Io vorrei tanto capire perché Etienne odia tanto il banner della tua storia e non mi fa mai vedere quella meraviglia. Lo vorrei tanto, ma tanto tanto tanto. Niente, Etienne, un giorno ti soffocherò *o annegherò, magari, credo mi risulterebbe più facile, visto che sei un computer. Stupido. Un computer stupido e poco collaborativo*, per questo e per il tuo odio per il convertitore HTML -_-“
Allora, per prima cosa il tatuaggio. Devo confessare che ho cominciato ad amarlo anch’io, quasi quanto Gerard *tranquillo, amore, non intendo rubare il tuo essere in cima alla lista di Frankie*. Perché all’inizio, quando se l’è fatto, lo vedevo come il frutto di una bravata fatta da ubriaco perso, divertente ma di cui aveva poca consapevolezza. Poi ho iniziato a vederlo come un punto in più per gonfiare l’orgoglio di Gerard, oltre al suo interesse ed erotismo. Infine, con questo capitolo, è iniziato l’amore. Perché Frank è rimasto convinto di quel tatuaggio anche da sobrio, perché è un collegamento talmente profondo e originale con Red Crow, il suo Red Crow, e perché il fatto che se ne voglia fare altri lo rende proprio Frank, il nostro Frank.
Ho amato anche il ragionamento che porta Gerard a riflettere sulle due parti che convivono nel suo ragazzo, quelle il cui alternarsi lo fa impazzire di piacere, e che dire dell’auto-citazione? Mi hai riportato indietro, a Freedom, in un unico sbattere di ciglia, ed è stato meraviglioso.
“Questo non è il bravo ragazzo che ho conosciuto”
“Il bravo ragazzo torna domattina”
La frase che mi ha mandato in brodo di giuggiole la prima, la seconda, la terza volta che l’ho letta al suo posto originario, nel rispettivo capitolo, mi ha fatto sprofondare un pochino il cuore qui. È trascorso tanto tempo, tanto che Gerard ha di questi ricordi che sembrano lontanissimi, eppure loro sono ancora così presi l’uno dall’altro, la loro passione così viva e camaleontica, con tutte quelle sfaccettature di trama e caratteri singoli che crei. Il mio cuoricino tum tum ti ringrazia tanto per queste emozioni *insieme a tutte le altre che gli dai <3*.
“Buon compleanno!”
Di questo mi avevi parlatooooo. E me ne hai parlato recentemente, perciò me lo ricordooooo. Niente, sono una causa persa XD
Frank mi ha divertita molto nei panni del piccolo rompiscatole, sembra un bambino eccitatissimo perché da un momento all’altro arriverà Babbo Natale! Ma ciò che è davvero impagabile è la reazione di Gerard, hai saputo combinare alla meraviglia il suo fastidio e l’insistenza quasi infantile del suo soldatino.
“E poi – suvvia – chi, in quel mondo, era sinceramente felice per la sua nascita?
Questo fastidioso, piccolo stronzo, si disse.”
Cuccioli che si schiccherano verbalmente, amori della mamma *-*
Come ti ho già detto nella recensione audio, per una volta il linguaggio di Gerard è riuscito a sconvolgermi. Sai in che punto. Raramente, o almeno così mi è sempre parso, lo fai essere particolarmente volgare in ciò che dice. Cioè, non in questo modo. Sa essere rude, perfino rozzo, ma, anche per quanto riguarda il suo interesse sessuale nei confronti di Frank, solitamente nasconde la voglia bruciante di farselo dietro sapienti allusioni, metafore, discorsi in gran parte “composti”, perché è vitale che lui abbia sempre maggiore controllo dell’altro e che glielo dimostri. Ma solo la parte materna di me intende tirargli le orecchie per questo *afferra Gerard per il colletto per impedirgli di scappare e gli molla uno scappellotto*, perché per il resto la frase, nel contesto, ci sta come il cacio sui maccheroni *che critica fine, d’alta classe ma soprattutto originale*. La frase e il contesto sono perfetti. Finalmente vedo uscire un po’ della foia di Red Crow, dalla sua bocca, senza manierismi né svolazzi. Dritto al punto, come piace a me *e a Frankie, ne sono sicura >_>* *F: “MMMMM!” >///<*. Non che non ami Gerard quando fa il furbo, il profeta dannato che arringa le folle o solo il suo ragazzo. Ma mi piacciono questi exploit di fermezza erotica, di tanto in tanto.
A proposito, lo sai che anch’io non riesco più a guardare una scacchiera allo stesso modo? Non c’è niente da fare: non appena individuo degli scacchi, siano anche solo fotografati *come in uno dei volantini della facoltà di sociologia, per farti un esempio*, la mia mente viene catapultata a QUELLA partita a scacchi, a quello che ha comportato e narrato a questo mondo, e non posso fare a meno di ghignarmela tutta sola, cercando di nasconderlo ai presenti.
Poi, parliamone. Ogni volta che lo fanno *dalla prima, indimenticabile, ad adesso*, tu riesci ad aggiungere qualcosa di prezioso a questa storia. Non importa veramente se scegli di descrivere tutto in ogni minuzia, in ogni particolare, o se lasci in sospeso, che sia il lettore a immaginare. È tutto SEMPRE così magnifico da leggere, per chi si è affezionato alla storia. Perché chi la legge dall’inizio si ritrova adesso, anche con queste sospensioni e cose non dette, a immaginare tutto, a rivedere ogni dettaglio che più gli è piaciuto quando ha letto il racconto dettagliato delle altre volte in cui Gerard e Frank si sono presi, avuti, consumati. Io rivedo la loro unione, la risoluzione di Gerard che sovrasta i respiri trattenuti di Frank, i loro corpi uno sull’altro, le loro scaramucce tira e molla e infine la loro soddisfazione. Puoi scriverne, e allora è la magia. Ma a questo punto puoi anche non scriverne, lasciare tutto alla mia immaginazione, e io li rivedo come li ha descritti la tua mente e come la mia interpretazione di ciò che ho letto me li ha restituiti. Ed è semplicemente perfetto, amore mio.
Bandit e i saluti con le gemelle e Mikey mi hanno spezzato il cuore. Non farmi mai più una cosa del genere. Già l’ho sentito fare crack nel momento in cui lei saluta Madelaine e Kimberly con quella risata *sì, ce l’ho in testa la risata di nostra figlia* e quel “mi mancherete”, ma il saluto zio-nipote, con Gerard che li interrompe… no, non ce la posso fare. Questi legami parentali sofferti e intricati e difficili da portare avanti e da lacrime mi distruggono, capisci?! Mi fai piangere, ecco T_T
Soprattutto se a rinforzare il trauma dell’addio *per Bandit non so, ma per me è stato un vero e proprio trauma* *patacrack* *cuore volato giù dalle scale* c’è un Red Crow che vuole fare il grande condottiero dal cuore duro e non mi caga di striscio sua figlia *dà un altro scappellotto, più forte, a Gerard: “Tua sorella, disgraziato!”* *G: “Ma almeno deciditi, e che cavolo!” >_<*
“Senza che la sua attenzione fosse catturata da lei, Gerard sembrava non notarla nemmeno.”
Io… io piango, ecco T_T
Per il resto, la sfacciataggine di Frank con i soldati mi ha fatto morire. Non so da dove abbia tirato fuori tutta quella baldanza e la spavalderia, probabile che sia stato il panico del momento, ma quello che mi sono ritrovata davanti agli occhi è stato proprio un nuovo Frank. Una parte di lui che non avevo mai *o molto raramente* visto. Molto simpatica, se togliamo il fatto che mi stavo mangiando le mani dall’ansia *si impadronisce di Frank e lo stringe al petto: “Vieni qui, cuore della mamma, al sicuro” T_T* *F: o_O* *G: “A me gli sberloni e a lui le coccole, fammi capire perché va sempre a finire così” >_>*. Sul serio, me lo vedevo già in cella. Stavo già pensando a come avrebbe fatto Gerard a salvarlo e come questo avrebbe potuto contribuire alla trama della storia. La mia mente malata vaga fin troppo facilmente.
Ma poi il miracolo. Ciro. Ciro! Non avresti potuto inserirlo in nessun’altra situazione e rendermi più contenta di rivederlo *ehi, questo non è un suggerimento per mettere Frank in guai ancora più grossi, eh? Mi hai sentito? RespiroDelCuore, non osare! EHI!*
“Sei qui” gli uscì senza preavviso dalle labbra.
“Sono qui” ripeté lui, un tono a metà tra la preoccupazione e l'ironia.
“Pensavo... T-tu non mi hai mai...” balbettò Frank, per poi interrompersi quando si accorse di non poter terminare la frase. La voce tremava, gli occhi erano sull'orlo del pianto.
Cyrus si accovacciò e, con fare rassicurante, gli disse: “Va tutto bene, sono qui. Sto bene, Frank”
In effetti, sì. In effetti, se prendiamo questa parte del capitolo *e diciamo anche quella immediatamente successiva, va’*, ecco, niente ci ostacolerebbe dal considerarla la riunione di due amanti, di due innamorati, o almeno di un innamorato e della luce dei suoi occhi.
Il fatto è che le storie non funzionano così. Non quelle scritte bene. Nello specifico, non la tua. Non appena ho letto questa parte per la prima volta, la possibilità che Frank sia ancora interessato a Cyrus o che Cyrus possa in qualche modo mettersi in mezzo fra lui e Gerard non mi è neanche passata per il cervello. Perché non si può considerare solo questa parte e unirla a quelli che erano i sentimenti di Frank all’inizio di Freedom. Dobbiamo considerare tutta la storia e a me, personalmente, viene naturale. Perciò mi è venuto naturale pensare che la reazione di Frank nel ritrovarsi davanti l’amico creduto morto sia perfettamente credibile, per nulla esagerata, totalmente realistica, senza che dietro tutto questo si nasconda ancora un interesse amoroso nei suoi confronti. Come hai detto anche tu, io stessa non reagirei diversamente in una situazione del genere.
A proposito, fantastica la trovata e, ancora una volta, il modo in cui l’hai presentata.
Bene. Non credevi fossi seria quando ti ho detto che non sapevo quando avrei finito di scrivere questa recensione? Eccoti la prova che ero seria quando dicevo che avevo un sacco di cose da scriverti su questo capitolo XD
Quale altro modo per descriverti quanto mi è piaciuto? Spero di essere stata chiara. Spero di essere sempre chiara, tutte le volte in cui ti dico che sei la mia scrittrice preferita. Forse ormai ha perso un po’ del suo significato, ai tuoi occhi, questa affermazione, proprio perché non faccio che dirtelo. Ma è la verità, cosa posso farci? Dovrei forse smettere di dirtelo, di scrivertelo, di fartelo capire? Se vuoi, ci posso provare. Okay, in questa conclusione di recensione, per la prima volta, non te lo dirò. Mi tratterrò. Non ti dirò che sei la mia scrittrice preferita. No. Non te lo dirò. Non ti dirò che scrivi divinament-
No, non ce la posso fare. Mi arrendo. Dio, ai miei occhi scrivi davvero divinamente.
Continua a splendere, cuore. Ti amo,
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