Recensioni per
La leggenda dei principi di Imladris
di Jadis96

Questa storia ha ottenuto 129 recensioni.
Positive : 127
Neutre o critiche: 2 (guarda)


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
11/11/16, ore 11:33
Cap. 32:

Ciao Jadis!
Eccomi finalmente a recensire questo tuo ultimo capitolo.
Purtroppo, questa volta assieme a dettagli che mi sono piaciuti, ce ne sono anche alcuni che non mi hanno convinta, e questo mi ha portata a scrivere una recensione neutra.
Spero da subito che questo non ti offenda né ti scoraggi: la tua storia mi piace, è una bella storia, particolare e interessante. Spero quindi che questa mia recensione ti sia d’aiuto nei prossimi capitoli.

Partendo subito dalle cose che mi hanno convinta: mi è piaciuto molto come hai reso il personaggio di Gilraen in questo capitolo!
È combattiva e determinata a sostituire il marito come guida dei Dunedain, ed è interessante il modo in cui, nonostante la distanza, riesca a essere sempre in contatto con la sua gente, a essere in qualche modo sempre presente e informata di tutte le notizie, grandi o piccole, che potrebbero rivelarsi importanti per la salvaguardia del suo popolo.
Mi piace la fermezza con cui si fa carico delle sue responsabilità, e come capisce subito quando veramente è il momento per lei di tornare per prendere concretamente il posto di guida della sua gente, anche se sarà una permanenza temporanea. E soprattutto mi piace come, nonostante la fermezza e il peso che porta, non diventi mai una donna eccessivamente dura e distaccata. Da sempre quell’impressione di equilibrio, di qualcuno che sa avere controllo di sé e della situazione senza diventare mai fredda. È un’immagine di Gilraen che mi piace davvero tanto, che rispecchia anche l’immagine che ho io di lei.

Il modo in cui, pur essendo preoccupatissima per i Dunedain, Gilraen si preoccupi tanto e in maniera concreta anche di Estel, di quanto soffrirà e di come essere sicura che sia in buone mani, è un esempio di questo equilibrio.
Gilraen è consapevole di dover partire, sa di non poter fare altrimenti. E sa altrettanto bene che questo è anche per il bene di suo figlio, per preparare il sentiero su cui lui in futuro dovrà continuare, quando toccherà a lui diventare capitano.
Ma è anche consapevole dei rischi che corre Estel, e, piccolo com’è, di quanto sarà difficile per lui veder partire proprio lei, che è sempre stata presente nella sua vita, l’unica figura così costante. E anche Elrond è consapevole della sofferenza di Estel e ha a cuore la sua sicurezza e la sua felicità, e qui veniamo alla seconda cosa che mi è piaciuta molto: il modo in cui accenni al passato di Elrond, a tutte le sofferenze simili che sono toccate a lui, senza però soffermartici troppo né esagerare con i ricordi.
Questo non solo ha evitato riflessioni che rischiavano di diventare pesanti,ma è stato soprattutto perfetto per rendere i pensieri di Elrond. Lui non riesce a soffermarsi davvero su quei pensieri, su quei ricordi. Gli aleggiano in mente, costanti, ma lui non vuole che diventino più precisi, non vuole dargli veramente una forma.
Preferisce sfruttarli per evitare che Estel subisca la stessa sofferenza, per sapere come aiutarlo e confortarlo, per evitargli di avere, nei mesi futuri e anche da adulto, gli stessi ricordi che sta evitando lui.
E ovviamente, essendo un papà e sapendo cosa si prova, Elrond non poteva non sapere esattamente cosa era meglio fare.
Passare del tempo con Estel e distrarlo, farlo sentire al sicuro, protetto e soprattutto non farlo sentire solo.

Il terzo punto che mi ha colpita tanto è stato il pensiero dei gemelli su dei loro futuri figli: è interessante vedere Elrohir ed Elladan interrogarsi su una questione come questa!
Di solito nel loro caso è più facile soffermarsi a chiedersi se decideranno di avere il destino degli Elfi o degli Uomini, ma a rifletterci anche loro devono aver pensato, nella loro lunga vita, ad avere o meno dei figli, una famiglia loro.
Forse per la maggior parte del tempo gli è bastato avere la compagnia l’uno dell’altro, aiutare il padre e la sorella, e ancora prima anche la madre, e pensare che, se fosse stato necessario, in futuro avrebbero custodito Imladris al posto di loro padre, se se ne fosse andato. Ma è possibilissimo che, a un certo punto, si siano chiesti anche loro se gli sarebbe mai piaciuto avere dei figli.

In questo caso: immaginavo che Elladan non fosse particolarmente desideroso. Lui ha perso Saeliel ancora prima di poter pensare ad avere un futuro con lei, e quel dolore lo ha segnato troppo, perché riesca a pensare a una famiglia.

Per Elrohir è diverso: Melwen è umana, e mentre viveva ad Annuminas Elrohir ha visto Maedir crearsi una famiglia, e ha visto Melwen desiderare di avere altrettanto, forse.
E ci sta che questo pensiero abbia iniziato a prendere forma anche nella sua mente.
Continua però a negare a sé stesso quanto sia profondo il sentimento che prova per Melwen, purtroppo… Anche se direi che il dono, e anche il modo in cui ora riesce a parlarne con Elladan, forse sono passi avanti!
Da una parte lo capisco, perché il pensiero non deve essere facile da affrontare, ma dall’altra… Potrebbero approfittare di questo tempo, proprio perché il loro tempo sarà poco!
Penso sia quello che spera Melwen, in fondo: da come fa tesoro di ogni piccola visione che ha in merito ai sentimenti di Elrohir, mi pare che stia sperando che lui torni da lei in tempo per vivere una parte, se breve, di tempo insieme.
Melwen è una donna di infinita pazienza, e io spero solo che Elrohir prenda una decisione in tempo…. Nel frattempo adoro il regalo che Elrohir ha scelto per Melwen: lui potrà definirlo un semplice pensiero, ma se conosco bene Melwen, dei semi di fiori che potrà curare, che potrà usare o anche semplicemente tenere nel suo giardino valgono più di qualsiasi gioiello.

E restando in tema Melwen: lei sa molto di più di quanto non sembri sulle decisioni che prenderà Gilraen, forse?
Mi è sembrata ottimista anche perché sentiva che le cose sarebbero migliorate presto... Qualunque sia la decisione di Elrohir, non vedo l’ora di rivedere Melwen, Maedir e tutta la sua famiglia!

Venendo alle cose che non mi hanno convinta… La storia continua ad andare a rilento,purtroppo. Troppo a rilento. Nei capitoli succede sempre qualcosa, ci sono personaggi e riflessioni che tengono viva la trama, ma, ugualmente, sembrano capitoli di passaggio: danno l’idea che la storia si stia un po’ trascinando.

Un'altra cosa che non mi ha convinta è tutto il formalismo che percorre il capitolo: dalla formalità tra Elrond e Elladan, fino ad arrivare alla fine, con Uriel che si impunta per partire ed Elladan che, non si sa se per galanteria o per altro, costringe Teliadir a farla partire.
Non so, ma la freddezza di Telyadir, e il colpo di coda di Elladan mi hanno lasciata molto perplessa: per un momento mi è quasi parso che non fossero loro.
Forse dovrei aspettare di conoscere meglio la situazione, ma Teliadir così rigido con qualcuno, apprendista o meno che sia, e Elladan, un attimo prima così responsabile, che decide di favorire una fanciulla che conosce appena, a discapito di un vecchio amico... Mi lasciano comunque un po’ perplessa, e vanno ad acuire il senso di formalismo che si sente a inizio capitolo.
E’ vero, rimane stupito anche lui da ciò che ha fatto, ma ugualmente questa figura di Uriel e come sta influenzando i personaggi mi lascia perplessa, e mi rende più estranei gli altri personaggi, quando le ruotano attorno.

Per quanto riguarda Elrond ed Elladan all’inizio: non so, c’è troppa attenzione a ciò che dovrebbero o non dovrebbero dire e fare, e questa impostazione di fondo si sente più dei personaggi stessi.

Queste due cose messe insieme, purtroppo, hanno raffreddato tanto il capitolo, soffocando un po’ tutto ciò che ha trasmesso e avrebbe potuto trasmettere.

Ti consiglio di valutare bene quanto ancora vuoi raccontare, e se ci sono capitoli che magari puoi accorpare, o scene che puoi ampliare.
Questo renderebbe i prossimi capitoli più scorrevoli e interessanti e, avendo più spazio, potresti raccontare meglio i personaggi e farli emergere di nuovo da questo formalismo che li rende meno spontanei di quanto erano all’inizio.

I miei sono consigli, ovviamente, e la storia è la tua: ma secondo me così potrebbe riguadagnare la forza che aveva all’inizio.

Spero che questa recensione ti sia utile!
A prestissimo!
Tyelemmaiwe

Recensore Master
26/09/16, ore 11:06
Cap. 32:

Ciao Jadis!
Innanzitutto perdona il tremendo ritardo, ultimamente sono in costante lotta contro il tempo e mi ritrovo a fine giornata senza aver concluso niente, grrrr!
Miei conflitti col tempo a parte, devo dire che sono stata molto combattuta su come commentare questo capitolo e alla fine, come vedi, ho optato per la bandierina bianca, perché credo che le perplessità vadano esternate, specie quando si tratta di una storia curata e dal buon potenziale come la tua.
Ho appprezzato come sempre ogni personaggio: Elrond ironico e amorevole verso i figli e verso il piccolo Estel, e che per nulla al mondo abbandonerebbe i suoi incarichi di signore di Imladris (due costole rotte che saranno mai, insomma! XD), Elladan ed Elrohir sempre uniti dal loro legame meraviglioso che non fa che rinsaldarsi, Gilraen forte e risoluta, il piccolo Estel sempre dolcissimo, Maedir e Melwen in attesa della loro signora (Melwen mi è parsa forse un po' troppo fiduciosa nel futuro, dopo una disgrazia simile... Vero che ha il dono della preveggenza, ma non è che stiano proprio per giungere tempi felici... O è l'amore che le infonde una tale fiducia?) in ogni caso, la tua cura per i personaggi è sempre tanta, e io ti adoro per questo.
Ho l'impressione, però, che la storia si sia come arenata su quest'arco narrativo, e che, forse proprio complice il fatto che Maedir e Melwen rivestono un ruolo importante nelle vite dei gemelli, si faccia fatica a uscirne. Le vicende dei gemelli sono ancora tante prima della scelta finale, e qui siamo solo al capitolo 32. Capitolo in cui, in sostanza, non è successo niente di significativo, come del resto nemmeno nei capitoli immediatamente precedenti.
Ho l'impressione che tu ti sia un po' arenata e stia procedendo con lentezza forse perché non hai le idee chiare su quel che succederà più avanti. Se così fosse, ti consiglio di tracciarti uno schema della storia, e da lì ripartire. Anzi, potresti provare a scrivere tutta la storia, prima di continuare a postare... Non temere l'impazienza dei lettori, un buon lavoro è la cosa più importante! Se invece ho interpretato male le tue scelte narrative e il tuo modo di approcciarti alla storia, chiedo scusa per i consigli inopportuni!
Spero davvero di non essere suonata in alcun modo offensiva, né di averti abbattuta o scoraggiata... Davvero, non era questo il mio intento. Se poi volessi consigli, chiarimenti o anche solo sproloquiare un po' sai dove trovarmi ;-)
Un abbraccio, a presto!

Mel