Pokèmon vs Dragon Ball : La Guerra

di pikaendpichu98
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** il villaggio desolato ***
Capitolo 2: *** L'amicizia dura per sempre ***
Capitolo 3: *** Compagni di battaglia! ***
Capitolo 4: *** La caduta di un eroe ***
Capitolo 5: *** La guerra distrugge l'anima ***
Capitolo 6: *** Vendetta... ***
Capitolo 7: *** Perchè proprio lui? ***
Capitolo 8: *** Niente di più facile... ***



Capitolo 1
*** il villaggio desolato ***


Ed eccoci qua con una nuova fiction! vorrei dedicarla a : vegeta princess98
  Buffy98
_Pimpilotta_
  mistyemily 
killa_pucciosa

micki 131
  Sweet_Kiss
perchè hanno recensito tutte le mie Fanfiction e perchè sono delle scrittrici davvero mitike!
Buona lettura!!




Era un’afosa sera d’estate quella, in un arido e desolato villaggio, pieno di case devastate e malridotte, gente guardinga, in allerta, come se qualcosa potesse distruggere tutto in un batter d’occhio.
Passando per di là un viandante, anche se non ne arrivava quasi nessuno, avrebbe notato tutte le abitazioni vuote, per poi ritrovarsi difronte ad un’unica ed enorme baracca abitata, con il simbolo di una sfera per metà rossa e per metà bianca, ormai scolorita, dalla quale provenivano grida e strani rumori, ma neanche una piccola risata.
Particolari creature alate vegliavano sulla baracca, erano in sei, una creatura grigio perla e azzurra, tre assomigliavano molto a giganti uccelli, uno tutto blu con le ali di ghiaccio, uno color crema con delle fiamme sul capo e sulle ali e un altro giallo e nero con il becco sottile e le ali dotate di fulmini che scoppiettavano, mentre l’ultimo era di colore arancione, dalle piume dei colori dell’arcobaleno. La sesta creatura era più simile ad un  drago, verde con dei simboli sulla pelle.
Ancora più in alto nel cielo, stavano attenti e vigili, altre quattro creature volanti: una blu e azzurra a quattro zampe, l’altra bianca e violacea a due zampe, la terza nera e a forma di serpente, con ali possenti e nere, e l’ultima dalla forma equina, grigio perla e nera, con zoccoli a punta e dorati e tante lastre che gli roteavano attorno.
Ma non erano gli unici a controllare il villaggio; c’erano anche tre strane creature simili a cani, uno giallo e con delle strisce nere, che lo facevano somigliare più ad una tigre che a un cane, e sul dorso aveva delle nubi viola. Il secondo aveva il pelo folto e lungo, di colore marrone, degli anelli alle zampe e fumo che gli usciva dalla schiena. Il terzo era tutto azzurro con delle macchie bianche, un cristallo verde acqua sul capo e due code.
Questi, invece, erano nascosti in dei cespugli, disposti a triangolo per godere di una visuale più ampia.
Un ragazzo vagava per il villaggio deserto.
-Hanno distrutto ogni cosa, maledetti!- disse il ragazzo, non si sarebbe mai scordato degli uomini, anche se non erano del tutto tali, che avevano ridotto così il suo villaggio.
Flashback:
-Aiuto, aiuto!!!- gridò un uomo disperato  -Che c’è!? cosa succede!?-  rispose lui (il ragazzo di prima)  -Sono in due, volano, lanciano sfere d’energia! È terribile!-  -Ma che stai dicendo?- rispose una ragazza.
Tutti quanti erano in agitazione quando li videro, due uomini dai capelli neri, uno con una veste arancione e l’altro con una tuta blu e bianca davanti, che lanciavano una miriade di sfere d’energia che ad ogni impatto distruggevano tutto e uccidevano tutti.
A un certo punto i due uomini fecero uno strano gesto e si fusero in un’ unica persona.
L’essere lanciò un attacco devastante che si scagliò dove erano ammucchiate le persone. Un gran polverone si alzò e i due uomini se ne andarono senza restare a guardare il loro operato.
Fecero un colossale errore perché le creature, sia del cielo sia di terra, avevano creato una resistente barriera protettiva che aveva salvato tutti.
Il ragazzo si rimise in piedi ma ciò che vide lo avrebbe segnato a vita  -MAMMA! PAPA’!-  il ragazzo corse verso i corpi insanguinati e senza vita dei suoi genitori, che non erano nel raggio protetto dalla barriera.
Fine Flashback.
-Si, la pagheranno cara, molto cara…- il ragazzo era arrivato davanti alla baracca e busso. Il chiasso finì e una voce parlò –Chi sei?- il ragazzo rispose –Sono io, Ash-……

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Capitolo 2
*** L'amicizia dura per sempre ***


ed eccomi qui ,in ritardo come al solito, con un altro cappy per voi!
stavolta dovrebbe essere un po più lunglo vero? bo! abbiate pazienza con me!
buona lettura!!!!



Dall’interno si sentì un brusio come se tutti avessero sospirato di sollievo e intanto si poteva udire il rumore di tanti lucchetti che venivano aperti.
Quando la porta, dopo dieci minuti, si aprì comparve un ragazzo sui vent’anni, la carnagione scura e i capelli scuri a punta –Ash, lo sai che non dovresti allontanarti a quest’ora, potrebbero tenderti un’imboscata!-  -Lo so Brock, ma non ce la facevo più a stare qua dentro: c’è un chiasso terrificante!-  disse il ragazzo dai capelli corvini mentre entrava.
Il ragazzo si guardò intorno come in cerca di qualcosa, o meglio qualcuno.
Scrutò per bene ogni angolo della sala, c’erano due enormi tavoli : nel primo tavolo c’erano i Superquattro, i capipalestra e gli allenatori delle regioni di Kanto e Jhoto che discutevano di come effettuare gli attacchi aerei e di superficie, e nel secondo tavolo si trovavano  i Superquattro, i capipalestra e gli allenatori delle regioni di Hoen e Sinnoh che discutevano di difesa aerea e di superficie.
Ash attraversò tutta la sala, se non era al primo tavolo sapeva dove trovarla.
Mentre saliva le scale fu assalito dai ricordi, quante ne avevano passate insieme.
Avevano viaggiato più di chiunque altro, ma evidentemente il destino non aveva previsto quel genere di vita per loro.
Una cosa si chiedeva: valeva la pena passare tutto questo pur di proteggere la settima sfera del drago?
Avevano scoperto che quella sfera potenziava fino a un livello inimmaginabile i Pokèmon leggendari, per questo l’avevano rubata, ed era per questo che il principe dei Saiyan ed un altro Saiyan avevano attaccato il villaggio: loro avevano le altre sei sfere.
Ed era per questo che si era scatenata all’istante la guerra.
Gli allenatori erano stati costretti a liberare i loro Pokèmon, era scontato che in un scontro con i Saiyan i Pokèmon non leggendari non sarebbero sopravvissuti.
Non si sarebbe mai dimenticato quel momento.
Flashback.
Erano gl’ultimi attimi di vita del sole quando gli disse addio.
Era stato costretto, tutti erano stati costretti, a liberare i loro inseparabili amici a quattro zampe.
Anche lui, anche Ash lo  doveva fare.
Avrebbe preferito morire piuttosto che pronunciare quella piccola, eppure così devastante parola: addio.
“Pikachu…” cominciò Ash già con le lacrime agl’occhi. “ascoltami amico mio…” il ragazzo era continuamente scosso dai singhiozzi che riusciva a reprimere solo in parte.
Ma Pikachu aveva già capito perché stava iniziando a piangere anche lui.
Lentamente si piazzò tra le braccia del suo allenatore, e poterono abbandonarsi alle lacrime più dolorose.
Dopo qualche minuto Ash disse “Vai amico mio. Sono sicuro che starai meglio  dovunque andrai, ma forse è meglio per te se mi dimentichi” ma Pikachu scosse lentamente la testa. Non avrebbe mai dimenticato.
Ash sorrise “Grazie, amico mio…” il piccolo Pokèmon si avvicinò al volto del suo più grande amico e gli diede una piccola leccatina.
Si guardarono intensamente, dopo una manciata di minuti Pikachu andò.
Ash aveva aspettato fino a che la sagoma della creatura che aveva amato di più era scomparsa all’orizzonte per abbandonarsi a un pianto disperato che durò tanto…. Tanto.
Fine flashback.
A quel ricordo gl’occhi di Ash si inumidirono ma lui li asciugò subito, non voleva farsi vedere da lei in quello stato, anche se sapeva provava lo stesso dolore che provava lui.
Arrivò sul tetto da dove si poteva ammirare la bellezza del sorgere del sole.
Notò subito una ragazza seduta sul tetto con le gambe penzoloni, dai capelli di un colore rosso acceso e dagli inconfondibili occhi verde acqua per cui Ash l’avrebbe riconosciuta fra mille.
Il ragazzo si avvicinò e si sedette accanto a lei –è bellissimo, vero?- disse Ash , Misty si girò di scatto, non si era accorta dell’arrivo del ragazzo, troppo assorta nei suoi pensieri  -Oh, Ash! Si è vero è uno spettacolo magnifico- disse tornando con lo sguardo fisso sul cielo. Ash sapeva che in condizioni normali Misty l’avrebbe ammazzato per averla spaventata, ma in quel periodo certi rischi poteva permetterseli.
-Secondo te si sono dimenticati di noi?- chiese la ragazza, Ash sapeva esattamente di che cosa stava parlando –Misty, sai benissimo che Togepi e gl’altri Pokèmon non potrebbero mai dimenticarti- disse Ash guardandola sorridente. Misty sorrise amaramente –Mi mancano tanto-  -Anche a loro manchi. Ne sono certo- disse Ash avvicinando la sua mano a quella di Misty per poi stringerla forte, per farle forza, per farsi forza.
Tornarono a guardare il cielo restando con le mani unite.
Ad un tratto videro due puntini  all’orizzonte che si avvicinavano sempre di più.
I due si guardarono allarmati –Oh, cazzo! Dobbiamo sbrigarci !- disse Ash mentre si alzava il più velocemente possibile…. 

ed eccoci alla fine del secondo cappy di questa storia! che romantici i nostri due piccioncini, scommetto che fare questa scena nn ti è dispiaciuto vero Misty? misty: io veramente volevo qualcosina di più di un "mano nella mano"!  io: ma secondo te io vi faccio già amoreggiare al secondo cappy, mi disp ma dovrai aspettare, comunque sappi che ho dei bei proggettini per te!  misty: devo preoccuparmi? io: si!
torniamo a noi, volevo fare un grazie particolare a colei che mi ha ispirata, con un suo fumetto, per questa storia!
un enorme grazie a Martina Ventura, anche se non è nel sito!
poi ringrazio:
 mistyemily
 PauLxCeleste
 ninjagirl
 micki 131
BlUe_DrEaM
 vegeta princess98
  Buffy98

per aver aver recensito, ringrazio anche chi legge soltanto!
al proximo cappy!!!!!

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Capitolo 3
*** Compagni di battaglia! ***


eccomiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!
eccomi qua con un nuovo cvappy tutto per voi!! le cose importanti le dirò alla fine quindi buona lettura!!!!!!!!


-Sbrighiamoci Karoth, mi sono stancato di perdere tempo con questi marmocchi!-  disse Vegeta scorgendo il villaggio in lontananza. Goku lo fissò, sorridendogli con la sua tipica espressione innocente e lievemente ottusa e divertito rispose –Sai Vegeta,  pensavo a una cosa-   -….. Tu pensi? E da quando!?- disse sarcastico Vegeta   -Molto divertente, mi chiedevo se è veramente giusto ciò che stiamo facendo-  rispose Goku pensieroso.  Vegeta lo fissò, improvvisamente furioso –Quel mostro di Majin Bu ha ucciso i nostri figli, te lo sei scordato Karoth!? Quella sfera è tutto ciò che ci manca per farli tornare, se vogliamo far tornare in vita loro e tutti gl’abitanti della Terra dobbiamo prendere quella sfera! E non me ne frega niente di quei vermi!- esclamò, ricordava come se non fosse passato neppure un giorno, Majin Bu li aveva uccusi, Bulma e Trunks, non era stato in grado di proteggerli, alla fine l’aveva ucciso ma questo non era bastato a farli tornare, desiderava ascoltare la voce petulante di quella donna, desiderava riscoprire il piacere che gli davano quelle labbra sulle sue, desiderava tutto di lei, non poteva negarlo gli mancava, gli mancava come non gli era mai mancato nessuno, gli mancava come l’aria che respirava, gli mancava esattamente come gli mancava quel piccolo guerriero dai capelli viola, suo figlio…
Goku lo guardò, sapeva quanto gli facesse male la mancanza di Bulma e di Trunks, -Ma potremmo almeno provare a parlargli!- disse speranzoso –Abbiamo già provato a parlargli prima che iniziasse tutto questo, lo sai, non c’è stato niente da fare, non ce la daranno mai con le buone!- rispose Vegeta gelido, Goku chinò la testa tristemente –Già…. Lo so benissimo, hai ragione Vegeta, andiamo!- disse infine sospirando e dirigendosi rassegnato verso il villaggio, sempre più vicino.
 
 
Ash e Misty si stavano precipitando giù per le scale, dovevano assolutamente avvertire gl’altri.
Finalmente giunsero nella sala e Ash gridò –Codice rosso! Codice rosso! Sono all’orizzonte dobbiamo sbrigarci!!- con un gran baccano tutti uscirono dalla baracca, quando furono  fuori si creò un cerchio intorno alla Campionessa della Lega di Sinnoh, Camilla, che estrasse dalla giacca una conchiglia. Quando Camilla vi soffiò dentro, la conchiglia emise un suono caldo e profondo .
In pochi minuti Lugia, Ho-oh, gli uccelli leggendari, i cani leggendari, il trio dei draghi e Arceus si radunarono in quel punto. Si potevano scorgere in lontananza anche altri due Pokèmon, all’apparenza identici solo che uno era blu e bianco con un triangolo rosso sul petto e l’altra era rossa e bianca con un triangolo blu sul petto. Quando furono a terra con gl’altri una ragazza e un ragazzo pensarono contemporaneamente sorridendo “Puntuali come al solito!”.
Camilla fece un cenno a Giratina e lui creò dalla bocca un vortice che aprì un portale per il mondo Inverso. Camilla salì in groppa al Pokèmon ed entrò nel portale.
Una volta dentro il Pokèmon la condusse vicino ad una specie di cespuglio di forma circolare sospeso in aria al cui interno, tenuta in equilibrio da raggi rossi magnetici, giaceva la settima sfera del drago. La Campionessa la prese delicatamente e disse a Giratina di tornare indietro. Una volta uscita alzò in alto la sfera che brillò di una luce intensa, di cui brillarono tutti i Pokèmon.
Quando la sfera e i Pokèmon smisero di brillare, le creature erano diventate ognuna di colori diversi dal solito. Era attraverso questo cambiamento che si manifestava l’accumulo di potere. La Campionessa consegnò la sfera a Giratina e lui la ripose al suo posto.
Tutti salirono in groppa ai Pokèmon. I miglioramenti d’attacco e difesa consistevano nel formare delle squadre in modo che nessuno rimanesse solo, i Superquattro di Kanto e di Hoenn componevano una squadra e altrettanto quelli di Jhoto e Sinnoh.  Drew salì su Latios salutandolo con una carezza e poi gli mise delle briglie  per tenersi meglio in volo. Il compagno di Drew, o meglio la compagna di Drew era Vera che salutò affettuosamente Latias mettendole, anche  lei, le briglie.
Paul saltò in groppa agilmente a Giratina dandogli un’affettuosa pacca d’incoraggiamento, senza mettergli le briglie, non gli servivano. Il ragazzo era in coppia con Lucinda  che stava dando un poffin al suo Pokèmon, lo faceva sempre prima delle battaglie. Dopo salì , in modo un po’ goffo, su Dialga che l’aiutava a salire. Lei preferiva metterle le briglie, era sempre un po’ in ansia quando montava Dialga.
Ash stava salendo su Lugia dopo averlo rassicurato, infatti, anche se la sfera gli conferiva maggiore potere, era sempre molto spaventato prima delle battaglie. Era soprattutto  per  questo che Ash lo aveva scelto come suo compagno: perché anche Ash aveva paura. Lui preferiva non mettere le briglie a Lugia perché sapeva che gli avrebbero fatto male. La compagna di Ash era Misty (non ve lo aspettavate vero? Ndio) che cavalcava Ho-oh. Quel Pokèmon era un coccolone quindi Misty stava sempre un paio di minuti a fargli qualche carezza per poi montarlo, anche lei senza briglie.
Camilla salì su Arceus e i Superquattro salirono su i restanti Pokèmon.
I Pokèmon volanti si levarono in volo e quelli di terra si misero in posizione d’attacco.
Mancava poco ormai.
Tutti quanti erano spaventati, ma sentivano che le vittime del loro ultimo scontro erano con loro in quel preciso istante.
I Sayan non avrebbero mai potuto immaginare l’ira smisurata dei loro avversari.
Il grande errore di spegnere tutte quelle vite gli si sarebbe ritorto contro.
Perché invece di indebolire i loro avversari gli avevano dato il motivo di prepararsi al meglio per quella battaglia.
Gli avevano dato il motivo di uccidere…

eccoci alòla fine! ringrazio:

 vegeta princess98
 mistyemily
 qlldelquartopulmino
 PauLxCeleste
per aver recensito, ovviamente ringrazio anche chi legge!
allora, la cosa importante che volevo precisare è che la parte iniziale del cap, quella su dragon ball, non è farina del mio sacco, bensì di vegeta princess98! secondo me si poteva intuire, visto che non ho seguito nmanco una puntata di quel cartone! io non so neanche chi sia di preciso Majin bu! quindi un GRAZIE speciale a Marty che mi ha scritto un pezzo 100000000000 volte migliore del miio!!! ciao a tutti!!!!!!

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Capitolo 4
*** La caduta di un eroe ***


ok mi scuso in anticipo con i fan di Dragon ball perche troveranno qualche incongruenza con l'anime ma abbiate pazienza: non ho visto una puntata in tutta la mia vita! e non lo farò certo per scrivere una fiction! il mio orgoglio di pokemaniaca si oppone! dovevo uscirne in qualche  modo! buona lettura e ancora scusate!
 
Quando Camilla constatò che la distanza che avevano raggiunto i Sayan dal villaggio era quella giusta lanciò un grido –Ora!- i Pokèmon ruggirono e si disposero incolonnati per due. Lugia e Ho-oh volarono verticalmente verso il sole usando  la mossa aereoattacco per mimetizzarsi con la sua luce. Giratina e Dialga usarono oscurotuffo immergendosi nelle nuvole. Latios e Latias si separarono momentaneamente con lo scopo di colpire l’obiettivo da due lati diversi. Arceus partì alla carica contro i nemici frontalmente con un attacco oltraggio, intanto Suicune, Raikou e Entei avevano usato un attacco nube sui Sayan che erano stati presi alla sprovvista. Quando la nube si diradò i Sayan si  ritrovarono colpiti da Arceus ma non fecero in tempo a riprendersi che furono colpiti contemporaneamente da aereoattacco dall’alto, da oscurotuffo e fragortempo dal basso e da due iperaggio dai due lati. I Sayan ,illesi nonostante i numerosi attacchi, sogghignarono e prepararono un attacco ma furono colpiti da un geloraggio di Suicune, tuono di Raikou e eruzione di Entei. I Sayan caddero a terra facendo alzare un gran polverone che usarono a loro vantaggio per sferrare due  sfere d’energia dirette a Vera e  Lucinda. Vera rimase pietrificata dalla paura mentre la sfera si avvicinava sempre più. Non mancava molto e Vera  sarebbe stata colpita ma un iperaggio fece esplodere la sfera –Tutto bene?- chiese Drew e Vera, ancora scossa, rispose –S-si…- -E allora vedi di stare più attenta imbranata!-
-Ehi!- . Intanto anche l’altra sfera si stava avvicinando a gran velocità verso Lucinda che chiuse gl’occhi per non guardare ma sentì Paul che ordinava a Giratina di  aiutare Dialga e subito dopo sentì di essere spostata velocemente    
-Ragazzina si può sapere a che pensi!?- -I-io…. Grazie- -risparmiati le parole sdolcinate e pensa alla battaglia!-
Quando il polverone si diradò completamente i Sayan erano in piedi con gl’occhi di fuoco e i loro avversari schierati dalla parte opposta. Il silenzio piombò sul villaggio fin quando Vegeta parlò –Voi sapete perché siamo qui. La sfera appartiene a noi quindi la rivogliamo indietro, noi non dobbiamo sprecarla per potenziare delle bestie, ma per ridare la vita a delle persone- -I Pokèmon non sono bestie: uno. Due a noi non serve solo per potenziarli ma anche per far tornare con noi tutte le persone che avete ucciso nell’ultimo scontro- rispose Camilla  -La sfera esaudisce un solo desiderio. quindi voi non avete intenzione di ridarcela?- chiese Vegeta -…. No- rispose Camilla. Vegeta  guardò Goku come per fargli capire che, ora che aveva riprovato con le parole e non c’era stato verso di convincerli, non avrebbe avuto nessuna pietà, Goku chinò il capo.
Il principe dei Sayan tornò con lo sguardo sui suoi avversari e inaspettatamente scagliò una sfera di energia a terra, per ostacolare la visuale dei nemici. Dopo compì uno scatto fulmineo e tornò in un attimo a terra.
Si sentì un urlo acuto e Ash aveva paura di scoprire di  chi fosse.
Quando la loro visuale smise di essere ostruita dal fumo videro Vegeta che, con una  mano, teneva una ragazza per il collo –MISTY! NO!-  gridò Ash che fece scendere Lugia a terra seguito a ruota dagli altri. Ash corse verso Vegeta –Lasciala andare subito!- gridò –Penso che possiate intuire da soli a quale condizione lascerò andare la ragazzina-  -Camilla non dargli la sfera!- gridò Misty mentre Vegeta  le stringeva di più il collo. Ci fu qualche secondo di silenzio e poi… un ruggito! Il Pokèmon arcobaleno si era scagliato contro Vegeta per cercare di liberare la sua allenatrice ma il Sayan prontamente lasciò Misty sorridendo e afferrò Ho-oh per le ali bloccandolo e le tirò in avanti. Il Pokèmon cercava di fare resistenza ma dopo poco Vegeta riuscì a spezzargli le ali. Ho-oh guaì di dolore e si accasciò a terra. Misty gli corse incontro –HO-OH!!!-  la ragazza s’inginocchiò vicino al suo Pokèmon e gli prese la testa fra le braccia –Ti prego resisti, ti prego!- disse in preda alle lacrime. Ho-oh le sorrise e una lacrima di gioia solcò il suo muso, ma dopo i suoi occhi si chiusero, per sempre. –No… no!- gridò Misty lasciandosi andare in un pianto disperato che subito dopo si trasformò un pianto di odio puro e rabbia. La ragazza corse rabbiosamente verso Vegeta ma fu bloccata da Ash 
-Lasciami andare!- gridò piangendo e cercando di liberarsi. Ash non parlò si limitò a trattenerla. –La prossima volta non sarò così gentile- disse Vegeta e si levò in volo. Goku si trattenne qualche secondo di più e i suoi occhi incrociarono quelli di Misty, un brivido gli percorse la schiena.
Goku raggiunse Vegeta. Una volta in aria Goku si girò nuovamente verso il villaggio dove Misty si era aggrappata ad Ash per sfogare con le lacrime tutto il suo dolore e la sua rabbia e gli altri Pokèmon stavano portando via il loro compagno, divenuto un eroe.
Goku fissò Vegeta sapeva cosa voleva fare, sapeva il perchè di quella provocazione così ardita e letale, aveva compreso che Vegeta si era reso conto benissimo che con questo gesto aveva innescato qualcosa nei loro avversari che non li avrebbe più resi tanto vulnerabili e sapeva che era questo ciò che Vegeta voleva, Goku aveva capito che se Vegeta lo avesse voluto davvero li avrebbe uccisi tutti, subito, probabilmente dopo averli uccisi avrebbe distrutto tutta la Terra e si sarebbe vendicato di tutto l'ingiusto dolore che il destino lo aveva costretto a provare, me non era questo il suo obiettivo: lui voleva farli soffrire, voleva fargli provare una goccia di quel dolore che lo stava dilaniando e che lo stava facendo annegare in una voragine piena d'odio e rancore.Goku sapeva cosa voleva dire in Vegeta tutta quella freddezza, tutto quell'odio, era l'orgoglioso e imbattibile principe dei Sayan ma capiva ciò che legava quei ragazzini a quelle strane creature, perchè era qualcosa di molto simile a ciò che legava il principe al piccolo erede dell'orgogliosa stirpe sayan, suo figlio, il figlio di Vegeta, quel piccolo bambino che aveva stregato fin dalla nascita l'orgoglioso principe, se Vegeta stava facendo tutto quello era solo per annegare il dolore in qualcosa di più grande, di più definitivo ,una unica, immensa guerra.Ma perchè non vi arrendete idioti?' si chiese Goku sospirando e fissando stancamente quei ragazzini, un fremito di rabbia lo scosse, tutta la pace e l'equilibrio che aveva faticosamente costruito con l'aiuto di Vegeta stava nuovamente per essere distrutto, e tutto solo per colpa di una maledettissima sfera, -Maledizione- borbottò,   -Morirete tutti in questo modo- disse a bassa voce ,compiangendoli, non riusciava a capire cosa li spingesse, ma non gli doveva importare, la realtà era una sola, loro dovevano fare la parte dei cattivi e quei bambini avrebbero dovuto fare la parte dei buoni, non c'era mai sato scampo e non ci sarebbe stato neppure quella volta, nessuno avrebbe mai capito veramente perchè desideravano a tutti i costi la sfera, avevano provato a spiegarglielo ma non avevano capito, non avevano voluto capire, e allora nulla sarebbe cambiato, un'altra guerra avrebbe distrutto due popoli completamente diversi, in un modo o nell'altro si sarebbe conclusa e avrebbe fatto scivolare il mondo un altro gradino in basso, sempre più vicino alla distruzione totale, sempre più vicino all'inferno, ma questo quei ragazzini non potevano capirlo, non potevano ancora capirlo ma l'avrebbero capito presto, troppo presto...............  
'Adesso vedremo cosa riuscirete a fare' pensò Vegeta mentre un ghigno increspava il suo volto, pensò infastidito a quanto 'Quella Donna' lo avesse cambiato, pensò a quanto si sarebbe arrabbiata se avesse saputo ciò che stava facendo, ma tanto lei non c'era più, il suo destino non gli aveva concesso neppure quel minuscolo briciolo di felicità che la vita pareva avergli offerto, gliela aveva portata via presto, troppo presto, e allora se il suo destino era davvero essere solo un principe distruttore, lui lo sarebbe stato, sarebbe tornato l'essere vuoto e senz'anima che la vita gli aveva sempre imposto di essere fino al giorno in cui lei lo aveva fatto illudere che la vita potesse essere anche qualcosa di bellissimo, illusioni a cui lui non aveva mai creduto ma che con lei aquisivano un sapore troppo dolce per non crederci e così si era illuso, e ovviamente il destino l'aveva riportato alla realtà, la morte lo avrebbe sempre circondato senza lasciare spazio a nessun'altro, osservò dall'alto le espressioni disperate dei suoi nemici, erano dei ragazzini, dei bambini, non sapevano cos'era la guerra, non lo sapevano ancora; la guerra è qualcosa che ti uccide dentro ben prima che una ferita ti porti finalmente alla pace, la ragazzina dai capelli rossi ne aveva appena avuto una dimostrazione, sarebbero passati giorni, il dolore in qualche modo si sarebbe attenuato, e l'odio sarebbe iniziato a crescere, bruciandola e corrodendola per sempre, Vegeta sorrise, quella bambinetta lo avrebbe odiato, avrebbe desiderato ucciderlo con tutte le sue forze e pur di sconfiggerlo avrebbe fatto qualunque cosa arrivando persino a vendere la propria anima.Vegeta sospirò, in una parte di se stesso desiderava veramente che quella ragazzina non subisse ciò che lui aveva subito da bambino, lui era nato nella guerra, e alla guerra era stato consacrato, ma sapeva cosa vuol dire vivere la guerra quando il destino ce lo impone, si levò in volo scosso da quei fastidiosi pensieri ma qualcosa lo bloccò, vide un ragazzino dai capelli corvini avvicinarsi alla ragazzetta rossa, parlarle e abbracciarla dolcemente cullandola tra le sue braccia e lasciandola sfogare in un pianto liberatorio ed infinito, vide quell'ingenuo ragazzino abbracciarla teneramente, forse per quella ragazzina c'era ancora speranza, se fosse riuscita a sfruttare l'amore che provava per quel ragazzino, se quel ragazzino sarebbe stato in grado di restarle accanto e di trovare le parole giuste forse l'odio non se la sarebbe portata via, era una scommessa, una scommessa tra due anime in bilico su un baratro di odio e morte, in bilico su una guerra devastante, si voltò  nuovamente, vide un ragazzo dai capelli viola di una 20 d'anni, poco più piccolo di lui, aveva un'espressione diversa da quella degli altri, era più......indifferente, distante, Vegeta sorrise, uno stratega, un vero stratega, di quelli che nascono una volta ogni mille anni, aveva vicino una ragazzina dell'età di 17 o 18 anni dall'aria innocente e pura, la ascoltava distrattamente senza perdere di vista i movimenti di tutto il campo e senza allontanarsi dalla creatura che aveva cavalcato fino a pochi minuti prima, lo vide voltarsi come se avesse fiutato il suo sguardo e fissarlo con aria arrogante, vide la sue labbra muoversi sussurrando qualcosa all'orecchio della ragazzina dai capelli blu che lo fissava adorante, la vide voltarsi e fissarlo a sua volta ,terrorizzata, Vegeta sorrise osservando le diverse reazioni di quei due ragazzi, osservò nuovamente gli occhi neri dello 'stratega' erano attenti e concentrati, non lasciavano trapelare neppure uno dei pensieri che attraversavano la mente del ragazzo, fissò il suo sguardo, doveva ammetterlo, quel ragazzo gli piaceva, aveva un  carattere uguale al suo, se non ci fosse stata la guerra forse l'avrebbe anche allenato, aveva davvero voglia di vedere dove poteva arrivare quell'umano, si voltò, se c'erano tipi come lui in gioco, allora il destino di quella guerra era ancora tutto da decidere e dopo avergli scoccato uno sgurdo fiero Vegeta si voltò e seguito da Goku volò via perdendosi nelle immensità di quel cielo così innaturalmente nero.
 
Bene eccoci giunti alla fine di un altro cappy!!! Colgo l’occasione per consigliarvi le fiction di Ela_Chan una mia amica iscritta da poco che scrive davvero benone!!!
ringrazio per le recensioni:
 EdvI_4 
  _Pimpilotta_
 mistyemily
  qlldelquartopulmino
 _Diamond_
ci tengo a sottolineare che la parte di dragon ball non l'ho scritta io ma vegeta princess98 io avevo scritto due righe orribili!! anche perchè io non avrei mai scritto l'orgoglioso Vegeta o il grande stratega Paul! ringrazio anche chi legge e basta! al proximo cappy!!

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Capitolo 5
*** La guerra distrugge l'anima ***


Eccomi qui con un altro cappy!!!
scusate il ritardo, chiedo umilmente perdono eccetera eccetera, ormai conoscete la tiritera!
b. lettura!!!!


I giorni che seguirono lo scontro abbattutosi sul villaggio furono davvero duri. Solo  i più grandi studiavano altri modi per avere  la meglio, ai più giovani era stato concesso un po’ di tempo per ristabilirsi.
Lucinda non era uscita dalla sua camera per un giorno intero. Era stata terrorizzata da quella battaglia.
La ragazza schiuse lentamente le palpebre, constatò che il suo cuscino era umido, aveva pianto, e i segni di quelle lacrime erano ancora evidenti sul suo viso.
Aveva paura, aveva paura di quello che sarebbe potuto succedere, paura di soffrire.
Già, era soprattutto quello di cui Lucinda aveva paura, aveva il terrore di soffrire come Misty, ma Misty era forte e, cosa più importante, aveva una persona che l’amava al suo fianco, ma lei?
Lei sarebbe stata in grado di affrontare un dolore simile?
 Lucinda aveva Vera e Misty con se, le sue due migliori amiche, ma la ragazza trovava conforto soprattutto in… Paul, nelle sue parole sicure, nei suoi occhi viola e profondi.
Un cigolio la riscosse dai suoi pensieri, riportandola bruscamente alla realtà.  
La porta si aprì e la blu udì dei passi avvicinarsi a lei, cercò di fare finta di niente, non voleva farsi vedere in quello stato –Avanti, si può perché te ne stai chiusa qui, ragazzina?- la ragazza riconobbe subito quella voce, ed apparteneva all’unica persona da cui non avrebbe voluto farsi vedere in lacrime, lui era così distaccato, così indifferente, da tutto –L’ho capito che non dormi, è inutile fingere, con me non attacca- Lucinda allora si voltò lentamente, gli occhi arrossati e le lacrime sulle guance.
Paul, nonostante non facesse trasparire nessuna emozione, era leggermente turbato, non l’avrebbe mai ammesso a se stesso, ma vedere quella ragazza in lacrime gli dava fastidio –Perché stai piangendo?- Lucinda non resistette e si gettò tra le braccia di Paul, piangendo, sfogandosi –Ho paura…- Paul non fece niente, la lasciò piangere sulla sua spalla.
Intanto anche Vera si era rinchiusa in camera da parecchie ore, ormai non riusciva più a sopportare quella situazione, era continuamente sottopressione, tutte le giornate le passava con i nervi tesi, al minimo fruscio si metteva in guardia. Aveva il terrore dei suoi nemici, durante la notte gli incubi la tormentavano ma il finale era sempre lo stesso: lei veniva uccisa. Ogni volta che l’incubo terminava si svegliava di soprassalto e restava sveglia, perché aveva paura di sognare incubi di nuovo.
Toc-toc. Qualcuno bussò alla porta –Chi è?- -Pizza a domicilio!- quella voce –Drew… e-entra- il ragazzo aprì la porta lentamente per poi chiudersela alle spalle, si diresse verso la ragazza si sedette accanto a lei –Come va?- -Non molto bene. Ho tanta paura che i Sayan ci attacchino di nuovo, quel Vegeta mi terrorizza-  -Mh…Posso fare qualcosa per risollevarti il morale?- la ragazza parve pensarci un po’ su
-… A volte gli abbracci funzionano- rispose Vera mentre le sue guance si imporporavano appena.
Drew sorrise intenerito e abbracciò Vera cullandola dolcemente –Andra tutto bene…-
Anche Misty si era rinchiusa dentro la sua camera, non voleva vedere nessuno, quella stanza sembrava essere diventata una roccaforte, impenetrabile per tutti, tranne che per lei.
Ash non voleva disturbarla, ma era passato troppo tempo, era ora di affrontare il problema.
Il ragazzo bussò leggermente intimidito. –Lasciatemi in pace!- rispose Misty –Misty, sono io, Ash- la ragazza rifletté un paio di minuti, per poi constatare che effettivamente aveva bisogno di qualcuno con cui parlare 
-entra- Ash entrò, la ragazza aveva chiuso le serrande delle finestre, l’oscurità regnava sovrana.
-Misty, ti prego esci da qui- la ragazza scosse la testa –è stata colpa mia-  -… cosa-  -è stata tutta colpa mia, se Ho-oh se n’è andato- le lacrime iniziavano a sopraffarla –Se glielo avessi impedito, se fossi stata più attenta- -No, Misty. Tu non potevi sapere che quel bastardo avrebbe potuto…-  -No,  Ash! Io avrei potuto impedirlo! Ma sono stata troppo debole! È stata tutta colpa mia! Lui adesso sarebbe potuto essere qui, si è sacrificato per me!- le lacrime la invasero completamente.
Ash afferrò Misty per le spalle –Adesso ascoltami Misty! Ho-oh si è sacrificato per te perché ti voleva bene. Tu non avresti potuto in alcun modo fermarlo.-  -No, non è vero, io…-  -Misty, adesso basta! Ho-oh è morto!- Ash riafferrò di nuovo il controllo che gli era sfuggito –E per ora non puoi cambiare le cose-  Misty non smise neanche per un attimo di guardare negli occhi il corvino, gli aveva scagliato addosso una secchiata gelida di realtà.
Ash lasciò la presa su Misty che si rifugiò tra le sue braccia, sfogando le ultime lacrime che erano rimaste.
Intanto il ragazzo prese ad accarezzarle i capelli per tranquillizzarla.
 
Nel mondo inverso…
Sayan. Umani. Due specie così diverse, eppure così stupide. Perché alimentate l’odio e la tristezza, se combattete entrambi per la vita?”…  


Ed eccoci alla fine!!!
eh eh eh.... e adesso di chi sara mai questa voce misteriosa??
bo! non lo so neanche io! dai scherzo lo so benissimo chi è che parla!
comunque chido scusa ai fan della contestshipping (se ce ne sono che seguono la fic) perche la scenna tra Drew e Vera mi è venuta maluccio, all'inizio volevo lasciar perdere, però sapevo che i sensi di colpa mi avrebbero assalita, e quindi ce l'ho ficcata!
ringrazio per le recensioni:

 ElettroShock99
 vegeta princess98
 vale_may
ciao e al proximo cappy!!

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Capitolo 6
*** Vendetta... ***


Eccomi!!!!!!! sono tornata!!! (nd lettori Noooo!!!)!!!
chiedo infinitamente scusa per i ritardi nell'aggiornare ma posso giustificarmi! è  che ho scritto una one-shot (I will change my future) prima tutta su carta e poi l'ho ricopiata su word (su carta erano dodici pagine...)
ok vi lascio in pace e buona lettura!



La notte passò e all’alba tutti quanti si radunarono nella stanza dove venivano prese le decisioni a livello strategico, d’attacco e difensivo.
I presenti erano disposti a cerchio intorno al tavolo degli allenatori provenienti da Sinnoh, e in questo momento Paul, che era uno tra i migliori strateghi, stava esprimendo delle sue considerazioni –Dunque. Se siamo riuniti qui il motivo  è che la nostra precedente strategia si è dimostrata inefficace. Sappiamo che i Sayan sono dotati di straordinari poteri offensivi e difensivi, per questo sono riusciti a parare o schivare la maggior parte dei nostri attacchi.
Il problema potrebbe essere risolto eseguendo un attacco di massa, così avremo più probabilità di mandare a segno diversi colpi, e i Sayan avranno maggiori difficoltà nel schivarli, dato che sono eseguiti contemporaneamente.-
Tutti annuirono, il suo ragionamento non faceva una piega.
Una mano si stese in alto, era di Misty, Paul appena la vide mosse il capo, come per dare il consenso alla domanda –Ma perché non possiamo utilizzare la sfera, eviteremmo lo scontro-  Paul la fissò e poi rispose –i Sayan sono in grado di percepire l’energia a enormi quantità di distanza. Quanto pensi che ci impiegherebbero prima di scovarci e ucciderci tutti per aver utilizzato la sfera? Scontrarsi in una battaglia sarebbe meno rischioso-    -Ma, ma io voglio riavere indietro il mio…- la parole le morirono in gola, mentre il suo corpo iniziava a sussultare a causa dei singhiozzi, non le importava di niente, lei voleva solo riavere indietro il suo  Ho-oh, anche se questo sarebbe significato morte certa, voleva così bene a quel Pokemon dalle piume dei colori dell’arcobaleno, inoltre per lei era stata già abbastanza dura dire addio ai suoi Pokemon, Ho-oh l’aveva sempre confortata, e ora lui… non c’era più.
Le lacrime avevano cominciato a scorrere silenziosamente, per quanto Misty cercasse di trattenerle. Nel frattempo Lucinda e Vera si erano avvicinate a lei e la avevano circondata entrambe con un tenero abbraccio, al quale Misty si stava aggrappando disperatamente. Mentre Vera sussurrava parole di conforto nell’orecchio di Misty, Lucinda aveva scoccato un’occhiata di rimprovero a Paul, non avrebbe dovuto essere così insensibile, anche se lui ne rimase indifferente.
-Ogni sentimento dovrà essere messo da parte per lo scontro decisivo- ora fissò Misty, gelido  -Mi sono spiegato?- la rossa si irritò non poco per quest’ultima frase, ma non disse niente, era troppo scossa. Ash strinse i pugni e lanciò un’occhiataccia a Paul, non permetteva a nessuno di trattare in quel modo la persona a cui teneva di più. Paul, nonostante se ne fosse accorto, lo ignorò completamente –Il Pokemon che da ora in poi utilizzerai sarà Suicune-  -Ma, chi sarà il mio compagno?- chiese Misty scoccando un’occhiata ad Ash che non sfuggì a Paul.
Lui in realtà avrebbe preferito inserire Misty nella squadra di qualcun altro, visto che la prossima sarebbe stata la battaglia decisiva avrebbe voluto limitare al minimo le possibili distrazioni –Starai da s..-  -Starai in squadra con Ash- Camilla aveva interrotto Paul, sapeva cosa aveva in mente e sapeva che in questo caso il suo ragionamento era completamente errato.
Paul lanciò uno sguardo alla Campionessa -… In coppia con Ash- Ash e Misty tirarono un sospiro di sollievo –Le squadre rimarranno le stesse. Vi suggerisco di allenarvi con la persona con cui siete in squadra. Ah, un’ultima cosa, i cani leggendari da terra useranno l’attacco nube, dovrebbe servire a far credere ai Sayan che useremo la stessa tattica. Potete andare-  la sala si svuotò velocemente, ma dentro rimasero due persone   -Perché lo hai fatto?-  -Paul, Misty sta soffrendo molto adesso. Lasciarla da sola in questo momento non farebbe altro che peggiorare le cose. Ha bisogno di qualcuno che le stia accanto, e so che Ash è la persona giusta-  -…. Mi dispiace ma non riesco proprio a capire- rispose Paul mentre si avviava verso la porta, le mani nelle tasche –Io invece credo…- il ragazzo si fermò –…che lo capirai presto- dopo qualche secondo aprì la porta e svanì, lasciando Camilla da sola.
Gli allenamenti si svolsero con un innaturale silenzio, tutto ciò che era possibile sentire erano i rumori provocati dagli attacchi dei Pokemon, probabilmente perché tutti erano tesissimi e spaventati dalla prospettiva che quella battaglia sarebbe stata la più dura, che stavano di nuovo rischiando la vita e che stavolta i Sayan sarebbero stati disposti ad uccidere pur di raggiungere il loro obbiettivo.
Gli allenamenti duravano ormai da più o meno un paio d’ore, quando
-Camilla! I Sayan si stanno dirigendo qui a gran velocità!- gridò qualcuno dall’alto dell’edificio e in un attimo fu il panico totale  -Oh no! Aiuto, non ce la faccio, non posso farcela!- scoppiò in lacrime Lucinda. Paul senza smettere di guardare l’orizzonte le disse –non dire, così. Tu devi farcela, e riusciresti a resistere se avessi un po’ più di fiducia in te stessa-  -Ma… ma come fai a rimanere sempre così distaccato? Come fai a non avere mai paura?- Paul distolse lo sguardo dall’orizzonte e, senza girarsi  completamente, fissò gli occhi blu di Lucinda –io non ho mai detto di non avere paura- la blu sgranò gli occhi –v-vuoi dire che anche tu…-  -Forza ragazzina, saliamo sui nostri Pokemon- lei annuì.
-Vera devi calmarti, ok?-  -Io.. non ci riesco…- era ormai da cinque minuti che Vera stava singhiozzando e Drew stava cercando di calmarla –Io… ho paura… di… di rimanere da sola…-    -Ma zuccona, tu non resterai mai da sola. Ci sarò io con te, e farò in modo di aiutarti sempre, sia nella guerra, che fuori, ok?-  Vera sorrise –Ok, ma non chiamarmi zuccona, altrimenti farai la stessa fine dei Sayan!-  -Ecco la Vera che mi piace!-
Misty era immobile e guardava l’orizzonte. I suoi occhi gridavano vendetta.
La rossa tremava, non di paura, di rabbia, odio e rancore –Te la farò pagare Vegeta… anche a costo di morire. Ti spedirò all’inferno dov’è giusto che tu stia- sussurrò il più piano possibile. Una lacrima ribelle scese sul suo volto.
-Misty…-  la ragazza strinse i pugni -Ash… promettimi che vinceremo- -Io… non posso prometterti questo. Ma ti prometto, che io ci sarò sempre per  te, e voglio che tu mi prometta che non ti farai sopraffare dall’odio che covi in te stessa, promettimi che non trarrai la tua forza dal rancore, e promettimi…- Misty si girò verso di lui -… che resterai la Misty che sa il fatto suo, ma è anche dolce e gentile con gli altri, promettimi che comunque vada rimarrai te stessa- Ash le si avvicinò e posò le sue labbra sulla guancia della rossa, successivamente saltò in groppa a Lugia.
Camilla fece radunare tutti in cerchio per potenziare i Pokemon con la Sfera del Drago, per poi riporla al suo posto, nel Mondo Inverso.
Tutti presero posizione.
I Sayan si stavano avvicinando, e con loro anche le paure più grandi dei ragazzi, ma presto la paura fece spazio al coraggio che si insediò nei loro cuori per rimanerci il più possibile, anche se nel cuore di qualcun altro si stava insediando un sentimento che non era sicuramente il coraggio, rabbia, odio, rancore…..


eccoci alla fine di un altro cap!
all'inizio non sapevo se includere anche la battaglia ma ho preferito allungare il numero dei capitoli!
ringrazio :

 vale_may
 marzia ds
  vegeta princess98
 ElettroShock99
per aver recensito, al proximo cap!!

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Capitolo 7
*** Perchè proprio lui? ***


 
 
 
I Sayan erano ormai alla distanza giusta, era il momento dell’attacco nube.
I Cani leggendari sfoderarono il loro attacco imprigionando i  due nemici nel nuvolone tossico.
Goku ghignò, pensava che avrebbero ripetuto la medesima tattica della scorsa battaglia, ma invece stava solo facendo il gioco dei suoi avversari.
Vegeta invece intuì subito che si trattava di uno stratagemma per fagli abbassare la guardia, e ne ebbe la conferma nel momento in cui avvertì un grande movimento di  massa diretto verso di loro.
Quello non era un gioco, i suoi avversari erano motivati, coraggiosi e, anche se non lo avrebbe mai ammesso, abbastanza forti  e furbi da sconfiggerli,  o quasi.
Avrebbe dato una lezione a quell’imbecille non avvertendolo della diversa tattica adottata dai loro nemici.
Quando lo scontro era imminente Vegeta si alzò in volo. Goku guardandolo si distrasse e preso alla sprovvista incassò ogni singolo colpo.
E sicuramente i suoi avversari non ci erano andati leggeri.
Terminati gli attacchi e diradatosi il gran polverone creato da essi, era visibile la sagoma di Goku in piedi, sanguinante ma ancora in piedi.
Vegeta scese al fianco del suo compagno. Guardandolo con aria sprezzante zittì il suo sguardo di protesta.
-Adesso basta. Avete superato il limite. Vi concediamo un’ultima chance, dateci la sfera senza fare storie e non vi uccideremo.- parlò Vegeta
-La sfera ci serve per far rivivere le persone che voi avete ucciso nel primo scontro e per potenziare i nostri Pokemon, non la riavrete indietro- rispose Camilla
-Non vi servirebbe a nulla, anche se riportaste in vita le persone che abbiamo ucciso con la sfera, noi torneremmo per vendicarci-
-Avrete la  sfera del drago solo se riuscirete a sconfiggerci- parlò Paul sotto lo sguardo incredulo di tutti gli altri.
Vegeta sorrise, finalmente si era fatto avanti lui.
-E come avresti intenzione di difenderla?-
-Questi non sono affari che ti riguardano-
-….. ah! Ah! Ah! Il tuo atteggiamento mi piace ragazzino. Già, sei molto sicuro di te, della tua forza, delle tue abilità….-
Vegeta improvvisamente lanciò una sfera di energia a terra producendo una nube scura che stava ostruendo la visuale di tutti.
Quando dopo poco la nube svanì Vegeta era sospeso in aria e teneva per la nuca Lucinda che cercava di dimenarsi invano –Ma sei anche distaccato come fingi di essere?-
-Lasciala andare…- mormorò Paul.
Vegeta rise –Dimmi dov’è la sfera e lo farò-
Paul strinse forte i pugni, era in bilico. Non voleva che il suo nemico uccidesse proprio lei, proprio Lucinda, ma non poteva neanche cedere in mano a quei vermi le vite non ancora completamente perdute dei caduti nelle precedenti battaglie.
-Come volete- disse Vegeta e creò lentamente una grande sfera di energia vicino al viso di Lucinda, che aveva iniziato a piangere sommessamente, credendo che la sua vita stesse per cessare.
Vegeta leggeva lo stato d’animo di Paul, leggeva ciò che cercavano di nascondere quegli occhi apparentemente impassibili, leggeva il tremore della sua anima, come fosse un piccolo libro aperto, indifeso davanti ai suoi occhi.
Ovviamente non avrebbe ucciso quella ragazzina, come  avrebbe potuto.
Lui non era malvagio, ma nella sua anima era impresso a fuoco un marchio che lo identificava come tale, un marchio, che non lo avrebbe mai abbandonato, un marchio che agli occhi di una sola persona era invisibile, la sua donna, la sua Bulma.
Per questo non avrebbe ucciso quella ragazza dai capelli blu, perché lei, solo lei riusciva ad ignorare il marchio di quel ragazzino, di quel Paul, e nessun altro.
E anche perché quel ragazzino dai capelli viola gli somigliava, gli somigliava terribilmente, ed aveva la certezza che in qualche modo sarebbe riuscito a strappargli quella ragazza dalle mani.
Non aspettava altro che facesse la sua mossa.
Paul prese fiato ma non fece in tempo a ordinare a Giratina di attaccare che si sentì un grido –SUICUNE!!!!- Vegeta non fece in tempo a girarsi verso l’origine del suono che il grande Pokemon aurora gli fu addosso, mordendolo e azzannandolo come meglio poteva provocandogli non poche ferite. Il Principe dei Sayan si liberò di Lucinda per rispondere ai colpi di Suicune.
La caduta di Lucinda procedeva a gran velocità fino a quando Paul l’afferrò saldamente. La blu era rimasta tanto impaurita da tremare intensamente ed era scossa da violenti singhiozzi, era rimasta così spaventata da aggrapparsi disperatamente a Paul che, leggermente rosso in viso la stringeva forte contro il suo petto.
Intanto Misty stava continuando il suo selvaggio attacco contro Vegeta tirando fuori tutto l’odio, la rabbia e il rancore repressi fin ora. Il Sayan riusciva a rispondere a tutti i colpi del Pokemon Leggendario, di gran lunga più forte e più feroce dell’ultima volta in cui l’aveva affrontato, era completamente influenzato dai sentimenti della sua allenatrice. Uno sguardo iniettato d’odio e rabbia allo stato puro,  al pari di quello di un demone, come quello di Misty. Ad un certo punto Vegeta scaraventò Suicune a terra ma prima che potesse schiantarsi al suolo Misty gli ordinò di creare una rampa con il geloraggio sulla quale Suicune scivolò fino a trovarsi a terra senza alcun graffio.
Vegeta sghignazzò. -…. Sì, mi ricordo vagamente di te, sei la ragazzina che ha visto morire la sua bestia, senza muovere un dito per impedire che ciò accadesse, pregandola di resistere. Be, infondo è questo che fate voi “allenatori”, no? Sapete solo dire a quelle bestie di resistere e continuare a combattere e poi vi attribuite il merito delle loro vittorie, giusto?-  -Maledetto bastardo!- gridò Misty con tutto il fiato che aveva in gola –SUICUNE ATTACCA!!- il Pokemon ruggì e si lanciò contro il Sayan. Mentre il Pokemon aurora si avvicinava, Vegeta stava creando un’onda energetica tra le mani. Misty non se ne accorse, e neanche Suicune. Erano totalmente accecati dall’ira, così presi dall’odio e così assetati di vendetta da non vedere il pericolo. Quando lo scontro era ormai imminente Vegeta ghignò, stava per lanciare l’onda energetica quando –LUGIA, IPERRAGGIO!!- gridò Ash e il custode delle acque scaraventò un potente raggio di luce che colpì la sfera facendola esplodere nelle mani di Vegeta. Il Sayan rimase sorpreso e  Misty ne approfittò portando a termine il suo attacco, in modo che Suicune potesse azzannare Vegeta proprio alla gola. Nonostante la stretta morsa del Pokemon che non aveva intenzione di cedere, il sangue che incominciava a sgorgare e l’imponente mole di Suicune che lo sovrastava, Vegeta non si dava per vinto. Afferrò deciso le fauci del Pokemon che lo tenevano stretto e iniziò a spalancarle. Goku senza pensarci due volte cercò di ferire la “bestia” con una serie di attacchi diretti.  -Forza all’attacco!- gridò Ash agli altri. In men che non si dica i ragazzi furono addosso ai due Sayan, Latias e Latios, Zapdos, Moltres ed Articuno e Lugia attaccarono tutti Goku con le loro mosse a distanza per liberare Suicune, mentre gli altri attaccavano Vegeta da ogni lato. Ad un certo punto il Pokemon aurora mollò la presa e si lasciò cadere dolcemente a terra, per poi continuare ad aiutare i suoi compagni.   
Dopo una grande serie di attacchi a ripetizione da parte dei loro nemici, i Sayan decisero di passare al contrattacco facendo esplodere delle sfere di energia ravvicinate, ottenendo il necessario allontanamento dei Pokemon, dopo di che scagliarono simultaneamente varie sfere che andarono a segno.
I Pokemon rimasero colpiti e sbatterono violentemente  a terra, i loro avversari non si sarebbero lasciati sfuggire facilmente un’occasione del genere.
Essendo i Leggendari feriti anche la minima guarigione avrebbe richiesto del tempo, quindi Vegeta lanciò uno sguardo d’intesa a Goku che annuì.
Il Sayan alzò le mani al cielo e, concentrandosi a fondo riuscì a immagazzinare l’energia vitale di tutti gli esseri viventi della Terra in una gigantesca sfera verde, la Sfera Genkidama. I ragazzi guardarono impotenti quella sfera crescere a dismisura, arrivando perfino a coprire il raggio dell’intero villaggio.
Goku lanciò la Sfera Genkidama.
Ormai i ragazzi avevano perso ogni speranza, i Leggendari non si erano ancora ripresi del tutto, quella sarebbe potuta essere la fine.
La sfera non rallentava.
Si avvicinava veloce ed inesorabile.
Ma fu un attimo.
Prima il silenzio più assoluto.
E poi un assordante boato.
Alla velocità della luce un enorme raggio d’energia di tutti i colori tagliò in due l’enorme sfera che esplose immediatamente al contatto con esso.
Subito dopo ci fu un’esplosione che allontanò ancora di più i Pokemon e i loro allenatori e fece persino vacillare i Sayan.
Poi immediatamente dopo, i Pokemon furono investiti da un raggio verdognolo.
Nel momento in cui il fumo si dissolse i Leggendari erano di nuovo in piedi, le ferite si erano rimarginate, le forze ricaricate, tanto da sprizzare energia al minimo movimento.
I ragazzi si guardavano tra di loro stupiti volgendo lo sguardo di qua e di là per individuare il punto da dove era venuto quel misterioso raggio verde.
Ma ecco di nuovo un altro boato.
Stavolta tutti si voltarono verso la provenienza di quel suono, una foresta devastata dalla guerra.
Almeno un milione di sagome galoppanti iniziarono ad apparire all’orizzonte, facendosi sempre più nitide.
Ancora un altro po’;
-Pi pi pi!!!!!!-
Ash sgranò gli occhi udendo quella voce e si girò a guardare i suoi compagni incredulo.
Finalmente gli allenatori poterono vedere con chiarezza chi gli stava venendo incontro.
Non era un miraggio, erano davvero loro!
In un secondo udendo un’altra volta quelle voci gli occhi di tutti si riempirono di lacrime e in fretta e furia scesero dal dorso dei Leggendari per correre incontro a quelli che erano veramente i loro Pokemon!
In un secondo tutto svanì.
La guerra, la rabbia, l’odio, tutto quanto in un secondo divenne solo un vago ricordo.
Tutti, nessuno escluso, erano corsi ad abbracciare finalmente i loro Pokemon, dopo un tempo che era sembrato loro un’eternità, che era un’eternità.
Ogni Pokemon si era evoluto fino all’ultimo stadio della propria catena evolutiva e lo aveva fatto per essere più forte possibile, per aiutare il proprio allenatore al meglio delle sue capacità.
Tutti tranne Pikachu, ovviamente! Che era rimasto quello di sempre!
Ed erano quindi stati loro ad usare l’aromaterapia per guarire i Pokemon Leggendari.
Goku si sentì inevitabilmente scaldare il cuore vedendo quella scena, al punto da avere dei seri dubbi sul sterminio di quei ragazzini e dei loro Pokemon, come avrebbe potuto uccidere degli esseri viventi capaci di dare così tanto amore in quel modo.
La reazione alla vista di quell’incontro fu totalmente diversa per Vegeta.
Un flusso d’odio gli annebbiò la mente in modo totale.
Strinse i pugni fino a farsi uscire il sangue.
Perché quei ragazzini avevano potuto riavere indietro i loro Pokemon e lui non aveva potuto riavere indietro Bulma e Trunks.
Perché nelle tenebre della guerra a quei mocciosi era stato concesso uno spiraglio di felicità e a  lui no?
Perché?
Perché doveva portare solo lui il peso della sofferenza sulle sue spalle?
Perchè proprio lui?
Aveva visto morire la sua famiglia, l’unica cosa che aveva, e ora quei ragazzini gli stavano sottraendo ciò che gli serviva per riaverla.
Questo pensiero bastò ad incutergli un sentimento mai provato prima.
Era più forte dell’odio puro.
Era più forte di tutto.
Accecato dall’ira lanciò un grido selvaggio e scaraventò una sfera di energia di una forza senza precedenti.
Se i leggendari non avessero usato l’attacco protezione, che contené a stento la potenza dell’attacco del Sayan, per i ragazzi e i Pokemon non ci sarebbe stato scampo.
-Non è ancora finita! Forza, la battaglia continua!- gridò forte Camilla.
Vegeta lanciò un’occhiata a Goku che, mentre lo raggiungeva, non poté fare a meno di rabbrividire.
Senza rimettersi in sella ai Leggendari, gli allenatori si schierarono e ordinarono anche ai loro Pokemon di attaccare.
Di tutta risposta i Sayan lanciarono due potentissime sfere.
Tuttavia la collisione non avvenne.
Prima che i due attacchi potessero scontrarsi un raggio di luce verde acqua sbucò dal nulla estendendosi in un punto indefinito del cielo, annientandoli come  se niente fosse.  
Gli allenatori rimasero a bocca aperta basiti.
-GYAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-
Ma Vegeta si aspettava da un momento all’altro il suo arrivo
“Immaginavo che si sarebbe fatto vivo. Il Dio Drago”…….

eccomi qui!!!!
bene so che non è l'orario giusto per postare un cap ma pazienza!
scusate se ci ho messo tanto ma con l'inizio della scuola e la mancanza di ispirazione è stato difficile finre questo cap!
ringrazio:
  Sweet_Contestshipper_ 
per aver recensito ma ovviamente anche chi legge e basta!
ciao al proximo cap!!

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Capitolo 8
*** Niente di più facile... ***


-GYAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-
Quando il bagliore si affievolì si fece leggermente più nitida una sagoma dal corpo mastodontico e affusolato, con delle piccole protuberanze che avrebbero potuto essere delle zampe; la luce che irradiava non rendeva visibile altro.
Poi il bagliore si espanse emanando un luce talmente potente che se i ragazzi non si fossero voltati ne sarebbero rimasti accecati.
La luce scomparì in un batter d’occhio, lasciando scoperto un cielo improvvisamente tintosi di tetre nubi traboccanti di tuoni e fulmini.
Sullo sfondo grigio, rischiarato dai lampi, si ergeva per chilometri e chilometri un gigantesco dragone dalle piccole e sottili squame verdi, che luccicavano alla luce dei fulmini, gli occhi di un colore rosso ardente, due corna marroni ramificate sul capo, dei lunghi baffi fini sul muso e una criniera scura che gli percorreva il dorso.
Un altro ruggito fece vibrare il terreno scuotendo gli allenatori.
I ragazzi non riuscivano a distogliere lo sguardo da quella creatura, non avevano mai visto niente del genere, erano affascinati da quell’essere che si stagliava nel cielo, che sembrava troppo piccolo per la sua maestosità.
Un senso di nervosismo invase tutti i Pokemon, che si misero in posizione d’attacco ringhiando.
Percepivano la sua pericolosità, sapevano che quella creatura non era come loro, sapevano che non apparteneva al loro mondo.
I Leggendari si fecero avanti guardando minacciosi il dragone.
Arceus stava per ordinare ai Pokemon di  attaccare, ma un gesto della sua padrona, Camilla, stroncò sul nascere le sue idee di battaglia.
Con un sibilo di disapprovazione il Pokemon Primevo fece indietreggiare tutti gli altri.
-Shenron…- sussurrò  Goku.
-Che cosa vuoi, Shenron?- chiese sbrigativo Vegeta.
La domanda sfrontata del Sayan lasciò piuttosto sconcertati i ragazzi, non avrebbero dovuto temere una bestia del genere?
Il drago girò con calma il muso verso Vegeta che ne sostenne lo sguardo infuocato senza alcuna difficoltà, mentre gli allenatori trattenevano il respiro, pensando che il gigante avrebbe sbriciolato con la sola forza del pensiero il principe dei Sayan per punirlo della sua sfacciataggine.
Il Dio Drago scrutò da cima a fondo il piccolo essere che gli si era presentato davanti per poi rispondere
-… vorrei non dovermi scomodare ad apparire ogni volta che qualcuno trova le mie sfere e aspettare i comodi suoi prima che esprima il desiderio, tanto per cominciare, ma non è per questo che sono qui. Sarei invece interessato a conoscere il motivo della vostra guerra.-
-è molto semplice Shenron, vedi quei mocciosi laggiù?- disse Vegeta indicando i ragazzi.
Il dragone voltò il capo verso gli allenatori -Certo che li vedo, ebbene?-
-Ci hanno rubato la settima sfera che ci serviva per far tornare in vita i nostri figli e i terrestri uccisi da Majin Bu, e ora ce la stavamo riprendendo-
Shenron si voltò di nuovo verso gli allenatori
–E voi, perché avete rubato la sfera?-
Camilla si fece avanti e rispose con un leggero tremolio nella voce
–A-All’inizio era solo per potenziare i Pokemon Leggendari, ma poi quando i Sayan nel primo scontro hanno ucciso molti dei nostri, abbiamo deciso di usarla per riportarli in vita.-
Ci furono alcuni attimi di silenzio, interrotti poi dallo sbuffare di Vegeta palesemente scocciato dalla situazione
–Forza concludiamo questa patetica battaglia. Chi non morirà avrà diritto ad esprimere il desiderio…-
il Sayan ghignò, immaginava come sarebbe finita, dopo tutto quello era solo un branco di ragazzini affiancati da delle bestiacce fastidiose, come avrebbero potuto batterli?
-Sottovalutare l’avversario può rivelarsi fatale-  disse Paul con lieve ghigno in viso, Vegeta ghignò a sua volta
 –Allora dimostramelo…. ragazzino-
Vegeta non finì la frase che Paul aveva già gridato “all’attacco” e i Leggendari, insieme ai Pokemon degli allenatori  sfoderarono le loro mosse. Di tutta risposta Vegeta lanciò il Final Flesh.
Mentre gli attacchi si avvicinavano sempre di più alla collisione, lo sguardo di Goku viaggiava continuamente dagli allenatori a Vegeta, per poi posarsi supplichevole su Shenron.
Il dragone se ne  accorse con la coda dell’occhio, così un attimo prima che gli attacchi si sfiorassero, lanciò un raggio energetico che ne provocò l’esplosione.
Dalla collisione scaturì una densa nube di fumo che impiegò qualche minuto a dissolversi, ma durante quell’arco di tempo non ci fu nessun attacco a sorpresa dalle parte delle due schiere avversarie, gli allenatori erano intenti a cercare di dominare il loro battito cardiaco e Vegeta era rimasto sconcertato dal fatto che Shenron fosse intervenuto di sua iniziativa.
La coltre di fumo si dissolse, rivelando lo sguardo furioso del dragone che lottava contro se stesso per non manifestare l’ira che gli pervadeva ogni singola cellula.
Goku sgranò gli occhi, non poteva credere che Shenron si stesse addirittura adirando per una questione che non gli avrebbe dovuto interessare in alcun modo.
-Che cosa state facendo!?- tuonò  Shenron
-Uff… mi pare evidente cerchiamo di mettere un punto a questa storia- sbuffò stupendo tutti, Paul.
Shenron digrignò i denti e si fece strada con il muso tra i ragazzi, per trovarsi faccia a faccia con Paul.
Mentre il dragone si avvicinava Ash cercò di muovere un passo nella sua direzione, ma fu fermato da Camilla che gli mise una mano sulla spalla. Il corvino si voltò verso la Campionessa in cerca di risposte, ma i suoi ochhi erano puntati sui movimenti di Shenron.
Paul vedeva il muso del drago farsi sempre più vicino e sentiva il suo respiro caldo scostargli i capelli.
Nell’istante in cui gli fu davanti poté constatare che una zanna di quel dragone era grande quanto lui, se non di più, e che ne aveva centinaia nella bocca.
Capì che stuzzicare un Sayan era un conto, ma che stuzzicare un drago di cui non riusciva a individuare la fine della coda, con zanne più affilate di una spada era tutt’altra cosa.
Così non fiatò quando Shenron gli sussurrò a denti stretti
–Non osare sfidarmi, ragazzo-
Il dragone si tirò su.
-Andiamo Shenron, che ti prende? Sbaglio o non ti è mai importato niente delle persone che trovano la sfera?- disse Vegeta
-Ma è possibile che non capiate l’evidenza!?- gridò il dragone, talmente forte da provocare un leggero eco che risuonò nell’aria.
-Non riesco a capacitarmi del fatto che due specie così diverse siano ugualmente prive di un minimo di buon senso!-
-Ascolta Shenron, noi…- cominciò timidamente Goku ma fu interrotto dal Dio Drago che si girò verso di lui
-No, adesso voi ascolterete me! È possibile che siate tanto ottusi da non accorgervi che…-
-Di che cosa, Shenron? Si può sapere di cosa stai parlando!?- sbottò esasperato Vegeta
-CHE VI STATE COMBATTENDO PER MOTIVI IDENTICI!-
Le parole di Shenron riecheggiarono riempiendo l’aria, lasciando scioccati sia gli allenatori che i Sayan.
Il silenzio piombò sul villaggio, interrotto qualche attimo dopo dal drago, che espirando pesantemente continuò
-Non capite che state dando origine alla distruzione, all’odio, alla rabbia e alla morte, quando entrambi combattete per la vita!?-
Quelle parole lasciarono tutti basiti.
Era vero, era dannatamente vero, entrambi gli schieramenti stavano lottando l’uno contro l’altro per riportare in vita le proprie famiglie, ma allora perché non potevano cooperare?
-Ci stai dicendo che dovremmo collaborare?- chiese Misty.
Shenron la guardò a fondo, stupendosi di come avesse afferrato velocemente il significato delle sue parole, considerando che ne lei ne nessuno dei suoi compagni aveva capito una verità che era stata sotto i loro occhi per molto tempo.
-Esattamente…-
-…Mi dispiace ma non sono d’accordo-
Shenron sbarrò gli occhi –Come, prego?-
-io non collaborerò con i Sayan, se esaudissimo un desiderio per far tornare tutti in vita, sono sicura che poi loro ucciderebbero tutti gli abitanti del villaggio-
-Sono d’accordo, non ho intenzione di collaborare con gli stessi che ci hanno teso numerose imboscate, sarebbe come firmare una condanna a morte- disse Paul incrociando le braccia.
-…. Forse…. Forse collaborare è la scelta giusta…- sussurrò Ash con voce flebile e lo sguardo rivolto a terra.
Misty si voltò verso di lui fissandolo con uno sguardo carico d’odio 
–Ash… ti rendi conto di quello che hai appena detto!? Tu, vuoi collaborare con quei bastardi!?? Abbiamo visto morire la metà della nostra gente! Tu hai visto morire la tua famiglia per colpa loro!- gridò la ragazza furibonda.
-….. ma anche loro…-bisbigliò più a se stesso che a Misty.
-Che hai detto?-
-Anche loro hanno visto morire le loro famiglie, Misty! Anche loro hanno sentito il desiderio di non svegliarsi più la mattina piuttosto che accettarlo!- gridò Ash, sull’orlo delle lacrime.
Il corvino si passò il dorso della mano sugli occhi lucidi.
-perché non volete porre fine a quest’incubo nel modo più veloce e pacifico possibile? Tu non stai cercando di salvare la nostra gente, tu stai cercando la vendetta. Ma l’odio non ti porterà da nessuna parte, Misty. Se anche uccidessi Vegeta che cosa ne otterresti?-
Misty restò in silenzio fissandolo, stupita per il modo in cui Ash era riuscito a leggerle l’anima, senza fermarsi davanti al suo sguardo iniettato di rabbia, davanti alla sua maschera di ghiaccio.
Ed era in quel momento che Misty aveva accettato la risposta a quella domanda, che aveva intenzionalmente sepolto sotto il rancore e la rabbia che l’avevano resa cieca.
-… Niente.-
Un sorriso amaro increspò il viso di Ash, che posò la mano sul quello di Misty.
La rossa lo fissò negli occhi per lunghi istanti prima di chiuderli portando la sua mano su quella del ragazzo, stringendola forte, mentre delle lacrime silenziose le scendevano lentamente sul volto; si specchiò di nuovo negl’occhi profondi di Ash e  si rifugiò tra le sue braccia. Il ragazzo passò dolcemente la mano sui suoi capelli, avvicinando il viso a quello di Misty, sentendo le lacrime scorrerle rapidamente sulla guancia.
Goku sorrise intenerito, come la maggior parte dei presenti probabilmente.
Il Sayan sbirciò il muso di Shenron e gli sembrò di scorgere le sue labbra piegate in un sorrisetto di soddisfazione.
In quel momento era certo che Vegeta lo stesse scrutando con aria di superiorità, ma in realtà non gliene poteva importare di meno in quel momento, e poi in fondo sospettava che anche il principe dei Sayan non fosse rimasto totalmente indifferente a quelle parole e a quella scena.
Paul posò lo sguardo a terra, stringendo i pugni e serrando gli occhi.
Anche lui voleva riabbracciare la sua famiglia, anche lui voleva porre fine a tutto questo, avrebbe voluto tornare indietro e cambiare il passato, in modo da evitare che quella inutile guerra si abbattesse su di loro, in modo da non essere costretto a vedere i suoi genitori venire colpiti in pieno dall’attacco dei Sayan, per evitare di bagnarsi le mani del loro stesso sangue nel futile tentativo di scuoterli invocando il loro nome.
In un attimo fuggente l’immagine dei corpi insanguinati e dilaniati dei suoi genitori gli attraversò la mente.
Scosse il capo violentemente, come a voler scacciare quell’orrenda visione dalla memoria.
Serrò ancora di più gli occhi, sentiva che se li avesse riaperti le lacrime avrebbero invaso, copiose, il suo viso.
Ma non voleva darla vinta ai suoi nemici, avrebbe voluto vederli a terra, sanguinanti, avrebbe voluto sentire le loro voci implorarlo di lasciarli vivere, ma il vero motivo per cui desiderava tutto questo, era che non voleva veder scomparire le persone a cui teneva un’altra volta, voleva avere la certezza di non dover più sopportare il peso della solitudine.
Improvvisamente Paul udì un fruscio alle spalle e si irrigidì istintivamente.
Poi sentì una mano poggiarsi timida sulla sua spalla.
Non si voltò subito, anche se sapeva a chi appartenesse quel tocco incerto e leggero.
Cominciò piano a muovere le palpebre per cercare di ricacciare indietro le lacrime minacciose, e poi girò lentamente il capo.
Dietro di lui c’erano due grandi occhi blu che lo fissavano con aria preoccupata.
Dall’espressione che aveva la ragazzina probabilmente sbattere le palpebre non aveva fatto altro che peggiorare lo stato dei suoi occhi, dovevano essere parecchio arrossati.
-Paul….- mormorò timidamente Lucinda.
Una lacrima sfuggì al controllo del ragazzo, scivolando, prepotente, sulla sua guancia, lasciandogli la pelle umida.
Lucinda spostò la mano sul viso del ragazzo accarezzando lentamente la guancia bagnata.
-…Paul….. tutto questo…non è necessario-
Ancora un’altra volta Lucinda era riuscita e entrare nell’anima di Paul, era riuscita a guardare oltre quegli occhi sempre così freddi e distaccati, oltre il suo atteggiamento indifferente. Era inutile negare tutto, gridarle di lasciarlo stare e dirle che aveva frainteso, perché ogni volta che guardava i suoi occhi blu zaffiro sapeva che lei era l’unica capace di capire veramente i suoi sentimenti, e che i sentimenti che provava Lucinda per lui erano sinceri. E in quel momento si rese conto che il fardello della solitudine che credeva di sostenere da solo, in realtà lo aveva portato sempre con lei.
Paul richiuse gli occhi e avvicinò il volto alla mano della ragazza, quasi a volercisi nascondere.
E intanto Vegeta osservava dall’alto, e più vedeva la sete di vendetta della ragazzina dai capelli rossi sgretolarsi pezzo a pezzo e lo scudo glaciale del ragazzino sciogliersi lentamente, capiva che in fondo al cuore neanche lui voleva quel confronto, quella guerra, e che era  inutile soffrire ancora per un problema che si sarebbe potuto risolvere in un attimo.
Anche se fuori appariva come l’orgoglioso e invincibile principe dei Sayan, Vegeta si sentiva…. stanco.
Stanco di fingere che non gli importasse niente della sua famiglia, stanco di portare avanti quella messinscena.
Non riusciva a parlare con la sua voce, perché quella del suo orgoglio gridava più forte, lo opprimeva, lo soffocava, gli impediva di essere se stesso.
-Ebbene, ve lo chiederò un’altra volta : volete collaborare per riportare in vita le vostre famiglie?- chiese Shenron con un tono di voce quasi dolce.
Misty incrociò lo sguardo di Paul.
Una nuova scintilla di determinazione illuminava gli occhi di entrambi e un sorrisetto deciso increspava i loro volti.
Misty alzò lo sguardo verso Shenron
–Sì, collaborerò con i Sayan-
Girò il capo verso Ash, che le annuì soddisfatto e fiero di lei.
L’attenzione di Shenron si spostò su Paul.
Il ragazzo lo guardò intensamente, per poi fare un cenno di assenso col capo.
A quel punto il dragone si rivolse ai Sayan.
Vegeta trafisse Goku con lo sguardo.
I suoi occhi erano adirati, iniettati d’odio, ma dietro il velo della rabbia si nascondeva una muta richiesta, una disperata richiesta di aiuto, che il principe dei Sayan cercava in tutti i modi di camuffare per farla sembrare un ordine.
Goku afferrò il messaggio e con un enorme sorriso stampato in faccia rispose
-D’accordo Shenron, accettiamo!-
I volti tesi e preoccupati degli allenatori si rilassarono in un attimo al suono di quelle parole e nei loro cuori tornò la speranza.
Camilla prese un respiro profondo, sentiva i battiti del cuore lenti e pesanti risuonarle in tutto il corpo. Deglutendo a fatica fissò Goku che annuendo la incoraggiò a prendere fiato.
-Desideriamo che tutti gli abitanti del villaggio uccisi dai Sayan…-
-…e tutti i terrestri uccisi da Majin Bu…- continuò Goku
-Tornino in vita!- dissero all’unisono.
Il dragone mascherò appena un sorriso con una smorfia presuntuosa mentre rispondeva
–Niente di più facile…-
 
 
 Eccomiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
sì! ce l'ho fatta! sono riuscita a postare questo benedettissimo capitolo!!!!!!!!
yeahhhhhhhh!!!!!! stima per me!
ok lo so che ho fatto di nuovo ritardo ma ormai dovreste essere abituati no?
comunque vi chiedo scusa lo stesso!
bene gente siamo quasi giunti alla fine perchè udite udite, il prossimo sarà l'ultimo capitolo!
bene ringrazio :

 ryoko96 
per aver recensito! ringrazio anche chi non recensisce ovviamente e un ringraziamento speciale a vegeta princess98 perchè sopporta sempre le mie innumerevoli domande su Dragon Ball e ovviamente perchè il suo aiuto è sempre determinante!
grazie Marty!!!

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