Recensioni per
L'agonia della Luce.
di Makil_

Questa storia ha ottenuto 38 recensioni.
Positive : 33
Neutre o critiche: 5 (guarda)


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Recensore Veterano
24/09/15, ore 21:37

Ciao! Rieccomi qui dopo aver dato finalmente gli ultimi esami dell'università. Facciamo così, per questa volta ti darò bandierina verde sulla fiducia perchè il capitolo rispetto ai precedenti è migliorato ma ci sono ancora molte cose che non vanno, molte cose che sono davvero insensate, comportamenti che una persona normale non potrà mai avere. I discorsi sono migliorati, sono meno astratti e più ... veritieri, ma il tasto dolente sono i personaggi e la loro introspezione. Voglio essere sincera, sono più piatti di una sogliola, mancano di introspezione, di quei ragionamenti e pensieri che ci fanno capire come sono fatti dentri, cosa pensano, cosa provano. Oswald e tutti gli altri non mi trasmettono nulla, mi sembrano figuranti, o meglio, burattini non persone vere e in carne d'ossa che si trovano in situazioni fuori dal comune. Il libro non si può basare solo su una serie di eventi, le sue radici si immergono anche nei personaggi. Io dovrei piangere quando loro piangono, stanno male, soffrono, dovrei essere felice quando finalmente le cose si sistemano ma qui ... manca tutto ciò, mancano quelle emozioni che una storia dovrebbe far provare. Non importa se fantasy, storica, comica, romantica, horror e chi più ne ha, più ne metta, la storia deve portare il lettore al suo interno, farlo affiancare ai suoi protagonisti. Se la pensiamo allo stesso modo, allora ti consiglio di rivederla, di rileggerla anche cento volte finchè non piangi anche tu per quello che stai scrivendo: in quel momento saprai che avrai fatto centro. Se invece abbiamo due visioni differenti, arretro e mi faccio da parte perchè ognuno è libero di scrivere le proprie storie come vuole. Le descrizioni finalmente non mi sembrano più dei mattoni pesanti, anche se noto ancora aggettivi messi quasi a caso, giusto per allungare il brodo. E la grammatica, ahia, anche qui tasto dolente, nei primi capitoli non ci ho fatto molto caso perchè ero stanca per lo studio, ma ora che ho letto questo capitolo di giorno in tutta tranquillità di voglio far notare un paio di cosette:
- tempi verbali: se inizi con un tempo verbale devi usare per forza quello per tutto il resto del racconto, non puoi passare dal presente al passato, è un errore anche abbastanza grave;
- punteggiatura: disastro. Virgole dove non ci dovrebbero essere, punti che spariscono, punti e virgola in posti inutili. Rileggi il testo ad alta voce prima di pubblicare seguendo la punteggiatura, in questo modo sarà più facile correggerla. Ah, e non è necessario usare le lettere maiuscole quando il personaggio urla, basta il punto esclamativo, esiste per un motivo. 
- la sintassi della frase: come vedrai in seguito, ti ho correto delle frasi che lette non filavano molte bene a causa anche delle virgole messe in posti non proprio opportuni. Quindi ti consiglio vivamente di trovarti un beta o qualcuno che rilegga la tua storia in modo imparziale, che ti corregga prima che pubblichi i capitoli perchè ci sono molte che devono essere corrette e riviste. 
Ora passiamo al capitolo vero e proprio: l'idea di fondo non è male ma speravo in qualcosina di più. Mi aspettavo una battaglia cruenta non una specie di battaglia in cui il protagonista sembra passeggiare disinvolto fra un Gurak e l'altro senza farsi nulla. Non sento la crudeltà, il sangue e la morte che una battaglia del genere dovrebbe trasmettere a causa anche dei comportamenti innaturali dei personaggi. Sembra tutto apatico, come se non fossero davvero lì. Devo ammettere però che i Gurak li hai descritti abbastanza mostruosi e ripugnanti, mostri orripilanti che non provano pietà per nessuno e questo mi piace in un mondo dove tutto sembra rose e fiori. E le parole della sacerdotessa mi hanno stupita, hai una bella vena poetica. La madre che parte non mi ha toccato più di tanto, dal poco che ci hai mostrato p una donna che sembra capace di fare solo sceneggiate e nemmeno un discorso serio. 
- raggirare lei (sarebbe meglio scrivere raggirarla ed evitare di aggiungere il lei, il significato tanto non cambia).
- « Ti ho spiegato anche questo, un centinaio di volte forse … i Gurak conoscono la moglie di colui che ha ucciso e diffamato il loro Dio. Domanda spontanea: come fanno a conoscerla se lei non ha mai partecipato a nessuna battaglia? Non penso che il marito abbia sbandierato al mondo l'identità della moglie che tra l'altro portava in grembo suo figlio. 
- « Proprio quel che cercavo! ». Sarebbe meglio dire, proprio chi cercavo, il povero Liffar non è un oggetto qualunque, è una persona in carne ed ossa. 
- Oswald si girò e posò tutte le sue lettere – consegnategli da Liffàr - Non c'è bisogno di sottolinearlo, l'evento è avvenuto pochi secondi prima. 
- Poi Oswald iniziò a lanciare ogni lettera sull’altra parte del tavolo, man mano che gli capitavano in pugno. Consiglio, questa frase stona abbastanza, non so, si può dire: Oswald cominciò a rovistare fra le missive alla ricerca di qualcosa di utile che potesse aiutarli. 
- Ah, hai ripetuto la parola lettera troppo spesso. Ci ho fatto subito caso perché il mio cruccio fin da piccola sono le ripetizioni, le odio con tutto il mio cuore perciò quando leggo un testo mi saltano subito agli occhi perché comunque nella nostra lingua è un errore. 
- i Gurak sono in migliaia e stanno per giungere al regno. Dunque, un esercito di migliaia di mostricciatoli non passa inosservato e di certo non appare dal nulla (a meno che non vengono dalle viscere della terra e compaiono da fenditure nel terreno ma questo è una mia ipotesi campata in aria), perciò mi chiedo: nessuno lo ha notato, insomma, quando un esercito passa lascia dietro di sé macerie, distruzione e morti, possibile che nessuno li abbia visti (a parte Oliver che sembra essere sempre al momento giusto nel posto giusto, cosa che mi insospettisce un pochetto)? 
- Quando Oswald smise di leggere, mostrò lieto la lettera alla madre che con curiosità iniziò a leggerla, scrutando ogni minima riga d’inchiostri, all’erta con i suoi occhi vitrei inglobati nei suoi rilucenti zigomi perfettamente scolpiti. 
Non sarebbe più fluente: che incuriosita, iniziò a leggere le righe d'inchiostro, forse la soluzione ai loro problemi. E opterei per togliere gli occhi vitrei ecc. perché è un' inutile aggiunta. 
- « Non sono mai stato a Forte del Drago, dov’è che si trova con precisione? » domandò Oswald alla madre. 
« Lontano, molto lontano da Darlas, vi si arriva camminando ad est » « Oltre il Mare Corto? » domandò scioccato Oswald. 
« Oh no, per capirci … un po’ prima del Mare Corto! » mormorò a denti stretti Iranis. 
« Madre, ti servirebbe preparare ogni cosa, come vedi dalla lettera dovrai partire.
Altra domanda: capito, Oswald non è bravo in geografia ma non ha una mappa per orientarsi? Mi sembra un dialogo un po' irreale, insomma, di solito uno non 
è che uno dice, oh sì, è lì ad est, da qualche parte ad oriente, prima o poi ci incapperai. La madre avrebbe dovuto prendere una mappa e fargli vedere dov'è il Forte, metti il caso che la sua guida muore o lo abbandona non è che può continuare a girovagare per il mondo senza punti di riferimento. 
- Ehm ... va bene che deve partire per un lungo viaggio ma di solito quando si scappa da un nutrito gruppo di mostri assettati del tuo sangue, si viaggia leggeri per essere più veloci, quindi le cose essenziali. Poi ... una cosa che ho trovato no sense è il fatto che attraversano il regno a piedi come se nulla fosse, come se fosse una normale passeggiata. Portarsi indumenti pesanti per i duri inverni del posto lo capisco ma non si può portare dietro la casa.
Penso che tu abbia sbagliato ad utilizzare il termine regno perché definisce uno stato sotto il controllo di una monarchia, lo ritrovo per tutto il testo ma secondo me sarebbe stato meglio dire città. Trovo abbastanza improbabile che uno attraversa un regno intero, carico di bagagli e senza né un cavallo né un carro, giusto? Perché non li trovo nominati nel testo. Penso che tu debba rivedere questo punto. 
- Il fosso in pietra, era un antico punto di ritrovo. Niente virgola fra soggetto e predicato.
- « Esattamente. La sacerdotessa ed i Gurak sono ormai giunti vicino Calengol, perderei troppo tempo, io devo restare qui; sono ordini dettati da Oliver. Stiamo tutti seguendo il suo piano perfetto, siamo nella sue mani. Ora Iranis, fuggi via, va’ o sarà troppo tardi! ». Mi fa storcere il naso che un uomo anziano e vissuto come Liffar prenda per oro colato le parole di Oliver: o lo conosce da tanto tempo e si fida di lui, o lasciamelo dire, è un po' cretino a fidarsi di una persona appena conosciuta.
- « Fugge Iranis Melin, benché d’animo estremamente impetuoso , nobile ed audace, ella non regge il duro colpo che inflitto fu a Darlas! La sua famiglia è più, tanto più, estremamente importante! » canticchiò Liffàr. Ma sì, canticchiamo ironicamente mentre una madre si separa dal figlio e questo sta morendo dal dolore. Ma sì, prendiamo una bella manciata di sale e spargiamola sulla ferita aperta -> ecco, qua il comportamento di Liffàr mi ha lasciato perplessa perchè sembra, passami il termine, un bambinetto delle elementari che sta prendendo in giro un compagno. Non sarebbe stato meglio scrivere: Liffàr rimase in silenzio, rispettando la sofferenza che intravedeva negli occhi di Oswald o qualcosa del genere insomma. Non è la reazione di un uomo adulto. 
- Oswald era stremato adesso, non pareva aver riconosciuto quanto poteva essere straziante la fuga di sua madre in quel momento, proprio ora che gli serviva qualcuno con cui poter parlare e relazionarsi, proprio ora che gli serviva un appoggio morale. Idem, frase sbagliata grammaticamente e davvero brutta da leggere. Direi: Guardare la madre fuggire in groppa al cavallo gli creò un groppone in gola, fino a quel momento non si era reso davvero conto che aiutarla a fuggire equivaleva a non averla più al suo fianco. Con chi si sarebbe sfogato ora che se n'era andata? 
- A Darlas non c'è un esercito fisso, se c'è un attacco raccattano i contadini per contrastare le forze nemiche? Qui è uno scivolone non da poco, capisco che sia un mondo inventato e che magari in tempi di pace, l'esercito venga ridotto di qualche unità, ma non avercelo proprio? Insomma, è davvero strano. Sì, ci sono i paladini ma quanti saranno: una ventina? Trentina? 
- Le frecce non funzionano contro i Gurak ma i pugni di un lepricauno, alto quanto un soldo di cacio, sì? Che pugni ha? Di acciaio? Ti consiglio di rivedere questa parte. 
- Ovvio, non sai combattere, quindi che fai, resti come uno scemo in mezzo alla battaglia, per di più senza armatura, a osservare gli altri che si ammazzano a vicenda come se fosse la cosa più normale del mondo. Non prende un'arma qualsiasi (anche un bastone visto che sembra che i pugnetti di un lepricauno siano molto letali) e incomincia a lottare per aver salva la vita, no, resta a guardare gli altri mentre gliela salvano, in una posizione alquanto strana, visto che essendo in mezzo al furore della battaglia (suppongo visto che non si specifica se corre via come un vigliacco) dovrebbe restare ferito in qualche modo. 
- Roteava con in mano una daga, stretta nelle sue lunghe dita, ed uccideva uomini come mosche. - > Con la daga, stretta fra le sue lunghe dita, la donna roteava su stessa e falciava uomini come se fossero stati spighe di grano maturo pronte per la mietitura. 
- ogni cittadino ne fu allora molto scosso. -> mi aspettavo una reazione molto più intensa, non possono essere solo scossi, la loro città è distrutta, loro stanno per essere massacrati ... uno dovrebbe essere disperato, impaurito della morte che potrebbe raggiungerlo in ogni istante. Che se ne frega della statua di Galioph? 
- Ah, e poi ... capisco che sta vedendo una marea di gente morta ma com'è possibile che si sia dimenticato della morte del suo migliore amico? Non dico che doveva rannicchiarsi in un angolino e piangere disperato ma ... penso sia difficile non rivedere in testa il tuo migliore amico con un'ascia conficcata in testa (io per esempio passerei la mia vita dallo psichiatra). 
- è ferito al polpaccio ma non fa una piega. Capisco la situazione disperata ma un "ahia! Una freccia mi si è appena conficcata nel polpaccio!". No, lui va avanti come se nulla fosse, come se non avesse una freccia piantata nel muscolo. Reazione decisamente poco umana. Io avrei scritto: Ad Oswald sfuggì un gemito quando una freccia gli si piantò nel polpaccio, il dolore si propagò lungo la gamba, insopportabile e inclemente, ma era conscio che rallentare o fermarsi per togliersela sarebbe equivalso a morte certa. Strinse i denti e continuò a correre, doveva resistere o la morte di Alais e dei suoi concittadini sarebbe stata vana.
Insomma, c'è tanto da rivedere e da correggere però penso che se tu tenga alla storia (che suppongo sia corretto visto che mi hai mandato apposta un messaggio per chiedermi un parere) non ti scoraggerai e con tanta buona volontà potrebbe venire fuori qualcosa di carino. Seppure non ancora ho visto una tua recensione alla mia storia (forse non hai tempo oppure voglia, non lo so) sono una persona che rispetta i patti e continuerò a recensirti il tuo racconto anche se non ricambiata. 
Spero che la marea di appunti che ti ho fatto notare ti saranno d'aiuto a migliorare. A presto.
Arya373 

 
(Recensione modificata il 25/09/2015 - 12:25 am)
(Recensione modificata il 25/09/2015 - 12:27 am)

Recensore Master
24/08/15, ore 11:31

Come ti avevo promesso, non appena rientrata dalle vacanze ho fatto il mio dovere e questo è ciò che mi è passato per la mente dopo aver letto i primi tre capitoli della storia. Prima cosa: complimentoni-oni-oni per lo stile! Davvero molto dettagliato tanto da farmi sentire nel bel mezzo della vicenda e farmi provare le stesse sensazioni dei personaggi. Altra cosa che vorrei dire: il ritmo, specie nelle descrizioni delle battaglie, fa quasi riecheggiare il rumore delle armi tanta è la concitazione che ne esce. Parimenti è la tensione che si prova in altre sequenze come ad esempio Oswald che sta nascosto dietro il trono dell’ormani defunto Vintarige. Per quanto riguarda la
“creazione” del regno e quant’altro, beh, che dire? Ci vuole una grandissima immaginazione e suppongo tempo e pazienza per mettere assieme tutte queste brillanti idee che hanno meritatamente incontrato il favore dei lettori come si evince dal numero di commenti.
Forse non sono riuscita ad esprimermi al meglio, non sono propriamente un fenomeno, comunque non posso far altro che rinnovarti i miei complimenti. Ci sentiamo presto!!
La Luna Nera

Nuovo recensore
23/08/15, ore 00:53

Oh cielo che capitolo lunghi che fai (non fraintendere, sono solo positivamente sorpresa).
Mi è interessata la questione del suono dei Guark, mi ha ricordato i pipistrelli.
Ehm (che dire che non sia stato già detto in altre recensioni?) sono anch'io molto dispiaciuta per Alais

Recensore Junior
22/08/15, ore 18:12

Come promesso sono passata appena ne ho avuto il tempo.

Ho sempre adorato i capitoli sulle battaglie delle storie fantasy e questo non è stato da meno. La questione della sacerdotessa e di questi tre dei m'incuriosisce non poco e non vedo l'ora di saper a di più.
Inutile dire che sono triste per la morte di Alais e molto contenta per quella di Vintarige (gran bel soprannome Re Inutile, gli si addice).

Quindi ora inizierà il "grande viaggio" (scusami, io do nomignoli a qualsiasi cosa)? Non è un vero fantasy senza il il gruppo di persone/creature magiche in viaggio! 😂

Alla prossima,
Mel

Recensore Master
19/08/15, ore 12:16

Avvincente la battaglia e il povero Oswald che non è ancora un soldato deve cavarsela come può, un pò strano il modo in cui i personaggi dialogano fra loro, ma convincente.
Probabilmente nel passato si parlava davvero così, mi ricorda molto il Signore degli Anelli a volte nel modo di raccontare sembra di leggere delle antiche cronache.
Aspetto il prossimo.

Recensore Master
18/08/15, ore 14:02

Ciao!!
Eccomi di nuovo qua!!
Lo so, lo so, donna avvisata mezza salvata, ma non pensavo di dover dire addio ad Alais così
Spero davvero che la madre di Oswald si salvi, ma ormai sono abituata a vedere i miei personaggi preferiti morire, accade praticamente in ogni storia che leggo!!
Comunque, bellissimo davvero il capitolo, ci si sentiva immersi nella battaglia!!
Non vedo l'ora di leggere il prossimo!!
A presto!
Maqry

Recensore Veterano
18/08/15, ore 10:04

Aaaaah eccomii
Scusa se non ho più recensito, ho avuto un po' di cose da fare e poco tempo. Non ti smentisci, sempre dei capitoli importanti e consistenti e la trama si intensifica sempre più. Ovviamente siamo tutti curiosi di scoprire come si svolgerà il seguito. Vinterige fuori di scena: é stato un vero sollievo.
Continua così, alla prossima

Recensore Junior
17/08/15, ore 21:56

Allora!

Molto cruento come capitolo, questo! Se una cosa giusta è stata fatta, è l'essersi sbarazzati di Vintarige l'idiota xD
*alza il calice per la morte del tocco sovrano*

Ho notato alcuni errorini, per lo più di battitura:

"« Davvero ti ostini a capire? »" credo che manchi un "non", magari è saltato via con l'editing.

"« No madre, ma forse cerca ti mantenere alta la sua reputazione! »
« Potrebbe essere essere … »"

Qui c'è una battitura erronea, un "ti" invece di un "di", e una ripetizione del verbo "essere".

"« Promettimi che lo proteggere;" credo che sia "proteggerai".

"Dovresti giungere alle Freddo cancello", penso che l'articolo corretto sia "al Freddo cancello".

"pareva trarre piacere dalla.[...?]" credo che la frase non sia conclusa, magari è saltato via un pezzetto con l'editing XD

"Poi uno Gurak che stava combattendo con Liffàr" credo proprio che sia "un Gurak" ;)



Per il resto non ho notato nient'altro, forse qualche altro errorino di battitura ma nulla più.
Sempre un bel capitolone -che dei miei ne copre tre XD- ricco di descrizioni; in alcuni passaggi ho dovuto rileggere più volte per capir bene che stava accadendo e chi stava parlando -ma questo perché nonostante dovrei non metto su gli occhiali e leggo la metà delle cose XD.

Che dire, che dire, chissà che accadrà ai nostri "eroi" xD

Des

Recensore Veterano
17/08/15, ore 20:55

Ciao!
Ed eccomi che l'incubo è tornato! *gracidio*
Ho deciso che sterminerò la popolazione di grilli... *i grilli applaudono e acclamano*
Bene.
R. Dick: Sei una terrorista.
Io: Ma certo che si. Sono una pazza.
Lew: Già... E' pazza e furba, brutta combinazione.

Ma ora.
Un caloroso addio a Vintarige che se n'è andato lasciando un voto enorme nel cuore di tutti. (O.K... Commemorazione funebre finita).
Gli sta bene...
R. Dick: Sembri cattiva.
Lew: Non sembra... Lo è...
Io: Oh insomma basta voi due. Andate a fare altro, c'è il vostro capitano che vi aspetta... Per farvi vomitare spaghetti!
R. Dick: Accidenti non scherza.
Lew: Corriamo!

Sto parlando da sola in realtà.
Beh devo dire che mi ha affascinata la lupa bianca... Sembra una creatura fantastica.
La donna bionda e altezzosa devo dire che mi sta alquanto antipatica ma va bene così.

O.K. Dopo che ti ho fatto vedere che parlo da sola, che ho degli esseri immaginari che hanno un superiore (e che per la cronaca, fanno parte dell'esercito della 2 Guerra Mondiale) posso andarmene e sperare di averti fatto pena per non farmi rinchiudere in manicomio.

A Presto
Un Bacio Freddo e Oscuro
FrostyDark