Ed eccomi dopo aver finito la storia, a circa un'ora di distanza dalla mia ultima recensione. Proprio per questa, sicuramente, ricorderai il mio giudizio, comunque positivo, proprio come questo che sto redando.

Vorrei cominciare con il dire che, a mio parere, hai reso bene la situazione, proprio come me la sarei aspettata nel libro - a tratti, il depistaggio di Peeta, devo cose,mi ricorda la terza parte di 1984, capolavoro e pietra miliare del genere distopico.
Non sto qui a paragonarlo ad Hunger Games, ovviamente, sarebbe un paragone impossibile, stupido.

Tornando alla tua fanfiction, non mi pare di aver notato errori grammaticali di troppo, in questa sfilza di capitolli, e, inoltre, dal capitolo 5 hai fatto dei miglioramenti immensi; ho amato, lo ammetto, il 10, che credo sia il mio preferito di tutta quanta.
Ottimo lavoro, per quello.

Ho già commentato il tuo stile di scrittura nella precedente recensione, quindi preferisco non soffermarmici più di tanto, siccome non ho assolutamente intenzione di risultare logorroica, asfissiante.

Ti faccio presente alcune cose, come, ad esempio, lo strano altalenarsi delle condizioni di Peeta. Capisco che tu non avessi intenzione di fare un saggio psicologico, né io posso pretendere troppo da una storia scritta su un sito, ma mi sento comunque in dovere di dirtelo, non per farti dispiacere, ma per farti comprendere.

Mi spiego. Intorno al capitolo quattro, Peeta sembrava molto più distrutto che intorno al sei, o al sette, ad esempio. Ma poi ti sei ripresa, facendo migliorare, pian piano, le sue condizioni.

In quanto alle sue interviste, credo tu sia stata lievemente superficiale, ma ancora una volta mi rendo conto di non poter pretendere troppo: dopotutto narravi in prima persona, e dovevi destreggiarti una situazione davvero, davvero complessa ed intricata, quindi congratulazioni per averla gestita bene.

Per il resto, ma questo te lo specifico giusto per una vena realista, nonostante questa sia una storia che prende spunto da un romanzo che ha ben poco di tale (che, però, adoro comunque): una persona torturata in quel modo, credo, che svilupperebbe una vena di egoismo, cosa che sì, tu hai accennato, ma hai improvvisamente smesso di farlo quando avvisa i ribelli del bombardamento, cosa che doveva succedere, sì, ma gradualmente.

In quanto a Nate, poi, che, poverino, non mi aspettavo morisse, anche lui ha avuto un evoluzione troppo precipitosa: due capitoli prima odia, maltratta Peeta, e poc'anzi si trasforma in un tonnetto.

Per il resto, i personaggi sono continuati ad essere terribilmente IC, e lo si capisce da particolari come la dolcezza di Peeta che persiste, e le risposte, soprattutto quelle che da a Johanna, sarebbero state proprio quelle del personaggio del libro.

Tuttavia, tuttavia, nonostante la storia mi sia piaciuta quanto e più basta per meritarti una bandierina verde, devo rammentarti che il finale non mi ha presa più di tanto.
Tantevvero, che son rimasta di sasso dopo aver letto le note off: pensavo continuasse, anche se per poco.
Mi sembra che tu abbia avuto fretta di descrivere l'arrivo dei ribelli e la liberazione dei prigionieri, in poche parole, anche se sono più che certa che sia soltanto una mia impressione.

Per il resto, come missing moment è perfetto, ma come storia avrebbe potuto lasciarmi di più con un finale più ben descritto, che non si limitasse soltanto alla visione del libro.

Mi è piaciuto, non fraintendermi, ma rispetto al resto della storia l'ho trovato vuoto.
Per il resto, questo è soltanto un giudizio soggettivo - magari, qualcuno potrebbe averne avuto una visione diversa, chissà.

Comunque: brava, brava, brava.
E' una storia che ha avuto i suoi alti e i suoi bassi, ma alcuni capitoli mi sono piaciuti tanto tanto.

Ma, una cosa. Peeta dice, esplicitamente, di aver visto morire, davanti ai suoi occhi, Portia e il suo intero staff di preparatori; svista, o semplicemente non hai voluto inserirlo?
Nuovamente, comunque sia, ti chiedo di dare accorgimento alla lunghezza dei capitoli; non per qualcosa, ma se questi finiscono dopo una trentina di righe, non c'è sfizio: è brutto, dover cambiare pagina ogni momento.

Ti lascio con una citazione della tua stessa fanfiction...
"Ogni volta che riesce a strapparmi un nuovo ricordo, io muoio un po'. E io sono già morto troppe volte."

Davvero carina, come trovata.
Alla prossima!
(Recensione modificata il 26/09/2014 - 09:19 pm)
(Recensione modificata il 27/09/2014 - 08:15 am)

Ciao.
Ho iniziato a leggere questa storia proprio perché ne cercavo una che tentasse di azzardare ipotesi sulla depistazione di Peeta, avvenuta in Mockingjay.

Inizio col dire che ho notato uno stile narrativo particolarmente semplice, spiccio nei primi quattro capitoli, mente, proprio qui, nel quinto, sto iniziando ad avvertire in maniera migliore le sensazioni del ragazzo del pane - che nei precedenti, invece, a mio parere mancavano, per essere una storia vista dal POV di Peeta.

Credo che tu abbia voluto, semplicemente, richiamare lo stile di scrittura della Collins, molto semplice e poco articolato, con un lessico basilare, ma corretto.
Quindi, non ti rimprovero i troppi punti, che forse rendono, addirittura, i pensieri di Peeta più sentibili.

I personaggi, per quanto io li abbia visti, sono In Character, anche per quanto riguarda Johanna Mason, per quanto poco la si sia vista, per il momento.
Le battute fatte, me le aspettavo, siccome fanno parte del suo carattere, per quanto fuori luogo potessero essere.

Snow, viscido come nella trilogia, ci sta, e con lui buona parte delle risposte di Peeta. Di Portia, invece, sappiamo talmente poco che non riesco a dare una valutazione precisa.
Forse, però, la vedrei bene a preoccuparsi talmente tanto per il ragazzo.

Quello che manca, nella tua storia, sono delle descrizioni accurate, che facciano comprendere ancora meglio di come stai facendo al momento, il graduale cambiamento di Peeta.
Per il resto, si intravedono i primi segni di cedimento, in lui, e mi piace il fatto del nero e bianco, davvero carino.

In tutta la storia, regna una confusione bestiale, se mi permetti il termine, proprio perché è lo stesso ragazzo del pane ad esserlo, e anche se, forse, neanche hai tenuto presente una cosa del genere, io l'ho vista, e mi è piaciuta.

Per il momento, la storia è carina, riesce nel suo intento, per quanto, a mio parere, potresti fare molto, molto meglio, perché la storia ha delle belle potenzialità.

Ti segnalo una frase che ti consiglierei di rivedere:
apro e chiudo le mani per riprendere la circolazione del sangue.
(Recensione modificata il 26/09/2014 - 06:47 pm)

*rullo di tamburi*
Sì, sono tornata, o almeno per questo capitolo.
Brividi. Davvero.
Ho adorato la complicità di Peeta e Jo e anche il modo in cui hai descritto le situazioni e i comportamenti. Li ho trovati molto giusti.
La frase in cui dici che è arrivata l'ora della tortura, oh miei dei, ho pensato al fatto di avere la consapevolezza di stare per andare a soffrire e, più o meno, non saperne nemmeno il motivo. Agghiacciante!
Appena ho tempo, giuro, continuo. Mi piace davvero tanto, anche se si soffre. In conclusione... bravissima come sempre!
Baci,
let me be

Cavolo quanto mi fa piangere questa storia :'( , povero Peeta. Cmq la storia mi piace veramente molto e mi coinvolge sempre. Nate mi sta quasi simpatico :)

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Finalmente mi sono rimessa in pari con la storia ;) che dire.. mi è piaciuta un sacco! l'evoluzione di Peeta nel corso dei capitoli, i vari riferimenti al libro originale, al passato di Peeta ed ai capitoli precedenti.. Bel lavoro ;)
A presto, ad un'altra storia :)

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Okay come storia mi intriga davvero... ma spero di riuscire a leggere tutte le torture... mi viene da piangere, aaah
E la mia piccola forte Jo? aaaah
Che razza di recensione è questa? aaaah è un lamento unico.
Soffro. Soffro ma continuo, sì.
(Recensione vergognosa, solo per farti capire che mi piace. Adorami.)

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Ei ciao!
Mi hai mandato un messaggio dove mi ringraziavi e consigliavi di leggere il sequel della storia che mi era piaciuta... ma io non ho mai letto la storia di cui parlavi, allora, visto che altre tue storie mi sono piaciute molto, ho deciso di venire a vedere di cosa trattava questa e devo dire che mi sembra molto interessante e ben scritta!
Le similitudini con il bianco ed il nero sono azzeccate assolutamente! Mi sono piaciute molto!
Ho intenzione di leggere l'intera storia e se mi piacerà passerò subitissimo al sequel!
baci,
let me be

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Ooooooh, mi mancherà questa storia! "The Mason cell" deve dire addio alla sua gemellina! :')
Molto bella la struttura di questo capitolo: quasi un flash, un attimo, prima di chiudere tutto. Perchè volendo la storia poteva finire con lo scorso capitolo, ma questa è come una sorta di "contenuto speciale" dopo i titoli di coda....sto delirando, lo so. A volte mi sfuggono queste perle di follia XD
Mi ero accorta che Peeta non la chiama per nome, e l'ho trovato azzeccato. 
Nel frattempo che pensi a cosa scriverai in futuro, ti faccio intanto un grosso in bocca al lupo per tutto e ti mando una stretta di mano virtuale, d brava collega :) 
Ci risentiamo al massimo per la mia storia, se la seguirai ancora!
Ciaoooooooooooooooooooo!
ps: occhio alla frase finale, hai scritto "muio" invece che "muoio"!

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Nooo:( sono molto dispiaciuta che sia finita! non vedo l'ora del sequel. Bel capitolo finale hai lasciato un bel pó di domande nella mia testolina ma pazienteró e aspetteró...mmh scommetti che per sapere di Nate bisogna aspettare il seguito Complimenti veramente,hai scritto una bellissima storia

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Wow ecco la fine :O io sinceramente odio quando una storia finisce, che sia un libro o una fanfiction, mi lascia sempre un senso di vuoto come se mi mancasse un pezzo...è una cosa piuttosto triste :( ma sarebbe ancora peggio se un racconto rimanesse incompiuto quindi non mi lamento :D trovo che questa storia sia stata nel complesso piuttosto realistica, non disegnava come faceva la Collins un Peeta "santo" che sembrava non avere un pecca, l'incarnazione terrena della bontà. Beh forse è un po' meno tenero dopo il depistaggio nel libro, ma non raggiunge mai a mio parere un livello umano di cattiveria. Perché alla fine Katniss sembra molto di più un essere umano; ha molti pregi ma di sicuro ha anche tanti difetti e ha le sue debolezze che la sfiancano psicologicamente: Peeta invece pare di no, sembra un uomo dalla bontà infinita, con pazienza inesauribile e inscalfibile mitezza...ma non credo che così possa essere per davvero. Tu qui sei riuscita a dare davvero l'idea di quello che secondo me dovrebbe essere Peeta e delle sue sofferenze, che Katniss nemmeno immagina mentre sta "comodamente" ad aspettare nel Distretto 13. Qui si vede davvero che è qualcuno di reale, un uomo, non il fiabesco principe azzurro che vuole descrivere la Collins (anche se ciò non vuol dire che io odi il Peeta tenero eh, anzi spesso mi scioglievo quando diceva dolciosità(?) nei libri, solo che così lui mi sembrava poco reale :D)
Grazie per aver dedicato tempo a questa storia nonostante i tuoi impegni, così spesso mi hai rallegrato la giornata :D
A presto,
slave_of_a_dream <3

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Ok, questo capitolo non è per nulla un disastro, come mai l'hai pensato? E' nudo e crudo come giustamente dev'essere, ti pare? :) 
Sinceramente non vedo una grande differenza di stile, modo di scrivere, dialoghi eccetera rispetto agli altro, motivo per il quale lo vedo perfettamente in linea e funzionale col resto della storia. Quindi no, non trovo sia un disastro. 
Sono un genio, ci ho azzeccato per entrambi, eh? Lo sapevo che prima o poi si doveva arrivare al dunque! 
Ciò mi fa venire in mente che forse l'unico pelino pelino pelino nell'uovo è la parte finale, dove c'è l'accenno alla liberazione: secondo me, se hai idee e voglia, si può anche allungare un pochino. Non troppo, però! Appena appena :) 
Le parti con tutto quel sangue illuminano la mia anima horror e Dexter-addicted, mi piace XD
Quanto a Nate...mmm...be'... di solito tendo a pensare al peggio, ahahahaha (OMMIODDIO. o.o)
 

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Il capitolo non è per niente un disastro perche lo hai pensato? É scritto molto bene le descrizioni non mancano,anzi le hai inserite talmente bene che stavo male per Peeta e non scherzo quando ti dici che mi fai vivere la scena nella mia testa. Mha di Nate penso che visto cominciava a parlare con Peeta e addolcirsi nei suoi confronti credo che sia andato in ferie per colpa di un incidente come era successo a Crane...chissa come mai ma gente che lavora per Snow ha spesso incidenti.E quindi giustamente doveva esserci qualcun altro a fare la guardia. Quella dell'orecchio penso che gli abbia detto di finire perchè io sono sempre stata convintq che Snow sapesse del piano di salvare Peeta e visto che era depistato avrebbe fatto del male lui a Kat quindi in sostanza gli ha detto di finire che Snow aveva altri piani.

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Senti, basta, sei bravissima ai limiti del vergognoso, addio, ciao. U_U

Scherzo. Spenderò qualche parola perchè te la meriti proprio. Mi è piaciuto tantissimo il dialogo tra Snow e Peeta nella cella, è come se ce l'avessi avuto davanti agli occhi. Così come è perfetto il momento della ripresa in diretta, nei minimi particolari, come i danni arrecati ai distretti e tutto il resto. Davvero angosciante la parte della frase finale di Peeta, si rischiava di fare una gran confusione ma x fortuna sei riuscita a rendere tutto comprensibile. 
Quindi, che dire....vedi di non farti divorare dall'ansia per la maturità e ci vediamo al prossimo capitolo! 

(di cui tra l'altro non so proprio cosa aspettarmi....già la liberazione? Ulteriori torture? Mmmm.... :3) 

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Complimenti! Ottimo capitolo, davvero. Mi sono venuti i brividi alla fine! Continua cosi,Arizona

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Te lo giuro anche nel libro quando picchiano peeta non mi piaceva. ma ora raccontata qui vista dagli occhi di peeta è ancora pwggio non riesco a non immaginarla... sei veramente e scrivi veramente troppo bebe mi fai entrare nella storia mentre leggo:)

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