Carissima Autrice,
una tisana ed un nuovo capitolo rappresentano una ottima buonanotte. Dunque… Vediamo se riesco ad esprimere tutto ciò che ho in mente in maniera coerente, divagando il giusto (altra abitudine che abbiamo in comune).
Grazie per le parole che hai speso per me, povera scribacchina. Assolutamente immeritate, ma più che gradite.
Ribadisco che è grazie alle Tue storie che sto ritrovando un certo qual gusto nella scrittura e nelle attività che la precedono, come l'immaginazione. Ti esorto quindi a continuare tale opera, a beneficio della Sottoscritta e dello Mondo, ben s'intende.
Punto secondo: Ti ammiro molto. Petronio scriveva (e diceva in una nota riduzione cinematografica) che "Tutto ciò che serve ad uno scrittore è un uditorio". Bene, non che ricevere recensioni sia testimonianza di "uditorio" e non che ciò muova o meno la penna di un aspirante imbrattacarte, ma… Bon, ho pagato democristiana ammenda per cui… Sei la mia eroina! Sei riuscita e riesci a portare avanti un progetto di ben 26 capitoli, dico 26 avendo ricevuto una sola recensione! Secondo me, sei l'autrice di The Secret, The Key, libri motivazionali, ciò detto di passata.
Punto terzo: puoi ben biasimarmi. Eh sì, poiché io aggio letto tutta la storia, ma solo hora lascio segno del mio passaggio. Perdonami, anche tu padre Petronio, ché ho molto peccato.
Punto quarto: Grazie per aver scelto di scrivere in questo fandom. Sia perché sono pochissime le storie che riguardano Seattle e la sua scena (ti confesso… Temevo che con l'uscita di LB, spuntassero storielle come funghi… Lieta di essermi sbagliata) sia perché sei davvero talentuosa.
Ti confesso un secondo segreto: avevo una paura fottuta di pubblicare qualcosa in questo fandom. Paura fottuta ancora tuttora in situ.
Ho letto diverse storie, appartenenti ad autrici molto dotate, bellissime nella trama, nello svolgimento, nella profondità, anche storica e diaristica. Sicché pensavo "Ma a chi vuoi che importi ciò che frulla nella mia testa?" Poi, sei arrivata tu, folata di vento fresco, al sapore di porcini!
Adoro la leggerezza che si respira tra le tue righe, i personaggi, il ritmo, i cambi di voce. Leggerti è un momento di pura evasione, nel senso migliore del termine.
Per cui, ed arrivo al quinto punto concludendo, non smettere di scrivere, non credo ci sia questo pericolo, ma un consiglio in più non noce!
In questo periodo il mio animo si trova a Guantanamo. Leggerti è una iniezione letale, certo, ma di spensierata leggerezza.
Sì, sacripante, la tua penna ha un ruolo socialmente utile per lo vero!
A presto,
Flashbax |