Recensioni per
Russian swans
di ailinon

Questa storia ha ottenuto 57 recensioni.
Positive : 57
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
08/03/13, ore 20:53
Cap. 28:

Eri l'immagine di un desiderio, Ilja
Eh sì, sono ancora viva! Ogni tanto riappaio come una cometa pigra... ma lo sai che mi piace questa storia, vero? E' che sono lenta ;___; tanto tanto lenta e poi questa è una storia da leggersi per bene, da cui farsi cullare, non so come dire. Comunque il periodo incasinato degli esami è passato, sto riprendendo le letture lasciate in sospeso e ritorno dove mi ero interrotta: questo avvicinarsi tra Misha e Ilija, l'avrò probabilmente già detto, mi piace tanto e mi piace quando il giovane ballerino pensa che, alla fin fine, l'unica opinione che vuole sapere è quella di Misha. Non si cura manco tanto del Romanov! E' un tipo sveglio, senza essere cinico, e questo mi piace, come mi piace Misha e il suo misterioso passato che si fa sempre più intrigante... conosce pure la zarina, può contare niente o tutto, oh, oh, sono esaltatissima *_*
Non prometto niente che io e la regolarità, lo avrai notato, non andiamo a braccetto, ma volevo lasciarti questo breve commento per dire che non ho abbandonato la lettura e che spero quanto prima di arrivare alla fine di questa bella storia :)
un bacio
Pri

Recensore Junior
06/03/13, ore 11:20

ciao :) sono finalmente riuscita a leggere questi fantastici 60 capitoli di questa fanfiction e devo dire che mi è piaciuta moltissimo, sarà che adoro la Russia e voglio saperne sempre di più.
Torniamo alla storia, che dire, mi sono innamorata di tutti i personaggi. La storia di Misha e Ilija è stupenda e ho adorato Dimitri e Felix :) bellissimi e mi è piaciuto anche l approfondimento a fine capitolo :) ci sono tante cose che non sapevo e che ora so grazie a te:)
non sono brava a lasciare recensioni quindi spero che con ciò che ho scritto tu abbia capito quanto mi sia piaciuta questa storia <3
un abbraccio
До встречи
Kady.

Recensore Master
09/01/13, ore 23:17
Cap. 22:

E rieccomi tornata ^^
Wow, questi ultimi capitoli che ho letto sono un bel crescendo, sia da un punto di vista meramente, ehm, "romantico" (anche se non so se è il termine adatto... Misha e Ilija sono ancora piuttosto ambigui) sia a livello di trama, credo stia entrando nel vivo, no? La descrizione di Pietrogrado di questo capitolo mi ha colpito e mi è piaciuta tanto *____* Ammetto che di solito amo ambientazioni un poco più particolareggiata, la tua è molto lineare e secca: poche parole, qualche rapido cenno per registrare l'ambiente e darne un'idea, però, ecco, non è un'idea nebulosa. Appare tutto realistico e vivo, in poche righe sei riuscita ad abbracciare la realtà oggettiva che si mostra ai personaggi, sfumandola di emozioni. L'ultimo passaggio è... oh m'è piaciuto proprio *-* Temo proprio di stare innamorarmi di Misha... Sono tutto quel che può servire... dinne un'altra così e avrai il mio cuore *sclera*
(e poi sembra anche un bel figliolo, il che non guasta mai :P)
Hai svelato qualcosa del suo passato, ma tutto rimane ancora avvolto da un velo di mistero e questo rende ancora più intrigante il modo in cui i due, il giovane Ilija e Misha, si stanno avvicinando. Mi sembra un lento sfiorarsi di intimità, il loro, spazzato qua e là anche da contatti fisici, ma sempre delicati, quasi inconsistenti, e parole, al contrario, incisive e forti. Avverto una latente passione, quindi attendo e mi gusto l'evoluzione del rapporto, ci sono poche cose che amo leggere come storie storiche con un contesto ben curato dietro, una trama solida e non solo romantica, e due personalità che si avvicinano a poco a poco fino a scoprirsi e svelarsi... son curiosa, ma procedo per gustarmi appieno tutto. Ho visto hai già finito, toh! Ancora meglio: adoro le storie già complete ^^ come al solito ti faccio i complimenti e spero di non far passare eoni prima di farmi risentire
un bacio
Primavere ^^

ps: manca qualche virgola qua e là in questo capitolo, mi spiace non essermi segnata dove, se no te lo indicavo!

Recensore Veterano
05/01/13, ore 12:09
Cap. 1:

Anche se ho letto solo il primo capitolo la storia mi sembra molto carina e non ci sono errori:)Complimenti!
P.S: una sola cosa: il tubino l' hanno inventato negli anni 50, ai primi del 900 nn esisteva perchè le donne non scoprivano le gambe!

Recensore Junior
04/01/13, ore 12:04

Eccomi di ritorno ^^ Anche stavolta ho preferito attendere la conclusione per avere più materiale. Che dire, riconfermo tutte le impressioni positive che avevo avuto in precedenza (d'altra parte le avevo avute per 55 capitoli XD).
Il ritorno dei personaggi russi sulla scena di Parigi ha avuto inoltre l'effetto di trait d'union tra le due vicende, attenuando quella sensazione di rottura che avevo avuto in un primo momento. Per altro la descrizione del loro ritrovo, in particolare quello tra Misha e Dimitri, mi è sembrata davvero reale, come se fosse quella la strada da seguire, ho avuto l'impressione che tutto avesse un senso e che si stesse compiendo, il che è una conferma dell'incastro che hai saputo creare tra Misha - l'invenzione - e i Romanov - la storia.
D'altra parte l'incastro è avvenuto anche ad un macrolivello, tra Russia e Francia. Essendo una irrimediabile franco-russofila non poteva non saltarmi all'occhio e questo particolare legame storico tra le due nazioni è sempre stato un elemento che mi ha dato grandi soddisfazioni XD pur con tutte le sue contraddizioni. Nella parte finale del racconto emerge infatti, nelle considerazioni sui comportamenti di questi "russi scandalosi", in dei monarchici che trovano rifugio nella Francia repubblicana - la stessa che aveva accolto una atterrita coppia imperiale agli inizi del Novecento - e tuttavia anche nel continuo scambio di arte e cultura, di cui hai dato un perfetto e fedele (tra i molti) esempio parlando di balletto.
Se posso, tuttavia, ho comunque avuto l'impressione che la vicenda si sia conclusa troppo in fretta. Ho riletto gli ultimi cinque capitoli due volte ma, nonostante il tono narrativo si faccia più conclusivo in effetti, sono rimasta di questa idea. Ovviamente è la tua storia e tu sai dove volevi andare a parare, quando e come, ma questa seconda parte francese rimane un pò distaccata da quella russa, fermo restando che, come ho detto, il ricongiungimento dei congiurati e la descrizione degli émigrés a Parigi ha un pò attenuato la sensazione.
Ci tengo a rinnovare, infine, i miei complimenti per il personaggio di Misha. Personalmente non credo che Nicola II avesse un figlio illegittimo, per quanto la Kschessinska mi faccia molta simpatia (in relazione alla scarsa, pressocché nulla, diciamo pure inesistente, empatia e sopportazione che provo per la zarina, forse. Anche se ho comunque sempre pensato che le due donne non potessero essere un termine di confronto l'una con l'altra, a causa delle loro diverse e direi immodificabili posizioni nella vita dell'uomo conteso, ma questo ora non c'entra XD) ma l'uomo che tu hai creato è un personaggio magnifico e dolente, un vero russo mi verrebbe da dire. Idem per il modo in cui hai gestito i Romanov, una famiglia difficile da trattare, almeno dal mio punto di vista, perchè si corre (io lo correrei XD) un pò il rischio di indulgere nei loro confronti. O forse sono io che la vivo così perché ammetto con candore che una repubblicana convinta come me è sempre inciampata nella corte russa, riservandole critiche meno dure rispetto a quelle che ho per le altre corti d'Europa ^^ Nel tuo racconto però gli elementi chiave ci sono tutti, e non mi è mai parso che gli fossero fatti sconti particolari circa il loro essere del tutto avulsi dal contesto sociale che li circondava. Mi dirai che è tendenza generale di qualsiasi nobile, se appartenente alla famiglia imperiale poi figuriamoci, ed in effetti è vero, ma nel caso dei Romanov è un qualcosa che mi ha sempre davvero colpito. La stessa morte di Rasputin è stata in parte un tributo alla lesa dignità della dinastia, degli Splendori. Oppure la stessa convinzione, che è stata davvero dura a morire e chissà se in fondo è morta davvero, che tutto sarebbe tornato "a posto", prima o dopo, in un modo o nell'altro. Beh, insomma, davvero complimenti per questo racconto, che ho trovato avvincente e verosimile e che ha avuto per oggetto un popolo e una terra che mi sono molto cari ^^  

Bri.

Ps. Piccole considerazioni sulla bibliografia ^^
Innanzitutto grazie per averla inserita! Trovo che sia molto interessante avere scambi bibliografici, è arricchente e si ha sempre modo di scoprire qualcosa di nuovo o confrontare pareri. Di Troyat ho lavorato sulla sua biografia di Nicola II e, nonostante avessi raccolto pareri discordanti a proposito, ne ho avuto tutto sommato una buona impressione, dunque mi chiedevo come hai fatto a reperire il testo sulla vita quotidiana in russa, che in effetti da molto avevo inserito nella lista delle letture da fare. Da me è presente solo alla biblioteca di storia, ma è un testo che avrei piacere di avere in proprietà. Di Radzinskij non ho letto la monografia su Rasputin ma quella su Nicola II (sì, lo ammetto, non sono ancora venuta a patti con la mia simpatia per l'ultimo zar di Russia XD credo che dovrò andare in analisi per questo, ma sono a buon punto avendo già imparato ad accettare di averla, questa simpatia) e ammetto di non averla apprezzata molto, però se mi dici che vale la pena potrei concedermi la lettura di quella su Rasputin. Anche io ho letto il testo di Adrienne Sharp, anche se l'ho portato a conclusione con una certa difficoltà perchè, nonostante davvero la piccola K. mi faccia simpatia, mi è parso che alterasse davvero un pò troppo la vicenda storica. Ma a parte questo dettaglio (che purtroppo la mia fissazione storicistica mi ha impedito di considerare "piccolo" XD, scusa se scasso in proposito, me ne rendo conto) le descrizioni relative alla vita dei danzatori mi hanno molto affascinata, dunque penso proprio che prenderò spunto da alcuni testi che hai inserito in bibliografia per acculturarmi in merito ^^ I balletti li ho sempre seguiti, ma i ballerini nel dettaglio un pò meno ed è una grave mancanza =p Infine: Arca russa! Ho fatto una testa così a tutti su quel film e nessuno mi ha mai dato la soddisfazione di andarselo a vedere, dunque leggerlo nella filmografia mi ha commosso! XD Non è stato magnifico? Ho apprezzato praticamente tutto di quel film, il modo in cui è stato girato, l'accuratezza nel riprodurre anche i più minimi dettagli, il piacere della narrazione, mi ha dato persino l'occasione di notare dei dettagli nel palazzo dell'Ermitage che quando lo avevo visitato dal vivo mi erano sfuggiti (imperdonabilmente), per non parlare della scena finale, che mi ha stretto il cuore e mi ha svelato il perchè questa terra di Russia vince sempre su di me, con questa sua maestosità e malinconia legate inscindibilmente. Vabbè, la chiudo qui, temo di aver sproloquiato anche troppo!

Spero di rileggerti presto :)
Bri.

Recensore Veterano
16/12/12, ore 12:44
Cap. 59:

Ciao
e un po di tempo che leggo la tua storia e finalmente l ho finita. Scusa se scrivo senza accenti e apostrofi ma ho la tastiera tedesca in questo momento xD
Comunque, mi e piaciuta moltissimo. La trama mi aveva colpita dalla prima volta e quando ho cominciato a leggere ho apprezzato tutto moltissimo. Ilija e un bel personaggio e mi e piaciuto molto approfondire la sua vicenda. Mi e piaciuto vedere com e passato dall essere un ragazzino che cercava semplicemente una "protettrice" per fare carriera ma come poi abbia trovato la sua strada. E anche stato bellissimo l inizio della storia fra lui e Misha, all iniyio quasi non potevano vedersi ma poi e stato tutto un amore in crescendo per arrivare poi al culmine con la parte dedicata a Parigi.
Un altra cosa che ho apprezzato moltissimo e stato il fatto che hai legato due realta che sembrano distinte insieme: la danza e la rivoluzione. La danza viene vista come qualcosa di leggiadro e piacevole, qualcosa di quasi etereo, e in effetti come spesso hai fatto notare nella storia non ci si rende conto di quanta fatica abbiano fatto i ballerini per arrivare al balletto vero e proprio. La rivoluzione invece e stata una tragedia per molte persone, perche ogni rivolzione porta necessariamente con se morti di innocenti e terribili ingiustizie.
Devi sapere che io amo documentarmi sulla famiglia Romanov, sin da piccola e una parte della storia che mi interessa molto ed e stato proprio questo che mi ha spinta ad aprire il tuo racconto. Credo che tu abbia trattato ottimamente il concetto anche rimanendo distante dalle vicende familiari vere e proprie. Lo posso capire, dal punto di vista di Misha, ma forse la parte finale avresti potuto chiarirla di piu. In ogni caso trovo perfettamente credibile che i membri della famiglia reale rimanessero cosí "alteri" anche dopo la rivoluzione, cosi tanto da assegnare addirittura un titolo reale ormai inutile. Pero mi e piaciuta questa ironia finale.
In quanto al resto, i personaggi mi sono piaciuti moltissimo tutti quanti e fino alla fine avevo il timore che finisse male per qualcuno... Ilija e il mio preferito, e deciso gia da prima ma subisce un evoluzione durante la storia. Diventa uomo. Misha e un grande, deciso, con il carattere fermo. Feliks mi stava troppo simpatico. E veramente un bel personaggio, mi e piaciuto moltissimo. Ecco, diciamo che questi tre li ho adorati.
Ho amato anche tantissimo l allusione di Ilija al cigno e di Misha all aquila e che entrambi gli uccelli siano monogami, rende una sorta di happy end senza dirlo esplicitamente.
Il personaggio di Rasputin non me l ero mai immaginato cosi, ma ha reso molto bene. E davvero inquietante, imprevedibile, sempre nascosto dietro una maschera, perche cio che c e sotto potrebbe essere davvero oscuro. La sua influenza sulla zarina e davvero impressionante. Comunque, la parte in cui Ilija viene portato al rito orgiastico, diciamo, e scritta in maniera davvero sublime, fa veramente capire cosa il ragazzo puo aver provato e cosa potrebbe essere successo. Ed e una cosa davvero terribile, sembrava una trottola di oscurita e mistero. Feliks era rimasto raumatizzato.
E stato anche davvero degno di un horror il capitolo in cui parli della morte di Rasputin... mamma mia, gli occhi che si aprivano, i passi nella cantina, l inquietante pezzo su per le scale... davvero, complimenti.
Finisce nelle preferite! :D
Ottimo lavoro.
Nymphna <3

Recensore Master
08/12/12, ore 14:04

Devo dire che questa versione aggiornata e migliorata mi è piaciuta, non so, all'inizio sono partita prevenuta, la storia era già bella e non capivo perchè doverla riscrivere ma ora mi è chiaro: prima era bella, ora è meravigliosa
Non so, i dettagli più evidenziati, le scene con più particolari, i pg della famiglia imperiali nominati molto di più... insomma, il restayling le ha fatto benissimo, devo dirlo
e la fine mi è sembrata molto migliore, questo è ovvio
dimenticavo: dei film che citi, con l'eccezione dei balletti, mi resta solamente " Arca Russa "

Recensore Master
30/11/12, ore 00:12
Cap. 18:

Cavolo che capitolo è questo!
Prima di tutto: bonsoir! Ci metto un po', ma arrivo sempre, visto? Potessi stare a leggere tutto il giorno quando voglio...
Parto subito col dire che ho adorato il capitolo precedente *_______* quello in cui Ilija entra nel letto di Misha, parlottano e si guardano i piedi. Ammetto di aver emesso qualche breve verso imbarazzante (chiedo venia, è la mia anima di fangirl che prende il sopravvento '^^). Sono belli insieme, nel vero senso del termine: belli nella loro autenticità, in questa intimità che lentamente comincia a delinearsi, che sfiora l'aspetto fisico, ma vi rimane comunque scostato. Come se ci fosse altro, un lato che non può essere ridotto solo al piano fisico (che pure è contemplato ed è importante). Misha, ti dirò, mi sembra un essere estremamente concreto, si rivela nella sua fisicità, nella sua presenza, eppure è malinconico, riesce sempre a fuggire in qualche modo all'occhio del lettore. E anche Ilija, che sembra così scoperto, trasparente, ha più sfumature di quanto si pensi e te lo avrò già detto tante volte, ma apprezzo molto come queste sfumature vengano accennate ed esplorate con poche parole, nella semplicità e nella vividezza.
(ti ho odiato per aver interrotto la scena con qualcuno che bussava alla porta, sappilo! xD)
Parlando di questo capitolo c'è un cambia di scena e di registro: hai affrontato un argomento non facile, la mistica di Rasputin e lo hai fatto senza tanti complimenti. L'ho trovato ben fatto, ti dirò in un certo senso coraggioso: non è affatto facile scrivere di certe cose. rasputin era sicuramente un personaggio controverso dal grande magnetismo: basti pensare quanto e quanti ha condizionato. Il modo quasi surreale con cui hai descritto la scena è quello giusto: si sente il delirio, lo spaesamento, questo vorticare di corpi e di immagini. Molto, molto interessante, davvero.
Ho lasciato un commento qui, ci riuscirò a mettermi in pari un giorno o l'altro, eh!
un bacio
Primavere

Nuovo recensore
29/11/12, ore 22:50
Cap. 1:

Ho appena iniziato a leggere questa storia, e mi sembra fantastica! Adoro i racconti storici e tu scrivi incredibilmente bene.

Recensore Junior
25/11/12, ore 00:29
Cap. 55:

Mi inserisco solo ora perchè ho scoperto questa storia piuttosto in ritardo. Forse avrei dovuto interrompere di tanto in tanto la lettura per lasciare dei commenti più istantanei, ma alla fine ho preferito aspettare l'ultimo capitolo (per ora) per avere una visione più d'insieme. La controindicazione è che alcune cose che mi sono venute in mente leggendo passo per passo probabilmente finirò con il dimenticarle in questa recensione. Cercherò di limitare i danni :)
 
Questa storia ha molti punti di forza. In primo luogo, il tuo stile. E' snello ed essenziale, e pur essendo molto narrativo non tralascia del tutto la componente descrittiva, che permette di acquisire dimistichezza con i protagonisti e con la vicenda in sé. Soprattutto mi ha colpito la tua capacità di gestire i personaggi: non sono pochi, ma tu sei riuscita a gestirli, presentandoli tutti ma sempre con un certo equilibrio. Non sei caduta nel tranello di affollare le scene, inserendo chi era necessario vi fosse e basta. E al tempo stesso (forse proprio per questa tua economia descrittiva) ognuno ha avuto il proprio spessore, se anche meno presente è sempre possibile capirne il ruolo e il profilo caratteriale, senza abbandonarlo ad una superficialità approssimativa. 
Inoltre molti personaggi erano storici quindi dal mio punto di vista di appassionata e studiosa a suo modo di storia (la contamino e la leggo dalla lente delle scienze politiche) doppiamente difficile, perchè bisogna muoversi nel rispetto - dovutissimo e imprescindibile, secondo me - del dato storico mentre vi si declina la propria interpretazione, senza dimenticare che in questa particolare vicenda il dato storico è legato in buona parte (se non in maggioranza) a delle testimonianze "di corte" che, sempre dal mio discutibilissimo punto di vista, rendono il tutto più difficile. Questo si ricollega ad un altro punto forte della tua storia, cioè la capacità di tenere alta l'attenzione del lettore. Conoscevo la vicenda e, varietà di versioni a parte, sapevo  quali sarebbero stati i passaggi chiave e il destino di Rasputin ma nonostante questo non ho saltato una riga di quello che tu hai scritto per arrivarci. 
In effetti, poi, ad un certo punto il racconto mi ha colto di sorpresa. Non so come mai fossi  convinta che il tutto si incentrasse sulla congiura contro Rasputin e che la sua morte concludesse la storia, così quando il racconto si è spostato in Francia proseguendo con le vicende di Misha e Ilija sono rimasta per un momento interdetta. Proprio riguardo a questi due personaggi, faccio un inchino. All'inizio Ilija mi appariva come distante, era talmente impalpabile ed etereo da risultare evanescente, e forse proprio l'accostamento alla corporeità di Misha mi ha permesso di concretizzarlo, di renderlo più umano e meno ultraterreno. La drammaticità del personaggio di Misha è un altro elemento che mi ha profondamente colpito e che è emersa lentamente, prima attraverso indizi, in sordina. E' emersa, nelle mie corde, soprattutto nell'ultimo scambio avuto con Boris alla stazione, che ho trovato essere il momento più commovente, nel senso strettamente etimologico del termine.
Uno spazio tutto per sé lo merita poi la danza e ciò che vi ruota intorno, includendovi la vita dei due protagonisti. Le descrizioni non mi sono mai parse retoriche, forse perchè accanto alla passione non lasci mai da parte quella componente fondamentale che è la disciplina, la fatica, l'intransigenza fino alla distruttività, che la danza richiede e spinge a richiedere a se stessi. Insomma, starò tralasciando molte cose rispetto a tutto quello che volevo dire ma l'estrema sintesi è complimenti :)

Recensore Veterano
10/11/12, ore 22:32
Cap. 17:

Privjet djevočka!

Questo capitolo mi è piaciuto moltissimo per un motivo assai strano: io ho la “fobia” dei piedi, soprattutto di quelli maschili, non reggo la loro vista, proprio mi ripugnano,  ma ho trovato estreamente…tenero? Intimo?, il fatto che Ilija e Miša si siano avvicinati per il particolare dei piedi torturati e che abbiano scoperto di avere, nonostante due vite abissalmente diverse, un passato semi-comune. E’ stata una scena interessante perché nonostante si siano già fiutati a livello fisico, la loro vera “complicità” nasce da dettagli apparentemente umili ma che nascondono una nobiltà intrinseca e diversa da quella del sangue. Si intuisce già come questi due facciano “casta” a parte insomma. E poi la frase di Miša “
Ama il tuo modo di danzare, ma non vuole vedere lo sforzo che fai per ottenerlo. Preferisce crederti un essere ultraterreno che un uomo che suda e sanguina”, ridà quel gusto di reale persino a qualcuno come Ilija che nel corso della storia e delle sue trasfigurazioni artistiche cominciava davvero a trasmutare in un essere etereo ed impalpabile. Rinobilita la fatica dell’uomo e mostra quanto Miša sia forse l’unico lì in mezzo ad amare qualche cosa non per il solo prodotto finale e pulito, ma anche per la sua dolorosa elaborazione e gestazione.

Adoro poi come fai scaturire il carattere di Ilija quando meno uno se lo aspetta, come non dimentichi mai, nonostante la sua freddezza d’intenti ed i suoi calcoli, come abbia in fondo solo diciassette anni. Perciò una simpatia simultanea nei suoi confronti è quasi inevitabile, soprattutto perché sfrutta un ambiente di “sfruttatori”. Invece Miša è proprio un bel personaggio perché non si fa amare, non chiede d’essere amato (ed io ho una passione per i personaggi un po’ “sulle loro”). Miša è un assioma, è inconfondibile ed inequivocabile, una lama dura e decisa dal filo acuto ed incontrastabile…scusa ma non so spiegarmi.

Di Feliks e Dmitrij invece colpisce il loro frequente esulare dal reale. Consci del fatto che la potenza bellica della Russia giaccia proprio nell’inesauribile popolazione fuori dalle città, alla quale attingere per rimpinguare gli eserciti decimati, e consci del fatto che questo sia ingiusto ed ignobile, vivono ancora con quel distacco regale di chi conosce la realtà solo attraverso l’inesperienza del fenomeno. Alla fine dei giochi Rasputin va eliminato per la Russia, ma prima ancora per i Romanov.

 Bravissima. Più vado avanti a leggere e più questa storia assume un valore tutto nuovo.

Un bacio, vsjego dobrogo!
ВБ

p.s.
Uccellino si scrive PTička, non PITčka, se è stato un errore mio al tempo in cui te lo dissi mi scuso, invertire le lettere è abbastanza frequente con una lingua così diversa dalla nostra, tendiamo a rielaborare le parole secondo la nostra esperienza linguistica e siccome la pronuncia di due consonanti una dietro l’altra è un po’ ostica a volte succede di aiutarsi inconsciamente in questo modo ;)

Recensore Master
09/11/12, ore 16:51
Cap. 16:

Oh ecco, sono arrivata fino a qui, direi che dopo questa scena molto sensuale posso prendere fiato e fermarmi al momento ^^ Ho apprezzato in questi capitoli sia il tuo modo di sviscerare la trama con questo piano cospiratore sia i momenti delicati in cui t'insinui nei pensieri dei personaggi, i momenti più introspettivi e sentimentali. Mi sembra ben dosato tutto, i dettagli sono pochi ma semplici e come ti ho detto mi piace tantissimo questo modo di narrare fluido e scorrevole, io che di solito leggo cose più "dense". Mi piace davvero tanto: trovo si adatti benissimo a quel che racconti.
Sto cominciando a provare una certa curiosità/affetto verso Feliks che trovo moltoooo intrigante. Interessante la parte in cui Misha dice che al fronte fanno la guerra, loro invece sono lì a danzare: riassume tutta la situazione in modo mirabile. Ilija mi piace come sta evolvendo, mi sembra un essere estremamente elegante, un po' freddo, ma sotto sotto è come ne nascondesse un candore toccante... non so come spiegare. Confesso che vorrei vederlo con Misha xD non so cosa hai scritto, ma spero proprio di vedere una cosa del genere
ti rinnovo i miei complimenti, alla prossima
(già che ci sono ti auguro buon weekend!)
Primavere ^^ 

Recensore Master
09/11/12, ore 16:34
Cap. 11:

Ohhhhhhh *_____________* Bellissimo capitolo: la descrizione fisica di Ilija è meravigliosa, pochi tratti, ma lo descrivono benissimo, mi sono immaginata il vestito e mi è venuta curiosità per Lo spettro della rosa. Bello, bello davvero: descrizione al tempo stesso tattile e vivida, soffusa ed evanescente. E Misha mi intriga sempre di più, l'incontro col santone ha trasmesso anche a me un po' di angosciosa impotenza. Veramente complimenti per come riesci a tratteggiare ambienti, sentimenti, sensazioni, impressioni con pochi sapienti tocchi
Corro a leggere il resto *_*
Primavere

Recensore Veterano
07/11/12, ore 02:03
Cap. 9:

Dobrij vječer snova.
La cosa bella del tuo stile è che nel pieno della corrente fluida del testo metti delle frasi che inchiodano il lettore tanto sono efficaci nella loro semplicità. Mi piace moltissimo come descrivi le donne che tra tutti questi bei muscoli tesi e fasciati da attillati abiti rischiano d passare un po’ in secondo piano, ma alle quali tu restituisci un poco di luce. Adoro come Ilija trovi in loro la maternità anche nella voluttà, ricordandoci che l’essere femminile poi è tutto questo insieme. Complimenti, apprezzo davvero molto questo tuo lavoro.
Soprattutto è molto interessante come inserisci gli accenni alla Rivoluzione, alla Grande Guerra, e quindi ricordi costantemente, senza pedanteria, il periodo storico in cui ci troviamo e che questo mondo di sfarzi e opulenza non è altro che l’ illusoria quiete di un paese sull’orlo della vertigine. Perché siamo comunque molto vicini al momento culminante della Rivoluzione che anche se sottotono e non esattamente il centro della tua storia, è comunque un bel filo conduttore della vicenda. Ammiro la ricercatezza dei termini, il gusto per la ricerca storica in sé, l’amore che ci metti nel proporre le tue due creature ed il senso del bello che hai, inutile negarlo. Non sto a fare la pignola sulle traslitterazioni del russo perché sinceramente non mi sembra il caso, non trovo puntualizzazioni da fare e comincio a ricordare perché questa storia mi era tanto piaciuta.
Ancora complimenti.
Vsjego dobrogo!
ВБ

Recensore Veterano
07/11/12, ore 00:55
Cap. 4:

Dobrij Vječer.
Era molto tempo che non rileggevo questa storia, l’avevo inserita tra le seguite da un pezzo ma per un motivo o per un altro ho sempre rimandato la lettura. Piccola domanda, se non te l’ho già fatta; come mai hai deciso di ricominciarla?
Comunque sia, ad ogni rilettura sono sempre più piacevolmente coinvolta. Nonostante l’azione sia molto veloce (in questo caso non è un difetto, perché non è veloce nel senso di frettolosa, ma spoglia di inutili lungaggini) ci si affeziona subito alla sua atmosfera ed ai suoi personaggi. Mi piace come non ci abbuffi da subito di tutti i personaggi e gli aneddoti possibili. E poi, te lo ripeterò sempre, hai una modo di scrittura davvero fine, un piacere per gli occhi. Un Ilija così “arrampicatore” non me lo ricordavo proprio, e ciò mi fa ancora più apprezzare la sua metamorfosi nel corso della vicenda.
Non mi dilungo troppo per adesso.
Alla prossima cara, vsjego dobrogo!
В.Б.