A quanto pare la felicità è stata bandita da questa storia.
Sono enormemente delusa dal comportamento di Bonnie e molto dispiaciuta per Sylvia.
Non dico che la piccola rossa dovrebbe scusarsi - e in verità dovrebbe - ma alneno capire. Lei che è tanto sensibile... Ora, senza cuore, potrebbe non esserlo più, ma, a maggior ragione, dovrebbe analizzare i fatti in modo più razionale.
Stefan, invece, in questo capitolo è uscito meglio.
Sarebbe carino se la signora Flawers fosse specializzata in miracoli.
Ma per come stanno procedendo le cose non sono più tanto interessata a continuare la lettura, perché quando un personaggio che mi piace deve soccombere ingiustamente perdo il gusto di proseguire e lascio perdere.
Ciao

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Apprezzo la tua storia,è avvincente e nuova.. tuttavia devo dirti che non hai reso chiaramente la storia dei de verdant e un po tutte le dinamiche magiche che li riguardano.. ora non so se questo sia voluto o meno, ma so che rendono la storia meno fruibile e piacevole di quanto possa essere realmente

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Capitolo abbastanza macchiavellico, ma non male. Tranne per un unico punto. che io sappia a gente muore quando non ha più un cuore...
Duglas invece sembra non aver fatto una piega. Forse avresti dovuto approfondire di più questo passaggio.
E Stefan, poi, non fa domande, non si preoccupa per Bonnie... Non è da lui. Avrà pure i suoi rimorsi per non si sa cosa sia successo quella famosa notte, e la testa su Marte per la fuga improvvisa. ma almeno mostrare un po' di interesse per la rossa sarebbe stato più IC.
Ciao

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Ciao! 
Allora... ho letto ora tutti e tre i capitoli e devo dire che la tua idea sembra interessante, purtroppo però ci sono alcune cose che rovinano la lettura. La cosa più rilevante sono gli errori: capitano a tutti ovviamente e nel terzo capitolo sembrano un po' meno, ma restano molto numerosi. Gà all'inizio: si cominciarono a dirigersi, il "si" è già nella parola dirigersi non va messo anche prima, inoltre c'è una ripetizione ("quando poi pure Damon uscì e quando le vide") e manca l'accento su "camminò". Considerando che è solo una frase, è troppo! Non so se rileggi già le storie prima di pubblicare: se non lo fai credo sarebbe meglio iniziare, altrimenti forse avresti bisogno di una beta: non hai un'amica o una lettrice che abbia voglia di leggerle in anteprima?
Seconda cosa, che però è più che altro qualcosa di personale: a volte nei dialoghi usi delle parole un po' innaturali. Una persona arrabbiata come è Bonnie in quel momento non userebbe parole come "antepongo" e "ritengo", in effetti il personaggio di Bonnie probabilmente non le userebbe nemmeno quand'è tranquillo!
Ho lasciato questa recensione perché la tua idea mi sembra davvero interessante e credo che potrebbe diventare davvero una bella storia, con qualche aggiustamento. Spero che tu non te la prenda!
Jane

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