Recensioni per
Miserere
di SabrinaSala
Bene! Tu sai far entrare perfettamente nelle atmosfere temporali dell'epoca scenario di questa tua storia! È proprio il Medioevo con tutte le sue sfaccettature e contrastanti: angoscianti e ricche di pathos, oscure ma valorose al temoi stesso. È un giovane pieno di ideali e valoroso e il suo protettore? Uhm....non me la conta giusto. ..mi sa di infido! Brava Sabrina! Hai proprio il dono della scrittura! Complimenti! Ti seguo! Bacioni... Sandra |
Eh, eh, eh...capitolo noioso?? Strana concezione della noia che alberga in te Sabrina... |
Quando ho iniziato a leggere il capitolo, una cosa ho subito pensato. Ma Sabrina, perché non pubblichi i tuoi romanzi ?(parlo al plurale perché ovviamente non c'è solo questo), qui non si tratta di violazione copyright ma di personaggi e vicende completamente tue e tu, davvero scrivi benissimo, te lo ribadisce una che non sopporta il Medioevo, gli integralismi e soprattutto il maschilismo (e, guada caso, nel tuo racconto la fanno da padrona gli uomini, nelle storie che inventavo io da piccola, i maschi li relegavo sempre in ruoli subalterni, tranne il protagonista, che doveva obbligatoriamente essere il "dio"della situazione).Sarò forse monotona, stancante e noiosa nei commenti a ripetere che ho trovato in te molta originalità, suspense ed introspezione così attenta a tutte le voci narranti che si alternano e si muovono coerenti ai loro sentimenti, bramosie o piani occulti.Ci hai lasciato in un momento clou ad alto impatto emotivo, tuttavia forse proprio dal prossimo capitolo in avanti si riuscirà secondo me a sciogliere un po'di nebbia , visiva e metaforica, che avvolge questo capitolo, ma in generale tutta la fiction. Non so se il tuo Justus sostiene la parte di Arthur e Johannes quella di Abel, nonostante ciò i tuoi eroi continuo un po'ad immaginarli simili ai fratelli adottivi si Georgie e, chissà perché o forse, forte di questa constatazione, continuo a credere che, alla fine la bella Lena non farà felice nessuno dei due.....gli scenari x ora, sono ancora molto aperti.Alla prossima. |
Dico solamente: mamma mia che capitolo! Perdona l'entusiasmo banale, ma davvero lascia di stucco (in senso positivo, ovviamente) questa doppia ''Espiazione''. Doppia perché sia Lena che Johannes stanno cercando di pagare il fio della loro peccaminosa attrazione come meglio possono (ma si tratta solo di questo o di qualcosa di più? L'esito di quel bacio nel vicolo resta un mistero...): Johannes vigilando sull'uomo che ha il diritto di amare Lena, ingoiando un boccone amaro dopo l'altro, Lena rinchiudendosi in convento e costringendosi a scrivere una lettera da brava promessa sposa all'insulso fidanzato (che un po' nella sua vacuità mi fa pena, sembra uno che ha vinto la lotteria quando legge le frottole che ci sono scritte). In tutto ciò Erasmus rimane una presenza inquietante sullo sfondo, ma per il momento inoffensiva; più preoccupante è invece secondo me, paradossalmente, per le implicazioni che potrebbe avere,la quieta presenza di Justus.Justus infatti inizia a provare qualcosa per Lena, qualcosa di profondo e platonico, che non ha nulla a che vedere con l'attrazione fisica violenta e impetuosa di Johannes ma che non è meno pericolosa. Se così fosse, si inizierebbe infatti a delineare un triangolo che metterebbe a rischio le certezze di tutti i suoi componenti, in particolare quelle del povero Justus. Bellissimo il finale cliffhanger, con il destino incerto di Elbert, e Justus che avanza più preghiere...per un attimo mi è sembraro di vedere la scena di un film, davvero notevole la tua capacità di tenerci sulle corde con il tuo consueto linguaggio incalzante e ''romanzesco'', così evocativo... Brava Sabri... aspetto ansiosa l'aggiornamento. |
"...eppure i suoi occhi non facevano che riflettere la sua immagine..." |
Sciao. |
Sabrina, non te la prendere, la tua storia è davvero avvincente, anche quando l'azione compare un po' meno, come in questo capitolo, le tue "visioni" su azioni e pensieri dei personaggi vivide ed attente, come fotogrammi precisi...ma posso dirti chi i viene in mente pensando al Marchese Edelbert? Semola,il protagonista de "La spada nella roccia", prima che diventasse il mitico Re Artù..specie nell'ultima descrizione, con una sontuosa ed improbabile armatura dalla quale emerge ancora di più la sua esile fisicità e la sua natura tutt'altro che volta alle "imprese" epico-guerresche... |
Ciao Johannes invece rappresenta perfettamente il cavaliere medioevale, il cui senso dell'onore è la sua rispettabilità il suo essere accettato in quella società. Maddalena é più spontanea più pronta a vivere i propri sentimenti anche se impossibili. |
Ciao Sabrina, è da un po' che ti ho inserito nelle seguite, ma non ti ho mai recensito, nonostante tutti gli inviti che hai fatto ai "nuovi" di farsi vivi. |
Eccomi, finalmente mi sono messa alla pari con le altre!! E mi sa che stanotte o al più tardi domani ci sarà già il nuovo aggiornamento. Sei sempre molto attiva e puntuale, Sabrina. Io, a differenza di altre persone qui, condivido il comportamento di Johannes. .....che senso avrebbe compromettere la virtù di Lena, assecondarne le voglie per poi magari ritrovarsi con il cappio al collo? ? No!! Meglio partire!! Loro ahimè fino a prova contraria sono legati mani e piedi al Vescovado e ai dogmi che la religione impone . l'unica soluzione sarebbe la morte del marchesino al fronte ....ma forse tu hai in mente cose ben più originali;...ed è forse proprio l'originalità( unita alla destrezza descrittiva ed emozionante di ogni riga)il tuo asso nella manica, come ti è stato già detto rendi benissimo il presente storico senza stancare la lettura e sempre con molta curiosità ed interesse riesci a catturare l'attenzione di chi legge anche se non apprezza affatto quel genere di contesto . Ciao |
Sono contenta in un certo senso di aver profetizzato alla perfezione già nel quarto capitolo la vena di espiazione che sarebbe emersa nell'animo di Johannes, ormai dominato da una passione che cerca in tutti i mezzi e con tutte le forze di sconfiggere. Certo che sei sadica anche tu! Non è stato un caso allora che il tuo Soldato blu ' ho preferito lasciarlo dove stava senza impelagarmi in letture stressanti e ansiogene. ....qui il discorso è diverso perché i personaggi sono tuoi quindi anche il mio approccio alla lettura cambia, tuttavia spero: o di non affezionarmi troppo a nessuno ,oppure che tu(difficile) decida di cambiare registro con qualche svolta in positivo. ....la vedo dura. .....specie adesso con l'arrivo del marchesino |
Eccellente. ...non ho parole per esprimere la mia assoluta ed entusiasta condivisione a questo capitolo, parole che Francoise ancora una volta ha colto nel segno e mi ha preceduta con osservazioni e lodi che migliori di così, non avrei saputo formulare. La rosa.....forse è la rosa la protagonista segreta del racconto? Si tratta di un paese germanico di nome Rosenborg, durante il sentiero delle rose Johannes e Lena percepiscono la passione di un desiderio prima soltanto ovattato, il porticato ha una rosa per Lena, dolorosamente in pena x il suo futuro matrimonio. ....e infine la festa delle rose ove sopraggiunge, insperato e inatteso il bacio fra i nostri protagonisti, finalmente liberi, nel segreto di una festa mascherata di dar voce ai loro sentimenti.Temo però l'ambiguo Erasmus e l'infedele Hanna, oltre ovviamente al vescovo Winkler:non tarderanno ad uscire allo scoperto, a questo punto della storia, le carte sul tavolo si stanno scoprendo.....alla prossima. Ciao |
Rieccomi. |
Ciao. |
Premetto che non ho ancora letto una sola riga dell'ottavo, ma questo mi par di scorgerlo, sembra un capitolo di transizione importante, comunque più introspettivo dei precedenti perché dipinge il vero volto di Maddalena e delinea un personaggio rimasto finora un po ' nell'ombra cioè Justus. Questo chierico senza dubbio è un confessore particolare, non rigido bensì di ampie vedute, specie se lo raffrontiamo con gli uomini di Chiesa di quel periodo, bello che sottoliei la situazione poco felice di Lena e la rassicuri riguardo il "peccato " vero o presunto che sia, non deve ritenerlo affatto un atto irreparabile ma rimettersi con fiducia nelle mani di Dio . Mentre leggevo ho pensato a Lena....sembra tentatrice e fuori dagli schemi, in realtà è una ragazza fragile, piena di paure che ha perfino pudore di guardarsi allo specchio per la vergogna che ha di se' e dei suoi reconditi desideri... come puoi immaginare io qui ho storto il naso perché inutile:il Medioevo non riesce proprio ad affascinarmi come contesto ambientale. Quello che invece mi ha creato un moto di gioia è quel petalo di rose nel porticato che Maddalena sfiora con le dita nel momento in cui si parla di questo matrimonio imposto. ....un'altra persona di nostra conoscenza aveva trovato sfogo con delle rose, in tal caso appassite le cui mani giocavano mestamente coi petali mentre un altro uomo le parla di un matrimonio contro la sua volontà. Sicuramente ti è sfuggita questa scena e non credo sia stata preparata ad arte come invece quella del piede scoperto, ma ormai hai interiorizzato Madamigella Oscar e la sua figura riesce sempre ad emergere, magari solo a tradimento. |