
bianco mentre
Jackson le ha dato una collana con un cuore stilizzato.
Martina da Erica
e Kellan ha avuto un
bell'orologio, da Kristen e Taylor degli orecchini, da me e da Lisa
un buon profumo, da Lucia e Jackson un borsetta di seta nera mentre Andrea le
ha regalato una collana con il suo nome.
Il mio amore
invece, da parte di
Kristen e Taylor ha avuto uno splendido orologio, da Andrea e Martina
un paio
di orecchini con un cuore e un pendente a goccia, da Erica e da
Kellan ha avuto un bel
profumo,
da
Lucia e Jackson una borsetta piena di paillettes blu mentre io le ho
regalato una collana di oro bianco con un cuore tempestato di diamanti.
Finita la
distribuzione dei regali
abbiamo iniziato a mangiare parlando del più e del meno ma
io continuo a
guardare Lisa per cercare di vedere le sue reazioni, specialmente
quando si
parla delle prossime nozze di Erica e di Kellan.
Mi sembra
particolarmente tranquilla
ma so bene che non è così e mi riprometto di
affrontare con lei l'argomento, il
più presto possibile.
Le vacanze di
Natale sono trascorse,
così come quelle di Capodanno e purtroppo non ho ancora
trovato il coraggio di
parlare con lei ma so che devo farlo, altrimenti se lascerò
cadere la cosa nel
dimenticatoio, rimarrà come una frattura latente dentro di
noi.
L'occasione
giusta si presenta la
mattina del 6 gennaio, quando viene resa pubblica la notizia della
gravidanza
di Sienna e Tom.
Quel giorno
quando scendo a fare
colazione, vedo Lisa seduta al tavolo davanti ad una tazza di
caffé, con lo
sguardo perso dentro ad un quotidiano.
Quando mi
avvicino, quello che vedo
mi fa seccare la gola all'istante.
Nella prima
pagina che Lisa stringe
tra le mani, c'è una foto di Tom e Sienna che annunciano al
mondo intero la
loro gravidanza.
Porto il mio
sguardo verso il volto
della mia ragazza e mi sento morire quando le vedo scendere
una lacrima
sulla guancia.
Mi maledico,
perchè so che sono il
solo responsabile della sua tristezza.
Io e la mia
dannata situazione
sentimentale e lavorativa; non so davvero che cosa fare, anche
perchè comprendo
perfettamente quello che ora Lisa sta provando, così come so
che non potrei mai
e poi mai rinunciare a lei.
Le metto una
mano sulla spalla e la
sento sobbalzare.
Vedo che con una
mano fa sparire
velocemente quella lacrima traditrice e quando si volta verso di me, mi
fissa
con un grande sorriso sulle labbra.
" Buongiorno
amore!" mi
dice e io continuo a guardarla in silenzio poi mi avvicino a lei
sedendomi al
suo fianco e dico: " Lisa non serve fingere! So perfettamente quello
che
provi, perchè provo anche io la stessa cosa.
Credi veramente
che la notizia delle
nozze di Erica e Kellan mi abbia lasciato indifferente o che quella
della
gravidanza di Sienna e Tom non mi abbia scosso?
No tesoro, anche
io ci sto male
perchè vorrei vivere quelle esperienze con te ma purtroppo
ora non mi è
possibile.
Ti posso
però promettere che fra meno
di un anno, io e te saremo sposati e penseremo a mettere in cantiere un
bambino!".
Per tutto il
tempo del mio discorso
lei mi ha fissato con le lacrime agli occhi e quando finisco di
parlare, si
getta tra le mie braccia stringendomi forte.
So che i
problemi si ripresenteranno
ma cercheremo di affrontarli al momento giusto, forti del nostro amore.
|
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Capitolo 40 *** Un inatteso ritorno dal passato ***
Ciao
ragazze innanzitutto approfitto del capitolo per
farvi i miei migliori auguri per un inizio d'anno felice.
Parlando
del capitolo, come vedrete dal titolo oggi
succederà qualcosa che porterà un bel
pò di scompiglio tra Lisa e Robert ma
tranquille non litigheranno.
La
situazione particolare li porterà ad uno stato di
tensione emotiva un pò dura ma presto tutto
rientrerà nella norma.
Grazie
sempre della vostra attenzione e vi auguro
buona lettura.
Baci
Lorian
Capitolo 40 - Un
inatteso ritorno dal
passato
POV ROBERT
La chiacchierata
che avevo fatto con
Lisa, sembrava aver messo tutto sul binario giusto.
Lei era
più tranquilla e di riflesso,
anche io ero più rilassato.
I giorni
passavano e il timore che
Lisa si facesse prendere nuovamente dallo sconforto, era stato smentito
dal
fatto che quando Kellan e Erica ci avevano comunicato la data del loro
matrimonio, lei non aveva fatto una piega.
Aveva sorriso
felice ai loro amici e
a me e questo mi era più che sufficiente.
Inoltre sia
Lucia che Erica,
l'avevano coinvolta in prima linea nell'organizzazione di queste nozze,
che si
sarebbero svolte il giorno di San Valentino e cioè
esattamente tra un mese.
Stamattina mi
sono svegliato tranquillo
e sereno; dopo essermi vestito, sono sceso a fare colazione.
A tavola, mi
fiondo sulla meravigliosa
cheese-cake, che mi ha preparato Lisa.
Lei mi ha detto
che mi devo nutrire,
in particolar modo oggi che tutti avremmo iniziato le riprese
dell'ultimo film
della saga dei vampiri più amati dell'intero pianeta.
E io, da goloso
incallito quale sono,
non me lo faccio ripetere una volta di più.
Dopo aver finito
di fare colazione,
mi preparo e sto per uscire diretto agli studi, quando un tetro Taylor
e una
seria Kristen fanno il loro ingresso nella stanza.
Li fisso per
cercare di comprendere
che diavolo stia accadendo ma entrambi sembrano non essere
presente se non
con il corpo.
Stanco di essere
ignorato, mi rivolgo
a lui chiedendo: " Di grazia, è possibile sapere che cavolo
ti passa per
il cervello, Tay?
Mi sembra che
uno scorpione ti abbia
morso il sedere, da quanto sei furioso!".
Lui, dopo
essersi girato verso di me
e avermi guardato, mi dice: " Se io sto così di merda, provo
solo ad
immaginare come diavolo starai tu, fra qualche minuto!".
Dopo averlo
fissato basito, gli
chiedo: " Ma di che caspita stai parlando Taylor?" e lui sospirando
profondamente, mi domanda: " Il nome Valerio Sammartino ti dice
qualcosa?".
Io scuoto la
testa per poi dirgli:
" No, non l'ho mai sentito nominare! Perchè me lo chiedi? E
poi chi cavolo
sarebbe questo Sammartino?".
Taylor sta per
rispondermi, quando la
voce tetra di Lisa mi raggiunge come una doccia fredda: " Si
può sapere
che diavolo c'entra lui?".
Io, Kristen e
Taylor ci giriamo verso
di lei che ci sta fissando con un espressione seria, impressa sul viso.
Mi avvicino e
dopo averle preso la
mano, le chiedo: " Tu lo conosci?" e lei dopo aver annuito, mi dice:
" Questo tizio è il Valerio di cui ti ho parlato! Ora si
può sapere perchè
lo avete nominato?".
La guardo
scioccato poi le chiedo:
" Scusa, non credo di aver capito bene; hai per caso detto che
è quel
Valerio?".
Lei annuisce
sbuffando e io sento
montarmi una rabbia feroce dentro.
" E comunque"
riprende a
dire lei " non mi hai ancora detto perchè lo hai nominato!".
Io alzo le
spalle poi le dico: "
Non l'ho fatto io ma Taylor e ancora non so il perchè!".
Entrambi ci
voltiamo verso di lui,
che ci sta fissando basito con la bocca aperta.
" Ehi moro,
scongelati e dicci
che cavolo ne sai di questo Sammartino!" gli dico scocciato.
Lui si riscuote
e assumendo un'aria
confusa dice: " Beh tanto prima o poi lo verrete a sapere e quindi
meglio
io che un altro!
Sul giornale di
oggi c'è un'intervista
di questo tipo, che dice di essere il fidanzato della cugina di Taylor
Lautner!".
Sia io che Lisa
spalanchiamo la bocca
poi lei di scatto stringe i pugni e dice: " Perdonami Tay ma credo di
non
aver capito bene.
Anzi ti prego
dimmi che ho frainteso
le tue parole e lui non ha usato il presente!".
Taylor scuote la
testa poi dice:
" Mi dispiace Lisa ma hai compreso esattamente le parole che ho
detto.
Lui asserisce e
conferma di essere il
tuo attuale fidanzato e che avete intenzione di sposarvi al
più presto!".
Io faccio una
faccia schifata poi
dico: " Ma per la miseria, che cavolo sta dicendo quel folle!".
Lisa si stacca
da me e si avvicina
alla finestra, dandoci le spalle poi dice: " E' chiaro no?
Lui deve aver
visto gli articoli dove
vengo ritratta con Tay durante la notte della prima e ha deciso di
trarne il
massimo vantaggio!".
Prima che io
possa rispondere, Kellan
con Erica, Andrea con Martina e Jackson con Lucia, fanno il loro
ingresso nel
salone e si accorgono subito della brutta aria che tira.
Kellan
è il primo a chiederci: "
Ehi ragazzi, che sono queste facce tristi? In fondo stiamo solo
tornando al
lavoro!" poi vedendo
che nessuno ride della sua battuta, mi guarda e mi domanda:
" Rob che cavolo
sta
succedendo?".
Io fisso Lisa
poi racconto a tutti la
tegola che ci è caduta sulla testa quella mattina.
I nostri amici
mi fissano come se
avessi detto loro che la terra è piatta e il sole
è blu.
In particolar
modo Erica e Lucia
guardano Lisa che da loro le spalle continuando a fissare il parco.
Loro sanno
quello che ha passato la
mia piccola quindi capiscono alla perfezione quello che sta provando.
Andrea e Martina
sfoggiano un'espressione
dura e severa e sono certo che sarebbero pronti come me, a tirare il
collo a
quella sottospecie di damerino.
Quando finisco
di parlare, Kell
prende la parola e dice: " Fammi capire bene Lisa, questo deficiente
sarebbe il tuo ex ragazzo?
Cioè
è quello con cui sei stata
quando avevi vent'anni e che ti ha tradito con la tua, per
così dire, migliore
amica?".
La mia piccola
annuisce in silenzio e
lui chiede: " E ora che cosa avete intenzione di fare?"
Io sbuffo
d'insoddisfazione e dico:
" Spaccargli la faccia, sarebbe già un buon punto di
partenza!".
Kellan e Jackson
ridacchiano alle mie
parole mentre Lisa abbassa lo sguardo affranta.
So che si sente
colpevole dell'aria
che si respira in casa in questo momento, anche se lei è la
prima ad essere una
vittima della situazione.
Questo essere
immondo si è rifatto
vivo dopo sei anni, per sfruttare il momento cavalcando l'onda
dell'improvvisa
e non voluta popolarità di Lisa.
Con
l'espressione contrita, Kellan mormora:
" Mi dispiace tanto, ragazzi!".
Io e Lisa
annuiamo poi sospirando mi
avvicino a lei e la stringo forte al mio torace.
Martina
dà un pugno sul bracciolo del
divano e dice: " Eh no, questo deficiente deve pagarla cara.
Non è
giusto che si rifaccia vivo
dopo tutti questi anni e si prenda un merito che non gli compete, tanto
più se
pensi a come si è comportato con lei!".
Tutti noi
annuiamo ma in verità non
sappiamo proprio come agire in merito.
La cosa giusta
sarebbe che Lisa
rilasciasse un'intervista dove lo smentisse su tutta la linea, in modo
da
tutelarsi ma io non voglio che lei si esponga; no, nella maniera
più assoluta.
Senza dire una
parola, mi avvicino a Taylor che mi fissa interdetto e con
un gesto rapido e preciso, gli strappo dalle mani il giornale.
Ho la
necessità fisica di vedere in faccia quel bastardo, per
capire che
razza di uomo può agire in questo modo subdolo.
Quando i miei
occhi si posano su quel
volto, l'unica parola che mi viene in mente è: indegno.
Quella bestia
è indegna dell'amore
che aveva ricevuto da Lisa, è indegno delle lacrime che lei
ha versato per lui,
è indegno di essere chiamato uomo.
Non si
può infatti chiamare uomo, uno
che sparisce per sei anni per poi tornare all'improvviso quando scopre
che lei
ha un legame, se pur falso, con un noto attore americano.
Lui è
solo alla ricerca di un modo
facile per ottenere un effimera notorietà, in cerca di un
modo semplice di fare
soldi e ottenere una fama immeritata!
Sento una rabbia
folle incendiarmi il
petto e mi devo trattenere dal fare a pezzi quell'immagine stampata sul
giornale.
Andrea con un
espressione furiosa sul
viso dice: " Eppure ci deve essere un modo per smentirlo
ufficialmente!" e in quel momento una luce si accende dentro la mia
testa.
Senza pensarci
un secondo di più,
afferro il mio cellulare mentre tutti compresa Lisa, mi fissano
interdetti.
Dopo aver
composto il numero, attendo
un paio di squilli e la voce di Stephanie mi risponde.
Io le spiego che
ho l'urgenza di
vederla a casa mia e lei mi dice che mi raggiungerà al
più presto.
Quando chiudo la
chiamata, so che
tutti mi stanno fissando in attesa delle mie spiegazioni ma gli chiedo,
con un
sorriso di attendere l'arrivo della mia agente che giunge circa
mezz'ora dopo.
Non appena le
spiego che cosa è
successo, la sua espressione è a dir poco scioccata.
Quando si
riprende, Steph si gira
verso Lisa e le fa un sorriso poi guardando tutti, dice: " A quel
borioso
idiota ci penso io, voi intanto andate a lavorare.
Siete
già in ritardo e sul set vi
stanno attendendo tutti e non è certo il modo migliore
d'iniziare un
film!".
All'unisono io,
Kellan, Jackson,
Kristen e Taylor annuiamo e dopo aver dato un caldo bacio sulle labbra
alla mia
ragazza, le sorrido.
Lei ancora
incerta ricambia il mio
sorriso e io le dico: " Sta tranquilla tesoro! Vedrai che Steph
troverà la
soluzione a questo spinoso problema.
Io intanto vado
a lavorare, almeno
prima inizio questo film e prima lo finisco.
Se lavoreremo
bene potremo accorciare
i tempi che mancano ad uscire allo scoperto!".
Lei annuisce con
un sorriso e io,
dopo essermi messo il cappellino mi dirigo verso la macchina diretto
agli
studios.
|
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Capitolo 41 *** Problemi risolti e nozze in vista ***
Eccoci
ragazze oggi vediamo come si è risolto il
problema " Sammartino " e le reazioni che hanno avuto i nostri
beniamini.
Inoltre
assisteremo ai preparativi per le tanto attese
nozze tra il nostro Kellan e la sua dolce fidanzata Erica.
Come
vedrete tutto si è sistemato e noi possiamo
tirare un piccolo sospiro di sollievo insieme a loro.
Vi
lascio alla lettura del capitolo augurandomi che
sia di vostro gradimento.
Baci
Lorian
Capitolo 41 -
Problemi risolti e
nozze in vista
POV ROBERT
Tre giorni dopo
l'apparizione
improvvisa di quel bastardo, mi ritrovo nuovamente qui in cucina
intento a
leggere il giornale.
Stringo tra le
mani quei fogli e
sfoggio un sorriso compiaciuto e soddisfatto.
Lisa entra nella
stanza e mi fissa
confusa prima di chiedermi: " Come mai hai quell'espressione sul
viso?"
" Che
espressione?" gli
chiedo io, facendo lo gnorri e lei dopo aver scosso la testa mi dice: "
Quella di una volpe, che è appena riuscita ad afferrare una
succulenta
gallina!".
Io scoppio a
ridere poi le rispondo:
" Più che una gallina direi che si tratta di un bel pollo!".
" Ma a che ti
riferisci?"
mi chiede lei basita e io le porgo il giornale.
Lisa si avvicina
e dopo averlo preso
tra le mani si appresta a leggere ciò che c'è
scritto.
Prima che inizi
le dico: "
Leggilo ad alta voce Lisa, perchè ho proprio voglia di
gongolare ancora un
pò!".
Lei mi fissa
sorridendo poi annuisce
e inizia a leggere.
" Oggi
riportiamo le
dichiarazioni che William Morris, l'agente dell'attore Taylor Lautner,
ha
rilasciato alla nostra redazione in merito all'intervista rilasciata
dal signor
Valerio Sammartino.
Il suddetto
signor Sammartino aveva
dichiarato tre giorni fa, di essere il fidanzato ufficiale di Lisa
Martini, la
cugina dell'attore e di stare programmando con lei le sue prossime
nozze.
Il signor Morris
non solo ha
provveduto a smentire questa notizia ma ci ha tenuto a precisare alcune
cose
che ora noi riportiamo in questo articolo.
- Il mio
cliente, Taylor Daniel Lautner mi ha
incaricato di
smentire qualsiasi legame sia sentimentale che non, tra il signor
Sammartino e
sua cugina Lisa Martini.
Non
c'è e
non ci sarà mai nessun fidanzamento né tantomeno
un matrimonio tra i due;
inoltre il signor Lautner ci tiene a precisare che tra questo italiano
e la sua
parente, c'è stato si un rapporto ma che risale a sei anni
fa.
Suddetto
rapporto è stato interrotto dalla signorina Martini, dopo
aver trovato il suo ex
fidanzato a letto con la sua migliore amica.
Dopo essere
stato colto in flagrante, il signor Sammartino e la sua amante erano
spariti
nel nulla.
Solo ora
che il nome della signorina Martini è stato accostato al mio
cliente, questa
dubbia persona ha ritenuto di dover apparire nuovamente nella vita
della sua ex
ragazza, adducendo un fidanzamento e un matrimonio del tutto
inesistente.
Ci
chiediamo come potrebbe essere preso in considerazione un elemento del
genere
tanto più che abbiamo saputo che il signor Sammartino
è totalmente coperto di
debiti, per delle azzardate speculazioni in borsa e per il suo
conclamato vizio
del gioco.
Inoltre
siamo stati informati che la fedina penale di questa " ligia"
persona, è indissolubilmente macchiata di vari reati come
truffa, furto e
contrabbando.
Ci teniamo
quindi a confermare pubblicamente, che la signorina Lisa Martini non ha
e non
avrà mai nulla da spartire con il suddetto individuo! -
Noi della
redazione abbiamo preso atto delle parole del signor Morris che ci ha
inoltre
fornito le prove di quello che ha detto.
Infatti ci
ha consegnato delle foto risalenti a sei anni fa, la fedina penale del
signor
Sammartino e alcune pagine dei diari della signorina Martini, dove
veniva
riportata la rabbia e il dolore per il tradimento subito.
Come ultima
notizia aggiungiamo che il nostro giornalista si è
presentato in albergo per
parlare con il signor Sammartino e quando gli ha mostrato le prove in
nostro
possesso, ha visto sbiancare il suddetto che si è poi
precipitato in camera
sua.
Dopo
mezz'ora ne è uscito con una valigia consunta e dopo aver
pagato il conto,
tramite un taxi si è diretto all'aeroporto.
Lì,
il
nostro giornalista ha scoperto che il signor Valerio Sammartino ha
prenotato un
volo diretto in Italia e che si è imbarcato lasciando il
suolo americano.
Noi
giornalisti della redazione porgiamo le nostre più sentite
scuse alla signorina
Martini e a suo cugino, per l'increscioso incidente!".
Non appena
finisce di leggere
l'articolo, Lisa scoppia a ridere e di getto butta le braccia al mio
collo che
non mi faccio di certo pregare, stringendola forte a me.
Quando ci
stacchiamo, lei mi guarda
negli occhi poi mi chiede: " Scusami Robert ma mi togli una
curiosità?".
Io annuisco,
facendole cenno di
parlare e lei mi domanda: " Come mai l'articolo parla di questo William
Morris? Non doveva essere Steph ad occuparsene?".
Io annuisco poi
le rispondo: "
In un certo senso è stata lei ad occuparsene ma a rigor di
logica, sarebbe
stato strano se a fare quella dichiarazione sarebbe stata la manager di
Robert
Pattinson e non quella del tuo adorato cuginetto!
E' stata
Stephanie che si è
incaricata di indagare sul passato di quell'idiota e sempre lei, ha
preso i
contatti con William che si è detto ben disposto a
collaborare.
Credimi, avrei
voluto essere io a
difenderti pubblicamente ma anche se il fatto di non poterlo fare ora
mi fa
rabbia, comprendo da solo che avremmo incasinato di più le
cose se fossi
intervenuto!".
Lisa annuisce e
dopo avermi sorriso
mi ringrazia e mi da un bacio e io la stringo a me, ridendo molto
più sollevato
e tranquillo.
Mentre siamo
abbracciati, la voce
profonda di Kellan dice: " Ma è mai possibile che voi state
sempre
appiccicati? Siete peggio dello scoglio con la cozza!".
Lisa si stacca
da me e dopo essersi
girata verso di lui gli fa una linguaccia, che fa scoppiare a ridere il
mio
amico e collega.
" Ora prima che
io mi
scandalizzi più del necessario, perchè non mi
dite cosa festeggiate?" dice
lui, dopo aver terminato la sua risata.
Io lo fisso
serio poi gli dico:
" A parte il fatto che credo, tu abbia passato già da un
pezzo l'età degli
sconvolgimenti e che ci voglia altro per scandalizzarti, penso che tu
debba
rifarti gli occhi leggendo questo!" concludo passandogli il giornale
incriminato.
Non appena Kell
finisce la lettura
dell'articolo, alza gli occhi e mi guarda con un gran sorriso poi
rivolto a
Lisa dice: " Certo che è un vero cuor di leone questo tipo!".
Lisa annuisce
ridacchiando e io la
guardo sorridendo e beandomi di lei, poi rivolto a Kellan dico: " Ci
siamo
tolti di torno questa palla al piede finalmente e ora possiamo
continuare le
nostre vite serenamente!".
Lisa scoppia a
ridere e poi
guardandomi dice: " Si, hai ragione amore e ti dirò che non
vedo proprio
l'ora.
Da adesso in
poi, voglio solo pensare
a quello che di più bello può offrirci la nostra
vita insieme e non pensare più
al passato e a tutto il dolore che rappresenta per me!".
Mi alzo dalla
mia sedia e mi avvicino
a lei poi dopo averle preso la mano, la fisso negli occhi e le dico: "
Brava tesoro, voglio che dai un bel colpo di spugna su tutta la
tristezza e
l'infelicità.
Ora sei la mia
compagna e presto
sarai mia moglie e in futuro la madre dei miei figli e solo pensare a
questo,
mi riempie di pace!".
Lisa annuisce
poi dice: " Non
dimentichiamoci che se ora siamo sereni dobbiamo anche ringraziare
Taylor!".
Io annuisco poi
prima che possa solo
pensare di parlare, la voce di Tay mi perfora le orecchie: " No, non
dovete ma se proprio volete farlo, allora eccomi qui!".
Lisa si stacca
da me e corre tra le
braccia di Taylor, continuando a dirgli: " Grazie, grazie, grazie!".
POV LISA
Sono passati tre
giorni dalla lettura
del giornale e oggi noi ragazze siamo riunite a casa di Lucia e Jackson
per
parlare delle imminenti nozze di Erica e per aiutarla
nell'organizzazione.
Erica ci guarda
poi dice: "
Grazie per davvero ragazze, per tutto questo!".
Io la guardo poi
le rispondo: "
Non devi ringraziarci tesoro, perchè per noi è
davvero un piacere!".
Lei sorride e
torna a guardare le
varie riviste dedicate ai matrimoni, che sono sparpagliate sul divano.
Martina con un
sorriso dice: "
Allora credo che sia utile fare un resoconto di quello che abbiamo
già fatto.
Innanzitutto
abbiamo i fiori, la
location, i confetti e le bomboniere.
La musica l'ha
fornita Jackson che ha
convinto i 100 Monkeys a suonare durante il ricevimento e gli inviti
sono già
stati spediti!
Quindi che cosa
ci manca
ancora?".
" Ovviamente i
vestiti, il
trucco e il parrucco!" dice Lucia, facendoci scoppiare a ridere tutte.
All'improvviso
una Mary sorniona,
dice: " Temo ragazze che voi vi stiate scordando la cosa più
importante!".
E quando noi le
chiediamo a che cosa
si riferisce, lei alzando le spalle risponde: " Ma è ovvio
che mi
riferisco all'abito della sposa!
Non mi sembra
che l'abbiate elencato,
nelle cose già presenti o mi sbaglio?".
Noi siamo
letteralmente scioccate per
aver dimenticato la cosa forse più importante e lei dopo
aver visto le nostre
facce sconvolte e quella di Erica in preda al panico, con un sorriso
tira fuori
una grande scatola con un fiocco e dice: " Erica, probabilmente non
sarà
neppure di tuo gusto ma qui in questa scatola c'è il mio
vestito da sposa.
A me ha portato
molta fortuna e io lo
vorrei donare a te ma se non ti piace, non farti problemi e dimmelo
serenamente!".
Dopo aver detto
questo apre la
confezione e ne estrae un bellissimo abito bianco, che posa tra le
braccia di
Erica.
Io, Lucia e
Kristen, che siamo quelle
che ancora per un pò non si sposeranno, guardiamo quella
stoffa candida con la
bocca spalancata e un sorriso emozionato.
Mary fissa
l'espressione di Erica che
sta ammirando il vestito e con un sorriso le chiede: " Allora piccola,
che
ne dici?".
La mia amica
totalmente estasiata le
risponde: " Mary io non so che dire, se non che è perfetto.
E' il vestito
che ho sempre sognato e
sarò veramente onorata d'indossarlo!".
Lei e Mary si
abbracciano e io dico:
" Ottimo, allora direi che a dieci giorni dalle nozze, possiamo dire
che
abbiamo tutto a parte, come ha detto Lucia i nostri vestiti.
Quindi
ragazze... SHOPPING!".
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Capitolo 42 *** Profumo di fiori d'arancio ***
Ci
siamo ragazze, oggi assisteremo alla ricomparsa
della nostra amata Sabrina e al matrimonio tra Kellan e Erica.
Mi
sento di rassicurare tutte dicendo che Lisa, qui
non avrà cedimenti né crisi di gelosia.
La
gioia per la sua migliore amica, viaggia di pari
passo con la felicità che finalmente rivedrà la
sua tanto amata mammina, in
carne ed ossa.
Ok,
ora smetto di chiacchierare al vento
e vi lascio alla lettura del capitolo.
Come
sempre grazie di tutto.
Alla
prossima, baci Lorian.
Capitolo 42 -
Profumo di fiori
d'arancio
POV LISA
Oramai il giorno
di San Valentino si
sta avvicinando e domani mattina scoccherà l'ora x.
Per ora x,
intendo lo svolgimento
delle nozze di Kellan ed Erica, che si sposeranno proprio quel giorno.
Quattro giorni
fa, Andrea e Martina
sono partiti alla volta di Milano, da dove torneranno oggi, insieme
alla mia
dolce mammina.
Sapere che fra
poche ore rivedrò di
nuovo Sabrina, mi riempie di una strana elettricità.
Sono
già sette mesi e mezzo che non
la vedo fisicamente; mi devo accontentare dell'immagine che mi viene
riportata
dal computer, quando conversiamo su Skype ma ovviamente non
è la stessa cosa.
So che anche
Robert non vede l'ora di
vederla e lo stesso vale per Lucia, Jackson, Kellan ed Erica.
Quanto a
quest'ultima, l'ansia
prematrimoniale la sta facendo impazzire: sembra sempre come se cammini
su un
tappeto di cocci di vetro e tutti cerchiamo, per quanto è
possibile, di non
farle saltare i nervi.
La mia dolce Eri
ha il timore che
possa accadere qualcosa che rovini la cerimonia o il ricevimento e se
ne sta
sempre lì, a controllare che tutto fili liscio come l'olio.
Per quanto anche
lei sa che tutto è
ormai pronto, non si sente ancora sicura e vive nello stato di tensione
più
completo.
Due giorni fa,
Erica ha chiesto a
Peter di accompagnarla all'altare e lui ha accettato con un evidente
gioia.
La chiesa che i
due sposi hanno
scelto è piccola, carina ma sopratutto decisamente anonima e
per gente come i
nostri fidanzati, questa è una cosa fondamentale.
Sia Kellan che
lei hanno cercato di
non far trapelare la notizia del loro matrimonio, per evitare di
vedersi
avvicinare da orde assatanate di fan e di giornalisti a caccia di scoop.
Erica ha voluto
me e Rob come
testimoni mentre Kellan ha scelto Lucia e Jackson e il ricevimento, per
la
gioia di tutti noi, si terrà qui a casa nostra.
Questa scelta
è stata presa per
evitare sorprese poco gradite, da parte dei paparazzi che di sicuro
rovinerebbero tutto.
Ora sono qui
seduta sul divano
contando i minuti che mi separano dall'arrivo della mia mammina.
Andrea ha
chiamato poco fa, per dirmi
che sono già atterrati e che non appena avrebbero trovato le
valigie, le
avrebbero caricate in macchina per poi fiondarsi qui.
Le braccia del
mio tesoro mi
avvolgono le spalle e il calore del suo fiato mi riscalda le orecchie,
provocandomi un brivido che scende lento lungo tutta la spina dorsale.
Questo uomo
è la mia dannazione e
sento che con lui, sono e sarò finalmente felice.
Mi giro tra le
sue braccia e rimango
letteralmente affascinata dal suo sorriso; diamine sto con lui oramai
da sette
mesi e mezzo, eppure ogni volta che mi sorride, mi sembra di vederlo
per la
prima volta.
"
Sei nervosa, amore?" mi chiede
Robert e io scuoto la testa poi rispondo: " Più che nervosa
direi che sono
ansiosa.
Non vedo l'ora
di rivedere la mia
mammina e di stringerla forte.
Credo che tu
possa capire ciò che
provo, no? Penso che anche tu staresti così se dovessi
rivedere tua madre dopo
tanti mesi!
So che Sabrina
non è la mia vera
mamma ma è come se lo fosse, perchè lei mi ha
fatto rinascere a nuova vita.
Per questo
avrà sempre nel mio cuore
un posto fondamentale!".
Robert annuisce
sorridendo e poi
appoggia le sue labbra sulle mie, facendomi provare dei brividi
meravigliosi.
Poco dopo il
suono nel citofono ci
distoglie dal nostro abbraccio e io corro ad aprire ad Andrea,
Martina e la mia
Sabrina.
Dopo pochi
istanti, il volto della
donna più importante della mia vita, mi appare davanti e io
non riesco a
frenare le mie lacrime mentre mi fiondo tra le sue braccia.
Quando ci
separiamo, sento la voce di
Robert che dice: " Benvenuta a casa nostra Sabrina! E' veramente un
piacere rivederti!".
La mia mammina
si stacca del tutto da
me, per avvicinarsi al mio amore e dopo averlo abbracciato,
gli dice: " Sono
io a dirti che
è una gioia rivederti ragazzo e che non finirò
mai di ringraziarti, perchè è
grazie a te se rivedo finalmente il sorriso sul volto della mia
piccola!".
Prima che Robert
possa rispondere,
sentiamo la voce di Andrea dire: " Si, si belle parole ma qui nessuno
mi
aiuta con le valigie?
Guardate che
siete proprio forti! Mi
avete piantato in asso, a scaricare la macchine e nessuno ha
pietà di un povero
uomo incompreso, che è costretto a caricarsi di tutto il
peso degli indumenti
femminili!".
La mia mammina,
con un cipiglio serio
gli risponde: " Andrea Ferrari, stai forse insinuando che io e la tua
ragazza saremmo delle schiaviste?".
Andrea apre la
bocca per rispondere
ma Sabrina lo batte sul tempo dicendo: " Devi ringraziarci ragazzo,
perchè
quello che ora ti trovi a scaricare è solo la
metà di quello che volevamo
portarci in realtà.
La tua fortuna
è che esistono le
spedizioni e il resto delle cose arriveranno la settimana prossima
quindi ti
consiglio caldamente di tacere e di fare lavorare i muscoli!".
Robert
sogghigna, vedendo la faccia
basita di Andrea poi dice: " Ahi amico mi sa tanto che stai annegando
in
cattive acque!".
Andrea sbuffa
prima di iniziare a
parlare ma la sua protesta, viene bloccata dalla voce divertita di
Erica che
dice: " Robert ha ragione fratellone, così come ha detto il
giusto anche
Sabrina!" poi si interrompe per correre ad abbracciare la nostra ex
datrice
di lavoro, dicendo: " Benvenuta Sabry, sono veramente felice di vederti
qui e di sapere che sarai presente al mio matrimonio!".
Sabrina le
sorride poi dopo averle
fatto una carezza, mormora: " La gioia è tutta mia piccola e
di certo puoi
immaginare da sola che non sarei mai mancata ad un appuntamento
così importante
per te. Piuttosto dov'è lo sposo?".
Andrea
sogghignando dice: "
Secondo me è scappato prima del tempo, perchè si
deve essere reso conto del
pericolo reale che correva a sposarsi con una virago come mia sorella!".
E subito dopo
aver finito di parlare
si becca in contemporanea, una linguaccia da Erica e un bel coppino da
Martina.
Mentre io,
Robert e Sabrina scoppiamo
a ridere a crepapelle, Erica dice: " Contrariamente a quello che pensi
e
speri fratello, il mio fidanzato non è scappato ma ci sta
aspettando di là con
Jackson e Lucia quindi taci per favore!" .
Robert sogghigna
e vedendo la faccia
imbronciata dell'amico, dice: " Caro Andrea non sei in cattive acque ma
dentro alle sabbie mobili!" poi tra le risate di noi tutti, riporta la
sua
attenzione su Sabrina dicendo: " Forza allora, andiamo dagli altri!".
Tutti insieme
usciamo e dopo aver
attraversato il nostro giardino, sotto gli occhi stupiti della mia
mammina,
arriviamo a casa di Erica e Kellan e troviamo subito quest'ultimo,
seduto sul
ripiano del barbecue mentre è intento a intagliare un pezzo
di legno.
Non appena ci
vede arrivare, ci fa un
grande sorriso e dopo essere sceso dal ripiano ci raggiunge, stringendo
in un
forte abbraccio Sabrina.
La voce di Lucia
attira la nostra
attenzione, quando dice: " Ehi e noi chi siamo? I servi della
gleba?".
Sabrina non
appena la vede, le apre
le braccia e lei corre ad abbracciarla sotto il sorriso di Jackson.
Dopo tutti i
saluti, io e Robert
mostriamo alla mia mammina la sua stanza e quando lei si è
sistemata, ci
fiondiamo a cenare.
L'indomani
mattina una Sabrina con
uno strepitoso vestito di velluto blu, mi raggiunge dicendomi: " Tesoro
ci
conviene andare da Erica, dato che è un fascio di nervi e ha
bisogno di tutte
noi!".
Io annuisco
facendole un sorriso e la
seguo velocemente verso casa della mia amica.
Al nostro arrivo
troviamo una Erica
che sfoggia un espressione quasi sconvolta.
Non appena mi
vede, si fionda tra le
mie braccia dicendo: " Oh Lisa e se Kellan non viene? E se ha
cambiato idea e
mi pianta
sull'altare? Che faccio?".
Io sorrido poi
le dico: " Tesoro
non è possibile che questo avvenga.
Innanzitutto,
perchè lui ti ama da
morire e poi perchè anche se solo ci provasse, si
ritroverebbe placcato dalle guardie
del corpo che gli ho messo alle calcagna.
Infatti
stamattina sia Rob che Andrea
e Jackson, l'hanno prelevato con la scusa che non ti doveva vedere e lo
hanno
portato diretto alla chiesa!".
Erica sogghigna
poi dice: "Beh
allora se è in loro compagnia, ho la certezza matematica che
non mi pianterà
sull'altare, dato che quei tre sono peggio dei mastini!".
Io, Sabrina,
Lucia ed Erica scoppiamo
a ridere poi quando siamo pronte, ci avviamo al piano di sotto dove
troviamo ad
attenderci Peter, che è veramente elegante.
Lui non appena
vede Erica, rimane
letteralmente estasiato e con la voce emozionata dice: " Sei veramente
bellissima bambina!".
Erica con un
sorriso lo ringrazia e
dopo avergli dato un bacio sulla guancia gli presenta Sabrina.
La mia mammina
sorride ma poi
arrossisce quando Peter, dopo averle afferrata la mano le fa un tenero
baciamano.
Io e Lucia ci
guardiamo negli occhi
poi per non perdere altro tempo, ci fiondiamo fuori casa.
POV ROBERT
Stamattina
reggere il nervoso di
Kellan è stata davvero un'impresa ardua e anche se in parte
posso capirlo, devo
dire che sono stato ad un passo dal piantarlo in asso.
Non ho mai visto
un uomo farsi tante
seghe mentali come lui ma poi ho provato a mettermi nei suoi panni e ho
compreso che probabilmente quando toccherà a me,
farò anche peggio.
Nonostante si
ami tanto una persona e
si sia sicuri dei propri sentimenti, il giorno del matrimonio tutte le
insicurezze vengono fuori.
Per fortuna alla
fine Kellan si è
tranquillizzato e ora siamo qui fuori dalla chiesa ad aspettare
l'arrivo della
sposa.
Ho sentito Lisa
al telefono e mi ha
detto che sono già in viaggio; in questo modo sono riuscito
a tranquillizzare
il mio amico.
Dopo aver
lasciato il futuro sposo
all'altare, sono uscito fuori dalla chiesa a vedere se la macchina
arrivava.
Finalmente vedo
arrivare la Rolls
Royce bianca e corro ad avvisare Kellan, che mi gratifica con un gran
bel
sorriso.
Poco dopo vedo
entrare la mia stella
che è davvero bellissima con il suo abito lilla e ogni
momento di più, mi sento
fortunato ad essere il compagno di una persona così
meravigliosa.
Lisa ci
raggiunge all'altare poi dopo
aver sorriso allo sposo e aver mandato un bacio volante a me, si
posiziona al
mio fianco dal lato della sposa mentre Lucia e Jackson, si mettono
dalla parte
dello sposo.
All'improvviso
la marcia nuziale
risuona forte e vedo Kellan trasalire quando Erica, accompagnata da
Peter, fa
il suo ingresso in chiesa.
Osservo gli
sposi e posso notare che
entrambi non si tolgono gli occhi di dosso come se stessero comunicando
telepaticamente.
In pochi passi i
due raggiungono
l'altare poi la musica cessa e un silenzio emozionante si spande
intorno a noi.
Peter da un
bacio a Erica augurandole
tanta felicità e subito dopo la cerimonia ha inizio.
Dopo le parole
del parroco, gli sposi
si scambiano le loro promesse seguite poi dalle fedi.
Il " si lo
voglio" detto da
Erica è tenue e delicato mentre quello di Kellan
è forte e sicuro.
E il sorriso che
traspare dal volto
della sposa, quando il prete dice: " Vi dichiaro marito e moglie "
è
veramente qualcosa di unico ed inimmaginabile.
Capisco ora come
deve essersi sentita
Lisa quando si è sposata Nikki; la sensazione che provo io
è quella di una
voglia irrefrenabile di dire io quel si lo voglio e di passare con lei
tutto il
resto della mia vita.
|
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Capitolo 43 *** Un ricevimento di nozze, speciale ***
Ciao
ragazze oggi, dopo aver assistito all'arrivo di
Sabrina, alle tensioni degli sposi e al primo incontro tra Peter e la
mammina
di Lisa e allo svolgimento della cerimonia, vedremo come si
svolgerà la festa
di Kellan ed Erica.
Avremo
modo di ammirare i nostri beniamini con degli
abiti favolosi e verranno gettate le basi per una nuova unione, che
avverrà a
breve: quella di Jackson e di Lucia.
Bene
ora vi lascio alla vostra lettura, ringraziandovi
come sempre e mandandovi un grande bacio, ciao Lorian
Capitolo 43 - Un
ricevimento di
nozze, speciale
POV LUCIA
Dopo la toccante
cerimonia ci
dirigiamo tutti verso casa, dato che Erica e Kellan hanno deciso di
festeggiare
a casa di Robert e Lisa.
In fondo per noi
è sicuramente meglio
così, almeno non rischieremo l'assalto di giornalisti e fan
che finirebbero per
rovinare tutto.
Quando arriviamo
nel giardino, la
prima cosa che salta all'occhio è la bellezza con il quale
è stato decorato.
Il
primo tavolo che vediamo è quello dei
cocktail, che è stato arredato con delle grandi tovaglie
candide e degli
originali rami argentati.
Subito dopo
entriamo sotto il grande
gazebo che è stato allestito nel mezzo del giardino;
lì sono stati messi i
tavoli per la cena e tutto l'ambiente è elegante e con un
vago sapore
bohemienne!
L'atmosfera
è calda e accogliente e
nell'aria aleggia un profumo di vaniglia e rose.
Tutti entriamo
in giardino,
commentando la bellissima cerimonia e sentendoci comunque al sicuro da
occhi e
orecchie indiscrete.
Quelli
più tranquilli sono per ovvie
ragioni Lisa, Robert, Taylor e Kristen che posso abbracciarsi e
baciarsi, senza
timore di creare scandali e titoli di giornali esplosivi.
Certo che per
loro deve essere
alquanto logorante doversi nascondere da tutti e in particolar
modo, credo che
lo sia più per Lisa
che per gli altri.
Robert e i suoi
colleghi sono
abituati a questo mondo effimero mentre per lei è tutto
nuovo.
La guardo e la
trovo bellissima con
il suo abito monospalla, dalla forma vagamente a sirena, di seta
color lilla.
Trovo che sia
elegantissima e
bellissima e accanto a Robert fa una figura eccellente.
Anche Sabrina,
con il suo abito di
velluto blu è meravigliosa e sorprendente.
Forse il fatto
di averla sempre vista in jeans e felpe, me la fa
apprezzare ancora di più.
Ashley e Nikki
invece sono sempre
bellissime: la prima indossa un abito lungo di voile color cipria con
una
fascia color oro ricamata, che circonda tutto il seno mentre la seconda
è
l'unica tra noi donne ad esibire un abito corto e nero, con delle
spalline sottili
e la gonna a balze.
Kristen ha un
abito con uno spacco
strepitoso, con un disegno damascato di colore blu cobalto.
Martina indossa
un vestito lungo
bicolore, bianco e nero con una linea di strass che segue tutto il
ventre.
Io ho scelto un
vestito nero lungo e
senza spalline e dagli sguardi che Jackson mi sta lanciando, credo di
aver
fatto la scelta giusta.
Erica, la dolce
sposina, ha scelto di
andarsi a cambiare in modo da non rovinare il suo vestito e sentirsi
allo
stesso tempo un pò più comoda.
Kellan a quanto
pare ha apprezzato
anche questa sua nuova mise ma, come dice Jackson, in questo momento
è così
innamorato che anche se lei si mettesse addosso un sacco di tela juta,
lui la
troverebbe affascinante e bellissima.
Poco dopo si
aprono le danze e ovviamente
i primi a ballare sono gli sposi e poi a poco a poco anche le altre
coppie si
uniscono a loro.
A bordo pista
rimane Sabrina che
guarda tutti con un grande sorriso impresso
sul viso.
Sono
così felice che lei sia qui con
noi a festeggiare, anche perchè mi è mancata
davvero tanto.
Ad un certo
punto Peter si avvicina
agli sposi e dopo aver fatto un buffo inchino, chiede a Kellan il
permesso di
ballare con sua moglie.
Permesso che
ovviamente gli viene
accordato e mentre loro volteggiano lievi sulla pista, Kellan si
avvicina a
Sabrina invitandola a
ballare.
Io mi stringo a
Jackson mentre i 100
Monkeys suonano dei brani favolosi.
Poco dopo il
posto di Peter, viene
preso da Andrea che fa ballare sua sorella con un espressione fiera in
volto.
Kellan si stacca
da Sabrina e invita
a ballare Martina, che accetta di buon grado.
La mia cara ex
titolare si ferma a
bordo pista ma con nostra grande sorpresa, non rimane sola a lungo dato
che un sorridente
e galante Peter, le chiede di danzare con lui.
Sabrina gli fa
un sorriso e annuisce
in silenzio mentre le sue gote si colorano leggermente.
Jackson,
avvicinandosi al mio
orecchio dice: " Amore, non ce li vedi bene quei due insieme?" e io,
non posso che annuire consenziente.
So che per Peter
è ancora troppo
presto ma nessuno mi può impedire di sognare e sarebbe
davvero troppo bello, se
alla fine la nostra Sabrina diventasse la sua compagna.
In questo modo
anche lei verrebbe a
stare qui a Los Angeles e tutte saremmo nuovamente riunite.
Con la coda
dell'occhio vedo che
anche Andrea, Robert e Taylor stanno fissando Sabrina e Peter
che continuano a
ballare, ignari di
essere al centro di bisbigli e progetti.
Ad un certo
punto io e Jackson ci
stacchiamo e mentre lui va a parlare con i ragazzi della sua band, io
vengo avvicinata
da Martina che mi dice: " Diamine Lucia ma hai visto quei due?
Stanno
continuando a ballare come se
nulla fosse e sono certa che la penserai come me, sul fatto
che sono proprio
una bella
coppia!".
" Si Martina, lo
penso anche io
ma se devo essere del tutto sincera mi auguro che Sabrina non perda la
testa
per Peter!" le dico mordendomi le labbra nervosamente.
Martina mi fissa
con la bocca
spalancata poi mi chiede: " Scusa è come mai dici questo?".
Io sorrido
leggermente poi le
rispondo: " Non fraintendermi Marti anche io vorrei vederli insieme ma
so
anche che in questo momento, Peter è ancora scottato dalla
fine del matrimonio
con quella e se Sabrina se ne innamorasse, finirebbe col soffrire
più del
dovuto!".
Lei annuisce
comprendendo le mie
parole poi, alzando leggermente le spalle dice: " Si, forse hai ragione
ma
io sono un inguaribile romantica e spero sempre nei lieto fine.
Sono certa che
se tra loro è destino
che avvenga un unione, accadrà sicuramente!".
La voce di
Kellan mi giunge chiara e
precisa quando dice: " Io penso che Peter sia sulla buona strada.
Sono
già sette mesi che non lo perdo
di vista e cioè da quando Robert ci ha detto della
separazione e posso
affermare con sicurezza, che questa è la prima volta che lo
vedo ridere anche
con gli occhi.
Prima lo faceva
solo con la bocca ma
il suo sguardo rimaneva freddo e spento mentre adesso, è del
tutto diverso.
Con questo non
voglio dire che lui ha
scordato Jenny; in fondo sono rimasti insieme quasi sedici anni e
questo di
certo non è semplice da dimenticare, specialmente se da
quell'unione sono nate
tre splendide figlie però sono più che sicuro che
il nostro amico è molto più
tranquillo di prima e non nego, che magari il merito sia anche di
Sabrina.
Comunque non
fasciamoci la testa
prima di essercela rotta; io la penso come Martina e cioè se
sono rose
fioriranno e credo che sia meglio lasciare tutto in mano al destino!".
Ad
un tratto sento le
note di Wings on fire e
quando mi giro, devo faticare per non fare crollare la
mia mascella sul pavimento.
Sul palco
insieme agli altri componenti dei 100 Monkeys, c'è il mio
Jackson che sta
cantando quella meravigliosa canzone, dedicandola agli sposi.
A volte
dimentico che anche lui faceva parte della band e vederlo lì
sopra, mi fa
battere il cuore a mille.
Gli
altri tre componenti
e cioè: Jerad (Anderson), Ben (Graupner) e
Lawrence (Abrams) lo accompagnano
in modo egregio ed efficiente e tutti ma proprio tutti, li ascoltiamo
rapiti.
Quando la
canzone finisce, Jackson si
alza in piedi e ci fa un buffo inchino guadagnandosi un grosso applauso
e un
caldo bacio da me che lo amo ogni giorno di più.
In
un angolo del
giardino, Robert, Kellan e Taylor ci stanno guardando e lo sposo ride a
crepapelle, per qualcosa che ha detto Rob.
Io e Jackson ci avviciniamo e
quando siamo ad un
passo da loro, gli chiedo: " Sareste così gentili da dirci
che cosa avete
così tanto da ridere voi tre?".
Robert
sogghignando
risponde: " Oh Lucia tu non puoi saperlo ma quando Jackson aveva deciso
di
mollare la band, aveva detto che non sarebbe più salito sul
palco.
Io
non ci credevo
realmente e quando gli ho esternato i miei dubbi, lui mi ha detto che
sarebbe
ritornato a cantare solo se avesse preso una bella tranvata per una
donna!
Quindi
deduco che se lo
abbiamo visto là sopra a strimpellare, la tranvata l'ha
presa bella
forte."
Jackson
gli alza il dito
medio e quei tre matti riscoppiano a ridere come scemi.
Poco dopo i
camerieri entrano
portando la torta e gli sposi si recano lì per tagliarla e
farsi fare le foto.
Tra gli applausi
generali, Erica e
Kellan fanno un brindisi con tutti noi poi ad uno ad uno, tutti
iniziano a dire
delle frasi carine a mò di auguri per gli sposi.
Quando
è il turno di Jack, lui sale
sul palco e dice: " Poco fa i miei più cari amici mi hanno
ricordato
che devo
ringraziare tutte le entità
superiori se ho al mio fianco la donna che amo e anche se so che oggi
è la
giornata speciale di Kellan ed Erica, alla quale dedico tutta la
felicità di
questo mondo, ne approfitto per chiedere una cosa alla mia ragazza!".
Io lo guardo
confusa e lui dopo
avermi sorriso dice: " Lucia, tu sei la mia vita e fino ad otto mesi fa
non avrei mai immaginato di avere al mio fianco qualcuno che mi avrebbe
conquistato in questo modo.
Invece ora tu ci
sei ed è per questo
che davanti a tutti i nostri più cari amici, io voglio farti
una domanda.
Lucia Sangiusti,
vorresti farmi
l'onore di diventare mia moglie?".
Sento l'aria
sparire dai miei
polmoni, in particolar modo quando dalla tasca dei pantaloni, tira
fuori un
cofanetto di una gioielleria e quando lo apre mi mostra il
più bel solitario
che abbia mai visto.
Sento tutti i
nostri amici farci un
applauso e allora con un grande sorriso gli dico di si.
Lui felice come
non mai si avvicina a
me e dopo avermi preso la mano, me la bacia e mi mette al dito quello
splendido
anello.
Infine mi
bacia, mettendo fine a quella giornata ricca di emozioni.
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Capitolo 44 *** Parole di addio, partenze e nuovi trailer ***
Benvenute
a tutte! Eccoci arrivate ad un capitolo che
considero il giro di boa.
Infatti
dopo questo e il prossimo capitolo,
inizieranno i problemi che movimenteranno un bel pò la vita
del nostro caro
attorino.
Ovviamente
non posso dirvi nulla di più ma fidatevi
sulla parola se vi dico, che ne vedremo delle belle.
Ora
vi lascio alla lettura del capitolo,
ringraziandovi come sempre e salutandovi con affetto.
Baci
Lorian
Capitolo 44 -
Parole di addio, partenze
e nuovi trailer
POV ROBERT
E'
già passato un mese dalle nozze
di Kellan e Erica e i nostri amici sono rientrati dalla luna di miele,
più
felici che mai.
Io
e Lisa abbiamo ripreso a vivere
la nostra quotidianità anche se mio malgrado ci vediamo poco,
dato
che io sono impegnato con le
riprese dell'ultimo Breaking dawn e lei si barcamena tra la cura della
casa e
la programmazione delle nozze tra Jackson e Lucia.
Dannazione!
Quando Jack è venuto
da noi per dirci che avevano scelto come data il 25 aprile, per un
attimo avrei
voluto spaccargli la faccia.
Dico
ma che fretta c'era, non
potevano aspettare che digerissimo le nozze degli altri due?
So
che è assurdo ma per un momento,
mi era sembrato che avesse fatto questa scelta per farmi del male,
perchè sa
bene che a me questo non è proprio concesso ma poi
riflettendo ho compreso che
quest'ipotesi era del tutto assurda, perchè in questo caso
non sarei stato
l'unico a soffrire e penso che Lucia non vorrebbe mai e poi mai fare
stare male
una delle sue migliori amiche.
Qualche
giorno dopo le nozze di
Kellan, Andrea ha riaccompagnato Sabrina all'aeroporto.
La
nostra amica infatti aveva
deciso di tornare a Milano per seguire il suo lavoro e davanti alle
lacrime di
Lisa, l'aveva abbracciata ricordandole che sarebbe ritornata per il
matrimonio
di Lucia.
Quella
mattina, che per altro
coincideva con quella della partenza degli sposini, ci eravamo trovati
tutti a
casa nostra e il clima di tristezza che si respirava nell'aria, mi
aveva
colpito al cuore.
Quelle
più tristi della sua
partenza erano senza dubbio il mio amore, Erica e Martina che stavano
facendo
una fatica boia per
trattenere le
lacrime.
Con
questo non voglio dire che
Lucia se ne fregasse ma sfoggiava un grande sorriso, convincendosi del
fatto
che presto l'avrebbero rivista per il suo matrimonio.
Jack
era serio e pensieroso e
fissava alternativamente me e Andrea, nella speranza che qualcuno di
noi gli
dicesse che cosa fare.
Kellan
non era presente, perchè
era dovuto andare a registrare alcune scene del film, per evitare di
bloccarci
dopo, dato la sua partenza imminente.
Se
devo essere sincero, in quel
momento lo invidiavo da morire, perchè anche io avrei voluto
non assistere a
quel clima di tristezza.
Andy
per cercare di tirare su il
morale a tutti, aveva detto: " Ehi ma cosa sono queste facce tristi?
Non
credo che a Sabrina faccia
piacere partire, sapendo di lasciarvi in questo stato!".
Sabry
l'aveva ringraziato con un
gran sorriso e ad uno ad uno aveva abbracciato tutti, salutandoli.
Martina
aveva ingoiato un groppo
alla gola, aveva sorriso e dopo averla abbracciata aveva detto:
"
Andrea, una volta tanto ha
ragione.
In
fondo ci vedremo presto per il
matrimonio di Lucia e Jackson e poi chissà più
avanti verrai per quello mio e
di Andrea o per quello di Lisa e Robert!".
Andrea
sogghignando aveva detto:
" Mmm, sento odore di cappio al collo o sbaglio?" e tutti noi eravamo
scoppiati a ridere.
Poi
prima che la tristezza
dilagasse nuovamente, aveva preso la mano di Sabrina e l'aveva portata
fuori
diretto alla macchina.
Lisa
si era appoggiata a me
trattenendo le lacrime, sotto lo sguardo curioso di Patty.
So
che per Lisa, Erica e Lucia,
Sabrina è come una madre e che vederla partire le fa stare
male.
Il
giorno dopo le nozze Jackson era
venuto da me a dirmi una cosa che mi aveva lasciato del tutto sorpreso.
INIZIO
FLASHBACK
Me
ne sto appoggiato al muro,
seduto per terra perso nei miei pensieri, quando Jack si avvicina,
chiamandomi
a gran voce.
Mi
giro e dopo averlo salutato,
attendo che mi raggiunga.
Quando
lo fa, parliamo un pò del
matrimonio e della sua dichiarazione poi all'improvviso, lui dice una
frase che
mi fa spalancare la bocca.
"
Rob non so se lo hai notato
ma Peter è stato particolarmente galante con Sabrina, non
trovi?".
Io
lo fisso del tutto basito
chiedendomi dove voglia arrivare e lui, sogghignando mormora: " So che
per
il nostro amico è ancora troppo presto ma non credi che
sarebbe davvero bello,
se lui finisse con il mettersi con Sabrina?".
Io
mordicchio l'astina degli
occhiali poi rispondo: " Beh suppongo di si ma come penseresti di fare
avvenire questa unione?".
Lui sorride poi dice: " Se devo essere sincero, in questo
momento
non ci ho pensato ma sono certo
che
prima o poi mi verrà qualcosa
in mente!".
Io
scoppio a ridere e mormoro:
"Non so che ne pensi tu amico, ma io ti ci vedo nei panni di Cupido con
tanto di arco, frecce e pannolino!".
Lui
inarca un sopraciglio poi dice:
" Sai che sei proprio spiritoso? Anzi no, non fai ridere nessuno.
Dì
la verità Robbino, ti stai
divertendo un sacco alle mie spalle, non è così?"
e quando io annuisco,
lui con uno sbuffo risponde: " Si, ridi ridi che tanto l'ultimo qui a
ridere sarò io e quando quei due annunceranno il loro
fidanzamento, tu dovrai
farmi le tue scuse pubbliche!".
La
sua aria offesa fa ridere
ancora di più e lui si allontana sacramentando.
FINE
FLASHBACK
Anche
se quel giorno avevo riso
della sua battuta, devo ammettere che sarebbe davvero bello se Peter e
Sabrina
si mettessero insieme.
Almeno
così anche lei verrebbe qui
a Los Angeles e la mia piccola e le sue amiche, sarebbero
più felici e serene.
Una
settimana fa però, c'è stata un'altra
cosa che ci ha preoccupato particolarmente e cioè la
conferenza stampa che
Peter avevano indetto insieme a Jennie, per annunciare pubblicamente la
loro
separazione.
So
quanto questa cosa lo faceva
stare male ma devo anche dire che ultimamente lo vedo più
sereno e forse
Jackson non ha tutti i torti, quando pensa che Sabrina possa essere la
cura per
il nostro collega.
Tutti
noi avevamo seguito la
conferenza in televisione ed eravamo rimasti impressionati dal numero
di
giornalisti accorsi al loro richiamo.
Certo
la notizia della separazione
di una delle coppie più solide dello star system, era un
boccone succulento per
tutto il mondo mediatico.
Inevitabilmente
mi sono messo a
pensare a quello che succederà quando al posto del nostro
amico, ci saremo io e
Kristen, per annunciare al mondo intero che la nostra storia
è un falso.
Peter
e Jennie avevano fatto il
loro ingresso nella stanza e dopo essersi seduti, avevano atteso che il
silenzio scendesse sovrano tra i giornalisti.
Quando
l'avevano ottenuto, Peter aveva preso la parola, dicendo: " Vi abbiamo
riuniti qui per annunciarvi che io e Jennie abbiamo deciso di
concludere la
nostra unione sentimentale!".
Jennie
a sua volta, con un sorriso
aveva aggiunto: " Nonostante io e Peter abbiamo deciso di concludere il
nostro matrimonio, entrambi condividiamo lo stesso profondo amore e la
stessa
devozione per i nostri figli e rimaniamo in buoni rapporti per il bene
dei
nostri figli.
Chiediamo
a voi giornalisti di
rispettare la privacy della nostra famiglia."
Quindi finito di
parlare, si erano
alzati contemporaneamente ed erano usciti dalla stanza, lasciando tutti
i giornalisti
basiti e pieni di domande, che erano rimaste inespresse.
Le stesse
domande che anche noi ci
eravamo posti, ormai rassegnati al fatto che non avremmo trovato
risposte a
questi quesiti.
Oggi invece mi
aspetta un altro
impegno importante e mi sto preparando per questo.
Infatti sono
stato invitato al David
Letterman show per parlare del trailer di Cosmopolis, che è
appena uscito a
livello mondiale.
Lisa mi ha
aiutato a scegliere il
completo grigio da indossare e quando ho finito, mi ha augurato un bel
in bocca
al lupo dandomi un bacio meraviglioso, che mi ha fatto venire una
voglia pazza
di non uscire più di casa e di chiudermi con lei in camera
da letto.
Arrivato davanti
al garage ho trovato
tutti i miei colleghi, schierati lì per farmi gli auguri e
mi sono sentito per
davvero amato e fortunato.
Stephanie
è venuta a prendermi con la
sua macchina che ha i vetri oscurati e insieme siamo partiti alla volta
dello
studio.
Una volta giunto
lì, avevo trovato
una folla immensa ad accogliermi e avevo sorriso a tutti, firmando
autografi,
facendo fotografie e stringendo tante mani.
Quando
finalmente ero riuscito ad
entrare negli studi, avevo atteso mezz'ora prima di essere chiamato e
in quel
momento inevitabilmente mi ero messo a pensare.
La prima cosa
che mi è venuta in
mente è che quando ci sarà la prima del film,
sarà difficile andarci con Lisa.
La volta scorsa
eravamo riusciti a
raggirare l'ostacolo presentandola come la cugina di Taylor ma stavolta
non
credo che sarà possibile, perchè lui non lavora
con me nel film e non avrebbe
senso che ci fosse lo stesso.
Poi anche se per
caso trovassi una
scusa per riuscire a farli partecipare entrambi, dovrebbero comunque
accomodarsi
lontani, perchè accanto a me dovranno sedersi Juliette e
Sarah che hanno
lavorato con me.
Sapere di non
poterla avere accanto,
mi sta facendo male da morire e sento che la mia pazienza si sta
esaurendo ad
un ritmo indiavolato.
Finalmente mi
chiamano e non appena
entro nello studio, la simpatia travolgente di David, mi fa dimenticare
tutti i
miei problemi e le mie frustrazioni.
Rido e scherzo e
devo dire che mi
sento davvero bene.
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Capitolo 45 *** Un matrimonio meraviglioso ***
Ciao
ragazze, so che devo cospargermi il capo di cenere e vi faccio le mie
più
profonde scuse per il ritardo nel pubblicare il capitolo.
So
che sono in ritardo di due settimane ma devo ammetterlo sono a corto di
idee;
ho scritto il capitolo due volte e tutte e due le volte l'ho cancellato.
Alla
fine ho scelto di scriverlo così nella speranza che vi possa
piacere anche se a
volte mi sfiora l'idea di interromperlo in attesa di tempi migliori.
Oggi
siamo giunti al capitolo dove vedremo le nozze tra Lucia e Jackson, che
per
comodità divideremo in due parti.
Preparatevi,
perchè dopo questi due capitoli inizieranno i problemi.
Ora
vi lascio alla lettura e come sempre vi ringrazio di vero cuore per il
vostro
affetto.
Baci
Lorian
Capitolo
45 - Un matrimonio meraviglioso
POV
LISA
Sono
sincera se dico che non ho avuto veramente il
tempo di accorgermi della partenza di Sabrina, che già era
ritornata.
La
mia mammina è arrivata a Los Angeles per le nozze
di Lucia e Jackson e di questo sono molto felice.
Robert
mi ha detto che secondo il futuro sposo, Peter
è interessato a Sabrina e mi ha paventato l'ipotesi
più che concreta, che se un
giorno quei due si mettessero insieme, lei verrebbe a stare con noi in
America.
Devo
dire la verità: questa cosa sarebbe davvero
meravigliosa, perchè avere accanto la persona che mi ha
aiutata ad uscire dal
baratro della mia solitudine, non può che farmi bene ma
vorrei che tra loro le
cose fossero davvero chiare.
Sarebbe
doloroso per la mia mammina se si illudesse e
poi tutto svanisse come neve al sole.
So
che l'amore che ha legato Peter a Jennie è stato
grande, lungo e ricco di sentimenti e immagino che per lui sia stato
devastante
comprendere che tutto era finito.
Non
credo che un amore così unico e totalizzante possa
svanire nel nulla dall'oggi al domani.
Jennie
non ha mai voluto dare spiegazioni a nessuno,
per motivare la sua decisione e questo di certo non aiuta Peter a
dimenticarla.
Se
lei l'avesse tradito o si fosse innamorata di un
altro, forse sarebbe intervenuto il rancore che a lungo andare avrebbe
ucciso
ogni sentimento ma così non è stato, anzi.
Il
non sapere il reale motivo della fine di un
matrimonio, può lasciarti dei rimpianti che comunque non ti
permetterebbero di
viverti appieno una nuova storia.
So
che la mia mammina aveva rinunciato al'amore dopo
aver avuto a che fare con Emanuele e
Federico,
che erano solo dei buoni a nulla.
Quelle
due storie hanno minato la fiducia di Sabrina
negli uomini e temo che possa chiudersi a riccio anche con Peter.
Ovviamente
non sta né a me né a nessun altro
interferire nella loro vita; possiamo solo fare da spettatori e
assistere
impotenti agli eventi che si succederanno.
In
questo momento l'unica cosa a cui devo pensare è
finire di prepararmi.
Tra
poche ore si svolgeranno le nozze dei nostri amici
e io devo ancora finire di truccarmi e come sempre sento la testa
andarmi nel
pallone.
Dopo
mezz'ora finalmente sono pronta e dopo aver preso
la pochette, mi fiondo letteralmente al piano di sotto.
Anche
questa volta come per le nozze di Kellan ed
Erica, io andrò con Taylor mentre Robert mi
aspetterà nel luogo dove si terrà
la cerimonia.
Non
appena arrivo al piano di sotto, sento la voce di
Tay dire: " Se non fossi felicemente fidanzato, farei carte false per
farti mia pupa, altro che cuginetta!".
Mi
giro a guardarlo poi scoppio a ridere ed infine gli
rispondo: " Andiamo che facciamo tardi, Casanova!".
Lui
sorride della mia battuta e in un lampo ci
infiliamo in macchina uscendo dal garage della casa di Kellan.
Dopo
circa mezz'ora giungiamo al country club e io
vedo subito il mio amore, che mi fissa concentrato mentre se ne sta
appoggiato
alla macchina.
Io
e Taylor lo raggiungiamo e lui guardandomi in viso,
mi dice: " Santo cielo amore, sei bellissima e una volta di
più mi sento
l'uomo più fortunato del pianeta!".
Vorrei
abbracciarlo e ma so di non poterlo fare quindi
lo ringrazio poi mi allontano, raggiungendo Erica che si trova ferma
vicino
all'inizio della passatoia, a parlare con Sabrina.
Le
osservo ammirandole per l'estrema eleganza e quando
sono vicina, mormoro: " Diamine come siete belle, ragazze!".
Entrambe
si girano verso di me e io osservo lo
stupendo abito che indossa Erica: lungo fino ai piedi, di color prugna,
con una
sopragonna di voile e due spalline larghe.
Mentre
Sabrina indossa un abito monospalla di colore
blu scuro, con una sopragonna di voile dello stesso tono.
Chiedo
ad Erica di girarsi per poter ammirare la sua
splendida pettinatura e devo dire che è veramente bella.
Poco
dopo veniamo raggiunte da Ash che indossa un
elegantissimo abito rosso semi trasparente e da Kristen che invece ne
ha uno
nero tutto ricamato e ricoperto di cristalli.
Al
nostro gruppo si unisce anche Nikki e tutte insieme
entriamo dentro al country club.
Da
lontano vediamo un Jackson decisamente sorridente,
che ci saluta più felice che mai e io, come al solito
immagino al suo posto
Robert nel giorno in cui toccherà a noi.
Guardiamo
estasiate la lunga passerella bianca che
porta fino al luogo dove saranno gli sposi con il giudice di pace poi
qualcuno
ci avvisa che Lucia è appena arrivata e noi ci affrettiamo a
prendere posto.
Pochi
secondi dopo Jackson passa accanto a noi e si
posiziona davanti all'officiante mentre io mi siedo accanto a Taylor.
Subito
il posto alla mia destra viene occupato da
Robert che mi fissa con un sorriso.
Quando
la musica inizia, tutti ci giriamo e vedo la
mia amica in tutto il suo splendore; d'istinto guardo verso lo sposo e
lo vedo
assorto in contemplazione della sua futura moglie.
Lucia
gli fa un gran sorriso poi lenta si avvicina,
poggiandosi al braccio di Billy che l'accompagna all'altare facendo le
veci di
suo padre.
Quando
la sposa raggiunge il suo futuro marito, noi
tutti ci sediamo e la cerimonia può avere inizio.
Robert
senza farsi vedere mi prende la mano
stringendola forte e accarezzandomi il palmo con il pollice.
Sento
il cuore battermi forte nel petto e l'emozione
si fa preda di me, che vorrei abbracciarlo e stringerlo forte e non
lasciarlo
più.
Il
giudice di pace pronuncia la formula chiedendo agli
sposi di esprimere la loro volontà di sposarsi e quando loro
dicono di si,
procede con lo scambio degli anelli.
Quando
finalmente pronuncia la fatidica frase: "
Vi dichiaro marito e moglie!" i due sposi si baciano e in automatico
parte
l'applauso di tutti noi.
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Capitolo 46 *** Un ricevimento tutto scherzi, alcol e lieto fine ***
Ciao
ragazze, innanzitutto grazie per la vostra
pazienza e per non avermi mandato a quel paese.
Con
questo capitolo cerco di tornare in pari con
quelli che avevo saltato e spero proprio di non deludervi.
Come
ho già detto la scorsa settimana, con
il prossimo capitolo avremo sorprese, momenti gioiosi, di tensione e
inizieranno i problemi che faranno tremare i polsi al nostro Robert.
Vi
lascio alla lettura ringraziandovi come sempre.
Baci
Lorian
Capitolo 46 - Un
ricevimento tutto
scherzi, alcol e lieto fine
POV ROBERT
Dopo le foto di
rito, risaliamo in
macchina e torniamo a casa nostra dove, per comodità di
tutti ma
sopratutto mia e
di Lisa, si terrà la
festa.
Il giardino
riccamente addobbato in
stile Total White è elegantissimo e nell'aria si respira una
gioia estrema e
gioviale.
Gli antipasti
sono coloratissimi e
buonissimi e danno una botta di colore non indifferente.
Dopo il pranzo
iniziano i balli e
subito Peter invita Sabrina a ballare, per la gioia di tutti noi.
Quei due sono
davvero belli da vedere
e ogni volta che li vedo, mi convinco che facciano proprio una bella
coppia.
Ashley attira la
mia attenzione e io
annuisco, facendole capire che ho compreso il suo messaggio.
Gli accordi
presi con gli altri erano
che dovendo evitare il lancio del riso fuori dal country club per non
attirare
l'attenzione dei paparazzi, l'avremmo fatto nel nostro giardino non
appena
entrambi gli sposi sarebbero arrivati.
Il compito di
fare da spia era di
Ashley e devo dire che lei lo ha svolto egregiamente.
Io mi volto e
lancio il segnale a
Lisa, Kellan, Erica, Andrea e Martina e loro come una perfetta catena
di
montaggio, annuiscono avvisando gli altri.
In pochi istanti
siamo tutti pronti
ed è una vera pioggia di riso, quella che si riversa su
Jackson e Lucia che
rimangono basiti e sorpresi.
L'espressione
sul viso della sposa,
quando al suo arrivo ha visto come avevamo sistemato il luogo del suo
rinfresco, è tutta un programma.
Si vede
chiaramente che è senza
parole e questo non può che farmi piacere.
Lisa si
è rivolta ad un wedding
planner con i controfiocchi e devo dire che il risultato è
veramente da mozzare
il fiato.
Quando il pranzo
è a metà, Sabry si
avvicina a me perchè mi ha definito non so se a torto,
l'anima della festa e mi
sussurra ad un orecchio che ora Jack dovrebbe sfilare la giarrettiera
dalla
gamba della sposa.
Io scoppio a
ridere solo
immaginandomi la scena e trovandomi perfettamente d'accordo, corro a
prelevare
i miei adorati complici e cioè Kellan e Andrea, svelandogli
ciò che mi ha detto
Sabrina.
Loro annuiscono
sorridendo; Kellan
sale sul palco dell'orchestra e dopo aver preso il microfono da il
benvenuto a
tutti poi dice: " Credo che sia giunto il momento clou della festa e
cioè
uno dei compiti che spettano allo sposo!".
Jackson lo
guarda basito e Kell
continua: " Oh non temere fratello, lo sai che i tuoi amici non ti
vorrebbero mai del male!".
Ancora una volta
lo sposo si mostra
scettico e Kell sbuffa, prima di dire: " Vabbé ok te lo
concedo, forse a
volte io e Rob esageriamo un pò ma in fondo che male
c'è?
Comunque sto
divagando e credo che
prima di portare avanti il tuo compito, tocchi alla sposa mostrarci se
è
fornita di ciò che ci serve!".
Stavolta
l'espressione basita si
stampa sul volto di Lucia e io stufo dei giri di parola di Kellan,
urlo:
" LUCY FACCI
VEDERE SE INDOSSI
LA GIARRETTIERA!".
Lucia avvampa
come un peperone però
poi sostenuta dalle sue amiche, si alza lentamente la gonna ci mostra
una
giarrettiera bianca che avvolge la sua coscia destra.
Io sogghigno poi
guardo il viso di
Jackson che ha raggiunto una colorazione amaranto.
Il mio amico si
accorge della mia
espressione e quasi ringhiando si rivolge alla moglie, dicendo in un
finto
accento siciliano: " Nascondi le tue grazie, svergognata!".
Tutti scoppiamo
a ridere e io
raggiungo Kellan sul palco poi dopo avergli preso il microfono dalle
mani,
dico: " Caro sposo, il tuo compito è quello di togliere la
giarrettiera
dalla coscia di tua moglie ma il bello è che lo devi fare
con i denti!".
Jack mi guarda
come se fossi
impazzito poi vedendo che tutti gli altri applaudono, ridendo convinti
si
avvicina a Lucia e dopo averla presa per mano, la fa sedere su una
sedia quindi
si inginocchia
mentre Boo Boo
alza la gonna di Lucia
tra i nostri incitamenti.
Lui si fionda
sotto i strati di tulle
e seta e mentre Lucia urlacchia, ne esce con la giarrettiera tra i
denti.
Tutti
applaudiamo la sua performance
e la sposa, fintamente scandalizzata dice: " Tesoro, guarda che dovevi
usare solo i denti non la lingua!".
Kellan scoppia a
ridere praticamente
ululando poi tutti rimaniamo quasi senza fiato per le risate
quando Lucia per
punire Jackson, lo
spinge dentro la piscina.
Non
c'è che dire, questo matrimonio è
veramente uno spasso e tutto mi sarei immaginato tranne il
fatto di
divertirmi così.
Poco dopo vedo
passare Lisa con in
mano il bouquet della sposa e le chiedo dove lo stia portando.
Lei mi sorride e
mi dice che lo sta
consegnando alla sposa per farglielo lanciare.
Infatti poco
dopo Lucia lancia il
bouquet e con mia grande gioia, vedo che la mia piccola ad afferrarlo.
So che sono solo
superstizioni ma io
voglio veramente credere al fatto che la prossima a sposarsi sia la mia
Lisa e
che ovviamente lo faccia con me.
Durante tutto
l'arco della festa lo
champagne è stato versato a fiumi e il risultato ora
comincia a vedersi.
Siamo tutti
allegri e con tanta
voglia di divertirci e lasciarci andare.
Verso la fine
della festa, viene
portata in giardino la torta degli sposi che devo dire è
veramente splendida: è
composta da tre piani di forme diverse e decorata con rose di zucchero.
Jackson e Lucia
brindano con tutti
noi che auguriamo a loro un amore splendido.
I camerieri
dietro ordine di Kell
continuano a versare lo champagne e alla fine della festa i risultati
si
vedono, dato che siamo tutti ubriachi ma contenti.
Quando il
ricevimento finisce, io e
Lisa ci ritiriamo a casa e io completamente brillo comincio a baciarla
con foga
e passione.
Lentamente le
sfilo il vestito mentre
lei in un barlume di sobrietà, cerca di fermarmi ma io non
voglio saperne e
alla fine dopo tante
insistenze, riesco a convincerla; infatti lei ricambia i miei baci con
una
passione crescente e dirompente.
Completamente
stravolti ed entrambi
nudi finiamo nel letto e lì iniziamo a fare l'amore con un
coinvolgimento che
raramente abbiamo usato.
Non voglio dire
che di solito tra noi
non sia bello fare l'amore, anzi ma questa volta è come se
stessimo unendo le
nostre anime oltre che i nostri corpi.
Nonostante
entrambi siamo ubriachi,
finiamo con il fare l'amore per tutta la notte e crolliamo
completamente
distrutti solo quando su Los Angeles sta spuntando l'alba.
Anche se
più tardi avremo l'aspetto
di due zombie, posso dire francamente di aver passato la più
bella notte della
mia vita, pari solo a quella in cui lei è stata mia per la
prima volta.
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Capitolo 47 *** Shopping con sorpresa ***
Ciao
ragazze, oggi ci troviamo davanti ad un capitolo
di cambiamenti, che fa da apripista ad una serie di avvenimenti
sconvolgenti e
per lo più drammatici.
Già
dal prossimo cominceranno i dolori, le lacrime e
verranno prese decisioni importanti e fondamentali.
Ovviamente
di più non posso dire se non, buona
lettura.
Ne
approfitto per mandare una grande bacio alla
dolcissima DarkViolet92 che è l'unica che commenta la mia
storia.
So
che c'è chi legge senza recensire e mi sta bene
anche se, se devo essere sincera, mi piacerebbe un sacco avere qualche
recensione in più.
Ora
basta con i sproloqui, vi lascio alla lettura
augurandovi una lieta settimana.
Baci
Lorian.
Capitolo 47 -
Shopping con sorpresa
POV LISA
E' passato un
mese e mezzo dalle
nozze di Jackson e Lucia e oramai siamo giunti ai primi di giugno.
Se penso che
è quasi un anno che vivo
qui a Los Angeles con Robert, mi stupisco di come il tempo sia volato.
Tante cose sono
accadute e di certo
tante altre ne succederanno ma l'unica cosa che è importante
per me è che
finalmente fra tre mesi, le riprese dell'ultimo film della saga
finiranno e io
e Robert potremo uscire allo scoperto.
Il mese scorso
c'è stata la prima di
Cosmopolis e questa volta io non sono potuta andare con il mio
compagno,
perchè non avevo la scusa
di Taylor che potesse accompagnarmici.
L'unica cosa che
in un certo senso mi
ha rallegrata è che neppure Kristen è andata con
lui.
Infatti di
comune accordo, hanno
deciso di ignorare le pressioni della Summit che volevano Kris al
fianco di
Robert e lei è rimasta a casa inventandosi un'influenza
colossale.
Poco prima
dell'inizio della prima,
il mio amore mi ha chiamata e mi ha detto che gli mancavo e che avrebbe
voluto
avermi al suo fianco.
Mi riscuoto dai
miei pensieri e
decido di prepararmi, nonostante non mi senta poi così bene.
Infatti è un paio
di giorni che mi sento da schifo ma oggi proprio non posso esimermi
dall'uscire, perchè Ashley mi sta aspettando in centro per
la nostra sessione
di shopping.
Saremmo dovute
andare insieme a Erica
e Lucia ma la prima è partita con Kell per andare a trovare
i suoi suoceri e la
seconda rientrerà domani sera, dal viaggio di nozze.
Non appena sono
pronta, esco di casa
e salgo sull'auto uscendo dal portone ma la mia attenzione viene
attirata da un
uomo che si sta sbracciando chiamandomi.
L'ho
già visto altre volte fermo
davanti a casa nostra e so che è un paparazzo.
Sono combattuta
sul fatto di fermarmi
o no ma poi ho penso che se scappo potrei insospettirlo di
più
quindi mi fermo e aspetto che
attraversi la strada e mi raggiunga.
Non appena lo fa, abbasso il vetro del finestrino e gli
chiedo di cosa
ha bisogno.
Lui mi fissa poi
mi domanda: "
Mi scusi se l'ho disturbata signorina ma l'ho vista uscire parecchie
volte da
questa casa e mi chiedevo lei chi fosse e come mai è sempre
qui!".
Sento un'ansia
improvvisa stringermi
il cuore ma cerco di dominare le mie sensazioni!
Gli faccio un
sorriso e gli rispondo:
" Sono la domestica del signor Pattinson!".
Lui annuisce e
dopo essersi scusato
con me per l'indiscrezione, si allontana con il passo veloce.
Io rimetto in
moto la macchina con il
cuore che batte a mille e dopo aver tirato un grosso respiro mi immetto
nel
traffico Californiano per raggiungere Ashley.
Giunta in
centro, parcheggio l'auto e
tolgo le chiavi dal quadro, chiudendo gli occhi pensierosa.
L'ansia che mi
divorava il cuore si è
un pò attenuata e come una stupida, inizio a ridere da sola.
La voce di
Ashley mi fa sobbalzare,
quando dice: " Ehi perchè non fai ridere anche me?".
Guardo i suoi
occhi per un attimo poi
scoppio a ridere nuovamente; quando mi calmo le racconto di quello
strano
incontro e anche lei inizia a ridere di vero cuore.
" Diamine Lisa,
certo che sei
geniale! Solo a te poteva venire in mente di passarti per la domestica
di
Robert " mi dice con un sorriso.
Io la ricambio
poi le dico: " E'
stata la prima cosa che mi è venuta in mente; d'altronde non
potevo certo
dirgli che sono la sua compagna, no?"
" Già
non potevi ma vedrai che
presto uscirete allo scoperto e allora ti prenderai tante rivincite, su
tutti
quelli che in un modo o nell'altro ti hanno umiliato!".
Poi dopo avermi
abbracciato, aggiunge:
" Ora basta parlare di quel paparazzo! Dobbiamo darci da fare dato che
il
nostro shopping ci aspetta".
Io annuisco ma
appena mi giro per
chiudere la macchina, un violento capogiro mi coglie del tutto
impreparata.
Mi appoggio al
tetto dell'auto, sotto
lo sguardo preoccupato di Ashley.
Non appena
quella brutta sensazione
passa, le faccio un sorriso e le dico: " Sta tranquilla tesoro,
deve essere la
botta di adrenalina
che mi sta passando!".
Lei annuisce
poco convinta e dopo
avermi preso sotto braccio, ci avviamo verso i negozi di Rodeo drive.
Dopo tre ore di
estenuanti entrate e
uscite dai negozi, le buste in mano di Ash si sono moltiplicate come il
pane e
i pesci mentre io non ho ancora comprato niente.
La strana
sensazione che mi
accompagna da stamattina non mi ha più lasciato.
All'improvviso,
una signora molto
elegante mi passa accanto e una zaffata del suo profumo mi penetra
nelle
narici, provocandomi una nausea pazzesca.
Per
la miseria ma che ci si è fatta la doccia con quello schifo?
La testa
ricomincia a girarmi e sento
le gambe farsi molli, al punto che devo appoggiarmi al muro subito
sorretta da
Ashley, che continua a fissarmi pensierosa.
Quando mi
riprendo le dico: "
Credo di avere un pò di fame, sai com'è
stamattina non ho fatto colazione e
adesso il mio fisico reclama il cibo!".
Lei annuisce e
subito dopo
attraversiamo la strada, per avviarci verso un bar.
Ci sediamo nei
tavolini all'aperto e
lei mi dice: " Lisa puoi scusarmi un secondo? Devo andare a prendere
una
cosa, tu intanto ordina anche per me; un'insalata andrà
più che bene!".
Io annuisco e
lei si allontana.
Non appena
arriva il cameriere,
ordino due insalate e una bottiglia di acqua minerale poi aspetto che
ritorni
la mia amica, cosa che avviene dieci minuti dopo.
Pranziamo
parlando delle nozze di
Lucia e Jackson e di come io e Robert ci siamo sbronzati da matti.
Ridiamo come
sceme, ripensando alla
faccia dello sposo quando ha dovuto frugare sotto la gonna di Lucia,
per
toglierle la giarrettiera e poi parliamo di Peter e di come abbiamo
avuto la
sensazione che gravitasse attorno a Sabrina.
Finito il pranzo
Ashley mi dice:
" Lisa tesoro, io credo che i malori che hai avuto questa mattina non
siano da sottovalutare e mi è venuto un dubbio che vorrei
fugare al più
presto!".
" Di che dubbio
parli?" le
chiedo confusa e lei, dopo aver frugato nella sua borsa, mi porge un
sacchetto
bianco di carta che riporta la scritta della farmacia.
Io lo prendo e
quando lo apro, per
poco non mi prende un colpo.
" Stai
scherzando vero? "
le dico scioccata ridandole la busta che si trova tra le mie mani.
Lei scuote la
testa e dice: " No
tesoro, non sto scherzando affatto!".
Io la fisso con
la bocca spalancata,
scuotendo allo stesso tempo la testa incredula per quello che le
mie orecchie
hanno sentito e i miei
occhi hanno visto.
" Forza Lisa
devi farti coraggio
e toglierti questo dubbio una volta per tutte!" mi dice Ashley,
ridandomi
la busta che contiene il test di gravidanza.
Con la mano
tremante l'afferro;
titubante mi dirigo verso il bagno del bar e dopo essere entrata, tiro
fuori la
scatola blu dalla busta, fissandola come se fosse una mia nemica.
Estraggo il
bastoncino che c'è
all'interno e lo tengo tra le mani tremando come una foglia.
Non so davvero
cosa aspettarmi né
cosa voglio vedere apparire su questo dannato aggeggio; le istruzioni
dicono
che se in entrambe le caselle appariranno due linee viola, vuol dire
che sono
incinta mentre se rimangono bianche non lo sono.
Certo che
è buffo e mi viene da
ridere se penso che il viola è il colore che odio e ora non
so come reagirei se
lo vedessi comparire davanti ai miei occhi.
La cosa che
più mi agita è non sapere
come reagirebbe Robert se dovessi essere incinta e il terrore di una
sua
reazione negativa, mi fa tremare dentro.
So che se lui
non gioirebbe con me
della notizia, il mio cuore scoppierebbe in mille piccoli pezzi.
L'unica certezza
che ho, è che se i
quadratini diventassero viola io non rinuncerei mai e poi mai a mio
figlio,
neppure se a chiedermelo fosse l'uomo che amo di più sulla
faccia della terra.
Con le dita
tremanti sollevo il
bastoncino e lo porto all'altezza dei miei occhi e...
Viola! Santo
cielo ci sono entrambe
le linee viola e sento il cuore fermarsi per un secondo nel petto per
poi
riprendere a battere veloce e sicuro.
Sono incinta e
mi sento al settimo
cielo; tutte le preoccupazioni che mi affliggevano un secondo fa si
sono
volatilizzate come neve al sole.
Se nella
peggiore delle ipotesi
Robert non dovesse volere questo bambino, io me ne occuperò
da sola.
So
già che sarà difficile ma per la
miseria mi sono mantenuta per sei anni e potrò vivere con
mio figlio senza
farmi nessun problema.
Ovviamente la
prima cosa che farei,
sarebbe quella di andare via da Los Angeles! Non potrei mai rimanere
nella
stessa città dell'uomo che rifiuterebbe me e suo figlio.
Voglio
convincermi che questo non
accadrà, perchè Robert non è quel tipo
di persona; lui è dolce e tenero e mi
ama tanto.
Di questo sono
più che certa quindi
non voglio farmi prendere dal panico.
" Lisa tutto
bene?" la voce
di Ashley mi riporta alla realtà e sospirando rumorosamente
mi dirigo fuori dal
bagno.
Non
appena apro la porta mi ritrovo il viso preoccupato della mia amica che
mi
scruta ansioso e quando io le sorrido allegra, lei risucchia l'aria nei
polmoni
poi mi abbraccia felice urlacchiando
insieme a me.
Quando ci
stacchiamo e riusciamo a
recuperare una certa calma, le dico: " Ash te ne prego non dirlo a
nessuno, perchè voglio essere io a dirlo a Rob!".
Lei annuendo mi
risponde: " E'
ovvio che devi essere tu a farlo Lisa ma dimmi che lo farai stasera! Te
lo
chiedo, perchè non so per davvero per quanto tempo
riuscirò a tenere il
segreto!".
Io scoppio a
ridere poi le rispondo:
" Sta tranquilla Ash!
Glielo
dirò subito non appena
rientrerò a casa quindi se vuoi scusarmi io andrei,
perchè credo che ci sia una
persona al quale devo annunciare la lieta novella!".
Ashley annuisce
decisa poi mi
abbraccia augurandomi buona fortuna e poi ci separiamo ognuna diretta
alla
propria auto.
Non appena salgo
sull'autovettura mi
guardo nello specchio retrovisore e vedo che le lacrime mi stanno
bagnando il
viso ma non me ne preoccupo, perchè so per certo che quelle
gocce sono dovute
alla grande felicità.
Sospiro
profondamente poi metto in
moto la macchina e mi dirigo verso casa; giunta lì
parcheggio la macchina nel
garage e salgo i gradini due a due: devo dirglielo non appena entro in
casa,
perchè so già che se attendo troppo,
finirò con il perdere il coraggio.
Quindi forza
Lisa, respira a fondo e
buttati.
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Capitolo 48 *** Grossi guai in paradiso ***
Ciao
ragazze oggi vedremo la reazione che avrà Robert
all'eclatante notizia che diventerà padre.
Come
reagirà il protagonista della nostra storia? Sarà
felice o sarà scioccato?
Ovviamente
tutti speriamo che la prenda bene e che
stia al fianco della sua donna, dandole forza e amore.
Inoltre
oggi ci troveremo ad affrontare una situazione
alquanto spinosa ma come sapete già non posso dirvi di
più.
Vi
lascio alla lettura del capitolo ringraziandovi
come sempre del vostro affetto.
Ciao
Lorian
Capitolo 48 -
Grossi guai in paradiso
POV LISA
Apro la porta e
mi dirigo verso il
soggiorno e in quel momento vedo Robert, uscire dalla cucina con due
lattine di
birra nelle mani.
Lui mi vede e mi
fa un sorriso enorme
e io mi fiondo tra le sue braccia ricoprendo il suo volto di baci.
" Ehi, ehi
tesoro che ho fatto?
A che devo questo trattamento speciale?" mi chiede con un sorriso
compiaciuto e io guardandolo negli occhi gli dico: " Te lo meriti,
perchè
oggi mi hai reso la donna più felice del mondo!".
"
E di grazia come avrei fatto,
esattamente?" mi domanda con lo sguardo perplesso e io ingoiando il
groppo
che mi si è fermato in gola, gli tolgo la lattina di birra e
la poso sul tavolo
poi gli afferro la mano destra e gliela faccio appoggiare delicatamente
sulla
mia pancia, non distogliendo il mio sguardo dal suo mentre un sorriso
splendido
mi si stampa sulla bocca.
Vedo i suoi
occhi spalancarsi a
dismisura per poi spostarsi sulla sua mano che è ancora
appoggiata sul mio
ventre e pochi secondi dopo mi sento sollevare in aria.
Rob ride felice
come un bambino
mentre mi solleva con le sue forti braccia e mi fa girare intorno.
" Sei sicura?
Dimmi di si, dimmi
che è vero! Dimmi che aspettiamo veramente un bambino!" mi
domanda con la
voce mista tra l'ansioso e l'euforico e io annuisco, rispondendogli: "
Si
Rob, sono sicura! Ho fatto il test poche ore fa ed è sicuro,
tra meno di nove
mesi io e te avremo un figlio!".
Robert torna ad
abbracciarmi e io mi
sento veramente felice e completa per la prima volta in tutta la mia
vita.
Due voci che
conosco mi distolgono
dal paradiso dove avevo preso fissa dimora, quando ci dicono
all'unisono:
" Auguri!".
Io mi sciolgo
dall'abbraccio di
Robert e mi giro e per la prima volta da quando sono entrata in casa, mi accorgo che sul divano
ci sono seduti Tay
e Kris che ci stanno guardando felici ed emozionati.
All'improvviso
riesco a collegare la
presenza delle due birre nelle mani del mio tesoro e arrossisco
d'imbarazzo.
Robert vedendo
il colorito del mio
volto scoppia a ridere e Tay e Kris si alzano dal divano venendo ad
abbracciarci stretti poi dopo che ci hanno sommersi di complimenti Kris
dice:
" Ora noi leviamo le tende perchè voi futuri genitori
possiate festeggiare
in santa pace e state tranquilli il vostro segreto con noi è
al sicuro.
In fondo spetta
a voi annunciarlo a
tutti, quindi dormite pure sonni sereni!".
Noi la
ringraziamo e pochi minuti
dopo, io e Robert siamo da soli fermi a guardarci negli occhi.
" Santo cielo
amore mio mi hai
reso l'uomo più felice della Terra con questa
notizia e non
vedo l'ora che nostro
figlio venga al mondo per mostrarlo orgoglioso al mondo intero!" mi
dice
Robert euforico e con gli occhi umidi di commozione.
Io mi rattristo
all'istante,
rispondendo: " Certo sarebbe bello ma sai bene che non lo potrai
fare!".
Robert mi fissa
come se non capisse
poi intuendo a che cosa mi riferisco, la sua espressione si adombra
prima di
dire: " Amore so che hai ragione ma prima o poi tutti sapranno di
nostro
figlio e vedranno quanto è bello!".
Io abbasso lo
sguardo poi gli chiedo:
" E nel frattempo che ne sarà di me e del nostro bambino?".
" Lisa per
favore" mi dice
Robert, con un tono alquanto scocciato " non capisco perchè
adesso devi
chiedermi questa cosa!".
"
Perchè? Perchè? Mi stai
chiedendo perchè?" gli rispondo io con le lacrime agli occhi
" come
puoi farlo Robert? Non mi sembra di aver chiesto qualcosa di
così assurdo.
Voglio solo
sapere che ne sarà di me
e nostro figlio! Puoi rispondere o per te è troppo
difficile?".
Rob mi fissa poi
sbuffa e dice:
" Non credo sia il caso di parlare di questo argomento!".
" IO INVECE
CREDO CHE SIA PROPRIO
ARRIVATO IL MOMENTO, TESORO E NON HO INTENZIONE DI ASPETTARNE UN
ALTRO!"
gli dico arrabbiata stringendo i pugni.
Poi girando
leggermente di lato la
testa per non incrociare il suo sguardo, riprendo a dire: " ORA BASTA
ROB,
COSA PRETENDI ANCORA DA ME? IO NON CE L'HA FACCIO PIÙ!".
Robert mi
afferra per le spalle e
delicatamente porta i miei occhi verso i suoi e mi blocco vedendo il
dolore che
vi alberga dentro.
Poi con la voce
rotta dall'emozione,
mi dice: " Io non pretendo niente da te, Lisa.
Si pretende con
la forza e si
desidera con il cuore e io desidero con tutto il mio cuore che tu mi
ascolti,
ti prego.
So che ho
sbagliato, che tutta questa
situazione è sbagliata ma sapevi già che le cose
stavano così.
Capisco che le
riviste che riportano
le foto e i gossip di me e Kristen fanno schifo ma è il mio
lavoro e io non so
come altro giustificarmi.
So che dette
così queste cose non
hanno alcun senso ma è la mia realtà e io ci sono
dentro con tutte le scarpe.
Le cose non sono
cambiate da un mese a
questa parte, quindi ora cosa c'è di diverso?".
" COSA
C'È DI DIVERSO?" gli
sibilo io furibonda " MA DAVVERO ME LO STAI CHIEDENDO?" poi cercando
di calmarmi, abbasso il tono di voce e aggiungo: " Mi sembra quasi
assurdo
parlarne con te ma forse occorre che ti spieghi fino in fondo come mi
sento, in
modo da farti capire una volta per tutte la portata della situazione.
Stamattina io
sono uscita per andare
in centro, dove mi stava aspettando Ashley e non appena sono arrivata
sul
marciapiede davanti a casa nostra, un paparazzo mi ha chiamata.
Ero combattuta
sul fatto di fermarmi
oppure no ma poi ho pensato che se fossi scappata avrei insospettito
quell'uomo.
Così
mi sono fermata ad aspettarlo
mentre attraversava la strada e quando è stato ad un passo
da me mi ha chiesto
chi fossi e perchè uscissi tutti i giorni da casa tua.
Mi è
crollato il mondo addosso;
l'ultima cosa che volevo era di dare modo a quelle bestie di poter
avere un appiglio
per malignare su di te, quindi ho deciso in quel momento di dirgli che
ero la
tua domestica.
E' stato
umiliante ma almeno ne sono
uscita a testa alta e mi sono potuta allontanare con la morte nel cuore.
Lì in
centro, mentre la voglia di
piangere era tanta, mi sono sentita male e Ashley mi ha convinto a
comprare il
test di gravidanza.
Quando ho visto
il risultato, il mio
cuore è scoppiato dalla gioia e dopo aver salutato Ashley,
sono corsa qui da te
per fartelo sapere.
Ed è
in nome di quella gioia che ti
ho posto quella domanda! E' grazie a nostro figlio se ho trovato il
coraggio di
farlo!".
" Cosa c'entra
nostro
figlio?" mi chiede Robert stringendo i pugni e io m'infiammo di nuovo.
" Come cosa
c'entra, Robert? Ma
ti senti quando parli? Guarda la nostra situazione amore, prova a
prendere in
considerazione tutto.
Io vivo qui con
te e ti giuro che ne
sono felice.
Sono felice di
essere la tua donna,
ne sono fiera ed orgogliosa ma ti prego osserva la situazione, fallo
attraverso
i miei occhi per una volta nella tua vita; affacciati, sposta le tende
e dimmi
quello che vedi.
Guarda tutti
quei paparazzi che
sembrano aver preso la fissa dimora davanti a casa nostra; cosa credi
che dovrò
dire a quegli avvoltoi quando vedranno la mia pancia crescere, mese
dopo mese.
Che scusa
dovrò rifilare? Quante
bugie dovrò dire per non far sapere a loro e al mondo intero
che
qui dentro il
mio ventre, sta
crescendo il figlio di Robert Pattinson che viene creduto dal mondo
intero come
il fidanzato fedele di Kristen Stewart?
Dammi una
risposta, dammi un
appiglio, dammi una soluzione e io ti prometto che la
seguirò ad occhi chiusi
ma dammela, però!
Io ho accettato
di essere un fantasma
per l'opinione pubblica ma ora mi sembra corretto chiederti se anche
per mio
figlio varrà la stessa regola.
Mi sembra giusto
chiederti se anche
lui sarà un ectoplasma, per il mondo intero.
Robert
è un bambino santo Dio, è tuo
figlio! Io non ce l'ha faccio ad affrontare tutto questo schifo anche
per lui!".
Robert crolla
seduto sul divano
sconfitto, con le spalle curve come se il peso di tutto il mondo fosse
stato
posato su di lui e con voce greve, mormora: " Hai ragione, come sempre
e
io sono proprio uno stupido.
Ti ho lasciata
sola ad affrontare
tutto questo, convinto che non ne saresti stata coinvolta ma ora vedo
che non è
stato così e credo che ci sia un'unica cosa da fare.
Oggi stesso
chiederò a Stephanie di cercarti un'altra casa,
un
posto che non conosce nessuno e nel quale potrai stare tranquilla.
Verrò
a trovarti ogni volta che mi sarà possibile, facendo in modo
che i giornalisti
non mi vedano, ok?".
No,
non è possibile! Ditemi che quello che ha
detto, non è vero! Se mi avesse accoltellato avrebbe fatto
meno male.
Robert
incurante del mio dolore, continua a parlare: " Nessuno
saprà, vedrà o
sarà al corrente di nulla.
Potrai
vivere serenamente la tua gravidanza e io cercherò di essere
al tuo fianco ogni
volta che mi sarà possibile.
Vivremo
questi mesi in pace, sereni, nascosti da tutto e vedrai che presto il
termine
di questa buffonata arriverà e noi potremo uscire allo
scoperto!".
Santo
cielo che schifo! Mi sta trattando come se
fossi la sua amante clandestina, qualcosa da nascondere e da celare al
mondo
intero!
Che
devo fare? Come posso reagire? Non ho nessun'arma
né una possibilità! Se solo non lo amassi
così tanto quanto lo amo, lo lascerei
ma è la mia vita e anche se adesso mi sento violata
nell'animo devo resistere
perchè prima o poi tutto si sistemerà.
Forte
della mia decisione porto lo sguardo verso Robert e serrando i pugni
gli dico:
" D'accordo
Robert!
Credo che la soluzione che mi hai proposto sia l'unica; occupatene tu,
io
adesso ho bisogno di dormire.
Sono
stanca e nel mio stato devo riposare il più possibile!" e
senza attendere
una sua risposta mi ritiro in camera nostra.
Lì
non
appena appoggio la testa sul cuscino, do sfogo a tutto il mio dolore
piangendo
a calde lacrime, perchè proprio non trovo una via d'uscita.
Circa
un'ora dopo, sento Robert entrare in camera e fingo di dormire: non ce
la
faccio proprio ad affrontarlo ancora e fortunatamente lui non insiste.
|
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Capitolo 49 *** Una dolorosa decisione ***
Ciao
ragazze oggi vedremo che cosa succederà tra i
nostri due beniamini.
Sapremo
se Lisa accetterà di vivere come un amante
clandestina o se il suo orgoglio la porterà a delle scelte
difficili.
Ovviamente
non posso dirvi di più se non augurarvi una
buona lettura.
Baci
Lorian
Capitolo
49 - Una dolorosa decisione
POV
LISA
L'indomani
non appena mi sveglio, vengo colta da un feroce senso di nausea e devo
correre
in bagno dove gentilmente, deposito tutto quello che ho mangiato il
giorno
prima.
Mi
guardo allo specchio e mi faccio paura da sola: le occhiaie che
contornano i
miei occhi sono a dir poco terribili e il colorito pallido del mio
viso, mi fa
sembrare emaciata e debole.
Mi
detesto quando sono così, quando mi sento in trappola, senza
nessuno sbocco.
Mi
era
già successo con Valerio quando lo avevo trovato a
sollazzarsi con Stella, tra
le lenzuola del suo letto.
M'infilo
sotto la doccia e mi lavo con cura sfregando, con maggior attenzione il
mio
viso nella speranza di ridargli un pò di colore.
Quando
ho finito esco dalla doccia e mi avvolgo nell'accappatoio dirigendomi,
senza
guardarmi allo specchio, nella camera da letto.
Giunta
lì vedo che sul cuscino di Robert c'è posata una
rosa rossa con sotto un
biglietto.
Ingoiando
il magone che è preda di me dalla sera precedente, mi
avvicino e prendo il
biglietto per leggerlo:
Amore
mio, devo scappare perchè il lavoro mi chiama.
Sei
bellissima mentre dormi;
sembri
un angelo e io mi sento così fortunato
ad
averti al mio fianco.
Prima
di uscire ho accarezzato il tuo ventre salutando mio figlio.
L'ho
fatto delicatamente perchè non volevo svegliarti.
Mi
mancano già i tuoi occhi e il tuo splendido sorriso.
Purtroppo
devo andare ma conterò le ore che
mi
separano da te.
Ti
amo da morire; tuo per sempre Robert
P.S.
Oggi
incaricherò Stephanie di trovare al più presto
una casa per te.
Le
lacrime offuscano i miei occhi ma so che devo farmi forza quindi mi
vesto e
decido di chiamare
Meredith,
la mia ginecologa.
Voglio
farmi fare un ecografia, perchè voglio essere certa che
tutto vada bene.
Nonostante
io ami alla follia Robert, ora come ora l'essere più
importante della mia vita
è mio figlio e almeno per quanto lo riguarda, voglio dormire
tra due guanciali.
Dopo
che Meredith mi ha dato l'appuntamento, scendo in cucina per fare la
colazione
poi vado in garage e salgo sulla macchina.
Non
appena sono sulla strada vedere tutti quei paparazzi mi fa tornare alla
mente
la discussione avuta con Robert e sento le lacrime pungermi gli occhi
ma decido
di ricacciarle indietro.
Tra
poco vedrò mio figlio e voglio farlo con l'animo sereno.
Arrivata
sotto lo studio medico, parcheggio la macchina e salgo al primo piano.
Dopo
aver suonato al campanello mi apre la porta Beth la sorella di
Meredith, che le
fa da segretaria e con un sorriso m'invita ad entrare.
Dopo
dieci minuti di attesa, Beth mi dice che mi posso accomodare e io in
preda all'ansia
e al nervoso lo faccio.
Come
vorrei che Robert fosse qui con me adesso ma so che non è
possibile, lui non
c'è e non ci sarà mai per me, quindi che mi
piaccia o no devo accettare la cosa
come viene.
Meredith
mi accoglie con un sorriso e io le dico: " Ciao Meredith
sono qui perchè vorrei
fare un ecografia.
Ieri ho fatto un
test di gravidanza
ed è risultato positivo ma vorrei avere la certezza, anche
se io sento già la
presenza di mio figlio dentro di me!".
Meredith mi
sorride, con dolcezza e
mi risponde: " Certo Lisa accomodati pure sul lettino che ti raggiungo
subito!".
Mentre mi siedo,
sollevando la maglia
fino all'altezza del seno, mi fermo ad osservare la donna della quale
ho avuto
la fortuna di diventare amica.
Mi viene da
sorridere ancora adesso
se ripenso al modo in cui ci siamo incontrate.
Eravamo entrambe
all'edicola e nel
medesimo istante avevamo preso la stessa rivista, che per altro era
l'ultima.
In
realtà io la volevo solo per
leggere l'ultimo articolo che vedeva immortalati Rob e Kris, con tanto
di
didascalia che recitava: I Robsten amore a gonfie vele!
Che titolo
stupido, scelto solo
perchè Robert e Kristen erano fermi davanti ad un negozio di
nautica.
A volte mi
domando se questi
giornalisti hanno veramente studiato per diventare tali o se prima
facevano i
pescivendoli, con tutto il rispetto per quella categoria di lavoratori.
Meredith si era
accorta del fatto che
la rivista fosse l'ultima e gentilmente me l'aveva ceduta ma io non
avevo
voluto sentire ragioni.
D'altronde se
volevo, Robert me ne
avrebbe portate 100 copie ma lei questo non poteva saperlo.
Meredith,
diplomaticamente mi invitò
a bere un caffè da Starbucks per poter visionare insieme la
rivista.
Anche a lei
ovviamente, interessavano
le foto del mio amore e si lasciò andare a diversi simpatici
apprezzamenti che
stranamente non mi diedero alcun fastidio, al contrario mi fecero
ridere di
cuore.
Lei trovava
Robert un figo spaziale
con un che di misterioso, con due occhi magnetici e un sorriso da
sturbo.
Ancora mi viene
da sghignazzare
ripensando a quando la invitai a casa nostra e si trovò
Robert che passava,
davanti a lei tranquillo.
Fortunatamente
si trovava vicino al
divano perchè altrimenti credo che sarebbe caduta, lunga e
distesa sul
pavimento.
Pensavo che si
arrabbiasse con me per
non averle detto la verità ma lei sorprendendomi, quando si
riprese cominciò a
sghignazzare impunita.
In quel momento
ebbi la certezza che
la nostra sarebbe diventata una meravigliosa amicizia.
Non c'era alcuna
invidia nel suo
sguardo, mentre osservava Rob che teneramente mi abbracciava
né aveva fatto una
piega quando le avevamo spiegato perchè Kristen risultasse
la fidanzata
ufficiale del mio uomo.
Aveva compreso
il mio stato d'animo
anche se aveva alzato un sopracciglio, segno che era scettica sul fatto
che io
prima o poi non scoppiassi.
A quella visita
ne seguirono altre e
spesso capitava che Meredith si trovasse a pranzo con me, Lucia, Erica
e tutto
il cast di Twilight.
I miei amici e
le mie amiche furono
conquistate dall'esuberanza e dalla simpatia di Meredith e ben presto
anche
Ashley, Nikki, Elizabeth, Lucia ed Erica divennero sue amiche e
pazienti.
Oltre alla
simpatia, Meredith aveva
dalla sua il fatto di essere molto bella: alta come me, magra, con un
sorriso
dolcissimo, dei grandi occhi castani e dei riccissimi capelli scuri.
" Eccoci Lisa
sei pronta?"
la voce della mia amica mi riporta al presente e io annuendo mi
distendo sul
lettino.
Lei prende il
sensore tra le mani e
dopo avermi messo del gel freddissimo sul ventre, sorridendomi mi dice:
"
Forza vediamo se tra qualche mese ci sarà un baby Pattinson
a scorazzare per
casa!".
Non appena
Meredith appoggia il
sensore sulla mia pancia un immagine alquanto distorta appare sul video
e lei
comincia a descrivermene le parti, anche se io con tutta la buona
volontà,
proprio non ci capisco niente.
Comprendendo la
mia perplessità,
Meredith allunga un braccio e schiaccia un piccolo pulsante e subito il
battito
velocissimo del cuore di mio figlio rimbomba in tutta la stanza.
Le lacrime
cominciano a scendermi
veloci sulle guance ma non le tolgo perchè ne vado fiera,
visto che sono lì
perchè sono felice.
Quando finiamo
la visita mi rivesto e
dopo essermi accomodata in una sedia vicino alla scrivania Meredith, mi
dice:
" Allora Lisa, direi che è tutto a posto! Il feto
è della misura giusta e
in questo momento sei all'inizio della 7° settimana e il tuo
bambino pesa 3 g.
ed è lungo 2 - 3 cm
circa e devo dire che deve
essere davvero forte, dato che solitamente il battito del cuore non si
sente in
questo periodo.
Comunque
è tutto perfetto e credo che
l'unica cosa che ti posso dire è auguri mammina!".
Meredith si alza
dalla sedia e
facendo il giro della scrivania, mi viene ad abbracciare stretta e io
nel suo
abbraccio mi sciolgo in lacrime, sentendo ancora di più la
mancanza di Robert
al mio fianco.
Dopo le ultime
raccomandazioni,
saluto Meredith con la promessa di rivederci al più presto a
pranzo e il mese
successivo al controllo.
Salita in
macchina inspiro
profondamente, mi guardo nello specchietto retrovisore e vedo i miei
occhi splendere
felici se pur
arrossati dalle lacrime.
Metto in moto la
macchina e mi dirigo
verso casa immaginando il momento in cui stringerò, tra le
mie braccia il mio
adorabile bambino.
Non mi importa
se sarà maschio o
femmina, l'unica cosa fondamentale è che sia sano.
Giunta a casa
vedo il giornalista che
mi aveva fermato la mattina precedente, sbracciarsi per farmi fermare e
sospirando rumorosamente rallento la macchina.
Il tizio mi
raggiunge e ansimando mi
dice: " Signorina, buongiorno! Mi scusi se la disturbo ma vorrei
proporle
un accordo che secondo me lei troverà molto vantaggioso!".
Vedendo la mia
reazione alquanto
perplessa, lui continua a parlare: " L'ho fermata per proporle un
affare
che sono sicuro lei non perderà tempo ad accettare.
Volevo proporle
di rivelarmi
ovviamente dietro lauto compenso, dei segreti succulenti del suo datore
di
lavoro, che ne dice?".
Se non trovassi
questa offerta del
tutto schifosa, gli scoppierei a ridere in faccia: no dico ma non so se
avete
compreso; io dovrei fare la spia su Robert.
E' pazzesco ed
inconcepibile e un
fiotto di nausea mi sale in gola e prima di vomitare sulle scarpe di
quel mollusco
gli dico: " Ci penserò!" per poi vederlo annuire soddisfatto
di se
stesso.
Riparto con la
macchina ed entro in
garage, spengo il motore e salgo in casa.
Quando chiudo la
porta alle spalle,
crollo in ginocchio cominciando a piangere disperata e senza forze,
pensando alla
vita che aspetta il mio bambino, sempre sotto i riflettori, sempre
rincorso dai
paparazzi e la voglia di vomitare mi riassale prepotente.
Basta non ne
posso davvero più e in
preda al nervoso mi fiondo in camera e prendo dal ripostiglio una
valigia dove
caccio gran parte della mia roba.
Una volta pronto
il mio bagaglio, mi
siedo alla scrivania e scrivo una lettera per Rob poggiandola vicino al
vaso
del salotto.
Poi scendo
nuovamente in garage
portandomi dietro la valigia e posizionandola nel bagagliaio poi
risalgo in
casa per prendere i soldi e il passaporto.
Voglio
tornarmene a casa mia a Milano,
da Sabrina; non posso e non voglio restare un secondo di più
a Los Angeles.
Devo andarmene
per buona pace del mio
sistema nervoso.
Mentre vedo
l'abitazione di Robert,
scomparire alle mie spalle le lacrime ricominciano a sgorgarmi dagli
occhi e
anche volendo non riesco a fermarle.
Dopo circa
mezz'ora arrivo
all'aeroporto e dopo aver parcheggiato la macchina nell'area di sosta
per i
passeggeri in partenza, mi dirigo verso l'ufficio informazioni.
Lì
una ragazza molto carina,
m'informa che il primo aereo per l'Italia partirà dopo
un'ora circa.
Perfetto ho
giusto il tempo di fare
il check-in e di prendermi un caffè.
Dopo aver
consegnato la valigia mi
dirigo al bar e lì dopo aver ingerito un corroborante
caffè mi fermo a pensare:
a Robert, a Erica e Lucia e a tutti i miei amici che sicuramente
soffriranno da
morire quando sapranno della mia partenza ma pur dispiacendomene, mi
rendo
conto di non aver altra scelta.
Poco dopo una
voce all'altoparlante,
annuncia che sta per avere inizio l'imbarco dei passeggeri per il volo
verso
l'Italia e scacciando l'ultima lacrima, mi avvio verso il mio nuovo
futuro.
Un futuro che
non contempla la
presenza di Robert nella mia vita.
Ora che l'aereo
è decollato e io sono
qui seduta al mio posto, con il viso rivolto verso il finestrino
posso finalmente
permettermi di
piangere.
Sento il peso
reale della mia
decisione cadermi di botto sulle spalle.
Se le ragazzine
dell'intero pianeta,
quelle con gli ormoni in subbuglio sapessero che io ho appena lasciato
Robert
Pattinson mi rincorrerebbero per rinchiudermi in manicomio.
Io una ragazza
qualsiasi, che
s'innamora ricambiata del divo più sexy del momento ma che
non esita a
lasciarlo, quando si trova in un vicolo cieco senza via di sbocchi.
Certo detto
così, fa accapponare la
pelle ma la realtà è ben peggiore: nonostante la
nostra sia una storia decisa
dal destino, si è infranta contro i complicati ingranaggi
della pubblicità
mediatica.
Ero pronta ad
accettare di essere
l'evanescente compagna del vampiro più ricercato e amato di
tutti i continenti
ma quando a questa condanna, si è aggiunto mio figlio non ho
retto più.
Un bambino
è una creatura pulita, che
nasce senza colpe e che non deve pagare quelle che i suoi genitori
hanno
commesso e continuano a commettere.
Per amore di mio
figlio ho preso una
decisione che sono sicura, avrà delle ripercussioni su tutti.
Guardo distratta
l'orologio e vedo
che sono le ventuno e un brivido involontario mi scende lungo la spina
dorsale:
a quest'ora Robert avrà già scoperto la mia fuga
e avrà letto la mia lettera.
Povero amore
mio, so che starà
soffrendo le pene dell'inferno ma non posso farci nulla se non pregare
che
tutto questo, prima o poi abbia fine.
Mi asciugo una
lacrima, che
impertinente mi è scesa lungo la guancia e piano, piano il
sonno mi fa preda di
se, facendomi crollare in un limbo confuso e pieno di immagini tristi.
Vedo Robert
piangere disperato, Lucia
e Erica cercarmi dappertutto con Emmett e Jackson, Kristen e Tay fare
appelli
in tv e alla radio e i titoli dei giornali che mi danno addosso dicendo
le
peggiori cose di me.
Poi le immagini
cambiano e mi sento
stringere il cuore in una morsa quando vedo il mio amore tra le braccia
di un'altra,
ridere felice e tutti i miei amici rivolgermi frasi di odio e rancore.
Infine
sprofondando sempre più giù
vedo un tetro cimitero, io che mi trovo davanti ad una lapide e
fissandola mi
accorgo che è quella di Robert.
Sotto la data
della sua morte vedo la
scritta: " Morto di dolore per aver perso il suo amore e suo
figlio!".
Un urlo
silenzioso esce dalla mia
gola e mi risveglio di soprassalto sudata ed ansante trovandomi davanti
l'hostess che mi guarda con un sorriso, mentre mi avvisa che siamo
atterrati a
Malpensa 2000.
Passandomi una
mano sul viso stanco,
la ringrazio e barcollando mi alzo dalla poltrona, ancora scossa dal
mio
incubo.
Un ronzio
fastidioso mi penetra nelle
orecchie e ci rimane mentre attendo la mia valigia, vicino al nastro
trasportatore.
Sono confusa e
agitata e sento l'aria
sparirmi dai polmoni; lo so, lo sento sto per avere un attacco di
panico e
mentre le ginocchia mi si piegano, l'hostess di prima mi si avvicina
spaventata
e prima di perdere i sensi, le dico di avvisare Sabrina De Rossi poi
tutto si fa
buio.
Quando riapro i
miei occhi, vedo
davanti a me il volto spaventato della mia mammina e lottando contro
una nausea
allucinante, mi alzo a sedere e le butto le braccia al collo.
" Piccola, mio
Dio che spavento
mi hai fatto prendere! Ma che è successo?" mi chiede lei con
la
voce
angosciata e l'unica cosa che riesco a
fare e scuotere la testa, per farle capire che non me la sento di
parlare.
" Te la senti di
alzarti?"
mi chiede ancora lei e io annuisco, con le lacrime agli occhi.
Sabry aiutata da
uno steward, mi fa
alzare e mi fanno sedere su una sedia a rotelle poi mi portano fuori
dall'aeroporto, diretti verso la macchina della mia amica.
Durante il
tragitto non riesco ad
aprire la bocca continuando a piangere, mentre fisso il paesaggio
scorrere
veloce fuori dal finestrino.
Non appena
arriviamo Sabrina mi aiuta
a scendere dalla macchina e sempre in silenzio saliamo in casa.
|
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Capitolo 50 *** Messo di fronte al fatto compiuto ***
Ciao
ragazze come avete visto la settimana scorsa,
Lisa ha preso una decisione abbastanza drastica che l'ha portata ad
abbandonare
Los Angeles per tornare in a Milano.
Mi
sarebbe piaciuto sapere cosa ne avreste pensato voi
ma mio malgrado non ho ricevuto recensioni.
Vabbè
non ha importanza! Io vi dico cosa ne penso
personalmente; secondo me ha fatto bene anche perchè in
questo momento, per lei
la persona più importante è la creatura che porta
in grembo.
Ora
sarà tutto nelle mani di Robert.
Secondo
voi come reagirà il nostro beniamino? Andrà a
cercarla o si piegherà ancora una volta alle regole dello
star system?
Bene
vi lascio alla lettura per scoprirlo e come
sempre vi ringrazio, perchè anche se non recensite so che
leggete quindi va bene
anche così.
Ciao
Lorian.
Capitolo 50 -
Messo di fronte al
fatto compiuto
POV LISA
Arrivati nel
soggiorno lei mi fa
sedere poi, dopo avermi portato un bicchiere d'acqua, mi dice: " Tu ora
mi
dici che cavolo è successo e che cosa ci fai qui, chiaro?".
Tirando un
grosso respiro le dico:
" Sabrina, io sono incinta!".
Vedo i suoi
occhi allargarsi di
stupore mentre un sorriso le spunta sulle labbra per poi spegnersi del
tutto,
quando aggiungo: " E ho lasciato Robert!".
" COSA HAI FATTO? MA PERCHÈ? FORSE LUI NON
VUOLE IL BAMBINO?" chiede
la mia mammina furiosa e io scuotendo la testa, le rispondo: " No,
è
felicissimo per questa novità ma io non potevo
più stare con lui, così ho fatto
le valigie e me ne sono andata!".
Sabry mi guarda
negli occhi
seriamente, poi dice: " Spero che tu stia scherzando, bambina!
Me lo auguro,
perchè se così non
fosse, vorrebbe dire che hai perso l'ultimo neurone che ti rimaneva.
Ascoltami bene
Lisa, io posso capire
perfettamente che non sia facile abituarsi ad un mondo che non ci
appartiene ma
tu non hai scusanti!
So che ti
aspettavi la mia
comprensione ma mi dispiace per te tesoro, questa volta non l'avrai.
Tu hai
abbandonato il tuo uomo e per
di più lo hai fatto dopo avergli rivelato di attendere un
figlio da lui.
Questa
è immaturità bella e buona ed
io non sono disposta ad aiutarti in questa follia.
Robert ti ama,
bambina e tu ami lui!
E mai possibile che il tuo amore non sia così forte da
reggere questi
scossoni?".
Le lacrime
scorrono veloci sulle mie
guance e io vorrei cercare di fermarle ma non ne ho davvero la forza.
" Sabry,
ascoltami ti prego!
Fallo, prima di giudicarmi" le dico stringendo i pugni disperata.
" Io amo Robert
più della mia
stessa vita e so che anche lui mi ama e qui non si tratta di non
essersi
abituati ad un mondo che non mi appartiene.
Io vivevo con
lui a Los Angeles ma
ufficialmente non esistevo.
Per tutto il
mondo lui è fidanzato
con Kris e ti giuro che all'inizio la cosa riuscivo a gestirla, anche
perchè
lui mi diceva che si trattava di una situazione temporanea.
Avrebbero dovuto
fingersi fidanzati
ancora per un anno o poco più, poi si sarebbero lasciati e
lui
avrebbe detto al
mondo intero che
stava con me!".
Singhiozzando
inizio a raccontare
alla mia mammina tutto quello che ho passato, a partire dal giornalista
che mi
ha fermato per poi passare a quando ho scoperto di essere incinta.
Le racconto
della reazione felice di
Robert e del nostro successivo litigio, terminato con la sua ignobile
proposta.
Le dico di come
mi sono sentita
umiliata, ridotta alla stregua dell'amante clandestina e parlo delle
sensazioni
che ho provato quando ho sentito il cuore della mia creatura battere.
Mi asciugo una
lacrima e riprendo a
raccontarle dell'offerta fattami da quel paparazzo e di come ho deciso
di
partire per tornare in Italia.
" Ora puoi
capire il perchè del
mio comportamento?" le chiedo disperata e Sabry con il viso scuro e
tetro,
annuisce poi mi dice: " Tesoro ascoltami, davanti a questo racconto non
posso che darti ragione ma comunque hai sbagliato a partire senza dare
uno
straccio di vera spiegazione al tuo uomo.
Prova a pensare
a come si possa
sentire, dopo aver perso la sua donna e il suo bambino.
Sei
intelligente, piccola e sai per
certo che hai sbagliato!
Comunque io non
ti volterò le spalle,
perchè tu per me sei come la figlia che non ho mai avuto e i
genitori sono
pronti a fare follie per i propri figli sia che li abbiano partoriti o
meno.
Potrai tornare a
lavorare all'area di
servizio e vivrai con me ma solo a patto che tu lo comunichi a Robert,
dicendogli dove siete e che state bene, d'accordo?".
Io annuisco
incapace di parlare, poi
l'abbraccio stretta e serena.
POV ROBERT
Finalmente dopo
una dura giornata di
riprese, sto tornando a casa e non vedo l'ora di stringere il mio amore
tra le
braccia.
Con lei accanto
mi sento realizzato e
ora che mi ha dato la bellissima possibilità di diventare
padre, un'immensa
gioia mi sta scaldando il cuore.
Perchè
la mia vita sia del tutto
completa, manca solo che questa buffonata del finto fidanzamento
finisca al più
presto.
Voglio poter
uscire allo scoperto con
la mia fidanzata e spero presto futura moglie e con mio figlio senza
dovermi
più nascondere.
Ieri abbiamo
litigato e le parole che
le ho detto, hanno fatto più male a me che a lei.
Mi sono sentito
un essere abbietto
quando le ho proposto di andare ad abitare in un'altra casa dove
l'avrei
raggiunta non appena gli impegni me lo permettevano.
Avevo il terrore
che lei mi odiasse
per questa proposta ma fortunatamente non è stato
così; la mia piccola è
comprensiva e capisce i miei problemi.
Non so quante
altre ragazze avrebbero
accettato un così pesante fardello.
L'allegria che
sento si smorza di
colpo, quando vedo tutti quei paparazzi appostati davanti a casa mia e
sento la
rabbia salirmi di botto.
Senza fermarmi
entro con la macchina
dentro il cortile e m'infilo direttamente nel garage mentre vedo
quell'orda
umana, corrermi incontro scattando furiosamente una moltitudine di
fotografie.
Una volta al
sicuro dentro il mio
garage, spengo la macchina e scendo dal veicolo sentendo ancora
in lontananza le
voci di quegli
avvoltoi, che continuano a chiamarmi.
Sbuffando salgo
le scale poi giunto
davanti alla porta mi stampo un bel sorriso sulla faccia: l'ultima cosa
che
voglio è che la mia piccola s'innervosisca, vedendomi
arrabbiato.
Apro la porta di
casa, dicendo:
" Amore sono tornato!" ma un silenzio opprimente mi accoglie.
Probabilmente
deve essere uscita a
fare due passi quindi ne approfitto per farmi una bella doccia
rilassante.
Sotto il getto
dell'acqua calda sento
scivolarmi di dosso tutta la stanchezza e sono pronto per una bella
serata in
compagnia del mio tesoro.
Quando esco dal
bagno, con solo un
asciugamano avvolto intorno ai fianchi, la chiamo per vedere se nel
frattempo
sia tornata ma ancora lo stesso silenzio mi accoglie.
Alzando le
spalle comincio a vestirmi
poi mi getto sul letto e pur non volendolo, mi addormento di botto.
Quando mi
risveglio porto gli occhi
verso la sveglia sul comodino e vedo che sono già le
ventuno! Caspita ho
dormito tre ore!
A quest'ora la
mia piccola sarà
tornata e magari vedendo che dormivo non ha voluto svegliarmi.
Mi alzo
stiracchiandomi e uscito in corridoio
comincio ad aprire ad una ad una, tutte le stanze trovandole vuote.
Arrivato in
salone, comprendo che Lisa
non è ancora tornata e questo non so perchè, mi
mette una strana agitazione
addosso.
Prendo il
cellulare per chiamarla in
modo che mi dica dove si trova ma dopo aver fatto il numero, una voce
registrata mi dice che il suo telefono non è raggiungibile.
Non piace, non
mi piace per niente;
sono agitato e d'istinto comincio a passeggiare nervoso nel salone.
Poi ad un tratto
i miei occhi si
posano su una busta, che riporta il mio nome e che è
appoggiata al vaso di vetro.
Meccanicamente
mi avvicino mentre
sento il fiato farsi corto; la prendo tra le mani e la paura si fa
padrona di
me.
Non voglio
aprirla ma devo farlo; sento
che in questa busta non ci saranno belle notizie ma pur volendomi
fermare, le mie
mani non collaborano e in pochi istanti
la lettera che era dentro, si trova davanti ai miei occhi.
Inizio a
leggerla mentre le lacrime
cominciano a scendermi sulle guance:
Mio
dolce amore,
quando
leggerai questa lettera io sarò lontana.
Perdonami
ma era inevitabile
questa
situazione mi sta logorando dentro.
All'inizio
ero convinta di poterla accettare e ti giuro
di
averlo fatto con il sorriso sulle labbra.
Qui
con te ho trovato tanti veri amici,
che
mi hanno accolto come se mi conoscessero
da
sempre ma con l'arrivo del bambino
ho
capito che questo non mi bastava più.
Come
ti ho già raccontato, un paparazzo mi ha chiesto
chi
fossi, dopo avermi visto uscire da casa tua
e
io per non crearti dei guai inutili, gli ho
detto
di essere la tua cameriera.
Credimi
è stato davvero umiliante ma ho
cercato
di farmelo scivolare addosso.
Quel
pomeriggio ho scoperto di aspettare
nostro
figlio ed ero al settimo cielo.
Quando
te l'ho detto e tu ne sei stato felice,
sentivo
che non mi mancava niente ma poi abbiamo
finito
con il litigare per la tua situazione.
La
tua proposta mi ha umiliato ancora più, di quello
che
aveva fatto quel paparazzo che di me non sa niente.
Ho
finto di accettarla perchè non volevo
continuare
a litigare con te ma credimi, avevo
la
morte dentro al cuore.
Stamattina
sono stata da Meredith per
farmi
la prima ecografia e non puoi neanche
immaginare
la gioia che ho provato nel
sentire
il suo cuore battere.
Ma
la felicità che sentivo dentro è stata
offuscata
dalla tua assenza e dalla profonda
consapevolezza
che tu non saresti mai potuto
starmi
vicino in questi momenti, per via dei tuoi
impegni
e perchè non puoi rischiare che qualche
paparazzo
ti veda entrare da una ginecologa,
con
una donna che non sia Kristen.
Tornando
a casa lo stesso paparazzo del
giorno
prima, mi ha fermata per farmi una proposta.
Mi
ha detto di essere pronto a pagarmi
un
bel pò di soldi se gli raccontavo qualche
pettegolezzo
su di te.
La
nausea mi ha colpito prepotente e pur di
andarmene
da lì, ho finto di accettare.
Una
volta entrata in casa, ho pianto
tutte
le mie lacrime poi ho fatto
le
valigie e me ne sono andata.
Voglio
che tu stia tranquillo perchè io e
nostro
figlio, stiamo bene ma non credo che sia
più
il caso che io viva insieme a te.
Non
ce l'ha faccio più e prima che questa rabbia
che
sento dentro uccida l'amore che provo per te,
ho
deciso di allontanarmi.
Non
cercarmi te ne prego, ho bisogno di tempo per
riprendermi
da tutto questo schifo.
Sappi
solo che ti amo sempre e più di
prima
ma che questo ora non mi basta più.
Ti
amerò per sempre tua Lisa.
No,
non è possibile! Il mio amore mi ha lasciato! Se ne
è andata e io
sono sull'orlo della follia.
Accartoccio con
rabbia la lettera e
poi la tiro sul divano, avvicinandomi alla finestra.
Non appena vedo
fuori tutti quei
paparazzi, la rabbia mi esplode dentro e comincio a prendere a pugni il
muro
senza fermarmi un secondo, neppure quando vedo il mio sangue, macchiare
di
rosso il bianco dell'intonaco.
Continuo a
picchiare con forza invocando
il suo nome poi mi accascio sul pavimento mettendomi in posizione
fetale, per
proteggermi da un dolore così devastante.
Dopo un'ora che
mi trovo sul
pavimento, continuando a piangere mi alzo faticosamente e mi trascino
fino al
telefono.
Compongo il
numero di casa di Kristen
e pochi secondi dopo la voce allegra di Taylor mi risponde:
" Pronto!" e io
singhiozzando gli dico: " Tay, ti prego vieni da me!".
Il mio amico
alza di un tono la voce
e mi chiede: " ROB MA CHE DIAVOLO È SUCCESSO?" e io non
avendo la
forza di dirgli altro gli ripeto: " Vieni te ne prego!" poi chiudo la
conversazione crollando sul divano stravolto dai singhiozzi.
Dopo circa
mezz'ora Taylor e Kristen
arrivano a casa mia e aprono la porta, con la copia delle chiavi che
gli ho
dato e Kris lancia un piccolo urlo quando mi vede gettato sul divano
come un
sacco vuoto, con la mano insanguinata e il volto devastato dalle
lacrime.
Immediatamente i miei amici accorrono al
mio fianco e
s'inginocchiano accanto a me.
Kristen mi
chiede: " Rob ti
prego, dimmi che è successo!" e io con la voce rotta dal
pianto, le dico:
" Se ne
è andata Kris; Lisa mi
ha lasciato!".
La mia migliore
amica si porta una
mano alla bocca per soffocare un urlo e Tay mi chiede: " Ma come se ne
è
andata? Così senza dirti niente?" e io gli rispondo: " Mi ha
lasciato
una lettera!".
Gliela indico,
lui si alza, va a
prenderla e comincia a leggerla ad alta voce.
Risentire quelle
parole mi fa
ricominciare a piangere e lo faccio stretto tra le braccia di Kristen.
Dio
che dolore immenso che sento dentro al cuore; sono devastato e
l'unico desiderio che ho adesso è di farla finita per sempre.
Taylor con la
voce nervosa, mi
chiede: " Rob, perchè avete litigato ieri?" e io a fatica
gli dico:
" Lo abbiamo fatto perchè sono uno stronzo.
È
colpa mia che non ho voluto vedere
quanto lei fosse infelice.
Mi andava bene
il fatto che non si
lamentasse mai e continuavo per la mia strada non pensando minimamente
a come
lei si sentisse!
Sono un
bastardo, perchè quando mi ha
detto del bambino, io sono stato felice ma poi ho preteso che tutto
rimanesse
come era adesso.
Lei
però mi ha fatto giustamente
notare che con il passare dei mesi, la sua pancia si sarebbe vista
sempre di
più e non sapeva come avrebbe giustificato la sua
gravidanza, di fronte a tutti
quei paparazzi che vivono appostati qui davanti.
Hai letto la
lettera, no? Uno di
quegli schifosi credendola la mia donna di servizio, le ha offerto del
denaro
perchè gli raccontasse qualche segreto che mi riguardava.
Dio che schifo!
Povero amore mio! Si
è trovata da sola in questo inferno e quando ha chiesto il
mio aiuto, io ho
solo peggiorato le cose!".
Kris mi chiede:
" In che senso
le hai peggiorate?" e io sorridendo amaramente, le dico: " Da brava
merda
quale sono le ho proposto di trasferirsi in un'altra casa, dove le
avrei fatto
visita quando gli impegni me lo permettevano, trattandola come un
amante
clandestina!".
Kristen mi fissa
sconvolta poi mi
urla: " ROB MA COME CAVOLO HAI POTUTO?" e io annuendo, le dico:
" Sai come ho potuto? Semplicemente comportandomi da bastardo.
Invece di
mettere fine a tutta questa
follia ho proposto la soluzione secondo me, più indolore e
cioè continuare a
fingere fino a che fosse possibile!
Il cuore del mio
amore non ha retto e
se ne è andata e adesso ho solo voglia di morire!" concludo
ricominciando
a piangere.
Kristen mi
accarezza i capelli poi
facendo un cenno a Taylor, mi sollevano dal divano e mi portano in
bagno.
Li lascio fare
perchè sinceramente,
non ho neanche la forza di ribellarmi a niente.
Giunti
lì, Taylor apre l'armadietto
dei medicinali e dopo aver imbevuto una garza con dell'alcool mi
pulisce la
mano martoriata.
Sento il
disinfettante bruciare sulle
ferite ma non mi lamento, perchè so che questo è
il minimo che mi merito.
Io che avevo
giurato a me stesso di
non fare mai del male alla mia piccola, sono stato il principale
fautore delle
sue lacrime.
Mi guardo allo
specchio, per qualche
secondo poi distolgo lo sguardo!
Mi faccio schifo
da solo e la
sensazione di disgusto che provo, non è solo dovuta alle
occhiaie che
contornano i miei occhi o alle lacrime che ancora bagnano le mie guance
ma
sopratutto al mio comportamento.
Inevitabilmente
risento nelle
orecchie le parole che mi disse mia madre il giorno in cui partimmo da
Londra:
" Tu
devi promettermi che la
renderai felice sempre.
Non
merita di soffrire e anche se
ora sembra impossibile, so che sei la sua unica ragione di
felicità.
Non
dare modo mai ai suoi occhi di
piangere a causa tua; la situazione nella quale vi trovate è
difficile.
Lo
sarebbe per tutti e per lei in
particolar modo, ma Lisa ti ama e con la forza del suo amore
può riuscire a
trovare lo stimolo necessario per superare tutto e ad attendere questo
anno e
mezzo che la separa dalla felicità assoluta.
Ma
tu devi aiutarla più che puoi,
standole vicino, confortandola quando si sentirà triste e
depressa e
comprendendola quando ne avrà bisogno!".
Ripensando
a quelle parole mi viene istintivo pensare: " Mi dispiace mamma, ho
fallito!".
Taylor mi
solleva nuovamente e con
l'aiuto di Kristen mi mettono a letto.
Sento la
stanchezza prendere il
sopravvento su di me ma voglio resistere, perchè il pensiero
di non sapere
nulla di Lisa e del mio bambino mi sta uccidendo.
Purtroppo il mio
corpo non è
d'accordo con il mio cuore e il sonno giunge impietoso, spedendomi in
un mondo
fatto di sogni agitati e confusi.
|
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Capitolo 51 *** Fare i conti con i propri errori ***
Ciao
ragazze benvenute.
Come
dice il titolo, in questo capitolo Robert avrà
modo di comprendere dove ha sbagliato con Lisa e dovrà fare
i conti con i
propri errori.
L'unica
cosa che ci resta da chiederci è: riuscirà il
nostro protagonista a fare tesoro dei suoi sbagli o manderà
tutto all'aria?
Per
saperlo dovrete solo leggere.
Vi
ringrazio come sempre, vi faccio tanti auguri per
una felice Pasqua e vi mando un mega bacio.
Ciao
Lorian
Capitolo 51 -
Fare i conti con i
propri errori
POV ROBERT
L'indomani
quando riapro gli occhi,
spero che quello che è successo sia stato solo uno stupido
incubo ma mi basta
vedere la parte del letto, dove dorme Lisa intatta, a farmi comprendere
che è accaduto
per davvero.
Faticosamente mi
alzo dal letto,
sentendo tutte le mie ossa scricchiolare dolorosamente e lento mi
dirigo verso
la cucina dove trovo Tay e Kris, intenti a fare colazione in silenzio.
Mi dispiace aver
coinvolto anche loro
nei miei casini ma veramente in quel momento, non sapevo a chi
rivolgermi.
Kris si accorge
della mia silenziosa
presenza e velocemente mi viene accanto prendendomi sotto
braccio, come se
ha paura che crolli
inerme sul pavimento.
Docile come un
agnellino mi faccio
portare verso la penisola e mi siedo su uno sgabello.
Mi sento vuoto,
come se fossi un
involucro di cartone bagnato; ho bisogno della mia piccola per vivere o
per
sopravvivere e il non sapere dove si trovi, mi stringe il cuore in una
morsa.
Kristen mi mette
davanti una tazza
con del tè fumante e io seppur controvoglia, la sollevo per
bere ma non appena
i miei occhi si posano sul contenitore di quella bevanda ambrata, il
mondo mi
cade addosso.
E' la tazza che
usa Lisa e il fatto
che ora ci stia bevendo io, mi fa comprendere del tutto la sua assenza.
Riposo la tazza
sul tavolo e scoppio
a piangere a dirotto, dando dei forti pugni sulla superficie di legno.
Sono talmente
disperato, che sento a
malapena squillare il telefono e francamente per quanto mi riguarda,
chiunque
sia dall'altra parte del ricevitore può andarsene al diavolo.
Taylor si alza
per andare a
rispondere e poco dopo lo sento dire: " Ciao come stai? Dove sei?" e
dopo pochi secondi, aggiunge: " È qui e sta male! Si, ora te
lo
passo!".
No, io non
voglio parlare con nessuno
e mi giro per dirlo a Tay ma il suo sorriso mi blocca e le sue parole
mi gelano
sul posto: " E' Lisa!".
Mi catapulto
letteralmente giù dallo
sgabello e strappo con furia dalle mani di Taylor il cordless,
portandolo al
mio orecchio e subito dico: " Amore, mio Dio dove sei? Come state tu e
il
bambino? Perdonami tesoro, so che non me lo merito ma ti chiedo di
perdonarmi!".
La voce di Lisa
mi giunge chiara e
decisa, come se allungassi la mano potessi afferrarla: " Rob ti prego
calmati! Lasciami parlare!".
Io mi siedo sul
divano tremando e le
dico: " Si, scusami tesoro ma sono preoccupato per te; ora sto zitto,
parla pure!" e lei tirando un grosso respiro, mi dice: " Io sto bene,
Rob! Noi stiamo bene e tu devi stare tranquillo.
Mi dispiace per
essere andata via
così, lasciandoti solo una lettera ma questa situazione mi
stava uccidendo e
non faceva bene al bambino! Dovevo allontanarmi ma ti prego, tu non
fartene una
colpa.
E' vero che mi
hai fatto male, quando
mi hai fatto quella proposta ma in fondo posso capirti e solo che
questo non fa
per me.
Ora voglio solo
che tu stia
tranquillo e che non ti preoccupi per noi.
Prometto che mi
prenderò cura di me e
del bambino, che cercherò nei miei limiti di andare avanti,
così come voglio
che faccia tu!".
Io stringo
convulsamente il cordless
mentre le dico: " Lisa ti prego, come puoi pensare che io stia
tranquillo
se tu non mi dici dove sei?
Per favore
tesoro, io so di non
meritarti ma l'amore che provo per te è grande e mi sta
esplodendo nel petto.
Io non posso
vivere senza di te! Ho
bisogno della tua presenza; della tua e di quella di mio figlio.
Ti supplico
amore dimmi dove siete?
Se vuoi io non verrò a trovarti ma voglio sapere dove
siete!" concludo con
un singhiozzo.
Il silenzio
dall'altra parte del
telefono sembra perdurare all'infinito poi Lisa mi risponde: " Robert
ti
ho chiamato con la convinzione di non dirti dove mi trovo ma ora so che
non
sarebbe corretto nei
tuoi confronti,
quindi ti dirò dove
sono ma voglio che sia chiara una cosa: io non ti voglio qui!".
Le sue parole
sono come coltellate
che affondano nel mio cuore ma facendomi forza le dico:
" Va bene amore,
ti prometto che
se mi confermerai che stai bene, io non verrò da te!" e lei
mi risponde:
" Si te lo confermo io e tuo figlio stiamo bene. Non voglio che tu ti
senta in colpa per le mie decisioni!
Io non
tornerò a casa, perchè non
posso più calpestare la mia dignità rientrando in
quell'immensa bugia che era
il nostro rapporto.
Ti
terrò informato sulla gravidanza
perchè voglio che tu faccia parte della vita di tuo figlio
ma i rapporti che ci
legano, terminano qui!".
Mi
sta lasciando! Dio, mi sta lasciando! Come faccio senza la mia
piccola, senza le sue carezze e senza i suoi baci?
Come
posso andare avanti senza di lei? Tutta la mia vita è un
immensa
bugia senza la sua presenza e io mi sento morire solo al pensiero che
lei non
sarà più mia.
Lisa tra i
singhiozzi, riprende a
parlare: " Robert, noi... noi siamo da Sabrina!".
Io spalanco gli
occhi scattando
all'inpiedi, attirando l'attenzione di Tay e Kristen che mi corrono
accanto e
dico: " Cosa? Lisa stai dicendo sul serio? Tu sei in Italia?".
Kristen spalanca
la bocca, come se
volesse dire qualcosa ma poi scuotendo la testa ci ripensa e abbraccia
stretto
Tay che la ricambia con amore.
Dio
come vorrei farlo anche io con la mia Lisa ma purtroppo devo
limitarmi a vederlo fare gli altri.
" Si " mi
risponde la mia
piccola " sono a Milano, perchè qui è l'unico
posto dove mi sento al
sicuro da tutto il male che mi circonda.
Te lo ripeto
Rob, voglio che tu stia
tranquillo e che riprenda le redini della tua vita tra le mani.
Non voglio che
io e mio figlio
diventiamo un motivo di problemi per te!".
Un moto di
rabbia mi scoppia nel petto
e con la voce dura le dico: " E' NOSTRO LISA! E' NOSTRO FIGLIO NON SOLO
TUO, PER FAVORE.
COME PUOI DIRE
CHE VOI SIETE DEI
PROBLEMI PER ME, QUANDO SAI BENE CHE TUTTA LA MIA ESISTENZA RUOTA
INTORNO A VOI
DUE!" ma lei mi risponde: " No Rob, ti stai sbagliando! La tua
esistenza ruota intorno al tuo lavoro, a Breaking dawn, ai Robsten,
alla Summit
ma di certo non ruota intorno a me e a tuo figlio.
Non
fraintendermi so che ci ami, così
come noi amiamo te ma so anche che la situazione in cui ti trovi e in
cui mi
trovavo fino a ieri ti va bene così, altrimenti non mi
avresti fatto quella
proposta.
Ora ti prego, ho
bisogno di tempo per
capire se veramente vale ancora la pena di salvare il nostro rapporto e
voglio
farlo, senza pressioni da parte tua.
Continua la tua
vita, continua il tuo
lavoro, fallo sapendo che noi stiamo bene e solo così, anche
noi riusciremo a
sopportare tutto questo dolore.
Non voglio
sapere che sei crollato,
perchè tu sei la mia roccia e se crolli tu, io non
riuscirò più a rialzarmi.
Ti ho detto che
ti terrò informato
sul bambino, così come ti chiamerò quando
verrà al mondo e forse un giorno,
quando finalmente ti sarai liberato dei Robsten, riusciremo a guardarci
negli
occhi e a rivalutare la nostra storia.
Io ti amo e ti
prego di non
dimenticarlo mai; non farlo perchè se lo facessi, io... ne
morirei!".
Sto per
risponderle ma sento che la
comunicazione viene chiusa; Lisa ha riattaccato senza darmi la
possibilità
di dirle quello che
sento.
Maledetta
Summit! Lisa ha ragione, io sono stato veramente un egoista
perchè non ho pensato a lei e a nostro figlio ma solo alla
mia carriera e a
evitare eventuali scandali.
Che
persona misera sono diventato! Non è così che
intendevo fare
l'attore.
Me ne sono
bellamente infischiato dei
sentimenti di Lisa, di quelli di Tay, dei miei e di quelli di Kristen
ma ora
basta!
E' giunto il
momento che Robert Pattinson, riprenda in
mano i cocci
della sua vita e so già quale sarà la prima cosa
che voglio fare, quindi
posando il cordless mi rivolgo verso la mia amica e le dico: " Kris,
per
favore contatta Stephanie e falle fissare un incontro urgentissimo, con
i
dirigenti della Summit!".
Kristen e
Tay mi fissano con gli occhi sgranati poi la mia collega, mi chiede: "
Perchè Rob? Cosa vuoi fare?" e io con un sorrisino, le
rispondo: "
Voglio dare una degna sepoltura ai Robsten e ora che questa buffonata
finisca
nel cesso.
È ora
che
io e te ci riprendiamo in mano la nostra vita, non permettendo
più a nessuno di
giocare con lei!
Per dar
fede a quei maledetti della Summit, sto perdendo la mia compagna e mio
figlio e
questo non posso permetterlo, quindi loro dovranno ascoltarmi
altrimenti che
comincino pure a cercarsi un altro Edward Cullen!".
Kristen mi
poggia delicatamente una mano sul braccio poi mi chiede: " Sei sicuro
di
volerlo fare Rob?" e io risoluto le rispondo: " Al 100% Kris e su
questa cosa non intendo discutere ancora.
Quegli
stronzi devono rendersi conto che le nostre vite, non gli appartengono
e che
devono finirla
una buona
volta d'imporci i loro capricci.
Sono stufo
di non poter uscire con chi voglio senza prima aver contattato loro,
sono
stanco del fatto che ogni volta ci dicano dove farci vedere in modo da
mandare
un fotografo che ci immortali, facendoci passare per una tenera coppia
d'innamorati.
Siate
sinceri per una volta, a voi va bene questa spinosa situazione?
Siete
contenti di essere privi di uscire a passeggiare mano nella mano, senza
che
venga gridato allo scandalo?".
Taylor mi
risponde stringendo forte il pugno: " E' ovvio che non siamo contenti
Robert,
non devi neppure chiederlo ma...".
Io non lo
faccio finire e spazientito gli dico: " No Tay, non c'è ma
che tenga! So
perfettamente che per voi non è così tragica come
nel mio caso.
Voi
convivete già, così come facevo io con Lisa ma
per me, l'arrivo di mio figlio
ha cambiato le cose notevolmente.
Non voglio
inoltre ignorare il fatto che questa situazione, per la mia piccola sia
stata
difficile da accettare, ancora prima di scoprire la gravidanza.
Credete che
ignorassi il fatto che lei desiderava come tutte le ragazze di questo
mondo, di
poter uscire con il proprio fidanzato a passeggiare mano nella mano,
anche se
questo voleva dire essere bersagliati in continuo dai paparazzi?
Per noi
questo non poteva succedere, perchè io dovevo uscire solo
con Kris perchè
altrimenti se avessi fatto come volevo, il giorno dopo sui giornali
sarebbe
capeggiata in prima pagina, una foto mia e di Lisa con sotto il titolo
che
avrebbe gridato allo scandalo e al tradimento e con un articolo che
sarebbe
stato condito da richiami di sensi di colpa e da pena e
pietà per te Kris, che
saresti stata la povera fidanzata cornuta.
Credete che
Lisa non sognasse di potermi baciare, abbracciare davanti a tutti o di
potersi
fermare con me, davanti a una vetrina di abiti di sposa o di articoli
per
l'infanzia?
Credete che
non fosse doloroso vedere spiaccicate nelle prime pagine, dei giornali
scandalistici delle foto del suo fidanzato che in quel momento si stava
mangiando con gli occhi, la sua migliore amica?
No, statene
pur certi che per lei era doloroso così come di sicuro, lo
è per te Tay!"
Il mio
migliore amico abbassa lo sguardo, prima di rispondermi: " È
vero, è stato
doloroso anche per me e tu lo sai Robert ma ho dovuto fare buon viso a
cattivo
gioco e andare avanti nonostante tutto!".
" E io
ti devo fare i miei più sinceri complimenti per esserci
riuscito, amico"
gli rispondo " ma per Lisa le cose si sono complicate e credo che lo
comprendiate da soli.
Ragionate e
provate ad immaginare la scena! Finalmente
Breaking dawn finisce e dopo qualche settimana esce fuori su tutti i
giornali,
su tutte le
televisioni
e sul web che i Robsten si sono divisi, magari per inconciliabili
diverbi e all'improvviso
Robert
Pattinson viene fotografato a passeggio con un'altra donna mentre sono
intenti
a spingere una carrozzina con un frugoletto di pochi mesi.
Secondo voi
cosa scriverebbero i giornali il giorno successivo?
I titoli di
tutte quelle testate sarebbero, pressappoco questi: " I Robsten non si
sono separati per dei diverbi ma per volgari questioni di corna!" e
Lisa
verrebbe descritta come una rovina famiglie. Per non parlare di mio
figlio che
diventerebbe automaticamente, il figlio dello scandalo e della colpa e
non il
frutto dell'amore che ci lega se non addirittura il figlio di un altro!
Beh, io
questo non posso accettarlo! Possono giocare con me, con la mia vita,
con il
mio lavoro ma non si devono permettere di toccare Lisa e nostro figlio.
Sono stato
fin troppo egoista pensando solo alla mia carriera, anziché
mettere al primo
posto la mia famiglia!
Comunque
visto che la cosa riguarda solo me, se voi non volete entrarci
restatene fuori!
Sono
io che mi
presenterò all'incontro con i dirigenti della Summit,
pretendendo che venga
messa fine a questa buffonata! Sono
io
che minaccerò di abbandonare il ruolo di Edward Cullen,
pronto a pagare
qualsiasi penale vorranno sbattermi addosso.
Io mi
prenderò tutta la colpa e fra qualche mese tu Kris, potrai
uscire fuori allo
scoperto con Taylor facendo sapere al mondo intero che, grazie a lui
sei
riuscita a riprenderti dal mio tradimento!".
Kristen
posandomi
le mani sulle spalle, dice: " Per favore Rob, calmati!
Quello che
hai detto è sacrosanto; anche io sto male per Taylor quando
appaiono le foto
mie e tue su tutti i giornali.
Anche se
all'inizio ci ridevamo, sapevamo che ci stavamo ingannando
perchè faceva male;
faceva male a tutti e tre.
So
perfettamente, quello che provi perchè lo provo sulla mia
pelle, tutti i
giorni.
Anche a me
piacerebbe uscire alla luce del sole con Taylor, anche io vorrei
baciarlo,
abbracciarlo, anche a me piacerebbe fermarmi davanti alla vetrina dei
negozi di
abiti da sposa o di articoli per l'infanzia, senza il profondo terrore
di uno
scandalo e senza vedermi sbattuta in prima pagina come la traditrice
dei
Robsten!
Non sono
una stupida Robert e non mi tiro indietro. Se
questo è quello vuoi, io sono con te! Sai come si dice, se
affondi tu affondo
anche io!
Io e te ci
presenteremo davanti alla Summit, in tutta la sua gloria e li metteremo
davanti
al fatto compiuto e se loro non vorranno sentire ragioni, oltre a
doversi
cercare un altro Edward Cullen dovranno cercarsi anche un'altra Bella
Swan!".
"
Grazie Kris, grazie per il tuo appoggio sapevo di poter contare su di
te!"
le dico sentendomi improvvisamente più sollevato.
" Ehi
non dimenticatevi di me" dice piccato Taylor " ci sono dentro anche
io fino al collo, almeno quanto voi e per quanto mi riguarda potranno
aggiungere alla ricerca, anche un altro Jacob Black.
Credo
però
che per essere coerenti fino in fondo, sia giusto che comunichiamo
anche al
resto del cast la nostra decisione.
Sono nostri
amici, così come lo sono di Lisa e non sarebbe corretto da
parte nostra agire
tenendoli all'oscuro e costringendoli a girare delle scene, con dei
perfetti
sconosciuti!".
" Hai
perfettamente ragione" gli dico io mettendogli una mano sulla spalla
" quindi occupatevi voi di chiamare tutti quanti e ditegli di venire
qui
al più presto in modo che quando ci saranno tutti, gli
comunicheremo quello che
abbiamo deciso!".
"
Ok!" mi rispondono all'unisono Taylor e Kristen, prima di separarsi
muniti
di cellulari alle mani.
|
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Capitolo 52 *** Scontrarsi contro il dolore altrui ***
Ciao
ragazze oggi vedremo cosa succederà riguardo alla
decisione che Robert ha preso la settimana scorsa.
Sarà
in grado di portarle a termine o si farà
nuovamente condizionare dalle regole dello star
system?
Lo
scoprirete solo leggendo.
Vi
ringrazio come sempre e vi mando un mega bacio.
Ciao
Lorian
Capitolo 52 -
Scontrarsi contro il
dolore altrui
POV ROBERT
Due ore
dopo il salone di casa mia, sembra essere stato preso d'assalto.
Sul divano
ci sono seduti Erica e Kellan rientrati dal viaggio a Dickinson nel
Dakota del
nord, Lucia e Jackson appena tornati dal loro viaggio di nozze, Nikki e
Paul,
Peter, Elizabeth e il suo compagno Justin, Ashley e il suo ragazzo Joe,
Andrea
e Martina e per ultimo ma non meno importante Billy.
In piedi davanti
a loro ci siamo io,
Taylor e Kristen che ci apprestiamo a spiegare a tutti loro, il motivo
di
questa convocazione.
Quando riesco ad
ottenere la loro
attenzione, mi rivolgo a Lucia ed Erica dicendogli: " Ragazze, immagino
che vi starete chiedendo dove sia Lisa.
Beh è
giusto che siate informate che
Lisa è... in Italia a Milano, da... Sabrina!".
Lucia ed Erica
si alzano in piedi di
scatto, chiedendomi: " In Italia? Ma perchè? Che
è successo?" e io
stringendo i pugni, rispondo: " Se ne è andata, mi ha...
lasciato!
Dio,
quanto fa male dirlo! Ogni volta mi sembra che una voragine mi si
scavi nel petto!
"
Credo che" aggiungo " abbia raggiunto il punto di rottura e non ha
sopportato oltre la storia dei Robsten.
Ha cercato
da parte mia un aiuto che non ha trovato, perchè io da
egoista ho preferito
fare come gli struzzi e mettere la testa sotto la sabbia, per non
vedere che
fallimento fosse la mia vita e che situazione pessima, avessi dentro
casa.
Ero
convinto che le andasse bene così, complice il fatto che non
si lamentasse mai
e continuavo
per la mia
strada ignorando tutti i segnali che lei mi lanciava!
Prima di
spiegarvi per bene, come sono andate le cose c'è una notizia
che voglio
comunicarvi.
Avremmo
dovuto farlo io e Lisa, una di queste sere ma purtroppo le circostanze
mi
costringono a farlo io da solo.
Ashley so
che tu sei già al corrente di quello che voglio dirvi,
così come lo sono Taylor
e Kristen.
Ora è
giunto il momento che lo sappiate tutti.
Io e
Lisa... aspettiamo un bambino!"
Tutti sono
scioccati ed increduli davanti alla notizia che ho appena dato, in
special modo
Lucia, Erica e Martina che stanno scoppiando di felicità.
Mi sembra
però corretto che spieghi loro qualcosa: " Non abbiamo
voluto fare delle
differenze, specialmente con voi ragazze, che siete le sue migliori
amiche ma
per quanto riguarda Ashley era con Lisa quando lo ha scoperto e Tay e
Kris
erano qui, quando lei lo ha detto a me!".
Lucia ed
Erica si risiedono sul divano e vengono subito riabbracciate dai loro
compagni,
che le cullano delicatamente poi io riprendo a parlare: " Ora Taylor vi
leggerà la lettera che Lisa mi ha lasciato, in modo che
possiate farvi un'idea
precisa di quello che ha passato e del perchè è
arrivata a prendere una
decisione così repentina!".
Passo con
la mano tremante la lettera al mio amico, che comincia a leggerla serio.
Alla fine
della lettura tutti sono visibilmente scossi e io ne approfitto per
dire:
" Mi prendo tutte le colpe che mi competono in questa faccenda ma
voglio
dirvi che ora non sono più disposto a passare sopra a tutto
questo schifo.
Io,
Kristen e Taylor abbiamo richiesto un
appuntamento con la Summit al gran completo, per imporre a loro la
nostra
decisione.
Noi
pretendiamo che venga indetta una conferenza stampa, nella quale venga
ufficialmente smentita la notizia dell'esistenza dei Robsten, una volta
per
tutte.
Non
vogliamo che comunichino che io e Kris, ci siamo lasciati ma
bensì che io e lei
non siamo mai stati insieme!
Voglio
camminare a testa alta, mano nella mano con la mia futura moglie,
spingendo il
passeggino di nostro figlio senza dover temere, che delle notizie
orribili escano
su tutti i giornali.
E lo stesso
vale per Taylor e Kristen, che desiderano vivere il loro amore sotto
gli occhi
di tutti. Sappiamo perfettamente che loro si opporranno ma noi abbiamo
già
deciso di conseguenza come agire.
Se la loro
decisione sarà negativa io, Tay e Kris ci ritireremo da
Breaking dawn
costringendoli a cercare dei sostituti per terminare le riprese.
Ci è
sembrato giusto avvertirvi perchè in tal caso, vi troverete
a girare con altre
persone la fine della saga!".
"
No questo non potete farlo" ci
dice Kellan, stringendo i pugni " voi non potete andarvene.
Edward
Cullen sei tu Rob, così come Bella Swan e Jacob Black sono
Kris e Tay e noi non
gireremo con altre persone che non siate voi!".
Tutti
annuiscono alle parole di Kellan ma io rispondo: " Io ti ringrazio Kell
per le tue parole ma credimi se ti dico che non sto prendendo
sottogamba la
faccenda.
Qui si
tratta di sopravvivenza, di salvaguardare l'amore mio e di Lisa, di Tay
e di
Kristen e si tratta sopratutto di creare le basi per un futuro migliore
per noi
e per mio figlio!".
Pet inizia
a parlare dicendo: " Robert, capisco perfettamente la vostra
situazione;
la capisco e la comprendo e credo che Kellan con il suo intervento,
intendesse
dire ciò che ognuno di noi sta pensando.
Voi siete
Edward, Bella e Jacob e su questo non ci piove e noi come ha detto
Kell, non
gireremo con delle altre persone.
Credo di
parlare a nome di tutti; siamo una grande famiglia e nelle migliori
famiglie ci
si aiuta l'un l'altro, ed è proprio per questo che ti
confermo che se voi tre
vi ritirerete, la Summit dovrà cercare un cast al completo,
perchè anche noi
abbandoneremo i nostri ruoli!".
Io sono
basito e scioccato dalla loro decisione e vedo che anche per Tay e Kris
è la
stessa cosa ed emozionato dico: " Grazie a tutti, siete davvero degli
amici! Non avrei mai voluto mettervi davanti ad una scelta del
genere...".
Elizabeth
m'interrompe per dire: " Robert non sei stato tu a metterci davanti a
questa scelta ma è stata la Summit, che ha giocato con i
sentimenti di voi
quattro.
Siamo degli attori ma non siamo proprietà di
nessuno e nessuno ha il
diritto di decidere della nostra vita come se ne fosse il padrone.
Quindi non
ci devi ringraziare, perché stiamo facendo quello che
sentiamo sia giusto fare
e nulla di più!".
Io
fortemente turbato, riprendo a parlare: " Grazie Lizzy! L'appuntamento
con
la Summit sarà per domani mattina alle 10 e io, Tay e Kris
andremo a questo
incontro...".
"
No" ci dice Billy " voi non andrete all'incontro ma andremo tutti
insieme, pronti a
far valere
le nostre ragioni!".
Dopo
avergli stretto la mano ringraziandolo di cuore, decidiamo come agire e
come
comportarci e ci diamo appuntamento per l'indomani quindi tutti se ne
vanno via
più sereni.
La mattina
successiva ci troviamo al gran completo, davanti ai quartieri alti
della
Universal City a San
Fernando Valley, pronti ad uno
scontro epocale con David Garrett, Robert
Friedman, Patrick Wachsberger e Richie Fay.
I quattro
dirigenti ignari della
bufera che sta per abbattersi su di loro, rimangono alquanto scossi
quando vedono
che all'appuntamento,
si è presentato quasi tutto il cast della saga.
Così
come avevamo dedotto, quando
espongo il problema facendo la nostra richiesta, i quattro pezzi grossi
della
Summit si oppongono con tutte le loro forze ma devono miseramente
capitolare di
fronte alla minaccia di doversi vedere costretti a cercare un nuovo
cast al
completo, per terminare la saga.
Quando due ore
dopo, usciamo dagli
uffici della famosa casa di produzione, io e i miei colleghi abbiamo
vinto su
tutta la linea e non ci resta altro da fare che goderci il terremoto
mediatico
che esploderà il giorno successivo dopo la conferenza
stampa, quando la Summit
annunzierà al mondo intero che i Robsten non sono mai
esistiti e che la nostra
storia è stata una manovra pubblicitaria.
Dietro
suggerimento della Summit
stessa, l'intero cast della saga si dovrà prendere dei
giorni di ferie partendo
ognuno per dei lidi nascosti in modo da far scoppiare la bomba e far
calmare le
acque.
Io ovviamente
parto immediatamente
alla volta di Milano per andare da Lisa, finalmente libero di vivere la
nostra
storia d'amore alla luce del sole.
Non appena il
mio aereo atterra
all'aeroporto di Malpensa 2000 io, insieme agli altri passeggeri mi
appresto a
scendere dall'aereo.
Ad un tratto la
mia attenzione viene
catturata da una bella bambina castana, che sfoggia uno sguardo che
definire
doloroso è veramente riduttivo.
Sento l'istinto
di avvicinarmi a lei
e lo faccio e quando le sono di fronte, mi accoscio per arrivare
all'altezza
del suo viso e con un sorriso, le dico: " Ehi ciao io sono Robert e tu
come ti chiami, principessa?".
Lei alza il suo
sguardo e a me sembra
di sprofondare in tutto quel dolore; mi domando come gli occhi di una
bambina
così piccola, possano contenere tanta tristezza!
Lei mi fissa
mordendosi il labbro
inferiore, chiaramente sull'orlo di piangere.
"Becca!" la
risposta non mi
giunge da lei ma da una voce adulta alle mie spalle; io mi giro e vedo
una
donna sulla quarantina, che mi sta sorridendo triste.
Mi alzo dalla
mia posizione e mi
avvicino a lei, chiedendole: " Ha detto che si chiama Becca?" e lei
annuisce
rispondendomi: " Il suo
nome completo è Rebecca Jean ma suo padre la chiamava Becca
e lei preferisce
essere chiamata così!".
Istintivamente
un gelo improvviso mi
attanaglia il cuore e serrando leggermente il pugno, chiedo:
" Ha detto
che... la
chiamava?" e la donna annuisce con le lacrime che lottano per non
scendere.
Mi fa segno di
allontanarci e io lo
faccio, perchè in quel momento sento una voglia improvvisa
di saperne di più.
Quando siamo
relativamente lontani,
la donna si ferma e inizia a dire: " I genitori e il fratellino di
Becca
sono morti sei mesi fa, in un incidente d'auto sull'autostrada del Sole
vicino
a Roma e lei è l'unica sopravvissuta.
Io sono sua zia
Veronica, la sua
parente più prossima e quando mia sorella Serena, mio
cognato William e il mio
nipotino Matthew sono morti, sono diventata la sua tutrice.
Lei vive con me
ma ora purtroppo non
potrà più farlo!".
Sento l'aria
abbandonare i miei
polmoni, subito dopo aver chiesto: " Perchè non
potrà più farlo?".
Lei mi guarda
come se non mi vedesse,
poi mi dice: " Perchè io sono malata e sto morendo!".
Vorrei che una
voragine mi si aprisse
sotto i piedi.
La lontananza
dalla mia famiglia, lo
stress del lavoro, l'improvviso e dilagante successo, l'invadenza dei
paparazzi
e l'affare dei Robsten mi sono sempre sembrati dei problemi difficili
da
digerire ma di fronte al dolore contenuto nel cuore di Veronica mi
sento
all'improvviso, piccolo come una formica.
Santo cielo, in
poco tempo questa
donna ha perso sua sorella, suo cognato e il suo nipotino in modo
tragico e
doloroso, si è trovata ad occuparsi della sua nipotina, ha
scoperto di essere
malata e ora si vede costretta ad abbandonarla e io mi chiedo quanto
è il
limite del dolore che il cuore di una persona può contenere.
Il mio lavoro mi
avrà tolto la
possibilità di vivere come tutte le persone comuni ma mio
Dio io sto vivendo!
Ho trovato molti
amici che a
differenza di quelli che credevo eterni, non mi hanno abbandonato;
hanno
condiviso con me la separazione dai propri cari, le risate nei momenti
felici,
la fatica su set improponibili, il dolore negli istanti bui, i segreti
e i
successi.
Sono arrivati ad
un passo dal
rinunciare ad un loro lavoro pur di starmi vicino e aiutarmi.
Ho sempre i miei
genitori e le mie
sorelle e anche se ci vediamo poco riusciamo in qualche modo a
rifarci con
telefonate, e-mail, e
videochiamate su Skype.
Ho trovato
l'amore della mia vita, la
mia dolcissima Lisa che mi ha amato fin dal primo istante in modo
incondizionato, accettando di essere un fantasma per il mondo intero e
tutto
per non farmi del male.
Mi ha fatto il
dono più bello che un
uomo possa ricevere: mio figlio anche se ora e solo ora, sto seriamente
cominciando a capire che significa diventare padre.
Ho un lavoro che
mi piace fare, che
mi da soddisfazioni, che mi fa vivere nell'agio, che mi ha fatto
conoscere al
mondo intero e che mi fa sentire in qualche modo amato per quello che
sono e
per
quello che
faccio.
Posso fare
sicuramente un bilancio
positivo della mia vita e ora, quella che credevo un esistenza
pressoché
perfetta diventa insulsa di fronte al dolore di quella donna e di
quella
bambina.
Ritrovo il fiato
per chiederle:
" Ma qual'è il destino di Becca?" e asciugandosi gli occhi,
lei mi
risponde: "Io e la mia piccola siamo appena tornate da Los Angeles,
dove
siamo state perchè mi avevano detto che c'era la
possibilità di una cura per la
mia malattia ma una volta giunte lì, mi è stato
detto quello che già
fondamentalmente sapevo.
La mia malattia
è in uno stadio
avanzato e mi rimane poco da vivere.
Io non mi sono
mai sposata e non ho
avuto figli, i miei genitori sono morti molti anni fa e la mia unica
parente
era mia sorella Serena quindi con la sua morte, io sono ufficialmente
sola.
Nonostante tutto
però, io sono felice
di aver potuto passare questi mesi con Becca perchè tutte e
due ci eravamo
fatte forza l'un l'altra ma il fatto di aver scoperto la mia malattia
ha messo
in discussione tutto.
Purtroppo il
destino di Becca è già
segnato, esattamente come il mio.
Io
morirò presto e una volta da sola,
lei sarà portata in un orfanotrofio in attesa di essere
adottata da qualche
famiglia!".
Mi giro
istintivamente ad osservare
quello scricciolo che sta stringendo al petto il suo orsetto di
peluche, come
se fosse la sua ancora di salvezza e il desiderio di fare qualcosa per
lei mi
assale improvviso.
Mi giro verso
Veronica e le dico:
" Senta Veronica, so che può sembrarle folle
perchè in fondo lei non sa
niente di me ma se le dicessi di volermi occupare io di Becca, lei cosa
mi
risponderebbe?".
La donna
spalanca gli occhi mentre
una lacrima le scende lenta su una guancia poi mi dice: " Io so chi
è lei
signor Pattinson ma vorrei capire perchè lo fa?
Non è
facile occuparsi di Becca. C'è
una cosa che ancora non le ho detto e cioè che Becca non
parla.
Con questo non
voglio dire che sia
muta ma non parla più dal giorno dell'incidente.
Gli psicologi
hanno detto che è una
specie di barriera che ha innalzato allo scopo di proteggersi da tutto
il
dolore che sta provando quindi comunicare con lei, diventa quasi del
tutto
impossibile!".
Torno a guardare
quella piccola
creatura e il mio pensiero va a Lisa, che sono sicuro amerebbe Becca
come già
sento di amarla io, quindi sposto il mio sguardo nuovamente su Veronica
e dico:
"Ora ancora
più di prima voglio
occuparmi di lei! Non so spiegarle il motivo ma sento che devo e voglio
farlo.
La storia di
Becca, per certi versi è
uguale a quella della mia fidanzata; anche lei ha perso i suoi
genitori in un
incidente d'auto,
rimanendo sola al mondo ed è riuscita a crescere con le sue
sole
forze.
Sono certo che
riuscirebbe ad aiutare
Becca, a tirarla fuori dalla sua apatia e a farla crescere forte e
coraggiosa!".
Veronica mi
fissa oserei dire
speranzosa, poi mi dice: " Signor Pattinson sarei una bugiarda se le
dicessi che non apprezzo la sua richiesta ma preferirei che prima ne
parli con
la sua fidanzata in modo che siate veramente sicuri della vostra scelta.
L'ultima cosa
che vorrei è che Becca
si affezionasse a lei per poi patire un altro abbandono" poi con un
sorriso gentile, aggiunge: " Facciamo così; io le lascio il
mio numero di
telefono e il mio indirizzo e quando ne avrà parlato con la
sua fidanzata, se
ancora sarete del parere di occuparvi di Becca mi contatterete, va
bene?".
Io annuisco
prendendo il biglietto da
visita che mi sta porgendo poi lentamente mi avvicino a Becca e
inginocchiandomi davanti a lei le dico: " Ciao piccola principessa, ci
vediamo presto!" quindi mi sporgo per darle un lieve bacio sulla testa
ma
mi sorprendo quando dopo essermi allontanato, mi sento afferrare.
Mi giro verso
quella piccola creatura
e vedo che mi sta trattenendo per un braccio.
Sento un forte
magone stringermi la
gola, talmente forte che mi sembra di non riuscire a respirare quando
Becca mi
porge il suo orsetto, mettendomelo tra le mani.
Guardo quel
giocattolo morbido poi
alzo gli occhi sul suo viso, chiedendole:
" Vuoi che lo
tenga io?".
Lei annuisce
sempre in silenzio e io
con un sorriso, le dico: " Senti Becca facciamo così; per
ora questo lo
tengo io, come un dono veramente prezioso ma giuro che te lo
riporterò quando
verrò a trovarti, va bene?".
Lei mi fa un
pallido sorriso e sempre
in silenzio, annuisce.
Io mi rimetto in
piedi tenendo tra le
mani, il tesoro più grande di quella bambina e girandomi
verso Veronica mi
accorgo che sta piangendo.
Lei dietro la
mia muta domanda, mi
risponde: " L'ha scelta signor Pattinson! Becca ha scelto lei! Non ha
mai
sorriso né ha mai annuito e questo è davvero un
buon segno.
Mi auguro che la
sua fidanzata sia
d'accordo ad occuparsi di Becca e mi auguro di risentirvi presto.
Non mi rimane
molto tempo e se gli
assistenti sociali la prenderanno in custodia, per voi averla
sarà pressoché
impossibile!".
" Stia
tranquilla Veronica"
le dico sicuro dell'esito della mia decisione " sono più che
certo che
Lisa sarà felice di occuparsi di Becca e io mi
farò sentire al più
presto!".
Dopo aver
salutato la donna e quel
piccolo splendore, mi avvio fuori dall'aereo certo di aver lasciato un
pezzo
del mio cuore a quella bambina.
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Capitolo 53 *** Una nuova speranza di vita felice ***
Ciao
ragazze, oggi risolveremo tutti i quesiti che si
affollano nei nostri cervellini: vedremo se Robert riuscirà
a riprendersi Lisa
e se lei accetterà di diventare la mamma di Becca.
Il
capitolo sarà leggermente più corto degli altri
ma
capitemi, ormai ci stiamo avvicinando al finale e di cose da dire ne
sono
rimaste ben poche.
Ora
vi lascio alla lettura del capitolo,
ringraziandovi come sempre per il vostro affetto e dandovi appuntamento
alla settimana
prossima.
Baci
Lorian
Capitolo 53 -
Una nuova speranza di
vita felice
POV ROBERT
Una volta giunto
all'interno del
terminal, vedere quei grandi ambienti mi riporta con il pensiero al mio
primo
viaggio quando, io, Kellan e Jackson arrivammo per conoscere le nostre
tre
principesse.
E ora a distanza
di un anno mi
ritrovo qui, con un bagaglio emozionale non indifferente alle spalle.
Ripensando alla
situazione mia e di
Lisa, sento una leggera ansia farsi preda di me: e se lei non mi
volesse più?
Se avesse scoperto con la lontananza, che non mi ama poi
così tanto?
No, sono sicuro
che non sarà così
perché l'amore che lega me e la mia piccola è
stato deciso dal destino e nulla
potrà spezzarlo: né la Summit con i suoi orditi,
né i paparazzi con la loro
invadenza, né la mia immaturità, né le
migliaia di chilometri che separano
l'Italia dagli Stati Uniti.
Decido che prima
di presentarmi da
Lisa, devo essere certo che Lisa provi ancora qualcosa per me e l'unica
che può
darmi una risposta è come sempre Sabrina, quindi mi fermo in
un angolo e tiro
fuori il mio telefono componendo velocemente il suo numero.
Dopo qualche
squillo lei mi risponde
e dopo che l'ho salutata, le chiedo se il mio tesoro è
lì con lei.
Quando mi
conferma di essere sola, le
dico: " Sabry so che ti avevo promesso di non farla soffrire e che con
il
mio comportamento ho fatto l'esatto contrario ma adessi ti sto
chiamando,
perchè voglio che tu sappia quello che è successo
in queste ore.
Insieme a tutto
il cast abbiamo
obbligato la Summit a indire una conferenza stampa, nel quale hanno
comunicato
che i Robsten non sono mai esistiti ergo, da questo momento io e Lisa
potremo
uscire allo scoperto.
Immagino che lei
ti avrà raccontato
di quanto io sia stato stronzo e pur sapendo che non la merito, in
questo
momento sono qui a Malpensa 2000 pronto ad andare da lei per
riprendermi la mia
donna e mio figlio!".
Sabrina nervosa
mi dice: "
Robert, francamente io sono senza parole e ti dirò che non
mi aspettavo che tu
lo facessi per davvero!" e io le rispondo: " Dovevo sbatterci la
testa, per capire quanto stava soffrendo Lisa e anche se so di non
meritarmi il
suo amore, sono talmente egoista da non riuscire a rinunciare a lei.
Ti confesso
però che ho paura di
affrontarla, perchè ho il timore che lei non mi ami
più!".
Sabrina scoppia
a ridere, poi mi
dice: " Rob, Rob, Rob! Sai che mi fai una grande tenerezza! Il tuo
timore
è del tutto infondato.
Io non ho mai
visto una ragazza più
innamorata di Lisa; non dorme, piange, ti chiama, non mangia e
nonostante tutti
i miei sforzi non vuole reagire!".
" Che significa
che non
mangia?" gli dico arrabbiato " Nel suo stato lei deve nutrirsi;
potrebbe fare del male al bambino!".
Sabrina
sospirando mi risponde:
" Robert non mi dici nulla di nuovo! So perfettamente che deve nutrirsi
ma
per lei il suo nutrimento sei tu.
Come puoi solo
pensare che lei non ti
ami, se rifiuta anche solo il pensiero di andare avanti senza di te!".
Io mi passo una
mano sugli occhi,
come se con quel gesto potessi cancellare tutta la stanchezza che mi
sento
addosso, poi dico: " Sabrina ti prego dimmi dove si trova Lisa!
Io ho bisogno di
vederla, di
parlarle, di abbracciarla, di baciarla, di dirle quanto la amo e
sopratutto ho
bisogno di chiederle perdono per non averla capita e averla fatta
soffrire!".
Sabrina mi
risponde: " Rob, Lisa
è a casa mia ma tu ora passa qui all'area di servizio in
modo che io possa
darti le chiavi di casa, perchè se andassi direttamente da
lei sono sicura che
per orgoglio non ti aprirebbe!".
" Va bene
Sabrina, arrivo e...
grazie!" le dico per poi chiudere la comunicazione ed affrettarmi a
cercare un taxi.
L'ultima cosa di
cui ho bisogno, ora
come ora è di essere riconosciuto dai paparazzi, con l'unico
risultato che non
riuscirei più a parlare serenamente con il mio amore.
Vedo che mi
è arrivato un messaggio e
decido di aprirlo; non appena lo faccio, scopro che è stato
scritto da Taylor
che mi informa di aver rilasciato la prima intervista insieme a
Kristen, come
coppia.
Per quanto mi
riguarda, spero che la
notizia non sia arrivata già alla stampa italiana, anche se
non mi faccio
illusioni.
So da solo che
con l'avvento del web,
i gossip viaggiano da un capo all'altro del mondo, più
veloci di un Concorde ma
mi auguro che almeno questa volta, la fortuna mi voglia assistere.
Trovo un taxi
disponibile e mi ci
fiondo dentro e mentre l'auto parte mi accorgo che dal terminal stanno
uscendo
Veronica e Becca.
Non
temere piccolina io sarò di parola e presto ti
verrò a prendere.
Dopo un'ora di
viaggio il taxi si
ferma nel retro dell'area di servizio, dove trovo Sabrina che mi sta
aspettando
e che attraverso il finestrino, mi passa le chiavi di casa sua
augurandomi
buona fortuna.
Si
effettivamente ne ho bisogno e
anche tanta.
Dopo aver dato il nuovo recapito al tassista, comincio a
pensare a cosa
posso dire alla mia piccola, per convincerla a tornare con me e mentre
sto
vagliando le varie possibilità, il conducente mi avvisa che
siamo arrivati.
Pago la mia
corsa e scendo dalla
vettura poi dopo aver ritirato il mio bagaglio, con le chiavi di
Sabrina apro
il cancello e a passo lento attraverso il cortile per entrare
nell'androne del
palazzo.
Prendo
l'ascensore e in pochi secondi
mi trovo al piano, fermo davanti alla porta d'ingresso con il cuore che
mi
batte veloce nel petto.
Inserisco le
chiavi nella serratura e
una volta aperta la porta, mi trovo nel soggiorno che tanto ricordo.
Subito il cuore
mi fa un balzo nel
petto e mi manca l'aria quando la vedo seduta sul divano, con lo
sguardo perso
nel vuoto.
Mi avvicino
lentamente e le metto una
mano sulla spalla e non appena si gira, vedo l'espressione sul suo
volto
cambiare da quella apatica in una sorpresa e sconvolta.
" Rob ma che
cosa ci fai
qui" mi chiede con la voce tremante mentre una lacrima le scende veloce
sulla guancia.
" Zitta piccola
ti prego!"
le dico con la voce bassa " per una volta fa parlare me, per favore.
So che non ho
rispettato la promessa
di non venirti a cercare ma ricordo anche quello che mi hai detto tu e
cioè che
se un giorno mi fossi liberato dei Robsten, avremmo rivalutato la
nostra
storia.
Beh amore, io
sono qui per dirti che
da ieri mattina i Robsten sono morti e sepolti!".
" Cosa vuoi
dire?" mi
chiede la mia piccola sgranando gli occhi e io con un sorriso le dico:
"
Voglio dire che l'altro ieri sera dopo la tua telefonata, ho deciso che
era
giunta l'ora di mettere fine a questa storia quindi con Kris, Tay e
tutto il
resto del cast, siamo andati alla Summit pretendendo che tramite una
conferenza
stampa, annunciassero che i Robsten non esistevano e che si trattava di
una
manovra pubblicitaria.
Ovviamente non
ne volevano sapere ma noi
li abbiamo obbligati con la minaccia di ritirarci dalle riprese di
Breaking
dawn e loro sono stati costretti a piegarsi alla nostra
volontà!
Da questo
momento amore mio, potremo
vivere alla luce del sole senza doverci più nascondere,
così come non dovranno
farlo Kristen e Taylor!".
Lisa mi fissa
con un espressione di
puro stupore dipinta sul volto, che viene subito sostituita dal
più bel sorriso
che io abbia mai visto.
Il mio amore si
getta tra le mie
braccia ed io felice l'accolgo sentendomi nuovamente a casa.
Il nostro
abbraccio viene interrotto
dal suono del mio telefonino, che mi segnala l'arrivo di un sms.
Seppur di
malavoglia mi separo dalla
mia piccola, estraggo il cellulare dalla tasca dei jeans e dopo aver
letto il
testo un sorriso mi si apre sul volto.
Velocemente
passo il cellulare a Lisa
dicendole: " E' da parte di Sabrina!".
Lei
lo prende e legge il
testo: " Piccioncini la mia casa e
la mia macchina sono a vostra completa disposizione.
Stasera
andrò a dormire da Melania e Pietro; mi raccomando Lisa,
perdona
questo poveraccio, perchè un vampiro con la faccia triste
non si può vedere! Vi
voglio bene e siate felici".
Io e la mia
piccola scoppiamo a
ridere mentre torniamo ad abbracciarci stretti e finalmente dopo tanta
attesa
posso nuovamente riappropriarmi delle sua magnifiche labbra.
Il nostro bacio
all'inizio titubante,
si trasforma ben presto in uno infuocato e appassionato.
Quando ci
separiamo ansimanti, ci
guardiamo negli occhi per un lasso di tempo che mi sembra infinito poi
l'attenzione di Lisa è catturata dall'orsetto di peluche che
senza accorgermi,
sto ancora stringendo tra le mani.
Guardandolo mi
chiede: " E'
quello cos'è? E' il primo regalo per tuo figlio?".
Io fisso quel
giochino e sorridendo
le rispondo: " No tesoro, questo è un dono che ho ricevuto
da una persona
speciale di cui ti vorrei parlare!".
Lisa mi guarda
poi mi dice: " Ti
ascolto!" e io inizio a raccontarle di Becca, del suo dolore, del suo
destino e di ciò che vorrei fare.
Quando finisco
di parlare la fisso
nel volto e le chiedo: " Che ne pensi?" e lei con le lacrime agli
occhi, mi risponde: " Penso che tu debba chiamare subito quella donna,
per
dirle che da questo momento Becca ha una nuova mamma, un nuovo
papà e un futuro
fratellino!".
Io abbraccio
Lisa al culmine della
gioia e prima di fare quella telefonata, le chiedo nuovamente se
è sicura e
quando lei mi dice di si, chiamo Veronica per darle la notizia.
Quando lei mi
risponde, le dico chi
sono e le confermo la nostra intenzione di occuparci di Becca.
Veronica scoppia
in lacrime felice
per la notizia e mi da appuntamento per l'indomani pomeriggio per
andare a casa
sua.
Io dopo averle
confermato la nostra
presenza, la saluto e chiudo la telefonata.
Guardo negli
occhi il mio amore e in
un attimo la passione tra me e lei, prende il sopravvento e dopo averla
presa
tra le braccia, la porto in camera da letto, iniziando a baciarla
disperatamente.
Accarezzo il suo
corpo delicatamente
come se fosse fatto di cristallo e temessi di romperla.
Ho il timore che
la mia piccola mi
fermi, dicendomi che ha cambiato idea e che non vuole più
starmi accanto.
Lisa
è la mia follia più pura, la mia
dannazione, è la mia pace dei sensi, è la
tempesta, è il fuoco e l'acqua, è
tutto.
La percepisco,
la tocco, odo il suo
cuore battere e il suo sangue scorrerle veloce nelle vene, aspiro
il suo profumo
che mi arriva forte
alle narici ma so che se volessi di più diventerebbe come
aria,
impossibile da
afferrare.
Lentamente le
sfilo la maglietta,
lasciandola con solo il reggiseno addosso.
Quanto
è bella e quanto mi è mancata; mi sono sentito
vuoto e perso senza
di lei e se ho provato questo in soli tre giorni di assenza, mi posso
solo
immaginare cosa avrei sentito se l'avessi persa.
Le sfilo anche
quell'indumento e mi
fermo ad ammirare il suo seno ma ora non è quello che
m'interessa.
La mia
attenzione si sposta verso il
suo ventre, dove sta riposando mio figlio e dopo averlo sfiorato
comincio a
parlare: " Ciao piccolo io sono Robert, il tuo papà! Noi due
non ci
conosciamo ma io ho tanto sentito parlare di te.
Non vedo l'ora
che tu venga al mondo,
perchè voglio stringerti tra le braccia e darti tutto il mio
amore.
Sai sei
fortunato, perchè crescerai
circondato da tante persone che già ti vogliono bene: io,
tua madre, le tue zie
e i tuoi zii e per ultima ma non meno importante, la tua sorellina
Becca.
Siamo gente
strana forte ma capace di
grandi sentimenti e tu avrai l'intelligenza della tua mamma, la
testardaggine
del tuo papà, la saggezza dello zio Jack, la dolcezza delle
zie Erica e Lucia,
la calma delle tue nonne Sabrina e Claire, la simpatia delle tue zie
Victoria
ed Elizabeth e la follia di quel pazzo di tuo zio Kellan.
I tuoi zii
Kristen e Taylor
t'insegneranno la profondità dell'amore, tuo nonno Richard
il valore della
famiglia e le tue zie Ashley e Nikki l'importanza dell'amicizia.
Come vedi tante
persone attendono il
tuo arrivo quindi sbrigati perchè non farò altro
che contare i giorni!".
Dopo aver finito
di parlare con mio
figlio, alzo gli occhi verso il volto del mio amore e vedo che sta
piangendo ma
che lo fa con un grande sorriso impresso sulle labbra.
Io mi sento
leggero come se potessi
alzarmi in volo e mi avvicino alla sua bocca, per donarle un bacio che
mi fa
tornare a respirare.
E pochi minuti
dopo l'unione dei
nostri corpi scatena in me un'onda potente di calore e fuoco che mi fa
perdere
la cognizione del luogo e del tempo.
Sento i suoi
gemiti giungermi lontani
e la morbidezza del suo corpo tra le mie mani, scorrere liscia e lieve.
I
nostri
movimenti sono fluidi e potenti e i nostri corpi sembrano essere stati
creati
per incastrarsi
alla perfezione.
Quando insieme
giungiamo all'apice
del nostro piacere urlando in contemporanea i nostri nomi, io crollo su
di lei spostandomi
velocemente per non farle male.
Sono felice come
non ricordavo da
tanto tempo e dandole tanti piccoli baci, intervallati da tanti ti amo
ci
addormentiamo sereni stringendoci stretti.
|
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Capitolo 54 *** Mettersi a nudo ***
Ragazze,
io mi chiedo chi di voi resisterebbe ad un
Robert dolce come quello che sveglia la sua Lisa in questo capitolo.
Fatemelo
sapere, perchè sono veramente curiosa.
Potremmo
stilare una classifica ponendo due capisaldi:
da un lato quelle che resisterebbero indifferenti mentre dall'altro
quelle che
si scioglierebbero come neve al sole.
Credo
che la mia opinione non influenzerà nessuno,
quindi posso tranquillamente dirvi che io faccio parte della seconda
opzione.
Ora
vi lascio alla lettura del capitolo ringraziandovi
come sempre.
Baci
Lorian
Capitolo 54 -
Mettersi a nudo
POV ROBERT
L'indomani
mattina mi sveglio ma mi
rifiuto di aprire gli occhi perchè il timore, che la notte
appena passata sia
stata tutto un sogno, mi coglie violento.
Ho paura che se
li apro potrei
scoprire di essere ancora a Los Angeles, senza il mio amore al fianco,
con il
lato del suo letto ancora intatto ma devo farmi forza.
Lentamente apro
gli occhi e provo un'emozione
assurda quando riconosco la stanza dove mi trovo.
Non è
un sogno e girando la testa,
vedo il mio amore con lo sguardo perso nel vuoto intenta a pensare a
chissà cosa
e cercando di essere più dolce possibile, mi avvicino lei
chiedendole: " Lisa
che hai?".
Lei mi guarda
come se non mi vedesse
poi con voce atona, mi risponde: " Niente!".
Io sbuffo
leggermente poi gli dico:
" Non dire che non hai niente!
Te lo leggo in
faccia che c'è
qualcosa che ti preoccupa!" e lei sorridendo lievemente, mi dice: "
Non sono preoccupata Rob, è solo che... tutto questo mi
sembra un sogno!".
Mi stupisce
sempre il fatto che io e
lei abbiamo la stessa connessione e con due dita le faccio una carezza
lungo
tutto il viso poi le dico: " Anche io ha avuto lo stesso terrore ma per
fortuna è tutto reale, amore mio!
Io sono qui,
così come lo sei tu con
il tuo splendido corpo che mi fa letteralmente impazzire!".
Lisa si gira a
pancia sotto poi scoppia
a ridere e mormora: " Ora è assodato, Rob tu sei un vero e
proprio
maniaco!".
" Ehi donna,
porta rispetto al
tuo uomo" le rispondo con finto risentimento " guarda che sei tu che
mi fai diventare un maniaco.
Fondamentalmente
io sono un
romantico, disperato ed incompreso! Sono capace di parole tenere e
dolci e non
è colpa mia se amo ogni parte di te.
Mi piace
accarezzare il tuo ventre,
dove sta riposando tranquillo mio figlio e sfiorare il tuo seno che
morbido mi
chiama a se!
Amo il tuo collo
flessuoso e impazzisco
per le tue labbra morbide e succose, così come mi perdo nei
tuoi magnifici
occhi!"
Sensualmente la
sfioro e la sento
rabbrividire un secondo prima che mi riprenda, con la voce malferma: "
Robert!".
" Cosa
c'è piccola? Non mi dirai
che ti vergogni? " le chiedo con un sorriso malandrino e scuotendo la
testa lei mi dice: " No, non mi vergogno ma...!".
Ben deciso a
continuare quel gioco
che mi sta facendo eccitare le chiedo: " Ma... cosa tesoro? "
Lei cercando di
spostarsi mi dice:
" Robert Douglas Thomas Pattinson,
vedi di smetterla perchè è scorretto da parte
tua!".
Io scoppio
a ridere poi le dico: " Sarà anche scorretto amore mio, ma
sarei veramente
uno stupido a non dirti quello che provo!
Tu sei il
mio ossigeno, tesoro e ho bisogno di te per vivere! Non riesco neanche
ad immaginare
di poter provare di nuovo il dolore che ho sentito, quando ho scoperto
che tu e
nostro figlio ve ne eravate andati.
In quei
momenti avevo paura di soffocare, mi era sembrato di tornare indietro
ai tempi
in cui non sapevo ancora chi fossi ma il dolore era molto
più potente, perchè
invece sapevo perfettamente chi eri!
Avevo
sentito la potenza dei tuoi sentimenti, avevo sentito battere forte il
tuo
cuore e sapevo che c'era mio figlio dentro di te.
Avere la
consapevolezza che per la mia idiozia non lo avrei visto nascere e non
lo avrei
tenuto
stretto tra
le mie braccia, mi stava uccidendo dentro.
So che ti
ho fatta stare male e che ti ho offeso con la mia proposta assurda ma
credimi
se ti dico che non avrei mai voluto farlo veramente.
Ero
arrabbiato e frustrato perchè non riuscivo a trovare una
soluzione alla
situazione! Sono stato un perfetto egoista, perchè non ho
pensato a te e a
nostro figlio.
Sapevo che
avevi ragione su tutta la linea, quando mi dicevi che sarebbe stato
assurdo
spuntare, dopo un anno e mezzo quando nostro figlio era già
nato, dicendo a
tutti " Ecco la compagna e il figlio di Robert Pattinson" quando fino
a una settimana prima, per il mondo intero io stavo ancora con Kristen!
La gente
avrebbe malignato che tu eri una rovina famiglie e che il bambino non
era
figlio mio!".
"
Basta Rob non angustiarti più! Ora tutto è
sistemato!" mi dice Lisa con un
sorriso ma io scuoto la testa e riprendo a dire: " Lo so ma io non
merito
che tu mi sia accanto con nostro figlio.
Sono
così
orgoglioso di diventare il padre del tuo bambino, proprio
perchè è il tuo e da
te io vorrei dieci, venti figli!".
" Ehi
vacci piano, amore" mi dice Lisa con un sorrisetto " cominciamo con
il fare questo, ok?".
Io scoppio
a ridere poi le rispondo: " Va bene, allora intanto aspetteremo questo
ma
sappi fin da ora, che amo le famiglie numerose!".
Lei ridacchia e
io tornato serio le
dico: " Ti amo piccola mia e voglio che tu, nostro figlio e la piccola
Becca facciate parte della mia vita per sempre e quindi voglio
chiederti una
cosa importante!".
" Che cosa?" mi
chiede Lisa
curiosa e ancora emozionata dalle parole che le ho detto e io
stranamente
imbarazzato, le rispondo: " Voglio farti una semplice domanda e voglio
che
tu mi dia una risposta!" poi guardandola negli occhi, le dico: " Lisa
Martini, vuoi sposarmi?".
Il mio piccolo
amore spalanca gli
occhi mentre delle calde lacrime le scendono sulle guance poi
sfiorandomi il
viso con due dita, mi dice: " Certo che lo voglio, Robert!".
Io la bacio con
ardore poi quando
riesco a staccarmi dalle sue invitanti labbra, dico: " Grazie amore
mio,
mi hai reso l'uomo più felice di tutto il pianeta.
Grazie
perchè mi stai donando il tuo
cuore, che è la cosa più preziosa che abbia mai
visto, ne sono onorato e ti prometto
che per tutta la vita per ogni singolo istante che passerai con me, m'impegnerò per
rendere felici te, nostro
figlio e Becca.
Non voglio
più che succeda quello che
è capitato, non permetterò più a
nessuno me compreso, di farti soffrire
piccola.
Sei mia, solo
mia, per sempre mia; ti
ho persa già una volta e non voglio che succeda
più!".
Lisa mi ribacia
poi con un sorriso,
mi domanda: " E sentiamo signor Pattinson, quando avrebbe intenzione di
convolare a giuste nozze?".
" Ah guarda" le
dico con un
sogghigno " se dipendesse da me, lo farei domani stesso, rapendoti e
portandoti a Las Vegas per farci sposare da un Elvis grasso e
sudaticcio!".
" Beh devo dire
che non è male
come proposta!" mi dice Lisa con un sorriso e io scuotendo la testa le
dico: " No piccola per quanto sarei tentato di fare questa follia, ho
altre idee in mente!" e quando lei mi chiede quali, le dico: " Visto
che questo sarà il nostro unico matrimonio, voglio che sia
speciale e romantico
e desidero che sia celebrato sulla nostra spiaggia a Malibù,
perchè è lì che è
iniziato tutto e lì voglio confermarti il mio amore.
Ci sposeremo di
sera al tramonto,
circondati dai nostri amici e dai nostri parenti anche se so che
quel giorno
mancheranno coloro che
sono più importanti per te.
So che il dolore
dell'assenza dei
tuoi genitori sarà ancora più grande quel giorno
ma io ti prometto che ti starò
ancora più vicino, tanto che mi scaccerai scocciata!".
Lisa si asciuga
sorridendo le lacrime
che le sono scese giù sentendo le mie parole, poi mi dice: "
So che loro
mi mancheranno tanto ma sono altrettanto certa che saranno al mio
fianco,
felici che sia tu l'uomo che sposerò!".
Io e Lisa
rimaniamo in silenzio per
qualche minuto, persi ognuno nei propri pensieri poi lei mi dice: " Sai
Robert,
stavo pensando a una cosa!" e quando gli chiedo a cosa pensa, mi
risponde:
" Stavo pensando al fatto che tu non hai ancora assistito ad
un'ecografia
e che quindi non hai visto nostro figlio!".
Il pensiero di
poterlo vedere, mi
provoca al tempo stesso una forte emozione e un rimorso atroce.
Un emozione
perchè francamente non
vedo l'ora di vedere il frutto del nostro amore e rimorso
perchè
inevitabilmente, mi tornano in mente le parole che lei aveva scritto
nella
lettera.
Sono state
parole dure ma giuste e
veritiere e Lisa comprendendo quello che provo, mi dice: " Rob
dimentica
il passato; ora ci siamo io, te, nostro figlio e Becca e il resto
lasciamolo
chiuso fuori, ok? Ho pensato a questa cosa solo perchè
essendo in Italia
potremo andare da un ginecologo per farne eseguire una.
Qui è
più difficile che ci sia
qualche paparazzo pronto a scattarti qualche foto, se mi accompagni dal
dottore!".
Sorrido del
fatto che lei metta la
mia carriera sempre al primo posto, le rispondo: " Se devo essere
sincero
non me ne frega un cavolo se mi riprendono o mi fotografano con te,
all'uscita
da uno studio medico.
Ti ho
già detto che finalmente
l'agonia di quel fantomatico fidanzamento è finita.
Tay e Kris hanno
già rilasciato la
loro prima intervista insieme da fidanzati, così come prima
o poi dovremo fare
noi, quindi direi tirando le somme che non vedo l'ora di vedere nostro
figlio!".
Lisa mi fissa
con uno sguardo strano
e quando le chiedo che cosa la preoccupa, mi chiede: " Rob dici sul
serio
quando parli di un'intervista che dovremo rilasciare?".
Io ridacchio per
la sua reazione e le
dico: " Amore calmati, non farti prendere dal panico! E'
più che
normale; non dimenticare che sei la compagna del sex simbol del nuovo
millennio!".
Il mio tesoro mi
guarda con gli occhi
sgranati poi ridacchiando, mi molla un piccolo schiaffo sul braccio e
mi dice:
" No, mi sa tanto che non riuscirò mai ad abituarmi a questa
cosa.
Io Lisa Martini,
una semplicissima e
comune barista italiana sono la fidanzata di Robert Pattinson! E' quasi
anacronistico!".
Io le sorrido
poi con un'espressione
imbronciata, le dico: " Ah, ah errore amore mio, mi sa proprio che mi
tocca correggerti.
Tu non sei la
fidanzata di Robert
Pattinson ma sei la sua futura moglie; senti suonano bene i nostri nomi
messi
insieme: Robert e Lisa Pattinson!".
La mia piccola
annuisce con un
sorriso poi mi dice: " Robert a proposito di nomi, hai pensato a dei
nomi
per nostro figlio?" e io le dico: " Beh se devo essere sincero, non
sono stato dell'umore giusto
per pensarci!".
Lisa annuisce
poi esclama: "Io
invece ci ho pensato e credo che se fosse un maschio il nome adatto
sarebbe,
Thomas!".
" Thomas?" le
chiedo io e
lei annuendo mi risponde: " Si Thomas; mi piace molto e poi
è anche il tuo
terzo nome, quindi ti appartiene!".
Io rimuginandoci
su le rispondo:
" Ok allora e Thomas sia ma se tu hai scelto il nome del maschio, io
vorrei scegliere quello della femmina e a tal proposito avrei
già in mente
quello perfetto!".
Lisa mi guarda
fisso negli occhi poi
mi chiede: " Ah si? E quale sarebbe questo nome perfetto?" e io con
un sorriso, le rispondo: " Voglio che nostra figlia si chiami Susan,
come
tua madre!".
Due piccole
lacrime scorrono lente
sulle sue guance, prima che si butti tra le mie braccia dicendo:
" Grazie,
grazie, grazie!".
" Deduco che tu
sia
d'accordo?" chiedo sorridendo e lei ancora tra le mie braccia, annuisce
decisa quindi io le dico: "Allora visto che questo problema
è risolto
quando dici che potrò vedere Thomas o Susan?".
Lisa si stacca
dalle mie braccia e mi
dice: " Beh direi che se facciamo un piccolo giro di telefonate,
possiamo
farlo anche oggi, privatamente!".
" Ottimo!" le
dico io
alzandomi dal letto " tu comincia a chiamare mentre io vado di
là a
prepararti una sana e robusta colazione, amore mio!".
Dopo circa
mezz'ora mentre sto
versando il succo d'arancia in un bicchiere, Lisa spunta in cucina con
un
grande sorriso stampato sulla faccia e abbracciandomi mi dice: " Signor
Pattinson spero che tu sia pronto, perchè tra due ore vedrai
per la prima volta
tuo figlio.
Ho trovato uno
studio medico che ha
posto proprio oggi, quindi direi di fare colazione e poi di avviarci
lì!
Infine dopo aver
fatto l'ecografia
andremo a trovare Becca perchè francamente non vedo l'ora di
conoscerla".
Sono felice ma
al tempo stesso
nervoso, Lisa se ne accorge e me ne chiede il motivo ed io le dico: "
Non
so tesoro perchè sono nervoso!
Forse ho paura
di quello che proverò,
quando vedrò la sua immagine e sentirò il suo
cuore!".
Il mio amore mi
abbraccia stretta poi
mi dice: " Devi stare tranquillo Rob; credimi non è nulla
che tu non possa
superare anzi, credo che sarà l'emozione più
grande che proverai, che ti
rimarrà nel cuore fino a quando verrà sostituita
da quella che sentirai
prendendo la nostra creatura per la prima volta tra le braccia, quando
nascerà!".
Sospiro
profondamente per farmi un pò
di coraggio e in silenzio annuisco.
Lisa dopo avermi
sorriso, mi fa una
carezza e poi si siede a fare colazione; io la imito ma i miei pensieri
viaggiano veloci e mi vedono farmela sotto mentre davanti ai miei occhi
si
materializza l'immagine del figlio che per la mia stupidità
stavo per perdere.
Quando finiamo
di mangiare, ci
prepariamo ad uscire e usando la macchina che Sabrina ci ha gentilmente
offerto, ci dirigiamo verso lo studio medico.
Man mano che la
strada si accorcia
sento il battito del mio cuore accelerare esponenzialmente.
Troppo presto
per i miei gusti
arriviamo a destinazione e una volta parcheggiata l'auto, Lisa si gira
a
fissarmi e mi dice: " Amore non devi essere così agitato; se
non te la
senti, possiamo pure rimandare!".
Io la guardo
negli occhi poi sentendo
un rigurgito di coraggio ruggirmi nel petto, le rispondo: " No tesoro,
io
voglio vedere il frutto del nostro amore, però ti prego di
non lasciarmi solo,
ok? ".
Lisa annuisce
con un sorriso e
contemporaneamente usciamo dalla macchina poi lei corre ad
afferrarmi la
mano e io mi sento
nuovamente al sicuro.
Mentre ci
avviamo verso lo studio
medico, attraverso gli occhiali scuri vedo diverse ragazze ferme ad
osservarci
e penso che probabilmente mi abbiano riconosciuto.
Per un attimo
prego che non ci
fermino, perchè questo momento è solo nostro e
voglio che niente lo rovini.
Fortunatamente
giungiamo allo studio
senza interruzioni e una volta saliti in ascensore, tiro un grosso
respiro.
Lisa mi guarda e
dopo avermi regalato
uno splendido sorriso, mi fa una carezza.
Bene, ora sono
pronto ad affrontare i
dubbi e le incertezze e a mettere a tacere i numerosi sensi di colpa
che mi
attanagliano il cuore.
|
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Capitolo 55 *** Emozioni indescrivibili ***
Ciao
ragazze oggi assisteremo insieme a Robert alla
sua prima ecografia poi lui ci porterà a casa di Veronica e
Rebecca per dare modo
a Lisa, di conoscere la loro futura figlia adottiva.
Sarà
un capitolo ricco di emozioni e spero che vi
possa trasmettere le stesse sensazioni che ha dato a me scriverlo.
Quando
ci sono di mezzi i bambini neonati o no, è
d'obbligo la dolcezza e mi chiedo che cosa ci sia di più
dolce di una vita
dentro la pancia della sua mamma.
Ora
vi lascio alla lettura, augurandovi un bel weekend
e ringraziandovi come sempre.
Baci
Lorian
Capitolo 55 -
Emozioni indescrivibili
POV LISA
Dopo dieci
minuti di attesa, veniamo
chiamati per effettuare l'ecografia e lentamente, mano nella mano ci
dirigiamo
verso lo studio.
Sento che Robert
è molto nervoso ma
in realtà non so davvero come aiutarlo.
So che si sente
in colpa per quello
che è successo e anche se io non glielo faccio pesare, per
lui è molto
difficile superare questa cosa.
Ad accoglierci,
c'è il sorriso
gentile e il volto sereno della dottoressa che dovrà farmi
l'ecografia.
Con gentilezza
si avvicina poi si
presenta: " Innanzitutto, benvenuti nel mio studio.
Io sono Aurora
Simionetti e oggi vi
farò vedere la vostra creatura!" poi portando gli occhi su
Robert dice:
" Dalla sua espressione, credo che per lei sarà la prima
volta,
vero?".
Robert annuisce
in silenzio poi
deglutendo aggiunge: " In effetti si! La mia fidanzata l'ha
già visto ma
io... ero impegnato e ora vorrei veramente vedere mio figlio!".
La dottoressa
gli sorride poi ci fa
accomodare davanti alla scrivania e prende dallo schedario un modulo da
compilare.
Quindi
riportando gli occhi nei
nostri, dice: " Prima di fare l'ecografia dovrò farvi alcune
domande per
capire a che punto è la gravidanza!".
Io annuisco e
lei mi chiede: "
Innanzitutto mi serve sapere a che settimana è signorina...".
Io la interrompo
per dirle: " Mi
scusi sono stata maleducata! Mi chiamo Lisa Martini e lui è
il mio fidanzato
Robert Pattinson!".
La dottoressa
porta lo sguardo su Rob
poi sorride e dice: " Allora non mi ero sbagliata! D'altronde come
potevo
farlo; mia figlia ha la sua stanza tappezzata di poster con la sua
faccia!".
Robert sorride
poi dice: " Si,
in effetti non si è sbagliata! Sono proprio io".
La
dottoressa annuisce poi professionalmente riporta lo sguardo verso di
me e mi chiede: " Allora signorina Martini, di quante settimane
è?" e
io sorridendo le rispondo: " La mia ginecologa ha detto sono all'inizio della 7° settimana,
che il bambino pesa 3g ed è
lungo 2 - 3 cm circa!".
Lei
annuisce segnando
tutto quello che le dico poi mi chiede: " Ha avuto dei problemi?
Nausee,
svenimenti o altro?".
Io
dopo aver sospirato, rispondo:
" Nessuna nausea ma ho avuto uno svenimento due giorni fa!".
Robert
al mio fianco
s'irrigidisce poi strabuzzando gli occhi, mi chiede: " Lisa,
perchè non me
lo hai detto? " e io sorridendo gli rispondo: " Non te l'ho detto,
perchè non è stato nulla d'importante.
Ero
un pò... sotto stress
ma ora è tutto apposto!".
La
dottoressa annuisce
poi m'invita a spogliarmi e ad accomodarmi su lettino.
Vado
dietro il paravento
e lentamente mi spoglio poi indosso il camice e quando sono pronta,
ritorno
nella stanza avvicinandomi al lettino.
Robert
si posiziona
vicino al mio fianco sinistro e la dottoressa, dopo aver acceso
l'ecografo, mi
mette il gel sulla pancia poi ci posiziona sopra il cursore.
Vedo
Rob teso, con gli
occhi fissi sullo schermo per ora ancora nero.
Il colorito del
volto impallidisce
leggermente, tendendo al verdognolo mentre vedo delle gocce di sudore
imperlargli la fronte.
Sono
preoccupata, perchè
non so davvero come aiutarlo ma credo di non poter fare molto per lui:
questa è
una cosa che deve superare da solo.
E'
talmente rigido che lo
vedo sobbalzare quando appare l'immagine confusa di nostro figlio.
Quando
la dottoressa
Simionetti comincia a spiegarci i vari passaggi, io non tolgo lo
sguardo dal
viso di Robert e noto all'istante i suoi occhi farsi lucidi di lacrime.
Il suo volto
è in estasi ed è in
adorata contemplazione di quell'immagine.
Ha la bocca
spalancata ed è
completamente estraniato da tutto quello che lo circonda.
L'unica cosa che
posso fare è
prendergli la mano e non appena lo faccio, lui si riscuote portando il
suo
sguardo su di me.
Quando i suoi
occhi incontrano i
miei, vedo una lacrima scendere lenta dal suo occhio sinistro e
d'istinto gli
stringo ancora di più la mano.
In quell'istante
la dottoressa
accende le casse e nella stanza rimbomba forte e chiaro il battito del
cuore
della nostra creatura.
Stavolta temo
veramente che Robert
rischi un infarto, mentre con gli occhi spalancati ascolta quei rumori
precisi
e ben scanditi.
La dottoressa
stampa una foto
dell'ecografia e la porge con un sorriso a Robert che la prende con la
mano
tremante, poi mi dà dei fazzoletti di carta per ripulirmi il
ventre e spegne
l'ecografo.
Quindi invita
Robert ad attenderci
nella stanza affianco in modo che possa farmi la visita e quando tutto
finisce,
lo richiama.
Io mi rialzo poi
mi dirigo verso il
paravento per rivestirmi e quando sono pronta li raggiungo nello studio
sedendomi nella sedia.
La dottoressa mi
guarda poi con un
grande sorriso ci dice: " Devo farvi i miei complimenti, la vostra
creatura è molto forte e sana.
I dati che lei
mi ha fornito
corrispondono alla perfezione, direi che tutto procede magnificamente
e immagino che
lei sarà seguita dalla
sua dottoressa negli Stati Uniti!".
Io felice per le
belle notizie,
annuisco con un grande sorriso impresso sulla faccia.
Robert non ha
ancora aperto bocca poi
all'improvviso dice: " Dottoressa... è sicura che nostro
figlio stia
veramente bene?".
Lei annuisce
convinta e lui
rilassandosi la guarda, poi le chiede: " Come si chiama sua figlia?".
La dottoressa
inarca un sopraciglio
poi risponde: " Alessandra, perché?".
Robert le chiede
un foglio di carta e
una penna e quando li ottiene, si concentra a scrivere.
Quando finisce
la dedica, me la passa
e io la leggo:
Cara
Alessandra, oggi sono più felice che mai e lo
devo anche a tua madre! Ti ringrazio di essere una mia fan e ti auguro
un
futuro felice e pieno di gioia. Con
affetto Robert Pattinson.
Non appena
finisco di leggere quelle
parole, sorrido e porgo quel foglietto alla dottoressa che lo prende
leggendolo.
Anche lei
sorride e lo ringrazia poi
però poi Robert le dice: " Dottoressa, il suo telefono fa le
foto?" e
quando lei annuisce, lui si gira verso di me e mi chiede: " Amore,
faresti
una foto a me e alla dottoressa? Così almeno sua figlia
potrà anche
vedermi!".
Io annuisco e
quando la dottoressa mi
passa il cellulare, Robert si mette in posa abbracciandola e io scatto
la foto.
La dottoressa lo
ringrazia nuovamente
poi ci da la cartella con l'esito della visita e dell'ecografia quindi
ci fa
gli auguri.
Noi la
ringraziamo poi paghiamo il
conto e mano nella mano ci dirigiamo fuori dallo studio.
Quando saliamo
in macchina, Robert
prende la foto dell'ecografia e con la voce rotta dalla commozione mi
dice:
" Grazie amore mio, non sai come sono felice in questo momento;
guardalo è
perfetto!".
Io annuisco con
un sorriso poi gli
dico: " Si hai ragione Rob è bellissimo, ora però
che ne dici di andare da
Rebecca? Ho voglia di conoscere nostra figlia!".
Lui annuisce
ancora emozionato poi
mette via l'ecografia, dandomi l'appunto con l'indirizzo di casa di
Veronica e
io dopo aver impostato il navigatore, parto per andare a destinazione.
POV ROBERT
Continuo a
fissare completamente
inebetito la piccola foto che raffigura in modo confuso, il frutto dei
miei
lombi e mi sento decisamente su di giri.
Se penso che per
la mia stupidità
stavo per perdere tutto questo, mi assale ancora l'ansia ma per fortuna
il
gesto estremo di Lisa, mi ha fatto comprendere i reali valori della
nostra
storia.
E ora stiamo
andando a trovare Becca,
in modo che Lisa possa conoscerla.
Spero proprio
che tra loro sia amore
a prima vista, come lo è stato per me; così
almeno quando la piccola verrà a
stare da noi, Lisa potrà esserle veramente di aiuto.
La mia piccola
parcheggia la macchina
poi si gira a guardarmi e con un sorriso mi dice: " Rob, siamo
arrivati!".
Io annuisco poi
mi metto gli occhiali
da sole e scendo dall'auto.
Mi guardo
intorno e vedo che siamo in
un bel quartiere, tranquillo ed immerso nel verde.
Certo non ha
nulla a che vedere con
Bel Air ma immagino che Becca qui, non sarebbe cresciuta male e mi
auguro che
possa trovarsi bene anche con noi.
Prendo la mano
di Lisa e lentamente
ci avviamo verso il cancello di una villetta poi dopo aver suonato al
campanello, attendiamo che qualcuno venga ad aprirci.
Due minuti dopo,
Veronica appare alla
porta e dopo averci fatto uno stanco ma bel sorriso, apre il cancello.
Io e Lisa
varchiamo la soglia
camminando nel vialetto e pochi istanti dopo, siamo davanti a quella
coraggiosa
donna che sta lottando contro la malattia e il dolore per la
consapevolezza di
dover abbandonare e non veder crescere la nipote.
Dopo le dovute
presentazioni,
Veronica ci sorride e ci dice: " Se volete scusarmi, vado a chiamare
Becca!".
Noi annuiamo e
pochi minuti dopo
ritorna, tenendo per mano la più bella bambina che io abbia
mai visto, anche se
sul suo volto, non c'è neppure l'ombra di un sorriso.
Con la coda
dell'occhio, guardo la
reazione di Lisa e la vedo portarsi una mano alla bocca mentre nei suoi
occhi
luccicano delle lacrime.
Io mi avvicino a
Becca poi dopo
averle fatto un grande sorriso, mi inginocchio davanti a lei e le dico:
"
Ciao principessa, hai visto? Sono stato di parola e non solo ti ho
riportato il
tuo orsacchiotto ma ho condotto con me anche la mia regina, che aveva
tanta
voglia di conoscerti!".
Prima di
portarla dal mio amore, le
porgo il suo orso di peluche quindi le metto davanti la mia mano in
attesa che
lei l'afferri.
Lei lentamente
lo fa, sempre non
togliendo gli occhi dai miei e io con un sorriso la porto da Lisa, che
in quel
momento la sta guardando con un grande sorriso impresso sul volto.
Eccole
le mie due donne! Spero che Becca accetti di venire a vivere con
noi, perchè so che il mio cuore già le appartiene.
La mia donna si
inginocchia davanti a
lei e dolcemente le dice: " Ciao, io sono Lisa ed è un vero
onore per me
conoscere la ragazza per la quale Robert ha perso la testa!".
Becca gira di
scatto la testa verso
di me e quando vede che io le sto sorridendo, arrossisce lievemente.
Mi avvicino
lentamente a Veronica e a
bassa voce le chiedo: " Gliene ha già parlato?" e lei mi fa
cenno di
si con la testa.
Vorrei chiederle
che reazione ha
avuto Becca ma ho paura che mi dica che non è d'accordo sul
fatto di diventare
nostra figlia e di venire a vivere a Los Angeles.
Dopo pochi
secondi sento Lisa che ci
dice: " Veronica, Robert potreste lasciarmi un attimo da sola con
Becca?".
Veronica
annuisce e anche io lo
faccio, nonostante mi chieda che cosa ha in mente, poi insieme usciamo
diretti
in giardino.
POV LISA
Una volta che io
e Becca siamo
rimaste da sole, la prendo per mano e lentamente ci avviciniamo al
divano, dove
ci sediamo.
Faccio un grosso
respiro poi
guardandola negli occhi le dico: " Becca, innanzitutto devo proprio
dirtelo: sei davvero una bellissima bambina!".
Lei mi fissa in
silenzio e io
mormoro: " Robert mi ha detto che cosa è successo ai tuoi
genitori e al
tuo fratellino e anche se non mi crederai, posso dirti che capisco alla
perfezione il tuo dolore.
Anche la mia
mamma e il mio papà sono
morti in un incidente con la macchina e mi hanno lasciata
da sola.
Immagino che tu,
esattamente come me
ti senta arrabbiata e forse non ti perdoni il fatto di essere
sopravvissuta ma
voglio dirti che non devi farlo.
La vita
è bella, mia piccola Becca ed
è degna di essere vissuta al pieno delle proprie
capacità e se me ne darai la
possibilità, vorrei aiutarti a farlo.
Non penso che ai
tuoi genitori faccia
piacere il fatto di vederti sempre triste, che non fai vedere al mondo
il tuo
splendido sorriso e che non fai sentire la tua meravigliosa voce.
Sai, io ho
sempre pensato che i miei
genitori siano sempre con me, al mio fianco e a volte se mi concentro
posso ancora
sentire le loro voci.
Sono come un
sussurro portato da un
alito di vento ma ci sono, esattamente come ci sono i tuoi!".
Lei mi fissa in
silenzio,
squadrandomi e io riprendo a parlare: " Sai dove
li puoi trovare
Becca?".
Lentamente
scuote la testa e io, dopo
averle fatto un sorriso le metto una mano sul cuore e le dico: "
Proprio
qui! Loro sono qui dentro e non ne usciranno mai.
Ti staranno
vicino sempre e ti
aiuteranno a diventare una splendida donna e anche io e Robert, ti
aiuteremo!
In
realtà ti confido un segreto!
" e quando vedo i suoi occhioni spalancarsi continuo a parlare: " Io
penso che siano stati proprio la mia
mamma e il mio papà a portare da me Robert e a farlo
innamorare di me!".
Becca mi fa un
pallido sorriso e io
le dico: " Potrei chiederti un favore?" e quando lei annuisce
lentamente, le dico: " Io vorrei che tu mi aiutassi, perchè
qui dentro la
mia pancia sta crescendo un bambino e io vorrei tanto che tu fossi la
sua
sorellina.
Sono sincera se
ti dico che sono
spaventata da morire ma se tu mi starai accanto, insieme a Robert sono
certa di
poter affrontare la cosa.
Allora che ne
dici? Ti va di
diventare la nostra bambina e la sorellina di questo angioletto?".
Becca si
mordicchia nervosa l'unghia
del pollice poi annuisce lentamente e di getto mi butta le braccia al
collo.
Io la stringo
forte a me e pochi
secondi dopo, Robert e Veronica rientrano nella stanza fissandoci con
la bocca
spalancata.
Io li vedo e
sempre stringendo a me
Becca, concentro lo sguardo sul mio fidanzato e dico: " Rob, ti
presento
nostra figlia!".
Lui
scoppia in una risata felice, subito seguito da
me e Veronica.
|
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Capitolo 56 *** Finalmente nostra figlia ***
Ciao
ragazze, oggi assisteremo all'ufficializzazione
dell'adozione di Becca da parte di Robert e Lisa e poi vedremo i nostri
tre
protagonisti, prepararsi a partire alla volta di Londra per presentare
la new
entry al resto della famiglia e per comunicargli l'arrivo dell'erede.
Credo
di aver chiacchierato troppo e presentandovi le
mie scuse formali, mi ritiro in buon ordine lasciandovi alla lettura
del
capitolo.
Baci
Lorian
Capitolo 56 -
Finalmente nostra
figlia
POV ROBERT
Dopo che usciamo
da casa di Veronica,
saliamo in macchina e torniamo nell'abitazione di Sabrina.
Non appena
giungiamo lì, parcheggiamo
e dopo aver chiuso la macchina, andiamo su.
In casa troviamo
ad attenderci la
nostra amica e Lisa non appena la vede, le corre incontro
abbracciandola.
Lei ricambia il
suo abbraccio,
sorridendo poi ci sediamo tutti sul divano.
Sabry, dopo
qualche secondo chiede:
" Ragazzi, volevo sapere se avevate avuto qualche problema per la
strada!" e noi dopo averla guardata basiti, le diciamo di no.
Lisa le chiede:
" Scusa mammina
ma che problemi avremmo dovuto avere?" e lei sogghignando le risponde:
" Dalla tua risposta deduco che non abbiate ancora letto i giornali
né
tantomeno avete
visto la tv o
internet!".
Lisa scuote la
testa poi con un
sorriso, risponde: " No, in effetti abbiamo avuto di meglio da
fare!".
Io scoppio a
ridere e poco dopo anche
lei e Sabrina mi imitano.
Quando ci
riprendiamo, la nostra
amica ci porge il giornale e dice: " Bene, allora credo sia il caso che
vi
rifacciate gli occhi.
Ci sono la
bellezza di cinque pagine
che parlano dell'avvenimento!".
Io e Lisa ci
fissiamo confusi poi con
un gesto deciso, prendo il giornale e quando i miei occhi si posano
sulla copertina,
si spalancano di botto.
Sotto una foto
mia e di Kristen, a
caratteri cubitali c'è scritto: LA
LOVE STORY TRA
BELLA E EDWARD E' TUTTA UNA FINZIONE!
Passo il
giornale a Lisa che come me,
spalanca gli occhi poi lentamente apre la rivista ed inizia a leggere
alcuni
articoli.
In poche parole,
in quelle pagine
viene detto che la relazione tra me e Kristen è tutta una
farsa voluta ed
orchestrata dalla Summit e che la mia collega è
già uscita allo scoperto,
mostrando a tutti chi è il suo vero compagno e
cioè Taylor.
A passo lento mi
alzo dal divano e
vado verso la scrivania poi accendo il mio portatile e vado su internet.
Nella homepage
di Google, digito il
mio nome e una miriade di file si aprono ed in ciascuno di questi si
parla
dello scandalo della finzione.
Tiro un grosso
respiro poi spengo il
computer, mi giro verso Lisa e vedo che mi sta guardando.
Le faccio un
sorriso, prima di dire:
" Sapevo che sarebbe accaduto e ti dirò che ne sono felice!
Spero solo che
tutto questo, non ci crei dei problemi con Becca!".
Lisa trasale
spalancando la bocca e
Sabrina mi chiede a chi mi riferisco.
Io raggiungo il
mio amore sul divano
e raccontiamo alla nostra amica tutta la storia di quella meravigliosa
bambina,
che sta per diventare legalmente nostra figlia.
Quando finiamo
il nostro racconto,
Sabrina ci guarda con gli occhi pieni di lacrime poi ci abbraccia
dicendo:
" Ragazzi, quello che state facendo è veramente bellissimo e
sono sicura
che tutto andrà bene!".
Noi la
ringraziamo poi Lisa, tira
fuori l'ecografia della nostra creatura e
gliela mostra
orgogliosa.
Io mi alzo dal
divano e vado nella
stanza accanto, tirando poi fuori il cellulare e componendo il numero
di
Veronica.
Dopo due
squilli, lei mi risponde e
io mi affretto a dirle: " Ciao sono Robert, Becca è
lì?".
Veronica mi
risponde che è in camera
sua e io riprendo a parlare, dicendo: " Ti ho chiamata solo
perchè in
questo momento il mio nome è su tutti i giornali e i
computer del mondo.
Vedi, per poter
stare con Lisa alla
luce del sole ho dovuto minacciare la mia casa di produzione,
perchè mettesse
fine al finto fidanzamento nel quale mi avevano ingabbiato.
Ora io vorrei
sapere se la situazione
in corso, creerà qualche problema con l'adozione di Becca!".
Dopo qualche
secondo, lei mi
risponde: " Io direi che questo avvenimento, non cambierà
affatto le cose
anzi.
Ti avrei
chiamato io più tardi, per
avvisarti che domani mattina alle dieci verrà a casa mia il
notaio che dovrà
certificare il cambio di cognome ed è necessario che tu e
Lisa siate
qui!".
Respiro
più sollevato poi le
garantisco la nostra presenza quindi le dico: " Veronica, io credo che
tu
sappia che subito dopo, io e Lisa dovremo partire per tornare a casa e
come
immaginerai già, vorrei che Becca venisse con noi.
Prima di tornare
a Los Angeles è mia intenzione
andare a Londra, per vedere la mia famiglia e presentargli
ufficialmente
Becca!".
Dopo un
pò, lei mi dice: " Si
Robert, ci avevo già pensato e credo che sia meglio
così!" quindi io
mormoro: " Veronica, perchè non vieni anche tu con noi,
così Becca starà
con te fino all'ultimo!".
Lei con la voce
commossa mi risponde:
" Io ti ringrazio per la tua offerta, Robert ma sono costretta a
rifiutare, perchè mia nipote ha già avuto a che
fare troppe volte con la morte
e voglio che si ricordi di me, come sono ora.
L'ultima cosa
che desidero è vedere i
suoi occhi riempirsi ancora di lacrime e non sopporterei se questa
volta, la
responsabile fossi io!".
Posso
comprendere il suo pensiero e
annuisco anche se so che lei non può vedermi poi dopo aver
fatto un lungo
sospiro, le confermo la nostra presenza per l'indomani e la saluto
chiudendo la
comunicazione.
Quindi un
pò più tranquillo, mi
dirigo nell'altra stanza per raggiungere il mio amore.
POV LISA
L'indomani mi
sveglio, mi stiracchio
e butto uno sguardo alla sveglia scoprendo che sono già le
8.30.
Considerando il
fatto che tra un ora
e mezza dobbiamo essere a casa di Veronica decido di svegliare Robert,
che sta
dormendo beato al mio fianco.
Gli accarezzo
lentamente il viso e
quando lui apre gli occhi e mi rivolge un meraviglioso sorriso, gli
dico:
" Amore, sono le 8.30 e dobbiamo prepararci!".
Lui annuisce e
dopo avermi dato un
lieve bacio, si alza diretto verso il bagno.
Sento scorrere
l'acqua della doccia e
decido di alzarmi per andare in cucina a preparare la colazione; mentre
sto
spalmando la marmellata sul pane tostato, vedo entrare Robert
già vestito e con
i capelli ancora umidi.
Dopo avermi
sorriso si siede e mi
dice: " Amore, il bagno è tutto tuo!" poi prende una fetta
di pane e
gli da un morso vigoroso.
Io sorrido e mi
abbasso a dargli un
bacio sulla fronte poi esco decisa a farmi una doccia.
Dopo circa
un'ora, siamo pronti e
scendiamo in strada per prendere l'auto.
Durante il
tragitto, Rob non fa altro
che fantasticare sull'adozione, sul nostro viaggio a Londra e su quello
di
rientro a Los Angeles.
Io al contrario
non ci riesco, anche
perchè finché non firmeremo i documenti che
attesteranno che Becca è nostra
figlia, non mi sentirò sicura.
Robert aveva
ragione: mi è bastato un
semplice sguardo per innamorarmi di lei.
E' una bimba
fragile e terribilmente
bisognosa di affetto; mi ricorda tremendamente me, quando ho perso i
miei
genitori e sento la necessità di aiutarla.
Solo quando la
vedrò sorridere e la
sentirò parlare, saprò di non aver fallito.
Dopo venti
minuti, arriviamo davanti
a casa di Veronica e io guardo l'orologio, accorgendomi che sono le
dieci meno
cinque.
Sospiro,
perchè sono contenta del
fatto di essere puntuali ma l'ansia e il nervoso si fanno preda
nuovamente di
me.
Robert mi prende
la mano per
trasmettermi un pò di forza ma si vede benissimo che anche
lui è teso.
Arrivati davanti
al cancello della
villetta, suoniamo e pochi istanti dopo Veronica appare davanti a noi,
facendoci un sorriso.
Noi la salutiamo
poi lei si sposta
per farci passare e tutti insieme entriamo in casa.
Giunti in
soggiorno, troviamo ad
attenderci un uomo vestito con giacca e cravatta e credo senza timore
di errore
che quello sia il notaio.
Infatti due
secondi dopo, Veronica ce
lo presenta dicendo: " Robert, Lisa lui è un mio grande
amico.
Si chiama Mattia
Salvemini ed è il
notaio che si occuperà delle pratiche di adozione!".
Noi lo salutiamo
stringendogli la
mano poi lui inizia ad elencarci le leggi inerenti all'adozione ma io
lo fermo,
girandomi verso Veronica e dicendo: " Perdonami ma prima di continuare
vorrei vedere Becca, se è possibile!".
Lei annuisce con
un sorriso e sale al
piano di sopra a chiamarla.
Sento su di me
lo sguardo curioso di
Robert e del notaio ma decido di ignorarli e non tolgo gli occhi dalle
scale
dove è sparita Veronica.
Pochi secondi
dopo quella
meravigliosa bambina appare davanti a me e io mi avvicino, facendole un
grande
sorriso.
Lei mi fissa
come sempre in silenzio
e io le prendo la mano portandola verso il divano.
Giunte
lì ci sediamo e io le dico:
" Becca, ho voluto vederti perchè voglio che tu sia al
corrente di quello
che succede qui!
Io e Robert,
siamo qui per firmare i
documenti che quel gentile signore ci ha portato.
Voglio che sia
consapevole che una
volta firmate quelle carte, tu diventerai a tutti gli effetti nostra
figlia e
desidero sapere se sei veramente d'accordo.
Rob e io non
faremmo mai qualcosa
contro la tua volontà e anche per questo desidero che tu sia
messa al corrente
di tutto.
Voglio anche che
tu sappia che se
accetterai di essere nostra figlia, noi tre poi partiremo alla volta di
Londra
dove conoscerai i tuoi nonni e le tue zie ed infine torneremo a Los
Angeles.
E' lì
infatti che abitiamo e tu
vivrai con noi; prima però di firmare qualsiasi documento,
voglio che mi faccia
capire, se sei veramente d'accordo!".
Lei mi fissa poi
guarda Robert che le
fa un sorriso quindi riporta lo sguardo su di me e alza la mano
portandola
sulla mia guancia.
Lentamente mi fa
una carezza poi
sempre rimanendo seria, annuisce decisa.
Sento il peso
che avevo nel cuore,
svanire di botto e dopo averle dato un bacio sulla fronte prendo la sua
mano e
la porto con me vicino al notaio.
Lui fa un
sorriso e riprende a
parlare di leggi, quindi una volta che ha finito ci passa i documenti
da
firmare e ancora una volta io guardo Becca, che annuisce sicura.
Le rivolgo un
solare sorriso e sia io
che Rob afferriamo la penna e poniamo le nostre firme su quei documenti.
Poi è
il turno di Veronica che firma
i suoi, quindi il notaio mette alcuni timbri sui fogli e ci consegna le
nostre
copie dicendo: " Da questo momento Rebecca Jean Sanders è
diventata a
tutti gli effetti Rebecca Jean Pattinson, figlia di Robert Douglas
Thomas
Pattinson e di Lisa Martini.
Complimenti
ragazzi, avete fatto una
cosa bellissima e io vi auguro tanta gioia e serenità!".
Noi lo
ringraziamo stringendogli la
mano quindi dopo aver annuito dice: " Oggi stesso mi
occuperò di
depositare gli atti in tribunale, in modo che tutto diventi effettivo e
voi fin
da ora, siete liberi di partire per andare ovunque vogliate!".
Robert annuisce
e Veronica, scorta il
notaio fuori da casa sua.
Io mi siedo sul
divano e prendo in
braccio Becca stringendola a me poi subito dopo siamo raggiunti da
Robert che
s'inginocchia davanti a noi e dice: " Ora sono l'uomo più
felice del
mondo.
Ho al mio fianco
la mia fidanzata che
presto sarà mia moglie, ho una figlia bellissima che sono
sicuro mi darà
tantissime soddisfazioni e tra pochi mesi avremo un altro bambino a
rallegrare
ed ingrandire la nostra famiglia.
Non credo di
poter desiderare nulla
di più per me!".
Poco dopo
rientra Veronica che
emozionata, ci raggiunge sul divano sedendosi accanto a me e a Becca
poi dopo
aver tossito leggermente, afferra la mano di sua nipote e dice: "
Tesoro,
io sono molto più tranquilla ora che so che loro si
prenderanno cura di te.
Non ho mai
voluto mentirti e sai
perfettamente qual'è il mio destino!
Fra qualche
mese, i miei occhi si
chiuderanno per sempre ma ora a differenza di prima,
affiderò il mio destino a
Dio in pace con me stessa dato che so che tu starai bene.
Non voglio
più che tu abbia a che
fare con il dolore e la morte e a tal proposito ho già detto
a tuo padre che
non verrò con voi, quando partirete!".
Sento Becca
irrigidirsi tra le mie
braccia e quando mi abbasso a guardarle il viso noto che ha un
espressione
triste e corrucciata.
Cerco di farmi
coraggio e
rivolgendomi a quella donna coraggiosa le dico: " Veronica, sei davvero
convinta? Io credo che tu debba pensarci ancora una volta.
Sappi che io e
Robert saremmo
veramente felici di ospitarti a casa nostra, così tu potrai
stare con Becca
fino all'ultimo!".
Lei mi guarda e
dopo avermi fatto un
sorriso mi risponde: " Ti ringrazio per la tua offerta, Lisa ma credo
che
la mia, sia una decisione irrevocabile!" poi dopo aver fatto una
leggera
carezza sul viso di mia figlia, aggiunge: " Becca ha solo otto anni ma
nella sua vita ci sono stati molti dolori, molti più di
quelli che dovrebbero
esserci in una vita intera.
Quando mia
sorella Serena, mio cognato William e il mio nipotino Matthew sono
morti, lei
in un colpo solo si è ritrovata da sola e senza
più nessun appiglio.
Allora fui
chiamata io a farle da
tutrice ma per Becca questo fu ancora più difficile da
accettare, dato che non
ci conoscevamo quasi per niente.
Vedete io
abitavo in un'altra città e
i rapporti con mia sorella si erano un pò allentati per via
degli impegni di
entrambe.
Io non c'ero
quando è nata Becca, né
quando è nato Matthew.
Non c'ero quando
sono stati
battezzati e neppure per i loro primi compleanni.
Ho sempre dato
la preferenza alla
carriera, all'affermazione professionale e questo a discapito della mia
vita
personale e dei miei affetti.
All'improvviso
mi sono trovata a fare
da madre ad una bambina, che per me era praticamente una sconosciuta.
All'inizio
è stata dura, per tutte e
due poi con il tempo ci siamo, per così dire abituate e
abbiamo cominciato a
conoscerci e a volerci bene.
Purtroppo,
subito dopo ho scoperto di
essere malata e tutto si è cristallizzato.
Vivevo con
terrore tutte le mie
visite e i miei esami, perchè tremavo alla sola idea che il
medico mi dicesse
quanti mesi mi restavano da vivere.
La mia
preoccupazione era ovviamente
per Becca, perchè sapevo che una volta morta io sarebbe
rimasta di nuovo da
sola.
Quando abbiamo
incontrato Robert, io
e Becca stavamo tornando da Los Angeles.
Il mio dottore
mi aveva mandato lì,
perchè diceva che c'era un luminare che faceva miracoli nel
campo della mia
malattia ma purtroppo anche lui non ha potuto fare niente per me.
Mi ha detto che
nel mio caso, lo
stadio è troppo avanzato e che arrivati a questo punto, non
ci sono cure
possibili.
Per questo
quando Robert si è offerto
di prendersi cura di Becca, ho visto questa come un'ultima spiaggia.
Ora lei
è legalmente vostra figlia e
io sono pronta a cedervela, sapendo che la lascerò in buone
mani.
Desidero che lei
ricominci a vivere,
a ridere e a parlare e se dovesse stare al mio fianco mentre mi vede
spegnere
giorno dopo giorno, sarebbe troppo doloroso.
Quindi vi
chiedo, come un favore
personale di portare con voi Becca e di allontanarla da tutto questo
dolore.
Se
saprò che lei sta bene ed è amata,
anche io affronterò la mia malattia con un'altra carica e un
altro coraggio che
finora non mi sono stati congeniali.
Mia nipote si
merita di essere felice
e sono certa che con voi lo sarà sicuramente.
Siete delle
brave persone, si vede
quanto vi amate e sono sicura che darete tutto questo amore anche a
Becca.
Questa
è la sola cosa che mi importa,
il resto è polvere!".
Becca si stringe
a me e io
l'abbraccio stretta poi guardo Robert e lo vedo che ci sta fissando con
un
espressione seria in volto.
Quindi prendendo
il coraggio a due
mani, dico: " Va bene Veronica, Becca partirà con noi ma per
questa sera
la lasceremo con te, in modo che possiate salutarvi tranquillamente e
preparare
i suoi bagagli.
Domani mattina
verremo a prenderla e
tutti insieme partiremo per Londra!".
Lei annuisce e
mi ringrazia; io dopo
aver dato un bacio a mia figlia, mi alzo dal divano e attendo che anche
Robert
la saluti quindi insieme mano nella mano, ci dirigiamo verso casa a
fare le
valigie per l'indomani.
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Capitolo 57 *** Becca Pattinson va a Londra ***
Dolcissime
ragazze, eccoci giunte al capitolo nel
quale inizierà la nuova vita della piccola Becca.
Oggi
infatti, assisteremo al viaggio dei nostri
protagonisti alla volta di Londra dove la figlia di Robert e Lisa,
farà la
conoscenza dei nuovi nonni e delle pazze zie.
Vedremo
la reazione della famiglia di Rob davanti a
questa bella novità e all'arrivo del nuovo nascituro.
Vi
ringrazio come sempre dell'affetto che mi
dimostrate e vi lascio alla lettura. avvisandovi che mancano oramai
pochi
capitoli alla conclusione di questa storia.
Baci
Lorian
Capitolo 57 -
Becca Pattinson va a
Londra
POV LISA
L'indomani
mattina ci alziamo presto
e dopo esserci preparati, Robert chiama con il cellulare il comandante
Harrison
per chiedergli se è disponibile ad accompagnarci a Londra e
poi a Los Angeles.
Lui dopo aver
accettato, lo avvisa
che in quel momento si trova all'aeroporto di Charles De Gaulle di
Parigi e che
si farà trovare alla solita uscita di Malpensa 2000, per le
cinque del
pomeriggio.
Robert lo
ringrazia poi dopo aver
chiuso la comunicazione, avvisa Veronica che verso le quindici andremo lì a
prendere Becca.
Quella donna
meravigliosa, gli
conferma il suo assenso poi gli dice che ci avrebbe accompagnato lei
all'aeroporto.
Robert la
ringrazia poi chiude la
telefonata.
Pochi minuti
dopo sentiamo le chiavi
girare nella serratura e la mia dolcissima mammina fa la sua comparsa
davanti
ai nostri occhi, con un vassoio ricolmo di fragranti e calde briosce.
Rob le corre
letteralmente contro e
dopo averle tolto il vassoio dalle mani, lo annusa estasiato prima di
dire:
" Mia dolce Sabry, se non fossi già innamorato della mia
Lisa, ti
sposerei!".
Sabrina scoppia
a ridere poi gli
risponde: " Ruffiano!".
Io rido a
crepapelle quando vedo la
faccia buffa di Robert poi, anche lui mi segue a ruota.
Mentre facciamo
colazione, Sabrina ci
dice: " Oggi voglio venire all'aeroporto per potervi salutare e per
conoscere finalmente quest'amore di bambina!".
Noi annuiamo
felici della sua scelta
e io mi precipito a chiamare Veronica, per avvisarla del cambio di
programma.
Dopo due squilli
lei mi risponde e io
dopo averla salutata, le dico: " Veronica, abbiamo deciso che ci
muoveremo
diversamente.
Per te
è un problema raggiungerci
direttamente all'aeroporto?".
Lei mi dice di
no e io riprendo a
parlare: " Ci terremo in contatto via cellulare, perchè il
nostro aereo
partirà da una pista privata.
Questo per
evitare di dover entrare
dentro il terminal e venire assaliti da giornalisti e paparazzi.
Sia io che
Robert, non vogliamo che
la partenza diventi per Becca, una fonte maggiore di stress e di certo
vedersi
assediata da una miriade di fotografi impazziti, non aiuterebbe!".
Lei mi da
ragione e io le chiedo:
" Senti potresti preparare una valigia piccola per Becca, dove mettere
tutto il cambio necessario per cinque giorni?".
Lei mi dice che
non c'è problema ma
poi, quando mi chiede il motivo le dico: " Vedi, io e Robert abbiamo
deciso di fermarci a Londra per quei giorni e visto che sarà
nuovamente il
comandante Harrison a portarci a Los Angeles, lasceremo tutti i bagagli
sull'aereo in modo da viaggiare più comodi e leggeri!".
Veronica mi
conferma che tutto sarà
fatto alla perfezione e io la ringrazio poi le do appuntamento a
Malpensa 2000
per le 16.30.
Chiudo la
telefonata e torno in
salone, dove trovo il mio ragazzo in piena estasi da croissant e devo
fare una
fatica tremenda, per non scoppiargli a ridere in faccia.
Sembra un
bambino nel paese dei
balocchi ed è davvero tenero e coccolone; questo
è di certo un aspetto che tutte
le sue fans, non hanno e non avranno mai modo di vedere.
E' qualcosa che
solo io e i nostri
figli, potremo gustarci.
Quando mi
riprendo dai miei pensieri,
mi avvicino al divoratore di briosce e gli chiedo: " Amore, hai
avvisato i
tuoi del nostro arrivo?".
Lui mi fissa con
la bocca piena e
scuote la testa; io stringo le labbra per non ridere e gli dico: " Ok,
allora mangia tranquillo uccellino, che ad avvisarli ci penso io!".
Lui annuisce
tutto soddisfatto e io
scuoto la testa, sotto lo sguardo divertito di Sabrina.
Esco in balcone
e compongo il numero
di casa Pattinson e dopo tre squilli, mi risponde Claire.
Dopo i saluti di
rito, le dico:
" Ti ho chiamata per avvisarvi che stasera verremo lì a
trovarvi; in
questo momento siamo a Milano e prima di tornare a Los Angeles,
passeremo da
voi per parlare di alcune cose!".
Lei mi dice che
non vede l'ora di
vederci e io dopo averla salutata, chiudo la comunicazione.
Quando rientro
in casa, vedo che
finalmente il mio caro fidanzato ha terminato di mangiare ed in questo
momento
è lì seduto che si sta massaggiando la pancia,
soddisfatto.
Sabrina mi
guarda e mi dice: "
Lisa, giuro che non ho parole! Si è fatto fuori cinque
croissant nel tempo che
ci metto io, a mangiarne uno!".
Io vedo la sua
espressione basita e
non riuscendo più a trattenermi, scoppio a ridere a
crepapelle subito raggiunta
da lei.
Quando
finalmente siamo pronti, io e
Robert usciamo di casa per andare al cimitero dai miei mentre Sabrina,
ci dice
che rimane a casa per prepararci il pranzo.
Per la prima
volta da quando è
arrivato a Milano, Rob sta uscendo per strada senza maschere o
camuffamenti e
sono davvero sorpresa che ancora nessuno ci abbia fermato per degli
autografi o
delle foto.
Dopo aver
salutato i miei genitori,
io e il mio amore torniamo a casa e dopo aver pranzato con Sabrina,
prepariamo
le ultime cose e ci avviamo verso l'aeroporto.
Giunti
lì con la macchina di Sabrina,
mi affretto a chiamare Veronica e dopo averle spiegato la strada, ci
dirigiamo
verso l'ingresso della pista privata.
Cinque minuti
dopo, Sabrina parcheggia
davanti al cancello e Rob scende per prendere le valigie.
Subito viene
raggiunto da Thomas,
l'assistente di volo, che dopo averci salutati mette le valigie su un
carrello
e le trasporta all'interno dell'aereo.
Io e Robert
teniamo in macchina solo
due piccoli trolley che ci serviranno per quei cinque giorni e diciamo
a
Thomas, che attendiamo un altro passeggero con altre valigie.
Lui annuisce e
si avvia a sistemare
quelle.
Poco dopo,
vediamo arrivare la
macchina di Veronica che parcheggia vicino a quella di Sabrina.
Sento il cuore
battermi veloce nel
petto, mentre vedo Becca scendere di corsa dall'autovettura e fiondarsi
tra le
braccia di Robert.
Thomas fa la sua
ricomparsa con il
carrello e lentamente, ci carica su tutte le valigie di nostra figlia.
Robert si
avvicina a me tenendo un
braccio sulle spalle di Becca e lei, mi getta le braccia al collo non
appena mi
vede.
La stringo forte
a me beandomi del
suo profumo e mi sento veramente felice e serena.
Quando mi stacco
da lei, le do un
leggero bacio sulla fronte poi mi giro a salutare Veronica e
approfitto
dell'occasione per
presentarle Sabrina.
Le due donne si
salutano con un
sorriso e una stretta di mano poi la mia mammina guarda Becca e dice: "
Dio, Lisa mi ricorda lo sguardo che avevi tu quando ti ho conosciuta!".
Io annuisco poi
mi giro verso Becca e
le dico: " Tesoro vedi questa persona? E' la donna che mi ha fatto da
mamma e che mi ha aiutato a venire fuori dal dolore che mi stringeva il
cuore.
Anche io
farò così con te e mi auguro
che tu un giorno possa volermi bene, almeno un decimo di quello che io
voglio a
lei!".
Becca annuisce e
dopo avermi fatto
una carezza, si gira verso Veronica per salutarla.
Zia e nipote si
abbracciano strette
sotto lo sguardo commosso di tutti noi poi quando si staccano, Veronica
punta
gli occhi in quelli di Becca e dice: " Amore mio, io mi sento davvero
onorata di aver avuto la possibilità di farti da mamma.
Sei un angelo e
io sono davvero fiera
di te; so che quando meno ce lo aspetteremo, tu tornerai a parlare e a
ridere e
quel giorno capirò di non aver vissuto invano.
Mi auguro di
esserci ancora e di
gioire con te al telefono!
Ti meriti tutta
la gioia di questo
mondo e sono certa che con Robert, Lisa e la nuova creatura che
è in arrivo, la
troverai di sicuro!".
Becca le getta
le braccia al collo,
singhiozzando a più non posso; io e Robert ci fissiamo negli
occhi sentendoci
inutili.
Non possiamo
fare nulla per lei, per
mitigare il suo tormento e il suo dolore.
Il distacco da
sua zia deve avvenire,
anche se so che le farà male ma questo le servirà
per poter fortificare il
carattere.
Quando gli animi
si sono rasserenati
un pò, mi avvicino lentamente e metto una mano sulla spalla
della mia piccola.
Becca si gira
verso di me, facendomi
un fievole sorriso che ricambio, con uno caldo e luminoso.
Non appena
ottengo la loro
attenzione, informo mia figlia che è giunta l'ora di partire
e dopo che lei
annuisce, io la prendo per mano e stringendo anche quella del mio
fidanzato,
saluto Veronica e la mia mammina.
Robert e Becca
si avviano verso
l'aereo e io gli dico che li avrei raggiunti subito.
Abbraccio
stretta Sabrina e le
sussurro all'orecchio: " Ti prego mammina, prenditi cura di Veronica e
tienici informati sulla sua salute, sopratutto quando
arriverà quel
momento!".
Lei annuisce
giurandomelo e io, un pò
più tranquilla le saluto tutte e due poi mi inoltro verso la
pista privata,
dove mi attende il comandante Harrison sereno e sorridente.
Mi dice che
Robert e Becca sono già
saliti a bordo e io lo ringrazio per la sua cortesia.
Quando salgo
sull'aereo, vedo Robert
descrivere a nostra figlia tutto quello che la circonda e che lei sta
guardando
con gli occhi spalancati.
Dopo circa
un'ora di volo, atterriamo
ad Heathrow e il comandante ci
informa che ci ha
noleggiato
una
macchina, che ci sta
aspettando a bordo pista.
Sia
io che Robert lo
ringraziamo poi il mio fidanzato gli chiede la conferma della sua
disponibilità
per il volo di ritorno tra cinque giorni e quando la ottiene, gli
stringe la
mano e lo saluta.
Io
avvolgo con un braccio
le spalle di Becca e la sento tremare e una volta saliti in macchina,
mi giro
verso di lei e le dico: " Piccola mia, non devi essere nervosa!
I
tuoi nonni e le tue zie
sono delle persone meravigliose che, sono certa, ti accoglieranno a
braccia
aperte
non appena
supereranno la sorpresa!".
Lei
annuisce facendo un
grande sospiro e accennando un tiepido sorriso.
Poco
dopo arriviamo a
Barnes e quando ci fermiamo davanti alla casa dei miei futuri suoceri,
Rob con
gli occhi che gli luccicano, scende dalla macchina a grandi passi.
Io
scoppio a ridere poi
girandomi verso Becca dico: " Guardalo amore, non sembra un
bambino?".
Lei,
per la prima volta
ride di cuore e io mi sento commossa nel sentire i tintinnii di quella
risata.
Per
chissà quale
miracolo, Rob si ricorda di noi due che siamo rimaste in macchina a
sghignazzare e battendosi una mano sulla fronte, torna velocemente sui
suoi
passi.
Quando
apre la portiera,
si accorge della risata argentina di Becca e sgrana gli occhi
esterrefatto
poi
appoggia un ginocchio
sul sedile e dice: " Mio Dio che sensazione meravigliosa! Sentirti
ridere
è un regalo bellissimo, piccola mia".
Becca
lo abbraccia
stretto poi io e lei scendiamo dalla macchina e raggiungiamo l'entrata
della
casa dei genitori di Rob.
Lui
apre la porta con le
sue chiavi e in silenzio, entriamo nell'abitazione.
In
soggiorno troviamo le
mie cognate e i miei futuri suoceri che ci accolgono, facendoci tante
feste per
poi stranirsi davanti alla presenza di Becca.
Lei
è rimasta nascosta
dietro di me continuando a tenere gli occhi bassi, diretti verso il
pavimento.
Rob
si avvicina e le
prende una mano portandola poi con se verso il divano, dove ci sediamo
tutti.
Io
inizio a parlare
dicendo: " Claire, Richard, Liz, Victoria noi volevamo presentarvi
nostra
figlia!".
Tutti
e quattro ci
fissano con gli occhi sgranati e la bocca spalancata.
Rob inizia a
raccontare loro, la
storia di quella splendida bambina e alla fine del racconto, i miei
suoceri e
le mie cognate la guardano con tanto amore.
Becca li guarda
intimidita ma fa un
tiepido sorriso, quando le dicono: " Sei davvero una bambina bellissima
e
noi siamo fieri di averti in famiglia!".
Liz si alza dal
divano e
avvicinandosi a Becca, l'abbraccia stretta.
Lei all'inizio
rimane un pò rigida
poi però si lascia andare al suo abbraccio, singhiozzando
forte.
Subito dopo,
Robert euforico dice:
" Ehi famiglia, le novità non sono ancora finite!".
Quando tutti lo
fissano curiosi, lui
riprende a dire: " Come sapete già, sono riuscito ad
eliminare quel falso
fidanzamento e ora io e Lisa, siamo liberi di uscire alla luce del
sole!".
Quindi mette la
mano dentro la giacca
e tira fuori l'ecografia di nostro figlio poi dice: " Inoltre, per
ultimo
ma non meno importante, vi comunichiamo che siamo in attesa di un
bambino!".
Un esplosione di
gioia avviene
davanti a noi e io mi emoziono come non mai.
Dopo tanti baci
e abbracci, Liz
attira l'attenzione di tutti chiedendo a suo fratello: " Scusami Rob ma
non sono ancora riuscita a capire un paio di cose.
Innanzitutto
come hai conosciuto
Becca e poi che diavolo ci facevate in Italia!".
Il sorriso muore
sul volto del mio
fidanzato e mentre io gli prendo la mano, lui inizia a raccontare tutto
quello
che è successo.
Alla fine delle
sue parole, le mie
cognate lo fissano con disapprovazione per come si è
comportato con me e sua
madre, ha le lacrime agli occhi.
Vedo Robert
stare male per i sensi di
colpa e allora decido di intervenire, dicendo: " Non importa quello che
è
successo.
Anzi questo
punto benedico ogni lacrima
che ho versato, perchè è proprio grazie a quel
litigio se
Rob è
riuscito a liberarsi di quella
schiavitù.
Ora non voglio
pensare a niente, se
non al fatto che grazie a quella situazione incresciosa, ora abbiamo
nostra
figlia al fianco e non dobbiamo più nasconderci come degli
amanti clandestini e
questo mi va bene così!".
Poi guardo
Robert e gli sorrido
quindi dico: " L'uomo che amo ha mostrato un grande coraggio e senza
pensarci un secondo di più, ha sfidato un colosso come la
Summit.
Per fortuna ha
vinto ed è l'unica
cosa che conta per me!".
Robert mi
sorride e si avvicina per
darmi un dolcissimo bacio, sotto gli occhi contenti di nostra figlia e
della
sua famiglia.
|
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Capitolo 58 *** Una Londra ricca di sentimenti ***
Ciao
a tutte voi! Innanzitutto devo scusarmi con
coloro che seguivano la mia storia, se per tanto tempo non l'ho
continuata.
Purtroppo
ho avuto un calo d'ispirazione e tutti i
miei pochi neuroni, erano concentrati nella Dramione che stavo
terminando.
Ora
che quella è conclusa, ho deciso di riprendere in
mano questa fan fiction per portarla alla conclusione.
Ci
tengo a precisare che mancano ormai pochissimi
capitoli al suo termine, all'incirca sei o al massimo sette.
Spero
con tutto il cuore che la mia prolungata attesa,
non vi abbia fatto abbandonare la mia storia.
Ora
vi lascio alla lettura e vi ringrazio come sempre.
Baci
Lorian
Capitolo 58 -
Una Londra ricca di
sentimenti
POV ROBERT
L'indomani
mattina mi sveglio presto
e dopo essermi stiracchiato, mi accorgo che Lisa non a letto.
Mi alzo e mi
dirigo in bagno poi dopo
aver fatto i miei bisogni, mi fiondo sotto il getto rigenerante
dell'acqua e mi
faccio una doccia rinvigorente.
Quando sono
pronto, mi dirigo al
piano di sotto ma tutto è al buio e in silenzio.
Mi gratto la
testa poi mi dirigo in
giardino e lì vedo la mia fidanzata e nostra figlia,
addormentate sul divanetto
di vimini posto vicino alla fontana.
Sento il cuore
battermi forte nel
petto mentre lento mi avvicino a loro.
Quando le ho
raggiunte, appoggio
piano la mia mano sulla spalla di Lisa, che subito dopo apre gli occhi
fissandomi.
Non appena
prende coscienza di sé, si
alza cominciando a scuotersi i capelli; io le faccio un sorriso poi le
chiedo:
" Ma cos'è successo? Come mai siete qui fuori? Mi sembrava
di ricordare,
che in casa dei miei genitori ci fossero dei letti!".
Lisa tira fuori
la lingua e io
ridacchio impunemente.
Dopo che la mia
bellissima donna ha
terminato di stiracchiarsi, mi dice: " Stamattina mi sono alzata per
andare in bagno e siccome non volevo disturbarti, ho deciso di andare
in quello
del corridoio.
Non appena ho
finito, stavo tornando
in camera ma ho sentito dei rumori provenire dalla stanza di Becca e ho
deciso
di andare a controllare.
L'ho trovata in
preda ad un incubo:
si agitava nel letto, mugugnava ed era tutta sudata.
Così
l'ho svegliata poi l'ho presa
per mano e siamo scese qui.
Ho passato quasi
un'ora a parlarle
della mia vita, fino a quando lei si è addormentata e io
l'ho imitata subito
dopo!".
Io annuisco con
un sorriso, mentre mi
figuro la scena.
Poco dopo anche
nostra figlia apre
gli occhi e non appena si rende conto di dove si trova, spalanca la
bocca e
arrossisce furiosamente.
Io scoppio a
ridere e mentre Lisa
risistema i codini di Becca, io le do il buongiorno al quale lei
risponde con
un lievissimo sorriso.
Poco dopo
sentiamo la casa rianimarsi
di colpo, segno che anche gli altri si stanno alzando e io
rivolto a Lisa e
Becca, faccio un
cenno con la testa in direzione dell'abitazione e dico: " Forza donne
Pattinson, armatevi di coraggio e andiamo ad affrontare l'alba dei
morti
viventi!".
Entrambe
ridacchiano e dopo essersi
alzate dal divanetto, si dirigono con me all'interno della casa.
Quando finiamo
la colazione, Lisa si
alza dal tavolo dicendomi: " Amore, io vado a chiamare Erica.
Voglio metterla
al corrente del
nostro rientro ma non le dirò nulla di Becca.
Le
chiederò solamente di prepararci
una stanza tutta per lei, in modo che al nostro arrivo, tutto
sarà perfetto e
nostra figlia avrà tutto ciò che le serve!".
Io annuisco
facendole un sorriso e
lei esce dalla stanza; porto il mio sguardo su Becca e la vedo serena e
questa
cosa non può che farmi felice.
POV LISA
Mi dirigo nella
stanza mia e di
Robert e dopo essermi seduta nel bordo del letto, alzo la cornetta del
telefono
e compongo il numero di casa di Erica e Kellan.
Dopo tre
squilli, sento la voce
allegra della mia dolce amica e le dico: " Ciao cucciola, sono Lisa
come
stai?" e lei, dopo qualche secondo di silenzio mi risponde: " Tu
chiedi a me come sto io? Sono io che lo chiedo a te, tesoro!".
Io sorrido poi
le dico: " Sto
bene Erica, anzi è meglio dire che stiamo bene.
Ora sono a
Londra con Robert e posso
sinceramente dire, che non sono mai stata così felice!".
La sento ridere
poi lei mi domanda:
" Vuoi forse dirmi che avete fatto pace?
Spero di si,
perchè credimi quel
poveraccio sembrava uno straccio vecchio, quando pensava di
averti perso!".
Io mi passo una
mano tra i capelli
poi le rispondo: " Si Erica, abbiamo fatto la pace e ora è
tutto perfetto.
Mi dispiace che
lui sia stato male ma
quello che ho fatto, andava fatto!
Immagino che tu
sappia già che
aspetto un bambino e non potevo accettare che anche lui, pagasse per la
situazione che stavamo vivendo!".
La sento
sospirare poi dice: "
Hai perfettamente ragione tesoro ma posso assicurarti che se avevo
ancora
qualche dubbio sui sentimenti di Robert, quel giorno si sono del tutto
dissolti.
Dovevi vederlo
con che grinta aveva
deciso di affrontare i dirigenti della Summit!
Era pronto a
mollare tutto e non gliene
fregava niente, né dello scandalo né della penale
che gli avrebbero fatto
pagare quei vampiri.
L'unica cosa che
gli premeva, era
quella di liberarsi una volta e per tutte di quel cappio al collo e di
correre
da te e da vostro figlio!".
Sento gli occhi
inumidirsi per la
commozione poi dico solo: " Lo immagino!" e lei mi chiede: " Ma
quando avete intenzione di tornare?" e io le rispondo: " Ti ho
chiamato proprio per questo!
Il nostro
rientro è previsto per tra
quattro giorni e ho il disperato bisogno che voi tutti, ci facciate un
grande
favore!".
Erica mi chiede
di spiegarle di che
favore parlo e io le dico: " Avrei bisogno che coinvolgessi tutti e che
ci
preparaste una stanza da cima a fondo.
Io e Robert
pensiamo che sia
perfetta, quella che ha la vista rivolta verso la piscina.
Dovrete colorare
le pareti e comprare
dei mobili nuovi ma devi fare attenzione che l'arredamento,
sia
adatto per una bambina di otto anni!".
Erica tace per
qualche secondo poi mi
dice: " Scusa credo di non aver capito bene! Hai detto che dobbiamo
sistemare una stanza per una bambina di otto anni? " e quando io glielo
confermo, lei mi dice: " Ma si può sapere che diavolo state
combinando?".
Io sorrido poi
le dico: " Erica
ti prego, non farmi domande su questo! Io e Robert vogliamo che sia una
sorpresa quindi te lo richiedo: puoi farmi questo favore?".
Lei sospira poi
mi risponde: "
Sai che non riesco a dirti di no!
State pure
tranquilli che al vostro
rientro, avrete la vostra stanza e ovviamente mi premurerò
che le decisioni
siano prese da me, Lucia e Kris, perchè se solo ci mettono
becco Kellan e
Jackson, temo che diventerà un'accozzaglia inguardabile!".
Io scoppio a
ridere, anche se non
posso che darle ragione poi le dico: " Grazie sorellina, ti voglio un
mondo di bene!".
Lei mi risponde:
" Anche io, con
tutto il cuore!" e dopo avermi salutata, chiude la comunicazione.
Mi stendo sul
letto in preda alle
emozioni poi sento il suono del campanello e incuriosita, mi alzo e
scendo giù
a vedere chi è arrivato.
POV ROBERT
Il suono del
campanello, attira la
nostra attenzione.
Mia madre fa il
cenno di alzarsi per
andare ad aprire ma io la fermo: so già chi può
essere e voglio essere io ad
aprire la porta.
Quando spalanco
l'uscio, vedo davanti
a me una splendida Sienna che sfoggia un pancione veramente enorme e al
suo
fianco c'è quel disperato del mio migliore amico.
Guardando il
ventre prominente di
Sienna per un istante, al suo posto vedo la mia Lisa.
L'abbraccio con
calore poi mi sposto,
per farla entrare.
Io e Tom da veri
uomini ci salutiamo
con una pacca sulle spalle poi lo invito ad entrare e quando lo fa,
chiudo la
porta di casa.
Raggiungiamo gli
altri in sala da
pranzo e vedo negli occhi di Sienna e Tom, una grande
curiosità nei confronti
di Becca, che in quel momento sta guardando i miei amici, con una
grande
timidezza.
Sto per
rispondere alla loro evidente
domanda ma mentre apro la bocca, Lisa rientra nella stanza.
Non appena vede
i miei amici, il mio
amore corre ad abbracciarli poi alla vista di Sienna, gli occhi le si
riempiono
di lacrime.
Io mi avvicino
per abbracciarla e poi
tutti ci dirigiamo in cucina per sederci a tavola.
Quando siamo
seduti, Tom prende la
parola e facendo il suo sorriso da seduttore, dice: " Allora potreste
gentilmente spiegarci, chi è questo splendore di giovane
donna?".
Io guardo Becca,
la vedo arrossire e
inspiegabilmente sento una strana rabbia divampare nel petto quindi,
con una
voce alquanto contrariata rispondo: " Ehi stordito, togli gli occhi di
dosso da mia figlia!".
Sia Sienna che
il mio amico spalancano
gli occhi e lui sconvolto, grida: " LA TUA CHE?".
Al loro urlo,
Becca sobbalza e io
mollo un piccolo ceffone sulla testa di Tom, dicendo: " Abbassa la voce
bestia, che la fai spaventare!".
Lui si scusa a
bassa voce e Lisa, dice:
" Lei si chiama Rebecca Jean e come ha appena detto Robert
è
nostra figlia!".
Raccontiamo ai
due tutta la storia di
quell'angelo e mentre loro ci guardano attoniti, gli diamo
anche la notizia
della gravidanza di
Lisa.
Sienna
lentamente si alza e abbraccia
commossa la mia ragazza poi, Tom mi dice: " Ehi stallone, mi pare quasi
impossibile pensare al fatto che fino ad un anno fa, tu ti struggessi
dietro a
dei sogni misteriosi mentre ora sei fidanzato, papà e futuro
papà.
Ora ti manca
solo di convolare a
giuste nozze! Quando hai intenzione d'impalmare la biondina al tuo
fianco?
Perchè la vuoi sposare, vero? Non è che me la
lasci disonorata?".
Tutti lo
fissiamo allibiti per il
fiume di parole che gli sono uscite dalla bocca poi scoppiamo a ridere
a
crepapelle.
Con la coda
dell'occhio vedo che
anche Becca fa fatica a trattenere le risate e devo ringraziare il mio
amico
per questo.
Eh
si, Tom sarà anche un rompiscatole ma è un
rompiscatole
insostituibile.
Quando ci
riprendiamo da
quell'attacco ridanciano, io dico: " Se fosse per me Tom, questa
splendida
ragazza sarebbe mia moglie già da parecchio tempo ma come
sicuramente sai, la
mia situazione privata che poi è pubblica, non era delle
migliori.
Per la mia
idiozia ho rischiato di
perdere le cose più preziose che Dio mi aveva donato ma per
fortuna questo non
è successo, anzi.
Grazie a quella
follia e all'appoggio
di tutti i miei colleghi, sono riuscito a liberarmi del giogo della
Summit e la
prima cosa che ho fatto è stata correre a cercare la mia
Lisa, nella disperata
speranza che potesse perdonarmi.
Benedico quel
viaggio, perchè mi ha
permesso di incontrare questa meraviglia di bambina, che ora
è nostra
figlia!".
Becca sentendo
le mie parole,
arrossisce furiosamente e Lisa l'abbraccia, ridendo allegramente.
Io sorrido poi
continuo: " Quindi
come avrai capito, non vedo l'ora che Lisa diventi mia moglie e penso
che
questa domanda, avresti dovuto farla a lei!".
Tom con un
sorriso largo trentadue
denti, si gira verso la mia ragazza e le chiede: " Ok allora! Stessa
domanda ma in formato ridotto: quando hai intenzione di sposare questo
cucciolotto? Scusa la rima!".
Lisa scuote la
testa ridacchiando
mentre io fulmino il mio amico, per il modo in cui mi ha chiamato poi
il mio
tesoro riporta gli occhi su di me e fissandomi, risponde: " Direi che
la data
delle nostre nozze, dipende da quanto tempo ci metteremo per i
preparativi!".
Io spalanco gli
occhi poi inarco un
sopraciglio e dico: " Scusa non ho capito! Che vuoi dire?" e lei,
sorridendo dice: " Oh, hai capito benissimo!
Per quanto mi
riguarda, una volta
tornati a Los Angeles coinvolgeremo tutti nell'organizzazione e potremo
sposarci.
Meno tempo ci
metteremo e prima
arriverà quel giorno!".
Lo ammetto, sono
senza parole! Chissà
perchè, ero convinto che volesse aspettare dopo la nascita
del bambino ma il
fatto che voglia sposarmi subito, non può che farmi felice e
sento il mio cuore
battere forte nel petto.
Mi alzo
lentamente e dopo averla
presa per mano, la bacio dolcemente davanti a tutti poi le dico:
" Bene futura
signora Pattinson,
non appena torneremo a Los Angeles inizieremo i preparativi per
le nostre nozze.
Non vedo l'ora
di diventare tuo
marito e di ufficializzare la nostra famiglia!" poi girandomi verso
Becca,
le chiedo: " Tesoro, sei contenta se papà e mamma si
sposano?" e lei,
dopo avermi fatto un grande sorriso, annuisce felice.
Riceviamo i
complimenti di tutta la
mia famiglia poi io rivolto a loro dico: " Visto che siete presenti a
questo memorabile momento, vi consiglio di prepararvi a quel grande
giorno!".
Tom mi fissa poi
mi dice: " Sono
contento per voi ragazzi ma temo che né io né
Sienna potremo esserci, perchè
come sapete già, il tempo della gravidanza sta per terminare
e già che ci siamo
vi comunichiamo che sarà una splendida bambina!".
Tutti ci
congratuliamo con loro poi
io dico: " Mi dispiace che non ci sarete ma so, che diserterete per un
valido motivo!".
Dopo un
pò mia madre e mio padre ci
dicono: " Ragazzi che ne dite se portiamo questa splendida principessa,
al
Homefield recreation ground?".
Sia io che Lisa
annuiamo mentre Becca
ci fissa con un aria perplessa.
Io mi affretto a
dirle: " Vedrai
tesoro, che questo posto ti conquisterà sicuramente!".
Lei annuisce e
io e Lisa saliamo in
camera a cambiarci.
Non appena
entriamo in camera
l'afferro per le spalle e la spingo verso il muro, dandole un bacio
caldo e
sensuale poi quando ci stacchiamo, le dico: " Ti amo da morire, mia
futura
sposa!" e lei mi ripaga con una dolcissima carezza.
Dopo circa
mezz'ora arriviamo al
Homefield e vedere il sorriso apparire sul volto di mia figlia, mi
ripaga di
tutto il dolore che ho provato ultimamente.
Ora sono felice
e lo sarò ancora di
più, quando metterò la fede al dito di Lisa e
stringerò tra le braccia il
frutto del nostro amore.
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Capitolo 59 *** Un cocktail di emozioni e pensieri ***
Ciao
ragazze, eccomi con un nuovo capitolo di questa
sofferta storia.
Qualche
tempo fa, DarkViolet mi ha chiesto di scrivere
un capitolo sulle impressione degli altri e con un increscioso ritardo,
ho
deciso di accontentarla.
Quindi
quello di oggi, sarà completamente incentrato
sui pensieri e le emozioni di tutti coloro che circondano Lisa e Rob.
Spero
che vi piaccia e come sempre, vi ringrazio per
il vostro affetto.
Baci
Lorian
Capitolo 59 - Un
cocktail di emozioni
e pensieri
POV ERICA
Chiudo una
telefonata strana con Lisa
poi chiamo a gran voce Kellan.
Lui accorre
subito e mi chiede:
" Amore, che succede?"; io mi gratto pensierosa la nuca, quindi
guardandolo negli occhi gli rispondo: " Guarda Kell che ci capisco meno
di
te!".
Mio marito mi
fissa serio poi
mormora: " Ery, tu lo sai che ti amo ma quando sei così
enigmatica, mi fai
fondere le poche cellule cerebrali superstite che ho, quindi ti sarei
grato se
mi spiegassi per bene che cosa è accaduto di così
assurdo, da farti stare
così!".
Io rido per
quello che ha detto poi
mi riscuoto e dico: " Hai ragione, scusa amore!".
Kellan si
avvicina alzando un
sopraciglio e con un sorriso storto mi chiede: " Ho ragione sul fatto
che
sei enigmatica o che ho poche cellule cerebrali?".
Lotto per non
scoppiare a ridere poi porto
l'indice sulle labbra e con un finto cipiglio, gli rispondo: " Uhm,
credo
tutte e due!".
Kellan assume
un'aria terribilmente scandalizzata
e si getta su di me per farmi il solletico, perchè sa bene
quanto io sia
sensibile a quello.
Quando mi
ritrovo quasi senza fiato,
gli chiedo scusa poi non appena recuperò un pò di
calma gli
dico: " Ho
appena finito di
parlare con Lisa, che mi chiamava da Londra!".
Kellan esulta
poi gongola: " Oh
bene! Se lei ti chiamava da Londra, vuol dire che il mio amico idiota
è
riuscito a fare pace con la sua donna".
Io annuisco poi
dico: " Si,
hanno fatto pace ma la cosa strana non è questa!".
Kellan mi fissa
basito poi mi chiede:
" Ery ma si può sapere di che cosa stai parlando?
Faccio sempre
più fatica a seguirti"
poi aggiunge puntandomi l'indice contro: " E niente battute idiote per
favore!".
Io sorrido poi
scuoto la testa e
dico: " Lisa mi ha detto che torneranno a casa tra quattro giorni e mi
ha
chiesto il favore di preparare la stanza che ha la vista sulla piscina
e di
farlo da cima a fondo.
E quando dico da
cima a fondo,
intendo pittura, mobili e tutto il resto.
La cosa strana
però è che mi ha detto
di fare una stanza adatta ad una bambina di otto anni!".
Kellan sgrana
gli occhi poi mi guarda
come se volesse capire se scherzo e quando comprende che sono seria,
scuote la
testa e dice: " Io ci rinuncio! Quei due sono folli ma se hanno chiesto
questo, è ciò che avranno.
Forza andiamo ad
arruolare gli altri,
perchè visto il lavoro che ci sarà da fare e il
poco tempo, più siamo più in
fretta finiremo!".
Io annuisco poi
lo abbraccio e
insieme usciamo a cercare Lucia, Jackson, Martina e Andrea.
POV TAYLOR
Poso il
ricevitore del telefono e mi
avvicino alla vetrata, fissando il paesaggio e sorridendo in modo
pensieroso.
Poco dopo sento
le mani della mia Kris,
accarezzarmi i fianchi.
Mi giro verso di
lei e la guardo:
osservo ammirato ed estasiato, la sua
bellezza e mi sembra ancora un incredibile sogno, il fatto
che lei ormai
sia mia e che finalmente possiamo camminare alla luce del sole.
Certo abbiamo
rischiato parecchio ma
alla fine siamo riusciti ad ottenere, ciò che tanto ambivamo.
Robert per primo
ha sofferto e ha
dovuto quasi perdere la sua donna e suo figlio, per trovare il
coraggio
necessario ad affrontare il
colosso della Summit.
E' anche vero
che la spinta decisiva
l'ha avuta da tutti i nostri colleghi.
Io e Kris,
essendo coinvolti in prima
persona, eravamo pronti a spalleggiarlo ma non ci saremmo mai aspettati
che
anche tutti gli altri, fossero concordi con noi.
Alla Summit non
è rimasto altro da
fare, che doversi arrendere alla volontà di un gruppo di
amici fiero e
compatto.
Mi ricordo che
quando io e Kristen
siamo tornati a casa, per la prima volta come una coppia libera, sono
uscito
fuori in giardino e sono scoppiato a piangere come un bambino.
Non mi vergogno
a dirlo, ma la
tensione che mi si è accumulata sulle spalle in questi anni
è stata davvero
pesante.
Mi dava un senso
di estrema felicità,
il sapere di non doversi più nascondere, poter camminare a
testa alta e pensare
alle future prime, nelle quali finalmente sarei potuto andare con la
mia donna,
anziché limitarmi a spiarla da lontano mentre si vedeva
costretta ad
abbracciare e baciare un suo caro amico.
So che per
entrambi era un gioco e
che non c'è mai stata della tensione sessuale tra di loro ma
per quanto mi
riguarda, faceva un male cane doverci andare da solo e vederli come una
coppia
affiatata.
L'indomani
mattina poi, era stato
meraviglioso quando il mio amore era venuta incontro quando uscivo dal
bagno e
mi aveva baciato con tutta se stessa.
La sentivo
veramente mia e la sento
tuttora mia, così come io ero e sono tuttora suo.
Mi riscuoto dai
miei pensieri e mi
rivolgo a lei che mi guarda sorridendo, dicendole: " Amore, ha appena
chiamato Kell.
Mi ha detto che
hanno ricevuto una
telefonata da parte di Lisa, che li informava del fatto che lei e Rob
hanno
fatto la pace e che in questo momento si trovano a Londra, dai genitori
di
lui!".
Kristen mi fa un
sorriso enorme poi
mi dice: " Sono veramente felice per loro; finalmente hanno risolto
tutto
e da questo momento in poi potranno vivere sereni e alla luce del
sole!".
Io annuisco poi
le dico: "
Kellan ci ha chiamati a rapporto.
A quanto pare
Lisa ha chiesto ad
Erica di preparare una stanza speciale, anche se non ha voluto
specificare
nulla di più e loro ci hanno chiesto aiuto, dato che
c'è molto da fare!".
Sul viso di Kris
appare un'espressione
sorpresa, che fa da gemella con la mia del tutto confusa, ciononostante
scatta
scherzosamente sull'attenti e dice: " E allora forza operaio, ci
aspettano
sul cantiere e non è il caso di farli attendere!".
La seguo
inebetito mentre mi tira per
mano poi una volta fuori da casa, saliamo in macchina e ci dirigiamo a
Bel Air.
Non appena
giungiamo a casa di Kell e
Erica, scendiamo dalla macchina e ci avviciniamo alla porta poi dopo
aver
suonato aspettiamo.
Pochi minuti
dopo il nostro collega
ci viene ad aprire e la mia ragazza tutta pimpante e contenta gli dice:
"
Eccoci, Tay e Kris a rapporto!".
POV LUCIA
Siamo tutti qui
in casa di Robert e
Lisa, pronti a iniziare i lavori nella camera che ha la vista rivolta
verso la
piscina, così come ha chiesto la mia amica.
In
realtà, lei non ci ha dato molti
spunti su come muoverci, a parte il fatto che deve essere una camera
adatta ad
una bambina di otto anni, quindi dovremo agire in preda alle nostre
sensazioni.
E' stata davvero
divertente la faccia
che ha fatto Jackson, quando gli ho detto di questa novità;
si era appena
alzato dal letto e sbuffando si è tolto la maglia
mormorando: " Tanto lo
so che prima o poi, Robert ci schiavizzerà tutti!".
Ho sorriso della
sua battuta poi gli
ho detto che iniziavo a scendere e lui mi ha risposto con una specie di
grugnito che mi ha fatto scoppiare a ridere.
Nonostante si
lamenti, so che gli fa
piacere aiutare i nostri amici, così come fa piacere a me.
E poi Lisa se lo
merita; è stata a
tanto così, dal perdere tutto il suo mondo un'altra volta.
Non la conoscevo
quando fu devastata
da quel farabutto di Valerio ma mi ricordo perfettamente in che stato
era,
quando aveva iniziato a lavorare all'autogrill.
Saltava in aria
per niente, teneva
sempre gli occhi bassi, rispondeva con monosillabi, non rideva mai e si
conciava come una monaca di clausura, vestendosi con gonnelloni lunghi
fino
alle caviglie, maglioni informi e jeans di due taglie più
grandi.
Sabrina aveva
sentito subito un'empatia
particolare con lei e la stessa cosa era successa ad Erica; io invece
facevo
più fatica ad aprirmi ma poi, quasi fosse uno scherzo del
destino, quello che
ci fece diventare profondamente amiche, fu proprio la saga di Twilight.
Tutte e tre,
anzi quattro con
Sabrina, parlavamo solo di quei film gioendo e soffrendo con loro ma di
certo
non avremmo mai immaginato, che nel giro di un anno ci saremmo trovate
unite ai
tre attori principali.
Ora io e Erica
siamo sposate con
Jackson e Kellan, Lisa aspetta addirittura un bimbo da Robert e Sabrina
secondo
me, è sulla buona strada con Peter.
Mentre sono
persa nei miei pensieri,
sento le forti braccia del mio amore stringermi con calma e io lo
fisso,
rendendomi conto di amarlo di più, ogni giorno che passa.
Ci scambiamo un
bacio poi lui mi
dice: " Tesoro, aspettiamo solo l'arrivo di Peter e di Ashley e poi
inizieremo i lavori!".
Io annuisco con
un sorriso poi
rientriamo in casa.
POV PETER
Finalmente sono
arrivato!
Quando
stamattina Kellan mi ha
avvisato di questi lavori da fare in casa di Rob e Lisa, ho accettato
più che
volentieri.
Robert ha fatto
tanto per me, quando
ero in crisi per la separazione e anche se i più potrebbero
dire che siamo
pari, visto che sono corso da lui a Budapest quando stava male per i
sogni che
faceva su Lisa, io mi sentirò sempre in debito nei suoi
confronti.
Ma oggi sono
venuto qui anche per un
altro motivo; voglio parlare con Jackson di un'altra cosa che mi sta a
cuore.
Credo senza
timore di sbagliare, di
essermi preso una bella sbandata per Sabrina, l'amica delle ragazze.
All'inizio ho
cercato di non fare
caso a quello che provavo, anche perchè la prima volta che
l'ho vista, ero nel
pieno del caos creato dalla fine del mio matrimonio con Jennie.
Ma adesso
però, che sono passati
quasi due mesi dall'ultima volta che è stata qui, posso
affermare con certezza
quasi matematica che lei sta diventando importante per me.
Jackson si
avvicina e io gli faccio
segno di venire un attimo con me.
Quando ci
appartiamo, io mi passo una
mano tra i capelli poi cercando di uscire fuori da questo avviluppante
imbarazzo, gli dico: " Jack, volevo chiederti come... come sta Sa...
Lisa?".
Il mio amico
ridacchia, anche se davvero
non so perchè, poi spalanco gli occhi quando mi risponde: "
Pet, basta
chiedere! Sabrina sta bene e secondo me, tu gli piaci un sacco!".
Non ho mai fatto
caso se arrossisco o
meno ma sono certo che in questo momento, devo essere rosso come un
semaforo.
Jackson scoppia
a ridere poi mi dice:
" Tranquillo amico, lo abbiamo capito tutti!
Si vede lontano
un miglio che c'è
qualcosa che vi lega e se fossi in te, ne approfitterei la prossima
volta che
viene.
La ubriacherei
di chiacchiere e la
conquisterei con la mia cavalleria; tutto questo, per non farla tornare
a
Milano.
Pet, pensa solo
che ti rimangono due
possibilità; voglio dire Erica si è sposata,
Lucia pure e adesso rimangono solo
Lisa e Martina; a meno che, lei non torni anche per vedere ogni figlio
che
nascerà.
Sei un uomo
quindi... fa l'uomo!
Nascondersi
dietro ad un dito, non
porta mai a niente di buono.
Se ti
servirà aiuto, sappi che tutti
noi siamo pronti e che ad ogni tua richiesta, diventeremo una vera squadra efficientissima!".
Sono
basito da tutte le parole che ha detto: io mi sono fermato a "
c'è qualcosa che vi lega ".
Comunque per
ogni buon conto, gli
dico: " Grazie Jack e mi sa tanto che approfitterò presto
del vostro
aiuto.
Sono sempre
stato capace di
conquistare le donne che mi piacevano ma l'aver passato quindici anni
con
Jennie, mi ha fatto uscire un pò dal giro e davvero adesso,
non so che pesci
prendere.
Non voglio fare
brutte figure e
soprattutto non voglio deluderla!".
Jackson,
stranamente serio annuisce
poi mi risponde: " Tu non la deluderai; quanto al metodo di conquista,
credo che tu debba comportarti come sempre.
Non dimenticare
che Sabrina ha la tua
età quindi è più vicina a te nei
gusti, di quanto non sia con noi.
In
realtà per capire che cosa le
piace e cosa odia, credo che tu debba parlare con le ragazze, quindi da
bravo
stratega, più tardi te le manderò qui e
tratterrò con me il Winnie the Pooh dei
poveri e il mancato modello, perchè sono sicuro che ti
prenderebbero in
giro!".
Io annuisco poi
per non dare troppo
nell'occhio, ci riuniamo agli altri pronti a metterci al lavoro.
POV NIKKI
Io e Paul oggi
siamo venuti qui per
dare una mano agli altri, per preparare la stanza che ci ha chiesto
Lisa.
Credo che in
fondo, quei due se la
meritino, perchè ne hanno passate davvero tante.
Rob è
un caro amico, un ottimo
collega, nonché il mio testimone di nozze e Lisa, si
è conquistata il mio
affetto.
Inoltre mi fa un
piacere enorme,
pensare che hanno risolto quel guazzabuglio nel quale erano rimasti
invischiati
anche Tay e Kris.
Ora finalmente
potranno godersi la
loro relazione alla luce del sole e la presenza del loro splendido
bambino,
renderà tutto perfetto.
POV MARTINA
Io e Andrea,
guardiamo sorridendo i
salti mortali che sta facendo Jackson per farsi sentire e sopratutto
per far tacere
Kellan, che è davvero una forza della natura.
Per prima cosa,
il nostro riflessivo
ma pazzo amico ci dice che dovremo dividerci, nel senso che gli uomini
rimarranno qui a casa a fare il lavoro sporco mentre noi donne
usciremo, per
acquistare i mobili e i suppellettili vari.
Ad un tratto
Lucia si avvicina a lui
e dopo avergli accarezzato una guancia, gli dice: " Amore della mia
vita,
credo che la tua idea sia perfetta ma... eh si, c'è un ma.
Voglio
avvisarti, anzi mi rivolgo a
tutti voi: ora noi ragazze usciremo, per andare ad acquistare il
necessario e
voi farete il lavoro sporco, come ha detto il mio tesoro.
Il mio ma,
però è dettato dal fatto
che il lavoro che intendo io, va svolto con coscienziosità e
non comporta il
sedervi al bordo della piscina
a bere la birra e a guardare il football.
Mi auguro che vi
impegnerete, perchè
altrimenti in quella piscina ci dormirete anche a tempo indeterminato,
sono
stata chiara?".
Noi donne
annuiamo tutte in blocco e
Kellan crolla sul divano di Robert mettendosi una mano in faccia, in un
modo
talmente comico che ci fa scoppiare tutti a ridere specialmente quando
con la
voce coccolosa dice: " E se poi mi vengono i reumatismi?".
POV ASHLEY
Quando
finiamo di ridere,
ci separiamo e Joe cerca di convincermi a farlo venire con noi,
perchè dice che
quei pazzi dei nostri amici lo porterebbero in una cattiva strada.
Quando
vede che tutte
scuotiamo la testa, si piega su se stesso e totalmente affranto,
rientra in
casa mentre io, Elizabeth, Kristen, Nikki, Erica, Lucia e Martina ci
rechiamo
in centro a cercare i mobili.
E'
sempre rilassante
condividere con le proprie amiche, una giornata di sano shopping, anche
se non
si tratta di abiti o scarpe.
Lo
trovo divertente e
penso che dovremmo farlo più spesso; non sai mai che possa
succedere.
Per
esempio nell'ultimo
che ho fatto con Lisa, abbiamo scoperto l'arrivo del bambino, dando il
via a
tutto il caos che ne è conseguito.
Per
fortuna tutto è
finito bene e ora finalmente i nostri amici potranno vivere sereni e
felici.
POV ELIZABETH
Justin
con l'accordo di
tutti, viene nominato direttore dei lavori anche perchè lui
in quel campo ci
vive.
E'
uno dei più bravi imprenditori
edili e credo che sarà la leva giusta per far filare diritto
i nostri operai
improvvisati.
Finalmente, dopo
quasi quattro ore di
cammino, riusciamo a trovare la stanza che mette d'accordo tutte e dopo
aver
pagato con la carta di credito di Lucia, chiediamo all'incaricato di
consegnarci tutto non prima di tre giorni.
Quando usciamo
dal negozio, veniamo
fermate da alcune fans che ci chiedono degli autografi e di poter
scattare
delle foto poi dopo aver risolto quell'incombenza, ci rimettiamo in
cammino.
Ad un tratto
Ashley dice: "
Ragazze, io direi di dividerci la giornata in modo equo e proficuo.
Voglio dire che
visto che è già
mezzogiorno, prendiamo delle meravigliose e succulente pizze e andiamo
a Bel
Air a sfamare i nostri operai.
Ovviamente in
questo modo potremo
anche controllare che cosa hanno combinato, poi dopo aver mangiato,
usciremo di
nuovo per acquistare suppellettili vari come album, matite, pennarelli
e tutto
quello che può servire ad una bambina.
Pensavo anche di
prenderle un
computer di ultima generazione, una televisione e dulcis in fundo un
immancabile impianto stereo, che ne dite?".
Tutte ci
mostriamo d'accordo quindi,
senza perdere altro tempo ci mettiamo in cammino: prima tappa PIZZERIA.
|
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Capitolo 60 *** Tutti insieme appassionatamente ***
Ciao
ragazze oggi siamo giunte al rientro di Robert,
Lisa e la loro figlioletta a Los Angeles.
I
nostri beniamini presenteranno la piccola Becca a
tutti i loro amici e vedremo la loro reazione.
Come
sempre vi ringrazio per il vostro affetto che non
è mai venuto meno e per la vostra pazienza dato che tra un
capitolo e l'altro
ci metto più tempo del previsto.
Vi
lascio un grande bacio.
Ciao
Lorian
Capitolo 60 -
Tutti insieme
appassionatamente
POV ROBERT
I quattro giorni
che avevamo
preannunciato ai nostri amici, sono passati e finalmente siamo tornati
a Los
Angeles.
Ancora faccio un
pò di fatica a
credere che il mio amore sia qui con me e che con noi, ci sia anche
Becca.
Se ripenso al
fatto che poco meno di
dieci giorni fa mi ritrovavo nel mio salone a piangere per la partenza
di Lisa,
mi sembra quasi un sogno.
Ho paura di
svegliarmi e di
ritrovarmi ancora lì da solo ma poi guardo quelle meraviglie
e mi rendo conto,
di essere solo un fottutissimo uomo fortunato.
So di aver fatto
male a Lisa e di
essermi comportato veramente da schifo, quando le ho proposto
quell'ignobile
possibilità ma a mia discolpa, se mai ne ho una, posso dire
di averlo fatto
davvero ingenuamente.
Le mie
recriminazione vengono
dissolte da Thomas, che entrando ci dice che possiamo toglierci le
cinture di
sicurezza.
Rivolgo lo
sguardo verso il
finestrino e vedo che l'aereo è appena atterrato sul suolo
americano.
Ero
così assorto nei miei pensieri,
che non mi sono neppure accorto che il comandante Harrison aveva
terminato la
manovra di atterraggio.
Dopo aver
salutato il pilota e il suo
assistente e averli ringraziati per la loro disponibilità,
saliamo sulla
macchina che è ferma a bordo pista.
Attendiamo che
l'autista finisca, con
l'aiuto di Thomas, di impostare le valigie e quando sale in macchina,
gli do
l'indirizzo di casa nostra.
Quando l'auto
parte, mi giro a
guardare Becca e la vedo intenta ad osservare il panorama, con un
espressione
seria in volto.
La cosa che mi
fa stringere il cuore
e vedere che neppure per un secondo, ha lasciato la mano di Lisa.
Probabilmente
teme che se lo farebbe,
perderebbe anche lei.
Ma questo non
avverrà mai, perchè
oramai Becca fa parte della nostra vita e non riuscirei ad
immaginarmela, senza
la sua presenza.
Senza che me ne
renda effettivamente
conto, arriviamo a Bel air e pochi secondi dopo, quando sento la
macchina
rallentare, odo la voce di Lisa dire a Becca: " Ecco amore, questa
è casa
tua!".
Vedo mia figlia
spalancare la bocca,
scioccata dall'imponenza della villa e un sorriso leggero mi nasce
sulle
labbra.
E io che la
ritenevo una dimora
semplice.
Un altro
dettaglio che mi fa tornare
a respirare è il fatto di non vedere più tutti
quei paparazzi fermi davanti a
casa nostra.
So perfettamente
che è una cosa che
non durerà ma per adesso, non posso che esserne felice.
Con un movimento
veloce, tiro fuori
dalla tasca il telecomando del cancello e dopo averlo azionato,
attendiamo che
completi la sua apertura.
Non appena
questa cosa accade,
l'autista riprende la sua marcia ed entra nel garage.
Io faccio
richiudere il cancello e
subito dopo scendo dalla macchina, seguito da Lisa e da una
nervosissima Becca.
So che la mia
piccola è agitata e
lentamente mi avvicino poi dopo essermi accosciato, la guardo
negli
occhi e le dico: " Sta tranquilla
tesoro, vedrai che tutto andrà bene!".
Lei mi fissa poi
mi rivolge un grande
sorriso, che mi riscalda il cuore.
Le poso un
leggero bacio sulla fronte
poi mi rialzo, avvicinandomi all'autista per dargli una mano a
scaricare tutti
i bagagli.
Quando abbiamo
finito di tirare fuori
le valigie, gli riapro il cancello per fargli uscire la macchina.
Dopo che lui ha
terminato la manovra,
lo richiudo e prendendo due trolley, mi accomodo dentro casa seguito da
Lisa e
da Becca.
Non appena
entriamo in casa, mi
blocco di scatto vedendo tutti i nostri amici seduti sul divano intenti
a
chiacchierare.
Sono
così presi che non si sono
accorti del nostro arrivo.
Con immensa
soddisfazione e
divertimento, attiro la loro attenzione dicendo: " E lo detto io che
devo
decidermi a cambiare le serrature.
Questa casa,
sembra un porto di
mare!".
In un attimo
quindici paia di occhi
si spostano su di noi, sorridendo felici ma si bloccano curiosi, quando
si
accorgono della presenza di Becca.
Io poso le
valigie e prendo la mano
di nostra figlia, pilotandola verso il grande divano.
Insieme a Becca
e a Lisa, mi siedo e
dopo aver tirato un profondo respiro dico: " Credo che sia il caso di
fare
le presentazioni ufficiali.
Ragazzi, ragazze
lei è Rebecca
Jean... nostra figlia!".
Tutti spalancano
gli occhi
esterrefatti poi Lisa prende la parola e racconta brevemente la storia
di Becca
mentre lei guarda tutti timidamente e con un espressione seria.
Quando il mio
amore finisce di
parlare, notiamo che ciascuno di loro è letteralmente
sconvolto ed emozionato e
posso comprenderne il motivo.
La prima a
parlare è Martina, che
dopo aver fatto un grande sorriso a mia figlia dice: " Benvenuta Becca!
E'
davvero un grande un piacere poter fare la conoscenza di una
così bella
bambina.
Io mi chiamo
Martina mentre lui che è
il mio fidanzato, si chiama Andrea e siamo dei grandi amici della tua
mamma e
del tuo papà!".
Becca annuisce
facendo un timido
sorriso poi la sua attenzione viene attirata dalla voce di Kris, che
dice:
" Anche io ti do il benvenuto, tesoro.
Il mio nome
è Kristen mentre
quest'orso al mio fianco, si chiama Taylor ed il mio fidanzato.
Non farti
ingannare piccola, sembra
serioso ma è un grande coccolone, che si scioglie come neve
al sole se gli fai
una carezza!".
Becca scoppia a
ridere, quando Tay
rivolge una linguaccia alla sua ragazza.
Subito dopo Ash,
che non le ha tolto
gli occhi di dosso dice: " Sono certa che io e te ci divertiremo un
sacco,
Becca.
Io mi chiamo
Ashley mentre questo al
mio fianco è il mio fidanzato, che si chiama Joe.
Ti dicevo che
sono sicura che ci
divertiremo tanto quando andremo a fare shopping, perchè a
te piace farlo, non
è vero?".
Mi sbatto
teatralmente una mano sulla
fronte ma mi blocco, quando vedo annuire Becca felice.
Ash vedendo la
mia reazione, scoppia
a ridere poi aggiunge: " Ehi troglodita, guarda che tra donne ci
capiamo
perfettamente.
Tu devi pensare
solo a tirare fuori
la tua tanto amata carta di credito dal portafogli e a tacere!".
Io, con un
leggero sorriso sulle
labbra mugugno: " Come se avessi qualche altra opzione!" facendo
scoppiare tutti a ridere.
Quando ci
calmiamo dalle risate convulse,
a prendere la parola è la mia mammina mediatica che dice: "
Ciao tesoro,
io mi chiamo Elizabeth mentre questo al mio fianco è il mio
fidanzato che si
chiama Justin ed entrambi ti diamo il benvenuto qui a Los Angeles!".
Becca annuisce
sorridendo poi sposta
il viso verso Lisa che le fa una tenera carezza sulla guancia.
Stavolta a
parlare è Erica che dice:
" Ciao Becca, non ti fare confondere da Kristen.
Qui se
c'è un orso buono come il pane
è lui che mio marito e che si chiama Kellan; io invece sono
Erica e sono una
grande amica della tua mamma e del tuo papà e spero che
presto anche io e te lo
diventeremo!".
Becca annuisce
emozionata e un pò
frastornata.
La mia mediatica
sorella vampira,
attira l'attenzione di nostra figlia dicendo: " Io invece mi chiamo
Nicole ma come
tutti ormai fanno,
puoi chiamarmi Nikki.
Sono una collega
del tuo papà e
un'amica di tutti e due.
L'uomo al mio
fianco è mio marito
Paul che è un cantante e tutti e due ti diamo il benvenuto!".
Becca annuisce
fissandola
intensamente, come se la stesse studiando a fondo.
La voce del mio
caro amico Pet, fa
voltare di scatto nostra figlia.
Finora hanno
solo parlato le ragazze
per metterla a suo agio ma per ovvie ragioni, a lui tocca presentarsi
da solo.
Quindi con un
tono scherzoso dice:
" Io sono Peter e sono un collega di tuo padre.
Anche io sono un
papà e mi piacerebbe
farti conoscere le mie figlie; sono sicuro che andreste veramente
d'accordo.
Come sicuramente
avrai notato, a
differenza degli altri, io non ho nessuno da presentarti!".
Jackson
sogghignando sussurra: "
Ancora per poco!", ricevendo un occhiataccia da Pet.
Io li fisso
basito, del tutto certo
di essermi perso qualche passaggio.
Prima che possa
fare qualche domanda
in merito, il mio amico si rivolge alla donna al suo fianco e dice: " A
te
la parola!".
Lei annuisce
sorridendo poi rivolta a
mia figlia dice: " Ciao Becca, io mi chiamo Lucia e sono una cara amica
della tua mamma mentre questo imbranato al mio fianco è mio
marito Jackson che
lavora con il tuo papà!".
Jackson mettendo
su una faccia
fintamente offesa dice: " Ehi donna, imbranato a chi? Mi domando dove
sia
finito il rispetto!
Ricordati che a
casa facciamo i
conti, noi due!" conclude, ricevendo anche lui una linguaccia che fa
scoppiare tutti a ridere.
Becca fissa
tutta quella marmaglia di
persone, con un espressione seria in viso anche se mi accorgo che sta
lottando
per non scoppiare a ridere.
Sono contento di
come stiano andando
le cose, perchè la nostra piccola sta facendo davvero dei
passi da gigante e di
questo non posso che esserne felice, anche se non vedo l'ora di poter
sentire
la sua voce.
Finalmente tutti
si sono presentati e
Lisa, giusto per riportare la calma e la tranquillità, tira
fuori l'ecografia
del nostro bambino mostrandola a tutti.
Man mano che gli
altri la vedono, si
avvicinano per farci gli auguri e mentre stiamo chiacchierando,
sento la risata
di Becca alzarsi come
un coro di campanelle.
Quando mi giro,
la vedo intenta a
giocare con la mia cagnolina e sono sicuro che questo
l'aiuterà davvero molto.
Staccandomi
dagli altri, mi avvicino
a lei e mi accoscio al suo fianco dicendo: " Becca, lei è la
nostra Patti
e se ti va da questo momento ti potrai occupare di lei!".
Mia figlia mi
fissa negli occhi,
prima di annuire sorridendo poi mi butta le braccia al collo e io mi
sento in
paradiso.
Vedo
che Lisa ci sta fissando con un grande
sorriso e io mi beo profondamente di quell'espressione.
Dopo essermi
rialzato mi avvicino a
lei e la prendo per mano per farla avvicinare a me, quindi dico a
tutti: "
Ragazzi, le sorprese non sono finite!
Quando eravamo a
Londra, con il
benestare di Becca, ho chiesto a Lisa di diventare mia moglie e lei ha
accettato.
Quindi ci
sposeremo non appena tutto
sarà pronto, ergo prima vi sbrigate e prima me la sposo!".
Tutti scoppiano
a ridere,
abbracciandoci felici e facendoci gli auguri.
Erica si fa
portavoce di tutti
dicendo: " Rob, lascia tutto nelle nostre mani e puoi già
considerarti un
marito!".
Io la ringrazio
facendogli una
profonda riverenza che fa scoppiare tutti a ridere poi chiedo alle
ragazze se
hanno preparato la stanza di Becca e quando loro annuiscono, saliamo a
vederla.
Non appena
entriamo nella stanza,
Becca si blocca con la bocca spalancata e una lacrima di gioia le
scende sulla
guancia.
Io la osservo,
felice di vederla così
serena e mi sento profondamente realizzato.
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Capitolo 61 *** Nuovi arrivi e profumo di nozze ***
Ciao
ragazze, eccoci al nuovo appuntamento con questa
fiction.
Ormai
posso dire a gran voce che siamo giunti agli
sgoccioli e che mancano si e no, quattro o cinque capitoli.
Devo
ammettere che quando l'ho iniziata non pensavo
che venisse fuori così ma poi si è sviluppata ed
è cresciuta praticamente da
sola.
Ma
basta chiacchiere, come sempre vi ringrazio per
l'affetto che mi dimostrate, vi lascio alla lettura e vi do
appuntamento alla
prossima settimana.
Baci
Lorian.
Capitolo 61 -
Nuovi arrivi e profumo
di nozze
POV ROBERT
Dal nostro
ritorno a Los Angeles, i
giorni si sono susseguiti con un ritmo frenetico e convulso.
Le ragazze sono
nel pieno del loro
tour de force, per lo svolgimento del matrimonio tra me e Lisa e questo
non può
che farmi piacere.
Io non ho avuto
voce in capitolo
praticamente su nulla, a parte la location delle nozze.
Mi sono
impuntato e con orgoglio ho
vinto, nello scegliere di celebrarle sulla spiaggia di
Malibù al tramonto.
In
realtà avrei voluto farlo
all'alba, come nei nostri sogni ma per questioni logistiche, sono
dovuto
giungere a più miti consigli.
Infatti sia io
che Lisa, preferiamo
avere degli invitati al nostro matrimonio, piuttosto che un branco di
zombie
assonnati in preda allo sbadiglio facile.
Alla fine di
tutte le programmazioni
Erica, che era stata designata a furor di popolo la portavoce, mi ha
comunicato
come data definitiva per le nostre nozze, il sette luglio e
cioè tra quindici
giorni.
Jackson si
è occupato di richiedere i
permessi per il luogo del matrimonio che quel giorno, sarebbe stato
chiuso e
recintato per permetterci di avere un minimo di privacy.
Non sto
più nella pelle dalla gioia,
anche se a volte sento una punta di nervosismo farsi strada in me.
Con molta
probabilità, credo che sia
il timore che qualcosa possa andare irrimediabilmente storta.
Solitamente
quando si è troppo
felici, avviene sempre un imprevisto che rimette in discussione tutto
quanto e
io non voglio che questa catastrofe si avveri.
Non voglio
più stare male, come lo
sono stato due settimane fa.
Rischiare di
perderla è stato troppo
doloroso per il mio povero cuore malandato, tanto più che
ora non perderei solo
lei ma anche Becca e Thomas o Susan.
Di comune
accordo con Lisa,
nell'ultima visita fatta con Meredith, abbiamo deciso di non voler
sapere il
sesso di nostro figlio.
Desideriamo
entrambi scoprirlo il
giorno del parto, perchè pensiamo che viverci tutto senza
alcuna pretesa, abbia
un valore ancora maggiore.
Qualche giorno
dopo il nostro
rientro, dietro consiglio di Stephanie, io e Lisa abbiamo indetto una
conferenza stampa per annunciare al mondo intero la nostra imminente
unione.
Diamine, mi
ricordo ancora la
tensione nervosa che aveva colto la mia fidanzata, al solo pensiero di
affrontare tutti quei paparazzi.
Quando glielo
avevo detto, era
sobbalzata sul divano e istintivamente si era portata una mano sul
ventre, come
se volesse proteggere la nostra creatura e io ero impazzito davanti a
quel
semplice gesto.
Mi era sembrato
il più bello che
avessi mai visto e mi sentivo orgoglioso di poter fare parte della vita
di
quella magnifica ragazza.
Con estrema
fatica ero riuscito a
tranquillizzarla, spiegandole che era ora che anche noi, oltre a Tay e
Kris,
uscissimo allo scoperto.
Per lo meno per
garantire sia a Becca
che ai nostri futuri figli, di poter camminare alla luce del sole senza
doversi
nascondere o vergognare.
INIZIO
FLASHBACK
Vedo il
nervosismo che sta pervadendo
il mio tesoro mentre siamo seduti nella limousine che ci sta portando
verso gli
studi televisivi, dove terremo la nostra conferenza stampa.
Stringe
furiosamente i pugni tanto
che le sue nocche impallidiscono.
Non va bene e
devo farglielo capire!
Questa tensione non fa bene al nostro bambino e sopratutto non fa bene a lei.
Di scatto le
prendo la mano e
lentamente le distendo le dita continuando a massaggiarle il palmo.
Lei mi fissa con
gli occhi lucidi e
allora io le dico: " Lisa sta tranquilla, vedrai che sarà
più semplice di
quello che pensi.
So che per Tay e
Kris è all'ordine
del giorno il fatto di comportarsi così ma sono certo che
anche tu sarai in
grado di affrontare tutto quello che ne conseguirà!".
Lei annuisce poi
mi chiede: "
Come pensi di giustificare il fatto che tutti mi credono la cugina di
Taylor?".
Io sospiro poi
le rispondo: "
Semplicemente non lo giustificheremo!
Per l'opinione
pubblica, tu sei e
rimarrai sua cugina e noi diremo solo che frequentandoci, ci siamo
innamorati!".
Lisa alza gli
occhi al cielo poi
dice: " La fai troppo semplice!".
Io sogghigno poi
le rispondo: "
Forse perchè è davvero più semplice di
quel che credi, amore.
Non farti
prendere dal panico e
vedrai che fra due ore, tutto ti sarà sembrato solo un sogno
che è svanito al
tuo risveglio!".
Lei mi fa un
pallido sorriso poi mi
chiede: " Dobbiamo anche raccontare di Becca!" e io annuisco,
dicendo: " Si, in fondo non c'è nulla di male.
Lei è
e rimarrà nostra figlia
legalmente e puoi stare certa che se non glielo diciamo noi, quelli lo
scopriranno di certo e non voglio che scrivano sui giornali che ci
vergogniamo
di lei!".
Lisa annuisce ma
la vedo irrigidirsi
quando la macchina si ferma a bordo strada.
Le do un bacio
per farla calmare poi
l'autista mi apre la portiera e io scendo porgendole la mano.
Quando lei esce
dalla vettura, una
marea di flash ci accecano e io le sussurro, di stamparsi un bel
sorriso sulle
labbra.
Lei lo fa e
imitandomi, con la mano
saluta tutti per poi seguirmi dentro l'auditorium.
Quando siamo
dentro, l'abbraccio e la
sento tremare quindi le do un bacio caldo, che sembra darle un
pò di calma poi
le dico: " Amore ti prego, cerca di tranquillizzarti!
So che per te
è difficile ma devi
mettercela tutta; questa tensione non fa bene né a te
né a nostro figlio e di
certo non aiuta neppure me.
So che ce la
puoi fare, perchè sei
una donna forte e con un carattere ben preciso e io sono molto
orgoglioso di
te!".
Lei mi sorride
leggermente poi
annuisce e mi segue, mentre la scorto nel grande salone dove ci sono
già seduti
diversi giornalisti.
Noi ci
accomodiamo dietro al bancone,
accanto a Steph poi all'orecchio le dico: " Fa parlare me, ok? Tu
risponderai, solo se ti faranno qualche domanda diretta.
Kell, Jack e Tay
ti hanno già
spiegato cosa devi dire, no? Quindi tu attieniti al programma e vedrai
che
tutto andrà bene!".
Quando tutto
è pronto, i giornalisti
partono con le domande che sono gestite da Steph e io con la coda
dell'occhio,
guardo Lisa che sembra rilassarsi un pò.
Rispondendo ai
loro quesiti, gli
spiego che Lisa è la cugina di Tay e che quando io l'ho
conosciuta me ne sono
innamorato all'istante.
Per buttarla a
ridere, mugugno che è
stata una preda dura da catturare e che mi ha fatto penare parecchio.
Loro scoppiano a
ridere e vedo che
anche Lisa lo fa, portando gli occhi in gloria.
All'improvviso
la sento irrigidirsi e
quando mi giro, la vedo sgranare gli occhi.
Mi avvicino e a
bassa voce le chiedo
che diavolo stia succedendo; lei mi dice che tra quei reporter,
c'è quello a
cui lei ha detto di essere la mia cameriera.
Io impreco
lentamente poi le faccio un
sorriso e le dico di tranquillizzarsi.
Lisa mi afferra
per un braccio poi,
quando vede quell'uomo alzare la mano per fare una domanda, mi chiede
di
lasciarla rispondere.
Io sono basito
ma annuisco poi spiego
la situazione a Steph che mi conferma che sia meglio fare rispondere
lei e io
prego che la mia piccola sia in grado di cavarsela.
Lui ci fissa e
poi lancia la bomba
dicendo: " Buongiorno signor Pattinson, buongiorno signorina Martini,
io
sono William Moses e scrivo per conto della rivista National Inquirer.
Mi chiedevo come
mai la signorina, si
fosse presentata proprio a me sotto le vesti della domestica del signor
Pattinson ed uscisse da casa sua ogni giorno!".
Lisa calma come
non mai, dice: "
Se permette signor Moses, rispondo io alla sua domanda.
Io mi recavo
tutti i giorni a casa di
Robert, perchè sono molto amica di Mary Miller, che come
tutti sapete è la zia
di Kellan Lutz.
Mary
giornalmente si occupa del cibo
di Robert, perchè usando parole sue lui ha dichiarato guerra
ai fornelli da
tanto tempo!".
Tutti compresa
Steph, scoppiano a
ridere e io mi giro sconvolto verso di lei, dicendo: " Ehi! Questo
avevi
giurato di non dirlo".
La mia futura
moglie alza le spalle
poi mi risponde: " E' vero amore ma se non erro sei stato tu a dirmi
che è
meglio essere sinceri ed io sto facendo questo!" poi girandosi verso
quella
iena, dice:
" Ora
però se permette, vorrei
farle io una domanda, signor Moses!
So che non
rientra nella normalità ma
gradirei da lei una risposta".
Lui annuisce
basito e Lisa ghignando,
gli domanda: " Vorrei capire se è consentito dall'etica del
giornalismo,
semmai lei ne abbia una, il fatto di proporre del denaro ad una ragazza
che
crede una domestica, dicendole che è disposto a darle un bel
pò di soldi, solo
allo scopo di sapere scandali e pettegolezzi atti a ledere l'immagine
del mio
fidanzato!".
L'uomo sbianca
pericolosamente mentre
tutti gli altri giornalisti, lo fissano con disapprovazione.
Lisa, sotto lo
sguardo scioccato mio
e di Steph, sembra un'Erinni e vendicativa mormora: " A me non sembra
che
rientri in quei canoni.
I suoi colleghi
fanno il loro lavoro
nel modo più pulito possibile mentre lei ha preferito
aggirare l'ostacolo e
attingere a piene mani, a tutto quello che lei poi avrebbe trasformato
in
scandalo.
Per lei andava
bene sapere perfino
che colore erano le mutande di Robert e di certo ci avrebbe ricamato
sopra.
Mia nonna diceva
sempre che è meglio
conoscere i propri nemici e per questo mi sono trovata a leggere spesso
i suoi
articoli, che trovo falsi e pregiudiziali.
Lei non
è degno di fare questo
mestiere e posso assicurarle che farò tutto il possibile per
farle cambiare al
più presto lavoro, per evitare che possa fare ancora del
male ad altre
persone!".
Il caro signor
Moses scatta in piedi
e furibondo lascia la sala, mentre tutti gli altri giornalisti fanno un
lungo
applauso alla mia fidanzata.
Io la fisso con
la bocca spalancata e
lei dopo avermi guardato mi sorride e mi da un bacio sulla guancia
quindi mi
dice: " Ora sono tutti tuoi, amore!".
Giuro che se non
fossimo davanti alla
presenza di Steph e di tutti i giornalisti, la prenderei qui in questo
momento.
Il suo
comportamento mi ha eccitato
da morire e io stringo fortemente i pugni per calmarmi e mi
rivolgo
ai giornalisti che stanno ancora
applaudendo la mia fantastica futura moglie.
FINE FLASHBACK
Ovviamente
quella conferenza stampa
si è rivelata un pieno successo e l'opinione pubblica ha
fatto diventare Lisa,
una specie di eroina moderna.
Hanno apprezzato
molto il fatto che
abbiamo adottato Becca e che ora che aspettiamo un figlio, abbiamo
deciso di
sposarci.
Secondo le
ultime notizie ricevute,
il caro signor Moses è stato licenziato dal National
Inquirer e
dopo non essere
riuscito a trovare un
nuovo ingaggio è partito per il vecchio continente.
Ancora adesso,
se ripenso al fuoco
che aveva negli occhi il mio amore, sento un'eccitazione forte e avrei
una
voglia matta di andarla a prendere ovunque si trovi, caricarmela sulle
spalle
come un perfetto troglodita e chiudermi in camera con lei per fare
l'amore fino
a sfinirci.
Sono
però abbastanza intelligente da
sapere di non poterlo fare, per tre motivi ben precisi: primo
perchè Lisa non me
lo perdonerebbe mai, secondo perchè abbiamo la casa invasa
dai nostri amici che
ci stanno aiutando nella preparazione delle nozze e io non voglio fare
niente
per ritardarle e terzo ma non meno importante, perchè non
voglio scioccare la
mia piccola Becca.
Ma
porca miseria, quanto è difficile!.
A proposito
della piccola bambina,
devo dire che giorno dopo giorno si era ambientata sempre
più.
Si sta
divertendo un sacco a
preparare le nostre nozze e un paio di volte è capitato che
quella matta di
Ashley se la portasse fuori per poi tornare a casa, piene di sacchetti
stracolmi di vestiti e accessori.
A volte si
è unita a loro anche
Nikki, che coccola mia figlia come se fosse la sua e aiuta Ash a
coprirla di
regali.
Non mi importa
quanto Becca possa
spendere, voglio solo che stia bene e che dimentichi lentamente, tutto
il
dolore che ha subito.
Certo non voglio
che diventi una
viziata ma in questo momento, metto la sua serenità davanti
a tutto.
Becca ha legato
con tutti ma oltre
alle mie due
sorelline
mediatiche, quelli con cui
è più unita sono Taylor e Kristen, che a loro
volta le vogliono molto
bene.
A volte mi
sembra di essere
tremendamente geloso di quei quattro e Lisa scoppia a ridere vedendo le
mie
smorfie.
Si avvicina a me
poi dopo avermi
accarezzato lentamente, mi rassicura con un caldo bacio.
Voglio dire non
che abbia bisogno di
essere rassicurato! So che il rapporto che ho con mia figlia
è totale ed
esclusivo.
Io l'ho amata
fin dal primo momento e
non ho dubbi nel pensare, che sarà così per
sempre.
Anche lei mi
adora, infatti ogni
volta che torno a casa dal lavoro, mi corre incontro abbracciandomi
stretto.
Sono felice che
lei faccia parte
della mia vita, anche se sto spasimando per poter sentire la sua voce e
mi
auguro che accada al più presto.
Un altra cosa
che è accaduta in
questo periodo è stata la conversazione che Peter ha avuto
con me
e
Lisa, riguardo a Sabrina.
Lui nervosamente
ci ha girato attorno
poi supportato e spronato da Jackson, ci ha detto di provare un serio
interesse
per la nostra amica e che ha intenzione di dichiararsi non appena lei
verrà per
il nostro matrimonio.
Lisa ne
è stata felice e si è detta
certa che anche Sabrina, prova qualcosa per Peter.
Io non mi sono
espresso a riguardo e
mi sono limitato a guardare gli occhi del mio collega e amico, felice
di
vederli brillare di nuovo.
All'improvviso
quella iena di Jackson
ha tossicchiato per attirare la mia attenzione e quando io l'ho
guardato, lui
ha riso e ha detto: " Non devi dirmi niente, fratello scemo?".
Io l'ho guardato
basito poi le sue
parole che mi ha detto tempo fa, mi sono tornate alla mente, colpendomi
come un
fulmine.
"
Ridi ridi, tanto l'ultimo qui a ridere sarò io e
quando quei due annunceranno il loro fidanzamento, tu dovrai farmi le
tue scuse
pubbliche!".
Ho
spalancato gli occhi
poi sotto lo sguardo curioso di Lisa e di Peter, ho sbuffato e ho
risposto:
"
Amico, frequentare
troppo Boo Boo comincia a farti male, comunque quando è tua
è tua quindi non
posso che dire, che ti devo le mie scuse!".
La mia
bellissima ragazza mi ha
fissato in modo interrogativo e quando Jack le ha spiegato qual'era
il discorso in
merito, mi ha
fulminato con il sorrisino sulle labbra.
Anche Peter
è scoppiato a ridere
vedendo la mia faccia poi ha detto: " Se sapevo che rischiavi di
perdere... mi sarei fatto avanti prima!", facendo scoppiare a ridere
tutti.
Ma
vedi un pò che begli amici che ho!
Oramai manca
solo un giorno alle nozze
mie e di Lisa e mentre sono immerso nei miei pensieri sento il
caratteristico
suono di un mms ricevuto.
Quando lo vado a
leggere, un sorriso
mi si apre sul volto e chiamo all'istante Lisa che accorre accanto a
me,
chiedendomi che succede.
Io, sempre
sorridendo, le giro lo
schermo del telefonino e mostrandole la foto di una bellissima neonata
che
dorme, le dico: " Amore, questa è la figlia di Tom e Sienna.
E' nata
stamattina, si chiama Marlowe
Ottoline Layng e pesa 3 chili e 400 grammi!".
Lisa sorride poi
mi guarda negli
occhi e dopo avermi preso la mano, se la porta sul ventre e io
sento un nodo
che si forma nella mia
gola.
Non vedo l'ora
di stringere la nostra
creatura tra le braccia e prometto fin da ora, che sarò il
padre migliore che
posso.
POV BECCA
Lo ammetto, sono
felice!
Felice di essere
qui, con tutte
queste persone attorno e con la mia mamma e il mio papà che
mi amano davvero
tanto.
Purtroppo non me
la sento ancora di
parlare, perchè temo che la felicità mi venga
strappata nuovamente dalle mani e
stavolta non riuscirei a sopportarlo.
So che non
dovrei essere così
negativa ma finora, mi è stata portata via ogni cosa che
amavo.
La mia vera
mamma, il mio vero papà,
il mio fratellino Matthew e
mia zia Veronica!
Se
adesso perdessi anche
papà Robert e mamma Lisa, non credo che mi riprenderei dal
dolore.
Per
non parlare della mia
sorellina in arrivo!
Oh
si, io sono sicura che
sia una femmina; non chiedetemi perchè ma me lo sento e
finora non ho mai
sbagliato.
Anche
Ashley, Nikki e
tutti gli altri mi sono stati molto accanto e oramai voglio loro un
mondo di
bene.
Quel
matto di Kellan, il
saggio Jackson, il buffo Andrea, le scatenate Erica e Martina, la dolce
Lucia,
la tenera Kristen, quell'esaurito di Taylor e tutti gli altri.
Loro
ora sono la mia
caotica e super numerosa famiglia! Certo mi manca molto la mia
sfortunata zia
ma so che aveva ragione, quando mi ha detto di non volermi accanto a
lei mentre
diceva addio alla vita.
Non
lo avrei sopportato
affatto e anche se a volte mi sento un pò in colpa, so che
non c'era altro modo
che questo.
Domani
la mia mamma e il
mio papà si sposeranno e finalmente saremo una vera famiglia.
|
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Capitolo 62 *** Finalmente sposi ***
Ragazze,
finalmente ci siamo!
Faccio
davvero fatica a crederci ma siamo arrivate al
capitolo delle nozze tra Robert e Lisa.
Chi
è contrario a queste nozze, parli adesso o taccia
per sempre! Ma che brave, silenzio di tomba. Così mi piace.
Chi
ha detto io, io? Presto fatela tacere e portatela
fuori, perchè non ho proprio voglia di creare altri
impedimenti a questi
poveracci.
Credo
che sarete d'accordo con me nel dire che hanno
passate un bel pò quindi ora è giunto il momento
di vederli felici e sereni con
la loro Becca, con il figlio in arrivo e circondati da parenti e amici.
Ora
basta con le chiacchiere, altrimenti la prossima
ad essere buttata fuori, sarò proprio io.
E
che diamine però, un pò di pazienza!
Vi
ringrazio come sempre e vi lascio alla lettura del
capitolo dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Baci
Lorian
Capitolo 62 -
Finalmente sposi
POV ROBERT
Mammina
bella, come sono nervoso!
Finalmente il
gran giorno è arrivato
e fra poco più di quattro ore, Lisa diventerà mia
moglie agli occhi del mondo.
Mi sento come se
fossi fatto di vetro
e mi potessi infrangere con un nonnulla.
Sono qui fermo
da venti minuti,
intento a cercare di sistemare questi dannati gemelli, che non ne
vogliono
sapere di collaborare e il nervosismo sta crescendo in modo
esponenziale.
Un discreto
picchiettio alla porta,
mi distrae da quel insulso lavoro e quando do il permesso di entrare,
la mia
dolce bambina fa capolino dalla porta.
Mi rivolge un
sorriso e io la guardo orgoglioso,
osservando quanto è bella fasciata nel suo elegante abito
azzurro.
Lei si avvicina
a me e senza dire una
parola, mi afferra il polso e con un semplice gesto delle dita, mi
sistema quei
maledetti gemelli del cavolo.
Io alzo gli
occhi al cielo e lei
sogghigna inarcando un sopraciglio, come se mi volesse dire che senza
di lei
non ci sarei mai riuscito.
E
non sa quanto abbia ragione!
Sospirando le
chiedo: " Hai già
visto la mamma?" e lei annuisce con un sorriso, quindi mi avvicino al
tavolo, prendo il bouquet di rose bianche e glielo porgo dicendo: "
Potresti portarle questo da parte mia?".
Lei annuisce
nuovamente e io
sogghignando le domando: " Visto che hai avuto modo di vedere
già il suo
vestito, non potresti dare una piccola anticipazione al tuo paparino?".
Lei spalanca gli
occhi poi, come se
ce ne fosse bisogno, fa il gesto di cucirsi la bocca.
Metto le mani
sui fianchi poi
mormoro: " Traditrice!" e lei scoppia a ridere, riscaldandomi il
cuore.
La guardo e mi
sento davvero un uomo
fortunato, che non ha bisogno di chiedere più nulla alla
vita.
Ho tutto quello
che mi serve per
essere sereno e felice: una donna meravigliosa che tra poche ore
sarà mia
moglie, una figlia bellissima che sono certo mi darà molte
soddisfazioni, un
altro figlio in arrivo che non vedo l'ora di stringere forte, una
famiglia
forte e unita alle spalle, tanti amici veri e sinceri, una salute
buona, una
bella e grande casa confortevole, un lavoro che adoro fare e un
più che
discreto conto in banca.
Mi riscuoto dai
miei pensieri e dico:
" E va bene signorina Pattinson, visto che non ho speranze di
corromperla,
mi auguro che lei possa ripagarmi del torto subito concedendomi un
ballo più
tardi!".
Lei annuisce con
un sorriso poi si
avvicina a me e mi da un tenero bacio sulla guancia quindi si fionda
fuori
dalla stanza, stringendo tra le mani il bouquet della sposa.
Passano altre
due ore e finalmente
Stephanie appare davanti alla porta dicendomi: " Forza Rob, dobbiamo
andare!".
Io annuisco,
sentendo le gambe farmi
giacomo - giacomo ma mi concentro per non fare la figura del cretino e
la seguo,
facendole un breve sorriso.
Steph, che
è molto elegante nel suo
abito blu, mi segue in silenzio, senza dire una parola.
E' una valida
collaboratrice e sono
davvero fortunato ad averla incontrata nel mio cammino.
Oltre ad essere
una valida
collaboratrice è anche una buona amica, che mi ha tolto le
castagne dal fuoco
parecchie volte.
Io e Steph
saliamo in macchina e
mentre ci dirigiamo verso Malibù, mi dice: " Sono davvero
felice per te e
Lisa.
Siete una coppia
bellissima e sono
orgogliosa di fare parte della vostra vita!".
La ringrazio di
cuore poi, fortemente
emozionato, mi giro a guardare il paesaggio che scorre veloce dal
finestrino.
Una volta giunti
alla spiaggia,
l'autista ferma la macchina e io e Steph scendiamo, entrando in una
specie di
tunnel bianco.
Procediamo sul
marciapiede, fino ad
arrivare ad una passerella di legno che s'inoltra sulla spiaggia.
Lì
incontro il giornalista e il
fotografo che ci stanno aspettando.
Di comune
accordo con Lisa, abbiamo
deciso di vendere il servizio fotografico del matrimonio e di devolvere
interamente il ricavato in beneficienza.
Vedo mia madre e
mio padre fermi poco
più in là e quando loro si accorgono del mio
arrivo, si avvicinano
abbracciandomi stretto.
Mia madre, mi
guarda con i lucciconi
negli occhi poi dice: " Oggi è il vostro giorno, tesoro e so
che sarete
felici.
Siete stati
uniti dal destino e
niente potrà separarvi!".
Annuisco
ringraziandola poi giro lo
sguardo verso la spiaggia e l'ammiro in silenzio.
Delle sedie
decorate da dei teli di
organza bianca e un fiore, compongono la platea mentre un semplicissimo
gazebo
ricoperto da dei veli e delle composizioni di fiori, rappresentano
l'altare
dove io e la mia Lisa fra un ora ci uniremo in matrimonio.
E' semplice,
minimalista ma
incredibilmente elegante.
POV LISA
Sono pronta, ora
sono quasi pronta e
mi sembra impossibile pensare, che tra quatto ore sarò la
moglie di Robert.
Sono passati
tredici mesi dal mio
arrivo qui a Los Angeles e molte cose sono accadute.
Benedico questi
sentimenti, perchè
posso dire di aver vissuto questo amore con perseveranza.
E grazie a tutto
questo, ora sono qui
ad attendere la parrucchiera che viene ad acconciarmi i capelli per poi
andare
in spiaggia ad unirmi alla perfetta metà della mia mela.
La porta della
camera che si apre, mi
distoglie dai miei pensieri e vedo di fronte a me la mia bellissima
figlia, che
stringe tra le mani il bouquet che le ha consegnato Robert.
Mi avvicino per
prenderlo e le do un
dolcissimo bacio sulla fronte.
Lei mi guarda e
mi sorride e mi
riscopro ansiosa di poter sentire la sua voce; so che non devo metterle
fretta
ma diamine, è mia figlia e io voglio vederla finalmente
felice.
So che non
potrà dimenticare davvero,
tutto il dolore che ha caratterizzato la sua vita ma giuro a me stessa,
che ce
la metterò tutta per aiutarla.
Lei
mi fissa con un sorriso e io lo
contraccambio, chiedendole: " Papà è
già partito?".
Lei scuote la
testa con convinzione e
io riprendo a dire: " Sei bellissima, amore e lui... com'è?".
Becca alza gli
occhi al cielo
sbuffando poi fa il gesto di cucirsi la bocca.
Io scoppio a
ridere poi dico: "
Ho capito! Anche lui ha cercato di corromperti, non è
così?".
Lei annuisce
sorridendo e io dico:
" Ok allora, sappi che io non lo farò!" poi le faccio una
carezza
e mormoro: "
Tesoro, potresti
controllare se è arrivata la parrucchiera? Poi vai a
chiamare Michael e digli
di venire su che sono quasi pronta!".
Lei annuisce e
si fionda saltellando,
fuori dalla stanza.
Dopo due ore e
mezza, scendo in
giardino e mentre mi aggiusto l'orlo del vestito che si è
infilato sotto le
scarpe, sento la voce di Michael che dice: " Diamine Lisa, se non fosse
che rischio il linciaggio da parte di Robert e di tutti gli invitati,
ti
rapirei per portarti su
un'isola deserta.
Sei uno
splendore, piccola e io sono
davvero onorato che tu abbia scelto me, per accompagnarti all'altare!".
Io ridacchio,
porgendogli la mano poi
rispondo: " L'onore è tutto mio, Mike!".
Usciamo di casa,
salendo con Becca
sulla macchina e l'autista mette in moto, dirigendosi verso
Malibù.
Una volta giunti
a destinazione,
Michael scende dalla macchina e mi porge la mano per farmi scendere poi
fa la
stessa cosa con Becca, che lo ringrazia con un sorriso.
La mia piccola
va avanti, stringendo
tra le mani il cestino con i petali di rose, che dovrà far
cadere prima della
mia entrata.
Stretta al
braccio di Michael, tremo
per l'emozione e lentamente entriamo sotto il tunnel bianco, che
è stato
fortemente voluto da Erica.
Continuiamo a
camminare, fino ad arrivare
ad una passerella di legno dove ci attende il fotografo.
Io e Michael,
posiamo per qualche
foto poi lo ringrazio e mi dirigo verso il mio amore.
Giunta
all'inizio della passerella,
vedo le mie adorate cognate guardarmi con un sorriso.
Gli mando un
bacio con la punta delle
dita poi riprendo a camminare puntando gli occhi in quelli di
Robert.
E' lì
fermo e mi sta fissando come se
volesse mangiarmi con gli occhi e io mi farei dare volentieri un
morsetto.
POV ROBERT
Per
tutti gli Oscar, quanto è bella la mia donna!
Sono qui, fermo
come un broccolo, che
la guardo fiero e innamorato e ancora non credo davvero a tutta la
fortuna che
ho avuto.
Lei mi ha
perdonato, anche quando io
per primo, ero convinto di non meritarmelo.
Lisa si ferma e
io l'ammiro fasciata
nel suo splendido vestito bianco.
L'abito
è semplice ma al tempo stesso
elegante, proprio come lei e sono orgoglioso di diventare suo marito.
Tra le mani
stringe il bouquet che le
ho regalato e non posso non dire che è bellissima.
Finalmente mi
raggiunge e io le porgo
la mano afferrando la sua e quando lo faccio, subito tutta l'ansia e il
nervoso
si dileguano come neve al sole.
Il parroco
inizia a leggere dei brani
per noi molto importanti poi ci benedice dicendoci tante cose, che in
realtà,
se devo essere sincero non ho proprio sentito.
Alla mia destra,
ci sono mia sorella
Elizabeth con il suo fidanzato David in qualità di miei
testimoni mentre al
fianco di Lisa, ci sono Peter e Sabrina.
Quella
streghetta li ha uniti in quel
compito, nella speranza di spronare il mio amico e collega a
dichiararsi alla
sua mammina.
Becca si
avvicina con il cuscinetto
delle fedi e io lo prendo con un sorriso, mandandole un bacio con la
punta
delle dita.
Finalmente
arriva il momento delle
nostre promesse e io, con la voce piena di emozione mormoro: " Fai
parte
della mia vita da sempre, sei entrata nel mio cuore e nella mia anima
con la
forza di un tornado e sono grato davvero a Dio, per la fortuna di
averti al mio
fianco.
Io Robert prendo
te Lisa, come mia
sposa e prometto di amarti, onorarti e proteggerti, in salute e in
malattia, in
ricchezza e in povertà fino all'ultimo giorno della nostra
vita!".
Poi prendo la
vera e mettendogliela
nell'anulare dico: " Con questo anello, io ti sposo!".
Lisa deglutisce
a fatica poi dice:
" Per me la fiducia, la gioia e l'amore hanno il tuo viso.
Non posso
immaginare, neppure per un
secondo, di essere lontana da te e dai nostri figli che siete la mia
unica
ragione di vita.
Io prendo te
Robert come mio sposo e
prometto di amarti, onorarti e proteggerti, in salute e in malattia, in
ricchezza e in povertà fino all'ultimo giorno della nostra
vita!".
Poi anche lei,
mi mette al dito la
fede mentre dice: " Con questo anello, io ti sposo!".
Il parroco ci
guarda e sorride
compiaciuto poi con la voce solenne, mormora: " E con grande gioia che
vi
dichiaro marito e moglie" poi aggiunge sornione: " Caro sposo, ora
può baciare la sposa!".
Ovviamente non
me lo faccio ripetere
una seconda volta e con tanto amore, unisco le mie labbra a quelle di
mia
moglie.
Santo
cielo che parola meravigliosa! Mia moglie... sono certo che non mi
stancherò mai di dirlo.
All'improvviso,
mi sento tirare per
la giacca e quando mi stacco malvolentieri da Lisa, mi giro e
vedo Becca che
ci sta fissando con le
lacrime agli occhi.
Sto per
abbassarmi verso di lei ma
mia figlia, mi ferma con il gesto della mano.
Sono perplesso e
davvero non capisco
che succede! Guardo Lisa e vedo che anche lei ha la mia stessa reazione.
Riporto lo
sguardo su Becca e la vedo
deglutire, prima di dire: " Mamma, papà tanti auguri!".
Spalanco gli
occhi, mentre sento le
lacrime scendermi sulle guance.
Crollo in
ginocchio, con il cuore che
mi batte forte nel petto! La nostra piccola ha parlato e non
può sapere che
regalo grande ci ha fatto.
Anche Lisa si
china, avvicinandosi a
noi e uniti da un grande amore stringiamo nostra figlia, felici come
non mai.
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Capitolo 63 *** Un ricevimento in stile Pattinson ***
Allora ragazze,
innanzitutto vi porgo un buon weekend tutto meritato.
Dopo una
settimana di duro studio e di massacrante lavoro, ci meritiamo di
sicuro un pò di relax in più.
Dopo questo mio
piccolo e personale delirio, vi do il benvenuto al nostro
appuntamento settimanale.
Ci tengo ad
informarvi che dopo questo capitolo, ce ne saranno ancora altri
tre, seguiti poi da l'epilogo e questa storia si concluderà.
Oggi
festeggeremo con Robert e Lisa e scopriremo se Peter avrà o
no il
coraggio di dichiararsi a Sabrina.
Come sempre vi
ringrazio per il vostro affetto e vi lascio alla lettura.
Baci Lorian
Capitolo
63 - Un ricevimento in
stile Pattinson
POV
LISA
Un
silenzio attonito e commosso
si è perpetrato a lungo, dopo che la nostra piccola Becca ci
ha fatto questo
meraviglioso regalo.
Sentirla
parlare mi ha fatto
provare un'emozione tremenda e ho sentito le lacrime scendermi sulle
guance,
senza che volessi o potessi fermarle.
Quando
dalla bocca del nostro
angelo sono uscite quelle quattro stupende parole, mi sono girata verso
Robert
e l'ho visto piangere dalla gioia, prima di vederlo cadere in ginocchio
totalmente attonito.
Anche
io mi sono avvicinata e mi
sono unita al loro abbraccio, sentendomi finalmente felice e completa.
Alzo
gli occhi per guardare la
reazione dei nostri invitati, per quanto il velo di lacrime me lo
permetta e
vedo Kristen singhiozzare tra le braccia di Taylor mentre lui ha la
bocca
spalancata.
Anche
Ashley sta piangendo, così
come Nikki e Erica.
Gli
altri proprio non riesco a
vederli ma so per certo che sono commossi, almeno quanto noi.
Tutti
hanno imparato a voler bene
a Becca, come se fosse sempre vissuta con noi e sapere che finalmente
ha
superato uno scoglio così grande, non può che
renderci tutti felici.
Quando riusciamo
a riprenderci da
quella grande emozione, ci alziamo in piedi e prendiamo per mano nostra
figlia,
che ci guarda con un grande sorriso sulle labbra.
Rob le sorride
di rimando poi con la
voce rotta dall'emozione le dice: " Tesoro, non puoi neppure immaginare
che regalo splendido tu abbia fatto a me e alla mamma.
Sentire la tua
voce è stato qualcosa
d'incommensurabile e io ti adoro per questo.
Sei stata
coraggiosa e sono sicuro
che da ora in poi, tutto sarà davvero perfetto ed
eccezionale!".
Io annuisco con
un sorriso poi Robert
si volta verso tutti gli invitati e dice: " E grazie anche a tutti voi,
per essere intervenuti in questo nostro giorno felice.
Ora io e mia
moglie" si gira a
guardarmi con un sorriso interrompendosi per poi dire " cielo che bello
poterti chiamare mia moglie!".
Tutti scoppiano
a ridere e lui
riprendere a dire: " Dicevo, io e mia moglie vi invitiamo a seguirci a
casa nostra, dove festeggeremo per tutta la sera!".
Tutti applaudono
poi lentamente
usciamo diretti alle nostre macchine.
POV JACKSON
E' davvero una
cosa meravigliosa il
fatto di aver sentito la voce di quell'angelo, così come
è bello vedere
finalmente Robert e Lisa uniti in matrimonio ma io ho un altro
obiettivo da
portare a termine e temo che se non m'impegno, tutto sfumerà
nuovamente.
Con estrema
attenzione mi avvicino a
Peter e gli metto una mano sulla spalla, attirando la sua attenzione,
poi gli
dico: " Ehi amico, vedi di non deludermi e fatti avanti con Sabrina,
perchè ti giuro che se non ti muovi lo farò io al
posto tuo!".
Lui mi fissa in
modo strano poi tira
un grosso sospiro e annuisce in silenzio, dileguandosi in mezzo alla
folla.
E ora, speriamo
bene!
POV PETER
E certo, per
Jackson è tutto facile!
E' semplice
venire qui e ordinarmi di
darmi una mossa ma io davvero, non so come fare.
Per non
trascurare il piccolissimo
particolare, che me la sto facendo letteralmente nelle mutande.
Non
c'è bisogno che lui mi dica di
muovermi a dichiararmi a Sabrina, perchè lo so
già da me che se non lo faccio,
lei tornerà di nuovo a Milano e chissà quanti
mesi passeranno prima che possa
rivederla.
Quella donna mi
piace e anche tanto
direi ma mi porto dentro ancora le ferite, che mi ha inflitto Jennie e
non so
neppure quando si richiuderanno.
Se solo lei mi
avesse detto il reale
motivo per cui ha deciso di mettere fine al nostro matrimonio, avrei
potuto
mettermi il cuore in pace ma invece si è sempre tenuta tutto
dentro.
Forse dovrei
dare retta a Robert e
lasciarmi tutto alle spalle.
Sono
più che sicuro di non amare più
Jennie ma ho paura veramente di affidare il mio cuore ad un altra
persona.
Se anche lei
finisse per
abbandonarmi, questa volta non reggerei al contraccolpo.
L'altro giorno
Lisa mi ha raccontato
che questa è anche la paura di Sabrina quindi a rigor di
logica, lei
non dovrebbe giocare con i miei
sentimenti ma la paura serpeggia latente.
Poi
c'è un altro motivo per cui mi
blocco nel fare questo passo ed è che da troppo tempo sono
fuori dal giro.
Non mi ricordo
più come si fa a
corteggiare una donna; e se sbagliassi qualcosa? Se la offendessi senza
accorgermene?
Dannazione,
perchè deve essere tutto
così difficile?
POV ASHLEY
Di certo
l'ultima cosa che mi sarei
aspettata in questa giornata meravigliosa, era proprio quella di sentir
parlare
la piccola Becca.
Non so come ma
mi sono davvero affezionata
a lei, che è entrata nel mio cuore riempiendolo di amore.
Posso
comprendere come Robert se ne
sia innamorato a prima vista.
La prima sera
che l'abbiamo
conosciuta e cioè quando Rob e Lisa l'hanno portata a Bel
Air, lei era molto
chiusa, non rideva e ovviamente non parlava.
Con molta
probabilità era stata
letteralmente travolta dalla nostra massiccia presenza, che deve averla
spaventata non poco.
Lisa in seguito
mi ha detto che lei
dopo la morte dei suoi genitori e del suo fratellino, aveva vissuto da
sola con
sua zia e che di propria volontà, rifiutava il contatto con
gli altri.
Quindi
è facile capire come l'essere
accolta da quindici persone sconosciute, l'avesse destabilizzata un bel
pò.
I suoi timidi
sorrisi erano solo
diretti alla sua mamma e al suo papà, che vedeva come
l'unico appiglio a cui
aggrapparsi.
Poi dopo qualche
giorno, aveva
cominciato a lasciarsi andare e quando l'avevo portata con me a fare
shopping,
l'avevo vista finalmente sorridere e ora sentirla parlare mi ha
riempito il
cuore di gioia.
POV PETER
Ce la faccio!
Si, sono più che sicuro
di farcela.
E che ci vuole;
basta andare da lei,
prenderla per mano, farle un sorriso, magari invitarla a ballare e
mentre
stiamo stretti dirle che mi sono innamorato di lei.
E...
già... niente di più facile ma
magari lo faccio dopo, eh?
POV ROBERT
Finalmente
arriviamo tutti a casa e
so che quando chiuderò la porta alle nostre spalle, mi
sentirò più sicuro e
potrò festeggiare in santa pace.
La nostra
piccola Becca, sembra aver
messo la quarta e da quando siamo entrati nella limousine, non ha
più smesso di
parlare e ogni sua parola è un tuffo al cuore per me.
Sembra che
voglia recuperare tutto il
tempo perso e io non posso che esserne più felice.
Quando arriviamo
in giardino, rimango
senza parole nel vedere quelle meravigliose decorazioni e i tavoli
imbanditi e
per un attimo, mi sembra di essere in un bellissimo sogno dal quale ho
il
terrore di svegliarmi.
Ma poi mi basta
buttare lo sguardo
sulla mia Lisa che è stupenda con il suo abito da sposa e
sul mio anulare dove
brilla la fede nuova, per comprendere che è una splendida
realtà.
Oggi ci sono
tutti i nostri più cari
amici a festeggiare con noi: Andrea e Martina, Alex e Kim in felice
attesa del loro
primo figlio, Ashley
e Joe, Jamie e Bonnie,
Bronson
e Frances, Charlie e Asrah,
Chaske
e Emily, Elizabeth e Justin.
Sono solo alcune
delle persone a me
più care e non li ringrazierò mai abbastanza per
essere intervenuti in questo
nostro giorno stupendo.
POV LISA
Essere qui a
casa nostra ha tutto un
sapore nuovo.
Voglio dire, ora
ci sono entrata come
signora Pattinson e mi sembra di vederla per la prima volta, nonostante
qui io
ci abbia vissuto gioie, emozioni ma anche tristezza e dolore.
Da questo
momento, voglio passare un
bel colpo di spugna su tutto il passato e vivermi in modo sereno e
felice la
mia nuova vita, insieme a Robert, Becca e al bebè in arrivo.
Anche la
presenza di tutti i nostri
amici, contribuisce a creare un atmosfera più serena e io
non posso che essere
euforica per questo.
Ci sono Jackson
e Lucia, Julia e Josh,
Kellan e Erica, Kiowa e Dalal, Nikki e Paul, Taylor e Kristen, Tyson e
Sameja e
Billy e Pollyanna.
Ma ovviamente
non ci solo coppie ma
molti single come la mia mammina e Pet, anche se Jackson è
super convinto che
per loro qualcosa stia per muoversi.
Ci sono Cameron, Dakota, Billy, Daniel,
Christopher ( anche se
solo perchè Sara, la sua fidanzata è impegnata
per lavoro), Boo Boo, Tinsel e
la nostra adorabile zia Mary.
Per
non parlare dei miei
suoceri e delle mie splendide cognate.
Sono
tutte le persone che
ci vogliono bene e credo che non si possa chiedere di più.
POV
PETER
Ecco
ora ci siamo! La
musica inizia e io mi avvicino a Sabrina, un passo dopo l'altro.
Hai
visto Pet non è poi
così difficile, devi solo avvicinarti a lei, porgerle la tua
mano ed invitarla
a ballare!
Poi
quando sarete in
mezzo alla pista, le rivelerai i tuoi sentimenti.
Si,
la fai facile tu
coscienza! In fondo non sei tu che rischi di vederti rifiutare.
E'
vero ma non
dimenticare che io sono dentro la tua testa, quindi se lei dice di no a
te, lo
dice anche a me.
Si
ma il dolore al cuore,
lo sentirò solo io.
Oh
guarda sta parlando
con Claire e non voglio disturbarla, magari passo dopo eh?
Vigliacco!
Ma
smettila e almeno
evitami le prediche, che già mi basta sentire lo sguardo di
Jackson che mi sta
perforando il collo.
POV
BECCA
Ce
l'ho fatta e non mi
sembra ancora vero!
Sono
riuscita a parlare e
ho fatto felici la mia mamma e il mio papà, che di certo non
se lo aspettavano.
Forse
posso dire che il
peggio è passato: certo mi mancheranno sempre i miei veri
genitori, il mio
fratellino e la zia Veronica ma qui ho tante persone che mi vogliono
bene e non
mi sento più sola.
Sento
la mia mamma e il
mio papà, invitare tutti a unirsi al loro brindisi e i loro
parenti e amici, lo
fanno più che volentieri.
Dopo
la cena i camerieri
del catering, portano la torta che è veramente bellissima e
subito dopo, si
riaprono le danze.
Papà
dopo aver fatto un
buffo inchino invita la mia mamma a ballare e devo dire che insieme
sono bellissimi
e io sento il cuore battermi forte.
Quando
si separano, lui
con un grande sorriso si avvicina a me e dopo avermi porto la mano, mi
dice:
" Mia donzella, le ricordo che mi deve un ballo!".
Io
annuisco sorridendo e
unisco la mia mano con la sua.
Papà
mi porta al centro
della pista ed iniziamo a dondolarci lentamente.
Lui
ad un tratto mi dice:
" Becca, ho bisogno del tuo aiuto.
Vedi
io ho fatto una
sorpresa alla mamma e cioè volevo portarla alle Maldive in
luna di miele.
È
convinta di non farla,
perchè le ho detto di essere impegnato con il lavoro ma
invece non è così.
Erica
e Lucia le hanno
già preparato di nascosto la valigia, così come
ho fatto io con la mia.
Ciò
che volevo chiederti
è se tu te la sentiresti di rimanere per una settimana con i
nostri
amici!".
Io
lo guardo negli occhi
poi rispondo: " Ma certo papà, non devi preoccuparti!
L'unica
cosa a cui devi
pensare è essere felice con la mamma e a divertiti con lei;
io starò bene e vi
aspetterò qui, ansiosa di rivedervi!".
Lui
mi abbraccia stretta
poi mi fa un sorriso e mi ringrazia.
La
voce della mamma ci
distoglie dal nostro discorso e ci giriamo a guardarla.
Lei
sta chiamando a
raccolta tutte le donne single per lanciare il bouquet e quando
finalmente il
gruppo si forma, la mamma si avvicina alla piscina e lancia il mazzo di
fiori,
che finisce tra le mani di Sabrina.
Papà
sghignazza e quando
io gli chiedo il perchè, lui mi dice: " Guarda la faccia di
Peter!".
Io
lo faccio e in effetti
lo vedo completamente bordeaux e mi scappa da ridere, poi
però mi giro verso
mio padre e gli chiedo: " Scusa ma perchè sta
così?" e lui mi
risponde: " Perchè è innamorato di lei ma non ha
il coraggio di
dichiararsi!".
Io
sbuffo, perchè penso
che gli adulti siano così complicati! Mi sa che è
meglio che intervenga io.
POV
PETER
Ecco,
mò ci si mette pure
quel dannato mazzo di verdure colorate a farmi sentire un completo
deficiente.
Quando
Sabrina l'ha
afferrato, il cuore mi è arrivato in gola mentre dietro di
me, ho sentito le
risate di quegli scemi di Kellan e Jackson.
Ad
un tratto si avvicina
Becca e mi prende per mano poi mi dice: " Mi piaci Peter ma mi
piaceresti
ancora di più, se trovassi il coraggio.
Vai
da lei, perchè
secondo la mamma e papà, Sabrina non ti dirà di
no!".
Oh
porca miseria! Se
anche Becca l'ha capito, mi sa che non ho più scampo.
Poi
la piccola Cupida mi
dice una cosa che mi fa fermare il cuore e cioè: " E mi sa
che è meglio
che ti sbrighi, perchè vedo che Christopher la sta
puntando!".
Giro
di scatto la testa
così velocemente, che sento un dolore alla base del collo e
quando guardo in
direzione del mio infingardo collega, lo vedo effettivamente fissare
Sabrina
come se la volesse spogliare.
E
no bello, quello posso
farlo solo io!
Senza
pensarci un secondo,
mi allontano da Becca e in due passi raggiungo Sabrina poi le faccio un
tiepido
sorriso e le dico: " Posso parlarti un attimo?".
Lei
arrossisce poi
annuisce e io la piloto dall'altra parte del giardino!
E
che Dio me la mandi
buona!
POV
ROBERT
Io
e Jackson ci
avviciniamo a Becca e perplessi le chiediamo: " Scusa ma si
può sapere che
cavolo gli hai detto per farlo scattare così?".
Lei
ci fissa con un
sorrisino poi dice: " Niente di che, gli ho solo fatto credere che il
vostro collega Christopher, stesse puntando Sabrina e che volesse
fregargliela!".
Noi
due la fissiamo con
la bocca spalancata poi Jackson dice: " Ma se lo sanno tutti che Chris
è
fidanzato e che oggi Sara non è qui per via del suo lavoro!".
Becca
alza le spalle
incurante poi dice: " Beh, mi sa che lui se lo è
dimenticato!".
Io
continuo a fissarla
scioccato poi ritrovo le parole e dico: " Per la miseria figlia mia, tu
si
che sei diabolica!".
Lei
scoppia a ridere e si
getta tra le mie braccia che subito la stringono forte.
Poi
Lisa si avvicina e
così anche Kellan, Erica, Lucia e Martina e tutti scoppiano
a ridere quando gli
dico cosa ha fatto Becca.
Riportiamo
lo sguardo
verso quei due, incrociando le dita e tiriamo un grosso respiro di
sollievo,
quando vediamo Sabrina abbracciare e baciare Peter.
Figlia
mia, sei davvero un genio all'ennesima potenza!
|
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Capitolo 64 *** Dichiarazioni, sorprese ed emozioni ***
Ciao
ragazze devo chiedervi scusa, perchè mi ero
ripromessa che nel capitolo di oggi avrei parlato del loro viaggio di
nozze ma
come sempre, mi sono fatta prendere la mano ed è venuto
fuori un altro capitolo
sul matrimonio.
Chiedo
venia e vi posso assicurare con cognizione di
causa, che il prossimo sarà proprio sulla loro luna di miele.
Dopo
di quello, avremo ancora due capitoli più
l'epilogo, che metterà fine a questa lunga e sofferta storia.
Ora
vi lascio alla lettura e vi ringrazio come sempre.
Baci
Lorian
Capitolo 64 -
Dichiarazioni, sorprese
ed emozioni
POV
PETER
Mentre
mi avvio verso il
bordo del giardino, seguito da una curiosa Sabrina, sento il cuore
salirmi fino
all'esofago e prenderci dimora stabile.
Dannazione,
non mi ricordavo che fosse così difficile.
Mi
viene quasi da
piangere, se penso che nei prossimi secondi rischio di rovinarmi tutto
il futuro
sentimentale.
Io
sento con estrema
precisione, che Sabrina è la donna perfetta per me.
Entrambi
abbiamo amato e
sofferto, anche se forse io meno di lei ma a conti fatti ognuno si
porta delle
esperienze, dolorose o no, sulle spalle.
La
mia paura, deriva dal
fatto che non so davvero come affrontare il discorso con lei.
Non
credo che esista un
manuale del perfetto corteggiatore ma dire le parole giuste al momento
giusto,
ha la sua discreta importanza.
Quando
arriviamo al bordo
del giardino, sento il fiato morirmi in gola.
So sicuro che in questo momento, avremo come minimo gli
occhi di tutti
puntati addosso ma devo cercare di fregarmene e trovare il coraggio per
portare
a termine, quello che mi sono prefissato
di
fare.
Punto
lo sguardo su di
lei, che mi sta fissando perplessa e ingoiando il groppo che mi si
è fermato in
gola, dico: " Sabrina, so che in questo momento sei particolarmente
confusa dalla mia richiesta
ma
vorrei che tu
comprendessi per bene, quello che provo.
Come
sai già il mio
matrimonio con Jennie è naufragato nel peggiore dei modi e
nei primi tempi devo
ammettere, che ci stavo da schifo.
Il
mio era più un
puntiglio bello e buono; non accettavo che lei avesse messo fine alla
nostra
unione, senza darmi una valida spiegazione.
In
tutta questa
confusione però, mi era apparsa una luce che mi aveva
portato un pò di pace
dentro e quella luce eri tu!".
Lei
spalanca la bocca e
vedo che sta per parlare ma io la fermo, mettendole un dito sulle
labbra poi
continuo: " Ti prego lasciami finire, perchè se
m'interrompi, non troverò
più il coraggio per ricominciare.
Come
ho detto spesso a me
stesso, sono fuori dal giro da parecchio tempo e non ricordo
più come si fa a
corteggiare una donna.
Per
questo ti chiedo
perdono anzitempo, se sbaglierò qualcosa.
Sabrina,
tu sei
importante per me e anche se è vero che ci conosciamo poco,
vorrei davvero
provare a frequentarci e a vedere come va, che ne dici?".
Lei
mi guarda con un
grande sorriso impresso sulla faccia poi mi dice: " Dico che mi sembra
una
bellissima idea!
Anche
tu mi piaci molto
Peter e sarei davvero felice di conoscerti meglio ma io purtroppo, devo
rientrare a Milano.
In
questo momento non
posso né voglio allontanarmi da lì, per nessun
motivo al mondo.
Come
saprai già, la zia
di Becca purtroppo sta morendo e Lisa mi aveva affidato il compito di
starle
vicina.
All'inizio
lo ammetto, l'ho
fatto per dovere ma poi siamo diventate amiche e non me la sento di
abbandonarla al suo destino!".
Io
annuisco anche se non
posso non ammettere di esserci rimasto male poi però mi
riprendo e dico: "
Va bene Sabrina, questa cosa ti fa onore e io non posso che ammirarti.
Senti
facciamo così; nel
tempo che resta a Veronica, ci sentiremo per telefono e ci scriveremo
mille
e-mail.
Ci
racconteremo tutto
quello che ci riguarda, così potremo conoscerci meglio poi
al più presto è mia
intenzione di venirti a trovare a Milano, ovviamente se non ti do
fastidio.
Poi
quando accadrà quello
che purtroppo deve succedere, farò di tutto per convincerti
a venire con me qui
a Los Angeles, che ne pensi?".
Lei
mi fa un grande
sorriso poi mi risponde: " Penso che sia perfetto così " poi
mi
chiede: " Quindi, ora io e te cosa siamo?" e le rispondo: " E' ovvio
che ora mia cara Sabrina De Rossi, tu sei la mia fidanzata!".
Lei
annuisce con un
sorriso e io le chiedo: " Posso ambire a dare un bacio alla mia
donna?" e lei mi fa un cenno positivo con la testa quindi senza
pensarci
un secondo di più, avvicino le mie labbra
alle
sue e ci scambiamo
un bacio dolcissimo.
POV
ROBERT
Mentre
tutti insieme
guardiamo quel bacio tanto atteso, ci sembra che un peso enorme si sia
volatilizzato dal nostro torace.
Finalmente
Peter ha
trovato il coraggio di dichiarare i suoi sentimenti a Sabrina e come
sospettavamo tutti, lei li ha ricambiati.
Siamo
davvero euforici e
prime tra tutti lo sono la mia Lisa, Erica e Lucia, perchè
un unione tra i
nostri due amici significa che anche Sabrina si trasferirà a
Los Angeles e loro
torneranno ad essere un quartetto completo.
Anche
se la mia piccola
sorride, io so che la sua mammina come la chiama lei, le manca da
morire e ora
finalmente questo sarà un ostacolo superato.
Quando
Peter e Sabrina si
separano da quel lungo bacio, si prendono per mano e si avvicinano a
noi che
siamo fermi a bordo piscina, con un sorrisetto malizioso e sornione
impresso
sulle bocche.
Non
appena arrivano
davanti a noi, il solito Kellan molla una pacca sulla spalla di Peter
tanto
forte da farlo ondeggiare poi sghignazzando dice: " Dai vecchio, non
avrei
mai detto che avresti trovato il coraggio di dichiararti a questa
splendida
fata.
E
anche vero però, che
hai dovuto ricevere la spinta necessaria da una frugoletta come Becca!".
Ahi
povero Kellan, non imparerà mai a tenere la bocca chiusa
e se tanto mi da tanto, mia figlia questa non gliela fa passare liscia.
Infatti
vedo Becca
incrociare le braccia al torace e devo trattenermi dallo scoppiare a
ridere,
quando lei gli dice: " Non chiamarmi frugoletta, sottospecie di Winnie
the
Pooh dei poveri!".
Poi
davanti alla faccia
allibita di Kellan, la mia piccola gli fa una linguaccia e a passo
marziale si
allontana verso Dakota, che le sta facendo cenno di raggiungerla.
Il
mio muscoloso amico si
volta verso di me e Lisa e con la faccia imbronciata, ci dice: "
Caspita,
si vede proprio che è figlia vostra!".
Tutti
noi scoppiamo a
ridere tenendoci la pancia, mentre Erica cercando di trattenere le
risate, da
delle piccole pacche sulle spalle a suo marito.
Quando
riusciamo a
riprendere il controllo, Jackson si gira verso Peter e gli dice: " Sono
davvero contento per voi!
Sapevo
che lei era la
donna giusta per te e sono davvero fiero del fatto che tu abbia trovato
il
coraggio di dichiararti, Becca o non Becca!".
Kellan
borbottando dice:
" Guardatelo, ha parlato il diplomatico!".
Io
sorrido poi mi giro
verso Peter e dico: " Jack ha ragione! Siamo davvero felici per voi,
perchè siete i nostri migliori amici e tutti sappiamo quanto
avete sofferto e
se c'è qualcuno che si merita un pò di
felicità, quelli siete senz'altro
voi!".
Loro
mi ringraziano poi
la mia adorata mogliettina, con un grande sorriso sulle labbra si
rivolge a
Sabrina e le chiede: " Allora mammina, cosa hai deciso di fare
ora?".
Lei ci osserva tutti poi si volta verso Peter che annuisce
e ritorna a
guardarci, dicendo: " Torno a
vivere
a Milano!".
Il
sorriso si spegne
sulle nostre labbra poi Lisa fa un passo verso di lei e le dice: "
Scusa
Sabry ma temo di essermi persa un pezzo della storia.
Tutti
abbiamo visto quel
bacio e quindi questo vuol dire che vi siete messi insieme.
Questa
cosa inoltre è
confermata dal fatto che state tuttora tenendovi per mano, quindi vuoi
spiegarci perchè torni a vivere a Milano e non vieni a stare
qui?".
Sabrina
tira un grosso
respiro poi risponde: " Tesoro, ti confermo che io e Peter ci siamo
dichiarati i nostri sentimenti, così come ti ribadisco che
ora noi due stiamo
insieme ma la sostanza non cambia.
Io
non verrò a vivere qui
a Los Angeles o almeno non lo farò per il momento!".
Erica
la guarda poi dice:
" Scusa ma potresti spiegarci il perchè?" e Sabrina dopo
aver
annuito, si volta verso mia figlia guardandola quindi si gira verso di
noi e
risponde: " Perchè ho preso un impegno e ho intenzione di
rimanere a
Milano, fino a quando non lo porterò a termine!".
Pur
sospettando di che si
tratta, le chiedo: " E che impegno sarebbe?", lei mi guarda e
risponde:
"
Credo che tu lo
abbia già capito, non è vero Robert?".
Io con la coda dell'occhio guardo Becca poi annuisco e lei
dice: "
Il mio impegno consiste nel stare
vicina
a Veronica.
Siamo
diventate molto
amiche in questo periodo e non me la sento di disinteressarmi di lei.
Purtroppo
la sua malattia
sta peggiorando giorno per giorno e non so quanti mesi le rimarranno da
vivere
ma una cosa la so ed è che non ho intenzione di abbandonarla
al suo destino!
Le
sessioni di
chemioterapia la sfiancano ogni giorno di più e spesso passa
intere giornate a
letto e non riuscirei a vivere serena, se sapessi che per essere
felice, io
l'abbia lasciata da sola".
Io
e Lisa annuiamo poi
lei continua e dice: " Spesso ho cercato di convincerla a raggiungere
voi
e Becca qui ma su quel punto è stata davvero irremovibile!
Veronica
ama da morire
sua nipote e non vorrebbe mai vederla ancora soffrire, anzi credo che
dovreste
chiamarla più tardi, per farla parlare con lei.
Sono
sicura che quando
sentirà la sua piccola nipotina felice e serena, anche lei
si sentirà
meglio!".
Io
e Lisa annuiamo con un
sorriso e Lucia a quel punto le domanda: " Perdonami Sabry, ti ammiro
per
la tua scelta ma mi viene spontaneo chiedermi, che cosa farete tu e
Peter!".
Lui
si gira verso Lucia e
dice: " In questo periodo, ci scriveremo e ci sentiremo per telefono
poi
sarò io a raggiungerla a Milano.
Quando
accadrà ciò che
purtroppo tutti ci aspettiamo, io stesso andrò in Italia per
aiutare Sabrina
con il trasloco.
Anche
a me mancherà e mi
azzardo a dire che forse mancherà più a me che a
voi ma comprendo alla
perfezione la sua richiesta e non posso fare altro che accettarla!
Nel
frattempo ci
sentiremo e impareremo a conoscerci e se la cosa sarà
destinata a durare,
quando arriverà il momento decideremo se sposarci oppure no".
Tutti
ci limitiamo ad
annuire poi io, per alleggerire la tensione, dico: " Bene allora, vi
facciamo gli auguri e ora se permettete vorrei rubarvi la sposa,
perchè devo
fare un annuncio.
Mi
farebbe piacere, se
anche voi lo ascoltaste!".
Lei
mi fissa basita e
dopo averle fatto un sorriso, la prendo per mano e la porto vicino
all'orchestra che sta suonando un lento.
Faccio
un cenno al
bassista, che non appena mi vede interrompe la musica.
Io,
sempre tenendo per
mano mia moglie, prendo il microfono e dico: " Scusate per
l'interruzione
ma
devo dire alcune
parole alla sposa e vorrei che le sentiste tutti!".
Poi
mi giro verso Lisa e
facendole un sorriso, inizio a parlare: " Amore mio, io ti ringrazio
con
tutto
il
mio cuore per essere
entrata nella mia vita.
L'hai
arricchita con la
tua presenza e con il tuo carisma e io mi sono assuefatto di te.
Hai
dato uno scopo alla
mia esistenza e grazie alla tua vicinanza, ho trovato il cammino che
era giusto
per me.
Ora
siamo sposati,
genitori di Becca e di questo bambino" le dico sfiorandole il ventre
" e siamo felici.
Ma
a questa felicità
manca ancora qualcosa e cioè una cosa che fanno tutte le
coppie sposate.
Mi
riferisco al nostro
viaggio di nozze!".
Lei
mi fissa con tanto di
occhi poi dice: " Ma avevi detto che dovevi lavorare e che non avremmo
potuto farlo!".
Io
sogghigno poi dico:
" E' vero, te l'ho detto ma ho mentito, perchè volevo farti
una sorpresa e
credo di esserci riuscito.
Grazie
alla collaborazione di Ashley, che si è occupata del viaggio
e di Erica e Lucia
che ti hanno
preparato
la valigia, t'informo
signora Pattinson che io e te domani partiremo e andremo per una
settimana...
alle
Maldive!".
Lisa
spalanca gli occhi
poi mi rivolge un sorriso esagerato e mi getta le braccia al collo.
Tutti
applaudono davanti
alle mie parole e al nostro abbraccio poi io faccio un cenno al
bassista che
riprende subito a suonare.
Prendo
per mano Lisa e la
porto al centro del giardino poi la stringo forte a me e iniziamo ad
ondeggiare, seguendo il ritmo della musica.
Ad
un tratto lei si
stacca leggermente da me e mi chiede: " E sentiamo maritino,
dov'è che
esattamente andiamo?".
Io
sogghigno poi le
rispondo: " La nostra meta è Kanuhura che
è una delle isole
Madoogali.
Distese
d’arena bianchissime e finissime, nonché
un’acqua cristallina paradisiaca e dei
fondali da sogno, ne fanno una sorta di paradiso in Terra!".
Lisa ghigna poi dice: " Caspita, parli come se fossi un
depliant
turistico!".
Io la guardo
scioccato, consapevole
del fatto che mi stia sfottendo e con un espressione di finta
arrabbiatura
dico: " Hei signora Pattinson, sbaglio o mi stai prendendo bellamente
per
il lato B?".
Lei annuisce
angelica, prima di
dirmi: " Beh si, giusto un pochino ma non ho potuto farne a meno.
La tua
espressione era davvero tutta
uno spettacolo!".
Metto su un'aria
decisamente
imbronciata poi concludo dicendo: " Attenta amore, che stasera sono
pronto
a vendicarmi di questo oltraggio!" facendola scoppiare a ridere.
Dopo un'ora la
festa volge al termine
e io e Lisa ci fermiamo a salutare tutti, ringraziandoli della loro
presenza.
Quando la
villa si svuota e il silenzio scende sovrano, abbraccio le mie donne
poi guardo
l'orologio e vedo che sono le 02.00 quindi facendo un calcolo,
comprendo che
sarebbe l'orario perfetto per chiamare Veronica.
Mi giro
verso Becca e le dico: " Tesoro, so che le emozioni di oggi sono state
tante ma mi trovo costretto a chiederti un ultimo sacrificio."
Lei mi
guarda confusa poi annuisce, facendomi segno di continuare e io lo
faccio:
" Grazie al PST, ovvero Pacific Standard
Time e cioè il fuso che ci
caratterizza, qui da noi sono le due di notte mentre in Italia sono le
11.
Io e la mamma,
vorremmo che tu chiamassi tua zia Veronica, per farle
sentire che ora parli.
Credo che la
farebbe davvero felice, sentirti serena e tranquilla ma se
non te la senti, basta dirlo!".
Lei mi guarda
poi scuote la testa e mi dice: " No papà, voglio
sentirla ti prego, chiamiamola!".
Io le
sorrido poi guardo Lisa, che annuisce e va a prendere il cordless in
casa.
Ci
sediamo sulle sedie a sdraio, poste a bordo piscina e prima di fare il
numero,
chiedo a Becca:
"
Vuoi che ti lasciamo sola?".
Lei
scuote la testa e io annuisco in silenzio, cominciando a fare il numero.
Metto il
vivavoce e dopo pochi squilli sento rispondere la voce di Veronica;
deglutendo
a fatica le dico: " Ciao sono Robert, come stai?".
Lei, dopo
qualche secondo mi risponde: " Ciao Rob, io sto bene!
So che
oggi tu e Lisa vi siete sposati e colgo l'occasione di farvi tanti
auguri di
vero cuore" poi dice
" e
la mia piccola Becca, come sta?".
Io guardo
mia figlia, rivolgendole un sorriso e lei dopo aver annuito dice: " Io
sto
bene, zia!".
Un
silenzio pesante arriva dall'altro lato poi questo viene interrotto da
una
serie di singhiozzi, che ci fanno comprendere che Veronica sta
piangendo.
Dopo
qualche secondo, quella meravigliosa donna dice: " Becca, amore mio non
sai quanto mi ha fatto felice sentirti parlare.
Ho il
cuore che mi batte forte nel petto e sto piangendo come una fontana
dalla
gioia!".
Vedo le
lacrime scendere anche dagli occhi di mia figlia, che dopo alcuni
secondi dice:
" Anche io sono felice zia e non ti ringrazierò mai
abbastanza, per quello
che hai fatto per me.
Mi sei
stata vicina e io questo non lo dimenticherò mai.
Mi manchi
tanto ma comprendo la tua scelta, perchè so che mi farebbe
tanto male vederti
soffrire!".
Veronica
le risponde: " Anche tu mi manchi tanto piccola ma sono serena,
perchè so
che con Robert e Lisa sei al sicuro e protetta" poi rivolgendosi a noi
dice " Grazie ragazzi, perchè mi avete dato una gioia
immensa.
Sentire
la voce della mia piccola è una sorpresa enorme e non mi
pento neppure un
attimo, della scelta che ho fatto.
So che
Becca con voi è amata e che le starete accanto, aiutandola a
crescere nel
migliore dei modi!".
Noi la
ringraziamo poi promettendole che ci saremmo sentiti presto, la
salutiamo e
Becca, dopo averci dato il bacio della buona notte, si fionda in camera
sua.
Io e Lisa
rimaniamo in giardino per qualche altro minuto poi, io mi giro verso di
lei e
con un sorriso impresso sulla bocca, dico: " Forza signora Pattinson,
affronta con coraggio il tuo fato e preparati a ricevere il giusto
castigo, che
mi permetterà di vendicare l'onta subita!".
Lei
scoppia a ridere e dopo esserci scambiati un languido bacio, mano nella
mano di
dirigiamo in camera nostra, pronti a fare l'amore per la prima volta da
sposati.
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Capitolo 65 *** Una dolce luna di miele ***
Ciao
ragazze, eccoci ad un nuovo appuntamento con
questa fan fiction.
Un
altro passo verso la conclusione, che si avvicina
velocemente e senza ripensamenti di sorta.
Oggi
partiremo finalmente con Robert e Lisa, alla
volta delle Maldive per vivere con loro, la luna di miele.
Vabbè
non è che gli staremo sempre addosso, ergo tutte
fuori dalla camera da letto, chiaro?
Ok,
ora basta con le chiacchiere e vi lascio alla
lettura del capitolo, ringraziandovi come sempre.
Baci
Lorian
Capitolo 65 -
Una dolce luna di miele
POV LISA
L'indomani
mattina, io e Robert ci
alziamo presto e dopo esserci lavati e vestiti, scendiamo a fare
colazione.
Senza farmi
accorgere da Rob,
continuo a guardare la fede che orna il mio anulare e faccio fatica a
credere
che finalmente ci siamo sposati.
Ho desiderato
tanto questa cosa, che
ora che l'abbiamo raggiunta, temo con tutto il cuore che sia solo un
bellissimo
sogno.
Ad un tratto,
Robert giunge alle mie
spalle e mi abbraccia tirandomi verso di lui poi appoggiando la sua
bocca al
mio collo, mormora: " Buongiorno signora Pattinson!".
Sentirmi
chiamare così, mi scalda il
cuore e girandomi tra le sue braccia, sorrido poi dico: " Dimmi che
tutto
questo non è un sogno!".
Lui sogghigna
poi mi risponde: "
No, amore questa è una meravigliosa realtà!" poi
mi bacia con passione per
confermare quelle parole.
Mentre facciamo
colazione, veniamo
raggiunti da un assonnata Becca e da Sabrina, che l'indomani
ripartirà per
l'Italia.
Mi dispiace che
la mia mammina vada
via ma comprendo che non voglia abbandonare da sola Veronica.
L'ammiro per il
suo carattere e
questo me la fa stimare sempre di più.
Tra una
chiacchiera e l'altra, mi
giro verso Becca e le chiedo: " Tesoro, sei davvero sicura che non ti
crei
problemi a rimanere qui con gli altri?".
Lei scuote la
testa mentre addenta un
cornetto poi quando riesce ad ingoiare il boccone, risponde: " Stai
tranquilla mamma, sono certa che starò benissimo qui con i
ragazzi.
Tu e
papà, pensate a divertirvi
perchè vi meritate un pò di pace e di
tranquillità.
Io non so tutta
la storia ma da
quello che sono riuscita a capire, avete dovuto penare un bel
pò prima di
raggiungere il traguardo di ieri, quindi parti pure tranquilla.
Io vi
aspetterò qui e vi accoglierò a
braccia aperte al vostro ritorno!".
Io l'abbraccio
stretta, sentendo un
meraviglioso calore nascermi dentro: ho la fortuna di avere una figlia
splendida,
che sono certa mi darà tante soddisfazioni.
Quando finiamo
di mangiare, Robert
prende le valigie e dopo aver salutato tutti, si avvia verso la
macchina per
caricarle.
Jack ci
accompagnerà all'aeroporto,
dove ci sta attendendo il comandante Harrison, per portarci alle
Maldive.
Quando arriviamo
al Lax, Robert
scende dalla macchina e consegna le valigie a Thomas poi saluta il
capitano,
subito imitato da me.
Io e Rob,
abbracciamo Jackson
raccomandandogli Becca, dicendogli di evitare di lasciarla da sola con
quel
folle di Kellan e quella pazzoide di Ashley.
Lui ridacchia e
ci assicura che se ne
sarebbe occupato di persona.
Robert m'invita
a salire a bordo e
quando lo faccio, il capitano Harrison ci da il benvenuto poi dice: "
Siamo in partenza per le Maldive e il tempo fuori ci agevola di molto.
La destinazione
finale è l'aeroporto
di Malé International di Hulhulé Island.
Il fuso orario
tra Los Angeles e Malé
è di quattordici ore e quando sarà il momento
giusto, Thomas vi avviserà di
spostare l'ora.
La distanza tra
le due destinazioni è
di 19666
km
e una
volta atterrati sulla pista, vi
dirigerete verso
l'imbarcadero
dove vi
attende un Dhoni, che la
tipica imbarcazione maldiviana.
Questo natante
vi porterà alle isole
Madoogali e più precisamente a Kanuhura, che è la
metà della vostra luna di
miele.
A tal proposito,
io e Thomas cogliamo
l'occasione per farvi i nostri più sinceri auguri per le
vostre nozze!".
Noi lo
ringraziamo con un sorriso e
lui continua: " Ora vi lascio alle cure di Tom e inizio la manovra di
decollo!".
Quando noi
annuiamo, lui si allontana
entrando nella cabina di pilotaggio.
POV
ROBERT
Siamo
in volo oramai da sei ore e sia io che
Lisa, non vediamo l'ora di arrivare a Malé.
Porto
lo sguardo verso il finestrino,
ammirando la bellezza e la vastità dell'oceano che scorre
sotto di noi.
Ripenso
a quello che mi ha detto Ashley,
riguardo alla nostra destinazione.
Madoogali
è una delle isole più belle
alle Maldive, sotto il punto di vista naturalistico.
Ha infatti uno
dei reef meglio conservati
e popolati dell'arcipelago.
Grazie
alle lagune
turchesi e alla spiaggia di sabbia bianca, incarna fantasie di luoghi
incontaminati. La spa del Kanuhura, innalza ulteriormente questo senso
di
distacco dal quotidiano.
Il
design, grazie alla
luce soffusa, ai pavimenti in legno e ai delicati profumi che pervadono
questo
rifugio olistico, fornisce uno sfondo perfetto per i 40 trattamenti,
molti dei
quali utilizzano prodotti marini completamente naturali.
Molto bella
è la spiaggia di fronte
al beach bar.
Il ristorante ci
offrirà tutti i
piatti più buoni della zona.
Ashley mi
ha detto che il
pesce e il
riso sono gli ingredienti principali della cucina delle Maldive e che
carne e
pollo, sono mangiati solo in occasioni particolari.
Quindi in questa
settimana, io e Lisa
vivremo di pesce fritto, pesce al curry e zuppa di pesce.
La bevanda
locale è il raa, un vino di
palma dolce.
Fatta eccezione
per il cocco, sulle
isole delle Maldive non cresce molta frutta e verdura, quindi la
maggior parte
è importata.
L'alloggio
che ci ha
prenotato Ashley è grande e spazioso ed è
provvisto di una terrazza solarium
con l'accesso diretto al caldo oceano Indiano.
Francamente,
non vedo l'ora di atterrare per potermi godere questi giorni con la mia
sposa.
POV LISA
Thomas ci
è venuto ad avvisare di
spostare le lancette dell'orologio e ci ha detto che tra mezz'ora,
atterreremo
a Hulhulé Island.
Santo cielo, non
sto più nella pelle
e vorrei già essere lì per immergermi nelle acque
dell'oceano.
Quando
finalmente l'aereo inizia la
sua manovra di atterraggio, mi volto verso il finestrino per guardare
il
paesaggio e rimango letteralmente incantata.
Los Angeles
è bellissima ma qui mi
sembra di essere in paradiso.
Mi giro verso
Robert e gli faccio un
grande sorriso poi gli dico: " Grazie amore, non sai quanto sono
felice di essere
qui con te!".
Lui mi abbraccia
poi mi risponde:
" Anche io sono felice tesoro e non riesco neppure a spiegarti
quanto!".
Quando il
velivolo atterra, Thomas ci
dice che possiamo slacciare le cinture di sicurezza poi il comandante
Harrison,
esce dalla cabina di pilotaggio e ci raggiunge.
Con un sorriso
ci dice: " Bene
siamo giunti a destinazione! Io e Thomas vi auguriamo di rilassarvi e
divertirvi.
Come da accordi
presi con la
signorina Greene, ritorneremo a prendervi fra sette giorni!".
Noi lo
ringraziamo poi Thomas prende
i nostri bagagli e ci accompagna all'imbarcadero, dove troviamo un
Dhoni
attraccato alla banchina, che attende proprio noi.
E' un
imbarcazione strana, con una
forma alquanto svasata, simile a quella di un drakkar.
A occhio e
croce, dovrebbe misurare
un 6/8 metri e Thomas di dice che ce ne sono anche di più
grandi che
raggiungono la misura di 12 metri.
Ci spiega che
queste barche, sono
costruite artigianalmente partendo da dei tronchi di palma da cocco.
L'addetto che si
occupa di pilotare
questa imbarcazione, ci saluta poi prende le nostre valigie e le carica
sulla
barca quindi mi da una mano a salire e la stessa cosa fa con Robert.
Noi due ci
voltiamo per salutare
Thomas e gli diamo appuntamento fra sette giorni.
Lui annuisce poi
ci saluta e se ne
va.
La spiaggia dove
attracchiamo un
quarto d'ora dopo, è a dir poco spettacolare e toglie il
fiato da quanto è
paradisiaca.
Quando scendiamo
a terra, un ragazzo
maldiviano si avvicina a noi e parlando un inglese a dir poco perfetto,
ci
dice: " Signori Pattinson benvenuti.
Io sono Kajaru e
nei prossimi giorni,
sarò a vostra completa disposizione!".
Noi lo
ringraziamo poi lui prende le
valigie e di dice di seguirlo.
Ci porta in un
bungalow bellissimo
dove regna una pace incredibile e che è invaso dall'odore
della salsedine.
Quando Kajaru si
allontana
lasciandoci soli, io mi giro verso Robert e dico: " Amore, che ne dici
se
andiamo a metterci il costume e corriamo a farci un bagno?".
Lui annuisce con
un sorriso e in
pochi minuti siamo pronti per gettarci nelle acque dell'oceano.
Arrivati vicino
ad un piccolo molo,
Robert ridacchia poi dice: " Amore ora ti
farò
vedere quanto è bravo il tuo
maritino nei tuffi!".
Io sorrido poi
gli faccio cenno di
procedere; lui mi fa una linguaccia quindi si aggiusta il costume e
dopo aver
preso la rincorsa, spicca un grosso salto inabissandosi in mare.
Io rimasta sulla
riva, gli faccio un
grosso applauso e lo raggiungo in un modo un pò meno
impetuoso.
Quando sono ad
un passo da lui,
m'immergo e non appena torno in superficie, lo bacio con amore e
passione.
Dopo una calda
sessione di baci e
carezze, intervallati dalle salutari nuotate, io e Rob decidiamo di
andare a
mangiare.
Giunti nel
settore ristorante,
rimaniamo a dir poco estasiati davanti all'imponenza di una tavola
piena zeppa
di piatti, tutti a base di pesce.
Ceniamo parlando
del più e del meno
poi ci dirigiamo in camera per andare a riposare o almeno questo
è quello che
dovremmo fare.
In
realtà quando entriamo in camera
da letto, Robert mi prende in braccio e mi deposita con leggerezza sul
materasso quindi si toglie il costume, rimanendo totalmente nudo.
Poi si occupa di
togliere il mio
quindi si sdraia accanto a me per coccolarmi, vezzeggiarmi e amarmi e
vi posso
assicurare che porta a termine il suo compito, nel modo più
passionale
possibile.
Intanto i giorni
a nostra
disposizione stanno passando ma né io né Robert
ci badiamo un granché.
Le nostre
giornate sono scandite da
un identico itinerario: la mattina ci svegliamo e facciamo l'amore, poi
ci alziamo
e andiamo a farci la doccia, quindi voliamo a fare un'ottima colazione.
Dopo aver
mangiato, andiamo a fare
una passeggiata quindi ci mettiamo in costume e andiamo diretti in
spiaggia.
Restiamo in
acqua o a prendere il
sole, fino all'ora di pranzo poi andiamo a fare un riposino.
Quando ci
svegliamo, torniamo al mare
per uscirne quasi all'orario della cena.
Dopo esserci
lavati e vestiti, chiamiamo
Becca per sapere come sta poi andiamo al ristorante e
dopo esserci
rimpinzati per bene, andiamo
a passeggiare quindi torniamo in camera a fare l'amore e a dormire.
Al quinto
giorno, Robert mi dice di
non avere voglia di farsi il bagno ma che mi accompagnerà
volentieri.
Si veste con un
semplice jeans e una
tshirt bianca e si siede su un muro, limitandosi a guardarmi mentre
nuoto
nell'oceano.
Io esco
dall'acqua e mi avvicino a lui,
quindi innocentemente mi getto, totalmente bagnata tra le sue braccia.
Lui scuote la
testa, dicendo: " Ehi
ma che stai facendo, streghetta? Guarda qui mi hai bagnato tutto!" poi
vedendo la mia faccina triste e coccolosa, scoppia a ridere di vero
cuore e
dice: " Ma guarda che sei davvero impossibile!".
Io rido di
rimando e lui mi afferra,
dandomi un bacio davvero profondo.
A fatica ci
stacchiamo rimanendo a
fissarci, totalmente estasiati, certi di appartenere del tutto
all'altro.
L'ultimo giorno
della luna di miele
era arrivato e io ero stesa sul divano a pensare.
Sono triste
all'idea di partire,
anche se mi manca da morire mia figlia.
Becca
è una parte integrante della nostra
vita e a volte mi chiedo come abbiamo fatto ad esistere prima del suo
arrivo.
E' come se abbia
sempre fatto parte
di noi e la ritengo una delle cose più importanti della mia
vita.
Vengo distolta
dai miei pensieri,
dalla voce del mio splendido marito, che porgendomi una mano m'invita a
raggiungerlo nel letto.
Lo faccio e mi
ritrovo stritolata in
un abbraccio, che mi riscalda il cuore.
Sono pronta!
Pronta a tornare a casa
e a lasciarmi alle spalle questo paradiso.
|
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Capitolo 66 *** I mesi passano e il lieto giorno arriva ***
Ciao
ragazze, eccoci giunti all'ennesimo appuntamento
con questa fic.
Vi
dico subito che sabato prossimo ci sarà il
penultimo capitolo, seguito poi dall'epilogo che metterà un
punto a questa
lunghissima e tormentata storia.
Ora
vi lascio alla lettura, ringraziandovi come sempre
di tutto il vostro affetto.
Baci
Lorian
Capitolo 66 - I
mesi passano e il
lieto giorno arriva
POV ROBERT
Sono passati
ormai quasi sette mesi
dalla fine del nostro viaggio di nozze e una marea di cose sono
accadute.
A volte sembra
quasi assurdo che possano
succedere così tanti fatti, in così poco tempo,
eppure è così.
INIZIO FLASHBACK
All'inizio tutto
sembra scorrere
liscio e sereno; la gravidanza di Lisa, procede perfettamente e Becca
cresce in
grazia e bellezza.
Abbiamo fatto
una bella festa, per gioire
con Erica e Kellan, che hanno scoperto di attendere un bambino.
Eri, l'aveva
saputo due giorni dopo
la nostra partenza ma aveva voluto attendere il nostro rientro, per
dirlo a
tutti.
Neppure Kell lo
sapeva ed è stata
impagabile la faccia che ha fatto, quando sua moglie glielo ha detto.
Mentre tutti
abbracciamo e baciamo la
futura mammina, lui è rimasto seduto impalato, con un
espressione che è tutta
un programma.
Io, Jackson e
Andrea abbiamo riso
fino alle lacrime, mentre lo guardiamo in viso e lui neppure se ne
accorge.
La pancia della
mia piccola, comincia
a farsi vedere e io la trovo, davvero adorabile.
Passo le notti
ad abbracciarla,
accarezzandole il ventre, nella segreta speranza di poter sentire mio
figlio
scalciare.
Intanto, cerco
di non allontanarmi
neppure per un secondo da Becca, perchè non voglio che si
senta abbandonata e
si metta in testa la stupida convinzione, che voglio più
bene al nuovo arrivato
che a lei.
L'adoro ed
è sempre nel mio cuore,
nonostante non l'abbia creata io, quindi non manco mai di giocare con
lei.
Facciamo a
cuscinate, ci rincorriamo
per casa, disegniamo e leggiamo insieme, guardiamo la tv, facciamo il
bagno in
piscina e parliamo tanto.
Anche mia moglie
si unisce a noi,
tranne che nelle cuscinate e nelle corse, perchè non voglio
che si faccia male.
Quando, Lisa
entra nel quarto mese,
ci cade in testa la prima tegola e cioè Stephanie viene a
dirci che dobbiamo
partecipare ad una serata di beneficenza, indetta per la ricerca contro
i
tumori e che è meglio che sia presente tutta la famiglia al
completo.
Io non sono
d'accordo, perchè non voglio
che Lisa e Becca, vengano messi in mostra come trofei e sono davvero
furibondo.
Il mio tesoro
però, viene da me
dicendomi: " Amore stai tranquillo, non devi arrabbiarti.
In fondo me lo
hai detto tempo fa,
che prima o poi mi sarebbe toccato.
Non voglio
rimanere nascosta come se
mi vergognassi di apparire, perchè non è
assolutamente così.
Io sono
orgogliosa di essere tua
moglie, così come Becca lo è di essere nostra
figlia.
Inoltre per la
nostra piccola credo
sia importante esserci, perchè sarebbe come fare qualcosa
per
Veronica.
So che lei
comunque non gioverà di
questo ma magari molti altri, potranno essere aiutati dalla ricerca e
la
raccolta fondi è importante per questo!".
Alla fine mi
sono convinto e la sera
della festa mi sono preparato di tutto punto.
La mia Lisa
è bellissima con quell'abito
verde smeraldo, che mette in mostra il piccolo rigonfiamento che
racchiude il
nostro tesoro più grande.
E' luminosa e
leggiadra come una
fatina e io mi sento pieno di orgoglio, ad averla con me ma fatico a
chiudere
la bocca, quando Becca appare sulle scale in tutta la sua grazia.
Indossa un
abitino di velluto color
blu scuro, con il colletto tempestato di perline.
I suoi lunghi
capelli, sono stati
raccolti in uno chignon elaborato e per un attimo me l'immagino
ventenne, con
una scia di ragazzi che le corre dietro.
Eh
no, quell'immagine proprio non mi piace.
Anche i nostri
amici partecipano al
ricevimento e alla fine, la festa è andata davvero bene.
L'associazione
ha raccolto molti
soldi e tutti speriamo, che servano per scoprire qualcosa di utile.
Sabrina informa
settimanalmente me o
Lisa, delle condizioni di Veronica e purtroppo le cose non stanno
andando bene.
Quella donna
coraggiosissima, si sta spegnendo
sempre di più ma noi evitiamo di comunicare queste notizie a
Becca.
Già
mi tremano i polsi, al solo
pensiero di quando dovrò dirle della morte di sua zia e non
trovo giusto darle
anche questi dolori.
L'inglese di
nostra figlia è
diventato oramai fluente e fra pochi giorni, dovrà iniziare
la scuola.
E' letteralmente
euforica e questo
non può che farci piacere.
Il cambiamento
che ha fatto, da
quando è arrivata qui a Los Angeles, è stato
strabiliante.
Da chiusa,
triste e apatica è
diventata allegra, comunicativa e ciarliera.
La gioia le si
legge negli occhi e io
e Lisa ci sentiamo orgogliosi, dei suoi traguardi raggiunti.
Intanto i mesi
passano e la pancia di
Lisa cresce sempre di più.
Finalmente sono
riuscito a sentire
mio figlio scalciare e in quel momento, ho pianto come un bambino.
E' successo
mentre siamo a letto e io
ringrazio mia moglie per quel regalo, con un tenero bacio sulla fronte.
Anche Becca
passa delle ore
accarezzando la pancia di Lisa e quando l'ha sentito scalciare, ha
detto:
" Buongiorno sorellina!".
Non so
perchè ma lei è sicura che sia
una femmina e a poco a poco, ha convinto anche me e Lisa.
Mia moglie passa
ore, seduta nella
panchina in giardino e spesso, m'incanto a guardarla ritenendomi
davvero
fortunato.
Partecipo ad
ogni ecografia e ad ogni
visita e tutte le volte, è un'emozione enorme vedere il
frutto del nostro
amore, crescere sereno dentro al suo ventre.
Peter intanto ha
iniziato una fitta
corrispondenza con Sabrina e dopo tre mesi, ha deciso di andare da lei,
a
Milano.
Ha approfittato
del fatto che abbiamo
qualche settimana di ferie dal lavoro e subito è salito su
un jet alla volta
dell'Italia.
Ridendo e
scherzando, ci è rimasto
quasi un mese ma secondo me, se non fosse stato per l'inizio
delle riprese,
ci sarebbe rimasto
ancora di più.
Quando ritorna
negli studi, ha una
luce negli occhi che da tempo non gli vedevo più e Kellan,
come al suo solito, ridacchia
dicendo: " Guardalo Jack, sembra la copia cresciuta di Robert.
Anche lui
sembrava un pesce lesso,
quando si parlava di Lisa; non che adesso sia migliorato ma ora diciamo
che ci
abbiamo fatto il callo!".
Non appena ho
avuto la possibilità,
mi avvicino al mio paparino mediatico e gli chiedo: " Come va Pet?".
Lui con un
sorriso enorme, mi risponde:
" Non credo possa andare meglio!
Non esagero se
ti dico, che lei è la
donna perfetta per me.
E' forte, con un
cuore grande,
simpatica, solare e saggia; riflette sempre prima di prendere una
decisione,
anche se questa calma rischia di farle perdere le occasioni.
Preferisce
ponderare bene la
situazione, analizzando i pro e i contro e finisce con il trovare
sempre la
giusta soluzione!".
Sorrido poi
rispondo: " Quindi
devo dedurre, che sei sicuro del fatto di esserti fidanzato con
lei?".
Lui
annuisce poi dice:
" Al 100% anzi ti dirò di più, se non fosse stato
per il problema di
Veronica,
avrei
già iniziato le pratiche per
sposarla!".
Il nome di
quella donna meravigliosa,
mi fa tornare serio e con un grande sforzo, gli chiedo: " Ma come va la
situazione lì?".
Lui scuote la
testa poi mi risponde:
" Da quel lato è davvero pessima!
Non so quanto
ancora potrà reggere,
perchè il suo fisico è davvero debilitato e
sofferente.
Io non l'ho
vista prima ma ti posso
assicurare che è ridotta uno straccio: è magra
come un fuscello, completamente
senza capelli, con delle grosse borse sotto gli occhi e delle nere
occhiaie.
Ma la cosa che
più mi ha impressionato,
sono le sue braccia che sono piene di lividi viola, per via di tutti
gli aghi
che gli infilano per iniettarle la medicina e per poterla nutrire, dato
che non
può più deglutire.
E' davvero una
pena vederla soffrire
così, nessun essere umano dovrebbe patire quell'inferno,
è abominevole e
devastante!".
Sento i miei
occhi inumidirsi poi gli
dico: " Ti prego Pet, non farti scappare una sola parola né
con Lisa e
soprattutto non con Becca.
Quello che mi
hai detto è terribile
ma purtroppo non possiamo fare molto per lei, se non pregare che le sue
sofferenze finiscano presto!".
Peter annuisce
poi ci separiamo per
tornare a lavorare.
Intanto,
giungiamo al settimo mese di
gravidanza e Lisa, insieme a me, a Becca o con una delle sue amiche fa
sempre
delle grandi passeggiate, così come le ha consigliato
Meredith.
Sono apparse sui
giornali, le prime
foto con il pancione e se in un primo momento questo mi aveva
infastidito, alla
fine mi sono sentito orgoglioso del fatto che il mondo intero sappia
che dentro
il ventre di Lisa, c'è mio figlio.
Chiamatelo
orgoglio maschile ma in
realtà, gongolo come uno scemo.
Con un largo
anticipo, abbiamo finito
di preparare la stanza che accoglierà la nostra creatura.
Si trova
esattamente tra quella mia e
di Lisa e quella di Becca, la quale è stata coinvolta fin da
subito,
praticamente in tutto.
Lei ha scelto i
mobili, i giocattoli,
e i vestitini.
Ovviamente tutti
di colore neutro,
divisi tra il bianco, il giallo e il verde acqua, perchè
anche se Becca è più
che certa che nel ventre di Lisa ci sia Susan, noi vogliamo attendere
la sua
nascita per acquistare qualcosa di rosa.
E' un
pò come un gesto di scaramanzia
e sia io che mia moglie, non abbiamo voluto farne a meno.
Quando manca
solo un mese alla data
definitiva del parto, tutti noi terminiamo di girare l'ultimo film
della saga e
ora finalmente il gelido Edward Cullen e la dolce Bella Swan, i vampiri
più
famosi dell'etere, possono andare in pensione.
Non
fraintendetemi! Io ho adorato il
mio personaggio, perchè è quello che mi ha dato
la notorietà e il successo ma
non voglio rimanere ancorato per tutta la vita, alla figura del vampiro
vegetariano.
Spesso mi capita
di parlare con Daniel
e Tom e anche loro si lamentano di non riuscire a scrollarsi di dosso,
la nomea
dell'occhialuto Harry Potter e del platinato Draco Malfoy.
Anche loro,
esattamente come me, hanno
girato altri film ma per l'immaginario collettivo, sono ancora
accomunati a
quei personaggi.
In quattro anni,
ho dato vita ai
volti di Tyler, Jacob, Georges e Eric ma quando la gente mi incrocia
per
strada, continuano a dire: " GUARDATE, C'È EDWARD!" per poi
trascendere nel ridicolo quando urlano: " EDWARD TI PREGO, MORDIMI!".
All'inizio
sorridevo di questa cosa
ma devo ammettere che poi con il tempo, ho cominciato a provare una
certa
insofferenza.
Quando
finalmente siamo giunti al
termine della gestazione, la tensione nervosa dilaga in me, anche se
esteriormente cerco nei miei limiti, di non far trasparire nulla.
Ho chiesto a
Stephanie di non
prendere più nessun appuntamento per me, perchè
non voglio staccarmi un secondo
da Lisa.
Nel contempo,
però non voglio neppure
far innervosire mia moglie con una soffocante presenza.
Quindi per buona
pace di tutti, mi do
il cambio con Lucia ed Erica che ora sfoggia un discreto pancino.
FINE FLASHBACK
La
voce ansiosa e nervosa di Lucia, mi riscuote dai miei pensieri e sento
franare
il terreno sotto i
miei piedi
quando mi dice: "
Robert è ora! A Lisa sono iniziate le contrazioni!".
Mi
girò di scatto verso di lei,
fissandola con gli occhi sgranati poi venti secondi dopo, la sua frase
giunge
chiara nei meandri del mio cervello. Sto per diventare padre! Di nuovo!
E senza pensarci
un secondo di più,
corro al piano di sopra a recuperare il borsone dei vestiti da portare
in
ospedale poi mi fiondo di fianco a mia moglie, stringendola tra le
braccia.
La faccio
camminare lentamente fino
alla macchina, quindi la faccio salire e faccio il giro della vettura
poi mi
siedo al posto di guida.
Nervosamente
metto in moto ed esco
dal garage, immettendomi nella strada, diretto verso la clinica dove
vedrà la
luce il frutto del nostro amore.
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Capitolo 67 *** Benvenuta Susan ***
Ragazze
ci siamo, eccoci finalmente giunte al
penultimo capitolo di questa fiction.
Sabato
prossimo posterò l'epilogo che chiuderà
definitivamente la storia d'amore tra Robert Pattinson e Lisa Martini.
Mi
spiace aver ricevuto poche recensioni ma non ha poi
così importanza.
Ringrazio
di cuore quelle che hanno commentato in
special modo DarkViolet92, monica87mi, Anna_Ira, James Potter, Simo72,
Minelli,
Angelina, evakant2010, missriccia87, babycullen, epril68, aricullen93,
mammafelice, bedw, maila 79 e WeloveSneakers.
Spero
di non aver dimenticato nessuna,
Grazie
ancora anche a chi ha letto, rimanendo in
silenzio e ora buona lettura.
Un
bacio Lorian
Capitolo 67 -
Benvenuta Susan
POV ROBERT
Durante il
tragitto che separa
l'ospedale da casa nostra, la tensione mi ha reso un fascio di nervi.
La mia piccola
si lamenta
leggermente, cercando di non lasciarsi andare con grida di dolore.
Probabilmente lo
fa sopratutto per
me, per non farmi agitare ancora di più.
So che
può sembrare assurdo ma tra i
due quello più nervoso, sono proprio io mentre mia moglie
trattiene stoicamente
la sua sofferenza, celandomi il suo malore.
Mentre siamo
fermi ad un semaforo
rosso, il mio cellulare squilla e io aziono il vivavoce.
Sento la voce di
Jackson che dice:
" Ragazzi, vi ho chiamato innanzitutto per farvi i miei auguri per
questo
momento felice poi per dirvi che Lucia ha avvisato Meredith e che lei
vi sta
già aspettando al Ronald
Reagan UCLA Medical Center.
Tranquillizzatevi,
Becca sta benissimo ed è
ansiosa che la vostra creatura nasca".
Io e Lisa
sorridiamo al pensiero della nostra
piccola, grande donnina e Jackson continua, dicendo:
" Lei
rimarrà qui con Erica e Kellan
mentre io e Lucia, vi raggiungeremo a breve!".
Lo ringrazio poi
chiudo la comunicazione, girandomi
verso Lisa che mi guarda con gli occhi lucidi.
Dopo aver
deglutito, le chiedo: " Amore,
come ti senti?" e lei, dopo essersi morsa il labbro inferiore, mi
sorride
e dice: " Mmmm, diciamo che sono stata meglio ma per adesso penso che
il
peggio non sia ancora arrivato!" poi stringendo i denti, inizia a
respirare come le hanno insegnato.
Finalmente
arrivo nel quartiere di Westwood
che è quello dove si trova l'ospedale.
Fortunatamente
non c'è traffico e questa
cosa, mi tranquillizza non poco.
dopo cinque
minuti arriviamo al 757
Westwood Plz e vedo la facciata della struttura.
All'ingresso
troviamo Meredith che ci
accoglie con un sorriso e una sedia a rotelle, dove fa sedere Lisa.
Una volta che
mia moglie si è
accomodata, la nostra amica si rivolge a me dicendo: " Rob, tu vai a
parcheggiare la macchina poi raggiungici al reparto di ostetricia!".
Io annuisco
meccanicamente poi mi
dirigo verso il parcheggio mentre lei entra nell'ospedale con Lisa.
Dopo aver spento
la macchina mi
accascio sullo schienale del sedile e tiro un respiro lunghissimo
quindi conto
fino a dieci e mi fiondo fuori dall'auto, dirigendomi dentro la
struttura
ospedaliera.
Una volta
nell'atrio, controllo i
cartelli e trovo subito il reparto di ostetricia quindi inizio a
correre come
se avessi il diavolo alle calcagna.
Arrivato al
piano giusto, individuo
subito Meredith che è ferma nel corridoio e mi dirigo verso
di lei,
chiedendole: " Che è successo Merry?" e lei dopo avermi
fatto un
sorriso, mi risponde: " Nulla di che Rob, stai tranquillo.
Ho visitato Lisa
ed è quasi
completamente dilatata; ora è in sala travaglio ma fra poco,
la farò spostare
in sala parto.
Sono qui fuori,
perchè aspettavo te
per darti sue notizie e poi perchè voglio chiederti, se tu
intendi assistere
alla nascita della vostra creatura!".
Sento l'aria
svanirmi dai polmoni,
perchè sinceramente non ci ho mai pensato ma poi rifletto
sul fatto che non
posso lasciare mia moglie da sola, quindi dopo essermi passato una mano
tra i
capelli, guardo Merry e rispondo: " Sono pronto!".
Lei annuisce e
mi porge un camice che
mi aiuta ad indossare poi dopo avermi preso per mano, mi porta dentro
la sala
travaglio.
POV JACKSON
Siamo
praticamente
tutti qui fuori, a parte Kellan, Erica e Becca, che stanno aspettando
le
notizie a
casa.
Qui ci siamo io
e Lucia, Andrea e
Martina, Kristen e Taylor, Ashley, Peter e Nikki.
Da quello che ho
capito sono già
passate due ore, da quando Rob e Lisa sono entrati in sala parto e
ancora non
abbiamo loro notizie.
Poco fa ho
espresso la mia
preoccupazione ma poi Lucia mi ha detto, che è normale
quest'attesa e che non
posso aspettarmi di certo, che lo tirino fuori come un tappo di
champagne.
Un parto
richiede il tempo
necessario; le più fortunate se la cavano in un paio di ore
mentre ci sono
quelle poverine, che passano perfino ventiquattro ore con i dolori.
Mi auguro con
tutto il cuore, che se
un giorno la mia Lucia avrà un figlio da me, non soffra
così tanto.
POV ROBERT
Sono
già tre ore che siamo qui dentro
e devo dire che la mia piccola finora è stata davvero molto
brava.
All'inizio
cercava di trattenere le
grida ma poi Meredith le ha detto di lasciarle andare,
perchè l'avrebbe aiutata
e lei lo ha fatto.
Al suo primo
urlo, mi sono spuntate
le lacrime agli occhi, perchè stavo male per lei.
Mi sentivo in
colpa per la sua
sofferenza, anche se so perfettamente che è inevitabile per
mettere al mondo la
nostra creatura.
Con un rigurgito
di orgoglio mi sono
ripromesso di non metterla più incinta, perchè
non voglio che lei soffra ancora
così, anche se so che questa è una decisione da
prendere in due.
Non voglio
più imporre le mie scelte
a Lisa, perchè l'ho fatto in passato e ho sbagliato in modo
clamoroso.
" Forza tesoro,
dai che ci
siamo; vedo la testa!" quelle parole uscite dalla bocca di Meredith mi
distolgono dai miei pensieri e di scatto mi giro verso il mio amore.
La vedo
concentrata e la sento
stringermi la mano, con una forza che non credevo potesse possedere.
Per
la miseria mi ha disintegrato le falangi!
La vedo spingere
con forza, prima di
crollare sul lettino totalmente spossata.
Un pianto
flebile, che sembra quasi
un miagolio, mi mozza il respiro in gola e come un ebete guardo
Meredith che mi
dice: " E' una femmina!".
Mi giro verso
Lisa con le lacrime
agli occhi e lei, all'unisono con me, dice: " Benvenuta, Susan!".
E'
nata, nostra figlia è nata e io mi sento al settimo cielo.
Dopo che
l'infermiera l'ha lavata e
pesata, passa mia figlia a Meredith che delicatamente la pone tra le
mie
braccia.
Santo cielo,
com'è piccola! Stento a
credere che l'abbiamo creata io e Lisa, con un semplice atto d'amore.
Una perfetta
unione di due corpi, uno
scambio di fluidi che ha dato la vita a questo miracolo.
Per la prima volta mi sento del tutto completo e con le
lacrime agli
occhi mi avvicino alla mia Lisa,
ponendole Susan sul seno, poi con la voce flebile le dico:
" Grazie
amore mio, mi hai fatto un dono meraviglioso!".
Lei mi sorride
poi torna ad
accarezzare il capino di nostra figlia che come un richiamo
primordiale, si
attacca al capezzolo di Lisa iniziando a nutrirsi.
POV JACKSON
Sono passate
quasi quattro ore e non
abbiamo ancora saputo nulla.
Ringrazio il
cielo di non avere il
vizio del fumo, perchè altrimenti a quest'ora mi sarei fatto
fuori una stecca
intera.
All'improvviso
la porta davanti a
noi, si apre e spunta Meredith che sfoggia uno splendido sorriso.
Tutti ci alziamo
in piedi e lei, dopo
averci guardato, dice: " E' nata, è una femmina, pesa 3 kg e
250 grammi e
Rob e Lisa l'hanno chiamata Susan!".
Io e Lucia
esultiamo poi ci
abbracciamo mentre mia moglie chiede a Meredith: " E Lisa come sta?".
Lei la guarda
poi risponde: "
Sta bene ed è stata davvero brava!".
Allora io a
fatica, ritrovo le parole
e le domando: " E Robert?".
Lei sghignazza
poi dice: " E'
totalmente rimbecillito! Se ne sta lì a piangere e a tremare
ma devo dire che
anche lui è stato molto bravo.
E' stato molto
vicino a Lisa e l'ha
spronata in modo ottimale!".
Noi la
ringraziamo e lei rientra in
sala parto; Andrea mi dice: " Vado ad avvisare Erica!" e quando io
annuisco si dilegua, così come fa Peter che credo corra ad
informare Sabrina.
POV ERICA
Siamo qui ad
aspettare qualche
notizia e stranamente, quella più tranquilla è
proprio Becca.
Io e Kellan
abbiamo i nervi a fior di
pelle, anche perchè fra pochi mesi toccherà anche
a noi e spero di avere la
forza che ha mostrato Lisa in questi mesi.
All'improvviso
mi squilla il
cellulare e io corro a rispondere, vedendo che è Andrea a
chiamarmi.
" Andy allora,
ci sono novità?
" e lui con un tono di voce felice mi dice: " Si sorellina,
è nata
poco fa ed è femmina.
Meredith ha
detto che pesa 3 kg e 250
grammi e che Rob e Lisa l'hanno chiamata Susan!".
Lo ringrazio per
le notizie poi
chiudo la telefonata girandomi verso mio marito e la piccola Becca.
Con un sorriso
enorme impresso sulla
faccia dico a Becca: " E' nata tua sorella e papà e la mamma
l'hanno
chiamata Susan!".
Kellan sorride
estasiato mentre Becca
inizia a saltare sul divano urlando: " LO SAPEVO CHE ERA FEMMINA!
EVVIVA È
NATA MIA SORELLA!".
Poi quando si
calma, si gira verso di
me e dice: " Andiamo a vederla?"; io annuisco e lei corre a cambiarsi
di abito.
Quando siamo
pronti, saliamo in
macchina diretti all'ospedale.
POV SABRINA
Mentre sto
sistemando gli scaffali,
Pietro si avvicina e mi dice: " Sabry, guarda che sta squillando il
telefono del tuo ufficio!".
Io lo ringrazio
e corro a rispondere!
La voce di Peter
mi fa tremare il
cuore e sento una gioia enorme esplodermi in petto, quando dice: "
Amore,
ti ho chiamato per avvisarti che è nata la figlia di Robert
e Lisa.
Sia la madre che
la bambina stanno
bene e l'hanno chiamata Susan!".
Lo ammetto, sono
felice e in questo
momento se passasse qualcuno di qui, mi prenderebbe per pazza
perchè sto
ridendo come una scema.
Ringrazio Peter
poi prima di
salutarlo, gli dico che lo amo quindi chiudo la comunicazione e corro
al bar
dicendo: " Pietro, Melania Peter
mi ha avvisato che Lisa ha partorito e mi ha detto che ha avuto una
femmina che
ha chiamato Susan!".
I due
ragazzi mi abbracciano felici, festeggiando con me poi io mi dirigo
verso il
mio ufficio, per
avvisare
Veronica della lieta notizia.
POV ROBERT
Dopo
le dovute medicazioni, gli infermieri hanno portato Lisa e Susan in
camera e io
sono qui a
fissare come un
ebete nostra figlia.
La prendo in
braccio e sento un dolce
profumo di latte e la stringo forte a me, innamorandomene ogni istante
di più.
Poi la porgo a
Lisa che la stende sul
lettino giocandoci un pò; manca solo nostra figlia Becca per
avere la famiglia
al completo ma sono certo che Erica e Kellan la stiano portando qui.
Ad un tratto la
porta si apre e
davanti ai nostri occhi sfilano i nostri amici che guardano mia moglie
e mia
figlia, con una felicità enorme impressa nello sguardo.
Peter ci avvisa
del fatto che ha
avvisato Sabrina mentre Martina ci dice che Andrea ha fatto la stessa
cosa con
Erica, Kellan e Becca.
Le mie sorelline
mediatiche guardano
Susan con i lucciconi agli occhi e Ash va in brodo di giuggiole, quando
Lisa
gliela mette tra le braccia.
Susan sembra
guardare tutti con una
grande curiosità e fa delle strane smorfie con la bocca, che
fa scoppiare tutti
a ridere.
Avviso Lisa che
mi assento un secondo
per telefonare ai miei e quando lei annuisce con un sorriso, esco dalla
stanza,
sentendo una stanchezza improvvisa scendermi sulle gambe.
Crollo sulla
panchina mentre compongo
il numero di casa dei miei genitori.
Mi risponde mia
sorella Liz e prima
che abbia il tempo di realizzare chi sono, le dico: " Sorellina, sei
diventata zia!".
Un urlo
esagerato rischia di spaccarmi
i timpani poi come al solito, parte con le sue mille domande: "
Com'è?
Come si chiama? E'maschio o femmina? Quanto pesa? Come sta Lisa? E tu
come
stai?".
Io scoppio a
ridere poi le dico:
" Ehi calma pazzotica! Se non mi dai il tempo per rispondere, mi
spieghi
come faccio?
Allora adesso
taci un attimo, così
posso risponderti.
Innanzitutto
è una femmina, è
bellissima e io e Lisa l'abbiamo chiamata Susan come sua madre.
Pesa 3 kg e 250
grammi, Lisa sta bene
ed è stata davvero bravissima mentre io sono del tutto
rimbecillito.
Oh Liz, mi sono
innamorato di mia
figlia, così come è successo con Becca e non vedo
l'ora che la mia piccola veda
la sua sorellina.
Avvisa tu la
mamma, papà e Victoria
perchè ora io torno in camera da Lisa e mia figlia.
Ah, fammi il
favore di comunicarlo
anche a Tom e Sienna!" poi dopo averla salutata, chiudo la
comunicazione.
Rientro nella
stanza e vedo Kristen e
Tay, fissare mia figlia con le lacrime agli occhi quindi dopo aver
fatto un
cenno a Lisa, che mi risponde annuendo con un sorriso, mi avvicino ai
miei
amici e dico: " Ragazzi, so che se oggi stiamo vivendo questa
felicità lo
dobbiamo principalmente a voi, che non ci avete mai abbandonato.
Neppure gli
altri lo hanno fatto ma
tu Kristen hai riconosciuto Lisa in quel video e tu Tay mi hai spronato
a non
mollare, quando ero davvero pronto a farlo.
Per questo, in
completo accordo con
mia moglie, saremmo davvero felici se voleste fare da padrini a Susan!".
Loro mi fissano
con gli occhi
spalancati poi spostano lo sguardo verso Lisa, che annuisce decisa.
Taylor mi
abbraccia stretto dicendo:
"Accettiamo!" mentre Kris corre a farlo con Lisa.
E' tutto
perfetto e sono davvero
felice come non pensavo di esserlo.
Ho tutto quello
che un uomo può
desiderare: una moglie bellissima che mi ama alla follia, due splendide
figlie
che adoro, una grande famiglia unita, tanti amici che rispetto come
fratelli,
un ottimo lavoro che mi da tante soddisfazioni e un futuro, da scrivere
di sana
pianta.
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Capitolo 68 *** Epilogo ***
Ebbene
si ragazze, siamo davvero giunte alla fine di
questa storia.
Oggi
posto l'epilogo che vi avviso fin da ora sarà un
pò più lungo del normale ma non mi andava proprio
di spezzarlo a metà.
Ho
preferito fare i ringraziamenti dovuti la settimana
scorsa, perchè immaginavo che oggi sarebbe stato
più complicato.
Non
posso però fare a meno di ridirvi quanto sia stato
importante per il vostro affetto.
Ora
basta con le chiacchiere, vi lascio alla lettura
del capitolo e vi saluto con un grosso abbraccio.
Un
bacio Lorian
Capitolo 68 -
Epilogo
POV LISA
Sono passati tre
anni dalla nascita
della nostra piccola Susan e davvero tante cose sono successe.
No, qui si sono
succeduti realmente
molti avvenimenti e il mio compito oggi è quello di
raccontarvi tutto.
La nascita di
Susan è stata una
grande, grandissima gioia sopratutto per Robert e Becca.
Non dico che io
non fossi entusiasta,
questo no ma dovevo ancora abituarmi ai ritmi stravolti, per rendermi
veramente
conto del mio stato d'animo.
Susy era una
neonata buonissima, per
quanto riguarda i canoni dei neonati ma non era un bambolotto di
plastica.
Anche lei aveva
le sue necessità che
solitamente significavano per me, la sveglia ogni due ore per la
poppata, la
passeggiata di un'ora per il ruttino e per farla riaddormentare e
quando ci
riuscivo e la mettevo a letto, dopo sessanta minuti si ricominciava.
Ero distrutta,
anzi direi che la
parola che rendeva meglio la portata della situazione era devastata!
Robert era
preoccupato, perchè vedeva
il mio volto deperirsi e non solo.
Anche il mio
umore cominciava a
risentirne, scattavo per un nonnulla ed ero sempre nervosa.
D'altronde,
nessuno sembrava capire
che mi sentivo come una mucca che doveva stare pronta con
le mammelle al
vento, per quando la
sua vitellina ne richiedeva la presenza.
Non
fraintendetemi vi prego, io amavo
mia figlia ma mi stavo davvero distruggendo: sotto i miei occhi, le
borse
gonfie e le occhiaie nerissime sembravano moltiplicarsi come un lampo,
la pelle
mi sembrava grigia e spenta, avevo sempre la bocca impastata, i miei
capelli
sembravano fatti di stoppa e vedevo il mio corpo devastato dagli
effetti del
dopo parto.
Ero sull'orlo
delle depressione post
partum, anzi direi che ci ero finita dentro, con tutte le scarpe.
Robert dopo
venti giorni di martirio,
non ne aveva potuto più: gli era bastato trovarmi un'altra
volta addormentata
sul divano, in una posizione assurda e ad un'ora del giorno
improbabile, per
poi vedermi scattare in piedi con gli occhi chiusi, al primo segnale di
pianto
da parte di Susy.
Aveva subito
chiamato sua madre e la
mia dolcissima suocera gli aveva spiegato che cosa mi stava succedendo
e che
dovevano porvi rimedio subito, prima che la situazione peggiorasse.
Innanzitutto,
Claire e Richard si
erano messi subito in viaggio ed erano corsi da noi e al loro arrivo,
di cui
per altro io non sapevo niente, le cose avevano iniziato a migliorare.
Mia suocera mi
aveva convertito
all'uso del tiralatte, convincendomi che l'unione con mia figlia non
sarebbe
venuta a scemare e che potevo allattarla comunque al seno, durante il
giorno.
Quindi
l'operazione di mungitura si
era spostata alla sera: ne preparavo tre biberon con la
quantità giusta da
dargli e li mettevamo in frigo.
Poi durante la
notte a turno, Claire,
Robert o Richard, si alzavano per allattarla e per la prima volta io
ero
riuscita a dormire tutta la notte, anche se scattavo lo stesso quando
la
sentivo piangere ma mio marito mi diceva: " Tranquilla amore, ora
è il mio
turno!" e io crollavo nuovamente come una pera cotta.
Finalmente dopo
due settimane la
situazione era migliorata e anche il fisico ne aveva guadagnato: le
borse sotto
gli occhi erano scomparse e anche le occhiaie si erano volatilizzate, i
miei
capelli erano tornati ad essere toccabili e mi ero resa conto che il
mio corpo
non era poi così malridotto.
Inoltre nostra
figlia crescendo,
aveva ridotto le richieste di latte notturne e così tutti
potevamo dormire di
più.
Quando Susan
aveva compiuto tre mesi
ci era caduta in testa la prima tegola e la mazzata era stata bella
forte.
Sabrina ci aveva
avvisato che
Veronica si era purtroppo spenta, debilitata dalla sua malattia.
Comunicarlo a
Becca era stato
devastante: nostra figlia aveva reagito malissimo.
Non c'erano
stati pianti o urla o
strepiti ma francamente li avrei preferiti, perchè invece la
nostra piccola si
era come spenta.
Si
era chiusa nel suo dolore, rifiutava il cibo e se ne stava tutto il
giorno a
letto e avevamo paura che ricominciasse a rifiutarsi di parlare.
Per fortuna
quello che più temevamo
non era accaduto e l'inizio della sua ripresa era coinciso, con
un giorno in cui
io mi ero presa un
bello spavento.
Quel pomeriggio
ero salita in camera
per andare a controllare Susan ma con mio grande orrore, non l'avevo
trovata
nel lettino.
In preda
all'angoscia ero scesa al
piano di sotto per vedere se per caso l'avesse presa Robert ma anche
lui, era
caduto dalle nuvole.
Allora eravamo
corsi da Erica, nella
speranza che la bambina fosse con loro ma anche lì, nulla di
fatto.
Sentivo il
terreno franarmi
metaforicamente sotto i piedi, tremavo ed ero sull'orlo delle lacrime
quando
Lucia aveva detto: " Avete controllato se per caso è con
Becca?".
Io ero scettica
ma la disperazione mi
aveva messo le ali ai piedi e tutti ci eravamo catapultati dentro casa.
Quando la
mandria di bufali impazziti
si era fermata davanti alla porta di nostra figlia, io avevo aperto
l'uscio e
lo spettacolo che ci si era presentato mi aveva tolto il fiato.
Le due sorelle
dormivano abbracciate
nello stesso letto.
Sul volto di
Becca erano ancora
visibile le tracce delle lacrime e la piccola mano di Susan, era ferma
sul
cuore della sorella.
Tutta la paura e
l'angoscia si erano
volatilizzate e lentamente avevamo chiuso la porta, lasciandole dormire
poi io
mi ero gettata tra le braccia di Robert ed ero scoppiata a piangere
mentre lui
tremando, mi accarezzava la schiena.
Da quel giorno
Becca era tornata a
sorridere e il pericolo che si chiudesse in se stessa, era svanito nel
nulla.
Era nuovamente
la nostra
chiacchierona, era molto brava a scuola e dopo i compiti, passava tutto
il
tempo che poteva insieme a sua sorella.
Quelle due
sembravano legate dallo
stesso cordone ombelicale e noi, non potevamo essere più
fieri di così.
Dopo due
settimane, ci era toccato
correre all'ospedale dato che il tempo della gestazione di Erica si era
concluso e la sua bambina stava per nascere.
Si, anche loro
aspettavano una
femmina e Kellan era sull'orlo di una crisi di nervi.
Per fortuna
tutto era andato bene e
la piccola Luna era venuta al mondo sana e bella.
La mia amica e
suo marito erano
davvero il ritratto della felicità e tutto era perfetto.
Luna era una
bambina davvero
tranquilla e bella e gioivo all'idea che le nostre figlie sarebbero
cresciute
insieme, unite come me ed Erica.
Ma la cicogna
sembrava aver messo le
radici a Bel Air e un mese dopo la nascita della piccola di casa Lutz,
anche
Lucia e Jackson avevano scoperto di essere in attesa di un bambino.
Jack quando lo
aveva saputo, aveva
passato un'ora a saltellare in giardino, ridendo come un pazzo e
scatenando
l'ilarità di Robert e Kellan e lo sguardo di compatimento di
Becca.
Quando le avevo
chiesto il perchè
della sua espressione, lei mi aveva risposto: " Se anche il serio e
compassato Jackson è impazzito, questo vuol dire che per il
mondo non c'è più
speranza!" e io a quelle parole ero scoppiata a ridere.
Jack si allenava
di continuo con
Susan e la teneva sempre in braccio, perchè diceva di voler
essere pronto per
l'arrivo del suo.
Le carriere dei
nostri mariti
procedevano a gonfie vele: dopo la fine della saga di Twilight, erano
stati
impegnati in diversi altri film e tutti avevano riscosso parecchio
successo.
Nel frattempo
anche Sabrina era
venuta a vivere qui a Los Angeles, per la gioia mia e delle mie amiche
e dopo
un mese, lei e Pet avevano avuto la possibilità, di
acquistare la villa vicino
a quella mia e di Robert, così come Andrea e Martina avevano
comperato quella
vicino a Erica e Kellan.
Sembravamo una
grande famiglia felice
e io mi sentivo davvero serena.
Anche le figlie
di Peter, almeno le
due più grandi, erano venute a vivere lì e
andavano molto d'accordo con la mia
mammina.
La
più piccola era rimasta a vivere
con Jennie ma spesso Peter andava a prendersela.
Lui e Sabrina
avevano deciso di
comune accordo di non sposarsi per adesso ma di farlo solamente quando
si
sarebbero sentiti pronti.
Il tempo era
volato incredibilmente
veloce ed era arrivato anche il giorno del primo compleanno di Susan.
La
tribù era al gran completo e si
erano uniti a noi, anche Alex e Kim con il loro piccolo Joshua e Chaske
e Emily
in attesa del loro primo figlio.
Le pance di
Lucia e di Emily rivaleggiavano
di poco, solo che in quella della mia amica, vivevano due piccoli
gemelli.
Era stata una
sorpresa per tutti,
specialmente per i due futuri genitori ma dopo lo sbandamento
iniziale erano
stati nuovamente
felici.
Oramai mancavano
due mesi all'arrivo
della coppia e tutte noi ragazze, mamme e non, ci eravamo date alla
pazza gioia
per gli acquisti nei negozi per neonati.
Ogni volta che
uscivamo per strada,
c'era sempre qualche paparazzo che ci scattava delle foto ma nel
complesso, non
erano così angoscianti come i primi tempi.
Robert diceva
che oramai non facevamo
più notizia ma Stephanie non la pensava così,
perchè diceva che quegli aguzzini
erano sempre in agguato per cogliere qualche sentore di crisi tra me e
mio
marito.
Anche per quanto
riguarda i nostri
amici, tutto procedeva a gonfie vele.
Elizabeth era
molto impegnata con il
lavoro e ci vedevamo di meno ma da quello che sapevamo, era felice e la
sua
storia con Justin andava bene.
Anche loro, come
Peter e Sabrina,
avevano deciso di non sposarsi per il momento e convivevano
allegramente così.
Chi invece non
aveva resistito
all'odore dei fiori di arancio, erano stati Martina e Andrea che si
erano
sposati un mese dopo il compleanno di Susan.
Anche Ashley e
Nikki erano molto
impegnate ma trovavamo sempre il modo per incontrarci.
Noi ragazze ci
eravamo scelte un
giorno della settimana, di solito il sabato e andavamo a pranzare fuori
tutte
insieme.
Venti giorni
dopo le nozze di
Martina, a Lucia si erano rotte le acque e velocemente era stata
portata in
ospedale.
Merry era corsa
subito ma dopo un'ora
ci aveva avvisato che c'erano alcune piccole complicazioni e d'accordo
con
l'altra ostetrica, avevano deciso di praticare il cesareo alla futura
mamma.
Jackson alla
notizia era sbiancato e
noi avevamo fatto di tutto per tranquillizzarlo ma non c'era stato
verso.
Questo fino a
quando la nostra cara
dottoressa non era uscita fuori dalla sala parto con un sorriso a
trentadue
denti, dicendo che la mamma e i gemellini godevano di ottima salute.
Negli occhi del
nostro amico erano
spuntate le lacrime di gioia e Robert e Kellan, che ci erano
già passati da
poco, l'avevano stretto in un forte abbraccio.
A turno eravamo
andati a fare la
conoscenza di Matthew e Kyra, che erano giunti ad allietare la famiglia
Rathbone.
Erano davvero
bellissimi e dolci e
anche Lucia li guardava estasiata.
Quando la neo
mamma e i gemellini
avevano potuto lasciare l'ospedale, io e Robert avevamo dato
una bella festa
in giardino per il
loro arrivo e Jackson e Lucia, ci avevano ringraziati commossi.
Jackson
passeggiava tra gli invitati,
mostrando
orgoglioso il suo Matthew
mentre Lucia, per non stancarsi, se ne stava sdraiata con Kyra tra le
braccia.
Vedere quelle
due piccole pesti, era
davvero uno spettacolo senza precedenti.
Sembrava che
loro sapessero di essere
al centro dell'attenzione e ne approfittavano in un modo spudorato.
Tre mesi dopo
c'era stata la prima
uscita ufficiale, mia e di Robert, dopo quella della conferenza stampa
ed era
avvenuta per la prima del suo nuovo film The Rover, che tra l'altro
aveva
tenuto mio marito lontano da casa per alcuni mesi.
Infatti la
pellicola era stata girata
in Australia e Susan era troppo piccola, perchè io e lei
potessimo seguirlo.
Inoltre la
nostra prima figlia era
impegnata con la scuola e quindi avevamo dovuto soprassedere.
Però
ci sentivamo tutti i giorni al
telefono e ci vedevamo ogni volta che era possibile, su Skype.
Robert mi
chiedeva sempre di vedere
sia Susan che Becca e ogni volta che doveva chiudere il collegamento,
lo vedevo
molto triste.
Per fortuna
quell'angoscia era
terminata e ora Robert, aveva iniziato un nuovo film che
però stava girando a
Los Angeles.
Altre
due novità degne di nota erano state le altre due gravidanze
che avevano
allietato il nostro
già
nutrito gruppo: infatti, quasi contemporaneamente,
avevano scoperto di attendere un figlio sia Nikki e Paul e con nostra e
loro
grande sorpresa, anche Sabrina e Peter.
La mia mammina
era al settimo cielo e
io lo ero per lei.
Peter poi non
stava più nella pelle,
anche se Sabrina doveva essere tenuta costantemente sotto
controllo, per
il fatto che era il
primo figlio all'età di trentanove anni.
La mia mammina
si era sottoposta a
tutti gli esami di rito e tramite l'amniocentesi, lei e Peter avevano
scoperto
che attendevano un maschio, che in questo caso era il primo per
entrambi.
Tra un parto e
l'altro la nostra
adorata Meredith aveva avuto il tempo di presentarci il suo fidanzato
David,
con il quale conviveva da tre mesi e che si era rivelato davvero
simpatico.
La nostra amica
scherzava dicendo che
da quando ci conosceva, non aveva mai lavorato tanto e che sopratutto
prima non
lo faceva con così tanta felicità.
Le nostre figlie
crescevano in salute
e bellezza ed erano l'orgoglio mio e di Robert.
Susy era dolce e
coccolona, aveva un
attaccamento morboso con suo padre e quando Rob non c'era, la sua
coperta di
Linus diventava sua sorella che per lei stravedeva.
Tra le nostre
due amiche in attesa,
la prima a partorire era stata Nikki, che aveva dato alla luce Stephen
in meno
di due ore e dopo un'ora dal parto, zompettava felice per i corridoi
dell'ospedale.
Una settimana
dopo era toccato a
Sabrina che per sicurezza, aveva deciso di partorire con il cesareo e
prima di
quanto pensasse, teneva tra le braccia Damien.
Peter fissava
suo figlio con gli occhi
lucidi e anche Luca Bella, Lola Ray e Fiona Eve l'avevano eletto
come loro
mascotte personale.
Anche per i
nuovi arrivati c'era
stata la festa di benvenuto a casa nostra ma per non far stancare
Sabrina,
l'avevamo spostata di tre mesi.
Nikki coccolava
Stephen, seguita
passo, passo da Paul che fissava i suoi amori con lo sguardo
orgoglioso.
Tay e Kris
scherzando, avevano detto
a Meredith che per quanto li riguardava l'avrebbero fatta riposare,
dato che
non erano intenzionati ad avere un figlio ancora per un bel
pò.
E oggi che la
nostra piccola Susan
compie tre anni posso dire di essere davvero felice.
Mai avrei
immaginato che quei sogni
strani, mi avrebbero portato a tutto questo: ora ho 31 anni, sono la
moglie
super felice di un attore di fama internazionale, che quando
è a casa con noi è
l'essere più coccolone e pigro che esista, sono la mamma di
due splendide
bellezze una di undici anni e l'altra appunto di tre e sto per averne
un altro.
Si, avete capito
bene! Stamattina ho
scoperto di essere nuovamente incinta e Robert ancora non
lo sa ma presto
glielo dirò e sono
sicura che farà i salti di gioia, perchè mi ha
sempre detto che desidera una
famiglia numerosa.
Quindi a conti
fatti posso davvero
definirmi una donna felice, circondata da tutte le persone che amo di
più e che
tiene nel cuore il ricordo di quelle che con il tempo, mi hanno
lasciato.
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