Già dal titolo, avevo intuito che questa miniserie nella già meravigliosa raccolta sarebbe stata pura genialità. E credimi, almeno per le storie, ho naso da vendere.
L'amore. Cioè, non so se hai presente cosa voglio intendere con l'amore. E con questo intendo tutta -e intendo proprio tutta- la storia da te finora pubblicata, compreso questo breve, ma maledettamente intenso capitolo. Mi arrogo il diritto di farti i complimenti per aver colto nel segno l'essenza burbera e sprezzante del buon vecchio Jake Muller, sei stato bravissimo perché non ho mai visto in un pugno di righe un'introspezione così curata.
Il senso di perdita di Jake, che non ha perso solamente la propria madre -sebbene questo sarebbe bastato a chiunque per farlo sentire un naufrago-, ma anche uno scopo, una vita, un obbiettivo, ritrovandosi vuoto ma con un'enorme ex professo, è reso in modo talmente nitido da dare i brividi. Il tuo stile mi piace molto, si vede già dal modo di costruire ogni piccola frase il tuo voler puntare a creare attraverso poche parole un profilo emotivo e psicologico e questo è da lodare perché ci riesci molto di frequente.
La nascita della strafottenza di Jake poi, è stato un tocco di classe. L'aumentare del rancore verso il padre sconosciuto, se mi permetti questa modesta lode, è stato un vero e proprio lampo di genio.
Aspetto con ansia il seguito, caro!
Kiss,
Ladie. |